Rivista Via - AC Milano

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Autoclub & Via! N.3/2012 - Anno LVI - € 0,70

DAL 1947 MAGAZINE DI AUTOMOBILE CLUB MILANO

AL MONZA RALLY SHOW

VALENTINO SUPERSTAR Il supercampione di motociclismo a caccia della terza vittoria nella gara-spettacolo monzese

MOBILITÀ

CRISI

ALESSANDRO ZANARDI

INTERVISTA AGLI ASSESSORI DEL COMUNE E DELLA PROVINCIA

IL PRESIDENTE ACI: “MINORI COSTI PER GLI AUTOMOBILISTI”

SOCIO ONORARIO DELL’ AC MILANO


LA MODA FIRMATA MONZA


IL NOSTRO CLUB

EDITORIALE

In prima linea per la sicurezza e l’educazione stradale Il Rapporto ACI-ISTAT, illustrato nei giorni scorsi a Roma presso l’Automobile Club d’Italia, evidenzia, che nel 2011 a livello nazionale si è registrato, rispetto all’anno precedente, un calo degli incidenti (-2,7%), di morti (-5,6%) e di feriti (-3,5%). Un dato positivo che ci fa ben sperare e guardare al futuro con moderato ottimismo. Molto si è fatto e molto c’è da fare. Ha ragione il nostro presidente nazionale Angelo Sticchi Damiani quando dice che le nostre strade diventano ogni anno più sicure e che l’impegno dell’ACI continua a essere rivolto innanzitutto a un sistema di formazione continua. Un’attività basata su nuovi programmi per il conseguimento della patente, corsi di guida sicura, attività di educazione dei genitori per l’uso dei seggiolini, servizi specifici per le utenze deboli. Un modo di agire che è parte concreta dell’azione dell’Automobile Club di Milano che, proprio in questi giorni, ha concluso la prima fase del progetto “Oggi in Pista,domani in Strada”. Oltre 1.500 studenti, che frequentano la terza media nelle scuole delle province di Milano, Monza e Brianza e Lodi, sono stati nostri ospiti all’interno dell’Autodromo di Monza dove, oltre ad ammirare il ‘tempio della velocità, hanno fruito di una lezione di educazione stradale in grado di trasferire loro i concetti-base in materia di sicurezza e rispetto delle regole. Pensate, i professori ci hanno riferito che proprio i ragazzi un po’ più “esuberanti” in classe, sono stati quelli più attenti alle nostre parole e ai nostri messaggi. Il 92% degli studenti che ha preso parte al progetto, ha dimostrato di avere, al termine della giornata, un’infarinatura generale sufficiente in tema di sicurezza stradale. Ciò non significa però che nella pratica, e quindi, per esempio, alla guida di un motorino o di una bicicletta, le regole siano sempre rispettate, ma i presupposti per ottenere buoni risultati ci sono tutti. L’augurio è di ritrovarci qui, l’anno prossimo a commentare che il numero degli incidenti, dei decessi e dei feriti nel Rapporto ACI-ISTAT è ulteriormente diminuito. Carlo Edoardo Valli Presidente Automobile Club Milano 3



AUTOCLUB & VIA! n. 3/2012 - NOVEMBRE 2012 - ANNO LVI Direttore tecnico scientifico Direttore responsabile

FABRIZIO TURCI PIERFRANCESCO GALLIZZI

Redazione

PAOLO MORONI PAOLO REDAELLI

Direzione e redazione: Corso Venezia, 43 - 20121 Milano - Telefono 02 7745 239 Fax 02 7745 201 - stampa@acimi.it Pubblicità: ACP&Partners - Autodromo Nazionale Monza Via Vedano, 5 - 20052 Monza - telefono 039 2482347

18 Reduce dalle medaglie d’oro alle Paralimpiadi di Londra Alessandro Zanardi arriva a Monza per il campionato Italiano di Handbike. E sulla pista che ben conosce diventa socio onorario del nostro sodalizio con la tessera consegnata dal vice presidente ACM Buongiardino

Stampa: Rotolito lombarda S.p.A. - Pioltello (MI) Videoimpaginazione: Gloria Martin Spedizione in abbonamento postale comma 20, lettera B, articolo 2, Legge 23/12/96 n°662 - pubblicità 45% - Milano - Aut. del tribunale di Milano n.4495 Euro 0.70 (IVA compresa). Edizioni Acinnova, Corso Venezia, 43 - Milano

SOMMARIO IL NOSTRO CLUB Le tessere associative Le nostre Delegazioni Il direttore risponde Notiziario sociale I viaggi per i soci

pag. pag. pag. pag. pag.

SERVIZI PERSONAGGI Alessandro Zanardi nuovo socio ACI

6 8 9 10 16

di Paolo Moroni pag. 18

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INTERVISTA Parlano gli assessori al traffico di Comune e Provincia di Milano

di Paolo Redaelli pag. 20

CRISI ECONOMICA Ridurre i costi per gli automobilisti

di Paolo Moroni pag. 24

INIZIATIVE “Oggi in pista domani in strada”: arrivederci al 2013

di Paolo Moroni pag. 26

PNEUMATICI INVERNALI Cambio di stagione

di Paolo Moroni pag. 27

EXPÒ 2015 Istruzioni per l’uso

di Corrado Canali pag. 30

AUTONOVITÀ La VW Golf alla settima generazione

di Paolo Moroni pag. 36

SPORT Valentino Rossi superstar al Rally di Monza

di Paolo Moroni pag. 38

LIBRI

Uno sguardo al futuro (prossimo e più lontano) dell’auto. Le concept car che diventeranno modelli stradali o studi di progetto viste al Salone di Parigi

38

INTERVISTA Paolo Longoni: “il mio mondiale di F1” di Pierfrancesco Gallizzi pag. 41

TURISMO Tra i vigneti di Franciacorta

30

di Gianfranco Chierchini pag. 28

TENDENZE Le auto di domani al Salone di Parigi

RUOTE CLASSICHE Nonnine da corsa in pista a Monza

Qualche domanda agli assessori alla mobilità del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, e della Provincia, Giovanni De Nicola riguardo ai problemi sul tappeto: dall’Area C al traffico, dalla sicurezza all’inquinamento, dall’intermodalità alle tariffe di taxi e mezzi pendolari

Valentino Rossi torna al Monza Rally Show per la dodicesima volta a caccia della terza vittoria. I suoi numerosi fan lo attendono alla prova nel Rallly-Spettacolo più entusiasmante e divertente

di Eugenio Mosca pag. 42

di Gianfranco Chierchini pag. 46 pag. 48

Questo magazine è consultabile sul sito www.milano.aci.it 5


IL NOSTRO CLUB

AL SERVIZIO DEL MONDO CHE SI MUOVE

Le Tessere ACI

2012 Con la tessera in

TESSERA ACI Una carta che conta! Le tessere Gold, Sistema, Okkei, One, Vintage e Club ti offrono un ulteriore vantaggio: la funzione di carta bancaria prepagata ricaricabile, con cui fare acquisti in tutti gli esercizi convenzionati VISA e su Internet! Ma non basta: puoi pagare il bollo e le altre pratiche presso tutte le agenzie affiliate ACI.

È pratica: non richiede un conto corrente bancario, ma funziona come “borsellino elettronico” sul quale poter caricare in anticipo una somma di denaro da spendere in seguito

È un “conto viaggiante”: ha un codice IBAN proprio sul quale accreditare somme, e domiciliare utenze e dal quale è possibile effettuare bonifici e accreditare lo stipendio o la pensione

È accettata ovunque: opera sul circuito Visa e Pago Bancomat ed è accet tata presso le agenzie affiliate ACI per il pagamento del bollo auto e delle altre pratiche

È economica: non ha canone ed i suoi costi di esercizio sono estremamente contenuti (Euro 4,00 per la prima ricarica, Euro 1,50 per ogni rica rica successiva o prelievo pres so gli sportelli automatici)

È comoda: ha un plafond massimo di Euro 5.000 e può essere ricaricata tramite boni fico oppure presso le agenzie affiliate ACI e gli sportelli Bancomat “Quimultibanca”

È sicura: viene emessa da ICBPI (Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane), che ha un accordo con ACI per gestire le funzioni di pagamento e ti avvisa gratuitamente tramite SMS ogni volta che la usi per spese superiori a 51 euro.

tasca il Socio non è mai solo ovunque si trovi, in Italia e nei Paesi dell’Unione europea


ASSOCIAZIONI

NELLA SEDE ACM DI CORSO VENEZIA 43 E IN TUTTE LE DELEGAZIONI DI MILANO E PROVINCIA

Pratiche auto scontate per i soci Assistenza completa per il disbrigo di qualsiasi pratica per tutti gli automobilisti. I soci hanno diritto ad uno sconto del 20% sui diritti d’agenzia. • trasferimenti di proprietà • perdite di possesso in seguito a furto • radiazioni per esportazione definitiva all’estero, conferme validità e duplicati delle patenti, conversioni patenti straniere

• • • • • • •

e militari, traduzioni patenti straniere per circolare in Italia, riconoscimento patenti emesse da un Paese UE (Unione Europea) certificati di proprietà (duplicati) estratti cronologici immatricolazioni e reimmatricolazioni ipoteche (iscrizioni e cancellazioni) ricerca intestatari veicoli trasporto merci per conto proprio (autorizzazioni) revisioni autovetture

ORARIO SPORTELLI DELLA SEDE DI CORSO VENEZIA Assistenza pratiche automobilistiche e Ufficio soci da lunedì a venerdì: dalle 8.30 alle 17.00 Riscossione tasse automobilistiche da lunedì a venerdì: dalle 8.30 alle 15.30 Medico per visita di rinnovo patente da lunedì a venerdì: dalle 16.00 alle 17.00 martedì e giovedì anche dalle 11.00 alle 12.00 Acitour - Ufficio Viaggi da lunedì a venerdì: dalle 9.00 alle 18.00

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IL NOSTRO CLUB

PIÙ DI 50 DELEGAZIONI A MILANO E PROVINCIA OLTRE LA SEDE DI CORSO VENEZIA

Le Delegazioni AC Milano sul territorio MILANO Piazza Bacone 7 Tel. 02 2049410 MI010@DELEGAZIONI.ACI.IT Via Cabella 2 Tel. 02 48910834 MI011@DELEGAZIONI.ACI.IT Via Canaletto 11 Tel. 02 7384571 MI026@DELEGAZIONI.ACI.IT Via Cassinis 55 Tel. 02 5391724 MI021@DELEGAZIONI.ACI.IT Viale Coni Zugna 37 Tel. 02 437125 MI012@DELEGAZIONI.ACI.IT Via D'Alviano 1 Tel. 02 4221482 MI014@DELEGAZIONI.ACI.IT Viale Espinasse 137 Tel. 02 3086690 MI100@DELEGAZIONI.ACI.IT Piazzale Maciachini10 Tel. 02 6884682 MI017@DELEGAZIONI.ACI.IT Viale Ortles 81 Tel. 02 5397046 MI019@DELEGAZIONI.ACI.IT Via Padova 95 Tel. 02 2825956 MI016@DELEGAZIONI.ACI.IT Viale Sabotino 19 Tel. 02 58318566 MI022@DELEGAZIONI.ACI.IT Via Santa Rita da Cascia 65/67 Tel. 02 89124283 MI071@DELEGAZIONI.ACI.IT Viale Sarca 189 Tel. 02 6432142 MI023@DELEGAZIONI.ACI.IT Corso Sempione 65 Tel. 02 316513 MI082@DELEGAZIONI.ACI.IT Via Silva 10 Tel. 02 463557 MI097@DELEGAZIONI.ACI.IT Via Viviani 8 Tel. 02 6704950 MI081@DELEGAZIONI.ACI.IT PROVINCIA Abbiategrasso - Corso S.Martino 55 Tel. 02 94967478 MI027@DELEGAZIONI.ACI.IT Arcore - Via Casati 143 Tel. 039 617240 MI028@DELEGAZIONI.ACI.IT Arese - Viale Resegone 13/b Tel. 02 9382134 MI080@DELEGAZIONI.ACI.IT Binasco - Via Matteotti 3 Tel. 02 9055320 MI030@DELEGAZIONI.ACI.IT Bollate - Via Caduti Bollatesi 10 Tel. 02 3590322 MI087@DELEGAZIONI.ACI.IT Brugherio - Via Cazzaniga 36 Tel. 039 2872480 MI032@DELEGAZIONI.ACI.IT Carate Brianza - Via F.Cusani 38 Tel. 0362 900886 MI101@DELEGAZIONI.ACI.IT Cassano d'Adda - Via Manzoni 14/a Tel. 0363 60937 MI034@DELEGAZIONI.ACI.IT Cernusco sul Naviglio - P.le Vecchia Filanda 25 Tel. 02 9244550 MI062@DELEGAZIONI.ACI.IT Cesano Maderno - Via Dante 32 Tel. 0362 501961 MI036@DELEGAZIONI.ACI.IT Cinisello Balsamo - Via Appiani 3 Tel. 02 66012864 MI074@DELEGAZIONI.ACI.IT

Cinisello Balsamo - Via Casati 17 Tel. 02 61298089 MI094@DELEGAZIONI.ACI.IT Codogno - Piazza XX Settembre 7 Tel. 0377 32418 MI039@DELEGAZIONI.ACI.IT Cologno Monzese - Via 1° Maggio 43/45 Tel. 02 26700025 MI063@DELEGAZIONI.ACI.IT Corsico - Via Garibaldi 8/a Tel. 02 4471104 MI040@DELEGAZIONI.ACI.IT Cusano Milanino - Via Matteotti 14 Tel. 02 6198240 MI041@DELEGAZIONI.ACI.IT Desio - Via Roggia Traversi 8 Tel. 0362 622561 MI042@DELEGAZIONI.ACI.IT Garbagnate Milanese - Via Manzoni 46 Tel. 02 9953519 MI070@DELEGAZIONI.ACI.IT Gorgonzola - Via Italia 71 Tel. 02 9513156 MI043@DELEGAZIONI.ACI.IT Legnano - Corso Sempione 11 Tel. 0331 548530 MI044@DELEGAZIONI.ACI.IT Lissone - Piazza Italia 5 Tel. 039 482422 MI045@DELEGAZIONI.ACI.IT Lodi - Viale Piacenza 9 Tel. 0371 430076 MI102@DELEGAZIONI.ACI.IT Magenta -Via Mazzini 10/12 Tel. 02 97298289 MI096@DELEGAZIONI.ACI.IT Meda - Via Indipendenza 78 Tel. 0362 340452 MI091@DELEGAZIONI.ACI.IT Melegnano - Via Vittorio Veneto 87 Tel. 02 9834526 MI048@DELEGAZIONI.ACI.IT Melzo - Via Ambrogio Villa 6 Tel. 02 9550510 MI049@DELEGAZIONI.ACI.IT Monza -Via Arosio 1 Tel. 039 322388 MI050@DELEGAZIONI.ACI.IT Monza - Via Ugo Foscolo 59/A Tel. 039 28153342 - 36 MI104@DELEGAZIONI.ACI.IT Opera - Via Gemelli 4/a Tel. 02 57601809 MI066@DELEGAZIONI.ACI.IT Parabiago - Via S. Ambrogio 5 Tel. 0331 554387 MI067@DELEGAZIONI.ACI.IT Paullo Via Milano 52 Tel. 02 90632234 MI095@DELEGAZIONI.ACI.IT Rho - Via Castelli Fiorenza 30 Tel. 02 9302300 MI052@DELEGAZIONI.ACI.IT Rozzano - Via Togliatti 134 Tel. 02 8256987 MI051@DELEGAZIONI.ACI.IT San Giuliano Milanese - Via Roma 27 Tel. 02 98490562 MI077@DELEGAZIONI.ACI.IT Sant'Angelo Lodigiano - Piazza Caduti 17 Tel. 0371 90480 MI054@DELEGAZIONI.ACI.IT Seregno - Via Magenta 25 Tel. 0362 231605 MI055@DELEGAZIONI.ACI.IT Sesto San Giovanni - Via Marelli 64 Tel. 02 22472577 MI092@DELEGAZIONI.ACI.IT Seveso - Via Goito 2 Tel. 0362 503571 MI076@DELEGAZIONI.ACI.IT Trezzo sull'Adda - Via Val Verde 2 Tel. 02 9092292 MI057@DELEGAZIONI.ACI.IT Vimercate - Via Cremagnani 1 Tel. 039 668700 MI059@DELEGAZIONI.ACI.IT

Per orari e servizi telefonare o consultare il sito www.milano.aci.it 8


IL NOSTRO CLUB

LA POSTA DEI SOCI

AUTOMOBILE CLUB MILANO

Il Direttore risponde Da 70 anni sono socio dell’Automobile Club e dalla nostra associazione ho anche ricevuto il diploma di “anziano del volante”. Ora, giunto all’età di 90 anni, dovrei rinunciare alla mia patente di guida pur non soffrendo di menomazioni o malattie di alcun tipo. Sarebbe possibile per me la conferma della patente? Antonino Sansone – Milano

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Le notizie e le discussioni sull’impossibilità di conferma della patente ai novantenni che hanno occupato le cronache in tempi recenti e forse indotto il nostro socio a scriverci, sono in realtà prive di fondamento. Anche chi ha compiuto i 90 anni può infatti continuare a guidare la propria automobile a patto che dimostri di poterlo effettivamente fare a livello psico-fisico, ovvero dando prova del buono stato della propria salute e dell’integrità delle proprie facoltà. Per questo scopo è necessario il consueto accertamento medico per il rinnovo della patente da parte di un ufficiale sanitario a questo scopo autorizzato, come per tutti gli altri automobilisti a prescindere dalla loro età. L’unica differenza tra le varie classi di età è la frequenza secondo cui va sostenuto l’esame medico necessario per il rinnovo della patente. Per quanto riguarda le patenti di categoria A e B, quelle più comuni, esse “valgono ” infatti 10 anni tra una visita e quella successiva per gli automobilisti fino a 50 anni di età; per chi ha tra 50 e 70 anni, la validità è di 5 anni; per chi ha tra 70 e 80 anni la validità è di 3 anni e infine per gli ultraottantenni la patente ha validità di 2 anni. Normalmente la patente la si rinnova con queste modalità tramite il benestare del medico “monocratico” che solo in caso di dubbi sull’idoneità dell’automobilista può rinviare lo stesso ad un più approfondito esame da parte di una commissione formata da più medici a questo scopo deputata. Fabrizio Turci direttore Automobile Club Milano

LA POSTA DEI SOCI Per comunicazioni brevi, potete servirvi di questo tagliando e spedirlo a Redazione VIA! - AC Milano - c.so Venezia 43, 20121 Milano. Oppure scrivere all’indirizzo e-mail: stampa acimi.it

Nome e indirizzo socio

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IL NOSTRO CLUB

a cura di Paolo Moroni

CON LA NUOVA TESSERA “ACI…INOLTRE”

Gli automobilisti disabili non sono soli Un nuovo servizio che testimonia l'impegno del Club per il sociale. La tessera viene distribuita attraverso le associazioni dei disabili L’Automobile Club conferma la sua attenzione per la mobilità degli automobilisti disabili con il lancio della tessera “ACI…inoltre”, che costa meno delle altre carte associative ma propone gli stessi vantaggi integrati da un mix di servizi per i disabili. Punti qualificanti della nuova tessera sono l’invio di due mezzi di soccorso (uno per l’auto e l’altro per l’automobilista), l’assistenza sanitaria in viaggio, la disponibilità di un veicolo sostitutivo o il rimborso delle spese di rientro a casa in caso di grave guasto meccanico. Per rispondere al meglio a tutte le esigenze, l’ACI, in collaborazione con il SIDI - Sindacato Italiano Diritti Invalidi che ha contribuito alla realizzazione del progetto, distribuisce la tessera solo attraverso le associazioni dei disabili sul territorio, partner fondamentali per la continua messa a punto della gamma dei servizi. “Per un disabile oggi è più facile muoversi in auto che con il bus o il treno - ha commentato il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani - grazie anche al nostro impegno per la salvaguardia del diritto universale alla mobilità. L’automobile non è solo il mezzo preferito per gli spostamenti, ma anche un’inesauribile fonte di divertimento e di passione, come dimostrano i 100 piloti disabili tesserati ACI-CSAI”. Il Sindacato Invalidi, nella persona del Segretario Nazionale Pietropaolo Giuliano, ringrazia ACI per la sensibilità e l’impegno dimostrato nei confronti dei disabili, esempio di iniziativa di economia solidale a cui dovrebbero ispirarsi le aziende che promuovono servizi al cittadino. La tessera “ACI…inoltre” non è che l’ultima iniziativa tra quelle che l’ACI ha messo in campo negli ultimi anni per facilitare la mobilità dei disabili come, ad esempio “PRA a domicilio” per il disbrigo delle pratiche automobilistiche ai cittadini con problemi di mobilità, oppure la procedura speciale, appositamente dedicata, con cui il soccorso stradale ACI 803.116 mette in condizione automobilisti non udenti e muti di richiedere l’intervento di un carro-attrezzi tramite sms, ricevendo in forma testuale le informazioni sul soccorso. Tra le iniziative c’è anche il il progetto “ACI per il Sociale” a favore delle categorie più deboli, tra cui disabili, extracomunitari ed anziani, per fornire loro suggerimenti e consigli per la soluzione dei problemi in automobile. Da segnalare infine la specifica sezione del sito www.aci.it dedicata ai disabili, contenente vademecum e guide pratiche per documenti e attestati. 10

Per una Cultura della disabilità Sono oltre 560.000 gli automobilisti italiani disabili. Appena l’1,6% del totale. Ma essi purtroppo aumentano di 20.000 unità ogni anno, soprattutto a causa di incidenti stradali. Secondo i dati ACI-Istat essi sono i patentati speciali che provocano meno sinistri, ma per contrasto sono anche quelli che devono confrontarsi quotidianamente con pesanti criticità del traffico imputabili al disinteresse degli altri e delle amministrazioni come l’inqualificabile e vergognosa occupazione indebita degli spazi di sosta loro riservati (e segnalati) e l’inaccessibilità di alcune aree con marciapiedi e scalini non a norma. Tutto ciò si registra continuamente malgrado la attenzione crescente delle Case automobilistiche e lo sviluppo di software di riconoscimento vocale per l’uso di tergicristalli, frecce, abbaglianti, finestrini, aria condizionata, radio e impianti di telefonia. La maggior parte delle vetture può essere adattata ai disabili con costi ragionevoli e reti di autonoleggio sono in grado di fornire veicoli in risposta ad ogni esigenza, anche con formule a lungo termine. La nuova tessera Aci a loro dedicata è una “piccola tessera” di un mosaico che potremmo chiamare Cultura della disabilità” che tutti dobbiamo contribuire a comporre se vogliamo dirci cittadini di una nazione civile.


NOTIZIARIO

Ecco (a destra) la grafica del nuovo Contrassegno unificato disabili europeo (Cude) introdotto anche in Italia dallo scorso 15 settembre in osservanza della normativa comunitaria in materia di circolazione e sosta dei veicoli. Sul tagliando (da esporre in originale sul parabrezza) sono indicati: data di scadenza; numero di serie; nome e timbro dell’autorità che lo rilascia. Sul retro, non visibile, il nome e la foto del titolare. Esso è personale e non cedibile, ma non vincolato ad un singolo veicolo, e vale 5 anni (salvo invalidità temporanea). Chi possiede quello vecchio dovrà sostituirlo entro tre anni (15/09/2015). Medesimo lasso di tempo è concesso ai comuni per adeguare la segnaletica e gli spazi di parcheggio.

FIAT PANDA TWIN AIR NATURAL POWER

Anteprima mondiale a Monza Alla partenza per l’EcoRally San Marino-Città del Vaticano Battesimo dell’asfalto all’autodromo di Monza per la Fiat Panda TwinAir Natural Power, la prima vettura al mondo equipaggiata con un piccolo motore bicilindrico turbocompresso alimentato a metano, che il 13 e 14 ottobre scorsi ha partecipato all”Ecorally San Marino-Città del Vaticano” per vetture ecologiche. “È un onore per l’Autodromo di Monza essere teatro dell’anteprima mondiale di questa nuova e avanzata vettura che rappresenta un progresso per la mobilità rispettosa dell’ambiente” ha detto Fabrizio Turci, presidente della Sias,

Nella foto, da destra, il direttore dell’Autodromo Enrico Ferrari, il presidente SIAS Fabrizio Turci e l’equipaggio della vettura formato dai giornalisti Nicola Ventura e Monica Porta

società titolare dell’Autodromo di Monza, alla partenza della vettura le cui emissioni sono tra le più basse del mercato automobilistico. Oltre alla Fiat Panda TwinAir Natural Power sono partite per San Marino le vetture dell’Autodromo di Monza e della Regione Lombardia: rispettivamente una Fiat Panda Natural Power e una Fiat Panda idrometano, “Anche attraverso iniziative come questa - ha aggiunto il presidente di SIAS Turci - confermiamo la nostra attenzione a favore dello sviluppo di una circolazione ecosostenibile. Il fatto poi che tale evento sia avvenuto nel week end in cui a Milano si celebrava la “Domenica a spasso” gli conferisce un significato ancora più rilevante”.

ECORALLY, L’ECOLOGIA SU STRADA Una gara di regolarità amatoriale per veicoli a basso impatto ambientale, questa la definizione dell’Ecorally San Marino - Città del Vaticano, giunto alla sua 7° edizione, al cui interno si è svolto anche il 4° Ecorally per giornalisti. 35 i veicoli di uso comune che vi hanno partecipato (GPL, metano, idrometano, trazione ibrida ed elettrica, biodiesel) compiendo in due giorni i 507 km che separano San Marino da piazza S.Pietro dove la carovana sportiva si è radunata per l’Angelus domenicale. Vincitori Massimo Liverani e Valeria Strada, Ecomotori Racing Team, su Fiat 500 Abarth a metano per l’Ecorally e Nicola Ventura e Monica Porta di Ecomotori.net su Fiat Panda Twin Air a metano, per l’Ecorally press. 11


IL NOSTRO CLUB

I COMUNI TERREMOTATI OSPITI D'ONORE AL G.P. D’ITALIA

F.1 di solidarietà Per tener viva l’attenzione sui problemi delle popolazioni colpite dal sisma

co variabile tra le 100 e le 150 mila unità sugli spalti dell’autodromo, ma soprattutto di almeno 550 milioni di spettatori televisivi in tutto il mondo. Una formidabile cassa di risonanza mediatica quindi che si spera possa aver in qualche modo sostenuto le popolazioni e ricordato a tutti la necessità di venire loro in aiuto dopo la grave sciagura che, lo ricordiamo, ha causato 27 morti e messo in ginocchio la fiorente economia di una vasta area tra le province di Modena, Ferrara, Bologna e Mantova.

I sindaci dei Comuni dell'Emilia e della Lombardia colpiti dal devastante terremoto della scorsa primavera sono stati ospiti speciali della tribuna d'onore dell'Autodromo di Monza in occasione del Gran Premio d’Italia di Formula 1 di domenica 9 settembre. “Con questa iniziativa - ha spiegato Fabrizio Turci, direttore dell’Automobile Club Milano organizzatore dell’evento - abbiamo voluto dare un contributo concreto per tenere alta l'attenzione verso quei cittadini che ancora vivono sotto una tenda e quelle imprese che faticano a riprendersi". Il Gran Premio di F1 a Monza è infatti un evento che per un intero week end calamita l’attenzione di una vastissima platea di sportivi, e non solo, italiani e stranieri, che può contare sulla presenza di un pubbli-

ATTIVA AUTOMATICAMENTE I SOCCORSI

Il casco elettronico dell’ACI Un progetto d’avanguardia per la sicurezza dei motociclisti che dal 2015 sarà obbligatorio anche sulle auto I ’ACI ha presentato il CPE - Casco Protettivo Elettronico una nuova dotazione di sicurezza per i motociclisti basata su una avanzatissima tecnologia. Infatti grazie ad una scheda elettronica di nuova concezione che permette di monitorarne costantemente il corretto utilizzo, il CPE è in grado anche e soprattutto di lanciare automaticamente una chiamata di soccorso fornendo la sua esatta posizione in caso di caduta o incidente. La sua presentazione è avvenuta all’autodromo di Monza nello scorso settembre in occasione del GP d’Italia di F.1 ad opera del presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani e alla presenza di Jean Todt, presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile e promotore del programma ‘Fia Action For Road Safety, il quale ha ribadito che “ Il CPE non è altro che l’ennesima riprova del grande impegno di ACI e della FIA a favore della sicurezza stradale. Questo casco infatti anticipa e concretizza il progetto “eCall” (Emergency Call, ovvero Chiamata d’Emergenza) che dal 2015 sarà installato obbligatoriamente su tutte le autovetture nuove”. 12

OPERAZIONE SORRISO Sempre in occasione del GP di F1 a Monza è stata presentata “Operation Smile”, l’iniziativa portata avanti da Santo Versace e appoggiata anche dall’Automobile Club d’Italia, che si prefigge lo scopo di raccogliere fondi per operare con interventi di chirurgia plastica ricostruttiva quei bambini che non riescono a sorridere a causa di gravi malformazioni del viso . “Per quest’anno - ha dichiarato Santo Versace - puntiamo a raggiungere i 20.000 interventi grazie a 12 Paesi sostenitori i quali realizzano e finanziano programmi medici in oltre 60 Paesi beneficiari dove ogni anno vengono portate a termine circa 164 missioni mediche in 134 località diverse”.

Nella foto, da sinistra, Massimo Pagetti consulente del “Monza Research Institute” dell’Autodromo, il presidente della Fia Jean Todt, il presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani, lo stilista Santo Versace, la pilota Angela Cerutti testimonial di “Operation Smile”


NOTIZIARIO

“STRASICURA”A LODI PER LE DUE RUOTE

Motoscuola per i ragazzi delle Medie Superiori Teoria e pratica sotto la guida degli istruttori federali con il patrocinio di Regione Lombardia e AC Milano Dopo il successo dell’iniziativa del 2010, si è svolta venerdì 5 e sabato 6 ottobre scorsi la due giorni dell’evento “STRASICURA”, progetto sviluppato e organizzato dalla Provincia di Lodi, con il patrocinio della Regione Lombardia e Automobile Club Milano. L’iniziativa, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul tema della Sicurezza Stradale, aveva il principale obiettivo di coinvolgere gli studenti delle scuole superiori su un tema particolarmente importante, ovvero la diffusione e la conoscenza di concetti di guida sicura applicati a scooter e motocicli. La presenza della Scuola Federale ASC ha reso le giornate particolarmente interessanti, grazie alle esercitazioni dinamiche degli Istruttori della Scuola, il cui obiettivo era trasferire agli allievi le corrette tecniche per guidare in sicurezza gli scooter così da affrontare le eventuali situazioni di emergenza e di pericolo. La partecipazione attiva di associazioni e enti locali come Carabinieri, Polizia Stradale, Polizia Provinciale, Croce Bianca, ASL e Vigili del Fuoco, ha confermato ulteriormente il valore del progetto e quanto ancora si può fare per la Sicurezza Stradale.

NON SOLO F1 A MONZA

“Bisonti”in pista Tre giorni dedicati ai mezzi del trasporto pesante nella seconda settimana dello scorso ottobre a Monza con “Truck Emotion”, l’evento che ha portato i bisonti della strada e il loro mondo alla ribalta sulla pista della F1. Una serie di attività interessanti e inedite hanno fatto da sfondo a questa manifestazione che ha visto una folta partecipazione di pubblico. Oltre all’esposizione degli attuali modelli dei marchi più diffusi sono state programmate prove dinamiche in pista e al simulatore, test di guida sicura e di confort di bordo ed una serie di workshop e convegni sui temi inerenti le problematiche del settore. Truck Emotion e stata infine anche l’occasione per presentare le iniziative “Camionista dell’anno” e “azienda di trasporto dell’anno”. 13


IL NOSTRO CLUB

PRESENTA ALL’AUTOMOBILE CLUB DI MILANO

L’Alfa “eco solidale” al Rally di Serbia È partita il 23 ottobre scorso dalla sede dell’Automobile Club di Milano, in corso Venezia 43, l’Alfa Romeo 2.0 GTV che, nell’ambito di Eco Charity Round, ha preso parte al Rally di Serbia a energie alternative svoltosi dal 25 al 27 ottobre scorsi. “Un’iniziativa encomiabile che unisce ricerca, sport e solidarietà” ha detto Fabrizio Turci, direttore dell’Automobile Club di Milano, al quale l’auto è stata presentata. La vettura, realizzata grazie alla passione del pilota-costruttore Fulvio Maria Ballabio è in grado di offrire elevate prestazioni, consumi ridotti e basse emissioni di CO2, ed è inoltre dotata di un innovativo sistema a energia alternativa (gpl arricchito da idrogeno). Nella marcia di avvicinamento a Belgrado al volante dell’Alfa a energia alternativa si sono alternati piloti, giornalisti e rappresentanti di istitu-

DOPO IL TEST EUROPEO CONDOTTO DA ACI

Gallerie più sicure Promossi tre tunnel italiani Migliora notevolmente la sicurezza delle gallerie in Europa e soprattutto in Italia, grazie anche agli interventi di ammodernamento negli ultimi anni. È quanto emerge dai nuovi test EuroTAP - il programma europeo di test dei tunnel stradali condotto da ACI insieme ad altri 17 Automobile Club internazionali - che hanno analizzato 10

I GIOCATORI DEL MILAN A MONZA

Piloti per un giorno

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Nella foto, da destra, Fulvio Maria Ballabio, la sua collaboratrice, Mita Galbiati, Fabrizio Turci, direttore ACM e il responsabile FIA

zioni. Alla conclusione della gara l’auto (giunta terza) è stata messa all’asta e il ricavato è stato devoluto al Reparto pediatrico oncologico dell’Ospedale di Belgrado.

gallerie di 5 Paesi: 3 in Italia e Svizzera, 2 in Germania e 1 in Austria e Olanda. La migliore è risultata la “Tauern” sulla A10 austriaca, mentre le peggiori sono le elvetiche “Gubrist” e “Isla Bella”, rispettivamente sulla A1 e N13 in Svizzera. Le tre gallerie italiane testate sono: “Dervio” sulla SS36 del Lago di Como e i tunnel sulla E45 “Colle Capretto” presso San Gemini e “San Pellegrino” vicino Narni, entrambi in provincia di Terni. Tutte le gallerie gestite da ANAS - hanno ricevuto la valutazione di buono. Va sottolineato come “San Pellegrino” e “Colle Capretto” fossero state bocciate nel recente passato, ma ora, dopo i miglioramenti apportati siano state promosse.

I giocatori del Milan si sono consolati così degli alti e bassi di Campionato e Champions sfrecciando con i potenti bolidi dell’Audi sulla pista di Monza. In un pomeriggio di metà ottobre infatti, lo sponsor ufficiale dei rossoneri ha messo a disposizione della rosa dei giocatori, giunti all’Autodromo per l’Audi Day, tutti i modelli della sua gamma per dei giri di prova. E così i vari Pazzini, Ambrosini, Boateng, Abate e compagni hanno per un giorno cambiato sport improvvisandosi piloti di modelli anche da 400/500 cavalli che sull’asfalto monzese possono esprimere al meglio le loro doti. L’occasione dell’incontro era la consegna in uso a ciascun giocatore di di un modello della Casa di Ingolstadt. (Nella foto i giocatori con l’ AD Adriano Galliani a Monza)


NOTIZIARIO

MONZA COMPIE 90 ANNI

Tanti auguri, caro Autodromo! Una giornata celebrativa alla Villa Reale di Monza e sulla pista. Mostra fotografica all’Arengario della cittadina briantea e poi nella sede milanese dell’Automobile Club

Una giornata di pioggia ha purtroppo fatto da cornice alla presenza delle auto e moto d’epoca chiamate a impreziosire la manifestazione. Mossiere per i giri di pista, il presidente dell’associazione “Amici dell’Autodromo e del Parco di Monza”, nonché Consigliere dell’AC Milano, Enrico Radaelli

Sabato 10 novembre Monza ha celebrato i 90 anni dell'autodromo. Organizzata dall'associazione “Amici dell’Autodromo e del Parco” e da MAMS (Monza Auto Moto Storiche), con il patrocinio dell’Automobile Club di Milano, la giornata si è aperta con l’inaugurazione della mostra fotografica all’Arengario di Monza con moltissime immagini che scandivano la storia dell'autodromo. Alle ore 10, al Teatrino della Villa Reale, il convegno “Monza e l’Autodromo: i primi 90 anni insieme” al quale hanno preso parte fra gli altri, il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti e il presidente della Provincia Dario Allevi. Poi, alle 13.30, all’autodromo, è andata in scena la griglia di partenza rievocativa delle moto e delle vetture partecipanti al Gran Premio delle Nazioni dell’8 settembre e al Gran Premio d’Italia del 10 settembre 1922. “E, infine, per tutti gli appassionati, ma anche per le famiglie e per i curiosi - spiega Enrico Radaelli, presidente dell'associazione Amici dell’Autodromo e del Parco - l’appuntamento in piazza Trento e Trieste, dove vetture e moto d’epoca hanno riproposto gli schieramenti di partenza di novant’anni fa”. Per gli amanti della storia e della statistica, va ricordato che la prima gara disputata sul circuito brianzolo è datata 3 settembre 1922 quando si disputò il Gran Premio Vetturette vinto da Pietro Bordino su “Fiat 501 modello corsa”. “Questa iniziativa - commenta Carlo Edoardo Valli, presidente dell'Automobile Club Milano - ha permesso di riassaporare le gesta di tutti i ‘grandi’ piloti che hanno corso e spesso vinto sul nostro tracciato, come Nuvolari, Ascari,

Lauda, Fangio, Villeneuve, Senna, Schumacher, Alonso e l’elenco potrebbe essere lunghissimo. Campionissimi che hanno sempre dimostrato una simpatia e un affetto speciale per Monza e per la gente di Monza”. “Ancora grazie, agli ‘Amici dell’Autodromo e del Parco’, a Monza Auto Moto Storiche e in particolare al presidente Enrico Radaelli - dice Fabrizio Turci, presidente della Sias per aver organizzato questa bella festa di compleanno per l’Autodromo di Monza. Un simbolo positivo, un fiore all’occhiello di questo territorio, della Lombardia e dell’Italia intera”. La mostra fotografica sui 90 anni dell'autodromo potrà essere ammirata, con ingresso gratuito, nelle ultime due settimane di dicembre e fino a metà gennaio, a Milano, in corso Venezia 47, nel Salone dell'Automobile Club Milano.

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IL NOSTRO CLUB

VIAGGI IN TUTTO IL MONDO IN ESCLUSIVA PER I SOCI ACI Travel, rete di vendita di prodotti turistici dell’Automobile Club d’Italia, offre, in esclusiva per i soci, una ricchissima varietà di viaggi. In ogni parte del mondo, a prezzi decisamente convenienti soprattutto in rapporto all’alto livello dei servizi. Prima di programmare un viaggio interpellate quindi i nostri uffici. Troverete senz’altro una proposta adatta alle vostre esigenze. L’elenco delle delegazioni si trova sul Guida Soci. Inoltre, vi sono agenzie ACI Travel, dove oltre a prenotare viaggi, sempre a condizioni favorevoli, si possono acquistare bilgietti per aerei, treni e traghetti, fare prenotazioni alberghiere in italia e all’estero, chiedere informazioni turistiche in genere. MILANO - Acitour Lombardia, corso Venezia, 43 - tel. 02 76023966 - 76006350; fax 02 7745359 MILANO - via Santa Rita da Cascia, 65/67 - tel. 02 89124283

NUOVO SERVIZIO PER I SOCI Visite del personale dell’agenzia su prenotazione, nel domicilio del socio (abitazione o ufficio) per la presentazione di viaggi in via riservata e più comoda.

MERCATINI DI NATALE LE BANCARELLE DI MONTREUX Un mercatino tutto da vedere nella bella e vivace città svizzera affacciata sul Lago di Ginevra. 120 caratteristici chalets in legno che offrono bellissimi cadeaux natalizi di ogni genere, la fabbrica dei giocattoli, il nuovo villaggio natalizia di montagna a Caux con il presepe vivente, i giochi, gli animali e varie attrazioni, ed anche il simpatico Babbo Natale che attende i bambini nel suo ufficio a 2.100 metri di altitudine dove ci si arrampica con un suggestivo trenino a cremagliera.

2 GIORNI - 1 NOTTE: DAL 23 NOVEMBRE AL 24 DICEMBRE 2012

Quote per persona in camera doppia: 2° classe da € 198 - supplemento1° classe € 50 Forfait bambini: fino a 4 anni € 60; fino a 11 anni € 99; fino a 15 anni € 125. Quote inclusive di viaggio in treno Eurocity 2° classe con posti riservati; 1 notte in hotel 3 stelle con prima colazione; salita con il trenino a cremagliera da Babbo Natale; tessera gratuita per i mezzi pubblici. SCONTO AI SOCI ACI E FAMILIARI DELLA QUOTA DI APERTURA PRATICA DI 15 EURO A PERSONA 16

ALTRI MERCATINI IN SVIZZERA E GERMANIA

BASILEA: 2 giorni - 1 notte dal 24.11 al 23.12.2012; quote da € 185. BASILEA E COLMAR: 3 giorni - 2 nottI dal 24.11 al 23.12.2012; quote da € 335. BASILEA E STRASBURGO: 3 giorni - 2 notti dal 26.11 al 23.12.2011;quote da € 358. BASILEA E MULHOUSE: 3 giorni - 2 notti dal 25.11 al 23.12.2012; quote da € 320. BERNA: 2 giorni - 1 notte dal 3.12 al 24.12.2012; quote da € 150. ZURIGO: 2 giorni - 1 notte dal 24.11 al 24.12.2012; quote da € 185. ZURIGO E STOCCARDA: 3 giorni - 2 notti dal 24.11 al 24.12.2012; quote da € 410. LUCERNA: 2 giorni - 1 notte dal 26.11 al 22.12.2012; quote da € 170. EINSIEDELN: 2 giorni - 1 notte dal 26.11 al 4.12.2012; quote da € 165. SPECIALE DUE MERCATINI 3 GIORNI - 2 NOTTI: BASILEA E ZURIGO; BERNA E MONTREUX; BERNA E ZURIGO; ZURIGO E LUCERNA da € 325. SCONTO AI SOCI ACI E FAMILIARI DELLA QUOTA DI APERTURA PRATICA DI 15 EURO A PERSONA


VIAGGI PER I SOCI

SPECIALE CAPODANNO CENONE IN BATTELLO SUL LAGO DI LUCERNA 3 GIORNI - 2 NOTTI DAL 30 DICEMBRE AL 1 GENNAIO

In hotel 4 stelle con prima colazione in camera Superior PREZZO PER PERSONA: € 540; PREZZO PER PERSONA IN BATTELLO A VAPORE BELLE EPOQUE: € 635 Dopo il viaggio in treno con orario libero da Milano a Lucerna il giorno 30 dicembre, il giorno 31 partenza alle 18.45 dall’imbarcadero di Lucerna (200 metri dall’hotel) con battello oppure battello a vapore “Belle Epoque” per crociera sul lago dei 4 Cantoni con Cenone speciale a bordo e musica dal vivo. Il viaggio termina alle ore 00.30, ma si può restare a bordo del battello fino alle 02.00. Il primo dell’anno gita con il battello Wilhelm Tell Express e poi con il treno panoramico da Fluelen a Bellinzona. Spuntino a bordo del battello. Arrivo nel primo pomeriggio a Bellinzona, tempo libero per la visita della città e dei suoi castelli. Proseguimento con Eurocity per Milano Centrale con arrivo in serata . Possibilità di escursioni facoltative a Berna e Zurigo, a Interlaken e alla Jungfrau per il soggiorno di tre notti.

2 GIORNI - 1 NOTTE DAL 31 DICEMBRE AL 1 GENNAIO In hotel 3 stelle con prima colazione PREZZO PER PERSONA: € 465; PREZZO PER PERSONA IN BATTELLO A VAPORE BELLE EPOQUE: € 560

4 GIORNI - 3 NOTTI DAL 29 DICEMBRE AL 1 GENNAIO

In hotel 4 stelle con prima colazione in camera Superior PREZZO PER PERSONA: € 605; PREZZO PER PERSONA IN BATTELLO A VAPORE BELLE EPOQUE: € 705 SCONTO AI SOCI ACI E FAMILIARI DELLA QUOTA DI APERTURA PRATICA DI 35 EURO A PERSONA

SULLE ALPI SVIZZERE CON IL TRENINO DELLE NEVI 3 GIORNI - 2 NOTTI DAL 30 DICEMBRE AL 1 GENNAIO € 380 In hotel 3 stelle con prima colazione

4 GIORNI - 3 NOTTI DAL 29 DICEMBRE AL 1 GENNAIO € 430

In hotel 3 stelle con prima colazione e possibilità di

escursione in Val Roseg con carrozze trainate da cavalli. Entrambe le proposte includono il viaggio in treno da Milano a Poschiavo, l’escursione fino a St. Moritz con il “trenino delle nevi” Bernina Express. In serata Cenone con musica dal vivo incluso nella quota. SCONTO AI SOCI ACI E FAMILIARI DELLA QUOTA DI APERTURA PRATICA DI 35 EURO A PERSONA 17


PREMIAZIONE

TESSERA AD HONOREM DELL’ACI PER IL POPOLARE ATLETA

Alessandro Zanardi socio campione

Foto Beretta

L’Automobile Club ha un membro in più. È Alessandro Zanardi il popolare e amatissimo ex campione di automobilismo e oggi campione paralimpico di Handbike. Per lui un premio alla carriera sportiva, ma anche come testimonial di positivi principi universali

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L’occasione era imperdibile. Alessandro Zanardi, il simpatico e amatissimo pilota, ormai atleta “polisportivo” a 360 gradi, in pista a Monza in veste, anzi in tuta, da handbiker poche settimane dopo la conquista del doppio oro alle Paralimpiadi di Londra. La ragione della sua presenza: una importante gara ufficiale della specialità di cui è diventato campione. L’Automobile Club Milano non poteva lasciarsela scappare. Non è infatti cosa da tutti i giorni avere un ospite “d’oro”di elevata caratura sportiva, oltre che di grande spessore umano, come il popolare atleta bolognese nel proprio autodromo. E così poco prima del via del 2° Gran Premio Internazionale di Handbike (la bicicletta su tre ruote spinta dalla forza delle braccia) e prima del rituale riscaldamento degli atleti, il campione paralimpico ha ricevuto un forse inaspettato, ma a quanto pare gradito, riconoscimento da parte del nostro Ente che gli ha conferito l’associazione onoraria, ma anche effettiva, al nostro Club. Un premio alla carriera suggellato dalla consegna di una vistosa e simbolica Tessera ACI da parte dal vice presidente dell’Automobile Club Milano Simonpaolo Buongiardino con questa motivazione: “Un riconoscimento per ciò che Alessandro


Foto Rigato

Nella pagina a fianco, Alessandro Zanardi riceve la simbolica tessera di socio onorario dal vice presidente di AC Milano Simonpaolo Buongiardino. Sotto la partenza della gara e l’arrivo vittorioso di Zanardi

LE DUE VITE DI ALEX Dopo una brillante carriera da pilota culminata con l’approdo in F1 nel 1991 e, dopo il trasferimento negli USA dove conquistò due titoli della Formula Cart (la F.1 americana) nel ’97 e nel ‘98, il 15 settembre 2001 finì la prima vita di Alessandro Zanardi. Ma pur nello sconforto e nel dolore iniziò la seconda. Quel giorno sul circuito tedesco di Lausitzring durante una trasferta europea delle Cart fu vittima di uno spaventoso incidente che gli causò la perdita all’istante delle gambe, dalle ginocchia in giù. La sua vita rimase appesa a un filo. Gli fu persino impartita l’Estrema unzione. Dopo sei settimane di cure intensive e una quindicina di operazioni, Zanardi poté lasciare l’ospedale e cominciare la riabilitazione che, portata a pieno compimento con caparbia volontà, gli consentì di tornare a gareggiare nel 2005 in un campionato di livello mondiale come quello delle vetture Turismo WTCC, in cui vinse alcune corse oltre a conquistare il titolo italiano della categoria Superturismo. Ma le sue “sfide”(così è anche emblematicamente intitolato il programma televisivo da lui condotto su Rai3) non finiscono mai: “Non so vivere senza sport” dichiarò una volta. E così nel 2007 scoprì l’Handbike diventandone campione paralimpico nello scorso settembre, a 46 anni, con la conquista di due medaglie d’oro (cronometro e corsa in linea), proprio sul circuito di Brands Hatch dove ottenne la prima pole position della sua carriera nella sua prima vita. Un campione speciale e un uomo speciale.

Foto Rigato

Zanardi ha fatto durante la sua carriera dI pilota e per tutto quello che sta facendo in questa sua nuova fase agonistica. Un modello vincente, non solo in termini di medaglie e successi, ma soprattutto come testimonial di principi positivi, utili e necessari per la crescita di ognuno di noi”. Dallo scorso ottobre, dunque, anche il grande Alex è tra noi come membro dell’Automobile Club. Ed è in buona compagnia dato che nell’ambito delle iniziative per celebrare il novantesimo anniversario della fondazione dell’Autodromo di Monza (avvenuta appunto nel 1922) hanno ricevuto lo stesso riconoscimento anche il pilota di F1 Sebastian Vettel e Stefano Domenicali in rappresentanza della Ferrari quale Direttore sportivo della scuderia. Il primo perché “In più di un’occasione ha dimostrato un affetto e un legame speciale per il circuito di Monza”(non bisogna dimenticare infatti che il giovane pilota tedesco ottenne la prima vittoria della sua carriera proprio a Monza nel GP del 2008), mentre la Ferrari è stata premiata in quanto “Simbolo storico vincente della Formula1 nel mondo”. Per la cronaca, tornando al GP Handbike di Monza disputato lo scorso 6 ottobre e organizzato dell’Associazione sport diversamente abili “Piccoli Diavoli 3Ruote”, la gara è stata vinta proprio da Zanardi che dopo 45 minuti più un giro di corsa a quasi 39 Km/h di media ha regolato il gruppo dei 74 partecipanti tra i quali figuravano anche i più forti della categoria come Vittorio Podestà (due medaglie di bronzo e una d’argento a Londra), Francesca Fenocchio, anch’essa parte del terzetto arrivato secondo alle Paralimpiadi e i fratelli Villa, animatori dell’associazione organizzatrice. Paolo Moroni

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INTERVISTA

a cura di Paolo Redaelli

Parlano i responsabili della mobilità del Comune e della Provincia di Milano

“Assessore ci dica” A Pierfrancesco Maran e a Giovanni De Nicola abbiamo fatto qualche domanda sui temi di maggiore attualità nel campo della mobilità nelle aree milanesi di loro competenza. Analisi e prospettive: cosa si è fatto e cosa si intende fare per governare le criticità del settore viabilità e trasporti del nostro territorio e dare risposte alle richieste di una vasta e trasversale parte della cittadinanza. Sul tappeto i problemi di una grande e complessa città connessa ad un territorio assai attivo e dinamico. Dall’Area C alle Piste ciclabili, dall’ intermodalità alle tariffe dei taxi. E ancora, le iniziative per la sicurezza sugli assi di collegamento extraurbani e la questione del sistema tariffario dei mezzi pendolari PIERFRANCESCO MARAN. COMUNE DI MILANO

I benefici di Area C Diminuzione generale del traffico, città meno inquinata e più vivibile. I suoi introiti destinati a parcheggi, mezzi pubblici e bike sharing. Sviluppo dell’intermodalità. Verso il numero unico per la chiamata dei taxi Area C è ripartita il 17 settembre. Quale è il bilancio di queste prime settimane da un punto di vista viabilistico ed ambientale? Come si sta operando perché il miglioramento delle condizioni in centro non vada a penalizzare, in termini di vivibilità, le altre zone della città? Area C ha confermato, anche alla ripartenza del 17 settembre, la sua efficacia nella riduzione del traffico in città, facendo registrare un calo di oltre il 30% di ingressi nella Ztl Cerchia dei Bastioni. Gli effetti del provvedimento, nei suoi primi sei mesi di vita, hanno dimostrato che i milanesi hanno apprezzato e stanno collaborando per far diventare la nostra città più vivibile per tutti. Da gennaio a luglio non è diminuito il traffico solo in centro, ma anche fuori dalla Cerchia dei Bastioni, dove si è registrato un -7%, e ci sono stati effetti positivi sulla velocità commerciale dei mezzi pubblici, sul calo del numero degli incidenti in tutta la città, sulla diminuzione delle emissioni inquinanti e 20

sull’aumento di di veicoli a minor impatto ambientale. Grazie ad Area C il Comune ha potuto incamerare una notevole quantità di risorse, derivanti sia dal pagamento degli accessi sia dalle multe comminate ai trasgressori. Può fornirci una quantificazione di questi introiti e, soprattutto, illustrarci come sono stati e come verranno impiegati? Il bilancio di Area C è in fase di aggiornamento, poiché il provvedimento è stato sospeso, per effetto di una sentenza del Consiglio di Stato, dal 16 luglio al 17 settembre. Fino a luglio, basandosi sui dati dei primi sei mesi, la stima del bilancio economico era di circa 23 milioni e 500mila euro per il 2012, di cui quasi 11 milioni e 200mila euro di competenza fino al 30 giugno 2012. Tutte le risorse derivanti da Area C sono e saranno reinvestite in progetti per la mobilità sostenibile. Per esempio, è proprio grazie agli introiti del provvedimento che è stato possibile finanziare, con 10 milioni di euro, il potenziamento e il miglioramento delle frequenze del trasporto pubblico. Sempre grazie ad Area C, è stata finanziata poi la realizzazione del parcheggio di interscambio M3 Comasina ed è stato possibile finanziare per il 2012 la seconda fase di sviluppo della rete del bike sharing, che entro fine anno avrà 200 stazioni in città.


Grazie ad Area C si è registrato un calo del traffico non solo in centro ma anche fuori dalla Cerchia dei Bastioni

La mobilità su due ruote in città, per varie ragioni, è in costante aumento. Sono in programma provvedimenti specifici per gestire un numero sempre maggiore di biciclette, ciclomotori e motociclette garantendo fluidità, ordine e sicurezza della circolazione? Già Area C di per sé nasce proprio per liberare le strade dal traffico e, di conseguenza, per renderle più sicure per le utenze più deboli della strada. Inoltre, abbiamo stanziato oltre 20 milioni di euro per realizzare e riqualificare piste ciclabili, abbiamo aumentato le multe per soste in doppia fila e sulle corsie riservate alle due ruote, abbiamo aderito alla campagna salvaiciclisti e deciso, come forma di sensibilizzazione, che su 38 pannelli luminosi a messaggio variabile in giro per Milano si alternassero frasi a rotazione rivolte agli automobilisti, perché rispettino e prestino attenzione a bici e pedoni. E ancora, abbiamo aperto il primo Tavolo Permanente della Ciclabilità e aderito agli Stati Generali della Bicicletta. L’intermodalità è una delle soluzioni per governare la mobilità, soprattutto quella dei pendolari che possono parcheggiare la propria auto ai limiti della città e utilizzare un mezzo di trasporto collettivo. Purtroppo il numero di posti auto in parcheggi di corrispondenza a Milano è lo stesso da molti anni. È in progetto qualche nuovo impianto? Come si affronterà, ad esempio, la questione a Bignami quando verrà aperta la linea 5 della metropolitana? Parlare di città metropolitana significa incentivare non solo i milanesi a utilizzare i mezzi pubblici, ma anche chi raggiunge la città da fuori. Per questo il Comune di Milano ha deciso di affrontare e risolvere un’importante questione che era aperta da anni: il parcheggio di interscambio proprio di fianco al capolinea nord della linea gialla alla fermata di Comasina. Il progetto definitivo, approvato dalla Giunta, prevede la realizzazione di 305 posti auto e 380 stalli per le biciclette, per un costo di 3 milioni e 800mila euro. Abbiamo voluto investire tanto perché, in questo modo, l’intermodalità sarà garantita per tutte le esigenze di mobilità. Il progetto definitivo per il parcheggio è stato approvato in Giunta a inizio ottobre. Ma, in attesa dei lavori per la realizzazione e per contrastare

da subito la sosta selvaggia, il Comune di Milano ha deciso di andare incontro all’esigenza di posti auto da parte dei residenti di Zona 9 e dei pendolari, realizzando nell’area attorno alla fermata M3 Comasina un parcheggio provvisorio da circa 200/250 posti auto, fruibile già dalla fine del mese di ottobre, mettendo in sicurezza e allestendo lo spazio dove sorgerà il cantiere. Per quanto riguarda la realizzazione della Linea 5 c’è un progetto complessivo di riqualificazione delle varie zone interessate dai lavori che va incontro anche alle esigenze di mobilità integrata e parcheggio, senza dimenticare il verde, che è uno degli aspetti cui la nostra Amministrazione pone più attenzione. Il servizio taxi è parte fondamentale del sistema dei trasporti pubblici. Quali i programmi dell’Amministrazione per renderlo più efficiente e anche più alla portata delle tasche dei cittadini? Il primo passo sarà quello di eliminare le colonnine ai posteggi e realizzare una mappa virtuale di fermate. Poi, migliorare il servizio di informazione ai cittadini utilizzando la rete Internet senza fili del Comune, dove ogni telefonino di ultima generazione può collegarsi. Essenziale, inoltre, la semplificazione dei numeri, attraverso l’istituzione di un numero unico da chiamare, che sia breve e semplice. Infine, utilizzare la tecnologia, a tutti i livelli per ridurre attese e costi e venire incontro al cliente. Queste sono le linee guida della nostra riforma del servizio che abbiamo appena presentato e condiviso con i consorzi e i sindacati di categoria e che siamo convinti porterà maggiore efficienza, quindi più lavoro, e riduzione dei costi. 21


INTERVISTA

GIOVANNI DE NICOLA. PROVINCIA DI MILANO

Sicurezza innanzitutto Diminuiscono gli incidenti sulle provinciali. Anche quelli del “sabato sera”. Tecnologie d’avanguardia e materiali innovativi. Nuovi rilevatori della velocità. Catene a bordo e pneumatici invernali sono sempre consigliabili. Il nodo delle tariffe degli abbonamenti. Leggendo le statistiche degli incidenti stradali emerge che le arterie extraurbane sono teatro dei sinistri con più gravi conseguenze. Quali iniziative ha in atto la Provincia di Milano per innalzare i livelli di sicurezza delle infrastrutture? Rappresentare le strade provinciali come un palcoscenico in cui si consumano frequenti e pericolosi incidenti è un’immagine che appartiene sempre di più al passato. Le ultime statistiche e gli studi di settore parlano finalmente di un’inversione di tendenza. Proprio nelle ultime settimane, l’Osservatorio Utenze Deboli (UOD) ha presentato i dati relativi all’indagine annuale sull’incidentalità del 2011. Il dato che emerge è che, lungo le strade della Provincia di Milano, il decremento di mortalità è significativo: - 26% tra gli automobilisti, - 46% tra l’utenza cosiddetta debole (pedoni, ciclisti, motociclisti). Questi dati non sono frutto di una casualità ma di una costante attività di prevenzione e informazione volta a promuovere una mobilità sicura, anche attraverso scelte di tecniche d’avanguardia e materiali innovativi. Si possono citare, come esempi, le diverse campagne informative che sono state promosse in questi anni per una guida sicura e rispettosa del codice della strada e della vita, ma anche gli interventi infrastrutturali portati a termine: dall’avvenuta riqualificazione del primo lotto della SP 415 “Paullese” a quelle attualmente in atto della SP 103 “Cassanese” e della SP14 “Rivoltana”. Su queste strade sono stati scelti e si stanno scegliendo materiali e tecnologie di avanguardia, in grado 22

di contribuire, tra l’altro, anche alla sicurezza. Si pensi, ad esempio, all’impianto antinebbia, già in funzione sulla “Paullese”, che garantirà di circolare in sicurezza anche quando la visibilità, rilevata da appositi sensori, scenderà al di sotto dei 100 metri. Infine, a tutela della sicurezza, sono stati installati, sulle strade a più alto tasso di incidentalità, 10 nuovi rilevatori di velocità, propedeutici all’installazione di tutor che accanto all’aspetto sanzionatorio avranno una vera e propria funzione di incentivo al rispetto dei limiti di velocità. Tra l’altro, è importante sottolineare che gli introiti delle sanzioni verranno destinati totalmente alla manutenzione delle strade e ad interventi finalizzati ad accrescerne la sicurezza. La Provincia di Milano è molto attiva nel contrastare il fenomeno delle “stragi del sabato sera” che ogni fine settimana provoca numerosi incidenti con morti e feriti soprattutto fra la popolazione giovanile. Quali sono le cifre più recenti del fenomeno e quali i principali risultati delle azioni di contrasto promosse? Più di ogni parola sono utili i dati riportati nella tabella allegata che, in estrema sintesi, mostrano un decremento degli incidenti e del numero di vittime e feriti, nella fascia oraria compresa tra le ore 22 del venerdì e le ore 6 del sabato mattina. Questa è, appunto, la fascia più sensibile per quanto attiene l’incidentalità giovanile e le cosiddette “stragi del sabato sera”. Le iniziative per ricordare ai giovani quanto sia preziosa la propria vita e quella del nostro prossimo, anche quando siamo alla guida, sono state varie, anche in collaborazione con ACI e Unione del Commercio. Solo nell’ultimo anno sono stati posizionati, in 4 campagne informative distinte, ben 6 mila gonfaloni, sparsi per le strade cittadine, con messaggi e slogan per una guida sicura. Ovviamente i già citati rilevatori di velocità danno il loro contributo anche a questa specifica emergenza che interessa i giovani e i nostri figli. Siamo alla vigilia del periodo invernale in cui si riproporranno episodi di emergenza ambientale che genereranno provvedimenti di limitazione alla circolazione da parte delle singole Amministrazioni. Cosa ha fatto e cosa intende fare la Provincia per garantire un coordinamento di queste decisioni? Al di là dei singoli provvedimenti che, certamente, rivestono la loro importanza e su cui la Provincia di Milano si sta impegnando, credo occorra abbracciare un’ottica e una visuale di più ampio respiro. Magari guardando anche all’Europa e, ancora una volta, alla tecnologia. La civiltà post industriale ha l’obbligo di scommettere, ad esempio, su nuove materie prime da utilizzare per la manutenzione e la costruzione delle infrastrutture. Guardare agli ultimi ritrovati della tecnologia e della scienza dei materiali significa dare una mano immediata e diretta all’ambiente, abbassando le immissioni in atmosfera e riducendo il consumo energetico.Occorre poi continuare ad investire, compatibilmente con le risorse a disposizione, in mobilità alternativa, ricordando però che servirà a poco aumentare le piste ciclabili se non si garantirà una interconnessione tra sistemi di trasporto e tra le viabilità del territorio, che chiami in causa tutti gli Enti interessati. La mobilità


Campagne informative e sistemi per rilevare le velocità eccessive in campo per limitare l’incidentalità stradale

alternativa deve, in pratica, essere resa appetibile, in modo che l’utenza la scelga e vi si fidelizzi. E questo vuol dire renderla competitiva, economicamente sostenibile e facile da fruire. Obbligo dei pneumatici “da neve” nel periodo invernale. È stata una sua battaglia per la sicurezza stradale che ha diviso la pubblica opinione. Intende scendere nuovamente in campo su questa questione nel prossimo futuro? Ai miei amici consiglio sempre di tenere in auto le catene da neve o di montare gli pneumatici invernali per garantire la propria incolumità e quella dell’utenza della strada. L’auspicio è che non serva un’ordinanza, ma che la sicurezza diventi una scelta di chi guida in modo consapevole. Questo è stato il senso di una scelta passata che, forse strumentalmente, non è stata compresa da tutti. Le attuali tariffe dei mezzi pubblici penalizzano soprattutto gli utenti dei comuni di prima fascia che devono sostenere una spesa notevolmente maggiore rispetto ai cittadini milanesi (uno studente, ad esempio, paga l’abbonamento mensile almeno 30 euro in più per percorrere anche pochi chilometri). Cosa si può fare per ridurre questo divario, a vantaggio dei bilanci familiari, e favorire così l’utilizzo di autobus, treni e metropolitane? La Provincia di Milano è fortemente sensibilizzata in questo senso, specialmente in una congiuntura economica così sfavorevole per le famiglie che sono costrette a salti mortali per far quadrare i conti. Purtroppo, però, occorre ricordare che le tariffe dei servizi di trasporto pubblico locale sono regolate

dalla Regione ed è sempre la Regione a determinare l’entità degli incrementi da applicare. Gli Enti affidatari dei servizi possono o applicare tale incremento o impiegare proprie risorse per ripagare alle aziende esercenti i mancati introiti. Ed è ovvio come i continui tagli a cui gli Enti Locali sono sottoposti rendono pressoché impossibile la scelta. Ciò detto, è però fondamentale ricordare che il sistema tariffario è attualmente in via di ridefinizione e, in questo senso, la Provincia di Milano vuole avere un ruolo propositore che tuteli, innanzitutto, i cittadini. La proposta è quella di un sistema tariffario a due fasce, che garantirebbe contemporaneamente un controllo dei prezzi e un modello di riferimento più semplice e chiaro.Ovviamente, per realizzare tale progetto è necessario che vi sia convergenza tra tutti gli Enti interessati. Gli scenari sono quindi aperti ma la Provincia di Milano farà quanto nelle proprie possibilità per raggiungere l’obiettivo prefissato.

GLI INCIDENTI DEL “SABATO SERA” SULLE STRADE EXTRAURBANE DELLA PROVINCIA DI MILANO

2007

2008

2009

2010

INCIDENTI MORTI FERITI LESIVI

INCIDENTI MORTI FERITI LESIVI

INCIDENTI MORTI FERITI LESIVI

2011

INCIDENTI INCIDENTI MORTI FERITI MORTI FERITI LESIVI LESIVI

DALLE 22 DI VENERDì ALLE 6 DI SABATO

693

10 1162

660

13 1100

597

12 1000

535

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861

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DALLE 22 DI SABATO ALLE 6 DI DOMENICA

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DALLE 22 DI DOMENICA ALLE 6 DI LUNEDì

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CRISI ECONOMICA

FORTE RICHIAMO DELL’ACI

Occorre ridurre i costi per gli automobilisti “Fatichiamo ad interpretare la strategia del Governo” ha detto il presidente ACI Angelo Sticchi Damiani al Forum Internazionale delle Polizie Locali, proponendo anche una serie di soluzioni per abbassare i costi del settore. Da uno studio presentato al Convegno è emerso che le multe nei capoluoghi di regione fruttano quasi mezzo miliardo di euro per la sicurezza stradale “Basta manovre sull’auto: serve una manovra per l’auto. L’auto non è un bancomat per nessuno: né per il Governo né per gli Enti locali. La priorità è la riduzione dei costi a carico delle famiglie. Fatichiamo a interpretare la strategia del Governo Monti sull’auto, di cui ad oggi non vediamo i risultati”. Questo il forte richiamo lanciato dal presidente dell’Automobile Club Angelo Sticchi Damiani dalla ribalta del Forum Internazionale delle Polizie Locali organizzato da ACI a Riva del Garda nella seconda settimana dello scorso ottobre. “Nei primi nove mesi del 2012 - ha continuato il presidente Sticchi Damiani - sono cresciute del 16% le auto radiate dal PRA per essere esportate. Quasi 4 auto radiate su 10 vanno oltre confine, con danno per l’Erario, che ha incassato solo 137 dei 168 milioni di euro stimati. A questa cifra va aggiun-

ta la contrazione di 105 milioni tra Iva, bollo e Ipt dovuta al calo del 45% delle vendite in questo segmento”. È un grido d’allarme che mette in primo piano la necessità di ridurre i costi per gli automobilisti i quali si devono fare carico di un fenomeno che, tra aumenti assicurativi, superbolli e, soprattutto, l’innalzamento costante dei prezzi della benzina, sta diventando sempre più anti-economico a livello generale. Da semplice mezzo di trasporto, l’auto sta quasi diventando un bene di lusso: inutile possederla se poi i suoi costi eccessivi impediscono di usarla. “Bene dunque la sterilizzazione dell’IVA - ha continuato il presidente dell’ACI riferendosi alle accise sui carburanti - ma prima di tutto bisogna procedere a una rimodulazione delle accise stesse, visto che paghiamo balzelli sulla guerra in

Il presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani parla dal podio del Forum delle Polizie Locali 24


Abissinia, sul Vajont e su altri eventi che ormai figurano solo sui libri distoria. È comprensibile l’esigenza di far fronte alle emergenze, ma è inaccettabile che un terremoto diventi una tassa sine die per intere generazioni”. Ma in questo momentoi critico per il Paese l’Aci fa anche proposte. Anche in materia di evasione fiscale proponendosi come struttura di servizio per le Amministrazioni locali, al fine di definire al meglio i contorni dell’evasione fiscale sul territorio, modulare il contesto operativo, tracciare le linee di intervento e svolgere compiti specifici di riscossione. Non solo. L’ACI ha anche proposto una nuova manovra in otto punti, che secondo i suoi calcoli potrebbe ridurre la RCAuto fino al 40%. Il progetto di legge, inviato al Governo, prevede: - Riduzione a 90 giorni (oggi sono 2 anni) il tempo per denunciare un sinistro - Ripristino dei 5 giorni di tempo (oggi 2) per effettuare la perizia - Blocco dei risarcimenti se la documentazione medica non attesta con certezza l’esistenza e l’entità delle lesioni - Ripararazione dei veicoli in officine convenzionate con le assicurazioni, altrimenti si avrà diritto al risarcimento nelle misure previste dalle stesse convenzioni - Approvazione definitiva della tabella nazionale dei risarcimenti per danni fisici con invalidità dal 9% al 100% - Adeguamento agli standard europei i risarcimenti per danno morale da morte - Revisione della tassazione sulle polizze RcAuto - Collegamento di immatricolazioni e passaggi di proprietà alla stipula della polizza RcAuto per arginare il fenomeno delle auto prive di assicurazione. Multe: oltre 673 milioni in 20 capoluoghi Tema del V° Forum Internazionale delle Polizie Locali organizzato dall’ACI è stato “La qualità della mobilità nei 20 capoluoghi di regione italiane” che si incentrava su uno studio realizzato dalla Fondazione ACI Filippo Caracciolo. In esso sono stati presi in considerazione diversi parametri relativi a: incidenti stradali; mobilità sostenibile; proventi delle sanzioni stradali; servizi di car sharing; polizia locale; parco circolante; trasporto pubblico locale e aree di sosta con relative tariffe. Lo studio ha evidenziato che le piccole città, cosiddette “a misura d’uomo”, consentono una maggiore mobilità pedonale favorendo la sostenibilità ambientale, ma peccano in termini di organizzazione della circolazione e di incidentalità stradale, anche a dispetto degli ingenti investimenti pubblici. Ma il dato più sorprendente che è emerso dallo studio è che complessivamente nei 20 capoluoghi di provincia si stima siano 673.165.000 euro i proventi dall’incasso delle multe, il 70,5% dei quali è stato destinato alla sicurezza stradale, pari ad una cifra che raggiunge i 474.947.500 euro. “Questi dati ci dimostrano che i soldi per la sicurezza stradale

Roma “capitale” delle multe. Milano medaglia d’argento. Gli incassi delle multe vedono Roma al primo posto della classifica con 270.300.000 euro, seguita da Milano (130.100.000 euro), Napoli (65.600.000 euro), Torino (60.900.000 euro), Bologna (36.300.000 euro), Genova (33.600.000 euro). Agli ultimi posti della graduatoria L’Aquila con 402.000 euro e Potenza con 486.000 euro.

83 euro l’anno li spendiamo in multe Confrontando il parco circolante con gli incassi delle sanzioni, si è calcolato in 83 euro la spesa media degli automobilisti per sanzioni stradali nei capoluoghi di regione. Ancona è la città con il valore più alto (225,40 euro), seguita da Bologna (184,78 euro), Milano (181,64 euro) e Roma (141,86 euro). L’Aquila è il capoluogo con la media più bassa (7,57 euro), dopo Potenza (10,06 euro) e Campobasso (20,20 euro). “Le differenze sul territorio della spesa media per multe non dimostrano che gli automobilisti anconetani siano più indisciplinati di quelli aquilani - dice il presidente ACI - bensì quanto l’attività delle Polizie Locali segua ancora linee operative troppo disomogenee in Italia, a scapito della sicurezza e dell’equità sociale”.

ci sono - ha detto ancora Sticchi Damiani - e gli automobilisti pretendono miglioramenti continui delle strade, della segnaletica e delle infrastrutture urbane. La legge prevede che possano essere spesi anche in attività di formazione degli utenti e nel potenziamento delle Polizie Locali per il presidio del territorio. Le multe non sono e non devono mai diventare una risorsa con cui ripianare i bilanci dei Comuni”. Da questo punto di vista la città più “virtuosa” evidenziata dallo studio è Trieste, dove il 177% (pari a 8.850.000 euro) dei proventi delle infrazioni viene destinato alla sicurezza stradale; nella classifica seguono Roma con l’83% a pari merito con Bologna (rispettivamente 224.349.000 euro e 30.129.000 euro), quindi Torino con l’81% (49.329.000 euro) e Cagliari con il 78% (4.524.000 euro); agli ultimi posti Venezia con il 41% (3.895.000 euro) preceduta da Bari, Campobasso, Catanzaro, L’Aquila e Potenza con il 50%. Paolo Moroni 25


INIZIATIVE

CONCLUSO A MONZA IL PROGRAMMA DI EDUCAZIONE STRADALE

“Oggi in pista, domani in strada” Missione compiuta Circa 1500 studenti delle terze medie di 30 scuole di Milano, Lodi e Monza hanno partecipato agli incontri sulla sicurezza stradale svoltisi all’Autodromo di Monza. Risultati positivi per il 92% dei ragazzi. “A grande richiesta” si spera in una replica di questa iniziativa sviluppata da AC Milano con il Ministero dell’Istruzione e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Alla fine sono rimasti tutti contenti. Prima di tutto i ragazzi che hanno passato una giornata divertente, ma anche istruttiva, poi i docenti che hanno potuto entrare in contatto con nuovi e interessanti spunti didattici e infine gli organizzatori che hanno visto coronare dal successo la loro iniziativa. È stato infatti completato nel pieno rispetto del programma e con la soddisfazione delle parti coinvolte “Oggi in pista, domani in strada”, il progetto sperimentale di sensibilizzazione alla sicurezza stradale realizzato dall’Automobile Club Milano con il Ministero dell’istruzione e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia che, come dato conto su questo giornale nella primavera scorsa, consisteva in una serie di incontri con i ragazzi della terza classe delle medie inferiori tenuti in una simpatica e attraente cornice come l’Autodromo di Monza. Tra maggio e novembre circa 1.500 ragazzi di 30 scuole delle province di Milano, Lodi e Monza-Brianza sono stati “a lezione “nelle modernissime strutture del celebre impianto sportivo che ospita da 90 anni il GP d’Italia, in ascolto e interazione con informalissimi e amichevoli “maestri” come gli esperti dell’AC Milano validamente supportati dal pilota professionista Gian Maria Gabbiani. Tema degli incontri, la sicurezza stradale in generale, e in particolare gli aspetti più specifici riguardanti la fascia d’età dei ragazzi in procinto di diventare guidatori di ciclomotori e, un po’ più avanti negli anni, anche automobilisti. Ma comunque già ora utenti della strada come pedoni e ciclisti. “A questi giovani - ha detto il presidente dell’Automobile Club Milano, Carlo Edoardo Valli - lanciamo messaggi positi-

vi sull’utilizzo del casco, sul mantenere adeguate distanze di sicurezza, sull’importanza di non bere alcolici e sul modo corretto di contattare i soccorsi in caso di incidenti. Concetti che spesso possono apparire scontati ma che, espressi a Monza, nel ‘tempio della velocità’, assumono un valore particolare attirando, come risulta dalla fase iniziale dell’esperienza, una grande attenzione degli studenti”. Dai questionari compilati dai ragazzi al termine degli incontri è infatti emerso che la stragrande maggioranza di loro (esattamente il 92 per cento) ha dimostrato di avere acquisito un’infarinatura generale sufficiente in tema di sicurezza stradale “Ciò non significa però che nella pratica per esempio, alla guida di un motorino o di una bicicletta, le regole siano sempre rispettate - ha aggiunto il presidente Valli - ma certamente questo dato ci induce a sviluppare ulteriormente questo momento di educazione e formazione”. Di eguale tenore anche il giudizio di Milena Ancora dell’Ufficio Scolastico regionale della Lombardia: “Abbiamo accolto da subito molto positivamente la proposta dell’Automobile Club Milano convinti che sia questa la strada giusta da seguire per catturare l’attenzione dei ragazzi, per la validità dei contenuti e per le emozioni che la cornice dell’Autodromo può trasmettere”. Viste le moltissime richieste rimaste inevase, provenienti anche dalle scuole di altre province della Lombardia e da altre regioni, Automobile Club Milano si attiverà per riproporre il progetto anche nella primavera del prossimo anno. Paolo Moroni

Studenti a “lezione di sicurezza” a Monza con gli esperti dell’Automobile Club e, sula destra, il pilota Gian Maria Gabbiani 26


SICUREZZA

PNEUMATICI INVERNALI

Cambio di stagione È arrivato il momento delle strade viscide e innevate e delle Ordinanze di “Obbligo di circolazione con pneumatici invernali o catene a bordo”. Meglio non farsi cogliere impreparati quali bisogna essere a conoscenza (pena multe salate) prima di mettersi in viaggio. Nello scorso inverno sono state oltre 200 le ordinanze di “Obbligo di circolazione con pneumatici invernali o catene a bordo” (queste ultime ovviamente da montare in caso di neve) emesse da enti e istituzioni varie quali Autostrade, Anas, Regioni, Province, Comuni, ecc., con finalità preventive in tutta la Penisola, nessuna regione esclusa. Circa metà delle province italiane sono state coinvolte così come la maggior parte delle arterie ad alta velocità della rete nazionale. Paolo Moroni “INVERNALI” PRO E CONTRO

Giunti alle porte dell’autunno solitamente si procede al “cambio di stagione”. Anche per l’auto. E con particolare riguardo agli pneumatici. Sempre più automobilisti italiani, ad imitazione di quelli di vasti territori europei, si stanno infatti orientando verso l’utilizzo degli pneumatici invernali che, a prescindere dalle imposizioni legislative, sono ormai ritenuti la soluzione più sicura e pratica (anche se non la più economica) per affrontare le criticità di marcia della stagione fredda. Nella passata stagione sono state vendute circa 8 milioni di “gomme termiche” contro i quasi 7 milioni di pezzi venduti nell’inverno 2010/2011 con un trend in costante crescita (4,5 milioni nel 2009/2010 e 2,5-3 milioni nel 2008/2009). Secondo le stime dell’associazione dei produttori, “Assogomma”, a fronte di un parco circolante di 36 milioni di autovetture, circa il 20% dispone ormai di un doppio treno di pneumatici. È questa la stagione giusta per sostituire gli pneumatici estivi con quelli invernali, prima delle nevicate e prima della presenza costante di fondi umidi e bagnati. Sarà anche l’occasione per effettuare un attento controllo degli pneumatici estivi da mettere in magazzino in attesa della prossima primavera quando, dal 15 aprile, decadrà l’obbligo di disporre, su alcune strade, delle gomme invernali o delle catene e quando non saranno più emesse ordinanze in tal senso dagli enti proprietari delle strade delle

Gli pneumatici invernali costano generalmente qualcosa in più rispetto ad analoghi estivi montabili sulla stessa auto e sono omologati per velocità massime con codice inferiore di una categoria (comunque sempre ben oltre i limiti di velocità consentiti dal Codice); la resa chilometrica è invece praticamente uguale. In teoria li si possono usare anche in primavera/estate. Non succede nulla di grave. Ma è sconsigliabile perché le performance invernali di durata, tenuta e frenata scemano a vantaggio dello pneumatico estivo. Il vero problema è semmai quello dell’investimento iniziale (magari con l’aggiunta dei cerchioni) per un doppio treno di gomme e quello del rimessaggio, anche se ormai questo servizio viene offerto da moltissimi gommisti anche a costo zero per fidelizzare la clientela.

CONFRONTO SPAZIO DI FRENATA

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EVENTI

EXPO 2015: ISTRUZIONI PER L’USO

Futuro pianeta “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”: è questo il tema di Expo 2015, l’ Esposizione Universale che si aprirà ufficialmente il 1° maggio 2015. Se ne parla tanto, ma forse non tutti hanno ben chiaro di cosa si tratta. Ecco qualche informazione per conoscere meglio questo grande evento

Expo 2015 verrà inaugurata all’inizio di maggio 2015 e resterà aperta per sei mesi sino alla fine di ottobre. Si svolgerà nelle vicinanze del polo esterno di Fiera Milano, a Rho, in un area di quasi un milione di mq compresa tra la autostrada A4 (Milano – Torino) e la A8 (Milano –Varese) e la Provinciale 46 (Rho – Monza). Circondati da un canale d’acqua, gli spazi di Expo, dai padiglioni espositivi alle strutture dedicate agli incontri o alla ristorazione, si svilupperanno lungo due principali assi pedonali che si incrociano ad angolo retto, come nell’urbanistica dell’antica Roma: il cosiddetto Decumano, l’asse lungo più di 1,5 km e largo 35 metri, lungo il quale si affacceranno i padiglioni dei Paesi partecipanti e che avrà nome di World Avenue, ed il Cardo di 400 metri, che presenterà l’Italia nel campo della nutrizione in tutti i suoi aspetti. I grandi obiettivi di fondo Nei padiglioni delle Nazioni che parteciperanno ad Expo (sono già più di cento) e nei numerosi luoghi di incontro e di scambio, i 20 milioni di visitatori previsti, che dovrebbero generare 27 milioni di ingressi, avranno la possibilità di conoscere, di confrontarsi, di riflettere sui propri comportamenti individuali o su scelte collettive per una maggiore e migliore produzione alimentare, per evitare sprechi energetici, per rispettare le risorse naturali, prima fra tutte, l’acqua. Ma “nutrire il pianeta” non vuol dire soltanto sfamare i miliardi di persone che vivono oggi e che vivranno sulla Terra 28

domani. Vuol dire anche nutrire la Terra stessa, la Terra organismo vivente, rispettandone i cicli, gli equilibri, le diversità. Expo, più che una esposizione fieristica della nutrizione, vuole essere dunque una piattaforma della alimentazione, un luogo fisico nel quale le regioni ricche e quelle povere si avvicinino un po’ di più, uno spazio nel quale le strategie economiche possano tener conto delle prospettive preoccupanti non solo delle popolazioni dai cui territori si ricavano prodotti e profitti, ma anche del loro stesso futuro. Caratteristiche di Expo L’ Esposizione avrà caratteristiche organizzative che ricalcano il tema di “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” ed i valori connessi: la naturalezza, l’uso attento dello spazio e delle risorse, la partecipazione allargata. Ad esempio, l’architettura dell’intera manifestazione è stata pensata “leggera”, realizzata con materiali il più possibile “naturali”, contrassegnata da spazi aperti; le manifestazioni programmate si sommeranno a quelle “spontanee” nelle quali il visitatore potrà dire, domandare, reclamare e anche … cucinare in spazi predisposti; le esperienze alimentari dei Paesi si potranno confrontare in continue “degustazioni” , giorno e notte, in un reciproco scambio educativo tra i Paesi partecipanti; l’uso delle tecnologie innovative sarà alla base di Expo e si potrà riversare anche sulla stessa Milano: dalla geo-localizzazione ed ai percorsi individualizzati, al ticketing sicuro per gli acquisti, al riconoscimento virtuale dei visitato-


ri in ogni momento della visita. Un Cyber Expo metterà in collegamento Expo con chi, in tutto il mondo, non potrà parteciparvi fisicamente e manterrà poi il contatto con i partecipanti anche dopo la chiusura della manifestazione. Strutture particolari di Expo Merita passare in veloce rassegna alcuni delle principali strutture che affiancheranno i padiglioni espositivi e che saranno di supporto alla riflessione sul tema: un Padiglione Zero, all’ingresso, sintetizzerà il senso della manifestazione ed i principali filoni trattati, utilizzando strumenti audio e video innovativi ed anche emozionanti; un Parco delle Biodiversità di 14.000 mq, in cui il visitatore potrà vedere le varietà della natura, succedutesi nel tempo ed oggi presenti nelle diverse zone climatiche del pianeta; un Future Food District: due padiglioni che, oltre a servizi di ristorazione, presenteranno l’uso sempre più intenso di tecnologie informatiche non solo per produrre e trasportare gli alimenti, ma anche, ad esempio, per organizzare i nuovi supermercati alimentari ed addirittura lo spazio della attuale “cucina” familiare; un Food in Art, uno spazio in cui ripercorrere le culture del pianeta, attraverso le più diverse forme artistiche con cui hanno rappresentato il cibo, il suo valore, i simboli ed i riti collegati; un Children Park, un’area dedicata ai bambini ed alle loro famiglie, dove gioco e conoscenza si intreccino: gli uomini di domani dovranno fare i conti con il pianeta che gli uomini di oggi stanno trasformando, e la alimentazio-

ne dei bambini si collega alla alimentazione del pianeta stesso; una Collina Mediterranea, alta 22 metri, presenterà dal vivo le caratteristiche naturali dei territori che si affacciano sul Mare Nostrum che da millenni mette in contatto popoli di Asia, di Africa e d’Europa; un Open Air Theatre e una Lake Arena, ai due lati opposti del Cardo, due spazi aperti: il primo che riprende il teatro della nostra cultura occidentale, il secondo che favorisce gli incontri accanto all’elemento che per definizione rappresenta la vita, delle persone e della Terra. Expo anche emozione I temi di fondo, i contenuti espositivi, le forme esteriori di Expo saranno sviluppati con modalità spettacolari e con tecniche che dovrebbero anche lasciare un’emozione al visitatore. Ci saranno spazi in cui i Paesi del Sud Est asiatico presenteranno gli incredibili sistemi di produrre il riso in terrazzamenti collinari; sarà dedicato spazio a promuovere politiche sociali per valorizzare il ruolo della donna nella gestione della alimentazione; verranno presentate le nuove sofisticate tecnologie satellitari per la pesca oceanica; saranno divulgate le informazioni per evitare i più ricorrenti disturbi alimentari; si ripercorreranno le forme artistiche legate al nutrimento, a partire dalle incisioni rupestri di gazzelle che i nostri progenitori disegnarono in caverne in mezzo alle foreste, oggi spazzate dal vento del deserto. Gianfranco Chierchini 29


TENDENZE

LE CONCEPT CAR DEL SALONE DI PARIGI

Avanti tutta Anticipazioni e prototipi studio, auto che presto arriveranno sul mercato e modelli che non vedremo mai in strada. Tutte ci indicano la direzione dell’auto di domani e dopodomani 30


McLaren P1 A proposito di proposte estreme ecco la McLaren P1. Il prezzo? Poco meno di milione di euro. La McLaren P1 esposta a Parigi è ancora un prototipo, ma le linee della versione definitiva non saranno molto diverse. Forme sinuose che sembrano quasi scolpite e proporzioni che rendono bene l'idea delle prestazioni che questa super sportiva potrà regalare ai fortunati proprietari. Ufficialmente gli ordini partiranno all'inizio del 2013, quando sarà comunicato il prezzo esatto, ma qualche facoltoso cliente è già riuscito a ordinarla anche al buio. Di certo le prime consegne saranno verso la fine del 2013, anno in cui la McLaren festeggerà il cinquantesimo anniversario. L'unico dato certo rende bene l'idea delle emozioni che la nuova McLaren P1 saprà “regalare”: 600 CV ogni 1000 kg di peso. La potenza del motore V12, montato alle spalle di pilota e passeggero, non è ancora stata comunicata, mentre parlando del peso, dovrebbe restare sotto i 1500 kg, grazie al massiccio utilizzo di fibra di carbonio per telaio e carrozzeria. Nonostante sia sviluppata per impressionare in pista, i vertici di Woking assicurano che sarà un'auto che nell'utilizzo quotidiano non impensierirà il “guidatore”. Tra le armi della McLaren P1 c'è pure l'aerodinamica, che sfrutta tutta l'esperienza maturata nelle corse di Formula 1 con la vistosa ala posteriore regolabile fino a un’inclinazione di 29° per migliorare la stabilità ad alta velocità e la tenuta di strada. Davanti alle ruote anteriori ci sono due flap controllati elettronicamente, sempre per aumentare stabilità e tenuta di strada: la loro inclinazione può variare da 0 a 60 gradi.

Di tutto di più. Dalla potentissima “F.1 stradale” al SUV ecologico con tre motori McLaren P1

Le novità? Tantissime, nonostante la crisi. Il recente Salone di Parigi, ha riservato ai visitatori un intenso programma di anteprime, molte delle quali addirittura mondiali. Di tutto e di più. Se ne è parlato in lungo e in largo prima durante e dopo il Mondial parigino. Ora, a battenti chiusi, proviamo a guardare oltre, cioè al domani o anche al dopodomani. L’occasione viene offerta scorrendo le altrettanto numerose concept car o show car che hanno arricchito la kermesse parigina, spesso anticipando modelli e semplicemente tendenze di stile che presto ritroveremo sulle auto in vendita nei prossimi mesi.

elettrici alimentati a idrogeno Toyota iQ EV Da una supercar ad un piccola: ecco la Toyota iQ EV, prototipo a zero emissioni della “fashion city car” della Casa giapponese. Rispetto alla iQ è più lunga di 13 cm, mentre restano invariate l'altezza e la larghezza. Il peso complessivo della vettura cresce di 125 kg a causa del pacchetto di batterie agli ioni di litio inserite sotto il pianale dell'abitacolo. Il design cambia leggermente soprattutto sulla parte frontale della vettura. Gli interni non si discostano molto dalla versione tradizionale, ma prevedono un nuovo schermo da 3,5 pollici dal quale gestire le più importanti funzioni di infotainment. Infine, con lo smartphone è possibile gestire a distanza la 31


Toyota iQ EV Batterie agli ioni di litio che si ricaricano all’80% in 15 minuti per la piccola “urban car ”Toyota iQ EV. Attenta al look, ma anche alla praticità la Smart Forstars, prototipo di un coupé con grande portellone e ampio bagagliaio. Nella pagina precedente la McLaren P1, una potente supercar 12 cilindri che costerà poco meno di un milione di euro

ricarica delle batterie e il climatizzatore. La futura Toyota iQ EV sarà spinta da un motore elettrico capace di erogare una potenza di 47kW e 163 Nm di coppia per una velocità di 125 kmh ed un'accelerazione da 0 a 100 kmh in 14 secondi. Tre le modalità di guida disponibili: D per consumi ridotti in città, S per il massimo delle prestazioni e B per ottimizzare il recupero dell'energia in frenata aumentando l’autonomia che complessivamente si aggira intorno agli 85 km, mentre i tempi di ricarica delle batterie sono piuttosto rapidi: ricarica completa in tre ore, ricarica rapida, l’80% dell'energia, in 15 minuti. Lexus LF-CC Sempre in casa Toyota la divisione dell’auto di lusso, la Lexus, ha da qualche tempo allargato i propri confini alla sportività facendone uno dei pilastri del marchio insieme

Telecamere e Smartphone al posto dei retrovisori. Tablet “da cruscotto” e rapide ricariche delle batterie con l’eleganza, l’opulenza e l’ecocompatibilità. La concept car LF-CC che ha debuttato al Salone di Parigi, è l’esempio più recente del nuovo indirizzo. Le forme vistose, soprattutto nel frontale coi due tunnel che si aprono fra l’ampia calandra a clessidra e i passaruota, prefigurano un coupé con abitabilità per quattro persone. Lunga 4 metri e 66 cm è una trazione posteriore con propulsione ibrida grazie ad un nuovo 4 cilindri a iniezione diretta di benzina di 2500 cc 32

a ciclo Atkinson e un gruppo elettrico. Può viaggiare anche con il solo motore elettrico e per questo nel ciclo medio ha emissioni di CO2 di 100 grammi al km. Smart Forstars La regina delle piccole, la Smart, propone invece un interessante prototipo che anticipa l'inedito linguaggio stilistico che caratterizzerà le future generazioni di Smart Fortwo e Smart Forfour, attese tra il prossimo anno e il 2014. Lunga 3550 mm, alta 1710 mm e larga 1505 mm, la Forstars Concept si presenta come un compatto veicolo SUC (Sport Utility Coupé), studiato per ospitare due persone e dotato di un generoso vano bagagli. Lo stile eccentrico, tipica di uno "show car", si presenta muscoloso e bombato ma simpatico. L'abitacolo, futuristico si distingue per i contrasti cromatici combinati con dettagli in alluminio. I sedili hanno alle spalle un ampio vano regolare, in cui è possibile accedere al

Smart Forstars


Peugeot Onyx Dreamcar dalla linea vistosa e aggressiva la Onyx di Peugeot: non è solo un esercizio di stile, essendo dotata anche di motore ibrido. La Casa del Leone ha presentato anche la 2008, una concept che prefigura la piccola Crossover che vedrà la luce l’anno prossimo

grande portellone posteriore, realizzato anch'esso in cristallo come il tetto della vettura. E, infine, tanta tecnologia. Tramite un'apposita applicazione è possibile utilizzare il proprio smartphone come uno specchietto. Come se non bastasse, questa particolare Smart supporta un sofisticato impianto audio dotato di amplificatori dietro le portiere, studiato per l'ascolto in surround dei film. La parte meccanica della Smart Forstars è stata, invece, presa in prestito dalla Smart Brabus electric drive, con un propulsore elettrico abbinato ad un pacco di batterie agli ioni di litio da 17,6 kWh. Questa unità sviluppa ben 60 KW (82 CV) e 135 Nm di coppia, mentre la velocità di punta è stata limitata elettronicamente a 130 kmh. Peugeot 2008 e Onyx Punto di partenza, invece, di Peugeot per la sua concept è la 208, punto di arrivo la 2008 il concept che prefigura le linee e le caratteristiche della piccola crossover che la casa francese presenterà in forma più definita nel 2013. A cambiare saranno solo pochi particolari, per motivi legati al costo dell’industrializzazione o a scelte di marketing: il colore verde proposto dalla concept a Parigi, per esempio, non dovrebbe trovare un seguito nella produzione di serie. Sempre Peugeot si è poi esibita con la Onyx, una supercar dal look molto grintoso. La Peugeot Onyx non è soltanto un esercizio stilistico, non a caso monta un motore ibrido. Nissan TeRRA Ma torniamo coi piedi per terra, anzi per TeRRA... Nissan infatti ha presentato al Salone di Parigi un prototipo che ha due scopi: rendere “sostenibile” il concetto SUV anche per il futuro e mostrare la nuova generazione di batterie sulle quali la casa sta lavorando. Si chiama Nissan TeRRA, a sottolineare la sua vocazione ecologica ed è spinta da tre motori elettrici alimentati da batterie del tipo fuel cell. La

nuova generazione di queste batterie, che sono alimentate dall'idrogeno, è più sottile e dunque poco ingombrante, dispone di un’elevata potenza specifica (2,5 kW/l) e ha un costo sceso di un sesto rispetto alla precedente serie che risale al 2005. I motori elettrici della Nissan TeRRA sono tre, per garantire la trazione integrale: quello anteriore è lo stesso montato sulla Leaf, mentre ci sono due singoli propulsori alloggiati nei mozzi che muovono le ruote posteriori. Pur trattandosi di una concept car, alla Nissan assicurano di essere pronti a costruire in serie veicoli elettrici alimentati da fuel cell quando i problemi di distribuzione dell’idrogeno saranno risolti: infatti per far funzionare queste auto è necessario fare il pieno di idrogeno liquido. Spigoli vivi, grossi pneumatici, linea di cintura alta e sbalzi corti rendono la linea Nissan TeRRA “dura e pura" in antitesi rispetto all’abitacolo che si presenta “caldo” e “accogliente” e dove la comparsa di un tablet di grandi dimensioni che, oltre ad offrire informazioni sulla velocità, la navi-

Peugeot 2008 33


Lexus LF - CC È lussuosa oltre che sportiva la Lexus LF-CC che può però funzionare solo con la trazione elettrica grazie al suo motore ibrido. La Nissan TeRRA invece di motori elettrici ne ha addirittura tre (uno sull’asse anteriore e uno su ciascuna ruota posteriore) tutti alimentati a idrogeno

gazione e l’intrattenimento, serve anche da chiave intelligente. Quando si lascia l’auto si può staccarlo e utilizzarlo ovunque. Innovativo anche il posto guida della TeRRA. Il conducente, spostato verso il centro dell’abitacolo, gode di una visibilità eccezionale mentre i passeggeri posteriori trovano posto in diagonale quasi sopra le spalle di quelli anteriori. Inoltre il pacchetto propulsore compatto permette, una volta abbattuti i sedili, di creare un fondo piatto estremamente sfruttabile. BMW Active Tourer E veniamo ad una delle concept più ammirate a Parigi, l’Active Tourer di BMW. Partiamo dagli interni visto che l’auto è un MPV. L'abitacolo deve la sua personalità al tetto panoramico che può variare la luminosità elettricamente, ma anche alle finiture che uniscono pelle, metallo e legno stratificato. Il design della plancia prosegue l'evoluzione degli ultimi modelli di BMW, con strumentazione digitale

Nissan TeRRA 34

personalizzabile, head-up display e comandi a sfioramento sulla console centrale. E ancora: grazie al passo di 2,67 metri i passeggeri dietro possono contare su tanto spazio in più, inoltre sono previsti tavolini apribili e tablet predisposti per la navigazione web o per l'utilizzo di applicazioni e di giochi. La meccanica prevede per la prima volta su una BMW la trazione anteriore e la tecnologia Plug-in Hybrid Electric. Il motore 1500 cc tre cilindri Turbo, insieme all'unità elettrica, eroga in totale 190 CV e consente una media di 2,5 l/100 km e 60 g/km di CO2. Il motore a zero emissioni eroga 200 Nm di coppia e può muovere la vettura per 30 km in elettrico, ma viene utilizzato anche a velocità costante disaccoppiando l'endotermico in base alle impostazioni di guida. L’MPV, secondo BMW, tocca i 200 kmh e spunta 8 secondi nel passaggio da 0 a 100 kmh. Suzuki S-Cross Una concept anche per Suzuki. Il marchio giapponese ha presentato la S-Cross Concept, innovativo prototipo di crossover che prefigura l'immagine dei futuri modelli Suzuki, nonché il debutto dei giapponesi nel settore dei crossover compatti. Suzuki S-Cross Concept è un “prototipo in veste quasi definitiva”: il suo debutto in Europa, rivelano i vertici Suzuki, è infatti atteso già nel 2013. Il corpo vettura propne misure di 4,31 metri di lunghezza, 1,84 metri di larghezza, 1,60 metri di altezza con un passo di 2,6 metri: in sede di progettazione, un'attenzione particolare è stata posta all'abitabilità e al confort. Fra le caratteristiche di questo prototipo le barre portatutto longitudinali sul tetto a scomparsa quando non vengono impiegate: uno stratagemma che migliora l'aerodinamica della vettura. Un pò estremi per la possibile destinazioni d'uso della vettura, più da impiego urbano, sono i cerchi da 20" che tuttavia sono l'ideale compromesso fra la concre-


BMW Active Tourer Interni raffinati, tetto panoramico e tanto confort “tecnologico”per la vita a bordo sulla BMW Active Tourer. La Suzuki S-Cross anticipa i crossover compatti che sbarcheranno in Europa nel 2013. Può marciare a scelta in modalità elettrica o con il motore a benzina che ricarica le batterie la Porsche Panamera GT

tezza della concept e la spettacolarità che un Salone dell’auto richiede da questo tipo di proposte. Porsche Panamera GT Porsche, invece, sceglie la formula shooting brake per la Panamera Sport Turismo Concept lunga 4,95, larga 1,99 e alta 1,40 metri. Rispetto alla Panamera di serie cambia radicalmente lo stile della parte posteriore che, con i gruppi ottici sottili e allungati, sembra richiamare la 911. La coda è completata da uno spoiler attivo di fibra di carbonio. Per non “sporcare” il profilo delle fiancate, sono state adottate telecamere al posto dei classici specchietti retrovisori. La Panamera Gran Turismo Concept è infatti la prima Porsche a esibire il badge e-hybrid, che indentifica la nuova meccanica ibrida plug-in. Il propulsore 3000 cc con compressore volumetrico da 333 CV è abbinato a un motore elettrico da 95 CV e offre una potenza combinata di 416 CV, trasmessi alle sole ruote posteriori. Le batterie al litio da

Suzuki S-Cross

9,4 kWh raffeddate a liquido possono essere ricaricate dalla rete domestica in circa 2,5 ore e garantiscono autonomia di 30 km a emissioni zero, alla velocità massima di 130 kmh. Il consumo medio combinato è inferiore a 3,5 l/100 km con emissioni di 82 g/km. In tema di prestazioni, i 100 kmh da fermo sono raggiunti in meno di 6 secondi. Attraverso un comando sul volante, il guidatore può selezionare le modalità di guida: e-hybrid per dare priorità al motore elettrico ed e-charge per aumentare la ricarica in marcia delle batterie, per poi sfruttarla nelle situazioni di guida più adatte, per esempio all'ingresso di una zona urbana. L'abitacolo, improntato al minimalismo rispetto alla Panamera, propone uno schermo TFT che sostituisce la strumentazione convenzionale mentre due schermi circolari ai lati forniscono informazioni sul sistema di propulsione. Con il proprio smartphone, inoltre, è possibile gestire lo stato di carica delle batterie e la climaCorrado Canali tizzazione.

Porsche Panamera GT 35


AUTONOVITÀ

DEBUTTA LA SETTIMA GENERAZIONE DELLA VOLKSWAGEN GOLF

“La migliore di tutti i tempi” I tecnici della Casa di Wolfsburg dichiarano di aver superato se stessi e di non aver mai lavorato così bene. Vediamo perché Arieccola! E con questa siamo a sette. La Golf, l’automobile più longeva (data di nascita 1974) e più prodotta della storia (quasi 30 milioni di esemplari) scende in campo riveduta e corretta per una nuova edizione. L’auto dei record non è certo più quella di 38 anni fa ,ma il fatto di conservare sempre lo stesso nome delle origini non è solo un’operazione di facciata, non è puro marketing. È la testimonianza dell’evoluzione tecnica e stilistica della berlina media polivalente e trasversale che ha seguito passo passo il mutamento dei tempi adattandovisi e restando sempre “fresca” e appetibile per un pubblico di spettro mondiale. Un prodotto inconfondibile. La linea della Golf mette infatti in mostra uno dei design più conosciuti al mondo.“La continuità è una delle chiavi per il successo - afferma il responsabile del design Walter de Silva - Tra le automobili distribuite a livello mondiale si 36

contano sulle dita di una mano quelle il cui design è rimasto per decenni fedele a se stesso come è avvenuto per quello della Golf, sempre preciso, ricercato, rielaborato e ciononostante un classico senza tempo”. La “settima Golf”è arrivata nella rete dei concessionari da pochi giorni e pretende di avere ancora qualcosa, anzi molto da dire e dare. Tanto che i responsabili della casa di Wolfsburg parlano di lei come della “migliore Golf di tutti i tempi”. Perché lo dicono? Intanto possiamo registrare un calo fino a 100 chili di peso. Si sa che magri si sta meglio: in questo caso vuol dire maggiore efficienza in termini di consumi, frenata, maneggevolezza. In funzione della motorizzazione è stato infatti possibile ridurre fino a un massimo del 23% dei consumi, mentre la futura versione BlueMotion, consumerà, secondo il nuovo ciclo di guida europeo (NEDC), solamente 3,2


l/100 km ovvero oltre 31 km/litro (a fronte di emissioni di CO2 di 85 g/km). Comunque per tutti i modelli a benzina almeno i 20 Km/litro sono garantiti. Per i diesel ci si avvicina addirittura alla soglia dei 27 km/litro con emissioni di CO2 conseguenti. Un’ulteriore novità è rappresentata dalla motorizzazione 1.4 TSI da 140 CV con sistema automatico di gestione attiva dei cilindri (ACT). Nel ciclo combinato, questo motore benzina sportivo, ma allo stesso tempo molto attento all’ambiente, consuma 4,7 l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 pari a 109 g/km). Secondo le stime di eco compatibilità del settore Sviluppo della Casa solo in Europa ogni anno si emetteranno

Nuovi standard di eco compatibilità. Fino a 100 kg più leggera e fino al 23% più parca nei consumi. Sistemi di assistenza della categoria superiore 119.000 tonnellate di CO2 in meno grazie alla flotta di nuove Golf, la cui intera gamma di motori in media produce emissioni di CO2 ridotte del 13,9%. Dice l’ingegner Martin Winterkorn “Alla Volkswagen siamo sempre stati consapevoli della responsabilità che comporta costruire un’automobile ecocompatibile in grande serie. Quindi per noi era importante produrre la Golf in modo che fosse la più parca nei consumi di sempre, restando allo stesso tempo accessibile. E ci siamo riusciti. La settima Golf è estremamente economica nei consumi, dotata di serie dei sistemi start/stop e di recupero dell’energia”. Offerta a un prezzo base di 16.975 Euro, vale a dire in linea con la versione di accesso del modello precedente, la nuova Golf non va solo a caccia dell’ultimo grammo e dell’ultima goccia di carburante, ma prosegue anche sulla via della ricerca tecnologica di ogni singolo dettaglio. È più spaziosa (con centimetri aggiuntivi per le gambe dei passeggeri posteriori e 30 litri in più nel bagagliaio); è dotata di sistemi di sicurezza d’avanguardia come la frenata anti collisione multipla (un sistema proattivo di protezione dei passeggeri, con regolazione automatica della distanza ACC, Front Assist e funzione di frenata di emergenza specifico per la guida in città); dispone di un nuovo sterzo progressivo e di nuove sospensioni; ha la possibilità di scegliere diversi profili di guida con attivazione “touchscreen” di serie su tutti i modelli; gode infine di nuovi sistemi di infotainment con un display che reagisce ai movimenti della mano grazie ad un sensore di prossimità (versioni top di gamma). Paolo Moroni

GTI: la sottile linea rossa Un nome, una garanzia. Neppure la settima serie poteva farsi mancare la sua sacrosanta GTI. Arriverà la prossima primavera, ma è stata già vista al Salone di Parigi. Singolare ed evocativa la “sottile linea rossa” che solca tutto il frontale e che sembra anche volerla ricollegare alla “lucida follia” dei creatori del primo mitico modello del 1976. Due spoilerini davanti e dietro, il doppio scarico cromato, le pinze freno rosse e una serie di cerchi speciali la connottano esteriormente. All’ interno,l'immancabile cloche a pallina da golf, la pedaliera in alluminio, il volante con la corona appiattita e le tappezzerie esclusive. Il telaio è ovviamente ribassato (di 1,5 cm). La Golf GTI avrà un motore TFSI da 220 CV, potenziabile grazie a un apposito kit fino a 230. Da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi e 250 km/h di massima. E i consumi? Neppure troppo esosi, visto che la nuova Golf GTI dichiara percorrenze di 15 km con un litro di benzina.

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SPORT

DALLA MOTO ALL’AUTO: ROSSI PROTAGONISTA AL MONZA RALLY SHOW

Valentino superstar Il 9 volte campione mondiale di motociclismo a caccia della terza vittoria sull’asfalto monzese a fine novembre. Sport, spettacolo e divertimento nella gara di chiusura della stagione dell’Autodromo

Tra Valentino e il Rally è vero amore. Un amore che non muore. Appena sceso dalla sua Ducati, a sole due settimane dalla conclusione del mondiale della MotoGP, il campionissimo delle due ruote Valentino Rossi salirà sulla Ford Focus WRC per prendere parte al Monza Rally Show, in programma all’Autodromo dal 23 al 25 novembre. Il 9 volte campione iridato torna nel “tempio della veloci38

tà” per la dodicesima volta “quasi” consecutiva (nell’edizione 2010 fu assente giustificato in quanto infortunato) a testimonianza del suo feeling con questa gara unica nel suo genere che si ripete con immutato, anzi crescente, successo dal lontano 1978, sempre in chiusura della stagione sportiva dell’impianto brianzolo. Ancora una volta e come sempre, il più atteso protagonista di questa ormai celebre gara-spettacolo sarà sicuramente lui.


Foto Lorenzo Beretta

I suoi fan sono già in allerta e già sognano di poterlo avvicinare nel paddock per un autografo o una foto ricordo. E ”the doctor” non si è mai negato ai suoi numerosissimi tifosi anche perché al Rally è facile incontrare i piloti oltre che osservare i meccanici al lavoro nei box e persino guardare da vicino (ma a distanza di sicurezza dietro le protezioni) le evoluzioni delle macchine in gara. Una delle caratteristiche di questo evento è infatti la liber-

Foto Lorenzo Beretta

Nella pagina a fianco e sopra Valentino Rossi durante il Monza Rally Show dell’anno scorso in cui si classificò secondo alle spalle del grande rallista Sebastien Loeb (9 volte iridato e appena ritiratosi) con soli 24” di distacco. A fianco la grande folla che sempre accorre a questa gara

tà di movimento lasciata al pubblico che ha modo di sbizzarrirsi con tante occasioni di sport e di intrattenimento a bordo pista e nelle aree di ospitalità. Non a caso, con i suoi 30/40 mila spettatori, il Monza Rally Show è il più affollato appuntamento del calendario monzese dopo il Gran Premio d’Italia di F.1. Il 33enne campione di Tavullia torna sull’asfalto monzese per il puro piacere di gareggiare con le auto da rally, ma 39


anche per andare alla caccia della terza vittoria in questa gara (fu primo assoluto nel 2006 e 2007) e riscattare anche il secondo posto ottenuto l’anno scorso. Un secondo posto di grandissimo valore perché ottenuto alle spalle di un imbattibile mostro dei rally come Sebastien Loeb che da 9 anni consecutivi vince il mondiale Rally (un record) e davanti ad un altro rallista di statura mondiale come Dani Sordo. Grandi nomi in gara Quest’anno Valentino affronterà avversari meno titolati, ma comunque temibili perché specialisti della disciplina o, comunque, professionisti delle quattro ruote. Tra i circa 100 iscritti figurano infatti, tra gli altri, Dindo Capello, plurivittorioso a Le Mans oltre che recordman di vittorie nel Rally monzese che correrà con il navigatore Luigi Pirollo a bordo di una Citroen DS3 WRC; Alessandro Perico su una Ford Fiesta WRC; Piero Longhi con Luca Cassol (il fido Capitan Ventosa di “Striscia la Notizia”) su una WRC, (cioè una macchina omologata per il Mondiale Rally) ancora da definire. Ci sarà poi una nutrita pattuglia di motociclisti, alcuni di livello mondiale come il neocampione della MotoGP Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso con i quali Rossi riprenderà le sfide del Mondiale appena terminato e altri centauri come il campione della Moto2 Alex De Angelis, il 7 volte campione italiano Paolo Andreucci, l’ex campione mondiale Loris Capirossi, tutti su Pugeot S2000. Insomma un parterre d’eccezione vivacizzato dalla consueta presenza di ospiti VIP e noti personaggi di varia provenienza. Parlando di motociclisti non si può dimenticare il compianto “Supersic”, Marco Simoncelli, il campione scomparso un

LA STORIA DEL RALLY DI MONZA La prima edizione del “Rally di Monza” risale al 1978, quando gli organizzatori dell’Autodromo decisero di aprire le porte del mitico circuito anche alle vetture da rally. Il Rally di Monza naque quindi con un’immagine di gara “ibrida”, anche se in realtà le primissime edizioni si avvicinavano parecchio ad un vero e proprio rally, con prove speciali disputate su percorsi sterrati ricavati nelle aree interne dell’Autodromo. In seguito si rese necessario gareggiare esclusivamente sul percorso asfaltato del circuito stradale così, grazie alla sua nuova ed originale configurazione, il Rally di Monza ha annoverato tra i suoi protagonisti non solo i più importanti Campioni del rallysmo mondiale, ma anche piloti di Formula Uno e di motociclismo. In questi ultimi anni la manifestazione si è via via trasformata da semplice gara di rally in un grande evento mediatico ed ha assunto la denominazione di “Monza Rally Show”. In questi 30 anni di attività, il Monza Rally Show ha avuto fra i partecipanti una nutrita rosa di piloti di assoluto valore nel panorama del motorsport internazionale tra i quali citiamo i più rappresentativi: Alessandro Zanardi, Colin Mcrae, Dani Sordo, Dindo 40

Foto De Bortoli

SPORT

anno fa, la cui ideale presenza non sarà limitata al Trofeo che porta il suo nome, ma sarà supportata anche dalla presenza della Fondazione a lui intitolata con uno stand per promuovere le iniziative umanitarie già realizzate e in via di realizzazione per ricordare il suo nome e la sua figura. Spettacolo dentro e fuori pista Ovviamente è già definito il tracciato che ha uno sviluppo totale di 154,700 Km su asfalto ed è articolato su 9 prove speciali,anche in notturna: 2 venerdì, 5 sabato, 2 domenica. Fuori dalla pista da segnalare tanti succosi appuntamenti come la “Grid Exhibition“ di venerdì pomeriggio durante la quale le macchine in gara saranno esposte in rivista per il pubblico prima del via, e l’area “Monster”, il cuore dello spettacolo extrasportivo, in funzione nel paddock per tutto il week end. Clou della manifestazione sarà come sempre l’appassionate Master Show finale della domenica pomeriggio in cui i 20 migliori equipaggi si sfideranno nella consueta gara allestita sul rettilineo centrale con la formula dell’insegimento testa a testa a eliminazione diretta fino allo scontro finale Paolo Moroni che decreterà il vincitore.

Capello, Giancarlo Fisichella, Ivan Capelli, Jean Alesì, Loris Capirossi, Marku Alen, Markus Gronholm, Michele Alboreto, Miki Biasion, Valentino Rossi, Sebastien Loeb e tantissimi altri piloti di primaria importanza nel panorama nazionale spesso affiancati da importanti personaggi dello spettacolo. Campioni e spettacolo: questo il “mix” di ingredienti che ha permesso al “Monza Rally Show” di diventare un appuntamento “classico” nel panorama motoristico italiano. 1978 1° Rally di Monza: il vincitore Ormezzano su Porsche 911


INTERVISTA

a cura di Pierfrancesco Gallizzi

F1 2012: IL GIUDIZIO DEL “NOSTRO” GIUDICE

“Il mio Mondiale” L’analisi di fine Campionato dal punto di vista di un “super addetto ai lavori”. Paolo Longoni, Commissario sportivo FIA, la vede così sport pericoloso e l’ obiettivo priPaolo Longoni, 47 anni, imprenmario di tutte le persone coinvolditore nella vita professionale e appassionato di automobilismo te della FIA è quello di rendere il nella vita privata è da oltre 20 più sicure possibili le gare. anni socio dell’Automobile Club Purtroppo certe decisioni dei Milano nel cui ambito sportivo Commissari Sportivi vengono ha percorso tutte le tappe della considerate come punizioni carriera di commissario: dal quando in realtà hanno uno bordo pista delle gare minori, scopo propedeutico affinché certi incidenti non si verifichino alla stanza dei bottoni della più per la sicurezza e l’incolumità Formula uno come Commissario di tutte le persone coinvolte in sportivo della Federazione interuna manifestazione motoristica”. nazionale (FIA). Come in altri Passando invece a un ragionaappuntamenti della F1, anche mento più generalista, come nell’ultimo Gran Premio d’Italia, giudica la stagione 2012-2013 disputato nello scorso settembre della Formula 1? sulla “sua” pista di Monza, ha “Mai come quest’anno il camfatto parte del collegio di “giudipionato Mondiale di Formula 1 è ci” deputati a controllare la regostato così avvincente se considelarità delle corse e, nel caso, a riamo che fin dall’inizio la lotta è sanzionare eventuali comportastata assai incerta con ben 7 vinmenti scorretti. citori diversi nei primi 7 Gran Ecco il suo giudizio sul Mondiale Premi, e che a 4 gare dal termine 2012. Formula 1: bravi e cattivi. Che ancora 5 piloti avevano potengiudizio si può dare, in termizialmente la possibilità di aggiuni generali, della Campionato dicarsi la vittoria finale”. del Mondo che sta per concluDa appassionato riesce a indidersi? carci i suoi 3 autodromi prefe“Il campionato Mondiale di riti, motivandoci sinteticaFormula 1 che sta volgendo al Paolo Longoni al GP d’Italia dello scorso settembre mente, la scelta? termine mentre ora parlo, e che “Monza, Montecarlo, Spa. forse sarà appena terminato Monza rappresenta il tempio quando queste note saranno lette dai soci dell’AC Milano, della velocità e la storia della Formula 1 oltre che essere il ha evidenziato un ottimo livello di piloti e tra i giovani emernostro circuito. Montecarlo per il fascino di correre in un cirgenti penso che Perez abbia dimostrato il suo valore , prova cuito cittadino con la splendida cornice del luogo rimasto ne è che l'anno prossimo correrà' in un top team come la anch'esso pressoché immutato negli anni e poi Spa , la pista McLaren Mercedes. più lunga , dove alla curva dell’Eau Rouge solo i piloti “veri” Non parlerei invece di piloti “cattivi” in quanto preferisco non alzano mai il piede dall'acceleratore”. considerare certi errori come peccati di gioventù che speriaGuardiamo al futuro, che cosa dovremo aspettarci dal mo non si ripetano in futuro”. Mondiale 2013-2014? Quali sono stati i temi e le problematiche che avete “Penso che il Campionato del 2013 sarà avvincente come lo dovuto affrontare con più frequenza? E quelle che è stato quest'anno ma soprattutto speriamo di rivedere hanno creato più "difficoltà" di giudizio? almeno un pilota Italiano che possa tornare a gareggiare in “Tutti sappiamo che le corse automobilistiche sono uno Formula 1”. 41


RUOTE CLASSICHE

AUTOSTORICHE IN PISTA

Nonne sprint

Nella galassia delle auto d’epoca ci sono appassionati in possesso di ricche e preziose collezioni, altri che hanno restaurato la loro prima auto, specialisti di un periodo storico o di una marca, chi ha fatto di un hobby una professione, chi tiene sotto chiave l’auto e la moto e chi invece frequenta regolarmente i raduni o si concede piacevoli gite domenicali. C’è infine chi addirittura torna a gareggiare con l’auto da competizione di 20, 30 o ancor più anni fa. Persino con le F1 Non c’è dubbio che anche nel nostro Paese l’interesse per le auto d’epoca abbia conosciuto un vero e proprio boom nell’ultimo decennio. Molteplici sono i motivi che hanno contribuito alla sempre maggiore diffusione di questo fenomeno, anche perché molti sono i modi di vivere l’auto d’epoca. Innanzitutto va fatto un distinguo tra i collezionisti, che puntano il loro interesse su un marchio, o su una tipologia, o su un periodo storico per costituire una collezione il più possibile completa, e l’appassionato con minori disponibilità, tempo o motivazione che si concentra su uno o pochi modelli. C’è poi l’appassionato “per caso” che non gira tra mercati e siti specializzati a caccia dell’affare, ma che riscopre in casa l’auto o la moto, comprate in un passato più o meno lontano, dimenticate per lunghi anni, e infine riportate in vita tramutandole da “vecchie” ad 42

“antiche”. Da notare che in molti casi l’amore per il mezzo d’epoca si associa a quello per il fai da te, ovvero l’autorestauro, non affidato a meccanici e carrozzieri professionisti. Come dicevamo i motivi alla base di questo fenomeno sono svariati. C’è la passione per la storia dell’automobile, che nella maggior parte dei casi racconta anche la storia industriale e socioeconomica del paese di provenienza della vettura, e la volontà di salvaguardare un patrimonio storico che altrimenti andrebbe perso. Ugualmente determinante è poi la nostalgia del tempo andato, i ricordi e le esperienze della propria infanzia e giovinezza che si può focalizzare su un certo marchio o su determinati modelli, che fanno parte della propria storia personale (l’auto di papà, la prima moto, il mezzo comprato con il primo stipendio, eccetera). Infine c’è l’interesse focalizzato su un determinato uso del mezzo d’epoca. Quest’ultimo fattore,


infatti, può essere determinante nell’orientamento della scelta di una determinata tipologia di vettura, perchè è davvero ampia la gamma di utilizzo di un’auto d’epoca: dai concorsi di bellezza, a cui si può partecipare solo con vetture esclusive che nella maggior parte dei casi non vengono poi utilizzate per circolare, alla semplice gita fuoriporta con vetture stradali di vario tipo, dall’utilitaria alla fuoriserie, con cui si può anche partecipare a raduni o competizioni di regolarità. E poi ci sono le gare più agonistiche, su strada o in pista, per le quali sono necessarie vetture appositamente preparate oppure vetture nate già alla loro epoca come modelli da corsa pronte a ridiscendere in gara dopo gli opportuni restauri e aggiornamenti. Pronte gara Anche in questo caso la forbice è molto ampia: si parte dalle utilitarie o anche vetture di cilindrata superiore ma con preparazione minima, le Gruppo 1, con cui partecipare a rally storici o gare in salita, alle più prestanti Turismo Gr. 2 o Gran Turismo Gr. 4 fino ad arrivare alle Sport Prototipo e alle Monoposto, dalla F. Junior alle F. 3 e F. 2 per arrivare, addirittura, alle F. 1. Già, perché con le autostoriche è possibile coronare il sogno di ogni pilota gentleman: pilotare e correre con una vera monoposto di F. 1, con cui magari all’epoca ha corso e vinto uno dei campioni della massima formula. Cosa impensabile, oltre che immensamente più costosa, con una monoposto moderna. Ma lo stesso vale per ogni altra categoria di autostoriche. Così può capitare che nello stesso fine settimana si possano addirittura correre più gare con vetture anche molto differenti tra loro. La dimostrazione di ciò l’abbiamo avuta nell’ultima edizione della Coppa Intereuropa disputata, come ogni anno, a giugno sulla pista di Monza dove alcuni autentici stacanovisti del volante hanno fatto gli “straordinari” correndo, nella tre giorni della classica brianzola, più di una gara al volante di vetture dalle caratteristiche molto diverse, incarnando quello che era lo spirito o la necessità dei piloti di una volta: i gentleman per la pura voglia di stare al volante, i professionisti per incassare maggiori ingaggi, mettendo in mostra grande poliedricità. Tra questi la palma del più operoso e redditizio spetta all’equipaggio anglo greco Simon Hadfield-Leonidas Voyadizes che ha disputato ben quattro gare, ottenendo tre vittorie (1000 Km lunga e Sprint e U2TC) e un secondo posto (GT&Sports Car Cup), al volante di Lola T70, Ford Lotus Cortina e AC Cobra, per un totale di ameno quattro ore di guida a testa. Non da meno il tedesco Christian Ondrak, con altrettante gare (1000 Km, Pre 63 GT, Tutto Alfa, U2TC) al volante rispettivamente di Giulietta Sprint e Giulia GTA, così come Jason Wright, uno degli organizzatori, (1000 Km, U2TC, Tutto Alfa, Pre 63 GT) passato dal volante della Sport Prototipo Lola T70, alle Alfa Romeo GTA, Giulietta Sprint Veloce e Giulietta Ti, per un totale

F.1 storiche in pista a Monza nel corso della “Coppa Intereuropa”. Nella pagina a fianco, un gruppo capeggiato da una March del 1970, seguita da una Lotus del ’74 che fu pilotata da Ronnie Peterson, da un'altra Lotus dell’82 ex De Angelis, una Shadow del ’78, una Osella dell’82 ex Ghinzani e Jarier , infine una Fittipaldi del ’78. Qui sopra, dall’alto, una Williams dell’82, una Tyrrell ex Cevert del ’71 e una March del ’76 43


RUOTE CLASSICHE

A sinistra, una preziosa Ferrari 275 GTB del ‘65 e, a destra, la pluridecorata Alfa Romeo 33/3 Prototipo del ‘71

complessivo di circa quattro ore di “lavoro”. Tra i volonterosi anche Carlos Monteverde-Gary Pearson, presenti alle gare U2TC, GT& Sports Car e Pre 63 GT, al volante rispettivamente di Ford Lotus Cortina, AC Cobra e Aston Martin DB4; Marco Cajani-Arturo Merzario, in gara nella 1000 Km con l’Alfa Romeo 33/3 e nel Trofeo Tutto Alfa con la GTA; e le “famiglie” Sordi, Fabio e Massimo, nella U2TC con la GTA e nel Tutto Alfa con la GTAM 1750, così come i Roschmann, Dieter e Dominik. Ma forse il record più curioso l’ha segnato Renato Benusiglio, che oltre a disputare la 1000 Km con una Porsche 911 GTS ha ripetuto l’impresa dell’anno scorso partecipando alla stessa gara con due vetture! Si avete capito bene, ciò è stato possibile non perché il pilota milanese avesse il dono dell’ubiquità, bensì perché il Trofeo Tutto Alfa si è disputato su due gare con possibilità di correre in due piloti a vettura e la classifica è stata redatta con somma di tempi. Ebbene l’instancabile Benusiglio si è alternato al volante di una Giulietta Sprint Veloce e di una GT 2000 Veloce, comparendo nella stessa classifica in due posizioni differenti e conquistando peraltro rispettivamente il terzo e il secondo posto di categoria. Che dire, complimenti!

F 1 a misura d’uomo Ma se questo vi può sembrare incredibile, d’altronde è come se un pilota del giorno d’oggi corresse nello stesso fine settimana nel WTCC, in uno dei tanti campionati GT e nella Le Mans Series. Cosa pensereste se vi dicessero che il vostro vicino di casa, magari non uno qualunque ma un gentleman driver che pur avendo maturato una discreta esperienza al volante rimane pur sempre un professionista della… scrivania, corre in F. 1? Ebbene, con le autostoriche questa non è fantascienza. Come detto, per correre con una monoposto della massima formula è un pelino più difficile, ma non impossibile. Oltre ad un discreto curriculum, necessario per ottenere la “Licenza A”, occorre una cospicua base finanziaria ma non certo le folli cifre che siamo abituati a sentire nella F. 1 attuale. Per acquistare una F. 1 pronta gara si parte da cifre che sfiorano i 200.000 euro, quindi certamente non bruscolini ma comunque l’equivalente del prezzo di acquisto di una Gran Turismo nemmeno tra le più blasonate. Perciò, ci può stare che l’appassionato che da giovane sognava una carriera in F. 1 non avendone i mezzi, dopo una vita di lavoro, se molto fortunata, si voglia togliere lo sfizio di sempre. Certamente, se non ci si accontenta della

A sinistra, una Lotus Cortina del ’63 e una Fiat Abarth 1000 del ’62 in lotta in una gara delle vetture Turismo. Sulla destra, l’Alfa Romeo GTA del ‘65 di Massimo Sordi 44


A sinistra, la Maserati Sport 250 S del 1956 e, sulla destra, la Lola T70 Prototipo del ‘67

Trojan o della Ensign di turno e si vuole una monoposto più blasonata, che magari ha corso e vinto con uno dei grandi dell’automobilismo le cifre sono altre, ma in quel caso oltre alla competitività del mezzo, naturalmente riferita alla sua epoca, subentra anche un discorso collezionistico spesso non solo legato al puro valore economico della vettura ma più affettivo, magari collegato ad uno dei propri beniamini. Infatti, nella quasi totalità dei casi chi corre con le F. 1 lo fa con vetture di proprietà, che fuori dalla pista sono custodite gelosamente come reliquie. Quindi, una volta acquistata la monoposto la si affida ad una struttura specializzata per la manutenzione e l’assistenza, ed anche in questo caso le cifre non sono astronomiche (sempre parlando di chi ha una più che buona disponibilità): per una gara si spendono mediamente cifre intorno ai 7.000 euro, materiale compreso, mentre sono ovviamente superiori i costi per la revisione generale a fine stagione. La maggior parte delle organizzazioni che si occupano del restauro, della manutenzione e dell’assistenza delle F. 1 si trova in Gran Bretagna, dove c’è anche il maggiore mercato delle monoposto di F. 1, ma anche nel nostro paese c’è una struttura che a suon di risultati sta dimostrando di non avere nulla di invidiare alle rivali d’ol-

tremanica. Si tratta della “F. 1 Storiche”, di Sannazzaro de’ Burgondi, in provincia di Pavia, condotta da Mauro Pane. Oltre ad essere il titolare, Pane svolge anche il ruolo di collaudatore e pilota. Al suo attivo, tra l’altro, la vittoria nel campionato FIA Historic Formula One 2008, al volante della leggendaria Tyrrell P34 a sei ruote oggi sostituita dalla Lola T370, con i colori Embassy Hill. Una vettura, questa, famosa per essere stata una delle prime monoposto che l’indimenticato campione inglese Graham Hill utilizzò nel 1974 per la sua neonata scuderia. La T370, interamente restaurata con la collaborazione della Ermolli Organizzazione Corse dell’ingegnere Gianpaolo Ermolli, ha gareggiato guidata da Pane conquistando il terzo posto nel prestigioso Gran Premio di Monaco Historique e due piazze d’onore nella gara di Imola del FIA Historic Formula One, il campionato ufficiale riservato alle F. 1 spinte da motori 3.0 litri che coprendo un arco temporale che va dal 1966 al 1985, suddivise in quattro categorie, consente all’appassionato di ripercorrere gran parte della storia di una F. 1 ancora a misura d’uomo. Una F. 1 che ora come allora consente ancora di realizzare dei sogni… per chi può permetterseli. Eugenio Mosca

Una MGB GT del 1965 ai box per il cambio pilota. A destra, lo schieramento della Scuderia del Portello Alfa Romeo: in primo piano Arturo Merzario e il presidente Marco Cajani. Quarto, da sinistra, l’autore di questo articolo 45


AUTOTURISMO

PERCORSI LOMBARDI DI DEGUSTAZIONE

Tra i vigneti di Franciacorta Tra il lago d’Iseo e Brescia alla scoperta di un vino d’eccellenza della terra Lombarda. Un vino “giovane” che ha conquistato il mondo

Andiamo in Franciacorta per un’autogita alla scoperta dei vini d’eccellenza di questo lembo di terra Lombarda, compreso tra la sponda meridionale del lago d’Iseo e Brescia. Imbocchiamo la A4 in direzione Venezia e percorsi una settantina di chilometri, dopo il casello di Palazzolo sull’Oglio, sulla sinistra dell’autostrada, ecco la meta del nostro viaggio (uscite Palazzolo o Brescia Ovest). Questa particolare zona di Lombardia merita un percorso anche di una sola mezza giornata o, se possibile, meglio di un fine settimana, alla scoperta di vigneti e cantine, ma anche di piacevoli località turistiche. Insomma un itinerario a tema per tutti coloro che amano il vino. Sul sito del consorzio (www.franciacorta.net) si possono trovare le indicazioni delle aziende ed i loro orari di visita, le categorie dei ristoranti e degli alberghi, le indicazioni delle strade panoramiche e dei resti longobardi, ecc. Il curioso toponimo Franciacorta deriva dalle Franchae Curtes medievali, ovvero i terreni che appartenevano a numerosi monasteri che avevano il privilegio di essere esenti da tassazioni imperiali (franchi cioè liberi), ma la coltivazione dell’uva è di molto precedente e risale all’epoca romana. E anche se la tradizione vinicola della zona è millenaria, il Franciacorta conosciuto in tutto il mondo è un vino molto giovane. La sua produzione inizia infatti negli Anni Sessanta, grazie all’intuizione di personaggi dotati di “buon fiuto” e di un notevole spirito imprenditoriale. Oggi sono circa 80 le aziende che lo producono sul territorio. Come nasce il Franciacorta Il Franciacorta viene spesso paragonato allo champagne. Del celebre vino francese, utilizza il sistema di vinificazione: dopo la raccolta a mano dei grappoli (chardonnay e pinot 46

nero oppure anche pinot bianco) e dopo la prima fermentazione naturale, al vino già imbottigliato con un mix di diverse annate viene aggiunto uno sciroppo di zucchero e di lieviti per una seconda e lenta fermentazione che, a seconda delle caratteristiche, dura dai 18 ai 60 mesi. In questo “sonno di maturazione” le bottiglie sono inclinate a testa in giù e vengono giornalmente girate di un quarto in modo che il residuo dei lieviti scenda delicatamente verso il tappo. Segue la “sboccatura”: il collo della bottiglia viene ghiacciato, si toglie il tappo provvisorio e si elimina una piccola parte di vino intriso da scorie. Per ripristinare il livello si aggiunge altro vino oppure uno “sciroppo” dosato con una certa quantità di zuccheri (ecco perché gli spumanti “non dosati” o “pas dosé” sono i più secchi). Le bottiglie vengono quindi richiuse con il tradizionale tappo a fungo e gabbietta di metallo, pulite, etichettate e sono pronte per essere commercializzate. I nomi del Franciacorta Così come una stessa casa produttrice di auto mette sul mercato vetture di diversa cilindrata, esistono nella stessa azienda vinicola diversi tipi di Franciacorta: dal Satèn (secco e morbido) al Rosé (per il colore che deriva da una breve presenza delle bucce dell’uva nella prima fermentazione), dal Millesimato (ottenuto da uve di una sola annata) alla Riserva (con una seconda fermentazione di almeno 60 mesi). Ciascuno di questi Franciacorta, a seconda del dosaggio iniziale e dello sciroppo successivo,quindi con una particolare attenzione nel silenzio della cantina, può essere poi denominato Brut (secco) oppure Dry (secco ma morbido) oppure Sec (a metà tra il secco ed il morbido). Ciascuna di


I filari di un vigneto di Franciacorta in prossimità del Lago d’Iseo. Questa coltivazione si estende sul territorio di una ventina di comuni bresciani.

queste tre voci, inoltre, può vedere l’aggiunta di Extra o di Demi. Insomma, ciascun Franciacorta è diverso dall’altro, anche all’interno della stessa azienda, ed ha nell’etichetta la sua carta d’identità. Qualche volta poi, in presenza di prodotti di particolare complessità, compare sull’etichetta anche una seconda denominazione: un nome di fantasia o di un antico personaggio del luogo. Insomma: nome e cognome, luogo e anno di nascita e persino il soprannome! Gianfranco Chierchini

CALICI E QUATTRO RUOTE Qui, nella nostra rivista, oltre a dare informazioni di carattere turistico ed enologico, non possiamo non aggiungere anche alcune considerazioni per prevenire gli effetti di quella euforia che può prendere chi ha degustato questo vino e poi si mette alla guida. Per essere in regola con la normativa che prevede un tasso alcolico massimo di 0,5 (cioè mezzo grammo di alcol per ogni litro di liquidi corporei) e tenendo conto che il Franciacorta ha mediamente un contenuto alcolico di 12,5°, due calici di spumante sono in media sufficienti per raggiungere questo limite. Dico in media, perché gli effetti sono diversi a seconda di numerosi fattori: stomaco vuoto o pieno, uomo o donna (per la diversa incidenza della struttura ossea sul peso totale), condizioni sanitarie in regola o con presenza di patologie, ecc.. Le variazioni sono molto notevoli e in molti casi una medesima quantità di bevanda alcolica produce in una persona il superamento del limite, in un’altra un tasso alcolico modesto. E, sperando di abbassare il livello alcolico, è inutile bere acqua o caffè: l’alcol viene eliminato dal nostro fegato con un ritmo di circa 0,1 grammi all’ora: quindi chi avesse bevuto un calice di troppo (equivalente all’incirca ad un tasso alcolico di 0,3 grammi), deve aspettare almeno due ore e mezza o tre per rientrare nella norma prevista e per mettersi alla guida. Tenendo conto di tutto ciò, per evitare che una bella giornata finisca in modo poco piacevole, è bene prevedere alcuni accorgimenti, il più ovvio dei quali è lasciare la guida della vettura a chi non ha bevuto. Buon viaggio ! 47


LA MODA FIRMATA MONZA

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LIBRI

Motori in libreria Le ultime novità per gli appassionati delle due e delle quattro ruote. Libri in vendita alla Libreria dell’Automobile di corso Venezia, 45. Sconti per i soci www.libreriadellautomobile.it

OLTRE LA SCUOLA GUIDA

IL MANUALE DELLA SICUREZZA IN AUTO di Claudio Angeletti Formato: cm 14x22 - Pagine: 280 - Foto: in b/n e a colori - Brossura - Testo: italiano - Collana: Manuali tecnici Prezzo: euro 20,00 “Il manuale della sicurezza in auto” è una guida illustrata all’uso sicuro dell’automobile, che si rivolge a tutti gli automobilisti. I più razionali, per i quali l’auto è un comodo strumento per spostarsi da un punto A ad uno B, potranno apprendere tutto quello che serve, e che le scuole guida non insegnano, per aumentare la sicurezza propria e dei propri cari. Gli automobilisti passionali, dalla guida più '”sportiva”, troveranno anche tutte le informazioni sulla dinamica e sul controllo avanzato dell’auto per migliorare la guida, la propria sicurezza e quella degli altri. Tutti potranno inoltre capire perché le nostre strade somigliano a una giungla, conoscere il vero significato delle regole della circolazione e imparare a guidare in modo “europeo”, riducendo gli incidenti e i costi ed eliminando lo stress della guida. Un ricco apparato di immagini e disegni arricchisce e completa l'opera.

HONDA CB 750 FOUR di Giorgio Sarti Formato: cm 24.3x27 - Pagine: 96 - Foto: 19 in b/n e 180 a colori - Brossura - Testo: italiano - Collana: Le moto che hanno fatto la storia Prezzo: euro 20,00 In un elenco delle 10 moto più significative di tutta la storia delle due ruote non c'è dubbio che la Honda 750 debba avere un posto di primissimo piano. Ma verrebbe certamente inclusa anche se l'elenco si dovesse restringere a soli 5 modelli… e forse anche a 3. Perchè quando viene commercializzata, nel 1969, cambia radicalmente il panorama motociclistico mondiale. Se nella decade precedente le due ruote rappresentavano un ben magro sostituto dell'automobile, con la Four avviene una vera e propria rivoluzione. Adesso la motocicletta viene addirittura preferita alla spider in quanto veicolo capace di far sognare gli appassionati grazie al suo look modernissimo e alla sue elevatissime prestazioni: per la prima volta vengono annunciati i 200 Km/h di serie. La dotazione tecnica è straordinaria, con il motore a 4 cilindri (fino ad allora riservato alle competizioni), il freno anteriore a disco e il cambio a 5 marce. In più c'è l'avviamento elettrico, una componente che da sola spinge all'acquisto anche tanti “motociclisti” che fino al giorno prima mai si sarebbero sognati di abbandonare le 4 ruote. La concorrenza è spiazzata, di colpo è invecchiata di almeno 10 anni. Se non è rivoluzione questa... TUTTE LE PORSCHE di Lorenzo Ardizio Formato: 16x21 - Pagine: 400 - Foto: in b/n e a colori + 180 disegni a colori di Michele Leonello - Brossura - Testo: italiano - Collana: Marche Auto Prezzo: euro 14,90 Porsche è certamente uno dei marchi più prestigiosi e conosciuti in tutto il mondo. La sua storia, iniziata nel 1946, è costellata di modelli leggendari e da grandi imprese sportive: dai rally alle Turismo, dalle mitiche Sport alla Formula 1. Oltre che dall’epopea, fatta di continui sviluppi, di due automobili straordinarie: la 356 prima, e la 911 in seguito, il cui successo, iniziato nel 1964, non accenna a declinare. Un volume ripercorre l’intera storia della Casa di Stoccarda attraverso una galleria virtuale di tutti, o quasi, i modelli prodotti; sia le auto serie che le vetture da competizione, ciascuna accompagnata da un testo breve ma esaustivo, da una scheda tecnica ed illustrata da disegni inediti e suggestivi. Per chi si affaccia per la prima volta al mondo Porsche o per chi vuole avere sempre a portata di mano un vademecum completo ed aggiornato. 49


LIBRI

FORMULA 1 2011/2012 Analisi tecnica di Giorgio Piola Formato: cm 24.3x27- Pagine: 128 - Foto: oltre 400 disegni tecnici a colori - Brossura con alette - Testo: italiano - Collana: Tecnica auto e moto Prezzo: euro 29,00

SUPERBIKE 2012/2013 Il libro ufficiale di Claudio e Fabrizio Porrozzi Formato: 24.3x27 - Pagine: 204 - Foto: in b/n e a colori Brossura - Testo: italiano Collana: Varie Moto Prezzo: euro 19,90

Per il secondo anno consecutivo il giovane pilota tedesco Sebastian Vettel e la Red Bull non hanno quasi avuto avversari, aggiudicandosi sia il Campionato del Mondo Piloti sia quello Costruttori. I soli ad opporre qualche resistenza sono stati Lewis Hamilton e Jenson Button, entrambi su McLaren, mentre Fernando Alonso, con la Ferrari, si è dovuto accontentare di un solo successo. Sul piano tecnico, la stagione 2011 è stata caratterizzata dall'impiego dell'ala mobile posteriore, dal ritorno del Kers, e dalla Pirelli fornitore unico di pneumatici. L'immancabile e ormai ultra decennale appuntamento con Giorgio Piola si rinnova anche quest'anno, con il noto disegnatore e commentatore televisivo che analizza le varie fasi di sviluppo condotte dai diversi team durante il Mondiale, con brevi ed esaustivi testi corredati da centinaia di disegni tecnici a colori. Il volume si completa con un'ampia sezione dedicata alle monoposto 2012.

Max Biaggi, già vincitore dell'edizione 2010, si è confermato ai vertici del Mondiale Superbike nel 2012, ancora una volta in sella all'Aprilia. Ha avuto la meglio su Tom Sykes con la Kawasaki, mentre sul gradino più basso del podio iridato è salito Marco Melandri, alla sua seconda stagione nell'SBK, con la sempre più competitiva BMW. Anche in questa edizione, il Superbike World Championship Official book vuole essere il libro di riferimento per il mondo delle "derivate di serie". Le moto che costituiscono da ormai molti anni l'anima stessa del motociclismo sportivo, unendo agonismo ad alti contenuti tecnologici, senza trascurare la vicinanza con quelle che si vedono sulle strade. Gara dopo gara, il libro racconta il Mondiale 2012 soprattutto attraverso le spettacolari immagini scattate da Fabrizio Porrozzi, corredate dai testi sempre puntuali del fratello Claudio. Oltre alla cronaca del massimo Campionato, il volume comprende i capitoli dedicati alle altre categorie (Supersport, Superstock 1000, Superstock 600) che completano il fitto programma del Campionato del Mondo.

FIAT TRATTORI DAL 1919 AD OGGI di William Dozza e Massimo Misley Edizione aggiornata Formato: cm 22x30 - Pagine: 2488 - Foto: 70 in b/n e 240a colori - Cartonato con sovraccoperta - Testo: italiano Collana: Trattori, camion e veicoli speciali Prezzo: euro 39,00 Il primo trattore agricolo costruito da Fiat fu presentato alle autorità civili e militari di Torino nel 1918 e commercializzato l'anno dopo dalla Federazione dei consorzi agrari. Iniziò così, 90 anni fa, l'attività della Fiat nel settore agricolo, oggi ai vertici mondiali con il marchio CNH-Case-New Holland. Il volume illustra, avvalendosi di documenti fotografici originali, le origini e lo sviluppo dell'intera produzione, affrontando le vicende tecniche ed umane che hanno portato alla realizzazione di oltre 500 modelli dal 1918 ad oggi. Si tratta del primo studio organico sulla storia e la produzione della Casa torinese nel campo agricolo. Questa edizione aggiornata contiene tutta la nuova serie della New Holland dal 2008 al 2012. Oltre 240 pagine, corredate da un vastissimo repertorio iconografico in bianco e nero e a colori. 50

FIAT 500 GUIDA AL RESTAURO di Italo Grossi e Marcello Lo Vetere Formato: cm 24x27 - Pagine: 96 - Foto: 250 a colori Brossura - Testo: Italiano Collana: restauro Prezzo: euro 25,00 A grande richiesta ecco la ristampa (annunciata per l’inizio del prossimo anno) del prezioso manuale per il restauro della "più amata dagli italiani": la mitica Fiat 500 o meglio Nuova 500, cioè il secondo dei quattro modelli Fiat con questo nome, prodotto in circa 4.250.000 esemplari tra il 1957 e il 1975. Gli altri, lo ricordiamo furono la Topolino del 1936, la Cinquecento del 1991 e l’attuale moderno remake nato nel 2007. Quella esaminata in questo libro come tutti sanno, la più classica e celebre, della famiglia. Una vera auto di culto. Accompagnato da sequenze fotografiche e disegni che non lasciano dubbi sul come procedere, il manuale spiega come sbrogliarsela nelle pi svariate situazioni di intervento sia meccanico che di carrozzeria, come riconoscere i falsi e come leggere i documenti della vettura prima dell'acquisto. Un libro che non può mancare agli appassionati della marca ed ai collezionisti di vetture d'epoca.


LA MODA FIRMATA MONZA



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