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ZOGNO - AMBRIA

ZOGNO - AMBRIA

dal 16 al 19 GIUGNO

dal 16 al 19 GIUGNO

Editore: MTSM srl - Via Locatelli, 49 - ALMÈ (Bg) - Tel. 035.545100 int. 103 - Direttore responsabile: Nicola Martinelli - Reg. Tribunale di Bergamo n. 20 del 13/05/2008 - Anno IX - N. 5 MAGGIO/GIUGNO 2016

Si può cambiare, restando se stessi 9 anni fa veniva alla luce un timido «numero 0» di questo giornale. Un numero di prova, tanto per tastare il terreno, in attesa dell’autorizzazione del Tribunale di Bergamo, arrivata nel mese di maggio 2008. Nessun proclama altezzoso, nessuna rivincita da prendere contro qualcuno, ma con le idee molto chiare: essere un giornale gratuito e «positivo», che mettesse da parte la cronaca nera, con l’obiettivo di parlare di Montagna, dei suoi Comuni e delle sue genti. Furono in pochi a credere in questa iniziativa. I più la snobbarono, quasi con la puzza sotto al naso. Che futuro avrebbe potuto avere un giornale che adottava la formula (allora rivoluzionaria) della distribuzione gratuita? E poi con quel nome poco spendibile. Chi non mi disse subito di no mi liquidò con un singolare «fammi vedere quello che vuoi fare e se piace potrei collaborare». In molti hanno poi chiesto di entrare, o rientrare, in questa grande famiglia e ovviamente hanno trovato la porta chiusa. Molte volte ci siamo anche sentiti chiedere: ma se non è in vendita con quali contributi state in piedi? No,

nessun contributo. Mai. Non li abbiamo chiesti e mai li chiederemo, perché il pensiero liberale che ci sorregge ci impedisce di vedere il nostro futuro legato ad una mammella erogatrice di denaro pubblico. Un giornale come il nostro ha bisogno di essere ben distribuito, di incontrare le persone che vogliono informare ed essere informate. Ci stiamo lavorando, e da oggi l’impegno sarà maggiore. Così, liberi dal vincolo di dover vendere un prodotto, abbiamo dedicato le nostre energie alla cronaca bianca, che non fa vendere una copia ma fa crescere una comunità. Non abbiamo forse detto noi che fa più rumore un albero che cade rispetto ad una foresta che cresce? Ebbene, quel rumore di caduta l’abbiamo sentito più volte in occasione della chiusura di tante iniziative nate per scimmiottarci, o addirittura colpirci. Mentre la convinzione di aver contribuito a far crescere una comunità legata alla montagna e ai suoi paesi è il miglior carburante per andare avanti. A tutti voi, lettori ed inserzionisti pubblicitari, un grazie per averci accompagnato a tagliare questo ennesimo traguardo.

2 posti e 4 possibili candidature, fino al 2023 risorse a disposizione per 20 milioni. L’istruttoria del Pirellone si chiude il 17 giugno.

Aree interne, selezioni al via

Manca poco meno di un mese al 17 giugno, data entro il quale la Regione Lombardia chiuderà l’istruttoria di selezione delle nuove «Aree interne». Due i posti disponibili messi a bando (con scadenza

fissata al 20 maggio) e 4 possibili candidature, che vanno dalle Orobie bergamasche alla Valle Camonica, passando per l’Alto Lario fino all’Oltrepo Pavese. a pagina 2

Cultura ed accoglienza nello spazio rurale di Corna Imagna. S’inaugura il 29 maggio.

Ca Berizzi, apre la BibliOsteria Con l’inaugurazione ufficiale di domenica 29 maggio, e qualche anteprima utile come test generale, apre i battenti Ca Berizzi, a Corna Imagna. Sarebbe più corretto dire «ri-

apre», dato che si tratta di un’antica dimora nobiliare del XV secolo situata nell’ambiente rurale montano della Valle Imagna, edificata con pietra locale accuratamente lavorata e

ricca di pregevoli elementi architettonici. Un luogo emblematico per il territorio che dopo anni di abbandono, grazie all’impegno profuso del Centro Studi Valle Imagna,

rinasce con una nuova destinazione che mira a declinare il binomio cultura e accoglienza in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale. a pagina 17


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2 2 posti e 4 possibili candidature, fino al 2023 risorse a disposizione per 20 milioni. L’istruttoria del Pirellone si chiude il 17 giugno.

Aree interne, selezioni al via Orobie unite per il rilancio

L’obiettivo fissato è quello di rivitalizzare tali aree aumentandone l’attrattività, garantendo servizi minimi essenziali necessari per fermare lo spopolamento, puntando ad un economia place based (costruita sulle peculiarità del luogo) e per la quale verrà definita una strategia d’Area. Orobie unite - La sfida al bando vedrà le tre valli Brembana, Seriana e di Scalve correre unite. Il progetto «Design for Green» redatto dalla Eur&Ca vede interessati ben 45 comuni, appartenenti alle 3 Comunità Montane (Comune capofila Serina), con un indice demografico di

È stata firmata il 13 maggio presso la sede Teb di Ranica una lettera d’intenti per sostenere la realizzazione della linea tranviaria T2 da Bergamo fino a Villa D’Almè. Il documento è stato condiviso e siglato dal Presidente di Teb, Filippo Simonetti, dal Presidente della Comunità Montana della Valle Brembana, Alberto Mazzoleni, dal vicepresidente del Consorzio del Parco dei Colli di Bergamo, Angelo Colleoni, dal Consigliere Delegato alla Pianificazione Territoriale della Provincia di Bergamo, Jonathan Lobati, e dall’Assessore alla Mobilità ed Urbanistica del Comune di Bergamo, Stefano Zenoni. Il tavolo di lavoro tra gli Enti è stato concordato a fronte dell’impegno economico che hanno previsto sia la Comunità Montana della Valle Brembana (30 mila euro tramite fondi Bim) che il Parco dei Colli di Bergamo (20 mila euro) – proponendosi quali partner diretti del progetto –

39.772 abitanti e un indicatore di disagio medio per l’area pari a 31,33. L’85% del territorio è classificato come periferico, con i comuni di Vilminore di Scalve e di Schilpario classificati come ultraperiferici. Tutti i comuni dell’area sono al di sotto dei 5mila abitanti: massimo 4080 di Rovetta, minimo 85 di Piazzolo. «Il lavoro comune portato avanti tra le Valli – ha dichiarato Alberto Mazzoleni, presidente della Comunità Montana Valle Brembana -, rappresenta un’occasione unica per lo sviluppo delle Orobie, oltre che una grande prova

di maturità delle Comunità Montane che collaborano in maniera trasversale per la prima volta e sulle orme del Ptra regionale». I dati allo studio - Lo studio elaborato per la presentazione della domanda parte dai dati relativi all’andamento demografico (fonte: annuario statistico regionale), che mettono in evidenza la decrescita in 36 dei 45 comuni dell’area. La variazione è del - 2%, pari a – 611 unità nel periodo 2004/2015, con una registrazione solo nello scorso anno di – 309 unità e la previsione al 2021 di un ulteriore forte calo (- 4,15%). L’indice di

vecchiaia si attesta invece a 250, contro il 152,6 della media regionale, con la popolazione al di sotto dei 18 anni che rappresenta solo il 17% del totale e conta circa 2mila studenti. Sotto lente d’ingrandimento ci sono anche il sistema economico; gli elementi territoriali e le risorse caratterizzanti dell’area; l’analisi di governance e nello specifico lo sviluppo di gestioni associate di funzioni e servizi da parte delle Comunità montane; l’analisi Swot per valutare punti di forza e debolezza, opportunità e criticità. Programma di sviluppo Le risorse previste della

strategia per ciascuna area sono limitate, ed è stato necessario quindi individuare progetti d’area in grado di generare ricadute qualificabili e capaci di far convergere le risorse. A disposizione, per sostenere il programma di sviluppo ci sono 3,7 milioni di fondi provenienti dal Patto di Stabilità e 3,7 milioni dal Fondo sociale

Si accorciano le distanze tra Bergamo e Villa D’Alme: la seconda linea tranviara è una priorità strategica per gli Enti territoriali della Valle Brembana.

La T2 in Val Brembana C’è la «lettera d’intenti»

per l’aggiornamento dello studio preliminare della seconda linea tranvia-

ria, ritenendo lo sviluppo dell’infrastruttura fondamentale per il benessere

economico e sociale della popolazione della Valle e dell’hinterland cittadino.

«Il segnale che raccogliamo è di unità di visione e condivisione di prospetti-

europeo (Por Fse). Poi 9,5 milioni dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Por Fesr) e 2,83 milioni dal Piano di Sviluppo Rurale regionale (Feasr). In totale le risorse attivabili dall’avvio del programma fino al 2023 saranno pari a quasi 20 milioni di euro, in parte con riserve su bando in parte con procedura negoziata

va per rendere sempre più concreto l’obiettivo della linea T2 – ha commentato Filippo Simonetti, Presidente di Teb-. Da tempo stiamo dialogando con le amministrazioni locali del territorio per approfondire gli elementi chiave su cui aggiornare il progetto preliminare redatto nel 2009; il documento di oggi rappresenta non solo la volontà di proseguire questo percorso, ma anche e soprattutto un preciso impegno degli enti territoriali coinvolti. TEB continuerà a verificare le disponibilità dei partner pubblici e privati interessati allo sviluppo e alla realizzazione della linea tranviaria Bergamo – Villa d’Almè, che rappresenta per tutti una delle priorità strategiche nel sistema delle infrastrutture dedicate alla mobilità collettiva del territorio bergamasco».


www.inter-valli.com I dati dell’Osservatorio turistico della Provincia di Bergamo parlano chiaro: il 2015 è stato l’anno del turismo bergamasco. Si tratta della migliore performance in termini di flussi turistici riscontrata negli ultimi decenni. Con i 2.060.564 di presenze e il 1.056.563 di arrivi sono state superate soglie numeriche importanti. La variazione rispetto al 2014 è rispettivamente del 12,7% e del 12,0%: il turismo orobico sta crescendo in modo costante e a ritmi invidiabili. Aumenta la domanda e di conseguenza l’offerta, con i posti letto che su base provinciale sono arrivati a 25.998, circa la metà dei quali situati in strutture extralber-

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I dati dell’Osservatorio provinciale: superati i due milioni di pernottamenti e il milione di arrivi. Boom di stranieri.

Turismo, 2015 anno da record per tutta la bergamasca ghiere, in particolare case e appartamenti per vacanza e affittacamere che hanno entrambi avuto un incremento di circa il 250% tra il 2010 e il 2015. Bene anche le Valli: oltre 135mila presenze (+11,8% sul 2014), per la Val Brembana, e presenze aumentate del 17% sul 2014 per quanto riguarda la Valle Imagna. «Siamo di fronte a numeri importanti che identificano il settore turistico come una parte essenziale della nuova economia bergamasca– ha commentato il presi-

dente della Provincia, Matteo Rossi -. Ciò è il risultato di un grande lavoro che ha visto il territorio fortemente impegnato durante la stagione di Expo e che ora va messo a sistema. Accanto al progressivo miglioramento della qualità delle strutture ricettive e del continuo sviluppo dell’aeroporto di Orio al Serio, un ruolo fondamentale è svolto dalla crescente consapevolezza che l’aggregazione territoriale sia la carta vincente per ottenere risultati sempre migliori».

Boom di stranieri - Le bellezze orobiche conquistano sempre più anche gli stranieri le cui presenze hanno sfiorato il traguardo di 800mila utenze, dato significativo se affiancato alla percentuale in continua crescita di turisti stranieri rispetto a quelli italiani: nel 2015 sul totale delle presenze il 39% è composto da stranieri e per gli arrivi il dato sale 40,5%. In alcune aree come la Città e la Grande Bergamo il dato risulta ancor più incisivo: le presenze straniere hanno ormai

da anni superato quelle italiane fino ad attestarsi attorno al 66% in Città ed al 62% nella Grande Bergamo. Tra gli stranieri attratti dalla bergamasca spiccano le stesse nazionalità da ormai parecchi anni. Nel 2015 sono stati i tedeschi ad soggiornare maggiormente (73.402 presenze), seguiti dai francesi (61.578), dagli spagnoli (54.104) e dai britannici (50.167). Tra le nuove aree di provenienza spiccano la Polonia (45.568), gli Stati Uniti ( 28.158) e la Cina ( 20.344). Fattore Expo - Un’analisi sommaria dei fattori che possono aver contribuito al raggiungimento di risultati così soddisfacenti non può non contemplare l’E-

sposizione Universale svoltasi Milano tra maggio e ottobre 2015. A conferma dell’incidenza dell’evento sul turismo bergamasco va segnalato che i mesi di settembre e ottobre hanno registrato picchi positivi in termini di presenze soprattutto straniere. Al verificarsi di tale positivo e insolito fenomeno può aver inciso anche il prolungarsi del bel tempo. I dati dell’elaborato provinciale sono stati suddivisi anche per ambito territoriale di competenza di ciascuno Iat in modo da poter permettere a ciascun territorio un’analisi più approfondita in merito alla bontà delle strategie perseguite.


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Il vice di Uncem al Capo dello Stato, dopo l’incontro al Quirinale: Prescindere dai numeri, guardare alle necessità della gente.

Montagna, lettera di Mazzoleni a Mattarella

«Carissimo presidente». Inizia così la lunga lettera che il 20 aprile Alberto Mazzoleni ha indirizzato a Sergio Mattarella, a seguito dell’incontro avuto al Quirinale con le delegazioni di Intergruppo Montagna ed Uncem Nazionale. Quello del vicepresidente Uncem è un «urlo» moderato, una richiesta d’aiuto e d’attenzione per la montagna, quella della Val Brembana. «Una comunità resiliente – scrive Mazzoleni a Mattarellaformata da trentasette piccole grandi realtà identitarie che presidiano un territorio di oltre 600 chilometri, per un totale di 42mila abitanti. E proprio qui sta il problema. Grandi spazi, pochi abitanti. Territori bellissimi ma molto fragili, come la maggior parte delle terre montane». Il vice di Uncem affronta poi il nodo più spinoso, quello legato a allo spopolamento. «Per quanto tempo ancora le famiglie

Unitamente a questo, al termine dell’incontro, Mazzoleni ha poi consegnato al Capo dello Stato un pietra a forma di baita creata con l’Ardesia di Valleve (alta Val Brembana), al cui interno era custodita la pergamena con il testo della Carta di Milano per la Montagna adottata in occasione di Expo 2015, per testimoniare l’importanza della biodiversità alimentare e l’identità culturacontinueranno a presidiare la montagna affrontando ulteriori disagi provocati dall’accentramento dei servizi nelle grandi aree popolate? È un grido d’allarme che proprio Lei lanciò dal palco di Torino ad ottobre e che vorrei si riprendesse con forza. Perché poco o pochissimo è cambiato», scrive a Matterella. Su questo dilemma

Mazzoleni entra nel merito, con il riferimento dell’Ospedale di San Giovanni Bianco. «I servizi sanitari degli ospedali di montagna sono fondamentali e devono assolutamente prescindere dalla politica dei numeri, per guardare alla necessità della gente. Vanno adottate normative di settore e, oltre che agli anziani, va prestata la mas-

sima attenzione alle necessità dei giovani, per fare in modo che progettino la creazione di una nuova famiglia, restando dove sono nati e cresciuti senza timore di essere discriminati dall’accentramento dei servizi nelle metropoli». «Noi – sottolinea poi Mazzoleni-, combattiamo ogni giorno a fianco di istituzioni, lavoratori e cittadi-

ni affinchè il nostro ospedale garantisca e mantenga servizi minimi appropriati. Ma senza una voce autorevole come la sua, che focalizzi il tema sulla necessità delle risorse e normative ad hoc, nonostante il grande impegno delle Regioni e degli organismi dirigenziali, si rischia di non riuscire a trovare risposte adeguate».

le delle terre alte e dei popoli montani. Poi l’invito e auspicio a ricevere il presidente della Repubblica Mattarella

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Valle

Brembana

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occa-

sione delle cerimonie per la ricorrenza del trentennale della gravissima alluvione del 1987, che si terranno nel mese di luglio del prossimo anno.


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Anoressia e Dca sotto lente d’ingrandimento. Presentato il romanzo verità «Mela Amara», di Ursula Vaniglia Orelli.

Anoressia e disturbi alimentari. Il convegno a Bergamo Venerdì 29 aprile al Centro congressi Papa Giovanni XXIII di Bergamo si è tenuto il convegno «Anoressia: il peso della sofferenza. Moda, capriccio o follia?», organizzato dai periodici di informazione interValli e Montagne&Paesi, con

deratore della serata; il presidente Casartigiani Lombardia e organizzatore del seminario, Luca Tironi; il vicepresidente in Commissione Sanità della Regione Lombardia, Angelo Capelli; il presidente della Provincia di Bergamo, Matteo

Congressi di Bergamo è stato Matteo Rossi, presidente della Provincia di Bergamo, nel quale ha assicurato che «il lavoro e l’attenzione da parte di via Tasso non mancherà». «È una tematica assolutamente delicata – ha sottolineato il presi-

il patrocinio di Casartigiani Lombardia, Comunità Montana Valle Brembana e Valle Imagna. Diverse le autorità istituzionali e gli ospiti che hanno preso parte al convegno, portando il loro contributo. Tra questi l’On. Giovanni Sanga, parlamentare e mo-

Rossi; il presidente della Comunità Montana Valle Brembana, Alberto Mazzoleni; la scrittrice Ursula Vaniglia Orelli, autrice del romanzo «Mela Amara».

dente Rossi-, e attorno al quale le istituzioni devono rendersi disponibili a contribuire stando nelle reti capaci di affrontare la questione». Di «disturbi figli della modernità» ha parlato invece il vicepresidente in Commissione Sanità di Regione Lombardia Angelo Capelli. Poi il riferimento alla modifica del testo unico in materia sanitaria, che riguarda l’area di salute mentale e in discussione proprio nelle ultime settimane: «stiamo immaginando diverse unità d’offerta che su una serie di patologie e disagi possa lavorare in una logica sempre più integrata, non solo da un punto di vista sanitario ma capace di intrecciarsi e collaborare anche nei contesti di carattere sociale, senza sovrapporre i ruoli». «La politica ha l’obbligo e il dovere di capire che qualcosa bisogna cambiare – ha aggiunto il consigliere regionale Mario Barboni-. Non si cambia tutto con gli

Impegno delle istituzioni – A portare per primo il suo contributo dal palco del Centro

impegni finanziari, con grandi parole, ma entrando nella collettività andando a stimolare le persone che lavorano dentro le comunità con i nostri giovani, gli adulti e le persone più prossime e vicine a situazioni di disagio». Infine, il prezioso contributo del presidente della Comunità Montana Valle Brembana, Alberto Mazzoleni, che ha portato all’attenzione del pubblico il punto di vista delle valli bergamasche.

verità «Mela Amara», nel quale vengono toccati temi fondamentali della vita di Chiara (protagonista del libro) tra cui l’anoressia ma anche la famiglia, le amicizie, le vicende storiche dell’epoca in cui è ambientata la storia ed alcuni richiami internazionali del mondo della sanità, della cura e della psichiatria. E i riferimenti poetici: quello di Ungaretti (nell’inno alla morte), Poeta del dolore a cui si pone per antitesi quell’inno alla speranLa storia, il libro – A za emblema dell’opera seguire c’è stata la pre- stessa di Orelli. sentazione del romanzo Un opera, ha spiegato

la scrittrice, incentrata totalmente (o quasi) su quella «grave psicopatologia del comportamento alimentare, l’anoressia, che non è dieta, non è peso, non è moda o capriccio, ma un cancro che colpisce dritto al cuore e uccide lentamente». A chiudere la serata sono state le testimonianze, toccanti, degli «addetti ai lavori», tra cui la dott.ssa Anna Gagliardo, operatore socio sanitario del Comune di Jesolo, e la dott.ssa Rosa Gozio, medico psichiatra Cda della casa di cura di Palazzolo.


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6 Dopo oltre 50 anni l’antico organo costruito nel 1737 da Giuseppe Serassi, completamente restaurato e riportato all’originario splendore, tornerà a suonare all’interno del Santuario di Sombreno. Oggetto di diversi interventi negli oltre tre secoli di vita ad opera di numerosi organari tra cui i Serassi stessi, Bossi, Parietti, Locatelli, Ondei e Piccinelli, l’organo in disuso dagli anni ‘60 e la pregevole cantoria settecentesca sono stati oggetto di un attento restauro ad opera della ditta Piccinelli di Ponteranica e di Andrea Lutti di Sombreno. «In accordo e affianco la Parrochia – ha spiegato Bruno Mazzoleni, presidente del Gruppo Amici del Santuario-, si è intervenuti con il ripristino, parziale, delle opere pittoriche che avevano bisogno della manutenzione necessaria per non

Per celebrare come si deve l’edizione del ventennale, la Granfondo Gimondi Bianchi ha superato se stessa: il 15 maggio a Bergamo c’erano quasi 4mila iscritti (3.904), sole e clima mite, una strepitosa atmosfera di festa protrattasi nel dopo gara negli ampi giardini del Lazzaretto. «Fa piacere vedere tanta gente stare insieme serenamente, divertirsi, è una grande festa per lo sport e le famiglie», ha commentato compiaciuto Felice Gimondi, nel cui nome questo evento ha costruito una solida tradizione, vero modello di qualità organizzativa nel ciclismo amatoriale. Tommaso Elettrico della Miche MG.K Vis è risultato il vincitore assoluto impiegando 4 ore, 35 minuti e 44 secondi per coprire i 162,1 km del percorso lungo. Appaiato al vincitore è arrivato Igor Zanetti, terzo Enrico Zen con oltre cinque minuti di distacco. I due dominatori della corsa hanno dato vita ad un finale da libro cuore, rinuncian-

In disuso da 60 anni, ora restaurato tornerà a suonare. Concerto inaugurale il 22 maggio con Maurizio Croci, poi 3 appuntamenti con ospiti internazionali.

Serassi 1737: rinasce l’antico organo del Santuario di Sombreno morire. Si è intervenuti anche sugli affreschi, sulle parti lignee presenti e sono in previsione altri interventi per rendere il santuario un vero museo all’interno del Parco dei Colli». Proprio in occasione del-

la conclusione dei lavori è stata promossa una rassegna di eventi musicali, che si svilupperanno durante tutto il corso della stagione estiva e dal nome «Serassi 1737». Saranno quattro le serate previste all’interno della

kermesse, che prevede la partecipazione di vari organisti e concertisti di caratura internazionale. Tra questi, il maestro Maurizio Croci, Alessandro Lupo Pasini, Luigi Panzeri ed una performance di contaminazio-

ne organo – pianoforte e di musica classica – jazz a cura del maestro Bruno Sartori, direttore d’orchestra, compositore, arrangiatore, scopritore di talenti e già direttore artistico del Festival di Sanremo. Inoltre l’attrice Miriam Gotti metterà in scena un monologo sulla storie e le leggende del Santuario, performance nel quale sarà accompagnata dal maestro Marco Cortinovis. Il taglio del nastro, con la benedizione del parroco Don Benvenuto Brozzoni e la presentazione dell’omonimo libro a cura di Gabriele Medolago, si terrà il 22 maggio alle ore 16, presso il Santuario. L’incontro

Il vincitore sul traguardo a braccetto con il migliore amico e una supermamma che dà spettacolo: a Bergamo un vero happening formato famiglia suggella l’edizione del ventennale.

GF Gimondi Bianchi: un inno alle donne e all’amicizia

do praticamente alla volata. «Una bellissima gara che abbiamo suggellato nel nome dell’amicizia – ha spiegato Elettrico – quest’anno io non avevo ancora vinto e ci è sembrato giusto così». La vincitrice assoluta in campo femminile è stata invece Simona Parente del Team Somec MG.K Vis, alla sua ottava affermazione stagionale. Simona è una ex professionista trasformatasi in supermamma: dopo aver avuto tre bambini, ha ripreso alla grande l’attività agonistica nel 2015. Sul percorso medio (128,8 km in 3h 30.28), il primo a tagliare il traguardo è stato il toscano Matteo Cipriani (Infinity Team), piccolo imprenditore di un’azienda di tessuti a Prato che ha prevalso allo sprint su Michele Attolini (Rana Tagliaro) mentre al terzo posto, a 42”, è giunto Luca Cantini (Team Morotti).

Nella gara femminile successo per distacco di Alice Donadoni del Team Morotti, la stessa squadra bergamasca dominatrice della prova maschile sul «corto», con tre uomini sul podio e la vittoria di Fabio Fadini. (89,4 km con il tempo di 2h 24’36”) davanti ai compagni Glauco Maggi e Fabio Cremaschi, giunti a 20” dal vincitore. Tania Manzoni del Bianchi Factory Team si è invece aggiudicata la prova femminile. Al via, al fianco di Felice Gimondi che indossava la bellissima maglia celebrativa 2016 (un patchwork delle maglie conquistate dal campione di Sedrina durante la sua gloriosa carriera) alcuni personaggi noti appassionati delle due ruote come l’Assessore allo Sport della Regione Lombardia Antonio Rossi, il motociclista Leon Haslam, lo sciatore Mattia Casse, oltre alla biker azzurra Chiara Teoc-

chi. «Anche quest’anno – ha commentato Gimondi – una grande festa della bici che ogni partecipante ha potuto godere appieno grazie alla splendida organiz-

zazione coordinata da Beppe Manenti che ha consentito a tutti di pedalare su percorsi bellissimi nella massima sicurezza». Fabrizio Casartelli (per-

con la stampa è invece previsto per venerdì 13 maggio, alle ore 11, presso la Chiesa parrocchiale. All’inaugurazione seguirà il concerto che farà da apripista ai successivi appuntamenti, concerti ed eventi, che avranno luogo nei tre mesi successivi. Per l’occasione all’interno del santuario saranno esposte le opere dell’artista Cesare Benaglia. «L’obiettivo è quello di rendere ogni anno la manifestazione sempre più importante e creare un festival musicale che valorizzi l’organo, ma che dia spazio a tutte le forme artistiche, dalla pittura alla recitazione – conclude il presidente Bruno Mazzoleni-. Crediamo che il nostro santuario abbia tutte le caratteristiche per essere meta interessante, non solo per le bellezze naturalistiche del luogo ma anche per i tesori artistici che la Chiesa contiene».

corso lungo), Jacopo Padoan (percorso medio e migliore assoluto in 26.31) e Fabio Cremaschi (percorso corto) si sono aggiudicati il Memorial Eugenio Mercorio, essendo stati i più veloci sulle rispettive distanze nella scalata del Selvino.


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Concorsi a tema, eventi ed esposizioni in piazza: arriva la kermesse di primavera. Dal 22 aprile al 22 maggio Zogno si «veste» di fiori.a

Arriva la primavera E Zogno è «In Fiore»

Flower power per dare il via alla primavera zognese. Per un mese i commercianti e tutti gli abitanti di Zogno sono chiamati ad agghindarsi con fiori e piante per rendere un omaggio floreale all’arrivo della primavera, la stagione del risveglio di colori, allegria, festa e voglia di stare all’aperto dopo il quieto torpore invernale. A dire il vero gli eventi e la voglia di stare insieme

a Zogno non si esauriscono mai e anche le nuove idee qui non mancano. Questa è infatti la prima edizione di «Zogno in Fiore», evento promosso dall’Assessorato al commercio e dall’Associazione esercenti Punto Amico di Zogno in collaborazione con Emozioni Orobie. La formula è semplice, ma di grande impatto: dal 22 aprile al 22 maggio i negozi si abbelliranno con vetrine a tema floreale e

anche i cittadini sono invitati ad arricchire balconi e ingressi delle proprie abitazioni con fiori e piante, possibilmente ispirate alla natura locale. Sarà dunque un trionfo spettacolare di fiori e colori. Ben 16 tra negozi e ristoranti sono in gara per abbellire le vetrine o lo spazio del loro esercizio commerciale e 17 sono i partecipanti che hanno addobbato il proprio balcone impreziosendo le

vie di Zogno. Una giuria di esperti decreterà i primi tre vincitori delle due categorie, che verranno premiati con interessanti buoni acquisto, cene e ingressi Spa, in occasione della festa conclusiva nella giornata di domeni-

ca 22 maggio, un «Viale in Fiore» che prevede l’esposizione in piazza di attività commerciali e d’artigianato, un angolo ristoro che permetterà di pranzare in piazza, laboratori e giochi per bambini e uno spettacolo di

Twirling; infine gonfiabili e una bella merenda per tutti i bimbi. Ad aprire la kermesse floreale, nella giornata di lunedì 25 aprile, bambini e genitori hanno potuto divertirsi con i «Giochi di una Volta».

Piazza 2016 sarà completamente gratuita e come contrassegno a tutti i partecipanti verrà

distribuito un braccialetto in gomma celebrativo. Tutte le attività sportive sono pensate

per un target eterogeneo; non mancherà poi attenzione e cura degli istruttori per i più pic-

coli, freestyle e dinamicità per i giovani, attività di aggregazione per le famiglie.

20 discipline e attività sportive da provare. In piazza anche la solidarietà.

Gli sportivi scendono «in piazza» A Zogno c’è la Notte bianca dello Sport Torna con la sua seconda edizione «Sport in Piazza. La Notte Bianca dello Sport». Zogno il 2 giugno ospiterà spettacoli, esibizioni e le più disparate attività sportive, per assaporare e soddisfare il piacere dello spettacolo, l’adrenalina della competizione e la curiosità del cimentarsi in nuove discipline. «La kermesse si propone come un vero e proprio invito a tutti gli amanti dello sport e della cultura, alle famiglie, ai giovani amanti delle notti movimentate, per vivere una serata all’insegna del divertimento e della solidarietà», ha spiegato Roberto Ferrari, presidente dell’Atletica Valle Brembana ed organizzatore della manifestazione. A partecipare sarà infatti anche l’associazione Aiuto per la ricerca delle malattie rare (A.R.M.R.), che organizzerà un’area informativa e conoscitiva delle loro attività. «Un

connubio, quello tra sport e solidarietà, che si radica in uno stesso modello di comportamento: non arrendersi per giungere alla vittoria più importante», ha aggiunto il presidente Ferrari. A partire dalle 18 fino alle 24, il capoluogo brembano diventerà un villaggio sportivo a disposizione di aspiranti o affermati schermidori, amanti delle arti marziali, appassionati di danza; una grande palestra a cielo aperto, pronta ad accogliere ben 20 diverse discipline ed attività sportive e migliaia di appassionati e curiosi. Ma non solo, nel corso delle kermesse sarà celebrato il 30° anniversario del negozio di abbigliamento ed articoli sportivi «Il Gabbiano Azzurro» di Zogno, con sfilate a tema ed una manifestazione condotta dagli spreakers di Radio Number One. L’iscrizione a Sport in


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8 Ristorazione di pesce in Val Brembana: ci provano Claudio Rubis e Marco Ruggeri. Fedeli alla tradizione ma con idee innovative.

NumeroDue apre a Zogno «Il mare è in tavola»

Da un progetto all’altro, senza mai fermarsi. Così tra una proposta gastronomica sempre più diversificata e sperimentazioni culinarie, spunta anche un ristorante nuovo di zecca. E se la premessa è quel concentrato di qualità, tradizione, professionalità ed ener-

gia che aleggia da «La Staletta» a Zogno, anche la nuova sfida di Claudio Rubis potrebbe riservare più di qualche bella sorpresa. L’idea (nata più o meno 6 mesi fa) è stata appoggiata dall’amico e cuoco, Marco Ruggeri. I due soci hanno cominciato a

ragionare su un’interpretazione di cucina che potesse coinvolgere il pubblico brembano con piatti moderni, fedeli alla tipica cucina di tradizione bergamasca ma di personalità. Il locale era giusto lì, a Zogno, all’imbocco della strada che porta alla

Storie, racconti, aneddoti della Val Brembana. Presentato al Cai di Zogno il volume del barman e snowboarder di Olmo al Brembo.

Date da bere alle castagne È il libro di Juri Pianetti

«Fare il barista non è un lavoro ma una missione: ecco perché un buon barista ha sempre una storia da raccontare», scrive nel suo libro fresco di stampa Juri Pianetti di Olmo al Brembo. Classe 1981, diplomato al liceo scientifico Turoldo di Zogno,

ufficialmente gestisce il bar La Tavernetta di Branzi con la sorella Marzia ma è anche maestro di snowboard sulle piste di Foppolo, comico e presentatore di avvenimenti per passione. Tra i suoi impegni ha trovato anche il tempo di scrivere il

suo primo libro «Date da bere alle castagne», che è stato presentato a fine aprile nella sala del Cai all’oratorio di Zogno. «Il libro è interamente made in Valle Brembana: dalla curatrice editoriale sino alla grafica e alla tipografia – precisa Pianetti -. Ho deciso

frazione di Stabello: l’ex trattoria Al Ponte, che oggi diventa «NumeroDue». Pareti chiare, limpide, soluzioni di design semplici ma tutt’altro che scontate e, soprattutto, una illuminazione che strizza l’occhio al vintage di locale d’epoca. Con una veranda che affaccia sul Brembo capace di far innamorare chiunque. I prodotti? All’insegna della qualità delle materie prime. A sfogliare

il menù di debutto l’idea è quella di un cuoco che si diverte in cucina, particolarmente ferrato e capace di conciliare tradizione ed innovazione, come ci conferma Marco Ruggeri: «Apriamo con i casoncelli di fiume, farciti di trota con menta e pistacchi, risotto di mare o moscardini al pomodoro». Tra le proposte i piatti classici immancabili, come le fritture in cassetta, i guazzetti o cotture alla piastra, al sale.

E poi: sarde marinate, il bertagnì fritto, le coscette di rana con purè. Ma ci saranno anche proposte di carne a «Km0». E l’elaborazione dei dolci sarà rigorosamente «fatta in casa». NumeroDue è a Zogno (Bg), in via Ponte 2. Aperto tutti i giorni a cena (menù completo con spesa compresa tra 35/40 €). Informazioni e contatti: 347.9058438.

di raccontare le storie ascoltate dietro al bancone del bar, sulle piste da sci o sul palcoscenico, ma anche ricordi d’infanzia: in realtà alcune le avevo già scritte e condivise sui social network, poi alcuni amici mi hanno convinto a realizzare questo sogno». Ma che significato ha il titolo? «Ci sono gesti che non sono obbligatori, essenziali o indispensabili, ma che se vengono fatti

tutto prende un sapore diverso – scrive l’autore nell’introduzione – come quando tolte dal fuoco cotte e fumanti, con la bottiglia di vino rosso in mano, ci si

inginocchia e si dà da bere alle castagne». Il libro è stato presentato da Eleonora Arizzi, giovane giornalista residente a Lenna.


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Dal 27 al 29 maggio, tre giorni di rassegna con i produttori artigianali provenienti da tutta la provincia. Oltre 60 le possibili degustazioni.

Birre bergamasche alla ribalta A San Pellegrino torna il BeerGhèm

Sono iniziati i lavori per l’organizzazione della sesta edizione di «BeerGhèm». Dal 27 al 29 maggio San Pellegrino Terme, sede del Birrificio Via Priula, organizzatore di BeerGhèm, ospiterà alcuni tra i più importanti produttori artigianali della prelibata bevanda, una tra le più antiche prodotte dall’uomo. Anche quest’anno, Mauro Zilli e Giovanni Fumagalli i titolari del Birrificio Via Priula, sono riusciti a coinvolgere importanti etichette prodotte nella provincia di Bergamo. Tra le conferme dell’edizione 2016: Birrificio Endorama di Grassobbio, Birrificio Elav di Comun Nuovo, Quota record di 1251 iscritti da battere. Il ricavato destinato a fenomeni di «homeless» e grave marginalità sociale.

adrenalinica canoa lungo il Brembo o l’arrampicata in falesia naturale fino al nordic walking, il tiro con l’arco, le bocce e la gincana nell’esclusivo scenario del parco del grand hotel. Sarà presente anche uno spazio fitness funzionale,

to B&B, l’iscrizione alla manifestazione, la visita guidata in paese e al museo delle Scienze naturali, un ingresso giornaliero alle terme ed un gettone Non solo sport e solidarie- omaggio con bicchiere setà, la «10 ore» già da qual- rigrafato dell’evento Beche edizione è sinonimo erghem (a partire da 83€ anche di turismo. L’organizzazione ha infatti previsto delle visite guidate in due turni, alle 11.30 e alle 17.30, con una guida turistica qualificata. E

con attrezzi da palestra abbinati alla consulenza di un personal trainer e di un fisioterapista. Istruttori qualificati e guide preparate si occuperanno invece di sorvegliare ogni stazione sportiva e di illustrare ai nuovi praticanti tecnica e gesti atletici, in sicurezza e con massima serietà.

nell’ottica di valorizzare ulteriormente in chiave turistica questa splendida destinazione di natura e benessere, per tutti i visitatori è stata pensata una proposta weekend in collaborazione con gli operatori turistici locali. Il «pacchetto turismo» prevede il pernottamen-

Sport e solidarietà:il 29 maggio «10 ore» a San Pellegrino

10 ore, tra sport e solidarietà. Domenica 29 maggio torna l’iniziativa organizzata dall’Unione Sportiva San Pellegrino con una giornata interamente dedicata agli atleti, alle famiglie e ai giovani amanti dello sport in una cornice di allegria e divertimento, ma soprattutto di solidarietà. Alle spalle 19 edizioni ed un record da battere, quello dei 1251 iscritti dello scorso anno, per raccogliere un contributo sempre maggiore da devolvere in beneficienza. Per 10 ore, dalle 9 alle 19, la cittadina termale si trasformerà in un grande parco divertimenti en plein air nel quale ogni iscritto potrà scegliere tra una vasta proposta di discipline ed attività sportive. Saranno ben 40 quelle disponibili, pensate per soddisfare ogni gusto, attitudine ed età. Ci si potrà cimentare nelle arti marziali e nella scherma, provare la più

Birrificio della Ghironda Brusaporto, Birrificio del Lago di Sarnico, Birrificio Adda Brembate, Hopskin di Curno, Birra Orobia Gorle, Birrificio Lemine Almenno S.S., Otus Seriate, ARBrewing di Albino, Hammer Villa D’Adda, Via Priula di San Pellegrino. Un lungo fine settimana per la rassegna dei birrai e dei birrifici artigianali bergamaschi, animerà le sponde del fiume Brembo, come appuntamento di rilievo sulla qualità brassicola e gastronomica della provincia di Bergamo. Sarà possibile degustare oltre 60 birre alla spina con il tradizionale metodo ormai collaudato: si acquista il bicchiere del Beerghem e quindi i gettoni (da 2 euro) che danno diritto alle degustazioni di birra ai vari stand. Durante

la tre giorni di festival (venerdì dalle 18 alle 24, quindi sabato, domenica e lunedì dalle 11 alle 24), ci sarà anche musica live con concerti dal vivo, la presenza di uno stand NDS con possibilità di prova di strumenti musicali ed intrattenimenti culturali. Non mancherà l’area ristorazione della festa con un menù studiato da Pier Milesi, lo chef del ristorante Cà Bigio e l’apposito Beershop, dove sarà possibile acquistare le birre in bottiglia dei birrifici presenti. Sulla fan page Facebook BeerGhèm potrete trovare inoltre tutte le news che, nel corso delle prossime settimane annunceranno le novità che andranno a completare il calendario delle 3 giornate dell’evento più atteso dagli appassionati di birra e non solo.

a persona). L’intero ricavato della manifestazione sarà devoluto ad un ente no profit. Nell’edizione 2016 è stato scelto di sostenere l’Opera Bonomelli Onlus, impegnata nella lotta ai fenomeni della homeless

(senza dimora) e della grave marginalità sociale. Sarà possibile iscriversi fino al 25 maggio compilando l’apposito coupon sull’opuscolo informativo in distribuzione, oppure anche online al sito www.10oredisport.it.


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10 Le terme di San Pellegrino da sole non bastano. Concetto scontato, quasi banale. Eppure, sono in molti a rifiutare questa realtà oggettiva, storcendo il naso. Il rilancio turistico è ancora lontano, quasi un miraggio. Inutile negarlo. Anche se i numeri ci sono, centomila presenze nel primo anno di gestione per Qc Terme sono un bel risultato. Forse un punto fermo, l’ancora di salvezza da cui partire per costruire il futuro, lo stesso, chiacchierato a più riprese da anni. Ma i numeri grossi non bastano a innescare fiducia, e gli sforzi finora compiuti sono stati nettamente insufficienti a costruire quelle solide realtà necessarie per far ripartire il motore di una intera Valle. A dircelo sono anche i dati dell’Osservatorio turistico della Provincia di Bergamo. Oltre 135 mila presenze registrate, un +11,8% nel 2015 rispetto al 2014 che vede il turismo in risalita ma con numeri nettamente al di sotto del triennio precedente (dal 2013 al 2011). Sintomo evidente che il rilancio rispetto ai livelli precrisi è decisamente lento e difficolto-

La Val Brembana e il miraggio del turismo: di falsi miti non si campa

«Da sole le Terme non bastano Occorre cambiare mentalità»

so. Colpa, allora, delle nostre convinzioni fossilizzate su quel falso mito che ci siamo imposti e fatti imporre, che proprio qui si stessero

na cambierà tutto», ci scrive commentando la notizia con tono ironico Marco, un giovane di San Pellegrino. Altri invece, come Sheila, anche lei residente in Val

hotel, sarebbe opportuno usarli per qualcosa di più intelligente». E di sicuro le potenzialità sul quale fare leva non mancano. La fama internazionale del brand

realizzando le terme più belle d’Italia, anzi del mondo intero, puntando tutto o quasi su di esse salvo poi essere smentiti e cassati alla grande a distanza di un anno. Quelle di San Pellegrino infatti non rientrano neanche tra le più belle del nord Italia (ndr aprile 2016). «Ma vedrete che adesso grazie alla fioritura della Sacra Spi-

Brembana, provando ad analizzare il quadro d’insieme parlano di «un paese fantasma». «Dopo le 21 qui è tutto chiuso, o quasi – aggiunge-. Il problema non sono le terme ma tutto ciò che le circonda». «Oltre la Spa nulla – secondo Marina, milanese residente da anni a Begamo-. Inutile spendere soldi per opere come funicolare e grand

San Pellegrino, la sensibile vicinanza alla città metropolitana di Milano e quella con l’aeroporto di Orio sono sicuramente punti di forza, ma rischiano di scemare se non trovano un sistema collaudato e solido a cui agganciarsi. I problemi? Sempre gli stessi, per cui ci sgoliamo da anni senza giungere a degne conclusio-

ni. Dal basso standard qualitativo delle strutture ricettive sul territorio alle poche (effettive) attrattività presenti per i turisti, dal disastro viabilità fino alla totale mancanza di un sistema di valorizzazione e promozione unitario del territorio. «Non bastano le terme se poi il resto non funziona – risponde Caterina, anche lei valligiana-. Occorre che si sviluppi anche altro». Poi il commento tristanzuolo di Manuel, giovane architetto dell’Alta Valle: «Si dovrebbe puntare sulle terme curative e promuoverle. Non abbiamo nulla meno di altri però occorre fare squadra, usare la testa e impegnarsi. È davvero un peccato». E la sensazione infatti è che in Val Brembana, sia nel pubblico che nel privato, manchi proprio una strategia manageriale comune, mirata a promuovere investimenti e capace di creare sviluppo.

Da dove partire? Per gli addetti ai lavori (e non) comprendere i complessi meccanismi che regolano il settore turistico può non essere semplice. Di sicuro, si potrebbe fare di più se si applicassero logiche manageriali di ampio respiro. Si comprenderebbe meglio (ad esempio) che tutte le stagioni sono utili a dare risposte efficienti al turista del nuovo millennio, che studiare le nuove tendenze e creare innovazione è fondamentale per costruire le basi del successo, ma soprattutto che non si può prescindere dal gioco di squadra. Cura e rispetto dell’ambiente, valorizzazione delle tradizioni, promozione di attività e prodotti enogastronomici d’eccellenza possono essere ottimi punti di partenza. Ma per ottenere risultati, per essere vincenti (programmazione mirata a parte), occorre cambiare mentalità. F. Mar


www.inter-valli.com www.inter-valli.com Gli ultimi dati Istat confermano quanto già noto: gli stranieri, in particolare gli extra comunitari, continuano a farsi male sul luogo di lavoro e se i numeri parlano di una diminuzione in termini assoluti degli infortuni, ciò è da ricondurre alla generale situazio-

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La Lettera: angolo dedicato ai lettori. Riceviamo e pubblichiamo.

San Pellegrino Terme: l’istinto turistico che non c’è

ste bilancio: secondo INAIL, tra le cause principali degli incidenti sui luoghi di lavoro che vedono coinvolti stranieri, vi sono una

tenza linguistica. Non c’è scusa che tenga né per il datore di lavoro né per i lavoratori, considerate anche le numerose opportunità offerte

3. Annota su un quaderno le parole nuove che impari e riguardale appena puoi 4. Guarda la televisione italiana e ascolta la radio 5. Se hai un figlio piccolo

che

frequenta

la scuola, aiutalo nei compiti e vedrai quante cose impari non solo sulla lingua ma anche sulla cultura italiana. Infine ricordiamoci e ricordiamo loro che una lingua si impara solo se alla base vi è una forte motivazione personale, e quale motivazione migliore del sapere che una carenza di competenze linguistico - comunicative ostacola l’integrazione nel tessuto economico, sociale e culturale di un paese e il benessere sul luogo di lavoro? Giuseppe Zilli

ne di crisi che ha visto diminuire il numero degli addetti stranieri nelle nostre imprese e di conseguenza anche il numero di incidenti in cui risultano coinvolti. Nello specifico i dati Istat evidenziano come nel nostro Paese uno straniero su 10 incorre in un incidente sul lavoro, a fronte di un solo lavoratore italiano su 25. La proporzione più che doppia è da ricondurre al fatto che agli immigrati vengono delegate le mansioni più pericolose e che spesso non ricevono una formazione adeguata rispetto alla norme e alle condotte da osservare per salvaguardare la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro. Ma non è solo ciò ad incidere sul tri-

scarsa comprensione della lingua italiana e una conseguente difficoltà di comunicazione sul posto di lavoro. Conoscere la lingua del paese di accoglienza, significa non solo prevenire situazioni di rischio sul lavoro ma anche potersi muovere in autonomia, partecipare pienamente alle attività della società e interagire adeguatamente in situazioni in cui è in gioco l’esercizio dei propri doveri e diritti. Emerge così la necessità, che è anche obbligo per il datore di lavoro, di testare l’effettiva comprensione della lingua italiana da parte del lavoratore straniero e di farlo partecipare, ove necessario, a percorsi formativi volti all’acquisizione di una più solida compe-

dal territorio: comuni e parrocchie organizzano sovente corsi di lingua, così come gli enti di formazione che in più possono offrire una formazione linguistica mirata alle esigenze nell’ambito della sicurezza sui luoghi di lavoro. Non basta però il tempo in aula per apprendere una lingua, ecco perché appare utile fornire alcuni semplici suggerimenti a quanti stanno imparando la nostra lingua: 1. Non fare il timido e cerca di allacciare rapporti con i tuoi colleghi di lavoro, sforzandoti di parlare con loro 2. Usa l’italiano ogni qualvolta ti si presenti l’occasione, evitando di affidarti alle traduzione dei tuoi connazionali


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12 Inaugurata l’esposizione De itinere epistulae. Viaggio tra la Postumia e l’Aemilia, alla scoperta del sistema postale degli antichi romani

La posta nell’antica Roma Una mostra al Museo dei Tasso

La storia della posta nell’antica Roma, i suoi sistemi di scrittura, le strade romane nella Pianura padana. Questi i temi affrontati dallo studio condotto da Va-

«In una situazione come l’attuale nella quale, a differenza del passato, le risorse economiche a disposizione per erogare i servizi sono sempre meno, vengono effettuati tagli facilmente giustificabili con lo scarso utilizzo dei servizi stessi. Così in questi anni, in cui è imperativo far quadrare i conti, i tagli colpiscono prevalentemente le aree montane, dove i servizi per logica di scala, sono più costosi. Questo purtroppo avviene per i servizi sanitari, postali, per quelli indirizzati allo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche, come per qualsiasi altro servizio territoriale». Così il sindaco di San Giovanni Bianco, Marco Milesi, commenta la difficile situazione della montagna e più nello specifico della Valle Brembana, a seguito anche dei numerosi tagli ai servizi. «Deve essere fatto uno

leria Menichini e Sergio Leali del Circolo Filatelico Numismatico Banino. Il lavoro dei due storici ha portato alla raccolta di una ricca documentazione e a

notevoli informazioni che troveranno spazio all’interno delle sale del Museo dei Tasso e della Storia postale di Camerata Cornello. Il vernissage della mostra

«De itinere epistulae. La posta nell’impero romano tra la Postumia e l’Aemilia» si è svolto presso la sala Mercatorum sabato 14 maggio. I pannelli espositivi re-

steranno fruibili al pubblico fino al 30 luglio. L’esposizione racconterà brevemente la storia romana dal 218 a.C., cioè dalla fondazione di Piacenza e Cremona, fino al 313 d.C., data dell’editto di Milano; le vicissitudini del cursus publicus, cioè dell’amministrazione statale addetta al trasporto della posta; i diversi sistemi di scrittura e le strade romane nella zona da Pavia a Mantova. «I Romani scrivevano tanto, viaggiavano tanto e documentavano tutti gli aspetti della propria vita. Abbiamo potuto ricostruire i calamai, gli stili, i papiri e la pergamena», hanno raccontato i due storici, Valeria Menichini e Sergio Leali. Di grande impatto è poi

«La montagna ha bisogno di servizi efficienti anche per i giovani» Tagli ai servizi e spopolamento in Val Brembana. Il sindaco di San Giovanni Bianco, Marco Milesi: Servono azioni forti a favore dei giovani. sforzo comune e non è corretto considerare esclusivamente il risparmio momentaneo, ma va considerato che tale risparmio si ripercuoterà negativamente ed in modo significativo negli anni futuri. Sovente, infatti, non si fanno i conti con il fatto che in questo modo i territori di montagna vengono abbandonati dalle nuove generazioni, da sempre abituate a pazientare, ma costrette ad arrendersi di fronte all’evidente disparità di servizi con le zone periferiche la città». Il sindaco affronta poi l’argomento dello spopolamento e del graduale invecchiamento della popolazione: «porteranno a breve ad una situazione di dise-

quilibrio nella gestione delle nostre comunità, che avrà effetti evidenti nei prossimi anni. Da amministratori abbiamo ben presente che l’unico modo utile ad invertire questo trend sia quello di creare occupazione all’interno delle nostre realtà, sia attraverso la riconversione di attività produttive, sia attraverso l’insediamento di nuove, ma anche attraverso nuove modalità di valorizzazione culturale e turistica della nostra valle. Gli sforzi fatti quotidianamente in questa direzione devono però essere accompagnati anche da azioni per il potenziamento dei servizi erogati, affinché le nuove generazioni possano continuare a vivere in

la presenza della copia della Tabula Peutingeriana: una carta geografica risalente al 300 d.C. circa, che mostra le terre dalla Spagna alla Cina e l’illustrazione estremamente precisa di tutti i percorsi e delle distanze di ogni singola tappa. All’iniziativa, organizzata da Museo dei Tasso, dal Comune e dal Circolo filatelico numismatico banino, ha scelto di partecipare anche Poste italiane; all’apertura è stata affiancata infatti anche l’emissione di un annullo filatelico speciale dedicato. La mostra è aperta al pubblico dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18. L’ingresso è libero e gratuito. Informazioni al numero 0345.43479 e, via email, al contatto info@museodeitasso. com. Oppure è possibile visitare il sito internet www.museodeitasso.com. F. Mar montagna, garantendo un futuro alle nostre comunità. Non è ipotizzabile che i servizi erogati siano calibrati esclusivamente considerando il progressivo invecchiamento della popolazione, servono azioni forti a favore dei più giovani, per far si che il gap esistente rispetto ad aree maggiormente attrattive venga almeno in parte ridotto». «La montagna non chiede privilegi, chiede solamente rispetto e che il vivere in montagna non sia impossibile. Vale la pena ricordare che la montagna non è solo a servizio di coloro che vi trascorrono il fine settimana, ma è fatta di persone che sono abituate si a stringere i denti, ma che meritano attenzione. Questo deve valere sempre, in ogni ambito».


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13 In 6 si dimettono: tra di loro anche tre consiglieri di maggioranza.

Carona, terremoto in Comune Bianchi «costretto» a lasciare Alla fine la crisi a Carona è scoppiata davvero. I prodromi si erano manifestati già nelle scorse settimane, nell’ultima seduta di consiglio comunale del 7 maggio per la precisione. A far traballare la Giunta Bianchi è stata l’approvazione (mancata) del bilancio di previsione, respinto dal voto contrario di ben cinque consiglieri comunali, due della minoranza e tre della maggioranza. Poi le dimissioni contestuali, notificate negli uffici dell’ente nella mattinata di sabato 14 maggio e presentate da sei consiglieri comunali che, di fatto, hanno messo fine all’esperienza amministrativa di Gian Alberto

Bianchi. A dimettersi sono stati Mauro Arioli, Angelo Bagini, Giorgio Bianchi, Tarcisio Migliorini, Franco Musati e Giancarlo Pedretti. Tra le motivazioni che hanno portato allo sfaldamento della Giunta, la «mancanza delle condizioni necessarie per poter svolgere il proprio mandato nei termini di un costruttivo confronto democratico». Dure le parole dei consiglieri dimissionari: «l’ultima seduta di consiglio ha posto in evidenza una valutazione negativa dell’operato del sindaco e la sua indisponibilità a considerare proposte e opinioni diverse sui contenuti del bilancio previ-

sionale 2016, e soprattutto ha provocato un clima di pesante tensione, intimidazioni e aggressioni verbali rivolte ad alcuni consiglieri oggi dimissionari».

Brembo Ski verso il fallimento?

I lavoratori sono intenzionati a presentare istanza di fallimento nei confronti della società Bremboski che gestisce gli impianti di risalita dei Comuni di Carona, Foppolo e Valleve. Si tratta all’incirca di una cinquantina di persone che lamentano stipendi in arretrato. Nei casi limite, anche da più di un anno. Tra chi siede in biglietteria e chi spiana le piste, solo cinque o sei sarebbero a tempo indeterminato, mentre gli altri vengono impie-

gati per circa 10 mesi o solo per la stagione. L’istanza dovrebbe essere presentata con il patrocinio della Cgil proprio in questi giorni. A rappresentare i lavoratori c’è Tobia Perini: «I dipendenti hanno deciso di andare per vie legali poiché l’accordo del 1° marzo 2016, depositato alla Direzione territoriale del lavoro, prevedeva l’impegno della società Brembo Ski a pagare gli arretrati in 10 rate mensili (da circa 50mila euro l’una)

da versare ogni giorno 15 del mese». Di queste rate, però, ne sarebbero state versate soltanto due: quella di febbraio e quella di marzo in concomitanza dell’apertura della stagione sciistica. «L’accordo siglato a marzo – continua Perini – stabiliva che in caso di mancato pagamento o di ritardo, l’azienda avrebbe perso il beneficio di rateizzazione dell’importo». Inoltre, la legge sancisce che non si può dichia-

Tra i punti maggiormente contestati, l’aumento di capitale per 560mila euro destinati alla società di impianti di risalita Brembo Ski. Ultimo casus belli è poi la vicenda

dell’asilo statale che a breve sarà trasferito da Carona a Branzi, dove chiuderà la materna parrocchiale. A Carona adesso arriverà il commissario ammini-

strativo Andrea Iannotta nominato da Francesca Ferrandino fino alla prossima primavera 2017, quando si tornerà alle urne per scegliere il nuovo sindaco.

rare fallimento quando l’ammontare dei debiti scaduti e non pagati, risultanti dagli atti dell’istruttoria prefallimentare è, complessivamente, inferiore a 30mila euro. Ebbene: «Al 31 gennaio 2016, il debito della società Brembo Ski nei confronti dei soli lavoratori ammontava a circa 300.000 euro». Contro l’istanza fallimentare la società può

sempre fare ricorso, chiedere la desistenza e impegnarsi a trovare le risorse necessarie per ripianare i debiti. Risorse che in parte sarebbero dovute rientrare con l’aumento di capitale pari a 560mila euro; di questi 200mila per gli arretrati dei dipendenti sarebbe l’aumento previsto nell’ultimo bilancio del Comune di Carona: causa poi del

recente terremoto politico che ha portato al commissariamento del Comune per dimissioni di 6 consiglieri su 10. Nel caso invece venisse dichiarato il fallimento della società, i lavoratori tramite il fondo di garanzia dell’Inps potrebbero recuperare il Tfr e gli ultimi novanta giorni di lavoro. F. Ghe


14 Da 27 anni Dossena propone un momento culturale di sicuro e continuo interesse

Premio di Poesia dialettale bergamasca edizione 2013 Dossena, il Poggio al sole della media Valle Brembana, ha presentato la 27° edizione del Premio di Poesia Dialettale Bergamasca <a. m. di Filippo Alcaini> sul grande sagrato della parrocchiale sotto un cielo senza stelle cadenti, ma ricco di arie poetiche. Molte le presenze di pubblico e di autorità tra le quali il sindaco Anselmo Micheli, il presidente della giuria tecnica Giancarlo Giavazzi, Simona Scuri de <Il sole 24 ore>, Simonetta Cavallaro dell’Ufficio scolastico della Lombardia, dell’arciprete dei Dossena don Battista Zucchelli, di Norma Micheli assessore all’Istruzione e Cultura di Dossena di Giacomo Calvi per il Centro Culturale Valle Brembana e del presidente della Comunità Montana Valle Brembana Alberto Mazzoleni. Ha presentato le motivazioni del “Premio” il vice sindaco di Dossena Franco Zani che ha menzionato i tanti poeti che si sono susseguiti nel corso degli anni e la tradizione di Dossena che da 27 anni propone un momento culturale di sicuro e continuo in-

teresse. “Perché continua il nostro premio, ha affermato Zani? Perché è importante in quanto è stato l’elemento che ha consentito di portare avanti le nostre tradizioni e la nostra storia, storia che viene comunque tramandata anche se non è stata scritta.” Le poesie vincitrici, cinque più una sul tema “Dossena”, scelte dalla giuria tecnica e

dalla giuria popolare, sono state lette prima da Davide Lenisa di Sedrina attore e dirigente della Compagnia dialettale di Mapello e poi dai singoli poeti. Queste le opere vincitrici: 1° Perchè ò löciàt -di Sergio Pezzoli di Oltre i Colle- 2° Sènto francdi Albino Zanella-3° A portada de mà- di Renato Rocca- 4° Mà bianche e scarne- di Amleto

Facheris- 5° Sinfonia malada - di Carmen Fumagalli GuarigliaPremio speciale per la poesia dedicata a Dossena a Franco Zani con Se föss pitùr. A conclusione della serata,un arrivederci ed un simpatico buffet offerto dall’Amministrazione comunale. Ha intrattenuto piacevolmente la serata il cantautore Luciano Ravasio.La manifestazione organizzata dal Comune in collaborazione con l’Agriturismo locale < Al Sass>, ha goduto del patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Bergamo, della Comunità Montana, del BIM e del Centro Storico Culturale Valle Brembana “Felice Riceputi” Enzo Novesi

A Camerata Cornello l’Ostello dei Tasso diventa albergo per la terza età

Un Ostello per… anziani

Per la Valle Brembana, una vera novità arriva da Camerata Cornello, dove lo storico Ostello dei Tasso, adesso, diventa anche albergo per anziani. Un traguardo importante, ma anche una struttura ricettiva di avanguardia, che annovera ben 14 camere in grado di ospitare 33 anziani, seguiti ogni giorno e per l’intero arco della giornata, da del personale qualificato nel settore – figure di competenza socio-assistenziale – , creando così un servizio aggiuntivo alle offerte già presenti: hotel, pizzeria e ristorante. La nuova attività è divenuta operativa a partire dal 22 giugno scorso, rispondendo presente ad una necessità impellente di cui il territorio da tempo abbisognava. Un servizio rivolto ai cittadini della Valle Brembana, che garantirà maggiore ospitalità nel comprensorio, contribuendo a risolvere, almeno parzialmente, l’estesa domanda che enumera 300 anziani in lista d’attesa. In aggiunta al servizio alberghiero, verrà affiancato quello ricreativo e di animazione per due giorni a settimana – il lunedì e il mercoledì , dalle 16 alle 19. Un ostello aperto a tutti, alla collaborazione e alla creatività, che secondo i progetti dovrà trasformarsi in un centro diurno, grazie alla partecipazione dei volontari e delle associazioni della valle che prenderanno parte al progetto. Un ostello che fa quindi dell’ospitalità il suo credo, e già distintosi in passato anche per solidarietà, accogliendo i profughi giunti dalla Libia per oltre un anno: da giugno 2011 fino a febbraio 2012. Ma ora si guarda avanti: ci sarà la possibilità di frequentare l’ostello secondo svariate modalità, sfruttando le iniziative e le offerte realizzate per cercare di andare incontro a tutte le esigenze degli anziani, che potranno così vivere anche importanti momenti di coinvolgimento sociale. Cristiano Gamba

Il Comune di Taleggio in aiuto alle giovani famiglie. Una decisone approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale su proposta del Sindaco Mazzoleni quella di offrire un contributo annuo di 500 euro alle famiglie con neonati, da spendere nell’unica farmacia posta a Olda nel Comune di Taleggio. Un aiuto alle giovani coppie che decidono di rimanere in zona montana ed anche per dare una <mano> ad un servizio indispensabile, assai utile in una Comunità che non supera i mille abitanti. I fruitori dovranno presentare lo scontrino relativo alla spesa: pannolini, biberon e latte, prodotti per la prima infanzia, compresi i farmaceutici, per ottenere il rimborso. La spesa complessiva che il Comune si sobbarca dovrebbe aggirarsi attorno ai 2000 euro l’anno stando l’andamento demografico di Taleggio. Un Comune che comprende le frazioni di Sottochiesa, Pizzino, Olda, e Peghera. “Questo - secondo il sindaco Alberto Mazzoleni - è un piccolo aiuto ma vuol essere anche un augurio di benvenuto ai neonati che con il loro arrivo contribuiscono alla crescita demografica del paese”. Ed il caso vuole che il primo nato nell’anno 2013 sia il figlio della dr.ssa Teresa Artillo, farmacista di Olda Enzo Novesi

L’iniziativa è stata lanciata dalla banca di Credito Cooperativo di Sorisole, e avrà luogo a Sant’Omobono

Valle Imagna, arriva lo sportello d’ascolto per le aziende in crisi Un occhio di riguardo alle imprese, e anche un momento di ascolto per supportarle. E’ quanto si è preposta di realizzare la Camera di Commercio di Bergamo con l’Azienda Speciale Consortile Valle Imagna-Villa d’Almè e la Comunità Montana. Un’iniziativa concreta, resa possibile grazie all’apertura di uno sportello territoriale, che resterà aperto nei giorni di martedì e venerdì dalle 10.30 alle 15.30. L’area adibita per lo svolgimento degli incontro è quella degli uffici della stessa Azienda Consortile, a Sant’Omobono Terme, in via Valer 2. L’operatore di riferimento è lo dottoressa Chiara Bigatti, che pianificherà un’azione mirata con i suoi assistiti. Si tratta di individuare e scegliere gli strumenti per affrontare la crisi, riorganizzarla propria azienda e ampliare il proprio mercato: locale, nazionale e internazionale. Il servizio si rivolge principalmente alle realtà artigianali ed imprenditoriali della valle, ed è stato realizzato attraverso l’importante sostegno della Banca Credito Cooperativo di Sorisole. Gli imprenditori che fossero interessati ad una consulenza, potranno contattare il numero 035.851782, oppure l’indirizzo email: area lavoro@ascimagna.bg.it.


www.inter-valli.com www.inter-valli.com La fiamma olimpiaca (quella di Rio 2016) è stata già accesa. E dalle rovine del tempio di Era, nell’antica Olimpia, arriverà presto ai piedi del Cristo Redentore a Rio de Janeiro per dare il via ai Giochi Olimpici in programma dal 5 agosto. In Alta Val Brembana non ci saranno tempi ne sacerdotesse ad accendere il fuoco olimpico con specchi parabolici, ma di sicuro anche quest’anno le Olimpiadi Scolastiche di Valtorta regaleranno altrettanto spettacolo ed emozioni, come da tradizione dal 1964. L’appuntamento 2016 per i miniatleti provenienti da tutto il territorio della provincia bergamasca è fissato per il prossimo 29 maggio. Anche durante questa cinquantatreesima edi-

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Miniatleti e giochi olimpici Valtorta in attesa di Rio 2016

zione saranno riproposti (a misura di ragazzo) alcune delle più significative gare delle Olimpiadi dei grandi atleti, con l’obiettivo di promuovere e sensibilizzare alla pratica sportiva, agli ideali di lealtà ed amicizia propri dello Sport. I concorrenti saranno suddivisi in squadre comunali e in due categorie d’età. Tante e diverse le discipline, alcune individuali altre di squadra. I ragazzi si cimenteranno nella corsa campestre, nel salto in alto e in lungo, nelle corse a staffetta, ma anche in tornei di calcio, pallavolo e di tiro

alla fune. La sfida olimpionica come da programma prenderà il via dopo l’alzabandiera, l’accensione del fuoco olimpico ed il giuramento di fedeltà agli ideali sportivi. Non mancheranno anche le medaglie e le coppe. Le premiazioni si terranno al suono dell’inno nazionale. In caso di maltempo le Olimpiadi scolastiche verranno spostate a giovedì 2 giugno. L’evento è organizzato da Ecomuseo e Comune di Valtorta, con il patrocinio dell’Assessorato al Turismo, Sport e Tempo libero della Regione Lombardia, della Provincia di Bergamo, della Comunità Montana Valle Brembana e del Consorzio Bim Bergamo.

delle più impegnative gare di skyrunning del panorama nazionale – spiegano dal comitato organizzatore-. Il tracciato offre visuali e passaggi aerei sulle più suggestive montagne

delle prealpi Orobie, nel cuore della Val Serina, portando gli atleti sulle quattro cime che fanno da cornice alla Conca di Oltre il Colle».

Studenti da tutta la provincia in gara per le Olimpiadi Scolastiche. L’appuntamento con lo Sport è il 29 maggio.

Dal Menna all’Alben, il campionato regionale FiSky è sulle Orobie

Maga Skymarathon e Skyrace al via il 4 settembre. Assegneranno i titoli lombardi designati dalla federazione italiana di skyrunning. Cresce il prestigio della Maga Skymarathon e Skyrace in programma in Val Serina, nel cuore del Parco delle Orobie bergamasche. E la novità riguarda una decisione assunta direttamente da Fisky: la nona edizione della Maga, infatti, assegnerà le medaglie dei campionati regionali assoluti di sky-

marathon e skyrace. Domenica 4 settembre, quindi, nella conca di Oltre il Colle, andranno in scena la skymarathon e la skyrace, ed entrambe le prove assegneranno i titoli lombardi designati dalla federazione italiana di skyrunning. La scelta della Fisky riempie di soddisfazione il co-

mitato organizzatore che è già al lavoro per allestire la nona edizione della Maga. Standard di qualità elevati e caratteristiche tecniche da vera sky sono certamente alcuni dei parametri che hanno convinto la federazione. La nona edizione riserverà inoltre grosse sorprese: in serbo ci sono interessanti cambiamenti che riguardano soprattutto la Maga Skyrace. «La Maga – acronimo di Menna (2300 m), Arera (2512 m), Grem (2049 m) e Alben (2019 m) – è una


www.inter-valli.com L’attesa per la seconda edizione del Reda Rewoolution Orobie Ultra Trail cresce e a poche settimane dal via si contano circa 600 iscritti, provenienti da 30 differenti nazioni. E in attesa della partenza delle due gare di trail running, è stato già annunciato l’avvio di quattro differenti iniziative volte a condividere il contesto spettacolare delle Orobie bergamasche, così come ad offrire un supporto tecnico ai vari atleti. Contest Instagram - La prima novità riguarda il contest fotografico. La partecipazione al concorso sarà gratuita, gli unici requisiti richiesti sono la pubblicazione degli scatti sul social Instagram, l’ambientazione in provincia di Bergamo da citare nel post (anche tramite geotag) e l’utilizzo di due hashtag #orobieultratrail e l’hashtag specifico relativo al tema del mese. Fino al 15 maggio l’hashtag specifico da utilizzare sarà #OUTnature16 ed i soggetti delle fotografie dovranno essere esclusivamente paesaggi. Liberate la fantasia, trovate quindi lo scorcio più suggestivo,

Orobie Ultra Trail, annunciate 4 nuove iniziative

Un contest fotografico su Instagram, info point sul territorio bergamasco e bresciano, test event e progetto Obiettivo GTO.

vise rispettivamente il 16 maggio, 16 giugno, 16 luglio sulla pagina facebook di Orobieultratrail.

l’angolo segreto che per voi sia rappresentativo delle nostre montagne. Dal 15 maggio al 15 giugno l’hashtag specifico da utilizzare sarà #OUTpeople16 ed i soggetti delle fotografie dovranno essere esclusivamente le persone. Cogliete la fatica o la gioia dei vostri compagni di allenamento

trerete durante i vostri allenamenti. Dal 15 giugno al 15 luglio l’hashtag specifico da utilizzare sarà #OUTb&w16, dove b&w è acronimo di black and white e riguarderà quindi solo fotografie in bianco e nero. In questo caso nessuna restrizione ai soggetti, essendovi solo l’obbligo di imma-

curezza che i partecipanti di OUT e GTO, da ritirare negli uffici bergamaschi di Spiagames Outdoor Agency. Vincitori saranno gli autori delle tre immagini che nei rispettivi periodi si aggiudicheranno il maggior numero di like, rispettando le regole del contest: utilizzo dei 2 hashtag ed indicazione

Infopoint e test event - La seconda iniziativa riguarda invece l’attivazione degli Info Point, presenti sul territorio di Bergamo e Brescia, in convenzione con 7 negozi specializzati in articoli sportivi dove sarà possibile iscriversi alla seconda edizione delle due gare, ricevendo inoltre tutte le informazioni riguardo il materiale ob-

o di voi stessi, oppure raccontate le vostre storie, attraverso i ritratti delle persone che incon-

gini bicrome. Ogni campagna decreterà 3 vincitori, ognuno dei quali si aggiudicherà un kit di si-

della località bergamasca oggetto dello scatto o geotag. Le immagini vincenti saranno condi-

bligatorio, oltre che preziosi consigli sulla preparazione di queste gare di ultra distanza.

La terza proposta porta il nome di Know Run Test Event, organizzato e promosso da Dimensione Sport e KappaEmme Sport al Passo di Zambla (alla partenza della pista di Sci di Fondo) nel comune di Oltre il Colle, per domenica 1 maggio dalle ore 10 alla ore 15. Sarà questa un’ottima occasione per testare innanzitutto i materiali di trail running dei marchi leader del settore, ma anche per raccogliere ulteriori informazioni in merito alla Asd Asso Orobica, ad OUT e GTO, e alle modalità per divenire volontari del Reda Rewoolution Orobie Ultra Trail. Obiettivo Gto - Ed in fine il progetto Obiettivo Gto, ideato e gestito da un pool di professionisti dello sport – allenatori e tecnici fidal, ma anche osteopati e massofisioterapisti – i quali si metteranno a disposizione degli iscritti per preparare ed affrontare al loro fianco e nella migliore maniera possibile il Gran Trail Orobie. Maggiori informazioni relative a questa operazione le potete trovare sulla pagina Facebook dedicata: Obiettivo Gto.


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Apre Ca Berizzi, cultura ed accoglienza nello spazio rurale Sarà BibliOsteria: centro d’animazione culturale e promozione dell’accoglienza. S’inaugura il 29 maggio a Corna Imagna, attività ed eventi fino al 28 agosto.

Con l’inaugurazione ufficiale di domenica 29 maggio, e qualche anteprima utile come test generale, apre i battenti Ca Berizzi, a Corna Imagna. Sarebbe più corretto dire «riapre», dato che si tratta di un’antica dimora nobiliare del XV secolo situata nell’ambiente rurale montano della Valle Imagna, edificata con

pietra locale accuratamente lavorata e ricca di pregevoli elementi architettonici. Un luogo emblematico per il territorio che dopo anni di abbandono, grazie all’impegno profuso del Centro Studi Valle Imagna, rinasce con una nuova destinazione che mira a declinare il binomio cultura e acco-

glienza in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale. «Ca Berizzi sarà BibliOsteria: accanto alla biblioteca Costantino Locatelli, inaugurata quasi un anno fa, apriranno un’osteria con camere e uno spazio polifunzionale – ha spiegato Antonio Carminati, direttore del Centro Studi-. La par-

ticolarità sarà proprio la contaminazione tra questi ambienti, che sapranno trasformarsi in relazione alle diverse iniziative». A partire dal 29 maggio al 28 agosto è stato messo a punto un calendario di attività ed eventi capaci di far dialogare la componente culturale con quella gastronomica

Athos Mazzoleni è il nuovo presidente. Il primo obiettivo? Rilanciare il parco delle antiche fonti termali.

Pro Loco S.Omobono Terme: consiglio rinnovato

Il nuovo presidente della Pro Loco di S.Omobono Terme è Athos Mazzoleni, 36 anni, bottegaio nel settore biologico. Cam-

biate anche le altre cariche del Consiglio di amministrazione: Diego Rodeschini vice presidente, Angela Ferraresi segretaria, Fabio

Mazzoleni tesoriere, e i consiglieri Graziella Viganò, Alda Locatelli, Rosa Bolis, Luca Peroni e Stefano Frosio. «Penso sia una carica

che comporti molti impegni e responsabilità, - spiega il neoeletto presidente Mazzoleni - il mio predecessore (Ravanelli) insieme

attraverso format sperimentali e la presentazione di testi editi dal Centro Studi con cena a tema. «L’idea – ha poi aggiunto Carminati- è quella di un anello di itinerari, denominati della Strada dello Stracchino e della Pietra, a profonda vocazione turistica e ambientale ma anche culturale ed enogastronomica, capace di unire la Valle Imagna alla Val Sassina, passando per la Val Taleggio e la Val Brembilla, con l’obiettivo comune di promuovere le eccellenze del territorio». Ca Berizzi sarà quindi centro di animazione culturale e di promozione dell’accoglienza nello spazio rurale, così come definito nel progetto del Centro Studi e approvato dalla Fondazione Cariplo, che ha apportato una parte sostanziosa della dote economica necessaria al recupero dell’edificio progetto dell’architetto Cesare Rota Nodari e alla sua rifunzionalizzazione.

Un importante sostegno al progetto è arrivato anche dalla Provincia di Bergamo, dalla Fondazione Istituti Educativi e dall’impresa sociale Hg80, per quanto riguarda la parte gestionale. «Prendere la tradizione, le radici, l’identità e proiettarle verso il futuro: qui è stato fatto con grande determinazione e con lungimiranza, investendo sulle filiere che oggi a Bergamo sono quelle su cui stiamo puntando per aprire nuovi spazi di economia – ha sottolineato il presidente della Provincia di Bergamo, Matteo Rossi-. La sfida della vocazione turistica oggi passa attraverso il confronto con la cornice europea: nel 2017 la Lombardia orientale con Bergamo capofila sarà capitale della gastronomia, e questo progetto si colloca sicuramente come esempio».

alla Pro Loco ha lavorato molto nel supportare manifestazioni ed eventi terzi. Per noi la sfida avvincente sarà portare nuove idee ed energie, attrarre flussi di turismo, coinvolgere la popolazione e le professionalità del territorio, essere propositivi e al passo con i tempi; vorremmo quindi ripar-

tire dalla natura e dalla storia che ci circonda, dalle cinque frazioni di Sant’Omobono, dal patrimonio culturale valdimagnino». «Il punto di partenza – conclude Mazzoleni – sarà il parco delle antiche fonti termali che vorremmo rilanciare e negli anni riqualificare, dove stiamo infatti pensando di organizzare un evento estivo di qualità legato alle pratiche olistiche, alle arti, musica e benessere; ma non mancheranno altri appuntamenti già rodati negli scorsi anni ed altri nuovi a cui la pro loco sta lavorando».


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La donazione può essere revocata? La rubrica. Il parere del notaio Divizia

Continua anche in questo numero l’analisi dello strumento della donazione. Molti sono gli aspetti che è opportuno conoscere. Riprendiamo il discorso con un esperto, il dr. Paolo Divizia, Notaio con sede a Bergamo ed ufficio secondario in Val Brembana a San Giovan-

ni Bianco. Notaio, dopo le osservazioni svolte nel numero precedente, possiamo dire che la donazione è uno strumento sicuro di assegnazione dei beni? «Ferme restando le considerazioni svolte nel precedente numero

di aprile, devo osservare che questa domanda ricorre in maniera frequente nella pratica. La donazione è uno strumento stabile e sicuro per l’assegnazione dei beni, in particolare nell’ambito familiare. Tuttavia occorre sempre ricordare che la donazione è riducibile». Cosa vuol dire riducibile? «Diciamo subito che la riduzione della donazione è una ipotesi di cui si parla con una certa insistenza, ma le ipotesi di applicazione reale sono isolate. E’ tuttavia indi-

Giù le maschere: la rubrica delle scrittrice Ursula Vaniglia Orelli

«Lettera a mia madre»

Il mio amore per te mi ha condotto a conoscere il lato buio del mio cuore e per sopravvivere, farne uso mio malgrado. Con te, mamma, la disputa è stata lunga e ostinata. E la nostra storia, madre, in alcuni punti così limpida, in altri così oscura, e le nostre vite, a un certo punto senza via d’uscita. Con fedeltà ti ho amata, servita, subita e poi ancora amata, odiata, e di nuovo adorata. Era la nostra infinita altalena, ricordi, te lo dissi una volta? E la tavola appesa alle corde era troppo stretta perché ci contenesse entrambe, e il vento troppo forte ci sbatteva sabbia e sassi in faccia e non consentiva agli occhi di incontrarsi se non raramente. Quante lacrime, quanto sangue dal cuore ogni volta che gridavo “amami e rendimi esistente”. Eri così immensa per me ed io così troppo innamorata dalla mia Regina. Il mio legame con te fu di una natura così particolare che spesso mi son domandata chi fu la vittima e chi il carnefice. Il laccio stretto al cuore ci aveva protette e forse imprigionate. Un legame strano, madre, come quelli per i quali non troviamo via d’uscita se

non a tagliarli di netto o portarceli con noi oltre la morte. Poi la voragine. Lì dentro insieme non mi sei sembrata né finita né infinita, uguale o diversa da nessun’altra cosa intorno a me ed io mi sentivo come te. Due capitani sulle loro navi e una scelta: non incontrare mai il proprio faro. Questo accadde, madre, e il nostro mare fu così in tempesta che ci ingoiò nei suoi abissi. Tu ed io, due proporzioni uguali, contrarie, negate. Degne della croce e del rogo, mamma. Entrambe così vere, entrambe con un destino spezzato. Padrone della parola per tacere i nostri pensieri. A un certo punto della mia esistenza ti vidi passiva di fronte alla vita. Nell’assordante silenzio scegliemmo comunque di parlare. Tu col mio nemico. Io non ti perdonai e scelsi la malattia per punirci. Ti vedevo ormai da lontano, una macchia senza contorno, ma il segno che la delineava, il tuo segno, continuavo a essere io, mamma. Iniziai a combattere allora per te, per me la nostra guerra e sembrava non avesse mai fine. Volevamo essere i nostri scudi ma scegliemmo entrambe di farlo nel modo sbagliato

e revocammo i patti. Solo molto più tardi capii che questa guerra fu il nostro grande atto d’amore. E ricominciai ad amarti come una figlia ama e ad accogliere il tuo amore che solo una madre è in grado e sa dare. E rinacqui accettando il tuo modo di accarezzarmi, perché era il tuo e non quello di un’altra madre. Leggesti le parole che avevo scritto, e ti fecero male, e mi chiedesti scusa. Ed io la chiesi a te. Ti facesti promettere di non smettere di inseguire il sogno che mi aveva salvato. E oggi che è diventato realtà, il nostro Dio non mi ha concesso di condividerlo con te. Non so quanto ancora durerà quest’agonia. Ore, forse giorni. Solo Dio conosce le risposte e solo Lui saprà, nella Sua immensa clemenza, quando prendere la tua mano. Mi mancherai mamma. Lasci un vuoto infinito dentro di me che colmerò con pezzettini di noi e con me. Non sono stata forse la tua figlia perfetta ma comunque solo tua. Continuerò a camminare te lo prometto, ma con te nel cuore. Ti amo per sempre mamma. Ursula

scutibile che si tratti di casi in cui la donazione può perdere effetto». Notaio, cosa intende? Può fare qualche esempio? «Certamente. L’azione di riduzione è un’azione che la legge concede ai legittimari (moglie, figli e genitori in vita - questi ultimi solo a certe condizioni) per ottenere la reintegrazione della legittima (detta anche quota di riserva) mediante la riduzione sia delle disposizioni testamentarie sia delle donazioni eccedenti la quota di cui si poteva disporre (cosiddetta disponibile). I presupposti dell’azione sono la dimostrazione della qualità di legittimario (nei termini sopra indicati) e in secondo luogo l’accertamento della lesività della disposizione testamentaria o della donazione nei confronti della quota che la legge riserva espressamente. Va ricordato che la legge individua un limite prestabilito (cioè una frazione, ad es. 1/4 del patrimonio) entro il quale il de cuius può disporre liberamente. La finalità di tale limite è rinvenibile nella Costituzione e in particolare in quelle disposizioni che tutelano la famiglia». Notaio, potrebbe approfondire questo concetto? «L’azione di riduzione è un’azione personale, che può essere avviata da ciascun legittimario solo per la propria quota di spettanza. Questo vuol dire che se il

padre Mario ha effettuato una donazione “spropositata” nei confronti della figlia Prima, i figli Secondo e Terzo potranno decidere di impugnare e ridurre la donazione della sorella, ciascuno per la propria quota di diritto. A ben veder, nulla vieta che Secondo decida di rispettare la volontà del padre, mentre Terzo scelga di adire le vie legali. E’ però sicuro che Terzo non possa agire per sé ed anche per le ragioni del fratello Secondo».

nanzi al notaio. Si tratta di un atto non complesso e dai costi contenuti. Osservo che il rischio concreto di impugnazione delle donazioni esiste. L’azione di riduzione, come mezzo con cui il legittimario fa valere il suo titolo si dirige in primo luogo verso le disposizioni testamentarie. Qualora queste siano insufficienti, il legittimario agisce contro le donazioni. La prima donazione in Ma quindi la donazio- ordine di tempo (cioè la ne è sempre a rischio? più remota) sarà l’ultima «Non sempre. Mi spiego. a subire la riduzione». In assenza di legittimari, ogni donazione sarà Ma si tratta di una stabile e sicura, al riparo dalla riduzione. Ma in azione giudiziaria compresenza di legittimari plessa? «Effettivamente il rischio resta, ma entro sì. Oltre a quanto detto determinati limiti». finora, infatti, va precisato che per chiedere la riE quali sono questi limiti? «In primo luogo, duzione delle donazioni va osservato che l’azione devono sussistere alcuni di riduzione può espe- ulteriori presupposti: a) rirsi solo dopo che si sia il legittimario deve aver aperta la successione del accettato l’eredità con donante. L’azione può beneficio d’inventario e essere esperita nel termine di dieci anni, i quali b) il legittimario ha l’ob- per esemplificare - de- bligo di imputare alla sua corrono dalla morte del porzione le donazioni e i donante». legati a lui fatti. In altri termini, per valutare se Questo termine può vi sia stata una effettiva essere abbreviato? «In linea di principio, se si lesione dei propri diritti, vuole rendere stabile la chi agisce deve calcoladonazione dopo che la re cosa eventualmenete successione del donante avesse già ricevuto dal si è aperta, occorre stidefunto con il testamento pulare un atto di rinuncia all’azione di riduzione. o con una distinta donaOgni legittimario può zione che lo vedeva bestipulare questo atto di- neficiario».

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La sua passione è la montagna. Ama camminare nei boschi, raccogliere i funghi e le erbe. Ama la cucinare e curare l’orto e i fiori. Si definisce sensibile ma sveglia e con i piedi per terra. Vorrebbe conoscere un uomo positivo, di iniziativa meglio amante della montagna con lei. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS 377.2089.377 GLORIA 53enne. Semplice ma curata, lavora come assistente sanitaria. E’ una donna molto buona ed attenta alle problematiche altrui. Ha sofferto molto nella vita. Vive sola e da tempo è sola. Pensa di avere ancora molto da dare un uomo. Lei ha poche pretese: cerca una persona fedele e gentile. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS 377.2089.377 ALDA ha 63 anni, carattere aperto e disponibile, gradevole d’aspetto, amante piccoli viaggi e passeggiate. Pensa che la vita abbia ancora molto da offrirle e desidera dunque incontrare un uomo solare e vivace che voglia costruire una stabile relazione di coppia. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS 377.2089.77. 45ENNE Francesca. Bellissima donna: mora, ottimo fisico e curata. Lavora come operaia. Socievole e dolce. Vuole conoscere un uomo davvero serio ed affidabile. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS 377.2089.377 SERGIO 43enne, moro. E’ commerciante, ama il suo lavoro che fa da parecchi anni. E’ di carattere allegro e trascinante, garbato e gentile. Quando è libero ama le escursioni in montagna e sciare. Conoscerebbe ragazza fine e semplice realmente motivata a storia seria ma coinvolgente. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS 377.20.89.377. BARBARA Ha 33 anni è nubile di corporatura minuta ed dall’aspetto dolce. E’ legata ai valori tradizionali. Ama la terra e la vita semplice anche se a volte fatta di fatiche. Incontrerebbe un Lui desideroso di un rapporto serio ma complice, improntato a diventare qualcosa di importante e duraturo. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS 377.2089377.



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