Magazine Automobile Club Milano - Via luglio 2012

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DAL 1947 MAGAZINE DI AUTOMOBILE CLUB MILANO

“OGGI IN PISTA DOMANI IN STRADA” Sicurezza stradale per i ragazzi delle scuole Medie all’Autodromo di Monza. Un’iniziativa realizzata con il Ministero dell’Istruzione e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia

Foto Maurizio Rigato

Autoclub & Via! N.1/2012 - Anno LVI - € 0,70

LEZIONE A MONZA

ASSOCIAZIONI

RISCHIO SONNO

AUTO IBRIDE

LE NUOVE TESSERE RICARICABILI

UN IMPORTANTE PROGETTO SU CAUSE E RIMEDI

CRESCE L’OFFERTA DELLA FAMIGLIA VERDE


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EDITORIALE

E alla fine paga sempre l’automobilista Passano gli anni, il Paese si evolve, si disegnano nuovi scenari, ma alla fine, quando c’è la necessità di andare a reperire risorse fresche, i primi ad essere colpiti e quindi tassati sono gli automobilisti o, più in generale, chi utilizza un veicolo. Non a caso Bankitalia, nei giorni scorsi, nella sua relazione annuale, ha rilevato che le tasse sull'automobile, nel 2011, sono costate 6,4 miliardi, con un aumento annuo del 14,9%. Se a ciò aggiungiamo poi i continui aumenti del carburante, beh allora la situazione diventa davvero pesante. Non a caso, lo scorso 6 giugno, Automobile Club Milano ha sostenuto e aderito allo “sciopero nazionale della benzina’” indetto dall’ACI a livello nazionale. Un’azione importante contro i continui aumenti che, alla fine, gravano su tutti coloro che utilizzano un’auto o in generale un mezzo motorizzato soprattutto per raggiungere il proprio posto di lavoro o per svolgere la propria attività professionale. Il segnale che giunge da Milano, dalla sua provincia, da Monza e dalla Brianza, dove i proprietari di veicoli sono oltre 3 milioni, assume un significato ancora più forte perché il nostro territorio è crocevia della mobilità nazionale e internazionale. Servono investimenti importanti a sostegno del trasporto pubblico, sono necessari interventi mirati al potenziamento di quelle infrastrutture che, più di altre possono garantire una razionalizzazione del traffico delle persone e delle merci. Automobile Club Milano, in ogni sede e a ogni livello istituzionale, si è sempre detto disponibile a collaborare per sostenere una mobilità ecosostenibile, moderna e in grado di affrontare le grandi sfide del terzo millennio. Carlo Edoardo Valli Presidente Automobile Club Milano 3


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AUTOCLUB & VIA! n. 1/2012 - GIUGNO 2012 - ANNO LVI Direttore tecnico scientifico Direttore responsabile

FABRIZIO TURCI PIERFRANCESCO GALLIZZI

Redazione

GIANNI CATTANEO PAOLO MORONI PAOLO REDAELLI

Direzione e redazione: Corso Venezia, 43 - 20121 Milano - Telefono 02 7745 239 Fax 02 7745 201 - stampa@acimi.it Pubblicità: ACP&Partners - Autodromo Nazionale Monza Via Vedano, 5 - 20052 Monza - telefono 039 2482347

14 “Oggi in pista domani in strada”: lezioni di sicurezza stradale per i ragazzi all’Autodromo di Monza

Stampa: Rotolito lombarda S.p.A. - Pioltello (MI) Videoimpaginazione: Gloria Martin e Studio Queens Spedizione in abbonamento postale comma 20, lettera B, articolo 2, Legge 23/12/96 n°662 - pubblicità 45% - Milano - Aut. del tribunale di Milano n.4495 Euro 0.70 (IVA compresa). Edizioni Acinnova, Corso Venezia, 43 - Milano

SOMMARIO IL NOSTRO CLUB Le tessere associative Il direttore risponde Notiziario ACI contro il caro assicurazioni I viaggi per i soci

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SERVIZI INIZIATIVE Lezione a Monza di Gianfranco Chierchini

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PROGETTO Rischio sonno di Paolo Redaelli

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CAMPAGNE Bevi responsabilmente

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18 Un importante progetto sulle cause della sonnolenza al volante e le azioni di contrasto

AUTOFOCUS Cresce la famiglia “verde” di Corrado Canali

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SERVIZI Taxi tour di Paolo Redaelli

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INDAGINE Milano piace ai turisti,ma non a chi ha impegni di Gianfranco Chierchini

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AUTONOVITÀ Panda: trentenne in carriera

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SPORT Gus Gus: Ritorno a Bonneville

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BILANCIO CONSUNTIVO 2011 DELL’AUTOMOBILE CLUB MILANO

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Auto ibrida: i suoi prezzi restano elevati, ma la sua famiglia è in crescita. Come sono fatte e come funzionano queste auto a doppio motore

Questo magazine è consultabile sul sito www.milano.aci.it 5


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IL NOSTRO CLUB

ASSOCIAZIONI

PASSA LA TUA ESTATE CON ACI

Con ACI GOLD sei sempre in vacanza! Viaggia in tutta sicurezza e affidati all’assistenza di Aci GOLD, l’unica tessera che ti garantisce il soccorso stradale gratuito non solo in Italia e nei paesi dell’Unione Europea, ma anche in Svizzera, Croazia, Norvegia, Serbia, Montenegro, Marocco e Tunisia. Inoltre ACI GOLD ti offre: • Il pacchetto di garanzie ‘Medico pronto’ per te e i tuoi familiari, a casa e in viaggio; • Assistenza pediatrica e cardiologica in Italia; • “Show your Card!”: il più esteso circuito di sconti e agevolazioni, in esclusiva a disposizione dei Soci ACI in Italia, in Europa e nel Mondo: noleggi auto, alberghi, trasporti, parcheggi, shopping, musei, mostre, eventi culturali, sportivi e molto altro… E in situazioni di emergenza, puoi contare sulle presta-

Viaggi senz’auto? ACI è con te! ACI Viaggi è il pacchetto che ti offre tutte le coperture assicurative, in Italia e nel mondo, per estese anche ai familiari in viaggio con te. Puoi acquistarlo in qualunque momento dell’anno associativo (la validità del pacchetto termina con la scadenza annuale della tessera). Con ACI Viaggi hai: • Assicurazione per improvviso annullamento viaggio

zioni professionali di ACI GOLD 24h su 24h: • falegname • fabbro • idraulico • elettricista Hai già la tessera Aci Sistema e la vuoi convertire in ACI GOLD? Rivolgiti alla tua agenzia ACI di fiducia e con soli 20 Euro puoi regalarti ACI GOLD*, la tessera che offre il Top dell'Assistenza! *Se ti mancano meno di sei mesi alla scadenza della tessera il costo è di soli 10 Euro! ACI GOLD 89,00 Euro ACI GOLD Familiare 69,00 Euro • • •

Assicurazione per furto o smarrimento bagaglio Assistenza medica in viaggio in Italia e nel mondo Rimborso spese mediche per infortunio o malattia...e poi ancora: • Tariffe agevolate per noleggi auto in Italia e nel mondo • Servizio ricambi, con sconti sull’acquisto di lubrificanti, pneumatici e batterie in Italia • Servizio informazioni e consigli sui percorsi di viaggio in Italia • Notizie relative alle manifestazioni culturali ed agli eventi in programma nelle principali città italiane ACI Viaggi è riservato esclusivamente a chi è già Socio al costo annuale di 39 Euro.

TESSERA ACI… UNA CARTA CHE CONTA! Le tessere Gold, Sistema, Okkei, One, Vintage e Club ti offrono un ulteriore vantaggio: la funzione di carta bancaria prepagata ricaricabile, con cui fare acquisti in tutti gli esercizi convenzionati VISA e su Internet! Ma non basta: puoi pagare il bollo e le altre pratiche presso tutte le agenzie affiliate ACI. • È pratica: non richiede un conto corrente bancario, ma funziona come “borsellino elettronico” sul quale poter caricare in anticipo una somma di denaro da spendere in seguito • È un “conto viaggiante”: ha un codice IBAN proprio sul quale accreditare somme, e domiciliare utenze e dal quale è possibile effettuare bonifici e accreditare lo stipendio o la pensione. • È accettata ovunque: opera sul circuito Visa e Pago

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Bancomat ed è accettata presso le agenzie affiliate ACI per il pagamento del bollo auto e delle altre pratiche. È economica: non ha canone ed i suoi costi di esercizio sono estremamente contenuti (Euro 4,00 per la prima ricarica, Euro 1,50 per ogni ricarica successiva o prelievo presso gli sportelli automatici) È comoda: ha un plafond massimo di Euro 5.000 e può essere ricaricata tramite bonifico oppure presso le agenzie affiliate ACI e gli sportelli Bancomat “Quimultibanca” È sicura: viene emessa da ICBPI (Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane), che ha un accordo con ACI per gestire le funzioni di pagamento e ti avvisa gratuitamente tramite SMS ogni volta che la usi per spese superiori a 51 euro.


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AUTOMOBILE CLUB MILANO

Appuntamento al GOLF CLUB CARIMATE per la gara del 15 luglio 2012


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IL NOSTRO CLUB

LA POSTA DEI SOCI

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Il Direttore risponde Siamo due mamme di ragazzini che frequentano la scuola media inferiore. Da amici abbiamo saputo che, lo scorso mese di maggio, i loro figli sono andati in visita all'Autodromo di Monza grazie a un'iniziativa organizzata dall'Automobile Club Milano. Ci piacerebbe sapere a chi dobbiamo rivolgerci per far sì che anche i nostri figli, il prossimo anno scolastico, possano vivere questa esperienza. Grazie. Lidia Colombo e Marzia Lucchi

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L'iniziativa a cui fate riferimento si chiama "Oggi in pista, domani in strada". Si tratta di un progetto, realizzato con il Ministero dell'Istruzione e con l'Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, attraverso il quale cerchiamo di trasmettere ai più giovani i principi e i valori di una corretta educazione stradale. Questa proposta riguarda le classi del terzo anno delle scuole medie inferiori delle province di Milano, Monza e Brianza e Lodi e, dopo la fase iniziale di maggio, proseguirà anche a settembre e ottobre con la riapertura delle scuole. In molti ci chiedono perché abbiamo individuato questo target di età. La risposta è semplice: il progetto è rivolto a quegli studenti che, potenzialmente, sono in attesa di possedere il patentino per la guida dei ciclomotori. A loro desideriamo indirizzare un messaggio in cui i comportamenti rispettosi delle regole su strada sono molto più vantaggiosi rispetto a quelle scorrettezze che spesso, a 14 anni, vengono considerate “furbizie”. Il fatto poi che le nostre "lezioni" si svolgano all'Autodromo di Monza, è certamente un valore aggiunto che stimola e fa crescere l'attenzione dei ragazzi. Nelle pagine che seguono (come richiamato anche in copertina) troverete un ampio reportage sulla prima fase della manifestazione. In ogni caso per avere tutte le informazioni sui futuri appuntamenti e sulla possibilità di partecipare al progetto è sufficiente contattare l'indirizzo di posta elettronica sicurezzastradale@acimi.it oppure telefonare al numero 02 7745306. Fabrizio Turci direttore Automobile Club Milano

LA POSTA DEI SOCI Per comunicazioni brevi, potete servirvi di questo tagliando e spedirlo a Redazione VIA! - AC Milano - c.so Venezia 43, 20121 Milano. Oppure scivere all’indirizzo e-mail: stampa acimi.it

Nome e indirizzo socio

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MONZAWHEELS

Le ruote dell’autodromo

NOTIZIARIO

convention intitolata “Fast Fashion Wheels” (lo slogan che accompagnerà il progetto tecnico e la successiva fase commerciale), nel corso della quale è stato anche presentatoil progetto di collaborazione tra Monza Wheels e IED (Istituto Europeo di Design di Torino) i cui studenti saranno chiamati a riassumere in una ruota i valori che meglio rappresentano i 90 anni dell’Autodromo: tradizione, storia, sportività,passione, velocità.

Presentati i primi cerchi in lega dedicati alla pista di Monza e griffati con il logo del celebre autodromo Con un doveroso intento celebrativo è stata dedicata al 90° anniversario dell’Autodromo di Monza, inaugurato nel settembre del 1922, la nascita del progetto “Monza Wheels” che prevede la realizzazione di una selezionata gamma di cerchi in lega per autovettura griffati con l’esclusivo logo della celeberrima pista brianzola. I cerchi, di alta qualità e caratterizzati da un engineering svizzero, vengono fabbricati dall’azienda Sport Teknic e sono distribuiti in Italia da RRS. Essi sono i primi ad avvalersi del prestigioso marchio monzese . La presentazione della nuova collezione delle “ruote dell’autodromo” è avvenuta alla fine dello scorso maggio proprio nelle strutture del Tempio della velocità in una

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L’ACI contro il “caro assicurazioni” Una proposta di legge per la riduzione dei prezzi delle polizze. Possibili risparmi fino al 40 per cento Nasce da una maxi inchiesta (“Il Libro Nero della RcAuto” di Vincenzo Borgomeo) lo spunto per una proposta dell'ACI per abbattere drasticamente (fino al 40%), i prezzi delle polizze di assicurazione e per dare un forte contributo alla sicurezza stradale. Una proposta che comprende 4 articoli di uno schema di progetto di legge e 4 raccomandazioni per un intervento del Governo. Il documento è stato redatto sulla scia del decreto legge sulle liberalizzazioni con l’obiettivo di ottenere duraturi risultati. Prima di essere reso noto, è stato inviato al Presidente del Consiglio. Angelo Sticchi Damiani, nuovo Presidente dell’ACI, ha ricordato che negli ultimi due anni “una pioggia di forti rincari si è abbattuta sugli automobilisti italiani: benzina, bolli, superbolli, pedaggi e caro assicurazioni in particolare. Questo ha messo in crisi i conti di molte famiglie e contribuito al preoccupante ristagno del mercato dell’auto dove i numeri sono diventati ormai molto pesanti. L’ACI intende dare il proprio contributo con una proposta concreta che riguarda le assicurazioni”.

Crediamo che sia particolarmente urgente - ha spiegato il presidente dell'ACI Angelo Sticchi Damiani contemperare il diritto dei danneggiati ad avere un equo risarcimento con il diritto degli assicurati ad avere un costo sostenibile per la RcAuto “Il libro di Vincenzo Borgomeo - ha continuato il presidente Sticchi Damiani - illustra una situazione paradossale nella quale la maggioranza degli automobilisti onesti viene danneggiata dal comportamento truffaldino di una minoranza agguerrita e protetta. Bisogna spezzare la spirale di aumento dei costi che finora si è sempre tradotta in aumento delle tariffe assicurative”. Cosa fare? “Sia le imposte sia una parte dei costi delle Compagnie - spiega Alessandro Santoliquido, direttore generale di Sara Assicurazioni - sono proporzionali ai premi e possono essere ridotti se si riducono i costi dei sinistri e quindi i fabbisogni tariffari delle Compagnie. Per ridurre l'RcAuto è 10

necessario intervenire sui costi dei sinistri. Ma per ridurre i costi dei sinistri è necessario intervenire sul contrasto alle frodi e sul contenimento di alcune componenti di costo”. Il Decreto Legge sulle Liberalizzazioni ha cominciato ad intervenire sul costo della RcAuto ma è necessario fare di più per contenere le tariffe, specie in alcune aree del paese. È possibile realizzare interventi che possono ridurre i costi della RcAuto del 30% circa a livello nazionale, con un range del 15%-40% nelle varie province italiane. In sostanza occorre sanare l’anomalia assicurativa italiana. Siamo un Paese dove circolano 3,5 milioni di auto senza assicurazione, in cui 100 incidenti automobilistici provocano nel 23% dei casi danni fisici contro i 10 di Francia, Germania e Belgio e gli 11 del Regno Unito. Un Paese che viene martoriato ogni anno da 700 mila denunce per “colpo di frusta” perché è impossibile diagnosticarlo in modo strumentale (il medico si limita a scrivere nel referto “il paziente lamenta dolori al collo.E le assicurazioni pagano, per questo, 2 miliardi di euro l'anno, pari al 15% del valore totale dei sinistri annui). Un Paese in cui si hanno a disposizione due anni per chiedere risarcimento alle assicurazioni per un sinistro e in cui chi chiede un risarcimento alle assicurazioni non ha di fatto nessun obbligo di sottoporre a perizia la vettura per la quale chiede di essere risarcito. Il libro-inchiesta traccia uno scenario inquietante. E conclude: ”La questione di fondo è semplice: chi truffa le assicurazioni danneggia la collettività esattamente come fanno gli evasori fiscali”. Insomma, colpire l'auto, tassare l'auto, non stressa solo gli automobilisti ma l’intero sistema Paese. Ecco perché, oggi, l'ACI portando all'attenzione del governo delle raccomandazioni ed un progetto di legge in grado di alleviare questa pressione sugli automobilisti, e quindi su tutti noi, per quel che riguarda il costo dell’assicurazione, riconferma il suo ruolo storico. “L’iniziativa che oggi assume il nuovo Presidente dell’ACI - ha concluso Rosario Alessi, Presidente di SARA - è in sintonia con le esigenze fondamentali del popolo automobilista e con il ruolo che il Club svolge con impegno da oltre un secolo. SARA, per quel che le compete, farà come sempre la sua parte”. 4 ARTICOLI E 4 RACCOMANDAZIONI Con l’articolo 1 si è introdotto un termine di decadenza di 90 giorni per l’esercizio dell’azione di risarcimento dei danni prodotto dalla circolazione dei veicoli. In mancanza di tale termine di decadenza, oggi la possibilità di richiedere un risarcimento di prescrive dopo due anni dal sinistro, anche se mai denunciato. L’eccessiva lunghezza del termine vigente si presta a facili meccanismi speculativi da parte del falso danneg-


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NOTIZIARIO

giato che potrebbe tentare di trarre profitto anche molto tempo dopo l’avvenuto incidente. Con l’articolo 2 si è intervenuti nell’art. 148, 1 comma, del codice delle assicurazioni private, di recente modificato dall’art. 32 del dl 24 gennaio 2012, n: 1, convertito dalla legge 23 marzo 2012, n. 27. In particolare si è re-introdotto il riferimento al modulo di denuncia di cui all’art. 143 del Codice e si è ripristinato il termine di 5 giorni entro il quale il danneggiato deve mettere a disposizione le cose danneggiate per l’ispezione diretta ed accertare l’entità del danno. Il termine di 2 giorni, infatti, introdotto dalla legge di conversione n: 27/2012 del decreto legge, risultava assolutamente oneroso per la compagnia di assicurazione impossibilitata ad effettuare perizia in un così breve lasso di tempo e allo stesso tempo facile espediente per chi vuole speculare sull’esistenza e sul’entità del danno. Con l’articolo 3 si chiarisce la disposizione concernente la non risarcibilità del danno alla persona per lesioni, qualora la documentazione medica non attesti con assoluta certezza e con il supporto di mezzi strumentali e clinici l’esistenza della lesione stessa. Si propone inoltre la soppressione di due modifiche introdotte dal dl n: 1 del 2012, convertito dalla legge 27/2012 relative alla non risarcibilità del danno biologico per lesioni di lieve entità in quanto ricomprese e meglio chiarite dalla formulazione proposta. L’intento di questa disposizione è di incidere in maniera determinante su quelle voci di danno che più di altre provocano un aumento dei costi delle polizze Rcauto, causato principalmente dalla diffusione delle lesioni lievissime (cd. Colpi di frusta). Con l’articolo 4 si è disciplinato il risarcimento in forma specifica nel caso di danni alle cose: Nel caso in cui la compagnia di assicurazione offra al danneggiato questa forma di risarcimento, costui deve far riparare la propria autovettura presso le officine convenzionate dalla compagnia stessa, e nel caso in cui non lo faccia, il risarcimento è comunque limitato a quanto l’assicurazione avrebbe speso presso una propria officina convenzionata. Questa disposizione garantisce al danneggiato la riparazione del danno subito senza anticipazioni di denaro, avendo una garanzia di due anni sulla qualità del lavoro svolto e permette alla compagnia di assicurazione una drastica riduzione dell’importo del danno. Ciò permetterebbe l’emersione totale anche ai fini IVA e imposte sul reddito dei corrispettivi delle riparazioni. Le raccomandazioni dell’ACI riguardano: 1 La definitiva approvazione della tabella nazionale dei risarcimenti per danni fisici che comportano invalidità dal 9% al 100%, tabella sviluppata dai ministri competenti ma non ancora entrate in vigore. 2 Creazione di un gruppo di lavoro per studiare come adeguare i risarcimenti per danno morale da morte pagati in Italia agli standard europei. 3 Collegare le immatricolazioni ed i passaggi di proprietà delle auto alla preventiva stipula della polizza di assicurazione RcAuto. 4 Rivedere la tassazione sulle polizze RcAuto.

I PERICOLI DELLA STRADA

Attenti ai falsi incidenti Può capitare che truffatori professionisti fingano di essere stati urtati per fermare e far scendere dall’auto le vittime designate. Poi mentre uno distrae il malcapitato, l’altro ruba ciò che c’è dentro l’auto. Semaforo verde, riparti pensando ai fatti tuoi e mentre riparti senti dietro un “tic”, un piccolo rumore metallico, come un sassolino che va a colpire la tua carrozzeria. “Sarà un sassolino…”, pensi, e via. Dopo qualche decina di metri ti si affianca una vettura con due persone che ti fanno segno di accostare, dicendoti: “Mi hai preso dentro!”, e poi: “Mi hai rovinato la carrozzeria e volevi scappare…!”. Tu resti stupito, ma poi pensi subito al “tic”, ma poi ti dici “ma non li ho urtati”, il tuo cervello va in roaming, le persone non sono trasandate… Normalmente ti fermi, scendi e guardi la fiancata della vettura che avresti rovinato e della tua. Non vedi niente e così ti inchini con uno dei due per guardare meglio. Dopo i convenevoli e le frasi di circostanza, quando riparti ti accorgi che ti manca la giacca, o la borsetta, o il pc, o… Accade più frequentemente di quanto si possa immaginare, oltre che in autostrada, dopo una sosta ad una stazione di servizio, anche in città, nelle zone semicentrali. GC

Ci sono tre cose da fare quando ti si affianca una autovettura che reclama una finta ammaccatura: 1 cercare di stare al centro della strada e non essere stretto tra la loro vettura ed il marciapiede. Se le vetture di dietro suonano, meglio. 2 non scendere dalla vettura e bloccare le portiere. 3 avvisare i furfanti che, per la constatazione del l’eventuale danno, è meglio chiamare lo 02.0208 della Polizia Locale (i Vigili Urbani) oppure il 112 dei Carabinieri o il 113 della Polizia. Meglio ancora dire “Seguitemi, c’è un Comando proprio qui dietro”.


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IL NOSTRO CLUB

VIAGGI IN TUTTO IL MONDO IN ESCLUSIVA PER I SOCI ACI Travel, rete di vendita di prodotti turistici dell’Automobile Club d’Italia, offre, in esclusiva per i soci, una ricchissima varietà di viaggi. In ogni parte del mondo, a prezzi decisamente convenienti soprattutto in rapporto all’alto livello dei servizi. Prima di programmare un viaggio interpellate quindi i nostri uffici. Troverete senz’altro una proposta adatta alle vostre esigenze. L’elenco delle delegazioni si trova sul Guida Soci. Inoltre, vi sono agenzie ACI Travel, dove oltre a prenotare viaggi, sempre a condizioni favorevoli, si possono acquistare bilgietti per aerei, treni e traghetti, fare prenotazioni alberghiere in italia e all’estero, chiedere informazioni turistiche in genere. MILANO - Acitour Lombardia, corso Venezia, 43 - tel. 02 76023966 - 76006350; fax 02 7745359 MILANO - via Santa Rita da Cascia, 65/67 - tel. 02 89124283

NUOVO SERVIZIO PER I SOCI Visite del personale dell’agenzia su prenotazione, nel domicilio del socio (abitazione o ufficio) per la presentazione di viaggi in via riservata e più comoda.

Relax in Sicilia Agriturismo Carbona - Castelvetrano -Selinunte A pochi passi da Selinunte tra ulivi argentati e profumi di gelsomino l’elegante e riservato Agriturismo Carbona offre ospitalità in sette raffinate camere più un mini appartamento in stile rustico, dotati di tutti i confort. In più, giardino, sala lettura e ristorante da 100 posti dove poter gustare i piatti della tradizione locale. Specialità: carni. Lo sconto riservato ai SOCI ACI e loro familiari, è del 10% sui seguenti prezzi: EURO 70 a camera per due persone, al giorno inclusa la prima colazione; EURO 130 a camera per due persone, al giorno inclusa la mezza pensione; EURO 190 a camera per due persone, al giorno inclusa la pensione completa. Acquistando in loco una confezione da 20 litri di olio extravergine di oliva”Incoronati”, ulteriore sconto del 50% sulle tariffe del soggiorno. http://www.agriturismocarbona.it

La montagna incantata Speciale Jungfrau in treno - 3 giorni/ 2 notti La celebre Ferrovia della Jungfrau, la tratta ferroviaria più alta d'Europa e una delle più alte del mondo, che parte dalla località di Lauterbrunnen, transita da Wengen e da Kleine Scheidegg per raggiungere dapprima i 3.100 metri della stazione di Eismeer, un balcone panoramico sui vasti ghiacciai della zona, e quindi il capolinea ai 3.475 metri dello Jungfraujoch, dove sorge un futuristico ristorante. Infine con un ascensore si arriva al balcone dello Sphinx a 3.586 metri il più elevato osservatorio astronomico d'Europa, dal quale si domina l'immenso ghiacciao dell’Aletsch, il più vasto delle Alpi. Nel programma anche la visita alle cascate di Trümmelbach, le uniche al mondo originate da un ghiacciaio e con accesso sotterraneo, collegate via ascensore, gallerie, tunnel, sentieri e piattaforme, e Il Lago di Brienz (gita in battello) dalle acque turchesi, nel cuore dell'impressionante universo di montagna dell'Oberland Bernese. 12

EURO 455 A PERSONA Viaggio di andata e ritorno con treno di 2° classe da/per Milano e tutte le tratte interne per raggiungere Interlaken dove si soggiorna in camera doppia in hotel 4 stelle con prima colazione. Escursioni alle cascate del Trummelbachfalle (1° giorno),alla Jungfraujoch (2° giorno), minicrociera sul lago di Brienz. Sconto soci e familiari: 25 euro della quota di iscrizione.


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VIAGGI PER I SOCI

TRENI ROMANTICI Due itinerari alla scoperta del nord della Spagna e di Parigi

1500 euro a persona per ogni proposta incluse tasse aereoportuali

Spagna Vintage Due viaggi con il treno d’epoca Con l’Expreso de la Robla nel nord della Spagna. Un treno turistico vintage di lusso con tutte le comodità di un albergo (bagno privato, aria condizionata e tutti i comfort) dal quale ammirare le bellezze del paesaggio attraverso le grandi finestre. Si trascorre la notte fermi nelle stazioni in modo che i clienti possano entrare ed uscire a loro piacimento e riposare tranquillamente. Il treno é accompagnato da un pullman per le escursioni. Inoltre c'é sempre una guida che accompagna i gitanti per tutto il tour. Colazione

sul treno; pranzo e cena in ristoranti selezionati. Itinerario “Jacobeo”: Gijon - Santiago - Gijon Partenze. Luglio: 4, 11, 18, 25 - Agosto: 3, 8, 15, 22, 29. 6 giorni/5 notti da mercoledì a lunedi (4 giorni in treno). Volo di linea Milano/Leon. Sistemazione in hotel 4 stelle a Leon. Itinerario “La Robla”: Bilbao - León - Bilbao Partenze. Settembre: 5, 12, 19, 26 6 giorni/5 notti da mercoledì a lunedi (4 giorni in treno). Volo di linea Milano/Madrid in classe economica. Sistemazione in hotel 4 stelle. Sconto soci e familiari: 35 euro della quota di iscrizione.

Toujours Paris! 3 giorni con l’Euronight 1° giorno: partenza alle 23.38 da Milano per Parigi-Gare de Lyon con treno Euronight Thello notturno nella tipologia di cuccetta prescelta. Arrivo alle 09.29. 2° giorno: sistemazione in hotel 3 stelle in centro. Visita della città con libera circolazione sui mezzi pubblici. Pernottamento in hotel. 3° giorno: prima colazione in hotel. Visita libera della città.Rientro a Milano Centrale con treno Euronight Tello notturno nella tipologia di cuccetta prescelta. Partenza h.19.45; arrivo alle h. 5.38 del quarto giorno 4° giorno: arrivo a Milano Centrale Prezzi a partire da Euro 238 in cuccetta T6 (in cuccetta T4 : euro 268 – in cuccetta T3: euro 298 - viaggio in doppia di prima classe: euro 358) La quota comprende: Viaggio di andata + ritorno con treno notturno 1 notte in hotel 3 stelle a Parigi città Paris Visite valida 3 giorni La quota non comprende: pasti, bevande, extra personali e tutto quanto non compreso in quota Sconto soci e familiari: 25 euro sulla prenotazione. 13


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INIZIATIVE

“OGGI IN PISTA DOMANI IN STRADA”

Lezione a Monza

È ormai noto che gli incidenti stradali sono causati prevalentemente da comportamenti errati, per i più diversi motivi (ignoranza dei principi di causa/effetto, superficialità, sovrastima delle proprie abilità, condizioni psicofisiche anche solo leggermente alterate, ecc.).Gli interventi preventivi devono essere di conseguenza finalizzati ad incidere sugli aspetti soggettivi del guidatore e la loro efficacia aumenta a seconda del soggetto che le emette. Se la fonte di emissione, oltre ovviamente alla competenza, è anche autorevole ed il contesto in cui si svolge ha valenze emotive, il messaggio ha maggiori probabilità di essere recepito e di divenire un nuovo modello di comportamento. Il progetto “Oggi in pista, domani in strada” intende fornire agli alunni delle scuole medie (alunni che non sono più bambini ma non ancora ragazzi), in attesa di possedere il patentino per la guida dei ciclomotori, un messaggio in cui i comportamenti rispettosi delle regole su strada sono molto più 14

vantaggiosi rispetto a quelle scorrettezze che spesso vengono considerate “furbizie”. Questi vantaggi vengono esemplificati nei modi più diversi: la prevenzione viene presentata come furbizia vantaggiosa (ad esempio: “cammino con le mie gambe, non con le stampelle”) e la falsa percezione del “tempo guadagnato” con eccessi di velocità viene quasi derisa attraverso un semplice calcolo che ha come risultato un risparmio di un paio di minuti al massimo in un percorso urbano. Questi messaggi vengono amplificati ed assumono efficacia dal momento che vengono trasmessi nel cosiddetto “tempio della velocità”, quale è certamente considerato l’Autodromo di Monza, all’interno del quale è stato attrezzato uno spazio nella cosiddetta Sala Briefing, nell’Area Stampa: uno spazio destinato a creare subito negli alunni un’atmosfera particolare (l’emozione di essere in un luogo ripreso dalle televisioni per le interviste ai campioni di Formula Uno, la curiosità di


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Foto Maurizio Rigato

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Incontri di sicurezza stradale per i ragazzi delle scuole medie all’Autodromo di Monza. Un’iniziativa realizzata con il Ministero dell’Istruzione e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia ricevere messaggi di sicurezza stradale apparentemente in contrasto con l’ambiente dell’autodromo, ecc.). In tale spazio sono state previste: • Proiezioni di filmati (prove di crash delle due e delle q u a t tro ruote, dimostrazioni di applicazioni tecnologiche, • Spiegazioni e giochi per illustrare le leggi della fisica della

“Oggi in pista, domani in strada”: conoscenze e informazioni utili ai futuri utenti della strada Ma soprattutto un messaggio di rispetto delle regole e degli altri

Dall’alto: l’arrivo dei ragazzi all’Autodromo; a “lezione” con il pilota Gian Maria Gabbiani; simulazione di chiamata di soccorso in caso di incidente con i “docenti” dell’Automobile Club Milano; test finale di valutazione delle conoscenze acquisite. In grande: i ragazzi” schierati” in pista 15


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In alto, caccia all’autografo del pilota. Sopra, giro di pista in pullman. A fianco, souvenir della visita: in gruppo sul podio della Formula1

della meccanica, del rapporto spazio/tempo, ecc., con particolare riguardo all’uso delle due ruote in ambito urbano, ai sistemi di protezione, alla distanza di sicurezza, allo stato psicofisico del conducente; • Organizzazione di un gioco a squadre di simulazione di una telefonata di soccorso in funzione di alcuni video che r a f f i gurano incidenti; • Esposizione di abbigliamento da motociclista, con caschi integrali e sezioni di caschi che hanno subito ammaccature, con guanti professionali, con la “tartaruga” da indossare alla schiena, ecc. Il clima della mattinata è volutamente informale, ed i ragazzi si dimostrano subito curiosi. Anche per ammissione dei docenti, i ragazzi di solito considerati “più irrequieti” sono quelli più attenti. Qualche artificio educativo è sempre d’aiuto. A proposito dei rischi da evitare in moto, ad esempio guidare con il casco non allacciato, l’educatore improvvisamente lancia un casco contro il pavimento per simulare l’effetto dell’impatto della testa contro lo spigolo del marciapiede: più di tante parole, ciò crea un momento di silenzio e di emozione il cui ricordo, ci auguriamo, dovrebbe restare impresso ed essere determinate per comportamenti conseguenti. In linea di massima, il programma delle mattinate vede attorno alle 9.15 /9.30 l’ingresso del pullman in Autodromo e, saliti alla terrazza del terzo piano antistante la griglia di partenza, la illustrazione della storia e delle caratteristiche della Pista. Poi, in Sala Briefing, lo svolgimento dell’interven16

to educativo per un paio d’ore, al termine delle quali viene compilato dai ragazzi e dagli insegnanti che li accompagnano un questionario di verifica. La mattinata si conclude con “il calpestio” del podio delle premiazioni e con un giro della pista sul pullman che poi riaccompagna gli studenti alla scuola. Le mattinate messe a disposizione nel prossimo autunno, alla ripresa scolastica, sono state tutte già prenotate in tempi rapidissimi. Visto l’esito incoraggiante, ci si augura che questa iniziativa possa essere replicata ed Gianfranco Chierchini ampliata. UNA INIZIATIVA DA RIPETERE Il progetto è stato valutato positivamente sia dal Miur, sia dall’Istituto Scolastico Regionale della Lombardia ed ha ricevuto la copertura delle spese proprio per le sue caratteristiche sperimentali, nella prospettiva di possibili replicazioni anche in altre regioni, oltre che in altre province della Lombardia. Automobile Club Milano, in questa prima fase, conclusasi nella seconda metà di maggio, ha messo a disposizione delle scuole medie delle province di Milano, di Lodi e di Monza , secondo un calendario prestabilito, la possibilità di trascorrere una mattinata in Autodromo. Il progetto sperimentale si concluderà ai primi di novembre, tenendo conto delle esigenze scolastiche e degli impegni degli spazi in Autodromo.


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PROGETTO

UN FATTORE CHE PROVOCA TROPPI INCIDENTI STRADALI

Rischio sonno Un problema che coinvolge un milione e mezzo di italiani Nell’ambito del Premio Sapio, si è svolta, presso la sede ACM, una giornata di studio sulle pericolose conseguenze della sindrome delle apnee ostruttive. Al via un progetto di ricerca che coinvolgerà varie categorie professionali

Ad assistere alla giornata di studio è intervenuto un folto pubblico composto da esperti dei settori medico e trasportistico, nonché da utenti interessati dagli argomenti in discussione

I dati sono poco conosciuti e, anche per questo, ancor più impressionanti: 1 milione e 600 mila italiani adulti, che abitualmente russano nel sonno e che quindi riposano male, soffrono della sindrome delle apnee ostruttive e corrono un rischio fino a sette volte maggiore di provocare un incidente stradale. Eppure solo il 10 per cento di questi soggetti a rischio è consapevole del problema e lo affronta con terapie appropriate. Così il rischio sonnolenza non si manifesta solo sulle lunghe distanze, dove indagini specifiche hanno stimato che provoca 1 sinistro su 5, quale causa o concausa: anche in città, come rivela un inedito studio della Polizia Locale del Comune di Milano, le anomalie per sonno sono 18

in pericoloso agguato. È quindi urgente, pur evitando inutili allarmismi, promuovere una azione concreta e precisa rivolta agli utenti, coinvolgendo medici, associazioni e operatori. L’occasione per inquadrare il problema e proporre soluzioni concrete è stata fornita dalla Giornata di studio “Le relazioni pericolose tra sindrome delle apnee ostruttive durante il sonno e gli incidenti stradali: da problema a occasione per promuovere salute e sicurezza” che si è svolta a febbraio presso la sede centrale dell’Automobile Club Milano. L’iniziativa è stata organizzata nell’ambito del Premio Sapio per la Ricerca Italiana, in collaborazione con ACM.


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“La relazione fra sonnolenza e incidentalità stradale è ormai dimostrata - ha sintetizzato il responsabile scientifico della manifestazione, Francesco Fanfulla, del Servizio autonomo Medicina del Sonno della Fondazione Maugeri di Pavia - e chi soffre di apnee ostruttive (in Italia ben 1.600.000 di italiani adulti) è ancora più a rischio, per sé e per gli altri”. La pausa del respiro durante le ore del sonno, infatti, determina un riposo non ristoratore e quindi, come conseguenza, sonnolenza diurna e difficoltà di attenzione e concentrazione durante le proprie attività. Alla guida ciò può manifestarsi pericolosamente allungando i tempi di reazione: viaggiando a 50 chilometri all’ora si può così rimanere senza controllo anche per una trentina di metri. I dati della Polizia Locale del Comune di Milano, illustrati dal commissario capo Pietro Garbagnati e da Roberto Meco del Servizio Traffico e Viabilità, indicano che gli incidenti dovuti alle varie anomalie legate allo stato psicofisico, e fra queste quelle legate alla sonnolenza, sono sicuramente sottostimati per le difficoltà sia di raccolta e codifica dei dati, sia di tipo analitico per l’individuazione delle singole tipologie. Tuttavia si può stimare che la percentuale dell’1 - 2% attribuita alle anomalie per sonno dalle attuali statistiche, possa essere, in ambito urbano, almeno il doppio, considerando anche anomalie non codificate e le interazioni fra le stesse. I rischi legati alla sonnolenza, in particolare di quella dovuta alla sindrome delle apnee ostruttive, sono ancora non perfettamente conosciuti dalla classe medica e troppo sottovalutati da chi ne soffre, anche per la difficoltà di prendere coscienza del proprio disturbo. Tutto ciò nonostante il fenomeno sia perfettamente documentato e affrontabile: è insomma una malattia che può essere individuata e curata con successo. Ha evidenziato il prof. Fanfulla: “Vogliamo far passare un messaggio preciso. È fondamentale arrivare alla definizione di protocolli diagnostici e terapeutici, in modo che la patologia venga affrontata senza conseguenze non solo per il possesso della patente ma a tutto vantaggio della salute individuale e della sicurezza, senza aggravi di spesa per la società e per il cittadino”. Scopo della Giornata di Studio è stato così innanzitutto quello di aumentare informazione e conoscenza sui disturbi collegati alla sindrome delle apnee ostruttive, per poi dare vita ad una rete integrata che consenta in futuro a tutti i diversi operatori coinvolti (autorità, medici,conducenti, associazioni, ecc.) di affrontare il fenomeno in modo efficace. Fra i relatori, alcuni importanti esperti del settore: oltre a Francesco Fanfulla, Alberto Braghiroli (del Centro di medicina del Sonno ad indirizzo cardiorespiratorio della Fondazione Maugeri di Veruno), Giuseppe Insalaco (dell’Istituto di Biomedicina e Immunologia Molecolare Alberto Monroy del CNR di Palermo), Holger Woehrle (vicepresident Clinical Research and Medical Director ResMed), Antonino Mangiacavallo (past president Federazione Italiana contro le Malattie Polmonari Sociali e la Tubercolosi) e Patrizia Scavalli (dirigente medico ASL VT sezione 5).

Il coordinatore scientifico della manifestazione, prof. Francesco Fanfulla

La possibilità di verificare sul campo tipologie di intervento partendo dai conducenti professionali, mediante protocolli di screening, sono state esaminate da alcune fra le più importanti rappresentanze dei settori dell’autotrasporto, del trasporto collettivo e del servizio taxi dell’area metropolitana milanese, la cui collaborazione è fondamentale per arrivare a modelli di comportamento condivisi ed efficaci. Alla presenza del direttore della Motorizzazione Civile di Milano, Paolo Nucera, e coordinati dal responsabile Studi di Acinnova, Gianfranco Chierchini, hanno partecipato a questo confronto: Marco Colombo (segretario provinciale della Federazione Autotrasportatori Italiani), Pasquale Errico (responsabile Servizio autopubbliche del Comune di Milano), Salvatore Luca (responsabile Divisione tassisti dell’Unione Artigiani della Provincia di Milano), Marco Luisi (presidente Confartigianato Taxi Lombardia), Stefano Negretti (funzionario dell’Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori), Claudio Severgnini (presidente Tassisti Artigiani Milanesi). Sulla base della ampia disponibilità manifestata dai presenti, si avvieranno così nel prossimo futuro studi più dettagliati sul comportamento di conducenti professionali e su par-

Sulle lunghe distanze 1 incidente su 5 è in relazione alla sonnolenza, che non è solo il classico colpo di sonno ma anche distrazione, appannamento dei riflessi, erronea valutazione dei rischi 19


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PROGETTO

Paolo Nucera, direttore della Motorizzazione Civile di Milano

Pietro Garbagnati, commissario capo della Polizia Locale di Milano

Pasquale Errico, responsabile Settore autopubbliche del Comune di Milano

Salvatore Luca, responsabile Divisione tassisti dell’Unione Artigiani della Provincia di Milano

Claudio Severgnini, presidente Tassisti Artigiani Milanesi

Marco Luisi, presidente Confartigianato Taxi Lombardia

Roberto Meco, del Servizio Traffico e Viabilità del Comune di Milano

Marco Colombo, segretario provinciale di Milano della Federazione Autotrasportatori Italiani

Stefano Negretti, funzionario dell’Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori

vicepresidente del Gruppo Sapio, ha sottolineato che “quello delle OSAS e della sicurezza stradale è un problema importante che va assumendo sempre più rilevanza sociale e che, purtroppo, nel nostro paese è ancora trascurato o a volte addirittura ignorato, se paragonato ad altri paesi europei nei quali già esiste una normativa che lo regolamenta. L’organizzazione di questo convegno insieme ad ACI, che da anni dedica attenzione al problema della sicurezza, è stato un momento importante nell’avviare un’attività di sensibilizzazione che solo con lo sforzo congiunto di tutte le categorie porterà a risultati di successo.” Da numerosi anni Automobile Club Milano dedica particolare attenzione, con ricerche studi e campagne di comuni20

cazione, allo stato psicofisico dei conducenti. Indagini specifiche. Nel recente passato, è stato dimostrato che la sonnolenza al volante è causa o concausa di almeno il 20 per cento dei sinistri stradali. Non si tratta solo del classico “colpo di sonno”, ma anche di appannamento dei riflessi, distrazione, erronea valutazione dei rischi. Per questo il fenomeno va studiato e prevenuto in tutti gli ambiti, promuovendo una sensibilizzazione rivolta a tutti gli utenti, in particolare dei soggetti che per vari motivi (patologie, stili di vita, abitudini di viaggio, ecc.) sono a rischio maggiore. Paolo Redaelli


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CAMPAGNE

ACI E DIAGEO ASSIEME PER LA SICUREZZA STRADALE

Divertiti responsabilmente Sensibilizzare e informare sui rischi della guida in stato di ebbrezza. Soprattutto i giovani. Promuovere la figura del “Guidatore designato” che non beve per riportare a casa in auto gli amici Si conferma per il sesto anno consecutivo “Divertiti Responsabil-mente”, la campagna di sensibilizzazione nazionale sui temi dell’alcol e della sicurezza stradale che, come ha ricordato Giorgio Liveriero di Diageo Italia “nel corso delle passate edizioni, ha formato 138.000 “Guidatori Designati” attraverso un’attività di formazione svolta nelle più famose località di divertimento della penisola”. Nel corso della conferenza stampa di presentazione della campagna portata avanti da ACI e Diageo sono stati presentati alcuni dati relativi agli incidenti stradali nel Comune di Milano, dove le violazioni per guida in stato alterato da alcool o droga rilevate dalla Polizia Locale sono in costante diminuzione: meno 30 per cento negli ultimi 5 anni. Come ha ricordato Simonpaolo Buongiardino, vicepresidente di Automobile Club Milano, citando i dati forniti dalla Polizia Locale del Comune di Milano “Si è infatti passati da 1.154 contestazioni del 2010 a 1.074 del 2011. Il dato diventa ancor più interessante se rapportato agli anni precedenti, quando, per esempio, nel 2008 le violazioni furono 1.596. Nel primo trimestre del 2012 le violazioni sono state 229, con una tendenza quindi a un’ulteriore diminuzione”. Infine, sempre sulla base dei dati forniti dalla Polizia Locale di Milano, l’Ufficio Studi di Automobile Club Milano, ragionando in termini più generali, ha evidenziato come negli ultimi dieci anni si sia passati dai 31.907 incidenti rilevati nel 2.002 ai 19.002 del 2011. E nel 2012 il trend dei primi 3 mesi indica un’ulteriore

Nel corso delle passate edizioni , questa campagna per la sicurezza ha formato 138.000 “Guidatori Designati”che non bevono per riportare a casa gli amici

diminuzione del 12%. A rendere ancor più interessante queste statistiche è il dato riguardante la mortalità: siamo passati dai 77 decessi del 2.002 ai 50 del 2011. Una formula vincente Forte del successo ottenuto gli scorsi anni, la formula vincente di Divertiti Responsabilmente è confermata anche nel 2012, con l’aggiunta di importanti novità: grazie al supporto della Fondazione Umberto Veronesi e, per la prima volta, alla partnership di Abarth la campagna raggiungerà 12 province in 9 regioni italiane con il coinvolgimento di oltre 180 sedi e delegazioni dell’Automobile Club d’Italia. Nel corso del suo giro nazionale che si concluderà a metà luglio “Divertiti Responsabilmente” ha fatto tappa anche a Milano all’inizio di giugno per un fine settimana all’insegna della guida sicura con incontri in alcune discoteche e concessionarie d’auto nel corso dei quali sono state fornite informazioni relative alle normative stradali in vigore, alle sanzioni a cui si va incontro per guida in stato di ebbrezza e sulle modalità di consumo responsabile. Sono anche stati distribuiti i kit di guida sicura EtilOk composti da una guida informativa e 3 etilometri monouso: Tutti hanno infine avuto la possibilitàdi mettersi alla prova con un simulatore multimediale di guida sicura. Divertiti Responsabilmente è realizzata con il patrocino della Provincia di Milano, della Regione Lombardia - Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione e del Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione. Il vice presidente di AC Milano Simonpaolo Buongiardino 21


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IBRIDE

Cresce la famiglia “verde” Le vendite restano limitate, ma l’offerta di modelli aumenta. I prezzi sono ancora elevati, ma si stanno abbassando. Le auto a doppio motore termico-elettrico sono comunque d’attualità perché rappresentano il punto di passaggio obbligato e più realistico verso l’auto pulita. Il principio di mobilità sostenibile e l’attenzione ai consumi e al risparmio di carburante si sono fatti sempre più importanti negli ultimi anni e l’industria automobilistica, sempre attenta all’evoluzione delle tendenze commerciali e sociali sta rispondendo alle nuove esigenze con nuove e sempre maggiori proposte sul fronte dei modelli ecologici. L’offerta di auto a basso impatto ambientale aumenta. E tra queste le “auto del momento” sono le cosiddette ibride a doppio motore termico-elettrico che secondo molti rappresentano il ponte tra il passato e il futuro dei mezzi di trasporto individuale e commerciale, proponendosi un po’ come l’anello di congiunzione ideale tra un tipo di autotrazione basata sui combustibili fossili, benzina e gasolio, com’è stato fin dagli albori dell’automobile, e quella che punta sull’energia elettrica o sui carburanti alternativi per affrancarsi definitivamente dalla dipendenza assoluta dal petrolio, come si pensa e si spera possa avvenire in un futuro non ancora prossimo, ma inevitabile. In questi ultimi anni l’auto ibrida sta mostrando un trend di crescita, non esplosiva, ma costante, poiché rappresenta un passo intermedio e realistico verso la mobilità sostenibile. I suoi costi non sono più proibitivi come qualche anno fa, pur essendo sempre elevati rispetto alle auto tradizionali, e questo anche grazie alla disponibilità di modelli più piccoli e abbastanza abbordabili (anche in considerazione dei risparmi di carburante nel tempo) come ad esempio la 22

Honda Jazz Hybrid o la Toyota Yaris Hybrid che hanno prezzi a livello delle equivalenti versioni turbodiesel. In linea generale, le ibride mantengono sempre costi superiori per due motivi: il primo, è che hanno due motori, il secondo è che i volumi di vendita sono ancora troppo bassi e non permettono di abbattere sufficientemente i costi. Spesso, inoltre, nel caso di blocco del traffico, anche alle ibride è vietata la circolazione. Il risultato è che le vendite restano di nicchia: nei primi quattro mesi di quest’anno sono state, infatti, immatricolate 1.471 vetture ibride(con una proiezione annuale quindi poco sotto le 6 mila unità), mentre nel 2011 ne erano state complessivamente immatricolate 5.127 esemplari, e nel 2010 4.845 unità. Il trend è dunque positivo, ma ancora non basta per un vero decollo. Tuttavia non si può non segnalare che nel primo quadrimestre di quest’anno l’auto più venduta al mondo è stata proprio una ibrida, proprio la prima “storica” ibrida che ha aperto questa strada tecnologica, la Toyota Prius, la quale ha totalizzato 256.930 unità immatricolate. E proprio la Prius diventerà a breve una gamma comprensiva di una monovolume a sette posti, la Prius +, e di versioni “Plug-in”. Una benefica sinergia A differenza delle auto elettriche ad autonomia estesa, nelle vetture ibride il motore a combustione interna ha un ruolo preponderante nell’assicurare la propulsione ed è


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La nuova gamma della Toyota Prius, la “pioniera” delle ibride, in cui figura anche una monovolume a sette posti e un modello a ricarica “plug-in”.

quindi collegato alle ruote fornendo coppia e potenza esattamente come avviene su una vettura tradizionale. L’unità elettrica, invece, che lavora a fianco del motore termico assume una grande importanza per quanto riguarda l’abbattimento dei consumi e delle emissioni, oltre a fornire

TOP TEN IBRIDE Le più vendute nei primi 4 mesi del 2012 Toyota Auris Lexus CT200 Peugeot 3008 Honda Jazz Lexus RX Honda Insight Toyota Prius Honda CR-Z Porsche Cayenne Audi Q5

332 247 241 156 138 79 75 44 38 34

una potenza supplementare che si può rivelare utile in determinate situazioni di guida, come quando serve una spinta superiore in accelerazione per effettuare un sorpasso o come quando si viaggia a pieno carico su strade di montagna, tanto per fare un paio di esempi. Inoltre il funzionamento di un’auto ibrida è pressoché identico a quello di un modello a benzina o diesel, dato che la propulsione “in sinergia” tra i diversi motori è gestita in maniera autonoma dal sistema elettronico e avviene pertanto in modalità trasparente per il guidatore che può tuttavia controllare lo stato di funzionamento mediante la strumentazione dedicata. Il vantaggio di un’auto ibrida rispetto a un’elettrica è dato principalmente dall’autonomia di marcia che in questo caso, potendo contare anche su un motore termico e sul relativo serbatoio, consente di fare diversi chilometri in più senza la necessità di doversi fermare a ricaricare o a rifornire, cosa che rende le vetture ibride l’alternativa ideale ai modelli con tecnologia di propulsione tradizionale quanto a flessibilità di impiego, soprattutto per quanti non intendono o semplicemente non possono rinunciare a usare il proprio mezzo per i viaggi di medio e ampio raggio. Pur essendo mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, le auto ibride non sono veicoli a zero emissioni allo scarico come quelli elettrici. La presenza del motore termico comporta, infatti, l’emissione di CO2 e altre sostanze inqui23


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Qui a fianco, la Toyota Yaris; sotto la Lexus CT200h e, in basso, la Peugeot 3008.

nanti derivanti dalla combustione dei derivati dal petrolio, ma il fatto di usare in sinergia un propulsore elettrico e non riservare la trazione al solo motore termico fa sì che il livello di inquinamento emesso sia estremamente contenuto, in particolare se confrontato con quello attribuito ad un modello di pari dimensioni e cilindrata alimentato esclusivamente a benzina o diesel. Infine, va ricordato come all’interno delle categorie dei modelli ibridi ed elettrici ci siano anche i mezzi definiti “plug-in“, cioè dei modelli che hanno la possibilità di essere ricaricati semplicemente collegando la vettura a una comune presa di corrente domestica, rendendo nullo il vincolo di dover connettere l’auto a una colonnina per la ricarica pubblica e superando così il problema della scarsa diffusione delle infrastrutture di questo tipo in molte città. La Comunità europea nel Pacchetto 20-20-20 ha previsto che entro il 2020 le emissioni di CO2 dei mezzi di trasporto, sia pubblici sia privati, dovranno drasticamente diminuire. Per quest’anno l’obiettivo è di 120 gr/km di CO2 (95 gr/km nel 2020), c’è però da sottolineare che le emissioni non sono calcolate sul singolo veicolo, ma come media di tutte le nuove autovetture immatricolate dalla singola casa automobilistica per quell’anno. Purtroppo, però, da qualche anno non sono più previsti incentivi o sgravi come agevolazioni sul bollo, come, invece, accade per le auto puramente elettriche. Tuttavia qualcosa si sta muovendo visto che è in dirittura d’arrivo una proposta di legge per garantire un bonus che andrà a favorire soprattutto le vetture elettriche, ma anche molte ibride di dimensioni medio-piccole. Corrado Canali 24


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LE IBRIDE SUL MERCATO LA TECNICA

La strana coppia Come sono fatte e come funzionano le ibride L'auto elettrica fa i primi passi, ma la mancanza di infrastrutture la rende ancora molto pionieristica. La “corrente” però si prende una rivincita con il concetto ibrido, che ha sempre più successo e “contagia” uno dopo l'altro tutti i costruttori. Dire ibrido oggi non identifica immediatamente un tipo di vettura, quanto piuttosto una famiglia di veicoli con differenze più o meno marcate. Innanzitutto dobbiamo perciò definire cosa sia un veicolo ibrido: un'automobile in cui coesistono un motore termico e uno elettrico. Perché due? Uno non basta? Sì, uno basta e avanza, ma solo se non si considera l'inquinamento. Già, perché un'auto tradizionale inquina; anche una Euro 6 (norma peraltro non ancora in vigore), seppur poco. Il motore elettrico, invece, non inquina, mai. Quindi si può fermare quello termico nelle soste o nella marcia a bassa velocità, usare l'elettrico e non emettere nulla. Anche la CO2 è inquinamento, in più legata al consumo: meno CO2, meno consumo e meno soldi che escono dalle nostre tasche. Quindi un'auto ibrida, particolarmente nel traffico caotico delle nostre città, fa risparmiare carburante e inquina molto meno. Però costa di più. Torniamo alle tipologie, dicevamo del motore termico. Può essere a benzina, soluzione diffusa perché gli ibridi sono nati in Giappone dove il gasolio si usa poco. Esempio la Toyota Prius (e derivate, Lexus incluse). Oppure Diesel, come la Peugeot 508 RXH. Il motore elettrico invece può essere del tipo a corrente continua o alternata. Sembrerebbe logico usare il primo, dato che la corrente immagazzinata nella batterie è di questo tipo, ma gestire i carichi parziali di questo motore è poco efficiente. Si utilizzano perciò motori a corrente alternata, anche se occorre interporre tra le batterie e il motore un inverter che trasforma la corrente continua in alternata, con il conseguente aggravio di peso, ingombri e costi.Vediamo ora come i

Audi A8 2000 cc Hybrid Euro 86.200 Audi Q5 2000 cc Hybrid Euro 57.280 BMW Serie 5 Activehybrid 3000 cc Euro 64.400 BMW Serie 7 ActiveHybrid 4400 cc Euro 107.450 Citroen DS5 2000 cc da 37.150 a 46.650 Euro Honda Jazz 1400 cc da 18.700 a 20.150 Euro Honda Insignt 1400 cc da 21.200 a 24.200 Euro Honda CR-Z 1500 cc da 19.900 a 26.300 Euro Lexus CT200h 1800 cc da 29.200 a 36.450 Euro Lexus GS 3500 cc da 63.200 a 76.100 Euro Lexus LS 5000 cc da 110.300 a 144.000 Euro Lexus RX 3500 cc da 55.800 a 60.400 Euro Mercedes S 3500 cc Euro 96.971 Peugeot 3008 2000 cc da 35.000 a 36.800 Euro Peugeot 508 RXH 2000 cc Euro 43.000 Porsche Panamera 3000 cc Euro 110.421 Porsche Cayenne 3000 cc Euro 84.816 Toyota Yaris 1500 cc Euro 17.500 Toyota Auris 1800 cc da 22.500 a 25.850 Euro Toyota Prius 1800 cc da 27.200 a 34.100 Euro Volkswagen Touareg 3000 cc Euro 75.500


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motori possono essere collegati alle ruote. Se entrambi possono agire singolarmente, uno in alternativa all'altro, parliamo di ibrido parallelo. È il caso delle Honda Insight e CR-Z, delle Audi Q5 Hybrid, delle BMW Serie 5 ActiveHybrid e della Porsche Cayenne Hybrid, nelle quali il motore a combustione usufruisce di un “aiuto” in accelerazione con il recupero di energia in frenata oppure la parte elettrica può anche agire da sola. È la soluzione più comune perché permette di usare il motore “più conveniente” secondo la situazione. Recentemente sono nate le “Plug-in”, ibride parallele che si possono anche ricaricare alla presa di corrente come auto elettriche e che permettono tratti più lunghi a emissioni zero. Da rilevare anche un'ulteriore evoluzione che permette di trasformare una 4x2 in 4x4 facendo agire il motore elettrico su un asse e quello termico sull'altro. Parliamo invece di ibrido seriale se il collegamento con le ruote è esclusivo del motore elettrico, mentre il motore termico serve soltanto a fornire ener-

gia elettrica tramite un generatore. È un sistema utilizzato in ferrovia perché fa funzionare il propulsore a un regime fisso, quello di massimo rendimento. Sulle auto è attualmente impiegato solo da due... vetture elettriche, o almeno così definite dai costruttori: Opel Ampera e Fisker Karma. La diatriba è in corso, poiché le Case dicono trattarsi di auto elettriche con un Range Extender, un generatore per aumentare l'autonomia effettiva. Dal punto di vista puramente tecnico si tratta però di due ibride. Terza categoria, quella delle ibride miste, caso della Toyota Prius. In questo caso l'accoppiamento tra le trasmissioni elettrica e meccanica avviene tramite un sistema epicicloidale che impiega sempre parte dell'uno e dell'altro sistema di trazione. Ultima distinzione, quella relativa al tipo di batterie installate. Al litio nelle più avanzate (e costose), al nichel metal-idruro nelle altre. Ma il settore è in forte evoluzione e nei prossimi anni vedremo nascere nuovi concetti. M.V.

IL CASO CHRYSLER VOLT

L’elettrico “comanda” La Chrysler Volt, Auto dell'Anno 2012, viene definita dalla Casa costruttrice “Auto Elettrica ad Autonomia Estesa” in quanto la trazione standard è assicurata dal potente motore elettrico da 150 cv (160 orari e 0-100 in soli 9 secondi), mentre il benzina ad esso associato (1.4 litri da 86 cv) è un ausiliario che entra in gioco automaticamente, quando tra i 60 e gli 80 km di percorrenza, la batteria si esaurisce. Con il motore a benzina si possono percorrere altri 500 Km, mentre esso stesso provvede a ricaricare contemporaneamente la evolutissima batteria a ioni di litio (garantita per 8 anni o 160.000 Km). Naturalmente la batteria può essere ricaricata anche in rete in 4 o 6 ore, oltre che grazie all’energia recuperata in frenata. I consumi sono così limitatissimi: la casa dichiara 1,2 litri di benzina per 100 km. Elegante e accessoriatissima costa 43.350 euro. In alternativa è possibile optare per un noleggio a lungo termine comprensivo di ogni spesa accessoria.

TORNANO GLI INCENTIVI? Secondo una proposta di legge attualmente in discussione, dall’anno prossimo potrebbero tornare gli incentivi all’acquisto di auto a basse emissioni a fronte della rottamazione di auto più inquinanti. Il bonus dovrebbe essere di 5.000 euro per vetture con emissioni non superiori a 50 g/Km CO2 e fino a 1.200 euro per quelle tra 50 g/Km CO2 e 95 g/Km CO2. Nel 2014 gli incentivi scenderebbero rispettivamente a 4.000 e 1.000 euro e nel 2015 a 3 mila e a 800 euro. Il contributo sarà corrisposto per gli acquisti effettuati tra il primo gennaio 2013 e il 31 dicembre 2015. Il massimo del bonus verrebbe corrisposto sostanzialmente a tutte le vetture elettriche attualmente disponibili, non molte per la verità, accreditate di zero emissioni o quelle come la Chevrolet Volt e la Opel Ampera ad autonomia estesa grazie ad un motore a benzina di supporto all’elettrico. Fra le vetture con emissioni comprese fra 50 e 95 g/km di CO2 sono incluse tante versioni turbodiesel “ecologiche” di Chevrolet Aveo, Citroen C3, Fiat 500 e 500 C oltre che Punto, delle nuova Kia Rio e Peugeot 208, di Renault Twingo e Clio e alcune versioni di Smart Coupé e Cabrio. Ma potrebbero accedere al bonus ridotto anche le Toyota Hybrid Prius e Auris oltre alla Lexus 200h Hybrid. L’unica GPL a rientrare nel bonus sia pure ridotto è la Suzuki Alto. Curiosamente, poi, la nuova Volvo V40 già a listino, ma non ancora in vendita prevede due versioni con un 1600 turbodiesel da 115 CV ecologico che potrebbero accedere all'incentivo sia pure in forma ridotta. 26


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SERVIZI

Alla scoperta dei monumenti milanesi con l’auto pubblica

Taxi Tour Dai Tassisti Artigiani Milanesi un servizio con 12 auto dedicate. Un taxi speciale per conoscere la Milano storica e vedere i suoi principali monumenti. È il servizio “Taxi Tour” operativo da poche settimane in città e garantito da 12 auto bianche riconoscibili dal caratteristico logo e richiedibile telefonando ai seguenti radiotaxi: 028585, 024040, 026969. Si tratta di un’iniziativa realizzata dall’associazione Tassisti Artigiani Milanesi in collaborazione con l’Unione Artigiani presentata a fine maggio alla presenza di numerosi amministratori, fra cui l’assessore al Commercio e Turismo Franco D’Alfonso che ha manifestato l’apprezzamento e l’interesse del Comune di Milano. Il tour programmato va a toccare le maggiori attrattive della città e può avvenire partendo da qualsiasi punto del percorso. I taxi, anche muniti di un collegamento wi-fi gratuito, sono attrezzati con due monitor installati sui poggiatesta con video guida proposti sia in italiano sia in inglese. La durata del percorso è di circa un’ora, i taxi hanno una capienza massima di 4 posti, sono accettate carte di credito, il costo è quello riportato dal tassametro. La presentazione di “Taxi Tour” è stata l’occasione per fare il punto della situazione sul servizio taxi milanese alla vigilia delle sfide lanciate da Expo 2015. Nella sua relazione, il presidente del TAM Claudio Severgnini ha rivendicato il ruolo per i taxi di servizio pubblico che, come tale, deve essere protetto e sostenuto. Area C ha velocizzato le corse e le ha rese meno costose, ma molto c’è da fare ancora per potenziare le corsie riservate. Inoltre va organizzato sistematicamente e pubblicizzato l’uso collettivo, che risulta assolutamente conveniente all’utente con ribassi nella tariffa nell’ordine del 30 per cento. Altri temi toccati da Severgnini sono stati la reperibilità dei taxi, che potrà giovarsi dall’utilizzo delle nuove tecnologie, la necessità di un regolamento comune ai 41 comuni che fanno parte del bacino dei tre aeroporti lombardi (Linate, Malpensa, Orio al Serio), la qualità del servizio che passa attraverso l’utilizzo sempre maggiore di auto a basse emissioni inquinanti e una migliore conoscenza dell’inglese da parte dei conducenti. Quest’ultimo aspetto, fra l’altro, è risultato uno dei punti di criticità del servizio milanese rilevati da un’indagine condotta a livello europeo da Eurotest (l’organismo che raggruppa 18 Automobile Club continentali) illustrata nel suo intervento da Paolo Redaelli, dell’Area Comunicazione di Aci Milano. Nella ricerca, realizzata in 22 città europee, per i taxi milanesi hanno comunque prevalso nettamente i giudizi positivi. Le nostre auto bianche si sono posizionate ai primi posti della classifica di merito: Milano, infatti, si è classificata quarta, preceduta

soltanto da Barcellona, Monaco di Baviera e Colonia. Da qui bisogna partire per consolidare ulteriormente i livelli di qualità raggiunti e per promuovere iniziative che avvicinino all’utilizzo dei taxi anche fasce attualmente lontane, quali ad esempio le famiglie, gli anziani, chi viene a Milano per ragioni di cura, ecc. Alcune caratteristiche del taxi del prossimo futuro sono state delineate dal responsabile del Servizio autopubbliche del Comune di Milano, Pasquale Errico, che ha evidenziato i miglioramenti che le nuove tecnologie potranno apportare in termini di qualità del servizio. I sistemi di navigazione satellitare disponibili, soprattutto con l’allargamento degli ambiti territoriali del servizio, oltre a rappresentare un elemento rassicurante per gli utenti sulla linearità del percorso, possono fornire una molteplicità di servizi (funzioni di tassametro, terminale radio, pagamenti elettronici, stampante, navigatore, collegamento con le forze di polizia, ecc.) ed un touch screen ad uso dell’utente. La stessa tecnologia, ha sottolineato Errico, consentirebbe di disporre di tutte le informazioni per un monitoraggio costante per rilevare lo stato in servizio del veicolo, la memorizzazione dei percorsi e dei tempi di percorrenza, i tempi di guida e di servizio, i tempi di stazionamento sui posteggi ed eventuali situazioni di difformità, situazioni di (p.r.) allarme e viabilistiche.

Dal Duomo alla Scala, dal Castello sforzesco a S. Ambrogio, da S. Maria delle Grazie all’Arco della Pace. Un giro “privato” alle attrattive artistiche e storiche della nostra città. 27


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INDAGINE

MILANO VISTA DAI SUOI VISITATORI

Piace ai turisti. Non a chi ha impegni Turismo d’affari, per cure mediche e per svago: i risultati di una indagine di MeglioMilano, l’associazione per il miglioramento della qualità della vita nella nostra città, di cui fa parte anche l’Automobile Club. La nostra città promossa a pieni voti solo da chi ci viene in vacanza. Idee e proposte per il rilancio. Turismo d’affari, turismo per cure, turismo per svago: tre modi di stare a Milano di non milanesi, in linea di massima, per uno o due giorni. È questo il tema che MeglioMilano ha affrontato, sulla scorta di un’indagine svolta su questionari mirati (ospiti di alberghi, parenti di malati, ecc.) e su colloqui con una ventina di persone che rappresentano appunto il mondo degli affari (ad esempio, Assolombarda), delle cure (ad esempio, IEO), dello svago (ad esempio, TCI). Dalla presentazione dei dati, commentati da Giampaolo Nuvolati, e dal dibattito tra tre soggetti profondamente diversi e complementari (un’università: il Politecnico, un’istituzione: Camera di Commercio, un’impresa straniera da sempre a Milano: Siemens) e dagli interventi a braccio, tra cui quello di SEA, è emersa la conferma dell’importanza del tema “turismo /attrattività urbana” ed alcuni “stimoli urbani”, per usare l’espressione che Franco Morganti si inventò alla fine degli Anni Ottanta, quando presiedeva il Comitato Tecnico (tecni28

co, non scientifico, per il vezzo di sottolineare l’importanza del “saper fare”) dell’associazione. Il Turismo d’affari è rappresentato dalle più diverse figure: l’espositore, il commerciante, il banchiere, l’organizzatore di eventi, il consulente aziendale, ecc. Quasi tutti restano una sola notte, spesso approfittando della presenza per un acquisto particolare o per assistere ad una partita, si muovono più con la metro che con il taxi, più di metà viene una volta al mese, un 20% considera “caotica” la città ed un 21% “mediocre”; solo un 15% la giudica “accogliente”. Più di tre su quattro dichiara che non avrebbe piacere di vivere a Milano. Chi accompagna a Milano un parente per visite o cure esprime un giudizio sulla città analogo a quello precedente: il “mediocre” scende al 10%, ma il “caotico” sale al 35%. Più di uno su tre usa la vettura privata e, non a caso, la richieste di miglioramento della mobilità è al 64%, mentre tutte le altre sono marginali, sotto il 10%. A quasi sette su dieci non piacerebbe vivere nella città di vesco-


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vo Ambrogio. È il turista che viene a Milano, o meglio, che re come gioiosa capitale della moda o più come seria capitapassa per Milano, ad esprimere un giudizio largamente posile della finanza? E mondi come quello dell’ editoria, della tivo: mettendo assieme le valutazioni che vedono Milano musica, del design, alcune delle indubbie eccellenze milanesi, “accogliente”, “ricca” e “curata e pulita” si raggiunge un come si inquadrano nella rappresentazione di ciò che Milano 70% contro un 25 – 30 % degli altri due segmenti di preoffre oggi e nella prospettiva della Milano al 2040? E poi, non senze. La maggioranza (69%) proviene dai Paesi UE, un 17% è anche città della cultura, con le sue undici università? E della dagli Stati Uniti. Uno su due ci vivrebbe e, pur con un giudimedicina, con i suoi centri di cura specializzata? E dell’arte, zio positivo, le richieste di miglioramento sono rivolte all’accocon i suoi 42 musei che nemmeno noi milanesi conosciamo? glienza, alla mobilità ed al sistema delle informazioni. Troppe eccellenze per poterle inquadrare in una unica corniInsomma, se uno trascorre una giornata visitando il Castello e ce, in una unica e robusta vocazione, dicono alcuni, sosteSanta Maria delle Grazie, acquistando un foulard o una cranendo l’opportunità di realizzare tante campagne di markevatta nelle celebri vie del Centro e la sera va a teatro o ad un ting quante sono le vocazioni. Altri provano a sostenere che concerto o anche sui Navigli: la vera e straordinaria vocabeh, passa una bella giornata zione di Milano è proprio e serberà un bel ricordo della quella di avere tante vocazioSecondo una stima prudenziale città. Diversa è la giornata di ni, ma la scala delle priorità chi accompagna qualcuno va pur definita e si ritorna sono stati almeno 4 milioni i visitatori per una visita specialistica o daccapo. Il pensiero allora per un intervento: la conocorre a Palazzo Marino, al a Milano nel 2010. La spesa media scenza della rete del trasporSindaco che tutti rappresento pubblico non è immediata, ma poi ci si ricorda che giornaliera procapite è stata di circa ta, l’accesso alle informazioni bisogna guadare alla Grande sugli eventi quotidiani non è Milano, quindi allargarsi, cerfacile, l’inglese… tutti dicono tamente alla trentina di 350 euro per un fatturato annuo di conoscerlo, gli orari di Comuni dell’Area Omogesportelli e di molti musei nea e oltre fino a Novara o di più di 1,3 miliardi. coincidono con quelli delle Piacenza. attività lavorative… Alzare Dum Romae consulitur… anche di poco la media dei Nelle graduatorie internaziopernottamenti con strumenti informativi maggiori per quannali che misurano l’attrattività delle metropoli fino a trent’antità (cartacei) e per qualità (wi-fi estesa ), con una regolamenni fa Milano era ai primi posti, subito dopo Parigi e Londra; col tazione della ricettività, con accordi con i tour operator per passare del tempo, non solo Berlino, Francoforte e Barcellona inserire Milano nelle proposte del turismo in Italia sono le ma anche Ginevra, Zurigo e Dusseldorf hanno raggiunto e prime e più ovvie e anche relativamente semplici proposte, superato Milano (anche se dopo l’assegnazione di Expo ribadite da MeglioMilano e condivise dal Politecnico che per 2015, Milano è un po’ risalita, proprio nei confronti delle ultila valorizzazione delle proprie caratteristiche si impegna da me tre città appena ricordate…). Non si tratta soltanto di tempo anche per l’alloggio ai suoi studenti, dalla Camera di veder crescere il numero di turisti. Si tratta di essere in grado Commercio che sta promuovendo una campagna promoziodi ospitare il terziario avanzato delle multinazionali, di garegnale per Milano in vista di Expo basata anche su esperienze giare per la riqualificazione di aree oggi “disordinate”, con straniere, da una realtà “profit” come Siemens che ha istituiesempi di equilibrio tra consumo e consapevolezza, di archito un’area dedicata alla sostenibilità delle aree urbane ed alla tettura e di stili di vita, di vincere la scommessa per divenire qualità della vita dei cittadini per essere più aderente alle esiponte tra economie e culture della vecchia Europa e delle giogenze di questi e dei loro amministratori. Ma dalle parole vani nazioni che si affacciano sul Mediterraneo. Non si tratta dette nel dibattito e anche da queste ultime frasi, emerge il soltanto di sviluppo e di crescita economica (anche se di queproblema di fondo, quello che sinora ha impedito la fondasti tempi…): si tratta di qualità della vita dei cittadini resizione e la realizzazione di un programma di marketing urbadenti, dei pendolari giornalieri, dei turisti di tutti i generi. no: valorizzare quello che la città già offre e far sapere quello La questione non si risolve con bei giochi di parole, ma che si sta preparando ad offrire. può cominciare ad essere impostata con una riflessione Un solo esempio: Pittsburg, in Pennsylvania, un tempo la capiproprio tra le tante eccellenze di Milano e con un ventatale mondiale dell’acciaio. La pesante crisi degli Anni Settanta glio di proposte che rappresentino una Milano migliore, dovuta alla dismissione della produzione siderurgica venne miglioramento da cui ciascuno tragga in prospettiva un affrontata e risolta favorendo la nascita di distretti ad alta tecvantaggio. MeglioMilano questo stimolo lo lancia. nologia, attraendo cervelli e finanziamenti, attraverso la riqualificazione generale dell’ambiente ed anche realizzando un Gianfranco Chierchini centro cardiologico all’avanguardia. Milano è da rappresentaComponente del CdA di MeglioMilano 29


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AUTONOVITÀ

NUOVA FIAT PANDA

Trentenne in carriera

È l’auto italiana più “vecchia”, ma è sempre sulla breccia. Con la terza serie si arricchisce di contenuti d’avanguardia e motori di ultima generazione degni delle categorie superiori. Panda sempreverde. 32 anni e non li dimostra. La forza di un progetto indovinato, tramutato in un successo con pochi confronti che da quasi un terzo di secolo accompagna i nostri viaggi e la nostra vita. Una di casa. Detentrice del record di auto italiana con la maggiore anzianità di servizio (classe 1980), ma sempre e ancora corroborata da una costante presenza ai primissimi posti nella top ten delle più vendute, la piccola di Casa Fiat è giunta alla terza generazione e, con immutata freschezza, si ripropone all’altezza dei tempi grazie ad una lunga serie di innovazioni. Ciò che non cambia è la sua personalità basata sulla semplicità, sulla versatilità, e sulla solidità che non a caso ha conquistato un esercito di automobilisti che ne hanno finora acquistati oltre 6 milioni e 400 mila esemplari. City car tra le più qualificate, ma capace di spingersi oltre il suo segmento, la nuova Panda compie oggi un ulteriore salto tecnologico e qualitativo in tema di sicurezza, funzionalità, spazio, comfort. La compatta ed economica tuttofare a 5 porte cresce di pochi centimetri (ora è lunga 365 cm) per articolata sulla varietà di configurazione dei sedili e sullo sfruttamento garantire maggiore sicurezza e abitabilità. I suoi 5 passeg30

geri possono contare sulla varietà di configurazione dei sedili, sulla disponibilità di ben 14 comodi vani portaoggetti e su un bagaglaio tra i più capienti del segmento: 225 litri che possono diventare 260 con il sedile posteriore scorrevole in posizione completamente avanzata fino a raggiungere gli 870 litri con lo schienale dei sedili posteriori abbattuto. 3 gli allestimenti allestimenti previsti (Pop, Easy e Lounge), 10 colori di carrozzeria, 9 ambienti interni, 2 coppe copriruota e 2 cerchi in lega da 14 e 15 pollici. Tra le dotazioni da segnale infine il “Blue&Me TomTom2 LIVE” che unisce i vantaggi di un sistema di infotainment integrato e connesso a quelli di un navigatore portatile, spalancando le porte alla connettività. A breve è atteso l’arrivo della 4x4. Prezzi compresi tra un minimo di 10.200 e un massimo di 14.400 euro. Nuovi motori: tornano i 2 cilindri Tra i propulsori in gamma tornano i bicilindrici della nuova moderna gamma TwinAir a 5 marce dotati del sistema Start&Stop di serie e cambio a 5 marce: il campione di consumi TwinAir Turbo 900 cc da 85 CV (capace di oltre 26 km /litro fuori città e oltre 23 di media.) nominato


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"International Engine of the Year 2011", ed il 900 cc TwinAir Aspirato da 65 CV, alla sua prima applicazione in Italia. Completano la gamma il rinnovato benzina 1.2 Fire da 69 CV e il turbodiesel 1.3 Multijet II da 75 CV anch’esso con Start&Stop di serie. Successivamente la gamma sarà ampliata con la trasmissione automatica robotizzata Dualogic, in abbinamento alla motorizzazione TwinAir, i propulsori bifuel (benzina/metano) 900 TwinAir Turbo Natural Power da 80 CV e 1.2 EasyPower da 69 CV (benzina/GPL).

di minimizzare il consumo di carburante e della modalità “ECO” (selezionabile attraverso un pulsante sul motore TwinAir Turbo) per modificare la mappatura e attuare una guida meno prestazionale più attenta ai consumi. C’è infine il sistema eco:Drive che supporta il guidatore nel migliorare il proprio comportamento alla guida e ottimizzare i consumi utilizzando un’ applicazione disponibile gratuitamente sul sito Fiat (www.fiat.com/ecoDrive).

Sicurezza: frena da sola Dal punto di vista della sicurezza sofisticati, ma fruibili in modo semplice. Oltre ai 4 airbag (frontali anteriori e a tendina protezione testa), all’ABS completo di B.A.S. (Brake Assist System) e alle cinture di sicurezza anteriori con pretensionatore e limitatore di carico, bisogna da segnalare - presente a seconda dei mercati e delle versioni di serie o in opzione – il sistema antisbandamento ’ESC completo del sistema Hill-holder che assiste il guidatore nelle partenze in salita mantenendo bloccato il freno per circa 2 secondi agevolando così la ripartenza e, soprattutto,l’inedito sistema “Low Speed Collision Mitigation” che, grazie ad un sensore laser, è capace di riconoscere ostacoli posti di fronte alla vettura e di frenare automaticamente quando il guidatore non interviene per evitare completamente la collisione o ridurne le conseguenze, a seconda di alcuni parametri (condizioni del fondo stradale, dinamica e traiettoria del veicolo, scenario degli ostacoli, stato degli pneumatici, etc.). Esso integra, tra l’altro, tre funzioni aggiuntive: l’Automatic Emergency Braking (AEB), il Prefill ed il Brake Assist. Il primo, pur rispettando la volontà del guidatore e lasciandogli il pieno controllo della vettura, entra in azione con una frenata d’emergenza dopo aver valutato attentamente la posizione e la velocità degli ostacoli, la velocità del veicolo (inferiore a 30 Km/h), l’accelerazione laterale, l’angolo di sterzo e la pressione sul pedale acceleratore e la sua variazione. Invece, la funzionalità “Prefill” precarica il sistema frenante al fine di consentire una risposta più pronta sia quando interviene l’Automatic Emergency Braking sia in caso di frenata da parte del guidatore. Il Brake Assist riconosce invece le situazioni di emergenza e modifica la risposta al pedale freno per una frenata ancora più pronta in situazioni di emergenza.

La Panda debutta al Salone di Ginevra del 1980. È la prima generazione di una delle più apprezzate city-car d’Europa che in tre anni si arricchisce della versione con tetto apribile in tela e quella a quattro ruote motrici. A soli 4 anni dalla nascita, nel luglio 1984, arriva la milionesima Panda e nel 1986 arrivano i moderni propulsori FIRE 769cc e 999cc da 34 cavalli e 45 cavalli oltre alla motorizzazione diesel. Nei due anni successivi è superata la soglia dei 2 milioni di esemplari, e nel 1990, la gamma si evolve arricchendosi dalla avveniristica Panda Elettra. La Panda di prima generazione è prodotta fino al 2003, restando sempre ai primi posti nelle vendite di utilitarie. Con la seconda generazione Panda rinnova profondamente il suo design abbandonando la carrozzeria a tre porte e crescendo di 13 centimetri in lunghezza e di una decina in larghezza per adottare uno schema da monovolume a 5 porte. È la prima vettura di questo segmento a fregiarsi del prestigioso titolo “Car of The Year 2004”, il modello diventa una vera e propria “piattaforma” sulla quale Fiat ha creato un’intera famiglia di automobili. Nel 2007 esce dalla linea il milionesimo esemplare di seconda generazione. Tra prima e seconda generazione sono state prodotte oltre 6 milioni di Panda.

Una storia di successo

Ecologica: risparmia benzina Rispettosa dell’ambiente la nuova Panda si vale, come detto, del dispositivo Start&Stop che gestisce lo spegnimento temporaneo del motore quando la macchina è ferma e il suo successivo riavvio in modo da ridurre il consumo di carburante (fino al 15%) e le emissioni di CO2, del Gear Shift Indicator (GSI) che è in pratica un “copilota” che suggerisce in modo discreto al guidatore il momento ottimale in cui effettuare i cambi marcia al fine 31


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SPORT

DOPO IL RECORD CONQUISTATO L’ANNO SCORSO FABIO MONTANI CI RIPROVA

Ritorno a Bonneville

Il pilota milanese Fabio Montani, socio del nostro sodalizio, sta mettendo a punto l’auto con la quale intende superare la velocità record raggiunta nell’agosto 2011 nel deserto salato dello Utah con il suo Gus Gus, l’automobile italiana più veloce di tutti i tempi. Obiettivo per il 2013 i 600 km orari. Oltre ad essere il pilota italiano “più veloce di tutti i tempi”, Fabio Montani è anche un uomo di parola. Lo scorso agosto, subito dopo aver conquistato il record di velocità di categoria con il suo Gus Gus Streamliner sulla pista di Bonneville aveva dichiarato “Quella di Gus Gus è stata una avventura intensa e meravigliosa. Siamo orgogliosi di avere raggiunto il nostro obiettivo e di avere realizzato l' automobile italiana più veloce di tutti i tempi. Ma siamo anche determinati a tornare sulla distesa di sale per tentare di andare più veloci”. Detto fatto, il buon Fabio è di nuovo in… pista. In senso metaforico ovviamente, ovvero nel senso che con il team 32

da lui capeggiato sta già lavorando per tornare nel deserto americano per alzare l’asticella del record da lui detenuto, che (pare) nel prossimo agosto sarà insidiato da tre competitor americani. Neanche il tempo di godersi il successo e già si profila la nuova sfida del Gus GUS 2 (chiamiamolo per ora così) programmata per la Speed Week dell’agosto 2013. Sembra una meta ancora lontana. Ma mettere a punto una nuova automobile capace di avvicinarsi, raggiungere e magari superare i 600 (dicasi seicento!) chilometri orari non è cosa facile ne rapida. Oltre alle capacità e ai mezzi tecnici, ci vuole tempo, danaro e tanti test.


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Foto di Jacopo Gospel Quaggia

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Un record tutto italiano Nessuna vettura di fabbricazione nazionale e nessun pilota italiano avevano mai sfiorato i 500 Km orari. Rievochiamo le tappe dell’impresa sportiva di portata a compimento con successo nello scorso agosto nel celebre deserto salato dello Utah negli USA. IL PILOTA E IL SUO TEAM Protagonista di questa avventura sportiva, tecnica e umana sviluppatasi nel corso degli ultimi 4 anni, è stato il team capitanato dal milanese Fabio Montani, responsabile del progetto e pilota del mezzo, con alle spalle un ricco curriculum di partecipazioni in gare Endurance internazionali tra cui la 24 Ore di Daytona e la vittoria nella 1000 KM di Monza. Egli ha coinvolto in questa avventura l’ingegnere veronese Luca Piancastelli, progettista del telaio e artefice dell’aerodinamica; il costruttore Mario Villa che ha realizzato questo esemplare unico nella sua officina di Birone di Giussano (MB); Francesco Fuser, responsabile dell’elettronica, e poi i compagni della spedizione oltreoceano che hanno collaborato nei vari settori dell’organizzazione e della logistica: Oscar Berselli, Tiziano Bristot, Jacopo Gospel Quaggia, Matteo Squeri, Dario Tellarini, Nino e Roberto Verga. IL MITO DI BONNEVILLE Gus Gus è stata la prima vettura a portare in Italia un record di velocità stabilito sul leggendario rettilineo di quasi 13 Km (8 miglia) che solca la vasta superficie salata, levigatissima e senza ostacoli, del deserto di Bonneville: una location ideale per le sfide velocistiche estreme che vi si svolgono fin dal 1948, durante la “Speed Week” di agosto, e che oggi sono animate delle Esplode la gioia di Fabio Montani, abbracciato da un membro del suo team, dopo la conquista del record

E a proposito di danaro, il pilota milanese, che detto per inciso è anche nostro “collega” (da sempre socio dell’Automobile Club Milano), non fa mistero di essere a caccia di sponsor che vogliano partecipare alla nuova conquista e condividere la gloria di un primato tutto italiano. Vedendo la forma a siluro del Gus Gus può sembrare strano chiamarlo “automobile”. Ma esso ha un motore normalmente aspirato, 4 ruote che poggiano a terra e uno sterzo seppur limitato nel raggio. Alcuni importanti elementi della futura versione del Gus Gus sono stati già definiti. Il blocco motore 8 cilindri da 3,5 litri rimarrà lo stesso, ma se ne dovrà incrementare la potenza, dagli attuali 750 cv ad almeno 1.150, grazie ad accorgimenti vari tra cui l’uso di metanolo come carburante al posto dell’etanolo. Verrà modificata anche l’aerodinamica e il cockpit. Primi test con l’auto pronta a ruggire all’inizio della prossima primavera. Di più non è dato sapere. Anche per scaramanzia... 33


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Il team Gus Gus. Alle spalle di Montani, da sinistra, Francesco Fuser, Tiziano Bristot, Nino e Roberto Verga, Matteo Squeri, Mario Villa, Dario Tellarini, Oscar Berselli, Luca Piancastelli. Non compare, ovviamente, il fotografo Jacopo Gospel Quaggia e Clivio Tesorini.

performance di almeno 600 veicoli dei tipi più disparati a caccia di un record. LA TECNICA Spinto da un motore Chevrolet V8 aspirato da 3,5 litri, capace di 750 cavalli a 11.500 giri e alimentato ad alcool, il Gus Gus disponeva di un tradizionale telaio tubolare in acciaio al cui interno è inserita una monoscocca di sicurezza in carbonio che ospita il pilota. È lungo poco più di 8 metri, largo 1,145 metri., alto (al tetto) 0,960 metri. Il peso a secco è di 1.300 chili. Gli pneumatici da 16 pollici e i relativi cerchi erano stati progettati e costruiti appositamente per sostenere una velocità di massima di 720 Km/h. La sua efficientissima aerodinamica è stata studiata e simulata al computer in quanto non esistono gallerie del vento capaci di riprodurre le elevate velocità espresse dal mezzo. I materiali utilizzati per la carrozzeria sono compositi in fibra di vetro, nomex e kevlar, con il fondo in acciaio inox. L’AVVENTURA La spedizione del team italiano nel deserto di Bonneville è durata 7 giorni - dal 13 al 19 agosto 2011 - durante i quali si sono succeduti i vari step regolamentari che hanno portato all’effettivo test per il record:

Nessuna vettura e nessun pilota italiani si erano mai spinti fino a 483,377 Km/h. Inoltre il Gus Gus è stata la prima auto ad aver conquistato per l’Italia un record sulla celebre pista salata del deserto di Bonneville 34

dall’”esame” preliminare in cui il pilota ha dovuto dimostrare di saper controllare il mezzo lungo un tratto cronometrato a velocità crescente (da 150 a 300 miglia orarie), fino all’ottenimento della licenza per velocità illimitata (oltre le 300 miglia orarie). Finalmente il quarto giorno si è svolta la prima di due prove cronometrate ufficiali (sulla distanza di un miglio) alla fine della quale il Gus Gus ha fatto segnare la media di 299,564 Mph (Km/h 482,101) con velocità di uscita a 301,5 Mph (Km/h 485,21). Ancora meglio la seconda prova, il giorno seguente: 301,151 Mph (Km/h 484,655) di media con uscita a 309,7 Mph (Km/h 498,41). Il risultato delle due prove ha decretato la conquista del record e grazie a ciò Fabio Montani è entrato di diritto nell’esclusivo club del “Cappello blu 300” di cui fanno parte solo 90 piloti di tutti i tempi che hanno superato le 300 miglia orarie. Il settimo giorno si decise di migliorare la performance, ma subito dopo il via il pilota dovette desistere a causa di un forte vento laterale che avrebbe pregiudicato la prestazione e messo a rischio la sicurezza. IL RECORD Con la conquista del record di velocità di categoria (che resisteva dal 2003), il Gus Gus Streamliner è diventata l’automobile italiana più veloce di tutti i tempi. Nessuna vettura di fabbricazione nazionale, di alcun tipo e categoria, si era infatti mai spinta fino al limite dei 483,377 Km/h (mph 300,357) che costituisce il primato per “ Automobili E/FS con trazione sulle ruote, carrozzeria integrale streamliner e motore convenzionale aspirato fino a 4.200 cc”. Ma se per ragioni regolamentari il record è stato omologato secondo i valori derivanti dalla velocità media di due passaggi successivi, in realtà la top speed raggiunta dal Gus Gus ha addirittura sfiorato i 500 orari: 498,856 Km/h (mph 309,975), per l’esattezza. UN NOME CURIOSO Infine una simpatica notazione sull’origine del nome con cui è stato battezzato il prototipo da record. Gus Gus altro non è che il soprannome con cui la figlia di Fabio Montani, oggi adolescente, chiamava suo papà quando imparò a parlare.


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AUTOMOBILE CLUB MILANO CONTO CONSUNTIVO 2011


Stato patrimoniale SPA - Attivo SPA.B - Immobilizzazioni SPA.B_I - Immobilizzazioni Immateriali 01) Costi di impianto e di ampliamento 02) Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità 03) D iritti brevetto ind.le e utilizz. opere dell’ingegno 04) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 05) Avviamento 06) Immobilizzazioni in corso ed acconti 07) Altre Totale SPA.B_I - Immobilizzazioni Immateriali SPA.B_II - Immobilizzazioni Materiali 01) Terreni e fabbricati 02) Impianti e macchinario 03) Attrezzature industriali e commerciali 04) Altri beni 05) Immobilizzazioni in corso ed acconti Totale SPA.B_II - Immobilizzazioni Materiali SPA.B_III - Immobilizzazioni Finanziarie 01) Partecipazioni in: a. imprese controllate b. imprese collegate 02) Crediti: a. verso imprese controllate b. verso imprese collegate c. verso controllanti d. verso altri 03) Altri titoli Totale SPA.B_III - Immobilizzazioni Finanziarie Totale SPA.B - Immobilizzazioni SPA.C - Attivo circolante SPA.C_I - Rimanenze 01) Materie prime, sussidiarie e di consumo 02) Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 04) Prodotti finiti e merci 05) Acconti Totale SPA.C_I - Rimanenze SPA.C_II - Crediti 01) verso clienti 02) verso imprese controllate 03) verso imprese collegate 04-bis) crediti tributari 04-ter) imposte anticipate 05) verso altri Totale SPA.C_II - Crediti SPA.C_III - Attività Finanziarie 01) Partecipazioni in imprese controllate 02) Partecipazioni in imprese collegate 04) Altre partecipazioni 06) Altri titoli Totale SPA.C_III - Attività Finanziarie Automobile Club Milano conto economico A - Valore della produzione 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2) Variazione rimanenze prodotti in corso di lavor., semilavorati e finiti 3) Variazione dei lavori in corso su ordinazione 4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5) Altri ricavi e proventi Totale valore della produzione (A) B - Costi della produzione 6) Acquisti materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 7) Spese per prestazioni di servizi 8) Spese per godimento di beni di terzi 9) Costi del personale 10) Ammortamenti e svalutazioni 11) Variazioni rimanenze materie prime, sussid., di consumo e merci 12) Accantonamenti per rischi 13) Altri accantonamenti 14) Oneri diversi di gestione Totale costi della produzione (B) Differenza fra valore e costi della produzione (A-B)

Consuntivo Consuntivo Esercizio 2011 Esercizio 2010

0,00 0,00 0,00 9.441,85 0,00 0,00 10.200,00 19.641,85

0,00 0,00 0,00 7.903,03 0,00 0,00 13.600,00 21.503,03

0,00 87.655,35 0,00 25.029,36 0,00 112.684,71

0,00 116.546,86 0,00 26.877,87 0,00 143.424,73

3.882.816,02 3.822.830,58 59.985,44 8.229,77 0,00 0,00 0,00 8.229,77 134.793,51 4.025.839,30 4.158.165,86

3.854.624,02 3.794.638,58 59.985,44 13.845,32 0,00 0,00 0,00 13.845,32 134.704,33 4.003.173,67 4.168.101,43

0,00 0,00 76.092,69 0,00 76.092,69

0,00 0,00 52.184,92 0,00 52.184,92

3.293.844,66 350.000,00 0,00 219.376,38 0,00 290.326,00 4.153.547,04

3.101.040,46 350.000,00 0,00 195.903,34 0,00 699,00 3.647.642,80

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Consuntivo Esercizio 2011 (A)

Consuntivo Esercizio 2010 (B)

4.751.026,29 0,00

5.486.832,00 0,00

0,00 0,00 2.154.892,43 6.905.918,72

0,00 0,00 2.654.479,00 8.141.311,00

3.978,39

11.808,00

4.214.131,33 1.674.087,00 448.447,69 40.360,38 -23.907,77

4.486.307,00 1.649.077,00 776.291,00 56.249,00 27.489,00

0,00 0,00 473.851,15 6.830.948,17 74.970,55

198.285,00 15.734,00 447.005,00 7.668.245,00 473.066,00

Stato patrimoniale SPA.C_IV - Disponibilità Liquide 01) Depositi bancari e postali 02) Assegni 03) Denaro e valori in cassa Totale SPA.C_IV - Disponibilità Liquide Totale SPA.C - Attivo circolante SPA.D - Ratei e risconti a) Ratei Attivi b) Risconti Attivi Totale SPA.D - Ratei e risconti Totale SPA - Attivo SPP - Passivo SPP.A - Patrimonio netto I) Riserve II) Utili (perdite) portati a nuovo III) Utile (perdita) dell’esercizio Totale SPP.A - Patrimonio netto SPP.B - Fondi per rischi ed oneri 01) Per trattamento di quiescenza e obblighi simili 02) Per imposte 03) Per rinnovi contrattuali 04) Altri fondi Totale SPP.B - Fondi per rischi ed oneri SPP.C - Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato SPP.D - Debiti 04) Debiti verso banche 05) Debiti verso altri finanziatori 06) Acconti 07) Debiti verso fornitori 08) Debiti rappresentati da titoli di credito 09) Debiti verso imprese controllate 10) Debiti verso imprese collegate 11) Debiti verso controllanti 12) Debiti tributari 13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 14) Altri Debiti Totale SPP.D - Debiti SPP.E - Ratei e risconti a) Ratei Passivi b) Risconti Passivi Totale SPP.E - Ratei e risconti Totale SPP - Passivo SPCO - Conti d’ordine 01) Rischi assunti 02) Impegni Assunti 03) Beni di terzi presso l’Ente Totale SPCO - Conti d’ordine

Automobile Club Milano conto economico

Consuntivo Consuntivo Esercizio 2011 Esercizio 2010 444.839,47 0,00 297,43 445.136,90 4.674.776,63

1.407.454,39 0,00 0,00 1.407.454,39 5.107.282,11

0,00 0,00 926.024,82 809.860,51 926.024,82 809.860,51 9.758.967,31 10.085.244,05

654,99 6.127.812,18 50.432,62 6.178.899,79

654,99 6.027.368,26 100.443,92 6.128.467,17

0,00 0,00 0,00 216.445,58 216.445,58 372.705,19

0,00 0,00 0,00 223.285,06 223.285,06 524.129,46

796,79 0,00 0,00 1.551.488,26 0,00 0,00 0,00 0,00 51.651,72 33.551,53 97.278,51 1.734.766,81

0,00 0,00 0,00 1.449.594,12 0,00 0,00 0,00 0,00 312.282,54 23.811,13 78.904,38 1.864.592,17

0,00 35.204,75 1.256.149,94 1.309.565,44 1.256.149,94 1.344.770,19 9.758.967,31 10.085.244,05 154.937,07 0,00 19.339,42 174.276,49

154.937,07 0,00 44.820,39 199.757,46

Consuntivo Esercizio 2011 (A)

Consuntivo Esercizio 2010 (B)

C - Proventi e oneri finanziari 15) Proventi da partecipazioni 16) Altri proventi finanziari 17) Interessi e altri oneri finanziari: 17)- bis Utili e perdite su cambi Totale proventi e oneri finanziari (15+16-17+/-17bis)

180.000,00 17.151,09 30,00 0,00 197.121,09

0,00 11.511,00 149,00 0,00 11.362,00

D - Rettifiche di valore di attività finanziarie 18) Rivalutazioni 19) Svalutazioni Totale rettifiche di valore di attività finanziarie (18-19)

0,00 165.254,00 -165.254,00

0,00 115.440,00 -115.440,00

E - Proventi e oneri straordinari 20) Proventi Straordinari 21) Oneri Straordinari Totale proventi e oneri straordinari (20-21) Risultato prima delle imposte (A-B+/-C+/-D+/-E)

8.116,00 15.428,90 -7.312,90 99.524,74

0,00 0,00 0,00 368.988,00

22) Imposte sul reddito dell'esercizio

49.092,12

268.544,00

Utile d'esercizio

50.432,62

100.444,00


Nota integrativa al Bilancio d’esercizio 2011 Premessa

Il bilancio di esercizio dell’Automobile Club Milano fornisce un quadro fedele della gestione dell’Ente, essendo stato redatto con chiarezza e nel rispetto degli schemi previsti dal Regolamento vigente, senza raggruppamento di voci e compensazioni di partite e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico dell’esercizio. Il bilancio di esercizio dell’Automobile Club Milano, redatto secondo quanto previsto dagli articoli 2423 e seguenti del codice civile, è composto dai seguenti documenti: –– stato patrimoniale; –– conto economico; –– nota integrativa. Costituiscono allegati al bilancio di esercizio: –– la relazione del Presidente; –– la relazione del Collegio dei Revisori dei Conti. Gli schemi contabili di stato patrimoniale e di conto economico sono redatti in conformità agli allegati del Regolamento di amministrazione e contabilità dell’Automobile Club Milano deliberato dal Consiglio Direttivo in data 15 settembre 2009 in applicazione dell’art. 13, comma 1, lett. o) del D.lgs. 29.10.1999, n. 419 ed approvato con provvedimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo con nota 9125 del giugno 2010, di concerto con il Ministero dell’Economia e Finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, con provvedimento 14609 dell’11 marzo 2010.

1. Quadro di sintesi del bilancio d’esercizio

1.1 Principi di redazione e criteri di valutazione Si attesta che i principi generali osservati per la redazione del bilancio di esercizio ed i criteri di iscrizione e valutazione degli elementi patrimoniali ed economici sono conformi alle disposizioni regolamentari, alla disciplina civilistica ed ai principi contabili nazionali formulati dall’Organismo Italiano di Contabilità (O.I.C). Relativamente ai principi generali di redazione del bilancio è utile precisare, fin da ora, quanto segue:

–– la valutazione delle voci è stata fatta secondo prudenza e nella prospettiva di continuazione dell’attività dell’Ente; –– sono stati indicati esclusivamente gli utili realizzati alla data di chiusura dell’esercizio; –– si è tenuto conto dei proventi e degli oneri di competenza dell’esercizio, indipendentemente dalla data dell’incasso o del pagamento; –– si è tenuto conto dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio, anche se conosciuti dopo la chiusura dell’esercizio; –– la valutazione di elementi eterogenei raggruppati nelle singole voci è stata fatta separatamente; –– per ogni voce dello stato patrimoniale e del conto economico è stato indicato l’importo della voce corrispondente dell’esercizio precedente. Relativamente ai criteri di iscrizione e valutazione degli elementi patrimoniali ed economici si rinvia, per l’analisi approfondita, ai paragrafi nei quali vengono trattate le relative voci. Si attesta, inoltre, che non sono stati modificati i criteri di valutazione da un esercizio all’altro. Occorre, peraltro, precisare che l’Automobile Club Milano non è tenuto alla redazione del bilancio consolidato in quanto non ricompreso tra i soggetti obbligati ai sensi dell’art. 25 del D.Lgs. 127/91 e tra quelli indicati al comma 2 dell’art. 1 della Legge 196/2009. 1.2 Risultati di bilancio Il bilancio dell’Automobile Club Milano per l’esercizio 2011 presenta un utile d’esercizio pari ad € 50.432,62, determinando un aumento del Patrimonio Netto, che si attesta ad € 6.178.899,79. Più dettagliatamente: risultato economico = € 50.432,62 totale attività = € 9.758.967,31 totale passività = € 3.580.067,52 patrimonio netto = € 6.178.899,79 1.3 Raffronto con le previsioni 1.3.1 Raffronto con il budget economico Provvedimenti di variazione al bilancio Nel corso dell’esercizio è stato adottato un provvedimento di rimodulazione del Budget economico 2011, deliberato dal Consiglio Direttivo dell’Ente nella seduta del 22/11/2011. Una sintesi degli effetti di detti provvedimenti sul budget è rappresentata nella sottostante tabella.

Tabelle 1.3.1.a – Sintesi dei provvedimenti di rimodulazione del budget economico 2011 Descrizione della voce Budget Iniziale I Provv. Di Rimodulazione A - Valore della produzione 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 4.498.500,00 -364.000,00 2) Variazione rimanenze prodotti in corso di lavor., semilavorati e finiti -30.000,00 30.000,00 3) Variazione dei lavori in corso su ordinazione 0,00 0,00 4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 0,00 0,00 5) Altri ricavi e proventi 2.609.400,00 -178.000,00 Totale valore della produzione (A) 7.077.900,00 -512.000,00 B - Costi della produzione 6) Acquisti materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 26.000,00 0,00 7) Spese per prestazioni di servizi 4.290.100,00 -445.000,00 8) Spese per godimento di beni di terzi 1.756.600,00 -55.000,00 9) Costi del personale 529.000,00 -26.000,00 10) Ammortamenti e svalutazioni 97.700,00 -37.000,00 11) Variazioni rimanenze materie prime, sussid., di consumo e merci -94.355,00 12) Accantonamenti per rischi 0,00 0,00 13) Altri accantonamenti 20.000,00 0,00 14) Oneri diversi di gestione 422.500,00 58.135,00 Totale costi della produzione (B) 7.141.900,00 -599.220,00 Differenza fra valore e costi della produzione (A - B) -64.000,00 87.220,00 C - Proventi e oneri finanziari 15) Proventi da partecipazioni 0,00 180.000,00 16) Altri proventi finanziari 29.000,00 -5.000,00 17) Interessi e altri oneri finanziari: 1.000,00 0,00 17)- bis Utili e perdite su cambi 0,00 0,00 Totale proventi e oneri finanziari (15+16-17+/-17-bis) 28.000,00 175.000,00 D - Rettifiche di valore di attività finanziarie 18) Rivalutazioni 0,00 0,00 19) Svalutazioni 115.440,00 -47.502,00 Totale rettifiche di valore di attività finanziarie (18-19) -115.440,00 47.502,00 E - Proventi e oneri straordinari 20) Proventi Straordinari 0,00 5.000,00 21) Oneri Straordinari 0,00 15.733,00 Totale proventi e oneri straordinari (20-21) 0,00 -10.733,00 Risultato prima delle imposte (A - B ± C ± D ± E) -151.440,00 298.989,00 22) Imposte sul reddito dell’esercizio 34.000,00 0,00 Utile/perdita dell’esercizio -185.440,00 298.989,00

Budget Assestato al 3/11/2011 4.134.500,00 0,00 0,00 0,00 2.431.400,00 6.565.900,00 26.000,00 3.845.100,00 1.701.600,00 503.000,00 60.700,00 -94.355,00 0,00 20.000,00 480.635,00 6.542.680,00 23.220,00 180.000,00 24.000,00 1.000,00 0,00 203.000,00 0,00 67.938,00 -67.938,00 5.000,00 15.733,00 -10.733,00 147.549,00 34.000,00 113.549,00


In occasione dell’approvazione del Bilancio consuntivo 2011, inoltre, si richiede l’approvazione di un secondo provvedimento di rimodulazione esposto nella sottostante tabella. Descrizione della voce A - Valore della produzione 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2) Variazione rimanenze prodotti in corso di lavor., semilavorati e finiti 3) Variazione dei lavori in corso su ordinazione 4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5) Altri ricavi e proventi Totale valore della produzione (A) B - Costi della produzione 6) Acquisti materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 7) Spese per prestazioni di servizi 8) Spese per godimento di beni di terzi 9) Costi del personale 10) Ammortamenti e svalutazioni 11) Variazioni rimanenze materie prime, sussid., di consumo e merci 12) Accantonamenti per rischi 13) Altri accantonamenti 14) Oneri diversi di gestione Totale costi della produzione (B) Differenza fra valore e costi della produzione (A - B) C - Proventi e oneri finanziari 15) Proventi da partecipazioni 16) Altri proventi finanziari 17) Interessi e altri oneri finanziari: 17)- bis Utili e perdite su cambi Totale proventi e oneri finanziari (15+16-17+/-17-bis) D - Rettifiche di valore di attività finanziarie 18) Rivalutazioni 19) Svalutazioni Totale rettifiche di valore di attività finanziarie (18-19) E - Proventi e oneri straordinari 20) Proventi Straordinari 21) Oneri Straordinari Totale proventi e oneri straordinari (20-21) Risultato prima delle imposte (A - B ± C ± D ± E) 22) Imposte sul reddito dell'esercizio Utile/perdita dell'esercizio

Sinteticamente: –– Nella voce di budget 1) “Ricavi delle vendite e delle prestazioni”, il sottoconto proventi per manifestazioni sportive registra una variazione positiva di € 701.865,00, legata all’imputazione su tale sottoconto delle entrate derivanti dalla convenzione in corso con la S.I.A.S. S.p.A. (€ 310.000,00), imputate, nella stesura del budget 2011, tra le voci del punto 5) “Altri ricavi e proventi” ed ora opportunamente stornate per una più attenta classificazione dei sottoconti; nonché al riaddebito alla stessa del corrispettivo riconosciuto dall’Ente ad Aci-C.s.a.i. per tasse iscrizioni come da calendario sportivo 2011 (€ 392.440,00). –– Nella voce di budget 5) “Altri ricavi e proventi”, il sottoconto proventi e ricavi diversi registra una variazione in diminuzione di € 277.750,00 dovuta allo storno di € 310.000 come sopra illustrato ed all’incremento delle voci legate: • ai rimborsi per subaffitti di immobili ed utenze; • alle entrate derivanti dalla concessione dell’utilizzo del marchio alle delegazioni; • al conguaglio I.V.A. a credito per attività promiscua. –– Nella voce di budget 7) “Spese per prestazioni di servizi”, il sottoconto organizzazioni eventi registra una variazione in aumento di € 392.440,00 che rappresenta il corrispettivo tasse iscrizioni come da calendario sportivo 2011 che l’Ente ha corrisposto ad Aci-C.s.a.i.; tale importo è stato contestualmente riaddebitato alla S.I.A.S., come sopra precisato.

Budget Assestato al 3/11/2011

II Provv. Di Rimodulazione

Budget Assestato

4.134.500,00 0,00 0,00 0,00 2.431.400,00 6.565.900,00

701.865,00 0,00 0,00 0,00 -276.200,00 425.665,00

4.836.365,00 0,00 0,00 0,00 2.155.200,00 6.991.565,00

26.000,00 3.845.100,00 1.701.600,00 503.000,00 60.700,00 -94.355,00 0,00 20.000,00 480.635,00 6.542.680,00 23.220,00

0,00 392.440,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 392.440,00 33.225,00

26.000,00 4.237.540,00 1.701.600,00 503.000,00 60.700,00 -94.355,00 0,00 20.000,00 480.635,00 6.935.120,00 56.445,00

180.000,00 24.000,00 1.000,00 0,00 203.000,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

180.000,00 24.000,00 1.000,00 0,00 203.000,00

0,00 67.938,00 -67.938,00

97.316,00 -97.316,00

0,00 165.254,00 -165.254,00

5.000,00 15.733,00 -10.733,00 147.549,00 34.000,00 113.549,00

3.150,00 0,00 3.150,00 -60.941,00 15.111,00 -76.052,00

8.150,00 15.733,00 -7.583,00 86.608,00 49.111,00 37.497,00

–– Nella voce di budget 19) “Svalutazioni”, il sottoconto svalutazione partecipazioni subisce un aumento di € 97.316,00 per la totale copertura della perdita di esercizio conseguita dalla società Acitour Lombardia Srl nel 2010 e nel 2011. Si precisa che l’Ente nel 2011 ha acquisito il 100% della partecipazione della Società e che questo ulteriore esborso è servito a coprire le quote di altri soci che hanno rinunciato a sottoscrivere nuovamente una quota di partecipazione nella società. Inoltre, in chiusura dell’esercizio, l’Ente ha versato € 100.000,00 in conto capitale per coprire la perdita ormai consolidata del 2011 pari a € 91.808,00. –– Nella voce di budget 22) “Imposte sul reddito dell’esercizio”, il sottoconto IRAP subisce un incremento di € 9.700,00 e il sottoconto IRES un incremento di € 5.411,00 per maggior imposte dovute. Per questi maggiori ricavi e costi si richiede la specifica approvazione, da parte dell’assemblea, contestualmente all’approvazione del presente bilancio. Nella tabella 1.3.1.b, per ciascun conto, il valore delle previsioni definitive contenuto nel budget economico assestato con il 2° provvedimento, appena presentato, viene posto a raffronto con quello rappresentato, a consuntivo, nel conto economico.


Descrizione della voce A - Valore della produzione 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2) Variazione rimanenze prodotti in corso di lavor., semilavorati e finiti 3) Variazione dei lavori in corso su ordinazione 4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5) Altri ricavi e proventi Totale valore della produzione (A) B - Costi della produzione 6) Acquisti materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 7) Spese per prestazioni di servizi 8) Spese per godimento di beni di terzi 9) Costi del personale 10) Ammortamenti e svalutazioni 11) Variazioni rimanenze materie prime, sussid., di consumo e merci 12) Accantonamenti per rischi 13) Altri accantonamenti 14) Oneri diversi di gestione Totale costi della produzione (B) Differenza fra valore e costi della produzione (A - B) C - Proventi e oneri finanziari 15) Proventi da partecipazioni 16) Altri proventi finanziari 17) Interessi e altri oneri finanziari: 17)- bis Utili e perdite su cambi Totale proventi e oneri finanziari (15+16-17+/-17-bis) D - Rettifiche di valore di attività finanziarie 18) Rivalutazioni 19) Svalutazioni Totale rettifiche di valore di attività finanziarie (18-19) E - Proventi e oneri straordinari 20) Proventi Straordinari 21) Oneri Straordinari Totale proventi e oneri straordinari (20-21) Risultato prima delle imposte (A - B ± C ± D ± E) 22) Imposte sul reddito dell'esercizio Utile/perdita dell'esercizio

Tabella 1.3.1.b – Raffronto con il budget economico Budget Assestato

Il raffronto tra il Budget assestato e il Conto Economico a consuntivo, riportato in tabella, evidenzia alcuni scostamenti, dovuti in larga parte alle valutazioni prudenziali che hanno ispirato la redazione del budget stesso, nonché al costante obiettivo del contenimento della spesa a cui è improntata la gestione dell’Ente. In particolare, si evidenzia che: –– I ricavi delle vendite e delle prestazioni registrano uno scostamento rispetto alle previsioni definitive legato alla minore consistenza principalmente delle seguenti voci: • “Quote sociali” (- € 28.422,97); minore consistenza dovuta alla riduzione della compagine associativa; • “Proventi posteggi”; le minori entrate rispetto alle previsioni (- € 15.166,37) sono correlate alla riduzione, deliberata dal Consiglio, del corrispettivo versato da ACM Services S.p.A. all’Ente per la gestione di un parcheggio. Riduzione richiesta per fronteggiare i maggiori oneri connessi alla gestione dello stesso; • “Proventi Convenzione Regione Lombardia”; le minori entrate per € 35.518,60 sono legate alla mancata stipula di convenzioni con Regione Lombardia; • In ultima analisi, la voce “Proventi servizi turistici” non è stata movimentata. In questa voce inizialmente erano state previste le provvigioni relative alle vendite di carnet de passage en douane che sono state contabilizzate, in base alla loro natura, al sottoconto più specifico “provvigioni attive” sotto la voce di budget 5) “Altri ricavi e proventi” la cui previsione era di € 5.000,00.

4.836.365,00 0,00 0,00 0,00 2.155.200,00 6.991.565,00 26.000,00 4.237.540,00 1.701.600,00 503.000,00 60.700,00 -94.355,00 0,00 20.000,00 480.635,00 6.935.120,00 56.445,00

Conto Economico 4.751.026,29

2.154.892,43 6.905.918,72 3.978,39 4.214.131,33 1.674.087,00 448.447,69 40.360,38 -23.907,77 0,00 473.851,15 6.830.948,17 74.970,55 180.000,00 17.151,09 30,00

Scostamenti -85.338,71 0,00 0,00 0,00 -307,57 -85.646,28 -22.021,61 -23.408,67 -27.513,00 -54.552,31 -20.339,62 70.447,23 0,00 -20.000,00 -6.783,85 -104.171,83 18.525,55

180.000,00 24.000,00 1.000,00 0,00 203.000,00

197.121,09

0,00 -6.848,91 -970,00 0,00 -5.878,91

0,00 165.254,00 -165.254,00

165.254,00 -165.254,00

0,00 0,00 0,00

8.150,00 15.733,00 -7.583,00 86.608,00 49.111,00 37.497,00

8.116,00 15.428,90 -7.312,90 99.524,74 49.092,12 50.432,62

-34,00 -304,10 270,10 12.916,74 -18,88 12.935,62

–– Le spese per godimento di beni di terzi registrano una riduzione rispetto al preventivo di € 27.513,00; prudenzialmente era stato previsto un incremento dei canoni di locazione e spese condominiali che non si è completamente verificato. –– Le spese per prestazioni di servizi registrano una diminuzione complessiva di € 23.408,67 dovute principalmente alla politica adottata dall’Ente di costante monitoraggio e contenimento dei costi. –– I costi del personale registrano un totale a consuntivo ridotto di € 54.552,31 a seguito della mancata assunzione di tre dei sei dipendenti previsti nel 2011 e all’adeguamento del fondo trattamento accessorio in ragione del numero effettivo del personale in servizio. –– Il valore delle rimanenze finali è risultato inferiore di € 70.447,31 dovuto principalmente al mancato ricevimento nell’ultimo mese dell’anno degli omaggi sociali da distribuire ai soci nel 2012. –– Lo stanziamento previsto alla voce di budget altri accantonamenti non è stato utilizzato perché si è ritenuto opportuno non accantonare ulteriori cifre al sottoconto fondo rischi per altre cause in corso (- € 20.000,00). Nel seguito della nota integrativa si provvederà ad una indicazione nel dettaglio della composizione dei singoli conti, nonché al confronto degli stessi con le risultanze del consuntivo 2010 riclassificato. 1.3.2 Raffronto con il budget degli investimenti / dismissioni Nel corso dell’esercizio è stata effettuata una sola variazione al budget degli investimenti/ dismissioni, sintetizzate nella tabella 1.3.2.a, deliberata dal Consiglio direttivo dell’Ente nella seduta del 22/11/2011.


Descrizione della voce Immobilizzazioni immateriali

Tabella 1.3.2.a – Sintesi dei provvedimenti di rimodulazione del budget degli investimenti / dismissioni. Budget Iniziale Rimodulazioni approvate Software - investimenti Software - dismissioni Altre Immobilizzazioni immateriali - investimenti Altre Immobilizzazioni immateriali - dismissioni

0,00 0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 5.000,00 0,00

0,00 0,00 5.000,00 0,00

0,00

5.000,00

5.000,00

Immobili - investimenti Immobili - dismissioni Altre Immobilizzazioni materiali - investimenti Altre Immobilizzazioni materiali - dismissioni

0,00 0,00 505.000,00 0,00 505.000,00

0,00 0,00 -305.000,00 0,00 -305.000,00

0,00 0,00 200.000,00 0,00 200.000,00

Partecipazioni - investimenti Partecipazioni - dismissioni Titoli - investimenti Titoli - dismissioni

124.800,00 0,00 500.000,00 -500.000,00 124.800,00 629.800,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -300.000,00

124.800,00 0,00 500.000,00 -500.000,00 124.800,00 329.800,00

Totale immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali

Totale immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie

Totale immobilizzazioni finanziarie Totale immobilizzazioni

2. Analisi dello stato patrimoniale 2.1 Immobilizzazioni 2.1.1 Immobilizzazioni immateriali Criterio di valutazione Le immobilitazioni immateriali sono iscritte al costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e si riferiscono a costi aventi comprovata utilità pluriennale, esposti nell’attivo di bilancio al netto dei relativi ammortamenti. I costi dei Marchi acquisiti fino al 31/12/2010, considerata la validità nel tempo, sono stati ammortizzati con una aliquota pari a 1/18 del costo ed è stato costituito un apposito fondo ammortamento; mentre i costi dei Marchi acquisiti nel 2011 sono stati ammortizzati con una aliquota pari a 1/5 del costo ed anche per questi è stato costituito un apposito fondo. Nel corso del 2010 è stato deciso di creare un nuovo sito web dell’Ente

Descrizione Immobilizzazioni immateriali 01 C osti di impianto e di ampliamento: Totale voce 02 C osti di ricerca, di sviluppo e di pubblicità: Totale voce 03 D iritti brevetto ind. e diritti di utilizz. opere dell'ingegno: Totale voce 04 C oncessioni, licenze, marchi e diritti simili: Marchio Mi-Sanremo e vari Sito Web Totale voce 05 Avviamento Totale voce 06 I mmobilizzazioni in corso ed acconti: Totale voce 07 Altre Totale voce Totale

Budget Assestato

con nuove e maggiori funzionalità rispetto al precedente. Tale investimento verrà ammortizzato in cinque anni con aliquota del 20%. Tipologia cespite Marchi ante 2011 Marchi 2011 Sito web

Tabella 2.1.1.a – Aliquote di ammortamento % Anno 2011 1/18 1/5 20

Analisi dei movimenti La tabella 2.1.1.b riporta i movimenti delle immobilizzazioni immateriali, specificando per ciascuna voce: il costo; le precedenti rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni; le acquisizioni, gli spostamenti da una ad altra voce, le alienazioni, le rivalutazioni, gli ammortamenti e le svalutazioni effettuati nell’esercizio; il totale delle rivalutazioni; il valore in bilancio.

Tabella 2.1.1.b – Movimenti delle immobilizzazioni immateriali Precedenti all'inizio dell'esercizio Dell'esercizio Costo Rivalu- Ammorta- Svaluta- Acquisizio- Spostamenti Aliena- Rivalutazioni menti zioni ni da una ad zioni tazioni altra voce

9.464,52 17.000,00 26.464,52

1.561,90 3.400,00 4.961,90

26.464,52

4.961,90

2.1.2 Immobilizzazioni materiali

Anno 2010 1/18 0 20

2.581,22

Totale Ammorta- Svaluta- rivalutamenti zioni zioni

Valore in bilancio

1.041,99 3.400,00 4.441,99

9.441,85 10.200,00 19.641,85

4.441,99

19.641,85

Tabella 2.1.2.a – Aliquote di ammortamento % Anno 2011 Impianti e attrezzature 15 Autovetture 25 Insegne 12 Mobilio 12 Macchine elettroniche 20 Beni valore inferiore ai 516,46 100

Tipologia cespite

Criterio di valutazione Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori e dei costi diretti e indiretti per la quota ragionevolmente imputabile al bene e rettificato dai corrispondenti fondi di ammortamento.

Anno 2010 15 25 12 12 20 100


Analisi dei movimenti La tabella 2.1.2.b riporta i movimenti delle immobilizzazioni materiali, specificando per ciascuna voce: il costo; le precedenti rivalutazioni, amDescrizione Immobilizzazioni materiali 01 Terreni e fabbricati: Immobili Costruzioni e rispristini Manutenzioni straor. Beni di terzi Totale voce 02 I mpianti e attrezzature: Impianti Totale voce 04 Altri beni Mobilio Automezzi Macchine elettriche ed elettroniche Insegne Totale voce Totale

mortamenti e svalutazioni; le acquisizioni, gli spostamenti da una ad altra voce, le alienazioni, le rivalutazioni, gli ammortamenti e le svalutazioni effettuati nell’esercizio; il totale delle rivalutazioni; il valore in bilancio.

Tabella 2.1.2.b – Movimenti delle immobilizzazioni materiali Precedenti all'inizio dell'esercizio Dell'esercizio Costo Rivalu- Ammorta- Svaluta- Acquisizio- Utilzzo fondo Aliena- Rivalutazioni menti zioni ni amm.To zioni tazioni

657.151,30 657.151,30

540.604,44 540.604,44

45.997,98 104.405,04 75.702,60 19.553,32 245.658,94 902.810,24

43.868,53 94.265,44 74.781,10 5.866,00 218.781,07 759.385,51

23.200,79 5.178,37 5.178,37 5.178,37

23.200,79 23.200,79

Totale Svaluta- rivalutazioni zioni

Ammortamenti

Valore in bilancio

28.891,51 28.891,51

87.655,35 87.655,35

1.073,79 2.534,90 1.071,79 2.346,40 7.026,88 35.918,39

1.055,66 7.604,70 5.028,08 11.340,92 25.029,36 112.684,71

L’utilizzo del fondo ammortamento è dovuto alla rottamazione di due auto di proprietà dell’Automobile Club Milano, azione che ha comportato la cancellazione dall’inventario di queste immobilizzazioni materiali e una riduzione del fondo ammortamento autovetture per un importo pari a € 23.200,79.

PARTECIPAZIONI

2.1.3 Immobilizzazioni finanziarie Le immobilizzazioni finanziarie sono distinte in tre raggruppamenti principali: partecipazioni, crediti ed altri titoli. Nelle pagine che seguono per ciascun raggruppamento si riporta il criterio di valutazione, le movimentazioni rilevate e le altre informazioni richieste dal legislatore.

Analisi dei movimenti La tabella 2.1.3.a1 riporta i movimenti delle partecipazioni, specificando per ciascuna voce: il costo; le precedenti rivalutazioni e svalutazioni; le acquisizioni, gli spostamenti da una ad altra voce, le alienazioni, le rivalutazioni e le svalutazioni effettuati nell’esercizio; il valore in bilancio.

Descrizione Immobilizzazioni materiali

Criterio di valutazione Le partecipazioni sono iscritte al costo di acquisto ridotto delle perdite durevoli di valore.

Tabella 2.1.3.a1 – Movimenti delle partecipazioni Precedenti all’inizio dell’esercizio Dell’esercizio Costo Rivalutazioni Svalutazioni Acquisizioni Utilzzo fondo Alienazioni Rivalutazioni Svalutazioni amm.To

01 Partecipazioni in: a. i mprese controllate: Immobiliare ACM Spa 1.213.673,71 SIAS SpA Autodromo Nazionale di Monza 723.039,66 Acitour Lombardia Srl 115.440,00 Acinnova Srl 92.962,24 ACM Servizi Assicurativi SpA 103.291,38 Agenzia Radio Traffic Srl 54.227,97 ACM Services SpA 144.607,93 Totale voce 2.447.242,89 b. imprese collegate: Aci Consult Srl 59.468,98 Aci Como Servizi Srl 516,46 Totale voce 59.985,44 Totale 2.507.228,33

1.450.285,79 12.549,90

1.462.835,69

1.462.835,69

Rivalutazioni Immobiliare Acm: € 1.450.285,79 composti da: • € 37.740,30 rivalutazione ex lege n. 74 del 1952 • € 317.620,99 rivalutazione ex lege n. 576 del 1975 • € 1.096.924,50 rivalutazione ex lege n.72 del 1983 Rivalutazione Sias SpA Autodromo Nazionale di Monza: € 12.549,90 rivalutazione ex lege n.72 del 1983

Valore in bilancio

125.508,45

212.756,45

125.508,45

212.756,45

2.663.959,50 735.589,56 28.192,00 92.962,24 103.291,38 54.227,97 144.607,93 3.822.830,58

212.756,45

59.468,98 516,46 59.985,44 3.882.816,02

125.508,45


Informativa sulle partecipazioni controllate e collegate La tabella 2.1.3.a2 riporta le informazioni richieste dal legislatore riguardo i dati delle società controllate dall’Ente; la stessa consente, in aggiunta, di adempiere all’obbligo informativo di cui all’art. 2426, comma 1 punto 4) che richiede di motivare l’eventuale maggior valore di iscrizione della partecipazione controllata/collegata valutata al costo rispetto alla relativa frazione di patrimonio netto.

Informativa sulle partecipazioni non qualificate La tabella 2.1.3.a3 riporta le informazioni richieste dal legislatore riguardo i dati delle società possedute dall’Ente limitatamente alle partecipazioninon qualificate.

Tabella 2.1.3.a2 – Informativa sulle partecipazioni controllate e collegate Partecipazioni in imprese controllate e collegate - Situazione al 31 dicembre 2011 Denominazione Sede legale Capitale sociale Patrimonio netto Utile (perdita) di % di possesso Frazione del esercizio patrimonio netto Immobiliare ACM SpA Milano - Corso Venezia n. 43 1.222.000,00 26.092.372,00 27.254,00 100% 26.092.372,00 Autodromo Naz. Monza Milano - Corso Venezia n. 43 1.100.000,00 4.506.378,00 1.249.765,00 70% 3.154.464,60 SIAS SpA Acitour Lombardia Srl Milano - Corso Venezia n. 43 20.000,00 28.192,00 -91.808,00 100% 28.192,00 Acinnova Srl Milano - Corso Venezia n. 43 156.000,00 145.596,00 -293.732,00 60% 87.357,60 ACM Servizi Assicurativi Milano - Corso Venezia n. 43 130.000,00 1.566.184,00 -203,00 80% 1.252.947,20 SpA Agenzia Radio Traffic Srl Milano - Corso Venezia n. 43 156.000,00 681.247,00 -31.019,00 35% 238.436,45 Acm Services SpA Milano - Corso Venezia n. 43 182.000,00 450.124,00 -89.459,00 80% 360.099,20 Totale 2.966.000,00 33.470.093,00 770.798,00 31.213.869,05

Si comunica che alla fine del mese di dicembre 2011 l’Ente ha versato all’Acitour Lombardia S.r.l. l’importo di € 100.000,00 in conto capitale. Tale importo è stato contabilizzato alla voce “Acquisizione Immobilizzazioni finanziarie” Acitour Lombardia S.r.l. La partecipazione è stata successivamente svalutata al fine di adeguare il valore della stessa al patrimonio netto della società partecipata.

Denominazione Sede legale Aci Consult Spa Roma - Via Magenta n. 5 Acicomo Servizi Srl Como - Viale Masia n. 79 Totale

CREDITI Criterio di valutazione I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzazione. Analisi dei movimenti La tabella 2.1.3.b riporta i movimenti dei crediti, specificando per ciascuna voce: Descrizione Immobilizzazioni finanziarie 02 Crediti a. verso imprese controllate: Totale voce b. verso imprese collegate: Totale voce c. verso controllanti Totale voce d. verso altri Crediti per contributi c/quiescenza dipend. art 3 l 297/82 Totale voce Totale

Differenza 23.428.412,50 2.418.875,04

28.192,00 92.962,24 103.291,38

0,00 -5.604,64 1.149.655,82

54.227,97 144.607,93 3.822.830,58

184.208,48 215.491,27 27.391.038,47

Si rileva che relativamente alla partecipazione detenuta in Acinnova si è ritenuto di non procedere a svalutare l’importo iscritto in bilancio in quanto tale valore, seppur superiore alla corrispondente quota di patrimonio netto contabile, non eccede il valore economico della società partecipata.

Tabella 2.1.3.a3 – Informativa sulle partecipazioni non qualificate Capitale sociale Patrimonio netto Utile (perdita) di esercizio 1.135.155,00 693.802,00 -422.765,00 51.000,00 42.179,00 625,00 1.186.155,00 735.981,00 -422.140,00

L’ACI CONSULT S.p.A. CNP (Compagnia Nazionale Parcheggi) con sede in Roma è una società di ingegneria dei trasporti e fornisce supporto tecnico-operativo per le Amministrazioni locali per la redazione, attuazione e gestione dei Piani Urbani del Traffico e dei Trasporti e la progettazione, realizzazione e gestione della sosta a tariffa nelle aree urbane.

Valore in bilancio 2.663.959,50 735.589,56

% di possesso 3% 1%

Valore in bilancio 59.468,98 516,46 59.985,44

L’88% del capitale è posseduto da Aci, la restante parte è posseduta da circa 50 Automobile Club provinciali. Acicomo Servizi S.r.l. è la società di servizi dell’Automobile Club Como, che svolge attività analoga alla società ACM Services S.p.A.

–– il valore nominale; –– i precedenti ripristini e svalutazioni; –– gli incrementi, gli spostamenti da una ad altra voce; –– i decrementi, i ripristini e le svalutazioni effettuati nell’esercizio; –– il valore in bilancio.

Tabella 2.1.3.b – Movimenti dei crediti immobilizzati Precedenti all'inizio dell'esercizio Dell'esercizio Valore Ripristino di Svalutazioni Incrementi Spostamenti da Decrementi nominale valore una ad altra voce

Ripristino di valore

Svalutazioni insussistenze

Valore in bilancio

13.845,00

5.615,23

8.229,77

13.845,00 13.845,00

5.615,23 5.615,23

8.229,77 8.229,77


ALTRI TITOLI Criterio di valutazione I titoli sono iscritti al costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, ridotto delle perdite durevoli di valore. Analisi dei movimenti La tabella 2.1.3.c riporta i movimenti degli altri titoli, specificando per

Descrizione Immobilizzazioni finanziarie 03 Altri titoli Totale voce Totale

ciascuna voce: il valore nominale; i precedenti ripristini e svalutazioni; le acquisizioni, gli spostamenti da una ad altra voce, le alienazioni; i ripristini di valore e le svalutazioni effettuate nell’esercizio; il valore in bilancio. Le acquisizioni contabilizzate nell’esercizio si riferiscono all’incremento dei depostiti cauzionali presso terzi ossia adeguamenti richiesti dai gestori delle utenze elettriche per i contratti in essere.

Tabella 2.1.3.c – Movimenti dei titoli immobilizzati Precedenti all'inizio dell'esercizio Dell'esercizio Valore Ripristino di Svalutazioni Acquisizioni Spostamenti da una Alienazioni nominale valore ad altra voce 134.704,33 89,18 134.704,33 89,18 134.704,33 89,18

Ripristino di valore

Svalutazioni

Valore in bilancio 134.793,51 134.793,51 134.793,51

L’importo è così composto: 1) € 82.051,76 per acquisizione di depositi cauzionali comune di Milano; 2) € 42.285,83 per acquisizione di depositi cauzionali locazione uffici;

3) € 10.432,67 per acquisizione di depositi cauzionali diversi presso terzi 4) € 23,25 depositi cauzionali utenze telefoniche.cizio; il valore in bilancio.

2.2 Attivo circolante 2.2.1 Rimanenze Criterio di valutazione Le rimanenze finali si riferiscono a giacenze di magazzino di omaggi distribuiti ai Soci all’atto dell’associazione e sono valutati al costo di acquisto aumentato degli eventuali oneri di diretta imputazione.

Analisi dei movimenti La tabella 2.2.1 riporta i movimenti delle rimanenze, specificando per ciascuna voce: il saldo alla chiusura dell’esercizio precedente, gli incrementi e decrementi rilevati nell’esercizio, il saldo alla chiusura dell’esercizio.

Tabella 2.2.1 – Movimenti delle rimanenze Saldo al 31.12.2010 Incrementi

Descrizione 01 Materie prime, sussidiarie e di consumo:

Decrementi

Saldo al 31.12.2011

Totale voce 02 Prodotti in corso di lavoraz. e semilavorati: Totale voce 04 Prodotti finiti e merci: AC01030001 - Rimanenze di prodotti finiti e merci Totale voce 05 Acconti Totale voce Totale

52.184,92 52.184,92

23.907,77 23.907,77

76.092,69 76.092,69

52.184,92

23.907,77

76.092,69

L’incremento della consistenza finale del magazzino è giustificato dalla consegna già programmata a novembre di un lotto di omaggi rimasti in

giacenza al termine dell’esercizio a causa della contrazione del numero dei Soci.

2.2.2 Crediti Criterio di valutazione I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzazione.

Analisi dei movimenti La tabella 2.2.2.a1 riporta i movimenti dei crediti, specificando per ciascuna voce: il valore nominale; i precedenti ripristini e svalutazioni; gli incrementi, gli spostamenti da una ad altra voce, i decrementi, i ripristini e le svalutazioni effettuati nell’esercizio; il valore in bilancio.

Descrizione Attivo circolante Ii Crediti 01 Verso clienti:

Totale voce 02 Verso imprese controllate: Totale voce 03 Verso imprese collegate: Totale voce 04-Bis crediti tributari Totale voce 04-Ter imposte anticipate: Totale voce 05 Verso altri: Totale voce Totale

Tabella 2.2.2.a1 – Movimenti dei crediti Precedenti all'inizio dell'esercizio Dell'esercizio Valore Ripristino di Svalutazioni Incrementi Spostamenti da Decrementi nominale valore una ad altra voce

Valore in bilancio Ripristino di valore

Svalutazioni

3.101.040,46 3.101.040,46 350.000,00 350.000,00

192.804,20

3.293.844,66 3.293.844,66 350.000,00 350.000,00

195.903,34 195.903,34

23.473,04 23.473,04

219.376,38 219.376,38

699,00 699,00 3.647.642,80

289.627,00 289.627,00 313.100,04

290.326,00 290.326,00 4.153.547,04

Riguardo alla comparabilità delle voci di bilancio dell’esercizio in esame con quelle dell’esercizio precedente, richiesta ai sensi del comma 5 dell’art. 2423-ter, è doveroso precisare che l’anno 2011 costituisce il primo esercizio di applicazione del regolamento vigente il quale, oltre ad innovare gli schemi di bilancio utilizzati, ha comportato una vera e propria trasformazione contabile, determinando il passaggio da un sistema di contabilità finanziaria, basato sul metodo della partita semplice, ad un

sistema di contabilità economico – patrimoniale, basato sul metodo della partita doppia. Pertanto per questo esercizio le voci “Residui Attivi” e “Crediti Bancari e finanziari” dello Stato Patrimoniale a fine 2010 non sono comparabili con la voce SPA.C_II - Crediti, in quanto i primi sono espressi in termini finanziari (sulla base di accertamenti assunti e non ancora riscossi) la seconda è espressa in termini economico/patrimoniale e quindi riclassificati secondo la loro origine economica.


I crediti tributari sono così composti: 1) Ritenute d’acconto subite pari a € 46,39 2) Iva c/transitorio in attesa fatture su avvisi di parcella per € 3.228,48. Trattasi di avvisi di parcella pagati nel 2011 per i quali le relative fatture quietanzate sono pervenute all’Ente nel 2012. Pertanto tale credito si è chiuso automaticamente nel 2012 quando è stato esercitato il diritto alla detrazione dell’imposta con l’acquisizione in contabilità delle fatture 3) Credito iva risultante dalla dichiarazione annuale iva anno 2011 pari a € 9.699,51. Si precisa che tale credito tiene conto anche del versamento dell’iva relativa alla liquidazione del mese di dicembre 2011 pari a € 3.047,65 iscritto nel passivo alla voce Erario c/iva (versato nei termini a gennaio 2012) 4) Acconto d’imposta IRES su redditi 2011 pari a € 206.402,00. Si precisa, inoltre che il credito esposto in bilancio non tiene conto della compensazione delle imposte effettivamente dovute per l’anno 2011 pari a € 5.411,00 iscritti nei debiti tributari. Si procederà alla compensazione nel 2012 in occasione del versamento dell’imposta entro i termini fissati dall’Agenzia delle Entrate (16/06/2012) I crediti verso altri sono cosi composti:

1) Altri crediti verso dipendenti per € 755,09 relativi agli abbonamenti ATM anticipati dall’Ente 2) Anticipi a fornitori pari a € 10.312,80 3) Crediti verso Aci Informatica per servizi Aci Rete pari a € 157.403,29 4) Crediti verso delegazioni per insoluti RID quote sociali per € 4.253,36 5) Crediti verso Aci Italia per tessere multicanalità pari a € 58.681,38 6) Crediti verso gestori punti carburanti per bonus fine gestione pari a € 58.821,08 7) Crediti verso Citibank per tessere multicanalità per € 69,00 8) Crediti verso soci per recuperi e concorsi diversi per € 30,00 La tabella 2.2.2.a2 riporta distintamente per ciascuna voce dei crediti dell’attivo circolante la durata residua, specificandone l’importo in scadenza rispetto ai seguenti intervalli temporali: –– entro l’esercizio successivo; –– oltre l’esercizio successivo ma entro i 5 anni; –– oltre i 5 anni. Ai fini di tale classificazione non si tiene conto della scadenza giuridica dell’operazione, ma dell’esigibilità quale situazione di fatto.

Tabella 2.2.2.a2 – Analisi della durata residua dei crediti Durata residua Entro l'esercizio successivo Oltre l'esercizio successivo Oltre 5 anni prima di 5 anni

Descrizione Attivo circolante II Crediti 01 verso clienti: 02 verso imprese controllate 03 verso imprese collegate 04-bis crediti tributari 04-ter imposte anticipate 05 verso altri

3.293.844,66 350.000,00

3.293.844,66 350.000,00 219.376,38 290.326,00 4.153.547,04

219.376,38

Totale

Totale

290.326,00 4.153.547,04

A fronte dei crediti indicati nella soprastante tabella, risultano accantonati al fondo rischi € 6.311,51 in diminuzione di € 9.422,93 rispetto al passato esercizio, in quanto utilizzato per coprire le insussistenze dell’at-

tivo a seguito di cancellazione di crediti divenuti inesigibili in forza a precisi accordi siglati con alcune Delegazioni che hanno firmato un piano di rientro dei crediti pregressi.

2.2.3 Disponibilità liquide Criterio di valutazione La consistenza delle disponibilità liquide è iscritta al valore nominale ed accoglie i saldi dei conti accesi ai valori numerari certi, ovvero al denaro, agli assegni, ai conti correnti ed ai depositi bancari e postali.

Analisi dei movimenti La tabella 2.2.4 riporta i movimenti delle disponibilità liquide, specificando per ciascuna voce: il saldo al termine dell’esercizio precedente, gli incrementi e i decrementi rilevati nell’esercizio, il saldo al termine dell’esercizio.

Descrizione 01 Depositi bancari e postali: Totale voce 02 Assegni: Totale voce 03 Denaro e valori in cassa: Totale voce Totale

Tabella 2.2.4 – Movimenti delle disponibilità liquide Saldo al 31.12.2010 Incrementi 1.407.454,39 1.407.454,39

1.407.454,39

297,43 297,43 297,43

Decrementi 962.614,92 962.614,92

Saldo al 31.12.2011 444.839,47 444.839,47

962.614,92

297,43 297,43 445.136,90

Alla voce Depositi bancari e postali sono presenti le seguenti voci: 1) Banca Intesa Sanpaolo S.p.A. conto corrente ordinario per € 434.254,60; 2) Poste Italiane Spa conto di credito spesale per affrancatura per € 160,92;

3) Poste Italiane Spa conto corrente ordinario per € 3.510,80; 4) Intesa Sanpaolo S.p.A. per crediti competenze maturate per € 6.913,15. Alla voce denaro e valori in cassa sono presenti le seguenti voci: –– Cassa cassiere economo per € 297,43.

2.3 Patrimonio netto-variazioni Analisi dei movimenti La tabella 2.3.1 riporta i movimenti del patrimonio netto, specificando per

ciascuna voce: il saldo al termine dell’esercizio precedente, gli incrementi e i decrementi rilevati nell’esercizio, il saldo al termine dell’esercizio.

Tabella 2.3.1 – Movimenti del patrimonio netto Saldo al 31.12.2010 Incrementi

Descrizione I Riserve: Riserve facoltative tassate Totale voce II Utili (perdite) portati a nuovo III Utile (perdita) dell'esercizio Totale voce Totale

654,99 654,99 6.027.368,26 100.443,92 6.127.812,18 6.128.467,17

Il risultato economico di questo esercizio registra un utile pari ad € 50.432,62 al netto delle imposte di esercizio IRES e IRAP che ammontano a € 49.092,12.

100.443,92 50.432,62 150.876,54 150.876,54

Decrementi

0,00 100.443,92 100.443,92 100.443,92

Saldo al 31.12.2011 654,99 654,99 6.127.812,18 50.432,62 6.178.244,80 6.178.899,79


2.4 Fondi per rischi ed oneri Analisi dei movimenti La tabella che segue riporta i movimenti dei fondi rischi ed oneri esistenti, specificando per ciascuna voce: il saldo al termine dell’esercizio precedenDescrizione fondo Fondo rischi ed oneri futuri Fondo ferie non godute e oneri accessori Totale

te, le utilizzazioni e gli accantonamenti effettuati nell’esercizio, il saldo al termine dell’esercizio.

Tabella 2.4.c – Movimenti di altri fondi Altri fondi Saldo al 31.12.2010 Utilizzazioni Accontonamenti 315.440,00 115.440,00 23.285,06 7.878,15 1.038,67 338.725,06 123.318,15 1.038,67

Saldo al 31.12.2011 200.000,00 16.445,58 216.445,58

Il fondo rischi ed oneri futuri è cosi formato: 1) “Fondo su contenziosi” relativo ad esercizi futuri per € 200.000,00 rimasto invariato rispetto al passato esercizio;

2) “Fondo copertura perdite società controllate” per € 115.440,00 completamente utilizzato per la copertura delle perdite conseguite dalla Società Acitour Lombardia Srl nel 2010.

2.5 Fondo TFR e fondo quiescenza Analisi dei movimenti Le tabelle 2.5.a e 2.5.b riportano rispettivamente i movimenti del fondo trattamento di fine rapporto (TFR) e del fondo quiescenza, specificando: il saldo al termine dell’esercizio precedente, le utilizzazioni, la quota di accantonamento dell’esercizio, l’adeguamento, il saldo al termine dell’esercizio.

La suddetta tabella esamina, inoltre, la durata residua del fondo, evidenziando l’importo in scadenza rispetto ai seguenti intervalli temporali: –– entro l’esercizio successivo; –– oltre l’esercizio successivo ma entro i 5 anni; –– oltre i 5 anni.

Saldo al 31.12.2010

524.129,46

Tabella 2.5.a – Movimenti del fondo indennità fine servizio (TFS) Fondo quiescenza Utilizzazioni Quota dell'esercizio Adeguamenti Saldo al 31.12.2011 Entro l'esercizio successivo 168.530,52 15.800,49 371.399,43

Durata residua Oltre l'esercizio successivo prima di 5 anni

Oltre 5 anni 371.399,43

In questa voce sono accantonate le quote spettanti al personale dipendente assunto prima del 01/01/2001. Tabella 2.5.b – Movimenti del fondo indennità fine rapporto (TFR) Saldo al 31.12.2010

Utilizzazioni

Quota dell'esercizio

Adeguamenti

Fondo quiescenza Saldo al 31.12.2011 Entro l'esercizio successivo

1.305,76

Durata residua Oltre l'esercizio successivo prima di 5 anni

1.305,76

Oltre 5 anni 1.305,76

In questa voce sono accantonate le quote spettanti al personale dipendente assunto dopo il 01/01/2001.

2.6 Debiti Criterio di valutazione I debiti sono iscritti al valore nominale.

Descrizione Passivo D. Debiti 04 Debiti verso banche: c/c ordinario in attesa addebiti Totale voce 05 Debiti verso altri finanziatori: Totale voce 06 Acconti: Clienti c/anticipi Totale voce 07 Debiti verso fornitori: Fornitori per servizi Totale voce 08 Debiti rappresentati da titoli di credito: Totale voce 09 Debiti verso imprese controllate: Totale voce 10 Debiti verso imprese collegate: Totale voce 11 Debiti verso controllanti: Totale voce 12 Debiti tributari: Totale voce 13 Debiti verso istit. di previd. e di sicurezza sociale: Inail Totale voce 14 Altri debiti: …… Totale voce Totale

Analisi dei movimenti La tabella 2.6.a1 riporta i movimenti dei debiti, specificando per ciascuna voce: il saldo al termine dell’esercizio precedente, gli incrementi e i decrementi rilevati nell’esercizio, il saldo al termine dell’esercizio. Tabella 2.6.a1 – Movimenti dei debiti Saldo al 31.12.2010 Incrementi

Decrementi

796,79

Saldo al 31.12.2011

796,79 796,79

1.449.594,12 1.449.594,12

101.894,14 101.894,14

1.551.488,26 1.551.488,26

312.282,54 312.282,54 23.811,13

260.630,82 260.630,82 9.740,40

51.651,72 51.651,72 33.551,53

23.811,13 78.904,38

9.740,40 18.374,13

33.551,53 97.278,51

78.904,38 1.864.592,17

18.374,13 130.008,67

362.524,96

97.278,51 1.734.766,81


Riguardo alla comparabilità delle voci di bilancio dell’esercizio in esame con quelle dell’esercizio precedente, richiesta ai sensi del comma 5 dell’art. 2423-ter, è doveroso precisare che l’anno 2011 costituisce il primo esercizio di applicazione del regolamento vigente il quale, oltre ad innovare gli schemi di bilancio utilizzati, ha comportato una vera e propria trasformazione contabile, determinando il passaggio da un sistema di contabilità finanziaria, basato sul metodo della partita semplice, ad un sistema di contabilità economico – patrimoniale, basato sul metodo della partita doppia. Pertanto per questo esercizio le voci “Residui Passivi” e “Debiti bancari e finanziari” dello Stato Patrimoniale a fine 2010 non sono comparabili con la voce SPP.D – Debiti, in quanto i primi sono espressi in termini finanziari (sulla base di impegni assunti liquidati ma non ancora pagati) la seconda è espressa in termini economico/patrimoniale e quindi riclassificati secondo la loro origine economica. Si precisa che tra i debiti verso i fornitori € 414.982,77 sono iscritti a favore di Aci Italia I debiti iscritti alla voce 12) “debiti tributari” sono: 1) € 3.047,65 verso erario per IVA. Trattasi del debito scaturito dalla liquidazione periodica iva del mese di Dicembre 2011 versato nei termini a Gennaio 2012 2) € 8.453,39 verso Erario per IRAP 3) € 5.411,00 verso erario per IRES. Trattasi del debito scaturito dal calcolo dell’Unico 2012 redditi 2011. Tale debito, in occasione del versamento previsto per legge il 16/06/2012 sarà portato in compensazione con i crediti verso l’erario per acconti Ires come già precisato nella seziione “Crediti” 4) € 29.216,20 verso erario per Ritenute d’acconto a lavoratori dipendenti 5) € 18,20 verso erario per addizionale regionale 6) € 562,16 verso erario per Ritenute d’acconto su redditi assimilati al lavoro dipendente 7) € 65,74 verso erario per Ritenute d’acconto su provvigioni 8) € 4.877,38 verso erario per Ritenute d’acconto a lavoratori autonomi. I debiti iscritti alla voce 13) “Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale” sono:

1) Inps per contributi previdenziali € 7.921,00 2) Inpdap per contributi previdenziali per complessivi € 25.209,97 3) Inail per contributi assicurativi € 217,64 4) Enpdep per contributi previdenziali € 118,36 5) Debiti verso sindacati FPS-CISL-CGIL e CISAL per complessivi € 84,56 I principali debiti iscritti alla voce 14) “Altri debiti” sono: 1) Debiti verso il personale € 67.901,70 per trattamento accessorio da erogare 2) Debiti pari a € 15.158,60 per tasse automobilistiche riscosse in nome e per conto di Regione Lombardia e prelevate dalla stessa nel 2012 3) Depositi cauzionali delegazioni per € 2.250,00 4) Depositi cauzionali gestori punti carburanti per € 6.662,31 5) Debiti verso dipendenti per missioni da rimborsare € 2.470,17 6) Debiti per licenze CSAI € 98,00 7) Debiti diversi per multe sanzione contributi ISVAP per complessivi € 408,63 8) Debiti verso MEF per versamento compenso Revisore Ministeriale € 231,78 9) Debiti verso soci per rimborsi e concorsi diversi € 545,40 10) Fondo contenimento spesa pubblica legge 266/2005 per € 1.518,47 11) Posta c/c ordinario in attesa addebiti per € 33,45 La tabella 2.6.a2 riporta distintamente per ciascuna voce dei debiti la durata residua, specificandone l’importo in scadenza rispetto ai seguenti intervalli temporali: –– entro l’esercizio successivo; –– oltre l’esercizio successivo ma entro i 5 anni; –– oltre i 5 anni. Ai fini di tale classificazione non si tiene conto della scadenza giuridica dell’operazione, ma dell’esigibilità quale situazione di fatto. Relativamente ai debiti con durata superiore ai 5 anni viene data specifica indicazione della natura della garanzia reale eventualmente prestata e del soggetto prestatore.

Tabella 2.6.a2 – Analisi della durata residua dei debiti Durata residua Entro l'esercizio Oltre l'esercizio successivo successivo prima di 5 anni Importo Importo Importo

Descrizione Passivo D. Debiti 04 debiti verso banche: Totale voce

Oltre 5 anni Natura della garanzia prestata

Totale Soggetto prestatore

796,79 796,79

796,79 796,79

1.551.488,26 1.551.488,26

1.551.488,26 1.551.488,26

51.651,72 51.651,72 33.551,53 33.551,53 97.278,51 97.278,51 1.734.766,81

51.651,72 51.651,72 33.551,53 33.551,53 97.278,51 97.278,51 1.734.766,81

05 debiti verso altri finanziatori: Totale voce 06 acconti: Totale voce 07 debiti verso fornitori: Totale voce 08 debiti rappresentati da titoli di credito: Totale voce 09 debiti verso imprese controllate: Totale voce 10 debiti verso imprese collegate: Totale voce 11 debiti verso controllanti: Totale voce 12 debiti tributari: Totale voce 13 debiti verso istit. di previd. e di sicurezza sociale: Totale voce 14 altri debiti: Totale voce Totale

2.7 RATEI E RISCONTI 2.7.1 Ratei e risconti attivi La voce ratei e risconti attivi accoglie i proventi di competenza dell’esercizio esigibili in esercizi successivi e i costi sostenuti entro la chiusura dell’esercizio, ma di competenza di esercizi successivi. Analisi dei movimenti La tabella 2.7.1 riporta i movimenti dei ratei e risconti attivi, specificando per ciascuna voce: il saldo al termine dell’esercizio precedente, gli incrementi e i decrementi rilevati nell’esercizio, il saldo al termine dell’esercizio.

Tabella 2.7.1 – Movimenti dei ratei e risconti attivi Saldo al 31.12.2010 Incrementi Decrementi Saldo al 31.12.2011 Ratei attivi: Totale voce Risconti attivi: Totale voce Totale

809.860,51 146.192,69 809.860,51 146.192,69 809.860,51 146.192,69

30.028,38 30.028,38 30.028,38

Nel dettaglio: Risconti attivi per aliquote sociali c/Aci € 764.849,79 Risconti attivi su fitti passivi € 15.804,52 Risconti attivi per premi di assicurazione € 782,69 Risconti attivi per ricavi diversi € 11.340,42 Risconti attivi per omaggi sociali € 113.497,40 Risconti attivi per organizzazioni eventi € 19.750,00

926.024,82 926.024,82 926.024,82


2.7.2 Ratei e risconti passivi La voce ratei e risconti passivi accoglie i costi di competenza dell’esercizio esigibili in esercizi successivi e i proventi percepiti entro la chiusura dell’esercizio, ma di competenza di esercizi successivi.

3.1.1 Valore della produzione La macrovoce “valore della produzione” (A) aggrega le componenti economiche positive riconducibili all’attività economica tipicamente svolta dall’Ente.

Analisi dei movimenti La tabella 2.7.2 riporta i movimenti dei ratei e risconti passivi, specificando per ciascuna voce: il saldo al termine dell’esercizio precedente, gli incrementi e i decrementi rilevati nell’esercizio, il saldo al termine dell’esercizio.

A1 - Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Tabella 2.7.2 – Movimenti dei ratei e risconti passivi Saldo al 31.12.2010 Incrementi Decrementi Saldo al 31.12.2011 Ratei passivi: 35.204,75 35.204,75 Totale voce 35.204,75 35.204,75 Risconti passivi: 1.309.565,44 2,811,62 56.227,17 1.256.149,94 Totale voce 1.309.565,44 2.811,62 56.227,12 1.256.149,94 Totale 1.344.770,19 2.811,62 91.431,87 1.256.149,94

Nel dettaglio: –– Risconti passivi per quote sociali € 1.249.074,11; –– Risconti passivi su subaffitti attivi € 4.155,65; –– Risconti passivi su proventi diversi € 2.920,18. 2.8 Conti d’ordine 2.8.1 Impegni assunti dall’ente Fidejussioni prestate a garanzia di terzi Soggetto debitore (beneficiario) Valore al 31/12/2011 Valore al 31/12/2010 Intesa Sanpaolo S.p.A. 154.937,07 154.937,07 Totale 154.937,07 154.937,07

Con Intesa Sanpaolo S.p.A. prosegue un accordo per prestiti ai dipendenti come previsto dalle attuali norme contrattuali art 59 DPR 509 del 1979. 2.8.2 Beni di terzi presso l’ente In questa categoria trovano collocazione fidejussioni di terzi rilasciate all’AC Milano a garanzia dell’esatto adempimento di obblighi contrattuali. Nel corso dell’esercizio alcune garanzie di terzi sono state trasformate in depositi cauzionali in contanti e sono esposti nel passivo dello stato patrimoniale alla voce 14 altri debiti “depositi cauzionali gestori punti vendita carburanti”. Nella tabella si forniscono indicazioni circa la natura dei beni a disposizione, il titolo per cui sono tenuti, il loro valore ed eventuali oneri connessi alla loro custodia. Natura dei beni Fidejussioni

Titolo di possesso Garanzia

Beni di terzi presso l’ente Valore al Valore al Oneri connessi 31/12/2011 31/12/2010 alla loro custodia 19.339,42 44.820,39 0,70

3. Analisi del conto economico - esame della gestione

3.1 Sintesi dei risultati La forma scalare del conto economico consente di esporre i risultati parziali progressivi, che hanno concorso alla formazione del risultato economico dell’Ente distinguendo fra gestione caratteristica, gestione finanziaria e gestione straordinaria. Il conto economico è strutturato in 5 macrovoci principali, ossia “valore della produzione” (A), “costi della produzione” (B), “proventi e oneri finanziari” (C), “rettifiche di valore di attività finanziarie” (D) e “proventi e oneri straordinari” (E); le differenze fra macrovoci evidenziano, infatti, risultati parziali di estremo interesse. I risultato prodotto dalla gestione caratteristica, in particolare, si assume pari alla differenza tra valore e costi della produzione, quello della gestione finanziaria fra proventi ed oneri finanziari e quello della gestione straordinaria fra proventi ed oneri straordinari. Al riguardo è utile evidenziare anche il risultato prima delle imposte, ossia quello prodotto dalla gestione considerando anche le eventuali rettifiche di valore delle attività finanziarie e trascurando l’effetto tributario. Ciò premesso, i risultati parziali prodotti nell’esercizio in esame raffrontati con quelli dell’esercizio precedente sono riepilogati nella tabella 3.1. Tabella 3.1 – Risultati di sintesi Gestione Caratteristica Gestione Finanziaria Gestione Straordinaria Risultato Ante-Imposte

2011 74.970,55 31.867,09 -7.312,90 99.524,74

2010 473.066,00 -104.078,00 368.988,00

Scostamenti -398.095,45 135.945,09 -7.312,90 -269.463,26

Esercizio 2011 4.751.026,29

Esercizio 2010 5.486.832,00

scostamento -735.805,71

Tale valore risulta così determinato: –– vendita materiale diverso € 870,34 –– ricavi vendita carburante € 844.916,72 –– vendita valori bollati e marche patenti € 10,86 –– quote sociali € 2.787.825,03 –– proventi posteggi € 84.833,63 –– convenzione regione servizio mobilità € 225.481,40 –– scuola guida € 12.000,00 –– proventi per manifestazioni sportive € 703.415,00 –– proventi per riscossione tasse circolazione € 91.671,40 –– Ribassi e abbuoni attivi € 1,91 I principali scostamenti rispetto al passato esercizio sono i seguenti: –– Quote sociali (- € 404.067,97), scostamento dovuto: • alla riduzione della compagine associativa (-7,5%: da 58.797 del 2010 a 54.386 del 2011); • alla riduzione della quota media incassata; • all’adesione dei Soci a formule innovative di associazione, vedi FacileSarà, con conseguente minor incasso per l’Ente. –– Convenzioni con Regione Lombardia – Bandi antinquinamento/mobilità (- € 1.057.762,60). Nel corso del 2011 sono state completate le attività legate alle convenzioni con la Regione scadute al 31/10/2010; data la difficile congiuntura economica, Regione Lombardia non ha stanziato consistenti fondi per il 2011 e, pertanto, non sono state stipulate convenzioni che consentissero entrate di rilievo. –– Manifestazione sportive (+€ 703.415,00). Trattasi di entrate derivanti dalla convenzione in essere con la S.I.A.S. SpA(€ 310.000,00), di cui si è fornito puntuale chiarimento trattando della rimodulazione del budget in apertura del presente documento al punto 1.1.3, e al recupero dalla stessa del corrispettivo riconosciuto dall’Ente ad Aci-C.s.a.i. per tasse iscrizioni come da calendario sportivo 2011 (€ 392.440,00). –– Riscossione tasse possesso (bollo auto) (+ € 85.776,40): è l’aggio dovuto dalle Delegazioni all’Ente per il servizio di riscossione delle tasse automobilistiche. È opportuno precisare che il Consiglio Direttivo ha deliberato di reimpiegare tale importo a favore dello sviluppo dell’attività dei punti di servizio; è stata, pertanto, prevista una voce di costo. –– Vendita carburanti (- € 56.428,28), scostamento negativo per effetto del minor carburante venduto presso i punti vendita di proprietà dell’Ente. –– Scuola guida (+ € 10.645,00): è stato raggiunto dell’obiettivo di convenzionamento di autoscuole al progetto Ready2go. A5 - Altri ricavi e proventi Esercizio 2011 2.154.892,43

Esercizio 2010 2.654.479,00

scostamento -499.587,57

Tale valore risulta così determinato: –– concorsi e rimborsi diversi: € 171.682,55 –– rimborso per scioperi e/o ritardi: € 3.817,65 –– subaffitti di immobili: € 838.597,95 –– canone marchio delegazioni: € 490.816,66 –– provvigioni attive: € 642.745,36 –– sopravvenienze dell’attivo: € 1.547,51 –– proventi e ricavi diversi: € 109,15 –– conguaglio iva attività promiscua: € 5.245,62 –– conguaglio iva attività esente: € 329,98 I principali scostamenti rispetto al passato esercizio sono i seguenti: –– Contributi ACI: - € 200.000,00. Quest’anno non erogati. –– Concorsi e rimborsi diversi: + € 99.705,55. L’incremento è legato all’imputazione su tale conto del rimborso delle spese condominiali da parte dei sublocatari. Tali somme erano in passato registrate sul sottoconto ora riclassificato come “Subaffitti di immobili” che registra una riduzione pari a - € 111.080,05 dovuta sia a quanto sopra sia alla cessazione di alcuni contratti di locazione. –– Canone marchio delegazioni: + € 48.406,66. Ciò è dovuto al mancato


raggiungimento degli obiettivi di vendita delle tessere associative che ha comportato l’applicazione della fascia di canone più alta prevista dal contratto di affiliazione. –– Proventi e ricavi diversi: - € 329.274,85 a seguito della stampa e diffusione della guida soci locale che, grazie alla vendita di spazi pubblicitari, consentiva di ottenere entrate per un valore di circa € 19.000,00. La più consistente differenza, - € 310.000,00, è dovuta alla diversa imputazione del corrispettivo previsto dalla convenzione con S.I.A.S. S.p.A. ampiamente illustrato in precedenza. 3.1.2 Costi della produzione La macrovoce “costi della produzione” (B) aggrega le componenti economiche negative (costi) riconducibili all’attività economica tipicamente svolta dall’Ente. B6 –Acquisti per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci Esercizio 2011 3.978,39

Esercizio 2010 11.808,00

scostamento -7.829,61

I suddetti importi sono composti da: –– Merce destinata alla vendita: € 550,00. Importo invariato rispetto al 2011 trattandosi dell’acquisto da ACI di Cd Rom costi chilometrici. –– Cancelleria: € 2.612,52 rispetto ad € 5.952,00 del 2010. –– Materiale di consumo: € 810,37 rispetto ad € 1.624,00 del 2010. –– Materiale editoriale: € 5,50 rispetto ad € 3.682,00 del 2010. La differenza è dovuta più precisamente all’imputazione sul sottoconto “ Abbonamenti e pubblicazioni” delle voci inizialmente classificate come materiale editoriale. B7 –Spese per prestazioni di servizi Esercizio 2011 4.214.131,33

Esercizio 2010 4.486.306,00

scostamento -272.174,67

La voce risulta così determinata: Aliquote sociali Compensi collegio dei Revisori dei conti Provvigioni passive Consulenze legali e notarili Consulenze amministrative, fiscali Altre consulenze Commissioni statutarie e Comitati Prestazioni mediche Organizzazione eventi Pubblicità e attività promozionali Fornitura di acqua Fornitura energia elettrica Spese telefoniche rete fissa Servizi di rete / connettività Servizi informatici professionali e elaborazione dati Spese esercizio automezzi Spese trasporti Missioni e trasferte Manutenzioni ordinarie Immobilizzazioni materiali Premi assicurazione Polizze fidejussione Buoni pasto Spese postali Bollatura, vidimazioni e certificati Altre spese per la prestazione di servizi

1.701.227,09 6.496,31 303.497,08 50.303,58 5.717,52 23.513,04 20.042,24 1.572,65 448.347,15 11.989,22 12.548,12 54.783,11 67.956,95 861,62 90.463,71 9.659,72 12.566,15 6.206,49 3.659,26 71.971,27 628,43 15.166,83 14.267,72 925,28 1.279.760,79

I principali scostamenti rispetto al passato esercizio sono i seguenti: –– Aliquote sociali: -€ 231.241,00 il minor costo è direttamente collegato al minor ricavo evidenziato alla voce Quote sociali; –– provvigioni passive: - € 30.100,92 anche in questo caso la riduzione è connessa alle minori quote incassate; –– commissioni statutarie e comitati: +€ 18.446,24 tale costo è legato ai compensi corrisposti ai membri delle commissioni istituite per l’espletamento degli adempimenti legati alle prove concorsuali svoltesi per l’assunzione di personale; –– consulenze legali, notarili, altre consulenze: +€ 23.323,62 l’incremento è legato alla necessità di pareri e tutela per alcune vicende giuridicoamministrative in corso ed all’analisi sull’assetto organizzativo delle società partecipate; –– organizzazione eventi: + € 429.330,15 relativi a costi addebitati da Aci per tasse di iscrizione di gare al calendario sportivo nazionale e internazionale anno 2011. Si vuole comunque precisare che le predette spese sono state totalmente recuperate dall’Ente dalla S.I.A.S. S.p.A. (vedi voce di entrata correlata “proventi manifestazioni sportive”);

–– servizi informatici professionali ed elaborazione dati: + € 33.312,71 l’incremento è legato alla necessità di esternalizzare parte delle attività contabili e di gestione del personale a causa della carenza d’organico; –– “Altre spese per la prestazioni di servizi”: - € 447.914,21. In tale voce sono confluite le seguenti spese: 1) Convenzioni per bandi Regione Lombardia e per altri servizi stipulate con Acinnova per € 700.063,90 2) Spese produzione soci per € 406,89 3) Casella vocale Radio traffic per € 3.100,00 4) Spese per attività legate alla gestione di impianti carburanti per € 137.092,84 5) Prestazione di lavoro interinale per € 226.420,94 6) Servizi amministrativi Aci rete € 22.338,45 7) Editoriale Autoclub & Via per € 122.437,40 8) Attività di collaborazione redazionale e gestione sito web € 67.890,37 La riduzione di tali costi è frutto di una sintesi tra un decremento, come illustrato nella voce di ricavo, principalmente dovuto alla mancata stipula di convenzioni con Regione Lombardia ed un incremento legato ai servizi amministrativi forniti delle società controllate. Complessivamente per l’esercizio 2011 la voce B7 del budget l’Ente registra un risparmio di € 272.174,67 rispetto al passato esercizio conseguente alla somma algebrica degli scostamenti di ogni singola voce di conto; solo le principali sono state sopra evidenziate. B8 – Spese per godimento di beni di terzi Esercizio 2011 1.674.087,00

Esercizio 2010 1.649.077,00

scostamento 25.010,00

La voce è composta da costi per: 1) noleggi per un importo di € 6.224,92 che registrano una diminuzione di € 1.252,08 rispetto al 2010. 2) Fitti passivi ed oneri accessori per un importo di € 1.667.862,08 che registrano un incremento di € 26.263,08. B9 – Costi per il personale Esercizio 2011 448.447,69

Esercizio 2010 776.291,00

scostamento -327.843,31

Così suddivisi: Stipendi Trattamento accessorio aree Oneri sociali Trattamento di fine rapporto: Tfr Trattamento di fine rapporto: Tfs Altri costi Contributi INPDAP (ex CPDEL) Contributi INPS Contributi ex L. 33/80 –art. 4 (INPDAP) Contributi INAIL Acc.to ferie non godute nell’esercizio Totale

185.070,96 147.400,00 52.70 1.305,76 15.800,49 15.576,10 48.253,03 31.544,01 236,29 2.169,68 1.038,67 448.447,69

Il consistente scostamento fra l’esercizio 2011 e il precedente è determinato dalla riduzione dell’organico di 9 unità nel 2010 e di un’ulteriore unità nel 2011. Per far fronte a tale carenza l’Ente ha utilizzato servizi di lavoro interinale ed il supporto delle strutture collegate, come illustrato nelle voci di costo. B10 - Ammortamenti e svalutazioni Esercizio 2011 40.360,38

Esercizio 2010 56.249,00

scostamento -15.888,62

B11 - Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci Esercizio 2011 23.907,77

Esercizio 2010 - 27.489,00

scostamento 51.396,77

Si tratta di rimanenze relative a omaggi sociali che verranno utilizzati nell’esercizio successivo. B12 – Accantonamenti per rischi

Non sono stati registrati accantonamenti per rischi. B14 - Oneri diversi di gestione Esercizio 2011 473.851,15

Esercizio 2010 447.005,00

scostamento 26.846,15


Il dettaglio del 2011 è costituito da:

E22 – Imposte sul reddito dell’esercizio

Imposte e tasse deducibili Oneri e spese bancarie Multe Omaggi e articoli promozionali Abbonamenti e pubblicazioni Spese di rappresentanza Rimborsi e concorsi spese diverse Altri oneri diversi di gestione Totale

105.831,02 3.304,11 513,33 189.477,60 27.710,02 12.795,94 131.084,64 3.134,49 473.851,15

È opportuno sottolineare che tra i “ Rimborsi e concorsi spese diverse” sono stati registrati € 85.092 quale concorso spese a favore dei punti di servizio a fronte delle entrate rilevate fra i “proventi per riscossione tasse di circolazione” come sopra riportato. 3.1.3 Proventi e oneri finanziari La macrovoce “proventi e oneri finanziari” (C) aggrega le componenti economiche positive (proventi) e negative (oneri) associate rispettivamente alle operazioni di impiego delle risorse eccedenti e a quelle di reperimento dei mezzi finanziari necessari all’attività Ente. Esercizio 2010 0,00

scostamento 180.000,00

Si tratta di dividendi dalla partecipata Immobiliare ACM SpA C16 - Altri proventi finanziari Esercizio 2011 17.151,09

Esercizio 2010 11.512,00

Scostamento 5.639,09

La voce registra: –– € 6.913,15 per interessi attivi sui conti correnti bancari –– € 1.005,28 per interessi attivi su depositi cauzionali –– € 9.232,76 per interessi attivi su prestito ACM Services S.p.A.. L’incremento è legato all’aumento dei tassi di interesse attivi. C17 - Interessi e altri oneri finanziari Esercizio 2011 30,00

Esercizio 2010 149,00

Scostamento -119,00

Trattasi di interessi passivi verso l’Erario. 3.1.4 Rettifiche di valore di attività finanziarie Esercizio 2011 165.254,00

Esercizio 2010 115.440,00

Scostamento 49.814,00

Tale rettifica è dovuta alla copertura perdite sia per l’esercizio 2010 che per l’esercizio 2011 della partecipata Acitour Lombardia Srl. 3.1.5 Proventi e oneri straordinari La macrovoce “proventi e oneri straordinari” (E) aggrega le componenti economiche positive (proventi) e negative (oneri) contabilizzate dall’Ente in relazione ad eventi straordinari. Al riguardo è bene precisare che il termine straordinario è legato non all’eccezionalità o all’anormalità degli eventi da cui gli stessi derivano, bensì alla estraneità della fonte del provento o dell’onere all’attività ordinaria. E20 - Proventi straordinari Esercizio 2011 8.116,00

Esercizio 2010 0,00

Scostamento 8.116,00

La voce si riferisce principalmente a: –– ricavi relativi a esercizi precedenti per € 7.626,93 –– sopravveniente attive e insussistenze del passivo per complessive € 489,07 E21 - Oneri straordinari Esercizio 2011 15.428,90

Esercizio 2010 0,00

Scostamento 15.428,90

La voce registra costi relativi a esercizi precedenti. 3.1.6 Imposte La voce che segue è dedicata alla contabilizzazione delle imposte sul reddito; in particolare relative a IRES per € 5.411,11 e IRAP per € 46.681,12.

2010 268.544,00

Scostamento -219.451,88

Si tratta dell’IRAP relativa al 2011. 3.2 Destinazione/copertura del risultato economico L’Ente nel corso dell’esercizio ha registrato un utile di € 31.699,47 che viene destinato ad aumento del Patrimonio Netto.

4. Altre notizie integrative

4.1 Informazioni sul personale 4.1.1 Analisi del personale per tipologia contrattuale La tabella 4.1.1 riporta la tipologia contrattuale del personale impiegato presso l’Ente con indicazione delle variazioni intervenute nel corso dell’esercizio. Tabella 4.1.1 – Personale impiegato nell’Ente Tipologia Contrattuale Tempo indeterminato

C15 - Proventi da partecipazioni Esercizio 2011 180.000,00

2011 49.092,12

Risorse al 31.12.2010 8

Incrementi

Decrementi

31.12.2011

4

1

11

4.1.2 ALTRI DATI SUL PERSONALE La tabella 4.1.2 espone la pianta organica dell’Ente. Tabella 4.1.2 – Pianta organica Area di inquadramento e posizioni economiche area A area B area C area Dirigenti Totale

Posti in organico 2 6 14 1 23

Posti ricoperti 1 4 6 11

4.2 Compensi agli organi collegiali Ai componenti del Consiglio Direttivo dell’Ente, su indicazione dei medesimi, non viene erogato alcun compenso, contributo o gettone di presenza; il compenso dei Sindaci Revisori è riportato al punto 3.1.3 ed è previsto dai Ministeri vigilanti. 4.3 Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio Le vicende giudiziarie iniziate nel 2011 si sono protratte nei primi mesi del 2012 ed hanno comportato una temporanea sospensione della funzione e dei poteri del Consiglio Direttivo. Comunicazione ai sensi del disciplinare tecnico in materia di misure minime di sicurezza(all. B al d.Lgs. N. 196/2003: Codice sulla privacy) È stato aggiornato il Documento Programmatico sulla Sicurezza (DPS), anche alla luce delle norme approvate nel Regolamento ACI sui dati sensibili, recepito dai Ministeri Vigilanti. NOTE CONCLUSIVE Per quanto sopra riportato, Vi invitiamo ad approvare il Bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 così come Vi viene presentato, composto da Conto Economico e Situazione Patrimoniale nonché dalla presente Nota integrativa. I suddetti documenti rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione finanziaria, amministrativa, patrimoniale ed economica dell’esercizio e corrispondono alle risultanze delle scritture contabili.

Il Presidente Carlo Edoardo Valli


Relazione del Collegio dei Revisori dei conti al bilancio dell’esercizio 2011 All’assemblea dei Soci dell’Automobile Club di Milano Signori Soci, con la presente relazione il Collegio riferisce sui risultati dell’esercizio sociale chiuso il 31/12/2011 e sull’attività di vigilanza e controllo svolta nell’esercizio delle nostre funzioni. L’esposizione segue lo schema introdotto col nuovo Regolamento di amministrazione e contabilità approvato con delibera del Consiglio Direttivo dell’Ente nella seduta del 15 settembre 2009. Col bilancio al 31/12/2011 si dà attuazione alle norme che prevedono il passaggio dal sistema di contabilità finanziaria a quello economico patrimoniale di conseguenza, ai fini della comparabilità, i dati del bilancio 2010 sono stati riclassificati adattandoli a quelli vigenti. Il Collegio dei Revisori dà atto che il bilancio dell’esercizio 2011 è stato predisposto dal Consiglio Direttivo avvalendosi della proroga prevista dall’art. 51 dello Statuto dell’Ente giusta delibera del Presidente del 28 marzo 2012 che riporta le motivazioni di tale decisione. Vi informiamo che nel corso dell’esercizio abbiamo verificato la regolare tenuta della contabilità sociale e la corretta rilevazione, nelle scritture contabili, dei fatti di gestione. Abbiamo verificato il progetto di bilancio d’esercizio dell’Ente, redatto dal Consiglio Direttivo unitamente alla Relazione ed agli allegati di dettaglio. Nella redazione del bilancio sottoposto a revisione, gli amministratori hanno applicato le disposizioni previste dagli artt. 2423 e 2423-bis del Codice Civile, nonché dai principi contabili e dalle raccomandazioni fornite dagli organismi contabili competenti. Dall’esame dei documenti ricevuti si evidenzia che gli amministratori, nella redazione del bilancio, non hanno fatto ricorso alla deroga alle norme di legge prevista dagli art. 2423, comma 4, del Codice Civile. La sua struttura è conforme a quella delineata dal Codice Civile, mentre la Nota integrativa, che costituisce parte integrante del Bilancio di esercizio, è conforme al contenuto previsto dagli artt. 2427, 2427-bis e a tutte le altre disposizioni che fanno riferimento ad essa. Nell’esercizio chiuso al 31/12/2011 l’Ente ha conseguito un utile pari a Euro 50.433,00 tale risultato scaturisce da una dinamica gestionale così schematizzabile nei suoi aspetti patrimoniali ed economici: Descrizione Crediti vs soci per versamenti dovuti Immobilizzazioni Attivo circolante Ratei e risconti Totale attivo Patrimonio netto: Fondi rischi ed oneri futuri TFR Debiti a breve termine Debiti a lungo termine Ratei e risconti Totale passivo

Saldo iniziale 0 4.168.101 5.107.282 809.861 10.085.244 6.128.467 223.285 524.130 1.864.592 0 1.344.770 10.085.244

Automobile club milano conto economico Totale valore della produzione (a) Totale costi della produzione (b) Differenza fra valore e costi della produzione (a-b) Totale proventi e oneri finanziari Totale rettifiche di valore di attività finanziarie Totale proventi e oneri straordinari Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito dell'esercizio Utile d'esercizio

Saldo finale

Variazione

0 4.158.166 4.674.777 926.025 9.758.968 6.178.900 216.445 372.705 1.734.767 0 1.256.150 9.758.967

0 -9.935 -432.505 116.164 -326.276 50.433 -6.840 -151.425 -129.825 0 -88.620 350.421

2011 6.905.919,00 6.830.948,00 74.971,00 197.121,09 -165.254,00 -7.312,90 99.525,00 49.092,00 50.433,00

2010 8.141.311,00 7.668.245,00 473.066,00 11.362,00 -115.440,00 0,00 368.988,00 268.544,00 100.444,00

Il nostro esame è stato condotto secondo gli statuiti principi di revisione. In conformità ai predetti principi, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio d’esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile.

Il procedimento di revisione è stato svolto in modo coerente con la dimensione della società e con il suo assetto organizzativo, esso comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del nostro giudizio professionale. Per il giudizio relativo al bilancio dell’esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini comparativi secondo quanto richiesto dalla legge, si fa riferimento alla relazione emessa dal Collegio sindacale in data 13 giugno 2010. A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio dell’Ente chiuso al 31/12/2011, è conforme alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione; esso, pertanto, è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico dell’Ente. Per la migliore comprensione del Bilancio d’esercizio si richiama l’attenzione sulle informazioni ed i fatti di rilievo più ampiamente descritti in nota integrativa e nella Relazione del Presidente. Con riguardo al’attività istituzionale di nostra competenza vi comunichiamo che abbiamo effettuato tutte le verifiche previste della legge, ai sensi dell’art. 2403 del Codice Civile. Abbiamo partecipato alle adunanze del Consiglio Direttivo nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che ne disciplinano il funzionamento, e siamo stati dallo stesso opportunamente informati sull’andamento della gestione sociale, per quanto attiene soprattutto le operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dall’Ente nel corso dell’esercizio, assicurandoci che le operazioni deliberate e poste in essere fossero conformi alla legge e allo statuto sociale, fossero ispirate a principi di razionalità economica e non fossero manifestamente imprudenti o azzardate, in conflitto di interessi con l’Ente, in contrasto con le delibere assunte dall’Assemblea dei soci o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale. Abbiamo approfondito la nostra conoscenza della struttura organizzativa della Società e del Gruppo e vigilato, per quanto di nostra competenza, sulla sua adeguatezza, relativamente alla quale non abbiamo osservazioni da formulare. Abbiamo vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo - contabile, nonchè sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante l’ottenimento di informazioni da parte della Direzione ovvero l’esame di documenti aziendali e non abbiamo, in merito, osservazioni da formulare. A questo Collegio non è pervenuta alcuna denuncia ai sensi dell’art. 2408 del Codice Civile. Nel corso dell’esercizio non abbiamo rilasciato pareri previsti dalla legge. Nel corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi ulteriori fatti significativi tali da richiederne la menzione nella presente relazione. A nostro giudizio la Relazione del Presidente sull’andamento della gestione è coerente con il bilancio d’esercizio. Il Collegio Sindacale, a conclusione del suo esame, esprime il proprio parere favorevole all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2011.

Milano, lì 7 giugno 2012

Il Collegio Sindacale Dott. Massimo Togno Dott. Gianpaolo Lazzati Dott. Guido Vitelli


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