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COPIA OMAGGIO

MTSM SRL I WWW.INTER-VALLI.COM

Mensile di informazione e di approfondimento culturale, storico e sportivo

GOVERNO ITALIA UNA STORIA INFINITA

ATTUALITÀ

TURISMO

OPERE

Ecco «Kastriota» Le riprese del film a Dossena

Ciclovia vallare «Ultimo tassello da completare»

Nuova piazzola per l'elisoccorso in Valle Imagna

LUCA TIRONI L'EDITORE

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L'INTERVISTA A PAGINA 5

A

due mesi dalle elezioni politiche tutto sembra in alto mare. Nessun Governo possibile all’orizzonte perché il sistema elettorale con cui siamo andati a votare, di natura proporzionale, ha come logica conseguenza l’alleanza tra diversi schieramenti. Ma gli schieramenti, tutti, per veti trasversali, non hanno nessuna intenzione di allearsi. Il Movimento 5 Stelle chiede l'alleanza alla Lega ma senza Berlusconi (FI) e Fratelli d’Italia. La Lega vuole allearsi con il Movmento 5 Stelle ma deve fare i conti con i suoi alleati e non vuole una alleanza con il PD, che a sua volta non vuole allearsi con nessuno. E noi? Chi siamo? Coloro che l'hanno votati. Tutti i partiti sono concordi nel dire che serve un Governo politico ma ognuno mette i suoi paletti e non è disposto a toglierli, o a renderli meno vincolanti. Però tutti in coro dicono che lo fanno per il nostro bene. Ma siamo proprio così certi? I 5 Stelle e la Lega vogliono andare a nuove elezioni subito. Con questa legge elettorale secondo voi cambierà qualcosa? No. Sogni, solo sogni. Il Presidente della Repubblica si trova nel mezzo, convinto come lo sono tutti, che ci sia bisogno di partire subito, e che se le forze politiche non si decidono ecco pronto un Governo neutrale.

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CULTURA

Bentornato a casa «Papa buono» L'arrivo della salma di Papa Giovanni XXIII nel santuario naturale della Cornabusa il 27 maggio ha un grandissimo significato per l'intera Valle Imagna e per i valdimagnini. Prima di diventare Papa, infatti, Giuseppe Angelo Roncalli celebrò la sua ultima messa al Santuario della Madonna della Cornabusa, a Sant'Omobono Terme. Un luogo a cui Papa Giovanni XXIII era particolarmente devoto, non solo: pochi forse sanno che la famiglia di Roncalli è originaria proprio della Valle Imagna. Ora il ritorno a Bergamo, in

OPERE

Chiostro della Santissima Trinità Per il recupero servono 5,9 mln

convento della Santissima Trinità, voluto nel 1627 dal commerciante e benefattore serinese Tiraboschi Bombello, è tra i beni del patrimonio comunale più significativi.

Basta guardarla per capire in un attimo Serina, la terra natale di Palma il Vecchio.

Rinascimentale e maestosa tra monumenti, palazzi nobiliari e antichi stemmi veneti. E l'ex

AMBIENTE

SPORT

In Valle d'Astino torna l'antica coltura del lino

Piazza Brembana Erbe spontanee ospita il festival e formaggi tipici del mondo bike in vetrina

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occasione dei 60 anni dalla sua elezione a ponteficie, avvenuta il 28 ottobre 1958. «È un grande dono quello che abbiamo ricevuto da Papa Francesco e dal nostro Vescovo Francesco Beschi», ha spiegato don Alessandro Locatelli, il rettore del santuario della Cornabusa della Valle Imagna. Quando si è saputo che il corpo di Papa Giovanni XXIII sarebbe tornato a Bergamo subito ci siamo mossi nel richiedere una tappa al santuario della Madonna della Cornabusa. A PAGINA 15

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APPROFONDIMENTO

Restauro del chiostro della SS. Trinità Ecco il progetto da 5,9 milioni di euro Lo studio. Realizzato da AM10 e commissionato dalla Coop «In Cammino»

Lotti di intervento Cronoprogramma interventi e attivazione servizi

LOTTO 1

1.230.000 euro ATTIVITÀ

SERINA Cura e benessere, arte, cultura, turismo, educazione, cibo e ristorazione. Sono queste le sei «dimensioni» che regolano lo studio di fattibilità per il recupero dell’ex monastero della Santissima Trinità, proposto dalla Cooperativa Sociale In Cammino, con la collaborazione dello Studio di Architettura Morri di Bergamo. Per la ristrutturazione dell’immobile risalente al ‘600 serviranno complessivamente circa 5,9 milioni di euro (Iva esclusa). Lo strumento giuridico proposto, da utilizzare, è il partenariato pubblico-privato, previsto dal nuovo Codice degli Appalti, con una responsabilità economica e finanziaria in capo al privato minimo del 51%. I primi passi – ottenuti i finanziamenti necessari a far partire i lavori – potrebbero essere mossi già a partire dal 2019. Progetto in tre lotti funzionali Il cantiere sarà suddiviso in tre lotti, funzionali alla necessità di generare o reperire le risorse necessarie alla realizzazione dei due lotti successivi. Il primo lotto, da 1,2 milioni circa, prevede nello specifico: l’ampliamento della Casa per anziani «Tiraboschi – Bombello» e il mantenimento del Servizio di Assistenza Domiciliare su tutto il territorio della Valle Serina, rafforzando in tal modo la filiera esistente sulla cura delle fragilità territoriali; ristorazione sociale, con la pro-

duzione di pasti per la Casa anziani e, a domicilio, per persone fragili; la realizzazione di una caffetteria didattica; iniziative ed attività di benessere rivolte a tutta la popolazione; l’insediamento dell’Ufficio Turistico all’interno del Monastero, facilitando in tal modo la libera circolazione all’interno degli spazi del Chiostro di tutte le persone che accedono all’unità d’offerta e stimolando il desiderio di conoscenza e godimento di questo bene comune dei cittadini di Serina; l’organizzazione in aree espositive, rafforzando l’esperienza già presente con l’Associazione «Il Chiostro». Cardine di questo primo lotto è il servizio della Casa per anziani, gestita dalla Cooperativa In Cammino per conto del Comune. «È infatti previsto un ampliamento dell’attività – spiega il sindaco del Comune di Serina Giovanni Fattori – la struttura passerà dagli attuali 21 posti ad almeno 30 posti letto, 14 in camere doppie e 16 singole, rimodulando la gestione in piccole unità operative, interdipendenti tra loro. La proposta di ampliamento gioverà all’intera comunità del-

la Valle Serina, con particolare riguardo ai residenti nel Comune Serina». Tra le opportunità c'è poi la sinergia con il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD), i pasti a domicilio, e dell'utilizzo di unità abitative esterne (seconde case) in cui strutturare mini-comunità anche con carattere di stagionalità, ampliando la possibilità di accoglienza della struttura. «Quindi, anche i proprietari di seconde case che affittano ai villeggianti potranno presentare una serie di servizi ampliando e migliorando l'offerta del soggiorno nei propri appartamenti», spiega il sindaco. Uno dei servizi di nuova attivazione sarà la caffetteria didattica. «L'ipotesi – aggiunge il sindaco Fattori – è di attivare una collaborazione con gli Istituti di formazione del territorio, per esperienze formative, tirocini e successivamente inserimenti lavorativi anche a carattere temporaneo degli studenti». È prevista la vendita delle produzioni locali, in particolare i prodotti dell'agricoltura serinese e dei prodotti caseari tipici. E ci sarà spazio anche per turismo,

Il restauro Più posti letto per la Tiraboschi-Bombello E spazi per turismo, arte, cultura e relax

Lo studio È diviso in tre diversi lotti funzionali per il reperimento di fondi necessari al restauro

arte e cultura, benessere, nella struttura rinnovata. Qui infatti si potrà insediare l'Ufficio Turistico di Serina. «Uno dei principali attori per la promozione e diffusione delle iniziative e delle opportunità offerte dal monastero e dal territorio», afferma il primo cittadino. Previsti inoltre spazi espositivi per mostre permanenti o temporanee di stampo artistico e culturale. «Questi spazi – sottolinea Fattori – aprono la strada a nuove possibili collaborazioni con altre istituzioni, come le Scuole d'Arte Provinciali o le Accademie d’Arte. Tutte le opere complementari sono inserite nei lotti 2 e 3 del progetto presentato. Il secondo lotto (1,4 milioni), infatti prevede: la realizzazione dell'area ristorazione legata ai prodotti locali, la sistemazione delle sale polivalenti e della biblioteca comunale; la realizzazione dell'area per l'accoglienza finalizzata ad esperienze in sintonia con lo «spirito del luogo», una zona salute per attività e proposte che potranno spaziare dallo yoga alla meditazione, dal movimento dolce fino ai corsi di cucina, naturopatia e shatsu. Il restauro complessivo del chiostro della Santissima Trinità sarà attuato con il completamento del terzo lotto (da circa 3,2 milioni), che prevede: la realizzazione di opere strutturali come le facciate dell'immobile, il corpo lavanderia, e le aree esterne.

Ampliamento Casa anziani Tiraboschi-Bombello da 21 posti ad almeno 30 posti e mantenimento dell'assistenza domiciliare Ristorazione sociale: produzione, presso la cucina della Casa anziani, di pasti per utenti a domicilio e per la Scuola Materna Realizzazione al piano terra di una Caffetteria didattica Attività benessere per la popolazione Aree espositive Ufficio turistico

FONTE: IN CAMMINO COOPERATIVA SOCIALE


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APPROFONDIMENTO

LOTTO 2

LOTTO 3

1.480.000 euro

3.210.000 euro

REALIZZAZIONE IPOTIZZATA IN DUE SUB LOTTI

REALIZZAZIONE IPOTIZZATA CON FINANZIAMENTO

SUB 1

SUB 2 Tetto lotto 2

Realizzazione dell'area destinata alla ristorazione commerciale Sistemazione sale polivalenti e biblioteca SUB 2 Realizzazione dell'area destinata all'accoglienza turistico-alberghiera Realizzazione area benessere

SUB 3 Completamento lotto: facciate, corpo lavanderia, aree esterne

«Ambizioso recupero del chiostro È il cuore e la storia della comunità» L'idea. Comune e Coop insieme per riconsegnarlo ai cittadini, attualizzato SERINA Basta guardarla per capire in un attimo Serina, la terra natale di Palma il Vecchio. Rinascimentale e maestosa tra monumenti, palazzi nobiliari e antichi stemmi veneti. E l'ex convento della Santissima Trinità, voluto nel 1627 dal commerciante e benefattore serinese Giovanni Pietro Tiraboschi Bombello, è tra i beni immobili del patrimonio comunale più significativi, cuore e storia di una comunità, ma al di là del chiostro basta fare pochi passi lungo il portico del pian terreno per osservare i primi segni del degrado, portati dall'umidità di risalita per la mancanza di un vespaio. Anche il tetto, in precarie condizioni, necessita di manutenzione straordinaria, sia nella struttura in legno che nel manto di copertura in coppi. Ma è qui che intervengono il Comune e la cooperativa «In Cammino» di San Pellegrino Terme. Proprietario dell'immobile dal 1990 il primo, gestore della casa per anziani la seconda. Il loro progetto (protocollato il 17 febbraio 2018) è ben preciso: restituire alla popolazione il maggior grado di espressione di questo prezioso monumento e di partecipazione alla vita che in esso si compirà. «Nel monastero serinese sarà possibile ritrovare l’insieme delle esperienze emblematiche che ne hanno caratterizzato la vita sino ad oggi: cura, educazione, benessere, arte e

Il chiostro è stato voluto nel 1627 dal commerciante G.P. Tiraboschi Bombello FOTO ROTA cultura», fa sapere il presidente della coop In Cammino Danila Beato. «Un progetto molto ambizioso – aggiunge –, in ogni sua parte: prima di tutto nel coraggio di riconoscersi insieme, cooperativa e Amministrazione comunale, in una proposta che vuole, in ogni modo, riconsegnare alla popolazione un patrimonio pluricentenario qual è il monastero, attualizzandolo. Il progetto del monastero della santissima Trinità cuore e storia della comunità serinese,

nasce e si compie attraverso l’amore e la passione per il bene di tutti, con questo spirito si delinea il futuro e si rigenerano spazi comunitari di speranza». Il primo cittadino di Serina Giovanni Fattori è convinto: «Sarà un fiore all'occhiello per la comunità di Serina e non solo, traino per il futuro in ambito sociale e turistico-culturale con positive ricadute sull'occupazione». «Il monastero non si vende, si restaura – rimarca il sindaco –.

E l'Amministrazione comunale avrà il ruolo di cabina di regia per garantire e confrontarsi con la cittadinanza nello sviluppo di ulteriori idee ed ipotesi di sviluppo, ma soprattutto per affiancare l’operatore privato nel reperimento delle risorse necessarie che enti ed istituzioni potranno mettere a disposizione». È quindi atteso nei prossimi mesi l'uscita del bando di gara che potrà definire l’assegnazione del progetto, al quale la coop promotrice parteciperà.


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PRIMO PIANO

Nuovi lampioni a LED e pannelli informativi Investiti 1,7 milioni A Serina. Il progetto presentato è di ING Srl (Treviolo) Prevede riconversione e manutenzione degli impianti 550 mila euro di risparmi in vent'anni, i lavori in 4 mesi SERINA A Serina si è accesa una lampadina: «Bisogna cambiare luce, dal capoluogo alle frazioni» è stata l'idea dell’Amministrazione comunale. Via, quindi, le vecchie lampade, che lasceranno spazio a nuovi lampioni con tecnologia a led di ultima generazione. E spazio, anche, a nuovi pannelli informativi, in tutto cinque, uno per il capoluogo e quattro per le rispettive frazioni: Bagnella, Corone, Lepreno, Valpiana. L'obiettivo è ovviamente quello di tagliare i costi per il consumo energetico e dare una bella sforbiciata alla bolletta. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica presentato (completo di piano finanziario e bozza di convenzione) è quello della società ING Srl di Treviolo; un documento di 31 pagine approvato a novembre dalla Giunta comunale di Serina che ha lo poi trasmesso alla stazione unica appaltante della Provincia di Bergamo che a marzo ha pubblicato il bando di gara. L'apertura delle buste avverrà mercoledì 16 maggio. Circa 900 i punti luce su tutto il territorio comunale che

saranno sottoposti a restyling e riconversione, oltre 550 mila euro le risorse che – secondo alcune stime – il Comune si ritroverà da pagare in meno sulla bolletta per i prossimi vent'anni, e per cui ogni anno, tra costi di manutenzione e fornitura di energia elettrica, stacca un assegno di 84 mila euro Iva esclusa. La nuova concessione avrà una durata di 17 anni dalla data di stipula, per un valore complessivo che si aggira intorno ad un 1 milione e 700 mila euro circa. Pagherà tutto il privato All'interno di questa maxi operazione chi non pagherà nulla sarà proprio il Comune di Serina. Pagherà tutto l'operatore privato che vincerà la gara pubblica; sono tre le società che si sono presentate e tra queste dovrebbe esserci l'ING Srl che gode di un diritto di prelazione. L'investimento nato dalla partnership sarà ammortizzabile per l'operatore nei tempi della durata della concessione. La stipula della concessione tra l'ente pubblico e l'operatore privato prevede anche: la

manutenzione ordinaria e programmata periodica di tutte le apparecchiature; la pronta riparazione di guasti e disservizi dei punti luce o degli impianti; la sostituzione delle vetrerie rotte, non funzionanti o non più conformi alle normative vigenti; tutte le prestazioni necessarie e connesse con il corretto esercizio degli impianti. All'operatore privato sarà riconosciuto un canone annuo a titolo di remunerazione, e sarà composto da due componenti: la quota d'investimento e gestione (rivalutata di anno in anno in base al tasso ISTAT di inflazione); e la quota d'energia, corrispondente al costo della fornitura necessaria per alimentare i nuovi punti luce. Lavori in 120 giorni Il cantiere per i lavori partirà quest'anno, forse già a partire dal mese di giugno, considerando – che salvo eventuali ricorsi – saranno 15 i giorni stabiliti per la realizzazione della progettazione esecutiva delle opere, mentre 120 i giorni (4 mesi circa) necessari per la realizzazione delle opere di efficientamento.

L'intervista

Dal chiostro all'illuminazione Fondamentali le partnership SERINA Sindaco, un investimento da 1,7 milioni per riqualificare tutta l’illuminazione pubblica dal centro alle frazioni. Perché questo investimento? «L'operazione è partita nel 2016 con predisposizione e approvazione del piano di illuminazione comunale. Dopo questo primo passo abbiamo sondato il mercato per capire se potevamo realizzare l'opera con lo strumento del partenariato pubblico-privato, le sole risorse finanziarie del Comune non permettevano l'attuazione dell'investimento.

Siamo soddisfatti perchè riusciremo a risparmiare da subito sui costi e a migliorare la sicurezza stradale notturna, con un occhio di riguardo mai banale all'aspetto-rispetto ambientale. E l'istallazione dei cinque pannelli informativi miglioreranno la comunicazione tra Comune e cittadini». Il Comune non pagherà nulla? «Esatto. Tutta l'istallazione, la manutenzione e il costo dell'energia elettrica, saranno in capo al vincitore della gara, operatore al quale pagheremo un canone da subito inferiore

ai costi attualmente sostenuti». Altro tema caro alla comunità è quello dell’ex monastero della Santissima Trinità (ndr). 5,9 milioni di investimento, dove troverete le risorse? «Le risorse saranno a carico del soggetto privato che si aggiudicherà la gara, con l'operatore ci si affiancherà per reperire le risorse presso enti ed istituzioni tramite bandi ed accordi di programma congiunti. Ormai è consolidata nei bandi regionali o statali e in quelli delle fondazioni la premialità maggiore

Sono circa 900 i punti luce presenti su tutto il territorio di Serina FOTO MARIO ROTA

quando vi è collaborazione tra pubblico e privato». Alcune polemiche hanno accompagnato il primo studio di fattibilità, perché? «Per la presunta carenza d' informazione. E cioè che l'Amministrazione non avesse portato prima a conoscenza il progetto, ma fino a che questo non è depositato tutto resta teorico, non essendo un progetto dell'ente comunale. Poi che si vendesse il monastero è affermazione assolutamente priva di fondamento». Il suo mandato è ormai prossimo alla scadenza. Sente di aver realizzato proprio tutto? «Assolutamente no, sono sempre tante le cose che si vorrebbero fare. Ma bisogna fare i conti con le risorse a disposizione».

Giovanni Fattori, sindaco del Comune di Serina


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PRIMO PIANO

La «Meraviglia» zognese riapre le porte ai turisti La stagione. Undici date fino a settembre. Si parte il 13 maggio, visite ogni prima e quarta domenica del mese 2017 record: 5400 mila turisti alla scoperta del mondo ipogeo zognese. Sono le prime grotte turistiche d'Italia FEDERICO MARZULLO ZOGNO Turisti in viaggio al centro della terra. Sono più che raddoppiati in un anno a Zogno. In quattro mesi di apertura si sono contati 5400 mila ingressi alle Grotte delle Meraviglie, l'accesso con visite guidate è possibile dal mese di maggio fino a settembre. E quest'anno si replica, ogni seconda e quarta domenica del mese, a partire dal 13 maggio, con undici appuntamenti già fissati in agenda. «Quello zognese è un ambiente ipogeo piccolo ma importantissimo – è il commento dell'assessore e vicesindaco con deleghe al Turismo e al Commercio del Comune di Zogno Giampaolo Pesenti –, un bene assolutamente da valorizzare e promuovere». Prime grotte turistiche d'Italia Valorizzazione e promozione. Da diversi anni la gestione del sito carsico zognese è affidata al Gruppo Speleologico omonimo, che oltre ad un continuo studio dell'interno, segue anche il comportamento e gestisce le escursioni guidate. Ad esplorarle per la prima volta è stato nel lontano 1932 un gruppo di speleologi guidato da Ermenegildo Zanchi, ed è qualche anno più tardi, nel 1939, che quelle di Zogno, sono diventate le prime grotte turistiche d'Italia. Il richiamo turistico soprattutto negli ultimi anni è stato

in crescendo. Gli spunti d'interesse sono davvero molti: sia per la comprensione delle vicende geologiche legate alla formazione della cavità, sia per i fenomeni carsici che vi sono riccamente rappresentati. Tra le zone più interessanti c'è la «Büs de la Marta» (labirinto) che si sviluppa prevalentemente in una sala di ampie dimensioni e dalla volta altissima arricchita dalle più svariate decorazioni calcaree. E poi stalagmiti di varie forme e dimensioni che vanno ad incontrare le stalattiti, costruendo una serie interessanti di colonne. «Il contesto ricco di fascino e debitamente illuminato, rende la visita stimolante e piacevole», sottolinea il vicesindaco Pesenti. Verso il 360 gradi (e oltre) E poi cosa potremo vedere? Contenuti multimediali e video panoramici a 360 gradi. Basterà una cardboard (visore stereoscopico) per la realtà aumentata e uno smartphone, e in modalità automatica e del tutto naturale sarà possibile dare il via alla simulazione dell'ambiente circostante. E tutto questo semplicemente con i movimenti della testa. Le Grotte delle Meraviglie di Zogno infatti nel 2017 sono state inserite tra i siti di attrattività turistica che possono godere di questo servizio, promosso nell'ambito delle attività e dei progetti del Distretto

delle Attrattività Turistiche (Dat) «VallinF@miglia». «Un servizio che ha attirato una larga fetta di appassionati e nuovi curiosi del mondo digitale», ha affermato il vicesindaco del Comune di Zogno Pesenti. Oltre alle grotte di Zogno rientrano nel progetto: il ponte passerella del borgo medievale di Ubiale Clanezzo, diversi siti museali, chiese e viste panoramiche della Val Taleggio, Val Brembilla e Valsassina. L'agenda. Visite guidate da maggio a settembre Torna quindi visitabile la «Meraviglia» zognese, uno dei gioielli carsici più belli della Valle Brembana. Nello specifico le date previste per gli ingressi domenicali con visite guidate saranno: 13 e 27 maggio; 10 e 24 giugno; 8 e 22 luglio; 5 e 19 agosto; 2 e 16 settembre. È confermata poi l'apertura speciale in notturna prevista per mercoledì 15 agosto (Ferragosto), dalle ore 20 alle 22. Come sempre gli organizzatori raccomandano abbigliamento sportivo idoneo (la temperatura interna delle grotte è di 12 gradi centigradi), oltre a delle scarpe con antiscivolo. Ogni visita guidata avrà una durata di circa 45 minuti. L'ingresso in gruppo è previsto per massimo 30 persone. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito internet: zognoturismo.it; oppure: grottedellemeraviglie.com.

L'intervista

Il turismo a Zogno funziona Ora completiamo la ciclovia ZOGNO Vicesindaco Pesenti, turismo a Zogno. Ad alcuni suona ancora strano... «Non è affatto strano. Tra gli illustri cittadini del passato figura Bortolo Belotti, autore del trattato sul Diritto Turistico, preparato durante la sua amministrazione del Touring Club Italiano. Fare turismo a Zogno è quindi un atto dovuto». I 5400 ingressi alle Grotte delle Meraviglie nel 2017 testimoniano anche una certa viviacità... «Abbiamo delle bellezze natu-

ralistiche uniche, che completano l’offerta di servizi per i visitatori. Grotte, quattro musei, la via delle Castagne – un progetto unico a livello regionale –, i roccoli degli altipiani zognesi, i percorsi ciclabili: sono queste alcune delle peculiarità turistiche presenti a Zogno. Come Amministrazione siamo partiti puntando sulle bellezze già conosciute, negli ultimi tempi invece ci siamo concentrati sulla scoperta degli angoli più caratteristici. Tutto è stato fatto con l’unico obiettivo di dare valore a quello che ci appartiene».

Turismo è sinonimo di cultura. È stato presentato anche un progetto sulla Rete Culturale Diffusa... «È un progetto di rete presentato in occasione dei 140 anni dalla nascita di Bortolo Belotti, nato per dare ancora più visibilità ai nostri siti museali. Turismo, cultura e anche commercio. Non dimentichiamoci che il nostro è il centro commerciale naturale più strutturato in valle. E su questo settore serve creare sempre nuove opportunità». A Zogno non manca nulla...

Le grotte delle meraviglie di Zogno

«Disponiamo di una struttura turistico-ricettiva di base che può funzionare su un target di visitatori che punta prettamente su weekend brevi». Eventi ed iniziative. Quantità o qualità? «Diciamo un mix di entrambe. Alcune iniziative sono davvero uniche». Cosa manca? Completare la ciclovia deve essere una priorità. Manca il collegamento dalle Grotte all'area mercato. C'è già lo studio di fattibilità, l'opera avrebbe un costo di circa un milione, unicamente con le nostre risorse non possiamo farcela. Confidiamo nell'interessamento di Comunità Montana e Provincia per realizzare l'ultimo tassello ciclabile che manca a Zogno e alla valle Brembana».

Giampaolo Pesenti, vicesindaco del Comune di Zogno


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Biciclettata in famiglia PRIMO PIANO

Comune di Zogno

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C IC L A

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B IL E

DEPOSITO S.PELLEGRINO

PONTE LEGNO SUL FIUME

presso SALVI BIKE STORE percorso lungo la ciclabile fino al deposito della S.Pellegrino (Zona Alderò) e ritorno ARRIVO presso AREA MERCATO La partecipazione alla bicilclettata è considerata dichiarazione di idoneità fisica liberando il gruppo organizzatore da ogni responsabilità civile e penale per quanto potesse accadere ai partecipanti prima, durante e dopo lo svolgimento della manifestazione

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B IL E

C IC L A

> CICLABILE

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CHIESINA DI FOPPA

PARTENZA

SALVI BIKE STORE

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PARTENZA ORE 16,30

STAZIONE DI AMBRIA

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19 MAGGIO 2018

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ZOGNO

N.B. I BAMBINI VANNO ACCOMPAGNATI DA UN ADULTO

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ALDERO’

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AREA MERCATO

ARRIVO

19 MAGGIO 2018


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PRIMO PIANO

Punto Amico, Gambirasio è il nuovo presidente L'assemblea. A fine aprile l'elezione del nuovo presidente. Roberto Gambirasio succede a Giovanni Ruggeri Oggi l'associazione raggruppa oltre 50 realtà commerciali. Ed è sempre più punto di riferimento per Zogno ZOGNO È Roberto Gambirasio il nuovo presidente dell'associazione esercenti Punto Amico di Zogno, titolare assieme alla moglie della catena di negozi a marchio Ottica Ceroni, guiderà il sodalizio per i prossimi 3 anni. Punto Amico raggruppa oggi più di cinquanta attività commerciali zognesi e promuove eventi per incentivare il tessuto commerciale della cittadina di fondo valle, fornendo una serie di servizi agli associati in tema di consulenza pubblicitaria, marketing e reperimento di risorse tramite bandi pubblici. A comporre il consiglio direttivo assieme a Roberto Gambirasio, Giovanni Ruggeri (Azienda Agricola Casa Martina) già presidente nel mandato tra il 2015 e il 2018, Cecilia Carminati (Dal Busi), Salvatore Maiolo (Azienda Agricola Oro di Petrognano), Diletta de Pasquale (Ristorante Tavernetta e Dilly-J Moda), Sergio Pasetti (Royal Pub), Fabio Pellegrini (Pizzeria Millenium), Nicoletta Pesenti (SI Servizi Immobiliari), Franco Salvi (Salvi Bike Store), Serena Trefiletti (Ottica Ceroni).

L'assemblea annuale si è tenuta a fine aprile con il discorso introduttivo di Giampaolo Pesenti vicesindaco di Zogno che ha evidenziato come «Punto Amico è una realtà importante per il territorio, un'opportunità per gli esercenti di Zogno – spiega Pesenti –. Poter contare su un'associazione partecipata e vivace, con un buon numero di associati, permette di aver un interlocutore importante per l'Amministrazione comunale e promuovere azioni permeanti nel tessuto commerciale». Potenziate la Card e introdotta una fidelity App L'ex presidente Punto Amico Zogno Giovanni Ruggeri ha evidenziato i traguardi otte-nuti negli ultimi tre anni: «Punto Amico è cresciuto grazie alla collaborazione di tanti negozi di vicinato, singoli professionisti che hanno a cuore il nostro paese e al sostegno dell'Amministrazione comunale – dice Giovanni Ruggeri –. Abbiamo promosso eventi, potenziato il servizio Shopping Card introducendo la fidelity App Punto Amico, scaricata da più di

duemila utenti in quattro mesi dalla sua attivazione. I servizi forniti da Punto Amico hanno spinto diverse realtà commerciali ad associarsi. Siamo un sodalizio a sostegno del tessuto commerciale locale, primi in Lombardia inoltre ad attuare una fidelity card e app in un tessuto commerciale vasto come la rete di negozi Punto Amico, ricevendo riconoscimenti da diversi enti». Realtà punto di riferimento Il presidente neo eletto Gambirasio ha concentrato il suo discorso ponendo attenzione sui servizi che Punto Amico già eroga: «dobbiamo proseguire con l'azione di sviluppo della fidelity card e app Punto Amico. Chi la utilizza in maniera corretta ha importanti benefici in termini di fidelizzazione del cliente ed attività promozionale. Azioni che i singoli negozi non riuscirebbero ad effettuare. Realtà commerciali simili ci prendono come punto di riferimento. I progetti sono parecchi, l'obiettivo è coinvolgere sempre più attività esercenti e mostrare le potenzialità del lavoro di squadra».

Assemblea annuale Punto Amico Zogno

Natura e sport sulla ciclovia Trottole, biglie e fantasia Biciclettata per le famiglie Sono i giochi di una volta L'appuntamento Sabato 19 maggio c'è la biciclettata zognese Lungo tutta la ciclabile dal centro fino Alderò ZOGNO Sabato 19 maggio tutti in sella per la biciclettata in famiglia. Complice il bel tempo si potrà trascorre un bel pomeriggio all'aria aperta. Bambini e genitori insieme pedaleranno tra natura e sport lungo la pista ciclopedonale della Valle Brembana, quella che costeggia parte del fiume Brembo nel tratto zognese dal piazzale del mercato alla frazione di Ambria fino al confine con lo stabilimento della Sanpellegrino Spa, percorrendo il tracciato dell’ex Ferrovia Valle Brembana oggi riconvertita a ciclovia. Questa è la seconda edizione

Ciclovia Valle Brembana dell'iniziativa organizzata dal Comune di Zogno in collaborazione con l'associazione degli esercenti Punto Amico, lo scorso anno tenuta in concomitanza del passaggio del Giro d'Italia. La partenza è prevista alle

ore 16.30, dal Salvi Bike Store di via Mazzini fino alla località Alderò, con ritorno e arrivo al piazzale del mercato. I bambini dovranno essere accompagnati da un adulto. «Questa iniziativa – spiega l'assessore al Turismo e al Commercio di Zogno Giampaolo Pesenti – rientra tra quelle dedicate alle famiglie, un target in particolare sul quale l'Amministrazione sta lavorando e crede fermamente da tempo». «La pedalata – aggiunge l'assessore Pesenti –, aperta a tutti, sarà un incentivo a scoprire e riscoprire angoli di piacevole bellezza naturalistica presenti sul nostro territorio, oltre che occasione di promozione di un turismo slow». A tutti i partecipanti alla manifestazione sarà donata una maglia in ricordo, bottigliette d’acqua, e bibite al punto ristoro all’arrivo.

L'evento È in programma per domenica 20 maggio 60 giochi di una volta tutti da provare ZOGNO Possiamo imparare ai nostri figli a giocare come una volta? È partendo da questo interrogativo che domenica 20 maggio nel centro storico zognese si terrà l'iniziativa dedicata ai giochi di una volta, promossa dall'Assessorato al Tu-rismo e al Commercio del Comune di Zogno. Ci saranno trottole, biglie, il gioco delle cinque pietre, e non mancheranno cerbottane, raganelle e campane. Insomma, proprio i giochi di una volta, quelli dei nostri nonni, saranno oltre 60 e tutti da provare. Un divertimento pensato davvero per tutta la famiglia, bello

Giochi di una volta FOTO VBW ma anche e soprattutto costruttivo e capace di far ri-scoprire ai bambini di oggi come si divertivano un tempo i nostri nonni, e trarre divertimento da materiali apparen-temente non più utilizzabili ma che –

uniti ad un pizzico di ingegnosità –, potrebbero diventare un simpatico giocat-tolo con il quale trascorrere più di qualche momento spensierato. Durante tutta la durata l'evento, dalle ore 10 alle 18, nel centro storico, saranno presenti anche degli animatori in costume. «L'iniziativa – ha spiegato l'assessore delegato al Turismo e al Commercio del Comune di Zogno Giampaolo Pesenti –, è nata e si sta sviluppando negli anni con l'obbiettivo di tenere vivi nella memoria i giochi e giocattoli dimenticati, attraverso delle giornate dedicate proprio alla loro valorizzazione. Giornate – aggiunge Pesenti – per divertirsi con semplicità, rispettando l'ambiente, e al tempo stesso preservare le nostre antiche tradizioni. È questo lo spirito dell'iniziativa dei giochi di una volta».


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Festival «BeerGhem», tributo alla cultura brassicola L'iniziativa. Dal 31 maggio al 3 giugno a San Pellegrino Terme. Ottava edizione con 100 birre alla spina presenti Protagonisti anche i prodotti locali con il mercato delle eccellenze. E si presenta la guida birre d'Italia Slow Food SAN PELLEGRINO TERME Torna il «BeerGhem», il festival dedicato alla cultura brassicola. È il più importante a livello provinciale. Quella di quest'anno è l'ottava edizione della rassegna. L'appuntamento è fissato dal 31 maggio al 3 giugno, per un intero fine settimana di eventi, iniziative, ed incontri culturali, organizzati dal birrificio artigianale «Via Priula» in collaborazione con l'associazione La Compagnia del Luppolo. Il festival si terrà nel centro di San Pellegrino Terme, lungo il viale Papa Giovanni XXIII all'ombra del Grand Hotel. «Ospiteremo i birrai e le loro produzioni, promuovendo la cultura brassicola che in questi ultimi anni in tutta Italia ha visto nascere un nuovo movimento di produttori e stili birrari di qualità, cambiando il modo di approcciarsi a questo prodotto – spiegano Giovanni Fumagalli, Mauro Zilli, Riccardo Redaelli e Alberto Bosio, soci dei birrifici Via Priula e BeerGhem di San Pellegrino Terme e Bergamo città –. L'evento non è solo dedicato al prodotto, ma occasione di promo-

La scheda. La guida Birre d'Italia 2019 di Slow Food Editore sarà presentata durante il più importante evento sulla cultura brassicola in terra bergamasca: il BeerGhem. La guida è un sicuro punto di riferimento per tutti quelli che vogliono conoscere questo settore divenuto così importante nella scena gastronomica italiana. A partire da questa edizione al lettore sono fornite più informazioni sul birrificio e sulla produzione, a partire dagli assetti societari per arrivare alla provenienza degli ingredienti e alle lavorazioni realizzate.

zione turistica del territorio che ci ospita, San Pellegrino Terme e più in generale la Valle Brembana», sottolineano. Nella tensostruttura da 500 metri quadrati troveranno spazio dieci birrifici artigianali, in prevalenza bergamaschi ma arriveranno anche da altre province lombarde, e anche da Trento. Le produzioni alla spina presenti saranno complessivamente oltre 100, con modalità d'assaggio bicchiere-gettoni (disponibili promozioni) che garantirà molteplici assaggi. Mercato delle eccellenze e guida alla birre d'Italia Quale miglior occasione per valorizzare prodotti made in Italy d'eccellenza? A partire proprio dalle birre, raccolte nella guida d'Italia 2019 di Slow Food, che sarà presentata sabato 2 e domenica 3 giugno con un doppio appuntamento in compagnia del degustatore internazionale Giorgio Marconi, di Ambria (Zogno), rientrato da poche settimane da Nashville (USA) dove ha partecipato come giudice di gara al concorso mondiale del «World Beer Cup». È previsto un pacchetto

BeerGhem: festival della cultura brassicola. Si tiene ogni anno a San Pellegrino Terme da 16,50 euro comprensivo di degustazione guidata (3 birre) più volume. Domenica 3 giugno sarà allestito invece il «mercato delle eccellenze brembane» con i prodotti e i

produttori vallari. A questo si associa anche il corner informativo allestito da ERG – East Lombardy, la Lombardia orientale regione europea della gastronomia 2017 (gestito da

Birrificio Via Priula di San Pellegrino Terme Via Pitentino,5 Bergamo – Via De Medici, 2 San Pellegrino

associazione Oter), che ha patrocinato l'evento insieme al Comune di S.Pellegrino. Per ulteriori informazioni sul festival è possibile visitare il sito: www.birrificioviapriula.it.


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Orobie Bike Fest, un weekend di eventi sui pedali Il festival. Sabato 2 e domenica 3 giugno a Piazza Brembana. Escursioni, spettacoli ed esibizioni nell'area test E poi: progetto push the future negli asili dell'alta valle e cicloescursionisti da tutta la regione per il raduno CAI PIAZZA BREMBANA È giunto alla quarta edizione Orobie Bike Fest, la festa per gli appassionati del mondo della bicicletta in programma a Piazza Brembana (in alta Valle Brembana) sabato 2 e domenica 3 giugno. Obf è l’unico evento nel suo genere sul territorio bergamasco, quest’anno totalmente rinnovato rispetto le passate edizioni. È organizzato dall’associazione di promozione turistica e di coordinamento territoriale Altobrembo in collaborazione con l’associazione delle Guide MTB Val Brembana, la Pro Loco e il comune di Piazza Brembana, l’Asd Piazzatorre Valle Brembana, Future Team, e il Club Alpino Italiano dell’Alta Valle Brembana e di Bergamo, oltre che da numerose realtà territoriali locali. Non si tratta del solito salone en plein air, gli appuntamenti sono davvero per tutti: spettacoli di bike trial, escursioni con bici da strada, e-bike e MTB, area test per competizioni a tema e dimostrazioni. Il programma di eventi Sabato 2 giugno il programma

prevede per la mattinata 5 diverse escursioni in bicicletta, sia in MTB (enduro, cross country, e-bike) che su bici da strada, con cui i partecipanti sfideranno la salita del Passo San Marco. Esperti e principianti potranno così cimentarsi su alcuni dei migliori percorsi dell’Alta Valle Brembana, insieme ad esperti che saranno in grado di presentare al meglio il territorio e le sue bellezze. Dalle ore 16 a Piazza Brembana avrà inizio la festa, che durerà fino alle ore 17 della domenica, con animazione e musica, spettacoli di bike trial e monociclo, attività per bambini e l’Orobic Street Food, dove si potranno gustare alcune proposte delle aziende agricole del territorio insieme alla birra artigianale del birrificio Elav. Domenica 3 giugno nell’area Expo realtà del mondo Bike provenienti da tutto il territorio bergamasco e delle province vicine saranno presenti con stand di promozione e vendita attrezzature. Sarà questa l’occasione per trovare, vedere e provare le ultime scoperte e novità del settore bike, illustrate direttamente dai migliori

rivenditori. Progetto push-bike negli asili dell'alta valle Brembana Al fine di avvicinare sin da piccoli i bambini al mondo della bicicletta, Orobie Bike Fest promuove il progetto «Push the future», di Future Team. «Nel corso delle settimane precedenti Orobie Bike Fest agli asili dell’Alta Valle Brembana verranno messe a disposizione, a rotazione per la durata di una settimana, dieci push-bike con i relativi caschi – spiega il presidente Altobrembo Andrea Paleni –. In questo modo i bambini potranno iniziare sin da piccoli a divertirsi e scoprire il mondo della bicicletta, e allenarsi in vista della gara di push-bike in programma sabato 2 giugno durante l'Orobie Bike Fest», ha poi sottolineato il presidente dell'associazione Andrea Paleni. Con il Cai per presentare la montagna Sabato 2 e domenica 3 giugno ad Orobie Bike Fest convergerà anche il raduno regionale di cicloescursionismo del CAI Lombardia.

Dal 2 al 3 giugno c'è Orobie Bike Fest, festival dedicato agli appassionati del mondo bike Nella due giorni di rassegna sono state programmate varie escursioni ed appuntamenti a tema per i soci del Club Alpino Italiano di tutta la Lombardia, appassionati delle due ruote a

pedali. «Sarà un’occasione speciale per presentare la bellezza delle Orobie agli amanti della montagna provenienti da tutto il territorio regionale», conclude Paleni. Il Cai sarà presente

con stand di promozione delle proprie attività e con una palestra di arrampicata per avvicinare le famiglie al mondo della montagna. Ulteriori informazioni su: orobiebikefest.com.

NE

QUARTA EDIZIO

T S E F E K I B E I B O OR I

8 1 0 2 O N G 2 3 GIU ESCURSIONI accompagnate PISTA BIKE TEST esibizioni, prove, spettacoli

BIKE TRIAL show Monociclo SHOW AREA ESPOSITIVA BIKE OROBIC STREET FOOD Pranzo e cena con le aziende agricole locali.

ALTA VALLE

BREMBANA

BG

www.orobiebikefest.com

Tel. 348.1842781


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Erbe alpine e formaggi tipici, eccellenze in vetrina La rassegna. È dedicata interamente ai sapori della tradizione e alle proprietà salutari delle erbe spontanee Negli undici paesi di Altobrembo torna Erbe del Casaro, iniziative per i primi due weekend del mese di giugno ALTA VALLE BREMBANA Tradizioni, cultura e saperi del territorio e delle genti che lo vivono alla nona edizione di Erbe del Casaro, la rassegna dedicata alle erbe spontanee e alle eccellenze casearie della Valle Brembana. Quella che prenderà il via dal 2 giugno per i primi due fine settimana negli 11 comuni associati Altobrembo sarà una kermesse ancora più stuzzicante, che punterà alla qualità. Visite nelle aziende agricole per scoprire attività tradizionali e prodotti tipici, momenti culinari con degustazioni e aperitivi, escursioni alla scoperta della natura, appuntamenti culturali, conferenze; erbe alpine e tisane naturali, Formai de Mut, i presidi Slow Food Agrì di Valtorta e Stracchino all’antica delle Valli orobiche saranno i protagonisti dei quattro giorni di rassegna, in un percorso che intreccerà arte e cultura a sapori e natura. Al centro della rassegna enogastronomica, uno tra i fiori all’occhiello delle montagne brembane: le buone erbe spontanee. Saranno protagoniste a Ornica, sabato 2 giugno,

con l’escursione guidata organizzata con Slow Food e Ersaf Lombardia e della conferenza dedicata. Per chi poi ha voglia di conoscere da vicino l’arte e la cultura dei luoghi, immancabili gli itinerari guidati di Santa Brigida alla scoperta del borgo di Monticello al Santuario dell’Addolorata, custode dei capolavori della rinomata famiglia di frescanti Baschenis. Seguiranno visita guidata e aperitivo con prodotti a km0 nell'azienda agricola Salvini. E poi, a Cusio, ci sarà la possibilità di diventare «mugnaio per un giorno» al mulino e all’essiccatoio, previste visite guidate e laboratori didattici. Non solo sapori ma anche salute e benessere, attraverso le erbe alpine. Domenica 3, a Piazzolo, la giornata sarà dedicata alle iniziative di swiss ball (palla da ginnastica) e shiatzu, stiramento dei meridiani, corsi di cosmesi, massaggi. I formaggi tipici saranno protagonisti, in particolare, del secondo fine settimana di Erbe del Casaro. Il 9 giugno, a Valtorta le visite guidate porteranno alla scoperta del borgo antico, dell’Ecomuseo, e della Latteria

sociale, dove nascono entrambi i prodotti caseari presidio Slow Food: Agrì di Valtorta e Stracchino all’antica delle Valli orobiche. Per la Dop dell’Alta Valle Brembana, il Formai de Mut, spazio domenica 10, con laboratori esperienziali dedicati ai più piccoli alla scoperta delle proprietà dei formaggi. In occasione della kermesse, location di diverse iniziative diventerà anche l’Info point di Olmo al Brembo, l’ex segheria Pianetti ora sede dell'associazione Altobrembo, dove per entrambe le giornate di sabato 9 e domenica 10, si potrà «pranzare e cenare con il produttore», i piatti cucinati saranno realizzati tutti con materie prime rigorosamente km0. E poi, sabato 9, alle 21, spazio a «drink green», per degustare cocktail e tisane naturali con l’aggiunta di particolari erbe. Ma non è tutto. Nei bar e nei nove ristoranti aderenti all’iniziativa saranno promossi aperitivi e menù degustazione ad hoc, per portare in tavola tutto il meglio della tradizione e della cultura enogastronomica della Valle Brembana. Ulteriori informazioni su: erbedelcasaro.it.

Erbe del casaro: i primi due weekend di giugno dedicati alle erbe alpine e formaggi tipici

Alla scoperta di Erbe spontanee e Formaggi Tipici brembani

IX EDIZIONE

SABATO E DOMENICA 2-3 & 9-10 GIUGNO www.erbedelcasaro.it


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UOMINI, STORIE E PROGETTI

Torna l'antica coltura delle piantagioni di lino Via alle sperimentazioni Il progetto. Per ricordare, sperimentare e celebrare un'antica tradizione bergamasca nei campi di Astino A disposizione un ettero di terreno, fioritura a giugno VALLE D'ASTINO Un ettaro di terra per ricordare, sperimentare e celebrare un’antica tradizione del territorio: la coltivazione del lino. A metà aprile, nei campi di Astino, si è tenuta la semina. La natura farà il suo corso e da giugno, i cittadini potranno assistere al magnifico spettacolo della fioritura, grazie anche a diverse iniziative in programma, dalle visite guidate nella piantagione, alla mostra fotografica passando per le sperimentazioni culinarie. Il Parco dei Colli a seguito della proposta avanzata dal Linificio Canapificio Nazionale, leader mondiale nella produzione di filati di lino e canapa e presenza industriale storica a Villa d’Almè, ha promosso, come parte attiva, la stipulazione di un protocollo d’intesa con il Linificio, Fondazione Mia, e Co-

Protocollo d'intesa Linificio Villa d'Almè, Parco, Orto Botanico, Comune di Bergamo e Fondazione MIA

mune di Bergamo con il suo Orto Botanico «Lorenzo Rota» e la sezione di Astino nella Valle della Biodiversità. «Sostenibilità, tradizione e innovazione creano insieme valore aggiunto, vogliamo unire questi tre aspetti e sperimentarli anche sul nostro territorio – sostiene Pierluigi Fusco Girard, amministratore delegato del linificio di Villa d’Almè –. L’aspetto innovativo riguarda la sensoristica che sarà allestita nel terreno che ospiterà la piantagione e nell’applicazione che ne si farà di questa fibra, che verrà non solo utilizzata nel mondo di abbigliamento e arredamento, ma anche nel mondo dei materiali tecnici e compositi. Sono stati avviati infatti studi per sviluppare materiali che potrebbero diventare complementari a quelli in fibre sintetiche, per ottenere dei manufatti a basso impatto ambientale ma elevate performance tecniche». Fondazione Mia ha condiviso l’iniziativa inerente la promozione del progetto culturale, che sarà condotto in collaborazione con l’orto botanico «valle della biodiversità» e altre

associazioni, per promuovere e valorizzare le fibre naturali nobili, come il lino e la canapa, in passato protagoniste della bergamasca. «La loro coltivazione si riallaccia alla tradizione perché fino al secondo Dopoguerra, le piantagioni erano molto diffuse nella bergamasca, poi cadute in disuso – afferma Leyla Ciagà, assessore all’Ambiente di Bergamo –. Reintrodurle in maniera sperimentale e con metodo di coltivazione biologico, diventa quindi molto interessante. Le colture diversificate inoltre, aiutano a costruire il paesaggio, a differenza dei luoghi dove si applica la monocultura». Orto botanico partecipa al progetto attraverso il monitoraggio delle coltivazioni, con sensori che raccoglieranno dati da mettere a disposizione del pubblico. «Dimostreremo al pubblico la biodiversità di canapa e lino coltivando il maggior numero di varietà possibile, parleremo della loro importanza botanica, racconteremo le loro storie antichissime e perché sia importante coltivarle ancora oggi

Valle d'Astino, vista panoramica sull'ex monastero FOTO DANIELE VECCHI per ragioni di sostenibilità e per la molteplicità degli usi: vestire, mangiare, curare, costruire, dipingere, isolare, pavimentare», spiega Gabriele Rinaldi, direttore dell’orto botanico. Saranno poi organizzati eventi formativi, educativi e d'intrattenimento, con momenti di approfondimento culturale. All’interno della piantagione sarà allestita un’apposita cartellonistica con contenuti didattici ed informativi sulla coltivazione del lino e della canapa.

«E a settembre sarà organizzato un apposito convegno con esperti del settore di livello internazionale – fa sapere Angelo Colleoni, vicepresidente del Parco dei Colli –; servirà ad approfondire le tematiche che caratterizzano queste coltivazioni, e per incentivarne la produzione anche all’interno dei nostri territori». Il protocollo prevede la coltivazione del lino e della canapa. Si parte con un intervento, per due annualità, su un ettaro di

terra suddiviso in due semine, 3/4 a lino e 1/4 a canapa con lo spirito, a fronte di una buona riuscita dell’iniziativa, di proseguire interessando anche nuovi terreni secondo una rotazione tipica di queste colture. «La fioritura del lino nei campi – conclude Fabio Bombardieri, presidente di Fondazione Mia –, momento importante dal punto di vista naturalistico, consentirà ai cittadini di apprezzare ancora di più un contesto già straordinario».

Contributo da 5,8 milioni al GAL Per turismo, agricoltura e foreste VALMARINA Le attività per l'attuazione del piano di sviluppo locale (Pisl) per i territori del Gal dei Colli e del Canto Alto sono state il tema dell'incontro del 9 aprile scorso, con la presentazione delle potenzialità che si potranno mettere in campo da qui al 2020; un programma di lavoro, quello illustrato nella sede del Parco dei Colli, in Valmarina, che partirà già dai prossimi mesi. A spiegare cosa prevede il programma sono stati Mario Castelli, amministratore unico, e Nicola Gallinaro, direttore:

«Tra maggio e giugno si terranno tavoli di lavoro tematici corrispondenti agli ambiti di intervento del Pisl, aperti al territorio, e durante i quali verranno approfondite e illustrate nel dettaglio le opportunità di finanziamento». I bandi con buona probabilità partiranno già a fine giugno. A disposizione ci sono 5,8 milioni di euro. Contributo che verrà distribuito sul territorio dei 7 comuni (Almè, Paladina, Ponteranica, Ranica, Sorisole, Torre Boldone, Villa d'Almè) attraverso bandi pubblici al fine di finanziare progetti mirati allo

sviluppo delle politiche agricole, ambientali e turistiche. Tra le azioni finanziate rientrano: la formazione professionale, incentivi per il recupero e la valorizzazione del patrimonio rurale, incentivi per lo sviluppo e il miglioramento delle attività agrituristiche, promozione start-up di giovani imprese agricole, interventi per la prevenzione dei danni alle foreste, promozione di prodotti agroalimentari di qualità, conservazione della biodiversità, incentivi per lo sviluppo di infrastrutture e servizi turistici locali.

«In questo laboratorio privilegiato tra città e ambiente rurale – concludono Nicola Gallinaro e Mario Castelli – pubblico e privato potranno trovare uno spazio costruttivo e di qualità per la realizzazione dei propri obiettivi. Fondamentale poi la collaborazione con la BCC Bergamo e Valli, che ha studiato particolari finanziamenti riservati ai beneficiari dei bandi a sostegno dei progetti, e che li accompagnerà fino al momento della rendicontazione delle risorse regionali, spesso erogate a progetto concluso».

Valmarina, sede del Parco dei Colli di Bergamo


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L'eroe albanese «Kastriota» parla bergamasco Il film. Diretto da Steven Renso, è stato girato questo inverno a Dossena e nelle miniere di Paglio Pignolino L'omaggio in terra bergamasca in occasione del 550esimo dalla morte dell'eroe patriota Giorgio Castriota DOSSENA Nel 2018 ricorrerà il 550esimo anno dalla morte di Giorgio Castriota, condottiero e diplomatico che unì i principati d'Albania animando la resistenza degli albanesi e bloccando l'avanzata dei turchi ottomani verso l'Europa. In tutto il mondo sono già molte le manifestazioni organizzate dalla comunità albanese e non per celebrarlo. Tra le iniziative, in particolare una, porta con sé anche un po’ di Valle Brembana: il corto metraggio autoriale indipendente «Kastriota» del filmaker veronese Steven Renso, girato a Dossena e nelle miniere di Paglio Pignolino. Il dramma storico biopic ambientato nei Balcani del 1443 – basato sulla ricostruzione della biografia di Gjergj Kastrioti – si focalizza su un momento ben preciso della vita dell’eroe, peraltro mai trattato: la scelta da che parte stare. Il cortometraggio di Steven Renso segue a quello realizzato e diretto nel 1953 dal regista e sceneggiatore sovietico Yutkevich. «Abbiamo cercato di attenerci alla versione cinematografica degli Anni '50, dando però una nostra identità a quello che era il progetto, la nostra visione, realizzata con amore e rispetto nei confronti del personaggio, per creare una versione moderna dove anche chi non conosceva la storia ci si poteva immedesi-

La scheda. Kastriota, di Steven Renso. L'opera è dedicata all'eroe nazionale albanese. Ambientato nei Balcani del 1400. Italia (2017). Durata: 19' min. Corto metraggio, genere: dramma, storico, biopic. Attori: Rimi Beqiri, Mario Diodati, Ivan King, Michael Segal, Beatrice Barducci. Prodotto da Michele Zilocchi, Steven Renso e Pietro Lovato per Klodjo Production, soggetto e sceneggiatura Steven Renso, co-regia Pietro Lovato. Musiche: Jhonny Boscaini. Abiti Leather & Velvet (Andrea Valdrè e Deborah Lombardi) e accessori DRM Store. Attrezzature: RCE Verona. Effetti Speciali: Dugongos Creative Studios. Sound designer: Luca Contini. Editing: Steven Renso.

mare – spiega –. L'abbiamo fatto concentrandosi sull'uomo dietro la spada e sulla sua scelta da che parte stare. Perchè il nostro obiettivo era il massaggio che volevamo lanciare, di libertà, coscienza, e di valori, che solo una figura come quella dell'eroe poteva dare. E dell'importanza della sua divulgazione». «Un pilota, un piccolo assaggio – ammette poi il regista – per quello che viene concepito come progetto per una serie televisiva, dove pensiamo si potrebbe esaminare al meglio e in profondità non solo la figura del protagonista. Un'opera realizzata con umiltà, e grande rispetto per uno dei più importanti eroi della storia: è il nostro omaggio al grande eroe». A febbraio è stato pubblicato il primo trailer e nel giro di poche settimane è stato un successo; 136 le testate giornalistiche che hanno parlato del progetto, mentre sono già tre i festival internazionali – tra questi il Tirana Film Festival – che stanno vagliando la scelta di presentarlo in anteprima assoluta. A maggio invece, l’attore protagonista Rimi Bequiri, realizzerà due interviste per le emittenti Top Channel e Tv Klan, con uno uno spazio in prima serata: «Teniamo molto che anche in Europa, in particolare in Italia – conclude Renso –, si venga a conoscenza di una figura che ha fatto e fa parte della sua storia più di quel che si creda».

L'intervista

Il filmaker Steven Renso: «Qui paesaggi straordinari» DOSSENA Steven Renso, perchè Kastriota? Perchè l'idea di raccontarlo anche e soprattutto in questo spaccato di Valle Brembana? «Perché è una grande storia, di un grande eroe, che ha avuto un ruolo importantissimo anche nella nostra storia d’Europa. La storia d’un uomo che ancora oggi può insegnarci grandi valori come quello della libertà. Il primo motivo è logistico. La nostra truccatrice, con cui collaboriamo da sei anni è dossenese, quindi avevamo il suo appoggio. Il secondo perché è

un posto meraviglioso e già dal primo sopralluogo non avremmo voluto lasciarlo. Amo la montagna, in valle ho potuto esprimere al meglio la mia arte grazie ai paesaggi straordinari. Il posto ideale per rappresentare i Balcani dell’epoca». Si aspettava una accoglienza così per il suo progetto? «Sinceramente? No». Anche la stampa l'ha premiato: ne hanno parlato oltre 136 testate giornalistiche in tutto il mondo... «Sono ancora incredulo».

Chi è Kastriota, l'eroe patriota albanese, raccontato da Steven Renso? «L’uomo dietro la spada, l’uomo dietro il guerriero. Il resto lo lascio scoprire al pubblico». Il progetto Kastriota è stato concepito per diventare una serie tv, potrebbe essere il prossimo passo? Lo vede realizzabile? «Si, il fine del cortometraggio è proprio quello di essere il plot per un progetto più grande. Per la sua realizzazione noi ci crediamo tantissimo.

Le riprese del film a Dossena e nelle miniere di Paglio Pignolino

Abbiamo messo il cuore e tutto noi stessi in questo progetto. Il pubblico e, chi di dovere in seguito, deciderà se lo meritiamo o meno. Quel che è sicuro è che faremo tutto il possibile perché ciò accada». Dopo questa esperienza, che ricordo porterà con sé della Valle Brembana, e di Dossena in particolare? «Uno in particolare non ce l’ho, perché sono tantissimi. Se dovessi sceglierne uno di sicuro il tramonto del secondo giorno di riprese. Proprio nel mezzo della valle, con dietro le mastodontiche montagne, un tramonto che si fondeva con tutti i colori della natura, dandoci l’occasione di realizzare, forse, due delle scene più belle di tutto il cortometraggio. Non dico altro, per non rovinarvi la sorpresa (ride)».

Steven Renso, filmaker FOTO BENEDETTA TADDEI


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Una seconda piazzola per l'elisoccorso in valle Attiva anche a Fuipiano L'intervento. Segue a quello realizzato a Rota Imagna È situata in via Milano, ed è abilitata anche per il volo in notturna grazie al contributo di Comunità Montana MARCO LOCATELLI FUIPIANO VALLE IMAGNA Da qualche giorno la piazzola per l'elisoccorso a Fuipiano Valle Imagna in via Milano è abilitata anche per il volo notturno grazie ad una intuizione del Comune e all'intervento della Comunità Montana Valle Imagna. Dopo quella a Rota d'Imagna, realizzata due anni fa, quindi, ora sono due i paesi della valle ad offrire questo importante servizio. Il taglio del nastro è avvenuto il giorno 25 aprile in presenza di Angelo Giupponi delle Articolazioni Aziendali Territoriali (ATT) 118 di Bergamo (in rappresentanza dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII), di alcuni sindaci e associazioni socio sanitarie del territorio. «L'idea è nata due anni fa – ha illustrato Valentina Zuccala, sindaco del Comune di

di una potenza importante».

Fuipiano Valle Imagna –, dopo l'inaugurazione della piazzola per l'elisoccorso notturno di Rota d'Imagna, avvenuta il 24 aprile 2016. Abbiamo pensato che è vero che la piazzola a Rota Imagna può servire la valle Imagna, ma sarebbe importante averne una attrezzata per il volo notturno anche a Fuipiano. Come Comune – ha poi aggiunto il primo cittadino Zuccala – abbiamo investito circa mille euro per la presentazione della domanda e l'installazione di un contatore ad hoc per i due nuovi fari, dotati

Abilitata al volo notturno grazie alla Comunità Montana La piazzola, su terreno di proprietà del Comune di Fuipiano, è stata abilitata al soccorso notturno attraverso un intervento della Comunità Montanta Valle Imagna (costato circa 15 mila euro) e che ha previsto l'allargamento della piattaforma già esistente, con l'installazione di due fari e tutti gli allacciamenti necessari per l'illuminazione. «Avere a disposizione l'elisoccorso anche di notte – ha aggiunto concludendo il suo intervento il sindaco di Fuipiano Valentina Zuccala – avvicina la montagna a quelli che sono i servizi principali. Normalmente, se devi partire da Fuipiano con un'ambulanza per arrivare all'ospedale di Bergamo ci metti circa un'ora».

Anche in notturna È stato necessario allargare la piazzola con l'istallazione di due fari per l'illuminazione

Cardiologia

Specialità ambulatoriali fruibili con il S.S.N. Otorinolaringoiatria

Visite cardiologiche ed angiologiche - Riabiliazione Elettrocardiografia - Test da sforzo - Ecocolordoppler cardiaco e vascolare - Holter cardiaco e pressorio

Endocrinologia

Visite endocrinologiche

Medicina fisica e riabilitazione

Visite fisiatriche - Riabilitazione e Logopedia Riabilitazine in acqua - Locomozione robotizzata Ausilio robotizzato arto superiore - Dispositivo robotico arti inferiori e tronco - Realtà virtuale - Onde d’urto focalizzate - Elettromiografia - Idroterapia Terapie fisiche ed inalatorie

Medicina interna

Visite diabetologiche e dietologiche

Neurologia

L'elisuperficie in via Milano a Fuipiano Valle Imagna

Visite neurologiche - Elettroencefalografia Visite U.V.A. Unità di Valutazione Alzheimer

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Visite otorinolaringoiatriche

Pneumologia

Visite pneumologiche - Riabilitazione respiratoria Spirometria - Spirometria globale con tecnica pletismografica Test broncodilatazione farmacologica - Test alla metacolina - Monitoraggio saturazione arteriosa - Test del cammino Polisonnografia

Urologia

Visite urologiche - Ecografia

Diagnostica per immagini - RMN

Radiodiagnostica Mammografia Ortopantomografia e TAC dentale - Ecografia polispecialistica Mineralometria Ossea Computerizzata - Risonanza Magnetica Nucleare

Punto prelievi

senza prenotazione - da lunedì a venerdì ore 8.00 - 9.00

Specialità non fruibili con il S.S.N. Chirurgia vascolare Dermatologia Medicina dello sport Neuropsicologia Oculistica Oncologia Ortopedia Ostetricia e Ginecologia Psicologia Reumatologia Terapia del dolore

Istituto Clinico Quarenghi s.r.l. • 24016 San Pellegrino Terme - Bergamo • Via San Carlo, 70 tel. 0345 25111 • fax 0345 23158 • e-mail: info@clinicaquarenghi.it • www.clinicaquarenghi.it Direttore Medico di Presidio Dott. Giorgio Codecà


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Il «Papa buono» sarà celebrato in terra d'Imagna Il ritorno. Domenica 27 maggio l'urna di Santo Papa Giovanni XXIII farà tappa al Santuario della Cornabusa È un grande dono di Papa Francesco e del vescovo Francesco Beschi. Per i pellegrini due ore di preghiera SANT'OMOBONO TERME L'arrivo della salma di Papa Giovanni XXIII nel santuario naturale della Cornabusa il 27 maggio ha un grandissimo significato per l'intera Valle Imagna e per i valdimagnini. Prima di diventare Papa, infatti, Giuseppe Angelo Roncalli (Sotto il Monte, 25 novembre 1881 – Città del Vaticano, 3 giugno 1963) celebrò la sua ultima messa al Santuario della Madonna della Cornabusa, a Sant'Omobono Terme. Un luogo a cui Papa Giovanni XXIII era particolarmente devoto, non solo: pochi forse sanno che la famiglia di Roncalli è originaria proprio della Valle Imagna. Beatificazione e canonizzazione Ai fini della beatificazione la Chiesa cattolica ritiene necessario un miracolo. Nel caso di Papa Giovanni XXIII si è ritenuta miracolosa la guarigione, improvvisa, avvenuta a Napoli il 25 maggio 1966, di suor Caterina Capitani, delle Figlie della Carità, affetta da una gastrite ulcerosa emorragica gravissima che l'aveva ridotta in fin di vita.

Dal 2000 numerose sono state le segnalazioni e i presunti miracoli. Così nel luglio 2013 Papa Francesco ha firmato il decreto per la canonizzazione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II, avvenuta il 27 aprile 2014, prescindendo dai risultati del processo indetto dalla congregazione. Alla cerimonia in piazza San Pietro, celebrata da papa Francesco alla presenza del Papa emerito Benedetto XVI, di ventiquattro capi di Stato, otto vicecapi, dieci capi di governo e 122 delegazioni straniere, hanno partecipato circa un milione di fedeli, mentre sono state stimate in 2 miliardi le persone che hanno seguito l'evento in mondovisione. Oltre ai maxischermi posti in chiese e piazze di tutto il mondo, per la prima volta nella storia un evento è stato trasmesso in diretta 3D anche in più di 500 cinema di venti paesi (in Italia è altresì andato in onda in tale formato sul canale a pagamento Sky 3D). L'evento è anche stato registrato in Ultra HD 4K grazie alla collaborazione tra il Centro Televisivo Vaticano, Sony e Sky Italia.

Ora il ritorno a Bergamo, in occasione dei 60 anni dalla sua elezione a ponteficie, avvenuta il 28 ottobre 1958. «È un grande dono quello che abbiamo ricevuto da Papa Francesco e dal nostro Vescovo Francesco Beschi – ha spiegato don Alessandro Locatelli, il rettore del santuario della Cornabusa della Valle Imagna –. Quando si è saputo che il corpo di Papa Giovanni XXIII sarebbe tornato a Bergamo subito ci siamo mossi nel richiedere una tappa al santuario della Cornabusa, ma abbiamo ricevuto una doccia fredda: le indicazioni da Roma erano molto stringenti e non permettevano tappe ulteriori rispetto al Duomo e a Sotto il Monte. Invece poi – ha aggiunto don Locatelli – si è aperto questo spiraglio di poter ospitare Papa Giovanni XXIII nel trasferimento da Città Alta a Sotto il Monte, e subito l’abbiamo colto con entusiasmo». Alla Cornabusa Il passaggio del Santo Papa alla Cornabusa durerà però solo due ore: la salma giungerà in grotta verso le 15.30 e partirà

Riapertura della Cornabusa Sante messe fino a ottobre Il santuario Sante messe riprese dal Lunedì dell'Angelo I nuovi orari: aperta per tutta l'estate SANT'OMOBONO TERME Un santuario naturale per la preghiera di tutti i fedeli. Un luogo di aggregazione amato sia dai valdimagnini che dai turisti. È il Santuario della Cornabusa, uno degli esempi più impressionanti in Italia di chiesa situata in una caverna dove sgorga una sorgente d'acqua, ricavato da una grotta naturale. «Il più bello, perché costruito da Dio e non dagli uomini», sosteneva niente poco di meno che Papa Giovanni XXIII. Non è un segreto infatti che il santuario era un luogo caro al «Papa buono». Il Santo era solito a visitare il santuario nei periodi di libertà

prevista per il 27 maggio prossimo. Per permettere al maggior numero di persone possibile di vivere l’esperienza non si celebrerà la messa, ma ci sarà un sottofondo di preghiera accompagnato da animatori della liturgia e dal coro interparrocchiale della Valle Imagna.

In preghiera FOTO ZANARDI dai suoi numerosi impegni ecclesiastici; Lui stesso ebbe più volte a dichiarare che i suoi antenati Roncalli avevano origine dalla Valle Imagna. E qui tornerà, per una tappa della Peregrinatio delle reliquie (il corpo),

Orari delle messe Dal Lunedì dell'Angelo, dopo Pasqua, hanno ripreso le celebrazioni. Il santuario della Cornabusa resterà aperto tutta l'estate, fino alla fine di ottobre. Gli orari sono: domeniche e festivi, ore 8 – 11 e 16; il sabato, ore 16.30; dal 1 giugno al 15 settembre, ore 8 – 11 – 16 e 17.30; nei giorni feriali (da maggio a settembre) ore 16. Sul luogo è possibile trovare confessori per la celebrazione del sacramento della penitenza. Ulteriori informazioni su: www.cornabusa.it.

Giuseppe Angelo Roncalli, il «Papa Buono» FOTO JUSTIN ENNIS poi verso Sotto il Monte alle ore 17.30. Non verrà celebrata una messa, ma le due ore verranno vissute con una preghiera di sottofondo che accompagni i pellegrini nell'incontro

con Papa Giovanni XXIII. Il percorso sarà tutto transennato e l'avvicinamento alla salma avverà dalla mulattiera delle 7 cappelle dei Dolori di Maria. Inoltre non sarà possibile salire

con i mezzi propri al Santuario già dal mattino e, per tutto il giorno, sarà attivo il servizio navetta, con i bus che si fermeranno all'inizio del grande parcheggio.


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Coppa Valbrembana, è ora di scendere in campo Il torneo. Dedicato ai talenti del calcio locale, e non solo. Partecipano anche società di Milano, e Monza Brianza Competizioni al via dal 19 maggio al 10 giugno con finale a Dossena. Ci sarà anche un tributo per Davide Astori GRETA BALICCO DOSSENA Dal 19 maggio al 9 giugno torna l'atteso appuntamento con la Coppa Valbrembana, il torneo di calcio a 11 categoria giovanissimi, che da quattordici anni accompagna gli appassionati di tutto il territorio bergamasco. Organizzata dall’Asd Coppa Valbrembana con il patrocinio della Regione Lombardia, i comuni di Dossena, San Pellegrino Terme, San Giovanni Bianco, la Comunità Montana Valle Brembana e la Provincia di Bergamo, il torneo da sempre rappresenta una piacevole conferma della forte attenzione del territorio nei confronti dei ragazzi e del futuro dello sport: quattordici anni di incessante attività, celebrati anche attraverso l'ampliamento dei propri campi di gioco; per questa edizione infatti, le gare saranno disputate non solo presso i campi di Dossena, San Pellegrino Terme, San Giovanni Bianco, Piazza Brembana e Villa D'Almè, ma anche presso il nuovo campo sintetico di Camanghè (Zogno) rinnovato recentemente.

Le 24 formazioni divise in 6 gironi si sfideranno sino a giungere al gran finale, previsto per sabato 9 giugno, a Dossena, con il confronto delle ultime quattro squadre rimaste in gara. La serata sarà trasmessa anche da Bergamo Tv e da BG24. Tra le illustri rappresentanze e volti noti del mondo dello sport: Vittorio Bosio, presidente nazionale CSI e Lara Magoni, assessore regionale e delegato provinciale CONI. Per l'edizione 2018 in campo saranno presenti anche alcune delle migliori società di Bergamo, Milano e Brescia Monza Brianza, e all'interno del torneo si svolgerà la seconda edizione del quadrangolare a ricordo di Eleonora Alcaini, figlia del promotore del torneo, Piero Alcaini, nonchè vari incontri ed attività dedicate alla memoria del giovane campione bergamasco Davide Astori. Tutti i risultati Live Oltre ad un considerevole aumento del numero delle squadre presenti al torneo, anche quest’anno, grazie al costante aggiornamento in tempo reale

dei dati e dei risultati delle partite, sarà possibile commentare e condividere i momenti salienti del torneo in diretta e accedere a contenuti speciali, video e interviste esclusive presso il sito web ufficiale e le pagine social. Prestigiosa vetrina per il calcio giovanile «Il 19 maggio daremo il via anche a questa attesissima quattordicesima edizione, porgo i più sinceri e calorosi ringraziamenti a tutti coloro che da sempre collaborano con impegno, tenacia e passione alla realizzazione di questo evento, nonché alle Amministrazioni comunali e alle società sportive che non hanno mai smesso di credere in questa iniziativa, ha commentato Pietro Alcaini», organizzatore del torneo e presidente dell’Asd Coppa Valbrembana. «Una manifestazione questa – ha poi aggiunto il presidente Alcaini –, che diviene sempre più una prestigiosa vetrina volta alla valorizzazione del calcio giovanile di tutta la provincia». Ulteriori informazioni sul sito web: coppavalbrembana.com.

Alcuni scatti delle edizioni precedenti FOTO COMITATO COPPA VALBREMBANA

«Qui passione e costanza, format sportivo vincente» Sul torneo «L'abbraccio sportivo» dell'assessore Magoni omaggio alle giovani promesse dello sport GRETA BALICCO DOSSENA «Parlare di Coppa Valbrembana significa affermare con chiarezza che passione e costanza fanno di queste manifestazioni sportive un format vincente». Così Lara Magoni, assessore al Turismo di Regione Lombardia parla del torneo Coppa Valbrembana. Quest'anno accanto a Dossena, San Pellegrino Terme, San Giovanni Bianco, Piazza Brembana e Villa D'Almè, l'evento si estenderà anche al nuovo campo sintetico di Camanghè (Zogno), protagonista sarà la valle Brembana dello sport e le sue giovani promesse.

La scheda. Lara Magoni è una politica, ex sciatrice alpina e dirigente sportiva italiana. Dal 29 marzo 2018 riveste il ruolo di assessore delegato al Turismo, Marketing territoriale e Moda della Regione Lombardia

In campo scenderanno oltre 500 atleti, 24 formazioni divise in 6 gironi: «numeri – aggiunge l'assessore Magoni – che esaltano l'eccellenza di una manifestazione sportiva che anno dopo anno testimonia un entusiasmo sempre crescente. Replica di un successo ma anche dedizione e professionalità così come alla prima edizione». Dal 19 maggio al 9 giugno il calcio riaccenderà le speranze di queste giovani promesse che saranno immerse in una vera festa dello Sport. E per questa quattordicesima edizione del torneo si disputerà anche il secondo quadrangolare dedicato alla memoria della giovane Eleonora Alcaini, e si terranno altre emozionanti iniziative per il compianto Davide Astori. «Grazie agli organizzatori e un abbraccio sportivo a tutti», ha poi concluso.

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Al parco Le Cornelle arriva Pancho La storia. Provenienza Atene. È ospitato al parco faunistico di Valbrembo Come lui solo 20 mila in tutto il mondo, esemplari preda dei bracconieri VALBREMBO Ha 10 anni, arriva da Atene ma è nato a Budapest. Ed è letteralmente di una bellezza rara. È Pancho, il rinoceronte bianco appena arrivato al Parco Faunistico Le Cornelle di Valbrembo. Pancho è un mammifero speciale, l’aggettivo «bianco» non indica il colore della sua pelle ma deriva da un errore di traduzione del termine olandese weit con white mentre in realtà si voleva intendere wide ovvero «ampio» in riferimento alle dimensioni della bocca. Il colore del carnato, infatti, è giallastro e quanto alle dimensioni, è davvero molto grande: dopo l’elefante è il mammifero terrestre più grande al mondo. Il suo carattere docile e calmo gli ha consentito di accettare senza alcun disagio il trasferimento. Pancho si è ambientato immediatamente nella sua

nuova casa a Le Cornelle dove ha incontrato due suoi simili: Lara e Shanny, femmine di rinoceronte bianco arrivate al Parco rispettivamente nel 2011 e nel 2009. Le due femmine si sono dimostrate molto incuriosite dalla nuova presenza. Shanny, in particolare, ha iniziato a stuzzicare Pancho con piccoli atteggiamenti di sfida, intrattenendosi in simpatici momenti di gioco con lui. E chissà, magari scatterà anche l’amore e forse arriverà un piccolo Pancho, anche se l’accoppiamento non è un processo

Al parco Non è solo, insieme a lui Shanny e Lara arrivate rispettivamente nel 2009 e 2011

facile e la gestazione dura anche fino a 18 mesi. Nel frattempo, però, i tre esemplari si divertono insieme: corrono, fanno bagni di fango, dormono e mangiano cibandosi principalmente di erbe, foraggi, frutti (fino a 8-10 kg al giorno) e fieno (circa 10-15 kg ciascuno). La sottospecie del sud, di cui fa parte Pancho, è tutelata e rappresenta una storia di successo. Ridotto a meno di 100 esemplari alla fine del XIX secolo, ad oggi conta circa ventimila esemplari e questo anche grazie all’attività dei parchi

La curiosità Il corno pregiatissimo è oggetto di culto per molti popoli e singoli bracconieri

faunistici come Le Cornelle che prendendosene cura, li sottraggono alle mire dei bracconieri. A renderlo così «prezioso» e così in cerca di protezione è la caccia spietata al suo pregiatissimo corno, oggetto di culto per molti popoli e per singoli bracconieri che gli attribuiscono – erroneamente – proprietà curative e afrodisiache. Ai rinoceronti, invece, il corno serve come arma di offesa e difesa, per scavare radici o per spezzare ramoscelli per nutrirsi. Come caratteristico per la sua specie, infatti, anche Pancho ha due corni (uno anteriore più grande e uno più vicino al cranio) e l’olfatto è il suo senso più sviluppato, mentre l’udito e la vista sono piuttosto limitati. A differenza dei rinoceronti neri, i rinoceronti bianchi, come lui, sono piuttosto socievoli e vivono abitualmente

Pancho, il rinoceronte bianco arrivato a Le Cornelle riuniti in piccole schiere di una decina di individui. Davvero impressionante è l’andatura al trotto con cui Pancho e le due femmine del Parco si muovono abitualmente. Un’andatura

che, in caso di pericolo, può raggiungere velocità notevoli. Un vero spettacolo della natura che sempre più persone stanno imparando ad amare e apprezzare.

Il buongiorno si sente dal mattino Con Juri e Teo a «Tavernetta News» La novità Su Radio, Tv e online Protagonista è la valle Tutti i mercoledì diretta dal locale di Branzi BRANZI Barista di professione, speaker per passione e recentemente anche autore di un libro «Date da bere alle castagne», che ha riscosso un bel successo. Juri Pianetti, 36 anni, di Olmo al Brembo, lavora a Branzi dove gestisce il locale di famiglia insieme a Marzia e Pietro:

La Tavernetta, da dove ogni mercoledì mattina dà il buongiorno con le buone notizie dall'alta valle, insieme a Teo Mangione a colazione con Radio Alta. All'interno del programma già da un paio di mesi viene ospitato «Tavernetta News», in onda dalle 7.45 alle 8.05, con ospiti fissi e non, per raccontare tutto il meglio del territorio. Uno spazio che qualcuno ha già ribattezzato l'Edicola Fiore della Val Brembana. Tavernetta News oltre che in radio è presente sui canali social dell'emittente radiofonica

e di Bergamo Tv. L'iniziativa nasce dall'amicizia tra Juri e Teo. «Ci siamo conosciuti due anni fa ad una gara di corsa in montagna – racconta Pianetti –. Da lì si sono susseguite una serie di piccole comparsate insieme, un po' ovunque, per poi arrivare all'idea della diretta, nata come un gioco ma diventato appuntamento fisso». Hanno partecipato già molti ospiti, più o meno celebri. Tra questi: Alessandro Vanotti, ex ciclista di Brembate; Renato Belotti, che ha portato la maschera di Arlecchino nel mondo; l'atleta

Davide Milesi; Giorgio Scuri, tedoforo a Pyeongchang; il fotografo naturalista Baldovino Midali. E poi persone del posto, come la «mitica Enrichetta», 93 anni, la donna più anziana del paese. «Ho avuto la fortuna di incontrare persone che per me sono state un esempio, cerco di vivere la mia vita con l’idea di aver almeno provato a esserlo per qualcun altro», aggiunge Pianetti. E poi un appello dallo speaker: «Mandateci le vostre news, ne parleremo. Noi tifiamo Valle Brembana».

Juri Pianetti e Teo Mangione a colazione con Radio Alta


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ANALISI, COMMENTI E LETTERE La lettera

La Valle scrive...

H

o deciso di rendere pubblica una lettera che ho inaspet tatamente trovato nella mia cassetta postale qualche giorno fa, dal momento che sono certo che anche altre persone l’abbiano ricevuta: credo infatti che ognuno di noi possa (o debba?) sentirsi il destinatario della missiva. Per agevolarne la comprensione da parte di tutti, specie di quanti non vivono sul territorio brembano o non lo conoscono a dovere, ho deciso di corredare il testo di una serie di note esplicative che mi auguro fungano da stimolo per successive ricerche individuali. Carissimo, eccomi qui a scrivere una lettera che vuole essere più uno sfogo che una risposta alla tua sequela di rimostranze nei miei confronti... Se non avessi un po’ di autostima, rischierei di deprimermi di fronte alla tua abituale rassegna dei miei difetti! Come sai, non è facile manifestare apertamente i propri pensieri a chi ci sta a cuore, ma credo che stavolta sia necessario dirti in modo schietto cosa penso, costi quel che costi: nei tuoi giudizi e nelle tue esternazioni sei ingiusto e pecchi di superficialità. Penso infatti che tu, come molti altri del resto, conosca poco la mia storia, iniziata tanto tempo fa e costellata di cambiamenti, battute d’arresto, ripartenze e trovate “geniali” da parte di signori lontani... Pensa che c’è persino stato chi ha pensato bene di dividermi in tre parti, sì, proprio come la Trinità! Chissà, forse allora come ora la razionalizzazione degli spazi era sinonimo di efficienza, almeno sulla carta... Beh, sicuramente ti devo dare atto che spostarsi in queste zone non è impresa facile, del resto la viabilità qui ha sempre rappresentato un problema, e per la mia conformazione poco agevole e per le iniziative di voi uomini... Se potessi fare un salto indietro di secoli, ti renderesti conto di quali lavori siano stati realizzati (e a quale prezzo) per rendermi sempre più collegabile alla città e, addirittura, fare di me una porta aperta verso l’Europa. Iniziative, queste, importanti, ambiziose e tutto sommato rapide, soprattutto se confrontate con gli interminabili sforzi odierni per snellire. il traffico in alcuni snodi che in realtà costituiscono odiosi nodi quanto a scorrevolezza e velocità. Certamente però chi nasce, vive o viene qui è assolutamente in grado di superare queste difficoltà, basta che sia animato da un vero slancio nei miei confronti, non importa se frutto di un legame decennale o di una temporanea attrattiva, ovvero sia che si tratti di uno stanziale come te sia che si tratti di una persona di passaggio. Per quanto apparentemente chiusa e dura, io so accogliere tutti quelli che mi portano rispetto e ho molto da offrire a chi sa apprezzare il gusto delle cose semplici e osservare con occhi trasparenti Note. *1. Secondo la tradizione, il quattrocentesco Palazzo Grataroli di Oneta costituisce la casa d’Arlecchino, maschera rappresentativa della Valle Brembana insieme al Gioppino, protagonista incontrastato del teatro dei burattini. *2. Pietro Ruggeri da Stabello (1797-1858) è il massimo esponente della letteratura dialettale bergamasca. *3. Alvise Priuli fu podestà di Bergamo alla fine del Cinquecento e venne incaricato di prendere accordi con le autorità dei Grigioni svizzeri per realizzare la “strada nova”, nota come “Via Priula”. *4. Leonardo da Vinci fu il primo a rappresentare cartograficamente le valli bergamasche; nel caso della Valle Brembana, presumibilmente all’inizio del Cinquecento realizzò uno schizzo a inchiostro che riporta i collegamenti e le distanze fra le località indicate e che attualmente fa parte della Raccolta Reale dei Windsor in Inghilterra. *5. Eugenio Goglio (1865-1926), scultore, pittore e decoratore nato a Piazza Brembana, fu il primo grande fotografo bergamasco.

la bellezza di ciò che possiedo. Incantevoli paesaggi naturali e molteplici opportunità di svago, divertimento e relax aspettano chiunque abbia il tempo e la voglia di conoscere un territorio come il mio, ricco di tradizioni e chicche da scoprire. E molti sono i modi per farlo, lo sai: in bicicletta lungo una comoda pista ciclabile, a piedi per mulattiere e vie storiche, magari porticate, che attraversano borghi di indubbio fascino, di corsa su ripidi sentieri che conducono alle maestose cime delle Orobie... Insomma, ce n’è per tutti e per tutti i gusti. Quante volte invece vengo snobbata dai forestieri o, peggio, maltrattata dagli indigeni! È sufficiente dare un’occhiata alle attuali condizioni del fiume che mi attraversa e dal quale ho preso il nome: non è bastato l’inferno d’acqua di trent’anni fa5 per assicurare una manutenzione ordinaria preventiva costante ed efficiente. Poi chissà che lamentele e proteste qualora la natura dovesse voler ricordare chi comanda da queste parti... Evidentemente il proverbio “Prevenire è meglio che curare” non è proprio più di moda. Ma si sa, è sempre più facile serbare memoria dei momenti belli piuttosto che di quelli brutti, benché spesso siano proprio questi ultimi a fornire una lezione più significativa. Prendi ad esempio la strabiliante stagione della Belle époque: ancora oggi, dopo più di un secolo, l’obiettivo per la mia “Vichy d’Italia” resta quello di tornare ai fasti dell’epoca: nell’ultimo periodo pare che sia stata imboccata la strada giusta, per quanto per decenni si sia assistito ad un lento e graduale abbandono (e declino) dei luoghi simbolo di quegli anni d’oro. Fortunatamente, però, spesso ci pensa la storia a sistemare le cose, anzi a preservarle: è il caso di località che nel tempo hanno trasformato l’amara esclusione da progetti di sviluppo in un’eccezionale occasione di crescita e conservazione, tanto da consentire un salto indietro nel tempo a distanza di secoli. Sai cosa sogno a volte? Sogno di essere un surreale ma armonico microcosmo, popolato da un mix di personaggi in realtà vissuti a distanza di secoli l’uno dall’altro... Chiudo gli occhi e li vedo: vedo Arlecchino, che con il randello intima di andarsene ad alcuni ubriaconi che a tarda notte discutono animosamente ai piedi del suo balcone di casa (*1); vedo Pietro Ruggeri da Stabello (*2) che con voce stentorea decanta le sue rime a un sontuoso banchetto di ricchi villeggianti giunti in zona sull’onda della moda del “passare le acque”; vedo Alvise Priuli (*3) che nel suo ufficio di Bergamo chiede a Leonardo da Vinci di essere un po’ più preciso nel fare la mia rappresentazione cartografica (*4), così da non avere problemi a calcolare la quantità di materiali necessari a perfezionare la sua nuova strada; vedo Eugenio Goglio (*5) che sistema in fretta e furia la sua ingombrante attrezzatura

per scattare la foto dell’anno, ossia quella di Pacì Paciana (*6) che si sta per gettare dal ponte; vedo Cesare Mazzoni (*7) che, forte del successo internazionale del suo Casinò, si arrovella sulle strategie migliori per ottenere la candidatura delle mura di Città Alta a Patrimonio dell’umanità; vedo Simone Pianetti (*8), che, travestito da distinto borghese, se la ride scorgendo dal finestrino del treno che lo sta conducendo in città lo stuolo di persone che gli stanno dando la caccia; vedo Carlo Ceresa (*9) che, in una sfarzosa camera del Grand Hotel, si sta sforzando di realizzare il migliore ritratto della sua carriera, ossia quello della Regina Margherita di Savoia; vedo i Tasso (*10) a cavallo che fanno di tutto per raggiungere in fretta i parroci dell’Alta Valle per consegnare loro le lettere di soldati brembani al fronte da pubblicare sui loro bollettini; vedo suggestivi mercatini lungo il Brembo in cui vengono esposti splendidi manufatti locali (strumenti in ferro forgiati da esperti artigiani, morbidi panni di lana confezionati da meticolose casalinghe, utensili scolpiti nel legno tagliato da forzuti boscaioli); vedo schiere di donne intente a “lavandare” nelle fontane pubbliche mentre i mariti caricano casse di bottiglie di acqua frizzante su appositi vagoni diretti a mercati lontani; vedo famiglie di pittori che si confrontano amabilmente sulle tecniche sperimentate in Laguna e sui monti trentini (*11); vedo i volti increduli di operai che entrano per la prima volta nel loro nuovo stabilimento e rimangono interdetti di fronte al progresso industriale che li ha strappati ai loro campi; vedo schiere di bambini ruspanti che aspettano festanti il passaggio delle prime giardiniere cariche di forestieri dai vestiti strampalati; vedo gruppi di turisti inglesi e tedeschi che esplorano le mie magnifiche montagne sotto la guida di esperte guide locali (*12); vedo una lunga processione di maschere devote (*13) che seguono l’esposizione pubblica della Sacra Spina; vedo Palma il Vecchio (*14) che tiene corsi di pittura per classi di giovani artisti pronti ad affrescare le mie tante chiese e cappelle; vedo... Insomma, mi basta chiudere gli occhi per vedere tutto questo folle ma straordinario mondo, ma credo che per te serva invece aprirli con animo entusiasta e spirito curioso per renderti conto che tutto questo è veramente parte di me e merita di continuare ad essere e ad essere rispettato, conosciuto e valorizzato. Nonostante i miei limiti e le mie lacune.

*6. Pacì Paciana, all’anagrafe Vincenzo Pacchiana (1773-1806), fu un leggendario brigante brembano, autore di delitti ed estorsioni, noto per essere riuscito a sfuggire alle autorità gettandosi da un ponte (Ambria o Sedrina?).

*11. Riferimento ai Santacroce, originari dell’omonima frazione di San Pellegrino Terme, famiglia di artisti attiva nel Cinquecento a Venezia, e ai Baschenis, originari di una frazione dell’attuale Santa Brigida, dinastia che affrescò luoghi sacri in Trentino.

*7. Cesare Mazzoni fu l’avvocato milanese fondatore nel 1899 della Società anonima delle Terme di San Pellegrino, che in pochi anni trasformò la località brembana in un’ambita meta turistica, frequentata da illustri personalità pronte a godere a pieno delle mirabolanti attrattive che egli commissionò a talentuosi architetti, come Romolo Squadrelli.

*12. Ad esempio, Antonio Baroni, famosa guida bergamasca, protagonista di numerose imprese come capocordata tra Ottocento e Novecento, periodo durante il quale prese corpo una nuova forma di turismo d’élite, ossia quello degli escursionisti stranieri.

*8. Simone Pianetti (Camerata Cornello, 1858), ex emigrante e albergatore esasperato, il 13 luglio 1914 uccise a colpi di fucile sette persone e non venne mai trovato e catturato, alimentando così il fiorire di miti e leggende sul suo conto. *9. Carlo Ceresa (1609-1679), nativo di San Giovanni Bianco, fu uno dei maggiori ritrattisti italiani del Seicento. *10. I Tasso, originari del Cornello, furono i fondatori delle poste moderne e per secoli inviarono in giro per l’Europa i loro corrieri a cavallo per recapitare con tempestività innumerevoli corrispondenze pubbliche e private.

Con il cuore più leggero, la tua (amata/odiata) Valle Brembana di Marco Mosca Centro Storico Culturale Valle Brembana

*13. Cortei di maschere si ritrovano in alcune opere del celebre pittore dossenese Filippo Alcaini (1946-1986), che ha lasciato eccezionali rappresentazioni di scene di vita quotidiana contadina, nelle quali i volti scolpiti dei protagonisti altro non erano che quelli delle sue amate mascherate. *14. Jacopo Negretti (1480-1528), meglio noto come Palma il Vecchio, fu un pittore nativo di Serina che, a partire da un ambiente veneziano ricco di stimoli culturali, si specializzò in dipinti devozionali e in ritratti dell’aristocrazia veneziana. Da Quaderni Brembani 16, edito da Centro Storico Valle Brembana. Si ringrazia il presidente Tarcisio Bottani.


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ANALISI, COMMENTI E LETTERE L'analisi

Le informazioni raccolte tramite gli strumenti considerati indispensabili per lo svolgimento della prestazione lavorativa quali smartphone, tablet, personal computer, GPS installato sull’auto aziendale, possono essere utilizzate dal datore di lavoro a prescindere sia dall’accordo sindacale sia dall’autorizzazione amministrativa all’installazione, ma alla sola condizione che al lavoratore sia data adeguata informativa delle modalità d’uso degli strumenti, di effettuazione dei controlli, dei limiti di utilizzo nonché delle sanzioni previste in caso di violazione di tali limiti».

Il controllo a distanza del lavoratore

I

l datore di lavoro può porre in essere attività di controllo a distanza del lavoratore? «Sì, il potere di controllo datoriale è previsto e disciplinato dall’art. 4 L. 300/1970 (c.d. Statuto dei Lavoratori) e dall’art. 23 del D.Lgs n. 151/2015, i quali contraddistinguono diverse tipologie di strumenti di controllo, con modalità di utilizzo differenti tra loro, di cui può avvalersi il datore di lavoro per tutelare i beni aziendali e verificarne il corretto utilizzo. Tale potere di controllo non è però esente da limiti e deve rispettare alcuni principi diretti a tutelare anche i diritti dei lavoratori». Quali strumenti di controllo sono ammessi e come si differenziano? «Una prima tipologia è costituita da tutti quegli strumenti da cui deriva la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori (ad esempio gli impianti audiovisivi), i quali possono essere utilizzati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale. Il loro utilizzo, anche per luoghi dove i lavoratori hanno accesso occasionale, soggiace all’imprescindibile accordo stipulato con i sindacati o, in mancanza, all’autorizzazione della Direzione Territoriale del Lavoro competente. Il mero consenso scritto o orale concesso dai lavoratori all’Azienda, anche all’unanimità, non ha alcuna rilevanza dal momento che, data la loro posizione di debolezza contrattuale, potrebbero rendere un consenso viziato. Con la Circolare n. 5 del 19 febbraio scorso, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha precisato che l’eventuale ripresa dei lavoratori è legittima solo dopo che siano state rilevate specifiche anomalie e che siano state esperite misure di prevenzione meno invasive per i lavoratori. La stessa Circolare precisa che, in presenza di finalità legittimanti il controllo, l’impianto per cui si richiede l’installazione può inquadrare direttamente il lavoratore, senza limitazioni

Marcello Razzino Consulente del Lavoro

inerenti l’angolo di ripresa della telecamera o l’oscuramento del volto del lavoratore, e che non è fondamentale specificare il posizionamento predeterminato e l'esatto numero degli impianti da installare. In casi eccezionali, inoltre, è possibile accedere alle immagini registrate in tempo reale, sia da remoto che in loco, purché l’accesso risulti tracciato e memorizzato per un congruo periodo. Esclusi da tali problematiche sono gli impianti di antifurto, dal momento che questi agiscono soltanto quando non sono presenti lavoratori in Azienda. Una seconda tipologia contempla gli strumenti utilizzati dal lavoratore per svolgere la propria prestazione lavorativa e gli strumenti di registrazione degli accessi e delle presenze per i quali non trovano applicazione le garanzie delineate in precedenza. Rientrano in questa seconda tipologia anche i dispositivi e le tecnologie per la raccolta e il trattamento di dati biometrici (impronta digitale o topografia della mano), installati per l’accesso a locali o utilizzo macchinari ritenuti “sensibili”, con lo scopo di impedirne l’accesso o l’utilizzo a soggetti non autorizzati.

L'analisi

U

na volontà testamentaria frequente è quella di voler diseredare uno o più membri del proprio nucleo familiare. La legge pone però alcuni limiti che è opportuno conoscere. Facciamo il punto con un esperto, Paolo Divizia, notaio con sede a Bergamo e ufficio secondario a San Giovanni Bianco.

Dunque la volontà di diseredare è frequente? «L'attività sul campo mi ha insegnato che il tema della diseredazione è frequente ed attuale. Diseredare qualcuno con il proprio testamento è un gesto simbolico molto forte, è un gesto che ha un connotato punitivo verso il destinatario. Per esperienza, noto che la diseredazione è la conseguenza di un cattivo comportamento tenuto nel tempo verso il testatore. Ad esempio, si disereda un fratello che non ci ha mai prestato cura ed assistenza nella parte finale della nostra vita ovvero quando avevamo un momento di reale bisogno». Ma è lecito diseredare?

L’uso illegittimo degli strumenti di controllo datoriale comporta delle sanzioni? «Assolutamente sì, l’uso degli strumenti di controllo, che eccede i limiti imposti dalla Legge e viola le garanzie previste dal Codice della Privacy a tutela dei lavoratori, risulta passibile di ammenda da un minimo di Euro 154,00 a un massimo di Euro 1.549,00 o, in alternativa, può comportare l’arresto da 15 giorni ad un anno, oltre l’immediata rimozione degli apparati non autorizzati. Nei casi più gravi il Giudice può comminare arresto e ammenda congiuntamente e può aumentare l’ammenda fino a cinque volte».

sorelle sono chiamati all’eredità, nelle quote di legge, qualora non ci sia testamento. È importante esprimere due cose: la volontà di diseredare, con un formula diseredo mia sorella Maria e la volontà di attribuire con il testamento il proprio intero asse ereditario. Non si deve lasciare spazio di operatività alla legge, nel disciplinare la sorte dei propri beni dopo la morte: il testamento deve regolare tutto ad esempio, usando una semplice formula per tutti i miei beni che in questo momento non ricordo e non indico, desidero che siano lasciati in eredità a mio fratello Mario».

Diseredare è possibile Ma attenti ai limiti di legge

Torniamo dunque sul tema del testamento? «Esattamente. Quanto diremo oggi si pone come naturale continuazione di quanto visto nel numero precedente. In particolare, mi preme spiegare in termini semplici in che cosa consiste la diseredazione, tema oggetto di frequenti domande da parte delle persone che si rivolgono al mio studio».

Quali sono i princìpi che deve rispettare il controllo datoriale per non risultare quindi illegittimo? «Il Legislatore richiama espressamente il Codice della Privacy e obbliga il datore di lavoro a rispettare il diritto dei lavoratori alla loro riservatezza, dignità personale, libertà di espressione e comunicazione; i dati raccolti, attraverso gli strumenti di controllo consentiti dalla Legge, devono essere protetti in modo adeguato e devono essere utilizzati rispettando i principi di necessità, finalità, trasparenza, proporzionalità e sicurezza. Sono, pertanto, considerate legittime tutte quelle procedure di controllo del datore di lavoro che risultano essere necessarie, indispensabili e aventi carattere eccezionale, non continuativo e consistente, e che hanno il fine di garantire la sicurezza e/o la continuità aziendale o reprimere illeciti, che siano pertinenti e non eccessivi rispetto alle finalità legittimanti perseguite».

Ma quindi non ci sono veri limiti alla diseredazione? «I limiti ci sono eccome, invece. La diseredazione dei legittimari, infatti, è assai più problematica. Il limite riguarda il coniuge, i figli ed i genitori verso i quali serve fare una riflessione ulteriore».

Paolo Divizia Notaio «Dobbiamo distinguere tre ipotesi: la diseredazione di un estraneo, di un parente successibile ex lege ovvero ancora di un legittimario. L’ipotesi più semplice è quella dell’estraneo, ad esempio un amico di infanzia al quale, verbalmente, avevo sempre promesso qualcosa al momento della mia morte. Ebbene, l’estraneo può essere diseredato in maniera semplice e sicura, non avendo questi alcun diritto, assicurato dalla legge, sul mio asse ereditario. Lo stesso dicasi per un parente lontano, che va oltre il sesto grado di parentela». Mi lascia intendere che con i parenti stretti è più difficile la diseredazione? «Allora, diseredare un fratello o una sorella è possibile, purché la formulazione della volontà testamentaria sia chiara. I fratelli e le

Notaio, ci aiuta a capire un po’ meglio? «È possibile scrivere nel proprio testamento diseredo mio figlio Mario. La disposizione non è nulla. Essa è solo riducibile. Poiché ai legittimari spetta una quota dei beni dell'asse ereditario, qualora il testatore non avesse lasciato nulla o addirittura avesse disposto una diseredazione espressa, per il legittimario leso nelle proprie ragioni sarà pur sempre indispensabile agire con l'azione di riduzione per ottenere la propria porzione di ricchezza. La via del Tribunale è obbligata Quindi, la diseredazione è possibile? «La volontà del testatore è sacra e non deve essere giustificata nei motivi in alcun modo. Se è desiderio primario quello di diseredare un figlio o il coniuge, può essere scritta nel testamento. Poi si apriranno due scenari: i soggetti accettano questa volontà del proprio consanguineo del proprio coniuge, ovvero procederanno con l’impugnazione del testamento. Una volta per tutte può dirsi che la diseredazione di un legittimario può essere fatta, accettandone però le conseguenze successive alla morte».


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ANALISI, COMMENTI E LETTERE La rubrica

Enrico Borghi, Lara Magoni e il Turimo lombardo

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ermettetemi, prima di entrare nell’argomento del mese, un ringraziamento per il lavoro svolto al Presidente nazionale Uncem On. Enrico Borghi che ha rassegnato le proprie dimissioni per sopraggiunti impegni istituzionali il 7 maggio, dopo 18 anni ininterrotti nei quali ha ben condotto l’Associazione. In sua sostituzione, sino al Congresso straordinario che si terrà nel mese di giugno, il collega vicario Antonio Di Maria che saprà certamente ben condurre questa fase di transizione. E partendo dai borghi, questa volta quelli alpini e appenninici, introduciamo l’argomento di cui ci occupiamo questo mese nella rubrica Uncem. I borghi sono destinatari di un turismo di prossimità consapevole e dall’estero che ha portato rigenerazione dei villaggi, investimenti, aumento della spesa, nuove imprese. Il tema, da oltre due lustri, rappresenta un cavallo di battaglia per Uncem ed è divenuto nel tempo ormai abituale sui media e tra gli addetti ai lavori. Il Piano strategico del Turismo voluto dal Mibact tiene conto di questo elemento, assieme ai pilastri storici del turismo nelle aree montane: invernale con gli sport della neve e del ghiaccio, estivo con l’outdoor, il benessere, il plen air. La montagna va sostenuta in questi assi. Il Piano del turismo va attuato e lo Stato deve aiutare le Regioni a investire nelle direzioni tracciate a livello nazionale. In particolare sulla promozione e sul marketing, Mibact e tutto il Governo devono guidare sempre di più missioni di promozione sui mercati esteri, dopo aver aiutato i territori a scegliere target e opportunità. La crescita del turismo nelle aree montane passa da una maggiore sinergia tra Enti centrali (Enit e Mibact, in primo luogo), Enti locali e soggetti attuatori (come le Atl). Invitalia e le altre strutture centrali per l’attrazione degli investimenti devono essere messe nelle condizioni di sostenere le imprese che vogliono insediarsi nelle aree montane. Innovazione e sostenibilità i due principali canali. Favorire ad esempio l’insediamento di grandi server farm nelle valli, di co-working e fab‐lab. Un lavoro importante anche a livello di Regione Lombardia soprattutto per l’Assessore delegato al Turismo, Moda, Design e Marketing territoriale: la bergamasca

Alberto Mazzoleni Vice Presidente UNCEM Nazionale e Regionale Lara Magoni che gestirà il settore per i prossimi cinque anni del proprio mandato. Un elemento caratterizzante del turismo lombardo è il forte grado di internazionalizzazione, un aumento dell’offerta di qualità e una straordinaria forza incrementale dei principali brand lombardi. Lavorando, come ha dichiarato il nuovo Assessore, dal basso ed incontrando gli addetti del sistema turismo in Lombardia si dovrà concordare una strategia condivisa e integrata tra gli assessorati di riferimento per i prossimi anni per continuare il buon lavoro svolto da sempre dalla Regione a favore dei territori e degli operatori. Priorità per la montagna lombarda da attuarsi in partnership con le altre regioni italiane: qualificare la ricettività ed i servizi individuando buone prassi; rendere più efficace e moderna la comunicazione attraverso azioni di marketing territoriale; costruire prodotti e servizi turistici innovativi, esperienziali e di qualità; attrarre nuovi investimenti e grandi eventi sul territorio; promuovere il capitale umano e l’aggiornamento e la formazione continua degli operatori; sostenere l’innovazione e digitalizzazione attraverso nuove pratiche legate alla sharing economy; sostenere modelli turistici sia invernali che estivi ma al contempo lavorare per destagionalizzare l’offerta. L'ente. UNCEM è l'organizzazione nazionale unitaria, presente in ogni realtà regionale con proprie delegazioni, che da oltre 50 anni raggruppa e rappresenta i Comuni montani e le Comunità montane, oggi in fase di aggregazione in Unioni montane di Comuni, oltre ad associare varie amministrazioni ed enti operanti in montagna, per un bacino territoriale pari al 54% di quello nazionale e nel quale risiedono oltre 10 milioni di abitanti.

Il commento

L'Eco della felicità

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egli ultimi anni ho riscoperto una passione per la lettura che prima ignoravo e non pensavo di avere. Mi piace immergermi in letture che mi facciano sognare e, se avessi più tempo di quello che ho a disposizione, leggerei tutto il giorno cercando di immaginare mondi sempre nuovi e sempre più lontani dalla mia quotidianità. In un mondo come il nostro in cui tutto è ormai a portata di smartphone, ci dimentichiamo molto spesso della nostra linfa più importante che è la capacità di dare forma con l’immaginazione a ciò che non esiste per rendere la monotonia delle giornate un po’ più colorita. In treno, in viaggio continuo tra Bergamo e Milano, mi interrogo sempre sui vissuti delle persone che si siedono accanto a me per capire da dove vengano e quale sia la loro destinazione; non c’è un motivo dietro questa mia tendenza, lo faccio e basta perché mi diverto e perché se non devo studiare, mi permette di potermi distrarre in un modo che non implichi rinchiudermi in una bolla infilandomi le cuffie della musica. Umberto Eco, in riferimento a chi gli chiedeva cosa ne pensasse dei nuovi media digitali, affermava che lui non scattava più foto dal 1960, da quando, dopo una visita ad un’abbazia in Francia, si era impegnato così tanto a fotografare che dopo essere tornato a casa non si ricordava assolutamente niente di quello che aveva visto e della chiesa gli era rimasta solo qualche discreta foto. Da quel momento in poi decise che avrebbe abbracciato la realtà che lo circondava con la macchina più professionale che abbiamo a disposizione, i nostri occhi. Per quanto riguarda i ricordi

Enrico Tironi Studente universitario affermava che era molto meglio spendere in cartoline fatte da professionisti piuttosto che in rullini. Non so se sia stata questa sua capacità di dare alla realtà un taglio unico, che lo portò ad essere uno dei romanzieri e teorici più conosciuti a livello mondiale. Una cosa è certa però, mi ha permesso di capire che la letteratura che più mi soddisfa, è quella in cui riesco ad individuare uno sguardo sincero sulla vita, anche la propria. Una mia cara amica di nome Erica Villa da qualche anno ha iniziato la sua carriera di scrittrice, e non sono mai stato così orgoglioso di lei come in questo giorno in cui finalmente posso prendere carta e penna per parlare un po’ dei suoi lavori. Il nostro incontro è stato casuale, ma l’amicizia che ne è nata è ancora oggi una di quelle che più mi ricorda che persona fortunata io sia. Una sera di due anni fa ad un evento mi chiesero all’ultimo di presentare il suo primo libro intitolato «Leggimi Dentro», ero terrorizzato perché dovevo presentare ad una platea immensa un libro che non avevo nemmeno letto e parlare con una persona che non avevo mai conosciuto prima. Assistendo all’intervista mi resi conto che questa ragazza era una vera guerriera, una donna a cui la vita ha presentato numerose sfide che lei ha sempre saputo affrontare con il sorriso. Le dico in continuazione che ogni giorno mi ricorda

SEGUE DALLA PRIMA Non tecnico perché la parola stessa evoca drammatici ricordi del passato. Come se cambiando parola si cambiasse il senso. Ci propongono di andare a votare il 22 luglio come se i nostri cittadini, già disamorati della politica, rinunciassero alle loro vacanze. Ma siamo proprio sicuri che il mondo politico sia connesso con la realtà quotidiana? Anche a questa domanda risponderei di no. Che fare? Abbiamo davanti mesi di difficili decisioni (evitare aumento dell’Iva, rilanciare l’economia, tagliare le tasse, decisioni in ambito Europeo) e i nostri politici discutono bisticciando tra loro imponendosi veti. Possibile che non si capisca che il popolo italiano ha solo voglia di qualcuno che decida qualcosa. Nel bene o nel male ma decida. Possibile che non si capisca che è giunto il momento del fare, e non del dire, che è giunto il momento del mettere in pratica e non del promettere, che bisogna avere il coraggio di mettere da parte i personalismi e fare un Governo? Siamo ancora al punto che il politico dice: come faccio a far digerire alla mia base elettorale una mia alleanza con Forza Italia piuttosto che Lega o PD? Ma signori, per il bene del popolo italiano ora serve decidere di fare, la gente capirà dopo una volta fatte le cose che vanno fatte infischiandosene se Di Maio si allea con Berlusconi piuttosto che con Salvini o Renzi. Smettiamola di prendere in giro i cittadini con frasi come: Non faccio alleanze con Forza Italia però garantisco tre Ministeri di rilievo la Presidenza della Bicamerale. Siamo più sinceri, diciamo pane al pane vino al vino. Per governare serve un’alleanza con partiti che non ci rappresentano ma che ci danno la possibilità di fare le riforme. E per incanto il 9 maggio qualcosa si è mosso. Berlusconi ha fatto un passo indietro, Il Movimento 5 Stelle ha corretto il tiro dichiarando che nessuno di loro ce l’ha con Berlusconi e finalmente forse nascerà un Governo targato Lega-Movimento 5 Stelle con astensione di Forza Italia e forse di Fratelli d’Italia. La situazione Macchiavellica è che dalle dichiarazioni il centro-destra rimarrà unito. Tutti imparano molto velocemente quando si tratta di posizioni di potere dimenticandosi ciò che hanno detto l’uno dell’altro il giorno prima. Ora stiamo a vedere se nascerà questo governo cosa riuscirà a fare. Le prospettive non sono delle migliori ma per il bene del nostro Paese spero di sbagliarmi. Saranno i cittadini a tirare le somme, alla fine.

come i problemi possano essere ridotti a minuscoli granelli di sabbia pronti per essere schiacciati; l’unica cosa che conta è sapersi vivere una vita piena alzandosi sempre con lo stesso sguardo con cui Eco si è preso 40 lauree honoris causa. Non conta la forma, non contano i mezzi se il fine rimane semplicemente quello di concedersi un po’ di felicità; questo è il più grande regalo che Erica fa a tutti i suoi lettori. «Leggimi Dentro» prima e «Vita da sghirba» poi, entrambe pubblicati da Silele edizioni e acquistabili nelle principali librerie e piattaforme online, rappresentano una vera e propria ventata di positività e di rieducazione ad un vedere positivo. Siamo sempre più avvolti dal pessimismo a causa dei ritmi serrati con cui conduciamo le nostre vite ed Erica, a mia opinione, può veramente far capire che il sorriso si cela nel piccolo di un’azione quotidiana verso se stessi e gli altri. In questo periodo dell’anno in cui ci stiamo avvicinando sempre di più all’estate non c’è niente di meglio che prendere qualche raggio di sole con un bel libro che ci stimoli a vivere bene. Vi lascio con un estratto di «Vita da sghirba». IL MIO PRIMO GRANDE SUCCESSO 19 aprile 2016 «Stasera alle 20.15 ho la mia prima presentazione del mio libro intitolato Leggimi Dentro presso la libreria Mondadori delle Due Torri, un centro commerciale che si trova a Bergamo. Inizia a riempirsi di persone e amici, però in particolar modo sono emozionata perché ho visto Chiara, la mia maestra speciale, insieme a due miei grandissimi amici dal cuore d’oro: Alessandro e Irene. Ogni volta che li guardavo, mi salutavano con un calorosissimo sorriso e il mio cuore si riempiva di felicità e di orgoglio. Il mio editore era soddisfatto nel vedere che Leggimi Dentro avesse avuto un riscontro così grande e sentire dai miei amici l’affetto che provavano per me; infatti ha detto che era la prima volta che vedeva arrivare così tanta gente ad una presentazione di un libro».


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BENVENUTO AL TURISTA

Eventi in

EVENTI IN AGENDA

VISITE GUIDATE ALLE GROTTE DEL SOGNO A S.PELLEGRINO Domenica 6, 20, 27 Maggio San Pellegrino Terme Durante le visite è possibile ammirare innumerevoli esemplari di sagome scultoree e di concrezioni dai colori e forme singolari, stalattiti e stalagmiti, formatesi con il passare dei secoli. Evento a pagamento. Tel. 0345/21020 info@orobietourism.com

AGENDA

NATURA IN TAVOLA Dal 4 Maggio al 1 Giugno Serina Cinque incontri per conoscere e preparare cereali, verdure e legumi. Il corso si svolge presso la Casa della Cooperativa dalle 17:00 alle 19:00. Massimo 20 partecipanti. Evento a pagamento. Tel. 0345/66152 info@caaldelmans.com VISITE GUIDATE ALLE GROTTE DELLE MERAVIGLIE DI ZOGNO Dal 13 Maggio al 16 Settembre Zogno Visite guidate in uno dei gioielli carsici della valle Brembana. Sono le prime grotte turistiche d'Italia. Orari: dalle 14.30 alle 17 (ultima visita alle ore 17). Ingresso in gruppi da 25/30 persone. Durata della visita 45 minuti. Cell. 366/4541598 www.grottedellemeraviglie.com giovanni@grottedellemeraviglie.com

VISITA GUIDATA GRATUITA MUSEO DEI TASSO E BORGO Ogni prima e terza domenica dei mesi di aprile, maggio, giugno Cornello dei Tasso Visita guidata al museo dei Tasso e della Storia postale. Ogni prima domenica il servizio è completamente gratuito. Tramite queste escursioni si cercherà di portare all'attenzione la storia della famiglia Tasso, di cosa si occuparono e perchè sono identificati come gli organizzatori del moderno sistema postale, anche con il supporto di alcuni oggetti presenti al museo, che saranno utilizzati per delineare l'importanza della comunicazione di oggiin rapporto ai sistemi organizzati dai Tasso. Qui è conservato il primo francobollo emesso al mondo: il Penny Black. Contatti. info@museodeitasso.com www.museodeitasso.com Tel. 0345/43479

I GIOCHI DI UNA VOLTA Domenica 20 Maggio Zogno Un percorso composto da più di 70 giochi con animatori. Nel centro storico dalle 10 alle 18. zognoturismo.it 10 ORE DI SPORT E SOLIDARIETÀ Dal 26 al 27 Maggio San Pellegrino Terme Edizione 21. Sport, divertimento e solidarietà. I ricavati di questa edizione verranno devoluti alla fondazione Pietro Gamba Onlus. Evento a pagamento. Tel. 0345/22400 info@10oredisport.it PER STAFFETTA, VOLANDO. IN VIAGGIO CON LE POSTE Sabato 26 Maggio Bergamo città Alta Conferenza al Palazzo del Podestà, piazza Vecchia. Dalle ore 17 alle 18. In viaggio con le poste dei Tasso agli inizi del Cinquecento vedrà dialogare Tarcisio Bottani, autore del libro Francesco Tasso e la nascita delle poste d’Europa nel Rinascimento con Maria Mencaroni Zoppetti, presidente dell'Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Bergamo sul tema del viaggio e della trasmissione delle notizie nel Rinascimento. Ingresso libero e gratuito. info@museodeitasso.com www.museodeitasso.com Tel. 0345/43479

MERCATINI DELL'ANTIQUARIATO E DELL'INGEGNO ITALIANO Domenica 27 Maggio San Pellegrino Terme Sul viale Papa Giovanni XXIII, di fronte al Grand Hotel. Tel. 329.3039541 mercatinosanpellegrino@hotmail.it

VISITA GUIDATA ALLA CASA MUSEO DI ARLECCHINO Dal Mercoledì al Venerdì 14.30 -17.30 Sabato e Domenica 10 - 12; 14.30 - 17.30 Oneta (San Giovanni Bianco) La Casa Museo di Arlecchino si trova all’interno di Palazzo Grataroli nel borgo di Oneta ed è di proprietà del Comune di San Giovanni Bianco. Il nome Casa di Arlecchino, con cui è comunemente conosciuto il palazzo signorile del borgo, è legato all’attore rinascimentale Alberto Naselli, che rappresentò lo Zanni e Arlecchino nelle principali corti europee e che, secondo la tradizione, soggiornò nel palazzo di Oneta, ma non ci sono fonti documentarie in grado di provarlo. Contatti. info@associazioneoter.com www.associazioneoter.com Cell. 371/1465312

OLIMPIADI SCOLASTICHE Domenica 27 Maggio Valtorta Edizione 55. A partire dalle ore 8. Promosso da Ecomuseo e Comune, con il patrocinio di numerosi enti pubblici. In caso di maltempo saranno spostate al 2 Giugno. Tel. 339.3299329 comune.valtorta.bg.it OROBIE BIKE FEST Dal 2 al 3 Giugno Piazza Brembana Festa del mondo bike. Escursioni, spettacoli, attività e animazione. Stand espositivi con novità di settore e possibilità di test. Tel. 333/7333807 www.orobiebikefest.it ERBE DEL CASARO Dal 2 al 3 e dal 9 al 10 Giugno Piazza Brembana Due weekend destinati ad erbe spontanee e ai formaggi tipici dell'alta valle Brembana, alla scoperta dei sapori del territorio e dei segreti della tradizione. Tel. 348/1842781 info@altobrembo.it www.erbedelcasaro.it

I TESORI DEL ROMANICO LE CHIESE DEGLI ALMENNO Fino ad Ottobre Lemine Il percorso del Romanico è uno dei percorsi storici ed architettonici della Valle Imagna. (gratuiti). San Tomè. Da martedì a venerdì (10 – 12; 14.30 – 17.30). Sabato, domenica e festivi (10 – 12; 14.30 – 18). San Giorgio. Da martedì a venerdì (14.30 – 17.30). Sabato, domenica e festivi (10 – 12; 14.30 – 18). San Nicola. Da martedì a venerdì (14.30 – 17.30). Sabato, domenica e festivi (10 – 12; 14.30 – 18). Madonna del Castello. Feriale e vigilia di festa (ore 17.30). Festivo (ore 19). Santa Caterina. (14.30 – 18). Da maggio ad ottobre. Contatti. www.antennaeuropeadelromanico.it info@antennaeuropeadelromanico.it Tel. 035/553205

CINEMA E TEATRO ZOGNO CINEMA TRIESTE Via XI Febbraio, 11 Tel. 0345.91051 www.cinematriestezogno.it AWANGERS - INFINITY WAR 3D Domenica 6 Maggio Orari: 16.00 - 21.00 AWANGERS - INFINITY WAR 3D Lunedì 7 Maggio Orari: 21.00 LA FORMA DELL'ACQUA Sabato 12 Maggio Orari: 21.00 LA FORMA DELL'ACQUA Domenica 13 Maggio Orari: 21.00 LA FORMA DELL'ACQUA Lunedì 14 Maggio Orari: 21.00 BRANZI CINEMA BRANZI Via Follo, 7 Tel. 0345/71088 www.vicariatoaltavallebrembana.it CONTROMANO Sabato 5 Maggio Orari: 21.00

AWANGERS - INFINITY WAR Regia di A. Russo e J. Russo Avventura, azione, fantasy USA (2017) - 149 min. Il nuovo film Marvel Avengers: Infinity War porta sul grande schermo la più grande e fatale resa dei conti di tutti i tempi. Il nuovo nemico, Thanos, un potente tiranno intergalattico, è deciso a conquistare l'universo sfruttando il potere delle Gemme dell'Infinito, alcune delle quali finite nelle mani dell'avido Collezionista (Benicio del Toro) famoso cacciatore di artefatti spaziali. La minaccia imminente richiede l'intervento di tutti gli Avengers della formazione originale e di tutti i loro alleati.

SHERLOCK GNOMES Domenica 6 Maggio Orari: 15.00

AWANGERS - INFINITY WAR Sabato 12 Maggio Orari: 21.00

AWANGERS - INFINITY WAR Sabato 26 Maggio Orari: 21.00

AWANGERS - INFINITY WAR Domenica 13 Maggio Orari: 15.00 - 18.00 - 21.00

AWANGERS - INFINITY WAR Domenica 27 Maggio Orari: 15.30 MOZZO CINEMA TEATRO AGORÀ Via S. Giovanni Battista, 6 Tel. 03574517390 www.oratoriomozzo.it AWANGERS - INFINITY WAR Venerdì 11 Maggio Orari: 21.00

CLUSONE CINEMA GARDEN Viale 25 Aprile, 3 Tel. 0346/22275 www.cinemaclusone.it IL FILO NASCOSTO Giovedì 24 Maggio Orari: 15.00 - 18.00 - 21.00 RICOMINCIO DA NOI Giovedì 31 Maggio Orari: 21.00

LADY BIRD Giovedì 7 Giugno Orari: 21.00

GEPPI CUCCIARI - PERFETTA Sabato 21 Aprile Orari: 21.00

SANT'OMOBONO TERME TEATRO IDEAL Via Cepino, 7 Tel. 0345/851088 info@teatroidealcepino@gmail.com

STEFANO BOLLANI PIANO SOLO Venerdì 4 Maggio Orari: 21.00

LA FORTUNA CHE SI METTE GLI OCCHIALI Sabato 5 Maggio Orari: 20.45 O MALEDÈT IMBRÒI Sabato 19 Maggio Orari: 20.45 LA FAMEA ZANETTI Sabato 26 Maggio Orari: 20.45 BERGAMO TEATRO CREBERG Via Pizzo della Presolana (Bg) Tel. 035.343434 Tel. 035.3230906 www.crebergteatrobergamo.it UMBERTO TOZZI Venerdì 20 Aprile Orari: 21.00

VALLI DI BERGAMO RADIO 2.0 Frequenze FM 92.8 o 93.6. TV digitale terrestre canale 708 BERGAMOTTO Dal lunedì al venerdì Orari: 8.00

ANNA MARIA BARBERA MA VOI...COME STAI? Sabato 5 Maggio Orari: 21.00 MASSIMO RANIERI Sogno e Son Desto - 400 volte Dopo 400 straordinarie repliche, lo show, ideato e scritto da Massimo Ranieri con Gualtiero Peirce, si rinnova e si conferma un must delle scene, rinvigorito ad ogni sua stagione dall'inesauribile maestria live del suo protagonista. Tra canzoni, aneddoti e colpi di teatro, l'artista riprenderà a girare l'Italia con questa versione aggiornata dello showin cui resta immutata la formula vincente di "sogno e son desto", tra le grandi melodie senza tempo e i suoi brani più celebri, passando per il teatro umoristico e tante sorprese.

ON THE MIKE Dal lunedì al venerdì Orari: 7.30 e alle 19.00 TÉ CON ME Dal lunedì al venerdì Orari: 18.00 CAFFÈ CORRETTO GERRY Ogni sabato Orari: 9.00

RED CANZIAN - TESTIMONE DEL TEMPO TOUR Mercoledì 9 Maggio Orari: 21.00 ANDREA PUCCI - IN...TOLLERANZA ZERO Dall'11 al 12 Maggio Orari: 21.00 GEPPI CUCCIARI - PERFETTA Venerdì 18 Maggio Orari: 21.00 MASSIMO RANIERI Giovedì 22 Novembre Orari: 21.00 ANGELO PINTUS Dal 15 al 16 Marzo 2019 Orari: 21.00

GEPPI CUCCIARI Perfetta Perfetta è un monologo teatrale che racconta un mese di vita di una donna attraverso le quattro fasi del ciclo femminile. Una donna che conduce una vita regolare, scandita da abitudini che si ripetono ogni giorno, e che come tutti noi lotta nel mondo. Ma è una donna, e il suo corpo è una macchina faticosa e perfetta che la costringe a dei cicli, di cui gli uomini sanno pochissimo e di cui persino le donne non sono così consapevoli. Perfetta di Geppi Cucciari è la radiografia sociale ed emotiva, fisica, di 28 comici e disperati giorni della sua vita.


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