interValli - Settembre

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Editore: MTSM srl - Via Locatelli, 49 - ALMÈ (Bg) - Tel. e Fax 035.4346350 - Direttore responsabile: Nicola Martinelli - Reg. Tribunale di Bergamo n. 20 del 13/05/2008 - Anno VIII - N. 9 - SETTEMBRE 2015

A fine settembre l’area sarà ceduta dal demanio alla Provincia. Pronto l’accordo di programma tra gli enti interessati, ora si attende l’ufficialità di via Tasso

Ex sedime ferroviario: si punta alla riapertura Frana sulla Sp27: slitta la riapertura prevista per fine anno. Il «comitato frana» insorge contro l’immobilismo della Provincia

«Si rispettino gli accordi e i valligiani» Gli accordi erano chiari: il ponte franato a Rosolo di Algua nel dicembre 2013 doveva riaprire entro fine anno. E ad assicurare tutti lo scorso 2 luglio era stato proprio il presidente della Provincia di Ber-

gamo Matteo Rossi, in visita in Val Serina: «I soldi ci sono, vogliamo arrivare al risultato a tutti i costi», aveva dichiarato. Con lui al sopralluogo erano presenti anche alcuni cittadini appartenen-

ti al comitato Frana Sp27, gli stessi che nella notte tra giovedì 3 e venerdì 4 settembre hanno esposto uno striscione di protesta contro l’immobilismo di chi aveva promesso risultati certi… continua a pagina 2

A San Pellegrino Terme la nona edizione della Coppa Quarenghi

Vittoria all’ultimo rigore, la Juventus entra nell’albo d’oro E’ la Juventus la vincitrice della nona edizione del torneo di calcio giovanile «Angelo Quarenghi». Anche quest’anno, dal 28 al 31 agosto, presso lo stadio comunale di San Pellegrino Terme, Chelsea, Milan, Hjk Helsinki, Albinoleffe, Torino, Inter, Red Bull Salzburg, Atalanta, Juventus, Copenaghen e le rappresentative di Val Brembana e Val Seriana si sono sfidate durante il grande evento calcistico di caratura internazionale ed in-

titolato alla memoria del concittadino ed ex sindaco della cittadina termale dr. Angiolino Quarenghi. Al termine della quattro giorni di sfide, sono stati i bianconeri ad aggiudicarsi il torneo battendo l’In-

ter ai calci di rigore e ad entrare, quindi, di diritto nell’Albo d’oro della manifestazione, dopo le quattro vittorie nerazzurre, una del Milan, una del Torino e due dell’Atalanta… Continua a pag. 8

I sette chilometri dell’ex sedime ferroviario che collegano Villa d’Almè a Sedrina saranno di nuovo percorribili. Non nell’immediato, certo, ma su questo si sta lavorando. Il progetto della riapertura del tratto aveva coinvolto ed appassionato oltre 400 persone, che proprio su quel sedime da anni abbandonato avevano deciso di passeggiare in occasione della giornata dedicata alle «Ferrovie dimenticate», organizzata la scorsa primavera da Aribi e Legambiente. Proprio in quell’occasione, infatti, alla presenza di alcuni rappresentanti delle Istituzioni locali, di Provincia e Regione si era deciso di avviare un percorso condiviso per il recupero del tratto che collega i due comuni. Sebbene non visibile, il lavoro di questi mesi è stato molto ed ha portato ad alcuni passi in avanti concreti. Continua a pag. 3

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2 Gli accordi erano chiari: il ponte franato a Rosolo di Algua nel dicembre 2013 doveva riaprire entro fine anno. E ad assicurare tutti lo scorso 2 luglio era stato proprio il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi, in visita in Val Serina: «I soldi ci sono, vogliamo arrivare al risultato a tutti i costi», aveva dichiarato. Con lui al sopralluogo erano presenti anche alcuni cittadini appartenenti al comitato Frana Sp27, gli stessi che nella notte tra giovedì 3 e venerdì 4 settembre hanno esposto uno striscione di protesta contro l’immobilismo di chi aveva promesso risultati certi. Risultati che almeno per ora non arriveranno, perché come emerso da un incontro allo Ster di Regione Lombardia tra i rappresentanti del Pirellone (

Val Serina: slitta la riapertura del ponte prevista per fine anno, l’opera è bloccata dal bilancio di previsione della Provincia di Rossi

Il comitato Frana Sp 27 insorge: «Si rispettino gli accordi e i valligiani» che ha finanziato la messa in sicurezza del versante con 1,2 milioni di euro) e i sindaci Giovanni Fattori e Fausto Dolci di Serina e Costa Serina, oltre che il rappresentante della Provincia Matteo Centurelli, a mancare è l’aggiudicazione dei lavori subordinata al bilancio provinciale. Quel bilancio di previsione che dovrà essere approvato dalla Provincia entro il mese di settembre e con il quale dovranno essere stanziati i 300mila euro per avviare la prima parte dei lavori per la ricostruzione del ponte. In ogni caso, tra i tempi previsti

per l’aggiudicazione del cantiere ( una decina di giorni) e il termine della prima parte di lavori ( prevista in circa 3 mesi),

lo stanziamento della somma renderebbe comunque impossibile la riapertura del tratto stradale entro la fine dell’an-

no. Condizioni, quelle «dettate» dalle poche o quasi nulle certezze di via Tasso, che hanno fatto letteralmente infuriare i cittadini della Val Serina, in primis quelli del comitato di quartiere. «Non sta ne in cielo ne in terra che questioni puramente burocratiche facciano tardare ancora – insorgono i cittadini appartenenti al comitato Frana Sp27-. Gli accordi erano di riaprire la strada entro fine 2015 e adesso devono essere rispettati». Aspettando la prossima mossa di via Tasso, che secondo copione dovrebbe, quindi, mettere a dispo-

sizione i 300mila euro per finanziare la prima parte di interventi entro fine settembre, va risolta l’incognita dei fondi da reperire per il secondo lotto di lavori, che comprende invece la realizzazione delle opere stradali e stimato in altri 150mila da aggiungere a quelli per il primo lotto. Quelli, purtroppo, non ci sono proprio. Tuttavia, non è da escludere un coinvolgimento di Regione Lombardia, che potrebbe mettere una ulteriore «pezza» ad una situazione ormai diventata insostenibile e che si trascina ormai da ben due anni. E come lo stesso comitato avverte: «La pazienza è finita già da un po’ e per il bene della nostra Val Serina siamo disposti a muoverci ancora». Federico Marzullo

Niente sconti sui trasporti: pagheranno anche gli studenti. E dopo l’aumento dell’8% sulle tariffe, la Provincia taglierà 380 chilometri di corse

Autobus più cari e a Natale tutti a piedi «Riusciremo a salvare gli sconti agli studenti: abbiamo trovato i 140mila euro per garantire gli sconti ai ragazzi sugli abbonamenti». Lo aveva annunciato così il presidente della Provincia Matteo Rossi, il risparmio per oltre 2.500 famiglie da tradursi in 100 o 200 euro in meno da spendere per l’abbonamento sui trasporti per i propri figli. In realtà poi tutto si è concretizzato in una vera e propria stangata sulle famiglie, che nella maggior parte dei casi dovranno sborsare tra i 19 e i 68 euro in più rispetto il 2014 ( un rincaro superiore all’8%). La beffa è proprio per Da

gli studenti, gli stessi che non potranno godere degli sconti che Matteo Rossi aveva annunciato di salvaguardare; proprio gli studenti, infatti, vedranno aumentare la tariffa delle linee B e C ( da loro le più utilizzate) dai 31 ai 33 euro in più rispetto

l’anno scolastico appena trascorso. Ulteriormente penalizzati saranno coloro che dovranno effettuare tratte più lunghe: gli abbonamenti per le corse E e F costeranno annualmente ben 865 euro. Una vera e propria stangata, dovuta ad un doppio

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aumento tariffario: il primo a gennaio ( 3%) e il secondo a settembre ( 5%), che sarà accompagnata dal ridimensionamento del servizio di trasporto extraurbano su gomma. Sono confermati, infatti, oltre ai 220mila chilometri in meno già annunciati da Matteo Rossi a giugno, altri 160mila da tagliare ( 380 chilometri in totale da inizio anno), che porteranno inevitabilmente ad uno stop di tutte le corse sotto il periodo natalizio. Tutti a piedi, quindi, dal 25 al 31 dicembre mentre tra i pendolari c’è chi spera in un salvataggio in extremis da parte della Regione Lombardia.

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3 Ciclovia valle Brembana, a breve l’istallazione delle nuove lampade al led: «tornerà fruibile nella sua interezza»

«Basta vandalismi, la ciclovia è patrimonio di tutti» Non si placano le polemiche sui 21 chilometri di pista ciclopedonale che collegano Zogno a Piazza Brembana: «il percorso cicloturistico della Val Brembana è pericoloso, non sceglietelo». L’annuncio choc è di quelli che lascia frastornati, perplessi e arriva direttamente dal presidente dell’Associazione per il rilancio della bicicletta Claudia Ratti, che senza usare mezzi termini punta il dito verso la mal gestione dell’impianto vallare da parte dei comuni, accusati tra l’altro di non assicurare fonti di guadagno. «Con il cicloturismo ci si guadagna – spiega il presidente di Aribi-; in Germania lo sanno bene ma in Italia, purtroppo, mancano adeguati investimenti; mancano interventi mirati e lungimiranti per incentivare questa forma di turismo, che tutt’oggi rap-

presenta un fenomeno in forte crescita». Preoccupano i tunnel al buio Tantissime le lettere che arrivano ad Aribi ogni settimana e nel quale appassionati delle due ruote esprimono tutto il loro rammarico e preoccupazione per i tunnel che presentano problemi di illuminazione. «Sono certa che se ci scappasse il morto o accadesse qualcosa di grave, dal giorno dopo si avrebbero soldi e manodopera pur di riaccreditarsi agli occhi della società – ha aggiunto Claudia Ratti-. Dovrebbero essere gli stessi abitanti della valle a svegliarsi e sollecitare gli amministratori, che non fanno nemmeno il minimo indispensabile per attrarre cicloturisti in valle». Eppure, neanche un mese fa parlavamo di buoni risultati:

il nuovo ponte sul Brembo in località Ambria di Zogno, l’Orobie Bike Fest a Piazza Brembana e il nuovo tratto ciclabile a San Pietro d’Orzio di San Giovanni Bianco inaugurato da Enel Green Power. «Bisogna sottolinearla la differenza tra chi parla e non fa e chi, invece, fa. I risultati sono sotto gli occhi di tutti – ha aggiunto Ratti-, ma quando vedo l’ultimo tratto della pista ciclabile mi cascano le braccia». Comunità montana in prima linea Sull’intero percorso ciclabile solo due delle dieci gallerie presenti sono momentaneamente rimaste al buio, a causa di reiterati atti vandalici; nonostante questo, assicura il presidente della Comunità montana Valle Brembana Alberto Mazzoleni, «la ciclovia resta sempre un bellissimo percorso

Ex sedime ferroviario: si punta alla riapertura A fine settembre l’area sarà ceduta dal demanio alla Provincia. Pronto l’accordo di programma tra gli enti interessati, ora si attende l’ufficialità di via Tasso I sette chilometri dell’ex sedime ferroviario che collegano Villa d’Almè a Sedrina saranno di nuovo percorribili. Non nell’immediato, certo, ma su questo si sta lavorando. Il progetto della riapertura del tratto aveva coinvolto ed appassionato oltre 400 persone, che proprio su quel sedime da anni abbandonato avevano deciso di passeggiare in occasione della giornata dedicata alle «Ferrovie dimenticate», organizzata la scorsa primavera da Aribi e Legambiente. Proprio in quell’occasione, infatti, alla presenza di alcuni rappresentanti delle Istituzioni locali, di Provincia e Regione si era deciso di avviare un percorso condiviso per il recupero del tratto che collega i due comuni. Sebbene non visibile, il lavoro di questi mesi è stato molto ed ha portato ad alcuni passi in avanti concreti: a partire dalla pulizia del vecchio sedime dai rifiuti che ancora erano depositati, resa possibile dalla protezione civile

e dal gruppo antincendio di Villa d’Almè e Botta di Sedrina, oltre che dalla ditta Zanetti che si è fatta carico dello smaltimento dei rifiuti. Ma non solo, «i comuni di Villa d’Almè e Sedrina si sono impegnati nella stesura di un accordo di programma con la Provincia di Bergamo – ha fatto sapere il consigliere provinciale Jonathan Lobati». Il documento ( non ancora approvato) non è altro che uno strumento di regolamentazione degli impegni che i comuni interessati si assumono nella realizzazione di questo progetto, che sarà subordinato al passaggio dell’area interessata nel patrimonio provinciale mediante il federalismo demaniale. «L’iter procedurale ha avuto esito positivo – ha aggiunto il consigliere Lobati-. Si farà, ma è tutto vincolato al bilancio di previsione della Provincia, che arriverà a fine del mese di settembre». E proprio per fine settembre è prevista, oltre che all’ufficializzazione

dell’accordo di programma ( a seguito dell’acquisizione formale dell’ex sedime), una nuova convocazione al tavolo istituzionale, nel quale si conta di pianificare i prossimi passi da compiere. L’Ambizione neanche troppo nascosta da parte di tutti è quella di realizzare una pista ciclopedonale, che almeno per il momento sembra un’impresa più che ardua. «Il primo step – spiega Lobati- sarà quello di rendere fruibile il vecchio sedime. La Provincia ha già dato mandato per realizzare la progettazione definitiva ed esecutiva dell’opera, di li in poi si parteciperà a bandi regionali o europei, con il quale si potrà accedere a finanziamenti sovracomunali necessari per realizzare il tutto». Un’opportunità potrebbe essere rappresentata dal bando regionale di «Sviluppo delle infrastrutture necessarie all’utilizzo del mezzo a basso impatto ambientale anche attraverso iniziative di charging hub», che partirà dal prossimo 30 settembre e al quale il tavolo di lavoro è intenzionato a «presentare la manifestazione di interesse», ha fatto sapere in una nota a Regione Lombardia Cristina Capelli, consigliera del Comune di Villa d’Almè. Federico Marzullo

per i turisti e le famiglie». Del resto contro chi non ha rispetto per il bene comune si può fare ben poco: «chiediamo agli utenti pazienza e l’utilizzo momentaneo dei brevi tratti alternativi che ci sono, per evitare le gallerie in questione», ha aggiunto il presidente Mazzoleni. Nonostante la manutenzione sia di competenza dei comuni, la Comunità montana ha deciso comunque di intervenire anche questa volta con manutenzioni straordinarie per mettere riparo ai danni causati agli impianti luce dai ripetuti atti vandalici. «A breve vengano completati

da parte dei comuni i lavori di sostituzione di tutti gli apparati illuminanti delle gallerie, che saranno dotati ora di nuova tecnologia al Led; questo intervento, con progetto della Comunità montana, che ha investito ulteriori 20mila euro per la realizzazione, permetterà un risparmio stimato pari all’83% della spesa di fornitura di energia della potenza complessiva istallata e, cosa più importante, renderà di nuovo la ciclovia fruibile nella sua interezza». Ecco il ponte sul Brembo Parallelamente alle tante polemiche si stanno con-

cretizzando anche alcune opere, che riguardano più nello specifico il tratto di ciclovia tra Ambria di Zogno e San Pellegrino Terme. A fine settembre, infatti, sarà inaugurata la nuova passerella ciclopedonale sul fiume Brembo. I lavori di realizzazione del ponte realizzato dalla Holz Albertani di Berzo Demo ( Brescia) sono iniziati lo scorso aprile e sono costati complessivamente circa 300mila euro, di cui 280mila euro dalla Comunità montana ( 220mila destinati alla passerella e 60mila per la riqualificazione senti eristica), attraverso il finanziamento regionale di Pisl Montgna e 50mila euro finanziati dal Comune di Zogno. «Si tratta di un’opera fortemente voluta da Comunità montana e Comune di Zogno per riqualificare e mettere in sicurezza il tratto di attraversamento della strada provinciale in direzione della Valle Serina», ha aggiunto Giovanni Fattori, vicepresidente delegato al Turismo della Comunità montana. Federico Marzullo Enzo Novesi

Riceviamo e pubblichiamo Zogno 20-08-2015 Presidente Comunità Montana - Sindaco di Zogno - Sindaco di S. Pellegrino Terme Sindaco di S. Giovanni Bianco - InterValli - Sindaco Piazza Brembana Sindaco Camerata Cornello

A pagina 11 del mensile Inter Valli, agosto 2015 con titolo: ZOGNO RIQUALIFICA E METTE IN SICUREZZA LA SUA GREENWAY.

Spina. Come definire la scritta comparsa in quel di Zogno? SABATO DALLE ORE 7 ALLE 13 CONDURRE LA BICICLETTA A MANO.

ECCE VOBBIS! Il nuovo punto sul Brembo non ancora collaudato, (la sua larghezza è di 2,5 metri) non è un po’ stretto? Costo dell’opera 300.000 euro? Tale opera servirà ai pedoni e ciclisti che percorrendo la ciclabile non dovranno più attraversare la provinciale che da Ambria porta a Serina. Giusto e bello ma non era meglio prima riqualificare e sistemare tutta la ciclabile? Quante volte noi ciclisti siamo costretti ad uscire dalla ciclabile e percorrere pericolosamente la strada provinciale?

4) A San Pellegrino all’inizio del mercato da mesi è chiusa, era la via di fuga onde evitare il mercato, causa lavori fermi. A quando la sua apertura?

1) Subito dopo Ambria ogni tanto la ciclabile è cosparsa di letame. Un giorno il letame cosparso fino a San Giovanni. 2) Le gallerie della ciclabile. Spesso l’impianto di illuminazione è fuori uso. Inoltrarsi senza accorgersene è assai pericoloso. 3) Tre giorni alla settimana a Zogno, San Pellegrino, San Giovanni, la ciclabile è interrotta dai mercati, senza dimenticare la sagra della Sacra

5) A San Giovanni si è inaugurato un nuovo tratto di ciclabile, purtroppo non asfaltato. Dove ti conduce? Nel bel mezzo del paese sulla provinciale. Quel tratto di provinciale è assai stretto e pericoloso, non si dimentichi il pericolo nel rientrare sulla ciclabile. Chi di dovere non capisce o finge di non capire che

chi transita con la bici da corsa e con scarpette appropriate, possa avere problemi nel transitare a piedi con la bici? Non scordiamoci che la bici è stata inventata per pedalare e non per essere trainata. Che ciclabile è così, come è messa la ciclabile della Valle Brembana? Con la buona volontà e un metro in mano, non è possibile creare un passaggio provvisorio per ciclisti nei giorni di mercato, anche meno di 2 metri? QUANTE PAROLACCE, LAMENTELE E DISCUSSIONI INUTILI SI EVITEREBBERO? Con la buona volontà e con il metro in mano sono a vostra disposizione per una verifica di ciò che ho scritto. Distintamente ringrazio e saluto Pacchiana Giacomo


4 Ospedale di San Giovanni Bianco: dopo anni di battaglie finalmente l’afferimento con l’Azienda ospedaliera di Bergamo

«Problema o risorsa e opportunità?» Dopo anni di battaglie, fatte a suon di comunicati stampa, comunicazioni e raccolte firme, il presidio ospedaliero brembano (salvo ulteriori colpi di scena) afferirà a all’Azienda Ospedaliera di Bergamo. Stando all’ultimo testo della riforma sanitaria in atto, infatti, sia i servizi dei Distretti di Valle Brembana e Valle Imagna, così come l’Ospedale civile, afferiranno al Papa Giovanni di Bergamo. Sulla questione, viste anche le tante polemiche che hanno accompagnato la scelta in Consiglio regionale (ma anche fuori), è intervenuto ancora una volta il sindaco di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi. «Dalle nostre parti si fatica a comprendere quali siano le ragioni per le quali diverse realtà (da ultimo i Capi Dipartimento dell’Ospedale Papa Giovanni e alcune forze politiche), si ostinino a vivere come un pericolo da scongiurare l’eventualità che all’Ospedale del capoluogo afferiscano il Presidio Ospedaliero di San Giovanni Bianco e gli stessi Distretti delle Valli Brembana e Imagna. Può essere che una conoscenza soltanto parziale delle dinamiche di natura sanitaria non ci consenta di cogliere appieno le problematiche connesse a tale scelta, ma francamente ci disturba essere considerati e valutati come una sorta di sciagura e di peso e fastidio insopportabile, sia come territorio e sia come realtà ospedaliera. Qualche anno fa, confrontandoci su questo tema con il dott. Bonometti che al tempo dirigeva l’Azienda Ospedaliera di Bergamo, avevamo colto un atteggiamento e una prospettiva completamente diversi e cioè che l’Ospedale di San Giovanni Bianco avrebbe potuto anche costituire per quello di Bergamo una preziosa ed interessante opportunità. Il ragionamento partiva da considerazioni di buon-

senso, persino banali. Se allora come oggi, una parte consistente dei cittadini della Valle Brembana e della Valle Imagna (circa il 25%) individua nell’Ospedale di Bergamo la struttura di riferimento per problematiche nella stragrande maggioranza dei casi di natura ordinaria, non vale forse la pena di porsi l’obiettivo della riqualificazione e del rilancio dell’Ospedale di San Giovanni Bianco per far si che queste persone trovino una risposta adeguata e soddisfacente al loro bisogno di salute in tale realtà, liberando così spazi ed energie per consentire all’Ospedale della città di avere dav-

vero maggiori possibilità e tempo per dedicarsi all’eccellenza?». «Quando penso alla recente chiusura del punto nascite di San Giovanni Bianco e constato che il riferimento naturale per la realtà brembana per tale situazione è diventato ancora di più l’Ospedale Papa Giovanni, mi chiedo se l’eccellenza alla quale questa struttura deve e vuole dedicarsi è quella di assorbire i parti dell’ospedale brembano o non potrebbe essere piuttosto e insieme, molto più opportunamente, il rilancio di questo ospedale, dirottando magari su di esso una parte delle richieste che non presentano problematiche

particolari provenienti anche da altri territori, per consentire al Papa Giovanni di dedicarsi e garantire con più intensità l’alta specialità?». «Gli esempi citati crediamo dimostrino soltanto che la convivenza tra un grande ospedale ad alta specialità e di rilievo nazionale come il Papa Giovanni con le logiche e le esigenze di un piccolo Ospedale di Provincia come quello di San Giovanni Bianco, non solo è possibile ma auspicabile perchè da un rapporto di gestione corretto ed equilibrato potrebbero soltanto derivare effetti e conseguenze positive per lo stesso grande Ospedale oltre che una

migliore capacità di risposta alle esigenze del cittadino e del territorio. Allo stesso tempo siamo convinti che per valorizzare più compiutamente l’eccellenza alla quale deve dedicarsi l’Ospedale Papa Giovanni e nel contempo per meglio rispondere ai bisogni del cittadino, non possa essere ritenuta superflua e ininfluente una conoscenza e una integrazione con le problematiche e i servizi del territorio, così come indicato e previsto dagli stessi obiettivi della legge di riforma». «Considerazioni semplicistiche e fuori luogo? Può essere, ma non ci pare nè condivisibile, nè convincente la posizione di chi considera incompatibile o troppo complicata la gestione di un’Azienda che

comprenda una grande e una piccola struttura ospedaliera, l’alta specialità e i servizi territoriali. I modelli organizzativi possono essere più o meno buoni, ma la differenza la fanno sempre la qualità delle persone che sono comunque chiamate e tenute ad accettare la sfida del cambiamento e della sperimentazione di strade e percorsi nuovi. Per quanto ci riguarda, esprimiamo l’augurio e l’auspicio che il Consiglio Regionale, nel rispetto degli innumerevoli pronunciamenti unanimi dei territori, confermi l’afferimento all’Ospedale Papa Giovanni, del Presidio Ospedaliero di San Giovanni Bianco e insieme ad esso, delle attività dei Distretti della Valle Brembana e della Valle Imagna».

presso il negozio Penna e Calamaio di Via xxv Aprile, 9 a Zogno, nei giorni di lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato presentato il modulo di

iscrizione precompilato debitamente in ogni parte e sottoscritto dall’iscritto dal 9 settembre 2015 fino e non oltre martedì 22 Settembre 2015.

Il 27 settembre torna la camminata enogastronomica e culturale, tra degustazioni di prodotti locali e visite guidate

Zogno, a spasso tra i sapori della Val Brembana A Zogno si ripropone la sesta edizione della camminata enogastronomica denominata Assaporando Zogno, dopo il buon successo dello scorse edizioni, nel 2015 si svolgerà domenica 27 settembre. Un evento in collaborazione con il Distretto del Commercio La Porta della Valle Brembana, dell’Associazione esercenti Punto Amico ed il Comune di Zogno, con il supporto del Museo della Valle; una passeggiata enogastronomica all’interno delle bellezze museali e gastronomiche che il territorio offre. L’iniziativa si svolgerà lungo le vie del paese di Zogno e le sue frazioni, con tappe di degustazione presso i ristoranti o esercizi aderenti all’associazione Punto Amico e con visita ai musei e ai luoghi storici e culturali del paese. Lo scopo dell’evento è la promozione turistica del territorio per far conoscere i suoi colori, profumi e sapori. A pochi giorni dall’inizio dell’autunno con le castagne in avanzata maturazione, i boschi degli altopiani di Zogno offrono un tripudio di colori

e una varietà di profumi unici al mondo. Il percorso di circa quattro chilometri è scelto tra i percorsi delle strade comunali ed alcuni sentieri e si snoda tra le colline del centro di Zogno in bassa Valle Brembana , una passeggiata tra i rioni della nostra graziosa cittadina gustando le prelibatezze offerte dalla cucina locale. Sono previste quattro tappe , corrispondenti ad altrettanti punti di ristoro dove gli Chef dei ristoranti di Zogno aderenti all’iniziativa proporranno piatti della tradizione culinaria brembana, appositamente selezionati per l’evento, per far scoprire a chi ancora non li conosce i veri sapori di un tempo. Ad ogni tappa corrisponderà una specifica portata innaffiata di vino della bergamasca, in uno spazio appositamente allestito per la sosta e la degustazione di cibo e vino, all’interno di ristoranti prevedendo zone di relax, tavoli, sedie e servizi igienici per rendere piacevole e confortevole il momento del desinare. Il ritrovo è presso Caffè Saint Laurence, 15 minuti prima della partenza

del proprio gruppo, alle ore 09.30 partenza primo gruppo e ore10.30 partenza secondo gruppo. Le iscrizioni sono a numero chiuso e terminano il 22 settembre. Iscrizione: di persona


5 In Alta Val Brembana torna la Sagra del Fungo

Fungolandia: da dieci anni tra natura e gastronomia

Giunge quest’anno alla sua decima edizione la Sagra del Fungo nei paesi di Altobrembo (Averara, Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Olmo al Brembo, Ornica, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo, Santa Brigida e Valtorta), e per l’occasione Fungolandia propone un ricco programma di appuntamenti alla scoperta dei funghi della Val Brembana. L’apertura è stata fissata per venerdì 4 settembre presso l’Infopoint di Olmo al Brembo con l’inaugurazione della Mostra del Fungo della Valle Brembana, a cura delle Associazioni Micologiche di Missaglia e di Agrate Brianza. L’esposizione sarà aperta durante i due weekend di Fungolandia, che quest’anno avrà come novità un’Area vendita di Funghi, Tartufi e materiale specializzato. L’ampio programma prevede: sabato 5 settembre l’escursione Alla scoperta del mondo dei funghi, appuntamento con i micologi per scoprire le varie specie, l’incontro si ripete ogni giorno fino al 13 settembre: incontri tematici tra cui Cucinare e conservare i funghi. Il 6 settembre a Piazza Brembana e l’11 settembre a Santa Brigida, il grande convegno. I funghi, un bene del territorio da consumare in sicurezza è fissato per il 9 settembre a Piazza Brembana.Quindi appuntamenti culinari e dimostrazioni di cucina: La Prova del Fungo, domenica 6 settembre a Piazza Brembana: sul format de La Prova del Cuoco, una garadimostrazione di cucina a squadre con il coinvolgimento del pubblico nella preparazione di piatti a base di funghi. Seguiranno attività di cucina a tema tutti i giorni infrasettimanali con Chef all’Opera, presso alcuni ristoranti associati di Altobrembo con momenti di degustazione: Assaggi delle varie specie di funghi il 12 settembre a Olmo al Brembo e la cena itinerante Funghi nel Borgo la sera del giorno stesso a Ornica. Ap-

puntamenti suggestivi e di divertimento: Happy Hour e Concerto in Quota “Il suono sublime degli ottoni”, sabato 5 settembre alle Torcole di Piazzatorre; Happy Fungo con Musica Live “Non potho reposare”, mercoledì 9 settembre ad Averara lungo l’Antica Via Porticata, una serata alla scoperta dei sapori locali in una location di grande fascino storico- e Aperitivo in Riva al Lago sabato 12 settembre a Cassiglio, tra natura e momenti di relax e degustazione. Tra le altre proposte serali la Serata a lume di Candela, sabato 5 settembre a Valtorta, un suggestivo percorso alla scoperta delle tracce del passato nel centro di Valtorta: l’Ecomuseo e le sue antiche strutture, il maglio, il mulino e la segheria quale cornice ad una incantevole passeggiata serale . Serata Montagna Slow, domenica 6 settembre a Piazza Brembana, un appuntamento tra proiezioni sulla montagna vincitori di Orobie Film Festival in collaborazione con Slow Food e La Notte Nera, venerdì 11 settembre a Cusio, un viaggio tra storie e racconti di paura. Fungolandia propone anche tante attività per bambini: lunedì 7 settembre a Santa Brigida Bambini alla scoperta del bosco e dei funghi, giovedì 10 settembre Un Giretto in Alpeggio con merenda, sabato 12 settembre Giocare e Divertirsi col Cane, dimostrazione di agility e obbedienza a cura dell’Associazione Cinofila 4 Zampe Arcobaleno e domenica 13 settembre a Mezzoldo Funghetti e Folletti, intrattenimento a tema e La Favola Nascosta nel Bosco, un laboratorio ludico teatrale dove i bambini diventeranno autori grazie alla loro immaginazione legata alla magia del bosco. Ed ancora in programma, appuntamenti alla scoperta delle ricchezze culturali, tradizionali e naturalistiche locali: lunedì 7 settembre ai Piani dell’Avaro - Visita al Bàrech astroarcheologico e Cielo in Alta

Quota; martedì 8 settembre - Escursione sulle Tracce dei Baschenis e Serata alla Scoperta delle Farfalle; mercoledì 9 settembre Visite culturali a Mezzoldo e Ornica per conoscere gli antichi borghi; giovedì 10 settembre a Santa Brigida la conferenza L’Alta Valle Brembana e la Grande Guerra, sabato 12 settembre Visita all’Azienda Agricola Settimocielo di Camerata Cornello, domenica 13 settembre a Valtorta Dimostrazione di scultura e lavorazione del legno. Tante proposte anche per gli amanti delle passeggiate in montagna, tra cui le escursioni guidate dagli accompagnatori del Parco delle Orobie Bergamasche previste per sabato 5 settembre: Passeg-

giata nei prati e nei boschi intorno a Cusio, domenica 6 settembre ai Piani dell’Avaro Escursione guidata e degustazione di formaggi, giovedì 10 settembre Alla Scoperta delle Trincee e sabato 12 settembre La Conca di Azzaredo. Inoltre, domenica 13 settembre a Piazzolo: A Spasso con il Geologo a cura della geologa Cabassi. Per gli appassionati di MTB

due giornate con le Guide MTB Val Brembana: sabato 5 settembre Torcole Freeride a Piazzatorre e sabato 12 settembre Avaro Freeride a Cusio. A corollario della manifestazione Mercatini di artigianato e prodotti locali in programma del primo weekend di Fungolandia a Piazzatorre sabato 5 settembre e a Piazza Brembana domenica 6 settembre, dove

vi sarà una grande giornata di attività a tema, giochi, intrattenimento e cultura, tra cui: Non solo funghi… nuove delizie brembane, un convegno-degustazione sulle nuove produzioni locali: mele, mais e zafferano. Il secondo weekend, mercatini serali a Olmo al Brembo sabato 12 settembre, serata in cui si terrà anche uno spettacolo teatrale e uno spettacolo piro-musicale, e a Mezzoldo domenica 13 settembre, durante la giornata di chiusura della rassegna. Durante Fungolandia, Altobrembo propone ottimi Menu e Aperitivi a base di Funghi e prodotti locali nei ristoranti e nei bar aderenti all’iniziativa. Potrete inoltre vivere Fungolandia a 360° approfittando delle Offerte negli Alberghi e negli Appartamenti di Altobrembo che propongono pacchetti soggiorno a prezzi vantaggiosi. Enzo Novesi

Fino al 4 ottobre al Museo dei Tasso fotografie in mostra. Personaggi e luoghi di Camerata Cornello raccontati da Antonio Facchinetti

Un altro mondo: fotografie delle Orobie e dell’Alto Adige Presso la Sala Mercatorum del Museo dei Tasso e della Storia Postale a Camerata Cornello, si tiene la mostra fotografica «Un altro mondo» di Antonio Facchinetti. Dopo la mostra monografica di Bergamo, al Teatro Sociale e la pubblicazione del libro «Un altro mondo» con i testi di Pino Capellini, edito nel 2013 da GAM editrice, le fotografie di Antonio Facchinetti approdano a Cornello nello spazio dedicato alle mostre temporanee del Museo dei Tasso e della Storia postale. Gli scatti del fotografo bergamasco Antonio Facchinetti ritraggono gente della montagna e dintorni, qui, vicino a noi, sopra Bergamo. Istantanee piene di poesia e sudore di luoghi in parte immutati e persone che sono svanite insieme alle usanze e ai riti di tempi che non ritorneranno più. Un libro pieno di nostalgia per un tempo passato, anche se

in certo modo molto vicino a noi: tanto è viva la sensazione che la nostra anima, i nostri vestiti, perfino l’aria che respiriamo sprigionino i profumi che arrivano da allora, dalla vita nei nostri monti di alcuni decenni fa. Tanti o pochi che siano gli anni passati, il divario è palese nel racconto delineato dalle 190 fotografie del libro, tutte in bianco e nero per scelta dell’artista. Immagini che sono solo una parte del lavoro di molti anni di ricerca svolto da Antonio Facchinetti. Le fotografie del libro sono state scattate nel corso di lunghi soggiorni tra i montanari che accolsero e ospitarono l’autore, consentendogli di raccogliere preziose testimonianze di un mondo che stava scomparendo. Sono momenti di una testimonianza preziosa della vita della gente in montagna: una vita dura, costruita giorno dopo giorno con grande semplicità, seguendo

l’andamento delle stagioni, sempre rispettosa della natura in tutti i suoi aspetti. Facchinetti ha avuto la possibilità di entrare un po’ alla volta nel mondo di un gran numero di persone, alle quali ha offerto i sentimenti più sinceri assieme al massimo rispetto. Ne è stato ricambiato ampiamente. E’ così nata una amicizia affettuosa e profonda: è stato questo lo stimolo che ha alimentato in lui la passione e l’amore per la fotografia. Nel libro sono accostati gli abitanti della

Val d’Ultimo e delle Valli bergamasche. «Molto diversi tra loro per tradizione e cultura -scrive nella prefazione Pino Capellini-.il fotografo li ha avvicinati nella vita quotidiana, nella fatica, nei sacrifici, nel continuo contatto con la natura e con l’ambiente, ed è stato proprio tra gli ultimi contadini e allevatori che il fotografo Facchinetti ha documentato le superstiti testimonianze di una cultura e di tradizioni che stavano scomparendo».


6 San Pellegrino Terme: alla Intercantieri Vittadello i lavori per il restauro del gioiello liberty. E intanto si prepara il parco giochi per bambini e famiglie

Grand Hotel, cantiere al via nel 2016 Al 7 luglio erano ben dodici le offerte presentate alla gara per i lavori di ristrutturazione e consolidamento del Grand Hotel di San Pellegrino Terme: una sola la concorrente bergamasca, quattro imprese venete, due milanesi, una di Monza, due piemontesi, una romana e una pugliese. Tra queste, l’impresa di costruzioni Intercantieri Vittadello S.p.A. di Limena (Padova), che si è aggiudicata l’appalto con un ribasso d’asta del 21, 7 % sulla base di 14 milioni di euro (l’importo complessivo dei lavori è

di 18, 6 milioni di euro). Lunedì 10 luglio, infatti, la commissione giudicatrice composta dall’architetto Alessandro Frigeni, dall’ingegnere Ezio Goggia e dal segretario comunale Domenico Figà, ha valutato la qualità dell’intervento, oltre al ribasso d’asta proposto e il curriculum: quella dell’impresa veneta è risultata la proposta migliore. Da adesso trascorreranno ben 30 giorni nei quali si procederà alla verifica di tutta la documentazione prima del via definitivo; l’impresa di Limena avrà a disposizione due mesi

per occuparsi della realizzazione del progetto esecutivo. Il cantiere con molta probabilità sarà attivo dai primi mesi del 2016; in poco più di due anni di lavoro si potrà consolidare l’intera struttura, ricostruire in maniera integrale le cucine, l’impianto di riscaldamento e provvedere poi al restauro della facciata posteriore e della cupola. Nonostante la pioggia di milioni caduti a valanga dal Governo lo scorso aprile, l’intervento non permetterà il recupero completo e la riapertura del Grand Hotel ( si punta

a realizzare un albergo di lusso); serviranno altri 22 milioni e 350mila euro: quelli fin’ora assicurati, anche se solo verbalmente, dal Gruppo Percassi. Aspettando gli ultimi dettagli e l’avvio del cantiere, si prepara invece a tornare a nuova vita il parco del Grand Hotel. Lo spazio di oltre 400 0 metri quadri, che in tempi neanche troppo remoti era stato il luogo d’incontro e di relax per regine, principi, generali, poeti e calciatori, ora diventerà un grandissimo parco giochi per bambini e famiglie.

San Pellegrino Terme: dopo il centro benessere firmato Quadro Curzio si recupera il Grand Hotel. E sulla riapertura del Casinò continua la «battaglia»

«Pronti al salto di qualità decisivo»

«Non solo parole, anche risultati concreti importanti». Vittorio Milesi non ha dubbi, del resto basta guardarsi intorno per capire che la rinascita è possibile; possibile perché, come lui stesso ha affermato, alle parole sono seguiti davvero i fatti. Dopo il nuovo centro benessere firmato Quadro Curzio, ecco il recupero del mastodontico Grand Hotel. Ci vorrà tempo, è vero, ma il recupero graduale del gioiello liberty sarà comunque fondamentale e determinante per il rilancio turistico, ancor prima che occupazionale, della Val Brembana. Risultati importanti, quindi, possibili grazie al «positivo rapporto di collaborazione instaurato tra tutte le Istituzioni, in particolare la Regione Lombardia, che con il presidente Roberto Maroni e l’assessore Claudia Terzi hanno sempre assicurato una speciale attenzione e sensibilità nei riguardi della realtà locale della valle

Brembana, confermando e onorando tutti gli impegni assunti». A questo punto resta un ultimo tassello a completare il puzzle: il Casinò, o meglio, la riapertura a casa da gioco del Casinò di San Pellegrino Terme, che tornerebbe così dopo quasi cento anni ad espletare la sua funzione naturale. Nei primi mesi del 2016 partirà il cantiere per il restauro parziale e consolidamento del Grand Hotel: i lavori più o meno, secondo le stime, dureranno 2 anni. Quali saranno i prossimi passi? «La notizia positiva è che il 12 agosto scorso e cioè entro il termine fissato dal Ministero delle Infrastrutture a pena di decadenza dal finanziamento governativo di 18.650.000 euro concesso dal Governo lo scorso mese di aprile, i lavori di recupero del Grand Hotel sono stati aggiudicati provvisoriamente all’Impresa Intercantieri Vittadello Spa. Tale situazione rende finalmente possibile il restauro e il recupero del Grand Hotel; è realistico ipotizzare che i lavori possano essere concretamente avviati con l’inizio del prossimo anno».

Tuttavia, i 18 milioni del Governo non permetteranno il recupero completo. «Siamo consapevoli che l’intervento copre soltanto una parte delle opere necessarie alla riattivazione del complesso monumentale e attendiamo pertanto di veder formalizzata la disponibilità verbalmente più volte manifestata dal Gruppo Percassi al completamento degli interventi stessi. Ci auguriamo e lavoreremo con rinnovato impegno per far si che questa straordinaria possibilità offerta alla nostra cittadina e alla Valle Brembana per fare un passo decisivo nella direzione del rilancio turistico, possa essere realizzata nei modi e nei tempi migliori e più celeri possibili». Attualmente all›interno dell’accordo di programma tra Comune, Provincia, Regione e Gruppo Percassi non è presente l›investimento sul Grand Hotel: questo può costituire un problema? «Nell’Accordo di Programma tra gli obiettivi prioritari da conseguire, è sempre stato compreso il recupero del Grand Hotel. L’entità delle risorse necessarie per

il raggiungimento di questo risultato ha sempre fatto del recupero del Grand Hotel l’elemento più problematico ed incerto. Per questa ragione l’Accordo di Programma vigente, pur contemplando tra gli interventi da realizzare il recupero del Grand Hotel, non indica precisi impegni ed obblighi per nessuno dei soggetti sottoscrittori. Nella sostanza, si tratta di verificare il permanere della disponibilità dell’Operatore Privato Gruppo Percassi al completamento degli interventi di recupero». A settembre è previsto l›incontro per ottenere una modifica all›accordo: cosa chiederete nello specifico? «Come è noto il Gruppo Percassi, contrariamente a quanto previsto, ha manifestato l’intenzione di conservare la proprietà del nuovo Centro Termale che avrebbe dovuto essere ceduto al Comune. Tale situazione alla quale il Comune non ritiene di opporsi pregiudizialmente, rende necessaria la modifica dell’Accordo di Programma e può consentire di attuare ulteriori significativi interventi, in grado di rafforzare ulteriormente gli effetti positivi prodotti

dall’apertura delle Terme. In questa direzione il Comune propone e condiziona la sua disponibilità alla modifica dell’Accordo di Programma alla conferma del finanziamento regionale già previsto di 8 milioni di euro da destinarsi al raggiungimento di due obiettivi peraltro già indicati: la realizzazione delle Terme curative che hanno storicamente caratterizzato la nostra cittadina e il recupero della Funicolare per la Vetta che costituirebbero due nuovi formidabili elementi attrattori di carattere generale». Dopo le Terme, anche il Grand Hotel. A quali altri obiettivi si potrà puntare per arricchire l›offerta turistica e commerciale di San Pellegrino Terme? «E’ evidente che accanto agli ambiziosi e prioritari obiettivi già indicati e ai quali guardiamo con fiducia, vi sono diverse altre situazioni che meritano di essere considerate e che non riguardano soltanto la realtà di San Pellegrino Terme ma l’intera Valle Brembana. Per San Pellegrino Terme crediamo possano e debbano essere ricordate due altre situazioni di notevole rilievo:

la riapertura del Casinò per il quale il Comune intende continuare la sua battaglia e la realizzazione di tutti gli interventi previsti nell’Accordo di Programma di natura più squisitamente privata ma di grande rilevanza pubblica (parte alberghiera, commerciale, dei servizi e residenziale) che rappresentano l’ulteriore indispensabile tassello per fare un salto di qualità decisivo nella sfida del rilancio turistico». E guardando all’intera val Brembana, invece? «Allo stesso modo riteniamo di fondamentale importanza che le diverse, altre realtà della Valle Brembana note ed apprezzate per la loro qualità ambientale e per la loro vocazione turistica estiva o invernale possano contribuire e rafforzare questa prospettiva. Pensiamo, tra le altre, all’importante operazione avviata su Foppolo che confidiamo possa trovare una positiva evoluzione e sviluppo costituendo un altro significativo polo attrattore per l’intera Valle. Da non dimenticare infine, l’urgente necessità del miglioramento della ricettività alberghiera in termini qualitativi e quantitativi, perché il quadro attuale presenta situazioni e dati ancora lontani da un livello che possa essere ritenuto almeno accettabile».

Federico Marzullo


7 Il 30 agosto le Old’s Rally Car della Valle Imagna hanno fatto tappa a Zogno. Spettacolo e grande partecipazione, tra derapate, slalom e testa coda

Old’s Rally Car, acrobazie da adrenalina pura Grande successo di ore 13, per lo spettacopubblico per la tredicelo organizzato da Old’s sima edizione dell’esiRally Car Valle Imagna bizione di auto storiche e Comune di Zogno. da rally di Sant’OmoUno spettacolo non bono Terme, che lo solo di autovetture ma scorso 30 agosto ha anche di colori. fatto tappa anche a ZoSi spaziava, infatti, dalgno. le Bmw alle Fiat, dalle Un gran numero di Lancia fino a alle Subaspettatori, anche e soru e le Opel: insomma, prattutto per la seconda ce n’èra per tutti i gusti. giornata di kermesse E se lo spettacolo è rinel capoluogo brembauscito a coinvolgere ed no, ha assistito all’esiappassionare tutti, gran bizione dei tanti piloti parte del merito è sopresso il piazzale del prattutto dei piloti, che che si sono «sfidati» in vecchi tempi. una gara di abilità mol- Le autovetture si sono mercato, dando il via grazie alle loro abilità to tirata, dal sapore dei schierate alle 10.30 all’esibizione fino le hanno saputo regalare Il 9 agosto si è tenuta la tradizionale corsa su strada targata Atletica Valle Brembana

Cominotto e Roffino vincono la Corrida zognese Anche quest’anno la tradizionale «Corrida di San Lorenzo», la gara nazionale di corsa su strada giunta alla sua diciottesima edizione, non ha tradito le aspettative. La gara, organizzata dall’A.S. Dilettantistica Atletica Valle Brembana in collaborazione con il Comune di Zogno, il patrocinio di Regione Lombardia e il sostegno di Fondazione Credito Bergamasco si è disputata domenica 9 agosto e si svolta su un anello di circa un chilometro da compiere intorno al capoluogo brembano ( 8 volte per la gara maschile, quattro volte per la gara femminile). A dominare l’edizione 2015 della tradizionale Corrida sono stati Manuel Cominotto ( 24’ 08’) e Valeria Roffino ( 13’ 33’), mentre la staffetta della Corrida ha visto trionfare Jacopo Brasi e Luca Beggiato della Pool

momenti di puro divertimento con numerose derapate, slalom e testa coda. «Una domenica all’insegna della velocità, del rombo dei motori e delle derapate – commenta il consigliere delegato allo Sport del Comune di Zogno Diego Donadoni-. Anche quest’anno la parentesi brembana della più vasta kermesse valdimagnina non ha tradito le aspettative, con una esibizione straordinaria da parte dei tanti piloti professionisti che si sono cimentati in prestazioni altamente spettacolari; veri e propri fuoriclasse

con uno stile di guida e capacità di controllo dell’autovettura che rasenta la perfezione, con autovetture lanciate a tutto gas in acrobazie da adrenalina pura – ha aggiunto il consigliere Donadoni-. Il successo è stato incredibile, per questo credo sia doveroso ringraziare i fratelli Renato e Fabio Salvi dell’Old’s Rally Car, con il quale da ormai sette anni collaboriamo per l’organizzazione e la buona riuscita di questa kermesse, che tanto lustro riesce a dare a Zogno e più in generale alle due Valli».

sentati dall’Atletica Valle Brembana, che con i suoi ragazzi e volontari ha saputo raggiungere importanti risultati sportivi; soprattutto grazie alla tenacia e alla perseveranza

del presidente Ferrari, che ha saputo allargare i propri confini coinvolgendo l’intera Val Brembana, diventando così un punto di riferimento per tanti atleti».

Classifica: MASCHILE: 1. Manuel Cominotto (Esercito) 24’08’, 2. Ahmed Nasef (Atl. Ponzano) 24’19”, 3. Isaac Kiprop (Valle Brembana) 24’22”, 4. Lahcen Mokraji (Runners Valseriana) 24’25”, 5. Domenico Ricatti (Aeronautica) 24’28”, 6. Riccardo Passeri (Aeronautica) 24’31”, 7. Giovanni Gualdi (Corrintime) 24’26”, 8. Francesco Bona (Aeronautica) 24’38”, 9. Nadir Cavagna (Valle Brembana) 24’59”, 10. Francesco Puppi (Valle Brembana) 25’10”. Società Alta Val seriana. «La corrida è diventata maggiorenne, questa è la sua diciottesima edizione: un traguardo che da solo testimonia che la nostra associazione e la sua manifestazione stanno crescendo e stanno dando i loro frutti – ha spiegato Roberto Ferrari, presidente dell’Atletica Valle Brembana-. Un traguardo importante, che testimonia come si stia lavorando tutti in-

sieme a testa bassa per proporsi poi a testa alta con i propri atleti negli scenari dell’atletica nazionale. E il lavoro duro paga sempre – ha sottolineato il presidente Ferrari-». Oltre alla ormai classica Corrida che riverserà nelle strade del capoluogo brembano tantissimi sportivi, si svolgerà sempre nella stessa giornata anche una gara di corsa a staffetta riservata a squadre com-

poste da due atleti delle categorie allievi, juniores, promesse e seniors maschili ( il percorso di un chilometro è quello classico della Corrida di San Lorenzo). «Questa manifestazione è l’emblema dello sport fatto di sani principi e valori quali elementi portanti per tutti gli appassionati – ha affermato Giuliano Ghisalberti, sindaco del Comune di Zogno-. Principi e valori ben rappre-

FEMMINILE: 1. Valeria Roffino (Fiamme Azzurre), 13’33”, 2. Federica Casati (Bracco) 13’34”, 3. Jessica Pulina (Shardana) 13’34”, 4. Eliana Patelli (Valle Brembana) 14’05”, 5. Alessia Zecca (Valgerola) 14’08”, 6. Clara Faustini (Atl. Lonato) 14’14”, 7. Simona Milesi (Valle Brembana) 14’32”, 8. Alessandra Seghezzi (Free Zone)14’36”, 9. Pamela Belotti (Valle Brembana) 15’07”, 10. Rita Lilia Quadri (Bergamo Stars) 15’17”. STAFFETTA DELLA CORRIDA: 1. Jacopo Brasi e Luca Beggiato (Pool Alta Val seriana) 10’46”90, 2. Mohamed Ohuda e Ahmed Ohuda (Pool) 10’50”10, 3. Danilo Gritti e Togni Manuel (Valle Brembana) 11’23”51.


8 Dal 28 al 31 agosto a San Pellegrino Terme la nona edizione della Coppa Quarenghi

Vittoria all’ultimo rigore, la Juventus entra nell’albo d’oro E’ la Juventus la vincitrice della nona edizione del torneo di calcio giovanile «Angelo Quarenghi». Anche quest’anno, dal 28 al 31 agosto, presso lo stadio comunale di San Pellegrino Terme, Chelsea, Milan, HJK Helsinki, Albinoleffe, Torino, Inter, Red Bull Salzburg, Atalanta, Juventus, Copenaghen e le rappresentative di Val Brembana e Val Seriana si sono sfidate durante il grande evento calcistico di caratura internazionale ed intitolato alla memoria del concittadino ed ex sindaco della cittadina termale dr. Angiolino Quarenghi. Al termine della quattro giorni di sfide, sono stati i bianconeri ad aggiudicarsi il torneo battendo l’Inter ai calci di rigore e ad entrare, quindi, di diritto nell’Albo d’oro della manifestazione, dopo le quattro vittorie nerazzurre, una del Milan, una del Torino e due dell’Atalanta. «Un’edizione a dir poco spettacolare – ha affermato il dr. Giampietro Salvi, responsabile del centro riabilitativo Clinica Quarenghi di San Pellegrino Terme-. E lo si era capito già dall’inizio del torneo, la sera del 27 agosto con la sfilata della banda musicale Città dei Mille di Bergamo e delle majorettes di Zogno. Grande soddisfazione – rimarca il dottor Salvi- per le

prestazioni delle nostre due rappresentative ( quella della Val Seriana è arrivata terza), che hanno giocato un ottimo calcio risultando all’altezza della competizione. Tanto che – sottolinea- potremmo definire questa edizione una mini champions, caratterizzata da una vasta partecipazione di pubblico, squadre di alto livello sportivo e incontri molto combattuti ed equilibrati: insomma, una vera e propria mini champions». Non solo sport, la coppa Quarenghi ha Persone disabili, le loro famiglie, società sportive ma anche collaboratori, partners e più in generale l’intera comunità sono stati i protagonisti del progetto «Una squadra per tutti», nato per agevolare l’inclusione di persone disabili nella comunità attraverso la pratica sportiva. L’iniziativa, che ha visto venerdì 7 agosto la sua conclusione attraverso un evento finale presso il Casinò di San Pellegrino Terme, è stato promosso dalla Comunità montana Valle Brembana (in nome dei 37 comuni dell’ambito), dalla Rete del Volontariato V. B. e dall’Associazione «Non solo sogni». Una squadra per tutti ha coinvolto ben tre distinte aree territoriali: l’area di Zogno e della Val Serina (Algua, Bracca,

saputo catalizzare l’interesse di tutti: «Turisticamente parlando abbiamo avuto una vera e propria invasione della cittadina – aggiunge Salvi-, anche grazie alla favorevole situazione meteorolo-

gica. Ad incentivare il tutto il raduno Ferrari, evento che ha suscitato un notevole interesse». Soddisfatto anche il presidente dell’Unione sportiva San Pellegrino Terme Silvano Gherardi: «Un grande

successo sportivo, così come una grande conferma dell›importanza turistica della manifestazione. Due aspetti rilevanti emergono sostanzialmente: la partecipazione dei maggiori club italiani e di prestigiose società straniere sottolineano che ormai la Coppa Quarenghi ha raggiunto livelli di eccellenza; é un fiore all›occhiello dello sport sanpellegrinese, ma anche di tutto lo sport giovanile lombardo. Un grazie particolare alla famiglia Quarenghi, alla Clinica di riabilitazione e al Comitato Quarenghi per l›ottima organizzazione». Per Stefano Tassis, assessore delegato allo

Inclusione sociale, sport e disabilità raccontate tra testimonianze e prospettive future al Casinò di San Pellegrino Terme per l’evento finale «Una squadra per tutti»

Una Valle oltre la disabilità: quando lo sport supera le distanze

Cornalba, Costa Serina, Oltre il Colle, Serina, Zogno); l’area di San Pellegrino Terme e San Giovanni Bianco (Camerata Cornello, Dossena, San Giovanni Bianco, San Pellegrino, Taleggio, Vedeseta); l’area di Val Brembilla (Blello, Sedrina, Ubiale Clanezzo, Val

Brembilla). Al termine di questo percorso sono state ben quindici le persone disabili (dai 9 ai 41 anni) che grazie a questo progetto sono riuscite ad inserirsi in 9 società sportive del territorio, agevolate soprattutto da un ottimo riscontro da parte delle stesse società sportive

(sono 12 complessive quelle coinvolte) e da tutta una serie di eventi vallari, che hanno saputo ulteriormente valorizzare il progetto e la sua finalità. Un progetto quello di Una squadra per tutti che «nasce dall’idea di l’idea di ribaltare il punto di vista del disa-

Sport del Comune di San Pellegrino Terme «sono stati quattro giorni spettacolari di sport, turismo e colore. Un plauso convinto credo debba essere rivolto ancora una volta al comitato organizzatore, diretto magistralmente dal presidente dr. Salvi, che nonostante le difficoltà riesce a migliorare la qualità tecnica ed organizzativa del Torneo anno dopo anno. Un applauso, infine, alla nostra rappresentativa della Valle Brembana, che nonostante i risultati poco favorevoli si e› battuta con lealtà e correttezza in una kermesse che i nostri ragazzi non potranno mai dimenticare». Enzo Novesi

bile, visto non più come portatore di bisogno ma di risorsa – ha spiegato Claudio Sonzogni, presidente dell’associazione Non solo sogni-. Una risorsa che lo stesso soggetto porta all’interno dei gruppi sportivi facendoli diventare un luogo accogliente e inclusivo. Il tutto accrescendo anche le competenze degli operatorio che quotidianamente regalano del tempo all’interno delle realtà sportive vallari». «la speranza – ha concluso il presidente Sonzogni- è che il progetto cammini in futuro con le proprie gambe e con la volontà dei vari Gruppi Sportivi; senza dimenticare il ruolo sociale e promozionale che gli amministratori del territorio devono tenere su questi temi». Federico Marzullo

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13 Turismo, sport e commercio: tutte le bellezze della cittadina termale raccolte in un unico, completo vademecum a misura di turista

San Pellegrino Terme si promuove al mondo Il Comune di San Pellegrino Terme ha presentato e distribuito nella seconda decade di agosto un opuscolo di interesse turistico. Si tratta di un elegante vademecum ricco di immagini, nel quale vengono presentate le peculiarità che attualmente la cittadina di San Pellegrino Terme offre a livello turistico; dal relax e al benessere fisico ai divertimenti dello sport, itinerari turistici, culturali ed attrazioni di ogni sorta. Nelle prime pagine viene presentato il Casinò Municipale, struttura d’epoca Liberty, inaugurato nel 1907, ricco di preziosi e suggestivi affreschi, bassorilievi, opere lignee e preziosi lavori in ferro battuto. Segue il monumentale Grand Hotel, sorto nel 1904, dai notevoli motivi architettonici, della lunghezza di 120 metri e dalle innumerevoli stanze; chiuso da anni, ora in attesa di un prossimo progetto conservativo e di rinascita. Si passa poi con l’enumerare le varie strutture Liberty che accompagnano il visitatore nella scoperta della cittadina, con la storia che ne narra le origini, e tra cui vengono citate il Ponte Vecchio, un tratto della antica Via Priula, per giungere al XX secolo con la realizzazione del Tempio dedicato ai Caduti. Il percorso visivo iconografico mostra una parte delle Grotte

del Sogno, scoperte nel 1932 dallo speleologo Ermenegildo Zanchi, ricche di cromatiche stalattiti e stalagmiti, seguita da un foto della Funicolare della Vetta inaugurata nel 1909 e chiusa da anni, ora con la palazzina restaurata ospita il Centro Storico Culturale della Valle Brembana. Nella brochure viene presentato anche il nuovo Centro Termale Qc Terme, dove ora ci si può immergere nella rinnovata struttura per rigenerarsi, per un bagno termaC’è un patrimonio inestimabile sulle montagne: ci sono paesaggi meravigliosi, culture antiche, beni storici e architettonici diffusi ma anche competenze particolari che garantiscono al turista e al viaggiatore esperienze memorabili; ci sono imprese moderne e sostenibili, capaci di muovere l’economia valorizzando le opportunità e le conoscenze territoriali più virtuose. Ci sono nuove esperienze di recupero agricolo e agroalimentare di qualità. Ci sono, insomma, realtà virtuose e lungimiranti che vivono la montagna senza sfruttarla e, anzi, valorizzandone aspetti e caratteristiche peculiari, spesso accompagnate da attività innovative e tecnologicamente avanzate in campo energetico o dell’economia circolare. È il caso del polo culturale «Mercatorum e

le, idromassaggi, saune, tra eventi di benessere e bellezza e Light Bistrot per una gustosa e saporita esperienza. Sport e divertimenti invitano sul fiume Brembo: canoa e rafting, alla parete di roccia per il free climbing, al tennis, sulla pista ciclabile, in piscina, nelle palestre ed al minigolf. Uno spazio è dedicato allo sci nelle stazioni dell’Alta Valle Brembana facilmente raggiungibili per godersi lunghe sciate e praticare sci di fondo, con allegre ciaspolate.

Due pagine sono riservate alla cucina locale ed ai gustosi formaggi: non a caso la zona è nota come La Valle dei formaggi; ma anche ai piatti della tradizione, alle birre artigianali sanpellegrinesi. Ed an-

cora il Museo Brembano, che raccoglie lo straordinario patrimonio naturalistico delle Orobie, bacheche di lepidotteri, flora e fauna vallare. Le ultime pagine sono affidate, invece, al calendario an-

Carovana delle Alpi: da Legambiente riconoscimenti al turismo sostenibile e all’imprenditoria di qualità

Al «Mercatorum e Priula» l’unica bandiera verde lombarda

Priula», che si è aggiudicato l’unica bandiera verde consegnata in occasione della Carovana delle Alpi 2015: la campagna annuale di Legambiente sullo stato di salute dell›arco alpi-

no volta a segnalare le situazioni più virtuose assegnando le bandiere verdi, ma anche riconoscimenti (bandiere nere) a tutti quei soggetti identificati come i nuovi pirati: comuni, indi-

vidui singoli, aziende o amministrazioni causa di danni all’ambiente e all’ecosistema. Al polo culturale brembano il merito, quindi, di aver avviato un percorso sovracomunale di tutela delle specificità territoriale con la capacità di proiettare queste peculiarità locali in un orizzonte europeo. «I comuni di Camerata Cornello, Dossena e San Giovanni Bianco hanno dimostrato con la stipula della convenzione che investimenti mirati a prodotti culturali di qualità possono essere realizzati – si legge nel comunicato di Legambiente-. Puntare sulle specificità locali e la capacità di creare connessioni che

nuale di appuntamenti ed iniziative che accompagnano il visitatore durante il soggiorno a San Pellegrino Terme e nel paradiso naturale ricco di paesaggi incantati e borghi storici. Enzo Novesi

uniscano arte, cultura, tradizioni, enogastronomia può essere uno dei possibili strumenti per il rilancio delle economie di montagna, uscendo dalle visioni stereotipate e omologate. Inoltre la connessione tra i poli museali di Cornello dei Tasso, di Oneta e le miniere di Dossena permette di promuovere la ricerca, la raccolta di documenti e la divulgazione oltre che su Arlecchino, l’homo selvadego nella cultura popolare alpina, anche su: Tasso e le poste, gli Zanni e la commedia dell’arte; le miniere, la vita dei minatori, la lavorazione dei materiali e la geologia del territorio. La scelta dei Comuni di privilegiare la valorizzazione di elementi storico culturali come perno di rilancio dell’immagine del territorio, li pone a modello per uno sviluppo di ampio respiro del territorio».

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14 Il primo conflitto mondiale raccontato in un libro presentato sui resti di una casermetta eretta a difesa del terrotorio

La Valle Brembana e la grande guerra Superata la Cantoniera al Passo San Marco, raggiunto il confine che divide Bergamo da Sondrio, subito sotto la strada provinciale, si notano i resti delle “casermette” che costituivano parte delle opere di fortificazione della linea Cadorna realizzate nel corso della prima guerra mondiale. Ed é in questo suggestivo, più che appropriato, luogo che la biblioteca di Piazza Brembana nel ciclo di manifestazioni Pagine Verdi ha deciso di tenere giovedì 13 agosto l’incontri d’autore con Diego e Osvaldo Gimondi autori del volume Cronache di fatti, luoghi e persone della Valle Brembana nella Grande guerra, del quale la professoressa Silvana Ardemagni Molteni nella prefazione, del libro scriveva: Attraverso la grande Storia

del conflitto mondiale, combattuta dai popoli europei, la dimensione e il risalto offerto dalla piccola cronaca locale nel bollettino di guerra giornaliero e nella registrazione dei morti in battaglia, accanto alle lettere del fronte, costituiscono un’occasione propizia e e favorevole per ripensare all’intera comunità costretta, a modificare le proprie abitudini, a volte radicalmente, perché non è estranea, ma è presente nei suoi uomini, è protagonista con la sua personale esperienza, è testimone diretta di avvenimenti che possono integrare il discorso nazionale, arricchirlo di particolari unici e significativi. Ed ancora A noi che l’eco degli avvenimenti mondiali può aver oscurato il ricordo dei nostri combattenti, resti nell’animo e nel

ricordo l’esperienza di quei giovani a noi completamente sconosciuti, ma presenti in mezzo a noi attraverso i loro discendenti i cui cognomi sono stampati sulle lapidi, sulle croci di guerra, siano uno stimolo all’assunzione di responsabilità civiche, sociali e morali, siano il nostro orgoglio, la nostra fede contro ogni tipo di barbarie. La manifestazione, non nuova nel suo genere, svolta davanti ad un attento e sensibile pubblico composto da un centinaio di persone, é stata inserita in un contesto ambientale suggestivo grazie, sia alle bellezze naturali che dalla scelta appropriata del luogo. Infatti la presentazione del volume si é aperta sui resti di una casemetta eretta a difesa della Valle Brembana in occasione del primo con-

flitto mondiale. Diego Gimondi e Silvana Ardemani Molteni hanno prestato le loro voci per la lettura di alcuni brani intervallati dai canti del coro Fior di Monte diretto dal maestro Franco Ambrosioni che alle Casermette si é presentato con un toccante repertorio. La giornata ventosa ha permesso il dif-

fondersi delle voci raggiungendo e richiamando occasionali turisti in transito per il Passo di San Marco i quali si sono uniti agli uditori venuti appositamente da tutta la Valle Brembana, raccolti attorno alla Casermetta, un tempo adibita a ricovero degli ufficiali del Regio Esercito. Al termine della mani-

festazione il presidente del Coro Fior di Monte, professor Travi, ha donato una sua operaricordo della giornata agli organizzatori e al Centro Studi Francesco Cleri. Il CAI-AVB con gli alpini hanno poi accompagnato gli intervenuti a visitare i resti della Linea Cadorna. D.O.gi.


15 Il 19 e 20 settembre due giorni per riscoprire il borgo di Cornello negli affreschi della Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano

A Camerata Cornello l’arte racconta la vita In occasione della trentaduesima edizione delle Giornate Europee del Patrimonio, è stata organizzata per il prossimo sabato 19 settembre, nella chiesa del borgo medievale di Cornello dei Tasso a Camerata Cornello, l’iniziativa «L’arte racconta la vita. Il borgo di Cornello negli affreschi della Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano»; una visita guidata gratuita a

tema cui farà seguito il concerto del «Coro Le Due Valli» diretto dal maestro Aurelio Monzio

dievale di Cornello dei Tasso e dei trascorsi della gente che ha vissuto in questi territori attraverso un punto di vista inedito. Infatti, gli affreschi della Chiesa di Cornello, non solo raccontano la storia del borgo, ma una storia assai più ampia legata a quella artistica e sociale della Valle Brembana. Come la presenza della Compagnoni. L’iniziativa si pone come raffigurazione di numeobiettivo la scoperta del- rosi santi e delle scene la storia del borgo me- della vita di Cristo, che

illustrano un modello di comportamento della gente che abitava il borgo e la valle, o la presenza di personaggi caratteristici come Sant’Eligio, il protettore dei maniscalchi, figura ben conosciuta nel borgo e in tutti i paesi raggiungibili a mezzo di cavalcature. Nel racconto ben si inserisce la rappresentazione del Coro «Le Due Valli», diretto dal Maestro Aurelio Monzio Compagnoni, che con la musica e il canto racconta la cultura di un popolo: le fatiche, le speranze e la disperazione, le fedi

religiose e politiche, gli ideali e le disillusioni grazie alle filastrocche, alle ninne nanne ed alle serenate appartenenti alla cultura popolare. Per l’occasione il Museo rimarrà aperto dalle ore 20 alle 24, oltre il normale orario di apertura. L’evento è organizzato dal Museo dei Tasso e della Storia postale, con il contributo del Comune di Camerata Cornello e il Patrocinio del Polo Culturale «Mercatorum e Priula, vie di migranti, artisti, dei Tasso e di Arlecchino». Enzo Novesi

Dal 21 agosto al 3 ottobre in Val Brembana arriva il primo festival locale di Storytelling

Il 13 settembre c’è la decima Giornata Tassiana. Dedicata alla storia della famiglia dei Tasso, la storia postale e le attività del museo

Tra musica e leggende: in Valle arrivano i cantastorie

Giornata Tassiana: ecco il programma

L’uomo è per natura un essere sociale che da sempre ha il bisogno di relazionarsi con gli altri condividendo esperienze ed emozioni, proponendosi col linguaggio e col canto, tramandando leggende, racconti ed episodi di vita vissuta. Anche quando è venuta in aiuto la scrittura e la stampa la narrazione orale non si è fermata, tenendo testa ai potenti ed innovativi mezzi di comunicazione moderni; un tempo nessun bimbo andava a letto senza ascoltare le storie raccontate per lo più dai nonni che sapevano riscaldare i loro cuori e li accompagnavano con magia e mistero nel mondo dei sogni. Proprio per ridare nuova vita e rispolverare le vecchie tradizioni di una volta, l’arte di narrare inventando storie o riportando fatti realmente accaduti con ma-

estria, si è tenuto in Val Brembana il primo festival di «Storytelling». L’iniziativa nasce grazie al distretto del commercio «Vallinf@miglia», che raggruppa ben undici comuni, tra cui Zogno, Serina, Ubiale Clanezzo, Valbrembilla, Blello, Vedeseta e Tallegio in Valle Brembana; Moggio, Cassina, Cremeno e Pasturo in Valsassina, che ha lanciato proprio nel corso dell’estate questa nuova proposta culturale che si articola in quattro serate in altrettanti luoghi. Per il festival si sono scelte quattro location speciali del distretto per ricreare l’emozione di quelle situazioni, coinvolgendo un pubblico più ampio di quello familiare, privilegiando piccole piazze all’interno di borgate e paesi. Il calendario delle rappresentazioni ha avuto inizio venerdì 21 agosto a Pasturo

con il comico di Zelig e Rid’in Bergamo Giorgio Zanetti e il suo spettacolo «Tutti fratelli». Sabato 29 agosto è stata la volta di Emanuele Turelli che ha narrato la terribile tragedia della diga del Gleno accompagnato dalla voce di Tiziano Incani ( il Bepi), durante la notte bianca di Zogno. Per domenica 20 settembre l’occasione sarà pomeridiana e si svolgerà nella frazione Cavaglia di Valbrembilla, accanto ai ruderi leggendari del Castel della Regina, da cui l’attrice Elide Fumagalli, accompagnata dalla dolce melodia di un violoncellista, narrerà la mitica vicenda. A concludere il festival, sabato 3 ottobre a Sottochiesa di Taleggio, durante la Festa del ritorno, si terrà il monologo comico di Davide Lenisa «Se staà mèi quando se staà pègio». Enzo Novesi

Domenica 13 settembre 2015, dalle ore 09.30 si terrà, a Cornello, la 10^ Giornata Tassiana: una giornata dedicata allo studio e agli aggiornamenti sulla storia della famiglia Tasso, la storia postale e le attività svolte dal Museo e dall’Associazione degli Amici del Museo dei Tasso e della Storia postale durante il 2015 e quelle previste per il 2016. All’interno dell’evento, che inizierà alle ore 9.30 a Cornello, è prevista la presentazione delle donazioni ricevute dal Museo nell’anno 2015. Si tratta di un’interessante e preziosa raccolta tematica di francobolli, in tre volumi, dal tema “L’Evoluzione animale” (da cui è presa l’immagine di presentazione dell’evento e che a breve sarà disponibile per la consultazione dal nostro sito web) donata dalla sig.ra Maria Adelaide Gigli e del dott.

Mario Gigli e di un set di elementi per la scrittura in ottone della fine del XIX secolo donato dal dott. Alberto Lonigo. Inoltre, per concludere la giornata, alle ore 16.00 è prevista la visita guidata gratuita al borgo di Cornello, agli affreschi della Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano e al Museo. La Giornata Tassiana è organizzata in collaborazione con l’Associazione degli Amici del Museo dei Tasso e della Storia postale e il Comune di Camerata Cornello. Programma: - ore 09.30: Ritrovo a Cornello - ore 10.00: Saluto delle autorità amministrative e postali - ore 10.15: Presentazione della donazione di Mario e Maria Adelaide Gigli “L’evoluzione animale”: collezione filatelica tematica di Giuseppe Morabito

- ore 10.45: Presentazione della donazione di Alberto Lonigo “Set di elementi per la scrittura del XIX secolo” - ore 11.15: Saluti del Presidente dell’Associazione Amici del Museo Giovanni Pietro Salvi - ore 11.45: Resoconto delle presentazioni del volume “I Tasso, maestri della Posta Imperiale a Venezia” di Bonaventura Foppolo e Stato delle ricerche relative al “Progetto Tasso 2012 – 2017” - ore 12.15: Relazione sui risultati dell’afflusso di visitatori del Museo da aprile 2014 a dicembre 2015 - 12.00 – 15.00: Pausa - ore 15.00: Visita alla mostra fotografica “Un altro mondo” di Antonio Facchinetti - ore 16.00: Visita guidata gratuita al borgo di Cornello, alla chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano e al Museo dei Tasso e della Storia postale


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Tra vecchi fantasmi e nuove sfide

Un albero che cade in Valle Brembana fa molto più rumore. Perché il contesto di partenza, a cominciare dalla logistica, non è semplice. A ribadire la fatica della valle bastano alcuni numeri ricordati da Cgil, Cisl e Uil: tasso di occupazione sotto la media provinciale e balzo della disoccupazione negli ultimi cinque anni, con fabbriche che hanno chiuso o che hanno lasciato la valle. Anche per questo, insieme all’amarezza che accompagna la fine di ogni industria storica, il fallimento della Mani-

fattura Valle Brembana, con la perdita di oltre 300 posti di lavoro in un colpo solo, fa male, ma non può essere il capolinea di un territorio. E se l’urgenza di oggi è dare una risposta a chi, sotto i colpi della crisi, ha dovuto dire addio alla consuetudine quotidiana con i telai, la necessità per il domani è disegnare nuove strategie di sviluppo e riseminare lavoro. Magari ascoltando la foresta, piccola o grande che sia, che in questi anni di tempesta è riusci-

ta a crescere controvento e a mettere solide radici proprio in valle, offrendo qualcosa di più di una speranza. La Cms degli Aceti giusto qualche mese fa ha inaugurato il nuovo stabilimento a Zogno e qui ha concentrato la forza produttiva. La Smi dei Nava a San Giovanni Bianco ha da poco incassato gli elogi di Mediobanca, che per crescita del fatturato l’ha promossa capofila delle imprese italiane delle sue stesse dimensioni, e ha dato vita nuova all’ex

cartiera Cima. E poi ancora la Sanpellegrino, la Minelli a Zogno, il gruppo Scaglia a Brembilla, in quel formidabile concentrato di imprenditoria abbarbicato sulle montagne, che macina industria se possibile in condizioni ancora più disagiate rispetto al resto della valle. Lassù c’è anche la Daminelli che si prende un dieci e lode dai clienti tedeschi. Poi ancora risalendo il Brembo, là dove la valle si biforca, ci sono il gruppo Gervasoni e le cornici della Imex di Ghidini a

Lenna. E l’elenco potrebbe continuare ancora. Una foresta, fatta di imprenditori e lavoratori, abituata ad alzarsi presto la mattina e a correre, contro la crisi e contro i disagi. Non è passata un’eternità da quando alcuni di loro ci raccontavano cosa significa combattere contro connessioni lente e costi elevati in un’epoca in cui internet è imprescindibile. Una foresta da sostenere, anche se geneticamente è difficile che qualcuno in Val Brembana chieda aiuto: al massimo, chiede sottovoce ciò che sarebbe razionalmente dovuto o quantomeno utile per

crescere. Una foresta da seguire nella sua vivacità, come è successo con l’indirizzo di meccatronica all’istituto superiore Turoldo, che ha visto alcune imprese in prima fila. E una foresta da moltiplicare, perché alla fine il problema, in Valle Brembana come nel resto della provincia, è questo: per 300 posti di lavoro che si perdono in un colpo solo, non ce ne sono subito altri 300 che si creano. La semina è lunga e i frutti si vedranno, si spera, fra anni se non decenni. Ma occorre iniziare e, ancora una volta, attirare investimenti.

Il 24 settembre a Brembilla al via il corso per diventare volontario soccorritore 118 in Val Brembana

La Vab cerca aspiranti soccorritori

In 251 ad affrontare i 140 km dei sentieri orobici, tra fango e pioggia

Marco Zanchi è il re delle Orobie

È in programma per giovedì 24 settembre, alle ore 20.30, la serata di presentazione del nuovo corso per volontari soccorritori 118 che si terrà presso la sede dei Volontari Autoambulanza di Brembilla, in Piazza del Volontariato, 1 a Brembilla. Il corso sia teorico che pratico di 120 ore si svolgerà da ottobre 2015 a maggio 2016, è interamente gratuito ed è riconosciuto e certificato da Areu (Azienda Regionale Emergenza Urgenza) della Regione Lombardia. E’ aperto a tutti i cittadini, di entrambi i sessi che abbiano compiuto almeno 18 anni. Durante le lezioni, articolate in serate dalle 20.30 alle 23 saranno trattati argomenti sanitari di primo soccorso,

traumatologia, anatomia e fisiologia, verrà approfondita la conoscenza delle attrezzature e dei presidi presenti sulle ambulanze, saranno svolte prove pratiche e simulazioni di soccorso, compresa la gestione delle emergenze sanitarie in base ai protocolli Areu. Dopo una prima parte di teoria gli aspiranti volontari soccorritori saranno ammessi al tirocinio pratico durante il quale dovranno svolgere, affiancati da soccorritori esperti, trasporti in emergenza su ambulanza e servizi ordinari. Al termine del corso, in seguito al superamento dell’esame finale, sarà possibile prestare servizio nell’associazione come soccorritore durante i servizi di Emergenza Urgenza coor-

dinati dal 118 di Bergamo, come addetto ai servizi secondari e trasporto infermi, a supporto di eventi sportivi o manifestazioni, e collaborare nell’attività di formazione in scuole o in altre associazioni. La Vab è un’associazione composta da soli volontari, che contribuiscono a fornire un mezzo di soccorso attivo 7 giorni su 7, 24 ore al giorno in partenza dalla sede di Brembilla e da quella di Zogno, su invio della centrale operativa del 118 di Bergamo su tutto il territorio della Val Brembana. Nel 2014 i servizi svolti si sono suddivisi per un terzo in Val Brembilla, un terzo a Zogno e nelle sue frazioni, un terzo nei paesi della bassa val Brembana e della Val Serina.

La prima edizione dell’Orobie Ultra Trail si è archiviata con una cerimonia di premiazione che ha riempito il prezioso salotto di Piazza Vecchia in Città Alta, di entusiasmo e applausi per i vincitori delle due competizioni in programma: Marco Zanchi e Lisa Borzani, Jordi e Cristina Bes. E’ stata una prima in grande stile e lo si è intuito a partire dal Race Office allestito nel Palazzetto dello Sport PalaNorda di Bergamo, ampio ed ordinato così come solitamente accade in occasione delle competizioni più blasonate. Senza trascurare poi la conferenza stampa d›apertura e dall›incontro con il Prof. Pietro Trabucchi, in grado di richiamare rispettivamente top runners e tanti appassionati. La partenza dell’Orobie Ultra Trail alle 14 di venerdì 31 luglio in Piazza dell’Orologio a Clusone è stato un momento di festa e condivisione. Tanto il pubblico al via per applaudire i 251 atleti pronti ad affrontare i 140 chilometri e i 9.500 metri previsti dal percorso, ma anche un ospite d’eccezione, Giovanni Storti anch’esso al via. La gara si è sviluppata in condizioni ottimali fino alle prime ore del sabato mattino, vedendo alternarsi al comando Marco Zanchi e Marco Gazzola. Se non che, una perturbazione piuttosto violenta ha costretto la Direzione Gara a sospendere la competizione per 50 minuti - ad eccezione dei 4 atleti al comando che avevano già sopravanzato la zona critica - e a posticipare

la partenza del Gran Trail Orobie, in programma a Carona, Val Brembana. Rientrata l’emergenza alle 8.25, i 720 atleti di Gto sono quindi partiti in direzione Rifugio Laghi Gemelli, sebbene permanesse una condizione meteo instabile e caratterizzata da pioggia. Relativamente ad Out, tutti gli atleti si sono quindi rimessi all›inseguimento di Marco Zanchi. Il bergamasco, che dal Brunone non ha mai smesso di essere al comando, ha continuato a gestirsi magnificamente fino in Città Alta, arrivando a vincere in 23.37.59 il Reda Rewoolution Orobie Ultra Trail seguito poco dopo da Bosatelli e da un pari merito sancito da un abbraccio fra Galeati e Insam. Agli arrivi di Out, sono susseguiti quelli di Gto, che in meno di 15 minuti ha delineato dalle 16.30 alle 16.45 il suo podio maschile: Jordi Bes, Jan Zemanik e Michael Dola. Le classifiche femminili di Out e Gto si sono andate invece a delineare solo nelle ore successive. Lisa Borzani dopo un lungo alternarsi con Cinzia Bertasa al comando della gara di 140 km, riusciva a prevalere sulla bergamasca, con un vantaggio di 30 minuti e con un tempo di 28 ore e 7 minuti, lasciando così a Graziana Pé il terzo gradino del podio. Poco prima dell’arrivo al traguardo delle atlete della Gto, verso le 20, la pioggia che cadeva con insistenza da tutta la giornata, aveva ormai reso insidiosi i sentieri, rendendoli impratica-

bili ed obbligando la Direzione Gara ad intervenire nuovamente. In funzione di questa decisione la competizione terminava per coloro che alle 20 non avevano ancora raggiunto Selvino, continuando invece per tutti gli altri 300 atleti ancora in gara. E mentre Cristina Bes, Carolina Tiraboschi e Virginia Olivieri tagliavano in successione il traguardo, l’organizzazione provvedeva a tutelare l’incolumità dei 250 atleti bloccati sul percorso, provvedendo nel giro di poche ore al loro trasferimento in Città Alta. (Per costoro verrà stilata una classifica secondaria, in funzione del passaggio all›ultimo punto di controllo.) L’alternarsi degli arrivi è andato avanti fino a notte fonda, sempre davanti ad un pubblico stupito quanto ammirato, che sebbene esiguo non ha mai smesso di applaudire i 41 finisher di Out e i 402 finsher di Gto, sempre più affaticati ed infangati. Mancavano pochi minuti alle 2, quando l’ultimo atleta tagliando il traguardo, decretava la fine di una prima edizione che malgrado il cattivo tempo, non è riuscito a mettere in crisi l’organizzazione di Spiagames Outdoor Agency. Poche ore dopo, al sorgere del sole, l’intero territorio bergamasco si svegliava sotto un cielo azzurro e terso, preziosa cornice per una press conference di chiusura e una cerimonia di premiazioni che nel salotto di Città Alta, non poteva avere contesto più suggestivo.


17 La Valle Brembana come non l’avevo mai vista

Carona non è Cortina, per fortuna! Circa otto anni fa, quando, insieme ad alcuni amici/soci decisi di dare vita al giornale Intervalli e cominciai a prendere contatto con la realtà della Valle Brembana, mai avrei pensato di trascorrervi un lungo periodo di vacanze. Io camuno-sebino circondato da località turistiche bellissime, non mi sentivo in colpa solamente quando sceglievo le Dolomiti da alcuni anni elevate al patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Diciamola tutta: le Orobie, pur bellissime, non hanno il fascino delle Dolomiti e Carona ha poco a che vedere con Cortina. Per fortuna, perché, Dolomiti a parte, chi cerca la montagna, la sua tranquillità, la genuinità della gente la trova a Carona. Anche il turista sembra immedesimarsi in quest’atmosfera e non ostenta simboli o atteggiamenti da cafone arricchito. Tutto sommato il paese regge l’impatto con le inevitabili seconde case, ma quei cartelli con scritto “vendesi”, che si ripetono balcone dopo balcone, ci mettono un po’ tranquilli sul fatto che la corsa a costruire tarderà a riprendere lasciando il tempo di ripensare ad uno sviluppo armonico del paese. Il laghetto è di un colore verde/blu che invita ad un tuffo ed ad un paio di bracciate, ma sono pochi i coraggiosi che vi si cimentano. Se sulla sponda destra si svi-

luppa il paese è sul lato sinistro del lago che si svolge la “movida”. Vero centro di tutto il bar ristorante Pineta, punto catalizzatore di tutte le attività ed erogatore a ciclo continuo di bevande e pasti che le instancabili ragazze dello staff servono con impeccabile cortesia. Due le novità della stagione: praticamente una grigliata non stop e più in alto, all’ingresso della pineta il nuovissimo percorso avventura Nel tardo pomeriggio, l’immancabile passeggiata lungo il viale principale e l’aperitivo in uno dei bar che trovi sul percorso dove si consuma il tradizionale rito della bevuta con amici da parte degli uomini che hanno trascorso la giornata nei campi, nella pineta, nei cantieri e nelle cave dei dintorni. Facile, a quest’ora, incontrare la maestra Rina, da poco in pensione, che tra i banchi di scuola ha cresciuto molti di questi ragazzi che saluta con un gesto della mano ed un sorriso. Una nota la merita la

nuovissima erboristeria. La segnaliamo non tanto perché la sua apertura è un fatto che va in controtendenza rispetto a tantissime attività commerciali che chiudono, ma anche perché Flavio, il titolare, la sa lunga e ti convince che bevendo la tal tisana quella pancia che hai messo su con pazienza giorno dopo giorno dietro la scrivania, in quindici giorni sparirà del tutto. Provare per credere. Molte delle tisane sono prodotte con ingredienti raccolti su queste montagne e che puoi incontrare anche all’orto botanico realizzato praticamente in pineta, vicino al corso del Brembo. A proposito di fiori: quelli alle terrazze non somigliano a quelli che rallegrano i balconi dell’alto Adige salvo quelli della signora Rosanna che con impeto quasi maniacale li copre o li scopre ad ogni transito di nuvola minacciosa nel cielo. Alla fine non hai più nemmeno l’interesse a guardare le previsioni del tempo in Tv. A seconda che Rosanna

copra o meno i suoi fiori sai il tempo che ti aspetta il giorno dopo. Il lunedi, mercoledi e venerdi pomeriggio, negli orari di apertura del dispensario farmaceutico , davanti all’ingresso c’è un vigile in più, rispetto alla forza ufficiale. E’ Baldino che invita gli automobilisti a non parcheggiare in quella striscia e lasciar libero il passaggio pedonale, impresa ardua soprattutto nel mese di agosto, quando la carenza di posti auto si fa più acuta. Ma Baldino è inflessibile e non concede sconti a nessuno e se necessario arriccia le sopracciglia fin quando non ottiene il risultato Carona è anche e forse

soprattutto il punto di partenza delle escursioni che portano ai numerosi rifugi che si trovano intorno ai 2000 metri: Gemelli, Calvi, Longo, Terre Rosse, Mirtillo. Gli ultimi due li puoi raggiungere tramite una vecchia seggiovia che permette il collegamento con le piste che si collegano con quelle di Foppolo. Per gli altri ci vogliono gambe salde e fiato in abbondanza salvo l’aiuto che ti può offrire Ugo che grazie al servizio di trasporto che gestisce con la moglie ti assicura una “comoda” salita fino al Calvi e relativo ritorno. Per chi rimane al lago c’è il percorso intorno al bacino che spesso viene quasi svuotato per esigenze di produzione elettrica o il percorso vita ai bordi della pineta: Numerosi i pescatori che spesso fanno ottime catture. E’ sul lago e il suo utilizzo che mi permetto di avanzare due proposte al sindaco Giovanni Alberto Bianchi e alla sua amministrazione, sicuro di non dire cose nuove e che probabilmente hanno già una soluzione nel program-

ma amministrativo La salita/discesa di accesso a nord è troppo ripida e le persone con difficoltà a deambulare la evitano. Così fanno anche le persone sulla carrozzella, ma pure le mamme che spingono il passeggino. Una diversa pendenza o una diversa strutturazione permetterebbe di sanare questo problema. Dicevamo dei pescatori. Ho personalmente ascoltato commenti di persone con disabilità e in carrozzella che manifestavano il dispiacere di non poter gettare le canne per via del proprio handicap e dell’impedimento di avvicinarsi alla riva. Penso ad una pedana, accessibile però solo ai disabili, o ad uno scivolo che permetta di avvicinarsi alla riva durante il periodo in cui le acque sono basse all’interno del bacino. Sindaco, come vede non chiedo la luna, ma due semplici interventi per migliorare la qualità, già buona, del suo paese. Tornerò a Carona e spero di comunicare presto ai nostri lettori la sua attenzione e la sua sensibilità Antonio Martinelli

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18 “FIERA SPOSI ALT SPOSAMI”

Sposi: L’evento più importante della provincia bergamasca trova casa ad Alzano Quella che è diventata la più importante manifestazione espositiva dedicata al matrimonio della Provincia di Bergamo e che Sycomor società organizzatrice, per tradizione propone itinerante nelle più importanti e blasonate location della Provincia, trova quest’anno casa nella splendida struttura del MUSEO ALT di Alzano Lombardo (BG). Cambio di scenografia potremmo dire……dalle sale decorate ed in stile Liberty del Casinò di San Pellegrino Terme (e che ha ospitato la manifestazione per due anni) si passa ad un edificio storico oggetto di un recupero di archeologia industriale che ha trasformato gli spazi dedicati a magazzini della storica “Italcementi” in un museo di arte moderna tra i più conosciuti ed apprezzati, in un divenire di volumi e di storia che lasceranno tutti senza fiato. Una struttura affascinante, polifunzionale ed inserita in un tessuto urbano che intreccia la storia industriale di Alzano dell’ultimo secolo. Un evento che da Sabato 17 Ottobre a Domenica 18 Ottobre proporrà alle coppie di sposi più di 70 espositori legati al tema del matrimonio della provincia bergamasca, abiti da Sposa e da Sposo, abiti da cerimonia per gli invitati, bomboniere e articoli regalo, liste nozze, fedi e gioielli, inviti e proposte comunicative, ristoranti e catering, agenzie viaggio, auto e mezzi di trasporto per gli sposi, giochi e scherzi, fotografi e riprese video, wedding planner, addobbi floreali, intrattenimenti musicali e ogni altro dettaglio indispensabile per organizzare al meglio l’evento della vita. Moderno e sfarzoso, semplice e sobrio comunque questo evento deve rappresentare l’occasione per lasciare in tutti i pro-

tagonisti del matrimonio un segno indelebile nel tempo. La manifestazione aprirà i battenti, con entrata sempre gratuita, Sabato 17 Ottobre alle ore 14,00 con la grande inaugurazione nei locali del Museo ALT e sarà aperta sino alle ore 23,00. La Domenica 18 Ottobre gli orari saranno dalle ore 10,00 alle ore 20,00. Due giorni intensi con più di 70 espo-

sitori dedicati alle coppie di sposi e suddivisi nei diversi settori e aree di interesse. A margine dell’evento espositivo tanti intrattenimenti con la presenza del gruppo “Silence Teatro” con le rappresentazioni: “Angeli dal cielo” e “Suggestioni Barocche” e l’Associazione culturale “Junior Ballet” di Lovere composta da giovanissimi danzatori e danzatrici che delizieranno

il pubblico con balli di danza classica e meravigliose scenografie che completeranno una proposta espositiva che negli anni è cresciuta e che è diventato l’evento clou del settore matrimonio nel comprensorio. Un’importante elemento che qualifica l’iniziativa è la possibilità offerta da ATB TEB di Bergamo, di raggiungere in tutti gli orari la manifestazione con il tram di TEB,

con fermata davanti al museo Alt, mettendo pertanto a disposizione dei bergamaschi un mezzo ecologico ed una mobilità leggera e diversa. ATB TEB sono anche sponsor della manifestazione. A completare la proposta di Sycomor le altre manifestazioni nel territorio Sycomor propone Fiera Sposi Vallecamonica Lago d’Iseo dal 26 al 27 Settembre nel complesso il Bersaglio a Costa Volpino (BG), Fiera Sposi Villa Mazzucchelli a Ciliverghe di Mazzano (BS) negli splendidi spazi della villa ottocen-

tesca dal 3 al 4 Ottobre, e per concludere il ciclo di Fiere Sposi con Fiera Sposi Franciacorta che conferma dal 24 al 25 Ottobre l’evento patinato in Villa Mazzotti a Chiari (BS) che già nel corso del 2014 ha riscosso un incredibile successo portando migliaia di persone a visitare l’expo negli spazi storici della villa comunale.

GourMarte promette il meglio del meglio, un richiamo a cui pochi buongustai potranno essere insensibili. Organizzata da Ente Fiera Promoberg, GourMarte sarà organizzata in due zone distinte: una dedicata all’esposizione ed una alla degustazione. Tutte le grappe in concorso parteciperanno al banco d’assaggio allestito per tutta la durata della manifestazio-

ne. Alle grappe vincitrici saranno assegnati 500 bollini di merito da applicare alle bottiglie. Sarà redatto il catalogo delle grappe vincitrici e sul sito internet dell’A.D.I.D., sarà pubblicata anche la descrizione indicativa delle caratteristiche. Per informazioni sul territorio il Governatore Marco Falconi

Maggiori Info su www. fieredeglisposi.it oppure telefonando a Sycomor al numero 0364-533308. L’ingresso a tutte le manifestazione è gratuito.

La Giuria ha eletto le vincitrici dell’edizione 2015

Con Spirito di vite la riscossa della grappa ADID, Associazione Degustatori Italiani Grappe e Distillati, è un’ Associazione senza scopo di lucro che nasce per ricercare, tutelare e diffondere i valori dei Distillati, allo stesso tempo promuoverne la cultura, con una fortissima attenzione al bere consapevole. Proprio per questo l’ADID con le sue Delegazioni è molto attiva nell’organizzare assaggi guidati, lezioni, conferenze ed attività didattiche relative alla conoscenza dei più grandi e blasonati Distillati al Mondo, con in primo piano l’Italianissima Grappa E’ con queste finalità che A.D.I.D. ha organizzato il 2° Concorso Regionale “Spirito di Vite Regione Lombardia” 2015 dedicato alle Distillerie Lombarde e i loro distillati “Con il concorso – afferma Marco Falconi responsabile bergamasco dell’associazione -vogliamo promuove la valorizzazione del territorio lombardo, attraverso uno dei prodotti che più caratterizzano il forte legame tra la terra, l’uomo, ed il suo territorio e che per troppo tempo è stato ed è ancora bistrattato, visto ancora come un prodotto secondario e meno nobile del mondo enologico: la grappa le acquaviti d’uva e i loro derivati. Il concorso “Spirito di Vite” è una importante occasione di incontro tra i Produttori/Distillatori di grappe e acquaviti d’uva della Regione Lombardia, con i qualificati degustatori (diplomati A.D.I.D.) i gior-

nalisti, i cittadini Lombardi. Tutti i prodotti in concorso saranno infatti esposti durante la manifestazione GourMarte e messi in degustazione al pubblico che vorrà parteciparvi. Saranno presenti i degustatori A.D.I.D., che accompagneranno il pubblico alla scoperta dei prodotti e dei Produttori”. Hanno potuto partecipare al Concorso i Produttori/ Distillatori con grappe e acquavite d’uva ottenute esclusivamente da materie prime provenienti dalla Lombardia, con menzioni e Gran menzioni per le prime acquaviti d’uva. Dopo l’avvenuta raccolta dei Distillati la commis-

sione si è riunita presso la Fiera di Bergamo per giudicare e valutare i prodotti. La premiazione avverrà all’interno dei padiglioni della Fiera Campionaria di Bergamo dove avrà luogo GourMarte, la grande manifestazione enogastronomica di esposizione, degustazione e vendita dei migliori prodotti della tradizione Lombarda. Da sabato 28 a lunedì 30 dicembre 2015, i migliori prodotti della enogastronomia lombarda saranno in mostra, degustazione e vendita, mentre per tutte le tre giornate saranno ai fornelli le brigate di grandi nomi della cucina lombarda “stelle Michelin”.

CONCORSO SPIRITO DI VITE 2015 Elenco Distillati e Distillerie vincitrici CATEGORIA GRAPPE GIOVANI 1° CLASSIFICATA MENZIONE ORO Grappa di Moscato - DIST. PERONI MADDALENA Gussago (BS) 2° CLASSIFICATA MENZIONE D’ ARGENTO Pòta che grappa – LE DIST DI SARNICO Denis Strade Sarnico(BG) 3° CLASSIFICATA MENZIONE DI BRONZO Grappa la 50° Frati – LIQUORIFICIO FRATI Rovato (BS) 3° CLASSIFICATA PARIMERITO MENZIONE DI BRONZO Grappa di Moscato - DIST. LA VERSA (PV) CATEGORIA GRAPPE DI MONOVITIGNO 1° CLASSIFICATA MENZIONE ORO Grappa Pinot Nero DIST. BORGO ANTICO SAN VITALE Distillerie FRANCIACORTA S.p.A Gussago (Bs) 2° CLASSIFICATA MENZIONE DI BRONZO Grappa di Sforzato – INVITTI DIST. LA VALTELLINESE Sondrio 3° CLASSIFICATA PARIMERITO MENZIONE DI BRONZO Grappa Lugana del Garda - DIST. PERONI M. Gussago (BS) CATEGORIA GRAPPE CON PERIODO DI PERMANENZA IN LEGNO FINO A 18 MESI 1° CLASSIFICATA MENZIONE ORO Grappa di GROPPELLO BARICATA - DIST. PERONI MADDALENA Gussago (BS)

2° CLASSIFICATA MENZIONE DI BRONZO Grappa ORO AFFINATA INVITTI - DIST. LA VALTELLINESE 3° CLASSIFICATA PARIMERITO MENZIONE DI BRONZO Grappa 1 di FRASSINE - DIST. Frassine Gussago (bs) CATEGORIA GRAPPE CON PERIODO DI PERMANENZA IN LEGNO OLTRE I 18 MESI 1° CLASSIFICATA MENZIONE ORO (con il piu alto punteggio in assoluto) Grappa ALTANA del BORGO 2001 DISTILLERIA ROSSI D’ANGERA Angera (VA) 2° CLASSIFICATA MENZIONE DI BRONZO Grappa Riserva Personale- DISTILLERIA ROSSI D’ANGERA Angera (VA) 3° CLASSIFICATA PARIMERITO MENZIONE DI BRONZO CUVÉE MILLESIMATA BARRICATA - DIST. PERONI MADDALENA Gussago (BS) CATEGORIA ACQUEVITI IN GENERE 1° CLASSIFICATA MENZIONE ORO ACQUAVITE di CASTAGNE – DISTILLERIA BORGO ANTICO SAN VITALE FRANCIACORTA S.p.A Gussago (Bs) GRAPPE AROMATIZZATE 1° CLASSIFICATA MENZIONE ORO Grappa alla RUTA - DIST. LA VALTELLINESE Sondrio


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