Via! - Rivista per i soci dell'Automobile Club di Milano - n. 1/2011

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O O AT U N LI TI L I A N TE E Z CO OR EN O P V RI LI S SO RA AG OR IC D

Rivista per i soci dell’Automobile Club di Milano

La COPPA MILANO – SANREMO celebra l’unità d’Italia

Autoclub & Via! N. 1/2011 – Anno LV – € 0,70

Un importante riconoscimento per la rievocazione della gara dell’Automobile Club Milano nata all’inizio del secolo scorso. Il vice presidente di AC Milano Geronimo La Russa: “Un tributo ufficiale al 150° dell’Unità”


S O M M A R I O

n. 1/2011 – marzo 2011 - Anno LV Direttore

Fabrizio Turci Direttore dell’Automobile Club di Milano

Direttore responsabile Responsabile della redazione Collaboratori fissi Segretaria di redazione

Gianfranco Chierchini Paolo Moroni Gianni Cattaneo, Paolo Montagna, Paolo Redaelli Umberta Testa

Sommario

AUTOCLUB & VIA!

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Facciamo il punto sulle prospettive della mobilità , non solo milanese, in una intervista con Fabrizio Turci, che è da poco più di una anno direttore del nostro Automobile Club.

A questo numero hanno collaborato: Corrado Canali, Anna Mangiarotti, Chiara Somaré. IL NOSTRO CLUB La tessere Aci 2010

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Le nostre delegazioni

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Omaggio sociale 2011

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Intervista al direttore

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L’avvocato per i soci di Chiara Somarè

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La posta dei soci

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Notiziario

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Reportage

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I viaggi per i soci

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SERVIZI Rievocazione La Coppa Milano-Sanremo celebra l’Unità d’Italia

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Una corsa centenaria

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Eventi Expò 2015: istruzioni per l’uso di Gianfranco Chierchini

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ScenarI Italia chiama America di Corrado Canali

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Mercato Un momento difficile per le vendite d’auto

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Autonovità Focus globale di Corrado Canali

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Intervista Gioele, l’automobilista arrabbiato di Anna Mangiarotti

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RUBRICHE Società e mobilità di Gianfranco Chierchini

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Leggendo qua e la di Paolo Redaelli

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Sport

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Libri

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Storia

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Fatti & Misfatti di Paolo Montagna

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Direzione e redazione: Corso Venezia, 43 - 20121 Milano - Telefono 02 7745 239 Fax 02 7745 201 - stampa@acimi.it Pubblicità: ACP&Partners - Autodromo Nazionale Monza Via Vedano, 5 - 20052 MONZA -Tel. 039 2482347 n. 1/2011 - Stampa: Rotolito Lombarda S.p.A.- Pioltello (Milano) Fotolito e Videoimpaginazione: “Graphic Srl - Milano” - Spedizione in abbonamento postale comma 20, lettera B, articolo 2, Legge 23/12/96 n°662 - pubblicità 45% - Milano. Aut. del Tribunale di Milano n. 4495. Euro 0.70 (IVA compresa). Edizioni Acinnova, Corso Venezia, 43 Milano.

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La Coppa Milano-Sanremo di quest’anno fa parte delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Un grande riconoscimento per la rievocazionestorica di questa importante gara organizzata dall’Automobile Club Milano e disputata la prima volta ’nel 1906.

Si avvicina a grandi passi l’Expò 2015. Ma molti non sanno ancora bene di cosa si tratti. Ecco qualche informazione di base per prendere contato con questo importante evento internazionale che farà grande la nostra città.

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“L’automobilista perennemente arrabbiato”è un personaggio di successo dell’attore David Ottolenghi, in arte Gioele Dix, reso famoso dalla trasmissione Zelig Ce ne parla il suo stesso creatore, automobilista e socio ACI, in una simpatica intervista, non solo comica.


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il nostro club

Nella sede ACM di corso Venezia 43 e in tutte le delegazioni di Milano e provincia

Pratiche auto scontate per i soci Assistenza completa per il disbrigo di qualsiasi pratica per tutti gli automobilisti. I soci hanno diritto ad uno sconto del 20% sui diritti d’agenzia. • trasferimenti di proprietà • perdite di possesso in seguito a furto • radiazioni per esportazione definitiva all’estero conferme validità e duplicati delle patenti, conversioni patenti straniere e militari, traduzioni patenti straniere per circolare in Italia, riconoscimento patenti emesse da un Paese UE (Unione Europea) • certificati di proprietà (duplicati) • estratti cronologici • immatricolazioni e reimmatricolazioni • ipoteche (iscrizioni e cancellazioni) • ricerca intestatari veicoli • trasporto merci per conto proprio (autorizzazioni) • revisioni autovetture. Nella sede AC Milano di corso Venezia

ORARIO CONTINUATO DEGLI SPORTELLI Per favorire le esigenze degli utenti dal mese di marzo è stato ampliato il tempo di apertura degli uffici

NUOVO ORARIO

Assistenza pratiche automobilistiche e Ufficio soci dalle 8,30 alle 17.00 tutti giorni, sabato escluso Riscossione tasse automobilistiche dalle 8,30 alle 15,30 tutti i giorni, sabato escluso Acitour-Ufficio Viaggi dalle 9,00 alle 18,00 tutti i giorni, sabato escluso

Le Tessere ACI

2011 AL SERVIZIO DEL MONDO CHE SI MUOVE


ASSOCIAZIONI 5

ACI GOLD

ACI SISTEMA

ACI ONE

La tessera a copertura totale per l’automobilista. Soccorso stradale e assistenza completa per qualunque auto su cui il socio si trovi a viaggiare in Italia e nel Paesi UE. Tutti i servizi ACI a disposizione. Euro 89

I servizi più importanti ad un costo limitato. Soccorso stradale per qualunque auto su cui il socio si trovi a viaggiare in Italia. Assistenza completa al solo veicolo iscritto. In più altri servizi tra cui l’assistenza medica in viaggio. Euro 69

È la tessera pensata appositamente per chi utilizza l’auto in ambito locale entro i confini della propria regione. Oltre ad altri servizi essa prevede infatti un soccorso stradale “regionale” e tariffe agevolate per altre richieste di soccorso. Euro 35

ACI VINTAGE La tessera per i collezionisti di auto e moto d’epoca. Assistenza fino a 10 mezzi con una sola tessera. Perfetta per gli spostamenti anche con la vettura di tutti i giorni. Abbonamento gratis a “Ruoteclassiche”. Euro 99

Con la tessera in tasca il socio non è mai solo ovunque si trovi, in Italia e nei Paesi dell’Unione Europea.

ACI OKKEI NOVITÀ 2010 Due soccorsi stradali in Italia, qualsiasi mezzo tu stia guidando, moto o auto, anche se non è il tuo, più spese di viaggio/pernottamento se il veicolo non è riparabile in giornata con bonus di 50 euro. Inoltre: biglietti per concerti, corsi di Guida Sicura, GP di Formula 1 a Monza, valutazione di carrozzeria e meccanica per preventivi gratuiti e riparazioni a tariffe controllate. Infine Tutela legale, rimborso corsi di recupero punti patente, sconti “Show your Card! “. Euro 39

ACI VIAGGI ACI AZIENDA ACI CLUB Tutti gli sconti e le agevolazioni riservate ai soci con esclusione dei servizi auto. Possibilità di estensione alle tessere con “soccorso auto” a tariffe preferenziali. Euro 20

Tessera per il soccorso e l’assistenza delle flotte aziendali piccole e grandi. Servizi su misura per ogni tipo di veicolo, dalla motocicletta all’automobile ai mezzi personali. Prezzi a richiesta

Per chi è già socio, il modulo per il viaggiatore e la sua famiglia. Per l’assistenza sanitaria completa in viaggio, per l’assicurazione contro l’annullamento del viaggio di qualunque tour operator e per l’assicurazione dei bagagli. Euro 39 per i già soci


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SERVIZI

il nostro club

LE NOSTRE DELEGAZIONI 55 uffici a Milano e provincia a disposizione dei soci e di tutti gli automobilisti PROVINCIA

GORGONZOLA

Lasciata Milano alle spalle, dopo una quindicina di chilometri sulla Padana Superiore (ufficialmente rinominata Strada Provinciale n.11) si incontra il caratteristico paese di Gorgonzola, l’antica “Gorgontiola” caratterizzata, tra le altre cose, dal fatto di essere lambita dal quattrocentesco Naviglio della Martesana, oggi costeggiato per intero da una bella pista ciclabile. Proprio all’ingresso del centro cittadino, nei pressi del ponte sul Naviglio, in via Italia al numero 71 (tel 02 9513156), è sita la delegazione ACM gestita fin dagli anni 50 dalla famiglia Cocchi che oggi con la signora Alessandra è alla terza generazione. Coadiuvata dai suoi due collaboratori la titolare porta avanti il lavoro di assistenza automobilistica generale (pratiche di tutti i tipi, bolli, etc) oltre alla consulenza assicurativa con le polizze tutti rami della SARA e quella per le auto d’epoca ultraventennali con l’affiliazione al Club milanese CMAE. Gli orari di apertura sono, da lunedì a venerdì, 9-12/15,30-18,30 (pagamento bolli solo al mattino). Il medico per il rinnovo patente è presente il martedì dalle 15 alle 17,30.

PROVINCIA

SEREGNO

Per gli automobilisti di Seregno la signora Franca Landra, titolare della delegazione ACM della popolosa e vivace cittadina brianzola, è da anni un tradizionale un punto di riferimento per quanto riguarda l’istruzione di ogni tipo di pratica automobilistica e anche per risolvere eventuali problemi. Personaggio noto e benvoluto in città la signora svolge la sua attività a Seregno da oltre mezzo secolo, prima come impiegata e poi come titolare della delegazione che ha sede in via Magenta 25 all’angolo con via Giovanni XXIII, ovvero in pieno centro a due passi dalla stazione ferroviaria. Dello staff fanno parte tre collaboratrici delle quali una, la signora Costanza Guzzabocca, si occupa della gestione dell’agenzia delle Assicurazioni Sara (con polizze di tutti i i tipi escluso il ramo vita) che ha sede nella delegazione. Gli orari di apertura, da lunedì a venerdì, sono 8,45-12,30/15,45-18,30. I bolli si possono pagare la mattina e il pomeriggio fino alle 17,30. Il medico per il rinnovo patente (con appuntamento) è presente il mercoledì dalle 18 alle 19.Telefono e fax: 0362 231605.

PROVINCIA

CESANO MADERNO

Custode di una lunga storia segnata da significativi eventi come la rivolta che i suoi abitanti misero in atto nel 1228, Cesano Maderno conserva anche preziose vestigia del passato come le splendide ville della famiglia Borromeo di cui fu feudo. A ridosso del centro, in via Dante 52 , apre le sue vetrine la delegazione ACM inaugurata nei primi anni 50 e gestita dal 1970 dal signor Isidoro Bonacini, oggi coadiuvato dal figlio Andrea oltre che da un altro collaboratore. Qui sono di casa i circa 500 soci Aci del paese e gran parte degli automobilisti Cesanesi. per svolgere le loro pratiche e usufruire dei servizi offerti tra cui quello del trasporto Conto proprio/Conto Terzi, il noleggio a lungo termine “Guido” e le polizze assicurative della compagnia Sara. Gli orari di apertura della delegazione sono dal lunedì al venerdì 8,40-12,30/15-18. I bolli si possono pagare al mattino e fino alle 16,30. Il medico per il rinnovo patente è presente con appuntamento Il venerdì tra le 16 e le 17,30. Molte informazioni vengono comunque fornite dal risponditore telefonico automatico che risponde al numero 0362 501961 (0362 508668). Altro recapito: delegazionecesano@integra.aci.it


ASSOCIAZIONI

GALO E R IN R VOI! PE

OMAGGIO SOCIALE 2011 PER TUTTI I VECCHI E NUOVI SOCI

IL TELOIO un po’ telo un po’ accappatoio

A tutti coloro che rinnoveranno la tessera dell’Automobile Club Milano e a tutti coloro che si assoceranno per la prima volta, verrà consegnato quale omaggio di benvenuto nel club il “Teloio”, un pratico ed elegante accessorio multiuso per il mare o la piscina utilizzabile come accappatoio oppure come telo da stendere a terra o sulla sdraio. È realizzato interamente in cotone con tessitura a nido d’ape e con il logo “ACM” ricamato tono su tono; misura 1 metro per 11/2; 3 i colori disponibili: beige, tortora e verde

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il nostro club

L’automobile che è stata, l’automobile che verrà Facciamo il punto sulle prospettive della mobilità, non solo milanese, con Il direttore di AC Milano, Fabrizio Turci

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abrizio Turci è direttore dell’Automobile Club di Milano da poco più di un anno e, provenendo dalla realtà romana in cui le criticità del traffico non sono certamente inferiori alla realtà milanese, rappresenta un metro di osservazione significativo. L’intervista che segue tiene conto di questi due aspetti. La prima domanda è d’obbligo: come si è trovato a dirigere un ente importante come il nostro Automobile Club milanese? Dal punto di vista delle persone, negli uffici, nelle società collegate, nelle delegazioni, abbiamo cominciato a lavorare subito, sui numerosi aspetti che attendevano una nuova linea di indirizzo Ciò ha tuttavia comportato sin dall’inizio una notevole mole di attività: cito soltanto i rapporti con le Delegazioni ed i loro contratti, le società collegate e le loro prospettive, l’autodromo di Monza in particolare con il dibattito sulla F1 a Roma, l’andamento associativo che ancora non ci soddisfa e su cui l’impegno personale mio e dei miei collaboratori vorrebbe sempre essere prioritario. A questi impegni “di servizio” , inutile negarlo, si è aggiunto l’impegno per il rinnovo del Consiglio Direttivo avvenuto nel luglio scorso, con tutte le vicende, come si suol dire, annesse e connesse, molte delle quali sono ancora in sospeso. In una parola, mi sono trovato subito bene nell’ambiente di lavoro, mi sareb-

sempre esso può essere considerato un’alternativa valida. E così si comporta quel mezzo milione di cittadini che ogni mattina si avvicina o entra in Milano per lavorare con la propria vettura e che senza dubbio preferirebbe arrivare in città leggendo il giornale seduto su un treno o su un autobus. Anche per una questione economica: una media cilindrata ha un costo chilometrico di circa mezzo euro, una spesa giornaliera enorme rispetto al costo di un abbonamento mensile al trasporto pubblico. Il direttore di AC Milano, dott. Fabrizio Turci

be piaciuto poter avere a disposizione anche qualche mezzo pomeriggio ogni tanto per conoscere meglio i tanti aspetti nemmeno tanto nascosti di questa città. E ora, più in generale, quale giudizio dà del traffico automobilistico, sull’esperienza di Roma e anche un po’ di Milano? A Milano di meno, a Roma molto di più, gli automobilisti sono nella stragrande maggioranza “forzati “ dell’automobile. Non hanno, non abbiamo scelta: o l’automobile o … a casa. La riprova è la percentuale di spostamenti che all’interno del comune di Milano avviene con tram, autobus e metropolitana: più del 50 %, una percentuale che allinea Milano alle principali realtà europee. Ma appena usciamo dalla Cerchia della 90 / 91, l’uso del mezzo pubblico diminuisce per la semplice ragione che non

Sta dicendo che l’automobile è troppo costosa oltre che fastidiosa? Sto dicendo che l’automobile è oggi usata male, perché è usata troppo. Gli eccessi sono sempre dannosi, in tutti i campi, nell’alimentazione come nei divertimenti. Oggi in troppi casi non abbiamo possibilità di scegliere e la vettura privata da piacevole strumento di libertà individuale è diventata spesso (magari più a Roma e meno a Milano, ma sono queste sottigliezze …) un obbligatorio strumento di spostamento assieme a centinaia di migliaia di altri cittadini. Nata per muoversi velocemente, la vettura circola in città a medie di 15 km orari; dopo l’abitazione, la vettura rappresenta la seconda voce di spesa delle famiglie italiane e spendiamo decine di migliaia di euro per muoverci più lenti di un ciclomotore, e cifre ancor maggiori per l’acquisto di un box, ove far stare


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ferma la vettura o usarla il meno possibile. Una follia, dal punto di vista dei costi /ricavi… Non sta mitizzando per l’autovettura una “età dell’oro” che forse non c’è mai stata? I film degli Anni Sessanta e anche quelli degli Anni Settanta fanno vedere strade meno congestionate e d’altra parte la motorizzazione era allora la metà di quella attuale. I miei ricordi personali, filtrati dal passato e dalla nostalgia degli anni giovanili, riportano le emozioni dei primi viaggi all’estero con la piccola, scomoda e (oggi direi) inaffidabile vettura , dell’imparare a fare la “doppietta” dall’amico esperto di motori lungo vialoni periferici semideserti , dell’indimenticabile soffio discreto del deflettore… Oggi i giovani vivono il veicolo con occhio più realista e attento alla qualità delle prestazioni, mentre noi ci preoccupavamo che…ci fossero, per non andare a piedi. Scherzi a parte, se vogliamo realizzare un approccio maturo e consapevole dei giovani all’auto,dobbiamo chiederci cosa si aspettano dall’uso di questo veicolo, fargli capire quanto è diverso dalle due ruote su cui hanno viaggiato fino al giorno prima, in termini di sicurezza e prestazioni e, non ultimo, quanto può condizionare la loro vita e quella degli altri un uso sbagliato dell’automobile. Insomma togliamo il casco ai nostri figli, ma mettiamogli in testa le nostre esperienze, le gioie e i dolori, prima di farli salire in auto e dargli le chiavi di una realtà con cui si misureranno per anni. E quali prospettive individua per il futuro dell’automobile, dando per certo che l’automobile avrà un futuro … Certo che l’automobile ha un futuro, ma le scelte di oggi lo possono condi-

zionare molto. Prima di tutto, come già detto, è necessaria la concorrenza degli altri sistemi di trasporto in modo da usare la propria autovettura sulla base di una libera scelta. A New York si può andare con la propria vettura nel centro di Manhattan e parcheggiare lì: il costo è di 18 dollari l’ora , costo enorme, ma è possibile. Enorme è

anche il costo delle contravvenzione che è certa: ma le regole sono chiare e tutti le accettano. In alternativa, c’è il metro veloce ed il metro più lento, l’autobus di superficie ancora più lento, ma anche il taxi “giallo” e quello cumulativo. Oltre alla concorrenza, è necessario un modello di vettura “urbana” , non necessariamente piccola, ma molto economica nel rapporto carburante – percorso: su questo le case produttrici stanno compiendo significativi passi avanti e già oggi sono sul mercato ibridi molto interessanti. L’altro aspetto determinante è lo stile di guida, il modello di comportamento che ognuno di noi ha al volante: penso non solo al risparmio del 10 % circa di carburante e di gas di scarico con una guida calma, ma anche alla sicurezza stradale ed ai rischi conseguenti che vengono evitati. La guida delle nostre vetture non potrà mai essere quella descritta da tanti spot

pubblicitari che riprendono splendide vetture in splendidi e solitari paesaggi; in Italia abbiamo un indice di motorizzazione tra i più elevati del mondo e un terzo del nostro Paese è montagnoso. I miracoli sono rari ed in questo campo non sono ancora avvenuti: non possiamo né vogliamo tornare indietro di cento anni quando giravano pochissime vetture su strade “bianche”. Possiamo e vogliamo invece una mobilità più regolare, più consapevole, più matura e allora la vettura sarà sempre un mezzo insostituibile dagli altri sistemi di trasporto, e con loro potrà convivere con soddisfazione di tutti. Riesce, direttore, a tramutare questa prospettiva un po’ poetica, in realtà? Con i miei collaboratori stiamo studiando come far decollare nuovi servizi di mobilità, magari anche di mobilità innovativa sempre legata ad un uso sostenibile dell’auto: non è facile, e qui chiedo l’aiuto anche di tutti i nostri soci. E’ uno sforzo notevole, di cultura e di informazione. Ma d’altra parte, siamo noi che ci muoviamo in questa prospettiva, noi che non vendiamo auto né gestiamo strade, ma siamo tenuti a raccogliere e tradurre le azioni, gli stimoli e le proposte che provengono dalle componenti di settore. Qui è anche e soprattutto il futuro della nostra associazione, superate le questioni contingenti che oggi ancora ci costringono a distrarci, di un’associazione che a Milano può compiere sperimentazioni meglio che altrove, ottimizzando la sua funzione di riferimento nei confronti della cittadinanza e magari anche dell’Ente nel suo complesso. Questa almeno è la mia ambizione, assieme a coltivare il dichiarato affetto per l’automobile e sostenere un suo ruolo migliore dell’attuale. ■


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il nostro club

L’AVVOCATO PER I SOCI a cura dell’avvocato CHIARA SOMARÈ

IL MULTAVELOX “FISSO” E’ LEGALE ANCHE IN CITTA’ L’installazione di strumenti di misurazione della velocità permanenti e non presidiati è ammesso dalla legge se ciò avviene su una strada di “scorrimento”. E contro l’eventuale sanzione non si può chiedere l’annullamento. Ho ricevuto la notificazione di una contestazione comminatami per aver superato i limiti di velocità in un centro abitato, la contestazione è stata elevata da una postazione fissa, senza la pattuglia. La contestazione è regolare? Lettera firmata ne alla carreggiata. La legge regola l’appostazione di appaIl Prefetto, inoltre, deve considerare il recchi di rilevamento a distanza delle tasso di incidentalità dei tratti di strada violazioni delle norme di comportadi interesse oltre alle condizioni strutmento. turali di dette strade, le loro condizioni La norma fu introdotta con il decreto piano-altimetriche e quelle di traffico, e legge del 20 giugno 2002, n. 121, valutare se sia possibile fermare il convertito in legge con modificazioni veicolo del contravventore senza recacon la Legge 1 agosto 2001, n. 168. re pregiudizio alla sicurezza della circoL’articolo 4 comma 1 della suddetta lazione, alla fluidità del traffico o all’inlegge dispone che sulle strade urbane columità degli agenti addetti al di scorrimento possono essere istallati controllo del traffico stesso. dispositivi o mezzi tecnici di controllo a Anche la Cassazione si è pronunciata distanza del traffico, finalizzate al rilevasull’argomento, a dire il vero le sue mento degli eccessi di velocità e ad sentenze non fanno riferimento ad un altre violazioni, purché dette strade o unico indirizzo interpretativo, ma a tratti di strade siano stati preventivaprincipi differenti e in parte difformi. mente individuati con un decreto L’ultimo di questi ha sancito che il prefettizio. Giudice di Pace, nel giudizio instaurato Il Prefetto, nell’individuare i tratti di al fine di decidere la conferma dell’apstrada di cui sopra, deve tenere conto in plicazione della sanzione amministratiprimo luogo della tipologia di strada va od invece il suo l’annullamento, deve urbana di scorrimento, secondo la defiin primo luogo verificare la corretta nizione che si rinviene nel codice della applicazione di tutta la normativa che strada, ove detta tipologia viene così regolamenta il caso e così deve effetdescritta: strada a carreggiate indipentuare anche il controllo sul provvedidenti o separate da uno spartitraffico, mento del Prefetto. Se nel singolo caso ciascuna con almeno due corsie di il decreto prefettizio non abbia fatto marcia, ed eventuale corsia riservata ai riferimento correttamente alla tipolomezzi pubblici, con una banchina pavigia delle strade urbane a scorrimento il mentata a destra e marciapiedi, le cui Giudice di Pace deve disapplicare il intersezioni siano semaforizzate e con provvedimento amministrativo illegitspazi per la sosta in fasce laterali ester-

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Che cosa c’è che non va Per comunicazioni brevi, potete servirvi di questo tagliando oppure scrivere all’indirizzo e-mail: stampa@acimi.it

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Nome e indirizzo socio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

timo e, coerentemente, dovrebbe annullare la contravvenzione. Nulla questio per i casi in cui i decreti prefettizi si riferiscano a strade urbane di scorrimento, secondo la previsione normativa. Pertanto, per rispondere alla sua domanda occorre in primo luogo verificare quale sia la tipologia di strada in cui è stata commessa la violazione della norma di comportamento. Se la strada urbana è di scorrimento allora l’appostazione dell’apparecchiatura per il controllo da remoto delle condotte in violazione del codice della strada è corretta e non può essere chiesto l’annullamento. Se invece la strada non è di scorrimento allora può essere presentato il ricorso. Rimane un’altra considerazione, che è una riflessione sulla sostanza del problema che lei pone. Le norme di comportamento, che disciplinano la circolazione dei veicoli e dei pedoni, sono norme di pericolo, ovvero individuano i limiti che devono essere osservati per evitare che accadano incidenti, ovvero danni alle persone e alle cose. La maggior parte degli incidenti avviene nei centri urbani, nelle nostre strade, più elevata è la velocità e più gravi sono gli effetti sulla vita delle persone e la loro integrità psico fisica. Non è solo una questione di violazione delle norme, è una questione di provocare ad altri quello che non vorremmo capitasse a noi e di concorrere con la nostra condotta ad aumentare il debito per prestazioni sanitarie, oltre che dolore a terzi.

POSTA Lavaggio strade senza multe Perché in alcune vie di Milano è ancora obbligatorio lasciare libero Il parcheggio per il lavaggio delle strade, mentre in altre no ? Lettera firmata Dal 2006 l’amsa ha introdotto a Milano un sistema di “spazzamento globale”, progressivamente sempre più esteso, che consente di compiere la pulizia della strada senza dover lasciare liberi dalle auto gli spazi di parcheggio. Oggi le strade interessate sono circa l’86% del totale .e, assicura l’amsa, il servizio si svilupperà ancora. Purtroppo la conformazione di alcune vie , ad esempio quelle con il parterre laterale alberato o quelle molto strette, rende al momento tecnicamente problematico lo svolgimento del servizio.


NOTIZIARIO 11

Gomme winter: magazzini vuoti Esaurienti gli articoli sull’ultimo numero di “Via”,“Le scarpe giuste per l’inverno”. Le gomme da neve, infatti, sono comode soprattutto per chi non sa mettere le catene, oltre che dare sicurezza. Tuttavia, chi ha avuto la ventura di prendere inavvertitamente o obbligatoriamente una buca profonda e rompere un pneumatico winter, come la sottoscritta, è incorso in parecchie disavventure e perdita di tempo. Il fatto: a ottobre avevo montato quattro gomme winter ricoperte di una nota e importante marca italiana.di buon prezzo. sulla mia Lancia Delta del 1994, ma non avrei mai pensato di rimanere bloccata per un paio di settimane essendo tutte le scorte di gomme esaurite e non solo presso la ditta in questione. Infatti in autunno tutti gli automobilisti si erano dati da fare a montare gomme winter , credo in ragione dell’annuncio fatto dall’ Amministrazione provinciale di Milano circa la loro obbligatorietà a partire dal 15 novembre, e le case avevano venduto tutto o quasi. Se volevo circolare

dovevo smontare le tre rimaste e montare le gomme normali. Così ho fatto, con spese di montaggio e rimontaggio. Maledetta buca e maledette strade maltenute! Poi mi è venuta l’idea di interessare l’Ufficio Stampa dell’azienda produttrice della gomma, dove il responsabile, presasi a cuore la mia disavventura, dopo aver attivato la ricerca in tutti i magazzini è riuscito a reperirne due in un paese della Carnia e me le ha gentilmente inviate. Le aziende è vero, hanno fatto cassa, ma certi provvedimenti vanno divulgati in anticipo e informare le aziende produttrici affinché preparino la produzione. Ora giro con una gomma winter nel bagagliaio. Con le strade e gli asfalti che ci sono non si sa mai. Pia Bassi -Milano Siamo dispiaciuti per la piccola disavventura occorsa alla nostra lettrice e concordiamo con lei sulla necessità di avvertire per tempo gli automobilisti quando si prendono provvedimenti di così vasta portata pur giusti e finalizzati alla sicurezza stradale. Del resto la nostra posizione ufficiale sull’argomento era già stata chiaramente espressa in un nostro comunicato ufficiale dello scorso dicembre.

Ora le tessere ACI sono anche carte prepagate ricaricabili

DAI PIÙ “VALORE” ALLA TUA TESSERA ! Danaro contante sempre in tasca senza costi aggiuntivi e senza canone annuo. Attivazione immediata anche se la tessera non è scaduta presso tutte le delegazioni ACI presentando semplicemente un documento d'identità e il codice fiscale ACI ti regala una grande opportunità: associazione + carta prepagata ricaricabile, tutto in una sola tessera! Per attivarla basta effettuare la prima ricarica di denaro presso il tuo punto ACI oppure gli sportelli Bancomat del circuito QuiMultibanca oppure in Home banking. Potrai così utilizzarla, oltre che per beneficiare dei tradizionali servizi di assistenza e degli sconti Show your Card!, anche come strumento di pagamento su circuito VISA e PagoBancomat. Da oggi con la tua tessera puoi: • 'caricare' una somma di denaro (fino a € 5.000) per le tue spese quotidiane e per fare acquisti sicuri su internet

• effettuare prelievi presso gli sportelli Bancomat • pagare il bollo e gli altri servizi presso i punti ACI • ricevere bonifici e accreditare lo stipendio, grazie al codice IBAN riportato sul retro della carta In più, hai il massimo della convenienza: • è senza canone annuo (paghi solo l'associazione) • la prima ricarica costa € 4,00, ogni ricarica successiva/prelievo costa € 1,50 La funzione di carta prepagata è disponibile sulle tessere Gold, Sistema, Okkei, Vintage, One e Club.

ON LINE IL NUOVO SITO WEB DELL’AUTOMOBILE CLUB MILANO E’ da qualche settimana on line all’indirizzo www.milano.aci.it il nuovo sito web dell’Automobile Club Milano. Consultandolo, i soci, gli automobilisti e tutti i cittadini possono trovare utili informazioni e notizie sull’associazione, le attività e le funzioni dell’ente, sulle manifestazioni dell’autodromo di Monza, sulla mobilità, sul mondo dell’auto in generale e tanto altro ancora .


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il nostro club

PATENTE A 80 ANNI: REGOLE PIU’ SEVERE Le recenti modifiche al Codice della strada hanno disposto che dopo gli 80 anni il rinnovo della patente deve essere effettuato ogni due anni e dopo una visita psico-fisica più approfondita presso la Commissione medica locale.

ra le numerose novità introdotte nel Codice delle strada nella scorsa estate c’è anche quella che modifica la procedura di rinnovo e la scadenza di validità della patente di guida degli automobilisti ultraottantenni. La notizia ha avuto una certa eco e ha dato anche origine ad una serie di “voci”, spesso errate o imprecise, che hanno fatto scattare un inutile allarmismo generando in molti degli interessati l’ingiustificato timore di non poter più guidare. Niente di tutto ciò. Anche chi ha compiuto gli 80 anni può continuare a guidare auto, motocicli e furgoni (ovvero i mezzi per la cui conduzione sono necessarie le patenti di categoria A,B,C,E) a patto che dimostri di poterlo effettivamente fare a livello psico-fisico, ovvero dando prova del buono stato della propria salute e dell’in-

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Legge 20/7/2010 n. 120. Art. 115/2-bis Codice della strada.

“Fatto salvo quanto previsto dal comma 2, chi ha superato ottanta anni può continuare a condurre ciclomotori e veicoli per i quali è richiesta la patente di categoria A, B, C, E, qualora consegua uno specifico attestato rilasciato dalla Commissione medica locale di cui al comma 4 dell’articolo 119, a seguito di visita medica specialistica biennale, con oneri a carico del richiedente, rivolta ad accertare la persistenza dei requisiti fisici e psichici richiesti” .

tegrità delle proprie facoltà. Per questo scopo sono ora necessari accertamenti medici più approfonditi compiuti da una apposita commissione sanitaria composta da tre medici, mentre in precedenza la visita per il rinnovo era affidata ad un singolo ufficiale sanitario abilitato. Inoltre chi ha compiuto gli 80 anni deve sottoporsi a questo accertamento ogni due anni invece che ogni tre come avveniva prima della riforma. In altre parole la patente degli ultraottantenni “vale” d’ora in poi due anni invece che tre anni. Si tratta certo di una regolamentazione più stringente e, se vogliamo, un po’ più severa. Ma per la tutela della sicurezza generale e di quella dello stesso interessato sembra anche ragionevole richiedere un esame più accurato e approfondito per verificare che chi vuole continuare a guidare dopo questa età sia veramente ancora “in gamba”. Questa regola è in vigore dallo scorso 15 settembre, dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Chi abbia rinnovato il documento di guida prima di questa data pur avendo compiuto gli ottanta anni si è infatti visto confermare la patente per tre anni secondo la vecchia normativa. Chi invece abbia compiuto (o debba compiere) gli 80 anni dopo tale data, ad esempio chi ha festeggiato l’80esimo compleanno, poniamo nello scorso dicembre o gennaio, tanto quanto chi lo farà nei prossimi mesi e successivamente debba rinnovare la patente scaduta, lo dovrà fare rispettando le nuove disposizioni. Chi invece oggi (ovvero dopo il 15 settembre) debba rinnovare la patente scaduta non avendo ancora compiuto gli 80 anni e abbia, poniamo, 78 o 79 anni, se la vedrà rinnovata dal singolo ufficiale sanitario della vecchia normativa, ma solo fino al compimento dell’80° anniversario. Dopo di ché dovrà chiedere un rinnovo alla Commissione medica locale per la durata di due anni. Gli automobilisti tra i 78 e gli 80 anni che debbano rinnovare la patente hanno comunque due possibilità: o con il nuovo sistema (in Commissio-

VALIDITA’ DELLE PATENTI • • • •

per chi ha meno di 50 anni: 10 anni per chi ha tra 50 e 70 anni: 5 anni per chi ha oltre 70 anni: 3 anni per chi ha oltre 80 anni: 2 anni (CML)

• • • •

per chi ha meno di 50 anni: 10 anni per chi ha tra 50 e 70 anni: 5 anni per chi ha oltre 70 anni: 3 anni per chi ha oltre 80 anni: 2 anni (CML)

• per chi ha meno di 65 anni: 5 anni • per chi ha oltre 65 anni: 2 anni (CML) • per chi ha meno di 60 anni: 5 anni • per chi ha oltre 60 anni: 1 anno (CML) La patente di categoria E (BE, CE, etc.) ha la stessa validità della patente a cui è associata

ne medica locale, con validità due anni) o con il vecchio sistema (Ufficiale sanitario, con validità fino al compimento dell’80°). In questi casi la scelta dipende da quanta necessità abbiano gli interessati a non restare “scoperti” ovvero senza patente . In quanto con l’Ufficiale sanitario non vi è necessità di prenotare e la visita la si può fare praticamente subito o in poco tempo, mentre per la visita in Commissione medica, la visita va prenotata presso la ASL territoriale con un certo anticipo sulla scadenza della patente perché in questo momento di assestamento delle procedure possono passare varie settimane prima di poter accedere alla visita.


NOTIZIARIO 13

READY2GO La scuola guida di nuova generazione “Metodo ACI”: un percorso innovativo e rivoluzionario per formare i giovani automobilisti e portarli al conseguimento della patente in modo responsabile

ACI ha messo a punto una nuova metodologia teorico-pratica per il conseguimento della patente che permette ai giovani di conoscere realmente i rischi della strada ed acquisire le corrette tecniche di guida. Integrando la preparazione tradizionale teorica e diverse prove pratiche, il “Metodo ACI”fornisce infatti agli allievi competenze ormai da troppo tempo sottovalutate nella formazione automobilistica. Istruttori e strumenti Gli istruttori di Ready2Go sono formati da ACI con una preparazione specifica e nelle autoscuole autorizzate dove si svolgono i corsi per il conseguimento della patente, essi si avvalgono di un simulatore di guida sviluppato dal Centro di Scuola Guida Sicura ACI, che da anni viene utilizzato con successo all’estero e che permette all’allievo di scoprire in tutta sicurezza le situazioni critiche che si incontrano in strada. Inoltre le autoscuole Ready2Go dispongono di tutte le dotazioni informatiche necessarie per una formazione interattiva su diversi supporti tecnologici che permettono tra l’altro di esercitarsi anche da casa - tramite internet o cellulare - alla pratica di guida o alla simulazione dei test d’esame con i quiz on-line ( assoluta innovazione). Teoria e pratica La formazione Ready2Go è composta da un corso teorico e da una parte pratica.Nel corso teorico vengono affrontate nuove importanti tematiche quali: incidenti e prevenzione; le attitudini alla guida; sistemi di sicurezza dei veicoli; l’efficienza del veicolo; corrette tecniche di guida; tecniche di guida ecocompatibile; il sistema sanzionatorio; principi della guida difensiva. La preparazione pratica è composta da 2

Gli allievi ricevono in omaggio, un anno di associazione ACI con la tessera “Okkei” che dà diritto a 2 assistenze all’anno al veicolo garantite in tutta Italia sia alla targa dell’autovettura che al Socio se viaggia in un’altra autovettura; corsi gratuiti per il recupero dei punti patente persi; riduzioni tariffarie sulle polizze RCA di Sara Assicurazioni; finanziamenti agevolati per l’acquisto della prima autovettura tramite Banca Sara e altro ancora.

moduli innovativi all’interno delle tradizionali lezioni pratiche di guida e che permettono all’allievo di testare le sue abilità in condizioni complesse. Modulo di 3 lezioni dedicate e a tema – guida sicura, guida difensiva e guida ecologica – effettuate in diverse condizioni di visibilità e di percorso, riproducendo il più possibile alcune situazioni che il futuro automobilista dovrà necessariamente affrontare. Modulo di mezza giornata per gruppi di

allievi organizzato in aree dedicate e protette dove effettuare esercitazioni mirate a sperimentare alcune tecniche di guida e a verificare le reazioni del veicolo in particolare situazioni. In tali aree verranno riprodotte situazioni di guida che in strade normali non possono essere effettuate. Per conoscere le scuole guida già abilitate Ready2go consultare il sito www.aci.it; Info network_autoscuole@aci.it.


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il nostro club

I nostri due soci motociclisti sono tornati dal loro lungo viaggio tra Europa, Asia e Africa.

DUE RUOTE D'AVVENTURA

Ricordate Anna e Fabio, soci dell’Automobile Club Milano, di cui vi presentammo il progetto di viaggio in moto l’anno passato? Dopo 5 mesi e 26 mila chilometri attraverso 3 continenti e 21 nazioni,sono tornati dal loro raid compiendo anche la loro missione di solidarietà. Ecco la prima delle due puntate del racconto della loro esperienza

S

e viaggiare in moto fosse un lavoro, potremmo dire che “siamo vecchi del mestiere”.Purtroppo non lo è, perciò dobbiamo accontentarci di affermare che abbiamo “una certa esperienza”. Ma, nel preparare il nostro ultimo viaggio, abbiamo dato fondo a tutte le nostre capacità. Tre continenti, 21 nazioni, 26.000 chilometri lungo alcune delle rotte più difficili del mondo. Per prepararlo sono stati necessari sette mesi di lavoro indefesso: una serie infinita di visti e permessi e un numero infinito di variazioni al programma. Preparazione meticolosa della moto, dei bagagli e di noi stessi, sperando di aver previsto ogni eventualità, o di avere la capacità di trovare sempre la soluzione giusta. Finalmente, dopo aver controllato i passaporti, pesato e verificato i bagagli infinite volte e aver fatto altrettanti scongiuri, il 2 giugno 2010 siamo partiti. Eravamo arrivati a un livello di stress insopportabile, e, pur senza dircelo,

eravamo entrambi certi che sarebbe stato molto difficile concludere la nostra avventura. Personalmente non ci davo a più del 50%. Saliti in moto, però, si è ripetuta la magia di ogni volta: abbiamo cominciato a goderci il viaggio. Oddio, il godimento non è stato privo di aspetti sgradevoli: pioggia tutti i giorni. 3.500 chilometri di pioggia insistente e di freddo, che non ci hanno impedito di arrivare a Mosca in 5 giorni, forzati dal primo appuntamento del viaggio: l’imbarco sulla Transiberiana. Avevamo scelto questo mezzo per non sfiancare inutilmente la moto nella steppa russa per oltre 6.000 chilometri. L’imbarco non è stato privo di difficoltà: il regolamento prescrive che il peso massimo della moto al seguito non debba superare i 165 chili. Inutile dire che la nostra superava abbondantemente questo limite. Non ci restava che affidarci alla creatività del funzionario russo, che per fortuna era un appassionato motociclista. Così egli trovò una solu-

zione brillante caricando la moto come se fossero due colli. Ce la siamo cavata con pochi euro in più e gli dobbiamo imperitura riconoscenza. Le 84 ore di treno si sono rivelate abbastanza confortevoli. Quando il treno è entrato a Irkutsk, alle 4 del mattino e con 1 minuto di ritardo, abbiamo dovuto attivarci per provvedere, in meno di 20 minuti, allo scarico della moto e al disbrigo della burocrazia. Scaricare la moto è stata un’operazione per stomaci forti, ma si è conclusa senza incidenti. Giusto il tempo di un sospiro di sollievo e via di nuovo verso sud in direzione del lago Baikal. Un migliaio di chilometri nella taiga, lungo il lago più grande del mondo e certamente il più freddo, poi, superata l’ultima catena montuosa, eccoci di fronte all’infinito orizzonte mongolo. Passare la frontiera ha richiesto un tempo infinito. Abbiamo dovuto riempire moduli incomprensibili, fare code disordinatissime, cercare personaggi che dove-

A fianco i nostri soci, Anna e Fabio, prima della partenza e, sopra, l'itinerario del loro raid. Nell'altra pagina, un bivacco nella desolata steppa mongola e una impegnativa pista sulle impervie montagne del Tajikstan.


REPORTAGE 15

vano mettere timbri e firme su documenti misteriosi e dopo quattro ore, come per incanto, ci fecero segno che potevamo andare. Eccoci nella steppa mongola: mandrie di cavalli selvaggi, cammelli, aquile e rade gher a distanze incredibili. In un giorno abbiamo raggiunto la vivacissima Ulaan Baatar, quasi un milione di abitanti: più della metà dell’intera nazione. Ci eravamo fermati soprattutto per avere informazioni sui 2.000 chilometri di pista che ci avrebbero riportato in Russia. E siamo stati fortunati incontrando alcuni motociclisti che arrivavano da quella direzione. Le notizie erano un po’ peggio di quanto ci aspettassimo. A poca benzina e scarsi centri abitati eravamo preparati (solo quattro villaggi in 2.000 km) anche sulla scarsità di cibo eravamo preparati. Preoccupanti invece le notizie sulla difficoltà di seguire la pista e sulla conseguente facilità a perdersi, in un deserto dove a malapena si incontrano un decina di veicoli al giorno, e sulle difficoltà tecniche. Smarriti solo due volte Tutti parevano piuttosto sconcertati dalla nostra intenzione di viaggiare in due sulla stessa moto. Beh, d’altra parte ormai eravamo lì… Perciò abbiamo deciso di tentare lo stesso. In effetti, la difficoltà maggiore era la nostra scarsa autonomia alimentare. Per il resto ci siamo persi solo un paio di volte, siamo caduti solo una volta, e abbiamo incontrato solo una tempesta di sabbia. L’arma vincente è stata la nostra BMW 800GS che si è rivelata azzeccatissima e perfettamente preparata. Per otto giorni abbiamo viaggiato in mezzo al nulla, incontrando rarissimi pastori, dormendo sotto un cielo infinito e siamo stati felici. Stanchi, affamati, sporchi e felicissimi. E quasi all’improvviso ci siamo trovati di fronte al cancello che ci separava dalla federazione Russa. Dall’altra parte di nuovo l’asfalto. Una puntata verso nord in direzione di Barnaul viaggiando su un altipiano meraviglioso e poi verso sud, in Kazakistan, in direzione di Almaty. Da Semey ad Almaty la strada era in condizioni così disastrate da farci rimpiangere le piste mongole. L’asfalto era rotto da vere trincee, tanto che i veicoli preferivano correre diretta-

mente nella steppa. Tre giorni di viaggio in una totale desolazione costeggiando la frontiera cinese. Ad Almaty ci siamo dedicati al controllo della moto, che si era già digerita 10.000 km, di cui oltre 3.000 in “fuoristrada”,e a risolvere un“quasi”imprevisto: una rivolta in Kirghystan. Obbligatorio cambiare il percorso, quindi richiedere un nuovo visto Uzbeko. Una settimana di corse in giro per la città e un paio di centinaia di dollari risolsero il problema consentendoci di proseguire verso Samarkand e poi verso Dushambe, capitale del Tajikstan, porta d’ingresso alla Pamir Highway e luogo di un importantissimo impegno: visitare il primo intervento di charity che sostenevamo con la nostra impresa. Avevamo appuntamento con i ragazzi del Cesvi, la ONG a cui ci siamo legati

per questo viaggio. L’avevamo scelta per la sua filosofia anglosassone (si può fare del bene anche divertendosi) e per la sua presenza in diverse aree del mondo, che ci ha consentito di sostenere due progetti situati lungo il nostro percorso: uno in Tajikstan e uno in Zimbabwe. In Tajikstan il Cesvi sta recuperando la rete di pozzi artesiani che danno acqua potabile alle aree a sud della capitale. In questa zona, dopo una guerra civile durata quasi vent’anni, il 75 % della popolazione è affetta da gravi malattie dovute alla totale distruzione degli impianti idrici. Un lavoro essenziale, portato avanti in condizioni durissime. Il risultato però è entusiasmante e la popolazione ci ha accolto in modo commovente. segue sul prossimo numero Fabio e Anna www.1bike2people4aid


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il nostro club

VIAGGI IN TUTTO IL MONDO IN ESCLUSIVA PER I SOCI ACI Travel, rete di vendita di prodotti turistici dell’Automobile Club d’Italia, offre, in esclusiva per i soci, una ricchissima varietà di viaggi. In ogni parte del mondo, a prezzi decisamente convenienti soprattutto in rapporto all’alto livello dei servizi. Prima di programmare un viaggio interpellate quindi i nostri uffici. Troverete senz’altro una proposta adatta alle vostre esigenze. L’elenco delle delegazioni si trova sul Guida Soci. Inoltre, vi sono agenzie ACI Travel, dove oltre a prenotare viaggi, sempre a condizioni favorevoli, si possono acquistare bilgietti per aerei, treni e traghetti, fare prenotazioni alberghiere in italia e all’estero, chiedere informazioni turistiche in genere.

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VIAGGI PER I SOCI 17

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20 RIEVOCAZIONE

LA MILANO-SANREMO AUTOMOBILISTICA DEDICATA AL 150° DELL’UNITA’

Una Coppa per l’Italia Un importante riconoscimento per una importante manifestazione in cui si fondono storia, cultura e sport. Per decisione del Comitato interministeriale, la 9° edizione del revival storico della celebre gara organizzata dall’AC Milano tra il 1906 E IL 1973 fa parte delle celebrazioni unitarie. Nuovo percorso che toccherà Torino, prima capitale del Regno e tante Ferrari moderna in “scorta”alle affascinanti auto d’epoca costruite a partire dal 1906, anno d’esordio della corsa.


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In grande a sinistra, la partenza della scorsa edizione della Coppa Milano Sanremo da piazza Duomo. Sopra, vetture al paddock dell autodromo di Monza e , sotto, la sosta in piazza De Ferrari a Genova.

so del 17 marzo, giorno in cui nel 1861 venne proclamato il Regno d’Italia, ha infatti ottenuto il riconoscimento ufficiale del Comitato Interministeriale per le celebrazioni della ricorrenza. “L’edizione di quest’anno – sottolinea Geronimo La Russa, vicepresidente dell’Automobile Club di Milano – riveste un significato davvero particolare. Infatti, in piena sintonia con MAC Group e con le maggiori Istituzioni milanesi e lombarde, abbiamo deciso che la manifestazione sarà anche e soprattutto un tributo ufficiale al 150° anniversario dell’Unità d’Italia” In questo modo la Coppa MilanoSanremo associa la tradizionale attenzione alla 'Mobilità sostenibile' e al 'Marketing del Territorio' che la contraddistingue, a una dimensione storica che ha portato, tra l’altro, a diverse innovazioni. Le vetture in gara racconteranno oltre un

S

arà la rievocazione di un glorioso e nobile passato, come sempre. La rievocazione di una antica e celebre gara automobilistica. Ma quest’anno la nona edizione del revival della Coppa Milano-Sanremo avrà una valenza storica ancor più importante e prestigiosa. Essa sarà infatti dedicata al 150° anniversario dell'Unità d'Italia come un doveroso tributo alle celebrazioni che si stanno svolgendo in tutto il Paese in onore di questa ricorrenza unica e simbolica. La manifestazione patrocinata dall’Automobile Club Milano con il braccio operativo di MAC Group, in svolgimento dall'11 al 13 marzo proprio a ridos-

secolo di storia dell'automobile lungo un percorso di quasi 750 chilometri attraverso la Pianura padana, gli Appennini e la Riviera dei Fiori. Ma il tracciato fa quest’anno una significativa deviazione di percorso. Oltre alle classiche Monza, Milano e Sanremo, la “Coppa”toccherà infatti anche Torino, quale prima tappa, in omaggio alla città simbolo della proclamazione ufficiale del Regno d’Italia e prima capitale del Regno Unito, dal 1861 al 1865, prima di passare il titolo a Firenze infine a Roma nel 1870. Gara di regolarità Come in origine e come sempre avvenuto nelle precedenti rievocazioni, la Coppa Milano-Sanremo è classificata come una gara di regolarità classica a tempo imposto con controlli orari disseminati lungo il percorso. Vale a dire che in ogni tratto di strada tra un controllo e quello successivo


22 RIEVOCAZIONE

PROGRAMMA VENERDÌ 11 MARZO 2011 Ore 8.30

Ritrovo dei partecipanti presso l'Autodromo Nazionale di Monza Ore 13.00 Verifiche tecniche e sportive Ore 9.00 - 13.00 Giri liberi in pista Ore 14.30 Parata in pista di tutti i partecipanti Ore 14.45 Trasferimento dall'Autodromo di Monza a Piazza del Duomo a Milano Ore 15.15 - 17.00 Esposizione di tutte le auto in Piazza del Duomo a Milano Ore 17.00 Inizio della gara e trasferimento per la tappa da Milano a Torino con presentazione delle vetture in partenza Ore 21.00 Arrivo della prima vettura a Torino in Piazza Castello. Presentazione delle vetture al pubblico

SABATO 12 MARZO 2011 Ore 7.45

Inizio gara e trasferimento per la tappa da Torino a Sanremo Ore 12.45 - 15.30 Esposizione di tutte le auto in Piazza Cesare Battisti a Sanremo Ore 14.15 Ore 18.00

Partenza per la tappa da Sanremo a Genova Arrivo della prima vettura a Genova in Piazza De Ferrari. Presentazione delle vetture al pubblico

DOMENICA 13 MARZO 2011 Ore 07.30 Ore 12.30

Inizio gara e trasferimento per la tappa da Genova a Milano Arrivo della prima vettura a Milano in Piazza del Duomo e chiusura della gara.

Un passaggio sulla Riviera di ponente alla volta di Sanremo.

i concorrenti non devono correre quanto più possibile come in una corsa di velocità, ma devono tenere una media oraria imposta che non è impossibile osservare , ma che è sicuramente impegnativa dati gli imprevisti e …l’età delle nonnine. Chi sgarra viene penalizzato. Chi colleziona il minor numero di penalità occupa i migliori posti della classifica. A contendersi la vittoria assoluta e della varie categorie, 150 vetture d’epoca selezionate (numero simbolico) e costruite appunto tra il 1906 e il 1981. Come detto, Il percorso della nona rievo-

cazione è stato rinnovato e sarà circolare: Dopo il prologo sulla pista dell’Autodromo di Monza, il venerdì mattina e dopo l’esposizione delle vetture in piazza Duomo nel primo pomeriggio, la partenza è programmata per venerdì pomeriggio, dalla piazza stessa alla volta di Torino, dove in serata finisce la prima tappa; il sabato le vetture in gara si dirigono verso Sanremo, per poi concludere la giornata a Genova; il giorno successivo la gara termina nuovamente a Milano, dove è prevista dei vincitori “tornando così a legare simbolicamente Milano, Torino e Genova, “–

FERRARI GRAN TOUR MILANO -SANREMO ESTRATTO DAL REGOLAMENTO. Art. 2 - Caratteristiche della Gara: evento turistico, sportivo e culturale a calendario C.S.A.I. - regolarità classica auto moderne. La manifestazione gode del patrocinio dell’A.S.I. e della F.I.V.A.. Art. 4 - Regolarità classica auto moderne: il percorso sarà suddiviso in tre tappe in tre giorni, e precisamente la prima da Milano a Torino, la seconda da Torino a Sanremo e Genova, la terza da Genova a Milano. Complessivamente sul percorso saranno sistemati 13 Controlli Orari con rilevamento al minuto intero e 39 Prove Cronometrate con rilevamenti al centesimo di secondo e con penalità in anticipo e in ritardo. Le partenze verranno date da Milano in Piazza Duomo, venerdì 11 marzo, a partire dalle ore 16,15. L’arrivo finale è previsto sempre a Milano in Piazza Duomo a partire dalle ore 12,00. Verrà stilata una classifica generale assoluta. Art. 5 - Ammissioni alla Gara: alla Gara sono ammesse tutte le vetture moderne di ogni nazionalità prodotte dal 1982 al 2011, purché le condizioni siano di perfetta efficienza e di fedeltà al modello di origine; ai fini dell’ammissione le vetture dovranno essere altresì munite di carta di circolazione, targhe o di idonei permessi di circolazione nonché di assicurazione R.C. Nella selezione ai fini dell’ammissione alla Gara, una Commissione di Selezione stabilirà, con propria autonoma e inappellabile decisione, le vetture da ammettere sulla base di criteri che favoriscano la varietà dei modelli delle vetture in gara, la loro rappresentatività nell’ambito dei vari anni d’appartenenza e la nazionalità della targa d’immatricolazione. Le vetture ammesse non potranno essere sostituite. Art. 6 - Conducenti/Conduttori, navigatori e passeggeri: per ogni vettura potrà essere iscritto un equipaggio formato da una o due persone, di cui una come conduttore e una come navigatore. Il concorrente/conduttore (e il navigatore che intende alternarsi alla guida) dovrà essere in possesso della licenza CSAI, almeno di licenza di regolarità.


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spiega Sandro Binelli, Presidente di MAC Group - le città che alla fine del diciannovesimo secolo hanno dato inizio all'industrializzazione dell'economia italiana”. Le 150 vetture ammesse alla competizione, insieme ad altri mezzi di locomozione esposti a Milano, saranno un vero e proprio museo in movimento in grado di raccontare la storia della mobilità dal 1861 ad oggi. In piazza Duomo saranno infatti esposti tra le altre una quindicina di mezzi risalenti ai tempi pionieristici a cavallo tra ‘800 e ‘900 (carrozze a cavalli, biciclette dei Bersaglieri, vetture “Ancetres”), auto che parteciparono effettivamente alla MilanoSanremo tra il 1906 e il 1973, oltre a vetture modernissime con motori innovativi. Ferrari moderne Altra sorpresa che arricchisce il programma di questa edizione è lo svolgimento di una gara nella gara come evento collaterale e integrato, il “Ferrari Gran Tour Milano-Sanremo”, anch’essa di regolarità classica organizzata sotto l’egida della Casa del Cavallino e riservata a vetture del marchio Ferrari. costruite dal 1982 ai giorni nostri che faranno corsa a sé precedendo la carovana delle storiche di circa un'ora sullo stesso emozionante percorso. Infine, come ogni anno, la manifestazione bilancia sapientemente l’aspetto sportivo della gara con quello turistico valorizzando le qualità del territorio italiano: in quanto i partecipanti alla rievocazione storica della Coppa Milano-Sanremo hanno modo di ammirare e apprezzare il patrimonio ambientale, culturale ed enogastronomico delle terre toccate dal tragitto che attraversa Lombardia, Piemonte e Liguria. E poiché la passione per auto e motori non può prescindere dal rispetto per l’ambiente: anche questa Coppa MilanoSanremo aderisce e al progetto Impatto Zero® di Lifegat. In ottemperanza alle disposizioni del Protocollo di Kyoto, verranno calcolate le emissioni di CO2 prodotte dalla manifestazione che saranno compensate con il rimboschimento di zone verdi ambientali a rischio. Una gara di auto d’epoca non inquinante, a impatto ambientale Zero, pensata per ridurre le emissioni di anidride carbonica e risparmiare, ovunque sia ■ possibile, consumi superflui.

LA STORIA. La prima edizione nel 1906

Una gara ultracentenaria La Rievocazione Storica della Coppa MilanoSanremo è una manifestazione che continua a suscitare in ogni parte del mondo un grande interesse tra gli appassionati di competizioni d’auto d’epoca. Essa rievoca la gara di regolarità da Milano a Sanremo che venne disputata per la prima volta nel 1906 per iniziativa della Gazzetta dello Sport e a cui parteciparono molti soci dell’Automobile Club di Milano, che era stato fondato nel 1903 per promuovere, tra l’altro, lo sport dell’automobile, cioè di un mezzo che, all’epoca, muoveva i primi e talvolta contrastati passi per la sua grande carica di novità. L’Automobile Club di Milano riprese questa gara nel 1929 e ne organizzò 34 edizioni sino al 1973. Ed è quindi naturale che sia diventato promotore della sua rievocazione sin dalla prima edizione nel 2003 e ne segua, con compiacimento, gli sviluppi positivi. A Sanremo… prima delle biciclette La prima edizione della gara, con partenza dalla Conca Fallata sul Naviglio pavese , ebbe luogo il 2 aprile del 1906, 45 anni dopo l’unità d’Italia e un anno prima della Milano-Sanremo ciclistica divenuta in seguito assai famosa, e tradizionalmente disputata più o meno nelle stesse settimane di inizio primavera. Quella inaugurale, come molte altre competizioni d’auto dell’epoca fu sostanzialmente una vera e propria gara di resistenza e i partecipanti in maggioranza milanesi. Due le tappe in programma, Milano-Acqui e AcquiSanremo e due le categorie di vetture ammesse e selezionate in base ad un curioso criterio : il costo. Della prima categoria facevano infatti parte le auto il cui prezzo era compreso tra le 4 mila e le 8 mila lire; nella seconda quelle che costavano meno di 4 mila lire. Dopo i due giorni di marcia quasi forzata risultò vincitore un certo signor Tamagni alla guida di una Marchand di prima categoria che impiegò 9 ore 12 minuti e 14 secondi per percorrere i 300 chilometri o poco più delle due tappe, quindi una media attorno ai 34 Km/orari. Il vincitore della seconda categoria (Maffeis su De Dion) arrivò a Sanremo circa un’ora e 20 minuti dopo. Ci fu anche una prova di velocità sul chilometro vinta dalla Mercedes di Vanetti che superò i 72 orari di

1906: la partenza della prima edizione

Un raduno pre gara degli anni pionieristici

1948: passaggio sulle colline liguri

Anni 50: partenza da via Boschetti a Milano

Arrivo a Sanremo anni 50


24 RIEVOCAZIONE

La targa del “Rally delle Dame”

Verso Sanremo nell’edizione del 1951

Controlli orari negli anni 60

Sull’Appennino negli anni 70 e, sotto; la locandina della gara del 1970

media, quindi con una velocità di uscita ancora superiore. L’AC Milano rilancia la corsa Ripresa poi nel 1929 esclusivamente dall’Automobile Club di Milano con il nome di Coppa Milano-Sanremo, questa affascinante gara di regolarità ha caratterizzato l’agonismo a quattro ruote, milanese e non solo, per un lungo arco di tempo compreso principalmente fra gli anni Trenta e i primi anni Settanta, con un’interruzione durante il periodo bellico. Anche nella seconda edizione furono due le categorie ammesse, ma questa volta secondo un criterio più moderno e tecnico, il frazionamento dei cilindri e cioè fino a 4 cilindri e oltre i 4 cilindri, con ulteriore suddivisione in sottoclassi secondo la cilindrata (sette in tutto). Il regolamento con classifica assoluta e classifiche di classe rimase invariato per tutte le edizioni successive finché la guerra decretò la sospensione forzata della manifestazione. Nel 1948, mentre Milano stava rimarginando le gravi ferite inferte dalla catastrofe bellica, la Coppa Milano-Sanremo ritornò alla ribalta e, come tante altre iniziative sportive, venne accolta con grande entusiasmo;come simbolo di rinascita e normalità in un clima di ritrovato ottimismo. La voglia di ricominciare in tutti i campi era infatti grande e per gli appassionati delle quattro come delle due ruote si registrò un fiorire di iniziative in ogni località, con l'organizzazione di corse, gare di regolarità e circuiti cittadini. A proposito della ripresa della Milano-Sanremo, nel 1950 si riscontrò un curioso episodio: quella edizione fu infatti catalogata come la XIV anziché la XIII perché si provvide a riparare ad un errore storico commesso involontariamente. Infatti, durante la guerra, la sede dell'Automobile Club di Milano era stata completamente distrutta dai bombardamenti e molti documenti, specialmente quelli riguardanti le manifestazioni sportive, erano andati dispersi. E quando nel 1948 la corsa riprese ad essere disputata non si trovarono più le tracce della "X Milano-Sanremo" che si era svolta nel 1939. Da questo episodio derivò l'errore di denominazione dell'edizione del 1948 che venne chiamata decima. Per quanto riguarda la suddivisione delle autovetture iscritte alla "XIV Milano-Sanremo" queste venivano così distribuite secondo due categorie e diverse classi: - Categoria Turismo: classe I, Fiat 500; classe II, Fiat 1100, clas-

se III, Lancia Ardea; classe IV, Lancia Aprilia; classe V, Fiat 1500; classe VI, marche varie. Categoria Sport: classe fino a 750 cc; classe II altre cilindrate.Come si può notare, tale suddivisione rappresentava, in pratica, tutta la produzione nazionale dell'epoca e gli iscritti, sempre molto numerosi, vi partecipavano sia con l'automobile di tutti i giorni, di serie o fuoriserie, sia con vetture da competizione vere e proprie. Cresce il successo negli anni del boom Passavano intanto gli anni e, mentre gli oceanici raduni di scooter Lambretta e Vespa, come pure i circuiti cittadini, alle cui prime edizioni avevano partecipato anche numerosi concorrenti su biciclette con il motorino a rullo, tendevano a calare di numero, il successo della Milano-Sanremo continuava a richiamare sempre più partecipanti Un certo benessere aveva poi consentito a nuove fasce della popolazione di compiere il desiderato salto dalle due alle quattro ruote. La Fiat 600 aveva preso il posto della mitica Topolino e il miracolo economico incominciava a modificare gli usi e i costumi degli italiani. Anche alla Milano Sanremo vennero apportate delle modifiche in quel periodo. La partenza, ad esempio, venne spostata dalla centrale via Marina, alle spalle della sede dell’AC Milano, all’Autodromo di Monza e più tardi dopo l’apertura dell’autostrada A7, Milano-Genova, nel 1960 addirittura al casello con un percorso, di 312 chilometri tra autostrada e statali. Vennero anche inserite prove di precisione e in salita, mentre la partecipazione venne aperta a vetture di qualsiasi tipo senza alcuna distinzione di cilindrata. Nel corso degli anni, alla Coppa parteciparono i migliori specialisti italiani di gare di regolarità, così come numerosi equipaggi femminili tanto che per essi venne organizzata una manifestazione esclusiva denominata "Perla di Sanremo-Coppa delle Dame”. Ma la stella delle gare su strada aperta (la leggendaria Mille Miglia era già stata abolita nel 1957, dopo un grave incidente) era ormai al tramonto. L'aumento del traffico, ma anche un diverso rapporto del pubblico e degli utenti con l'automobile a seguito della crisi petrolifera e dell'austerità, portarono questo tipo di manifestazioni al declino. L‘ultima edizione della Milano-Sanremo venne disputata nel 1973. Ma il suo ricordo è indelebile e oggi lo si può rivivere grazie alla sua rievocazione storica. ■


SOCIETÀ E MOBILITÀ

di Gianfranco Chierchini 25

Raramente gli incidenti stradali sono solo una “disgrazia”

Cinque casi di colpevole leggerezza Qualche esempio, tra i tanti, di comportamenti a rischio, purtroppo assai diffusi, che possono avere tragiche conseguenze. Sempre, e specialmente sulla strada, bisogna avere la consapevolezza di ciò che si sta facendo. Uno Un genitore pedala su una bella bicicletta con i freni a bacchetta, con un seggiolino al manubrio con il piccolo legato e lui che parla al cellulare. Vede una buca per terra all’ultimo momento, sterza, sbanda, il piccolo cade e una vettura non riesce ad evitarlo. Due Una mamma guida e dietro due bimbi in età da scuola elementare, giocano. Vede il semaforo che diventa rosso e mentre comincia a rallentare si gira per guardare i bimbi, non si accorge che la vettura davanti ha frenato di colpo, la tampona, vede uno dei due bambini scaraventato sul parabrezza anteriore. Tre Un autoveicolo di piccole dimensioni, in una strada del centro, supera le altre vetture in coda, supera il tram fermo e mezzo metro dopo colpisce un pedone che attraversa sulle strisce. Quattro Una ragazza sta parlando al cellulare e attraversa un viale periferico sulle strisce pedonali con il rosso, a metà attraversamento si accorge di una vettura che arriva, la ragazza ha un primo impulso a indietreggiare, poi impaurita fa uno scatto in avanti e la vettura non riesce ad evitarla . Cinque Un motociclista distratto viene urtato lievemente dalla parte anteriore di una vettura che mentre sta per uscire da un passo carraio, per vedere bene, a destra e a sinistra, si sporge un po’ più delle vetture parcheggiate. Il lieve urto fa cadere il motociclista e lo fa scivolare oltre il centro della strada, verso le vetture che procedono in senso opposto

ono cinque casi accaduti davvero. Qui poco importa sapere se i casi si sono conclusi con un funerale o su una sedia a rotelle. Qui, una volta tanto, importa non farsi prendere dall’ emozione,e avere quella fredda lucidità con la quale il medico osserva al microscopio la lotta di un virus, o con la quale osserva una TAC per decidere se operare o no. Serve una volta tanto la lucidità per scoprire, per far sapere che la sfortuna, la disgrazia, il maledetto destino non c’entrano niente, come non c’entra niente la sfortuna se uno cade passeggiando sul cornicione esterno di un settimo piano, o se uno si sente male avendo bevuto di notte al buio il veleno per topi e non l’acqua brillante lì accanto. I cinque casi accaduti non sono né unici né straordinari. Sono ripetibili, si ripetono ogni giorno, a Milano come a Barcellona, a Nuova Delhi, a Buenos Aires. Quando toccano il proprio caro, ciascuno di questi casi diventa il caso eccezionale e parenti ed amici lo piangono assieme alla madre, al fratello, al marito. E’ disgrazia la caduta di un piccolo perché lo si portava in giro per la città senza pensare ai rischi oggettivi (le buche sull’asfalto che ci sono, il traffico che c’è, l’uso del cellulare che è vietato alla guida)? Ripetiamo cento volte la prova e se non cento, novanta volte il piccolo cadrà e ottanta volte ci sarà un veicolo che sta sorpassando una bicicletta. Proviamo a mettere una persona in mezzo ad una carreggiata con il normale traffico cittadino: su cento ipotetiche prove, quante persone si saranno salvate? Qualcuno può credere meno di ottanta? A mente fredda, per guadagnare dieci o venti secondi, chi è così folle da rischiare di ammazzare una persona?

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Chi ha così in disprezzo la vita, da non legarsi alla cintura di sicurezza posteriore, sapendo ch a trenta all’ora il suo corpo sbatte contro sedile con una forza di diversi quintali, come se cadesse all’improvviso dal balcone di un terzo piano? Stiamo parlando di trenta km/h, velocità che consideriamo “bassa” … Abbiamo mai riflettuto che in autostrada, a 130 km/h, nel tempo di circa un secondo per poter accendere una sigaretta o per guardare il numero di chi ci sta chiamando al cellulare, abbiamo percorso “alla cieca” 36 metri, l’altezza di un palazzo di dieci piani? Per quale motivo, per quale ricatto, per quale pazzia, una persona rischierebbe di sottoporsi ad una prova del genere? Come siamo strani: abbiamo attenzioni quasi maniacali per la comparsa di una prima ruga e mettiamo in gioco la vita con spensieratezza. ■


26 EVENTI

di Gianfranco Chierchini

Tutto ciò che bisogna sapere sulla grande esposizione internazionale

EXPO 2015: “istruzioni per l’uso” Quando: tra maggio e ottobre 2015. Dove: vicino alla Fiera di Rho Tema: l’alimentazione e l’agricoltura nel nostro pianeta. Chi: tutti i Paesi del mondo. Previsti 20 milioni di visitatori. La collaborazione e l’impegno dell’Automobile Club.

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a una piccola indagine svolta nei mesi scorsi nel nostro Salone di corso Venezia interrogando persone in attesa di svolgere pratiche automobilistiche è emerso che quasi nessuno conosce cosa sia Expo 2015. Da qui, la decisione di dedicare una rubrica sulla nostra rivista, trattando sia del tema generale dell’esposizione (l’alimentazione) sia dei temi che hanno ed avranno conseguenze sulla mobilità della nostra regione. Incominciamo a dire che Expo 2015 non è una fiera in cui si vendono prodotti. Non ci sono stand commerciali. Ci sono le nazioni che presentano quanto stanno svolgendo per un determinato argomento. Expo è un’esposizione mondiale che si svolge ogni due o tre anni, in una città che ha proposto un tema di fondo di grande importanza e che ha ricevuto la maggioranza delle preferenze delle altre nazioni: si è appena concluso Expo 2010 a Shanghai in Cina sul tema della qualità della vita nelle città, ed a Yeosu nella Corea del Sud si svolgerà Expo 2012 sul tema della convivenza dell’uomo sulle coste degli oceani. Le esperienze agricole nel mondo A Milano Expo 2015 sarà dedicato all’alimentazione, intesa come necessità, come energia del l’uomo e dello stesso pianeta. Nel 2015, per sei mesi, tra maggio ed ottobre, nei padiglioni di Expo,

si potrà vedere come l’uomo è riuscito (e riesce) a vivere grazie all’agricoltura, al modo cioè di lavorare la terra , da quella accanto ai deserti a quella accanto alle foreste. E ciascun Paese del Pianeta avrà a disposizione uno spazio in cui farà vedere cosa sta facendo per garantire gli alimenti essenziali ad una popolazione che cresce troppo velocemente in situazioni ambientali sempre più a rischio. La manifestazione si svolgerà in

uno spazio vicino alla nuova Fiera di Rho e, vista dall’alto, apparirà come una antica città romana: due grandi viali che si incrociano, appunto il cardo ed il decumano, su cui si affacciano le più diverse presentazioni legate al tema di fondo “Nutrire il pianeta, energia per la vita”: dalla ricerca sempre più difficile dell’acqua nel sottosuolo, alle coltivazioni transgeniche oggetto di discussioni non sempre chiare, dalla conservazione degli alimenti con i sistemi del freddo ai trasporti aerei che permettono di mangiare oggi, sulla nostra tavola, il pomodorino raccolto due giorni fa in Cile. Expo non è una fiera in cui vendere. Expo è il palcoscenico in cui far sapere cosa si sta facendo per garantire a tutti il diritto al cibo e per garantire che quel cibo sia sano. E il filo rosso che lega tutti gli stand dei Paesi avanzati e di quelli più arretrati è la collaborazione, il sostegno reciproco senza il quale è più facile che scoppino carestie e lotte per la conquista di una vallata fertile o per un pozzo d’acqua. La Tour Eiffel, costruita per l’Expo di Parigi nel 1889 per celebrare il centenario della Rivoluzione Francese, ancora oggi simboleggia con la sua struttura slanciata nel cielo la parte migliore dell’uomo che combatte contro le debolezze e le miserie. Sul sito ufficiale di Expo (www.expo2015.org) si trovano già molte informazioni sul progetto, sulle caratte-


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A fianco, una veduta virtuale dell’area vicino alla Fiera di Rho dove sorgeranno i padiglioni dell’Expo. Il suo schema architettonico sarà ispirato alla pianta di una città dell’epoca romana con due grandi strade che si incrociano perpendicolarmente. Su di esse si affacceranno i padiglioni dei Paesi ospiti dove verranno illustrati i temi d’attualità legati all’agricoltura e all’alimentazione nel mondo: dalla ricerca dell’acqua agli alimenti geneticamente modificati, dai sistemi di conservazione del cibo ai trasporti che “spostano” i prodotti da un continente all’altro in brevissimo tempo

ristiche anche architettoniche degli spazi previsti, sulle piantagioni che stanno per essere trapiantate, ecc., e si troveranno continui aggiornamenti sulle mille occasioni ed eventi che verranno svolti sotto le bandiere di Expo e del suo tema di fondo. Informazioni, mobilità, “fuori salone” Sulla nostra rivista, si cercherà di collaborare con Expo 2015 in diversi modi, i principali dei quali saranno tre. Il primo ed immediato è quello di dare informazioni ai milanesi di quanto accadrà, sapendo che nei sei mesi di apertura si prevede un afflusso di molti milioni di visitatori, attorno a venti: una quantità di persone analoga a tre o quattro

fiere delle più affollate (la fiera del mobile o della moda), ogni giorno per sei mesi con problemi logistici facilmente immaginabili. E con un afflusso di operatori a partire dal 2014 impegnati a organizzare stand, eventi, contatti, ecc. Conoscere in anticipo quanto avverrà, significa mettere a disposizione informazioni che possono far scaturire opportunità. Il secondo è quello di monitorare l’andamento del traffico e dei trasporti da adesso in poi, in modo che la mobilità per Expo sia la meno caotica possibile, anche grazie a suggerimenti e proposte che possono scaturire da queste pagine e da un Osservatorio che stiamo organizzando e che potrebbe poi restare nel tempo, dopo il 2015,

per monitorare gli spostamenti delle persone e delle merci nel nostro territorio. Il terzo è quello di prevedere oggi ed organizzare domani, assieme agli altri Automobile Club delle province lombarde, visite “fuori salone”, alle eccellenze del sistema agro-alimentare lombardo: dalla produzione del burro del lodigiano alle”bollicine” della Francia Corta nel bresciano, dagli insaccati del cremonese alle specialità della Valtellina. Senza dimenticare l’importanza della conservazione e del sistema di trasporto di questi prodotti, aspetti importanti ed in molti casi addirittura determinanti . Nel prossimo numero di questa rivista si entrerà meglio nel merito di queste tre funzioni. ■


28 NOTIZIE DAI GIORNALI

a cura di Paolo Redaelli

LEGGENDO QUA E LA’ Notizie, approfondimenti, curiosità tratti dalla rassegna stampa quotidiana

Diminuiscono gli incidenti, ma non per i pedoni

suo peso) più uno standard di 75 kg per il conducente. Per sapere se l’auto che si possiede rispetta i nuovi limiti, è sufficiente consultare la carta di circolazione, sulla quale – per i veicoli immatricolati dal 4 ottobre 2007 – il rapporto potenza/tara è indicato nel riquadro 3, 2^ riga. Per quelli precedenti bisogna cercare sulla carta di circolazione le voci “potenza in Kw” e “tara” o “massa a vuoto” (entrambe in kg) e calcolare i rapporti. Giornale di Brescia, 4 febbraio 2011

camminano sulle strade e sui marciapiedi delle loro città. (…) Chi verrà sorpreso a trasgredire sarà punito con una multa di 100 dollari e una citazione a giudizio. Alessandra Farkas, Corriere della Sera, 28 gennaio 2011

La lotteria delle targhe

Blocchi il traffico, sale il Pm10

I pedoni travolti e uccisi in Italia stanno diventando un’emergenza che deve uscire dal cono d’ombra di un lungo silenzio. A fronte di una diminuzione complessiva degli incidenti, come testimonia l’ultima relazione dell’Automobile Club, si registra un aumento di quasi il tre per cento dei pedoni morti. In Europa siamo i peggiori. E Milano e Napoli sono le città dove il rischio di essere falciati è più alto che altrove. (…) Ci sarebbe da lanciare subito una grande campagna per rendere più sicure le strade delle città, per inasprire le sanzioni contro chi non rispetta le strisce pedonali. Giangiacomo Schiavi, Corriere della Sera, 1 febbraio 2011

Auto meno potenti per i neopatentati Il 9 febbraio scatteranno i nuovi limiti di potenza delle auto che possono essere guidate dai neopatentati. I limiti di potenza introdotti dalla legge 29 luglio 2010 n° 120 prevedono che chi conseguirà la patente B dal 9 febbraio 2011 in poi non potrà condurre per un anno autoveicoli con il rapporto potenza/tara superiore a 55 Kw per tonnellata e (per le sole vetture) anche con potenza totale auperiore a 70 Kw. Per tara si intende la massa a vuoto del veicolo (cioè il

Come è possibile che i livelli di polveri sottili siano stati più alti durante il blocco al traffico di domenica che nell’ultimo sabato di shopping in saldo e di traffico impazzito? (…) “L’alta pressione e la stabilità delle condizioni atmosferiche sono determinanti nel processo di concentrazione delle polveri sottili”, spiegano i professori di Inquinamento atmosferico del Politecnico. Dunque: è sufficiente una piccola variazione nelle condizioni meteorologiche per alzare i picchi di Pm10. Ma il meteo, da solo, non spiega l’intero fenomeno: “E’ la natura stessa del particolato stesso a giustificare risultati solo apparentemente anomali. Perché solo una parte del Pm10 è il prodotto di emissioni dirette: il 50 per cento e oltre del particolato si forma in atmosfera, anche a distanza di giorni e di chilometri dal punto in cui viene misurato”. Armando Stella, Corriere della Sera, 8 febbraio 2011

Vietati ai pedoni il telefono e la musica Il 21enne newyorkese Jason King è stato investito ed ucciso nel cuore di Manhattan mentre attraversava la strada ascoltando la musica con le cuffie.“Non ha sentito il clacson dell’automezzo”, testimonieranno più tardi i familiari sconvolti. Proprio per porre fine alla crescita di questo tipo di incidenti, molti dei quali mortali, i legislatori di due Stati americani hanno proposto di imporre restrizioni all’uso di cellulari e lettori Mp3 alle persone che

Per i pechinesi comprare un’auto è diventato un incubo. Già è vietato circolare un giorno alla settimana, a seconda dell’ultima cifra della targa. Le autorità della capitale hanno ritenuto di trovare un modo radicale di lottare contro il traffico impazzito: è stato decretato che soltanto 240 mila nuove targhe vengano attribuite nel 2011. Al ritmo di 20 mila al mese, non una di più, vale a dire meno di un terzo della quantità autorizzata l’anno scorso, quando l’asfalto di Pechino ha dovuto accogliere quasi 800 mila veicoli supplementari. Per dare corpo a tutto ciò, le nuove targhe verranno assegnate ogni mese attraverso una lotteria. (…) Erano circa 215 mila i candidati in lizza per la prima estrazione a sorte. Italia Oggi, 27 gennaio 2011

Pericolose distrazioni dal navigatore satellitare In un futuro non troppo lontano, il navigatore satellitare ormai presente sulla maggior


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parte delle auto sarà in grado di evitare gli incidenti, ma per il momento sta diventando una tra le prime cause che determinano un sinistro. L’avviso è stato lanciato da (…) una compagnia di assicurazione inglese che ha pubblicato uno studio dal quale emerge che il 19 per cento di chi guida un veicolo è distratto dal Gps quanto e forse ancor più che dal telefono cellulare. Valerio Boni, Il Giornale, 31 gennaio 2011

blica, come le aziende di trasporto pubblico locale, saranno tenuti a inserire nei bandi di gara criteri di aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa che promuovano l’acquisto di veicoli a ridotto impatto ambientale e a basso consumo di energia. Elena Simonetti, Il Sole 24 Ore, 10 febbraio 2011

Inquinamento: le colpe

Rientra lo scempio dei 945 cartelloni pubblicitari che avrebbero dovuto ricoprire cento rotonde sulle strade provinciali milanesi. Dopo la disdetta comunicata in agosto dalla Provincia alla società che aveva vinto l’appalto, non ci sarà nessuna battaglia giudiziaria e l’ente pubblico non dovrà sborsare le pesanti penali per la rescissione del contratto che avrebbe avuto validità sino al 2017. Le parti hanno infatti raggiunto un accordo in virtù del quale entro aprile dovranno sparire tutti gli impianti già installati (…) Saranno ammessi, in ogni rotonda, quattro cartelli < a norma > (dimensione 1 metro per 0,70) soltanto con la scritta < verde curato da … >, in cambio dei quali la C … srl garantirà la cura dell’erba e delle siepi. Luigi Corvi, Corriere della Sera, 15 febbraio 2011

delle vecchie caldaie Lo dicono i dati: a Milano il 40 per cento delle polveri sottili non è generato dallo smog delle automobili bensì dalle caldaie, molte delle quali vetuste (oltre 10 mila risalgono agli anni Cinquanta) e alcune migliaia fuorilegge. In città si contano circa 55 mila impianti termici. E sorprende che a funzionare a metano sia soltanto il 60 per cento, mentre il restante 40 viene alimentato a gasolio. Conclusione: si calcola che il 20 per cento delle vecchie caldaie sia responsabile dell’80 per cento del pm 10 prodotto dall’intera rete di riscaldamento. Ersilio Mattioni, Il Giorno, 2 febbraio 2011

Un decreto per flotte tpl più ecologiche (foto) Negli appalti per l’acquisto di automezzi da destinare al trasporto pubblico locale dovranno essere privilegiati i veicoli a basso impatto ambientale. Il Governo ha, infatti, approvato ieri in via definitiva il decreto legislativo che dà attuazione alla direttiva 2009/33/Ce sulla riduzione dell’inquinamento energetico e atmosferico nelle flotte destinate al trasporto su strada. Regioni ed enti locali e altri operatori soggetti all’obbligo di applicare procedure a evidenza pub-

Via i cartelloni pubblicitari dalle rotonde

3,5 miliardi di passeggeri sui mezzi pubblici di Londra Le ultime statistiche pubblicate da Transport for London, l’autorità dei trasporti pubblici di Londra, rivelano che quasi 3 miliardi e mezzo di persone hanno viaggiato sulla metropolitana e sugli autobus della capitale britannica nell’ultimo anno. Immaginate metà della popolazione terrestre, chiusa dentro i treni dell’Underground e i caratteristici bus rossi a due piani, e avrete un’idea di cosa significa.

(…) I londinesi non hanno alternative. La città è troppo estesa (è la più grande d’Europa, più di Parigi, Roma e Vienna messe insieme) e il traffico d’auto troppo caotico (nonostante la congestion charge, la tassa – ora salita a 10 sterline al giorno, pari a 12 euro – per entrare in centro in macchina), perché sia possibile fare a meno di metrò e bus. Enrico Franceschini, la Repubblica, 18 febbraio 2011

Auto elettrica: è realmente a emissione zero?

Molti continuano a definire l’auto elettrica “a emissione zero”. Non è così, o almeno non sempre. Queste vetture, infatti, non emettono CO2 in maniera diretta ma a monte sì. Dipende tutto da come viene prodotta l’energia che si consuma. Se arriva da fonti rinnovabili è un conto, viceversa, l’anidride carbonica viene generata ugualmente. In Inghilterra l’hanno misurata in 40-50 g/km. Un valore più basso delle auto a motore. Più basso di quelle di oggi ma forse non di quelle del futuro. Prototipi già funzionanti, come la Volkswagen XL1, in grado di percorrere 100 chilometri con meno di un litro di carburante con un’emissione di CO2 pari a 24 g/km sono destinati infatti a cambiare radicalmente le regole del gioco.(foto) Valerio Berruti, la Repubblica, 31 gennaio 2011

Cento auto di oggi inquinano come una di 40 anni fa Tornano le domeniche a piedi. (…) E’ un rito che si ripete da decenni di cui francamente si ha una certa difficoltà a riconoscere i benefici. Anche perché cento automobili di oggi inquinano meno di una del 1970. E la quantità di CO2 derivante dall’uso di benzina e gasolio per autotrazione è in costante diminuzione (quest’anno 2 milioni di tonnellate in meno rispetto al 2009, ovvero un calo del 5,9 per cento). Il motivo di questo calo, secondo gli esperti, è dovuto, oltre al minor consumo di carburante, anche al progresso tecnico dei veicoli (compresi i commerciali). In pratica tutto merito della maggiore efficienza dei motori e di una capillare diffusione dei dispositivi per ridurre le emissioni. Valerio Berruti, la Repubblica, 31 gennaio 2011


30 SCENARI

di Corrado Canali

Parte la sinergia tra Gruppo Fiat e Chrysler.

ITALIA chiama AMERICA Ecco i primi modelli nati dalla nuova realtà produttiva Italo americana. Oltre alla nuova Ypsilon, presentate al Salone di Ginevra la Thema e la Phedra derivate da modelli di Detroit. In più il primo Crossover Fiat su base Dodge.E poi un “ritorno al futuro” con il progetto di un remake della gloriosa Flavia degli anni 60.

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rande show del “Made in Italy” al recente Salone di Ginevra . Grazie all’integrazione con Chrysler, Lancia e Fiat (ma ormai la paternità di marchio conta sempre meno) sfornano nuovi modelli che nascono dall’incontro di mondi e idee diverse. La gamma si amplia e si respira un’aria davvero internazionale con tanti nuovi modelli in diversi settori di mercato, anche davvero inediti come il primo Crossover della storia Fiat accanto a modelli segnati dal tipico stile italiano

Arriverà a giugno la nuova Lancia Ypsilon con quattro motori tra cui il bicilindrico TwinAir turbo e un 1.2 benzina/GPL. Tre gli allestimenti e 17 i colori di carrozzeria. Tra le dotazioni il tetto panoramico , il Magic Parking della Delta.


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commercializzati in alcuni Paesi con marchio Chrysler come nel caso della Ypsilon destinata ai mercati inglese e irlandese. E la più attesa a Ginevra è stata sicuramente lei che si ripropone all’insegna del suo “lusso accessibile”. Grazie alle cinque porte essa si affianca, senza per ora sostituirla del tutto, alla versione tre porte e alla Musa. Dopo 25 anni, oltre un milione e mezzo di unità vendute e ispirata nel design alla Delta che fra l'altro a Ginevra ha debuttato con un'inedita calandra più in sintonia con l'attuale "family feeling" Lancia, la nuova Ypsilon è lunga 3,84 metri contro i 3,81 della tre porte attuale, mentre larghezza, altezza e passo corrispondono a 167, 151 e 230 cm. Al momento del lancio previsto in giugno sui principali mercato europei e da ottobre col marchio Chrysler anche in Inghilterra e Irlanda, la nuova Ypsilon verrà proposta con due motori a benzina, il 1200 cc 8 valvole da 69 CV e il bicilindrico TwinAir Turbo da 85 CV che ha di recente debuttato sulla Fiat 500. Non mancherà, ovviamente, il diesel che è il 1300 cc Multijet da 95 CV, oltre ad un'offerta ecologica col 1200 cc alimentato a benzina e GPL. Tutti i motori avranno di serie lo Start&Stop. Da segnalare un abitacolo come sempre improntato alla ricercatezza e all'esclusività con 3 allestimenti (Silver, Gold e Platinum) e 17 colori di carrozzeria di cui 4 bicolori. Fra le "chicche", l'illuminazione a Led della plancia, ma non mancano dotazioni come il tetto panoramico Granluce con 0,64 metri quadri di superficie oltre al sistema di navigazione Tom Tom Live che integra nello schermo Touch Screen le funzioni di navigatore, telefono e delle principali informazioni di guida. A disposizione anche il sistema di parcheggio Magic Parking, derivato da quello della Delta, ma anche l'estensione di garanzia con una durata variabile da 36 fino a 96 mesi, a chilometraggio illimitato e con copertura totale della vettura. LA THEMA “AMERICANA” V6 AUTOMATICA Dalla "mini ammiraglia" Ypsilon alla prima vettura globale della nuova Lancia, la New Thema, lunga oltre 5 metri e realizzata sulla base della Chrysler 300. Sarà in vendita in ottobre in due allesti-

In alto, la New Thema, lussuosa berlina di oltre 5 metri con motori V8 e cambio automatico, derivata dalla Chrysler 300. Sopra, il Grand Voyager marchiato Lancia che sostituisce la Phedra e, sotto, la Delta con la nuova calandra.

menti Gold e Premium e tre motori: 3600 cc V6 benzina da 292 CV con cambio automatico a 8 rapporti e due turbodiesel, il 3000 cc V6 da 190 o 224 CV, entrambi con trasmissione automatica a 5 rapporti. Dalla Thema alla nuova Phedra che si chiamerà Lancia Grand Voyager, come il modello "made in Chrsyler" da cui deriva. Tre gli allestimenti previsti, Silver, Gold o Platinum e due motori: il benzina 3600 cc da 283 CV e il 2800 cc da 163 CV. Imponenti le misure: 5,14 metri in


32 SCENARI

A fianco, il Freemont il primo crossover Fiat costruito sulla base del Dodge Jouney. Con il suo arrivo, nella seconda metà dell’anno, spariranno Multipla, Ulysse e Croma. Sotto, il prototipo che riprende il nome della gloriosa Lancia Flavia , ma derivato dalla Chrysler 200 che potrebbe entrare presto in produzione in versione berlina e cabrio.

lunghezza, 1,99 in larghezza e 1,72 in altezza. Generoso anche il passo di 3,1 metri. Ma la nuova Lancia guarda anche al futuro immediato con la Flavia per ora proposta soltanto come concept nelle varianti sia a berlina e che cabriolet a 4 posti. Deriva dalla Chrysler 200 e la produzione della vettura potrebbe essere avviata entro sei mesi. Insomma la nuova Lancia dimostra di aver fatto tesoro del patrimonio di originalità e di innovazione tecnologica tipiche di Chrysler, ma anche di puntare ad eccellere in futuro con un'offerta più ampia. IL PRIMO CROSSOVER TARGATO FIAT Definirla la nuova ammiraglia Fiat non è azzardato, visto che Freemont, il primo vero crossover del marchio italiano presentato in anteprima mondiale al Salone di Ginevra, ma che verrà commercializzato nella seconda metà dell'anno ad un prezzo di circa 25.000 euro, va a sostituire più di un modello attualmente nella gamma Fiat: dalla Multipla all'Ulysse e anche alla Croma. Il Freemont, nato sulla base del Dodge Journey, è il primo veicolo Fiat risultato della partnership con Chrysler Group. Sarà prodotto nello stabilimento messicano di Toluca, lo stesso dove nasce la 500 per il mercato americano. Autentico veicolo multiuso, il Freemont è progettato per rispondere alle diverse esigenze delle famiglie e di chi è alla ricerca di un'auto spaziosa, comoda e versatile per tutti i giorni o il

tempo libero nel fine settimana. Le dimensioni sono importanti: è lungo 489 cm, largo 188 cm e alto 172 cm, per poter garantire soprattutto una ottimale abitabilità interna, merito anche del passo migliore della sua categoria (289 cm). Senza contare che il Freemont offre tanta versatilità, grazie ai 7 posti standard con una vera terza fila di sedili spaziosi, facilmente accessibili grazie all'apertura a 90° delle portiere. Anche il bagagliaio è ampio e dispone di una capacità complessiva di 1461 litri. Dal punto di vista del design il Freemont è fortemente caratterizzato, visto che propone linee muscolose e decise che si traducono nel frontale con inediti paraurti e calandra. Il posteriore è stato ridisegnato con l'adozione di un inedito paraurti e fanali a LED. Total-

mente nuovo anche l'abitacolo: design moderno e materiali "soft touch". Spiccano la plancia avvolgente con elementi cromati, l'inedito quadro strumenti, la console centrale dal forte impatto estetico e l'innovativo sistema di "infotainment" con ampio schermo "touch screen" a colori. Freemont sarà disponibile con la trazione anteriore e motori turbodiesel di 2000 cc Multijet da 140 CV o 170 CV, abbinati a un cambio manuale. In seguito verranno proposte in aggiunta anche le versioni 4x4 con le motorizzazioni 2000 cc Multijet turbodiesel da 170 CV e 3600 cc a benzina V6 da 276 CV, entrambe equipaggiata con una nuova trasmissione automatica molto efficiente.


SPORT

Per un tentativo di record di velocità sul Lago salato

UN MILANESE A BONNEVILLE Il Gus Gus di Fabio Montani deve superare l’attuale primato di 460 km/h della categoria motori aspirati 4 litri. La prova in agosto durante la celebre Speed Week. Primi test sulla pista di Monza.

Prenotazioni aperte

BIGLIETTI PER IL GP D’ITALIA DI F.1 A MONZA SCONTATI PER I SOCI Posti limitati

In occasione dell’ 82° Gran Premio di Formula 1, che si svolgerà all’Autodromo di Monza dal 9 al 11 Settembre 2011, l’Automobile Club Milano riserva ai Soci ACI 1.000 posti della Tribuna Laterale Parabolica settore “D” e 500 posti della Tribuna Parabolica Interna settore “A” ad un prezzo esclusivo e particolarmente vantaggioso:

Il Gus Gus di Fabio Montani ai box dell’autodromo di Monza nel corso della prima uscita che ha dato un positivo riscontro

U

n italiano in America, anzi un milanese, per battere un record. Uno dei record più eclatanti e prestigiosi: quello della velocità assoluta su terra per la categoria motori aspirati fino a 4.000 centimetri cubici. Luogo, lo Speedway del mitico Lago Salato di Bonneville nello Stato dello Utah che da un secolo è il tradizionale teatro di questo tipo di performances: una “pista” sommariamente ricavata da una vastissima area (ciò che rimane di un mare preistorico) caratterizzata da un suolo pianeggiante coperto di sale liscio e compatto. Data: il prossimo agosto durante lo svolgimento della Speed Week, l’annuale raduno appositamente organizzato per i tentativi di record al quale accorrono centinaia di piloti con i loro mezzi di ogni specie. In quei giorni Fabio Montani, gentleman driver da anni sulla scena dell’automobilismo sportivo, animatore del progetto e della spedizione america-

na nonché pilota del mezzo da record, tenterà con il suo prototipo Gus Gus di battere l’attuale primato di categoria di 460 Km orari che resiste dal 2003. Si tratta del primo italiano che lancia questa sfida. Una sfida che sulla carta sembra possibile dato che le simulazioni al computer hanno accreditato il Gus Gus di una velocità potenziale di oltre 500 km orari. Ma solo il giorno del tentativo si saprà la verità. Il Gus Gus ha un aerodinamico profilo da siluro, è lungo 8 metri ed è equipaggiato con un motore Chevrolet 3.500 cc formula Indy da 750 cv con cambio a 6 rapporti e due paracadute che si aprono alla fine della prova per la frenata finale, come previsto dal regolamento. Il battesimo, non del sale , ma dell’asfalto, lo ha ricevuto nelle scorse settimane sul rettilineo della pista di Monza dove sono stati effettuati i primi test naturalmente non al massimo delle potenzialità velocistiche del mezzo.

Tribuna Laterale Parabolica settore “D” prezzo al pubblico € 140 • prezzo riservato ai Soci € 80 Tribuna Parabolica Interna settore “A” prezzo al pubblico € 190, • prezzo riservato ai Soci € 110 Inoltre, i Soci potranno usufruire di uno sconto su ogni altri tipo di biglietto: • € 8 sui biglietti di Ingresso • € 15 sui biglietti di Tribuna I biglietti possono essere acquistati esclusivamente presso il punto vendita “Acitour Lombardia” Corso Venezia 43 – Milano. Per informazioni, acquisto o prenotazioni acitravel@acitourmi.it telefono 027745209 -027745266 fax 02/7745.359.

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34 MERCATO

CONSUNTIVO 2010

Un anno difficile per le vendite auto Le immatricolazioni sono calate di oltre il 9 per cento rispetto al 2009. 1.960.000 auto vendute contro 2.159.000. E nel 2011 saranno ancora meno.

1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10°

FIAT PUNTO FIAT PANDA FORD FIESTA FIAT 500 CITROEN C3 VOLKSWAGEN GOLF OPEL CORSA VOLKSWAGEN POLO LANCIA YPSILON RENAULT CLIO

154.061 137.772 97.693 68.463 59.265 51.778 51.370 48.296 46.532 40.751

7° 8° 9°

10°

CORSA

E’ sempre la Fiat Punto la regina del mercato in Italia anche nel settore dei diesel. La Casa torinese può contare anche su altri due modelli di successo tra le prime 10, oltre alla Lancia Ypsilon.

POLO

Le 10 auto più vendute in Italia nel 2010

FIESTA

TOP TEN

500

ha seguito due fasi nettamente distinte: il primo trimestre in crescita grazie agli ultimi effetti degli incentivi 2009 da un lato, e la restante parte dell’anno, perennemente caratterizzata dal segno meno, dall’altro”. Come se non bastasse l’anno nuovo non si è annunciato affatto bene. Nello scorso dicembre gli ordini per i primi mesi del 2011 sono infatti calati di oltre il 40 per cento e nello scorso gennaio è continuato il trend negativo sempre sui valori (-20,7%) del dicembre 2010. Si spera che la situazione migliori dopo il primo trimestre, confidando anche nei segnali di ripresa della fiducia dei consumatori. In ogni caso , al momento attuale, le stime di vendita per la fine del 2011 sono ancora in calo rispetto al

C3

E

del 9,1-9,2 per cento rispetto al 2009 . Il dato consuntivo dell’anno scorso, provvisorio, ma sostanzialmente veritiero, dice infatti che sono state vendute 1milione 960 mila nuove auto (contro i 2 milioni 159 mila del 2009). Se poi vogliamo fare un raffronto con l’anno record delle vendite in Italia, il 2007, la flessione è stata addirittura del 21,4 per cento. Era comunque dal 1996 (altri tempi) che non si scendeva sotto i due milioni di immatricolazioni. “La chiusura del mercato auto italiano nel 2010 non poteva che confermare le aspettative già delineate da mesi – ha commentato Eugenio Razelli, Presidente di ANFIA, l’associazione dei costruttori nazionali - Del resto, l’andamento delle immatricolazioni durante l’anno

GOLF

ra iniziato bene il 2010 per il mercato dell’auto. Ma è finito male. Se infatti nel gennaio dell’anno scorso si era verificato un incremento delle vendite di quasi il 32 per cento sul gennaio del 2009, a cui avevano fatto seguito i segni positivi anche di febbraio e marzo, da aprile è iniziata una sempre più precipitosa inversione di tendenza fino al crollo dell’autunno A dicembre, il mercato italiano dell’auto ha registrato una caduta addirittura del 21,7 per cento sullo stesso mese dell’anno prima. E così, causa la crisi economica e i meno “polposi” incentivi statali all’acquisto, i volumi complessivi di immatricolazioni del 2010 sono stati inferiori

YPSILON

CLIO

PUNTO

PANDA

Fonte ANFIA/UNRAE


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2010 e si pensa che non superranno il milione e 850 mila unità. Ma se l’Italia piange certo non ride neppure l’Europa dove, nei 27 Paesi UE più i 3 dell’Efta, il calo globale delle vendite è stato di quasi il 5 per cento (13.785.000 immatricolazioni contro 14.499.000). Ma si tratta di un risultato di media influenzato dal dato assai negativo della Germania (-23,9%) dove erano finiti gli incentivi e dal calo, sorprendentemente lieve rispetto alle previsioni, della Francia(-2,2%). Gli altri più importanti mercati europei, Spagna e Gran Bretagna, si sono difese bene addirittura incrementando il totale delle consegne rispettivamente del 3,1% e del 1,8% (nonostante la fine degli incentivi a metà anno in entrambe i Paesi), così come tutti gli altri Paesi continentali che hanno marcato un segno positivo con la sola ovvia eccezione della Grecia a causa dei noti recenti problemi legati al debito pubblico.

Motori alternativi a fasi...alterne Tornando all’Italia il mercato è stato caratterizzato da un discreto interesse nella prima parte dell’anno per le vetture ad alimentazione alternativa con una penetrazione sul totale immatricolato nel 2010, che nel primo trimestre era del 31%, scesa poi nel periodo aprile – dicembre è scesa al 10,9% . “Sempre sul fronte delle motorizzazioni – dice Gianni Filipponi, Direttore generale dell’UNRAE, l’associazione delle Case estere - appare sicuramente significativo il forte recupero del diesel che in dicembre ha sfiorato il 50 per cento delle immatricolazioni”. Nello scorso gennaio le immatricolazioni delle auto a gasolio sono addirittura salite al 54 per cento del totale, mentre sono risalite anche quelle delle auto a benzina, il tutto a scapito delle motorizzazioni a basso impatto ambientale (gpl, metano, ibride) che non godono più degli incentivi. Il mercato dell’usato infine riporta ancora un segno positivo su base annua +1,7 per cento al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita). Nel 2010 sono passate di proprietà 4 .544.518 auto usate. Nel 2009 erano state 4.469.775. ■

ITALIA FIAT IN CALO MA SEMPRE LEADER

Fiat mantiene saldamente la sua posizione di marca leader del mercato nazionale. E sebbene essa stacchi nettamente la seconda in classifica,la Ford, la sua quota di penetrazione è però in calo. Tengono botta Lancia e Alfa, ma le loro performance di vendita non bastano per tamponare le perdite del prodotto nazionale che nel 2010 ha perso oltre il 2,5 % di quota di mercato sulle marche estere nel loro complesso.

Top 20 Italia Le marche più vendute nel nostro Paese Marca

Anno 2010 Quota % ’10

Fiat 450.362 Ford 182.336 Volkswagen 136.437 Opel 127.431 Renault 105.911 Citroën 105.638 Peugeot 105.392 Lancia 86.920 Toyota 76.651 Audi 59.971 Mercedes 54.338 BMW 53.861 Nissan 53.592 Alfa Romeo 51.880 Chevrolet 36.855 Hyundai 36.145 Suzuki 28.330 Smart 26.041 Dacia 22.426 Kia 19.037 Seguono altri marchi Totale Italiane 595.547 Totale Estere 1.364.671 Totale 1.960.218

22,98 9,30 6,96 6,50 5,40 5,39 5,38 4,43 3,91 3,06 2,77 2,75 2,73 2,65 1,88 1,84 1,45 1,33 1,14 0,97 , 30,38 69,62 100,00

Anno 2009 Quota % ’09

549.761 210.775 126.003 126.881 92.052 111.057 113.504 102.569 94.877 60.283 55.546 55.347 53.095 55.250 52.832 38.875 33.481 29.123 20.872 20.855

25,46 9,76 5,84 5,88 4,26 5,14 5,26 4,75 4,39 2,79 2,57 2,56 2,46 2,56 2,45 1,80 1,55 1,35 0,97 0,97 , 32,95 67,05 100,00

711.400 1.447.824 2.159.224

EUROPA 1 AUTO SU 10 E’ UNA VOLKSWAGEN

Top 20 Europa

CROSSOVER FENOMENO EMEREGENTE

Le più vendute nelle “nicchie”

Il mercato europeo nel 2010 ha contenuto le perdite al di sotto del 5 per cento, ma più di una nuova auto su dieci continua a essere targata Volkswagen. La Casa di Volfsburg, che ha anche recentemente aumentato il salario dei dipendenti, mantiene la posizione di prima della classe, anche se le francesi, nel loro complesso, si migliorano. Peggiora leggermente invece Fiat, ma meno che in Italia, conquistando un onorevole settimo posto. In Europa sono presenti oltre trenta marche.

Scorrendo questa classifica balzano all’occhio i numeri di vendita della Nissan Qashquai, prima assoluta tra le nicchie. E in effetti le cosiddette crossover rappresentano il fenomeno emergente del momento. A gennaio 2011 hanno raggiunto il 7% del mercato, il doppio dell’anno scorso. Crescono anche i fuoristrada (9,6%), le monovolume (11,1%) e le Station Wagon (7,2%). Sempre maggioritarie, ma in forte calo (7%) le berline che oggi rappresentano comunque il restante 60,1% del mercato.

Le marche più vendute nel continente Marca Anno 2010 Volkswagen 1.541.279 Renault 1.147.486 Ford 1.109.588 Opel 1.006.832 Peugeot 1.005.916 Citroën 838.147 Fiat 825.376 Audi 623.536 BMW 609.196 Mercedes 586.146 Toyota 582.457 Skoda 468.034 Nissan 402.654 Hyundai 358.284 Seat 301.931 Dacia 262.777 Kia 262.627 Volvo 230.307 Suzuki 195.458 Honda 187.408 Seguono altri marchi Totale 13.785.634

N. Marca

Modello

Station wagon 1 Ford Focus Fuoristrada 1 Audi Q5 Monovolume compatto 1 Mercedes Classe A Monovolume piccolo 1 Lancia Musa Crossover 1 Nissan Qashqai 2wd Totale Coupé 1 Alfa Romeo MiTo Totale Multispazio 1 Fiat Qubo Cabrio e Spider 1 Fiat 500 Monovolume grande 1 Ford S-Max

% Anno 2009 % 11,2 1.649.931 11,4 8,3 1.109.495 7,7 8,0 1.280.397 8,8 7,3 1.064.937 7,3 7,3 1.009.982 7,0 6,1 877.397 6,1 6,0 1.016.812 7,0 4,5 612.819 4,2 4,4 572.233 3,9 4,3 586.948 4,0 4,2 697.577 4,8 3,4 483.734 3,3 2,9 366.938 2,5 2,6 342.108 2,4 2,2 316.853 2,2 1,9 238.445 1,6 1,9 251.421 1,7 1,7 204.478 1,4 1,4 249.623 1,7 1,4 244.751 1,7 , , 100,0 14.498.819 100,0

Var.% -6,6 3,4 -13,3 -5,5 -0,4 -4,5 -18,8 1,7 6,5 -0,1 -16,5 -3,2 9,7 4,7 -4,7 10,2 4,5 12,6 -21,7 -23,4 , -4,9

Anno 2010

Anno 2009

Anno 2008

18.800

25.111

24.418

10.473

10.503

517

19.276

16.555

20.169

22.429

29.598

26.019

26.445

26.837

22.045

25.924

29.300

7.422

16.048

12.964

2.219

4.823

2.065

3.341

3.879

6.145


36 AUTONOVITÀ

di Corrado Canali

La nuova Ford sarà prodotta in Europa, USA, Russia, Cina e Thailandia

Focus globale Arriva in questi giorni sul mercato italiano e sarà venduta in 120 Paesi. Obiettivo 2 milioni di consegne l’anno.

sattamente ad un anno dalla prima apparizione in pubblico la terza generazione della Ford Focus è pronta per la strada con il "peso" di importanti numeri che ne hanno accompagnato dal 1998 ad oggi la presenza sul mercato: 10 milioni di unità vendute, 6 delle quali in Europa, 750.000 in Italia. Ma ora la sfida è ancora più ambiziosa. Ford, infatti, mette la Focus al centro di un programma mondiale, visto che da quest'anno la vettura è prodotta sia in Europa che in USA e in Russia, ma dall'anno pros-

E

Dieci i modelli previsti tra i quali una ibrida e una elettrica. Già disponibili tre motori a benzina di 1.600 cc, Prezzi a partire da 17.750 euro. simo lo sarà anche in Cina e Thailandia. Stessa macchina per 120 Paesi, con l'80 % di componenti in comune e un obiettivo di 2 milioni di unità all'anno suddivise fra 10 modelli, due di questi già in vendita, la C-Max e la C-Max 7 posti, mentre ora tocca alla Focus 5 porte, seguita a breve dalla Wagon e la 4 porte, per ora, non è destina-

ta al nostro mercato, ma arriveranno anche la C-Max Hybrid e la Energi, cioè la Plung-in, la nuova Kuga anticipata al Salone di Detroit dalla concept Vertrek e anche la Focus ST, una super sportiva, fino alla Focus elettrica. Vettura di sostanza più che di apparenza, la nuova Focus offre di tutto e di più in termini di sicurezza e di tecnologia. Lo stile, invece, è quello tipico delle Ford più recenti, dalla nuova Fiesta in poi. Molto curata l'aerodinamica che migliora i consumi e riduce le emissioni e tenuto in grande conto il confort, grazie alle


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FORD ECOLOGICHE TRA IL 2012 E IL 2013 LE IBRIDE E L’ELETTRICA

Sopra, la C-Max Energi con motore ibrido. Nell’altra pagina la nuova Focus a benzina

cure destinate all'isolamento acustico dell'abitacolo e alla scelta di un assetto non troppo rigido. Risultato, guidatore e passeggeri non hanno proprio di che lamentarsi per le condizioni di marcia, buche e avvallamenti vengono assorbiti con disinvoltura, nonostante l'impostazione dell'abitacolo dettata più dalla ricerca formale che dalla funzionalità: la plancia, in particolare, è sviluppata in profondità, tanto da limitare in qualche misura lo spazio per le gambe. Per altro verso, la scelta di regolazioni relativamente morbide non sconfina nel rollio, sicché gli inserimenti in curva si rivelano pronti e progressivi e la reattività nei cambi di direzione non esce penalizzata dalla troppa inerzia. Si fa apprezzare anche lo sterzo che ora è elettrico, una garanzia in più di un adeguato contatto ruotestrada. Le motorizzazioni al lancio saranno tre benzina, un 1600 cmc benzina da 105 e da 125 Cv, ma soprattutto il 1600 Turbo Ecoboost da 150 Cv che dimostra notevoli doti di progressività con un turbo sempre presente, in basso come in alto, ma al tempo stesso è capace

di fornire buone prestazioni: una velocità di 210 kmh, da 0 a 100 in accelerazione in 8"6. Chi volesse di più dovrà attendere ottobre, quando lo stesso motore sarà disponibile nella più pimpante versione S da 182 CV. In alternativa, si può optare per i turbodiesel 1600 o 2000 cmc, forti rispettivamente di 115 e 163 Cv. Per quest'ultimo è disponibile anche il cambio a doppia frizione Powershift. La Focus berlina è in vendita dal 15 marzo, mentre la wagon arriveràa metà maggio. I prezzi dei due allestimenti Focus e Titanium sono compresi fra i 17.750 euro, lo stesso della Focus "base" di oggi, ai 20.000 euro. La Titanium costa 1500 euro in più della "base", il cambio automatico 1.250 euro e il navigatore 750 euro. Da segnalare, infine, il Driver Assistant Pack una opzione da 1.250 euro che offre soluzioni non comuni per un'auto media come la Focus: si va dal mantenimento della corsia di marcia, fino al sistema di frenata automatica in presenza di ostacoli, operativo sino a 30 kmh e utile ■ soprattutto in città.

Il programma globale Ford con al centro la Focus, procede a tappe forzate. Al Salone di Detroit, nello scorso gennaio,sono stati infatti presentati due nuovi modelli ecologici basati sulla piattaforma della CMax, la vettura già in vendita anche da noi: si tratta della Energi e della Hybrid. Entrambe sono equipaggiate con batterie agli ioni di litio e verranno assemblate a partire dal 2012 negli Usa, nello stabilimento Ford di Wayne (Michigan), lo stesso dove verrà prodotta la Focus elettrica in arrivo a fine 2012, ma dal 2013 anche in Europa, a Valencia in Spagna. Le nuove Ford C-Max Hybrid ed Energi, oltre alle scritte identificative, si distinguono dalle normali C-Max soltanto per la presenza sulla Energi dello sportellino di ricarica, attraverso cui, in una notte, si può fare il "pieno" grazie a una normale presa di corrente da 120 volt negli USA e da 220 V in Europa. Sotto al cofano di Energi e Hybrid c'è un propulsore di 2 litri a benzina abbinato al sistema ibrido con architettura powersplit: i due motori possono funzionare insieme o anche separatamente per massimizzare l'efficienza. Si potrà, quindi, viaggiare in modalità solo elettrica, fino a una velocità di circa 75 kmh, con un'autonomia di oltre 800 chilometri con un pieno, per la Energi. Al volante, inoltre, si è "accompagnati" dal sistema My View che visualizza sulla strumentazione tutte le informazioni relative ad autonomia del serbatoio e allo stato di carica della batteria, ma fornisce anche indicazioni utili per ottimizzare i consumi, come il recupero dell'energia in fase di frenata. In aggiunta attraverso il MyFord Mobile, la Energi si potrà "controllare" anche attraverso Internet o direttamente dal proprio smartphone. Per verificare l'efficienza di tutti i sistemi di bordo sono stati effettuati oltre 300 mila chilometri di test anche nelle condizioni più gravose.


38 INTERVISTA

di Anna Mangiarotti

UNA PARODIA QUASI AUTOBIOGRAFICA NEL CELEBRE PERSONAGGIO DI ZELIG

GIOELE, l’automobilista perennemente arrabbiato

Attore e scrittore milanese,Gioele Dix, al secolo David Ottolenghi, ama e guida l’auto ed è socio ACI. Il suo rapporto con il mondo delle quattro ruote in un colloquio non solo comico. i sente in famiglia Gioele Dix: sempre in tournée in città diverse, riguar"Sono socio ACI per parte di dano il divieto di circolare nelle zone a nonno Alberto. Con orgoglio, lui traffico limitato. Anche a Milano, per la esibiva sull'auto il distintivo. Un marchio verità, sono stato multato, due volte nello di qualità. Uno stemma." stesso giorno, in corso Garibaldi. Ero infeIl comico della scuderia Zelig è noto al rocito, ma almeno ho potuto fare ricorso grande pubblico come "l'automobilista per una delle due contravvenzioni." Il parincazzato". Quando interpreta questo cheggio, in sintesi, “non è un problema, è personaggio a teatro, scrosciano il problema.” applausi sinceri. Ormai tra i best sellers, La doppia fila si sta prolungando nel anche il suo "Manuale dell'automobili- malcostume, che non dovrebbe apparsta incazzato", edito da Mondadori, ha tenere al codice milanese: 60-90mila fatto proseliti. Sarà l'autorità del nome auto ogni giorno sono parcheggiate biblico (il profeta Gioele), pseudonimo irregolarmente sugli assi dello shopdi David Ottolenghi, o sarà la garbata ping, di fronte agli uffici, attorno ai ironia di matrice ebraica. In ogni caso, locali della movida. Con danni ambienchi avanza nella vita su quattro ruote, tali calcolati sui 250-300 milioni l'anno. uomo o donna, si sente partecipe della Chissà cosa segnalerebbero i report, se stessa eccitazione sentimentale. Non si arrivasse alla tripla fila, “la nuova importa quale sia la categoria di appar- agghiacciante frontiera”. O se nel tenenza: Riluttante (automobilista manualetto i lettori trovassero ispiraquasi disciplinato), Recuperabile (poco zione per emulare chi è in grado di disciplinato), Determinato (indisciplina- compiere il vero capolavoro: il parto), Irriducibile (molto indisciplinato). cheggio di fantasia allo stato puro (vedi Insomma, nella classificazione del box). manuale, nessuno è promosso a pieni “Migliori politiche di viabilità” voti. Scomparsa la specie dei disciplina- Evidentemente, la minaccia delle santi? O possiamo nutrire qualche speran- zioni non è abbastanza credibile, o il za almeno nel moralista furioso? Multe, rischio-sanzione minimo, altrimenti gli Gioele, ne ha mai prese? "Scherziamo? automobilisti si comporterebbero Tantissime! Soprattutto per divieto di diversamente. Come convincerli a sosta. Schifose, maledette multe. Quelle diventare più virtuosi? È praticabile una che più mi fanno infuriare, poiché sono strategia pianificata contro gli ingorghi

S

e lo smog? O per risolvere certi problemi strutturali ci vuole una rivoluzione? "No, troppo difficile. E poi, devo riconoscere, gli automobilisti non rappresentano una categoria sociale distinta. Automobilisti siamo tutti, e tutti cittadini. Perciò dovremmo pretendere democraticamente migliori politiche di viabilità." L'amministrazione milanese, per esempio, scommette sul car sharing. L'auto di tutti. Che può circolare sulle corsie preferenziali. Facile da prenotare e ancor più da posteggiare, liberamente sulle strisce blu. Guardiamo con ottimismo nella sfera di cristallo dell'Expo. I turisti verranno apposta a fotografare il nostro traffico fluido, scorrevole, ordinato? "Considerata la mentalità italica, è più


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facile che uno si offra di prendere "la tua macchina". A certe riforme, fa ostacolo l'italico individualismo. Così, preferisco lanciare un proclama non proprio da automobilista: moltiplichiamo le zone off limits! maggioriamo gli ecopass! Solo politiche più dure riusciranno a contrastare il traffico più inquinante. Se non in maniera definitiva, perlomeno come a Londra." D'accordo, drastiche misure per i mezzi privati. Ma come la mettiamo con le auto blu? "Le detesto. Mi fanno incazzare come cittadino. Sono l'espressione di un'idea generale di società di privilegi. Addirittura, molte non risultano neppure registrate al PRA. Impossibile, o molto complicato, perciò risalire al nome del proprietario, in caso d'infrazio-

ne, o per chiedere un risarcimento in caso d'incidente. E, argomento ancora più tragico, dobbiamo calcolare pure la presenza di scorte spesso non giustificate, sempre a spese dei contribuenti. E sì che il blu è il colore della purezza, del soprannaturale: il più bello per un'auto. Quelle te lo fanno odiare." La Dyane beige e la Golf rubata La sua prima auto era blu, azzurra, indaco? "No, beige, una Citroën Dyane. La prima che ho comprato con i miei soldi. Mentre facevo la gavetta di attore, senza alcun guadagno, ho lavorato per due anni come panettiere. Uno dei più nobili mestieri. Poi, c'è stata una Golf nera, bellissima. Rubata dopo un mese. Per settimane, sbirciavo dalla finestra, sperando di

IL Parcheggio creativo dell’automobilista arrabbiato • in un cantiere con scavi, transenne, zone recintate col nastro bianco e rosso e mezzi meccanici in sosta, piazzare di sbieco la macchina, in modo che sembri appartenere a quello scenario • in una nicchia accanto a un portone • in un interstizio tra due cassonetti • nello spiraglio tra due posti moto • nel settore sbiadito tra due taxi • nella fenditura tra due biciclett e • nella zebratura al centro di un incrocio • in un'aiuola sterrata ai margini • in un'apertura tra due camion. Insomma, ovunque si apra una breccia occupabile. Che uomo, il fantasista! E se l'automobilista è una femmina(ce n'è molte, di brave), la scena acquista un supplemento di fascino. Molti guardano rapiti l'audace corsara e sognano un'impetuosa storia d'amore, in senso vietato.


40 INTERVISTA

rivederla al suo posto. Me la sogno ancora di notte." Auto, confessa, ne ha avute tante, "perché la macchina scandisce i momenti della tua vita, le tue scelte, il tuo livello di ricchezza." Indelicato chiedergli se ha avuto altrettante donne. Una risposta, forse, si trova nell'ultimo libro "Si vede che era destino" (Mondadori), forse un po' autobiografico. Storia di un quarantenne che vuole festeggiare il compleanno riunendo tutte le partner delle sue infatuazioni, dei suoi incontri, delle sue piccole e grandi avventure. Non un playboy, ma totalizza un numero considerevole di invitate. All'automobilista, invece, senza pudore si può chiedere cosa ricorda con più nostalgia. La memoria si srotola lentamente: "Quando andavamo ancora in macchina in piazza Duomo... " Quando? "Erano gli anni Settanta. Sì, meglio precisare, altrimenti a qualcuno viene il sospetto che ho incominciato a guidare negli anni Venti." Se il traffico è una guerra persa, nel suo futuro vede un autista? "Quando l'ho detto, pensavo di diventare molto ricco. Ora, sono più pessimista. Un autista è davvero un lusso, e devi avere una macchina adeguata, mica una Panda. Ma anche se me lo potessi permettere, d'altro canto vorrei sempre guidare io. Come mio nonno. Che ha guidato fino a 92 anni. Quando gli hanno tolto la patente, è caduto in depressione. Per reagire, allora tentava

qualche clandestina sortita notturna, spostava l'auto fuori e dentro il box, di nascosto dalla nonna." Non si è mai troppo vecchi per smettere di sognare. Né mai abbastanza disperati. Anche durante la coda in autostrada. Questa situazione si verifica sempre più spesso a causa di un incidente, perché il traffico è congestionato e la stanchezza e le distrazioni aumentano. E con possibili lavori in corso, due cause diventano concause. “Ci spazientiamo in secondo” Ebbene, in uno dei momenti più critici per un automobilista facile alle imprecazioni, può materializzarsi un angelo. Quel tizio bonario, con la giacca a quadri terribilmente fuori moda, e la voce pastosa, che ti viene a spiegare quanti addetti devono arrivare sul luogo dove si è verificato l'incidente: agenti della Polizia Stradale, operai e tecnici della Società Autostradale, ambulanze, Vigili del Fuoco, gli unici che possono estrarre i feriti, carri attrezzi, personale delle imprese esterne addette al ripistino, se si sono rovesciate merci pericolose, il medico, il magistrato per constatare un decesso... L'episodio è raccontato in un capitolo del manuale. Poche pagine trasformano l'autostrada in un luogo sospeso, irreale, dove tutti gli attori si ritrovano uguali in un'esperienza fine a se stessa: "In effetti, noi automobilisti non pensiamo ad altro che al nostro stesso

bisogno, ci spazientiamo in un secondo quando qualcosa crea fastidio e non facciamo mai lo sforzo di provare a capire cosa succede al di là del nostro parabrezza." Su un nastro d'asfalto, sì, scorrono magiche storie e visioni, non importa quale cavallo a motore uno abbia scelto per scivolarci sopra. E non importa quale sia il Tipo da autostrada: il Sognatore, che tra Casalpusterlengo e Piacenza nord, a bordo di una Fabia color salmone, sogna di essere al volante di una Cayman nera diretto a una partita di polo dalle parti di Saint-Tropez; o l'Amareggiato, che non si rassegna alle prestazioni del suo modello; o il Miracolato, sotto i trent'anni, sempre in coppia con un altro; o il Provocatore ignaro, che procede a 60 chilometri l'ora, da casello a casello; o l'Invulnerabile, che ha fatto un patto col Diavolo. E poi c'è Gioele, uno che fa lo stesso mestiere di Steinbeck, lo scrittore di "Furore". Dove andrà prossimamente, a cercare miti, memorabilia ed emozioni, in un viaggio che consenta volante morbido e raro acceleratore e offra parcheggi che valgono come lezioni di architettura, design e cultura? "Quest'estate, spero di sprofondare nell'America, coast to coast. Da est a ovest e viceversa, passando a nord e a sud. On the road si va senza sapere bene dove, e non ci si ferma finché ■ non si è arrivati."


L I B R I

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MOTORI IN LIBRERIA

Le ultime novità per gli appassionati delle due e delle quattro ruote. Libri in vendita alla Libreria dell’Automobile di corso Venezia, 43. Sconti per i soci.

IL NUOVO TUTTO FERRARI Edizione aggiornata di Leonardo Acerbi Formato: 16x21 cm - Pagine: 436 - Foto: a colori e in b/n + 207 disegni di Giorgio Alisi - Brossura - Testo: italiano Collana: Ferrari. Disponibilità: aprile 2011 Prezzo: € 9,90 Oltre 200 disegni realizzati da una firma prestigiosa come quella dell'illustratore Giorgio Alisi ripercorrono, modello per modello, la storia del Cavallino Rampante: dal 1940, anno della 815 Auto Avio Costruzioni, alla monoposto di Formula 1 del 2011. In questa "galleria virtuale", in cui l'intera produzione Ferrari è ordinata cronologicamente e suddivisa per granturismo, vetture Sport e monoposto di Formula 1, ciascun disegno è corredato da una scheda tecnica e da un testo che illustra le principali caratteristiche del modello e, per le vetture da corsa, la storia sportiva. L'opera è completata dal palmarès, aggiornato a tutto il 2010, riportante le principali vittorie ottenute dalla Casa di Maranello in oltre sessant'anni di gare. Disponibile anche l'edizione inglese.

L’importante traguardo per questa grande realtà che oggi abbraccia l’intero mondo motociclistico, sia nell’ambito dello Sport sia del Turismo sia infine del motociclismo d’epoca, rappresenta l’occasione migliore per ripercorrere in un libro un secolo di storia d’Italia in moto. Una storia che si è sempre dipanata parallela a quella della Federazione e che ha visto nascere Campioni indimenticabili, capaci di scrivere pagine indimenticabili in tutte le specialità sportive delle due ruote a motore. Una vicenda che si intreccia strettamente con quella delle Aziende, con le Italiane protagoniste assolute, e con quella di un Paese che resta ancora oggi un punto di riferimento in tutto il mondo per questo settore. Un volume unico, prestigioso, mai scritto in precedenza, riccamente illustrato e ora realizzato a più mani, che racconta un secolo di sport, di moto, di piloti e di uomini, in una parola di storia cui la Federazione ha dato e continua a dare un apporto fondamentale.

ALFA ROMEO ALFASUD di Giancarlo Catarsi Formato: 24.3x27 cm - Pagine: 128 - Foto: in b/n e a colori - Brossura con alette - Testo: italiano - Collana: Le vetture che hanno fatto la storia. Disponibile

100 ANNI DI MOTO,TECNICA E SPORT FEDERAZIONE MOTOCICLISTICA ITALIANA Autori Vari Formato: 26x25 - Pagine: 312 - Foto: a colori e in b/n Cartonato con sovraccoperta - Testo: italiano - Collana: Varie moto. Disponibilità:aprile 2011

Prezzo: € 48,00 La Federazione Motociclistica Italiana è un ente nato cento anni fa, nel 1911.

Prezzo: € 25,00 Fine anni Sessanta. L’Alfa Romeo si appresta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, inserendosi in un mercato mai esplorato prima, con una vettura di classe medio-inferiore che non tradisca la vocazione sportiva della Casa, pur con un'impostazione allora solo timidamente sperimentata. La trazione anteriore e il motore boxer trasversale segnarono un momento di svolta tale da coinvolgere anche la sede produttiva prescelta: Pomigliano d’Arco. Nella colla-

na "Le vetture che hanno fatto la storia", un titolo sull'Alfasud non poteva mancare trattandosi di una vettura che oltre a lasciare una profonda traccia nella storia tecnica e industriale dell'automobile italiana, ha avuto importanti ripercussioni anche sulla vita sociale, occupazionale e politica del nostro Paese fra i primi anni Settanta e la fine del decennio successivo, conoscendo fra l'altro un'intensa carriera sportiva ricca di successi.

MV AGUSTA F4 La moto più bella del mondo di Otto Grizzi Formato: 26x25 - Pagine: 240 - Foto: a colori e in b/n - Cartonato con sovraccoperta - Testo: italiano Collana: Varie Moto .Prossima uscita Prezzo: € 39,90 Nata per la passione sviscerata di un uomo, Claudio Castiglioni, per le moto sportive e realizzata dal più geniale progettista delle due ruote, Massimo Tamburini, nell’autunno 1997 il mondo conosce la MV Agusta F4. Dopo vent’anni di oblio, il leggendario marchio dei trionfi agonistici di Carlo Ubbiali, Mike Hailwood e Giacomo Agostini torna a rivivere in un capolavoro a 4 cilindri in linea frontemarcia, la classica architettura della gloriosa “scuola italiana” che fu di GRB, CNA, OPRA, Rondine, Gilera, Benelli ed MV. Con meccanica, ciclistica e carrozzeria coperti da numerosi brevetti, arrivano uno dopo l’altro decine di modelli che spostano sempre più avanti il limite qualitativo della produzione motociclistica mondiale. Una leggenda che, tra mille traversie, continua. Gli addetti ai lavori non hanno dubbi: la MV Agusta F4 è tuttora la “moto più bella del mondo”: questa monografia, la prima dedicata all’argomento, ne racconta la ormai mitica storia.


42 STORIA

FERRARI CONTRO FORD

LA” GUERRA” DEI QUATTRO ANNI L’epico scontro tra le Sport Prototipo di Maranello e quelle americane nei Mondiali Marche della metà degli anni 60 el 1963 Henry Ford II, allora a capo della più grande industria automobilistica del mondo tentò di comperare il già leggendario marchio sportivo della Ferrari. Il suo scopo era quello di aggiungere prestigio e conoscenze tecnologiche alla sua produzione di serie e, anche attraverso l’esperienza delle competizioni, riuscire a costruire modelli Gran Turismo simili alle Ferrari, ma a costi più bassi. Enzo Ferrari aveva però un’idea diversa circa corse e produzione e così la trattativa fallì. Ciò indispettì a tal punto il magnate americano da indurlo ad una sorta di “vendetta” industrial-sportiva e spingerlo a crearsi in casa, con le sue enormi risorse, una squadra corse e soprattutto una macchina Sport-Prototipo capace di contrastare e battere le rosse di Maranello nel campionato più famoso e importante, il Mondiale Marche che in quegli anni era più seguito e popolare della F.1. Ne segui una sorta di “guerra” del Davide di Maranello contro il Golia americano

N

FATTI & MISFATTI E INTANTO I CARBURANTI AUMENTANO DI PREZZO I meno giovani ricorderanno certamente gli anni ’70, quando il prezzo del petrolio passò da 3 dollari al barile del 1973 ai 30 dollari di alcuni anni dopo,in seguito al forte aumento dei prezzi richiesti dai Paesi produttori, riunitisi nell’Opec per la difesa dei loro interessi. Le ripercussioni sull’economia mondiale furono disastrose ,provocando una contrazione della produzione e dei consumi e una crescita dell’inflazione che superò il 20 % annuo. Una malattia che durò parecchi anni. Per restare nel nostro settore,e in Italia, tra il 1973 e il 1975:la produzione di auto scese da 1.823.000 unità a 1.348.000;le immatricolazioni calarono da 1.470.000 a 1.050.000 unità; il prezzo della benzina passò da 162 alle 315 lire ( da 8 a 15 centesimi di euro). Oggi,alla crisi economica in atto, si aggiungono le rivoluzioni nei Paesi della costa africana che si affacciano su Mediterraneo e del Vicino Oriente. L’auspicio è che si passi da regimi autoritari a governi democratici. Intanto, al di là di tutti gli sbocchi politici, poiché tra questi Paesi vi sono produttori di petrolio, si registrano

durata quattro stagioni, dal 1964 al 1967, con vetture che hanno scritto la storia delle competizioni come le varie 330 Gt e P italiane e le GT 40 e le Chaparral a stelle e strisce scontratesi su tutti “campi di battaglia”, da Sebring alla Targa Florio, da Spa al Nurburgring, da Monza a Le Mans.”Nel 1965 prenderemo parte alle più importanti competizioni di automobilismo sportivo del mondo – dichiarò Henry Ford all’epoca – La Ford Motor Company continuerà a correre finché le competizioni saranno in grado di insegnarci come continuare a perfezionare le vetture di serie che costruiamo per gli automobilisti di tutto il Mondo”. Questa la replica di Enzo Ferrari: “Noi siamo in guerra aperta contro i costruttori americani e la nostra nuova vettura SportPrototipo 4 litri è l’ultima spiaggia per cercare di contenere il più possibile l’ondata di quest’anno da parte della grande industria automobilistica d’’oltreoceano”. Alla fine non ci furono veri vincitori: vittorie allori per entrambi. Ma Ferrari rintuzzò l’attacco e continuò la sua fulgida carriera sportiva, mentre Ford restò nelle corse come primario fornitore di motori di tante macchine vincenti. Ma la vera e documentata storia con storia del “conflitto”, gara per gara, macchina per macchina, pilota per pilota, è raccontata e ben documentata nel libro di Paolo Marasca anche attraverso le testimonianze di diretti protagonisti come Mauro Forghieforti aumenti dei prezzi dei carburanti. Al momento in cui andiamo in stampa, quello della benzina verde ha superato l’euro e mezzo al litro e quello del gasolio lo ha quasi raggiunto. L’instabilità nei Paesi arabi è l’ultima spinta a un progressivo rincaro dei carburanti iniziato alcuni mesi fa ( e che molti attribuiscono a fenomeni speculativi) e che ha portato la benzina verde a costare il 20 per cento in più e il gasolio addirittura il 30 per cento. Il mondo è in ebollizione e l’economia subisce altri colpi di cui non aveva proprio bisogno.

QUANDO SULLE STRADE I CAVALLI SI SPAVENTAVANO PER LE AUTO Quando tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento le automobili ( anzi,gli automobili, che rimasero di genere maschile sino al 1906) cominciarono a percorrere le strade piene di buche del tempo si trovarono insieme ai carri e alle carrozze trainati da animali, che allora rappresentavano la quasi totalità dei mezzi di trasporto. Vennero allora emanate nuove norme sulla circolazione che disciplinavano l’uso dell’automobile, le“carrozze senza cavalli “, come la gente le chiamava, sull’uso della strada in necessaria convivenza con le carrozze tirate dai cavalli. cavalli. Il Regolamento di Polizia Stradale del 1905

La Ferrari 330/P4 alla 1000 KM di Monza del ’67.

ri e Carroll Shelby, i progettisti, e degli stessi rivali Enzo Ferrari - che l’autore frequentò per lunghi anni fino alla scomparsa - e Henry Ford.

Paolo Marasca, giornalista e scrittore, ma soprattutto appassionato di storia dell’automobilismo sportivo ha al suo attivo altri tre libri sulle Ferrari da competizione, pubblicati in Italia e in America dal 2000 ad oggi. Questa sua ultima opera, edita da “The V12 Motor Company”, è composta da due volumi :questo appena uscito, stampato in 1964 copie numerate per ricordare l’anno di inizio della “guerra” e il secondo che sarà pronto nel corso di quest’anno con il relativo cofanetto e sarà stampato in 1967 copie sempre numerate. Il libro (anche in versione inglese per gli USA) è acquistabile solo su internet (v.12@hotmail.it) a 35 euro. così recitava:”La velocità degli automobili non deve mai superare,negli abitati, i dodici chilometri all’ora (trotto di un cavallo) né eccedere i 40 chilometri all’ora in aperta campagna….Debbonsi inoltre moderare convenientemente tale velocità …in caso di pericolo, o di spavento,per gli animali.” La stessa preoccupazione di non spaventare gli animali è rimasta nel codice attuale :”Il conducente deve ridurre la velocità e,occorrendo anche fermarsi… quando gli animali,che si trovino sulla strada,diano segni di spavento”. Oggi, però, le carrozze e i carri sono scomparsi dalle strade italiane. Ma,almeno sino a 50 anni fa,hanno continuato a circolare insieme ad automobili,autocarri, motociclette. Senza peraltro che fosse applicato il suggerimento di una sentenza della Corte d’appello di Parigi pubblicata sull’Annuario per i soci dell’Automobile club di Milano del 1904. “ Il proprietario di un cavallo è responsabile dei danni causati dall’animali imbizzarritosi per il rumore del segnale di tram e vetture,dovendo il vetturale usare cavalli all’uopo addestrati”. Insomma , per più di mezzo secolo si è continuato a far circolare cavalli e muli e asini senza far loro seguire alcun corso di addestramento su come comportarsi nel traffico. Paolo Montagna


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