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COPIA OMAGGIO

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Mensile di informazione e di approfondimento culturale, storico e sportivo

VINCITORI E VINTI NELLA STORIA D'ITALIA

ANNO XI N. 1 GENNAIO 2018

OPERE

SPORT

CULTURA

Riqualificazione urbana per il centro zognese

Anche nel 2018 si correrà sulle selvagge Orobie

Torquato Tasso entra nel luogo della fama

LUCA TIRONI L'EDITORE

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I

n questi giorni sui giornali è comparsa l’ennesima farsa tutta all’italiana. Il rimpatrio delle salme della Regina Elena e del Re Vittorio Emanuele III. Farsa costellata da polemiche di corsi e ricorsi storici sull’opportunità del rimpatrio delle salme. Che piaccia o no sono stati gli ultimi regnanti della nostra Italia. Perché polemizzare sulla loro tumulazione nel nostro amato Paese? Perché hanno fatto scelte storiche sbagliate? Ma rimangono gli utlimi regnanti, coloro che hanno fatto la storia Italiana nel bene o nel male. Concordo con Emanuele Filiberto: devono essere sepolti al Phanteon come tutti coloro che hanno regnato l’Italia. Forse sono stati migliori? Non hanno fatto scelte sbagliate? Ho dei seri dubbi. Ripercorrendo la storia dei Savoia, come in tutte le storie, c’è chi ha fatto bene e chi ha fatto male. Mi chiedo però una cosa, Benito Mussolini, che è stato il Capo di un regime che ha portato l’Italia alla disfatta è tranquillamente sepolto a Predappio fin dalla fine della Guerra e noi oggi non riconosciamo la giusta sepoltura ai nostri ex Regnanti al Phanteon. Forse perché con Mussolini ci siamo dovuti lavare le coscenze per la pessima figura fatta appendendolo in Piazzale Loreto a Milano? A PAGINA 16

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TURISMO

Miniere di Dossena Premio alla bellezza Lo scorso 29 dicembre è stato pubblicato sul sito del Governo l’elenco dei 273 interventi approvati nell’ambito del «Progetto Bellezza», il piano da 150 milioni di euro voluto dall’ex premier Matteo Renzi per progetti di recupero dei luoghi di interesse dimenticati. Una serie di progetti che anche i cittadini, mediante un apposito indirizzo e-mail, potevano sostenere e che da tempo sembrava essere finito nel dimenticatoio. E invece la Commissione per la selezione degli interventi ha concluso le proprie attività nel-

TURISMO

Sempre più turisti nelle valli da Germania, Polonia, Israele

complessivi di visitatori hanno raggiunto quota 453.984, un +11,2% rispetto lo stesso periodo del 2016. Le presenze sono cresciute del 7,1%, per un totale di 951.485.

Il comparto turistico bergamasco gode di ottima salute. Secondo le stime dell’Osserva

torio Turistico della Provincia di Bergamo dal mese di maggio ad agosto 2017 gli arrivi

SPECIALE

ATTUALITÀ

CULTURA

Stati Generali della Montagna bergamasca

I frutti della legalità contro la 'ndrangheta

Le imprese del Camós raccolte in un volume

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la riunione del 15 dicembre, con una valutazione di 7.540 luoghi d’intesse distribuiti in 3.197 comuni d’Italia. In provincia di Bergamo sono ben sei i paesi inseriti nella lista per quasi 3 milioni di euro. A sbancare sono state le miniere di Dossena: alla piccola località della Valle Brembana (950 abitanti), infatti, verranno finanziati 1 milione e 200 mila euro per recuperare le antiche gallerie di Paglio e Pignolino, come già fatto in una minima parte nel 2014. A PAGINA 6

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APPROFONDIMENTO

Dalla Spagna al Nord Europa, i turisti amano sempre di più le nostre Orobie Il report. Cresce l'area «Valli». Più turisti, e aumenta l'offerta alberghiera VALLI BREMBANA E IMAGNA Il comparto turistico bergamasco gode di ottima salute. Secondo le stime dell’Osservatorio Turistico della Provincia di Bergamo dal mese di maggio ad agosto 2017 gli arrivi complessivi di visitatori hanno raggiunto quota 453.984, un aumento del +11,2% rispetto allo stesso periodo del 2016. Le presenze complessive sono invece cresciute del 7,1%, per un totale di 951.485. E dall’inizio dell’anno ci sono stati quasi un milione e seicentomila pernottamenti registrati nella bergamasca, un aumento di oltre duecentomila unità rispetto lo scorso anno. «La strada intrapresa in questi anni si è rivelata vincente. Eventi di richiamo come The Floating Piers e l’Abbraccio della Presolana hanno fatto da volano ad un territorio che si è dimostrato turisticamente organizzato e attrezzato». Lo dichiara il presidente dalla Provincia di Bergamo Matteo Rossi, commentando il report dell’Osservatorio Turistico coordinato dal dirigente Silvano Gherardi e realizzato in collaborazione con Èpolis Lombardia. Più turisti sulle Orobie L’analisi restituisce un quadro felice della stagione turistica estiva trascorsa. Senza dubbio ad incentivare i soggiorni nelle località montane e lacustri è stata la seconda più calda estate della storia da oltre 200

anni, dietro a quella del 2003. Ma non c’è solo il fattore meteo ad aver condizionato positivamente l’andamento della stagione turistica trascorsa. Il report segnala un incremento delle presenze nelle strutture attive sulle Orobie (+4,1%) rispetto il 2016. Il dato – si legge nel report – è restituito dalla media aritmetica tra la somma delle presenze registrate nei territorio delle valli Imagna (-3,8%), Brembana (+2,4%), Seriana, di Scalve ed Altopiano di Selvino e Aviatico (+5,9%), nell’estate 2017 (277.553 presenze) rispetto quelle dell’anno precedente (266.623). «Quelli dell’osservatorio provinciale sono dati positivi, e devono servire da stimolo per lavorare in modo ancora più assiduo e convinto – ha dichiarato il vicepresidente delegato per il Turismo della Comunità Montana Valle Brembana Giovanni Fattori –. Per il futuro enti pubblici e soggetti privati dovranno lavorare sulla promozione, con una voce unica, proseguendo in quel lavoro di ammodernamento e incremento dei servizi già avviato. L’auspicio – ha aggiunto il titolare della delega al Turismo Giovanni Fattori –, è di vedere realizzate le opere infrastrutturali legate alla viabilità; trascorrere più tempo in macchina che nelle nostre splendide località non è un bel biglietto da visita per turisti ed investitori». «Pur rilevando una lieve flessione nel 2017 per il territorio

della Valle Imagna, credo che il dato che emerge dai dati degli ultimi anni è che Bergamo e tutta la sua provincia sono fortemente attrattivi – aggiunge il presidente della Comunità Montana Valle Imagna Roberto Facchinetti –. Eventi come Expo, the Floating Piers, l’abbraccio della Presolana, hanno fatto riscoprire ai tanti turisti ma anche ai bergamaschi quanto sia ricca e bella la nostra Provincia. Possiamo dire che ci manca solo il mare. Sottoscrivo le parole del Presidente della Provincia e dell’Assessore al Turismo della Valle Brembana – ha poi aggiunto concludendo il presidente Facchinetti –: una voce unica di un territorio che, per riprendere il titolo di una nota trasmissione, è una Meraviglia». C'è poi un'altra nota positiva sottolineata dal report dell'Osservatorio provinciale. nell'area Orobie si è assistito a nuove aperture, ben 67 strutture, che hanno portato sul territorio 543 posti letto in più. Escaletion case vacanze Un notevole incremento degli arrivi (+23,4%) e delle presenze (+22,7%) lo hanno registrato anche i rifugi alpini. A questo si aggiunge anche il dato “inconsueto” relativo alla presenza media che si attesta sui 2,9 giorni, fino a pochi anni fa in queste strutture venivano registrati soggiorni di una sola notte. Ma la vera e proprio «escalation» l’hanno avuta gli

alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale e non imprenditoriale (casa o appartamenti per vacanze, locande, foresterie lombarde, affittacamere). È stata registrata – riporta il monitoraggio – una variazione in positivo del 45,8% in termini di arrivi e del 54,4% in termini di presenze rispetto il 2016. Viene poi sottolineato, anche in questo caso, il forte incremento di nuove aperture: 752 per 4801 posti letto. Le strutture come alberghi di lusso e di prima categoria (4 e 5 stelle) restano invece quelle preferite soprattutto dai turisti stranieri che scelgono di trascorrere le proprie vacanze nel territorio orobico. Da Germania, Polonia, Israele Il dato che colpisce è la progressiva diversificazione dei paesi di provenienza degli ospiti stranieri. Ai «classici» turisti del Nord Europa e agli spagnoli – la Germania (52.019 presenze) è il primo paese di provenienza – vanno affiancandosi comunità estere relativamente «nuove» come la Polonia e la Romania. Il report segnala in modo particolare il flusso in crescita dei turisti polacchi, praticamente quadruplicato negli ultimi 10 anni (21.359 presenze nel 2017), e dei turisti israeliani, soggiornanti per la maggior parte in Valle Seriana, che hanno raggiunto quota 6.306 presenze, un traguardo mai raggiunto prima in terra bergamasca.

Dati 2017 dell'Osservatorio Turismo della Provincia


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L'INTERVISTA

«Sanità di montagna, obiettivi lontani Nelle strutture serve tornare attrattivi» Riforma. Su riorganizzazione nessun beneficio. «Si poteva fare meglio».

Cosa pensa dell’ultima riforma sulla Sanità? «Si doveva e si poteva fare

E poi, pensa che la riorganizzazione ASST e ATS abbia portato benefici in termini di semplificazione dell’accessibilità ai servizi da parte dei cittadini? «No. Ed è questo uno degli obiettivi non raggiunti. Le liste di attesa non si sono accorciate, i ticket non si sono ridotti, il percorso dalla cura al prendersi cura significa che il cittadino che ha bisogno di servizi sanitari una volta preso in carico non deve avere l'assillo di dove troverà il posto per proseguire la cura dopo il periodo di acuzie ma avrà un percorso organizzato per tutte le necessità sanitarie». Il 4 marzo si vota, e lei sarà candidato per Giorgio Gori in Lombardia. Dovesse vincere, quali potrebbero essere i primi provvedimenti da fare? «I provvedimenti più urgenti sono quelli di affrontare quelle criticità che ho citato prima e cioè: liste di attesa per visite specialistiche, abbassamento e proporzionalità con il reddito nell'applicazione dei ticket stando sempre al di sotto del

costo sino ad oggi applicato. Più attenzione alla sanità sui territori di montagna organizzando diversamente anche la risposta a queste necessità. Mantenimento e incremento delle potenzialità di alta specializzazione delle strutture e del personale – tutto – che lavora nella sanità lombarda». Guardando in casa nostra, l’unico ospedale delle due valli sembra messo in discussione negli ultimi anni. Tant’è che qualcuno aveva paventato la chiusura... «Non è stata messa in discussione come struttura ma come gestione e impostazione. È la conseguenza dell'evoluzione sanitaria e tecnologica di questi ultimi anni. Non è possibile – e sarebbe sbagliato – pensare di fare tutto in tutte le strutture; serve dedicarsi più e meglio nelle cure che ogni struttura può erogare e specializzarsi sempre di più. E questo vale per tutti gli ospedali». La valle ha sofferto molto l'eliminazione del punto nascita... «Certamente si. Questo ha generato insicurezza e disappunto. È necessario possa essere garantita la sicurezza per mamme e bambini anche nei possibili casi di parti complicati. Si deve continuare a garantire un'assistenza adeguata attraverso idonei strumenti di emergenza urgenza per le donne del territorio che possono averne necessità».

L’assessore Gallera aveva proposto un centro specializzato in disturbi sull’alimentazione, ipotesi sfumata. Poi si è parlato di incremento di posti letto e attività ambulatoriali. Si può fare di più? «Conclusi i lavori di sistemazione in atto ci saranno 10 posti letto in più in medicina, e 10 per cure subacute. È un primo passo di nuovo assestamento della struttura che assieme alle coperture di persone vacanti, alla valorizzazione degli altri reparti esistenti, e agli ambulatori di specialistica, dovrebbe contribuire ad aumentare l'importanza della struttura». Proposte per la sanità di montagna? In particolare per San Giovanni Bianco... «Mantenere i servizi di primo intervento legati ai reparti presenti e al pronto intervento di base. Mantenere ed incrementare il miglioramento della struttura nel suo complesso compresi gli aggiornamenti tecnologico scientifici e la copertura del personale medico, paramedico, infermieristico attivo. Investire nell'innovazione e nella specializzazione dei servizi. L'obiettivo deve essere quello di tornare ad essere attrattivi anche in una struttura decentrata come questa. È e sarà importante una comune interpretazione e complementarietà con ASST Papa Giovanni di cui San Giovanni Bianco è parte importante».

BARBONI

In quest’ultimo mandato abbiamo visto l’arresto del numero due di Palazzo Pirelli, l’ex vicepresidente Mantovani (Forza Italia), accusato di aver truccato appalti, e poi per tangenti il «padre» della riforma della Sanità Rizzi (Lega Nord)... «Non è certamente un bel biglietto da visita per RL. Il tutto ha contribuito anche a dilatare i tempi di adozione e approvazione delle diverse parti della riforma del sistema. Tutt'ora non si è arrivati a conclusione e non ci arriveremo in questa legislatura ormai terminata».

meglio e in tempi più brevi. Più rete, più organizzazione condivisa, maggiore attenzione nel campo della ricerca dell'innovazione tecnologica sanitaria. Diversa gestione anche delle risorse umane e scientifiche nei territori vallari e di montagna dove è più difficile avere una risposta di cura per gli abitanti di questi territori».

Mario

Consigliere regionale Barboni, qual è lo stato di salute della sanità lombarda? «Lo stato di salute della Sanità Lombarda è da definirsi buono ma anche molto migliorabile. Buone le risposte dei servizi ospedalieri mentre lacune si riscontrano sui servizi territoriali, sulle visite specialistiche con liste di attesa troppo lunghe e un'applicazione di ticket tra i più altri d'italia. Ancora troppo lontani gli obiettivi di una sufficiente azione di prevenzione sanitaria generale. Sono convinto che siano necessari ulteriori sforzi sulle patologie autistiche, neuropsichiatriche, neurodegenerative nonché sulla gestione della cronicità che interessano più del 30% dei cittadini».


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PRIMO PIANO

COMUNE DI ZOGNO

Unita' Pastorale di Zogno Oratorio San Giovanni Bosco

CARNEVALE ZOGNESE 2018 DOMENICA 11 FEBBRAIO

Sfilata di Carnevale

ore 13,45: ritrovo area mercato. ore 14,30: Partenza Sfilata con arrivo all'Oratorio di Zogno. Verranno premiati: Carri Allegorici 1° Classificato: € 300,00 + € 70,00 Buono Shopping Punto Amico 2° Classificato :€ 200,00 + € 50,00 Buono Shopping Punto Amico 3° Classificato: € 150,00 + € 30,00 Buono Shopping Punto Amico Gruppi mascherati 1° Classificato: € 150,00 2°Classificato : € 120,00 - 3° Classificato: € 100,00 Le iscrizioni (gratuite) dovranno pervenire entro venerdì 9 Febbraio presso la Segreteria del Comune di Zogno (0345-55009) oppure presso l' Oratorio di Zogno (0345-91138). Dopo la Sfilata ANIMAZIONE, frittelle, thè, patatine fritte e tanto altro per tutti!!! In caso di pioggia il Carnevale si svolgerà Domenica 18 Febbraio presso l’Area Mercato.

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PRIMO PIANO

Si riqualifica la porta d'ingresso al centro cittadino, lavori al via L'investimento. Dal comune di Zogno: 245 mila euro Riqualificazione per la pavimentazione delle scalinate A settembre è partito il primo cantiere in via Cavagnis FEDERICO MARZULLO ZOGNO Le scalinate che collegano piazza IV Novembre con via Vittorio Emanuele II e via Cavour al centro storico cittadino di Zogno segnano il tempo e con il passare del tempo ormai presentavano fenomeni diffusi di cedimento della pavimentazione. Così per porre un giusto rimedio, nell’ottica di una adeguata opera di riqualificazione urbana, l'amministrazione comunale di Zogno ha deciso di investire 245 mila euro per la loro sistemazione. Il cantiere per la riqualificazione è partito in via ufficiale durante il mese di settembre 2017, e – secondo alcune prime stime – i lavori potrebbero concludersi entro questa primavera. «L’intervento in atto – illustra il sindaco del comune di Zogno

Giuliano Ghisalberti –, prevede sia il rifacimento della pavimentazione con i relativi sottofondi sia una nuova scansione dei gradini che, attualmente, si presentano con pedate ed alzate di differenti misure. La regolarizzazione di pedata ed alzata consente di dare uniformità e rendere meno faticosa sia la salita che la discesa». Primi lavori a via Cavagnis In questa prima fase dei lavori ci si è concentrati sulla sistemazione della scalinata di via Cavagnis. «Qui – aggiunge il primo cittadino del comune di

Il progetto Con sistema di rampe si renderà più agevole l'accesso sia all'asilo che al centro storico

Zogno Ghisalberti –, è stato fatto un primo intervento a cura degli enti gestori preposti, e sono stati rifatti gli impianti tecnologici, sia del gas che delle fognature che dell'acquedotto». Il progetto mira, inoltre, a facilitare il collegamento tra la zona attorno all’area della stazione autolinee SAB ed il centro storico del paese attraverso un sistema di rampe, che, pur non abbattendo il tema delle barriere architettoniche, renderà però più agevole a mamme e bambini il raggiungimento dell’ingresso sia all’Asilo che al centro cittadino, con una migliorata mobilità sia da nord che da sud del centro cittadino. «È un intervento necessario – conclude il sindaco –; così riqualifichiamo, e rendiamo funzionale, una zona storica e di accesso al centro cittadino».

Fotosimulazione e cantiere della scalinata di via Cavagnis a Zogno FOTO MARIO ROTA

Borse di studio agli studenti Zogno, è tempo di carnevale E premio «Belotti» al merito Tanti premi e buoni shopping L'iniziativa Benemerenza civica a tre cittadini zognesi Si sono distinti in ambito comunitario FEDERICO MARZULLO ZOGNO Venerdì 26 gennaio il comune di Zogno assegnerà le borse di studio e il premio «Belotti» ai cittadini che nel corso dell’anno si sono distinti per attività svolte in ambito comunitario. La cerimonia si terrà in Sala consigliare alle ore 20.30. «Le borse di studio sono intitolate alla memoria del compianto Angelo Curnis, attivissimo ex assessore delegato alla cultura nonché promotore di questa iniziativa – spiega l'attuale assessore alla Cultura di Zogno Barbara Carminati –. Da quest'anno – aggiunge – sa-

ranno integrate borse di studio offerte dalla famiglia Pesenti a ricordo del Cav. Francesco Pesenti, imprenditore da sempre vicino al suo territorio e fondatore della FAPIL srl nonchè uno dei fondatori nel 1969 della CMS SpA».

L'assegnazione Il 26 gennaio in comune insieme alle borse di studio agli studenti delle scuole medie

Tre le benemerenze Le borse di studio che verranno assegnate agli studenti delle scuole medie sono in tutto quindici. E sempre nella stessa serata saranno, inoltre, assegnate le benemerenze civiche; tre in tutto e saranno svelate proprio in questa occasione. «Chi riceveverà queste benemerenze civiche – ha spiegato il sindaco del comune di Zogno Giuliano Ghisalberti –, è perchè ha contribuito e sta continuando a contribuire a migliorare la vita della nostra comunità, e sono per tutti noi un esempio da imitare».

Il carnevale La sfilata per le vie del paese è l'11 febbraio Premi a carri allegorici e gruppi mascherati FEDERICO MARZULLO ZOGNO Coriandoli, stelle filanti e bombolette spray. È tutto pronto per l’edizione 2018 del carnevale zognese. Quest’anno la sfilata organizzata dal comune, in collaborazione con l’Unità pastorale di Zogno e l’Oratorio San Giovanni Bosco, si terrà la prossima domenica 11 febbraio. A patrocinare l'evento ci sono anche i commercianti associati a Punto Amico. Celebrazioni al via alle ore 13.45 con il ritrovo presso l'area del mercato cittadino con partenza prevista per le 14.30 e arrivo all'Oratorio, dove

I premi Previsti dei contributi economici ma anche dei buoni shopping del Punto Amico

come ogni anno si svolgeranno le premiazioni. Ricchi premi saranno consegnati ai primi tre carri allegorici classificati (previsto un contributo in denaro e un buono shopping) e ai primi tre classificati dei gruppi mascherati (solo contributo economico). Per partecipare non sono previsti costi ma ci si dovrà iscrivere entro il 9 febbraio presso l'Ufficio segreteria del Comune o l'Oratorio. «La sfilata sarà un bellissimo momento di svago e spensieratezza per tutti i partecipanti all'evento, sopratutto per i più piccoli – dice il consigliere delegato allo Sport e Tempo libero Diego Donadoni –. Anche quest'anno poi è stata fondamentale la collaborazione di tutti nell'organizzazione dell'evento». In caso di maltempo sarà tutto rimandato a domenica 18 febbraio. Info su: www.zognoturismo.it.


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PRIMO PIANO

Progetto bellezza, oltre un milione per le miniere Il piano. Stanziati in tutto 150 milioni per 273 interventi sul territorio nazionale. 5 progetti da Bergamo «Sbancano» letteralmente le miniere di Dossena. Per il recupero arrivano 1,2 milioni di Euro dal Governo GRETA BALICCO DOSSENA Lo scorso 29 dicembre è stato pubblicato sul sito del Governo l’elenco dei 273 interventi approvati nell’ambito del «Progetto Bellezza», il piano da 150 milioni di euro voluto dall’ex premier Matteo Renzi per progetti di recupero dei luoghi di interesse dimenticati. Una serie di progetti che anche i cittadini, mediante un apposito indirizzo e-mail, potevano sostenere e che da tempo sembrava essere finito nel dimenticatoio. E invece la Commissione per la selezione degli interventi ha concluso le proprie attività nella riunione del 15 dicembre, con una valutazione di 7.540 luoghi d’intesse distribuiti in 3.197 comuni d’Italia. In provincia di Bergamo sono ben sei i paesi inseriti nella lista per quasi 3 milioni di euro. «Sbancano» le Miniere A sbancare sono state le miniere di Dossena: alla piccola località della Valle Brembana (950 abitanti), infatti, verranno finanziati 1 milione e 200 mila euro per recuperare le antiche

«

Alla fine il regalo più bello per chiudere il 2017 e iniziare al meglio il 2018 è arrivato! Un anno fa i cittadini e l'amministrazione hanno segnalato luoghi e tesori dimenticati da valorizzare. Ora con questo finanziamento riusciremo a portare a compimento la valorizzazione del nostro patrimonio minerario, simbolo della nostra identità e storia; contiamo di mettere in sicurezza quasi 27 chilometri sottoterra per visite guidate e attività didattiche, sistemare l’esterno e realizzare sale multimediali e per conferenze. Grazie di cuore a tutti coloro che segnalando questo sito ci hanno permesso di raggiungere questo risultato». Fabio Bonzi Sindaco di Dossena

gallerie di Paglio e Pignolino, come già fatto in minima parte nel 2014, attraverso i lavori di ripristino apportati dal Comune di Dossena con 80 volontari del paese, e grazie al contributo di Regione Lombardia e al Parco delle Orobie. Un milione andrà anche al comune di Scanzorosciate per la ristrutturazione della torre medievale e dell’oratorio Colleoni sulla base dell’accordo tra Comune, cooperativa Aeper e associazione «Sotto altra quota»; l’idea è ospitare appartamenti per disabili e minori, il museo del vino e spazi culturali per un costo totale di 3 milioni. Gli altri fondi andranno a Canonica d’Adda per il centro culturale Sant’Anna, San Pellegrino Terme per la chiesina della Santissima Trinità della Torre, Calcio per il progetto Murales «Calcio muri d’autore» e Osio Sotto per la chiesina di San Giorgio. Il post di Boschi su Facebook A dare la notizia è stata proprio Maria Elena Boschi, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, in un post su Facebook ha scritto: «Durante i #MilleGiorni ci siamo posti un

Le miniere di Paglio Pignolino a Dossena FOTO MARIO ROTA obiettivo ambizioso: recuperare i luoghi culturali dimenticati d’Italia mettendo a disposizione 150 milioni di euro. I cittadini hanno avuto la possibilità di segnalare un luogo pubblico

da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale da finanziare. Una Commissione ha stabilito a quali progetti assegnare le risorse.

Diversi luoghi in tutta Italia potranno rinascere grazie al più grande progetto nazionale di recupero della nostra #bellezza, patrimonio più grande del nostro Paese».

Sostegno alle coppie giovani Ol grant carneal tradissional Una tutela per il loro futuro «Divertimento e tradizione» La novità Ecco le agevolazioni per giovani coppie a Dossena: addio TARI per i primi due anni GRETA BALICCO DOSSENA A Dossena sono state apportate modifiche al regolamento della Tari durante una delle ultime sedute del Consiglio comunale. Il primo riguarda una miglior disciplina delle «case sparse», abitazioni isolate o separate corrispondenti per lo più ad una residenzialità familiare in cui la dimora è associata ad un’area di terreno delimitata, a volte messa a coltura. «I proprietari – spiega il sindaco di Dossena Fabio Bonzi –, potranno beneficiare di una riduzione pari al 50%».

Nella manovra Miglior disciplina delle case definite sparse Prevista una riduzione del 50% sulla TARI

La seconda modifica prevede, invece, agevolazioni alle giovani coppie. Tra contratti di lavoro atipici o precari, pochi risparmi da parte, il sogno di poter vivere nel proprio paese e creare una famiglia è sempre più a dura prova e, salvo alcune annate in cui si registra una leggera inversione di tendenza, anche il trend demografico in valle continua a essere di segno negativo. «Se entrambi i componenti della nuova coppia risultano residenti nella stessa unità abitativa e sono conviventi o sposati, potranno beneficiare di una riduzione pari al 100% del costo della Tari per i primi 2 anni – aggiunge poi il sindaco di Dossena Bonzi –. È un segnale verso tutte le giovani coppie che decidono di fermarsi a Dossena; sentiamo il dovere di aiutarle e sostenerle nella tutela del loro futuro».

Il carnevale Musiche e recita nelle sei contrade del paese Si parte il 9 febbraio dalla frazione Molini GRETA BALICCO DOSSENA Torna anche quest’anno «Ol grant carneal tradissional de Dosèna». L'evento nasce per rivisitare le antiche mascherate caratterizzate da musica e recita presso le sei contrade del paese, e a riportare alla luce i sapori e le tradizioni popolari di un tempo. Organizzato da Associazione Culturale «I Alegher» in collaborazione con il Gruppo Carnevale, l’evento prevede due appuntamenti per ognuna delle tre serate in programma: 9 febbraio, ore 20, in frazione Molini, e alle ore 21.15 presso

I cortei Appuntamento con la chiamata e cacciata di marzo, il 28 febbraio e 31 marzo

Via Carale; Il 10 febbraio, ore 20, presso Gromasera e alle ore 21.15 presso Adelvais (Ca’ di loc); l'11 febbraio, ore 20, a Ca’ Astori e alle ore 21.15 presso Costa Villa. «Tra coloriti dialoghi, risate, scherzi, siamo lieti di offrire uno spettacolo all’insegna del divertimento e della tradizione, volto alla condivisione delle antiche usanze e alla riscoperta della cultura dossenese», ha commentato Piero Zani, membro dell’associazione. A Dossena il 28 febbraio si terrà poi la «Chiamata di Marzo». L'evento è alle ore 20. Suonando grossi campanacci e nacchere, il corteo attraverserà il paese tra le svariate e, talvolta distanti, contrade. L’immancabile rito promosso da Piero Zani e dalla moglie Liliana si ripeterà anche il 31 marzo con la conseguente «Cacciata di Marzo».


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Torquato Tasso e gli illustri della stirpe nel famedio L'inaugurazione. Lapide per il poeta autore della Gerusalemme Liberata (1581) e per i pionieri delle poste La prima proposta di annessione nel «luogo della fama» arrivò nel 1917 dall'ex assessore Ciro Caversazzi BERGAMO Da giovedì 28 dicembre Torquato Tasso «e gli illustri della sua stirpe» sono celebrati nella cappella del famedio cittadino. Sono l’illustre poeta autore della Gerusalemme Liberata (1581) e i pionieri del servizio postale della famiglia Tasso originari di Cornello gli illustri e benemeriti che, secondo una commissione insediata dal comune di Bergamo, hanno meritato di stare nel Pantheon bergamasco. Nel 2017 sono stati accolti nel luogo della fama anche l’architetto Giacomo Quarenghi e lo scienziato Luigi Magrini. A scoprire la lapide c’erano gli assessori del comune di Bergamo ai Servizi Cimiteriali Giacomo Angeloni e alla Cultura Nadia Ghisalberti, il sindaco di Camerata Cornello Gianfranco Lazzarini. L’annuncio nel 1917 Così esattamente a distanza di cento anni – la prima proposta di annessione al Famedio venne avanzata dall’allora assessore Ciro Caversazzi, nel 1917, ma mai concretizzata perché tempi di guerra – ora «appare

meritevole di accoglimento allo scopo di conservare e tramandare la memoria dei concittadini Torquato Tasso e della sua famiglia, che ha indiscutibilmente legato il proprio nome alla vita e alla memoria della comunità bergamasca», scriveva la Giunta di Bergamo nella delibera di inizio dicembre con cui veniva ufficializzata la decisione. «Con questo non adempiamo solo un atto amministrativo a distanza di cent’anni esatti dalla proposta di Caversazzi avvenuta il 28 dicembre 1917, ma compiamo un importante gesto di ricordo – ha detto l'assessore Giacomo Angeloni –. Questo a Torquato Tasso è uno dei più grandi riconoscimenti che gli si potesse attribuire». E l'assessore Nadia Ghisalberti ha aggiunto che: «Senza l'interesse delle istituzioni per rendere vivi gli aspetti culturali, quest’ultimi andreb-

La proposta L'idea dell'annessione al famedio per i Tasso arrivò nel 1917 dall'ex assessore Caversazzi

bero dimenticati, per cui è fondamentale il lavoro svolto fino ad oggi ed il gesto compiuto in questa giornata». In un tempio memoriale gremito hanno aperto la cerimonia l’introduzione musicale del gruppo Estudiantina Ensemble diretto da PaolaMissale, con l’esecuzione di alcuni brani per archi, e l’intervento della prof. ssa Maria Luisa Rondi che proprio nella sua opera «Itinerari tassiani» aveva richiamato l’attenzione sulla proposta di Caversazzi e l’opportunità di darle seguito. Erano presenti anche il prefetto Margiacchi, il presidente del Centro Studi Tassiani Luca Bani e la direttrice della biblioteca A. Maj Maria Elisabetta Macca, il direttore generale dei servizi cimiteriali e culturali del comune di Bergamo Cappelluzzo. «Tramandare la memoria dei cittadini migliori è la finalità per cui è stato realizzato il Famedio nel cimitero monumentale – sottolinea la Giunta –. Famedio che ha oggi recuperato il suo ruolo di custode del ricordo, diventando, o tornando ad essere, elemento centrale della vita cittadina».

Torquato Tasso «e gli illustri della sua stirpe» nel famedio. Inaugurazione lapide FOTO ROTA

La lettera

Una lapide Onore ai Tasso

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ergamo, prima, molto prima di essere Città dei Mille, stata ed è Città dei Tasso. L’illustre progenie tassiana l’ha prescelta a sua stabile dimora, come patria comune e ha sempre considerato Bergamo la sua terra natia, la culla d’origine che non si scorda, città del cuore e dell’anima, della memoria e dell’affetto. L’azione tassiana, nelle Poste e nella Letteratura, ha profondamente e universalmente influito nel costume e nella storia d’Europa. Difficile trovare nel tempo antico, moderno e contemporaneo, casati e nome con pari notorietà e fortuna tuttora presenti nella cultura e nella vita sociale. Il servizio postale tassiano, pienamente realizzato e spinto in tutte le sue potenzialità di relazione e di comunicazione, mutò sostanzialmente i comportamenti e i costumi d’Europa. L’impresa tassiana andò ben oltre il servizio postale: pose in atto una rete di comunicazioni che vinse le lontananze, avvicinò i popoli di diverse estrazioni e mentalità, favorì la circolazione della cultura e della moda, unificando il vecchio continente su valori e esigenze esistenziali di primaria importanza. Un evento storico, senza precedenti, che ben può collocarsi a monte dell’Europa unita. Tale è il giudizio della critica storica. Comunque la si consideri, la dinastia dei Tasso di Camerata Cornello, postali e poeti, rappresenta un fenomeno storico che, in ambiti diversi, da taluni critici considerati complementari, ha raggiunto successi e primati di assoluta eccellenza. è

Bergamo è stata la culla e il paese dell’anima indistintamente per tutti i suoi membri, diversamente realizzatisi, i quali ne ebbero caro il ricordo e sempre viva e presente l’immagine. La positiva e importante manifestazione che il Comune di Bergamo ha organizzato nel maestoso Famedio del Cimitero Monumentale ha concentrato l’attenzione su Torquato e Bernardo. Il Rinascimento poetico italiano senza il loro duplice, personale apporto decisivo, sarebbe non solo assai

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Il servizio postale tassiano mutò sostanzialmente i comportamenti e i costumi d'Europa (...). Un evento storico senza precedenti, che ben può collocarsi a monte dell'Europa unita. Tale è il giudizio della critica storica.

diverso, ma immensamente più povero. Bergamo, a sua volta, ha sempre mostrato per il più illustre dei suoi poeti, stima e gratitudine. Ricordiamo, per limitarci ai tempi recenti, le commemorazioni a Bergamo del quarto centenario della morte, il 1995, nel quale l’Università locale ha promosso celebrazioni degne della circostanza e di riflessi internazionali, nonché

alle traduzioni in italiano da parte di Mons. Daniele Rota di importanti e interessanti monografie tassiane, con ampi risvolti di carattere informativo riguardanti anche l’intero casato. Significativa in ambito editoriale anche l’edizione anastatica della notissima «Vita di Torquato Tasso», del colto abate bergamasco Pier Antonio Serassi edita a Bergamo nel 1790 dalla stamperia Locatelli e autore della più completa biografia sul Tasso, nonché i proficui e continui impegni organizzativi e promozionali del Centro Studi nella valorizzazione della Raccolta Tassiana presente nella Biblioteca «Angelo Mai» di Bergamo. Di interesse anche il duplice museo tassiano: uno per i postali, l’altro per letterati che il Comune di Camerata Cornello ha allestito e sta curando da alcuni anni nel Centro Storico dell’abitato di Cornello, già culla dell’illustre casato. Un’iniziativa in cui l’Amministrazione Comunale crede fermamente e per la quale investe generosamente le sue pur scarse risorse, scommettendo sul suo futuro. Tornando alla posa di una lapide in onore di Torquato Tasso e degli illustri della sua stirpe, in Bergamo, «Terra che il Serio bagna e il Brembo inonda» ringrazio il Comune di Bergamo e la Commissione dei Sindaci (Giorgio Gori, Roberto Bruni, Franco Tentorio e Cesare Veneziani) nella lodevole iniziativa perché la memoria e la gloria dei Tasso continuino a onorare Bergamo, l’Italia e l’Europa. Gianfranco Lazzarini Sindaco di Camerata Cornello Riceviamo e pubblichiamo 9 gennaio 2018


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San Giovanni Bianco, la viabilità comunale cambia Il progetto. Il comune vuole a riqualificare la viabilità comunale. Previsto il ponte a Nord e un nuovo rondò A dicembre c'è stata l'istallazione dei semafori sulla EX SS 470. Meno pericoli e gestione traffico equilibrata GRETA BALICCO SAN GIOVANNI BIANCO A partire dal mese di dicembre a San Giovanni Bianco non si parla altro che dei tre semafori fissi installati presso l’intersezione di via Boselli, tra il Ponte Nuovo e la Strada Provinciale ex SS 470 per la Valle Brembana. E se da un lato fioccano le polemiche sui social, dall'altro è proprio il sindaco di San Giovanni Bianco Marco Milesi a fare chiarezza: «La soluzione con un rilevatore di traffico su ogni direttrice permette di calibrare al meglio la regolamentazione del traffico». Gestione più equilibrata Il nuovo impianto semaforico, infatti, avrà l’obiettivo di ridurre la pericolosità di tale incrocio – oggetto da sempre di svariati incidenti – e risolvere la situazione critica dell’uscita dal ponte durante gli orari di punta, con lunghe code nella zona dell’ospedale, di via Steffani e del Chiosso. Le cause primarie di tali code in uscita dal ponte – con tempi superiori anche a venti minuti, sia al mattino sia alla sera tra le 17 e le 18 –, sono da ricondurre al fatto che nella

sponda sinistra del fiume Brembo, oltre a risiedere il 50% della popolazione di San Giovanni Bianco, insistono anche le principali strutture a servizio della valle, come l’Ospedale, le scuole Primaria e Secondaria. A seguito poi della riqualificazione delle ex Cartiere Cima da parte del gruppo SMI, si sono insediati nel sito circa 600 dipendenti, che hanno reso ancora più critica la situazione viabilistica dell’abitato di San Giovanni Bianco. «Ora – assicura il sindaco –, con l’installazione di questi tre semafori ciascuno dei quali dotato di un lettore di traffico si vuole gestire in modo più equilibrato il nodo critico permettendo ai diversi flussi sia in salita verso l’alta Valle Brembana, sia in discesa verso la bassa, ma anche l’uscita e l’immissione sul ponte di avere un tempo congruo per lo

L'obiettivo Ridurre la pericolosità dell'incrocio e le code in uscita dal ponte in direzione Ospedale

sgombero dell’incrocio e nel contempo garantire un più alto livello di sicurezza in uscita dal ponte». Riqualificare la viabilità L’impianto semaforico, in funzione già a partire dallo scorso giovedì 14 dicembre, sarà attivo dalle ore 7.30 alle ore 8.30 e dalle 17 alle ore 18. Questo intervento rientra nel più ampio progetto complessivo di riqualificazione di tutta la viabilità comunale, per il quale negli ultimi mesi, l’Amministrazione comunale del comune di San Giovanni Bianco sta procedendo anche alla realizzazione del nuovo ponte a nord dell’abitato del paese, con la realizzazione anche di una rotatoria che sarà locata in via Carlo Ceresa. «Questo intervento, del costo complessivo di circa tre milioni e mezzo di euro, è in fase avanzata di approvazione del progetto definitivo – ha poi commentato il sindaco di San Giovanni Bianco Marco Milesi –. E l’inizio dell'opera – conclude Milesi –, avverrà non appena sarà esperita la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori».

I nuovi semafori istallati e rendering progetto del ponte e rondò FOTO MARIO ROTA

Carri e sfilate nel paese d'Arlecchino Ecco tutti gli eventi da non perdere Gli appuntamenti Dedicati ai più piccoli Tra questi il Lab del Polo culturale e il celebre musical Grease GRETA BALICCO SAN GIOVANNI BIANCO Anche quest'anno il «paese di Arlecchino» prevede un intenso calendario di ricchi appuntamenti in occasione del Carnevale. L'organizzazione prevede il coinvolgimento di numerose componenti della vita comunitaria del paese: l'Amministrazione comunale, il LabOratorio Teatrale, il Gruppo Cultura, il Gruppo Politiche Giovanili, la parrocchia, i commercianti, il Polo Culturale Mercatorum e Priula, il gruppo Fantasìa e numerose associazioni di volontaria-to del paese.

Laboratori e musical Il primo appuntamento è previsto per il pomeriggio di sabato 27 gennaio quando, presso la Sala polivalente, tutti i bambini dai 6 a 11 anni potranno imparare a realizzare una ma-

schera in cartapesta con l'aiuto degli operatori del Polo Culturale Mercatorum e Priula. L'attività sarà gratuita e si terrà anche durante il pomeriggio di sabato 3 febbraio (prenotazione obbligatoria). Informazioni all'indirizzo email: info@mercatorumpriula.eu. Le attività proseguiranno poi nella serata di sabato 3 febbraio, presso il teatro del'oratorio, con il musical «Grease», messo in scena dalla compagnia di Villongo in collaborazione con il LabOratorio teatrale. Domenica 4 l'intera giornata sarà dedicata ai festeggiamen-

I festeggiamenti Il 4 febbraio c'è la sfilata dei carri e dei gruppi in maschera per le vie del paese

La chiusura C'è il rogo della maschera di Arlecchino, il 13 febbraio in Piazza Martiri di Cantiglio

Un imperdibile programma di appuntamenti che vedranno le vie del paese vestirsi a festa con installazioni di metallo e le riproduzione delle più cono-sciute maschere della Commedia dell'Arte, posizionate nei punti salienti del paese e presso gli scorci più suggestivi del centro storico.

ti: al mattino Viale Roma ospiterà l'esposizione dei disegni del concorso per le scuole medie ed elementari con i disegni a tema «Metti la frutta e la verdura in maschera» realizzati dagli studenti. La giuria popolare, costituita da tutti i visitatori presenti, sarà chiamata a votare le migliori tre opere della scuola primaria e le migliori tre della secondaria. In tarda mattinata in Piazza Martiri di Cantiglio si svolgerà il concorso «Frittella Golosa» che vedrà in gara le migliori frittelle delle cuoche sangiovannesi e dell'intera valle giudicate anche quest'anno da una giuria di qualità (over 100kg!). Nel pomeriggio, con partenza alle 14 dal piazzale delle scuole primarie, andrà in scena la grandiosa sfilata dei carri e dei gruppi con musica e animazione lungo tutto il percorso. Al termine spettacolo di magia e

Carnevale (2016) FOTO VALBREMBANAWEB.COM animazione per i bambini e, a seguire, la premiazione del miglior carro, del miglior gruppo, e dei vincitori del concorso di disegno. Le manifestazioni si chiuderanno ufficialmente martedì

13 febbraio con il tradizionale «Rogo di Arlecchino», quando una grande pentola contenente un fantoccio raffigurante la maschera di Arlecchino verrà bruciata nella Piazza Martiri di Cantiglio.


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LO SPECIALE

Un'agenda strategica per le montagne E un osservatorio per nuove politiche Il documento. Delinea gli indirizzi condivisi per lo sviluppo dei territorio BERGAMO Nasce l’osservatorio per le politiche della montagna. L’insediamento è avvenuto lunedì 11 dicembre in Provincia di Bergamo, proprio in occasione della giornata internazionale delle montagne. Per dare continuità al lavoro avviato con gli Stati Generali della Montagna, sollecitare e monitorare azioni specifiche che verranno proposte nell’ambito dell’agenda strategica, la Provincia di Bergamo (tramite un decreto del presidente), ha deciso di dare vita all’osservatorio della montagna. Questo opererà attraverso una cabina di regia composta, oltre che dal presidente della Provincia, anche dai presidenti delle Comunità Montane, dei BIM e del Parco delle Orobie, e sarà supportato dal settore Sviluppo della Provincia di Bergamo all’interno del quale, a partire da gennaio 2018, verranno coordinate politiche di sviluppo territoriale, il coordinamento dei comuni e delle zone omogenee, le attività relative al turismo, alla cultura, allo sport, marketing territoriale, attività produttive. «Le istituzioni devono continuare a tenere aperta una lente d’ingrandimento su problemi e soluzioni per le nostre valli – ha detto il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi –. Così abbiamo fatto con il bilancio provinciale, con la partecipazione al progetto regionale Montagna Futuro, e

così faremo d’ora in poi in questo nuovo luogo di confronto, verifica, discussione, e alleanza tra istituzioni e società civile, che lavorerà sull’agenda strategica. 10 punti: dal lavoro alla formazione, dal turismo alla viabilità, per continuare a fare bene per la montagna. Vivere e lavorare qui deve tornare ad essere possibile soprattutto per le nuove generazioni – ha aggiunto il presidente Rossi –. Questo è il nostro impegno, che da oggi viene ancor di più rafforzato».

tavolo trasversale lo si è reso ancora più autorevole. Ognuno sarà rappresentante di una particolarità del proprio territorio e della propria montagna – ha poi aggiunto Valoti –. Si lavorerà secondo una logica di condivisione e coesione, crediamo sia davvero una grande opportunità».

Presidenza a Valoti La presidenza dell’osservatorio, così come già annunciato nei mesi scorsi, è stata affidata al presidente del Club Alpino Italiano (CAI) Paolo Valoti. Il suo compito sarà quello coordinare la cabina di regia individuando obiettivi prioritari da perseguire sulla base delle indicazioni riportate all’interno dell’agenda strategica e del decalogo sottoscritti durante questa giornata. «È un gesto importante per istituzionalizzare un impegno verso le nostre comunità – ha affermato il presidente del CAI Paolo Valoti –, e con questo

Verso uno sviluppo condiviso L’agenda strategica è il risultato della partecipazione e del confronto di un’ampia rete di associazioni, enti, gruppi, imprese, e istituzioni del territorio agli incontri degli Stati Generali della Montagna della scorsa primavera. La partecipazione è stata davvero ampia: oltre 400 persone in rappresentanza di 67 amministrazioni comunali, 28 istituzioni, 25 associazioni imprenditoriali e aziende, 3 confederazioni sindacali, 31 associazioni culturali territoriali, 9 associazioni di promozione turistica. Il documento delinea gli indirizzi condivisi, decisivi per lo sviluppo delle zone montane, e ne specifica proposte e priorità, che sono state riassunte in un decalogo di impegni ispirato alla Carta di Milano per

L'osservatorio Sarà cabina di regia e individuerà le priorità La presidenza a Valoti del CAI di Bergamo

I pilastri Montagna è terreno fertile per: innovazione, sviluppo sostenibile, identità culturale

L'intervista

Un miliardo all'anno dall'UE Il piano: salvare la montagna Innovazione, sviluppo sostenibile, identità culturale. È questa la risposta di futuro per le montagne? «Il saper innovare è fondamentale per restare al passo con lo sviluppo delle aree urbane. Lo sviluppo sostenibile è la carta vincente; deve permettere l’inversione di tendenza nei prossimi anni. Sarà possibile in montagna perché chi ci vive e la ama dimostra un senso di appartenenza e identità culturale. Questi pilastri sono strettamente legati e sinergici».

mento del territorio sono state fondamentali. Non trova? «Sono il fautore di questo modo di operare. Dal basso, dalla gente, con gli stakeholders, per giungere a delle linee guida condivise. La Provincia ha fatto un ottimo lavoro e l’Osservatorio è un passo naturale. Il suo lavoro dovrà essere portato avanti con fatti concreti. E questo spetta alla politica. Le elezioni si avvicinano: vediamo chi metterà concretamente al centro del programma le montagne».

Partecipazione e coinvolgi-

Temi prioritari e proposte:

quali per la Valle Brembana? «Le infrastrutture viabilistiche e digitali; politiche attive per lavoro e fiscalità di vantaggio per imprese. Servono politiche forti sul tema lavoro per favorire il controesodo, e permettere a famiglie e imprese di pensare alla costruzione di un futuro in montagna. Serve mantenere i servizi sociosanitari, scuole e trasporti, valorizzare le nostre peculiarità enogastronomiche e turistiche». Quali normative, se approvate, potrebbero dare slancio ai territorio montano?

la Montagna, sottoscritto in occasione dell’EXPO 2015 di Milano. I punti sviluppati sono in tutto dieci, e sono i seguenti: infrastrutture materiali ed immateriali; trasporto pubblico locale; formazione per abbattere il muro tra scuola e lavoro; mantenimento dei presidi sanitari; autonomia e risorse certe; progetti di sviluppo per i piccoli comuni; sicurezza; turismo; agricoltura; governance. «L’agenda è l’esito del percorso di ascolto e confronto che abbiamo promosso partendo dal territorio, e che ha generato una ricchezza di idee, proposte e azioni che possono essere utili al lavoro di tutti – ha concluso il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi –. All’interno è contenuto il decalogo sul quale lavorerà l’osservatorio e con il quale intendiamo contribuire alle scelte del Tavolo dello Sviluppo presso la Camera di Commercio per realizzare le indicazioni avanzate dall’Ocse per il territorio bergamasco. Obiettivo è potenziare la montagna e scongiurare il suo svuotamento. La montagna oggi è il terreno di tre azioni fondamentali: innovazione, sviluppo sostenibile, identità – ha tenuto a sottolineate il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi, aggiungendo -: dall’incrocio di questi tre fattori nasce una risposta di futuro che non è solo per le montagne ma per l’intero paese». «È fondamentale allargare alle aree montane l’autonomia concessa a Sondrio. Serve rappresentanza e fiscalità differenziata, lasciare risorse dei canoni idroelettrici alle Comunità Montane tramite le Provincie e togliere il prelievo ai piccoli comuni svantaggiati chiamato Fondo di Solidarietà. Si realizzi quello che ho chiamato piano Marshall: investimenti nelle infrastrutture, nel campo socioeconomico e dei servizi, da programmarsi nella prossima legislatura regionale tramite fondi anche europei per 1 miliardo all’anno, attraverso l’istituzione di un Assessorato alle Montagne. Questo per non creare aree montane di serie A o B, come si sta rischiando di fare coi fondi dei comuni di confine e Aree interne. Non si deve lasciare indietro nessun territorio».

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L'Agenda è l'esito del percorso di ascolto e confronto promosso partendo dal territorio. All'interno è contenuto il "decalogo” sul quale lavorerà l'osservatorio. La montagna oggi è il terreno di tre azioni fondamentali: innovazione, sviluppo sostenibile e identità. Dall'incrocio di questi tre fattori nasce una risposta di futuro che non è solo per le montagne, ma per l'intero paese». Matteo Rossi Provincia di Bergamo

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Serve maggiore autonomia amministrativa ed economica. Dove trovare le risorse? Da una migliore gestione dei canoni idroelettrici, ora trattenuti da Regione potrebbero essere destinati direttamente alle Comunità Montane». Alberto Mazzoleni Comunità M. Val Brembana

Alberto Mazzoleni, presidente CMVB FOTO ROTA


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STATI GENERALI DELLA MONTAGNA

Risorse per i sentieri di montagna Provincia e CAI rilanciano le valli Le risorse. Primi interventi sui sentieri di Carona e Valbondinone

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Gesto importante della Provincia e del presidente Rossi per istituzionalizzare attenzione e impegno verso le comunità di montagna. Sarà un tavolo trasversale coordinato dalle Comunità Montane, BIM, Parco delle Orobie; Così sarà ancora più autorevole e ognuno sarà rappresentante di una particolarità di territorio. Si lavorerà in un ottica di condivisione e coesione». Paolo Valoti Club Alpino Italiano

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L’agricoltura montana è in connubio con altre attività: artigianato e turismo. Serve incentivare la voglia dei giovani di mettersi in gioco per il futuro della montagna. Il sostegno delle pubbliche amministrazioni deve andare in questa direzione». Roberto Facchinetti Comunità M. Valle Imagna

BERGAMO Subito dopo l’approvazione del bilancio provinciale che, facendo proprie le indicazioni degli Stati Generali della Montagna, ha rilanciato molti degli investimenti per le nostre valli sui temi di strade e scuole, Provincia di Bergamo e Club Alpino Italiano (CAI) rilanciano ora la collaborazione per il futuro delle valli bergamasche. Con la variazione di bilancio decisa dal presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi e ratificata dal Consiglio provinciale lo scorso 30 novembre 2017, Via Tasso ha così stanziato ben ventimila euro di contributo per intervenire, dopo diverso tempo, sui sentieri orobici, dando quindi seguito all’intesa sottoscritta con la sezione del CAI di Bergamo per la tutela e la valorizzazione del patrimonio sentieristico bergamasco orientata alla manutenzione e alla riqualificazione dei sentieri di accesso a tutti i rifugi del CAI della provincia bergamasca. A Carona e Valbondinone Questi primi interventi verranno realizzati in modo coordinato e integrato attraverso l'avvio

L'obiettivo Favorire frequentazione dei sentieri orobici da parte di giovani e famiglie, appassionati

di sinergie tra le realtà istituzionali, enti locali, associative e imprenditoriali interessate a salvaguardare questo patrimonio comune e di pubblica utilità. L’obiettivo strategico prefissato è quello di favorire la frequentazione dei sentieri da parte dei giovani, delle famiglie e dei sempre più numerosi appassionati delle bellezze e della biodiversità delle nostre vallate e montagne. In particolare, si interverrà prioritariamente sul sentiero di accesso al rifugio dei Laghi Gemelli in comune di Carona e al rifugio Mario Merelli al Coca di Valbondione, iniziative che puntano a essere solo le prime di un impegno che intende proseguire nei prossimi anni. «Il nostro è un segnale di grande attenzione per tutti gli escursionisti e tutti gli appassionati della montagna – ha commentato soddisfatto il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi –. Cominciamo con questa prima tranche di finanziamenti che intendiamo aumentare nei prossimi anni. La logica – ha poi aggiunto il numero uno di Via Tasso Matteo Rossi –, è quella di lavorare per l’accessibilità, sia attraverso il brand dell’ospitalità senza barriere sia sistemando i sentieri di montagna». Rete fondamentale per sport Il richiamo locale e internazionale sui nostri sentieri di mon-

Il presidente Club Alpino Italiano (CAI) Paolo Valoti FOTO ROTA tagna e dei rifugi sarà incoraggiato anche dalla disponibilità gratuita permanente di informazioni e aggiornamenti attraverso il geoportale del Club Alpino Italiano (www.geoportale.caibergamo.it) e il portale turistico di Visit Bergamo, unito alla presenza dell’aeroporto il «Caravaggio» di Orio al Serio con la rete di collegamento per le valli bergamasche. «Il Sentiero delle Orobie – ha dichiarato il presidente sezione Bergamo del Club Alpino Italiano e presidente dell'Os-

L'intervista

«Montagna più forte se unita Altre norme? Serve fiducia» Nel decalogo troviamo tre pilastri: innovazione, sviluppo sostenibile, identità culturale. È questa la risposta di futuro per le montagne? «Ritengo di si. Credo che siano i tre pilastri su cui si basa lo sviluppo dell’intera società ed a maggior ragione nelle aree più svantaggiate che per poter essere al passo con le aree più sviluppate, dobbiamo essere un passo avanti anche nella creazione di modelli di innovazione e sviluppo». Roberto Facchinetti, presidente CMVI FOTO ROTA

Partecipazione e coinvolgimento del territorio sono sta-

te fondamentali. Non trova? «Direi di si, l’ascolto dei territori, della società sono fondamentali per chi deve amministrare e rendere servizio alla collettività, traducendo in azioni concrete i reali bisogni della comunità. La comunità in tutte le sue espressioni è l’attore principale di questo percorso con l’obbiettivo di creare futuro». Temi prioritari e proposte: quali per la Valle Imagna? «Credo che i focus tematici sviluppati nei singoli territori, abbiano delineato linee strate-

giche comuni, nella straordinaria ricchezza di tutto il territorio provinciale. Dai focus tematici, tradotti nell’agenda strategica è emerso fortemente la necessità dello sviluppo della filiera bosco-legna-energia. Il piano di governo delle aree boscate riveste un’importanza fondamentale anche sull’accoglienza turistica dei territori. Il turismo slow, con il recupero dei borghi antichi per un turismo di comunità, l’agricoltura. Non esistono sistemi codificati, ma la necessità di fare rete. Le ricette per la valle sono le medesime di quelle per gli al-

servatorio permanente per le politiche della Montagna bergamasca Paolo Valoti –, rappresenta una spettacolare Alta Via che attraversa e collega tutte le nostre valli bergamasche nel Parco regionale delle Orobie. Unita all’intera rete sentieristica collegata – aggiunge poi Valoti –, la Via costituisce l’infrastruttura portante e fondamentale per le attività alpinistiche, escursionistiche, naturalistiche e turistiche nelle nostre montagne, un cuore verde della Lombardia». tri territori. La montagna, anzi le montagne bergamasche o lombarde, sono più forte se sanno essere unite, pur nelle loro peculiari specificità». Quali normative, se approvate, potrebbero dare slancio ai territorio montano? «L’approvazione della legge sui piccoli comuni, la definizione e l’applicazione delle norme sui servizi ecosistemici sono già una buona base per il rilancio. Non servono altre norme ma fiducia. Fiducia nel non codificare lo sviluppo in norme uguali per tutti i territori ma semplicemente definire le tematiche principali, come avvenuto nei focus e lasciare che i territori in questo obbligo normativo costruiscano l’abito sartoriale di uno sviluppo sostenibile nel segno dell’innovazione e della propria identità culturale».


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Viaggio nelle valli dei Baschenis, al via la fase «2.0» Il progetto. Concluso il corso di formazione per 34 animatori culturali locali. Guideranno i turisti nelle due valli E ora parte la fase «2.0» con nuove iniziative di promozione tra arte e cultura incentivate tramite i social web VALLI AVERARA E STABINA Le prime iniziative della nuova fase «2.0» del progetto «Le Terre de Baschenis» messe in campo dai neoanimatori culturali locali delle valli Averara e Stabina hanno interessato tutto il periodo natalizio, altre invece partiranno nelle prossime settimane. E molto passerà attraverso internet e i canali social network. Tra le azioni programmate all’interno di questo ulteriore percorso sono previste infatti la realizzazione di un nuovo sito internet dedicato al progetto (leterredeibaschenis.it) finora inserito in Altobrembo, e l’incentivazione tramite i canali social network di campagne mirate alla promozione del progetto e delle attività ad esso correlate. Buona risposta dal territorio A curare il tutto saranno gli animatori culturali locali, ragazzi e ragazze che hanno partecipato al corso di formazione tenuto dagli esperti del Centro Storico Culturale «Felice Riceputi» e dell’Associazione Guide Giacomo Carrara, in collaborazione con la cooperativa In Cammi-

no. La risposta da parte della popolazione locale e dei giovani residenti in Valle Brembana all’appello lanciato alcuni mesi fa durante la prima fase del progetto e del corso di formazione è stata molto positiva. «Ben 38 i partecipanti, dei quali 34 di questi hanno ricevuto l’attestato di frequenza rilasciato dal settore Welfare, Turismo e Cultura della Provincia di Bergamo», fanno sapere da Via Tasso. La consegna degli attestati è avvenuta nel mese di dicembre al centro museale di Santa Brigida. Queste nuove figure opereranno sul territorio proponendo iniziative rivolte sia alla popolazione locale che ai visitatori e turisti. «Da parte dei giovani c’è voglia di conoscere e lavorare per essere animatori culturali della valle, e questo ci fa comprendere quanto sia forte il senso di appartenenza al territorio – ha sottolineato il delegato al Turismo per la Comunità Montana e sindaco di Serina Giovanni Fattori –. Sinergia tra amministrazioni pubbliche e soggetti privati deve essere la strada maestra da seguire – aggiunge Fattori

–. E il detto l’unione fa la forza non dev’essere mai visto come un banale luogo comune». Eredità concreta L’iniziativa «Le Terre dei Baschenis» è stata ideata e promossa da Altobrembo, capofila per i sei comuni delle due valli Averara e Stabina, con il contributo della Provincia di Bergamo e della Comunità Montana Valle Brembana, in occasione dei 400 anni della nascita di Evaristo Baschenis, ultimo prestigioso discendente della dinastia di artisti che hanno dato lustro al territorio bergamasco. «Il progetto – conclude Silvano Gherardi, dirigente della Provincia di Bergamo – lascia un’eredità concreta per migliorare l’accoglienza turistica in alta valle con un’infrastruttura che rimane: la mappa del territorio delle valli posizionate in ognuno dei sei comuni; i pannelli illustrativi bilingue collocati in vicinanza dei 39 edifici e siti storico artistici; e un pieghevole informativo che consente ai visitatori di identificare ed intraprendere in autonomia i percorsi proposti».

Foto di gruppo della consegna degli attestati ai nuovi animatori culturali locali

Birrificio Via Priula di San Pellegrino Terme Via Pitentino,5 Bergamo – Via De Medici, 2 San Pellegrino


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OUT è confermata anche per il 2018 I runners si sfideranno sulle Orobie L'annuncio. «Si farà». I dubbi a fine novembre per mancanza di risorse VALLI SERIANA E BREMBANA L’edizione numero quattro di Orobie Ultra Trail è stata confermata. Le tre competizioni dei runners «selvaggi» sulle Orobie bergamasche si terranno dal 27 al 29 luglio 2018. Sono quindi confermate, oltre ad OUT (140 km + 9500 mt), anche Gran Trail Orobie (70 km + 4500 mt) e la nuova Bergamo Urban Trail (20 km + 700 mt). Nell’ultima edizione 2017 le tre gare sono riuscite ad adunare attorno a se la bellezza di circa duemila partenti, atleti provenienti da 38 nazioni di 5 continenti diversi. «Numeri che confermano l’internazionalità della gara orobica», hanno fatto sapere dall’Agenzia bergamasca Spia Games, che a supporto di ASD Asso Orobica, si occupa dell’organizzazione dell’evento. Il rischio stop Nonostante questo però alla fine del mese di novembre per la competizione orobica più estrema si è paventato lo stop. La causa? «Mancanza di risorse economiche», hanno fatto sapere tramite una nota gli

Progettazione Realizzazione Manutenzione

Roberto_poster_Layout 1 19/11/14 23:20 Pagina 1

mite nota stampa, seguito da un post sui diversi canali social network.

organizzatori. «È una gara molto costosa, che comporta lavoro, impiego di mezzi e persone enorme; dalle spese per la sicurezza degli atleti e del tacciato, al trasporto dei materiali via terra e aria, all’impianto per la copertura radio, a quelle per i ristori per finire con tutte le spese relative agli atleti», hanno spiegato. La ricerca degli sponsor era partita già a settembre. Nonostante premesse e disponibilità di diverse aziende però le risorse necessarie risultavano ancora insufficienti, tant’è che il consiglio direttivo – così come riportato nella nota – si era riservato di decidere se continuare o sospendere il progetto. La decisione è arrivata poi nelle settimane successive: la corsa dei runners selvaggi sulle Orobie continua. L’annuncio è arrivato tempestivamente tra

La novità di EOLO A far parte del nuovo pool organizzativo saranno aziende nazionali, internazionali, e anche qualche vecchio partner. Tra questi: Lovato Elettric; IVS Italia; Scame Spa; ElleErre; e Montello Spa con cui si è avanzato un progetto di sostenibilità ambientale per ridurre ulteriormente l’impatto già molto basso della manifestazione. Altra novità sarà rappresentata dalla presenza dell’azienda Eolo Spa che molto sta investendo nel mondo del trail. «Grazie alla tecnologia GPS ogni atleta potrà essere tracciato durante tutto il percorso aumentando in modo esponenziale la sicurezza individuale oltre a dare la possibilità di seguirlo con un live track in

L'annuncio Ipotesi di stop per mancanza di risorse Poi l'annuncio sui social, l'evento si farà

Le novità Tra i nuovi partner c'è anche EOLO, grazie a tecnologia GPS atleti saranno in live track

diretta», sottolineano. Volontari e iscrizioni Le iscrizioni all'edizione 2018 sono già aperte. Per iscriversi è possibile consultare il sito www.orobieultratrail.it. Le iscrizioni si concludono entro il prossimo 30 giugno 2018; i pettorali disponibili per le tre gare sono rispettivamente 400 per OUT, 1500 per GTO, 500 per BGUT. La campagna di recluta volontari per l’evento sarà, invece, attivata entro la primavera e sarà possibile iscriversi tramite il sito www. volontariout.it. Ma le buone notizie non finiscono qui. «Oltre ai classici punti ITRA (International Trail Running Association) e quindi la possibilità di iscriversi alle gare dell’UMTB – concludono nella nota gli organizzatori dell'Orobie Ultra Trail –, i finisher di OUT 2018 otterranno i requisiti di partecipazione alla lotteria pettorali della Western States 100 mile Endurance Run, una delle più antiche e prestigiose competizioni ultra trail al mondo che si svolge fra le montagne della Sierra Nevada in California».

Le iscrizioni alle tre competizioni sono già aperte


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TEMI, STORIE E PERSONAGGI

La «carica» dei 150 Pulcini sulle nevi di Foppolo Trofeo Ftb. È l'apertura del circuito provinciale FISI, per categorie baby e cuccioli. In gara 150 piccoli atleti Organizzato da sci club Zogno Bremboski. Tra gli ospiti la sciatrice Roberta Midali e l'alpinista Simone Moro FOPPOLO Domenica 7 gennaio a Foppolo la carica dei centocinquanta Pulcini bergamaschi dello sci alpino non si è fatta intimorire dalla pioggia e dal cielo grigio ma con l'entusiasmo che la caratterizza si è calata senza remore tra i pali dello slalom che ha fatto da apertura al circuito provinciale FISI dedicato alle categorie baby e cuccioli, il trofeo FTB ben organizzato dallo sci club Zogno Bremboski. Sulla pista del Montebello il capo allenatore dei brembani Mino Tassis ha tracciato in modo intelligente un slalom filante che, nonostante la neve molle, ha dato la possibilità a tutti i concorrenti di confrontarsi in maniera regolare allietando così il numeroso pubblico presente. A fare da «madrina» per l'iniziativa era presente anche la sciatrice alpina originaria di Branzi Roberta Midali. Trofeo Ftb: risultati Tra le baby 1 (anno 2009) la vincitrice di gioranta è Melissa Caranonidello del 0-Zero Ski Team che ha preceduto Matilde Bianchi del Piazzatorre e

Matilde Ardizzone del Radici. Tra i bimbi il più veloce è stato Gilberto Luciano dell'UBI Banca Goggi che ha chiuso davanti ad una coppia del Radici: Matteo Sesini e Riccardo Spinetti. Salendo di un anno nelle baby 2 la migliore è stata Laura Lanfranchi (Radici) e Marta Carminati (Zogno). Tra i maschietti fa festa il padrone di casa Riccardo Berlendis che batte tutti. Alle sue spalle Filippo Acerbis (Selvino) e Andrea Romano (Radici). È poi toccato alla categoria cuccioli (10 e 11 anni) dove tra le nate del 2007 Chiara Poma (Zogno) si impone con distacco sulla goggina Elisabetta Fornoni e la selvinese Benedetta Carrara. In campo maschile primo gradino del podio per Jacopo Tiraboschi (Orobie). Sulle sue code Enrico Musitelli (0-Zero) e Andrea Tiraboschi (Selvino). Tra le 2006 è la portacolori del Selvino Silvia Cortinovis a vincere su Giulia Madonna (0-Zero) e Elisa Lanfranchi (Radici). Combattutissimo invece lo slalom maschila con addirittura un ex aequo tra il goggino Nicola Corti e l'alfiere del Piazzatorre Tommaso Molinari che

hanno relegato al terzo gradino del podio il radicino Andrea Pezzoli. Degna di nota la composizione multicolor dei podi che hanno visto alternarsi sette società diverse a sottolineare l'ottimo lavoro svolto dalle società che operano su tutto il territorio dell'arco delle Orobie. Nella classifica a squadre vince il Radici Group sui padroni di casa dello Zogno Bremboski e l'UBI Banca Goggi con Selvino Toni Morandi quarto e Orobie Ski Team quinto. «È un momento propizio per noi – afferma Mino Tassis, presidente dello sci club Zogno Bremboski –. La nostra realtà è attiva dal 1995 e conta oggi più di 100 tesserati alla FISI, di cui condividiamo seguendone i progetti. Ringraziamo – sottolinea il presidente dello sci club –, la famiglia Midali e la FTB di Branzi, oltre che l'amministrazione comunale di Zogno, che da sempre ci sostengono nelle nostre attività sportive e nel nostro impegno a promuovere questo sport sopratutto tra i giovanissimi. Un grazie in particolare per la loro presenza anche a Roberta Midali e Simone Moro».

Trofeo FTB a Foppolo: le premiazioni dei piccoli atleti delle categorie baby e cuccioli

Premiati studenti e sportivi 5 targhe e 23 borse di studio La cerimonia Il comune premia gli atleti e gli studenti che più si sono distinti nell'arco dell'anno MARCO LOCATELLI SANT'OMOBONO TERME Grandi risultati a livello provinciale, nazionale e internazionale per gli sportivi di Sant'Omobono Terme. Per rendere onore ai suoi atleti il Comune ha premiato con una targa Davide Villella (ciclismo), Raffaello Baitelli (atletica leggera), Luca Manzoni (bocce), ASD Scuola pesca Valle Imagna (pesca), Polisportiva Valle Imagna (pallavolo). «L’Amministrazione Comunale ha voluto rendere omaggio ad atleti e associazioni presenti sul territorio che si sono distinti nelle rispettive discipline

I premi Targhe per gli sportivi E per gli studenti premi economici per 4 mila euro complessivi

sportive – afferma Giovanni Bottani, vicesindaco di Sant'Omobono Terme e assessore delegato allo Sport –. Questi atleti hanno portato il nome del nostro piccolo Comune ad alti livelli in ambito dilettantistico e professionistico, rappresentando, al contempo, un esempio da imitare per tutti gli sportivi nostri concittadini». Per l'occasione sono state consegnate anche le 23 borse di studio agli studenti più meritevoli per un valore economico complessivo di 4 mila euro. «È stata una cerimonia bellissima e molto partecipata - aggiunge Luisa Frosio, assessore a Istruzione, Servizi sociali, cultura e biblioteca -. Commovente ed entusiasmante è stato vedere tanti ragazzi felici venire a ritirare il premio dedicato alle loro fatiche e festeggiare con l'Amministrazione ed i loro cari».

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Un libro per ricordare il «Camós» Il volume. Scritto dal cugino Lorenzo Tassi. È edito da Versante Sud (MI) Fuoriclasse di freeclimbing, è scomparso in un incidente stradale nel 2007 SAN PELLEGRINO TERME Durante il pomeriggio della vigilia di Natale del 2007, in un incidente stradale di «ordinaria» e terribile brutalità quotidiana, a soli 51 anni è scomparso Bruno Tassi, detto Camós; e con lui se ne andato anche un pezzo di storia dell’arrampicata e dell’alpinismo italiano. Guida alpina molto conosciuta e scalatore di lunga data, Bruno è stato uno dei più importanti pionieri nazionali del freeclimbing e nell’ambiente era un autentico fuoriclasse a cui, non a caso, era stato affibbiato il soprannome di «Camós» (camoscio). La famosa falesia di Cornalba è stata la sua principale «opera d’arte», la struttura perfetta sulla quale i suoi sogni e le sue visioni si sono realizzate al meglio. Un volume per ricordarlo A distanza di 10 anni, il cugi-

no Lorenzo Tassi ha deciso di riportare alla memoria la leggenda del Camós: la vita, la sua passione, la purezza del suo animo e i momenti di gloria, impressi ormai in modo indelebile nelle pagine storiche della comunità alpinistica, bergamasca e non. La serata di presentazione si è svolta lo scorso 16 dicembre al teatro dell’Oratorio di S.Pellegrino Terme, ed ha visto una vastissima partecipazione. «Questo libro nasce innanzitutto dal desiderio di conoscere più in profondità chi è stato mio cugino e capire perché il

Lorenzo Tassi

CAMÓS prefazione di Simone Moro

suo ricordo sia così forte e la sua presenza ancora così viva in tutte le persone che lo hanno conosciuto e vissuto», ha spiegato l'autore Lorenzo Tassi. «Ma nasce anche dalla volontà di rendere il giusto omaggio a dieci anni dalla scomparsa a colui che è considerato a ragione uno dei pionieri assoluti, nonché uno dei migliori interpreti a livello nazionale, dell’arrampicata sportiva». «Camós – ha aggiunto Tassi – , che meglio di tutti ha interpretato ad arte il soprannome della nostra famiglia, ci ha lasciato numerosi appunti, schizzi e Il libro. Di Lorenzo Tassi. Edito da Versante Sud (MI) Prefazione di Simone Moro. Con la testimonianza di Mauro Corona.

EDIZIONI VERSANTE SUD | I RAMPICANTI

scarabocchi apparentemente illeggibili ed incomprensibili; in realtà riflessioni filosofiche, poesie d’amore, testi legati alla montagna e anche singolari note autobiografiche. Mosso dal desiderio di non perdere tutto ciò, che col tempo diventava per me sempre più chiaro e profondo, ho deciso di riunire l’intera famiglia di amici di Bruno e, grazie anche al prezioso appoggio e alle conoscenze di Alessandro Gherardi (Geco), amico vero di Bruno e fedele custode della sua memoria, ho chiacchierato, ascoltato e raccolto i ricordi e le testimonianze di tanti rocciatori, arrampicatori e alpinisti che con lui hanno vissuto momenti atletici importanti e anche momenti di puro divertimento». «Sistemare il tutto secondo logica e chiarezza è stato velocissimo e un’avventura emozionante; da subito mi è parso

Simone Moro alla presentazione del volume FOTO GRITTI chiaro che in realtà la storia del Bruno era già scritta», ha concluso l'autore Lorenzo Tassi. Il libro è edito dalla Versante Sud di Milano, e raccoglie anche un'emozionante prefazione dell'alpinista Simone Moro,

che da sempre riconosce nel Camós il suo grande maestro, e si chiude poi con la testimonianza di uno dei suoi più grandi amici di anima, lo scrittore e alpinista trentino Mauro Corona.

I frutti della legalità contro la mafia «Così combattiamo la 'ndrangheta» L'iniziativa È promossa da GOEL e dalla Ca' al del Mans Vendita prodotti BIO per dire NO alle mafie SERINA La lotta alla 'ndrangheta e alle massonerie deviate per la democrazia e il bene comune, passa dalle piccole scelte quotidiane. A ricordarcelo sono la Cooperativa Ca' al del Mans di Serina e il Gruppo Cooperativo GOEL di Siderno (RC) che attra-

verso «I frutti della legalità» ci invitano a portare il cibo sulle nostre tavole in modo consapevole, proponendo ceste di agrumi bio, provenienti da agricoltori calabresi che hanno deciso di dire «NO» alla mafia. Gli acquisti dei frutti nel negozio di via Dante a Serina aiuterà ad impedire la devastazione del percorso di cambiamento effettuato da Goel e da altre cooperative sociali, delle attività, delle persone e delle realtà che ne fanno parte; lo sviluppo di forme di mutualismo economico per dare risposte concre-

te e democratiche ai bisogni della gente; difendere le vittime della 'ndrangheta e delle massonerie deviate; scovare la presenza e impedire l'azione delle mafie e dei poteri occulti in tutte le regioni d'Italia. Questi prodotti pongono al centro del processo produttivo la storica produzione tipica regionale e l'imperdibile patrimonio di biodiversità, restituendo al consumatore il diritto sovrano di scelta alimentare, messo a rischio dall'agricoltura intensiva, dall'uso di OGM, dalla globalizzazione, dalle multi-

nazionali e dalla mafia. In questi anni sono stati organizzati incontri educativi e di sensibilizzazione con le scuole ma anche progetti socioagricoli mirati al recupero del territorio ed alla creazione di contesti lavorativi e sociali migliori. Il progetto «i frutti della legalità» si inserisce all'interno di un progetto più ampio che parte dai giovani, ricordando che: «Solo se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo» (Paolo Borsellino).

I prodotti in vendita alla Ca' al del Mans di Serina FOTO ROTA


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ANALISI, COMMENTI E LETTERE SEGUE DA PAGINA 1 Mi chiedo però una cosa, Benito Mussolini, che è stato il Capo di un regime che ha portato l’Italia alla disfatta è tranquillamente sepolto a Predappio fin dalla fine della Guerra e noi oggi non riconosciamo la giusta sepoltura ai nostri ex Regnanti al Phanteon. Forse perché con Mussolini ci siamo dovuti lavare le coscenze per la pessima figura fatta appendendolo in Piazzale Loreto a Milano? Si sa la storia è dei vincitori non dei vinti. Il mondo venera ancora oggi un Lenin, a cui hanno costruito un Mausoleo in Piazza Rossa e uno Stalin che in fatto di nefandezze non sono stati secondi a nessuno. Non sono io che lo dico è la storia. In questi giorni il Governo democratico Romeno ha dato sepoltura in pompa magna al loro ex Re Michele alla presenza delle autorità senza scandalizzare nessuno. Nel settembre del 1940, il regime filotedesco e antibolscevico del primo ministro Antonescu preparò un colpo di Stato ai danni di Carlo II. Antonescu sospese la Costituzione, sciolse il Parlamento e mise Michele sul trono, con il favore del popolo. La Costituzione venne ripristinata nel 1944 e il Parlamento riprese i lavori nel 1946, ma Michele non giurò neppure in seguito sulla Costituzione, né il Parlamento approvò retroattivamente la sua incoronazione. Michele cinse la Corona d'acciaio che era stata di Carlo I e fu unto dal patriarca della Chiesa ortodossa rumena Nicodim Munteanu nella cattedrale patriarcale di Bucarest, il 6 settembre 1940. In effetti, fino all'agosto del 1944, Michele fu solo una marionetta nelle mani di Antonescu. Noi oggi, da bravi Italiani, sotto silenzio, riportiamo in Italia due salme che avrebbero tutto il diritto si stare al Phanteon, non come regnanti ma come memoria storica della nostra amata Italia. Invece, continuiamo con la nostra ipocrisia, di voler cancellare un passato che comunque sia abbiamo vissuto. Non dimentichiamoci che prima della guerra siamo stati tutti fascisti e dopo la guerra siamo diventati tutti antifascisti. Mettiamoci una pietra sopra e diamo dignità a dei morti che nel bene o nel male hanno pensato di fare con i loro comportamenti del bene all’Italia. Impariamo, noi Italiani, a vivere la nostra storia prendendoci le nostre responsabilità e facendo memoria sia delle cose buone sia delle cose cattive per non sbagliare più.

L'intervista

presentano disparità di genere? «Sono considerate aree svantaggiate quelle situate in Regioni che risultano essere ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’UE e che la Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale, per il periodo 2014-2020, ha individuato nelle regioni della Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia e in alcuni territori del Centro Nord, tra cui zone in provincia di Ferrara e Piacenza. I settori che presentano disparità occupazionale uomo-donna sono quelli di cui all’articolo 2 del Regolamento della Commissione Europea n. 800/2008, ora sostituito dall’articolo 2 del Regolamento dell’Unione Europea n. 651/2014, individuati di anno in anno con apposito Decreto emanato dai Ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’Economia e delle Finanze. Per il 2018 il Decreto Interministeriale del 10 novembre 2017, ha individuato quali professioni e settori con tasso di disparità uomo-donna superiore del 25% rispetto alla media nazionale, i settori dell’Agricoltura, dell’Industria, e i Servizi».

Arrivano le agevolazioni per chi assumerà donne

A

ttualmente sono previste delle agevolazioni nel caso in cui un’Azienda assuma una donna? «Sì. Gli incentivi contenuti nell’articolo 4 commi da 8 a 11 della Legge 28 giugno 2012 n. 92, cosiddetta Legge Fornero, ripristinati dall’INPS con il messaggio 6319/2014, sono ancora in vigore ed usufruibili da parte delle Aziende. Si inseriscono nella sfera degli incentivi occupazionali, attraverso i quali il Governo italiano vuole incentivare le assunzioni di particolari categorie di lavoratori».

Quali assunzioni permettono di poter usufruire delle agevolazioni previste? «Le agevolazioni spettano nei casi: instaurazione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato; di un rapporto di lavoro a tempo determinato, anche a tempo parziale e in somministrazione; trasformazione a tempo indeterminato di un contratto di lavoro a termine già precedentemente agevolato. Tale rapporto di lavoro deve riguardare personale femminile, di qualunque età, privo di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovvero da oltre 12 mesi se di età superiore a 50 anni; tale lasso temporale si riduce a 6 mesi se le donne interessate risiedono in aree svantaggiate o verranno occupate in una professione, o in un settore economico, caratterizzati da un tasso di disparità occupazionale di genere che supera almeno del 25% la disparità media nazionale uomo-donna. Non è necessaria l’iscrizione della lavoratrice presso un Centro per l’Impiego, poiché il requisito della mancanza di un impiego regolarmente retribuito prescinde dallo stato di disoccupazione ed è connesso alla presenza di due requisiti: l’interessata non deve svolgere alcun tipo di attività lavorativa né autonoma, né subordinata, né parasubordinata, e deve aver dichiarato la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro». Come vengono individuate le aree svantaggiate o i settori che

Marcello Razzino Consulente del Lavoro Esperto di Amministrazione del personale, Diritto del Lavoro e Previdenza sociale

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L'intervista

Vendita terreni, attenzione a coltivatori diretti e confinanti

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a vendita di un terreno agricolo, in particolare in un contesto di montagna, pone il problema di gestire in maniera corretta il diritto di prelazione agraria spettante a coltivatori diretti che lavorano il fondo ed a proprietari confinanti. Ne parliamo con un esperto, il dr. Paolo Divizia, Notaio con sede a Bergamo ed ufficio secondario in Val Brembana (San Giovanni Bianco). Notaio, è la legge che dispone questa prelazione? «Esatto. La prelazione agraria è disciplinata principalmente da due leggi del 1965 e del 1971, oggi pienamente in vigore. Si tratta di una prelazione "forte", con efficacia reale. Occorre chiarire subito un dubbio: la prelazione interessa i terreni a vocazione agricola, a prescindere dall'effettivo e reale esercizio sugli stessi di una attività lavorativa di coltivazione. Non importa neppure l'estensione, la prelazione opera indistintamente per terreni grandi e piccoli». Notaio, quindi la prelazione interessa anche terreni non coltivati? «Assolutamente si. Cosa conta, per iniziare a porsi il problema dell'esistenza della prelazione, è la destinazione agricola che si può leggere nel certificato di destinazione urbanistica rilasciato dal Comune. L'uso agricolo effettivo non rileva. E poi attenzione ad un altro aspetto: la presenza sul fondo di un fabbricato rurale non blocca in alcun modo la prelazione».

Paolo Divizia Notaio Le lettere. Per le lettere (firmate o in forma anonima) è possibile contattare la redazione tramite i contatti seguenti. Telefono 035/545100 E-Lettere intervalli.redazione@ gmail.com

Quale è la misura del beneficio previsto? «Il beneficio stabilito dalla Legge Fornero consiste in una decontribuzione INPS, ossia in una riduzione pari al 50% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati, che assumono le lavoratrici rientranti nei criteri di cui sopra. La durata della suddetta agevolazione è diversa a seconda del contratto di lavoro stipulato, e precisamente: massimo 12 mesi in caso di assunzione con contratto a tempo determinato; massimo 18 mesi, complessivi, in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato o di trasformazione del contratto a termine in contratto a tempo indeterminato». Attraverso quale procedura è riconosciuto l’incentivo? «I datori di lavoro interessati, o loro intermediari, devono comunicare all’INPS avvalendosi del Modulo di Istanza online 92-2012 a disposizione sul portale INPS. Entro il giorno successivo, i sistemi informativi centrali effettueranno alcuni controlli formali e attribuiranno un esito negativo o positivo alla comunicazione; in quest’ultimo caso, verrà rilasciata apposita autorizzazione contraddistinta dal codice 2H. Solo in caso di eventuale verifica amministrativa, l’Istituto effettuerà i necessari controlli circa la sussistenza effettiva dei presupposti dell’incentivo. L’incentivo assunzione donne non è soggetto alla regola del De Minimis, dal momento che rientra tra gli aiuti per incentivare l’assunzione di lavoratori svantaggiati, ai sensi dei regolamenti comunitari in vigore».

Chi ha il diritto di prelazione? «Il diritto di prelazione spetta a due categorie di soggetti: il coltivatore diretto del fondo, che utilizza il fondo come affittuario oppure il coltivatore diretto, proprietario del fondo confinante». Ogni volta che trasferiamo il terreno agricolo scatta la prelazione? «No. La prelazione opera solo in ipotesi come la vendita, in cui si pattuisce un prezzo fra le parti. In caso di donazione o trasferimento per successione per morte del proprietario la prelazione non opera». Come fare quindi per essere sicuri di vendere bene il proprio terreno agricolo? «La prima cosa da fare è essere sicuri di aver individuato tutti gli eventuali aventi diritto alla prelazione. Per fare ciò è importante fare gioco di squadra fra notaio e geometra incaricato dalla parte venditrice. Individuati i soggetti, prima di fare la vendita, occorre offrire loro in prelazione l'acquisto del terreno, rispettando la procedura indicata dalla legge». Quindi la vendita presenta dei rischi? «La vendita del terreno può dirsi sicura solo se l'offerta di acquisto in prelazione non ha visto alcuna adesione da parte degli aventi diritto nel termine di 30 giorni dal ricevimento della stessa ovvero se gli aventi diritto hanno rinunciato alla prelazione. È sempre bene raccogliere le rinunce in forma scritta, mai a voce, e conservare una copia». Cosa succede se la prelazione non è rispettata? Vendita nulla? «La vendita è valida. Si corre il pericolo che il prelazionario, nel termine di un anno, eserciti il diritto e si prenda il terreno, riscattandolo, utilizzando uno strumento legale che si chiama retratto. Il prezzo della vendita, in ogni caso, dovrà essere pagato».


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ANALISI, COMMENTI E LETTERE appartamenti per lo più in alta stagione. Nella bassa stagione, le destinazioni turistiche diventano spesso paesi fantasma. L'aumento dei prezzi dei terreni e degli affitti può anche provocare l’espulsione della popolazione residente dal locale mercato delle abitazioni, facendo incrementare il flusso dei pendolari. La messa a confronto dei pro e dei contro mostra che, nel breve periodo, la costruzione di seconde case crea guadagno, ma a lungo termine provoca costi che occorre assolutamente considerare in un’analisi costi-benefici.

L'analisi

Seconde residenze, da problema a soluzione

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uello delle «seconde case» è un tema molto contro verso e discusso. Ci sono diversi pareri circa i problemi e le opportunità che si presentano con la costruzione di seconde case. Secondo alcuni, molti abitanti dei comuni interessati traggono vantaggio dalla costruzione di seconde case. Altri pongono in evidenza problemi come l’implacabile erosione del paesaggio, a fronte di una scarsa creazione di valore; oppure il fatto che in molte località turistiche, a causa degli spaventosi prezzi dei terreni, i nativi del luogo quasi non possono più permettersi neppure un appartamento. Fatto sta che anche le località turistiche sentono sempre più i problemi generati dalla costruzione di seconde case. I posti letto vengono utilizzati per poche settimane all’anno – per questo vengono definiti «letti freddi» – e spesso tutti nello stesso periodo. Ciò significa che tutte le infrastrutture – strade, acqua, energia ecc. – devono essere predisposte in modo che, oltre ai residenti e agli ospiti degli alberghi, anche tutti i proprietari di seconde case abbiano sempre strade e parcheggi sufficienti, anche se per 50 settimane all’anno non si fanno neppure vedere. E tutto questo nonostante i proprietari di seconde case, per la brevità dei loro soggiorni, diano uno scarsissimo contributo all’economia. Qualcuno si spinge ad affermare che «oggi molti dei nostri comuni non vivono più di turismo, ma di edilizia». È difficile pensare che il paesaggio e l’economia possano sopportare a lungo questo processo. Una storia antica Le seconde residenze nelle aree turistiche sono un fenomeno antichissimo. Già i patrizi dell’antica Roma si facevano costruire ville per le vacanze, al mare o nei pressi delle terme, in zone tranquille e belle, a contatto con la natura. Possedere una villa in campagna era anche motivo di prestigio e un segno visibile di ricchezza. Ancora oggi, 2000 anni dopo, questa sceneggiatura non è cambiata. La domanda di seconde case può essere un’importante fonte di valorizzazione economica delle risorse locali. D’altro canto però lo sviluppo non indirizzato e senza freni di questo settore può comportare effetti negativi sul piano eco-

La lettera

Stati Generali della Montagna

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n Valle Brembana la crisi demografica dovuta soprattutto all’emigrazione, frenata in parte negli anni del fascismo, esplose in maniera incontenibile dopo la metà del Novecento, in concomitanza con l’avvio del “miracolo economico” italiano. In questi anni cruciali la Valle non seppe adeguarsi alle trasformazioni in atto a livello nazionale, che vedevano la sensibile contrazione dell’occupazione nel settore primario in favore di uno sviluppo impetuoso del secondario e, in seguito, del terziario. A parte alcune eccezioni, i paesi della Valle non riuscirono ad integrare la tradizionale economia rurale con nuove iniziative imprenditoriali e non seppero dotarsi delle infrastrutture necessarie a garantire un reddito apprezzabile ai residenti e indurli a non abbandonare la loro terra d’origine (...). Per i nostri paesi la più evidente conseguenza di questo tumultuoso sviluppo economico e sociale fu quindi l’abbandono delle tradizionali attività agricole: decine di contadini e piccoli allevatori delle località montane che fino ad allora si erano dedicati a questo mestiere con i mezzi e le tecniche tramandate dalle generazioni precedenti, abbandonarono in pochi anni mandrie e pascoli per andare a lavorare nelle fabbriche del fondovalle. Per decenni generazioni di politici, amministratori, sociologi, imprenditori, si sono affannati al capezzale dei paesi di montagna con risultati che, relativamente all’aspetto demografico, sono assai scarsi. La prova della poca efficacia degli sforzi e delle ricette messe a punto dai vari provvedimenti finalizzati a

Antonio Martinelli L'editore

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Qualcuno si spinge ad affermare che oggi molti dei nostri comuni non vivono più di turismo, ma di edilizia. È difficile pensare che il paesaggio e l'economia possano sopportare a lungo questo processo.

nomico, sociale ed ecologico. Nel territorio alpino, i problemi che ne derivano sono noti ormai da decenni e, dalla fine degli anni 80, si discute il modo con cui si possono impedire o perlomeno controllare le conseguenze indesiderate del boom delle seconde case. I pro e i contro Proviamo a valutare i pro e i contro del fenomeno; le seconde case presentano certamente anche vantaggi per le località turistiche; Costituiscono opportunità di pernottamento per i turisti, che fanno confluire nuovi capitali nel circuito economico; Attraverso l’acquisto di seconde case, gli ospiti sono più vincolati al luogo; I proprietari spesso spendono altri soldi nel luogo, comprano arredi e beni di consumo durevoli. Viceversa, le seconde case comportano anche notevoli svantaggi, tra cui: un consumo di superficie relativamente elevato per pochi pernottamenti. Frequentemente, le seconde case non vengono affittate, ma sono utilizzate solo dai proprietari; i proprietari utilizzano gli garantire alle popolazioni montane condizioni di vita in grado di rendere conveniente risiedere nei paesi d’origine emerge dai dati relativi all’andamento demografico delle località montane. Il calo demografico che ha interessato i comuni dell’alta Valle è stato generalmente molto sensibile e in taluni casi addirittura abnorme, superiore al 70% a Ornica e al 60% in paesi come Averara, Mezzoldo, Piazzolo e Valtorta (...). Va precisato che una parte degli abitanti indicati come residenti, lo sono solo ufficialmente, mentre in realtà vivono altrove e alla luce di questo fatto la situazione demografica è ancora più grave. Un piccolo dato aggiuntivo: nel 2017, nei 20 paesi presi in considerazione, sono nati in tutto appena 29 bambini e in 10 di questi paesi non ne è nato nemmeno uno. Ne consegue che se le cose non cambiano radicalmente, nel giro un trentennio molti di questi paesi saranno completamente spopolati. Salvo rianimarsi nei fine settimana o in estate per il ritorno degli emigrati in cerca di tranquillità e aria buona. Le strategie finora adottate per risolvere il problema demografico montano non sono risultate efficaci: l’incentivazione della zootecnia tramite la valorizzazione del prodotto caseario tipico ha dato risultati positivi, ma di trascurabile portata economica; il settore turistico, sia estivo che invernale, più che espandersi si è andato riducendo; l’imprenditoria locale nell’artigianato e nel commercio si è drasticamente contratta; le iniziative giovanili, per quanto apprezzabili e talvolta originali, sono assai rare e di limitata rilevanza. Di conseguenza si dovrebbe pensare ad altre soluzioni, prevedendo interventi radicali e del tutto nuovi, in grado di convincere i giovani a vivere in montagna. Servirebbero investimenti onerosi, liberi dal vincolo di far quadrare i bilanci, quasi certamente privi di ritorno immediato, ma finalizzati al maggiore interesse comune. Alcune ipotesi di intervento I paesi di montagna dovrebbero essere considerati zona franca

Affitto: una nuova tendenza Dicevamo più sopra che gli appartamenti sono utilizzati quasi esclusivamente dai proprietari. Siamo, però, ad un giro di boa. Basta percorrere le strade delle località turistiche per notare un’abbondanza di cartelli con scritto vendesi o affittasi. La crisi che ha interessato tutti i settori e le tante e gravose imposte applicate alla voce seconde case stanno convincendo molti proprietari a rinunciare ad un utilizzo in esclusiva dell’immobile che viene, quindi, messo sul mercato. L’esposizione del cartello non offe la certezza di un affitto andato a buon fine, ma offre la fotografia di un mutato atteggiamento atteso da tempo. Atteso da almeno 15 anni, dai tempi in cui l’allora delegato al settore turismo per conto di Secas, impegnato nella composizione del Sistema Turistico dell’acqua, presentò un progetto per mettere in rete il grande patrimonio delle seconde case e creare opportunità di sviluppo del settore, una ricaduta economica non indifferente e la creazione di nuovi e preziosi posti di lavoro. La risposta alla presentazione del progetto fu in linea con il livello politico/ culturale di chi gestiva allora il potere in valle Camonica. Ovvero pari allo zero e di questo spessore «presentare e sostenere questo progetto vuol dire fare arrabbiare gli albergatori». Come negare che gli albergatori avrebbero avuto allora come oggi tutta la nostra comprensione di fronte all’accusa di un patrimonio ambientale amputato e,a volte, violentato con la complicità, ci auguriamo disinteressata, di certi sindaci incapaci di vedere oltre la scadenza del loro mandato elettorale. Quel progetto, nemmeno approfondito anni fa, è comunque stato implementato, assorbendo il nuovo progetto di albergo diffuso e, tenendo conto delle nuove infrastrutture realizzate ha ampliato il suo potenziale lato operativo. Se, da un lato, è impossibile tornare indietro e recuperare alla natura centinaia di migliaia di metri quadrati di territorio, c’è un secondo lato che offre opportunità di sviluppo economico e quindi occupazionale. Chissà se il nuovo anno permetterà il decollo di un’iniziativa che trae origine da una delle brutture delle nostre vallate. con conseguente esenzione dalle imposte fiscali sui prodotti venduti in loco, compresa ogni imposta erariale e fiscale sul prezzo della benzina ai distributori locali; Gli investimenti per attività produttive nei territori montani dovrebbero essere incentivati mediante l’erogazione di contributi a fondo perduto e mutui agevolati e il sostegno delle assunzioni tramite l’esenzione fiscale e contributiva per i dipendenti. Le imprese artigianali e gli esercizi commerciali operanti in montagna dovrebbero esentati dall’Iva e dalle altre imposte e da qualsiasi tassa; L’ente pubblico dovrebbe acquistare le case non occupate e metterle a disposizione a titolo gratuito delle giovani coppie che intendono fissare la residenza in paese; I residenti in questi paesi, di qualsiasi età, dovrebbero essere esentati dal pagamento dell’Irpef sul reddito da lavoro o da pensione e da ogni tassa e imposta erariale o fiscale relativa ad utenze elettriche, termiche e servizi pubblici; Sul piano sociale, a livello familiare andrebbe incentivata la natalità, mediante l’erogazione di adeguate risorse; la permanenza nei paesi dovrebbe essere favorita anche dalla garanzia di poter fruire dei servizi pubblici essenziali se non direttamente in paese, almeno in un’area limitrofa ben collegata con mezzi pubblici, oltre alla possibilità di accedere a collegamenti internet veloci; La montagna dovrebbe essere fatta conoscere e resa attraente tramite apposite campagne promozionali, non olografiche, come il luogo ideale per abitarci, sinonimo di libertà, benessere e divertimento; Interventi di questo tipo comporterebbero enormi costi a carico della pubblica amministrazione. Come potrebbero essere coperti? Si potrebbero recuperare gli oltre 100 miliardi annui di evasione fiscale. Tarcisio Bottani Presidente Centro Storico Culturale Valle Brembana


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Eventi in

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AGENDA

SOCCORSO IN MONTAGNA Venerdì 19 gennaio Zogno Organizzata da CAI Zogno e CNSAS VI delegazione Orobica. Incontro di informazione. Presso la Sala Polli (scuole medie) ore 20.30. Ingresso libero. CIASPOLATA SOTTO LE STELLE 19 e 20 gennaio e 2 febbraio Carona Presso il Rifugio "Terre Rosse". Ritrovo ore 18.45 (partenza da seggiovai IV Baita). Partenza escursione per il rifugio con ciaspole. Rientro con gatto delle nevi. simona@rossisport.com Tel. 328/6670001 CIASPOLATA CON GUSTO Domenica 21 gennaio Cusio - Piani dell'Avaro Ciaspolata gastronomica tra le baite d'alpeggio. Percorso 4 km. Dalle ore 10. Evento a pagamento (prenotazione obbligatoria sul sito internet). Tel. 333/2858655 kairosemotion.it @bremboemotion

ALLA SCOPERTA DEL CASINÒ Domenica 21 gennaio San Pellegrino Terme Visite guidate all'interno del Casinò - teatro di San Pellegrino Terme. Solo su prenotazione. Evento a pagamento. Tel. 0345/21020 Tel. 3711465312 info@associazioneoter.com www.associazioneoter.com L'AMUR SÈNSA GELOSIA AL DURA MIA Domenica 28 gennaio Sedrina Commedia comica in dialetto bergamasco. Testo e regia di Davide Lenisa. Presso l'oratorio alle ore 15.30. ibrinaccdesedrina@gmail.com LABORATORIO PER FAMIGLIE COSTRUIAMO UNA MASCHERA 27 gennaio e 3 febbraio San Giovanni Bianco Organizzato da Polo culturale Mercatorum e Priula. Presso sala di via Castelli, ore 14.30. Iscrizione obbligatoria. Evento gratuito. info@mercatorumpriula.eu www.mercatorumpriula.eu Tel. 0345.43479

GREASE - IL MUSICAL Sabato 3 febbraio San Giovanni Bianco Alle ore 20.30 presso il Teatro dell'Oratorio. Musical a cura della compagnia teatrale di Villongo. Evento a pagamento. Costo: 5 euro. www.mercatorumpriula.eu

CARNEVALE E OLTRE Sabato 10 febbraio Oltre il Colle A partire dalle ore 16. Sfilata di carri e gruppi allegorici. Premiazioni in piazza Carrara alle 21. oltreilcolleproloco@gmail.com www.prolocooltreilcolle.com Tel. 0345.95541

L'AMORE È UNA CARTOLINA MERAVIGLIOSA Domenica 4 febbraio Cornello dei Tasso Laboratorio in occasione del San Valentino. Prenotazione obbligatoria fino esaurimento posti. A partire dalle ore 11. Costo: 3 euro a persona. www.museodeitasso.com Tel. 0345.43479

CARNEVALE IN TERRA DI ARLECCHINO - SPETTACOLI Lunedì 12 febbraio San Giovanni Bianco Spettacolo teatrale per bambini, con Davide Lenisa. Presso la Sala Polivalente alle ore 15.30. www.mercatorumpriula.eu info@mercatorumpriula.eu

CARNEVALE IN TERRA DI ARLECCHINO - SFILATA Domenica 4 febbraio San Giovanni Bianco Dalle ore 9.30 attività ludiche. Grande sfilata dalle ore 13.30. Al termine intrattenimento e premiazione concorsi. www.mercatorumpriula.eu

CARNEVALE IN TERRA DI ARLECCHINO - IL ROGO Martedì 13 febbraio San Giovanni Bianco Rogo di Arlecchino. Presso la piazza Martiri di Cantiglio. Spettacolo Folkinvalle. Ore 20.30. www.mercatorumpriula.eu info@mercatorumpriula.eu

VISITA GUIDATA GRATUITA MUSEO DEI TASSO E BORGO Domenica 4 febbraio Cornello dei Tasso Visita guidata gratuita al museo dei Tasso e della Storia postale. info@museodeitasso.com www.museodeitasso.com Tel. 0345.43479

CARNEVALE AMBROSIANO DI VALTORTA Sabato 17 febbraio Valtorta Tradizionale carnevale ambrosiano di Valtorta. Dalle ore 14 alle 16. Sfilata e musica in compagnia de I Alegher di Dossena. Visite guidate al museo e alla segheria. Alle ore 21 ballo liscio. www.valbrembana.eu

MARCO PAOLINI Venerdì 9 febbraio Orari: 21.00

GIOVANNI ALLEVI Giovedì 1 marzo Orari: 21.00

VITTORIO SGARBI Sabato 10 febbraio Orari: 21.00

MAURIZIO BATTISTA Venerdì 2 marzo Orari: 21.00

GIUSEPPE GIACOBAZZI 16 e 17 febbraio Orari: 21.00

FEDERICO BUFFA Sabato 3 marzo Orari: 21.00

SANPE'S GOT TALENT Sabato 17 febbraio San Pellegrino Terme Musica, teatro, e tanto divertimento per un evento aperto a tutti. Evento a pagamento: Adulti 8 euro; Bambini fino alla 5° elementare 5 euro. Tel. 346.7857773 www.valbrembana.eu CIASPOLATA CON GUSTO Sabato 24 febbraio Cusio - Piani dell'Avaro Ciaspolata gastronomica tra le baite d'alpeggio. Percorso 4 km. Dalle ore 10. Evento a pagamento (prenotazione obbligatoria sul sito internet). Tel. 333/2858655 kairosemotion.it @bremboemotion MERCATINO ANTIQUARIATO E DELL'INGEGNO ITALIANO Domenica 25 febbraio San Pellegrino Terme Mercatino. Lungo il viale Papa Giovanni XXIII, di fronte al Grand Hotel, zona Terme. Tel. 329.3039541 VISITA GUIDATA GRATUITA MUSEO DEI TASSO E BORGO Domenica 4 marzo Cornello dei Tasso Visita guidata gratuita al museo dei Tasso e della Storia postale. info@museodeitasso.com www.museodeitasso.com Tel. 0345.43479

47° EDIZIONE DEL TROFEO NIKOLAJEWKA Domenica 4 marzo Averara Raduno Alpino della 47° edizione del Trofeo Nikolajewka, gara di sci nordico a tecnica classica. www.valbrembana.eu CIASPOLATA CON GUSTO Domenica 11 marzo Cusio - Piani dell'Avaro Ciaspolata gastronomica tra le baite d'alpeggio. Percorso 4 km. Dalle ore 10. Evento a pagamento (prenotazione obbligatoria sul sito internet). Tel. 333/2858655 kairosemotion.it @bremboemotion NEVICA A COLORI Domenica 18 marzo Cusio - Piani dell'Avaro Festa a colori sulla neve per grandi e piccini. Tel. 333/2858655 kairosemotion.it @bremboemotion

BENVENUTO AL TURISTA Come inserire un evento. Contattaci. E-Mail e Social intervalli.redazione@gmail.com @valli.bergamasche Telefono. 035/545100 - int. 103

CINEMA, TEATRO E RADIO ZOGNO CINEMA TRIESTE Via XI Febbraio, 11 Tel. 0345.91051 www.cinematriestezogno.it JUMANJI - BENVENUTI NELLA JUNGLA 3D Sabato 20 gennaio Orari: 21.00 JUMANJI - BENVENUTI NELLA JUNGLA 3D Domenica 21 gennaio Orari: 16.00 e 21.00 JUMANJI - BENVENUTI NELLA JUNGLA 3D Lunedì 22 gennaio Orari: 21.00 LA SIGNORA DELLO ZOO DI VARSAVIA Giovedì 25 gennaio Orari: 21.00 COME UN GATTO IN TANGENZIALE Sabato 27 gennaio Orari: 21.00 COME UN GATTO IN TANGENZIALE Domenica 28 gennaio Orari: 16.00 e 21.00

BERGAMO TEATRO DONIZETTI Piazza Cavour, 15 Tel. 035.4160 601/602/603 Informazioni: Propilei Porta Nuova, da martedì a sabato dalle 13 alle 20. www.teatrodonizetti.it VA' PENSIERO Dal 18 al 21 gennaio 2018 Orari: da giovedì a sabato ore 20.30; domenica ore 15.30 Teatro Creberg MISTER GREEN Dal 26 al 28 gennaio Orari: 21.00 Teatro sociale LOCANDIERA B&B Giovedì 1 febbraio Orari: 20.30 Teatro Creberg

AVVISO ELETTORALE

Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica. La legge promuove e disciplina, al fine di garantire la parità di trattamento e l'imparzialità rispetto a tutti i soggetti politici, l'accesso ai mezzi di informazione per la comunicazione politica durante le campagne per le elezioni politiche, regionali e amministrative.

BERGAMO TEATRO CREBERG Via Pizzo della Presolana (Bg) Tel. 035.343434 www.crebergteatrobergamo.it

L’Editore dei periodici Montagne&Paesi (Sebino, Valcavallina, Valle di Scalve, Alta Valseriana, Valcamonica) e interValli (Valle Brembana e Valle Imagna) comunica di offrire a tutti i Partiti, Movimenti e Candidati impegnati nella consultazione elettorale della prossima DOMENICA 4 MARZO 2018 l’opportunità di diffondere messaggi politici elettorali, in condizioni di parità fra loro.

ANDREA SCANZI Venerdì 26 gennaio Orari: 21.00

Il regolamento, i formati e listino prezzi è consultabile presso le sedi di Costa Volpino e/o Almè fino al giorno 12 FEBBRAIO 2018

SAN PELLEGRINO TERME RADIO 2.0 - LA RADIO DELLE VALLI DI BERGAMO Frequenze: FM 92.8 o 93.6. TV digitale terrestre: canale 708 www.radioduepuntozero.it

BENEDETTA FOLLIA Sabato 3 febbraio Orari: 21.00 BENEDETTA FOLLIA Domenica 4 febbraio Orari: 21.00 FERDINAND Domenica 4 febbraio Orari: 16.00 BENEDETTA FOLLIA Lunedì 5 febbraio Orari: 21.00

ON THE MIKE Dal lunedì al venerdì Orari: 7.30 e alle 19.00 TÉ CON ME Dal lunedì al venerdì Orari: 17.00

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COME UN GATTO IN TANGENZIALE Lunedì 29 gennaio Orari: 21.00 VITTORIA E ABDUL Giovedì 1 febbraio Orari: 21.00

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ANNO XI NUMERO 1 • GENNAIO 2018

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BETTY ha 45 anni compiuti da poco, di bell’aspetto, dolce e solare, impiegata. Ama le cose semplici della vita. Vorrebbe conoscere un uomo max 55 anni simpatico, seriamente interessato ad intraprendere un vero rapporto di coppia. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS e Whatsapp 377.2089377. BARBARA ha 33 anni è nubile di corporatura minuta e dall’aspetto dolce. E’ legata ai valori

ALBERTO ha 51 anni, è alto e magro, fisico sportivo. Ha un lavoro di responsabilità che lo porta a volte all’estero. E’ un uomo realizzato. Fa sport in particolare la bicicletta ed adora ama il mare. Vorrebbe conoscere una donna che sia femminile e magra, meglio mora e meglio non fumatrice per instaurare un rapporto serio

SIMONE 48 anni, artigiano. E’un uomo giovanile sia nell’aspetto che di mentalità, ama la sua professione alla quale ha dedicato impegno, energie e tempo, è una persona ironica, positiva, pacata, di ottimo dialogo. Appassionato di motociclismo, crede nella possibilità di costruirsi una famiglia con una Lei seria, affidabile, comprensiva. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS e Whatsapp 377.2089377. VEDOVA 62enne. Doretta è una

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ANNO XI NUMERO 1 • GENNAIO 2018 moma comunicazione_bg moma comunicazione_bg

illustrazione di Francesca Capellini

GREEN ENERGY.

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ENERGIA NERAZZURRA PER LA NOSTRA ATALANTA. GREEN ENERGY È IL PUNTO DI RIFERIMENTO BERGAMASCO PER IL RISPARMIO ENERGETICO. L’ATALANTA È IL PUNTO DI RIFERIMENTO BERGAMASCO PER CHI AMA IL CALCIO. Green Energy è da quest’anno un orgoglioso partner dell’Atalanta, e per festeggiare questo felice incontro offre ad ogni tifoso della Dea, che sottoscriva un contratto per la fornitura di energia elettrica e gas metano, uno sconto fisso del 10%. I consulenti Green Energy vi aspettano agli sportelli di Treviolo e Bonate Sotto. Per un pieno d’energia… nerazzurra. GREEN ENERGY srl

Via G. Falcone, 12/14 - 24048 Treviolo (Bg) Tel. +39 035 0277053 - Fax +39 035 3831266 Centro Melania - Via Vittorio Veneto, 2 24040 Bonate Sotto (Bg) - Tel. +39 035 4942002

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