INTERVALLI

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COPIA OMAGGIO

MTSM SRL I WWW.INTER-VALLI.COM

Mensile di informazione e di approfondimento culturale, storico e sportivo

CARA ITALIA, DOVE STIAMO ANDANDO?

OPERE

Nell'hinterland inaugurata la ciclabile Pineta

Sorisole recupera Più fondi e servizi per le scuole l'ex municipio di Ponteranica di piazza Alpini

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CULTURA

TURISMO

LUCA TIRONI L'EDITORE

I nostri uomini politici non fanno che chiederci a ogni scadenza di legislatura un atto di fiducia. Ma qui la fiducia non basta: ci vuole l’atto di fede. Questa frase che Indro Montanelli pronunciò è oggi di enorme attualità. Alle elezioni si sono presentati tre schieramenti: uno di centro-destra, uno di centro-sinistra e il Movimento 5 Stelle. Gli elettori non hanno dato la maggioranza a nessuno di essi per poter governare da soli. La Lega (non più Nord) per potere dare un Governo a questo Paese ha optato per un governo con M5S, allontanandosi dalla coalizione di centro-destra con il beneplacito dei suoi componenti, pur però precisando che a livello locale la coalizione sarebbe rimasta unita e che solo per un Contratto di Governo con i Pentastellati avrebbe dato il via ad un governo con loro. Il Governo si è fatto, e il giorno successivo si è cominciato, l’impallinamento da parte di Forza Italia, la posizione di Fratelli d’Italia risulta più sfumata, contro Salvini e il suo contratto di Governo. Come, avrebbe titolo di rispondere Salvini: mi date l’ok e poi mi impallinate ad ogni passo che faccio? Ma il progetto è sottile, Forza Italia si tiene le mani libere per un motivo. È che se il Governo fallisse avrebbe titolo per sostenere che (...).

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ENOGASTRONOMIA

Castagna regina a Sapori&Cultura La decima edizione della rassegna «Sapori&Cultura», cibi e cultura del territorio, prenderà ufficialmente il via dal prossimo venerdì 26 ottobre. L'incontro di apertura e inaugurazione della rassegna si terrà nei locali del rinnovato Museo del Soldato di Ambria, alle ore 20.30, con l'ospite d'eccezione Juri Pianetti, autore del libro date da bere alle castagne, noto speaker ed intrattenitore brembano. L'iniziativa si svolgerà per tutto l'arco del mese di novembre, protagonista indiscussa sarà la regina dell'autunno: la

L'INTERVISTA

Si chiude l'era di Matteo Rossi La Provincia torna alle urne

Tra questi l'impegno per i comuni di montagna, in particolare per le opere della viabilità attese da anni e finalmente sbloccate. L'abbraccio della Presolana e la collaborazione con il CAI.

A fine ottobre si rinnoverà il Consiglio Provinciale. Termina dopo 4 anni l'era di Matteo

Rossi. Le tappe più significative di questi anni sono ripercorsi nell'intervista al presidente.

CULTURA

AMBIENTE

TERRITORIO

Mezzo milione di voti per I Luoghi del Cuore del FAI

Report sul valore condiviso della Sanpellegrino

Il lino di Astino Un progetto per vestire Città Alta

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castagna, declinata nelle sue mille sfumature, profumi e sapori. Il palinsesto organizzato dall'Assessorato al Turismo e al Commercio del comune di Zogno come ogni anno, anche per il 2018, sarà fitto d'incontri. Sono previsti appuntamenti culturali e visite guidate sul territorio, escursioni, iniziative ludiche per bambini e feste nelle varie frazioni del paese di Zogno. La kermesse dedicata ai cibi a alla cultura del territorio propone un programma davvero intenso, con eventi ed iniziative imperdibili. A PAGINA 9

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APPROFONDIMENTO

«Sbloccate tante delle opere ereditate, per le valli spero nella stessa attenzione» L'intervista. Il prossimo 31 ottobre si rinnoverà il Consiglio Provinciale Termina dopo 4 anni l'era del presidente Matteo Rossi: «C'è ancora tanto da fare. In montagna ho cercato di esserci e di metterci la faccia» BERGAMO Presidente Matteo Rossi, a fine ottobre si rinnoverà il Consiglio provinciale. Terminerà questa su esperienza che reputa? «Questi quattro anni sono stati un viaggio emozionante fatto con tante persone che vorrei ringraziare una ad una per il percorso condiviso. Imprese, famiglie, associazioni, sindaci, ossia la comunità bergamasca, è questa storia, identità e tensione al futuro che sono orgoglioso di aver servito nella funzione di quindicesimo Presidente della Provincia di Bergamo. Ringrazio tutti di cuore». Il ricordo più bello? «L’abbraccio della Presolana. Vedere dall’alto del volo in elicottero migliaia di bergamaschi mano nella mano per il futuro delle nostre valli mi ha commosso, è stato un simbolo di ciò per cui abbiamo lavorato, l’unita e la visione del territorio». Sono in molti ad aver detto male della riforma delle Province. Lei l’avrebbe cambiata (la cambierebbe) la riforma

Delrio? «Si, ritornerei all’elezione diretta del Presidente mantenendo comunque un ruolo di coordinamento per i Sindaci suddivisi in zone omogenee come le comunità montane». Presidente Rossi, lei si è battuto tantissimo a favore della montagna in questi anni, cosa resta alla montagna al termine dell’Amministrazione Rossi? «Tante opere ereditate ferme che ora sono state sbloccate, tanti soldi spesi per la sistemazione delle strade, i progetti per la linea tranviaria T2 e il prolungamento T1 che verranno presentati ai bandi nazionali di dicembre e giugno, nuove politiche per il turismo costruite insieme al territorio, l’aver ottenuto spingendo sulle istituzioni regionali e nazionali un assessorato lombardo alla montagna e la legge nazionale sui piccoli Comuni. C’è ancora da fare tantissimo, a partire dai canoni idrici che spero la Regione destinerà alle comunità montane. Per quel che mi riguarda, sulla montagna ho cercato di esserci e di metterci la faccia».

Molte opere, e penso alla viabilità spesso discusse nelle valli, sono state al centro di polemiche e proteste. Mi torna in mente la manifestazione per la Variante di Zogno a San Pellegrino. A che punto siamo su quest’opera? «Quella manifestazione chiedeva tre cose: l’avvio dei lavori per la Treviolo-Paladina, l’inizio della progettazione della Paladina-Villa d’Almè, l’avvio dei lavori per la variante di Zogno. I primi sono partiti, la progettazione pure, a Zogno cantieri aperti in primavera apertura un anno dopo». Altre opere fondamentali sono il potenziamento della Tangenziale Sud, ma anche la variante di Sosimo, il nuovo viadotto che sostituirà il ponte Bailey in Valle Taleggio… «Per tutte queste opere abbiamo trovato i finanziamenti, ora è soltanto questione di procedure tecniche che chi mi succederà dovrà seguire bene. Spero che anche il prossimo presidente abbia la stessa attenzione per le valli, perché un milione di euro in Val Taleggio come quelli che abbiamo messo per il nuovo ponte non si ve-

dono tutti i giorni, ma è giusto così, perché i bergamaschi che li vivono hanno gli stessi diritti e devono avere la stessa importanza di chi vive nel centro città». E a proposito di Montagna. Gli Stati Generali hanno lasciato in eredità l’Osservatorio per le Politiche della Montagna. Questa iniziativa crede proseguirà? «Voglio vedere chi lo toglie! L’osservatorio presieduto da Paolo Valoti del Cai mette attorno allo stesso tavolo tutti i soggetti coinvolti, dai Bim alle comunità montane, e lavorare insieme è il metodo vincente per le nostre valli». Questa iniziativa nasce da una bella collaborazione con il CAI. Quali i progetti più importanti portati avanti in questi anni insieme? «La sistemazione dei sentieri e l’ospitalità senza barriere nei rifugi. Il Cai con le sue sezioni e sottosezioni è stato un compagno di viaggio prezioso e concreto. A tutti i soci Cai, a cui mi onoro di appartenere, va il mio più grande ringraziamento per la loro passione».

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APPROFONDIMENTO La lettera

Tanto impegno, pochi passi avanti Servono nuove regole e autonomia BERGAMO ALBERTO MAZZOLENI Caro Direttore, Mi permetto intervenire nel dibattito in corso sulle prossime elezioni provinciali, cercando di portare la voce della Montagna bergamasca e dei suoi Amministratori. In questi anni, in mezzo a mille difficoltà, l’Ente Provincia ha dimostrato la necessità della sua esistenza e di poter essere ancora elemento di riferimento per i piccoli Comuni montani. Questo, almeno, in una Provincia grande e complessa come Bergamo. Purtroppo, senza un’efficace revisione del Testo unico degli Enti locali, del decreto legislativo 118/2011, della legge 56/2014 e senza nuove regole da concordarsi sulla maggiore autonomia approvata col referendum 2017, dunque analizzando ruoli, funzioni, governance, finanziamenti e fiscalità di Regioni, Province, Comuni e loro forme aggregative, difficilmente la situazione di incertezza cambierà. Nonostante l’importante impegno profuso dall’uscente Presidente Matteo Rossi e dalla sua squadra la sensazione è quella di avere fatto davvero pochi passi avanti. Un impegno onorato, il loro, sino all’ultimo con una assurda gratuità richiesta solo a chi occupa i posti più bassi della catena istituzionale. Dovrebbe essere esattamente il contrario. La responsabilità di chi opera nei Comuni, nelle Comunità Montane e nelle Province è forse la più importante perché sempre in stretto rapporto con i Cittadini ed il loro giudizio immediato. Ora ci avviciniamo alle nuove elezioni, di secondo grado come si dice. Elezioni che sono «umilianti» per i piccoli Comuni di montagna i cui Sindaci ed amministratori sono valutati un trentesimo di quelli di città. Forse la valutazione viene fatta in base ai servizi erogati? Un ragazzo delle aree più limitrofe delle Valli per riuscire ad andare alle scuole superiori a Bergamo deve alzarsi alle 5.30, e rientra alle 16, e non si riesce ad aiutarli coordinando meglio gli orari scuole-bus? Forse con la stessa logica non sono stati concessi i seggi per il voto provinciale più vicini agli amministratori vallari, costringendoli a viaggi improbabili in un grigio mercoledì di fine ottobre. E allora quello che chiediamo ai due pretendenti il «trono di via Tasso», che provengono si dalla pianura ma siamo certi conoscono entrambi le tematiche e le difficoltà delle nostre Montagne, è di esserci ancor più vicini, di coinvolgerci ancor di più nella programmazione delle iniziative ed insieme lavorare affinché sia a livello regionale ma soprattutto a livello romano si riesca una volta per tutte a rivalutare il ruolo delle Istituzioni montane e dei loro amministratori riportando il senso di coesione sociale e contribuendo ad una vera politica di «controesodo» dai territori montani.

Alberto Mazzoleni. Presidente Comunità Montana Valle Brembana e sindaco di Taleggio Col Presidente della Provincia Matteo Rossi abbiamo fatto gli Stati Generali della Montagna Bergamasca e creato un Osservatorio per la montagna. A livello Regionale Montagna Futuro, con l’ex sottosegretario Ugo Parolo. Il 16 ottobre a livello nazionale il Ministro agli Affari Regionali e Autonomie, Erika Stefani ha lanciato gli Stati generali della montagna italiana con la creazione di tavoli permanenti di lavoro su tanti temi tra cui Governance, fiscalità, turismo, Sport, Agricoltura, innovazione, infrastrutture, strategia Macro-regionali UE e Green Economy. Grazie a tutti per i dialoghi avviati. Ora ci aspettiamo i fatti, concreti. Riceviamo e pubblichiamo 17/10/2018 La Redazione


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PRIMO PIANO

«Pineta» inaugurata Si pedalerà dal Parco ai piedi della valle Cicloturismo. Fruibili altri km di pista ciclopedonale Strategici per la connessione col Parco dei Colli e la bassa Valle Brembana. Investimento da 90 mila euro ALMÈ Dalla città alla montagna, pedalando. Un sogno che si sta avverando per cittadini e turisti amanti delle due ruote. Un ulteriore tassello è stato messo in questa direzione con l'inaugurazione della pista ciclabile della «Pineta» di Almè, lo scorso sabato 22 settembre. Il percorso ciclabile ha una lunghezza di circa 2 chilometri, non tantissimi ma fondamentali, perchè funzionali come anello di congiunzione tra il centro urbano del comune dell'hinterland e i due percorsi ciclopedonali già esistenti del Parco dei Colli di Bergamo (collegato alla città) e del fiume Brembo, verso la bassa Valle Brembana, dove è in fase di realizzazione il tratto Villa d'Almè – Zogno. Intervento da 90 mila euro Il tratto ciclabile inaugurato a fine settembre è quello che da via Olimpia, in prossimità del centro sportivo, collega fino allo sbarramento idroelettrico sul Brembo. «Partendo dal ponte Quisa è stato reso ciclopedonale il sentiero esistente fino al ponte

sul torrente Rino, per poi connettersi con l'ex sedime ferroviario FVB e raggiungere la zona della Merletta Inawakan ed il fiume», illustra il sindaco del Comune di Almè Massimo Bandera. All'inaugurazione (con taglio del nastro) hanno partecipato le autorità istituzionali del Comune di Almè, presente con il sindaco Massimo Bandera, del Parco dei Colli di Bergamo, era presente il presidente Oscar Locatelli, e dell'associazione per il rilancio della bicicletta (ARIBI) con una sua delegazione. Presenti anche un centinaio di cicloamatori. «È stata anche l'occasione per dedicare l'inaugurazione al precedente presidente dell'Aribi, l'avvocato Mainetti, scomparso circa un anno fa e da sempre impegnato per la valorizzazione di queste aree», ha sottolineato il primo cittadino di Almè Bandera. L'intervento nel suo complesso ha visto un investimento complessivo di circa 90 mila euro ed è stato reso possibile grazie alle risorse provenienti dalle opere di compensazione stabiite all'interno di conven-

zioni stipulate tra il Comune di Almè e gli operatori privati Idronova Spa di Bassano del Grappa e della Sigmar Italia Srl di Almè. Oasi verde da recuperare «Un sogno che si sta realizzando per un'opera che si configura davvero importante e strategica», ha aggiunto il sindaco di Almè Massimo Bandera. Questo soprattutto in relazione ad un altro progetto di valorizzazione che riguarda l'oasi vede del Brembo (circa 4 mila km quadrati) per cui già è stato avviato un tavolo di lavoro che coinvolge ben 8 Comuni: Almè, Villa d'Almè, i due Almenni, Paladina, Valbrembo, Brembate e Ponte San Pietro. Tra le prime inziative che potrebbero partire si è parlato di una giornata dedicata interamente alla riqualificazione ambientale dell'area del fiume. Ma anche di un futuro collegamento ciclopedonale tra Almè e Briolo (Ponte San Pietro). E poi, ancora, c'è anche l'idea di realizzare un ponte passerella sul Brembo, per poter collegare il comune Paladina ad Almenno San Bartolomeo.

Focus

Una passerella sul Brembo per unire Almenno a Paladina ALMENNO S.BARTOLOMEO È stata recentemente adottata in consiglio comunale la variante urbanistica n.15 al Piano di Governo del territorio. Il documento approvato prevede, tra le altre cose, l'inserimento della previsione urbanistica della passerella ciclopedonale sul fiume Brembo, che collega i relativi percorsi ciclabili lungo le sponde fluviali appartenenti ai territori comunali di Almenno San Bartolomeo e di Paladina. L'idea progettuale di massima è stata realizzata e sviluppata a livello grafico dal giovane archi-

tetto Simone Comi). Sarà itinerario turistico dal grande valore storico-culturale «Questa decisione assunta dal consiglio comunale di Almenno San Bartolomeo – ha sottolineato il sindaco del comune di Almenno San Bartolomeo Gianbattista Brioschi – è molto importante perchè fa seguito alla decisione assunta dall'Amministrazione comunale di Paladina alcuni mesi or sono, laddove era stata inserita sul territorio paladinese la medesima previsione urbanistica della passerella ciclo pedona-

le». «Dal punto di vista della fruibilità turistica del nostro territorio – ha poi voluto aggiungere il vicesindaco ed assessore delegato al Turismo Alessandro Frigeni – una passerella ciclopedonale sul fiume Brembo ma metà strada tra i ponti carrabili di Briolo e di Almenno San Bartolomeo consentirebbe di collegare due tra le aree di maggior pregio paesaggistico e ambientale del territorio bergamasco come il Parco dei Colli di Bergamo e il Parco Storico Comunale del Romanico degli Almenno e di raggiunge-

Il cantiere del tratto di pista ciclabile che collegherà Almè a Zogno

re a piedi e in bibicletta il tempio di San Tomè e le altre chiese del romanico dal monastero di Astino creando in tal modo un itinerario turistico di grande valore storico - culturale». Un progetto sovracomunale Ora a caccia di fondi «Dal punto di vista economico finanziario è evidente che un'opera di questa rilevanza risulterebbe difficilmente sostenibile mediante i fondi ordinari a disposizione dei singoli comuni – conclude il sindaco di Almenno San Bartolome Gianbattista Brioschi – ma la natura sovracomunale di questo progetto lo rende interessante in relazione alla possibilità di partecipare a bandi europei, statali e regionali finalizzati al finanziamento a fondo perduto di interventi di questa portata».

Municipio di Almenno San Bartolomeo


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PRIMO PIANO

Restyling per l'ex Municipio di piazza Alpini Lavori pubblici. Recupero da 900 mila euro per l'immobile dell'ex Municipio. Il primo intervento partì nel 2015 È in corso il recupero del piano terra dove saranno collocati studi medici, le Poste e le sale per le associazioni SORISOLE È partito il restauro del palazzo dell'ex Municipio di Sorisole. Chiuso e rimasto inutilizzato per anni l'immobile di piazza Alpini sarà adesso recuperato, per ridare nuova vita al centro storico del paese. Opere per circa 900 mila euro, tanto vale l'investimento messo in campo dall'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Stefano Vivi per il restauro del complesso immobiliare. Le risorse sono tutte provenienti dal bilancio comunale. L'idea: una casa per le associazioni nel cuore del paese Ad illustrare il percorso di riqualificazione dello stabile sono stati proprio il sindaco del Comune di Sorisole Stefano Vivi e l'assessore e vicesindaco con delega all'Edilizia privata e Urbanistica Eugenio Zambelli. Il primo step d'intervento è partito già alla fine del 2015 e ha visto la sistemazione della nuova sede per la biblioteca al primo piano. «L'idea di una riqualificazione del palazzo dell'ex Municipio di Sorisole era stata già ipotizzata

dalle passate amministrazioni comunali – hanno spiegato il sindaco Stefano Vivi e il vicesindaco Eugenio Zambelli –, così sistemato il progetto siamo partiti dall'intervento dei locali che oggi già ospitano la biblioteca, poi sempre nei piani superiori abbiamo realizzato dei locali che potranno essere utilizzati dalle diverse e numerose associazioni del nostro territorio – hanno poi aggiunto Vivi e Zambelli –. L'idea dell'Amministrazione era ed è quella di dare alle associazioni una casa nel cuore del paese». Tra queste associazioni ha trovato spazio nei locali dell'immobile il Corpo Musicale di Sorisole. «Una realtà associativa importante con 90 anni di storia e impegnata nella diffusione di valori per noi condivisibili», ha tenuto a sottolineare il primo cittadino di Sorisole. Attualmente sono in corso il lavori per il recupero del piano terra dell'ex Municipio in piazza Alpini. Qui – secondo quanto stabilito dai piani dell'Amministrazione – troveranno collocazione degli studi medici e il nuovo ufficio postale, una sala civica polifunzionale da

circa 65-70 posti circa, ed una stanza destinata alla Pro Loco, per la promozione delle proprie iniziative e manifestazioni. L'intervento ha previsto anche la sistemazione del tetto dello stabile e sulla centrale termica che sarà dotata di un impianto di condizionamento, intervento quest'ultimo che sarà completato entro l'inizio della prossima estate. Nuovo marciapiede su via Papa Giovanni XXIII Un altro intervento che sarà strettamente legato alla riqualificazione del centro del paese e in particolare della piazza Alpini è quello della realizzazione di un nuovo marciapiede (si tratta di circa 400 metri) sulla via Papa Giovanni XXIII, e che permetterà di arrivare così in tutta sicurezza fino alla zona del cimitero. «Anche in questo caso siamo di fronte ad un'opera ipotizzata già da anni dalla passate amministrazioni, noi l'abbiamo finanziata e realizzata», ha concluso il sindaco di Sorisole Stefano Vivi. Il costo dell'opera ammonta a circa 200 mila euro.

L'immobile dell'ex Municipio di Sorisole in piazza Alpini

Via Padania n. 6 24010 Petosino di Sorisole (BG) TEL./FAX 035577312 falgaripaolo@gmail.com


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SAPORI CULTURA

con il patrocinio di

PRIMO PIANO Comune di Zogno

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Provincia di Bergamo

Assessorato al Turismo

ZOGNO

CIBI E CULTURA DEL TERRITORIO

OTTOBRE-NOVEMBRE 2018

VENERDÌ 26 OTTOBRE ORE 20.30

MUSEO DEL SOLDATO, AMBRIA Apertura e presentazione della rassegna con ospite d’eccezione:

JURI PIANETTI

autore del libro “Date da bere alle castagne”, speaker e intrattenitore brembano.

DOMENICA 4 NOVEMBRE ORE 14.00

PIAZZA MARTINA Visita a una selva castanile e mini corso sulla castagna e la sua conservazione, con agricoltore Giovanni Ruggeri. Caldarroste.

MERCOLEDÌ 7 NOVEMBRE ORE 19.30 PIZZERIA MILLENNIUM, ENDENNA Presentazione e spiegazione della ricetta di un piatto a base di castagne. Degustazione menu guidato gratuito. Bevande escluse. Partecipazione su prenotazione.

VENERDÌ 9 NOVEMBRE ORE 20.30

VOLPI CLAUDIO INGROSSO BEVANDE, AMBRIA Serata di degustazione: abbinamento tra castagne e vino, presentato dalla Famiglia Volpi. Partecipazione gratuita su prenotazione.

GIOVEDÌ 15 NOVEMBRE ORE 19.30 RISTORANTE LA STALETTA Presentazione e spiegazione della ricetta di un piatto a base di castagne. Degustazione menu guidato gratuito. Bevande escluse. Partecipazione su prenotazione.

Concorsi fotografico e torte

Tutte le iniziative sono GRATUITE In caso di maltempo le iniziative all’aperto potrebbero subire delle variazioni.

SABATO 17 NOVEMBRE ORE 14.30 PARCO BELOTTI Laboratorio per bambini: Alla ricerca degli elementi della natura in autunno.

DOMENICA 18 NOVEMBRE ORE 10.00-18.00

CASTEGNONE Festa dei biligòcc nella contrada di Castegnone a Poscante. Bus navetta gratuito dal campo sportivo di Poscante.

SABATO 24 NOVEMBRE ORE 19.30

AGRITURISMO CASA MARTINA Presentazione e spiegazione della ricetta di un piatto a base di castagne. Degustazione menu guidato gratuito. Bevande escluse. Partecipazione su prenotazione.

DOMENICA 25 NOVEMBRE ORE 10.00-18.00

VIALE MARTIRI DELLA LIBERTÀ CastagnAMO, mercatino e degustazione di prodotti locali. Caldarroste e vinbrulé, premiazioni concorsi, gonfiabili per bambini.

per info:

saporiecultura.org

coordinamento e realizzazione Elena Riceputi

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IN COPERTINA

C'è Sapori&Cultura A Zogno la castagna torna protagonista La kermesse. Profumi, sapori e suggestioni per rivivere le tradizioni di una volta. A partire dal 26 ottobre torna l'iniziativa dedicata ai cibi e alla cultura del territorio ZOGNO La decima edizione della rassegna «Sapori&Cultura», cibi e cultura del territorio, prenderà ufficialmente il via dal prossimo venerdì 26 ottobre. L'incontro di apertura e inaugurazione della rassegna si terrà nei locali del rinnovato Museo del Soldato di Ambria, alle ore 20.30, con l'ospite d'eccezione Juri Pianetti, autore del libro date da bere alle castagne, noto speaker ed intrattenitore brembano. L'iniziativa si svolgerà per tutto l'arco del mese di novembre, protagonista indiscussa sarà la regina dell'autunno: la castagna, declinata nelle sue mille sfumature, profumi e sapori. Il palinsesto organizzato dall'Assessorato al Turismo e al Commercio del comune di Zogno come ogni anno, anche per il 2018, sarà fitto d'incontri.

Sono previsti appuntamenti culturali e visite guidate tematiche sul territorio, escursioni, iniziative ludiche per bambini e feste nelle varie frazioni del paese di Zogno.

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Profumi, sapori e suggestioni per rivivere le tradizioni di una volta. La castagna sarà protagonista per un intero mese di eventi organizzati su tutto il territorio di Zogno, dal centro alle frazioni. Una kermesse Sapori&Cultura che ogni anno si rinnova consolida, proponendo iniziative uniche. Tra le novità più interessanti c'è la presentazione di una nuova brochure dedicata alla castagna». Giampaolo Pesenti Vicesindaco di Zogno

Il palinsesto d'eventi La kermesse dedicata ai cibi a alla cultura del territorio propone un programma davvero intenso, con eventi ed iniziative imperdibili, in primis la visita alla selva castanile con mini corso sulla castagna e la sua conservazione. L'appuntamento si terrà domenica 4 novembre, alle ore 14, presso l'agriturismo Casa Martina (Piazza Martina). A seguire mercoledì 7 novembre, ore 19, alla pizzeria Millennium, si terrà la presentazione di una ricetta a base di castagne. La degustazione è gratuita su prenotazione. Serata di degusta-

Grotte delle Meraviglie 4 mila visite nel 2018 Turismo È confermato il trend positivo: 4 mila visite È uno dei siti più visitati in Valle Brembana ZOGNO Anche nel 2018 le Grotte delle Meraviglie di Zogno confermano il loro trend positivo, il sito carsico della Valle Brembana si conferma infatti tra i luoghi più visitati del territorio brembano con oltre 4 mila turisti. Le visite guidate sono partite anche quest'anno dal mese di maggio con tantissimi appuntamenti che hanno visto il sito essere presentato singolarmente o in coppia con gli altri tesori locali del territorio zognese nell'ambito del progetto «Zogno a occhi aperti» della Rete Culturale Diffusa. «Lo scopo è di valorizzare il patrimonio dell’area cittadina

Grotte delle Meraviglie e contribuire allo sviluppo socio economico del territorio. I numeri registrati ci dicono che le azioni intraprese in questi anni stanno dando i loro frutti», ha commentato il vicesindaco delegato al Turismo

Giampaolo Pesenti. Le escursioni organizzate permettono ai turisti di scoprire un contesto ricco di fascino in grado di rendere la visita stimolante e piacevole. Tra le particolarità c'è la zona del «labirinto» (Büs de la Marta), che si sviluppa in una sala di ampie dimensioni e dalla volta altissima arricchita dalle più svariate decorazioni calcaree. Stalagmiti di varie forme e dimensioni vanno ad incontrare le stalattiti, costruendo così una serie interessante di colonne. Da qualche anno la gestione delle grotte scoperte dal «nonno degli abissi» Ermenegildo Zanchi nel lontano 1932 è stata affidata al Gruppo Speleologico Grotte delle Meraviglie che, oltre a gestire le escursioni, ne segue anche il comportamento del fenomeno carsico grazie ad un continuo studio dell'interno.

Serata di degustazione: castagne e vino al Drinkshop della famiglia Volpi (edizione 2017) zione venerdì 9 novembre, ore 19.30, al Volpi ingrosso bevande di Ambria, dove sarà possibile degustare l'abbinamento vino-castagne (partecipazione gratuita su prenotazione). Mercoledì 15 novembre, ore 19.30, l'appuntamento è invece fissato al ristorante La Staletta, dove si terrà una deegustazione guidata di un menù a base di castagne e la presentazione della ricetta di un piatto (degustazione gratuita su prenotazione). Spazio ai

laboratori per bambini a tema alla ricerca degli elementi della natura in autunno, sabato 17 novembre ore 14.30, al parco Belotti. Si prosegue domenica, 18 novembre, nella contrada di Castegnone (Poscante), per la Festa dei Biligòcc che si terrà dalle ore 10 alle 18. Sabato 24 novembre, invece, nell'agriturismo Casa Martina alle ore 19 si terrà la degustazione guidata di un menù a base di castagne, con presentazione della ricetta di una piatto (su prenotazione

a prezzo convenzionato). Infine, anche quest'anno, chiuderà la kermesse CastagnAMO. L'appuntamento è fissato per domenica 25 novembre, a partire dalle ore 10 in viale Martiri della Libertà, nel centro di Zogno. Non mancheranno gli stands del mercatino e degustazione dei prodotti locali, caldarroste e vin brulè, gonfiabili per bambini. La rassegna prevede inoltre dei concorsi fotografici e di pasticceria.

Sulla Via delle Castagne 2 mila turisti in tre mesi Turismo Primo anno positivo per la via delle castagne: 2 mila visitatori nel periodo estivo ZOGNO La via delle castagne di Zogno ha convinto. Le visite guidate durante la stagione estiva hanno coinvolto oltre duemila tra residenti e turisti alla scoperta del sentiero didattico promosso per iniziativa del Comune di Zogno Assessorato al Turismo. Le visite guidate sono state promosse insieme alla via dei Roccoli dei Miragoli e Somendenna. «È stato un primo anno di rodaggio molto positivo – ha commentato il titolare della delega al Turismo Giampaolo Pesenti –. Le visite sono state l’occasione per riscoprire il fascino del borgo rurale di Piazza

Panoramica da Piazza Martina Martina, alle pendici del Canto Alto, che conserva tutt’oggi antiche costruzioni di stampo medievale. È un un valore storico da valorizzare», ha poi aggiunto l'assessore Pesenti. Ma le visite guidate sulla via

delle castagne proseguiranno anche durante il periodo autunnale. Le visite guidate in linea con quelle promosse durante l'estate hanno l'obiettivo di convogliare gli amanti della natura e delle passeggiate per far conoscere l’importanza della castanicoltura, proponendo un sentiero didattico adatto alle famiglie e alle scuole e scoprendo con occhi diversi un versante prealpino e il suo clima, una selva di castagne e il suo sottobosco. L’itinerario prevedere alcune tappe didattiche e offre punti panoramici su Zogno. L'ultimo appuntamento in programma per il mese di ottobre è quello previsto per domenica 21, alle ore 13.30. L'iniziativa è promossa nell'ambito delle attività del progetto Zogno a occhi aperti. Per informazioni: www.zognoturismo.it.


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PRIMO PIANO

Report sul valore condiviso di Sanpellegrino Sostenibilità. Sul packaging risparmiate oltre 6.000 ton. di PET in 10 anni. Risparmiati 115 milioni di litri d’acqua rispetto al 2016. E dal 2011 tutti gli stabilimenti sono alimentati al 100% da energia elettrica da fonti rinnovabili SAN PELLEGRINO TERME Prendersi cura dell'acqua dalle fonti alla tavola, ridurre l'impatto ambientale, sostenere lo sviluppo economico e sociale, contribuire a un futuro di salute e benessere per le persone. È l’impegno illustrato nel secondo report sulla creazione del valore condiviso da Sanpellegrino, azienda di riferimento in Italia nel settore delle acque minerali e delle bibite non alcoliche, con circa 1.500 dipendenti e prodotti esportati in oltre 150 Paesi nel mondo. Bottle-to-bottle e Bio-PET Il report riflette l’impegno per ridurre l’impatto ambientale nel packaging. Dal 2008 il Gruppo ha risparmiato 6 mila tonnellate di PET. Sanpellegrino è stata la prima azienda in Italia a utilizzare il PET riciclato aumentandone l’impiego: nel 2017 usate 3.200 tonnellate di PET riciclato per produrre le bottiglie di Nestlé Vera. L’azienda è stata anche la prima a utilizzare materiali di imbottigliamento di origine vegetale BIO-PET prodotto a partire da eccedenze di canna da zucchero. Nell’ultimo anno sono state

utilizzate circa 700 tonnellate di Bio-PET per Levissima, adottate sul 100% del formato La Litro e in oltre il 16% del formato da un litro e mezzo gasato. Sanpellegrino è inoltre tra le prime aziende ad aver aderito a Coripet che si propone di trasformare un potenziale rifiuto in una risorsa per immetterlo nuovamente nel ciclo produttivo.

ambientale. L’utilizzo sistematico della ferrovia ha evitato l’emissione in atmosfera di 8.268 t di anidride carbonica, che corrispondono alle emissioni annuali medie di 591 famiglie. L’impiego di mezzi alimentati a LNG (Gas Naturale Liquefatto) ha consentito di ridurre del 15% l’anidride carbonica, del 70% gli ossidi di azoto e del 99% di polveri sottili rilasciate in atmosfera.

Logistica sostenibile Trasporto su rotaia e ottimizzazione dei carichi, produzioni con modello multisourcing e operatori dotati di mezzi all’avanguardia a basso impatto ambientale sono le azioni concrete sviluppate da Sanpellegrino per favorire una logistica sostenibile. Scelte che hanno portato a una diminuzione del 14,8% dell’anidride carbonica emessa per ogni litro d’acqua trasportato, dal 2012 al 2016. Nei primi mesi del 2018 è stata completata anche la fase pilota del progetto Green Router, che si è concentrata sul brand Levissima, con l’obiettivo di misurare le emissioni di CO2 del canale logistico, per ottimizzare i flussi e ridurre l’impatto

Cardiologia

Tutela della risorsa acqua ed efficienza energetica Nel 2017 il Gruppo ha risparmiato 115 milioni di litri d’acqua rispetto al 2016, e ha ulteriormente ridotto il consumo di acqua nei processi produttivi a 1,76 litri per litro imbottigliato (-2,2% rispetto al 2014). L’azienda si è impegnata ad adottare anche in Italia lo standard AWS, punto di riferimento internazionale per la gestione sostenibile della risorsa acqua nel mondo. Inoltre, dal 2011 tutti gli stabilimenti utilizzano energia elettrica acquistata da fonti rinnovabili, mentre le emissioni di CO2 sono diminuite del 50% negli ultimi 7 anni.

Specialità ambulatoriali fruibili con il S.S.N. Otorinolaringoiatria

Visite cardiologiche ed angiologiche - Riabiliazione Elettrocardiografia - Test da sforzo - Ecocolordoppler cardiaco e vascolare - Holter cardiaco e pressorio

Endocrinologia

Visite endocrinologiche

Medicina fisica e riabilitazione

Visite fisiatriche - Riabilitazione e Logopedia Riabilitazine in acqua - Locomozione robotizzata Ausilio robotizzato arto superiore - Dispositivo robotico arti inferiori e tronco - Realtà virtuale - Onde d’urto focalizzate - Elettromiografia - Idroterapia Terapie fisiche ed inalatorie

Medicina interna

Visite diabetologiche e dietologiche

Neurologia

Copertina del report di San Pellegrino Spa

Visite neurologiche - Elettroencefalografia Visite U.V.A. Unità di Valutazione Alzheimer

-

Visite otorinolaringoiatriche

Pneumologia

Visite pneumologiche - Riabilitazione respiratoria Spirometria - Spirometria globale con tecnica pletismografica Test broncodilatazione farmacologica - Test alla metacolina - Monitoraggio saturazione arteriosa - Test del cammino Polisonnografia

Urologia

Visite urologiche - Ecografia

Diagnostica per immagini - RMN

Radiodiagnostica Mammografia Ortopantomografia e TAC dentale - Ecografia polispecialistica Mineralometria Ossea Computerizzata - Risonanza Magnetica Nucleare

Punto prelievi

senza prenotazione - da lunedì a venerdì ore 8.00 - 9.00

Specialità non fruibili con il S.S.N. Chirurgia vascolare Dermatologia Medicina dello sport Neuropsicologia Oculistica Oncologia Ortopedia Ostetricia e Ginecologia Psicologia Reumatologia Terapia del dolore

Istituto Clinico Quarenghi s.r.l. • 24016 San Pellegrino Terme - Bergamo • Via San Carlo, 70 tel. 0345 25111 • fax 0345 23158 • e-mail: info@clinicaquarenghi.it • www.clinicaquarenghi.it Direttore Medico di Presidio Dott. Giorgio Codecà


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Il trofeo «Quarenghi» si tinge di rossonero Sport. Dodicesima edizione del torneo internazionale organizzato in memoria del dottor Angelo Quarenghi Hanno partecipato 16 rappresentative provenienti da tutta Europa. Trionfo Milan per il secondo anno di fila SAN PELLEGRINO TERME L'estate dello sport in Valle Brembana ha visto nella dodicesima edizione del torneo internazionale di calcio giovanile Coppa Angelo Quarenghi il suo evento di spicco. Quattro giornate dedicate alle promesse del calcio giovanile (categoria Under 14) di sedici rappresentative dei maggiori club di livello locale, nazionale ed internazionale, per una competizione calcistica che si è consumata sul manto verde dello stadio comunale Quarenghi di San Pellegrino Terme e – per il secondo anno consecutivo – anche su quello di San Giovanni Bianco (Briolo). Derby della Madonnina per la gran finale del torneo 2018 con il trionfo del Milan sui cugini dell'Internazionale. Per i rossoneri quello di quest'anno è stato un bis, perchè già squadra vincitrice lo scorso anno. Nel ricordo di «Angiolino» L'iniziativa sportiva del torneo di calcio dedicato ai giovani calciatori in erba è stata lanciata dodici anni fa (era il 2006) dal comitato Coppa Quarenghi presieduto da Gian Pietro Salvi, specialista in neurologia e responsabile dell'Unità operativa di riabilitazione della Clinica Quarenghi. Promuovere lo sport è da sempre l'obiettivo primario della manifestazione, nata anche per ricordare il dottor Angelo Quarenghi, per tutti il dottor «Angiolino», co-

Le rappresentative. In campo nell'edizione 2018: Inter, Torino, Atalanta, Tottenham, HJK Helsinki, Hellas Verona, Albinoleffe, Virtus Bergamo, Juventus, Milan, Lugano, Krasnodar, Cremonese, Renate, Falco Albino Valle Seriana, San Pellegrino Valle Brembana.

Premio Uomo di Sport. In occasione della presentazione dell'edizione 2018 del torneo Coppa Quarenghi nel mese di maggio è stato assegnato anche il premio Uomo di Sport. Il riconoscimento è stato assegnato al presidente dell'Atalanta Antonio Percassi.

nosciuto in particolar modo per essere stato il medico della grande Inter di Herrera. Molti altri atleti appartenenti a discipline diverse si misero nelle mani del dottor Quarenghi per gestire le loro risorse psicofisiche, tra questi: Felice Gimondi, Giacomo Agostini, Sara Simeoni, Piercarlo Ghinzani, Agostino da Polenza. Spazio al calcio femminile e alle disabilità Negli anni il torneo è cresciuto con iniziative collaterali nate a completamento della manifestazione. È il caso del Quarenghi al Femminile per la categoria Under 15 (terza edizione), ad aggiudicarsi la competizone 2018 in rosa è stata la Juventus. E poi da quest'anno c'è stato spazio anche per il mondo delle disabilità con una partita dimostrativa tra i ragazzi dell'associazione L'Approdo e le ragazze di Soccer2000. «Quest'ultima in particolar modo è stata un'iniziativa pensata insieme ad Emiliano Mondonico, scomparso recentemente, ma sempre presente alla manifestazione alla quale era molto legato», ha sottolineato Gian Pietro Salvi del comitato Quarenghi. Quella di quest'anno stata anche l'edizione del torneo internazionale Coppa Quarenghi più seguita sui social network dove si sono registati nei quattro giorni di manifestazione più di 60 mila contatti.

Sociale

Assegnato a Claudio Perino il premio «Genesis» 2018 SAN PELLEGRINO TERME «Aspetti innovativi nella terapia, nell'assistenza e nella riabilitazione delle gravi cerebro-lesioni acquisite» è stato il tema del trentesimo incontro – convegno organizzato lo scorso sabato 29 settembre dall'associazione Genesis all'Hotel Bigio di San Pellegrino Terme. L'iniziativa è stata promossa in collaborazione con l'Istituto Clinico Quarenghi e la San Pellegrino Terme Neurorehabilitation Academy. A moderare l'incontro sono stati Gian Pietro Salvi, responsabile dell'Area di riabilitazio-

ne neuromotoria della Casa di Cura Quarenghi, con Marco Poloni, ricercatore volontario dell'IRCCS Mario Negri di Milano e Antonio Nardone, direttore UO riabilitazione specialistica neurologica dell'IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri di Pavia. Il convegno (diviso in due sessioni) ha visto affrontare i temi della continuità delle cure nel percorso diagnostico-terapeutico della persona con grave cerebro-lesione acquisita e l'assistenza e riabilitazione nei disturbi correlati alle gravi cerebro-lesioni acquisite. Presen-

ti tra gli ospiti, relatori dell'incontro: Caroline Attwell, ricercatore del Centre Hospitalier Universitaire Vaudois di Losanna (Svizzera) e Jojè Leon Carrion, professore di Neuropsicologia all'Università di Siviglia (Spagna). Per l'occasione è stato assegnato anche il Premio Genesis «Città di San Pellegrino» all'ex presidente dell'International Brain Injury Association (IBIA) Claudio Perino. Il territorio fa rete «Il traumatizzato cranico, il malato neurologico, la famiglia e i

Premiazioni della dodicesima edizione del torneo internazionale Coppa Angelo Quarenghi

professionisti della salute» saranno i temi da affrontare nella due giorni del 20 e 21 ottobre prossimi e saranno affrontati dai professionisti della salute italiani e francesi, dai responsabili sociali del territorio, dagli amministratori e dalle associazioni. Parteciperanno anche i rappresentanti dell'European Brain Injury Society (EBIS) e le associazioni francesi per il trauma cranico (UNAFTC). «Sarà un incontro dedicato in particolar modo ai car-giver – sottolinea il dottor G.P. Salvi della clinica Quarenghi di San Pellegrino Terme – . Ne verrà fuori un documento con linee guida che permetteranno l'aiuto sui temi della famiglia e dei car-giver, sull'inserimento nel mondo della scuola e del lavoro per i malati, gli aiuti economici, e sul problema del loro amministratore di sostegno».

Il premio Genesis Città di San Pellegrino Claudio Perino


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Gli studenti diventano «guide» in miniera Cultura. Ad ottobre le attività dell'associazione s'intrecciano con quelle del Festival scientifico BergamoScienza Laboratori e visite nelle miniere per gli studenti della città. E s'improvviseranno guide turistiche per un giorno DOSSENA Le miniere di Dossena incontrano BergamoScienza per una collaborazione che punta al futuro. Durante tutto il mese di ottobre infatti le attività delle miniere di Dossena si intrecceranno con quelle del festival scientifico che si tiene nella città di Bergamo e nella provincia bergamasca ogni anno, a partire dal 2003. Anche quest'anno sono stati numerosi i docenti e gli studenti che hanno accolto la sfida di progettare, realizzare e condurre in autonomia laboratori interattivi ed esperienze scientifiche da proporre al pubblico della manifestazione. Tra i progetti più apprezzati ecco quindi che compare la collaborazione con l'Associazione Miniere di Dossena, che fino al 28 ottobre accoglierà presso il sito minerario di Paglio e Pignolino, oltre ad altri istituti del territorio, anche i ragazzi dell' Istituto Scientifico L. Mascheroni di Bergamo. Gli studenti diventeranno guide turistiche per un giorno Attraverso una visita guidata, gli studenti potranno viaggiare

nel tempo tra i meandri di roccia, percorrere fino a 18 km di gallerie sotterranee, imparare a riconoscere, attraverso un laboratorio interattivo, i principali minerali e vedere la camera di stagionatura del Minadur, l'innovativo prodotto caseario dalla stagionatura ipogea. «Dopo aver illustrato il percorso in galleria attraverso una spiegazione storica e scientifica daremo campo libero ai ragazzi del Liceo Scientifico Mascheroni, che assumeranno le vesti di guida turistica per un giorno, accompagnando i loro compagni e gli studenti degli altri istituti lungo il tragitto», ha spiegato Walter Balicco, assessore e vicesindaco con delega al Turismo per il comune di Dossena e membro dell'associazione Miniere. È noto come le scuole con questo alternati-

L'obiettivo

Offrire una occasione formativa per rinsaldare rapporto tra cultura e cittadinanza

vo metodo di apprendimento, siano in grado di assumere il ruolo di promotori della divulgazione scientifica, offrendo ad altre scuole un’occasione formativa basata sulla formazione peer-to-peer e al pubblico generico un servizio di educazione informale che contribuisce a rinsaldare il prezioso rapporto fra cultura scientifica e cittadinanza consapevole. «Si è osservato come nella fase di gestione, l’attività sviluppi negli studenti-guida, competenze di comunicazione e relazione, capacità di adeguarsi all’interlocutore e alle situazioni, attitudine a gestire gli imprevisti, abilità a organizzare il lavoro e a distribuire incarichi – . Specificano i membri dell'Associazione BergamoScienza –. Materia essenziale alla formazione di un cittadino consapevole e al suo inserimento sociale e lavorativo». Un'iniziativa da non sottovalutare quindi, che punta a diffondere e promuovere ulteriormente le miniere di Dossena in tutto il territorio e in città, e a rafforzare il rapporto collaborativo tra Associazione ed Istituti Scolastici a 360°.

Miniere di Dossena

Mirasole 13 agosto 2018: 1° compleanno!


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I Tasso-Bordogna e le comunicazioni postali Giornata Tassiana. Presentato il nuovo volume sul casato Tasso-Bordogna. Controllarono le comunicazioni postali tra Trento e Bolzano dal XVI al XVIII sec. L'opera è di Francesca Brunett dell'Università di Innsbruck CAMERATA CORNELLO «Per essere quest'ufficio la chiave dell'Italia e Germania. La famiglia Taxis – Bordogna e le comunicazioni postali nell'area di Trento e Bolzano». È questo il titolo di un nuovo volume presentato in occasione della tredicesima Giornata Tassiana della scorsa domenica 23 settembre, scritto da Francesca Brunett dell'Università di Innsbruck e tradotto in italiano da Mons. Donatello Rota, cittadino onorario di Camerata Cornello. L'impostazione delle ricerche e la stampa del volume sono state curate con la collaborazione della prof.ssa Brigitte Mazhol, dal dott. Klaus Schopfer, dal comitato scientifico dell'Università di Innsbruck. Il libro indaga la storia del casato dei Taxis Bordogna, che controllò le stazioni postali lungo il corso dell’Adige di Trento e Bolzano dal XVI al XVIII secolo. «È una storia lunga quasi tre secoli – ha illustrato l'autrice del volume Francesca Brunett nel corso della presentazione alla Giornata Tassiana –: dal principio del Cinquecento, allorché il ramo Taxis Bordogna

venne inaugurato dal matrimonio di Bonus Bordogna ed Elisabeth Taxis, figlia di Ruggero, fino all’incameramento del feudo, e quindi alla statalizzazione delle poste, avvenuta negli anni Sessanta del Settecento. Una storia che si intreccia con quella delle sovranità e delle configurazioni statuali entro cui la famiglia si trovò a gestire le propria attività», ha poi sottolineato. La nuova ricerca è stata pubblicato in doppia lingua: italiano e tedesco, ed è strutturato in due parti. «La prima, organizzata secondo ordine cronologico, è dedicata alla storia della famiglia e del feudo postale. Si è scelto di approfondire alcuni momenti, snodi e figure particolarmente ricchi di interesse – ha poi aggiunto l'autrice –; La seconda parte organizzata in senso tematico dove ogni tema è trattato cronologicamente, si propone di ricostruire gli aspetti economici e materiali della storia della posta trentina in età moderna». L’appendice del volume raccoglie infine la trascrizione di una serie di fonti significative

in relazione a temi e momenti trattati nel testo, tabelle di corredo ed ulteriori strumenti utili per seguire la narrazione, ossia l’elenco dei maestri di posta di Trento ed un sommario albero genealogico del casato Taxis Bordogna. La donazione Portulano Attesto al nobile Lonigo Durante la giornata è stata presentata al pubblico la donazione ricevuta dal museo da parte di Vincenzo Portulano. «Si tratta di una lettera dichiarata di interesse culturale datata 1543 e destinata a Simone de Taxis, Maestro Generale delle Poste di Carlo V a Milano. Sul fronte presenta la doppia croce e cito ripetuto tre volte», è stato spiegato nel corso dell'incontro. Spazio è stato poi dedicato anche per un intervento del prof. Bonaventura Foppolo sull'iscrizione posta nella chiesa di Cornello (a fianco della cappella dei Tasso) a cui è seguita la consegna dell'attestato di ringraziamento al nobile Alberto Lonigo, attestato che è stato realizzato dal miniaturista bergamasco Simone Algisi.

Oltre 7 mila al Museo È realtà per il turismo I dati Il trend è positivo per il sito museale della valle Tutti i dati illustrati alla «Giornata Tassiana» CAMERATA CORNELLO Quasi 8 mila visite dal mese di gennaio fino ad agosto 2018, oltre 2 mila solo nell'ultimo mese estivo. La Giornata Tassiana (ndr) è servita anche per fare un primo bilancio sulle attività promosse dal Museo dei Tasso e della Storia postale. «Nel 2017 il Museo dei Tasso e della Storia postale ha chiuso con 11.833 visitatori, abbiamo avuto rispetto il 2016 un incremento di 1.786 visitatori. Nel semestre che ci riguarda siamo a quota 7988, con l'obiettivo di eguagliare il numero dell'anno scorso», ha affermato l'operatrice musale Michela Giupponi.

Museo dei Tasso «Da gennaio 2018 sono stati 426 i partecipanti alle visite guidate gratuite, nello stesso periodo del 2017 sono stati 406 contro i 962 paganti, 895 nel 2017 –», ha poi aggiunto. Complessivamente il totale dei

partecipanti alle visite guidate sono stati 1388. Numeri che confermano il trend positivo, anche per le attività nel corso degli anni: 1317 visite (2017); 1131 visite (2016). Tra le iniziative «family friendly» anche le visite guidate per bambini, circa 30 i partecipanti nel corso del 2018, mentre le visite organizzate dalle Scuole del territorio e svolte dal museo in collaborazione con il Polo Culturale Mercatorum e Priula sono state 297. E poi i laboratori didattici (settembre 2017-agosto 2018) che hanno interessato 97 bambini. Dall'aprile 2014 all'agosto 2018 i visitatori sono stati complessivamente 43.476. Le visite guidate gratuite continuano anche in autunno, le prossime date sono: 4 novembre e 2 dicembre. Contatti: tel. 0345.43479; E-mail: info@museodeitasso.com.

Ingresso al borgo medievale di Cornello dei Tasso


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Ponteranica, aumentano i fondi per la scuola Istruzione. Approvato il Piano di Diritto allo Studio. Fondi aumentati per i servizi e le attività: 523 mila euro Tra le novità l'avvio della sezione «Montessori». È boom di richieste per i servizi di integrazione alla disabilità PONTERANICA È stato recentemente approvato il nuovo Piano di Diritto allo Studio per l'anno scolastico 2018-2019 del Comune di Ponteranica. Il documento prevede un investimento complessivo di oltre 525 mila euro, 35 mila euro in più rispetto lo scorso anno. «Un grandissimo sforzo fatto dall'Amministrazione», lo ha definito l'assessore delegato all'Istruzione Susanna Pini, che ha poi aggiunto come questo sia anche la «dimostrazione di un bisogno sempre più forte di prevenzione alle fragilità educative, la cui risposta si trova nel fare rete, di una sempre maggiore richiesta di sostegno alle disabilità e di una risposta concreta alle problematiche di tempi e orari di una società sempre più frenetica ed isolata». I fondi sono stati così ripartiti: servizi per l'infazia (83 mila euro); Istituto Comprensivo A. Lanfranchi (45 mila euro); servizi scolastici (118 mila euro); interventi per garantire le pari opportunità (266 mila euro); altri progetti e servizi sul territorio (11 mila euro).

Tra le novità che caratterizzano questo Piano del diritto allo Studio figura la partenza «con grande entusiasmo» della prima sezione Montessori alla scuola Lotto. «Oltre che un metodo di studio molto interessante è stata un’attenzione al nostro territorio che, avendo avuto un calo demografico, sarebbe stato costretto a chiudere una scuola importante per il centro di Ponteranica alta, con tutto l’indotto negativo che ne sarebbe conseguito», è stato il commento dell'assessore Pini. È stato poi raddoppiato il servizio mensa alla scuola media don Milani, visto il boom di iscrizioni alla mensa per gli alunni che hanno scelto il tempo scuola della settimana corta ovvero l’orario settimanale spalmato su cinque giorni terminante alle ore 14 (da 25 dello scorso anno a 57 iscritti). Ma oltre alla mensa raddoppia anche il pre-scuola alla scuola Primaria Rodari, ossia la possibilità di portare i figli in aula prima dell’inizio delle lezioni. Tra le novità c'è poi il contenimento delle rette per la sezione Primavera delle scuole materne. «Impegno finanzia-

rio» questo per il contenimento delle rette, come sottolineato dall'assessore Pini, sempre «in curva ascendente». Il contributo per quest'anno sarà complessivamente di circa 30 mila euro, nel 2014-2015 si erano stanziati fondi per circa la metà. Sempre per le scuole dell'infanzia, nel caso specifico San Pantaleone e Ramera, è stato attivato un progetto di coordinamentopedagogico per progetti educativi (17 mila euro il contributo). Nel Piano si fa anche il punto di alcune iniziative nate anni indietro, come la covnenzione sovracomunale con il nido I girasoli di Sorisole, propedeutica all'ottenimento della misura regionale Nidi gratis. È poi calata la richiesta per il servizio di sorveglianza degli alunni durante le assemblee di classe, servizio che l'amministrazione comunale garantirà anche quest'anno. Boom invece per i servizi di integrazione alle disabilità, si è passati da 174 a 275 ore. «Nella commissione ci siamo interrogati sui motivi di questa esplosione e nei tavoli approfondiremo la tematica tematica», fa sapere Pini.

Municipio di Ponteranica


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L'ASC Imagna-Villa apre ad Almenno San Bartolomeo Attualità. Nuovo tassello per l'espansione dell'ente Presidio consolidato nell'area della bassa Valle Imagna e dell'oltre Brembo. L'inaugurazione sabato 27 ottobre ALMENNO SAN BARTOLOMEO L'Azienda Speciale Consortile Valle Imagna – Villa d'Almè, ente che gestisce gli interventi sociali nell'Ambito territoriale omonimo, inaugura una nuova sede operativa ad Almenno San Bartolomeo. Si tratta di un nuovo tassello per il progetto di espansione dell'ente, che va dunque a consolidare il suo presidio anche nell'area della bassa Valle Imagna e dell'oltre Brembo. L'inaugurazione con taglio del nastro avverrà il prossimo sabato 27 ottobre alle ore 10 ad Almenno San Bartolomeo, in via E.Montale 42.

– l'obiettivo è quello di essere ancora più vicini ai bisogni dei territori della bassa Valle Imagna e dell'oltre Brembo. La sede di Almenno San Bartolmeo offrirà i servizi di tutela minori, centro antiviolenza (verrà aperto anche nella sede di Sant'Omobono Terme a fine ottobre) e REI, ospiterà uno sportello del Centro antiviolenza Penelope (che ne avrà uno anche la sede di Sant'Omobono Terme da fine ottobre). Questa nuova sede sarà anche un riferimento per altre iniziative che l'Ambito e i Comuni della zona vorranno attivare in futuro».

Ancora più vicini ai bisogni «Con questa nuova sede operativa – ha spiegato Gianantonio Farinotti, direttore dell'Azienda Speciale Consortile Valle Imagna - Villa d'Almè

Erogati servizi importanti per i cittadini «Nell'assemblea dei sindaci dell'Ambito Distrettuale Valle Imagna - Villa d'Alme – ha poi aggiunto Gianbattista Brioschi,

sindaco del Comune di Almenno San Bartolomeo, nonché presidente dell'Assemblea dei Sindaci e vicepresidente di dell'Azienda Speciale Consortile – si è votato all'unanimità di dotare l'Azienda Speciale Consortile di una sede anche per i territori della bassa Valle e oltre Brembo, una sede che erogherà una serie di servizi alla persona come per il reddito d'inclusione, gli incontri protetti per i minori, un centro antiviolenza. Servizi molto importanti per i cittadini su tematiche sociali molto inerenti e di attualità al periodo storico che stiamo vivendo». La sede, avendo anche una sala polifunzionale, sarà utilizzata anche per le convocazioni dell'Assemblea Sindaci e del Consiglio di amministrazione dell'Azienda Speciale Consortile.

Visite e lab per bambini Tre date al Museo Tasso Cultura Ecco tre appuntamenti dedicati ai più piccoli durante il periodo autunnale al museo CAMERATA CORNELLO Domenica 21 ottobre e 18 novembre, alle ore 15, il Museo dei Tasso e della Storia postale di Camerata Cornello organizza Sulle tracce di mercanti, corrieri, santi e artisti: viaggio nel borgo medievale di Cornello una visita guidata dedicata ai bambini e alle loro famiglie alla scoperta del borgo medievale di Cornello e dei Tasso. «La visita guidata gratuita è rivolta ai bambini e alle loro famiglie e ha come obiettivo quello di portare i piccoli visitatori alla lettura del paesaggio come se fosse un testo in cui individuare i segni della storia - fanno sapere dal museo dei

Portici della via Mercatorum Tasso e della Storia postale tramite una nota -. Attraverso alcuni luoghi e oggetti chiave presenti nel borgo di Cornello si vuole ricostruire la storia del borgo medievale, che svolgeva anche il ruolo strategico di cen-

tro di mercato posto lungo la Via Mercatorum che collegava Bergamo alla Valtellina e apriva la valle alla comunicazione con il Nord Europa. Inoltre, la visita porta all’attenzione la storia della famiglia Tasso anche grazie al supporto di alcuni oggetti presenti in museo, che saranno utilizzati per delineare l’importanza della comunicazione di oggi in rapporto ai sistemi organizzati dai Tasso». Il 28 novembre, alle ore 15, il Museo organizza anche il laboratorio ludico Francobolli Animali, dedicato alla mostra tematica L’evoluzione animale aperta nella sala Mercatorum del Museo e visitabile fino al prossimo 4 novembre Per informazioni o prenotazioni è possibile contattare il numero: 0345/43479; E-Mail: info@museodeitasso.com. Sito internet: www.museodeitasso.com.

Nuova sede dell'ASC Valle Imagna - Villa d'Almè


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UOMINI, STORIE E PROGETTI

Il lino del monastero della Val d'Astino «vestirà» Città Alta Tradizioni. L'annuncio nel convegno in Valmarina per illustrare i risultati del progetto «Il lino di Astino» Prodotti 500 chili di filo, pari a circa due chilometri VALMARINA Sabato 29 settembre nell'ex monastero della Valmarina, oggi sede del Parco dei Colli di Bergamo, si è tenuto il convegno «il lino di Astino. La fibra e il suo contesto», un incontro per fare il punto sul progetto di reintroduzione della coltura del lino e della canapa; il progetto è promosso dal Parco dei Colli in una proficua collaborazione tra agricoltori, Orto Botanico di Bergamo, Fondazione MIA, Amministrazione Comunale di Bergamo, associazione culturale Il Cavaliere Giallo, cooperativa Ruah e l'azienda promotrice delle iniziative, il Linificio e Canapificio Nazionale. Per l'occasione sono stati presentati i risultati dell'esperienza colturale produttiva di questo progetto che ha valorizzato il territorio, premiato le eccellenze e recuperato antiche cono-

scenze e tradizioni. «Metteremo a disposizione due chilometri di tessuto di lino per vestire Città Alta, che siano le Mura o una parte monumentale. E lo faremo in occasione della fioritura dei campi, la prossima estate – è stato l'annuncio di Pierluigi Fusco Girard, amministratore delegato del Linificio e canapificio nazionale di Villa d'Almè –. Sono stati prodotti 500 chili di filo, circa due chilometri. Con questo filato abbracceremo simbolicamente la città di Bergamo». Soddisfazione per l'esito del progetto è stata espressa anche dal vicepresidente del Parco dei Colli, Angelo Colleoni. «Il linificio è venuto a bussare alla porta del parco per chiedere un pezzo di terra da coltivare, ovviamente abbiamo detto subito di sì, coinvolgen-

do la Fondazione MIA, che ha messo a disposizione gli appezzamenti di Astino, nella valle della Biodiversità», ha detto Colleoni. Durante il convegno è arrivato anche il plauso della Fondazione MIA, presente Fabio Bombardieri, che ha parlato di un progetto che «permetterà di recuperare un pezzo dell'agricoltura bergamasca, coinvolgendo l'imprenditoria del territorio». Un progetto di valore quindi, valore riconosciuto anche dall'Orto Botanico di Bergamo. «Parliamo di piante di grande interesse - ha sottolineato il direttore Gabriele Rinaldi -, fonti di fibra e sostenibili dal punto di vista della coltivazione, a differenza del cotone. La reintroduzione di lino e canapa – ha concluso – è un tema di interesse globale».

Monastero di Astino FOTO DANIELE VECCHI


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UOMINI, STORIE E PROGETTI

Mezzo milione di voti per i luoghi da salvare Censimento FAI. Primi responsi dall'aggiornamento di fine estate. Mezzo milione di voti per ben 30 mila luoghi In Lombardia spiccano la Cornabusa e la Basilica di Santa Giulia. Si potrà votare ancora fino al mese di novembre BERGAMO Non si è fermata durante i mesi estivi la raccolta voti per «I Luoghi del Cuore», il censimento del Fondo Ambiente Italiano (FAI) dei luoghi italiani da non dimenticare. «le vacanze hanno dato grande impulso ai voti, che hanno superato il mezzo milione, considerando sia i voti online, che alimentano la classifica in tempo reale, sia i voti cartacei», fa sapere il FAI tramite una nota. Sono già più di 30 mila i luoghi votati in tutta Italia, che compongono la geografia spontanea degli italiani in questa nona edizione del progetto promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo: chiese, castelli, palazzi storici, ma anche luoghi più insoliti, come un sito di archeologia industriale legato alla produzione tessile, a cui era dedito un intero borgo umbro, due laghi vulcanici nel cuore del Vulture, un antico santuario incastonato in una falesia a picco su una valle bergamasca o i resti di un’antica villa di epoca romana che si affacciano sulle acque cristalline della penisola di Sorrento. Questo aggiornamento di fine estate ha portato grandi cambiamenti nella classifica nazionale: «sono molti i luoghi che hanno scalato la classifica e si contendono i primi posti», prosegue la nota. Oltre 200 comitati attivi in tutta Italia, con una particolare concen-

trazione in Sicilia, Lombardia e Puglia: associazioni già esistenti, o al contrario gruppi di persone che decidono di unirsi in occasione del censimento, ma anche amministrazioni comunali e Parrocchie. Sono il motore delle grandi raccolte voti a favore di luoghi amati ma in pericolo, perché trascurati, abbandonati, minacciati da progetti impattanti o anche solo da scoprire e valorizzare. Vere e proprie mobilitazioni popolari chepermettono a siti dimenticati di trovare spazio nelle cronache e nei dibattiti non solo locali e di attivare circuiti virtuosi di riscatto. Dal 2003, dopo otto edizioni del censimento e 92 interventi direttamente sostenuti dal FAI, I Luoghi del Cuore sono ormai diventati un appuntamento fisso per tutti coloro che hanno nel cuore il destino di uno o più luoghi nel proprio territorio. L’intervento – con contributi per i primi tre classificati, per il primo classificato nella classifica acqua e per i luoghi con oltre 2 mila voti – è dunque solamente una delle motivazioni che muovono la partecipazione a I Luoghi del Cuore: «sempre di più i cittadini consapevoli dell’importanza della visibilità ottenuta dai luoghi votati durante il censimento, che può portare alla nascita di collaborazioni virtuose tra società civile e istituzioni e trainare lo stanziamento di altri contributi preziosi», conclude la nota del

Fondo Ambiente Italiano. Bene i siti della bergamasca Cornabusa oltre 14.500 voti L'aggiornamento di fine estate del censimento FAI - I Luoghi del Cuore ha portato grandi cambiamenti nella classifica nazionale. Nonostante questo la classifica provvisoria del censimento vede tra le prime posizioni ben due dei siti partecipanti in Lombardia, a Bergamo. Il Santuario della Cornabusa di Sant'Omobono Terme in Valle Imagna è la vera sorpresa: ha raccolto più di 14.500 voti, risultando così il primo luogo del cuore (provvisoriamente) in regione Lombardia e quarto a livello nazionale. La maestosa Basilica romanica di Santa Giulia a Bonate Sotto (nelle foto) costruita nell'antico borgo di Lesina ha invece raccolto la bellezza 7.900 voti ed è al 9° posto del censimento provvisorio. Più distante invece il campanile pendente della chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano di Cornello dei Tasso (Camerata Cornello), tra i borghi più belli d'Italia, che con 123 voti è posizionato 441° in Italia. Per votare il proprio luogo del cuore c'è e ci sarà tempo fino al prossimo venerdì 30 novembre. Per partecipare al voto basta un click, tramite il sito ufficiale del FAI, utilizzando le credenziali Facebook o Email, oppure complando l'apposito modulo cartaceo.

Focus

7 mila voti per Santa Giulia È nona nel censimento FAI BONATE SOTTO La maestosa Basilica romanica di Santa Giulia a Bonate Sotto ha raccolto 7.900 voti ed è al 9° posto del censimento provvisorio istituito come ogni anno dal Fondo Ambiente Italiano (FAI) I Luoghi del Cuore. Dietro questo successo si cela l'impegno dei volontari del comitato Santa Giulia, la basilica. I volontari sono circa una ventina, e dal 1 giugno sono impegnati nella raccolta firme in tutta la bergamasca a favore della basilica iscritta alla nona edizione del censimento. Costruita nell’antico Borgo

Lesina, è situata in un punto di rilevanza strategica, alla confluenza del Brembo e Lesina, dove sorgeva il centro abitato di cui ne era il cuore. Verso il 1200 il Castrum Lisina, risalente al Neolitico, è stato raso al suolo per punizione politica, gli abitanti decidono così di abbandonarlo e di costruire un nuovo insediamento verso il borgo, oggi il centro di Bonate. La Basilica è passata negli anni da luogo centrale a luogo sempre più marginale e abbandonato, fino a diventare area cimiteriale dall’800. La costruzione a pianta legger-

mente trapezoidale risale all’XI secolo, in origine presentava una struttura a tre navate con absidi semicircolari e cinque campate. Della struttura originaria rimangono oggi solo parte del muro perimetrale, le tre absidi e la prima campata, coperta. Sono andati perduti il tetto e parte del muro esterno. «Il Comune di Bonate Sotto ha attivato un progetto per valorizzare la basilica, una delle testimonianze più importanti dell'arte romanica in tutta la Lombardia – ha dichiarato alla stampa l'assessore delegato alla Cultura del Comune di Bo-

Basilica di Santa Giulia a Bonate Sotto FOTO MARIO ROTA

nate Sotto Francesco Monzani –». Tra i questi figurano infatti l'elaborazione di un progetto di restauro diviso in sei lotti (720 mila euro) e sponsorizzato da Art Bonus, ed un percorso di promozione della basilica. « Il comune ha lanciato l'invito a diventare volontari per il progetto – ha poi aggiunto Monzani –. Hanno risposto oltre venti persone che con tenacia stanno raccogliendo le firme. Un impegno prezioso che oltre alla raccolta di migliaia di voti e l'attuale posizionamento tra i primi dieci in classifica, ha fatto raggiungere il risultato più importante: la promozione della basilica». Per votare la basilica di Santa Giulia di Bonate Sotto, inserita tra i siti del censimento FAI basta un click, sul sito: www. fondoambiente.it.

Un particolare della basilica di Santa Giulia FOTO ROTA


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«Formelle a rischio» Fondazione Lemine chiude San Nicola Cultura. Sarà posizionata una rete in nylon all'altezza del matroneo, raccoglierà l'intonaco che potrebbe distaccarsi. Per il recupero continuano le donazioni ALMENNO SAN SALVATORE Il convento di San Nicola chiude le porte ai visitatori. A rendere nota la decisione (seppur per un breve periodo di tempo) è stata la Fondazione Lemine di concerto con la Soprintendenza, tramite una nota inviata alla fine del mese di settembre. «Per ragioni di sicurezza legate alle condizioni del soffitto – fanno sapere tramite una nota dalla Fondazione Lemine –, la chiesa di San Nicola a partire da domenica 23 settembre e fino a nuovo avviso, rimarrà chiusa al pubblico per consentire la messa in opera di misure di sicurezza adeguate». L'argomento sarà anche oggetto di una apposita riunione tecnica che avrà luogo il prossimo giovedì 18 ottobre. La decisone è arrivata perché a rischio ci sarebbero proprio le formelle in cotto dipinto (circa

1500) custodite in quello scrigno dell'arte Romanica che lo scorso anno è stata decretata con 30 mila voti uno tra I luoghi del Cuore del Fondo Ambiente Italiano (FAI). «La superficie dipinta è altamente degradata e in alcuni punti sta iniziando anche a staccarsi – ha poi successivamente dichiarato alla stampa il presidente della Fondazione Lemine Alberto Barzanò –. Non sussiste un pericolo grave per i visitatori, ma per prudenza si è deciso di chiudere la chiesa za per un paio di settimane e nel frattempo posare una rete in nylon all’altezza del matroneo, che potrà raccogliere eventuali parti di intonaco cadenti», ha sottolineato Barzanò. «Adotta una formella» 37 donazioni in sei mesi I segni del tempo ci sono, ma

anche una strategia per riqualificare e salvare questo patrimonio. Dal mese di marzo infatti la Fondazione Lemine in collaborazione con il Comune di Almenno San Salvatore e il Rotary Club di Bergamo Ovest ha avviato una campagna di raccolta fondi dal nome adotta una formella. L'iniziativa ha In poco più che sei mesi raccolto in tutto 37 donazioni e sono stati raccolti circa 16 mila euro. È possibile ancora donare tramite bonifico bancario alla Fondazione IT28 T 0534 5210 00000005453 (info@fondazionelemine.eu), oppure versando un contributo in uno dei tre punti di raccolta già stabiliti: Chiesa di San Nicola, biblioteca di Almenno San Salvatore, sede dell'Antenna Europea del Romanico (AER). La donazione è deducibile secondo normativa vigente.

Interni del convento di San Nicola

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Teatro&Tremore torna in scena con Trianon Teatro. Il nuovo spettacolo della compagnia Teatro&Tremore arriva al Serassi. Andrà in scena sabato 20 ottobre È il decimo lavoro nato dal laboratorio di teatro-terapia organizzato dall'AIP: l'associazione italiana parkinsoniani VILLA D'ALMÈ «Trianon» è il nome del nuovo spettacolo della compagnia teatrale Teatro&Tremore che andrà in scena il prossimo sabato 20 ottobre al teatro Serassi di Villa d'Almè in via Locatelli Milesi, alle ore 20.30. La serata sarà introdotta ed animata dall'associazione culturale nel mondo della musica a condivisione e sostegno delle iniziative promosse dall'associazione italiana parkinsoniani Onlus sezione di Bergamo. «I vari momenti della serata saranno legati da un filo comune, da una filosofia nell'affrontare la malattia, che in questo caso si concretizza in rappresentazione e spettacolo: il Parkinson non ferma la vita – spiega il presidente dell'associazione italiana parkinsoniani Marco Guido Salvi –. Al di là dei significati e degli spunti di

riflessione – a poi aggiunto il presidente di AIP Bergamo Salvi –, sarà certamente una serata gradevole, di gioia e amicizia che varrà sicuramente la pena trascorrere insieme». Laboratorio di teatro-terapia Dal 2008 l’AIP di Bergamo ha avviato una attività di laboratorio teatrale di teatro-terapia. Lo scopo è rafforzare le relazioni con gli altri, dare sostegno nell’affrontare e accettare la malattia. «Il laboratorio teatrale è un contenitore dove i partecipanti provano a divertirsi esprimendosi liberamente, senza la preoccupazione di essere derisi o giudicati – hanno spiegato dall'AIP –. Fare laboratorio teatrale è: sperimentare il gioco di essere qualcun altro, comunicare ed entrare in contatto con altre persone, far parte di un

gruppo senza perdere la propria identità. Significa quindi: scoprire le proprie risorse, mostrarsi come non ci si mostra in altri contesti, entrare in contatto con le proprie emozione e con quelle degli altri». Un gruppo di persone ha lavorato intensamente curando i soggetti, preparando i testi, studiando la scenografia e interpretando la rappresentazione. «Lo spettacolo teatrale in questo contesto assume il particolare significato di testimoniare che la malattia di Parkinson non ferma la voglia di mettersi in gioco, di esprimere la creatività, di affrontare nuove sfide, di raccontarsi, di divertirsi, di emozionarsi e far emozionare», hanno poi aggiunto dalla Onlus. Ora in scena con Trianon

La compagnia Teatro&Tremore, fondata nell’autunno del 2008, fino ad oggi ha presentato: Il miracolo della credenza (2009); Frammenti (2010); Uomini (2011); Incontri al Circo Bar–Num (2012); Oltre (2013); Profumo (2014); D’Amore si vive (2015); Ma che film la vita (2016); Nel mezzo (o quasi) del cammino di nostra vita (2017). Il gruppo teatro si incontra normalmente una volata alla settimana, genialmente il sabato pomeriggio presso l’auditorio di Carisma Quest'anno lo spettacolo in scena al Serassi di Villa d'Almè sabato 20 ottobre sarà Trianon. L'ingresso sarà gratuito e la partecipazione all'evento sarà aperta a tutti. «Eventuali offerte – fanno poi sapere dall'AIP di Bergamo – saranno devolute alla ricerca sulla malattia di Parkinson».

Rassegna teatrale al Serassi con Teatro&Tremore

Teatro

BERGAMO TEATRO CREBERG Via Pizzo della Presolana Eventi a pagamento Tel. 035/343434 STAGIONE 2018/2019 LENNY ZAKATEK & SKEYE Giovedì 1 Novembre Orari: 21.00 NERI MARCORÈ Sabato 10 Novembre Orari: 21.00 MASSIMO RANIERI Giovedì 22 Novembre Orari: 21.00 ROCCO PAPALEO Venerdì 23 Novembre Orari: 21.00

ANGELO DURO Perché mi stai guardando? Venerdì 9 Novembre Orari: 21.00 Angelo Duro sul palco ci farà ridere, riflettere, e forse anche cambiare. Nello spettacolo racconta la storia di come, da quale bambino quale era, ha dovuto reagire alle fregature e alle ingiustizie della vita, scegliendo di diventare cattivo. In un'ora e mezza analizza a suo modo la realtà di ieri e di oggi, l'uomo e la donna, gli animali e la natura, il presente e il futuro. Un nuovo punto di vista con cui tratta argomenti anche scottanti, con leggerezza ma consapevole di colpire nel segno con la precisione di un cecchino.

BERGAMO TEATRO DONIZETTI Piazza Cavour, 15 Eventi a pagamento Tel. 035/4160612 LIRICA E CONCERTI IL VIAGGIO A REIMS 5 e 7 Ottobre Orari: 20.30 TOSCA 19 e 21 Ottobre Orari: 20.30 FALSTAFF 7 e 9 Dicembre Orari: 20.30 CONCERTO DI NATALE Domenica 23 Dicembre Orari: 15.30

ESCUALO! Venerdì 9 Novembre Orari: 20.30 Itinerario nelle sonorità e nei ritmi argentini con musiche di Astor Piazzolla, Louis Bacalov e altri maestri della medesima scena musicale. Escualo! è il titolo di un programma virtuosistico duo formato da Giampaolo Bandini (chitarra) e Cesare Chiacchieretta (bandoneòn). Oltre a brani come Oblivion e Libertango, a buon diritto entrati nel novero delle composizioni più amate del Novecento, in programma anche La Folia a traves de los siglos, scritta appositamente per il duo da Leo Brouwer, massimo compositore cubano e prolifico autore di musica per chitarra.

PROSA UNO NESSUNO CENTOMILA Dal 13 al 14 Dicembre Orari: 21.00 CITA A CIEGAS Dal 10 al 12 Gennaio Orari: 21.00 MISS MARPLE GIOCHI DI PRESTIGIO Dal 24 al 27 Gennaio Orari: 20.30 e 15.30 DELITTO/CASTIGO Dal 7 al 10 Febbraio Orari: 20.30 e 15.30 SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE Dall'11 al 14 Aprile Orari: 20.30 e 15.30

OCCIDENT EXPRESS Haifa è nata per star ferma Dal 15 al 18 Novembre Orari: 20.30 e 15.30 Nel 2015 una donna anziana di Mosul si mise in fuga con la nipotina di 4 anni: ha percorso in tutto 5.000 chilometri, dall’Iraq fino al Baltico, attraverso la cosiddetta rotta dei Balcani. Questa è la sua incredibile storia. Occident Express è la cronaca di un viaggio. È il diario di una fuga. Occident Express è l’istantanea su un inferno a cielo aperto. Ma soprattutto è una storia vera, un piccolo pezzo di vita vissuta che compone il grande mosaico dell’umanità in cammino. Occident Express è un frammento del nostro tempo.


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INFORMAZIONI PUBBLICITARIE

Xxxxxxxxxxxxxxxxxxx Censimento FAI. Primi responsi dall'aggiornamento di fine estate. Mezzo milione di voti per ben 30 mila luoghi In Lombardia spiccano la Cornabusa e la Basilica di Santa Giulia. Si potrà votare ancora fino al mese di novembre BERGAMO Non si è fermata durante i mesi estivi la raccolta voti per «I Luoghi del Cuore», il censimento del Fondo Ambiente Italiano (FAI) dei luoghi italiani da non dimenticare. «le vacanze hanno dato grande impulso ai voti, che hanno superato il mezzo milione, considerando sia i voti online, che alimentano la classifica in tempo reale, sia i voti cartacei», fa sapere il FAI tramite una nota. Sono già più di 30 mila i luoghi votati in tutta Italia, che compongono la geografia spontanea degli italiani in questa nona edizione del progetto promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo: chiese, castelli, palazzi storici, ma anche luoghi più insoliti, come un sito di archeologia industriale legato alla produzione tessile, a cui era dedito un intero borgo umbro, due laghi vulcanici nel cuore del Vulture, un antico santuario incastonato in una falesia a picco su una valle bergamasca o i resti di un’antica villa di epoca romana che si affacciano sulle acque cristalline della penisola di Sorrento.

Questo aggiornamento di fine estate ha portato grandi cambiamenti nella classifica nazionale: «sono molti i luoghi che hanno scalato la classifica e si contendono i primi posti», prosegue la nota. Oltre 200 comitati attivi in tutta Italia, con una particolare concentrazione in Sicilia, Lombardia e Puglia: associazioni già esistenti, o al contrario gruppi di persone che decidono di unirsi in occasione del censimento, ma anche amministrazioni comunali e Parrocchie. Sono il motore delle grandi raccolte voti a favore di luoghi amati ma in pericolo, perché trascurati, abbandonati, minacciati da progetti impattanti o anche solo da scoprire e valorizzare. Vere e proprie mobilitazioni popolari chepermettono a siti dimenticati di trovare spazio nelle cronache e nei dibattiti non solo locali e di attivare circuiti virtuosi di riscatto. Dal 2003, dopo otto edizioni del censimento e 92 interventi direttamente sostenuti dal FAI, I Luoghi del Cuore sono ormai diventati un appuntamento fisso per tutti coloro che hanno nel cuore il destino di uno o più

luoghi nel proprio territorio. L’intervento – con contributi per i primi tre classificati, per il primo classificato nella classifica acqua e per i luoghi con oltre 2 mila voti – è dunque solamente una delle motivazioni che muovono la partecipazione a I Luoghi del Cuore: «sempre di più i cittadini consapevoli dell’importanza della visibilità ottenuta dai luoghi votati durante il censimento, che può portare alla nascita di collaborazioni virtuose tra società civile e istituzioni e trainare lo stanziamento di altri contributi preziosi», conclude la nota del Fondo Ambiente Italiano.

Trianon

Sabato 20 Ottobre 2018 ore 20.30 Bene i siti della Lombardia Cornabusa oltre 14.500 voti L'aggiornamento di fine estate del censimento FAI - I Luoghi del Cuore ha portato grandi cambiamenti nella classifica nazionale. Nonostante questo la classifica provvisoria del censimento vede tra le prime posizioni ben due dei siti partecipanti in Lombardia, a Bergamo. Il Santuario della Cornabusa di Sant'Omobono Terme in Valle Imagna è la vera sorpresa: ha

Teatro Serassi - Villa d’Almè - Via Locatelli Milesi Il convento di San Nicola

La serata sarà introdotta e animata dalla «Associazione Culturale nel Mondo della Musica» a condivisione e sostegno delle iniziative dell'Associazione Italiana Parkinsoniani - Onlus - sezione di Bergamo

Con la partecipazione del Clown Tato

xxxxxxxxx xxxxxxxxxx La compagnia “Teatro & Tremore” nasce nel 2009 dal Laboratorio Teatrale avviato

dall' Associazione Italiana Parkinsoniani - sezione di Bergamo. ricche». Il progetto teatrale è consideratamolta alla terapia farmacologica e ha lo scopo di «Icomplementare terrazzamenti recuperati È laL'attività seconda edizione ospiteranno del corso alla Casa deile relazioni con gligrazie rafforzare altrial corso e dare sostegno nell’affrontare e accettare la malattia. sperimentazioni agricole. Semi di Corna Imagna Quest'anno, infatti, abbiamo di làdalla deivalle significati e degli spunti di riflessione sarà una gradevole serata, di gioia e amicizia, 17Al i corsisti coltivato il primo terrazzamento sistemato che l'anno scorso con da trascorrere insieme testimoniando la malattia di Parkinson non ferma la voglia di vivere. CORNA IMAGNA Grandissimo successo per la seconda edizione del corso teorico e pratico di costruzione muri a secco a Corna Imagna, promosso da Casa dei Semi e Comune, tenutosi dal 16 al 21 luglio scorso. Diciassette i corsisti giunti a Cà Berizzi da tutta la bergamasca (e non solo) per scoprire i segreti della pietra a secco, tecnica ormai abbandonata perché sostituita da metodologie più recenti che sfruttano leganti come calce e cemento. «Noi riteniamo che questa tecnica – spiega Stefano Invernizzi, responsabile della Casa dei Semi – sia ancora valida

Corso a Ca Berizzi per via di una serie di vantaggi: utilizza unicamente pietre del posto, il che gli dà una notevole integrazione paesaggistica, inoltre, non essendoci leganti, questi muri offrono al loro interno una flora e una fauna

11 varietà di mais che, con la collaborazione del CREA, stiamo ospitando per reintrodurre in questa valle», ha aggiunto Invernizzi. «Una bella iniziativa, importante, che già lo scorso anno ha ottenuto un ottimo seguito – spiega Mirko Invernizzi, consigliere del Comune di Corna Imagna –. Era giusto come amministrazione riproporla, anche perché si inserisce in quel progetto di valorizzazione e recupero del territorio su cui abbiamo sempre puntato e se cui continueremo a puntare molto. Significativa anche la ricaduta che eventi di questo tipo hanno sul turismo».


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ANALISI, COMMENTI E LETTERE L'ntervista

Il made in Italy raccontato dall'architetto Maria Cristina Buscioni ENRICO TIRONI Studente IULM Siamo giunti alla conclusione di questo ciclo di articoli su Salvatore Ferragamo. Ho pensato che per chiudere in bellezza, ci volesse la testimonianza di una Persona che per anni ha lavorato a stretto contatto con l’Azienda che meglio celebra il made in Italy e l’artigianalità del prodotto nel mondo. Ho avuto il piacere e la fortuna di conoscere l’Arch. Maria Cristina Buscioni, già Responsabile Sviluppo Prodotto per oltre dieci anni presso l’azienda fiorentina. Il nostro incontro è stato reso possibile grazie all’Avv. Giorgio Rossi che, conoscendo la mia passione per il settore, ed essendo amico, da anni, dell’Arch. Cristina Buscioni, mi ha permesso di organizzare facilmente un’intervista nella splendida Firenze; la giornata è, poi, proseguita con la visita a Palazzo Spini-Feroni, sede del Museo L’Italia a Hollywood: Salvatore Ferragamo. Il curriculum vitae di Maria Cristina parla da sé lasciando emergere con chiarezza, non solo la sua profonda dedizione ad una professione specialistica, ma, soprattutto, una passione unica, coinvolgente ed una curiosità inarrestabile. Tutto questo lo si percepisce nettamente da subito anche dal suo modo di raccontare il suo percorso lavorativo con quella della sua vita, riassunti in una meravigliosa sintesi di diversi punti di vista, tanto de renderti partecipe. Si tratta di incontri unici, di quelli che arricchiscono davvero molto e che porterai sempre nel cuore e vivi nella memoria. L’insegnamento, specie se è di chi ha esperienza pluriennale e specialistica, così come il lavoro attivo sul campo, rappresentano una miscela vincente in un mondo che richiede sempre più di accostare e fondere idealismo e pragmatismo. Da studente e, soprattutto, da persona che sta cercando di costruirsi il proprio spazio nel mondo, non finirò mai di ringraziare Maria Cristina (che, a testimonianza della sua infinita disponibilità e della sua umiltà, mi ha concesso di dargli del Tu) per i preziosi consigli e, in particolare, per avermi fatto comprendere come la passione è in grado anche di muovere le montagne, se è vissuta.

S

Cristina, come sei entrata in contatto con il mondo della moda ed in modo particolare con il settore del lusso? «Mi ero laureata da un mese in Architettura, presso l’Università degli Studi di Firenze, quando ho iniziato casualmente a lavorare nel mondo della Moda ed, in particolare, in quello della Pelletteria (borse donne e uomo, piccola pelletteria, cinture, valigeria, ecc.). Parlo degli Anni Settanta, quando gli accessori venivano considerati un di più rispetto all’abbigliamento ed i modelli venivano ideati e presentati dalle Aziende che poi sarebbero state produttrici dei prescelti dalle Maison. Sono partita disegnando questi oggetti quasi per gioco, finché si è presentata l’opportunità di trasformare in un vero e proprio mestiere questa passione coltivata in parallelo alla professione di Architetto. Negli Anni Ottanta, infatti, le Firme si sono rese conto del businness che la Pelletteria generava e, di conseguenza, le hanno dato un ruolo più importante affidandosi a stilisti emergenti. Mi sono chiesta, allora, cosa volevo fare di me professionalmente e mi sono resa conto del fatto che nelle grandi Aziende di pelletteria mancava generalmente una figura di raccordo, che fungesse da tramite fra lo Stile, di solito a Parigi, e le Aziende la Produzione (Firenze, Milano, Napoli), che sviluppando anche il Campionario, aveva fatto suo tutto il processo. E’ stato così che ho scelto per me questo ruolo, ponendomi, in rapporto allo stilista come, nei cantieri, il Direttore dei Lavori si relaziona all’Architetto progettista». Quali sono state le principali maison per cui hai lavorato e, se ci sono stati, potresti citare alcuni valori /ideali che hai colto da ogni esperienza e che hai poi applicato alla tua carriera? «Il primo contatto che ho avuto è stato con la notissima casa di moda CELINE PARIS. Il lavoro si è rivelato immediatamente interessante e stimolante, anche perché ho avuto sin dall’inizio l’opportunità di interfacciarmi con una grande Direttrice creativa.

Con loro ho continuato a collaborare per ben diciannove anni, durante i quali ho conosciuto ed affiancato stilisti di vero talento e spiccato senso del Lusso. Poi, negli stessi anni, ho lavorato per Cartier, Dior, Givenchy, Lacroix e Yves Saint Laurent, sino a che, a metà degli Anni Novanta, CELINE mi designò quale Dirigente all’interno della sua struttura. Poi, dopo tre anni, sono passata a lavorare per Salvatore Ferragamo, dove mi attendeva un percorso di dieci splendidi anni. Ho, quindi, intrapreso una nuova avventura con FENDI e, per finire con FURLA, che mi ha affidato ben nove categorie di prodotto. In tutti questi anni ho appreso molti valori, da tutti in modo diverso e progressivo. Difficile è dire cosa ho imparato nello specifico da ciascuna griffe. Più semplicemente, in generale, ho avuto modo di mettere a fuoco quelle caratteristiche che oggi ritengo siano indispensabili per impegnarsi in questo settore: un gusto che va continuamente affinato per poter dialogare con gli stilisti, persone esigenti ed estremamente creative nel senso artistico del termine; specifiche conoscenze di ciò che viene offerto dalla concorrenza per poter rispondere alle richieste del ‘marketing’; competenze tecniche in grado di permettere un confronto, usando uno stesso linguaggio, con i vari modellisti, fornitori di materia prime, produttori e così via; capacità amministrative per la contrattazione; efficacia nel tenere tutta la documentazione contabile, abilità nel raggiungere il costo richiesto dalla Società per ogni prodotto». Quanto pensi possa pesare lo stile di un marchio sull’effettiva libertà di un direttore creativo? I trend, in un mondo in cui anche la distanza tra prêt-à-porter e il ceto medio si sta sempre più assottigliando, rischiano di portare ad un’omologazione del settore per effetto di un aumento della domanda? «In realtà, ed anche oggi ne abbiamo dei chiari esempi, il Direttore creativo ha quasi sempre la facoltà di dare al brand, per il quale opera, una forte impronta personale. E’ ovvio che la supervisione della proprietà o degli amministratori delegati non manca, ma la delega è di principio molto ampia. Una volta si poteva pensare ad una immagine identificativa del brand; oggi, con l’accelerazione che caratterizza tutto nella nostra vita, lo Stile, inteso come negli Anni Sessanta, non ha più storia. Si tende piuttosto, creando nuove, innumerevoli forme, a rispettare il DNA, un certo mood, un’Idea, una filosofia, che viene cercata nelle radici, nella storia reale e/o mitica di ciascuna Firma. I trend, in un mondo dove la domanda aumenta e si differenzia per toccare varie fasce di prezzo, non corrono alcun rischio di portare ad una omologazione dell’offerta, sempre che abbia senso parlare di trend in un momento storico in cui l’immagine cult cambia quasi ogni giorno, a seconda di ciò che indossano le blogger più famose nelle fotografie dalle stesse postate. In ogni caso, certi meccanismi sono difficilmente definibili, forse proprio per la loro caratteristica di non prevedibilità, frutto di tendenze di un mercato che sceglie in base a misteriose messaggistiche collettive». Focalizzandoci sul settore accessori, qual è l’iter da seguire per passare dalla materia prima al prodotto finito? «Credo che i non addetti ai lavori immaginino un processo lineare nello sviluppo del prodotto (disegni, scelta dei materiali, modello, prototipo, campione) ed una volta, in effetti, era così. In realtà oggi l’iter è molto più complesso. Di solito viene disegnata una linea, o i modelli più significativi, i cosiddetti capostipiti, senza avere ancora un’idea precisa di quale sarà il materiale, oppure viene scelto un materiale e su questo viene pensata un’altra linea. Per cercare di spiegare meglio: mentre l’Ufficio Stile si dedica ai primi disegni eppoi alle loro rielaborazioni e la Modelleria fa i modelli e i prototipi per studiarne le forme e le dimensioni; l’Ufficio Studi, invece, esegue una ampia ricerca di materiali, tessuti o pellami o altro che siano, sottoponendoli al Responsabile dello Sviluppo Prodotto e allo Stile, che li sceglieranno in base ad una serie di esigenze. I materiali selezionati verranno provati sui prototipi di vari modelli e linee per una decisione definitiva. Lo stesso accade per le lavorazioni, per gli accessori metallici, insomma per tutte le componenti. Ecco che quello che sarà il prodotto

finito nascerà da una serie di lavori paralleli e coincidenti, da un esercizio di più competenze, da un team». Che rapporto esiste, secondo te Cristina, tra arte intesa come contemplazione e arte del fare moda? «Senza scendere su teorie specifiche, basta pensare a tutte le esposizioni d’arte che oggi ci vengono proposte, per intuire che l’arte ha abbracciato molti mondi. L’arte di fare moda, come l’arte di indossarla, ne fa assolutamente parte. La contemplazione stessa, poi, è una forma di arte. E quante volte di fronte ad un prodotto (vestito, scarpe, borse) si esercita tale forma di osservazione. Credo che sconfiniamo in un ambito che richiederebbe troppo spazio per essere trattato». In relazione alla recente mostra tenutasi a Melbourne sulla moda come arte di Viktor&Rolf, si può parlare di un’arte indossabile? «Torno volentieri sul tema Moda come Arte. Di fronte a Viktor e Rolf è difficile tirarsi indietro. La Mostra di Melbourne del 2016 (in collaborazione con la National Gallery di Victoria), con i suoi quaranta capi, parte della haute couture, parte del pret–à-porter, esposti come se ciascuno fosse una installazione artistica, è stata, è, e sarà, indipendentemente dalla percezione che ogni osservatore proverà, un vero e proprio MANIFESTO che ha incoronato la Moda come espressione artistica. Dopo Melbourne (la mostra è rimasta aperta sino al 30 settembre 2018), è stata Rotterdam ed il suo Kunsthall Museum a riprendere, ingrandendola, questa Esposizione. Insieme agli abiti ed alle Dolls, sempre care ai due Stilisti, già presentati a Melbourne, sono stati aggiunti i costumi creati in esclusiva per la cantante e rock star Madonna; costumi di scena disegnati per opere teatrali e balletti, gli abiti da gran ballo (che si interfacciano con altri e con i loro richiami a Picasso); pezzi che riprendono le tematiche della Commedia dell’Arte, le tele di Rubens, i pastelli di Veermer. La Moda è Arte e Spettacolo. Senza mezzi termini. Già nel suo essere. Hanno ragione i due artisti a prediligere il concetto di Arte da Indossare a quello di Arte indossabile. Anche se il confine tra i due epiteti può apparire sottilissimo. Ovviamente ciò non vale per tutti, del resto non tutti i pittori divengono i Grandi della Storia dell’Arte». Esistono ancora delle icone di stile? Una Grace Jones per Alaïa piuttosto che una Audrey Hepburn per Givenchy? «Sicuramente delle icone di Stile esistono tutt’oggi. Basti pensare alle molte Muse, alle quali dichiarano di ispirarsi tutti i più grandi stilisti. Certo è che la loro fama e la loro durata nel tempo non equivarrà alle figure da te citate. Gli stilisti stessi le cambiano più volte nel corso della loro vita, ma sicuramente tutte hanno un ruolo importante nell’opera di ognuno di loro». Che sensazione genera in te il passaggio dal lato creativo a quello dell’insegnamento? Che rapporto cerchi di costruire con i tuoi studenti? «Passare dalla catena della Creazione di un prodotto all’Insegnamento più che una sensazione dà la consapevolezza del tempo che mette in ordine le stagioni di un lavoro complesso come quello dello Sviluppo. Non voglio con questo affermare che insegnare, provenendo dal mondo del fare, sia cosa da persone alla fine di una carriera, mi piace piuttosto credere che quando ne abbiamo viste e vissute tante, ma tante, di esperienze, è bello aiutare i giovani che vogliono intraprendere questa carriera a capire tutti gli aspetti di un mondo che richiede passione, energia vitale, sacrificio, dedizione, volontà, determinazione, curiosità, amore per il bello, per il Lusso, capacità di concentrarsi sul dettaglio e via e via. Sai che ti dico? Quando per strada vedo passare una bella borsa indosso a qualcuno, devo frenarmi per non cedere al forte desiderio di andare a toccare quella borsa, di aprirla per scoprirne i segreti, di prenderla nelle mie mani per valutarne la mano, la fattura, la funzionalità, la qualità. Credo che la nostalgia del Fare per il Prodotto non mi abbandonerà mai. E ditemi se questo non è Amore».


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ANALISI, COMMENTI E LETTERE Il commento

Turismo? No, grazie.

A

ENRICO SARTI vrete capito che il titolo è una provocazione. Credo di potermela permettere per i tanti anni, passati in ruoli diversi, a favore di questo settore, tra cui molti decenni all’interno dell’ASCOM. Lasciamo agli innumerevoli convegni, alle tavole rotonde, ai vari confronti, dove inevitabilmente non si parla e non si è mai parlato del turismo se non in termini fortemente propositivi e positivi. Ogni difficoltà può essere, però, superata da questa specie di lampada d’Aladino: problemi occupazionali, tutela del territorio, fonte di risorse economiche notevoli, sviluppo delle località turistiche. Tutto vero, ma come ogni medaglia, esiste un rovescio. E difatti: località con non più di 600 abitanti, ma con alloggi ed abitazioni capaci di ospitare sino a 30.000 persone – ma solo una settimana o poco più all’anno – e dove, magari, taluni residenti tutto l’anno in quel paese non hanno una loro abitazione tra le migliaia che esistono; eppoi, le code chilometriche sulle strade, perché quelle poche sono molto percorse, oppure perché sono intasate da turisti invasori, di solito o prevalentemente milanesi; ed ancora: i prezzi molto elevati, aree picnic e pinete occupate da gente non sempre è capace di rispettare il territorio e la comunità che li ospita. Ecco queste problematiche debbono essere affrontate e risolte, se non si vuol dire addio al turismo del tutto, quale fonte di sostegno della nostra economia. Dopo questa premessa, qualche riflessione, non senza precisare che situazioni a confronto del turismo nelle nostre valli, sono pressoché esclusivamente quelle dell’Alto Adige e della Valle d’Aosta. Immagino già la prima obiezione: ma queste due regioni sono a Statuto speciale e dispongono di risorse non confrontabili con le nostre. La mia risposta: le risorse eccessive spesso giocano addirittura a sfavore, disincentivando l’imprenditorialità e l’impegno. Altro confronto significativo: la rete della viabilità;

in bergamasca, è assolutamente inadeguata. Non è che quella delle regioni sopra citate sia notevolmente migliore rispetto alla nostra; la differenza è che la loro è così volutamente, mentre la nostra, no. In buona sostanza, quello della rete viabilistica di regioni come la Valle d’Aosta e il Trentino Alto Adige ha un obiettivo, quello di disincentivare il famigerato mordi e fuggi, che è poi, a ben vedere, il peggio che ci si possa attendere per il turismo. Se venite da noi, nella nostra bellissima terra Bergamasca, almeno per una settimana (e non solo per un giorno, senza poter assaporare nulla), non sarà un problema allora mettere in preventivo di viaggiare un’ora in più; se, invece, venite solo da mattina a sera, quell’ora in più certamente vi scoraggerà e vi toglierà il gusto della gita, della vacanza. Parliamo di promozione? Sarebbe meglio di no. Tuttavia, non ne possiamo farne a meno se dobbiamo parlare di turismo. In tempi in cui si promuovono, almeno a livello regionale, le potenzialità turistiche siamo ancora al punto di non poter realizzare un depliant d’intesa tra due piccolissimi Comuni, ove magari i rispettivi Sindaci, oltre che essere amici, magari sono pure parenti tra loro, tanto sono piccole le nostre comunità montane, e ciò solo per il disaccordo sull’immagine della copertina, frutto dell’attaccamento al campanilismo: la mia montagna contro il tuo centro monumentale. Intanto, e per più di un motivo, i turisti si orientano e continuano ad orientarsi verso le località di montagna più prestigiose, più pubblicizzate, più facilmente raggiungibili, più organizzate per il turismo o, allo stesso costo e con un’ora di volo; oppure, addirittura, i turisti scelgono le località di mare, dove, oltre al tempo quasi sempre bello, non scatta il coprifuoco dopo le ore 20. E sì che alla terra bergamasca non manca niente, non manca davvero proprio nulla per poter aspirare ad avere un ruolo di prestigio, significativo, d’alta caratura qualitativa, come può legittimamente aspirare ad avere a pieno titolo. La nostra

L'analisi

Il rapporto di lavoro nelle coop di produzione e lavoro Le Cooperative di produzione e lavoro sono costituite allo scopo di svolgere un’attività economica organizzata in impresa in favore dei soci, utilizzando il lavoro dei soci stessi sulla base dei regolamenti che ne definiscono l’ambito. Analizziamo la particolare disciplina del settore con Marcello Razzino, Consulente del Lavoro, socio dello Studio Associato Lavoro e Previdenza, con uffici a Bergamo e Casazza. Ci può spiegare cosa si intende per cooperativa di lavoro e socio lavoratore? «Le Cooperative di lavoro sono Società aventi scopo mutualistico, che perseguono la finalità di fornire ai soci beni, servizi o occasioni di lavoro a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle che otterrebbero sul mercato. Il socio assume lo status di socio lavoratore quando, al momento dell’adesione o successivamente all’inizio del rapporto associativo, instaura con la cooperativa un rapporto di lavoro, al fine di contribuire al raggiungimento degli scopi sociali. Tra il lavoratore e la Cooperativa sussistono due tipologie di rapporti giuridici: uno di tipo associativo e uno di tipo lavorativo». Quali conseguenze derivano dall’instaurazione del rapporto associativo? «Con l’adesione alla Cooperativa il socio si assume automaticamente diritti e doveri. Innanzitutto concorre alla gestione dell’impresa, partecipando alla formazione degli organi sociali e alla definizione della struttura di direzione e conduzione d’impresa, partecipa all’elaborazione di programmi di sviluppo e

alle decisioni concernenti le scelte strategiche. In secondo luogo, contribuisce alla formazione del capitale sociale, partecipa al rischio d’impresa e, di conseguenza, ai risultati economici della Cooperativa. Infine, mette a disposizione della stessa le proprie capacità professionali, in relazione al tipo e allo stato dell’attività svolta». Quali tipi di rapporto di lavoro possono essere instaurati tra socio e Cooperativa? «Il rapporto di lavoro può avere natura subordinata, autonoma o parasubordinata, nel rispetto delle condizioni fissate dal Regolamento interno della Cooperativa. È assolutamente esclusa, invece, la possibilità di instaurare un rapporto di lavoro di tipo occasionale, poiché la collaborazione tra socio e Cooperativa ha natura continuativa, essendo l’attività del lavoratore finalizzata al perseguimento dell’oggetto sociale». Accennava prima ad un regolamento interno... «Il Regolamento interno della Cooperativa è un documento che: determina le varie tipologie dei rapporti di lavoro che si intendono attuare con i soci lavoratori, individua le modalità di svolgimento delle prestazioni lavorative, richiama i contratti collettivi applicabili ai soci con i quali intercorre un rapporto di lavoro di tipo subordinato e precisa le modalità di esclusione e recesso degli stessi, previste dallo Statuto». Quali sono i diritti, individuali e collettivi, garantiti al socio

terra Bergamasca, insomma, è una provincia speciale, oltre che molto bella, di quella da amare. Tempo fa è stato effettuato il censimento dei beni di interesse storico e paesaggistico del nostro territorio, che ha portato ad un risultato incredibile. Molti volumi riportano riferimenti che interessano, praticamente, ogni comune bergamasco e che, purtroppo, sono spesso ignoti anche alla maggioranza degli stessi Bergamaschi, tanto legati ed amanti della propria terra, quanto (talora) davvero poco attenti a difenderla ed a valorizzarla nel giusto e legittimo modo. Il nostro petrolio bianco e verde – se così si può dire – potrebbe bastare ed avanzare per anni ed anni: ma l’abbondanza, qualche volta si sa, gioca a sfavore. Prima di riservare l’attenzione alla città capoluogo ed alle valli, qualche doverosa ulteriore considerazione finale, e non già per ordine d’importanza: la regione Lombardia ha ritenuto, fino a qualche anno fa, il turismo una specie di Cenerentola della complessiva economia regionale, cosa dimostrata dai pochi, se non davvero scarsi, finanziamenti erogati a sostegno del settore. Ora, con il settore industriale in fortissima e drammatica crisi, la riscoperta e la doverosa attenzione, insieme ad adeguate risorse non solo economiche ma anche progettuali, con idee nuove ed al passo con i tempi, potrebbero dare al turismo lombardo la giusta prospettiva, che legittimamente spetta. Un encomio ai tanti soggetti che a tutti i livelli si impegnano nel sostenere il turismo Bergamasco e, tra loro, e sorprendentemente, a quelli, in particolare, di quelle zone che non abbiamo (certamente sbagliando), considerato, in altri tempi, importanti come la Bassa Bergamasca. CONTATTI Per le lettere da inviare alla nostra redazione intervalli.redazione@gmail.com 035.545100 - interno 103

lavoratore? «Ai soci lavoratori legati alla Cooperativa da un rapporto di lavoro subordinato, si applicano tutte le norme in materia di sicurezza e igiene sul lavoro e le disposizioni dello Statuto dei Lavoratori, ad eccezione del diritto del lavoratore alla reintegrazione nel caso in cui, oltre al rapporto di lavoro, venga a cessare anche il rapporto associativo». Per quanto riguarda il trattamento economico e previdenziale sono previste particolarità? «In generale no. Infatti, dal punto di vista retributivo, le società cooperative sono tenute a corrispondere al socio lavoratore un trattamento economico complessivo proporzionato alla quantità e qualità del lavoro prestato e comunque non inferiore ai minimi previsti, per prestazioni analoghe, dalla contrattazione collettiva nazionale di riferimento. Per quanto concerne il trattamento previdenziale, la contribuzione è calcolata sui compensi che vengono effettivamente percepiti dal socio, e le aliquote contributive sono le stesse stabilite per i datori di lavoro in base al settore di inquadramento». Come si estingue il rapporto la lavoro? «Il rapporto di lavoro si estingue con il recesso del socio o con l'esclusione dello stesso, deliberati nel rispetto delle previsioni statutarie e delle disposizioni del Codice Civile. Poiché i due rapporti (associativo e di lavoro) che legano il socio alla cooperativa sono inscindibili, nella maggior parte dei casi la risoluzione dell'uno comporta la cessazione dell'altro. In particolare, l’esclusione può essere deliberata dagli amministratori della Cooperativa in caso di: mancato pagamento delle quote, gravi inadempienze delle obbligazioni che derivano dalla Legge, dal contratto sociale o dal Regolamento interno e mancanza o perdita dei requisiti previsti per la partecipazione alla società. La delibera di recesso o di esclusione del socio, motivata in base a una di queste ragioni, produce anche l’interruzione automatica del rapporto di lavoro».


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ANALISI, COMMENTI E LETTERE L'analisi

I reati penali tramite Social GIORGIO ROSSI AVVOCATO bbiamo parlato di questo interessante ed attuale tema con l'Ing. Michele Vitiello, che ha il suo Studio a Brescia (Ingegnere delle Telecomunicazioni, perfezionato post Laurea presso l’Università di Milano in Computer Forensics e Investigazioni Digitali), il quale, forte di una pluriennale esperienza, vanta un curriculum davvero molto importante, d’alta specializzazione e di assoluta eccellenza nel settore, essendo uno dei più qualificati Professionisti del particolare e specialistico settore, addirittura a livello nazionale: per rendersene conto basterà vedere il suo sito web, oppure pensare ai prestigiosi incarichi, per casi di rilievo nazionale, che lo stesso ha ricevuto da parte dell’Autorità Giudiziaria. L’acquisizione forense di contenuti, siti o pagine web è un servizio che con l’evoluzione del digitale è diventato sempre più richiesto, in quanto permette di cristallizzare nell’esatto momento le prove e i contenuti prima che siano rimossi o modificati. Siti web completi o pagine singole, social network (Facebook, Twitter, Instagram, Linkedin, Youtube), portali giornalistici, blog e forum sono tra le casistiche di analisi più frequenti. Queste voci, queste parole, sono diventate d’attualità, sono entrate nella nostra quotidianità, al punto da essere divenute quasi irrinunciabili. La nostra vita o, meglio, il nostro modo di comunicare (se di comunicazione nel senso stretto od etimologico della parola, poi, si tratta), si è modificato in modo impressionante, in tempi ristrettissimi. È preistoria, se così si può dire, pensare a qualche anno fa allorquando è apparso il fax, quale strumento del nostro lavoro. Nel mondo della digital forensics esistono alcuni strumenti professionali implementati per rispettare le best practices imposte dalle scienze forensi, che sono approvati dalla comunità scientifica, che permettono la cristallizzazione dei contenuti. Tra i più diffusi troviamo HTTrack, FAW (Forensics Acquisition of Website) e Legal Eye. L’Ing. Michele Vitiello ci spiega brevemente le diverse procedure: «Gli strumenti utilizzati per l’acquisizione delle evidenze presenti sul web sono diversi e possono essere sia freeware (liberi e gratuiti) che a pagamento. I due software più utilizzati e rappresentativi sono: il FAW: Forensics Acquisition of Website, che è un software scaricabile dal sito www.fawproject. com. L'applicativo permette l'acquisizione parziale o totale di una pagina web o sito web». «Il software – aggiunge ancora l’Ing. Michele Vitiello – permette tra l’altro di: acquisire l'intero codice HTML delle pagine web effettuando anche il salvataggio degli headers; acquisire tutti gli oggetti collegati alla pagina web (immagini, archivi, documenti, eseguibili e script) i cui hash di controllo verranno inseriti nel file Acquisition.xml; acquisire diverse tipologie di immagine e analizzare tutte le pagine contenenti streaming di dati (per esempio video); operare un'acquisizione anche parziale della pagina web, in base alle esigenze dell'investigatore, tramite scelta dell'area di interesse della pagina. Inoltre il software FAW permette l'acquisizione di pagine accessibili solo tramite protocollo HTTPS (per es. le pagine Facebook), ovviamente disponendo delle credenziali di accesso alla risorsa (utente e password)». Ma lo stesso software ha anche altre possibilità: «Il consulente può acquisire anche il contenuto di una chat avvenuta tramite Facebook. Il software si presenta come un browser (Web Browser Chromium) tramite cui è possibile accedere alla risorsa web, procedendo con l'acquisizione del codice HTML della pagina, dei relativi headers e di tutti gli oggetti in questa contenuti. È inoltre possibile ottenere anche la registrazione video (ScreenCapture.mp4) dell'operazione di acquisizione e il dump del traffico di rete (file.pcap) relativo alle operazioni svolte, grazie all'interazione con gli applicativi WireShark (www. wireshark.org) e VLC (www.videolan.org)». Vi sono ancora moltissime funzionalità e possibilità, ma ci addentreremmo troppo nella specificità delle varie problematiche: quindi, qui ci si può limitare ad affermare che La funzionalità di rendere possibile la registrazione delle operazioni effettuate, è di certo cosa gradita ai non addetti ai lavori (Giudici, Avvocati, ma anche le stesse persone offese dal reato, etc.) – cosi precisa il nostro interlocutore – che oltre ad avere disponibili tutti i dati tecnici dell'operazione

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di acquisizione e cristallizzazione della prova (hash, log, etc.), hanno, anche a distanza di anni, la possibilità di rivedere tutti i passaggi dell'attività tecnica svolta. Terminato il processo di acquisizione, FAW genera diversi file, memorizzati all'interno di una cartella nominata con il caseID scelto dall'investigatore al momento dell'esecuzione del software. Gli argomenti sono di interesse notevolissimo e per lo più del tutto sconosciuti a chi non è addetto ai lavori, ragion per cui sarà certamente necessario dedicare altro spazio agli stessi, così da poter conoscere, almeno nei suoi tratti generali anche molte altre attività o programmi adatti allo scopo, e così è, ad esempio, per: LegalEYE che è un servizio nato dall’esigenza di poter acquisire in modalità forense il contenuto di pagine web. L’utente non deve installare alcun software: basta utilizzare il proprio browser ed andare nel sito www.legaleye.it. Dopo essersi autenticato, l’utente potrà iniziare una navigazione in un browser all’interno di un browser. È possibile perciò, a titolo esemplificativo e non esaustivo, effettuare le seguenti operazioni: Rilevamento di data ed ora correnti e sincronizzazione dell’orario di sistema con il server time.ien.it; Registrazione integrale del traffico di rete generato durante l'accertamento; Registrazione video delle attività svolte; Realizzazione di screenshot delle pagine web visitate contenenti elementi d’interesse; Acquisizione di pagine web mediante software GNU Wget v. 1.18 (mingw32), nella modalità di acquisizione finalizzata alla navigazione offline delle pagine web d’interesse; Informazioni relative al Domain Name System; Svariati comandi di sistema quali ipconfig, route, arp, tcpdump, tracert, win32tm, nslookup, whoisCL. Non dobbiamo spaventarci leggendo tutte queste sigle e questi acronimi, perché se essi non sono noti ai più, tuttavia, già da tempo, sono presenti nelle aule dei Tribunali, sono aiuti imprescindibili per il Pubblico Ministero che conduce le indagini su un reato grave e consentono quindi di riuscire a risalire ai colpevoli, che speravano di aver potuto agire inosservati o nell’anonimato, così da poter sfuggire alla Giustizia. I casi giudiziari nel settore sono oramai innumerevoli: non c’è più il borseggiatore che agisce alla stazione o nelle zone affollate. Oggi i reati accadono sul web e si chiamano: stalking, diffamazione, furto di identità e plagio. E così chi utilizza i social network come Facebook e Instagram, ritenendosi protetti (erroneamente) dal senso di sicurezza generato dall’anonimato, che è suscitato da questi mezzi, si permettono di esprimere opinioni spesso anche davvero molto offensive che nella quotidianità, di persona, non avrebbero assolutamente mai il coraggio di proferire. Molti altri soggetti si invaghiscono di persone attive sui social e iniziano a tempestarli di messaggi e richieste di incontri anche utilizzando toni e modalità insistenti e se non ottengono quanto da loro preteso, eppoi, di fronte al rifiuto diventano violenti, sino a compiere delitti punti dal codice penale. E così, magari, dallo stalking si passa al reato di diffamazione, nel momento in cui si sentono rifiutati iniziano a sfogare la loro frustrazione insultando pesantemente e inventando calunnie che, se non acquisite in tempo, possono essere rimosse dall’utente che le ha pubblicate. Negli ultimi anni queste reati si sono moltiplicati a dismisura, in modo addirittura esponenziale. Se si è coinvolti in vicende di tal genere occorrerà rivolgersi ad un Avvocato che sia esperto in materia ma è necessario avere l’ausilio indispensabile ed irrinunciabile di un Consulente Tecnico che sia specializzato esclusivamente in materia, che dovrà predisporre una Perizia Tecnica di Parte, che sarà da aggiungere a supporto della denuncia querela che si intende inoltrare alla Procura della Repubblica oppure anche alla Polizia Postale, poiché chi vuol far valere in giudizio un diritto deve provarne il fondamento. L’attività del Consulente Tecnico specialista del settore è, perciò, quello di acquisire in tempo i contenuti in modo da redigere una Relazione Tecnica che possa certificare, in maniera incontestabile, i contenuti, la data e l’ora in cui le pubblicazioni sono avvenute, oltre che, ovviamente, individuare il soggetto che li ha creati/pubblicati. Un contributo qualificato, in questo senso, lo può fornire soltanto chi è specializzato nel settore: l’Ing. Michele Vitiello è sicuramente ottimo riferimento a tal riguardo, poiché egli, già da anni, è apprezzato anche da molti Uffici dell’Autorità Giudiziarie in tutta Italia.

LUCA TIRONI L'EDITORE PROSEGUE DALLA PRIMA «I nostri uomini politici non fanno che chiederci a ogni scadenza di legislatura un atto di fiducia. Ma qui la fiducia non basta: ci vuole l’atto di fede. Questa frase che Indro Montanelli pronunciò è oggi di enorme attualità. Alle elezioni si sono presentati tre schieramenti: uno di centro-destra, uno di centro-sinistra e il Movimento 5 Stelle. Gli elettori non hanno dato la maggioranza a nessuno di essi per poter governare da soli. La Lega (non più Nord) per potere dare un Governo a questo Paese ha optato per un governo con M5S, allontanandosi dalla coalizione di centro-destra con il beneplacito dei suoi componenti, pur però precisando che a livello locale la coalizione sarebbe rimasta unita e che solo per un Contratto di Governo con i Pentastellati avrebbe dato il via ad un governo con loro. Il Governo si è fatto, e il giorno successivo si è cominciato, l’impallinamento da parte di Forza Italia, la posizione di Fratelli d’Italia risulta più sfumata, contro Salvini e il suo contratto di Governo. Come, avrebbe titolo di rispondere Salvini: mi date l’ok e poi mi impallinate ad ogni passo che faccio? Ma il progetto è sottile, Forza Italia si tiene le mani libere per un motivo. È che se il Governo fallisse avrebbe titolo per sostenere che per sostenere l’avevo detto e così prendersi i voti di coloro che hanno creduto alle promesse del Governo Giallo verde e che delusi per l’ennesima volta volgerebbero il loro sguardo altrove. Parliamoci chiaro se questo Governo dovesse realizzare anche solo la metà delle promesse fatte, come molti si auspicano Forza Italia e Fratelli d’Italia sparirebbero e Salvini diventerebbe il salvatore dell’Italia. Salvini e la Lega non il Movimento 5 Stelle. Facilmente spiegabile questa mia affermazione. Salvini ha toccato con le sue promesse elettorali la pancia degli italiani (Flag Tax, Riforma legge Fornero, Sicurezza e immigrazione). Fili scoperti che danno molto più visibilità che il reddito di cittadinanza, che , diciamoci la verità, per vederlo veramente all’opera, forse, non basterà una legislatura. Dall’altra parte, Centro sinistra, dopo aver defenestrato l’unico candidato credibile, che nel bene o nel male, poteva fargli sperare in qualche risultato, sto parlando di Matteo Renzi, si è presentato alle elezioni consapevole di prendere uno sonora batosta. Non che il buon Renzi da Firenze, sia esente da colpe. Un uomo che vuole comandare da solo fa poca strada. È stato impallinato dai suoi stessi amici, la parola compagni ha un suono alquanto sinistro. Qualche errore lungo il cammino l’ha commesso anche Lui, cito una sua frase ad esempio: «Se perdo il referendum mi ritiro dalla politica». È vero che tutti i politici hanno la memoria corta ma gli errori si pagano soprattutto se i tuoi amici ti aspettano dietro l’angolo pronti ad approfittare di un tuo passo falso. Ora questi stessi amici, che gridano al cambiamento e all’unità, presentano dei nomi a candidato segretario: Gentiloni, Minniti, Zingaretti, che chissa perché quando sento questo cognome lo associo più all’attore che al politico che dovrebbe essere il cambiamento del PD. A tutto c’è una spiegazione, penso che i nostri politici vivano su un altro pianeta e che siano completamente scollati dal mondo reale. Stiamo massacrando ogni giorno questo governo, che certamente qualcosa di suo ci mette per farsi massacrare e non siamo capaci di aspettare i provvedimenti che faranno, pronti poi si a criticare o lodare. La nuova legge finanziaria è diventata una barzelletta, tutti dicono tutto e analizzano, ma ancora non sappiamo nulla di certo. Aspettiamo, manca poco e poi valuteremo. Del resto se l’alternativa è questo centro-sinistra c’è poco da stare allegri. Siamo, come cittadini, molto amareggiati perché da una parte c’è stato Renzi che piaceva più a destra che a sinistra, cerchiamo di avere un Governo ma siamo in balia di privati come società di Rating e di Istituzioni Europee che sobillano il mercato per fare cadere un Governo legittimamente eletto. Comunque la parola sovrana spetta al Popolo Elettore. «Questo è un paese senza memoria, dove l'unica cosa da fare è cercare di non morire perché chi muore è morto per sempre. È un paese senza passato, il nostro, che non accumula nè ricorda nulla. Ogni generazione non solo seppellisce quella precendete, ma la cancella (Indro Montanelli)».


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VISITA GUIDATA ALLA CASA MUSEO DI ARLECCHINO Oneta (San Giovanni Bianco) Dal Mercoledì al Venerdì 14.30 -17.30 Sabato e Domenica 10 - 12; 14.30 - 17.30 info@associazioneoter.com www.associazioneoter.com Cell. 371/1465312

I TESORI DEL ROMANICO LE CHIESE DEGLI ALMENNO Fino ad Ottobre Lemine San Tomè. Da martedì a venerdì (10 – 12; 14.30 – 17.30). Sabato, domenica e festivi (10 – 12; 14.30 – 18). San Giorgio. Da martedì a venerdì (14.30 – 17.30). Sabato, domenica e festivi (10 – 12; 14.30 – 18). San Nicola. Da martedì a venerdì (14.30 – 17.30). Sabato, domenica e festivi (10 – 12; 14.30 – 18). Madonna del Castello. Feriale e vigilia di festa (ore 17.30). Festivo (ore 19). Santa Caterina. (14.30 – 18). Da maggio ad ottobre. info@antennaeuropeadelromanico.it Tel. 035/553205 VISITE GUIDATE ALLE GROTTE DELLE MERAVIGLIE Prima-quarta domenica del mese Zogno Visita guidata nelle prime grotte turistiche d'Italia. Si raccomanda

VISITE GUIDATE ALLE GROTTE DEL SOGNO Tutti sabato e domenica di Agosto San Pellegrino Terme Le Grotte del Sogno sono state le prime Grotte valorizzate turisticamente della Lombardia. Durante le visite è possibile ammirare innumerevoli esemplari di sagome scultoree e di concrezioni dai colori e forme singolari, oltre che di stalattiti e stalagmiti, formatesi con il passare dei secoli. Le visite si terranno ogni mezz'ora dalle 14:30 alle 17:30 (l'ultima visita è prevista alle ore 17:30). Evento a pagamento Tel. 0345/21020 info@orobietourism.com www.orobietourism.com I VINI INCONTRANO I PRODOTTI LOCALI Dal 6 al 7 ottobre Branzi Sabato 6 e domenica 7 ottobre a Branzi i migliori vini delle regioni italiane e i prodotti gastronomici della tradizione locale si incontreranno per ricreare abbinamenti gustosi in un weekend all'insegna della buona cucina. Nel corso delle due giornate sarà possibile assistere a un esposizione di moto d'epoca e ad un raduno di automobili d'epoca. Tel. 0345/71189 Cell. 320.8006811 info@prolocobranzi.com www.prolocobranzi.it

FIERA ZOOTECNICA Domenica 7 ottobre Val Taleggio Alla Festa del ritorno, che celebra il ritorno delle mandrie dall’alpeggio in alta quota dove di producono i migliori formaggi, sono garantiti pranzi e cene tipiche. La giornata di domenica parte alle ore 9.00 con l’arrivo del bestiame e valutazione tecnica della giuria. www.valbrembana.eu EXPOMARTINA Domenica 7 ottobre Zogno (Piazza Martina) Iniziativa legata al tema dell’alimentazione con il coinvolgimento dei prodotti e produttori locali ed agricoli. www.zognoturismo.it GUSTANDO SELVINO Domenica 14 ottobre Selvino Gustando Selvino: è un week end all’insegna dei sapori e dell’innovazione gastronomica quello che ci aspetta sabato 13 e domenica 14 ottobre ,sull’Altopiano di Selvino e Aviatico. Per tutte e due le giornate saranno presenti sulla piazza del comune di Selvino stand del gusto con prodotti a km zero e appartenenti al progetto di valorizzazione dell’enogastronomia della Val Seriana e che hanno ottenuto il marchio Sapori Seriani. Tel. 035/0521582 info@altopianoselvinoaviatico.it www.altopianoselvinoaviatico.it CONCORSO REGINA E REGINETTA DELLE VALLI Sabato 20 ottobre Serina Concorso sfilata degli animali

in concorso per le vie del paese accompagnati dal Corpo Bandistico di Serina, premiazione e incoronazione Regina e Reginetta, intrattenimento per bambini, laboratorio del casaro e mostra mercato prodotti tipici vallari. Organizzata dall'Associazione Manifestazioni Agricole e Zootecniche ValSerina e Comune di Serina. www.valbrembana.eu SAGRA DELLA MELA Dal 20 al 21 ottobre Piazza Brembana Giornate dedicate alla valorizzazione della mela della Val Brembana, organizzata dall'Associazione Frutticoltori Agricoltori della Valle Brembana (AFAVB) in collaborazione con gli enti territoriali e di promozione locale. Cell. 3481842781 info@afavb.com www.afavb.com CAMMINAR GUSTANDO Domenica 28 ottobre Vedeseta (Val Taleggio) Organizzato dal Gruppo Vedeseta Attiva, alla scoperta di luoghi, paesaggi e sapori della Valtaleggio, con momenti di osservazione e didattica e momenti di degustazione lungo il percorso. Castagnata, vin brulé e pom brulé dedicata all’autunno Evento a pagamento www.turismo.vallebrembana.org MERCATINO DELL'ANTIQUARIATO Domenica 28 ottobre San Pellegrino Terme Mercatini dell'antiquariato e dell'ingegno italiano. Su viale Papa Giovanni XXIII, di fronte al Grand Hotel, zona terme.

IL BELLO, IL BUONO, IL BIO Giovedì 1 Novembre San Pellegrino Terme Mercatino gastronomico presso il centro di San Pellegrino Terme con tema il Bello, il Buono e il Bio dalle ore 9.00 alle ore 19.00.

Premiazione dei vincitori dei concorsi legati alla rassegna. Premiazioni delle 5 immagini giudicate più belle e delle torte vincitrici. www.saporiecultura.org www.zognoturismo.it

SAPORI&CULTURA A partire dal 1 Novembre Zogno Rassegna Culturale e Gastronomica. Protagonista indiscusso la castagna, declinata in mille sfumature, profumi e sapori. Per il 2018 vengono riproposti degli imperdibili appuntamenti quali la Festa dei Biligòcc nella contrada di Castegnone a Poscante e i menu per gustare il meglio degli ingredienti della tradizione locale autunnale in piatti dallo stile unico degli chef dei ristoranti aderenti all’iniziativa, oltre che all’escursione in una selva di castagni. www.saporiecultura.org www.zognoturismo.it

CIOCCOLANDOSSENA Domenica 25 Novembre Dossena Dalle ore 10 alle 18, sul sagrato della chiesa si potranno visitare gli stands delle pasticcerie e delle diverse caffetterie della Valle Brembana e non solo. Grazie ad esse si potranno assaggiare le più svariate e golose tentazioni in tema di cioccolato. Presenti i mercatini di Natale. Tel. 0345/49443 infopointdossena@gmail.com www.comune.dossena.bg.it

MERCATINO DELL'ANTIQUARIATO Domenica 25 Novembre San Pellegrino Terme Mercatini dell'antiquariato e dell'ingegno italiano. Su viale Papa Giovanni XXIII, di fronte al Grand Hotel, zona terme. mercatinosanpellegrino@ hotmail.it.

VILLAGGIO NATALIZIO Dal 7 al 23 Dicembre Zogno Villaggio natalizio nel centro storico del paese di Zogno. www.zognoturismo.it IL BELLO, IL BUONO, IL BIO Sabato 8 Dicembre San Pellegrino Terme Mercatino gastronomico presso il centro di San Pellegrino Terme con tema il Bello, il Buono e il Bio dalle ore 9.00 alle ore 19.00.

CASTAGNAMO Domenica 25 Novembre Zogno Giornata dedicata ai sapori autunnali con espositori del territorio che propongono i prodotti della castagna e delle proprie aziende. Caldarroste e Vin Brulè. Merenda gratuita con torte alle castagne.

MERCATINO DELL'ANTIQUARIATO Domenica 30 Dicembre San Pellegrino Terme Mercatini dell'antiquariato e dell'ingegno italiano. Su viale Papa Giovanni XXIII, di fronte al Grand Hotel, zona terme. mercatinosanpellegrino@

Cell. 348.6958763 info@rifugiomarcobalicco.it www.rifugiomarcobalicco.it

INFO UTILI

RIFUGI E OSTELLI RIFUGIO ALPE CORTE 1410 m Gestore Sottosopra Onlus. Fine settimana dal 1 al 31/5 e dal 21/9 al 16/12. Continuativa dal 1/6 al 16/9. Tel. 0346/35090 alpecorte@caibergamo.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO ANTONIO CURÒ 1915 m Gestore Fabio Arizzi. Fine settimana dal 25/4 al 1/6 e dal 5/10 al 4/11. Continuativa dal 2/6 al 30/9. Tel. 0346/44076 info@antoniocuro.it www.antoniocuro.it OSTELLO CURÒ 1910 m Fine settimana dal 25/4 al 1/6 e dal 6/10 al 4/11. Continuativa dal 2/6 al 30/9. Tel. 035/4175475 info@antoniocuro.it www.antoniocuro.it RIFUGIO BARONI AL BRUNONE 2297 m Gestore Marco Brignoli. Fine settimana dal 1/6 e al 23/6 e dal 22/9 e al 4/11.

Continuativa dal 23/6 al 16/9. Tel. 0346/41235 marcobrigno@libero.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO FRATELLI CALVI 2015 m Fine settimana dal 28/4 e al 16/6 e dal 22/9 e al 4/11. Continuativa dal 16/7 al 16/9. Tel. 0345/77047 Cell. 349.6804893 claudio.bagini@alice.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO FRATELLI LONGO 2026 m Gestore Enzo Migliorini. Fine settimana dal 12/5 e al 30/6 e dal 16/9 e al 4/11. Continuativa dal 1/7 al 9/9. Tel. 0345/77070 Cell. 338.3192051 - 339.5602941 enzomigliorini@alice.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO ANGELO GHERARDI 1647 m Fine settimana dal 2/2 e al 16/6 e dal 22/9 e al 22/12. Continuativa dal 16/6 al 16/9. Tel. 0345/47302 - 035/814749 Cell. 339.8128123 rifugiogherardi@hotmail.com

RIFUGIO LAGHI GEMELLI 1968 m Fine settimana dal 1/5 e al 16/6 e dal 17/9 e al 4/11. Continuativa dal 16/6 al 17/9. Tel. 0345/71212 Cell. 347.0411638 info@rifugiolaghigemelli.it www.rifugiolaghigemelli.it RIFUGIO LUIGI ALBANI 1939 m Fine settimana dal 22/9 e al 4/11. Continuativa dal 16/6 al 16/9. Tel. 0346/51105 Cell. 349.3901953 - 228.4334709 rifugioalbani@libero.it www.rifugi.lombardia.it RIFUGIO MARIO MERELLI 1891 m Fine settimana dal 5/5 e al 16/6 e dal 22/9 al 14/10. Continuativa dal 16/6 al 16/9. Tel. 0346/44035 Cell. 348.7316427 - 347.0867062 rifugio.coca@email.it www.rifugiococa.it RIFUGIO NANI TAGLIAFERRI 2328 m Fine settimana dal 1/6 e al 16/6 e dal 22/9 al 14/10.

Continuativa dal 16/6 al 16/9. Tel. 0346/55355 Cell. 347.5361115 tagliachiara@virgilio.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO RESEGONE 1265 m Fine settimana e il mercoledì e su richiesta tutto l'anno. Continuativa il mese di agosto. Cell. 347.5361115 (Sab-Dome) Cell. 335.474345 (Lun-Ven) caivalleimagna@tiscali.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO CESARE BENIGNI 2222 m Continuativa da metà giugno a metà settembre, per i fine settimana contattare il rifugista. Cell. 340.7714820 rifugiobenigni@gmail.com www.rifugiobenigni.com RIFUGIO MARCO BALICCO 1963 m Continuativa dal 15 giugno al 16 settembre, nei fine settimana in maggio, giugno,settembre, ottobre, novembre, dicembre. Per il resto dell'anno contattare il rifugista. Tel. 035/0667343

RIFUGIO RINO OLMO 1819 m Gestore Balduzzi Elisa e Castelli Simone. Nei fine settimana in maggio, giugno, settembre, ottobre. Continuativa luglio e agosto. Tel. 0346/61380 Cell. 335.1657987 - 349.5217868 balduzzi.elisa@libero.it www.rifugioolmo.it CARLO MEDICI AI CASSINELLI 1568 m Gestore Mariagrazia Tomasoni e Claudio Trentani. Continuativa giugno-settembre, periodo natalizio e pasquale. Mercoledì e weekend tutto l'anno. Cell. 339.5655793 - 328.8674985 laio.lolli@alice.it www.baitacassinelli.it RIFUGIO LEONIDA MAGNOLINI 1610 m Dal 16/6 al 29/9 tutti i giorni dal 30/9 al 15/6 sabato e domenica. Tel. 0346/65145 loverecai@gmail.com www.cailovere.it

SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO LOMBARDO Via Lama, 1 - Clusone (Bg) Tel. 0346/23123 www.sasl.it PRONTO SOCCORSO Ospedale San Giovanni Bianco Via Castelli, 5 Tel. 0345/27111 ASST Papa Giovanni XXIII Piazza OMS, 1 Tel. 035/267111 www.asst-pg23.it NUMERO UNICO EMERGENZE (NUE) - AREU LOMBARDIA Tel. 112 www.areu.lombardia.it SAB AUTOSERVIZI Piazzale Guglielmo Marconi, 4 Tel. 800/139392 (fisso) Tel. 035/289000 (mobile) www.bergamotrasporti.it AEROPORTO ORIO AL SERIO Via Aeroporto 13 Orio al Serio (Bg) Tel. 035/326323 www.milanbergamoairport.it

CINEMA E TEATRO ZOGNO TRIESTE Via XI Febbraio, 11 Contatti. Tel. 0345.91051 GLI INCREDIBILI 2 Sabato 22 settembre Orari: 21.00 GLI INCREDIBILI 2 Domenico 23 settembre Orari: 16.00 - 21.00 GLI INCREDIBILI 2 Lunedì 24 settembre Orari: 21.00 GLI INCREDIBILI 2 Sabato 29 settembre Orari: 21.00

GLI INCREDIBILI 2 Domenica 30 settembre Orari: 16.00 - 21.00

COSA DIRÀ LA GENTE Giovedì 11 ottobre Orari: 21.00

GLI INCREDIBILI 2 Lunedì 1 ottobre Orari: 21.00

RESTA CON ME Sabato 13 ottobre Orari: 21.00

PARIGI A PIEDI NUDI Giovedì 4 ottobre Orari: 21.00

RESTA CON ME Domenica 14 ottobre Orari: 16.00 - 21.00

MAMMA MIA! CI RISIAMO Sabato 6 ottobre Orari: 21.00

RESTA CON ME Lunedì 15 ottobre Orari: 21.00

MAMMA MIA! CI RISIAMO Domenica 7 ottobre Orari: 16.00 - 21.00

BRANZI CINEMA BRANZI Via Follo, 7 Contatti. Tel. 0345.71088 vicariatoaltavallebrembana.it

Lunedì 8 ottobre Orari: 21.00

PETIT PAYSAN UN EROE SINGOLARE Sabato 22 settembre Orari: 17.00 PETIT PAYSAN Sabato 29 settembre Orari: 17.00 ALMÈ SALA SAN FERMO Via Guglielmo Marconi Contatti. Tel. 035.545363 OTEL TRANSYLVANIA 3 Domenica 28 ottobre Orari: 16.00 RITORNO AL BOSCO DEI 100 ACRI Sabato 29 settembre Orari: 20.30

RITORNO AL BOSCO DEI 100 ACRI Domenica 30 settembre Orari: 16.00

IL PRIGIONIERO COREANO Venerdì 19 ottobre Orari: 20.30

L'ORA PIÙ BUIA Venerdi 5 ottobre Orari: 20.30

RESTA CON ME Sabato 20 ottobre Orari: 20.30

GLI INCREDIBILI 2 Domenica 7 ottobre Orari: 16.00

Domenica 21 ottobre Orari: 16.00

PARIGI A PIEDI NUDI Venerdì 12 ottobre Orari: 20.30 GLI INCREDIBILI 2 Sabato 13 ottobre Orari: 20.30 Domenica 14 ottobre Orari: 16.00

LA CASA SUL MARE Venerdì 26 ottobre Orari: 20.30 DOG DAYS Sabato 27 ottobre Orari: 20.30 DOG DAYS Domenica 28 ottobre Orari: 16.00


ANNO XI NUMERO 10 • OTTOBRE 2018

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