Editore: MTSM srl - Via Locatelli, 49 - ALMÈ (Bg) - Tel. e Fax 035.4346350 - Direttore responsabile: Nicola Martinelli - Reg. Tribunale di Bergamo n. 20 del 13/05/2008 - Anno IX - N. 3 - MARZO 2016
Micro Comuni e nuovi assetti istituzionali
«Quale futuro per l’Alta Valle?»
L’argomento sul tavolo del Governo stavolta è uno di quelli scottanti, soprattutto per certe realtà come la nostra, e lo scontro politico, oltre che inevitabile, si preannuncia feroce. La proposta di legge avanzata sulla fusione obbligatoria per i comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti è - e sarà per forza di cose- un passo da compiere, al massimo si potrà ridiscutere su tempi e modalità ma da qui non si scappa. Secondo quanto prevede il documento, trascorsi 24 mesi dall’entrata in vigore della legge, le Regioni dovranno provvedere alla fusione obbligatoria. E se le Regioni si rifiuteranno di imporre il matrimonio tra due o più realtà locali? Le conseguenze sarebbero davvero molto drastiche. Dall’anno successivo, la Regione vedrebbe una riduzione del 50% dei trasferimenti erariali in suo favore, diversi da quelli destinati al servizio sanitario nazionale e al Tpl. L’idea non è male ma posta così più che una proposta di legge sembra quasi un ultimatum di guerra. Anche perché confermando l’indice minimo dei 5mila abitanti, per una realtà come la nostra, sarebbe dura trovare la quadra. Pensare di abbassare il tiro appare quindi scontato, ma serve comunque una rivoluzione. Del resto neanche 2 mesi fa avevo ribadito proprio su queste pagine che solo un big bang sarà in grado di far ripartire un territorio così difficile, così complesso come il nostro. La logica di questa proposta di legge sta in piedi solo se portata a riformulare i comuni in una vera e propria Città Montana, costituita da Municipi, con un Unico Centro Istituzionale. Si tratta di garantire il «Diritto di cittadinanza», e non di tutelare le autonomie locali (come vuole far credere qualcuno). E se non si corre ai ripari il prima possibile, il rischio è di ritrovarsi tra dieci anni ad amministrare condomini e non più comuni. Senza contare che un esercito di sindaci senza potere politico, oltre a non avere senso, non serve a nessuno. Abbiamo bisogno di donne e uomini capaci, ma soprattutto credibili e con più potere.
San Pellegrino, arriva l’Outlet Village «Sarà il cuore pulsante della città» Oltre 40 negozi, bar, ristoranti e nuova zona residenziale. Realizzato da De8 di Bergamo. Il progetto è firmato dal giapponese Kengo Kuma
Un’operazione imponente, un progetto di riqualificazione urbana, che permetterà di riportare il comune di San Pellegrino Terme ai fasti dell’epoca Liberty, quando famiglie reali e diplomatici di tutto il mondo frequentavano questa località per beneficiare delle particolari qualità delle acque e cure termali. a pag. 7
«Rilancio turistico in Val Brembana? Una scommessa che possiamo vincere» La Giunta lombarda sottoscrive il terzo atto integrativo dell’Adp a San Pellegrino. E Maroni lancia l’anno del Turismo: «Teatro perfetto per promozione internazionale» Otto milioni destinati al recupero della funicolare Vetta e del parco adiacente, oltre che per
il recupero dello storico Grand Hotel. Questo è il contenuto del terzo atto integrativo all’accordo di
Prosegue all’interno.
programma su San Pelle- si è tenuta nello splendigrino Terme, sottoscritto do palazzo storico dell’ex al termine della Giunta Casinò municipale. regionale lombarda che a pag. 7
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APPROFONDIMENTO
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Pastori e grandi predatori: nemici a vita? Parte il progetto per ridurre i rischi
Un’estate sulle Alpi Orobie Tra pastori, orsi e lupi
Uomo e animali, pastori e grandi predatori. Gli abitanti delle Orobie si dicono disposti a una nuova convivenza. Merito di «Pasturs», il progetto messo in campo da Cooperativa Eliante Onlus, con la partnership di Parco delle Orobie Bergamasche e WWF Bergamo – Brescia, in collaborazione con Coldiretti Bergamo e con il contributo di Fondazione Cariplo, per ridurre i rischi conseguenti alla presenza dei grandi predatori sulle Orobie. Un percorso di nuova consapevolezza, presentato questa mattina, martedì 23 febbraio, presso la sede del Parco delle Orobie Bergamasche Albino, alla presenza di Mauro Belardi, presidente Cooperativa Eliante, Yvan Caccia, presidente del Parco e Anna Valle presidente di WWF Bergamo – Brescia. Il percorso porterà alla formazione di volontari che forniranno ai pastori un valido aiuto per gestire la convivenza con i predatori. «Un travaso di conoscenze che, siamo certi, permetterà di gestire i conflitti nel modo migliore, riducendo il rischio di danni economici per le attività e, al tempo stesso, di bracconaggio per gli animali. Da sempre, infatti, ci impegniamo per difendere l’ambiente, per rendere lo sviluppo della società compatibile con gli ecosistemi naturali e siamo convinti che Pasturs potrà essere di grande aiuto
in questo», ha commentato Mauro Belardi, presidente Cooperativa Eliante Onlus. Migliorare la convivenza tra pastori e grandi predatori, infatti, permetterà di ridurre le difficoltà per le attività zootecniche locali derivanti da possibili incursioni, evitando, al tempo stesso, l’estinzione di specie protette. Un processo che permetterà anche ai prodotti orobici di differenziarsi positivamente grazie a un piano di marketing territoriale dedicato, rilanciando l’economia locale secondo i principi della sostenibilità ambientale. «La biodiversità è uno dei più grandi pregi delle nostre montagne, ma dobbiamo far sì che questa possa realizzarsi nel migliore dei modi, facilitando la convivenza pacifica tra l’uomo e le altre specie che vivono nel territorio. Per questo è importante che quanti più soggetti possibili si uniscano e lavorino insieme per il bene della nostra realtà. E Pasturs fa proprio que-
sto, favorendo, un duplice scambio relazionale: quello tra uomo e animali e tra giovani volontari ed esperti allevatori. Due generazioni, due modi di vivere che si incontrano, rafforzandosi l’un l’altro, con l’obiettivo comune di fornire un aiuto concreto, con pratiche di tutela del bestiame e di gestione non conflittuale del territorio», ha dichiarato Yvan Caccia, presidente del Parco delle Orobie Bergamasche. Sul lungo termine, inoltre, il progetto potrebbe contribuire ad uno sviluppo del sistema montagna più sostenibile, creando un ambiente favorevole sia al proseguimento di attività economiche tradizionali tipiche della comunità locale e sia alla conservazione dei grandi predatori. «È importante aumentare la capacità di convivenza tra pastori e grandi predatori: questo consentirà non solo per ridurre il pericolo di estinzione degli animali, ma di migliorare per mi-
gliorare la qualità di vita e lavoro degli uomini. Il percorso è pensato, infatti, per indicare le corrette strategie gestionali affinché diminuisca la possibilità che i predatori provochino danni, quindi per tutelare la razza autoctona della pecora bergamasca ed, infine, per migliorare il rapporto di fiducia tra mondo ambientalista e allevatori. Una missione che tutti insieme possiamo e dobbiamo realizzare», ha concluso Anna Valle, presidente del WWF Bergamo – Brescia. «Consideriamo fondamentale salvaguardare la pastorizia come attività economica agricola particolarmente importante in aree sensibili e delicate come le aree montane dove l’imprenditore agricolo svolge una fondamentale funzione di presidio territoriale – ha detto Gianfranco Drigo, direttore di Coldiretti Bergamo-. Questo progetto va nella direzione di riconoscere l’importanza nella provincia di Bergamo di
un’attività come quella della pastorizia che in forma moderna porta con sé valori storici e culturali che si perdono nel tempo. Il nostro interesse è dare continuità e futuro ai pastori riconoscendone il loro fondamentale ruolo». Il progetto è sostenuto da Fondazione Cariplo che fa filantropia con la passione per l’arte, la cultura, la ricerca scientifica, il sociale e l’ambiente. Oggi è concentrata sul sostegno ai giovani, al welfare di comunità e al benessere delle persone, realizzando progetti insieme alle organizzazioni non profit. In sinergia con il progetto Pasturs ci saranno poi le azioni messe
in atto da Regione Lombardia nell’ambito del progetto Life WolfAlps, per la gestione e la conservazione del lupo sulle Alpi. Non solo il territorio del Parco quindi, ma tutta l’area montana della Lombardia e di altre regioni dell’arco alpino stanno lavorando insieme per una gestione coordinata del lupo. Tra gli aspetti chiave del progetto vi è proprio la prevenzione dei danni con l’intento di salvaguardare le attività economiche tradizionali, oltre che il monitoraggio della presenza della specie, l’informazione e il coinvolgimento degli allevatori, dei cacciatori, degli studenti e della cittadinanza.
APPROFONDIMENTO (…Continua dalla 1ª). I vantaggi della fusione - Soprattutto per i micro comuni la prospettiva realistica è che questo tipo di processo, prima o poi, sarà comunque obbligatorio a fronte dell’impossibilità di erogare i servizi minimi richiesti a un’amministrazione comunale. Non a caso, esiste già l’obbligo di legge di mettere insieme le funzioni. Tutto questo rafforza la verità che solo su scala medio/grande, il rapporto tra massima efficienza dei servizi erogati e costi di gestione sostenibili può essere attuata, ma soprattutto garantita. Tuttavia, prima che un problema di costi, ad essere messa in discussione dovrebbe essere proprio la capacità del Comune di garantire al cittadino Servizi e Pari opportunità di vita. Ma quali sono poi i vantaggi della fusione? Gli incentivi statali previsti sono molto interessanti, tra questi: l’erogazione di un contributo straordinario statale per dieci anni a decorrere dalla fusione e l’esclusione dall’applicazione delle regole del pareggio di bilancio per 5 anni (Patto di Stabilità interno). Di certo non sono
poco cosa, e chi amministra oggi lo sa bene. Il punto è che bisognerebbe trovare il tempo di andare anche a spiegarlo casa per casa, per vincere resistenze e campanilismi. Il problema è che la gente è affezionata al nome del suo paese? Ma scusate: quando la signora Maria ha deciso di sposare Mario l’ha fatto per amore e perché credeva in un progetto di vita, non certo perché gli piaceva il nome. La Provincia e il Cai Bergamasco hanno realizzato un ambizioso progetto congiunto di promozione e valorizzazione della rete sentieristica e dei rifugi delle Orobie grazie alla prestigiosa collaborazione con Google Trekker View. L’iniziativa ha permesso di mappare con le speciali telecamere a 360° di Google Trekker View i sentieri che portano dai Paesi di fondovalle ai 17 rifugi alpinistici e escursionistici del Cai bergamasco. Dopo deserti a dorso di cammello, foreste equatoriali e creste dolomitiche patrimonio Unesco, il trekker, lo zaino tecnologico usato per mappare a piedi i luoghi più affascinanti della terra, approda sulle più belle vette delle montagne bergamasche. Le nostre valli e montagne saranno così navigabili passo dopo
Comune piccolo, politica “salata” - Ma quanto ci costa la Politica di un micro comune? Sembrerà assurdo ma gli amministratori dei piccoli comuni, dove spesso e volentieri si rinuncia a gran parte delle indennità e si svolge nei fatti del volontariato a favore dei propri concittadini, le risorse finanziarie disponibili sono talmente ridotte da determinare il peggior rapporto tra costi della politica e potere decisionale. In poche parole, gli amministratori dei piccoli comuni costano molto
poco, pochissimo, ma è vero anche che decidono altrettanto poco per le loro comunità. In poche parole: il potere decisionale degli amministratori comunali, misurato prendendo in considerazione le risorse al netto dei costi di funzionamento dell’ente è estremamente ridotto, per cui sono di fatto nella condizione di non poter prendere decisioni significative per il welfare della loro comunità. Quale futuro scegliere? Sono troppi 1.530 Comuni in una regione come la Lombardia che conta
3 poco più di 10 milioni di abitanti. Tra l’altro, molti di essi non toccano neanche il tetto dei mille residenti. Siamo sicuri che sia una conquista da difendere quella di mantenere numerosi enti sparsi nelle nostre vallate? È sempre più difficile giustificare la presenza dei micro municipi spacciandoli come le ultime sentinelle di un territorio disastrato, in fase di sbriciolamento sia sotto il profilo demografico sia sotto quello idrogeologico. Che senso ha sprecare le
I Treks delle Orobie Bergamasche approdano su Google Rifugi e sentieri ora sono mappati con Street View Trekker passo via internet, regalando agli appassionati e turisti di tutto il mondo panorami mozzafiato e scorci indimenticabili. Dotato di 15 fotocamere in grado di scattare immagini ad alta risoluzione, il Trekker è stato utilizzato negli scorsi mesi per rilevare i sentieri e le vette del comprensorio naturalistico orobico. In particolare sono più di trenta i sentieri mappati nei mesi di settembre/ ottobre/novembre 2015 nel territorio di Ardesio, Branzi, Brumano, Carona, Castione della Presolana, Costa Volpino, Colere, Cusio, Mezzoldo, Oltressenda Alta, Ornica, Roncobello, SanPellegrino Terme, Taleggio,
Valbondione, coprendo quindi da est a ovest la quasi totalità dell’arco prealpino bergamasco. Grazie al lavoro di Provincia di Bergamo e Unione Cai bergamasco le Orobie entrano quindi di diritto nella fototeca multimediale di Google Trekker Loan Program, il programma del moto-
re di ricerca più usato al mondo che dà la possibilità ad enti turistici e associazioni non profit di candidarsi per prendere in prestito il Trekker, lo zaino tecnologico usato per le mappature a piedi di Street View. I sentieri sono disponibili da oggi sui portali della Provincia di Bergamo e del Cai, ol-
scarse energie nel mantenimento della burocrazia e della politica? In fin dei conti, i problemi sono gli stessi: servizi sociali per anziani, opportunità per trattenere i pochi giovani, salvaguardia ambientale, qualche iniziativa per attrarre un turismo di nicchia. Sarò provocatorio però potrebbe bastare addirittura un solo Comune per rappresentare un’unica vallata. Non servono poltrone, ma idee e progetti. Federico Marzullo intervalli.redazione@gmail.com
tre che, naturalmente, su Google International. «Abbiamo realizzato questo progetto condiviso con il partner internazionale Google per catturare le più belle immagini dei sentieri e rifugi delle Orobie – ha commentato Paolo Valoti, consigliere nazionale e presidente della Unione Bergamasca Sezioni e Sottosezioni del Club Alpino Italiano. Con l’opportunità di questa vetrina virtuale mondiale, vogliamo invitare tutti gli appassionati e amici del mondo a venire a camminare nelle montagne bergamasche per vivere dal vivo queste incomparabili bellezze e emozioni delle Orobie. Tutti insieme possiamo andare oltre le Orobie e promuovere le genti e territori di montagna, tra le eccellenze e tipicità dalle Alpi agli Appennini».
HINTERLAND
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Il Parco dei Colli di Bergamo e le sue Guardie ecologiche volontarie Il delegato Stacchetti: «Sul territorio per prevenire e reprimere atteggiamenti errati. Il Parco? Patrimonio straordinario, trait d’union tra pianura, aree urbane e valli» La ricchezza ambientale, paesaggistica, storica, artistica e produttiva dei colli che circondano la città di Bergamo affonda le sue radici in un ecosistema ricco di biodiversità e nell’attenta opera dell’uomo. Un’avventura iniziata più di duemila anni fa, quando i primi insediamenti umani diedero il via ad una trasformazione del territorio che oggi definiremmo «equilibrata e sostenibile». Le antiche foreste vennero in parte trasformate in colture produttive, ma non furono mai completamente eliminate nella consapevolezza che ampie porzioni di bo-
per l’allevamento. Servirebbero centinaia di pagine di questa rivista per descrivere come l’uomo abbia tratto risorse da questo ambiente e come, nel corso dei secoli, abbia a sua volta restituito al territorio nuova ricchezza sotto forma di manufatti, colture, edifici storici e opere d’arte che ancor oggi, quando opportunamente valorizzati, continuano a produrre ricchezza e bellezza. Nella consapevolezza del valore di questo straordinario patrimonio il Parco dei Colli di Bergamo, da più di trent’anni, tutela e valorizza questa porzione di territorio, vero trait
sviluppo sostenibile. Affinché questo sia possibile, l’Ente Parco pone al centro di ogni attività non solo il territorio, ma anche l’intera popolazione che ne fruisce, siano essi abitanti, operatori economici o semplici turisti ed escursionisti. Per far ciò esso si avvale di rappresentanti politici, di funzionari e di dipendenti, ma anche di un prezioso corpo di Guardie Ecologiche Volontarie (Gev). Si tratta di semplici cittadini che, dopo aver frequentato appositi corsi di formazione e superato i conseguenti esami attitudinali, operano a titolo gratuito in forza
schi avrebbero permesso la sopravvivenza di corsi d’acqua e di preziose sorgenti, oltre ad essere fonte di legname e di cacciagione. I fianchi delle colline meglio esposti divennero invece armoniose terrazze su cui produrre ortaggi, vino, olio e foraggio
d’union tra la pianura, le aree urbane e le valli dell’intera provincia orobica. Il bagaglio di norme e regolamenti su cui l’Ente Parco fonda la propria attività altro non sono che la continuazione di quello sforzo millenario di conciliare ambiente e
di Pubblici Ufficiali. «I nostri volontari sono costantemente sul territorio per prevenire, e nel caso reprimere, quelle attività che andrebbero a danneggiare i fragili equilibri del parco – ha spiegato Ferdinando Stacchetti, consigliere delegato a Flora, Fau-
na, Incendio boschivo e Protezione civile del Parco dei Colli-. Molte ore vengono dedicate al contrasto dell’uso indiscriminato ed ingiustificato dei mezzi motorizzati su sentieri, prati e boschi, nonché alla prevenzione di incendi, al controllo e alla segnalazione di forme di inquinamento, di atti vandalici o di abbandoni di rifiuti. Ovviamente non manca l’impegno sul fronte del monitoraggio di flora e fauna, ma, come già detto, il vero valore aggiunto dell’operato delle Gev deriva dall’interazione con gli abitanti, gli operatori economici e tutti quanti fruiscono del territorio», ha sottolineato il consigliere Stacchetti. «Sono moltissime le ore dedicate ai ragazzi delle scuole con le attività di educazione ambientale che rappresentano il vero investimento sul futuro del Parco e di tutti noi – ha aggiunto-. Molto apprezzate anche le iniziative rivolte al pubblico, siano essi adulti o ancora ragazzi e bambini, in occasione di manifestazioni e fiere, tra cui l’ormai irrinunciabile Fiera del Parco dei Colli che si tiene ogni primavera. Nel 2015, in concomitanza con le iniziative per l’Expo, è stata inoltre rilanciata con successo l’attività delle escursioni guidate per far conoscere sia gli aspetti prettamente naturalistici, che quelli storici, architettonici, agricoli grazie al recupero dell’antico sentiero che collega i mo-
nasteri di Val Marina e di Astino, i due centri religiosi che nei secoli hanno fortemente contribuito a plasmare ed a preservare l’eccezionale territorio del parco». Ecco quindi che anche grazie all’operato delle Gev resta vivo quel filo conduttore tra uomo e ambiente che nei millenni ha costruito questo straordinario patrimonio. «L’Ente Parco
grazie al supporto dei volontari può far crescere con più efficacia la consapevolezza delle ricchezze e delle fragilità del Parco – ha concluso Stacchetti-, nella certezza che la vera opera di difesa, conservazione e sviluppo sostenibile, dipendono dalla crescita culturale e del senso civico di tutti i bergamaschi».
VALLE BREMBANA
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A Zogno per cacciar via marzo
Il 31 marzo torna la «Tirada di tole» Si rinnova l’appuntamento con la tradizione. Si sfila in paese con lattine, tole e padelle. Premi alle due file più lunghe Molte feste di tradizione secolare, profondamente legate a una civiltà contadina, non esistono più o stanno
nel tempo svanendo. Fortunatamente, alcune di queste rinascono per merito di enti locali, associazioni cultu-
rali e privati. È il caso dell’Amministrazione Comunale di Zogno che, in stretta collaborazione con l’Oratorio
A marzo lo zafferano «Tre Faggi» si degusta a Zogno Dall’alta Val Brembilla fino alle porte della Val Brembana. Lo zafferano d’eccellenza approda alla Baita dei Saperi e Sapori Bremban
A partire dall’ultima settimana di febbraio e per tutto il mese di marzo, presso la baita dei Saperi e Sapori Brembani di Zogno, si potranno degustare piatti a base di zafferano purissimo in stimmi. Dagli sfiziosi antipasti a base di zafferano, ai primi di risotto, tagliolini e vellutata, fino alla pasticceria, il tutto preparato con un tocco di classe dallo chef Romeo Gervasoni. La preziosa spezia, dopo alcuni anni di sperimentazione, ora viene prodotta dall’azienda agricola «Tre Faggi» anche in alta Val Brembilla, nella frazione di Gerosa. «L’eccellente qualità ha
superato ogni più rosea aspettativa e non ha nulla da invidiare allo zafferano abruzzese – ha sottolineato l’Avv. Alessandro Cremaschi, ora coltivatore e titolare dell’azienda agrico-
la-, visto che sono stati messi a dimora circa cinque quintali di bulbi provenienti dagli altipiani di Navelli». La qualità dello zafferano ottenuto è stato certificata dall’Università
S.Giovanni Bosco, da anni fa da fulcro promotore alla rinascita di una delle feste tradizionali: la «Tirada di tole». Quest’antica tradizione popolare si rinnova ogni anno il 31 Marzo, per dare il benvenuto alla primavera e alla bella stagione, scacciare via il freddo inverno con modalità vecchie e collaudate nei secoli. Spazio quindi a lattine, tole e padelle legate tra loro per far baccano sfilando per le vie di Zogno e ridar vita ad una tradizione che si tramanda dalla fine del ‘700. La serata si concluderà come ogni anno in OraStatale distaccamento per la montagna di Edolo, superiore alla prima categoria secondo la normativa ISO 3632 con elevate percentuali di crocina, pirocrocina e safranale che esaltano la bontà dei piatti preparati con grande abilità e maestria dallo chef che dirige la baita. «L’ambiente dove viene prodotta la spezia, particolarmente vocato alla coltivazione dello zafferano, si trova a 1200 mt di altitudine, immerso in un’oasi verde incontaminata e baciata dal sole, tra pascoli e boschi verdeggianti, dove si respirano ancora i profumi di un tempo e dove regnano incontrastate quiete e tranquillità», ha aggiunto Cremaschi.
torio, con le premiazioni delle due file di lattine più lunghe, vin brulè e the caldo per tutti. «Si tratta di un appuntamento immancabile nel grande palinsesto degli eventi targati Zogno – ha affermato il consigliere delegato allo Sport, Diego Donadoni-. Ancora una vol-
ta, grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale – sempre attenta a promuovere e valorizzare le tradizioni legate al territorio-, si potrà rivivere questa antica tradizione contadina seppur con modalità più consone ai tempi moderni».
Durante tutto il mese di marzo, quindi, si potranno degustare piatti a base di zafferano purissimo in stimmi dove, alla professionalità e all’esperienza dello
chef Romeo Gervasoni, si abbinerà, in perfetta armonia, l’eccellente qualità della spezia prodotta con tanta passione dal titolare dell’azienda Tre Faggi.
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VALLE BREMBANA
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Tangenziale sud, tutto fermo dal 2006 I sindaci chiedono chiarezza alla Provincia Contenziosi legali bloccano i lavori della Treviolo – Paladina da 10 anni. Il Tribunale si pronuncerà il 22 giugno
«Il completamento della tangenziale sud deve essere una priorità, anche nei fatti non solo a parole. Chiediamo l’avvio immediato della progettazione definitiva del tratto Paladina – Villa d’Almè e l’approvazione del progetto esecutivo della Treviolo – Paladina o la rescissione del contratto con l’impresa Fabiani». Questo è quanto stabilito nel documento a firma dei sindaci di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi, e di Zogno, Giuliano Ghisalberti, avanzato e successivamente sottoscritto da tutti i sindaci delle valli Brembana e Imagna, per sollecitare - ancora
una volta- la Provincia di Bergamo sul completamento della tangenziale sud. L’assemblea del 13 febbraio a San Pellegrino è stata l’occasione per ripercorrere tutto l’iter dell’opera, ritenuta dagli amministratori locali «fondamentale per la viabilità e lo sviluppo delle due valli». La convenzione tra Anas e Provincia - Nel 2005 è stato sottoscritto un primo protocollo d’intesa tra Ministero delle Infrastrutture, Regione Lombardia e Provincia di Bergamo per la progettazione e la realizzazione del completamento della tangenziale sud (150 milioni di euro).
La successiva convenzione è stata sottoscritta tra Anas e Provincia nel 2006. Il documento prevedeva la suddivisione dell’opera in 3 lotti funzionali: lotto Zanica – Stezzano (25 milioni); lotto Treviolo – Paladina (35 milioni); lotto Paladina – Villa d’Almè (90 milioni). La stessa convenzione assegnava alla Provincia la redazione dei progetti preliminari e definitivi dei lotti, l’appalto e la realizzazione delle opere (lotti 2 e 3). Ultimo impegno previsto per Anas era il rimborso delle progettazioni, quando presentate con relativo rendiconto di spesa sostenuta.
La situazione attuale - Ad oggi l’unico lotto completato è il lotto 1 (Zanica – Stezzano), con preliminare approvato nel 2007 (25 milioni), il definitivo arrivato 3 anni dopo (36 milioni) e affidamento dei lavori alla Carena di Genova nel novembre 2011. Nel 2012 è arrivata l’apertura al traffico. Per il secondo lotto (Treviolo – Paladina) il preliminare è stato approvato nel 2007 (35milioni), il definitivo 5 anni dopo (44 milioni) e l’aggiudicazione dei lavori avvenuta nel luglio 2013 con la firma del contratto quasi 10 mesi dopo, nel maggio 2014. Attualmente tutto si è arenato a causa dei contenzioni in essere tra l’impresa Fabiani e la Total. Il lotto 3 (Paladina – Villa d’Almè) è anch’esso fermo, con l’approvazione del preliminare a 90milioni nel gennaio 2008. Il documento dei sindaci - «La ricostruzione di fatti e documenti dimostrano con quanta approssimazione e superficialità le opere siano seguite e portate avanti, anche di dirigenti e funzionari», ha sottolineato il sindaco di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi. «Chiediamo si
faccia chiarezza ponendo il completamento della tangenziale sud come priorità nel programma della Provincia – ha poi aggiunto Milesi-. Abbiamo presentato un documento che riassume la posizione del territorio interessato alla realizzazione delle due opere, che risultano fondamentali per lo sviluppo delle Valli, oltre che della viabilità dei comuni posti sull’asse da Villa d’Almè a Treviolo. La richiesta è di un aggiornamento trimestrale sulla situazione, non sono ammessi più ritardi nella realizzazione degli interventi. La Provincia dimostri nei fatti di essere la Casa dei comuni e non delle chiacchiere inutili». La replica di Via Tasso – La replica, all’indomani dell’incontro organizzato a San Pellegrino, è
arrivata direttamente dal delegato alla Viabilità, Pasquale Gandolfi: «A bloccare tutto ci sono tutta una serie di sentenze e ricorsi, non ultimo quello della ditta alla quale sono stati appaltati i lavori. La decisione del Tribunale è stata rimandata al 22 giugno, quindi dovremmo aspettare ancora per sapere la conclusione di questa vicenda. La speranza è che già a settembre si possa vedere la luce di questo cantiere». E sul terzo lotto chiarisce: «Prima di partire con la Paladina – Villa d’Almè, con Anas si era deciso di risolvere i contenziosi in essere. Se si dovesse andare per le lunghe partiremo comunque».
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VALLE BREMBANA
«Rilancio turistico in Val Brembana? Una scommessa che possiamo vincere» La Giunta lombarda sottoscrive il terzo atto integrativo dell’Adp a San Pellegrino. E Maroni lancia l’anno del Turismo: «Teatro perfetto per promozione internazionale» Otto milioni destinati al recupero della funicolare Vetta e del parco adiacente, oltre che per il recupero dello storico Grand Hotel. Questo è il contenuto del terzo atto integrativo all’accordo di programma su San Pellegrino Terme, sottoscritto al termine della Giunta regionale lombarda che si è tenuta
nello splendido palazzo storico dell’ex Casinò municipale. Soddisfatto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che ha sottolineato «la grande collaborazione fra istituzioni - Regione, Comune e Provincia - e i soggetti privati. Una sinergia, che qui funziona e da buoni frutti.
Questi territori e questi palazzi - ha sottolineato Maroni-, sono posti splendidi, che meritano di essere ancora più valorizzati. Noi abbiamo la possibilità di farlo». 2016: anno del Turismo - «Dal prossimo 29 maggio - ha sottolineato il governatore lombardo - parte l’anno del turismo della
San Pellegrino, arriva l’Outlet Village «Sarà il cuore pulsante della città» Oltre 40 negozi, bar, ristoranti e nuova zona residenziale. Realizzato da De8 di Bergamo. Il progetto è firmato dal giapponese Kengo Kuma
Un’operazione imponente, un progetto di riqualificazione urbana, che permetterà di riportare il comune di San Pellegrino Terme ai fasti dell’epoca Liberty, quando famiglie reali e diplomatici di tutto il mondo frequentavano questa località per beneficiare delle particolari qualità delle acque e cure termali. L’intervento realizzato da Percassi, in stretta sinergia con la Regione Lombardia, la Provincia di Bergamo e il Comune di San Pellegrino Terme, darà nuova vita e risorse all’intera Valle Brembana, facendo di quest’area, dei suoi monumenti storici e dei nuovi raffinati servizi, una meta del turismo in-
ternazionale. «L’idea è di creare un luogo del luogo, dando vita ad una nuova area che ospiterà un complesso termale di eccellenza, un teatro, il Casinò - completamente restaurato e riportato ai suoi gloriosi fasti - che diventa una location per eventi di incredibile bellezza, una nuova zona residenziale ed un outlet di lusso», fanno sapere dal Gruppo Percassi. Il nuovo complesso termale porterà la firma dell’architetto giapponese Kengo Kuma, che sta lavorando al progetto assieme al gruppo di architetti dello studio De8 di Bergamo. Lo stabilimento termale permetterà di vivere un’esperienza all’insegna
del totale relax e benessere e sarà uno dei nuovi simboli di San Pellegrino Terme. «Il San Pellegrino Outlet Village andrà a costituire il nuovo centro urbano e si caratterizzerà come un progetto innovativo, all’interno del quale si troveranno 40 negozi, bar, ristoranti e un complesso di residenze – aggiungono-. Lo sviluppo del nuovo outlet sarà il cuore pulsante del comune di San Pellegrino Terme». Anche quello di San Pellegrino, così come tutti i progetti realizzati dal gruppo Percassi, si caratterizza per un’elevata sostenibilità ambientale. La massima attenzione è stata data anche alla scelta e all’uso dei materiali, così come all’utilizzo di energie alternative. «Ogni elemento della nuova San Pellegrino Terme offrirà ai visitatori un’esperienza unica al mondo – concludono-, anche negli eventi che la animeranno, che andranno dai congressi internazionali alle anteprime cinematografiche, da spettacoli d’arte internazionale ad ospiti musicali di livello mondiale».
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Regione Lombardia. La nostra terra è famosa per la sua operosità e le sue tante industrie, ma è anche un posto bellissimo che noi vogliamo promuovere maggiormente, facendola conoscere meglio anche all’estero. In questo Anno del turismo dobbiamo dare il via a molte iniziative sul territorio, coinvolgendo le province. E San Pellegrino insieme a Clusone, potrebbero essere luoghi perfetti per essere teatro di eventi finalizzati proprio alla promozione internazionale della Lombardia». La Giunta al Casinò Oltre al presidente Maroni e a numerosi assessori della giunta regionale, riunita eccezionalmente
7 nel centro termale orobico, hanno partecipato all’incontro il sindaco di San Pellegrino, Vittorio Milesi; Antonio Percassi, presidente Sviluppo San Pellegrino srl; Gianluca Spinelli, amministratore unico Resort srl; l’assessore alle Grandi opere, Infrastrutture e Viabilità della Provincia di Bergamo, Pasquale Gandolfi. «Il presidente Maroni ha voluto confermare le risorse - ha aggiunto il sottosegretario di Regione Lombardia delegato alle Politiche per la Montagna, Ugo Parolo -, siamo sicuri che questi fondi consentiranno da un lato di far partire il recupero di un’infrastruttura fondamentale all’interno del progetto che è la funicolare Vetta e, dall’altra permetteranno, insieme a ulteriori stanziamenti di cui il Comune di San Pellegrino già dispone, di recuperare completamente il Grand Hotel. E’ una scommessa - ha
sottolineato il sottosegretario Parolo - ma sono sicuro che si può vincere, anche perché la collaborazione tra pubblico e privato in questo caso si sta dimostrando la carta vincente in un momento di criticità economica». - Il presidente Maroni e il sottosegretario Parolo, insieme all’assessore regionale delegato all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia Maria Terzi, sono stati ringraziati per il lavoro, l’impegno e la grande collaborazione dimostrata in questi mesi dal sindaco di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi. «Non si era mai visto - ha sottolineato il primo cittadino di San Pellegrino Terme, Milesi - che un presidente di Regione Lombardia venisse da noi quattro volte. in così poco tempo. Il presidente Maroni lo ha fatto. L’aspettiamo ancora». Federico Marzullo
VALLE BREMBANA
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nuovo padiglione Val Brembilla, che secondo le stime potrebbe diventare operativo già Acquistato dal Comune per 350mila euro. nella prossima estate. Nel frattempo il proLuogo per incontri ed eventi, sarà operativo già in estate getto è stato illustrato Il padiglione Kuwait sistemazione di un’area spesa pari a 500mila 7mila metri quadri, tra dall’Amministrazione via Donizetti e piazzale comunale nella sala dei sbarca in Val Brembil- di proprietà comunale euro. con una previsione di Proprio in quell’area di Toti, sorgerà a breve il Volontari ambulanze la. Si tratta di una strutBrembilla (Vab) venertura moderna, in vetro dì 12 febbraio, in un e acciaio, progettata primo incontro – condall’arch. Italo Rota fronto dal titolo «Turna e realizzata per l’Exa ‹n doma» utile a racpo Milano 2015 da cogliere le prime senNussli Italia srl, sociesazioni e idee proprio tà del Gruppo elvetidai cittadini della valle. co Nussli. «Questa non è un’iniL’acquisto non è anziativa del Comune ma cora stato formalizzadi tutta la comunità di to ma si pensa avverrà Val Brembilla, delle a breve per una cifra nostre aziende e delle che oscillerà tra i 350 nostre associazioni – e i 400mila euro; una ha sottolineato il sindaspesa già preventivata co Damiano Zambelli, ad ottobre ed inserita nel corso del suo internel Piano delle opere vento-. Proprio le associazioni pubbliche (Pop) per la
spendono mediamente ogni anno tra i 20 e i 30 mila euro per l’affitto delle tensostrutture nel quale svolgere i propri eventi. Quella stessa cifra potrebbe essere usata per ristrutturare e arredare il padiglione, che potrebbe diventare anche sede di promozione del Comune, delle associazioni, luogo per incontri ed eventi – ha aggiunto Zambelli-. Costruiremo qualcosa che rappresenta il futuro di Val Brembilla, per aiutare i giovani a lavorare e vivere sul territorio. La speranza è che questa idea, che può sembrare anche folle, possa essere in realtà una grande opportunità di rilancio».
vie del paese; al termine, quindi, la festa tutti assieme con prodotti tipici, canti e tanta allegria. Fra i presenti, oltre a un gruppo di musicisti e appassionati di tradizioni locali, anche diversi ricercatori di folclore e storia alpina. «Noi adolescenti partecipiamo sia alla chiamata che alla cacciata -
ha detto Tanya Merelli, 23 anni di Dossena-. È una serata insolita e divertente. Non bisogna dimenticare che alcune persone raggiungono il paese solo per partecipare all’appuntamento che rappresenta anche un importante momento di aggregazione».
Val Brembilla, arriva il padiglione Kuwait «Grande opportunità di rilancio»
Canti, folklore e tradizioni secolari A Dossena la «Ciamada de mars» Campanacci, nacchere e corna di animali risuonano per le vie del paese. Addio freddo inverno, torna la primavera
Dossena è ancora una volta testimone delle tradizioni e della cultura popolare alpina. Il freddo e la neve non ha arrestato il rumore per le vie di Dossena di campanacci, corna d’animali e strumenti musicali della tradizione
bergamasca. Un tuffo nel passato, per celebrare ogni fine febbraio quello che per il paese della Valle Brembana è un appuntamento immancabile: la «Ciamada de mars» (chiamata di marzo). E allora fiato agli strumenti più in-
soliti con l’obiettivo di creare un gran frastuono. E i residenti hanno risposto al passaggio del corteo salutando dalle finestre delle proprie abitazioni e, a volte, lanciando qualche dolce. Il rito, che affonda le sue radici in epoche antiche, è composto da due momenti: la chiamata di marzo l’ultimo giorno di febbraio, quindi la chiamata delle prime belle giornate primaverili e successivamente l’ultimo giorno del mese la cacciata, per allontanare definitivamente la fredda stagione e lasciare spazio a temperature più miti. Dos-
«Da 30 anni al servizio delle aziende e dei privati»
sena ogni anno, ripete rigorosamente l’appuntamento seguendo la forma più tradizionale del rito grazie a Piero Zani, cultore delle tradizioni locale, e la moglie Liliana che organizzano nella propria abitazione il ritrovo con giovani, adulti e famiglie per la Chiamata di marzo attraversando le
Lo Studio CFC essendo soggetto incaricato del CAF NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI (CAF DOC DOTCOM) anche quest’anno, oltre ai molteplici servizi che già fornisce sia alle aziende che ai privati, offre un’ulteriore prestazione: la compilazione del modello 730/2016. A partire dal 1 aprile - ed entro la scadenza del 31 maggio salvo proroghe telefonando al numero 035.545100 selezionando il tasto 1 contabilità, potrete fissare un appuntamento per la compilazione immediata della vostra dichiarazione con personale qualificato. Il costo del servizio sarà così ripartito:
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VALLE BREMBANA
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«Mercatorum» si presenta a Bergamo Ad agosto si torna in scena Festival 2016 dedicato ad Alcaini e Shakespeare. In estate anche lo Workshop gratuito, iscrizioni dal 22 febbraio
Venerdì 29 gennaio all’Auditorium del liceo scientifico Mascheroni di Bergamo è stato presentato il program-
ma del prossimo Festival di teatro itinerante «Mercatorum», diretto da Eugenio de’Giorgi e organizzato da Cul-
tur’Elles Production con il contributo del Polo Culturale Mercatorum e Priula vie di migranti, artisti, dei
Tasso e di Arlecchino. Per la presentazione del prossimo Festival di teatro e dello Workshop teatrale gratuito, è stata organizzata una vera e propria serata spettacolo che ha visto in scena l’Homo Selvadego, le esibizioni di alcuni allievi di Eugenio De’Giorgi, la messa in scena di canti popolari e la trasmissione di un video racconto di Baldovino Midali, con il quale sono stati presentati i temi della prossima edizione del festival, dedicato al 30° anniversario della morte dell’artista dossenese Filippo Alcaini e alla ricorrenza dei 400 anni dalla morte di William Shakespeare. Al termine della serata è stato possibile assaggiare alcuni dei prodotti tipici della Val Brembana. Dalla birra del Birrificio Via Priula e dai Biscotti della Pasticceria Bigio, entrambi di San Pellegrino Terme, ai prodotti dell’Azienda Agricola MondoAsino di Olmo Al Brembo fino alle produzioni artigianali del Panificio di Baldovino Midali
di Branzi e ai formaggi di FTB Latteria di Branzi: un’importante occasione di promozione della produzione alimentare artigianale e della cultura locali. Anche quest’anno al Festival sarà affiancato lo Workshop gratuito «L’attore artigiano: dalla Commedia dell’Arte al Grammelot», dell’Atelier Eugenio De’Giorgi, che si pone l’obiettivo di essere un centro di formazione per l’attore e di creare un rapporto diretto con il territorio. Tra le novità del 2016, lo Workshop che si svilupperà nei Comuni di Camerata Cornello, San Giovanni Bianco e Dossena, per un periodo di tre settimane anziché due, dal 1 agosto al 21 agosto, e
nel quale saranno creati e messi in scena ben tre spettacoli che avranno come argomento i temi del Festival. Le iscrizioni apriranno ufficialmente il 22 febbraio fino al 23 maggio e saranno valutate da Eugenio De’Giorgi. All’allievo che sarà stato selezionato, verranno assegnati subito, al momento della conferma, i personaggi da interpretare negli spettacoli che saranno rappresentati nel periodo del Festival. È possibile richiedere il modulo di iscrizione scrivendo a mercatorum.priula@gmail. com, oppure chiamando allo 0345/43479 dal mercoledì alla domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle 14 alle 18. Federico Marzullo
CENTRO CERAMICHE Al Cornello dei Tasso arriva MailArt E la posta si trasforma in arte
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Il 20 marzo al Museo dei Tasso c’è il laboratorio dedicato all’arte postale. Visite guidate al borgo anche per i più piccoli Domenica 20 marzo nella sala Mercatorum del Museo dei Tasso e della Storia postale di Camerata Cornello sarà riproposto il secondo laboratorio dal titolo «MailArt: trasformiamo la posta in arte». Si tratta di un laboratorio didattico interamente dedicato ai bambini e alle loro famiglie, alla scoperta della posta come strumento d’arte e di comunicazione. L’idea del laboratorio, prende spunto dal movimento artistico della «Mail Art» che utilizzava la posta per creare opere d’arte e contemporaneamente realizzare una corrispondenza. L’arte passa attraverso la busta che, con carta, forbici, colori e fantasia, sarà lo strumento con cui i ragazzi si confronteranno per realizzare la loro MailArt. È ammessa qualsiasi tecnica, senza limite di dimensioni se non quelle «postabili». Condizione imprescindibile però, è quella che le opere viaggino attraverso la posta. Il laboratorio è rivolto ai bambini dai 6 ai 13 anni. A seguire, alle ore 14.30, lo stesso Museo dei Tasso e della Storia postale organizzerà la sua prima visita guidata dedicata ai bambini, che avranno l’opportunità di esplorare il borgo di Cornello dei Tasso, sulle tracce di mercanti, corrieri, santi ed artisti. La prenotazione è obbligatoria, fino ad esaurimento posti, ed è possibile inoltrare la propria partecipazione telefonando allo 0345/434779, dal mercoledì alla domenica, dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 14 alle 18. Per ulteriori informazioni: info@museodeitasso.com, oppure è possibile consultare il sito: www.museodeitasso.com.
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Alpeggio a Mezzoldo, aperto il bando di concessione Presidente Ersaf Parravicini: «Incentivo ai giovani. Così possono lavorare e vivere in montagna»
L’Ersaf, ente strumentale di Regione Lombardia che presta servizi all’agricoltura e alle foreste, ha aperto i bandi d’asta pubblica per la concessione di diversi alpeggi collocati all’interno delle 20 Foreste di Lombardia gestite per conto della Regione. Si tratta di concessioni giunte a scadenza e che vanno rinnovate per garantire la continuità dell’attività silvo pastorale e valorizzare il patrimonio forestale regionale attraverso la promozione dell’attività agro pastorale svolta da giovani imprenditori, la ricerca di soluzioni innovative nella gestione multi-
funzionale dell’alpeggio, la valorizzazione dei prodotti tipici, la conservazione della biodiversità, il presidio del territorio, la pro-
mozione della cultura di montagna, nonché l’offerta di attività agrituristiche. «Con questa considerevole tornata di rinnovi delle con-
cessioni, rinnoviamo i criteri di selezione dei concessionari puntando a valorizzare i giovani allevatori e le aziende del territorio a condu-
zione familiare – sottolinea Elisabetta Parravicini, presidente Ersaf -; a premiare le aziende che dispongono e coltivano un quantitativo minimo di superficie a prato o prato pascolo di mezza costa (integrazione territoriale) e a privilegiare la coerenza con gli obiettivi ottimali stabiliti da Ersaf e con le finalità definite da Regione Lombardia sulle politiche forestali/ ambientali/montane. La maggior novità – prosegue Parravicini – riguarda i giovani agricoltori (18/30 anni alla data di inizio concessione) per i quali, limitatamente al primo triennio, in relazione alla onerosità degli impegni gestionali è prevista un sensibile riduzione del canone di affitto, pari al primo anno al 100% dei punti conseguiti nella valutazione della proposta di gestione, al secondo anno al 50% e al terzo anno al 25%. Si tratta di un incentivo forte, concreto, reale, di una mano che tendiamo ai giovani per dare loro le condizioni per lavorare e vivere in montagna, condizione essenziale perché la
montagna continui a vivere». «Ancora una volta Regione Lombardia affronta concretamente le sfide della sostenibilità, della tutela del territorio e del ricambio generazionale – aggiunge Gianni Fava, assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia – affiancando azioni specifiche accanto ai 23 milioni di euro già previsti per il 2016 con l’operazione del Psr, per favorire la costituzione di nuove imprese agricole guidate dagli under 40».Tra i 33 alpeggi delle Foreste di Lombardia, quelli messi a bando in questa occasione sono così localizzati: due sono in provincia di Sondrio nella Foresta regionale Val Masino; uno è in provincia di Bergamo, nel territorio del comune di Mezzoldo (Foresta Azzaredo Casù) e gli altri sei in provincia di Brescia: cinque nella Foresta Val Grigna, nei comuni di Esine, Berzo, Bienno e Bovegno; uno in comune di Bagolino (Foresta Valle Vaia) e due nella Foresta Gardesana occidentale, nei comuni di Gargnano e di Tremosine. Andrea Genini
ALTA VALLE BREMBANA Branzi, aziende giovani chiedono attenzione
«Lavoriamo su promozione dei prodotti» L’assessore regionale Fava: «Qui tanta capacità di fare impresa. Le aziende vanno sostenute nel migliore dei modi
«Due esperienze di montagna diverse tra loro, una di sole donne che porta avanti la tradizione famigliare del Formai de Mut, e che cerca di affermarlo in tutti i modi, attraverso l’esperienza del Consorzio di promozione; l’altra è un’esperienza di multifunzione nuova, con due giovani imprenditori che vengono dalla zona di Treviglio e che hanno scelto di vivere in questa zona della Valbrembana, allevando una quarantina di capre, e altri animali, dedicandosi alla trasformazione e alla ristorazione». Lo ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, che oggi ha visitato l’azienda agrituristica Alle Baite di Roberta Di Ceruti e il caseificio Monaci a Branzi, in Alta Val Brembana.
Esempi imprenditoriali positivi – «Due esempi imprenditoriali positivi, che chiedono attenzione – ha aggiunto Fava -, oltre che poter accedere ai fondi della promozione. Hanno bisogno di far conoscere il territorio e i loro prodotti, autentici e non omologabili ad altri. Qui c’è tanta distintività e capacità di fare impresa. Aziende che vanno
sostenute nel migliore dei modi, attraverso la promozione che è fondamentale. Sono ottimista,
«Pinocchio Sugli Sci» è tornato con la 34° edizione a fare il giro d’Italia, da nord a sud, da est ad ovest, e lo fa più in forma che mai, con tante novità, molte conferme e ancora più divertimento per tutti gli atleti iscritti al più importante evento nazionale di sci riservato alle categorie maschili e femminili U9 (baby 1 anno 2007), U10 (baby 2 - anno 2006), U11 (cuccioli 1 - anno 2005), U12 (cuccioli 2 - anno 2004), U14 (ragazzi - anni 2002/2003) e U16 (allievi - anni 2000/2001). Dopo il successo riscosso degli ultimi anni è tornato anche il Villaggio di Pinocchio, l’area interamente dedicata ai bimbi e alle loro famiglie dove i piccoli sciatori e gli accompagnatori possono
più per la montagna che per la pianura. Qui c’è la famiglia, la tradizione, il gusto, la voglia di far
bene: un valore che cresce con la volontà di promuoverlo». Scelte coraggiose – «Abbiamo fatto scelte coraggiose, ad esempio dando lavoro a due collaboratori tutto l’anno, anziché stagionalmente, per farli crescere in azienda – ha spiegato Roberta Di Ceruti, dell’azienda Alle Baite -. Partendo dalla mungitura, passando per il caseificio
11 e finendo con il servizio in tavola. Lavoriamo solo il nostro latte di capra, lo trasformiamo qui, destinandolo al consumo aziendale, e nella piccola bottega annessa all’agriturismo». Lavorare su promozione prodotti – «Vogliamo lavorare sulla promozione dei nostri prodotti – ha aggiunto -, perciò crediamo molto nell’opportunità di farci conoscere che un evento locale come la Fiera di San Matteo, a settembre, ci può dare; un appuntamento che storicamente coincideva con
«Pinocchio» sulla neve di Foppolo Selezioni di recupero il 24 e 25 marzo In Alta Valle Brembana l’ultima tappa di qualificazione. Ad aprile Abetone ospiterà le finali nazionali ed internazionali
svagarsi tra una selezione e l’altra, partecipare ai giochi organizzati dagli animatori e visitare gli spazi dedicati ai partners dell’evento. Prossime Tappe del Villaggio: 24 e 25 marzo
Foppolo (Selezioni di Recupero), dal 2 al 9 aprile Abetone (Finali Nazionali ed Internazionali). Oltre all’immancabile Pinocchio, protagoniste del Villaggio sono la Sicurezza e la Natura con il super
quiz «Sciare in sicurezza… con Pinocchio!», il gioco «Pinocchio si differenZia» e tante altre coinvolgenti attività educative a misura di bimbo ideate dallo Staff di Animatori per diffondere l’impor-
il rientro delle mandrie dall’alpeggio, verso la fine di settembre, quando si vendevano i formaggi e si teneva la fiera del bestiame. L’anno scorso siamo riusciti a riportarla in vita partendo da zero e senza sponsor. L’obiettivo è riunire tutti: dai ristoratori, ai contadini del Consorzio – otto gli stand di allevatori presenti la scorsa edizione – oltre che il Comune e la Pro Loco. Tutti insieme dobbiamo lavorare per promuovere il nostro territorio attraverso la qualità dei nostri prodotti».
tanza della conoscenza delle tecniche di primo soccorso, le regole del buon sciatore, il rispetto dell’ambiente e la raccolta differenziata. Presso l’oasi invernale è inoltre possibile ricevere gratuitamente la vip card di Pinocchio, testare attrezzature sportive, gustare golose merende e ricevere coupon sconto. Novità 2016 è il Pettorale di Gara (disponibile anche personalizzato qui www. pinocchiosci.com/store), che nelle tappe dove è presente il Villaggio è consegnato accompagnato dall’innovativo ticket valido per il ritiro presso l’Info Point del fantastico Pacco Gara Omaggio, un simpatico e comodissimo zainetto contenente tanti cadeaux tutti da scoprire. Sara Alborghetti
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5 defibrillatori alle realtà locali Così il Lions Club «serve» lo Sport Si chiude la prima parte del service biennale. A breve la consegna dei restanti Dae «Incoraggiare le persone disposte a servire la loro comunità e essere parte attiva del benessere civico». In armonia a questi scopi il Lions Club Valle Brembana, presieduto da Domenico Zanchi, con l’apporto anche di Paolo Zappa delegato del Lions Bergamo San Marco, ha voluto dar corso al service biennale 2015 – 2016, volto all’acquisto e alla consegna di dieci defibrillatori a varie associazioni sportive distribuite in tutta la Val Brembana. L’iniziativa ha potuto concretizzarsi con i proventi ricavati dalle gare di sci per la solidarietà sulle nevi di Foppolo ed il torneo di tennis alla memoria di Vittorio Orlandini. La consegna dei Dae è avvenuta in apposite cerimonie, alla presenza dei dirigenti Lions e dei responsabili degli enti sportivi. Domenica 8 novembre nella splendida cornice del Casinò di San Pellegrino Terme, nell’ambito della riunione annuale dell’associazione Genesis, è stato consegnato un defibrillatore
alla Comunità di Val Brembilla, alla presenza del sindaco, del parroco ed altre autorità. Domenica 29 novembre un dispositivo è stato consegnato al Tennis Club Ranica, in occasione dell’annuale festa sociale. Venerdì 5 dicembre, presso il ristorante Cà Bigio, nell’ambito dell’annuale serata sociale del Tennis Club San Pellegrino Terme, un dispositivo è stato consegnato al presidente Arduino Faienza. Martedì 8 dicembre, presso il campo sportivo di Almè, un dispositivo è stato consegnato all’Almè
Calcio, con la presenza di centocinquanta invitati fra dirigenti, sindaco e tantissimi giovani calciatori. Per ultimo,
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venerdì 11 dicembre, presso il ristorante Genzianella di Bracca, in occasione della cena sociale dell’associazio-
ne Croce Verde Oltre il Colle - Valserina, è stato consegnato - alla presenza di sessanta volontari-, un defibrillatore al presidente di questo ente. Il Lions Club Valle Brembana, con l’appoggio del Lion Bergamo San Marco, si sta organizzando per concludere questo service biennale con la distribuzioni dei restanti defibrillatori. Questa iniziativa è venuta in aiuto a tante associazioni sportive della Valle Brembana per l’assistenza medica in casi arresti cardiaci degli atleti derivanti da attività agonistica. Il sodalizio brembano, che opera da oltre trentasette anni in valle, concluderà il biennio di presidenza di Domenico Zanchi con altre iniziative ormai
consolidate, quali la distribuzione di borse di studio a studenti vallari, il programma riguardante la dislessia nelle classi primarie, la diffusione di informazioni finalizzate alla conoscenza presso studenti superiori del problema riferito ai casi di tumori giovanili, le gare sportive di sci e tennis per la raccolta fondi. Tutto ciò nello spirito di solidarietà umanitaria del Lionismo internazionale, che è la più vasta organizzazione di servizio al mondo, con circa un milione e quattrocento cento mila soci, e 46mila sodalizi presenti in oltre 200 paesi. I soci lavorano e collaborano per migliorare la qualità della vita in tutto il mondo all’insegna del loro motto: «servire».
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15 Rota Imagna pensa alla fusione
«Con Brumano turisticamente più forti» Il sindaco Locatelli: «Opportunità importante. Così si potenziano i servizi»
La certezza del turismo, le difficoltà dei giovani a trovare impiego nei piccoli paesi di montagna e la possibile fusione con Brumano. Rota d’Imagna è un paese in grande fermento, tra presente e prospettive per il futuro. A fare il punto della situazione è il primo cittadino del Comune valdimagnino, Giovanni Locatelli. «Sul discorso fusione abbiamo avuto una prima fase di colloqui con il Comune di Brumano, anche perché si tratta di
un’opportunità davvero importante – ha spiegato il sindaco Locatelli-. Unendo le nostre peculiarità potremmo avere un territorio più sviluppato e allo stesso tempo anche più opportunità; riusciremo sicuramente a razionalizzare meglio le risorse e potenziare qualitativamente i servizi, oltre che diventare un paese veramente forte e attrattivo per quanto riguarda il settore turismo». Turismo e progetti Proprio il turismo è in-
fatti una delle potenzialità maggiori di Rota, che rimane il comune della Val Imagna con il più alto numero di presenze grazie alle bellezze naturali, ai numerosi eventi e alle molteplici strutture ricettive presenti sul territorio. «Vogliamo migliorare i già buoni risultati economici ma soprattutto per dare impiego ai tanti giovani che sono costretti ad abbandonare il paese e la valle per cercare lavoro altrove – ha aggiunto il
primo cittadino-. Lo scorso novembre abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con i comuni di Brumano, Fuipiano, Locatello e Corna Imagna che va proprio in questa direzione. Il nostro obiettivo è quello di riscoprire il territorio attraverso l’agricoltura, l’allevamento. È importante sottolineare il bando regionale sul Psr, che mette a disposizione risorse fino al 2020». Poi qualche progetto sul futuro: una postazione Wi-fi, la prima piazzola per l’elisoccorso e telecamere di sicurezza. E tra tante notizie anche una curiosità: «Il terreno di Rota è favorevole ai tartufi, una possibile attrazione per i turisti appassionati e un incentivo in più per la manifestazione Tartufimagna, che ogni estate si tiene nel parco del paese». Lo scienziato innamorato di Rota - Poi una bella notizia, annunciata anche in Tv: la nomina del nuovo cittadino onorario, celebrata sabato 13 febbraio in Municipio. Il riconosci-
mento è andato a Paolo Casali, nato a Milano nel 1947, laureato con lode in immunologia, ricercatore pionieristico dei linfociti B e presidente della facoltà medicina dell’università del Texas. «Il professore non si è mai dimenticato del piccolo paese valdimagnino di Rota, in cui ha trascorso l’infanzia – ha concluso Locatelli-. Nella famiglia Casali l’amore per il nostro paese è stato trasmesso anche ai figli: Nathalie, la figlia di Paolo, nonostante viva a Londra, ha scelto proprio Rota per sposarsi».
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16 «Profughi? Non sottoscrivo nessun impegno
Preferisco dare una mano ai miei cittadini» Il sindaco di Capizzone Pellegrini: «È un mercato nero, non una questione umanitaria. La situazione diventerà insostenibile a livello sociale» «Prima di aiutare i profughi, che spesso sono semplicemente dei clandestini, preferisco dare una mano ai miei concittadini». Ad accendere nuovamente i riflettori su uno dei temi più caldi degli ultimi anni è il sindaco del Comune di Capizzone, Alessandro Pellegrini. La lettera aperta del primo cittadino del comune Valdimagnino mette nuovamente in evidenza tutte le criticità dell’operazione accoglienza, contro il quale proprio il sindaco «In Lombardia è in atto una vera e propria invasione silenziosa, nel disinteresse totale del Governo italiano». Così l’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali, ha commentato i dati del Viminale in merito al problema dell’immigrazione, aggiornati al 10 febbraio 2016. «I numeri sono agghiaccianti - aggiunge l’assessore Bordonali - e dicono che nella nostra regione sono presenti ben 13.062 richiedenti asilo. Secondo i dati forniti dal
ha espresso chiaramente tutto il suo disappunto. «A Capizzone non ci sono strutture in grado di ospitare migranti e non ho intenzione di sottoscrivere il mio
impegno a cercare alloggio, insegnare loro la lingua e a trovare loro impiego – spiega il sindaco Pellegrini -. Prima di aiutare i migranti dobbiamo essere in grado di aiutare i no-
stri cittadini in difficoltà, molti dei quali hanno perso il lavoro e non riescono a far fronte a tutte le necessità familiari. Ho delle responsabilità verso i miei cittadini e il mio tempo è
per loro». Parole dure, pesanti, quelle contenute nel documento nato dopo l’incontro avuto qualche settimana prima con alcuni residenti espressamente favorevoli a volersi impegnare nell’accoglienza, nel voler trovare ai migranti una sistemazione. «Se ci sono privati che si accordano per ospitarli facciano pure, poi però non vengano a chiedere aiuto se le cose non funzionano, devono assumersi onori e oneri (riconfermando quanto disposto dalla legge del 24 luglio 2008, n.125 in termini di confisca dei beni, legge attualmente vigente). Dietro all’ac-
In Lombardia più immigrati che in Sicilia
«È in atto una invasione silenziosa» Sui 13mila richiedenti asilo solo 5 su 100 sono rifugiati. L’assessore Bordonali: «Numeri agghiaccianti. Siamo la regione più massacrata»
Viminale, nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di clandestini e
solamente 5 su 100 sono rifugiati politici. Nonostante ciò, i costi
dell’accoglienza raggiungono spese folli. Il Governo italiano spende ben 166 milioni di euro all’anno per mantenere queste 13.000 persone presenti in Lombardia, tra l’altro in costante aumento, nonostante i riflettori sul problema dell’immigrazione si siano spenti. La nostra regione è la più massacrata, quella che è costretta dal Governo ad accogliere più richiedenti
asilo. Abbiamo addirittura superato la Sicilia in questa triste classifica». «Nel 2015 in Italia sono arrivate 153.842 persone – aggiunge-. Tra queste, solo 21.434 donne e 16.478 minori. Non è difficile capire che i restanti 115.930 uomini non scappano da alcuna guerra, a meno che non lascino donne e bambini a combattere. Anche la provenienza di
coglienza profughi c’è un mercato economico che non ha nulla a che vedere con la questione umanitaria – aggiunge-. Non trovo giusto nemmeno chiamare in causa le parrocchie, anche se chiaramente i parroci sono liberi di fare quello che ritengono opportuno». «Ribadisco con forza il mio disaccordo con questo sistema di accoglienza, che non ha una gestione logica e non pensa al futuro – conclude -. Penso che lo Stato stia imponendo una situazione che diventerà, se non lo è già, insostenibile a livello sociale» queste persone testimonia come si tratti esclusivamente di immigrazione economica. Vengono tutti da Paesi dell’Africa subsahariana. Quasi nessuno da Siria, Libia e altri Stati in guerra». «Ricordiamo al Governo che gli immigrati economici - conclude Bordonali - sono di fatto clandestini e che andrebbero espulsi a norma di legge. L’Italia continua a essere lo zimbello d’Europa, avendo rimpatriato solo 14.000 clandestini sui 150.000 immigrati sbarcati nel 2015».
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Inaugurato a Barzana il nuovo centro cinofilo «Liberi Insieme» Inaugurato il 21 febbraio con i lanci acrobatici di Stoica. 4mila metri di verde dedicato al benessere dei cani
E’ stato inaugurato gli scorsi giorni a Barzana, il primo centro cinofilo della Val Brembana e Val Imagna. «Liberi Insieme», questo il nome della struttura che è sta-
ta realizzata nei terreni agricoli che separano Barzana da Almenno San Salvatore: 4 mila metri di verde dedicato al benessere dei cani. A gestirla due giovani
educatori cinofili: Paola Arizzi di San Giovanni Bianco e Federico Bettoni di Zogno. All’inaugurazione hanno aderito parecchie persone, ognuna col proprio amico a 4 zampe, con presenze che giungevano da tutta Lombardia. Ad arricchire la giornata inaugurale anche l’esibizione di Adrian Stoica, campione europeo in carica di «disc dog», volto noto nei programmi televisivi dedicati agli animali domestici. Nel nuovo campo cinofilo Stoica
A Barzana e Roncola le pratiche edilizie si presentano via web In Comune arriva Cportal, lo sportello unico digitale per l’edilizia. Agevolazione per tecnici e professionisti, un servizio migliore per i cittadini
Svolta tecnologica per i comuni di Barzana e Roncola con la nascita di Cportal, lo sportello unico digitale per l’edilizia che consentirà di gestire pratiche e interventi di questo ambito in modo completamente digitale, quindi con una maggiore velocità e comodità da parte di professionisti del settore e dei cittadini. Cportal risponde alla necessità degli enti pubblici di adeguarsi agli impegni imposti dalle normative per la semplificazione e la trasparenza amministrativa. Secondo le nuove norme, i Comuni sono tenuti a elaborare un piano per la compilazione online di tutte le istanze da parte di cittadini, aziende e associazioni. «Con l’istituzione dello sportello unico per l’edilizia – spiegano i sindaci di Barzana Teodoro Merati e di Roncola Lorena
Mazzoleni affermano: desideriamo agevolare professionisti e tecnici e offrire un servizio migliore ai cittadini. In futuro la progressiva riduzione dell’utilizzo del materiale cartaceo e delle spese legate a esso, consentirà maggiori investimenti per la tutela dell’ambiente. Lo sportello unico digitale è inoltre un passo concreto verso la semplificazione e la trasparenza nelle relazioni tra Comune e residenti» Il sistema è stato progettato e realizzato dalla società Starch. «E’ per noi
un importante risultato e motivo di soddisfazione, poter offrire la nostra esperienza trentennale nell’applicazione di soluzioni informatiche per la pubblica amministrazione – commenta l’amministratore di Starch Ruggero Beretta -. Siamo consapevoli che per l’ente ne derivano vantaggi significativi in termini di sburocratizzazione dei procedimenti e di abbattimento dei costi, per questo auspichiamo venga adottato anche da altri comuni limitrofi». Benedetta Carrara
ha realizzato una dimostrazione di Disc Dog, disciplina sportiva che prevede il lancio di dischi e le acrobazie degli animali. Soddisfazione è stata la parola d’ordine per Paola e Federico: «Non ci saremmo mai aspettati una
presenza così notevole - spiegano gli educatori cinofili -. Nel corso della giornata molte le persone che hanno richiesto informazioni e dettagli sulle iniziative da noi promosse, ognuna mirata al benessere del proprio animale do-
mestico o semplici consigli per un’educazione ottimale del proprio cane». Oltre all’attività al campo cinofilo, Paola realizza interventi anche all’interno di strutture pubbliche come scuole materne ed elementari, strutture per anziani, progetti di pet therapy per enti pubblici ed associazioni o lezioni a domicilio. Il nuovo campo scuola di via Arzenate 16 a Barzana, ha in programma ancora per parecchi giorni, corsi gratuiti dedicati agli animali domestici, per i dettagli e l’iscrizione (gratuita) è necessario contattare il numero 3392267448. Benedetta Carrara
RUBRICHE
18 Il parere del Notaio Paolo Divizia
La donazione: uno strumento utile ed economico Il desiderio di donare i propri beni a familiari o congiunti ricorre con una certa frequenza nell’esperienza notarile. Vi sono alcuni profili fiscali che è opportuno conoscere. Facciamo il punto con un esperto, il dr. Paolo Divizia, Notaio con sede a Bergamo ed ufficio secondario
in Val Brembana a San Giovanni Bianco. Notaio, in cosa consiste la donazione? «La donazione consiste in un atto notarile con cui il donante attribuisce a titolo liberale (cioè, senza ricevere nulla in cambio) uno o più beni del proprio patrimonio in favore di uno o più sogget-
ti, che prendono il nome di donatari. E› un atto solenne, che richiede la presenza del Notaio e di due testimoni. Detto questo, va sottolineato che è un atto semplice da organizzare e strutturare, con costi molto contenuti. Insomma, tutti possono perfezionare una donazione».
La rubrica a cura della scrittrice Ursula Vaniglia Orelli
Giù le maschere
Vita bentornata Considero valore la vita, Anche con la paura di fallire Nei momenti in cui eri avvilita Sei riuscita a reagire. Considero valore il dolore, I sentimenti che erano spariti E le paure che invadevano il cuore, Gli occhi che erano impauriti, La malattia aveva preso il sopravvento. Quello che facevi era a stento sopravvivere, Il male ti aveva abbracciata. Pian piano hai abbattuto ogni tormento, Hai ripreso a sorridere. Vita bentornata. Questa la meravigliosa poesia giunta alla redazione di interValli. Claudia Anaclerio, la giovanissima e talentuosa autrice, vive nella ridente Colzate (Bg) e frequenta l’Istituto Isiss di Gazzaniga nella val Seriana. La profondità dei suoi versi ha generato delle riflessioni. Il genere umano o gran parte di esso, ritiene intollerabile accogliere e gestire un’emozione. Per sfuggirvi creiamo un mondo parallelo “modellato” a nostra immagine dove tutto è illusoriamente possibile e controllabile. Esso diviene così la rappresentazione di una realtà asettica e anestetizzata: la bella o la brutta copia di qualcosa, un rifugio privo di emozioni positive e negative. Cresce in tal modo la convinzione di poter controllare tutto. Camminare sui binari poi, diviene sin troppo semplice: l’importante è scandire la quotidianità in una routine che impone riti e schemi che danno sicurezza. Ciò occorre, ed è vitale, perché ci distrae da quello che vale e preme. Soprattutto che preme. L’evitamento esclude la paura, rende invincibili le nostre barriere difensive, ci allontana dal magma. Allora mi domando: se iniziassimo a uscire dagli schemi, se invece di cristallizzare il tempo lo vivessimo, o provassimo a farlo veramente, cosa accadrebbe? Se ci fermassimo a sentire, avremmo in parte consapevolezza del nostro sé? E l’altro, come inizieremmo a vederlo, come realmente è, o continueremmo a percepirlo come immaginiamo egli sia? Ecco, la percezione gioca un ruolo fondamentale nel cambiamento. Solo entrando in profonda comunione con la nostra essenza, saremo in grado di uscire dalla scatola di cristallo costruita ad hoc per preservarci. Solo percependo riusciremo a stabilire la connessione tra la nostra parte razionale e quella emotiva. E sembrerà strano, ma ciò ci salverà. Sole nel Cuore a tutti voi
Spesso si sente dire che la donazione è una anticipazione della propria eredità. E› vero? «E› corretto. Una domanda che spesso ci si pone è se sia meglio rinviare la devoluzione del patrimonio alla propria morte, regolando l’operazione con un testamento (come analizzato nei numeri di gennaio e febbraio) ovvero sia preferibile pianificare la propria successione già in vita tramite una serie di donazioni a favore dei congiunti (moglie e figli, di regola)».
più esplicito? «Certamente. Il nostro paese costituisce ad oggi un paradiso fiscale in termini di tassazione sui trapassi generazionali. E› noto, infatti, come «le tasse di successione» (genericamente intese) sono molto più basse in Italia rispetto agli altri paesi europei. Si pensi che nella successione padre/figlio, ferma restando una fascia di esenzione dalla tassazione di un milione di Euro (c.d. franchigia), l›aliquota applicabile è solo del 4%. In Francia, ad esempio, si sale sino Lei cosa suggerisce? al 40% nelle ipotesi di «Rispondere a questa trasmissione di patrimodomanda non è sempli- ni significativi». ce. In linea di principio, testamento e donazione Quindi ci sta suggerensi pongono sullo stesso do una corsa alla donapiano per quanto riguar- zione? «Parlare di «corda gli effetti giuridici, sa alla donazione» mi con l›ovvia precisazione sembra eccessivo. Tutper cui il testamento di- tavia, è una valutazione spiega efficacia solo alla che deve essere fatta. Le morte del soggetto che imposte sulla donaziodispone. La donazione, ne in Italia, per espresinvece, opera da subito sa previsione di legge, i suoi effetti. Mi spiego sono ancorate a quelle meglio. Se intendo do- sulla successione. Se aunare la casa al lago a mio mentano queste ultime, figlio Mario, quando aumentano anche le priusciamo dallo studio del me. E› di questi giorni la notaio (ed abbiamo fir- diffusione, sui principali mato l›atto), mio figlio è quotidiani economici, già proprietario del bene dell›ipotesi di aumento immobile. In realtà, la ventilata in ambienti goscelta fra testamento e vernativi - delle imposte donazione si deve fon- di successione». dare su una “previsione fiscale”». Potrebbe fare un esempio? «Si immagini che Notaio,potrebbe essere il padre Giovanni lasci
per testamento al figlio Mario un patrimonio di Euro 1.200.000. Oggi, al netto della franchigia di 1.000.000, all›apertura della successione è dovuto il versamento, quale imposta di successione, di soli Euro 8.000 (ossia il 4% di 200.000, cioè il 4% di ciò che eccede il milione). Secondo le prime indiscrezioni, la nuova aliquota dovrebbe salire dal 4 al 7%, mentre la franchigia scendere da 1.000.000 ad Euro 400.000. Questo porterebbe nello stesso caso sopra analizzato a versare il 7% di 800.000, cioè Euro. 56.000. Sette volte di più». Uno scenario preoccupante, dunque. «Non voglio creare allarmismi, ma le indiscrezioni sono chiare. Meglio dunque ragionare fin da subito sull›opportunità o meno di donare ai propri figli parte dei propri beni, anticipando così gli effetti della successione e continuare a godere del regime fiscale agevolato oggi vigente. Il consiglio del proprio notaio di fiducia sarà in grado di individuare la soluzione giuridica migliore e fiscalmente più conveniente. Il tema della donazione è complesso e sarà ripreso, in altri aspetti di rilievo, nei prossimi numeri».
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in gamba, realizzato nel lavoro, ha svariati interessi nello sport e nel sociale ed inoltre è un bel ragazzo alto e moro. Conoscerebbe ragazza sveglia, simpatica con la quale instaurare una complice storia sentimentale. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS 377.20.89.377 MICHELA 49enne, della zona di Paladina. E’ una donna femminile e dolce, piacevolissima nel parlare, vive con semplicità ed energia, sa apprezzare la vita. Conoscerebbe un uomo allegro, dinamico, presente. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS 377.20.89.377 ERNESTO 44enne, alto e moro. Artigiano in proprio. Negli anni passati si impegnato totalmente nel lavoro con incarichi all’estero. Ora sente l’esigenza di avere accanto una donna alla quale dedicare tutto se stesso. Incontrerebbe una Lei dolce e femminile che ami la vita ed in particolari i viaggi desiderosa di una rapporto appagante e duraturo. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS 377.20.89.377 SILVIA 36enne, mai stata sposata. E’ una ragazza volenterosa. Lavora metà giornata fuori casa e l’altro tempo lo dedica all’attività agricola di famiglia. Vuole conoscere un uomo che ami la terra e sia legato alle tradizioni camune. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS 377.20.89.377 GIUSI 39enne della zona di Ponteranica. Lavora come assistente sanitaria, è dolce e carina. Crede non sia troppo tardi per realizzarsi nella famiglia. Vuole accanto un uomo serio, lavoratore e legato ai valori tradizionali. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS 377.20.89.377 LELLA 66 anni della zona di Zogno. E’ una donna socievole ed espansiva, curata e di gradevole aspetto. Completamente libera da impegni familiari, ama dedicare il tempo libero alle amicizie, ai viaggi e al volontariato. Vorrebbe al suo fianco un uomo che la rispetti e le voglia davvero bene. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS 377.20.89.377. CLAUDIO 39enne, tecnico programmatore, alto e moro, simpatico e dinamico, appassionato di sport e amante della compagnia, della vita all’aria aperta. Vorrebbe instaurare una profonda amicizia con una Lei allegra, complice, volentieri straniera purchè semplice e di sani principi. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS 377.20.89.377
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