L'Eco 2006

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DOMENICA 7 MAGGIO

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DOMENICA 7

Quirinale Nessun accordo Zimbabwe Stilista italiano tra Casa delle libertà e Unione ucciso da un rinoceronte CHIARINI A PAGINA 13

MAGGIO

Sardegna Stangata su yacht e seconde case dei turisti

Tornano le salme degli alpini. Cade elicottero Usa

di Tancredi Bianchi

I

FERRARI A PAGINA 35

Martedì i funerali dei due militari italiani. Morti in Afghanistan anche 10 soldati americani

UNA LEZIONE DI STILE dello stesso capo dello Stato, mi parrebbe di stile che la scelta del nuovo presidente non riguardasse un parlamentare, probabilmente già schierato, per appartenenza a una parte politica, sul voto referendario. La questione non è, tuttavia, vitale. È, invece, di prima importanza che l’elezione del successore di Carlo Azeglio Ciampi non si trascini per giorni e non avvenga con una maggioranza di voti ristretta, o quasi, alla sola maggioranza parlamentare. E sarebbe pure non vantaggioso se, per evitare questo pericolo, le intese si raggiungessero su un personaggio di personalità non particolarmente spiccata. Dopo la malagevole nomina del senatore Franco Marini a presidente del Senato, la promozione dello stesso a presidente della Repubblica mi parrebbe fonte di problemi, più numerosi di quanti non ne risolva, anche se il personaggio è di alto valore. Non credo che Carlo Azeglio Ciampi non abbia valutato con molta attenzione gli aspetti sopra richiamati: il soggetto ha uno spiccato senso dello Stato e piena consapevolezza degli instabili equilibri politici presenti. Con la rinuncia a essere di nuovo candidato ha però espresso un’alta stima verso il Parlamento della Repubblica. Penso che abbia voluto ricordare a tutti che, quando siano in gioco l’interesse generale e l’immagine del Paese all’interno e all’esterno, occorra ragionare con visione non di parte, superando le istintive, naturali unilateralità delle singole fazioni. In Italia non mancano uomini eccellenti. Un criterio di scelta potrebbe essere quello di preferire chi, per costume e per educazione, è solito anteporre il desiderio e la volontà di fare bene una cosa, nell’interesse comune, al vantaggio – personale o della parte politica di elezione – che ne potrebbe successivamente derivare. Mai come in questi tempi occorre ragionare con visione ampia, non confinata solo ad aspetti nazionali.

Intervista Obiettivo alleanze per il gruppo Lombardini

CABONI A PAGINA 17

A PAGINA 10

CIAMPI

commenti sono unanimi: rinunciando ad essere candidato, di nuovo, alla presidenza della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi ha offerto una lezione di signorilità e di stile, oltre che di democrazia. Egli appartiene a quella, forse non folta, schiera di gentiluomini e di galantuomini che sanno «essere meglio lasciare le cose prima che esse ci abbandonino». E il gesto compiuto è tanto più significativo in quanto l’elezione sarebbe stata certa, plebiscitaria. Divenendo in seguito senatore a vita, Ciampi potrà contribuire, con l’opinione e anche con l’impegno diretto, alla soluzione di molti prossimi problemi di buon governo della cosa comune, senza doversene dare carico per tempi troppo lunghi; così rappresentando anche un esempio della consapevolezza che il rinnovo delle classi politiche dirigenti possa essere in vantaggio della democrazia. Occorre riconoscere che il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha subito intuito, ancor prima dell’annuncio definitivo, le intenzioni del capo dello Stato ed ha tempestivamente convocato le Camere per l’elezione del successore, evitando il pasticcio di un incarico a costituire un governo da parte di un presidente in scadenza, che non sarebbe forse nemmeno stato il notaio del giuramento del governo medesimo. Resta ora da scegliere il nuovo capo dello Stato, che non sarebbe male, a mio parere, a questi punti, fosse un non parlamentare, come avvenne per lo stesso Ciampi, sette anni fa. Un nome, che già indicai su queste colonne, potrebbe essere quello del professor Mario Monti. Tra i candidati parlamentari, indicati dai giornali, le mie preferenze vanno al professor Giuliano Amato, giurista raffinato, europeista, politico prudente, di cultura e di intelligenza non comuni. Vedremo. Avendo alle porte un referendum costituzionale, per confermare o no innovazioni anche per quanto attiene ai poteri

Fondato nel 1880 www.ecodibergamo.it

2006

Si trasferisce la bara di uno degli alpini uccisi a Kabul (foto Ap)

Rientreranno questa sera in Italia le salme dei due alpini uccisi venerdì a Kabul. Sarà un C-130J dell’Aeronautica militare a riportare in Italia i corpi del tenente Manuel Fiorito, 27 anni, veronese, e del maresciallo Luca Polsinelli, 29 anni, di Sora: l’atterraggio è previsto per le 22 all’aeroporto militare di Ciampino. Domani sarà allestita la camera ardente al Policlinico militare Celio, a Roma. I funerali solenni saranno celebrati martedì alle 10 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, sempre a Roma, la stessa dove una settimana fa si sono svolte le esequie dei tre militari ca-

duti a Nassiriya. In nottata sono rientrati, sempre a Ciampino, i quattro alpini rimasti feriti nello stesso attentato, che erano ricoverati in un ospedale militare da campo tedesco dove ieri hanno ricevuto la visita del capo di sta-

to maggiore della Difesa, ammiraglio Giampaolo Di Paola, e del capo di stato maggiore dell’Esercito, generale Filiberto Cecchi. Intanto tra venerdì e ieri si sono registrate altre vittime tra i militari impegnati in Af-

L’INCUBO

Esplode bottiglietta, giovane ferito alla mano Ritorna la paura di Unabomber Caorle, gravi traumi per un infermiere. E la fidanzata a causa dello scoppio ha riportato lesioni al timpano a pagina 11

ghanistan: un elicottero militare americano è caduto venerdì sera nella provincia di Kunar e i 10 membri dell’equipaggio sono morti. I talebani ne hanno rivendicato l’abbattimento, ma fonti militari Usa hanno smentito, precisando che il velivolo è precipitato per un incidente. Diversa la sorte di un altro elicottero britannico abbattuto ieri da un missile a Bassora, in Iraq. Almeno due le vittime. Dietro l’attentato c’è l’ombra del vicino Iran e dei seguaci del leader radicale sciita Sadr.

Caiazzo e Ghiselli

alle pagine 8 e 9

Marcia trionfale, Atalanta già in A I nerazzurri vincono a Catanzaro (2-1): promozione aritmetica a tre turni dalla fine Tifosi in piazza, si scatena la grande festa. L’AlbinoLeffe batte il Mantova e spera di Stefano Serpellini

Giro, Savoldelli subito in rosa

CATANZARO Come la risacca del mare che è oltre gli spalti, come certi amori che finiscono e poi magari ricominciano. Risaliamo in A dopo un addio lungo un anno, lo facciamo in un pomeriggio di cielo sporco e di gioia infantile, lontani dal Comunale mille e passa chilometri, in uno stadio semivuoto e al termine di una partita che non ha mai riservato patemi. Bentornata, Atalanta. La serie B ti andava un po’ stretta, però sino alla fine dovevi recitare la parte della squadra che lotta e soffre, ostentando una freddezza che forse i giocatori erano ben lungi dal provare. Dirà Colantuono che la notte della vigilia qualcuno non ha dormito per l’ansia. Dirà la classifica che da ieri

Continua a pagina 4 a pagina 43

LA CAVALCATA

Frode sportiva indagati i Moggi

Una macchina da punti

Un’altra inchiesta, altre intercettazioni, forse più scottanti di quelle già rese note nei giorni scorsi. Luciano Moggi, in questi giorni al centro dello scandalo delle telefonate con il designatore degli arbitri, è indagato dalla Procura di Napoli per associazione per delinquere ai fini della frode sportiva. L’inchiesta, che coinvolge anche il figlio Alessandro e altri membri del Cda della Gea World, la società che gestisce gli interessi di circa 200 giocatori, è nata nel 2004 da uno stralcio dell’indagine calcio scommesse. Tra gli indagati anche i figli di alcuni big, come Chiara Geronzi e Riccardo Calleri. Le telefonate al centro dell’inchiesta si riferiscono al campionato 2004-2005.

di Pietro Serina na marcia trionfale. L’Atalanta torna in serie A, dopo un solo campionato di B, al termine di una vera e propria marcia trionfale. Dopo un crescendo impressionante, che non lascia dubbi: questa è la squadra più forte della serie B. L’11ª promozione in A, a un passo dai cent’anni di storia, è esattamente questo: una grande dimostrazione di forza. Solo una volta nella storia Bergamo aveva festeggiato a quattro

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Continua a pagina 7

U

Levate: falegname di 31 anni finisce contro un’auto

Papà da 10 giorni muore in moto Lascia un bimbo nato da soli dieci giorni e la moglie ventiseienne il centauro di Levate, 31 anni, morto in seguito allo schianto della sua moto contro un’auto, ieri mattina alle 7,15, in via Selene. Il trentunenne stava recandosi nella falegnameria di Osio Sotto dove lavorava quando, con la sua Suzuki, si è scontrato con una Fiat Punto che proveniva dalla direzione opposta. L’impatto è stato molto violento, tanto che il centauro è stato sbalzato in un campo a lato della strada e la moto ha preso fuoco.

Liuzza e Cividini

a pagina 27

PIAZZALE DEGLI ALPINI LE SCUOLE CHIEDONO AIUTO Nel piazzale degli Alpini i controlli contro lo spaccio di droga hanno portato a 17 arresti negli ultimi 12 mesi. Tossicodipendenti e spacciatori si ritrovano in zona a gruppi; eppure ogni giorno passano nel piazzale quasi quattromila studenti (gli allievi del Vittorio Emanuele, del Lussana e del Secco Suardo). La situazione ha portato i dirigenti scolastici dei tre istituti a chiedere interventi per garantire la sicurezza. Fabio Cortesi, preside del Vittorio Emanuele, domanda, per esempio, il raddoppio delle grate al piano terra e lo sfoltimento degli alberi sotto i quali i tossicodipendenti si trovano. L’assessore provinciale all’Edilizia scolastica Marcello Moro fa sapere d’aver chiesto un sopralluogo per verificare se i lavori suggeriti siano fattibili. Inoltre Cortesi ha avanzato una proposta: «Perché non affidare il piazzale proprio alle penne nere?». Antonio Sarti, presidente dell’Ana di Bergamo, spiega: «Si potrebbe discuterne con le autorità, noi siamo disponibili».

Bianchi a pagina 19

L’Atalanta torna in A: festeggiamenti a Catanzaro, soprattutto per mister Colantuono, festa a Bergamo (foto P. Magni e Bedolis)


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L'Eco 2006 by Isaia Invernizzi - Issuu