INSIDEART online
N. 137
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LA CRACKING ART INVADE PALERMO
La Cracking Art invade Palermo: 40 maxisculture che trasformano la città in un museo a cielo aperto
L’impegno ambientale al centro della mostra Cracking Art. Stories, dove natura e artificio si incontrano tra i giardini di Villa Malfitano e Villa Trabia
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LA CRACKING ART INVADE PALERMO
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LA CRACKING ART INVADE PALERMO
redazione
Oltre 40 maxisculture invadono Palermo dal
Realizzati in plastica rigenerata, gli animali
10 maggio al 10 luglio. Arriva quella che or-
dalle tinte sgargianti nascono nel 1993 come
mai è da tutti conosciuta come Cracking Art.
il prodotto di un vero e proprio movimen-
Chiocciole, conigli, gatti, rondini, elefanti, tar-
to, Cracking Art, appunto, con l’obiettivo di
tarughe e pinguini diventano protagonisti di
cambiare radicalmente la storia dell’arte at-
un linguaggio cromatico che si va a insinuare
traverso un forte impegno sociale e ambien-
tra le pieghe di una città già multiforme nel
tale. Il termine stesso deriva dal verbo inglese
suo dna.
“to crack”, che descrive l’atto di incrinarsi, spezzarsi, rompersi, cedere, crollare. Con il
Sotto la forma di una mostra diffusa, queste
nome di cracking catalitico è anche chiamata
affascinanti creature vengono disseminate tra
la reazione chimica che trasforma il petrolio
i lussureggianti e storici giardini di Villa Malfi-
grezzo in plastica. Per gli artisti è questo il
tano e Villa Trabia popolando un nuovo ha-
momento in cui il naturale permuta in artificia-
bitat nel quale natura e artificio diventano un
le, l’organico in sintetico, ed è tale processo
tutt’uno.
che essi intendono rappresentare attraverso
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LA CRACKING ART INVADE PALERMO
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la loro arte.
LA CRACKING ART INVADE PALERMO
zo Pilastro-Internazionale per volontà del suo Presidente Prof. Avv. Emmanuele F.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare cittadini
M. Emanuele, realizzata dalla Fondazione
e spingerli a una riflessione collettiva sui temi
Cultura e Arte con il supporto organizzativo
dell’effetto antropico sull’ambiente naturale
di Comediarting e Arthemisia, in collabo-
tramite azioni performative coinvolgenti, in
razione con la Fondazione G. Whitaker, è
cui installazioni a grande scala invadono i luo-
curata dal collettivo Cracking Art ed è pen-
ghi più vari, dagli spazi propriamente deputati
sata e voluta gratuita e all’aperto, affinché
all’arte a quelli della vita quotidiana.
possa essere alla portata di tutti, non solo in termini di accessibilità ma anche perché pos-
In questo caso in particolare, Palermo si tra-
sa essere interiorizzata stimolando le reazioni
sforma in una vera e propria galleria d’arte a
e l’attenzione del singolo e della collettività
cielo aperto, uno museo senza barriere dove
verso importanti tematiche di interesse so-
protagonisti sono sempre la natura e il rispet-
ciale.
to per essa. La mostra, con il patrocinio del Comune di Palermo, promossa dalla Fondazione Ter-
Cracking Art. Stories Dal 10 maggio al 10 luglio Info: www.fondazioneterzopilastrointernazionale.it/
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LA CRACKING ART INVADE PALERMO
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BILANCIO SU ARTEFIERA 2022
Tempo al tempo. Un bilancio su ArteFiera 2022
Giunge al termine la tre giorni bolognese. Tra ritardi nell’allestimento e scarsa presa sul pubblico, ArteFiera convince solo parzialmente, ma il potenziale c’è
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BILANCIO SU ARTEFIERA 2022
INSIDEART 10 BILANCIO SU ARTEFIERA 2022
Andrea Bardi
A volte è un sì, seppur timido e pronunciato a
Fiere, di abbattere il costo degli stand del 40
mezza bocca, e altrettante volte – o qualcosa
per cento.
di più – un no aperto, una bocciatura senza possibilità di appello quella pronunciata, nei
Oltre alle lamentele “interne”, però, va se-
confronti della 45esima edizione di ArteFie-
gnalato anche un riscontro debole in termini
ra, dagli operatori del settore. Primi tra tut-
di presenza del grande pubblico, prevedi-
ti i galleristi, che non sembrano aver chiuso
bilmente più attratto da altre iniziative con-
un occhio di fronte ai prevedibili ritardi nella
dotte in parallelo all’interno di altri padiglioni
predisposizione degli stand. Problematiche
o, ancora, dalla ricca proposta di ArtCity.
di carattere pratico, quindi, hanno impedito
L’Opera d’arte vivente, performance conce-
il corretto svolgimento dell’allestimento nelle
pita dall’artista anglo-tedesco Tino Sehgal
sue varie fasi – dal rivestimento delle pareti
per Piazza Maggiore, o ancora l’intervento
all’applicazione delle didascalie – e fatto sì
site-specific del cubano Carlos Garaicoa
che molti espositori storcessero il naso, no-
all’interno degli spazi dell’Oratorio di San Fi-
nostante la decisione, da parte di Bologna-
lippo Neri, hanno “rubato” la scena a una fie-
Da sinistra, Da sx Marco Momoli, Antonio Bruzzone, Simone Menegoi ed Elena Di Gioia
INSIDEART 11 BILANCIO SU ARTEFIERA 2022
Stand Gallera Vistamare
ra recepita come stanca, uguale a se stessa,
portata.
dalla platea degli habitué. La riproposizione
A onor del vero, tuttavia, va specificato che
dei “soliti” big in più di uno stand, la mancan-
l’obiettivo di Menegoi – sin dal suo insedia-
za dei principali attori sul panorama privato
mento – è ambizioso, e che i frutti del suo
nazionale, sono solo alcuni tra gli ingredienti
lavoro non possono (e non devono) essere
che hanno reso ArteFiera un piatto non trop-
raccolti nei tempi brevi dell’immediato. Arte-
po saporito – ad alcuni addirittura indigesto
Fiera, così come tutte le altre rassegne sia
– e che avranno, per il futuro, delle ricadute
nazionali che internazionali, viene infatti an-
che solo il tempo potrà definire in quanto a
cora percepita – e in parte a ragione – come
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INSIDEART 12 BILANCIO SU ARTEFIERA 2022
un’occasione, per alcune gallerie, di mettere
mente a lui estranei.
in mostra i propri gioielli, come un enorme
La Fiera popolare e inclusiva pensata da Me-
mercato del lusso e non ancora, come nei
negoi ha però bisogno di ulteriore tempo per
piani del direttore, in qualità di motore cultu-
prendere forma, di sperimentazione e, per-
rale ad ampio raggio. Anche il rafforzamento
ché no, anche di errori. Per la “rivoluzione”
del sodalizio con ArtCity è andato risolven-
culturale da lui auspicata, servono pazienza,
dosi in un evidente squilibrio tra le parti, in
costanza e obiettivi condivisi anche dalle gal-
uno spostamento del baricentro dalle super-
lerie: in questa direzione sembrano essersi
fici asettiche dei padiglioni al vissuto dei vicoli
mosse la pescarese Vistamare, vincitrice
e dei palazzi cittadini. Non è certamente un
del premio Arte e Progetto Jacobacci &
caso che proprio alcuni degli eventi perfor-
Partners per un progetto culturale in grado
mativi scelti da Silvia Fanti per la sezione
di declinare le sue proposte artistiche, e la
Oplà. Performing activities – su tutti Uni-
milanese Schiavo Zoppelli, che si è aggiu-
sex, performance di Jacopo Benassi nei
dicata il Premio Rotary “per l’allestimen-
bagni della fiera – abbiano convogliato su di
to organico e coinvolgente” del suo stand.
loro le attenzioni di un pubblico desideroso
Esempi virtuosi che, se si vorrà, potranno
di mettersi in gioco anche in contesti storica-
fare da battistrada. Ma tempo al tempo. Jacopo Benassi, Unisex
INSIDEART 13 BILANCIO SU ARTEFIERA 2022
Stand Galleria Schiavo Zoppelli
INSIDEART 14 MOSTRA PIETROIUSTI A THE GALLERY APART A ROMA
I Valori di Cesare Pietroiusti in mostra a Roma a The Gallery Apart
L’artista concettuale espone nella galleria romana, nel quartiere Ostiense, i lavori inerenti alla sua indagine sullo scambio e sulle incongruenze che mettono in relazione ogni sistema umano, anche quello dell’arte
INSIDEART 15 MOSTRA PIETROIUSTI A THE GALLERY APART A ROMA
INSIDEART 16 MOSTRA PIETROIUSTI A THE GALLERY APART A ROMA
Davide Maria Mannocchi
Cesare Pietroiusti è ormai unanimemente ri-
co dell’inflazione e quindi della diminuzione
conosciuto come uno dei grandi nomi che
del potere d’acquisto del denaro corrente, o
hanno immortalato nel pantheon della sto-
di un effetto dell’ideologia della ‘partecipa-
ria dell’arte italiana del secondo novecento
zione’, molto in voga all’epoca, o ancora di
la ricerca concettuale. Negli ultimi anni il suo
una generalizzata smitizzazione dell’autorità
lavoro si è concentrato soprattutto sul tema
statale e dei suoi simboli; – continua Cesare
dello scambio e sui paradossi che possono
Pietroiusti – quello che so è che io mi dedicai,
crearsi nelle pieghe dei sistemi e degli ordi-
nei primi anni ’80, a collezionare quelle ban-
namenti economici.
conote scarabocchiate e, a partire dal 1987, a proporne, nelle mostre, degli ingigantimen-
Anche nella nuova esposizione, organizzata
ti fotografici. Da sempre consapevole della
negli spazi della galleria romana The Gallery
mia incapacità di ‘creare’ immagini interes-
Apart, e inaugurata venerdì 6 maggio 2022,
santi, mi dedicavo infatti alla raccolta, e, in
ci si cimenta nel ricomporre una frammenta-
qualche caso, all’esposizione, di produzioni,
ta serie di risultati, frutto di un’indagine che
prevalentemente involontarie, rigorosamente
vede la sua origini già negli anni 70, come lo
altrui»
stesso Cesare Pietro gusti racconta: «Questa storia comincia verso la fine degli anni
L’indagine sul concetto di scambio però non
’70 quando, prima sporadicamente e poi
si limita all’oggetto della banconota, que-
sempre più spesso, anonimi autori si misero
sta si adegua anche al francobollo, oggetto
ad arricchire con disegni, messaggi, firme e
desueto nell’epoca digitale ma comunque
sgorbi, le banconote da mille lire».
simbolo di una metodologia di una comunicazione interpersonale che continua ad
Una parentesi storica capace di incrinare le
affascinare sopratutto appassionati e colle-
infinite e salde certezze in cui fino a quel mo-
zionisti. Nella ricerca di Pietroiusti, questo si
mento il mondo contemporaneo si era pog-
inserisce ancora nella logica dello scambio:
giato è quella che comprende le decadi degli
ereditata da sua padre una collezione di fran-
anni 70 e 80. Un effervescente e dissacrante
cobolli di grande valore, l’artista si interroga
nuovo sistema di valori mette in crisi l’ordine
appunto sul valore che esso rappresenta. «
costituitosi durante il dopoguerra.
L’ho fatto in un modo che qualunque filatelico considererebbe eterodosso (o addirittura
Artisti, insieme a intere generazioni di giova-
sacrilego) ma, passo passo, ho cominciato a
ni, sfregiano i simboli capaci di incarnare il
subire anche io il fascino auratico di quei ret-
potere dell’equilibrio di un sistema che non è
tangolini colorati e, forse, sto ancora cercan-
solo economico, ma anche sociale, politico,
do di capirne il valore. – commenta l’artista
civile. «Non so se si trattasse di uno strasci-
– E lo faccio con gli unici modi che conosco,
INSIDEART 17 MOSTRA PIETROIUSTI A THE GALLERY APART A ROMA
quelli della ricerca artistica: cioè di una sperimentazione non pregiudicata da stereotipi e convenzioni (disciplinari, finanziarie, sociali, morali) ma, casomai, ispirata al gioco». La mostra si affaccia quindi, quasi per gioco, alle logiche che regolano la passione filatelica, che attraverso un linguaggio apparentemente ludico decostruisce la solidità di un sistema austero, capitalista ma che cela nell’inanimato un’anima umana. Info: https://www.thegalleryapart.it/ Valori, di Cesare Pietroiusti 06.05.2022 – 29.07.2022 The Gallery Apart Via Francesco Negri 43, Roma
INSIDEART 18 MOSTRA PIETROIUSTI A THE GALLERY APART A ROMA
INSIDEART 19 MOSTRA PIETROIUSTI A THE GALLERY APART A ROMA
INSIDEART 20 LA NUOVA EDIZIONE DI ARTISSIMA
Luigi Fassi
Artissima, le prime anticipazioni – da FOROF il direttore della fiera Luigi Fassi in dialogo con Giovanna Caruso Fendi Trasformazione è la parola d’ordine di Artissima 2022 anticipata nel talk all’interno dello spazio espositivo ai piedi della colonna Traiana
INSIDEART 21 LA NUOVA EDIZIONE DI ARTISSIMA
Davide Maria Mannocchi
Concluso il periodo di ambientamento del
Tra le futuristiche installazioni del Soundwalk
nuovo spazio espositivo ideato e realizzato da
Collective che trasformano FOROF in un var-
Giovanna Caruso Fendi, FOROF si inseri-
co dimensionale verso inediti e futuristici sce-
sce nel panorama romano anche come luogo
nari, Luigi Fassi descrive le sue ambizioni per
di innesco di nuove (o per meglio dire rinno-
l’anno 2022. Artissima, programmata dal 3 al
vate) reti di collaborazione all’interno del siste-
6 novembre, è come sempre una delle più im-
ma dell’arte italiana. Nella sede ai piedi della
portanti iniziative del calendario fieristico italia-
Colonna Traiana infatti si è svolta mercoledì 4
no, e l’attesa di questa nuova edizione già sta
maggio la presentazione, in anteprima, della
facendo palpitare collezionisti e addetti ai la-
nuova edizione di Artissima, con il talk curato
vori. La direzione del nuovo direttore, suben-
e guidato dal Nicola Zanella, giornalista per
trato a Ilaria Bonacossa, è infatti un nuovo
il Sole24Ore e consulente esterno della fiera
laboratorio per sviluppare inedite prospettive
torinese, in presenza del direttore Luigi Fassi
per la fiera Torinese che vedrà l’ex direttore
e, naturalmente, della padrona di casa Gio-
artistico del MAN – Museo d’arte della Pro-
vanna Caruso Fendi.
vincia di Nuoro, idealmente il lavoro ampliamento collaudato nell’ultimo quinquennio.
INSIDEART 22 LA NUOVA EDIZIONE DI ARTISSIMA
Giovanna Caruso Fendi
Perché presentare a Roma la fiera torinese ? Luigi Fassi non attende a sciogliere le molte perplessità del pubblico: «Siamo qui a Roma dopo tanti anni per riallacciare rapporti mai interrotti attraverso una nostra emotività, una gratitudine Ph Jacopo Tomassini
verso coloro che sono stati per anni vicino alla nostra fiera». «Prima di entrare in una fiera come Artissima – spiega Giovanna Caruso Fendi – ognuno deve lasciare fuori il proprio sé razionale e lasciarsi andare al proprio sé emotivo. Le due cose devono poi
INSIDEART 23 LA NUOVA EDIZIONE DI ARTISSIMA
incontrasi ancora una volta conclusa l’espe-
marci. Dobbiamo lasciarci andare all’espe-
rienza per acquisire un vero arricchimento,
rienza della rivelazione. Scommetteremo su
per ognuno di noi essenziale. Questo è ciò
noi stessi. Immaginare un futuro misterioso
che vorrei accadesse da FOROF, in ogni epi-
è una scommessa. Artissima ha votato se
sodio che proponiamo. Roma è per questo
stessa a essere la fiera delle prime volte. Per
la prima città con cui abbiamo voluto cele-
molte gallerie è stata il primo banco di prova
brare questo dialogo e per sentirci parte di
e lo stesso anche per artisti che ancora de-
un sistema italiano. Ci è sembrato incredibile
vono essere scoperti e approfonditi».
fare in questo luogo, nuovo, nato dall’Esito di
In questa linea di riflessione quindi il direttore
un atto di tenacia dopo anni così duri come
specifica in che momento avviene l’incontro
quelli appena trascorsi».
con l’arte: «Questa esperienza di rivelazione possiamo incontrarla avendo a che fare con
Un dialogo mai interrotto quindi quello tra la
l’arte. Una fiera è qualcosa di bizzarro, non è
capitale e la città piemontese ma che diven-
come vedere un museo, è un grande turbinio
ta termometro delle relazioni dell’intero siste-
che dura un pugno di giorni. Non sappiano
ma nazionale. «Abbiamo voluto ragionare sul
cosa andremo a vedere ma proprio l’ignoto
tema del coraggio e della forza di affrontare
vorticoso a cui andiamo incontro è ciò che.
l’ignoto – spiega Fassi – Vogliamo proporre
ci attrae. Questo ci garantisce l’arte: un’in-
un tema che sia una linea guida non solo li-
tensa esperienza collettiva di relazioni che si
mitato alla fiera ma anche proposto a tutta la
incrociano».
rete che intorno a noi si muoverà». Le fiere sono infatti un polo si scambio e di inAnticipazioni concrete sono state rilasciate
contro. Luigi Fassi rivela le sue propensioni a
riguardo il tema centrale che sarà al centro di
un collezionismo dinamico, mai vincolato da
Artissima 2022. Laurie Ann Paul, filosofa e
criteri stringenti in grado di impedire un’evo-
saggista, è la principale fonte d’ispirazione di
luzione e commenta il genere di cliente che si
questa edizione: «Il tema è la transformative
augura possa essere presente ad Artissima
experience, ispirato a un testo di Laurie Ann
quest’anno: «Oggi ragiono sul cross collecti-
Paul. Nella vita ci si trova di fronte a dei bivi.
ve. Mescolare generi di collezionismo diffe-
Ci capita quando abbiamo desiderio di dare
renti è oggi una possibilità incredibile. L’arte
una svolta al corso delle cose. Di solito noi
è un modo speciale di pensare, la capacità
ci affidiamo al calcolo razionale per prendere
dell’arte di essere un’innesco innovativo alla
una decisione. Trovandosi di fronte a espe-
nostra capacità di pensare e la possibilità
rienze trasformative, però non possiamo affi-
che la creatività ci dona ogni giorno. Questo
darci alla logica – continua Fassi – Dobbiamo
Artissima lo ha compreso da molti anni».
dimenticarci della ragione e fare i conti con l’incontro dell’ignoto, accettando la sfida di scoprire in che modo noi potremo trasfor-
Info: https://www.forof.it/