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ZOGNO... ASPETTANDO IL NATALE

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Spettacoli, animazione, bancarelle, villaggio natalizio e negozi aperti

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dal 5 al 24 Dicembre

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VILLAGGIONATALIZIO

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Domenica 6 e 13 Dicembre Martedì 8 Dicembre

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Sabato 12 Dicembre

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ASPETTANDOIL NATALE

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ARRIVA S.LUCIA

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Domenica 20 Dicembre

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ARRIVA BABBO NATALE

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Editore: MTSM srl - Via Locatelli, 49 - ALMÈ (Bg) - Tel. e Fax 035.4346350 - Direttore responsabile: Nicola Martinelli - Reg. Tribunale di Bergamo n. 20 del 13/05/2008 - Anno VIII - N. 12 - DICEMBRE 2015

Si chiude un altro anno difficile

Ma che succede nel mondo? È uno degli interrogativi che con più frequenza rimbalza sulle labbra di molti e che si rinnova, settimana dopo settimana, al ripresentarsi di un fatto eclatante di cronaca. È l’effetto mediatico, la notizia rivisitata anche a sproposito, l’effetto news 24 che, dovendo riempire il palinsesto, amplifica gli orrori e incute paura. Eppure, non sta succedendo nulla di nuovo che l’uomo non conosca già. La cronaca stessa ce lo ricorda. A Parigi ci sono stati 130 morti negli attentati degli integralisti islamici, a Bologna il 2 agosto 1980 ci furono 85 morti e oltre 200 feriti nell’attentato alla stazione per mano non di extracomunitari, ma da italiani e da servizi segreti deviati. Gli integralisti islamici attaccano il cuore della cultura millenaria abbattendo monumenti e distruggendo statue. Anche questo già fatto, ad esempio, dai cristiani che decapitarono le statue romane simbolo del paganesimo. C’è un nutrito gruppo di integralisti che vuole annientare un popolo e magari gode almeno della simpatia di chi integralista non è? Scenario già visto se penso ai lager nazisti dove trovarono la morte sei milioni di ebrei. C’è una cellula organizzata che manda i suoi giovani ad immolarsi nelle piazze, nei mercati, nei posti più frequentati? Noi italiani, cosa abbiamo fatto nel periodo dal 1915/1918 sacrificando quasi un’intera generazione per un fazzoletto di terra che ancora non si è integrato perfettamente con resto dello stivale? Il problema è l’uomo…Il problema è che siamo in tanti, sicuramente in troppi. Anche per il nostro grande pianeta che con l’avvento dei mezzi di comunicazione veloci ha ridotto le distanze. Comunicazione in senso esteso: aerei, navi, televisione, internet. Per l’ennesima volta siamo alla soglia della terza guerra mondiale. Rimarremo in fibrillazione su questo fronte fino a quando non avverrà qualcosa di altrettanto eclatante che sposterà l’obiettivo. Ma, mi conforta pensare che gli islamici che da tempo sono da noi e ne hanno saputo apprezzare gli aspetti positivi, impediranno di essere rispediti indietro nel tempo. Sono loro la nostra arma migliore. Il resto è affare di intelligence. E noi, senza armi, prepariamoci a festeggiare il Natale aggrappandoci alla nostra tradizione, ai nostri simboli e alla nostra abitudine di augurarci un modo di bene per le imminenti festività e l’augurio che l’anno nuovo sia migliore di quello passato. E a pensarci bene ci vuole poco perché lo sia.

Tramonta l’ipotesi di recupero dell’ex sedime tra Sedrina e Villa d’Almè Progetto ciclovia pronto da anni: «Mancano le risorse». Ma il Parco dei Colli si «aggancia» al Serio con i fondi regionali sul Psl

La legge sul federalismo demaniale porterà in dote, alla Provincia di Bergamo, strade ed alcuni caselli delle ex ferrovie Valle Seriana

e Valle Brembana, che tutt’ora appartengono al Demanio dello Stato. La delibera approvata il 27 novembre in Consiglio provinciale sarà

trasmessa a breve all’A- prietà sarà attestata già genzia del Demanio, che dovrà provvedere da quel momento). entro la fine dell’anno a pag. 2 ad emanare i decreti di trasferimento (la pro-

San Pellegrino Terme città liberty dell’anno Domenica 13 dicembre a Riccione la consegna del riconoscimento internazionale A decretarlo è stata l’istituzione culturale Italia Liberty, che premierà la Città dell’Acqua, fregiandola di una menzione d’onore per la qualità delle sue ar-

chitetture – tra i quali il Casinò municipale ed il Grand Hotel- che ripropongono le affascinanti e suggestive atmosfere della «Belle Epoque». a pag.3

Antonio Martinelli

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2 Colli – invece- si lavora per riuscire a collegare la pista ciclabile di Alzano lombardo a quella sul Serio, in Val Progetto ciclovia pronto da anni: «Mancano le risorse». Seriana. «L’intenzione Ma il Parco dei Colli si aggancia al Serio, i fondi dal bando regionale sul Psl è quella di unire tutte le varie ciclovie, quella di La legge sul federali- loro legati», hanno agAlzano come quella di smo demaniale porte- giunto. Per loro, sarà Valbrembo, Mozzo e rà in dote, alla Provincia eventualmente stabilito Bergamo, alla Valmadi Bergamo, strade ed un diverso percorso di rina, dove c’è la sede alcuni caselli delle ex recupero a fini culturali ferrovie Valle Seriana attraverso un Programdel Parco dei Colli», e Valle Brembana, che ma di valorizzazione da fa sapere Ferdinando tutt’ora appartengo- definire con il MiBact. Stacchetti, consigliere no al Demanio dello Le ipotesi sul recudelegato a Flora, FauStato. La delibera ap- pero dei tratti – per na, Incendio boschivo provata il 27 novembre quanto riguarda la Val e Protezione civile del in Consiglio provin- Brembana – sono legaParco dei Colli. Le riciale sarà trasmessa a te alla realizzazione di sorse potrebbero essere breve all’Agenzia del una pista ciclopedonale ottenute grazie al banDemanio, che dovrà che colleghi Sedrina a do regionale sul Piano provvedere entro la Villa d’Almè, o almedi sviluppo rurale 2014 fine dell’anno ad ema- no ad una riapertura del e all’incuria, vanifican- scorsa primavera. -2020, in scadenza per nare i decreti di trasfe- tracciato come percorso do il lavoro di recupero Sul fronte opposto, il prossimo 16 gennaio rimento (la proprietà agro silvo pastorale. «Il fatto dai volontari nella quello del Parco dei 2016 e che mette a disarà attestata già da progetto preliminare – quel momento). Que- fa sapere da via Tasso sti, dovranno essere l’arch. Garbelli- è stato successivamente regi- realizzato dalla Provinstrati e trascritti al Ca- cia già da alcuni anni e tasto, con la definitiva prevede, nello specifistipula di trasferimen- co, la realizzazione di Prese di mira staccionate e segnaletiche stradali. to della proprietà dei due lotti da 1 milione A Palazzago offese contro l’Amministrazione comunale beni immobili. «Se non di euro: uno da Almè a ci saranno particolari Sedrina e uno da Sedri- Ancora atti vandalici con problematiche nel corso na a Zogno. Ma – pre- gravi danneggiamenti suldell’iter, è possibile che cisa-, tutto si è arenato le due piste ciclopedonali, tutto si concretizzi per proprio al preliminare quella brembana e valdimarzo 2016 – fanno perché i fondi per re- magnina. Questa volta ad essere colpiti sono stati i sapere dagli uffici alizzare l’opera non tratti di ciclovia del Codi Via Tasso-. Anche sono mai stati trovati mune di San Pellegrino perchè, non si dovrà te- e per approvare i pro- Terme, in Val Brembana, ner conto solo del fede- getti definitivi serve lo e di Palazzago, in Valle ralismo demaniale». Ad stanziamento certo del- Imagna. Per quanto rientrare in gioco saranno le risorse». Una ipotesi, guarda la cittadina termainfatti anche altre dina- quindi, almeno per il le, la razzia – se così si miche: quelle legate al momento tramontata o può definire - si è fermata federalismo cultura- quanto meno in stand- al solo danneggiamento le. «Gli ex caselli sono by, sopratutto dopo che delle staccionate in legno che costeggiano il fiume tutt’ora sotto verifica la «scure» del Comune Brembo, in località Cà de da parte della Soprin- di Sedrina si è abbattuta Rizzi. tendenza e potrebbero proprio sull’ex sedime, Diversa, invece, la vinon essere trasferiti in emanando l’ordinanza cenda in Valle Imagna, a la ciclovia – di recente ti di Palazzago di tutte le relazione ad un interes- che lo ha lasciato nuo- Palazzago, in località San ultimazione e prossima Guerre-, è stata oggetto di se storico e culturale a vamente all’abbandono Sosimo - Salvano, dove all’intitolazione ai Solda- danneggiamenti vari.

Tramonta l’ipotesi di recupero dell’ex sedime tra Sedrina e Villa d’Almè

Vandali sulla ciclovia, danni a San Pellegrino e Palazzago

sposizione ben 66 milioni di euro di risorse per progetti volti allo sviluppo locale, con quote di contributo tra i 5 e gli 8 milioni di euro per ogni Psl. «Non sarà facile, i Psl devono concentrarsi su un numero di ambiti tematici non superiore a tre, sui quali impostare poi la progettazione locale in coerenza con quanto previsto dall’Accordo di partenariato – ha precisato il consigliere del Parco dei Colli Stacchetti-. Tuttavia, i tecnici sono al lavoro per definire il progetto, poi parteciperemo sicuramente al bando per riuscire ad ottenere le risorse messe a disposizione dalla Regione». Federico Marzullo

Ad essere preda dei vandali sono state sia le segnaletiche orizzontali sia quelle verticali, il tutto accompagnato da ingiurie nei confronti degli amministratori locali. «Abbiamo avvisato le Forze dell’Ordine di quanto è accaduto – ha commentato il sindaco di Palazzago, Michele Jacobelli-. Questi sono atti che creano danno all’intera comunità e proprio per questo, è stata fatta denuncia contro ignoti. In seguito - ha aggiunto il sindaco di Palazzago-, verrà prodotta la documentazione necessaria per capire se tali atti vandalici sono in qualche modo collegabili alle recenti e gravi accuse verbali pubblicate sulla pagina Facebook del Comune di Palazzago, da parte di cittadini residenti in loco».

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I vertici del Cai firmano la «Carta di Bergamo» Il presidente Martini agli Stati generali del Cai: «Stimolo a riflette su valore strategico e opportunità della montagna per il mondo»

Umberto Martini, presidente generale del Club Alpino Italiano, in occasione delle giornate dei lavori degli Stati generali del Cai al Palamonti di Bergamo, venerdì 27 e sabato 28 novembre 2015, ha firmato la Carta di Milano per la Montagna promossa in Lombardia e presentatagli da Alberto Mazzoleni, presidente Conferenza delle Comunità Montane di Regione Lombardia, da Paolo Valoti, Consigliere nazionale e presidente Unione Bergamasca Cai e da Piermario Marcolin, presi-

dente sezione di Bergamo. Nel corso della serata al Palamonti di Bergamo, il presidente generale Martini ha affermato la «convinta volontà di sottoscrivere la Carta di Milano per la Montagna, come eredità di Expo2015, per l’importante stimolo a riflettere sul valore strategico delle genti, biodiversità e opportunità della montagna, nelle diverse valenze culturali, ecologiche e economiche, per tutto il mondo, come dimostrato anche dall’Onu con l’istituzione della Giornata interna-

zionale delle montagne di ogni 11 dicembre». Insieme a Martini hanno firmato Carta per la Montagna i componenti del Comitato direttivo centrale, con i vicepre-

sidenti Ettore Borsetti, Paolo Borciani, Erminio Quartiani e il Direttore Andreina Maggiore, insieme ai componenti del Comitato centrale di Indirizzo e di Control-

lo e a tutti i presidenti delle Sezioni e Sottosezioni dell’Unione Bergamasca del Cai. La «Carta di Bergamo», così si può ribattezzare la Carta di Milano per la Montagna, si presenta come documento di notevole valore e importanza per gli argomenti trattati e degno di esame. Tradotta anche in Inglese dall’Unione Cai bergamasca è stata anche sottoscritta anche dal presidente Gutierrez nella recente Assemblea generale di Euromontana, tenutasi a Bruxelles. Nella Carta si sottolinea come le montagne e i loro abitanti siano stati finora relegati a ruoli di marginalità, e si chiede a governi, istituzioni e organizzazioni internazionali l’impegno alla tutela, il sostegno e la promozione del valore dell’ambiente montano come riserva preziosa di biodiversità. In più, di introdurre nelle scuole la conoscenza dei prodotti agroalimentari, della cultura e della ti-

picità delle montagne, di salvaguardare i loro patrimoni culturali, assieme a saperi, autonomie, identità sociali, stili di vita, risorse alimentari, agricolture, favorendo pari opportunità e condizioni sociali ed economiche tra tutti i cittadini delle pianure e delle montagne del pianeta. «Ci siamo accorti che mancavano i riferimenti alla montagna nella Carta di Milano l’eredità immateriale di Expo Milano 2015: una mancanza significativa, considerando che il 24% della superficie terrestre è montano e che il patrimonio, in termini di biodiversità, ma anche di accesso alle risorse alimentari e soprattutto idriche, è davvero indispensabile e smisurato. Con questa Carta di Milano per la Montagna abbiamo cercato di colmare questa lacuna», ha affermato Alberto Mazzoleni, presidente della conferenza delle Comunità Montane Lombarde e vice presidente nazionale Uncem.

Giornata Internazionale delle Montagne, il CAI invita le Sezioni alla celebrazione

Riportiamo la lettera del Presidente Generale del CAI Umberto Martini «Caro Presidente, l’Onu nel 2003 con la Giornata Internazionale delle Montagne ha voluto dedicare ogni anno l’11 dicembre all’importanza delle zone montane nel mondo, anche ai fini dello sviluppo sostenibile e della difesa dell’ambiente e degli abitanti delle Terre Alte. Il nostro Sodalizio è portatore degli interessi della montagna vissuta e frequentata, e quest’anno intende celebrarla in grande sti-

le, anche raccogliendo l’invito in tal senso della Presidenza della Convenzione delle Alpi. A tal fine il Comitato Direttivo Centrale ed io invitiamo le Sezioni a celebrare in tutta Italia e in tutte le proprie sedi la Giornata Internazionale delle Montagne nella serata dell’11 dicembre 2015. Per avere un comune denominatore della celebrazione suggeriamo che sia cantato l’inno ufficiale del Sodalizio la Montanara, e altri canti significativi, sia letto un brano di uno scrittore

di montagna e data notizia del documento sui cambiamenti climatici in montagna - proposto dal CAI e votato all’unanimità dall’Assemblea dell’Unione internazionale delle associazioni alpinistiche (UIAA). Ti segnalo che i Cori CAI si sono resi disponibili, informati dell’evento dalla Struttura Operativa Centro Nazionale Coralità, sia a eseguire il canto della Montanara nel luogo da Te scelto (sede sociale o altro), sia a cantare durante la serata altri brani ispirati

alla montagna nonché a tenere concerti. Con successiva comunicazione Ti sarà inviato lo spartito della Montanara, segnalata una rosa di brani per la lettura e il link da utilizzare per comunicare l’adesione e le informazioni riguardo all’evento organizzato dalla Tua Sezione di cui sarà data notizia su stampa sociale e altri mezzi di comunicazione.Auspicando la massima adesione alla Giornata Internazionale delle Montagne, Ti invio i miei più cordiali saluti». Il Presidente Generale Umberto Martini


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La Lombardia a Zogno per finire la Variante La Regione e il sindaco Ghisalberti siglano l’accordo. Sorte: «Pronta in 30 mesi»

I soldi per completare la variante di Zogno ora ci sono. 31,5 milioni di euro per l’esattezza, tutti provenienti da Regione Lombardia, che per quest’opera –

Sono terminati i lavori di restauro delle facciate delle scuole elementari di via Roma a Zogno. La presentazione dei lavori con taglio del nastro è prevista per sabato 19 dicembre, alle ore 14.30. Gli interventi di restauro delle facciate dei due corpi del complesso, partiti nel giugno 2014, sono stati eseguiti dalla Marmiroli S.r.L e dalla Italica S.r.L., con la direzione dei lavori affidata, invece, all’arch. Marianna Vanoni, dello studio ACV Architetti di Parma. Tra gli altri interventi figurano opere

ma più in generale per la Val Brembana- investirà oltre 70 milioni di euro. L’accordo è stato siglato in Giunta straordinaria a Zogno lunedì 16 novembre, tra

il governatore lombardo Roberto Maroni e il sindaco Giuliano Ghisalberti. Il pericolo di ritrovarsi di fronte ad una Salerno Reggio Calabria in

salsa orobica è stato dunque sventato, grazie soprattutto all’intervento risolutore del Pirellone che «con grande concretezza, nonostante il Governo e altre Istituzioni non abbiano mantenuto gli impegni, ha voluto dare la risposta che il territorio si meritava», ha spiegato il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni. «Cifre che non hanno precedenti quelle stanziate sul territorio brembano da Regione Lombardia – ha sottolineato l’assessore regionale delegato alle

Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte-, che oltre ad assicurare i 16 milioni stanziati nel 2014, ha trovato altre risorse per 15,5 milioni». «La certezza delle ulteriori risorse stanziate dal Pirellone per una infrastruttura come questa è un messaggio forte ai cittadini e a tutti gli imprenditori che operano e continueranno ad investire sul nostro territorio - ha sottolineato il sindaco del Comune di Zogno, Giuliano Ghisalberti-. Da subito avevamo indicato come questa fosse l’unica strada percorribile per il prosieguo dei lavori, ci hanno ascoltato e di questo siamo mol-

to soddisfatti», ha aggiunto il sindaco di Zogno. Il prossimo passo, quindi, sarà quello di mettere nero su bianco una convenzione tra la Provincia di Bergamo e la Regione Lombardia, con la quale verranno definiti nello specifico i ruoli dei due enti nella prosecuzione dell’iter, nell’attesa che venga consegnato entro fine anno il progetto definitivo da porre a base di gara. L’apertura al traffico, come comunicato al termine della conferenza stampa dallo stesso assessore regionale Sorte, potrebbe approssimativamente avvenire «entro 24 o al massimo 30 mesi».

di Zogno, il progettista e i restauratori che con grande professionalità e capacità hanno portato al suo originario splendore questo nostro Gioiello – ha aggiunto il sindaco Ghisalberti-. Un particolare ringraziamento, però, lo voglio rivolgere – a nome di

tutta l’Amministrazione Comunale-, al personale scolastico e ai genitori che con grande responsabilità, spirito costruttivo e senso civico hanno affrontato alcuni ostacoli inevitabilmente generati dal cantiere, permettendo comunque il corretto svolgimento dei lavori».

Federico Marzullo

Zogno, s’inaugurano le scuole elementari di via Roma

Terminati i lavori di restauro delle facciate dell’edificio liberty. Sabato 19 dicembre taglio del nastro con l’On. Stucchi e la Soprintendenza di manutenzione straordinaria che hanno coinvolto il portico e le pavimentazioni, l’impermeabilizzazione dei balconi come anche le coperture del tetto. Il tutto è stato seguito costantemente dal soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici, l’arch. Gaetano Puglielli. I lavori sono stati finanziati comples-

sivamente con 490 mila euro, di cui 399mila attraverso un contributo statale ottenuto grazie all’interessamento dell’On. Giacomo Stucchi e 91mila euro di risorse proprie del Comune di Zogno. ‹‹Con quest’opera Zogno ha portato alla luce la bellezza architettonica di una parte del proprio patrimonio immobiliare.

Un recupero che riguarda un edificio a cui tantissime generazioni di zognesi sono affettivamente legate, in quanto luogo in cui hanno frequentato le scuole elementari››, ha sottolineato il sindaco di Zogno, Giuliano Ghisalberti. «Voglio ringraziare l’On. Giacomo Stucchi per l’attenzione sempre mostrata nei confronti

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Ponte sul Brembo illuminato a led C’è un progetto da 80mila euro. Lavori al via nella prossima primavera. Illuminazione a risparmio energetico, con bassi costi di manutenzione

Quella del ponte sul Brembo in Ambria a Zogno sarà un’illuminazione scenografica e con un sistema di alta tecnologia a led, a risparmio energetico e con bassi costi di manutenzione. Il progetto in corso di realizzazione prevede uno stanziamento di circa 80mila euro di risorse – di cui 5mila proprio per il sistema di illuminazione della nuova passerella-, con il bando pronto entro fine anno e lavori al via già nella prossima primavera. Diverse le ipotesi al vaglio da parte del Comune di Zogno per quanto riguarda l’impianto che si andrà a realizzare, di sicuro nel sistema di illuminazione esterno all’infrastruttura rientreranno almeno due nuovi punti luce. Questo intervento consentirà di rendere ancora più efficiente ed efficace questa infrastruttura per la mobilità sostenibile, inaugurata e già percorribile da sabato 14 novembre. Grazie alla nuova passerella, realizzata con 250mila euro dalla Comunità montana Valle Brembana - tramite contributo Pisl montagna di Regione Lom-

bardia- e dal Comune di Zogno, con 50mila euro di proprie risorse, si sono eliminate tutte quelle situazioni di pericolosità che andavano a crearsi nell’attraversamento di pedoni e ciclisti a causa dell’incrocio a cinque strade, quello in corrispondenza della Val Serina. «Ora, proprio perché crediamo fortemente nella pista ciclabile come attrattività turiOltre 40 espositori e successo di pubblico a chiudere la kermesse sulla castagna. Premiato Fabio Pellegrini: sua la pizza più grande del mondo ad Expo 2015 Castagne ma anche dolci e tantissimi altri prodotti tipici della Val Brembana. Domenica 29 novembre oltre 40 produttori, artigiani e associazioni del territorio si sono dati appuntamento nel cuore dell’abitato di Zogno per «CastagnAmo», la giornata dedicata interamente alla castagna e ai sapori autunnali, che ha ufficialmente chiuso la kermesse Sapori&Cultura. L’iniziativa è stata patrocinata anche dal Distretto delle Attrattività «Valli in F@ miglia». Nel corso della giornata si sono svolti numerosi

stica per Zogno e – più in generale per l’intera Val Brembana-, metteremo a disposizione ulteriori risorse per concludere questo progetto di valorizzazione nel quale abbiamo creduto fin da subito e nel quale continueremo ad investire, dotando la nuova passerella ciclopedonale anche di un sistema d’illuminazione a led», ha spiegato Enrico Mazzoleni, assessore

delegato ai Lavori Pubblici del Comune di Zogno. «Questo consentirà maggiore efficienza dell’infrastruttura – ha

aggiunto l’assessore Mazzoleni-, la cui fruizione sarà quindi possibile anche in notturna, come già lo è tutto il

Stands, concorsi e banda: CastagnAmo chiude Sapori&Cultura

eventi, tra cui le premiazioni dei concorsi che si sono sviluppati nel cor-

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so di tutta la kermesse, l’esibizione della banda musicale di Zogno e l’as-

saggio delle torte vincitrici rielaborate dagli chef del ristorante La Staletta, pizzeria Millennium e La Baita dei Saperi e dei Sapori Brembani. A vincere il concorso fotografico è stato Ivan Gualtieri, con la foto «Che bel bottino», mentre il concorso torte ha visto assoluto protagonista il giovanissimo Martino Cavagna, classe 2005. Inoltre, il Comune di Zogno ha voluto premiare Fabio Pellegrini della pizzeria Millennium con la consegna di una targa, per aver realizzato ad Expo Milano 2015 la pizza più grande del

tratto di ciclovia zognese, l’unica in Lombardia illuminata anche di notte». Federico Marzullo

mondo in collaborazione con altri colleghi. «Il nuovo format scelto per questa nuova edizione di Sapori&Cultura ha sicuramente convinto – ha sottolineato il vicesindaco delegato al Turismo e Commercio di Zogno, Giampaolo Pesenti-. La dimostrazione è nella grande partecipazione agli eventi che si sono susseguiti nel corso del mese di novembre su tutto il territorio del Distretto e che ha visto in CastagnAmo l’evento clou delle kermesse. Zogno si è dimostrata, ancora una volta, per la qualità della kermesse dedicata alla Castagna e – più in generale di tutte le proprie iniziative-, un importante punto di riferimento per la Valle e la bergamasca». Federico Marzullo

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Turismo, San Pellegrino località Top Rated Il consiglio dei turisti della community PaesiOnline: «Luogo ideale per ritrovare le energie» «Già stanco del freddo e giù di tono? Hai voglia di rilassarti e di concederti qualche coccola? Fai le valige e parti per San Pellegrino Terme!». Il consiglio arriva direttamente dai turisti iscritti alla community online di PaesiOnLine, che ritengono la città il luogo ideale per ritrovare le energie, al punto da averla eletta località Top Rated per la categoria di viaggi «Terme e Benessere». Un riconoscimento importante, questo, che viene concesso dal portale di viaggi e turismo sulla base della buona reputazione online di una destinazione turistica. L’assegnazione viene stabilita sulla base del PlacesRank, che tiene conto delle recensioni degli utenti e di variabili oggettive e soggettive relative alla città stessa. «Siamo particolarmente soddisfatti e onorati per l’inserimento della nostra cittadina tra le località Top Rated per le vacanze Terme e Benessere, un risultato importante e prestigioso che riporta la nostra cittadina alla ribalta nazionale, tra le località turistiche più apprezzate dai visitatori – ha commentato Vittorio Milesi, Sindaco San Pellegrino Terme. La città di San Pellegrino Terme continua ad essere una meta turisti-

ca conosciuta oltre che per la qualità delle sue acque, apprezzate in tutto il mondo, per lo stile delle sue architetture che ripropongono le affascinanti e suggestive atmosfere della Belle Epoque, per i suoi paesaggi naturalistici incantevoli e incontaminati e per un’accoglienza turistica recentemente arricchita

dall’apertura di un nuovissimo Centro Termale che evidenzia un mix prestigioso di modernità e tradizione. Inoltre, negli ultimi tempi, tra gli operatori del territorio nelle diverse espressioni, è maturata una maggiore consapevolezza e attenzione per quelle che sono le aspettative e le attese del turi-

sta. In questa direzione, il miglioramento e la qualificazione dell’offerta turistica, con particolare riguardo a quella alberghiera, unita ad un calendario di manifestazioni e iniziative di vario genere, hanno consentito di rendere più attrattiva la nostra cittadina». F. Mar

San Pellegrino, il Capodanno è in piazza Europa Il 31 dicembre musica, animazione e premi natalizi in attesa del 2016

San Pellegrino Terme si veste a festa in occasione delle festività natalizie. Oltre alle manifestazioni promosse da Comune e Associazione operatori turistici, la cittadina termale si prepara a festeggiare la notte di San Silvestro in grande stile. La sera del 31 dicembre l’evento d’obbligo è presso piazza Europa, in centro paese. Sara allestito il palco su cui ci sarà musica e animazione. A promuovere la serata l’associazione operatori turistici coordinata da Luigi Milesi, con lui numerose attività commerciali del paese brembano e la collaborazione del Comune

di San Pellegrino Terme. Si tratta ormai di un must della proposta turistica invernale della Valle Brembana, il primo comune in Valle ad ideare il format della festa di capodanno, a cui aderiscono ogni anno moltissimi ragazzi e famiglie. «Ogni anno cerchiamo di apportare migliorie

e potenziare la proposta turistica -spiegano dall’associazione turistica-, la proposta di capodanno quest’anno prevede eventi musicali rivolti sia a famiglie che ragazzi». E’ dunque un appuntamento rivolto a tutti, dagli adolescenti alle famiglie, per trascorrere assieme le ultime ore del 2015

e l’arrivo del 2016. Le passate edizioni hanno visto presenze importanti, che hanno affollato la cittadina termale. Anche quest’anno dunque sarà allestito il palco su viale Papa Giovanni XXIII, nel cuore di San Pellegrino, dalle 20 l’aperitivo musicale, alle 22.30 invece l’inizio vero e proprio dello spettacolo, sul palco dj-set e animazione, non solo, nel corso della serata, grazie ad una convenzione con le attività commerciali del paese, saranno estratti a sorteggio numerosi cesti natalizi e regali di diverso genere. Attrazioni dunque per tutti, nel corso dell’evento saranno proposti tutti i più grandi successi della storia musicale mondiale (dagli albori della musica moderna fino ad oggi passando attra-

verso gli anni ’60, ’70, ’80, ’90, italiani e non) riproposti in una chiave ballabile: rock, dance, swing ,blues, funk, country, folk, latin, ska, reggae, jingle pubblicitari, sigle TV e via via fino addirittura ai musical e alla musica classica, tutti ri-arrangiati ad hoc. «Abbiamo voluto fare una proposta di qualità che appassioni tutti -proseguono gli operatori turistici-, di anno in anno contiamo sempre più presenze. Si tratta di un vero e proprio show musicale per ballare e cantare». Nel corso della serata saranno distribuiti gadget ed allo scoccare della mezzanotte si terra una sorpresa per tutti i presenti. Un appuntamento da non perdere, per trascorrere in allegra l’arrivo del nuovo anno. Andrea Genini

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Dalla Regione 8 milioni per San Pellegrino Terme

Risorse destinate a Funicolare della Vetta, parco turistico e al recupero del Grand Hotel 8 milioni di euro da investire su San Pellegrino Terme. L’incontro tra Comune e Regione a Palazzo Lombardia, con il sottosegretario delegato alle Politiche per la Montagna, Ugo Parolo, è stato più che proficuo. Ad anticipare le mosse era stato il governatore lombardo Roberto Maroni, in visita a Zogno, incontro nel quale aveva già fatto presente - anche al Gruppo Percassi- la volontà del Pirellone di continuare ad investire sulla Città dell’Acqua. Volontà poi confermata proprio nell’incontro di lunedì 30 novembre con l’integrazione dell’accordo di programma tra le parti. Via libera, quindi, con assoluta priorità, al recupero della funicolare della Vetta e del parco turistico connesso, con l’appalto pronto entro fine dicembre e lavori al via già nella seconda metà del prossimo anno. «Per questo intervento sarà utilizzato gran parte del contributo regionale -5 milioni di euro per la precisione-, al quale si aggiungeranno ulteriori 200mila euro di risorse proprie del Comune – ha spiegato il sindaco del Comune di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi-. I restanti 3 milioni, invece, saranno destinati al parziale recupero del Grand Hotel. Le risorse regionali, così ripartite, consentiranno una adeguata valorizzazione delle strutture in questione, nell’ambito di un quadro complessivo di azioni finalizzate al rilancio e allo sviluppo

di San Pellegrino Terme e – più in generale- di tutta la Val Brembana», ha sottolineato il sindaco Milesi. «Risorse, queste, che la Regione ha deciso di mantenere in considerazione dei positivi risultati conseguiti dall’accordo di programma – ha precisato il sottosegretario Parolo -, ma originariamente destinate all’acquisto del nuovo centro termale da parte del Comune di San Pellegrino». ProÈ San Pellegrino Terme la «Città liberty dell’anno 2015». A decretarlo è stata l’istituzione culturale Italia Liberty, che il prossimo 13 dicembre all’Hotel Corallo di Riccione premierà la Città dell’Acqua, fregiandola di una menzione d’onore per la qualità delle sue architetture – tra i quali il Casinò municipale ed il Grand Hotel- che ripropongono le affascinanti e suggestive atmosfere della «Belle Epoque», oltre che ai paesaggi naturalistici incantevoli ed incontaminati e un’accoglienza turistica recentemente arricchita dalla presenza di un nuovissimo Centro termale, che evidenzia un mix prestigioso di modernità e tradizione.

prio l’operatore privato, infatti, ha comunicato formalmente di non voler più cedere il centro termale al Comune, in quanto il costo complessivo dell’intervento ha superato i 16 milioni, arrivando a 23 milioni di euro. Un investimento maggiore, che tuttavia ha consentito di realizzare un progetto di recupero di notevole pregio, che ha reso il nuovo centro termale un vero elemento di attrattività per il territorio, facendo

registrare circa 100mila presenze nell’arco del primo anno. In attesa, quindi, dell’ulteriore modifica dell’Accordo tra Comune e Operato-

re privato, in relazione all’acquisizione dell’area Paradiso, dell’Hotel Vetta e Grand Hotel, si procederà ad attivare l’iter dell’Adp vigente

È San Pellegrino Terme la città liberty dell’anno L’istituzione culturale Italia Liberty premia la Città dell’Acqua. Domenica 13 dicembre a Riccione la consegna del riconoscimento internazionale Alla cerimonia di premiazione del concorso, che ha visto gareggiare ben 821 partecipanti su 1028 iscritti con circa tremila elaborati, saranno presenti il sindaco del Comune di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi, la Giunta sanpellegrinese ed una delegazione di cittadini della località termale. Le immagini e i filmati che hanno vinto la terza ed ultima edizione del premio internazionale verranno proiettate tra piacevoli

intervalli musicali del maestro Andrea Bianchino. L’organizzazione del Concorso foto e video omaggerà inoltre gli abitanti di San Pellegrino Terme presenti alla cerimonia con tre pubblicazioni sul Liberty; due volumi editi da Thema sul Liberty e l’arte settecentesca e «Italian Liberty»; una nuova stagione dell’Art Nouveau edito da Cartacanta (2015), con le foto che hanno vinto e partecipato alla seconda edizione dell’omonimo premio dove appunto è arrivata al secondo posto la foto di Bordogna con gli interni del Casino di San Pellegrino Terme. Gli ospiti saranno accolti da due fascinose modelle vestite con abiti in stile Art Nouveau, ricamati a merletto da Nadia Fidanzi e potranno ammi-

rare e fotografare nell’atrio dell’ Hotel Corallo la meravigliosa Studebaker bianca del 1930, appartenuta ad Al Ca-

con la promozione del terzo Atto integrativo, che dovrà essere oggetto di apposita delibera di Giunta regionale. Federico Marzullo

pone e di proprietà del collezionista ravennate Sergio Malpassi. Terminata la cerimonia ai presenti sarà omaggiata la pregiata monografia «Villa Masini. Uno scrigno d’arte e ingegno a Montevarchi», (location del film La Vita è Bella) offerta dall’Associazione Nuove Direzioni. Federico Marzullo


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Dossena, fondi per la valorizzazione delle aree minerarie dismesse Siglato il Protocollo d’intesa tra Regione, Parco delle Orobie e Comune che in occasione della festività di Santa Barbara resero possibile l’apertura di una parte della miniera grazie ad un lungo lavoro di ripristino e messa in sicurezza delle aree». Ed è proprio in quell’occasione che iniziò la stretta collaborazione tra Comune e Regione, oggi concretizzata in questo protocollo d’intesa volto alla riqualificazione turistica delle

aree minerarie. «Il primo passo prevede il completamento dello studio e delle verifiche sulla stabilità delle aree interessate al progetto di recupero e fruizione, poi in primavera saranno effettuati dei primi interventi con cui si provvederà a rendere sicure le aree, sia interne che esterne alla gallerie minerarie», ha spiegato il sindaco di Dossena Bonzi. L’obiettivo sarà, quindi, valorizzare quello che è l’aspetto culturale e scientifico. «Questi percorsi possono diventare una

vera e propria attrattività per il nostro territorio – sottolinea il sindaco-. L’idea, come definito anche all’interno del Protocollo, è realizzare una raccolta dei dati storici disponibili e la creazione di un primo data base digitale, implementando le conoscenze generali sulle aree e individuando un primo pacchetto di proposte didattiche e turistiche, che comprenda i siti e che sia estesa anche ad altre realtà analoghe, presenti nel Parco e disponibili».

E’ stato siglato lunedì 30 novembre lo schema di Protocollo d’intesa tra la Regione Lombardia, il Parco delle Orobie Bergamasche e il Comune di Dossena per la valorizzazione a fini turistici, culturali e scientifici delle aree minerarie dismesse del comune brembano. Il territorio interessato è quello delle miniere dismesse e ricompreso nel S.i.c. della

Valle Parina. I soggetti destinatari del contributo regionale – si tratta di 30mila euro - sono il Comune di Dossena e l’ente Parco regionale delle Orobie bergamasche, che riceverà le ri-

E’ stato un successo, non ci sono mezzi termini. Parliamo di CioccolanDossena, la prima manifestazione gastronomica dedicata la mondo del cioccolato, promossa dal gruppo giovani di Dossena con la collaborazione del Comune. Nessuno si sarebbe aspettato un numero così notevole di presenze già dalla prima edizione. Tante le bancarelle e gli hobbisti che hanno affollato la via centrale del pese. Non son mancate le attività per i più piccoli con laboratori e animazioni. Nel corso della giornat

con moltissimi stands di artigiani provenienti Pasticceri artisti protagonisti, tra cui Scrigno del cioccolato e Chocopassion anche da fuori provincia». Fra gli artisti presenti, anche Scrigno del cioccolato e Chocopassion. La manifestazione si inserisce in una serie più articolata di iniziative che hanno come obiettivo la rivalutazione turistica del paese. Fra le iniziative della manifestazione anche le sinergie con le realtà commerciali della Valle Serina. Diversi pasticceri hanno portato una serie di «sculture» realizzate artigianalmente, a hanno realizzato ope- do vere e proprie ope- e proprie sculture col sono tenuti laboratori mentre i ristoranti hanre di cioccolato degli re. «Abbiamo invitato cioccolato – spiegano per bambini, fontane no proposto un menù a artigiani del cioccolato, alcuni pasticcieri che i ragazzi del gruppo scenografiche di cioc- base di cioccolato. decorando e realizzan- hanno realizzato vere Revival –, inoltre si colato e degustazioni, N. Mar

sorse per poi erogarle a favore del Comune. «Un risultato importante commenta il sindaco di Dossena, Fabio Bonzi-, reso possibile anche grazie all’aiuto di circa una cinquantina di volontari,

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Val Taleggio, ecco i fondi per il ponte Bailey Ma la situazione resta critica, Mazzoleni: «Situazione degli Orridi a rischio. Rischiamo l’isolamento» «La situazione viabilistica in Val Taleggio è molto critica. Soprattutto sulla strada degli Orridi la condizione è peggiorata, abbiamo dei punti che presentano notevoli criticità. Se quest’inverno ci dovessero essere dei cedimenti, il rischio è di restare completamente isolati». A sollevare la questione è Alberto Mazzoleni, sindaco di Troppa burocrazia e i problemi della Provincia legati alla riforma Delrio faranno slittare – con tutta probabilità – l’apertura del doppio senso alternato previsto entro Natale sulla Sp27. I lavori erano ripartiti lunedì 16 novembre, a cura dell’impresa Cabrini di Albino che si era aggiudicata l’appalto, dopo che la Provincia aveva «stanziato» le somme dovute per l’intervento all’in-

Taleggio e presidente della Comunità montana Valle Brembana, che dopo numerosi appelli alle Istituzioni maggiori - a cui non è pervenuta nessuna risposta –, torna a sottolineare le molteplici criticità a cui è sottoposta la val Taleggio. Una situazione, che nonostante l’acquisto con fondi regionali del ponte Bailey – circa

250mila euro – e gli interventi di consolidamento del versante in Val Brembilla e Vedeseta per 220mila euro, sembra solo minimamente alleggerita. «Restano le criticità evidenziate, senza contare che sul ponte Bailey i camion, se non di piccola dimensione, non possono transitare», spiega il sindaco Mazzoleni. «Ormai abbiamo scritto

a tutti – sottolinea –, e ne la Provincia, ne l’assessore regionale Sorte, ne il Ministro alle Infrastrutture hanno mai risposto. Evidentemente ci sono priorità maggiori e la

Val Serina, partono i lavori sulla Sp27: si riapre a gennaio Salta l’apertura a doppio senso alternato previsto entro Natale. I problemi di bilancio della Provincia hanno rallentato i lavori

domani del contributo regionale a salvataggio delle medesime. I fondi, infatti, erano stati resi disponibili già dallo scorso anno ma non potevano essere utilizzati a causa dell’impossibilità della Provincia

di approvare il bilancio di previsione 2015. Troppo tardi, almeno per quanto riguarda le tempistiche che riguardavano proprio «l’apertura del doppio senso alternato che – secondo quanto affermato sia

dalla Provincia che dal sindaco del Comune di Serina, Giovanni Fattori -, si concretizzerà con molta probabilità per il mese di gennaio». L’intervento messo in campo prevede una spesa complessiva di 305mila euro per la ricostruzione del ponte e 105 mila euro per lavori di sistemazione (manto stradale e guardrail). La Sp 27 è

nostra popolazione viene abbandonata al proprio destino. Anche per i giornali è del tutto normale che da oltre due anni nessuno si preoccupi di risolvere questa incresciosa sistata chiusa a causa di una frana avvenuta il 2 dicembre 2013, quando 2mila metri cubi di roccia sono caduti danneggiando il ponte e un tratto di strada di 50 metri, principalmente a valle. I lavori di consolidamento della parete, un tratto lungo circa 200 metri, sono stati finanziati dalla Regione Lombardia per 1,2 milioni di euro al Comune di Serina in quanto capofila dell’intervento, mentre la Provincia ha contribuito prendendosi in carico la progettazione esecutiva e l’appalto del cantiere.

tuazione. Scriveremo ancora, anche al Presidente Maroni, chiedendo che intervenga come ha fatto in altre situazioni simili in valle». La soluzione, quindi, come ribadito anche dallo stesso sindaco di Taleggio potrebbero essere quella della costruzione di un nuovo ponte: «Inutile spendere ancora risorse per opere mastodontiche di consolidamento del versante già franato, l’unica soluzione è costruire un nuovo ponte, in sostituzione del ponte Bailey. Il progetto preliminare, che prevede uno stanziamento di un milione e seicentomila euro di risorse, è stato già realizzato dalla Provincia ed è stato consegnato in Regione, direttamente all’assessore delegato». Enzo Novesi

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Villaggio di Santa Claus a Zogno Così si avvicina il Natale

13 casette di legno nel centro storico come da tradizione della cultura prealpina. Spettacoli, animazione e negozi aperti fino al 24 dicembre

È arrivata la magia del Natale. Un’atmosfera unica fatta di luci, profumi e colori, che suscitano grande attesa - tra grandi e piccini- per l’arrivo del 25 dicembre. Un’attesa che a Zogno sarà a lungo festeggiata, con il tradizionale mercatino natalizio che dal 5 al 24 dicembre trasformerà il centro storico in un enorme villaggio di Santa Claus. 13 casette di legno saranno posizionate nella piazza retrostante Palazzo Rimani e in piazza Italia per l’iniziativa promossa dal Comune di Zogno, in collaborazione all’Associazione Punto Amico, per dar vita anche quest’anno ad una delle più suggestive tradizioni della cultura prealpina. Nel corso del mese diversi eventi si articoleranno nel cuore del capoluogo brembano, con spettacoli di animazione, bancarelle e negozi aperti. L’inaugurazione del villaggio di Santa Claus si terrà domenica 6 dicembre, con la posa della casetta di Santa Lucia e la possibilità

per i più piccini di cominciare ad imbucare le letterine dei desideri. Altro appuntamento di pregio e assoluta novità del Natale 2015 è il concerto della Premiata Banda musicale di Zogno, promosso dall’Amministrazione comunale e che si terrà all’interno dello stabilimento produttivo dell’impresa Cms Spa. «Questo per voler affermare la vicinanza dell’Ammistrazione comunale e delle associazioni del territorio ad una delle realtà produttive più importanti di Zogno e alle sue maestranze, con un concerto che sarà aperto a tutta la cittadinanza»,

ha sottolineato il vicesindaco delegato alle Attività produttive di Zogno, Giampaolo Pesenti. E sempre la Banda musicale di Zogno sarà protagonista della vigilia di Natale, con la propria presenza nelle vie del paese per allietare l’allegro giorno di festa in centro con il tradizionale scambio degli auguri. «Non finisce qui – aggiunge il vicesindaco Pesenti-, anche nel 2016 cercheremo di ripeterci e per farlo inizieremo proprio dal primo giorno dell’anno con un concerto di musica classica all’interno della Sala consi-

gliare del Comune, per brindare tutti assieme all’anno nuovo. E il 6 gennaio, invece, si svolgerà – come ormai da tradizione- il concorso La Befana più bella».


11 Regione e sindaci a confronto sul nuovo sistema sanitario lombardo

Riforma sanitaria, a breve l’ok del Pirellone Capelli: «Sarà modello su piano Nazionale». Milesi: «Direzione giusta. Regione coraggiosa, propone innovazione e sperimentazione» Entro fine anno arriverà il via libera definitivo di Regione Lombardia sulla nuova riforma sanitaria ed i sindaci brembani plaudono le novità che entreranno in vigore proprio nei prossimi mesi. È emerso nel corso di un incontro dove rappresentanti di Regione hanno incontrato gli amministratori locali della Valle Brembana per spiegare relazionare Fabio Rizzi, nei dettagli cosa cam- medico anestesista e conbierà i prossimi mesi. A sigliere regionale. «Ab-

biamo voluto rivedere la legge in materia di Sanità, nonostante la Lombar-

dia sia virtuosa in questo settore – ha detto il consigliere Rizzi-. In ogni caso le esigenze negli anni Novanta erano differenti rispetto ad oggi. Parecchie risorse sono destinate a trattare malattie croniche che però sono affrontate in maniera sbagliata. Si è quindi deciso di fare una sola azienda pubblica per evitare doppioni o spreco di risorse, inoltre è stata creata un’agenzia che controllerà il corretto si-

San Giovanni Bianco, inaugurate le scuole recuperate dal Comune Rinasce la scuola Carlo Ceresa. Milesi: «Investimento per le nuove generazioni» Sono stati completati i lavori di manutenzione straordinaria della scuola media «Carlo Ceresa» di San Giovanni Bianco. La cerimonia d’inaugurazione si è tenuta sabato 21 novembre, presso l’aula magna dell’edificio scolastico. I lavori di riqualificazione, che sono stati illustrati proprio nel corso della cerimonia, sono iniziati lo scorso mese di luglio e realizzati dalla ditta Turani Costruzioni Edili e dall’architetto Riccardo Invernizzi, per quanto riguarda la fase di progettazione. «L’obiettivo

primario è stato quello di mettere in sicurezza sotto ogni aspetto l’edificio – ha spiegato il sindaco di San Giovanni Bianco, Marco Milesi-, con particolare attenzione anche al risparmio energetico, attuato attraverso la realizzazione di isolamento termico e l’installazione dell’im-

pianto fotovoltaico». Tra i macrointerventi cardine effettuati: il consolidamento dei plafoni; la sostituzione del pavimento; il rifacimento dei servizi igienici; l’abbattimento delle barriere architettoniche; la coibentazione (isolamento termoacustico) della struttura; il

rifacimento della copertura della scuola, della sala polivalente e della biblioteca; la messa in opera dell’impianto fotovoltaico; la realizzazione del campo da basket. Il tutto grazie ad uno stanziamento di risorse complessivo pari a 480mila euro, di cui 260mila finanziati dal Comune di San Giovanni Bianco, 150mila circa da parte di Regione Lombardia e 70mila grazie ad un contributo a rimborso da parte del Bim Bergamo. «Questo intervento rappresenta un importante investimento non solo in favore dei ragazzi di San Giovanni Bianco, ma anche per i tanti di Camerata Cornello, Taleggio e Vedeseta che frequentano la struttura – ha sottolineato il sindaco Milesi-. Da un punto di vista economico, è un segnale importante per tutti i sangiovannesi, sopratutto dopo la difficile situazione finanziaria risolta in questi anni». Federico Marzullo

stema sanitario». Fra i relatori anche il consigliere Angelo Capelli: «Si è previsto un’integrazione delle prestazioni socio sanitarie con quelle sociali -ha precisato Capelli-. Il nuovo modello lombardo che sta avanzando sarà preso ad esempio nazionale dal Ministero della Salute». Fra i presenti nel corso dell’incontro presso la green house di Zogno anche Carlo Nicora e Peter Assembergs rispettivamente direttore generale e direttore amministrativo del Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Dalla platea parecchi Amministratori e direttori di strutture hanno preso parola, il coro è stato pressoché unanime nel riconoscere una buona riforma quella che Regione Lombardia sta portando avanti. «E’ arrivato il momento di fare squadra e abbandonare i campanilismi -ha detto Fausto Carminati, direttore delle case di riposo di Zogno e Valbrembilla-. E’ una buona legge e sicuramente una sfida. E’ necessario metterla in atto il prima possibile». Anche per il primo cittadino di San Pellegrino Vittorio Milesi il parere è positivo: «Grazie a chi ha redatto questa legge, la

voce del territorio è stata ascoltata -ha sottolineato Milesi-. Questa legge da un ruolo diverso rispetto al passato alle Amministrazioni locali. Si sta lavorando nella direzione giusta. Regione Lombardia ha avuto coraggio proponendo innovazione e sperimentazione». Ezio Remuzzi, ex sindaco di Cusio ed ex presidente dell’assemblea dei sindaci riconosce la bontà dell’operazione, in ogni caso «il successo della riforma sarà fortemente condizionato dalle figure che andranno a dirigere ASST (Azienda Ospedaliera) e ATS (Ambito Territoriale) - dice Remuzzi-. La migliore riorganizzazione può diventare strumento di distruzione dei servizi nel momento in cui alla guida strategica dei nuovi enti ci siano soggetti poco efficaci o addirittura incapaci. In questi ultimi anni abbiamo avuto la fortuna di intercettare persone capaci ed efficaci sia alla guida dell’ASL di Bergamo che dell’Azienda Ospedaliera del capoluogo. Confidiamo che, con le prossime nomine, Regione Lombardia continui sulla stessa strada». Sara Alborghetti

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A luglio si torna sulle Orobie

Dalle selvagge Orobie al cuore medioevale di Bergamo, dal 29 al 31 luglio torna l’Orobie Ultra Trail. Iscrizioni al via dal 1 dicembre Ritorna l’avventura che dalle più selvagge Orobie vi porterà fino al cuore medioevale della città di Bergamo: apriranno infatti il 1 dicembre 2015 le iscrizioni per la seconda edizione del Reda Rewoolution Orobie Ultra Trail in programma dal 29 al 31 luglio 2016. Anche per il 2016 due le ultra distanze proposte: 70 km per

il Gran Trail Orobie e 4200 m d+ con partenza da Carona alle ore 10:00 di sabato 30 luglio 2016 (24 ore di tempo massimo) e 140 km e 9500 m d+ per l’Orobie UltraTrail con partenza da Clusone alle ore 12:00 di venerdì 29 luglio 2016 (46 ore di tempo massimo). Competizione quest’ultima che si è rivelata estremamente

impegnativa e selettiva, dura come poche altre competizioni sanno essere. Questo a detta degli stessi vincitori della passata edizione: Marco Zanchi e Lisa Borzani. L’organizzazione di Spiagames Outdoor Agency ha messo a punto una seconda edizione del Reda Rewoolution Orobie Ultra Trail, dopo una scrupolosa analisi di tutti i suggerimenti pervenuti e raccolti attraverso i questionari inviati a tutti i partecipanti della prima edizione del 2015. Suggerimenti ai quali si sono aggiunti i diversi contributi di atleti top level, permettendo così di migliorare alcuni aspetti della passata edizione. Una delle principali novità sarà per l’appunto la presenza di un ininterrotto servizio navetta sulla tratta Città Alta/Race Office, in modo da favorire gli spostamenti di tutti i finisher dall’arrivo alla zona docce/parcheggi. Aggiunte poi clausole che permetteranno il cambio nominativo dei pettorali, così come la possibilità di post-porre l’iscrizione al 2017 ed eventuali rimborsi legati a ripensamenti. Alla luce di quanto detto, dal 1 Dicembre 2015

si apriranno pertanto le iscrizioni alle due gare, sebbene i quasi 200 preiscritti avranno un accesso esclusivo alle iscrizioni a partire dal 24 novembre 2015. La partecipazione alla grande avventura del Reda Rewoolution Orobie Ultra-Trail – l’unico Ultra Trail con partenza nel cuore delle Alpi e arrivo in una città Medioevale – è vincolata alla presentazione di una certificato medico, al quale si aggiunge e solo per la competizione di 140 km, anche lo status di finisher in gare analoghe. Le quote d’iscrizione dal 1 al 31 dicembre 2015 restano anche in questa occasione, ben al di sotto di quel parametro che associa il numero dei chilometri al costo di partecipazione. Basteranno infatti 110 euro per iscriversi all’Orobie Ultra Trail e 60 euro per il Gran Trail Orobie. A partire dal 2016, scatteranno poi gli aumenti sui costi di entrambe le gare e così sarà nuovamente a fine maggio. Sempre che non si raggiunga anticipatamente il numero massimo di iscritti previsto dall’organizzazione, vale a dire 700 atleti per Orobie Ultra Trail e 1300 atleti per Gran Trail Orobie.

Foppolo, stagione sciistica al via

Dal 28 novembre aperti IV Baita, Montebello e il campo scuola Babi&Bubu

Sabato 28 novembre ha preso il via la stagione invernale 2015/2016 nel comprensorio sciistico Brembo Ski. Si scierà fino al 3 aprile prossimo. Grazie infatti all’abbassamento delle temperature, nei giorni scorsi sono entrati in funzione, nel comprensorio di San Simone, Foppolo e Carona, i 60 cannoni da neve – fissi e mobili – posizionati da diverse settimane sulle piste IV Baita, Montebello, Cappelletta, Canalino e Vago di Foppolo. Si tratta di cannoni sparaneve di ultima generazione, forniti dalla ditta TechnoAlpin, che sono stati sistemati a pochi metri di distanza l’uno dall’altro, per una maggiore e concentrata resa. «I cannoni da neve hanno continuato ininterrottamente a lavorare giorno e notte, ventiquattro ore su ventiquattro, per sopperire alla mancanza di neve naturale con i tecnici concentrati per produrre neve e, a turno, sorvegliando le macchine e il loro continuo riposizionamento», hanno fatto sapere dal Comprensorio BremboSki. Gli impianti a Foppolo apriranno dalle 08.30 fino alle 16.45, con orario continuato e si potrà sciare sulla pista Montebello oltre che sulla pista Canalino. «Una situazione in continua evoluzione, la volontà è naturalmente quella di aprire il maggior numero di impianti e piste man mano le condizioni lo permettano – precisano-; l’obbiettivo è l’apertura dell’intero comprensorio per l’imminente ponte dell’Immacolata a partire dal 5 dicembre prossimo venturo». Per questo inizio di stagione, lo skipass giornaliero sarà proposto allo stesso prezzo del giornaliero baby a 15 euro mentre, i bambini fino ai 130 cm di altezza potranno sciare gratis. Confermata anche l’apertura, dalle 9 alle 17 con orario continuato, del campo scuola Babi&Bubu che si trova in località Foppelle, gestito dalla Scuola di Sci 90 Foppolo.


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Nuovi uffici e stemma a Sant’Omobono Terme

emblema ufficiale. Con il nuovo stemma (quattro torri, idealmente poste sui punti cardinali, su sfondo azzurro con una Croce di Sant›Andrea al centro, vedi foto ndr), realizzato dalla società vincitrice del bando Reparto Araldica di Sandro Orrù, abbiamo voluto evidenziare la presenza di quattro Comuni, dunque: la torre, simbolo per eccellenza del Comune e che richiama le nostre Cà; e la merlatura guelfa che ricorda la storia della Valle Imagna. Le torri nello stemma sono quattro proprio come i Comuni fusi: a sud Cepino, a Ovest Mazzoleni e Falghera, a Est Selino e a Nord Valsecca. La croce di Sant›Andrea al centro dell›immagine indica che S.Omobono Terme è il crocevia della Valle Imagna. Il colore azzurro sullo sfondo richia-

ma infine la presenza di sorgenti termali». In caso di fusioni o accorpamenti futuri lo stemma non cambierà, come sottolineato dalla scritta presente sotto il nuovo emblema Consociati Pro Valdimania, che lascia aperta la porta ad altri Comuni che volessero aggiungersi al neonato Sant’Omobono Terme. Chiude la presentazione il Vice Sindaco, ed ex Sindaco di Valsecca, Giovanni Bottani: «Più il tempo passa e più mi accorgo di quanto questa scelta (la fusione ndr) sia stata importante. Grazie alla fusione adesso c›è un vigile anche sul territorio di Valsecca, le tasse sono le più basse di tutta la Valle Imagna, gli abitanti di Valsecca hanno a disposizione uno sportello e siamo riusciti a tenere aperto l›ufficio postale».

Inaugurati uffici comunali ristrutturati e nuovo stemma. Ex sindaco di Valsecca Bottani: «Fusione scelta importante quello che avverrà neDurante la festa patronacessariamente nei prosle il Comune di Sant’Omobono Terme, ad un simi anni, ottenendo già anno e mezzo dalla fualcuni benefici». Il prisione con Valsecca, ha mo cittadino, dopo aver tagliato il nastro degli invitato i presenti a visiuffici comunali ristruttutare i nuovi locali e farati e presentato alla citcendoli poi accomodare tadinanza il nuovo stemnella rinnovata sala conma. «Un nuovo Comune siliare, ha dato un’appro– esordisce il sindaco fondita spiegazione sul Paolo Dolci – ha bisogno significato araldico del di simboli, soprattutto in nuovo stemma, partendo questo periodo storico. dal passato: «Il vecchio Noi oggi siamo qui anstemma di S.Omobono che per celebrare la riImagna – spiega Dolci – strutturazione dei nostri rappresentava l›identità locali, resi più efficienti locale con tre figure su e più accoglienti». La ri- colto l›occasione per sot- rizzarli». Presente anche sfondo argento e rosso: strutturazione degli uffi- tolineare l›importanza Alessandro Sorte, asses- una mazza per Mazzoci, costata 142 mila euro, della fusione: «L›idea di sore regionale alle In- leni, il monte Sella per è stata possibile grazie a due Comuni che si fon- frastrutture e Mobilità e Selino e un ceppo per finanziamenti comunali e dono volontariamente è Roberto Facchineti, pre- Cepino, più tre gigli che del Bim, oltre ad altri 40 un›azione positiva per- sidente della Comunità sottolineavano la presenmila euro stanziati dal- ché porta maggiori servi- Montana Valle Imagna, za di tre Comuni. Valla Regione Lombardia zi ai cittadini e maggiore i quali hanno espresso secca, per scelte proprie, che hanno consentito di efficenza. Le sinergie e il loro apprezzamento non si è mai dotato di un aggiornare il sistema inl›unione sono elementi per le scelte della politiformatico. Tutti i servizi che consentono di inci- ca locale. «Gli amminiper il cittadino sono stadere positivamente sul stratori locali – dichiara ti spostati al piano terra, L›esempio l›assessore Sorte – sono A SAN PELLEGRINO TERME mentre al piano superio- territorio. re è presente la parte am- concreto è la nascita dei stati lungimiranti. Norministrativa e politica, nuovi uffici comunali. malmente i cittadini virendendo di conseguen- Anche lo stemma ha un vono con freddezza le za più ordinato e fruibile valore molto imporante: fusioni per la paura del l›accesso agli sportelli i simboli sono un aspet- cambiamento e prefeda parte dei cittadini. Il to che lega le persone al riscono rimanere, giuconsigliere provinciale e territorio e alle istituzio- stamente, ancorati al consigliere comunale di ni e, in questo momento proprio Comune. Voi a Sant›Omobono Terme, di difficoltà delle istitu- S.Omobono Terme, aveDemis Todeschini, ha zioni, è importante valo- te fatto prima degli altri

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«Chi ospita clandestini rischia la confisca dei beni» Da Palazzago il «No» al modello di accoglienza diffusa. Jacobelli: «Applicheremo la legge Maroni 125/2008»

ìLegge Maroni 125/08: sindaco, di cosa si tratta? «Significa che chiunque dia alloggio a chi è sprovvisto di titolo di soggiorno commette reato. Il bene immobile sarà confiscato, venduto e il ricavato usato per la lotta all’immigrazione clandestina. Sottolineo che anche i richiedenti asilo sono persone prive del titolo di soggiorno e pertanto chi affitta a cooperative, anche se queste hanno vinto il regolare appalto della Prefettura, rischia la confisca del proprio bene immobile. La confisca verrà eventualmente decisa dal Giudice a conclusione di un iter che inizia con la segnalazione di reato alla Procura da parte del Sindaco». Nel concreto, cosa è stato fatto da parte vostra? «Di recente abbiamo approvato una delibera in Consiglio comunale che vieta l’utilizzo di qualsiasi struttura pubblica comunale per ospitare clandestini o comunque immigrati irregolari. Qualora un

privato cittadino volesse mai affittare degli appartamenti per lucrarvi in questo modo io dovrò applicare la legge Maroni n.125/2008. Il tutto è stato consegnato al Prefetto di Bergamo e girato al Ministero dell’Interno». Quindi, ribadisce la linea dura su questo tema… «Al Prefetto ho ribadito due volte che non posso fornirgli la mia collaborazione di Sindaco. Primo perché se un presunto profugo compie atti contrari all’ordine pubblico l’unica cosa che rischia è di vedersi estromesso dal programma di assistenza con le cooperative, quindi rimane in Italia. E in secondo luogo perché ricevere immigrati irregolari sul proprio territorio, con la gente che sta soffrendo la crisi economica attuale, verrebbe visto come un’ingiustizia e sarebbe fonte di disagio e tensioni sociali».

provinciale tra Sedrina e Villa d’Almè. Che idea si è fatto sulla vicenda? «È solo uno dei tanti episodi che si stanno verificando in Italia, purtroppo. Non c’è comprensione che tenga se chi protesta usa la violenza, distruggendo ogni cosa. A mio parere, la procedura seguita dalle commissioni di valutazione dello status di rifugiato andrebbe implementata con un ulteriore passaggio obbligatorio: una rendicontazione da parte del primo cittadino».

Sarebbe? «Qualora venga messa a repentaglio l’incolumità di terzi, causati danneggiamenti a beni pubblici o privati, si dovrebbe procedere all’immediato rifiuto o ritiro dello status di rifugiato e al trasferimento del richiedente nella terra di provenienza. Come sindaci abbiamo il dovere di proteggere i nostri cittadini, evitando che sul proprio territorio si A proposito di ordine insedino cause di attriti, pubblico, tutti abbia- rivolte e scontri tra civimo visto la rivolta sulla li».

In quell’incontro sembra siano emerse anche altre particolari dinamiche… «Alcuni residenti hanno riferito la presenza di prostitute e giri di spaccio all’interno dell’ex centro dei ritiri spirituali di Botta di Sedrina. Inoltre, è emersa tutta l’amarezza nel veder così ridotta la struttura, pagata con i soldi dei cittadini. Ma non solo, più di qualche genitore ha manifestato tutta la propria preoccupazione verso alcuni ospiti di nazionalità pakistana: sembrerebbe abbiano fotografato le loro figlie minorenni». Secondo lei, l’integrazione è possibile? «Il cardinal Biffi – inascoltato profeta – diceva più di dieci anni fa che per evitare problemi di integrazione occorre accogliere solo chi è per cultura e religione simile a noi, altrimenti i problemi di convivenza esplodono ».

Quindi? «Non ci sarà mai integrazione con chi non la vuole. La religione è uno dei maggiori fattori di integrazione, mi chiedo se la Caritas e le varie Cooperative abbiano mai ipotizzato la possibilità di evangelizzare queste centinaia di migliaia di persone giunte clandestinamente in Italia. Papa Francesco ha detto che aiutare il prossimo senza evangelizzare ridurrebbe la Chiesa ad una Onlus pietosa». Tornando alle Valli bergamasche, qualche sindaco ha più volte invocato l’accoglienza diffusa, cosa ne pensa? «La questione non si risolve semplicemente dando un tetto a queste persone, perché in ogni caso un’accoglienza seria prevede che si diano anche dei servizi e un lavoro, che attualmente non c’è nemmeno per gli italiani. C’è chi fa affari d’oro con l’immigrazione, per loro il profitto viene prima di tutto, anche prima dell’interesse reale per i cittadini italiani, per i quali non si vede uno sforzo uguale a quello profuso per i clandestini: il loro mantenimento ci costa 37 euro al giorno. Occorre intervenire sui loro territori, gli stessi

Vescovi africani hanno invitato i loro giovani a restare in Africa: anziché un futuro da disoccupati in Europa, rimanete nella vostra terra per farla progredire». Questo è anche lo slogan più volte ripetuto da molti vostri esponenti. Eppure negli anni abbiamo tutti visto le campagne che andavano proprio in questa direzione, con missionari impegnati sul campo. E’ stato un fallimento, oppure sono cambiate le finalità? «Se si investissero nei Paesi africani tutti i miliardi di euro che stiamo spendendo in Italia per la cosiddetta accoglienza si migliorerebbero le condizioni di vita delle popolazioni africane, evitando migrazioni come quelle attuali. Certamente non bisogna ripetere gli errori commessi dagli occidentali, che hanno dato aiuti economici a pioggia che han finito per ingrassare i Governi locali a discapito della povera gente. D’altra parte qualcuno ha scoperto che l’immigrazione rende più della droga. Solo che è la nostra gente e buona parte degli immigrati stessi a farne le spese». Federico Marzullo

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Corna Imagna, arriva l’illuminazione pubblica a led In arrivo una nuova rete di illuminazione pubblica più efficiente e a risparmio energetico. Nuovi punti luce e lampade ad hoc per valorizzare le contrade Il prossimo anno l’amministrazione comunale di Corna Imagna procederà all’installazione di una nuova illuminazione pubblica più efficiente ed economica. Attualmente sul territorio sono presenti 224 lampioni, alcuni dei quali vecchi di 40 anni, il che equivale ad una spesa annuale per il Comune pari a circa 22 mila euro, a cui si sommano altri 4 mila euro per gli interventi di manutenzione. Un costo troppo gravoso da sostenere per le casse del piccolo Comune, che ha deciso di abbattere i consumi andando ad aggiornare e ottimizzare l’attuale sistema di illuminazione con nuove lampade a led (i pali rimarranno quelli esistenti), più efficienti e meno dispendiose: dai 100-150KW dei vecchi corpi illuminanti si passerà infatti a 50 KW. Un team locale incaricato dal consiglio comunale denominato Gruppo Energia - composto dal vice sindaco Martina Locatelli, l’assessore allo sviluppo delle comunità Leonardo Invernizzi, il consigliere con delega all’edilizia privata Marzio Cassi, Massimiliano Pellegrini e Pierluigi Invernizzi, con la consulenza di un esperto del settore – ha messo in campo le proprie competenze per elaborare lo stato di fatto, il PRIC (Piano Regolatore dell’Illumi-

nazione Comunale), sul quale sono stati raccolti non solo i punti luce ma anche caratteristiche dei corpi illuminanti presenti, zone di competenza, cabine e le strade da illuminare con il relativo indice di categoria illuminotecnica. L’intervento non si limiterà ad essere sostitutivo, ma – come sottolineato dall’amministrazione comunale – soprattutto migliorativo: verranno infatti aggiunti nuovi punti luce in zone attualmente buie e installate lampade a led ricercate dal punto di vista estetico al fine di valorizzare le contrade di Cà Gavaggio, Canito e Regorda. «È un investimento – spiega Marzio Cassi – che si paga da solo. Con il nuovo impianto ci sarà un risparmio pari al 40% sulla bolletta. Un ulteriore risparmio del 10% sarà garantito dalla possibilità di regolare l›intensità della lampada a led in base all›orario, ad esempio, facendola lavorare al 70-80% da mezzanotte fino alle 4-5 di mattina». Tradotto in cifre economiche, ciò significa un risparmio di circa 11 mila euro, a cui si aggiunge una riduzione della spesa di manutenzione (altri 3-4 mila euro), visto che le lampade a led – il cui funzionamento è garantito per dodici anni – non necessitano di interventi economicamente

significativi durante il loro ciclo vitale. Il progetto ha un costo previsto dal Comune di circa 90 mila euro, di cui 65

mila euro per le nuove lampade e il resto per messa in sicurezza e adattamento degli impianti esistenti al nuovo

sistema di illuminazione. L›investimento verrà finanziato per intero dal BIM con un piano di ammortamento di tredici anni, quindi una rata annuale di circa 7 mila euro. Considerato l›impegno economico del mutuo, con la nuova rete di illuminazione il Comune avrebbe un risparmio annuale di circa 8 mila euro dai qui ai prossimi tredici anni. «L›intervento – spiega il sindaco Giacomo Invernizzi - rientra nel programma di valorizzazione del territorio sui temi energetici a cui la nostra amministrazione ha da sempre posto l›accento. Da una parte stiamo rifletten-

do sull›introduzione di nuove fonti energetiche come le biomasse o la possibilità di realizzare nuovi impianti idroelettrici, ma al tempo stesso, come in questo caso, ci stiamo focalizzando sul risparmio energetico». L’intervento è già stato deliberato a livello di bilancio. Il prossimo passo è quello di incaricare un tecnico che si occuperà della realizzazione del progetto definitivo a cui seguirà una gara di appalto per l’installazione delle nuove lampade a led. L’amministrazione prevede di dare il via ai lavori entro l’inizio del prossimo anno. Marco Locatelli

Guida Bar d’Italia 2016: Gambero rosso premia «La Pasqualina» di Almenno San Bartolomeo

È valdimagnino il miglior bar d’Italia

«Il bar non più soltanto simbolo dello stile di vita italiano, ma anche luogo in cui si possono esaltare valori di salubrità, conoscenza dei prodotti e sostenibilità della filiera». E’ con queste motivazioni che il Gambero Rosso ha eletto La Pasqualina di Almenno San Bartolomeo (Valle Imagna) come miglior bar d’Italia dell’anno: il premio è stato consegnato alla Triennale di

uno dei locali italiani più apprezzati e il faro gourmet della provincia di Bergamo, in termini di eclettismo e qualità. Il progetto di Riccardo Schiavi, proprietario del bar La Pasqualina, è un progetto originario: tornare all’origine della materia e all’origine della trasformazione. A partire dal gelato, Milano durante la pre- e selezione dei migliori passando per la viensentazione della Guida prodotti hanno fatto e noiserie, le torte da 2016. 103 anni di gusto fanno della Pasqualina forno, l’accoglienza e finendo con i lievitati, ultima grande scommessa per l’inverno 2015/2016. Riccardo ha deciso di girare l’Italia per conoscere uno ad uno i produttori che partecipano alla creazione dei suoi prodotti e ha deciso di comunicarli nella sua maniera schietta e diretta, senza segreti.


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Terme di Sant’Omobono, primi tuffi nel 2016

Ultimi dettagli, poi l’apertura. Si lavora ad un bando di gestione unico La piscina a S. Omobono Terme, nel cuore del polo sportivo in Via alle Fonti, aprirà i battenti nel 2016. A rallentare l’apertura della struttura natatoria, secondo quanto riferito dal presidente della Comunità Montana Valle Imagna, Roberto Facchinetti, ci hanno pensato pastoie burocratiche e nuove formule di finanziamento. La piscina coperta sarebbe già pronta ad accogliere i nuotatori: ad agosto, la Cmvi ha infatti incaricato tecnici specializzati per il collaudo delle opere, i quali hanno verificato la tenuta della vasca e lo stato degli impianti di riscaldamento ed elettrici. Prossimo passo da compiere prima della definitiva apertura (previo bando di gestione) è la rendicontazione, dopo la quale Regione Lombardia rilascerà l’ultima fetta di contributi pari a 300 mila euro. Importante snodo da definire riguarda infine il finanziamento del cogeneratore: una microturbina a gas che riscalda l’acqua e pro-

duce energia elettrica con una potenza di circa 65 Kw elettrici e 120 Kw. L’impianto, che doveva essere finanziato per intero (180mila euro) dal Bim Bergamo con un piano di ammortamento di 7 anni a interessi zero, verrà invece acquistato tramite uno stanziamento dell’Istituto per il Credito Sportivo che offre un ammortamento di 15 anni e quindi più conveniente rispetto

alla soluzione precedente. Come già sottolineato più volte dal presidente Facchinetti, la piscina verrà data in gestione insieme alle altre strutture del polo sportivo di S.Omobono che, oltre alla piscina coperta con vasche da 25×16.50m h 1.85 e 6x8m h 0.70m, comprende una palestra comunale polifunzionale, un campo da calcio a 7 e uno a 11 in manto erboso sintetico, un boc-

ciodromo con annesso bar e un percorso vitae attraversato dal torrente Imagna con due campetti sportivi polivalenti multidisciplina. At-

tualmente Cmvi e Comune di Sant’Omobono Termestanno lavorando ad un bando di gestione unico che porrà l’accento sui servizi ai cit-

Sant’Omobono, rimossa l’antenna Vodafone in Piazza Nani Frosio

l›amministrazione comunale ha pensato di rimuovere definitivamnete l›antenna proseguendo l›opera di rilancio turistico e rinnovamento paesaggistico. «Personalmente – conclude il primo cittadino Dolci – non ho mai gradito la presenza dell›antenna perché si trovava in una delle più belle zone di S. Omobono Terme e aveva un forte impatto paesaggistico. Normalmente vengono posizionate in zone periferiche e di poco interesse, mentre in questo caso è stata posizionata in una zona centrale. Abbiamo ridato dignità al centro paese».

Il controverso impianto installato nel 2004 è stato rimosso dopo una serie di incomprensioni con l’operatore telefonico L’antenna Vodafone installata nel 2004 sulla piazza Nani Frosio a S.Omobono Terme, oggetto di polemiche e proteste di parte della cittadinanza, è stata rimossa. «C›era necessità da parte dello Stato – dichiara il sincado Paolo Dolci – di creare un›infrastruttura, quindi tutti gli operatori erano obbligati a realizzare impianti propri. Ciò ha portato ad una sovrapproduzione di an-

tenne. Negli ultimi anni, però, lo Stato ha fatto un passo indietro chiedendo una riduzione degli impianti e incentivando gli operatori a condividere gli stessi. Sul territorio comunale di S.Omobono eistevano due impianti, a poca distanza fra loro, uno privato di Telecom, e uno pubblico affittato a Vodafone». «Vodafone, circa un anno e mezzo fa – continua Dolci – ha comunicato al Comune che

il contratto era sbagliato e non avrebbe più pagato l›affitto, pari a circa 15 mila euro l›anno. Per una legge del 2003, secondo la quale l›antenna viene parificata ad un palo dell›illuminazione pubblica, Vodafone non avrebbe dovuto più pagare un affitto, ma solamente un canone di occupazione del suolo pubblico, che solitamente si aggira attorno ai 500 euro annui». Vista la situazione

tadini: «Avere un cappello unico di gestione, un referente unico, – dichiara Facchinetti – porterebbe ad una miglior comunicazione interna. Se ci fosse un unico gestore si potrebbe imbastire un discorso di vera e propria cittadella dello sport. Inoltre alcune società hanno già espresso il loro interesse. Abbiamo preparato una bozza di bando – conclude il presidente della Comunità montana Valle Imagna – andando a prendere esempio da altre realtà similari. Ma l’aspetto per noi più importante è che non poniamo l’offerta economica come valore principale del bando. Noi come ente non vogliamo fare cassa, ma diamo più importanza ai servizi per i nostri cittadini».

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«Anatocismo, usura bancaria? No, grazie»

«Perché dovendosi occupare di anatocismo ed usura, ho scelto la società che ritenevo più consona e capace di svolgere questo tipo di servizio. Anche perché sul mercato ci sono una marea di società che svolgono questo tipo di servizio ma non tutte sono credibili e, soprattutto, non tutte guardano all’interesse del loro cliente».

L’intervista a Luca Tironi, imprenditore «vittima» di anatocismo ed usura: «Ecco come mi sono difeso dalle banche che non erogano più crediti» Negli ultimi anni, com- rete di oltre 4000 tra Io qui parlerò solo di ficare che questo corriplice anche la crisi, si è clienti e associati ciò che è capitato a me spondesse alla realtà o assistito ad un innalzaInoltre sono anche Pre- come imprenditore pur meno. mento dell’attenzione sidente Provinciale di sapendo che la situa- Verificato questo ed dei cittadini, oggi magCasartigiani associa- zione è comune a molte appurato che avevo giormente informati e zione di categoria dal realtà imprenditoriali». ragione, ossia che mi mediamente meno ric1958 e tutti i giorni mi venivano applicati inchi, ai problemi legati al capita di assistere asso- Cosa è successo? teressi anatocistici ma mondo del credito banciati che si rivolgono a «Analizzando gli estrat- anche interessi di usura, cario e ai casi di ananoi per problematiche ti conto trimestrali, mi ho dato mandato a Mba tocismo ed usura su legate ai finanziamenti sono accorto che c’e- consulting&service di conti correnti, mutui, da parte delle banche, le rano interessi e com- procedere alla mediafinanziamenti, derivati. Quali step ha affronquali si trovano oggi ad missioni che andavano zione». Ognuno di noi potrebbe tato una volta che si è essere infatti, personal- affrontare sempre mag- ben oltre i consoni tassi rivolto a Mba? giori difficoltà nel riudi interesse applicati da Come mai si è rivolto mente o con la propria a Mba Consulting & «Ho fatto fare una preazienda, inconsapevo- scire a recuperare finan- una banca. ziamenti dalle banche. Pertanto ho voluto veriService? analisi di alcuni conti le vittima di usura ed aver diritto al rimborso di migliaia di euro ingiustamente pagati. Ne “Quando si vende un terreno, attenzione a coltivatori diretti e confinanti” abbiamo parlato con Luca Tironi, Presidente La vendita di un terreno lavorativa di coltivazio- proprietario del fondo “Quindi la vendita presenta dei rischi ?” Provinciale Casartigiani agricolo, in particolare in ne. Non importa neppure confinante”. Bergamo di Almè, vitti- un contesto di montagna, l’estensione, la prelazione “Notaio, quindi ogni vol- “La vendita del terreno ma proprio di anatoci- pone sovente il proble- opera indistintamente per ta che trasferiamo un può dirsi sicura solo se ma di gestire in maniera terreni grandi e piccoli”. terreno agricolo scatta la l’offerta di acquisto in smo ed usura bancaria.

Il parere del Notaio

Che attività svolge? «Lo Studio Associato CF&C srl è impegnato nel campo della contabilità e della consulenza alle imprese, inoltre diamo assistenza ad aziende, liberi professionisti e anche piccoli artigiani, su misura, quasi come un abito sartoriale fatto appositamente per il singolo cliente. In cima ai nostri obiettivi c’era la creazione di una rete di assistenza fondata su professionalità e serietà, ma anche innovazione. Lavoriamo non Per il cliente, ma Con il cliente, ossia vivendo con lui problemi e preoccupazioni del mondo del lavoro. Una filosofia, questa, che ormai è divenuta la nostra spina dorsale, su cui regge l’intero nostro sistema, assestato su una

corretta il diritto di prelazione agraria spettante a coltivatori diretti che lavorano il fondo ed a proprietari confinanti. Ne parliamo con un esperto, il dr. Paolo Divizia, Notaio con sede a Bergamo ed ufficio secondario in Val Brembana (San Giovanni Bianco), autore anche di molte pubblicazioni a riguardo. “Notaio Divizia, ci aiuta a capire i termini di questo problema. E’ la legge che dispone questa prelazione?” “Esatto. La prelazione agraria è disciplinata principalmente da due leggi del 1965 e del 1971, oggi pienamente in vigore. Si tratta di una prelazione “forte”, con efficacia reale. Occorre chiarire subito un dubbio: la prelazione interessa i terreni a vocazione agricola, a prescindere dall’effettivo e reale esercizio sugli stessi di una attività

“Quindi la prelazione interessa anche terreni non coltivati?” “Assolutamente si. Cosa conta, per iniziare a porsi il problema dell’esistenza della prelazione, è la destinazione agricola che si può leggere nel certificato di destinazione urbanistica rilasciato dal Comune. L’uso agricolo effettivo non rileva. E poi attenzione ad un altro aspetto: la presenza sul fondo di un fabbricato rurale (di regola di aiuto allo svolgimento dell’attività agricola, come un ricovero per gli attrezzi) non blocca in alcun modo la prelazione”. “Chi ha il diritto di prelazione?” “La materia è molto complessa ed i requisiti soggettivi sono molti. Diciamo, in sintesi, che il diritto di prelazione spetta a due categorie di soggetti: a) il coltivatore diretto del fondo, che utilizza il fondo come affittuario oppure b) il coltivatore diretto,

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prelazione?” “Fortunatamente no. La prelazione opera solo in ipotesi come la vendita, in cui si pattuisce un prezzo fra le parti. In caso di donazione del terreno o di trasferimento per successione per morte del proprietario la prelazione non opera”. “Come fare quindi per essere sicuri di vendere bene il proprio terreno agricolo?” “La prima cosa da fare è essere sicuri di aver individuato tutti gli eventuali aventi diritto alla prelazione. Per fare ciò è importante fare “gioco di squadra” fra notaio e geometra (o altro tecnico) incaricato dalla parte venditrice. Individuati i soggetti, prima di fare la vendita, occorre offrire loro in prelazione (cioè a parità di condizioni economiche) l’acquisto del terreno, rispettando la procedura indicata dalla legge”.

prelazione non ha visto alcuna adesione da parte degli aventi diritto nel termine di 30 giorni dal ricevimento della stessa ovvero se gli aventi diritto hanno rinunciato alla prelazione. E’ sempre bene raccogliere le rinunce in forma scritta, mai a voce, e di queste rinunce conservare una fotocopia.” “Cosa succede se la prelazione non è rispettata? La vendita è nulla?” “Assolutamente no, la vendita resta valida. Tuttavia, si corre il fondato pericolo che il prelazionario, nel termine di un anno dalla trascrizione della vendita, eserciti il proprio diritto e si prenda il terreno, riscattandolo da chi lo ha comprato (ovvero anche dai suoi successivi acquirenti/ aventi causa), utilizzando uno strumento legale che si chiama retratto. Il prezzo della vendita, in ogni caso, dovrà essere pagato”.

che avevo intenzione di analizzare per verificare se c’era anatocismo e usura. Appurato che in questi conti c’erano più di 100mila euro per una banca, e più di 30mila per un’altra banca e circa più di 20mila per una terza banca, sono passato a fare le perizie. Un perito abilitato ha testificato che gli importi erano corretti e contestualmente sono state inoltrate alle banche delle lettere, dove sono state messe in mora le cifre di cui ho parlato. Da lì è partita la mediazione per obbligo di legge. Ci si rivolge alla Camera di commercio la quale tenta una mediazione tra lo studio e la banca imputata degli errori. Con due banche siamo andati alla transazione, probabilmente perché le stesse hanno valutato che c’erano gli estremi per l’anatocismo e l’usura. Con le altre stiamo procedendo su questa linea, se non bastasse si andrà in causa». Quanta percentuale ha coinvolto la mediazione in termini di denaro? «E’ stata intorno al 70% del valore dell’importo». Come si è trovato con Mba? «Mi sono trovato molto bene, professionisti d’eccezione con risultati ottimi. Direi che è stato fatto un ottimo lavoro. Invito a intraprendere azioni di questo genere con questa società, che è una delle poche che professionalmente è preparata per questo tipo di intervento». Federico Marzullo


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Al professor Ivano Sonzogni il premio del Lions Club

Il 13 novembre scorso la consegna del ventitreesimo premio Gens Priula «Per aver contribuito nel campo dell’insegnamento e della cultura a promuovere la ricerca e lo studio su grandi personalità storiche della Valle Brembana» . Con questa motivazione il Lions Club Valle Brembana, tutto riunito in apposita cerimonia, ha conferito il 13 novembre scorso il prestigioso

premio Gens Priula, giunto quest’anno alla sua ventitreesima edizione, al professor Ivano Sonzogni noto storico e ricercatore della valle. Laureato nel 1982 alla Cattolica di Milano con una tesi sulla strada della valle in epoca moderna, insegna dal 1983 lettere al liceo scientifico di Zogno. La presen-

tazione del premiato è stata fatta, con molta attenzione e affetto dal professor Matteo Rabaglio presidente dell’Archivio Bergamasco. Aldilà dell’insegnamento, con sincera passione di ricercatore e studioso di storia, con cui si è ricavato di diritto un posto notevole che oltrepassa i confini provinciali e regio-

Un pittore berbennese alla corte del Papa

Alla mostra «Artisti per il Giubileo» dedicata a Papa Francesco verrà esposto anche un dipinto dell›artista Gianmaria Salvi In occasione del Giubileo della Misericordia andrà in scena, fra il 3 e il 13 dicembre 2015, una mostra d’arte promossa dalla società Start e curata dalla Dottoressa Maria Luciana, denominata «Artisti per il Giubileo», a cui parteciperà anche un valdimagnigno: il pittore Gian Maria Salvi, di Berbenno. Salvi ha ottenuto l›ambita partecipazione inviando cinque opere e il ricco curriculum artistico per la sezione pittura. L’opera prescelta «Segni concreti della Misericordia» sarà esposta presso il Palazzo Pontificio Maffei Marescotti, La Pigna, a Roma, insieme alle opere di altri quarantanove pittori provenienti da tutto il mondo. «Quando ho saputo dell’accettazione di esporre a Roma il mio dipinto per

Papa Francesco per il Giubileo – dice Salvi – non credevo nel leggere il comunicato, visto l’importanza storica dell’evento del Giubileo la restrittiva selezione di artisti». La Commissione Scientifica Organizzatrice ha comunicato l’accettazione ufficiale dell’artista Gian Maria Salvi per la sezione «Pittura» con la seguente motivazione: «dopo un’attenta valutazione del suo profilo artistico, la Commissione della rassegna Artisti per il Giubileo ha deciso di approvare la sua partecipazione con l’opera a tema da Lei realizzata Segni concreti della Misericordia pertanto ci complimentiamo per la qualità e l’originalità dei suoi lavori e per il ricercato linguaggio che connota tutte le sue opere». «Per me – dichiara l›artista

– questa opportunità è la più grande soddisfazione di tutta la mia vita pittorica e non mancherò di recarmi a Roma per l’inaugurazione». Gian Maria Salvi è nato il 27 giugno 1950 a Mouthe nel dipartimento del Doubs in Francia da una famiglia di emigranti di origini berbennesi, e nel 1955 inizia le scuole primarie a Berbenno. Fin da ragazzo non smette di amare, studiare e vivere l’arte visiva. «Nella mia pratica artistica – spiega Salvi – riesco a risolvere il mio enigma personale semplicemente con le cose che più amo: colore, gesto e segno, sino a raggiungere l’intima consapevolezza del mio ben definito pensiero artistico. La mia è una pittura non pensata, ma meditata interiormente, tuttavia sempre coerente con una ricerca

nali, ha iniziato dal 1990 studi su personalità della valle alcune delle quali hanno raggiunto livelli nazionali. Oltre al poeta dialettale Pietro Ruggeri da Stabello, considerato il Carlo Porta bergamasco, ha raccolto e ricercato dati, pensieri e attività sul cardinal Giuseppe Alessandro Furietti, nativo

in continua evoluzione». Il pittore berbennese ha partecipato a diverse rassegne collettive, mentre la sua prima mostra personale risale al 1989, a Berbenno. Successivamente ha spostato la sua arte in numerose città italiane: nel 1994 a Cosenza vince il primo premio, nel 1996 a Sassari la Commissione Nazionale dell’Istituto Filippo Figari di Arti, Lettere,Scienze e Letteratura gli assegna il titolo di Cavaliere dell’Arte, nel 2000 viene eletto Miglior Autore Berbennese. Nel 2007 espone in sala Manzù a Bergamo, nel 2009 ha esposto due sue opere con altri artisti al palazzo della Provincia di Bergamo nella sala Spazio Viterbi, nel 2010 ha realizzato nel tamburo centrale del cimitero di Berbenno un’opera dal titolo Cristo in croce e recentemente, nel 2014, importante mostra personale nella sala Agazzi sede dell’Associazione Artigiani di Bergamo. Marco Locatelli

di Zogno, che è stato l’iniziatore della prestigiosa biblioteca di Bergamo Angelo Mai, alla quale ha donato la sua numerosissima raccolta di antichi e preziosi volumi. Soprattutto su Bortolo Belotti,il noto uomo politico, storico, giurista e poeta pure di Zogno, del quale è considerato oggi il maggior studioso italiano, Sonzogni ha rivolto in questi anni la sua attenta ricerca. Il suo saggio «Il pensiero e l’attività politica di un liberale nell’Italia del primo novecento», che è la biografia politica riferita appunto al Belotti, è stato presentato sotto l’alto patronato del presidente della repubblica Giorgio Napolitano. Autore di molte pubblicazioni tutte riferite alla nostra valle e ai suoi maggiori personaggi, Sonzogni è membro dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo, dell’Archivio Bergamasco di cui è socio fondatore e del Centro Storico Culturale della Valle Brembana. Il premio Gens Priula, trae il nome dalla Via Priula, che è stata la prima strada importante di fondo valle, che collegava la città di Bergamo ai Grigioni sino a Coira, costruita dall’allora podestà di Bergamo Alvi-

se Priuli, su volontà della Serenissima Repubblica di Venezia alla fine del 1500. Nato nel 1989 in seno al sodalizio Brembano, il premio si è dato un apposito statuto il cui punto primo afferma che viene indetto un simbolico premio, denominato Gens Priula, da assegnare a chi, persona fisica o giuridica, associazione o ente che, con il proprio operato, ha onorato e dato impulso alla valle nel campo sociale, culturale, imprenditoriale, turistico, sportivo e scientifico. Con questo Service il Lions Club, che è la più grande associazione di volontariato al mondo, diffusa in duecento paesi, vuole premiare, da un osservatorio esterno e neutrale come vuole essere, tutti coloro che hanno onorato la valle in diversi campi. Quest’anno è giunto alla sua ventitreesima edizione e ha celebrato il Professior Ivano Sonzogni che onora il nostro territorio in campo culturale; l’apposita targa è stata consegnata dall’attuale presidente del Lions Club Valle Brembana Domenico Zanchi che regge con impegno e passione l’associazione per il secondo anno consecutivo.

Enzo Novesi

FONDAZIONE DON STEFANO PALLA ONLUS

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Servizi Residenziali: RR.S.A. S A (Residenza Sanitaria Assisten Assistenziale) nziale) - Reparto Hospice - Nucleo Alz nz AAlzheimer zheimer Servizi Domiciliari: A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata) - S.A.D. (Servizio di Assistenza Domiciliare) Servizi al cittadino: Consultorio Familiare - Centro di Mediazione - Ambulatorio Ecografico - Ambulatorio Ginecologico - Ambulatorio Urologico


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Per inserire un annuncio su InterValli: - Inviare testo tramite servizio postale tradizionale a: M.T.S.M. Intervalli – Via Locatelli 49 – Almè (BG) - Inviare e.mail all’indirizzo: info@ montagneepaesi.it - Inserire direttamente l’annuncio all’indirizzo www.montagneepaesi.it - Inviare testo al fax 035.4346350 Agli annunci deve essere allegato sempre il proprio Nome, Cognome e indirizzo che non verranno pubblicati ma conservati in ufficio per eventuali controlli In ogni caso aderendo ad una qualsiasi modalità di invio si intende letta e approvata la seguente NOTA LEGALE: Il trattamento dei vostri dati avviene nel rispetto di quanto stabilito dal decreto del 30 giugno 2003, n. 196

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