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Mensile di informazione e di approfondimento culturale, storico e sportivo
L'ITALIA, PAESE SENZA UNA MEMORIA
VIABILITÀ
«The Carpenter» A Dossena si gira un nuovo film
Frane sulle strade Giornata Tassiana delle nostre valli Libro sul casato Taxis-Bordogna Tutte le criticità
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CULTURA
ATTUALITÀ
LUCA TIRONI L'EDITORE
i chiederete come mai questo titolo. Dopo aver ascoltato un’intervista ad Indro Montanelli, mai argomento mi sembra di attualità come oggi. Perché scrivo che l’Italia è un Paese senza memoria, perché nessuno o pochissime persone studiano la storia del nostro Paese. Se avessimo il coraggio di chiedere ad una persona qualcosa circa la nostra storia rimarremmo allibiti circa l’ignoranza sull’argomento. Per cui quale futuro per l’Italia? Come propriamente detto da Montanelli per l’italia nessuno perché ignora il proprio ieri e non se ne cura. Un grande giornalista Ugo Ietti, sempre citato da Montanelli, disse che l’Italia è un Paese di contemporanei perché non ha memoria. È un Paese che ha una storia straordinaria ma non la studia, e un Paese ignaro di se stesso. Per gli Italiani ci sarà sicuramente un futuro brillantissimo, ma per gli Italiani per l’Italia no. Gli italiani sono i meglio qualificati ad entrare in un calderone multinazionale perché non hanno esistenze nazionali. Hanno dei mestieri eccezionali, in Europa siamo i migliori calzolai, sarti, cuochi. Nei mestieri servili e non solo in quelli anche scientifici siamo imbattibili ma quando avremo dei posti europei veramente attrezzati. L’italia no.
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ATTUALITÀ
L'idea del casinò torna alla ribalta In Italia sono attualmente in vigore le concessioni per le case da gioco di Sanremo, Venezia, Saint Vincent e Campione d'Italia. Quest'ultima però è stata recentemente chiusa lo scorso 31 luglio a causa di un disavanzo di ben 130 milioni di euro e la licenza è rimasta «vacante». Così è arrivata l'idea-proposta di alcuni dei parlamentari della Lega (attualmente in maggioranza nel governo con il Movimento 5 Stelle) sulla riapertura a casa da gioco del casinò municipale di San Pellegrino Terme.
L'INTERVISTA
Più autonomia alla montagna con la fiscalità di vantaggio Il presidente della Comunità Montana Valle Brembana e sindaco del comune di
Taleggio Alberto Mazzoleni a tutto campo sui problemi d'attualità che stanno investendo
AMBIENTE
SPORT
il territorio. Si parte dall'ultima assemblea di settembre sul tema del rilancio di Foppolo ai risultati positivi della stagione turistica. I problemi della viabilità, l'autonomia lombarda.
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Mobilità elettrica Minoggio e Boroni Mela Brembana A Zogno arrivano Trionfo sulle vette Sarà una sagra tre punti ricarica della Val Serina dai mille colori A PAGINA 7
È questo in estrema sintesi quanto avanzato dai parlamentari Simona Pergreffi e Daniele Belotti. Dichiarazioni che non sono affatto un ballon d'essai, è noto infatti che questo è da sempre uno degli obiettivi dell'attuale maggioranza in Comune a San Pellegrino Terme guidata dal sindaco Vittorio Milesi. Che la riapertura del locale casinò è «elemento fondamentale per lo sviluppo economico dell'intero territorio» ne è convinta Simona Pergreffi, deputata Lega.
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APPROFONDIMENTO
Montagna verso l'autonomia «Una fiscalità di vantaggio per mantenere i servizi» L'intervista. A tutto campo al presidente della Comunità Montana Alberto Mazzoleni. I temi: dal caso Foppolo che ha tenuto banco nell'ultima assemblea comunitaria al turismo e alla viabilità vallare VALLE BREMBANA Presidente Mazzoleni, il caso Foppolo è stato tema cruciale dell'ultima assemblea comunitaria. Cos'è successo? «Il Commissario prefettizio ha chiesto altro tempo per prendere una decisione sul futuro della cabinovia. La Corte dei Conti non ha peraltro ancora risposto riguardo il piano di rientro per il Comune. Così è stato tutto rimandato ad inizio 2019». È una vicenda complessa... «Quello che è emerso non è piacevole. Tutte le forze politiche erano concordi nel sostenere il progetto, all’epoca. Poi il lavoro certosino della magistratura ha fatto luce su frodi pesanti e coinvolgimenti di amministratori e non in affari non leciti. Visti i problemi attuali ipotizziamo sia difficile la realizzazione della cabinovia». E per i fondi BIM assegnati? «I 750 mila euro sono nelle disponibilità del BIM. I lavori realizzati oggetto del contenzioso per l’appalto sono stati effettuati con un finanziamento della Regione, che ne chiede la restituzione al comune. Co-
munque ci sono ancora oltre 2 anni per la realizzazione degli interventi. A gennaio in caso di rinuncia avremo tutto il tempo per decidere la nuova destinazione, tenendo conto che si tratta di fondi per circa il 80% destinati e decisi dai Comuni dell'Alta valle per il settore neve». E per i plinti realizzati per l'istallazione dell cabinovia rigenerata di Corvara? «Se non si realizzerà si dovrà provvedere alla rimozione dei plinti, compresi partenza e arrivo. Colate di cemento importanti, per diversi milioni di euro di danni». Che futuro vede per Foppolo e per la sua gente? «Questo ramo della valle è stato danneggiato a livello di immagine. Ma sono abituati a lavorare da sempre con abnegazione e sacrificio. Ci sono validi imprenditori e ci sono possibilità di rigenerare l'economia, ripartire. È chiaro, è stato un colpo molto pesante. Servirà un sostegno, così come per le altre stazioni invernali». Dal turismo invernale a quello
estivo. Che voto dà alla stagione appena conclusa? «Gli indicatori sono positivi. Questo anche grazie al lavoro di Visit Bergamo e al volano dell'aeroporto di Orio al Serio. Il salto di qualità si può fare se strutture e promozione sono adeguate. Con il sostegno di RL con bandi mirati per i nostri capaci operatori e con la partenza del progetto Visit Brembo». Turismo penalizzato però dalla viabilità... «Le strade sono ferme al periodo post alluvione del 1987 e sono fragili. O si fa prevenzione o ci si ritrova a rincorrere danni economici notevoli e complessi da sostenere, come l'incresciosa situazione della Sp1 verso Mezzoldo. Servirà rivedere la legge Delrio, riportando l'ente a quello che era: un punto di riferimento per i nostri cittadini». Serve più autonomia alla montagna lombarda? «Deve tradursi in una fiscalità di vantaggio sui territori di montagna, senza è a rischio la tenuta dei servizi nei piccoli centri. C'è una normativa regionale per Sondrio, lì vengono
trattenuti sul territorio i canoni idrici demaniali. Auspichiamo possa concretizzarsi su tutta la montagna lombarda». Tra meno di un anno si tornrà alle urne per le elezioni amministrative. Cambierà anche la Comunità Montana? «Sono a disposizione ma spero in una novità. Credo sia giusto un ricambio visti i tanti validi amministratori vallari. Il mio mandato era iniziato con una nuova legge sulle CM e dopo due anni tutti volevano sopprimerci. Come con le Province ci si è resi conto della nostra importanza per la coesione sociale e amministrativa dei piccoli comuni. La Regione ci ha ascoltato e questa è la più grande vittoria di questi sei anni alla guida della conferenza delle 23 CM lombarde». E poi l'esperienza in Uncem... «Una bella esperienza da vicepresidente che dura da quattro anni. Prima con la Presidenza Borghi, ora con Bussone. Una grande opportunità anche umana che mi ha permesso di conoscere e collaborare con tanti bravi sindaci delle montagne italiane».
ALBERTO MAZZOLENI 2004 Sindaco del Comune di Taleggio
2009 Presidente della Comunità Montana Valle Brembana
2009 Presidente della Comunità Montana Valle Brembana Presidente conferenza delle 23 Comunità Montana della Regione Lombardia Vicepresidente regionale e nazionale UNCEM
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APPROFONDIMENTO
Un nuovo viadotto per la Sp24 Viabilità. Addio ponte Bailey, si lavora per il nuovo ponte già finanziato Costerà 1,4 milioni: fondi da Provincia e Regione. Si parte a inizio 2019 VAL TALEGGIO Dopo quasi cinque anni di attese i cittadini della Val Taleggio potranno dire addio al ponte militare Bailey. È stato infatti finanziato dalla Regione tramite i fondi del Patto per la Lombardia il nuovo viadotto che sostituirà quello militare posizionato lungo la Strada provinciale 24 per la Val Brembilla, subito dopo l'abitato di Peghera (frazione del Comune di Taleggio). Il nuovo ponte avrà una lunghezza di circa 40 metri, per realizzarlo sono stati finanziati circa 1 milione e 460 mila euro. Di questi fondi circa 400 mila euro sono stati stanziati dalla Provincia di Bergamo, i restanti tramite l'accordo-patto previsto dal Pirellone. L'approvazione da parte di via Tasso è arrivata lo scorso ottobre durante l'assemblea dei sindaci bergamaschi nel quale è stato discusso ed approvato il bilancio di previsione dell'esercizio finanziario 2018, l’opera per questioni burocratiche è poi slittata all’annualità 2019. La questione della frana sulla Sp24 è annosa. «Sono passati quasi cinque anni dalla prima frana, era il 2014. Dopo primi lavori di riassestamento è seguita un anno dopo un’altra frana», ha raccontato il presidente della Comunità Montana Valle Brembana e sindaco di Taleggio Alberto Mazzoleni. Lo smottamento causato dal movimento del costone a monte è franato sulla strada rendendola inagibile. Così si è
Il ponte militare Bailey in Val Taleggio FOTO MARIO ROTA provveduto all’installazione del ponte militare Bailey per cui la Provincia corrispondeva un affitto annuo di circa 75 mila euro. Il ponte è stato poi acquistato tre anni fa sempre dalla stessa Provincia per 150 mila euro. I disagi per tutto questo tempo per imprese e cittadini della Valle Taleggio sono stati davvero molti. «Il ponte militare non permette il passaggio di mezzi pesanti e dei pullman lunghi, con l’obbligo di effettuare un percorso molto più lungo e
dispendioso in termini di tempo. Tutti problemi che stanno rischiando di distruggere l’economia e il turismo sul nostro territorio», ha aggiunto. Ora Provincia e Regione sono riuscite a trovare le risorse necessarie per finanziare l’opera. «È stato dato mandato ai geologi di effettuare delle indagini geotecniche per fare in modo che venga bloccato il fronte di frana a monte che oggi ha bloccato la Sp24. Dovrebbe completarsi tutto entro la fine dell’anno, compresa la pro-
gettazione esecutiva. Quindi si procederà alla realizzazione del progetto definitivo previsto per l’inizio del 2019», rassicura il vicepresidente della Provincia delegato alla Viabilità Pasquale Gandolfi. Ci vorrà poi circa un anno di lavori. «Ringrazio Regione e Provincia a nome dei Cittadini della Valle. Spero di vedere la posa della prima pietra prima della fine del mio mandato – conclude Mazzoleni –. Saranno stati comunque sette anni di sofferenza per la valle.
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Casato Taxis Bordogna Da Innsbruck il libro di Francesca Brunet Giornata Tassiana. Incontri, studio e aggiornamenti Si indaga la storia del casato dei Taxis - Bordogna e le comunicazioni postali lungo il corso dell'Adige CAMERATA CORNELLO Un giorno di incontri, studio e aggiornamento sulla storia della famiglia Tasso e sulla storia postale. È quanto organizzato per la prossima domenica 23 settembre dal Museo dei Tasso e della Storia postale a Cornello dei Tasso (Camerata Cornello). Giornata Tassiana: questo il nome dell’iniziativa giunta alla sua tredicesima edizione. «Si tratta di una giornata dedicata allo studio e agli aggiornamenti sulla storia della famiglia Tasso, la storia postale e le attività svolte dal Museo e dall’Associazione degli Amici del Museo dei Tasso e della Storia postale durante il 2018, e quelle previste per il 2019», ha spiegato l’operatrice museale Michela Giupponi. All’interno dell’evento, che inizierà alle ore 10 circa, è prevista la presentazione di un nuovo volume «Per essere quest’ufficio la chiave dell’Italia e Germania». La famiglia Taxis Bordogna e le comunicazioni postali nell’area di Trento e Bolzano (sec.XVI-XVIII), risultato di ricerca della dott.ssa Francesca Brunet dell’Universi-
tà di Innsbruck sul ramo dei Taxis Bordogna di Trento e Bolzano. Il libro di Francesca Brunet indaga la storia del casato dei Taxis Bordogna, che controllò le stazioni postali lungo il corso dell’Adige di Trento e Bolzano dal XVI al XVIII secolo. «Si tratta di una storia lunga quasi tra secoli: dall’inizio del Cinquecento, quando il ramo Taxis Bordogna venne inaugurato dal matrimonio di Bonus Bordogna ed Elisabeth Taxis, fino all’incarnamento del feudo, e quindi alla statalizzazione delle poste, avvenuta negli anni Sessanta del Settecento. Una storia che si intreccia con quelle della sovranità e delle configurazioni statuali entro cui la famiglia si trovò a gestire la propria attività: l’impero, la contea del Tirolo, il principato vescovile e la città di Trento». Il volume si divide in due parti: la prima dedicata alla storia della famiglia e del feudo postale, la seconda si propone di ricostruire gli aspetti più propriamente economici e materiali della storia della posta trentina in età moderna. «Il lavoro ricostruisce un tassello di un grande sistema eu-
ropeo di comunicazioni postali, all’interno del quale la piccola Trento e la famiglia Taxis Bordogna, che per quasi 300 anni ne possedette il feudo postale, ricoprirono un ruolo di assoluto rilievo», conclude la nota. Alla Giornata Tassiana del 23 settembre interverrà anche il miniaturista Simone Algisi per raccontare il suo lavoro e la collaborazione intercorsa con il Museo e si svolgerà la visita guidata alla mostra L’evoluzione animale in cui è esposta la collezione filatelica tematica di Giuseppe Morabito, donata al Museo della moglie Maria Adelaide Gigli e dal nipote Mario Gigli. La collezione segue il percorso evolutivo della vita animale sulla terra abbinando alla bellezza, all’originalità ed alla rarità dei francobolli il lavoro di studio sulla zoologia, la paleontologia e la geologia che Giuseppe Morabito ha svolto tra gli anni Sessanta, Settanta e Ottanta del Novecento. Alle ore 16 si terrà anche una visita guidata gratuita. Per informazioni: tel. 0345/43479; e-mail: info@museodeitasso. com; sito internet: www.museodeitasso.com.
La scheda
Una nuova mostra filatelica Ecco l'«Evoluzione animale» CAMERATA CORNELLO Fino al prossimo 4 novembre presso la sala Mercatorum del Museo dei Tasso e della Storia postale di Cornello dei Tasso (Camerata Cornello) sarà visitabile la mostra filatelica tematica «L’evoluzione animale» della donazione Mario e Maria Adelaide Gigli. La mostra si sviluppa intorno alla collezione tematica filatelica composta e organizzata dal filatelico Giuseppe Morabito e donata dalla moglie Maria Adelaide Gigli e dal nipote Mario Gigli. E segue il percorso evolutivo della vita animale
sulla terra abbinando alla bellezza, all’originalità ed alla rarità dei francobolli il lavoro di studio sulla zoologia, la paleontologia e la geologia che Giuseppe Morabito ha svolto tra gli anni Sessanta, Settanta e Ottanta del Novecento. «La raccolta si può prestare a diverse letture – fanno sapere dal museo tramite una nota –. Attraverso i francobolli, le buste, gli annulli, si possono leggere, oltre che la storia politica e la storia postale, le scelte culturali e la sensibilità sui temi descritti, dalle varie nazioni della Terra negli anni in cui è
stata creata la collezione». Secondo Mario Gigli, nipote di Giuseppe Morabito: «La tematica sviluppata dalla collezione è portatrice di vari messaggi che delineano chiaramente il pensiero del realizzatore su temi oggi sempre più importanti per l’umanità, umanità che con fatica sta percorrendo il cammino che la porterà auspicabilmente ad evolversi da homo sapiens sapiens a homo sapiens conscium». «La collezione – aggiunge Gigli – termina con un forte messaggio quella delle razze è una divisione artificiale di popo-
Il borgo mediavale di Cornello dei Tasso (Camerata Cornello) FOTO MARIO ROTA
lazioni che presentano particolari caratteri tipici e traccia un percorso evolutivo che parte dalla creazione, sia come fenomeno fisico sia come momento essenziale di tutte le concezioni mitico-religiose dell’umanità e giunge per passaggi successivi, sino alla definizione di un ambiente naturale particolare, indispensabile per la sopravvivenza dell’uomo che si è potuto sviluppare, all’interno delle leggi naturali, sino a raggiungere, seguendo la volontà del creatore, la dignità di contenitore del fine massimo della creazione, l’anima. La mostra Sarà visitabile dal mercoledì alla domenica, dalle ore 10 alle 12, e dalle ore 14 alle 18. L'ingresso è libero e gratuito. Per ulteriori informazioni: Tel. 0345/43479, e-mail info@museodeitasso.com.
Portici della Via Mercatorum FOTO MARIO ROTA
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Antichi sentieri da riqualificare, c'è il progetto Rete escursionistica. Il progetto avanzato dagli imprenditori locali (ISOT) premiato da Fondazione Bergamo È prevista la riqualificazione dei sentieri per promuovere la cultura di un turismo slow e rilanciare il territorio VALLE IMAGNA «Rete escursionistica della Valle Imagna». Questo il nome del progetto dell’associazione Imprenditori di Sant’Omobono Terme (ISOT) che ha partecipato al bando 2018 della Fondazione Comunità Bergamasca per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente. Al progetto – redatto dall’ISOT in collaborazione con la Comunità Montana Valle Imagna, i Comuni, l’Azienda speciale consortile – è stato assegnato un contributo di ben 10 mila euro, pari al 50% del costo del progetto. Gli altri enti pubblici e privati parteciperanno all’investimento con uno stanziamento di circa 20 mila euro. Il progetto presentato e assegnatario di contributo prevede nel dettaglio la riqualificazione e la manutenzione di sentieri e mulattiere, il rilevamento dei percorsi ciclopedonali e della ferrata per promuovere la cultura di un turismo slow e rilanciare il territorio meta ideale per questa tipologia di turismo, grazie soprattutto ai numerosi itinerari naturalistici presenti. Il progetto, quindi, si lega bene con i bando promosso dalla Fondazione Comunità Bergamasca, mirato essenzialmente alla promozione della conoscenza del patrimonio ambientale, paesaggistico, storico-culturale, oltre che a sviluppare una maggiore conoscenza anche delle aree
rurali, con la promozione di forme di turismo eco-compatibili, accessibili, accoglienti e solidali, attraverso interventi di manutenzione dei vari percorsi escursionistici già presenti sul territorio. Il censimento nel Rel Valle prima in Lombardia Parallelamente si sta sviluppando un’altra ambiziosa idea, quella di essere tra i primi territori a livello regionale a censire la propria rete di sentieri all’interno del sistema informatico di Regione Lombardia Rete Escursionistica Sentieri (REL). Un progetto questo da realizzare grazie al coinvolgimento degli enti locali, titolari della rete di sentieri, con interventi di manutenzione ordinaria dei tratti principali. Tra questi rientrano interventi come: taglio dell’erba e degli arbusti, la tinteggiatura delle staccionate. Per i lavori di manutenzione e per il supporto ai volontari nella raccolta dei dati per il censimento saranno impiegate circa dieci cittadini in situazione di disagio economico che riceveranno per 2 mesi delle borse lavoro. L’iniziativa è in sinergia con l’Azienda Speciale Consortile Valle Imagna-Villa D’Almè. Collaborazione con ATS «Chi ha gambe ha testa» Il progetto di recupero di sentieri e mulattiere è inoltre in sinergia con quello promosso da ATS Bergamo: Chi ha gambe
ha testa. Un progetto questo che invita all’attività motoria (tramite gruppi di cammino) contro il decadimento cognitivo, tramite l’istallazione di diversi pannelli sui percorsi pedonali. Il progetto è promosso da ATS Bergamo e partecipato con i neurologi delle strutture pubbliche e private della bergamasca. A breve sarà promosso anche un corso di formazione per i rilevatori a supporto dei volontari del Club Alpino Italiano (CAI) per l’utilizzo del GPS, ne sono stati acquistati tre nell’ambito del progetto e serviranno per rilevare in modo accurato i dati tecnici per il censimento della rete dei sentieri della valle. Infine saranno acquistate attrezzature e materiali per eseguire la manutenzione e per istallare i pannelli del progetto promosso da ATS Bergamo. Mentre alcuni dei sentieri potranno essere migliorati da subito, grazie alle risorse regionali per la manutenzione, che arriveranno grazie all’opera di censimento, per le risorse della Fondazione sarà necessario invece contribuire con un 20% del contributo deliberato. Questo per ottenere l’assegnazione definitiva del finanziamento. Potranno contribuire tutti: associazioni, privati cittadini, aziende. Per informazioni e per le modalità di versamento è possibile visitare il sito internet: www. fondazionebergamo.it.
Focus
Sapori d'autunno in alta valle Ecco tutte le sagre più golose ALTA VALLE BREMBANA L'autunno è alle porte e i suoi sapori stanno per tornare in alta Valle Brembana con le tradizionali sagre dedicate alle castagne, alle mele, al mais. C'è la sagra nuova e quella tradizionale, feste e appuntamenti d'ogni sorta nei piccoli borghi di montagna. Si parte nei primi due weekend di ottobre con la uarantaquattresima edizione della Sagra della Castagna di Averara, che quest'anno prevede una calendario ricco di appuntamenti strutturati su 6 giornate: oltre ai fine settimana del
6 e 7, 13 e 14 ottobre, infatti sono previsti appuntamenti con la raccolta delle castagne, mercoledì 10, e la giornata di attesa, di venerdì 12. Nel corso della sagra si potranno gustare le castagne, visitare il castagneto, partecipare ad attività e laboratori per tutte le età, e anche giocare come una volta. Il fine settimana del 20 e 21 ottobre sarà la volta della Sagra della Mela della Valle Brembana, la grande protagonista dell'autunno vallare. Tra sabato e domenica si potranno visitare le bancarelle dei produttori locali, scoprire i
prodotti della Val Brembana e partecipare alle attività in programma: appuntamenti tecnici, momenti di musica e animazione per bambini e molto altro. Non mancheranno ovviamente le mele: si potranno acquistare, degustare, provare sotto forma di frittelle, succhi, confetture e anche nelle torte del concorso che premierà il miglior Strudel di mela della Valle Brembana. I visitatori potranno inoltre gustare i menu a base di mela proposti nei pressi della sagra o nei numerosi ristoranti aderenti. Sabato 27 e domenica 28 ot-
Sentieri della Valle Imagna
tobre toccherà poi alla Festa d'autunno al Borgo del Mulino, a Cusio. Oltre a visitare e scoprire il funzionamento dell'Antico Mulino di Cusio, che nonostante i suoi oltre 400 anni di età macina ancora come se fosse stato appena realizzato, si potranno gustare la polenta e dolci a base di Mais Brembano. Il Mais Brembano infatti sarà protagonista della festa, sia nel menu del pranzo di domenica 28 che con le attività proposte dall'Associazione Cerealicoltori Brembani: laboratori per bambini ma anche visite al percorso del mais per adulti, il tutto per una festa a tutto gusto e tradizione. Per ulteriori informazioni su questi appuntamenti sono disponibili sul sito www.altobrembo.it oppure contattando Altobrembo al numero 348.1842781.
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Ecco Green Line Bg A Zogno in arrivo tre punti ricarica Mobilità elettrica. Un progetto pilota in bergamasca Coinvolti 19 Comuni. Zogno avrà tre stazioni di ricarica Pronte entro inizio 2019. Gestione a Enel X e Ressolar ZOGNO «Green Line Bg». È il nome del progetto pilota nato per incentivare la mobilità elettrica e diminuire l'inquinamento atmosferico in linea con quanto previsto dalle normative di Regione Lombardia e del Ministero dell'Ambiente. Il protocollo d'intesa è stato siglato da 19 comuni bergamaschi, fra questi figura Zogno che avrà a disposizione a partire dal prossimo inverno (si presume tra la fine dell'anno e l'inizio del 2019) ben tre stazioni di ricarica. «Saranno ben tre le zone del paese in cui saranno istallati i punti di ricarica per le automobili elettriche: all'area mercato, in viale Martiri della Libertà,e nei pressi del centro paese – ha spiegato il vicesindaco del Comune di Zogno Giampaolo Pesenti –. A gestire i punti di
ricarica saranno due società: Ressolar e Enel Si.Srl. I lavori secondo alcune previsioni potrebbero durare circa 120 giorni», ha poi aggiunto il vicesindaco Pesenti. Progetto pilota in bergamasca Hanno aderito 19 Comuni Ad aderire al progetto «Green Line Bg» sono stati complessivamente 19 comuni, capofila del progetto è il comune di Villa di Serio. Insieme a Zogno c'è anche il comune di San Pellegrino Terme, in Valle Brembana, Villa d'Almè, dell'hinterland. Gli altri comuni aderenti al progetto sono: Albino, Alzano Lombardo, Nembro, Gazzaniga, Casirate D’Adda, Castel Rozzone, Gorle, Morengo, Pedrengo, Pradalunga, Ranica, Selvino, Seriate, Spirano, Torre Boldone. Il piano predisposto tramite il
progetto prevede complessivamente l’istallazione di 61 colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici (l’operazione sarà a costo zero per le casse comunali). Un protocollo d’intesa ha invece stabilito i criteri per la realizzazione e la gestione delle infrastrutture, la società aggiudicataria è la Ressolar Srl di Bergamo. Tra gli impegni quello di garantire la ricarica gratuita per gli utenti per il primo anno dall’istallazione delle 31 colonnine. La seconda società in lista invece, la Enel.Si Srl, ha dato la disponibilità a realizzare ulteriori 30 colonnine. La sfida lanciata dal progetto «Green Line Bg» mira a ridurre le emissioni delle polveri sottili Pm10 e migliorare la qualità dell’aria nell’agglomerato di Bergamo, ritenuto dalla Regione Lombardia ad elevato tasso di inquinamento atmosferico.
Stazioni di ricarica
Una festa per i «giovani» I produttori agricoli del della terza età e famiglia territorio a ExpoMartina L'iniziativa Dedicata ai «giovani» della Terza età, è promossa dal Comune Ecco gli appuntamenti ZOGNO «I nostri nonni, i nostri anziani, i nostri giovani della Terza Età, sono coloro a cui vogliamo dedicare questa tradizionale festa. Una festa articolata su più eventi che vogliono rappresentare un ringraziamento per tutto quanto loro fanno nella nostra comunità Zognese». È questo l'incipit col quale è stata recentementa presentata la Festa della Terza età e di tutta la famiglia 2018, quella di quest'anno sarà la ventiduesima edizione dell'iniziativa promossa dal settore dei Servizi Sociali e Famiglia del Comune di Zogno in collaborazione con l'associazione Non solo sogni,
Famiglia l'Unità pastorale, e l'Istituto comprensivo di Zogno. L'iniziativa partita lo scorso 12 settembre vedrà susseguirsi diverse iniziative. La novità è rappresentata dal progetto «Camminando si impara»,
per l'attività di promozione dei gruppi di cammino all’interno delle scuole primarie. Il 20 settembre al cinema Trieste (ore 20.30) i terrà invece spettacolo teatrale in dialetto: «Un dialetto da tutelare, da riscoprire e che solo grazie ai nostri nonni riusciamo ad imparare e non dimenticare», fanno sapere dal Comune tramite una nota. E poi, gita a Sondrio, il 25 settembre, alla scoperta del grano saraceno con il gruppo Anziani della capitale della Valtellina. Il 30 settembre si terrà il Pranzo Insieme, preceduto dalla Santa Messa Comunitaria. E, infine, il 2 ottobre la Festa dei Nonni con spettacolo di Burattini nel pomeriggio in Piazza Garibaldi, e in mattina nelle scuole materne, con l'omaggio di un gioco appartenuto alla fanciullezza dei nonni che sarà da loro spiegato ai bambini.
L'iniziativa Il 7 ottobre nel borgo produttori locali in esposizione con i loro prodotti agli stands ZOGNO Nella piccola contrada di Piazza Martina a Zogno torna anche quest'anno ExpoMARTINA, l'iniziativa legata al tema dell'alimentazione nata in corrispondenza dellEXPO di Milano (2015) e anticipazione della più ampia rassegna enogastronomica dedicata al cibo e alla cultura del territorio «Sapori&Cultura». Appuntamento fissato quindi per domenica 7 ottobre, dalle ore 14 alle 18.30, con l'esposizione di prodotti tipici locali. In caso di condizioni meteo avverse l'evento sarà annullato. A promuovere questa iniziativa sono il comune di Zogno, As-
Il borgo di Piazza Martina sessorato al Turismo e al Commercio, con la partecipazione e collaborazione dell'associazione degli esercenti aderenti a Punto Amico. Ma i veri protagonisti dell'iniziativa saranno loro, gli abitanti
del piccolo borgo rurale di Piazza Martina, i produttori locali ed agricoli del territorio, che con i loro stands si promuoveranno ai visitatori. Durante la mostra si potrà prendere contatto con alcune delle aziende e piccole realtà agricole ed agrituristiche del territorio, degustare i loro migliori prodotti. «Queste aziende rappresentano tutto il meglio del nostro territorio e della nostra bellissima valle – ha voluto sottolineare il vicesindaco delegato al Turismo e al Commercio del Comune di Zogno, Giampaolo Pesenti –, sono l'eccellenza e ben rappresentano lo spirito con cui nasce e si sta sviluppando questa nostra iniziativa legata alle tradizioni, al mondo del cibo, e ai prodotti della terra e al mondo agricolo, in uno dei borghi più belli del territorio di Zogno».
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Casa da gioco al Casinò, proposta alla ribalta I fatti. A luglio Campione d'Italia ha chiuso per un disavanzo di 130 milioni di euro. E così arriva la proposta della Lega che piace alla maggioranza in Comune: «Licenza a San Pellegrino». E Milesi scrive a Matteo Salvini SAN PELLEGRINO TERME In Italia sono attualmente in vigore le concessioni per le case da gioco di Sanremo, Venezia, Saint Vincent e Campione d'Italia. Quest'ultima però è stata recentemente chiusa lo scorso 31 luglio a causa di un disavanzo di ben 130 milioni di euro e la licenza è rimasta «vacante». Così è arrivata l'idea-proposta di alcuni dei parlamentari della Lega (attualmente in maggioranza nel governo con il Movimento 5 Stelle) sulla riapertura a casa da gioco del casinò municipale di San Pellegrino Terme. È questo in estrema sintesi quanto avanzato dai parlamentari Simona Pergreffi e Daniele Belotti. Dichiarazioni che non sono affatto un ballon d'essai, è noto infatti che questo è da sempre uno degli obiettivi dell'attuale maggioranza in Comune a San Pellegrino Terme guidata dal sindaco Vittorio Milesi. Che la riapertura del locale casinò è «elemento fondamentale per lo sviluppo economico dell'intero territorio» ne è convinta Simona Pergreffi, deputata Lega, che ha dichiarato ricordandole recentemente
alla stampa le «pesanti difficoltà» che la Valle Brembana sta vivendo, difficoltà anche «aggravate dalla chiusura di diversi impianti sciistici». Nonostante la crisi negli ultimi anni San Pellegrino Terme è stata la cittadina che più di tutte, almeno in Valle Brembana, ha registrato notevoli investimenti da un punto di vista sia pubblico che privato. Primo fra tutti il recupero-riqualificazione dell'architettura liberty del Grand Hotel per cui l'ex governo Renzi attraverso il CIPE aveva stanziato la cifra di circa 18 milioni di euro per far partire i lavori di restauro. Fondi questi a cui poi successivamente, sempre nel 2015, si sono aggiunte le risorse di Regione Lombardia: circa 3 milioni di euro più altri 5 milioni di euro per il recupero e rimessa a nuovo dalla funicolare che dal centro del paese collega la frazione Vetta. Sul fronte privato è stato Daniele Belotti a ricordare un importante investimento che riguarda proprio San Pellegrino Terme, ossia quello della realizzazione della nuova Casa dell'Acqua (Flagship Factory)
San Pellegrino i cui lavori – secondo quanto affermato dalla multinazionale – dovrebbero partire già entro quest'anno. «Un'altra occasione di rilancio per l'economia della Valle», ha dichiarato alla stampa il deputato Daniele Belotti, che ha poi avanzato l'ipotesi che San Pellegrino potrebbe rappresentare una possibilità di re-impiego per una parte dei 500 lavoratori dipendenti della casa da gioco di Campione d'Italia, ora rimasti senza lavoro». A dare man forte ai colleghi di partito è stato anche Alex Galizzi, consigliere regionale, che ha rimarcato invece come a causa del perdurare della crisi economica l'accordo di programma sottoscritto nel 2007 tra Regione, Provincia, Comune e operatore privato, fatica ad essere realizzato e richiede la messa in campo di nuove azioni». L'ultimo atto è stato invece quello del primo cittadino della località termale Brembana, Vittorio Milesi, che ha recentemente scritto al titolare del Ministero dell'Interno Matteo Salvini. Ma per ora dal palazzo del Viminale tutto tace.
Il casinò municipale di San Pellegrino Terme
La funicolare della Vetta Cercasi gestori per le ripartirà dall'estate 2019 stazioni liberty ex FVB L'opera Realizzata dall'impresa Leitner di Bolzano Unico binario per salire in Vetta in 210 secondi SAN PELLEGRINO TERME È stata chiusa in via definitiva il 6 marzo del 1989. Ma per la prossima primavera (o più probabilmente in estate) è prevista la ripartenza. E così tornerà in funzione nel 2019, dopo trent’anni, la funicolare di San Pellegrino Terme, grazie soprattutto ad un finanziamento di Regione Lombardia. 5 i milioni stanziati nel 2016 al Comune di San Pellegrino Terme per il recupero e riattivazione della funicolare che dal centro della località termale porta alla località Vetta. Il progetto è stato realizzato dall’architetto Riccardo Sonzogni di Zogno. I vecchi vagoni
Il finanziamento
Ottenuto dal Comune grazie alla Regione Lombardia per circa 5 milioni di euro
della funicolare liberty della frazione Vetta saranno sostituiti da quelli realizzati dalla Leitner di Bolzano, in tutto due, su un unico binario che si sdoppierà a circa metà del percorso (circa 700 metri per 300 metri di dislivello). Saranno riqualificate le due stazioni (di arrivo e partenza), verrà istallato un impianto di videosorveglianza e il tutto sarà ben illuminato. La funicolare sarà gestita da un solo operatore presente alla stazione a monte. E la biglietteria sarà automatica. Per quanto riguarda invece i tempi di percorrenza, questi, sono stati calcolati in circa 210 secondi, per una portata oraria massima di 315 persone a carrozza. Circa 2 minuti di attesa per ogni fermata. La nuova funicolare di San Pellegrino Terme in via di riqualificazione sarà realizzata senza barriere architettoniche.
successivamente.
Il bando Si cerca un gestore per la stazione di piazza Granelli, domande entro il 23 settembre SAN PELLEGRINO TERME È stato recentemente pubblicato dal Comune di San Pellegrino Terme il bando per l’affidamento in concessione del servizio di gestione e conduzione dell’ex stazione ferroviaria di piazza Granelli. La data ultima per la presentazione delle domande è stata fissata per domenica 23 settembre. L’obiettivo è quello di riuscire a rilanciare il complesso liberty con un ruolo di funzione turistica. E questo vale anche per l’altro edificio, sempre un ex stazione FVB in stile liberty, di piazza Rosmini, per cui verrà pubblicato un ulteriore bando
L'altro bando
Riguerderà l'ex stazione di piazza Rosmini Entrambe con ruolo di funzione turistica
I dettagli dell’operazione Secondo quanto riportato nell’avviso emesso dal Municipio di San Pellegrino Terme la durata dell’affitto è stabilita in 30 anni. E al partner privato spetterà l’onere dell’intervento di recupero dell’immobile proprietà del Comune, che ammonta a circa 500 mila euro. Il canone annuo è stato per i primi 15 anni a diecimila euro, con aumento a 20 mila euro per i restanti anni di durata della concessione. Diverso il discorso per l’edificio liberty di piazza Rosmini. I lavori di recupero per questo immobile sono stati stimati in circa 375 mila euro. E il canone annuo per l’operatore privato ammonta a 5 mila euro per i primi quindici anni, e a 12 mila euro per i restanti anni della concessione.
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PRIMO PIANO
ATTIVITÀ EDUCATIVE PER LE SCUOLE Il Polo Culturale Mercatorum e Priula organizza diverse attività rivolte alle scuole con l’obiettivo di far conoscere il ricco patrimonio del territorio. Le attività proposte spaziano dalle visite guidate ad alcuni dei luoghi chiave della storia dei tre territori, ai pacchetti da mezza giornata e una giornata da passare nei tre Comuni, fino alle proposte per la creazione
di laboratori didattici e incontri nelle classi, anche progettati su misura in base alle esigenze degli insegnanti. I percorsi ruotano intorno alle vie storiche che collegavano Bergamo all’Alta Valle Brembana: la via Mercatorum e la Strada Priula, che sono state il simbolo dell’apertura della Valle Brembana alle influenze culturali europee.
PRINCIPALI PROPOSTE DI VISITE GUIDATE PER LE SCUOLE
3
2
1
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Il borgo di Oneta e la Casa Museo di Arlecchino
2
Il borgo di Cornello e il Museo dei Tasso e della Storia postale
3
Le miniere di Dossena
È possibile scoprire tutte le altre attività educative organizzate dal Polo Culturale Mercatorum e Priula consultando il sito web www.mercatorumpriula.eu www.mercatorumpriula.eu
info@mercatorumpriula.eu
Polo Culturale Mercatorum e Priula
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Almenno, giardini riqualificati e nuovi giochi Il progetto. Una grande festa per inaugurare il parco di via IV Novembre. Giochi accessibili anche ai disabili L'investimento è stato di oltre 35 mila euro. Entro l'anno un bando per la gestione del parco e del chiosco ALMENNO S. BARTOLOMEO Dopo un intervento di riqualificazione ortato avanti dall'Amministrazione comunale con un investimento di oltre 35 mila euro, rinasce il parco giochi San Carlo in via IV Novembre del comune di Almenno San Bartolomeo. L'inaugurazione con taglio del nastro si è tenuta la scorsa domenica 9 settembre con la presenza di tante famiglie almennesi con bambini, rappresentanti dell'amministrazione comunale, i locali gruppi di Bersaglieri e Alpini, la Pro Loco, l'Avis e i Comitati Genitori Asilo Pozzi e l'Istituto Comprensivo Luigi Angelini. Un bando per la gestione del parco e del chiosco «Con questa riqualificazione – dichiara il sindaco del comune di Almenno San Bartolomeo Gianbattista Brioschi – vogliamo riconsegnare ai cittadini un area pubblica che sarà anche luogo di aggregazione e di socializzazione per i nostri bambini e ragazzi». «Sul nostro territorio – prosegue il sindaco Gianbattista Brioschi – abbiamo ben 17 tra
parchi giochi e parchi naturali, e in alcune frazioni esiste addirittura più di un parco giochi. Fare manutenzione a tutti è impegnativo e ci vogliono risorse importanti. Come amministrazioni ci siamo però prefissi di riqualificarne almeno un paio all'anno, in modo che vengano valorizzati». È prevista inoltre a pubblicazione di un bando per affidare la gestione del parco riqualificato più un chiosco con annessi servizi igienici e ristorazione che verrà prossimamente installato. «La presenza di un chiosco permetterà di presidiare il parco, rendendolo ancora più sicuro, e i gestori avranno la possibilità di organizzare eventi. La nostra intenzione è di affidarlo per tutto l'anno», ha aggiunto il sindaco di Almenno San Bartolomeo Brioschi.
Il bando
Servirà per affidare la gestione del parco e del chiosco, servizi e della ristorazione
Nuovi giochi innovativi, certificati, sicuri «Il progetto di riqualificazione – ha poi voluto sottolineare l’Assessore delegato ai Lavori Pubblici del comune di Almenno San Bartolomeo Milena Salvi – ha previsto la fornitura e la posa in opera di nuovi giochi innovativi, certificati e sicuri; il gioco è un’attività assolutamente seria, fondamentale per lo sviluppo della persona, ed è una modalità di continua sperimentazione che promuove lo sviluppo fisico, intellettuale e sociale del bambino». L'intervento al parco Ecco tutti i dettagli Sono davvero tante le nuove attrezzature installate nel rinato parco almennese. Si tratta di un castello a due torri con tre scivoli, rampe e sottostante casetta, una teleferica a pendio destinata ai ragazzi più grandi, un’altalena a due seggiolini, alcuni giochi a molla, una palestrina in legno e panchine e tavoli da pic-nic. Novità assoluta è che tutte le attrezzature, eccetto la teleferica, saranno accessibili anche ai bambini disabili.
Visite guidate al museo e al borgo di Cornello Le date Tre nuove proposte per l'autunno a partire dal mese di ottobre per il museo e il borgo CAMERATA CORNELLO Visite guidate alla scoperta del borgo medievale di Cornello dei Tasso (Camerata Cornello), tra i più belli d'Italia, e del museo che lega il suo nome alla stirpe dei Tasso pionieri del sistema postale d'Europa. È quanto verrà riproposto anche durante il periodo autunnale dal museo dei Tasso e della Storia postale. Gli appuntamenti sono fissati, come di consueto, per la prima domenica del mese. Nel dettaglio il 7 ottobre, il 4 novembre e il 2 dicembre, tutte alle ore 15. L'appuntamento è quello indicato per lo più ad un pubblico adulto.
Museo dei Tasso «Un pomeriggio – fanno sapere dal museo – alla scoperta del borgo medievale e del museo dei Tasso postali, dove è custodito il primo francobollo emesso: il penny black». Attraverso alcuni dei luoghi
ed oggetti «chiave» presenti nel borgo si vuole ricostruire la storia del luogo, che svolgeva anche il ruolo strategico di centro di mercato posto lungo la via Mercatorum che collegava Bergamo alla Valtellina e apriva la valle alla comunicazione con il Nord Europa. Tramite queste escursioni guidate si cercherà di portare all’attenzione la storia della famiglia dei Tasso, di cosa si occuparono e perché sono stati identificati come gli organizzatori del moderno sistema postale, anche con il supporto di alcuni oggetti presenti in museo, che saranno utilizzati per delineare l’importanza della comunicazione di oggi in rapporto ai sistemi organizzati dai Tasso. Per informazioni o prenotazioni è possibile contattare il numero: 0345/43479; E-Mail: info@museodeitasso.com.
Municipio di Almenno San Bartolomeo FOTO MARIO ROTA
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Frana Gerosa-Blello La strada riaprirà, cantiere in autunno Viabilità. Disagi per la frana che a maggio ha interrotto collegamenti tra Gerosa e il Comune di Blello. Fondi da Regione, Comune e BIM. Il cantiere partirà in autunno VAL BREMBILLA Una frana lo scorso 21 maggio ha interrotto la strada che collega Gerosa (frazione del Comune di Val Brembilla) al comune di Blello. La notizia è che ora grazie ai fondi messi a disposizione da Regione Lombardia, dal Bacino Imbrifero Montano (BIM) e dal Comune, la strada potrà riaprire. Tre mesi fa la strada in località Piazzola è letteralmente ceduta facendo sprofondare circa 300 metri cubi di terra e materiale vario. Per riqualificarla sarà dunque necessario un investimento da parte di più enti pubblici e privati di 143 mila euro, così ripartiti: 90 mila euro da Regione Lombardia, 24 mila euro circa dal Comune di Val Brembilla, 28 mila euro circa dal BIM Bergamo. Disagi per cittadini e aziende
Ma c’è la strada alternativa Per poter ovviare al problema dei disagi alla viabilità residenti e aziende del territorio hanno potuto fare affidamento su un percorso alternativo ma molto più lungo, transitando dal territorio di Berbenno in Valle Imagna. Inoltre, come dichiarato alla stampa dal primo cittadino di Val Brembilla, il sindaco Damiano Zambelli: «non potendo usufruire della situazione di somma urgenza nelle procedure per la sistemazione si interverrà con la normale prassi, con i tempi delle procedure della pubblica amministrazione». Progettazione a settembre E poi il via al cantiere Di questo si è discusso nell’ultimo Consiglio Comunale di Val Brembilla riunito a fine agosto. La seduta straordinaria sta-
ta necessaria per apportare le dovute modifiche al Piano delle Opere Pubbliche (POP) per avviare la progettazione dell’intervento di ripristino della viabilità interrotta. Il provvedimento di modifica è stato approvato all’unanimità. «L’importanza di questo collegamento ci ha indetto ad accelerare il più possibile la ricerca dei fondi per l’intervento. Sono stati chiesti e ottenuti contributi e il prossimo step è la progettazione e l’esecuzione dell’intervento», ha dichiarato il sindaco di Val Brembilla Damiano Zambelli. A conti fatti tutta la parte progettuale che riguarda l’intervento potrebbe concludersi entro il mese di settembre. Quindi l’avvio del cantiere potrebbe avvenire con buone probabilità durante il prossimo periodo autunnale.
La frana in Val Brembilla FOTO MARIO ROTA
Mirasole 13 agosto 2018: 1° compleanno!
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Frana sulla Sp1 in stallo, cittadini preoccupati Viabilità. Dopo la frana di giugno circa 6 mila metri cubi di terra incombono sulla SP1 verso il Passo San Marco E Mezzoldo resta parzialmente isolata, così sale la preoccupazione. La Provincia attende il progetto esecutivo MEZZOLDO Aumenta il disagio e la preoccupazione nei confronti delle condizioni in cui versa la SP1 Lenna – Mezzoldo, che da ormai diversi mesi risulta interrotta a causa di una maxifrana nel tratto tra Piazzatorre e Mezzoldo. La chiusura della strada spinge il traffico diretto al Passo San Marco verso una strada secondaria, una via comunale stretta e tortuosa, il cui passaggio a senso unico alternato, vieta l'accesso ai mezzi pesanti e il transito dei pullman a loro rischio. Stagione turistica negativa «Considerato il forte traffico di questi mesi estivi verso il Passo San Marco di automobili, moto e biciclette, è facile immaginare l’enorme disagio che si è creato nel percorrere questa variante a affermato Gianni Molinari, portavoce del malessere di gran parte della comunità di Mezzoldo. Senza contare incidenti, discussioni verbali fra conducenti per diritto di precedenza nella strettoia delle Piazzole a Piazzatorre, ma soprattutto il disturbo ed il pericolo per gli abitanti di questa
piccola frazione, ormai stanchi di subire rumori e smog e di assistere continuamente a manovre acrobatiche fra automobilisti». Quello che preoccupa maggioramente della frana sono i seimila metri cubi di terra e alberi che potrebbero franare in futuro e la presenza di due tralicci di due linee elettriche. La messa in sicurezza si prospetta rischiosa e molto costosa, tutti motivi per i quali la strada provinciale continuerà a rimanere inaccessibile ancora per un bel po', nel malcontento generale delle località interessate. «Sono pienamente giustificate le lamentele ed il malumore degli automobilisti e dei commercianti della zona perché, eccetto per alcune sommarie spiegazioni, tutto va avanti nel totale riserbo e intanto la stagione turistica passa lasciando dietro di sé un ricordo negativo», ha aggiunto Molinari.
ma che ci sta particolarmente a cuore, nella speranza che venga risolto quanto prima, perché si avvicina in fretta l’inizio delle scuole ed anche i nostri ragazzi che scendono a Valle saranno penalizzati». La Provincia risponde Immediata la risposta del Sindaco del comune di Mezzoldo, Raimondo Balicco: «Continuo a spiegare le ragioni dei ritardi ma mi trovo in difficoltà per le proteste di paesani e villeggianti. Siamo in attesa che la Provincia inizi i lavori assicurati durante gli incontri per evitare i disagi alla comunità, ai villeggianti e al traffico del Passo». «Attualmente siamo in attesa di un progetto esecutivo specializzato e fino a quando non saremo in grado di garantire la sicurezza del percorso, sarà assolutamente necessario ricorrere alla strada alternativa – è la risposta del vicepresidente della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi –. Il disagio è molto – sottolinea – ma allo stesso tempo il rischio è concreto e palese, sono certo che abitanti e villeggianti potranno comprendere la situazione».
Cittadini preoccupati Una preoccupazione che coinvolge anche le famiglie: «Ci aspettiamo al più presto dei chiarimenti ed informazioni più precise su questo proble-
Cardiologia
Specialità ambulatoriali fruibili con il S.S.N. Otorinolaringoiatria
Visite cardiologiche ed angiologiche - Riabiliazione Elettrocardiografia - Test da sforzo - Ecocolordoppler cardiaco e vascolare - Holter cardiaco e pressorio
Endocrinologia
Visite endocrinologiche
Medicina fisica e riabilitazione
Visite fisiatriche - Riabilitazione e Logopedia Riabilitazine in acqua - Locomozione robotizzata Ausilio robotizzato arto superiore - Dispositivo robotico arti inferiori e tronco - Realtà virtuale - Onde d’urto focalizzate - Elettromiografia - Idroterapia Terapie fisiche ed inalatorie
Medicina interna
Visite diabetologiche e dietologiche
Neurologia
La frana sulla Strada provinciale 1 Lenna-Mezzoldo FOTO MARIO ROTA
Visite neurologiche - Elettroencefalografia Visite U.V.A. Unità di Valutazione Alzheimer
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Visite otorinolaringoiatriche
Pneumologia
Visite pneumologiche - Riabilitazione respiratoria Spirometria - Spirometria globale con tecnica pletismografica Test broncodilatazione farmacologica - Test alla metacolina - Monitoraggio saturazione arteriosa - Test del cammino Polisonnografia
Urologia
Visite urologiche - Ecografia
Diagnostica per immagini - RMN
Radiodiagnostica Mammografia Ortopantomografia e TAC dentale - Ecografia polispecialistica Mineralometria Ossea Computerizzata - Risonanza Magnetica Nucleare
Punto prelievi
senza prenotazione - da lunedì a venerdì ore 8.00 - 9.00
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Maga Skymarathon nel segno di Minoggio Corsa in montagna. Il canobbino della Valetudo Serim per la seconda volta sul podio sul traguardo di Serina Al femminile vince Silvia Boroni. Nella stessa giornata anche Skyrace e gara Ultra. 387 gli iscritti alle tre prove VAL SERINA Undicesima edizione della Maga Skymarathon nel segno di Cristian Minoggio che vince per la seconda volta sul traguardo di Serina. Il canobbino della Valetudo Serim ha completato il percorso di 39 km e 3000 metri di dislivello positivo in 4h47'06”. Al femminile Silvia Boroni vince in 7h26'07”. Sui 101 iscritti in 95 si sono presentati ai nastri di partenza della gara targata ASD Maga. In totale sono stati 387 gli iscritti alle tre prove. Trionfano Minoggio e Boroni alla Maga Skymarathon Un lungo viaggio in solitaria, questa è stata la Maga Skymarathon per Cristian Minoggio, che si è presentato in completa solitudine sul traguardo di Serina, con il finish time di 4h47'06”, uno dei migliori tempi mai fatti segnare alla skymarathon della Val Serina. In seconda posizione un'altra aquila Valetudo, il bergamasco di Colere Clemente Belingheri, che ha stoppato le lancette su 5h25'23”. Terzo posto per Giambattista Micheli del team Carvico Skyrunning in 5h26'53”. Nella top ten Stefano Tavola, Alessandro Colombi, Diego Cortinovis, Matteo Longhi, Loris Bonzi, Maurizio Merlini e Matteo Caglioni. Nella prova femminile la prima a transitare sotto lo striscione d'arrivo è stata Silvia Boroni in 7h26'07”. Sul podio a
farle compagnia Maria Panseri (Atletica Presezzo), seconda in 8h15'56”, e Cristina Durante (Carvico Skyrunning), terza in 8h40'10”. Quarta classificata Silvia Marcon. Nella stessa giornata si sono disputate anche la Maga Skyrace di 24 km e la Maga Ultra Skymarathon di 50 km valida come finale delle Skyrunner Italy Series - Ultra. Gli eventi sono organizzati dall'ASD Maga resieduta da Davide Scolari. Simukeka e Brambilla conquistano la Maga Skyrace Sul percorso Maga Skyrace di 24 km e 1450 metri di dislivello positivo della Maga Skyrace, con partenza a quota 1600 alle pendici del pizzo Arera, hanno gareggiato 202 atleti a fronte dei 213 iscritti. Veniamo alla cronaca. Un terzetto formato dai Valetudo Serim Jean Baptiste Simukeka – ruandese – e Dennis Bosire Kiyaka – keniano – e dal fondista dell'Esercito Sergio Bonaldi. è subito passato al comando. I tre hanno attaccato insieme anche la salita dell'Alben ma a metà di quest'ultima asperità di giornata Bonaldi si è fatto leggermente staccare. Jean Baptiste Simukeka ha tagliato per primo il traguardo di Serina fermando il tempo su 2h22'29”. Un solo secondo di distacco per Dennis Bosire Kiyaka che si prende la medaglia d'argento. Al terzo posto
gli applausi sono per l'azzurro Sergio Bonaldi, “local” di Serina, che ha chiuso in 2h24'22”. Nella top ten Danilo Brambilla, Elia Balestra, Paolo Poli, Paolo Colleoni, Luca Rota, Daniele Carobbio e Adriano Ticozzelli. Per il secondo anno consecutivo Martina Brambilla (Vam Race), brianzola residente in Val Sassina, si è imposta alla Maga Skyrace. 3h10'08” il tempo che le è valso la vittoria. In seconda posizione la scialpinista della Carvico Skyrunning Paola Pezzoli con il finish time di 3h16'02. Medaglia di bronzo al collo della giovane di Oltre il Colle Laura Tiraboschi che ha completato la prova in 3h30'17”. Fra le migliori dieci Helene Papetti, Silvia Ottaviano, Jessica Regazzoni, Arianna Mariani, Alejandra Hernandez, Lelia Maria Camanini e Chiara Spreafico. Una Maga «Ultra» Sulla nuovissima distanza di 50 km e 5000 metri di dislivello positivo della Maga Ultra Skymarathon il più veloce è Riccardo Faverio (Gs Orobie), che si toglie lo sfizio di conquistare la prima edizione della gara di casa in versione ultra. Nella gara in rosa è l'aquila Valetudo Cecilia Pedroni ad entrare per prima nell'albo d'oro della manifestazione mandata in scena dall'Asd Maga di Davide Scolari. La gara era valida come finale del circuito Skyrunner Italy Series – Sky Ultra.
Focus
La Maga Ultra Skymarathon «gara della vita» per Faverio VAL SERINA «La gara della vita» l’ha definita il vincitore Riccardo Faverio. Ha portato a termine la ultra in 7h44’45”. Luca Carrara, protagonista di una stagione a livelli altissimi, è arrivato sotto l’arco del traguardo in 7h52’06”. Sul terzo gradino del podio Paolo Longo in 7h56’39”. Nei migliori dieci di questa prima edizione della Maga Ultra Skymarathon troviamo anche Michele Tavernaro, Luca Picinali, Mario Ruggiero, Alex Viciani, Matteo Bolis, Roberto Longhi e Andrea Grilli. Volgendo lo sguardo alla pro-
va femminile, la dominatrice di questa durissima gara è stata Cecilia Pedroni, gazzella del team Valetudo Serim, che ha stoppato le lancette su 9h16’35”. Seconda classificata Cristiana Follador (La Sportiva) con il finish time di 9h32’32’. Terza Patrizia Pensa (Pol. Besanese), medaglia di bronzo ottenuta con il crono di 9h35’57”. Ai piedi del podio Chiara Broggio (Libertas Forno) che ha fatto registrare il tempo finale di 9h46’28”. Finale Skyrunner Italy Series La Maga Ultra Skymarathon
era valida come finale del circuito Skyrunner Italy Series della sezione Ultra Sky, della quale possiamo dunque annunciare i vincitori: si tratta di Luca Carrara (team Salomon) e Cristiana Follador (team La Sportiva); le premiazioni ufficiali del circuito si disputeranno a Bellagio nel mese di ottobre, riunendo i vincitori delle varie specialità. «Stavo benissimo oggi, è una di quelle giornate che capitano una volta ogni tre anni. Sognavo di arrivare sul podio di questa gara ma la vittoria non l’avevo messa in conto. E in-
Eventi organizzati dall'ASD Maga FOTO MICHELANGEOLO OPRANDI
vece, a 49 anni, è arrivata. Sicuramente nella mia carriera questo è il risultato più emozionante, il coronamento di tanti sacrifici. Entrare per primo nell’albo d’oro della Maga Ultra Skymarathon nella mia Serina è qualcosa di indescrivibile», ha commentato Faverio. Numeri delle gare Alla Ultra hanno partecipato 68 concorrenti sui 73 iscritti (si partecipa solo dopo l’approvazione del curriculum sportivo da parte del comitato organizzatore). Complessivamente, sulle tre gare, il totale degli iscritti all’edizione 2018 è stato di 387. Grande soddisfazione dunque per l’ASD Maga che, chiuso il sipario sull’undicesima edizione, tornerà presto al lavoro in vista del «progetto Mondiale 2019».
Corsa in montagna FOTO MICHELANGELO OPRANDI
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Renso torna a Dossena per «The Carpenter» Il film. Dopo il successo di Kastriota il regista veronese Steven Renso torna in Valle Brembana per un nuovo cortometraggio. The Carpenter sarà una pellicola a metà tra un horror e un thriller. Il primo ciak in inverno DOSSENA Dossena torna ad essere il set cinematografico per il nuovo film del regista veronese Steven Renso intitolato «The Carpenter». Già lo scorso anno Kastriota, il cortometraggio storico presentato da Klodjo Production che narrava le gesta dell'eroe nazionale albanese Gjergj Kastriota Scanderbeo aveva posto l'incontaminato paesaggio brembano al centro dell'attenzione mediatica nei Balcani. E già da febbraio il progetto cinematografico è stato rimbalzato in tutte le maggiori testate giornalistiche del territorio, captando l'attenzione di ben 136 testate e spiccando all'interno di tre festival internazionali – tra cui il Tirana Film Festival – e di svariate interviste firmate Rimi Beqiri, realizzate per le maggiori emittenti nazionali Albanesi Top Cannel e Tv Clan. Le riprese della pellicola partiranno in inverno. «In seguito all'esperienza molto positiva dello scorso anno con Kastriota abbiamo deciso di compiere un passo in avanti – ha spiegato il regista
Steven Renso –. The Carpenter sarà un lungometraggio ambientato ai giorni nostri, una pellicola a metà tra un horror e un thriller. Prodotto e distribuito dalla Premiere Film The Carpenter è l' avvincente storia di un militare reduce dalla guerra del Kosovo, che dopo un periodo passato tra criminalità e malavita, decide di trasferirsi a vivere in un piccolo paese di montagna insieme alla figlia. Un personaggio affascinante, che nonostante si sia macchiato di numerosi reati e violenze, possiede un suo codice morale che non lascia spazio per i compromessi, una sorta di antieroe – al contrario del mitico Kastriota – il cui passato burrascoso tornerà presto, con gli interessi, a farsi sentire. «Una storia che si imbatte in una piccola realtà: quella del paese a cavallo tra Val Serina e Brembana, il 98% del film sarà girato a Dossena mentre il restante a Verona, all'interno dello stadio. Parte del budget verrà raccolta durante i prossimi mesi attraverso il coinvolgimento di tutte le aziende o le realtà interessate a pubbliciz-
zarsi e ad investire per questo tipo di progetto». A breve artirà la campagna di viral marketing e da ottobre il crowfunding grazie anche al supporto del famoso youtuber e recensore di film Matioski. Da fine mese via anche alla diffusione del video di sponsorizzazione della campagna, con l'esclusiva partecipazione di Davide Gambarini, già volto noto e tra i personaggi di spicco in Kastriota. Questa serie di step mirano alla massima divulgazione del progetto, un'occasione unica anche per promuovere in tutta Italia e all'estero, si punta infatti ad una distribuzione verso mercati importanti tra cui il Festival de Cannès e la Mostra del Cinema di Venezia. «Con Steven Renso abbiamo concretizzato la collaborazione per la realizzazione di un nuovo film ambientato nel nostro paese, una buona occasione per far conoscere il territorio e le sue caratteristiche – è stato il commento del sindaco di Dossena Fabio Bonzi –. Ci sono molti modi per valorizzare il territorio. Uno fra questo è senz'altro la cinematografia».
Steven Renso e il suo staff sul set
ALLA SCOPERTA DELLE MINIERE DI DOSSENA
INFORMAZIONI O PRENOTAZIONI 333/4299835 www.minieredidossena.wordpress.com minieredossena@gmail.com @minieredossena
ORARI DI APERTURA Ogni domenica da aprile a ottobre dalle 14 alle 18. Tutti i giorni per gruppi superiori alle 10 persone. (prenotazioni obbligatorie). Su richiesta servizio bus navetta.
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Mela Valle Brembana, sagra dai mille colori La kermesse. Torna anche quest'anno il prossimo 20 e 21 ottobre in Alta Valle Brembana. Sarà la nona edizione organizzata dai soci dell'AFAVB: l'associazione che da oltre vent'anni riunisce i frutticoltori e agricoltori brembani PIAZZA BREMBANA Il «tempo delle mele» è ormai maturo, come i frutti che copiosi stanno colorando centinaia di frutteti in tutta la Valle Brembana. I soci dell’Associazione Frutticoltori Agricoltori Valle Brembana (AFAVB) sono pronti ad affrontare con entusiasmo la fase cruciale della stagione coltiva 2018 e propongono il 20 e 21 ottobre a Piazza Brembana la nona edizione della Sagra della Mela. Un appuntamento cresciuto negli anni all’insegna delle tipicità a chilometri zero, che unisce a promozione e vendita delle pregiate Mele Val Brembana la valorizzazione del territorio e dell’enogastronomia, coinvolgendo migliaia di visitatori, ma anche decine di ristoranti con menù a tema e proponendo attività didattiche, tecniche e ricreative.
L’AFAVB, nata formalmente nel 2007 a Moio de’ Calvi, vanta oltre vent’anni di impegno. In questi anni sono state messe a dimora in Valle Brembana decine di migliaia di nuove piante, soprattutto melo, ma anche pero, pesco, albicocco, ciliegio, susino e actinidia (kiwi). Un impegno che ha reso possibile il recupero di molti terreni altrimenti abbandonati. La consulenza di tecnici esperti ha consentito di selezionare negli anni una qualità di alto livello, ottimizzando la resa dei frutteti e valorizzando al meglio le proprietà dei terreni. Le analisi hanno confermato che la Valle Brembana ha ottime peculiarità, addirittura superiori a quelle di zone più rinomate. La sede è stata messa a disposizione dal Comune negli spazi dell’Asilo don A. Calvi.
Per segnalare la qualità e la genuinità delle Mele della Val Brembana, è nato uno specifico marchio di tutela. La vistosa scelta cromatica mette in evidenza i colori della natura e quelli delle varietà coltivate: Golden, Gala, Red Delicious, Renetta e Topaz. «Sono anche i colori – sottolinea Pinuccio Gianati, presidente del gruppo dal 2017 e successore della storico iniziatore Davide Calvi – della maschera di Arlecchino, biglietto da visita della Val Brembana e del territorio bergamasco». Ogni anno i Frutticoltori partecipano ad aggiornamenti tecnici legati a potatura, dirado e trattamento e da un paio d’anni hanno sviluppato un progetto dedicato al biologico. In tale contesto si inserisce la visita di una folta delegazione, domenica 2 settembre, alla Sorgente
Biologica Osti di Spormaggiore (Trento), con particolare attenzione ai frutteti (mele, pere, noci e piante antiche) coltivati con il solo metodo bio. Appuntamento principe è la Sagra della Mela, che torna a Piazza Brembana sabato 20 e domenica 21 ottobre, organizzata dall’AFAVB in collaborazione con Comune ed Altobrembo. Nelle due giornate sono in programma un convegno dedicato alle antiche varietà di mela ed all’opportunità di promuovere il territorio attraverso l’enogastronomia, animazione e merenda a tema per i bambini con il fascino dei burattini di Virginio Baccanelli e dimostrazioni tecniche di coltivazione e potatura del melo, concorsi per le mele e le torte più buone, decine di stands con i prodotti a chilometri zero della Valle Brembana.
Associazione Fruttiscoltori Agricoltori Valle Brembana (AFAVB)
Arte e storia nella valle dell'Olmo Riproposto il corso di formazione Il progetto Le Terre dei Baschenis Iscrizioni al nuovo corso di formazione entro il 21 settembre ALTA VALLE BREMBANA Mancano pochi giorni per la chiusura delle iscrizioni al corso per animatori locali ideato nell'ambito del progetto Le Terre dei Baschenis. Il 21 settembre scade il termine per l'iscrizione al corso dal titolo Arte e Storia nella Valle dell'Olmo che si rivolge in particolar modo ai
giovani residenti e operatori della Valle motivati a lavorare nell'ambito dell'accoglienza turistica. Il corso (20 ore) fornirà conoscenze approfondite su temi di arte e storia e una visione ampia e generale del contesto sociale, urbanistico, devozionale dell'area dell'Altobrembo. Proposto in continuità con il corso Viaggio nelle Valli Averara e Stabina e promosso dalle Amministrazioni dei Comuni con il patrocinio della Provincia di Bergamo e della Comunità Montana, sarà tenuto
da esperti del Centro Storico Culturale Valle Brembana e dell'Associazione Guide Giacomo Carrara di Bergamo. Il costo è di 30 euro. Alla fine del percorso i partecipanti riceveranno un attestato di frequenza. «Valorizzare i beni culturali e sensibilizzare gli abitanti alla conoscenza della storia e dell'arte locale sono i requisiti base da cui è partito questo progetto. Ora nasce l'esigenza di sviluppare e far conoscere le azioni già realizzate, ottimizzando le risorse disponibili e
creando nuove modalità e occasioni di fruizione. Le passeggiate culturali a cura dagli animatori locali, che hanno avuto esordio già lo scorso inverno con un buon riscontro di pubblico, dimostrano come questo modo di vivere il turismo a contatto con il territorio, alla scoperta non solo delle bellezze naturalistiche, degli intrattenimenti sportivi e dei prodotti enogastronomici, ma anche del patrimonio culturale locale, si sta diffondendo anche in Valle Brembana», dichiara Gino Quarteroni, sindaco di Ornica.
Progetto le Terre dei Baschenis
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INFORMAZIONI PUBBLICITARIE
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ANALISI, COMMENTI E LETTERE Il commento
L'editoriale
Testimone, teste, obbligo di testimoniare, sanzioni
S
E UNA PERSONA CHIAMATA A TESTIMONIARE NEL CORSO DI UN PROCESSO CIVILE O PENALE NON SI PRESENTA QUALI SONO LE CONSEGUENZE LEGALI DI TALE ASSENZA? La testimonianza costituisce un dovere, imposto ex lege, a cui la persona regolarmente non può assolutamente sottrarsi. Innanzitutto, va detto che la richiesta di testimonianza viene messa a conoscenza del testimone con una lettera raccomandata a.r., ovvero con una intimazione che può essere notificata anche mediante l’Ufficiale Giudiziario, ovvero può notificata o recapitata dal soggetto che ne chiede l’escussione (l’Avvocato, oppure il Pubblico Ministero). Il teste, che è stato regolarmente citato per rendere testimonianza nell’ambito di un processo, ha l’obbligo di presentarsi avanti l’Autorità Giudiziaria. Una volta citato, infatti, il testimone ha l’obbligo di presentarsi e di rispondere secondo verità alle domande che gli sono rivolte, salvo il caso che il testimone abbia il diritto/facoltà di potersi astenere (ad esempio: se il testimone è un parente stretto). Quali sono, invece, le conseguenze legali se una persona, che è stata regolarmente citata a testimoniare nel corso di un processo civile o penale, non si presenta? Se, tuttavia, il testimone citato risulta/risulterà impossibilitato a presenziare per fondate ragioni (per es. malattia, viaggio, lavoro, ecc…), lo stesso testimone deve far pervenire, tempestivamente, al Pubblico Ministero, all’Avvocato o alla Cancelleria del Giudice presso il quale si tiene la causa, una valida giustificazione scritta o un certificato medico, ovvero altro valido atto o documento che attesti il giustificato impedimento. In tal caso, il Giudice, se riterrà fondato l’impedimento, disporrà una nuova citazione per altra successiva udienza, alla quale il testimone dovrà, comunque e necessariamente, presentarsi. Se, per ipotesi, invece, il testimone non si presenta e non giustifica il proprio legittimo impedimento, può subire – secondo valutazione del Giudice – una sanzione. Lo stesso Giudice, inoltre, può disporre, nei confronti del testimone assente e “non giustificato”, l’accompagnamento coattivo: ossia, in occasione della successiva udienza fissata per escutere il teste, egli verrà prelevato dalla propria abitazione o dal proprio domicilio dalla Forza Pubblica (Carabinieri, Polizia, ecc ...) e portato davanti al Giudice.
alla quale, però, è stata affermata una “deroga rispetto alla deroga”, se così si può dire, laddove “… il prossimo congiunto dell’imputato, il quale sia persona offesa dal reato insieme ad altro soggetto estraneo al rapporto familiare, non ha facoltà di astenersi dal deporre, stante l’inscindibilità delle sue dichiarazioni, anche relative al soggetto non prossimo congiunto, e la necessità di una rappresentazione completa ed esaustiva di quanto a sua conoscenza …”.
I PROSSIMI CONGIUNTI POSSONO ASTENERSI DAL TESTIMONIARE. L’obbligo di rendere testimonianza subisce, però, una deroga laddove il testimone sia un prossimo congiunto. In tale prospettiva, difatti, va letto l’art. 199 del codice di procedura penale, il quale, per l’appunto, derogando alla regola dell’obbligatorietà della deposizione testimoniale, prevede espressamente che “i prossimi congiunti dell’imputato non sono obbligati a deporre”. La ratio della disposizione è proprio quella di non mettere il familiare del reo di fronte ad un terribile aut-aut, ossia dinanzi alla sofferta scelta tra mentire o danneggiare inevitabilmente il proprio congiunto. Ma vi è, però, un ulteriore motivo, di stampo prettamente giuridico, che è sotteso alla detta scelta legislativa: il fine/obbiettivo che il legislatore si è prefissato, allorquando ha redatto tale norma, è anche quello di scongiurare l’insorgere di false testimonianze che, essendo rese con lo scopo di evitare un inevitabile nocumento nella libertà del prossimo congiunto, non sarebbero, comunque, punibili ex art. 384 codice penale.
INDENNITÀ E RIMBORSI Il testimone ha diritto a ottenere un’indennità, che varia a seconda della distanza tra la residenza del testimone e l’Ufficio Giudiziario ove si deve svolgere il processo per rendere la testimonianza. Le indennità e i rimborsi per le spese di viaggio spettanti ai testimoni e ai loro accompagnatori, sono corrisposte dietro apposita domanda del testimone. Gli interessati devono presentare la domanda all’Autorità presso cui sono stati chiamati a testimoniare entro i termini stabiliti ex lege ovvero – se Dipendenti Pubblici – entro i termini stabiliti dal Regolamento interno. Ai testimoni minori di anni quattordici non spetta alcuna indennità. Ai dipendenti pubblici, chiamati come testimoni per fatti inerenti al servizio, spettano il rimborso spese e le indennità dovute per legge, salva l’eventuale integrazione, sino a concorrenza dell’ordinario trattamento di missione, corrisposta dall’amministrazione di appartenenza e, comunque, deve farsi riferimento all’eventuale Regolamento interno dell’Amministrazione.
DEROGA ALLA DEROGA - TESTIMONIANZA – CASSAZIONE PENALE: IL PROSSIMO CONGIUNTO DELL’IMPUTATO, ANCHE SE TESTIMONE, NON PUÒ ASTENERSI DAL DEPORRE. Il particolare argomento circa la possibilità per il prossimo congiunto di astenersi dal testimoniare è stato oggetto di una singolare questione affrontata di recente dalla Suprema Corte di Cassazione, Sezione Penale (Corte di Cassazione - Quinta Sezione Penale, Sentenza 8 febbraio - 20 marzo 2017, n. 13529), in base
Nella fattispecie in esame, un soggetto veniva condannato dalla Corte d’appello per minaccia grave in un unico contesto con più vittime, avvenuta con l’uso di un coltello e di una mannaia. Avverso la sentenza di condanna proponeva ricorso per Cassazione il difensore dell’imputato, per violazione dell’articolo 199 del codice di procedura penale, ossia per mancato avviso al prossimo congiunto, chiamato a testimoniare contro il fratello, della facoltà di astenersi dal deporre, nonostante rivestisse la qualità di testimone (e non anche di persona offesa). La Cassazione, a tal proposito, ha affermato che: “l’unitarietà della condotta ascritta all’imputato, rende inscindibili le dichiarazioni del congiunto obbligato a deporre. La ratio della facoltà di astensione dal deporre si identifica, infatti, nella finalità di prevenire l’eventualità di false testimonianze, sicché, come non riguarda i coimputati del prossimo congiunto del testimone, così non riguarda l’imputato di un’unica condotta plurioffensiva, nei casi in cui la legge esclude la facoltà di astensione del congiunto, poiché all’obbligo di deporre – e di dire la verità – non può che conseguire la necessità di una rappresentazione completa ed esaustiva di ciò che è a conoscenza del testimone”. Tale statuizione della Suprema Corte di Cassazione va ricercata, secondo la consolidata giurisprudenza della stessa Corte, nel fatto che “l’omissione dell’avvertimento relativo alla facoltà per i prossimi congiunti dell’imputato di astenersi dal deporre determina una nullità solo relativa, che, come tale, deve essere eccepita immediatamente dalla parte che assiste alla deposizione e comunque, a pena di decadenza, entro i termini fissati all’articolo 181 del codice di procedura penale”. Insomma, l’opposizione/eccezione doveva essere immediata e contestuale e, pertanto, la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso e condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali.
Giorgio Rossi Avvocato in Bergamo Commenti e lettere Per inviare un tuo commento, per suggerire un tema o per una lettera scrivi a: intervalli.redazione@gmail.com
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LUCA TIRONI L'EDITORE
PROSEGUE DALLA PRIMA i chiederete come mai questo titolo. Dopo aver ascoltato un’intervista ad Indro Montanelli, mai argomento mi sembra di attualità come oggi. Perché scrivo che l’Italia è un Paese senza memoria, perché nessuno o pochissime persone studiano la storia del nostro Paese. Se avessimo il coraggio di chiedere ad una persona qualcosa circa la nostra storia rimarremmo allibiti circa l’ignoranza sull’argomento. Per cui quale futuro per l’Italia? Come propriamente detto da Montanelli per l’italia nessuno perché ignora il proprio ieri e non se ne cura. Un grande giornalista Ugo Ietti, sempre citato da Montanelli, disse che l’Italia è un Paese di contemporanei perché non ha memoria. È un Paese che ha una storia straordinaria ma non la studia, e un Paese ignaro di se stesso. Per gli Italiani ci sarà sicuramente un futuro brillantissimo, ma per gli Italiani per l’Italia no. Gli italiani sono i meglio qualificati ad entrare in un calderone multinazionale perché non hanno esistenze nazionali. Hanno dei mestieri eccezionali, in Europa siamo i migliori calzolai, sarti, cuochi. Nei mestieri servili e non solo in quelli anche scientifici siamo imbattibili ma quando avremo dei posti europei veramente attrezzati. L’italia no. Perché scrivo che l’Italia è un Paese senza memoria, perché nessuno o pochissime persone studiano la storia del nostro Paese. Se avessimo il coraggio di chiedere ad una persona qualcosa circa la nostra storia rimarremmo allibiti circa l’ignoranza sull’argomento. Per cui quale futuro per l’Italia? Come propriamente detto da Montanelli per l’italia Nessuno perché ignora il proprio ieri e non se ne cura. Un grande giornalista Ugo Ietti, sempre citato da Montanelli, disse che l’Italia è un Paese di contemporanei perché non ha memoria. È un Paese che ha una storia straordinaria ma non la studia, e un Paese ignaro di se stesso. Per gli Italiani ci sarà sicuramente un futuro brillantissimo, ma per gli Italiani per l’Italia no. Gli italiani sono i meglio qualificati ad entrare in un calderone multinazionale perché non hanno esistenze nazionali. Hanno dei mestieri eccezionali, in Europa siamo i migliori calzolai, sarti, cuochi. Nei mestieri “servili” e non solo in quelli anche scientifici siamo imbattibili ma quando avremo dei posti europei veramente attrezzati. L’italia no. Questo perché per esempio gli Italiani che andranno in Germania diventeranno Tedeschi. Gli Italiani non sono gli Ebrei che da duemila anni difendono la loro entità pur essendo sparpagliati in tutto il mondo e perseguitati. Gli Italiani alla seconda generazione sono assimilati dovunque vadano. E questo è un difetto e una virtù Concludeva Montanelli, per l’Italia non vedo un futuro mentre per gli Italiani ne vedo uno brillante. Queste parole ci devono fare riflettere molto. Ci devono spronare a conoscere la nostra storia che, come detto sopra, non ha eguali nel mondo. Come sempre sostengo gli Italiani non studiano la loro storia, ma come colpevolizzarli? Del resto l’Italia non ha un’entità nazionale. Ci hanno provato i Savoia nel 1700 a cercare di costruirgliela, ma le Nazioni che dominavano l’Europa (Francia, Spagna, Austria e Papato) gliel’hanno sempre impedito in quanto faceva più comodo un’Italia disgregata che una Italia unita. Lascio un piccolo suggerimento, studiamo la nostra storia, e in questo il Corriere della Sera sta riproponendo la Storia d’Italia curata da Montanelli, come inserto al suo giornale. Direi un’opera straordinaria che merita di essere letta in quanto riproposta con una metodologia non didattica ma di comune approccio per tutti. Commenti e lettere Per inviare un tuo commento, per suggerire un tema o per una lettera scrivi a: intervalli.redazione@gmail.com
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ANALISI, COMMENTI E LETTERE L'analisi infortunio o malattia professionale, poiché la procedura viene gestita dall’INAIL».
L'assenza per malattia Cosa deve fare il lavoratore
Cosa succede se il lavoratore risulta assente alla visita medica di controllo? «In caso di assenza alla visita medica di controllo domiciliare, il dipendente viene invitato a presentarsi, in una data successiva indicata dall’Istituto, presso gli ambulatori della Struttura territoriale dell’INPS di competenza; egli è esonerato dal presentarsi solo nel caso in cui abbia già ripreso l’attività lavorativa. Per non incorrere in sanzioni disciplinari, il dipendente deve comunque fornire una valida giustificazione dell’assenza alla visita medica di controllo».
L
o stato di malattia di un lavoratore dipendente comporta l’osservanza di alcune procedure, per far sì che questa gli venga correttamente riconosciuta dal datore di lavoro e indennizzata dall’Istituto Assicuratore (INPS). Vediamo quali sono i passi da seguire con Marcello Razzino, Consulente del Lavoro, socio dello Studio Associato Lavoro e Previdenza, con uffici a Bergamo e Casazza. Il lavoratore, che a causa dello stato malattia è impossibilitato a presentarsi al lavoro, deve rispettare determinate procedure. Ci può illustrare quali sono? «Per prima cosa, il lavoratore deve rivolgersi al proprio medico curante, il quale, una volta accertato lo stato di malattia, deve redigere il certificato medico e trasmetterlo con modalità telematica all’INPS; tale adempimento, previsto anche in caso di ricovero in una struttura ospedaliera, deve essere eseguito immediatamente o al massimo entro il giorno successivo, qualora la visita sia avvenuta presso il domicilio del dipendente. In secondo luogo, il lavoratore deve prendere nota del numero di protocollo del certificato telematico e comunicarlo, quanto prima possibile, al datore di lavoro, il quale potrà successivamente scaricare il certificato direttamente dal Sito Internet dell’Istituto. Infine, il dipendente deve controllare la correttezza dei propri dati anagrafici e del proprio indirizzo di reperibilità indicati sul certificato medico, e rispettare le fasce orarie di reperibilità, al fine di favorire lo svolgimento delle visite di controllo». Il certificato cartaceo, che veniva rilasciato in precedenza, non è più previsto? «Il certificato cartaceo di malattia è previsto esclusivamente quando non è tecnicamente possibile la trasmissione telematica. In questo caso, il lavoratore dovrà consegnare il certificato cartaceo all’INPS (o inviarlo tramite raccomandata), entro due giorni, oltre a trasmetterlo al proprio datore di lavoro.
Marcello Razzino Consulente del Lavoro È doveroso però precisare che tale ipotesi è ormai estremamente residuale». Da quale momento l’INPS riconosce l’inizio della malattia? «L’INPS riconosce la prestazione di malattia, ai lavoratori assicurati per la specifica tutela previdenziale, dal giorno di rilascio del certificato. La legge stabilisce, infatti, che il medico non può certificare giorni di assenza precedenti alla visita». Da chi possono essere disposte e come sono regolate le visite mediche di controllo? Sono previste delle fasce orarie di reperibilità? «Le visite mediche di controllo possono essere disposte d’ufficio dall’INPS, oppure su richiesta del datore di lavoro per i propri dipendenti, all’interno delle fasce orarie di reperibilità stabilite dall’Istituto. Tali fasce orarie sono: dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00 per i dipendenti del settore privato, e dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00 per i dipendenti del settore pubblico; tali fasce valgono per tutti i giorni, compresi festivi, sabati e domeniche. L’INPS non può disporre visite di controllo nei casi di eventi determinati da
L'analisi
Paolo Divizia Notaio Tizio lascia con testamento ai propri nipoti Primo e Secondo 200 mila Euro in Titoli di Stato, nulla è dovuto al Fisco. Opera un regime di piena esenzione disposto dalla legge. Qualora, invece, Tizio intendesse anticipare l’arricchimento dei propri nipoti in vita, al contrario – a parità di bene dovuto – scatterebbe l’imposta di donazione».
E quindi come comportarsi? Cosa suggerisce? «Per dirla con una battuta, è bene consigliare al donante di non perfezionare alcuna donazione di BOT o altri titoli di Stato in vita, ma piuttosto di conservarli con parsimonia e trasmetterli attraverso lo schema del testamento. Anche in questo caso però è fondamentale acquisire in via preventiva una consulenza dal proprio professionista di fiducia».
Quindi si verifica una disparità di trattamento. Giusto? «Il Notariato a difesa della posizione del consumatore, anche attraverso diversi studi ed approfondimenti giuridici, ha sollevato più volte il dubbio in ordine a questa “disparità” di trattamento, ma l’Agenzia delle Entrate non ha mai riconosciuto l’esenzione in
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Notaio potrebbe fare un esempio? «Certamente. La questione verte su un trattamento fiscale differenziato, a mio avviso in maniera ingiustificata. In altre parole, se
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E che tassazione viene applicata? «Nell’esempio fatto (nipote ex fratre), la tassazione corretta dovrebbe essere quella del 6% sul valore nominale dei titoli donati, senza alcuna applicazione di franchigia. La percentuale cioè si applica a tutta la massa donata. Quindi si dovrebbe applicare e riscuotere una imposta di Euro 12 mila, ossia il 6% su 200 mila Euro complessivi. Al pari di ciò che avviene nelle donazioni di immobili, fortunatamente, nelle donazioni fra padre e figlio opera una no tax area pari ad Euro 1 milione; e per l’eventuale eccedenza si applica una percentuale più bassa del 4%. Nelle donazioni fra coniugi il regime da ultimo indicato è il medesimo, mentre fra estranei la tassazione sale all’8% senza alcuna franchigia».
n questo numero si cerca di fare luce sulla particolare questione della donazione di Titoli di Stato. Molti sono gli aspetti che è opportuno conoscere di questa tematica. Affrontiamo il discorso con un esperto, il dr. Paolo Divizia, Notaio con sede a Bergamo (pdivizia@notariato).
E quindi? «Il caso della donazione di Titoli di Stato è proprio una di queste. Infatti, mentre in caso di acquisto di Titoli di Stato (BOT, BTP) a causa di morte, opera l’esenzione di imposta, in caso di acquisto a titolo donativo l’imposta è dovuta».
Il dipendente può rientrare in servizio prima della data di fine prognosi indicata nel certificato? «Sì, lo può fare, ma a determinate condizioni. Innanzitutto, il lavoratore deve rivolgersi allo stesso medico che ha rilasciato il certificato originario, per farsi visitare e attestare la guarigione clinica. Se la visita ha esito positivo, verrà rilasciato un nuovo certificato medico, rettificativo del precedente, in cui si dichiara l’avvenuta guarigione. Il suddetto certificato deve essere inoltrato anch’esso all’INPS, attraverso il consueto canale telematico. Il lavoratore potrà così essere riammesso anticipatamente in servizio dal datore di lavoro».
sede di atto di donazione e, per quanto mi consta, essa procede al recupero dell’imposta non versata nei casi in cui il Notaio non applichi l’aliquota. In altre parole, non si può chiedere al Notaio di applicare l’esenzione di imposta nella donazione … anche se questa esenzione sarebbe dovuta sul piano logico, prima ancora che giuridico».
La donazione dei titoli di Stato
Notaio quali sono le problematiche che stanno dietro alla donazione di Titoli di Stato? «La domanda posta alla mia attenzione tocca un nervo scoperto nel sistema della fiscalità notarile. Provo a risponderle per gradi. L’imposta di successione (relativa all’acquisto a causa di morte) e di donazione (relativa all’acquisto liberale per atto fra vivi) sono disciplinate dal medesimo Testo Unico, ossia il d.lgs. 346 del 2000. L’imposta di donazione richiama in larga parte le norme ed i principi che stanno alla base dell’imposta di successione, con alcune eccezioni».
Quali sono le ragioni che giustificano l’assenza del lavoratore alla visita medica di controllo? «L’assenza del lavoratore alla visita medica di controllo è giustificata qualora ricorra almeno una delle le seguenti motivazioni: necessità di sottoporsi a visite mediche urgenti, provati gravi motivi personali o familiari, cause di forza maggiore, patologie che richiedono terapie salvavita, causa di servizio riconosciuta che ha dato luogo a menomazione unica o plurima, stati patologici connessi a situazioni di invalidità riconosciuta pari o superiore al 67%, ricovero ospedaliero. Alcune delle casistiche sopra indicate sono ritenute valide qualora si dimostri che le stesse non potevano essere effettuate in fasce orarie diverse da quelle di reperibilità».
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ANALISI, COMMENTI E LETTERE L'analisi
Il calzolaio dei sogni
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ello scorso numero vi ho introdotto alla vita di uno degli stilisti simbolo dell’artigianalità italiana nel mondo: Salvatore Ferragamo. Il suo cuore tricolore rivestito a stelle e strisce ha ammaliato generazioni di stelle che hanno scelto Firenze come luogo in grado di forgiare meraviglie da sfoggiare in tutto il mondo. Non mi stancherò mai di dire che la grande dote che il nostro paese possiede è quella di aver da sempre conservato meticolosamente la formula per il buon gusto. Viviamo immersi nelle bellezze che scoviamo dietro ad ogni angolo e che troppo spesso lasciamo nell’abbandono più totale senza il minimo interesse. Lo stile è un’arma, ma bisogna saperla utilizzare con scaltrezza per rimanere sulla bocca di tutti e in questo Salvatore Ferragamo ha eccelso non solo come stilista, ma come intenditore di un buon gusto che pervadeva ogni spazio che lo circondava. Brunelleschi non sarebbe diventato così noto ai posteri se non fosse stato per la meravigliosa cupola realizzata per Santa Maria del Fiore, Dante quanto ha pianto il suo esilio da Firenze e quanto si sono mangiati le mani i fiorentini quando i ravennati non hanno riconsegnato loro le spoglie del Poeta, ospitato per gli ultimi anni della sua vita dal governatore Guido Novello da Polenta. Si tengano i francesi la loro Monna Lisa tutta freddamente composta dietro una lastra di vetro anti proiettile, noi preferiamo dilettarci con una camminata nel Corridoio Vasariano per poi magari ammirare dalle rive dell’Arno la città al tramonto; dopotutto noi di Da Vinci ne abbiamo anche di molto più belli come Il Battesimo di Cristo dipinto a quattro mani col Verrocchio, L’adorazione dei magi e l’incommensurabile Annunciazione in tutta la sua perfezione geometrica. Sarebbe interessante vedere la reazione dell’artista fiorentino davanti alle sue due versioni della Vergine delle Rocce che, come affermato da John Berger nel suo documentario della BBC datato 1972 e intitolato WAYS OF SEEING, ancora oggi vivono un contrasto costante alimentato dai due musei che detengono le opere ovvero Louvre e National Gallery, per determinare quale dei due capolavori sia stato fatto prima.
Enrico Tironi Studente IULM Quando parlo di buon gusto, idealizzo esattamente quel connubio che solo l’Italia e pochi altri paesi hanno la capacità di ottenere. Una sintesi tra un’opera, uno stile e un luogo permeato di storia. L’idea di stabilirsi a Firenze nel 1927 non fu casuale; l’idea di Salvatore Ferragamo era quella di poter utilizzare la manodopera lcale molto abile nel lavorare le pelli, ma soprattutto di utilizzare la dicitura “prodotto a Firenze”, molto amata dagli americani. Codeluppi Saviolo Alla morte dello stilista avvenuta nel 1960, egli aveva brevettato più di 350 calzature differenti meticolosamente conservate con i loro prototipi tra gli archivi e l’esposizione museale intitolata L’Italia a Hollywood. È possibile definire delle corrispondenze tra importanti tappe dell’evoluzione dello stile italiano nel mondo e la personalissima storia del calzolaio delle star. Fino al 1912/14, prima del trasferimento in USA, Ferragamo aveva perfezionato le sue doti di conciatore di pellami esotici tra Bonito e Napoli. Nei primi anni a Santa Barbara, in quel luogo tanto caro ai cineasti fino al trasferimento dell’American Film Company a Hollywood, lo stilista disegnò i primi décolleté con punta alla francese per Barbara La Marr e i primi sandali alla schiava per una principessa indiana. Dalle lezioni di anatomia, apprese tecniche che gli permisero di brevettare nel 1931 il cambrione da aggiungere sotto al tacco come sostegno; esso permette di ottenere una calzatura elastica e che calza perfettamente con ogni tipologia di piede in quanto adattato a seconda della sagoma.
L'analisi
L'annuncio del ministro Stefani sugli Stati Generali della Montagna
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ttima notizia l’intenzione di indire, a metà ottobre 2018, gli Stati generali della Montagna così come annunciato da parte del Ministro agli Affari Regionali e Autonomie, la leghista Erika Stefani. “Uncem e le Comunità Montane Lombarde si propongono come naturali interlocutori al progetto, portando la grande esperienza e competenza dei propri amministratori”, ha affermato il Presidente Uncem Lombardia Tiziano Maffezzini. Sulla stessa lunghezza d’onda il neo Presidente nazionale Uncem Marco Bussone: “Si tratta di un'iniziativa molto importante, che favorirà l'attenzione delle Istituzioni, l'impegno nazionale del Ministero delle Autonomie e degli Affari regionali, con altri Ministeri, sui temi chiave dei territori alpini e appenninici, legati alle nuove prospettive di sviluppo sociale ed economico, alla garanzia di diritti di cittadinanza per tutti, alla riorganizzazione dei servizi, alla costruzione di politiche per favorire la nascita di nuove imprese e posti di lavoro, al fine di contrastare spopolamento e fragilità delle valli e dei piccoli Comuni montani. Potremo costruire un importante percorso nazionale, di futuro, con tanti altri soggetti associativi, accademici, sindacali che si stanno occupando di montagna. Penso ad esempio a molte Università, alle associazioni di categoria dell'agricoltura e dell'artigianato, ma anche a Confindustria che ha costituito recentemente un coordinamento dedicato alla montagna". La Provincia di Bergamo ha già realizzato durante l’anno 2017 un percorso significativo sullo stesso tema con gli Stati Generali
Alberto Mazzoleni Vicepresidente nazionale e regionale UNCEM per la Montagna, fortemente voluti dal Presidente Matteo Rossi e da tutte le Comunità Montane, che ha portato alla costituzione di un “Osservatorio per le politiche Montane” coordinato dal Presidente del Cai Bergamo, Paolo Valoti, ed alla redazione di un’agenda strategica condivisa. ll documento delinea gli indirizzi condivisi, decisivi per lo sviluppo delle zone montane, e ne specifica proposte e priorità, che sono state riassunte in un decalogo di impegni ispirato alla "Carta di Milano per la Montagna”, sottoscritta in occasione dell'Expo di Milano. La montagna oggi è un laboratorio per sperimentare e rafforzare tre pilastri fondamentali: innovazione, sviluppo sostenibile e identità culturale. Dall'incrocio di questi tre fattori nasce una
Il trasferimento ad Hollywood nel periodo di massimo sviluppo del cinema classico fu di vitale importanza; oltre ad invenzioni come i tacchi a cavaturacciolo ornati di perle per Gloria Swanson, le scarpe arcobaleno (molto LGBT pro) con tacchi dorati per Dolores Del Rio, le pantofole di raso e i sandali in serpente, lo stilista brevettò le sue calzature più famose in piume di colibrì. Oggi, con la PETA sempre più in campo nell’eliminazione di pelli e pellicce nel settore della moda, sarebbe difficile pensare che fino a qualche decennio fa certi capolavori erano largamente accettati e sognati. Sul clima delle scoperte archeologiche che avevano fomentato movimenti letterari come il Decadentismo e avanguardie artistiche come il Cubismo, Salvatore Ferragamo brevettò il tacco a piramide e calzature con forti richiami all’opulenza dell’impero romano. Negli anni ‘30/’40, con l’avvicinarsi della guerra e lo scarseggiare di materiali, Ferragamo iniziò a utilizzare materie prime inconsuete come paglia, canapa, rafia e plexiglass. Nel 1937 impiegò il sughero per introdurre la sua calzatura più famosa, il sandalo con zeppa. Punto di arrivo della sua carriera sono le sperimentazioni del 1952/56 quando vennero introdotte le scarpe con tacco rivestito di pelle flessibile chiamate gloves arch¸ la ballerina in camoscio e il sandalo con tacco a gabbia. Se facciamo un passo indietro e allarghiamo il punto di vista a tutta quella generazione di innovatori che hanno condiviso l’innata capacità italiana di apprezzare il bello, ecco che troviamo il senso complessivo della mostra. Essa si focalizza in modo particolare sulla California delle prime decadi del novecento partendo da un anno cruciale, il 1915. In quest’anno venne aperta la Panama Pacific International Exposition a San Francisco, l’esposizione universale che portò alla ribalta il progetto di riorganizzazione urbana studiato da Marcello Piacentini e chiamato La Cittadella italiana. Questo progetto venne impiegato per risanare, fra le altre città, l’antica fiera di Bergamo il cui centro oggi prende il nome di Centro Piacentiniano. Questo stesso modello ricostruì San Francisco dopo il terremoto del 1906. Sullo sfondo di questo evento e dell’imponente fenomeno migratorio di quegli anni, si parla di stelle nostrane e della loro fama d’oltreoceano. Con Ferragamo ricordiamo anche Caruso, Lina Cavalieri, Tina Modotti e film del calibro di Cabiria e Ben-Hur. In questo spaccato, si conclude il nostro excursus nella vita del Calzolaio dei sogni, nome non utilizzato per caso in quanto si tratta del titolo della geniale autobiografia di un calzolaio divenenuo artista.
risposta di futuro che non è solo per le nostre montagne, ma per l'intero Paese. Innovazione, perché il cambiamento, la sfida verso il futuro e l'ignoto, la voglia di camminare/avanzare verso nuovi territori e nuove opportunità è nell’istinto di ogni montanaro, che di fronte alle difficoltà del cambiamento non si spaventa. Sviluppo sostenibile, perché le montagne sono una piattaforma italiana per la nuova economia verde che nasce con gli accordi di Parigi. Identità culturale, perché dentro la costruzione del futuro possibile ci portiamo la nostra storia radicata tra altitudini e pendenze, la nostra appartenenza sociale e la nostra dimensione umana, nella consapevolezza che chi ha gli scarponi piantati nelle Terre Alte riesce a guardare più lontano oltre l'orizzonte e verso un avvenire di solidarietà tra cittadini di montagna e cittadini di pianura. I dieci punti sviluppati nel decalogo sono i seguenti: Infrastrutture materiali e immateriali; Trasporto pubblico locale; Formazione per abbattere il muro tra scuola e lavoro; Mantenimento dei presidi sanitari; Autonomia e risorse certe; Progetti di sviluppo per i piccoli Comuni; Sicurezza; Turismo; Agricoltura; Governance del comunicato. Questi punti sono stati condivisi con il nuovo Assessore Regionale alla montagna Massimo Sertori durante l’incontro svoltosi lunedi 9 luglio 2018 in Provincia di Bergamo e nel quale sono intervenuto in rappresentanza sia di Uncem regionale che Nazionale, delle quali sono vice-presidente: “E’ un’occasione importante per innescare una strategia nazionale sul controesodo ed a favore delle Aree marginali Alpine ed appenniniche: come sempre ci attendiamo che alle parole seguano i fatti e, soprattutto, le risorse adeguate!” Commenti e lettere Per inviare un tuo commento, per suggerire un tema o per una lettera scrivi a: intervalli.redazione@gmail.com
ANNO XI NUMERO 9 • SETTEMBRE 2018
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EVENTI IN AGENDA
VISITA GUIDATA GRATUITA MUSEO DEI TASSO E BORGO Cornello dei Tasso Ogni prima e terza domenica di ottobre, novembre, dicembre. info@museodeitasso.com www.museodeitasso.com Tel. 0345/43479
VISITE GUIDATE ALLE GROTTE DELLE MERAVIGLIE Prima-quarta domenica del mese Zogno Visita guidata nelle prime grotte turistiche d'Italia. Si raccomanda abbigliamento sportivo idoneo e scarpe antiscivolo. Temperatura interna 12 C°. Durata 45 min. Cell. 366/4541598 (ore serali) www.grottedellemeraviglie.com giovanni@grottedellemeraviglie.com
AGENDA
VISITA GUIDATA ALLA CASA MUSEO DI ARLECCHINO Oneta (San Giovanni Bianco) Dal Mercoledì al Venerdì 14.30 -17.30 Sabato e Domenica 10 - 12; 14.30 - 17.30 info@associazioneoter.com www.associazioneoter.com Cell. 371/1465312 I TESORI DEL ROMANICO LE CHIESE DEGLI ALMENNO Fino ad Ottobre Lemine San Tomè. Da martedì a venerdì (10 – 12; 14.30 – 17.30). Sabato, domenica e festivi (10 – 12; 14.30 – 18). San Giorgio. Da martedì a venerdì (14.30 – 17.30). Sabato, domenica e festivi (10 – 12; 14.30 – 18). San Nicola. Da martedì a venerdì (14.30 – 17.30). Sabato, domenica e festivi (10 – 12; 14.30 – 18). Madonna del Castello. Feriale e vigilia di festa (ore 17.30). Festivo (ore 19). Santa Caterina. (14.30 – 18). Da maggio ad ottobre. info@antennaeuropeadelromanico.it Tel. 035/553205
VISITE GUIDATE ALLE GROTTE DEL SOGNO Tutti sabato e domenica di Agosto San Pellegrino Terme Le Grotte del Sogno sono state le prime Grotte valorizzate turisticamente della Lombardia. Durante le visite è possibile ammirare innumerevoli esemplari di sagome scultoree e di concrezioni dai colori e forme singolari, oltre che di stalattiti e stalagmiti, formatesi con il passare dei secoli. Le visite si terranno ogni mezz'ora dalle 14:30 alle 17:30 (l'ultima visita è prevista alle ore 17:30). Evento a pagamento Tel. 0345/21020 info@orobietourism.com www.orobietourism.com L'INFERNO DI DANTE Sabato 22 settembre Oneta (San Giovanni Bianco) Alle ore 21, presso il museo etnografico di Oneta. Spettacolo Per Antiche Contrade www.perantichecontrade.it
FESTA REGIONALE DELLA POLENTA TARAGNA Dal 14 al 16 e dal 21 al 23 settembre Zogno (Stabello) Festa regionale della polenta taragna organizzata dalla parrocchia di Stabello (frazione di Zogno). www.zognoturismo.it GIORNATA TASSIANA Domenica 23 settembre Cornello dei Tasso A partire dalle ore 10, presso il borgo di Cornello. si terrà la 13^ Giornata Tassiana, un giorno di incontri, studio e aggiornamento sulla storia della famiglia Tasso e sulla storia postale. Tel. 0345/43479 info@museodeitasso.com www.museodeitasso.com FESTA DEL TARTUFO DI BRACCA Domenica 23 settembre Bracca Una giornata interamente dedicata alla scoperta del tartufo nero di Bracca quella organizzata domenica a Bracca, territorio ricchi del prezioso tubero protagonista della giornata che spazierà tra appuntamenti culturali, gastronomici e dimostrazioni pratiche. Inaugurazione della mostra mercato e dei banchi vendita e le diverse esperienze di coltivazione dei tartufi in Bergamasca. proloco@comune.bracca.bg.it I VINI INCONTRANO I PRODOTTI LOCALI
Dal 6 al 7 ottobre Branzi Sabato 6 e domenica 7 ottobre a Branzi i migliori vini delle regioni italiane e i prodotti gastronomici della tradizione locale si incontreranno per ricreare abbinamenti gustosi in un weekend all'insegna della buona cucina. Nel corso delle due giornate sarà possibile assistere a un esposizione di moto d'epoca e ad un raduno di automobili d'epoca. Tel. 0345/71189 Cell. 320.8006811 info@prolocobranzi.com www.prolocobranzi.it FIERA ZOOTECNICA Domenica 7 ottobre Val Taleggio Alla Festa del ritorno, che celebra il ritorno delle mandrie dall’alpeggio in alta quota dove di producono i migliori formaggi, sono garantiti pranzi e cene tipiche. La giornata di domenica parte alle ore 9.00 con l’arrivo del bestiame e valutazione tecnica della giuria. www.valbrembana.eu EXPOMARTINA Domenica 7 ottobre Zogno (Piazza Martina) Iniziativa legata al tema dell’alimentazione con il coinvolgimento dei prodotti e produttori locali ed agricoli. www.zognoturismo.it GUSTANDO SELVINO
Domenica 14 ottobre Selvino Gustando Selvino: è un week end all’insegna dei sapori e dell’innovazione gastronomica quello che ci aspetta sabato 13 e domenica 14 ottobre ,sull’Altopiano di Selvino e Aviatico. Per tutte e due le giornate saranno presenti sulla piazza del comune di Selvino stand del gusto con prodotti a km zero e appartenenti al progetto di valorizzazione dell’enogastronomia della Val Seriana e che hanno ottenuto il marchio Sapori Seriani. Tel. 035/0521582 info@altopianoselvinoaviatico.it www.altopianoselvinoaviatico.it
paesaggi e sapori della Valtaleggio, con momenti di osservazione e didattica e momenti di degustazione lungo il percorso. Castagnata, vin brulé e pom brulé dedicata all’autunno Evento a pagamento www.turismo.vallebrembana.org
CONCORSO REGINA E REGINETTA DELLE VALLI Sabato 20 ottobre Serina Concorso sfilata degli animali in concorso per le vie del paese accompagnati dal Corpo Bandistico di Serina, premiazione e incoronazione Regina e Reginetta, intrattenimento per bambini, laboratorio del casaro e mostra mercato prodotti tipici vallari. Organizzata dall'Associazione Manifestazioni Agricole e Zootecniche ValSerina e Comune di Serina. www.valbrembana.eu
CIOCCOLANDOSSENA Domenica 25 Novembre Dossena Dalle ore 10 alle 18, sul sagrato della chiesa si potranno visitare gli stands delle pasticcerie e delle diverse caffetterie della Valle Brembana e non solo. Grazie ad esse si potranno assaggiare le più svariate e golose tentazioni in tema di cioccolato. Presenti i mercatini di Natale. Tel. 0345/49443 infopointdossena@gmail.com www.comune.dossena.bg.it
CAMMINAR GUSTANDO Domenica 28 ottobre Vedeseta (Val Taleggio) Organizzato dal Gruppo Vedeseta Attiva, alla scoperta di luoghi,
MERCATINO DELL'ANTIQUARIATO Domenica 28 ottobre San Pellegrino Terme Mercatini dell'antiquariato e dell'ingegno italiano. Su viale Papa Giovanni XXIII, di fronte al Grand Hotel, zona terme. www.valbrembana.eu
VILLAGGIO NATALIZIO Dal 7 al 23 Dicembre Zogno Villaggio natalizio nel centro storico del paese di Zogno. www.zognoturismo.it
RIFUGI E OSTELLI RIFUGIO ALPE CORTE 1410 m Gestore Sottosopra Onlus. Fine settimana dal 1 al 31/5 e dal 21/9 al 16/12. Continuativa dal 1/6 al 16/9. Tel. 0346/35090 alpecorte@caibergamo.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO ANTONIO CURÒ 1915 m Gestore Fabio Arizzi. Fine settimana dal 25/4 al 1/6 e dal 5/10 al 4/11. Continuativa dal 2/6 al 30/9. Tel. 0346/44076 info@antoniocuro.it www.antoniocuro.it OSTELLO CURÒ 1910 m Fine settimana dal 25/4 al 1/6 e dal 6/10 al 4/11. Continuativa dal 2/6 al 30/9. Tel. 035/4175475 info@antoniocuro.it www.antoniocuro.it RIFUGIO BARONI AL BRUNONE 2297 m Gestore Marco Brignoli. Fine settimana dal 1/6 e al 23/6 e dal 22/9 e al 4/11.
Continuativa dal 23/6 al 16/9. Tel. 0346/41235 marcobrigno@libero.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO FRATELLI CALVI 2015 m Fine settimana dal 28/4 e al 16/6 e dal 22/9 e al 4/11. Continuativa dal 16/7 al 16/9. Tel. 0345/77047 Cell. 349.6804893 claudio.bagini@alice.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO FRATELLI LONGO 2026 m Gestore Enzo Migliorini. Fine settimana dal 12/5 e al 30/6 e dal 16/9 e al 4/11. Continuativa dal 1/7 al 9/9. Tel. 0345/77070 Cell. 338.3192051 - 339.5602941 enzomigliorini@alice.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO ANGELO GHERARDI 1647 m Fine settimana dal 2/2 e al 16/6 e dal 22/9 e al 22/12. Continuativa dal 16/6 al 16/9. Tel. 0345/47302 - 035/814749 Cell. 339.8128123 rifugiogherardi@hotmail.com
RIFUGIO LAGHI GEMELLI 1968 m Fine settimana dal 1/5 e al 16/6 e dal 17/9 e al 4/11. Continuativa dal 16/6 al 17/9. Tel. 0345/71212 Cell. 347.0411638 info@rifugiolaghigemelli.it www.rifugiolaghigemelli.it RIFUGIO LUIGI ALBANI 1939 m Fine settimana dal 22/9 e al 4/11. Continuativa dal 16/6 al 16/9. Tel. 0346/51105 Cell. 349.3901953 - 228.4334709 rifugioalbani@libero.it www.rifugi.lombardia.it RIFUGIO MARIO MERELLI 1891 m Fine settimana dal 5/5 e al 16/6 e dal 22/9 al 14/10. Continuativa dal 16/6 al 16/9. Tel. 0346/44035 Cell. 348.7316427 - 347.0867062 rifugio.coca@email.it www.rifugiococa.it RIFUGIO NANI TAGLIAFERRI 2328 m Fine settimana dal 1/6 e al 16/6 e dal 22/9 al 14/10.
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ANNO XI NUMERO 9 • SETTEMBRE 2018
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