Settestrade ottobre novembre 2017

Page 1

LA RIVISTA TRIMESTRALE PER I SOCI DELL’AUTOMOBILE CLUB ROMA

Poste Italiane SPA - sped. in abbonamento postale D.L. 353/2003

(conv. in Legge 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 DCB Roma

SETTESTRADE

TRAFFICO:

?

MISSION IMPOSSIBLE SPECIALE TRAFFICO:

le soluzioni delle capitali europee ALL’INTERNO

ADELANTE ADELANTE! La corsa di Madrid verso la mobilità integrata

Scopri la magia dei Castelli Romani


SETTESTRADE DIRETTORE RESPONSABILE Paolo Riccobono IN REDAZIONE Laura Fraccaro Paola Garifi Riccardo Nucci Chiara Pallari Mattia Piola Domenico Zaccaria

Trimestrale dell’Automobile Club di Roma

HANNO COLLABORATO Luca Romano

Anno XVI

PROGETTAZIONE GRAFICA eprcomunicazione

n. 5 ottobre-novembre 2017 REDAZIONE Tel. 06/681621 e-mail: redazione.settestrade@aciroma.it EDITORE Automobile Club Roma SEDE LEGALE E AMMINISTRAZIONE Via C. Colombo, 261 00147 - Roma Tel. 06/51497205/6

IMPIANTI E STAMPA Fotolito Moggio S.r.l. Strada Galli, snc 00019 Tivoli - Roma stampato nel mese di dicembre 2017 SETTESTRADE Registrazione Tribunale di Roma n. 184 del 17.05.2001 AUTOMOBILE CLUB ROMA Consiglio Direttivo Giuseppina Fusco (Presidente) Francesco Forlenza (Vice Presidente) Pietro De Simone Giovanni Puoti Pietro Selicato REVISORI Gianluigi Barbieri Ugo Ercolani Anna Maria Serrentino DIRETTORE Riccardo Alemanno


11 16 23

SOMMARIO

3

MOBILITÀ RESPONSABILE SPECIALE TRAFFICO Traffico: mission impossible?

4

Paese che vai congestione che trovi

5

Verso la smart city: modelli europei a confronto

7

L’INTERVISTA Francisco José López Carmona - Direttore Tecnico Trasporti Comune di Madrid

9

Prof. Giuseppe Cantisani - Professore Associato nel settore “Strade Ferrovie e Aeroporti” 11 Prof. Marco Cerruti - Professore di Teologia Morale

13

PIACERE AUTOMOBILE CLUB

SETTESTRADE

4

EDITORIALE Giuseppina Fusco - Presidente dell’Automobile Club Roma

DALLA FONDAZIONE CARACCIOLO Cinture, seggiolini e smartphone: a Roma è ancora emergenza

14

TENNIS&FRIENDS 2017 Solidarietà e sport per vincere insieme

16

TACCUINO Rubrica di Cultura AC Roma - Libri

17

Alla scoperta dei piccoli musei - I musei

19

RUBRICA MOTORI IN ROSA Maria Teresa De Filippis. La donna della Maserati, la prima pilota in Formula 1

20

VIAGGIARE LIBERAMENTE L’eremo di S. Angelo in Lacu

21

AUTO E DINTORNI RALLY DI ROMA CAPITALE 2017 Un successo a tutto tondo, Roma ancora regina

23

ACI RACING WEEKEND In pista siaccendono i motori

25

PROVATI PER VOI Il voltafaccia

26

GUIDA APP ACI Space, praticità e innovazione nella nuova app per automobilisti

28



Editoriale Giuseppina Fusco Presidente dell’Automobile Club Roma

Per una mobilità più sicura Sta per chiudersi un anno ricco di soddisfazioni per l’AC Roma. Tanti sono stati gli appuntamenti che ci hanno visti protagonisti e attori impegnati nella sensibilizzazione alla cultura della sicurezza stradale. Una sfida decisiva, che ci impone di restare concentrati sulle nuove iniziative. Roma rappresenta un campo di prova importante per misurare la nostra attività, essendo una città complessa con molteplici istanze che costituiscono per noi un continuo stimolo al miglioramento. In questo senso, un apporto fondamentale in termini di analisi delle criticità è fornito dalla ricerca “Cinture allacciate e telefono in tasca – il caso Roma”, condotta dalla Fondazione ACI Filippo Caracciolo. Un contributo scientifico e puntuale che ha offerto dati, numeri, riflessioni di cui tenere conto quando affrontiamo i temi della sicurezza e della mobilità sostenibile. L’indagine ha analizzato i comportamenti degli automobilisti romani, concentrandosi

3

su tre aspetti in particolare: l’uso delle cinture di sicurezza (inclusi i sistemi di ritenuta per i bambini), l’utilizzo dello smartphone mentre si guida e quello del casco per i veicoli a due ruote. Il quadro che ne è risultato presenta criticità rilevanti: 22 automobilisti al volante su 100 non usano le cinture di sicurezza; 57 bambini su 100 non sono dotati di adeguati sistemi di ritenuta. Dati che allarmano, dunque, e che ci inducono a proseguire nel nostro impegno di sensibilizzazione alla sicurezza stradale. L’Automobile Club Roma prevede, già nei prossimi mesi, di dare avvio a nuovi corsi di formazione rivolti espressamente ai ragazzi delle scuole. Il rispetto delle regole della strada è uno dei valori fondamentali che contribuiscono a determinare la qualità della vita nella nostra città. Incontrare gli adulti di domani, fornendo loro la conoscenza e gli strumenti utili per vivere bene con se stessi e gli altri in società significa gettare le basi di un futuro più responsabile e quindi più vivibile per tutti.


MOBILITÀ RESPONSABILE speciale traffico

TRAFFICO: MISSION IMPOSSIBLE? Affrontare il problema della congestione stradale non è affatto una missione impossibile. È necessario però guardare alla sua evoluzione, cercando di prospettare misure consone a una sua ragionevole gestione materia di regolazione della circolazione. Gestire la mobilità in una metropoli come Roma è un compito arduo, poiché tanti sono i fattori complicanti: la popolazione numerosa, il forte tasso di pendolarismo interno, un sistema di trasporto pubblico non sempre efficiente e una rete stradale insufficiente e soggetta a una manutenzione non sempre impeccabile. Certamente, poi, siamo in buona compagnia anche nel Vecchio Continente, che conta alcune delle città più congestionate del mondo fra le sue fila. Roma, come abbiamo più volte sostenuto, ha grandi sfide da affrontare davanti a sé. Quella legata al tema della mobilità è una delle più importanti in assoluto, non soltanto perché la coinvolge a tutto campo, ma anche perché, e forse soprattutto, ha a che fare con l’idea di città che vuole diventare da qui a qualche anno al massimo. Le altre metropoli corrono, si muovono cercando di capire quali soluzioni, quali prospettive saranno le più appropriate da mettere in cantiere. La nostra città non può certo essere da meno nella progettazione di questo futuro che in parte è già visione del presente.

Roma e il traffico. Detto così, sembra un binomio inscindibile, qualcosa di dato una volta per tutte. Una di quelle evidenze che si danno per assodate e per cui – qualcuno potrebbe azzardare – non parrebbe esserci soluzione. Ma se è innegabile che il traffico e la congestione delle strade urbane sono fenomeni comuni a praticamente tutte le metropoli di una certa grandezza in Europa e nel resto del mondo, non è altrettanto vero che nulla si può fare e che non vi è via d’uscita. Molte infatti possono essere le misure, strutturali si intende, in grado di produrre effetti positivi sulla condizione di viabilità nella nostra Capitale. Come vedremo, sono stati di recente condotti autorevoli studi internazionali che hanno voluto prendere in esame, da un’ottica scientificamente valida, le criticità esistenti guardandole nella loro complessità nel tentativo di offrire una visione d’insieme del fenomeno e poterne così delineare aree di miglioramento e di soluzione. L’adozione di mezzi di trasporto sostenibili, la digitalizzazione dell’infrastruttura stradale possono, per esempio far parte di questo filone di intervento, a patto però che tutto ciò sia inscritto in un piano strategico comprensivo di ogni azione e che quindi non si proceda di volta in volta all’individuazione di singole misure di contrasto al traffico. In questo senso, il recente PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) elaborato a livello cittadino pare una buona base di lavoro per rendere davvero sensate e impattanti le decisioni in

Chiara Pallari

4


MOBILITÀ RESPONSABILE speciale traffico

PAESE CHE VAI CONGESTIONE CHE TROVI Dimmi che traffico hai e ti dirò che metropoli sei. È ciò che fa il TomTom Traffic Index, che fornisce dati sul livello di traffico che attanaglia città grandi e piccole di tutto il globo

Togliamoci subito il dente. Roma, se parliamo di traffico, arranca in Europa. Secondo il TomTom Traffic Index 2017, lo scorso anno quella italiana è stata la quarta capitale più congestionata del continente, con il 40% del tempo in più impiegato dagli automobilisti per viaggiare in condizioni di traffico. La fonte internazionale citata è autorevole ed è oggi largamente ritenuta il più accurato barometro a livello mondiale del traffico nelle aree urbane. Il suo ultimo aggiornamento prende in considerazione tutto il

2016, e si basa sul rilevamento dei dati di percorrenza reali misurati sull’intero sistema stradale composto da 390 città di 48 Paesi (95 città e dieci Paesi in più rispetto all’anno precedente) nei sei continenti. L’analisi dei dati è resa possibile grazie a un database che vanta all’incirca 19 mila miliardi di dati raccolti in oltre nove anni di ricerche. Una mole di informazioni imponente, la cui scrematura e interpretazione ci permette di avere un quadro realistico e affidabile dello stato di salute delle nostre città quanto

Statistica TomTom Index Traffic 2017 sulle città più congestionate del mondo La percentuale indica il livello di congestione delle metropoli

5


a livello di traffico. Il resto d’Italia, invece, come si posiziona? Palermo è maglia nera, mentre Napoli la “spunta” con un 33%. Milano leggermente sopra (30%), mentre Firenze fa segnare un 26%. Ma la Città eterna è in ottima compagnia non solo in patria perché, se si scorre la classifica ristretta alle capitali europee, Londra e Parigi non fanno in fondo una figura tanto migliore, attestandosi rispettivamente a un livello di congestione pari e di soli due punti percentuali inferiore rispetto a Roma. Se le peggiori della classe risultano essere Bucarest (50%) e Mosca (44%), i campioni del ranking stilato dalla società statunitense sono Budapest (22%), Amsterdam (22%) e Copenhagen (23%). Davvero molto buono, infine, il piazzamento della spagnola Madrid che raggiunge un tasso del 25%. L’Europa, specie dell’Est, ha i suoi problemi dunque, ma nel mondo la situazione non brilla. Anzi, va peggio. La peggiore è Città del Messico con un livello di congestione pari al 66%, seguita da Bangkok con il 61% e da Jakarta con il 58%. Il traffico cresce in tutto il mondo, l’indice TomTom riporta come sia cresciuto del 23% dal 2008 a oggi. Balzano agli occhi le differenze tra i vari continenti: mentre il traffico nel Nord America è cresciuto del 5% tra il 2015 e il 2016, in Europa è aumentato del 9%. In Asia e Oceania invece l’incremento è del 12%, in Sud America del 7% e in Africa addirittura del 15%, con un aumento medio globale del 10% nel 2015. Differenze giustificate soprattutto dall’andamento delle economie dei continenti presi in considerazione: più forte è stata la crisi economica, maggiore è stato l’abbassamento del traffico negli ultimi otto anni. Cosa fanno le metropoli a livello globale per mitigare gli effetti del traffico stradale? Molte città stanno affrontando il tema mettendo in atto politiche e iniziative degne di nota. Perciò TomTom ha da quest’anno deciso di premiare quelle realtà maggiormente devote alla riduzione dei congestionamenti con la prima edizione dei TomTom Traffic Index Awards. Sei le città scelte e premiate da un comitato di esperti internazionali: nella categoria Trasporto pubblico a vincere è Rio de Janeiro, in quella Parcheggio Mosca, nella Gestione del traffico Johannesburg, nella Mobilità ibrida Stoccolma, per le Infrastrutture Abu Dhabi e per la Guida autonoma Pittsburgh. Chissà che Roma, magari in tempo per la prossima edizione della ricerca, non possa entrare in lizza per uno di questi riconoscimenti.

Classifica delle città più congestionate in Europa nel 2016. Popolazione oltre le 800.000 unità

Mattia Piola

6


MOBILITÀ RESPONSABILE speciale traffico

VERSO LA SMART CITY: MODELLI EUROPEI A CONFRONTO Carenze strutturali e spostamenti poco intelligenti gravano sullo stato del traffico nelle nostre città. Ma gli investimenti in tecnologia, infrastruttura e gestione possono trasformarle in smart cities mature persone a trasferirsi in agglomerati cittadini via via sempre più grandi. A questo però non è stato accompagnato uno sviluppo adeguato della rete viaria. Ai motivi di ordine strutturale, per così dire, vanno poi aggiunti quelli inerenti alle abitudini di utilizzo dei diversi mezzi di trasporto che si hanno a disposizione. Nel nostro Paese il 76,6% degli spostamenti avvengono su scala urbana, con percorsi mediamente di lunghezza di poco superiori ai 4 km. Un dato rilevantissimo che, se aggiunto al fatto che, sempre secondo il report che dicevamo, l’83,4% degli spostamenti motorizzati urbani avviene con modalità individuale e solo il 13,6% con mezzi collettivi, dà il senso della mole di traffico che si genera potenzialmente ogni giorno in Italia. Ma come vanno qui le omologhe d’Europa? Meglio, se si considera che a Parigi il 69,3% dei cittadini preferiscono muoversi individualmente (il 52,6% a Londra e addirittura “solo” il 44% a Berlino). Il documento redatto da The European House Ambrosetti con la collaborazione di FS pone l’accento sulla considerazione, quantomeno decisiva evidentemente, che la mobilità urbana in Italia sconta “inefficienze legate a un gap infrastrutturale e a una frammentazione della governance”. Una mancanza strategica di fondo che ha ostacolato lo sviluppo equilibrato della mobilità nei contesti cittadini.

Se si parla di una città oggi non si può evitare di trattare di mobilità. Se è vero che entro il 2030 ci saranno nel mondo oltre quaranta megalopoli e vent’anni più tardi almeno l’80% della popolazione globale vivrà in città, di certo le criticità saranno condivise su scala planetaria. Studiosi ed esperti di tutto il mondo da anni ormai si confrontano animatamente su quali possano essere gli scenari e le evoluzioni più plausibili che ridisegneranno la forma stessa delle nostre metropoli. In questo dibattito articolato e popolato di opinioni spesse volte discordanti, ha provato di recente a fare ordine lo studio congiunto condotto da The European House Ambrosetti e Ferrovie dello Stato Italiane. Il documento, intitolato Il Futuro della Mobilità Urbana. Integrazione e nuovi modelli di gestione nel caso italiano, propone un’analisi approfondita dello scenario nazionale mettendo in luce le principali storture del nostro sistema di trasporto e della nostra rete d’infrastrutture. E da qui prova a fornire soluzioni percorribili per costruire un futuro sostenibile. Preso atto che il quadro mondiale è in rapido aggiornamento, cosa possiamo fare per migliorare il nostro avvenire? I problemi, potremmo dire un po’ semplificando, vengono da lontano. L’Italia, riporta la ricerca, ha conosciuto negli ultimi decenni una fase di densificazione urbana senza precedenti nella sua storia che ha condotto milioni di

7


più avanzate), che agiscano in modo coordinato e con criteri uniformi sul territorio; - realizzare forti investimenti in innovazione e digitalizzazione per costruire piattaforme di servizi integrati e sempre più “personalizzati” che permettano al sistema della mobilità collettiva di offrire una migliore esperienza di viaggio. Un ulteriore elemento da cui prendere le mosse può senz’altro giungere dal confronto, come già si diceva, con le migliori realtà europee, dalle quali andrebbero replicate alcune tra le best practices adottate per lo sviluppo di un efficace modello di mobilità urbana. Se Berlino, ad esempio, ha fatto del policentrismo della sua rete un elemento distintivo di successo, Parigi ha saputo attuare un piano di delocalizzazione delle attività produttive in città, rafforzando nello stesso tempo l’integrazione tra mobilità e pianificazione urbana. Madrid, invece, ha puntato moltissimo sulla capillarità dei suoi trasporti collettivi, implementando soluzioni di shared mobility integrate in un Piano di mobilità cittadino.

Le metropoli che costituiscono “la spina dorsale dell’Italia” devono farsi carico di superare il peso di anni in cui valutazioni prospettiche sono venute a mancare. Se poi consideriamo che, a livello nazionale, si assiste (come sottolinea l’Urban Mobility Index - UMI - di TEH-A, da cui lo studio ha preso le mosse) a una distanza notevole tra città del Nord e Sud, parrebbe urgente una ridefinizione degli obiettivi da porsi. Va ricordato inoltre che anche le nostre città “best in class” (Milano, Torino, Venezia, Genova) scontano un forte divario rispetto alle realtà più avanzate: basti pensare che nel capoluogo lombardo, primo nell’Indice UMI, la quota di mobilità collettiva si attesta al 48%, 5 punti percentuali in meno di Londra e quasi 22 meno di Parigi. Cosa fare dunque? Nel position paper dell’analisi si propone un piano di azione finalizzato alla modernizzazione fondata su tre pilastri: - potenziare la rete su ferro per consentire una migliore integrazione tra le diverse modalità di trasporto e integrare, a differenza di quanto accade oggi, la pianificazione urbana con le scelte di mobilità; - sviluppare un modello efficace di governance con la costituzione di Authority locali (come nelle Città estere

Paola Garifi

Politiche di mobilità a confronto

Fonte: elaborazione The European House - Ambrosetti, 2017

8


MOBILITÀ RESPONSABILE speciale traffico

L’intervista Francisco José López Carmona Direttore Tecnico Trasporti Comune di Madrid

ADELANTE ADELANTE!

parte di queste misure strutturali è stata orientata alla riduzione del traffico dei veicoli a motore privati, alla promozione del trasporto pubblico e di modalità attive di mobilità (pedoni e ciclisti) sulla rete stradale. Una specifica politica sui parcheggi, declinata nell’ottica del miglioramento della qualità dell’aria, è un altro elemento fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo di emissioni zero nella zona centrale di Madrid. Un primo progetto che dovrà fungere da catalizzatore per la necessaria transizione di tutta la città a un modello di mobilità a basse emissioni. Crediamo infine che una maggiore efficienza possa essere raggiunta grazie all’innovazione tecnologica estesa alle comuni forme di mobilità cittadina (EMT, taxi, distribuzione urbana delle merci, flotte municipali e la mobilità del lavoro).

Madrid figura, nello scenario almeno europeo, ai vertici in termini di gestione del traffico e del congestionamento urbano. Un risultato di prestigio, frutto senz’altro di una scelta strategica da anni improntata alla sostenibilità e alla riduzione dell’inquinamento. Abbiamo posto qualche domanda a Francisco José López Carmona, Direttore Generale della Direzione e della Regolazione della Circolazione dell’Area di Governo dell’Ambiente e della Mobilità del Consiglio Comunale di Madrid, che ci ha illustrato iniziative e prospettive che segneranno il futuro della città.

La capitale spagnola è stata posta in una posizione di pieno rispetto nell’Indice TomTom 2017 sulla congestione stradale. Quali aspettative e scelte strategiche pensa abbiano fatto la differenza? La gestione del traffico deve essere affrontata da diversi punti di vista. In primo luogo, è essenziale fornire ai cittadini una rete di trasporto pubblico, affidabile, veloce ed efficiente per scoraggiare il più possibile il ricorso a veicoli privati, soprattutto in una città come Madrid, che è il principale punto di generazione e destinazione degli spostamenti. In questo senso, si può dire che la capitale ha un trasporto pubblico che la pone tra le migliori città del mondo. Questo svolge anche un ruolo importante se si considera il fattore “aggiornamento” ai cittadini circa il livello di congestione del traffico che possono trovare, soprattutto in giorni particolarmente difficili per ragioni climatiche o incidenti. Avere le informazioni necessarie per chi guida può rivelarsi decisivo per pianificare il viaggio in anticipo e quindi scegliere il mezzo di trasporto pubblico più adatto. Per fare ciò, il Comune di Madrid ha optato per la pubblicazione dei dati di traffico in tempo

Quali sono le principali azioni intraprese per la regolamentazione e la gestione del traffico a Madrid negli ultimi anni? Dal 2015 vi è un fermo impegno nell’attuare una gestione del traffico strategica basata sulla promozione del trasporto pubblico e della mobilità alternativa (come ad esempio la bicicletta) e sul rinnovo della flotta di veicoli verso tecnologie meno inquinanti. È dunque una strategia globale che tiene conto di diversi aspetti e di obiettivi per andare verso una città meno inquinata, più sostenibile e più fruibile. Di conseguenza, abbiamo avviato una serie di azioni che hanno portato a varie misure che si riflettono nel “Piano per la qualità dell’aria e il cambiamento climatico”; recentemente approvato, esso contiene una serie di misure strutturate in diversi programmi di azione: mobilità sostenibile, rigenerazione urbana, adattamento ai cambiamenti climatici, consapevolezza del pubblico e cooperazione con le altre amministrazioni. La maggior

9


reale sul portale open data, che consente agli sviluppatori di integrare queste informazioni nei loro prodotti e offrire agli utenti del browser percorsi ottimali di spostamento. Oltre ai dati sulla circolazione possono anche essere visualizzati update sui cantieri e sugli eventi in corso. Inoltre, anche se i cittadini scelgono di utilizzare il veicolo privato, potranno comunque contribuire a fornire informazioni per ottimizzare la gestione del traffico su più fronti: fornendo informazioni, ad esempio, ai sistemi di controllo che utilizzano i dati di traffico reali per determinare la durata delle fasi dei semafori. Dare vita a una mobilità davvero intelligente è quindi il risultato della combinazione della gestione del traffico, dell’utilizzo di elementi regolatori che sfruttano gli ultimi sviluppi tecnologici e del coordinamento di tutti gli agenti coinvolti e dell’informazione pubblica.

Il modello intelligente della città sembra ora essere una prospettiva ottimale per il raggiungimento pieno di obiettivi di mobilità sostenibile. Quali sono le prospettive per Madrid nel prossimo futuro? Madrid intende continuare a essere all’avanguardia nell’utilizzo degli elementi ITS (Sistemi di Trasporto Intelligenti) di regolamentazione e gestione del traffico. La funzionalità del trasporto nel prossimo futuro si giocherà sul miglioramento della comunicazione approfittando delle possibilità offerte dai Big Data e dai relativi sviluppi, principalmente nel campo della previsione. Poter valutare in anticipo le evoluzioni del traffico e adottare misure appropriate è già e sarà sempre di più un elemento decisivo.

10


MOBILITÀ RESPONSABILE speciale traffico

L’intervista Prof. Giuseppe Cantisani Professore Associato nel settore “Strade Ferrovie e Aeroporti”

TRAFFICO? I PERCHÉ DELLA SCIENZA Giuseppe Cantisani è un ingegnere civile, specializzato in “Infrastrutture di Viabilità e Trasporto”. Professore Associato nel settore “Strade Ferrovie e Aeroporti”, presso la Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università La Sapienza di Roma, ha concentrato il suo interesse scientifico nei campi della sicurezza della circolazione e manutenzione delle infrastrutture.

A chiunque guidi è capitato almeno una volta di rimanere imbottigliato in una coda che, almeno apparentemente, non ci si sa spiegare. Da dove nasce il fenomeno delle cosiddette “code fantasma”? Si determinano quando una perturbazione nel flusso di traffico provoca un effetto di rallentamento, ripetuto e amplificato a monte, cosicché i veicoli tendono progressivamente a decelerare e infine a fermarsi, formando così una coda senza che sussista un reale problema o impedimento per la circolazione. Una volta riavviato il deflusso, il problema può risolversi rapidamente, salvo poi ripetersi se le stesse condizioni si ripresentano nuovamente. Questi fenomeni sono noti in letteratura come “onde di traffico” o “shock di traffico”, e riguardano prevalentemente la circolazione autostradale, o comunque flussi di traffico intensi e marcianti a velocità media sostenuta. Dal punto di vista teorico, l’analisi di questi effetti può essere fatta – come per altri fenomeni tipici del traffico stradale – utilizzando un approccio simile a quello su cui si basa lo studio della dinamica dei fluidi, oppure su basi empiriche.

Che ruolo può giocare l’infrastruttura stradale (il suo stato, la sua progettazione) ai fini del contrasto del traffico? L’infrastruttura, che rappresenta una componente essenziale del sistema di mobilità, spesso ne costituisce il vero il punto debole. Ciò avviene perché spesso le caratteristiche delle strade risultano sottodimensionate per la domanda di traffico, oppure in quanto il loro stato di manutenzione e conservazione risulta inadeguato alle esigenze correnti. Vi sono poi impedimenti di carattere pianificatorio, autorizzativo, burocratico, economico e finanziario. Gli investimenti necessari generalmente sono ingenti e i benefici che se ne possono trarre non appaiono sempre evidenti. Si tratta infatti di benefici misurabili come risparmio di tempo e di risorse negli spostamenti necessari per le più comuni ed essenziali attività sociali e lavorative. Siccome però il tempo perso nel traffico, il carburante sprecato e l’inquinamento prodotto – per non dire della sicurezza – costituiscono costi occulti, sopportati dalla collettività ma ripartiti tra una moltitudine di utenti, sussiste una grande difficoltà a quantificarli e considerarli opportunamente nei bilanci degli enti preposti a garantire l’efficienza del sistema viario. Non c’è dubbio però che azioni mirate, di miglioramento e potenziamento delle strade urbane ed extraurbane, risultano necessarie per contrastare il fenomeno del traffico e abbatterne i costi sociali ed economici. Tali azioni andrebbero programmate e sviluppate nell’ambito di una politica organica e coerente di mobilità, adeguata alle esigenze di una società moderna ed efficiente.

11


Da alcune ricerche è emerso come il comportamento individuale di ogni automobilista risulti determinante nei flussi di traffico. Quali sono gli accorgimenti che sarebbe opportuno seguire per evitare il formarsi di ingorghi? Direi che si tratta di agire su due livelli: a monte abbiamo le scelte individuali di mobilità, la conoscenza del sistema di trasporto, la capacità di pianificare gli spostamenti. A un livello di maggior dettaglio c’è invece la capacità di gestire la marcia del veicolo, di seguire l’andamento di una corrente di traffico e di interagire con gli altri veicoli e utenti. Al primo livello occorrerebbe agire a livello educativo e formativo, sviluppando programmi virtuosi che consentano di alleviare il peso del traffico stradale e le relative ricadute sociali ed economiche. Al singolo utente, invece, si può e si deve chiedere di essere maggiormente responsabile e consapevole riguardo ai propri comportamenti e azioni di guida. Ciò vuol dire che si devono limitare o evitare i cambi corsia, le accelerazioni e decelerazioni brusche nonché altre azioni improvvise. In tali casi, infatti, l’andamento irregolare di un veicolo non solo risulta inefficace, pericoloso e antieconomico rispetto ai consumi e alle emissioni, ma spesso amplifica gli effetti del rallentamento, dando origine proprio a quei fenomeni di propagazione delle onde di traffico. Spesso si sente dire che avremmo bisogno di una formula magica per abbattere il traffico in città. Possono la matematica e il calcolo predittivo essere d’aiuto per ottimizzare i flussi di circolazione? Sia la matematica sia la probabilità sono ampiamente usate per affrontare lo studio dei fenomeni del traffico, i problemi della congestione e la gestione della mobilità. Gli approfondimenti teorici e le analisi tecnico-scientifiche però non possono superare i limiti strutturali di un

sistema ma – bene che vada – devono essere considerati come strumenti necessari per ottimizzarne il funzionamento. Il traffico nelle nostre città e su gran parte delle nostre reti stradali è causato principalmente dalla loro inadeguatezza rispetto al numero di auto circolanti. Ciò non può destare sorpresa se si pensa che l’impianto di queste reti risale a un tempo ormai remoto e che negli ultimi decenni gli interventi di potenziamento e di adeguamento funzionale sono stati pochissimi. Nel caso delle città, poi, l’incremento della popolazione e delle relative esigenze di trasporto, insieme alla accresciuta complessità delle funzioni urbane, non sono stati accompagnati da concrete ed efficaci politiche di mobilità e da investimenti conseguenti. Dobbiamo quindi considerare che il contributo della scienza può servire a migliorare e supportare la gestione di un sistema di trasporto. Nel caso della viabilità stradale, ad esempio, tutti sappiamo che, con il semplice uso di uno smartphone o di un navigatore satellitare connesso alla rete dati, possiamo ottimizzare il nostro spostamento tenendo conto degli itinerari possibili e dei relativi carichi di traffico e tempi di percorrenza. Ciò che rimane ignoto, alla gran parte degli utenti, è la complessità delle analisi che consentono l’uso di un tale semplice strumento, e in realtà si tratta proprio di utilissime applicazioni di metodi e modelli matematici che ci consentono di interpretare e prevedere la condizione e l’evoluzione del traffico su una rete stradale.

12


MOBILITÀ RESPONSABILE speciale traffico

L’intervista Prof. Marco Cerruti Professore di Teologia Morale

MANTENERE I NERVI SALDI IN AUTO? È UNA QUESTIONE ETICA Chi non ha mai visto qualcuno perdere la calma mentre era in coda nel traffico o semplicemente stava guidando? È esperienza praticamente quotidiana assistere ad episodi in cui la reazione a un evento, anche circoscritto o di scarso rilievo, sia pervasa di rabbia e aggressività. Abbiamo voluto interpellare una personalità accademica per capire meglio cosa c’è dietro fenomeni di questo tipo, che contribuiscono a rendere stressanti i nostri viaggi in auto. Marco Cerruti è Professore di Teologia Morale presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Beato Ippolito Galantini di Santa Caterina da Siena di Firenze della Facoltà Teologica dell’Italia Centrale di Firenze. Il suo volume “Cambiare marcia”, uscito di recente per i tipi del Centro Editoriale Dehoniano, tematizza l’aspetto relazionale della guida, analizzando questa abitudine, per molti giornaliera, dal punto di vista delle sue implicazioni etiche.

Professor Cerruti, in Italia abbiamo 50 milioni di auto circolanti su una popolazione di circa 61 milioni di persone. Soltanto a Roma, che vanta il primato in Italia, troviamo 2,8 milioni di automobili. Per “Cambiare marcia” perché è necessario riflettere su un’etica del traffico? A volte sembra che guidare sia un atto in deroga alle regole, durante il quale tutto appare lecito. Un’auto riflessione seria sull’etica dei nostri comportamenti dovrebbe partire dalle piccole cose, dal nostro stesso approccio. Abbiamo una responsabilità individuale della quale dobbiamo farci carico, chiedendoci il più possibile se ciò che stiamo facendo sia la cosa più giusta.

Quali meccanismi mentali si innescano negli automobilisti? Quali sono i comportamenti più scorretti? Stare “chiusi” in un abitacolo o indossare un casco può indurci all’isolamento, farci sentire al sicuro e dunque potenzialmente più propensi allo scontro. Ciò sta alla base di sfoghi d’ira che possono esprimersi nel cosiddetto fenomeno della rabbia stradale, che può portare ad esempio il soggetto interessato a utilizzare un linguaggio violento contro “l’antagonista” di turno. Il guaio poi è che la rabbia è contagiosa e agisce da moltiplicatore di stati di tensione e ansia. I cattivi comportamenti raccontati nel suo libro sono una caratteristica di noi italiani, o siamo in buona compagnia? I comportamenti censurabili al volante sono propri di tutto il mondo. Tutti i Paesi, chi più chi meno e con proprie specificità, contano episodi come quelli di cui stiamo parlando. I Paesi nordici risultano comunque meno esposti a questi fenomeni perché beneficiano di una consapevolezza culturale e civica acquisita. Il traffico, le code interminabili, i continui imprevisti che si trovano sulle strade (buche, cantieri, blocchi, ecc.) rendono le persone al volante sempre più nervose. Quale strategia adottare per mantenere l’autocontrollo? Si dovrebbe prendere coscienza del fatto che arrabbiarsi non serve a nulla e lavorare nello stesso tempo sull’auto analisi dei propri comportamenti. La valorizzazione del tempo passato in auto è un altro espediente dal quale è possibile ottenere benefici concreti: ascoltare un po’ di musica o tenere una conversazione piacevole possono essere di grande aiuto per contenere il rischio di perdere la pazienza inutilmente.

13


PIACERE AUTOMOBILE CLUB dalla Fondazione Caracciolo

CINTURE, SEGGIOLINI E SMARTPHONE: A ROMA È ANCORA EMERGENZA Dall’indagine della Fondazione ACI Filippo Caracciolo emerge un quadro preoccupante rigurardo ai comportamenti dei romani al volante Automobilisti capitolini rimandati a settembre. Secondo l’ultimo studio condotto dalla Fondazione Filippo Caracciolo, il Centro Studi ACI, i nostri concittadini hanno un discreto margine di miglioramento quando parliamo di comportamenti alla guida. Il 22% dei romani guida infatti senza cintura, il 57% dei bambini viaggia senza sistemi di ritenuta, l’80% dei passeggeri posteriori non è allacciato. Dati tutt’altro che rassicuranti, che emergono dal monitoraggio presentato a metà novembre dall’Automobile Club Roma e dalla Direzione Compartimentale Centro Sud ACI. La ricerca campionaria, nel dettaglio, ha raccolto i risultati dell’osservazione di 66.000 veicoli in nove punti nevralgici della rete viaria della Capitale: corso Francia, via Prenestina, via Ostiense, Lungotevere de’ Cenci e Lungotevere Raffaello Sanzio, via Luisa di Savoia, via Aurelia, via Tuscolana e via Nomentana. Sulle strade di Roma si evidenziano significative criticità per la sicurezza e la sostenibilità della mobilità. Oltre al tema delle cinture e dei seggiolini, è allarmante il dilagare di un uso scorretto dello smartphone alla guida. In questo caso, la rilevazione contestuale dei comportamenti scorretti ha evidenziato come il 6% degli automobilisti abbia fatto un uso improprio dello smartphone al volante. Una percentuale che però in realtà va letta molto al rialzo, in quanto l’osservazione puntuale del comportamento, limitata al

solo passaggio del veicolo, risulta limitante rispetto alla natura continua nel tempo della violazione. Un’emergenza sociale concreta dunque, che vede l’ACI in prima linea soprattutto sul piano formativo: le recenti campagne dell’ACI lanciate sui social con gli hastag #guardalastrada e #mollastotelefono, riprese dalla Federazione Internazionale dell’Automobile con #parkyourphone, hanno già raggiunto milioni di persone,

Conducente autovettura utilizzo delle cinture

14


Coefficiente riempimento autovetture

ma evidentemente la strada è ancora lunga. Un segnale positivo arriva invece dagli utenti delle due ruote: il casco è utilizzato ormai dal 99,8% dei motociclisti, che sembrano aver interiorizzato questa prassi. “I comportamenti alla guida devono essere responsabili – ha dichiarato Giuseppina Fusco, Presidente dell’Automobile Club Roma e della Fondazione Caracciolo – per affermare il diritto alla vita di ogni utente della strada. Il rapporto evidenzia molte criticità e chiama istituzioni, forze sociali e associazioni a un impegno sempre più attivo sul piano culturale attraverso iniziative concrete che sostengano la prevenzione e la formazione. L’Automobile Club Roma sta già intensificando il programma di corsi di educazione stradale nelle scuole della Capitale. Lo studio rientra inoltre in una campagna di monitoraggio sulla mobilità, che amplierà il raggio di azione verso altre categorie di utenti della strada”. L’indagine della Fondazione ha preso in esame anche l’aspetto della sostenibilità ambientale, misurando il livello di coefficiente di riempimento dei veicoli osservati, pari ad appena 1,37 persone per autovettura. Un numero che implica fra l’altro sprechi in termini energetici e contribuisce in modo decisivo all’intensificarsi del traffico urbano, dal momento che il 71% delle auto viaggia con il solo conducente e nel 94% dei casi osservati nessuno occupa i sedili posteriori. Più ombre che luci quindi per la nostra città, che è chiamata a fronteggiare diverse urgenze. Ma come cambiare la tendenza? Se fondamentale da un lato è la paziente opera di sensibilizzazione ed educazione dei cittadini alla sicurezza e al rispetto delle regole, dall’altro si pongono come altrettanto necessarie la cura e la manutenzione del patrimonio infrastrutturale. Percorrere strade sicure, dotate ad esempio di segnaletica in buono stato e aggiornata, può risultare un elemento determinante nella riduzione del numero degli incidenti. L’indagine della Fondazione Caracciolo ha il merito di aver presentato gli aspetti critici della nostra mobilità, a noi sta cercare di trovarvi una soluzione efficace.

Conducente autovettura utilizzo dello smartphone

Conducente autovettura utilizzo del seggiolino

Domenico Zaccaria

15


PIACERE AUTOMOBILE CLUB tennis&friends 2017

SOLIDARIETÀ E SPORT PER VINCERE INSIEME Grande successo per la settima edizione dell’appuntamento romano che coniuga spettacolo e finalità solidale. Oltre 14.000 check up medici nel weekend di prevenzione al Foro Italico Trentamila presenze complessive e migliaia di controlli medici gratuiti effettuati. Sono questi alcuni dei dati di Tennis&Friends 2017, la tradizionale manifestazione sportiva solidale che si è tenuta al Foro Italico il 7 e 8 ottobre scorso. Due giornate di prevenzione medica gratuita, che ha visto in campo il Policlinico Gemelli con il patrocinio del Ministero della Salute e il sostegno dell’Aeronautica Militare e della Polizia di Stato, con l’allestimento del Villaggio della Salute, un’area sanitaria di oltre 18.000 mq. L’Automobile Club Roma, presente con un suo stand, ha dato vita a un’area dedicata alla Cultura della Sicurezza, allestendo una piccola pista stradale per la sensibilizzazione dei più piccoli e mettendo in mostra alcuni veicoli d’epoca. All’interno dello stand è stato disposto anche un simulatore #Ready2Go dotato di schermo per riprodurre un’esperienza di guida il più possibile realistica. Attenzione alla salute da un lato ma anche educazione alla sicurezza in una location che ha visto e segnato la storia del tennis italiano e internazionale.Tanti i testimonial famosi che hanno come ogni anno preso parte ai match sui campi del Foro. Per la cronaca il trionfo finale è andato alla coppia Paolo Bonolis-Max Gazzè, seguita da Max Giusti-Neri Marcorè. Al terzo posto la coppia Mara Santangelo-Francesco Testi. I vincitori sono stati premiati dal presidente del CONI Giovanni Malagò, alla presenza del direttore generale Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli Enrico Zampedri. Oltre 14.000 esami diagnostici specialistici effettuati (tiroide, colesterolo e diabete, cuore, pneumologia, fegato, metabolismo, pediatria, odontoiatria

solo per citarne alcuni). Tennis & Friends è oggi uno dei più importanti eventi sociali nell’ambito della prevenzione che lega salute, sport e spettacolo. L’iniziativa è stata realizzata grazie al sostegno delle massime istituzioni, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Salute, Aereonautica Militare, Polizia di Stato, Roma Capitale, Regione Lazio, C.O.N.I., F.I.T., F.I.S.E., F.I.R. e con la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. “Negli ultimi sette anni abbiamo effettuato oltre 42.030 check up gratuiti” ha dichiarato Giorgio Meneschincheri, Direttore Medico Relazioni Esterne della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli, e ideatore e coordinatore dell’evento. “Questi numeri confermano l’efficacia della campagna di divulgazione intrapresa e ci spingono ad andare oltre”. Quest’anno erano come sempre presenti anche il Presidente onorario di “Tennis & Friends” Nicola Pietrangeli, Ambasciatore Italiano del Tennis nel mondo, con Lea Pericoli, Ambasciatrice della manifestazione. Tennis and Friends, oltre all’Area Salute, ha predisposto nel Villaggio diverse aree dedicate allo sport con intrattenimento ludico e ricreativo per i più piccoli. Presente un’area dedicata alla Riabilitazione Equestre con la F.I.S.E, mentre sono stati organizzati incontri a tema sul bullismo e cyberbullismo. Novità quest’anno la presenza della Federazione Italiana Rugby, che ha coinvolto, con il supporto di istruttori e animatori, i più giovani in attività ludiche e dimostrative di pratica del rugby.

16

Paola Garifi


Taccuino Rubrica di Cultura AC Roma

VITA DI FAMIGLIA «All’epoca era raro che si andasse a un matrimonio in macchina. La maggior parte della gente compiva il tragitto in autobus, o anche a piedi, quelli che abitavano nei paesi più vicini. E faceva tenerezza vedere tutti che, appena arrivati, si cambiavano le scarpe. I mocassini prendevano il posto degli scarponi, e le damigelle d’onore appendevano i vestiti in soffitta perché prendessero aria»

Cosa ci fanno i nomi di Daniel Pennac e quello di Robert Doisneau sulla copertina di uno stesso volume (anzi, di due)? Pennac è noto come lo scrittore ironico e spavaldo che si fa beffa delle strambe nevrosi della vita quotidiana, Doisneau è il fotografo che meglio di ogni altro ha raccontato l’allegra e poetica malinconia di Parigi e della sua vita di strada: bambini imbronciati sotto la pioggia, ragazzini che sfrecciano in bicicletta sotto la Torre Eiffel, e quel memorabile bacio davanti all’Hotel de Ville con cui una giovane coppia sfida gli sguardi indiscreti della folla. Eppure, nonostante la differente espressione artistica e

LE VACANZE «Il primo problema erano i bagagli. La quantità. Le istruzioni erano semplicissime: non portare niente, ma per carità, non dimenticare niente! Il motivo di lite annuale erano i vestiti delle sorelle. Non tanto per i vestiti, ma per le sottogonne. Un volume incredibile, quelle sottogonne, praticamente impossibile comprimerle, ma a quanto pareva erano indispensabili per il ballo del 14 luglio. “Quando si balla bisogna che il vestito faccia la ruota”»

17


anche la differente età – Doisneau era del 1912, Pennac è nato nel 1944 – i due furono intimi e cari amici, e condivisero progetti e visioni del mondo. I due volumi che l’editore L’Ippocampo ha portato adesso in libreria sono il frutto di quella simbiosi: Doisneau e Pennac li realizzarono all’inizio degli anni Novanta, il primo raccogliendo foto scattate nei decenni passati, il secondo aggiungendo ricordi del suo vivace immaginario e quell’ironia leggera e incantata che pervade i suoi romanzi. Sono nati così due volumi imperdibili, che attraverso parole e immagini riportano in vita la bellezza e la semplicità della vita di una volta. Nel primo,“Le vacanze”, Doisneau ritrae le prime vacanze dei francesi dagli anni Trenta agli anni Sessanta: era l’epoca dei costumi castigati e delle donne che scendevano in spiaggia con l’abito lungo; l’epoca delle canne da pesca fatte con esili canne di bambù, dei pic-nic semplici e improvvisati su tavolini traballanti, di valigie di cartone trascinate a fatica lungo i binari di una ferrovia. Nel secondo, “Vita di famiglia”, sono raccolti i numerosi scatti con cui il fotografo francese immortalò tra gli anni Cinquanta e Sessanta i momenti più intimi e festosi della vita di coppia. Un matrimonio in campagna – con la

processione degli invitati che segue la sposa mentre avanza verso un filo teso tra due sedie in mezzo alla strada, simbolo del traguardo appena raggiunto –, goliardiche cene nuziali, frotte di bambini in culla, carrozzine d’altri tempi, giovani mamme ai fornelli e poi intente a servire la cena nel salotto buono, sono solo alcune delle toccanti immagini che troverete sfogliando le pagine. In entrambi i volumi le immagini in bianco e nero di Robert Doisneau sono accompagnate dalle parole di Daniel Pennac e delle persone da lui chiamate a rievocare la freschezza di quegli anni, ma anche le loro difficoltà. Confrontando testi e immagini, appare evidente che il lavoro dei due artisti non nasce solo dall’amicizia e dalla stima reciproca, ma da un comune sguardo sul mondo. È uno sguardo nostalgico verso la spensieratezza di un passato ancora fiducioso nell’avvenire, capace di osservare i dettagli più inconsueti e di scorgere, negli aspetti più semplici della vita quotidiana, i segni dell’unicità e della bellezza.

18

Pietro Strada


Alla scoperta dei piccoli musei Questo nuovo spazio su Settestrade nasce dalla precisa volontà di dare rilievo a luoghi culturali della nostra città che, trovandosi fuori dai convenzionali flussi turistici, purtroppo spesso non godono della considerazione che meriterebbero. Parliamo, in particolare, di piccoli musei che preservano tradizioni, storie, opere d’arte e manufatti dall’importantissimo valore storico. Non mancano comunque le iniziative, anche su scala nazionale, tese a valorizzare questi tesori nascosti. Lo scorso giugno si è tenuta infatti la prima giornata nazionale dei piccoli musei, nata con l’obiettivo di far conoscere questi ultimi nelle loro peculiarità e nella loro funzione.

ARCHIVIO MUSEO STORICO DI FIUME (MUSEO GIULIANO DALMATA) L’Archivio Museo storico di Fiume e dell’esodo giulianodalmata sorse dietro iniziativa privata promossa da esuli fiumani nel 1964. Nel 1972 è stato dichiarato dal Ministero della Pubblica Istruzione “sito di eccezionale interesse storico e artistico”. Il percorso espositivo pone al centro un sacrario che ricorda i caduti giuliano-dalmati. La mostra presenta un’ampia panoramica documentale sull’esodo dai territori dell’Adriatico, continuando con l’esposizione di cimeli e documenti originali che illustrano la storia fiumana dalle origini romane al secondo conflitto mondiale. Non mancano inoltre prove documentali che trattano degli aspetti urbanistici, monumentali, associativi, scolastici, amministrativi, religiosi e culturali della città di Fiume e del suo territorio. Al secondo piano sono collocati l’archivio, che ospita un’ampia panoramica di opere realizzate da artisti fiumani dal XVIII secolo ai giorni nostri, e la biblioteca. L’archivio è composto da oltre 80 mila documenti e da alcuni fondi particolarmente importanti: Riccardo Zanella, Antonio Grossich, Riccardo

Gigante, Gabriele D’Annunzio, Icilio Bacci, Andrea Ossoinack, Maria Vitali, Giovanni Giurati, Oscar Sinigaglia, Armando Odenigo, Michele Maylender e altri. Interessante inoltre la rassegna dedicata all’impresa di D’Annunzio e allo Stato Libero di Fiume. Vi è un settore dedicato alla storia dell’insediamento della comunità istriana, fiumana e dalmata nella Capitale. Numerosi i quadri di artisti fiumani esposti che vanno dal XIX secolo a oggi. Unica proprietaria dell’Archivio Museo storico di Fiume è la Società di studi fiumani che provvede all’amministrazione e alla conservazione del patrimonio, in comunione d’intenti con l’Associazione per la Cultura fiumana, istriana e dalmata nel Lazio. Le due associazioni operano in campo prettamente culturale, non hanno scopo di lucro e vivono prevalentemente con le quote dei propri soci, con il contributo degli esuli fiumani sparsi per il mondo e con quanto può pervenire da istituzioni pubbliche e private.

Informazioni Via Antonio Cippico, 10 Quartiere Giuliano-Dalmata Orari Sabato visite ore 10 e ore 17; Domenica visita ore 12 Ingresso libero Tel. 06/5923485

19


Rubrica motori in rosa MARIA TERESA DE FILIPPIS LA DONNA DELLA MASERATI, LA PRIMA PILOTA IN FORMULA 1

La chiamavano “Pilotino”, al maschile, anche se era una ragazza bellissima, col sorriso da attrice: la contessa Maria Teresa de Filippis aveva esordito su una Maserati nel 1958 a Monaco. È stata la prima donna ad aver gareggiato in Formula 1. Ad oggi, con Lella Lombardi, la sola che sia riuscita a schierarsi alla partenza di questa competizione, tra le cinque che hanno tentato l’impresa. “Amavo la velocità, fin da piccola – aveva raccontato nel 2009 al Corriere della Sera intervistata da Arianna Ravelli – ma la mia vera passione erano i cavalli. Mio fratello Antonio invece correva in auto. Così, lui e l’altro mio fratello Giuseppe hanno iniziato a scommettere sulle mie capacità al volante”. Scommessa poi vinta dalla de Filippis che gareggiò per la prima volta nel 1948 al volante di una Fiat 500 nella corsa in salita Salerno-Cava dei Tirreni, a cui l’avevano iscritta, più per scommessa che per altro, i suoi fratelli. Negli anni successivi partecipò a varie gare al volante di una Urania, e poi di una Giaur, dominando senza sforzo gli avversari della sua categoria e facendo innamorare di sé uno dei piloti più affascinanti e talentuosi di quegli anni, Luigi Musso, a cui restò saldamente legata anche quando l’amore sfumò. Ma il “Pilotino”, quella giovane donna bruna, minuta e vincente, il 13 aprile 1958, forte ormai di una lunga esperienza sulle macchine sportive, salì su una vettura di F1 e fece con naturalezza e facilità quello che fino a quel momento nessuna donna aveva fatto, e che in seguito ben poche riuscirono a fare: gareggiare nella massima formula automobilistica. Ma non fu facile: non lo è mai per nessuno, figuriamoci per una donna in un ambiente da sempre totalmente maschile.

“Agli inizi – fu lei a dirlo – la mia vita si era tramutata, mio malgrado, in una non sempre divertente sfida agli uomini da battere, solo per poter spegnere quel sorrisino di sufficienza”. Al Giro di Sicilia del 1950 corse per undici ore sotto la pioggia concludendo al 4° posto, per poi venir squalificata: la sua vettura in partenza era stata messa in moto a spinta. Un suo collega presente alla gara, tal Tazio Nuvolari, rimase sdegnato: farla correre per più di mille chilometri, in condizioni atmosferiche proibitive, per poi squalificarla, era stata una grave scorrettezza. Si racconta che in quel periodo arrivassero telefonate “esplorative” agli organizzatori delle gare per sapere se Maria Teresa era fra i partecipanti. Gli avversari non sempre erano disposti a correre col rischio di essere sconfitti da una donna. Ma quello che doveva essere il suo primo anno in F1, in realtà fu l’ultimo. La stagione 1959 si concluse presto e in modo drammatico. Il 1° agosto sul circuito dell’Avus, presso Berlino, perse la vita il suo amico Berha. Una morte che si aggiungeva a quella di tanti altri amici. Maria Teresa decise allora che non sarebbe più salita su una macchina da corsa. “Amici con i quali avevo macinato chilometri, vivendo insieme tra Europa e Sud America circondata dal loro affetto, spesso vittima dei loro scherzi, l’amica vera, la piccola da proteggere, il Pilotino pieno di gioia di vivere e d’allegria. Non avrei più saputo ridere come prima senza di loro ed è finita così, con l’addio alle corse”. Finì così la carriera di Pilotino, altrimenti detta “la diavola”: per amore di una vita che senza i suoi compagni non le pareva più degna di essere proseguita. E con la stessa scanzonata naturalezza di sempre, da gran signora napoletana quale era, si inventò una seconda vita. Si dedicò infatti alla vita familiare e agli affetti privati, ma lentamente riprese anche il suo legame con il mondo delle corse, sia pure sotto altre forme. Diventerà infatti Vice Presidente del Club International des Anciens Pilotes de F1, sodalizio nato nel 1962 su iniziativa di nove ex piloti capeggiati da Juan Manuel Fangio e Louis Chiron; Presidente Onorario a vita del Maserati Club, socio onorario del British Racing Driver’s Club; membro del Comitato d’onore della Mille Miglia.

20


a cura di Luigi Plos

Viaggiare LIBERAMENTE L’EREMO DI S. ANGELO IN LACU Nell’inserto “Liberamente” viaggerete, con Michela Carpi, da Roma verso i Castelli, il lago Albano… Il lago è suggestivo da qualunque parte lo si approcci, in particolare da Castel Gandolfo, da dove possiamo osservare dall’alto la perfetta caldera che lo contiene. Numerosi sentieri sia in quota che sulle rive, permettono di esplorarne le pendici. C’è, per esempio, il breve tratto che dal convento di Palazzolo porta allo spettacolare eremo di S. Angelo in Lacu. Per imboccare questo sentiero, ci rechiamo senza indugio sul belvedere del convento di Palazzolo, dove, con il sole della mattina, possiamo godere della meravigliosa vista del lago, simmetrica e complementare al panorama che si gode da Castel Gandolfo, il cui elegante profilo, con

le abitazioni sul ciglio della caldera, si staglia davanti a noi, sul versante opposto del bacino. Ci apprestiamo quindi a imboccare il ripido tratturo che dal muro di cinta del convento in pochi minuti ci porterà all’eremo e... “Ma che è successo! È tutto franato!”

21


Un salto di quattro metri infatti ci impedisce di continuare. Una frana ha interrotto il sentiero. E il terreno da anni non viene risistemato. E così un luogo antichissimo, oltreché straordinario anche per come è incastonato nella natura del lago Albano, e che rappresenta la nostra storia, nello specifico la storia del monachesimo occidentale, sta diventando irraggiungibile. Torniamo quindi mestamente indietro e ci apprestiamo a fare un lungo giro per raggiungere l’eremo dal basso. Prima di arrivarci, non possiamo però non deviare verso un luogo straordinario: una rupe vertiginosa a picco sul lago, chiamata “Pentima della Vecchiaccia”. Dopo questa emozionante deviazione il sentiero per l’eremo si insinua in un ambiente sempre più selvaggio e di sempre maggiore suggestione. A un certo punto vediamo sotto di noi, dall’altra parte di un vallone, i muri di sostegno del romitorio. Le tracce della pista aggirano il vallone e giungono su un promontorio roccioso.

Scendiamo il ripido sentiero che si fa strada fra i massi e siamo arrivati. Alti ruderi spiccano in mezzo alla folta vegetazione a comporre un paesaggio romantico. Poi una cappella ricavata da un masso gigantesco e, ancora, una piccola galleria scavata nella roccia che porta verso... il nulla, ovvero verso un precipizio. Terminata la visita di queste meraviglie, non torneremo subito indietro, ma osserveremo la rupe che incombe sull’eremo. Individueremo così le entrate di due grotte, che scopriremo, una volta all’interno, essere collegate e colme di suggestioni, a chiudere in bellezza la visita del romitorio.

S.Angelo in Lacu è uno dei 75 itinerari che troverete nelle tre guide “Luoghi segreti a due passi da Roma”, disponibili in libreria e nel corso delle escursioni che conduco periodicamente (www.luigiplos.it).

22


AUTO E DINTORNI rally di roma capitale 2017

UN SUCCESSO A TUTTO TONDO, ROMA ANCORA REGINA La quinta edizione del Rally di Roma Capitale ha segnato un ulteriore trionfo per l’intera città. Una vittoria di rilievo internazionale, segnata dalle splendide cornici storico paesaggistiche e dalla folla di appassionati e non che ha animato la tre giorni motoristica laziale. Sin dal via in Piazza della Bocca della Verità, dove si è svolta la cerimonia di partenza con la sfilata di auto per le vie del cuore di Roma fino all’EUR e il Colosseo Quadrato passando per le Terme di Caracalla, sembrava chiaro che la manifestazione avrebbe soddisfatto le attese. Un’aspettativa quest’anno ancor maggiore, perché in questa edizione 2017 era concomitante il doppio appuntamento con il Campionato Italiano Rally e quello europeo. Un’occasione unica di visibilità internazionale che la città ha saputo cogliere appieno. Oltre alle 80 mila presenze che hanno potuto seguire dal vivo le vetture correre sui diversi tracciati di gara, 136 milioni di spettatori hanno potuto ammirare la Capitale d’Italia in tutto il suo splendore sul canale sportivo Eurosport che ha dedicato un’esclusiva produzione televisiva al FIA European Rally Championship trasmettendo i suoi servizi su tre canali visibili in 54 Paesi in Europa.

Numeri davvero importanti che confermano la crescita continua di questo appuntamento e che dimostrano quanto il motorsport e il rally in particolare possano rappresentare un importante strumento di promozione e conoscenza del territorio romano e della Regione Lazio. Il quartiere EUR, come ormai da tradizione, è stato ai piedi del Colosseo Quadrato lo scenario della prova spettacolo ACI Roma Arena, facendo registrare il tutto esaurito di appassionati che hanno raggiunto quest’arena dei motori per seguire le evoluzioni dei piloti. Un

23


palcoscenico unico nel suo genere, dove si sono fusi il rombo dei motori e il tifo del pubblico, dando vita a un audio di grande effetto per una notte dove il rally è stato il protagonista assoluto. Una prova spettacolo di 2400 metri caratterizzata da tornanti, curve e rettilinei dove i piloti con le loro prodezze hanno infiammato il pubblico presente. In un’area adiacente a quella dedicata alla gara, i visitatori hanno potuto visitare lo spazio dell’Automobile Club Italia, Federazione Sportiva Italiana dell’automobilismo, allestita nell’ambito della Settimana Europea dello Sport, dove si sono svolte attività ludico-educative per tutti e iniziative per la promozione della sicurezza stradale. Il weekend rallystico è poi proseguito a sud della Capitale con prove ancora cariche di spettacolarità nella provincia di Frosinone come la mitica Greci Pico “Picus” di 26,44 km con il suo storico passaggio nella “piazza di Pico” dove i piloti sono avvolti da una folla di applausi e dai flash dei fotografi. Per la cronaca, il successo finale del 5° Rally di Roma Capitale è andato al pilota francese Bryan Bouffier navigato da Xavier Panseri a bordo di Ford Fiesta R5 per il settimo round del Fia European Rally Championship. Sul podio al secondo posto l’equipaggio Kajetanowicz-Baran su Ford Fiesta R5 e al terzo posto la coppia Bruno e Ugo Magalhães su Skoda Fabia R5. Per quanto riguarda invece la prova valida per il Campionato Italiano Rally, sul gradino più alto del podio è salito Simone Campedelli con il suo navigatore Pietro Elia Ometto che con la Ford Fiesta R5 hanno preceduto l’equipaggio della Skoda Fabia R5 Umberto Scandola e Guido D’Amore.Al terzo posto Paolo Andreucci con Anna Andreussi. Una gara piena di colpi di scena che ha anche costretto i piloti a fare fronte a problemi tecnici, rimonte e condurre assalti finali. La nota di maggior rilievo sta comunque nel folto pubblico che ha riempito le strade di Roma e del Lazio, interessato dalla prova in alcuni dei suoi i borghi più belli, dalla cittadina di Fiuggi, famosa in tutto il

mondo per le sue acque, a Colle San Magno passando per Pico, nel Parco naturale dei Monti Aurunci, per le medievali cittadine di Cave, Subiaco e Guarcino. Gran finale sul litorale di Ostia dove un pubblico festante ha accolto in un’ovazione i premiati di questa edizione. Centro dell’attenzione è stato il Villaggio dei Motori, allestito al pontile della città di mare, presso cui gli appassionati si sono potuti avvicinare ai piloti vincitori e ammirare le vetture da vicino, potendo prendere parte alle iniziative collaterali promosse dal Rally di Roma Capitale insieme all’Automobile Club Roma, ancora una volta impegnato in attività di promozione della sicurezza stradale.

24

Domenico Zaccaria


AUTO E DINTORNI aci racing weekend

IN PISTA SI ACCENDONO I MOTORI Grande spettacolo e tanto pubblico animano le gare del fine settimana Tribune sempre piene all’Autodromo Piero Taruffi di Vallelunga per il terzultimo ACI Racing Weekend stagionale. Sul circuito alle porte di Roma sono andate in scena ben nove gare di specialità. Assegnati i primi titoli nazionali, nel Campionato Italiano Gran Turismo hanno trionfato la Lamborghini di Michele Beretta e Alex Frassineti. Nel TCR Italy, invece, Nicola Baldan ha raggiunto la sesta vittoria in stagione, mentre Guglielmo Belotti ha segnato il suo primo centro nel tricolore Sport Prototipi. Ivan Bellarosa si laurea comunque campione Italiano della classe con un turno di anticipo, mentre Ranieri Randaccio si impone per il Campionato Italiano Sport Prototipi CNA, guadagnando un titolo tricolore al termine di una carriera fantastica, iniziata proprio a Vallelunga a bordo di una Alfa Romeo GT gr.2 più di quarant’anni fa. Michele Malucelli, Claudio Giudice e Davide Di Benedetto scatenati dominatori invece nella Mitjet Italian Series. Ancora un podio per Davide Valsecchi che chiude in terza piazza la gara 2, prima dello stop nella terza gara dopo un contatto mentre era nelle prime posizioni, mentre Simone Iaquinta si riscatta nella F.2 Italian Trophy vincendo e allungando in classifica. Nella gara delle classi Super GT Cup, GT Cup e GTS KasaiPerullo (Antonelli Motorsport) sono saliti sul gradino più alto del podio davanti ai compagni di squadra NecchiDesideri e Liang-Ortiz (Vincenzo Sospiri Racing). Il weekend di Vallelunga ha poi visto l’assegnazione di altri due titoli italiani, quello della classe Super GT3, andato a Cerqui-Comandini (BMW M6 GT3-BMW Team Italia), e

quello della classe GT Cup conquistato da Eugenio Pisani (Porsche 997-Siliprandi Racing), vincitore della gara assieme a Walter Palazzo. Vittoria nella classe GT3 a Venerosi-Baccani (Porsche GT3R), mentre nella GTS Neri-Pizzola (Porsche Cayman-Kinetic Racing) hanno preceduto il leader di classe Sabino De Castro (Porsche Cayman-Ebimotors). Simone Iaquinta è imprendibile anche nella seconda gara del MINI Challenge: il pilota di Castrovillari si afferma sull’esordiente Eduino Menapace e su Alessio Alcidi. Nella seconda gara del terzultimo round della F.2 Italian Trophy, infine, Riccardo Ponzio agguanta una vittoria importantissima in chiave campionato, anticipando all’arrivo Alessandro Bracalente e il vincitore di gara 1 Andrea Cola.

25

Laura Fraccaro


Provati per voi IL VOLTAFACCIA La percentuale di vendite di vetture con cambio automatico ha raggiunto il venti per cento, un radicale cambiamento di abitudini degli italiani in auto che, ora, ne apprezzano i vantaggi in fatto di sicurezza, consumi ed emissioni, relax al volante. Con ampie possibilità di continuare a smanettare, anche nelle giornate di pioggia quando la macchina, a Roma, sui sampietrini, deve essere guidata con tanta dolcezza Ho sempre pensato una cosa semplice semplice: dopo l’invenzione della ruota quella del cambio automatico è la più intelligente dell’uomo. Nel 1931 Elio Trenta, di Città della Pieve, presentando il primo brevetto* di cambio automatico, certo non poteva prevedere il traffico delle città moderne. Per quanto illuminato fosse, Trenta non poteva immaginare il GRA di venerdì pomeriggio, carreggiata esterna o interna (fate voi), con gli automobilisti incolonnati nelle inesauribili code desiderosi di evadere dalla città per il fine settimana. O, peggio, i lungotevere, i sampietrini, l’asfalto viscido per le prime piogge autunnali e gli storni di Viale delle Milizie. Chi vive Roma in automobile conosce queste situazioni e le stressanti dinamiche di marcia. Certo, il cambio automatico non annulla le code e nemmeno, come una bacchetta magica, asciuga i sampietrini ma senz’altro contribuisce in maniera importante, sostanziale, al miglioramento della qualità della marcia, alla sicurezza, e oggi anche al contenimento delle emissioni, grazie alla riduzione dei consumi. È il progresso tecnologico bellezza, parafrasando una famosa battuta. Dopo il brevetto italiano il cambio automatico è stato adottato subito dagli americani: grossi motori con tanta coppia e nessuna preoccupazione per il carburante, almeno fino alla prima crisi petrolifera, ne hanno subito decretato il successo. Aggiungerei una piccola puntura di scorpione: pigrizia del consumismo sfrenato, dell’opulenza del secolo scorso. In Italia, paese popolato di smanettoni – viceversa – il cambio automatico è stato visto e percepito come una limitazione della gioia di guidare in funzione di quel rapporto carnale che c’è tra la macchina e l’automobilista nostrano. Diciamo, scriviamo, anche, che i primi cambi automatici per il mercato europeo non erano proprio un prodigio della tecnica. Passaggi di marcia lenti e, magari, pure ruvidi, un innalzamento scoraggiante dei consumi e la limitazione a tre o quattro rapporti, al meglio con l’overdrive, erano argomenti, validi, per l’italica ostilità. Quote di mercato insignificanti relegavano il cambio automatico in una nicchia di vendita con percentuali irrisorie. E qui la termino, seppur ricordando certe non

eleganti definizioni di colui che acquistava l’auto con il cambio automatico, soggetto che passava tutt’altro che per illuminato precursore. La sveglia al mercato l’hanno data i costruttori “premium”. Sinergie industriali derivate dal mercato americano, reale desiderio di offrire al consumatore qualcosa di innovativo al pari dell’immagine di marca, i quattro - veri - premium hanno investito risorse ingenti sullo sviluppo di questo dispositivo per aggredire il mercato. Audi, BMW, Mercedes e Volvo sono state le case che, dal vertice dei segmenti di lusso, hanno promosso quel processo di democratizzazione che oggi permette al cliente di comprare allo stesso prezzo (FCA con alcuni modelli FIAT e Renault) un modello scegliendo se continuare a smanettare oppure godere del relax di una guida assistita, per lo meno semi-assistita. E per dare un’idea del vantaggio, ora anche economico, per il cliente provate a ricordare che il delta del prezzo tra un cambio manuale a quattro marce e uno automatico con tre rapporti era nell’ordine del dieci per cento del costo della vettura. In milioni di lire. In Italia il cambio automatico fa sempre più breccia nel cuore dell’automobilista, la quota è ormai prossima al venti per cento. Dunque questa soluzione non è più sinonimo di ricchezza o della scelta di pochi… anzi, chi lo compra, lo definisce, ora, una scelta furba. L’offerta è ricca ma la tipologia di trasmissione è fondamentalmente la stessa: si tratta di una serie di meccanismi che trasmettono il moto alle ruote senza l’intervento manuale del driver grazie a rotismi epicicloidali. Si tratta di una serie di ingranaggi ai quali il movimento arriva dal motore attraverso un convertitore di coppia. In buona sostanza, banalizzando per rendere l’idea, una specie di frizione automatica. All’interno di questo principio le soluzioni sono diverse, tra queste anche il cambio continuo o quello con rapporto variabile, tecniche senza rapporti fissi, tipo prima, seconda, terza eccetera, ma con un range di variazione ampio e senza soluzione di continuità. Ma con quella brutta sensazione di faticoso trascinamento. Un po’ come il Ciao della Piaggio. Apri il gas e vai. Le differenze tra queste soluzioni di automatismo, sostanziali, determinano il tipo di guida.

26


Oggi con i cambi automatici, anche nove rapporti, la possibilità di guidare all’italiana è il valore aggiunto che – forse – ne ha favorito la scalata delle quote di mercato. In realtà la sempre più efficace ed efficiente gestione del motore e del cambio, grazie all’elettronica, ha stravolto la connotazione denigrativa del cambio automatico. La marcia di un’automobile con il cambio automatico è senz’altro migliore: il computer controlla che sia innestato il giusto rapporto in funzione della prestazione richiesta con l’acceleratore e con evidenti vantaggi in termini di consumi, emissioni, velocità, ripresa. E innegabili benefici di chi, in “traffic line”, può concentrarsi con relax sullo stop-and-go. Perché il carico esercitato dalla gamba sinistra sul pedale della frizione raggiunge una decina di chili per operazione, pochi rispetto a una seduta in palestra, ma considerati all’interno di un’ora di guida nel traffico… c’è anche il rischio di alcune patologie, ma questo, come si dice, è un altro discorso. Come si guida un’automobile con il cambio automatico? Oggi nello stesso modo di una con il cambio manuale. Semmai, sono i controlli elettronici che fanno la differenza: nel senso che se, su un fondo stradale bagnato, magari di sampietrini e appena sorvolato dagli storni, il gas è dato nel modo e nel momento sbagliato, peggio, in curva, tanto con un cambio automatico quanto con quello manuale il 360 o una vigorosa sbandata, con un innesco di pendolo, è un fatto certo. L’unica cosa che il driver deve ricordare, se non ha dimestichezza con il cambio automatico, è proprio l’uso del piede sinistro. Pensare di schiacciare la frizione in un passaggio di marcia in questo caso significa, invece, un’energica pressione sul pedale del freno. Con o senza

cinture è un’avventura che rischia di tramutarsi in una craniata per i passeggeri e un tamponamento garantito di chi segue e tutto s’aspetta meno di un improvviso, secco, arresto nelle più o meno ordinate code di traffico o in partenza da un semaforo volto al verde, dove per ragioni varie lo scatto, qui a Roma, è fulmineo. La guida con il fondo stradale bagnato è facilitata. È il computer di bordo che gestisce coppia e potenza in funzione, sì, della pressione dell’acceleratore ma anche in considerazione dell’aderenza delle gomme sul fondo stradale. Appena percepito il benché minimo segno di slittamento di una ruota motrice, elettronica e cambio automatico lavorano in sincrono evitando fastidiosi pattinamenti o sbandate. Al primo accenno, il taglio della potenza trasmessa dal motore o una leggera, calibrata, azione sui freni, pongono fine all’imprevisto, riallineando la vettura salvaguardando carrozzeria e occupanti. Ma con gioia degli smanettoni. Se poi il modello è con motore a gasolio e il cambio dispone del programma winter, come la DS 5 Prestige delle foto in pagina, è possibile guidare l’auto con ancor maggiore dolcezza di funzionamento. Si attiva in questo caso il programma ad hoc, winter, appunto, che permette un’erogazione della coppia motrice più morbida. Il computer “non lo sa” che l’inserimento è richiesto con fondo asciutto ma in fabbrica gli hanno spiegato che quando il padrone ordina il winter lui deve usare tutte le cautele del caso perché neve e ghiaccio non perdonano l’errore. Luca Romano

* Il brevetto venne rilasciato dal Ministero delle Corporazioni-Ufficio delle proprietà intellettuali con il numero 298415.

Foto credit Luca Romano

27


Guida app ACI SPACE, PRATICITÀ E INNOVAZIONE NELLA NUOVA APP PER AUTOMOBILISTI L’Automobile Club d’Italia si fa sempre più digitale. La nuova app gratuita, ACI Space, presentata di recente in occasione del Forum della Pubblica Amministrazione 2017, nasce come servizio innovativo e d’informazione puntuale per tutti gli automobilisti italiani. L’applicazione, ottimizzata per smartphone e tablet, è stata lanciata per creare un punto di contatto continuo con automobilisti e motociclisti ed essere così punto di riferimento quotidiano per chi viaggia su strada. Il carattere informativo, con l’indicazione dei servizi utili per muoversi in sicurezza, sono il tratto caratterizzante di ACI Space. Disponibile per piattaforme iOS e Android, fornisce informazioni in tempo reale su ogni veicolo, sulla mobilità e sul traffico, offrendo strumenti di pagamento per parcheggi, pedaggi e soluzioni di trasporto pubblico. “Con ACI Space offriamo uno spazio di servizio sempre accessibile con le soluzioni più utili per muoversi – ha precisato Vincenzo Pensa, direttore dei Sistemi Informativi e Innovazione dell’Automobile Club d’Italia – grazie al lavoro sinergico di tutte le componenti del sistema ACI, che mette al servizio dei cittadini il know how e la professionalità dell’Ente”. Un impegno che si rafforza garantendo una serie di servizi orientati ad assicurare una mobilità il più possibile sicura e informata. Tre, in sintesi, i punti cardine di questo progetto: • favorire la visualizzazione dei principali punti di interesse alla guida; • garantire un accesso facilitato al soccorso stradale; • semplificare la gestione dei propri veicoli ACI Space, progettata in linea ai più evoluti standard di sviluppo, è un’applicazione modulare, integrabile e personalizzabile, e sarà implementata nel tempo con servizi sempre più innovativi. Oggi è in grado di fornire i seguenti servizi: SOS per la richiesta di soccorso: stradale, a casa e del medico attraverso la geolocalizzazione e la chiamata alla centrale operativa 803116. AroundMe consente di trovare gli Uffici e le Delegazioni dell’ACI, oppure i demolitori autorizzati e anche i distributori di carburanti con i prezzi aggiornati, i parcheggi più vicini e infine tutti gli operatori commerciali (negozi, ristoranti hotel) o culturali (musei, mostre, ecc.) con sconti e vantaggi per i Soci ACI. Club contiene i servizi dedicati ai Soci ma è anche una vetrina di facile consultazione per tutti per scoprire le diverse formule associative e i diversi vantaggi. Infotarga basta digitare la targa di un veicolo per scoprire dati tecnici (cilindrata, CV, alimentazione) e

28

commerciali (marca modello, serie e versione). Utile – ad esempio – quando si acquista un’auto usata per verificare se è rubata, se è stata radiata, oppure per consultarne i costi del passaggio di proprietà, del bollo o quelli di gestione. MyCar per avere a portata di mano la situazione dei propri veicoli: verifica del Bollo Auto, il Certificato di Proprietà Digitale con la possibilità di vedere ogni variazione giuridica eventualmente intercorsa, oltre naturalmente ai dati tecnici e commerciali e la possibilità di verificare che siano guidabili anche da neopatentati. ACI&Co. È possibile sfogliare la rivista nazionale “L’Automobile”, ascoltare bollettini stradali di LuceVerde o accedere ai servizi di MYCicero per pagare il parcheggio, acquistare i biglietti bus e altre cose utili.




LIBERAMENTE IN AUTO TRA ROMA E DINTORNI

• L’ITINERARIO

CASTELLI ROMANI PARTE I

PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI FRASCATI IN GITA AI CASTELLI

TRA PALAZZI E CHIESE

SPECIALITÀ DEL TERRITORIO

I CASTELLI AL CINEMA

LE CONVENZIONI

LE DELEGAZIONI


LIBERAMENTE Direttore Responsabile Paolo Riccobono In redazione Pietro Strada

Progettazione grafica eprcomunicazione

Redazione Tel. 06681621 e-mail: redazione.settestrade@aciroma.it Editore Automobile Club Roma

Sede legale e amministrazione Via C. Colombo, 261 00147 - Roma Tel. 0651497205/6 Supplemento di SETTESTRADE anno XVI n. 5 ottobre-novembre 2017

Foto per gentile concessione di:

Parco regionale dei Castelli romani

Stampa Fotolito Moggio S.r.l. Strada Galli, snc 00019 Tivoli - Roma stampato nel mese di dicembre 2017 SETTESTRADE Registrazione Tribunale di Roma n.184 del 17.05.2001

AUTOMOBILE CLUB ROMA Consiglio Direttivo Giuseppina Fusco (Presidente) Francesco Forlenza (Vice Presidente) Pietro De Simone Giovanni Puoti Pietro Selicato Revisori Gianluigi Barbieri Ugo Ercolani Anna Maria Serrentino Direttore Riccardo Alemanno


LIBERAMENTE

IN AUTO TRA ROMA E DINTORNI

7

In gita ai Castelli

8

Quando la nobiltà va in campagna

9

Villa Aldobrandini e gli altri “Castelli”

10

Tra palazzi, chiese e resti archeologici

12

Il Parco regionale dei Castelli romani

13

Pratoni del Vivaro

15

La ricetta scelta per voi

17

Specialità del territorio

18

I Castelli al cinema


Frascati

Villa Aldobrandini

Ristorante “La briciola di Adriana� a Grottaferrata

Marino

Castel Gandolfo

Mitreo di Marino


LIBERAMENTE L’ITINERARIO

Mangiare La briciola di Adriana e Taverna Mari a Grottaferrata Bruno e Adriana a Monte Porzio Catone Locanda nel Bosco a Rocca di Papa Trinca a Frascati Fraschetta di mare a Marino

Tipicità gastronomiche Vignarola con guanciale Ciambelline al vino

Ristorante “Fraschetta di mare” a Marino

Vini Colli Lanuvio DOP Montecompatri-Colonna DOP Cannellino La Romanella Da non perdere Villa Aldobrandini (Frascati) Mitreo di Marino (Marino)

Pratoni del Vivaro (Rocca di Papa)

Pratoni del Vivaro a Rocca di Papa



LIBERAMENTE CASTELLI ROMANI

In gita ai Castelli

Sagre del vino e orge di porchetta, dolci fragoline e pane appena sfornato, ma anche piccoli borghi in cui passeggiare lontano dalla folla, campi verdi e itinerari tra i boschi, testimonianze dello sfarzo dell’antica Roma e di sontuoso lusso rinascimentale: questo e molto altro spinge ogni fine settimana i romani – ma anche moltissimi visitatori stranieri – alla tradizionale gita ai “Castelli”, quei deliziosi borghi che punteggiano i Colli Albani. Traffico permettendo, li si raggiunge in meno di mezz’ora, e una volta arrivati si scopre che una sola giornata non basta a goderseli per intero: tra una passeggiata nel verde o sul lungolago, un pranzo alle fraschette e un

pomeriggio tra negozi e musei, si ha la sensazione di aver visto tanto e di poter vedere ancora tantissimo. Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare al Parco dei Castelli romani ben due numeri di Liberamente. Nel primo vi porteremo alla scoperta delle sue aree verdi e dei centri più vicini alla capitale: Frascati con le sue ville, Marino con le celebri “fontane che danno vino”, Grottaferrata e i borghi limitrofi, più piccoli ma non meno suggestivi. Per il secondo numero siamo invece andati alla scoperta dei suoi laghi, e poi della patria della porchetta, Ariccia, dei palazzi pontifici a Castel Gandolfo e degli altri centri forse meno frequentati nelle consuete gite fuori porta, ma che tra siti archeologici e incantevoli angoli nascosti hanno moltissimo da offrire. Prendete con voi Liberamente, mettetevi alla guida e raggiungeteci alla scoperta dei Castelli romani.

7


LIBERAMENTE SCOPRIRE FRASCATI

Quando la nobiltà va in campagna

Furono i benedettini, pare, i primi a colonizzare questa zona, nella quale non c’erano altro che terre fertili e ruderi di antiche ville romane, ma bisognerà aspettare l’anno Mille e la distruzione della vicina Tuscolo per veder arrivare i primi abitanti della futura città di Frascati. Divenuta feudo conteso, nel corso del medioevo, dai Borgia, Colonna e Farnese, la città conobbe il suo momento di gloria quando le più importanti famiglie della nobiltà romana iniziarono a edificarvi le loro meravigliose residenze, in una famelica gara a chi ergeva la più bella e monumentale. Sono queste ville, oggi, la maggiore attrazione del paese, insieme alla Cattedrale nel centro dell’abitato, con la sua alta e

ricca facciata, all’antica Rocca e alla seicentesca Chiesa del Gesù, con l’elegante facciata in travertino di Pietro da Cortona. Una caratteristica peculiare della chiesa è la prospettiva della finta cupola che si può osservare al suo interno: una guida di marmo bianco conduce al punto, segnato da un disco nero, dove si può godere di questo particolare effetto ottico; venne realizzato, a quanto sembra, dall’architetto e pittore Andrea Pozzo, padre gesuita autore anche dell’altra cupola dipinta nella chiesa di Sant’Ignazio da Loyola a Roma. Oggi il cuore di Frascati pulsa intorno alla grande piazza Marconi, poco al di sopra della stazione di una delle più antiche ferrovie italiane.

La vendemmia al cucchiaio

Decisamente inusuali, ma coerenti con la tradizione dei Castelli, sono i gelati proposti dall’Hinterland Bar di Frascati. Roberto Troiani, proprietario del locale, è noto infatti come il maestro gelatiere che trasforma il vino e il mosto in deliziosi gelati. Oltre ai gusti tradizionali qui potrete assaporare il sorbetto di uve bianche o rosse, la crema al Merlot, il gelato al mosto di Cesanese, quello al Cannellino, mandorle e miele e moltissimi altri (anche più esotici, come il sorbetto di fragoline, sakè e succo d’uva).

Hinterland Bar via dei Quintili 24, Frascati Aperto tutti i giorni, dalle 6.00 alle 23.00, escluso il lunedì


LIBERAMENTE SCOPRIRE FRASCATI

Villa Aldobrandini e gli altri “Castelli” Le ville edificate dall’aristocrazia romana a partire dal Cinquecento rappresentavano un vero e proprio status symbol: da iniziali residenze estive, circondate da terre fertili e da boschi, si trasformarono in palazzi signorili (tanto da essere definiti “Castelli”), alle cui migliorie parteciparono i maggiori architetti e artisti dell’epoca. Nella loro struttura si ispiravano alle ville romane del periodo imperiale, con ampi giardini e spettacolari ninfei; dovevano

servire come luogo di ritrovo e di meditazione ma, soprattutto, come simbolo del potere della famiglia che le aveva edificate. Particolarmente suggestiva, tra le ville tuscolane, è la sontuosa Villa Aldobrandini, che domina la città sottostante. La villa, chiamata “Belvedere” per la splendida vista su Roma, fu iniziata alla fine del Cinquecento e venne poi completata da Carlo Maderno e da Giovanni Fontana intorno al 1620. L’ingresso,

aggiunto nel Settecento, è monumentale, così come lo è lo splendido giardino che circonda l’edificio, con statue, fontane, grotte e giochi d’acqua, insieme al suggestivo ninfeo e alle ampie scuderie. Le stanze all’interno sono decorate da affreschi di scuola romana del Seicento.

Tra le altre ville segnaliamo Villa Falconieri, la più antica a Frascati; Villa Torlonia, dove Annibal Caro redasse la famosa traduzione dell’Eneide e Villa Mondragone (così chiamata per la presenza sopra la fontana del piazzale di un drago, stemma araldico di papa Gregorio XIII, il promotore del calendario omonimo). 9


LIBERAMENTE

NEI DINTORNI… TRA I BORGHI

Tra palazzi, chiese e resti archeologici

«Lo vedi ecco Marino / la Sagra c’è dell’Uva — fontane che danno vino — quant’abbondanza c’è…» Così già negli anni Venti, sull’eco della voce di Franco Silvestri, Na gita a li Castelli prevedeva come tappa obbligata dell’autunno Marino, la città del vino. Anche la vostra, di gita ai Castelli, può iniziare da qui: se venite da Roma, uscite dal GRA sull’Appia, imboccate la via del Laghi, e presto vi troverete sulla strada che sale in città. È ricca di negozi e locali alla moda, ma anche di parchi pubblici, di siti archeologici e di interessanti edifici civili e religiosi, come la Basilica di San Barnaba, patrono della città. Da Marino potete seguire la strada che vi conduce sino a Rocca di Papa. Ancora ben conservato è il nucleo medievale, abbarbicato intorno all’antica rocca (di cui invece resta ben poco). L’elegante Grottaferrata, sulla strada per Frascati, merita senz’altro una visita per la suggestiva Abbazia di San Nilo. Nata sui resti di una villa romana, venne fondata da un gruppo di monaci di rito italo-bizantino, guidato da Nilo da Rossano. All’interno, una vasta biblioteca preserva preziosissimi testi in greco antico e latino. Negli immediati dintorni del centro abitato sono degne di nota per il loro ottimo stato di conservazione le Catacombe Ad Decimum e le rovine dell’antica città di Tusculum. Oltrepassata Frascati,

si possono raggiungere alcuni comuni più piccoli, ma non meno suggestivi, Monte Porzio Catone e Monte Compatri. In quest’ultimo è particolarmente affascinante il panorama sulla Capitale che si gode dal Belvedere, e che da solo merita la visita al paese. All’interno del borgo medievale, gli edifici più antichi sono la Torre (che risale alla metà del Quattrocento) e il Duomo. Recentemente è stato restaurato il Palazzo Annibaldeschi, che oggi ospita la Biblioteca Comunale. Rocca Priora vanta il merito, tra i Castelli romani, di essere il comune nella posizione più elevata, e quello con le temperature più basse. Non a caso in passato la città riforniva la Capitale di ghiaccio: durante l’inverno la neve veniva stipata e compressa in grossi pozzi ricoperti di fieno; in estate poi, compattata in blocchi e trasportata con carretti, veniva venduta a Roma alle famiglie più benestanti. Nel punto più elevato del Colle si innalza il Palazzo Baronale, oggi sede del comune. Il grandioso monumento si affaccia su un meraviglioso Belvedere.


LIBERAMENTE

NEI DINTORNI… TRA I BORGHI

Mitreo di Marino

In una grotta, ai piedi del centro storico di Marino, si trova il Mitreo, luogo di culto dedicato al dio Mitra. Il sito, di epoca romana, contiene al suo interno un bellissimo dipinto, raffigurante il dio nell’atto di tagliare la gola al toro bianco.

Barco Borghese

Si trova a Monte Porzio Catone questa monumentale costruzione di epoca romana: 16.000 mq di corridoi coperti da soffitti a volta, costruiti nel I sec. d.C. per sorreggere una favolosa costruzione, probabilmente dei giardini pensili, di cui ancora si cerca di svelare il mistero.

Le fraschette

Tipiche della zona dei Castelli sono le osterie conosciute con il nome di “fraschette”: molte di queste offrono oggi, insieme al vino, anche prodotti e piatti tipici della tradizione romana; originariamente, però, gli avventori trovavano soltanto il vino dei Castelli, il cibo, invece, se lo portavano da casa. Il vino veniva servito in particolari contenitori di vetro: nelle caraffe da due litri, i “barzilai”, nei “tubbi” da un litro, nelle “fojette” da mezzo litro e nel classico “quartino”. Ancora oggi, nonostante non sia mai facile trovarvi posto, nelle fraschette è possibile gustare le calde e chiassose atmosfere di un tempo. 11 11


LIBERAMENTE

NEI DINTORNI… TRA LA NATURA

Il Parco regionale dei Castelli romani Il Parco si estende in forma quasi circolare a coprire l’area dell’antico apparato vulcanico dei Colli Albani, attivo fino a diecimila anni fa: i crateri degli antichi vulcani sono ora occupati dai laghi Albano e di Nemi. Pur essendo fittamente popolato, il

Parco conserva ancora numerose aree verdi: prati su cui imbastire piacevoli picnic domenicali, boschi in cui immergersi alla scoperta della natura, colli su cui inerpicarsi lungo sentieri facilmente accessibili.

Il Parco regionale dei Castelli romani è attraversato da una rete sentieristica lunga e articolata, che si sviluppa in oltre 150 chilometri di itinerari pieni di bellezza. I percorsi privilegiati sono quelli che portano in cima al Monte Tuscolo e al Monte Ceraso, dai quali si possono ammirare impagabili vedute sul Parco. Meta altrettanto suggestiva è il cosiddetto “Maschio dell’Ariano”, dove si trovano i ruderi del medievale Castello d’Ariano e da dove si gode un emozionante panorama: verso nord si vedono i Pratoni del Vivaro, le Faete e i Monti Tuscolani; verso sud l’Agro Pontino e il Circeo. Altrettanto suggestiva è la vista che si ha dal Monte Cavo: in primissimo piano

spiccano i due laghi, mentre sulla linea dell’orizzonte si arriva a vedere il mare, fino alla foce del Tevere. Sul Monte Cavo termina la Via Sacra, una delle più antiche strade del Latium vetus, di cui ampi tratti sono ancora ben conservati e percorribili.

Sentieri tra i Monti

Per i dettagli sui sentieri vi suggeriamo di consultare le mappe pubblicate sul sito internet del Parco, il quale organizza anche escursioni e visite guidate, nonché gite a cavallo, in barca e in mountain-bike.

www.parcocastelliromani.it


LIBERAMENTE

NEI DINTORNI… TRA LA NATURA

Pratoni del Vivaro

Ai piedi di Rocca di Papa, la vallata dei Pratoni del Vivaro appare come un’ampia distesa erbosa, delimitata a sud-est dal Monte Artemisio e a nord dal Maschio delle Faete e da Monte Cavo. Il paesaggio è spettacolare in ogni stagione: in primavera predomina il giallo delle ginestre, l’estate è un tripudio di verde, in autunno il bosco sa di muschio e di funghi; l’inverno porta generalmente con sé un candido manto bianco. L’immensa distesa è amata dai romani come meta di gite e scampagnate, apprezzata soprattutto per la possibilità di effettuare percorsi in

mountain-bike e passeggiate a cavallo. I Pratoni del Vivaro sono infatti noti per i loro impianti ippici; celebri negli anni Sessanta, quando ospitarono le Olimpiadi estive, negli ultimi anni erano caduti nel degrado, ma recenti opere di ristrutturazione e bonifica del territorio li hanno riportati in auge.

11 13


LIBERAMENTE COSA BERE

Il nettare degli dei

Fin dall’antichità i terreni vulcanici dei Castelli si sono rivelati propizi per la produzione di ottime uve e, di conseguenza, di numerosi vini. L’origine della vitivinicoltura nei Castelli romani si perde infatti in epoche lontane fino a raggiungere i miti più antichi; leggenda narra che siano stati gli stessi dei del Pantheon romano a insegnare all’uomo come produrre vino, e da allora la tradizione di accompagnare un pasto con un bicchiere di bianco o di rosso non è mai venuta meno. Numerosi sono i vini DOP prodotti nella zona dei Castelli; emblema della tradizione è proprio il vino dei Castelli romani, l’unico a essere prodotto in ogni comune di quest’area, tanto da meritarsi il nome del suo territorio. Numerose le tipologie prodotte, ognuna delle quali comprende una versione secca, una amabile e una frizzante. Particolarmente noto e apprezzato è il Colli Lanuvini DOP, un vino con numerose varietà e una storia antichissima, che affonda nei rituali compiuti in onore di Dioniso in epoca antica. Una storia di eccellenza è invece quella racchiusa nel Frascati DOP, il vino bianco dei Papi, per secoli il più

La Romanella

amato dalla Curia romana. Un bianco superbo è il Montecompatri-Colonna DOP, un vino paglierino dal profumo delicato ed elegante, i cui vigneti sono collocati in una zona caratterizzata da una maggiore piovosità rispetto a quelle limitrofe e non superano mai i 480 metri di altitudine sul livello mare, assicurando così alle uve proprietà organolettiche uniche. Tra i vini dolci spicca poi il Cannellino; i vitigni sono gli stessi del Frascati DOP secco, ma i grappoli vengono raccolti solo quando sono quasi appassiti sulle viti. Il fatto che le uve siano raccolte tardivamente dà luogo a una maggiore maturazione degli acini, in cui alla minore quantità di mosto corrisponde un conseguente aumento degli zuccheri. Di colore paglierino intenso è un vino morbido, profumato, con un caldo sapore fruttato.

È considerato lo spumante della Roma contadina, un vino rosso frizzantino che vi verrà proposto in ogni fraschetta dei Castelli (ma diffidate delle imitazioni). Lo “spumantino de’ noantri” veniva inizialmente prodotto utilizzando l’uva raccolta per ultima, con cui si facevano i vini più zuccherini. Di solito veniva imbottigliata solo all’inizio della primavera; aumentando la temperatura esterna, lo zucchero si trasformava in alcol con la conseguente formazione di anidride carbonica e delle bollicine. Di recente la Romanella è diventata DOC, e il disciplinare prevede che questa pratica empirica venga sostituita ora con processi di spumantizzazione moderni.


LIBERAMENTE LA RICETTA SCELTA PER VOI

Vignarola con guanciale Ingredienti per 4 persone: - 2 carciofi romaneschi - 50 g di guanciale - 1 rametto di mentuccia - 2 cipollotti - 300 g di piselli sbucciati - 300 g di fave sbucciate - 200 g di lattuga romana - 2 cucchiai di olio evo - succo di limone - sale, pepe, pecorino romano

Nasce tra gli orti che circondano le vigne la ricetta che abbiamo scelto per voi, una ricetta radicata nella tradizione contadina della campagna romana, basata su pochi e semplici prodotti della terra; la vignarola è un piatto tipicamente primaverile, ma la facilità con cui ormai si possono reperire i suoi ingredienti lo hanno

trasformato in una pietanza da gustare in ogni occasione. Questa prelibatezza può essere servita sia come contorno sia come antipasto ma rappresenta anche un ottimo condimento per pasta e risotti. Ne esistono diverse versioni, noi abbiamo scelto quella arricchita dal guanciale.

Preparate le verdure sgranando, se necessario, i baccelli di fave e piselli; eliminate la parte più verde dei cipollotti e tagliatela a pezzetti; pulite e mondate i carciofi: tenete da parte i gambi e mettete i carciofi in una ciotola con acqua e limone per non farli annerire. Lavate la lattuga e tagliatela a listarelle. Fate un brodo con tutti gli scarti delle verdure, compresi i baccelli e i gambi dei carciofi, e salate leggermente. Quando il brodo è pronto, eliminate le verdure e lasciatelo intiepidire. Versate l’olio in una padella capiente e aggiungete il guanciale tagliato a dadini: fate cuocere a fuoco basso fino a quando non diventa

trasparente. Aggiungete i cipollotti e fateli imbiondire. Unite i carciofi tagliati a spicchi e girateli spesso. Versate un mestolo di brodo, coprite e lasciate cucinare a fuoco medio per circa 5 minuti. Aggiungete le fave e i piselli, mescolate e versate un altro mestolo di brodo. Lasciate cucinare per 10 minuti, o fino a quando le verdure non saranno cotte uniformemente. Unite poi la lattuga e qualche foglia di mentuccia romana, mescolate, aggiustate di sale e pepe, e continuate la cottura fino a quando la lattuga non sarà appassita. Servite con qualche scaglia di pecorino romano e fette di pane bruscato.

Preparazione

15


LIBERAMENTE SPECIALITÀ DEL TERRITORIO

Dolci delizie

Molti dolci secchi della tradizione romana nascono nella zona dei Castelli. Tra questi, regine indiscusse delle fraschette sono le ciambelline al vino: dorate in superficie, leggere e friabili, sono perfette per accompagnare i vini da fine pasto. La loro preparazione è semplicissima: si ottengono

amalgamando insieme farina, olio d’oliva, zucchero, vino bianco secco e sale; dopo aver lasciato riposare l’impasto almeno un’ora, lo si divide in sottili grissini le cui estremità vengono poi unite a formare delle piccole ciambelle. Spolverate di zucchero e cotte al forno, sono deliziose.

Un dolce curioso della tradizione locale è la cosiddetta “pupazza frascatana”. Si tratta di un biscotto a base di farina e miele modellato a forma di donna, ma con una particolarità: ha tre seni, simbolo e auspicio di fortuna e abbondanza. Secondo una delle più probabili leggende legate a questo insolito dolce, la procace fanciulla rappresenta in chiave

dolciaria la figura della mammana, ossia la balia che nei periodi di vendemmia si prendeva cura dei bambini delle donne impegnate nella raccolta dell’uva. Le mammane non si limitavano a nutrire i piccoli con il latte, ma spesso li tenevano buoni dando loro anche del vino. Da qui la necessità del “terzo seno”.


LIBERAMENTE SPECIALITÀ DEL TERRITORIO

La semplicità e la ricchezza della cultura contadina si trovano poi racchiuse nelle diverse varietà di biscotti e ciambelle all’uovo che potrete trovare nei forni locali. Da provare assolutamente, perché difficilmente la troverete altrove, è la ciambella al mosto: si tratta di un dolce tradizionale del periodo della vendemmia, a volte ripieno di uvetta, e sempre ricoperto da una conturbante glassa dolcissima. Tipiche della zona tra Marino e Rocca di Papa sono invece le ciambelle degli sposi: arricchite dall’aroma

dello cherry e dell’anisetta e ricoperte da una cascata di granelli di zucchero, erano i dolci che per tradizione venivano regalati dagli sposi ai loro invitati, seguendo un rituale da rispettare rigorosamente, se ci si voleva garantire la buona riuscita del matrimonio.

Dove mangiare

La varietà (e la qualità) dei ristoranti di quest’area dei Castelli romani è talmente ampia che mettersi d’accordo su quali siano i migliori non è impresa facile. La redazione di Liberamente ama in particolare La briciola di Adriana e Taverna Mari, a Grottaferrata, scoperti grazie alla segnalazione su Il Mangiarozzo, ma anche le fantastiche grigliate proposte da Bruno e Adriana, a Monte Porzio Catone, l’aria di campagna che si respira nella Locanda nel Bosco a Rocca di Papa, gli appetitosi taglieri gustati nelle grotte dell’osteria fraschetta Trinca a Frascati, e i piatti proposti dall’insolita Fraschetta di mare a Marino. Per chi predilige ristoranti più raffinati suggeriamo, a Frascati, il popolare ristorante Cacciani e Belvedere dal 1933, dove modernità e tradizione si sposano in un perfetto connubio. All’Asino d’oro di Grottaferrata, invece, oltre a un’ottima cucina e a un locale caldo e accogliente, non è raro trovare anche della buona musica dal vivo. 17


LIBERAMENTE I CASTELLI AL CINEMA

Se non ci fosse già Roma a rubarle il titolo, la zona dei Castelli romani potrebbe a buon diritto essere considerata la capitale del cinema italiano. Tra gli anni Quaranta e Sessanta sono stati numerosissimi i film ambientati nei suoi borghi e in mezzo alle vie che si inerpicano tra i laghi e le colline del Parco; tra i Settanta e i Novanta le ville di Frascati, ma anche le piazze e le strade degli altri centri abitati, sono

state la location preferita per commedie e irresistibili trash movies; ancora oggi queste stesse località entrano nelle riprese di film campioni d’incasso, così come in quelle di fiction televisive, spot pubblicitari e video musicali. Lasciamo a voi il piacere di scoprire i riferimenti dei vostri film preferiti mentre vi aggirate tra i Castelli. Noi, intanto, iniziamo a suggerirvi qualche dettaglio curioso…

La pantera rosa colpisce e ritorna Per ben due volte i Castelli romani sono stati il set della celebre commedia La Pantera Rosa: la prima è stata nel 1963, quando Blake Edwards girò una scena del suo film in piazza della Repubblica a Rocca di Papa; per la seconda bisogna aspettare il 2009, quando Harald Zwart effettua

La villa degli Z-movies

Due capisaldi del trash all’italiana hanno come set principale la fantasmatica Villa Parisi di Frascati. Uno è Patrick vive ancora di Mario Landi (1980), sequel pruriginoso e non riuscitissimo del più celebre Patrick di Richard Franklin. L’altro è Le notti del terrore di Andrea Bianchi (1981), in cui gli antichi etruschi tornano in vita come zombie dalle fattezze particolarmente orripilanti, e uccidono tutti.

alcune riprese del suo La Pantera Rosa 2 nella Villa Falconieri di Frascati. Qui il maldestro ispettore Clouseau e la sua squadra sottopongono a interrogatorio Jeremy Irons, che nel film interpreta Alonso Avellaneda, il primo sospettato di un furto grandioso, che ha privato l’umanità della Magna Carta, della Sacra Sindone e della Spada Imperiale di Kyoto.


LIBERAMENTE I CASTELLI AL CINEMA

Frascati set mundi

Il cielo è rosso di Claudio Gora (1950), ispirato all’omonimo romanzo di Giuseppe Berto, è parzialmente girato in una Frascati dove ancora si vedono i segni dei bombardamenti alleati del 1943; in Poveri ma belli di Dino Risi (1956) si vedono la piazza con la cattedrale e il supercinema, location che ritorna anche nel seguente Belle ma povere. Villa Torlonia compare in Metello di Bolognini (1970), film ispirato all’omonimo romanzo di Vasco Pratolini, mentre allo storico Penny club sono ambientate alcune sequenze di Poliziotto in affitto di Jerry London (1988) con Burt Reynolds e Liza Minnelli. All’Hotel Colonna sono state girate alcune scene di Il mio peggior nemico di

Carlo Verdone (2005); persino Fantozzi ha fatto visita a Frascati in Fantozzi - Il ritorno di Neri Parenti (1996). Scorci del paese compaiono in numerosi altri film: dai film di Luigi Zampa Un americano in vacanza (1946) e Il Vigile (1961), da La califfa (1970) di Alberto Bevilacqua a La balia (1999) di Marco Bellocchio.

Un maledetto imbroglio alle fraschette

Ispirato al romanzo Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Carlo Emilio Gadda, il film (1959)

di Pietro Germi offre l’immagine più tipica dei Castelli, quella delle fraschette, che vi appare con tanto di sottofondo canoro. Nel finale Claudia Cardinale, nei panni di Assuntina, corre disperata tra le vie polverose del paese, inseguendo la macchina che le sta portando via l’uomo amato (ma reo di assassinio).

Pratoni del Vivaro e Abbazia di San Nilo

Nei primi sono state girate numerose scene del film Il marchese del Grillo di Mario Monicelli (1981), la seconda appare nella sesta puntata della serie Suburra di Michele Placido (2017). 19



ACI convenzioni

Di seguito riportiamo un elenco di convenzioni attive per voi Soci. Per facilitarne la consultazione abbiamo preferito organizzare le molteplici opportunità in sezioni suddivise in base alle categorie di vostro interesse. Inoltre, è stata

AUTONOLEGGIO

operata una selezione, a partire dalle convenzioni nazionali ACI, per dare particolare rilievo ai vantaggi di cui potrete usufruire nella città di Roma e Provincia, senza tralasciare naturalmente quelle di maggior richiamo in tutto il Paese.

HERTZ AI SOCI ( ESCLUSI I GIOVANI SINO A 23 ANNI) 10 % DI SCONTO SULLE MIGLIORI TARIFFE APPLICABILI. TEL . 199/112211 O SITO WWW.HERTZ .IT/ ACI. INDICARE IL CD P 664920. WWW.HERTZ-EUROPE.COM HERTZ NEVERLOST SYSTEM NAVIGATORE SATELL ITARE IN NOLEGGIO. 1 EURO DI SCONTO SUL NOLEGGIO GIORNALIERO. TEL . 199112211 O SITO WWW.HERTZ .IT/ ACI. INDICARE IL CD P 664920. WWW.HERTZ-EUROPE.COM

EDITORIA

LIBRERIA DELL’AUTOMOBILE – MILANO 10% DI SCONTO SUI LIBRI ECCETTO PROMOZIONI ED EDIZIONI LIMITATE. CORSO VENEZIA , 45, MILANO T EL . 02/76006624. WWW.LIBRERIADELLAUTOMOBILE.IT SERVIZIO GRANDI CLIENTI MONDADORI ABBONAMENTI AL LE RIVISTE PIÙ DIFFUSE E QUALIFICATE. DAL 2 0% ALL’80% DI SCONTO SUL PREZZO DI LISTINO DELL E PUBBLICAZIONI GEST IT E DA SGC MONDADORI. WWW.ABBONAMENTI.IT/ACIONLINE EPOCAUTO MENSILE DI INFORMAZIONI, EVENTI, STORIA E ANNUNCI DEDICATO A VEICOLI DI INTERESSE STORICO. 20% DI SCONTO SULL’ACQUISTO DI ABBONAMENT I. WWW.EPOCAUTO.IT EFFETTI D’ARTE - CONCESSIONARIA “VALLECCHI 1903” EFFETTI D’ARTE È UN’AZIENDA CH E SI OCCUPA DEL LA COMMERCIALIZZAZIONE DI OPERE DI PREGIO ESCLUSIVE, IN TIRATURA LIMITATA NEL MERCATO DEL LUSSO 15% DI SCONTO SULLE “OPERE VALLECCH I 1903”. WWW.EF FETT IDART E.COM

21 21 21


MOSTRE MUSEI E MONUMENTI

LA BIENNALE DI VENEZIA L A BIENNAL E DI VENEZIA È NATA NEL 1895 ED È CONSID ERATA UNA DELLE ISTITUZIONI CULTURALI PIÙ NOTE E PREST IGIOSE DEL MONDO. 1 3% DI SCONTO SUL PREZZO DEL BIGLIETTO D’INGRESSO. WWW.LABIENNALE.ORG CASA DI GOETHE – ROMA VIA DEL CORSO 18, LA CASA DOVE VISSE LO SCRIT TORE TEDESCO. E URO 2,0 0 DI SCONTO SUL BIGLIETTO. WWW.CASADIGOETH E.IT CINECITTÀ SI MOSTRA T RE SPAZI ESPOSITIVI CHE RIPERCORRONO LA STORIA DEL CINEMA ITALIANO E INTERNAZIONALE. 20% DI SCONTO SUL PREZZO INTERO DEL BIGLIETTO. WWW.CINECIT TASIMOSTRA .IT CIVITA CULTURA BI GL IETTO RIDOTTO PER I SOCI ALLE MOSTRE IN CUI È AT TIVA L A CONVENZIONE. EMAIL : INCONTRA@CIVITA .IT. WWW.CIVITA .IT EXPLORA IL MUSEO DEI BAMBINI A ROMA , UN MUSEO A MISURA DI BAMBINO. 1 0% DI SCONTO SUL PREZZO INTERO DEL BIGLIET TO D’INGRESSO AL MUSEO ( MAX 4 PERSONE PER NUCLEO FAMILIARE, CON BAMBINI DA 3 ANNI COMPIUT I) , 1 0% DI SCONTO SUGLI ACQUISTI PRESSO EXPLORA SHOP E RISTORANTE. T EL 06/3613776. WWW.MDBR.IT GAM – GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TORINO OLTRE 45.000 OPERE TRA DIPINTI, SCULT URE, INSTALLAZIONI E FOTOGRAFIE A CUI SI AGGIUNGE UNA RACCOLTA DI DISEGNI E INCISIONI E UNA TRA L E PIÙ IMPORTANTI COLLEZIONI EUROPEE DI FILM E VIDEO D’ARTISTA . BIGLIETTO RIDOTTO PER SOCIO E ACCOMPAGNATORE. WWW.GAMTORINO.IT MAO – MUSEO D’ARTE ORIENTALE DI TORINO IL MUSEO SI ARTICOLA IN CINQUE AREE CULTURALI: ASIA MERIDIONAL E, CINA, GIAPPONE, REGIONE H IMALAYANA E PAESI ISLAMICI. BIGL IETTO RIDOTTO PER SOCIO E ACCOMPAGNATORE. WWW.MAOTORINO.IT MART MUSEO DI ART E MODERNA E CONTEMPORANEA DI TRENTO E ROVERETO. BI GL IETTO RIDOTTO PRESSO : MART E CASA D’ARTE FUTURISTA DEPERO - ROVERETO, GALLERIA CIVICA - T RENTO. WWW.MART.TRENTO.IT


MUSEO CASA ENZO FERRARI NUOVO COMPLESSO MUSEALE DEDICATO A ENZO FERRARI E ALL’AUTOMOBILISMO SPORTIVO. BIGLIETTO RI DOTTO PER SOCIO E ACCOMPAGNATORE (EURO 13,00 ANZICHÉ EURO 15,00). WWW.MUSEOCASAENZOFERRARI.IT MUSEO DELLE MILLE MIGLIA AUTENTICI GIOIELLI SU QUAT TRO RUOTE IN SCENOGRAFIE CHE RAPPRESENTANO I LUOGHI E LE EPOCHE STORICHE TOCCAT I DALLA CORSA . BI GL IETTO RIDOTTO PER SOCIO E UN ACCOMPAGNATORE. WWW.MUSEOMILLEMIGLIA .IT MUSEO FERRARI DI MARANELLO LO STORICO MUSEO RACCOGLIE VET TURE , IMMAGINI E TROFEI DI 60 ANNI DI SUCCESSI DELLA STORIA DEL CAVALLINO RAMPANTE. BI GL IETTO RIDOTTO EURO 13,00 – ANZICH É EURO 15 – CON AUDIOGUIDA IN OMAGGIO PER SOCIO E ACCOMPAGNATORE. PREZZO SCONTATO – EURO 13,00 – ANCHE PER IL TOUR GUIDATO, CON NAVETTA, DELLA P ISTA DI FIORANO E DEL VIALE E. FERRARI IN FABBRICA . I DUE BIGLIETT I DEVONO ESSERE ACQUISTATI/UT IL IZZATI NELLA ST ESSA GIORNATA . PER I GRUPPI VISITA GUIDATA A EURO 120,00 ANZICHÉ EURO 150,00. È NECESSARIA LA PRENOTAZIONE VIA EMAIL (MUSEO@FERRARI.COM) CON ALMENO 1 SETTIMANA DI ANTICIPO. VIA D. FERRARI, 43 – 41053 MARANELLO (MO). WWW.MUSEOF ERRARI.COM PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI – ROMA IL PIÙ GRANDE SPAZIO ESPOSITIVO INTERDISCIPLINARE NEL CENTRO DELLA CITTÀ. BI GL IETTO RIDOTTO PER IL SOCIO. BIGL IETTO RIDOTTO ANCHE PER L’ACQUISTO DEL BIGLIET TO INTEGRATO PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI + SCUDERIE DEL QUIRINALE. TEL . 06/39967500. WWW.PALAZZOESP OSIZIONI.IT MUSEI IN COMUNE DI ROMA CAPITALE – ZETÈMA IL SIST EMA MUSEALE DI ROMA CAPITALE COSTITUITO DA UN INSIEME ESTREMAMENTE DIVERSIFICATO DI LUOGH I MUSEAL I E SITI ARCHEOLOGICI DI INDUBBIO VALORE ARTISTICO E STORICO. I SERVIZI MUSEALI SONO CURAT I DA ZÈTEMA PROGETTO CULTURA . 06/0608. WWW.MUSEIINCOMUNEROMA .IT SCUDERIE DEL QUIRINALE – ROMA NEL CUORE DELLA CIT TÀ UN’OPERA ARCH ITETTONICA DI VALORE E BELLEZZA STRAORDINARI, SEDE DI EVENTI ARTISTICI E CULTURALI. BIGLIETTO RIDOTTO PER IL SOCIO. BIGL IETTO RIDOTTO ANCH E PER L’ACQUISTO DEL BIGLIETTO INTEGRATO PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI + SCUDERIE DEL QUIRINALE. T EL . 06/39967500. WWW.SCUDERIEQUIRINALE.IT

23


SOTTERRANEI DI ROMA ASSOCIAZIONE CULTURALE SPECIALIZZATA NELLA VISITA DEI SIT I ARCH EOLOGICI DELLA ROMA SOTTERRANEA , ALLA SCOPERTA DELLA CITTÀ NASCOSTA E INEDITA. RICONOSCIMENTO DELLA TESSERA ACI CON GLI STESSI PRIVIL EGI DELLA T ESSERA . 1 5% DI SCONTO PER I TOUR DI GRUPPO, 10% DI SCONTO SUI TOUR PRIVATI. INFORMAZIONI: TEL . 06/99196951 - 347/3811874; P RENOTAZIONI ON LINE. WWW.SOTTERRANEIDIROMA .IT

PARCHI DIVERTIMENTO E TEMATICI A ROMA

BIOPARCO DI ROMA GIARDINO ZOOLOGICO, NEL CUORE DI VILLA BORGHESE. SCONTO DI EURO 2,00 SUL BIGLIETTO AL SOCIO E 1 0% DI SCONTO SUGLI ACQUISTI AL NEGOZIO. PIAZZALE DEL GIARDINO ZOOLOGICO, 1 – VILLA BORGH ESE. WWW.BIOPARCO.IT SICES - PARCO SCUOLA DEL TRAFFICO IL CENTRO DI FORMAZIONE CONDUCENT I DEL LA STRADA P ER I BAMBINI E I RAGAZZI DAI 4 AI 16 ANNI. 1 0% DI SCONTO SULLE TARIFFE AL P UBBL ICO. VIA DELLE TRE FONTANE, ANGOLO PIAZZA BARCELLONA , 10 – 00144 ROMA (RM) . T EL . 06/5915725 – 335/8186486, FAX 06/5922399. WWW.PARCOSCUOLA .IT

SERVIZI E TRASPORTI

PARCHEGGI LOW COST PARCH EGGI CUSTODIT I PRESSO I MAGGIORI AEROPORT I ITAL IANI. 1 5% DI SCONTO SULLE TARIFF E WEB PRESSO L E SEDI DI MILANO MAL PENSA , MIL ANO L INATE, VERONA VIL LAF RANCA , BOLOGNA . 1 0% DI SCONTO SULLE TARIFF E WEB PRESSO L E SEDI DI BERGAMO, TORINO, PISA , ROMA FIUMICINO, ROMA CIAMPINO, SAVONA. 1 5% DI SCONTO SUI SERVIZI ACCESSORI (LAVAGGIO INTERNO ESTERNO PROFESSIONALE – AVVOLGIMENTO BAGAGLI – CAR VAL ET) PER PARTENZE IN BASSA STAGIONE DAL 07/01 AL 31/07 E DAL 01/09 AL 20/12, PRESSO LE SEDI D I MILANO MAL PENSA , MIL ANO L INATE, BOLOGNA , VERONA VILLAFRANCA . WWW.PARCHEGGILOWCOST.IT GRIMALDI LINES COMPAGNIA DI NAVIGAZIONE OPERAT IVA NEL MEDITERRANEO CON COLLEGAMENTI MARIT TIMI PER SPAGNA, GRECIA , MAROCCO, TUNISIA , MALTA , SICILIA E SARDEGNA . 2 0% DI SCONTO PER I SOCI ACI (TASSE E SUPP LEMENTI ESCLUSI) SULLE TARIF FE UF FICIALI DELLA CABINA . 5 % DI SCONTO (TASSE E SUPPL EMENTI ESCLUSI) SULLE TARIFFE UFFICIALI DEL PASSAGGIO NAVE, DEL POSTO POLTRONA E DEL POSTO LETTO. L E RIDUZIONI SI APPL ICANO AL SOCIO E ACCOMPAGNATORI (QUANDO VIAGGIANT I INSIEME) E AL VEICOLO AL SEGUITO. WWW.GRIMALDI-LINES.COM


MINOAN LINES SOCIETÀ D I TRASPORTO NAVALE F RA L’ITALIA E L A GRECIA . 2 0% DI SCONTO SUL PREZZO DI LIST INO SULLE ROTT E PATRASSO-IGOUMENITSA-ANCONA/T RIEST E/RAVENNA . 2 0% DI SCONTO SUL PREZZO DI LIST INO P ER L E ROT TE INTERNE: PIREO -IRAKLION-PIREO PER SOCIO E ACCOMPAGNATORI CON LO STESSO CODICE PRENOTAZIONE. PER OT TENERE LO SCONTO È NECESSARIO CHE NELL A PRENOTAZIONE SIA INCLUSO ALMENO UN VEICOLO. PER LE LINEE INTERNE LO SCONTO DEL 20% È APPLICABILE SE I BIGLIETTI DELLA LINEA INTERNA SONO EMESSI CONTEMPORANEAMENTE A QUELLI INTERNAZIONALI. WWW.MINOAN.GR

SHOPPING

VALMONTONE OUTLET ELEGANTE CITTÀ DELLA MODA , DOVE FARE SHOPPING È UN DIVERTIMENTO, UN PIACERE, UN AFFARE. DAL 5% AL 15% DI SCONTO (SOLO DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ) ALL’INTERNO DEI NEGOZI ADERENTI ( L’OFFERTA NON È VALIDA SULLA MERCE IN SALD O E/O GIÀ IN PROMOZIONE). WWW.VALMONTONEOUTLET.COM

SPORT

STAZIONE SCI ISTICA DI CAM PO F ELICE NELL’APPENNINO CENT RALE, FAMOSA LOCALITÀ SCIISTICA DOTATA DEI PIÙ MODERNI IMPIANT I DI RISALITA . SCONTI SUGLI SKIPASS GIORNALIERI. PER TUTT E LE CATEGORIE DI SKIPASS È NECESSARIO ACQUISTARE UNA KEY CARD DI EURO 3 PER IL PASSAGGIO AI TORNELL I SENZA OBLITERARE. LA KEY CARD È RIUTILIZZABILE PRESSO T UTT E LE STAZIONI SCIISTICHE ITALIANE ED EUROPEE CHE HANNO LO STESSO SUPPORTO MAGNETICO. PER OTT ENERE LO SCONTO PRESENTARE L A TESSERA ASSOCIATIVA ALLE BIGLIET TERIE DELLA STAZIONE. WWW.CAMPOFELICE.IT

TEATRI E SPETTACOLI A ROMA ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA ROMA – AUDITORIUM 1 0% DI SCONTO SUI BIGLIETTI DELLA STAGIONE SINFONICA E DA CAMERA E 1 0% SUI BIGLIETT I DEL PROGRAMMA “INVITO AL LA MUSICA”. PER PRENOTARE: PARCO DELLA MUSICA (LARGO L . BERIO, 3, TEL . 06/8082058. WWW.SANTACECILIA.IT AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA DI ROMA COMPLESSO MULTIFUNZIONALE: CONCERTI JAZZ, POP, ROCK, WORLD ; MUSICA SINFONICA, CL ASSICA E CAMERIST ICA ; PRIME CINEMATOGRAF ICH E ( FESTIVAL DEL CINEMA DI ROMA), RAPPRESENTAZIONI T EAT RALI, MOST RE D’ARTE, PERFORMANCE LETT ERARIE, SFIL ATE DI MODA , CONGRESSI, CONVEGNI. 1 5% DI SCONTO (MAX 2 BIGLIETTI). WWW.AUDITORIUM.COM

25


TEATRO DELL’OPERA DI ROMA STAGIONE DI OPERE E BALLETTI AL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA E ALLE TERME DI CARACALLA ( STAGIONE ESTIVA). 10% DI SCONTO SUI BIGLIET TI DEGL I SPETTACOLI IN PROGRAMMA (ESCLUSE LE PRIME, I POSTI DI GALL ERIA E BALCONATA AL TEATRO DEL L’OPERA). RIDUZIONE DEL 20% PER TUTT E L E RECIT E FUORI ABBONAMENTO PRESSO IL T EATRO DELL’OPERA . WWW.OPERAROMA .IT TEATRO QUIRINO VITTORIO GASSMAN – ROMA T EAT RO DI PROSA . 20% DI SCONTO SUL PREZZO DI ACQUISTO DI ABBONAMENTI E/ O BIGLIETT I. WWW.TEATROQUIRINO.IT TEATRO DELLA COMETA VIA DEL TEAT RO DI MARCELLO, 4. 10 % DI SCONTO SUGLI SPET TACOLI DELLA STAGIONE 2017/2018. INFO E PRENOTAZIONI: UF FICIO PROMOZIONE - VALERIA D’ORAZIO. VALIDORAZIO@GMAIL .COM T EL . 320/ 4820809 WWW.TEATRODELLACOMETA .IT


AC Roma delegazioni Delegazioni in ordine di CAP

PRESIDENZA E DIREZIONE CORRISPONDENZA UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO ASSISTENZA AUTOMOBILISTICA TASSE AUTOMOBILISTICHE

06 51497206 06 51497205 06 51301370/1/7 06 51301370/1/7 06 51301370/1/7

VIA IMPERATORE ADRIANO, 10/A - 00010 TIVOLI - TEL. 0774/381111 VIA MARCHE, 10 - 00010 FONTENUOVA - TEL. 06/9050091 VIA C.A. DALLA CHIESA,16 - 00012 GUIDONIA MONTECELIO - TEL. 0774/300273 VIA DELL’UNIONE, 34 - 00012 GUIDONIA MONTECELIO - TEL. 0774/342301 VIA NOMENTANA, 500 - 00013 FONTENUOVA - TEL. 06/9059170 VIA SAFFI AURELIO, 4/6 - 00015 MONTEROTONDO - TEL. 06/90627072 VIALE DEI MILLE, 22 - 00015 MONTEROTONDO - TEL. 06/90085114 VIALE TOMEI, 32 - 00019 TIVOLI - TEL. 0774/334553 VIA ACQUAREGNA, 171 - 00019 TIVOLI - TEL. 0774/311370 VIA FILIPPO CORRIDONI, 112 - 00030 SAN CESAREO - TEL. 06/9587459 VIA MARCONI, 9/11 - 00031 ARTENA - TEL. 06/9516285 VIA G. PRATI, 5 - 00034 S. MARIA DELLE MOLE - TEL. 06/9351002 VIA PIERO GOBETTI, 2 - 00034 COLLEFERRO - TEL. 06/97304060 VIALE PEDEMONTANA, 115/117 - 00036 PALESTRINA - TEL. 06/95271325 VIA CASILINA, 259 - 00038 VALMONTONE - TEL. 06/9590540 VIA FILIPPO RE, 66/68 - 00040 POMEZIA - TEL. 06/9123538 VIALE TUSCOLO, 17 - 00040 MONTEPORZIO - TEL. 06/9449039 VIA NETTUNENSE, 36 - 00040 LANUVIO - TEL. 06/9374364

27


VIA SAN LORENZO, 145 - 00040 ARDEA - TEL. 06/91019080 VIA DANIMARCA, 4 - 00040 TORVAIANICA - TEL. 06/9157432 VIA SILLA, 24 - 00040 ARDEA - TEL. 06/9135393 VIA RISORGIMENTO, 59 - 00041 ALBANO - TEL. 06/9323777 VIA ROMA, 46 - 00042 ANZIO - TEL. 06/9133538 VIA PRINCIPI PIGNATELLI, 52 - 00043 CIAMPINO - TEL. 06/7913117 VIA GREGORIANA, 45 (EX 185) - 00044 FRASCATI - TEL. 06/9424354 VIA DI VITTORIO GIUSEPPE, 46 - 00045 GENZANO - TEL. 06/9396235 VIA VISCA ENNIO, 2/A - 00048 NETTUNO - TEL. 06/9880649 VIA DELLE MURA, 5 - 00049 VELLETRI - TEL. 06/9636879 VIA G. VALERI, 4 - 00052 CERVETERI - TEL. 06/9942471 PIAZZALE DEGLI EROI, 6 - 00053 CIVITAVECCHIA - TEL. 0766/26661 VIA CASTELLAMMARE, 60 - 00054 FREGENE - TEL. 06/66561937 VIA GIORGIO GIORGIS, 12 - 00054 FIUMICINO - TEL. 06/6580321 VIA ODESCALCHI, 81/83 - 00055 LADISPOLI - TEL. 06/99221445 VIA TIBERINA, 110 /A - 00065 FIANO ROMANO - 0765/389756 VIA SAN MICHELE, 24 - 00067 MORLUPO - TEL. 06/9072348 VIA TAGASTE, 87/89 (EX 068) - 00121 OSTIA PONENTE - TEL. 06/5611715 VIA VASCO DE GAMA, 2/4 - 00121 OSTIA LIDO - TEL. 06/5696745 VIA A. PIOLA CASELLI, 38/40 - 00122 OSTIA PONENTE - TEL. 06/5666601 VIA CASSIA, 1823 - 00123 CASSIA - TEL. 06/30896563 VIA PRASSILLA, 41 INT. 35 - 00124 CASALPALOCCO - TEL. 06/50912912 VIA DONATI FRANCESCO, 55/B - 00126 DRAGONA ACILIA - TEL. 06/5212495 VIA AURELIO GALLEPPINI, SNC - 00127 TORRINO - TEL. 06/5295992 VIA CADUTI PER LA RESISTENZA, 79 - 00128 TOR DE CENCI - TEL. 06/5084034 VIA OSTERIA DEL FINOCCHIO, 15 - 00132 FINOCCHIO - TEL. 06/20761700 VIA F. CALTAGIRONE, 309 - 00132 - PONTE DI NONA - TEL. 06/22150473 VIA PRENESTINA, 1255 - 00132 PRENESTINA - TEL. 06/22148227


VIA JEAN PAUL SARTRE, - 00133 TOR VERGATA - TEL. 06/72630873 VIA ARISTIDE GABELLI, 4 - 00135 MONTEMARIO - TEL. 06/3388024 VIA COLOGNO MONZESE, 12/B - 00135 PALMAROLA - TEL. 06/3091255 VIA CASAL DEL MARMO, 154/156 - 00135 OTTAVIA - TEL. 06/30811396 VIA DEI GIORNALISTI, 62 - 00135 TRIONFALE - TEL. 06/35452502 VIA UGO DE CAROLIS, 80/B - 00136 BALDUINA - TEL. 06/35450629 VIA JASPERS, 44/46 - 00137 CASAL DEI PAZZI - TEL. 06/82059452 VIA NOMENTANA, 877 - 00137 NOMENTANA - TEL. 06/86297601 VIA DELLA BUFALOTTA, 252 - 00139 BUFALOTTA - TEL. 06/87099087 VIA AGLIANA, 2/4/6 - 00139 SERPENTARA - TEL. 06/8120332 VIALE JONIO, 62/64 - 00141 TALENTI - TEL. 06/8181601 VIA DEI PRATI FISCALI, 285/287 - 00141 PRATI FISCALI - TEL. 06/88644707 VIA VEDANA, 47 - 00142 MONTAGNOLA - TEL. 06/5400746 VIA ASCARI, 172 - 00142 ROMA - TEL. 06/51960311 VIA CINA, 336 - 00144 TORRINO SUD - TEL.06/5295992 VIA BEETHOVEN, 22/24 - 00144 EUR - TEL. 06/54220443 VIA BORGHI DON PASQUINO, 218 - 00144 MOSTACCIANO - TEL. 06/5292864 VIA DELLA MAGLIANA, 250 - 00146 MAGLIANA - TEL. 06/55268612 VIA CRISTOFORO COLOMBO, 261 - 00147 FIERA DI ROMA - TEL. 06/51301371 VIA DEL TRULLO, 455/A - 00148 TRULLO - TEL. 06/6535960 VIA DELLA CASETTA MATTEI, 81 - 00148 CASETTA MATTEI - TEL. 06/6552808 VIA DELL’ IMBRECCIATO, 125 - 00149 PORTUENSE MAGLIANA - TEL. 06/55263365 VIA PROSPERO COLONNA, 33/35 - 00149 PORTUENSE - TEL. 06/55265746 VIA DEI COLLI PORTUENSI, 348/354 - 00151 COLLI PORTUENSI - TEL. 06/65740759 VIA FONTEIANA, 67/B - 00152 GIANICOLENSE - TEL. 06/5815090 VIALE TRASTEVERE, 120 - 00153 ROMA - TEL. 06/5815659 VIA OSTIENSE,141/143 - 00154 OSTIENSE - TEL. 06/5782548

29


VIA ETTORE FRANCESCHINI, 51 - 0155 COLLI ANIENE - TEL. 06/4070402 VIA DAMETA, 3/D - 00155 LA RUSTICA - TEL. 06/2296209 VIA DEL CASALE DI S. BASILIO, 212/214 - 00156 SAN BASILIO - TEL. 06/4110851 VIA PIER SILVIO LEICHT, 116/118 - 00156 TORRACCIA - TEL. 06/41220752 VIA TIBURTINA, 644/C - 00159 TIBURTINO - TEL. 06/43587000 VIA MOROZZO DELLA ROCCA, 32 - 00159 CASAL BERTONE - TEL. 06/697848090 VIA GIACOMO BONI, 9/13 - 00162 P.ZZA BOLOGNA - TEL. 06/44254832-59 VIA DI BRAVETTA, 20 M/N - 00164 BRAVETTA - TEL. 06/6628845 VIA ALCIDE DE GASPERI, 1/3 - 00165 SAN PIETRO - TEL.06/39367737 VIA INNOCENZO XI, 40 - 00165 VILLA CARPEGNA - TEL. 06/635742 VIA DI CASALOTTI, 181 - 00166 CASALOTTI - TEL. 06/61565150 VIA BALDO DEGLI UBALDI, 87 - 00167 BOCCEA - TEL. 06/6631943 VIA DI TORREVECCHIA, 590 - 00168 TORREVECCHIA - TEL. 06/61662667 VIALE DEI ROMANISTI, 239 - 00169 FORTE CASILINO - TEL. 06/23235720 VIA ANTONIO CIAMARRA, 61 - 00173 TORRE SPACCATA - TEL. 06/7213938 VIA TUSCOLANA, 1810/D - 00173 ANAGNINA - TEL. 06/7211911 VIA FRANCESCO DI BENEDETTO, 214 - 00173 ROMANINA - TEL. 06/7233264/267 VIA SESTIO CALVINO, 105/107/109 - 00174 CINECITTÀ - TEL. 06/7101398 VIA DEI FRASSINI, 157 - 00175 ROMA - TEL. 06/23217428 VIA CASILINA, 367/369 - 00176 CASILINO - TEL. 06/2427903 VIA LUDOVICO PAVONI, 167/A - 00176 PRENESTINO - TEL. 06/2753227 VIA ARRIGO DAVILA, 30/B - 00179 COLLI ALBANI - TEL. 06/7810302 VIA LATINA, 67/E - 00179 APPIO LATINO - TEL. 06/78344746 VIA TUSCOLANA, 668 A/B - 00181 TUSCOLANO - TEL. 06/76906453 VIA LUGNANO IN TEVERINA, 29 - 00181 APPIO TUSCOLANO - TEL. 06/7827103 VIA PINEROLO, 5 - 00182 RE DI ROMA - TEL. 06/7021741 VIA GALLIA, 110 - 00183 APPIO METRONIO - TEL. 06/7004667 VIA CELIMONTANA, 10/12 - 00184 CELIO - TEL. 06/70450911 VIA MARSALA, 10/B - 00185 STAZIONE - TEL. 06/4959352 VIA MERULANA, 70 - 00185 ESQUILINO - TEL. 06/7003469

30


VIA G. L. PASSALACQUA, 46 - 00185 MANZONI - TEL. 06/80304522 VIALE SCALO DI S. LORENZO, 28 - 00186 SAN LORENZO - TEL. 06/4469800 VIALE V. EMANUELE II, 291 - 00186 C.SO VITTORIO - TEL. 06/6875189 VIA CESARE BATTISTI, 133 - 00187 P.ZZA VENEZIA - TEL. 06/6782986 VIA DELLA GIUSTINIANA, 209/211 - 00188 PRIMA PORTA - TEL. 06/33612877 VIA FLAMINIA VECCHIA, 593 - 00191 TOR DI QUINTO - TEL. 06/3338726 VIA EZIO, 33 - 00192 COLA DI RIENZO - TEL. 06/3216519 C.NE TRIONFALE, 53/D/E - 00195 C.NE TRIONFALE - TEL. 06/39743450 VIA NAZARIO SAURO 6/A-B - 00195 TRIONFALE - TEL 06/51962015 VIA LORENZO RESPIGHI, 2 - 00197 PARIOLI - TEL. 06/8079341 VIA SAVOIA, 10 - 00198 SALARIA CENTRO - TEL. 06/88934704 VIA MAGLIANO SABINA, 35 - 00199 VILLA CHIGI - TEL. 06/8601732 VIA NEMORENSE, 14/16 - 00199 TRIESTE - TEL. 06/8848949

31



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.