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COPIA OMAGGIO

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Mensile di informazione e di approfondimento culturale, storico e spor vo

LAVORO E DIGNITÀ ASSISTENZIALISMO O ASSISTENZA?

SPORT

TURISMO

ATTUALITÀ

Museo dei Tasso 10 mila visitatori nell'ul mo anno

Nel 2019 Dossena Sant'Omobono premia studen punta sulla e spor vi «rice vità»

LUCA TIRONI L'EDITORE

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C

'è una bella differenza tra assistenza e assistenzialismo. L'assistenza offre una garanzia per chi non è in grado di farcela da solo. L'assistenzialismo favorisce l'indolenza, sminuisce il valore del lavoro, esalta il rapporto di dipendenza dal potere. Non v’è dubbio che il lavoro è uno dei pilastri fondamentali della nostra stru ura organizza va. Lo afferma anche la nostra Cos tuzione che introduce gli ar coli che la compongono con quel perentorio L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. È per questo che nella Cos tuzione, il termine più ricorrente, dopo «legge», è «lavoro» o «lavoratori». Il lavoro non lo deve creare lo Stato, ma le imprese. Alle is tuzioni però spe a il compito di favorire il lavoro e garan rlo rimuovendo gli ostacoli come l’eccessiva burocrazia, l’enorme tassazione, il contrasto alla corruzione e al clientelismo, il costo eccessivo dell’energia e favorendo l’accesso a tu e le imprese al credito o a forme alterna ve di finanziamento come quella del capitale a rischio. Una cri ca comune al reddito di ci adinanza è di essere una misura di mero assistenzialismo e non di assistenza. Date le premesse, per ora solo a parole e slogan, del reddito di ci adinanza (...).

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OPERE PUBBLICHE

Zogno riaccende il provinciale Il comune di Zogno potenzierà e migliorerà tu o l’impianto di illuminazione presente sull’asse della strada provinciale che a raversa il territorio comunale. L’intervento voluto dall'Amministrazione comunale sarà messo in a o nei primi mesi del 2019. E prevede nel de aglio la completa sos tuzione dei 130 corpi illuminan presen sul territorio, con un adeguamento delle re di alimentazione e delle derivazioni su ogni singolo palo. Tu i nuovi corpi illuminan saranno completamente

dota di nuova tecnologia a LED e dota anche di o che adeguate a garan re un corre o illuminamento della sede stradale e dei percorsi pedonali (ove presen ). «Nel mese di dicembre – ha illustrato il sindaco del Comune di Zogno Giuliano Ghisalber –, è stato concluso il lavoro di rilievo e di verifica dell'impianto comunale esistente con l'analisi della qualità del servizio di illuminazione e la stesura del proge o di fa bilità tecnico-economica per la riqualificazione (...). A PAGINA 7

TURISMO

Intesa QC Terme-Sp Resort Casinò integrato alle terme

cassi), proprietaria del centro termale e concessionaria del Casinò, che lo affi erà al gruppo fondato dai fratelli Andrea e Saverio Quadrio Curzio. Il proge o prevede l’u lizzo (...).

La ges one integrata da parte di QC Terme è fru o di un accordo complessivo tra la

società di ges one del centro termale, il Comune di San Pellegrino e la S.P. Resort (Per-

SPORT

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APPROFONDIMENTO

Intesa QC-SP Resort e Comune per il Casinò Integrato alle terme Turismo. Il casinò sarà u lizzato come elemento integrante dell'offerta termale del centro di recente realizzazione. Si avrà un nuovo percorso culturale che perme erà agli ospi di ammirare il gioello del Liberty SAN PELLEGRINO TERME La ges one integrata da parte di QC Terme è fru o di un accordo complessivo tra la società di ges one del centro termale, il Comune di San Pellegrino e la S.P. Resort (Percassi), proprietaria del centro termale e concessionaria del Casinò, che lo affi erà al gruppo fondato dai fratelli Andrea e Saverio Quadrio Curzio. Il proge o prevede l’u lizzo del Casinò quale elemento integrante l’offerta del centro termale, aggiungendo al percorso benessere un percorso culturale che perme erà agli ospi di ammirare, in tu o il suo splendore, la bellezza e ricchezza di questo edificio, esempio unico della maestosità del Liberty italiano. «Siamo estremamente soddisfa del raggiungimento di questa intesa che perme erà a QC Terme non solo di arricchire l’offerta ai propri ospi , migliorandone l’accoglienza – ha dichiarato l’Ad QC Terme, Francesco Varni – ma anche di valorizzare, in una più ampia o ca di sviluppo turis co, un edificio di straordinaria bellezza come il Kursaal, producendo effe estremamente posi vi

sul territorio in termini di promozione e crescita». Anche da parte di S.P. Resort, società proprietaria del centro termale e concessionaria del Casinò, che fa capo a S lo Immobiliare Finanziaria (Percassi), viene espressa soddisfazione per l’accordo raggiunto con QC Terme e l’Amministrazione comunale di San Pellegrino Terme, in quanto «consen rà una più assidua e con nua fruizione dei locali del Casinò, con modalità comunque rispe ose della sua storia e rilevanza ar s ca, ed in linea con gli obie vi de a dall’Accordo di Programma in essere con Regione Lombardia, Comune di San Pellegrino Terme e Provincia di Bergamo, specificamente finalizzato alla realizzazione di interven di riqualificazione e valorizzazione delle stru ure termali di San Pellegrino Terme». Il centro termale dalla sua apertura ha conseguito di anno in anno risulta sempre crescen in termini di numero di frequentatori, sino a toccare le circa 180 mila presenze nel 2018, confermandosi come il principale propulsore del rilancio turis co per l’intera

Valle Brembana, con ricadute posi ve anche sul versante occupazionale. L’ampliamento dell’offerta grazie all’integrazione con il Casinò aggiungerà ulteriore a ra vità, garantendo un significa vo aumento delle presenze turis che e consen rà di offrire agli ospi delle Terme e al pubblico in generale la visione di uno dei più rilevan esempi italiani di s le Liberty, da alcuni anni riportato all’an co splendore grazie a rilevan interven di recupero e restauro finanzia dai sogge pubblici e priva partecipan all’Accordo di Programma. L’elegante salone d’ingresso del piano terra, nel quale si elevano o o colonne di marmo rosso di Verona, ospiterà la nuova recep on che accoglierà con la sua stupefacente monumentalità gli ospi del centro, che potranno così immergersi nella sugges va atmosfera Liberty ed apprezzarne la ricchezza decora va. Il percorso con nuerà fino all’edificio adiacente a raversando l’esedra coperta che fungerà da collegamento tra i due fabbrica . Le due sale ai la dell’atrio, con soffi o in legno pregiato e decorazioni in oro e bronzo, saranno adibite

a distribuzione biancheria e sala polivalente. Oltre le ampie porte a vetri, lo scalone monumentale accompagnerà gli ospi fino al Salone delle Feste che, con i suoi stucchi, affreschi, vetrate mul colori e lampadari ar s ci, diventerà il maestoso sfondo del light café. Qui, sia gli ospi delle terme che i clien esterni potranno, durante un momento di ristoro e relax, apprezzare l’unicità di ambien rievocan splendore ed eleganza della Belle Époque. Lo spazio esterno an stante la vetrata dell’attuale recep on si trasformerà in area verde. La realizzazione del “Bar delle Terme” e la conferma della possibilità di effettuare visite guidate il martedì e giovedì ma na, consen ranno migliori opportunità di u lizzo dell’edificio garantendone la fruibilità alla popolazione. La nuova vita del Casinò Municipale non si limiterà come sino ad oggi a even e convegni, comunque previs dall’accordo, concorda con il Comune che ha ritenuto che la Ges one Integrata garan rà non solo l’apertura giornaliera del Casinò durante tu o l’anno, ma anche una più efficien-

Il casinò municipale di San Pellegrino Terme

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APPROFONDIMENTO te ges one del Centro Termale nell’o ca dello sviluppo turis co dell’area. Il gruppo Quadro Curzio e S lo Immobiliare QC Terme spas and resorts, la più importante e innova va realtà italiana nel se ore turis co del benessere, regala a mi di gra ficazione, vitalità, spensieratezza e gioia. Dieci centri e qua ro hotel in luoghi unici: Bormio, Pré Saint Didier, Monte Bianco, Milano, Torino, Roma, San Pellegrino, Dolomi e Chamonix-Mont-Blanc. Per rinascere con l’acqua e vivere esperienze che migliorano la qualità di vita. S lo Immobiliare Finanziaria è la società immobiliare holding delle a vità immobiliari di Percassi, quali la proge azione, sviluppo e realizzazione di grandi centri commerciali e outlet village, che ne cos tuiscono il core business. La mission della Società è sviluppare proge immobiliari in loca on strategiche con cara eris che innova ve sia dal punto di vista dell’offerta commerciale, che per qualità archite onica. Il primo proge o S lo targato Percassi è stata la realizzazione e l’apertura del centro commerciale Oriocenter, uno shopping center di nuova generazione. Ul me inizia ve in ordine temporale ad essere state realizzate ed aperte dalla Società, il Torino Outlet Village, uno degli outlet più esclusivi d’Italia, e l’ulteriore ampliamento di Oriocenter. S.P. Resort, società controllata da S lo Immobiliare Finanziaria e proprietaria del nuovo Centro Termale di San Pellegrino Terme aperto nel dicembre del 2014, è anche concessionaria del Casinò Municipale e dell’annesso Teatro.

Gli interni delle QC Terme di San Pellegrino


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UNCEM La rubrica

I temi, le opportunità e le sfide per gli Sta Generali della Montagna BERGAMO ALBERTO MAZZOLENI VICEPRESIDENTE UNCEM NAZIONALE E REGIONALE Il 17 dicembre 2018 come Uncem nazionale abbiamo condiviso a Roma la prima bozza dei temi degli Sta generali per la montagna volu dal Ministero degli affari regionali e delle autonomie. Il percorso è certamente impegna vo e lungo: siamo solo all’inizio. Riassumiamo quanto sino ad ora proposto in merito ai tavoli di lavoro coordina da Uncem: Tavolo 1 Governance della montagna (coordinato da Uncem e Anci). Gli ul mi provvedimen normavi nazionali hanno risolto solo alcune ques oni poste dagli En locali per rendere più efficace il lavoro dei piccoli Comuni, delle Comunità montane, delle Unioni di Comuni montani e delle altre forme aggrega ve. Vanno fa velocemente i decre a ua vi per la Legge sui Piccoli Comuni. Anche a raverso l’auspicata autonomia, deve essere res tuita agli En locali una capacità opera va, consentendo un migliore riparto del ge to fiscale delle imposte locali. Tavolo 3 Agricoltura e valorizzazione dei prodo agroalimentari, ges one forestale e filiera foresta legno (coordinato da Uncem). Urge un piano di azione specifico che pun sulle imprese agricole mul funzionali, sulle eccellenze dei territori, molto spesso capaci di strappare terreni all’abbandono e all’invasione del bosco. Va differenziata, nella nuova PAC, ne amente l’agricoltura di pianura da quella di montagna, sopra u o per l’o enimento di incen vi. La revisione della norma va sul sistema fondiario è urgente e non derogabile ai fini di un piano per la ricomposizione fondiaria nei territori. Il nuovo Codice forestale deve essere pienamente a uato, approvando tu i nove decre e gli strumen a ua vi. Tavolo 5 Fiscalità e premialità di montagna (coordinato da Uncem e Anci). Nella fase di riordino del sistema fiscale per il se ore privato, è importante lavorare per l’introduzione di criteri di sele vità e peculiarità per i territori montani. Devono essere sperimenta sistemi per applicare un'Iva agevolata alle imprese che rispe ano criteri sociali e ambientali. “Zone a fiscalità di vantaggio” ovvero “Zone economiche speciali” (ZES). Inoltre il

Governo è delegato a individuare, a par re dalle 72 aree pilota della Strategia nazionale aree interne, le “zone franche montane” ove vengono ado ate par colari misure e parametri per la fiscalità delle imprese, agendo anche su Iva e canoni concessori. Tavolo 10 Economia circolare e servizi eco-sistemici (coordinato da Fondazione Montagne Italia/Uncem). La piena a uazione della legge 221/2015, decisiva per la transizione del Paese in una fase post-fossile, secondo quanto sancito dalla Cop21 di Parigi e secondo gli al valori dell’”Ecologia integrata” incardina nella le era Laudato Si di Papa Francesco. Va definita una nuova legge sulle aree prote e – rimasta incompiuta nell’ul ma legislatura. Uncem ri ene urgente inoltre individuare nuovi criteri per le concessioni di grande derivazione d'acqua per uso idroele rico. Tavolo 11 Le Strategie macroregionali e la nuova programmazione comunitaria (coordinato da Uncem con Unimont). Non abbiamo bisogno con Eusalp e con Eusair di nuova burocrazia. I piccoli comuni delle aree montane, hanno la necessità di padroneggiare efficacemente gli strumen e le opportunità garan te dai Fondi europei (della programmazione corrente e della prossima, 2021-2027), sia con le programmazioni dire e ges te da Bruxelles (programmi transnazionali quali Central Europe, Med, Spazio Alpino…) sia con quelle a ges one regionale con i Programmi opera vi per i fondi stru urali. Come potete capire sono tu argomen impegna vi e proposte ambiziose per le quali invi amo a collaborare apportando idee e suggerimen da mandare dire amente ad Uncem, tramite la redazione. Le faremo pervenire ai tavoli per le opportune valutazioni. L'ente. UNCEM da oltre 50 anni raggruppa e rappresenta i Comuni interamente e parzialmente montani e le Comunità montane, oggi in fase di aggregazione in Unioni montane di Comuni, oltre ad associare varie amministrazioni ed en operan in montagna, per un bacino territoriale pari al 54% di quello nazionale e nel quale risiedono oltre 10 milioni di abitan

Alberto Mazzoleni FOTO ROTA


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PRIMO PIANO

A Oriocenter nasce Bergamo Visit Center Turismo. Uno spazio mul mediale alles to nel piano terra del centro commerciale Oriocenter. Sarà una vetrina e fungerà da volano per i Consorzi turis vi. Il consigliere Deligios: «È sfida. Volano per far conoscere il territorio» BERGAMO Lo scorso martedì 18 dicembre è stato inaugurato Bergamo Visit Center, lo spazio turis co-promozionale della Provincia dentro il centro commerciale di Oriocenter. Si tra a di uno spazio mul mediale alles to nel piano terra (ingresso Giallo/Blu o Verde/ Rosso) che fungerà da vetrina e da volano per i Consorzi turis ci bergamaschi. Proge o in partenariato Polo di lusso e cultura Il proge o nasce con una partnership pubblico/privato tra Provincia di Bergamo, Comune di Azzano San Paolo, Provincia e Oriocenter, sulla base della convenzione di u lizzo degli spazi concordata tra Provincia di Bergamo e Finser (gestore degli spazi di Oriocenter) all’interno dell’accordo più generale sul Polo del lusso e della cultura. Via Tasso si dota quindi di un nuovo strumento di promozione turis ca nella stru ura che ha da poco festeggiato i 20 anni e che con circa 12 milioni di visitatori all’anno accanto alla propria vocazio-

ne commerciale si conferma come importante luogo di aggregazione e di a razione per i turis che transitano dal vicino aeroporto. Sempre più piazze pubbliche, i selec ve store sono sempre più percepi come luoghi di aggregazione per singoli, gruppi di amici e famiglie. Nel caso di Oriocenter, la stru ura presenta inoltre il valore aggiunto di essere nei pressi dell’aeroporto e di poter ricevere le migliaia di turis che vi approdano ogni mese. Sarà fulcro per la promozione e la valorizzazione eccellenze «Bergamo e la sua provincia si arricchiscono di un nuovo strumento che potrà essere u lizzato in un modo nuovo nell’a vità di promozione turis ca. Il fa o che l’inizia va sia collocata in una stru ura come

Altri interven Anche nelle frazioni Stanzia 70 mila euro per il posizionamento di nuovi pun luce

Oriocenter, dove transitano annualmente milioni di persone tra italiani e stranieri che arrivano da ogni luogo, e non solo in aereo, fa sì che il nuovo Bergamo Visit Center abbia tu e le carte per diventare un fulcro per la promozione e valorizzazione delle eccellenze del territorio», dichiara il consigliere delegato al Turismo della Provincia Claudio Bolandrini. Il posizionamento dello stand, di fronte all'ingresso u lizzato dai turis che arrivano dall'aeroporto, aiuterà oltremodo a illustrare in un solo colpo d'occhio la Bergamasca. «La volontà di collaborare e di inves re sul turismo sono alla base di questa inizia va, spiega il consigliere delegato al Marke ng territoriale della Provincia Ezio Deligios. Aprire un punto turis co nel mare di Orio al Serio è una sfida che accogliamo volen eri. Oltre a essere un luogo di accoglienza e di promozione turis ca, un primo passo che fungerà da volano per far conoscere il territorio, Bergamo Visit Center ha tu e le carte per diventare un incubatore di proge e di nuovi talen in campo turis co».

Alcune immagini dell'inaugurazione


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PRIMO PIANO

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IN COPERTINA

Nuova illuminazione Zogno «riaccende» tu o il provinciale Ambiente. Il Comune di Zogno investe 110 mila euro per potenziare e migliorare l'impianto di illuminazione Sos tuzione per 130 pun luce con tecnologia a LED ZOGNO Il comune di Zogno potenzierà e migliorerà tu o l’impianto di illuminazione presente sull’asse della strada provinciale che a raversa il territorio comunale. L’intervento voluto dall'Amministrazione comunale sarà messo in a o nei primi mesi del 2019. E prevede nel dettaglio la completa sos tuzione dei 130 corpi illuminan presen sul territorio, con un adeguamento delle re di alimentazione e delle derivazioni su ogni singolo palo. Tu i nuovi corpi illuminan saranno completamente dota di nuova tecnologia a LED e dota anche di o che adeguate a garan re un corre o illuminamento della sede stradale e dei percorsi pedonali (ove presen ). «Nel mese di dicembre – ha

illustrato il sindaco del Comune di Zogno Giuliano Ghisalber –, è stato concluso il lavoro di rilievo e di verifica dell'impianto comunale esistente con l'analisi della qualità del servizio di illuminazione e la stesura del proge o di fa bilità tecnico-economica per la riqualificazione dell'impianto di illuminazione pubblica su tu o il territorio comunale. Durante l'anno il lavoro è proseguito su più fronper l’a uazione delle azioni necessarie al miglioramento del servizio come indicato negli studi acquisi ».

Altri interven Anche nelle frazioni Stanzia 70 mila euro per il posizionamento di nuovi pun luce

L'inves mento del Comune di Zogno per l’a uazione dell'intervento è di circa 110 mila euro. «Nel corso dell’anno verrà bandito l’appalto per il servizio di manutenzione di tu o l’impianto di illuminazione, che nel rispe o della recente norma va emanata dal Ministero dell’Ambiente sui Criteri Ambientali Minimi, si pone l'obie vo di garan re piu eleva indici prestazionali degli impian , per garan re maggiore sostenibilità ambientale in rapporto al servizio offerto», ha poi aggiunto Ghisalber . Proseguono inoltre gli interven di potenziamento della rete nelle zone a ualmente non servite, con il finanziamento di 70 mila euro che serviranno per il posizionamento di nuovi pun luce in varie zone del territorio comunale.

Illuminazione pubblica

Interven alla viabilità Ecco il nuovo stradario delle frazioni zognesi per ci adini e turis Opere pubbliche Risorse per interven alla viabilità della frazione Endenna e del centro ci adino ZOGNO In questi primi mesi dell'anno la strada di via Brolo a Endenna (frazione di Zogno) sarà interessata da un intervento di riqualificazione. L'intervento - finanziato interamente con risorse del Comune di Zogno tramite un investimento per un importo pari a circa 130 mila euro - prevede l'adeguamento dell’intersezione stradale tra la via Brolo e la via Ronco, nella frazione di Endenna. «La presenza di due intersezioni ravvicinate sulla via Brolo e l’innesto poco agevole sulla via Ronco, crea potenziale pericolo alla circolazione soprattutto per chi si immette in

Zogno direzione del centro cittadino», spiega il sindaco di Zogno Giuliano Ghisalberti. «Il nuovo snodo – aggiunge – prevede lo spostamento dell’intersezione piu a monte, con la creazione di un innesto quasi perpendi-

colare alla via Ronco, raccordato con il tratto della via che sale perpendicolarmente alla stessa, per renderla di fatto la via principale rispetto al tratto parallelo che attualmente gode della precedenza». Contestualmente alla realizzazione del nuovo raccordo stradale, verrà realizzato un tratto di marciapiedi per il raccordo con i tratti esistenti e la creazione di uno spazio adeguato in prossimita della fermata dell’autobus. Intervento di riqualificazione e messa in sicurezza per i pedoni anche per l'incrocio in via Ruggeri. Verranno posizionati dei dissuasori che obbligheranno la svolta a destra (verso la rotatoria) dei veicoli provenienti da via Ruggeri. L’intervento finanziato con risorse del Comune per euro 55 mila euro è stato appaltato e verrà realizzato nei primi mesi di quest'anno.

Il proge o Un nuovo stradario aggiornato del territorio zognese «voluto» da ci adini e turis ZOGNO Arriva una nuova mappa (stradario) per avere tutto il territorio di Zogno a portata di mano. Ai tempi di internet e degli smartphone una semplice cartina stradale potrebbe sembrare addirittura uno strumento superato o fuori luogo, ma visto le richieste che cittadini e turisti hanno rivolto agli Uffici comunali, l'Amministrazione comunale ha deciso di realizzare una nuova piantina, completamente nuova ed aggiornata, da mettere a disposizione dell'utenza. Questo nuovo strumento sarà a disposizione presso gli sportelli comunali a partire dal

Lo stradario All'interno cenni storici, luoghi cara eris ci, elenco numeri u li, stru ure pubbliche

dicembre 2018 e potrà essere ritirato da chiunque abbia interesse ad approfondire la conoscenza del territorio di Zogno, o per il desiderio di apprendere notizie e curiosità proprie della frazione dove abita. «Lo stradario è stato pensato come uno strumento versatile che desse la possibilità di avere sotto mano una piantina schematica della nostra cittadina, assieme ad uno stradario aggiornato, ma corredata anche da alcuni cenni storici di Zogno e delle sue frazioni, dei suoi luoghi più caratteristici che possono meritare una vista ed un elenco di numeri utili», ha affermato il vicesindaco di Zogno Giampaolo Pesenti. La cartina offre una panoramica su Zogno ed un dettaglio del centro storico, con evidenziate le ubicazioni delle strutture pubbliche come scuole, uffici comunali, uffici postali.


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Museo dei Tasso Oltre 10 mila turis in visita nel 2018 Turismo. Ancora o mi numeri per il sito museale 10 mila visitatori nel 2018. Turis in visita da tu a Europa. Buoni i numeri anche per gli under 30 FEDERICO MARZULLO CAMERATA CORNELLO Il Museo dei Tasso e della Storia postale ha totalizzato oltre 10 mila visitatori nel 2018. A renderlo noto è proprio un report, quello che il sito museale di Camerata Cornello (Cornello dei Tasso) produce annualmente. Si tra a di un vero e proprio resoconto, da , riguardan il numero dei visitatori e di tu e le varie a vità svolte durante il corso dell’anno, che vengono comparata con quelle dell’anno precedente. Turis in visita da tu a Europa «Si è registrato un buon numero di ragazzi in età scolare – spiega l’operatrice museale Michela Giupponi –. Si tra a di ragazzi che entrano in Museo perché in gita con la famiglia e di ragazzi che partecipano alle

visite organizzate dalle scuole. Gli stranieri invece – prosegue - provengono sia dall’Europa sia da fuori Europa registrando presenze dal Belgio, dalla Germania, dalla Francia, dall’Inghilterra, dall’Olanda, dall’Argen na, dal Brasile, dal Sud Africa, dal Messico, dall’Australia, dagli Sta Uni , da Israele, dall’Iran, dalla Russia». Visite guidate e laboratori Ecco tu i da del museo Il totale dei visitatori che hanno partecipato alle visite guidate – prosegue il report diramato dal sito museale – nel periodo tra gennaio e dicembre 2018 è di 17701 visitatori. «Dal se embre del 2016 – so olinea l'operatrice museale – il Museo organizza delle visite guidate gratuite dedicate ai bambini. Dal 2016 al 2018 si sono registra 224 bambi-

ni, di cui 46 nel 2018. Le visite organizzate dalle scuole del territorio e svolte dal Museo dei Tasso e dal Museo in collaborazione con il Polo Culturale Mercatorum e Priula dei tre comuni di San Giovanni Bianco, Dossena e Camerata Cornello hanno visto partecipare, nel 2018, 317 studen . I da dei laboratori tema ci calcola all'interno del reportprendono in considerazione il periodo da se embre 2016 a dicembre 2018. «Nel periodo preso in esame – ha poi concluso l'operatrice del Museo dei Tasso – hanno partecipato ai laboratori organizza dal museo o richies dalle scuole: 241 bambini. Nel 2018 hanno partecipato ai laboratori 92 bambini. Il Museo nel 2018 ha proge ato 7 proposte diverse di laboratori dida ci».

Il borgo medievale di Cornello dei Tasso FOTO ROTA


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Visite guidate e Lab A vità in museo anche in inverno Turismo. Tre date in programma per scorprire borgo e museo. Visite gratuite ogni prima domenica del mese E a San Valen no un laboratorio a tema per ogni età CAMERATA CORNELLO Le visite guidate gratuite al Museo e al borgo di Cornello dei Tasso con nuano anche in inverno. Le date in programma sono quelle di domenica 6 gennaio, 3 febbraio e 3 marzo 2019, alle ore, presso il Museo dei Tasso e della Storia postale di Camerata Cornello si terrà la visita guidata gratuita al borgo medievale di Cornello e al Museo dei Tasso e della Storia postale. «Si tra a di un pomeriggio alla scoperta del borgo di Cornello dei Tasso, luogo d’origine della famiglia Tasso, nota in tu o il mondo per l'opera le eraria di Torquato Tasso e per l'abilità imprenditoriale di alcuni suoi esponen , che fondarono e ges rono per secoli il servizio postale europeo e al Museo dei Tasso e della Storia Postale in cui è conservato il

primo francobollo emesso al mondo: il Penny Black», fanno sapere dal Museo dei Tasso e della Storia postale, tramite una nota inviata alla stampa. Un laboratorio in occasione di San Valen no Domenica 10 febbraio, alle ore 15, in occasione della festa di San Valen no, il Museo dei Tasso e della Storia postale organizza il laboratorio L’amore è una cartolina meravigliosa. «L'amore è una cartolina meravigliosa è un laboratorio, aperto a tu , alla scoperta delle Valen ne: inizialmente componimen poe ci amorosi che dal XVIII secolo divennero biglie e cartoline decora a mano che parlavano d'amore con sfumature che andavano dall'amicizia alla passione – spiega l'operatrice del Museo dei Tasso Michela Giupponi –.

Durante il laboratorio i partecipan creeranno la propria Valen na per il giorno di San Valen no: non serve essere innamora , basta avere voglia di esprimere il proprio affe o a una persona cara». Info e conta Il laboratorio è organizzato per tu e le età. La prenotazione è obbligatoria fino ad esaurimento pos , chiamando il numero: 0345/43479 (è possibile telefonare da mercoledì a domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14alle 18). La durata prevista è di circa un ora, il costo è di 3 euro a partecipante. L’evento è organizzato dal Museo dei Tasso e della Storia postale. Per ulteriori informazioni e prenotazioni: Tel. 0345/43479, e-mail: info@museodeitasso. com; sito internet: www.museodeitasso.com.

Cornello dei Tasso FOTO MARIO ROTA

La solitudine è il tema Cercasi nuovi gestori del Fes val di Poesia per le stazioni liberty Cultura Fes val di Poesia per e dei bambini. Premiazioni al Casinò nel mese di marzo SAN PELLEGRINO TERME Sabato 15 dicembre si sono chiusi i termini per la presentazione delle poesie da parte degli adulti e degli alunni delle classi terze, quarte, quinte delle scuole primarie e delle classi prime delle secondarie di primo grado. Anche quest'anno si è registrato un grande interesse per il Festival che ha proposto il tema: La solitudine. Per la categoria bambini e ragazzi hanno partecipato 90 classi per un totale di 1892 alunni, che hanno presentato 1001 poesie, di cui 173 scritte in gruppi più o meno numerosi. Le scuole partecipanti provengono da 45 città diverse,

Giusy Quarenghi dal sud al nord Italia. Per la categoria adulti hanno partecipato 121 poeti con 136 poesie, provenienti da 100 città diverse dell'Italia. Ora la giuria tecnica, composta da 11 lettori esperti e presieduta dalla poe-

tessa Giusi Quarenghi, leggerà i testi presentati dai bambini e dai ragazzi scegliendo, entro la fine di febbraio le tre poesie vincitrici per ogni categoria. le poesie degli adulti la giuria tecnica leggerà i testi scegliendo, entro metà gennaio, la cinquina dei poeti finalisti da sottoporre alla valutazione delle classi giuria appartenenti a 9 istituti comprensivi. Saranno le preferenze espresse dagli alunni dalle classi-giuria a determinare la scelta della poesia vincitrice. Alle classi-giuria venerdì 15 febbraio 2019 verrà proposto anche lo spettacolo Lunatica prodotto da ScarlattineTeatro, con Anna Fascendini o Francesca Cecala Le premiazioni del Festival avranno luogo sabato 23 marzo 2019, alle ore 16, presso il teatro del Casinò Municipale di San Pellegrino Terme.

Turismo

si prevede inoltre un centro informativo ed un punto noleggio, sfruttando la vicinanza con la pista ciclopedonale della Valle Brembana.

Ancora senza gestori le due stazioni liberty Nuovo bando o avviso conclusi i lavori SAN PELLEGRINO TERME Servirà un nuovo bando per l'assegnazione delle due stazioni liberty di Piazza Granelli e Piazza Rosmini a San Pellegrino Terme. Il comune aveva provato (ma senza esiti positivi), nei mesi scorsi, tramite un primo bando a procedere all'assegnazione, tuttavia questo primo tentativo non è andato a buon fine: il bando è andato deserto. Per quanto riguarda la stazione in stile liberty di piazza Granelli (chiusa da un anno circa), questa, ha ospitato una pizzeria ed ora si cerca chi possa prenderla in gestione con progettualità ristorativa-turisti-

Stazioni liberty ca, così come nelle previsioni del Comune di San Pellegrino Terme, del Demanio e della Soprintendenza, per quanto riguarda entrambe le stazioni. Oltre alla funzione turistica per la stazione di piazza Granelli

I costi Secondo uno studio di fattibilità per il recupero-riqualificazione delle due stazioni servirebbero circa 500 mila euro (Granelli) e 375 mila euro (Rosmini). Nelle scorse settimane il Comune ha inoltre avviato i lavori alla stazione di piazza Rosmini. Si tratta di lavori voluti dal Demanio e che prevedono la demolizione della tettoia e di alcune parti che sono state realizzate successivamente ma non facenti parte del progetto originario della struttura liberty. Terminati i lavori potrebbe arrivare il nuovo bando oppure un ulteriore avviso per manifestazione d'interesse.


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La digitalizzazione funziona, pra che al 90% online Digital. Nuovo sito web per il Parco che si rifà il look E si punta sul digital non solo per l'informazione Il 90% delle pra che sono state presentate online VALMARINA Il sito del Parco dei Colli di Bergamo si rifà il look e si presenta con una veste completamente rinnovata. La nuova versione, già online (www.parcocollibergamo.it), offre informazioni e servizi agli addetti ai lavori che potranno continuare ad accedere, nelle stesse modalità e con le medesime credenziali, ai servizi on line, dalla sezione trasparenza allo sportello unico dei servizi. Sarà più immediata, per tutti i cittadini, la comunicazione degli eventi in programma promossi dal Parco dei Colli grazie ad una grafica intuitiva e gradevole. Tra le novità, la parte social: i contenuti sono condivisibili tramite tutti i canali digitali. Il Parco aggiorna dunque la sua immagine digitale, un percorso avviato un anno e mezzo fa con l’apertura della Pagina Fa-

Cardiologia

cebook e la newsletter. C’è un altro progetto in cantiere: un sito dedicato alle attività per il tempo libero. Offrirà informazioni sui percorsi ciclabili e pedonali, le strutture ricettive o ancora le aziende agricole e gli agriturismi presenti nel Parco. L’obiettivo è raggiungere un pubblico sempre maggiore, sensibilizzandolo sui temi del rispetto dell’ambiente, attraverso una maggiore conoscenza di ciò che ci circonda. Si punta sul digitale non solo nella divulgazione dell’informazione, ma anche per agevolare la presentazione delle pratiche. A un anno dall’apertura dello Sportello unico per l’edilizia i risultati sono molto positivi con 150 professionisti abilitati all’utilizzo del sistema: delle 172 pratiche per autorizzazione paesaggistica evase nel 2017, il 90% sono state presentate

on line Interessati dalla novità i cittadini, professionisti e gli enti pubblici che all’ente sottopongono istanze di autorizzazione paesaggistica, pratiche per la compatibilità paesaggistica e la valutazione d’incidenza in ambito degli ex Sic oggi Zps, cioè quelle opere o piani che possono avere incidenza o influenza sull’ambiente. Si assiste ad un taglio sui tempi e i costi, per il cittadino e l’ente stesso, sia in termini di costi diretti ma anche indiretti, si pensi al lavoro di segreteria e consegna pratiche. Si sono ridotti i tempi di comunicazione anche con la Sovraintendenza archeologia, belle arti e paesaggio: grazie al nuovo sistema integrato non è più necessario l’invio della documentazione via raccomandata, basta un mail via Pec per chiudere un procedimento e l’autorizzazione.

Specialità ambulatoriali fruibili con il S.S.N. Otorinolaringoiatria

Visite cardiologiche ed angiologiche - Riabiliazione Elettrocardiografia - Test da sforzo - Ecocolordoppler cardiaco e vascolare - Holter cardiaco e pressorio

Endocrinologia

Visite endocrinologiche

Medicina fisica e riabilitazione

Visite fisiatriche - Riabilitazione e Logopedia Riabilitazine in acqua - Locomozione robotizzata Ausilio robotizzato arto superiore - Dispositivo robotico arti inferiori e tronco - Realtà virtuale - Onde d’urto focalizzate - Elettromiografia - Idroterapia Terapie fisiche ed inalatorie

Medicina interna

Visite diabetologiche e dietologiche

Neurologia

Visite neurologiche - Elettroencefalografia Visite U.V.A. Unità di Valutazione Alzheimer

-

Visite otorinolaringoiatriche

Pneumologia

Specialità non fruibili con il S.S.N. Chirurgia vascolare Dermatologia

Visite pneumologiche - Riabilitazione respiratoria Spirometria - Spirometria globale con tecnica pletismografica Test broncodilatazione farmacologica - Test alla metacolina - Monitoraggio saturazione arteriosa - Test del cammino Polisonnografia

Medicina dello sport

Visite urologiche - Ecografia

Ortopedia

Radiodiagnostica Mammografia Ortopantomografia e TAC dentale - Ecografia polispecialistica Mineralometria Ossea Computerizzata - Risonanza Magnetica Nucleare

Ostetricia e Ginecologia

senza prenotazione - da lunedì a venerdì ore 8.00 - 9.00

Terapia del dolore

Urologia

Diagnostica per immagini - RMN

Punto prelievi

Neuropsicologia Oculistica Oncologia

Psicologia Reumatologia

Istituto Clinico Quarenghi s.r.l. • 24016 San Pellegrino Terme - Bergamo • Via San Carlo, 70 tel. 0345 25111 • fax 0345 23158 • e-mail: info@clinicaquarenghi.it • www.clinicaquarenghi.it Direttore Medico di Presidio Dott. Giorgio Codecà


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IN COPERTINA

Per il 2019 Dossena punta alla rice vitĂ Albergo Diuso. Il sistema diventerĂ n'o ma occasione per cercare di ovviare al problema della rice vitĂ nei piccoli paesi e dare sostegno ai possessori di seconde case. Si realizzerĂ con i fondi proge o Smart Land GRETA BALICCO DOSSENA Sono passa giĂ due anni dalla nascita della prima coopera va di comunitĂ a livello vallare e regionale, sorta nella piccola localitĂ montana di Dossena, I RaĂŹs. Il proge o è nato dall’idea di un gruppo di giovani ragazzi al fine di produrre vantaggi a favore della comunitĂ , a raverso proge e nuove a vitĂ e servizi vol a garan re un’occupazione ai residen giovani non, e la loro conseguente permanenza sul territorio. Una serie di inizia ve che dal 2019 vedranno aďŹƒancarsi un proge o ancor piĂš ambizioso: Al fine di incrementare i servizi a disposizione della comunitĂ e di sfru are le seconde case degli abitan di Dossena, a breve par rĂ infa la formula dell'albergo diuso, un'impresa rice va alberghiera con ges one unitaria in grado di fornire servizi di standard alberghiero a tu i turis . Un sistema piĂš organizzato che diverrĂ un'o ma occasione per cercare di ovviare al problema della rice vitĂ nei piccoli paesi e dare grande so-

stegno ai possessori di seconde case. Il servizio verrĂ sviluppato grazie al finanziamento ricevuto in seguito alla partecipazione a inizio anno al proge o Smart Land: un piano promosso dalla Provincia di Bergamo del valore complessivo di 100 mila euro, legato al potenziamento territoriale a raverso proge connessi a commercio, cultura, sviluppo e turismo. Una formula, quella dell'albergo diuso – definito anche come albergo orizzontale, cara erizzato cioè da camere e servizi disloca in edifici diversi, seppure vicini tra di loro – che negli ul mi anni si è rivelata par colarmente ada a per i piccoli borghi e paesi cara erizza da centri storici di interesse ar s co, culturale e archite onico. Il primo in Lombardia a Ornica Si replica anche a Dossena Uno degli esempi piĂš no in Valle Brembana è quello dell'albergo diuso di Ornica, primo in Lombardia e ges to dalla Coopera va Donne di Montagna. Il gruppo di donne ore ospitalitĂ tu o l’anno,

scandita da un calendario di inizia ve per tu e le stagioni, che vanno dalla raccolta di erbe per la cucina alla fioritura, dalla fienagione all’alpeggio, dai formaggi alle escursioni alla scoperta di storia, tradizioni e picitĂ della Val Brembana. Una serie di a ra ve territoriali su cui intendono puntare anche i ragazzi de I RaĂŹs, orendo pun di ristoro con specialitĂ culinarie e altri servizi accessori, come le escursioni presso i sen eri e le visite guidate all'an ca chiesa arcipresbiteriale e alle miniere. ÂŤL'idea è di iniziare questa nuova avventura con cinque o sei appartamen ed incrementare gradualmente, la ges one da parte nostra potrĂ essere completa, a raverso un servizio di ospitalitĂ e preparazione delle camere a 360°, o parziale, quindi solamente promozionale – ha spiegato Lidia Alcaini, la responsabile della Cooperava I RaĂŹs di Dossena – UďŹƒcio informazioni e sede organizza va dell'albergo orizzontale sarĂ presumibilmente proprio il Mirasole; auspichiamo di poter a uare il tu o a par re dal nuovo annoÂť.

Albergo Mirasole di Dossena FOTO MARIO ROTA

Mirasole

13 agosto 2018: 1° compleanno!


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IN COPERTINA

«I Raìs» vincono il bando Fondosviluppo Il bando. Lanciato per sostenere le aree cara erizzate da condizioni di spopolamento e impoverimento sociale I Raìs: «Un piccolo paese con grande idee. Questo riconoscimento è l'occasione per sviluppare i nostri proge » DOSSENA I Raìs concludono l'anno in bellezza: per la prima cooperativa di comunità a livello vallare e regionale, costituitasi a Ottobre 2016, non è tardato ad arrivare un riconoscimento da ben 5 mila euro per lo sviluppo di nuovi progetti di rilancio sociale, culturale e turistico del territorio. Un bando, quello lanciato da Confcooperative-Fondosviluppo che punta a sostenere il ruolo delle cooperative attive in aree caratterizzate da condizioni di spopolamento o impoverimento sociale ed economico e che svolgono più attività e più scambi mutualistici; un importante aiuto a queste sentinelle del territorio, capaci di intercettare, più di ogni altra impresa i bisogni delle comunità, auto-organizzandosi e mettendo i cittadini in condizione di rispondere alle proprie esigenze.

fedi sotto lo stesso cielo»» si è tenuta la conferenza dal titolo «Cooperative di comunità: un modello di innovazione sociale» con gli interventi di Giuseppe Guerini, presidente di Confcooperative Bergamo, e Giovanni Teneggi, Referente del progetto nazionale Cooperative di comunità di Confcooperative. In occasione dell'incontro, l'attenzione si è focalizzata proprio sul caso de I Raìs, da ormai due anni al centro di un processo di rilancio sociale, culturale e turistico del territorio, attraverso numerose attività e servizi che vanno dalla gestione della mensa dell’asilo alla manutenzione del verde, dalla pulizia degli edifici pubblici al servizio di pasti a domicilio per gli anziani, fino alla riapertura dello storico albergo Mirasole. A partire dal nuovo anno, ai

Cooperative di comunità: modello di innovazione sociale Mercoledì 7 novembre, alle ore 20.30 presso il Teatro Forzenigo di Villa d’Ogna, all'interno del ciclo di incontri «Molte

L'idea Dei ragazzi poco più che ventenni della Coop I Raìs (Radici) originari di Dossena

5 mila euro già stanziati come premio di nascita – che saranno investiti per tutte le azioni volte a consolidare ancor di più il sistema della Cooperativa – si aggiungeranno 2 mila euro all'anno, per tre anni, al fine di sostenere le spese di gestione e di consulenza. Ma non finisce qui, previsto dal bando anche un ulteriore finanziamento a tasso agevolato di 30.000 euro, che sarà presumibilmente utilizzato per sostenere l'apertura di nuove strutture e attività. «Siamo felici per il riconoscimento ricevuto – ha spiegato Lidia Alcaini, la presidente della cooperativa I Raìs di Dossena, che attualmente conta una decina di membri, tutti poco più che ventenni –. Si tratta di un premio di nascita di cui avevamo davvero bisogno, unito ad un sostegno per tre anni in rimborso di spese di servizi svolti da Coesi. Abitiamo un piccolo paese con grandi idee ma che spesso faticano a trovare realizzazione perché bloccate dal limite economico e questo piccolo riconoscimento è l'occasione per sviluppare i nostri progetti».

Vista panoramica su Dossena FOTO MARIO ROTA

Riapre la tra oria alpina «Tra calcio e business» Il proge o è de «I Raìs» A lezione con Atalanta Il proge o Dopo la riapertura del ristorante albergo, un nuovo proge o della coop di comunità DOSSENA Dopo la riapertura dell'Albergo – Ristorante Mirasole lo scorso anno, i giovani membri della Coopera va di Comunità I Raìs ripartono ora verso una nuova straordinaria avventura. La Tra oria Alpina, lo storico locale di Dossena situato nella centrale Via Rigoli e fondato da Bortolo Micheli durante gli anni '50 del '900, riaprirà ufficialmente i ba en Sabato 12 gennaio. Da sempre considerato uno dei luoghi di incontro predile dalla comunità di Dossena, il Bar- Tra oria rientrerà in funzione so o una nuova e giovane veste, ma sempre mantenendo le sue

Mirasole tradizionali cara eris che: una graziosa osteria pica in completo s le rus co, pietanze locali cucinate con ingredien di prima qualità e un ampio salone adibito a ristorante che accoglierà anche una ricercata

collezione di utensili, ogge e strumen della tradizione contadina, nonché, alcuni quadri originali di proprietà della famiglia. Punto strategico e crocevia di visitatori e turis , durante i decenni, la Tra oria è passata a raverso diverse ges oni: dal figlio del fondatore, anch'egli Bortolo ad altri vari affi uari, passando poi dal 1999 al 2014 di nuovo so o la guida della famiglia Micheli con Maria e Pinuccia. Il menù proposto sarà caratterizzato dai più ama pia della tradizione bergamasca, sapori semplici ma allo stesso tempo ricerca ; protagonis , ancora una volta, i prodo a KM 0 provenien dai produttori e dalle aziende agricole del territorio. Sabato alle 16.00 si terrà l'inaugurazione seguita da un ricco buffet.

A ualità Incontri con IMI Berg per approfondire il tema economico nel mondo del calcio BERGAMO Un ciclo di lezioni organizzate con Atalanta per approfondire gli aspetti economici del mondo del calcio. Tre lezioni aperte al pubblico con professionisti di primo livello dell’ambito giuridico-economico in ambito sportivo. Mercoledì 16 gennaio alle 10.55 nel teatro della Scuola Imiberg di Bergamo prenderà il via un ciclo di lezioni organizzato dalla scuola con Atalanta per iniziare ad approfondire alcuni aspetti economici legati al mondo del calcio. Un’occasione per dialogare con professionisti di primo livello e vedere l’applicazione nel mondo del

Calciatori dell'Atalanta pallone delle materie di studio giuridico-economiche. Le lezioni sono state ideate per gli studenti del Liceo scientifico sportivo e dell’Istituto tecnico economico Imiberg, ma sono aperte a chiunque interessato

(iscrizione eventbrite.it). 16 gennaio 2019, ore 10.55, si terrà il primo incontro: Cosa vende una squadra di calcio? Il marketing di Atalanta dall’interno con Romano Zanforlin, direttore marketing Atalanta. Introduce prof. Alessia Grossi. Il 28 gennaio 2019, ore 10.55, si terrà invece l'incontro: Giocare a calcio è un lavoro? Tra sconosciuti, promesse e campioni: reclutare e gestire giocatoricon Maurizio Costanzi, responsabile del settore giovanile Atalanta. Introduce prof. Emanuele Brognoli. Chiuderà il 5 febbraio 2019, ore 10.55, La violenza negli stadi. Tra giustizia ordinaria e sportiva, business degli impianti ed esperienze di altri Paesi con Piero Calabrò, Coordinatore della Commissione di Studio Rischi del Calcio e del progetto legalità della FIGC. Introduce prof. Simone Bergamini.


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UOMINI, STORIE E PROGETTI

Studen e spor vi, SOT premia i migliori Cultura e tradizioni. Il Comune di Sant'Omobono Terme ha premiato gli spor vi che si sono dis n nel corso del 2018. E sono sta premia gli studen meritevoli del paese con 21 borse di studio: stanzia 4 mila euro MARCO LOCATELLI SANT'OMOBONO TERME L'infermiere più veloce del mondo Raffaello Baitelli, la giovanissima ginnasta 13enne Francesca Buffoni e l'associazione di pesca sportiva. Questi i tre i protagonisti delle premiazioni avvenute il 4 gennaio presso la sala consiliare del municipio di Sant'Omobono Terme. Il Comune ha infatti premiato gli sportivi di S.Omobono Terme che si sono distinti nel corso del 2018. Sempre durante la stessa serata, premiati anche gli studenti più meritevoli del paese con 21 borse di studio per un valore complessivo di 4 mila euro. Un 2018 da incorniciare per il concorde valdimagnino Raffaello Baitelli. Il 51enne infermiere di Selino Alto portacolori dell'Atletica Valle Imagna ha conquistato ben due medaglie d'oro: una nel Pentathlon Master 50 ai Campionati Italiani Indoor Master di Ancona, tenutisi dal 23 al 25 febbraio, e un'altra ai Campionati Italiani Master di prove multiple ad Arezzo del 2-3 giugno dove ha trionfato nel decathlon catego-

ria M50 (50-54 anni). A livello regionale, titolo indoor M50 nei 60 ostacoli e nei 60 metri piani. Premio anche per la giovanissima Francesca Buffoni (per lei anche la borsa di studio), 13 anni, che ha conquistato il primo posto al campionato regionale 2018 di ginnastica ritmica con cerchio e corpo libero. La terza targa è invece collettiva, ed è andata all'Associazione Sportiva Dilettantistica Valle Imagna con Scuola Pesca per il terzo posto al Campionato del Mondo 2018 per club di pesca alla trota in torrente con esche naturali. «Come Amministrazione Comunale – spiega il vice sindaco di S.Omobono Terme Giovanni Bottani – avremmo voluto premiare tutti gli sportivi nostri concittadini, ai quali va il nostro plauso e incoraggiamento ma, essendo la platea di beneficiari così numerosa, si è scelto di selezionare esclusivamente le eccellenze, con la speranza che ciò possa contribuire ad alimentare in tutti gli altri sportivi nuovi stimoli finalizzati ad un continuo miglioramento delle proprie performance».

Per quanto riguarda le borse di studio, premio da 100 euro agli studenti diplomatisi alle medie e iscritti alle scuole superiori: Michela Rota, Daniel Rota, Erika Manzoni, Ernesto Cassotti, Caterina Bugada, Francesca Pia Buffoni, Stefano Todeschini. Borsa da 150 euro per gli alunni che frequentano le scuole superiori: Marcello Mazzoleni, Mattina Bolis, Sara Franchini, Fidel Cassotti, Grazia Cortinovis, Zineb Amzargou, Gloria Mazzoleni, Majda Sadki. 300 euro per i diplomati alle scuole superiori e iscritti all'università: Arianna Frosio, Mirco Tirloni, Alexa Bolis, Chiara Pievani, Francesco Mazzoleni. Premiato, infine, con una borsa di studio da 600 euro Dario Capelli, laureatosi in Lingue e letterature europee e panamericane con 110 e lode. «Sono stati premiati l impegno e lo sforzo che ogni giorno vengono profusi: la giornata di questi ragazzi inizia alle 5,30/6 di mattina, quando buona parte dei coetanei ancora dorme. Cerimonia ben riuscita, numerosa la presenza di famigliari e genitori», ha concluso l'assessore Luisa Frosio.

Municipio di Sant'Omobono Terme


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UOMINI, STORIE E PROGETTI

Ol grant carneal tradissional de Dosèna Cultura e tradizioni. Si rinnova l'appuntamento con le maschere, i sapori e le tradizioni di un tempo. Spe acolo diviso in sei serate in altre ante contrade del territorio. Inizia va promossa dall'Ass. Culturale I Alegher Dossena GRETA BALICCO DOSSENA Torna anche quest’anno il tanto atteso appuntamento con Ol grant carneal tradissional de Dosèna, un caratteristico evento nato con l'obiettivo di rivisitare le antiche mascherate, la musica e la recita, nelle sei contrade del territorio di Dossena, e a riportare alla luce i sapori e le tradizioni popolari di un tempo. Quello di carnevale è un motivo di allegro ritrovo rivolto sia agli abitanti della contrada e del paese, sia a tutti i forestieri che non perdono l’ occasione di visitare le località montane entrando a contatto con culture meravigliose, ma purtroppo, sempre più dimenticate. Lo spirito e lo scopo della mascherata tradizionale risulta però uno in particolare: la salvaguardia di un patrimonio artistico particolare e unico nel suo genere. Carnevale itinerante in sei serate e in sei contrade Il rito della mascherata si svolge durante sei serate, nelle quali attori e i suonatori di strumenti caratteristici della tradizione

popolare (baghèt, organèt, fisarmonica), si dilettano nella recita in dialetto bergamasco e nei canti, creando un’atmosfera suggestiva e festosa. A dare il via alla farsa è il profondo suono del corno di un personaggio singolare, una sorta di arlecchino o mago, che agitando un lungo bastone ornato di campanacci, crea il cerchio per la mascherata e, ponendo tutti a tacere, introduce i personaggi. Così come lo scorso anno, il tema della recita vedrà la messa in scena di un argomento di grande attualità come la politica, il denaro, le difficoltà dei piccoli paesi di montagna, che sempre più interferiscono e segnano le scelte della società. I temi dell' amore tra il vecchio e la vecchia, della solidità famigliare e del denaro, rimangono costanti nelle recite messe in scena dal gruppo e si mescolano con altre macro tematiche come la passione per lo sport, la tecnologia e la politica, in un mix di comicità ma anche di riflessione. Organizzato dall’Associazione Culturale I Alegher de Dossena in collaborazione con il gruppo

del carnevale, l’evento prevede due appuntamenti per ognuna delle tre serate in programma, le cui date verranno a breve pubblicate sulla pagina social del comune di Dossena e si svolgeranno presso le principali frazioni e contrade del paese: Molini,Via Carale. Gromasera, Adelvais (Ca’ di loc), Ca’ Astori e Costa Villa. «Tra coloriti dialoghi, risate e scherzi, siamo lieti di poter offrire anche quest’anno uno spettacolo all’insegna del divertimento e della tradizione popolare, volto alla condivisione delle antiche usanze e alla riscoperta della cultura dossenese. Augurandoci di potervi regalare una serata diversa, unica e speciale, vi invitiamo tutti numerosi», è stato il commento di Piero Zani, uno dei membri dell’associazione culturale I Alegher de Dossena. Carnevale di Dossena A febbraio torna la chiamata di marzo: tradizione locale Sempre a Dossena, il prossimo 28 febbraio dalle ore 20 si terrà La chiamata di Marzo, un’altra rilevante tradizione locale durante la quale, all’imbrunire del

giorno, un numeroso gruppo di abitanti del paese, saluterà l’arrivo del mese di marzo e della bella stagione. Suonando dei grossi campanacci e delle nacchere, il cor-

teo attraverserà il paese tra le svariate e, talvolta distanti, contrade. L’immancabile rito, promosso ogni anno da Piero Zani e dalla moglie Liliana si ripeterà anche il 31 Marzo

con la conseguente Cacciata di Marzo. Al termine della sfilata, musica e festa in compagnia, con gli strumenti della tradizione bergamasca.


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TEMI, STORIE E PERSONAGGI

Orto botanico: un tesoro tu o da scoprire I da . Nel 2018 oltre 65.000 i visitatori, 143 appuntamen , 7.000 studen coinvol : l’Orto Botanico di Bergamo fa il punto sulle a vità svolte durante l'anno e guarda al 2019 puntando sull’incontro tra botanica, storia e arte BERGAMO È stato un anno straordinario per l’Orto botanico di Bergamo e tante sono le iniziative in programma per il 2019. Con un obiettivo: far conoscere sempre di più a grandi e piccini, a esperti e neofiti, le meraviglie dell’universo green colmando il gap tra uomo e natura e dando il giusto riconoscimento alla biodiversità. Nel 2018 stati proposti al pubblico ben 143 appuntamenti tra corsi, visite guidate, conferenze, laboratori, attività ludiche, teatrali, musicali. Proposte che hanno suscitato l’interesse dei ben 65.000 visitatori delle 3 sezioni espositive dell’Orto botanico (Astino, Città Alta e Sala Viscontea), di cui quasi 7.000 studenti. E proprio per rafforzare sempre più il rapporto con i giovani, sono stati attivati progetti di tirocinio, di alternanza, di Dote Comune e di volontariato oltre ad alcuni progetti speciali come MateOrto, percorso matematico-botanico con il Centro MateMatita dell’Università agli Studi di Milano e un progetto di inserimento lavorativo in convenzione con il Comune di

Stezzano. Inoltre, è in corso di approvazione la convenzione con il CSE per l’autismo per un progetto di prevenzione dalle infestazioni degli erbari e per la manutenzione dell’Orto Botanico. Con i suoi servizi educativi, l’Orto ha coinvolto 6.942 studenti delle scuole di Bergamo, Brescia, Mantova, Milano, Sondrio, ha seguito 10 progetti di formazione dal Nido al Liceo e ha formato i Ludotecari della città per una migliore fruizione del patrimonio presente nei parchi cittadini. Con l’Associazione Amici dell’Orto Botanico sviluppa numerose iniziative come corsi di agricoltura biologica o di coltivazioni biointensive, visite guidate ed esperienze conoscitive. Inoltre, nel biennio 2017 – 2018 ha partecipato al progetto Orti Scolastici coinvolgendo 1.068 alunni in attività educative scolastiche. Inoltre, l’Orto botanico di Bergamo è l’unico partner italiano del progetto europeo BigPicnic, focalizzato sulla sicurezza alimentare e la ricerca e l’innovazione responsabili. L’Orto bergamasco è ben connesso in una fitta rete di relazioni non solo in Europa ma anche in casa: solo

nel 2018, infatti, ha collaborato con più di 60 realtà tra progetti, manifestazioni, percorsi e azioni con obiettivi comuni. Un numero che dimostra la rilevanza di un luogo come questo per la società. Così ecco qualche anticipazione sulle iniziative previste per il nuovo anno. La natura incontrerà l’arte con il ciclo Paesaggi dipinti: una serie di sei incontri per indagare l’evoluzione del paesaggio tra storia, botanica e arte. Il corso è organizzato da Orto Botanico, Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Bergamo, Centro di Ateneo di Arti Visive dell'Università degli Studi di Bergamo, in collaborazione con Rete Orti Botanici Lombardia, Ufficio Scolastico per la Lombardia, Ass.Amici dell'Orto Botanico e vede per ogni incontro la partecipazione di uno storico, un botanico e uno storico dell’arte. Dopo il successo del primo incontro tenutosi lo scorso dicembre con circa 200 partecipanti, il prossimo appuntamento, in programma giovedì 24 gennaio presso l’Auditorium di piazza della Libertà a Bergamo, sarà dedicato a Il paesaggio svelato. XV secolo.

Orto botanico di Bergamo


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TEMI, STORIE E PERSONAGGI

Escursioni in montagna per trapianta Sociale. Tornano le escursioni in montagna per i trapianta che vogliono migliorare il proprio benessere mentale e fisico in compagnia dell’esperto del CAI sezione di Bergamo Silvio Calvi, trapiantato di fegato BERGAMO Torna nel 2019 il progetto A spasso con Luisa con nuove escursioni in montagna per i trapiantati che vogliono migliorare il proprio benessere mentale e fisico, in compagnia dell’esperto del CAI di Bergamo, Silvio Calvi, trapiantato di fegato. Sono 8 le facili escursioni in programma, una ogni due settimane, nelle domeniche dal 31 marzo al 30 giugno. L’iniziativa, giunta quest’anno alla sua quinta edizione, è dedicata a Luisa Savoldelli, trapiantata di fegato e grande appassionata di montagna. Si inizia con il rifugio Parafulmine, per poi passare al rifugio Magnolini, e poi ancora al monte Poieto, al rifugio Capanna 2000, al rifugio Giampace, alla Baita Cardeto e al rifugio Curò. L’ultima escursione sarà sulle Dolomiti Bellunesi, il weekend del 29 e 30 giugno, al rifugio Tissi. Per iscriversi basta compilare il form di adesione disponibile ai CUP di Torre 4, Torre 5 e Torre 6 dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e sul sito web dell’ASST Papa Giovanni XXIII e restituirlo al Sig. Gianni Alfieri da lunedì a giovedì dalle 8 alle

12 al quarto piano della torre 4 (Segreteria A), oppure inviarlo compilato a mezzo e-mail a silviocalvi@tin.it o a giannyalfieri@hotmail.it. L’iscrizione è aperta ai trapiantati, che possono impegnarsi a partecipare a tutte le escursioni oppure in maniera saltuaria, ma anche ai loro familiari e amici e agli operatori della ASST Papa Giovanni XXIII. La partecipazione è gratuita. Sono escluse le spese di trasporto. I trapiantati dovranno poi seguire, con tempi e modalità indicate dal Centro di Medicina dello Sport del Papa Giovanni, le verifiche necessarie ad accertare l’idoneità all’attività sportiva e a valutare il miglioramento del proprio stato di salute grazie all’attività sportiva. La valutazione dello stato psicofisico è invece affidato alla Psicologia del Papa Giovanni XXIII. Il progetto fa parte infatti del protocollo di ricerca Trapianto e adesso sport promosso dal Ministero della Salute e dal Centro Nazionale Trapianti, in collaborazione con l’Istituto Superiore di sanità e con le associazioni dei pazienti trapiantati, dove il Centro di Medicina

dello Sport del Papa Giovanni XXIII è stato identificato come centro di riferimento per la Regione. Scopo dello studio è proprio quello di capire se la pratica costante di certi esercizi e determinati programmi di allenamento possano essere considerati delle vere e proprie terapie, capaci di tenere sotto controllo lo sviluppo del grasso corporeo e di favorire la ripresa psico-fisica del paziente trapiantato, con effetti positivi sulla sopravvivenza dell’organo. «Lo scorso anno ha visto la partecipazione di una ventina di trapiantati, che hanno portato a termine con gioia e soddisfazione le escursioni sulle montagne bergamasche – ha commentato Mariangelo Cossolini, responsabile del Coordinamento prelievo e trapianto dell’ASST Papa Giovanni XXIII –. I dati dello studio nazionale su sport e trapianti, per il quale siamo referenti regionali, dimostrano che l'attività sportiva dei trapiantati non solo è possibile ma anche auspicabile. E’ dimostrato che fare sport migliora la salute e allunga il periodo di buon funzionamento dell'organo trapiantato».

A spasso con Luisa: escursioni in montagna per trapiantati

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ANALISI, COMMENTI E LETTERE


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ANALISI, COMMENTI E LETTERE Il commento

Ti dico quello che penso in una manciata di cara eri ENRICO TIRONI STUDENTE IULM n nuovo anno è iniziato. Punto a capo o nuovo capitolo. Se la vita funzionasse come un romanzo più o meno la strada sarebbe questa. La prima domanda che dovremmo porci è come in tolare questo nuovo capitolo. Ho smesso di cercare grandi verità o summe sulla vita e mi lascio alla quo dianità, ma “vivere in 365 parole” mi sembrava un tolo piu osto disperato. Avrei potuto optare per “guardando il bicchiere mezzo pieno”, ma le metafore sono così abusate e storpiate che spesso nemmeno noi riusciamo più a dargli un senso. Ho quindi ragionato sul fa o che siamo un po’ tu dei guerrieri a modo nostro; ci alziamo con i nostri pensieri e spesso me amo la testa sul cuscino con un nuovo scompar mento alla voce “ques oni in sospeso”. Per questo mo vo ho cercato di testare la salubrità mentale di una società ai tempi degli sfoghi su Instagram. Mi sembrava meno anacronis co e nostalgico o “illusorio”, elemento su cui avremo modo di diba ere. Ad oggi esistono quelle che io definisco le “app guaritrici”, sono una sorta di life-coach che prome ono di raggiungere il controllo su te stesso a raverso la meditazione o quelle tecniche di biofeedback (così le chiamano e penso che l’unica traduzione che possa essere effe uata è analisi biologica dell’individuo), che aiuterebbero a trovare un equilibrio almeno fin quando non si scarica la ba eri e…. al diavolo tu a la tranquillità vorres picchiare qualcuno con la powerbank (caricatore). Ogni tanto adoro essere definito un sognatore ad occhi aper e non mi offenderei se qualcuno mi definisse illuso. Farò anche una rivelazione, sono una persona che quando si pone degli obie vi difficilmente riesce a scostarsi dalla strada maestra e percepisce un fallimento come una montagna che crolla addosso. Ho provato ad u lizzare qualche strumento tecnologico per andare contro a questa mia tendenza. Quando però mi fermo e mi guardo, nelle mie piccole difficoltà quo diane, nelle mie cara eris che, nei miei pregi e nelle mie imperfezioni, una cosa che mi impegno a portare a termine è osservarmi allo specchio per dirmi che nonostante tu o non vorrei essere nessun altro se non me stesso. All’improvviso le montagne e le insicurezze sembrano per qualche secondo più basse. Si tra a molto spesso di un armis zio più che di una pace. Una lo a che nessuno strumento alterna vo può surclassare in quanto si scopre che tu o quello di cui si ha bisogno è insito in noi. Le frasi da Baci Perugina ci ricordano che la bellezza è uno stato mentale e ciascuno di noi sa, in cuor suo, quanto sia fa cosa e irta di pericoli la strada per la pacifica convivenza con sé stessi. Se non fosse così non spenderemmo milioni di euro per alimentare Amazon nella produzione di libri da toli acca van come “L’Arte di prendersi cura di sé” (che tra l’altro sto osservando tristemente sul mio comodino so o una pila di altri libri mai le ). Ogni tanto è curioso scorrere tra la lista dei prodo vendu da questa pia aforma per rendersi conto di quanto l’umanità si sia rincoglionita. Inves amo sulle tecnologie e il know how per poi produrre libri su come disintossicarsi dalle stesse; ci convinciamo che potremmo vivere se mane senza un telefonino, ma se poi usciamo di casa e ci si scarica il cellulare come avvisiamo che il treno è in ritardo? Come ordiniamo il pranzo su Deliveroo? Come ascol amo la musica su Spo fy? Come rispondiamo all’ulmo match con l’ipote co ragazzo/a perfe a su Tinder? Il mio docente di neuropsicologia definirebbe tu o questo come know out ovvero capacità di auto-amputarsi funzioni per delegarle ad altri o, in questo caso, ad un’app. In cosa ci dis ngueremmo da un uomo primi vo secondo questa visione? In nulla, se non abbiamo a disposizione i nostri strumen . Abbiamo delegato il ricordare, incasellato i sen men , organizzato i pas ed anche definito i sen men . Vi rendete conto? Ci definiamo così socievoli da dover ricorrere ad un’app per trovare un partner. I miei amici sorridono quanto dico di essere molto adorniano. Adorno era un filosofo tedesco dello scorso secolo che si era schierato contro la società della riproducibilità tecnica definendola come una bru a copia di una cultura elitaria. Essere adorniani oggi è pra camente impossibile tu avia, o si decide

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di vivere come Pietro de o l’Eremità che ha lasciato la civiltà per vivere su una montagna, e questo non lo farei mai, oppure possiamo essere un po’ più benjaminiani e dire che dopo tu o la società ce la facciamo andare bene così com’è. In questo clima da pseudo-matrix, abbiamo portato questo processo di estroflessione del nostro Io verso un qualcosa di esterno al nostro vero Sé; vaghiamo in con nuazione nell’ansia di non riuscire a colmare la distanza che intercorre tra un Io ideale e un Io reale. L’estroflessione veniva definita già nel mondo dell’arte da John Berger in “Ques one di sguardi”, saggio del 1972 che discute sull’arte richiamando in gioco il tema della rappresenta vità e iden ficazione umana, anche a raverso il senso profondo della bellezza. Trasponendo questo conce o in chiave moderna ecco spiegata una delle cara eris che dei social media. Re per modo di dire, nastro isolante alla prova dei fa . La vera cosa che mi stupisce, in questo mondo che si offre sempre di più all’apertura, è come in realtà noi s amo inibendo questa capacità di avere una coscienza cri ca di noi stessi e degli altri, dando sempre più importanza ai commen altrui piu osto che confidare nelle nostre capacità. L’amico sembra essere idealizzato come l’ancora che deve sempre avere voce in capitolo su tu o e questo è stato il grande beneficio dei social fino a quando non si è raggiunto un punto di ro ura. Questo punto è stato oltrepassato nel momento in cui i social hanno dato libero arbitrio a orde di frustra che non soddisfa della propria vita si sono sen in dovere di commentare a ritmo di cara eri e di ruggi da tas era le azioni altrui. Questo processo è noto a tu , ma sapete quanto possa inficiare sull’autos ma di una persona? La logica che so ostà alla sopravvivenza degli haters (cosidde disseminatori d’odio) è dire amente proporzionale, o quasi, al numero di seguaci che si hanno. Se si è ricchi, belli e famosi ci si merita la propria dose di odio come fosse la tredicesima. Il mondo è sempre stato pieno d’invidia, ma ora mi rivolgo a voi le ori: quanto vi sen te legi ma ad avanzare un giudizio su una persona che nemmeno conoscete? Trasponiamolo nella vita reale; se incontraste una persona nei camerini di un negozio, avreste il coraggio di insultarla perché lontana dai vostri canoni di bellezza? Non penso. Io non annovero orde di follower, amo condividere le mie passioni che spesso sono un po’ di nicchia rispe o agli standard delle persone della mia età. Da poco tempo a questa parte ho deciso di cancellare tu e le mie foto su Instagram. L’ho fa o per un semplice mo vo, mi sen vo giudicato per quello che sono piuttosto che per quello che posso offrire. Fate a enzione, non sto dicendo di non piacermi, ma che semplicemente pensavo che la gente si me esse a ragionare con dei bias (errori e automa smi) per cui giudicassero prima l’involucro e poi il contenuto. Questo è un automa smo che secondo me ha molto a che vedere con le abitudini scatenate da quei social che tolgono sempre più spazio alle parole. Si vive nell’o ca di un perenne mostrare e, per me, a lungo andare, quest’abitudine è diventata soffocante. Proprio qualche giorno fa, e questo vi dice molto sulla caratura degli editori che ci sono in circolazione, ha iniziato a seguirmi su Instagram il dire ore di Style, l’inserto del Corriere della Sera focalizzato sulla moda. Io ero felicissimo ed ero anche intenzionato a scrivergli per verificare se prendessero stagis o per fare anche solo due chiacchiere. Qualche giorno dopo lo cerco tra i miei conta e scopro che aveva smesso di seguirmi. In quel momento mi resi conto di una cosa: probabilmente aveva a uato un semplice follow x follow per cui si aspe ava che lo iniziassi a seguire per aumentare la visibilità del suo profilo, ma allo stesso tempo mi resi conto che probabilmente la causa poteva anche essere un’altra. Vagliando i contenu della sua pagina si poteva arrivare ad una sua descrizione: editore gasato che non pubblica altro che i suoi successi. Gli editori, quelli bravi, dedicano una percentuale delle proprie pagine alla sponsorizzazione della testata per cui lavorano, sopra u o in prossimità delle date d’uscita delle riviste; per il resto si lasciano a contenu di altro genere, ma comunque in linea con il mondo da cui provengono che, nei casi da me osserva , non è di certo quello del giardinaggio per intenderci. Avendo da poco eliminato mol contenu dal mio profilo, la domanda che mi sono posto è se mi stessi rappresen-

tando come una persona di scarso spessore o con poco da dire. In quel momento capii quanto avevo legato la mia vita ad uno stupidissimo book di fotografie. Mi rifiutavo di pensare di poter essere giudicato in modo così bidimensionale e la cosa mi fece ancora più infuriare se associavo questo comportamento a persone che conoscevo dire amente. In questo momento l’Adorno incazzato che era in me ha deciso di andare contro corrente, prome endosi, almeno per questo momento, di dedicare il suo tempo “social” solo ed esclusivamente a ciò che aveva piacere di condividere. Ciò non contemplava niente che avesse a che vedere con sé stesso. Ho deciso di me ere i miei occhi al servizio del VERO mondo e di come esso potesse essere fa o conoscere a persone che ormai il mondo lo vivono solo a raverso lo schermo. Prossimamente, se doveste passare sul mio profilo (mr. ron), troverete solo ciò che di bello io documento del mondo e non un set di san ni che mi rappresentano. Mi vivrò il mondo offline per punire quello online. La verità è che siamo tu rives di un falso buonismo, ma alla fine siamo sempre biologicamente porta a comportarci nello stesso modo. Visto e considerato che nella vita non penso farò mai il blogger, ormai se ne trovano come i mandarini al supermercato, non sono tenuto ad arrampicarmi su un albero per la foto del giorno, non mi sento in dovere di condividere quello che compro (lo trovo di ca vo gusto), ma sopra u o non darò ad una pia aforma con dei like, o agli altri, il compito di decidere chi sono e come devo guardarmi. Come avrete potuto capire, l’ar colo di questo mese non è una disquisizione su Lucio Dalla ne tantomeno un’intervista a qualche illustre responsabile di una casa di moda; ci sarà modo anche di parlare di quello come ho fa o in passato, ma ora vi lascio con questo nuovo augurio per il 2019. Vi auguro un anno più sociale e meno social, un anno più vissuto e meno postato, un anno a ritmo di ba e non di cche i, un anno concreto e non touch, un anno affascinante e non bello. Un anno che si avvicina al trentennale della caduta del Muro di Berlino deve essere celebrato come un anno in cui anche i muri in noi possano cadere. Siate sempre curiosi, scrutate le persone parlandoci e non guardatele con superficialità perché, come mi piace ripetere, un giudizio è sempre migliore di un pregiudizio. Questo ce lo insegna Guillermo del Toro nel suo film premio Oscar: “La forma dell’acqua”. L’amore tra una bella e una bes a è come un apostrofo rosa che suggella la seguente frase: “Incapace di percepire la tua forma, ritrovo ovunque intorno a me. La tua presenza mi riempie gli occhi con il tuo amore, e commuove il mio cuore, perché sei ovunque.”

CONTINUA DALLA PRIMA creerà una consistente categoria sociale a libro paga del governo, senza nemmeno la fa ca del lavoro. Ho sempre avversato i lavori socialmente uƟli sopra u o per la difficoltà obie va di organizzare le squadre lavoro. Ma, visto che si me ono pesantemente entrambe le mani e anche i piedi nell’organizzazione di un nuovo sistema invece di farli stare a casa ques beneficiari del provvedimento (che possono dire no tre volte prima di perdere i diri ) perché non li des niamo alla tutela dell’ambiente, al recupero dei sen eri, alla pulizia di fiumi e torren e via dicendo evitando di offrire l’occasione di una retribuzione da aggiungere a qualche lavoro in nero? Sull’argomento è intervenuto anche Papa Francesco che parlando di fronte ad oltre 3500 operai dell’ilva ha precisato: «Dev’essere chiaro che l’obie vo vero da raggiungere non è il reddito per tuƫ, ma il lavoro per tuƫ! Perché senza lavoro, senza lavoro per tu non ci sarà dignità per tu ». Tornando sull’accesso delle imprese al credito, come sopra evidenziato, oserei affermare che il compito delle nostre is tuzioni è quello di garan re un’accesso al credito alle aziende in maniera equa e dire a ciò che purtroppo oggi non avviene. Le aziende soffrono i comportamen delle banche che non erogano credito trincerandosi dietro i parametri della Bce. Se per le aziende italiane ques parametri sono deleteri e non perme ono loro l’accesso al credito si necessita che qualche poli co si faccia carico di andare a Bruxelles e far capire che così per l’Italia non va bene che occorre cambiare ques parametri. Diversamente avremo sempre più deficit e sempre meno inves men . Ricordiamoci solo una poli ca di inves men forte può rilanciare la nostra economia e il consumo. Diversamente saranno ancora anni di lacrime e sangue per le aziende. Risposte e commen . Per inviare risposte o commen alle nostre rubriche scrivi a: intervalli.redazione@gmail.com o telefona allo 035.545100


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Whistleblowing: segnalazioni di condo e illecite MARCELLO RAZZINO CONSULENTE DEL LAVORO

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l whistleblowing è un is tuto di origine anglosassone, finalizzato a regolamentare e facilitare il processo di segnalazione di illeci , o di altre irregolarità, di cui un dipendente sia venuto a conoscenza. Ne parliamo con Marcello Razzino, Consulente del Lavoro, socio dello Studio Associato Lavoro e Previdenza, con uffici a Bergamo e Casazza. Ci può spiegare cosa si intende con l’espressione whistleblowing? Con il termine whistleblowing si vuole definire una segnalazione effe uata da un dipendente, il cosidde o whistleblower, di un fa o illecito di cui sia venuto a conoscenza nel corso dello svolgimento del rapporto di lavoro. Questo is tuto è stato introdo o nel nostro ordinamento dalla Legge n. 179/2017, entrata in vigore il 29 dicembre 2017, la quale consolida la disciplina già esistente nel se ore pubblico e in quello privato in tema di segnalazione di fa illeci , rafforzando gli strumen a tutela dei segnalan . Quali sono le principali finalità di questo is tuto? Le finalità dell’is tuto, perseguite a raverso la predisposizione, all’interno della stru ura organizza va dell’ente, di adegua canali di segnalazione e protezione, sono essenzialmente due: facilitare la segnalazione, e la conseguente eliminazione di condo e illecite, ed evitare che il segnalatore possa essere des natario, successivamente, di condo e ritorsive o discriminatorie poste in essere da parte del datore di lavoro o dei suoi collaboratori. Qual è la tutela garan ta al dipendente che effe ua una segnalazione? In primo luogo, sussiste il divieto di rivelare l’iden tà del segnalante, al fine di tutelarne la riservatezza. In secondo luogo, la

Legge vieta espressamente che il datore di lavoro possa porre in essere a ritorsivi e discriminatori, sia dire che indire , nei confron del dipendente segnalante, per mo vi collega alla se gnalazione effe uata. Per questa ragione, sono considera nulli: il licenziamento discriminatorio o ritorsivo, il demansionamento, il trasferimento e qualsiasi altra misura ritorsiva nei confron del segnalante. Nel caso in cui siano ado ate tali misure discriminatorie, il sogge o segnalante, o l’organizzazione sindacale che lo rappresenta, possono presentare denuncia all’Ispe orato Nazionale del Lavoro. In questo caso, spe a al datore di lavoro l’onere di dimostrare che le misure ado ate sono fondate da ragioni estranee alla segnalazione e, in caso di licenziamento ritorsivo, al dipendente è garan to il diri o alla reintegrazione nel posto di lavoro e al risarcimento del danno. A chi deve essere presentata la segnalazione? Quali cara eris che deve avere? La segnalazione effe uata dal dipendente deve essere circostanziata e fondata su elemen precisi e concordan , con l’indicazione specifica degli elemen a supporto della segnalazione stessa. Per quanto concerne i sogge des natari della segnalazione, occorre fare una dis nzione. Con riferimento al se ore privato, il des natario è l’Organismo di Vigilanza, cos tuito per sorvegliare sul corre o funzionamento e sull’osservanza dei modelli di prevenzione dei rea , e dotato di autonomi poteri di inizia va e controllo. Nel se ore pubblico, invece, le segnalazioni devono essere presentate all’Autorità Nazionale An corruzione (ANAC). È prevista qualche limitazione circa le no zie che possono essere divulgate dal dipendente? Al fine di offrire una maggiore tutela ai lavoratori segnalan , la Legge n. 179/2017 ha introdo o alcune ipotesi di giusta causa di violazione dell’obbligo di segreto professionale. È previsto, infa , costanza di rapporto, è legi mato a divulgare le no zie coperte da segreto d’ufficio e da segreto professionale, e no zie a nen

che il dipendente, venuto a conoscenza di un fa o illecito in costanza di rapporto, è legi mato a divulgare le no zie coperte da segreto d’ufficio e da segreto professionale, e no zie a nen all’organizzazione e ai metodi di produzione dell’impresa. La giusta causa opera come discriminante, quindi nell’ipotesi in cui vi sia un interesse preminente rispe o al segreto, ossia l’eliminazione dell’illecito, che consente tale rivelazione. Diversamente, cos tuisce violazione dell’obbligo di segreto professionale, e quindi reato, la rivelazione effe uata con modalità ecceden rispe o alle finalità di eliminazione dell’illecito. Ci potrebbe fornire alcuni da sta s ci circa l’u lizzo del whistleblowing in Italia? Certamente. In base a un rapporto del 2018 effe uato dall’ANAC sul whistleblowing nella Pubblica Amministrazione e nelle aziende private, è stata registrata una decisa crescita del numero di segnalazioni. Infa , da gennaio a maggio 2018, i fascicoli aper dall’ANAC sono sta 334, nell’intero anno 2017 sono sta 364, nel 2016 son sta 174 e nel 2015 sono sta 125. I casi più segnala dai dipenden sono sta : le irregolarità nell’esecuzione del contra o, le violazioni del codice di comportamento dei dipenden , le irregolarità nello svolgimento di procedimen amministra vi e le denunce di mobbing. Infine, un ulteriore dato che emerge dal rapporto riguarda le cara eris che dei soggetsegnalan : si tra a nella maggior parte dei casi (56,3%) di dipenden pubblici, prevalentemente occupa negli En Locali; le segnalazioni provengono inoltre dal Sud e dalle Isole nel 42,8% dei casi, dal Nord per il 32,35% e dal Centro per il 21,8%. Si segnala qualche cri cità circa l’u lizzo di questo strumento? Purtroppo sì. All’interno del rapporto precedentemente citato, l’ANAC rileva anche alcune cri cità, quali la scarsa fiducia nell’is tuto del whistleblowing, la scarsa qualità delle segnalazioni e, in alcuni casi, l’u lizzo improprio dell’is tuto, con segnalazioni riferite a materie non di competenza. Come può essere valutato, secondo lei, questo aumento del numero di segnalazioni? Personalmente ritengo che, nonostante persistano ancora diverse cri cità nell’u lizzo di questo strumento, l’aumento del numero di segnalazioni sia un segnale posi vo, che denota una maggiore a enzione e consapevolezza da parte dei dipenden , anche e sopra u o alla luce di maggiore senso di protezione offerto dalla Legge.

L'analisi

Consorzi vi vinicoli: decreto a ua vo 18/7/18 Novità, adempimen e suggerimen ENRICO TIRONI STUDENTE IULM

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questo il tolo dell’interessante, tempes vo ed importante CONVEGNO che ci è stato segnalato, e che interessa dire amente e principalmente tu i CONSORZI VITIVINICOLI a livello nazionale. L’importante evento è stato organizzato – so o l’egida di U.GI.VI. (UNIONE GIURISTI DELLA VITE E DEL VINO) – da cinque Avvoca che hanno il loro Studio in varie province della Lombardia (vedi locandina pubblicata), e con il patrocinio della 61^ FIERA REGIONALE DI LONATO DEL GARDA e del COMUNE DI LONATO (BS). L’interesse giuridico so eso all’inizia va ha determinato l’obbligata richiesta dell’accredito all’ORDINE AVVOCATI DI BRESCIA, ai fini della Formazione Con nua degli Avvoca . Il convegno si svolgerà venerdì 18 gennaio 2018, ore 18.00, presso la pres giosa “Sala CelesƟ”, sede del Consiglio Comunale di LONATO DEL GARDA (BS), in Piazza Mar ri Libertà, n. 12. Tu e cinque gli Avvoca , in ragione della loro professione e della loro appartenenza all’Associazione U.GI.VI. (quando hanno ge ato le basi per organizzare il Convegno),

avevano certamente piena consapevolezza dell’assoluta a ualità del tema, perché esso a anaglia e fa sospirare, in par colare, tu i CONSORZI VITIVINICOLI, per le problema che che essi, da qui a pochi mesi, dovranno ineludibilmente affrontare e risolvere.

dovranno adeguare i loro Statu alla novella legisla va che li riguarda dire amente.

Le ragioni che avevano determinato gli organizzatori a promuovere l’importante inizia va – che è una delle prime a livello nazionale (almeno con questo alto grado di approfondimento) scaturivano, perciò, dall’urgenza dell’argomento, poiché esso è mo vo di quo diana e grande preoccupazione per tu i CONSORZI VITIVINICOLI. Nonostante tu o ciò gli organizzatori, non immaginavano che l’evento suscitasse così tanto interesse e generasse altresì numerosissime adesioni, da parte di vari Consorzi Vi vinicoli, da operatori del se ore, Avvoca e professionis specializza in materia, che sono giunte da varie regioni d’Italia.

So o altro aspe o vi sarà la possibilità, per i partecipan al Convegno e, in par colare, per i CONSORZI VITIVINICOLI di avere indicazioni opera ve di sicuro e qualificato spessore, dal punto di vista giuridico, e ciò in quanto sia il Moderatore, Avv. Stefano DINDO, in primis, che i Relatori (Avv. Giorgio ROSSI di Bergamo – Avv. Gianfranco TRIPODI di Brescia – Avv. Filippo MORESCHI di Mantova – Avv. Giancarlo ESPOSTI di Milano – Avv. Angelo LERARIO di Milano), così come è per tu i Soci di U.GI.VI., sono davvero molto apprezza professionalmente, in quanto essi sono i pochi Avvoca in Italia che si occupano di una materia che ha delle specificità e delle difficoltà par colarissime. Il Convegno, quindi, cos tuisce necessario ed obbligato momento di approfondimento, che è anche assolutamente tempes vo, u le ed opportuno.

Tu o ciò, tes monia, quindi, l’assoluta importanza ed a ualità degli argomen che saranno affronta e tra a , addiri ura a pochissimo tempo dall’entrata in vigore delle disposizioni legisla ve: difa , vi è da evidenziare che entro pochi mesi (luglio 2019) tu i CONSORZI VITIVINICOLI

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Turismo? Ul mo appuntamento? ENRICO SARTI BERGAMO ncora il turismo al centro di questa riflessione: per l’ul ma volta? Credo che – vista l’a enzione suscitata – forse ritroveremo l’argomento quando ne affronteremo altri come, ad esempio, il delicato ed importante tema dei collegamen ferroviari tra Bergamo e provincia ed altre località. Intanto, prendo spunto dalla davvero bella ed ar colate le era, sul tema del turismo che sono state precedentemente pubblicate, che Antonio MarƟnelli ha indirizzato a chi scrive.

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Innanzitu o, vi è da evidenziare la condivisione piena di molte riflessioni (che è stata davvero molto gradita), così come il prendere a o della conoscenza di aspe che dimostrano l’a enzione e la competenza specifica del nostro le ore. Da qui, allora, colgo l’occasione per qualche ulteriore commento. Ruolo e a vità di Regione Lombardia per il turismo: bisogna essere o mis . Dopo anni in cui forse qualche Assessore di Regione Lombardia doveva consultare il vocabolario per capire il significato della parola Turismo, ora abbiamo finalmente un Assessore bergamasco, di Selvino, figlia di albergatori e campionessa di sci che si chiama Lara Magoni. Se non riuscirà lei, che conosco e apprezzo personalmente, a fare cose posi ve per il se ore, è meglio pensare anche ad eliminare l’Assessorato e des nare personale e risorse ad altri compi . Non esiste un’indicazione chiara che iden fichi un paese turis co da uno che non lo è, scrive il nostro le ore, so olineando anche il ruolo, non sempre corre o, di alcuni agriturismi che propongono le penne al salmone, come pia o d’eccellenza. In primo luogo: tu i comuni sono dichiara turis ci (vedere l’elenco di Regione Lombardia) e, in secondo luogo, diffidare da simili proposte, magari segnalando – come fa o intelligentemente in quest’occasione – non solo alla stampa, ma addiri ura

anche a tu gli En che possano essere cointeressa o che per legge hanno diri o di controllo e verifica. Rilievi condivisibili anche sul ruolo dei prepos ai vari livelli, alla ges one del turismo. A tal riguardo, mi pare di dover osservare che, talvolta, il compito sia so ovalutato, ed in altri casi sia affidato a persone non del tu o o propriamente competen in materia. Ancora, e per concludere con la le era di Antonio Mar nelli, la promozione del territorio ed il problema seconde case. Mentre il secondo punto è complesso e controverso: impegno delle amministrazioni comunali elevato e, in compenso, IMU da capogiro, sul primo ci sarebbe molto da dire. Antonio Mar nelli abita in Valle Camonica e cita inizia ve, come la passerella di Christo che ha portato più di un milione di presenze. Rispondo che gli ama confinan bresciani hanno anche mantenuto una ferrovia, come la Brescia – Iseo – Edolo, riuscendo, dopo anni difficili, e di quasi certa soppressione, a rilanciarla valorizzando le sue grandi potenzialità. Noi, invece, nella nostra provincia – di sicuro e certamente davvero poco lungimiran (o magari supini e proni a certe decisioni a uate a suo tempo, tan anni fa) –, abbiamo soppresso le ferrovie della Valle Brembana e quella della Valle Seriana e, al contempo, non abbiamo affa o supportato il proge o del Treno Blu, uno dei rari collegamen ferroviari che, in Europa, portano il treno sul lago, a raverso un parco naturale bellissimo. Prome o ai Le ori, e per primo al sig. Antonio Mar nelli, che se vi saranno le occasioni e lo spazio – in questo mensile davvero ricco di argomen interessan e, sopra u o, u li – tornerò su ques argomen quando parlerò di treni e della bergamasca. Tu avia, pur nella consapevolezza di essere franco, dire o ed anche un po’ ruvido, posso osservare e so olineare che la gran bella idea (che Fantozzi, alla sua maniera, avrebbe definito in tu ’altro modo, e che qui non scrivo perché quella frase è arcinota), di eliminare la linea delle nostre valli, se a uata in Svizzera,

avrebbe portato i promotori della stessa inizia va davanƟ al plotone di esecuzione, in senso metaforico, ben s’intende, escludendo tassa vamente qualsiasi riferimento fa uale o storico Due riflessioni ancora, e non già per ordine d’importanza. Tra i primi incarichi che dove affrontare vari tempo addietro, nel ruolo che mi era stato affidato, quale Presidente dell’Ente pubblico provinciale che opera per lo sviluppo ed il sostegno al turismo a Bergamo e nella sua provincia, mi è capitò di incontrare (unitamente ai bravissimi Collaboratori, che ringrazio ancora per la loro disponibilità, dedizione e passione), il Sindaco di un paese bergamasco, meta di un rilevante flusso di turismo religioso. Lo scopo e l’obbie vo dell’incontro era di o enere la disponibilità dell’amministrazione comunale ad un contributo modesto per concludere un’inizia va promozionale che era giunta quasi al termine, e che aveva raccolto un buon successo. La risposta del Sindaco (che, peraltro, aveva appena ricevuto un consistente finanziamento, e che si non si può non condividere, anche perchè mo vata in modo ineccepibile) fu la seguente: “fino ad oggi, a scapito dei nostri ci adini, abbiamo dovuto des nare la maggior parte delle nostre risorse economiche per creare parcheggi per autobus, servizi igienici, segnale ca, pun di ristoro ed altro. Con il finanziamento o enuto, finalmente, potremo offrire alla nostra comunità nuove e necessarie infrastru ure”. E così, concludendo (come credo che meri no i le ori e tu gli operatori commerciali della nostra provincia, cointeressa in maniera par colare nel se ore del turismo) posso affermare convintamente che: “il turismo, a Bergamo ed in provincia, deve essere voluto e sostenuto da tu e le comunità e gli En . Poi, dopo, se vi sono ques presuppos e questa reale volontà, il resto viene di conseguenza, ad effe o domino, con soddisfazioni ed orgoglio per tu ”. Risposte e commen . Per inviare risposte o commen alle nostre rubriche scrivi a: intervalli.redazione@gmail.com o telefona allo 035.545100

La Le era

Turismo: il big bang e il par to del No ANTONIO MARTINELLI L'EDITORE Egregio signor Enrico Sar a tempo la leggo a raverso le pagine di interValli anche perché la conosco come esperto del Turismo. Termine che mi accende e al quale, pur non essendo dire amente interessato, ho dedicato un po’ del mio tempo libero. Nel numero di dicembre lei tocca alcuni pun e condivido la sua versione dei fa , ma conoscendo i retroscena faccio spallucce e mi adeguo con un così è, se vi pare. E’ fin troppo logico che se la Regione pubblica dei bandi in favore di sedi di rappresentanza o di mezzi di trasporto la periferia si adegua e va all’incasso. La Regione, appunto, l’Ente territoriale alle quale la modifica dell’ar colo quinto della Cos tuzione ha a ribuito la competenza della voce turismo. In ques ul mi anni non ha brillato certo per coerenza e lungimiranza. Ha legiferato in modo pressoché approssima vo rimbalzando dai Sistemi Turis ci Locali ai DistretCommerciali (e Turis ci) lasciando sempre in sospeso la vera essenza dei proge quasi avesse fre a di girare il tes mone alle realtà territoriali che sono Provincia, Comunità Montane e singoli Comuni. E qui si concentrano i problemi. Non esiste una indicazione chiara che iden fichi un paese turis co da uno che non lo è in modo che tu si sentano autorizza ad accedere ai contribu des na a proge di sviluppo del

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se ore. Non mi è ancora chiaro perché con nuiamo a parlare di agriturismo quando, bene che vada, si tra a di agro ristorazione e meno male che si è interro a l’abitudine di proporre le penne al salmone come pia o d’eccellenza di qualche stru ura. Ormai sono certo che al termine di qualche incontro locale organizzato per riscoprire la vocazione turis ca del territorio la proposta più eclatante sia quella di realizzare un sito cui delegare la responsabilità della promozione di quel territorio. E chi lo vede? Il disco che si suona in queste occasioni mi ha portato a iden ficare alcune certezze che sinte zzo: riconoscere i paesi veramente turis ci; azzerare gli assessora al turismo dei singoli comuni e delle Comunità Montane; considerare l’incidenza del se ore turis co prima di tu o in chiave locale prima di spalmarlo su un più vasto comparto territoriale dove rischia di diventare marginale; inves re in promozione altro che sedi di rappresentanza; uscire dal cono d’ombra che i pun informa vi territoriali debbano offrire esclusivamente informazioni fredde, complete fin che si vuole, me che non entusiasmano. La promozione del territorio: io non avrei dubbi a par re da qui. Su altri mensili territoriali (e forse anche a raverso interValli) ormai sfiancato dagli a eggiamen assun anche di fronte ai resocon che evidenziavano i con nui cali di arrivi e presenze mi sono appellato al Big Bang che scuotesse gli animi e facesse riconsiderare il turismo come azione determinante dello sviluppo di un territorio. Abito in Valle Camonica e ho i piedi spesso nello acquè (tornate balneabili) del lago Sebino. Qui il Big Bang si è realizzato con la

Contenu mul mediali Usa il QR-Code per accedere ai contenu del sito internt www.inter-valli.com passerella di Christo che ha unito Mon sola alla terra ferma. Ne a endevamo 300.000 (di visitatori) ne sono arriva quasi un milione e mezzo riempiendo le stru ure alberghiere, i B&B, i facendo nascere la categoria degli affi acamere che non avendo tolo, se scoper , hanno avuto dei problemi. Se con la stessa intensità che abbiamo dedicato alla promozione di un evento di plasƟca promuovessimo San Pellegrino Terme, Zogno, Branzi, Carona, Camerata Cornello e decine di altri luoghi che conosco per la loro par colarità e bellezza, sono sicuro che un risultato posi vo lo registreremmo. E intanto che aspe amo potremmo dedicarci a trovare una parziale soluzione al problema delle seconde case o case vacanza che sono la vera car na di tornasole che iden fica la qualità e la capacità di qualche sindaco che ha avuto come confine visivo il termine temporale del suo mandato amministra vo rispe o ad una capacità e lungimiranza strategica. Il parƟto del no al turismo verrebbe a perdere consensi una volta a conta o con interven qualifican fa per a rarre visitatori, ma des na ad essere godu dai residen durante tu o l’arco degli anni. L’importante è capire quale strada intraprendere con un rischio che, impegna alla ricerca della vocazione turis ca, non ci si affidi troppo alla speranza che dall’alto qualcuno ci venga in soccorso. Risposte e commen . Per inviare risposte o commen alle nostre rubriche scrivi a: intervalli.redazione@gmail.com o telefona allo 035.545100


ANNO XII NUMERO 1 • GENNAIO 2019

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VALLI.BERGAMASCHE

EVENTI IN AGENDA VISITA GUIDATA GRATUITA MUSEO DEI TASSO E BORGO Cornello dei Tasso Ogni prima e terza domenica di o obre, novembre, dicembre. info@museodeitasso.com www.museodeitasso.com Tel. 0345/43479

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Eventi in

VISITE GUIDATE ALLE GROTTE DEL SOGNO Tu sabato e domenica di Agosto San Pellegrino Terme Le Gro e del Sogno sono state le prime Gro e valorizzate turis camente della Lombardia. Durante le visite è possibile ammirare innumerevoli esemplari di sagome scultoree e di concrezioni dai colori e forme singolari, oltre che di stala e stalagmi , formatesi con il passare dei secoli. Le visite si terranno ogni mezz'ora dalle 14:30 alle 17:30 (l'ul ma visita è prevista alle ore 17:30). Evento a pagamento Tel. 0345/21020 info@orobietourism.com www.orobietourism.com

AGENDA

VISITA GUIDATA ALLA CASA MUSEO DI ARLECCHINO Oneta (San Giovanni Bianco) Dal Mercoledì al Venerdì 14.30 -17.30 Sabato e Domenica 10 - 12; 14.30 - 17.30 info@associazioneoter.com www.associazioneoter.com Cell. 371/1465312

I TESORI DEL ROMANICO LE CHIESE DEGLI ALMENNO Fino ad O obre Lemine San Tomè. Da martedì a venerdì (10 – 12; 14.30 – 17.30). Sabato, domenica e fesƟvi (10 – 12; 14.30 – 18). San Giorgio. Da martedì a venerdì (14.30 – 17.30). Sabato, domenica e fesƟvi (10 – 12; 14.30 – 18). San Nicola. Da martedì a venerdì (14.30 – 17.30). Sabato, domenica e fesƟvi (10 – 12; 14.30 – 18). Madonna del Castello. Feriale e vigilia di festa (ore 17.30). FesƟvo (ore 19). Santa Caterina. (14.30 – 18). Da maggio ad oƩobre. info@antennaeuropeadelromanico.it Tel. 035/553205 VISITE GUIDATE ALLE GROTTE DELLE MERAVIGLIE Prima-quarta domenica del mese Zogno Visita guidata nelle prime gro e turis che d'Italia. Si raccomanda

I VINI INCONTRANO I PRODOT TI LOCALI Dal 6 al 7 o obre Branzi Sabato 6 e domenica 7 o obre a Branzi i migliori vini delle regioni italiane e i prodo gastronomici della tradizione locale si incontreranno per ricreare abbinamen gustosi in un weekend all'insegna della buona cucina. Nel corso delle due giornate sarà possibile assistere a un esposizione di moto d'epoca e ad un raduno di automobili d'epoca. Tel. 0345/71189 Cell. 320.8006811 info@prolocobranzi.com www.prolocobranzi.it

FIERA ZOOTECNICA Domenica 7 o obre Val Taleggio Alla Festa del ritorno, che celebra il ritorno delle mandrie dall’alpeggio in alta quota dove di producono i migliori formaggi, sono garan pranzi e cene piche. La giornata di domenica parte alle ore 9.00 con l’arrivo del bes ame e valutazione tecnica della giuria. www.valbrembana.eu

EXPOMARTINA Domenica 7 o obre Zogno (Piazza Mar na) Inizia va legata al tema dell’alimentazione con il coinvolgimento dei prodo e produ ori locali ed agricoli. www.zognoturismo.it GUSTANDO SELVINO Domenica 14 o obre Selvino Gustando Selvino: è un week end all’insegna dei sapori e dell’innovazione gastronomica quello che ci aspe a sabato 13 e domenica 14 o obre ,sull’Altopiano di Selvino e Avia co. Per tu e e due le giornate saranno presen sulla piazza del comune di Selvino stand del gusto con prodo a km zero e appartenen al proge o di valorizzazione dell’enogastronomia della Val Seriana e che hanno o enuto il marchio Sapori Seriani. Tel. 035/0521582 info@altopianoselvinoavia co.it www.altopianoselvinoavia co.it CONCORSO REGINA E REGINET TA DELLE VALLI Sabato 20 o obre Serina Concorso sfilata degli animali

in concorso per le vie del paese accompagna dal Corpo Bandis co di Serina, premiazione e incoronazione Regina e Regine a, intra enimento per bambini, laboratorio del casaro e mostra mercato prodo pici vallari. Organizzata dall'Associazione Manifestazioni Agricole e Zootecniche ValSerina e Comune di Serina. www.valbrembana.eu SAGRA DELLA MELA Dal 20 al 21 o obre Piazza Brembana Giornate dedicate alla valorizzazione della mela della Val Brembana, organizzata dall'Associazione Fru coltori Agricoltori della Valle Brembana (AFAVB) in collaborazione con gli en territoriali e di promozione locale. Cell. 3481842781 info@afavb.com www.afavb.com CAMMINAR GUSTANDO Domenica 28 o obre Vedeseta (Val Taleggio) Organizzato dal Gruppo Vedeseta A va, alla scoperta di luoghi, paesaggi e sapori della Valtaleggio, con momen di osservazione e dida ca e momen di degustazione lungo il percorso. Castagnata, vin brulé e pom brulé dedicata all’autunno Evento a pagamento www.turismo.vallebrembana.org MERCATINO DELL'ANTIQUA RIATO Domenica 28 o obre San Pellegrino Terme Merca ni dell'an quariato e dell'ingegno italiano. Su viale Papa Giovanni XXIII, di fronte al Grand Hotel, zona terme.

IL BELLO, IL BUONO, IL BIO Giovedì 1 Novembre San Pellegrino Terme Merca no gastronomico presso il centro di San Pellegrino Terme con tema il Bello, il Buono e il Bio dalle ore 9.00 alle ore 19.00.

Premiazione dei vincitori dei concorsi lega alla rassegna. Premiazioni delle 5 immagini giudicate più belle e delle torte vincitrici. www.saporiecultura.org www.zognoturismo.it

SAPORI&CULTURA A par re dal 1 Novembre Zogno Rassegna Culturale e Gastronomica. Protagonista indiscusso la castagna, declinata in mille sfumature, profumi e sapori. Per il 2018 vengono ripropos degli imperdibili appuntamen quali la Festa dei Biligòcc nella contrada di Castegnone a Poscante e i menu per gustare il meglio degli ingredien della tradizione locale autunnale in pia dallo s le unico degli chef dei ristoran aderen all’inizia va, oltre che all’escursione in una selva di castagni. www.saporiecultura.org www.zognoturismo.it

CIOCCOLANDOSSENA Domenica 25 Novembre Dossena Dalle ore 10 alle 18, sul sagrato della chiesa si potranno visitare gli stands delle pas ccerie e delle diverse caffe erie della Valle Brembana e non solo. Grazie ad esse si potranno assaggiare le più svariate e golose tentazioni in tema di cioccolato. Presen i merca ni di Natale. Tel. 0345/49443 infopointdossena@gmail.com www.comune.dossena.bg.it

MERCATINO DELL'ANTIQUA RIATO Domenica 25 Novembre San Pellegrino Terme Merca ni dell'an quariato e dell'ingegno italiano. Su viale Papa Giovanni XXIII, di fronte al Grand Hotel, zona terme. merca nosanpellegrino@ hotmail.it.

VILLAGGIO NATALIZIO Dal 7 al 23 Dicembre Zogno Villaggio natalizio nel centro storico del paese di Zogno. www.zognoturismo.it IL BELLO, IL BUONO, IL BIO Sabato 8 Dicembre San Pellegrino Terme Merca no gastronomico presso il centro di San Pellegrino Terme con tema il Bello, il Buono e il Bio dalle ore 9.00 alle ore 19.00.

CASTAGNAMO Domenica 25 Novembre Zogno Giornata dedicata ai sapori autunnali con espositori del territorio che propongono i prodo della castagna e delle proprie aziende. Caldarroste e Vin Brulè. Merenda gratuita con torte alle castagne.

MERCATINO DELL'ANTIQUA RIATO Domenica 30 Dicembre San Pellegrino Terme Merca ni dell'an quariato e dell'ingegno italiano. Su viale Papa Giovanni XXIII, di fronte al Grand Hotel, zona terme. merca nosanpellegrino@

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RIFUGI E OSTELLI RIFUGIO ALPE CORTE 1410 m Gestore So osopra Onlus. Fine se mana dal 1 al 31/5 e dal 21/9 al 16/12. Con nua va dal 1/6 al 16/9. Tel. 0346/35090 alpecorte@caibergamo.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO ANTONIO CURÒ 1915 m Gestore Fabio Arizzi. Fine se mana dal 25/4 al 1/6 e dal 5/10 al 4/11. Con nua va dal 2/6 al 30/9. Tel. 0346/44076 info@antoniocuro.it www.antoniocuro.it OSTELLO CURÒ 1910 m Fine se mana dal 25/4 al 1/6 e dal 6/10 al 4/11. Con nua va dal 2/6 al 30/9. Tel. 035/4175475 info@antoniocuro.it www.antoniocuro.it RIFUGIO BARONI AL BRUNONE 2297 m Gestore Marco Brignoli. Fine se mana dal 1/6 e al 23/6 e dal 22/9 e al 4/11.

Con nua va dal 23/6 al 16/9. Tel. 0346/41235 marcobrigno@libero.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO FRATELLI CALVI 2015 m Fine se mana dal 28/4 e al 16/6 e dal 22/9 e al 4/11. Con nua va dal 16/7 al 16/9. Tel. 0345/77047 Cell. 349.6804893 claudio.bagini@alice.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO FRATELLI LONGO 2026 m Gestore Enzo Migliorini. Fine se mana dal 12/5 e al 30/6 e dal 16/9 e al 4/11. Con nua va dal 1/7 al 9/9. Tel. 0345/77070 Cell. 338.3192051 - 339.5602941 enzomigliorini@alice.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO ANGELO GHERARDI 1647 m Fine se mana dal 2/2 e al 16/6 e dal 22/9 e al 22/12. Con nua va dal 16/6 al 16/9. Tel. 0345/47302 - 035/814749 Cell. 339.8128123 rifugiogherardi@hotmail.com

RIFUGIO LAGHI GEMELLI 1968 m Fine se mana dal 1/5 e al 16/6 e dal 17/9 e al 4/11. Con nua va dal 16/6 al 17/9. Tel. 0345/71212 Cell. 347.0411638 info@rifugiolaghigemelli.it www.rifugiolaghigemelli.it RIFUGIO LUIGI ALBANI 1939 m Fine se mana dal 22/9 e al 4/11. Con nua va dal 16/6 al 16/9. Tel. 0346/51105 Cell. 349.3901953 - 228.4334709 rifugioalbani@libero.it www.rifugi.lombardia.it RIFUGIO MARIO MERELLI 1891 m Fine se mana dal 5/5 e al 16/6 e dal 22/9 al 14/10. Con nua va dal 16/6 al 16/9. Tel. 0346/44035 Cell. 348.7316427 - 347.0867062 rifugio.coca@email.it www.rifugiococa.it RIFUGIO NANI TAGLIAFERRI 2328 m Fine se mana dal 1/6 e al 16/6 e dal 22/9 al 14/10.

Con nua va dal 16/6 al 16/9. Tel. 0346/55355 Cell. 347.5361115 tagliachiara@virgilio.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO RESEGONE 1265 m Fine se mana e il mercoledì e su richiesta tu o l'anno. Con nua va il mese di agosto. Cell. 347.5361115 (Sab-Dome) Cell. 335.474345 (Lun-Ven) caivalleimagna@ scali.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO CESARE BENIGNI 2222 m Con nua va da metà giugno a metà se embre, per i fine se mana conta are il rifugista. Cell. 340.7714820 rifugiobenigni@gmail.com www.rifugiobenigni.com RIFUGIO MARCO BALICCO 1963 m Con nua va dal 15 giugno al 16 se embre, nei fine se mana in maggio, giugno,se embre, o obre, novembre, dicembre. Per il resto dell'anno conta are il rifugista. Tel. 035/0667343

RIFUGIO RINO OLMO 1819 m Gestore Balduzzi Elisa e Castelli Simone. Nei fine se mana in maggio, giugno, se embre, o obre. Con nua va luglio e agosto. Tel. 0346/61380 Cell. 335.1657987 - 349.5217868 balduzzi.elisa@libero.it www.rifugioolmo.it CARLO MEDICI AI CASSINELLI 1568 m Gestore Mariagrazia Tomasoni e Claudio Trentani. Con nua va giugno-se embre, periodo natalizio e pasquale. Mercoledì e weekend tu o l'anno. Cell. 339.5655793 - 328.8674985 laio.lolli@alice.it www.baitacassinelli.it RIFUGIO LEONIDA MAGNOLINI 1610 m Dal 16/6 al 29/9 tu i giorni dal 30/9 al 15/6 sabato e domenica. Tel. 0346/65145 loverecai@gmail.com www.cailovere.it

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