INTERVALLI

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COPIA OMAGGIO

Mensile di informazione e di approfondimento culturale, storico e sportivo

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2019: UN NUOVO ANNO RICCO DI SPERANZA ANTONIO MARTINELLI LUCA TIRONI GLI EDITORI

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CULTURA

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A Corna Imagna l'agriturismo è solo vegano

Dalla Germania arriva la ricerca sulle miniere

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ugurio è sinonimo di speranza. Speranza che tutto vada bene: salute, affetti, lavoro. E’ quello che vorremmo per noi e per i nostri lettori, capaci di schivare le trappole che ogni giorno sono disseminate sul nostro percorso. Eppure giorno dopo giorno stiamo preparando il nostro patibolo che sarà preceduto da un lungo periodo di prigionia senza che, forse, ce ne rendiamo conto. Da tempo affermiamo attraverso le pagine del nostro giornale che siamo in troppi sulla terra e non siamo più liberi anche se, all’apparenza, il mondo è talmente grande per ospitare tutti e non siamo mai stati liberi di muoverci come ai giorni nostri. Ecco alcune considerazioni. Siamo in troppi sul pianeta. ed ognuno, col suo comportamento, giorno dopo giorno, contribuisce peggiorare la situazione. Milioni di autovetture in movimento equivalgono a tante stufe che non solo inquinano ma riscaldano il pianeta. Siamo al paradosso che d’estate mettiamo il golfino per combattere i brividi derivati dall’aria condizionata e d’inverno lo togliamo perché c’è troppo caldo in ufficio o a casa. Anche nelle nostre vallate qualcuno è andato fiero alla notizia che, grazie ad un ottimo impianto d’illuminazione si potesse sciare anche di notte. A PAGINA 21

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TURISMO

Sarà un Natale carico di eventi Spettacoli, animazione, bancarelle, villaggio natalizio e negozi aperti. Torna a Zogno l'iniziativa aspettando il Natale. Durante tutto il periodo natalizio – grazie alla collaborazione tra l'Amministrazione comunale e l'associazione esercenti di Zogno Punto Amico – sorgerà un villaggio Natalizio nel centro storico. Tredici casette di legno posizionate nella piazza Italia e nella piazzetta Compagnia dei Caravana daranno vita ad un’atmosfera tipica dei mercatini della cultura prealpina. Sabato 8 dicembre si terrà

TURISMO

Riparte la stagione dello sci nelle valli bergamasche

con lo sci. La nuova stagione turistica invernale è ufficialmente partita sulle Orobie, già in parte imbiancate. Le recenti nevicate e l’abbassamento delle temperature (...).

Pronti per la prima discesa dell’anno in vetta alle valli bergamasche? Valtorta – Piani

di Bobbio, Foppolo – Carona, Piazzatorre. In alta Valle Brembana torna l'appuntamento

OPERE PUBBLICHE

CULTURA

Ponte Nord di San Giovanni B. I lavori al via

Visite e laboratori Ricostruire la a museo Tasso storia partendo anche a Natale dagli edifici

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TERRITORIO

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l'inaugurazione con apertura del villaggio e posa della casetta di Santa Lucia nella Piazza Garibaldi, dove sarà presente una giostra per bambini gratuita fino al 16 dicembre. In Piazza Garibaldi invece sarà posizionata la casa di Santa Lucia per i più piccini, che potranno recapitare le loro letterine dei desideri sino alla notte del prossimo 12 dicembre, giorno della vigilia del giorno di Santa Lucia.Il villaggio Natalizio rimarrà aperto dal 8 al 23 dicembre. A PAGINA 7


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APPROFONDIMENTO

Turismo lombardo trainato da città d'arte e digitale E si punta sui borghi Turismo. Presentato a Milano il palinsesto della decima edizione promossa dal Comune di Zogno e organizzata da Emozioni Orobie Focus sull'agricoltura di montagna sulla nuova «Via delle Castagne» LOMBARDIA Continua a crescere il turismo in Italia, trainato dall'innovazione digitale e dall'offerta delle nostre città d'arte. Ed è la Lombardia a far registrare numeri record. Nel 2017 sono state 40 milioni le presenze, il 6% in più rispetto al 2016, e i turisti internazionali sono cresciuti del 61%. Gli arrivi sono stati 16,6 milioni (+7,4% rispetto al 2016 e +56% di turisti internazionali). I dati elaborati dall'Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano parlano di una crescita nel 2018 in Italia del 2%, per un valore complessivo di 58,3 miliardi di euro. Una crescita dovuta soprattutto al mercato online, che solo a livello di acquisti e prenotazioni farà registrare entro fine anno un +8%, raggiungendo i 14,2 miliardi di euro (24% del mercato complessivo) e al turismo culturale, che nel 2017 ha registrato un +4%, degli arrivi, e si conferma come il segmento di maggior peso del settore, rappresentando il 35,4% del totale del mercato turistico. Secondo l'ultimo rapporto Federculture, il turismo nelle città

d'arte, inoltre, continua a essere il più ricco del comparto: 15,5 miliardi di euro nel 2017 (oltre il 59% della spesa turistica complessiva), più 11,4% rispetto al 2016. Permangono però grandi differenze territoriali: le regioni in cui i turisti spendono maggiormente sono la Lombardia, il Lazio, il Veneto e la Toscana, che rappresentano il 60% della spesa turistica. Numeri in Lombardia 40 mln di presenze e 16 mln di arrivi Guardando i numeri della Lombardia, l'Osservatorio regionale del turismo e dell'attrattività di Polis Lombardia evidenzia che le presenze turistiche in regione hanno raggiunto quota 39.385.960, mentre gli arrivi sono stati 16.557.728, con una permanenza media di 2,38 giorni. L'incremento delle presenze è stato del 5,9% rispetto al 2016 (oltre 2 milioni di presenze in più) e del 16% nel periodo 2013-2017 (+5,5 milioni), mentre la crescita degli arrivi è stata del 7,4% rispetto al 2016 e del 21,6% nel quinquennio 2013-2017 (tre milioni di turisti

in più). L'assessore Lara Magoni: Valorizziamo i nostri borghi «Sono numeri davvero positivi – ha affermato tramite una nota inviata agli organi di stampa l'assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda, Lara Magoni – che dimostrano per l'ennesima volta l'alto valore attrattivo della nostra Lombardia, che offre ai visitatori un ventaglio di proposte turistiche di grande qualità. Dalle città d'arte ai laghi, dalle montagne alle bellezze naturalistiche ed ambientali, i nostri territori offrono servizi e strutture di primo livello, in grado di soddisfare ogni esigenza. Ora è necessario compiere un ulteriore salto di qualità: in veste di assessore mi pongo l'obiettivo di valorizzare i piccoli borghi, vere e proprie perle di cui la Lombardia è ricca. Realtà meno conosciute ma che racchiudono tesori artistici, culturali, storici ed enogastronomici di assoluto valore». La Lombardia è sempre più internazionale Da segnalare, infine, il costante aumento della componente

internazionale, arrivata a rappresentare il 55,5% degli arrivi turistici e il 60,9% delle presenze. I numeri di Polis Lombardia confermano una forte crescita nel quinquennio, con un incremento del 31,5% per quanto riguarda gli arrivi e del 24,2% per le presenze. Nelle province di Como e Brescia oltre il 70% delle presenze turistiche proviene da paesi esteri (rispettivamente 76,9% e 71,4%). Al contrario la Lombardia meridionale mostra un'elevata incidenza di italiani: in particolare nella provincia di Pavia (75,1% di presenze italiane), Lodi (69,8%), Mantova (66,1%) e Cremona (64,0%) Per quanto riguarda gli arrivi sono le località turistiche della provincia di Como ad essere particolarmente attrattive per i turisti stranieri: il 73,8% degli arrivi nel 2017. Sopra la media anche Varese (60,9%), Milano (59,0%) e Brescia (56,8%). Al contrario i territori della bassa Lombardia risultano essere appannaggio dei turisti italiani: Pavia (76,7% di arrivi italiani), Mantova (72,9%), Lodi (68,1%) e Cremona (63,6%).

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APPROFONDIMENTO

Tempo di neve, si scia in valle Stagione sciistica. Tutti in pista nei comprensori delle stazioni sciistiche delle nostre valli. Il via ufficiale della stagione dal ponte dell'Immacolata ALTA VALLE BREMBANA Pronti per la prima discesa dell’anno in vetta alle valli bergamasche? Valtorta – Piani di Bobbio, Foppolo – Carona, Piazzatorre. In alta Valle Brembana torna l'appuntamento con lo sci. La nuova stagione turistica invernale è ufficialmente partita sulle Orobie, già in parte imbiancate. Le recenti nevicate e l’abbassamento delle temperature hanno consentito di accendere i cannoni sparaneve e di anticipare una stagione che ormai debutta ben prima del tradizionale ponte dell’Immacolata. Piani di Bobbio record nel 2018: 238 mila primi ingressi A battere tutti anticipando l'apertura di stagione anche per quest'anno è stata, sabato 1 dicembre, la stazione sciistica di Valtorta – Piani di Bobbio con le seggiovie Fortino e Camosci, lo skilift Chiesetta Piani di Bobbio, le funivie da Barzio e Ceresola – Valtorta. Il comprensorio lo scorso anno ha registrato 238 mila primi ingressi, un vero e proprio record.

Tutti in pista

Piani di Bobbio aperta dal mese di dicembre Dall'Immacolata si scia in tutte le stazioni

Stagione sciistica in alta Valle Brembana Il via ufficiale per tutti gli altri è quello fissato come ogni anno per il ponte dell'Immacolata, tra il 7 e l'8 dicembre. E tra questi ci sono le località di Foppolo e Carona (620 mila passaggi ai tornelli delle seggiovie nel 2017), dove è già attivo il servizio di campo scuola per principianti gestito dalla Scuola Sci 90. Snowland e pista del bosco: al lavoro anche l'innavamento artificiale a Piazzatorre (12 mila primi ingressi e 55 mila passaggi ai tornelli nel 2017), che in linea

con le altre località brembane potrebbe dare il via alla stagione invernale durante il ponte dell'Immacolata. Per quanto riguarda invece il rifugio Gremei, la sua apertura sarà garantita anche senza innevamento nei giorni dal 7 al 9 dicembre. Apertura anche per il Palaghiaccio per tutti i giorni fino al prossimo 31 marzo 2019. Tre località top nelle valli Tre mete per la stagione? In Val Seriana, nel comprensorio Presolana – Monte Pora, c'è una ski

area con 22 piste tutte col legate tra loro, alcune aprte anche in notturna. 12 i chilometri di piste della Presolana, dotate di un moderno impianto di innevamento e considerate la palestra ideale per chi è agli inizi. In Val di Scalve, a Colere, le discese più lunghe e impegnative, mentre Schilpario è il paradiso del fondo. Infine, Foppolo, la regina delle nevi a 40 chilometri da Bergamo. 14 le piste, lunghe più di 40 chilometri, con 7 impianti di risalita.


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PRIMO PIANO

Ecco la nuova Provincia targata Gafforelli Politica. Definte nella prima seduta del Consiglio provinciale le deleghe. Gandolfi è confermato vicepresidente dell'ente di Via Tasso. La maggioranza ha approvato anche le linee programmatiche di mandato. Lega astenuta BERGAMO Lo scorso 20 novembre si è riunito in prima seduta il nuovo Consiglio provinciale. I lavori, aperti dal Presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli, hanno avuto inizio con l'esame delle condizioni di eleggibilità e incompatibilità e, non essendoci motivi ostativi, con la consecutiva convalida alla carica di Presidente della Provincia di Bergamo e di Consigliere provinciale dei proclamati eletti ai sensi dei verbali dell'Ufficio elettorale del 1 novembre 2018. Di seguito il presidente Gianfranco Gafforelli ha prestato giuramento di fronte all'aula consiliare e ha comunicato le deleghe attribuite ai seguenti Consiglieri provinciali: Vice-Presidenza dell'ente a Pasquale Gandolfi; Rapporti istituzionali, bilancio e protezione civile, a Pasquale Gandolfi; Sviluppo, grandi opere e infrastrutture, a Mauro Bonomelli; Politiche per la pianura, rapporti con l'università e turismo, a Claudio Bolandrini; Giovani e sport, ambiente, parchi e riserve, a Marco Redolfi; Cultura, politiche sociali, pari op-

portunità e associazionismo, a Romina Russo; Attività produttive, politiche attive del lavoro e marketing territoriale, a Ezio Deligios; Edilizia e programmazione scolastica, trasporto pubblico locale, a Claudio Cancelli; Montagna e attuazione programma, a Stefano Savoldelli. Dopo aver ringraziato l'intero Consiglio per la fiducia datagli, Gafforelli ha illustrato le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato: «Ho sempre affermato e ribadisco anche in questa sede che intendo esercitare la mia funzione di Presidente ascoltando e dialogando con tutti i consiglieri provinciali eletti. Voi siete rappresentanti del territorio e per questo presterò sempre attenzione alle vostre sollecitazioni, cercando di esercitare la mia funzione istituzionale con equilibrio e garantendo a tutti la partecipazione con le forme che risulteranno più adatte al ruolo di consiglieri di maggioranza o di minoranza che ricoprite – ha affermato il Presidente –. Sono e intendo essere il Presidente di tutti, senza per

questo rinnegare, né chiedere a voi di farlo, il ruolo che ciascuna forza politica rappresentata in consiglio ha deciso di svolgere, coerentemente con le posizioni espresse durante la competizione elettorale e quelle che intenderà intraprendere per mezzo dei suoi consiglieri nell'esercizio della funzione istituzionale che ricoprono». Le linee programmatiche sono state approvate con i voti del Presidente Gafforelli, dei sette consiglieri della lista Democratici e Civici per la Bergamasca e del consigliere della Lista civica per Gafforelli presidente. Astenuti i cinque consiglieri di Lega – Salvini premier e i tre di Civici Popolari indipendenti per Bergamo. Infine il Consiglio ha deliberato all'unanimità la riconferma del testo degli indirizzi per la nomina e designazione dei rappresentati della Provincia di Bergamo presso enti, aziende ed istituzioni (delibera consiliare 86/2014 con allegato documento), dichiarando il provvedimento immediatamente eseguibile al fine di comunicare e diffondere tempestivamente i nuovi indirizzi.

Palazzo della Provincia di Bergamo FOTO MARIO ROTA

Regione stanzia fondi per la viabilità in valle quanto riguarda gli interventi da mettere in campo è quello della viabilità. 40 mila euro è il contributo stanziato da ReORARI DI APERTURAORARI DI APERTURA gione Lombardia per ogni coTutti mune, che a suai pomeriggi volta dovrà Tutti i pomeriggi garantiredalle una quota investi15 alle 19 dalle 15 alle 19 mento pari al 10% complessiSabato 9-12 e 15-19 vo dell'intervento. Sabato 9-12 e 15-19

Opere pubbliche Oltre mezzo milione di risorse per le due valli bergamasche Lavori per la viabilità BERGAMO Lo scorso mese di settembre Regione Lombardia aveva lanciato un bando per interventi prioritari e di somma urgenza sul territorio. E ora arrivano le risorse, a beneficiarne saranno complessivamente trentacinque comuni del territorio bergamasco. 1 milione e duecentomila euro invece le risorse stanziate per la sola provincia. Il bando lanciato dal Pirellone qualche mese fa era riservato a tutti quei comuni con una popolazione con meno di 5 mila abitanti. L'obiettivo però – fanno sapere da Palazzo Lombardia – per il prossimo anno è di stanzia-

Mercoledì chiuso

re ulteriori fondi. Le richieste arrivate agli uffici del Pirellone sono state in totale 621, di queste sono state ammesse solo 609. Dalla bergamasca sono state circa un centinaio. Il settore più interessato per

Mercoledì chiuso 550 mila euro per le valli Alla Valle Brembana saranno erogati inFERRAMENTA tutto fondi per 398 FERRAMENTA mila euro circa. A beneficiarne 0345/91176 saranno i comuni di Bracca, Ca0345/91176 merata Cornello, Costa Serina STUFA IBRIDA Cusio, Lenna, Mezzoldo, LUIGI BUSIPiazza PELLET E LEGNA Brembana, Piazzatorre, RoncoLUIGI BUSI 339/6762038 FINALMENTE bello, Serina, Val Brembilla. INSIEME 339/6762038 Per la dalbusistufe@hotmail.it Valle Imagna invece saranno erogati complessivainfo@dalbusistufe.it mente contributi per circa 170 mila euro. A beneficiarne in questo caso saranno i comuni EREDI BUSI SILVANO DI EREDI LUIGIBUSI BUSISILVANO & C. SNC di Brumano, Corna Imagna, DI LUIGI BUSI & C. SNC Palazzago, Roncola, Rota d'I-di Sangue, 1 -Via Via Donatori Zogno info@dalbusi.it www.dalbusistufe.it Donatori di Sangue, 1 - Zogno - info@dalbusistufe.it - www.dalbusi.it magna.


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PRIMO PIANO

«Attract»: Regione finanzia il Grand Hotel Progetti. Per valorizzare l'offerta territoriale e promuovere opportitò di localizzazione e investimento mediante il sostegno ai comuni. A San Pellegrino si recuperano le aree limitrofe a servizio del colosso liberty e del minigolf BERGAMO La Regione Lombardia stanzia per i territori bergamaschi risorse per 300 mila euro nell'ambito del bando Attract. Sei le delibere approvate a fine novembre per dare il via agli accordi con i territori che hanno aderito al bando regionale: Caravaggio, Dalmine, San Pellegrino Terme. Altri progetti però sono in fase di definizione e sottoscrizione, e sono quelli di: Clusone, Val Brembilla, Verdellino, Cividate al Piano. Complessivamente a livello regionale hanno preso parte in tutto 55 Comuni lombardi, di questi ben 45 hanno già avviato le procedure e 29 hanno sottoscritto gli accordi con il Pirellone. Durante l'incontro di presentazione che si è tenuto mercoledì 21 novembre a Bergamo, alla presenza del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, del vicepresidente della Provincia Pasquale Gandolfi e dei tanti sindaci presenti, sono stati sottoscritti gli Accordi per l'attrattività con i Comuni di Caravaggio, Dalmine, San Pellegrino Terme e Verdellino. «Non si può parlare di svilup-

po economico – ha affermato l'assessore con delega allo Sviluppo economico Alessandro Mattinzoli – senza coniugare questo tema con gli ambiti in capo agli altri Assessorati che concorrono alla crescita: è una nuova modalità di fare amministrazione, perché, per esempio, collaborare con le politiche sociali significa fare programmazione a favore della rigenerazione urbana. Non si può parlare di sviluppo senza la formazione, soprattutto di fronte a livelli di disoccupazione giovanile preoccupanti, mentre ci sono aziende che con Industria 4.0 hanno sviluppato tecnologie nuove, che richiedono grande preparazione da parte del lavoratore. Infine, non si può tralasciare l'ambiente, che è la casa di tutti noi. Quindi ritengo improcrastinabile trovare l'equilibrio necessario e vitale fra sostenibilità e crescita». L'iniziativa portata avanti da Regione ha l'obiettivo di valorizzare l'offerta territoriale e promuovere opportunità di localizzazione e investimento in Lombardia mediante il sostegno ai comuni. Questi, si impegneranno in azioni di

semplificazione, riduzione dei costi a carico delle imprese, al supporto all'insediamento di attività economiche e alla definizione di tempi certi, anche attraverso la creazone di percorsi di aggregazione dei principali stakeholders del territorio. «Una buona notizia per l'economia della bergamasca – è stato il commento dell'assessore regionale delegato al Turismo Lara Magoni –. La sottoscrizione del bando permetterà ai comuni della provincia di valorizzare alcune aree sino ad oggi in disuso ed attrarre investitori italiani e stranieri, in grado di dare nuova linfa vitale al territorio sostenendo l'economia locale e creando occupazione». «A San Pellegrino Terme l'intervento finanziato da Regione Lombardia riguarderà il recupero e la riqualificazione delle aree limitrofe a servizio del Grand Hotel e in particolare dell'impianto di minigolf, includendo anche in questo caso l'elaborazione di un piano di marketing territoriale», ha spiegato il consigliere Giovanni Malanchini».

Interni del Grand Hotel di San Pellegrino Terme FOTO SERGIO RAMARI

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PRIMO PIANO

Zogno.... aspettando il Natale

spettacoli, animazione, bancarelle, villaggio natalizio e negozi aperti VILLAGGIO NATALIZIO DAL 8 AL 23 DICEMBRE

Apertura dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle ore 18.30

SABATO 8 DICEMBRE

Apertura villaggio natalizio, animazione nelle vie del centro Inaugurazione del Villaggio di Santa Lucia in piazza Garibaldi dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.00 Casetta di Santa Lucia per la consegna delle letterine, Giostra Antica (dal 8 al 16 dicembre) dalle 15.00 alle 18.30 Trucca Bimbi e Gonabili

SABATO 8 DICEMBRE

Presepe Vivente Itinerante ore 20.00 Ambria di Zogno - Unità Pastorale di Zogno

DOMENICA 9 DICEMBRE

Animazione nelle vie del centro dalle 14.00 alle 18.00 Spettacolo Parata di Natale, Trampolieri, Giocolieri, Palloncini e giochi per bambini, Gonabili ore 15.00 -19.00 Caldarroste

LUNEDI’ 10 DICEMBRE

Apertura Pista di Ghiaccio -sintetico in piazzetta Compagnia dei Caravana Sarà aperta dal 10 dicembre al 6 gennaio 2019

MERCOLEDI' 12 DICEMBRE

Arriva S.Lucia, Bancarelle con Animazione nelle vie del Centro ore 14.30 - 23.00 Villaggio dell'Hobbistica & Villaggio Natalizio ore 15.00 - 20.30 Gonabili gratuiti per Bambini in piazza Marconi ore 17.00 - 19.00 La Notte dei doni spettacolo per Bambini presso il Centro servizi di Viale M.Libertà ore 20.00 - 22.30 Spettacolo e Giochi di fuoco - Viale M.Libertà dalle ore 16.00 alle ore 19.30 Santa Lucia per le vie del Centro con distribuzione di dolci e caramelle, apparizione della “Santa” accompagnata da Castaldo

DOMENICA 16 DICEMBRE

Animazione nelle vie del centro dalle 14.00 alle 18.00 Trucca Bimbi, Gonabili dalle 14,30 Camminata dei Babbi Natale con merenda ore 15.00 -19.00 Caldarroste

VENERDI' 21 DICEMBRE

Concerto di Natale in Azienda ore 20.30 Concerto di Natale della Premiata Banda Musicale di Zogno presso la EX-MVB ingresso pedonale da via Paolo Polli

DOMENICA 23 DICEMBRE

Arriva Babbo Natale con Animazione dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.30 Trenino di Natale, Distribuzione Calendari ( pomeriggio) dalle ore 14.00 alle ore 18,30 Gonabili,Trucca Bimbi e Palloncini Concerto della Scuola Campanaria di Zogno ore 15 -19.00 Caldarroste

DOMENICA 23 DICEMBRE

Presepe Vivente Itinerante ore 20.00 Centro Storico di Zogno - Unità Pastorale di Zogno

LUNEDI’ 24 DICEMBRE

Auguri in Piazza con la Banda ore 14.00 tradizionale scambio di auguri e concerto itinerante della Premiata Banda Musicale di Zogno

MARTEDI’ 1 GENNAIO 2019

Concerto di Capodanno al Centro Servizi Viale M.Libertà ore 16,30 Concerto di Capodanno

DOMENICA 6 GENNAIO 2019

Festa dell'Epifania, Animazione e Concorso dalle ore 14.00 alle ore 18.00 Festa della Befana, ore 14.00 Animazione e Gonabili per Bambini ore 15.30 Concorso “La Befana più Bella”

DAL 8 AL 12 DICEMBRE CASETTA DI SANTA LUCIA PER CONSEGNA LETTERINE IN PIAZZA GARIBALDI DAL 8 AL 16 DICEMBRE GIOSTRA ANTICA GRATUITA PER BAMBINI IN PIAZZA GARIBALDI DAL 10 DICEMBRE AL 6 GENNAIO PISTA DI PATTINAGGIO GRATUITA IN PIATTEZZETTA DEI CARAVANA MUSEO DELLA VALLE APERTO 9 - 16 - 23 DICEMBRE


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IN COPERTINA

Pista di pattinaggio e corsa di Natale Gli eventi di Zogno Intrattenimento. Aspettando il Natale Zogno fucina di iniziative per tutto il mese di dicembre. Tra le novità la pista di pattinaggio e la corsa dei Babbo Natale ZOGNO Spettacoli, animazione, bancarelle, villaggio natalizio e negozi aperti. Torna a Zogno l'iniziativa aspettando il Natale. Durante tutto il periodo natalizio – grazie alla collaborazione tra l'Amministrazione comunale e l'associazione esercenti di Zogno Punto Amico – sorgerà un villaggio Natalizio nel centro storico. Tredici casette di legno posizionate nella piazza Italia e nella piazzetta Compagnia dei Caravana daranno vita ad un’atmosfera tipica dei mercatini della cultura prealpina. Sabato 8 dicembre si terrà l'inaugurazione con apertura del villaggio e posa della casetta di Santa Lucia nella Piazza Garibaldi, dove sarà presente una giostra per bambini gratuita fino al 16 dicembre. In Piazza Garibaldi invece sarà posizionata la casa di Santa Lucia per

i più piccini, che potranno recapitare le loro letterine dei desideri sino alla notte del prossimo 12 dicembre, giorno della vigilia del giorno di Santa Lucia. Il villaggio Natalizio rimarrà aperto dal 8 al 23 dicembre. Nei giorni della festa dell'Immacolata e nelle successive domeniche 9, 16, 23 dicembre nelle vie del centro ci sarà animazione per grandi e piccini. Dal prossimo 10 dicembre al 6 gennaio nella piazzetta Compagnia dei Caravana sarà poi attiva una pista di pattinaggio gratuita. Il 12 dicembre si svolgerà la tradizionale sagra di Santa Lucia, per le vie del centro sarà allestito il tradizionale mercatino, si terranno spettacoli serali con il fuoco e con l'apparizione della Santa accompagnata da Castaldo. «Durante la manifestazione continuerà la consegna delle

letterine nell’apposita casetta, l'animazione per le vie del paese e la distribuzione di caramelle per tutti e di carbone per i più birichini», fa sapere l'assessore delegato al Commercio e al Turismo di Zogno Giampaolo Pesenti. Le inziative proseguiranno il 16 dicembre con la corsa dei Babbi Natale, con cappello di babbo e merenda finale gratuita, e arrivo alla piazzetta dei Caravana dove ci sarà attiva la Pista di ghiaccio sintetico. Il 23 dicembre il tradizionale trenino gratuito nelle vie di Zogno e la consegna del calendario comunale. Il 21 dicembre il Concerto di natale nella ex MVB e il 1 gennaio il concerto di Capodanno con tre tenori. Chiuderà il natale Zognese la festa dell'Epifania il 6 gennaio con il concorso la Befana più bella.

Eventi a Zogno

Lavori anti-terremoto Video promozionali per in sei scuole zognesi promuovere il territorio Opere pubbliche Interventi onerosi per gli istituti scolastici Un finaziamento coprirà l'80% dei costi ZOGNO L'edificio scolastico della frazione di Ambria (Zogno) sarà il primo tra i sei del territorio ad essere interessato dai lavori di messa in sicurezza sismica. Lavori in sei edifici scolastici La priorità: Ambria I lavori anti-terremoto messi in campo dall'Amministrazione comunale – in ottemperanzadelle Legge in materia di sicurezza degli edifici pubblici , che ha disposto interventi prioritari per gli edifici scolastici – interesseranno anche i due edifici scolastici del capoluogo, delle frazioni di Endenna, Poscante, Stabello, e poi di Ambria.

I lavori

Ambria è la priorità segnalata dal Comune Altri cinque interventi su tutto il territorio

Un intervento che nel suo complesso sarà molto oneroso vista la presenza dei numerosi edifici scolastici. «Per il primo degli interventida mettere in cantiere – ha affermato il sindaco del Comune di Zogno Giuliano Ghisalberti – è stato individuato il complesso di Ambria, di servizio alle frazioni di Ambria e di Spino al Brembo, nel quale trovano collocazione cinque classi di scuola primaria e la scuola materna. Entrambe le realtà sono a tempo pieno, per cui con sala mensa. E l’edificio di Ambria è pure dotato di palestra. Si va ora alla messa in sicurezza sismica e per la realizzazione dell’intervento – approvato all’unanimità dal Consiglio comunale – l’amministrazione comunale può far conto su un finanziamento di 400 mila euro a fondo perduto pari all’80% del costo del progetto».

Turismo Cultura, Sport, Natura e Commercio sono i temi dei cinque video promozionali turistici ZOGNO Cultura, natura, spot, commercio. Sono i cinque ambiti tematici dei nuovi video di promozione turistica realizzati dal Comune di Zogno. L'obiettivo annunciato dall'Assessorato al Turismo e Commercio del Comune di Zogno è quello di migliorare e potenziare la conoscenza del territorio mediante soprattutto all'utilizzo dei nuovi sistemi di informazione e comunicazione digitale. Oltre 19mila visualizzazioni e 47 mila persone raggiunte «Abbiamo lanciato recentemente un video emozionale

Zogno principale – ha spiegato il vicesindaco e titolare delle deleghe al Turismo e al Commercio del Comune di Zogno Giampaolo Pesenti –, che fino ad ora ha avuto 19mila visualizzazioni ed ha raggiunto 47 mila persone».

Si tratta di rappresentazioni avvincenti e dinamiche del territorio, realizzate per catturare tutta l'attenzione dello spettatore-turista e fargli vivere le innumerevoli potenzialità del nostro territorio. «Sono ben quattro i video tematici presentati lo scorso mese di dicembre e pensati per coprire tutti i diversi target di riferimento, mostrare gli aspetti del territorio e conoscere le varie combinazioni di ambito turistico, utilizzando immagini chiare e dirette e sfruttando al meglio le nuove tecnologie», ha poi voluto aggiungere il vicesindaco del comune di Zogno Pesenti. I video di promozione sono settoriali perché Zogno è Commercio, Sport, Cultura, e Natura. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito internet di Zogno Turismo: www. zognoturismo.it.


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SCIARE IN

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VALLE BREMBANA

ALPINO

FOPPOLO • CARONA PIANI DI BOBBIO • VALTORTA PIAZZATORRE • OLTRE IL COLLE

FONDO

PIANI DI BOBBIO • PIANI DELL'AVARO RONCOBELLO • OLTRE IL COLLE

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Al via i lavori per il nuovo ponte Opera da 3,6 mln Lavori pubblici. Posa della prima pietra per l'opera I lavori termineranno in 530 giorni. Costi sostenuti da fondi del CIPE, e partenariato pubblico-privato GRETA BALICCO SAN GIOVANNI BIANCO Mercoledì 5 dicembre alle ore 11, in località Molini a San Giovanni Bianco, si è tenuta la posa della prima pietra che ha dato ufficialmente il via ai lavori del cantiere per la realizzazione del nuovo ponte a nord dell'abitato. Dopo la sottoscrizione del contratto per i lavori di realizzazione del nuovo ponte a nord di San Giovanni Bianco, avvenuta lo scorso 19 ottobre, l'operazione prenderà il via nei prossimi giorni; il tempo stimato per la realizzazione, cossì come previsto dal bando, è di circa 530 giorni. Un significativo intervento che si è reso indispensabile al fine di risolvere svariate problematiche che da anni assillano gli abitanti di San Giovanni Bianco e non, costretti a percorrere il tratto ogni giorno, tra lunghe

code e traffico: la viabilità principale è infatti principalmente situata lungo la sponda destra del fiume Brembo, mentre sulla sponda sinistra, oltre a vivere circa il 50 % dei residenti, si trovano strutture di prima necessità come l’ospedale, le scuole, gli impianti sportivi ed il sito riqualificato della Smigroup che offre lavoro a più 700 dipendenti; l’unico ponte carrabile che unisce le due sponde è attualmente il ponte nuovo – che, a detta di Marco Milesi, primo cittadino del paese di nuovo conserva solo il nome – realizzato negli anni 50 ed inaugurato nel 1954. Proprio per trovare una soluzione al traffico concentrato su quest'unico tratto, ma anche allo scopo di trovare una valida alternativa per il collegamento tra le due sponde – anche in caso di chiusura per manuten-

zione straordinaria – il Comune durante gli ultimi anni ha avanzato e sviluppato il progetto per la realizzazione del nuovo ponte che garantirà un ulteriore raccordo con la strada provinciale, anche attraverso una rotatoria. «Il progetto è stato redatto lo scorso anno e approvato definitivamente a marzo 2018” – ha spiegato Marco Milesi, primo cittadino di San Giovanni Bianco durante la posa della prima pietra –. Ora, dopo la firma del contratto, sono orgoglioso di poter dare definitivamente il via ai lavori». Il costo dell’intervento voluto, progettato e appaltato dal comune è di circa 3,6 milioni finanziati a fondo perduto del CIPE per 2,5 mln, per 700 mila euro da convenzione pubblico privato ed il restante, circa 500 mila euro dal comune .

Posa della prima pietra del ponte a nord dell'abitato di San Giovanni Bianco FOTO GRITTI

La rubrica

Poste Italiane e Parlamento Buon Natale per le montagne?

L'

11 dicembre, giornata internazionale della montagna! Come ribadito da Uncem in apertura degli Stati generali della Montagna l’ottobre scorso, e voluti fortemente dall’On. Ministro degli Affari regionali Erika Stefani, i temi principali in Agenda, da tradurre in misure specifiche sin dalla legge di bilancio in approvazione in Parlamento, sono la fiscalità differenziata e la digitalizzazione dei territori che generano coesione e permettono di vincere le sperequazioni. Sono diversi gli argomenti sui quali stanno lavorando in sede di bilancio per portare alle montagne italiane quelle risorse che sono indispensabili per il loro rilancio, soprattutto dopo i gravi eventi alluvionali del mese scorso. In particolare, Uncem ha accolto positivamente due nuovi articoli della legge di bilancio in discussione in Parlamento che, grazie ad alcuni emendamenti, fanno un primo passo nella concreta attuazione del Testo unico forestale. L'articolo 49bis istituisce un fondo per la gestione e la manutenzione delle foreste italiane e aumenta le percentuali di compensazione del legno. Qualche riga dopo, sempre all'articolo 49, vengono individuati interventi per il ripristino ambientale e per il sostegno della filiera del legno. Intanto, restando nel settore legno e foreste, Uncem ha stretto con AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali, un protocollo d'intesa triennale che prevede una serie di azioni congiunte per la valorizzazione delle biomasse legnose in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica per promuovere la crescita economica

ALBERTO MAZZOLENI VICEPRESIDENTE UNCEM NAZIONALE E REGIONALE L'ente. UNCEM da oltre 50 anni raggruppa e rappresenta i Comuni interamente e parzialmente montani e le Comunità montane, oggi in fase di aggregazione in Unioni montane di Comuni, oltre ad associare varie amministrazioni ed enti operanti in montagna, per un bacino territoriale pari al 54% di quello nazionale e nel quale risiedono oltre 10 milioni di abitanti delle aree montane attraverso la diffusione dell'utilizzo dei prodotti e sottoprodotti agricoli e forestali come fonte di energia rinnovabile, anche mediante la costituzione di forme associative o la promozione di aggregazioni territoriali tra soggetti della filiera agro-energetica. Sul lato dell’annosa questione dei servizi postali nelle piccole realtà, molto partecipato è stato l’incontro

a Roma di Posteitaliane con i Sindaci di piccoli comuni italiani: eravamo presenti in oltre 3000, di cui un’ottantina i bergamaschi! Dal palco si sono succeduti diversi rappresentanti del Governo promettendo ascolto e basta tagli alle risorse: il premier Giuseppe Conte, il vicepremier Matteo Salvini, il ministro Giulia Bongiorno, il sottosegretario Laura Castelli. In rappresentanza degli amministratori locali sono intervenuti alcuni esponenti delle associazioni, compresi i rappresentanti di Uncem, Marco Bussone, e di Anci, Antonio Decaro. Molto interessante il piano d’azione presentato in 10 punti, e finanziato nell’ambito dei 500 milioni l’anno di investimenti già annunciati al mercato con il piano industriale lo scorso febbraio, dell’Amministratore delegato di Posteitaliane Matteo del Fante. La notizia più attesa è stata accolta con un fragoroso applauso: non ci saranno ulteriori chiusure o diminuzione dei servizi per la rete di uffici. Poi nuovi servizi per i soli 254 Comuni dove Posteitaliane non ha uno sportello, come gli Atm per il prelievo automatico di denaro ed i principali servizi postali a domicilio tramite i portalettere, senza costi aggiuntivi, o anche con punti Poste presso le tabaccherie. L’amministratore delegato ha promesso un ufficio centrale dedicato ad accogliere e gestire tutte le istanze che vengono dal territorio e WiFi gratuito negli uffici di tutti i piccoli comuni. Attenzione particolare a sostituire il servizio prestato dalle tesorerie delle banche, che stanno progressivamente abbandonando i territori ritenuti da loro più marginali, offrendone uno in partnership con Cassa depositi e prestiti. E ancora: più sicurezza negli uffici postali con la videosorveglianza interna e esterna, l’abbattimento dell’80% delle barriere architettoniche entro il 2020, immobili pronti ad ospitare gratuitamente iniziative di solidarietà sociale, e servizio rafforzato nei Comuni turistici. Insomma una bella sfida e un bel regalo di Natale per i piccoli comuni e le aree interne italiane. Buon Natale a tutti voi dalle nostre amate Montagne.


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INFORMAZIONI PUBBLICITARIE

Via Priula inaugura il nuovo impianto di produzione Territorio. Dal 2019 la produzione a San Pellegrino grazie all'Easybrau realizzato dalla Impiantinox (Vi) Idea per il turismo. Sarà visitabile ai turisti della valle SAN PELLEGRINO TERME Finalmente a San Pellegrino Terme. È tutto pronto per l'impianto di produzione delle birre del brand Via Priula, l'inaugurazione con Open Beer Day al birrificio è già fissata per venerdì 14 dicembre. Dopodiché inizierà presumibilmente agli inizi del 2019 il processo di produzione delle birre Via Priula a km0 nei capanni della SMI Group, locali che una volta ospitavano la fonte Pracastello che proprio qui veniva imbottigliata. Così tante nuove opportunità Finora il birrificio di San Pellegrino Terme rientrava nella categoria Beer firm, ossia uno di quei birrifici che producono con ricette proprie ma non in un impianto di produzione proprio. Ora lo scenario cambia, e si apre a tante nuove op-

portunità. «Ci siamo affidati per la nostra produzione al birrificio Brew First di Codogno (Lodi) – spiegano i proprietari del birrificio Mauro Zilli, Giovanni Fumagalli, Riccardo Redaelli, Alberto Bosio –. Questo era il passaggio che ci mancava, portare la produzione qui a San Pellegrino Terme. Ci permetterà di sperimentare, avviare una nuova produzione con prodotti stagionali o con prodotti locali della nostra valle». L'impianto modello Easybräu è realizzato dall'azienda Impiantinox di Sarcedo (Vicenza). La capacità di produzione dell'impianto è di circa mille litri. Idea per il Turismo Altro capitolo è quello che unisce il territorio, e l'azienda nello specifico, alla vocazione turisti-

ca di San Pellegrino Terme. L'impianto infatti sarà un valore aggiunto anche per i turisti che potranno visitarlo, tramite visite guidate che vedranno il coinvolgimento dell'associazione di promozione turistica Orobie Tourism Experience of Real (OTER). Si allarga la commercializzazione Tra le altre novità c'è anche quella legata alla commercializzazione dei prodotti, che si allargherà. «Commercializzazione – spiegano i quattro soci del birrificio – che riguarda tutta la provincia bergamasca, e che comprenderà quelle vicine di Milano, Lecco e Como». Per quanto riguarda invece l'estero il brand già da diversi anni si promuove in diversi paesi del Nord Europa.

Il nuovo impianto di produzione Via Priula a San Pellegrino Terme FOTO MARIO ROTA

2 bott. da 33 cl

6 bott. da 33 cl

2 bott. da 66 cl 4 bott. da 66 cl

4 bott. da 33 cl

10 bott. da 33 cl 10 birre, tutte diverse


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SPECIALE NATALE

Crea il tuo regalo di Natale perfetto con Altobrembo Territorio. Si potrà realizzare un regalo di Natale personalizzato con i prodotti delle aziende della valle Un idea per valorizzare e promuovere il territorio ALTA VALLE BREMBANA Fino al 22 dicembre all'infopoint di Olmo al Brembo sarà possibile creare il regalo di Natale perfetto. Le aziende agricole del territorio infatti vi permetteranno di scegliere tra i loro prodotti e una serie di imballaggi originali per confezionare il vostro regalo ideale. Per il vostro regalo perfetto potrete scegliere tra tisane naturali, sciroppi e sali alle erbe dell'Azienda Agricola Il Sentiero, salumi nostrani e formaggi di capra e vaccini dell'Azienda Agricola Salvini Mattia, prodotti e cosmetici al latte d'asina dell'Azienda Agricola Mondo Asino, il Formai de mut dell'Alta Valle Brembana dell'Azienda Agricola Salvini Juri, salse e confetture dell'Azienda Della Fara, lo zafferano dell'Azienda La Sella, sfogie di frutta disidra

Contatti. Nella suggestiva location dell’Antica Segheria Pianetti potrai comporre il tuo regalo di Natale personalizzato, con i prodotti delle Aziende Agricole di Altobrembo… e il valore lo decidi tu! Le piccole Aziende Agricole del territorio infatti si uniscono per offrirti la possibilità di fare un regalo davvero speciale caratterizzato dalla qualità e dalla bontà dei prodotti del territorio di Altobrembo. Per informazioni www.altobrembo.it - info@ altobrembo.it a o al numero di cellulare: 348.1842781.

Regala i sapori della Val Brembana

Presso l’Info-Point di Olmo al Brembo potrai comporre il tuo regalo di Natale personalizzato, con i prodotti delle AZIENDE AGRICOLE di Altobrembo!

Puoi trovare i prodotti fino al 6 gennaio Scopri tutte le aziende agricole l’elenco dei prodotti e le date su www.altobrembo.it

tate dell'Azienda Agricola Settimocielo, il Miele della Valle Brembana dell'Azienda Agricola La Fata delle Api, e i Cosmetici naturali Lunasol dell'Azienda Soluna. Sarà quindi possibile far confezionare il proprio regalo all'infopoint di Olmo al Brembo, negli orari e nei giorni indicati sul sito altobrembo.it, oppure prenotare il regalo e ritirarlo entro il 22 dicembre. Si tratta di un'iniziativa che vuole valorizzare i prodotti del territorio in maniera originale, promuovendo le qualità delle produzioni locali. Chi sceglierà di creare il regalo di Natale perfetto sosterrà al tempo stesso le piccole aziende agricole locali e la promozione del territorio, permettendo ai propri amici o parenti di conoscere la bontà dei prodotti della Valle Brembana.

Prodotti dell'alta Valle Brembana FOTO MARIO ROTA


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IN COPERTINA

Visite e laboratori Al Museo attività anche a Natale Cultura. Gli auguri natalizi 2018 su cartoline realizzate al museo di Cornello. Una tradizione dell'età Vittoriana E proseguono le visite guidate alla scoperta del borgo CAMERATA CORNELLO In occasione delle feste natalizie domenica 16 dicembre il Museo dei Tasso e della Storia postale di Camerata Cornello organizza il laboratorio «Tanti auguri da…». Si tratta di un laboratorio, aperto a tutti e per tutte le età, dedicato alla realizzazione delle cartoline di auguri natalizie. L’appuntamento (con prenotazione obbligatoria) ha un costo di 3 Euro a partecipante. «La tradizione dell’invio delle cartoline di Natale risale all’Inghilterra Vittoriana: la prima Christmas postcard fu spedita nel 1843 da Sir Henry Cole, il fondatore del Victorian and Albert Museum. La storia racconta che Henry Cole, entusiasta sostenitore del sistema postale, avendo molti amici e non avendo tempo per scrivere a ciascuno una lettera di Natale,

abbia chiesto ad un suo amico, l’artista John Callcott Horsley, di progettare quella che sarebbe diventata la prima cartolina di Natale: l’illustrazione di una famiglia a un tavolo riprodotta su un pezzo di cartone rigido in cui era prestampata la scritta Buon Natale e Felice anno nuovo a te. Da... Per... – fanno sapere tramite una nota dal Museo dei Tasso –. In questo modo Cole trovò il modo per augurare buone feste a tutti i suoi amici con brevi messaggi. Diversi decenni dopo, la cartolina di Natale prese piede diventando parte integrante delle celebrazioni natalizie in diversi paesi del mondo». Durante il laboratorio i partecipanti realizzeranno la propria cartolina d’auguri che potranno spedire dalla cassetta postale che si trova nel borgo. Da sabato 8 a domenica 23

dicembre sarà possibile realizzare liberamente la propria cartolina di auguri con il materiale messo a disposizione nella prima sala del Museo. Tre date per visitare il museo Le visite guidate gratuite al Museo e al borgo continuano anche in inverno. Domenica 6 gennaio, 3 febbraio e 3 marzo, alle ore 15. Un pomeriggio alla scoperta del borgo, luogo d’origine della famiglia Tasso, nota in tutto il mondo per l'opera letteraria di Torquato Tasso e per l'abilità imprenditoriale di alcuni suoi esponenti, che fondarono e gestirono per secoli il servizio postale europeo e al Museo dei Tasso e della Storia Postale in cui è conservato il primo francobollo emesso al mondo: il Penny Black. Info su: www. museodeitasso.com.

Il borgo medievale di Cornello dei Tasso (Camerata Cornello) FOTO MARIO ROTA

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13 agosto 2018: 1° compleanno!

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IN COPERTINA

Dalla Germania una ricerca sulle miniere La ricerca. Progetto partito nel 2017 da parte di un team proveniente da Bochum. I risultati presentati alla comunità di Dossena agli inizi di dicembre. Immagini e foto, proiezione di un filmato con navigazione in 3D DOSSENA Angela Celauro, Stephen Merkel ed Alexander Maas, studiosi e archeologi del museo minearario e mineralogico di Bochum (Germania) sono tornati durante i mesi scorsi presso le miniere di Paglio e Pignolino di Dossena. Ad un anno di distanza dalle prime scoperte, gli esperti hanno ufficialmente ripreso le ricerche e intensificato i sopralluoghi. Un intenso lavoro di ricerca, la cui documentazione è stata presentata per la prima volta alla comunità di Dossena in occasione della Festa patronale di Santa Barbara. Ricerche dai tempi di Plinio il Vecchio e Leonardo Da Vinci Ormai è noto, quello di Dossena è uno dei più antichi comprensori minerari della bergamasca, famoso per essere stato oggetto di ricerca sin dai tempi di Plinio il Vecchio e di Leonardo da Vinci. Luogo prediletto per l'estrazione della Calamina, il sito minerario è stato sfruttato sin dall'antichità, prima dalle popolazioni etrusche e successivamente da quelle romane; qui infatti, i

Cardiologia

damnati ad metalla, gli schiavi condannati ai lavori forzati, estraevano il minerale contenente zinco che veniva poi utilizzato per la produzione di monete e di utensili in lega di ottone.

– ha spiegato Angela Celauro –. Il convegno si è concentrato proprio sulla centralità dei comprensori minerari del territorio ed è stato occasione per esporre a tutta la Comunità la varietà dei minerali della zona, gli antichi metodi di metallurgia e l'importanza dei minerali contenenti zinco come le calamine, l'ossido di zinco e l'auricalcite». Un interessante passaggio del convegno dello scorso dicembre è stato dedicato ai risultati delle ultime quattro ricognizioni effettuate dal team nell'area del Monte Vaccareggio, Monte Pedroso e nella zona più prossima alle miniere di Paglio Pignolino e Dossena Gialla. «Il reportage è stato accompagnato da immagini e fotografie scattate durante i sopralluoghi e dalla proiezione di un filmato unico nel suo genere: la navigazione virtuale di un modello 3D della galleria mineraria Canal dell'Era, realizzato attraverso l'elaborazione di più di 11 mila foto di dettaglio della galleria; una volta perfezionato sarà lasciato a totale disposizione del comune e dell'Associazione Miniere».

Presentato il reportage Dal 2017 le ricerche del team si erano concentrate sul fine di svelare l'origine e la provenienza di alcune antiche monete ritrovate in varie zone del mondo. Il risultato delle analisi era giunto totalmente inaspettato: lo zinco presente all'interno delle monete proveniva proprio dai siti estrattivi di Dossena. Una straordinaria rivelazione che non poteva non condurre ad altrettanti straordinari sviluppi: negli ultimi mesi, i tre archeologi hanno infatti proseguito gli studi, incrementando le analisi ed effettuando scavi specifici all’interno delle gallerie presenti nelle zone limitrofe alla località Paglio e Pignolino. «La Val Brembana ricopre un ruolo principale nella prospettiva di indagine sugli inizi della metallurgia delle leghe con zinco in periodo pre-romano

Specialità ambulatoriali fruibili con il S.S.N. Otorinolaringoiatria

Visite cardiologiche ed angiologiche - Riabiliazione Elettrocardiografia - Test da sforzo - Ecocolordoppler cardiaco e vascolare - Holter cardiaco e pressorio

Endocrinologia

Visite endocrinologiche

Medicina fisica e riabilitazione

Visite fisiatriche - Riabilitazione e Logopedia Riabilitazine in acqua - Locomozione robotizzata Ausilio robotizzato arto superiore - Dispositivo robotico arti inferiori e tronco - Realtà virtuale - Onde d’urto focalizzate - Elettromiografia - Idroterapia Terapie fisiche ed inalatorie

Medicina interna

Visite diabetologiche e dietologiche

Neurologia

Le miniere di Paglio Pignolino a Dossena FOTO MARIO ROTA

Visite neurologiche - Elettroencefalografia Visite U.V.A. Unità di Valutazione Alzheimer

-

Visite otorinolaringoiatriche

Pneumologia

Visite pneumologiche - Riabilitazione respiratoria Spirometria - Spirometria globale con tecnica pletismografica Test broncodilatazione farmacologica - Test alla metacolina - Monitoraggio saturazione arteriosa - Test del cammino Polisonnografia

Urologia

Visite urologiche - Ecografia

Diagnostica per immagini - RMN

Radiodiagnostica Mammografia Ortopantomografia e TAC dentale - Ecografia polispecialistica Mineralometria Ossea Computerizzata - Risonanza Magnetica Nucleare

Punto prelievi

senza prenotazione - da lunedì a venerdì ore 8.00 - 9.00

Specialità non fruibili con il S.S.N. Chirurgia vascolare Dermatologia Medicina dello sport Neuropsicologia Oculistica Oncologia Ortopedia Ostetricia e Ginecologia Psicologia Reumatologia Terapia del dolore

Istituto Clinico Quarenghi s.r.l. • 24016 San Pellegrino Terme - Bergamo • Via San Carlo, 70 tel. 0345 25111 • fax 0345 23158 • e-mail: info@clinicaquarenghi.it • www.clinicaquarenghi.it Direttore Medico di Presidio Dott. Giorgio Codecà


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UOMINI, STORIE E PROGETTI

La Lenna-Mezzoldo riapre al traffico Ripristino nel 2019 Viabilità. Dal 15 novembre la Sp1 torna percorribile a senso alternato. Ma è tutto condizionato dal meteo Intervento di ripristino nel 2019. Costerà 300 mila euro ALTA VALLE BREMBANA La strada provinciale 1 Lenna – Mezzoldo chiusa da mesi per una frana ha riaperto al traffico. A comunicarlo è stata la provincia di Bergamo tramite una nota diramata nello scorso mese di novembre. Dal 15 novembre, quindi, la Sp1 è stata riaperta al transito con circolazione regolata a senso unico alternato. Nell'ordinanza emessa dal Settore viabilità della Provincia di Bergamo è stata specificata l'entità dei danni e della pericolosità potenziale – si tratta frana su estesa su un fronte di 60 metri per una altezza di 40 metri – e in grado di mobilizzare circa 2 mila metri cubi di materiale. «Tale movimento franoso – sottolineano da Via Tasso – può mettere a rischio la stabilità di due tralicci elettrici delle

società Italgen e Terna». Il servizio di progettazione e manutenzione alla viabilità della Provincia di Bergamo ha chiuso il transito stradale a partire dal 31 maggio 2018. Sul sedime stradale si è provveduto a creare un opera provvisionale per proteggere una corsia di marcia da eventuali smottamenti, realizzando un muro di blocchi di calcestruzzo lungo 60 metri e alto 3 metri. Tra maggio e novembre i rilevi sul versante hanno evidenziato un lento movimento della frana, poiché il ciglio di frana si è spostato verso monte con nuove fessurazioni ad arco ben due volte. In seguito all'ondata di maltempo della prima settimana di novembre 2018, si è osservata la fuoriuscita di acqua sorgente dal pendio, la formazione di una nuova terza linea di fessurazione a monte

delle precedenti e la discesa di colate fangose, ma non si sono verificati rilevanti movimenti di terreno sulla strada sottostante. «L'apertura è comunque condizionata dall'andamento meteorologico – specificano –. Infatti le condizioni di sicurezza al transito potrebbero venire meno in presenza di eventi meteorologici con precipitazioni intense come quelle che si sono verificate nelle scorse settimane. In tale circostanza, la corsia aperta verrebbe chiusa in via precauzionale e il transito tornerebbe sulla strada alternativa». L'intervento definitivo di consolidamento del versante per l’importo complessivo di 300 mila euro, già a bilancio e in corso di progettazione, il ripristino della viabilità potrà essere realizzata nel 2019.

Sp1 Lenna - Mezzoldo. Il cantiere prima della riapertura della strada


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UOMINI, STORIE E PROGETTI

Il primo agriturismo vegano in Lombardia Enogastronomia. Si trova a Corna, in Valle Imagna. E si chiama La capra campa. A gestirlo Valerio e Roberta Ospiti (e non ingredienti) sono gli animali. L'agriturismo infatti è il primo vegano su tutto il territorio lombardo CORNA IMAGNA Il primo agriturismo vegano della Lombardia si trova a Corna Imagna, in valle Imagna. Il nome è di quelli che non si dimenticano tanto facilmente: La capra campa, arguto gioco di parole mai più azzeccato che richiama un vecchio scioglilingua. A gestirlo Valerio Meregalli, 39anni, originario di Usmate Velate e Roberta Marchi, 40 anni, di Monza. «Stavano cercando un edificio immerso nella natura e che ben si sposasse con quello che era il nostro progetto – spiega Valerio – Abbiamo cercato la location giusta per più di un anno e, alla fine, dopo aver provato senza successo nella valli Seriana e Brembana abbiamo trovato la soluzione perfetta, una vecchia cascina, in Valle Imagna, valle che ci ha subito colpito per via della sua natura selvaggia. Quando siamo arrivati qui a dicembre la struttura si presentava già in buono stato e abbiamo fatto solo alcuni piccoli interventi ricavarne la nostra abitazione oltre ovviamente ad adattarla alla parte di agriturismo. Dopo cinque mesi abbiamo aperto

l'azienda agricola e a settembre inaugurato l'agriturismo». Qui protagonisti indiscussi sono gli animali I protagonisti indiscussi dell'agriturismo sono senza dubbio gli animali, che i due gestori considerano ospiti, non ingredienti: cani, gatti, papere, capre, pecore, capponi, galline, asini. A completare l'offerta di La capra campa un ristorante vegano che può ospitare fino a 15 persone, tre camere con vista sulla valle e un orto di circa 1000 mq dove vengono coltivate verdura e frutta di stagione seguendo i principi dell'agricoltura biologicabiointensiva. «Ora è periodo di zucche, patate e stanno arrivando cavoli, verze, broccoli, finocchi» prosegue ancora Valerio – e tutto viene poi raccolto e trasformato nei piatti che serviamo in tavola ai nostri ospiti: risotti, lasagne, pasta fatta in casa, polenta con legumi e verdure e tanto altro ancora. E l'anno prossimo ci saranno anche frutti rossi e piante da frutta i cui prodotti verranno usati

per fare marmellate. Il nostro obiettivo è di far contenti gli ospiti e far capire loro che essere vegani non significa mangiare solo insalata, ma uscire con la pancia piena seguendo una filosofia dietetica cruelty-free». E non mancano le attività più esperienziali come spiega Valerio: «Accompagniamo gli ospiti con percorsi particolari. In futuro ci piacerebbe promuovere corsi di riconoscimento erbe spontanee, corsi per sviluppare orti per principianti, riconoscere funghi e altre attività che possono avvicinare i nostri ospiti alla natura e staccare le persone dallo smartphone». Ospiti da tutto il Nord Italia e anche dalla Svizzera Ospiti che al primo agriturismo vegano della Lombardia vengono da tutta Italia (Milano, Parma, Torino, Genova), e persino dalla Svizzera. Non una vera e propria formazione per i due gestori autodidatti, ma un' importante esperienza in alcuni rifugi per animali. «Sia io che Roberta – spiega Valerio – abbiamo lavorato molti anni presso rifugi, dove abbiamo imparato a gestire gli

Agriturismo La capra campa. È il primo vegano della Lombardia animali e ad amarli. Sono partito da zero. Da lavoro in ufficio per 10 ore al giorno con mal di schiena tutti i giorni mi sono ritrovato con la zappa in mano e un terreno totalmente incol-

to. Fondamentalmente sono un autodidatta ma ho anche partecipato ad alcuni corsi di formazione. Sicuramente però il miglior modo per imparare è quello di buttarsi».

Per ulteriori info visitate il sito web ufficialee la pagina Facebook. Contatti: tel. 035/0773012. Oppure tramite E-mail: fattorialacapracampa@gmail.com.

C'è la Mezza maratona Premio Bontà UNCI Si corre in Val Imagna all'AIP di Bergamo Sport La gara è fissata per il prossimo 23 dicembre Tracciato di 24 km e dislivello di 900 metri VALLE IMAGNA Da Rota d'Imagna alle pendici del Resegone passando per Brumano e poi giù fino a Sant'Omobono Terme attraversando Fuipiano e Locatello. È questa, in breve (ma solo a parole), la prima mezza maratona della Valle Imagna organizzata dalla Valetudo Serim in collaborazione con il Comune di Rota d'Imagna e il CAI Valle Imagna e con il patrocinio di Csen Outdoor. Il ritrovo è fissato presso il centro sportivo di Rota d’Imagna in località Piane, via Tomba dei Polacchi 4, alle ore 8.00, start alle 9.00. L’idea della Maratonina della Valle Imagna è nata da Giorgio

Mezza maratona Val Imagna Pesenti, presidente della Valetudo Serim, insieme ai sindaci del territorio. Una coraggiosa scommessa: 24 chilometri – di cui 22 su asfalto e 2 km su ciclabile – con un dislivello positivo di 900 metri. Partenza e arrivo

a Rota d’Imagna. Si correrà la prossima domenica 23 dicembre, e la vicinanza al Natale vuole sottolineare lo spirito solidale della manifestazione. Tre euro per ogni atleta, infatti, verranno devoluti al reparto di pediatria oncologica dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII. Il costo dell’iscrizione alla Maratonina della Valle Imagna è di 20 euro, che comprendono il pacco gara, il servizio docce e il pranzo completo con primo, secondo, acqua e un calice di vino. Ci si iscrive online sul portale www.picosport.net. Le premiazioni finali coinvolgeranno i primi tre classificati della assoluta maschile e femminile: 150 euro per il primo, 100 euro per il secondo, 50 euro al terzo. Cesti in natura per i primi classificati delle categorie over 50, 55, 60, 65 o oltre, maschili e femminili.

Sociale Il premio Bontà 2018 assegnato all'Associazione Parkinsoniani Attiva da dieci anni BERGAMO Domenica 2 dicembre 2018, presso l’Hotel S. Marco di Bergamo, in una sala gremita di persone, alla presenza delle autorità civili, religiose e militari della Città, si e svolta la cerimonia di consegna dei Premi della Bontà 2018 dell’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia. L’importante e prestigioso riconoscimento è stato consegnato anche ai componenti della compagnia Teatro&Tremore. Giulio d’Adda, il referente della compagnia teatrale, e Marco Guido Salvi, presidente provinciale e vicepresidente nazionale dell’Associazione Italiana Parkinsoniani, hanno

Marco Guido Salvi ritirato il prestigioso riconoscimento. «In questo contesto lo spettacolo teatrale non è una semplice rappresentazione – ha dichiarato Salvi – ma assume il particolare significato di te-

stimoniare che la malattia di Parkinson non ferma la voglia di fare qualcosa per gli altri, di mettersi in gioco, di esprimere la creatività, di affrontare nuove sfide, di raccontarsi, di divertirsi, di emozionarsi e far emozionare». «Teatro&Tremore non è quindi solo una compagnia teatrale – ha poi aggiunto il presidente Salvi – ma è soprattutto un gruppo di persone che vogliono di andare oltre la malattia, perché il Parkinson e l'handicap non fermi la vita». Infine, il referente della compagnia teatrale Giulio d’Adda ha dichiarato alla stampa: «Un ricordo e un grazie per tutti quegli attori che si sono avvicendati in questi dieci anni nella compagnia Un grazie particolate a tutto il pubblico che in questi 10 anno di attività ci ha seguito dimostrandoci affetto e simpatia».


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TEMI, STORIE E PERSONAGGI

Ricostruire la storia partendo dagli edifici La ricerca. Corna Imagna nel medioevo: un’attenta ricostruzione storica dello sviluppo degli insediamenti per valorizzare il territorio e il patrimonio architettonico minore locale. Progetto esteso in altre località delle valli CORNA IMAGNA Venerdì 7 dicembre 2018 alle ore 20.30, presso la Sala della Comunità di Corna Imagna, La Fondazione Lemine sono stati presentati i primi risultati della ricerca L’Archeologia dell’Edilizia Storica per la conoscenza del territorio. Ricerche per la valorizzazione e la programmazione urbanistica in Provincia di Bergamo. La ricerca consiste nello studio delle architetture storiche particolarmente fiorenti nell’area bergamasca, dove è presente una tradizione artigianale locale molto antica di cui restano numerose tracce nel territorio. Questo lavoro intende operare un’attenta ricostruzione storica dello sviluppo degli insediamenti per valorizzare il territorio e il patrimonio architettonico minore locale. Il metodo impiegato è quello dell’archeologia dell’architettura che, attraverso un’attenta analisi delle tecniche d’esecuzione e dei materiali edilizi, distingue le fasi di costruzione che nel corso del tempo hanno portato alla realizzazione di un stabile per poi delineare l’evoluzione urbanistica del borgo dalle origini. Il

lavoro viene svolto mediante campagne di ricognizione sul campo, rilevamento e studio funzionale ad una più approfondita conoscenza del territorio; il materiale raccolto fornirà un supporto tecnico-scientifico alle Amministrazioni comunali in vista di una pianificazione urbanistica più consapevole. Sono già state portate a compimento indagini sull’edilizia storica nella porzione orientale della provincia di Bergamo (Val Calepio, Val Cavallina, Sebino) con un buon riscontro da parte delle comunità locali. Il progetto è ora esteso alla zona del Lemine (Almenno San Bartolomeo e Almenno San Salvatore) e dell’Isola (Bonate Sotto), alla Valle Seriana (Ardesio, Castione della Presolana, Gromo, Rovetta), alla Valle Brembana (Dossena, San Pellegrino) e alla Valle Imagna (Corna, Strozza). Il progetto, affidato alla direzione scientifica del Prof. Marco Sannazaro (docente di Archeologia Medievale e di Archeologia degli insediamenti e dei luoghi di culto medievali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) e al coordinamento della Dott.ssa

Federica Matteoni (assegnista di ricerca della stessa Università), è promosso dalla Fondazione Lemine e sostenuto dal Consorzio del Bacino Imbrifero Montano del Lago di Como e fiumi Brembo e Serio. Grazie alle numerose architetture storiche conservate e ancora ben leggibili di Corna Imagna è stato possibile ricostruire l’evoluzione del borgo dal XIII al XVI secolo: gli edifici sono distribuiti in piccoli nuclei a contrade, con un frazionamento urbanistico derivato dalla divisione della proprietà poderale, alla base del quale si trova la Ca’, unità minima occupazionale e luogo di residenza delle famiglie, con annessi stalle o ricoveri con funzione agricola. La tipologia degli edifici storici è continuativa, con moduli costruttivi che si ripetono fino ai tempi più recenti, rilevando una stretta connessione tra architettura e paesaggio; le soluzioni tecnico-costruttive adottate sono omogenee e definiscono un’uniformità di caratteri invariati fino al XX secolo, pur con delle peculiarità negli elementi architettonici (con i tipici portali a T). Info: tel.

Casa dello Stracchino a Corna Imagna


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Le Terre dei Baschenis: 24 nuovi operatori Cultura. Progetto «Le Terre dei Baschenis»: consegnati gli attestati del corso di animatore culturale e locale L'obiettivo è formare nuove professionalità da spendere nel campo della cultura e del turismo per il territorio ALTA VALLE BREMBANA Lo scorso sabato 24 novembre al Centro Museale di Santa Brigida sono stati consegnati gli attestati di animatore culturale locale ai 18 corsisti idonei che hanno frequentato il percorso di formazione Arte e storia della Valle dell'Olmo, promosso dal progetto Le Terre dei Baschenis in collaborazione con il servizio Cultura della Provincia di Bergamo. Le Terre dei Baschenis è stato ideato in occasione del quattrocentesimo anniversario della nascita di Evaristo Baschenis (ultimo prestigioso discendente della dinastia di artisti che hanno dato lustro al territorio bergamasco), promosso dall'Associazione Altobrembo, capofila per i sei Comuni delle Valli Averara e Stabina (Averara, Cassiglio, Cusio, Ornica, Santa Brigida, Valtorta), con il contributo della Provincia di Bergamo-Settore Welfare, Turismo e Cultura e della Comunità Montana Valle Brembana, e realizzato in collaborazione con Centro Museale di Santa Brigida, Gruppo Culturale Santa Brigida, Centro Storico Culturale Valle Brembana, Co-

operativa in Cammino, Associazione Guide Giacomo Carrara. Nuove professionalità in ambito turistico e culturale Rivolto alla popolazione locale e ai giovani residenti in Val Brembana, la seconda edizione del corso ha approfondito aspetti sociali, artistici e storici della Valle dell'Olmo, dopo che l'anno scorso era stato dedicato alle Valli Averara e Stabina. Obiettivo è quello di formare nuove professionalità che si possono spendere in ambito turistico e culturale locale, nella valorizzazione del territorio attraverso la divulgazione delle opere prodotte dei frescanti Baschenis e da altri importanti maestri brembani. Il corso è stato tenuto da esperti del Centro Storico Culturale Valle Brembana e dell'Associazione Guide Giacomo Carrara di Bergamo. «Già nel 2018 il gruppo di animatori formati nel primo corso è diventato operativo con iniziative organizzate durante il periodo natalizio e nei mesi estivi nei comuni di Averara, Cassiglio, Cusio, Ornica,

Santa Brigida e Valtorta – ha spiegato il sindaco del comune di Cusio e presidente di Altobrembo Andrea Paleni – nei mesi scorsi abbiamo riscontrato un particolare interesse da parte di gruppi e ricevuto diverse richieste per il progetto Le Terre dei Baschenis e diverse richieste di organizzazione di giornate alla scoperta storico-culturale del territorio, guidata dai nostri animatori. Nelle prossime festività natalizie, con la seconda edizione di Fiocchi d'arte, ci sarà occasione di presentare il patrimonio culturale in maniera innovativa, con iniziative serali abbinate al periodo natalizio». «Le Terre dei Baschenis è un bel progetto di valorizzazione del territorio non fine a se stesso ma nell'ottica dello sviluppo turistico e culturale e del miglioramento dell'accoglienza turistica in Alta Valle Brembana, con la voglia di dare opportunità lavorative a chi in questo territorio vive, soprattutto ai giovani. Un progetto quindi intelligente e rivolto al futuro, un esempio da imitare», ha dichiarato la consigliera delegata alla Cultura Romina Russo.

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04.03.1943 A caccia di una identità ENRICO TIRONI STUDENTE IULM el 1943 il nostro paese batte i rintocchi funerei di un ambizioso totalitarismo spirante. Il Fascismo ha ormai quasi totalmente perso il controllo del suolo peninsulare, riducendosi ad una debole organizzazione di centro-nord dall'altisonante nome di Repubblica Sociale Italiana (settembre 1943- aprile 1945). Nell'ultimo atto di questa triste parentesi più che ventennale, sulle spalle di una popolazione distrutta psicologicamente, oltre che fisicamente, da bombardamenti e miseria, si insinua la storia di una donna, anzi una ragazza, che gioca a fare la donna. La sua storia può essere vista come una delle tante agli albori del secondo dopo-guerra, ma potrebbe potenzialmente possedere una sua autenticità se qualcuno l'avesse messa in metrica, magari con una marcetta che si avvicinasse alle sue umili e colorite origini. Questa ragazza si confrontava con un paese che usciva da due decenni di dittatura e che si apriva verso un mondo nuovo e sconosciuto. Sulla sua giovane età erano già evidenti i solchi di un'esperienza vissuta prematuramente, un dolore, ma anche una passione che l'avrebbero fortificata e che lei celava dentro il suo cuore come in una memoria lontana. La guerra di liberazione, che vide contrapporsi sul suolo nazionale le Forze Alleate di Americani ed Inglesi (oltre che di un contributo francese e delle Milizie Partigiane), si scontrò con le truppe dell'Asse (Naziste e Fasciste) a nord. Quest’incursione da sud venne studiata nel tentativo di respingere nell'entroterra gli ultimi avamposti del regime. La guerra si stabilizzò lungo la Linea Gotica (Emilia-Romagna) tra il 25 agosto e il 17 dicembre 1944 per intervento delle truppe tedesche che, rimettendo Mussolini a capo di questa nuova realtà istituzionale, ritrovarono la forza di opporsi agli Alleati. Nello scenario di una divisione ideologica, si fonda una più incisiva divisione geografica in un paese apparentemente separato ma accomunato dalla volontà di opporsi ad un controllo opprimente e soprattutto nazista. Se prendiamo in considerazione le notizie che ci giungono dall'epoca, come il reportage di Gomez e De Santis effettuato per le strade di una Firenze, liberata nell'Agosto 1944, la comunicazione tra gli Alleati e la popolazione locale non era esattamente idilliaca; alle barriere linguistiche si aggiungevano quelle culturali, ma tutto ciò molto spesso lasciava spazio a un generale clima di euforia nei confronti di una libertà ritrovata. Le persone correvano per le strade cercando di ricostituire, almeno in apparenza, una parvenza di quotidianità. Il reportage per le strade di Firenze termina, per esempio, con le campane di Santa Maria Novella che ricominciano a suonare dopo un lungo periodo di silenzio. Questo, per l’epoca, era un ritorno alla quotidianità, una routine consapevole di quello che era appena cessato. Ci si lascia a una preghiera di ringraziamento per essere ancora in vita e nella città risuona il silenzio dei pulpiti delle chiese. Nonostante gli italiani, soprattutto quelli più distanti dalle grandi realtà urbane, faticassero a riconoscere "l'Alleato" come differente dal "nemico" in quanto a fisionomia, ne condividevano sotto certi aspetti il dolore nel momento in cui ne entravano in contatto. Da un lato una popolazione chiedeva aiuto ai “salvatori della coalizione anti-fascista”, ma allo stesso tempo anche i soldati sembravano chiedere loro cooperazione nell'orientarsi in un territorio che appariva come una bella cartolina strappata. Si mandavano lettere a casa, oltreoceano, quando ancora i rifugi erano aperti e i bombardamenti risuonavano in lontananza. Alla faccia del non interventismo della Dottrina Truman, gli americani c'erano eccome in Italia, giravano per le strade con le camionette a staccare gli ex fascisti attaccati ai pali dei telegrafi, lasciavano la vita sul campo per contribuire a restituire un futuro ai nostri compatrioti e si confrontavano con gli atroci rituali portati avanti sulle famiglie che erano considerate come collaborazioniste del regime. Noi ripercorriamo questa storia, che è la nostra storia, ma ci soffermiamo anche su alcune parentesi positive, sviluppatesi nel quadro di una nuova unificazione, posteriore a quella del

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1861. Parliamo di incontri e di nuovi amori, a volte effimeri e a volte duraturi; l'avventura di una notte, ma anche di una vita, all'interno di un paese il cui battito non era cessato, ma era solo rallentato. Per fare ciò ritorniamo a quella ragazza che si finge donna, a quella creatura che abbiamo citato qualche riga sopra. Ricordate? Una giovane ragazza segnata ante tempo dal caso o semplicemente da un incontro con l'Alleato. Cerchiamo di darle una forma e forse potremo conoscere la sua storia. Un indizio l'ho già dato, la sua storia ottenne un riscatto molti anni dopo. Non era un caso che i giovani soldati, vuoi per l'avvenenza o per quella componente di estraneità tanto affascinante, si intrattenessero con qualche giovane ragazza italiana particolarmente welcoming (accogliente). Sarebbe interessante capire come nel secondo dopo guerra queste storie, che molto spesso non passarono l'avventura di una notte, abbiano lasciato un loro segno nella nostra cultura. Nella storia della Seconda Guerra Mondiale ricordiamo una foto in particolare. Il bacio tra un marinaio e un'infermiera, fotografato da Alfred Eisenstaesdt il 14 agosto 1945 a Times Square dopo la vittoria americana contro il Giappone (il paese chiese un armistizio dopo lo sgancio delle due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki il 6/9 agosto). Si trattava di una foto che, più che rappresentare l'amore, era un ringraziamento a Dio per la fine della guerra, come dichiarato dalla stessa Greta Zimmer Friedman (l'infermiera) in un'intervista nel 2005. A questo punto mi sono incuriosito e ho iniziato una caccia all’identità di una donna che, anche per l’Italia, rappresentasse un’esperienza simile; non cercavo necessariamente un'infermiera, ma una donna che avesse vissuto un’avventura unica ed indimenticabile in un contesto così antiteticamente triste. Ebbene, quasi per caso, ho trovato qualcosa. Siamo a Bologna, è l'inverno del 1970 e nello studio di Lucio Dalla vengono recapitate due lettere da parte della Dott.ssa Paola Pallottino. A questi due documenti erano stati apposti due nomi: "Gesù Bambino" e "Il gigante e la bambina". Questa Signora era figlia di un famoso etruscologo ed è tutt’oggi una famosa letterata, studiosa di storia dell'arte e paroliere. Visse per moltissimi anni dopo il matrimonio in Tunisia, dove entrò in contatto con una colorita cultura francese, una "overdose di Brel e Brassens" come lei stessa afferma. Negli stessi anni spopolava in Italia De André, ma come afferma in un'intervista al Fatto Quotidiano: " Dopo il ritorno a Bologna alcuni amici mi avevano detto che se volevo proporre dei testi c'era Lucio Dalla. Così dal 1965, a 26 anni, abbiamo iniziato a collaborare". Da qui iniziò un sodalizio che segnò tutti i più grandi successi della prima parte della carriera di Dalla tra i quali: "Il Bambino di Fumo", "Un Uomo come Me" e "Anna Bellanna". Nell'intervista ci si focalizza su come i due fossero in un rapporto di reciproca comprensione tale da portare Paola Pallottino a dire: "Sapevo come avrebbe pronunciato le parole, come avrebbe mosso le labbra". Ritornando al caso di Gesù Bambino, nel giro di due ore, Il Cantautore italiano ci inventò una musica eccezionali perché, come afferma la Studiosa, lavorava al contrario rispetto a quello che era il compito di un autore e di un paroliere. Invece che comporre musica e parole insieme, lei creò la struttura del testo e lasciò a Dalla il compito di dargli un'anima musicale. Lui non modificava mai una virgola del testo e anzi fece realizzare una marcetta d'accompagnamento al grande Ruggero Cini. Da un incontro quasi inaspettato nacque non solo un sodalizio, ma una nuova vita. La vita di una donna che dal porto di Manfredonia, riportato sulla copertina del singolo, assume le dimensioni di un incontro, da cui nasce un amore che porterà poi ad una nuova vita. Ecco la donna che cercavo, è come se la sentissi parlare e finalmente la potessi vedere davanti a me. Ancora un nome non lo possiede, ma il suo cuore e la sua mente sono pieni di quei fatidici giorni di riconquiste e battaglie, trasmessi a noi dal frutto di quell’amore fugace. Potremmo dunque immaginare che quella ragazza avesse incontrato quel bell'uomo che veniva dal mare, fissando l'orizzonte pugliese. Quello stesso mare in cui il figlioletto Gesubambino

Dice che era un bell'uomo e veniva Veniva dal mare Parlava un'altra lingua Però sapeva amare E quel giorno lui prese a mia madre Sopra un bel prato L'ora più dolce prima d'essere ammazzato Così lei restò sola nella stanza La stanza sul porto Con l'unico vestito ogni giorno più corto E benché non sapesse il nome E neppure il paese M'aspettò come un dono d'amore fino dal primo mese Compiva sedici anni quel giorno la mia mamma Le strofe di taverna Le cantò a ninna nanna E stringendomi al petto che sapeva Sapeva di mare Giocava a far la donna con il bimbo da fasciare E forse fu per gioco o forse per amore Che mi volle chiamare come nostro Signore Della sua breve vita è il ricordo, il ricordo più grosso È tutto in questo nome Che io mi porto addosso E ancora adesso che gioco a carte E bevo vino Per la gente del porto mi chiamo Gesù bambino E ancora adesso che gioco a carte E bevo vino Per la gente del porto mi chiamo Gesù Bambino

(così come voleva che si scrivesse Dalla) si tufferà. Potremmo anche vedere questa giovane donna come un'allegoria della Madonna che mette al mondo il figlio del nuovo inizio (Gesù Bambino), la pace dopo la fine del terrore. Il padre di Gesubambino, come descritto al settimo verso, morirà nel conflitto. Nella sinossi della canzone, Paola Pallottino afferma: "Lucio Dalla era un orfanello, io invece figlia di un famoso studioso degli etruschi e tra noi due c'era questo gap sentimentale. Così mi venne da scrivere per lui una canzone sull'assenza del padre che divenne poi una canzone sull'assenza della madre". Nella strofa successiva si allude ad un regalo che l'uomo lasciò alla donna nell'atto stesso di perdere la vita: dare origine ad una nuova vita. Il vestito che si accorcia richiama il gonfiarsi del ventre. Rimane comunque chiaro che la donna non avesse poi una conoscenza così profonda dell'uomo con cui aveva concepito il figlio, eppure non ha mai messo in discussione l'amore nei suoi confronti. La ragazza/donna si arrangiò alla meno peggio per crescere il figlio e questo lo si capisce dal fatto che non era per nulla pronta a quel compito. Lo cresce con le canzoni da piano bar e utilizzando il figlio quasi come fosse una bambola. È come se con lui crescesse anche lei. Lui rimase sempre e per tutti Gesù Bambino “anche adesso che gioca a carte e beve vino”. Questo nome, così ricorrente, sembra però non alludere a una spiegazione del titolo della canzone: 4/3/1943. Lucio Dalla dovette ripiegare su questo titolo dopo che la RCA, ascoltando il lavoro, decise di prendere Il Cantautore per Sanremo. In quella sede il pezzo fu soggetto a numerose censure non solo nel contenuto, ma anche nel nome che avrebbe potuto far storcere il naso ai più conservatori. In tutta fretta, Dalla decise di apporre la sua data di nascita al pezzo suggellando così una possibile accettazione dello stesso come parte integrante della sua vita. Che sia vero oppure no, non potremo mai saperlo. Alla Kermesse, 4/3/1943 raggiunse il terzo posto facendo uscire “quell'ometto basso dagli occhiali tondi”, dalla sua penombra. Probabilmente quella giovane donna non è mai esistita, ma quasi sicuramente la protagonista di GesuBambino è stata fissata nella storia, squarciando la sua semplice stanza sul porto per diventare la quintessenza dell'Italia nel dopo guerra. Potrebbe essere vista, metaforicamente, come l'Italia che si rimbocca le maniche per ricostruirsi un futuro o significare la paternità ritrovata per l'autore? Paola Pallottino afferma sempre sulle pagine del Fatto Quotidiano: "Fu il suo primo grande successo, ma Lucio ne rimase anche un po' prigioniero". Questa canzone divenne un po' una sua seconda pelle che non solo contribuì alla sua definitiva affermazione, ma che soprattutto ci ricorda una parte della nostra storia in cui la musica stessa era concepita come un'arte assolutizzante che poteva partire da lontane ispirazioni americane, per poi concretizzarsi in un senso di amarcord tipico di un classico amore all'italiana.


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Il Mobbing a lavoro Cos'è, come difendersi

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l mobbing è un fenomeno particolarmente delicato nel contesto dei rapporti di lavoro subordinato, perché rappresenta un pericolo per l’integrità fisica e morale del lavoratore dipendente. Approfondiamo questo argomento con Marcello Razzino, Consulente del Lavoro, socio dello Studio Associato Lavoro e Previdenza, con uffici a Bergamo e Casazza.

Tutte queste forme di mobbing hanno caratteristiche di fondo comuni.

Potrebbe chiarirci, innanzitutto, cos’è il Mobbing? Con il termine mobbing, che deriva dal verbo inglese to mob, cioè assalire, molestare, si intendono le condotte vessatorie poste in essere all’interno del contesto lavorativo nei confronti del lavoratore dipendente, finalizzate ad isolarlo oppure ad espellerlo. Il mobbing si manifesta attraverso un atteggiamento ostile e prevaricante, che può consistere in condotte attive o omissive, individuali o collettive, che generano la mortificazione morale e l’emarginazione del dipendente, con conseguenze negative sull’equilibrio psicofisico e sulla personalità. Per questo motivo, pur non esistendo una Legge che prevede lo specifico reato di mobbing, questo fenomeno è comunque punito sia dal punto di vista civilistico che da quello penale, qualora le condotte siano riconducibili al reato di lesioni personali.

Quali sono, dunque, gli elementi costitutivi del mobbing? Il mobbing si configura quando sono presenti, contemporaneamente, quattro comportamenti che, se considerati singolarmente, non necessariamente sono condotte illecite. Il primo elemento consiste nell’aggressione o persecuzione di natura psicologica nei confronti del lavoratore; il secondo elemento è costituito dalle condotte vessatorie di natura sistematica, ovvero, secondo giurisprudenza, quelle che si reiterano ciclicamente una volta a settimana per un arco temporale di almeno sei mesi. Il terzo elemento è rappresentato dalla volontarietà dei comportamenti, i quali devono essere inseriti in uno schema preordinato, funzionale all’aggressione o alla persecuzione; l’ultimo elemento è il danno che viene provocato dalle condotte, che deve concretizzarsi in lesioni all’integrità psicofisica del dipendente.

Quante e quali forme di mobbing esistono? In relazione alla posizione ricoperta dal soggetto responsabile delle condotte, il mobbing può assumere tre differenti forme: si parla, infatti, di mobbing verticale, quando è posto in essere ad opera di superiori gerarchici, mobbing orizzontale, quando è attivato dai colleghi appartenenti al medesimo livello di inquadramento e, infine, mobbing dal basso, quando proviene da soggetti che ricoprono posizioni subordinate rispetto al destinatario delle condotte. La giurisprudenza ha individuato un’ulteriore, e più specifica, tipologia di mobbing verticale: si tratta del cosiddetto bossing, che consiste in una precisa strategia, operata da parte del datore di lavoro, finalizzata all’estromissione del lavoratore dall’azienda, inducendolo a presentare le dimissioni.

Quindi, se viene meno l’elemento della sistematicità, non si configura il mobbing? Teoricamente no, ma la condotta vessatoria può essere comunque punita, se viene qualificata come straining. Questa fattispecie, infatti, è integrata attraverso un’azione singola, oppure diverse azioni ma limitate del tempo, tali da provocare una modificazione negativa, costante e duratura nel tempo delle condizioni d’impiego del lavoratore. Il fenomeno si verifica, ad esempio, nell’eventualità di un illegittimo demansionamento del dipendente.

MARCELLO RAZZINO CONSULENTE DEL LAVORO

Rispetto alle diverse forme di mobbing, qual è il regime di responsabilità del datore di lavoro?

Oltre ad essere responsabile per i comportamenti vessatori direttamente posti in essere, dolosamente, nei confronti dei dipendenti, in alcuni casi il datore di lavoro può essere considerato responsabile anche per fatto altrui. Egli, infatti, potrebbe essere chiamato a rispondere delle conseguenze negative, anche se il mobbing deriva dal comportamento di un suo dipendente nei confronti di un altro, a condizione che, essendone a conoscenza, abbia tollerato la situazione oppure sia rimasto colpevolmente inerte rispetto alla rimozione del fatto. Inoltre, ad escludere la responsabilità del datore di lavoro non può bastare un mero e tardivo intervento “pacificatore”, che non sia seguito da concrete misure di vigilanza e prevenzione. Cosa può fare il lavoratore vittima di mobbing per far valere i suoi diritti? Il dipendente può agire in giudizio nei confronti del datore di lavoro, o del proprio collega, al fine di far valere il proprio diritto al risarcimento del danno. Egli può essere risarcito, innanzitutto, per le sofferenze non patrimoniali subite, che vanno valutate dal giudice dando rilevanza, a seconda dei casi, alla lesione della sua salute psico-fisica (danno biologico), alla sofferenza interiore derivante dalle condotte persecutorie (danno morale) e al peggioramento delle sue condizioni di vita quotidiane (danno esistenziale). Infine, in alcuni casi, egli può essere risarcito anche del danno patrimoniale subito, qualora la condotta vessatoria comporti un’incidenza negativa sulla sua sfera economica. Su quale soggetto grava l’onere della prova in giudizio? Su entrambi. Il datore di lavoro deve provare di avere adempiuto all’obbligo di protezione dell’integrità psicofisica del lavoratore, mentre il dipendente deve provare la condotta posta in essere dalla controparte con intento vessatorio, la lesione alla propria salute, personalità o dignità e, infine, il nesso di causalità tra la condotta e il pregiudizio subito. Per chiarire meglio il fenomeno, ci potrebbe fornire qualche esempio concreto di comportamenti considerati mobbing? La giurisprudenza ha ravvisato il fenomeno del mobbing in situazioni quali: emarginazione, demansionamento, inattività coatta derivante dalla mancata assegnazione di compiti lavorativi o degli strumenti di lavoro, casi ripetuti di trasferimenti ingiustificati o, al contrario, casi di rigetto di richieste di mobilità, esercizio esasperato ed eccessivo delle forme di controllo, negazione ingiustificata di ferie e permessi.

L'analisi

Turismo e dintorni ENRICO SARTI BERGAMO interesse manifestato dai lettori di intervalli, periodico che merita il seguito che ha, e la disponibilità del suo illuminato editore, Dott. Luca Tironi, mi offrono la possibilità di fare ancora qualche riflessione sull’argomento turismo.

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Partiamo da cosa si poteva fare di più e cosa invece, probabilmente, è stato fatto di meno. In un anno non recente, ma già negli anni 2000, un Ente pubblico definiva un piano di assegnazione di contributi per i consorzi turistici, di quasi un milione di euro, voci principali: affitto o acquisto di uffici di rappresentanza all’estero, autobus e mezzi di trasporto. Niente di male, ma allora (oggi meno), i flussi turistici di rilievo provenivano dalla Lombardia e dall’Italia. Si può capire la soddisfazione di vantare una o più rappresentanze all’estero, anche in paesi molto lontani, ma il buon senso avrebbe suggerito di fare promozione in Piazza Duomo a Milano o Piazza Alfieri ad Asti. Altre iniziative analoghe di minor impegno economico, hanno fatto pensare, in passato, a scarsa attenzione per aspetti, anche secondari, ma non irrilevanti. Mi aveva colpito, ad esempio, la differenza tra lo skipass di una stazione sciistica valdostana, in materiale plastificato e con l’im-

magine a colori di Lupo Alberto, e quello in cartone, di una nostra località sciistica con la promozione di un formaggio, giustamente famoso e ottimo. Ma sciare con un documento del genere non poteva che suscitare ilarità e dimostrare dilettantismo. Teniamo i piedi ben piantati in terra: se potete scegliere tra Dolomiti e, Valle d’Aosta e Orobie, le prime due con sistemi e logistica quasi perfetti, dove andreste a sciare e non solo? Dunque, non entriamo in competizione con chi, per certe attività, ha il primato e ci “polverizza”. Viceversa, su altri aspetti come quello della proposta del nostro patrimonio monumentale, artistico e storico, davvero abbiamo pochi competitori. Usciamo dalla posizione equivoca tra turismo sì e turismo no, che è la cosa peggiore che si possa fare; invece, dobbiamo decidere di fare una scelta assumendoci le responsabilità che ogni libera scelta comporta. Se prevalesse il turismo sì, tutti in maniera diversa, dovremmo impegnarci cominciando dall’essere noi stessi turisti coscienti ed informati sulla nostra bellissima terra: monti, laghi, città, pianura, che ci può far considerare dei privilegiati. Il partito del turismo del no, è più forte di quanto si possa pensare. Cito la posizione, sull’argomento, di un sindaco di Bergamo di parecchi anni fa, che avrebbe voluto riservare l’accesso alla nostra “grande bellezza” che è Città Alta, ai soli abitanti della città.

Le antiche vestigia non devono essere consumate dai piedi dei “nuovi barbari” (a suo avviso tutti, tranne i cittadini di Bergamo), vedendo certe volte lo stato pietoso in cui i barbari lasciano questo gioiello sorge spontaneo riflettere su una posizione così radicale. A parte i rischi della reciprocità, allora i cittadini di Bergamo non possono venire a fare gite e colazioni al sacco nelle nostre pinete, avrebbero potuto replicare che so’, gli abitanti di Clusone, certamente i comportamenti incivili meriterebbero anche oggi, una severa sorveglianza e più cura nella raccolta dei rifiuti. Questi comportamenti, ad esempio in Svizzera, non esistono per la severità di chi è preposto all’ordine e al decoro. Un suggerimento, per finire, al nostro illuminato e lungimirante editore: promuova, attraverso questo bel mensile, un sondaggio chiedendo ai bergamaschi quale località delle nostre montagne sceglierebbero per le vacanze o per un breve soggiorno. Per dare il buon esempio ne indico tre, che personalmente prediligo: Castione della Presolana e le sue frazioni, Lizzola e Mezzoldo, con Ca’ San Marco. Alla vincitrice potremmo chiedere un soggiorno gratuito per alcuni tra tutti i partecipanti al sondaggio! Lettere e rubriche. Per suggerire o rispondere ad una delle nostra lettere o rubriche scrivi a: intervalli.redazione@gmail.com


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ANALISI, COMMENTI E LETTERE Il commento

L'editoriale

Il codice degli animali Proposta di legge alla Camera

Un nuovo anno ricco di speranza

GIORGIO ROSSI AVVOCATO ra gli animali d’affezione avranno speranza di veder tutelati i loro diritti. Presso il Parlamento è stata presentata una proposta di legge (che reca il n. 93 del 23 marzo 2018) che mira a varare un vero e proprio Codice degli animali d’affezione, proteso anche alla prevenzione del randagismo. Il fenomeno è davvero importante, non solo perché gli animali sono importanti per le persone. In tal modo si cercano di colmare i notevoli vuoti legislativi sul tema La proposta di legge ha elaborato una disciplina normativa ad ampio raggio, proprio per definire e regolamentare vari aspetti davvero interessanti: l’iscrizione all’anagrafe di cani di proprietà; le caratteristiche e le strutture dei canili; le nuove strutture di accoglienza (come le case famiglie per cani); la responsabilizzazione dei proprietari degli animali; la sensibilizzazione alla sterilizzazione degli animali domestici; l’ampliamento delle possibilità di accesso in luoghi pubblici e privati. Insomma, si tratta di una proposta di legge che è indirizzata a dare “cittadinanza” piena agli animali, tutelando i loro diritti. Analizzando la proposta di legge il punto più qualificante– che è davvero molto interessante – lo si trova all’art. 1 della stessa proposta, laddove sono dettati i ‘principi cardine’ dell’auspicata novella legislativa ove si riconosce agni animali “lo status di essere senziente”. La proposta di legge, però, non è soltanto indirizzata a tutelare i “diritti degli animali”, ma si preoccupa – giustamente – di tutelare anche diritti dei padroni degli animali da affezione i quali divengono così veri e propri “soggetti di diritto”. L’attenzione è rivolta a tutte quelle situazioni che ora sono affidate solo al buon senso ed alla sensibilità della persone. Ci si riferisce, ad esempio, al libero accesso degli animali, insieme ai loro padroni, in qualsiasi struttura. Altro aspetto di sicuro interesse della proposta legislativa è quello concernente le garanzie da offrire alla collettività evitando, ad esempio, i cani vaganti e, in generale, il triste fenomeno del randagismo. Se si deve cogliere altro punto qualificante della detta proposta di legge allora ci si deve porre l’attenzione ad un aspetto centrale e molto importante che è quello che si prefigge di garantire il “diritto al benessere” degli animali.

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In questo senso la proposta di legge declina, in maniera approfondita i “compiti ed i doveri del responsabile dell’animale di affezione”. A tal proposito si possono richiamare: l’obbligo di garantire cibo e acqua sufficienti; l’obbligo di assicurare agli animali visite veterinarie periodiche; un adeguato benessere fisico e psicologico; un adeguato esercizio fisico; assicurare la regolare pulizia e igiene degli spazi di dimora; ecc… A fronte di ciò, la proposta di legge, che è davvero innovativa, ma che per vero raccoglie esigenze più che sentite, sia da chi ha animali da affezione, che da parte di chi non avendone si deve, però, confrontare con la loro presenza, che è quella, ancora ad esempio, di garantire i terzi dalle aggressioni degli animali. Spesso abbiamo letto di tristi situazioni ove i danni sono stati incommensurabili e talora vi sono state anche situazioni dalle quali è derivata la morte di chi era stato assalito dall’animale. Se la proposta di legge sarà approvata, allora il proprietario/ responsabile dell’animale da affezione (cane o gatto) dovrà registrarlo presso l’Anagrafe degli animali di affezione, obbligandosi a provvedere, in modo consapevole e amorevole, alla cura dell’animale stesso. Gli obblighi del proprietario/responsabile dell’animale da affezione non si limitano solo a quanto è stato detto, ma vi sarà per gli stessi amanti degli animali anche l’obbligo di assumere le necessarie informazioni per la cura dell’animale che intende adottare e affidarlo a persone capaci di gestirlo. E così ci si trova di fronte all’esigenza/necessità di confrontarci con una nuova cultura, quotidiana e giuridica, del rapporto tra persone ed animali. Sotto tale profilo chi ha elaborato la proposta di legge si è pure

preoccupato di responsabilizzare il proprietario/responsabile dell’animale da affezione imponendo in maniera chiara e normativamente disciplinata l’uso del guinzaglio e, in alcuni casi, per alcuni animali, l’obbligo della museruola. La ratio sottesa alla proposta di legge impone poi anche l’obbligo della consultazione del veterinario laddove insorgano situazioni di aggressività dell’animale (per lo più talune specie di cani). Altro aspetto davvero interessante che affronta la proposta di legge – e che certamente incontrerà il favore di chi non ha degli animali – è quello riguardante le norme protese ad evitare ed a prevenire il randagismo o il vagabondaggio degli animali. In questo senso, sussisterà l’obbligo di comunicazione al servizio veterinario ufficiale e alla Polizia Locale la segnalazione dell’esistenza di animali liberi e senza proprietario; rimane; comunque, ferma la possibilità/obbligo di consegna degli animali abbandonati a gattili e canili, secondo i Regolamenti adottati dai vari Comuni. Insieme all’obbligo di iscrizione all’Anagrafe regionale degli animali di affezione, sussisterà anche l’obbligo di inserire sotto la pelle dell’animale un microchip che sarà utile per il riconoscimento, da parte del Servizio Veterinario ufficiale o da parte dei Veterinari che esercitano la libera professione e che ne abbiano fatto richiesta. Il microchip, per evitare situazioni d’incertezza – secondo la proposta di legge – dovrà e potrà essere prodotto e commercializzato soltanto da alcuni soggetti specificamente individuati. L’ampiezza della proposta di legge la si può constatare anche nella previsione dell’istituzione di un Pronto Soccorso Veterinario. A fronte di situazioni di danno generate dagli animali aggressivi (per lo più taluni cani di razze individuate) è previsto, oltre che il risarcimento del danno alla persona che ha direttamente subito il danno, l’ipotesi di prevedere un programma/percorso comportamentale dell’animale che dovrà seguire l’animale “incriminato”, con spese a carico del proprietario/responsabile dello stesso animale. È inoltre prevista pure la possibilità di procedere al sequestro o alla confisca dell’animale “incriminato”, per il caso in cui gli stessi proprietari/responsabili dell’animale non abbiano partecipato al detto recupero. L’articolazione della proposta di legge giunge a prevedere/ipotizzare l’introduzione del microcanile o microgattile, disciplinandone anche le modalità di gestione di canili e rifugi, la regolamentazione dei gatti liberi, le colonie feline e i gattili, prevedendo inoltre la possibilità per queste strutture di reimpiegare per gli animali i residui alimentari delle mense di amministrazioni pubbliche. Un altro aspetto, che interessa moltissimo i proprietari/responsabili degli animali da affezione è quello riguardante il libero accesso degli animali in giardini, parchi, aree pubbliche, spiagge, mezzi di trasporto purchè siano tenuti al guinzaglio. I cani che sono definiti potenzialmente pericolosi dovranno essere dotati anche della museruola. La proposta di legge si occupa anche delle misure di tutela degli animali da affezione che sono protese a garantire la tutela della salute e del benessere dell’animale, con specifiche disposizioni anche contro gli avvelenamenti degli animali. La proposta di legge prevede inoltre prestazioni veterinarie gratuite per canili, gattili, cani adibiti alla guida dei ciechi o destinati alla pet therapy; inoltre si prevede l’accesso alla medicina veterinaria base per soggetti con situazione patrimoniale e reddituale non superiore a 15.000,00 euro e per i titolari di pensione sociale, ultrasessantacinquenni con pensione minima, portatori gravi di handicap, che hanno adottato da canili o rifugi cani con età superiore a un anno. Per garantire l’effettività delle tutele e del rispetto degli obblighi, sono previsti controlli molto serrati, multe di notevole importo, nonché la previsione della requisizione, del sequestro e della confisca degli animali. L’effettività delle dette tutele e delle garanzie di rispetto degli obblighi è attuata anche ed attraverso la ridefinizione di alcuni articoli del codice penale con previsione di sanzioni e pene molto più severe.

CONTINUA DALLA PRIMA Siamo impazziti e con noi il clima che comincia a dare i segnali di reazione al nostro comportamento schizofrenico. Allagamenti, frane, trombe d’aria hanno interessato il nostro fragile territorio lasciandosi dietro effetti allarmanti. E siamo solo all’inizio. I governi di tutto il mondo devono avviare cambiamenti rapidi, di ampia portata e senza precedenti e in tutti gli aspetti della società per evitare i disastrosi livelli di riscaldamento globale. Non siamo noi a dirlo. È il nuovo rapporto dell’’Intergovernamental Panel on Climate Change delle Nazioni Unite firmato da alcuni tra i più importanti e autorevoli scienziati del mondo. Siamo super spiati, lo sappiamo e sembra che la cosa non ci interessi. Anzi, presi dall’effetto Grande Fratello Vip quasi quasi ci compiacciamo di essere al centro di un progetto che ci coinvolge ma del quale non sappiamo nulla. E’ in corso una sorta di depersonalizzazione alla quale è difficile sottrarsi. Oggi sembra che Halloween sia nato da noi e che il Black Friday sia un appuntamento tradizionale del nostro calendario. Black Friday è invece relativamente giovane, risale a qualche anno fa inventato di sana pianta dal mercato commerciale che voleva aggirare il regolamento in atto copiando un effetto tutto americano. Siccome il regolamento, valido in Italia, prevede che dal 25 novembre (un mese prima del 25 dicembre Natale) non si possano fare promozioni se non con i saldi, anni fa si ci inventò un Black Friday per ottenere un giorno in più dedicato all’ultimo sconto, prima degli acquisti natalizi. Siamo diventati strumenti da mungere con false celebrazioni. E noi continuiamo a d esserne complici. Ci affrettiamo a mettere sulle cassette della posta la frase no pubblicità e ci prestiamo ad essere destinatari, ogni giorno, di decine di avvisi commerciali non graditi. Un po’ di coerenza perbacco. Non c'è niente di scontato, anche il funerale. Nella giornata delle offerte, c'è chi ha deciso di rendere davvero nero il Black Friday. L'Outlet del Funerale, impresa di pompe funebri di Cologno Monzese, in provincia di Milano, propone un taglio del 20% sul pacchetto elegante: da 2499 a 1999 euro, cremazione inclusa. Ovviamente – ha spiegato la società sul suo sito web – è possibile acquistare preventivamente il pacchetto, non c’è bisogno di morire per forza venerdì 23 novembre. Lo dice anche lo slogan pubblicitario scelto per la promozione: Acquista oggi il tuo funerale scontato e muori quando vuoi. Scaramanzie a parte, lo humor nero funziona. Merito di post che prendono l'attualità e la traducono con ironia funerea. Quando il vicepresidente del Consiglio Di Maio esagerò sulla quantità di liquidi presenti nel corpo umano, una industria specializzata in produzione per il settore scrisse: Luigi, se fossimo composti dal 90% di acqua non venderemmo bare, ma vasche. Oppure: Non vaccinatevi. Siamo pronti ad un'epidemia. Un’epidemia alla quale sono in molti ormai a credere. Partendo dal presupposto che siamo in troppi sulla faccia della terra. Non sappiamo a quale categoria voi apparteniate, ma noi siamo per la tradizione, per la giusta misura. Ci auguriamo che il nostro lettore, almeno nel periodo natalizio, si soffermi qualche istante in più ad ammirare un presepe rispetto ad un telefonino, un impegno frutto di passione e di devozione, un modo di pregare che fa di ogni presepio un presepio speciale, capace di suscitare l’ammirazione e soprattutto l’emozione. Se a Natale il presepe batte il telefonino, siamo sicuri, ci sono ancora buone speranze. Ai nostri lettori, agli inserzionisti pubblicitari a quanti ci seguono ogni giorno attraverso il nostro quotidiano online l’augurio che l’anno che si apre sia positivo per tutte quelle cose che ci stanno a cuore.


ANNO XI NUMERO 12 • DICEMBRE 2018

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EVENTI IN AGENDA VISITA GUIDATA GRATUITA MUSEO DEI TASSO E BORGO Cornello dei Tasso Ogni prima e terza domenica di ottobre, novembre, dicembre. info@museodeitasso.com www.museodeitasso.com Tel. 0345/43479

abbigliamento sportivo idoneo e scarpe antiscivolo. Temperatura interna 12 C°. Durata 45 min. Cell. 366/4541598 (ore serali) www.grottedellemeraviglie.com giovanni@grottedellemeraviglie.com

Eventi in

AGENDA

VISITA GUIDATA ALLA CASA MUSEO DI ARLECCHINO Oneta (San Giovanni Bianco) Dal Mercoledì al Venerdì 14.30 -17.30 Sabato e Domenica 10 - 12; 14.30 - 17.30 info@associazioneoter.com www.associazioneoter.com Cell. 371/1465312

I TESORI DEL ROMANICO LE CHIESE DEGLI ALMENNO Fino ad Ottobre Lemine San Tomè. Da martedì a venerdì (10 – 12; 14.30 – 17.30). Sabato, domenica e festivi (10 – 12; 14.30 – 18). San Giorgio. Da martedì a venerdì (14.30 – 17.30). Sabato, domenica e festivi (10 – 12; 14.30 – 18). San Nicola. Da martedì a venerdì (14.30 – 17.30). Sabato, domenica e festivi (10 – 12; 14.30 – 18). Madonna del Castello. Feriale e vigilia di festa (ore 17.30). Festivo (ore 19). Santa Caterina. (14.30 – 18). Da maggio ad ottobre. info@antennaeuropeadelromanico.it Tel. 035/553205 VISITE GUIDATE ALLE GROTTE DELLE MERAVIGLIE Prima-quarta domenica del mese Zogno Visita guidata nelle prime grotte turistiche d'Italia. Si raccomanda

VISITE GUIDATE ALLE GROTTE DEL SOGNO Tutti sabato e domenica di Agosto San Pellegrino Terme Le Grotte del Sogno sono state le prime Grotte valorizzate turisticamente della Lombardia. Durante le visite è possibile ammirare innumerevoli esemplari di sagome scultoree e di concrezioni dai colori e forme singolari, oltre che di stalattiti e stalagmiti, formatesi con il passare dei secoli. Le visite si terranno ogni mezz'ora dalle 14:30 alle 17:30 (l'ultima visita è prevista alle ore 17:30). Evento a pagamento Tel. 0345/21020 info@orobietourism.com www.orobietourism.com I VINI INCONTRANO I PRODOTTI LOCALI Dal 6 al 7 ottobre Branzi Sabato 6 e domenica 7 ottobre a Branzi i migliori vini delle regioni italiane e i prodotti gastronomici della tradizione locale si incontreranno per ricreare abbinamenti gustosi in un weekend all'insegna della buona cucina. Nel corso delle due giornate sarà possibile assistere a un esposizione di moto d'epoca e ad un raduno di automobili d'epoca. Tel. 0345/71189 Cell. 320.8006811 info@prolocobranzi.com www.prolocobranzi.it

FIERA ZOOTECNICA Domenica 7 ottobre Val Taleggio Alla Festa del ritorno, che celebra il ritorno delle mandrie dall’alpeggio in alta quota dove di producono i migliori formaggi, sono garantiti pranzi e cene tipiche. La giornata di domenica parte alle ore 9.00 con l’arrivo del bestiame e valutazione tecnica della giuria. www.valbrembana.eu EXPOMARTINA Domenica 7 ottobre Zogno (Piazza Martina) Iniziativa legata al tema dell’alimentazione con il coinvolgimento dei prodotti e produttori locali ed agricoli. www.zognoturismo.it GUSTANDO SELVINO Domenica 14 ottobre Selvino Gustando Selvino: è un week end all’insegna dei sapori e dell’innovazione gastronomica quello che ci aspetta sabato 13 e domenica 14 ottobre ,sull’Altopiano di Selvino e Aviatico. Per tutte e due le giornate saranno presenti sulla piazza del comune di Selvino stand del gusto con prodotti a km zero e appartenenti al progetto di valorizzazione dell’enogastronomia della Val Seriana e che hanno ottenuto il marchio Sapori Seriani. Tel. 035/0521582 info@altopianoselvinoaviatico.it www.altopianoselvinoaviatico.it CONCORSO REGINA E REGINETTA DELLE VALLI Sabato 20 ottobre Serina Concorso sfilata degli animali

in concorso per le vie del paese accompagnati dal Corpo Bandistico di Serina, premiazione e incoronazione Regina e Reginetta, intrattenimento per bambini, laboratorio del casaro e mostra mercato prodotti tipici vallari. Organizzata dall'Associazione Manifestazioni Agricole e Zootecniche ValSerina e Comune di Serina. www.valbrembana.eu SAGRA DELLA MELA Dal 20 al 21 ottobre Piazza Brembana Giornate dedicate alla valorizzazione della mela della Val Brembana, organizzata dall'Associazione Frutticoltori Agricoltori della Valle Brembana (AFAVB) in collaborazione con gli enti territoriali e di promozione locale. Cell. 3481842781 info@afavb.com www.afavb.com CAMMINAR GUSTANDO Domenica 28 ottobre Vedeseta (Val Taleggio) Organizzato dal Gruppo Vedeseta Attiva, alla scoperta di luoghi, paesaggi e sapori della Valtaleggio, con momenti di osservazione e didattica e momenti di degustazione lungo il percorso. Castagnata, vin brulé e pom brulé dedicata all’autunno Evento a pagamento www.turismo.vallebrembana.org MERCATINO DELL'ANTIQUARIATO Domenica 28 ottobre San Pellegrino Terme Mercatini dell'antiquariato e dell'ingegno italiano. Su viale Papa Giovanni XXIII, di fronte al Grand Hotel, zona terme.

IL BELLO, IL BUONO, IL BIO Giovedì 1 Novembre San Pellegrino Terme Mercatino gastronomico presso il centro di San Pellegrino Terme con tema il Bello, il Buono e il Bio dalle ore 9.00 alle ore 19.00.

Premiazione dei vincitori dei concorsi legati alla rassegna. Premiazioni delle 5 immagini giudicate più belle e delle torte vincitrici. www.saporiecultura.org www.zognoturismo.it

SAPORI&CULTURA A partire dal 1 Novembre Zogno Rassegna Culturale e Gastronomica. Protagonista indiscusso la castagna, declinata in mille sfumature, profumi e sapori. Per il 2018 vengono riproposti degli imperdibili appuntamenti quali la Festa dei Biligòcc nella contrada di Castegnone a Poscante e i menu per gustare il meglio degli ingredienti della tradizione locale autunnale in piatti dallo stile unico degli chef dei ristoranti aderenti all’iniziativa, oltre che all’escursione in una selva di castagni. www.saporiecultura.org www.zognoturismo.it

CIOCCOLANDOSSENA Domenica 25 Novembre Dossena Dalle ore 10 alle 18, sul sagrato della chiesa si potranno visitare gli stands delle pasticcerie e delle diverse caffetterie della Valle Brembana e non solo. Grazie ad esse si potranno assaggiare le più svariate e golose tentazioni in tema di cioccolato. Presenti i mercatini di Natale. Tel. 0345/49443 infopointdossena@gmail.com www.comune.dossena.bg.it

MERCATINO DELL'ANTIQUARIATO Domenica 25 Novembre San Pellegrino Terme Mercatini dell'antiquariato e dell'ingegno italiano. Su viale Papa Giovanni XXIII, di fronte al Grand Hotel, zona terme. mercatinosanpellegrino@ hotmail.it.

VILLAGGIO NATALIZIO Dal 7 al 23 Dicembre Zogno Villaggio natalizio nel centro storico del paese di Zogno. www.zognoturismo.it IL BELLO, IL BUONO, IL BIO Sabato 8 Dicembre San Pellegrino Terme Mercatino gastronomico presso il centro di San Pellegrino Terme con tema il Bello, il Buono e il Bio dalle ore 9.00 alle ore 19.00.

CASTAGNAMO Domenica 25 Novembre Zogno Giornata dedicata ai sapori autunnali con espositori del territorio che propongono i prodotti della castagna e delle proprie aziende. Caldarroste e Vin Brulè. Merenda gratuita con torte alle castagne.

MERCATINO DELL'ANTIQUARIATO Domenica 30 Dicembre San Pellegrino Terme Mercatini dell'antiquariato e dell'ingegno italiano. Su viale Papa Giovanni XXIII, di fronte al Grand Hotel, zona terme. mercatinosanpellegrino@

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INFO UTILI

RIFUGI E OSTELLI RIFUGIO ALPE CORTE 1410 m Gestore Sottosopra Onlus. Fine settimana dal 1 al 31/5 e dal 21/9 al 16/12. Continuativa dal 1/6 al 16/9. Tel. 0346/35090 alpecorte@caibergamo.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO ANTONIO CURÒ 1915 m Gestore Fabio Arizzi. Fine settimana dal 25/4 al 1/6 e dal 5/10 al 4/11. Continuativa dal 2/6 al 30/9. Tel. 0346/44076 info@antoniocuro.it www.antoniocuro.it OSTELLO CURÒ 1910 m Fine settimana dal 25/4 al 1/6 e dal 6/10 al 4/11. Continuativa dal 2/6 al 30/9. Tel. 035/4175475 info@antoniocuro.it www.antoniocuro.it RIFUGIO BARONI AL BRUNONE 2297 m Gestore Marco Brignoli. Fine settimana dal 1/6 e al 23/6 e dal 22/9 e al 4/11.

Continuativa dal 23/6 al 16/9. Tel. 0346/41235 marcobrigno@libero.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO FRATELLI CALVI 2015 m Fine settimana dal 28/4 e al 16/6 e dal 22/9 e al 4/11. Continuativa dal 16/7 al 16/9. Tel. 0345/77047 Cell. 349.6804893 claudio.bagini@alice.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO FRATELLI LONGO 2026 m Gestore Enzo Migliorini. Fine settimana dal 12/5 e al 30/6 e dal 16/9 e al 4/11. Continuativa dal 1/7 al 9/9. Tel. 0345/77070 Cell. 338.3192051 - 339.5602941 enzomigliorini@alice.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO ANGELO GHERARDI 1647 m Fine settimana dal 2/2 e al 16/6 e dal 22/9 e al 22/12. Continuativa dal 16/6 al 16/9. Tel. 0345/47302 - 035/814749 Cell. 339.8128123 rifugiogherardi@hotmail.com

RIFUGIO LAGHI GEMELLI 1968 m Fine settimana dal 1/5 e al 16/6 e dal 17/9 e al 4/11. Continuativa dal 16/6 al 17/9. Tel. 0345/71212 Cell. 347.0411638 info@rifugiolaghigemelli.it www.rifugiolaghigemelli.it RIFUGIO LUIGI ALBANI 1939 m Fine settimana dal 22/9 e al 4/11. Continuativa dal 16/6 al 16/9. Tel. 0346/51105 Cell. 349.3901953 - 228.4334709 rifugioalbani@libero.it www.rifugi.lombardia.it RIFUGIO MARIO MERELLI 1891 m Fine settimana dal 5/5 e al 16/6 e dal 22/9 al 14/10. Continuativa dal 16/6 al 16/9. Tel. 0346/44035 Cell. 348.7316427 - 347.0867062 rifugio.coca@email.it www.rifugiococa.it RIFUGIO NANI TAGLIAFERRI 2328 m Fine settimana dal 1/6 e al 16/6 e dal 22/9 al 14/10.

Continuativa dal 16/6 al 16/9. Tel. 0346/55355 Cell. 347.5361115 tagliachiara@virgilio.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO RESEGONE 1265 m Fine settimana e il mercoledì e su richiesta tutto l'anno. Continuativa il mese di agosto. Cell. 347.5361115 (Sab-Dome) Cell. 335.474345 (Lun-Ven) caivalleimagna@tiscali.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO CESARE BENIGNI 2222 m Continuativa da metà giugno a metà settembre, per i fine settimana contattare il rifugista. Cell. 340.7714820 rifugiobenigni@gmail.com www.rifugiobenigni.com RIFUGIO MARCO BALICCO 1963 m Continuativa dal 15 giugno al 16 settembre, nei fine settimana in maggio, giugno,settembre, ottobre, novembre, dicembre. Per il resto dell'anno contattare il rifugista. Tel. 035/0667343

RIFUGIO RINO OLMO 1819 m Gestore Balduzzi Elisa e Castelli Simone. Nei fine settimana in maggio, giugno, settembre, ottobre. Continuativa luglio e agosto. Tel. 0346/61380 Cell. 335.1657987 - 349.5217868 balduzzi.elisa@libero.it www.rifugioolmo.it CARLO MEDICI AI CASSINELLI 1568 m Gestore Mariagrazia Tomasoni e Claudio Trentani. Continuativa giugno-settembre, periodo natalizio e pasquale. Mercoledì e weekend tutto l'anno. Cell. 339.5655793 - 328.8674985 laio.lolli@alice.it www.baitacassinelli.it RIFUGIO LEONIDA MAGNOLINI 1610 m Dal 16/6 al 29/9 tutti i giorni dal 30/9 al 15/6 sabato e domenica. Tel. 0346/65145 loverecai@gmail.com www.cailovere.it

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