Modulo 4 – La prevenzione della corruzione: approccio, strumenti, attori Dott.ssa Irene Salerno
Il quadro normativo di riferimento 2
Legge n. 190/2012 - ANTICORRUZIONE Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione
D.Lgs. n. 33/2013 - TRASPARENZA Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni
Decreto legge n. 90/2014
Decreto legislativo n. 97/2016
Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari
Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza
D.Lgs. n. 235/2012
D.Lgs. n. 39/2013
D.P.R. n. 62/2013
INCANDIDABILITÀ
INCONFERIBILITÀ E INCOMPATIBILITÀ
CODICE DI COMPORTAMENTO
D.Lgs. n. 165/2001 – Legge 179/2017 WHISTLEBLOWING
Dott.ssa Irene Salerno
Innovazioni introdotte dalla Legge 190/2012 3
CONCETTO DI CORRUZIONE
Cosa si intende per corruzione?
APPROCCIO
Quali approcci per la lotta corruzione?
Dott.ssa Irene Salerno
Legge 190/2012: una nuova definizione di corruzione 4
VIOLAZIONI DI NORME
Delitti contro la pubblica Amministrazione disciplinati dal codice penale
VIOLAZIONI DI REGOLE ETICHE E MORALI
Le situazioni in cui, a prescindere dalla rilevanza penale, venga in evidenza: • un malfunzionamento dell’amministrazione a causa dell’uso a fini privati delle funzioni attribuite; • L’inquinamento dell’azione amministrativa ab externo, sia che tale azione abbia successo sia nel caso in cui rimanga a livello di tentativo.
NON INTEGRITÀ
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Legge 190/2012: un nuovo approccio per la lotta alla corruzione 5
APPROCCIO GIURIDICO
APPROCCIO MANAGERIALE
REPRESSIONE
PREVENZIONE
Inasprite le pene di vecchi reati
Introdotti nuovi reati
Introdotto il concetto di rischio di corruzione e sua gestione
Il testo di legge obbliga l’amministrazione a introdurre una serie di strumenti che hanno come file rouge la prevenzione della corruzione
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Il sistema di prevenzione della corruzione 6
LIVELLO
STRUMENTO
FINALITA’
NAZIONALE
Piano Nazionale Anticorruzione
Garantire la coerenza complessiva del sistema di prevenzione della corruzione
DECENTRATO
Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e Trasparenza
Garantire l’autonomia delle singole amministrazioni e l’efficacia di soluzioni personalizzate
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Il Piano triennale di prevenzione della corruzione e Trasparenza 7
Strumento con cui l’amministrazione sistematizza e descrive un processo formulazione di una strategia di prevenzione del fenomeno
Individuare le attività, i settori e gli uffici esposti al rischio di corruzione Individuare le attività, i meccanismi e gli strumenti atti a prevenire il rischio di corruzione precedentemente identificato
Individuare le modalità per verificarne l’attuazione
Individuare le modalità per implementarlo e aggiornarlo Il PTPC è quindi un programma di attività, con indicazione delle aree di rischio e dei rischi specifici, delle misure da implementare (in relazione al livello di pericolosità dei rischi specifici), dei responsabili per l’implementazione di ciascuna misura e dei tempi stabiliti Dott.ssa Irene Salerno
La gestione del rischio sottostante la redazione del PTPCT 1. ANALISI DEL CONTESTO 1.1 Analisi del contesto esterno 1.2 Analisi del contesto interno
2. VALUTAZIONE DEL RISCHIO 2.1 Identificazione del rischio 2.2 Analisi del rischio 2.3 Ponderazione del rischio
3. TRATTAMENTO DEL RISCHIO 3.1 Identificazione delle misure 3.2 Programmazione delle misure Dott.ssa Irene Salerno
MONITORAGGIO E RIESAME
CONSULTAZIONE E COMUNICAZIONE
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Prevenzione della corruzione nelle società in controllo pubblico 9
Il D.Lgs 97/2017 ha risolto i dubbi interpretativi relativi all’ambito soggettivo di applicazione della normativa in tema di prevenzione della corruzione e trasparenza includendo le società in controllo pubblico in tale perimetro.
PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE
[...] per evitare inutili ridondanze, qualora questi enti (enti pubblici economici e enti di diritto privato in controllo pubblico) abbiano già adottato Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. 231/2001, nella propria azione di prevenzione della corruzione possono fare perno su di essi, ma estendendone l’ambito di applicazione non solo ai reati contro la pubblica amministrazione previsti dal D. Lgs. 231/01, ma anche a tutti quelli considerati nella L. 190/2012 [...] Dott.ssa Irene Salerno
MOGC e PTPCT: affinità e divergenze 10
Entrambi i sistemi sono finalizzati a prevenire la commissione di reati (attraverso l’adozione di logiche di risk management) nonché ad esonerare da responsabilità gli organi preposti qualora le misure adottate siano adeguate
MA sussistono differenze significative tra i due impianti normativi:
il D.lgs. 231/01 tende a prevenire i reati commessi nell’interesse o a vantaggio della società, mentre la L. 190/12 è volta a prevenire anche reati commessi in danno della società, nell’interesse esclusivo proprio o di terzi;
la L. 190/12 si concentra solo sulla prevenzione della corruzione, il D.lgs. 231/01 ha un'estensione più ampia e riguarda altre tipologie di reato;
riguardo i fatti di corruzione, il Dlgs. 231/01 fa riferimento alle fattispecie tipiche previste dal Codice penale mentre la L. 190/2012 guarda anche alla malamministrazione. Dott.ssa Irene Salerno
MOGC e PTPCT in ACI Informatica 11
ACI Informatica S.p.A., al fine di ottemperare agli obblighi in materia di prevenzione della corruzione ed avendo la Società già adottato un proprio Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ha proceduto con l’implementazione nel vigente Modello organizzativo di quanto richiesto, estendendone – come previsto dal P.N.A. - l’ambito di applicazione a tutti i reati considerati nella L. 190/2012. A tal fine già nel 2016 è stato predisposto il primo PTPC che, adottato dal Consiglio di Amministrazione, costituisce parte integrante e sostanziale del Modello organizzativo stesso.
Dott.ssa Irene Salerno
Finalità del PTPCT di ACI Informatica 12
dare attuazione, per quanto compatibili con la natura giuridica di ACI Informatica, agli adempimenti previsti dalla L. 190/12 e dal P.N.A; prevenire non solo specifiche condotte criminose ma anche ogni altro comportamento potenzialmente idoneo a favorire situazioni di malaffare, in linea con l’innovativo approccio introdotto dalla Legge 190, estendendosi anche ai reati non previsti dal Modello (quali il traffico di influenze illecite).
Dott.ssa Irene Salerno
Ruoli e responsabilità previsti dalla normativa applicati alla specifica realtà 13
Autorità di indirizzo politico Organismo di controllo interno
RPCT Internal Auditing
RASA
Dirigenti
Dott.ssa Irene Salerno
Dipendenti
(1 di 4)
Ruoli e responsabilità previsti dalla normativa applicati alla specifica realtà
(2 di 4)
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Autorità di indirizzo politico RPCT Internal Auditing
RASA
Organismo di controllo interno Dirigenti
Dipendenti
Autorità di indirizzo politico RPCT Internal Auditing
RASA
Organismo di controllo interno Dirigenti
Dipendenti
• Designa il Responsabile della Prevenzione Corruzione e della Trasparenza (RPCT) • Adotta il PTPCT e i suoi aggiornamenti • Adotta tutti gli atti di indirizzo generale che siano direttamente o indirettamente finalizzati alla prevenzione della corruzione
• Predispone il PTPCT e svolge i compiti indicati nella Circolare num. 1 del 2013 del Dipartimento della Funzione Pubblica e i compiti di vigilanza sul rispetto delle norme in materia di inconferibilità e incompatibilità (art. 1 della Legge n. 190/1, art. 15 D.Lgs. 39/13) • Elabora la relazione annuale sull’attività svolta e ne assicura la pubblicazione. Dott.ssa Irene Salerno
Ruoli e responsabilità previsti dalla normativa applicati alla specifica realtà
(3 di 4)
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Autorità di indirizzo politico RPCT Internal Auditing
RASA
Organismo di controllo interno Dirigenti
• Compiti di competenza individuati nel Modello previsto dal D.Lgs. 231/2001
Dipendenti
• Funzione preposta al monitoraggio e miglioramento dei processi di controllo e di gestione dei rischi e di corporate governance, nonché all’attestazione dell’assolvimento degli obblighi di pubblicazione, trasparenza ed integrità.
Dott.ssa Irene Salerno
Ruoli e responsabilità previsti dalla normativa applicati alla specifica realtà
(4 di 4)
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• Soggetto preposto all’iscrizione e all’aggiornamento dei dati nell’Anagrafe unica delle stazioni appaltanti (AUSA)
• • • • •
Autorità di indirizzo politico Organismo di controllo interno
RPCT Internal Auditing
RASA
Dirigenti
Dipendenti
Osservano le disposizioni contenute nel PTPCT
Svolgono attività informativa verso il RPCT Partecipano al processo di gestione del rischio Propongono misure di prevenzione Assicurano l’osservanza del Codice Etico e verificano le ipotesi di violazione Propongono misure gestionali quali provvedimenti disciplinari, la sospensione e rotazione del personale. Dott.ssa Irene Salerno
Ruoli e responsabilità in ACI Informatica 17
SOGGETTI CHE CONCORRONO ALLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Figure previste nel PNA
Identificazione all’interno della Società
Autorità di indirizzo politico
Consiglio di Amministrazione
Responsabile della Prevenzione Corruzione e della Trasparenza
M.L. Mustè
Organismo di Controllo Interno
ODV/Internal Auditing
Internal Auditing
Internal Auditing
Responsabile dell’Anagrafe per la Stazione Appaltante
G. Di Crescenzo
Tutti i Dirigenti per l’area di rispettiva competenza
Tutte le Direzioni previste nell’organigramma aziendale Dott.ssa Irene Salerno