Aikido Meran/o

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AIKIKAI MERAN/0 HAKKENKAI 25. anniversario / Jubiläum

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Impressum

Materiale fotografico | Bildmaterial: Patrizia Nicolazzo, Ermanno Pattaro, Piero Meloni, Alexandra Windegger, Margarete Egger, Hans Gufler Traduzioni | Übersetzungen: Thomas Ladurner, Barbara Gamper, Ernst Müller Calligrafie giapponesi | Japanische Kalligraphie: Thomas Ladurner Ringraziamo il fotografo meranese, Claudio Fraschetti e Luisa Bargiacchi, direttrice della rivista Aikidô Sponsorizzato da | unterstützt von: Portico's Meran/o Layout: Ernst Müller www.aikido-merano.it


Kekkai 3


Saluto augurale del Sindaco di Merano

Cari amici dell'aikidô, sono davvero onorato di congratularmi con la sezione di aikidô, Aikikai Merano Hakkenkai, a nome di tutta la cittadinanza per i 25 anni di attività. Da un quarto di secolo i corsi e le manifestazioni proposte dall'associazione di aikidô meranese rappresentano una bellissima risorsa coniugando l'attività fisica con occasioni di scambio e di incontro: incontro tra gli appassionati di questa disciplina in ambito cittadino, ma anche in ambito nazionale e internazionale. Basti pensare ai vari stage con maestri giapponesi organizzati nella nostra città. L'aikidô è una disciplina sportiva molto affascinante, assai impegnativa e difficile da coltivare e al contempo supportata da un solido fondamento etico: un'arte marziale che non ricerca il combattimento e la vittoria, ma mira in realtà ad evitare la violenza fisica è davvero qualcosa di speciale. Il mio riconoscimento e la mia ammirazione vanno pertanto a tutti coloro che - insieme alla sezione Aikikai Merano Hakkenkai - negli ultimi 25 anni si sono cimentati a qualunque livello con questa disciplina. Il mio riconoscimento va anche ai responsabili e naturalmente ai sostenitori per l'attività svolta. Senza avere mai fatto richiesta di contributi pubblici, hanno

saputo offrire a molti cittadini e cittadine meranesi la possibilità di fare attività fisica, acquisendo al contempo, per così dire, una chiave di accesso per il lontano Oriente. A riprova della bontà del lavoro svolto si pensi alla bella e vitale comunità che si è venuta formando intorno all'associazione. L'aikidô a Merano ha raggiunto ormai risultati di tutto rispetto. A nome del Comune di Merano desidero dunque ringraziare di cuore tutte le persone che hanno profuso il loro impegno in quest'ambito, e in primis naturalmente Marco Aliprandini per il suo esemplare impegno a titolo onorifico. La nostra speranza è che lui e la sua associazione vogliano regalare alla città di Merano ancora moltissimi anni di attività sportiva. Esprimo quindi alla sezione Aikikai Merano Hakkenkai un caloroso augurio di buona prosecuzione e di successi ancora più grandi di quelli raggiunti in questo primo quarto di secolo. Saluti sportivi Il Sindaco Paul Rösch


Grußworte des Bürgermeisters von Meran

Liebe Freunde des aikidô, es ist mir eine Ehre und eine Freude, der Meraner Sektion von aikidô, Aikikai Meran Hakkenkai, im Namen aller Meranerinnen und Meraner zum 25. Geburtstag zu gratulieren. Seit einem Vierteljahrhundert steht der Meraner aikidô-Verein mit seinen Kursen und Veranstaltungen für ein tolles Angebot, bei dem körperliche Betätigung verbunden wird mit dem Austausch und der Begegnung mit anderen: Diese finden mit Kampfsportbegeisterten aus Meran aber auch im nationalen und internationalen Kontext statt. Es genügt an die verschiedenen Lehrgänge zu denken, die in Meran mit japanischen Meistern organisiert wurden. Aikidô ist eine faszinierende Kampfsportart, einerseits anspruchsvoll und schwierig zu meistern und andererseits mit einem durchdachten ethischen Fundament zugleich: Ein Kampfsport, der nicht auf Kampf und Sieg abzielt, sondern im Grunde auf die Vermeidung von körperlicher Gewalt, ist eine besondere Kombination. Allen, die bei Aikikai Meran in den vergangen 25 Jahren diese Kampfkunst auch nur in Ansätzen gemeistert haben, gilt daher meine Anerkennung.

Anerkennung haben sich auch die Verantwortlichen und natürlich auch die Unterstützer von Aikikai Meran für ihre Arbeit verdient. Ohne je um Beiträge durch die öffentliche Hand anzusuchen, bieten sie zahlreichen Meranerinnen und Meranern eine Möglichkeit der körperlichen Betätigung und haben ihnen gewissermaßen auch eine Brücke in den Orient gebaut. Ein Beweis für die Güte der geleisteten Arbeit ist die tolle und lebendige Gemeinschaft im Umfeld des Vereins. Aikidô hat in Meran mittlerweile ein beachtliches Niveau erreicht. Im Namen der Stadtgemeinde Meran darf ich daher allen Beteiligten meinen Dank aussprechen – in erster Linie natürlich Marco Aliprandini für sein vorbildliches ehrenamtliches Engagement. Hoffentlich bleiben er und sein Verein der Meraner Bevölkerung noch lange erhalten. Ich wünsche Aikikai Meran alles Gute und eine Fortsetzung dieser Erfolgsgeschichte um noch etliche mehr als die bisherigen zweieinhalb Jahrzehnte. Mit sportlichen Grüßen Paul Rösch Bürgermeister 5


Saluto augurale del Presidente Aikikai Italia

È più come amico che come presidente della nostra associazione che invio questo augurio al Maestro Marco Aliprandini, in occasione del venticinquesimo anno di attività del suo dôjô. Ho avuto il piacere di conoscerlo tanti anni fa in un raduno tenuto dal Maestro Fujimoto e dal Maestro Hosokawa per i venti anni del mio dôjô a Pietrasanta. Marco era accompagnato da un folto gruppo di suoi allievi e anche questo contribuì alla bella riuscita dell'evento. Da quel momento ad oggi sono tanti gli avvenimenti in cui ci siamo incontrati, in grandi occasioni quali le ricorrenze dell'Aikikai d'Italia o più semplicemente in raduni che ci vedevano impegnati a migliorare la qualità tecnica della nostra disciplina. Il dôjô di Merano, con gli anni, sotto la guida del

Maestro Aliprandini è cresciuto qualitativamente e numericamente ed è diventato un punto di riferimento per la nostra associazione, tanto che, Maestri giapponesi come il Maestro Nomoto, quando vengono nel nostro paese per divulgare l'aikidô, non mancano all'appuntamento con il dôjô di Merano. In questi raduni oltre ad avere l'opportunità di perfezionarci possiamo apprezzare la perfetta organizzazione e l'ospitalità che contraddistinguono la vostra comunità. Auguro quindi a Marco Aliprandini ed ai suoi allievi tante di queste ricorrenze, per l'impegno profuso in questi anni. Il Presidente Marino Genovesi


Grußworte des Präsidenten des Aikikai Italien

Ich schreibe diese Zeilen viel mehr als Freund denn als Präsident und übermittle meine Glückwünsche an Marco Aliprandini für das 25-jährige Bestehen seines dôjô. Vor vielen Jahren, auf einem gemeinsamen Lehrgang von Meister Hosokawa und Meister Fujimoto, begegneten wir uns das erste Mal. Seit da an bis heute waren es unzählige Veranstaltungen, Jubiläen oder einfach nur die Lehrgänge, wo wir immer wieder zusammenfanden. Das dôjô von Meran ist über die Jahre hinweg gewachsen, hat sich unter der Leitung von Marco Aliprandini qualitativ weiterentwickelt und ist zu einem wichtigen Orientierungspunkt für den Aikikai Italien geworden. Ferner ist dies daran erkennbar, dass viele Japanische Meister, wie z.B. Nomoto sensei, es sich

bei Ihren Aufenthalten in Italien nicht nehmen lassen, dem dôjô Meran einen Besuch abzustatten, um dort Lehrgänge zu geben. Bei diesen Lehrgängen wusste ich stets die hervorragende Organisation und Gastfreundschaft zu schätzen, welche euer dôjô auszeichnen. Ich bedanke mich bei Marco Aliprandini und seinen zahlreichen Schülern für diese Momente und das unaufhörliche und fortwährende Bemühen über all die vielen Jahre. Der Präsident Marino Genovesi 7


Saluto augurale del Maestro Nomoto

Nel 25º anniversario della fondazione dell'Aikikai Merano Hakkenkai è per me un vero piacere ricordare i passi che hanno portato al nostro gemellaggio. Fin dal primo incontro, quando nel 2012 una rappresentanza del vostro dôjô è venuta in Giappone, si è creata una sincera amicizia, che si è consolidata negli anni successivi. È nato una specie di ponte che ha permesso di assaporare e di approfondire uno spirito di vicinanza e di accoglienza. Vorrei a tal proposito ricordare l'esperienza del 2014, quando la nostra delegazione giapponese ha

avuto la possibilità di visitare la splendida città di Merano. Per molti dei miei allievi è stata un'esperienza indimenticabile, arricchita anche dalla visita alle vostre Terme e dal riuscito raduno aikidôistico. Da questo profondo spirito di comunanza e amicizia nasce la nostra fratellanza che arricchisce tutti noi. Un particolare saluto da tutto il dôjô Satomi Hakkenkai a Marco sensei per l'anniversario del suo dôjô! Il responsabile didattico di Satomi Hakkenkai Nomoto Jun


Grußworte von Nomoto sensei

Anlässlich des 25-jährigen Jubiläums des Aikikai Meran Hakkenkai, ist es für mich eine wahre Freude mich an die verschiedenen Schritte zu erinnern, welche zu unserer Freundschaft und Verbundenheit geführt haben. Seit unserem ersten Treffen 2012 in Japan entwickelte sich eine aufrichtige und enge Freundschaft. Es wurde eine Art Brücke gebaut, welche es erlaubt den Geist der gegenseitigen Nähe und des Willkommens zu genießen. Gerne erinnere ich mich an das Zusammentreffen im Jahr 2014, wo mein dôjô die Möglichkeit erhielt, die Stadt Meran zu besichtigen. Für viele meiner Studenten war dies eine unvergessliche Erfahrung, bereichert durch

den Besuch der Therme Meran und das Abhalten eines gemeinsamen aikidô-Lehrgangs. Aus diesem tiefen Geist der Zusammengehörigkeit und Freundschaft entspringt unsere Gemeinschaft, welche uns beiderseits bereichert. Unser dôjô Satomi Hakkenkai beglückwünscht in diesem Sinne Marco sensei für das 25-jährige Bestehen seines dôjô! Der Verantwortliche des Satomi Hakkenkai Nomoto Jun 9



AikiNon può essere spiegato ne' con parole ne' con il pennello Solo con la pratica si raggiunge l'illuminazione (Ueshiba Morihei)

合気とは 筆や口には つくされず 言ぶれせずに 悟り行え (植芝盛平)

Aikiist weder in Worten noch mit dem Pinsel fassbar Nur durch die Praxis gelangt man zur Erleuchtung (Ueshiba Morihei)

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COSA É AIKIDÔ? L'aikidô è una forma moderna di arte marziale giapponese (budô). All'inizio del 20esimo secolo, dopo lunghi anni di studio delle varie arti marziali tradizionali, Ueshiba Morihei (1883-1969) ha sviluppato un'arte marziale riconosciuta ufficialmente in Giappone nel 1942 con il nome di aikidô. Composto dai tre caratteri giapponesi (kanji) Ai „armonia“, Ki „energia vitale“ o „energia universale“ e Dô „via“, la parola aikidô si può leggere come „la via dell'armonia con l'energia dell'universo.“ L'aikidô può essere considerato sintesi ed evoluzione di tecniche e movimenti mutuate dalle arti marziali tradizionali dei Samurai, come jûjutsu (arte marziale di auto-difesa disarmata), kenjutsu (tecnica della spada) e jôjutsu (tecnica del bastone) con diversi elementi delle religioni giapponesi (shintô, shingon-shû e ômoto-kyô). I praticanti di aikidô vengono chiamati aikidôka. L'aikidô viene praticato con un partner. I ruoli sono chiaramente definiti e cambiano continuamente durante l'allenamento. La persona che attacca (uke) e la persona che riceve l'attacco (tori) non lavorano uno contro l'altro, Ueshiba Morihei (1883-1969) Fondatore/Gründer

ma insieme in armonia. Il luogo dove si pratica aikidô viene chiamato dôjô. Sede e centro principale di aikidô è l'hombu dôjô (dôjô principale) a Tokyo. L'aikidô è caratterizzato da movimenti rotondi e a spirale ed è considerato un'arte marziale pacifica. Si può praticare sia lentamente che velocemente, ha l'obiettivo di prendere l'energia cinetica del partner in modo da neutralizzarne l'attacco. Per questo motivo vengono usate diverse tecniche (leve e proiezioni). L'aikidô non viene considerato uno sport, per cui non c'é competizione; ci sono però esami per il passaggio di grado e cinture. L'allenamento di aikidô prevede metodi di respirazione ed esercizi delle tecniche mutuate, appunto, dalle antiche tradizioni del budô. L'aikidô ha un effetto positivo sulla salute, dà sensibilità, fiducia e consapevolezza del corpo, delle proprie forze e porta ad un miglioramento dei rapporti interpersonali. Chiunque può partecipare a questa arte marziale giapponese, perché non richiede nient'altro che una semplice volontà di ricerca e un desiderio di evoluzione personale.

Ueshiba Kisshômaru (1921-1999) 2. Dôshu

Ueshiba Moriteru (1951) Dôshu


WAS IST AIKIDÔ? Aikidô ist eine moderne Form japanischer Kampfkunst (budô). Nach langem Studium verschiedener traditioneller Kampfkünste entwickelte Ueshiba Morihei (1883-1969) Anfang des 20. Jahrhunderts eine Kampfkunst, welche ab 1942 offiziell unter dem Namen aikidô in Japan auftrat. Bestehend aus den drei japanischen Schriftzeichen (kanji) Ai „Harmonie“, Ki „Lebensenergie“ oder „universelle Energie“ und Dô „Lebensweg“, kann man aikidô als „Weg der Harmonie mit der Energie des Universums“ lesen. Zusammenführung und Weiterentwicklung verschiedener Techniken und Bewegungen, entlehnt aus den traditionellen Kampfkünsten der Samurai, wie jûjutsu (Kampfkunst der waffenlosen Selbstverteidigung) und dem verwandten daitô-ryû, kenjutsu (Schwertkunst) und jôjutsu (Stockkunst), gaben dem aikidô seine Form. Diverse Elemente aus japanischen Religionen (shintô, shingon-shû und die Ideenwelt der ômoto-kyô), sowie alten Volkstraditionen und -gewohnheiten flossen ebenfalls in den Entwicklungsprozess des modernen aikidô mit ein. Ausübende des aikidô werden aikidôka genannt. In der Regel wird mit einem Partner geübt. Die Rollenverteilung ist klar festgelegt und wechselt im Laufe des Trainings kontinuierlich. Angreifer (uke) und Verteidiger (tori) arbeiten nicht gegeneinander, sondern aktiv

miteinander. Der Ort an dem aikidô praktiziert wird, bezeichnet man als dôjô. Hauptsitz des aikidô ist das hombu dôjô (Haupt-Halle) in Tokio. Aikidô zeichnet sich durch runde, spiralförmige und sanfte Bewegungen aus und gilt als friedvolle Kampfkunst. Ob langsam oder impulsiv ausgeführt, Ziel ist es die Bewegungsenergie des Partners aufzunehmen und umzuleiten, sodass dessen Angriff ins Leere geführt wird. Dafür kommen zahlreiche Halte-, Hebel-, und Wurftechniken zum Einsatz. Da aikidô nicht als Sport angesehen wird, sind Wettkämpfe nicht vorgesehen und neue Graduierungen (kyû- oder dan Grade) werden durch Prüfungen vergeben. Das aikidô-Training ist zusammengesetzt aus Anwendung der Technik und Atemübungen. Körper und Geist werden gleichermaßen beansprucht. Aikidô wirkt sich positiv auf die Gesundheit aus und stärkt die eigene Lebensenergie. Es fördert die Sensibilität, gibt Vertrauen und Bewusstsein in den eigenen Körper und die eigenen Kräfte und führt zu Verbesserungen der zwischenmenschlichen und kommunikativen Fertigkeiten. Jede Person kann an dieser japanischen Kampfkunst teilhaben, denn sie fordert nicht mehr, als den reinen Willen zur eigenen Suche und persönlichen Entwicklung.

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BIOGRAFIE MAESTRI Maestro Tada Hiroshi (9. dan)

Nasce a Tokyo nel 1929 ed è ad oggi considerato il più autorevole maestro vivente, discepolo diretto del maestro Ueshiba Morihei, fondatore dell'aikidô Nel 1950, all'inizio della sua carriera universitaria, entra a far parte dell'attuale hombu dôjô e inizia a praticare l'aikidô sotto la guida del fondatore. Nel 1952 si laurea in giurisprudenza all'Università di Waseda a Tokyo. Nell'ottobre del 1964 arriva in Italia per diffondere l'aikidô e per iniziare l'attività di insegnante presso il dôjô dei Monopoli di Stato a Roma. Viene poi chiamato dal Ministero degli Interni a tenere corsi presso la Scuola di Pubblica Sicurezza di Nettuno. Nel contempo si dedica anche ad una intensa attività didattica e promozionale in diversi paesi europei. Nel 1969 viene nominato 8. dan dal Maestro Ueshiba Morihei che scomparirà poco dopo.

Nel 1970 fonda l'Accademia Nazionale Italiana di Aikidô Aikikai d'Italia, che poi diventerà Associazione di Cultura Tradizionale Giapponese, riconosciuta dal governo italiano, e continua senza sosta l'attività didattica con raduni e lezioni in varie città italiane. Nel 1976 fonda il Gessôji dôjô di aikidô all'interno dell'omonimo tempio a Tokyo, mentre continua l'insegnamento presso l'hombu dôjô. Nel gennaio del 1994 riceve dal secondo dôshu Ueshiba Kisshômaru la nomina a 9. dan e gli viene inoltre conferito il budô kôrôshô (riconoscimento al merito per le attività svolte nel campo delle arti marziali). Ad oggi il Maestro Tada è Direttore Didattico dell'Associazione di Cultura Tradizionale Giapponese Aikikai d'Italia e membro del Consiglio Superiore della Federazione Internazionale di Aikidô (IAF).


Meister Tada Hiroshi (9. dan)

Tada sensei wurde 1929 in Tokio geboren. Als direkter Schüler von Ueshiba Morihei, dem Gründer des aikidô, gilt er heutzutage als maßgeblicher Wegbereiter des aikidô. Zu Beginn seiner universitären Laufbahn trat er im Jahr 1950 dem hombu dôjô bei und begann dort, unter der Leitung des Gründers, aikidô zu praktizieren. 1952 schloss er sein Studium der Rechtswissenschaften an der Waseda-Universität in Tokio ab. Im Oktober 1964 kam er nach Italien und begann in Rom aikidô zu lehren. Bald darauf wurde er beauftragt, Lehrgänge für die Staatspolizei abzuhalten. Zur gleichen Zeit bemühte sich Tada sensei um die Erhöhung des Bekanntheitsgrades von aikidô und um dessen Verbreitung in anderen europäischen Ländern. Im Jahr 1969 wurde ihm von Ueshiba Morihei der 8. dan verliehen.

Kurz darauf, im Jahr 1970, gründete Tada sensei die „Accademia Nazionale Italiana di Aikdo- Aikikai d'Italia“, welche zur „Associazione di Cultura Tradizionale Giapponese“, dem heutigen Aikikai Italien heranwuchs. Im Jahr 1976 wurde im gessôji-Tempel in Tokio das Tada juku gessôji dôjô errichtet, in welchem Tada sensei, wie auch im hombu dôjô, fortwährend Unterricht gibt. Ueshiba Kisshômaru, Sohn des aikidô-Gründers, verlieh Tada sensei 1994 den 9. dan sowie die budô kôrôshôAuszeichnung (Anerkennung der Verdienste für Pflege und Lehre der japanischen Kampfkünste). Bis heute hat Tada sensei die Funktion des Technischen Direktors des Aikikai Italien inne und gehört dem Senior Council der International Aikidō Federation (IAF) an. Tada sensei hält weiterhin in ganz Europa aikidôLehrgänge ab. 15


Maestro Fujimoto Yoji (8. dan)

Nasce a Yamaguchi, nel sud del Giappone, nel 1948. Al termine delle scuole superiori frequenta l'Università Nihou Taikudaigaku di Tokyo e nel 1970 si laurea in Scienze Motorie. Nel gennaio del 1971 arriva a Milano, inviato dall'hombu dôjô per aiutare il Maestro Tada nello sviluppo dell'Aikikai d'Italia e vi rimane per il resto della sua vita, contribuendo in maniera determinante alla crescita dell'aikidô su tutto il territorio italiano. Lo sviluppo della sua didattica particolarmente efficace lo porta ad insegnare oltre confine in Europa, in Sud Africa e in diversi luoghi della Russia. Nel gennaio del 2011 gli viene conferito l'8. dan a conferma del suo prezioso contributo alla diffusione dell'aikidô in diversi paesi del mondo e per migliaia di

praticanti, soprattutto italiani. Fin dalla nascita del dôjô Aikikai Merano Hakkenkai, gli insegnamenti del Maestro Fujimoto hanno avuto un grande influsso sullo sviluppo e sulla didattica di tutti gli allievi di Merano. Sia nel 1992 che nel 1995, il dôjô ha avuto il privilegio di avere il Maestro proprio a Merano per due stage con embukai (dimostrazione), che hanno contribuito ad incrementare la notorietà dell'aikidô in tutto il Burgraviato. Purtroppo, a causa di una grave malattia, il Maestro Fujimoto è deceduto prematuramente il 20 febbraio 2012, lasciando un grande vuoto nel cuore di tutti i praticanti di aikidô che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.


Meister Fujimoto Yoji (8. dan)

Fujimoto sensei wurde 1948 im Süden Japans, in der Präfektur Yamaguchi geboren. Nach Ende der Oberschule besuchte er die Universität Nihou Taikudaigaku von Tokio und schloss das Studium der Bewegungswissenschaften ab. Im Januar 1971 zog er nach Mailand, um Tada sensei beim Aufbau des Aikikai Italien und der Verbreitung des aikidô zu unterstützen. Daraufhin verbrachte Fujimoto sensei den Rest seines Lebens in Italien. Von dort aus trug er sein aikidô in alle Welt hinaus, unterrichtete im europäischen Ausland sowie auch in Südafrika und Teilen Russlands.

Im Januar 2011 wurde ihm für seine Verdienste der 8. dan vom hombu dôjô verliehen. Die Lehren von Fujimoto sensei nahmen großen Einfluss auf die Entwicklung des dôjô Aikikai Meran Hakkenkai und seine Mitglieder. In den Jahren 1992 und 1995 wurde unserem dôjô die Ehre zuteil, Fujimoto sensei für zwei Lehrgänge mit anschließenden embukai (Vorführungen) in Meran zu empfangen, wodurch sich das Bewusstsein für aikidô im gesamten Burggrafenamt erhöhte. Aufgrund einer schweren Krankheit verstarb Fujimoto sensei am 20. Februar 2012. Er hinterlässt eine große Leere im Herzen aller, die ihn kennengelernt haben. 17


Maestro Hosokawa Hideki (7. dan)

Nasce nel 1942 a Tokushima, nell'isola di Shikoku e fin da giovane si interessa e pratica le arti marziali, approfondendo, nei suoi studi, vari aspetti della tradizione e cultura giapponese. Nel 1974 accetta la proposta del maestro Tada, di trasferirsi a Roma per aiutarlo a sviluppare l'Aikikai d'Italia e diffondere su tutto il territorio nazionale l'aikidô del Maestro Ueshiba. Entra quasi subito nella Direzione Didattica dell'Aikikai d'Italia per poi diventarne, insieme al maestro Fujimoto, vice Direttore. Nel 1983 lascia la capitale e il dôjô Centrale, per

trasferirsi in Sardegna. Fonda il suo dôjô che viene chiamato Musubu no kai: Associazione del Nodo. Nella primavera del 2004 l'Aikikai Merano Hakkenkai ha il privilegio di avere una visita del Maestro Hosokawa che tiene un interessante raduno proprio nella sede (dôjô) dell'aikidô meranese. Nell'autunno del 2004 il maestro Hosokawa è stato colpito da una emorragia cerebrale, che ne ha messo a repentaglio la vita ma che, con l'affetto e l'aiuto di tutti gli aikidôka italiani è stata in parte superata. Il maestro risiede attualmente a Roma.


Meister Hosokawa Hideki (7. dan)

Hosokawa sensei wurde 1942 in Tokushima geboren und interessierte sich bereits in seinen jungen Jahren für die japanischen Kampfkünste, indem er wesentliche Gesichtspunkte der japanischen Tradition und Kultur vertiefte. 1974 nahm er die Einladung von Tada sensei an und kam nach Rom, um beim Aufbau des Aikikai Italien und der Verbreitung des aikidô tatkräftig mitzuhelfen. Bald darauf trat er der technischen Leitung des Aikikai Italien bei und wurde Vizedirektor. Im Jahr 1983 verließ er die italienische Hauptstadt und

das dôjô Centrale und zog nach Sardinien, wo er sein eigenes dôjô, das Musubu no kai, errichtete. Im Frühjahr 2004 wurde dem Aikikai Meran Hakkenkai die Ehre zuteil, Hosokawa sensei für einen Lehrgang im eigenen dôjô in Meran zu empfangen. Im Herbst 2004 gefährdete eine Gehirnblutung das Leben von Hosokawa sensei, doch mit der Unterstützung und Zuneigung vieler aikidôka (Praktizierende des aikidô) gelang es ihm, sein Schicksal teilweise zu überwinden. Hosokawa sensei lebt derzeit in Rom. 19


Maestro Nomoto Jun (7. dan)

Nasce a Tokyo nel 1950 da una famiglia vicina alle arti marziali; il bisnonno infatti insegnava jûjutsu nella città di Mito, nella regione del Kantô. Nel 1970 frequenta il corso di Giurisprudenza presso l'università di Waseda a Tokyo. Nello stesso anno inizia a seguire le lezioni di aikidô tenute dal maestro Tada diventandone ben presto un allievo diretto. Nel 1975 si laurea in giurisprudenza. Nell'aprile dell'anno seguente si reca per la prima volta in Italia invitato dal Maestro Tada in occasione dello Stage internazionale di Pasqua a Roma. Rimane nel nostro paese prima a Firenze, poi a Genova dal 1976 al 1977. Torna a Firenze dal 1978 al 1980. In questi anni il Maestro Nomoto viaggia molto per

tenere stage presso i vari dôjô italiani, imparando così a conoscere ed apprezzare la nostra penisola. Stringe amicizia con i maestri Fujimoto e Hosokawa, con i quali collabora a diffondere sempre più capillarmente l'aikidô. Alla fine del 1980 decide di ritornare in Giappone per restarci definitivamente. Nel 1985 apre il suo dôjô Satomi Hakkenkai a Ichikawa che nel 2015 ha festeggiato il suo 30º anniversario. L'impegno del Maestro Nomoto in tutti questi anni lo ha portato a seguire lo sviluppo dell' aikidô, non solo in Italia (tra le altre città visitate per ben tre volte ospite della nostra cittadina) ma anche in diversi altri paesi quali Cuba, Indonesia, Filippine e Cambogia.


Meister Nomoto Jun (7. dan)

Nomoto sensei wurde 1950 in Tokio geboren. Bereits sein Urgroßvater lehrte jûjutsu (Kampfkunst der waffenlosen Selbstverteidigung der japanischen Samurai) in Mito, einer Stadt in der Kantô-Region von Japan. Im Jahr 1970 nahm Nomoto sensei das Studium der Rechtswissenschaften an der Waseda-Universität in Tokio auf. Noch im selben Jahr begann er mit dem aikidô-Training bei Tada sensei und wurde bald dessen enger Schüler. 1975 schloss er sein Studium der Rechtswissenschaften ab und im April des darauffolgenden Jahres zog es Nomoto sensei für das erste Mal nach Italien, um dort auf Einladung von Tada sensei am internationalen aikidôLehrgang in Rom teilzunehmen. Nomoto sensei blieb in Italien. Zuerst in Florenz, dann in den Jahren 1976-1977 in Genua. 1978 zog es ihn wieder

nach Florenz, wo Nomoto sensei bis 1980 blieb. In all diesen Jahren in Italien hielt Nomoto sensei in zahlreichen dôjô aikidô-Lehrgänge ab und lernte dadurch Land und Leute kennen und schätzen. Durch die enge Freundschaft und Zusammenarbeit mit Fujimoto sensei und Hosokawa sensei verbreiteten sie schließlich aikidô in ganz Italien. Im Jahr 1980 kehrte Nomoto sensei nach Japan zurück. Dort errichtete er 1985 in der Stadt Ichikawa sein dôjô Satomi Hakkenkai, welches 2015 das 30-jährige Jubiläum feierte. All die Bemühungen der letzten Jahrzehnte seitens Nomoto sensei trugen dazu bei, dass sich aikidô in Italien, sowie auch in Ländern wie Kuba, Indonesien, Philippinen und Kambodscha festigen und verbreiten konnte. 21


IL NOSTRO AIKIDร Erinnerungen - ricordi 1990 - 1998

Maestro Giorgio Veneri (6. dan) a Merano. Primi esami kyรป Aikikai


1991 Merano. Dôjô Castel Pienzenau. Un ringraziamento a Reinhard Schölzhorn 1990 Mosca. Con il Maestro Giorgio Veneri

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Un caro ricordo del Maestro Iwamoto (6. dan) a Merano

Festeggiamenti al dôjô Pienzenau, dopo l‘incontro con il Maestro Iwamoto 1991 Castel Pienzenau. Fabio


1990 Stage a Tergu in Sardegna. Maestro Hosokawa

1992 Marco

Tokyo. Primo viaggio in Giappone. Marco e Carmine Cozzolino al suo ristorante

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1992 Merano. Stage Maestro Fujimoto


Luca Aliprandini, prime lezioni di aikidĂ´

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Festa di compleanno del dĂ´jĂ´


Castel Pienzenau. Un caro ricordo di Tiziano

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AIKIKAI ITALIA E DOSHU UESHIBA MORITERU

Roma. Maestro Tada Hiroshi (9. dan)

Presidente Aikikai Italia con la famiglia Ueshiba


Maestro Fujimoto (8. dan)

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1994 - 2000

Natale 1997. Francesco Guidoboni e Margarete Egger

Patrizia, Gaby Martini e Marco


1998 Piero Meloni, Ermanno Pattaro in volo per Tokyo

Tokyo

Marco e Stefano Rossi

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1999 Parma. Esame prima cintura nera del dĂ´jĂ´ meranese Gaby Martini

Gaby e Marco

Patrizia e Beppe Bonura


Apertura di un pozzo in Africa e contributi a varie organizzazioni umanitarie

Seit 1997 unterstützt das Meraner Dôjô fünf Kinder aus Entwicklungsländern durch Fernadoption. Dal 1997 il dôjô Aikikai Merano Hakkenkai ha cinque bambini adottati a distanza

Eine kleine Auswahl der von uns unterstützten Kinder

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Silvano D‘Antonio (6. dan) Aikikai Bolzano


1999 Merano. Cintura nera Ermanno Pattaro. DĂ´jĂ´ Happy Club. Un ringraziamento a Fabio Fabiano

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2000 - 2005

2001. Le nuove cinture nere meranesi. Piero Meloni, Patrizia Nicolazzo, Stefano Rossi, Francesco Guidoboni


Laces. Prima dell'esame di cintura nera. Piero, Stefano, Patrizia, Francesco

Natale 2001. Cintura nera di Marco Ortolani e piegatura dell'hakama. Francesco, Stefano, Marco, Patrizia

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Stefano, Marco O., Francesco e Patrizia

Der schwarze GĂźrtel wird gefeiert


2002 Bologna. Maestro Fujimoto con Marco Aliprandini e Patrizia Nicolazzo. Consegna diploma 3. dan

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2003 Tokyo. Laura Mautone e Patrizia Nicolazzo con il dĂ´shu Ueshiba Moriteru


Gradi dan ottenuti da praticanti del d么j么 meranese: Aliprandini Marco 6. dan

Responsabile didattico del d么j么 di Merano

Nicolazzo Patrizia 4. dan Responsabile corso ragazzi

Pattaro Ermanno 4. dan Meloni Piero 4. dan Egger Margarete 2. dan Windegger Alexandra 2. dan Ladurner Thomas 2. dan Guidoboni Francesco 2. dan Rossi Stefano 2. dan Gufler Hans 2. dan Martini Gaby 1. dan Ortolani Marco 1. dan Drescher Christian 1. dan Gangi Paolo 1. dan Longo Ennio 1. dan Favalli Riccardo 1. dan

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Marco e Piero

Patrizia con Roberto Foglietta (6. dan) dĂ´jĂ´ Pesaro-Rimini


2004 Maesto Hosokawa a Merano

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Maestro Hosokawa a Merano. DĂ´jĂ´ Body Fitness Point. Un ringraziamento a Walter Ladurner


Tokyo. Marco Ortolani (permanenza di sei mesi) e Piero Meloni

Stefano (2. dan)

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Milano. Compleanno Maestro Fujimoto. Piero, Patrizia, Sabino, Jona, Francesca

Bologna. Valeria, Laura, Piero, Patrizia


2006 - 2015

Primo incontro di Zeno con l'aikidĂ´ Zeno und sein erster Kontakt mit AikidĂ´

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Marco e Ermanno. Dôjô Villa Eden. Un ringraziamento a Ivo Lorenzi

Aikidô-Begegnung Bozen - Meran


2007 Kyoto – Tokyo. Viaggio di laurea di Luca con papà

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Stage di Sarnonico. AikidĂ´ e Montagna (Merano - Bolzano)


2012 Ichikawa-Tokyo. DĂ´jĂ´ del Maestro Nomoto Marco, Yuko, Thomas

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2012 Ichikawa-Tokyo. DĂ´jĂ´ Satomi Hakkenkai. Otsuki, Hiuga, Tsukada e Marco


2012 Tokyo. Hombu dôjô. Thomas, Marco

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2013 Roma. Stage di Pasqua. Maestro Tada Roma. Marco, Roberto Travaglini (6. dan), Roberto Foglietta (6. dan)

Presidente Aikikai d'Italia Marino Genovesi Franco Zoppi (6. dan), consigliere nazionale Aikikai Italia, ospite della nostra cittรก


Tokyo - Meran/o

2014 Maestro Nomoto a Merano con una delegazione di suoi allievi

New Sporting Center. Un ringraziamento a Peter Scharrer

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2014. Foto di gruppo con il Maestro Nomoto


AtemĂźbungen

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Anna, Yuko, Ermanno


Maestro Nomoto con Donatella Lagorio, responsabile del dĂ´jĂ´ di Trento e consigliera nazionale Aikikai Italia 61


Donatella, Marco, Maestro Nomoto e Silvano

Aiki e sorrisi

New Sporting Center. Donatella mit einer Gruppe Japanerinnen


Maestro Nomoto e Jona 63



Training

Gruppo Aikikai Bolzano con il Maestro Nomoto

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Portico‘s Merano. Maestro Nomoto con Stefano Rossi


Ein kleiner Umtrunk bei Portico‘s Meran. Rinfresco nel negozio meranese Portico's

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AikidĂ´ e ragazzi - AikidĂ´ und Jugend


Foto di gruppo, di diversi anni, con la Maestra Patrizia Gruppenfotos aus verschiedenen Jahren mit Patrizia

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Aktion Weihnachten im Schuhkarton. Il Natale in una scatola. Un dono oerto dal gruppo del corso ragazzi


Hafsa e Isabel

Davide, Elia, Emil, Mattia Michele, Julia e Zeno Mattia e Zeno 73


Arrivano le nuove leve: Zeno e il piccolo Dario


Consegna Diploma corso bambini

Jona nach der ersten von vielen PrĂźfungen. Jona dopo il primo dei tanti esami

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Meran/o - Tokyo

2015 Arrivo a Tokyo. Ankunft in Tokio. (Philip, Hans, JĂźrgen, Luca, Paolo, Onkel Markus, Alexandra, Jona, Ermanno, Margarete, Christian, Ileana, Riccardo, Giada, Marco, Piero, Patrizia)


Trentennale del dôjô Satomi Hakkenkai del Maestro Nomoto 30-jähriges Jubiläum des dôjô Satomi Hakkenkai von Nomoto sensei

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Ichikawa-Tokyo. Prima della dimostrazione. Vor der Vorführung

Tokyo. Gruppo di Merano all‘hombu dôjô. Giada, Luca, Jürgen, Ileana, Patrizia Piero, Alex, Marco, Margarete, Hans, Ermanno, Jona e Thomas


Kamakura. Il Grande Budda 79


Festeggiamenti 30 anni dĂ´jĂ´ Satomi Hakkenkai


Foto di gruppo con: il Maestro Nomoto, il Maestro Tada e il dĂ´shu Ueshiba Moriteru.

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Oggi - Heute

Ennio, Piero, Alina, Hans, Paolo, Patrick e Lorenzo


Hans con Christian, Riccardo e Paolo

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Thomas


Piero, Patrizia

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Thomas, Piero


Patrizia, Alexandra

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Piero, Christian

Ermanno


Ermanno, Alexandra, Hans, Margarete, Patrizia, Piero

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Margarete e Alexandra


Margarete, Ileana, Patrizia, Riccardo, Alexandra

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Un brindisi, un augurio e un grazie. Ein Hoch auf 25 Jahre Aikikai AikidĂ´ in Meran


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Postfazione

Per i praticanti di aikidô meranesi e quindi anche per me cercare le fotografie da inserire in questa pubblicazione è stato come rituffarsi in una parte rilevante della propria vita. Diversi sono i pensieri che sono tornati a galla, come se la pratica dell'aikidô fosse un vero e proprio “ponte”, non solo tra persone di paesi diversi, ma anche ponte dentro di sè, ponte chiarificatore tra il proprio passato e il proprio presente. Questi 25 anni dell'Aikikai Merano Hakkenkai si potrebbero sintetizzare nella parola usata dal Maestro Nomoto: “accoglienza”. Molte persone hanno attraversato la nostra pratica, sono state accolte, si sono allenate con noi e purtroppo non di tutte sono presenti in questa pubblicazione le fotografie, ma di tutte queste persone, per citarne solo una, il mio amico d'infanzia Claudio Cacciatori, è rimasto qualcosa nei vari luoghi dove abbiamo praticato e soprattutto dentro di noi. Altra parola-chiave dello spirito che caratterizza questo ricordo è sicuramente “riconoscenza”. Tutto il dôjô di Merano è riconoscente nei confronti delle persone che ci hanno accompagnato. A questo proposito voglio sottolineare l'importanza del compianto Dott. Giorgio Veneri, maestro dell'allora dôjô di Mantova e per anni presidente della IAF (International Aikidô Federation), che con la sua gentilezza e competenza ha permesso a molti aikidôka di Merano, che praticavano già da tempo in altre federazioni, di entrare nell'Aikikai Italia. Vogliamo ricordare inoltre la presenza costante in questi anni del dôjô di Bolzano guidato con grande professionalità dal maestro Silvano D'Antonio. Ecco quindi che, già nelle poche righe di questa postfazione, ritorna il concetto di “ponte” tra noi e gli altri. Tra noi di Merano e il precedente presidente dell'Aikikai Italia, responsabile del dôjô di La Spezia, Franco Zoppi che ha spesso aiutato e sorretto le nostre

iniziative. Tra noi di Merano e l'attuale presidente dell'Aikikai Italia Marino Genovesi, responsabile del dôjô di Pietrasanta, sempre attento nel suo ruolo di garante e di collegamento tra tutti i dôjô italiani. Questo ponte, struttura architettonica che consente il passaggio da una sponda all'altra, ci porta infine al luogo da dove è partito il nostro cammino, il luogo che per molti di noi è luogo natale, città, casa, spazio sacro, in giapponese kekkai. Un ringraziamento quindi alla nostra Merano, al suo bilinguismo, al suo essere da tempo officina di accoglienza e tolleranza, alla sua delicata bellezza e, perché no, anche alle sue contraddizioni. Proprio con uno sguardo “meranese”, uno sguardo di confine vogliamo umilmente dedicare questo piccolo ricordo a tutte le persone che ci hanno lasciato e in particolare al già menzionato Dott. Giorgio Veneri, primo maestro del nostro dôjô e all' indimenticabile Maestro Fujimoto Yogi che per oltre vent'anni è stato luminoso faro della nostra pratica. Marco Aliprandini


Nachwort

Für viele Mitglieder des Aikikai Meran Hakkenkai, und somit auch für mich, war das Zusammenstellen dieses Fotobuches eine Art Rückkehr, ein Wiedereintauchen in Erinnerungen und Momente unseres Lebens. Unterschiedlich und vielfältig waren die Gedanken, welche wieder an die Oberfläche traten, als ob die Praxis des aikidô eine Brücke sei. Eine Brücke nicht nur zwischen Menschen verschiedener Länder und Herkunft, sondern auch eine Brücke, welche das eigene Vergangene mit dem Gegenwärtigen verbindet. Die letzten 25 Jahre des Aikikai Meran Hakkenkai lassen sich in einem Wort, stets verwendet von Meister Nomoto, zusammenfassen: “Willkommen”. Viele waren es, die unseren Weg kreuzten und mit uns trainierten. Leider tauchen nicht alle in den Fotografien dieses Buches wieder auf, aber von jeder einzelnen Person - um nur eine zu nennen, meinen Jugendfreund Claudio Cacciatori - ist ein Stück Erinnerung in uns zurückgeblieben. Ein weiteres Schlüsselwort, welches dieses Buch begleitet, lautet “Dankbarkeit”. Das gesamte dôjô von Meran empfindet tiefe Dankbarkeit gegenüber den Menschen, die uns aufrichtig auf unserem Weg begleitet haben. In diesem Sinne möchte ich die Bedeutung von Dr. Giorgio Veneri betonen, jahrelanger Lehrer des dôjô von Mantova und Präsident des IAF (International Aikidô Federation). Mit seiner Freundlichkeit und Kompetenz ermöglichte er es vielen aikidôka von Meran, nach langjähriger aikidôPraxis, in den Aikikai Italien einzutreten. Des Weiteren möchten wir an das dôjô von Bozen erinnern, welches unter der professionellen Leitung von Dr. Silvano D'Antonio stets präsent war und ist. Bereits in diesen wenigen Zeilen lassen sich viele

Brücken zwischenmenschlicher Art wiederfinden. So z.B. die Brücke zwischen uns und dem früheren Präsidenten des Aikikai Italien, Franco Zoppi, Verantwortlicher des dôjô von La Spezia. Stets stand er uns beiseite und unterstützte unsere Initiativen. Ebenso die Brücke zwischen dem Aikikai Meran Hakkenkai und dem derzeitigen Präsidenten des Aikikai Italien Marino Genovesi, Leiter des dôjô von Pietrasanta, der in seiner Rolle als Garant des aikidô in Italien stets darauf bedacht ist, alle dôjô miteinander zu verbinden und in eine gemeinsame Richtung zu führen. Diese Brücken sind es schließlich, die uns zu unseren Anfängen zurückführen, an den Ort, an dem unsere Reise begonnen hat und der für viele von uns Heimat, Stadt, Zuhause oder - in japanischen Worten ausgedrückt kekkai ist. Ein Dankeschön richtet sich ebenfalls an unsere Stadt Meran, mit ihrer Zweisprachigkeit, ihrer Schönheit, ihrer Toleranz und dem Willkommensgefühl und ja, warum auch nicht, ihrer Widersprüche. Dieses Buch mit all seinen kleinen Erinnerungen widmen wir all denen, die von uns gegangen sind: dem bereits erwähnten Dr. Giorgio Veneri, erster Lehrer unseres dôjô und insbesondere dem unvergesslichen Fujimoto sensei, der über 20 Jahre hinweg Leuchtturm unserer aikidôPraxis war. Marco Aliprandini

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