COPIA OMAGGIO
Mensile di informazione e di approfondimento culturale, storico e spor vo
MTSM SRL I WWW.INTER-VALLI.COM
IN LOMBARDIA LA SANITÀ FUNZIONA
TURISMO
Il Natale orobico con i ces firma La eria di Branzi
Nuovi km ciclabili CioccolanDossena Arriva la ciclovia Torna la festa tra Almè e Zogno del cioccolato
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ENOGASTRONOMIA
SPECIALE NATALE
LUCA TIRONI L'EDITORE
on posso non menzionare un episodio accaduto a mia mamma in ques giorni per evidenziare l’efficienza della Sanità Lombarda. I nostri soldi per una volta ben spesi dai nostri poli ci. Alcune se mane fa, mia mamma, donna di 86 anni, si è ro a il femore cadendo in casa, cosa che succede spesso ai nostri anziani. A seguito di ciò ho fa o intervenire l’ambulanza per trasportarla al Pronto Soccorso più libero. E già qui devo elogiare coloro che sono intervenu con l’ambulanza, persone tute volontarie, che hanno messo subito a suo agio la persona anziana che hanno soccorso. Professionalmente prepara sono intervenu e hanno, dopo un consulto via radio, trasportato mia mamma all’ospedale di Alzano, l’unico in quel momento che risultava più libero per un intervento celere ad un paziente anziano e invalidato. Arriva a des nazione, il personale del Pronto Soccorso si è subito prodigato per intervenire sul paziente e dopo una a esa dovuta al fa o che il paziente era in codice verde e per cui non grave sono intervenu con le dovute analisi mediche e al risultato, ro ura del femore, hanno subito trasferito la paziente in reparto.
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OPERE PUBBLICHE
Lavori al via per il nuovo ponte Non solo aiu nei confron degli esercizi commerciali al de aglio nelle frazioni del comune a bassa densità abita va, ma anche un posi vo risvolto nell'accordo tra Comune di San Giovanni Bianco e sportelli unici. Nella delibera di giunta del 3 o obre è stato approvato l'intesa tra Comune e gli sportelli unici per le a vità produtve, accordo proposto da ASCOM Bergamo e Camera di Commercio con la quale si intende favorire la rigenerazione urbana tramite il contrasto alla deser ficazione commer-
CIBI E CULTURA
Castagna e castanicoltura protagoniste dell'autunno Conferme e novità per la decima edizione della rassegna culturale e gastronomica
Sapori&Cultura promossa dal comune di Zogno. La rassegna prevede un calendario di in-
OPERE PUBBLICHE
TERRITORIO
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ECONOMIA
Più prevenzione e Il Mirasole sarà connessioni per la albergo diffuso sicurezza stradale per il turismo A PAGINA 7
contri tra concorsi, laboratori e giochi per bambini, feste nelle frazioni oltre che degustazioni di menu a tema. Protagonista la castagna, declinata in mille sfumature, profumi e sapori.
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S.Pellegrino Spa Tre nuove nomine internazionali A PAGINA 11
ciale. Un'operazione possibile a raverso la realizzazione di una mappatura e una geo-localizzazione dei negozi aper e sfi . Uno strumento che perme erà si assicurare l’unicità delle risultanze ineren l’avvio, la modificazione, la cessazione dell’a vità di impresa tra il suo archivio e quello della Camera di Commercio, con l’obie vo di promuovere la diffusione di nuove a vità commerciali e avere un aggiornamento rispe o agli esercizi a vi sul territorio (...). A PAGINA 4
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VALLI.BERGAMASCHE
APPROFONDIMENTO
Torna Sapori&Cultura Castagna protagonista in Regione Lombardia
EVENTI IN AGENDA GIOVEDì 15 NOVEMBRE
ORE 19.30
Ristorante LA STALETTA Presentazione e spiegazione della ricetta di un piatto a base di castagne. Degustazione manu guidato gratuito. Bevande escluse Partecipazione su prenotazione.
Cultura. Presentato a Milano il palinsesto della decima edizione promossa dal Comune di Zogno e organizzata da Emozioni Orobie Focus sull'agricoltura di montagna sulla nuova «Via delle Castagne»
SABATO 17 NOVEMBRE ORE 14.30
MILANO Marcoledì 24 o obre al Palazzo Pirelli di Milano si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della rassegna «Sapori&Cultura. Cibi e Cultura del Territorio», promossa ed organizzata dal Comune di Zogno Assessorato al Turismo e al Commercio con la collaborazione di Emozioni Orobie. Al tavolo per la kermesse dedicata ai cibi e alla cultura del territorio erano presen il consigliere regionale Alex Galizzi, il vicesindaco e assessore al Turismo di Zogno Giampaolo Pesen , il biologo nutrizionista Paolo Paganelli e l’imprenditore zognese Giovanni Ruggeri. La conferenza di presentazione è stata aperta dal vicesindaco zognese che ha so olineato come «l’Amministrazione è da sempre a enta alle tradizioni che valorizzano il legame con il territorio, e organizzi da anni la rassegna proponendo in ogni edizione delle inizia ve nuove con un occhio sempre rivolto al passato, agli usi e costumi delle popolazioni locali». La Via delle Castagne esempio virtuoso per il territorio Un esempio virtuoso sul terri-
torio della valle è quello del recupero e promozione de La Via delle Castagne. «Si tra a di un sen ero dida co ada ato a famiglie e scuole per scoprire con occhi diversi un versante prealpino e il suo clima, una selva di castagne con il suo so obosco – ha spiegato l'assessore Pesen –. Durante il tragi o infa vengono presenta non solo le cara eris che specifiche del fru o, del castagno e del riccio, bensì i possibili u lizzi in cucina oltre al mondo naturale strettamente collegato. È l’occasione per riscoprire il fascino del borgo rurale di Piazza Mar na, alle pendici del Canto Alto, che conserva tu ’oggi an che costruzioni di stampo medievale e conserva quindi un valore storico da valorizzare», ha poi concluso Pesen . In montagna agricoltura di qualità, non quan tà C'è stato poi l'intervento di Paolo Paganelli della Fondazione italiana educazione alimentare. Oltre a so olineare «l’aspe o nutrizionale del fru o come cibo povero ma ricco di qualità», Paganelli ha rimarcato il
fa o che la castagna sia «un fru o del territorio e che le migliori, grazie alla posizione e al clima, siano proprio quelle delle valli bergamasche». Legame che negli ul mi anni si è un pò perduto a causa dello spopolamento della montagna con tu i problemi che ne conseguono, tra i quali la perdita delle tradizioni. A portare poi la sua esperienza di imprenditore agricolo è stato Giovanni Ruggeri, proprietario dell'agriturismo Casa Mar na, nel borgo rurale di Piazza Mar na (Zogno). «L’agricoltura di montagna non può essere un’agricoltura di quan tà ma di qualità, e aspe come le problema che a livello reddituale fanno si che le piccole realtà locali siano aziende mul funzionali che abbinano turismo e agricoltura. Un binomio che permette di mantenere l’agricoltore come presidio del territorio, che pone l’accento sulla storia, le tradizione, la cultura locale», ha affermato l'impreditore di Zogno. E poi, anche un accenno al proge o su La Via delle Castagne: «Percorrere la via delle castagne perme e di comprendere
l’importanza del fru o, dell’albero, delle cara eris che organole che e della stagionalità, elemento essenziale per vivere il bosco e capire come in passato i cicli stagionali abbiano influenzato la vita e l’economia di intere comunità che vivevano della fascia prealpina». A chiudere la conferenza di presentazione della rassegna dedicata ai cibi e alla cultura del territorio in Valle Brembana è stato il consigliere regionale Alex Galizzi. «Questa manifestazione è giunta quest'anno alla sua decima edizione, e oltre alla promozione di un fru o quale la castagna unisce più aspe della cultura vallare e montana, il cui interesse supera i confini provinciali, e richiama ad un’a enzione regionale – ha affermato nel corso del suo intervento Galizzi –. Un plauso anche per la capacità di queste inizia ve promosse dall’Amministrazione comunale zognese di coinvolgere sia i grandi che i più piccoli, dai bambini con le loro famiglie fino agli anziani, proponendo loro delle a vità che valorizzino il territorio di appartenenza durante tu o l’anno.
Parco BELOTTI Laboratorio per bambini. Alla ricerca degli elementi della natura in autunno.
DOMENICA 18 NOVEMBRE Dalle ore 10.00 alle ore 18.00
Castegnone (Poscante) Festa dei biligòcc nella contrada. Bus navetta gratuito dal campo sportivo.
SABATO 24 NOVEMBRE Agriturismo CASA MARTINA Presentazione e spiegazione della ricetta di un piatto a base di castagne. Degustazione manu guidato gratuito. Bevande escluse. Partecipazione su prenotazione.
DOMENICA 25 NOVEMBRE Dalle ore 10.00 alle ore 18.00
ZOGNO CastagnAMO. Mercatino e degustazione di prodotti locali. Caldarroste, vin brulè. premiazioni di concorsi, gonfiabili per bambini. WWW.SAPORICULTURA.ORG
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APPROFONDIMENTO
FOTO ANDREA PELLEGRINI
Sapori&Cultura entra nel vivo Enogastronomia. È par ta la kermesse dedicata al fru o della castagna Even tu o il mese. Chiuderà come ogni anno l'inizia va CastagnAMO VALLE BREMBANA Conferme e novità per la decima edizione della rassegna culturale e gastronomica Sapori&Cultura promossa dal comune di Zogno, Assessorato al Commercio e al Turismo. La rassegna prevede un fi o calendario di incontri tra concorsi, laboratori e giochi per bambini, feste nelle frazioni oltre che degustazioni di menu a tema. Protagonista indiscussa la castagna, declinata in mille sfumature, profumi e sapori. Anche per il 2018 saranno ripropos appuntamen imperdibili, come la Festa dei Biligòcc nella contrada di Castegnone a Poscante, la visita a una selva di castagni e il laboratorio dei bambini. Non mancheranno i concorsi lega alla castagna e al territorio: uno fotografico e uno di torte. Appuntamento a date fisse che ci ha accompagnato anche durante l’estate è stata l’escursione guidata alla scoperta de La Via delle Castagne, un percorso turis co finalizzato alla valorizzazione del patrimonio naturalis co e culturale legato al fru o della castagna e della castanicoltura. «La rassegna ha riscontrato negli ul mi anni un numero sempre maggiore di partecipan e l'interesse al tema ha portato a valorizzare La Via Delle Castagne, un percorso didatco per famiglie e per le scuole, per scoprire il fascino della castagna non solo come fru o ma tu o quello che riguarda il suo clima ideale, il versante
Giampaolo Pesen . Assessore al Turismo e al Commercio del Comune di Zogno prealpino che predilige, il sottobosco presente in una selva castanile, le specie di castagne presen in Europa, per poi concentrarsi su quelle regionali e della bergamasca, la pianta, il legno – ha spiegato l'assessore al Turismo di Zogno Giampaolo Pesen –. Un proge o che vede la collaborazione tra il Comune e gli en del territorio, di piccoli agricoltori che con fa ca curano le selve e cercano di tenere viva la microeconomia agricola locale, ha poi so olineato Pesen .
La rassegna è stata presentata ed è par ta lo scorso venerdì 26 o obre al Museo del Soldato di Ambria (Zogno), con l'ospite d'eccezione Juri Piane . «Questa inizia va vuole essere un’azione di marke ng culturale del territorio, che unisce il patrimonio museale e paesaggis co pico della nostre valli con le prelibatezze culinarie preparate secondo la tradizione piche dell’area prealpina, nonchè una valorizzazione dei tesori del territorio ricco di sapori e profumi che si
stanno perdendo», ha tenuto a precisare Pesen . A conclusione di questa lunga serie di appuntamen , domenica 25 novembre a par re dalle ore 10 alle 18, in centro a Zogno, CastagnAmo chiuderà la kermesse. In programma molteplici a vità sempre legate al tema castagna e al territorio con esposizione di prodo locali e ar gianato di qualità. Per avere ulteriori informazioni e per il calendario degli appuntamen visitare il sito: www.saporiecultura.org.
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PRIMO PIANO
Nuovo ponte Nord Firmato il contra o, lavori da novembre Opere pubbliche. So oscri o il contra o per i lavori di realizzazione del nuovo ponte a San Giovanni Bianco A novembre can ere al via. Opera da 3,6 milioni di Euro SAN GIOVANNI BIANCO Non solo aiu nei confron degli esercizi commerciali al dettaglio nelle frazioni del comune a bassa densità abita va, ma anche un posi vo risvolto nell'accordo tra Comune di San Giovanni Bianco e sportelli unici. Nella delibera di giunta del 3 o obre è stato approvato l'intesa tra Comune e gli sportelli unici per le a vità produ ve, accordo proposto da ASCOM Bergamo e dalla Camera di Commercio di Bergamo con la quale si intende favorire la rigenerazione urbana tramite il contrasto alla deser ficazione commerciale. Un'operazione possibile anche a raverso la realizzazione di una mappatura e una geo-localizzazione dei negozi aper e sfi . Uno strumento questo che permetterà si assicurare l’unicità delle risultanze ineren l’avvio, la modificazione e la cessazione dell’a vità di impresa tra il suo archivio e quello della Camera di Commercio, con l’obie vo di promuovere la diffusione di nuove a vità commerciali ed avere un con nuo aggiornamento rispe o agli esercizi at-
vi sul territorio comunale realizzando anche una mappatura e geo-localizzazione dei negozi aper e sfi . Ponte a Nord, so oscri o il contra o per i lavori Lo scorso 19 o obre è stato perciò so oscri o il contra o per i lavori di realizzazione del nuovo ponte a nord dell'abitato di San Giovanni Bianco tra il Comune e l'associazione temporanea d'impresa che ha vinto l'appalto dei lavori. L'operazione par rà ufficialmente nel mese di novembre e il tempo previsto a bando sarà circa 530 giorni di lavori. «Le mo vazioni che hanno portato l'amministrazione ad affrontare un intervento così significa vo sono diverse – ha spiegato Marco Milesi, sindaco del Comune di San Giovanni Bianco –. La viabilità principale è situata lungo la sponda destra del fiume Brembo, mentre sulla sponda sinistra, oltre a vivere circa il 50% dei residen , si trovano l’ospedale, le scuole, gli impian spor vi ed il sito riqualificato della Smigroup che offre lavoro a circa 700 dipenden ; l’unico ponte carrabile
che unisce le due sponde è il ponte nuovo, che in realtà di nuovo ha ben poco, essendo stato realizzato negli anni 50 ed inaugurato nel 1954». Proprio al fine di trovare una soluzione al traffico che a ualmente si concentra nell'unico sudde o ponte, sia al fine di trovare un’alterna va per il collegamento tra le due sponde – anche in caso di chiusura per manutenzione straordinaria – il Comune ha quindi sostenuto un ulteriore proge o di realizzazione di un nuovo ponte a nord dell’abitato che si raccorderà con la strada provinciale a raverso una rotatoria. «ll proge o è stato reda o lo scorso anno e approvato defini vamente a marzo 2018 ed ora, dopo la firma del contratto, potranno iniziare i lavori - ha poi aggiunto il sindaco di San Giovanni Bianco Marco Milesi –. Il costo dell’intervento voluto, proge ato e appaltato dal comune è di circa 3 milioni e 600 mila Euro e verrà finanziato con contributo a fondo perduto del cipe per 2,5 milioni di Euro, per 700 mila da convenzione pubblico privato ed il restante 500 mila dal comune».
Focus
Contribu per il commercio «Sono presidi da preservare» GRETA BALICCO SAN GIOVANNI BIANCO È stato ufficialmente approvato lo scorso 3 ottobre attraverso la delibera di giunta 120 il bando riguardante i contributi per il sostegno degli esercizi commerciali al dettaglio presso le frazioni a bassa densità abitativa del Comune di San Giovanni Bianco. Una specifica linea d’azione questa, volta al sostegno delle attività imprenditoriali presenti sul territorio e che prevede di erogare un contributo alle tipologie di imprese dedicate al commercio al dettaglio privile-
giando, appunto, le attività con minore superficie di vendita. Un sostegno per le piccole attività commerciali «Come Amministrazione comunale riteniamo fondamentale la funzione svolta da queste attività commerciali, in particolare nelle piccole realtà di frazione a bassa densità di popolazione, dove questi esercizi costituiscono anche un punto di riferimento per quelle fasce di popolazione che hanno scarse possibilità di mobilità autonoma, in particolare gli anziani – ha spiegato Marco
Milesi, sindaco del Comune di San Giovanni Bianco –. Tramite questo provvedimento – ha poi voluto sosttolineare il primo cittadino del Comune di San Giovanni Bianco Marco Milesi –, l'Amministrazione comunale intende sostenere i piccoli esercizi di commercio sul territorio, quali presidi in grado di frenare il depauperamento socio-economico delle comunità locali». Le domande fino al 16 novembre A partire dalla metà ottobre fino al prossimo 16 novem-
SS 470 Valle Brembana. Qui a breve par ranno i lavori per la realizzazione del nuovo ponte
bre, potranno perciò presentare richiesta tutte le attività commerciali delle frazioni e tutte quelle non situate nelle vicinanze di strade provinciali ad intenso flusso veicolare, in regola con il pagamento dei tributi comunali e con superficie di vendita inferiore a 150 metri quadrati. «Si tratta di un’operazione dietro al quale si cela un significato importante – ha poi aggiunto concludendo il sindaco di San Giovanni Bianco Marco Milesi –, perché attraverso la sua attuazione si punta sempre più a valorizzare la rete delle attività presenti nelle zone periferiche e nelle frazioni, nella consapevolezza che la loro presenza risulta da sempre fondamentale per la qualità della vita nel territorio. E va non solo preservata ma – dice –, se possibile, rilanciata».
Municipio di San Giovanni Bianco
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PRIMO PIANO
Gafforelli nuovo presidente della Provincia Elezioni. A spuntarla è stato il sindaco di Calcinate Gianfranco Gafforelli. Ba uto il candidato di centrodestra Ferla il più votato dai bergamaschi, ma il peso dei vo nei Comuni più popolosi ha premiato il centrosinistra BERGAMO Gianfranco Gafforelli è stato ele o nuovo presidente della Provincia di Bergamo. Il sindaco del Comune di Calcinate (Pd) è stato ele o lo scorso 31 o obre, le elezioni si sono tenute dalle ore 8 alle 23, presso la ci adella dello Sport di Bergamo. C'è quindi Gafforelli per il dopo Ma eo Rossi, il sindaco di Calcinate approda a Via Tasso dopo aver ba uto il giovane sindaco di Calvenzano Fabio Ferla di area centrodestra (sostenuto da Forza Italia e Lega). I nuovi consiglieri ele Ecco tu i nomi Al termine dello scru nio, l'Ufficio ele orale ha proclamato ele o il nuovo presidente della Provincia di Bergamo: il candidato Gianfranco Gafforelli, con un totale di 36.687 vo pondera (50,14%). L'altro candidato Fabio Ferla ha riportato un totale di 36.355 vo pondera (49,86%). Al termine dello spoglio delle preferenze riportate da ciascun candidato delle 4 liste che hanno partecipato alle elezioni del Consiglio provinciale sono
sta proclama ele i seguen16 Consiglieri provinciali. Per la lista Democra ci e Civici per la Bergamasca sono sta elet: Giovanni Pasquale Gandolfi; Marco Redolfi; Mauro Bonomelli; Romina Russo; Claudio Cancelli; Ezio Deligios; Claudio Bolandrini. Per la Lista civica per Gafforelli presidente è stato ele o: Stefano Savoldelli. Per la lista Lega - Salvini premier sono sta ele : Gainfranco Masper; Demis Todeschini; Ma eo Villa; Juri Fabio Imeri; Alberto Ongaro. Per la lista Civici Popolari indipenden per Bergamo sono sta ele : Massimo Cocchi; Umberto Valois; Omar Seghezzi. Fabio Ferla è stato il più votato, ma ha perso Esce sconfi o il sindaco di Calcinate, Fabio Ferla. Seppur con più vo , Ferla ha o enuto la bellezza di 1016 preferenze da parte dei consiglieri comunali bergamaschi, il candidato di centrodestra ha perso. Ad incidere in modo significa vo sono sta i vo o enu da Gafforelli nei comuni delle fasce ele orali F e D, ossia quelli con una popolazione residen-
te di oltre 100 mila abitan , e compresi tra i 10 mila e i 30 mila abitan . Sono state solo 854 invece le preferenze o enute da Gafforelli. Per quanto riguarda l’affluenza complessiva, questa, invece, si è fermata al 63,8%. Sono sta 1.870 gli ele ori anda al voto sui 2.931 totali. «Grazie a tu ! Siete sta in più di mille a votarmi: più di ogni aspe a va – ha scri o sul suo profilo Facebook Fabio Ferla –. La maggioranza degli Amministratori mi ha dimostrato fiducia e s ma: resterò vostro riferimento. Auguri al nuovo Presidente perché sappia unire una Provincia che vede la maggioranza degli Amministratori scontenta del risultato. Viva la Terra orobica!». «Con Ferla abbiamo svolto una compe zione corre a – è stato il primo commento alla stampa subito dopo l’esito del voto di Gianfranco Gafforelli –, dove non ci sono state polemiche eccessive, buona premessa per il mio obie vo: cercare sin dall’inizio di riunire tu e le forze poli che, come avevo già avuto modo di so olineare più volte».
Palazzo della Provincia
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IN COPERTINA
CastagnAMO chiude la rassegna zognese Sapori&Cultura Cultura. Si chiude l'inizia va che esalta i cibi e cultura del territorio. L'evento conclusivo con CastagnAMO in piazza la prossima domenica 25 novembre ZOGNO Domenica 25 novembre a Zogno si conclude con Castagnamo la decima edizione della rassegna gastronomica e culturale Sapori&Cultura. L'evento conclusivo della kermesse dedicata ai cibi e alla cultura del territorio si terrà nel centro storico con prodo pici, animazione, concorsi e giochi gonfiabili. La rassegna è organizzata dall’Assessorato al Commercio e al Turismo di Zogno, come in ogni edizione, ha proposto un fi o calendario di incontri tu ampiamente partecipa : appuntamen culturali, visite guidate, escursioni, pomeriggi per bambini, feste nelle frazioni. Protagonista indiscussa è la castagna declinata in mille sfumature, profumi e sapori. Per il 2018 questa rassegna ha riproposto degli imperdibili ap
puntamen quali la Festa dei Biligòcc nella contrada di Castegnone a Poscante e i menu per gustare il meglio degli ingredien della tradizione locale autunnale in pia dallo s le unico degli chef dei ristoran aderen all’inizia va, oltre che all’escursione in una selva di castagni. Non potevano mancare i concorsi lega alla castagna e al territorio, un concorso fotografico e un concorso di torte. La via delle castagne con la presentazione del circuito dida co, e un mini corso di cucina per preparare e riconoscere una confe ura genuina e Km0. «Il programma dell’inizia va vuole essere un’azione di marke ng culturale del territorio, che unisce il patrimonio Museale e paesaggis co pico della nostre valli con le prelibatezze culinarie preparate secondo la tradizione piche dell’area
prealpina, nonchè una valorizzazione dei tesori del territorio ricco di sapori e profumi che si stanno perdendo», spiega l'assessore al Commercio e al Turismo di Zogno Giampaolo Pesen . A conclusione di questa lunga serie di appuntamen , domenica 25, dalle ore 10 alle 18, in centro a Zogno,l’inizia va intolata «CastagnAmo» con in programma molteplici a vità sempre legate al tema castagna e al territorio. Durante la giornata si terrà anche la consegna del premio ad Fondazione Aiu per la Ricerca sulle Mala e Rare (ARMR) da parte dello Sci Club Zogno. E poi l'inaugurazione e ringraziamen agli sponsor per realizzazione delle due bacheche DAE nel centro storico di Zogno. Informazioni su: saporicultura.org.
Connessioni pedonali Più sicurezza in strada Opere pubbliche Zogno comune virtuoso: sblocca 325 mila euro da inves re in opere. Lavori nel 2019 ZOGNO L'amministrazione comunale di Zogno ha deciso di investire sulla connessione pedonale Ambria-Camanghè. È stato infatti approvato in uno degli ultimi Consigli comunali un pacchetto di opere pubbliche (circa 270 mila euro di investimenti) che saranno realizzate nei primi mesi del 2019, con progettazione ed appalto previsti entro la fine dell'anno corrente. Investiti 280 mila euro Tutti i dettagli delle opere La porzione più sostanziosa dell'investimento verrà assorbita dall'intervento che riguar-
Municipio di Zogno da la formazione di marciapiedi lungo il tratto stradale che dalla frazione di Ambria arriva fino alla frazione di Camanghè, in prossimità dell'Istituto scolastico Turoldo e del Centro sportivo.
Un secondo marciapiede di raccordo sarà poi realizzato tra il polo sportivo e l'istituto scolastico, con l’intervento che sarà appaltato a breve e cioè appena concluso l'iter di acquisizione dei terreni nel lotto iniziale da Ambria e la contrada di Acquada. «Con questo intervento si potrà partire dal piazzale del mercato zognese e percorrere il tragitto fino alla frazione di Ambria, e poi Camanghè, in tutta sicurezza e senza correre più rischi» sottolineano dall'Amministrazione. «Un altro intervento – fanno sapere dall'Amministrazione comunale di Zogno –, riguarderà la realizzazione di un deposito attrezzi al centro sportivo, per soddisfare le richieste delle società in considerazione dell’aumento del numero degli iscritti, pertanto di ragazzi che utilizzano questa importante infrastruttura sportiva».
Sapori&Cultura edizione 2017 FOTO MARIO ROTA
Ponte Vecchio, Zogno investe in prevenzione Opere pubbliche Prevenzione sul ponte Vecchio: il Comune stanzia 80 mila euro «Non ci sono cri cità» ZOGNO «Non ci sono criticità ma è meglio prevenire». Sono le parole del sindaco del comune di Zogno Giuliano Ghisalberti che ha commentato così la scelta relativa all'intervento di manutenzione che interesserà il Ponte Vecchio di Zogno, situato tra via Pietro Ruggeri e la Corna. Il Comune di Zogno ha già dato il via libera alla progettazione dell'intervento di manutenzione straordinaria: si tratta di circa 80 mila euro di investimento. «Si interverrà su argini e pila – ha detto il sindaco di Zogno Giuliano Ghisalberti –. In par-
I lavori Manutezione straordinaria sul ponte e consolidamento dell'argine della pila
ticolare – ha poi sottolineato il primo cittadino zognese, precisando: – alla base della pila posta sul versante a destra della valle, verso via Pietro Ruggeri. Lì, la corrente ha scavato in profondità il letto del fiume Brembo, asportando nell'ultima recente piena un tratto di argine». L'intervento dunque, prevede la manutenzione straordinaria del ponte Vecchio e il consolidamento dell'argine sul quale poggia la pila di sostegno. Il ponte Vecchio è uno dei tra ponti zognesi che nei secoli ha garantito il collegamento tra le due rive del Brembo e che taglia in due la conca zognese. Degli altri due, il ponte del Ragno tra le contrade Angelini Tiolo e Acquada, e il ponte dei Franti tra l'attuale area mercato e la frazione di Romacolo, rimane solo una memoria documentale.
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SPECIALE NATALE
Il Natale è Orobico con i ces firma La eria di Branzi Idee. Sempre più aziende scelgono come cadeaux per clien e dipenden i prodo della nostra terra, per lasciare un gusto ed un ricordo indimen cabili VALLE BREMBANA Quando si tratta di regali di Natale, non si è mai troppo in anticipo. E ogni anno la domanda che ricorre è: «cosa posso regalare?». La risposta ce l’ha Latteria di Branzi, che anche quest’anno ridà il via alla campagna «Dalle mani della nostra gente, il meglio della nostra terra». Perché il catalogo si amplia, perché la montagna non smette di sorprendere, con nuove forme e nuovi sapori. Formaggi Principi delle Orobie e formaggi tipici brembani, salumi, vini, birre, marmellate, yogurt, panne cotte e budini: nulla che non provenga da territorio, nulla che non si desideri riceve in tavola nelle festività. «Abbiamo studiato un catalogo molto elastico – spiegano – perché riteniamo fondamentale dare la possibilità di acquistare prodotti di eccellenza sia
Catalogo natalizio. È possibile richiedere il catalogo natalizio all’indirizzo di posta ele ronica: ordini@la eriadibranzi.it Conta . La eria di Branzi aspetta In Baita a Zogno, in via Gro e delle Meraviglie 14/A (Bg). Aper dal lunedì alla domenica. Per informazioni commerciali scrivete a: ordini@la eriadibranzi.it oppure: baitadellacultura@ gmail.com Oppure è possibile telefonare al numero di telefono: 0345/92061.
ad aziende grandi che a piccole strutture commerciali». La brochure presenta sia cesti pre-confezionati, per chi vuole il meglio ma ha poco tempo per scegliere, sia con i singoli prodotti, per poter selezionare le combinazioni più gradite. «Non ci sono quantitativi minimi d’ordine, ognuno può scegliere le nostre proposte standard oppure crearle ad hoc. Il nostro territorio è ricco di micro imprese con budget più ridotti quindi perché togliere la possibilità di offrire il meglio ai propri clienti e dipendenti, se lo si desidera?», aggiungono. Tutti i prodotti sono, inoltre, presenti presso il punto vendita e ristorazione de La Latteria di Branzi a Zogno, aperto da lunedì a domenica, dove anche i privati possono scegliere i loro regali tipici orobici da donare ai propri cari.
ORARI DI APERTURA Tutti i pomeriggi dalle 15 alle 19 Sabato 9-12 e 15-19 Mercoledì chiuso FERRAMENTA 0345/91176 LUIGI BUSI 339/6762038 dalbusistufe@hotmail.it INFO@DALBUSISTUFE.IT
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INFORMAZIONI PUBBLICITARIE
Il Mirasole diventerà un albergo diffuso A ualità. Verso la riapertura dello storico locale Mirasole, a breve par rà il proge o dell'Albergo Diffuso È ges to dalla Coop dei giovani del paese. Prodo km0 protagonis per le inizia ve autunnali e invernali GRETA BALICCO DOSSENA Sono passa due anni dalla nascita della prima coopera va di comunità a vallare e regionale di Dossena. Il proge o Raìs «Le radici» è nato dall’idea di un gruppo di giovani ragazzi, già a vi da più di qua ro anni a raverso l’Associazione «Revival Gruppo Giovani», al fine di poter produrre vantaggi a favore della comunità, a raverso proge e nuove a vità e servizi, vol a garan re un’occupazione ai residen , giovani non, e la loro conseguente permanenza sul territorio. Durante ques primi anni di a vità ne hanno fa a tanta di strada i ragazzi: dalla ges one della mensa dell’asilo, la manutenzione del verde, la pulizia degli edifici pubblici, un servizio di pas a domicilio per gli anziani, a vità dedicate agli anziani e un proge o di recupero della memoria storica. Poi, naturalmente, l'opera più a esa: la riapertura dello storico locale Mirasole. Le novità però non si fermano qui: al fine di incrementare ancor di più i servizi a disposizione della comunità e di
sfru are le seconde case degli abitan di Dossena, a breve par rà ufficialmente il proge o di albergo diffuso, un' impresa rice va alberghiera con ges one unitaria in grado di fornire servizi di standard alberghiero a tu i turis . Un sistema più organizzato che diverrà un'o ma occasione per cercare di ovviare al problema della rice vità nei piccoli paesi e per dare grande sostegno ai possessori di seconde case. Il servizio verrà sviluppato grazie al finanziamento ricevuto in seguito alla partecipazione a inizio anno al proge o Smart Land: un piano promosso dalla Provincia di Bergamo del valore complessivo di 100 mila euro, legato al potenziamento territoriale a raverso proge connessi a commercio, cultura, sviluppo e turismo. Inizia ve al Mirasole Il territorio protagonista Tra le inizia ve in programma per il nuovo anno, anche un occhio di riguardo in più ai prodo locali. A par re dall' autunno, infa , sono sta seleziona i migliori prodo gastronomici
provenien unicamente dalle aziende del territorio, al fine di offrire un ampio ventaglio di specialità rigorosamente a km0; salumi, formaggi, marmellate nostrane sono ufficialmente divenu i protagonis delle nuove proposte di pizza e taglieri gourmet. Tra gli even di spicco in programma del mese di novembre, inoltre: venerdì 14 e sabato 15 Novembre presso il locale Mirasole prenderà il via la prima edizione della Festa del Gin, un originale appuntamento di degustazioni con sei diverse varian di Gin – tra cui la novità Gin Arte –, accompagnate da brevi spiegazioni sulle origini della bevanda e consigli sui migliori accostamen ; domenica 25 novembre tornerà CioccolanDossena, l'annuale sagra del cioccolato accompagnata dai merca ni di Natale, degustazioni, sculture, fontane di cioccolato e laboratori per bambini. Imperdibili, infine, gli appuntamen mensili dedica ai più giovani con le serate Afro DJ Valo che si terranno venerdì 23 novembre e venerdì 7 dicembre.
Il Mirasole di Dossena e i ragazzi della coop I Raìs - Le Radici
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Ciclovia inaugurata tra Almè e Villa d'Almè Cicloturismo. Inaugurato il tra o ciclabile sull'ex sedime FVB: sono circa 2 Km tra i due Comuni dell'hinterland Consen rà il collegamento tra le piste del Parco dei Colli e il Comune di Zogno. L'opera è costata circa 1,2 mln HINTERLAND E VALLI Martedì 30 o obre alla stazione di Sombreno ad Almè è stata inaugurata e aperta un nuovo tra o della ciclabile posta sull’ex sedime della ferrovia della Valle Brembana. Si tra a della parte di percorso lunga 1,9 chilometri, compresa tra la via Riviera nel comune di Almè e la via F.lli Calvi nel comune di Villa d'Almè. Il proge o interessa la realizzazione di una pista ciclabile che ripercorre il sedime della dismessa Ferrovia della Valle Brembana nel tra o compreso tra la stazione di Sombreno nel comune di Almè e la stazione di Brembilla nel comune di Zogno. Il proge o realizzato dal proge sta Massimiliano Rizzi della Provincia di Bergamo nasce dalla necessità di riqualificare il vecchio sedime ferroviario che lungo il percorso offre scenari naturali, archite onici ed ar s ci di ines mabile bellezza, e di migliorare la circolazione ciclis ca e sopra u o pedonale a orno ai comuni interessa . «Sono par colarmente orgoglioso di partecipare a questa inaugurazione, perché rappre-
senta l’esempio di un risultato raggiunto grazie a un metodo che in ques 4 anni ho cercato di portare avan in tu gli ambi – ha spiegato il presidente della Provincia di Bergamo Ma eo Rossi – quello della messa in rete di tu i soggetinteressa e della nascita di proge in cui la Provincia si me e in gioco con le proprie risorse per la realizzazione, il coordinamento, il finanziamento in questo caso anche la ricerca di finanziamen . E’ la realizzazione di quello sviluppo territoriale in cui abbiamo sempre creduto». L’i nerario ha lo scopo inoltre di raccordare le piste ciclabili esisten del Parco dei Colli a sud del comune di Almè e della Ferrovia Valle Brembana a nord del comune di Zogno, nonchè di collegamento alla pista ciclopedonale di Clanezzo e a quella in previsione della Val Brembilla. Una connessione fondamentale, di circa o o chilometri di lunghezza, che darà con nuità a un percorso che collegherà la ci à di Bergamo con Piazza Brembana nel cuore della Valle Brembana. Il proge o prevede la crea-
Cardiologia
zione di un percorso ciclabile a doppio senso di marcia e persegue gli obie vi del Piano della rete degli i nerari ciclabili finalizza a: favorire e promuovere un elevato grado di mobilità ciclis ca e pedonale, alterna va all’uso dei veicoli a motore nelle aree urbane, con preminente riferimento alla mobilità lavora va e turis ca; puntare alla con nuità e alla riconoscibilità dell’i nerario ciclabile, privilegiando i percorsi brevi, dire e sicuri, anche al fine di implementare l’a ra vità turis ca. Gli interven previs lungo il tracciato riguardano: il recupero funzionale di tu i manufa esisten a raverso un a ento restauro e interven conserva vi in grado di non alterare l’aspe o archite onico a uale; messa in sicurezza delle gallerie e dei versan con problemi di dissesto; realizzazione della pista ciclabile vera e propria con conglomerato bituminoso; illuminazione di tu e le gallerie; posa delle barriere di sicurezza; posa della segnale ca. L’importo totale dell'opera è di 1 milione e 200mila euro.
Specialità ambulatoriali fruibili con il S.S.N. Otorinolaringoiatria
Visite cardiologiche ed angiologiche - Riabiliazione Elettrocardiografia - Test da sforzo - Ecocolordoppler cardiaco e vascolare - Holter cardiaco e pressorio
Endocrinologia
Visite endocrinologiche
Medicina fisica e riabilitazione
Visite fisiatriche - Riabilitazione e Logopedia Riabilitazine in acqua - Locomozione robotizzata Ausilio robotizzato arto superiore - Dispositivo robotico arti inferiori e tronco - Realtà virtuale - Onde d’urto focalizzate - Elettromiografia - Idroterapia Terapie fisiche ed inalatorie
Medicina interna
Visite diabetologiche e dietologiche
Neurologia
Nella foto: Mazzoleni (CMVB), Bandera (Almè), Rossi (Provincia), Preda (Villa d'Almè)
Visite neurologiche - Elettroencefalografia Visite U.V.A. Unità di Valutazione Alzheimer
-
Visite otorinolaringoiatriche
Pneumologia
Specialità non fruibili con il S.S.N. Chirurgia vascolare Dermatologia
Visite pneumologiche - Riabilitazione respiratoria Spirometria - Spirometria globale con tecnica pletismografica Test broncodilatazione farmacologica - Test alla metacolina - Monitoraggio saturazione arteriosa - Test del cammino Polisonnografia
Medicina dello sport
Visite urologiche - Ecografia
Ortopedia
Radiodiagnostica Mammografia Ortopantomografia e TAC dentale - Ecografia polispecialistica Mineralometria Ossea Computerizzata - Risonanza Magnetica Nucleare
Ostetricia e Ginecologia
senza prenotazione - da lunedì a venerdì ore 8.00 - 9.00
Terapia del dolore
Urologia
Diagnostica per immagini - RMN
Punto prelievi
Neuropsicologia Oculistica Oncologia
Psicologia Reumatologia
Istituto Clinico Quarenghi s.r.l. • 24016 San Pellegrino Terme - Bergamo • Via San Carlo, 70 tel. 0345 25111 • fax 0345 23158 • e-mail: info@clinicaquarenghi.it • www.clinicaquarenghi.it Direttore Medico di Presidio Dott. Giorgio Codecà
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Tre nuove nomine nel Gruppo Sanpellegrino Sanpellegrino. L'azienda leader nel se ore delle acque minerali annuncia tre importan nomine internazionali e italiane che rafforzano la stru ura organizza va. L'Amministratore delegato Sarzi Braga Head of South Europe SAN PELLEGRINO TERME Sanpellegrino Spa annuncia tre importanti nomine a livello internazionale e italiano che rafforzano la struttura organizzativa. A Federico Sarzi Braga, Presidente e Ad del Gruppo Sanpellegrino, l’incarico di sviluppare la regione Sud Europa. Il manager milanese manterrà le sue funzioni in Italia e assumerà anche la carica di Head Nestlé Waters South Europe, con la responsabilità del mercato spagnolo, svizzero e greco. Profondo conoscitore del settore beverage, Sarzi Braga, applicherà le sue comprovate competenze a livello internazionale per far crescere l’azienda e creare valore in tutta l’area di riferimento. Sarzi Braga è entrato in Sanpellegrino nel 2000 in qualità di Senior Brand Manager dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità prima di trasferirsi a Parigi nel 2005, con l’incarico di Head of Marketing per Nestlé Waters Europe. Nel 2008 è tornato in Italia in qualità di Head of the Italian Business Unit per poi spostarsi in Gran Bretagna nel 2014 ed essere nominato Managing Director di Nestlé Waters UK, incarico che ha ricoperto per tre anni facendo crescere l’azienda a doppia cifra. Nel 2017 è rientrato nuovamentein Italia per assumere la guida del Gruppo Sanpellegrino alla quale ora affianca il nuovo in-
carico europeo. «È un grande onore per me in qualità di Amministratore Delegato di Sanpellegrino e di italiano – ha dichiarato Federico Sarzi Braga – essere stato scelto per guidare nel Sud Europa la crescita di un settore come quello delle bevande e delle acque minerali, così importanti per la salute delle persone e per lo sviluppo dei territori dove sono presenti le fonti. Sono orgoglioso dell’importante ruolo ricoperto dall’Italia all’interno della Region, consolidato dalla scelta di due manager di comprovata esperienza, come Stefano Marini e Giorgio Mondovì, per lo sviluppo del mercato internazionale e di quello italiano». Stefano Marini, 45 anni, con una carriera ventennale in azienda, è il nuovo Business Executive Officer della Business Unit Internazionale. Al manager è stato affidato il compito di rafforzare la leadership del Gruppo Sanpellegrino contribuendo alla crescita di S.Pellegrino e Acqua Panna, brand ambasciatori del Made in Italy, negli oltre 150 Paesi in cui l'azienda è presente. È entrato nel Gruppo nel 1999 come Product e Brand Manager, occupandosi, tra gli altri, di Levissima, Nestlè Vera, e delle Bibite Sanpellegrino. Ha ricoperto ruoli in area marketing e commerciale fino a diventare Direttore del Generating Demand di Nestlé Waters. In
questa posizione ha coordinato i team marketing e vendite di diversi paesi europei gestendo lo sviluppo di un portafoglio prodotti internazionale che comprendeva S.Pellegrino, Perrier, Vittel, Buxton, Henniez e Nestlè Pure Life. Nel 2014 è tornato in Italia per gestire il business del Gruppo nel mercato domestico. Giorgio Mondovì, classe '66, è stato nominato Business Executive Officer della divisione italiana di Sanpellegrino. È stato scelto per sviluppare ulteriormente i brand di acqua minerale Levissima e Nestlé Vera, le bibite e gli aperitivi sul mercato nazionale che rappresenta quasi il 50% del giro d'affari del Gruppo. Mondovì ha iniziato la carriera in Nestlé nel 1991 ricoprendo ruoli di crescente responsabilità fino a divenire National Key Account per l’Italia. Nel 1997 è stato chiamato a Vevey (Svizzera) per lo sviluppo del marchio Buitoni per poi rientrare in Italia e assumere l'incarico di Direttore Vendite dell’intera Divisione Food di Nestlé Italia. Nel 2005 è diventato Country Manager di Nestlé Malta e dal 2010 oltre a coordinare la sede maltese, ha rivestito la carica di Business Executive Manager della Divisione Beverage, seguendo lo sviluppo di alcuni brand. Nel 2013 è passato in Sanpellegrino con la carica di Direttore della Business Unit Internazionale fino al 2018.
Turismo
A dicembre innevamento ar ficiale alla pista del bosco PIAZZATORRE Buone no zie per lo sci invernale. A Piazzatorre sono par recentemente i lavori per per la realizzazione dell'innevamento ar ficiale della pista del Bosco, situata nel comprensorio sciis co comunale di Torcola Vaga. Il can ere vedrà la sua conlusione entro la fine del mese di novembre, appena in tempo per l'avvio della prossima stagione invernale sciis ca 2018-2019 ormai alle porte. L'intervento era a eso ormai da diversi anni, ed è da sempre considerato indispensabile per la stazione sciis ca più vicina a
alla città di Bergamo. Nel dettaglio, l'intervento permetterà di innevare tra 1550 metri e 1600 metri di altitudine la pista del Bosco, considetata tra l'altro una delle più belle della provincia bergamasca. «Offriremo qualcosa in più ai nostri clienti – ha commentato l sindaco del Comune di Piazzatorre Valeriano Bianchi –». Fino alla passata stagione invernale si riusciva ad innevare la parte bassa della pista da sci grazie all'ausilio dei cannoni sparaneve perché l'impianto non era di fatto dotato di pompa e di un sistema elettrico
adeguati. Il bacino dell'acqua si trovain prossimità della metà della pista e si riusciva a innevare esclusivamente solo a valle. Nelle passate stagioni mentre le piste a monte della nera Gremei e la blu Panoramica erano sciabili grazie all'innevamento naturale, la pinta del bosco, invece, era inutilizzabile proprio per la mancanza di neve. Ora, grazie a questo intervento, come sottolineato alla stampa dal primo cittadino del Comune di Piazzatorre Valeriano Bianchi, si èpotrà innevare tutta la pista del Bosco e anche il piazzale del rifugio Gremei.
Federico Sarzi Braga è il nuovo Head Nestlé Waters South Europe
Stefano Marini della Business Unit Internazionale e Giorgio Mondovì della divisione italiana
L'intervento messo in campo prevede un investimento di 230 mila Euro, ed è stato finanziato interamente con i fondi provenienti dal Bacino Imbrifero Montano (BIM) di Bergamo. A commentare la notizia, positiva, è stato anche Andrea Pontiggia, rappresentante della società di gestione degli impianti Monte Torcole: «Consentirà di migliorare l'offerta del comprensorio. La prossima stagione punteremo a incrementare le presenze in settimana con una politica aggressiva sui prezzi: giornaliero adulti a 10 Euro, 8 Euro per i ragazzi con età fino agli undici anni», è stato il suo commento. Nel 2017 il comprensorio di Piazzatorre ha totalizzato 12 mila primi ingressi, concentrati soprattutto nel weekend conafflussi medi di 600-700 sciatori al giorno.
Il comprensorio sciis co di Piazzatorre, in alta Valle Brembana
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CioccolanDossena, torna la festa del cacao La kermesse. Domenica 25 novembre dalle ore 10 torna l'appuntamento con la festa del cacao a Dossena Spazio a degustazioni, scultori e fontana al cioccolato, laboratori per bambini. In pizza i merca ni di Natale GRETA BALICCO DOSSENA Torna anche quest'anno la rassegna enogastronomica più golosa ed attesa della stagione (e non solo dai più piccoli): CioccolanDossena. Sarà la quarta edizione della festa del cioccolato a Dossena, diventata una vera istituzione. Tante varietà: fondente, al latte, bianco, gianduia, con o senza nocciole, mille varianti e mille e più aromi per soddisfare tutti i palati; e per i pasticceri partecipanti è già sfida aperta alla creazione delle pietanze più gustose ed elaborate. Organizzato dall’Associazione Revival Gruppo Giovani di Dossena in collaborazione con l’Amministrazione comunale, l'evento prenderà il via a partire dalle ore 10 fino alle ore 18 e, vedrà sfilare lungo le vie del paese, le migliori leccornie in un clima natalizio e dall' atmosfera sempre coinvolgente. All'evento saranno presenti più di quaranta bancarelle e stands con esposizione e vendita di prodotti tipici locali e più di dieci delle migliori cioccolaterie, pasticcerie e aziende specializzate nella lavorazione
e produzione di dolci, provenienti da città e provincia. Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato è tema 2018 Filo conduttore di quest'anno sarà Willy Wonka e la fabbrica di Cioccolato, con ambientazioni e colorate scenografie ispirate allo storico film. Spazio inoltre ai mercatini di Natale, con addobbi originali e idee regalo handmade; e all’ arte da mordere, con gli esperti pasticceri e scultori che proporranno vere e proprie opere in puro cioccolato create artigianalmente. Per i bambini saranno presenti gonfiabili e giochi a base di cioccolato, mentre per i grandi che desiderano tornare bimbi per un giorno, un’ atmosfera di festa unica e suggestiva, tra colori, musica e profumi; il tutto accompagnato dall’intrattenimento musicale di Radio 2.0 - La radio delle Valli di Bergamo, in diretta dal sagrato della Chiesa parrocchiale. E ancora, the caldo, frittelle, vin brulè e la lotteria. «Qui sempre più turisti» Quella di Cioccolandossena sarà una domenica golosa:
«Oltre alla presentazione da parte dei pasticceri delle loro magnifiche sculture col cioccolato – ha spiegato Rebecca Zani, vicepresidente del Gruppo Giovani Revival di Dossena –, anche per questa edizione gli stand della Festa proporranno un vastissimo assortimento di prodotti freschi e artigianali, dalle tradizionali stecche di cioccolata calda, senza dimenticare creme e dolci al cacao; ce ne sarà come sempre per tutti i gusti. Ma si annuncia anche un ricchissimo contorno di intrattenimenti per regalarvi una Domenica da leccarsi i baffi». «Un appuntamento irrinunciabile che ormai si è ritagliato un posto di primo piano tra le rassegne dolci organizzate sul territorio – afferma Fabio Bonzi, sindaco di Dossena –. Le scorse edizioni hanno trascinato lungo le vie principali centinaia di visitatori, tra cui molti turisti stranieri, a conferma che gli eventi di qualità possono dare ulteriore lustro al nostro paese». Informazioni: cell. 342/146 3257; E-Mail: gruppogiov.dossena@libero.it.
Vista panoramica su Dossena
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ASC Imagna-Villa Una nuova sede al PalaLemine Sociale. Tre i servizi offer : tutela minori, reddito di inclusione REI, sportello del Centro An violenza Sarà anche sede delle assemblee dei sindaci di zona ALMENNO SAN BARTOLOMEO Taglio del nastro sabato 27 ottobre ad Almenno San Bartolomeo: l'Azienda Speciale Consortile Valle Imagna-Villa d'Almè (ASC) apre una nuova sede operativa in via Montale 42, all'interno del PalaLemine, che offrirà tre servizi sociali: tutela minori, reddito di inclusione (REI) e sportello del Centro Antiviolenza Penelope per donne vittime di violenza fisica e psicologica. «Questa sede – ha spiegato il presidente di ASC Giacomo Invernizzi, anche sindaco del comune di Corna Imagna – vorrebbe essere un luogo dove, oltre a trovare spazio i servizi sociali, associazioni e cittadini si trovino per promuovere una cittadinanza attiva, nell'attenzione verso chi si trova in situazione di fragilità». «Da diverso tempo stava-
mo ragionando sull'opportunità di una sede anche per i territori della bassa valle e dell'oltre Brembo, condivisa all'unanimità dall'Assemblea Sindaci dell'Ambito Distrettuale Valle Imagna che ne ha votato l'adozione – ha aggiunto Gianbattista Brioschi, sindaco del comune di Almenno San Bartolomeo, nonché presidente dell'Assemblea dei Sindaci e vicepresidente dell'ASC –. Successivamente abbiamo individuato questa sede, che in passato accoglieva uno spazio compiti e un centro di aggregazione giovanile, a cui abbiamo dato altri spazi. Questa sarà anche la sede per le future assemblee dei sindaci, a turno con la sede di Sant'ombono Terme». Una novità assoluta in Valle Imagna lo sportello Penelope pensato per le donne vittime
di violenza, gestito dalla cooperativa Sirio e che segue l'apertura di altri due centri: uno a a San Pellegrino Terme e uno a Sant'Omobono Terme, come spiega la responsabile Cinzia Mancadori: «Su invito delle valli Brembana e Imagna abbiamo deciso di espandere il nostro servizio in territori a noi sconosiuti. A marzo abbiamo inaugurato il Centro Antiviolenza Penelope a San Pellegrino Terme con la prospettiva di allargare il raggio di intervento anche in Valle Imagna, dove abbiamo infatti deciso di aprire due sportelli: uno ad Almenno San Bartolomeo, aperto il giovedì mattina, e uno a S.Omobono Terme, aperto il lunedì pomeriggio. Fino ad oggi a San Pellegrino abbiamo ricevuto 25 richieste d'aiuto, delle quali 6 da parte di donne della Valle Imagna».
La sede dell'ASC Valle Imagna - Villa d'Almè
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UOMINI, STORIE E PROGETTI
Cus, UniBg e CAI promuovono la montagna Il proge o. Collaborazione per promuovere a vità rivolte a studen , personale docente e amministra vo Previste uscite in montagna e incontri outdoor al Palamon . È un proge o pilota che non ha riscontri in Italia BERGAMO Il Club Alpino Italiano di Bergamo e il Centro Universitario Sportivo dell’Università degli Studi di Bergamo hanno avviato una collaborazione che prevede l’organizzazione di attività ad hoc rivolte sia agli studenti, sia al personale docente e amministrativo di Unibg. Si tratta di un progetto pilota che non ha riscontri in altre realtà italiane. L'obiettivo è di consapevolizzare alla frequentazione della montagna e delle attività correlate. Si tratta di uscite in montagna e incontri indoor al Palamonti di Bergamo: attività da compiere in compagnia, creando aggregazione e rapporti di amicizia. Una condivisione fra pari dei valori sportivi non finalizzati all’agonismo. Paolo Valoti presidente Cai Bergamo: «In un contesto di due realtà che promuovono contenuti educativi e sociali, Cus e Cai si rendono complementari. La sinergia collaborativa permette di completare l’offerta sportiva in entrambi i posti: Cus e Palamonti. Intendiamo promuovere l’attività motoria outdoor, proponiamo uscite sulla rete dei sentieri come ulteriore proposta di crescita personale, educativa e formativa: in montagna si imparano il rispetto dell’ambiente, la condivisione delle difficoltà, si saldano i rapporti di amicizia. Vogliamo incoraggiare l’attività motoria tra i gio-
vani, puntando a farla diventare uno stile di vita e una pratica quotidiana. Mens sana in corpore sano: lo sport aumenta le capacità di studio degli studenti. Anche i docenti mentre ispirano e stimolano gli studenti, dando l’esempio nella pratica dell’attività motoria possono trarne beneficio. Il Cus è infatti un generatore di proposte motorie e sportive che danno nuova energia ai docenti e agli studenti». Claudio Bertoletti presidente Cus Bergamo: «Il Cus ha l’opportunità di allargare l’offerta formativa con attività esterne realizzate sotto la sapiente e prestigiosa guida del Cai Bergamo: teniamo moltissimo a questa collaborazione fra istituzioni e ci impegneremo a farla durare nel tempo, data la valenza educativa e formativa della montagna non solo per gli aspetti psico corporei, ma anche per quelli culturali e sociali». Prof. Francesco Lo Monaco, delegato del Rettore per lo Sport: «È partita questa sperimentazione di collaborazione con il Cai in settori che riguardano in generale l'avvicinamento alla montagna e alle pratiche sportive a essa legate come l'arrampicata in palestra e l'escursionismo avanzato. I primi risultati sono stati più che soddisfacenti, l'importante è che si continui a progettare in questa direzione con un solido appoggio offerto dall'esperien-
za del Cai e, nello specifico, della sezione di Bergamo. Per ultimo, si sta pensando alla possibilità di organizzare, tra professori e studenti, una vera e propria spedizione fuori dalle Alpi per incontrare mondi e culture diverse. Questa idea, lanciata da Paolo Valoti, ha raccolto interesse e consensi da parte di tutti». Prof. Alessandro Fassò: «Amando e frequentando la montagna da sempre, ho accolto con entusiasmo la proposta di entrare a far parte del gruppo di lavoro Cus - Cai. Ho la possibilità di tramandare questa passione agli studenti e di condividere con loro momenti altamente formativi in ambiente montano». Dario Nisoli studente e referente operativo: «Le uscite in montagna e le attività indoor presso il Palamonti stanno avendo successo. Abbiamo appena approvato le prossime 4 serate in palestra al Palamonti, che avranno luogo nei mesi di novembre e dicembre, e gli studenti hanno già risposto con entusiasmo. In palestra svolgiamo le attività di arrampicata, rivolte sia a chi ha già esperienza, sia a chi vuole apprenderne le basi. La palestra di arrampicata del Palamonti è di particolare avanguardia, come struttura ed è animata da vivaci e articolate attività. A breve, inoltre, stabiliremo il calendario e gli itinerari delle escursioni invernali».
A ualità
Il Gruppo QC Terme sposta l'arte nel paese dell'acqua SAN PELLEGRINO TERME A San Pellegrino Terme in Valle Brembana è arrivato il Portale dell’aQCua, l’opera di design realizzata dal Gruppo QC Terme in collaborazione con il designer milanese Matteo Ragni nata per celebrare il rapporto tra uomo e acqua attraverso l’arte. L'opera posta lungo la passeggiata lungo il fiume Brembo resterà visibile fino al prossimo 1 gennaio 2019. Un progetto del designer milanese Matteo Ragni Dal Monte Bianco alla culla
delle sorgenti termali della Valle Brembana: il Portale dell’aQCua è ora ammirabile a San Pellegrino Terme, fino alla fine dell’anno. Il progetto portale dell'aQCua è un'installazione di design che nasce e viene realizzata con l'obiettivo di comunicare i valori del marchio QC Terme attraverso l'arte. Potenzialità territorio integrate perfettamente con l'ambiente «Si tratta di un'opera dedicata all'acqua in metallo specchiato e animata da vapore, suoni e luci. La sua direzione artistica
è stata affidata a Matteo Ragni – artista di fama internazionale e vincitore di due Compasso d'Oro, che all'attività di designer affianca quella di docente in diverse università internazionali, di art director e architetto», hanno spiegato dal Gruppo QC Terme tramite una nota inviata alla stampa. «Il rapporto di simbiosi, concetto chiave attorno al quale ruota la filosofia del marchio QC Terme, è rappresentato in ogni elemento stilistico: dalle superfici riflettenti, ispirate agli specchi d’acqua, alle bollicine dell’effervescenza, fino alla
Paolo Valoti presidente Cai Bergamo e Claudio Bertoletti presidente Cus Bergamo
CUS - CAI conferenza al Palamonti lo scorso 26 ottobre
magia delle illuminazioni che riportano la mente e i sensi ad uno stato di quiete, proprio come in una spa – c'è scritto nella nota stampa, che prosegue –: Sottolineare le potenzialità del territorio integrandosi perfettamente con l’ambiente, per portare alla luce una ricchezza umana e naturale e dare inizio a un dialogo di comprensione universale», conclude la nota. Il Portale dell'aQCua di QC Terme e realizzato dal designer milanese Matteo Ragni accoglie già i passanti e i turisti a San Pellegrino Terme sulla passeggiata lungo il fiume Brembo, specchiandosi nella facciata dello storico e fastoso Grand Hotel. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito internet ufficiale del Gruppo QC Terme: www.qcterme.com.
Il portale posizionato a San Pellegrino Terme
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Sblocca i fondi per realizzare il PalaPonte Opere pubbliche. Regione Lombardia concede gli spazi finanziari ai Comuni. E Ponte San Pietro realizzerà il nuovo Palasport e riqualificazione dello stadio. Inves mento di oltre 2 milioni. Gara d'appalto entro l'anno PONTE SAN PIETRO Il Comune di Ponte San Pietro investe sul Palasport. E lo fa grazie alle risorse che lo scorso settembre Regione Lombardia ha deliberato come concessione ulteriore di «spazi finanziari» ai Comuni, complessivamente si tratta di circa 65 milioni di Euro che si aggiungono ai 33 milioni. Il progetto avanzato dal Comune di Ponter San Pietro sul Palasport ha ottenuto uno sblocco complessivo di 1 milione e 740 mila Euro (primo in graduatoria in bergamasca, nono a livello regionale): 1 milione e 600 mila Euro serviranno per la realizzazione della nuova palestra PalaPonte in località Briolo (totale 2 milioni e 200 mila Euro) e 140 mila Euro per la riqualificazione dello stadio Matteo Legler già in corso e che avrà un costo complessivo di 220 mila Euro. Si tratta di «un grande risultato» per Ponte San Pietro – così come dichiarato alla stampa dal sindaco Marzio Zirafa –. Un risultato – ha poi precisato – «ottenuto grazie al lavoro in sinergia con i dirigenti degli uffici comunali e dei rappresentanti della Regione Lombardia».
Gli spazi finanziari non sono contributi a fondo perduto ma la possibilità di poter spendere le risorse proprie già in cassa degli Enti locali, tuttavia congelate dall'ex Patto di Stabilità. Ora queste risorse possono essere utlizzate, spese, per investimenti da parte dei Comuni. Il progetto del nuovo «PalaPonte» è stato già concordato con la Polisportiva e approvato dalla Commissione nazionale impianti sportivi del CONI; È stato redatto dagli architetti Gualtiero Oberti, Lucia Oberti, Maurizio Ronzoni. Per quanto riguarda la struttura, questa, avrà le misure idonee per ospitare molteplici discipline, tra queste: calcetto (35x17 metri); pallacanestro (28x15 metri); pallavolo (18x9 metri). Inoltre, è prevista la realizzazione di quattro spogliatoi per gli atleti, due per gli arbitri, una tribuna da duecento posti, un impianto di illuminazione con tecnlologia di ultima generazione a Led, riscaldamento a pavimento. Ad esprimere soddisfazione per quanto verrà realizzato è anche il presidente della Polisportiva Fabio Ratti, che ha di-
chiarato alla stampa: «Quando si è diffusa l'intenzione di realizzazre una nuova palestra sono già state numerose le richieste provenienti dal territorio per i futuri utilizzi: società sportive e cittadini. Avremo la possibilità di organizzare in maniera più diffusa tutte quelle attività che oggi non riusciamo a svolgere». Per quanto riguarda le tempistiche, la gara d'appalto per l'affidamento dei lavori si terrà entro la fine dell'anno. L'aggiudicazione dei lavori e l'avvio del cantiere è previsto in primavera. Ma gli investimenti per i giovani di Ponte San Pietro e per lo Sport proseguono. Lo ha assicurato anche il vicesindaco delegato allo Sport di Ponte San Pietro Matteo Macoli, che ha dichiarato recentemente alla stampa che: «Per quanto riguarda lo stadio Legler sono state già completate la sistemazione edella facciata e l'istallazione dell'irrigazione automatica. Entro fine anno – ha poi precisato alla stampa – verrà riqualificata l'illuminazione con proiettori a led sulle torri faro».
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TEMI, STORIE E PERSONAGGI
Il calendario 2019 dedicato a i staì d'ona òlta Tradizioni. Dodici mesi di storia, tradizioni bergamasche e an chi proverbi. Patrimonio fotografico e testuale tu o da proteggere e conservare. L'inizia va nata nel 2014 è promossa dal gruppo «I Càlendare Bergamasch» BERGAMO A quattro anni dalla nascita, il progetto del gruppo I Càlendare Bergamasch conta ad oggi un numero sempre più incisivo di sostenitori e collaborazioni; obiettivo comune è quello di fornire un sostegno concreto al Centro di Cure Palliative di Borgo Palazzo a Bergamo e sensibilizzare, specialmente le nuove generazioni, alla tutela del dialetto bergamasco, parlata che se non adeguatamente tutelata pare destinata alla progressiva scomparsa. Nato grazie alla complicità di un gruppo di amici legati dalla passione comune verso il dialetto e le tradizioni, incontratisi per la prima volta tramite social, i 12 mesi del calendario in vernacolo si compongono di fotografie storiche, alcune risalenti addirittura agli inizi del 1900, volte a mettere in
mostra le differenze del paese tra il passato e il presente, gli usi e i costumi di una volta, le tradizioni più antiche ed amate all'interno delle piccole comunità bergamasche. Il tutto accompagnato da tanti detti, proverbi e consigli in dialetto – seguiti da traduzione in italiano – raccolti dagli abitanti più anziani; un vero e proprio patrimonio fotografico e testuale da proteggere e conservare. «Sin dalle origini del progetto abbiamo deciso di perseguire un duplice obbiettivo: far riscoprire il dialetto bergamasco e le tradizioni di una cultura rurale tipicamente bergamasca e sostenere l'operato del Centro di Cure Palliative di Bergamo, devolvendo parte del ricavato all' associazione cura palliative per l'hospice e l'assistenza domiciliare, alla quale nelle pre-
cedenti edizioni, sono stati destinati contributi per assumere personale medico qualificato», ha affermato Graziella Palazzi, membro del gruppo I Càlendare Bergamasch. «L'impegno nel contribuire, seppur nel nostro piccolo, al sostegno del servizio del Centro di cure è testimonianza di un profondo rispetto verso la vita, in tutte le sue fasi, soprattutto nei confronti di tutti coloro che soffrono – ha poi aggiunto Graziella Palazzi –. Auspichiamo di poter continuare a donare un po' di sollievo alle loro sofferenze e di sensibilizzare e spronare sempre più gente a fare lo stesso». Luigi Capitanio, imprenditore di Cusio e coordinatore del gruppo, spiega come l'almanacco in vernacolo sia frutto di una paziente ricerca iconografica realizzata da parte dell'in-
tero gruppo, costituito anche da Ettore Bornaghi, Mariano Bravi, Adele Frigeni, Rosanna Napoli e Mary Lodovici, che assieme a molti altri volontari, si impegnano nella distribuzione del prodotto. In seguito alla terza edizione, dedicata a i zoch d'ona òlta – il cui calendario è stato arricchito da fotografie antiche di bimbi alle prese con il tiro alla fune, i cerchi e cavalli a dondolo in legno – in occasione del 2019 il gruppo dedicherà il calendario in vernacolo a i staì d'ona òlta (in italiano i cortili di una volta luoghi di gioco, lavoro e spazi di condivisione della vita famigliare). Per ulteriori informazioni e per prenotare il proprio calendario è possibile contattare i seguenti numeri di telefono cellulare: 342/5282179; oppure: 331/5339186.
BERGAMO TEATRO DONIZETTI Piazza Cavour, 15 Even a pagamento Tel. 035/4160612
ESCUALO! Venerdì 9 Novembre Orari: 20.30 I nerario nelle sonorità e nei ritmi argen ni con musiche di Astor Piazzolla, Louis Bacalov e altri maestri della medesima scena musicale. Escualo! è il tolo di un programma virtuosis co duo formato da Giampaolo Bandini (chitarra) e Cesare Chiacchiere a (bandoneòn). Oltre a brani come Oblivion e Libertango, a buon diri o entra nel novero delle composizioni più amate del Novecento, in programma anche La Folia a traves de los siglos, scri a appositamente per il duo da Leo Brouwer, massimo compositore cubano e prolifico autore di musica per chitarra.
Coper na del calendario
Teatro
BERGAMO TEATRO CREBERG Via Pizzo della Presolana Even a pagamento Tel. 035/343434 STAGIONE 2018/2019 LENNY ZAKATEK & SKEYE Giovedì 1 Novembre Orari: 21.00 NERI MARCORÈ Sabato 10 Novembre Orari: 21.00 MASSIMO RANIERI Giovedì 22 Novembre Orari: 21.00 ROCCO PAPALEO Venerdì 23 Novembre Orari: 21.00
ANGELO DURO Perché mi stai guardando? Venerdì 9 Novembre Orari: 21.00 Angelo Duro sul palco ci farà ridere, rifle ere, e forse anche cambiare. Nello spe acolo racconta la storia di come, da quale bambino quale era, ha dovuto reagire alle fregature e alle ingius zie della vita, scegliendo di diventare ca vo. In un'ora e mezza analizza a suo modo la realtà di ieri e di oggi, l'uomo e la donna, gli animali e la natura, il presente e il futuro. Un nuovo punto di vista con cui tra a argomen anche sco an , con leggerezza ma consapevole di colpire nel segno con la precisione di un cecchino.
LIRICA E CONCERTI IL VIAGGIO A REIMS 5 e 7 O obre Orari: 20.30 TOSCA 19 e 21 O obre Orari: 20.30 FALSTAFF 7 e 9 Dicembre Orari: 20.30 CONCERTO DI NATALE Domenica 23 Dicembre Orari: 15.30
PROSA UNO NESSUNO CENTOMILA Dal 13 al 14 Dicembre Orari: 21.00 CITA A CIEGAS Dal 10 al 12 Gennaio Orari: 21.00 MISS MARPLE GIOCHI DI PRESTIGIO Dal 24 al 27 Gennaio Orari: 20.30 e 15.30 DELITTO/CASTIGO Dal 7 al 10 Febbraio Orari: 20.30 e 15.30 SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE Dall'11 al 14 Aprile Orari: 20.30 e 15.30
OCCIDENT EXPRESS Haifa è nata per star ferma Dal 15 al 18 Novembre Orari: 20.30 e 15.30 Nel 2015 una donna anziana di Mosul si mise in fuga con la nipo na di 4 anni: ha percorso in tu o 5.000 chilometri, dall’Iraq fino al Bal co, a raverso la cosidde a ro a dei Balcani. Questa è la sua incredibile storia. Occident Express è la cronaca di un viaggio. È il diario di una fuga. Occident Express è l’istantanea su un inferno a cielo aperto. Ma sopra u o è una storia vera, un piccolo pezzo di vita vissuta che compone il grande mosaico dell’umanità in cammino. Occident Express è un frammento del nostro tempo.
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Turismo? No, grazie! ENRICO SARTI BERGAMO iprendiamo l’argomento turismo in bergamasca, e lo concludiamo, dedicando questo spazio a Bergamo. Qui, grazie a «Sant’Aeroporto» (pur senza dimen care i disagi di chi abita in prossimità al luogo), assis amo ad una esplosione di presenze di turis ; mol ssimi, se non quasi tu , sono stranieri e ad un fiorire di Bed & Breakfast, di ristoran affolla . L’impegno dei sogge prepos al se ore turis co finalmente è riscontrabile. Alcuni anni fa, però, le cose non andavano proprio così. Bergamo nel mondo era soltanto: «Bergamo Alta» e «Bergamo Bassa», Arlecchino, i casonsei, la polenta; eppoi: poco altro ancora. Bergamo ha un nome da spendere in tu o il mondo. Un nome di al ssimo pres gio che farebbe, anche da solo, la fortuna turis ca della ci à: Gaetano Donize . Sarebbe importante puntare ancor di più su questo famoso musicista (vedere il binomio Salisburgo/Mozart; Pesaro/Rossini). Se, però, pensiamo al fa o che i giardini a orno al monumento a Gaetano Donize hanno ospitato, a lungo, in un recente passato, una giostra per bambini e, perfino, dei servizi igienici mobili, allora in quel caso il pres gio si affievolisce, e si è costre a pensare solo a come si può non vedere queste cose orribili, quasi orrende. Eppoi, chi scrive è assalito ed a anagliato ancora da notevole scoramento ed infinita amarezza nel sapere che la casa natale del Grande Musicista non è visitabile per la mancanza di un custode. È troppo costoso tenerla aperta? Manca l’interesse? Oppure non si percepiscono le potenzialità di quel luogo? Perché tu o questo? Perché Bergamo non ama valorizzare i suoi tesori? Tan interroga vi e poche risposte, almeno nell’immediato. E così c’è davvero ancora molta strada da percorrere, nell’interesse di Bergamo e della sua provincia. Tra le tante difficoltà da affrontare (nell’auspicio di superarle), c’è quella di me ere in condizioni di dialogare con i turis stranieri tu o il personale dei servizi pubblici. Difa , qualsiasi dipendente comunale, a maggior ragione se è con una divisa, cos tuisce un punto di riferimento irrinunciabile ed imprescindibile per gli ospi , per i milioni di turis che giungono a Bergamo. Ed allora, per soddisfare l’obiezione di chi si gius fica improvvidamente osservando che tra i vari compi non è incluso quello di fornire indicazioni in lingua straniera ai turis , possiamo so olineare, a piena ragione, che altrove, in altre ci à (certamente un po’ più lungimiran ), sono state create molte opportunità per i dipenden , tra cui (e molto semplicemente) la frequentazione a corsi di lingua straniera del tu o gratui , magari abbina a corsi sull’u lizzo del personal computer. Ma è giunta l’ora di salire per le nostre valli, così da ammirarle e approfi are per qualche riflessione sul tema della fondamentale importanza del turismo per la nostra provincia e per la nostra economia. Comincerei con quella ritenuta dagli esper del turismo montano, la più importante: il turismo non può essere appannaggio solo dagli operatori dire amente interessa (da ul mo: Foppolo docet, in senso fortemente nega vo, e di cui abbiamo recente e triste tes monianza), ma deve necessariamente coinvolgere l’intera comunità. Poco o nulla può valere la cortesia dell’albergatore, dell’agente della polizia locale, del venditore di souvenirs, del maestro di sci, e via dicendo: non ci si può accontentare solo di questo (quando c’è). Occorre, come de o, che tu e le «figure is tuzionali» (e non) siano coinvolte e siano anche in grado di assicurare un approccio adeguato, a più ampio spe ro. E quando dico tu e le figure, significa non escluderne proprio nessuna. Occorre un esempio concreto? Ero ospite di un villaggio turis co in Calabria, durante la messa domenicale di questo piccolo paesino, un po’ mal messo, il parroco saluta, direi davvero con molto molto affe o e sincera vicinanza, i turis presen , dichiarandoli parte viva della Comunità ed augurando loro buone vacanze. Stessa situazione in una famosa località sciis ca della Valle d’Aosta durante le fes vità di fine anno: qui, invece, il parroco ricorda, ai numerosissimi presen , di essere dei gauden , mondani e poco sensibili ai valori cris ani. Credo di non essere stato il solo ad aver immaginato, in questo secondo caso, che se il parroco si esprimeva così, gli abitan di certo non ci ospitavano con tanto passeggiata (con il panino portato da casa) sulla Corsarola di
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Turismo. Vista panoramica su Foppolo, nota località sciistica in alta Valle Brembana non assomiglia a quello della Valle d’Aosta) che il farmacista, sino ad arrivare al benzinaio. Diversamente ragionando non ci rimane che lasciare l’accoglienza e l’ospitalità dei turis a chi li sa accogliere, così facendo, al contempo, eviteremo di ge are al vento le poche risorse economiche che abbiamo. Chi di noi, infa , se ha un minimo di senno, ama fare la polenta nel pozzo: ce ne sarebbe davvero poca sul pia o. Ancora, esempi concre : le località sciis che sono ritenute tali se le piste da sci si trovano intorno ai 2000 metri di al tudine. Ora vien da chiedersi, in modo spontaneo, quale sia il senso di a rezzare impian di risalita a 800 metri, con possibilità di innevamento pressoché nulle? Questo, almeno per me, resta un vero e proprio mistero. Anche qui: soldi spreca e paesaggio spesso deturpato irrimediabilmente. E perché, allora, non pensare che può essere possibile a rezzare quei luoghi per farne, che so, il paradiso del ro con l’arco o per altri sport facilmente pra cabili? A voi la risposta. Così come sta a voi le ori indicare le inizia ve per puntare ad un altro traguardo ipo zzato, che non è stato mai perseguito con determinazione e, quindi, non è stato assolutamente mai raggiunto: la destagionalizzazione. Si pensi, invece, a Rimini, alla costa Adria ca limitrofa a Rimini (non per imitare quel modo di vivere), ma solo per ampliare i periodi di a vità. Oggi da quelle par lavorano tu o l’anno, facendo il pienone, con congressi, convegni (il noto Mee ng di Comunione e Liberazione è oramai evento di successo, che si ripete da decenni), fiere di se ore, e solo per ben dodici mesi all’anno, ma solo perché di mesi in un anno non ce ne sono di più. Questa parola, destagionalizzazione che è già difficile solo da pronunciare, ha notevole importanza, perché se a Bergamo e in provincia fosse possibile incrementare per alcuni mesi all’anno le a vità e le opportunità del se ore turis co, e non solo, si avrebbero indubbi e notevoli benefici so o ogni profilo: economico, culturale. Escludendo, però, quei turis che fanno la passeggiata (con il panino portato da casa) sulla Corsarola di Ci à Alta e che, alla fine, in mol casi sporcano e non spendono
nemmeno un euro. È un sogno ad occhi aper ? È la chimera di un visionario? Certo non è facile portare i turis in montagna, magari nel mese di novembre, ma, altrove, ciò è avvenuto. Con impegno, e fantasia, ci potremmo provare anche noi, magari prendendo spunto da chi ha già avviato questo percorso. Finisco esprimendo la certezza che, seppur molto più lentamente del voluto, si arriverà, infine, a fare, in maniera convinta, quanto c’è da fare. Is tuzioni, amministrazioni locali, ma anche gli abitan delle località dispos a fare turismo, sapendo e contando su sodalizi come il CAI, gli Alpini e tan altri, sono, già da tempo, in prima linea, come sempre. Esistono numerosi e preziosi tesori da valorizzare: dobbiamo rimboccarci le maniche, come siamo capaci di fare noi Bergamaschi, orgogliosi e fieri della nostra bella terra, per conseguire ques obbie vi, che sono certamente alla nostra portata. Basta crederci in modo convinto. Chi ci ha creduto e riuscito nell’intento. Un esempio significa vo, che non necessita di spiegazioni: Bergamo Scienza, perché coinvolge migliaia a migliaia di giovani e studen : insomma, un successo internazionale, che ha reso Bergamo ancor più apprezzata in tu o il mondo. Quei giovani, quegli studen sono il nostro futuro, che respirano così molto presto, ancora giovanissimi, aria internazionale, e così non saranno certamente impauri quando, magari per lavoro, saranno costre ad andare per il mondo. Ed anche se il respiro è meno ampio, ma non per questo è meno importante, lasciatemi ricordare, allora, anche la Fiera di San Ma eo a Branzi, che è programmata sempre nella seconda metà di se embre. Un evento eccezionale e par colare allo stesso tempo, so o tu gli aspe : originale e ben ar colato, coinvolgente, il tu o nel contesto di uno scenario mozzafiato. Altre comunità, più blasonate, ne farebbero un evento internazionale, di successo, perché tu , vicini o lontanissimi, sono sempre dispos a viaggiare per incontrare il bello e l’unico, per conoscersi ed arricchire così gli occhi e il cuore.
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ANALISI, COMMENTI E LETTERE L'analisi
L'eredità omofoba dell'impero britannico ENRICO TIRONI STUDENTE IULM da un paio di mesi che medito la stesura di un ar colo che abbia come argomento la parola differenza. Essere diversi per mol è spaventoso, per me invece è sempre stato un obie vo per cer versi totalizzante. L’e mologia della parola diver re proviene dal la no diversus, passivo di divertere, che significa deviare da un via. Per mol la diversità è percepita come spaventosa in quanto proveniente da una via differente dalla propria, ma se ci spingessimo al di fuori della nostra bolla ci renderemmo conto di come il mondo sia pieno di storie e traccia molto variega tra di loro. Dedico l’ar colo di questo mese a tu coloro che sono riusci almeno una volta a percorrere una strada senza GPS, a quelle persone che il sociologo francese Guy Debord definirebbe con la parola derive e sopra u o a me stesso che in questo elaborato testo le mie capacità di tradu ore in erba. Parto da un testo di cronaca della CNN, la cui versione in lingua madre può essere trovato sul portale online della testata, al fine di sollecitare in voi alcune riflessioni sull’importanza della diversità.
È
(...) Un’ondata di gioia e sollievo ha pervaso la comunità LGBT indiana la scorsa se mana quando la Corte Suprema del paese ha preso una decisione des nata a segnare la storia: legalizzare le relazioni tra persone dello stesso sesso. Gli a vis del gruppo, mol dei quali hanno protestato per anni affinché la vecchia legislazione fosse abrogata, hanno accolto con entusiasmo l’annuncio in merito alla cancellazione della Sezione 377, corpus di leggi risalen all’epoca coloniale britannica. Mentre la comunità LGBT indiana abbraccia la sua neo-nata libertà, milioni di persone nel mondo con nuano ad a endere speranzosi lo stesso giorno. Secondo le ricerche fornite dall’associazione internazionale LGBTI, dei 71 sta in tu o il mondo in cui le relazioni tra persone dello stesso sesso sono illegali, non è una coincidenza che più della metà fossero colonie britanniche o prote ora . In mol di ques sta , la messa a bando di relazioni omosessuali, è stata ereditata dalla morale britannica e rimase in quei luoghi anche a seguito dell’indipendenza. La premier britannica Theresa May, in un discorso tenuto il 17 aprile ad una delle sedute del Commonwealth heads of Government¸ ha espresso “sdegno” nei confron della nota eredità legisla va omofoba lasciata dall’Impero Britannico. Parlando ai leader riuni , la premier ha affermato: “Io sono purtroppo consapevole che queste leggi siano state promulgate dal mio stesso paese. Erano sbagliate allora, e con nuano ad essere sbagliate oggi”. Prosegue affermando: “Come Primo Ministro del Regno Unito, io mi pento profondamente del fa o che certe leggi siano state introdo e e che abbiamo portato ad uno strascico di discriminazione, violenza e morte che persistono ancora oggi (...). COME L’OMOFOBIA È DIVENTATA LEGGE Nel mondo, dal Sud Africa all’Asia, all’incirca 49 ex colonie inglesi con nuano a considerare l’omosessualità un reato. 31 di ques paesi ado ano ancora leggi create sullo stampo di quelle originali promosse dall’Impero. Secondo quanto affermato da Lucas Mendos, co-autore del testo lo stato che promuove l’omofobia pubblicato nel 2017 dall’Associazione internazionale in difesa dei diri degli omosessuali, ques paesi sono estremamente diversi tra di loro come Uganda, Malaysia e Pakistan. Nonostante il clima fortemente conservatore innescato da queste leggi, non ci fu mai una condanna globale da parte inglese. In luogo di ciò, ste e alla scarsa sensibilità degli amministratori dei singoli sta la massiccia e rapida diffusione dal 1860 in poi di condanne in sede giudiziale. (Come de o poco sopra l’unica condanna da parte dell’impero era di po morale, ma non andava al di là di quella. Furono i conquistatori a travisare completamente il senso della do rina morale pretendendo di applicare normave inglesi a territori stranieri. In termini di condanna morale bisognerebbe quindi integrare al risen mento della Premier May anche il risen mento di tu quei suoi conci adini che fino al 1828 erano sta perseguita dal Budgery Act di Enrico VIII che imponeva la PENA DI MORTE PER IMPICCAGIONE per chiunque intra enesse relazioni o rappor omosessuali).
Enze Han, autore del testo “colonialismo britannico e la criminalizzazione dell’omosessualità”, ha affermato che certe leggi erano il prodo o di una ristre a morale vi oriana, la quale definiva qualsiasi a vità sessuale senza fini riprodu vi come un tabù. (Altra componente “estremamente razionale” dell’e ca inglese si celava dietro al conce o di rispe abilità vi oriana per cui in pubblico bisognava essere sempre impeccabili; a nessuno importava se poi in casa le donne venivano ammazzate di bo e dal marito, quello nessuno lo poteva vedere). Egli prosegue dicendo: “Gli inglesi avevano questa concezione che l’orientamento sessuale al di fuori del codice riprodu vo occidentale, fosse eccessivamente ero co e sessuale al limite della mala a; per questo mo vo erano spaventa dal fa o che i giovani ufficiali pos a controllo delle colonie venissero corro da quei devia costumi sessuali”. Molte leggi messe in a o so o The Empire sono state da tempo emendate o rafforzate dai governi locali i quali, secondo Mendos, sarebbero in grado di dimostrare che la legislazione coloniale sia stata, almeno in parte, un riflesso di opinioni conservatrici comuni all’interno di quegli sta ed in quel periodo. Mendos affermava in un’intervista alla CNN: “I coloni abbracciavano certe opinioni come se fossero parte della loro cultura”. Una spiegazione alterna va potrebbe essere che i comportamen conservatori riscontra nelle ex-colonie siano illustra vi degli effe , su lungo termine, delle repressioni inglesi sui costumi locali. Secondo Han, una volta che una legge genera i suoi effe , è difficile da surclassare da un punto di vista legale e psicologico. Han con nua dicendo: “ la legge dice che è illegale e ciò significa che assume un significato di “comportamento sbagliato” per inferenza sociale, cambiando così anche il punto di vista giuridico in merito all’omosessualità”. OPPRESSIONE POLITICA Le leggi coloniali non sono state u lizzate solo per reprimere e molestare la comunità LGBT. In mol paesi esse sono uno strumento a vo u lizzato per minare il dissenso poli co. Come nel caso dell’India, anche in Malaysia le relazioni tra persone dello stesso sesso sono vagliate dalla Sezione 377. A causa di questa legge, Amwar Ibrahim, un poli co malese molto noto e d’opposizione, è stato incarcerato due volte per sodomia. Queste accuse erano viste da mol come circostanziali e di cara ere poli co. Ibrahim è stato liberato all’inizio dell’anno dal nuovo governo, ma un a vista locale di nome Pang Khee Teik ha affermato che è ancora troppo presto perché il movimento LGBT possa festeggiare. Pang afferma, parlando del nuovo governo: “durante la sessione parlamentare (in cui si votò per la scarcerazione di Amwar), tu potevi avver re che fossero interessa ad apparire come allea dei gruppi LGBT, ma allo stesso tempo erano spaventa dal fa o che questo li portasse a perdere pun di consenso”. Non sono solo le leggi an -sodomia che preoccupano Pang. La legge contro la protesta imposta come ul mo a o dal governo coloniale nel 1948 in piena crisi di consensi e sull’onda delle indipendenze, è stata usata per sedare le opposizioni in Malaysia, rendendo più difficili le proteste per i gruppi. “Le leggi sulle proteste sono ancora u lizzate per iden ficare gli a vis ”; tu avia ci sona anche altri problemi da considerare. I crescen sen men islamico-conservatori stanno trasformando la legge coloniale in un ogge o d’interesse per gli a vis la cui vita in Malaysia diviene sempre più dura. Due donne omosessuali sono state prese a bastonate a inizio se embre perché stavano avendo un rapporto in una macchina parcheggiata. Ven ragazzi sono sta puni a seguito di un raid no urno in un night club gay a Kuala Lumpur. Numan Afifi, membro di un gruppo chiamato Pelongi Campaign, ha affermato: “non sappiamo cosa accadrà in futuro. Questa è la sensazione generale”. NOI VOGLIAMO ESSERE LIBERI Dall’indipendenza, almeno quindici ex colonie hanno decriminalizzato l’omosessualità. L’india è stato il secondo stato quest’anno, seguito da Trinidad e Tobago, ad affermare che la sezione 377 fosse incos tuzionale. Tra loro, in passato, vi sono state anche poten economie occidentali come Canada, Australia e Sud
Africa. In Africa centrale invece queste leggi sono state rafforzate. Nel dicembre dello scorso anno, un fes val LGBT in Uganda è stato chiuso da un raid della polizia. L’a acco è stato gius ficato affermando che le pellicole fossero pura pornografia, ma gli organizzatori prendono le distanza da ciò dicendo che non hanno violato alcuna legge. In Uganda l’omosessualità è ancora perseguita da un’an ca legge inglese che è stata intensificata negli ul mi anni arrivando a tacciare tu o ciò che può essere visto come “promozione dell’omosessualità”. Un reporter giunto in Ghana afferma che violenze e soprusi contro i gruppi LGBT sono ancora largamente diffusi. Anche in questo stato il codice coloniale sembra non aver subito aggiornamen . All’inizio del 2017, Mike Oquaye, un noto poli co ghanese, ha chiesto una stre a sulle relazioni omosessuali riferendosi ad esse come ad un abominio. Una donna ghanese di quarant’anni ed omossessuale ha affermato in un’intervista a Human right watch: “il governo dovrebbe riconoscere che siamo parte della specie umana, con dignità, e non tra arci come emargina nella nostra stessa società”. Con nua dicendo: “noi vogliamo essere liberi, così che possiamo girare a testa alta in pubblico senza confrontarci con ostacoli e violenze quo diane”. Il cambiamento arriva lentamente, ma inesorabilmente nel mondo. Jho è o mista sul futuro dell’India mentre fuori la gente festeggia. “Ci vorrà molto tempo ma questo è un primo passo. Senza la decriminalizzazione, una più ampia lo a per i diri non ci può essere”. CONCLUSIONI Alla luce di quanto le o, il mio obie vo non era quello di terrorizzare nessuno con raccon che rappresentano spacca di vita molto distan dal nostro. L’aspe o su cui avevo piacere di rifle ere ha a che vedere con la pericolosità del negare l’esistenza di certe realtà che sono parte integrante della società. Per quanto a volte ci possiamo sen re “prote ” da coloro che cavalcano il consenso popolare sull’onda di qua ro argomen le cui mo vazioni possono anche essere fondate, dovremmo imparare a guardare anche all’altra faccia della medaglia. Quanto ci viene dato e quanto ci viene tolto nel rapporto finale? Senza dubbio se noi consideriamo un eritreo un pericolo e l’immigrazione un’invasione siamo in linea con le idee di un governo che sta cercando di risolvere questa ques one spinosa e non ho intenzione di entrare nei meri del giusto/sbagliato in questa sede. Quello che voglio arrivare a dire è che questo stesso governo ha sempre affermato col cuore pieno di gioia di ba ersi per tu gli italiani e per i loro diri sul suolo nazionale ed internazionale. Non mi torna tu avia la coerenza dell’affermazione giacché il nostro Ministro dell’Interno ha pubblicamente rifiutato di credere, almeno a parole, all’esistenza di famiglie arcobaleno negando di fa o una fe a di italiani che lui stesso dovrebbe rappresentare. Fin tanto che abbiamo la testa fissa sullo straniero è facile non rendersi conto che nel proprio paese alcune persone non hanno il diri o di esistere. Non ci vuole molto, basta già la volontà di aizzare all’odio per scatenare conseguenze. Il populismo può regnare sovrano oggi facendo passare Ma eo Salvini come lo Zorro che toglie ai poteri for per res tuire al popolo, ma con nuerò ad affermare che c’è una grande differenza tra ciò che il paese vuole e ciò di cui il paese ha bisogno e posso assicurarvi che la risposta non sta ne nell’invasione e nemmeno nell’essere schiavi dell’Europa. Non sta nel dire SI! ai flussi migratori e nemmeno SI! all’Europa, ma nel costruire un’alterna va che non ci faccia più passare come quelli che non fanno i compi . Abbiamo bisogno di credibilità per essere ascolta dopo anni di inadempienze perché, in caso contrario, non verremo risarci nemmeno da coloro che quando avevamo l’acqua alla gola ci hanno cacciato la testa so ’acqua. Ribadisco che il populismo può regnare sovrano oggi, ma se la storia ci ha insegnato qualcosa è che esso si può rovesciare in due alterna ve: la di atura o il terrore.
Commen e le ere. Per inviare un tuo commento, per suggerire un tema o per una le era scrivi a: intervalli.redazione@gmail.com
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ANALISI, COMMENTI E LETTERE L'analisi
presa. In secondo luogo, il familiare ha diri o alla partecipazione agli u li dell’impresa, ai beni acquista con essi e agli incremen dell’azienda; in questo caso, il diri o è proporzionato alla quan tà e qualità del lavoro prestato ed è condizionato all’andamento dell’impresa. Nel caso in cui, invece, non siano realizza u li, il tolare dell’impresa non è obbligato a corrispondere al familiare una retribuzione».
Il rapporto di lavoro nell'impresa familiare
L'
impresa familiare è quella par colare forma di impresa che coinvolge, oltre all’imprenditore tola re, almeno un suo familiare, in qualità di collaboratore. Approfondiamo la disciplina del rapporto di lavoro in questo ambito con Marcello Razzino, Consulente del Lavoro, socio dello Studio Associato Lavoro e Previdenza, con uffici a Bergamo e Casazza. Ci può chiarire, innanzitu o, cosa si intende per impresa familiare? «L’ar colo 230-bis del Codice Civile definisce l’impresa familiare quell’impresa nella quale collaborano, in modo con nua vo, il coniuge, i paren entro il terzo grado, gli affini entro il secondo. Questa previsione è a a a garan re ai des natari una tutela minima e inderogabile, e ha cara ere residuale; infa , si applica solo quando i familiari non abbiano regolato i rappor intercorren tra di loro con uno dei classici is tu previs dalla Legge, ovvero come lavoro subordinato o autonomo». Quali sono gli elemen necessari affinché si possa parlare di lavoro nell’impresa familiare? «Oltre ad un requisito di natura sogge va, ovvero il coinvolgimento di almeno un familiare del tolare, devono sussistere tre presuppos di cara ere ogge vo. Il primo è la cos tuzione, per contra o o per fa concluden , di un’impresa, che può avere come ogge o un’a vità industriale, commerciale o agricola. In secondo luogo, occorre che l’a vità lavora va prestata dal familiare sia di cara ere con nua vo, ovvero sistema ca, regolare e costante nel tempo, anche se non a tempo pieno. Infine, la prestazione svolta dal familiare collaboratore deve contribuire all’accrescimento della produtvità aziendale: deve tra arsi, infa , di prestazioni per nen all'a vità dell'impresa, in grado di rifle ersi sull'andamento della stessa o di tradursi in servizi da essa sfru abili». Cosa succede se l’a vità prestata dal familiare non è svolta in maniera con nua va? «Quando manca un regolare e stabile
MARCELLO RAZZINO CONSULENTE DEL LAVORO apporto del familiare nell’ambito della ges one e dell’organizzazione imprenditoriale, si configura la diversa fa specie del lavoro prestato occasionalmente per il funzionamento della famiglia. In tal caso tra asi di un’a vità gratuita, eseguita spontaneamente o per adempiere a doveri familiari, che trova fondamento nel rapporto affe vo e di solidarietà che lega i membri della famiglia. Sono prestazioni occasionali quelle svolte, per esempio, dai familiari pensiona oppure già occupa a tempo pieno presso un altro datore di lavoro, entro il limite temporale massimo di 90 giorni nell’anno solare, ovvero 720 ore». Tornando al lavoro nell’ambito dell’impresa familiare, qual è la disciplina di questo rapporto? «Innanzitu o, occorre precisare che il lavoro prestato dai familiari si presume di natura non subordinata e gratuito, a meno che sia provata, in concreto, l’esistenza di un rapporto cara erizzato dalla subordinazione e dall’onerosità dell’a vità stessa. A favore del familiare collaboratore è prevista un’apposita contribuzione e copertura previdenziale all’INPS, oltre all’assicurazione sugli infortuni all’INAIL. In ogni caso, ai partecipan all’impresa familiare sono riconosciu determina diri , di natura patrimoniale e amministra va». Quali diri patrimoniali spe ano al familiare collaboratore? «In primo luogo, egli ha diri o al mantenimento, secondo la condizione patrimoniale della famiglia, a prescindere dalla qualità e quan tà del lavoro prestato e dall’effe vo andamento dell’im-
L'analisi
«Montagna: servono ideee coraggiose e risorse certe»
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i piace poter dire che gli Sta generali della Montagna inde a Roma il 16 o obre da parte del Ministro agli Affari Regionali e Autonomie, la leghista Erika Stefani, sembrano par col piede giusto,. E questa è la buona no zia. Da tempo Uncem, assieme ad Anci, Upi ed anche alle Comunità Montane Lombarde sollecitavano l’avvio di un’azione concertata ed efficace per le montagne e gli appennini italiani. Speriamo che questa sia la volta buona. La ca va no zia è che il Ministro ha esordito dicendo che ci sono poche risorse a disposizione. Anche a seguito dei disastri alluvionali di ques giorni riteniamo che un grande piano di inves mento per la salvaguardia dei versan montani sia improcras nabile. Serve coraggio sig. Ministro. Lei ne ha. Il premier Conte ha annunciato lo stanziamento di 1 mld per la prevenzione del rischio idrogeologico. Ricordo che nella passata legislatura anche il ministro Galle aveva annunciato grandi piani miliardari, rimas ina ua . Ministro Stefani, le montagne a endono fiduciose l’a uazione veloce di questo nuovo piano, che avrà ancor più valore innanzitu o completando il percorso dell’autonomia per lasciare più risorse da ges re dire amente ai territori montani. I tavoli insedia si a Roma potranno allora essere un vero centro per il coordinamento delle priorità da a uare. A ques tavoli porteremo i temi da sempre cari e per i quali da anni ci ba amo con una urgenza prioritaria: l’a uazione di un piano per la prevenzione del dissesto idrogeologico e del rischio sismico:
ALBERTO MAZZOLENI VICEPRESIDENTE UNCEM NAZIONALE E REGIONALE L'Unione nazionale dei comuni, comunità ed en montani (UNCEM) è un'organizzazione nazionale presente in ogni regione italiana, che raduna e rappresenta i comuni montani e le comunità montane, oltre ad associare province, consorzi, camere di commercio e altre en tà operan in montagna. la cura del territorio si accompagna a un piano per la bellezza, per la rigenerazione e la custodia dei luoghi e del paesaggio. Dobbiamo costruire un new deal a favore delle cosidde e AREE INTERNE, innanzitu o chiedendo con forza una revisione del TUEL e della Legge 56/2014. Ad iniziare da un nuovo sistema fiscale: le zone a fiscalità di vantaggio ovvero le Zone economiche speciali (ZES) possono essere estese dalle aree
Il familiare collaboratore può trasferire liberamente il proprio diri o di partecipazione? «Direi di no, infa la Legge prevede, come regola generale, l’intrasferibilità del diri o di partecipazione, salvo che il trasferimento avvenga a favore di un altro familiare e con il consenso di tu i partecipan . In questo caso, il familiare può esprimere la sua volontà di recesso mediante una manifestazione espressa oppure un comportamento concludente. La partecipazione, inoltre, può essere liquidata in denaro in caso di cessazione della prestazione lavora va, nell’ipotesi di alienazione dell’azienda e qualora il tolare eserci il proprio diri o potesta vo allo scioglimento dell’impresa familiare». Quanto ai diri amministra vi, invece, quale tra amento è garan to al familiare? «Al collaboratore spe a il diri o di partecipare alle decisioni che incidono in maniera più significa va sull’a vità imprenditoriale, ovvero quelle riguardan : la ges one straordinaria, gli indirizzi produ vi, la cessazione dell’impresa e l’impiego di u li e incremen , i quali di solito vengono reimpiega nell’azienda o u lizza per l’acquisto di beni, mentre difficilmente sono des na alla distribuzione tra i partecipan . Tu e queste decisioni sono prese a maggioranza dai familiari che collaborano nell’impresa. Diversamente, il potere di ges one ordinaria dell'impresa familiare spe a esclusivamente al tolare». Quando si riferisce al coniuge, la Legge ricomprende anche il c.d. convivente di fa o? «Generalmente sì, infa il convivente parte dell’unione civile è equiparato al coniuge e la sua collaborazione cos tuisce lavoro nell’impresa familiare. Tu avia, egli ha solamente diri o alla partecipazione agli u li dell’impresa, ai beni acquista con essi e agli incremen dell’azienda, mentre non gode del diri o al mantenimento e del diri o di partecipare alle decisioni di impresa. Inoltre, secondo recen sentenze della giurisprudenza, questa disciplina sarebbe applicabile anche in casi di convivenza more uxorio, ovvero quella forma di convivenza non regolamentata a livello norma vo, anche se la Legge non lo prevede esplicitamente».
portuali e logis che (già in scorso le sperimentazioni) ad altre aree peculiari del Paese, come le aree ad alto svantaggio compe vo all’interno delle Aree Interne. A seguire l’Agricoltura e la valorizzazione dei prodo agroalimentari, che vada di pari passo con la revisione del sistema fondiario che perme a una soluzione non più prorogabile sulla frammentazione delle par celle catastali. Ed ancora, il nuovo Codice forestale deve essere pienamente a uato, approvando tu i nove decre e gli strumen a ua vi, al fine dei definire al più presto una poli ca nazionale (con la Strategia indicata dal Codice) per le foreste e la filiera legno che valorizzi 12 milioni di e ari di territorio, un terzo della superficie del Paese, ma anche il tessuto di imprese, il ruolo dei servizi ecosistemici espressi dai boschi. E qui dobbiamo parlare del grande tema della green economy e delle poli che per l’ambiente ed il paesaggio: la piena a uazione della legge 221/2015 è decisiva per la transizione del Paese in una fase post-fossile. La green economy ha il suo fulcro nelle zone montane, bacini naturali di risorse. È concreta e misurabile, con tre numeri chiave: i gigawa di produzione da fon rinnovabili, le tonnellate di Co2 stoccate e dunque so ra e all’atmosfera, la quan tà di rifiu rido in un arco di tempo, ricicla e riu lizza . I territori montani sono area decisiva per l’a uazione di queste poli che: qui si trovano foreste, prato-pascolo, distre idrografici. Acqua e legno sono il petrolio verde dell’Italia che deve essere u lizzato e prote o, lontani da logiche esclusivamente conserva ve assolute, che abbiamo visto portano anche alle devastazioni di ques giorni. Tu o questo deve però essere supportato dai servizi, che se vogliamo inver re realmente la ro a con poli che di controesodo, dobbiamo rendere sempre più vicini ai montanari. E parlo della viabilità, mobilità e traspor . Della scuola e welfare. Dell’agenda digitale che deve perme ere un reale superamento del digital divide e una possibilità di innovazione concreta anche nei territori periferici per una society 5.0.
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ANALISI, COMMENTI E LETTERE Il commento
L'editoriale
Mantenimento dei figli I diri e i doveri
In Lombardia la sanità è efficiente
GIORGIO ROSSI AVVOCATO a nascita dei figli è un evento bellissimo, irripe bile ed unico. Guardando quel bimbo appena nato ci possiamo specchiare e lì, in quel momento, com prendiamo che la nostra vita va oltre il nostro tempo. Con la nascita dei figli, però, nascono anche ‘diri ’ e ‘doveri‘ per entrambi i genitori, siano essi sposa oppure solo conviven . I ‘diri ’ e i ‘doveri‘ con nuano a vivere, anche dopo la fine della storia d’amore. In quel momento cri co vi è molta più a enzione a quei ‘diri ’ e ‘doveri‘. Non ci occupiamo in questa sede dei ‘diri ’ e ‘doveri‘ che riguardano il marito e la moglie e che incombono agli stessi: l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione. Entrambi i genitori sono tenu , ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia. Chi diviene genitore (sia esso sposato oppure solo convivente od anche non convivente e nemmeno sposato) ha “l’obbligo di mantenere i figli” (che va anche oltre la maggiore età dei figli, se non sono autonomi) che si accompagna all’“obbligo di mantenere, istruire, educare e assistere moralmente i figli, nel rispe o delle loro capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni”. Si tra a di obblighi, nei confron dei figli, che rimangono inta ed intangibili, anche con la fine dell’unione. Il genitore deve, perciò, sempre ‘contribuire al mantenimento’, sia partecipando alle scelte di vita più significave (ad esempio: scelta della scuola, un’a vità ricrea va, ecc.), sia versando un mantenimento adeguato a preservare lo s le di vita cui il figlio era abituato, ed esso si dis ngue nell’obbligo di sostenere le ‘spese ordinarie’ e quelle ‘straordinarie’. L’argomento genera spesso confli davvero gravi, a tu o svantaggio dei figli, che – impoten ed incolpevoli – sono costre a “subirli”. E poco importa che un genitore abbia più o meno colpe rispe o all’altro, perché il danno che subiscono i figli nel confli o, facendo la sommatoria, sarà sempre uguale a cento. Quali sono allora le regole che debbono governare i rappor tra i due genitori, posto che non si cessa di essere genitori dopo la fine del loro rapporto affe vo. In ques casi conoscere i ‘principi cardine’ ai quali ci si deve riferire, allo scopo di evitare discussioni o, peggio ancora, contenziosi giudiziari, è davvero importante. Quali gli argomen di maggior interesse? SPESE PER I FIGLI: CHI LE PAGA? Entrambi i genitori. Gli obblighi di mantenimento, insieme a tu gli altri obblighi incombono ad entrambi i genitori. La legge non dice che il mantenimento dei figli debba essere suddiviso al cinquanta per cento tra i due genitori, ma precisa che ognuno dei genitori debba contribuire in proporzione alle rispe ve sostanze e secondo la loro capacità di lavoro, professionale o casalingo che sia. E quando i genitori non hanno mezzi sufficien , allora gli altri ascenden (i nonni, in par colare, ma non esclusivamente), in ordine di prossimità, sono tenu a fornire i mezzi necessari affinché si possano adempiere i doveri nei confron dei figli. La tutela dei figli è, quindi, ampia e grava su più sogge , e non solo sui genitori. SPESE PER I FIGLI: QUALI SONO? La legge non fa una precisa dis nzione. Sono sta elabora dai Giudici alcuni “Protocolli” che delineano regole non precisate in de aglio dalla legge, dis nguendo tra “spese ordinarie” e “spese straordinarie” per i figli, quali ad esempio: acquisto dei libri per lo studio, spese per i viaggi, a vità extrascolas che (sport, musica, ecc.), acquisto ves ario, strumen tecnologici (computer, telefonino, ecc.), spese sanitarie, ecc…. SPESE PER I FIGLI: FINO A QUANDO? La legge non prevede un limite temporale definito entro il quale i genitori debbono con nuare a sostenere le spese (ad esempio: la maggiore età). Pertanto, la do rinaria e la giurisprudenza, più volte chiamate a definire controversie di tal genere, hanno stabilito un principio così riassunto: “i genitori devono mantenere i figli fino a quando ques non si rendano economicamente indipenden ”. SPESE ORDINARIE E STRAORDINARIE: QUAL È LA DIFFERENZA?
L
La legge non le definisce. La do rina e la giurisprudenza hanno elaborato conce pacifici per individuare i confini tra le une e le altre. Le “spese ordinarie” sono tu e quelle che fanno parte della quo dianità di vita dei figli; le “spese straordinarie”, sono quelle imprevedibili (ad esempio, un grave e urgente intervento chirurgico), volu uarie (cioè, legate ad un desiderio del figlio e che, tu avia, non sono necessarie: l’acquisto di un’auto o di uno scooter che non serva per il lavoro o per gli studi), oppure di rilevante valore economico (un immobile). Sono qualificate “straordinarie” quelle che siano non prevedibili, periodiche, gravose, necessarie e u li (cioè non fu li o volu uarie), nonché quelle ad esse strumentali, ovvero che siano necessarie od u li per la realizzazione degli interessi primari e rilevan dei figli: insomma, quelle che esorbitano dalla quo dianità. SPESE ORDINARIE E STRAORDINARIE DOPO IL MATRIMONIO. Le discussioni nascono per lo più, quando il rapporto affe vo tra i due genitori non c’è più. In questo caso, uno dei due genitori (normalmente e quasi sempre il padre) è tenuto a contribuire al mantenimento dei figli versando all’altro genitore (in alcuni casi par colari dire amente al figlio) un assegno proporzionato alle esigenze di vita dei figli, stabilito avan al Giudice. La dis nzione tra le une e le altre è molto importante, perché le ‘spese ordinarie’, sono ricomprese nell’assegno di mantenimento, mentre quelle ‘straordinarie’ vanno concordate prima (salvo l’urgenza) e, quindi, vanno ripar te tra i genitori secondo le “condizioni” determinate. Le ‘spese straordinarie’ non sono determinabili a priori e saranno poste a carico di entrambi i genitori nella misura stabilita, ed esse dovranno aggiungersi all’importo dell’assegno di mantenimento oppure dovranno essere rimborsate al genitore che le ha affrontate e/o an cipate, adeguatamente documentate. Per le ‘spese straordinarie’ è necessario il previo accordo dei genitori. SPESE STRAORDINARIE VOLUTE DA UN SOLO GENITORE: COSA SUCCEDE? Se non c’è il consenso di entrambi i genitori, esse rimarranno a carico del genitore che le ha effe uate e dovrà sopportarne i cos per intero (acquisto iniziale ed eventuale manutenzione), senza coinvolgimento del genitore dissenziente. Il genitore dissenziente potrebbe anche rivolgersi al Giudice, per opporsi all’acquisto, invocando il pregiudizio economico, oppure l’assenza di esigenze imprescindibili e/o la contrarietà all’interesse dei figli. Se, invece, l’acquisto risulta fondamentale per il figlio (ad esempio, acquisto di un auto per mo vi di lavoro o studio), allora il genitore che ha effe uato l’acquisto potrebbe chiedere in giudizio che la “spesa straordinaria” sia imputata ed addebitata anche all’altro genitore. SPESE MEDICO-SANITARIE E SCOLASTICHE: le spese medico-sanitarie e quelle scolas che, in quanto esse rientrano tra quelle che, seppur non sempre prevedibili, non possono essere definite “eccezionali” in senso stre o e, quindi, sono dovute. Sul punto la Corte di Cassazione ha statuito che: «in defini va, ri ene il Collegio che […] la conclusione rigorosa […] della necessità di un indefinito reiterato ed ulteriore ricorso al Giudice della cognizione per la formazione di una pluralità di nuovi toli esecu vi, va allora temperata e mantenuta ferma con riferimento alle sole “spese effe vamente straordinarie“ e diverse da quelle medico-sanitarie e scolas che, siccome riguardan even il cui accadimento sia ogge vamente incerto: al contrario, il provvedimento con cui in sede di separazione si stabilisca quale modo di contribuire al mantenimento dei figli, che il genitore non affidatario paghi, sia pure pro quota, le spese mediche e scolas che ordinarie rela ve ai figli, cos tuisce esso stesso tolo esecu vo e non richiede, nell’ipotesi di non spontanea o emperanza da parte dell’obbligato ed al fine di legi mare l’esecuzione forzata, un ulteriore intervento del giudice, qualora il genitore creditore possa allegare ed opportunamente documentare l’effe va sopravvenienza degli specifici esborsi contempla dal tolo e la rela va en tà; ed impregiudicato beninteso il diri o dell’altro genitore di contestare – ex post ed in sede di opposizione all’esecuzione, dopo l’in mazione del prece o o l’inizio dell’espropriazione – la sussistenza del diri o di credito per la non riconducibilità degli esborsi a spese necessarie o per violazione delle modalità di individuazione dei bisogni del minore».
LUCA TIRONI L'EDITORE CONTINUA DALLA PRIMA Non posso non menzionare un episodio accaduto a mia mamma in ques giorni per evidenziare l’efficienza della Sanità Lombarda. I nostri soldi per una volta ben spesi dai nostri poli ci. Alcune se mane fa, mia mamma, donna di 86 anni, si è ro a il femore cadendo in casa, cosa che succede spesso ai nostri anziani. A seguito di ciò ho fa o intervenire l’ambulanza per trasportarla al Pronto Soccorso più libero. E già qui devo elogiare coloro che sono intervenu con l’ambulanza, persone tute volontarie, che hanno messo subito a suo agio la persona anziana che hanno soccorso. Professionalmente prepara sono intervenu e hanno, dopo un consulto via radio, trasportato mia mamma all’ospedale di Alzano, l’unico in quel momento che risultava più libero per un intervento celere ad un paziente anziano e invalidato. Arriva a des nazione, il personale del Pronto Soccorso si è subito prodigato per intervenire sul paziente e dopo una a esa dovuta al fa o che il paziente era in codice verde e per cui non grave sono intervenu con le dovute analisi mediche e al risultato, ro ura del femore, hanno subito trasferito la paziente in reparto. Immediatamente l’infermiera di turno ha sistemato l’anziana e in modo impeccabile e gen le dopo averla tranquillizzata ha provveduto in modo celere e preciso alle operazioni di ricovero con noi. La degenza è stata tranquilla ma devo elogiare sia il personale medico che infermieris co che ha messo a sua agio la paziente senza agitarla e con una cortesia e una dedizione che poche volte ho visto. Non dimen chiamoci che queste persone, in un momento di nostro dolore ci accudiscono in tu o. Mia mamma è stata tra ata come una persona di famiglia da tu o il personale e i medici pure si sono prodiga a renderle la degenza tranquilla. Questo, per una persona anziana di 86 anni, è stato fondamentale. Finita la degenza ospedaliera è stata trasferita al Don Orione di Bergamo per la riabilitazione. Anche questa una stru ura di eccellenza dove l’umanità del personale verso le persone degen è di prassi. Questo mio ar colo vuole essere una tes monianza, che al di la dell’efficienza stru urale della sanità lombarda, il fa ore umano è ben presente e non è una cosa da poco. Quando un anziano si trova in un luogo di cura, già a difficoltà sue data l’età, se però trova una carezza, una parola gen le le cose cambiano. Ricordiamoci che gli anziani sono come i bambini e come i bambini vanno accudi e preserva . Sono la nostra memoria storica ma sopra u o sono parte di noi. Anziani diven amo tu , che bello poter essere tra a come persone e non come un fas dio, perché ricordiamoci che il mondo è rotondo e come seminiamo raccoglieremo.
Ospedale di Alzano Lombardo
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VALLI.BERGAMASCHE
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AGENDA
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FIERA ZOOTECNICA Domenica 7 o obre Val Taleggio Alla Festa del ritorno, che celebra il ritorno delle mandrie dall’alpeggio in alta quota dove di producono i migliori formaggi, sono garan pranzi e cene piche. La giornata di domenica parte alle ore 9.00 con l’arrivo del bes ame e valutazione tecnica della giuria. www.valbrembana.eu
EXPOMARTINA Domenica 7 o obre Zogno (Piazza Mar na) Inizia va legata al tema dell’alimentazione con il coinvolgimento dei prodo e produ ori locali ed agricoli. www.zognoturismo.it GUSTANDO SELVINO Domenica 14 o obre Selvino Gustando Selvino: è un week end all’insegna dei sapori e dell’innovazione gastronomica quello che ci aspe a sabato 13 e domenica 14 o obre ,sull’Altopiano di Selvino e Avia co. Per tu e e due le giornate saranno presen sulla piazza del comune di Selvino stand del gusto con prodo a km zero e appartenen al proge o di valorizzazione dell’enogastronomia della Val Seriana e che hanno o enuto il marchio Sapori Seriani. Tel. 035/0521582 info@altopianoselvinoavia co.it www.altopianoselvinoavia co.it CONCORSO REGINA E REGINET TA DELLE VALLI Sabato 20 o obre Serina Concorso sfilata degli animali
in concorso per le vie del paese accompagna dal Corpo Bandis co di Serina, premiazione e incoronazione Regina e Regine a, intra enimento per bambini, laboratorio del casaro e mostra mercato prodo pici vallari. Organizzata dall'Associazione Manifestazioni Agricole e Zootecniche ValSerina e Comune di Serina. www.valbrembana.eu SAGRA DELLA MELA Dal 20 al 21 o obre Piazza Brembana Giornate dedicate alla valorizzazione della mela della Val Brembana, organizzata dall'Associazione Fru coltori Agricoltori della Valle Brembana (AFAVB) in collaborazione con gli en territoriali e di promozione locale. Cell. 3481842781 info@afavb.com www.afavb.com CAMMINAR GUSTANDO Domenica 28 o obre Vedeseta (Val Taleggio) Organizzato dal Gruppo Vedeseta A va, alla scoperta di luoghi, paesaggi e sapori della Valtaleggio, con momen di osservazione e dida ca e momen di degustazione lungo il percorso. Castagnata, vin brulé e pom brulé dedicata all’autunno Evento a pagamento www.turismo.vallebrembana.org MERCATINO DELL'ANTIQUA RIATO Domenica 28 o obre San Pellegrino Terme Merca ni dell'an quariato e dell'ingegno italiano. Su viale Papa Giovanni XXIII, di fronte al Grand Hotel, zona terme.
IL BELLO, IL BUONO, IL BIO Giovedì 1 Novembre San Pellegrino Terme Merca no gastronomico presso il centro di San Pellegrino Terme con tema il Bello, il Buono e il Bio dalle ore 9.00 alle ore 19.00.
Premiazione dei vincitori dei concorsi lega alla rassegna. Premiazioni delle 5 immagini giudicate più belle e delle torte vincitrici. www.saporiecultura.org www.zognoturismo.it
SAPORI&CULTURA A par re dal 1 Novembre Zogno Rassegna Culturale e Gastronomica. Protagonista indiscusso la castagna, declinata in mille sfumature, profumi e sapori. Per il 2018 vengono ripropos degli imperdibili appuntamen quali la Festa dei Biligòcc nella contrada di Castegnone a Poscante e i menu per gustare il meglio degli ingredien della tradizione locale autunnale in pia dallo s le unico degli chef dei ristoran aderen all’inizia va, oltre che all’escursione in una selva di castagni. www.saporiecultura.org www.zognoturismo.it
CIOCCOLANDOSSENA Domenica 25 Novembre Dossena Dalle ore 10 alle 18, sul sagrato della chiesa si potranno visitare gli stands delle pas ccerie e delle diverse caffe erie della Valle Brembana e non solo. Grazie ad esse si potranno assaggiare le più svariate e golose tentazioni in tema di cioccolato. Presen i merca ni di Natale. Tel. 0345/49443 infopointdossena@gmail.com www.comune.dossena.bg.it
MERCATINO DELL'ANTIQUA RIATO Domenica 25 Novembre San Pellegrino Terme Merca ni dell'an quariato e dell'ingegno italiano. Su viale Papa Giovanni XXIII, di fronte al Grand Hotel, zona terme. merca nosanpellegrino@ hotmail.it.
VILLAGGIO NATALIZIO Dal 7 al 23 Dicembre Zogno Villaggio natalizio nel centro storico del paese di Zogno. www.zognoturismo.it IL BELLO, IL BUONO, IL BIO Sabato 8 Dicembre San Pellegrino Terme Merca no gastronomico presso il centro di San Pellegrino Terme con tema il Bello, il Buono e il Bio dalle ore 9.00 alle ore 19.00.
CASTAGNAMO Domenica 25 Novembre Zogno Giornata dedicata ai sapori autunnali con espositori del territorio che propongono i prodo della castagna e delle proprie aziende. Caldarroste e Vin Brulè. Merenda gratuita con torte alle castagne.
MERCATINO DELL'ANTIQUA RIATO Domenica 30 Dicembre San Pellegrino Terme Merca ni dell'an quariato e dell'ingegno italiano. Su viale Papa Giovanni XXIII, di fronte al Grand Hotel, zona terme. merca nosanpellegrino@
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RIFUGIO LAGHI GEMELLI 1968 m Fine se mana dal 1/5 e al 16/6 e dal 17/9 e al 4/11. Con nua va dal 16/6 al 17/9. Tel. 0345/71212 Cell. 347.0411638 info@rifugiolaghigemelli.it www.rifugiolaghigemelli.it RIFUGIO LUIGI ALBANI 1939 m Fine se mana dal 22/9 e al 4/11. Con nua va dal 16/6 al 16/9. Tel. 0346/51105 Cell. 349.3901953 - 228.4334709 rifugioalbani@libero.it www.rifugi.lombardia.it RIFUGIO MARIO MERELLI 1891 m Fine se mana dal 5/5 e al 16/6 e dal 22/9 al 14/10. Con nua va dal 16/6 al 16/9. Tel. 0346/44035 Cell. 348.7316427 - 347.0867062 rifugio.coca@email.it www.rifugiococa.it RIFUGIO NANI TAGLIAFERRI 2328 m Fine se mana dal 1/6 e al 16/6 e dal 22/9 al 14/10.
Con nua va dal 16/6 al 16/9. Tel. 0346/55355 Cell. 347.5361115 tagliachiara@virgilio.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO RESEGONE 1265 m Fine se mana e il mercoledì e su richiesta tu o l'anno. Con nua va il mese di agosto. Cell. 347.5361115 (Sab-Dome) Cell. 335.474345 (Lun-Ven) caivalleimagna@ scali.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO CESARE BENIGNI 2222 m Con nua va da metà giugno a metà se embre, per i fine se mana conta are il rifugista. Cell. 340.7714820 rifugiobenigni@gmail.com www.rifugiobenigni.com RIFUGIO MARCO BALICCO 1963 m Con nua va dal 15 giugno al 16 se embre, nei fine se mana in maggio, giugno,se embre, o obre, novembre, dicembre. Per il resto dell'anno conta are il rifugista. Tel. 035/0667343
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RITORNO AL BOSCO DEI 100 ACRI Domenica 30 se embre Orari: 16.00
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PARIGI A PIEDI NUDI Venerdì 12 o obre Orari: 20.30 GLI INCREDIBILI 2 Sabato 13 o obre Orari: 20.30 Domenica 14 o obre Orari: 16.00
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ANNO XI NUMERO 11 • NOVEMBRE 2018
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ANNO XI NUMERO 11 • NOVEMBRE 2018
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