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L’ECO DI BERGAMO LUNEDÌ 8 APRILE 2013
Serie A
Inter-Atalanta
Gara dei bar
Socrate, c’è l’aggancio in vetta alla capolista Happy Five Albino
Ovviamente, nessuno tra i bar aveva potuto indovinare un risultato clamoroso come il 4-3 che l’Atalanta ha confezionato in casa dell’Inter ieri sera grazie alla tripletta di German Denis.
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Tutti spiazzati, anche se chi aveva puntato su un diverso successo atalantino riesce comunque ad avanzare di una lunghezza, e questo ha comportato una grossa novità in classifica, ovvero l’aggancio
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I quattro gol dell’Atalanta a San Siro. Foto 1: Bonaventura segna il momentaneo 1-1 all’11’ della ripresa; durerà poco. Foto 2: lo show di Denis inizia al 20’ st con il rigore del 3-2 che riapre la partita. Foto 3: il gran destro dell’argentino per il 3-3 al 26’ st. Foto 4: il tocco di Denis che al 32’ st mette il sigillo sull’impresa dell’Atalanta; è il definitivo 4-3 per i nerazzurri bergamaschi
di Socrate Sedrina alla capolista Happy Five Albino. Le due prime della classe ora sono appaiate a 29 punti, davanti a Jmperial Vilminore a 28, Meeting Palazzolo, Castello Serina e Nuova
Cooperativa Locatello a 26, Sirio Endenna a 25, Pio Sotto il Monte e Zenucchi Peia a 23, Benzina Selvino a 22, Cadelfoglia Brembilla, Danilo Caprino e Amadeus Lenna a 21, Oratorio Santa Maria Dalmine a 20.
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Tutti leoni per un Leone Storica Atalanta: rimonta l’Inter e vince 4-3 Una vittoria incredibile da dedicare a Ruggeri INTER
ATALANTA
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RETI: 43’ pt Rocchi, 11’ st Bonaventura, 12’ e 16’ st Alvarez, 20’ su rigore, 26’ e 32’ st Denis. INTER (3-4-1-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Zanetti, Kovacic, Cambiasso (38’ st Schelotto), Pereira; Guarin; Rocchi, Cassano (32’ pt Alvarez). In panchina: Carrizo, Belec, Silvestre, Nagatomo, Kuzmanovic, Benassi, Pasa, Forte, Colombo. All. Stramaccioni. ATALANTA (3-5-1-1): Polito; Scaloni, Stendardo, Canini; Raimondi, Biondini, Cigarini, Carmona (10’ st Livaja), Del Grosso (29’ st Brivio); Bonaventura; Denis (38’ st Cazzola). In panchina: Frezzolini, Contini, Ferri, Radovanovic, Giorgi, Troisi, Brienza, De Luca, Parra. All. Colantuono. ARBITRO: Gervasoni di Mantova (MaggianiDe Luca; Barbirati; Massa di Imperia e Candussio di Cervignano del Friuli). Note: spettatori 38.935 (3.709 paganti, 35.226 abbonati) per un incasso totale di 859.955 euro. Al 46’ st espulso Raimondi per comportamento non regolamentare. Ammoniti Kovacic, Scaloni e Biondini per gioco falloso, Samuel per comportamento non regolamentare. Angoli 10-3 per l’Inter. Recupero: 1’ + 4’.
Cristian Raimondi, simbolo di questa straordinaria Atalanta DALL’INVIATO PIETRO SERINA MILANO
Segue da pagina 1 A
a fine partita l’hanno onorato con vistosi segni verso il cielo i 14 leoni che hanno mandato questa Atalanta nella storia. Sì, 4-3 sul campo dell’Inter, e per la prima volta in 108 anni di vita due vittorie a Milano nello stesso campionato: 1-0 al Milan a inizio sta-
gione, 4-3 in questa meravigliosa serata d’aprile all’Inter. Ivan Ruggeri sarà orgogliosissimo di questa Atalanta che non è più sua ma che lo sarà sempre quando giocherà in questo modo, dimostrando cuore, coraggio, determinazione assoluta, capacità di credere nell’obiettivo, in qualsiasi momento. Un’Atalanta così non sarà mai sola, avrà sempre dalla sua Ivan Ruggeri e cen-
to, mille, centomila sconosciuti Ivan Ruggeri che hanno sempre sostenuto, nella storia, questo suo modo di fare calcio buttando il cuore oltre l’ostacolo. A prescindere delle avversità del momento. Perché una squadra non vince sul campo dell’Inter recuperando lo 0-1 e poi l’1-3, cioè tre volte lo svantaggio, facendo calcio con qualità per un tempo e
con un cuore incredibile nella ripresa. Con cuore e trascinata da un Denis strepitoso, tre gol e un secondo tempo eccezionale, dalla qualità di un Bonaventura imprendibile (un gol e un assist), dalla capacità di incidere sulla gara di Livaja entrando dalla panchina, dallo straordinario esempio di Cristian Raimondi. A sua volta un Ivan Ruggeri, per il suo modo di fare calcio. E di essere atalantino dentro. Detto dei valori, diciamo della partita. Il primo tempo è stato equilibrato, alla camomilla. L’Atalanta ha scelto di gestirlo e, forte della superiorità numerica in mezzo al campo (Bonaventura in appoggio ai centrocampisti), ha sì lasciato Denis solo contro i tre difensori centrali di casa, ma ha anche agevolmente controllato i milanesi. La gara, bloccatissima, si è ravvivata quando per l’infortunio di Cassano è entrato in campo Alvarez. L’argentino, fischiatissimo, al 34’ ha sbagliato un gol da fare solo davanti a Polito (prima vera occasione della partita), ma poi con la sua vivacità ha indotto l’Atalanta ad abbassarsi eccessivamente. Non è per caso che al 43’ Rocchi l’ha punita, sorprendendo Del Grosso sul settimo angolo per l’Inter (il terzo in quattro minuti…): 1-0. La reazione dell’Atalanta è cominciata prima del riposo e proseguita dopo, all’11’ Livaja appena entrato ha inventato un assist per l’1-1 di Bonaventura, un
+11 sulla terzultima
minuto dopo un clamoroso errore di Canini ha permesso ad Alvarez di segnare di testa il 2-1 per l’Inter. A quel gol, che avrebbe ammazzato un toro, s’è poi aggiunto al 16’ il 3-1 ancora di Alvarez, bravo nell’affondo e nel dribbling su Stendardo prima del rasoterra che ha infilato in diagonale Polito. Partita finita? Neppure a parlarne, perché l’Atalanta versione adrenalina & Ivan Ruggeri non ha mollato. Al 19’ l’arbitro ha visto un mani di Samuel e ha concesso il rigore con cui Denis al 20’ ha accorciato le distanze, poi al 26’ Denis sradicando un pallone dai piedi degli avversari al limite dopo un grande spunto ha infilato di potenza il 3-3. Tutto mentre in campo c’era più Atalanta che Inter, più bergamaschi di cuore che mila-
nesi di nobiltà. E infatti la partita non era ancora finita. Al 32’ uno spunto di Jack a destra ha permesso a Denis di segnare l’incredibile 4-3 sfruttando il cross teso del compagno, poi nel finale l’espulsione di Raimondi per fallo in mischia a gioco fermo e al 48’ l’errore da zero metri di Ranocchia, che ha finito la partita da centravanti ma ha ciccato il possibile pareggio. Ha vinto l’Atalanta 4-3, ha vinto per Ivan Ruggeri, per il 13° posto che vale un enorme +11 sul terzultima a 7 turni dall’epilogo. Impossibile non considerarci salvi. Ivan Ruggeri può gioirne con noi. Tutti gli Ivan Ruggeri del mondo possono gioire con noi. ■ ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Sarà una puntata di «TuttoAtalanta» dedicata non solo alla trasferta di San Siro contro l’Inter, ma anche al ricordo dell’ex presidente nerazzurro Ivan Ruggeri, quella di stasera dalle 20,45 alle 22,30 su Berga-
In diretta dalle 20,45 su Bergamo Tv
Capelli e Randazzo gli ospiti di stasera a TuttoAtalanta
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Foto 5: al 16’ della ripresa Alvarez sigla la sua personale doppietta con il secondo gol in cinque minuti; è il gol del 3-1 per l’Inter che sembra chiudere definitivamente la partita a favore della squadra di Stramaccioni. Ma poi si scatenerà Denis e sarà festa per i nerazzurri di Colantuono. Foto 6: lo spicchio del «Meazza» con i tifosi atalantini che hanno ricordato l’ex presidente Ivan Ruggeri
mo Tv (canale 17 digitale terrestre – canale 842 Sky – diretta online www.bergamotv.it ). Ospiti in studio il difensore atalantino Daniele Capelli, l’ex dirigente Giacomo Randazzo, l’ex calciatore nerazzurro
Eligio Nicolini, l’avvocato Federico Pedersoli, i giornalisti Elio Corbani, Roberto Belingheri e Cristiano Gatti. Nel pubblico il Club Amici dell’Atalanta di Alzano Sopra. Sms al 335.6969423, email a tuttoatalan-
ta@bergamotv.it. La replica di «TuttoAtalanta» andrà in onda domani sera alle 21,30 su Bg 24 (canale 198 digitale terrestre). Conduce Matteo De Sanctis con la collaborazione di Sharon Spinelli.
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a Serata magica per German Denis: tre gol per lanciare l’Atalanta all’impresa e salire a quota 15 reti stagionali FOTOSERVIZIO PAOLO MAGNI
El Tanque fa il triplete e castiga ancora l’Inter Il bomber atalantino segna tre gol come un anno fa alla Roma E l’ingresso di Livaja aiuta l’attacco ad affondare i milanesi GUIDO MACONI MILANO
Dal vantaggio di Rocchi al pareggio di Jack. Poi 2 gol di Alvarez e i 3 di Denis
IMPRENDITORE
Con undici punti sulla terzultima la salvezza adesso è davvero cosa fatta
a Tre volte Tanque e l’Atalanta si regala una serata da raccontare ai nipotini e da dedicare a Ivan Ruggeri. Più bell’omaggio non potevano fargli. Tre volte Tanque in dodici minuti, con la partita che è cambiata dal 10’ della ripresa con l’ingresso di Livaja. La coppia funziona, San Siro l’ha incoronata. con un Bonaventura sontuoso a inventare e a concludere. Denis ringrazia e si esalta. Con la tripletta rivolta la partita come un guanto e si porta a casa il pallone. E’ la sua seconda tripletta in maglia nerazzurra dopo quella rifilata alla Roma tredici mesi fa. Con quelli di ieri sono 15 anche quest’anno, uno in meno di tutta la passata stagione, con l’Inter che si conferma sua vittima prediletta contando anche la doppietta dell’andata e un gol nella passata stagione. L’Inter lo voleva, dicono, come vice Milito: se è vero dopo ieri sera i rimpianti dei milanesi saranno ancora di più. Ma questa è un’altra storia, anche perché l’Atalanta se lo tiene stretto. Il Tanque c’è, con la fascia di capitano dedicata a Papa Francesco. Lo vedi anche nel primo tempo quando gioca soprattutto per la squadra, da solo contro il trio interista. Ma è nella ripre-
La gioia incontenibile di Denis e Bonaventura FOTO ANSA
sa che si scatena. Destro secco e angolato a mezza altezza dal dischetto a battere lo specialista Handanovic e a riaprire una partita che sembrava già morta. E’ il 3-2, è il 20’ della ripresa. Ma il meglio deve ancora venire. Cinque minuti dopo confeziona un gol che è un gioiello: riceve palla appena dentro all’area, salta Zanetti e Ranocchia come birilli e infila Handanovic con un destro chirurgico a fil di palo. Denis stavolta esulta come
un forsennato, corre verso la panchina, mostra una maglia con la dedica «Forza la Plata». Ma non è ancora finita. Perché l’apoteosi arriva al 32’. Bonaventura inventa dalla destra, il Tanque taglia sul primo palo e scarica in rete: 4-3 a San Siro. Incredibile, ma è vero. L’Atalanta ribalta l’Inter, Denis nel regno degli argentini si prende scettro, San Siro e pallone. Tutto in una notte, undici anno dopo l’ultimo colpo a San Siro.
Denis si prende la copertina, ma dietro al successo c’è anche la firma di Livaja, l’ex più atteso. L’ingresso al 10’ della ripresa è un ciclone, salutato anche dall’applauso dei suoi ex tifosi. Livaja sembra caricato a molla. Il croato appena entrato si mette a rincorrere tutti, persino Zanetti che prova a fermare con le buone o le cattive. El tractor resiste e fugge via, ma il ragazzino con le scarpe gialle fluo e i capelli color indefinito mostra anche in questo una personalità incredibile: nessun timore reverenziale nei confronti dell’ex compagno, praticamente un monumento. Ma poi è come incide sulla partita che fa impressione: è lui a dare a Bonaventura un assist fantastico per l’1-1, è lui a procurarsi il rigore che riapre la partita, è lui a dare peso e incisività all’attacco. Non a caso la pericolosità dell’Atalanta si è moltiplicata in modo esponenziale dopo il suo ingresso in campo. Non a caso da quando Colantuono l’ha messo vicino a Denis nel secondo tempo di Torino, l’Atalanta ha segnato 13 gol in quattro partite e due mezzi tempi. Poi ad abbattere l’Inter ci ha pensato Denis. E Tanque grazie alla coppia pesante. ■ ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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