I CORDATI: PESCI, ANFIBI e RETTILI

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IV Istituto Comprensivo “G. Galilei” Acireale Anno Scolastico 2017/2018 Classe IB PESCI, ANFIBI e RETTILI


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CORDATI UROCORDATI - CEFALOCORDATI - VERTEBRATI PROF.SSA MARIA PATTI 10 AGOSTO 2018 17:51

REALIZZATO DA: FORMICA MARCO CORDATI I cordati comprendono tutti gli animali che almeno in uno stadio della loro vita, possiedono una corda dorsale, a sostegno del loro corpo. Si dividono in tre gruppi: UROCORDATI, CEFALOCORDATI E VERTEBRATI.

CEFALOCORDATI I cefalocordati sono animali marini che presentano la corda dorsale per tutta la loro vita. Ne è un esempio l'an osso.

GLI UROCORDATI Gli urocordati sono animali acquatici che presentano la corda dorsale solo nello stato larvale e solo nella coda. Da adulti assumono una forma a sacco e vivono ancorati al fondale.

VERTEBRATI Nei vertebrati la corda dorsale è presente solo nello stato embrionale, durante lo sviluppo viene sostituita da una colonna vertebrale, formata da vertebre.


ETEROTERMI I vertebrati eterotermi come i pesci, gli an bi e i rettili, hanno una temperatura interna che varia con il variare di quella ambientale e sono per questo più sensibili ai cambiamenti repentini dell'ambiente in cui vivono.

OMEOTERMI

STRUTTURA DEI VERTEBRATI La struttura dei vertebrati è formata da: capo, dove in esso c'è il cranio che protegge il cervello. tronco, che ospita gli organi e dove sono collegati gli

I vertebrati omeotermi come gli uccelli e i mammiferi sono in grado di mantenere una temperatura interna costante.

arti. coda, che quasi sempre presente è il prolungamento della colonna vertebrale. Le attività del corpo sono regolate dal sistema nervoso. La circolazione del sangue è del tipo chiuso. La riproduzione è sempre sessuata e i sessi sono separati.

ETEROTERMI ※※※※※※


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SENZA MANDIBOLE, MA VORACI! AGNATI PROF.SSA MARIA PATTI 10 AGOSTO 2018 18:03

REALIZZATO DA: D'AGOSTINO FRANCESCA

Tra gli agnati ricordiamo : le lamprede. Sono diffuse nelle acque costieri e dolci. Si trovano anche in Italia. Alcune sono specie parassite che si attaccano alla preda attraverso la bocca a ventosa munita di dentelli. Le missine non sono presenti nel Mediterraneo e

L'EVOLUZIONE DEI CORDATI I primi cordati apparsi sulla Terra sono stati gli urocordati. Da questi si sono originati prima i cefalocordati e dopo gli agnati (animali acquatici senza mandibole, con scheletro cartilagineo, corpo allungato e bocca circolare). Da essi si sono evoluti i vertebrati gnatostomi, cioè dotati di mandibole.( pesci, rettili, an bi, uccelli e mammiferi).

LAMPREDE E MISSINE ※※※※※※

sono esclusivamente marini. Hanno una bocca munita di tentacoli e una lingua dentellata con la quale agganciano le prede per penetrarvi dentro e divorarle.


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PESCI VERTEBRATI ACQUATICI PROF.SSA MARIA PATTI 10 AGOSTO 2018 18:19

REALIZZATO DA: TROVATO LORENZO VERTEBRATI ACQUATICI I vertebrati acquatici sono i pesci. Il loro corpo ha una forma idrodinamica, cioè adatta a muoversi in acqua. Il rivestimento esterno è impermeabile, nella maggior parte delle specie formato da scaglie leggermente sovrapposte le une alle altre. Il nuoto è permesso dal movimento sinuoso della della colonna vertebrale, controllato e potenziato dalle pinne. La pinna caudale fornisce la propulsione nell'acqua; quelle pettorali e ventrali servono a modi care la direzione dello spostamento; la pinna dorsale e quella anale mantengono il corpo in posizione verticale.

LINEA LATERALE La linea laterale è un organo di senso caratteristico dei pesci. E' costituito da una serie di piccoli canali posti sotto la pelle ai lati del corpo. Percepisce le variazioni di pressione dell'acqua, prodotte dalle correnti o da corpi in movimento.

COME SONO FATTI I PESCI L'adattamento principale alla vita acquatica è costituita dalle branchie, organi principali della respirazione, a forma di lamelle, dove passa l'acqua introdotta dalla bocca. Nelle branchie l'acqua cede l'ossigeno ai capillari sanguigni, di carica di anidride carbonica ed esce poi dalle fessure branchiali. Il sangue carico di ossigeno arriva alla periferia del corpo e lascia l'ossigeno per prendere l'anidride carbonica e raggiunge il cuore che lo pompa nuovamente verso le branchie. La circolazione sanguigna è semplice, perché il sangue, durante il ciclo completo, passa una sola volta per il cuore; è completa. poiché il sangue ricco di ossigeno e quella ricco di anidride carbonica non si mescolano mai.

VESCICA NATATORIA


La vescica natatoria è un organo simile ad un palloncino: gon andola o sgon andola, il pesce risale in super cie o

genere esterna: la femmina depone un gran numero di uova che vengono successivamente fecondate dal maschio.

scende in profondità.

APPARATO RIPRODUTTORE L'apparato riproduttore può avere un'apertura verso l' esterno diversa rispetto a quelle degli apparati escretore e digerente, oppure sfociare insieme a essi in un'apertura chiamata cloaca. I pesci si riproducono sessualmente e la fecondazione è in

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GENITORI NON PROPRIO AMOREVOLI UN ELEVATO NUMERO DI UOVA PROF.SSA MARIA PATTI 10 AGOSTO 2018 18:28

REALIZZATO DA: GRECO MATTIA RAPPORTI UN PO' DIVERSI Nel regno animale esistono due tipi di rapporti diversi tra genitori e gli. Alcune specie (pesci, an bi dei rettili) depongo tante uova e abbandonano i gli poiché sono già autosuf cienti.

Prendersi cura dei propri piccoli Solo poche specie di pesci si prendono cure dei propri piccoli. E' il caso dei cavallucci marini in cui il maschio si prende cure delle uova fecondate proteggendoli all'interno di una apposita sacca no a quando non si schiudono. Una volta usciti, però, vengono abbandonati a se stessi.

Le cure parentali Gli animali più evoluti producono meno gli ma gli dedicano molte più attenzioni. Infatti attraverso le cure parentali prestate dai genitori, i gli vengono protetti e accuditi no a quando diventano autonomi.


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LA VARIETA' DEI PESCI SCHELETRO CARTILAGINEO - SCHELETRO OSSEO PROF.SSA MARIA PATTI 10 AGOSTO 2018 18:37

REALIZZATO DA: RUSSO MATTEO

I PESCI CON SCHELETRO OSSEO

I PESCI CON SCHELETRO CARTILAGINEO I pesci cartilaginei sono i piu' noti predatori che popolano i mari del nostro pianeta. Ne sono un es. squali e torpedini. Vi appartengono anche le razze che sono innocui. Il loro scheletro è composto da cartilagine. La cartilagine anche se è meno robusta dell'osso, è' più leggera e essibile e consente a questi animali di compiere ampi movimenti con il corpo durante il nuoto. La bocca è in genere in posizione ventrale, ovvero rivolta verso il basso. Le branchie, che permettono la respirazione, si aprono direttamente all'esterno tramite le fessure branchiali. Le pinne negli squali, sono rigide e permettono di nuotare a elevata velocità, mentre nelle mante, le pinne pettorali sono simili ad ali e permettono all' animale di muoversi in acqua come planando. Il corpo è rivestito da piccole scaglie durissime e appuntite , che rendono la pelle simile alla carta vetrata. La pinna caudale è asimmetrica con la parte superiore più

I pesci ossei costituiscono la classe più diffusa di pesci. Vivono in tutti gli ambienti acquatici del mondo. Sono pesci ossei, per es., la trota, il merluzzo, il tonno, il cavalluccio marino, l'anguilla, la sogliola, la sardina. La bocca è in posizione terminale , cioè all'estremità del capo. Le branchie non sono visibile perché coperte dall'opercolo, una struttura che controlla il usso dell'acqua in uscita. Le pinne essibili consentono al pesce di muoversi con estrema precisione. La pinna caudale è simmetrica e rappresenta un ef ciente mezzo di propulsione. La maggior parte dei pesci ossei è anche dotata di vescica natatoria e dell' organo della linea laterale.

lunga di quella inferiore.

I PESCI CON SCHELETRO OSSEO ※※※※※※


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COME UN PESCE FUOR D'ACQUA DIPNOI - LABIRINTIDI PROF.SSA MARIA PATTI 10 AGOSTO 2018 18:48

REALIZZATO DA: PANDOLFO EDOARDO I DIPNOI I dipnoi sono un ordine di pesci d'acqua dolce australiani, africani e sudamericani. In determinate condizioni, quando le pozze d'acqua in cui vivono diventano piccole pozzanghere fangose, sono in grado di passare dalla respirazione branchiale a quella polmonare. Loro non possiedono veri e propri polmoni, ma respirano attraverso la vescica natatoria. In questo modo riescono a superare anche lunghissimi periodi di siccità. Alcuni pesci presentano delle robuste pinne che utilizzano come zampe.

I LABIRINTIDI Anche altri pesci possiedono degli organi che gli permettono di respirare l'aria direttamente dall'atmosfera. Ne sono un es. i labirintidi. Vive in acqua dolce ed è originario delle risaie asiatiche. Nel caso dei labirintidi, la possibilità di respirare ossigeno dall'aria è dovuta al labirinto, un organo derivato dalle branchie che si sviluppa nel corso della vita del pesce.

I LABIRINTIDI ※※※※※※


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ANFIBI ANIMALI TRA ACQUA E TERRA PROF.SSA MARIA PATTI 10 AGOSTO 2018 18:56

REALIZZATO DA: MAUGERI DILETTA GLI ANFIBI

una grande circolazione. La circolazione è incompleta perché nel cuore, provvisto di un solo ventricolo, si mescola il sangue ricco di ossigeno con quello ricco di anidride carbonica.

Gli An bi si sono evoluti da un gruppo di pesci ossei. La maggior parte di questi animali vive la prima fase della propria vita in acqua, poi da adulti sulla terraferma. Mantengono comunque un legame con gli ambienti acquatici per tutta la vita. Gli adulti, infatti, ritornano nell'acqua per depositare le uova e non amano gli ambienti secchi.

LA RIPRODUZIONE Tutti gli an bi sono ovipari e la fecondazione in genere è esterna. La femmina depone le uova e il maschio le feconda. .

LA STRUTTURA DI UN ANFIBIO La bocca è munita di piccoli denti che servono a trattenere la preda. I polmoni sono semplici e non sono suf cienti ad assicurare una adeguata quantità di ossigeno all'organismo, per tanto la respirazione polmonare è associata ad una respirazione cutanea. L'apparato digerente termina con la cloaca,un canale unico attraverso il quale vengono espulsi, sia i prodotti dell'apparato escretore sia i gameti per la riproduzione. La circolazione e' doppia in quanto il cuore è collegato ai polmoni da una piccola circolazione ed il resto del corpo da


LA METAMORFOSI Allo stadio larvale un an bio è simile ad un pesce e respira con le branchie. Durante la metamorfosi le branchie e, in alcune specie, la coda scompaiono, si sviluppano gli arti e cambia la circolazione.

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BACI VELENOSI DENDROBATIDAE - ROSPO PROF.SSA MARIA PATTI 10 AGOSTO 2018 19:33

REALIZZATO DA: SORBELLO CLAUDIA ATTENZIONE! Quante volte vi è capitato di sentire la storia del ranocchio che dopo essere stato baciato dalla principessa si trasforma (o si vorrebbe trasformare) in un bel principe? Bene vi consiglierei di pensarci due volte prima di farlo!

IL ROSPO Un altro an bio che secerne veleno quando si sente minacciato è il rospo . In tutte le specie sono presenti , dietro agli occhi, le ghiandole velenose.

BACI VELENOI Alcune specie di rane oltre alle cellule secernenti il muco, che protegge la pelle dalla disidratazione, ne hanno altre che producono un potentissimo veleno. Queste rane dalle bellissime colorazioni sono diffuse in Centro e Sud America e vengono usate dalle popolazioni indigene per avvelenare le punte delle frecce con cui cacciano. Nonostante siano grandi meno di 5 cm, il veleno prodotto da una sola rana dorata basterebbe ad uccidere dieci uomini!

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LA VARIETA' DEGLI ANFIBI URODELI - ANURI - APODI PROF.SSA MARIA PATTI 10 AGOSTO 2018 19:52

REALIZZATO DA: D'URSO EDOARDO GLI URODELI, ANFIBI CON LA CODA Gli urodeli, sono caratterizzati da una coda ben visibile, un corpo allungato e quattro arti uguali che rendono il loro aspetto simile alla lucertola. La maggior parte degli urodeli pur respirando con i polmoni preferisce vivere in acqua. Un altro rappresentante dell'ordine dei urodeli è il proteo, uno strano animale che vive in delle grotte nelle regioni carniche.

I TIPI DI ANURI I rospi vivono in terra e sono animali principalmente notturni. Le rane vivono principalmente nei luoghi paludosi. Le raganelle vivono nei prati e tra i cespugli, sono dotate di ventose sotto le zampe.

GLI ANURI, ANFIBI SENZA CODA Gli anuri costituiscono l'ordine di an bi più ricco di specie. Possiedono la coda solo allo stato larvale che poi perdono con la metamorfosi. Gli arti inferiori, invece, sono più sviluppati per favorire i salti. Nell'adulto le dita degli arti sono palmate cioè unite tra loro. I maschi, sono dotati di sacchi vocali che servono ad ampli care il gracidio.

GLI APODI, ANFIBI SENZA ZAMPE Gli apodi sono privi di zampe e hanno occhi poco sviluppati, perché conducono spesso una vita sotterranea in ambienti umidi delle foreste tropicali. Questo ordine comprende specie poco conosciute come la cecilia simile ad un enorme lombrico.-


anuri (senza coda) apodi (senza zampe)

LA VARIETA' DEGLI ANFIBI Gli an bi si dividono in: urodeli (con la coda)

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E' VERO CHE GLI ANFIBI STANNO DIMINUENDO? SPECIE A RISCHIO DI ESTINZIONE PROF.SSA MARIA PATTI 11 AGOSTO 2018 16:02

REALIZZATO DA: MAUGERI ANGELICA RISCHIO ESTINZIONE Negli ultimi decenni c'è stata una grande diminuzione del numero di an bi come rane, rospi, raganelle. Attualmente, circa un terzo delle specie note è considerato a rischio estinzione. Le possibili cause sono numerose. Un ruolo determinante è giocato dalla riduzione degli habitat a causa dell'intervento umano e dei recenti cambiamenti climatici. Tuttavia, l'aumento delle radiazioni UV hanno fatto la loro parte causando l'assottigliamento dello strato di ozono nell'atmosfera. A queste ipotesi si è aggiunta la responsabilità di un fungo parassita, Batrachochytrium dendrobatidis, proveniente dall'Africa e che si sarebbe rivelato pericoloso nei confronti degli an bi.

BATRACHOCHYTRIUM DENDROBATIDIS

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RETTILI VERTEBRATI INDIPENDENTI DALL'ACQUA PROF.SSA MARIA PATTI 11 AGOSTO 2018 16:13

REALIZZATO DA: CARBONE SIMONE

Il coccodrillo è l'unico rettile in cui la separazione del cuore in due parti non comunicanti è totale e quindi la circolazione è completa.

I RETTILI I primi vertebrati che si sono adattati a vivere sulla terraferma sono stati i rettili. Uno dei principali motivi sembra si collegato alla particolare struttura delle loro uova. Il guscio che le protegge lascia, infatti, entrare l'ossigeno ma impedisce la fuoriuscita di acqua ed evita così che l'embrione si disidrati anche se le uova vengono deposte in ambienti asciutti.

CARATTERISTICHE DEI RETTILI I polmoni sono suddivisi in più camere per aumentare la super cie di contatto con l'aria; inoltre i rettili sono anche in grado, come noi, di dilatare la gabbia toracica per permettere ai polmoni di aumentare di volume e di introdurre quanta più aria possibile. I rettili sono animali eterotermi e durante l'inverno, come gli an bi, cadono in ibernazione, una condizione in cui le funzioni vitali vengono ridotte al minimo ed il metabolismo rallentato.

COME SONO FATTI I RETTILI

I rettili sono, per la maggior parte, ovipari ed a fecondazione interna: gli spermatozoi vengono deposti

Il corpo dei rettili ha forma allungata ed è provvisto di una coda.

direttamente nel corpo della femmina. Dalle uova nascono piccoli completamente formati ed in

I rettili si muovono in modo ondulatorio e sembrano strisciare sull'addome sia le specie che possiedono quattro

grado di provvedere sin da subito al proprio sostentamento. Esistono però anche specie vivipare o, come la vipera,

arti sia le specie che ne sono prive. La pelle è rivestita da squame costituite da cheratina, una

ovovivipare: queste ultime non depongono le uova ma danno alla luce piccoli già formati.

sostanza impermeabile che forma anche i nostri capelli e le nostre unghie e che permette di ridurre al minimo le perdite d'acqua. Il rivestimento di cheratina, però, non si rigenera e non è in grado di crescere con l'animale, quindi obbliga molti rettili a compiere diverse mute, nel corso delle quali questi animali abbandonano la vecchia pelle dopo che si è formata sotto di essa una nuova pelle. La circolazione è generalmente doppia ed incompleta: il cuore è formato da due atri ed un ventricolo che però è parzialmente separato in due cavità e limita il rimescolamento tra sangue ossigenato e non ossigenato.


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IL LUNGO RITORNO DELLE TARTARUGHE MARINE SPECIE: CARETTA CARETTA PROF.SSA MARIA PATTI 06 AGOSTO 2018 20:18

REALIZZATO DA: MESSINA VITTORIO

Come le tartarughe ritrovino, a distanza di anni, i luoghi che le ha viste nascere è ancora un fenomeno non del tutto chiaro agli scienziati, ma di sicuro questi animali sono

LE TARTARUGHE MARINE

dif cili da scoraggiare. Nel luglio 2013, per esempio, una Caretta caretta ha deposto

Le tartarughe marine passano la vita completamente in

le sue uova tra la sabbia di uno stabilimento balneare della spiaggia di Mondello a Palermo. Il nido è stato subito

mare tanto che le loro zampe si sono evolute al punto di trasformarsi in pinne ottime per nuotare ma estremamente poco ef caci per camminare

recintato è protetto per tutta l'estate dai volontari del VVF e dagli stessi bagnanti e a ne settembre sono nate con successo 34 piccole tartarughe.

LA VITA DELLE TARTARUGHE Questi animali, tra cui la specie Caretta caretta, un tempo diffusa anche nel Mediterraneo e ora a rischio di estinzione, raggiungono la maturità sessuale attorno ai 20 anni di età. Nonostante in questo tempo viaggino molto e si allontanino parecchio dal loro luogo di origine, al momento di riprodursi, tornano nei pressi della spiaggia dove sono nate. L'accoppiamento avviene in acqua, di solito sulla strada verso casa, e una volta giunte a destinazione, le femmine depongono le uova in buche scavate nella sabbia. Le uova si schiudono dopo diverse settimane nel giro di una stessa notte e le piccole tartarughe appena nate si dirigono a fatica verso il mare. Nuoteranno poi per qualche giorno no a incontrare le correnti, che seguiranno per attraversare gli oceani, prima di tornare, anni dopo alla loro spiaggia d'origine.

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LA VARIETA' DEI RETTILI I PIU' ANTICHI ANIMALI TERRESTRI PROF.SSA MARIA PATTI 11 AGOSTO 2018 16:45

REALIZZATO DA: ARCIDIACONO ALESSANDRA I PIÙ ANTICHI ANIMALI TERRESTRI I rettili sono apparsi sul nostro pianeta circa 300 milioni di anni fa. Dal momento della loro comparsa sulla Terra quei rettili preistorici, i dinosauri, hanno dominato le terre emerse per milioni di anni, no a una grande estensione di massa avvenuta 65 milioni di anni fa, in cui molte specie e interi ordini sono stati cancellati.

GLI SQUAMATI Gli squamati sono l’ordine di rettili più vari e numeroso e comprendono: i sauri e gli o di. I sauri hanno la pelle ricoperta da spesse squame, quattro zampe e una lunga coda. Sono presenti in quasi tutti gli ambienti terrestri e, in genere, si nutrono di insetti. Ai sauri appartengono le lucertole, i ramarri, i gechi, le iguane e i camaleonti. Agli o di appartengono tutte le specie di serpenti. Sono privi di arti, ma si muovono molto rapidamente strisciando sul terreno. Gli o di sono tutti carnivori, e ingoiano intere le proprie

I CHELONI

prede grazie alla capacità di dilatare enormemente la bocca.

I cheloni sono l’ordine dei rettili che comprende le tartarughe acquatiche e le testuggini, che invece sono animali terrestri. Si tratta di animali con il corpo rivestito da una pesante corazza ossea formate da uno scudo dorsale, il carapace, e da un piastrone ventrale rigido. Tutto ciò me limita notevolmente il movimento, ma fornisce un sicura protezione . La bocca dei cheloni è priva di denti: le mascelle sono provviste di un rivestimento corneo simile un becco. Gli arti sono tozzi e robusti nelle specie terrestri e simili a pinne nelle specie acquatiche.

I LORICATI I loricati comprendono i coccodrilli e gli alligatori Sono i rettili più evoluti. I loro polmoni hanno una struttura interna così articolata da assomigliare molto a quella dei mammiferi. Tutti i loricati sono di grandi dimensioni e sono terribili


predatori che vivono in ambienti acquatici, ma, a differenza degli altri rettili, si prendono cura dei piccoli dopo la schiusa

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CHE COSA FARE QUANDO SI INCONTRA UNA VIPERA? SERPENTI VELENOSI PROF.SSA MARIA PATTI 11 AGOSTO 2018 17:09

REALIZZATO DA: MESSINA ETTORE PERICOLO VIPERE

Mentre si cammina è meglio battere il terreno con un bastone per segnalare con le vibrazioni la nostra presenza e dare il tempo all'animale di fuggire. Bisogna poi evitare di sedersi su muretti di pietra o cataste di legna, nei quali le vipere possono annidarsi.

LE VIPERE Le vipere sono gli unici serpenti velenosi presenti in Italia. Sono animali piuttosto schivi e tendono a fuggire se disturbate, ma, quando mordono, in mancanza di un intervento tempestivo costituiscono un serio pericolo per la vita dell'uomo.

CHE COSA NON FARE IN CASO DI MORSO DI VIPERA Non agitarsi, rimanere calmi e il più possibile fermi per impedire la rapidità di diffusione del veleno. Chiamare subito il soccorso medico. Non somministrare il siero antivipera: le statistiche dimostrano che, se non usato correttamente, è più pericoloso degli effetti del morso stesso. Non incidere la ferita per non favorire il contatto del veleno con il sangue. Non succhiare il sangue della ferita: Infatti basta avere delle lesioni anche piccole sulle labbra o sulla lingua per assorbire il veleno.

PREVENZIONE Il primo modo di difendersi è, come sempre, la prevenzioni: quando si parte per una escursione, non si deve mai essere soli e conviene indossare scarponi e calzettoni lunghi e spessi.


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