interValli

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Editore: MTSM srl - Via Locatelli, 49 - ALMÈ (Bg) - Tel. e Fax 035.4346350 - Direttore responsabile: Nicola Martinelli - Reg. Tribunale di Bergamo n. 20 del 13/05/2008 - Anno VIII - N. 7 - LUGLIO 2015

Taglio del nastro per la Green House della C.M. Valle Brembana

La casa del futuro è a Zogno

Si è tenuta venerdì 3 luglio l’inaugurazione della Green House di Zogno, edificio a «impatto zero» simbolo e prototipo della bioedilizia sostenibile, nel quale si potranno sperimentare e applicare politiche innovative in campo tecnologico, ambientale e sociale. Lo «zero energy building», voluto dalla Co-

munità montana Valle Brembana, realizzato all’interno del più ampio progetto «Covenant of Mayors», sarà aperto al pubblico e a completa disposizione del territorio per usi di tipo formativo, culturale e didattico. Quindi, non solo un luogo di attrazione e sensibilizzazione destinato ai temi ambientali, energe-

tici e di sostenibilità, ma anche ai caratteri propri della Val Brembana e più in generale di tutto il territorio bergamasco. La casa ecologica sarà inoltre destinata ai 38 Sindaci del Covenant, diventando così il nuovo centro d’incontro e di riferimento per tutte le Amministrazioni comunali della Val Brembana (a pagina 2)

rana sulla Sp27: il presidente della Provincia di Bergamo diserta il sopralluogo, si presenta tre giorni dopo e prende tutti i meriti. I sindaci: «di concreto solo tagli ai trasporti»

Al via il progetto di studio dedicato alla biodiversità dei luoghi: una decina di ricercatori multidisciplinari da tutto il mondo invitati all’osservazione, all’analisi, all’emulazione della natura

I sindaci della Val Serina: basta propaganda

In Valtaleggio «Nature, Art & Habitat»

Sembra ancora distante una totale risoluzione dei problemi causati quasi 2 anni fa dalla frana che ha reso impraticabile la strada provinciale 27 in località Rosolo di Algua (Val Serina). Nonostante proprio lo scorso 29 giugno una delegazione formata dai tutti sindaci della Val Serina, così come la Regione Lombardia presente nelle figure dell’ing. Merati, dirigente dello Ster di Bergamo, ed il consigliere Lara Magoni, oltre che l’Amministratore delegato della ditta esecutrice dei lavori Dario Amici, hanno effettuato un sopralluogo per verificare lo stato di avanza-

mento dei lavori. C’erano tutti, tranne il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi che ha disertato l’incontro. E non l’hanno di certo presa bene i sindaci della Val Serina che solo nel pieno svolgimento dell’ispezione «sono venuti a conoscenza che il presidente

della Provincia aveva programmato una visita sull’area esattamente tre giorni dopo, ossia giovedì 2 luglio». Visita di cui né il Comune di Serina (ente attuatore) né il Comune di Costa Serina ( ente collaboratore) erano stati preventivamente avvisati.

Nella verde cornice della Val Taleggio, ha preso avvio da pochi giorni Nature, Art & Habitat (NAHR), programma di residenza estivo che raduna una decina di ricercatori multidisciplinari da tutto il mondo invitati all’osservazione, all’analisi, all’emulazione della natura. Il progetto di studio dedicato alla biodiversità dei luoghi trova il suo fondamento nell’immersione nella natura montana quale fonte di ispirazione creativa e si propone come modello eco-sistemico

di ricerca e attività culturali capaci di rivelare il forte legame tra gli organismi viventi (essere umani, specie ve-

getali e animali) e lo sviluppo di principi sostenibili per una convivenza più resiliente. (a pagina 9)

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figura in prima linea anche Regione Lombardia, presente all’inaugurazione nella figura dell’assessore Claudia Maria Terzi, delegata all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile. «Da sempre la Regione riconosce nella green economy un gran-

de potenziale in termini di opportunità di rilancio della Val Brembana. E non dimentichiamoci che questo ad oggi è l’unico settore che non ha smesso di crescere nonostante la crisi economica: in un anno la crescita in Lombardia è stata del 6% e le imprese sono oltre 9mila, 1034 solo a Bergamo che ha segnato un +8%. Un segnale importante – ha sottolineato l’assessore Terzi- che ci fa capire come oggi innovare dal punto di vista eco compatibile è necessità e non più possibilità, se vogliamo assicurare un futuro ai nostri territori e ai nostri figli». Da qui è seguito poi un appello del sindaco di Zogno Giuliano Ghisalberti alle Istituzioni maggiori, in particolare ai rappresentanti della Regione: «Manca il passaggio in consiglio regionale per quanto riguarda il piano cave, che

per Zogno e per la Val Brembana contiene degli aspetti ambientali fondamentali: il no alla realizzazione della cava a cielo aperto in località Stabello così come la discarica di amianto a Sedrina. Si tratta di investimenti importanti per il nostro futuro, per la nostra economia e per i nostri ragazzi – ha rimarcato il sindaco Ghisalberti-. Tuttavia, questi investimenti hanno frutto e possono realizzare i risultati massimi solo se viene portato avanti un percorso di infrastrutture che si è bloccato da troppo tempo». Il riferimento alla variante di Zogno è quindi inevitabile: «Non possiamo più aspettare, dopo nove mesi auspichiamo che alle parole facciano seguito i fatti concreti. La variante è un tassello troppo importante per dare un futuro alla Val Brembana».

nale e all’esterno una terrazza sui tre lati. Le tecnologie e i materiali La realizzazione di questo edificio ad alte prestazioni, denominato Green House, è il risultato di un approccio olistico alla sostenibilità, in cui ogni aspetto della progettazione è analizzato e ottimizzato in tale prospettiva. L’intervento di riqualificazione è stato possibile attraverso l’impiego delle moderne tecnologie orientate al risparmio energetico, tra cui l’iperisolamento

delle chiusure esistenti con isolanti tipo Aerogel, serramenti a taglio termico con triplo vetro basso emissivi, il tetto ventilato, la serra solare, unite ad un’elevatissima efficienza energica grazie ad una pompa di calore con sonde geotermiche, i pavimenti radianti, un’unità di trattamento aria con recuperatore di calore ad altissima efficienza, un impianto a pannelli fotovoltaici da 82 kW, i pannelli solari termici sottovuoto per la produzione di acqua calda sanitaria, oltre all’impiego di materiali di provenienza locale (marmo arabescato orobico, ardesia, legname). Le murature esistenti sono mantenute e rivestite con un cappotto esterno ed interno, al fine di raggiungere valori di trasmittanza più restrittivi rispetto a quelli imposti dalle normative. Classe energetica: Emissione zero classe A+ Fabbisogno termico: 0,00 kMh/3ma Volume climatizzato lordo: 4141,46 m3

Rapporto di forma: 0,52 m-1 Trasmittanza involucro opaco esterno verticale: Tra 0,089 W/m2K e 0,117 W/ m2K Trasmittanza involucro copertura in legno: 0,139 W/ m2K Tipologia involucro trasparente: Serramenti in legno triplo vetro Trasmittanza involucro trasparente: Uw= 0,70 – 0,80 W/m2K: Uw= 0,60 W/m2K Tipologia sistemi di oscuramento: Griglie in legno scorrevoli e motorizzate Tecniche passive per il riscaldamento passivo: Iperisolamento, tetto giardino, sfruttamento dell’inerzia dell’edificio esistente, oscuramenti, serra bioclimatica, facciata ventilata

Taglio del nastro per la Green House della Comunità Montana Valle Brembana. Emblema della green economy, sarà a disposizione del territorio

«La casa del futuro è a Zogno» Si è tenuta venerdì 3 luglio l’inaugurazione della Green House di Zogno, edificio a «impatto zero» simbolo e prototipo della bioedilizia sostenibile, nel quale si potranno sperimentare e applicare politiche innovative in campo tecnologico, ambientale e sociale. Lo «zero energy building», voluto dalla Comunità montana Valle Brembana, realizzato all’interno del più ampio progetto «Covenant of Mayors», sarà aperto al pubblico e a completa disposizione del territorio per usi di tipo formativo, culturale e didattico. Quindi, non solo un luogo di attrazione e sensibilizzazione destinato ai temi ambientali, energetici e di sostenibilità, ma anche ai caratteri propri della Val Brembana e più in generale di tutto il territorio bergamasco. La casa ecologica sarà inoltre destinata ai 38 Sindaci del Covenant, diventando così il nuovo centro d’incontro e di riferimento per tutte le Amministrazioni comunali della Val Brembana, con l’ambizione neanche troppo nascosta di esserlo anche per tutte le altre (sono 150 le Amministrazioni che hanno sottoscritto il Patto dei sindaci in Provincia di Bergamo). «L’idea è nata da un viaggio nel 2010 a Bruxelles nell’ambito del Covenant of Mayors ed effettuato insieme al consigliere del Comitato economico e sociale europeo Antonello Pezzini e l’ex sindaco di Brembilla Gianni Salvi – ha affermato il presidente della Comunità montana Alberto Mazzoleni-. Da qui la prospettiva all’epoca ritenuta fin troppo visionaria di recuperare un vecchio edificio e trasformarlo in quella che oggi è la green house, con la mission di sensibilizzare la cittadinanza sulle tematiche della sostenibilità ambientale. L’auspicio – ha sottolineato il presidente Mazzoleni- è che questo edificio venga sfruttato al massimo soprattutto dalle Amministrazioni, ma anche dalle associazioni e dai cittadini per far capire che lavorare e conservare

bene il proprio territorio è fondamentale». «Dalla Val Brembana è iniziato un progetto che vede oggi un tassello importante concretizzarsi - ha aggiunto il sindaco del Comune di Zogno Giuliano Ghisalberti-. La Green House è un rico-

noscimento del valore e dell’importanza produttiva ed artigianale del nostro Comune, così come anche un riconoscimento a Zogno come centro servizi vallare». Tra gli enti promotori e finanziatori del progetto di realizzazione della Green House

Green House: scheda tecnica

La Green House si propone di conciliare due caratteri morfologici normalmente divergenti: quello che si può definire «organico», riferito ai temi della natura, e quello tecnologico, riferito alle risorse costruttive più appropriate nella direzione della sostenibilità e più qualificate per ottimizzare simultaneamente benessere ambientale, risparmio energetico e contenimento delle emissioni di inquinanti. Si ritiene che questo approccio, che rifiuta l’unilateralità, sia in grado di favorire efficacemente l’innovazione tecnologica e architettonica. La struttura Il piano terra è caratterizzato dalla trasformazione dell’ingresso in una Hall di accoglienza dei visitatori, che potranno trovare informazioni sulle tecnologie innovative che permettono all’edificio di essere paradigmatico nel settore ambiente e dell’energia; una vasta documentazione sulla Valle Brembana; i SEAP dei Singoli Comuni e informazioni turistiche sulla Provincia di Bergamo, sulle offerte proposte dai Comuni della Valle. All’interno dell’edificio sono ricavati spazi flessibili e polifunzionali, idonei per allestimenti di mostre locali ed esposizioni d’arte, ma anche per la promozione di attività didattiche e culturali legate allo sviluppo e alla conoscenza del territorio bergamasco e lombardo. Al primo piano

è previsto un ufficio di controllo e di invito all’accesso degli uffici. Nelle estremità a nord è ricavata un’ampia sala d’incubatore d’impresa per favorire lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali. Il secondo piano è dedicato invece alla Covenant of Mayors: nella parte a sud è localizzato l’ufficio di direzione Covenant, dotato di ampie vetrate e di una serra bioclimatica. Nella parte opposta, su tutta la testata a nord-ovest, è prevista un’ampia sala multifunzio-

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3 Intervista al neo eletto vicepresidente nazionale di Uncem Alberto Mazzoleni

«In Valle il futuro è green» Dopo la riconferma del deputato piemontese Enrico Borghi a presidente dell’Unione dei Comuni, Comunità ed Enti Montani per altri cinque anni, si è tenuto presso la sede della Città Metropolitana di Roma il Consiglio Nazionale Uncem per la nomina della giunta per il prossimo quinquennio, che ha visto l’elezione di Alberto Mazzoleni, sindaco di Taleggio e presidente della Comunità Montana Valle Brembana, a vicepresidente nazionale. Lo abbiamo intervistato per capire se questa elezione può rappresentare davvero una occasione per la Valle Brembana. Quali saranno le prime mosse? «Proprio la settimana scorsa abbiamo inviato alla Regione Lombardia una richiesta sottoscritta da tutti i Comuni della Valle di esame del modello Valle Brembana, perché conceda una deroga alla sciagurata normativa che impone gestioni associate forzate senza il più delle volte tenere conto delle esigenze dei terri-

tori. La Regione, nella persona del sottosegretario agli enti locali Nava ha ritenuto molto valida l’istanza ed ha detto che essendo anche materia statale chiederà una interpretazione al ministero competente. Devo dire che più passa il tempo e più diviene difficile a tutti i livelli gestire ed applicare la cosiddetta legge Del Rio e le varie integrazioni». In che senso?ci faccia un esempio… «Prendiamo il pasticcio delle Province. Se non si pone rimedio al più presto tra poco ci ritroveremo con un disastro sia istituzionale che organizzativo, oltre alla mancanza di vera rappresentanza. Ed a farne le spese saranno proprio le aree più deboli e le montagne in primis. Per fortuna che la nostra Regione con lungimiranza ha voluto tenere con forza le Comunità Montane proprio a presidio dei territori più deboli. Abbiamo fatto anche alcune osservazioni alla nuova legge regionale sul riordino delle autonomie locali

chiedendo ed ottenendo la riconferma del ruolo delle Comunità Montane e che sia avviato un percorso che porti a sperimentazioni di autonomia ulteriori per le aree montane oltre a quella di Sondrio prevista per legge. Questo al fine di evitare che si creino ulteriori disparità in aree già fragili». A livello nazionale come sono i rapporti? «Ottimi direi. Con il Presidente Borghi è aperta una collaborazione da diversi anni che ha portato anche al riconoscimento attraverso la mia vicepresidenza del lavoro svolto in Lombardia e che potrà essere replicato anche a livello romano. Certamente dobbiamo sempre tenere alta la guardia. Vecchi arnesi della politica che tentano di far in modo che tutto cambi perché nulla cambi sono sempre in agguato. Per ora la squadra è stata rin-

novata in parte ma certamente il processo è ineludibile se vogliamo essere veramente rappresentativi dei territori e non solo di un vecchio modo di fare politica. La crisi dei partiti tradizionali ha riportato con forza l’importanza civica dei territori e di chi li rappresenta e questo è quello in cui credo. La nostra gente prima di tutto. Uncem deve finalmente divenire non più il sindacato dei comuni montani ma della Montagna. Intanto la prima cosa da fare è rafforzare le delegazioni regionali, coinvolgere gli enti locali con incontri sul territorio ascoltandone le istanze e crearne una rete forte». Per far questo occorrerà migliorare la presenza sui territori e nei rapporti con Anci, che non sembra così attenta ai problemi montani… «La situazione è chiara e sotto gli occhi di tutti. Ancor più evidenziata dal Rapporto Montagne Italia scaricabile dal sito Uncem. Emergono immagini positive e anche lati negativi. Certamente riuscire a porre l’attenzione alle aree deboli montane in un momento di grande cambiamento come questo è difficile. I numeri ci hanno sempre penalizzato sia in termini di popolazione interessata che di interessi economici. Lavoreremo

da settembre per essere più vicini ai territori, anche attraverso nuove forme di comunicazione ed interscambio di informazioni. Ovviamente Anci è il nostro partner privilegiato ma non dobbiamo rappresentarne il parente povero. L’autorevolezza si acquisisce avanzando proposte concrete collaborative e di sviluppo». Cosa occorre alla montagna per vincere le sfide future? «Connettività, innovazione e tutela delle risorse. Ma anche nuovo welfare e crescita sostenibile. Aree a fiscalità di vantaggio ed allargare le sperimentazioni delle tre nuove province autonome anche alle altre aree limitrofe. Un esempio per tutti: come è possibile pensare che i piccoli comuni montani partecipino ad un click day per acquisire contributi statali attraverso la velocità di presentazione telematica della domanda quanto c’è un gigantesco e riconosciuto digital divide che opprime lo sviluppo in montagna? Questa è l’umiliazione della montagna! Lavoreremo perché questo non succeda più. Devo dire che in questo momento la montagna bergamasca ha anche un altro ottimo interlocutore con il quale faremo certamente squadra che è Carlo Personeni, presidente di Federbim. A Roma con i tanti parlamentari bergamaschi spero proprio

si possa riuscire a trovare una soluzione al tante volte sbandierato, ma sino ad ora poco realizzato Progetto Montagna magari approvando velocemente la nuova legge proposta anche dal nostro presidente Borghi». Tornando alla nostra terra, cosa auspica per il futuro della Valle Brembana? «Vedo un futuro sempre più Green. Siamo ricchi di risorse sia in termini umani che naturali. Dobbiamo sfruttarle maggiormente mettendo da parte le piccole divisioni che non portano a nulla e sono poco comprese all’esterno. Collaborare in modo propositivo e collaborativo imparando dai grandi imprenditori locali che con tanto amore, ingegno e passione resistono in Valle. Inoltre c’è un grande problema che riguarda la crisi di rappresentanza dei piccoli comuni e spero che anche attraverso Uncem si riesca a dare una mano a risolvere alcune istanze che provengono dai territori. Sino ad ora il neocentralismo istituzionale sta svuotando le competenze dei territori. Ma attenzione: non tutti i territori sono uguali e senza un esame delle specificità, l’applicazione dei costi standard ed il riconoscimento di crediti a chi ben opera andremo verso un completo disfacimento del tessuto socio/istituzionale costruito nei secoli». Enzo Novesi


4 La rete d’impresa che riunisce dieci aziende agricole della Valle Imagna è ufficialmente costituita. Tanti le iniziative in programma

Agrimagna diventa ufficiale La rete d’impresa delle aziende agricole della Valle Imagna, Agrimagna, è ufficialmente costituita. La formalizzazione della rete arriva dopo due anni di collaborazione ufficiosa, durante i quali le numerose realtà coinvolte si sono impegnate nell’organizzazione di mercatini, GAS (gruppo d’acquisto collettivo), pacchi natalizi e altre iniziative volte a dare significativo slancio all’agricoltura valdimagnina. La neonata unione è composta da dieci aziende agricole ed entrerà subito nel vivo:

Agrimagna organizzerà infatti un evento al mese in concomitanza con altre manifestazioni già in programma. Il primo evento andrà in scena a Corna Imagna il 5,6,7 giugno, in occasione del quinto anniversario della nascita dell’azienda agricola Il Tesoro della Bruna, durante il quale Agrimagna offrirà degustazione di prodotti e un mercatino in piazza (è prevista anche la presenza del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina). Gli altri eventi in programma

sono a S.Omobono Terme a luglio, durante i campionati italiani di pesca, ad agosto in collaborazione con ISOT e, infine, a settembre, durante la festa della Cornabusa. Per il futuro si pensa a nuove strategie di marketing come visite guidate presso le aziende agricole, il potenziamento della visibilità tramite la stesura di una cartina che indichi tutte le realtà facenti parte di Agrimagna, l’incremento della segnaletica e il costante aggiornamento del sito web agrimagna. eu e della pagina facebo-

Da luglio alla Baita dei Saperi e Sapori Brembani arriva il gelato artigianale

Il gelato migliore? Lo trovate a Zogno Due ingredienti semplici e genuini: panna fresca e latte di montagna, per riscoprire il gusto di una volta del gelato artigianale fiordilatte. È questa la novità che dai primi di luglio interesserà la Baita dei Saperi e dei Sapori Brembani di Zogno, alle prese con la produzione di questo nuovo prodotto a base di materie genuine, fresche e dalla pregiata qualità garantita dal mezzo secolo di storia nell’arte casearia della Latteria di Branzi. Il gelato artigianale al sapore di fiordilatte sarà servito e accompagnato da piccoli frutti coltivati sul territorio, cioccolato e biscotti artigianali. «I prodotti che vendiamo e cuciniamo ai convitati – fanno sapere dalla Latteria di Branzisono forniti dalle aziende del territorio. A partire dai Formaggi Principi delle Orobie, eccellenze casearie del nostro territorio: l’Agrì di Valtorta, il Bitto storico, il Branzi FTB, il Formai de mut dell’Alta Val Brembana D.O.P., i Formaggi di capra orobica, lo Stracchino all’antica delle Valli Orobiche e lo Strachítunt D.O.P., fino agli zola di capra affinati in petali di rose e frutti di bosco, passando per tutte le golose produzioni della Latteria di Branzi come burro, bésse, budini, panne cotte, yogurt e botticello: punto di incontro tra le produzioni estive del faticoso lavoro in alpeggio, tra cui la mascherpa d’alpe e il Formai dei Mut, e i prodot-

ti freschi della tradizione. Particolare e quasi introvabile – sottolineano- è il Fiurit, la squisita fioritura del siero da accompagnare con i crostini di polenta. Insomma, per tutti gli amanti della buona tavola alla Baita dei Saperi e dei Sapori Brembani, il progetto socio culturale inaugurato dalla storica Latteria di Branzi, in collaborazione con la Comunità Montana Valle Brembana, che si propone come anticamera dell’Expo 2015, e collettore di una cultura secolare su cui poggiano le montagne della Valle Brembana, non c’è sicuramente da annoiarsi. Grazie anche al laboratorio di cucina attraverso il quale turisti, abitanti della valle o bergamaschi incuriositi possono scoprire o ritrovare i sapori del territorio in piatti della tradizione elaborati in chiave moderna; degustazioni di abbinamenti studiati per esaltare il gusto del prodotto e per valorizzare l’esperienza e la fatica di chi lavora nelle nostre montagne. La filosofia della Baita del «Buono, Bello, Vero» prevede, infatti, un’alternanza di piatti secondo le stagioni e le disponibilità dei contadini, per dare sempre la migliore qualità disponibile. «Non possono mancare i prodotti di piccole e medie aziende agricole del territorio: salumi, confetture, miele, salse, farina per polenta, grissini, funghi – aggiungono -. E un’attenzione particolare è riservata anche alla scelta della

cantina: birre artigianali, amari, grappe e una precisa selezione di etichette di vino giustificata in primis dalla storia dell’aziende oltre che dalla qualità del prodotto». Un impegno attivo, quindi, portato avanti da un team giovane, legato alle proprie radici ma con lo sguardo orientato al futuro e con uno scopo ben preciso: ridare vitalità alle imprese locali. E se, dall’esterno la baita rievoca la tradizione architettonica brembana, mai più all’avanguardia la si potrebbe immaginare al suo interno con una cella di stagionatura a vista e un video proiettore dove scorrono immagini del territorio e della tradizione; un luogo che offre al visitatore il meglio della produzione alimentare locale, un servizio di ristorazione completo a base di prodotti freschi e scelti tra le aziende del territorio, e un’offerta turistica informativa ampia, con libri, guide, giornali locali.

ok ufficiale. «Uno degli obiettivi di Agrimagna – spiega Giacomo Invernizzi, coordinatore e referente per il Tesoro della Bruna – è quello di far passare il messaggio che l›agricoltura da aspetto marginale possa diventare un aspetto significativo per l›economia dell›intera valle. Dobbiamo porci ad un livello di promozione, connettendoci al piano di sviluppo rurale per promuovere un processo di agricoltura come elemento centrale dell›economia vallare». I benefici della rete d›impresa si sono già visti durante nei due anni di rodaggio: «A livello individuale – spiega Giaco-

mo Invernizzi - in questi due anni di collaborazione le aziende hanno avuto benefici importanti. In barba alla crisi, infatti, tutte le aziende hanno dato segnali di crescita. Inoltre molti giovani hanno espresso la volontà di aprire in valle nuove attività legate all›agricoltura. Spazio ce n›è. Bisogna però creare un sistema. All›interno di Agrimagna ci sono piccole realtà che hanno dovuto costruirsi modelli aziendali molto particolari e specifici». Il problema più grande per le aziende agricole in Valle Imagna, sottolinea Invernizzi, è la commercializzazione dei loro

prodotti: «Impossibile pensare a convenzioni con catene di grande distribuzione poiché offrirebbero cifre troppo basse. Uno spaccio sarebbe la soluzione migliore». Sotto questo punto di vista Agrimagna (con un possibile finanziamento di circa 40- 50 mila euro della Comunità Montana Valle Imagna) si sta già muovendo per individuare una struttura adatta a diventare uno spazio comune per la vendita dei prodotti, che potrebbe in seguito trasformarsi in una sorta di crocevia di confronto e sensibilizzazione sulle tematiche agricole. Marco Locatelli

Presentato il video 3D dei monumenti almennesi, anteprima del Museo multimediale di Lemine e Valle Imagna

Inaugurato il Museo interattivo «Key to Lemine»

È stata presentata al pubblico lo scorso sabato 13 giugno l’anteprima del progetto «Key to Lemine, Centro di interpretazione del territorio», consistente in un video multimediale che ricostruisce, grazie alla tecnologia 3D le fasi costruttive dei più importanti monumenti almennesi: Madonna del Castello, San Giorgio, San Tomè, San Nicola, San Salvatore, San Bartolomeo, Santa Caterina. Si tratta di una breve introduzione all’installazione multimediale che andrà a costituire il «Museo interattivo di Lemine e Valle Imagna». Dopo la presentazione e la visione del video, è stato possibile partecipare all’interessante conferenza «La percezione di Bisanzio nella grande epoca del Romanico in Occidente (XI-XII sec.) » a cura di Paolo Cesaretti dell’Università degli Studi di Bergamo, autore di numerosi articoli specialistici e libri di grande successo quali Teodora, Ascesa di una imperatrice e L’Impero perduto. L’incontro ha chiuso la prima parte del ciclo «NutriMente - I sabati della Rotonda», che consente ai partecipanti di ricevere un buono sconto valido per trattenersi a cena la sera stessa in uno dei ristoranti che aderiscono all’iniziativa (o per tornare a cena in un giorno feriale nei 15 giorni successivi)


5 Dal 9 al 12 luglio 2015, la terza edizione del trekking sulle Orobie

La buona terra: paesaggi di confine, dalla Val Brembana alla Svizzera Dal 9 al 12 luglio 2015, con un pre-evento sabato 4, prende avvio la terza edizione del trekking sulle Orobie: 14 viaggiatori si immergeranno in un percorso di natura e bellezza, dalla Val Brembana alla Svizzera passando per il Lario. Una grande traversata tra lago e monti con alpinisti, scrittori, fotografi e chef, professionisti e neofiti delle cime uniti «In viaggio sulle Orobie» per raccontare tutte le sfaccettature de «La buona terra», tema scelto per l’edizione 2015, con un’attenzione speciale alle eccellenze enogastronomiche bergamasche: le antiche varietà di mais, la polenta e i formaggi Principi delle Orobie, tra mulattiere e vie d’acqua, in piena sintonia con il sentiment di Expo 2015 «Nutrire il Pianeta, energie per la vita». Un percorso in quattro tappe per indagare la meraviglia dei confini: dallo spartiacque tra Val Brembana e Valtellina alla frontiera con la Svizzera, tra paesaggi mozzafiato e accoglienti rifugi, in compagnia degli alpinisti Simone Moro e Mario Curnis, che a distanza di quattordici anni, ricomporranno la cordata arrivata sulla cima dell’Everest nel 2002 consacrando Curnis come lo scalatore più anziano sul tetto del mondo (all’epoca 65 anni); della photo-

reporter Monika Bulaj, del collega Marco Mazzoleni, della skyrunner nepalese Mira Rai, dell’artista Italo Chiodi, del video maker e fotografo Baldovino Midali, del musicista Martin Mayes, dell’attore Michele Fiocchi, dello chef Michele Sana, dell’alpeggiatore Ferdy Quarteroni e del blogger Federico Balzan, scortati dalla guida alpina Giulio Beggio e

tipici e ricordi, in un romantico andirivieni tra passato, presente e futuro che siamo certi riuscirà ad appassionare sempre di più le persone alle nostre amate montagne» ha dichiarato Pino Capellini direttore della rivista Orobie. E le meraviglie si dispiegheranno fin dalla speciale anteprima del 4 luglio, quando, dopo il ritrovo a Branzi per la presentazione del Tour,

e sapori. Il tutto, con incontri unici, come quello che a Casasco porterà al gemellaggio con il Touring club italiano, con l’intervento di Pino Spagnulo, console lombardo del sodalizio, e che nell’ultima tappa del 12 luglio ad Arogno vedrà il cantautore Davide Van De Sfroos raccontarsi in un’intervista molto speciale. «Parte-

ciperò all’ultima tappa di questo viaggio – anticipa Davide Van De Sfroos – e lo farò con lo spirito di sempre. Quello di un’esplorazione che non riguarda solo i luoghi, ma anche e soprattutto le persone. Le storie di chi vive il territorio e lo frequenta rappresentano una ricchezza pari a quella del paesaggio e della natura. In fondo il significato più autentico del viaggio sta proprio in questo connubio: negli incontri che offre,

nei nuovi compagni che ti regala». Chiunque vorrà, inoltre, potrà scoprire in anteprima i dettagli del viaggio sulle Orobie e «camminare» con i 14 viaggiatori durante i quattro giorni del tour, grazie alle immagini ed emozioni che di giorno in giorno verranno caricati nella sezione dedicata sul sito www.orobie.it e sulle pagine Facebook della rivista grazie anche al contributo del blogger Federico Balzan

Presentato alla Domus di Bergamo il video «San Pellegrino Terme e dintorni», realizzato dal Distretto dell’Attrattività Territoriale «Fontium et Mercatorum»

Le meraviglie della Valle Brembana sbarcano a Expo 2015

con la partecipazione straordinaria di Davide Van De Sfroos, cantautore d’anime e di territori. «Dopo il primo Viaggio nell’estate 2013, quando la rivista Orobie guidò i viaggiatori per i bellissimi panorami della montagna bergamasca e il Tour delle Grigne del 2014, abbiamo pensato di proporre per l’estate del 2015 un cammino ancora più ambizioso: dal territorio all’anima, tra boschi e valli, letture e interviste, prodotti

si partirà alla volta del rifugio Laghi Gemelli, in compagnia di alcuni viaggiatori. Nelle tappe successive, da Ornica si raggiungerà l’alpeggio della Valle d’Inferno, il rifugio Falc, Premana, Oro Bellano, Colonno e Sala Comacina. Per poi proseguire alla volta di San Fedele d’Intelvi, Casasco e Arogno. Una traversata che, passo dopo passo, narrerà una montagna capace di unire più che dividere, patrimonio di lavoro, genuinità, arte, musica

È stato presentato lo scorso 13 giugno alla Domus di Bergamo il video ufficiale per Expo Milano 2015 «San Pellegrino Terme e dintorni», realizzato dal Distretto dell’attrattività territoriale «Fontium et Mercatorum» che comprende i Comuni di San Pellegrino, Bracca, Cornalba, Costa Serina, Oltre il Colle e Serina. Il video propone un viaggio visivo che in poco più di due minuti trasporta tutti i presenti nello spettacolare panorama della Valle Brembana, attraverso un’antichissima strada che conduce il visita-

tore alla scoperta di itinerari immersi nella natura, esempi di arte e storia unici al mondo, benessere e spiritualità, gustosi prodotti tipici, e dove l’acqua è l’elemento unificante che dona vita a tutto. Durante la serata alcuni dei protagonisti del Dat si sono alternati nell’illustrazione dei contenuti del video e delle altre attività di promozione che il Distretto sta realizzando. Fino alla fine dell’Esposizione Universale il video di presentazione del Dat sarà proiettato a rotazione in Expo, all’interno di Padiglione Italia, nello

spazio riservato alla San Pellegrino S.p.A., «Official Water Partner» della manifestazione e sponsor del Dat. La proiezione avverrà in un formato ad alta risoluzione, su un videowall led a tre pareti che coinvolgerà i visitatori di Expo in un’esperienza irripetibile. Dal 15 giugno il video è stato pubblicato sul web site del Dat e sul Canale YouTube. (Punta il lettore ottico del tuo smartphone per vedere il video attraverso il Qr code)


6 L’app per smatphone e tablet del Distretto del Commercio disponibile in due lingue e su tutti i sistemi operativi per dispositivi mobili

Shop&Tour, ora anch in inglese e su Apple store Che siate possessori di un iPhone o di un dispositivo Android non importa, ora non ci sono più scuse per non scaricare direttamente sul proprio smartphone «Shop&Tour»: l’applicazione del Distretto del Commercio «La porta della Valle Brembana». Da oggi infatti anche i possessori di dispositivi mobili con sistema operativo Apple potranno scaricare tramite il loro Store l’applicazione ideata da Moma comunicazione, realizzata e lanciata da MidApp alla metà dello scorso anno, con l’obiettivo di valorizzare, promuovere e rendere fruibili tutte le attrattività commerciali e turistiche presenti sui territori comunali di Zogno, Val Brembilla e Sedrina. Tutti i possessori di questa fantastica

app avranno la possibilità di visualizzare i percorsi naturalistici con relativa spiegazione e tracciato GPx (ove presente), oltre che una lista aggiornata di tutti gli esercizi commerciali, i ristoranti e gli alberghi situati nei singoli comuni del Distretto Intercomunale Diffuso. Ma non solo, Shop&Tour è anche una vera e propria guida personale che sfrutta la geolocalizzazione tramite gps: così sarà più semplice muoversi alla scoperta del territorio, visualizzare direttamente sulla mappa le attrazioni più vicine a se e raggiungere l’attrazione desiderata attraverso l’uso del navigatore. Sarà possibile quindi organizzare il proprio itinerario a seconda delle preferenze, sia con percorsi mono-

tematici dedicati alla storia o alla natura, sia visitando distintamente tutte le attrazioni che i tre comuni hanno da offrire. Tutto questo direttamente dal proprio cellulare «intelligente», con la possibilità di visualizzare tutti i contenuti della app anche in lingua inglese. «Shop&Tour è l’applicazione per smatphone e tablet che coniuga la promozione delle bellezze turistiche dei vari comuni ed il settore del commercio - sostiene Giampaolo Pesenti, Assessore al Commercio e Turismo del Comune di Zogno-. Molto utile la versione inglese, per la fruizione dei turisti stranieri nell’anno di Expo 2015». Federico Marzullo

Musei, cultura, turismo e natura: in distribuzione nel capoluogo brembano e nelle sue frazioni la guida agli eventi estivi 2015

Zogno, una brochure per promuovere gli eventi estivi e il turismo

Una brochure per raccontare Zogno, le sue frazioni e le iniziative dell’estate 2015. È l’iniziativa messa in campo dal Comune di Zogno per la promozione del paese. In distribuzione in questi giorni presso bar, ristoranti, negozi e ai semplici cittadini le 3.500 copie dell’opuscolo informativo e turistico. Zogno, sulle pagine della pubblicazione versione 2015, si propone anche come territorio turistico da visitare grazie alle sue innumerevoli ricchezze e risorse, come le grotte delle meraviglie o le escursioni sulle pendici della bassa Valle Brembana. Spazio anche ad elementi naturali di pregio come i roccoli ed il fiume Brembo, le attività sportive ed escursionistiche. La cultura occupa diverso spazio, quindi i tre musei del territorio (del Soldato, della Valle e di San Lorenzo). Il volume riporta poi una serie di informazioni per i cittadini e i turisti, dall’unico albergo esistente ai bed and breakfast, alla casa vacanze di Somendenna realizzata dalla parrocchia. Riporta inoltre l’elenco di ristoranti, esercenti e negozi vari, i servizi per la comunità e quelli del Comune. «Questa brochure vuole essere un’introduzione al territorio di Zogno con le sue frazioni, le sue bellezze naturali, culturali e artistiche e una presentazione delle manifestazioni dell› estate zognese - afferma Giampaolo Pesenti assessore al Commercio e Turismo del Comune di Zogno-. Ogni anno Zogno va arricchendosi di appuntamenti ludici e culturali». Ampio spazio quindi alle manifestazioni estive, tra queste spiccano la «Notte Bianca» del 4 luglio; la «Sagra di S.Lorenzo»; «Ambria Music Festival», dal 10 al 19 luglio; «Aspettando S.Lorenzo», il 9 agosto; e la corsa su strada «La Corrida»; quindi la sera i fuochi d’artificio in occasione di San Lorenzo ed il 29 agosto la seconda «Notte Bianca di fine Estate», sempre per le vie del centro. Chiudono l’estate zognese la 23° edizione della «Festa della Taragna» a Stabello di Zogno durante il weekend del 11 e 18 settembre e «Assaporando Zogno» del 27 settembre.


7 «Vivere il Cane»: istruzioni e consigli pratici per una corretta e sana convivenza tra uomo e cane nell’ambiente urbano

A Zogno una serata dedicata al miglior amico dell’uomo «Il cane è il miglior amico dell’uomo», recita il detto. Eppure, la convivenza tra quest’ultimo, il proprio amico a quattro zampe e il resto della comunità non è sempre così semplice. Proprio per questo mercoledì 10 giugno a Zogno è stata organizzata una serata di sensibilizzazione dedicata all’informazione per la corretta gestione del cane, della vita con il suo compagno umano e la sua tutela nel contesto urbano. L’iniziativa dal nome «Vivere il Cane» è stata organizzata dal Centro Cinofilo Valle Brembana con la coorganizzazione dell’assessorato all’Ambiente

del Comune di Zogno e la collaborazione della Polizia Locale e di Cucciolandia. «Nel corso della serata abbiamo illustrato a grandi linee quello che è il nostro modo di vivere il cane – ha affermato Federico Bettoni, presidente del Centro Cinofilo Valle Brembana-, dando la possibilità ai proprietari di confrontarsi con nuove tecniche di gestione. Abbiamo focalizzato la nostra attenzione sul rapporto tra il cane e il suo proprietario, inteso come relazione basata sul rispetto ed il benessere fisico, emotivo e sociale, ponendo particolare attenzione verso i segnali, i bisogni e le

emozioni del proprio animale da compagnia». A breve nascerà «Liberi insieme» un nuovo progetto del Centro cinofilo orientato nel sociale, che offrirà la possibilità - anche a chi non ha la fortuna di avere un cane- di sperimentare nuove situazioni ed emozioni attraverso attività ricreative di vario genere. «All’interno di questo progetto – ha sottolineato Paola Arizzi, istruttrice cinofila e conduttrice di pet therapy – si inserisce l’iniziativa espressione corporea a 6 zampe: incontri sia per adulti che bambini, nel quale si svolgeranno attività a stretto contatto

con la natura e nei quali si potrà sperimentare insieme l’energia del movimento, attraverso esercizi di ginnastica dolce, stretching e respirazione con la finalità di sintonizzarsi al meglio con il proprio cane». «L’ iniziativa Vivere il cane ha avuto tantissimi feedback

positivi da parte della cittadinanza, che si è dimostrata molto attenta e sensibile sul tema – ha affermato Selina Fedi, assessore all’Ambiente del Comune di Zogno-. Questa serata sicuramente non sarà l’unica torneremo più avanti sulla questione con ulteriori incontri e

contenuti – ha precisato l’assessore Fedi- . Auspico che tale campagna di sensibilizzazione possa notevolmente migliorare la convivenza tra cane e uomo e sopratutto aumentare il livello di educazione dei cittadini proprietari di animali».

lo Pesenti, vicesindaco ed assessore delegato al Commercio del Comune di Zogno-. Questa iniziativa comprende ben otto pomeriggi di animazione nel cuore dell’abitato zognese, con cui si mira ad attrarre cittadini e turisti il sabato pomeriggio, giornata tradizionale dello shopping per le

famiglie. Per l’Amministrazione il commercio di vicinato rappresenta una risorsa anche dal punto di vista sociale e culturale – sottolinea il vicesindaco Pesenti-, motivo per cui puntiamo ad una stretta collaborazione tra Amministrazione e negozianti, cercando di dar vita a soluzioni

innovative che possano favorire il commercio e al contempo sviluppare la vita sociale e culturale del paese; incentivare e sostenere le realtà commerciali locali; e favorire le reti fra diversi negozi contro la crisi, vista anche la valenza sociale che queste realtà svolgono».

F. Mar

Dal 6 giugno al 25 luglio c’è «We Love Shopping». E il cuore dell’abitato zognese diventa un centro commerciale «en plein air», tra prestigiatori e mangiafuoco

Zogno, otto pomeriggi di shopping tra spettacoli ed animazione «We Love Shopping» è la nuova iniziativa dedicata alla promozione del commercio, ai bambini, alle famiglie e alla loro voglia di fare acquisti nella cittadina zognese. Nel centro commerciale «en plein air» ogni sabato pomeriggio, dal 6 giugno al 25 luglio, a partire dalle ore 16 alle ore 19, gli esercizi di vicinato del centro storico di Zogno saranno coinvolti in spettacoli di animazio-

ne ed intrattenimento. Ad alternarsi saranno trampolieri, animatori in sella a monocicli, prestigiatori, mangiafuoco, giocolieri e cantastorie, che allieteranno i bambini e gli adulti alle prese con lo shopping per le vie del capoluogo brembano. L’iniziativa, che preannuncia un’estate di intrattenimento ed animazione, è promossa dall’Assessorato al Commercio del Comu-

ne di Zogno, nell’ambito del progetto «Vallinfamiglia» del Distretto del Commercio «La porta della Valle Brembana», con il patrocinio dell’Associazione esercenti Punto Amico. «We love shopping è un progetto con cui vogliamo sostenere le attività commerciali del territorio con piccoli progetti in grado di migliorare la competitività del sistema commerciale – ha affermato Giampao-

F. Mar


8 Il 12 giugno Tavola della Pace Valle Brembana e Onu insieme per contrastare il lavoro illegale dei minori

Murales e un gioco dell’oca per fermare la piaga dei «bambini schiavi» «Sulle ali dell’oca»: è questo il titolo del progetto artistico realizzato all’interno del parco giochi di San Pellegrino Terme e dedicato al contrasto dello sfruttamento del lavoro minorile, una piaga che ancora oggi affligge nel mondo più di 168 milioni di bambini e adolescenti (340mila solo in Italia). L’iniziativa, voluta dalla «Tavola della Pace Valle Brembana» con il patrocinio dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, è stata inaugurata domenica 12 giugno, proprio in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento minorile; e si inserisce nel cosiddetto programma Scream dell’Onu, ossia quello di «Sostenere i Diritti dei Bambini attraverso l’Educazione, l’Arte e i Media». L’opera d’arte a cielo aperto (permanente, calpestabile e giocabile) è stata realizzata dai bambini e dalle bambine delle classi 5e della scuola primaria di San Pellegrino Terme, dai studenti dell’Accademia Carrara delle belle arti e del liceo artistico statale Giacomo e Pio Manzù di Bergamo. Hanno portato il loro contributo al progetto anche gli artisti Vauro, Nunzia Busi, Anna di Biccari e Salvatore Falci, progettista e coordinatore dell’iniziativa. «La forma del circuito si ispira al Terzo Paradiso – spiegano gli organizzatori-, manifesto artistico suggerito dal maestro Michelangelo Pistoletto, la cui filosofia ben si coniuga con il tema umanitario in questione. L’arte traccia il percorso di questo grande gioco

dell’oca che invita i partecipanti alla scoperta di realtà nascoste attraverso le azioni suggerite dalle 63 caselle di cui è composto, quale significativa esperienza di relazione con gli altri nello spirito di solidarietà e impegno sociale per la difesa dei diritti umani». A seguire, sempre nella stessa giornata al palasport di San Pellegrino Terme si è tenuto il convegno «Cittadinanza attiva e creatività per la difesa dei diritti», nel quale hanno portato il loro contributo Maria Gabriella Lay, rappresentante dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro; Maurizio Landini, segretario della Fiom – Cgil; la senatrice Elena Ferrara e l’imprenditore testimone di giustizia Gaetano Saffioti. «Abbiamo con convinzione patrocinato e sostenuto l’iniziativa per l’importanza che attribuiamo all’opera di sensibilizzazione, rivolta in particolare alle giovani generazioni, sul tema del contrasto allo sfruttamento del lavoro minorile – ha affermato Vittorio Milesi, sindaco di San Pellegrino Terme-. L’auspicio è che il gioco dell’oca possa costituire

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nel tempo un elemento in grado di interrogare e far riflettere, i ragazzi come i genitori, sul tema dello sfruttamento del lavoro minorile e più in generale – sottolinea il sindaco della cittadina termale- sulle grandi contraddizioni presenti nella nostra società e nel

mondo, che sollecitano anche un nostro impegno e una nostra responsabilità». A completamento dell’iniziativa nel Comune di San Giovanni Bianco sono stati inaugurati due murales, pensati ed eseguiti per esaltare il tema dello sfruttamento minorile non solo come denuncia ma come inno alla preziosità dell’infanzia. «La nostra Amministrazione comunale ha voluto aderire per poter dar voce a più di 160 milioni di bambini che non possono godere della loro infanzia e che vengono quotidianamente sfruttati – ha affermato Marco Milesi, sindaco di San Giovanni Bianco-. E’ fondamentale però ricordare tale tragedia non

solo in occasione del 12 giugno, ma ogni giorno. Per questo abbiamo ritenuto positiva l’idea di far realizzare ad alcuni giovani dell’Accademia Carrara di Bergamo due murales che potessero portare alla giusta attenzione il problema. L’opera principale – spiega il primo cittadino di San Giovanni Bianco- è collocata sulla parete che unisce le scuole Primarie e il Palazzetto dello Sport, e rappresenta un bambino sfruttato che si sta per liberare attraverso la chiave che tiene in

mano e che gli permetterà di aprire la porta presente ai piedi dell’opera. Tale porta permette di accedere sia alla scuola sia al palazzetto: da qui il significato profondo del murales, che vuole ricordare che solo attraverso la cultura e lo sport si può vincere lo sfruttamento minorile nel mondo. Il significato di tali opere è stato spiegato anche ai bambini che frequentano le vicine scuole e prossimamente verrà installata anche una targa che ne illustrerà il significato». Federico Marzullo

Piazza Brembana, inaugurato il nuovo spazio al Centro sociale «Don Palla»

Il 20 giugno il taglio del nastro con il Vescovo Breschi. E ora si pensa al recupero dell’ex colonia Enel

Si è tenuta lo scorso sabato 20 giugno a Piazza Brembana la cerimonia di presentazione dei lavori eseguiti al Centro sociale «Don Stefano Palla». L’intervento ha riguardato l’ampliamento del salone situato all’ingresso della struttura: uno spazio di oltre quattrocento metri quadrati, dotato di ampie vetrate che lasciano spaziare lo sguardo sullo splendido panorama montano. Un spazio dedicato al soggiorno degli ospiti, quindi, ma anche un blocco servizi e la sala da pranzo, rinnovata pure nell’arredamento. La cerimonia è avvenuta con il taglio del nastro da parte

dell’ultracentenaria ospite signora Caterina Cattaneo e con la benedizione da parte del vescovo di Bergamo Mons. Francesco Beschi. Tra i numerosi presenti e le varie autorità istituzionali erano presenti anche il presidente della Comunità Montana Valle Brembana Alberto Mazzoleni, il presidente dell’Azienda Ospedaliera di Treviglio Cesare Ercole e il consigliere provinciale Janathan Lobati. «La Comunità Montana è orgogliosa di questa importante Fondazione presente sul territorio dell’alta valle e così ben gestita dal Commendator Busi – ha affermato

Alberto Mazzoleni, presidente della Comunità monatana Valle Brembana-. I nostri anziani, grazie a chi vi lavora ed ai volontari, sono certi di trascorrere gli ultimi anni del loro percorso di vita in ottime mani ed in una struttura accogliente e sempre più all’avanguardia. Le parole pronunciate dal Vescovo durante l’inaugurazione della nuova ala – ha sottolineato il presidente Mazzoleni- fanno molto riflettere ed è stato toccante l’invito a guardare negli occhi chi abita queste strutture, perché significa considerazione e amore per l’altro». Nel corso della cerimonia

anche il presidente della Fondazione Piero Busi ha voluto sottolineare che quanto fatto è stato possibile grazie alle risorse della Fondazione don Stefano Palla, le donazioni, al Bim Bergamo e ai comuni della Valle, ma secondo lo stesso Busi «ci sarà e c’è ancora tanto su cui operare e già ora si pensa al recupero dell’ex colonia dell’Enel, patrimonio della Fondazione». Per il Vescovo Beschi si tratta di un lavoro prezioso: «qui la natura mostra la sua bellezza, la società ricca di valori si prende cura di tutti, di chi ha piccoli o grandi problemi». Enzo Novesi

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9 Al via il progetto di studio dedicato alla biodiversità dei luoghi: una decina di ricercatori multidisciplinari da tutto il mondo invitati all’osservazione, all’analisi, all’emulazione della natura

In Valtaleggio «Nature, Art & Habitat»

Nella verde cornice della Val Taleggio, ha preso avvio da pochi giorni Nature, Art & Habitat (NAHR), programma di residenza estivo che raduna una decina di ricercatori multidisciplinari da tutto il mondo invitati all’osservazione, all’analisi, all’emulazione della natura. Il progetto di studio dedicato alla biodiversità dei luoghi trova il suo fondamento nell’immersione nella natura montana quale fonte di ispirazione creativa e si propone come modello eco-sistemico di ricerca e attività culturali capaci di rivelare il forte legame tra gli organismi viventi (essere umani, specie vegetali e animali) e lo sviluppo di principi sostenibili per una convivenza più resiliente. Gli obiettivi dell’iniziativa includono inoltre quello di stabilire un contatto diretto con le comunità locali, di attivare collaborazioni e di stabilire nuove relazioni partecipative e imprenditoriali attraverso l’ideazione di progetti bio-ispirati capaci di calamitare attenzione globale sia grazie alla partecipazione internazionale che alla sua divulgazione online. Ideatrice del programma è l’arch. Ilaria Mazzole-

ni residente da circa 20 anni negli Stati Uniti e docente di biomimetica presso il Southern California Institute of Architecture (SCI-Arc) di Los Angeles: facendo spesso ritorno nella sua valle di origine e intuendo il vigore delle risorse naturali ha pensato di orientare la propria passione ed esperienza alla valorizzazione dei territori montani locali. Presiede il comitato scientifico lo stimato designer milanese Alessandro Mendini, storico amico della Val Taleggio. Il progetto si avvale anche del sostegno dall’Associazione Amici Artista Franco Normanni di Bergamo in partnership con l’Ecomuseo Val Taleggio: Civiltà del Taleggio, dello Strachitunt e delle Baite Tipiche. Durante l’esperienza di soggiorno di un mese circa al Soggiorno Mazzoleni (Sottochiesa) i ricercatori, esperti d’arte, architettura, antropologia, economia, biomimetica e scienze naturali, si propongono di studiare l’ecosistema locale attraverso principi di sostenibilità ambientale ed elaborare progetti condivisibili nella società contemporanea. I partecipanti al programma, selezionati da un comitato internazionale provengo-

no da Argentina, Canada, Italia, Stati Uniti, Taiwan, Turchia: i loro progetti intenderanno dimostrare l’importanza dell’ispirazione creativa fondata nella natura e nel circostante habitat umano, sia

attraverso l’analisi metodologica e l’elaborazione di scritti e grafici, sia attraverso la disseminazione di segni artistici donati al territorio della Valle (dipinti, sculture, mappe , installazioni, percorsi tematici, performances danzanti, ricette culinarie, etc ). Pianificato per i prossimi 5 anni, al programma multidisciplinare bioispirato NAHR si riconosce il merito di esplorare attraverso progetti indipendenti la relazione dinamica e resiliente tra natura, ambiente costruito e pratiche socio-culturali nella Val Taleggio per rafforzare l’identità della Valle: quel patrimonio materiale e immateriale, di costruzioni rurali e attività artigianali, nutrito

di storie, tradizioni, mestieri e sapori, generati e indissolubilmente legati alla natura. I lavori saranno presentati

Visite guidate alla scoperta di uno dei gioielli carsici della Val Brembana

Grotte delle Meraviglie: un’estate tra stalattiti e labirinti

Proseguono le visite alle Grotte delle Meraviglie di Zogno, sito di grande rilevanza geologica e spe-

leologica punto fermo del patrimonio naturalistico della Valle Brembana. I prossimi appuntamen-

ti sono in programma per Domenica 12 e 26 luglio. Ad agosto l’apertura notturna sabato 15 dalle 20 alle 22, domenica 9 e 23, mente a settembre gli appuntamenti sono per domenica 6 e 20. Osserva Nevio Basezzi presidente del Gruppo speleologico che si è occupato in passato del recupero funzionale dell’antro che si apre nelle pendici montane in versante destro della montagna sovrastando la strada provinciale di fondovalle all’ingresso di valle dell’abitato Zognese, curando ora le visite guidate alle grotte: «Le Grotte delle Meraviglie di Zogno sono fenomeno geologico di grande rilevanza per la ricchezza delle concrezioni calcaree di cui possono fare sfoggio, il massimo che

in forma ufficiale domenica 28 giugno, ore 15:00 -18.00 presso il Soggiorno Mazzoleni – Via Sottochiesa 135, Taleggio

si è trovato fino ad oggi sulla montagna bergamasca, la visita è estremamente interessante e proponibile perché di facile accesso - Afferma Barbara Carminati assessore all’istruzione, alla cultura ed alle tradizioni del Comune di Zogno-. La valorizzazione delle Grotte è stata giustamente perseguita con convinzione dalle amministrazioni comunali del passato ed è dovere dell’amministrazione attualmente in carica di continuare su questa strada sfruttando un patrimonio turistico importantissimo per Zogno e nel contempo per la Valle Brembana tutta». Arrivando al programma estivo delle visite guidate (dalle ore 14,30 alle ore 17,30). Per informazioni rivolgersi al Comune di Zogno (Biblioteca comunale Tel. 0345 91044) oppure consultare direttamente il sito www.grottedellemeraviglie.com.


10 Frana sulla Sp27: il presidente della Provincia di Bergamo diserta il sopralluogo, si presenta tre giorni dopo e prende tutti i meriti. I sindaci: «di concreto solo tagli ai trasporti»

I sindaci della Val Serina a Rossi: «Azioni insensate, basta propaganda» Sembra ancora distante una totale risoluzione dei problemi causati quasi 2 anni fa dalla frana che ha reso impraticabile la strada provinciale 27 in località Rosolo di Algua (Val Serina). Nonostante proprio lo scorso 29 giugno una delegazione formata dai tutti sindaci della Val Serina, così come la Regione Lombardia presente nelle figure dell’ing. Merati, dirigente dello Ster di Bergamo, ed il consigliere Lara Magoni, oltre che l’Amministra-

tore delegato della ditta esecutrice dei lavori Dario Amici, hanno effettuato un sopralluogo per verificare lo stato di avanzamento dei lavori. C’erano tutti, tranne il presidente della Provincia di Bergamo Matteo

Rossi che ha disertato l’incontro. E non l’hanno di certo presa bene i sindaci della Val Serina che solo nel pieno svolgimento dell’ispezione «sono venuti a conoscenza che il presidente della Provincia aveva

Camerata Cornello, una giornata alla scoperta delle produzioni e dell’arte del territorio

Degustazioni e dimostrazioni presso i produttori del territorio. Visita guidata agli affreschi della chiesa di San Ludovico di Tolosa

Venerdì 17 luglio 2015, dalle ore 10.30 alle ore 16, presso il borgo di Bretto a Camerata Cornello, si terrà «Il Gusto di Scoprire», una giornata alla scoperta delle produzioni e dell’arte del territorio. L’iniziativa, che si fregia del patrocinio del Padiglione Italia Expo 2015, della Comunità montana e rientra tra le iniziative promosse nell’ambito del polo culturale Mercatorum e Priula, prevede la visita all›Azienda Agricola Settimocielo, con un percorso nel frutteto in cui sono coltivati frutta, piccoli frutti ed erbe bio che vengono trasformati in prodotti disidratati. Durante l’incontro saranno descritte le proprietà delle piante ed i loro utilizzi, saranno illustrate le tecniche di lavorazione ed i prodotti finali. Restando in Loco, il produttore caseario Matteo Pesenti, mostrerà i procedimenti per la trasformazione del latte, per la produzione di formaggi di vacca (formazione della cagliata, taglio della cagliata, messa della cagliata negli stampi) con la possibilità di assaggio. La visita continuerà all’Agriturismo Al Maso, in cui verranno preparate e presentate alcune ricette con prodotti locali. La visita alle aziende locali terminerà con l’assaggio dei prodotti e dei cibi presentati. Nel pomeriggio seguirà la visita alla chiesa di San Ludovico di Tolosa e ai suoi affreschi, legati alla storia dell’arte del territorio e a quella della famiglia Tasso. Inoltre, durante tutta la visita sarà possibile acquistare i prodotti direttamente dai produttori. La prenotazione è obbligatoria fino a esaurimento posti, chiamando il Museo dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18 oppure scrivendo a info@museodeitasso.com. Enzo Novesi

programmato una visita sull’area esattamente tre giorni dopo, ossia giovedì 2 luglio». Visita di cui né il Comune di Serina (ente attuatore) né il Comune di Costa Serina ( ente collaboratore) erano stati preventivamente avvisati. Ma oltre il danno anche la beffa: sì, perché all’indomani dell’incontro del 29 giugno, lo stesso Matteo Rossi sulle pagine di un giornale ha dichiarato che «la Provincia non era stata informata dell’incontro», facendosi carico poi dell’onere della spesa. «Non si capisce come ora si voglia fa passare il messaggio che tutti i meriti perché i lavori procedano siano di un presidente che si è insediato quando già tutto era stato pressoché predisposto – han-

no dichiarato Fausto Dolci, sindaco di Costa Serina, e Giovanni Fattori, sindaco di Serina, tramite una nota diffusa lo scorso 2 luglio-. Al fine di evitare equivoci – sottolineano i due sindaci- ricordiamo che sono stati i Comuni ad attivarsi ed ottenere i fondi dalla Regione per coprire il costo dei lavori necessari al ripristino della SP27 e non la Provincia titolare della strada, coinvolta con i tecnici e i geologi incaricati dai Comuni per mero spirito di collaborazione e di ottimizzazione dei coordinamenti». Lavori di messa in sicurezza, quelli inerenti al primo settore (versante sopra il ponte lesionato), che sono stati terminati la scorsa settimana. Si aspetta quindi il bando di gara per la ricostruzione del ponte, che attualmente rimane una vera e propria incognita. «Ad oggi la sola promessa che ci è stata più volte dichiarata è quella in merito al fatto che l’ente abbia accantonato 305.000,00 € per la ricostruzione del ponte e 100.000,00 € per il ripristino della sede stradale – specificano i due sindaci nella nota-. Mai vorremmo che tali fondi fossero in egual natura di quelli che il presidente ave-

va sbandierato di avere per l’ultimazione della variante di Zogno. Si deve smettere di portare avanti individualismi e iniziative che hanno il solo fine propagandistico, concentrandosi nel dare certezze sui tempi di pubblicazione della gara per la ricostruzione del ponte. Nel concreto l’unico intervento reale è stato quello di sopprimere le linee di trasporto pubblico dei bus, che in buona parte erano linee scolastiche». E non solo, perché proprio il rallentamento alla messa a bilancio dei 300mila euro, quindi della pubblicazione del bando di gara, necessari per il risanamento del tratto danneggiato, sta avendo ripercussioni anche sulla aziende del territorio; tra queste «Serbaplast», che chiuderà la sede di Oltre il Colle trasferendo di fatto tutta la logistica nell’ex stabilimento Miti di Zogno a causa della strada inagibile. «Ci auguriamo – conclude la nota dei sindaci- che la disponibilità e la vicinanza dichiarata dal presidente della Provincia nell’aiutare la gente della Val Serina non la si veda nel concreto attuarsi con altre simili insensate azioni». Federico Marzullo

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11 Il 21 giugno bikers provenienti da tutta Italia hanno invaso la Val Brembana per il «Raduno Moto D’Epoca»

Zogno, in 260 al motoraduno per i modelli d’epoca

Una lunga carovana a spasso tra le strade della Val Brembana, alla riscoperta delle bellezze paesaggistiche e culturali presenti lungo i 50 km di percorrenza che collegano alcune delle più belle località turistiche tra Zogno e Vedeseta, passando per Valbrembilla e la Val Taleggio. Sono state 260 le due ruote che lo scorso 21 giugno hanno preso

parte alla 9° edizione del «Raduno Moto D’Epoca», organizzato dal «Moto Club Prealpi Orobiche» con la collaborazione del Comune di Zogno ed il patrocinio del Comune di Vedeseta e dell’Assessorato al Turismo della Comunità montana. Anche quest’anno il tour panoramico del territorio ha preso il via dal capoluogo brembano, per

un viaggio «on the road» che ha permesso ai tantissimi bikers di vivere le meraviglie della Valle, con i suoi suggestivi scorci panoramici e le prelibatezze proprie della cultura enogastronomica bergamasca. «Anche quest’anno abbiamo vissuto un’edizione straordinaria di questo appuntamento dedicato a tutti gli appassionati delle motociclette d’epoca

- ha dichiarato Ferruccio Falgari, presidente del Moto Club Prealpi Orobiche-. Alla passione siamo riusciti ad abbinare le bellezze ambientali del territorio e la sua cultura enogastronomica, il tutto grazie ad un lavoro di accoglienza e di cura dell’utente davvero meticoloso – ha tenuto a sottolineare-. E i risultati dell’ottima organizzazione e riuscita dell’evento, che ha visto arrivare bikers dalle più disparate località italiane tra cui Torino, Verona, Piacenza, Brescia e addirittura Cagliari (per un

Punti di vista

Effervescente come l’acqua minerale Era tempo che volevo fare il passo, un viaggio a ritroso tornare in valle, quello che un tempo i nostri avi percorrevano scendendo dalle valli verso la pianura o addirittura all’estero a cercare fortuna, abbandonando pascoli e stalle ma sopratutto mestieri; io desideravo compierlo all’inverso, non sono di certo il primo ma non è cosi facile e scontato, prima di tutto ci vuole l’occasione e un po’ di follia, sicuramente i tempi aiutano è più facile ora abbandonare la pianura, quando si ha la netta sensazione di navigare su una nave che affonda e che in vista non c’è terra di approdo e si ha solo il desiderio di tornare a casa. Mosso da questa sensazione ho preso la mia decisione tornare in montagna terra dei miei nonni e tentare di vivere con quello che ciò che ti circonda ti offre, nell’anno del signore 2015 non è solo terra acqua e bosco, intorno c’è qualcosa in più, anche se ha sempre qual-

cosa a che fare con rocce e acqua. Qui ho scoperto quanto sia effervescente la valle Brembana, ovunque si respira voglia di riscossa per tornare a vivere il “Sogno Brembano”, tutti impegnati per tornare ad essere metà per viaggiatori e pellegrini, oggi li chiamiamo turisti Low Cost, in un tempo in cui da Bergamaschi da Orio possiamo comodamente raggiungere le mete più esotiche ci siamo accorti che pure i Londinesi i più abili viaggiatori di tutti i tempi possono venirci a trovare e con loro quasi il resto del mondo, quale ricchezza quale risorsa giace alla portata delle nostre mani, probabilmente ce lo siamo chiesti in molti . E in tanti ora vivendo questo clima effervescente ci diamo da fare affinché in nostro retaggio rurale si trasformi come per magia in turismo agreste , centri benessere spa tutto di origine controllata e protetta proliferando in marchi distretti e toponimi più o meno calzanti con luoghi

e attività ricettive, pronte ad accogliere l’ondata di piena che si preannuncia per le prossime stagioni. In questo clima anch’io ho trovato il mio spazio e dimensione e ho realizzato il mio angolo turistico ricettivo, con il B&B Casa Arcangeli posizionandomi oltre gli orridi di Bracca sui dolci pendii di Cornalta dove il nonno materno ha sempre vissuto e cresciuto la famiglia vivendo con i vari mestieri che sapeva fare, boscaiolo e macellaio d’inverno, contadino d’estate. In questa polivalenza ho visto la chiave di lettura dei nostri tempi, la diversificazione e la stagionalità adeguarsi al clima e la stagione e saperne cogliere le occasioni, le ondate di piena vanno governate cosi come l’acqua dei canali. Essendo cresciuto in pianura conosco bene l’importanza della cura e non a caso insisto sulla metafora, “prima di arrivare al campo l’acqua percorre i fossi e il contadino ha tanta cura della spiga quanto della riva

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ordinata e pulita in modo che l’acqua non si perda nel tragitto fino al solco del campo”. Cosi dovrà essere anche

totale di circa 70 iscritti su 260), sono davvero sotto gli occhi di tutti». Soddisfazione anche per il delegato allo Sport del Comune di Zogno Diego Donadoni che ha tenuto a sottolineare come «il Raduno di Moto D’Epoca è da sempre un fiore all’occhiello delle tantissime iniziative estive promosse dall’Amministrazione comunale zognese. Un appuntamento che si ripete anno dopo anno con grande soddisfazione di tutti i partecipanti e sul quale da sempre abbiamo deciso di puntare». «Il motoraduno

non rappresenta solo un momento sportivo ma anche una validissima occasione per avere un contatto diretto ed intimo con il nostro territorio – ha dichiarato il sindaco di Zogno Giuliano Ghisalberti-. Si tratta di un evento sicuramente prestigioso per Zogno ma anche per le altre località, grazie ad un itinerario turistico che ha permesso a tutti i partecipanti di unire la passione per le due ruote alla riscoperta delle innumerevoli bellezze presenti in Val Brembana».

l’opportunità che i tempi concedono alla Valle Brembana, il turista è come quella goccia d’acqua che a fatica raggiunge la meta preferita; noi tutti dobbiamo fare in modo che non si perda ancora

in mille rivoli, e ostacoli talvolta anche culturali , rendiamo questa valle ospitale e fruibile altrimenti come anidride carbonica l’effervescenza si dissolverà.

Federico Marzullo

Dario Ezio Ghilardi

Valsecca, il programma della festa del Santo Crocifisso

Quest’anno, come da tradizione quinquennale, si terrà a Valsecca la festa del Santo Crocifisso. La manifestazione religiosa andrà in scena l’ultima settimana di luglio, dal 26 fino al primo di agosto. Il programma è il seguente: domenica 26 luglio giornata di apertura con S.Messa alle ore 10.30, vespro, processione verso località Campagnone seguita da Santa Messa presieduta da Don Giampiero Maconi. Lunedì 27, ore 10, Santa Messa che coinvolgerà le parrocchie di Rota, Brumano, Mazzoleni, Fuipiano, Locatello e Corna. Alle 15.30, Catechesi su “Il Santo Crocifisso dal punto di vista artistico” con Don Fabrizio Rigamonti e 20.30 Santa Messa. Martedì 28, ore 10, Santa Messa che coinvolgerà le parrocchie di Selino Basso, Cepino, Selino Alto, Berbenno, Blello e Pontegiurino. Alle 15.30, Catechesi su “Gesù Crocifisso Rivelazione di Dio” con Don Doriano Locatelli e 20.30 Santa Messa. Mercoledì 29, ore 10, Santa Messa che coinvolgerà le parrocchie di Costa, Bedulita, Capizzone e Strozza. Alle 15.30, Catechesi su “Spiritualità del Crocifisso in San Giovanni XXIII” con Don Gianni Carzaniga e 20.30 Santa Messa. Giovedì 30, “Giornata della Riconoscenza e della Riconciliazione”. Alle 10, Santa Messa con emigranti, villeggianti, preti oriundi, nativi della Valle Imagna e pastoralmente impegnati sul luogo presieduta da Don Maurizio Rota. Alle 15, riconciliazione con ragazzi, ore 16 e 20.30 riconciliazione per giovani e adulti. Venerdì 31 luglio Giornata del sofferente. Alle 10, Santa Messa e unzione dei malati presieduta da Don Michelangelo Finazzi, direttore dell’Ufficio per la pastorale della salute e Parroco di Fiobbio con la presenza della Caritas Vicariale e delle Associazioni del Volontariato. Alle 20.30, Solenne Via Crucis dalla chiesa parrocchiale al parcheggio di Capizzoli. 1 Agosto, vigilia della festa, è la “Giornata della Famiglia”. Alle 16, tempo per la Riconciliazione fino alle ore 18, ore 20.30 Santa Messa con e per la famiglia e alle ore 22 spettacolo pirotecnico. Domenica 2 agosto è il giorno della Festa del Santo Crocifisso. Alle 8.00, Santa Messa, alle 10.30 Santa Messa presieduta da Mons. Davide Pelucchi e, a seguire, tradizionale incanto del trono. Alle 17, Santa Messa e Solenne Processione (verso Carevi) con la Sacra effige del Santo Crocifisso sempre presieduta da Mons. Davide Pelucchi, con incanto delle stanghe.Marco Locatelli

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12 A San Pellegrino Terme si potrà esprimere la propria volontà di donare gli organi sulla Carta d’Identità. Il consenso sarà comunicato al Sit, che raccoglierà i dati

Donatore di organi? Il sì sulla Carta d’Identità Sono poco più di 20 i Comuni che in Italia permettono di esprimere mediante il proprio documento d’identità la volontà di donare gli organi e tra questi figura anche quello di San Pellegrino Terme, che proprio nei giorni scorsi ha aderito al progetto

«Donare gli organi: una scelta in Comune». A tutti i cittadini maggiorenni al momento della richiesta di rilascio o di rinnovo della Carta d’identità presso gli uffici dell’anagrafe, sarà offerta la possibilità di esprimere e far registrare la propria volontà

nel registro nazionale, attraverso la compilazione di un semplice modulo. In sostanza, la scelta del singolo, nel rispetto della privacy (e con la possibilità di revoca della scelta, o di cambiarla, nel corso degli anni con una semplice comunicazione) arri-

Conclusa la raccolta firme lanciata dal Comune di San Pellegrino Terme per la mancata o cattiva ricezione dei canali Rai. I cittadini: «Restituiteci il canone»

Oltre 1000 firme contro «mamma Rai»: San Pellegrino vuole vederci chiaro

«Mamma Rai non ti abbandona mai», cantava Renato Zero negli anni ‘80. Ignaro del fatto che qualche problemino di ricezione prima o poi sarebbe sorto. E ne sanno qualcosa i tanti residenti di San Pellegrino Terme, che proprio nei giorni scorsi si sono recati negli uffici comunali per firmare la petizione collettiva sulla mancata o cattiva ricezione del servizio radiotelevisivo. Saranno ben 1006 le firme (958 da parte dei residenti e 48 dei non residenti) che verranno fatte recapitare nella sede della Rai di Viale Mazzini a Roma, con tanto di diffida. Infatti, come esplicitato a chiare lettere nel documento ratificato dal Comune di San Pellegrino Terme, se entro il termine di 90 giorni la situazione resterà invariata si farà ricorso al Tar chiedendo, altresì, la restituzione del canone di abbonamento al servizio radiotelevisivo pubblico relativo all’anno 2015. «Su 15 canali, 12 sono insistenti su tutto il territorio comunale - si legge nel documento allegato alla petizione - gli altri: Rai 1, Rai 2 e Rai 3, si ricevono a singhiozzo. Un disservizio che lede il diritto alla fruizione di un servizio pubblico e mortifica il diritto di informazione dei contribuenti». Inutili sono risultate la reimpostazione dei canali e la manutenzione (onerosa) delle antenne tentata da alcuni privati cittadini. A riprova che «il malfunzionamento della tecnologia è imputabile non agli impianti domestici ma al concessionario del servizio pubblico radiotelevisivo». Non ci sta ad arrendersi il sindaco di San Pellegrino Terme Vittorio Milesi, che rimarca come fin’ora «l’unica soluzione che hanno saputo dare è quella di comprare una parabola – rende noto il primo cittadino, in una nota diramata a mezzo stampa-. Ma io combatto, non mi faccio prendere in giro. C’è un problema di segnale alla torre di piazza Cava, è chiaro. Meno male che il digitale doveva essere il futuro, qui ci hanno mandato nella preistoria». Federico Marzullo

va direttamente, grazie a un adeguamento del software degli uffici anagrafe dei Comuni, al Sistema informativo dei trapianti (Sit), che ha il compito di raccogliere le dichiarazioni di volontà dei cittadini in quanto potenziali donatori. Se il cittadino ritiene di non esprimere alcuna volontà (non accetta il modulo o non lo rende) non verrà ovviamente registrato nulla nel SIT, mentre il documento verrà rilasciato ugualmente. Va inoltre ricordato che in Italia di fatto non esiste il «silenzio assenso»: se non vi è stata una esplicita manifestazione di

volontà in vita, adeguatamente documentata (sia essa favorevole o contraria), la decisione sulla donazione dopo la morte è affidata ai famigliari, in un momento particolarmente triste e drammatico, quando non è facile prendere decisioni delicate e condivise. «La donazione di organi e tessuti rappresenta un atto di solidarietà verso tutti gli abitanti che popolano il nostro territorio – ha affermato Michele Pesenti, assessore delegato alle Politiche Sociali del Comune di San Pellegrino Terme-. Un gesto che non costa nulla, ma essenziale per

chi lo riceve perchè si dà la possibilità di continuare o migliorare la propria vita. L’Amministrazione Comunale di San pellegrino Terme con l’approvazione di questo progetto rimarca ancora di più l’attenzione che ha verso il prossimo e le persone più fragili. Va sottolineato che dal 1973 è presente sul nostro territorio l’Associazione italiana per la donazione di organi e tessuti ( Aido); pertanto un doveroso grazie va al presidente Pietro Avogadro, che con passione e tanta umanità ha divulgato e sensibilizzato i cittadini su questo tema, con la speranza che anche questa iniziativa rappresenti un’opportunità per aumentare il numero dei potenziali donatori. L’auspicio – conclude l’assessore Pesenti- è che anche tutti i comuni della valle e non, divulghino questo messaggio ai propri cittadini». Federico Marzullo


13 In questo periodo il calcio italiano è salito agli onori della cronaca per partite comprate, scandali legati al calcio scommesse, fallimenti, inchieste e processi che per notizie di risultati vincenti, campioni, esempi per i più giovani. In questo clima rovente, anche dal punto di vista meteorologico, Diego Guirri, giovane zognese di 29 anni, incarna la passione e i valori dello sport; Diego infatti, in poco più di dieci anni, ha collezionato oltre 700 maglie indossate o preparate per i vari calciatori italiani e non solo, spesso corredate da autografi e dediche. La curiosità della storia che oggi vi vogliamo raccontare è che lui ha una grande fortuna: quella di abbinare la passione con la sua attività; infatti, a fine 2011 Diego ha conseguito anche il diploma di Preparatore atletico professionista di calcio presso il Centro Tecnico Federale Nazionale di Coverciano dopo essersi laureato con il massimo dei voti in Scienza dello Sport all’università di Milano. Atalanta, Cagliari, Cesena, Chievo Verona, Empoli, Fiorentina, Genoa, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Palermo, Parma, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Torino, Udinese, Brescia, Carpi, Crotone, Entella, Frosinone, Livorno, Spezia, Ternana e Varese sono le maglie italiane che Diego è riuscito a raccogliere durante questa stagione grazie agli amici calciatori e dirigenti, favorito anche dall’aver calcato i campi di quasi tutte le società appartenenti alla Serie A e alla serie B. Da due anni riveste infatti il ruolo di preparatore atletico della categoria Primavera dell’Empoli F.C..

Un giovane zognese ha raccolto oltre 700 divise di giocatori di calcio

Una grande passione: le maglie da collezionare

A tal proposito ci racconta che la situazione in cui versa il nostro calcio è tutt’altro che rosea: “attraversiamo un periodo in cui la programmazione del lavoro è sommaria, gli interessi sportivi e politici sono diventati primari, molti presidenti non ricoprono più la loro carica per passione ma per motivi di business. Non ci dobbiamo meravigliare se di anno in anno sbocciano sempre meno talenti nei settori giovanili, si investe poco o nulla sugli istruttori e sulle infrastrutture che permettono ai ragazzini di praticare quello che fino a poco tempo fa era lo sport più bello del mondo”. Ci fa poi notare che “dal 2006, quando l’Italia vinse il campionato del mondo in Germania, ad oggi, la percentuale di calciatori stranieri in campo nel campionato di serie A è salita dal 36% al 54,8%. Invece di spendere dei soldi per giocatori mediocri che giungono nel nostro paese da ogni angolo

del mondo, sarebbe ora di destinare più risorse e strutture ai settori giovanili puntando a far crescere i nostri ragazzi per poterli poi inserire nelle

prime squadre”. Diego, ogniqualvolta gli si presenta l’occasione, ricorda il calciatore bergamasco Piermario Morosini, scomparso ormai

3 anni or sono, durante la partita Pescara-Livorno. “Ci tengo particolarmente a commemorare “il Moro”, organizzando interviste, esposizioni e manifestazioni in suo onore perché era un ragazzo semplice, sempre disponibile, immerso nel ricordo dei sui drammi famigliari che non faceva mai pesare a nessuno”. Per Diego poi non sono tanto importanti i grandi nomi che stanno dietro alle sue tante maglie ma l’amicizia che spesso e volentieri coltiva nel tempo con tanti personaggi dello sport e che ora vanno a riempire anche tre voluminosi album fotografici. Alla domanda di quale fosse il suo obiettivo stagionale ci risponde: “il sogno che avevo era di riuscire nell’impresa di raccogliere tutte le 20 maglie delle squadre di Serie A e la maglia di Franco Baresi che stavo cercando

da tempo. Pochi giorni fa sono riuscito a raggiungere completamente entrambi gli obiettivi e per questo ringrazio tutte le società e i calciatori che mi hanno aiutato. Questo ulteriore passo avanti sarà sicuramente utile per essere sempre più credibile e per attirare l’attenzione dei ragazzi tutte le volte che attraverso la mia grande collezione cercherò di trasmettere i valori che Morosini era solito mostrare con grande spontaneità e i princìpi morali dello sport”. Al momento di lasciarci ci confida che spera di trovare qualcuno che gli desse l’opportunità di iniziare un nuovo lavoro, serio e sicuro al di fuori del panorama sportivo oppure una società con la voglia di puntare su un progetto pluriennale di crescita sportiva ed umana nel rispetto dei propri calciatori, tesserati e dipendenti.

Valle Imagna, percorso cromatico nelle antiche contrade

Con il nuovo percorso promosso dal Centro Studi Valle Imagna le antiche contrade della Valle Imagna abbracciano i colori. Ogni sabato, dalle 9.30 alle 16.30, a partire dall’11 luglio fino al 29 agosto, verranno organizzate attività legate ai colori come rilassamento “cromo-terapeutico”, laboratorio di espressione con gli acquarelli, pranzo a tema cromatico con cibo di stagione. L’obiettivo è quello di far conoscere alle persone il potere benefico dei colori attraverso tre modalità differenti: arte, cibo e cromoterapia rilassante. “È un’occasione per trascorrere una giornata diversa nelle contrade – spiega Antonio Carminati, presidente del Centro Studi Valle Imagna -, osservando e percependo gli spazi attraverso l’esplicitazione di attività sensoriali. La scelta del colore, abbinato alla contrada, costituisce un ulteriore stimolo per approfondire il livello percettivo. Si tratta di processi di autoconsapevolezza, di ricerca culinaria e di benessere personale inseriti in contesti sociali e insediativi ad elevata qualità ambientale, architettonica e storica. Il programma – conclude Carminati – costituisce una proposta diversa e più “intima” per visitare la Valle Imagna e le sue antiche contrade”. Il corso è tenuto dalla restauratrice e artrainer Fiorella Zulian. Il costo di ogni incontro è di 50 euro, comprensivo di pranzo e materiale per la pittura. Numero di partecipanti minimo dieci, massimo quindici. L’iscrizione va effettuata entro il sabato precedente chiamando al n. 348.7353985 o 328.1829993. Primo appuntamento: 11 luglio nella contrada Roncaglia a Corna Imagna con pranzo presso l’Antica Locanda Roncaglia.

Marco Locatelli


14 L’11 luglio nella cittadina termale spettacoli e attrazioni per famiglie e giovani. Mix di eventi per tutto il mese di luglio e agosto, tra spettacoli piromusicali e maxi schiumaparty

San Pellegrino Terme, al via la Notte Bianca San Pellegrino Terme si conferma ancora una volta centro vallare di riferimento per i servizi turistici. A confermarlo gli eventi di successo che sta promuovendo nella cittadina termale, appuntamenti che culmineranno con la Notte Bianca dell’11 luglio. Una serie di spettacoli e di molteplice attrazioni che coinvolgeranno famiglie e giovani, provenienti dalla Valle, dalla Bassa bergamasca e dal

milanese. Regista di tutto questo, il Comune di San Pellegrino, quindi il vicesindaco Gianluigi Scanzi assessore al Turismo e l’associazione locale «operatori turistici San Pellegrino Terme». Soddisfazione è stata la parola d’ordine anche per Vittorio Milesi, sindaco della cittadina per la buona riuscita degli spettacoli: «Mai in Valle Brembana si è vista un’offerta artistica di qualità»,

ha dichiarato il primo cittadino. Gli appuntamenti a San Pellegrino proseguono per tutto il mese di luglio e agosto, Comune di San Pellegrino in collaborazione con l’associazione Operatori turistici propongo per il giorno di Ferragosto dalle 22.30 lo spettacolo Piromusicale a seguire un maxi schiumaparty rivolto a famiglie, adolescenti e bambini, un appuntamento di sicuro richia-

mo non solo per la Valle Brembana. La serata infatti è attesa da tempo da parecchi turisti della Valle Brembana e villeggianti. Sabato 14 agosto altro appuntamento d›eccezione con

la Notte Bianca per le vie e piazze del centro, anche in questo caso saranno parecchie le presenze che affolleranno San Pellegrino Terme. «Le giuste premesse ci sono per proseguire con

il rilancio turistico della Valle Brembana – ha spiegato il vicesindaco Scanzi-. San Pellegrino Terme sta dimostrando come facendo squadra, un rilancio reale è possibile».

Il 4 luglio nel capoluogo brembano torna la notte più lunga dell’anno, con artisti di strada, musica di tutti i generi e sconti nelle attività commerciali

A Zogno l’estate inizia con la Notte Bianca Il prossimo sabato 4 luglio al via a Zogno la «Notte Bianca di inizio estate» organizzata dall’Associazione esercenti di Zogno Punto Amico in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Dalle 20.30 alle 24 è in programma un mix di eventi nel «salotto» del centro storico del paese e nelle diverse location degli spazi della movida zognese con una serie di spettacoli rivolti a famiglie, giovani e meno giovani. «Saranno tante le attrazioni per non rimanere mai fermi e con il gusto di continuare a vivere la serata alla scoperta dello spettacolo che si rinnoverà per tutta la notte – spiega il vicesindaco del Comune di Zogno Giampaolo Pesenti -. La manife-

stazione continua inoltre a coinvolgere spazi nuovi e l’edizione di inizio luglio andrà ad occupare nuove aree del comune». Divertimento assicurato, quindi, grazie alla presenza di artisti di strada, concerti jazz, bande musicali e mostra cartoline antiche. E ancora visita alla parrocchiale, musei aperti, varietà, gruppi folk, truccabimbi, dimostrazioni di associazioni del territorio, piano bar, giochi di strada, esibizioni di ballo, cover band e altro ancora. Protagoniste saranno anche le attività commerciali del capoluogo brembano. In occasione della Notte Bianca di inizio estate, i commercianti dell’associazione Punto Amico, proporranno nel corso di tutta

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15 Sabato 4 luglio a Corna Imagna la cerimonia d’apertura, nel nuovo centro di promozione e cordinamento del Centro Studi Valle Imagna

A Cà Berizzi inaugurata la biblioteca «Costatino Locatelli» Lo scorso 4 luglio presso la Cà Berizzi di Corna Imagna è stata inaugurata la nuova Biblioteca «Costantino Locatelli», a cui ha fatto seguito anche lo scoprimento del bassorilievo di Alessandro Verdi e l’illustrazione del progetto architettonico e culturale. L’iniziativa è stata realizzata nell›ambito del programma di animazione culturale e di accoglienza nello spazio rurale promosso dal Centro Studi Valle Imagna e sostenuto dal Comune di Corna Imagna, dalla Provincia di Bergamo, dalla Fondazione Cariplo, dalla Fondazione Banca Popolare di Dai primi di luglio è iniziata la produzione da parte della Latteria di Branzi di un nuovo prodotto a base di materie genuine e fresche provenienti dalle nostre malghe. Il gelato artigianale è proposto con un accompagnamento del meglio che la stagione e le nostre aziende offrono: ad esempio piccoli frutti coltivati sul territorio, cioccolato, biscotti artigianali. Potrete provarlo, di fronte alle Grotte delle Meraviglie, all’ingresso della Valle Brembana, nel paese di Zogno. Si chiama Baita dei Saperi e Sapori Brembani il progetto socio culturale inaugurato dalla storica Latteria di Branzi, in collaborazione con la Comunità Montana Valle Brembana, che si propone come anticamera dell‘Expo 2015, e collettore di una cultura secolare su

Bergamo e dalla Fondazione Credito Bergamasco. Progetti importanti, che

arricchiscono ancor di più l’importante recupero e restauro di Cà Berizzi, un complesso

architettonico situato nel Comune di Corna Imagna e risalente al periodo tardo-me-

Con panna fresca e latte di montagna per riscoprire il gusto di una volta del gelato fiordilatte.

Gelato artigianale di latteria solo alla Baita dei Saperi e dei Sapori brembani cui poggiano le montagne della Valle Brembana. “I prodotti che vendiamo e cuciniamo ai convitatiprecisano- sono forniti dalle aziende del territorio”. Dai Formaggi Principi delle Orobie (Agrì di Valtorta Presidio Slow Food, Bitto storico Presidio Slow Food, Branzi FTB, Formai de mut dell’Alta Val Brembana D.O.P., Formaggi di capra orobica Stracchino all’antica delle Valli Orobiche Presidio Slow Food, Strachítunt D.O.P.) eccellenze case-

arie del nostro territorio, fino agli zola di capra affinati in petali di rose e frutti di bosco, passando per tutte le golose produzioni della Latteria di Branzi (burro, bésse, budini, panne cotte, yogurt, botticello…). Punto di incontro tra le produzioni estive del faticoso lavoro in alpeggio, tra cui la mascherpa d’alpe e il Formai dei Mut, e i prodotti freschi della tradizione. Particolare e quasi introvabile il Fiurit, la squisita fioritura del siero da accompagnare

con i crostini di polenta. Non possono mancare i prodotti di piccole e medie aziende agricole del territorio: salumi, confetture, miele, salse, farina per polenta, grissini, funghi. Un’attenzione particolare alla scelta della cantina: birre artigianali, amari, grappe e una precisa selezione di etichette di vino giustificata in primis dalla storia dell’aziende oltre che dalla qualità del prodotto. Da ricordare inoltre che la Baita dei saperi e dei sapori brembani si pone

dioevale, è finalizzato all’attivazione di un programma di interventi concreti in grado di generare nuove forme di socialità e di economia di territorio. Il recupero fine a sé stesso, del resto, non produrrebbe alcun risultato sul piano della costruzione di processi reali di sviluppo. Stimoli culturali, territoriali ed economici concorrono nel definire e sperimentare strumenti e percorsi innovativi di rigenerazione comunitaria in grado di coniugare esperienze passate con nuove prospettive di progresso. Valori culturali (espressi dall’attività del Centro Studi) e beni economici (connessi alla gestione dell’immobile) si sostengono a vicenda, sino a proporre un modello inclusivo di territorio, che in Cà Berizzi

trova declinazione in un contesto architettonico e ambientale di pregio. Ingredienti ambientali, agroalimentari, architettonici, di conoscenza attiva e partecipata del contesto, concorrono a definire una proposta di accoglienza coerente e integrata. Il Centro di animazione culturale è il primo spazio restaurato e accessibile dal mese di giugno 2015. Attualmente ospita la sezione storica della biblioteca del Centro Studi (raccolte e fondi privati), il tesario (diverse centinaia di tesi di laurea di etnologia, architettura e design) e l’archivio dei video e fono-documenti della memoria e dell’identità (un migliaio di nastri digitali con interviste e testimonianze). Funge da centro di promozione e di cordinamento delle attività del Centro Studi.

come laboratorio di cucina attraverso il quale turisti ma non solo, abitanti della valle o bergamaschi incuriositi possono scoprire o ritrovare i sapori del territorio in piatti della tradizione elaborati in chiave moderna. Degustazioni di abbinamenti studiati per esaltare il gusto del prodotto e per valorizzare l’esperienza e la fatica di chi lavora nelle nostre montagne.

uno scopo ben preciso: ridare vitalità alle imprese locali. E se, dall’esterno la baita rievoca la tradizione architettonica brembana, mai più all’avanguardia la si potrebbe immaginare al suo interno con una cella di stagionatura a vista e un video proiettore dove scorrono immagini del territorio e della tradizione. In molti, quindi, si stanno avvicinando a una baita che offre al visitatore il meglio della produzione alimentare locale, un servizio di ristorazione completo a base di prodotti freschi e scelti tra le aziende del territorio, e un’offerta turistica informativa ampia: con libri, guide, giornali locali.

La filosofia della Baita del “Buono, Bello, Vero” prevede, infatti, un’alternanza di piatti secondo le stagioni e le disponibilità dei contadini, per dare sempre la migliore qualità disponibile. Un impegno attivo, portato avanti da un team giovane, legato alle proprie radici ma con lo sguardo orientato al futuro e con

Accoglie tutti i giorni con orario continuato (chiuso il mercoledì)


16 Escursioni, esibizioni e test bike aperti a tutti alla prima festa della bicicletta in programma il 25 e 26 luglio a Piazza Brembana

Orobie Bike Fest: il futuro della MTB è qui

A parte qualche piccola apprensione legata all’incognita meteo (ma vista la data non dovrebbero esserci problemi), l’edizione 0 di «Orobie Bike Fest» sta per prendere il via sotto i migliori auspici, avvolta da un’atmosfera di assoluto ottimismo. Escursioni accompagnate per tutti, ciclabile, bici da corsa, enduro freeride e down hill, trial bike show e pump track: il prossimo 25 e 26 luglio a Piazza Brembana per tutti gli appassionati della bicicletta saranno due giorni intensissimi, tra competizioni, bici test e tanto divertimento nell’area espositiva del mondo bike con musica, food e molto altro. L’evento, organizzato da Guide MTB Val Brembana in

Stefano Vivi è il nuovo sindaco di Sorisole. Eletto lo scorso 31 maggio 2015 con il 49, 24% dei voti, Vivi, sostenuto dalla lista civica «Un paese migliore», Lega Nord e Forza Italia e dal 16 giugno indossa ufficialmente la fascia tricolore di primo cittadino. La nuova Giunta comunale guidata da Vivi è formata da Eugenio Zambelli, vicesindaco e Assessore all’urbanistica ed edilizia privata; Massimo Baggi, Assessore all’edilizia pubblica, lavori pubblici, ambiente, viabilità; Ramona Mussetti, Assessore al commercio, cultura, associazioni, sport e tempo libero; Valentina Busi, Assessore ai servizi sociali. Altre deleghe, invece, sono state assegnate ai consiglieri. A circa due mesi dalla vittoria elettorale abbiamo rivolto al neo sindaco alcune domande di carattere generale, per conoscere gli obiettivi programmatici del prossimo quinquennio. Sindaco, quali saranno i primi provvedimenti varati dalla sua Giunta; e quali, invece, le tematiche più urgenti che intende affrontare? «La priorità è stata far ripartire tutta la mac-

collaborazione con Altobrembo, Mysticfreeride, Brembo Bike Park e le Pro Loco di Branzi e Piazza Brembana, nasce per superare il concetto tradizionale delle fiere di settore, offrendo a tutti gli appassionati delle due ruote un’esperienza unica e diretta con propri campioni e le loro bici. «Tra le guest star dell’evento avremo il

piacere di ospitare presso il Brembo Bike Park di Foppolo il rider Nico Zanutti che terrà un corso freeride e ci delizierà con qualcuno dei suoi trick per palati fini – afferma Claudio Locatelli, presidente di Guide MTB Val Brembana-. Ma non solo, attorno l’aerea espositiva che sarà il cuore pulsante del Bike Fest, tutta una

serie di manifestazioni confluiranno o partiranno da Piazza Brembana: due itinerari pedalati enduro all mountain, uno a Piazzatorre sfilando per le Torcole con discesa a Piazza Brembana e l’altro a S. Simone, passando attorno al monte Cavallo e Pegherolo, transitando per Piazzatorre, con discesa sempre a Piazza Brembana; una

Intervista al neo eletto sindaco di Sorisole Stefano Vivi

«Faremo di meglio e di più. La priorita? I cittadini»

china amministrativa. Nell’organigramma del personale mancavano, per motivi diversi, ben tre responsabili di settore su quattro. A breve contiamo di attivare un gruppo di studio sulla viabilità, al quale parteciperanno anche tecnici di grande profilo professionale senza costi per l’amministrazione. Allo stesso modo attiveremo anche il gruppo di studio sulla sicurezza». Qual›è la situazione finanziaria ed economica ereditata dalla passata Amministrazione? «L’amministrazione uscente non ha provveduto alla redazione ed approvazione del rendiconto 2014, la cui sca-

denza era il 31/5/2015, stiamo provvedendo all’incombenza in questi giorni. Il passo successivo sarà procedere all’approvazione del bilancio previsionale 2015 entro la fine del mese di luglio. In ogni caso la situazione finanziaria del comune, che pure gode di una discreta liquidità, è fortemente condizionata dalle scelte normative del legislatore nazionale. Negli ultimi anni si è anche verificato un costante e sensibile decremento delle entrate, al quale bisognerà porre rimedio». Volendo prevedere azioni mirate a sostenere lo sviluppo locale, quali

tipi di interventi ritiene possano essere urgenti? «A breve termine grande importanza riveste lo sfruttamento delle opportunità offerte dal Distretto del Commercio e dal Distretto di Attrattività Turistica. Valorizzare gli esercizi commerciali locali attraverso l’organizzazione di eventi sul territorio e la promozione delle sue risorse. A medio e lungo termine le azioni dovranno invece svilupparsi su un duplice binario. In primo luogo dovremo mettere in cantiere la rivalutazione del centro storico. In secondo luogo, nell’ambi-

pedalata cross country nella valle di Roncobello, con visita guidata e merenda party presso il mulino Maurizio Gervasoni di Baresi; una pedalata alla portata di tutti sul tragitto che parte da Zogno fino a Piazza Brembana lungo tutta la pista ciclopedonale e al sabato pomeriggio un evento dedicato ai bambini presso il campetto di mountain bike di Branzi». Non mancheranno gadgets e articoli di ogni genere riguardante l’ambito delle due ruote, che attenderanno i visitatori dell’Orobie Bike Fest in una articolata e variegata esposizione commerciale concentrata principalmente su via Belotti, proprio nel centro di Piazza Brembana; e dove tra i numerosissimi stands ci si potrà fermare per gustare alcune delle prelibatezze locali o per dissetarsi con le

migliori birre artigianali del territorio. «Sarà una grande occasione per far conoscere la Val Brembana sotto ogni punto di vista – sottolinea Locatelli-. Un territorio che fin’ora ha risposto in modo molto positivo alle nostre solecitazioni, grazie anche all’interessamento e all’impegno delle varie associazioni e delle Amministrazioni locali coinvolte nell’organizzazione dell’evento. L’auspicio – conclude - è che la manifestazione raccolga soddisfazione e soprattutto consensi perché nasca la vera edizione numero uno. Un Orobie Bike Fest, quindi, programmato con largo anticipo e ancor più di rilievo rispetto quello che vivremo quest’anno, che possiamo definire a tutti gli effetti solo un anteprima».

to della riqualificazione dell’area Gres, sarà importante riuscire ad inserire una componente urbanistica finalizzata ad attrarre aziende che facciano innovazione tecnologica e magari un polo soci-sanitario, realtà che avranno certamente un riflesso positivo sia diretto che indiretto sull’occupazione locale». Quali pensa siano i maggiori problemi dell’area territoriale, per il mancato o non adeguato sviluppo locale? «La mobilità, difficile e ormai ferma a trent’anni fa, è il primo freno allo sviluppo. La mancata valorizzazione del territorio è anch’essa una mancata occasione di sviluppo». Vuole condensare in una parola chiave, verso

quali politiche si orienta il vostro programma per l’area socio - culturale? «Via libera alla grande capacità e “voglia di fare” delle associazioni presenti a Sorisole, sinergia e organizzazione. Per le scuole grande attenzione alla sicurezza e creazione di orto botanico e frutteto in ciascuno dei due plessi scolastici». Crisi economica coincide molto spesso con disagio sociale: è così anche per Sorisole? Se si, quali interventi metterete in campo per contrastare questo fenomeno? «Sorisole non è immune alla crisi. Il comune interviene già in tantissimi casi di grande disagio. Faremo di meglio e di più, avendo sempre come priorità i nostri cittadini».

Federico Marzullo

Federico Marzullo


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za e dell’assessore allo Sport di San Pellegrino Terme Stefano Tassis. Questi gli atleti vincitori del Torneo: singolo maschile primo classificato, detentore di Trofei precedenti, Giulio Siboldi, al quale è stato consegnato il sontuoso

Trofeo; secondo classificato: Roberto Cristoforis; terzo classificato: Gianbattista Zani. Singolo femminile prima Luisa Pellegrini, seconda Eva Rondi, terza Chiara Scanzi, quarta Cristina Salvi. Nel Mini torneo bambini, prima Anita Zanchi, seconda Agnese Rinaldi, terzo Alberto Bonzi, quarta Linda Bionda; per il Mini torneo ragazzi, primo Francesco Fedele, seconda Chiara Scanzi, terzo Niccolò Carminati, quarta Cristina Salvi. La premiazione, che è avvenuta con la partecipazione di numerosi di simpatizzanti, si è conclusa nei locali dell’Abetaia con un ricco buffet offerto dalla famiglia Orlandini. Come per il passato, il Lions Club Valle Brembana, presente in Valle da ormai trentasette anni e facente par-

te della più articolata e numerosa associazione di servizio a livello mondiale, destina sempre il ricavato delle sue iniziative a favore della comunità territoriale in cui è inserita. Infatti quest’anno i proventi ottenuti, verranno finalizzati all’acquisto di defibrillatori da assegnare ad associazioni, enti, comunità e realtà sportive presenti in zona. A tal fine, il presidente del Lions brembano Domenico Zanchi, ha promesso al presidente del Tennis Club di San Pellegrino Terme Arduino Faienza, che il primo di tali defibrillatori verrà donato al Tennis Club di San Pellegrino Terme, struttura che fra l’altro sta ampliando i propri impianti sportivi con la prossima copertura di un campo.

della durata complessiva di 6 ore ognuno, si terranno presso la casa di Arlecchino a San Giovanni Bianco (11, 12 e 13 agosto); al Cornello dei Tasso a Camerata Cornello (14, 15 e 16 agosto); e a Dossena (17, 18 e 19 agosto). Dal 19 al 23 ci sarà la finalizzazione e la messa in scena dello spettacolo. «Questo nuovo progetto – spiega Eugenio de’ Giorgiinizia dopo 20 anni di lavoro sulla Commedia dell’Arte e nasce con l’ambizione di essere un centro di formazione per l’attore, dove la

commedia dell’arte è la base, la tecnica per lo studio del proprio corpo attraverso il gesto, il movimento, ma dove il protagonista assoluto è l’unico linguaggio internazionale del teatro: il grammelot. Il grammelot non è il punto d›arrivo della formazione, ma il punto di partenza. Per questo motivo, rispetto al passato, il lavoro partirà subito affrontando e amalgamando il linguaggio del corpo, la commedia dell›arte, con quello verbale, il grammelot. Il personaggio – carattere si modellerà sull’at-

tore simultaneamente. Dopo alcuni cenni sulla commedia dell›arte, dopo avere affrontato i personaggi più noti: Arlecchino, Pantalone, Brighella, Colombina, Dottore, Capitano, dopo averli sezionati nelle componenti della loro realtà scenica e dopo avere conosciuto le loro lingue, l›attore artigiano di se stesso, potrà quindi scegliere tra la rappresentazione di un tipo già esistente, tra i personaggi sopra citati, o fare nascere e vivere una sua nuova maschera, modellata su se stesso».

Si è conclusa la settima edizione del torneo di tennis dedicata alla memoria di Vittorio Orlandini. Il ricavato devoluto per l’acquisto di defibrillatori

Giulio Siboldi trionfa al Torneo Orlandini

Per il settimo anno consecutivo, sui campi del Tennis Club Abetaia di San Pellegrino Terme, è stato organizzato dal Lions Club Valle Brembana, il Torneo di Tennis alla memoria dell’indimenticato animatore Vittorio Orlandini, per molti anni segretario, tesoriere e membro attivo oltre che appassionato di questo sport. La manifestazione, riservata ad atleti maschili e femminili e mini campioni dai sette ai quattordici anni è iniziata il 17 maggio e si è conclusa con la finalissima giocata venerdì 12 giugno 2015. Il regolamento prevedeva incontri ad eliminazione diretta con un unico “long set (9 games) con punto secco sul 40 pari

(killer point). L’organizzazione è stata curata come sempre dalla Cartolibreria Orlandini di Zogno oltre che dal locale Tennis Club che ha patrocinato la manifestazione unitamente all’associazione Operatori Turistici

della cittadina termale. I vincitori sono stati premiati durante un piacevole incontro con la partecipazione del presidente del Lions Club Valle Brembana Domenico Zanchi, del presidente del Tennis Club Arduino Faien-

Enzo Novesi

Dall’11 al 23 agosto nei comuni di Camerata Cornello, Dossena e San Giovanni Bianco lo Workshop teatrale diretto da Eugenio De’ Giorgi

In Valle Brembana nasce il primo Centro di formazione teatrale Sono aperte le iscrizioni per partecipare allo Workshop teatrale «Servi a confronto, l›attore artigiano: dalla Commedia dell’Arte al Grammelot» dell’Atelier Eugenio de’ Giorgi, che si terrà dall’11 al 23 agosto 2015, nei comuni di Camerata Cornello, Dossena e San Gio-

vanni Bianco. Le iscrizioni al seminario gratuito sono aperte fino al 16 luglio e saranno valutate da Eugenio de› Giorgi, anche attraverso un colloquio presso la Casa di Arlecchino in località Oneta di San Giovanni Bianco, lunedì 27 luglio. L’evento è stato organizzato dal

«Polo Culturale Mercatorum e Priula: vie di migranti, artisti, dei Tasso e di Arlecchino» e dall›Atelier Eugenio de› Giorgi, che ha suddiviso tale percorso in tre diversi punti di formazione: il Grammelot, la Commedia dell’Arte e L’attore artigiano di se stesso. Gli incontri,


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Classic Trail Torcole: Jazz in alta quota con «Alturalmente» una montala gara più dura delle Ègnain diarrivo jazz sulle Orobie: domenica 26 luglio Orobie

La stagione brembana delle corse in montagna entra finalmente nel vivo con il «Classic Trail Torcole 2015», organizzato dall›Ufficio promozione turistica di Piazzatorre. Il prossimo 19 luglio i runners che avranno l’opportunità di partecipare a questo Trail attraverseranno i spettacolari sentieri e pascoli alti di Torcola Vaga e Soliva, nel cuore del Parco delle Orobie bergamasche. Gli atleti affronteranno un trail di montagna, un percorso competitivo di 23km (+ 2.029 metri di dislivello positivo) con partenza ed arrivo a Piazzatorre. Questa prova prevede numerosi passaggi in altitudine, fino a 1870 m, con condizioni meteo difficili (freddo, vento, pioggia o nebbia) e, in certe situazioni, anche «estreme». Contemporaneamente si svolgerà il mini trail non competitivo di 12 km (+ 1000 metri positivi) la cui partenza è data in concomitanza con la prova più lunga. Queste due prove si sviluppano allo stesso tempo, in una sola tappa. Il trail 23 km ed il mini trail 12 km partiranno dal piazzale Avis Aido di Piazzatorre ed i loro iniziali percorsi si svilupperanno addentrandosi entrambi sul medesimo sentiero principale (sentiero 6) che, attraverso l’abetaia, conduce sino all’arrivo della vecchia cabinovia, ove i concorrenti troveranno il primo ristoro. Qui si divideranno: il mini trail 12 km prenderà la direzione di sinistra, attraverserà la zona degli impianti di risalita Torcola Soliva e si indirizzerà verso i nuovi impianti di Torcola Vaga. Raggiunto il rifugio Gremei (secondo ristoro) imboccheranno la strada agro silvopastorale e raggiungeranno la parte alta dell’abitato denominato Rossanella. Il sentiero adiacente al torrente li riporterà nella parte bassa del paese ove raggiungeranno il traguardo, comune ad entrambe le prove, posto sul lato dell’anfiteatro. La prova 23 km seguirà la direzione destra risalendo la pista Toracchio sino all’arrivo dello ski lift Sole. È prevista la discesa lungo la strada agro silvo pastorale, il costeggiare del limitare del bosco in direzione Mojo dè Calvi e la successiva risalita verso l’arrivo della seggiovia Toracchio. I concorrenti raggiungeranno poi il punto più alto della corsa (rifugio Torcole 2000) per poi scendere sino all’incrocio con la pista Gremei per apprestarsi a risalire la pista sino all’arrivo della seggiovia Gremei 2. Il tratto pianeggiante in cresta li porterà nella zona delle malghe quindi in discesa sino al rifugio Gremei (secondo ristoro). Discesa sulla strada agro silvo pastorale sino alla Rossanella e poi risalita sui 2,5 km e 20% di pendenza media della mitica «Pista del Bosco» per ristorarsi nuovamente al rifugio Gremei. Da qui una leggera salita ed una lunga diagonale con discesa porterà i concorrenti sulla Costa Piana, la pista Roccolo e poi la zona degli impianti di Torcola Soliva. Dopo il 4° ed ultimo ristoro di gara resteranno da colmare i circa 4 km di discesa per tornare nuovamente al paese, con arrivo all’anfiteatro.

a Foppolo presso il Rifugio Montebello - Terrazza Salomon si terrà come ogni anno il concerto di «Alturalmente. Note di mezza estate», la rassegna musicale organizzata da Orizzonte Orobie e dall’Associazione culturale Orchestra Salmeggia. Le note di musica jazz, con gli assoli di sassofono e tromba, stanno per risuonare dai monti orobici fino a scendere di quota, lungo l’alta Valle Brembana, per dare il via ad un evento che ha l’obiettivo

di promuovere le valli bergamasche portando ad alta quota musica di qualità. E numerosi

sono anche gli enti e le associazioni che hanno contribuito all’organizzazione di questa quinta

edizione e che sostengono da sempre «Alturalmente»: il Parco delle Orobie bergamasche, ad esempio, e il Bacino imbrifero montano del Lago di Como e Fiumi Brembo e Serio. Protagonisti indiscussi del concerto saranno Massimo Lopez e Gianni Bergamelli dell’Orchestra Salmeggia Band, la direzione è stata affidata a Gabriele Comeglio, direttore artistico e musicale del Festival di Sanremo. Sul palcoscenico all’aperto, che verrà appositamente allestito, si esibiranno venti musicisti che faranno risuonare pianoforte, ottoni e strumenti a fiato. Il concerto è gratuito e in caso di pioggia il si svolgerà presso la struttura coperta nella piazza di Foppolo.

E N O I Z O M PRO 2015

la promozione non è comulabile con altre iniziative

Domenica 26 luglio a Foppolo è in arrivo una montagna di Jazz con la rassegna musicale organizzata da Orizzonte Orobie e Orchestra Salmeggia

* regolamento interno al punto vendita

23 chilometri per 2029 metri di dislivello, il 19 luglio si corre nel cuore del Parco delle Orobie Bergamasche

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