Presentazione Papu Gomez Atalanta

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48 Calcio

L’ECO DI BERGAMO MERCOLEDÌ 3 SETTEMBRE 2014

El Papu, grandi promesse «8 gol e tanta polenta» Ecco Gomez: «Io e Denis, che coppia. Ho voluto solo Bergamo Ho già assaggiato la vostra cucina: devo imparare le ricette» GUIDO MACONI

l Papu è piccolo ma tosto: ha voluto l’Atalanta e il 10, ha già promesso almeno 8 gol, tanti assist all’amico Denis e... di im­ parare a cucinare la polenta. Co­ me inizio non c’è male per Alejan­ dro Gomez, detto El Papu per via di quei 164­165 centimetri. A Ma­ rino ricorda per certi versi Lavez­ zi, «le caratteristiche sono simili, ma il Pocho era più massiccio, mentre il Papu è forse più agile e calcia più forte», ma all’Atalanta basta rivedere il funambolo che ha fatto le fortune del Catania.

I

Si presenta con il 10 di Bonaventura, una bella responsabilità non crede?

«Ma per me è solo uno stimolo in più. Ho scelto un numero impor­ tante, so che con questa maglia giocava Bonaventura che è un grande calciatore, ma quando mi hanno chiesto quale numero vo­ lessi, ho detto subito che volevo il suo. Ho grande fiducia in me e nel mio modo di giocare». Il numero numero partico­ lare per un argen­ tino....

Rodriguez, ha un buon rapporto con la società, ha giocato qui, ha portato Denis. Con lui spesso ho scherzato dicendo che avrei finito la carriera a Bergamo: ci arrivo ora che sono ancora giovane, quindi ancora meglio». Ha sentito Denis prima di venire?

«Certamente. Lo conosco dai tempi in cui giocavamo insieme nell’Arsenal Sarandi in Argentina. Mi ha parlato bene della società, della città, dei tifosi. Dopo aver parlato con lui ho deciso di veni­ re».

ne per la squadra». È vero che si è decurtato di parecchio anche l’ingaggio pur di venir qui?

«La situazione economica in Ita­ lia non è delle migliori, ma per me non è un problema: io voglio solo giocare e sentirmi importante, per questo sono tornato in Italia». Dopo l’esperienza in Ucraina al Meta­ list, che Gomez ritrova il campionato

italiano?

«Lo stesso giocatore di Catania, solo un anno più vecchio. Quando sono andato al Metalist mi vole­ vano Simeone all’Atletico Madrid e Stramaccioni all’Inter: era quasi fatta coi nerazzurri ma poi con Mazzarri non se ne fece più nulla. Ma adesso volevo fortemente tor­ nare in Italia». E non c’è la guerra come in Ucraina...

«Dal punto di vista sportivo è sta­ ta una bella esperienza, ho giocato tutte le partite, ma il paese sta vivendo un brutto momento. Da papà, da responsabile della mia famiglia non potevo prendere un simile rischio. Ho fatto 15 giorni di preparazione con il Metalist, poi appena hanno abbattuto l’ae­ reo della Malaysia Airlines, sono tornato in Argentina a prendere la mia famiglia e mi sono allenato con un preparatore personale ogni giorno».

Magari le ha anche già chiesto qual­ che assist?

«Ovviamente, del resto tutti gli attaccanti sono così. E io spero di poter fare tanti assist a German». E magari anche qualche gol...

«L’ultimo anno a Catania ne ho fatti 8 in campionato: spero di arrivare a quella ci­ fra, ma prima di tutto penso a fare be­

Quindi fisicamente come sta?

«Bene, mi manca solo la parti­ ta. Ma la sosta mi aiuterà».

10 è un Al Catania ha fatto sfracelli nel 4­3­3, ma nel 4­4­2 di Colantuono come si ve­ de?

«Mi vedo bene, an­ che da esterno. Nel San Loren­ zo giocavo così, poi nel Catania ho giocato da mezzapunta die­ tro Bergessio nel 3­5­2 o nel 4­3­3 da esterno sinistro. Io mi considero un esterno, ma attac­ cante. Poi deciderà il mister».

«Ma il mio idolo fin da bambino è sempre sta­ to Del Pie­ ro». Senta, lei sembrava a un passo dal Verona, ma ci risulta che lei abbia voluto for­ temente l’Atalanta. Conferma?

Ha già visitato Bergamo?

«Appena ho sapu­ to dell’interesse dell’Atalanta, ho detto subito al mio procuratore di ac­ cettare. Era da tempo che avevo in testa di venire qui e sapevo che prima o poi sarei arrivato. Il mio procuratore, Leo

«Ero già qui sabato: la sorella di mia moglie è spo­ sata con il mio procuratore. Ab­ biamo mangiato e passeggiato in Città Alta: mi è piaciuta moltissi­ mo. E ho già assaggiato la vostra polenta. Mi piace cucinare, quan­ do ero al San Lorenzo ho fatto anche un corso: ora mi farò inse­ gnare a fare anche la polenta». n ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Carmona fino al 2018. Abbonamenti riaperti Carlos Carmona si è le­ gato a doppio filo all’Atalanta. Do­ menica sera, dopo la partita con il Verona, è stato trovato l’accordo per l’allungamento del suo con­ tratto fino al 2018. Una notizia significativa visto che il centro­ campista in estate era finito nel mirino di club importanti come il Siviglia. E le buone notizie non finisco­ no qui: Carmona tornerà prima dalla convocazione con il Cile, dunque non giovedì 11 come pre­ visto dal programma iniziale, a soli tre giorni dal match di Caglia­ ri. Dopo essere stato visitato negli Stati Uniti dallo staff medico della

sua nazionale, infatti, il ragazzo ha ottenuto l’ok per rientrare in Italia. Lo condiziona l’affatica­ mento all’inserzione del flessore destro accusato nel finale del ma­ tch con il Verona. Al massimo en­ tro domani sarà a Zingonia. Nel frattempo la squadra ieri ha ripreso gli allenamenti, assenti anche i tre under 21 Baselli, Moli­ na e Zappacosta e l’under 20 Gras­ si, impegnato oggi in Germania nel «Quattro Nazioni». Primo giornata di lavoro con il gruppo per Avramov e Gomez. Oggi si pro­ cede con una doppia seduta, sem­ pre però sul campo secondario (non accessibile al pubblico), visto

che sono in corso i lavori di manu­ tenzione del campo principale. Un finlandese per la primavera

Colpo in coda anche a livello gio­ vanile: l’Atalanta ha deciso di prendere dagli svedesi del Brom­ mapojkarna il difensore finlande­ se Akseli Kalermo. Centrale del ’97, capitano della Finlandia un­ der 17, era arrivato in prova per una settimana a fine agosto ed era stato visto nel triangolare di Seria­ te e nell’amichevole con la Trevi­ gliese. Kalermo ha convinto i diri­ genti atalantini a prenderlo a tito­ lo definitivo. Arriverà a Bergamo la prossima settimana . Non sarà

il primo finlandese all’Atalanta: qualche anno fa in Primavera c’era Henri Toimovaki, pure lui difen­ sore. Riapre la campagna abbonamenti

Da mezzogiorno di oggi riapre la campagna abbonamenti, ovvia­ mente con i prezzi calcolati non più sulle 19 partite, ma sulle 18 restanti. Al momento non è stato ancora comunicato fino a quando resterà aperta questa seconda fa­ se. L’obiettivo è incrementare le 10.391 tessere vendute con cui si è conclusa la prima fase. n G. M. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Papu Gomez, il dg Pierpaolo Marino e Avramov a Zingonia FOTO MAGNI

Marino: «Jack all’Inter Poi il dietrofront e l’ok con il Milan» Verona, che da qualche giorno ce lo chiedeva. Il presidente è venu­ to in prima persona nella sede del Milan ed era felicissimo nel «L’Inter lo aveva bloccato da vedere Jack così commosso». qualche giorno, lunedì nel primo Un altro retroscena: «Percassi pomeriggio sembrava fatto l’ac­ ci aveva detto di prendere Go­ cordo tanto che convochiamo il mez indipendentemente dal­ ragazzo a Milano in modo che sia l’uscita di Jack. Siamo molto sod­ pronto per la firma. Alle 19,30 disfatti: 11 entrate e 46 uscite. E l’Inter ci dice che non può più la rosa è più organica rispetto a prenderlo, perciò leggendo che un anno fa e non vedo come pos­ era saltato Biabiany al Milan ci sa essere meno forte: l’obiettivo siamo detti: “Perché non telefo­ è raggiungere i 40 punti il prima nare a Galliani?”. Alle 20,06 gli possibile, poi potremo divertirci. ho telefonato, lui si è preso una Un rimpianto? Dovrei dire The­ pausa di riflessione, ci ha detto réau, ma oggi sono contento di che era perplesso perché cerca­ aver preso Boakye: e di solito chi vano un giocatore con non è voluto venire altre caratteristiche nelle mie squadre, alla ma poi l’intervento di Avramov: fine non mi ha lasciato Inzaghi lo ha convinto rimpianti». e in cinque minuti ab­ «So qual è il Chi ha voluto forte­ biamo concluso». mio ruolo, mente l’Atalanta è sta­ Un thriller dal lieto Vlada Avramov, il sono qui per to fine: «Le condizioni nuovo vice di Spor­ aiutare tiello: «So qual è il mio con l’Inter erano più penalizzanti per noi: sono qui per la società» ruolo, magari si sarebbe rag­ aiutare la società. giunto una cifra più Quando mi hanno alta, ma molto condizionata. Col detto che c’era l’Atalanta ho pre­ Milan le cifre sono quelle che si so le mie cose e sono partito subi­ sono lette sui giornali (7 com­ to: già qualche anno fa potevo plessivi, ndr), confermo che ci venire. Sportiello? Marco mi sono 2 milioni di bonus legate al aveva già impressionato l’anno rendimento del Milan ma credo scorso contro il Cagliari, diven­ facilmente raggiungibili. Poco? terà un grande portiere». Non direi, nel mercato interno In estate ha rinunciato a parte sono circolati pochissimi soldi, delle vacanze raccogliendo l’ap­ tra Consigli e Bonaventura sia­ pello di Stankovic per andare ad mo riusciti a equilibrare il bilan­ aiutare le popolazioni serbe col­ cio. Siamo soddisfatti. Anche di pite dall’alluvione, ma da gran aver accontentato Bonaventura signore non ne vuole parlare: «È a cui avevamo promesso un anno vero, ma non mi piace parlarne: fa che l’avremmo mandato in una se si può aiutare la Serbia, la si grande. È anche per questo che aiuta». n il presidente Percassi non ha mai G. M. preso in considerazione l’ipotesi ©RIPRODUZIONE RISERVATA Come un film. Ovviamente thriller. Ieri il dg Pierpaolo Marino ha raccontato i retroscena dell’operazione che ha portato Bonaventura al Milan.

LA NOTA

Ma l’accordo col Verona non era fantamercato l dg atalantino Marino ie­ ri ha dichiarato che il Ve­ rona non è mai stato con­ sideratounapossibilede­ stinazione per Bonaventura. La sola ipotesi, lunedì, aveva fatto innervosire una buona parte della tifoseria, scatena­ ta su blog e social. Registria­ mo la dichiarazione di Mari­ no, ma facendo i cronisti dob­ biamo dire che Atalanta e Ve­

I

rona hanno trattato Bona­ ventura, sulla base di Janko­ vic e un conguaglio in cambio di Jack. Poi non si è arrivati alle firme, e non è difficile in­ tuire il perché. Bonaventura è finito al Milan: buon per le casse, per Jack e per il fegato dei tifosi. Ma l’ipotesi di ven­ derloalVeronanonerafanta­ mercato: era concreta. n Ro. Be.


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