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N. 170 | € 4,00
Munch installation view – Palazzo Bonaparte, Roma
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SHARIJAH BIENNAL 16
La Sharjah Biennal 16 è un invito ad andare oltre
Il tema di quest’anno è “to carry”, una narrazione artistica polifonica che si interroga sulla cultura, sulla storia e sulle identità individuali e collettive
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redazione
Con oltre 140 artisti partecipanti, la Bienna-
Dall’ambiguo e convincente titolo “to car-
le di Sharjah 2025, promossa dalla Sharjah
ry”, il tema esplorato quest’anno è rivolto
Art Foundation, è curata da Alia Swastika,
alla comprensione dell’incertezza collettiva e
Amal Khalaf, Megan Tamati-Quennell, Na-
individuale, esplorando storie intergenerazio-
tasha Ginwala e Zeynep Öz, che provengo-
nali e modalità di eredità: ad essere esposte
no da pratiche e background diversi e danno
sono più di 650 opere d’arte, presentate in
vita a una collezione narrativa raccontata da
17 sedi in tutta Sharjah, estendendosi oltre
più prospettive, geografie, lingue e culture.
la città per includere siti ad Al Hamriyah, Al
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Dhaid e Kalba. Con un forte focus sulla partecipazione collet-
tiva, il programma multidisciplinare di Sharjah
coloniale, le migrazioni e la tecnologia, crean-
Biennal include installazioni, performance,
do un dialogo globale attraverso una molte-
musica, cinema e workshop, affrontando ri-
plicità variegata di linguaggi espressivi.
cerche di attualità come l’ambiente, l’eredità
Faye Heavyshield, Raven Chacon, Emily
Kame Kngwarreye, Cannupa Hanska Lu-
ad artisti pionieristici provenienti dal sud del
ger, Sky Hopinka e Daniel Boyd, Arthur
mondo e non mancano le narrazioni femmi-
Jafa, Cécile B. Evans, Driant Zeneli, Lor-
nili attraverso storie e prospettive incentrata
na Simpson, Mónica de Miranda, Richard
sulle donne.
Bell e Wael Shawky e le italiane Adelita Husni-Bey, Raffaela Naldi Rossano e Rossella Biscot sono solo alcuni degli artisti che trasformeranno gli spazi espositivi in luoghi di apprendimento e scambio culturale. Alcune opere riflettono esperienze di migranti o sacche di storia trascurate, altre riesaminano usanze e tradizioni secolari con un tocco di novità. Una piattaforma inoltre è dedicata
to carry, un percorso
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collettivo e in continua espansione Per portare una casa; per portare una storia; per portare una ferita; per portare le canzoni; sono solo alcune delle narrazioni in continua evoluzione che esplorano coraggiosamente lo stato attivo dell’essere e dello sviluppo. Come si legge sul comunicato della Sharjah Biennal, la manifestazione invita a «guardare insistentemente indietro, dentro e attraverso, invece di un “voltarsi dall’altra parte” in mezzo a maree di annientamento e tirannia. I 16 progetti curatoriali riflettono su cosa significhi portare il cambiamento e le sue possibilità tecnologiche, sociali, animistiche o rituali».
Courtesy Sharjah Art Foundation
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INSIDEART 10 MUNCH A PALAZZO BONAPARTE
Le inquietudini di Edvard Munch a Palazzo Bonaparte
Tra opere emblematiche del suo tormento interiore, la fine del percorso espositivo include lavori meno crepuscolari. Così, l’esposizione organizzata da Arthemisia, ci ricorda che anche la malinconia può essere felice
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Irene Bellini
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Iconici capolavori come La morte di Marat,
Beerman – , dallo stile personale e ricono-
Malinconia e Notte Stellata sono esempi
scibile, autore di opere che inevitabilmente
Tra i confini di Piazza Venezia a Roma, negli
Italia Johan Vibe, il Direttore della Galleria Na-
concreti di come «avvicinare l’arte al privato
ci costringono a guardarci dentro, interrogar-
iconici spazi di Palazzo Bonaparte, si è svolta
zionale dell’Umbria Costantino D’Orazio e la
porti a una esplosione incredibile di creatività
ci sul come, sul perchè. La mostra di Palaz-
il 10 febbraio la conferenza stampa di presen-
curatrice Patricia Beerman, tra le massime
e successo» ha accennato Riccardo Acqua-
zo Bonaparte è prima di tutto un atto critico
tazione dell’attesissima monografia Munch. Il
esperte di Edvard Munch a livello internazio-
viva, ribadendo come «senza arte e culture
per «evitare di ridurre Munch a una semplice
grido interiore, reduce dal grande successo
nale. A presiedere l’illustrazione del percorso
anche le più moderne civiltà si spengono», ma
icona», a una scarnificazione espressiva della
milanese. Tra le personalità presenti, il Re-
espositivo, la Presidente di Arthemisia Iole
anche «riuscire ad offrire a chiunque un con-
sua immagine, come ha dichiarato Domeni-
sponsabile della Comunicazione di Generali
Siena, che ha specificato come la mostra,
fronto con le analogie del tempo presente, per
co Piraina, in una celebrazione di una figura
Country Italia Riccardo Acquaviva, la Presi-
che apre i festeggiamenti per il venticinque-
un’esposizione che deve accendere il cuo-
fondamentale per la storia dell’arte europea,
dente della Fondazione Terzo Pilastro – Inter-
simo anniversario della società, «sia un’occa-
re dentro ognuno di noi» ha affermato Tone
nell’espressione di un disagio esistenziale che
nazionale Alessandra Taccone, l’Assessore
sione straordinaria per la Capitale. Il Munch
Hansen. «L’anatomopatologo dell’arte» – così
senza appartenere al mondo, appartiene ad
alla Cultura del comune di Milano Tommaso
Museum di Oslo ha infatti consentito ad un
egli stesso amava definirsi – ricorda Patricia
ognuno di noi.
Sacchi, il Direttore di Palazzo Reale Dome-
prestito di 100 capolavori» rendendo la retro-
nico Piraina, la Direttrice del Museo Munch
spettiva completa ed emblematica per l’evolu-
Tone Hansen, l’ambasciatore norvegese in
zione della narrazione visiva dell’artista.
Madonna 1895/1902 Litografia stampata a colori, Photo © Munchmusem
Vampiro 1895 Olio su tela Photo © Munchmusem
Disperazione 1894 Olio su tela Photo © Munchmusem
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INSIDEART 15 MUNCH A PALAZZO BONAPARTE
Il racconto espressionista di Edvard Munch
concetto di immortalità, sublimato nei cento
“Dal mio corpo in putrefazione cresceranno
dell’antico palazzo romano e che raccontano
percorso creativo del grande maestro norve-
dei fiori e io sarò dentro di loro: questa è l’e-
di un uomo acutamente consapevole dei modi
dazione da cui ha ricevuto il prestigioso testi-
gese dell’Espressionismo psicologico». Ha poi
ternità” scriveva, in tempi non sospetti, il po-
in cui le emozioni filtrano le nostre percezioni
mone e che da anni è in prima linea nella pro-
commentato il Prof. Avv. Emmanuele F. M.
liedrico artista norvegese. È questo per lui il
del mondo.
mozione della cultura, ha invitato i visitatori a
Emanuele come la sua arte prenda avvio «dai
rendersi partecipe «del grido interiore dell’arti-
laceranti drammi della sua vita interiore (tra cui
sta simbolo delle inquietudini» che, importan-
i gravi lutti, mai superati e patiti fin dall’infan-
te, – «ha avuto anche momenti di serenità: nel-
zia, e lo stato di salute precario), aprendo pro-
le ultime sale sono infatti presenti opere meno
fondi squarci di osservazione sulla condizione
crepuscolari e malinconiche» aggiungendo
di solitudine dell’uomo moderno».
Alessandra Taccone, nel ringraziare Generali
espositivo, che spicca per il respiro interna-
Valore Cultura – proprietario del Palazzo – e il
zionale e l’indubbio valore artistico, consentirà
filantropo e mecenate Prof. Avv. Emmanuele
ai visitatori di penetrare l’essenza dell’intenso
F. M. Emanuele, storico presidente della Fon-
capolavori che impreziosiscono la cornice
come «questo nostro ambizioso progetto Attrazione II 1896 Litografia stampata a colori Photo © Munchmusem
I relatori della conferenza stampa di Munch
Marco Angelini
Muro di casa al chiaro di luna 1922–24 Photo © Munchmusem
La tomba di P. A. Munch a Roma 1922–24 Photo © Munchmusem
INSIDEART 16 MUNCH A PALAZZO BONAPARTE
Nella continua oggettivazione di stranianti sensazioni e in quell’incessante dubitare di paradossi sensoriali, sin dalle primissime sale è tangibile il lacerante vuoto che segue una perdita, i pensieri taciuti impressi sui quadri, quel silenzio rumoroso avvolto da una vela-
INSIDEART 17 MUNCH A PALAZZO BONAPARTE
L’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA CON IL PRESIDENTE MATTARELLA E LA REGINA DI NORVEGIA
Il Presidente della Repubblica Sergio Matta-
ta tristezza. Eppure, il percorso espositivo
rella ha visitato l’esposizione prima dell’aper-
si pone come una sorta di rito di iniziazione,
tura ufficiale serale al pubblico, unitamente a
un’angoscia che da colori più tetri arriva a tele
Sua Maestà la Regina Sonja di Norvegia.
sempre più accese. Forse contraddittorio al-
Il Capo dello Stato e la Sovrana hanno percor-
lora pensare che l’artista che riteneva la cre-
so le sale dello spazio espositivo – di proprietà
atività nascere solo dalla sofferenza, ci porti a
di Generali – accompagnati dalla Presidente
riflettere su come in fondo, la felicità, sia solo
di Arthemisia Iole Siena, dalla Presidente del-
un’altra faccia della nostalgia e che è proprio
la Fondazione Terzo Pilastro Alessandra Tac-
l’accettazione delle più profonde inquietudini,
cone e dal CEO di Generali Philippe Donnet.
ad essere fondamentale per il nostro processo
Del corteo presidenziale facevano parte, tra
di cura.
gli altri, oltre alla Vice Sindaca di Roma Silvia
L’Onorevole Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura; Alessandra Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale e Guido Talarico, direttore ed editore di Inside Art
Da sinistra, il Presidente Mattarella, Philippe Donnet, Alessandra Taccone, Tone Hansen
La Regina Sonja di Norvegia e il Presidente Mattarella con il Ministro Giuli assieme a Siena e Taccone alla mostra di Munch
Scozzese, il Ministro della Cultura Alessandro
re della Norvegia in Italia Johan Vibe, l’Amba-
Giuli, il Viceministro delle Infrastrutture e dei
sciatore della Finlandia in Italia Matti Lassila,
trasporti Edoardo Rixi, il Viceministro dell’Am-
la Vice Sindaca di Oslo Julianne Ofstad, e il
biente e della sicurezza energetica Vannia
Direttore del Museo MUNCH di Oslo Tone
Gava, il Sottosegretario di Stato al Ministero
Hansen.
degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Giorgio Silli, l’Assessore della Regione
Dall’11 febbraio al 2 giugno 2025
Lazio con deleghe a Cultura e politiche giova-
Palazzo Bonaparte, Roma
nili Simona Renata Baldassarre, l’Ambasciato-
INSIDEART 18 COM’É ANDATA ARTEFIERA 2025
Record di presenze, un nuovo direttore e tante proteste. Ecco com’è andata Arte Fiera 2025
Le contestazioni di ITALICS contro il decreto cultura creano fermenti all’esposizione bolognese, confermando la vitalità della manifestazione pure con un mercato incerto
INSIDEART 19 COM’É ANDATA ARTEFIERA 2025
INSIDEART 20 COM’É ANDATA ARTEFIERA 2025
Martina Esposito
INSIDEART 21 COM’É ANDATA ARTEFIERA 2025
Record di presenze ad Arte Fiera 2025. Ma le vendite?
do la proposta delle 176 gallerie selezionate
Quest’anno sono stati oltre 50 mila i visita-
settore, Arte Fiera 2025 è piaciuta al grande
per questa edizione. Ma accanto al succes-
Anche la quarantottesima edizione di Arte
la decisione del governo di non ridurre l’IVA
Fiera è andata. Oltre 50 mila visitatori han-
sulle opere d’arte in Italia. E il tutto è avvenu-
no attraversato i padiglioni 25 e 26 di Bologna
to durante il passaggio del testimone della
tori della manifestazione bolognese. I primi
pubblico, complice anche la grande attesa
Fiere, dove quest’anno hanno esposto ben
direzione artistica, dalla prossima edizione
segnali positivi sono stati registrati fin dal
per la manifestazione e gli approfondimen-
176 gallerie. Ma accanto ai numeri da re-
nelle mani di Davide Ferri. Movimentata, in-
giorno della preview, il 6 febbraio, quando in
ti dedicati ai diversi progetti da parte della
cord, la manifestazione ha accolto i “fischi”
somma, Arte Fiera 2025: ecco gli highlights.
oltre 400 tra collezionisti, rappresentanti di
stampa generalista, oltre a quella di settore.
istituzioni, stampa e operatori culturali hanno
Quanto alle vendite, il bilancio non è ancora
varcato la soglia di Bologna Fiere apprezzan-
chiaro. «È difficile fare la media – spiegava
dei galleristi, che hanno protestato contro
so riportato tra i ranghi dei visitatori più di
Simone Menegoi, il direttore uscente, in piena fiera – le impressioni sono molto contrastanti. Incontro tanti collezionisti che hanno comprato, galleristi e artisti soddisfatti per aver venduto. Altri dicono che il mercato è lento».
INSIDEART 22 COM’É ANDATA ARTEFIERA 2025
INSIDEART 23 COM’É ANDATA ARTEFIERA 2025
I galleristi fischiano il governo ad Arte Fiera 2025
stato il fermento delle gallerie nei confronti della decisione del governo di mantenere l’I-
Se non è ancora chiaro quanto Arte Fiera
va sulle opere d’arte in Italia al 22%. Verso
2025 sia stata attiva sul piano del mercato
la chiusura la manifestazione bolognese ha
– un fatto rischioso, pure se a fronte di una
infatti ospitato anche una protesta.
grande e bella mostra – ad essere certo è
N
NCon i fischietti forniti da ITALICS Art and
di Arte Fiera 2025, è vero pure che la decisio-
Landscape, rete che riunisce oltre settanta
ne di sfruttare la manifestazione come uno
gallerie italiane, i galleristi hanno “fischiato”
spazio di protesta contribuisce a rendere la
il governo, facendo rumore per “il mancato
fiera bolognese un contesto attivo, nel qua-
abbassamento dell’IVA e per non lasciar mo-
le il sistema dell’arte italiano fa il punto su se
rire il sistema culturale italiano”. Se la delibe-
stesso.
ra del governo è avvenuta proprio alla vigilia
INSIDEART 24 COM’É ANDATA ARTEFIERA 2025
Nominato anche il nuovo direttore artistico Nel pieno della manifestazione è arrivata anche la notizia dei cambiamenti al vertice. Dopo anni di onorato servizio in qualità di direttore artistico, Simone Menegoi lascia la guida di Arte Fiera. Il protagonista di un rinnovamento generale nella manifestazione bolognese passa il testimone a Davide Ferri, già curatore della sezione Pittura XXI. Ferri dirigerà la fiera dalla prossima edizione, in cui sarà mantenuta la collaborazione con il direttore operativo Enea Righi. Con la notizia della nomina arrivata agli inizi della manifestazione, Arte Fiera guarda già al futuro e alle novità da preparare per la prossima edizione.
INSIDEART 25 COM’É ANDATA ARTEFIERA 2025
INSIDEART 26 LA BIENNALE DI ARCHITETTURA
«Trasformare la complessità della natura», l’invito della Biennale di Architettura
“Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva” si interroga sulla natura, su cosa sarà e come è possibile rispondere a tutto questo attraverso l’architettura
INSIDEART 27 LA BIENNALE DI ARCHITETTURA
INSIDEART 28 LA BIENNALE DI ARCHITETTURA
INSIDEART 29 LA BIENNALE DI ARCHITETTURA
redazione
Si è tenuta l’11 febbraio la conferenza stam-
tualmente devastano il nostro pianeta, parlan-
pa di presentazione di Intelligens. Naturale.
do del «memoricidio inteso come complesso
Artificiale. Collettiva, tema della prossima
di azioni che distruggono il popolo, in cui casa
Biennale di Architettura a Venezia, presso Ca’
e memoria sono diventati materia di guerra» e
Giustinian. Ad introdurre, le commoventi pa-
specificando come «il dovere di una istituzione
role del presidente Pietrangelo Buttafuoco
pubblica come la Biennale è di offrire attraver-
che, riprendendo le parole di Luciano Violan-
so la disciplina come architettura, la magnifica
te ha ricordato le centinaia di guerre che at-
libertà dello spirito critico».
Biennale di Architettura di Venezia 2018-Arsenale-Freespace - Photo Irene Fanizza
Carlo Ratti e Pietrangelo Buttafuoco
INSIDEART 30 LA BIENNALE DI ARCHITETTURA
INSIDEART 31 LA BIENNALE DI ARCHITETTURA
Intervenendo, il curatore ingegnere ed architetto Carlo Ratti, ha ribadito che «questa Biennale sarà dinamica con 750 partecipanti tra scienziati, filosofi, artisti, agricoltori, stilisti, intagliatori. Sono tante le sfumature dell’intelligenza presenti, dall’intelligenza artificiale a quella collettiva, attraverso cui le generazioni si trasmettono le intelligenze». Non manca l’allusione agli ultimi disastri che il nostro pianeta ha attraversato, l’alluvione di Valencia, gli incendi di Los Angeles, la siccità in Sicilia. «Proprio per questo» – ha continuato il curatore – «l’architettura deve essere in grado di risolvere queste problematiche. Richard Rogers in Cities parlava dell’architettura come modo per mitigare, costruire un modo migliore per ridurre il consumo ed essere più sostenibili. Ora dalla mitigazione è necessario passare all’adattamento e l’architettura ingegneristica è la nostra unica speranza. In Biennale vedremo come l’architettura possa passare dalla mitigazione all’adattamento attraverso l’esempio di Venezia». Michelangelo Pistoletto – affinché natura e
Povera non è casuale: i suoi progetti arricchi-
Tantissimi i progetti che verranno presentati a
tecnologia possano coesistere nel suo paradi-
ranno i giardini, l’arsenale e saranno anche
maggio, come quello con Sonia Seneviratne
so ideale – Daniel Barber e l’ufficio Transo-
sparsi nel meraviglioso capoluogo veneto.
e David Bresch che hanno collaborato con
olar. La scelta ricaduta sul maestro dell’Arte
«Venezia stessa» ha continuato Ratti «diventerà un laboratorio vivente e saranno tanti i
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Rembrandt, il capolavoro ritrovato
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