L'Eco 1954

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L’Inter spera: la Juventus hiz perso lo scudetto a Bergamo?

L’Atalanta, più giovane, .batte laJuveinunasplendida partita

(1Rassi )), Bernasconi, ed 2’ Pf ngeleri ciascuno secondo tecnica diverU n’esprekione Sa, hanno seguito Rassetto, dei valori indi7;Lella scala 2:liduali. Nessun

centromediano,

Finedi unatrsdizione

a

Da quasi quindici anni l’Atalanta non batteva la Juventus, Juve ; la grande, signorile, potentissima beniamina dei tifosi italiani. Nell’Albo d’Oro dei neroazzurri, la piccola perla raccolta nel 1940 era rimasta sola, troppo sola per tanto tempo. Oggi, finalmente, ne è stata aggiunta un’altra: ma quale gioia è entrata nello scrigno delle glorie neroazzurre ! ... La folla, tutta in piedi, tremante di commozione, ha salutato la nuova vibrante clamorosa vittoria con entusiasmo travolgente. Il grande cuore della provincia si è rivelato come non mai: i vecchi sportivi, i pionieri, gli attori e gli spettatori di tante battaglie passate erano esultanti; qualcuno di essi aveva gli occhi luccicanti e non poteva parlare: pronunciare una sola parola voleva dire piangere !... Mai come ieri si è capito che cosa vuol dire una partita di calcio se la svestiamo del suo materialismo; e se scrutiamo i valori morali, quelli che fanno bene, che fanno dimenticare per un’ora le quotidiane lotte sul lavoro, le ansie di questa vita moderna che ci incatena con tutte le sue tribolazioni. Straordinaria vittoria la vostra, neroazzurri di Bergamo ! Il calcio, come ben sapete, si presta molto ai colpi di fortuna ; fa ghirigori impensati per rovesciare il giusto esito di qualsiasi partita. Ma ieri, la strega che per tanti anni ha sempre proibito di vincere all’Atalanta, non ha. potuto far nulla, perchè è stata anch’essa battuta - come la superba Juve - dalla vostra classe, dall’ardore con il quale avete condotto la vostra gara meravigliosa, dalla vostra prepotente volont8 di vittoria! La Juventus si è impegnata a fondo, ha sentito di giocare a Bergamo la gran carta dello scudetto che ieri le è probabilmente sfuggito; ha giocato anzi con insolito astio, con una punta di cattiveria, chè la gran dama ha perso ad un certo punto le staffe di fronte alla vostra superiorità atletica e di giuoco. L’avete battuta, quindi, anche in signorilith; ed è anche questa la fine di una tradizione; quella che forse conta più del risultato. Ed anche di questo vi ringraziamo di cuore, neroazzurri !

dei numerosi colleghi c letta 0spiti per l’occasione allo Stac Eio, è stato visto giocare quein modo perfetto, con S t’anno come ha giot ale correttezza strato il ragazzo di Ponte San

L’Atalanta ha travolto la Juventus : questa la sintesi del grande incontro, forse davvero ,decisivo questa volta, per l’assegnazione dello scudetto 1954. Travolta, abbiamo detto, anche se il punteggio potrebbe far pensare diversamente chi non ha avuto la ventura - 0 meglio la fortuna - di assistere alla partita. Gli assenti; ma non certo i 16.000 spettatori che si sono dati convegno allo Stadio, testimoni inconfutabili della schiacciante superiorità tecnica ed ancor più agonistica dei nerazzurri. -

atteggiamento. E’ stata meno svelta, ha difettato di precisione, si è fatta precedere sull’anticipo e sullo scatto e per di più si è intestardita ad attaccare con triangolazioni strettissime dì effetto sceniCO ma di ben poca praticità. Con un avversario velocissìmo e con un terreno di gìuoCO reso pressochè ad un ac-

quitrino, avrebbe dovuto impostare la sua condotta di gara con passaggi immediati, lunghi, smarcamenti adeguache ti, aperture improvvise avrebbero permesso di sfruttare molto dì più le doti dei Muccìnelli e dei Praest. Per di più ha dimostrato perìcolose incertezze in difesa, opaca in ogni suo intervento.

Più ancora che con il Milan, l’Atalanta ha ieri espresSO, proprio nell’incontro più difficile e impegnativo, interamente la propria potenza dì giuoco. La sua robustezza in difesa, la sua sicurezza a metà campo, il suo rabbioso e travolgente scatto offensivo hanno finito per rendere super-

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JUVENTUS: Viola; Bertuccelli, Manente; Parola, Ferrario, G i m o n a; Muccinelli, Ricagni, Boniperti, John Hansen, Praest. ATALANTA : Albani ; Rota, C o r s i n i, Angeleri, Bernasconi, Villa: Brugola, An’novazzi, Rasmussen, Cadè 11. ARBITRO: Massai di Pisa RETI: Al 14’ Rasmussen e al 39’ Bassetto nel primo tempo; al 3’ Brugola, al 17’ J. Hansen e al 32’ Boniperti nel secondo tempo. Angoli : ?-7. Spettatori: 18 mila circa, per la meta almeno forestieri, di Milano, di Torino, e... di tutta l’Alta Italia.

N 0 T E: Pioggia insistente per tutti i 90 minuti di giuoco, senza contare quella caduta in precedenza, sì che il campo è trasformato per tre quarti in acquitrino. Alia fine sa& ridutto a pantano. Nessun incidente grave, nonostante il nervosismo che a un certo momento ha preso un pop tutti in campo e fuori, Comunque dei pochi incidenti in campo han fatto le spese i neroazzurri: al 29 del primo tempo Rota, per uno scontro fortuito con Praest, esce zoppicante dal c a m p o. Rientrerà, subito dopo, e si spostera - ma anche questo per breve tempo - all’ala destra. Nel finale incandescente, al 40 Angeleri v i e n e espulso dall’arbitro, Perchè? C’era sta@ un battibecco con Ferrario e il signor Massai ha mandato via chi alzava la voce, evidentemente, perchè falli nessuno ne ha visti. Anche Cadè 11, negli ultimi minuti viene caricato sulla linea della porta di Viola e deve uscire dal campo. Girandola di spostamenti n e 110 formazione juventina, tanti da non riuscire a seguirli volta per volta. Un battibecco in tribuna stampa tra due colleghi di Milano, ha attirato J’attenzione e i severi commenti del pubblico.

Massai

dopo

aver

convalidato la rete di Bassetto è attorniato dai che vORebber0 fosse annullata - (Foto WELLS)

giocatori

bo un successo già tanto lusinghiero in se stesso per il Qngeleri è stata letteralmenvalore dell’avversario e per t e commovente. « Rassi », oltre all’abituare l’importanza della posta in ha raggiunto ieri i ipotenza, palio. /vertici delle sue pur encoTutti indistintamente ì re- 1niabili prestazioni in neraxparti hanno funxionato alla wro, sfoggiando una tecniperfezione. Dalla difesa ìm- 2Ia raffinata ed una avvedupeccabile nella posizione, in- Ct exza sbalorditiva ed insolicrollabile anche s o t t o le in lui. sferzate di un Hansen u- t aMa, come abbiamo detto, briacante nel « driblìng », alla 0Inche tutti gli altri sono stamediana possente, ìnesauribile nel frenare e nel rilanciare, all’attacco le cui azìoni lineari sono state di una perfexìone sconcertante Individualmente quat tra uomini, nell’ ordine, hanno fatto spicco: Bassetto, Bernasconi, Rasmussen ed A,ngelerì. Bassetto soprattutto ha sbalordito tutti i presentì. afferNon esagerìam9 mando che non ha sbagliato un solo pallone pur giocandone continuamente, essendo la nostra una pura constatazione cronistica. Bassetto può aver trovato in Parola un avversario compiacente la cui lentezza ha favorito le intenzioni dell’interno nerazzurro. Ad ogni modo Bassetto ha diretto magistralmente la manovra bergamasca a metà campo con tocchi ed allunghi di straordinaria precisìocontro i quali neppure iz avversari più pronti hanno avuto la possibilità di intervenire. Quando Bassetto giocava la palla, sì aveva la impressione che tutti gli altri subissero con arcana suggestione una ìnconfcndìbile manifestazione dì talento calcistico, di tecnica indìviduale perfetta, di assoluta piy.drrnno nza dei propri mez-

3-2 E va detto subito - e 1‘e due reti jinali lo possono tt ?stimoniarr: - che la Juve? Ltus, pu? denunciando neisuc Ii reparti 12 molte pecche d a tempo affiorate nel suo giuc lCO sia in difesa che arr,l’attacco, non ha mai des istit,o dalla lotta anche qua%Lao il punteggio ha assunt 0 proporzioni debilitanti e pe‘7 Lei insolite. Ma contro l’Atalanta di ic?ri ben poco vi era da farf e. Trionjale è stata infatti 1a giornnta per i ragazxi di Ter ltorio, anche se il punteggi 0 finale bugiardissimo qu<3sta volta non ha volut 0 premiare la netta dìfferenx a dei valori in campo. La sziIperiorità dell’rltalan ta sì è Fatesata chiaramente sino daIl «via» e mal - se si es:ludo?z 0 gli ultimi 10’ - durante l’intc ?rc1 confronto la Juventus è rìz lscita a mettere in seria di ffìcoltà il magnifico avversari 0 anche se gli attacchi biancc lneri non sono mancati. Una vittoria insomma dc vuta al una preparazione pi accurata e ad una più razic naie Cmcexione dl giuoco. Andata in vantaggio COn una magnifica rete dì RI Zsmussen, l’Atalanta ì n f a t 1bi non solo sì è limitata a CO?Ztrallare uno per uno gli a2JVersari ma sì è mantenut costantemente vigile all’attac CO sfruttando con molta ì7 telligenza le occasioni fave revolì che lo scombussolai e ridotto schieramento dìfe? sivo degli ospiti frequente mente permetteva. Per i nc razwrrì, che giocavano cor tra un avversario notori1 mente più forte ed al qual per dì più la vittoria era ìr dispensabile, un sistema ( difesa attiva era l’unica ta{ tica saggia da adottare, I’hanno applicata alla perfc xione. Lo confermano i du gol segnati nella ripresa (un annullato da Massai) e 1 molte situazioni imbarazza? tt createsi davanti a Violc frutto di bruschi capovolg menti di fronte. La Juventus, presa dall’o; gasmo della sconfitta eh sempre più netta si profili va con il passar dei minut non ha mai saputo contrc battere, con efficacia quest

Il coraggio, la poten: 3etro. 2la, l’abnegazione, la dedixiodimostrata da ‘7 te alla squadra

juventini

al 13’: Boni dà ad Hansen. questi a Ricagni, Corsini salva in corner. Prima rete nerazzurra al 14’. Val la pena di centellinarcela: da metà campo Bassetto porta avanti, con uno stile da campione, il pallone viscido, avanzano anche gli altri. tocco ad Annovazzi, Annovazzi porge a Rasmussen, cannonata. il proiettile rovescia le palme aperte del pur bravo Viola, la rete è scossa. Un boato fa tremare lo stadio. Palla al centro e fuga di Rasmussen che il signor Massai ferma chissà perchè... Dov’è la Juventus? Eccola, eccola... Azione in linea, veloce, Gimona spara a bersaglio, fortissimo. Bravo Albani, che si butta e para in due tempi. E’ il momento (breve) dei bianconeri. Bernasconi si fa luce. Boniperti si sposta di qua, di 1st per liberarsene. Deve sognarselo di notte Boniperti il nostro Bernasconi! Brugola pasticcia su una palla bue-

secondo gol. Nasce da un calcio di punizione per fallo su Cadè 11. Palla a oltre 20 metri dalla porta di Viola. Una bella distanza. Chi deve tirare se non Bassetto? E Bassetto fa partire un bolide che batte nello spigolo basso della traversa ; la palla rimbalza sulla linea bianca, e Viola l’abbranca. Massai senza esitare fa segno il disco bianCO di centro campo. 1 bianconeri assediano, pare vogliano aggredire l’arbitro, lo trascinano sulla linea della porta, il segno bianco non è chiaro, la palla ha battuto dentro, ha battuto fuori? Attimi di cardiopalma. Ora che cosa fa? Massai va a consultare il segnalinee. Il segnalinee resiste alle pressioni in massa dei bianconeri e fa cenno con il capo, di sì. Gol. Due a zero. Atmosfera incandescen. te. Per fortuna siamo alla fine del primo tempo. L’inter vallo speriamo calmi i nervi se no la si mette male.

Il primo gol di Rasmussen la Juventus della « tragedia » dei bianconeri travolti -~-

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la (25’) lavorata da Annovazzi e Bassetta. John Hanse?, testa fasciata, riesce a districarsi nelle maglie della nostra difesa, si fa sotto: ma Villa, di testa, gli porta via il ghiotto pallone (28’). Al 29’ Rota, in un interven;o su Praest, prende una storta. Deve uscire per alcuni secondi, poi - come è detto nelle note - rientrerà all’a la, per riprendere dopo brevi minuti, e validamente ancora, il suo posto di terzino. Con decisione sballatissima (quante, quante, caro Massai...) l’anbitro ferma un velocissimo « contropiede » assai pericoloso dell’attacco nerazburro. Putiferio in campo e fuori. Il giuoco non dà re;piro. Ecco al 36’ un’altra magnifica occasione persa. Per farcela perdonare Rasmussen dovrà darci sotto fino all’ultimo secondo... Il danese, a pochi metri da Viola, si trova il pallone inchiodato nel fanqo, è solo, fermo: il calcio iolpisce per met& il pantano e per metà la sfera. Il solito 3essimista commenta : qui sbbiamo persa 1s partita. Chissà se un’occasione simile capiterh ancora... Intanto l’Atalanta segna il

se lo ricorder& dal velocissimo _--._- .--~_

per molto tempo. E’ stato Pinizir, giuoco dei sorprendenti atalantint (Foto W-1

Per l’Atalanta comunque, nella ripresa, si mette benissimo : chè appena a tre minuti dall’inizio il vantaggio, che già sembra tranquillante, aumenta. Il terzo gol è di Brugola, ma per tre quarti almeno è merito di Rasmussen. Ecco10 : Bernasconi è intervenuto con pulitissima decisione su Praest ed Hansen, non spara però a vanvera, ma serve Annovazzi, dribling, allungo a Cade 11 sulla sinistra, la nostra ala si tira addosso un paio di avversari quindi dà a Rasmussen, sul quale però si avventa BertucCelli, Rassi perde la palla, ma insiste, la riprende, la perde ancora la riprende con tenace accanimento e se ne libera dando sulla destra a Brugola: questa volta Brugola... riscatta se stessq, tiro a mezza altezza, che Viola riesce appena a sfiorare. Tre a zero. Il solito ottimista commenta : siamo in una botte di ferro. Sbaglia il solito ottimista cosi come avevano sbagliato i soliti pessimisti. La Juventus è scottata; ma non si rassegna, ci vuol altro. E da yuesto momento iars vivere le più

che

emozionanlt

fasi

c

drutntti:ti*-

dell’mcontro,

sembrava deciso. Altro che deciso! Tre minuti dopo del gol, Albani si deve, temerariamente, buttare sui piedi di Hansen, poi Bernasconi riuscirà, in extremis, a intervenire su Praest. La Juventus gira : Hansen, Muccinelli, Hansen: tiro angolato, basso: Albani blocca. Al 14’, un fallo di mano in area di Ferrario non viene rilevato dall’arbitro che fa cenno: avanti, avanti; e Annovazzi, che ha intercettato, va avanti e scaraventa in rete di prepotenza. In tribuna abbracci e... baci. Quattro, qualtro. Macchè: Massai ha visto Annovazzi in fuori giuoco. Però che gol! E intanto segna, la Juve, al l?‘, con il suo uomo mi liore, Hansen. Era stato bat auto un calcio d’angolo e lo stesso Hansen aveva tentato il gol di testa; batti, ribatti, il tempo di rialzarsi da terra, e sempre quella testa fasciata di Hansen, riesce a raccogliere su respin-

ta corta la palla che infila di precisione iti rete. La stanchezza comincia a pesare, evidentemente. Ma il ritmo di giuoco non s’allenta in compiesso. Tutto l’attaccc bianconero, rafforzato dai me diani, è proteso nel tentativo, chiss&, di capovolgere il risultato: E al 32’ Boniperti, rimasto ln ombra fin qui, con una magnifica rcvesciata, batte imparabilmente Albani. Ora è davvero in giuoco il risultato. 3-2: con una Juventus lanciatissima e con ancora 13 minuti di tempo. Ai bergamaschi ed agli... interisti questi 13 minuti devono essere parsi un’ora almeno. L’Atalanta non è per niente schiacciata dalla ringalluzzita avversaria. Ma il cuore batte forte, i riflessi non sono così lucidi e pronti. La fatica pesa. 35’; bella azione in contropiede, con tiro finale di Cadè 11, servito da Bassett.o ; 37’. azione di forza di Rastroncata duramente da Zrrario. 39’, calcio d’angolo per la ,Tuve. 40’: battibecco di An,geleri con l’arbitro ed a espulsione. 42’, incidente Cade, colpito sulla lirwa della porta da Viola. Or:) si:tmo che iti 110ve contro undici. 54’: è

2-Q 3-1 1.0 l-l 1-o Q-O 3-o l-l l-l

CLASSIFICA Catania, punti 42; Cagliari, $0 ; Como, 38 ; Pro Patria, 37 ; Verona e Vicenza, 36; MarZotto, 35; Monza, 34; Brescia e Salernitana, 30; Modena e Messina, 28; Pavia, 27; Treviso, Padova, Alessandria e Piombino, 26; Fanfulla, 24. il Fanfulla è penalizzato di cinque punti.

SERIE C Carbosarda-Arstaranto Carrarese-Livorno Siracusa-*Empoli Lecce-Parma Lecco-Pisa Lucchese-Mantova Piacenza-Maglie Sanremese-Catanzaro Venezia-Sambcnedettcse

3.2 3-o 1-o O-Q 4-o 5-1 3-1 3-O 32

CLASSIFICA Parma, punti 41; Arstaranlo, 40; Venezia, 38; Carbosar, da, 37 ; Lecce e Livorno, 36; Sanrcmesc, 35; Empoli, 34; Piacenza. Ix~co e C3tanzar0, 33; 8. Benedettese e Siracusa, 32; Currarese, 31; Maglie, 26; Pisa, 22 ; Lucchese, 20; Man-

ARPA

Bassetto è stato fra i migliori in campo i artefici preziosi dello strepitGso successo. Da Albani a Rota, a Corsini zhe con Villa tarmo completato un sistema Eifensivo perfetto. Annovaxzi, come sempre, è stato una mexx’ala-mediano ef ficacissìno. La sua esperienza e la tua resistenza fisica hanno sifulso nel finale quando il ;errate juventino si è fatto Cadè II ed anninaccìoso. Tor più Brugola, autore di Lna bellissima rete, sono sta:ì protagonisti di piacevoli azioni. Il lissonese inoltre si Angeleri, il « cattivo » (secondo f pure fatto valere in difesa. 1’:arbitro) non è riuscito a lascia-

Felici i neroazzurri 4 porte chiuse la Juventus m

Gliatalantininonhanmol le redini per tutto l’incontro Quando gli stentorei meqafoni annunciano la formazione dell’Atalanta un esteso mugugno accoglie l’esclusione di Cergoli, atteso in una partita per la quale, anche per il terreno nesante, era giustamente ritenuto il più adatto a ricoprire il ruolo di ala sinistra. 1 soliti pessimisti prevedono : perderemo. Senza Cergoli erderemo. La partita non B ancora cominciata e bisogna lasciar dire... Le discussioni già si accendono nelle tribune affollate ma non stipate, come si era previsto. Colpa del maltempo, d’accordo, ma colpa anche dl certi prezzi, per carità! Nell’atmosfera elettrizzata anche i preamboli della partita diventano interessanti. Ecco dal sottopassaggio comparire le prime maghe nerazzurre e le prime mag!ie biancone&. Rasmussen, esce saltellando, con un bell’ombrellone aperto e si prende i primi applausi d’incoraggiamento, quel burlone. Poi c’e John. Hansen che si fa riconoscere per una buffa fasciatura alla fronte per via di quel colpo... quasi mortale che i giornali ci avevano descritto minuziosamente durante tutta la settimana, come il segno di certi disordini avvenuti sul campo di Novara. Hansen comunque, in barba al colpo di Novara ed alla buffa fasciatura, dimostrerà all’atto pratico, per tutta la partita, di essere il più... vitale e pericoloso dei suoi compagni di squadra. L’impazienza del pubblico @ne scandita a colpi di campani agitati dai tifosi delle oopolari. Bergamaschi? Intekisti? Juventini? Chi lo sa. Lo sapremo più tardi quando quei rintocchi allegramente oetulanti sottolineeranno le reti atalantine. 0 bergam$ ;chi o interisti dunque, accumunati, questa volta, nel melesimo entusiasmo per i medesimi colori ! Finalmente il signor Massai, che si è premunito di una giacca impermeabile color nocciola, con la quale certi suoi atteggiamenti teatrali avranno bella efficacia, dà il via, con un lieve ritardo di 3 minuti. Gira il film della partita. Batte l’Atalanta e Bassetta brucia di scatto una diecina di metri, gettandosi sulla prima palla, ma Hansen lo ferma malo modo. Sul tiro di punizione scatta Ca& 11, che 3oi non ce la fa. Ora è ancora Bassetto (2’) che, palla al piede, supera Hansen, intuisce Rasmussen e lo serve magnificamente. Forse R a s s i non se l’aspettaya, tiro precipitoso e scentrato, la palla rotola oltre il fondo. Che occasione! Non c’è tempo di mordersi le unghie che, di contropiede, la Juve avanza minacciosa, Ricagni si è buttato su un allungo di Manente, va verso il gol; ci salva... Muccinelli che si fa pescare in fuorigiuoco. Cambiamento di fronte, fallo di Ferrario (al 5’) su Rassi, batte Villa ; respinta, riprende ancora Rassi, tiro alto, preciso: Viola blocca con sicurezza. Il primo calcio d’angolo è per l’Atalanta, ma nè questo nè Irli altri avranno frutto. La prima azione a fondo della Juve è al 7’: centro di Praest dalla sinistra, entra di testa Hansen, Albani blocca bene, a terra. L’Atalanta ce la fa bcnissimo. Due calci d’angolo ancora al 9’ e all’ll’. Intervento spettacoloso di Rota, che respinge di testa intercettando un lancio a Muccinelli. Azione travolgcntc (una delle poche, in verità) di Bonlperti

Vicenza-*Alessandria Cagliari-Modena Brescia-Marzotto Catania-Padova Como-Messina Monza-Fanfulla Pavia-Salernitana Piombino-Treviso Verona-Pro Patria

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: solo i comnaeni di squadra d: 3po l’espulsione, -si è chiuso die‘0 il cancelletto che immette al t: :rredo di giuoco dagli spogliatoi attentamente i com0: jservando a diPiaqni di squadra impegnati -negli ultimi fe :ñdere la- vittoria fiIr minuti e quando il triplice il meritato SC:hio ha sanzionato dei neroazzurri, ha fatSI iccesso tc I un g r a n balzo ed 13 corso tutti i sUOi atvanti ad abbracciare di squadra che, sottp cclmpagni 1 scrosciante applauso del pubi lito entusiasta ed ancora emodal combattutissimo fizi onato ale, fanno il loro trionfale ritc n-no negli spogliatoi. Fra le maglie neroazzurre sbuc: 3no di qua e di là gli juventini gentili: mogi e persino II logi Anno« scusa mi lasci passare Il buon Ferrario. V: azzi? » dice « Carletto * sorride e rivolgendo« Avesse fatto cobi a Bassetto la partita ! Poi sì anche durante icono che sono le squadre di d che picchiano e loro P rovincia Non ho mai visto 1 ctxa fanno? s locare così male e Cosi fallosaCercano di Il lente la Juventus. Ipplire con le scorrettezze al12 l s’ mancanza di giuoco. Hai visto RiIn , CIacni che roba, non ha mai tocMILANO, 16. - All’Arena ’ 0:sto palla, e quello sarebbe un di Milano questa mattina si .azionale? Allora tu ” Nano ” sono svolte le gare valevoli dNavresti essere almeno un ” conper il recupero dei campio- ti nentale ” ». nati italiani femminiii di so- Sempre eloquente il capitano cietà. Per il tempo avverso e n erazzurro che anche oggi ha per il cattivo stato del terreiocato con un cuore grosso tosi. n9 non si sono avuti risulta- N e g 1 i spogliatoi naturalmente ti eccezionali. Buono il 12”2 ria di festa. Tutti si congratue nei loro della Greppi sugli 80 metri L tno vicendevolmente echi non B difficile leggere, ostaco!i. buona la prestazio-ammista alla stanchezza, una ne della Turci sempre regonmensa felicità. Non mancano lare ed oltre i 39 metri del eppure le lagrimucce di comgiavellotto. La< classifica ve- lozione. de in testa la Sport Club (( Adesso s i a m o matematicaBergamo che si è tosi aggiu- Ir lente salvi - afferma Brueola dicato il titolo lombardo. - - ed a questo spero di aver conEcco i risultati: Metri ZOO ti Ybuito un poco anch’io con la . ‘- 1. Greppi Milena (S. Ir iia rete ». Eag&Etarno) 13”1- 2 Rochat o Bravo ” cichito ” intervie(6~s È;avia): 13”6’; 3. Mensi n e Rassi - ma se verso fine tu R. (S. C. Italia). - Metri P assare palla, noi segnare anco1. Ferrario (S. C. rI % tre goal. Juve no bona, no 200 piani: Bergamo). 27”5 ; 2. Belli (Cuc b ona, soìo John giocare forte, 800 F errario tanto cattivo, due volte Pavia), 29”6. - Metri . ‘* 1. Boybydieri (S. C. f; tlciato mentre stavo per tirare, spingere sempre l<i ». kY&rirno 1 Mauri 5 P oiSlbani è esnlicito: « Abbiamo ( Libertas ’ &?etk? 2’40”5 ; V into ma perb ;:e0F8a1iazw (S. C. Italia), a vremmoe meritaiamente, potuto vincere meglio - Metri 80 ostacoli: Sf? non ci fossimo lasciati pren1.” G?tpvi (S. C. Bergamo), 1 d ere dal panico dopo la prima 12’82; 2.- Lucca (Cus Pavia), I r( ?te. Noi facciamo sempre tosi, 14”4 ; 3. Cellario (Libertas e se non abbiamo tanti goal di Corvctto), 14”9. - Staffetta V antaggio ci IilSClat710 wmpre su4x100: 1. S. C. Bergamo PIcrare ». In un angolo Rota è intentr, (Gerosa, Ferrario. Bergamini, la caviglia infortuBcmbardieri). W’9; 2. Cus a sfasciarsi Pavia, 50”; 3. Libertas Cor- IlCIata. « Due volte Praest mi ha alciato in pieno e non involonvetta, 53”. - Salto in altot: 1. t: iriamente... ». Bettinelli (S. C. Bergamo), Fra gli infortunati dobbiamo m. 1,40; 2. Scotti (id.), 1,40; ure fare il nome di Cadè 11 che 3. Ricci (id.), 1,35. - Salto in L scusa con i compagni per gli (S. C.jj rrori commessi nel finale: « Avelunuo : 1 Bergamìnì Bergamo), m. 4.32; 2. Baroni CI i crampi alle gambe e non (id.), 4$55; 3. Mattana (S. C. P’otevo piU tirare la palla, cerItalia). 432. - Lancio del di- C!:EVO di portarmi avanti nella sto: 1. Ricci (S. C. Berga- 1 s13eranza di farcela da vicino, poi 1’ ultima volta Bertuccelli mi ha mo), m. 29.86; 2. Camnasio (S. C. Italia), 27,76; 3. Ma- d ato un calcione nello stinco e metti (id), 27,24. - Getto del r on ce l’ho fatta più. Comunque peso: 1. Turcì Ada (S. C. SI3ero che il pubblico non mi sererà rancore, io ho fatto quanto Bergamo). m. 11,20; 2. Bar- bl ». Cerchiamo di consochi (LibWas Corvetta), 8,60; l-1Foirlopotuto due lacrime gli scor3. Tasca (S. C. Bergamo, 0,45. r( mo mentre per il viso imbrattato di - Laxio del giavellotto: 1. fsmgo. IXrci (S. C. Bergamo), 39,ll. « Vedi Bassetto < che le partite possono vincere tutte? - di:va Simonetti -. Certo bisogna fletterci tutta l’anima come ave. e fatto oggi e tu in questo me iti proprio un elogio partico Ecco la schedina vincenk are ». del 36.0 Concorso « Totocal. (< Le dico la verità - risnondc cio » il cui monte premi è d i Elassetto - che la partita 6i c& ,i mi ha ridato fiducia in mt s L. 405 570.094. Non sono poi quel calcia. Atalanta- Juventus 1 St’ tesso. ore finito come dicevano a Ge. 1 n iova. Ha visto come li piantavc Milan-Lazio Napoli-Novara 1 li ! in dribling? Mi sentivo benis. Palermo-Inter X S imo e sicuro anche in mezze Certo che a Roma-Bologna 2 a due tre uomini. Sampdoria-Fiorentina 1 V edere Ricagni giocare tosi male enso che un posticino in Na. TorSo-Legnano x P Z ionale potrebbe esserci anche Triestina-Spal 1 F er me... )). 1 Udinese-Genoa Forse non ha tutti i torti il Verona-Pro Patria X ostro « Nano » che, non va dilentirato, è il miglior cannonieCarbosardn-Arstaranto 1 7 italiano e lo ha dimostrato Lecce-Parma x nche ieri con una cannonata di Bari-Prato 1 uclle... che levati! Angeleri ci spiega il motivo d ella sua espulsione: « GiS due n azione Ricagni. Mancano v olte Ferrario era venuto in area i5 secondi. E’ in azione Ramenar calci ed avevo avvertito ;mussen. 33 secondi, 25, 20. 1; arbitro a prendere provvedmienIl cuore scandisce eli ultimi t1 altrimenti avrei reagito. Quansecondi. E’ finita. 11 nostro d 0 prr la terza volta quello spirmi & saltato addosso, rrn cronometro dice che è finita; I ‘l Inyonr nervoso chr non cl ho viquello di Massai dice di no. t:si3ntn to piU ed ho rr%ilto . Io fl>rsl’ Recupero? Forse. Se non fi- h 0 fatto 11oì nlall~. schia qualcunq, vicino a noi, si amo uomini e pc’ronon* anc.he possiamo scoppia. Fischia. E’ Anita. chcl tutti SII altri farSC,pportartl Viva l’Atalanta ! iano i loro w~lwdl Ii(tl nostri MARIO PEZZOTTA Ei-guardi 1).

Molta delusione ha procurato la Juve al suoi numerosi sostenitori. Ha lottato con co-aggio, ma con scarso rendinento. Troppi uomini fuori :ondixìone, ed alcuni addirit:ura disastrosi nel loro giuo:o (Parola e Bertuccelli). Gli Lnici che si sono fatti valere :i sono parsi J. Hansen, Ginona e Manente. Inesistenti Ticagni e Muccinelli, avvìente addirittura il comportanento di Boniperti. A parte 1 gol spettacoloso « Boni x Ton ha toccato palla in tutta la partita. Non sempre convincenti le iecisionì del signor Massai. NINO ORLANDI --.--.-lrU -* .L-

lo 5.L Bergamo vincea Milano

Corsini non parla, è tanto felie solo risponde: (( Metti tutto vuoi tu, per me va qu Lello che bene ». tu tto dice « Che partita ragazzi questa Vi u1a - e che squadrone Abbiamo Al ;alanta. IlESSO in K. e se quell’arbitro 0, , la Juventus per I )n avessf? tanto parteggiato vinto per 4-O E PO, noi avremmo pe trchè quel fallo di mano in area La Juventus er a un bel rigore. hz 1 un solo grande giocatore, cortto e leale: John Hansen poi Boniperti il setu itti gli altri!... indovinato anche COIndo goal l’ha è stato magnifico. Con un Se lo PZallone così duro e bagnato VCn-rei mettere li da solo a proc‘re ancora per cinquanta voltve’ e sono certo non riuscirebbe m ai a ripeterlo )). « Sono salite ancora le quotadiciamo a Bernasconi ziconi » Ck le sorride evidentemente soddisf atto -. « Si fa quel che si può, ?rò loro picchiavano. Pensi che DC ha fatto quel qLlanda Bertuccelli fa .llaccio su Cadè ho detto a Bocosa erano ni Iperti di guardare caIpaci a fare i suoi compagni. Q uegli mi ha risposto: « Taci che se i ancora un bambino e sei gi& m ontato ». Ma stavolta ho rispost o: E voi che volete vincere il e non sapete battere CDbmpionato dell’Atalanta?! Da nc)i provinciali non mi ha detto q1le1 momento ù niente u. PI Per ultimo abbordiamo l’ing. TI entorio attorniato dai fratelli Turani, oggi purdc?l senatore tr oppo lontano per ragioni di laVC ro : « Congratulazioni ingegnere la squadra è salva, quindi a termine il difle i ha portato cile compito lasciatogli da Ferce

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rero, superando ogni previsione ». Il sig Mayer interrompe a questo punto la discussione per riferire i risultati: « Tre squadre in coda a quota ventitrè ». « Beh, ora lascio che si divertana loro _ risponde sorridendo Tentorio -, per me ne ho avuto già abbastanza )J. Oramai lo spogliatoio è pieno di colleghi, appassionati, dirigenti. Oggi è festa grande e tutti r)ossono entrare; non così invece E nell’altro spogliatoio, dieci metri di li, quello bianconero. Con una doppia niandata di chiave Olivieri si B chiuso con i suoi uomini e non ha voluto nessuno dentro con lui, nemmeno i dirigenti. Dalla porta giungono alcune grida che hanno il sapore di rimbrotto ma non riusciamo a distinguere bene le parole. Corradi è appoggiato allo stipite della porta con i capelli fra le mani e quando gli rivolgiamo la parola ci g u a r d a sconsolato: « Gliel’avevo detto l’altro giorno, n Lecco che la partita di Bergamo era più dura di quanto lei non credesse. L’Atalanta ha giocato meglio, ma noi non dovevamo perdere. Come è brutto rimanere lontano dal campo »! Lo interrompe Pinardi dicendo: « Loro su questo campo fangoso ernno dei leoni con un cuore grande così. Poi l’Atalanta è una bella squadra: hai visto che quadrilatero ! L’avessimo noi ! Rasmussen infine è un grande giocatore, pericolosissimo in ogni momento ». Li lasciamo augurando fortuna nelle pros‘sime due domeniche. E. C.

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