Distretto attrattività, fondi regionali - Febbraio 2015

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Anno XLV – N. 046 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi – Redazione: tel. 02/6765 int. 4041 – 5748; e-mail: burl@regione.lombardia.it

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Serie Ordinaria - Lunedì 23 febbraio 2015

REPUBBLICA ITALIANA

BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO C)  GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Delibera Giunta regionale 18 febbraio 2015 - n. X/3146 Incremento della dotazione finanziaria del «Fondo per la realizzazione di interventi e iniziative per l’attrattività turistica e commerciale della Lombardia» di cui alle dd.gg.rr. 4 aprile 2014 n. X/1613 e 1 luglio 2014 n. X/2027 . . . . . . . .

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Decreto dirigente struttura 17 febbraio 2015 - n. 1135 A.D.I. «Distretto Socio – Sanitario», con sede operativa in Breno, via Nissolina 2, gestita dalla ASL Vallecamonica - Sebino: decadenza dell’accreditamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Decreto dirigente struttura 17 febbraio 2015 - n. 1136 A.D.I. «Fondazione Giuseppe Gemellaro Onlus», con sede operativa in Albairate (MI), via XXV Aprile 32, gestita dall’ente omonimo: decadenza dell’accreditamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Decreto dirigente unità organizzativa 19 febbraio 2015 - n. 1222 Bando «Distretti dell’attrattività: iniziative di area vasta per l’attrattività territoriale integrata turistica e commerciale della Lombardia (Linea B)» di cui alla d.g.r. 4 aprile 2014 n. 1613 - Presa d’atto delle richieste di contributo presentate e approvazione della relativa graduatoria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..

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Decreto dirigente unità organizzativa 19 febbraio 2015 - n. 1224 Bando creativita’ e commercio: spazi espositivi per l’attrattività territoriale. Piano d’azione per la moda e il design in attuazione della d.g.r. 14 novembre 2014, n. 2644. Rettifica dell’appendice 1 dell’allegato 1 al d.d.u.o. 18 dicembre 2014, n. 12377 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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D)  ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale Presidenza Decreto dirigente unità organizzativa 17 febbraio 2015 - n. 1148 Individuazione progetti pilota nei settori dell’ediliza scolastica, della riqualificazione energetica, degli impianti sportivi e dei servizi cimiteriali a seguito dell’avviso pubblico di cui alla deliberazione n. 1509 del 13 marzo 2014 . . . . . . . .

D.G. Istruzione, formazione e lavoro Decreto dirigente unità organizzativa 19 febbraio 2015 - n. 1223 Ulteriori determinazioni per la chiusura dell’avviso «Dote Lavoro – Tirocini per i Giovani» – D.d.u.o. 10440 del 19 novembre 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

D.G. Famiglia, solidarietà sociale, volontariato e pari opportunità

D.G. Sport e politiche per i giovani Decreto dirigente unità organizzativa 19 febbraio 2015 - n. 1258 Determinazioni in ordine alla d.g.r. n. X/2679 del 21  novembre 2014: approvazione dell’avviso per la presentazione di piani territoriali politiche giovanili seconda annualità 2015/2016. . . . . . . . . . . . . . . . . . .

D.G. Commercio, turismo e terziario

D.G. Attività produttive, ricerca e innovazione Decreto dirigente struttura 19 febbraio 2015 - n. 1244 Ammissione nell’elenco dei «Fornitori di servizi» dei soggetti che hanno presentato domanda a valere sul fondo voucher per l’accompagnamento delle PMI lombarde nei paesi esteri (appartenenti all’area extra Unione europea) - Linea 6 internazionalizzazione I° provvedimento 2015. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .


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D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile Decreto direttore generale 18 febbraio 2015 - n. 1188 Secondo aggiornamento 2015 dell’elenco degli enti locali idonei all’esercizio delle funzioni paesaggistiche (l.r. 12/2005, art. 80). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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C)  GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI D.g.r. 18 febbraio 2015 - n. X/3146 Incremento della dotazione finanziaria del «Fondo per la realizzazione di interventi e iniziative per l’attrattività turistica e commerciale della Lombardia» di cui alle dd.gg.rr. 4 aprile 2014 n. X/1613 e 1 luglio 2014 n. X/2027 LA GIUNTA REGIONALE Viste: −− la legge regionale 16 luglio 2007 , n. 15 «Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo» che definisce le politiche integrate per lo sviluppo turistico sostenibile del territorio e gli interventi della Regione per la promozione turistica; −− la legge regionale 2 febbraio 2010 n. 6 «Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere» e successive modifiche e integrazioni che agli artt. 136 e 137 indica gli «Interventi regionali per la qualificazione e lo sviluppo delle piccole e medie imprese commerciali» e le «aree di intervento» all’interno delle quali si articolano le iniziative di promozione e sostegno all’attività commerciale; Richiamati: −− la d.g.r. 4 aprile 2014 n. 1613 «I Distretti dell’Attrattività: iniziative per l’attrattività territoriale integrata turistica e commerciale della Lombardia»; −− la d.g.r. 1 luglio 2014 n. 2027 «Ulteriori determinazioni per l’attuazione dei Distretti dell’attrattività (di cui alla d.g.r. 4 aprile 2014 n. 1613)»; −− il d.d.g. 14 luglio 2014 n. 6759 con il quale si è provveduto ad approvare il bando «Iniziative di area vasta per l’attrattività territoriale integrata turistica e commerciale della Lombardia» in attuazione alle citate d.g.r. X/1613 e X/2027; −− la d.g.r. 13 ottobre 2014, n. 2572 «Incremento della dotazione finanziaria del «fondo per la realizzazione di interventi e iniziative per l’attrattività turistica e commerciale della Lombardia» di cui alle dd.gg.rr. 4 aprile 2014 n. X/1613 e 1 luglio 2014 n. x/2027; Dato atto che la d.g.r. 4 aprile 2014 n. X/1613: −− ha istituito, per l’attuazione della linea B, presso Finlombarda s.p.a., in qualità di soggetto gestore, il «Fondo per la realizzazione di interventi e iniziative per l’attrattività territoriale turistica e commerciale della Lombardia» con dotazione finanziaria pari a € 9.000.000,00 così come incrementata dalla d.g.r 2572/2014; −− ha stabilito che con successive deliberazioni, in base alle disponibilità finanziarie del Bilancio Regionale, la dotazione finanziaria potesse essere incrementata al fine di consentire un maggiore raggiungimento degli obiettivi del PRS e degli indirizzi della d.c.r. X/187; Preso atto che è in atto l’attività istruttoria delle richieste progettuali pervenute da parte del Nucleo di Valutazione (istituito con d.d.g. del 04 novembre 2014, n. 10236); Ritenuto opportuno assicurare una adeguata risposta alle proposte pervenute, nella logica del supporto alle progettualità locali volte allo sviluppo dell’attrattività turistico-commerciale del territorio, incrementando ulteriormente la dotazione finanziaria del «Fondo per la realizzazione di interventi e iniziative per l’attrattività territoriale turistica e commerciale della Lombardia» per un importo pari a € 3.000.000,00, rideterminandola in complessivi € 12.000.000,00; Dato atto che la copertura della spesa pari a 3.000.000,00 è garantita dalle risorse a valere sulle giacenze dei Fondi presso Finlombarda s.p.a., come di seguito indicato: −− € 2.000.000,00 «Fondo dei piani integrati per la competitività di sistema (PICS)» ; −− € 1.000.000,00 «Fondo per l’erogazione di finanziamenti e contributi ai sensi della l.r. 13/2000 (bando 2006)»; Vista la l.r. 31 marzo 1978 n. 34 «Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione» e il r.r. 2 aprile 2001 n. 1 «Regolamento di contabilità della Giunta regionale e successive modificazioni ed integrazioni»; Vista la l.r. 7 luglio 2008 n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura; Ad unanimità dei voti espressi nelle forme di legge;

DELIBERA 1.  di incrementare, per le motivazioni espresse in premessa, la dotazione finanziaria del «Fondo per la realizzazione di interventi e iniziative per l’attrattività territoriale turistica e commerciale della Lombardia» per un importo pari a € 3.000.000,00, rideterminandola così in complessivi € 12.000.000,00; 2.  di dare atto che le risorse necessarie all’incremento della dotazione finanziaria trovano copertura a valere sulle giacenze dei Fondi inoperativi presso Finlombarda s.p.a., come di seguito indicato: −− € 2.000.000,00 «Fondo dei piani integrati per la competitività di sistema (PICS)»; −− € 1.000.000,00 «Fondo per l’erogazione di finanziamenti e contributi ai sensi della l.r. 13/2000 (bando 2006)»; 3. di trasmettere il presente provvedimento a Finlombarda s.p.a. in qualità di soggetto gestore del «Fondo per la realizzazione di interventi e iniziative per l’attrattività territoriale turistica e commerciale della Lombardia»; 4.  di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, nonché secondo le modalità di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013. Il segretario: Fabrizio De Vecchi


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• da

D)  ATTI DIRIGENZIALI

Giunta regionale

Presidenza D.d.u.o. 17 febbraio 2015 - n. 1148 Individuazione progetti pilota nei settori dell’ediliza scolastica, della riqualificazione energetica, degli impianti sportivi e dei servizi cimiteriali a seguito dell’avviso pubblico di cui alla deliberazione n. 1509 del 13 marzo 2014 IL DIRETTORE DELLA FUNZIONE SPECIALISTICA U.O. PROGRAMMAZIONE E GESTIONE FINANZIARIA Visti gli artt. 2 e 3 dello Statuto regionale, che includono tra le funzioni istituzionali della Regione Lombardia anche il riconoscimento e la promozione del ruolo delle autonomie locali e del sistema economico lombardo, come strumento della promozione dello sviluppo territoriale; Vista la delibera n. 1453 del 28 febbraio 2014 che:

• da avvio agli interventi a sostegno degli investimenti degli Enti locali lombardi attraverso il supporto allo sviluppo di progetti strutturati nella forma del Partenariato Pubblico Privato (PPP);

• stabilisce che l’attività di sostegno prenda avvio attraverso il supporto di un «Progetto pilota» nel settore della illuminazione pubblica;

mandato alla Direzione Centrale Programmazione Integrata e Finanza di individuare, con il supporto di Finlombarda s.p.a. a sostenere l’attuazione degli interventi a favore degli Enti locali, sia attraverso l’assistenza tecnicoinformativa agli Enti nella strutturazione degli atti di gara, sia mediante la definizione di strumenti operativi standard; Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. X/1509, del 13 marzo 2014, che da avvio ai all’individuazione di un progetto Pilota per ogni settore prioritario di intervento nel campo della riqualificazione energetica degli edifici pubblici, degli impianti sportivi, dell’edilizia scolastica e dei servizi cimiteriali; Dato atto che l’avviso Pubblico allegato alla deliberazione n. 1509 del 13 marzo 2014 è stato pubblicato sul BURL n. 13 del 24 marzo 2014 e che entro i termini previsti dalla citata deliberazione sono pervenute complessivamente 45 domande; Richiamato il decreto n. 6498 del 7 luglio 2014 che costituisce il gruppo di lavoro per l’individuazione dei progetti Pilota per ciascuno dei settori prioritari di intervento e la definizione della graduatoria delle domande pervenute in risposta all’Avviso Pubblico; Considerato che: • il tavolo tecnico ha valutato i progetti che rispettano le condizioni essenziali richieste nell’Avviso Pubblico di cui alla deliberazione n. 1509/2014; • ad esito dell’istruttoria, l’U.O. Programmazione e Gestione Finanziaria, con il supporto di Finlombarda s.p.a. ha individuato i seguenti progetti per settore di intervento:

Ente locale

Progetto

Settore Prioritario

Comune di Monza Comune di Busto Arsizio

Edilizia scolastica - Scuola Media Bellani

Edilizia scolastica

Riqualificazione energetica scuola G. Galilei

Riqualificazione energetica

Comune di Lecco

Centro sportivo del Bione Servizio di gestione dei cimiteri comunali e realizzazione di investimenti propedeutici alla gestione

Impianti sportivi

Comune di Lumezzane

Servizi cimiteriali

Vista la l.r. 20/2008 nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura;

del presente decreto da parte della U.O. Programmazione e Gestione Finanziaria;

Vista la d.g.r. 29 aprile 2013 n. 87 «II PROVVEDIMENTO ORGANIZZATIVO 2013»;

Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti ai sensi di legge;

Visto il decreto del Segretario Generale 25 luglio 2013 n. 7110 «Individuazione delle Strutture Organizzative e delle relative competenze ed aree di attività delle Direzioni della Giunta regionale- X Legislatura» che stabilisce la competenza all’adozione

• Di individuare, secondo quanto previsto dalla deliberazione n. 1509 del 13 marzo 2014, i seguenti progetti Pilota:

Ente locale

Progetto

Settore Prioritario

Comune di Monza Comune di Busto Arsizio

Edilizia scolastica - Scuola Media Bellani

Edilizia scolastica

Riqualificazione energetica scuola G. Galilei

Riqualificazione energetica

Comune di Lecco

Centro sportivo del Bione Servizio di gestione dei cimiteri comunali e realizzazione di investimenti propedeutici alla gestione

Impianti sportivi

Comune di Lumezzane

• di

DECRETA

trasmettere il presente provvedimento a Finlombarda s.p.a. per poter avviare la fase di sostegno al supporto e affiancamento ai comuni individuati per la progettazione e la predisposizione dei bandi e degli altri atti di gara necessari per la definitiva realizzazione dei progetti pilota;

Servizi cimiteriali

• di disporre la pubblicazione del presente provvedimento, inclusi gli allegati (omissis ), sul BURL. Il direttore della funzione specialistica u.o. programmazione e gestione finanziaria Manuela Giaretta


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D.G. Istruzione, formazione e lavoro D.d.u.o. 19 febbraio 2015 - n. 1223 Ulteriori determinazioni per la chiusura dell’avviso «Dote Lavoro – Tirocini per i Giovani» – D.d.u.o. 10440 del 19 novembre 2012 IL DIRIGENTE DELLA U.O.MERCATO DEL LAVORO Richiamata la d.g.r. del 26 ottobre 2012, n. 4325 «Approvazione dello schema di Convenzione tra Ministero del Lavoro e delle politiche sociali – Direzione generale per le politiche attive e passive del lavoro e Regione Lombardia, per la realizzazione sul territorio regionale del programma «Formazione e innovazione per l’occupazione scuola e università –FixO Scuola & Università», proposto da Italia Lavoro s.p.a.»; Richiamato il d.d.u.o. del 19 novembre 2012, n. 10440 di approvazione dell’Avviso «Dote Lavoro – Tirocini per i giovani», che prevede un incentivo economico alle imprese lombarde che, entro 3 mesi dalla conclusione del periodo formativo, assumano il tirocinante con contratto di lavoro subordinato, sia full che part time, non inferiore ai 12 mesi e che stabilisce nella data del 31 ottobre 2014 il termine utile per richiedere la liquidazione sia della dote da parte del soggetto promotore che dell’incentivo economico da parte dell’azienda; Richiamato, altresì il d.d.u.o. del 9 agosto 2013, n. 7731 «Determinazioni in merito all’Avviso «Dote Lavoro – Tirocini per i giovani – d.d.u.o. 10440 del 19 novembre 2012», con il quale sono state definite alcune scadenze utili al riallineamento richiesto per le tempistiche definite dal POR 2007-2013 del FSE: • il termine di 30 giorni decorrenti dalla conclusione del tirocinio quale scadenza per l’assunzione del tirocinante e l’inoltro della domanda dell’incentivo economico da parte delle imprese lombarde; • la data ultima di chiusura per prenotare la domanda di Dote Tirocinio da parte del soggetto promotore fissata al 29 novembre 2013, entro le ore 12; • la data del 30 luglio 2015 quale termine di chiusura del sistema informativo on-line. Richiamato, altresì il d.d.u.o. del 5 dicembre 2014, n. 11887 «Determinazioni in merito all’Avviso «Dote Lavoro – Tirocini per i giovani – d.d.u.o. 10440 del 19 novembre 2012» con il quale si stabiliva che: • per le domande di incentivo per le quali, alla data di pubblicazione del Decreto (11 dicembre 2014), non risultava completata la relativa valutazione, la domanda di liquidazione doveva essere presentata entro 30 giorni dalla data di comunicazione all’azienda dell’esito positivo della valutazione stessa; • alle imprese con domande di incentivo ad esito positivo per le quali, alla data di pubblicazione del decreto (11 dicembre 2014), non erano state presentate le relative domande di liquidazione nei termini previsti dall’Avviso, veniva concesso un ulteriore termine di 30 giorni decorrenti dal 15 gennaio 2015, per completare l’inoltro della domanda di liquidazione sul sistema informativo; • veniva confermata la chiusura del sistema informativo al 30 luglio 2015, così come determinata dal d.d.u.o del 9 agosto 2013, n. 7731; • alle imprese interessate venisse comunicata, anche mediante posta elettronica, l’indicazione delle nuove scadenze, al fine di favorire il completamento dell’attribuzione dell’incentivo economico; Considerato che, nella fase di presentazione delle domande di liquidazione sono pervenute da parte di diverse imprese ulteriori segnalazioni di criticità nell’utilizzo del sistema informativo, che hanno comportato una difficoltà oggettiva nel concludere l’iter di presentazione della richiesta di liquidazione nel rispetto delle scadenze previste dal d.d.u.o. del 5 dicembre 2014, n. 11887; Considerato altresì che per raggiungere l’obiettivo temporale di chiusura del periodo di programmazione FSE 2007-2013 occorre mantenere il termine ultimo per la richiesta di liquidazione stabilito al 30 luglio 2015 accelerando la spesa che equivale alla prenotazione delle domande di incentivi da parte delle imprese; Valutato necessario • salvaguardare le imprese che, a fronte dell’assunzione del tirocinante, hanno presentato domanda di incentivo ai sensi e nei termini dell’Avviso ma che a seguito delle criticità informatiche segnalate, non hanno regolarmente presentato la domanda di liquidazione nei termini prescritti dal d.d.u.o del 5 dicembre 2014, n. 11887;

• confermare la chiusura del sistema informativo al 30 lu-

glio 2015, così come determinata dal d.d.u.o del 9 agosto 2013, n. 7731; Ritenuto quindi che occorre: • confermare che, per le domande di incentivo per le quali, alla data di pubblicazione del presente Decreto, non risulti completata la relativa valutazione, la domanda di liquidazione dovrà essere presentata entro 30 giorni dalla data di comunicazione all’azienda dell’esito positivo della valutazione stessa; • assegnare un ulteriore termine di 30 giorni, decorrenti dalla data di pubblicazione sul Burl del presente decreto, , alle imprese che, alla medesima data, hanno ricevuto la comunicazione dell’esito positivo della richiesta di incentivo, ma non hanno concluso l’iter di presentazione della domanda di liquidazione nei termini prescritti dal d.d.u.o del 5 dicembre 2014, n. 11887 al fine di presentare regolarmente la domanda di liquidazione sul sistema informativo; • confermare la chiusura del sistema informativo al 30 luglio 2015, così come determinata dal d.d.u.o del 9 agosto 2013, n. 7731; • stabilire che, alle imprese interessate verrà comunicata, anche mediante posta elettronica, l’indicazione delle nuove scadenze, al fine di favorire il completamento dell’attribuzione dell’incentivo economico; Vista la l.r. n. 20/2008 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»; Richiamati i provvedimenti con cui sono stati definiti gli assetti organizzativi di avvio della X legislatura, e precisamente: • d.g.r. del 20 marzo 2013, n. 3 «Costituzione delle Direzioni generali, incarichi e altre disposizioni organizzative – I° Provvedimento organizzativo – X legislatura»; • d.g.r. del 29 aprile 2013, n. 87 « II Provvedimento organizzativo 2013», con cui sono stati definiti gli assetti organizzativi della Giunta regionale con i relativi incarichi dirigenziali; • il decreto del Segretario Generale n, 7110 del 25 luglio 2013; Verificato che il presente provvedimento è assunto nel rispetto dei termini procedurali previsti nell’avviso; DECRETA Per le ragioni espresse in premessa che qui si riportano integralmente, di : 1.  confermare che, per le domande di incentivo per le quali, alla data di pubblicazione del presente decreto, non risulti completata la relativa valutazione, la domanda di liquidazione dovrà essere presentata entro 30 giorni dalla data di comunicazione all’azienda dell’esito positivo della valutazione stessa; 2.  assegnare un ulteriore termine di 30 giorni, decorrenti dalla data di pubblicazione sul Burl del presente decreto, , alle imprese che, alla medesima data, hanno ricevuto la comunicazione dell’esito positivo della richiesta di incentivo, ma non hanno concluso l’iter di presentazione della domanda di liquidazione nei termini prescritti dal d.d.u.o del 5 dicembre 2014, n. 11887 al fine di presentare regolarmente la domanda di liquidazione sul sistema informativo; 3.  confermare la chiusura del sistema informativo al 30 luglio 2015, così come determinata dal d.d.u.o del 9 agosto 2013, n. 7731; 4. stabilire che, alle imprese interessate verrà comunicata, anche mediante posta elettronica, l’indicazione delle nuove scadenze, al fine di favorire il completamento dell’attribuzione dell’incentivo economico; 5.  attestare che il presente atto non è soggetto agli obblighi di pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013; 6.  disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito Web della DG Istruzione, Formazione e Lavoro; Il dirigente della uo mercato del lavoro Giuseppe Di Raimondo Metallo


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D.G. Famiglia, solidarietà sociale, volontariato e pari opportunità D.d.s. 17 febbraio 2015 - n. 1135 A.D.I. «Distretto Socio – Sanitario», con sede operativa in Breno, via Nissolina 2, gestita dalla ASL Vallecamonica - Sebino: decadenza dell’accreditamento IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA REGOLAZIONE ACCREDITAMENTO E CONTRATTI Visti: −− il d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni ed integrazioni; −− il d.p.r. 14 gennaio 1997, «Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private»; −− i d.p.c.m. 14 febbraio 2001, «Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio sanitarie» e 29 novembre 2001, «Definizione dei livelli essenziali di assistenza»; −− la l.r. 12 marzo 2008, n. 3 «Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario»; −− la l.r. 30 dicembre 2009, n. 33, «Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità»; −− la d.c.r. 17 novembre 2010, n. 88, «Piano Socio Sanitario Regionale 2010 – 2014»; Richiamate le d.g.r.: −− 30 maggio 2012, n. 3541, rettificata dalla d.g.r. 6 giugno 2012, n. 3584, «Definizione dei requisiti specifici per l’esercizio e l’accreditamento dell’Assistenza Domiciliare Integrata» −− 25 luglio 2012, n. 3851, «Determinazioni in ordine alle tariffe sperimentali dei nuovi profili dell’Assistenza Domiciliare Integrata»; −− 31 ottobre 2014, n. 2569, «Determinazioni in materia di esercizio e accreditamento delle unità di offerta sociosanitarie e razionalizzazione del relativo sistema di vigilanza e controllo»; −− 23 dicembre 2014, n. 2989, «Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario regionale per l’esercizio 2015»; Richiamato inoltre il d.d.g. della Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale del 3 agosto 2012, n. 7089, «Determinazioni in ordine all’Assistenza Domiciliare Integrata»; Visto il d.d.g. della Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale del 27 settembre 2012, n. 8406, con il quale è stata accreditata l’unità d’offerta socio sanitaria di Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.) «Distretto Socio-Sanitario», con sede operativa in Breno (BS), via Nissolina 2, gestita dalla ASL Vallecamonica-Sebino, C.F. 02072150986; Rilevato che la ASL Vallecamonica-Sebino ha comunicato con nota del 12 gennaio 2015, prot. n. G1.2015.000323, la cessazione dal 31 marzo 2015, per ragioni organizzative, dell’attività dell’unità di offerta sociosanitaria in oggetto, garantendo comunque la continuità assistenziale agli utenti; Vista la comunicazione della ASL Sondrio, competente per la vigilanza, pervenuta il 10 febbraio 2015, prot. n. G1.2015.1543 che certifica la salvaguardia della continuità assistenziale degli utenti a seguito della cessazione dell’attività della suddetta unità d’offerta sociosanitaria; Stabilito di dover pertanto dichiarare la decadenza dell’accreditamento per l’unità d’offerta socio sanitaria in oggetto, avendo verificato in fase istruttoria tutti gli elementi necessari, e di cancellare la medesima dal registro regionale delle unità d’offerta sociosanitarie accreditate, con decorrenza dal 31 marzo 2015; Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti dalla d.g.r. n. 2569/2014, con scadenza il 12 marzo 2015; Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20, «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»;

Dato atto che l’adozione del presente provvedimento rientra tra le competenze della Struttura Regolazione accreditamento e contratti, individuate dalla d.g.r. 29 aprile 2013, n. 87, «II provvedimento organizzativo 2013»; Richiamato altresì il decreto del Segretario generale 25 luglio 2013 n. 7110 «Individuazione delle strutture organizzative e delle relative competenze e aree di attività della Giunta regionale – X Legislatura»; Ravvisata la necessità di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia; DECRETA 1. di dichiarare, per le motivazioni espresse in premessa, la decadenza dell’accreditamento, con decorrenza dal 31 marzo 2015, dell’unità d’offerta sociosanitaria di Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.) «Distretto Socio-Sanitario», con sede operativa in Breno (BS), via Nissolina 2, gestita dalla ASL Vallecamonica-Sebino, CF 02072150986, con stessa sede, sulla base della verifica condotta dalla ASL Sondrio e comunicata il 10 febbraio 2015, prot. G1.2015.1543; 2.  di cancellare l’unità d’offerta in oggetto dal registro regionale delle unità d’offerta socio sanitarie accreditate; 3.  di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente Paolo Diana


Bollettino Ufficiale

–7– Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015

D.d.s. 17 febbraio 2015 - n. 1136 A.D.I. «Fondazione Giuseppe Gemellaro Onlus», con sede operativa in Albairate (MI), via XXV Aprile 32, gestita dall’ente omonimo: decadenza dell’accreditamento IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA REGOLAZIONE ACCREDITAMENTO E CONTRATTI Visti: −− il d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni ed integrazioni; −− il d.p.r. 14 gennaio 1997 «Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private»; −− i d.p.c.m. 14 febbraio 2001 «Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio sanitarie» e 29 novembre 2001 «Definizione dei livelli essenziali di assistenza»; −− la l.r. 12 marzo 2008, n. 3 «Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario»; −− la l.r. 30 dicembre 2009, n. 33: «Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità»; −− la d.c.r. 17 novembre 2010, n. 88, «Piano Socio Sanitario Regionale 2010 – 2014»; Richiamate le dd.g.r.: −− 30 maggio 2012, n. 3541, rettificata dalla d.g.r. 6 giugno 2012, n. 3584, «Definizione dei requisiti specifici per l’esercizio e l’accreditamento dell’Assistenza Domiciliare Integrata» −− 25 luglio 2012, n. 3851, «Determinazioni in ordine alle tariffe sperimentali dei nuovi profili dell’Assistenza Domiciliare Integrata»; −− 31 ottobre 2014, n. 2569, «Determinazioni in materia di esercizio e accreditamento delle unità di offerta sociosanitarie e razionalizzazione del relativo sistema di vigilanza e controllo»; −− 23 dicembre 2014, n. 2989, «Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario regionale per l’esercizio 2015»; Richiamato inoltre il d.d.g. della Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale del 3 agosto 2012, n. 7089, «Determinazioni in ordine all’Assistenza Domiciliare Integrata»; Visto il d.d.g. della Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale del 27 settembre 2012, n. 8398, con il quale è stata accreditata l’unità d’offerta sociosanitaria di Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.) «Fondazione Giuseppe Gemellaro Onlus», con sede operativa in Albairate (Mi), via XXV Aprile 32, gestita dall’ente omonimo, CF 97146120155; Rilevato che il legale rappresentante dell’ente «Fondazione Giuseppe Gemellaro Onlus» ha presentato comunicazione di cessazione attività a partire dal 1 gennaio 2015, pervenuta il 15 dicembre 2014, prot. n. G1.2014.14967, della suddetta unità d’offerta sociosanitaria, dichiarando di intraprendere tutte le procedure per salvaguardare la continuità assistenziale degli utenti attualmente in carico; Visto il provvedimento del 30 gennaio 2015, n. 26, pervenuto il 9 febbraio 2015, prot. n. G1.2015.1558, adottato dalla ASL Milano 1, nel quale si prende atto della cessata attività dell’unità d’offerta sociosanitaria A.D.I. «Fondazione Giuseppe Gemellaro Onlus» e si certifica la salvaguardia della continuità assistenziale degli assistiti in carico; Stabilito di dover pertanto dichiarare la decadenza dell’accreditamento per l’unità d’offerta sociosanitaria in oggetto, avendo verificato in fase istruttoria tutti gli elementi necessari e di cancellare la medesima dal registro regionale delle unità d’offerta sociosanitarie accreditate; Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti dalla d.g.r. n. 2569/2014, con scadenza in data 11 marzo 2015; Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20, «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»; Dato atto che l’adozione del presente provvedimento rientra tra le competenze della Struttura Regolazione accreditamento e

contratti, individuate dalla d.g.r. 29 aprile 2013, n. 87, «II provvedimento organizzativo 2013»; Richiamato altresì il decreto del Segretario generale 25 luglio 2013 n. 7110 «Individuazione delle strutture organizzative e delle relative competenze e aree di attività della Giunta Regionale – X Legislatura»; Ravvisata la necessità di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia DECRETA 1.  di dichiarare, per le motivazioni espresse nelle premesse, la decadenza dell’accreditamento, con decorrenza dalla data di approvazione del presente atto, dell’unità d’offerta sociosanitaria di Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.) «Fondazione Giuseppe Gemellaro Onlus», con sede operativa in Albairate (MI), via XXV Aprile 32, gestita dall’ente omonimo, CF 97146120155, sulla base della verifica condotta dalla ASL Milano 1 e attestata con il provvedimento del 30 gennaio 2015, n. 26; 2.  di cancellare l’unità d’offerta in oggetto dal registro regionale delle unità d’offerta sociosanitarie accreditate; 3.  di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente Paolo Diana


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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015

D.G. Sport e politiche per i giovani D.d.u.o. 19 febbraio 2015 - n. 1258 Determinazioni in ordine alla d.g.r. n. X/2679 del 21  novembre 2014: approvazione dell’avviso per la presentazione di piani territoriali politiche giovanili seconda annualità 2015/2016 LA DIRIGENTE DELLA U.O. GIOVANI E ATTRATTIVITÀ Visto il Programma Regionale di Sviluppo per la X Legislatura, approvato con d.c.r. n. X/78 del 9  luglio 2013 che promuove, nell’ambito delle politiche per i giovani, l’integrazione nei diversi ambiti, il sostegno alla programmazione locale e lo sviluppo e il consolidamento di politiche di stimolo all’autonomia e competitività dei giovani; Visto il Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione Europea del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti de minimis con particolare riferimento agli artt. 1 (Campo di applicazione), 2 (Definizioni), 3 (Aiuti de minimis), 5 (Cumulo) e 6 (Controllo); Ritenuto, ai sensi del predetto Regolamento, di: 1. delegare l’attività di verifica dei settori esclusi dal campo di applicazione del Regolamento, delle condizioni di cumulo con altri aiuti di Stato, con particolare riferimento alla soglia per impresa e alla valutazione della natura dell’impresa (secondo la definizione di impresa «unica» fornita dell’art. 2.2 del suddetto Regolamento), agli Enti Locali beneficiari, qualora agiscano in qualità di amministrazioni concedenti e prevedano l’attivazione, per l’intero importo pubblico comprensivo del cofinanziamento regionale, di misure d’intervento in favore di imprese (secondo la nozione europea); 2. di fornire, a tale scopo, la modulistica per acquisire le informazioni autocertificate dai soggetti beneficiari ai sensi dell’art. 47 del d.p.r. 445/2000, nell’ambito dell’adozione dei successivi provvedimenti; Dato atto che: • le imprese beneficiarie dovranno sottoscrivere una dichiarazione, ai sensi del d.p.r. 445/2000, che informi su eventuali aiuti «de minimis», e su qualunque altro aiuto di importo limitato, ricevuti nell’arco degli ultimi tre esercizi finanziari, nonché che attesti di non rientrare nelle specifiche esclusioni di cui all’art. 1 del suddetto Regolamento (UE); • l’importo complessivo degli aiuti «de minimis» ricevuti deve riferirsi all’impresa «unica» intesa ai sensi dell’art. 2.2 del Regolamento stesso; Vista la legge 241/90 che all’art. 12 recita: «La concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l’attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati sono subordinate alla predeterminazione ed alla pubblicazione da parte delle amministrazioni procedenti, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, dei criteri e delle modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi»; Visto l’art. 8 della l.r. 1/2012 che dispone che, ove non siano già stabiliti da leggi o regolamenti, i criteri e le modalità da osservarsi nei singoli provvedimenti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e vantaggi economici di qualsiasi genere a persone o enti pubblici o privati, sono predeterminati, con apposito provvedimento da pubblicarsi sul Bollettino Ufficiale della Regione e sul sito istituzionale; Richiamate: • la d.g.r. n. VIII/10923 del 29 dicembre 2009, avente ad oggetto «Accordo di Programma Quadro Nuova Generazione di idee: ulteriori iniziative da attivarsi a favore dei giovani»; • l’Accordo di Programma Quadro tra Regione Lombardia e Dipartimento per le Politiche Giovanili sottoscritto in data 11  novembre 2011, con il quale è stato, tra gli altri, approvato l’intervento proposto per l’area «Governance territoriale delle politiche giovanili», con riferimento allo sviluppo e alla promozione delle politiche del territorio realizzate secondo il metodo della programmazione integrata; • la d.g.r. n. X/2341 del 13  ottobre 2011 «Approvazione dello schema di accordo bilaterale in materia di politiche giovanili «Nuova generazione di idee - annualità 2010»; • la d.g.r. n. IX/2508 del 16  novembre 2011 con cui sono state approvate le «Linee di indirizzo per una governance delle politiche giovanili in Lombardia 2012-2015»; Richiamati, altresì, i decreti

• n. 2675 del 29 marzo 2012 relativo all’Avviso per la presen-

tazione di piani di lavoro territoriali in materia di politiche giovanili - anno 2012 – che ha dato avvio ad una fase di sperimentazione di un modello di governance per le politiche giovanili, individuando 26 Reti Locali sul territorio lombardo beneficiarie di cofinanziamento per la realizzazione di strumenti di programmazione e dei relativi interventi;

• n. 4907 del 7  giugno 2013 che ha approvato il quadro del-

le risorse destinate ai territori provinciali e assegnato il cofinanziamento regionale agli Enti Capofila dei piani di lavoro territoriale in materia di politiche giovanili;

Vista la d.g.r. n. X/2540 del 17  ottobre 2014 avente ad oggetto «Presa d’atto della comunicazione dell’Assessore Rossi avente oggetto: «Le politiche territoriali a favore dei giovani in Regione Lombardia in attuazione dell’Intesa Stato Regioni per il fondo Politiche Giovanili (Presidenza del Consiglio Dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale)»; Vista, inoltre, la d.g.r. n. X/2679 del 21  novembre 2014 che ha approvato i criteri attuativi della misura Piani territoriali seconda annualità e stabilito per la realizzazione della stessa risorse per un ammontare complessivo pari a € 2.200.000,00 a valere sui seguenti capitoli di spesa del Bilancio 2015 che presentano la necessaria capienza e disponibilità:

• €

1.800.000,00 sul cap. 6.02.104.7936 «Cofinanziamento statale per il progetto «Nuova Generazione di idee - annualità 2010» nell’ambito dell’accordo in materia di politiche giovanili - ripartizione del fondo nazionale per le politiche giovanili - trasferimenti a amministrazioni locali»;

• € 200.000,00 sul cap. 6.02.104.8420 «Cofinanziamento Pogas - Adpq in materia di politiche giovanili «Nuova Generazione di idee» - trasferimenti a amministrazioni locali»;

• € 200.000,00 sul cap. 6.02.104.10013 «Riutilizzo dei recuperi

- accordi in materia di politiche giovanili «Programma regionale nuova generazione di idee» - trasferimenti a amministrazioni locali»;

Preso atto che la misura Piani territoriali seconda annualità si realizza nel biennio 2015 / 2016 in considerazione delle tempistiche di approvazione dei progetti e del relativo cofinanziamento regionale, in coerenza con le risorse economiche individuate per garantire la dotazione dell’avviso a valere sui capitoli sopra citati; Considerato, inoltre, il Programma Operativo Regionale 2014 – 2020 a valere sul Fondo Sociale Europeo, adottato con d.g.r. n. X/2654 del 14 novembre 2014, nella quale è previsto che i soggetti che operano localmente e che costituiscono le reti territoriali in materia di politiche giovanili, abbiamo un ruolo propulsore e di diffusione delle informazioni per l’ampliamento delle opportunità di accesso da parte dei giovani agli interventi che verranno realizzati per l’aumento dell’occupazione giovanile; Visto l’avviso «Piani Territoriali politiche giovanili seconda annualità 2015/2016», unito al presente decreto, quale parte integrante e sostanziale, che, in attuazione della citata d.g.r. n. X/2679, sostiene la realizzazione di interventi diretti a favore dei giovani tra 18 e 35 anni proposti da Reti Locali di governance (Comuni in forma singola o associata in partnership con attori del privato sociale), nonché gli allegati tecnici (A «Modulo di domanda»; B «Scheda Progetto»; C «Schema di Accordo di partenariato»; D «Lettera d’Intenti»; E – E.1 «Dichiarazioni De Minimis e relative autocertificazioni»; F – F.1 «Piano economico finanziario e cronoprogramma») funzionali all’avviso; Vista la l.r. 34/78, il Regolamento di contabilità della Giunta regionale n. 1 del 2 aprile 2001 e loro successive modifiche ed integrazioni, nonché la legge regionale di approvazione del bilancio per l’esercizio in corso; Visti la l.r. 20/2008 nonché tutti i provvedimenti organizzativi della X Legislatura che definiscono l’attuale assetto organizzativo della Giunta regionale ed il conseguente conferimento degli incarichi dirigenziali; DECRETA 1. di approvare l’avviso «Piani Territoriali Politiche Giovanili seconda annualità», unito al presente decreto, quale parte integrante e sostanziale, e i relativi allegati tecnici (A «Modulo di domanda»; B «Scheda Progetto»; C «Schema di Accordo di partenariato»; D «Lettera d’Intenti»; E – E.1 «Dichiarazioni De Minimis e relative autocertificazioni»; F – F.1 «Piano economico finanziario e cronoprogramma») funzionali all’avviso; 2.  di stabilire per l’avviso, in attuazione della d.g.r. n. X/2679 del 21  novembre 2014, la dotazione complessiva di € 2.200.000,00


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a valere sui seguenti capitoli di spesa del Bilancio 2015 che presentano la necessaria capienza e disponibilità: • € 1.800.000,00 sul cap. 6.02.104.7936 «Cofinanziamento statale per il progetto «Nuova Generazione di idee - annualità 2010» nell’ambito dell’accordo in materia di politiche giovanili - ripartizione del fondo nazionale per le politiche giovanili - trasferimenti a amministrazioni locali»; • € 200.000,00 sul cap. 6.02.104.8420 «Cofinanziamento Pogas - Adpq in materia di politiche giovanili «Nuova Generazione di idee» - trasferimenti a amministrazioni locali»; • € 200.000,00 sul cap. 6.02.104.10013 «Riutilizzo dei recuperi - accordi in materia di politiche giovanili «Programma regionale nuova generazione di idee» - trasferimenti a amministrazioni locali»; 3. di attuare la presente misura ed il relativo finanziamento nel rispetto del Regolamento (UE) n. 1407/2013 del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis», pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 352/1 del 24 dicembre 2013, ed in particolare gli artt. 1 (campo di applicazione), 2 (definizioni), 3 (aiuti «de minimis»), 5 (cumulo) e 6 (controllo); 4.  di delegare l’attività di verifica dei settori esclusi dal campo di applicazione del Regolamento, delle condizioni di cumulo con altri aiuti di Stato, con particolare riferimento alla soglia per

impresa e alla valutazione della natura dell’impresa (secondo la definizione di impresa «unica» fornita dell’art. 2.2 del suddetto Regolamento), agli Enti Locali beneficiari, qualora agiscano in qualità di amministrazioni concedenti e prevedano l’attivazione, per l’intero importo pubblico comprensivo del cofinanziamento regionale, di misure d’intervento in favore di imprese (secondo la nozione europea); 5. di fornire, a tale scopo, la modulistica per acquisire le informazioni autocertificate dai soggetti beneficiari ai sensi dell’art. 47 del d.p.r. 445/2000, nell’ambito dell’adozione dei successivi provvedimenti; 6. di demandare al Dirigente competente l’assunzione dei successivi atti e degli adempimenti conseguenti; 7.  di disporre la pubblicazione del presente atto e dell’»Avviso Piani Territoriali seconda annualità», parte integrante e sostanziale, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia sul sito www. sport.regione.lombardia.it e di disporre la pubblicazione degli allegati tecnici A «Modulo di domanda»; B «Scheda Progetto»; C «Schema di Accordo di partenariato»; D «Lettera d’Intenti»; E – E.1 «Dichiarazioni De Minimis e relative autocertificazioni»; F – F.1 «Piano economico finanziario e cronoprogramma») funzionali all’avviso sul sito www.sport.regione.lombardia.it; 8.  di assolvere agli obblighi di pubblicazione del presente atto ai sensi del d.lgs. 33/2013. La dirigente Marinella Castelnovo

——— • ——— ALLEGATO AVVISO PIANI TERRITORIALI POLITICHE GIOVANILI – SECONDA ANNUALITA’ 2015/2016 1

DESCRIZIONE DELL’INIZIATIVA

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RISORSE DISPONIBILI

3

AMBITI DI INTERVENTO

4

DESTINATARI DEGLI INTERVENTI

5

CHI PUO’ PRESENTARE LA DOMANDA 5.1 Rete e partnership 5.2 Ruolo del Capofila 5.3 Ruolo della rete e del partenariato 5.4 Requisiti di accesso

6

REGIME D’AIUTO

7

ACCORDO DI PARTENARIATO

8

SPESE AMMISSIBILI

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MODALITA’ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

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VALUTAZIONE DELLE DOMANDE

11

NUCLEO E CRITERI DI VALUTAZIONE

12

ACCETTAZIONE DEL COFINANZIAMENTO REGIONALE

13

DURATA DEL PROGETTO E TEMPI PER LA SUA REALIZZAZIONE

14

COFINANZIAMENTO REGIONALE E MODALITÀ DI EROGAZIONE

15

MONITORAGGIO E RENDICONTAZIONE

16 CONTROLLI 17 OBBLIGHI 18 DECADENZA 19 RINUNCIA 20

RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

21

TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

22

PUBBLICAZIONE E INFORMAZIONE

23 TEMPISTICA ________________________________ 1

DESCRIZIONE DELL’INIZIATIVA

Regione Lombardia sostiene la realizzazione di interventi diretti a favore dei giovani tra 18 e 35 anni, proposti da Reti Locali di governance (Comuni in forma singola o associata in partnership con attori del privato sociale).


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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015 La nascita di Reti Locali di governance “imprenditive” (capaci di operare con competenze imprenditoriali) e “inclusive” (dotate di potenzialità di crescita e coinvolgimento di altri sistemi di governance), è stata supportata dal bando relativo alla prima annualità dei Piani di lavoro territoriali in materia di politiche giovanili1. In particolare, le Reti Locali individuate hanno sperimentato l’attuazione di politiche giovanili trasversali rispetto agli ambiti territoriali e integrate nelle politiche, i cui filoni d’intervento, individuati nelle “Linee di indirizzo per una governance delle politiche giovanili in Lombardia”2, sono di seguito elencati: A. Politiche per lo sviluppo di competenze alla vita in ambiti complementari a sistemi di educazione e formazione tradizionali (percorsi di socializzazione e aggregazione, nuove forme aggregative, promozione di salute e stili di vita sani); B. Sviluppo della creatività (formazione, documentazione, promozione e ricerca, apertura al mercato professionale anche attraverso contatti con imprese e locali pubblici, spazi di produzione di attività artistiche ricreative); C. Promozione dell’autonomia e transizione alla vita adulta (percorsi di inserimento nel mondo del lavoro, formazione sia in ambito formale che complementare ai sistemi tradizionali, misure che consentono l’autonomia abitativa, sistemi di credito agevolato); D. Promozione della responsabilità e della partecipazione (cittadinanza attiva, impegno sociale, associazionismo, ecc.). Questa seconda annualità dei Piani Territoriali, muovendo quindi dalla precedente esperienza, intende sostenere interventi diretti ai giovani, elaborati e presentati da Reti Locali in linea con le caratteristiche definite e sperimentate nel corso della prima annualità. In tema di politiche per i giovani è stata condivisa, infatti, l’opportunità di integrare gli strumenti di programmazione e di progettazione che intercettano la popolazione giovanile, superando la frammentazione degli interventi sul territorio3. Solo attraverso un sistema di governance del territorio è possibile integrare gli strumenti di programmazione territoriale e garantire la stabilità necessaria ai progetti rivolti ai giovani, nonché l’affidabilità essenziale per la loro realizzazione e sostenibilità. Regione Lombardia intende sostenere Reti Locali intese come “antenne” sul territorio capaci di cogliere ogni opportunità e generare impatto e risultato sul target di riferimento. Regione Lombardia, in linea con i recenti orientamenti comunitari, vuole creare le condizioni per la promozione dell’occupabilità dei giovani, offrire loro occasioni di apprendimento non formale di competenze professionali, coinvolgendoli quali protagonisti per lo sviluppo dei territori4. Tale strategia è sostenuta anche dai recenti dati sull’occupazione giovanile in Regione Lombardia, dove pure in presenza di lievi segni di ripresa economica, la tensione sul mercato del lavoro si mantiene alta con impatto prevalentemente sulla componente più giovane del mercato. Infatti, la disoccupazione registrata nel corso del 2013 è in prevalenza giovanile (15 - 24 anni). Si rileva, inoltre, un aumento del numero dei Neet (Not in Education, Employment or Training): un incremento, cioè, sia dei giovani senza lavoro alla ricerca attiva di occupazione e sia di coloro i quali non lo ricercano. Anche se il valore assoluto di Neet in Lombardia si mantiene basso rispetto al resto del Paese, la percentuale è, purtroppo, in crescita (7% nel 2007, 18,4% nel 2013)5. A fronte della difficoltà di accesso nel mondo del lavoro Regione Lombardia promuove politiche orientate al target giovanile. In particolare, si stanno sviluppando iniziative di Youth Employment (Garanzia Giovani6), ed interventi a favore dell’interazione fra mondo formativo e tessuto produttivo (es. i Poli Tecnico Professionali7, percorsi di alternanza scuola - lavoro) e supporto dell’ampliamento dell’offerta formativa terziaria professionalizzante (Istituti Tecnici Superiori e Formazione Professionale). Anche l’esperienza di Leva Civica Regionale ha consentito lo sviluppo di politiche di stimolo all’autonomia e competitività dei giovani, valorizzando la partecipazione alla vita delle comunità locali e delle istituzioni, con l’obiettivo di fornire, al contempo, un’opportunità di crescita formativa e occupazionale. La sfida, quindi, è dar vita ad iniziative traversali a favore dei giovani che possano dar loro maggiori opportunità nella ricerca di un lavoro, finalizzate a rafforzarne lo spirito imprenditoriale aumentando anche le possibilità di accesso alle nuove tecnologie. In tema di sinergie e trasversalità, va inoltre richiamato quanto indicato nel Programma Operativo Regionale 2014 – 2020 a valere sul Fondo Sociale Europeo, adottato con D.g.r. n. X/2654 del 14/11/2014, nel quale è previsto che i soggetti che operano localmente e che costituiscono reti territoriali in materia di politiche giovanili, abbiamo un ruolo propulsore e di diffusione delle informazioni per l’ampliamento delle opportunità di accesso da parte dei giovani agli interventi che verranno realizzati per l’aumento dell’occupazione giovanile. Pertanto, nella loro posizione di “snodi” sul territorio, le reti territoriali dovranno da un lato essere sussidiarie rispetto agli interventi regionali, con attività che garantiscano l’accesso alle informazioni e alle opportunità, tra cui quelle previste dai bandi europei, dall’altro facilitare, attraverso progettualità specifiche della seconda annualità dei piani territoriali, l’acquisizione di competenze chiave necessarie per l’apprendimento permanente: cioè competenze di comunicazione, competenze digitali, sociali e civiche.

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RISORSE DISPONIBILI

Sono disponibili risorse pari a € 2.200.000,00 (due milioni duecento) derivanti dal Fondo Nazionale Politiche Giovanili8 e a valere sui seguenti capitoli del Bilancio regionale 2015: -

€ 1.800.000,00 cap. 6.02.104.7936;

-

€ 200.000,00 cap. 6.02.104.8420;

-

€ 200.000,00 cap. 6.02.104.10013.

1 Dduo 29 marzo 2012 – n. 2675 “Attuazione d.g.r. 2508/2011: approvazione avviso per la presentazione di piani di lavoro territoriali in materia di politiche giovanili – Anno 2012” 2 Dgr. 11 novembre 2011 - n. IX/2508 “Linee di indirizzo per una governance delle politiche giovanili in Lombardia 2012-2015” 3 Dgr. 16 novembre 2011 - n. 2505 “Approvazione documento “Un welfare della sostenibilità e della conoscenza – Linee di indirizzo per la programmazione sociale a livello locale 2012-2014” 4 Risoluzione del Consiglio Europeo in materia di animazione socioeducativa (2010/C in GUCE n. 327/1 del 04/12/2010) 5 Fonte: elaborazione ARIFL sui dati ISTAT – Rilevazione continua sulle forze lavoro 6 Dgr. 30 maggio 2014 – n. 1889 “Approvazione del piano esecutivo regionale di attuazione della garanzia per i giovani” 7 Dgr n. 124 14 maggio 2013 “Approvazione dei criteri per l’attivazione nel territorio lombardo dei poli tecnico-professionali a sostegno dello sviluppo delle politiche integrate di istruzione, formazione e lavoro nel triennio 2013/2015”, e successivi atti 8 Fondo Nazionale Politiche Giovanili 2010, Dgr. del 13/10/2011 n. 2341 “Approvazione dello schema di accordo bilaterale in materia di politiche giovanili “Nuova generazione di idee - annualità 2010”


Bollettino Ufficiale

– 11 – Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015

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AMBITI DI INTERVENTO

Per partecipare all’avviso la Rete Locale di governance, in forte connessione col territorio (vd. punto 5), deve presentare un piano territoriale finalizzato a realizzare, sul territorio lombardo, uno o più dei seguenti interventi diretti a favore dei giovani (18 – 35 anni): 1. Utilizzo, fruizione ed eventuale messa in rete di spazi fisici di aggregazione e innovazione, già disponibili o di nuova realizzazione: singoli FAB LAB o rete di FAB LAB esistenti sul territorio, spazi aggregativi intesi come luoghi produttivi (co-working, e-lab, aule studio, postazioni multimediali, open space technology, spazi per makers, ecc..). Questo per contribuire a creare per i giovani maggiori opportunità nell’istruzione e nel mercato del lavoro e fornire loro strumenti utili per rendersi visibili nei confronti del tessuto produttivo. E’ considerato un valore aggiunto il coinvolgimento dei giovani nella gestione di suddetti “incubatori di nuove competenze” e l’impegno nel rendere certificabili/ attestabili, secondo gli standard regionali o secondo modelli innovativi e sperimentali, le competenze acquisite con l’esperienza. 2. Strumenti di comunicazione (web radio, web series, social network, portali, sviluppo di applicazioni, ecc…) realizzati direttamente dai giovani mediante ricorso a nuove tecnologie innovative e capaci di accrescere le competenze digitali, la loro propensione all’internazionalizzazione e l’attitudine a sperimentare. 3. Supporto alla ideazione e realizzazione di progetti imprenditoriali, con particolare riguardo alle esigenze e le peculiarità dei vari territori favorendo l’incontro tra globale e locale, e con attenzione alle tematiche vicine ad Expo. I progetti dei piani territoriali, oggetto di cofinanziamento e sopra descritti, dovranno realizzare interventi diretti ai giovani, attraverso strumenti finalizzati all’erogazione di servizi e risorse direttamente a favore dei giovani, anche in forma associata (es. mini bandi, gare, meccanismi di selezione con evidenza pubblica, attivazione di percorsi per l’avvicinamento al mondo del lavoro quali tirocini, borse lavoro, stage). Sarà valutata positivamente anche la capacità dei progetti dei piani territoriali di mettere in contatto diverse iniziative regionali a favore del target (ad es. Poli Tecnico Professionali, Istituti Tecnico Superiori, Istituti di Formazione Professionale, attivazione di politiche di Leva Civica, di Dote Unica Lavoro, di Garanzia Giovani).

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DESTINATARI DEGLI INTERVENTI

Giovani di età compresa fra i 18 e i 35 anni, beneficiari di interventi diretti, proposti e attuati da Reti Locali (Comuni in forma singola o associata in partnership con attori del privato sociale).

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CHI PUO’ PRESENTARE LA DOMANDA

Le domande devono essere presentate da Reti Locali di Comuni in forma singola o associata, con dimensione sovracomunale, aventi capofila un Comune o Associazioni di Comuni e in partner con altri soggetti pubblici (territoriali e non) e privati (associazioni giovanili, CCIAA, Fondazioni, Associazioni di categoria, ecc…). La domanda deve essere presentata unicamente dall’Ente Capofila dello strumento di programmazione in cui si inserisce il Piano Territoriale. Il Capofila deve obbligatoriamente avere una delle seguenti forme giuridiche: − Comune; −

Forma associata di Comuni (es.: Comunità Montane, Unioni di Comuni, Consorzi, Aziende Speciali, Province e Città Metropolitana). 5.1 Rete e partnership

La presenza di una rete è requisito essenziale per la presentazione del Piano Territoriale. La partnership dovrà includere tutti gli attori necessari al processo, in modo effettivo e verificabile. Ogni partner dovrà apportare al Piano Territoriale quote di cofinanziamento, anche in forma di valorizzazione. I soggetti che apportano solo elementi di costo per il progetto, emettendo fattura o documento fiscalmente valido a carico del progetto (fornitori), non possono essere considerati partner bensì fornitori. Si considerano “finanziatori” i soggetti che apportano alla Rete risorse, anche a titolo di valorizzazioni purché effettivamente quantificabili (escluso, quindi, ogni rapporto di tipo volontaristico), non soggette a richiesta di cofinanziamento regionale. 5.2 Ruolo del Capofila Il Capofila è referente amministrativo unico verso Regione Lombardia e agisce con assunzione diretta di responsabilità in nome e per conto del partenariato locale, costituito da altri Comuni e da altri soggetti rappresentativi della comunità locale. Il Capofila, è tenuto a: -

Rappresentare il partenariato nei confronti della Regione;

-

Recepire, in una logica di corresponsabilità, le azioni e gli interventi dei diversi partner pubblici e privati in una programmazione integrata e condivisa con il partenariato;

-

Compiere tutti gli atti necessari e conseguenti la partecipazione alla procedura di selezione, fino alla completa realizzazione di quanto previsto dal piano territoriale;

-

Coordinare il processo di attuazione del piano territoriale, anche con riferimento al monitoraggio e alla valutazione degli stati di avanzamento;

-

Rendicontare la realizzazione del piano territoriale a Regione Lombardia, secondo le indicazioni che verranno fornite;

-

Gestire i rapporti economici con i partner rispetto al cofinanziamento assegnato, provvedendo a incassare le somme liquidate e a erogare tempestivamente le quote in favore dei partner;

-

Raccogliere e presentare, per conto dei partner, la documentazione sul rispetto del “De Minimis” nel caso in cui gli Enti Locali operano in qualità di amministrazioni concedenti, prevedendo l’attivazione, per l’intero importo pubblico comprensivo del cofinanziamento regionale, di misure d’intervento (in forma di bandi, ecc..) in favore di imprese (secondo la nozione europea);

-

Assumere la responsabilità e garantire il buon fine delle somme erogate a titolo di anticipo, assicurando anche la restituzione in caso di inadempimenti propri o dipendenti da altri soggetti componenti il partenariato; presentando in caso di soggetti privati capofila della Rete locale idonee garanzie9.

9 Ai sensi dell’art. 5 comma 1 b) della l.r. 23 dicembre 2010, n. 19 recante “Disposizioni per l’attuazione della programmazione economico-finanziaria regionale, ai sensi dell’art. 9 ter della legge regionale 31 marzo 1978, n.34 (Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione) – Collegato 2011”.


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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015 5.3 Ruolo della rete e del partenariato La rete deve esprimere una dimensione sovracomunale e assicurare la presenza di un numero ampio di Comuni, di soggetti della sussidiarietà orizzontale e di associazioni giovanili o altre forme di espressione dei giovani del territorio. I partner si impegnano a: -

Utilizzare in modo coerente e integrato le proprie competenze, al fine di assicurare una politica realmente efficace e in grado di coinvolgere i giovani, valorizzando le esperienze e le relazioni già presenti sul territorio;

-

Supportare il monitoraggio e la valutazione dell’avanzamento del Piano Territoriale e delle iniziative realizzate;

-

Realizzare le attività progettuali secondo la suddivisione dei compiti;

-

Concorrere al finanziamento e alla copertura economica del piano territoriale con proprie risorse, sia in danaro, sia attraverso la valorizzazione di risorse umane, strumentali o servizi;

-

Sostenere direttamente le spese per le quali intendono richiedere il cofinanziamento regionale. 5.4 Requisiti di accesso

Saranno valutati, in funzione dell’ammissibilità formale delle proposte, i seguenti requisiti di accesso. Soggetto che può presentare la domanda La domanda deve essere presentata unicamente dal Comune o forma associata di Comuni, individuato come Capofila della programmazione in cui si inserisce il Piano Territoriale. Territorio di riferimento E’ obbligatoria l’associazione tra Comuni, in una forma aggregata già esistente e coerente con lo strumento di programmazione territoriale individuato tra quelli citati a titolo esemplificativo nelle “Linee di Indirizzo per una governance delle politiche in Lombardia 2012-2015 – dgr n. IX/2508”, come strumenti che intercettano le politiche giovanili (Piani di Zona, Piani di Governo territoriale, ecc..) o tra le altre modalità che consentono la gestione integrata della pianificazione urbana e della programmazione di settore in ambiti territoriali omogenei (distretti del commercio, distretti industriali, ecc..). In ogni caso la programmazione e pianificazione deve avere obbligatoriamente carattere sovracomunale. Non sono ammesse candidature da parte di un unico comune, ad eccezione della Città di Milano. La forma dell’aggregazione non può essere di nuova costituzione, ma deve trattarsi di forme già esistenti (es. non sono ammessi tre comuni che si aggregano tra di loro al di fuori di aggregazioni già esistenti; sono ammessi due distretti che si aggregano per perseguire una pianificazione comune per le politiche giovanili). L’aggregazione deve essere quindi già praticata e può essere solo estesa. Reti e Partenariato Ogni Comune può partecipare a un solo Piano Territoriale. Oltre ai Comuni, è obbligatoria la partecipazione alla programmazione e alla definizione del Piano Territoriale, di: − Soggetti pubblici e privati che partecipano alla programmazione e alla governance delle politiche giovanili; − Associazioni giovanili10 o altre forme di espressione dei giovani del territorio; − Altri soggetti del territorio che si occupano di politiche giovanili (es. Camere di Commercio, ALER, Fondazioni, Università etc...). Il partenariato deve essere costituito almeno per il 70% da soggetti che hanno già avuto un’esperienza programmatoria o progettuale comune e documentata. La formalizzazione che intercorre fra soggetti partner della rete ai fini della realizzazione congiunta del piano di lavoro dovrà avvenire seguendo lo schema di accordo di partenariato, di cui al successivo punto 7.

6

REGIME D’AIUTO

Gli Enti Locali, quando agiscono in qualità di amministrazioni concedenti, prevedendo l’attivazione, per l’intero importo pubblico comprensivo del cofinanziamento regionale, di misure d’intervento (in forma di bandi, ecc..) in favore di imprese (secondo la nozione europea11) dovranno prevedere l’applicazione del Regolamento n. 1407/2013. Pertanto i contributi, nel caso in cui i richiedenti, soggetti pubblici o privati, partner della Rete locale proponente svolgano attività economica, saranno concessi in conformità al Regolamento n. 1407/2013 della Commissione Europea del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti di stato “de minimis”12, con particolare riferimento agli articoli 1 (Campo di applicazione), 2 (Definizioni), 3 (Aiuti de minimis), 5 (Cumulo) e 6 (Controllo). Le amministrazioni concedenti sono tenute, quindi, in sede di istruttoria al controllo dei settori economici esclusi dal Regolamento n. 1407/2013, alla verifica delle condizioni di cumulo con altri aiuti di Stato, con particolare riferimento alla soglia per impresa prevista dal Regolamento, alla valutazione della natura dell’impresa (secondo la definizione di impresa “unica” fornita dell’art. 2.2 del Regolamento n. 1407/2013 e tenuto conto di eventuali fusioni/ scissioni/ acquisizioni13). Qualora la concessione di nuovi aiuti “de minimis” comporti il superamento dei massimali pertinenti (soglia di 200.000 euro o di 100.000 euro, tenuto conto del cumulo con altri «de minimis» – SIEG, pesca/acquacoltura, agricoltura), nessuna delle nuove misure di aiuto può beneficiare del presente regolamento. Ai fini di suddetti controlli, è fornita in allegato, la modulistica per acquisire le informazioni autocertificate dai soggetti beneficiari ai 10 Per associazione giovanile si intendono le associazioni/organizzazioni la cui governance è costituita, per la totalità o la maggioranza, da giovani tra i 18 e i 35 anni. Le associazioni che contemplano nello statuto azioni a favore dei giovani non si considerano associazioni giovanili, a meno che la loro governance non sia gestita da giovani: il riferimento non è quindi all’ambito di attività, ma alle cariche sociali. 11 La nozione europea di impresa comprende qualsiasi entità, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, che svolga un’attività economica, incluse in particolare le entità che svolgono un’attività artigianale o altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone o le associazioni che svolgono regolarmente o parzialmente un’attività economica; anche le pubbliche amministrazioni o gli organismi di diritto pubblico possono astrattamente svolgere attività economica e per quella parte di attività economica sono considerate impresa in senso comunitario. 12 Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 352 del 24/12/2013. 13 Ai fini del Regolamento 1407/2014, s’intende per «impresa unica» l’insieme delle imprese fra le quali esiste almeno una delle relazioni seguenti: a) un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa; b) un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un’altra impresa; c) un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest’ultima oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima; d) un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima.


Bollettino Ufficiale

– 13 – Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015

sensi dell’art. 47 del D.p.r. 445/2000. Le imprese beneficiarie (secondo la nozione europea) dovranno, in particolare, sottoscrivere una dichiarazione che informi su eventuali aiuti “de minimis”, e su qualunque altro aiuto di importo limitato, ricevuti nell’arco degli ultimi tre esercizi finanziari, nonché che attesti di non rientrare nelle specifiche esclusioni di cui all’art. 1 del Regolamento 1407/2013. L’importo complessivo degli aiuti “de minimis” ricevuti deve riferirsi all’impresa unica intesa ai sensi dell’art. 2.2 del Regolamento stesso. La presente iniziativa non intende escludere alcun settore economico, fatti salvi quelli esplicitamente esclusi dal campo di applicazione del Regolamento 1407/2013.

7

ACCORDO DI PARTENARIATO

L’accordo di partenariato disciplina la realizzazione congiunta delle iniziative previste dal piano territoriale fra i partner della rete locale. E’ sottoscritto dai rappresentanti legali o loro delegati, dell’Ente Capofila e di tutti i partner. L’accordo deve avere una forma coerente con gli obiettivi dell’avviso e con la normativa in materia di programmazione negoziata, di partenariati pubblico-privati e di appalti e procedure di evidenza pubblica per la fornitura di beni e servizi. L’atto deve, inoltre, prevedere i seguenti elementi: −

ambito di applicazione, oggetto e durata;

individuazione del Capofila e dei partner;

ruoli assegnati ai sottoscrittori dell’accordo;

impegni di ogni singolo soggetto, anche di carattere finanziario ed economico.

In risposta all’avviso, se l’accordo non è ancora stato sottoscritto, è sufficiente una lettera di intenti presentata dall’Ente Capofila, con la relativa documentazione e indicazione dei soggetti della rete che si impegnano allo sviluppo e realizzazione delle attività del Piano Territoriale. E’ fornito, a titolo di ausilio, l’allegato - C “Schema di Accordo di Partenariato”.

8

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili a cofinanziamento le spese sostenute14 nel periodo temporale di durata del Piano (vedi punto 13) e riguardanti: 1. Erogazione di servizi e risorse a favore dei giovani e/o di associazioni giovanili15, e mediante l’introduzione di procedure di selezione improntate a principi di trasparenza, correttezza, imparzialità e adeguata pubblicizzazione (mini bandi, gare, ecc..). 2. Attività svolte direttamente dai giovani per la gestione, manutenzione e avvio di forum, blog, web radio, web series, siti internet, portali web, social network, sviluppo di applicazioni. 3. Noleggio di attrezzature, spese informatiche, noleggio di software, hardware, licenze e applicativi relativi anche all’allestimento di FAB LAB, co-working, e-lab, aule studio, postazioni multimediali, open space technology, spazi per makers, ecc.. 4. Risorse umane dedicate alla realizzazione dell’intervento, fino ad un massimo del 25% del totale cofinanziamento ammesso. 5. Attività di promozione e comunicazione. 6. Consulenze esterne (per l’acquisizione del know how finalizzato alla progettazione, accompagnamento alla realizzazione e rendicontazione dell’intervento, nonché organizzazione di corsi di formazione e per costi sostenuti per i formatori), fino ad un massimo del 20% del totale cofinanziamento ammesso. 7. Spese di assicurazione (laddove necessaria e collegata all’intervento). 8. Spese per adempimenti amministrativi collegati all’azione (es: apertura posizione Inail e relativi versamenti, versamenti Irap etc, comprese le eventuali spese sostenute per l’acquisizione di garanzia fideiussoria nei limiti del 2% dell’ammontare garantito). Si precisa che sono ammissibili i costi sostenuti per l’acquisizione di forniture di beni e servizi (mediante procedure di evidenza pubblica), per la realizzazione delle attività di cui ai punti precedenti. Tali costi non rientrano tra le spese di consulenza se non per le parti relative ad acquisizione di know how finalizzato alla progettazione, accompagnamento alla realizzazione e rendicontazione dell’intervento.

9

MODALITA’ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

La domanda di partecipazione dovrà essere presentata entro 70 giorni dalla data di pubblicazione, del presente avviso, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, via posta elettronica certificata, al seguente indirizzo sport@pec.regione.lombardia.it indicando nell’oggetto gli estremi dell’avviso. Al modulo di domanda (Allegato – A) dovranno essere allegati i seguenti documenti, disponibili sul sito www.sport.regione.lombardia. it: •

Scheda progetto (Allegato – B), completa in ogni sua parte contenente la sezione anagrafica, l’indicazione del territorio di riferimento, del partenariato e la descrizione del progetto.

Schema di Accordo di partenariato (Allegato – C) fra partner e Capofila, o in alternativa in fase di presentazione della domanda la Lettera d’Intenti (Allegato – D).

Dichiarazioni De Minimis e relative autocertificazioni (Allegato – E da compilare, da parte di tutti i componenti del partenariato, per rispondere all’Avviso e da fornire, successivamente, ad eventuali beneficiari qualora gli Enti Locali, che agiscono in qualità di amministrazioni concedenti, prevedano l’attivazione, per l’intero importo pubblico comprensivo del cofinanziamento regionale, di misure d’intervento in favore di imprese e l’Allegato E.1 da compilarsi in caso di imprese controllate/controllanti e allegare nel caso in cui nel Allegato E si siano dichiarati rapporti di controllo). Ai fini della compilazione degli Allegati E e E.1 sono fornite apposite istruzioni (Allegato - G).

14 Per spese sostenute si intendono: la fattura o il documento contabile equivalente emessi nei confronti del Soggetto Beneficiario che risultino interamente quietanzati a fronte dell’avvenuto pagamento effettuato da parte del Soggetto Beneficiario a mezzo bonifico bancario disposto a valere sul c/c indicato nel pieno rispetto, ove applicabile, di quanto previsto in tema di obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art. 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche. 15 Per associazione giovanile si intendono le associazioni/organizzazioni la cui governance è costituita, per la totalità o la maggioranza, da giovani tra i 18 e i 35 anni. Le associazioni che contemplano nello statuto azioni a favore dei giovani non si considerano associazioni giovanili, a meno che la loro governance non sia gestita da giovani: il riferimento non è quindi all’ambito di attività, ma alle cariche sociali.


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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015 •

Piano economico finanziario e cronoprogramma (Allegato – F e F.1).

Ogni soggetto della rete deve concorrere con proprie risorse al piano finanziario, che deve prevedere obbligatoriamente più canali di finanziamento. Le risorse per l’attuazione del Piano Territoriale potranno essere conferite dai partner sia in denaro, sia attraverso la valorizzazione di risorse umane, strumentali o servizi.

10 VALUTAZIONE DELLE DOMANDE L’istruttoria delle domande sarà svolta entro 30 giorni dalla data di scadenza dell’avviso (punto 9) nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione, secondo le seguenti modalità: a) istruttoria formale: finalizzata a verificare la presenza dei requisiti dei soggetti beneficiari (punto 5), e la completezza della documentazione (punto 9); b) istruttoria di merito: finalizzata all’attribuzione di un punteggio in relazione agli ambiti di intervento di cui al punto 3 e ai criteri di valutazione di cui al punto 11. Regione Lombardia, nel corso delle attività di istruttoria formale e di merito, si riserva la facoltà di richiedere i chiarimenti necessari, fissando i termini per la risposta, che comunque non potranno essere superiori a 7 giorni di calendario dalla data della richiesta. Il Nucleo di valutazione (punto 11) trasmetterà gli esiti dell’istruttoria al Responsabile del Procedimento, che provvederà ad approvarli e disporne la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito della Direzione Generale Sport e Politiche per i Giovani. L’esito della valutazione verrà comunicato da Regione Lombardia all’Ente Capofila attraverso posta elettronica certificata.

11 NUCLEO E CRITERI DI VALUTAZIONE La selezione delle proposte progettuali, con le relative spese ammissibili, avverrà nell’ambito di Nucleo di Valutazione appositamente costituito, interno a Regione Lombardia, e composto da dirigenti/ funzionari della Direzione Generale Sport e Politiche per i Giovani e di altre Direzioni Generali interessate. La selezione individuerà le proposte più coerenti, innovative e sostenibili ai fini di stendere una graduatoria dei progetti ammissibili e dei relativi importi di cofinanziamento regionale, nei limiti del massimo concedibile per ogni singolo progetto (punto 14). Il Nucleo potrà rideterminare l’importo di cofinanziamento, tenuto conto del punteggio di merito conseguito e delle fasce di attribuzione di seguito dettagliate: -

da 0 a 50 punti conseguiti a seguito della valutazione di merito: 50% di cofinanziamento fino ad un massimo di 100.000,00 euro;

-

da 51 a 80 punti conseguiti a seguito della valutazione di merito: 60% di cofinanziamento fino ad un massimo di 100.000,00 euro;

-

da 81 a 100 punti conseguiti a seguito della valutazione di merito: 70% di cofinanziamento fino ad un massimo di 100.000,00 euro.

La valutazione di merito avverrà secondo i criteri indicati nella seguente tabella: CRITERIO Esaustività dell’analisi dei bisogni che motivano l’intervento, in relazione al contesto di riferimento e agli obiettivi di progetto Coerenza del progetto rispetto agli obiettivi dei filone d’intervento tra quelli presenti 7 b) della dgr IX/2508) Rappresentatività giovanile del partenariato

Territorio di riferimento Dimensioni del partenariato proponente il progetto

Rappresentatività del partenariato

INDICATORE

INTERVALLO

Analisi poco esaustiva e assenza di dati attendibili relativi al contesto di azione

0

Analisi completa in termini di bisogni a cui rispondere, ma assenza/ scarsità di dati attendibili di riferimento

2

Analisi completa, esaustiva e corredata da dati provenienti da fonti

5

Nessun obiettivo

0

Indicazione di 1 obiettivo

1

Indicazione di 2 obiettivi Associazioni giovanili / gruppi informali coinvolti nella rete locale proponente il piano territoriale

P. MAX

5

2

2 1 pt per ass. / gruppo inf. coinvolto fino a 8

Coinvolgimento di comuni < 10

2

Coinvolgimento di comuni > 10

5

Da 10 a 20 soggetti coinvolti (oltre ai Comuni)

2

Oltre 20 soggetti coinvolti (oltre ai Comuni)

5

Presenza nel partenariato di soggetti pubblici non territoriali (es: università, cciaa, istituti scolastici, provveditorati…)

5

Presenza nel partenariato di soggetti appartenenti al privato sociale ed economico (es. associazioni di categoria, fondazioni anche bancarie, terzo settore…)

5

8

5

5

10


Bollettino Ufficiale

– 15 – Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015

CRITERIO

Replicabilità del progetto

INDICATORE

0

Presenza di elementi a sostegno di una potenziale esportabilità del progetto a livello regionale/nazionale

2

Presenza di elementi di coerenza del progetto con il POR FSE 2014-2015

3

Presenza di elementi a sostengo di una potenziale candidabilità del progetto a bandi europei: coerenza del progetto con i requisiti ricorrenti nelle call europee in materia di interventi a favore dei giovani

5

Sviluppo di 2 attività fra quelle descritte al punto 3

3

Sviluppo di tutte le 3 tipologie di attività descritte al punto 3

5

Connessione con altre iniziative a favore dell’alternanza scuola lavoro (es. Poli Tecnico Professionali, ITS, IeFP)

2

Collegamento in una logica di filiera a iniziative di Youth Employment (es. Garanzia Giovani, Leva Civica)

2

Attinenza delle attività previste dal piano Territoriale a favore dei giovani con le tematiche Expo Milano 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita” (Alimentazione, Energia, Scienze della Vita)

2

Sostenibilità delle attività di progetto e capacità di assicurare alle stesse realizzazione a prescindere dal cofinanziamento regionale

Presenza di soggetti finanziatori che apportano alla Rete risorse, anche a titolo di valorizzazioni purché effettivamente quantificabili (escluso, quindi, ogni rapporto di tipo volontaristico), non soggette a richiesta di cofinanziamento regionale

2

Realizzazione di interventi con erogazione diretta di risorse ai giovani, anche in forma associata, e mediante l’introduzione di meccanismi di selezione con evidenza pubblica (es. mini bandi, gare, ecc..)

meno del 5% del totale budget di progetto

0

fino a 5% del totale budget di progetto

2

da 6% a 10% del totale budget di progetto

5

da 11% a 20% del totale budget di progetto

10

Ricorso, nello sviluppo di progetti, a metodi e tecniche finalizzate allo sviluppo di capacità e competenze dei giovani (es. animazione socio educativa)

4

Progetto esportabile a livello regionale, nazionale e europeo

Coerenza dei contenuti del progetto rispetto alle tipologie progettuali ammissibili ai sensi dell’avviso (punto 3)

Contenuti del progetto

Coinvolgimento popolazione giovanile

Grado di innovatività del progetto

Utilizzo di metodologie di lavoro orientate all’empowerment dei giovani

10

6

5

Capacità dei progetti di fornire ai giovani competenze spendibili sul mercato del lavoro

Apprendimento di competenze certificabili/ attestabili, secondo gli standard regionali o secondo modelli innovativi e sperimentali

8

Relazione tra spese proposte e azioni e interventi

5

Adeguatezza delle spese proposte e livello di dettaglio motivate con elementi di analisi di mercato e/o verifiche di congruità dei costi esposti

10

Presenza di soggetti “finanziatori” che apportano alla Rete risorse, pari al 10% del totale budget di progetto, anche a titolo di valorizzazioni purché effettivamente quantificabili (escluso, quindi, ogni apporto su base volontaria), non soggette a richiesta di cofinanziamento regionale

P. MAX

5

Coinvolgimento di professionalità giovanili esterne agli Enti del partenariato, nella realizzazione delle attività di progetto

Relazione e adeguatezza tra spese proposte e azioni e interventi Risorse economiche

INTERVALLO

Nessun elemento a supporto della replicabilità

2

27

15

5


– 16 –

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015 La graduatoria comprenderà: i “progetti ammissibili” al cofinanziamento, fino ad esaurimento della dotazione massima di cui al punto 2 dell’avviso pari a € 2.200.000,00 (due milioni duecento), i “progetti ammissibili ma non cofinanziabili” e i “progetti non ammissibili”. Eventuali risorse residue che si renderanno disponibili per mancata assegnazione, potranno essere riprogrammate e distribuite sui progetti in graduatoria in modo proporzionale ai punteggi ottenuti.

12 ACCETTAZIONE DEL COFINANZIAMENTO REGIONALE Ai fini dell’accesso al cofinanziamento regionale, l’Ente Capofila provvederà a far pervenire entro 30 giorni dall’ammissione in graduatoria, l’accettazione del cofinanziamento e delle condizioni stabilite, anche a seguito di una fase interlocutoria e di accompagnamento alla eventuale ridefinizione del piano economico finanziario fornita dalla Dg Sport e Politiche per i Giovani. In fase di accettazione del cofinanziamento dovranno essere presentati i documenti relativi all’Accordo di Partenariato (Allegato C), di cui al punto 7, eventualmente anticipati, nella fase di presentazione del Piano Territoriale, con lettera di intenti (Allegato D). Dovranno, altresì, essere comunicate le date di inizio e chiusura delle attività di cui al Piano Territoriale, nel rispetto dei termini di cui al punto 13.

13 DURATA DEL PROGETTO E TEMPI PER LA SUA REALIZZAZIONE Il Piano ha inizio alla data comunicata in fase di accettazione del cofinanziamento regionale e dura 12 (dodici) mesi, prorogabili una sola volta, per un massimo di 6 (sei) mesi per giustificati motivi.

14 COFINANZIAMENTO REGIONALE E MODALITÀ DI EROGAZIONE Il cofinanziamento regionale consiste in un contributo a fondo perduto ed è erogato nella misura massima del 70% del totale delle spese ammissibili e comunque non oltre la cifra di 100.000,00 (centomila) euro. L’importo di cofinanziamento assegnato sarà arrotondato all’euro. La quota di cofinanziamento regionale può essere utilizzata rispettando le seguenti indicazioni: a) nella misura massima del 25%, del totale del cofinanziamento regionale concesso, per le risorse umane dedicate alla realizzazione dell’intervento. Tali risorse umane potranno essere interne o reperite mediante ricorso a forme di lavoro flessibile; b) nella misura massima del 20%, del totale del cofinanziamento regionale concesso, per le consulenze esterne. Tali consulenze esterne dovranno essere finalizzate alla acquisizione del know how finalizzato alla progettazione, accompagnamento alla realizzazione e rendicontazione dell’intervento, nonché organizzazione di corsi di formazione e per costi sostenuti per i formatori. Si precisa che le consulenze esterne devono essere specifiche e strategiche ai fini della progettazione, accompagnamento alla realizzazione e rendicontazione dell’intervento e caratterizzate da un contenuto specialistico. Per ogni consulenza esterna dovrà essere presentato il contratto vigente tra il Soggetto Beneficiario e il consulente, da cui si evinca il contenuto, i termini e le modalità degli impegni assunti, la coerenza dell’attività consulenziale con il progetto, nonché il corrispettivo pattuito e i termini di pagamento. Le consulenze dovranno essere attivate nel rispetto della normativa in materia di appalti e delle procedure di evidenza pubblica previste per contratti di fornitura di beni e servizi. L’IVA costituisce un costo ammissibile solo se non detraibile. Il cofinanziamento, arrotondato all’euro, sarà erogato secondo le seguenti tranches: -

il 50% del cofinanziamento ammesso, a titolo di anticipo, entro 60 giorni dall’accettazione del cofinanziamento. Per i soggetti privati capofila della Rete locale e richiedenti anticipo, l’erogazione sarà subordinata alla presentazione di idonea garanzia fideiussoria ovvero altra idonea garanzia reale16.

-

Il restante 50% del cofinanziamento ammesso, a titolo di saldo, entro 60 giorni dalla presentazione della rendicontazione, come indicato al successivo punto 15.

L’erogazione delle risorse avverrà esclusivamente all’Ente Capofila, che provvederà a metterle a disposizione dei restanti partner di progetto. Per l’erogazione dell’anticipo, pari al 50% del totale delle spese ammissibili, il Capofila della Rete dovrà assumere la responsabilità e garantire il buon fine delle somme erogate a titolo di anticipo, assicurando anche la restituzione in caso di inadempimenti propri o dipendenti da altri soggetti componenti il partenariato. L’erogazione del saldo, pari al restante 50% del totale delle spese ammissibili e rendicontate, sarà subordinata alla verifica del raggiungimento di risultati indicati nella scheda progetto in relazione ad almeno uno dei seguenti criteri di valutazione: 1.

Collegamento con iniziative di Youth Employment (es. Garanzia Giovani, Leva Civica) o attinenza del progetto con tematiche Expo Milano 2015.

2.

Coinvolgimento di professionalità giovanili esterne agli Enti del partenariato, nella realizzazione delle attività di progetto o di associazioni giovanili / gruppi informali nella rete locale proponente il piano territoriale.

3.

Erogazione di servizi e risorse direttamente a favore dei giovani, anche in forma associata, e mediante l’introduzione di procedure di selezione improntate a principi di trasparenza, correttezza, imparzialità e adeguata pubblicizzazione (es. mini bandi, gare, ecc..), nell’ambito della realizzazione delle attività di cui al progetto (punto 3).

I pagamenti effettuati dovranno seguire la normativa sulla tracciabilità dei flussi economici. E’ a carico dell’Ente Capofila rendersi garante rispetto alle suddette condizioni. Le voci di spesa andranno indicate nella scheda di cui all’allegato “piano economico finanziario” (punto 9 allegato F); tutti i costi dovranno essere documentabili, trasparenti e suddivisi per voce, nel rispetto di pertinenza, congruità e coerenza.

15 MONITORAGGIO E RENDICONTAZIONE Entro il termine di 60 giorni dalla comunicazione di fine attività, dovrà essere presentata la rendicontazione delle spese, accompagna16 Ai sensi dell’art. 5 comma 1 b) della l.r. 23 dicembre 2010, n. 19 recante “Disposizioni per l’attuazione della programmazione economico-finanziaria regionale, ai sensi dell’art. 9 ter della legge regionale 31 marzo 1978, n.34 (Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione) – Collegato 2011”.


Bollettino Ufficiale

– 17 – Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015

te da una relazione finale di monitoraggio, relative alle attività progettuali del Piano Territoriale ammesso. La rendicontazione, predisposta sulla base apposita modulistica che verrà fornita dalla Direzione Generale Sport e Politiche per i Giovani e pubblicata sul sito www.sport.regione.lombardia.it, dovrà comprendere l’elenco dei documenti fiscalmente validi e quietanzati, relativi alle spese effettivamente sostenute17. Ai fini della determinazione delle spese effettivamente riconoscibili e dell’erogazione del contributo saranno considerate ammissibili soltanto le spese: -

rientranti nelle tipologie indicate al punto 8;

-

inserite nel piano economico (Allegato F) presentato ed eventualmente rideterminato. Si segnala che ogni variazione, in corso di svolgimento del Piano, al Piano economico dovrà essere comunicata a Regione Lombardia e che, per le variazioni di importo superiore al 20% del totale del Piano, è richiesta l’autorizzazione di Regione Lombardia;

-

essere pertinenti: nel senso di strettamente e chiaramente correlate allo svolgimento dell’iniziativa progettuale;

-

effettivamente sostenute dal capofila e dai soggetti partner che hanno sottoscritto l’accordo di partenariato;

-

sostenute entro le date di avvio e conclusione progetto, di cui al punto 13, previste e comunicate in fase di accettazione della domanda;

-

essere legittime, ossia comprovate da documenti fiscali e quietanzati, entro il termine di rendicontazione delle spese, intestati unicamente al capofila e ai soggetti partner che hanno sottoscritto l’accordo di partenariato e recanti l’indicazione dell’iniziativa progettuale e il relativo periodo di riferimento;

-

essere determinate in conformità del sistema di contabilità adottato dai soggetti attuatori, del loro sistema organizzativo e delle loro prassi.

Saranno considerati validi esclusivamente i pagamenti effettuati dal capofila e dai soggetti partner che hanno sottoscritto l’accordo di partenariato, per il tramite di strumenti di pagamento idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni nel rispetto, ove applicabile, della normativa sulla tracciabilità dei flussi finanziari (l. 136/2010 e successive modificazioni). Non saranno accettati in nessun caso: -

i pagamenti in contanti e/o tramite compensazione di qualsiasi genere tra il beneficiario e il fornitore (es. permuta con altri beni, lavori, forniture, servizi, etc.);

-

qualsiasi forma di auto fatturazione;

-

la fatturazione incrociata fra membri del medesimo accordo di partenariato.

Sono esclusi i servizi ottenuti gratuitamente e le attività di volontariato. Qualora le spese rendicontate dovessero risultare di importo inferiore rispetto a quanto dichiarato in fase di presentazione del Piano Territoriale, il contributo sarà rideterminato proporzionalmente. Il cofinanziamento verrà revocato qualora il calcolo del contributo erogabile determinasse mancata realizzazione e rendicontazione di almeno il 70% (per cento) della spesa ammissibile approvata. Infine, nel caso in cui l’importo delle spese valide sostenute dovesse risultare di valore superiore, il contributo effettivo non sarà in ogni caso aumentato. La relazione di monitoraggio finale, predisposta sulla base apposita modulistica che verrà fornita dalla Direzione Generale Sport e Politiche per i Giovani e pubblicata sul sito www.sport.regione.lombardia.it, comprenderà la raccolta di informazioni e dati inerenti l’attuazione del progetto, le spese sostenute, l’efficacia degli interventi e la predisposizione di una relazione quali-quantitativa sullo stato di avanzamento, comprensiva del raggiungimento degli indicatori di risultato scelti fra quelli elencati al punto 14. L’amministrazione regionale potrà richiedere chiarimenti e integrazioni documentali circa la documentazione prodotta, che dovranno essere forniti entro i termini indicati nella richiesta. Quanto dichiarato in fase di monitoraggio e rendicontazione dovrà essere sottoscritto dal legale rappresentante dell’Ente Capofila, che risponderà della veridicità ed autenticità. E’ responsabilità dell’ente Capofila la corretta tenuta della documentazione idonea a certificare e documentare le spese sostenute.

16 CONTROLLI Regione Lombardia si riserva in ogni momento di richiedere all’Ente Capofila la produzione della documentazione riferita alle spese sostenute, alle attività rendicontate e ai risultati dichiarati come raggiunti. Potranno a tal fine anche essere disposte, così come previsto dalla normativa vigente, ispezioni e sopralluoghi finalizzati ad accertare la regolarità della realizzazione del Piano Territoriale e la presenza effettiva dei requisiti di accesso. Qualora risultassero difformità rispetto al dichiarato, nel rispetto delle conseguenze di legge sulle dichiarazioni false, mendaci od omissive, Regione Lombardia potrà procedere alla revoca del cofinanziamento.

17 OBBLIGHI I Soggetti Beneficiari sono obbligati a, pena la decadenza del contributo a: a) Concludere i lavori entro il termine di 12 mesi dalla data di accettazione, salvo proroghe; b) Trasmettere tempestivamente al Responsabile del procedimento amministrativo ogni eventuale variante che s’intenda apportare al progetto ammesso a contributo, accompagnata da adeguata documentazione tecnica esplicativa. Si precisa che le varianti progettuali non devono comportare interventi o tipologie di investimento non ammissibili ai fini del presente Bando, o determinare il venire meno delle caratteristiche in base alle quali è stato attribuito il finanziamento. Inoltre le varianti non daranno luogo in alcun modo ad incremento del contributo concesso; c) Rispettare le direttive comunitarie e la normativa nazionale vigente in materia di appalti pubblici, di concorrenza e di sicurezza; d) Trasmettere la rendicontazione finale, accompagnata dalla documentazione attestante le spese sostenute e quietanziate e la relazione finale di monitoraggio di cui al punto 15; 17 Per spese sostenute si intendono: la fattura o il documento contabile equivalente emessi nei confronti del Soggetto Beneficiario che risultino interamente quietanzati a fronte dell’avvenuto pagamento effettuato da parte del Soggetto Beneficiario a mezzo bonifico bancario disposto a valere sul c/c indicato nel pieno rispetto, ove applicabile, di quanto previsto in tema di obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art. 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche.


– 18 –

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015 e) Informare Regione Lombardia circa le iniziative di comunicazione pubblica sulle attività realizzate nell’ambito del progetto finanziato, assicurando un corretto utilizzo del marchio regionale e concordando con gli uffici regionali competenti le modalità di condivisione e coinvolgimento della Regione nell’ambito delle iniziative di comunicazione; f) Mantenere i requisiti e rispettare le condizioni previste dall’avviso per l’ammissibilità dei contributi; g) Assicurare che le spese indicate nel rendiconto riguardino effettivamente e unicamente l’intervento ammesso a contributo; h) Assicurare che i titoli di spesa indicati nel rendiconto siano fiscalmente regolari, integralmente pagati; i) Conservare, per un periodo di 10 (dieci) anni a decorrere dalla data di pagamento del saldo, la documentazione originale di spesa; j) Non alienare i beni oggetto di contributo per un periodo di 5 (cinque) anni a decorrere dalla data di concessione del contributo; k) Ottemperare alle prescrizioni contenute nell’avviso e negli atti a questo conseguenti; l) Fornire, nei tempi e nei modi previsti dal Bando e dagli atti a questo conseguenti, la documentazione e le informazioni che saranno eventualmente richieste; m) Accettare e collaborare ai controlli che saranno disposti da Regione Lombardia; n) Fornire, nel rispetto delle vigenti norme di legge, ogni informazione ritenuta necessaria da Regione Lombardia per il corretto ed efficace svolgimento delle attività di monitoraggio e valutazione; o) Garantire il cofinanziamento del progetto per la quota di spese ammissibili non coperte dal contributo concesso; p) Rispettare le procedure di rendicontazione previste dal presente avviso anche in relazione ad eventuali standard informatici che Regione Lombardia si riserva di introdurre.

18 DECADENZA Regione Lombardia, nei seguenti casi e nei casi stabiliti dalla legge, si riserva di procedere a decadenza del contributo: -

Mancata conclusione entro il termine dei 12 mesi, salvo concessione di proroghe previste al punto 13;

-

Mancanza o venir meno dei requisiti di ammissibilità sulla base dei quali è stata approvata la proposta progettuale;

-

Utilizzo del contributo in modo difforme da quanto stabilito dal presente avviso;

-

Mancato rispetto degli obblighi e vincoli contenuti nel presente avviso e negli impegni assunti con la presentazione della domanda;

-

Difformità dell’intervento realizzato rispetto al progetto o alle varianti successivamente presentate;

-

Rilascio di dichiarazioni mendaci;

-

Mancata realizzazione dell’iniziativa;

-

Assenza di spesa;

-

Mancata presentazione della documentazione di rendicontazione entro i termini stabiliti;

-

Non veridicità della documentazione prodotta in fase di rendicontazione;

-

Mancata esibizione, in fase di eventuale controllo, degli originali dei documenti di spesa prodotti in fase di rendicontazione e della documentazione attestante il pagamento delle spese rendicontate;

Qualora sia già stata erogata quota parte del contributo, i Soggetti Beneficiari dovranno restituire, entro 30 (trenta) giorni solari consecutivi dalla notifica del provvedimento, la somma ricevuta oltre agli interessi legali maturati sulla somma erogata.

19 RINUNCIA L’Ente Capofila, qualora intenda rinunciare al cofinanziamento e quindi alla realizzazione del progetto, deve darne immediata comunicazione al Responsabile del Procedimento via posta elettronica certificata al (sport@pec.regione.lombardia.it), allegando la documentazione attestante la condivisione della rinuncia da parte del partenariato.

20 RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Ai sensi dell’art. 4 della legge 241/90 e ss.mm.ii si informa che in relazione alle attività previste dal presente avviso, responsabile del procedimento è la Dirigente della Unità Organizzativa Giovani e Attrattività della Direzione Sport e Politiche per i Giovani.

21 TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Ai sensi dell’art. 13 d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196, i dati acquisiti in esecuzione del presente avviso verranno utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale gli anzidetti dati vengono comunicati, secondo le modalità manuale e con strumenti elettronici e informatici. Titolare del trattamento è la Giunta Regionale della Lombardia, nella persona del suo legale rappresentante (Presidente) con sede in Milano, Piazza Città di Lombardia 1. Il titolare, ai sensi dall’art. 29 del D.Lgs.196/2003, ha individuato come responsabili del trattamento tutti i Direttori Centrali e Generali, ciascuno per le banche dati e gli archivi gestiti dalla struttura organizzativa a cui lo stesso è preposto. Il Responsabile del trattamento dei dati acquisiti ai sensi del presente avviso è, pertanto, il Direttore Generale della Direzione Sport e Politiche per i Giovani con sede in Milano, Piazza Città di Lombardia 1.

22 PUBBLICAZIONE E INFORMAZIONE L’avviso è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito www.sport.regione.lombardia.it. Qualsiasi informazione sull’avviso e sui relativi allegati potrà essere richiesta alla Direzione Generale Sport e Politiche per i Giovani – Unità Organizzativa Giovani e Attrattività – Piazza Città di Lombardia, 1 – 20124, Milano (02/6765.2928).


Bollettino Ufficiale

– 19 – Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015

23 TEMPISTICA Pubblicazione bando Presentazione domande entro 70 giorni dalla data di pubblicazione Istruttoria e valutazione delle domande entro 30 giorni dalla presentazione Approvazione esiti istruttorie e graduatoria delle proposte progettuali Accettazione del cofinanziamento da parte dei progetti ammessi entro 30 giorni dalla pubblicazione degli esiti Inizio delle attività progettuali Erogazione prima tranche entro 60 giorni dalla accettazione del cofinanziamento Termine fissato per la fine delle attività progettuali 12 mesi dall’accettazione Rendicontazione delle attività progettuali entro 60 giorni dalla comunicazione di fine attività Richiesta erogazione saldo entro 60 giorni dalla rendicontazione


– 20 –

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015

D.G. Commercio, turismo e terziario D.d.u.o. 19 febbraio 2015 - n. 1222 Bando «Distretti dell’attrattività: iniziative di area vasta per l’attrattività territoriale integrata turistica e commerciale della Lombardia (Linea B)» di cui alla d.g.r. 4 aprile 2014 n. 1613 - Presa d’atto delle richieste di contributo presentate e approvazione della relativa graduatoria LA DIRIGENTE DELL’U.O. GESTIONE DELLE RISORSE E ATTRATTIVITÀ INTEGRATA DEL TERRITORIO Viste: −− la legge regionale 16 luglio 2007 , n. 15 «Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo» che definisce le politiche integrate per lo sviluppo turistico sostenibile del territorio e gli interventi della Regione per la promozione turistica; −− la legge regionale 2 febbraio 2010 n. 6 «Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere» e successive modifiche e integrazioni che agli artt. 136 e 137 indica gli «Interventi regionali per la qualificazione e lo sviluppo delle piccole e medie imprese commerciali» e le «aree di intervento» all’interno delle quali si articolano le iniziative di promozione e sostegno all’attività commerciale; Richiamate: −− la d.g.r. 4 aprile 2014 n. 1613 «I Distretti dell’Attrattività: iniziative per l’attrattività territoriale integrata turistica e commerciale della Lombardia» articolata in due linee di intervento rispettivamente a favore dei Comuni Capoluogo di Provincia (LINEA A) ed a favore dei Comuni non capoluogo in aggregazione per la realizzazione di interventi e iniziative di area vasta (LINEA B); −− la d.g.r. 1 luglio 2014 n. 2027 «Ulteriori determinazioni per l’attuazione dei distretti dell’attrattività (di cui alla d.g.r. 4 aprile 2014 n. 1613)» con la quale si è provveduto a meglio esplicitare specifici criteri al fine di dare piena attuazione a quanto previsto dalla citata d.g.r. n.1613 per i Distretti dell’Attrattività – LINEA B; Dato atto altresì che la citata d.g.r. 4 aprile 2014 n. X/1613– ha istituito, per l’attuazione della linea B, presso Finlombarda s.p.a., in qualità di soggetto gestore, il «Fondo per la realizzazione di interventi e iniziative per l’attrattività territoriale turistica e commerciale della Lombardia», con una dotazione finanziaria pari ad € 7.000.000,00; Visti: −− il d.d.g. 14 luglio 2014 n. 6759 di approvazione del bando di cui alle citate d.g.r. n. 1613/2014 e n. 2027/2014; −− il d.d.g. 15 ottobre 2014 n. 9520 di proroga della scadenza del termine di presentazione delle richieste di contributo, dal 30 ottobre 2014 al 20 novembre 2014; Vista la d.g.r. 31 ottobre 2014 n. 2572 con la quale si è provveduto ad incrementare la dotazione finanziaria delle citate d.g.r. n. 1613/2014 e n.2027/2014 con ulteriori € 2.000.000,00, rideterminandola in complessivi € 9.000.000,00 Preso atto che in attuazione del bando in oggetto, risultano pervenute un totale di n. 64 richieste di contributo per complessivi contributi richiesti pari a € 21.281.924,74 oltre a costi di coordinamento pari ad € 1.595.000,00; Preso atto che con d.d.g. 04 novembre 2014 n. 10236 è stato costituito il Nucleo di Valutazione come previsto dal bando al punto 9.2 «Criteri di valutazione e premialità» ed in attuazione di quanto indicato dalle citate d.g.r. n. X/1613/2014 e n. X/2027/2014, al quale competono le funzioni istruttorie delle richieste di contributo; Richiamata infine la d.g.r. 18 febbraio 2015 n. X/3146 «Incremento della dotazione finanziaria del «Fondo per la realizzazione di interventi e iniziative per l’attrattività turistica e commerciale della Lombardia» di cui alle citate d.g.r. n.1613/2014 e n. 2027/2014» con la quale la dotazione di € 9.000.000,00 resa disponibile per il bando è stata ulteriormente incrementata di € 3.000.000,00, rideterminandola in complessivi € 12.000.000,00; Dato atto che con d.d.g. 29 gennaio 2015 n. 574 si è provveduto a prorogare al 20 febbraio 2015 il termine di approvazione della graduatoria delle richieste di contributo presentate e che quindi risultano rispettati i termini di conclusione del procedimento previsti dal bando; Preso atto altresì che a seguito degli incontri in data: 2 dicembre 2014, 17 dicembre 2014, 15 gennaio 2015, 26 gennaio 2015, 30 gennaio 2015 e 17 febbraio 2015, il Nucleo di Valutazio-

ne ha completato l’istruttoria delle n. 64 richieste di contributo presentate; Valutata la regolarità dell’attività svolta dal Nucleo di Valutazione e gli esiti finali dell’istruttoria delle domande validate dal Nucleo stesso, in ordine alla sussistenza dei presupposti per la concessione del contributo di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura; Richiamati i provvedimenti organizzativi della X Legislatura ed in particolare: −− la deliberazione della Giunta regionale n. X/1949 del 13 giugno 2014 avente ad oggetto «IX Provvedimento Organizzativo 2014» che, nell’allegato A definisce nuovi assetti organizzativi della Giunta Regionale tra i quali la U.O. Gestione delle Risorse e Attrattività Integrata del Territorio; −− la deliberazione della Giunta regionale n. X/2024 del 1° luglio 2014 avente ad oggetto «X provvedimento organizzativo 2014» e relativo allegato A, che approva i nuovi assetti organizzativi specificando le competenze ed individuando la Dirigente della U.O. Gestione delle Risorse e Attrattività Integrata del Territorio; DECRETA 1. di approvare l’attività istruttoria del Nucleo di Valutazione in merito alle n. 64 richieste di contributo presentate a valere sul bando «Distretti dell’Attrattività: iniziative di area vasta per l’attrattività territoriale integrata turistica e commerciale della Lombardia (LINEA B)», e la relativa graduatoria delle richieste di contributo come da allegato A «Graduatoria richieste di contributo presentate», parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2.  di approvare conseguentemente alla graduatoria delle n. 64 richieste di contributo presentate, le seguenti tabelle parte integrante e sostanziale del presente decreto: • tabella A1: richieste di contributo ammesse e finanziate per un totale di € 12.000.000,00, ai sensi del bando - punto 5.2 «Criteri di valutazione e premialità» (graduatoria in base ai punteggi attribuiti e in base alla data di rilascio del protocollo regionale), la cui copertura è a valere sul «Fondo per la realizzazione di interventi e iniziative per l’attrattività turistica e commerciale della Lombardia» a tale scopo costituito presso Finlombarda s.p.a; • tabella A2: richieste di contributo ammesse e non finanziate per esaurimento delle risorse finanziarie, per le quali si rende necessario effettuare un’ulteriore ricognizione di eventuali risorse finanziarie aggiuntive al fine di poter finanziare i Distretti dell’Attrattività che risultano aver ottenuto un punteggio finale di almeno 50 punti; • tabella A3: richieste di contributo non ammesse, per un totale di n. 10 Distretti dell’Attrattività che risultano aver ottenuto un punteggio finale inferiore a 50 punti; 3.  di trasmettere il presente atto a Finlombarda s.p.a., in qualità di soggetto gestore del fondo relativo al bando in argomento come già indicato nella d.g.r. del 4 aprile 2014 n. 1613 e d.g.r. del 1 luglio 2014 n. 2027; 4. di disporre che il Dirigente competente provvederà alla pubblicazione del presente provvedimento sul sito istituzionale di Regione Lombardia – sezione trasparenza – ai sensi dell’art. 26 del d.lgs. N. 33 del 2013, nonché sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito internet www.commercio.regione. lombardia.it. La dirigente Anna Roberti ——— • ———


Bollettino Ufficiale

– 21 – Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015 ALLEGATO A “GRADUATORIA RICHIESTE DI CONTRIBUTO PRESENTATE”

ID PROGETTO

PROV.

TITOLO DAT

C. M. SEBINO BRESCIANO SERIATE UNIONE COMUNI VALTENESI ROMANO DI LOMBARDIA

BS BG BS BG

5 52888114

DARFO BOARIO TERME

BS

6 7 8 9

SAN PELLEGRINO TERME C.M. VALLE IMAGNA CLUSONE PONTE SAN PIETRO

BG BG BG BG

10 52793387

VARENNA

LC

11 52117585

CASALMAGGIORE

CR

12 52835157 13 51900108 14 52477803

ZOGNO LEGNANO LAVENA PONTE TRESA

BG MI VA

15 52859345

DALMINE

BG

16 52559140 17 52522530

CANTU' SABBIONETA

CO MN

18 52858817

CALOLZIOCORTE

LC

19 52819761

PANDINO

CR

20 52760237

GUSSAGO

BS

21 52804189 22 52673264

SEGRATE GALLARATE

MI VA

23 52753229

CASALPUSTERLENGO

LO

24 52889130 25 52683840

VIMERCATE BELGIOIOSO

MB PV

26 52826763

LISSONE

MB

ISEO L@KE ATTRATTIVITA' A GONFIE VELE GATE - Green Attractivity Territory for EXPO GARDA L@KE - UN LAGO DI OPPORTUNIT@ BASSA PIANURA BERGAMASCA NEL SOLCO DELLA PREISTORI@ - DALLE INCISIONI RUPESTRI ALLA SMART-LIFE FONTIUM E MERCATORUM DISTRETTO DELL'ATTRATTIVITA' DEL LEMINE - VALLE IMAGNA LA VALLE DEI SAPORI ISOLA BERGAMASCA DAT VARENNA - LAKE COMO TRA LAGO E MONTI VERSO EXPO E ANCHE OLTRE DISTRETTO DELL' ATTRATTIVITA' DELLE TERRE DEL CASALASCO. Un territorio in movimento. VALLI IN F@MIGLIA DISTRETTO DELL'ATTRATTIVITA' DELL'ALTO MILANESE IL PORTALE DI EXPO SULLA SVIZZERA DAT DEL BREMBO E DEI COLLI DI BERGAMO - “Free Time Area – All in one” BRIANZA SHOPPING EXPERIENCE OGLIO PO D.A.T. "L.E.T.'S. MO.V.E." - Lago e Territori Sovracomunali di Monti e Valli per Expo DISTRETTO DELLA BELLEZZA DISTRETTO DELL'ATRATTIVITA' TURISTICA E COMMERCIALE "Terre di Franciacorta" VIE DI TERRA E DI ACQUA GALLARATE, CASSANO, CASTELLI VISCONTEI DOVE L'ADDA E IL LAMBRO INCONTRANO IL PO: ITINERARI FRA FIUMI, ARTE, NATURA E BUONA CUCINA BRIAN TECH - UN TERRITORIO A PORT@TA DI SMARTPHONE TERRE VISCONTEE DISTRETTO VALLELAMBRO - “ValleLambro: la Brianza del verde, dell’arte e del buon gusto”

1 2 3 4

52775262 52736032 52693701 52818397

52735753 52735660 52735943 52189842

SOGGETTO CAPOFILA

CONTRIBUTO RICHIESTO € 360.000,00 € 360.000,00 € 360.000,00 € 360.000,00

COSTI COORDINAMENTO € 25.000,00 € 25.000,00 € 25.000,00 € 25.000,00

PUNTEGGIO ATTRIBUITO 84 84 83 80

€ 360.000,00

€ 25.000,00

78

€ 360.000,00 € 360.000,00 € 360.000,00 € 360.000,00

€ 25.000,00 € 25.000,00 € 25.000,00 € 25.000,00

78 76 76 74

€ 360.000,00

€ 25.000,00

72

€ 345.106,51

€ 25.000,00

72

€ 360.000,00 € 357.429,15 € 360.000,00

€ 25.000,00 € 25.000,00 € 25.000,00

71 70 69

€ 360.000,00

€ 25.000,00

68

€ 360.000,00 € 302.790,15

€ 25.000,00 € 25.000,00

67 66

€ 176.143,70

€ 25.000,00

65

€ 359.526,48

€ 25.000,00

65

€ 355.955,09

€ 25.000,00

65

€ 360.000,00 € 360.000,00

€ 25.000,00 € 25.000,00

64 64

€ 338.000,00

€ 25.000,00

64

€ 360.000,00 € 279.039,40

€ 25.000,00 € 25.000,00

64 63

€ 360.000,00

€ 25.000,00

63


Bollettino Ufficiale

– 22 – Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015 ID PROGETTO

SOGGETTO CAPOFILA

PROV.

27 52641667

ABBIATEGRASSO

MI

28 52832347 29 52839002

MEDE CAVALLASCA

PV CO

30 52805390

PIURO

SO

31 51743320 32 52720326 33 52858599

BRONI SAN MARTINO SICCOMARIO ARGEGNO

PV PV CO

34 52847162

C. M. OLTREPO PAVESE

PV

35 52867865

CASSANO D'ADDA

MI

36 52661883

PIATEDA

SO

37 52881201

SERMIDE

MN

38 39 40 41 42

SARONNO ERBA C. M. VALLE TROMPIA SORESINA UNIONE COMUNI DELLA VALMALENCO

VA CO BS CR SO

43 52827087

DESIO

MB

44 52888358

ROZZANO

MI

45 52827513

CIVIDATE AL PIANO

BG

46 52824638 47 52158761

CORBETTA TRADATE

MI VA

48 52227117

C.M. VALTELLINA DI TIRANO

SO

49 52867863

SESTO SAN GIOVANNI

MI

50 51752444 51 52859027 52 52831834

MORBEGNO LOMAZZO C. M. ALTA VALTELLINA

SO CO SO

53 52831099

ZIBIDO SAN GIACOMO

MI

54 52353085

RHO

MI

52872974 52574412 52346253 52850535 52859571

TITOLO DAT DISTRETTO ABBIATENSE-MAGENTINO, DISTRETTO DELL'ATTRATTIVITA' TERRITORIALE INTEGRATA TURISTICA E COMMERCIALE - "KEEP CALM & DEEP IN NATURE!" DISTRETTO DELLA LOMELLINA - "Rice Experiences" DISTRETTO DELLE PREALPI COMASCHE PERCORSI DI VALCHIAVENNA: DALLE VIE D’ACQUA DI LEONARDO ALLE VIE DELLA STORIA DELL'ARTE E DELLA FEDE un PO' diVINO TRA TERRE E FIUMI PERCORSI DI TERRA E DI LAGO L'ISOLA FRA I MONTI. DAL PO ALL'APPENNINO: PER LE STRADE DELL'OLTREPO DAL CUORE DELL’ADDA – TRA IDENTITA', INNOVAZIONE E TURISMO DALL'ADDA ALL'EXPO: ITINERARI SLOW TRA OROBIE E TERRAZZAMENTI RETICI OLTREPO SMART LAND: LE TERRE MANTOVANE DELL'OLTREPO UNA ACCOGLIENZA TRA INNOVAZIONE E TRADIZIONE FAMILY FRIENDLY ZONE EXPO GREEN LAND DISTRETTO DELL'ATTRATTIVITA' DELLA VALLE TROMPIA DISTRETTO TERRE DI MEZZO MAGNIFICHE EMOZIONI Rocce, Muri a secco e Piramidi DISTRETTO DELL'ATTRATIVITA' TERRITORIALE DELLA BRIANZA OCCIDENTALE PORTA SUD VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLA PIANURA BERGAMASCA TRA IL SERIO E L'OGLIO 100%_CENTO KM DI VALORIZZAZIONE TERRITORIALE TRACCE DI NATURA TRA COMO E VARESE DALL'EXPO AL GIRO: Wine tourism and bike experience tra Valtellina e Valle Camonica DISTRETTO DELL'ATTRATTIVITA' DEL COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI MO.MA. BASSA PIANURA COMASCA ALTA VALTELLINA: ATTRATTIVITA' IN QUOTA RURAL EXPERIENCE: viaggio tra Cascine, Prodotti tipici, Natura DISTRETTO DELL'ATTRATIVITA' "TERRE DI EXPO": FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

CONTRIBUTO RICHIESTO

COSTI COORDINAMENTO

PUNTEGGIO ATTRIBUITO

€ 360.000,00

€ 25.000,00

63

€ 360.000,00 € 264.549,71

€ 25.000,00 € 25.000,00

63 63

€ 355.000,00

€ 25.000,00

63

€ 360.000,00 € 336.927,22 € 145.548,26

€ 25.000,00 € 25.000,00 € 25.000,00

63 61 60

€ 359.999,72

€ 25.000,00

60

€ 360.000,00

€ 25.000,00

60

€ 340.000,00

€ 20.000,00

60

€ 343.650,00

€ 25.000,00

60

€ 246.000,00 € 360.000,00 € 331.500,00 € 247.717,63 € 360.000,00

€ 25.000,00 € 25.000,00 € 25.000,00 € 25.000,00 € 25.000,00

60 59 59 59 58

€ 360.000,00

€ 25.000,00

56

€ 360.000,00

€ 25.000,00

54

€ 360.000,00

€ 25.000,00

53

€ 340.338,07 € 359.500,00

€ 25.000,00 € 25.000,00

53 53

€ 359.500,00

€ 25.000,00

53

€ 76.274,25

€ 25.000,00

53

€ 360.000,00 € 115.754,00 € 360.000,00

€ 25.000,00 € 25.000,00 € 25.000,00

52 52 52

€ 360.000,00

€ 25.000,00

51

€ 360.000,00

€ 25.000,00

50


Bollettino Ufficiale

– 23 – Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015

ID PROGETTO

SOGGETTO CAPOFILA

PROV.

55 52730422

PAULLO

MI

56 52835514 57 52859076

VIGEVANO C. M. VALLE SABBIA

PV BS

58 52819938

DONGO

CO

59 52859256 60 52887880

RONCADELLE PORLEZZA

BS CO

61 52221619

ASOLA

MN

62 52765020

BORGO VIRGILIO

MN

63 52872871 64 52815884

MANERBIO VALMADRERA

BS LC

TITOLO DAT ACQUA, AGRICOLTURA, SAPORI E TRADIZIONI ATTORNO ALLA Route 415 TERRE DI FASCINO DISTRETTO DELL'ATTRATTIVITA' ALTA VALLE SABBIA DAT ALTO LAGO DI COMO: DALL'EXPO Milano 2015 ALL'ALTO LAGO DI COMO DISTRETTO DELL'ATTRATTIVITA' DEL MELLA E DEL COLLE COMMERCIO E VITA TERRITORIO, CULTURA, ARTE, STORIA, ATTRATTIVITA': L'ANFITEATRO DELL'ALTO MANTOVANO PERCORSI DI TERRE TRA TRE FIUMI: COMMERCIO, TURISMO, ATTRATTIVITA' SPORT SAPORI E SAPERE DISTRETTO DEI MONTI E DEI LAGHI

——— • ———

CONTRIBUTO RICHIESTO

COSTI COORDINAMENTO

PUNTEGGIO ATTRIBUITO

€ 360.000,00

€ 25.000,00

49

€ 336.891,40 € 360.000,00

€ 25.000,00 € 25.000,00

47 45

€ 360.000,00

€ 25.000,00

44

€ 360.000,00 € 310.000,00

€ 25.000,00 € 25.000,00

42 42

€ 360.000,00

€ 25.000,00

37

€ 360.000,00

€ 25.000,00

35

€ 270.000,00 € 308.784,00

€ 25.000,00 € 25.000,00

29 27


Bollettino Ufficiale

– 24 – Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015

TABELLA A1

ID PROGETTO

SOGGETTO CAPOFILA

PROV.

TITOLO DAT

CONTRIBUTO CONCESSO

COSTI COORDINAMENTO

PUNTEGGIO ATTRIBUITO

1 52775262

C. M. SEBINO BRESCIANO

BS

ISEO L@KE ATTRATTIVITA' A GONFIE VELE

€ 360.000,00

€ 25.000,00

84

2 52736032

SERIATE

BG

GATE - Green Attractivity Territory for EXPO

€ 360.000,00

€ 25.000,00

84

3 52693701

UNIONE COMUNI VALTENESI

BS

GARDA L@KE - UN LAGO DI OPPORTUNIT@

€ 360.000,00

€ 25.000,00

83

4 52818397

ROMANO DI LOMBARDIA

BG

BASSA PIANURA BERGAMASCA

€ 360.000,00

€ 25.000,00

80

€ 360.000,00

€ 25.000,00

78

5 52888114

DARFO BOARIO TERME

BS

NEL SOLCO DELLA PREISTORI@ - DALLE INCISIONI RUPESTRI ALLA SMART-LIFE

6 52735753

SAN PELLEGRINO TERME

BG

FONTIUM E MERCATORUM

€ 360.000,00

€ 25.000,00

78

7 52735660

C.M. VALLE IMAGNA

BG

DISTRETTO DELL'ATTRATTIVITA' DEL LEMINE - VALLE IMAGNA

€ 360.000,00

€ 25.000,00

76

8 52735943

CLUSONE

BG

LA VALLE DEI SAPORI

€ 360.000,00

€ 25.000,00

76

9 52189842

PONTE SAN PIETRO

BG

ISOLA BERGAMASCA

€ 360.000,00

€ 25.000,00

74

10 52793387

VARENNA

LC

€ 360.000,00

€ 25.000,00

72

11 52117585

CASALMAGGIORE

CR

€ 345.106,51

€ 25.000,00

72

12 52835157

ZOGNO

BG

VALLI IN F@MIGLIA

€ 360.000,00

€ 25.000,00

71

13 51900108

LEGNANO

MI

DISTRETTO DELL'ATTRATTIVITA' DELL'ALTO MILANESE

€ 357.429,15

€ 25.000,00

70

14 52477803

LAVENA PONTE TRESA

VA

IL PORTALE DI EXPO SULLA SVIZZERA

€ 360.000,00

€ 25.000,00

69

15 52859345

DALMINE

BG

DAT DEL BREMBO E DEI COLLI DI BERGAMO - “Free Time Area – All in one”

€ 360.000,00

€ 25.000,00

68

16 52559140

CANTU'

CO

BRIANZA SHOPPING EXPERIENCE

€ 360.000,00

€ 25.000,00

67

17 52522530

SABBIONETA

MN

OGLIO PO

€ 302.790,15

€ 25.000,00

66

€ 176.143,70

€ 25.000,00

65

DAT VARENNA - LAKE COMO TRA LAGO E MONTI VERSO EXPO E ANCHE OLTRE DISTRETTO DELL' ATTRATTIVITA' DELLE TERRE DEL CASALASCO. Un territorio in movimento.

18 52858817

CALOLZIOCORTE

LC

D.A.T. "L.E.T.'S. MO.V.E." - Lago e Territori Sovracomunali di Monti e Valli per Expo

19 52819761

PANDINO

CR

DISTRETTO DELLA BELLEZZA

€ 359.526,48

€ 25.000,00

65

BS

DISTRETTO DELL'ATRATTIVITA' TURISTICA E COMMERCIALE "Terre di Franciacorta"

€ 355.955,09

€ 25.000,00

65

20 52760237

GUSSAGO

21 52804189

SEGRATE

MI

VIE DI TERRA E DI ACQUA

€ 360.000,00

€ 25.000,00

64

22 52673264

GALLARATE

VA

GALLARATE, CASSANO, CASTELLI VISCONTEI

€ 360.000,00

€ 25.000,00

64

23 52753229

CASALPUSTERLENGO

LO

DOVE L'ADDA E IL LAMBRO INCONTRANO IL PO: ITINERARI FRA FIUMI, ARTE, NATURA E BUONA CUCINA

€ 338.000,00

€ 25.000,00

64

24 52889130

VIMERCATE

MB

BRIAN TECH - UN TERRITORIO A PORT@TA DI SMARTPHONE

€ 360.000,00

€ 25.000,00

64

25 52683840

BELGIOIOSO

PV

TERRE VISCONTEE

€ 279.039,40

€ 25.000,00

63


Bollettino Ufficiale

– 25 – Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015

ID PROGETTO

SOGGETTO CAPOFILA

PROV.

26 52826763

LISSONE

MB

27 52641667

ABBIATEGRASSO

MI

28 52832347

MEDE

PV

29 52839002

CAVALLASCA

TITOLO DAT DISTRETTO VALLELAMBRO - “ValleLambro: la Brianza del verde, dell’arte e del buon gusto” DISTRETTO ABBIATENSE-MAGENTINO, DISTRETTO DELL'ATTRATTIVITA' TERRITORIALE INTEGRATA TURISTICA E COMMERCIALE - "KEEP CALM & DEEP IN NATURE!"

CONTRIBUTO CONCESSO

COSTI COORDINAMENTO

PUNTEGGIO ATTRIBUITO

€ 360.000,00

€ 25.000,00

63

€ 360.000,00

€ 25.000,00

63

DISTRETTO DELLA LOMELLINA - "Rice Experiences"

€ 360.000,00

€ 25.000,00

63

CO

DISTRETTO DELLE PREALPI COMASCHE

€ 264.549,71

€ 25.000,00

63

€ 355.000,00

€ 25.000,00

63

30 52805390

PIURO

SO

PERCORSI DI VALCHIAVENNA: DALLE VIE D’ACQUA DI LEONARDO ALLE VIE DELLA STORIA DELL'ARTE E DELLA FEDE

31 51743320

BRONI

PV

un PO' diVINO

€ 360.000,00

€ 25.000,00

63

32 52720326

SAN MARTINO SICCOMARIO

PV

TRA TERRE E FIUMI

€ 336.927,22

€ 25.000,00

61

33 52858599

ARGEGNO (*)

CO

PERCORSI DI TERRA E DI LAGO

€ 144.532,59

€ 25.000,00

60

€ 11.175.000,00

€ 825.000,00

(*)

il DAT è finanziato parzialmente per esaurimento fondi (il contributo è decurato di €1.015,67)

——— • ———


Bollettino Ufficiale

– 26 – Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015

TABELLA A2

ID PROGETTO

SOGGETTO CAPOFILA

PROV.

1 52847162

C. M. OLTREPO PAVESE

PV

2 52867865

CASSANO D'ADDA

MI

3 52661883

PIATEDA

SO

4 52881201

SERMIDE

MN

5 52872974

SARONNO

VA

6 52574412

ERBA

7 52346253

C. M. VALLE TROMPIA

8 52850535 9 52859571

TITOLO DAT L'ISOLA FRA I MONTI. DAL PO ALL'APPENNINO: PER LE STRADE DELL'OLTREPO DAL CUORE DELL’ADDA – TRA IDENTITA', INNOVAZIONE E TURISMO DALL'ADDA ALL'EXPO: ITINERARI SLOW TRA OROBIE E TERRAZZAMENTI RETICI OLTREPO SMART LAND: LE TERRE MANTOVANE DELL'OLTREPO UNA ACCOGLIENZA TRA INNOVAZIONE E TRADIZIONE

CONTRIBUTO RICHIESTO

COSTI COORDINAMENTO

PUNTEGGIO ATTRIBUITO

€ 359.999,72

€ 25.000,00

60

€ 360.000,00

€ 25.000,00

60

€ 340.000,00

€ 20.000,00

60

€ 343.650,00

€ 25.000,00

60

FAMILY FRIENDLY ZONE

€ 246.000,00

€ 25.000,00

60

CO

EXPO GREEN LAND

€ 360.000,00

€ 25.000,00

59

BS

DISTRETTO DELL'ATTRATTIVITA' DELLA VALLE TROMPIA

€ 331.500,00

€ 25.000,00

59

SORESINA

CR

DISTRETTO TERRE DI MEZZO

€ 247.717,63

€ 25.000,00

59

UNIONE COMUNI DELLA VALMALENCO

SO

MAGNIFICHE EMOZIONI Rocce, Muri a secco e Piramidi

€ 360.000,00

€ 25.000,00

58

10 52827087

DESIO

MB

DISTRETTO DELL'ATTRATIVITA' TERRITORIALE DELLA BRIANZA OCCIDENTALE

€ 360.000,00

€ 25.000,00

56

11 52888358

ROZZANO

MI

PORTA SUD

€ 360.000,00

€ 25.000,00

54

BG

VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLA PIANURA BERGAMASCA TRA IL SERIO E L'OGLIO

€ 360.000,00

€ 25.000,00

53

12 52827513

CIVIDATE AL PIANO

13 52824638

CORBETTA

MI

100%_CENTO KM DI VALORIZZAZIONE TERRITORIALE

€ 340.338,07

€ 25.000,00

53

14 52158761

TRADATE

VA

TRACCE DI NATURA TRA COMO E VARESE

€ 359.500,00

€ 25.000,00

53

15 52227117

C.M. VALTELLINA DI TIRANO

SO

€ 359.500,00

€ 25.000,00

53

16 52867863

SESTO SAN GIOVANNI

MI

€ 76.274,25

€ 25.000,00

53

17 51752444

MORBEGNO

SO

MO.MA.

€ 360.000,00

€ 25.000,00

52

18 52859027

LOMAZZO

CO

BASSA PIANURA COMASCA

€ 115.754,00

€ 25.000,00

52

19 52831834

C. M. ALTA VALTELLINA

SO

ALTA VALTELLINA: ATTRATTIVITA' IN QUOTA

€ 360.000,00

€ 25.000,00

52

€ 360.000,00

€ 25.000,00

51

€ 360.000,00

€ 25.000,00

50

20 52831099

ZIBIDO SAN GIACOMO

MI

21 52353085

RHO

MI

DALL'EXPO AL GIRO: Wine tourism and bike experience tra Valtellina e Valle Camonica DISTRETTO DELL'ATTRATTIVITA' DEL COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI

RURAL EXPERIENCE: viaggio tra Cascine, Prodotti tipici, Natura DISTRETTO DELL'ATTRATIVITA' "TERRE DI EXPO": FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE ——— • ———


Bollettino Ufficiale

– 27 – Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015

TABELLA A3

ID PROGETTO

SOGGETTO CAPOFILA

PROV.

TITOLO DAT

CONTRIBUTO RICHIESTO

COSTI COORDINAMENTO

PUNTEGGIO ATTRIBUITO

1 52730422

PAULLO

MI

ACQUA, AGRICOLTURA, SAPORI E TRADIZIONI ATTORNO ALLA Route 415

€ 360.000,00

€ 25.000,00

49

2 52835514

VIGEVANO

PV

TERRE DI FASCINO

€ 336.891,40

€ 25.000,00

47

3 52859076

C. M. VALLE SABBIA

BS

DISTRETTO DELL'ATTRATTIVITA' ALTA VALLE SABBIA

€ 360.000,00

€ 25.000,00

45

4 52819938

DONGO

CO

DAT ALTO LAGO DI COMO: DALL'EXPO Milano 2015 ALL'ALTO LAGO DI COMO

€ 360.000,00

€ 25.000,00

44

5 52859256

RONCADELLE

BS

DISTRETTO DELL'ATTRATTIVITA' DEL MELLA E DEL COLLE

€ 360.000,00

€ 25.000,00

42

6 52887880

PORLEZZA

CO

COMMERCIO E VITA

€ 310.000,00

€ 25.000,00

42

7 52221619

ASOLA

MN

€ 360.000,00

€ 25.000,00

37

8 52765020

BORGO VIRGILIO

MN

€ 360.000,00

€ 25.000,00

35

9 52872871

MANERBIO

BS

SPORT SAPORI E SAPERE

€ 270.000,00

€ 25.000,00

29

VALMADRERA

LC

DISTRETTO DEI MONTI E DEI LAGHI

€ 308.784,00

€ 25.000,00

27

10 52815884

TERRITORIO, CULTURA, ARTE, STORIA, ATTRATTIVITA': L'ANFITEATRO DELL'ALTO MANTOVANO PERCORSI DI TERRE TRA TRE FIUMI: COMMERCIO, TURISMO, ATTRATTIVITA'


Bollettino Ufficiale

– 28 – Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015

D.d.u.o. 19 febbraio 2015 - n. 1224 Bando creativita’ e commercio: spazi espositivi per l’attrattività territoriale. Piano d’azione per la moda e il design in attuazione della d.g.r. 14 novembre 2014, n. 2644. Rettifica dell’appendice 1 dell’allegato 1 al d.d.u.o. 18 dicembre 2014, n. 12377 IL DIRIGENTE DELL’UNITA’ ORGANIZZATIVA TERZIARIO Richiamati:

• la deliberazione di Giunta regionale «II Provvedimento Organizzativo 2013» del 29 aprile 2013, n. 87, con la quale la Giunta ha disposto la costituzione delle Direzioni Generali tra cui la Direzione Commercio, Turismo e Terziario;

• il

decreto del Segretario Generale «Individuazione delle strutture organizzative e delle relative competenze ed aree di attività delle Direzioni della Giunta regionale – X legislatura» del 25 luglio 2013, n. 7110 con il quale sono state individuate le strutture organizzative delle Direzioni della Giunta regionale, relative competenze ed aree di attività;

Vista la l.r. 19 febbraio 2014, n. 11 «Impresa Lombardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività»; Richiamato il Programma Regionale di Sviluppo della X legislatura (d.c.r. 9 luglio 2013, n. X/78) che prevede interventi a sostegno dello sviluppo armonico e integrato dei diversi comparti produttivi, anche attingendo all’ecosistema creativo, vocazione del territorio lombardo; Visto l’Accordo di Programma (A.d.P.) per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo 2010-2015 fra Regione Lombardia e Sistema Camerale. Relazione attività 2013 e Programma di azione 2014, approvato con d.g.r. 6 marzo 2014 n. X/1479; Richiamate:

• la d.g.r. 26 settembre 2014, n. 2435 «Presa d’atto della co-

municazione dell’Assessore Parolini alla Giunta - Piano d’azione moda e design 2014-2015» con cui Regione Lombardia adotta un piano d’azione pluriennale a sostegno dei comparti moda e design che contiene una serie di linee di intervento finalizzate a creare connubi sperimentali tra terziario e creatività;

• la d.g.r. 14 novembre 2014, n. 2644 «Attuazione del pia-

no d’azione per la moda e il design 2014-2015 – Linea di intervento Creatività e Commercio: spazi espositivi per l’attrattività territoriale»;

• la d.g.r. 12 dicembre 2014, n. 2890 che incrementa la do-

tazione finanziaria del bando Creatività e Commercio: spazi espositivi per l’attrattività territoriale per ulteriori € 100.000,00, rideterminandola in complessivi € 622.000,00; Dato atto che la d.g.r. 14 novembre 2014, n. 2644 individua Unioncamere Lombardia, quale soggetto attuatore della Linea d’intervento Creatività e Commercio: spazi espositivi per l’attrattività territoriale; Richiamato il d.d.u.o. 18 dicembre 2014, n. 12377 di approvazione del bando Creatività e Commercio: spazi espositivi per l’attrattività territoriale in attuazione della d.g.r. 14 novembre 2014, n. 2644; Rilevato che con il citato d.d.u.o. 18 dicembre 2014, n. 12377 nell’Appendice 1 «Codici ATECO 2007 ammissibili» dell’Allegato 1 sono stati omessi per mero errore materiale i codici ateco 47.77, 44.77.0, 44.77.00; Ritenuto pertanto di rettificare l’Appendice 1 «Codici ATECO 2007 ammissibili» dell’allegato 1 al d.d.u.o. 18 dicembre 2014, n. 12377 includendo i codici ateco 47.77, 44.77.0, 44.77.00; Ritenuto, inoltre, di far salve, per quanto non modificato dal presente provvedimento, tutte le altre disposizioni di cui al d.d.u.o. 18 dicembre 2014, n. 12377 e relativo allegato; Dato atto che il presente decreto viene adottato entro i termini previsti di chiusura del procedimento ai sensi dell’articolo 2, comma 2 della legge 241/90; Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 e i provvedimenti organizzativi della X legislatura; DECRETA 1.  Di rettificare l’Appendice 1 «Codici ATECO 2007 ammissibili» dell’Allegato 1 al d.d.u.o. 18 dicembre 2014, n. 12377 includendo tra gli ateco ammissibili i codici ateco 47.77, 44.77.0, 44.77.00. 2.  Di far salve, per quanto non modificato dal presente provvedimento, tutte le altre disposizioni di cui al d.d.u.o. 2 ottobre 2014, n. 9068 e relativo allegato. 3. Di trasmettere il presente provvedimento a Unioncamere Lombardia per gli adempimenti successivi. 4.  Di pubblicare il presente provvedimento, comprensivo della rettificata Appendice 1 «Codici ATECO 2007 ammissibili» dell’allegato 1 al d.d.u.o. 18 dicembre 2014, n. 12377, parte integrante e sostanziale, sul BURL, sul sito web della Direzione Generale Commercio, Turismo e Terziario all’indirizzo www.commercio.regione.lombardia.it e sul sito di Unioncamere Lombardia. Il dirigente della u.o. terziario Antonella Prete

——— • ——— ALLEGATO APPENDICE 1 - CODICI ATECO 2007 AMMISSIBILI 47.51

Commercio al dettaglio di prodotti tessili in esercizi specializzati

47.51.1

Commercio al dettaglio di tessuti per l’abbigliamento, l’arredamento e di biancheria per la casa

47.51.10

Commercio al dettaglio di tessuti per l’abbigliamento, l’arredamento e di biancheria per la casa

47.51.2

Commercio al dettaglio di filati per maglieria e merceria

47.51.20

Commercio al dettaglio di filati per maglieria e merceria

47.59.1

Commercio al dettaglio di mobili per la casa

47.59.10

Commercio al dettaglio di mobili per la casa

47.59.2

Commercio al dettaglio di utensili per la casa, di cristallerie e vasellame

47.59.20

Commercio al dettaglio di utensili per la casa, di cristallerie e vasellame

47.59.3

Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione

47.59.30

Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione

47.61

Commercio al dettaglio di libri in esercizi specializzati

47.61.0

Commercio al dettaglio di libri nuovi in esercizi specializzati

47.61.00

Commercio al dettaglio di libri nuovi in esercizi specializzati

47.64

Commercio al dettaglio di articoli sportivi in esercizi specializzati

47.64.1

Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero

47.64.10

Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero

47.64.2

Commercio al dettaglio di natanti e accessori


Bollettino Ufficiale

– 29 – Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015

47.64.20

Commercio al dettaglio di natanti e accessori

47.71

Commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento in esercizi specializzati

47.71.1

Commercio al dettaglio di confezioni per adulti

47.71.10

Commercio al dettaglio di confezioni per adulti

47.71.2

Commercio al dettaglio di confezioni per bambini e neonati

47.71.20

Commercio al dettaglio di confezioni per bambini e neonati

47.71.3

Commercio al dettaglio di biancheria personale, maglieria, camicie

47.71.30

Commercio al dettaglio di biancheria personale, maglieria, camicie

47.71.4

Commercio al dettaglio di pellicce e di abbigliamento in pelle

47.71.40

Commercio al dettaglio di pellicce e di abbigliamento in pelle

47.71.5

Commercio al dettaglio di cappelli, ombrelli, guanti e cravatte

47.71.50

Commercio al dettaglio di cappelli, ombrelli, guanti e cravatte

47.72

Commercio al dettaglio di calzature e articoli in pelle in esercizi specializzati

47.72.1

Commercio al dettaglio di calzature e accessori

47.72.10

Commercio al dettaglio di calzature e accessori

47.72.2

Commercio al dettaglio di articoli di pelletteria e da viaggio

47.72.20

Commercio al dettaglio di articoli di pelletteria e da viaggio

47.75

Commercio al dettaglio di cosmetici, di articoli di profumeria e di erboristeria in esercizi specializzati

47.75.1

Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale

47.75.10

Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale

47.75.2

Erboristerie

47.75.20

Erboristerie

47.76.1

Commercio al dettaglio di fiori e piante

47.76.10

Commercio al dettaglio di fiori e piante

47.77

Commercio al dettaglio di orologi e articoli di gioielleria in esercizi specializzati

47.77.0

Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria

47.77.00

Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria

47.78.2

Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia

47.78.20

Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia

47.79.3

Commercio al dettaglio di indumenti e altri oggetti usati

47.79.30

Commercio al dettaglio di indumenti e altri oggetti usati

56.1

RISTORANTI E ATTIVITÀ DI RISTORAZIONE MOBILE

56.10

Ristoranti e attività di ristorazione mobile

56.10.1

Ristorazione con somministrazione; ristorazione connessa alle aziende agricole

56.10.11

Ristorazione con somministrazione

56.10.12

Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole

56.10.2

Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto

56.10.20

Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto

56.10.3

Gelaterie e pasticcerie

56.10.30

Gelaterie e pasticcerie


– 30 –

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015 del contesto territoriale e sociale della Lombardia, supportando, tra l’altro, l’internazionalizzazione del sistema imprenditoriale e la capacità delle imprese di sviluppare e ampliare le proprie prospettive di mercato;

D.G. Attività produttive, ricerca e innovazione D.d.s. 19 febbraio 2015 - n. 1244 Ammissione nell’elenco dei «Fornitori di servizi» dei soggetti che hanno presentato domanda a valere sul fondo voucher per l’accompagnamento delle PMI lombarde nei paesi esteri (appartenenti all’area extra Unione europea) - Linea 6 internazionalizzazione I° provvedimento 2015

• la d.g.r. n. VIII/5130 del 18 luglio 2007 con la quale è sta-

to istituito presso Finlombarda s.p.a. il «Fondo di Rotazione per l’Imprenditorialità - FRIM» ai sensi della l.r. 1/2007 e sono stati introdotti e definiti i criteri applicativi delle sei linee di intervento del Fondo, tra le quali la linea di intervento n. 6 riguardante l’internazionalizzazione;

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA INTERNAZIONALIZZAZIONE MARKETING E ATTRATTIVITÀ

• la d.g.r. n. VIII/7903 del 6 agosto 2008 con la quale: • è stata attivata la linea di intervento 6 «Internazionalizzazio-

Visti:

• la legge regionale n. 11 del 19 febbraio 2014 «Impresa Lombarda : per la libertà d’impresa, il lavoro e la competitività «, con la quale la Regione persegue la crescita competitiva del contesto territoriale e sociale della Lombardia, supportando, tra l’altro, l’internazionalizzazione del sistema imprenditoriale e la capacità delle imprese di sviluppare e ampliare le proprie prospettive di mercato;

ne» del Fondo di Rotazione per l’Imprenditorialità (FRIM);

• sono

stati integrati i criteri applicativi così come definiti nell’Allegato «A» della sopra richiamata d.g.r. n. VIII/5130 e individuata la misura di intervento «Fondo Voucher per l’accompagnamento delle PMI lombarde all’estero» finalizzata all’acquisto di servizi di consulenza, assistenza e ricerca su opportunità di sviluppo internazionali, dirette o in joint venture presso un network di fornitori;

• la d.g.r. n. VIII/5130 del 18 luglio 2007 con la quale è sta-

to istituito presso Finlombarda s.p.a. il «Fondo di Rotazione per l’Imprenditorialità - FRIM» ai sensi della l.r. 1/2007 e sono stati introdotti e definiti i criteri applicativi delle sei linee di intervento del Fondo, tra le quali la linea di intervento n. 6 riguardante l’internazionalizzazione;

Visti i propri decreti:

• n. 2454

del 10 marzo 2009, n. 4070 del 27 aprile 2009, n. 11253 del 2 novembre 2009 di attivazione del Fondo Voucher per l’accompagnamento delle PMI lombarde all’estero;

• la d.g.r. n. VIII/7903 del 6 agosto 2008 con la quale: • è stata attivata la linea di intervento 6 «Internazionalizzazio-

• n. 4206 del 29 aprile 2009, allegato A, con il quale è sta-

ne» del Fondodi Rotazione per l’Imprenditorialità (FRIM);

to approvato il bando per l’assegnazione alle imprese di Voucher per l’accompagnamento delle PMI lombarde nei Paesi esteri (appartenenti all’area extra Unione Europea) per l’acquisizione dei servizi di seguito indicati:

• la legge regionale n. 11 del 19 febbraio 2014 «Impresa Lom-

barda : per la libertà d’impresa, il lavoro e la competitività «, con la quale la Regione persegue la crescita competitiva Tipologia di Servizio

Importo fisso Voucher (lordo ritenuta di acconto)

Spesa minima per l’acquisizione del servizio

a)  analisi e ricerche di mercato b)  assistenza nell’individuazione di potenziali partner industriali c)  assistenza legale, contrattuale e fiscale d)  redazione di studi di fattibilità e/o information memorandum di investimento

9.000,00 10.500,00 15.000,00 18.000,00

12.000,00 14.000,00 20.000,00 24.000,00

• la d.r.g. n. 874 del 1 dicembre 2010 con la quale a parti-

re dal 1 gennaio si individua CESTEC s.p.a. quale soggetto Gestore del «Fondo Voucher per l’accompagnamento delle PMI lombarde all’estero»di cui alla d.g.r. n. 7903/2008 integrata dalla d.g.r. n. 8769/2008; Vista la l.r. n. 12 del 16 luglio 2012 che all’art. 10 autorizza la fusione per incorporazione di Cestec s.p.a. in Finlombarda s.p.a. , nonché il conseguente atto di fusione del 5 dicembre 2012 (Rep.71782 Racc.1872 – Registro Milano 10 dicembre 2012 n. 25177 serie I°) , secondo il quale a decorrere dal 1 gennaio 2013 tutte le linee di attività di Cestec s.p.a. proseguiranno in capo a Finlombarda s.p.a. Richiamata la lettera di incarico relativa alla gestione del Fondo Voucher per l’accompagnamento delle PMI lombarde all’estero a valere sulla Linea di Intervento Internazionalizzazione, sottoscritta dalle parti in data 4 marzo 2011, prorogata con decreto n. 12671 del 31 dicembre 2012 sino alla data del 30 giugno 2015 (inserita nella raccolta Convezioni e Contratti ai n. 17559/ RCC. del 22  gennaio 2013) con la quale si incarica Finlombarda s.p.a. (soggetto Gestore) per lo svolgimento delle attività di seguito indicate : • assistenza tecnica alla ex DG Industria, PMI e Cooperazione; • gestione amministrativa e contabile della Misura Fondo Voucher per l’accompagnamento delle PMI lombarde all’estero; • gestione operativa della misura Fondo Voucher per l’accompagnamento delle PMI lombarde all’estero; • Preso atto che in base a quanto stabilito nell’allegato 2 del decreto n. 13559 del 23 dicembre 2010 e dal decreto n. 2422 del 12 marzo 2013 ; • l’istruttoria delle domande è svolta dal soggetto Gestore secondo le modalità ed i criteri stabiliti nel decreto medesimo; • sulla base degli esiti istruttori svolti dal Gestore la ex DG

Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione con proprio decreto dispone la concessione dei Voucher sino ad esaurimento della dotazione finanziaria prevista; Visto il decreto n. 2422 del 18 marzo 2013 recante «Attuazione delle d.g.r. n. IX/4520 del 19 dicembre 2012 - Revisione dei criteri di attuazione del Fondo Voucher per l’accompagnamento delle PMI lombarde nei paesi esteri» (appartenenti all’area extra unione europea) - invito a presentare domanda per la formazione di un elenco di fornitori di servizi a valere sul Fondo Voucher per l’accompagnamento delle PMI lombarde nei paesi esteri bando per l’assegnazione alle imprese di Voucher per l’accompagnamento delle PMI lombarde nei paesi esteri che modifica il citato decreto n. 13559 del 23  dicembre 2010; Vista la nota del 4  febbraio 2015, prot. n. R1.2015.0005352 del 10  febbraio 2015, con la quale il Gestore ha trasmesso alla DG Attività Produttive Ricerca e Innovazione gli esiti dell’istruttoria relativa alla domanda presentata per l’ammissione nell’elenco Fornitori secondo i criteri stabiliti dal già citato decreto n. 2422 del 18 marzo 2013; Recepite le risultanze degli esiti istruttori effettuati dal Soggetto Gestore Finlombarda s.p.a. e fatte proprie dal Dirigente della Struttura Internazionalizzazione Marketing e Attrattività si ritiene di:

• ammettere la Società Studiokom srl nell’elenco Fornitori per i servizi indicati nell’allegato1, che forma parte integrante e sostanziale del presente atto;

Dato atto che il presente provvedimento viene adottato oltre il termine stabilito all’art. 6 del bando (decreto n. 2422/2013), in ragione dei tempi impiegati dall’ente Gestore Finlombarda s.p.a. per concludere l’attività istruttoria; Vista la legge regionale n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della X Legislatura; Precisato che il presente provvedimento rientra tra le competenze della Struttura Internazionalizzazione Marketing e At-


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– 31 – Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015

trattività individuate dalla d.g.r. X/87 del 29  aprile 2013 «Il Provvedimento Organizzativo 2013» e da decreto del Segretario Generale n. 7110 del 25  luglio 2013; DECRETA 1. Di ammettere la Società Studikom srl nell’elenco Fornitori per i servizi indicati nell’allegato1, che forma parte integrante e sostanziale del presente atto. 2. Di dare atto che per quanto non specificato nel presente provvedimento si fa riferimento a quanto stabilito nel

decreto n. 13559/2010, modificato con decreto n. 2422 del 18 marzo 2013. 3.  Di trasmettere il presente atto al soggetto ammesso nell’elenco Fornitori e a Finlombarda s.p.a. . 4.  Di provvedere, contestualmente all’adozione del presente atto, alla pubblicazione di cui agli art. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013, nonché alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia e sul sito internet www.attivitaproduttive.regione.lombardia.it. Il dirigente: Milena Bianchi

——— • ——— ALLEGATO 1 FORNITORI VOUCHER AMMESSI PER SINGOLA TIPOLOGIA DI SERVIZIO

1

FORNITORE

SEDE LEGALE

Analisi e ricerche di mercato

STUDIOKOM SRL

Gallarate -Via Cantoni, 1

AMMESSO

Assistenza nell’individuazione di potenziali partner industriali

AMMESSO

Assistenza legale, contrattuale e fiscale

Redazione di studi di fattibilità e/o information memorandum di investimento


– 32 –

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015

D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile D.d.g. 18 febbraio 2015 - n. 1188 Secondo aggiornamento 2015 dell’elenco degli enti locali idonei all’esercizio delle funzioni paesaggistiche (l.r. 12/2005, art. 80) IL DIRETTORE GENERALE ALL’AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) e, in particolare, l’art. 146, comma 6, ai sensi del quale gli enti cui la Regione abbia attribuito la funzione autorizzatoria in materia di paesaggio devono disporre di strutture in grado di assicurare un adeguato livello di competenze tecnico-scientifiche e di garantire la differenziazione tra attività di tutela paesaggistica ed esercizio di funzioni amministrative in materia urbanistico - edilizia, nonché l’articolo 159, comma 1, che attribuisce alle Regioni il compito di verificare che i suddetti enti siano in possesso dei requisiti sopra specificati; Vista la legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 «Legge per il governo del Territorio», come successivamente integrata e modificata e, in particolare, l’art. 80, comma 6 bis, ai sensi del quale le funzioni amministrative inerenti e conseguenti al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica possono essere esercitate solamente dagli enti, ivi specificati, per i quali la Regione abbia verificato la sussistenza dei requisiti di organizzazione e di competenza tecnico scientifica ai sensi del citato art. 159, comma 1, del d.lgs. 42/2004; Viste le deliberazioni regionali 6 agosto 2008, n. Vlll/7977, 1° ottobre 2008, n. Vlll/8139 e 11 febbraio 2009, n. Vlll/8952, concernenti approvazione dei criteri per l’istituzione, disciplina e nomina della Commissione per il paesaggio, nonché per l’assunzione delle misure organizzative atte a garantire l’istruttoria degli aspetti paesaggistici, distinta da quelli edilizio- urbanistici; Visti i decreti del Direttore Generale all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile 19 maggio 2014, n. 4179, 25 luglio 2014, n. 7177, 4 settembre 2014, n. 8049, 9 ottobre 2014, n. 9297, 20 novembre 2014, n. 10908 e 9 gennaio 2015, n. 18 che hanno disposto, in applicazione del punto 4 della richiamata deliberazione 6 agosto 2008, n. Vlll/7977, gli aggiornamenti dell’elenco degli enti locali idonei all’esercizio delle funzioni paesaggistiche; Considerato che, successivamente alla pubblicazione di tali provvedimenti: • i Comuni di Veduggio con Colzano (MB), Marzano (PV) e Cantello (VA), non idonei all’esercizio delle funzioni paesaggistiche, hanno fatto pervenire, con note acquisite agli atti regionali, la documentazione utile ai fini della verifica della sussistenza dei requisiti stabiliti dall’art. 146, comma 6 del d.lgs. 42/2004 per il conseguimento della «idoneità» all’esercizio delle funzioni paesaggistiche; • la Comunità Montana Valle Brembana, la Comunità Montana Valle Seriana, la Comunità Montana Triangolo Lariano ed il Parco Regionale Spina Verde, hanno comunicato, con note acquisite agli atti regionali, le variazioni intervenute, rispetto a quanto precedentemente dichiarato, relativamente alla composizione e nomina della Commissione Paesaggio; • il Parco Adda Nord ha comunicato, con nota acquisita agli atti regionali, le variazioni intervenute, rispetto a quanto precedentemente dichiarato, relativamente alla attribuzione della responsabilità dell’istruttoria paesaggistica; • l’Unione di Comuni lombarda Colline d’Oltrepò, con nota acquisita agli atti regionali, ha trasmesso la delibera dell’Assemblea dell’Unione n. 14 del 29 novembre 2014 con la quale si comunica, rispetto a quanto precedentemente dichiarato, che appartengono all’Unione i comuni di Lirio (PV), Pietra dé Giorgi (PV) e Rocca dé Giorgi (PV), inviando contestualmente la deliberazione consiliare del comune di Lirio (PV) di adesione all’Unione di comuni lombarda Colline d’Oltrepò e la dichiarazione relativa alla attribuzione della responsabilità dell’istruttoria paesaggistica; • l’Unione dei Comuni Lario e Monti, costituita tra i comuni di Blevio (CO), Faggeto Lario (CO), Nesso (CO), Pognana Lario (CO), Torno (CO), Veleso (CO) e Zelbio (CO), con nota acquisita agli atti regionali, ha trasmesso la delibera della Giunta dell’Unione n. 5 del 29 gennaio 2015 relativa alla nomina della nuova Commissione Paesaggio dell’Unione e la dichiarazione relativa alla attribuzione della responsabilità dell’istruttoria paesaggistica; • il Consorzio Parco del Lura in forza della convenzione per l’istituzione della Commissione Paesaggio sovracomuna-

le sottoscritta con i comuni di Bregnano (CO), Cadorago (CO), Cassina Rizzardi (CO), Lomazzo (CO) e Rovellasca (CO), ha trasmesso, con note acquisite agli atti regionali, la delibera del Consiglio di Amministrazione n. 2 del 12 gennaio 2015 relativa alla nomina della nuova Commissione Paesaggio e le dichiarazioni dei singoli Enti convenzionati relative alla attribuzione della responsabilità dell’istruttoria paesaggistica; • i Comuni di Albino (BG), Caprino Bergamasco (BG), Casazza (BG), Costa di Mezzate (BG), Oneta (BG), Peia (BG), Pedrengo (BG), Ranzanico (BG), Sovere (BG), Torre dé Roveri (BG), Ubiale Clanezzo (BG), Lumezzane (BS), Monticelli Brusati (BS), Puegnago del Garda (BS), Caslino d’Erba (CO), Cusino (CO), Dizzasco (CO), Eupilio (CO), Lezzeno (CO), Magreglio (CO), Ponte Lambro (CO), Valbrona (CO),Brivio (LC), Rogeno (LC), Sirone (LC), Taceno (LC), Castelnuovo Bocca d’Adda (LO), Lodi (LO), Roverbella (MN), Casarile (MI), Arena Po (PV), Genzone (PV), Trovo (PV), Zeccone (PV), Dubino (SO), Piateda (SO), Spriana (SO), Val Masino (SO), Vervio (SO), Biandronno (VA), Cardano al Campo (VA), Lonate Pozzolo (VA), Solbiate Olona (VA) e Uboldo (VA), hanno comunicato, con note acquisite agli atti regionali, le variazioni intervenute rispetto a quanto precedentemente dichiarato, relativamente agli atti di istituzione, disciplina e nomina della Commissione Paesaggio ed alla attribuzione della responsabilità dell’istruttoria paesaggistica; Verificate e condivise le risultanze dell’attività istruttoria svolta dalla Struttura Paesaggio regionale, secondo i criteri di cui alle citate deliberazioni 7977/2008, 8139/2008 e 8952/2009, per effetto della quale: • i Comuni di Veduggio con Colzano (MB), Marzano (PV) e Cantello (VA), verificata la documentazione trasmessa, risultano possedere i requisiti stabiliti dall’art. 146, comma 6 del d.lgs. 42/2004 e, pertanto, sono idonei all’esercizio delle funzioni paesaggistiche; • la Comunità Montana Valle Brembana, la Comunità Montana Valle Seriana, la Comunità Montana Triangolo Lariano, il Parco Regionale Spina Verde ed il Parco Adda Nord, verificata la documentazione trasmessa, risultano possedere i requisiti stabiliti dall’art. 146, comma 6 del d.lgs. 42/2004 e, pertanto, mantengono l’idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche; • i Comuni di Lirio (PV), Pietra dé Giorgi (PV) e Rocca dé Giorgi (PV), in quanto appartenenti all’Unione dei Comuni lombarda Colline d’Oitrepò, verificata la documentazione trasmessa, risultano possedere i requisiti stabiliti dall’art. 146, comma 6 del d.lgs. 42/2004 e, pertanto, mantengono l’idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche, che saranno esercitate dall’Unione dei Comuni lombarda Colline d’Oitrepò; • i comuni di Blevio (CO), Faggeto Lario (CO), Nesso (CO), Pognana Lario (CO), Torno (CO), Veleso (CO) e Zelbio (CO), in quanto appartenenti all’Unione dei Comuni Lario e Monti, verificata la documentazione trasmessa, risultano possedere i requisiti stabiliti dall’art. 146, comma 6 del d.lgs. 42/2004 e, pertanto, mantengono l’idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche, che saranno esercitate dall’Unione dei Comuni Lario e Monti; • i comuni di Bregnano (CO), Cadorago (CO), Cassina Rizzardi (CO), Lomazzo (CO) e Rovellasca (CO), in forza della convenzione per l’istituzione della Commissione Paesaggio sovracomunale sottoscritta con il Consorzio Parco del Lura, verificata la documentazione trasmessa, risultano possedere i requisiti stabiliti dall’art. 146, comma 6 del d.lgs. 42/2004 e, pertanto, mantengono l’idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche; • i Comuni di Albino (BG), Caprino Bergamasco (BG), Casazza (BG), Costa di Mezzate (BG), Oneta (BG), Peia (BG), Pedrengo (BG), Ranzanico (BG), Sovere (BG), Torre dé Roveri (BG), Ubiale Clanezzo (BG), Lumezzane (BS), Monticelli Brusati (BS), Puegnago del Garda (BS), Caslino d’Erba (CO), Cusino (CO), Dizzasco (CO), Eupilio (CO), Lezzeno (CO), Magreglio (CO), Ponte Lambro (CO), Valbrona (CO),Brivio (LC), Rogeno (LC), Sirone (LC), Taceno (LC), Castelnuovo Bocca d’Adda (LO), Lodi (LO), Roverbella (MN), Casarile (MI), Arena Po (PV), Genzone (PV), Trovo (PV), Zeccone (PV), Dubino (SO), Piateda (SO), Spriana (SO), Val Masino (SO), Vervio (SO), Biandronno (VA), Cardano al Campo (VA), Lonate Pozzolo (VA), Solbiate Olona (VA) e Uboldo (VA), verificato che le variazioni in-


Bollettino Ufficiale

– 33 – Serie Ordinaria n. 9 - Lunedì 23 febbraio 2015

tervenute, relativamente agli atti di convenzione, istituzione, disciplina e nomina della Commissione Paesaggio ed alla responsabilità dell’istruttoria paesaggistica, risultano coerenti con i criteri stabiliti dalla d.g.r. 7977/2008 e successive modifiche ed integrazioni, mantengono l’idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche; Considerato l’obbligo dei suddetti enti a comunicare tempestivamente alla Struttura Paesaggio della Giunta regionale della Lombardia, per l’adozione dei conseguenti atti, le variazioni che dovessero eventualmente intervenire in ordine agli atti di convenzione, istituzione, disciplina e nomina della Commissione Paesaggio ed alla responsabilità dell’istruttoria paesaggistica; Vista la legge regionale 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale» nonché i provvedimenti organizzativi della X^ legislatura ed in particolare la d.g.r. n. X/87 del 29 aprile 2013 ed il decreto del Segretario Generale n. 710 del 25 luglio 2013; Dato atto che il presente provvedimento è assunto entro il termine di 30 giorni stabilito dall’art. 2, comma 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241; Visto il Programma Regionale di Sviluppo della X^ legislatura approvato con delibera di Consiglio regionale 9 luglio 2013, n. 78; DECRETA richiamate e confermate le premesse al presente decreto: 1.  di stabilire che: a) i Comuni di Veduggio con Colzano (MB), Marzano (PV) e Cantello (VA), risultano in possesso dei requisiti stabiliti dall’art. 146, comma 6 del d.lgs. 42/2004 e, pertanto, sono idonei all’esercizio delle funzioni paesaggistiche attribuite dall’art. 80 della l.r. 12/2005; b)  la Comunità Montana Valle Brembana, la Comunità Montana Valle Seriana, la Comunità Montana Triangolo Lariano, il Parco Regionale Spina Verde ed il Parco Adda Nord risultano in possesso dei requisiti stabiliti dall’art. 146, comma 6 del d.lgs. 42/2004 e, pertanto, mantengono l’idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche attribuite dall’art. 80 della l.r. 12/2005; c) i Comuni di Pietra dé Giorgi (PV), Rocca dé Giorgi (PV) e Lirio (PV), in quanto appartenenti all’Unione di Comuni lombarda Colline d’Oitrepò, risultano in possesso dei requisiti stabiliti dall’art. 146, comma 6 del d.lgs. 42/2004 e, pertanto, mantengono l’idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche attribuite dall’art. 80 della l.r. 12/2005, che saranno esercitate dall’Unione dei Comuni lombarda Colline d’Oitrepò; d)  i comuni di Blevio (CO), Faggeto Lario (CO), Nesso (CO), Pognana Lario (CO), Torno (CO), Veleso (CO) e Zelbio (CO), in quanto appartenenti all’Unione dei Comuni Lario e Monti, risultano in possesso dei requisiti stabiliti dall’art. 146, comma 6 del d.lgs. 42/2004 e, pertanto, mantengono l’idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche attribuite dall’art. 80 della l.r. 12/2005, che saranno esercitate dall’Unione dei Comuni Lario e Monti; e)  i comuni di Bregnano (CO), Cadorago (CO), Cassina Rizzardi (CO), Lomazzo (CO) e Rovellasca (CO), in forza della convenzione sottoscritta con il Consorzio Parco del Lura, risultano in possesso dei requisiti stabiliti dall’art. 146, comma 6 del d.lgs. 42/2004 e, pertanto, mantengono l’idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche attribuite dall’art. 80 della l.r. 12/2005; f) i Comuni di Albino (BG), Caprino Bergamasco (BG), Casazza (BG), Costa di Mezzate (BG), Oneta (BG), Peia (BG), Pedrengo (BG), Ranzanico (BG), Sovere (BG), Torre dé Roveri (BG), Ubiale Clanezzo (BG), Lumezzane (BS), Monticelli Brusati (BS), Puegnago del Garda (BS), Caslino d’Erba (CO), Cusino (CO), Dizzasco (CO), Eupilio (CO), Lezzeno (CO), Magreglio (CO), Ponte Lambro (CO), Valbrona (CO),Brivio (LC), Rogeno (LC), Sirone (LC), Taceno (LC), Castelnuovo Bocca d’Adda (LO), Lodi (LO), Roverbella (MN), Casarile (MI), Arena Po (PV), Genzone (PV), Trovo (PV), Zeccone (PV), Dubino (SO), Piateda (SO), Spriana (SO), Val Masino (SO), Vervio (SO), Biandronno (VA), Cardano al Campo (VA), Lonate Pozzolo (VA), Solbiate Olona (VA) e Uboldo (VA), risultano in possesso dei requisiti stabiliti dall’art. 146, comma 6 del d.lgs. 42/2004 e, pertanto, mantengono l’idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche attribuite dall’ art. 80 della l.r. 12/2005.

2.  Di dare atto che le disposizioni del presente decreto integrano e modificano quelle contenute nei decreti 19 maggio 2014, n. 4179, 25 luglio 2014, n. 7177, 4 settembre 2014, n. 8049, 9 ottobre 2014, n. 9297, 20 novembre 2014, n. 10908 e 9 gennaio 2015, n. 18 del Direttore Generale all’Ambiente, energia e sviluppo sostenibile. 3.  Di disporre che gli enti di cui ai punti precedenti comunichino tempestivamente alla Struttura Paesaggio della Giunta Regionale della Lombardia, per l’adozione dei conseguenti atti, le variazioni che dovessero eventualmente intervenire in ordine agli atti di convenzione, istituzione, disciplina e nomina della Commissione Paesaggio ed alla responsabilità dell’istruttoria paesaggistica. 4. Di demandare al Dirigente della Struttura Paesaggio gli adempimenti relativi alla comunicazione del presente provvedimento agli Enti interessati. 5.  Di disporre la pubblicazione del presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il direttore generale Mario Nova


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