INTERVALLI

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COPIA OMAGGIO

MTSM SRL I WWW.INTER-VALLI.COM

Mensile di informazione e di approfondimento culturale, storico e sportivo

INFORMAZIONE IL FUTURO È DI CARTA

VIABILITÀ

TURISMO

Variante di Zogno e di San Sosimo

Turisti in miniera Luoghi del Cuore Numeri in crescita Chiesa dei Santi anche per il 2018 nel censimento

«Incompiute»

LUCA TIRONI ANTONIO MARTINELLI GLI EDITORI

A PAGINA 4

D

opo aver resistito alla nascita della radio e della televisione sono ormai evidenti i segnali che la carta stampata resisterà anche all’assalto di internet. È fuori di dubbio che devono essere adottate nuove strategie ed è necessario mettersi al passo con la sfida lanciata dalla tecnologia. I giornali che non hanno saputo reagire all’assalto alla notizia di radio e TV sono spariti nel nulla. Ma, oggi, che senso ha acquistare un giornale quotidiano per leggere tutte le notizie vecchie di almeno 24 ore che sono state riprese in svariate occasioni fino a spingerci ad una crisi di rigetto? Ci siamo interrogati più volte sulla strategia adottata dai quotidiani provinciali in questi ultimi anni e sinceramente non l’abbiamo capita. Invece che inseguire gli avvenimenti locali – vero richiamo di interesse – si sono moltiplicate le pagine estere, di politica nazionale, di cultura che spesso con il locale non ha nulla a che fare. Non ci meravigliamo che pure loro abbiano avuto a che fare con un calo di vendite allineandosi al trend in atto nel mondo. La cronaca e l’attualità sono state invece il punto di forza dei giornali online anche se non tutti hanno registrato indici di gradimento interessanti. SEGUE A PAGINA 21

ANNO XI N. 8 AGOSTO 2018

ATTUALITÀ

L'INTERVISTA A PAGINA 5

A PAGINA 13

OPERE PUBBLICHE

135 occhi vegliano sull'hinterland Saranno 135 gli occhi elettronici che vigileranno sui territori dell’hinterland bergamasco di Almè e Villa d’Almè. Il progetto vagliato come Unione dei Comuni prevede un investimento complessivo di 110 mila euro circa. Le risorse per realizzarlo potrebbero arrivare per buona parte dalla Regione Lombardia, che ha recentemente predisposto un bando ad hoc che metterà a disposizione una copertura dell’80% dell’investimento. Ma per sapere se i due comuni potranno beneficiare del contributo servirà attendere il

TURISMO

Sempre più visitatori nelle valli Ma chiude un albergo all'anno

conferma un risultato al di sopra della media lombarda e nazionale e il consolidamento del trend iniziato negli ultimi anni. A ciò si affianca la consapevolezza che il turismo (...).

Bergamo e la sua provincia prendono sempre più quota in termini turistici. Con una cre-

scita dell'11,1% di pernottamenti e del 13,3% di arrivi rispetto al 2016, il 2017

CULTURA

SPORT

L'opera ritrovata del Guarinoni torna ad Astino

Orobie Ultra Trail Arte del merletto Seconda volta sul Una mostra al podio per Zanchi museo Ceresa

A PAGINA 9

prossimo autunno. Un progetto per cui il Comune di Almè si è dichiarato pronto ad investire anche se non arriverà il contributo regionale, e quindi realizzandolo con le proprie risorse. Nel dettaglio il progetto prevede due distinti interventi, uno ad Almè (47 mila euro circa), e uno a Villa d’Almè (62 mila euro circa). C’è poi una quota comune che servirà per il potenziamento dell’apparato hardware e per delle dotazioni alla Polizia Locale. A PAGINA 9

LATTERIA DI BRANZI www.latteriadibranzi.it

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A PAGINA 2 E 3

CULTURA

A PAGINA 14

A PAGINA 15

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APPROFONDIMENTO

Turismo, Bergamo cresce Ancora più visitatori nel 2017 +72% di stranieri in dieci anni I dati. Raccolti nel report annuale redatto dall'Osservatorio provinciale Arrivi e pernottamenti aumentano oltre il 10%. Il boom è segnato dagli stranieri: +72% in dieci anni. Arrivano da Germania, Spagna, Francia e UK BERGAMO Bergamo e la sua provincia prendono sempre più quota in termini turistici. Con una crescita dell'11,1% di pernottamenti e del 13,3% di arrivi rispetto al 2016, il 2017 conferma un risultato al di sopra della media lombarda e nazionale e il consolidamento del trend iniziato negli ultimi anni. A ciò si affianca la consapevolezza che il turismo è diventato un segmento in espansione e una opportunità su cui puntare e investire. L'analisi dei flussi e dell'evoluzione turistica del territorio sono presentati nel Rapporto annuale elaborato dall'Osservatorio turistico del servizio Turismo e Cultura della Provincia di Bergamo, che si avvale della forte collaborazione degli operatori intervistati e dei dati provenienti dalle strutture ricettive, culturali e Infopoint. Un turismo, quello bergamasco, sempre più internazionale, anche grazie alla vicinanza dello scalo aeroportuale di Orio al Serio, caratterizzato ancora tuttavia dalla brevità della permanenza media attorno a 1,8 giorni nel settore alberghiero e 2,3 nell'extralberghiero, in li-

nea di tendenza con quanto succede a livello mondiale. Con 2.294.624 presenze e 1.201.437 arrivi, il 2017 si è quindi chiuso con un brillante risultato, imputabile anche alla buona strutturazione del comparto. Stranieri: +72% in dieci anni Crescono sul 2016 sia i pernottamenti di turisti italiani con +9,1% sul 2016 e di turisti stranieri con +14%, un aumento a due cifre che si era solo registrato nel 2015, l'anno di svolgimento dell'Esposizione universale, il grande evento di richiamo internazionale che ha fatto balzare in alto i grafici delle presenze turistiche in mezza Lombardia. Le presenze straniere aumentano in modo progressivo e lineare negli ultimi dieci anni fino ad arrivare a +72,75, passando da 560.947 nel 2007 a 983.813 nel 2017. Tra i paesi di provenienza, anche nel 2017 la Germania si assesta al primo posto con il 7,9% del totale delle presenze, seguita dalla Spagna, dalla Francia, dal Regno Unito e dalla Polonia ai primi cinque posti. Tra i paesi che cominciano ad affacciarsi in

modo significativo, i Paesi dell'Est Europa tra cui spiccano la Russia, la Polonia e la Romania. Eccellente la performance della Città di Bergamo che registra un incremento di pernottamenti pari al 20,1% e di arrivi del 22,6%, così come buoni i risultati della «Grande Bergamo» e delle «Terre del Vescovado», con presenze totali del +12,0% sul 2016, tre ambiti che giovano della prossimità dell'Aeroporto che eleva la Spagna (che esprime un turismo legato alle città d'arte) a primo Paese di provenienza di turisti in termini di pernottamenti, strappando il primato alla Germania. Ottimo anche l'incremento delle presenze dei turisti russi (+44,9% sul 2016), e il numero di accessi (pari a 27.751) agli Infopoint di Orio al Serio, di Bergamo Bassa e di Bergamo Alta, di viaggiatori provenienti dall'Est Europa. L’analisi per singolo ambito turistico evidenzia come Bergamo città e l’Alto Sebino abbiano fatto registrare gli aumenti più consistenti in termini di presenze: Bergamo con +20,1 e Alto Sebino con +19,6%. Si conferma il trend positivo in termini di pernottamenti

delle Orobie che ha avuto inizio qualche anno fa, dopo un periodo di contrazione, e che si manifesta in modo marcato nei mesi estivi. Da segnalare l'incremento anche delle presenze totali nella nostra provincia in strutture del segmento extralberghiero: +26,6% sul 2016 e +96,6% sul 2007, e dei posti letto nelle strutture extralberghiere: +193 strutture per 435 posti letto in più nel 2017 rispetto al 2016. «Il turismo rappresenta sempre più un segmento in espansione in termini di capacità ricettiva ed è dunque una voce sempre più importante del Pil della nostra provincia – ha affermato il presidente della Provincia Matteo Rossi –. È il dato dei turisti stranieri che ci deve far riflettere poiché ci sono ancora diversi mercati emergenti di assoluto interesse che nei prossimi anni ci potrebbero dare ulteriori soddisfazioni. dobbiamo diventare un territorio accogliente a 360 gradi, coinvolgendo sempre più la popolazione bergamasca nel raccontare una storia e far vivere un’emozione a chi decide di venire nel nostro splendido territorio».

FLUSSI TURISTICI IN PRO 2017 ARRIVI:

1.201.437

686.152 PRESENZE:

515.285

Italia Estero

+9,1%

2.294.624

686.152

515.285

MACROAREE Arrivi Presenze OROBIE 191.600 512.469

ISOLA E PIANURA 187.881 295.735

LAGHI 110.908 260.824

GRANDE BERGAMO 343.635 548.265

VARIAZIONE 20 PER PROVENIE

+14% BERGAMO CITTA’ 367.413 677.331

+11,1%


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APPROFONDIMENTO

«Qui chiude un albergo all'anno» I dati. Saldo negativo per gli aberghi. Ne chiude uno all'anno: - 10 dal 2007 Nelle valli è emorragia di posti letto: - 550. E i visitatori aumentano: + 11%

OVINCIA DI BERGAMO

016/2017 ENZA

FLUSSI TURISTICI NELLE VALLI Arrivi Presenze

PAESI DI PROVENIENZA E VARIAZIONE 2017/16 Germania

Italia

116.560

+3,8%

Spagna

Totale +10,4%

+6,1%

72.534

Estero

Francia

+15,9%

70.345 Regno Unito 60.362

Totale

+7,9%

Polonia 55.205

VALLE IMAGNA 25.139 48.033

+26,2%

VALLE BREMBANA 56.960 148.717 Totale +3,1

%

VALSERIANA, DI SCALVE ED ALTOPIANO SELVINO 109.501 315.719 Totale +7,1

%

VALLI BREMBANA E IMAGNA Il turismo continua a crescere. Nel 2017 sono positivi i risultati ottenuti dall'area definita «Orobie» nel report annuale redatto dall'Osservatorio provinciale, illustrato durante un incontro conferenza lo scorso mercoledì 11 luglio nella sede di Visit Bergamo HUB. A due cifre l’incremento percentuale delle presenze nell’ambito Valle Imagna rispetto al 2016, sia per quanto riguarda il totale (+10,4%) sia se ci riferisce ai pernottamenti dei soli turisti stranieri (24,3%). Molto significativo è stato l'aumento dei flussi turistici nelle strutture extralberghiere (+89,3% di arrivi e +103,7% di presenze rispetto al 2016). Tale dato è da ricollegare sicuramente all’aumento della capacità ricettiva (+5 tra foresterie lombarde, locande e case ed appartamenti per vacanza per un totale di 29 posti letto in più rispetto al 2016 e +4 B&B per 18 posti letto in più sull’anno precedente). Francia, Germania e Svizzera sono i primi tre bacini di provenienza dei turisti stranieri pernottanti nella Valle. L’analisi delle presenze per mese mette in evidenza una marcata stagionalità del turismo nell’area, che raggiunge il picco di gradimento nei mesi di luglio e agosto. Anche la Valle Brembana ha fatto rilevare un segno positivo nella variazione delle presenze rispetto al 2016: +11,9% di arrivi e +3,1% di presenze. Da segnalare la

Tra il 2007 e il 2017 hanno chiuso 10 strutture alberghiere in Valle Brembana e Valle Imagna buona ripresa negli arrivi di turisti italiani nelle strutture alberghiere (+14,6% sul 2016) e di stranieri nelle strutture extralberghiere (+43,3 di arrivi e +36,0 di presenze). La permanenza media, anche in quest’area si riduce progressivamente: da 2,8 giorni nel 2016 a 2,6 nel 2017. Tale fenomeno è però sicuramente anche legato al turismo indotto dallo stabilimento termale attivo a San Pellegrino Terme, che nel 2017 ha fatto registrare ben 160 mila ingressi e che attira

un target di clientela medio-alto che concentra nei week end il proprio soggiorno. Forte l'incremento di presenze di francesi nel 2017, che promuove la Francia come primo bacino di provenienza di turisti stranieri, strappando al Regno Unito il primato. Male le strutture alberghiere Se i turisti aumentano non si può però dire così anche per le strutture alberghiere. Il report dell'Osservatorio provin ciale mette in risalto un dato

significativo che accomuna entrambe le valli: il saldo negativo tra aperture e chiusure delle strutture alberghiere. Tra il 2007 e il 2017 sono ben 8 quelle attive in meno nella Valle Brembana, con un decremento dei posti letto per circa 400 unità. Mentre sono 3 le strutture attive in meno in Valle Imagna, con un decremento di circa 150 posti letto. In aumento anche se non in modo consistente le aperture di nuove attività extralberghiere.


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PRIMO PIANO

Variante di San Sosimo «Sull'iter non abbiamo più avuto risposte» Il caso. Palazzago chiede aggiornamenti alla Provincia Ma la risposta di Via Tasso arriva dopo cinque mesi Gandolfi: «Appalto a febbraio e lavori a luglio 2019» PALAZZAGO Giorno 20 febbraio 2018. In Provincia di Bergamo viene firmato il protocollo d'intesa per la realizzazione della variante di San Sosimo. Al tavolo insieme al presidente della Provincia Matteo Rossi e al suo vice Pasquale Gandolfi ci sono in prima linea i sindaci di Palazzago, Michele Jacobelli, di Barzana, Teodoro Merati, e l'ex sindaco di Mapello. Non ultimo il presidente del BIM Carlo Personeni. È stato l'ultimo atto per sancire il «chi fa cosa e come» per la realizzazione dell'opera attesa da oltre dieci anni. Tuttavia, a distanza di cinque mesi, sull'iter è calato il silenzio. A chiedere aggiornamenti sullo stato di avanzamento dei lavori è stato per tutto questo tempo il delegato alla Viabilità di Palazzago, Andrea Bolognini. L’e-mail, o meglio, le e-mail (in tutto sono cinque), sono partite dalla fine maggio fino al mese scorso di luglio. Tra le richieste figurano delucidazioni su tempistiche, definizione progettuale, espropri, assegnazione dei lavori, e sull'apertura (e chiusura) presunta del cantiere.

«Tutte domande però rimaste senza risposta», dice Bolognini. «Ma le domande – prosegue – sono semplici, e sempre le stesse. Se per caso volessero rispondere ora, magari anche a mezzo stampa, li invito a non perdersi in discorsi troppo complessi o a dichiarazioni giornalistiche di facciata», è l'affondo del consigliere alla Provincia. Dichiarazioni che non sono piaciute al vicepresidente della Provincia Pasquale Gandolfi (delegato alla Viabilità e alle Infrastrutture), che ha parlato di un «attacco di bassa politica che non si può commentare». Ma polemiche a parte ha tenuto a precisare che la Provincia ha condiviso la finalità dell'opera già dal 2014, prendendola in carico, e cercando le risorse necessarie per la realizzazione. Prima dal BIM – sottolinea –, da cui è stato ottenuto un contributo a fondo perduto, e poi dalla Regione Lombardia, che ha inserito l'opera tra le priorità del Patto per la Lombardia». Un punto questo che non trova d’accordo Bolognini: «Cercare le risorse non risolve i problemi, le risorse bisogna

stanziarle e non toglierle come ha fatto la Provincia. Dal 2015 ad oggi siamo passati da 80 mila euro a 522 euro». Per realizzare quest'opera viaria serviranno circa 1,2 milioni di euro. Risorse già assicurate dai Comuni di Mapello, Palazzago, Barzana, dalla Regione Lombardia e dal BIM. «Tutto procede come stabilito dalla convenzione di febbraio – assicura Gandolfi –. A progetto definitivo validato i Comuni dovranno dare l'incarico per l'esecutivo, quindi a febbraio 2019 si potrà bandire la gara per l'affidamento dei lavori. L'obiettivo resta il via al cantiere nel luglio del 2019 e chiusura entro l'anno». Risposta che non ha soddisfatto l’amministratore di Palazzago Bolognini, che respinge l’accusa di «bassa politica»: «Ho operato in veste istituzionale e non ho esitato a rivolgermi anche agli uffici regionali per chiarimenti. Le risposte sono arrivate in pochi giorni. Quella della Provincia è una plateale figuraccia – rimarca –. Bastava rispondere a delle normalissime richieste, che non cesseranno sicuramente ora».

Focus

Progetto pronto, si (ri)parte La variante aprirà nel 2020 ZOGNO Il cantiere della variante stradale di Zogno partito nel 2012 è fermo oramai da tre anni (2015), da quando a causa dei fondi mancanti per la completa realizzazione dell'opera l'impresa Itinera (Tortona) abbandonò il cantiere. Eppure qualcosa si è mosso. È stato presentato il progetto esecutivo della grande opera viaria di Zogno, consegnato da un raggruppamento temporaneo di progettisti (Ets di Villa d'Almè – Bergamo, Technital di Verona, società cooperativa Politecnica di Modena) ad In-

frastrutture Lombarde SPA alla fine del mese di luglio. Validazione del progetto presentato entro l'autunno L'iter burocratico da seguire prevede ora 60 giorni di tempo per la validazione del progetto presentato (mese di settembre o ottobre), validazione che arriverà da un ente certificatore esterno indiacato dalla Regione Lombardia. Ottenuto il «timbro» di validazione sul progetto si potrà così procedere al bando di gara per l'appalto dei lavori. Tempo previsto: 60 giorni.

E così – salvo ricorsi – il cantiere fermo da oltre tre anni potrebbe (ri)partire per la prossima primavera 2019, grazie anche ai 32 milioni stanziati da Regione Lombardia. Tempo di consegna dei lavori: circa 14 mesi. E quindi apertura al traffico ipotizzata per il mese di giugno 2020. Provincia: «Soddisfatti» Regione: «Preoccupati» Se alla notizia dagli uffici di Via Tasso l'assessore e vicepresidente della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi – delegato alla Viabilità e alle

VARIANTE DI SAN SOSIMO Progetto definitivo e quote di finanziamento

Provincia di Bergamo

522,40 EURO BIM

150.000,00 EURO Regione Lombardia

270.000,00 EURO Barzana

30.000,00 EURO Mapello

372.344,00 EURO Palazzago

359.633,60 EURO Comune di Mapello

Infrastrutture – si è dichiarato «soddisfatto», in zona Pirellone non hanno potuto affermare la stessa cosa visto «i ritardi nella consegna del progetto esecutivo», così come affermato alla stampa dall'assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi. Lo stop del cantiere aveva portato anche ad una protesta in piazza a San Pellegrino Terme, lo scorso febbraio. A scendere in piazza circa 800 persone per ribadire «pazienza finita». Nel caso specifico si protestò per l'opera di Zogno ma anche per il completamento della Tangenziale Sud di Bergamo. Ma la condizione di stop e continui rinvii sembra abbia influito anche sugli investimenti. Circa 200 milioni tra Gruppo Percassi e Sanpellegrino Spa. Per ora tutto in stand-bye.

Totale

1.182.500 EURO

Variante stradale di Zogno: cantiere fermo dal 2015


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Istruzione e tradizioni, due bandi a Dossena I bandi. Si punta alla riqualificazione della Scuola primaria Filippo Alcaini. I fondi arriveranno dal Ministero E poi un progetto sul dialetto e le maschere del Carnevale. Così garantita e valorizzata una delle tradizioni GRETA BALICCO DOSSENA Durante gli scorsi mesi sono stati approvati dalla Giunta comunale di Dossena i progetti per la riqualificazione della Scuola Primaria «Filippo Alcaini». Progetti che, per inciso, non sono destinati a vedere la luce nell’immediato, ma che devono essere approvati per poter poi proseguire nel loro iter burocratico. Si tratta, infatti, di lavori che saranno finanziati grazie al progetto «Edilizia scolastica – Raccolta del fabbisogno – triennio 2018-2020», lanciato a inizio anno dal Ministero dell'Istruzione e che prevede interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica degli enti locali, adibiti all’istruzione scolastica statale. Grazie a questo finanziamento il Comune di Dossena potrà ottenere l'80% dell’importo dell'investimento per i lavori di riqualificazione, il rimanente 20% verrà ricoperto dal conto termico e attraverso un secondo finanziamento statale. Scuola più efficiente e sicura I lavori prevedono: la riqualificazione energetica dell’intero edificio scolastico attraverso l’utilizzo della tecnologia più innovativa per garantire la massima protezione termica ed ottimizzare le prestazioni

energetiche dell’edificio; l'adeguamento strutturale e antisismico, la realizzazione di un parcheggio coperto e di una piccola palestra, circa 200 mt quadrati, mirata allo sviluppo di attività di ginnastica dolce e adibita a punto sportivo-ricreativo. L'investimento complessivo è di 1 milione e 900 mila euro. «Attraverso questa serie di progetti auspichiamo di poter offrire ai nostri bambini una scuola più sicura ed efficiente – ha affermato il sindaco del Comune di Dossena Fabio Bonzi –. Tutto ciò permetterà di migliorare notevolmente svariati punti critici dell'edificio scolastico e, attraverso la realizzazione di una palestra, si potrà offrire ai ragazzi uno spazio tutto loro». Bando tradizioni: ecco cosa prevede Il dialetto bergamasco e le maschere del Carnevale di Dossena è il nuovo progetto lanciato dal Comune e approvato dalla Regione Lombardia a luglio. Un'iniziativa che mira alla valorizzazione delle tradizioni locali della località e alla loro conservazione. Le maschere sono da secoli considerate importante elemento identitario, patrimonio immateriale del territorio e prezioso strumento di salvaguardia dell'identità culturale e della lingua lombarda. Per questo motivo, il Comune ha deciso di strutturare

un progetto che potesse non solo garantire la preservazione della tradizione delle mascherate ma anche valorizzarla e diffonderla. Attraverso una ricerca approfondita a partire dai materiali disponibili, tra cui antichi copioni, si potrà intraprendere uno studio specifico della lingua lombarda e della sua evoluzione; il censimento delle maschere, dei costumi di scena e dei materiali utilizzati, inoltre, permetterà di garantire una loro conservazione alle generazioni future, accanto al patrimonio storico, culturale e linguistico che rappresentano. Al fine di garantire la diffusione delle mascherate, della lingua e identità locale, il progetto prevederà alcuni eventi, ossia momenti di approfondimento con il coinvolgimento della comunità che offriranno l'opportunità di realizzare scambi culturali con realtà come la Sardegna e la Basilicata, da sempre celebri per la loro tradizione teatrale. «Pubblicheremo una ricerca che approfondirà il fenomeno delle maschere – spiega Maurizio Forchini, responsabile del progetto –. Uno studio che permetterà di attirare l'attenzione di studiosi, amanti delle lingue dialettali e delle rappresentazioni in dialetto, creare legami esterni attraverso gli scambi con gruppi di altre regioni, incrementare il turismo e coinvolgere le scuole e le nuove generazioni».

Focus

Sempre più turisti in miniera Nel 2018 numeri in crescita DOSSENA Con i loro 18 km di gallerie, le 15 grotte naturali, le 44 specie diverse di minerali segnalati e un prodotto gastronomico tra i più ricercati, le miniere di Dossena attraggono ogni anno più di cinquemila persone in cerca di una giornata alternativa alla scoperta delle bellezze del sottosuolo. Numeri destinati a crescere, quest'anno in soli due mesi di apertura si sono registrate più di un migliaio di presenze. Non solo giovani amanti dell'avventura o appassionati del turismo underground, ma anche anzia-

ni, bambini, gruppi di ragazzi e scolaresche, hanno raggiunto la piccola località montana di Dossena per godersi l'incantevole atmosfera delle gallerie, la cui storia ha più di duemila anni. «In soli due mesi stiamo ottenendo ottimi riscontri, un motivo di vanto ed orgoglio per noi, che sin dalle origini abbiamo creduto e lottato per riportare alla luce l'antico loco estrattivo – ha affermato Walter Balicco, segretario dell'associazione delle Miniere di Dossena e vicesindaco con delega al Turismo –. Numeri

che sono stati raggiunti grazie all’impegno ed al lavoro dei membri dell'associazione, dei volontari che ogni giorno contribuiscono a sistemare i percorsi o ad organizzare le visite, ed alla rafforzata collaborazione con le altre realtà ed associazioni presenti sul territorio con le quali creiamo eventi espositivi, musicali e culturali di richiamo», ha poi aggiunto Walter Balicco. Oltre alla classica visita guidata sotterranea, il biglietto di ingresso prevede anche la visita degli antichi edifici e dell'area esterna del sito, l'illustrazione

Municipio di Dossena

dei minerali e delle loro caratteristiche, la visita alla cantina ipogea del Minadur, luogo nel quale stagiona il formaggio tipico «Ol Minadur» e la visita al museo delle miniere presso il centro del paese. Spazio, inoltre, ai gruppi organizzati e ai laboratori per bambini attraverso pacchetti studiati ad hoc al fine di offrire un servizio completo. Dal mese di giugno fino ad ottobre le antiche gallerie di Paglio e Pignolino saranno aperte al pubblico tutte le domeniche dalle ore 14 alle ore 18 e in settimana (ma solo su prenotazione). C'è poi la possibilità di degustare in esclusiva il formaggio Ol Minadur presso lo stand dell'associazione Miniere di Dossena durante l'evento Dossena in Strada, che si terrà il prossimo 14 agosto lungo le vie del paese.

Walter Balicco, vicesindaco di Dossena delegato al Turismo


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È festa sotto le stelle Zogno chiude l'estate con la Notte Bianca L'iniziativa. È organizzata dal Comune di Zogno con la collaborazione degli esercenti associati a Punto Amico Divertimento formato famiglie. Musei aperti e sconti ZOGNO Sabato 25 Agosto torna la movida zognese per l'evento clou di fine estate: dalle 19 in poi si terrà la Notte Bianca di fine estate per le vie di Zogno. Tanti gli appuntamenti distribuiti nelle vie: Viale Martitiri della Libertà, Villa Belotti, Piazza Belotti, Via Cavour, Via Mazzini, Via Cavagnis, Piazza Italia, Piazza Marconi, Piazza Garibaldi, e tanti altri spazi e contrade. La Notte Bianca di fine estate è organizzata dall’associazione degli esercenti associati a «Punto Amico» e dal Comune di Zogno. Musica, spettacoli, cultura e shopping In programma ci sono un mix di eventi nel «salotto» del centro storico e nelle diverse location, con una serie di spettacoli rivolti in particolare alle famiglie, ai giovani e ai meno giovani. Non mancheranno lo spettacolo dei taglia legna, le performance musicali e teatrali, attrazioni particolari e tante sorprese. Quella di fine estate sarà una Notte Bianca dello street food ma anche dedita all’arte, con

esposizioni di hobbisti e smart officina pittorica. Tante anche le attrazioni dedicate anche ai più piccoli come i gonfiabili, trucca bimbi, mascotte, trampolieri, spettacoli e saremo ancora insieme all’Eco Cafè.

«

Come sempre è una Notte Bianca speciale quella che viene organizzata ogni fine estate a Zogno. La nostra idea è da sempre che si possa fare squadra tra l'ente pubblico, il Comune, e i commercianti del territorio per rendere Zogno sempre più bella ed attrattiva. L'evento che richiama ogni anno un pubblico sempre maggiore da tutta la provincia chiuderà la stagione estiva e vedrà susseguirsi nelle principali vie del paese spettacoli, animazione, ed occasioni speciali per lo shopping. Le famiglie e i loro bambini così come anche i nostri giovani zognesi potranno passare una serata di svago e grande divertimento nel centro storico». Giampaolo Pesenti Vicesindaco di Zogno

Apertura musei e sconti Tanto divertimento ma non solo. La Notte Bianca concilia svago ed intrattenimento alla cultura e allo shopping: grazie agli ingressi gratuiti per tutta la serata nei luoghi di maggior interesse culturale, come il museo della Valle e le visite guidate presso il battistero, il campanile della parrocchiale e il museo di San Lorenzo e la casa-museo Villa Belotti. Protagoniste della notte più lunga della stagione estiva saranno anche le attività commerciali con tanti sconti in diversi negozi, aperti per l’occasione sino a mezzanotte. Altre attività commerciali avranno degli stands nelle piazze con esibizioni o la distribuzione dei propri prodotti e in fine si festeggerà in piazza con la torta della Notte Bianca. Per ulteriori informazioni visitare il sito: zognoturismo.it.

Opere pubbliche

Centro sportivo di Camanghè Al via i lavori al bocciodromo ZOGNO Sono partiti i lavori di riqualificazione del bocciodromo e della palestra annessa all'impianto sportivo comunale di Camanghè (frazione di Zogno). I lavori messi in campo dall’Amministrazione comunale di Zogno completeranno le opere di manutenzione degli impianti e accessorie per rendere ancora più omogeneo l’utilizzo dell’intero impianto sportivo. Questi ulteriori interventi sono successivi alla riqualificazione del centro sportivo comunale partita nel 2017 e che

hanno visto la realizzazione di una nuova pista d’atletica, del manto sintetico per il campo da calcio e la manutenzione degli spogliatoi con altre opere esterne e di recinzione. Investiti 125 mila euro per bocciodromo e palestra L'investimento messo ora in campo dal Comune di Zogno ammonta complessivamente a circa 125 mila euro. Risorse queste che saranno suddivise nei lavori all'impianto termico, all'impianto elettrico, agli infissi, sistemazioni edili, pitturazioni sportive, che

riguardano sia il bocciodromo che la riqualificazione della palestra. «Queste due strutture necessitano ormai di corposi interventi manutentivi perlopiù determinati dalla datazione delle costruzioni e dalla carenza di manutenzione ordinaria degli ultimi anni – fanno sapere dall'Amministrazione comunale tramite una nota –. In particolare – viene sottolineato sempre nella nota – per quel che riguarda la parte impiantistica e della centrale termica. A tal proposito l'Amministrazione comunale oltre ad interve-

Notte Bianca nel centro storico di Zogno (edizione 2015)

nire sugli impianti degli edifici, intende riqualificare completamente anche la centrale termica, mediante l’installazione di una nuova caldaia per il campo sportivo e potenziando l’adduzione di acqua calda per la palestra e il bocciodromo». I lavori: ecco cosa si farà Nel dettaglio i lavori al bocciodromo riguarderanno la sistemazione dell'impianto termico all'interno dell'impianto di gioco e del bar, all'impianto elettrico (con sistemazione di luci e accessori usurati). Sempre sul bocciodromo saranno effettuati lavori sugli infissi, sulla pavimentazione, le barriere. Saranno infine separate le utenze del gas metano e dell’acqua potabile per le rispettive società sportive di gestione dell’impianto sportivo di Camanghè.

Municipio di Zogno


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Offerto dal

COMUNE di ZOGNO in occasione della

festa Patronale di San Lorenzo Martire

9 Agosto ore 22.00


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135 occhi «elettronici» vegliano sull'hinterland Il progetto. L'Unione dei Comuni di Almè e Villa d'Almè presenta un nuovo progetto per la videosorveglianza L'investimento sarà di 110 mila euro, i fondi potrebbero arrivare da RL. Così sul territorio 135 occhi elettronici ALMÈ - VILLA D'ALMÈ Saranno 135 gli occhi elettronici che vigileranno sui territori dell’hinterland bergamasco di Almè e Villa d’Almè. Il progetto vagliato come Unione dei Comuni prevede un investimento complessivo di 110 mila euro circa. Le risorse per realizzarlo potrebbero arrivare per buona parte dalla Regione Lombardia, che ha recentemente predisposto un bando ad hoc che metterà a disposizione una copertura dell’80% dell’investimento. Ma per sapere se i due comuni potranno beneficiare del contributo servirà attendere il prossimo autunno. Almè record: prima in bergamasca per videosorveglianza Un progetto per cui il Comune di Almè si è dichiarato pronto ad investire anche se non arriverà il contributo regionale, e quindi realizzandolo con le proprie risorse. «Abbiamo ritenuto utile proseguire il potenziamento di queste tecnologie. E siamo convinti dell’efficacia di questi sistemi – ha affermato il sindaco di Almè Massimo Bandera –. In questo progetto specifico

ci siamo concentrati nel voler curare le aree più sensibili, come le aree parcheggio». Nel dettaglio il progetto prevede due distinti interventi, uno ad Almè (47 mila euro circa), e uno a Villa d’Almè (62 mila euro circa). C’è poi una quota comune che servirà per il potenziamento dell’apparato hardware e per delle dotazioni alla Polizia Locale. Ad Almè i nuovi occhi elettronici saranno posizionati nell’area del campo sportivo in via dei Sentieri, all’ingresso del cimitero, nell’area della Merletta, nella zona della chiesa in via Ceregade, e anche in via Ponte Regina. «Così si passerà dalle 65 telecamere già presenti a 76 complessive. Almè potrà così vantare il primato in provincia in tema di sicurezza e al tempo stesso dormire sogni tranquilli con le norme in materia di privacy che saranno assicurate», sottolinea il sindaco Bandera, che poi auspica: «Puntiamo molto sulla cittadinanza attiva. In modo che anche i cittadini siano il primo presidio del territorio. Puntiamo molto sul loro contributo».

Anche Villa d'Almè investe Per quanto riguarda invece il Comune di Villa d'Almè il progetto – come illustrato dal primo cittadino Manuel Preda – «rappresenta una buona pratica amministrativa» per consentire l'ampliamento ed il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza del territorio, anche grazie all'opportunità messa a disposizione dal bando regionale. «Un investimento che abbiamo voluto fortemente per contrastare casi ed episodi di abbandono dei rifiuti, atti vandalici e furti – ha sottolineato il sindaco del Comune di Villa d'Almè Preda –. Per quanto riguarda il nostro territorio si prevede l'istallazione di ventitre nuove telecamere divise in sette diverse aree del nostro comune. Saranno tutte telecamere ambientali e non di lettura targhe. Queste – ha sottolineato –, si aggiungeranno alle trentasei telecamere già istallate, ventotto ambientali e otto di lettura targhe. Sono state acquistate recentamente anche quattro fototrappole per contrastare l'abbandono dei rifiuti».

La tempera del Guarinoni restaurata torna ad Astino L'opera Ritrovata alla Carrara È stata recuperata dal CSC e sarà ricollocata di nuovo ad Astino VALLE D'ASTINO Il Centro Storico Culturale della Valle Brembana Felice Riceputi si è fatto recentemente promotore del restauro dell’opera della Crocifissione con i Quattro Evangelisti. Nello specifico si tratta di una tempera eseguita nel 1569 da Giovan Battista Guarinoni (misure cm 202x152), con la collaborazione dello zio Cristoforo Baschenis detto il Vecchio. L’opera è stata realizzata all’epoca su incarico dei monaci di Astino che la collocarono nell’ultima cappella di destra della chiesa del Monastero. «Quando il Monastero fu dismesso, questo quadro, as-

L'opera restaurata sieme ad altri, fu trasferito all’Accademia Carrara che lo mise nei suoi depositi, per cui da allora l’opera non è più stata visibile – fanno sapere dal Centro Storico Culturale della Valle Brembana –. Adesso che il

Monastero di Astino è stato restaurato e aperto al pubblico, alcune opere saranno riportate nella loro sede originaria». Il CSC ha dichiarato all’Accademia Carrara, al Consorzio della Misericordia (che gestisce il monastero di Astino) e al Comune di Bergamo (proprietario della Carrara e di Astino) la propria disponibilità a farsi carico di tutte le spese per il suo restauro, a condizione che poi sia ricollocata nella chiesa di Astino. «La proposta è stata accolta e il restauro autorizzato dalla Soprintendenza è avvenuto, ad opera del restauratore Antonio Zaccaria di Bergamo, per il costo di euro 7 mila e 500 euro», aggiungono dal CSC. Nelle prossime settimane l’opera sarà trasferita ad Astino e a settembre avverrà la cerimonia ufficiale di riposizionamento nella sede originaria.

Municipi di Almè e Villa d'Almè


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PRIMO PIANO

PROGETTO DI CITIZEN SCIENCE

STAMBECCO SULLE OROBIE PROGETTO PER LA CONOSCENZA E L’OSSERVAZIONE PARTECIPATA Dalla prima reintroduzione nel giugno 1987 di 88 individui, oggi si stima sulle Alpi Orobie la presenza oltre 1.000 stambecchi.

Durante le tue escursioni sulle Orobie, presta attenzione alla loro presenza, segnala gli stambecchi osservati e la loro posizione e partecipa al Contest fotografico con i tuoi scatti più belli ! Contribuisci anche tu, attraverso le tue osservazioni, alla conoscenza e alla conservazione di questa specie !

UI PUOI TROVARE LA CARTOLINA PER LE TUE OSSERVAZIONI !

2. COMPILA

Usa la cartolina per segnare gli stambecchi visti

Durante le tue escursioni cerca gli stambecchi

2018 CITIZEN

SCIENCE PROJECT

Consegna o invia la cartolina che hai compilato

4. SCATTA

Fotografa gli stambecchi che incontri e osservi

5. CONDIVIDI

Condividi i tuoi scatti e partecipa al concorso

SECONDA EDIZIONE

Regolamento del Contest online Iniziativa valida fino al 31 ottobre 2018

ANNI

30

3. INVIA

Foto di Marco Pendezza, 9a classificata Contest 2017

1. OSSERVA

REINTRODUZIONE

SULLE OROBIE BERGAMASCHE

WWW.STAMBECCOOROBIE.IT

Stambeccoorobie


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StambeccoOrobie, progetto di Citizen Science Montagna. La scienza fatta dai cittadini-escursionisti. Fotografie geo-referenziate per segnalare la presenza dello stambecco sulle Orobie. Saranno raccolte sulla mappa interattiva del geoportale CAI grazie a Globo Srl VALLI BERGAMASCHE Il Club Alpino Italiano (CAI) della sezione di Bergamo promuove un nuovo progetto ispirato alla Citizen Science. La scienza fatta dai cittadini sta avendo sempre maggior successo in tutto il mondo, può infatti essere un importante aiuto per la ricerca scientifica e per la protezione dell’ambiente, oltre che un valido strumento educativo. Obiettivo del progetto del CAI è stimolare il coinvolgimento attivo e la partecipazione degli escursionisti che frequentano i sentieri delle Orobie all’osservazione delle bellezze naturalistiche, della fauna selvatica e della biodiversità presenti sul territorio, in particolar modo allo stambecco, oggi presente sulle Alpi Orobie grazie ad un importante progetto di reintroduzione avviato nel 1987. Gliescursionistisarannocosìinvitati a segnalare la presenza degli stambecchi incontrati sul loro cammino durante l’estate tramite un pieghevole informativo, distribuito presso i rifugi CAI delle Orobie e i negozi Sport Specialist della Lombardia, oppure tramite la compilazione di un modulo online sul

sito stambeccoorobie.it. Oltre ai dati di avvistamento sarà possibile inviare anche una fotografia degli animali avvistati, possibilmente geo-referenziata. «Questa seconda edizione arricchita da alcune novità non si configura come un censimento ma è un progetto culturale di partecipazione condivisa – ha dichiarato Paolo Valoti, presidente della sezione di Bergamo del CAI –. Attraverso l’osservazione di un animale, dal fascino e dalla storia particolare come lo stambecco, sarà possibile ammirare anche le bellezze del nostro paesaggio con ricadute positive per le valli bergamasche». L’iniziativa terminerà a novembre. Le fotografie verranno geo-referenziate su mappa interattiva accessibile dal geoportale, grazie al supporto della società Globo, permettendo ai turisti di conoscere le zone dove è possibile osservare con maggior probabilità gli stambecchi. Le fotografie saranno visibili anche su Instagram alla pagina @Stambeccoorobie. Infine, le fotografie parteciperanno anche ad un contest su

Cardiologia

Facebook che porterà alla premiazione delle migliori dieci, in occasione dell’evento di chiusura del progetto a dicembre. «Questa iniziativa – è stato il commento di Matteo Rossi, presidente della Provincia di Bergamo – si pone come strumento di conoscenza e di educazione sugli aspetti naturalistici del nostro territorio per questo ha ricevuto il pieno supporto della Provincia sempre attenta a questi aspetti». «Percorrere il territorio con occhi aperti a quanto avviene, perché anche ciascuno di noi può contribuire a migliorarlo – commenta Elisabetta Parravicini presidente ERSAF – è il senso di questo progetto ed è per questo che ci piace: nella nostra attività al servizio di chi lavora e vive in montagna siamo ben consapevoli di quale possa essere il contributo (negativo o positivo) di chi frequenta la montagna per passione. Gli sguardi di chi vive e di chi sale in montagna si devono unire per renderla luogo vivibile per tutti. CAI, ERSAF, e tanti altri enti ne sono ben consapevoli e partecipi».

Specialità ambulatoriali fruibili con il S.S.N. Otorinolaringoiatria

Visite cardiologiche ed angiologiche - Riabiliazione Elettrocardiografia - Test da sforzo - Ecocolordoppler cardiaco e vascolare - Holter cardiaco e pressorio

Endocrinologia

Visite endocrinologiche

Medicina fisica e riabilitazione

Visite fisiatriche - Riabilitazione e Logopedia Riabilitazine in acqua - Locomozione robotizzata Ausilio robotizzato arto superiore - Dispositivo robotico arti inferiori e tronco - Realtà virtuale - Onde d’urto focalizzate - Elettromiografia - Idroterapia Terapie fisiche ed inalatorie

Medicina interna

Visite diabetologiche e dietologiche

Neurologia

Alcune foto del progetto StambeccoOrobie

Visite neurologiche - Elettroencefalografia Visite U.V.A. Unità di Valutazione Alzheimer

-

Visite otorinolaringoiatriche

Pneumologia

Visite pneumologiche - Riabilitazione respiratoria Spirometria - Spirometria globale con tecnica pletismografica Test broncodilatazione farmacologica - Test alla metacolina - Monitoraggio saturazione arteriosa - Test del cammino Polisonnografia

Urologia

Visite urologiche - Ecografia

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Radiodiagnostica Mammografia Ortopantomografia e TAC dentale - Ecografia polispecialistica Mineralometria Ossea Computerizzata - Risonanza Magnetica Nucleare

Punto prelievi

senza prenotazione - da lunedì a venerdì ore 8.00 - 9.00

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UOMINI, STORIE E PROGETTI


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UOMINI, STORIE E PROGETTI

Luoghi del cuore FAI La chiesa dei «Santi» nel censimento 2018 Il progetto. Si raccolgono le firme per la campagna I Luoghi del Cuore del FAI. Si vota fino al 30 novembre Così si salva la torre pendente della chiesa del Cornello CAMERATA CORNELLO La parrocchia di Camerata Cornello ha inserito il campanile pendente del borgo di Cornello dei Tasso nel censimento 2018 de «I luoghi del Cuore» del Fondo Ambiente Italiano (FAI) per coinvolgere e sensibilizzare i cittadini alla conservazione e alla salvaguardia della storica torre campanaria. La torre campanaria si trova nel punto più alto del Borgo medievale accanto alla Chiesa di Sant’ Antonio e dei Santi Cornelio e Cipriano. Il borgo di Cornello fa parte de I Borghi più Belli d’Italia ed è famoso per essere stato il luogo di origine della famiglia Tasso, da cui discende il poeta Torquato Tasso e a cui si attribuisce l’organizzazione del sistema postale moderno. Il campanile risale al XII secolo ed è caratterizzato da una cella a quattro bifore ro-

maniche: uno dei pochi esempi del genere in Valle Brembana. La peculiarità è la sua doppia inclinazione. Questo perché il terreno su cui poggia è argilloso e, durante la costruzione, cedette sotto il suo peso. I costruttori tentarono di raddrizzare la torre, ma senza successo. Questa particolarità lo rende unico come unica è la Torre di Pisa: un campanile pendente ma perfettamente edificato. Campanile in pericolo Dal 2002 la situazione è oggetto di monitoraggi e ipotesi progettuali per il consolidamento che ha portato alla stesura di un progetto conservativo e di risanamento statico. Il progetto definitivo è stato consegnato alla Soprintendenza e si è in attesa del via libera per la redazione del progetto esecutivo

che potrà aprire la strada alla realizzazione dell’intervento. «Se tutto andrà secondo le previsioni e si riusciranno a reperire i fondi necessari, nel 2020 l’intervento verrà concluso e potrà tornare a splendere e ad essere sicuro», fanno sapere dalla Parrocchia. Si vota fino al 30 novembre In attesa delle autorizzazioni, è iniziata la campagna di promozione e sensibilizzazione per il futuro restauro, al fine di potere restituire alla Valle Brembana uno dei suoi gioielli più pregevoli. Il primo passo è l’inserimento e partecipazione alla raccolta firme per il recupero, la tutela e la valorizzazione del bene tramite il FAI. Per votare si può consultare il sito ufficiale del FAI al seguente link: https://bit.ly/2KWyOCy. Si vota fino al 30 novembre.

La tecnica pietra a secco recuperata in Val Imagna Il progetto È la seconda edizione del corso alla Casa dei Semi di Corna Imagna 17 i corsisti dalla valle CORNA IMAGNA Grandissimo successo per la seconda edizione del corso teorico e pratico di costruzione muri a secco a Corna Imagna, promosso da Casa dei Semi e Comune, tenutosi dal 16 al 21 luglio scorso. Diciassette i corsisti giunti a Cà Berizzi da tutta la bergamasca (e non solo) per scoprire i segreti della pietra a secco, tecnica ormai abbandonata perché sostituita da metodologie più recenti che sfruttano leganti come calce e cemento. «Noi riteniamo che questa tecnica – spiega Stefano Invernizzi, responsabile della Casa dei Semi – sia ancora valida

Corso a Ca Berizzi per via di una serie di vantaggi: utilizza unicamente pietre del posto, il che gli dà una notevole integrazione paesaggistica, inoltre, non essendoci leganti, questi muri offrono al loro interno una flora e una fauna

molta ricche». «I terrazzamenti recuperati grazie al corso ospiteranno sperimentazioni agricole. Quest'anno, infatti, abbiamo coltivato il primo terrazzamento sistemato l'anno scorso con 11 varietà di mais che, con la collaborazione del CREA, stiamo ospitando per reintrodurre in questa valle», ha aggiunto Invernizzi. «Una bella iniziativa, importante, che già lo scorso anno ha ottenuto un ottimo seguito – spiega Mirko Invernizzi, consigliere del Comune di Corna Imagna –. Era giusto come amministrazione riproporla, anche perché si inserisce in quel progetto di valorizzazione e recupero del territorio su cui abbiamo sempre puntato e se cui continueremo a puntare molto. Significativa anche la ricaduta che eventi di questo tipo hanno sul turismo».

Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano di Cornello dei Tasso FOTO MARIO ROTA

ALLA SCOPERTA DELLE MINIERE DI DOSSENA

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TEMI, STORIE E PERSONAGGI

Il leone delle Orobie conquista l'Out 2018 Due volte sul podio Sport. Marco Zanchi è il primo a giungere al traguardo È il primo a salire sul podio per ben due volte in OUT L'impresa portata a termine solo da Lisa Bonzanni BERGAMO E VALLI E dopo 23h 14min 31s, segnando il nuovo miglior tempo, il primo a giungere in Piazza Vecchia è stato il leone delle Orobie Marco Zanchi. La sua presenza è ormai una garanzia per Orobie Ultra Trail: Zanchi diviene infatti il primo uomo a primeggiare per due volte nella gara regina delle Orobie, un’impresa per ora portata a termine solo da Lisa Borzani. Primo posto femminile per Isabella Lucchini, alla sua prima affermazione sulle Orobie, in 31h 07min 25s. Il pomeriggio di sabato 28 luglio ha visto poi salire sul gradino più alto del podio di Gran Trail Orobie Luca Carrara, in un tempo di 8h 40min 52s, e Martina Valmassoi in 9h 34min 02s. Infine ultimi a essere riportati qui, ma in realtà primi a transitare sotto il Palazzo della Ragione

già venerdì sera, sono stati i trionfatori di Bergamo Urban Trail: Maurizio Vanotti in 1h 24min 26s e Alice Colonetti in 1h 45min 22s. Da Clusone hanno preso il via 309 atleti per affrontare i 140 km e 9.500 m di dislivello positivo di Orobie Ultra-Trail e ben 1148 sono partiti da Carona per i 70 km e 4.200 m di Gran Trail Orobie. A questi si aggiungono i 620 del venerdì sera, i quali, sotto una bellissima luna rossa, hanno affrontato i 20 km e 700 m di dislivello di Bergamo Urban Trail. Un totale di 2.077 persone, provenienti da una trentina di nazioni diverse, a riprova della grande attrattività delle Orobie sui runner italiani e stranieri. Da sottolineare inoltre la grande presenza della Polonia, la quale ha visto alla partenza delle tre distanze una sua rappresentanza formata

da ben 43 atleti. «Un grandissimo ringraziamento va ai 900 volontari. Senza la loro passione e la loro generosità non sarebbe stato possibile organizzare questo meraviglioso evento: sono uno dei pilastri di Orobie Ultra Trail, a tutti loro va un sentitissimo e personale grazie», è stato il commento degli organizzatori. Doveroso e sentito il ringraziamento al Pool di aziende, le quali si sono impegnate per un triennio a supportare finanziariamente (e non solo) Out. A loro si aggiungono i numerosi sponsor e tutti i partner istituzionali. Infine, ma non per importanza, un enorme ringraziamento all’agenzia Spiagames e ad Asso Orobica ASD: senza la loro ostinazione nel volersi impegnare ogni anno in questa impresa, Orobie Ultra Trail non potrebbe esistere».

Orobie Ultra Trail 2018. Competizione sulle selvagge Orobie bergamasche

Birrificio Via Priula di San Pellegrino Terme Via Pitentino,5 Bergamo – Via De Medici, 2 San Pellegrino


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TEMI, STORIE E PERSONAGGI

Da Sedrina a Fatima, è l'impresa di Marchesi Il personaggio. Il runner Battista Marchesi (76 anni) ha percorso 4700 km tutti a piedi, da Sedrina a Fatima Nel 2017 il Guinnes dei primati per il coast to coast del Canada in 86 giorni. «Viaggio per dire grazie alla vita» MARCO LOCATELLI SEDRINA Un viaggio spirituale da Sedrina a Fatima passando per Lourdes e Santiago di Compostela, andata a ritorno, 4.700 chilometri, rigorosamente a piedi. È questa – in pillole – l'ultima impresa di Battista Marchesi, il 76enne runner di Sedrina famoso per le sue leggendarie imprese podistiche, come i 4mila km da Sedrina a Capo Nord, i 5.500 km da Miami a Portland o il coast to coast del Canada in 86 giorni che gli è valso il guinnes dei primati lo scorso anno. Al Santuario della Cornabusa L'impresa a piedi nudi L'ultima avventura del Battista (terminata da pochi giorni) non è però solo straordinaria per il chilometraggio coper-

to, ma soprattutto per il forte messaggio di fede che il runner di Sedrina ha dimostrato con la sua fatica, le sue gambe e, soprattutto, il suo cuore. Non pago di aver fatto il pellegrino in giro per mezza Europa, il Battista ha voluto aggiungere al suo itinerario anche il Santuario della Madonna della Cornabusa, a Sant'Omobono Terme, dove si è recato a piedi scalzi venerdì 20 luglio, prima di tornare alla sua amata Sedrina. Il giorno seguente, sabato 21 luglio, Battista si è poi recato a

Sedrina per ricevere l'accoglienza dei suoi compaesani. L'esperienza si è poi conclusa definitivamente presso la chiesa parrocchiale di Sedrina, alle 18.30 di sabato, seguita da una festa in oratorio con i ragazzi del CRE.

L'ultima impresa

In Valle Imagna

Un viaggio spirituale da Sedrina a Fatima 4700 chilometri tutti rigorosamente a piedi

Si conclude il viaggio spirituale del vecchio pellegrino «Il vecchio pellegrino sta per concludere la sua missione di questo viaggio Spirituale – ha scritto Battista Marchesi sulla sua pagina ufficiale di Facebook –. Un viaggio per dire grazie

Si è recato al Santuario della Cornabusa a piedi scalzi dopo il viaggio per l'Europa

a questa vita, alla fortuna e sopratutto un grazie per la mia famiglia stupenda. So di averesagerato, so di aver creato disagi e chiedo scusa a mia moglie Bruna ed ai miei figli». «Questo mio vagabondare terminerà, ma mai dimenticherò quegli 850 km sul Cammino di Santiago – ha poi aggiunto il runner Battista Marchesi, sul suo profilo social web –. Non scorderò la giovane che camminava e piangeva, il gruppo di giovani che cantava, quella Santa Messa in Italiano arrivati a Compostela e quei giovani festanti al nostro arrivo. Come potrei scordare le corse sotto il sole cocente e le preghiere che nascevano spontanee in me – ha poi concluso –. Mi sembrava di sognare mi sentivo il cuore colmo d'amore, la pace nell'anima ed il corpo rilassato».

Battista Marchesi (76 anni) di Sedrina

La storia del merletto in Europa raccontata al museo Casa Ceresa La mostra A partire dal 4 agosto È promossa dal Polo Culturale e dalla collezionista Manenti-Calvi SAN GIOVANNI BIANCO «Il filo bianco: storia del merletto in Europa». È questo il titolo della mostra organizzata dal Polo Culturale Mercatorum e Priul al museo Casa Ceresa di San Giovanni Bianco, dal 4 al 15 agosto. La mostra resterà aperta dal lunedì al sabato (ore 16 – 18) e domenica e Ferra-

gosto (ore 10 – 12 e 16 – 18). Sabato 11 agosto apertura serale dalle 20.30 alle 23. L’inaugurazione si terrà il prossimo 4 agosto alle ore 16. L’iniziativa di Mercatorum e Priula è promossa con la partecipazione e la collaborazione di Annamaria Manenti Calvi, collezionista che ha messo a disposizione alcuni dei propri materiali. «L’obiettivo – fanno sapere dal Polo Culturale Mercatorum e Priula – è di ripercorrere la storia della società e del costume attraverso il filo bianco che lega l’Europa Rinascimentale al

mondo contemporaneo». La mostra è divisa per aree geografiche di produzione dei manufatti: dall’Italia, con Venezia, a cui si fa risalire la nascita di quest’arte, Milano, Cantù, Offida e Orvieto, fino all’Armenia passando per le Fiandre, la Francia e l’Inghilterra. «Una sezione della mostra è invece dedicata alle merlettaie, donne che si dedicarono alla creazione dei merletti con pazienza e fatica lavorando sottoposte a regole rigide e severe – sottolineano gli organizzatori dell'iniziativa –. La mostra si

inserisce nella rassegna estiva di Casa Ceresa Artisticamente Donna dedicata alla creatività femminile – aggiungono –. Infatti, il merletto nasce come l’espressione della creatività di donne nobili cui erano negate istruzione regolare e lettura, ma acculturate, educate e stimolate dalla bellezza in cui vivevano». Per ulteriori informazioni è possibile consultate il sito web www.mercatorumpriula.eu, o scrivere alla e-mail info@mercatorumpriula.eu, o telefonare allo: 348/7555746.

Museo Casa Ceresa di San Giovanni Bianco


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Funghi, natura e territorio nei paesi Altobrembo La rassegna. Dall'1 al 9 settembre in undici paesi dell'alta Valle Brembana torna Fungolandia. 13esima edizione Per due weekend: escursioni, concerto in quota e percorsi culturali. E un corso di micologia pensato per tutti ALTA VALLE BREMBANA Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con Fungolandia negli undici paesi di Altobrembo: Averara, Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Olmo al Brembo, Ornica, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo, Santa Brigida e Valtorta. Saranno mostre, concerti, escursioni, degustazioni, benessere e molto altro a caratterizzare i 9 giorni della rassegna e a guidare i visitatori alla scoperta della natura e del territorio dell’Alta Valle Brembana. La tredicesima edizione di «Fungolandia» prevede appuntamenti variegati e adatti a tutti: escursioni alla scoperta dei funghi, visite alle aziende agricole locali, trekking gastronomici guidati, convegni di carattere naturalistico-culturale, show-cooking, ma anche degustazioni, aperitivi, menu promozionali a tema nei ristoranti convenzionati e molto altro ancora. Oltre a queste iniziative è previsto un ricco calendario di attività: l’apertura ufficiale si terrà sabato 1 settembre a Piazza Brembana con mercatini di artigianato e prodotti locali, at-

tività per grandi e bambini alla scoperta del mondo dei funghi. Nel corso della rassegna numerosi appuntamenti vi aspettano: tutti i giorni sarà possibile partecipare alle «Giornata alla scoperta dei Funghi»: il programma prevede al mattino una passeggiata con i micologi per scoprire i funghi e l’habitat del bosco, il pranzo in uno dei ristoranti con menu a tema e al pomeriggio la possibilità di visitare a Piazza Brembana la «Mostra del Fungo della Valle Brembana» con l’esposizione di numerose specie fungine del territorio, il tutto accompagnati dai micologi dell’Associazione Micologica Bresadola. Tra gli appuntamenti più suggestivi in programma citiamo: sabato 1 settembre a Piazzatorre il Concerto in quota al tramonto immersi nella natura incontaminata del paesaggio delle Torcole, a Santa Brigida il Percorso Culturale alla scoperta delle Terre dei Baschenis che guiderà alla scoperta dei beni storico-culturali del territorio, a Olmo al Brembo uno spettacolo teatrale e piro-musicale, gli antichi mestieri andranno invece in scena a Mezzoldo nella

giornata di chiusura e tanti altri appuntamenti vi guideranno a scoprire il territorio dell’Alta Valle Brembana. Nel corso di Fungolandia prenderà inoltre il via un corso elementare di micologia, della durata di 4 serate, per accompagnare alla scoperta del mondo dei funghi. Durante i due fine settimana di rassegna, presso l’Info-Point di Olmo al Brembo, «Street Fungo» sarà l’occasione per degustare semplici piatti e ricette preparati dai ristoranti di Fungolandia. Tutti i giorni i ristoranti aderenti all’iniziativa proporranno squisiti menù a base di funghi e prelibatezze del territorio e nei bar si potranno gustare deliziosi aperitivi con assaggi di funghi, formaggi e vini della bergamasca. Sul sito internet www.fungolandia.it oltre al calendario, al menu e a tutte le informazioni per partecipare alla rassegna, sono disponibili le proposte e le offerte per vivere Fungolandia a 360° negli alberghi, B&B e appartamenti aderenti all'associazione di promozione turistica e coordinamento territoriale Altobrembo.

Fungolandia in alta Valle Brembana

Funghi, natura e territorio 2018

TREDICESIMA EDIZIONE

da sabato 1 a domenica 9

SETTEMBRE www.fungolandia.it

La Sagra del fungo in Valle Brembana - BG


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I Raìs al primo anno di attività del Mirasole La storia. Nell'agosto 2017 dopo dieci anni uno dei locali storici del paese ha riaperto. Ecco il nuovo Mirasole Più giovane e moderno. L'ex Albergo fondato da Evaristo Zani oggi è bar-pizzeria. È gestito dalla Coop «I Raìs» DOSSENA Era il 13 agosto 2017 quando per la prima volta dopo dieci anni le porte di uno dei più bei locali storici del paese, punto di incontro per generazioni di abitanti e tappa fissa per i forestieri, riaprirono. Il Mirasole, rinato sotto nuova veste più moderna e giovanile, ha però conservato tutta la sua antica bellezza e di quei dieci lunghi anni pare non esserci traccia; il merito è di un gruppo di ragazzi del paese che, in pochissimo tempo e nonostante le difficoltà, non hanno mai smesso di credere in un progetto così ambizioso. I Raìs, in dialetto le radici, è la prima Coopertiva di comunità a livello vallare e regionale sorta nella piccola località montana di Dossena il 14 Ottobre 2016 dall'idea di alcuni giovani ragazzi, già attivi nell'Associazione Revival Gruppo Giovani. Una squadra di ventenni in poco meno di un anno ha portato avanti una miriade di iniziative ed attività in diversi ambiti sociali: dalla gestione della mensa dell’asilo alla manutenzione del verde, dalla pulizia degli edifici pubblici al servizio di pasti a domicilio

per gli anziani. Ma l’opera più importante è stata proprio la riqualificazione dell'ex albergo e ristorante Mirasole, un enorme edificio in stile Liberty fondato da Evaristo Zani, caposaldo della famosa Azienda Zani Viaggi. Eppure i ragazzi, tutti tra i 18 e 26 anni, ce l’hanno fatta e in soli 5 mesi dall’accordo firmato con la famiglia Zani per il comodato d’uso del pianoterra e il mutuo per lavori, cassa e l’acquisto di un furgone; hanno riportato alla luce quello che è stato il cuore e la memoria della vita cittadina del paese. Banconi rivestiti in legno d’abete, salone rimodernizzato, lanterne pre-esistenti in ferro battuto e un’ampia terrazza affacciata sull’intera vallata che offre agli occhi un panorama unico nel suo genere. Non più un albergo ma un infopoint e bar-pizzeria all'avanguardia che, ad oggi, ospita anche una lunga lista di eventi e manifestazioni, spettacoli teatrali, musica dal vivo e sala congressi per convegni culturali ed incontri associativi. «La ristrutturazione di questa parte dell'ex-albergo Mirasole ha permesso la rivitalizzazio-

ne del paese – ha spiegato Lidia Alcaini, presidente della Cooperativa I Raìs –. Si tratta di un luogo riconsegnato alla Comunità, luogo di identità, relazione, abitazione, produzione e servizio. Si intende far diventare questo spazio multifunzionale: un centro di riscoperta dei beni culturali del territorio, la base di gestione di un turismo sostenibile, un centro di aggregazione. Ora l'attività è ben avviata e con l'apertura della pizzeria si conta di avere nuovi flussi di turisti dalla stagione in avanti». «Non finiremo mai di ringraziare Bergamo Sviluppo per il supporto ricevuto durante il corso di Start-Up, la famiglia Zani, l’Amministrazione comunale di Dossena e tutti i cittadini di Dossena, che non hanno mai smesso di sostenerci. Ora sappiamo di aver dato nuova vita alle radici che Evaristo Zani ha piantato», ha poi concluso Lidia Alcaini della Cooperativa I Raìs. Il caso dei Raìs di Dossena svolge non solo un ruolo fondamentale nello sviluppo della località stessa, ma motivo di esempio per i paesi limitrofi.

Il Mirasole, caffetteria, pub e pizzeria. Oggi è gestito dai giovani della Coop I Raìs

Mirasole 13 agosto 2018: 1° compleanno!


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La Notte dello Sport fa vincere la solidarietà L'iniziativa. Il 2 settembre Zogno diventerà un villaggio sportivo. Si potranno provare in piazza oltre 20 discipline Format innovativo, lo sport affianca la solidarietà: sarà presente l'Associazione per la ricerca delle malattie rare

Connubbio tra solidarietà e sport: in piazza c'è l'ARMR A partecipare con un proprio stand a Sport in Piazza ci sarà infatti anche l’associazione Aiuto per la ricerca delle malattie rare (A.R.M.R.), che organizzerà l’area informativa e conoscitiva per illustrare ai partecipanti tutte le varie attività.

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Per Sport in Piazza quel la di quest'anno è la quarta edizione. Tantissime anche per il 2018 le novità per questa iniziativa che annoverà già molte adesioni: sono oltre venticinque le attività e le discipline che si potranno provare personalmente con personale qualificato e in tutta sicurezza. Un ringraziamente sentito va al Comune di Zogno con cui collaboriamo da sempre per la buona riuscita di questa manifestazione che rappresenta una gran bella vetrina per associazioni nuove o già collaudate. Ci siamo presi l'impegno di organizzare questo evento insieme alle associazioni di Zogno. Auspichiamo sia partecipato e soddisfacente per tutti. Questa piazza è tutta loro». Roberto Ferrari Atletica Valle Brembana

«Un connubio quello tra sport e solidarietà che si radica in uno stesso modello di comportamento: non arrendersi per giungere alla vittoria più importante», è stato il commento del presidente dell'associazione Atletica Valle Brembana Roberto Ferrari. Oltre 25 discipline sportive in piazza: per tutti i gusti A partire dalle ore 14 fino alle ore 19, il capoluogo brembano diventerà un vero e proprio «villaggio sportivo» a disposizione di aspiranti o affermati schermidori, amanti delle arti marziali, appassionati di danza; una grande palestra a cielo aperto, pronta ad accogliere ben oltre 25 diverse discipline ed attività sportive e migliaia di appassionati e curiosi. Tutte le varie attività sportive sono realizzate pensando a un target eterogeneo e dalle necessità più diverse. Attenzione e cura degli istruttori per i più piccoli, freestyle e dinamicità per i ragazzi, attività di aggregazione per le famiglie. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito internet dedicato sportinpiazza.org.

Con Sport in Piazza c'è anche lo stand di ARMR FOTO VALBREMBANAWEB.COM

SPORT IN PIAZZA ZOGNO LA NOTTE BIANCA DELLO SPORT

E R A V O R P A E T I N E V : A Z Z A I P N I T R O LO SP u: org info s tinpiazza. .spor www

ICA GINNASTICA RITM O M IS IN LP A MBA ETTO -RUGBY - ZU LLY - SCI - YOGA LC RA CA X L BO P IA A TR SO KE BI G INNIN - PALLAVOLO A - TWIRLING HOP - SCACCHI - SP LL LI IP H BA BOCCE - ATLETICA IO DA LC RA CA ST RI BASKET CON IL PATROCINIO DI: WUSHU - FUO ESCURSIONISMO TA KARATE - AIKIDO CA PI M A RR A MOTOTRIAL ALPINI- PILATES -

IN COLLABORAZIONE CON LE ASSOCIAZIONI:

02 SETTEMBRE 2018 A.S.D. NEW WUSHU KARATE BREMBILLA SEZIONE ZOGNO

Guide alpine Valle Brembana

e uite tutt ! g e s e e t a à c le attivit non man

ZOGNO Torna con la sua terza edizione «Sport in Piazza. La Notte Bianca dello Sport». Zogno il 2 settembre ospiterà spettacoli, esibizioni e le più disparate attività sportive, per assaporare e soddisfare il piacere dello spettacolo, l’adrenalina della competizione e la curiosità del cimentarsi in nuove discipline. «La kermesse si propone come un vero e proprio invito a tutti gli amanti dello sport, a tutte le famiglie, ai giovani amanti delle notti movimentate, per vivere una serata all’insegna del divertimento e della solidarietà», ha spiegato Roberto Ferrari, presidente dell’Atletica Valle Brembana ed organizzatore della manifestazione.

PROVINCIA DI BERGAMO

DALLE ORE 14 NEL CENTRO STORICO DI ZOGNO


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ANALISI, COMMENTI E LETTERE Il commento

L’Italia a Hollywood Con Salvatore Ferragamo

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i apre con quest’articolo un ciclo di approfondimenti che si estenderà nelle pubblicazioni dei prossimi mesi e che vede come filo conduttore la volontà di ripercor rere le vite di personalità che, con il loro stile, hanno rappresentato il nostro paese nel mondo. Gli articoli verranno pubblicati sia nel formato cartaceo che nell’equivalente online al sito www.inter-valli.com, dove, per rapidità di fruizione della piattaforma, sarà possibile caricare contenuti aggiuntivi molto più frequentemente. La storia di questo mese parte da una mia visita a Firenze effettuata tra l’otto e il nove luglio. Colgo l’occasione per ringraziare l’Avv. Giorgio Rossi, persona che stimo da moltissimi anni come professionista e amico; lo ringrazio per aver creduto in me prima ancora che io credessi in me stesso e per avermi invitato a prendere parte a questo viaggio. I miei ringraziamenti vanno anche all’Architetto Maria Cristina Buscioni, durante i miei giorni di permanenza nel capoluogo toscano, mi ha offerto la sua disponibilità ad approfondire il tema che pervade quest’articolo e che ha influenzato profondamente la sua carriera professionale; grazie per l’attenzione, per la cura ai dettagli, per i valori inculcatimi e soprattutto per essere riuscita a trasmettermi la gioia di una passione che si è tradotta nel fare quotidiano. Tutto ha inizio nella meravigliosa cornice di Palazzo Spini Feroni, situato a Firenze in Piazza Santa Trinità; in questo luogo magniloquente, si celebra la storia di uno dei più grandi designer di calzature che abbiamo fatto la storia del Made in Italy nel mondo: Salvatore Ferragamo. Undicesimo di quattordici fratelli, Salvatore Ferragamo nacque in Irpinia il 5 giugno 1898. A causa delle precarie condizioni storico-politiche della zona, molti fratelli del designer furono costretti ad emigrare negli USA già prima della sua nascita. Fin da piccolo il giovane prodigio dovette provvedere al sostentamento della famiglia la quale aveva investito quasi tutte le sue sostanze per concedere un’educazione di alto livello al primo figlio Agostino che tuttavia morì di polmonite nel 1901, poco dopo aver ottenuto una cattedra d’insegnamento presso l’Università di Firenze. Le scelte di Salvatore non lo portarono immediatamente a partire lungo quel flusso migratorio intrapreso da molti nostri connazionali a fronte di una sofferenza assicurata in Italia; egli decise di restare vicino alle sue origini per mantenere la famiglia imparando la nobile arte dei ciabattini itineranti per l’Italia. Si specializzò nel conciare le pelli che rimarranno sempre un punto forte nelle sue collezioni mature. Su pressione di cognati e fratelli, nel 1914 si stabilì in California a Santa Barbara, lì il mercato cinematografico era in costante ricerca di costumisti per vestire stelle del calibro di Rodolfo Valentino e Greta Garbo. In questi anni, negli Stati Uniti, non esisteva ancora un settore della moda consolidato e con stili codificati, tutte le avanguardie in termini di outfit e materiali arrivavano dalla Francia dei grandi couturier i quali facevano a gara per vestire i volti più celebri del cinema muto. I costumisti non facevano altro che adattare gli stili d’oltre oceano ad una situazione più consona a delle riprese traducendosi in coloro che detenevano la massima conoscenza sulle tendenze dell’epoca. Ferragamo aprì la sua boutique italoamericana con l’intenzione di diventare il calzolaio delle star partendo dal suo piccolo bagaglio d’esperienza che si era costruito tra Napoli e Boito, in quella penisola ormai distante dove aveva abbozzato i primi modelli di calzature per le signore in vista della città. Divenne ben presto famoso per i suoi cowboy boots utilizzati nei lungometraggi western; questo modello venne poi ripreso diversi anni dopo per ricreare stivaletti in pelle di zebra, estremamente sensuali, indossati da donne della caratura di Sophia Loren. Durante il periodo di permanenza negli USA prese parte a lezioni presso l’Università della California per approfondire le sue conoscenze sull’anatomia del piede. Questi studi saranno alla base della sua ricerca della calzatura perfetta culmine di un lungo progetto di artigianalità basato su assidue misurazioni e sulla creazione di una forma in legno del piede della cliente. Ancora oggi il processo di creazione della sagoma è più lungo del tempo impiegato per la produzione della calzatura; questo accade perché una volta terminata la sagoma è come se si fosse giunti a metà del lavoro, a quel punto bisogna solo rivestirla. Nel 1923 lo stilista sposta la produzione

Italia a Hollywood ripercorre le tappe fondamentali di personalità come Ferragamo che hanno lasciato tutto per un futuro insicuro che li ha poi consacrati.

Fondatore della casa di moda omonima. Si dice che la passione sia nata dopo aver creato per le sorelle le prime calzature

da Santa Barbara a Hollywood; la ragione sta nella sperimentazione del sonoro cinematografico, rivoluzione che cambiò drasticamente l’approccio al cinema, stravolse le carriere delle stelle dell’epoca e causò un drastico spostamento della produzione a Los Angeles, la nuova capitale del cinema Made in USA. Tornato in Italia nel 1927 con l’obiettivo di organizzare una distribuzione su larga scala delle proprie calzature, Ferragamo si stabilì a Firenze dove, nello stesso anno, fondò la sua società. Iniziò con un locale in Via Mannelli n.57 e con sessanta dipendenti, conscio delle numerose sfide che avrebbe dovuto affrontare in una città che annoverava tra i competitors più accaniti i neonati Gucci e Gherardini. Capì molto presto che il valore aggiunto del suo

Enrico Tironi Studente IULM

marchio si celava dietro alla capacità di coniare gli investimenti all’estero con una tradizione artigianale tutta italiana che ancora mancava in quei paesi. Nel 1929 inizia a firmare i primi brevetti sulle proprie calzature e alla sua morte, avvenuta nel 1960, era arrivato a brevettare 350 modelli differenti. Gli anni ’30 sono gli anni in cui la maison si da un’identità. Il futurista Lucio Venna ideò nel 1930 l’etichetta del marchio; lo stilista fu comunque in grado di tessere rapporti con artisti di vari movimenti per tutta la sia vita. Gli stretti legami con l’America portarono non pochi problemi a Salvatore nel periodo della grande crisi del ’29; egli aveva già dovuto intraprendere una rivoluzione del personale volta alla creazione di una scuola di apprendistato ed ora si trovava con un capitale fortemente provato dalla svalutazione del dollaro, al limite della bancarotta. Ci si era inoltre resi conto che vi era bisogno di un maggiore controllo sui fornitori che avevano fortemente speculato sulla qualità dei prodotti forniti durante l’assenza di Ferragamo dal suolo italiano. Senza lasciarsi intimorire pensò in grande trasferendo il quartier generale dell’azienda a Palazzo Spini Feroni, sede attuale del museo, dell’amministrazione e del principale showroom della casa di moda. Gli anni '40 furono per un verso difficili a causa delle infondate accuse di spionaggio e collaborazionismo, ma furono anche anni felici per il matrimonio con Wanda Miletti Ferragamo, che ancora oggi all’età di 96 anni dirige la maison. Sempre negli anni ’40, le calzature Ferragamo iniziarono ad essere indossate da importanti esponenti politici come il Re Vittorio Emanuele III, Umberto II e Maria Josè del Belgio. Gli anni '50 segnarono il trampolino di lancio del Made in Italy nel mondo grazie alle sfilate organizzate da Giovanni Battista Giorgini presso la Sala Bianca di Palazzo Pitti. Questi ritrovi portarono alla ribalta le sorelle Fontana, Emilio Pucci, le borse in pelle con manico di bambù di Gucci e il famoso sandalo KIMO di Ferragamo. In questi anni l’azienda arrivò ad impiegare 700 persone. L’aumento degli ordinativi portò all’inevitabile introduzione di alcune lavorazioni a macchina. Lo stilista si era sempre opposto a questa tecnica nei primi anni della sua carriera, era addirittura arrivato a lasciare Boston nel suo primo viaggio in USA da sedicenne perché inorridito da questa tecnica. Il 7 agosto 1960, ad appena 62 anni, Salvatore Ferragamo muore lasciando la propria azienda in eredità alla moglie ed ai figli. Il loro apporto più significativo consistette nell’ampliare l’offerta introducendo nel 1965 la pelletteria e negli anni ’70 la collezione d’abbigliamento maschile. Negli anni '80 iniziano gli investimenti in oriente e vide la luce la prima linea di profumi. Nel 1995 apre il museo dal quale è iniziato il nostro excursus nella vita di chi ha disegnato i passi dello stile italiano. La mostra l’Italia a Hollywood si pone l’obiettivo di ripercorrere le tappe fondamentali di personalità come Salvatore, identità di spessore che hanno lasciato tutto per un futuro insicuro che li ha poi consacrati. Non compresi di primo acchito l’esposizione nel suo senso complessivo. A pezzi d’arte si alternavano sculture futuriste che alludevano al rapporto tra il designer e il movimento; vi erano poi riferimenti all’interior design con i piatti di Fornasetti e ancora riferimenti al cinema classico con Ben-Hur e Caruso. La conclusione a cui sono giunto può essere riassunta nella seguente frase tratta da un manuale intitolato Dalla corte alla strada – natura ed evoluzione sociale della moda di Vanni Codeluppi.

Ferragamo aveva utilizzato i simboli dell’Italia per rendere il suo prodotto più appetibile agli occhi degli americani Corbellini, Saviolo Salvatore non si era ispirato allo stereotipo pizza, mandolino e Colosseo quando ha deciso di portare la Penisola oltre l’Atlantico. Dell’Italia Ferragamo ha messo in valigia, oltre ai ferri del mestiere, il gusto per il bello invidiatoci in tutto il mondo; il gusto per l’artigianalità Made in Italy che si declina in tutti i campi dell’arte e che in essa trova il massimo riconoscimento.


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ANALISI, COMMENTI E LETTERE L'analisi quando viene stipulato un contratto di durata iniziale superiore a 12 mesi e nel caso di rinnovo dello stesso, anche prima del raggiungimento dei 12 mesi complessivi; diversamente, in caso di proroga, la causale è necessaria solo quando la durata complessiva del rapporto a tempo determinato ecceda i 12 mesi. La specifica dettagliata delle esigenze giustificatrici, in base alle quali il contratto è stipulato, rinnovato o prorogato, deve risultare da atto scritto, unitamente all’apposizione del termine».

Decreto Dignità: ecco come cambiano i contratti a termine

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l 14 luglio 2018 è entrato in vigore il cosiddetto Decreto Dignità, che apporta rilevanti modifiche alla disciplina del contratto a tempo determinato. Ne parliamo con Marcello Razzino, Consulente del Lavoro, socio dello Studio Associato Lavoro e Previdenza, con uffici a Bergamo e Casazza. La disciplina del contratto a tempo determinato è stata recentemente modificata dal Decreto Dignità. Ci può illustrare quali sono le novità? «Il Decreto Legge n. 87 del 12 luglio 2018, recante “Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese” (c.d. Decreto Dignità), introduce rilevanti modifiche alla disciplina del contratto a tempo determinato. Tali modifiche riguardano principalmente la riduzione della durata massima consentita, la riduzione delle proroghe ammesse e la reintroduzione delle causali giustificative per i contratti che vanno oltre una certa durata». A quali contratti si applica la nuova disciplina? «Le nuove disposizioni si applicano ai contratti di lavoro a termine stipulati successivamente all’entrata in vigore del Decreto e ai rinnovi/proroghe dei contratti già in corso al 14 luglio 2018. Non viene previsto un regime transitorio tra la norma abrogata e quella di recente emanazione. Unica eccezione riguarda il lavoro stagionale, per il quale i contratti a termine possono essere rinnovati e prorogati anche in assenza delle causali giustificatrici». Parliamo della durata massima. Quali sono i nuovi limiti e le conseguenze nel caso in cui questi vengono superati? «Il Decreto ha ridotto da 36 mesi a 24 mesi la durata massima del contratto a termine intercorso tra lo stesso lavoratore e lo stesso datore di lavoro; tale limite vale sia nel caso di un unico contratto a tempo determinato, sia nel caso di successione di più contratti, indipendentemente dai periodi di interruzione

Quali sono le causali giustificatrici previste dal Decreto? «Le causali previste dal Decreto sono sostanzialmente due: la prima riguarda esigenze temporanee e soggettive, estranee all’ordinaria attività ed esigenze sostitutive di altri lavoratori; la seconda si identifica in esigenze connesse ad incrementi temporanei, significativi e non programmabili dell’attività ordinaria. Inoltre, è utile precisare che non viene data facoltà alla contrattazione collettiva di prevedere altre causali rispetto a quelle individuate dal Legislatore». Marcello Razzino Consulente del Lavoro tra un rapporto e l’altro. In caso di superamento del suddetto termine di 24 mesi è prevista la trasformazione del contratto a tempo determinato in un contratto a tempo indeterminato, a partire dalla data di superamento di tale limite». Per quanto riguarda le proroghe ammesse, invece, cosa è cambiato? «Le nuove disposizioni riducono il numero massimo di proroghe consentite. Infatti, il contratto a termine potrà essere prorogato per un massimo di quattro volte (rispetto alle cinque previste dalla precedente disciplina) nell’arco dei 24 mesi complessivi. Qualora il numero di proroghe superi questo limite, il rapporto si trasforma a tempo indeterminato dalla data di decorrenza della quinta proroga». Il Decreto prevede anche la reintroduzione delle causali che giustificano il ricorso al contratto a termine. Quando è necessaria l’indicazione di una causale? «L’assenza di causale è ammessa, solo ed unicamente, in presenza di un contratto a tempo determinato di durata non superiore a 12 mesi. Il Decreto prevede l’inserimento di una causale

L'analisi

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acquisto di un bene immobile per usucapione è possibile e, nei contesti di montagna, ricorre con una certa frequenza. La legge pone però alcuni limiti che è opportuno conoscere. Facciamo il punto con un esperto, il dr. Paolo Divizia, Notaio con sede a Bergamo ed ufficio secondario in Valle Brembana a San Giovanni Bianco

Esiste un solo tipo di usucapione? «No. Le varianti tipologiche dell’usucapione sono molte. In questo numero, però, è bene soffermarci sulla fattispecie classica, ossia l’acquisto per usucapione ventennale di un bene immobile, ad esempio un terreno. Attenzione ad una particolarità. Nelle ipotesi di fondi rustici localizzati nelle aree montane, il termine si abbrevia a 15 anni, per espressa previsione di legge». Mi scusi ma quindi il possesso del bene ha un ruolo essenziale?

Qual è la sua opinione sulle modifiche introdotte dal Decreto Dignità? «In attesa di possibili revisioni al testo del Decreto in sede di conversione in Legge, ritengo che la nuova normativa, oltre ad aver reso più onerosi in termini economici i rinnovi dei contratti a termine, rischia di avere una serie di conseguenze negative sul mercato del lavoro, come per esempio l’aumento del turn-over, la riduzione della stabilità, l’aumento della precarietà e l’incremento del contenzioso relativamente alla sussistenza delle causali giustificative». Commenti e lettere Per inviare un tuo commento, per suggerire un tema o per una lettera scrivi a: intervalli.redazione@gmail.com

Ma ci sono delle tutele per il proprietario vero? «È cruciale però distinguere il concetto di detenzione da quello di possesso; nel primo caso si tiene l'oggetto soltanto in custodia, ci si comporta cioè come se il possesso fosse altrui e ciò non dà inizio ad alcun ciclo di usucapione. Volendo esemplificare al massimo, se io concedo in godimento un fondo rustico ad un amico sulla base di un contratto di affitto o di comodato, non avrà mai inizio un processo di usucapione. L’amico che utilizza il bene è consapevole che la proprietà è mia. Il possesso poi deve essere continuato e soprattutto – al fine di evitare condotte truffaldine – deve essere non violento e non clandestino. Trascorso il periodo di tempo indicato dalla legge, il giudice adito accerterà nella sentenza di usucapione l’avvenuto acquisto, previa attenta verifica del ricorrere di tutti i presupposti. Se il proprietario, accortosi che qualcuno sta utilizzando il bene, intende agire per bloccare il rischio del maturarsi dell’usucapione deve fare attenzione».

Acquisto per usocapione Attenzione ai limiti di legge

Notaio, in termini semplici cosa è l’usucapione? «L’usucapione è un modo di acquisto a titolo originario della proprietà di un bene. Si dice a titolo originario, perché la proprietà si raggiunge non per il tramite di un atto notarile di acquisto, bensì attraverso una condotta materiale, precisamente il possesso continuato nel tempo di quel bene. Il codice civile intende per usucapione il modo di acquisizione della proprietà a seguito del possesso pacifico, non violento e ininterrotto di un bene immobile per un periodo temporale di almeno vent'anni».

Cambia qualcosa dal punto di vista contributivo per le Aziende? «I contratti a termine, stipulati sulla base della previgente normativa, scontavano un contributo addizionale pari all’1,4% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali; tale contributo viene ora incrementato di un’ulteriore quota dello 0,5%, in occasione di ogni rinnovo. Per esempio, il contatto a termine stipulato dopo l’entrata in vigore del Decreto Dignità sconta un contributo dell’1,4%, il primo rinnovo del medesimo contratto l’1,9%, il secondo rinnovo del medesimo contratto il 2,4% e così via».

Paolo Divizia Notaio «Esatto. Può accadere che un bene abbia per anni un possessore-non proprietario e un proprietario-non possessore. Il primo usa il bene, il secondo si disinteressa del bene, pur essendone il titolare formale. Al protrarsi di questa situazione la legge ricollega una precisa conseguenza: il proprietario perde il diritto di proprietà, il possessore lo acquista». Ma non è un po’ ingiusto? «Può sembrare ingiusto, ma in realtà è un modo per innalzare il livello di sicurezza e di certezza giuridica. Ci sono beni immobili che, nell’oggettiva impossibilità di reperire i proprietari formali, sarebbero impossibili da vendere. E poi il lasso temporale è ampio. Chi non utilizza un bene per vent’anni, di fatto è come se non lo volesse avere».

Ma è possibile vendere un bene dopo averlo usucapito? «Assolutamente sì. Ci sono però due scenari possibili. Il primo è quello in cui l’acquisto per usucapione è stato accertato con una sentenza. In questo caso, il Notaio considererà la coppia possesso ventennale – sentenza come valida provenienza. Il secondo scenario è più complesso ed è quello in cui la sentenza manca. In questo caso, il Notaio potrà – previo ricorso a numerose cautele di legge – ricevere un atto di vendita, in cui il venditore asserisce di essere proprietario per avvenuta usucapione. È fondamentale che il compratore sappia che il suo è un acquisto perfezionato a rischio e pericolo. Attenzione, non è un modo di dire gergale ma il termine indicato dalla legge all’art. 1488 comma 2 del codice civile. In altri termini la vendita è possibile, ma il compratore deve essere adeguatamente informato dei rischi. Di regola, questa particolarissima tipologia di atto ricorre in contesti familiari ed ha ad oggetto terreni di piccola entità o porzioni di immobili marginali. Il ruolo di consulenza del notaio è molto importante».


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ANALISI, COMMENTI E LETTERE L'editoriale

Scusate se il futuro è di carta CONTINUA DALLA PRIMA Anche la stesura della notizia ha subito profonde modifiche; per diventare interessante per il web deve concentrare in quattro righe tutto quello che c’è da dire, magari iniziando dalla fine facendo spesso venir meno la regola del chi, dove, come, quando e perché. Un giornale di carta offre occasioni di approfondimento e di comprensione, emozioni che non sono paragonabili a nessuna altra esperienza di lettura. In estrema sintesi potremmo affermare che, oggi, l’approfondimento si fa sui giornali e la cronaca e attualità su internet. È questa una filosofia che abbiamo adottato al nostro interno; da quasi tre anni abbiamo aperto un quotidiano online con la certezza che non sarebbe venuta meno la nostra passione verso la carta stampata. E possiamo tranquillamente affermare che il nostro format sembra trovare conferma di mese in mese. Innanzi tutto non abbiamo calato la tiratura, anzi i solleciti che riceviamo sono di aumentarla, perché pur stampandone in numeri importanti, i giornali sembrano non bastare mai e i punti distribuzione ne richiedono sempre in numero maggiore. Il quotidiano online registra ingressi giornalieri in costante aumento e forse grazie a questa sinergia tra i due mezzi entrambi ne traggono beneficio. L’errore è pensare che la carta stampata ed il digitale siano nemici inconciliabili. Oggi siamo nel bel mezzo di una nuova rivoluzione della comunicazione, nella quale le frontiere fra la stampa e il digitale non esistono più e le possibilità sono straordinarie. La carta stampata sembra avere un futuro brillante davanti a sé, e il suo migliore alleato potrebbe essere proprio quello che sempre si presenta come il suo peggior nemico: il mondo digitale. Il futuro dei giornali non può inseguire i lettori e le mode. Il futuro dei giornali è scommettere sulla storia e sulla credibilità delle testate, puntare sulla qualità dei contenuti, raccontare storie, scriverle bene, analizzare gli eventi, stupire e far circolare nuove idee utili per i lettori. Se sono notizie positive, meglio ancora perché contribuiscono a far crescere una comunità. Carta canta.

Gli editori Antonio Martinelli e Luca Tironi di MTSM Srl e MP&Partners

L'analisi

Il conto corrente cointestato E morte di uno dei correntisti

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n questo numero si cerca di fare luce su una particolare fattispecie, ossia quella della sorte del conto cointestato in caso di morte di uno dei correntisti. Molti sono gli aspetti che è opportuno conoscere e distinguere. Notaio, spesso si parla di conto cointestato. Di cosa si tratta? «Come già affrontato in un precedente numero, il conto corrente si dice “cointestato” quando due (ad es., marito e moglie) o più persone (fratelli e sorelle) possiedono un conto corrente in comune. Ogni intestatario può dirsi proprietario del conto, quanto meno per la sua quota frazionaria di spettanza. Due co-intestatari, dunque un mezzo ciascuno. Effettuare la cointestazione è una operazione semplice. Al momento dell’apertura del conto bisogna semplicemente chiedere all’impiegato la cointestazione; i cointestatari sono tenuti a firmare il contratto di apertura del conto corrente, a dare il proprio codice fiscale ed a presentare la carta d’identità (o un altro documento di riconoscimento valido e non scaduto, come il passaporto). Infine va depositata la firma originale per le operazioni correnti». Una operazione semplice, si nasconde qualche problema? «La cointestazione consente a tutti gli intestatari del conto di avere accesso al denaro depositato e di disporne la movimentazione. È quindi uno strumento molto utile per le coppie o per i nuclei familiari che vogliano rendere disponibili i servizi bancari a tutti i componenti del nucleo stesso, con il vantaggio di pagare le

spese di apertura e di gestione di un solo conto. La cointestazione non richiede alcun costo aggiuntivo rispetto alle tradizionali spese associate al prodotto. Il conto cointestato è cosa ben diversa dal conto con delega a favore di un terzo. Chi conferisce la delega sul proprio conto non si priva di parte delle sostanze in giacenza sul conto, ma legittima il delegato ad effettuare delle operazioni sul conto stesso. La delega può essere una buona soluzione quando il titolare di un conto non vuole cointestarlo ma ha la necessità di far compiere alcune operazioni (versamenti, prelievi, pagamenti) ad un’altra persona. Per delegare la persona prescelta ad operare sul proprio conto corrente (o anche sul proprio deposito titoli) è necessario presentarsi alla filiale della banca insieme al delegato munito di documento d’identità e di codice fiscale e firmare i moduli richiesti. A questo punto la persona delegata potrà operare con la firma che avrà depositato». L'evento morte di un cointestatario costituisce un problema? «Esatto. La morte del correntista cointestatario pone alcune difficoltà di carattere operativo. Sul piano civilistico puro, infatti, la giacenza sul conto corrente è equiparata ad un diritto di credito. Il credito come tale cade in successione e, come spesso succede, gli eredi sono anche cointestatari. Nel caso di scuola prospettato l’ammontare complessivo della giacenza - ma attenzione solo dell'1/3 spettante al padre defunto - dovrà essere diviso per due, cioè 1/6 alla madre ed 1/6 al figlio. Ogni erede ha diritto ad

ottenere la liquidazione della propria parte ereditata, senza ulteriori formalità, mediante accredito su un conto intestato in via esclusiva». Ma vi sono delle difficoltà di carattere operativo? «Questo dipende dal fatto che la banca richiede la firma congiunta di tutti gli eredi per poter sbloccare il conto e distribuire la somma fra i coeredi. Non sto facendo riferimento alla infondata pretesa di alcuni che vorrebbero sbloccare il conto prima di aver pagato l'imposta di successione, ma alla più delicata questione familiare che si pone quando un erede non vuole venire in banca a firmare. La mia opinione sul punto è chiara da tempo ed è stata di recente confermata dalla Cassazione civile con l'ordinanza n. 27417 del 20 novembre scorso. Ogni erede cointestatario ha diritto da subito e senza attendere il consenso degli altri coeredi ad ottenere lo svincolo della somma pro quota spettante e conseguentemente l’accredito sul proprio conto. La banca dovrebbe essere tenuta a liquidare pro quota ogni erede, senza attendere il consenso di tutti gli altri». Quindi il rifiuto della Banca è infondato? «La questione è molto controversa. Posso limitarmi a dire che la Cassazione ha riconosciuto l'infondatezza di questa presa di posizione molto comune degli Istituti di credito, la quale si basa su di un profilo tecnico di chiusura del conto corrente, che viene visto come atto di straordinaria amministrazione e, come tale, dovrebbe essere ordinato da tutti i titolari (cioè gli eredi). Tutta la casistica da me rinvenuta nelle banche dati dell'Arbitrato Bancario e Finanziario è conforme a quest'ultima posizione. Insomma, la questione è delicata ed il consiglio che posso dare ai lettori è quello di armarsi di pazienza ed avviare una trattativa serena con la propria filiale». Paolo Divizia Notaio


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BENVENUTO AL TURISTA

Eventi in

EVENTI IN AGENDA

VISITA GUIDATA GRATUITA MUSEO DEI TASSO E BORGO Cornello dei Tasso Ogni prima e terza domenica di luglio, agosto, settembre. info@museodeitasso.com www.museodeitasso.com Tel. 0345/43479

VISITE GUIDATE ALLE GROTTE DELLE MERAVIGLIE Prima-quarta domenica del mese Zogno Visita guidata nelle prime grotte turistiche d'Italia. Si raccomanda abbigliamento sportivo idoneo e scarpe antiscivolo. Temperatura interna 12 C°. Durata 45 min. Cell. 366/4541598 (ore serali) www.grottedellemeraviglie.com giovanni@grottedellemeraviglie.com

AGENDA

VISITA GUIDATA ALLA CASA MUSEO DI ARLECCHINO Oneta (San Giovanni Bianco) Dal Mercoledì al Venerdì 14.30 -17.30 Sabato e Domenica 10 - 12; 14.30 - 17.30 info@associazioneoter.com www.associazioneoter.com Cell. 371/1465312 I TESORI DEL ROMANICO LE CHIESE DEGLI ALMENNO Fino ad Ottobre Lemine San Tomè. Da martedì a venerdì (10 – 12; 14.30 – 17.30). Sabato, domenica e festivi (10 – 12; 14.30 – 18). San Giorgio. Da martedì a venerdì (14.30 – 17.30). Sabato, domenica e festivi (10 – 12; 14.30 – 18). San Nicola. Da martedì a venerdì (14.30 – 17.30). Sabato, domenica e festivi (10 – 12; 14.30 – 18). Madonna del Castello. Feriale e vigilia di festa (ore 17.30). Festivo (ore 19). Santa Caterina. (14.30 – 18). Da maggio ad ottobre. info@antennaeuropeadelromanico.it Tel. 035/553205

VISITE GUIDATE ALLE GROTTE DEL SOGNO Tutti sabato e domenica di Agosto San Pellegrino Terme Tutti i sabato, ogni mezz'ora dalle ore 15 alle 16.30 (ultima visita alle 16.30). E tutte le domeniche ogni mezz'ora dalle 10 alle 11.30 e dalle 15 alle 17.30 (ultima visita alle 17.30). Apertura straordinaria a Ferragosto, dalle 10 alle 11.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Evento a pagamento Tel. 0345/21020 info@orobietourism.com www.orobietourism.com ANIMAZIONE NJOY YOUR SUMMER Domenica 5 Agosto Piazzatorre Animazione tutte le domeniche dal 15 luglio al 19 agosto e il giorno di Ferragosto. Dalle 10.30 all'anfiteatro. Tel. 0345/85121 info@piazzatorre.eu www.piazzatorre.eu

MATCH NATIONAL DOWNHILL Domenica 5 Agosto Piazzatorre Match National Downhill Series 4T - Projec Race, gara competitiva di livello nazionale. Tel. 0345/85121 info@piazzatorre.eu FOOD TOUR Venerdì 10, 17 e 28 Agosto San Pellegrino Terme Tour gastronomico con assaggi di prodotti tipici e racconto della storia locale. Attività svolta in inglese Evento a pagamento Cell. 334/9067528 TREKKING TOUR Sabato 11, 18 e giovedì 16 Agosto San Pellegrino Terme 5 ore di escursionismo con pranzo tradizionale in agriturismo. Attività svolta in lingua inglese. Evento a pagamento Cell. 334/9067528 TOUR MUSICALE UNIACQUE Martedì 14 Agosto San Pellegrino Terme Spettacolo musicale che pone al centro dell'attenzione l'acqua. Alle ore 20.30. Ingresso libero. www.uniacque.bg.it SANPE IN BANDA Venerdì 17 e sabato 18 Agosto San Pellegrino Concerto bandistico. In Piazza Marconi a partire dalle ore 21. Tel. 0345/21020

TORNEO COPPA QUARENGHI Dal 23 al 26 Agosto San Pellegrino Torneo internazionale di calcio dedicato alla categoria Under 12. Dedicato alla memoria del dottor Angelo Quarenghi. info@coppaquarenghi.com www.coppaquarenghi.com MERCATINO ANTIQUARIATO E DELL'INGEGNO ITALIANO Venerdì 24 Agosto San Pellegrino Terme Su viale Papa Giovanni XXIII, di fronte al grand hotel. Cell. 329/3039541 mercatinosanpellegrino@hotmail.it NOTTE BIANCA Sabato 25 Agosto Zogno Notte bianca organizzata dal Comune di Zogno e associazione esercenti Punto Amico. Spettacoli, stands e animazione nel centro storico del paese. www.zognoturismo.it DOSSENA FOLCLORE&SAPORI Domenica 26 Agosto Dossena Quarta edizione della camminata enogastronomica - folcloristica. A partire dalle ore 10, in via Don Pietro Rigoli. 10 km tra sentieri sterrati e 10 tappe previste. Evento a pagamento. Cell. 342/1463257 gruppogiov.dossena@libero.it www.comune.dossena.bg.it

VAL TALEGGIO TRAIL Domenica 26 Agosto Val Taleggio Manifestazione podistica in Val Taleggio. Con due percorsi, è dedicata alla memoria di Davide Arrigoni e un percorso in memoria di Dario Busi. Evento a pagamento. www.valtaleggiotrail.it info.valtaleggiotrail.it FUNGOLANDIA 2018 Dall'1 al 9 Settembre Alta Valle Brembana 9 giorni dedicati al Fungo e al suo mondo. Mostre micologiche, escursioni, visite alle aziende agricole locali, appuntamenti legati alla valorizzazione dei prodotti del territorio, convegni di carattere naturalistico-culturale, concerti e spettacoli immersi nei panorami delle Orobie. Cell. 348/1842781 info@altobrembo.it www.altobrembo.it MAGA SKYMARATHON Domenica 2 Settembre Val Serina La classica skymarathon sulle quattro cime Menna, Arera, Grem e Alben e la più breve skyrace, sul percorso. Il tracciato si sviluppa nel Parco delle Orobie, in luoghi di interesse botanico. La varietà di flora che cresce nella zona è meta di studiosi e appassionati. info@magaskymarathon.it www.magaskymarathon.it

SPORT IN PIAZZA Domenica 2 Settembre Zogno Manifestazione organizzata dal Comune di Zogno, Atletica Valle Brembana, Associazioni sportive. Possibilità di provare vari discipline sportive in piazza. www.zognoturismo.it FESTA REGIONALE DELLA POLENTA TARAGNA Dal 14 al 16 e dal 21 al 23 settembre Zogno (Stabello) Festa regionale della polenta taragna organizzata dalla parrocchia di Stabello (frazione di Zogno). www.zognoturismo.it CIOCCOLANDOSSENA Domenica 25 Novembre Dossena Dalle ore 10 alle 18, sul sagrato della chiesa si potranno visitare gli stands delle pasticcerie e delle diverse caffetterie della Valle Brembana e non solo. Grazie ad esse si potranno assaggiare le più svariate e golose tentazioni in tema di cioccolato. La manifestazione sarà accompagnata anche dai mercatini di Natale. Tel. 0345/49443 infopointdossena@gmail.com www.comune.dossena.bg.it VILLAGGIO NATALIZIO Dal 7 al 23 Dicembre Zogno Villaggio natalizio. www.zognoturismo.it

RIFUGI E OSTELLI RIFUGIO ALPE CORTE 1410 m Gestore Sottosopra Onlus. Fine settimana dal 1 al 31/5 e dal 21/9 al 16/12. Continuativa dal 1/6 al 16/9. Tel. 0346/35090 alpecorte@caibergamo.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO ANTONIO CURÒ 1915 m Gestore Fabio Arizzi. Fine settimana dal 25/4 al 1/6 e dal 5/10 al 4/11. Continuativa dal 2/6 al 30/9. Tel. 0346/44076 info@antoniocuro.it www.antoniocuro.it OSTELLO CURÒ 1910 m Fine settimana dal 25/4 al 1/6 e dal 6/10 al 4/11. Continuativa dal 2/6 al 30/9. Tel. 035/4175475 info@antoniocuro.it www.antoniocuro.it RIFUGIO BARONI AL BRUNONE 2297 m Gestore Marco Brignoli. Fine settimana dal 1/6 e al 23/6 e dal 22/9 e al 4/11.

Continuativa dal 23/6 al 16/9. Tel. 0346/41235 marcobrigno@libero.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO FRATELLI CALVI 2015 m Fine settimana dal 28/4 e al 16/6 e dal 22/9 e al 4/11. Continuativa dal 16/7 al 16/9. Tel. 0345/77047 Cell. 349.6804893 claudio.bagini@alice.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO FRATELLI LONGO 2026 m Gestore Enzo Migliorini. Fine settimana dal 12/5 e al 30/6 e dal 16/9 e al 4/11. Continuativa dal 1/7 al 9/9. Tel. 0345/77070 Cell. 338.3192051 - 339.5602941 enzomigliorini@alice.it www.geoportale.caibergamo.it RIFUGIO ANGELO GHERARDI 1647 m Fine settimana dal 2/2 e al 16/6 e dal 22/9 e al 22/12. Continuativa dal 16/6 al 16/9. Tel. 0345/47302 - 035/814749 Cell. 339.8128123 rifugiogherardi@hotmail.com

RIFUGIO LAGHI GEMELLI 1968 m Fine settimana dal 1/5 e al 16/6 e dal 17/9 e al 4/11. Continuativa dal 16/6 al 17/9. Tel. 0345/71212 Cell. 347.0411638 info@rifugiolaghigemelli.it www.rifugiolaghigemelli.it RIFUGIO LUIGI ALBANI 1939 m Fine settimana dal 22/9 e al 4/11. Continuativa dal 16/6 al 16/9. Tel. 0346/51105 Cell. 349.3901953 - 228.4334709 rifugioalbani@libero.it www.rifugi.lombardia.it RIFUGIO MARIO MERELLI 1891 m Fine settimana dal 5/5 e al 16/6 e dal 22/9 al 14/10. Continuativa dal 16/6 al 16/9. Tel. 0346/44035 Cell. 348.7316427 - 347.0867062 rifugio.coca@email.it www.rifugiococa.it RIFUGIO NANI TAGLIAFERRI 2328 m Fine settimana dal 1/6 e al 16/6 e dal 22/9 al 14/10.

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ANNO XI NUMERO 8 • AGOSTO 2018

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figlia è indipendente. Ho vari interessi, amo cucinare, fare qualche gita, ma poi alla fine sono sola. Vorrei avere un uomo accanto al quale dedicarmi e con il quale stare bene. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS e Whatsapp 377.2089377. ENRICO ha 41 anni, separato senza figli, bancario. Si tiene impegnato con mille interessi: il volontariato, lo sport, ama l’arte e fa spesso viaggi al caldo. E’ stanco però di essere solo. Vorrebbe incontrare una ragazza carina, gioiosa e fine. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS 377.20.89.377. VITTORIA 41 anni, separata con una figlia grande. Mora con occhi verdi, alta 1.68. Ama il confronto sincero con le persone. E’ una donna seria e soddisfatta della vita quasi completamente. Le manca la completezza con un uomo gentile, lavoratore che abbia desiderio di coppia. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS 377.20.89.377.

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ANNO XI NUMERO 8 • AGOSTO 2018 @VALLI.BERGAMASCHE


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