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COPIA OMAGGIO

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Mensile di informazione e di approfondimento culturale, storico e sportivo

IL SOLITO VEZZO TIPICAMENTE ITALIANO

ELEZIONI 2019

Variante di Zogno Cinque imprese per il cantiere

Casati si ricandida Badrutt's Hotel Ristrutturazione alla guida del comune di Scanzo alla Tino Sana

A PAGINA 4

M

CONTINUA A PAGINA 19

ATTUALITÀ

GRANDI OPERE

LUCA TIRONI L'EDITORE

ntre cerco di immaginarmi la faccia di chi, confuso dalle diverse versioni, si aspettava un congruo aggiornamento in su della pensione e scopre, invece, che c’è stato un adeguamento in giù anche se di poco più di una decina di euro, mi cade l’occhio su un documento che riporta come sono stati destinati i contributi all’editoria, nello specifico per l’anno 2017 erogato alla fine del 2018. Ho già precisato ai nostri lettori che interValli non ha mai avanzato richiesta di contributi e da tempo si augura che questo brutto vezzo di sostenere le passioni di molti debba finire al più presto. Cito solo gli esempi che mi sono apparsi più evidenti, vuoi per l’ammontare della cifra o dalla particolarità della testata. Cito solo gli esempi che mi sono apparsi più evidenti, vuoi per l’ammontare della cifra o dalla particolarità della testata. Precisiamo tutti legittimati ad averli ma... L’Avvenire, organo dei Vescovi, si pappa 5.990.900,00 euro. Il Manifesto, quotidiano comunista, si gode 3.014.087,00 euro. Italia Oggi, giornale di economia si becca oltre 4 milioni. Opinioni Nuove Libero Quotidiano supera i 4,5 milioni. Poi ci sono nomi di testate che non ho mai sentito, pur essendo nel settore da oltre quarant’anni.

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L'INTERVISTA A PAGINA 8

OPERE PUBBLICHE

Occhi elettronici sui varchi zognesi Dopo gli investimenti effettuati nel 2016, anche quest'annoanno l'Amministrazione comunale del Comune di Zogno ha scelto di potenziare il progetto di controllo del territorio mediante il posizionamento delle videocamere. È stato infatti finanziato l’acquisto di una videocamera con lettura targhe anche all’ingresso stradale di Stabello (salendo da Sedrina). Con il posizionamento di questa videocamere, e di quelle gia esistenti, tutti i varchi di ingresso nel territorio di Zogno saranno videosorvegliati.

AMBIENTE

San Pellegrino più «green» Si viaggia solo su mezzi LNG Lo scorso 30 gennaio nella sala consiliare in Viale Marti ri Libertà a Zogno è stata ospita

ta la presentazione del nuovo piano viabilità e trasporto del Gruppo Sanpellegrino. Dal 29

CULTURA

ATTUALITÀ

gennaio, l’azienda si è dotata di una fl ott a costi tuita al 100% da veicoli alimentati a LNG, combustibile per la riduzione dell’emissione di anidride carbonica e dall’assenza di particolato.

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SPORT

La tradizione delle Parco Le Cornelle C'è la nuova MTO maschere: terra, Apre la nuova Orobie Ultra Trail acqua, fuoco stagione 2019 si ferma un anno A PAGINA 10

L’intervento si completa con la sostituzione della videocamera attualmente ubicata in Piazza Italia, e l’aggiunta di una in zona area mercato. «Con tale potenziamento il numero di videocamere presenti sul territorio di Zogno sarà di 37 unita – ha affermato il primo cittadino del Comune di Zogno Giuliano Ghisalberti –. L’aver installato questo sistema di videosorveglianza ha prodotto alcuni importanti effetti in termini di sicurezza, e di ausilio alle indagini svolte dalle autorità giudiziarie (...).

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APPROFONDIMENTO

San Pellegrino più green Ora si viaggia solo su mezzi LNG Scania Ambiente. Ora il 100% del navettaggio dell'acqua minerale S.Pellegrino

viaggia su mezzi LNG Scania. La flotta permetterà alla multinazionale di risparmiare circa 500 tonnellate di CO2 a partire dal prossimo anno ENRICO TIRONI ZOGNO Lo scorso 30 gennaio nella sala consiliare in Viale Martiri Libertà a Zogno è stata ospita ta la presentazione del nuovo piano viabilità e trasporto del Gruppo Sanpellegrino. Dal 29 gennaio, l’azienda si è dotata di una flotta costituita al 100% da veicoli alimentati a LNG (Liquefied Natural Gas), combustibile caratterizzato dalla riduzione dell’emissione di anidride carbonica e dall’assenza di particolato. I mezzi verranno impiegati per il navettaggio dell’acqua nei 30 km circa che separano lo stabilimento d’imbottigliamento di Ruspino dall’hub logistico di Madone. Questo progetto è stato reso possibile dalla cooperazione tra il Gruppo Sanpellegrino, il supporto logistico del Gruppo Koinè e l’avanguardia dei veicoli del Gruppo Scania. L’incontro si è aperto con un’introduzione tenuta da Giuseppe Guzzardi – Direttore di Vie & Trasporti e Direttore Generale dell’Osservatorio Interdisciplinare trasporto alimenti (OITA) – in merito al rapporto tra sostenibilità e mondo dei trasporti, problema che in

modo particolare affligge la nostra regione quale perno nel triangolo industriale dell’Italia settentrionale. La parola è poi passata all’Assessore per le Infrastrutture e trasporti di Regione Lombardia – Claudia Terzi – la quale sottolinea l’urgenza di un nuovo piano di sviluppo industriale che tenga anche conto del fenomeno di spopolamento delle valli. Il Gruppo Sanpellegrino, come azienda storica sul territorio, rappresenta come le amministrazioni, coordinandosi con associazioni di categoria, riescano a portare sollecitazioni alla Regione tutelando anche l’occupazione locale. Il concetto della responsabilità sociale d’impresa, porta al secondo intervento tenuto dall’Head of Supply Chain del Gruppo Sanpellegrino – Maura Sartore – che delinea il per-

corso svolto dal Gruppo nei termini di tutela della risorsa acqua con l’adesione all’Alliance for Water Stewardship. Attraverso investimenti negli impianti, si riducono gli sprechi con un risparmio di 80 milioni di litri d’acqua (200 mila solo per la sanifica) e l’impatto nelle emissioni di P.E.T. Sul fronte logistico, ciò implica la scelta di muoversi sempre a pieno carico. Sul ruolo della produzione si esprime Salvatore-Duccio Sbriglione; il Direttore dello Stabilimento Sanpellegrino sottolinea come già all’interno della fabbrica i movimenti siano soprattutto elettrici. All’esterno, Scania, come affermato dal Presidente e Amministratore Delegato di Italscania – Franco Fenoglio, investe molto nei termini dell’interconnessione fra i suoi mezzi al fine di abbattere quel 40% di

La flotta

Il progetto

Costituita al 100% da veicoli alimentati LNG Impiegati per il navettaggio fino a Madone

Reso possibile grazie alla cooperazione tra SanPellegrino, Koinè e del gruppo Scania

veicoli che girano a vuoto nel paese. I veicoli presentano dal 2015 la frenata assistita che implementa la sicurezza sul lavoro e l’efficienza del trasporto. Aspetto imprescindibile è quello dell’intermodalità. Si tratta di un piano di infrastrutture dei trasporti volta a favorire la viabilità. Gli investimenti in questo campo rappresenterebbero una voce importanti nel PIL nei termini dell’ottimizzazione delle consegne. Sanpellegrino gioca un ruolo centrale come committenza che ha creato la domanda di mezzi mettendo insieme anche investimenti sulle infrastrutture delle stazioni di servizio. È stato sottolineato come la battaglia da combattere non sia solo sul fronte dell’ecologia, ma anche su quello della salute nei termini di come il particolato possa infilarsi nei nostri polmoni con conseguenze terribili e un’incidenza del rischio sull’80% della popolazione, come affermato dal Dir. Scientifico Osservatorio Gino Marchet del Politecnico di Milano – Andrea Fossa. La mattinata si è conclusa con una visita agli stabilimenti della Sanpellegrino per vedere i nuovi camion.

Nella foto la consegna delle chiavi dei nuovi mezzi a LNG

Foto di Alessandro Villa e Massimo Tedeschi moma comunicazione_bg

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APPROFONDIMENTO

E arriva la Flagship Factory Ambiente. Un progetto ambizioso, un investimento da 90 milioni di Euro Lavori a breve. Priorità la costruzione del ponte e parcheggio multipiano SAN PELLEGRINO TERME Una struttura innovativa, tecnologicamente avanzata, che armonizzi l’estetica dello stabilimento con il territorio circostante e apporti benefici per le persone che vi lavorano e per il territorio in cui sorge. Sono queste le fondamenta della nuova S.Pellegrino Flagship Factory, la nuova casa dell’acqua minerale S.Pellegrino che sarà disegnata dal famoso Archistar danese Bjarke Ingels a capo dello studio di architettura internazionale BIG (Bjarke Ingels Group). Il progetto è stato ufficialmente svelato a Milano nell’ambito dell’incontro S.Pellegrino Flagship Factory – La Fabbrica del Futuro per far vincere il Made in Italy, ed è il risultato di un contest mondiale lanciato dall’acqua minerale ambasciatrice del Made in Italy e curato da Luca Molinari Studio. BIG sarà partner dell’azienda per i prossimi quattro anni e i primi lavori di costruzione partiranno a marzo 2019. La nuova Factory nasce anche nell’ottica di un rapporto virtuoso con le comunità locali, verso cui il Gruppo Sanpellegrino da sempre si pone in una posizione di ascolto, sostegno e cooperazione. Il progetto, che prevede un investimento complessivo di 90 milioni di euro, interesserà infatti i territori di San Pellegrino Terme e Zogno e si pone l’obiettivo di armonizzare l’estetica dello stabilimento con l’ambientecircostante e creare i presup-

Nella foto la nuova Flagship Factory Sanpellegrino Spa posti – logistici e culturali – per valorizzare la vocazione turistica della Valle Brembana quale luogo di origine dell’acqua minerale emblema del gusto e dello stile italiano. Proprio dalla Lombardia, cuore pulsante del Sistema Italia, nasce dunque un nuovo modo di intendere l’industria nel panorama italiano e mondiale. Questo progetto è anche una testimonianza concreta di come l’acqua minerale possa essere un settore in grado di trainare investimenti in aree a bassa

presenza industriale e valorizzare, grazie anche alla collaborazione pubblico-privata, i territori di origine, portando vantaggi economici, turistici, sociali e occupazionali per le comunità locali e l’intera Regione Lombardia. Per la realizzazione della S.Pellegrino Flagship Factory lo studio BIG sarà partner dell’azienda per i prossimi quattro anni. L’anno in corso sarà dedicato alla progettazione esecutiva mentre i lavori di costruzione partiranno nel 2018. La prima priorità

è la costruzione del ponte che collegherà lo stabilimento alla variante di Zogno per passare poi a quella del parcheggio multipiano per i mezzi pesanti. Dal 2019 l’attenzione sarà concentrata sugli uffici e sulla parte nord della fabbrica e sarà costruito l'Experience Lab, un luogo dove i visitatori potranno scoprire non solo tutti i valori dell’acqua minerale ma anche rivivere il viaggio lungo 30 anni chel’acqua S.Pellegrino compie prima di diventare quel prodotto che tutti conosciamo.


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PRIMO PIANO

Variante di Zogno In gara 5 imprese per il cantiere Lavori pubblici. Entro tre mesi ci sarà l'aggiudicazione

del cantiere per il completamento dell'infrastruttura Lavori fermi dal 2014. È costata oltre 70 mln di Euro ZOGNO Sono in tutto cinque le imprese che si contendono i lavori di completamento della variante stradale di Zogno, opera partita nel 2012 ma ferma dalla fine del 2014. Tra le imprese in gara solo una è bergamasca, l'impresa Milesi Giorgio di Gorlago, le altre sono: la Pessina Costruzioni di Milano, la Collini SPA di Trento, il Consorzio Integra società cooperativa e il Consorzio Innova, entrambe di Bologna. Tre mesi per l'aggiudicazione È costata oltre 70 mln di euro Per sapere chi si aggiudicherà il cantiere dei lavori servirà aspettare almeno tre mesi, tempistica necessaria affinchè tutte le offerte vengano valutate; Si terrà conto del ribasso economico ma la valutazione terrà conto anche dell'aspetto

qualitativo. Importo di partenza: 31,5 milioni di Euro, ossia la cifra stanziata ai tempi dalla Regione Lombardia, azione intrapresa quando al governo regionale c'era Roberto Maroni. A conti fatti per la variante di Zogno sono stati spesi complessivamente circa oltre 70 milioni di euro. Per il completamento dell'infrastruttura viaria mancano asfalti e opere stradali con impiantistica tecnologica specializzata. Secondo alcune previsioni, il cantiere salvo imprevisti potrebbe partire già dalla prossima estate. Nel 2012 il via al cantiere I lavori al cantiere della variante di Zogno sono iniziati nel 2012, sei anni fa. Poi lo stop, per l'abbandono da parte dell'impresa Itinera di Tortona a causa della mancanza di fondi messi a di-

spozione (non sufficenti all'epoca) per il completamento dell'infrastruttura viaria. Uno stop durato diverso tempo, poi dopo una fase di lungo stallo è stata Regione Lombardia a prendersi carico della parte mancante in termini economici, mettendo a dispozione ulteriori risorse: 31,5 milioni di euro, appunto. Poi tempi tecnici (quasi quattro anni) per la realizzazione della nuova progettazione. I fondi stanziati serviranno a realizzare tutte le opere di completamento come gli impianti, i muri, rotatorie, protezioni. Salvo impresti, l'opera potrabber ripartire secondo quelle che sono le migliori previsioni entro la prossima estate. I lavori per completare il tutto dovrebbero essere espletati entro e non oltre 14 mesi, l'aperura al traffico quindi nel 2020.

Cantiere della variante di Zogno FOTO ROTA


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PRIMO PIANO

Uniacque: a Zogno lavori per 3,7 milioni Opere. Dalla fine di gennaio al via le opere per il collettamento al depuratore dei reflui fognari di nove frazioni Sul territorio saranno posati 8,5 km di condotte fognarie. Un investimento complessivo da 3,7 milioni di euro ZOGNO Dalla fine del mese di gennaio Uniacque ha comunicato il via alle opere per il collettamento al depuratore dei reflui fognari della frazioni di Poscante, Caorsone, Ripa, Braga di Poscante, Castegnone, Piazza Martina, Miragolo San Marco, Miragolo San Salvatore e Scullaro (Zogno). I lavori di questo terzo lotto di interventi programmati per il collettamento di dodici terminali fognari non depuratipresenti nel territorio – opere che consentiranno l’eliminazione degli scarichi fognari oggi presenti nel rio Grumello de’ Zanchi e relative valli laterali, nella valle Scullaro e nella valle Buga - saranno eseguiti nel corso del 2019. «Data la complessità dell’intervento, saranno attivati simultaneamente fino a 4 cantieri, mentre le tempistiche e le modalità di esecuzione seguiranno un cronoprogramma concordato con l’Amministrazione Comunale», fanno sapere da Uniacque. Attualmente le frazioni interessate ai lavori di collettamento, poste in sponda sini-

stra del Fiume Brembo e con una popolazione complessiva di circa 800 abitanti, hanno reti fognarie che recapitano direttamente nel reticolo idrico superficiale, senza alcun trattamento depurativo. Le opere che saranno realizzate consentiranno altresì l’ampliamento della zona servita della pubblica fognatura, rendendo possibile l’allacciamento delle utenze di Miragolo S. Salvatore e di quelle poste lungo il tracciato dei nuovi collettori e dei futuri sviluppi urbanistici, per una ulteriore popolazione servita di circa 1.000 abitanti. L’opera sarà completata da ulteriori interventi presso le singole frazioni, per l’ottimizzazione, il collegamento e l’estensione delle reti fognarie esistenti e per la realizzazione degli scaricatori di piena e, ove necessario, di stazioni di sollevamento. In totale saranno posati 8,5 km di condotte fognarie. Il progetto, di importo complessivo pari a quasi 3,7 milioni di euro, è stato autorizzato da tutti gli Enti preposti nel mese di settembre 2017 mediante specifica conferenza dei servizi

e approvato successivamente dalla giunta comunale di Zogno nel mese di agosto 2018. Le opere sono state aggiudicate all’impresa Cabrini di Gorno con un ribasso del 19%. Al fine di assicurare la corretta e sicura cantierizzazione dei lavori, la Polizia Locale del Comune di Zogno provvederà ad emettere specifiche ordinanze per i necessari provvedimenti viabilistici di limitazione al traffico. A partire dai primi giorni di febbraio sarà chiusa al transito la strada comunale per la località Poscante, dal bivio con via Romacolo sino a via Molini in Poscante, con riapertura a senso unico alternato nei fine settimana; Poscante e le altre frazioni saranno raggiungibili attraverso la via Grumello de’ Zanchi per Caorsone. I lavori lungo la strada Somendenna - Miragolo saranno invece eseguiti al termine del periodo scolastico, con chiusura totale in orario diurno dei giorni feriali e riapertura a senso unico alternato in orario notturno e nei fine settimana. Saranno assicurati infine i servizi di trasporto pubblico lungo percorsi alternativi.

Alcune immagini dei cantieri a Zogno FOTO ROTA


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PRIMO PIANO

DEL

SOLDATO

GRUPPO di ZOGNO

APERTURA MUSEO DEL SOLDATO

FEBBRAIO

MERCOLEDI 13 DOMENICA 17 MERCOLEDI 20 S A B AT O 2 3

MARZO

ore 15-17 ore 9-11 / 15-17 ore 15-17 ore 9-11 / 15-17

APRILE MERCOLEDI 10 ore 15-17 MERCOLEDI 17 ore 15-17

MERCOLEDI 6 SABATO 9 MERCOLEDI 20 DOMENICA 24

2019

ore 15-17 ore 9-11 / 15-17 ore 15-17 ore 9-11 / 15-17

il museo è anche visitabile per gruppi e scolaresche su prenotazione al numero 391-4854350

Comune di Zogno


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IN COPERTINA

«Zogno è sicura» Videosorveglianza per tutti i varchi Territorio. Ulteriori interventi anche nel 2019 con

il posizionamento di nuove videocamere: sono 37 E nuove norme con il regolamento di Polizia Locale FEDERICO MARZULLO ZOGNO Dopo gli investimenti effettuati negli anni passati, anche quest'anno l'Amministrazione comunale di Zogno ha scelto di potenziare il progetto di controllo del territorio mediante il posizionamento di nuove videocamere. Zogno è sicura: 37 occhi elettronici sul territorio È stato infatti finanziato l’acquisto di una videocamera con lettura targhe anche all’ingresso stradale di Stabello (salendo da Sedrina). Con il posizionamento di questa videocamere, e di quelle gia esistenti, tutti i varchi di ingresso nel territorio di Zogno saranno videosorvegliati. L’intervento si completa con la sostituzione della videocamera attualmente ubicata in

Piazza Italia, e l’aggiunta di una in zona area mercato. «Con tale potenziamento il numero di videocamere presenti sul territorio di Zogno sarà di 37 unita – ha affermato il primo cittadino del Comune di Zogno Giuliano Ghisalberti –. L’aver installato questo sistema di videosorveglianza ha prodotto alcuni importanti effetti in termini di sicurezza, e di ausilio alle indagini svolte dalle autorità giudiziarie – ha poi aggiunto, sottolineando, il sindaco di Zogno –. Le richieste di accesso alle immagini registrate dal nostro sistema di videosorveglianza, da parte delle Forze dell’Ordine, sono passate da 30 del 2016 alle 70 del 2018, ed in alcuni casi sono state fondamentali per la positiva soluzione delle indagini», ha poi concluso Ghisalberti.

Nuovo regolamento di Polizia Urbana Nello scorso mese di dicembre 2018 è entrato in vigore il nuovo regolamento di Polizia Locale, che prevede una maggiore regolamentazione di alcune situazioni riguardanti anche il decoro pubblico, la detenzione e circolazione degli animali, la quiete pubblica e la sicurezza in generale. Tra le nuove norme contenute in questo documento, approvato recentemente dal Consiglio comunale, viene in particolar modo evidenziato l’obbligo per i detentori di cani di essere muniti di apposita paletta o sacchetto idoneo per la raccolta delle deiezioni degli animali (le sanzione previste per i trasgressori ammontano a Euro 100), ed e stato inoltre introdotto anche il divieto all’accattonaggio.

Telecamere di videosorveglianza

Museo del Soldato da È tempo di Carnevale riscoprire in dieci date La sfilata è il 3 marzo Turismo

Dieci visite guidate al museo del soldato da poco rinnovato nei locali dell'ex stazione ZOGNO Riparte il progetto Zogno ad occhi aperti che mira a far conoscere le meraviglie del territorio attraverso visite guidate gratuite al Museo del Soldato di Zogno. L'iniziativa è promossa dal Comune di Zogno in collaborazione con il Gruppo Alpini di Zogno e prevede un'apertura eccezionale del Museo del Soldato, situato nell'ex-stazione ferroviaria di Ambria, per una serie di visite guidate in dieci appuntamenti. Le date sono: 13, 17, 20, 23 febbraio e 6, 9, 20, 24 marzo e 10, 17 aprile. Per tutti i giorni di visita l'orario sarà al mattino dalle 9 alle 11 e al pomeriggio

Museo del Soldato dalle 15 alle 17, il mercoledì l'ingresso sarà possibile solo al pomeriggio. L'iniziativa è completamente gratuita per chiunque volesse scoprire questo piccolo angolo di storia ed è possibile organiz-

zare gruppi o scolaresche su prenotazione contattando il numero 391.4854350. Il Museo del Soldato nasce nel 2002 dal volere del Gruppo Alpini di Zogno, che decisero di esporre al pubblico una serie di materiali di origine militare conservati in un magazzino, allestendo una sala che venne poi battezzata Il Museo dell'Alpino. Con il passare degli anni, la mostra si arricchì di reperti dalla storia di altri corpi militari oltre a quello degli alpini, ampliandosi sempre di più fino a diventare il Museo del Soldato, dotandosi anche di una biblioteca. Dal 22 luglio (2018) scorso il Museo del Soldato si è trasferito in località Ambria, da Via Battisti alla nuova sede presso la ex-stazione ferroviaria FVB, grazie alla sua ristrutturazione completata dal Comune di Zogno.

Il carnevale

La sfilata in centro e premiazioni per carri e maschere: iscrizioni entro il 1 marzo ZOGNO Coriandoli, stelle filanti e bombolette spray. È tutto pronto per l’edizione 2019 del carnevale zognese. Quest’anno la sfilata organizzata dal comune, in collaborazione con l’Unità pastorale di Zogno e l’Oratorio San Giovanni Bosco, si terrà la prossima domenica 3 marzo. A patrocinare l'evento ci sono anche i commercianti associati a Punto Amico. Celebrazioni al via alle ore 13.45 con il ritrovo presso l'area del mercato cittadino con partenza prevista per le 14.30 e arrivo all'Oratorio, dove come ogni anno si svolgeranno

L'evento

È organizzato dal Comune con l'Unità partorale e l'Oratorio con i commercianti

le premiazioni. Ricchi premi saranno consegnati ai primi tre carri allegorici classificati (previsto un contributo in denaro e un buono shopping) e ai primi tre classificati dei gruppi mascherati (solo contributo economico). Per partecipare non sono previsti costi ma ci si dovrà iscrivere entro il 1 marzo presso l'Ufficio segreteria del Comune o l'Oratorio. «La sfilata sarà un bellissimo momento di svago e spensieratezza per tutti i partecipanti all'evento, soprattutto per i più piccoli – ha commentato il delegato allo sport e tempo libero Diego Donadoni –. Anche quest'anno poi è stata fondamentale la collaborazione di tutti nell'organizzazione dell'evento». In caso di maltempo sarà tutto rimandato a domenica 10 marzo. Ulteriori informazioni su: zognoturismo.it.


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L'INTERVISTA

Casati tenta il bis per Scanzorosciate «Mi ricandido» Elezioni 2019. Davide Casati scioglie la riserva su un

nuovo possibile mandato alla guida di Scanzorosciate «Puntiamo su innovazione, dinamismo, trasparenza» FEDERICO MARZULLO SCANZOROSCIATE Sindaco Casati, a quasi cinque anni dalla prima elezione a sindaco quali sono gli obiettivi del mandato amministrativo che avete raggiunto per il Comune di Scanzorosciate? «La nuova impostazione delle politiche sociali (area disabilità, area anziani, area lavoro) destinando maggiori risorse finanziarie e potenziando i servizi rivolti alle persone fragili del nostro territorio, mettendo in rete anche tutte le associazioni di volontariato e le parrocchie, creando così una comunità unita, solidale e accogliente. L’approvazione della Variante Generale al Piano di Governo del Territorio che: ha ridotto drasticamente il consumo di suolo a destinazione residenziale; ha incentivato gli investimenti privati delle aziende

locali che hanno ampliato la propria attività in modo significativo oltre agli investimenti privati di recupero degli immobili nel centro storico di Scanzo; ha introdotto un nuovo Piano Urbano del Traffico. L’approvazione di importanti protocolli d’intesa che si concretizzeranno alla fine del 2019 che vedranno l’avvio di due importanti cantieri: la ristrutturazione dell’ex cinema/ oratorio di Scanzo che ospiterà housing sociale per persone con disabilità, una comunità minori, il museo del vino e spazi culturali; la realizzazione di un ponte ciclopedonale vicino al Ponte Marzio (di Gorle)». Il vostro è un territorio molto esteso: sono in tutto 5 le frazioni. Siete riusciti a rispondere a tutte le esigenze? Qual è stata la politica amministrati-

va adottata in questo caso? «Siamo riusciti a rispondere a molte esigenze ma sicuramente non ancora a tutte. L’obiettivo dei prossimi 5 anni è completare il lavoro iniziato nel primo mandato. La politica amministrativa adottata è tutta incentrata sull’innovazione, il dinamismo, la trasparenza». Siamo ormai a pochi mesi dal voto. Sindaco Casati, può già dirci se intende proseguire il suo impegno per il Comune di Scanzo? «Amo Scanzorosciate, il paese nel quale sono nato e cresciuto e quindi non posso che rimettermi a disposizione per il secondo mandato nella speranza di riottenere la fiducia della comunità». È certo che il suo impegno sul fronte politico continuerà. Lei

da alcuni mesi ricopre il ruolo di segretario Provinciale del Partito Democratico. Da dove riparte il PD in terra bergamasca? «Riparte con un gruppo dirigente completamente nuovo e giovane che ha voglia di lavorare tanto, con passione ed entusiasmo, affinché il PD torni ad essere credibile. Ci vorrà qualche anno ma sono certo che riusciremo». Quali sono linee guida e obiettivi? «Prossimità costante alle persone, dialogo con le istituzioni ed i corpi intermedi per costruire insieme le progettualità per il futuro delle comunità, l’utilizzo di un linguaggio diverso, semplice e popolare. Costruire una vera squadra, un gruppo dirigente unito, appassionato, competente, che non abbia paura di assumersi ruoli di responsabilità nelle istituzioni locali, regionali e nazionali». Cosa della sua esperienza come Sindaco pensa possa aiutarla nella gestione del partito a livello Provinciale? «L’essere pragmatici senza perdere tempo in discussioni spesso inutili e che non parlano alla gente che non fa politica, l’essere sempre a disposizione delle persone che hanno più bisogno e devono trovare nei democratici e nelle democratiche persone umili, che

sanno ascoltare».

DAVIDE CASATI SINDACO DI SCANZOROSCIATE

Il Comune

«Amo Scanzorosciate, il paese nel quale sono nato e cresciuto e quindi non posso che rimettermi a disposizione».

Il Partito

«Serve prossimità costante alle persone, dialogo con le istituzioni e i corpi intermedi per costruire una progettualità per il futuro». «A livello nazionale la credibilità è ai minimi storici ma siamo fondamentali per l'Italia. Ripartiremo dopo le primarie, il consenso crescerà ma ci vorranno anni».

Tra elezioni regionali e nazionali il vostro partito ha incasellato risultati tutt’altro che soddisfacenti, una bocciatura netta da parte dei cittadini. C'è ancora spazio per il PD? «A livello locale siamo sicuramente più credibili perché ci sono persone iscritte impegnate nelle istituzioni locali davvero brave, che sono certo saranno riconfermate. A livello nazionale è evidente che la credibilità del PD è ai minimi storici ma sono ancora convinto che il PD sia fondamentale per l’Italia e dopo le primarie del 3 marzo sarà in grado di ripartire con un nuovo gruppo dirigente che saprà far crescere il consenso nei nostri confronti. Ci vorranno anni, non pochi mesi». Tra Martina, Zingaretti, Giachetti, chi vedrebbe meglio ora al timone? «Martina è stato uno bravissimo ministro e ha saputo gestire il PD nella sua fase più difficile. Zingaretti sta governando con ottimi risultati la Regione Lazio ed è stato riconfermato nel 2018 nonostante il clima politico nazionale ostile. Gaichetti è molto preparato, nei circoli bergamaschi ha ottenuto consensi oltre la media nazionale. Chiunque vincerà le primarie del Partito Democratico lavorerà bene».


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IN COPERTINA

Nuova Fiat Panda donata al Comune per i servizi sociali Sociale. Un contributo delle associazioni territoriali in favore del Comune. Sarà utilizzata per il servizio di pasti a domicilio alle persone fragili e bisognose

SAN GIOVANNI BIANCO Sabato 19 gennaio davanti al municipio di San Giovanni Bianco si è tenuta la consegna della nuova auto acquistata grazie al contributo delle associazioni operanti sul territorio. La Fiat Panda verrà utilizzata dal comune per i servizi sociali sul territorio, in particolare per la consegna dei pasti a domicilio, un servizio attivo da più di un anno per circa trenta persone anziane e bisognose sparse nelle frazioni e su tutto il territorio comunale. «Vista l'utilità e l'apprezzamento di questo servizio, sempre in espansione , le associazioni hanno deciso di devolvere un contributo al comune per l'acquisto di questa nuova auto – ha spiegato il sindaco Marco Milesi –. In particolare le associazioni che hanno contribuito economicamente

a tutto ciò sono le stesse che ogni anno collaborano per l’organizzazione della Camminata a casa di Arlecchino, per la sagra San Giovanni in Festa e gli organizzatori del raduno di auto e moto d'epoca». Alla consegna dell'auto erano presenti anche gli assessori Riva e Veronese, i consiglieri Pesenti e Gamba, il Parroco di San Giovanni Bianco, la presidente del CDA della Fondazione Boselli Enrica Bonzi, i membri Luciana Grazioli e Cristina Vavassori, il presidente dell’associazione Anteas Giuseppe Della Chiesa e tutti i rappresentanti di tutte le associazioni coinvolte. «A nome di tutta la comunità ringrazio vivamente tutte le associazioni che hanno contribuito all'acquisto della nuova auto, che permetterà di ampliare ancora più questo

importantissimo servizio alla cittadinanza, in particolare per le persone più anziane – è stato poi il commento del sindaco di San Giovanni Bianco Marco Milesi –. Un doveroso ringraziamento ed un apprezzamento va al lavoro quotidianamente ed egregiamente svolto dalla Fondazione Boselli e dalla associazione Anteas», ha poi concluso il primo cittadino. Il rapido ampliamento dell’utenza, confermato anche dai riscontri ricevuti dagli utenti attraverso un questionario distribuito negli ultimi mesi dello scorso anno, ha confermato quanto questi tipi di servizi siano di fondamentale importanza per la comunità. Per ulteriori informazioni o per richiedere l’iscrizione ci si può rivolgere al servizio dei Servizi Sociali del Comune di San Giovanni Bianco.

Consegna della Fiat Panda al Comune di San Giovanni Bianco

Si potenzia la ciclabile Strada più larga e muri con punti luce a LED ciclopici per via Adua Turismo

Nuova illuminazione per la diramazione sud di S.Giovanni B. Risorse dal BIM Bg GRETA BALICCO SAN GIOVANNI BIANCO E' stato approvato con delibera di giunta comunale il progetto esecutivo per la realizzazione dell’illuminazione della pista ciclopedonale presso comune di San Giovanni Bianco, un progetto che interessa nello specifico il tratto di diramazione sud. L’impianto verrà realizzato tra il Piazzale Alpini e il ponte delle Tre Croci, per una spesa complessiva di 50 mila euro, risorse del Consorzio BIM di Bergamo. L’appalto è stato assegnato all’impresa Contimpianti S.r.l. di Pedrengo, che avrà tempo sessanta giorni per

Pista ciclabile eseguire l’intervento a seguito della consegna dei lavori; un'opera che vedrà l'installazione di una tecnologia a led, utile a garantire un adeguato risparmio energetico. «L’intervento rientra in un

progetto di miglioramento dei percorsi ciclopedonali presenti sul territorio, ampiamente utilizzati dai residenti e apprezzati anche dai numerosi turisti che li percorrono nel periodo estivo – spiega il primo cittadino di San Giovanni Bianco Marco Milesi –. L’intervento si aggiunge alla recente realizzazione da parte dell’Amministrazione Comunale del collegamento tra la diramazione sud e il Ponte dei Frati, realizzata sulla copertura del canale Enel. Inoltre – ha aggiunto il sindaco Milesi –, a fronte dell’intervento in corso di realizzazione del nuovo ponte a nord del paese, sarà possibile ampliare ulteriormente la rete ciclopedonale verso l’alta valle, realizzando un percorso che corre lungo il fiume Brembo fino alla località Molini, per poi proseguire verso l’alta valle collegandosi alla pista ciclabile posta sulla sponda destra».

Lavori pubblici

160 mila euro di lavori finanziati grazie ad un partenariato tra pubblico e privato SAN GIOVANNI BIANCO Sono iniziati da parte del Comune di San Giovanni Bianco i lavori di allargamento della strada di via Adua, un' infrastruttura viaria utilizzata quotidianamente da numerosi residenti e dalle attività produttive della zona, che collega il capoluogo a Brembilla. L’intervento, necessario a causa della limitata larghezza della carreggiata, permetterà di realizzare una sede stradale con una larghezza costante di 5.50 metri. Il progetto prevede l’allargamento della sede stradale a valle con la realizzazione di un muro in massi ciclopici, la captazione delle acque me-

Lavori in via Adua teoriche, la predisposizione dell'impianto di illuminazione e la messa in opera di barriere di protezione a valle della strada stessa. L’importo complessivo dell’opera ammonta a 162 mila euro circa , finanziato

grazie ad una convenzione sottoscritta tra il comune e la società AQA – che ha recentemente realizzato la centralina idroelettrica che sfrutta lo scarico a fiume della prima centrale ENEL in località Roncaglia – ed una quota messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale. «Si tratta di un intervento richiesto da tempo dai residenti, che permetterà la circolazione a doppio senso sul tratto di strada interessato dai lavori, oltre a mettere in sicurezza una strada che presentava diverse criticità – spiega il primo cittadino di San Giovanni Bianco Marco Milesi –. L'opera inoltre, è solo in minima parte finanziata dall’Amministrazione Comunale, la quasi totalità dell’importo infatti è stata richiesta alla società che ha realizzato l’impianto come opere di compensazione».


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Maschere e tradizioni: terra, acqua, fuoco Cultura e tradizioni. Parte il progetto che mira a preservare e valorizzare alcune delle tradizioni locali della valle

L'iniziativa sul dialetto bergamasco e le maschere del carnevale di Dossena partirà dal prossimo 16 Febbraio GRETA BALICCO DOSSENA Cosa hanno in comune le mascherate e i riti del carnevale di Dossena, Valtorta, Bagolino e Mamoiada? Dimenticate le classiche maschere, i carri e i travestimenti da supereroi; il Carnevale, presso queste località, è fatto di riti e tradizioni antiche ricche di suggestioni, usi e costumi ancestrali mai dimenticati e che, nonostante le apparenze, presentano caratteristiche simili tra loro. A promuovere l'incontro tra questi mondi apparentemente così diversi, il 16 febbraio prossimo, sarà un progetto che mira ad un unico obbiettivo: preservare le tradizioni locali, e in particolare, quelle delle mascherate. «Il dialetto bergamasco e le maschere del Carnevale di Dossena» è infatti un'iniziativa, lanciata dal Comune di Dossena e approvata dalla Regione Lombardia lo scorso 10 Luglio, che mira alla valorizzazione delle tradizioni locali della località e alla loro conservazione. Il Carnevale affonda le sue origini in festività antiche, dalle Dionisiache greche (le Anteste-

rie) ai Saturnali romani; feste durante le quali si realizzava un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell’ordine, allo scherzo e anche alla dissolutezza. Si trattava di un periodo di rinnovamento simbolico, durante il quale il caos sostituiva l’ordine costituito. «In Italia, questa festa ha una storia millenaria e ogni regione celebra il rito in maniera differente, stabilendo regole e linee precise – Spiega il Sindaco di Dossena Fabio Bonzi –. In realtà, forse un impercettibile filo comune tra le diverse tradizioni esiste. E perché non scoprirlo insieme attraverso questo evento?». Ciascuna maschera infatti, per quanto possa apparire diversa o distante, dietro il velo della satira, presenta significati interessanti e unici. Ognuna di esse, da secoli rappresenta un importante elemento identitario, un vero patrimonio immateriale del territorio ed un prezioso strumento di salvaguardia dell'identità culturale. Senz'altro, leggere la loro storia può trasformarsi in una bella

occasione di crescita! «E proprio a questo scopo nasce la prima edizione dell'evento Maschere e Tradizioni, un progetto che mira a preservare, valorizzare e diffondere la tradizione delle mascherate, locali e non; il 16 Febbraio le tradizioni di Mamoiada, Valtorta, Bagolino e Dossena si incontreranno per la prima volta, al fine di offrirvi uno spettacolo irripetibile ed unico nel suo genere», conclude il primo cittadino. Il programma de «Il dialetto bergamasco e le maschere del Carnevale di Dossena» è ricco: dalle ore 15 alle ore 17 si terrà il Convegno sulle maschere presso il Museo delle Miniere in centro paese – tra le presenze illustri anche Franco Brevini, Claudio Gotti e Mario Paffi –, dalle ore 14 alle 17 si terrà poi la Suddivisione dei Gruppi nelle principali contrade della località: Mamutones presso Villa e Carale, Bagolino presso Molini e Adelvai, Valtorta presso Gromasera e Ca' Astori. Dalle ore 20.30 si aprirà, infine, la grande Sfilata dei gruppi con ritrovo presso il Sagrato della Chiesa.


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Medaglie d'onore per i reduci di guerra Attualità. Riconoscimento per 175 bergamaschi, di questi 17 sono cittadini del comune brembano di Dossena

269 le medaglie d'onore ai cittadini militari e civili. Iniziativa promossa in occasione del Giorno della Memoria GRETA BALICCO DOSSENA Lo scorso 27 Gennaio nell'ex Monastero di Sant'Agostino a Bergamo si è tenuta la cerimonia di consegna delle Medaglie d'Onore ai reduci della guerra; un momento pubblico di solenne e meritato riconoscimento al fine di onorare i cittadini bergamaschi, reduci dal sanguinoso conflitto. In occasione del Giorno della Memoria il Prefetto di Bergamo ha infatti conferito ben 269 Medaglie d'Onore ai cittadini bergamaschi militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra. Sono stati insigniti del riconoscimento 175 bergamaschi, due dei quali ancora viventi (entrambi di 93 anni); diciassette, invece le medaglie destinate ai cittadini del comune di Dossena, ora deceduti: Alessandro Alcaini, Giuseppe Astori, Stefano Astori, Giovanni Bedolis, Giacomo Bianzina, Giovanni Maria Bianzina, Angelo Bonzi, Antonio Bonzi, Giovan Maria Bonzi, Giovanni Bonzi, Giuseppe Gamba, Battista Locatelli, Vincenzo Loca-

Cardiologia

che hanno detto no al nazismo o hanno rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò. Uomini che hanno combattuto». «Queste medaglie – ha poi commentato l'iniziativa l’onorevole Elena Carnevali – sono un riconoscimento ai molti bergamaschi che non si sono piegati, per celebrare il loro valore morale e civile. I loro ricordi, ancora così vividi nei racconti, ci consegnano la memoria della barbarie nazista, per non dimenticare». «Una bellissima cerimonia in Sant’Agostino insieme a tanti sindaci della Valle e di tutta la Provincia – ha aggiunto il presidente della Comunità Montana della Valle Seriana Danilo Cominelli –, abbiamo affiancato il Prefetto, il Rettore e il Presidente della Provincia durante la cerimonia di consegna delle medaglie d’onore ai deportati e internati nei lagher nazisti. Ho visto e percepito tanta commozione da parte degli insigniti e dei parenti che fieramente ricevevano la medaglia. Forse un riconoscimento tardivo, ma che ricorda e rende onore a chi ha contribuito alla nostra libertà».

telli, Cristino Micheli, Giovanni Omacini, Giacomo Spini e Giacomo Zani. Ad effettuare la consegna delle medaglie, il prefetto di Bergamo Elisabetta Margiacchi, il Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo Remo Morzenti Pellegrini, il presidente della Provincia di Bergamo e i sindaci dei Comuni di residenza degli insigniti. «È stata una cerimonia molto toccante – ha affermato nel corso dell'incontro il rettore Remo Morzenti Pellegrini –, in più momenti. Penso alla lettura del professore Morandi del nostro Centro Teatrale di un testo dei diari di Carlo Emilio Gadda con cui abbiamo potuto rivivere una giornata in trincea del 21 luglio del 1918. Emozionante anche l’elevazione del Coro della Val San Martino che ha cantato brani struggenti della grande guerra. E poi l’incontro con tutti i parenti che hanno ricevuto questo riconoscimento. Ho visto nei loro occhi tutta la loro commozione. Un modo per tenere viva la memoria, così come lo stesso Mattarella ha chiesto di continuare a fare. Abbiamo ricordato persone

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Medicina interna

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Neurologia

Medaglia d'onore consegnata ai diciassette cittadini del comune di Dossena

Visite neurologiche - Elettroencefalografia Visite U.V.A. Unità di Valutazione Alzheimer

-

Visite otorinolaringoiatriche

Pneumologia

Visite pneumologiche - Riabilitazione respiratoria Spirometria - Spirometria globale con tecnica pletismografica Test broncodilatazione farmacologica - Test alla metacolina - Monitoraggio saturazione arteriosa - Test del cammino Polisonnografia

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Danni alluvione 2016, fondi dalla Regione Contributi. Oltre un milione di euro i risarcimenti in arrivo per i danni subiti a causa dell'alluvione del 2016

Riguardano 91 privati e 9 Comuni lombardi, 8 sono bergamaschi. Ass. Foroni: «Questo è il terzo intervento» BERGAMO Ammontano a oltre un milione di euro i risarcimenti in arrivo per i danni subiti a causa della bomba d'acqua che nel giugno del 2016 ha colpito la provincia di Bergamo. I fondi stanziati dal Dipartimento della Protezione civile, su indicazione di Regione Lombardia, riguardano 91 privati cittadini residenti in 9 Comuni lombardi, 8 della Bergamasca. I contributi sono stati concessi dal Consiglio dei Ministri con deliberazione del 21 dicembre 2018 per danni al patrimonio abitativo e ai beni mobili, dopo che Regione Lombardia ha trasmesso al Dipartimento di Protezione civile la quantificazione dei risarcimenti richiesti, previa istruttoria. Il totale ammonta a 1.016.700 euro, di cui 990.900 euro per danni a beni immobili e 25.870 euro per danni a beni mobili. Gli 8 Comuni bergamaschi interessati sono: Adrara San Martino, Bergamo, Berzo San Fermo, Dalmine, Entratico, Foresto Sparso, Treviolo e Viadanica. Bergamo è il comune cui è stato riconosciuto il maggior numero di risarcimenti (35

per un totale di oltre 743.000 euro), seguito da Treviolo (23 per un totale di oltre 150.000 euro). Più di 36.000 euro sono stati destinati a Berzo San Fermo, 31.000 euro ad Entratico, circa 19.000 euro a Viadanica, quasi 18.000 euro a Adrara San Martino, poco più di 2.600 euro a Dalmine e 4.500 euro a Foresto Sparso. «Come avevamo annunciato lo scorso luglio – ha commentato l'assessore regionale al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni – quello odierno è il terzo intervento di Regione Lombardia per riparare ai danni causati dal maltempo di giugno 2016 e si va ad aggiungere ai fondi già reperiti a luglio per opere di messa in sicurezza di frane e corsi d'acqua per un totale 950.000 euro e ad altri 18 interventi finanziati nel 2017. Complessivamente siamo riu-

Le risorse

990 mila euro per danni a beni immobili e altri 25 mila per danni a beni mobili

sciti a reperire fondi per oltre 4,5 milioni di euro, dimostrando una volta di più l'attenzione di Regione Lombardia per l'integrità e la salvaguardia del suo territorio e per la vita dei suoi cittadini». Questo è il terzo intervento per i danni causati dal maltempo di giugno 2016 e si va ad aggiungere ai fondi reperiti da Regione e destinati ai Comuni colpiti a luglio 2018, quando il Dipartimento di Protezione Civile, a seguito della richiesta di Palazzo Lombardia, aveva approvato la realizzazione di 5 interventi di messa in sicurezza e riparazione dei danni subiti dal patrimonio pubblico, per complessivi 950.000 euro, per 4 Comuni della provincia di Bergamo: Entratico, Olmo al Brembo, Piazzatorre e San Giovanni Bianco . Interventi, questi, che si sommano ai 15 già attivati nel corso del 2017 nella provincia di Bergamo: a Viadanica, Adrara San Martino, Albano San Alessandro, Berzo San Fermo, Foresto Sparso, Algua, Cornalba, Sarnico, San Paolo D'argon, Costa Serina, oltre il Colle, Ornica e Camerata Cornello.

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Tino Sana partecipa alla ristrutturazione del Badrutt's Hotel Imprese. A Saint Moritz l'azienda bergamasca torna

nel gioiello dell'ospitalità svizzera per la ristrutturazione de «Le Restaurant» e del famosissimo «King's Club»

ALMENNO S. BARTOLOMEO Dopo aver firmato l’iconico ristorante Igniv dello chef tristellato Andreas Caminada nel Badrutt’s Palace Hotel, Tinosana, la storica falegnameria di Almenno San Bartolomeo famosa a livello internazionale per la realizzazione di arredi per alberghi, navi da crociera e complessi comunitari di grande prestigio, torna nel gioiello dell’ospitalità svizzera a St. Moritz per partecipare alla ristrutturazione de Le Restaurant e del famosissimo King's Club. Prosegue così la straordinaria esperienza di Tinosana nella realizzazione di location di alto prestigio nel mondo del food & beverage. I due nuovi progetti contribuiranno a segnare il futuro dello storico Badrutt’s Palace Hotel che ha recentemente festeggiato i suoi primi 120 anni di attività. Nel castello incantato tra i monti svizzeri, infatti, risplende ancora il fascino di alcune delle celebrità più amate di sempre che lo frequentarono in passato, come Marlene Dietrich, Audrey Hepburn, Greta Garbo, Rita Hayworth, Brigitte Bardot, Coco Chanel, Charlie

Chaplin e Alfred Hitchcock. A Tinosana il compito di contribuire alla ristrutturazione de Le Restaurant, un salone da pranzo caratterizzato da un'atmosfera glamour e rilassante perfetto per una cena a lume di candela, e del King's Club, famoso come il più antico nightclub della Svizzera. Progetti che rinnovano l’impegno con cui Tinosana nel 2016 contribuì alla realizzazione di Igniv, il ristorante dello chef Caminada. Un luogo ispirato a principi di condivisione e convivialità in cui si respira un’atmosfera da favola, tra pannelli in legno grezzo, luci soffuse, lussuosi velluti e tessuti damascati. Un incontro tra colori e materiali che riporta la mente al XIX secolo. Il ristorante, che vanta una stella Michelin, infatti, si caratterizza per una raffinata informalità ed è stato realizzato con le intuizioni della designer di fama internazionale Patricia Urquiola, rappresentando plasticamente il senso stesso dell’Igniv, termine che in lingua romancia significa nido. Ma i lavori di altissimo livello realizzati da Tinosana nel campo della ristorazione sono

tantissimi e tutti eseguiti con massima versatilità e cura per i dettagli. Si pensi, in particolare, all’Ecrin, la gemma nascosta dell'Hotel de Crillon 5* a Parigi, e al The Terrance, nel Westin Dragonara Resort 5* di Malta. Gli ospiti dell'Ecrin assaporano la cucina creativa dello chef stellato Christopher Hache in un ambiente dallo stile contemporaneo che unisce armonia e raffinatezza. Tinosana, seguendo il progetto di ristrutturazione dell’Hôtel de Crillon nel 2015, ha collaborato con Chahan Minassian, interior designer, antiquario e gallerista di Parigi, curando nei minimi dettagli il nuovo abito del rinomato ristorante, ricreando una sala "nascosta", intimista e senza tempo. I sapori ben definiti, ma delicati, dei piatti dello chef trovano quindi pieno coronamento nell’ambiente creato da Tinosana: qui, diverse tonalità di grigio antracite contrastano il candore della tavola, donando alla sala un’atmosfera intima ed elegante, mentre specchi con effetto metallizzato alle pareti innescano un intrigante gioco di riflessi.

Attualità

Il Comune di Almenno S.B. premia le sue eccellenze Eccellenze

In 19 i dottori e le dottoresse premiate dell'Assessorato all'Istruzione di Almenno MARCO LOCATELLI ALMENNO S.BARTOLOMEO Nella serata dello scorso 3 febbraio presso la Club House del Golf l’Albenza il Comune di Almenno San Bartolomeo ha onorato la sua tradizione consegnando i Premi al Merito ai neo laureati almennesi. Protagonisti della serata sono stati 19 ragazzi che, grazie

all’assoluta eccellenza dei risultati accademici ottenuti nei più disparati ambiti disciplinari hanno avuto l’opportunità di raccontare e condividere davanti a pubblico di genitori (e non solo) il loro curriculum studiorum unitamente alle loro aspirazioni future. Un momento alto per la comunità di Almenno Un momento alto per la comunità di Almenno San Bartolomeo e in particolar modo per l’Amministrazione comunale che nella persona dell’assessore all’istruzione, Massimo To-

deschini, non ha mancato di sottolineare alcuni importanti concetti afferenti alle molteplici possibilità e opportunità che gli stessi titoli accademici riservano in un ambito lavorativo e professionale – quello attuale – «sempre più esigente e severo in termini di livello di preparazione, di ricerca di competenze, di pretesa di profili sempre più alti, di capacità prestazionali e di disponibilità incondizionata», ha spiegato l'assessore delegato all'Istruzione per il Comune di Almenno San Bartolomeo, Massimo Todeschini.

IGNIV Restaurant Badrutt's Palace hotel di Saint Moritz Un tocco magico quello di Tinosana che si ritrova anche a latitudini molto diverse, come a Malta, al The Terrace, location ristrutturata all'inizio del 2017 e inaugurata nell'aprile del 2018. La nuova sede, progettata dal famoso studio di interior design Lynne Hunt London, offre la possibilità di vivere un'esperienza culinaria memorabile combinata a un ambiente dalle linee semplici, ma eleganti. Anche in questo lavoro è l’unione e la lavorazio-

ne di diversi materiali a rendere unico l’ambiente. Il locale è caratterizzato da piani in marmo, separè e soffitti in legno di rovere intarsiato, da pareti in vetro mosaico e resina con colori bianco e blu cobalto così da portare anche all’interno del locale l’effetto dell’onda marina. Il risultato è quindi, un luogo dall’allure orientaleggiante che con materiali e colori diversi richiama la bellezza del mare maltese. «In ognuno di questi lavori ab-

biamo ascoltato la storia del luogo, rispettandone l’identità. Abbiamo risposto alle richieste dei nostri committenti presentando prodotti di alta qualità, personalizzati, espressione del miglior made in Italy. Perché è questo il segno che caratterizza ogni nostro lavoro: il calore del legno, materiale per eccellenza, si unisce a lavorazioni di alta qualità per dare il massimo a ogni progetto», dichiara Gianpaolo Sana, titolare della Tinosana.

La serata di premiazioni, allietata anche da inframezzi musicali, si è poi conclusa con un momento conviviale nel quale tutti i presenti hanno avuto modo di conoscere da vicino le 19 eccellenze accademiche del territorio di Almenno San Bartolomeo. Premiate 19 eccellenze accademica almennesi Si è poi concluda la serata al Club House del Golf con la premiazione premiati (con un assegno) delle seguenti dottoresse e i dottori: Riva Elena, Baldi Gianluca, Rota Graziosi Chiara, Polver Marco, Capelli Chiara, Rota Davide, Antonini Paola, Rota Federica, Pepe Aldebaran, Rota Michela, Mazzoleni Luca, Perico Matteo, Rota Graziosi Andrea, Vanoncini Vanessa, Belotti Lorenza, Rigoli Lorenzo, Falgari Fabio.

Nella foto le 19 eccellenze accademiche almennesi


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UOMINI, STORIE E PROGETTI

Apre la stagione al Parco «Le Cornelle» Attualità. Dopo un inverno con sbalzi di temperatura anomali al Parco faunistico Le Cornelle gli animali danno il via alla nuova stagione, ed è subito amore. Per il mese di febbraio il Parco sarà aperto tutti i giorni fino alle 17 VALBREMBO Atmosfera da San Valentino tra le incantevoli oasi del Parco Faunistico le Cornelle riaperto al pubblico ufficialmente dal 9 febbraio scorso con lo spettacolo romantico della stagione degli amori, che segna l’addio al freddo inverno e annuncia l’arrivo della nuova stagione. Il clima imprevedibile dell’inverno ancora in corso ha provocato sbalzi termici importanti, con picchi di freddo alternati a temperature più miti e a qualche spolverata di neve con dirette conseguenze per gli animali che hanno dovuto fare i conti con raffreddori e influenze. Un incremento di malanni di stagione gestiti dagli addetti del Parco con cure quotidiane, regolazioni delle temperature delle stalle a seconda del meteo e degli ospiti. Del resto, ogni specie affronta l’inverno a modo proprio: la maggior parte degli animali ama vivere all’esterno anche con le temperature più rigide (le zebre si sono divertite tantissimo a giocare con la neve), mentre rettili, tartarughe, elefanti, giraffe e rinoceronti preferiscono godersi il caldo e

restare nelle stalle. Tutti, però, sono felici di fare incetta di calorie: quando la colonnina delle temperature si abbassa, infatti, sia erbivori che carnivori consumano pasti più energetici per compensare il consumo calorico più pesante causato dal freddo senza alcun rischio per la linea perché smaltire, con la bella stagione alle porte, non sarà un problema. Una stagione, quella prossima del 2019, che si preannuncia essere molto focosa, tra gli ospiti del parco infatti è già iniziato il periodo dell’amore e tra i più attivi, quest’anno, i panda minori che trascorrono ore e ore accoppiandosi con fantasia e vivacità. Da qualche settimana invece, i due leopardi delle nevi nati a maggio 2017 hanno lasciato Le Cornelle alla volta di due parchi francesi dove hanno incontrato le loro dolci metà. Sono nate due nuove coppie di giovani animali che presto metteranno al mondo dei teneri cuccioli, scongiurando sempre più il rischio estinzione per la specie. Un trasferimento molto positivo per la specie perché i leopardi, per loro natura, devono

allontanarsi dalla madre all’età di un anno e mezzo. Il distacco rientra quindi pienamente nel normale ciclo della vita che li vede, pian piano, farsi strada da soli nel mondo. Più amara è invece la perdita che ha colpito il Parco durante i mesi invernali con il decesso delle due nonne orse. Ormai anziane se ne sono andate nella maniera più dolce, lasciando un grande vuoto tra gli addetti ai lavori e non solo. Lo spettacolo della natura, del resto, è anche questo. Le 120 specie de Le Cornelle sono pronte a condividerlo con grandi e piccini con una speciale promozione riservata e valida solo per gli ingressi al Parco entro il 28 febbraio: online il biglietto d’ingresso costerà solo 10 euro, chi invece lo acquisterà direttamente in cassa, pagherà 10 euro per il biglietto ridotto e 12 euro l’intero. E per il mese di febbraio il Parco sarà aperto tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 17. Il Parco Faunistico Le Cornelle si trova in Via Cornelle 16, a Valbrembo. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito: www.lecornelle.it.

w.lecnelle.it

Alcuni scatti degli animali che giocano con le neve


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UOMINI, STORIE E PROGETTI

Gianni Decimo: «L'amore che ti cambia» Cultura. È uscito lo scorso 8 gennaio in tutta Italia il primo romanzo di Gianni Decimo: «L'amore che ti cambia» Protagonista Gian Giacomo, orfano di entrambi i genitori. La sua lotta «a tutti costi» verso le difficoltà della vita SORISOLE Ha trascorso anni nelle redazioni a scrivere testi per la televisione. Sulle emittenti locali della Lombardia ha condotto per oltre dieci anni un suo programma di costume e società dal titolo Piacere mio e su Bergamo Tv un talk show all’americana di grande successo dal titolo Stasera che sera. Il giorno in cui ha compiuto quarant’anni Gianni Decimo ha deciso che fosse arrivato il momento di scrivere per sé stesso e non più per gli altri. È uscito lo scorso otto gennaio, in tutta Italia, il suo primo romanzo dal titolo L’amore che ti cambia. Un toccante e commovente romanzo sulla voglia di lottare a tutti i costi, di non arrendersi mai, per nessuna ragione, malgrado le difficoltà della vita. Un emozionante racconto, capace di commuovere, che ha per protagonista un bambino di nome Gian Giacomo che, dopo essere rimasto orfano di entrambi i genitori, decide di afferrare le redini della propria vita per impedire che il dolore, la solitudine, lo sconforto e la disperazione abbiamo il sopravvento.

Un libro rivolto a tutti, senza distinzioni di pubblico, che sa parlare dritto al cuore e alla mente dei lettori. COME É NATA L’IDEA DI QUESTO ROMANZO? «Ho cominciato a vent’anni esatti a scrivere per la televisione; all’inizio programmi d’intrattenimento sulle emittenti commerciali nazionali, poi documentari a sfondo divulgativo e culturale. A un certo punto mi sono stancato e ho deciso che a quarant’anni avevo vissuto abbastanza per poter raccontare una bella storia». COME MAI QUESTO TITOLO COSÌ ACCATTIVANTE? «Si fa presto a dire amore, ne esistono forme infinite. È una parola fin troppo abusata, la usiamo mille volte al giorno. Eppure, a mio avviso, l’amore in grado di cambiare la vita é uno solo e io ho pensato di descriverlo nel mio romanzo». A CHI É RIVOLTO QUESTO RACCONTO? «A tutti, senza distinzioni. Ho scritto con uno stile semplice e chiaro, accessibile a chiunque.

Il mio stile di scrittura é talmente lineare che tutte le persone possono apprezzarlo, non solo chi ha avuto la fortuna e la possibilità di studiare. Ecco, in questo senso io vorrei diventare uno scrittore per tutti, non per pochi». DOVE É AMBIENTATO? «Il protagonista del racconto é originario di Caprino Bergamasco, ma vivrà la maggior parte delle sue avventure a Bergamo, così come in buona parte della provincia». È IL PRIMO ROMANZO CHE SCRIVI? “Nel 2009 ho vinto un concorso letterario a Scandicci, in provincia di Firenze, e ho publicato un racconto umoristico dal titolo Tutta colpa di una ciabatta; si trattava però di un racconto breve». HAI GIÀ UN’IDEA PER IL PROSSIMO? «Mi piacerebbe scrivere un libro ogni anno. Il prossimo uscirà a gennaio dell’anno prossimo e avrà per titolo “La vita che ti chiama”; sarà ambientato tra Londra e Norcia

in provincia di Perugia. Non voglio però anticipare nulla, altrimenti non sarebbe una sorpresa». DOVE TROVI L’ISPIRAZIONE PER SCRIVERE? «Dalla vita di tutti i giorni, da quello che mi capita e dalle persone che incontro. Da questo punto di vista trovo che la vita sia una fonte inesauribile d’ispirazione». LEGGI MOLTO? «Almeno un paio di romanzi la settimana. Purtroppo noi italiani leggiamo pochissimo, quasi niente. Ma oggi più che mai tenere spenta la televisione e leggere un buon libro é quanto di più salutare si possa fare». HAI LAVORATO TANTI ANNI IN TV. COME TROVI LA TELEVISIONE DI OGGI? «Molto male. La trovo volgare, urlata, senza contenuti e soprattutto diseducativa. Il primo obiettivo é vendere e questo é disumano e avvilente per i telespettatori. Io non la accendo più. Molto meglio la radio che sta tornando di gran moda».

Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica La legge promuove e disciplina, al fine di garantire la parità di trattamento e l'imparzialità rispetto a tutti i soggetti politici, l'accesso ai mezzi di informazione per la comunicazione politica durante le campagne per le elezioni politiche, regionali e amministrative. L’Editore dei periodici: Montagne & Paesi – Lago Iseo – Val Cavallina – Valle di Scalve – Alta Val Seriana – Val Camonica InterValli – Valle Brembana e Valle Imagna E del quotidiano online www.montagneepaesi.com - www.inter-valli.com Comunica di offrire a tutti i Partiti, Movimenti e Candidati impegnati nella consultazione elettorale del 26 maggio 2019 , l’opportunità di diffondere messaggi politici elettorali, in condizioni di parità fra loro. Il regolamento d’accesso ed il relativo listino prezzi sono a disposizione di quanti interessati all’iniziativa presso la sede della M.P. & Partners – in via Nazionale 107 a Costa Volpino (BG) o presso la sede della M.T.S.M. SRL in via Locatelli, 51 – Almè (BG)


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TEMI, STORIE E PERSONAGGI

La giovane promessa Baldaccini in sfida al tour di Colombia Sport. La promessa del ciclismo del Team Colpack pedalerà al tour di Colombia rappresentando Bergamo e l'Italia. Il sogno di Davide: «Passare nei professionisti» FEDERICO MARZULLO SAN GIOVANNI BIANCO Davide Baldaccini, talento in erba del ciclismo bergamasco, parteciperà al tour internazionale di Colombia che si terrà dal prossimo 12 al 17 febbraio. Baldaccini – unico bergamasco del team Colpack di Villa d'Almè, squadra leader a livello nazionale per la categoria Under 23 – rappresenterà in Sud America non solo Bergamo ma anche l'Italia. Classe 1998, nonostante la sua giovanissima età (20 anni), è già considerato una promessa del ciclismo locale visti i numerosi riconoscimenti ottenuti in carriera, alcuni peraltro anche prestigiosi per la categoria d'appartenenza. «Sin dai 3 o 4 anni – ha raccontato Baldaccini –, con mio padre andavamo a vedere gare di bici, e la passione è nata

proprio così, facendo foto e autografi con i ciclisti dell'epoca. All'età delle scuole medie ho poi scelto di intraprendere questo sport, insomma ho iniziato così». Una passione che negli anni lo ha portato a raggiungere un obiettivo tutt'altro che scontato: quello di rappresentare in una gara internazionale, il tour di Colombia, appunto, sia Bergamo che l'Italia. «Sarà una bella esperienza, correrò magari insieme a chi ha già vinto molto. Ed è anche una bella responsabilità – ammette Baldaccini, che racconta l'emozione della convocazione arrivata nel mese di dicembre scorso –. Qualche settimana fa è arrivata la convocazione per questo tour internazionale – ha raccontato il ciclista ventenne di San Giovanni Bianco –, si tratta di una competizione

nata due o tre anni fa, dove partecipano circa una ventina di squadre professionistiche e tra queste sei fanno parte del World Tour, ossia la serie A del ciclismo. Certo – ammette poi Baldaccini – sarà una esperienza bellissima, non per fare risultato ma sicuramente tanta esperienza. Da quest'anno poi il team Colpack è squadra Continental, dandoci la possibilità di partecipare in gare internazionali con i professionisti, e per questo deco ringraziare il presidente Beppe Colleoni e lo tutto lo staff tecnico». Tra gare a tappe come il prossimo Giro d'Italia e la Valle d'Aosta, ed altre gare internazionali di un giorno, per Davide la stagione entra nel vivo, con un sogno: «Quello di passare nei professionisti, e le prossime due stagioni potrebbero essere quelle decisive».

Nelle foto: il ciclista Davide Baldaccini


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C'è la nuova MTO, ma OUT fuori nel 2019 Sport. La competizione di corsa in montagna di spicco si ferma per quest'anno. Motivi logistici ed economici Nasce però un nuovo percorso: la Marathon Trail Orobie, anch'essa con cadenza biennale. Sostituisce l'OUT BERGAMO E VALLI «Ci siamo fatti attendere ma organizzare una gara è molto complesso, soprattutto quando si parla di una competizione che coinvolge territori, amministrazioni, enti pubblici, decine di soggetti territoriali, circa un migliaio di Volontari e più di duemila atleti da tutto il mondo». Con queste parole gli organizzatori di Orobie Ultra Trail hanno annunciato ufficialmente nel corso dello scorso mese che l'edizione 2019 si farà. E non mancheranno anche quest'anno delle novità. L'Outdoor Village «Tre nello specifico – scrivono in un comunicato –: un nuovo arrivo, una nuova gara e una nuova cadenza per OUT». «Abbiamo molto amato Piazza Vecchia in questi anni – è stato il commento degli organizzatori di OUT –. È una cornice meravigliosa e un arrivo tra i più suggestivi in Europa, ma il nostro Evento è cresciuto molto e, per questioni logistiche e di sicurezza, è diventata un po’ troppo stretta». Per questo motivo il nuovo

arrivo è ipotizzato per ora al Parco della Fara, in ogni caso si resterà in Città Alta ma con uno spazio decisamente più adeguato, sia per dimensioni che per durata; l’idea è stata quella di andare a creare un vero e proprio Outdoor Village con una serie di proposte non limitate ai giorni di gara. Una nuova gara: Marathon Trail Orobie (MTO) La nostra filosofia è sempre stata creare un percorso di crescita all’interno di questa splendida disciplina introducendo anche distanze minori, così dopo la Bergamo Urban Trail (20km, 700m D+) stiamo mettendo a punto una nuova gara: la Marathon Trail Orobie (con cadenza biennale, almeno in questa fase in alternanza con OUT). Una gara da 42km con circa 2.200 metri di dislivello positivo: non una gara semplice, in linea con la difficoltà delle due ultra (OUT e GTO); con una nuova partenza, un tracciato che si sovrapporrà sugli ultimi chilometri a quello di OUT e GTO fino allo stesso arrivo in Città Alta. Questa formula otti-

mizzerà le risorse pur inserendo una nuova distanza. OUT si farà ogni due anni MTO in sostituzione «Da un punto di vista logistico e principalmente economico quest’anno non siamo in grado di sostenere l’organizzazione della 140km garantendo gli alti standard organizzativi e di sicurezza che crediamo ci abbiano contraddistinti in questi anni. Il costo dei primi 70km dell’Orobie Ultra Trail a livello complessivo è altissimo e non possiamo permetterci altre passività. In questi anni abbiamo ottimizzato tutti i costi fino ad arrivare a break even nell’edizione 2018, ma nonostante ciò quest’anno dobbiamo fare fronte a nuove spese legate in particolare al nuovo arrivo». Sono invece confermate le altre competizioni di corsa in montagna: la Gran Trail Orobie (70km, 4.200mt D+) e la Bergamo Urban Trail (20km, 700mt D+) anche per la quinta edizione, senza nessun tipo di variazione. L'appuntamento è fissato per l'ultimo weekend di Luglio 2019, dal 26 al 29.

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Alcuni scatti dell'Orobie Ultra Trail (edizione 2018)


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Redditi 2018

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ANALISI, COMMENTI E LETTERE

Redazione Mod. 730/2019

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ANALISI, COMMENTI E LETTERE Il commento

La #10YearsChallenge ENRICO TIRONI STUDENTE IULM e mode sui social, si sa, vanno e vengono come i trend sulle passerelle. Ci lamentavamo delle catene infini te su WhatsApp e, quando qualche sfacciato insisteva con l’inviarcele infischiandosene di ottenere al massimo due spunte blu come risposta, sono arrivate le stories (foto-racconti) su Instagram. L’incubo sembrava aver assunto una nuova forma; orde di persone con la brama di essere odiate ricominciavano a postare, ricopiare e far girare (post e non solo) con un obiettivo tutto proprio e dai tratti ancora sconosciuti. Questo straordinario mezzo figlio della tecnologia e della nostra crisi iconoclasta, ci ha portato a fissare il mondo per immagini intraprendendo, e qui mi tornerà utile la paladina del settore Susan Sontag, una caccia allo scatto perfetto. Un paio di mesi fa, avevo fatto menzione di una massima di Umberto Eco che riprendo, in questa sede, come provocazione. Negli ultimi anni della sua vita il Filosofo e Studioso italiano si era focalizzato su una visione apocalittica della tecnologia, rappresentata come la bestia di satana che inibisce la visione della realtà per come essa ci si offre. Potremmo dire che Eco è figlio di quella generazione di filosofi e sociologi che hanno assistito all’avvento dei mass media nella società, accostando ad una ricerca sugli stessi, la volontà di non opporvisi a priori. Il risultato, tuttavia, non sembra essere dei più floridi nei termini di una relazione mass media – uomo. Nell’ultimo numero vi ho lasciato invece con più di un quesito in sospeso in merito alla necessità di recuperare un rapporto sano di rappresentazione di noi stessi su vetrine multimediali. Da un paio di settimane a questa parte sembriamo però essere finiti in un ennesimo vortice di tendenze social, questa volta frutto di una nuova crisi iconoclasta e personale che prende il nome di 10 year challenge (la sfida dei 10 anni). Prima di intraprendere una conversazione sull’argomento (che spero solleciti un dibattito per il quale ricordo che è possibile esprimere una propria opinione scrivendo ad intervalli.redazione@gmail.com) vorrei dire che non sono una persona che vive in un bunker senza social, ma una persona che usa responsabilmente queste piattaforme nelle loro infinite possibilità, pur mantenendo una connessione con il mondo che lo circonda e una consapevolezza che è in esso che si trova tutto ciò di cui si ha bisogno nel bene (si spera sempre), ma anche nel male. Ho sempre cercato di allontanarmi da un equilibrio virtuale esattamente come ho imparato a valutare quanto sia effimera la soddisfazione che può portare un like (mi piace). Lo dico a titolo informativo perché per quanto questo possa sembrare scontato, le tendenze da blogger sono l’altra faccia della medaglia di una civiltà sempre più caratterizzata da esistenze virtuali, consumi identitari e fake news. Mangio vegano perché lo fanno le star di Hollywood (senza considerare che gran parte della cucina vegana preveda cibi con una manifattura estremamente ricca di zuccheri e melassa o composti sostituivi di un pasto non vegano – per questo ci sarà comunque modo di parlare in un altro momento).

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Le pratiche della 10 year challenge nel mare magnum dell’esperienze social Questa premessa mi serviva per introdurvi alle pratiche della 10 year challenge nel mare magnum dell’esperienze social. Essa consiste nel pubblicare, attraverso un collage, una propria foto di dieci anni prima e una attuale. Il tutto verrebbe poi corredato con frasi sul senso della vita e sul volersi bene che sembrano uscite da se lo desideri, accade di Barbara D’Urso. L’esercizio è molto semplice e la catena delirante è servita. Lo so, rischio di sembrare cinico e in molti casi potrei anche esserlo, ma permettetemi di poter dire la mia in merito ad alcuni aspetti. Innanzitutto non si capisce come tutti (e dico TUTTI) siano necessariamente migliori di dieci anni fa in termini di intelligenza, consapevolezza e forza. Ho incontrato talmente tante persone che a vent’anni ragionano come quindicenni in post pubertà che piuttosto che un collage di foto dovrebbero farsi un esame di coscienza sulle loro incapacità evolutive. In secondo luogo non mi capacito di come la foto che

dovrebbe rappresentare il me attuale, sembri il frutto, più che di un filtro di qualche applicazione, di un miracolo divino. Le foto attuali sembrano essere state passate sotto i ferri del chirurgo dei pixel, un demiurgo in grado di far sparire ogni imperfezione. Anch’io posso assomigliare a Roberto Bolle se tiro da una parte, accorcio dall’altra, gonfio, stringo, chiudo un occhio e anche l’altro. Chiaramente la foto di dieci anni prima deve essere rigorosamente brutta, magari che faccia vedere come al posto dell’eyeliner una ragazza si disegnasse le piste di atterraggio di un Airbus A-380 sugli occhi, oppure uno scatto rubato in un momento di défaillance. Nessuno ragiona sui piccoli cambiamenti interiori e se lo fa, si deve sempre puntare sulla cartina al tornasole del cambiamento fisico. Non è un mistero che in dieci anni chiunque cambi, a rigore di logica questa è l’essenza dell’essere umano. Sono umano perché cresco, e cresco perché cambio (ed invecchio). Invecchio anche perché ho una serie di esperienze che mi cambiano, che mi formano, che mi fanno cadere, ma che mi fanno anche volare. In dieci anni uno può aver vissuto un’infinità di esperienze difficili anche solo da ricordare, ma siamo così piatti da pensare che tutto si riconduca ad una crescita esteriore? Se lo pensate rileggete quello che ho scritto qualche riga sopra. Cerchiamo per una volta di non fare i pecoroni, di capire che gli unici con cui dobbiamo fare bilanci siamo noi stessi. Lo dico a cuore aperto anche ai miei amici, perché non interessa a nessuno com’eravate dieci anni fa o di com’ero io dieci anni fa; dovremmo essere solo che felici di essere cresciuti e cambiati nella misura in cui questo può esserci stato d’aiuto per capire come gira il mondo e orientarci di conseguenza. Va bene fare bilanci, ma se me lo spiattelli su un social per me, non serve a nulla; questo a maggior ragione se ti conosco e so che le foto che hai postato sono frutto di manipolazioni che dimostrano come il filo conduttore dei tuoi ultimi dieci anni sia stata, al massimo, l’insicurezza. Questa sensazione è un aspetto su cui si potrebbe ragionare; forse chissà ne parleremo nei prossimi mesi. Essere migliori, per me, non vuol dire doversi alzare la mattina con l’obiettivo di salvare il mondo. Essere diversi vuol dire fare come Lucio Anneo Seneca nell’Ottava epistola a Lucilio laddove il filosofo e giurista latino insegnava al discepolo l’arte dell’isolamento. Non invenio cum quo te malim esse quam tecum. Non trovo nessuno con cui io preferirei che tu fossi fuorché te stesso. Roga bonam mentem, bona valetudinem animi, deinde tunc corporis. […] Audacter deum roga: nihil illum de alieno rogaturus es. Chiedi una mente sana, la buona salute dell’animo, e poi anche quella del corpo. […] Prega Dio senza timore: non gli chiederai nulla che appartenga agli altri. Riprendendo il De Ira all’Atto III dai dialoghi del filosofo stoico si fa menzione della pratica del maestro Sestio. Il maestro Sestio faceva così: a fine giornata, dopo essersi ritirato per il riposo notturno, interrogava il proprio animo: «Oggi quale tuo male hai sanato? A quale vizio hai resistito? Quale parte di te hai migliorato?» […] Che bel sonno segue questa ricognizione di sé: com’è tranquillo, com’è profondo e libero, quando l’animo è stato lodato o ammonito, e l’osservatore e censore intimo ha giudicato i propri costumi. De ira, III, 36 Vi lascio però con questo consiglio che spero possa essere utile anche a me: impariamo a capire che gli unici collage importanti della vita sono quei momenti in cui il “me” reale si confronta con un “me” ideale fatto di piccole battaglie quotidiane, tante vittorie e a volte qualche “ammaccatura”. Ci possono essere aiuti per parte del tracciato, ma alla fine, davanti alle curve, siamo da soli. Risposte e commenti. Per inviare risposte o commenti alle nostre rubriche scrivi a: intervalli.redazione@gmail.com o telefona allo 035.545100

CONTINUA DALLA PRIMA Eppure si spartiscono centinaia di migliaia di euro. Quotidiano del Sud (€ 2.754.397,91); Sprint e Sport (407.000) L’Opinione delle Libertà (oltre 300.000 euro); Nuova Ecologia (oltre 266.000 euro). E ancora, ci sono testate all’estero mantenute con soldi miei e vostri come PRIMORSKI DNEVNIK (€1.591.819,79) e PRIMORSKI DNEVNIK (278) non so la differenza tra le due testate ma questa seconda se ne becca 1.032.913,79 Ho deciso di farmi del male (al fegato), prendo la calcolatrice e faccio la somma dei quattro fogli che rappresentano CONTRIBUTI DIRETTI ALLE IMPRESE EDITRICI PER L'ANNO 2017 Fanno oltre 51 milioni di euro, ovvero 102 MILIARDI delle vecchie lire. Ci sarebbero altre cinque cartelle da aprire, ma mi rifiuto. Le segnalo alla curiosità di qualche lettore. Contributi alle imprese editrici di periodici che risultino esercitate da cooperative, fondazioni o enti morali, ovvero da società la maggioranza del capitale sociale delle quali sia detenuta da cooperative, fondazioni o enti morali, che non abbiano scopo di lucro; Contributi a periodici editi in Italia e diffusi prevalentemente all’estero; Contributi all’editoria speciale periodica per non vedenti e ipovedenti; Contributi a periodici editi dalle associazioni dei consumatori e degli utenti. Faccio pace con il mondo e mi gusto un altro documento: la fine delle agevolazioni indirette dal gennaio 2020: le tariffe telefoniche riguardano le imprese editrici di quotidiani e periodici e le imprese radiofoniche nazionali e locali e le imprese televisive locali alle quali non sarà più riconosciuto il contributo per le spese di telefonia e di elettricità. Dall’abrogazione delle citate disposizioni consegue, a decorrere dal 2020, un risparmio per lo Stato di 28.252.000 di euro, allocato sul capitolo 1501. Penso che questo sia l’ennesimo gesto di facciata dell’attuale governo attento a non muovere troppo le acque, mentre invece ci vorrebbe un’onda purificatrice. Ma, in questo quadro precario, c’è chi si diletta a fare giochi di prestigio. La Regione Toscana, magari non trova i fondi per la sanità e l’assistenza ai bisognosi ma pubblica un bando da 1,5 milioni per l’informazione locale. Ma il top del buongusto lo mettono a segno le banche. Ricordate che l’anno scorso fu introdotto il bonus sulla parte incrementale dell’investimento pubblicitario? Questo credito di imposta veniva erogata sul differenziale tra spese per pubblicità per anno 2017 e 2018 cioè fatto cento la spesa per il 2017e centocinquanta per il 2018 si aveva un credito fino al 90% sul differenziale dei cinquanta Euro. Un provvedimento destinato a quelle aziende che volevano continuare ad investire assicurandosi un credito d’imposta in modo da alleggerire l’operazione destinata a favorire l’incremento del fatturato. Ebbene le banche, zitte zitte, si sono messe in fila e con il cappello in mano sono andate all’incasso, operazione che sanno fare benissimo. E così, parte di quel finanziamento è stato sottratto alle piccole e medie imprese. Non c’è limite alla vergogna, non ci lasciano nemmeno le briciole.

BANCA DELLA MARCA C.C. 2.406 Euro; BANCA DI CREDITO COOPERATIVO CAMPANIA CENTRO CASSA RURALE ED ARTIGIANA 2.818 Euro; BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DELLE PREALPI 1.959 Euro; BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI LEVERANO 3.385 Euro; BANCA DI CREDITO COOP DI OPPIDO LUCANO E RIPACANDIDA 725 Euro; BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI PERGOLA E CORINALDO 927 Euro; BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI TERRA D'OTRANTO 1.102 Euro; BANCA DI MONASTIER E DEL SILE 6.004 Euro; BANCA DI PIACENZA 25.275 Euro; BANCA DI VERONA CREDITO COOPERATIVO CADIDAVID 8.694 Euro; BANCA GENERALI SPA 37.672 Euro; BANCA MACERATA S.P.A. 194 Euro; BANCA NAZIONALE DEL LAVORO S.P.A. 50.543 Euro; BANCA PATAVINA C.C. DI SANT'ELENA E PIOVE DI SACCO S.C. 4.612 Euro; BANCA PATRIMONI SELLA & C. SPA, IN SIGLA BPA SPA 814 Euro; BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA 13.405 Euro; BANCA SAN GIORGIO QUINTO VALLE AGNO 1.551 Euro; BANCA SISTEMA S.P.A. 969 Euro; BANCA VALSABBINA S.C.P.A. 8.490 Euro; BANCATER CREDITO COOPERATIVO FVG 13.665 Euro;

Preciso una cosa, una società di cui sono socio di maggioranza, non ha potuto aderire a questi incentivi in quanto da me partecipata come socio di maggioranza e pertanto, essendo io socio di minoranza anche della società editrice, mi è stato caldamente fatto notare che si poteva evincere una qualche incompatibilità nelle cose. Pe essere chiari sembrava che io avessi potuto costruire un intrallazzo per aderire a questa opportunità. Pertanto, pur avendone diritto , perché c’erano sia le fatture che i pagamenti e pure la pubblicità sul giornale ho lasciato perdere tutto, pur trattandosi di circa 4 mila Euro. Ci fa male vedere queste cose.


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ANALISI, COMMENTI E LETTERE L'analisi

La Legge di Bilancio 2019 Novità in materia di lavoro MARCELLO RAZZINO CONSULENTE DEL LAVORO

I

l 1 gennaio 2019 è entrata in vigore la Legge n. 145 del 30 dicembre 2018 (Legge di Bilancio 2019), relativa al Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021. Analizziamo le principali novità in materia di lavoro con Marcello Razzino, Consulente del Lavoro, socio dello Studio Associato Lavoro e Previdenza, con uffici a Bergamo e Casazza. TRA LE DISPOSIZIONI CONTENUTE, QUALI SONO QUELLE PIÙ RILEVANTI IN TEMA DI LAVORO? Le principali novità riguardano: la riduzione delle tariffe INAIL e la variazione dei termini per l’autoliquidazione del premio; la maggiore tutela per l’evento della maternità e i relativi congedi; il contrasto al lavoro sommerso e la tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro; la modifica del limite di reddito per i figli a carico di età inferiore a 25 anni; le agevolazioni per l’assunzione di determinate categorie di soggetti. CON RIFERIMENTO ALL’INAIL, QUALI SONO LE NOVITÀ PER L’ANNO 2019? In primo luogo il Legislatore ha disposto, per il triennio 20192021, una riduzione delle tariffe dei premi INAIL per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali. A copertura di tali minori entrate, è prevista la riduzione delle risorse destinate dall’INAIL al finanziamento dei progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. In secondo luogo, e solo per l’anno 2019, sono stati modificati i termini della presentazione dell’autoliquidazione e del pagamento del premio. Infatti, il termine del 31 dicembre 2018 per l’invio, da parte dell’Istituto alle Aziende, delle basi di calcolo dei premi è stato differito al 31 marzo 2019, mentre sono stati differiti al 16 maggio 2019 i termini per la domanda di riduzione delle retri-

buzioni presunte, per il calcolo e il versamento del premio e per la denuncia delle retribuzioni. In caso di versamento del premio in forma rateale, le scadenze per il pagamento della prima e della seconda rata vengono unificate al 16 maggio 2019, mentre rimangono invariate le scadenze della terza e quarta rata, che rimangono rispettivamente al 16 agosto 2019 e 16 novembre 2019. QUALI NOVITÀ SONO PREVISTE, INVECE, IN MATERIA DI TUTELA DELLA MATERNITÀ E DELLA PATERNITÀ? La Legge di Bilancio ha previsto, per il 2019, l’aumento del numero di giorni (da 4 a 5) di congedo obbligatorio retribuito a favore del padre lavoratore dipendente, in relazione ai figli nati (o adottati) dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2019. Inoltre, è riconosciuta alle lavoratrici la possibilità di fruire del periodo di astensione obbligatoria, dopo il parto e fino al quinto mese successivo allo stesso, in alternativa alla normale modalità di fruizione del congedo di maternità (ovvero due mesi prima della data del parto e tre mesi dopo). Per usufruire di tale possibilità, occorre il parere favorevole del medico, il quale dovrà attestare che la scelta della lavoratrice non arrechi pregiudizio alla sua salute e a quella del nascituro. Infine, qualora il datore di lavoro decida di adottare quale modalità di svolgimento della prestazione da parte dei dipendenti lo Smart Working, è previsto l’obbligo di riconoscere priorità alle richieste presentate dalle lavoratrici madri nei tre anni successivi alla conclusione del periodo di maternità obbligatoria, e dai lavoratori con figli in condizioni di disabilità. PER QUANTO RIGUARDA IL CONTRASTO AL LAVORO SOMMERSO, COME VIENE ATTUATO CONCRETAMENTE? Il tentativo di contrastare il lavoro irregolare e di tutelare in modo più efficace la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro è attuato, principalmente, mediante l’aumento delle sanzioni in materia di lavoro e legislazione sociale. Infatti, la Legge di Bilancio prevede

81/2008, in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e del 20% quelle connesse a: impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro da parte del datore di lavoro; esercizio non autorizzato delle attività di somministrazione, intermediazione, ricerca e selezione del personale; ricorso, da parte dell’utilizzatore, alla somministrazione di prestatori di lavoro da parte di soggetti diversi da quelli autorizzati; appalti e distacchi non genuini; mancato rispetto delle disposizioni relative al limite massimo dell’orario settimanale medio, al riposo giornaliero e settimanale ed alle ferie annuali. E’ VARIATO INVECE IL LIMITE DI REDDITO PER CONSIDERARE A CARICO ALCUNI FIGLI. QUALI SONO LE NOVITÀ? Tale disposizione era contenuta nella precedente Legge di Bilancio, ma l’entrata in vigore è stata differita al 1° gennaio 2019. Il limite di reddito per essere considerati fiscalmente a carico, ai fini delle detrazioni per carichi di famiglia, esclusivamente con riferimento ai figli di età non superiore a 24 anni, è stato aumentato a 4.000 Euro. Per i figli di età superiore a 24 anni, invece, è rimasta in vigore la precedente disposizione, che fissa il limite di reddito a 2.840,51 Euro. COSA È PREVISTO, INFINE, IN MATERIA DI ASSUNZIONI AGEVOLATE? La Legge di Bilancio ha prorogato, anche per il 2019, sia l’incentivo per l’assunzione a tempo indeterminato di giovani disoccupati di età inferiore ai 30 anni, sia l’agevolazione per l’instaurazione di rapporti a tempo indeterminato nelle Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno. E’ un’assoluta novità, invece, il cosiddetto “bonus giovani eccellenze”, rivolto ai datori di lavoro che assumono, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2019, con contratto a tempo indeterminato (anche part-time), soggetti che hanno conseguito, nel periodo compreso tra il 2018 e il 30 giugno 2019, una laurea magistrale, con votazione di 110 e lode e prima di aver compiuto 30 anni, oppure un dottorato di ricerca, prima dei 34 anni, entrambi conseguiti entro la rispettiva durata legale. L’incentivo per il datore di lavoro consiste in un esonero contributivo, nel limite di importo di 8.000 Euro per ogni assunzione, per un periodo massimo di 12 mesi. Risposte e commenti. Per inviare risposte o commenti alle nostre rubriche scrivi a: intervalli.redazione@gmail.com o telefona allo 035.545100

Il commento

Foreste e Agricoltura in montagna ALBERTO MAZZOLENI VICEPRESIDENTE UNCEM NAZIONALE E REGIONALE ettere al centro delle politiche chi vive e lavora in montagna, garantire semplificazione e minor burocrazia possibile nei bandi di finanziamento e nell'erogazione di fondi europei, avviare processi per superare la frammentazione fondiaria, diffondere le buone pratiche, cambiare la legislazione tutelando gli Amministratori che nei loro bandi sulle concessioni degli alpeggi cercano di aiutare gli imprenditori locali a rimanere sui territori (tante volte proprio la norma sulla concorrenza vieta di differenziare i bandi), attuare pienamente il Codice forestale, sostenere i giovani e le loro nuove imprese, pensare a modelli di pianificazione delle aree colpite da Vaia, costruire cultura, formazione, educazione sin dalle scuole, puntare sull'unicità dei territori dando anche autonomia legislativa alle Regioni. Sono questi i principali temi emersi dal tavolo "agricoltura e foreste" riunito a Roma nella sede Uncem come previsto dagli Stati generali della Montagna, voluti dal Ministro delle Autonomie e degli Affari regionali Erika Stefani. Un primo esame delle opportunità e delle criticità per due settori strategici dell'economia montana, in una

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riunione che ha visto presenti rappresentanti del Mipaaf, docenti universitari, rappresentanti delle associazioni delle imprese, agricole, industriali e artigianali, referenti degli Enti locali e dirigenti delle Regioni italiane. Un lavoro di analisi mosso dalla concretezza, come richiesto dal Ministro Stefani a dicembre 2018 ai coordinatori e ai membri degli undici tavoli di lavoro che sono stati avviati con gli Stati generali della montagna. Settore agricolo e forestale sono strettamente connessi, tanto più oggi vista l'evoluzione delle superfici boscate del paese, cresciute fino a 12 milioni di ettari sottraendo superficie agricola utilizzabile. Nei due comparti, con moltissime imprese che vedono le due attività intersecarsi, servono norme fiscali agevolate e semplificazione nell'accesso ai fondi europei, in molte Regioni gli unici disponibili. A queste istanze si aggiungono moltissime questioni per sostenere chi fa impresa nelle zone montane alpine e appenniniche. Tante - come il tavolo ha evidenziato - sono state più volte sviscerate e dibattute negli ultimi anni: una su tutte la fiscalità di vantaggio per le aree montane. Obiettivo oggi è lavorare affinché possano essere affrontate nella fase di scrittura della nuova programmazione europea. La Pac dovrà avere una specifica attenzione per le aree montane anche differenziando regole e obiettivi. Tanti giovani che

hanno deciso di fare impresa non possono combattere ogni giorno con burocrazia e lentezze istituzionali. Soprattutto non possono combattere con chi, avvalendosi di una norma sulla concorrenza europea, può utilizzare “titoli” ottenuti nelle aree di pianura, in montagna! L'azione sulla rappresentanza dei territori, l'innovazione per superare gap strutturali tecnologici, l'armonizzazione degli strumenti normativi sono fattori che abilitano crescita, pil, diritti e benessere sui territori delle Alpi e degli Appennini. L'ente. UNCEM è un'organizzazione nazionale presente in ogni regione italiana che raduna e rappresenta i comuni montani e le comunità montane, oltre ad associare province, consorzi, camere di commercio e altre entità operanti in montagna. UNCEM esiste da più di cinquanta anni ed è rappresentativa di un bacino territoriale pari al 54% di quello italiano e nel quale vivono oltre dieci milioni di abitanti. Dal gennaio 2011 UNCEM ha avviato un processo di integrazione con l'ANCI, Associazione nazionale comuni italiani. Risposte e commenti. Per inviare risposte o commenti alle nostre rubriche scrivi a: intervalli.redazione@gmail.com o telefona allo 035.545100


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ANALISI, COMMENTI E LETTERE Il commento

L'analisi

Violazione del dovere di fedeltà Lo strabismo dei e l'addebito della separazione militanti di sinistra GIORGIO ROSSI AVVOCATO obbligo giuridico della fedeltà, previsto dall'art. 143 cod. civ., non sempre è causa di addebito della separazio ne. Insomma, tradire il coniuge non sempre può dar luogo all’addebito della separazione. La violazione del dovere di fedeltà è causa di addebito della separazione, ma non sempre l'inosservanza dell'obbligo giuridico previsto dall'art. 143 c.c. giustifica tale addebito. Trattare questo argomento, che fa soffrire non poco chi subisce il tradimento, è comunque importante perché consente di individuare i confini ed i limiti di quelli che sono (o dovrebbero essere) i comportamenti dei coniugi. Dobbiamo, dapprima, brevemente individuare gli obblighi che nascono con il matrimonio, che si riassumono, per quel che a noi qui interessa, nel rispetto del dovere di fedeltà tra coniugi. Fra i vari doveri coniugali, che si assumono con il matrimonio, annoverati dall'art. 143 del codice civile, vi è il c.d. obbligo di fedeltà il quale include in sé plurimi impegni, che non può esaurirsi, limitarsi ed identificarsi – sic et simpliciter – nella sola astensione dall'adulterio, nonché dall’instaurare relazioni sessuali extraconiugali. L'astensione dall'adulterio e da relazione sessuali extraconiugali – infatti – altro non sono che una delle varie sfaccettature della medaglia, se così si può dire, in cui si esplica il dovere di fedeltà. Quindi, il dovere di fedeltà non consiste solo ed unicamente nel non tradire, ma va, e deve essere, inteso come obbligo di più ampia e notevole portata e significato. Il dovere di fedeltà tra coniugi, si concreta anche nel dovere di assumere anche l’impegno di lealtà e solidarietà e, più in particolare, come impegno – che fa carico ad entrambi i coniugi – di non tradire la fiducia reciproca ed il rapporto di dedizione sia fisica e spirituale fra i coniugi. Il concetto è stato elaborato dalla Suprema Corte di cassazione, già da tempo e i contorni e l’individuazione di tali obblighi sono oramai pacifici, anche se la quotidianità corre forse più veloce dei Supremi Giudici. Fra le tante sentenze si può richiamare la seguente: Cassazione, 18 settembre 1997, n. 9278. E sin qui va tutto bene, perché se si conoscono gli obblighi che si debbono rispettare e li si rispetta non accade nulla e il matrimonio va avanti per anni ed anni e talora per decenni. Le problematiche insorgono quando c’è il tradimento di un coniuge in danno dell’altro, oppure, spesso anche il duplice tradimento posto in essere da entrambi i coniugi, uno in danno dell’altra e viceversa. E se vi è tradimento che non viene perdonato, ma si giunge, proprio a causa di questo alla separazione giudiziale dei coniugi, cosa accade? che conseguenze vi sono dal punto di vista giuridico? Violare l’obbligo di fedeltà, come s’è accennato all’inizio, può comportare, tra gli altri effetti, l’addebito della separazione. Vediamo, dunque, quando la violazione del dovere di fedeltà può giungere a giustificare l'addebito della separazione? La dottrina e la giurisprudenza hanno individuato dei concetti che oramai sono abbastanza pacifici, anche se talora si verifica qualche sussulto sul tema, o in senso restrittivo, oppure lasciando uno spazio interpretativo a maglie un po’ più larghe e, quindi, valutando con maggior tolleranza le violazioni del detto dovere. Riepilogando possiamo affermare che vi è violazione dell'obbligo di fedeltà allorquando gli atteggiamenti posti in essere, da un coniuge in danno dell’altro, abbiamo causato la disgregazione della famiglia e la frantumazione dell'unione familiare, determinando l'intollerabilità della prosecuzione della convivenza tra i coniugi, e che, pertanto, si qualifica come circostanza idonea e sufficiente a determinare la pronuncia di addebito a carico del coniuge responsabile. Le pronunce giurisprudenziali che seguono questi ‘principi’ sono molteplici e qui possiamo citarne, alcune tra le tante che sono state emesse dai vari giudici: cfr. Corte Appello Palermo, Sez. I, 17 ottobre 2017, n.1866; Tribunale Milano, Sez. IX, 19 giugno 2017, n.6831; Cassazione, Sez. I, 17 gennaio 2017, n.977; Cassazione, Sez. I, 17 gennaio 2014 n. 929; Cassazione, Sez. I, 13 dicembre 2013, n. 27923; Cassazione, Sez. VI, 19 luglio 2013, n. 17741;

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Cassazione., Sez. I, 10 ottobre 2010, n. 21245. Può esservi, però, tradimento tra i coniugi, ma questo non assume quella valenza e quella caratura qualitativa, che è richiesta dai Giudici e tale da determinare l’addebito della separazione. Quando è escluso, dunque, l'addebito della separazione per violazione del dovere di fedeltà? L'inosservanza del dovere di fedeltà perde la qualifica di circostanza idonea e sufficiente a determinare la pronuncia di addebito a carico del coniuge responsabile e, per facta concludentia, esclude l'addebito della separazione, qualora la detta violazione non abbia assunto efficacia causale nella determinazione della crisi del rapporto coniugale. Si dovrà, perciò, escludere l'addebito della separazione qualora si accerti, attraverso una verifica approfondita ed analitica ed una valutazione complessiva del comportamento di entrambi i coniugi, la preesistenza – rispetto all'infedeltà – di una crisi matrimoniale già irrimediabilmente in atto, in un contesto caratterizzato da una convivenza meramente formale. Detto in altri termini: se la coppia era già in crisi e la convivenza e la coabitazione sotto lo stesso tetto, era solo di facciata, oppure la famiglia già disgregata esisteva solo dal punto di vista formale, allora in quel caso, il tradimento non può essere considerato elemento con efficacia causale che ha determinato la crisi e la rottura del rapporto coniugale. Vi sono numerose pronunce giurisprudenziali orientate in questo senso, tra le quali possiamo citare le seguenti: Tribunale Caltagirone, 24 febbraio 2018, n.140; Tribunale Brescia, Sez. III, 04 novembre 2017, n.3179; Corte Appello Palermo, Sez. I, 17 ottobre 2017, n.1866; Cassazione, Sez. VI, 20 settembre 2017, n.21859; Tribunale Milano, Sez. IX, 19 giugno 2017, n.6831; Cassazione, 14 agosto 2015, n. 16859; Cassazione, Sez. I, 13 dicembre 2013, n. 27923; Cassazione, Sez. VI,19 luglio 2013, n. 17741; Cassazione, 17 giugno 2013, n. 16270; Cassazione, 14 febbraio 2012, n. 2059; Cassazione, Sez. I, 10 ottobre 2010, n. 21245). Se, dunque, c’era già crisi coniugale, ne deriva, ad effetto domino, quale conseguenza ineludibile del principio qui esposto, che la parte richiedente l'addebito della separazione all'altro, per violazione dell'obbligo di fedeltà, dovrà fornire la prova del nesso di causalità tra l'infedeltà e l'intollerabilità della convivenza, alla stregua del principio che regge tutto il processo civile – onus probandi incubit ei qui dicit – di cui all'art. 2697 cod. civ., che può essere riassunto in modo semplice in questo modo: chi vuol far valere un diritto in giudizio deve provarne il fondamento. La prova, relativamente alla fattispecie in esame, sarà un po’ più agevole e facile da dare, facendo riferimento al principio, ormai consolidato in giurisprudenza, in ragione del quale l'inosservanza dell'obbligo di fedeltà coniugale, rappresentando una grava violazione dei doveri coniugali, fa presumere – altresì – la non tollerabilità dell'ulteriore convivenza tra i due coniugi. Tra le tante sentenze che possono richiamarsi in merito a quanto si è detto possiamo citare le seguenti: Cassazione, Sez. I, 17 gennaio 2017, n.977; Cassazione, 23 maggio 2014, n. 11516; Cassazione, 14 febbraio 2012, n. 2059; Cassazione, 14 ottobre 2010, n. 21245; Cassazione, 7 dicembre 2007, n. 25618; Cassazione, 19 settembre 2006, n. 20256. Si tratta, però, solo di una presunzione di diritto e così il coniuge che è accusato di tradimento potrà superare quella prova e metterla nel nulla dovrà provare l'anteriorità della crisi matrimoniale rispetto alla propria infedeltà. Insomma, il coniuge accusato dovrà dimostrare – per sottrarsi all’addebito – che la crisi matrimoniale e coniugale esisteva prima del tradimento, richiamando utilmente queste sentenze: Cassazione, Sez. VI, 19 giugno 2017, n.15079; Cassazione, Sez. I, 15 luglio 2014 n. 16172; Cassazione, Sez. I, 19 dicembre 2012, n.23426. Il tradimento di un coniuge nei confronti dell’altro può determinare anche altre conseguenze, ma di questo ci occuperemo in altra occasione. Risposte e commenti. Per inviare risposte o commenti alle nostre rubriche scrivi a: intervalli.redazione@gmail.com o telefona allo 035.545100

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utto nasce da una mail che appare sul nostro computer in oc casione della giornata dedicata al ricordo dei fatti delle foibe istriane. Ve ne riportiamo alcuni stralci. "Sono Roberto, lo scriba del circolo. Vorrei condividere un pensiero su un tema delicatissimo: la questione delle "Foibe", però soltanto da un punto di vista particolare: cioè la pretesa (sottaciuta ma chiaramente implicita) di mettere a confronto quella orribile pagina di storia con l'enormità dell'Olocausto….". Rispondo con poche righe: “rabbrividisco al solo pensiero che resistano ancora questi concetti. I morti ( di qualsiasi estrazione), non si pesano e non si contano. D'ora in avanti, ti leggerò con meno attenzione, anzi, se lo vuoi, cancellami pure dal tuo indirizzario”. Pronta arriva la replica: “dato l'argomento, me la sono cercata, temo. So benissimo che toccare l'argomento foibe è come agitare un nido di vespe, ma evidentemente ho sopravvalutato la mia capacità esplicativa e dialettica. D'altro canto anche quando mi trovo in serate con amici capita che a volte gli argomenti di conversazione siano frivoli ed altre volte spinosi fino al rischio frizione, ma mi rifiuterei di frequentare persone a prezzo di autocensure preventive. Vorrei aggiungere delle considerazioni: sarà brutale, ma i morti si contano, eccome: anche in tribunale, se devono giudicare per omicidio uno che ha ammazzato due persone e uno che ne ha ammazzate centomila, non si limitano di certo a dire che "un omicidio è un omicidio"; e se poi quello che ne ha ammazzate due lo ha fatto per rapinarle (motivo aberrante, schifoso, ignobile certamente ma un motivo) e l'altro ne ha ammazzate centomila solamente per togliersele dai piedi - scusa la brutalità - beh, non usano certo lo stesso metro di giudizio. Giustamente e fortunatamente, direi". A questo punto non ho che due alternative: interrompere lo scambio di opinioni o cercare di far valere le mie considerazioni. Decido di optare per la seconda e scrivo: “La storia, come ben sai, è scritta dai vincitori. Bisogna attendere decenni, se non secoli perchè si trovi un equilibrio. Per me un singolo morto per un'idea è qualcosa di incomprensibile, anche se quell'idea non mi appartiene. Campi di concentramento e foibe servono solamente a certificare che l'uomo è il peggior animale presente sulla terra, al di là dei numeri. Ma mentre di questi ho letto e sentito storie toccanti, ci sono fatti che fanno parte della mia storia e non ho bisogno di verificarne la fondatezza. Nasco in una famiglia di commercianti, copriamo tutte le tipologie del mercato...sono 8 fratelli buoni come il pane, lontanissimi dalla politica. In tempo di guerra i miei zii (mio padre è prigioniero di guerra degli inglesi che ne fanno vedere di cotte e di crude) devono, ogni settimana, fare i conti con i prelievi proletari da parte dei partigiani della zona; sigarette, pezzi di manzo, vino. Tra le fila di questi combattenti ci sono anche autentici farabutti fuggiti dalle patrie galere. Non una denuncia da parte dei miei solo una gran fatica a far quadrare i conti visto che c'è la tessera annonaria. Succede che alcuni di questi vengono catturati e passati alle armi. Diventano i XIII Martiri di Lovere. A distanza di pochi chilometri, a Rovetta, a guerra conclusa ormai da alcuni giorni, 42 tra fascisti e collaborazionisti vengono fucilati. D questo fatto non si può parlare. Ti faccio notare, ma l'avrai già evidenziato, che 13 è più piccolo di 42.. eppure! A 14 anni, finite le medie, per motivi di studio mi trasferisco a Bergamo...esplode il '68 ed emerge la parte peggiore di una rivoluzione culturale. Cerco di difendere le mie idee liberali ... la reazione dei professori è straordinaria...passo buona parte del tempo scolastico nei corridoi - perchè i fascisti in classe non li vogliamo (a 14/15 anni!) e perdo due anni per la condotta. Ma non abbasso la testa... chiedo timidamente perchè si parla dei lager e non trovo sui libri di testo neppure una riga sulle foibe di cui ho sentito vagamente parlare. La ritorsione è violenta: una mattina entro all'Esperia e trovo cartelli con la mia caricatura con una frase Wanted (ricercato) vivo o morto. Se non ho subito una lezione proletaria lo devo ai miei amici che hanno fatto quadrato... dagli insegnanti neppure un gesto di solidarietà. Esplode la Primavera di Praga. Era iniziata una primavera.. esplose un'estate di carri armati. Jan Palach si dà fuoco davanti ai russi invasori. Studiava filosofia ed era rimasto affascinato dalle idee di libertà circolate nella breve primavera di Praga. Poi l'invasione dell’Unione Sovietica e dei paesi del Patto di Varsavia, la repressione, i militari in città, la censura e la fine della primavera liberale, ghiacciata dall’inverno comunista. Un mito, quello di Palach, che non ha avuto il tempo di essere trasferito su magliette e bandiere. Un Che Guevara al contrario. Cresciuto col passaparola, tenuto nel cassetto a invecchiare. Troppo anticomunista per essere elevato al pantheon rivoluzionario, troppo eroico per essere preso a modello". Mi fermo qui. Credo di avere dimostrato che ci sono morti di serie A e di serie B. Non ho bisogno di contarli, ho bisogno di confermare a me stesso che li rispetto tutti e li metto sullo stesso piano. Così come quei 600 mila soldati italiani mandati al macello per completare l'Unità dell'Italia. Per questo non sopporto che si contino i morti. Da quarant'anni faccio comunicazione ed ho imparato che la comunicazione non parte dalla bocca di chi parla o dalla penna di chi scrive, ma parte dall'orecchio di chi ascolta o dagli occhi di chi legge. Mi auguro che le tue orecchie e i tuoi occhi non siano così compromessi da impedirti di vedere e capire la verità.


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@VALLI.BERGAMASCHE

EVENTI IN AGENDA CIASPOLANDO CON GUSTO Il 2 e 10 FEBBRAIO CUSIO Torna la rassegna "Ciaspolando con Gusto", una ciaspolata gastronomica tra le baite d’alpeggio. Il percorso è di circa 4 km, ben segnalato semplice e adatto a tutti, anche a chi non ha mai messo le ciaspole, verrà svolto in autonomia. Lungo il percorso sono presenti una decina di tappe con i produttori locali che faranno degustare i loro prodotti. La partenza è libera tra le 10 e le 13 essendo un percorso ben segnalato e senza pericoli in modo che ognuno possa andare alla propria andatura e fermarsi quando preferisce. La prenotazione è obbligatoria. 333/2858655 kairos.emotion@gmail.com www.kairosemotion.it

ALLESTIRE UN MELETO Venerdì 15 FEBBRAIO LENNA Al teatro comunale di Lenna si terrà, alle ore 20.30, una serata sul tema Allestimento di un meleto, materiali e modalità di costruzione.

Eventi in

AGENDA

LA TRAGEDIA DELL'OTTAVA ARMATA SAN GIOVANNI BIANCO Sabato 2 febbraio partirà dalla chiesa parrocchiale di Olda di Talggio, alle 20, una fiaccolata per ricordare la tragedia dell'Ottava Armata. A seguire ci saranno una commemorazione religiosa e una conferenza sulla ritirata dalla Russia. La serata sarà accompagnata dal coro Figlio di Nessuno e si concluderà con un rinfresco offerto dal Gruppo Alpini di Taleggio. CIASPOLATA SUL MONTE AVARO - CUSIO Giovedì 10 FEBBRAIO CUSIO Ciaspolata non competitiva sul Monte Avaro. Ristorante Albergo Monte Avaro - Cusio. valbrembana.eu

MASCHERE E TRADIZIONI Sabato 16 FEBBRAIO DOSSENA Prima edizione dell'evento Maschere e Tradizioni, un progetto che mira a preservare, valorizzare e diffondere la tradizione delle mascherate, locali e non. Le tradizioni di Mamoiada, Valtorta, Bagolino e Dossena sono pronte ad incontrarsi per la prima volta, al fine di offrirvi uno spettacolo irripetibile ed unico nel suo genere. 0345/49443 www.comune.dossena.bg.it I COLORI DEL CARNEVALE Dal 17 al 24 FEBBRAIO SAN GIOVANNI BIANCO Dal 17 al 24 febbraio 2019 decora la vetrina del tuo negozio a San Giovanni Bianco e partecipa al concorso I colori del Carnevale. 339/1122176 prolocosgb@gmail.com CORSO DI ARRAMPICATA INDOOR Dal 21 FEBBRAIO al 21 MARZO SAN GIOVANNI BIANCO Cinque lezioni della durata di due ore con guida alpina per approcciarsi allo sport di arrampicata. Il corso, inizierà giovedì 21 alle ore 14.30 e il costo complessivo (compreso di noleggio dell'attrezzatura) è di 70 euro. 348/9336844

CORSO DI DISEGNO NATURALISTICO 1, 8, 22 e 29 FEBBRAIO SAN GIOVANNI BIANCO Stefano torriani presenterà il nuovo corso di disegno naturalistico disegnare lentamente con le matite colorate. In quella sede verrà anche proiettato il video sulla vita dei rapaci e presentato il nuovo libro Storie di Gufi. Il numero degli iscritti è limitato a 20 partecipanti - età minima 16 anni. Costo partecipante: 70 Euro. 0345/43262 cultura.sgb@gmail.com CENA IN MASCHERA Sabato 23 FEBBRAIO SAN PELLEGRINO TERME Sabato 23 febbraio 2019, si terrà una cena in maschera presso il Ristorante Bigio (salone delle feste), a San Pellegrino Terme. Parte dei ricavi verranno utilizzati per la Sfilatà di metà Quaresima che avrà luogo a San Pellegrino Terme. 0345/21058 MUSICAL - LO STRANO CASO Sabato 23 FEBBRAIO SAN GIOVANNI BIANCO Alle ore 20.45 presso il teatro dell'oratorio di San Giovanni Bianco verrà portato in scena il musical Lo strano caso dalla compagnia Le Coup De Pied. 339/1122176 prolocosgb@gmail.com MERCATINI Domenica 24 FEBBRAIO SAN PELLEGRINO TERME Torna il tradizionale mercatino dell'antiquariato e dell'ingegno italiano a San Pellegrino Terme, lungo il viale Papa Giovanni XXIII.

VISITA GUIDATA ALLA CASA MUSEO DI ARLECCHINO Giovedì 28 FEBBRAIO SAN GIOVANNI BIANCO Possibilità di effettuare una visita guidata al museo Casa di Arlecchino e una cena in maschera con accompagnamento musicale in Taverna giovedì 28 febbraio 2019, a cura della cooperativa OTER. 0345/21020 339/1122176 prolocosgb@gmail.com COSTRUIAMO UNA MASCHERA 2 e 5 MARZO SAN GIOVANNI BIANCO Laboratorio per bambini durante il quale verrano costruite delle maschere di Carnevale. 339/1122176 prolocosgb@gmail.com CARNEVALE ZOGNESE 2 e 5 MARZO ZOGNO Il Comune e l’Oratorio di Zogno, in collaborazione con il Punto Amico, organizzano una serie di iniziative. Le iscrizioni (gratuite) dovranno pervenire entro venerdì 9 Febbraio presso la Segreteria del Comune di Zogno (034555009) oppure presso l’Oratorio di Zogno. Al termine della Sfilata animazione, frittelle, Thè, Patatine fritte e tanto altro per tutti. 0345/55009 www.zognoturismo.it DISTRIBUZIONE DELLE PIANTE Sabato 16 MARZO MOIO DE' CALVI Consegna della piante da frutto precedentemente ordinate. Durante la manifestazione ci saranno anche delle dimostrazioni di messa a dimora degli alberi.

CIASPOLANDO ALL'APERITIVO Sabato 16 MARZO CUSIO Ciaspolata serale lungo un percorso illuminato con delle fiaccole all'orario del tramonto. Durante la passeggiata sarà possibile gustare l'aperitivo presso le baite d'alpeggio dei Piani dell'Avaro. La partenza è libera tra le 16 e le 19, il percorso essendo illuminato con delle fiaccole verrà svolto in autonomia in modo che ognuno arrivi nei pressi delle baite quando preferisce e si gode l'aperitivo senza fretta. Al rientro della ciaspolata grande festa e musica Al Ciar. 333/2858655 kairos.emotion@gmail.com www.kairosemotion.it FESTIVAL DI POESIA Sabato 23 MARZO SAN PELLEGRINO TERME Le premiazioni del Festival avranno luogo sabato 23 marzo 2019, alle ore 16,00, presso il teatro del Casinò Municipale di San Pellegrino Terme. 0345/91966 bonaventura.foppolo@gmail.com SFILATA DI MEZZA QUARESIMA Domanica 24 MARZO SAN PELLEGRINO TERME Dalle ore 14.30 tradizionale Sfilata di Metà Quaresima, rigorosamente in maschera, lungo le vie del paese. La grandissima sfilata in maschera giunta al suo quinto anno è organizzata dagli operatori turistici di San Pellegrino Terme. Ritrovo alle 13.30 in Piazza S.Francesco d'Assisi (piazza della chiesa) e partenza alle 14.30. Arrivo in Viale Papa Giovanni XXIII. Verranno premiati il miglior carro, il miglior gruppo e la migliore

maschera. Montepremi di 1000 euro. In caso di maltempo la manifestazione verrà annullata. 0345/21020 ESPERIENZA DI FRUTTETO BIO Venerdì 29 MARZO SAN PELLEGRINO TERME Presso l'oratorio ci sarà, alle ore 20:30, una serata di approfondimento sul tema Esperienza di frutteto biologico, a cura di Locatelli Giovanni. MERCATINI Domenica 31 MARZO SAN PELLEGRINO TERME Torna il tradizionale mercatino dell'antiquariato e dell'ingegno italiano a San Pellegrino Terme, lungo il viale Papa Giovanni XXIII. MERCATINI Domenica 28 APRILE SAN PELLEGRINO TERME Torna il tradizionale mercatino dell'antiquariato e dell'ingegno italiano a San Pellegrino Terme, lungo il viale Papa Giovanni XXIII. ERBE DEL CASARO Nel mese di MAGGIO ALTA VALLE BREMBANA Tornano i week-end destinati a Erbe spontanee e Formaggi tipici della Val Brembana, con tantissimi appuntamenti alla scoperta dei sapori del territorio e dei segreti della tradizione locale. Menu promozionali nei ristoranti, escursioni, visite alle aziende agricole locali, degustazioni di prodotti tipici e tanti altri appuntamenti alla scoperta del territorio e della natura delle Orobie. 348/1842781 info@altobrembo.it www.erbedelcasaro.it

RIFUGI E OSTELLI RIFUGIO ALPE CORTE 1410 m Gestore Sottosopra Onlus. Fine settimana dal 1 al 31/5 e dal 21/9 al 16/12. Continuativa dal 1/6 al 16/9. Tel. 0346/35090 alpecorte@caibergamo.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO ANTONIO CURÒ 1915 m Gestore Fabio Arizzi. Fine settimana dal 25/4 al 1/6 e dal 5/10 al 4/11. Continuativa dal 2/6 al 30/9. Tel. 0346/44076 info@antoniocuro.it www.antoniocuro.it OSTELLO CURÒ 1910 m Fine settimana dal 25/4 al 1/6 e dal 6/10 al 4/11. Continuativa dal 2/6 al 30/9. Tel. 035/4175475 info@antoniocuro.it www.antoniocuro.it RIFUGIO BARONI AL BRUNONE 2297 m Gestore Marco Brignoli. Fine settimana dal 1/6 e al 23/6 e dal 22/9 e al 4/11.

Continuativa dal 23/6 al 16/9. Tel. 0346/41235 marcobrigno@libero.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO FRATELLI CALVI 2015 m Fine settimana dal 28/4 e al 16/6 e dal 22/9 e al 4/11. Continuativa dal 16/7 al 16/9. Tel. 0345/77047 Cell. 349.6804893 claudio.bagini@alice.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO FRATELLI LONGO 2026 m Gestore Enzo Migliorini. Fine settimana dal 12/5 e al 30/6 e dal 16/9 e al 4/11. Continuativa dal 1/7 al 9/9. Tel. 0345/77070 Cell. 338.3192051 - 339.5602941 enzomigliorini@alice.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO ANGELO GHERARDI 1647 m Fine settimana dal 2/2 e al 16/6 e dal 22/9 e al 22/12. Continuativa dal 16/6 al 16/9. Tel. 0345/47302 - 035/814749 Cell. 339.8128123 rifugiogherardi@hotmail.com

RIFUGIO LAGHI GEMELLI 1968 m Fine settimana dal 1/5 e al 16/6 e dal 17/9 e al 4/11. Continuativa dal 16/6 al 17/9. Tel. 0345/71212 Cell. 347.0411638 info@rifugiolaghigemelli.it www.rifugiolaghigemelli.it RIFUGIO LUIGI ALBANI 1939 m Fine settimana dal 22/9 e al 4/11. Continuativa dal 16/6 al 16/9. Tel. 0346/51105 Cell. 349.3901953 - 228.4334709 rifugioalbani@libero.it www.rifugi.lombardia.it RIFUGIO MARIO MERELLI 1891 m Fine settimana dal 5/5 e al 16/6 e dal 22/9 al 14/10. Continuativa dal 16/6 al 16/9. Tel. 0346/44035 Cell. 348.7316427 - 347.0867062 rifugio.coca@email.it www.rifugiococa.it RIFUGIO NANI TAGLIAFERRI 2328 m Fine settimana dal 1/6 e al 16/6 e dal 22/9 al 14/10.

Continuativa dal 16/6 al 16/9. Tel. 0346/55355 Cell. 347.5361115 tagliachiara@virgilio.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO RESEGONE 1265 m Fine settimana e il mercoledì e su richiesta tutto l'anno. Continuativa il mese di agosto. Cell. 347.5361115 (Sab-Dome) Cell. 335.474345 (Lun-Ven) caivalleimagna@tiscali.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO CESARE BENIGNI 2222 m Continuativa da metà giugno a metà settembre, per i fine settimana contattare il rifugista. Cell. 340.7714820 rifugiobenigni@gmail.com www.rifugiobenigni.com RIFUGIO MARCO BALICCO 1963 m Continuativa dal 15 giugno al 16 settembre, nei fine settimana in maggio, giugno,settembre, ottobre, novembre, dicembre. Per il resto dell'anno contattare il rifugista. Tel. 035/0667343

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ANNO XII NUMERO 2 • FEBBRAIO 2019

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ANNO XII NUMERO 2 • FEBBRAIO 2019

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