Borgonovo lezione di vita

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L’ECO DI BERGAMO

MARTEDÌ 11 MAGGIO 2010

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SPORT

Borgonovo a Zingonia, una lezione di vita L’ex attaccante colpito dalla Sla ha visitato il settore giovanile dell’Atalanta. Ai ragazzi: «È importante non mollare mai» È stato uno degli allievi di Mino Favini al Como. Con lui a Bergamo anche Riccardo Montolivo, che gli sta molto vicino ■ «Non è un funerale, fatemi un applauso». Lezione numero uno. A Zingonia è una giornata speciale: non si insegna calcio, ma si insegna la vita. Stefano Borgonovo rompe così il ghiaccio, con una battuta. È stata la prima, ma ne farà tante altre ed è la cosa che più ti colpisce dentro. Più la vita è stata crudele con lui quando cinque anni fa decise di imprigionarlo in quella terribile malattia che tutti chiamano Sla e di cui nessuno conosce ancora le origini, e più lui ti insegna ad amarla. Lui, la Sla, cioè la sclerosi laterale amiotrofica, l’ha chiamata invece la «Stronza»: gli impedisce qualsiasi movimento, tranne quello degli occhi. La mente è lucidissima, il pensiero è veloce, ma per parlare serve un sintetizzatore vocale azionato tramite il movimento degli occhi. Ma questa è purtroppo storia fin troppo nota, ma non se ne parla mai abbastanza. Ieri Borgonovo era a Zingonia, ospite di Mino Favini, uno dei suoi primi maestri ai tempi di Como e una delle persone a cui è più legato. È venuto appositamente da Giussano per respirare quel clima e quell’atmosfera che solo il vivaio ti sa trasmettere. È stato proprio l’ex attaccante di Fiorentina e Milan a chiedere di poter fare questa visita. Voleva farsi un regalo, il regalo l’ha fatto lui a tutti i presenti. Il vivaio l’ha fatto al Como e non all’Atalanta, ma ora sembra solo un piccolo particolare perché a Zingonia ha ritrovato tante facce amiche. Oltre a Favini, i suoi ex compagni d’avventura, Giuseppe Butti, Fabio Gallo e Fabio Grandi, ora tutti allenatori del vivaio. E non è voluto mancare nemmeno Riccardo Montolivo che ha conosciuto Borgonovo a Firenze e ha subito preso a cuore la sua situazione. È stato un pomeriggio speciale, a Zingonia. Lo è stato per tutti i presenti, anche e soprattutto per i ragazzi del settore giovanile che ieri in un’ora e mezza hanno imparato più che in mille altri giorni. Uno di loro, il difensore della Primavera De Leidi, ha letto un capitolo del libro «Attaccante nato» che racconta proprio

IIIII IN BREVE

Amoruso e Valdes squalificati un turno

Stefano Borgonovo durante la sua visita a Zingonia la storia di Borgonovo con l’obiettivo di raccogliere fondi per la ricerca. Tutti rapiti da quest’incredibile forza d’animo che mette in secondo piano qualsiasi capriccio da vita quotidiana. È Borgonovo infatti a risollevare l’umore di tutti, snocciolando amarcord e aneddoti sui suoi ex compagni. Gallo? «Era bravo, ma poteva fare di più. Ma la cosa che più mi colpì di lui era che colpiva talmente bene la palla che non si sentiva il rumore». Butti? «In campo era furbo, non lo vedevi ma poi spuntava come i fiori e faceva gol». E via così.

Ma i messaggi più forti Borgonovo li ha riservati ai ragazzi del vivaio, quei ragazzi in cui lui ora probabilmente si rivede e ai quali in pochi minuti ha regalato insegnamenti preziosi. Sempre col sorriso sulle labbra. «Verrei anche io sul campo a divertirmi con voi, ma oggi ho il raffreddore e non posso». Lezione numero due. «La Stronza non è una malattia dei calciatori, ma di tutti gli esseri umani». Qui non si scherza, ma è importante sapere e far sapere alle giovani leve che Sla e calcio non sono strettamente correlati. O almeno non esistono prove scientifiche che lo dimostrino. Lezione nu-

Coppa Italia Roma multata. In castigo anche Balotelli, Chivu e Oriali

mero tre. La più semplice ma mai così poco banale come in questo momento. «È importante Forse anticipi Milan-Juve, Lazio-Udinese non mollare mai, raga». E più del suono metallico del sintetizzatore, fanno gli occhi di Bor- ➔ Il Viminale valuterà assieme alla Lega Calcio la posgonovo. sibilità di anticipare Milan-Juventus e Lazio-UdiProprio quegli occhi che riescono ancora a nese, in modo da evitare che i tifosi delle squadre sorridere e che urlano al mondo la voglia di vipossano incontrarsi con i tifosi dell’Inter o quelli vere e di lottare ancora, sono il messaggio più della Roma scesi in piazza per festeggiare la vittoforte. Più forte di tutto, più forte della malattia, ria dello scudetto. È quanto ha annunciato il mipiù forte della Sla. Cara «Stronza», credevi di nistro dell’Interno Roberto Maroni nel corso di «La vincere facile, ma ti sbagliavi di grosso. Firmapolitica del Pallone», in onda su Radio Rai. to Stefano Borgonovo. Guido Maconi

Mourinho sarà giudicato il 10 giugno

IIIII L’ATAL ANTA DIRÀ SÌ

Totti, un calcione da quattro giornate IIE IL VALZER DEGLI ALLENATORIM

EX ATALANTINI IN AUGE: DEL NERI VERSO TORINO, GUIDOLIN A UDINE Rafa Benitez frena, Gigi Del Neri (oggi Sampdoria, ieri Atalanta) avanza a grandi falcate. O meglio, è la Juventus a frenare sul tecnico spagnolo, visto che i giorni passano e il tecnico del Liverpool non si schioda dalla propria posizione, cioè l’intenzione di portare a Torino il suo numeroso e oneroso staff, che dovrebbe pagare la società bianconera, visto che il Liverpool non concede buone uscite al suo allenatore. Se ne è discusso ieri mattina al consiglio di amministrazione bianconero, che è durato quasi sei ore, presenti tutti i membri del consiglio, compreso Carlo Sant’Albano, che rappresenta direttamente la proprietà. La Juventus è ormai convinta che l’investimento (oltre 30 milioni) relativo al tecnico madrileno, sia spropositato e non così conveniente. È arrivata a questa riflessione anche grazie alla consultazione con Beppe Marotta, che sarà il futuro direttore generale. Ed è convinto che la crescita della squadra debba necessariamente avvenire per gradi e che non valga la pena affidarla a un grande stratega internazionale già nella prossima stagione, soprattutto con i problemi economici e strutturali che ciò comporterebbe. Meglio un traghettatore di rango, possibilmente esperto e capace di interagire con un dirigente capace come Marotta: di qui nasce l’identikit un po’ a sorpresa, di Gigi Del Neri, che ha superato in curva le altre alternative, Prandelli, Spalletti e Allegri. Del Neri oltretutto ha allenato e saputo valorizzare molti giocatori appetiti dalla Juventus, come Pazzini, Palombo, Poli, Mannini. Ma non c’è solo la Juve a preoccuparsi dell’allenatore. A una giornata dal termine del campionato il valzer delle panchine è già partito. Il Milan sta cercando il sostituto di Leonardo, dato in partenza: ieri Marco Van Basten si è fatto da parte («Non sono pronto, ho sempre un problema alla caviglia»), restano Filippo Galli e Mauro Tassotti. Francesco Guidolin, un altro ex atalantino che va forte, è vicino al divorzio dal Parma ed è destinato all’Udinese, che ha chiuso con Pasquale Marino. Il Parma a sua volta punta su Marco Giampaolo, mentre il Siena pensa ad Antonio Conte. A Cagliari aspetterebbero Pierpaolo Bisoli, che da giocatore ha vestito la maglia rossoblù e attualmente guida il Cesena impegnato nella lotta promozione in A. Capitolo Nazionale: prende quota l’ipotesi del direttore tecnico, in pole position Arrigo Sacchi, già ct e vicecampione del mondo a Usa ’94 (Italia battuta ai rigori dal Brasile). Gli si affiancherebbe un giovane: Gianfranco Zola, Mauro Tassotti, Billy Costacurta o Pierluigi Casiraghi.

■ Quattro giornate di squalifica a Francesco Totti. È la sanzione comminata dal giudice sportivo al capitano giallorosso per l’espulsione nella finale di Coppa Italia. I quattro turni di stop, più l’ammonizione, sono stati comminati a Totti per il calcione a Balotelli. Ce n’è anche per l’Inter. Una giornata di squalifica a Balotelli («per proteste nei confronti degli ufficiali di gara») e a Chivu (per lo stesso motivo). Multa e inibizione per Gabriele Oriali. Il giudice sportivo Giampaolo Tosel ha sanzionato il dirigente dell’Inter con lo stop a svolgere ogni attività in Federcalcio e a rappresentare la società in ambito federale fino al 30 giugno. Il provvedimento nei confronti di Oriali, che dovrà pagare anche un’ammenda di 15 mila euro, è scattato perché il dirigente nerazzurro, durante la finale di Coppa Italia del 5 maggio scorso, ha «nel corso del primo tempo, quale dirigente addetto all’arbitro, contestato reiteratamente l’operato del direttore di gara con atteggiamenti plateali e per avere, al rientro negli spogliatoi, rivolto all’arbitro con tono arrogante espressioni ingiuriose, provocando in tal modo anche un alterco con altre persone presenti; con recidiva reiterata specifica; infrazione rilevata anche dal quar-

to ufficiale e dai collaboratori della Procura federale». Per quanto riguarda le società, il giudice ha inflitto una multa di 40 mila euro alla Roma «per avere i suoi sostenitori, al 49’ del primo tempo e al 42’ del secondo tempo, indirizzato a un calciatore della squadra avversaria cori costituenti espressione di discriminazione razziale; per avere lanciato tre petardi nel recinto di gioco e tre bottigliette, e fatto esplodere, nel proprio settore, numerosi petardi e acceso fumogeni; per avere infine omesso di impedire, al termine della gara, l’intrusione nel recinto di gioco di un suo sostenitore, fermato dagli addetti alla sicurezza nella zona centrale del campo». L’Inter dovrà invece pagare 2.500 euro per i bengala accesi dai tifosi nerazzurri al 44’ del secondo tempo. In merito alla squalifica inflitta a Totti, Giancarlo Abete, presidente della Figc, ha commentato che «quando si sbaglia è giusto che si paghi. Nella vita tutti sbagliano, si fanno anche cose buone e Totti ne ha fatte tantissime, per quanto riguarda lo sport e per la solidarietà. È una persona di qualità, è consapevole di aver sbagliato. Si giudica l’atto ma c’è rispetto per la qualità della persona».

➔ Josè Mourinho seguirà regolarmente dalla panchina la sua Inter nell’ultima giornata di campionato contro il Siena. Il tecnico nerazzurro sarà infatti giudicato il 10 giugno dalla Disciplinare, dopo il nuovo deferimento. Il tecnico portoghese aveva parlato di possibili premi, anche da parte della Roma, per incentivare il Siena a battere i nerazzurri.

Ricorso di Ribery: sentenza il 18 maggio ➔ La decisione del Tas di Losanna sul ricorso presentato dal Bayern Monaco contro la squalifica di tre giornate in Champions League inflitta al centrocampista francese Franck Ribery (per un fallo su Lisandro nella semifinale con il Lione) sarà presa entro il 18 maggio. Se la squalifica dovesse essere confermata Ribery salterebbe la finale di Champions del 22 maggio a Madrid con l’Inter.

Oggi i 30 azzurri. Lippi: niente sorprese

Padoin, tour con la Juve Non è ancora ufficiale, ma è praticamente certo. Per Simone Padoin la prossima estate avrà un sapore speciale. Il centrocampista atalantino quasi certamente vestirà la maglia della Juventus durante un tour che la squadra bianconera effettuerà negli Stati Uniti. Da Torino è arrivata la richiesta, l’Atalanta non ha ancora risposto ma è certo che dirà sì. Padoin in tour con la Juventus potrebbe essere un ulteriore segnale dell’avvicinamento di Del Neri alla panchina bianconera.

➔ «Ho sciolto gli ultimi dubbi e ho già avvertito i giocatori uno per uno. Domani (oggi per chi legge, ndr) saprete tutto». Marcello Lippi, decisamente rilassato, fa il punto sulla lista dei trenta da presentare oggi, come richiede la Fifa. «Non ci saranno sorprese», ha aggiunto, in modo assai eloquente, ieri mattina a Torino, nel corso della presentazione del ritiro azzurro di Sestriere prima della partenza per il Sudafrica.

Rizzoli arbitra la finale di Europa League ➔ Sarà un arbitro italiano, Nicola Rizzoli di Bologna, a dirigere la finale di Europa League, Atletico Madrid-Fulham, in programma domani ad Amburgo.

Esposto Juve contro l’Inter «Revocate lo scudetto 2006»

IIIII M O T O : 2 1 - 2 3 M A G G I O A L O V E R E

D’Adda: «Sarà una grande Valli Bergamasche» «Sarà una delle Valli Bergamasche più belle che abbiamo mai organizzato». L’entusiasmo con cui il direttore di gara, Renzo D’Adda, ha parlato dell’imminente 42ª edizione della leggendaria gara di enduro, in programma il 21, 22 e 23 maggio a Lovere e valida quale terza prova del campionato mondiale, ha caratterizzato la presentazione dell’evento, avvenuta ieri mattina, nello Spazio Viterbi della Provincia, in via Tasso (nella foto un momento della conferenza stampa). Gli ha fatto eco il presidente del Moto club Bergamo, sodalizio da sempre in cabina di regia della competizione, Andrea Gatti, sicuro che anche stavolta la gara saprà essere all’altezza della sua fama. L’epicentro sarà a Lovere (e il sindaco Gio-

➔ Sono dodici i giocatori fermati in serie A per un turno dal Giudice sportivo in riferimento alle partite di domenica scorsa: Flamini (Milan), Amoruso e Valdes (ATALANTA), Nenè (Cagliari), Bocchetti (Genoa), Belmonte (Bari), Lukovic e Handanovic (Udinese), Kroldrup (Fiorentina), Lavezzi (Napoli), Migliaccio (Palermo) e Riise (Roma). Un’ammenda di 30 mila euro è stata inflitta alla Juventus per il lancio di «petardi di forte intensità» verso il settore ospiti e in campo con conseguente sospensione della partita e per «un coro ingiurioso nei confronti di un calciatore tesserato per altra società» intonato dai tifosi bianconeri (scongiurata dunque la squalifica del campo torinese che la società bianconera temeva). Per «cori insultanti, incitanti alla violenza e costituenti anche espressione di discriminazione razziale per la tifoseria avversaria» è stata punita la Lazio con una multa di 15 mila euro. Stessa ammenda anche per il Napoli per lancio di petardi e fumogeni e per cori e striscioni «insultanti per la tifoseria avversaria e per organi istituzionali». Al Livorno è stata inflitta un’ammenda di 10 mila euro per cori «insultanti la tifoseria avversaria e incitanti alla violenza», 5 mila euro di ammenda all’Inter per fumogeni e petardi.

vanni Guizzetti ha illustrato tutto quanto preparato nella splendida località lacustre per accogliere al meglio la manifestazione), coinvolti i paesi vicini di Costa Volpino, Rogno, Bossico, Songavazzo e Cerete. E dopo gli enduristi faranno festa anche i trialisti, con gli appuntamenti di Foppolo, sabato 24 luglio col campionato europeo, domenica 25 con il Gp d’Italia, prova del Mondiale. Per Foppolo (rappresentato dal vicesindaco Fulvio Berera) sarà la terza simile occasione dopo le gare del ’93 e del 2001. Il direttore di gara Giacomo Bosis (padre del campionissimo Diego, pure presente, da quest’anno responsabile dei percorsi del Mondiale) ha affermato che la corsa rispecchierà quella di nove anni fa.

TORINO «Revocate lo scudetto 2006 assegnato all’Inter a tavolino». Dagli annunci ai fatti: la Juventus ha effettuato passi concreti per chiedere la revoca di quel tricolore figlio di Calciopoli. Lo aveva ufficializzato John Elkann pochi giorni fa, nel giorno del ritorno alla presidenza di un Agnelli, Andrea. Ma ieri è stata proprio la società torinese a comunicare di aver presentato l’esposto, inoltrato alla procura federale e al procuratore capo della Figc Stefano Palazzi (che insieme con il suo ufficio di indagini ha aperto un’inchiesta, e dovrà verificare se esistono i presupposti per riaprire il processo) e poi, per conoscenza, ai presidenti di Coni e Figc. La «denuncia» era stata ratificata dal Consiglio di amministrazione che si è svolto ieri mattina nella sede bianconera. Nel documento si fa esplicito riferimento alle novità emerse nel procedimento penale in corso presso il Tribunale di Napoli, che rivelano una «fitta rete di contatti» tra esponenti della società beneficiata dell’assegnazione a tavolino di quello scudetto e tesserati del settore arbitrale. «Tali contatti – dice la Juventus – rappresentano, secondo i criteri adottati dalla procura federale nel giudizio a carico della Juventus, la vio-

lazione dei principi di lealtà, probità e correttezza sanciti dall’articolo 1 del Codice di giustizia sportiva». È convinzione della Juventus, pertanto, «che venga meno il presupposto della decisione assunta dal Commissario straordinario della Federcalcio nel 2006, l’inesistenza, cioè, di "comportamenti poco limpidi" addebitabili alla squadra che risultò prima classificata dopo la penalizzazione delle altre». Le ragioni che portarono alla condanna in sede sportiva della Juventus riguardavano principalmente i rapporti tra gli allora dirigenti della società ed esponenti della classe arbitrale, oltre che della Federazione. Nel comunicato del 26 luglio 2006, nella motivazione del Commissario straordinario si leggeva che «gli organi federali possono intervenire con un apposito provvedimento di non assegnazione quando ricorrono motivi di ragionevolezza e di etica sportiva, ad esempio quando ci si renda conto che le irregolarità sono state di numero e portata tale da falsare l’intero campionato, ovvero che anche squadre non sanzionate hanno tenuto comportamenti poco limpidi». La linea di condotta bianconera è stata definita insieme al legale di fiducia Michele Briamonte.


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