Inside Art 168

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INSIDEART online

N. 168 | € 4,00

Mario Ceroli nella sua casa studio; foto Giorgio Benni


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MARIO CEROLI A BRERA

Mario Ceroli a Brera, la forza di sognare ancora

Con la mostra dell’artista si inaugura la nuova stagione della Pinacoteca di Brera, in collaborazione con la GNAM di Roma

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MARIO CEROLI A BRERA


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MARIO CEROLI A BRERA

redazione

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MARIO CEROLI A BRERA

scomparsa nel 1977, aveva denominato “La

nell’ultimo anno dall’artista appositamente

Grande Brera”.

per lo spazio progettato da James Stirling

Primo episodio della collaborazione tra la

a Palazzo Citterio inaugura definitivamen-

Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Con-

te l’ampliamento della Pinacoteca visibile al

La forza di sognare, mostra curata da Ce-

ti proprio a Palazzo Citterio. Tra gli artisti più

temporanea di Roma e la Pinacoteca di

pubblico dall’8 dicembre. Nasce, indefinitiva,

sare Biasini Selvaggi e visitabile fino al 23

sperimentali e nomadi della sua generazione,

Brera, mirata a valorizzare i rispettivi patrimo-

quella che Franco Russoli, visionario direttore

marzo 2025, ancora comprende 10 monu-

affermato autore della scena internazionale,

ni artistici, la mostra dedicata a Mario Ceroli

della Pinacoteca di Brera dal 1957 alla sua

mentali lavori inediti site-specific, eseguiti

Mario Ceroli (1938, Castel Frentano) ha rea-

negli anni Cinquanta, alcuni dei quali ultima-


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MARIO CEROLI A BRERA

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MARIO CEROLI A BRERA


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MARIO CEROLI A BRERA

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MARIO CEROLI A BRERA

lizzato installazioni-sculture, che come “attori”

lo Ortelli e Edoardo Sianesi, alle ristruttura-

direttore di Brera James Bradburne la proget-

«Abbiamo lavorato dal 15 gennaio scorso,

in mostra sperimentano sistemi di interazione

zioni che hanno portato alla creazione di sale

tazione si è prorogata fino alla scadenza del

giorno del mio insediamento, focalizzando la

con il pubblico dagli esiti imprevedibili, in base

come quella affidata nel 1986 dall’Associazio-

suo mandato nell’ottobre 2023 mentre, nel

data del 7 dicembre – dichiara Angelo Cre-

a strutture aperte, capaci di funzionare come

ne Amici di Brera all’architetto James Stirling,

frattempo, le opere del Novecento delle col-

spi, direttore Generale della Pinacoteca di

nuove generatrici di significato. Nel contesto

fino agli anni Duemila con la ridefinizione della

lezioni Jesi e Vitali, hanno trovato spazio nelle

Brera, di Palazzo Citterio e della Biblioteca

di Palazzo Citterio, Ceroli conferma il legno

sistemazione dei locali ipogei e la sistemazio-

sale napoleoniche della Pinacoteca in specia-

Braidense — Ci siamo dati il compito di con-

come materia archetipica d’elezione, e la scul-

ne degli spazi non edificati. Fino all’ultimo cor-

li depositi a vista realizzati nel 2019 grazie al

cludere il cinquantennale percorso di Palazzo

tura come sua complice primaria.

poso finanziamento del 2012 con l’avvio dei

finanziamento della Fondazione Giulio e Gio-

Citterio entro il 2024, perché crediamo che sia

lavori completati in una parte significativa nel

vanna Sacchetti.

un atto doveroso, eticamente ed economica-

Formatosi nell’ambiente post-bellico dell’Ac-

2018. Dopo il passaggio del Palazzo all’allora

mente, l’apertura di questo edificio che con-

cademia di Belle Arti di Roma,

sente l’ampliamento della Pi-

Ceroli ha sviluppato un lin-

nacoteca, coronando il sogno

guaggio artistico unico, con il

di Franco Russoli di realizzare

legno come materiale princi-

la Grande Brera, cioè un nuo-

pale. Prendendo le mosse, sia

vo modo di pensare l’edificio

alla tradizione italiana che dao

storico di Brera con l’annesso

movimenti dell’Arte Povera e

Palazzo Citterio, di pensarlo

concettuale, ha trattato temi

come un luogo unico con le

come identità, memoria e spi-

sue molte funzioni e una colle-

ritualità, con un’estetica che

zione antica e una di arte mo-

unisce tradizione e innovazio-

derna, tra le più importanti al

ne. Per questa mostra, l’artista

mondo».

presenta dieci opere inedite, anno,

Il risultato è l’apertura di un

che intrecciano razionalità e

Palazzo che vuol essere fulcro

immaginazione in una narra-

della vita milanese, il punto di

zione poetica e coinvolgente.

arrivo e di partenza per una

realizzate

nell’ultimo

La storia di Palazzo Citterio

Grande Brera che si proietta come un luogo portatore di valori a livello nazionale e in-

Sottoposto nel corso degli

ternazionale. Dopo 52 anni

anni a differenti interventi di

l’ampliamento prevede, insie-

recupero, dagli anni Ottanta

me alla mostra di Ceroli, l’e-

del Novecento in poi, il Palaz-

sposizione di oltre 200 opere

zo ha visto alternarsi vari pro-

delle collezioni Jesi e Vitali al

getti con diversi stanziamenti

piano nobile dell’edificio e con

di fondi da parte del Ministero:

due importanti mostre negli

dal primo progetto di Giancar-

spazi adiacenti.


INSIDEART 10 “IL NOSTRO TEMPO” A TRIENNALE MILANO

Triennale Milano e Fondazione Cartier raccontano “Il nostro tempo”

Presentata negli spazi della galleria espositiva la mostra realizzata con la fondazione parigina e dedicata al cinema d’autore. Previsto un ampio programma collaterale

INSIDEART 11 “IL NOSTRO TEMPO” A TRIENNALE MILANO


INSIDEART 12 “IL NOSTRO TEMPO” A TRIENNALE MILANO

INSIDEART 13 “IL NOSTRO TEMPO” A TRIENNALE MILANO

Martina Esposito

La settima arte ha invaso gli spazi di Triennale

contri realizzato con la Fondazione Piccolo

Milano, che ha presentato la mostra Il Nostro

America-Cinema Troisi, che si svolgeranno

Tempo, CinéFondationCartier, un’esposi-

proprio nello spazio espositivo. Ma non solo,

zione dedicata alle specificità del linguaggio

perché per l’intera durata della mostra sono

cinematografico realizzata con Fondation

previste le Cinema Night, una serie di appun-

Cartier pour l’art contemporain. Aperta al

tamenti con grandi protagonisti del mondo del

pubblico dal 12 dicembre 2024 al 16 marzo

cinema contemporaneo che metterà a fuoco

2025, la rassegna sarà accompagnata da un

le questioni esplorate nell’esposizione.

programma quotidiano di proiezioni e in-

N

Wang Bing, 15 Hours (15 Ore), 2017. Courtesy l’artista e Galerie Chantal Crousel, Parigi

Morzaniel Ɨramari, Mãri hi (L’albero del sogno), 2023. Courtesy l’artista

Accanto agli artisti presenti, che hanno rac-

sempre spazio nei lavori presentati per la spe-

contato i loro lavori in mostra, è intervenuta

ranza e la bellezza».

la curatrice Chiara Agradi. «L’esposizione è il riflesso della curiosità che Fondation Cartier

Se lo sguardo di Fondation Cartier verso il

nutre da quarant’anni nei confronti del cinema,

cinema ha una storia di quarant’anni, anche

che si è concretizzata anche nel rapporto con

Triennale, nel sostenerlo, si inserisce in questa

gli artisti», ha dichiarato. A proposito del tito-

storia. In conferenza, infatti, Damiano Gullì ha

lo della mostra, il cui allestimento immersivo è

ricordato come in diverse occasioni l’istituzio-

stato realizzato da Bunker arc, la curatrice ha

ne abbia creato spazio per la settima arte. Ora,

affermato che esso «nasce dalla constatazio-

con la mostra, Gullì ha affermato che l’intento

ne di un’evidenza, perché tutti gli artisti posa-

è proprio quello di «riportare il cinema in Trien-

no lo sguardo sulla storia e passato prossimi,

nale, sia con l’esposizione che con gli incontri

«È un progetto che fa la storia», ha dichiara-

consentendo dunque di percepire le contrad-

e le rassegne, che saranno gratuiti, in modo

progetto sulla produzione cinematografica e

to Stefano Boeri nell’inaugurare la conferen-

dizioni del mondo. Di fronte ad esse, però, c’è

da animare gli spazi dell’istituzione».

sulla sua capacità di contaminazione, è sta-

za stampa di apertura della mostra realizzata

to presentato l’11 dicembre in presenza del

con Fondation Cartier. «Tra gli aspetti della

presidente di Triennale Milano Stefano Boe-

rassegna, quello davvero importante è che si

ri, la curatrice della mostra Chiara Agradi, il

è sperimentato un modo di portare il cinema

curatore d’arte contemporanea e del public

in una galleria espositiva, peraltro in maniera

program di Triennale Milano Damiano Gullì,

sperimentale – ha aggiunto – e la conclusione

la scrittrice e regista Paz Encina e dei registi

è qualcosa di unico. Per noi è importante por-

Jonathan Vinel e Andrei Ujica. L’incontro è

tare in Triennale il cinema, mettendo in discus-

stato moderato dalla giornalista e critica cine-

sione i contenuti e le espressioni che questo

matografica Chiara Spagnoli Gabardi.

edificio ospita».

Eryk Rocha, Gabriela Carneiro da Cunha, A Queda do Céu (La Caduta del Cielo), 2024, Courtesy gli artisti

NL’intero programma, che coniuga l’interesse

trentennale di Fondation Cartier per il cinema e l’intento di Triennale Milano di aprire un

Il Nostro Tempo presentato in Triennale Milano

Jonathan Vinel, Martin Pleure (Martin Piange), 2017, Collezione Fondation Cartier pour l’art contemporain © Jonathan Vinel


INSIDEART 14 “IL NOSTRO TEMPO” A TRIENNALE MILANO

INSIDEART 15 “IL NOSTRO TEMPO” A TRIENNALE MILANO

Una mostra che racconta «tanti tempi»

I film posano lo sguardo sulle contraddizioni del mondo contemporaneo, evidenziando la fragi-

Alla domanda su quale sia il nostro tempo,

lità di sistemi divisi dai conflitti e in cui, tuttavia,

quantomeno quello risultato dalla mostra, la

la bellezza e la speranza trovano modo di espri-

curatrice Chiara Agradi risponde che in essa

mersi e opporre resistenza. Il Nostro Tempo,

ci sono «tanti tempi», tante storie e linguaggi

CinéFondationCartier è un percorso attraverso

differenti che raccontano porzioni di mondo. Il

immagini intime e universali, un avvicendarsi

Nostro Tempo, CinéFondationCartier espone

incalzante di astronauti nello spazio, neonati,

infatti le opere cinematografiche in proiezio-

scienziati, dittatori, Triennale Milano città in-

ne continua di artisti e registi di formazione,

dustrializzate e foreste incontaminate, spiagge

età ed esperienze diverse, che offrono la loro

selvagge e fabbriche alienanti. Paesaggi intimi

personale riflessione sul presente e sul passa-

e universali si fondono in un’orchestra di imma-

to. La mostra è dunque strutturata come un

gini in movimento, e ciascuno degli artisti svol-

percorso scandito da incontri con opere den-

ge un ruolo nella scrittura della storia collettiva,

se di poesia e lirismo, animate dal desiderio di

portando la propria esperienza del mondo. Al-

esprimere il mondo attraverso le immagini in

cuni di questi film appartengono alla collezione

movimento.

della Fondation Cartier, altri sono stati presentati nell’ambito della sua programmazione o prodotti grazie al suo sostegno.

In particolare, vengono proposte le opere cinematografiche di dodici artisti, alcune delle quali presentate per la prima volta in Italia: A

La mostra è concepita come un percorso sen-

Queda do Céu (La Caduta del Cielo) (2024) di

soriale che valorizza le qualità tecniche ed este-

Gabriela Carneiro da Cunha e Eryk Rocha,

tiche delle opere cinematografiche. Dai corto-

Au Bonheur des Maths (Il piacere della ma-

metraggi ai formati eccezionalmente lunghi, la

tematica) (2011) di Raymond Depardon e

successione dei film negli spazi di Triennale,

Claudine Nougaret, El Aroma del Viento (L’a-

orchestrati da bunker arc, Milano, restituisce

roma del vento) (2019) di Paz Encina, Mãri hi

un luogo pensato per accogliere il pubblico e

(L’albero del sogno) (2023) di Morzaniel Ɨram-

farlo interagire con l’esperienza del cinema in

ari, Decades Apart (A decenni di distanza),

modo alternativo, scardinando le regole clas-

(2017) di PARKing CHANce, Notre Siècle (Il

siche del percorso museale e incoraggiando

nostro secolo) (1982) e Vie (Vita) (1993) di Ar-

i visitatori a fermarsi, trattenersi e ritornare. Il

tavazd Pelechian, Nicolae Ceausescu: un’au-

percorso riflette l’architettura relazionale nella

tobiografia (2010) di Andrei Ujica, Le Tripty-

quale sono presentate le opere: attingendo alla

que de Noirmoutier (2004-2005) di Agnès

luce, al buio e al movimento come elementi

Varda, Martin Pleure (Martin Piange) (2017) di

chiave del mezzo cinematografico, ogni film in-

Jonathan Vinel e 15 Hours (15 ore) (2017) di

troduce il successivo o richiama il precedente,

Wang Bing.

invitando i visitatori a costruire il proprio percorso, senza alcun vincolo. Marco Angelini

Raymond Depardon e Claudine Nougaret, Au bonheur des maths, 2011, Jean-Pierre Bourguignon, filmando una scena, 25 maggio 2011, Collège de France, IHÈS, Bures-sur-Yvette, Collezione Fondation Cartier pour l’art contemporain, 2011


INSIDEART 16 “IL NOSTRO TEMPO” A TRIENNALE MILANO

INSIDEART 17 “IL NOSTRO TEMPO” A TRIENNALE MILANO

Ciascuna delle Cinema Night inaugura una rassegna cinematografica tematica nella sala cinema all’interno dello spazio espositivo: Le storie nella storia: cinema e immagini d’archivio, Rural, I quattro elementi: quattro film di Werner Herzog, I see myself, other see me: società e desiderio di riconoscimento, I penultimi del mondo, Sotto lo stesso cielo. Questa sequenza dinamica di conversazioni Artavazd Pelechian, Vie (Vita), 1993. Produzione: Armenfilm & M/P ETTA, Collezione Fondation Cartier pour l’art contemporain

Triennale Milano si apre alla città

PARKing CHANce, Decades Apart (A decenni di distanza), 2017, Produzione MOHO FILM Collezione Fondation Cartier pour l’art contemporain © PARKing CHANce

Fondazione Piccolo America – Cinema Troisi, un calendario di incontri aperti al pubblico e ad ingresso libero, con i grandi protagonisti del

Il focus sul cinema d’autore realizzato da

mondo del cinema contemporaneo. Si tratta

Triennale Milano e Fondation Cartier pour l’art

di Cinema Night, una serie di eventi organiz-

contemporain non si ferma al percorso espo-

zati in diversi spazi di Triennale che offrono al

sitivo. Per l’intera durata della mostra è pre-

pubblico la possibilità di incontrare noti registi

visto infatti, oltre al programma di rassegne

e di approfondire le tematiche esplorate dai

cinematografiche e incontri organizzato con la

film presenti in mostra.

Artavazd Pelechian, Notre Siècle (Il Nostro Secolo), 1982, Produzione Studio Televisivo Yerevan, Collezione Fondation Cartier pour l’art contemporai

Raymond Depardon and Claudine Nougaret, Au bonheur des maths, 2011, Collezione Fondation Cartier pour l’art contemporain

e rassegne invita gli visitatori a ritornare più volte e nutre la mostra di prospettive inedite e opportunità uniche di incontri e dialogo. Si comincia il 13 dicembre, quando la prima Cinema Night vedrà protagonisti i registi Andrei Ujica e Pietro Marcello. L’incontro inaugura la rassegna cinematografica Le storie nella storia: cinema e immagini d’archivio, che si svolgerà dal 14 dicembre 2024 al 7 gennaio 2025.


INSIDEART 18 TTP24, IN MOSTRA I LINGUAGGI DEL CONTEPMORANEO

TTP24, la mostra che celebra i linguaggi del contemporaneo

La mostra alla GNAM espone fino al 12 gennaio 2025 i protagonisti della 17ma edizione del Talent Prize, ripercorrendo anche la storia del premio e di Inside Art

INSIDEART 19 TTP24, IN MOSTRA I LINGUAGGI DEL CONTEPMORANEO


INSIDEART 20 TTP24, IN MOSTRA I LINGUAGGI DEL CONTEPMORANEO

Martina Esposito

È una lunga e bella storia quella di Inside Art

la Galleria: supportare gli artisti del presente,

e del Talent Prize, il premio di arti visive dedi-

farsi fulcro di rapporti. Così, le Sale Gramsci

cato ai giovani talenti che quest’anno, dopo

INSIDEART 21 TTP24, IN MOSTRA I LINGUAGGI DEL CONTEPMORANEO

Al Talent Prize una ricerca su semiotiche antiche o esaurite

rovesciato in ottone, e che è l’esito di un’inversione semiotica. L’elemento del plinto è indagato dall’artista attraverso una ricerca

Che il Talent Prize accolga le più diverse

focalizzata su alcuni basamenti trovati all’in-

della GNAM accolgono le opere selezionate

espressioni creative è noto. Ma quest’anno

terno del Museo delle Navi di Nemi, spesso

sedici edizioni nelle più diverse realtà roma-

nella diciassettesima edizione del concorso.

ci sono proprio tutte. Salendo le scale che

inutilizzati e posti agli angoli della sala del

ne, ha portato la propria mostra alla Galleria

Ma non solo, perché quest’anno in mostra

conducono al soppalco Gramsci, a offrire un

museo. Con questo stato di inattività, la co-

Nazionale d’Arte Moderna e Contempora-

c’è anche il racconto della storia del premio,

primo impatto della mostra è Upsidedown

lonna perde la propria funzione di supporto,

nea. Un’occasione storica, con cui il premio

assieme a quella della realtà da cui è nato:

di Andrea Polichetti, una scultura compo-

diventando opera d’arte.

si inserisce a pieno titolo in una tradizione au-

Inside Art. L’esposizione alla GNAM ne cele-

sta da due plinti, uno in travertino e l’altro

torevole e che rappresenta, dall’altra parte,

bra i vent’anni.

una riconferma dell’originaria vocazione del-

Photo Marta Ferro

Photo Marta Ferro


INSIDEART 22 TTP24, IN MOSTRA I LINGUAGGI DEL CONTEPMORANEO

INSIDEART 23 TTP24, IN MOSTRA I LINGUAGGI DEL CONTEPMORANEO

Presente nella prima sala anche un’altra

elaborazioni visive di un racconto di viaggio

consiste in una serie di video che riproduco-

scultura. Si tratta di El asunto Miguel – La-

attraverso il paese sudamericano e il suo pa-

no in contemporanea un girato notturno in

drillo, opera realizzata da Diego Miguel Mira-

esaggio.

un luogo sognato da Paltrinieri. Post-prodot-

bella ed esito dell’incontro dell’artista con gli

to nel tentativo di cancellare il buio e di ren-

mentali diffusa in alcune regioni del Perù.

Video onirici e studi sul ritratto: Alice Paltrinieri e Jonas Höschl

Mirabella ha affidato agli artigiani del luogo

Su linguaggi diversi si muove invece l’opera

si arriva senza mai sapere come. Le parole

frasi e suggestioni personali da fondere alle

di Alice Paltrinieri, una proiezione a cinque

negli schermi – che danno il titolo all’opera

più tradizionali rappresentazioni della cultu-

schermi dal titolo I MISS THE TRANSITIO-

– non compaiono mai insieme, creando un

ra andina. I lavori di questa serie svettano

NAL PLACES e collocata nella prima sala.

disorientamento dovuto al tentativo di perce-

su basi appositamente realizzate dall’artista

Parte di una ricerca più ampia sui sogni che

pirne il totale significato.

con tecniche, materiali e modalità diverse,

l’artista conduce da qualche anno, il lavoro

artigiani del mate burilado, la tecnica pre-incaica dell’incisione di piccole zucche orna-

Photo Marta Ferro

dere l’effetto di una luce diurna, il video dà risalto a quei luoghi di passaggio che nei sogni conducono da un posto all’altro, ai quali

Photo Marta Ferro


INSIDEART 24 TTP24, IN MOSTRA I LINGUAGGI DEL CONTEPMORANEO

Quello di Jonas Höschl si configura in primo luogo come uno studio del ritratto. Con 80 Portraits: 73 Männer, 7 Frauen, l’artista

Installazioni da esperire alla GNAM

INSIDEART 25 TTP24, IN MOSTRA I LINGUAGGI DEL CONTEPMORANEO

Subito accanto, un’installazione che “mette

Spazio alla storia: Inside Art e il Talent Prize

Quello dell’installazione è stato il linguag-

all’angolo”. È l’opera di Martina Zanin, Avvi-

originario di Regensburg proietta 80 ritratti di

gio di maggiore successo alla diciassette-

stamenti (17 May 12:34), un lavoro in cuoio

come celebrarli se non con il premio con cui

militanti di estrema destra a cui è stato can-

sima edizione del Talent Prize. Si comincia

che indaga la complessità dei rapporti fami-

ha condiviso la propria storia. Nel percorso

cellato il volto, lasciando visibili solo i simboli

con einfühlung, l’opera con cui ad Arianna

liari, in particolare quello padre-figlia. Sulla

espositivo alla GNAM c’è infatti una sala ce-

di riconoscimento politico. Appropriandosi di

Pace è stato assegnato il Premio Specia-

superficie dell’opera si leggono infatti una

lebrativa dedicata alla rivista, con una parete

una pratica originariamente diffusa tra i grup-

le GNAM, novità assoluta nella storia del

serie di frasi incise che riflettono sulla natura

di copertine che dà conto della sua evolu-

pi radicali di destra, Höschl ha prelevato le

premio. Il lavoro, composto da una serie di

dell’aggressività, sulla violenza psicologica e

zione grafica. Dalle cover ormai storiche a

immagini da blog, siti e portali di ricerca anti-

formelle che riportano il calco negativo del-

sulle strutture patriarcali all’interno della sfe-

quelle più recenti, la sala offre uno sguardo

fascisti che spesso catturano in foto gli espo-

la circonferenza del Pino domestico, registra

ra familiare. In questo senso l’opera, colloca-

su Inside Art e la celebra con un’opera che il

nenti della fazione opposta in occasione di

le tracce esteriori del paesaggio lucano, ri-

ta in una posizione alta e angolare, costringe

maestro Emilio Isgrò ha dedicato ai vent’anni

manifestazioni, marce e raduni. Oscurando

velandone i segni del tempo. L’installazione,

lo spettatore nella prospettiva della preda,

della rivista. Ma non solo, perché se si trat-

loro il volto, l’artista apre una riflessione sulla

che invita a essere attraversata, dopo la mo-

confinandolo in un angolo.

ta di una storia condivisa, non può mancare

pratica del ritratto nella contemporaneità.

stra entrerà a far parte della collezione per-

uno spazio celebrativo dedicato ai finalisti

manente della GNAM e sarà collocata nei

delle passate edizioni del Talent Prize.

Nel 2024 Inside Art compie vent’anni, e

giardini del museo.

Photo Marta Ferro

Photo Marta Ferro


INSIDEART 26 TTP24, IN MOSTRA I LINGUAGGI DEL CONTEPMORANEO

Esplorazioni della luce e delle rovine

INSIDEART 27 TTP24, IN MOSTRA I LINGUAGGI DEL CONTEPMORANEO

titolo Too Far for Light to Travel, ragiona

Passando nella sala successiva, tra la parete

sionale, oltre a costituire una vera e propria

sulla natura fisica e limitata della luce. Con

e una trave è incastonata l’opera di Bislac-

rovina contemporanea privata della funzione

Dopo la sezione dedicata alla rivista e al cor-

quindici metri di raggi luminosi che attraver-

chi, Premio Speciale Inside Art, che con

architettonica. Altra installazione, il lavoro di

ridoio celebrativo dei sedici vincitori del pre-

sano lo spazio, il lavoro si compone di otto

Cor esplora le rovine classiche come sim-

Antonio Della Guardia, che in Replica del

mio, si prosegue con il percorso espositivo.

tubi in plexiglass trasparente avvolti da pelli-

boli di decadenza e rinascita. Il lavoro è in-

disincanto analizza il linguaggio dei gesti

All’artista successivo è dedicato un intero

cola dicroica, che non permette, o permette

fatti il risultato di un processo di torsioni e

usato nell’ambito manageriale durante le

ambiente, che ospita l’installazione del terzo

solo in parte, che la luce la attraversi.

assemblaggi di tela di cotone grezza, in una

pubbliche esposizioni, compenetrando prati-

riflessione sul superamento e sconfinamento

che teatrali e mondo aziendale e articolando

della pittura. La tela così manipolata cessa

in chiave immaginifica una nuova metrica di

di essere supporto pittorico trovando una

azione, finalizzata a trasformare e allo stesso

nuova identità nella dimensione tridimen-

tempo depotenziare il linguaggio semiotico.

classificato, Valerio D’Angelo. L’opera, dal

Photo Marta Ferro

Photo Marta Ferro


INSIDEART 28 TTP24, IN MOSTRA I LINGUAGGI DEL CONTEPMORANEO

Fratture e mondi alternativi

INSIDEART 29 TTP24, IN MOSTRA I LINGUAGGI DEL CONTEPMORANEO

Numero Cromatico: il vincitore conclude la mostra del Talent Prize

tali, focalizzandosi su esperienze in piatta-

Non manca un cortometraggio negli spazi

forme sociali e videogiochi. Il video si basa

della GNAM, ed è il lavoro di Federica Di

sulle storie solitarie di utenti identificati come

Pietrantonio. Seconda parte di una trilogia,

hikikomori, neet e gold farmer, inserendole

The Field è stato realizzato con la tecnica

tivo. Senza suggerire messaggi precostituiti o univoci e senza fornire contenuti personali dell’artista, l’opera si presenta come uno sti-

Cerca il significato del mondo è l’opera

molo verbale aperto a più interpretazioni a

in un impianto visivo pastorale che inverte

che si è aggiudicata il primo premio. Posta

seconda delle memorie, delle esperienze e

audiovisiva dei machinima ed esplora il ruolo

la condizione di isolamento nella quale sono

a chiusura del percorso espositivo, il lavoro

dello status di chi guarda. È dunque sulla ri-

mediatico e culturale delle sottoculture digi-

immersi.

firmato Numero Cromatico coinvolge l’os-

cerca di un senso che si conclude la mostra,

servatore su più livelli percettivi, ponendo

guardando al futuro del contemporaneo.

N

un’interrogazione critica sul presente. Il testo poetico che compare nelle trame di un

La mostra del Talent Prize sarà aperta al

arazzo in lana è generato attraverso l’utilizzo

pubblico dal 6 dicembre 2024 al 12 gennaio

di un’intelligenza artificiale istruita dal collet-

2025.

Photo Marta Ferro

NIl senso di frattura è invece incarnato dall’o-

zando la dinamica del fulmine: la sua poetica

pera di Francesca Cornacchini, seconda

turbolenta, energetica ed entropica. Svinco-

classificata con una performance. Si tratta di

landosi dalla convenzione dell’incedere del

Thunderbolt #1, un lavoro che porta avanti

tempo lineare e abbracciando la casualità

una ricerca sui disastri naturali. Esito, appun-

del succedere, l’artista ripercorre nell’atto

to, di una performance, la tela racchiude la

dell’happening l’imprevedibilità di una tem-

traccia lasciata da un fumogeno blu, analiz-

pesta.

Photo Marta Ferro

info: lagallerianazionale.com


INSIDEART 30 LE 6 OPERE D’ARTE PIÙ COSTOSE ALL’ASTA NEL 2024

Le 6 opere d’arte più costose vendute all’asta nel 2024

Record assoluto per Magritte, che conquista il primo e il quinto posto. Nella classifica dei top lot anche Ruscha, Monet, Basquiat e Warhol

INSIDEART 31 LE 6 OPERE D’ARTE PIÙ COSTOSE ALL’ASTA NEL 2024


INSIDEART 32 LE 6 OPERE D’ARTE PIÙ COSTOSE ALL’ASTA NEL 2024

Irene Bellini

INSIDEART 33 LE 6 OPERE D’ARTE PIÙ COSTOSE ALL’ASTA NEL 2024

sersi decisamente riprese, tanto da registrare

era stata definita dal CEO Guillaume Cerutti

diversi record di vendita per un 2024 giunto

come «uno dei capolavori più significativi mai

ormai al termine.

offerte da Christie’s». Negli ultimi anni l’artista

Un anno che sta per finire e che si porta die-

Inizialmente si prospettava un anno di crisi per

tro una serie di vendite da record per impor-

il mercato. Infatti, nel primo semestre del 2024

tanti capolavori battuti all’asta. Christie’s e

si è registrato un calo analogo delle vendite

Sotheby’s si confermano, ovviamente, regi-

pari al 22% sia per Sotheby’s che per Chri-

René Magritte, L’Empire des Lumières, Christie’s

ne indiscusse del mercato, ma una menzione

stie’s, dovuto a un indebolimento della spesa

Martedì 19 novembre, durante un’asta serale,

verse esposizioni e celebrazioni che hanno in-

speciale va alla Phillips de Pury & Company,

nel settore del lusso in Cina.

il dipinto di Magritte è stato battuto all’asta da

tervallato l’anno in occasione della fondazione

Christie’s per 121,2 milioni di dollari. L’opera

del movimento.

presente da settembre 2023, anche nel cinquecentesco Palazzo Visconti di Milano.

Questo segmento infatti – che sta attualmente attraversando un fase di significativa contrazione – rappresenta il 25% dei ricavi mondiali per i luxury brand e le cause di questa flessione sono molteplici e complesse, radicate nelle dinamiche economiche e sociali che stanno caratterizzando l’attuale fase di sviluppo dello stato asiatico. Cina a parte, da novembre scorso le due case d’asta rivali sembrano es-

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da Editoriale Inside Art Scarl Direttore responsabile e trattamento dati Guido Talarico

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ha navigato sulla cresta dell’onda del mercato, grazie al crescente interesse dei collezionisti per Surrealismo, incrementato anche dalle di-


INSIDEART 34 LE 6 OPERE D’ARTE PIÙ COSTOSE ALL’ASTA NEL 2024

Realizzato nel 1954, sono attualmente cono-

INSIDEART 35 LE 6 OPERE D’ARTE PIÙ COSTOSE ALL’ASTA NEL 2024

Claude Monet, Nymphéas, Sotheby’s

catturare. «Mi ci è voluto del tempo per capire

vaporose nuvole bianche e sul paesaggio si

Ed Ruscha, Standard Station, Ten-Cent Western Being Torn in Half, Christie’s

staglia un lampione, che timidamente illumina

Secondo record più alto del 2024 è sempre di

sono forse il soggetto più iconico ed emoti-

poi, tutto ad un tratto, ho avuto la rivelazione.

una strada buia. «Ho rappresentato due idee

Christie’s ed è Standard Station, Ten-Cent

vamente coinvolgente mai rappresentato da

Da quel momento non ho avuto quasi nessun

diverse, vale a dire un paesaggio notturno e un

Western Being Torn in Half dell’artista statu-

quel pittore che amava la luce e che cercava di

altro soggetto».

cielo come lo vediamo di giorno. Il paesaggio

nitense Ed Ruscha, appartenuto al magnate

fa pensare alla notte e il cielo al giorno. Trovo

texano Sid Bass ed esposto in passato an-

che questa contemporaneità di giorno e not-

che ad una retrospettiva dedicata all’artista al

te abbia la forza di sorprendere e di incantare.

MoMA di New York e al Los Angeles County

Chiamo questa forza poesia» affermava l’arti-

Museum of Art.

sciute 3 versioni del soggetto pittorico. Sullo sfondo spicca un cielo azzurro cosparso di

sta.

Il brillante olio su tela, che quasi sfiora l’illu-

pittore e riprende il tipico immaginario delle hi-

strazione, era stimato 50 milioni di dollari ed

ghways americane, con il vento che allontana

è stato venduto per 68 milioni, stabilendo un

e confonde le nuvole e i chilometri percorsi in

nuovo record mondiale per Ruscha, artista tra

auto alimentano sogni di libertà.

l’altro, ancora in vita. L’immagine è tipica del

le mie ninfee», spiegava il padre dell’Impres-

Ninfee di Monet è stata venduta da Sotheby’s

sionismo, «le ho piantate per puro piacere e

per 65,5 milioni di dollari. Quei fiori eterei,

le ho coltivate senza pensare a dipingerle. E


INSIDEART 36 LE 6 OPERE D’ARTE PIÙ COSTOSE ALL’ASTA NEL 2024

Jean-Michel Basquiat, Untitled (ELMAR), Phillips

lari. Inoltre, ad incrementare il valore del lotto era stata la sua provenienza: l’offerente l’aveva

Ecco la Phillips che prova a farsi strada fra le

acquistato da Francesco Pellizzi, amico di Ba-

due celebri case d’asta. Lo scorso maggio, a New York, una tela di Jean-Michel Basquiat del 1982 è stata venduta a 46,5 milioni di dol-

INSIDEART 37 LE 6 OPERE D’ARTE PIÙ COSTOSE ALL’ASTA NEL 2024

René Magritte, L’ami intime, Christie’s

tional Investor nel 1967. L’enigmatico dipinto rappresenta l’uomo con il cappello e la bom-

Bis per il pittore surrealista francese, con una

betta, che dopo la sua comparsa, divenne

squiat, che a sua volta l’aveva comprato dalla

tela del 1958 venduta da Christie’s per 42,1

simbolo del borghese, delle masse anonime

mercante Annina Nosei.

milioni di dollari. L’opera proveniva dalla Col-

e senza volto, del lavoratore quotidiano e del

lezione Gilbert e Lena Kaplan, imprenditore

vagabondo solitario.

e collezionista, nonché fondatore dell’Institu-


INSIDEART 38 LE 6 OPERE D’ARTE PIÙ COSTOSE ALL’ASTA NEL 2024

In L’ami intime del 1958, il soggetto è di spalle

vino che fluttuano misteriosamente a mezz’a-

intento a guardare fuori dalla finestra verso un

ria dietro le spalle dell’uomo, che sembra

sereno paesaggio montano e un cielo nuvolo-

ignorare la scena, aggiungendo un elemento

so. La scena assume un risvolto surreale con

di straniamento e incertezza al dipinto.

la presenza di una baguette e un bicchiere di

INSIDEART 39 LE 6 OPERE D’ARTE PIÙ COSTOSE ALL’ASTA NEL 2024

Andy Warhol, Flowers, Christie’s

per la prima volta alla Leo Castello Gallery di New York negli anni ’60, sono caratterizzati da

Concludiamo la nostra classifica con Andy

un mix di tecniche impressioniste ed astratte

Warhol che si piazza al sesto posto per una tela

che creano immagini inedite ben diverse dalle

del 1964 dal titolo Flowers venduta lo scorso

precedenti, ispirate al consumismo e alle ce-

maggio da Christie’s per 35,5 milioni di dolla-

lebrità.

ri. Tra i lavori più suggestivi dell’artista, esibiti


INSIDEART 40 6 MILIONI DI DOLLARI PER LA BANANA DI CATTELAN

La banana di Cattelan venduta per 6,2 milioni di dollari

Ad acquistare l’iconica installazione di Cattelan è stato il miliardario cinese Justin Sun. Il nuovo proprietario ha annunciato che la mangerà

INSIDEART 41 6 MILIONI DI DOLLARI PER LA BANANA DI CATTELAN


INSIDEART 42 6 MILIONI DI DOLLARI PER LA BANANA DI CATTELAN

redazione

INSIDEART 43 6 MILIONI DI DOLLARI PER LA BANANA DI CATTELAN

Il primo a mangiare la banana di Cattelan è

nel 2023, da uno studente in un museo di Seul.

stato, però, un performer da Art Basel Miami

Chiaramente, il nuovo acquirente non riceverà

Nel 2019 fu venduta, tra le polemiche, per 120

piattaforma di criptovalute Tron, stavolta a un

nel 2019. Dopo l’evento, Sotheby’s aveva sti-

l’originale mostrato nello stand di Perrotin a

mila dollari. Dopo cinque anni, è diventata la

prezzo stellare. La banana di Cattelan è stata

mato il prezzo dell’opera tra il milione e il milio-

Miami, ma un rotolo di nastro adesivo e una

banana più cara del mondo. Ad acquistarla

infatti venduta per 6,2 milioni di dollari. In più,

ne e mezzo, per poi venderla a 120 mila dollari.

banana insieme con il certificato di autenticità

nell’asta battuta da Sotheby’s è stato il mi-

il nuovo proprietario dell’opera, dopo esserse-

Sono almeno due i casi in cui l’opera – dal tito-

e le istruzioni per l’installazione.

liardario cinese Justin Sun, fondatore della

la aggiudicata, ha annunciato che la mangerà.

lo Comedian – è stata mangiata. L’ultima volta

Comedian, la banana di Cattelan, e Justin Sun

Le impressioni di Sotheby’s

stioni che abbiamo dovuto affrontare è stata

Conclusa l’asta newyorkese, David Galpe-

quella di come valutarla. Per me la domanda è

rin, responsabile Arte Contemporanea di

più specifica: come valutare quella che, alme-

Sotheby’s Americhe ha affermato: «Comedian

no per me, è una delle idee più brillanti del-

che quest’opera ispirerà ulteriori riflessioni e

di Cattelan riguarda le condizioni che caratte-

la storia dell’arte concettuale. E quale posto

discussioni in futuro e diventerà parte della

rizzano la nostra comprensione di ciò che ren-

migliore per porre questa domanda se non la

storia. Sono onorato di essere l’orgoglioso

de qualcosa arte – e una di queste condizioni

nostra sala di vendita? La risposta è stata un

proprietario di quest’opera iconica e mi au-

è il valore. Quindi, quando abbiamo preso in

clamoroso 6,2 milioni di dollari».

«Sono entusiasta di annunciare che ho acqui-

guro che possa suscitare ulteriore ispirazione

vendita quest’opera, una delle grandi que-

sito con successo l’opera iconica di Maurizio

e impatto per gli appassionati d’arte di tutto

Cattelan Comedian. Non si tratta di una sem-

il mondo. Inoltre, nei prossimi giorni, mangerò

plice opera d’arte, ma di un fenomeno cultu-

personalmente la banana come parte di que-

rale che unisce i mondi dell’arte, dei meme e

sta esperienza artistica unica, onorando il suo

della comunità delle criptovalute – ha dichia-

posto sia nella storia dell’arte che nella cultura

rato Justin Sun in un comunicato – Credo

popolare».

Justin Sun sulla banana di Maurizio Cattelan: «Non una semplice opera d’arte»


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