via! - n. 3/2011

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Autoclub & Via! N.3/2011 - Anno LV - a 0,70

DAL 1947 MAGAZINE DI AUTOMOBILE CLUB MILANO

FORMULA 1 È SEMPRE MONZA CAMPIONATO

INTERVISTA

TEAM

A MONZA IL MOMENTO DELLA VERITÀ

VETTEL: PER ME MONZA È UN LUOGO SPECIALE

PILOTI E MACCHINE: TUTTE LE FOTO





Da sinistra, Carlo Edoardo Valli, Fabrizio Turci, Geronimo La Russa

Benvenuti alla grande festa di Monza! “Per illustrare la copertina di questo numero speciale, quasi interamente dedicato al Gran Premio d’Italia, abbiamo deciso di scegliere un’immagine che, ci auguriamo, sia di buon auspicio. La speranza degli appassionati di motori italiani è infatti quella di rivedere trionfare anche quest’anno, Alonso e Massa, con le loro Ferrari, sul podio dell’Autodromo di Monza”. Carlo Edoardo Valli e Geronimo La Russa, presidente e vicepresidente di Automobile Club Milano, ente organizzatore del Gran Premio d’Italia, partono da questa considerazione per commentare il grande appuntamento in programma a Monza da venerdì 9 a domenica 11 settembre. “Siamo certi - prosegue Valli - che lo spettacolo non tradirà le attese e gli sportivi risponderanno numerosi al richiamo della Formula 1 e al fascino dell’evento motoristico più importante del nostro Paese”. Un’attenzione particolare il presidente Valli desidera rivolgerla alla cornice che ospiterà il Gran Premio: “Non dobbiamo mai dimenticare - conclude Carlo Valli - che ci troviamo all’interno di un patrimonio naturalistico di assoluto valore qual è il Parco di Monza. Quindi il mio appello va alle migliaia di tifosi che durante il week end affolleranno l’Autodromo: rispettate l’ambiente e godetevi questo scenario davvero unico”.

A sottolineare l’importanza dell’edizione 2011 è il vicepresidente Geronimo La Russa: “L’inserimento del Gran Premio d’Italia tra le manifestazioni ufficiali del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia impreziosisce ulteriormente l’evento di quest’anno facendo diventare la gara di Monza uno dei punti fermi della storia sportiva nazionale”. Tra le iniziative mirate a favorire gli associati all’Automobile Club Milano quest’anno ce n’è una particolarmente curiosa: “A tutti i nostri soci nati il 9,10 o 11 settembre, periodo in cui si svolge quest’anno il Gran Premio d’Italia - ricorda il vicepresidente La Russa -, regaleremo due biglietti d’ingresso all’Autodromo validi per i tre giorni di gara”. I dettagli dell’iniziativa sono illustrati a pagina 48 del nostro magazine. Automobile Club Milano si appresta dunque a vivere l’appuntamento di Monza con professionalità ed entusiasmo, un mix che - con il coordinamento del direttore Fabrizio Turci - deve essere alla base di una manifestazione di successo. “Buon Gran Premio d’Italia a tutti - conclude Geronimo La Russa - con l’augurio che a vincere sia lo sport e il divertimento. Meglio ancora, poi, se sul podio saliranno le Ferrari con l’inno italiano a suggellare la grande festa di Monza”. 3


Marco Mariani Sindaco di Monza

“Monza e Gran Premio binomio inscindibile” Sindaco Mariani, qual è l’importanza del Gran Premio d’Italia per la Città di Monza e per il suo territorio? Diciamo subito che fortunatamente in questo ultimo anno si è definitivamente risolto il contenzioso con Roma per un possibile secondo Gran Premio in Italia, eventualità sulla quale ci eravamo subito espressi negativamente, perché nell'attuale difficile momento economico internazionale non esistono i presupposti per due corse iridate in un solo Paese, pur avendo l'Italia una grande tradizione automobilistica legata in particolare alla Ferrari. Monza, quindi, rimane indissolubilmente legata al "suo" Gran Premio che riveste un'importanza fondamentale per l'economia di tutto il territorio brianteo e per l'intera Regione Lombardia. L'indotto turistico ed economico è stato calcolato dalla Camera di Commercio di Monza in oltre 110 milioni di euro con un valore del marchio che si aggirerebbe intorno ai 4 miliardi di euro. Monza quindi non si tocca e non può essere messa in discussione nel calendario della Formula Uno per il suo grande valore storico-sportivo. Cancellare Monza dal mondiale è come togliere il Roland Garros e Wimbledon dal Grande Slam. Monza e Gran Premio, binomio inscindibile. Ma l’Autodromo può avere anche altre identità? Ribadito che il binomio Monza-Gran Premio è inscindibile, certamente l'Autodromo Nazionale ha tutte le caratteristiche per essere un grande spazio eventi a cielo aperto e non solo, con le sue tante location interne in grado di ospitare manifestazioni d'ogni genere. È chiaro che l'identità dell'impianto rimane indubbiamente motoristica, ma il Festival dello Sport ed altri appuntamenti come concerti ed esposizioni, tra cui la Fiera di Monza, hanno testimoniato come la struttura si presta ad un utilizzo poliedrico in grado di attirare un pubblico variegato, non solo di appassionati di motori. Ricordi legati al Gran Premio? I ricordi legati al Gran Premio sono davvero tanti. Per noi ragazzi di un tempo settembre è sempre stato un mese di gran festa legato alla grande corsa mondiale che si corre a Monza. Quando arrivava la carovana della corsa si correva all'Autodromo in bicicletta e poi ci cercava un varco per 4

entrare ed ammirare i bolidi. Le emozioni erano grandi quando sfrecciavano campioni come Clark, Moss, Regazzoni, Lauda, Villeneuve fino ad arrivare ai giorni nostri con le indimenticabili vittorie di Schumacher con la folla oceanica ad applaudire sotto il podio. Tifoso, appassionato o… Come si fa a non essere tifoso della Ferrari. È chiaro che al Gran Premio ci vai per tifare "rosso", anche se non è proprio il mio colore preferito. Un appello agli spettatori che si apprestano a raggiungere il Parco e l’Autodromo per il Gran Premio In primo luogo ci auguriamo che quest'anno giungano a Monza più appassionati rispetto alle ultime due stagioni. Ci auguriamo soprattutto che la Ferrari sia competitiva e in grado di lottare per la vittoria. Detto ciò, agli spettatori vanno fatte le solite raccomandazioni riferite in particolare al rispetto del patrimonio arboreo del Parco. Negli ultimi anni non mi pare si siano registrati gravi danni al verde; questo non vuol dire che la guardia debba essere abbassata e soprattutto va ricordato al pubblico che l'Autodromo vive all'interno del più grande parco cintato d'Europa. In ultimo vorrei ricordare che l'Autodromo con il Gran Premio rientrano in una strategia di rilancio complessivo del turismo nella Provincia MB laddove esistono altri poli di attrazione che vanno rivalutati, come la Villa Reale con i suoi giardini e il Museo del Duomo che raccoglie gioielli di valore inestimabile come la Corona Ferrea. Sul complesso della Villa è al lavoro da due anni un Consorzio unico per la gestione formato da tutti gli enti interessati: dal Ministero per i Beni Culturali alla Regione Lombardia, dal Comune di Milano e quello di Monza, dalla Provincia alla Camera di Commercio. Aggiudicati attraverso un bando i lavori per il recupero e la valorizzazione del corpo centrale del palazzo, possiamo dire che è iniziata una nuova era per la Villa dopo anni di abbandono. Abbiamo oggi a disposizione circa 27 milioni di euro per portare a termine questa prima fase del restauro in tempo per l'Expo 2015, anno in cui Monza dovrà essere pronta per giocarsi la sua partita nell'esposizione universale. Il recupero della reggia deve essere visto come una grande opportunità di sviluppo per il territorio. Al fianco di altri attrattori come l'Autodromo, conosciuto da tutti nel mondo.


Giuliano Pisapia Sindaco di Milano

“Come tifoso spero in una vittoria della Ferrari”

Sindaco Pisapia qual è il suo ricordo immediato quando pensa alla Formula 1 e al Gran Premio di Monza? Quando ero piccolo sono andato spesso a Monza, addirittura per un periodo andavo tutti gli anni a vedere il Gran Premio. Il mio ricordo è legato al forte rumore delle macchine e allo sfrecciare dei colori delle monoposto.

Formula Uno: molte difficoltà ma anche parecchi stimoli… In un GP (Gran Premio o Giuliano Pisapia… l’interpretazione la lascio a voi) il pilota è importante tanto quanto la squadra che lo sorregge. E io, devo dire, ho veramente una squadra di prim’ordine. Questo ci permetterà di superare tutte le difficoltà affrontando con passione e motivazione un percorso sicuramente stimolante come i circuiti sinuosi della F1.

Abbiamo letto che circola molto a piedi e in bicicletta, che rapporto ha con auto e moto? L’auto è comoda e mi piace viaggiare veloce nel rispetto, però, del codice della strada. La moto, prima del casco obbligatorio, era la libertà del vento in faccia e capelli spettinati. In ogni caso ancora oggi rimane un mezzo di trasporto affascinante che ti permette di scorgere luoghi bellissimi altrimenti invisibili dalla macchina.

L’11 settembre a Monza tutti aspettano la Ferrari. Dopo il successo della passata stagione i tifosi invocano il bis di un Alonso che, rispetto a Vettel e ad altri avversari quest’anno appare un po’ in difficoltà. Qual è l’augurio del Sindaco di Milano al ferrarista? La Ferrari ha dimostrato di essere tornata competitiva e di aver colmato il gap nei confronti della altre scuderie. Credo che il Cavallino rampante possa regalare grandi emozioni e soddisfazioni al pubblico di Monza e, perché no, anche al sindaco di Milano (grande tifoso ferrarista) che meritano una prestazione all’altezza del proprio calore e della propria passione.

Torniamo in pista: Ascari, Fangio, Villeneuve, Alboreto, Senna, Schumacher, Alonso… C’è un pilota che più di altri l’ha colpita ed è diventato per lei sinonimo di Formula 1? Premesso che li considero tutti monumenti della Formula Uno, il cuore mi dice Ascari e Schumacher, grandissimi piloti, per il loro modo di interpretare uno sport che è molto meno meccanico di quanto possa apparire. Due grandi campioni del passato e del presente con modi di guida diversi, visti i tempi, ma che ho sempre ammirato. Guidare un Comune importante come Milano è come pilotare una Ferrari in un Campionato del Mondo di

Un ultimo messaggio, questa volta, al popolo della Formula Uno e agli appassionati di motori che si apprestano a vivere il Gran Premio nella cornice ‘unica’ del Parco di Monza. Considero il Parco di Monza un patrimonio dell’umanità e ritengo che i tifosi ferraristi sappiano far convivere la loro passione sportiva con il rispetto assoluto del gioiello in cui è incastonato il circuito. A tutti quindi un augurio di buon Gran Premio, sperando di poter sommergere in un caloroso abbraccio i nostri piloti Alonso e Massa. 5


GRAN PREMIO D’ITALIA

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Sull’asfalto monzese è stata scritta la storia del Gran Premio d’Italia, dei suoi campioni, delle sue macchine, delle sue imprese. Una storia ormai leggendaria.

Una corsa dal fascino unico “La vittoria, o anche la semplice partecipazione, hanno un sapore particolare a Monza” dichiarò una volta Enzo Ferrari. E questa frase del più famoso costruttore di auto sportive del mondo è stata forse la migliore definizione del più famoso autodromo del mondo. Perché essa riassume la lunga e affascinante storia intessuta da innumerevoli imprese sportive che si sono svolte all’autodromo Monza entro i contorni sfumati e simbolici del mito. Un impianto costruito dall’Automobile Club di Milano nel 1922 in soli 100 giorni. Con badili e picconi! Da quel settembre di 89 anni fa, in cui si disputarono il Gran Premio vetturette (auto di 1500 cc.), il 1° Gran Premio motociclistico delle Nazioni, e il 2° Gran Premio d’Italia per vetture Grand Prix (la Formula 1 del tempo), l‘autodromo iniziò la sua incomparabile storia. Sulla sua pista si contesero la vittoria i più grandi piloti del mondo sulle più potenti macchine del tempo, in un succedersi di imprese sportive che ne hanno intessuto la leggenda. Tutti i grandi campioni hanno legato il loro nome a Monza: Campari, Varzi, Nuvolari, e poi, dal dopo guerra, Clark, Stewart, Fittipaldi, Peterson, Lauda, Prost, Piquet, Senna, Mansell, Schumacher, tanto per citarne alcuni. L’attuale campione in carica, Vettel, proprio a Monza vinse, nel 2008, il suo primo Gran Premio. Però Monza non è stata, e non è, soltanto la pista delle grandi corse internazionali. Il suo calendario è sempre stato denso di manifestazioni e non vi è stata formula, categoria grande o piccola di auto e di moto che essa non abbia ospitato. Verso la fine degli anni ‘50, vennero anche le macchine di Indianapolis . Ma la sua fama, che ha raggiunto ogni angolo del mondo, nasce soprattutto dall’essere sede del Gran Premio d’Italia. Quest’anno vi si svolgerà la 82° edizione: soltanto 5 ebbero luogo altrove. Nel 1921 sul circuito di Montichiari a Brescia, quando Monza non

c‘era ancora; nel 1937 a Livorno, città di Galeazzo Ciano, ministro degli Esteri e genero di Mussolini; nel 1947 a Milano nella zona Fiera e nel 1948 a Torino sulle strade del Valentino, perché l’autodromo e la sua pista non erano ancora stati riparati dai danni che la guerra vi aveva provocati; nel 1980, infine, a Imola, che l’anno dopo divenne la sede del Gran Premio di San Marino. Ma queste poche eccezioni, quasi tutte determinate da forza maggiore, non hanno scalfito il sentimento comune che la sede naturale del Gran Premio d’Italia è Monza. Anzi moltissimi, in Italia e all’estero, lo chiamano direttamente Gran Premio di Monza. A settembre si disputerà dunque la 82° edizione, che sarà seguita in TV da centinaia di milioni di appassionati in tutto il mondo. Ma i più fortunati saranno quelli che potranno vederlo direttamente all’autodromo. Perchè le piatte e fredde immagini di uno schermo televisivo non potranno mai rendere l’atmosfera che si respira all’autodromo nei giorni di un Gran Premio. La folla cosmopolita, i colori, l’urlo lacerante delle macchine, l’ondeggiare degli spettatori sulle tribune che esplodono di gioia o mormorano di delusione quando passano le macchine. A Monza la stragrande maggioranza palpiterà per la Ferrari, anch’essa un mito, da sempre la più amata e la più temuta delle scuderie. A Monza, poi, sin dagli anni ’30 si assiste a uno straordinario spettacolo, unico al mondo. Appena l’ultima macchina si ferma, decine di migliaia di persone si riversano sulla pista e vanno verso il podio con bandiere, cartelli, berrettini che volano in aria. Camminano sulla pista testimone di innumerevoli imprese sportive. Camminano sul mito. Anche questo è Monza il giorno del Gran Premio. Paolo Montagna

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AUTOCLUB & VIA! n. 3/2011 - AGOSTO 2011 - ANNO LV Direttore editoriale Direttore tecnico scientifico Direttore responsabile

GERONIMO LA RUSSA FABRIZIO TURCI PIERFRANCESCO GALLIZZI

Redazione

PAOLO MORONI (coordinamento) GIANNI CATTANEO PAOLO REDAELLI

Collaboratori fissi

GIANFRANCO CHIERCHINI PAOLO MONTAGNA

Direzione e redazione: Corso Venezia, 43 - 20121 Milano - Telefono 02 7745 239 Fax 02 7745 201 - stampa@acimi.it Pubblicità: ACP&Partners - Autodromo Nazionale Monza Via Vedano, 5 - 20052 Monza - telefono 039 2482347

“Benvenuti alla grande festa di Monza!”. Il saluto degli organizzatori del Gran Premio d’Italia ai soci e al pubblico del grande evento. Da sinistra nella foto, il presidente, il direttore e il vicepresidente di AC Milano

Stampa: Rotolito lombarda S.p.A. - Pioltello (MI) Fotolito e videoimpaginazione: Graphic srl - Milano Spedizione in abbonamento postale comma 20, lettera B, articolo 2, Legge 23/12/96 n°662 - pubblicità 45% - Milano - Aut. del tribunale di Milano n.4495 Euro 0.70 (IVA compresa). Edizioni Acinnova, Corso Venezia, 43 - Milano

SOMMARIO SPECIALE GRAN PREMIO D’ITALIA Benvenuti alla grande festa di Monza! Il saluto del Sindaco di Monza Marco Mariani Il saluto del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia Una corsa dal fascino unico di Paolo Montagna

pag. 3 pag. 4 pag. 5 pag. 6

Il campionato: a Monza il momento della verità di Pino Allievi

pag. 10

Piloti e macchine: tutti i teams della F1 a cura di Carlo Baffi

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Intervista: Sebastian Vettel di Paolo Ciccarone

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Tecnica: l’auto da battere di Paolo D’Alessio

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Il Campionato. Il momento della verità: a Monza inizia la volata finale per la conquista del titolo mondiale. Una corsa forse decisiva

Oroscopo: le stelle tifano Alonso di Alessandro Scrocco

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Revival: il muretto dei campioni di Enrico Mapelli

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Albo d’oro del Gran Premio d’Italia

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Informazioni sulla corsa La vignetta di Baffi IL NOSTRO CLUB Le tessere associative ACM per l’Expò 2015 Notiziario I viaggi per i soci Le nostre delegazioni L’avvocato per i soci a cura dell’avv. Chiara Somarè

pag. 42/53 pag. 54

pag. 56 pag. 58 pag. 59 pag. 62 pag. 65

28 Intervista a Sebastian Vettel. La sua prima vittoria in F1 nel Gran Premio d’Italia del 2008: “Per me Monza è un luogo speciale”

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Questo magazine è consultabile sul sito www.milano.aci.it 9


GRAN PREMIO D’ITALIA

A MONZA UNA CORSA DECISIVA

Il momento della verità Il Gran Premio d’Italia lancia la volata finale della stagione. E il suo verdetto può essere determinante per la conquista del Mondiale. La lotta è ormai ristretta ai primi cinque in classifica Ci sono tanti modi di ricordare un campionato del mondo anche senza far ricorso alle date ma semplicemente lasciandosi andare all’intensità delle emozioni. Il duello tra Gilles Villeneuve e René Arnoux, ad esempio, è passato alla storia a prescindere dall’anno in cui si è disputato. Così come gli epici scontri tra Senna e Mansell o Senna e Prost. E che dire del confronto tra Jacques Villeneuve e Michael Schumacher a Jerez, finito con un botto che costò carissimo al pilota tedesco? Fatte queste considerazioni, per che cosa verrà ricordata la stagione 2011? Ho cercato di selezionare qualche elemento, lasciando aperta la discussione a quando il mondiale si sarà concluso. Perché da qui a fine novembre tante altre cose accadranno. BRIVIDI Per tanto tempo la Formula 1 è stata oggetto di facile denigrazione, soprattutto se paragonata alla MotoGP dei momenti migliori di Valentino Rossi. Da una parte il brivido su due ruote, i sorpassi da trattenere il fiato, il rischio tangibile dentro il piccolo schermo. Dall’altra polemiche a non finire e soprattutto gare-processione, spesso decise dalla velocità dei meccanici al pit stop più che dalla bravura dei piloti. Un nonsenso creato (il discorso, in assoluto, vale ancora oggi) da una F.1 troppo legata al fattore aerodinamico e agli egoismi dei tecnici che non hanno mai voluto cambiare - visto che spetta a loro farlo - le regole. E così oggi si è giunti alla perversione di aver creato norme su misura per favorire i sorpassi, ma in modo artificiale. Come? Con gomme che durano pochi giri, prima di tutto. E poi con il sistema DRS, ovvero con l’ala posteriore la cui incidenza, previo comando della direzione 10

12 GP già disputati. Quello d’Italia è Il 13°. Ne resteranno altri 6. Circa un terzo del Campionato se ne è andato. A Monza, forse, l’ultima chiamata per tutti.

gara, si azzera, facendo crescere la velocità della macchina, quando una vettura è praticamente nella scia di un’altra. L’agevolazione, chiamiamola così, viene concessa solo a chi è dietro: chi sta davanti non può difendersi. In tal modo siamo tornati a vedere i sorpassi, ovvero l’elemento di maggior fascino delle corse. Parallelamente, il caos delle numerose soste ai box per gli accresciuti cambi gomme, ha aumentato lo spettacolo


CAMPIONATO

creando ulteriori occasioni di emozione, con le auto che si superano. Non è roba da palati fini però la gente si diverte. E la F.1 ha riacquistato popolarità tornando a far discutere. Obbiettivo centrato con complimenti alla Pirelli per l’ottimo lavoro svolto, al suo primo anno nella Formula 1 moderna. UOMINI Sin dall’inizio, il mondiale è diventato un terreno di caccia quasi esclusivo per Sebastian Vettel. Il quale, con una Red

Bull-Renault superiore alla concorrenza in qualunque condizione, si è divertito per tutta la prima parte della stagione, conquistando vittorie e pole position a volontà. Campione del mondo allo sprint nell’ultima gara del 2010, Vettel si è riproposto sorprendendo per una eccezionale maturità di guida malgrado resti anagraficamente un ragazzino, ma anche per velocità e numero di errori nettamente inferiore ai rivali. Bravissimo. La Germania ha trovato l’erede di Schumacher, anche se 11


GRAN PREMIO D’ITALIA

Vettel al momento trascina meno entusiasmi. Fernando Alonso ha invece incontrato molti più ostacoli di Sebastian. Perché la Ferrari ha avuto un avvio in salita con molte cose da aggiustare in corsa. La 150 Italia ha sofferto da subito di scarso carico aerodinamico, per cui ha fatto fatica sulle piste veloci. Salvo poi riscattarsi alla grande e andare a vincere a Silverstone, con una macchina profondamente modificata. E da quel momento è tornata la Ferrari vera, quella che fa impazzire i tifosi e che si ripropone per il successo nel Gran Premio d’Italia. Una traversata del deserto durata mesi, ma in F.1 i recuperi non sono mai rapidi. Alonso ha sempre fatto la sua parte, Felipe Massa si è visto meno, tra sfortune e cali spesso difficili da decifrare. In compenso, ci sono piloti che hanno esaltato a corrente alternata, in funzione di macchine più o meno competitive e a secondo delle piste. Come Hamilton, superlativo quasi ovunque ma spesso eccessivamente esuberante. Come Button che dall’ultimo posto a metà gara si è ritrovato primo alla fine un rocambolesco GP del Canada. Come Rosberg che si è quasi sempre messo dietro il compagno di squadra Schumacher. O come Webber, che addirittura si è visto bloccare da un perentorio ordine di scuderia nel GP di Gran Bretagna, altrimenti avrebbe danneggiato Vettel. Tra chi ha sorpreso, c’è poi certamente Kamui Kobayashi, il giapponese della Sauber che sa coniugare un’aggressività innata con le tattiche attendistiche cui spesso lo costringe il suo team. Mai c’era stato in F.1 un pilota nipponico altrettanto forte. POLEMICHE E FUTURO Ma il 2011 sarà anche ricordato per le polemiche sui regolamenti, specialmente per la parte riguardate i famosi scarichi che soffiano (o soffiavano…) nel diffusore anche con l’acceleratore sollevato, creando un effetto aerodinamico - traduzione: più aderenza alla vettura proibito dalle norme. Gli uomini della Fia sono intervenuti a campionato aperto, creando un caos indescrivibile nelle giornate di Silverstone. Ci si poteva pensare prima. O anche alla conclusione del campionato. Agendo così, si è data la brutta sensazione di aver tentato di manipolare le sorti di una annata di nuovo targata Red Bull. E il futuro? Quello immediato ci riserva la novità di un Gran Premio in India che susciterà curiosità e interesse. Quello a medio termine ci promette una prevedibile guerra di potere per chi dovrà gestire la F.1 di domani: ancora Bernie Ecclestone oppure la cordata composta da John Elkann e Murdoch junior? Ma è un discorso che può annoiare. Meglio godersi Monza, poi si vedrà… Pino Allievi 12

In alto, una dinamica immagine della McLaren di Jenson Button; qui sopra, la Mercedes di Nico Rosberg e, a destra, Alonso esultante dopo la vittoria di Silverstone. Nella pagina precedente un serrato duello tra la Ferrari di Alonso e la Red Bull di Webber

Vettel si è “divertito” fin dalla prima gara. Alonso ha invece incontrato vari ostacoli, ma alla fine la Ferrari ha recuperato competitività. Che succederà ora ?


CAMPIONATO

11 SETTEMBRE 2001

Quel giorno, dieci anni fa La Formula 1 listata a lutto, un ambiente surreale, i piloti storditi da un fatto che li ha finalmente colpiti, distraendoli dal loro mondo fuori dal tempo, nel quale la politica, i conflitti sociali, il disagio, sono argomenti da rimandare. O da ignorare. Ma l’11 settembre 2001, che precede di 5 giorni il Gran Premio d’Italia, è una cosa troppo grande e fuori dalla comprensione umana per restare ai margini. Jarno Trulli è il più scosso: “Mi chiedo che cosa ci facciamo qui, noi, a correre in tondo. È un’atmosfera al limite, mai vissuta prima”. Michael Schumacher si dichiara allibito, Flavio Briatore dice una cosa sacro-

santa: “I terroristi vogliono fermare il mondo, è giusto invece che lo sport lo faccia andare avanti, senza per questo dimenticare”. Anche Bernie Ecclestone la pensa allo stesso modo. Si corre, vince Montoya, le Ferrari non hanno scritte pubblicitarie e portano un segno nero di cordoglio sul musetto delle macchine, il pubblico sulle tribune si diverte con l’amaro nell’animo. Accadeva dieci anni fa. Adesso il Gran Premio d’Italia si disputa proprio l’11 settembre e la coincidenza di data non può non evocare tristezza, rabbia, sgomento a rapportarsi con una tragedia che ha sconvolto la nostra vita in profondità, impedendoci persino di addentrarci nei meandri della rassegnazione. Dieci anni dopo ci ritroviamo con lo stesso senso di vuoto come se quell’orrore si fosse consumato ieri. O stamane. Perché il dolore non ha tempo. P.A. 13


GRAN PREMIO D’ITALIA

a cura di Carlo Baffi foto Colombo/Crippa

PILOTI & M

i protagonisti d

Il campionato 2011, vanta ben 5 campioni del mondo al via: Vettel (neoiridato), Button, Alonso, Hamilton e Schumacher. Tra le novità regolamentari, spicca la reintroduzione del Kers, il sistema che consente di accumulare energia in fase di frenata. Sotto il profilo aerodinamico invece, il pilota può regolare in corsa l’ala posteriore. Ma il punto nodale è rappresentato dal nuovo gommista: la Pirelli. Le diverse mescole hanno contribuito a rendere ancora più 14

incerto l’esito dei Gran Premi, aumentando lo spettacolo. Partita in ritardo per il forfait del Bahrain scosso dai disordini interni, la stagione ha visto finora un dominio della Red Bull, in particolare di Sebastian Vettel. La Ferrari ha patito invece un inizio in salita. La nuova “150° Italia”, modello che celebra i 150 anni del nostro paese, è tornata competitiva dopo il giro di boa vincendo a Silverstone con Fernando Alonso. Anche la McLaren è via via cresciuta, confer-


SCUDERIE

MACCHINE

della formula 1

mandosi la seconda forza del mondiale. In difficoltà invece la Mercedes, ancora lontana dal vertice della classifica. Tra i debuttanti provenienti da oltre Oceano, troviamo il venezuelano Pastor Maldonado, campione uscente della GP2 Series, il messicano Sergio Perez e l’australiano Daniel Ricciardo. Quest’ultimo ha sostituito l’indiano Karthikeyan alla HRT dal GP di Gran Bretagna. Con passaporto europeo sono invece il belga Jerome d’Ambrosio e lo scoz-

zese Paul Di Resta, campione 2010 del DTM. Presenti solo due piloti italiani. Il veterano Jarno Trulli e Vitantonio Liuzzi, rispettivamente in forza al Team Lotus e alla HRT. Resta il rammarico per l’assenza di Robert Kubica. Nel febbraio scorso, il polacco della Lotus Renault GP è rimasto vittima di un grave incidente nel corso del Rally di Andora. Il nostro augurio è quello di rivedere Kubica, completamente ristabilito e protagonista in corsa quanto prima. 15



SCUDERIE Dati aggiornati al GP d’UNGHERIA del 31 luglio 2011

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LA PAROLA AL NUMERO 1

”Monza? Per me è un luogo speciale” La prima vittoria non si scorda mai. E Sebastian Vettel iniziò la sua ascesa proprio con il trionfo sull’ asfalto monzese nel 2008

L’inno nazionale tedesco e poi quello italiano, suonati sul podio di Monza. Per molti anni è stata la colonna sonora dei successi di Michael Schumacher, fino a quando nel 2008 la grande sorpresa del mondiale fu Sebastian Vettel e la Toro Rosso. Pilota tedesco, auto italiana. I tifosi nel parco furono sorpresi, ma le circostanze in cui arrivò quel successo non stupirono nessuno. Vettel aveva il passo del campione, la pioggia battente lasciò spazio solo a un grande del volante, per cui vederlo vincere, e in quel modo, fece capire che era appena cominciata l’avventura mondiale di Vettel. Adesso, alla vigilia del GP d’Italia del 2011, Sebastian torna a Monza con il numero 1, quello del campione del mondo in carica. E allora, la prima domanda è quasi una conseguenza di quel primo successo. Come ti senti nel tornare a Monza, la pista dove hai ottenuto la prima pole e la tua prima vittoria con la Toro Rosso? "Per me tornare a Monza è sempre un piacere, perché è un grande circuito, i tifosi hanno davvero una enorme passione per le corse e, di sicuro, per me è un posto speciale perché certe sensazioni, legate alla prima pole e alla prima vit28

toria, non si scordano, così come l’entusiasmo dei tifosi visti dall’alto del podio". Come ti senti nel tornare sul "luogo del delitto"? Avresti mai immaginato di vincere lì e proprio con la Toro Rosso? "Diciamo che non lo considero come il luogo del delitto, è stata la mia prima vittoria. Certo non l’avrei mai immaginato prima di vincere e vi confesso che è stata una grande sorpresa anche per me". Non ti sembra curioso che la tua prima vittoria sia avvenuta su una monoposto italiana, la Toro Rosso, con un motore Ferrari e per giunta su una pista italianissima come quella di Monza? "Bè, non dimenticarti che quel giorno la giornata non mi pareva tipicamente... italiana, vista la pioggia a catinelle che è venuta giù!" Dal punto di vista agonistico si può dire che l’Italia sia la tua seconda casa? Cosa hai imparato durante il tuo soggiorno a Faenza? "Ho davvero dei bei ricordi del mio periodo italiano, mi piace il vostro modo di fare e vivere, la gente che ho incontrato è stata davvero fantastica e devo dire che ho cominciato a migliorare il mio italiano..." Quando eri collaudatore della BMW e facevi le esibi-


Foto Colombo/Crippa

INTERVISTA

zioni al parco tematico che seguiva i GP e i piloti ufficiali, avresti mai pensato che un giorno saresti stato tu il campione del mondo? "Per niente affatto quando ero al volante, quando corri però nelle categorie minori pensi e sogni che un giorno possa toccare anche a te di arrivare in F.1, di vincere una gara e magari di diventare campione del mondo. Da questo punto di vista è sempre stato il mio sogno, la mia ambizione, ma quando sei in certe situazioni pensi solo al da farsi, a guidare cioè più velocemente che puoi". Entriamo nel dettaglio, prova a dare un giudizio sui tuoi principali avversari; Webber, Alonso, Massa, Hamilton, Button, chi è il migliore?

Legato all’Italia dove ha vissuto e fatto la gavetta. La prima vittoria su una macchina italiana con motore Ferrari. Piatto preferito? La pastasciutta

"Stai parlando dei migliori piloti del mondo e dei più forti che abbia incontrato, gente che mi costringe sempre ad andare al massimo per poterli battere, sono il top, come fai a dare una preferenza? La gente, anche in Italia, ha sempre apprezzato molto la tua naturalezza e modestia. Il successo ha cambiato queste caratteristiche in qualche modo? "No, è importante mantenere sempre i piedi per terra. So che sono molto fortunato ma non è detto che duri per sempre nella vita, quindi modestia e calma sono alla base del mio modo di vivere" Quando vivevi a Faenza i tuoi meccanici dicevano che cucinavi bene e che avevi sempre l’appartamento molto pulito. Continui a cucinare e quale è il tuo piatto preferito? "Quando ho tempo mi piace ancora cucinare e il mio piatto preferito è la pasta col pomodoro, è semplice da fare, è veloce ed è buono..." Hai qualche ricordo particolare legato alle gare nelle categorie minori che ti hanno segnato il carattere? "Non in modo particolare, non mi viene in mente niente..." Anche perché Sebastian Vettel è impegnato a costruire il futuro e quindi non ha tempo per guardare al passato. Paolo Ciccarone 29


GRAN PREMIO D’ITALIA

STRAPOTERE RED BULL

La macchina da battere La monoposto che ha vinto il mondiale 2010 è stata quest’anno migliorata ed ha fin qui dominato il campionato. Ma gli avversari non stanno certo a guardare. Soprattutto la Ferrari. Che la Red Bull fosse la vettura da battere nel 2011 era una certezza già prima che il mondiale cominciasse. Ma che il divario tra la Red Bull RB7 e le altre macchine del lotto fosse ancor più ampio dello scorso anno nessuno poteva immaginarlo, anche se dopo la inaspettata, ma guadagnata e meritata vittoria di Silverstone, la Ferrari sembra aver capitalizzato le modifiche tecniche introdotte sulla F 150° proprio per contrastare lo strapotere della monoposto austriaca. In ogni caso la superiorità tecnica manifestata dal binomio Vettel-Red Bull nei primi due terzi della stagione è stata a dir poco disarmante, tanto che il due volte campione del mondo Fernando Alonso non ha esitato a definirla una delle migliori monoposto di Formula 1 di tutti i tempi, al pari della McLaren-Honda MP4/4 del 1988 (15 vittorie in una sola stagione con Senna e Prost), della Williams-Renault FW14B del 1992 (la famosa vettura dotata di sospensioni “attive”) o della Ferrari F2004 del 2004 (la “rossa” più vittoriosa di tutti i tempi). Anche se in Formula 1 non si può mai parlare di perfezione, la Red Bull-Renault RB7 di Sebastian Vettel e Mark Webber la rasenta. Aerodinamicamente esasperata, è la vettura che sviluppa la maggiore deportanza, rispetta le gomme Pirelli, si adatta ad ogni tipo di circuito, anche se predilige i tracciati con lunghi curvoni in appoggio ed è tanto veloce sul giro singolo, quanto in assetto da gara. Quando si dispone di una macchina simile è quasi impossibile mancare l’appuntamento col gradino più alto del podio. Ma se la Red Bull è l’ha fatta finora da padrona nel mondiale 2011, alle sue spalle, gli avversari non hanno di certo alzato bandiera bianca. A partire da McLaren e Ferrari, che sono le sue più serie antagoniste. McLAREN-MERCEDES MP4/26 Scottati dall’epilogo del mondiale 2010, i tecnici di Woking hanno voltato decisamente pagina sul fronte tec30

COME È FATTA UNA MONOPOSTO L’esempio Red Bull 1 MUSETTO La conformazione aerodinamica della RB7 non è troppo dissimile a quella dello scorso anno: il musetto è relativamente più largo e piatto rispetto a quello di altre vetture e si raccorda perfettamente col telaio che, nella parte superiore, presenta due vistose nervature, il cui compito è quello di incanalare il flusso d’aria che lambisce il telaio. 2 ALA ANTERIORE A partire dal 2009 la larghezza massima dell’ala anteriore è stata portata a 180 cm ma, per ridurre la deportanza della vettura la Federazione ha imposto una parte centrale dell’ala a incidenza nulla. Per recuperare carico aerodinamico i progettisti sono perciò costretti a lavorare sulle parti esterne che, nel caso della Red Bull RB7, sono particolarmente complesse e presentano ben cinque profili alari per lato. Il compito di queste appendici è duplice: generare deportanza all’avantreno (schiacciare cioè il mezzo a terra) e creare una sorta di carenatura d’aria delle ruote anteriori. 3 DEVIATORI DI FLUSSO Per ottimizzare lo scorrimento dei flussi d’aria che lambiscono la vettura sono consentiti tre piccoli deviatori di flusso, posizionati sotto le gambe del pilota, davanti alla presa d’aria delle fiancate, e ai lati di queste ultime. 4 FONDO PIATTO “SCALINATO” Il fondo delle odierne monoposto di Formula è “piatto”, con un ribasso di cinque centimetri nella


TECNICA

parte centrale, questo per impedire la creazione di un effetto suolo pari a quello che si otteneva negli anni ‘80 con le minigonne scorrevoli e i profili alari laterali. 5 LE FIANCATE Le fiancate della Red Bull RB7, come quelle di quasi tutte le altre monoposto, sono relativamente corte e dotate di una contenuta presa d’aria nella parte superiore. Altra caratteristica comune a tutte le vetture del lotto la “rastremazione” posteriore (il brusco restringimento della carrozzeria a cavallo delle ruote motrici), e lo “scasso” presente nella parte bassa delle fiancate, ricavato per velocizzare il flusso d’aria diretto al retrotreno. 6 LO “SNORKEL” Con questo termine gli inglesi definiscono la presa d’aria motore, indispensabile per monoposto che montano motori aspirati. Nel caso della Red Bull la presa d’aria alimenta il V8 Renault e viene anche

sfruttata per raffreddare il piccolo radiatore del cambio, montato alle spalle del propulsore. 7 L’ALA POSTERIORE Ecco una delle grande novità tecniche del 2011: l’ala posteriore ad incidenza variabile. A partire da quest’anno, per facilitare i sorpassi e movimentare le corse, la Federazione consente di variare l’incidenza del “flap” (la parte superiore dell’ala posteriore) sul dritto. Il guadagno, per le vetture che inseguono, è notevole e può incrementare le velocità di punta fino a 15 Km/h. 8 9 SCARICHI “SOFFIATI” E PROFILO ESTRATTORE Adrian Newey, il geniale progettista della Red Bull, è stato il primo a sfruttare l’aria calda, espulsa dai condotti di scarico del motore, per velocizzare il flusso che investe il profilo estrattore posteriore, al fine di incrementare la deportanza della vettura. Inutile dire che, una volta scoperto l’arcano, tutti i suoi avversari lo hanno copiato, salvo poi scatenare una serie di polemiche che hanno indotto la Federazione ad intervenire a più riprese su un dispositivo considerato....al limite del regolamento. 10 FLUIDODINAMICA INTERNA In una Formula 1 moderna sono tanto importanti le forme esterne della vettura quanto la sua conformazione interna. E anche in questo caso la Red Bull fa scuola: radiatori stretti e lunghi, sdoppiati nelle fiancate, propulsore e trasmissione interamente carenati. Dopo il divieto di praticare aperture nella carrozzeria, l’aria calda che ristagna all’interno del vano motore della Red Bull viene smaltita in corrispondenza del retrotreno, attraverso un condotto di forma ellittica, che ricorda gli aerei da caccia degli anni ‘60. 11 8 CILINDRI PER TUTTI Le regole sono uguali per tutti: gli odierni propulsori di Formula 1 devono essere dei V8, con cilindrata massima di 2.400 cc. Nel caso della Red Bull RB7 il propulsore viene fornito dalla Renault.

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nico. Come si può osservare nel disegno, tra tutte le macchine del 2011 la McLaren è quella col passo più lungo (15 centimetri in più della concorrenza), monta le fiancate più originali, che per un certo verso ricordano la Renault del 1995, e con una sorta di doppio fondo in corrispondenza del retrotreno, per non parlare della doppia presa d’aria motore e della conversione al cinematismo pull-rod sull’asse posteriore. A dispetto di tutte queste novità la macchina di Hamilton e Button è diventata competitiva solo alla vigilia del primo Gran Premio in calendario, i tecnici di Woking sono passati da un sistema di scarichi-motore tipo “octopus” (dal collettore centrale si dipartono quattro piccoli tubi che soffiavano in corrispondenza del profilo estrattore posteriore), ad una tipologia stile Red Bull, con un unico collettore “annegato” nel fondo piatto. Dopo avere recuperato deportanza al retrotreno la MP4/26 è tornata improvvisamente competitiva e, anche se in maniera fortunosa, Lewis Hamilton (in Cina) e Jenson Button (in Canada) l’hanno portata sul gradino più alto del podio. Per battersi alla pari con la Red Bull le manca però ancora qualcosa

Scottati dall’epilogo del mondiale 2010, i tecnici della McLaren hanno voltato decisamente pagina sul fronte tecnico

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sul fronte aerodinamico ed una maggiore costanza di rendimento. Non tutte le piste si adattano al suo passo lungo e quando le gomme posteriori vanno in crisi non c’è nulla da fare contro gli uomini in blu... FERRARI F150° ITALIA Alle spalle di Red Bull e McLaren troviamo la rossa di Maranello che, dopo un avvio di mondiale a dir poco disa-


TECNICA

A Silverstone, ha debuttato una Ferrari profondamente modificata nell’aerodinamica e nelle sospensioni posteriori stroso, ha ritrovato la competitività e la vittoria, con Alonso vincitore a sorpresa del Gran Premio d’Inghilterra. Sul banco degli imputati, per le deludenti prestazioni di inizio stagione, sono finiti sia la galleria del vento di Maranello, che avrebbe fornito dati poco attendibili, che l’operato di Aldo Costa, il direttore tecnico del Cavallino che è stato allontanato all’indomani del Gran Premio di Spagna. Molti, a partire dal Presidente Montezemolo, hanno accusato il suo staff di eccessivo conservatorismo, di non essere più capaci di sfornare quelle idee innovative che caratterizzavano le Ferrari dell’era Schumacher. La critica sarà forse un po’ ingenerosa ma non c’è dubbio che da quando la responsabilità tecnica è passata a Pat Fry, l’ex stratega della McLaren, le cose sono cambiate. E in meglio. E a Silverstone, dove ha debuttato una 150° Italia profondamente modificata nell’aerodinamica e nelle sospensioni posteriori, Alonso è tornato a salire sul gradino più alto del podio, con una vettura tanto veloce in prova quanto in gara e soprattutto non più afflitta da quella mancanza di deportanza e dal problematico sfruttamento delle coperture posteriori, che l’avevano ricacciata nelle retrovie a inizio anno. Il miglior viatico per concludere la stagione in crescendo e pianificare un 2012 al vertice. Testo e illustrazioni di Paolo D’Alessio 33


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OROSCOPO “DA CORSA”

Le stelle tifano Alonso Nel giorno del Gran Premio gli astri danno favorito il ferrarista. Dietro di lui, nell’ordine, Hamilton, Webber e Vettel Quando i campioni di Formula 1 scendono in pista come avverrà a Monza il prossimo 11 settembre, nel Gran Premio d’Italia, l’entusiasmo degli italiani sale letteralmente “alle stelle”! E le stelle dello Zodiaco non rimangono certo indifferenti ma anzi, occupano un posto d’onore in tribuna per assistere alla gara, incitando e incoraggiando il loro pilota preferito. È interessante, dunque, guardare con occhio divertito quali pianeti accompagneranno al volante le “star” della Formula 1 che al momento appaiono nettamente le più favorite e pronte a contendersi il Mondiale. Ma per ora prestiamo attenzione a quanto potrebbe accadere sulla pista monzese l’11 settembre alle ore 14, stilando un breve oroscopo personalizzato dei maggiori protagonisti del campionato. Iniziamo con il campione in carica, Sebastian Vettel, giovanissimo esponente del segno del Cancro, che con la sua Red Bull sembra voler riconfermare il suo titolo, nonostante nelle ultime performance abbia mostrato qualche segno di cedimento. Come mai? Il suo Sole personale (astro che rappresenta il senso di identità e la voglia di affermazione) risente di un “layout dissonante” dell’austero Saturno. In tali situazioni il dovere verso gli altri e la voglia di soddisfazione personale possono provocare un senso di costrizione e tensione troppo forte da reggere e il rischio di “sbandate” umorali, a discapito della prestazione tecnica, appare piuttosto elevato. Ciò su cui dovrà far leva il tedesco sarà soprattutto l’incoraggiamento da parte dello staff tecnico e dei tifosi, dato che Venere (simbolo delle relazioni sociali) sarà favorevole alla sua Luna (l’umore). Il Marte di Vettel, pianeta che nell’oroscopo rappresenta lo spirito competitivo, l’abilità al volante, la grinta, la capacità di dare lo “start”, si trova in Cancro: buona parte del suo successo dipende probabilmente dal senso di

Il GP d’Italia cade nel segno della Vergine, lo stesso di Mark Webber. Ma l’11 settembre è il Leone di Alonso a ruggire, pur se insidiato dal Capricorno di Hamilton e dal Cancro di Vettel

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familiarità che prova nei confronti del veicolo, unito ad una forte capacità di intuire come e quando premere l’acceleratore. Durante la gara i pianeti che correranno sul circuito insieme a lui indicano che queste abilità saranno particolarmente accentuate, anche se la fortuna non sembra arridergli. La giuria astrologica assegna alla star germanica una probabilità di 75% di raggiungere il primo posto nella gara di Monza. Passiamo ora ad un esponente della Vergine, l’australiano Mark Webber, anche lui scuderia Red Bull. Le stelle del pilota indicano che la prontezza di riflessi e la capacità di recupero non saranno delle migliori. Tutto ciò però non per sua negligenza, ma per problematiche che potrebbero portarlo a rallentamenti inattesi. Infatti il Mercurio personale del pilota (pianeta che esprime l’agilità, la capacità di cogliere l’attimo e di rendere fruttuoso il tempo) riceve sorpassi sgraditi da parte di Urano (corpo celeste adibito alla meccanica, ma anche agli imprevisti) e tutto ciò potrebbe tramutarsi in spiacevoli problemi tecnici in corso di gara. Le stelle sembrano indicare che la gara si deciderà ai box, dove l’australiano avrà la possibilità di riportarsi al comando per qualche giro ai pit stop. A suo favore avrà comunque l’alleanza di un’ottima tifoseria e uno staff pronto a riparare eventuali dimenticanze. Webber farà bene a non lasciarsi sopraffare dall’inquietudine, poiché (anche in senso astrologico) quel giorno avrà la Luna storta. La giuria astrologica non si sente dunque di esprimere una probabilità più alta del 70% riguardo la possibilità di raggiungere il primo posto. Come se la caverà la McLaren di Lewis Hamilton, britannico esponente del segno del Capricorno? Le stelle sembrano smaccatamente dalla sua parte: tanta fortuna (Giove benevolo), appoggio dello staff, prontezza di riflessi (Venere e Mercurio positivi), capacità di far fronte agli imprevisti (Urano favorevole) e ottima padronanza del veicolo (Marte in pole position) saranno sicuramente i suoi “astri nella manica”. Tutto ciò però non dovrà portare l’inglese ad adagiarsi sugli allori, poiché il severo Saturno e il mefistofelico Plutone non saranno invece di grande appoggio. Importante dunque che Lewis mantenga self-control in corso di gara, evitando di mostrarsi troppo sicuro di sé e sottovalutando gli avversari che potrebbero smaccatamente soffiargli un posto sul podio. La giuria astrologica lo vede primo in gara con 80% di probabilità. Infine il pilota che ci sta decisamente più a cuore, Fernando Alonso, esponente del fiammeggiante segno del Leone (in perfetta tinta con il rosso acceso della sua scuderia). I pianeti in pista con l’ispanico sul circuito di Monza sono decisamente favorevoli. Chissà che il ferrarista non ci riservi qualche bella soddisfazione come è capitato a Silverstone e al Nurburgring! La Luna, in angolazione ultra-positiva con


Foto Colombo/Crippa

ASTROLOGIA

Al centro Fernando Alonso. In alto, da sinistra in senso orario, Sebastian Vettel, Mark Webber e Lewis Hamilton.

Marte, lo vedrà scendere in pista coraggioso e sicuro, ricco di carburante adrenalinico, pronto a sorprenderci già in qualifica. Tutto ciò potrebbe proseguire in gara con una sua vantaggiosa iniziativa. Questa posizione planetaria descrive anche un momento molto adatto per assumere funzioni direttive laddove il compagno Massa scarseggi. Mercurio bacerà la Venere del pilota: l’incoraggiamento della tifoseria, dello staff tecnico e dello stesso Domenicali saranno tra le armi vincenti per far sì che Fernando, sebbene distante dal titolo mondiale, possa comunque mettersi in luce. Sembra proprio che il circuito monzese sia di suo gradimento: Marte darà un’ottima spinta al suo Mercurio, portandolo a muoversi disinvoltamente in pista. Alcune raccomandazioni necessarie:

Alonso non dovrà tanto affidarsi alla fortuna quanto all’esperienza che sicuramente sarà in grado di dimostrare, poiché gli avversari non si mostreranno da meno. Non dovrà poi sottovalutare il rischio di qualche smacco all’ultimo millesimo, visti i tranelli tesi dai concorrenti (Plutone, pianeta degli inganni e dei rivali è negativo al suo sportivissimo Marte), magari perché troppo fomentato dalla posizione privilegiata nella quale potrà trovarsi. Urano tende brutti scherzi e c’è rischio di distrazione. La giuria astrologica (stavolta dichiaratamente di parte) raccomandando Alonso di non deluderla, lo incoraggia con un buon 90% di probabilità di raggiungere il primo posto sul podio. Pronti a provare il brivido di un’emozione celestiale? E allora… Via! Alessandro Scrocco 35


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MONZA E LE CORSE: 90 ANNI DI STORIA “FIRMATA”

Il muretto dei campioni

Quasi 250 autografi di piloti delle quattro e delle due ruote, di ieri e di oggi, e di altri famosi personaggi del motorismo sportivo sulle piastrelle del monumento che accoglie i visitatori all’ingresso dell’Autodromo di Biassono Un arredo urbano che diventa scultura, luogo per ricordare e appassionare chi lo visita e si sofferma a guardare, leggere, pensare. Un luogo da rispettare. Questo è, a due anni di distanza dall’inaugurazione, il Muretto dei Campioni a Biassono, comune che abbraccia la pista brianzola. Una tappa obbligata per chi sta per entrare in Autodromo dallo storico ingresso di S.Maria delle Selve e vuole ripercorrere momenti della impareggiabile vita dell’impianto che, lì vicino, continua ad essere pronto per scrivere altre pagine memorabili. Un Muretto di Campioni che attraver36

so le sue centinaia di firme contiene novant’anni di storia delle corse a motore passata da Monza. Gli autografi di tutti i campioni del mondo di Formula Uno, di decine di vincitori dell’appuntamento settembrino, di oltre 140 piloti che nella massima formula hanno corso, trionfato e purtroppo, in alcuni casi, perso la vita. Ma non solo piloti. Costruttori, giornalisti, dirigenti, progettisti. Icone mondiali, e non solo sportive, come Enzo Ferrari la cui firma è l’unica a non essere stampata nel classico colore nero ma, come usava fare il Commendatore di Maranello, vergata di quel viola con


SOMMARIO REVIVAL

cui firmava i documenti. Uomini che la pista l’hanno vista nascere e poi fortificata nel corso dei decenni. Da quell’Arturo Mercanti che, come recita la piastrella, “Volle, Ideò, Costrusse” l’Autodromo, a personaggi che si chiamano Bacciagaluppi, Bertett, Tavoni, gestori che con il loro operato questa storia l’hanno tramandata fino ai giorni nostri. Con loro campioni delle due ruote da quel

te il Presidente degli Amici dell’Autodromo e del Parco Enrico Radaelli. E le eccellenze, in quasi un secolo di storia, sono i due Gran Premi per antonomasia. Quello d’Italia a quattro ruote, e quello delle Nazioni per le motociclette. Per il resto, le migliaia di gare disputate, patrimonio immenso di storia motoristica da corsa, non c’era spazio. Quindi niente 1000 Chilometri, niente

Gli autografi dei campioni del mondo e di tantissimi vincitori del Gran Premio d’Italia: oltre 140 piloti di F1 che hanno corso, trionfato e in alcuni casi perso la vita primo nome in ordine alfabetico, Giacomo Agostini, passando per altri campioni fino alla sigla di Valentino Rossi che, in verità a Monza viene ogni anno a divertirsi, e divertire nel suo amato Rally ma non con il cavallo a due ruote che lo ha già reso immortale. Centauri che resteranno legati per sempre a noi per quel giorno così maligno, 20 maggio 1973, che li ha strappati alla vita e, in parte, ha contribuito a far perdere il mondiale di motociclismo alla sua pista più classica. Pasolini e Saarinen. Renzo e Jarno, accomunati nella tragedia e, giustamente, vicini di stanza nel Muretto dei Campioni. Oppure motociclisti che da vent’anni a questa parte portano in pista lo spettacolo entusiasmante del mondiale SuperBike. A loro, ai Bayliss, ai Chili, ai Fogarty, ai tanti protagonsisti delle derivate dalla serie, per scelta della stessa Associazione, non è riservata la parte delle immagini. Riportare solo le “eccellenze assolute”, come le ha defini-

Lotteria, niente Rally e, quindi, niente SuperBike. Si potrebbe discutere sul perché di questa scelta ma quanto meno è chiara, non negoziabile. E allora ecco il visitatore tuffarsi nell’altra sequenza di piastrelle, quelle con le immagini che fanno rivivere le gesta dei vincitori del Gran Premio monzese, non italiano, perchè quando la gara emigrava altrove non era più la stessa cosa. Piastrelle puntellate ogni tanto di quel rosso Ferrari da sempre di casa a Monza e che terminano proprio con una macchia rossa, quella di Fernando Alonso del 10 settembre scorso, così ben augurante per l’imminente Gran Premio. Se, con le firme, il ricordo di ognuno di noi va alle vicende del nome riportato la foto invece ci fa rivivere un’altra emozione di Monza. L”Io c’ero” che è prezioso ricordo di ogni vero appassionato. Enrico Mapelli 37


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INTERVISTE

Enrico Radaelli Presidente dell’Associazione Amici dell’Autodromo e del Parco

“Il mio sogno? Un vincitore del GP al muretto” Enrico Radaelli, Presidente dell’Associazione Amici dell’Autodromo e del Parco e membro del Consiglio Direttivo di AC Milano, è stato fra i promotori della realizzazione del Muretto dei Campioni. Come nasce l’idea? All’interno del Consiglio dell’Associazione stavamo discutendo un progetto che rappresentasse la storia dell'amato Autodromo. È stato il nostro Vicepresidente Luigi Monguzzi, ispirandosi al famoso Muretto di Alassio, a proporre l’idea di base. I passi successivi quali sono stati? Dovevamo capire quale poteva essere il posto più adatto. Abbiamo optato per un luogo esterno perchè tutti potessero vederlo, non solo chi frequenta l’impianto. Volevamo

A destra, l’inaugurazione del Muretto dei campioni e del monumento alla pista di Monza del 31 maggio 2009 a Biassono. Da sinistra, l’assessore alla cultura del Comune di Biassono Giovanni Strumia, il sindaco di Biassono Piero Malegori, l'assessore alle Nuove opere pubbliche, Silvano Meregalli, il senatore Cesarino Monti, l’autrice della scultura Manuela Fanelli, il direttore dell’Autodromo Enrico Ferrari, il presidente SIAS Claudio Viganò, l’assessore monzese al Parco Pierfranco Maffè, l’onorevole Paolo Grimoldi, il consigliere regionale Angelo De Biasio. Nell’altra pagina, l’ingresso dell’Autodromo a Biassono come era attorno alla metà degli anni 60 38

che la nostra idea “respirasse” a sua volta l’aria della pista per cui c’è parso che la strada che porta allo storico ingresso di S.Maria delle Selve fosse il luogo migliore. Inoltre sapevamo da tempo che l’amministrazione comunale intendeva riqualificare l’area con lavori urbanistici fra cui una rotonda. Gli ottimi rapporti che da sempre abbiamo con le varie giunte di Biassono, e in particolar modo quella presieduta dall’attuale sindaco Malegori, hanno permesso di trovare l’accordo subito. I tempi di realizzazione quindi sono stati rapidi? Certo. Dal momento dell’idea all’inaugurazione è passato un anno. Il tempo necessario per preparare e far confezionare le centinaia di piastrelle che tutti possono ammirare. Nel frattempo abbiamo saputo che al centro della rotonda era in lavorazione un monumento che ricordava l’Autodromo e questo, con il muretto dei Campioni, contribuisce a rendere più completa la zona. Dopo i primi due anni c’è già un bilancio della vostra realizzazione? Di due tipi. Scoprire che ci sono spesso tante persone, e non solo in occasione delle manifestazioni in Autodromo, che si soffermano davanti al Muretto. Constatare che ad oggi non ci sono stati atti di vandalismo o di contestazione al simbolo. È un segno di grande rispetto verso un’opera che rispecchia il territorio che la ospita. Il futuro del Muretto dei Campioni quale potrà essere? Il mio sogno è che negli anni futuri il vincitore del Gran Premio venga di persona, all’interno di una cerimonia, a posizionare la piastrella con la sua foto. Per noi sarebbe motivo di vanto ma al tempo stesso rappresenterebbe, con il passare del tempo, un evento che ogni pilota vorrebbe vivere.


REVIVAL

Piero Malegori Sindaco di Biassono

“Biassono e Autodromo: un legame a doppio filo” Il 31 maggio 2009, insieme al Muretto dei Campioni, è stata inaugurato anche il monumento “La Velocità” dell’artista Manuela Fanelli. Entrambe le opere sono state realizzate dalla giunta comunale di Biassono presieduta dal sindaco Piero Malegori. Perché questa scelta? Cercavamo idee per riqualificare l’ex provinciale e contemporaneamente ho incontrato la Fanelli. Parlando sono uscite varie proposte che riguardavano in alcuni casi lo stesso muro che fiancheggia il Parco ma che, dopo vari consulti con enti preposti, abbiamo dovuto abbandonare. In seguito abbiamo deliberato l’opera, di concerto con la SIAS che si è accollata le spese di realizzazione del monumento al centro della rotonda. Cosa rappresenta il monumento? Arrivando da lontano si nota chiaramente la sagoma della pista con incastonata ai suoi piedi una scultura particolare che testimonia il mito della velocità, da qui il nome. Sul basamento sono riportate alcune mattonelle che richiamano la pavimentazione originaria della pista con una curvatura che rappresenta il vicino Curvone intitolato al nostro Comune. Dunque, dopo la Curva, un altro segno di forte legame con la pista? Biassono e l’Autodromo sono legate a doppio filo, ieri come oggi e, ne sono certo, anche in futuro. Non potrebbe essere altrimenti. Per questo sono orgoglioso di essere a capo di un consiglio comunale che, all’unanimità, ha voluto questi due segnali così chiari di attaccamento alla pista. Nemmeno la vicina Monza ha niente di simile. E.M.

LE FIRME DEL MURETTO G. AGOSTINI -M. ALBORETO - J. ALESI - G. ALFIERI -F. ALONSO - C. AMON - M. ANDRETTI - L. ARCANGELI - R. ARNOUX - Ant. ASCARI - Alb. ASCARI - G. BACCIAGALUPPI - G. BAGHETTI - J. M. BALESTRE - S. BAKER - L. BANDINI - J. BARNARD - R.BARRICHELLO - T. BAYLISS J. BEHRA - D. BELL - A. BELLENTANI - J. P. BELTOISE - G. BERGER - L. BERTETT - G. BONERA - J. BONNIE - G. BORSARI - B. BORZACCHINI - T. BOUTSEN - J. BRABHAM - V. BRAMBILLA - T. BROOKS - M. BRUNDLE - E. BUGATTI - J. BUTTON - R. BYRNE - L. CADALORA - G. CAMPARI - I. CAPELLI - R. CARACCIOLA - E. CASTELLOTTI - J. CECOTTO - F. CEVERT - C. CHAPMAN - E. CHEEVER - L. CHIRON - P. CHILI - C. CHITI - J. CLARK - P. COLLINS - G. COLOMBO - L. CORDERO di MONTEZEMOLO - G. COPPUCK - D. COULTHARD - G. CROMBAC - E. CUOGHI - G. DALLARA - A. DE ADAMICH - E. DE ANGELIS - A. DE CESARIS - M. T. DE FILIPPIS - P. DE LA ROSA - R. DENNIS - P. DEPAILLER - S. DOMENICALI - M. DONOHUE - G. DUCAROUGE - K. DUCKWORTH - B. DUDOT - G. DUKE - B. ECCLESTONE C. EDWARDS - V. ELFORD - T. FABI - L. FAGIOLI - G. FALAPPA - J. M. FANGIO - G. FARINA - E. FERRARI - C. FIORIO -G. FISICHELLA - E. FITTIPALDI - C. FOGARTY - M. FORGHIERI - H. H. FRENTZEN - P. FRÈRE - N. GALLI - W. GARDNER - P. GETHIN - P. GHINZANI - B. GIACOMELLI G. GILERA - R. GINTHER - J. F. GONZALES - O. GOTO - D. GURNEY - M. HAILWOOD - M. HAKKINEN - L. HAMILTON - B. HART - M. HAWTHORN - P. HEAD - N. HEIDFELD - J. HERBERT - A. HESKETH - H. HEYER - D. HILL - G. HILL - P. HILL - N. HODGSON - D. HULME - J. HUNT - J. ICKX I. IRELAND - E. IRVINE - J. P. JABOUILLE - V. JANO - R. JOEST - S. JOHANSSON - A. JONES - J. JUDD - L. KESSEL - R. KUBICA - J. LAFFITE - A. LAMPREDI - G. LANCIA - G. LARROUSSE - N. LAUDA - C. LAVADO - E. LAWSON - G. LIGIER - F. LINI - V. LIUZZI - L. LOMBARDI - U. MAGLIOLI - N. MANSELL - J. MASS - T. MAYER - W. MAIRESSE - R. MAMOLA - F. MASSA - B. McLAREN - A. MERCANTI - M. MEREGALLI - A. MERZARIO- H. MEZGER - G. MINARDI J. P. MONTOYA - S. MOSER - M. MOSLEY - S. MOSS - G. MURRAY - S. NAKAJIMA - A. NANNINI - J. NEERPASCH A. NEUBAUER - A. NEWEY - G. NILSSON - T. NUVOLARI - E. OSELLA - O. PANIS - C. PACE - M. PARKES - R. PARNELLI JONES - R. PASOLINI - R. PATRESE - H. PESCAROLO - R. PETERSON - M. PICCININI - N. PIQUET - D. PIRONI - F. PIROVANO - M. POLTRONIERI - F. PORSCHE - H. POSTLETHWAITE - A. PROST - T. PRYCE - D. QUESTER - K. RAIKKONEN - W. RAINEY - J. RAMIREZ - B. REDMAN - C. REGAZZONI - M. RENAULT - C. REUTEMANN - P. REVSON - J. RINDT - S. RINLAND - K. ROBERTS Sr. - P. RODRIGUEZ - K. ROSBERG - N. ROSBERG - P. ROSCHE - B. ROSEMEYER - V. ROSSI - J. SAARINEN - M. SABBATINI - C. SALAMANO - P. SAUBER - L. SCARFIOTTI - J. SCHECKTER - T. SCHENKEN M. SCHUMACHER - A. SENNA - J.SIFFERT - A. SLIGHT T. SOUTHGATE - F. SPENCER - B. SPIES - L. STANLEY J. STEWART - R. STOMMELEN - H. STUCK - H. J. STUCK jr. - J. SURTEES - P. TAMBAY - G. TARQUINI - P. TARUFFI - R. TAVONI - J. TODT - J. TOSELAND - M. TRINTIGNANT - F. TROSSI - J. TRULLI - K. TYRRELL - N. VACCARELLA - A. VARZI - S. VETTEL - G. VILLENEUVE - J. VILLENEUVE - G. VILLORESI - W. VON TRIPS - T. WALKINSHAW - D. WARWICK - J. WATSON - M. WEBBER T. WHEATCROFT - F. WILLIAMS - R. WILLIAMSON - J. P. WIMILLE - M. WINKELHOCK - W. WOLF - B. WOLLECK - J. WYER - R. XAUS - E. ZAKOWSKI - A. ZANARDI 39


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VINCITORI DE

La partenza del GPI del 1922. In quell’epoca a bordo c’era anche il meccanico.

Tazio Nuvolari sull’Alfa Romeo P3 con la quale vinse il GPI del 1932. Vinse anche nel ‘31 e nel ‘38.

Ascari (Ferrari) davanti a Fangio (Maserati), nel GPI del ‘53 vinto dal pilota argentino. A Monza vinsero tre volta ciascuno.

ANNO

VINCITORE

VETTURA

MEDIA kmh

1921

J.Goux

Ballot

144,737

1922

P.Bordino

Fiat 804

139,855

1923

C.Salamano

Fiat 805

146,502

1924

Antonio Ascari

Alfa Romeo P2

158,896

1925

G.Brilli Peri

Alfa Romeo P2

152,596

1926

L.Charavel

Bugatti 39

138,204

1927

R.Benoist

Delage

144,298

1928

L.Chiron

Bugatti 35C

159,898

1930

A.Varzi

Maserati

150,444

1931

G.Campari / T.Nuvolari

Alfa Romeo “Monza”

155,775

1932

T.Nuvolari

Alfa Romeo P3

167,521

1933

L.Fagioli

Alfa Romeo P3

174,740

1934

L.Fagioli / R.Caracciola

Mercedes-Benz W25

105,175

1935

H.Stuck

Auto Union B

137,080

1936

B.Rosemeyer

Auto Union C

135,352

1937

R.Caracciola

Mercedes

131,310

1938

T.Nuvolari

Auto Union D

155,726

1947

C.F.Trossi

Alfa Romeo

113,194

1948

J.P.Wimille

Alfa Romeo

113,236

1949

Alberto Ascari

Ferrari 125

169,039

1950

G.Farina

Alfa Romeo 158

176,542

1951

Alberto Ascari

Ferrari 375

185,916

1952

Alberto Ascari

Ferrari 500

177,090

1953

J.M.Fangio

Maserati A6GCM

178,130

1954

J.M.Fangio

Mercedes-Benz W196

180,218

1955

J.M.Fangio

Mercedes-Benz W196

206,791

1956

S.Moss

Maserati 250 F

208,787

1957

S.Moss

Vanwall

193,563

1958

T.Brooks

Vanwall

195,077

1959

S.Moss

Cooper Climax

200,177

1960

P.Hill

Ferrari 256

212,534

1961

P.Hill

Ferrari 156 F1

209,387

1962

G.Hill

B.R.M.

198,940

1963

J.Clark

Lotus - Climax 25

205,575

1964

J.Surtees

Ferrari 158 F1

205,634

1965

J.Stewart

B.R.M.

209,961

1966

L.Scarfiotti

Ferrari 312 F1

218,748

1967

J.Surtees

Honda RA 301

226,119

1968

D.Hulme

McLaren - Ford M7

234,022

1969

J.Stewart

Matra Ford MS80

236,523

1970

C.Regazzoni

Ferrari 312 B

236,698

TUTTI I GRAN PREMI D’ITALIA SONO STATI DISPUTATI SULLA PISTA DI MONZA 1947 (MILANO); 1948 (TORINO); 1980 (IMOLA)


ALBO D’ORO

L GP D’ITALIA ANNO

VINCITORE

VETTURA

1971

P.Gethin

B.R.M. P.160

242,615

1972

E.Fittipaldi

Lotus Ford 72

211,812

1973

R.Peterson

Lotus JPS

213,449

1974

R.Peterson

Lotus JPS

217,920

1975

C.Regazzoni

Ferrari 312 T

218,034

1976

R.Peterson

March 761

199,749

1977

M.Andretti

Lotus JPS 78

206,014

1978

N.Lauda

Brabham - Alfa Romeo

207,525

1979

J.Scheckter

Ferrari 312T4

212,185

1980

N.Piquet

Brabham

183,440

1981

A.Prost

Renault RE30

209,045

1982

R.Arnoux

Renault RE30

219,500

1983

N.Piquet

Brabham BT 52

217,548

1984

N.Lauda

McLaren MP4/2

220,514

1985

A.Prost

McLaren MP4

227,565

1986

N.Piquet

Williams FW011

228,373

1987

N.Piquet

Williams FW011 B

232,636

1988

G.Berger

Ferrari F1/87

228,528

1989

A.Prost

McLaren MP4/5

232,119

1990

A.Senna

McLaren - Honda

236,569

1991

N.Mansell

Williams - Renault

236,749

1992

A.Senna

McLaren - Honda

235,689

1993

D.Hill

Williams - Renault

239,144

1994

D.Hill

Williams - Renault

236,322

1995

J.Herbert

Benetton - Renault

233,814

1996

M.Schumacher

Ferrari F310

236,034

1997

D.Coulthard

McLaren - Mercedes

238,056

1998

M.Schumacher

Ferrari F1-98

237,591

1999

H.H.Frentzen

Jordan

237,938

2000

M.Schumacher

Ferrari F12000

210,286

2001

J.P.Montoya

Williams - BMW

239,115

2002

R.Barrichello

Ferrari F2002

241,090

2003

M.Schumacher

Ferrari F2003 - GA

247,586

2004

R.Barrichello

Ferrari F2004

244,374

2005

J.P.Montoya

McLaren

247,096

2006

M.Schumacher

Ferrari

245,814

2007

F.Alonso

McLaren

234,047

2008

S.Vettel

Toro Rosso

212,039

2009

R.Barrichello

Brawn GP

241,00

2010

F.Alonso

Ferrari

240,849

AD ECCEZIONE DI QUELLI DEL 1921 (BRESCIA); 1937 (LIVORNO);

MEDIA kmh

Ludovico Scarfiotti vincitore del GPI del 1966 con la Ferrari 312. L’ultimo trionfatore italiano.

Ayrton Senna con la McLaren vinse il GPI del 1990 e si ripetè due anni dopo.

Fernando Alonso, vincitore del GPI dell’anno scorso con la Ferrari. Vinse anche nel 2007 con la McLaren.


GRAN PREMIO D’ITALIA

GUIDA ALLA CORSA La gara 82° F1 GRAN PREMIO SANTANDER D’ITALIA Autodromo di Monza 9-10-11 settembre 2011 13° prova del CAMPIONATO MONDIALE FIA di F1

NAZ.

VETTURA PUNTI

01

Sebastian Vettel

DEU

Red Bull

234

02

Mark Webber

AUS

Red Bull

149

03

Lewis Hamilton

GBR

McLaren

146

04

Fernando Alonso

ESP

Ferrari

145

05

Jenson Button

GBR

McLaren

134

06

Felipe Massa

BRA

Ferrari

070

Pole position Rubens Barrichello - GPI 2004 (Ferrari) in 1’20”089 - media Km/h 260,395

07

Nico Rosberg

DEU

Mercedes

048

08

Nick Heidfeld

DEU

Renault

034

09

Vitaly Petrov

RUS

Renault

032

Giro più veloce Rubens Barrichello - GPI 2004 (Ferrari) in 1’21”046 - media Km/h 257,320

10

Michael Schumacher

DEU

Mercedes

032

11

Kamui Kobayashi

JPN

Sauber

027

12

Adrian Sutil

DEU

Force India

018

13

Sébastien Buemi

CHE

Toro Rosso

012

14

Jaime Alguersuari

ESP

Toro Rosso

010

15

Sergio Perez

MEX

Sauber

008

16

Paul di Resta

GBR

Force India

008

Programma

17

Rubens Barrichello

BRA

Williams

004

18

Pedro de la Rosa

ESP

Sauber

000

VENERDÌ 9 SETTEMBRE 08.45 - 09.15 GP3 1° sessione di prove 10.00 - 11.30 FORMULA UNO 1° sessione di prove 11.55 - 12.25 GP2 sessione di prove 14.00 - 15.30 FORMULA UNO 2° sessione di prove 15.55 - 16.25 GP2 Prove di qualificazione 16.50 - 17.20 GP3 2° sessione di prove 17.45 - 18.30 PORSCHE MOBIL SUPERCUP sessione di prove

19

Jarno Trulli

ITA

Lotus

000

20

Vitantonio Liuzzi

ITA

HRT

000

21

Pastor Maldonado

VEN

Williams

000

22

Jérôme D’Ambrosio

BEL

Virgin

000

23

Heikki Kovalainen

FIN

Lotus

000

24

Timo Glock

DEU

Virgin

000

25

Narain Karthikeyan

IND

HRT

000

26

Daniel Ricciardo

AUS

HRT

000

27

Karun Chandhok

IND

Lotus

000

1

Red Bull Racing

Renault

383

2

Vodafone McLaren Mercedes

Mercedes

280

3

Scuderia Ferrari

Ferrari

215

4

Mercedes GP Petronas F1 Team

Mercedes

080

5

Lotus Renault GP

Renault

066

6

Sauber F1 Team

Ferrari

035

7

Force India F1 Team

Mercedes

026

8

Scuderia Toro Rosso

Ferrari

022

9

AT&T Williams

Cosworth

004

10

Team Lotus

Renault

000

11

HRT F1 Team

Cosworth

000

12

Marussia Virgin Racing

Cosworth

000

Distanza della gara Km 306.720 Pari a giri 53 della pista stradale (lunga Km 5.793)

I record della pista

Gara più veloce Michael Schumacher - GPI 2003 (Ferrari) in 1h 14’19”838 - media Km/h 247,585

SABATO 10 SETTEMBRE 08.45 - 09.15 GP3 prove di qualificazione 11.00 - 12.00 FORMULA UNO 3° sessione di prove 12.25 - 12.55 PORSCHE MOBIL SUPERCUP sessione di qualifica 14.00 - 15.00 FORMULA UNO prove di qualificazione 15.40 - 16.45 GP2 gara 1 (30 giri o 60 minuti) 17.20 - 17.55 GP3 gara 1 (16 giri o 30 minuti) DOMENICA 11 08.55 - 09.30 10.30 - 11.20 11.45 - 12.20 12.30 12.45 - 13.15 14.00 42

Le classifiche dopo il GP di Ungheria del 31/07/2011

SETTEMBRE GP3 gara 2 (16 giri o 30 minuti) GP2 gara 2 (21 giri o 45 minuti) PORSCHE MOBIL SUPERCUP gara (14 giri o 30 minuti) FORMULA UNO parata piloti FORMULA UNO procedura di partenza FORMULA UNO partenza Gran Premio

PILOTA

COSTRUTTORE

MOTORE PUNTI


INFO

Curiosità e statistiche

45 ANNI FA CON LA FERRARI

Vittorie piloti Il record di successi nel Gran Premio d’Italia appartiene a Michael Schumacher con 5 successi ottenuti tra il 1996 e il 2006 sempre alla guida di una Ferrari. Alle sue spalle Nelson Piquet con 4 vittorie ottenute tra il 1980 (sulla pista di Imola) e il 1987. Con 3 vittorie: Tazio Nuvolari; Juan Manuel Fangio; Alberto Ascari; Stirling Moss; Ronnie Peterson; Alain Prost; Rubens Barrichello. Con 2 vittorie: Luigi Fagioli; Rudolf Caracciola; Phill Hill; John Surtees; Jackie Stewart; Clay Regazzoni; Niki Lauda; Ayrton Senna; Damon Hill; Fernando Alonso.

Scarfiotti l’ultimo vincitore italiano

I piloti con più presenze al Gran premio d’Italia Barrichello: 18 (3 vittorie); Trulli: 14; Button 11; Alonso (2 vittorie) e Webber 9; Massa 8. Vittorie scuderie Tra quelle attualmente partecipanti al mondiale il record appartiene alla Ferrari con 18 vittorie su 63 partecipazioni; seguono McLaren (9 su 43), Williams (6 su 36), Renault (2 su 18). Tra le scuderie “storiche” 9 vittorie per Alfa Romeo, tra il 1924 e il 1950; 5 per Lotus (1963-1977), 4 per Mercedes (1934-1955); 3 per Auto Union (1935-1938), Brabham (1978-1983), BRM (1962-1971).

Sono trascorsi 45 anni dall’ultima vittoria di un pilota italiano nel Gran Premio d’Italia di Formula 1. Era infatti il 4 settembre del 1966 quando Ludovico Scarfiotti, al volante della Ferrari, tagliò per primo il traguardo del 37° Gran Premio d’Italia. Questa vittoria, auspicata da Enzo Ferrari il giorno precedente la corsa, fu l’unica ottenuta dal pilota torinese in Formula 1, categoria in cui ha però disputato soltanto 10 Gran Premi, uno soltanto nella stagione 1966, quello vittorioso di Monza, in cui fu autore anche del giro più veloce in gara. I piloti italiani si sono imposti complessivamente 16 volte nel Gran Premio d’Italia e quello con il maggior numero vittorie è Alberto Ascari, salito sul gradino più alto del podio nei Gran Premi del 1949, del 1951 e del 1952, tutti disputati con la Ferrari. Per quanto riguarda le piazze d’onore, ricordiamo quelle ottenute da Michele Alboreto nel 1984 e nel 1988, entrambe con la Ferrari.

I Gran Premi con meno iscritti Furono il primo (sul circuito di Brescia nal 1921) e il secondo all’esordio sulla pista di Monza nel 1922 con 6 vetture partenti e 3 arrivate. Quello più “affollato” fu quello del 1931 con 32 partenti (16 arrivati). Nel 1926 ci furono solo 2 classificati su 16 partenti. Solo in due occasioni non vi furono ritiri: nel 1927 (6 partiti tutti classificati) e nel 2005 (20 su 20). La velocità più elevata raggiunta a Monza è stata di Km/h 369,4 ad opera di Juan Pablo Montoya alla guida di una Williams BMW durante le prove libere del Gran Premio del 2005. Padre e figlio hanno vinto a Monza 2 volte: Antonio Ascari nel 1924 e Alberto Ascari la prima volta nel 1949; Graham Hill nel 1962 e Damon Hill la prima volta nel 1992 ed inoltre, essi sono stati campioni del mondo rispettivamente nel 1962 e nel 1996.

Notizie utili

Le tribune sono dotate di maxischermo. Con il biglietto di ingresso “Prato” è possibile accedere a tutte le tribune, tranne la Centrale, nella giornata di venerdì 9 settembre.I bambini fino agli 11 anni compiuti entrano gratuitamente, ma pagano un biglietto se occupano un posto in tribuna numerata. I portatori di handicap entrano gratuitamente dall’ingresso Vedano. L’accompagnatore paga l’ingresso “Prato”. La tribuna n°25 è riservata e gratuita per 120 carrozzelle di portatori di handicap, è dotata di parcheggio e di bagni adatti retrostanti. Altre informazioni sul sito www.monzanet.it 43


GRAN PREMIO D’ITALIA

INFO

COME SI GUIDA SULLA PISTA DI MONZA

VELOCITÀ Km/h

VELOCITÀ mph

FORZA CENTRIFUGA

TRACCIATO

SAFETY CAR

POSTAZIONI COMMISSARI

MARGINI PISTA

GRIGLIA DI PARTENZA

VEICOLI SANITARI

VIA DI FUGA

BARRIERE PROTEZIONE

PANNELLI DI SEGNALAZIONE DEI COMMISSARI

VIA DI FUGA IN GHIAIA

RECINZIONI

MARCIA TEMPO SETTORE SETTORE CRONOMETRATO

44

TEMPO SUL GIRO

LINEA DI ARRIVO



GRAN PREMIO D’ITALIA

INFO

LE ALTRE GARE GP2 Giunta alla settima stagione la GP2 Series è un campionato monomarca propedeutico per giovani talenti che aspirano ad approdare in F1 come hanno già fatto in passato, tra i tanti, Lewis Hamilton, Nico Rosberg, Heikki Kovalainen e ,più recentemente, Sebastien Buemi, Vitaly Petrov, Sergio Perez e il vincitore della serie 2010 Pastor Maldonado. 26 i piloti che quest’anno hanno la possibilità di mettersi in mostra sulle piste della F1 in concomitanza con i Gran Premi del Mondiale. Tra essi da segnalare i primi della classifica: Grosjean, Van Der Garde, Pic, Bird, Bianchi e Valsecchi. Le monoposto, tutte uguali tra loro, sono costruite attorno ad un telaio monoscocca in carbonio, kevlar e alluminio, disegnato dallo specialista Dallara e dispongono di un motore Renault-Mecachrome V8, 4 litri atmosferico capace di 612 cavalli a 10 mila giri con una accelerazione da 0 a 100 orari in 2,9 secondi e una velocità massima di oltre 330 orari. Cambio sequenziale a 6 marce; gomme Pirelli (super soft, soft, medium and hard); peso totale della vettura (con pilota bordo) 688 chili. Due le gare per un totale di circa 300 km. A Monza si assegnerà il titolo del campionato.

GP3 Cambiano i nomi, ma non i concetti. Come un tempo la gerarchia delle formule da pista era costituita da F1, F2 e F3 oggi per arrivare in F1 si passa dalla sopra citata GP2 e prima ancora, o in alternativa, dalla GP3 Series. Disputato anch’esso in parallelo ai GP del Mondiale questo monomarca addestrativo è animato da 10 team con tre piloti ciascuno che guidano tutti vetture identiche progettate e costruite dalla Dallara e spinte da un motore 2 litri turbo da 280 cv sviluppato da Renault. Non sono permesse preparazioni individuali e ogni riparazione è affidata alla Dallara. Questo per mettere i piloti assolutamente sullo stesso piano. Anche qui si usa la monogomma Pirelli PZero in tre gradazioni (morbida, media e dura) e ogni pilota ha a disposizione quattro set di gomme da asciutto e due set di gomme da bagnato per ogni evento (prove e gara). Un week end di corsa è articolato da due sessioni di prove di mezz’ora ciascuna più una qualificazione di un’altra mezz’ora. La corsa è invece impostata su due gare di una novantina di chilometri l’una (o mezz’ora). In gara i pit stop non sono obbligatori e il rifornimento di carburante è vietato. A Monza la gara finale.

PORSCHE SUPERCUP Dal 1993 la Porsche Supercup è un appuntamento fisso nell'ambito del campionato di Formula 1. Monomarca internazionale veloce e spettacolare, questo campionato articolato su dieci gare (quella finale a Monza) vede protagonisti una trentina di piloti di alto livello (nomi famosi e giovani talenti) a bordo di speciali vetture sportive della Casa di Stoccarda, le 911 GT3 Cup (997) che si basano sul modello 911 GT3 RS. Comune alle due vetture è il motore (boxer, 6 cilindri, 3.800 cc.) molto vicino alla produzione di serie, che eroga una potenza di ben 450 CV a 8.500 giri (30 in più della versione 2010, grazie anche all’aumento della cubatura di 0,2 litri) regolato da un cambio sequenziale a 6 marce. Quest’anno è stato poi ridotto il peso (ora di 1.200 Kg) mentre la carrozzeria è stata leggermente allargata nella zona posteriore per ospitare ruote più grandi. Caratteristico e “potente” il sound dello scarico ottenuto mediante un apposito impianto. Leggero e potente anche il complesso dei freni in ceramica (circa 20 chili meno rispetto ai dischi in ghisa). Al campionato partecipano anche le vetture model year 2009 e 2010 con classifica separata. 46



GRAN PREMIO D’ITALIA

Sei socio Automobile Club Milano? Compi gli anni il 9,10,11 settembre durante il week-end della Formula 1? Automobile Club Milano

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48



GRAN PREMIO D’ITALIA

LE CARATTERISTICHE DELL’AU

50


INFO

TODROMO L’AUTODROMO NAZIONALE MONZA COMPRENDE: TRE PISTE Pista da Gran Premio (Stradale) di m. 5.793 Pista Junior di m. 2.405 Pista di Velocità di m. 4.250 TRIBUNE Coperte e scoperte per oltre 58.000 posti a sedere Gradinate per il pubblico per oltre 18.000 posti a sedere e prato per capienza totale di oltre 137.000 posti FABBRICATO BOX 60 box corsa 2 salette di rappresentanza Terrazza di mq. 5.000 Locali per Direzione di Gara, uffici organizzativi, meeting Sale stampa per 600 posti EDIFICIO SERVIZI 24 salette di rappresentanza 14 terrazze Locali tecnici di supporto all’attività di pista Salone panoramico di 700 mq. Locale cucine BOX DI RAPPRESENTANZA 8 box adibiti ad aree ospitalità per aziende, posti sul rettilineo traguardo con giardinetto privato e tribunetta riservata PADIGLIONE MUSEO di forma romboidale, di 800 mq. di superficie, condizionato e riscaldato usato per espositori e convegni, meeting ed eventi PADIGLIONE FESTIVAL su un’area di 1.500 mq. CENTRO MEDICO dotato di 3 sale mediche, 2 rianimazioni, 1 radiologia, 2 sale degenza, servizi, magazzino, uffici, sala per il personale medico ed eliporto.

51


GRAN PREMIO D’ITALIA

COME RAGGIUNGERE MONZA In treno e in autobus IN TRENO - Un modo veloce ed economico per arrivare all'Autodromo è usare i treni che collegano Monza a Milano e al Nord Europa. Dalla stazione di Milano, domenica 11 settembre, si può arrivare in 30 minuti direttamente e gratuitamente in Autodromo grazie a treni speciali.

IN AUTOBUS - COLLEGAMENTO MONZA - VEDANO (ingresso Autodromo) - Bus 204 da Corso Milano (vicino alla Stazione di Monza) per Vedano (Ingresso Autodromo Porta Vedano) COLLEGAMENTO MONZA - BIASSONO - Bus 221 (Linea Sesto - Carate) da Corso Milano (vicino alla Stazione di Monza) per Biassono (Ingresso Autodromo Porta S. Maria delle Selve) COLLEGAMENTO STAZIONE DI MONZA - AUTODROMO - Venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 settembre 2011 LINEA NERA: bus navetta gratuito dalla stazione (uscita Porta Castello) fino all'Autodromo (ingresso Vedano). TRENI SPECIALI GRATUITI NO-STOP SOLO DOMENICA 11/09/11 SERVIZI DI LINEA VENERDI’ E SABATO

INGRESSO

E

INGRESSO

D

SOLO PEDONALE

INGRESSO

F

13

P12 SERVIZIO SECURITY

P11

INGRESSO

P14

G

P2 P1 FERRARI DIREZIONE AUTODROMO

8

P16

P15

P9 CSAI

P9

P8 P8 P8 INGRESSO

A

C

solo auto dirette al P15

INGRESSO

FOWC

INGRESSO RISERVATO VEICOLI

B

Centro Accrediti c/o Autopisani Giovedì 7.00 - 19.00 - Venerdì 7.00 - 19.00 Sabato 7.00 - 19.00 - Domenica 7.00 - 15.00

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CENTRO ACCREDITI E RITIRO BIGLIETTI

c/o Autopisani - Viale Cesare Battisti snc - Vedano al Lambro Misericordia A/B esterno - (riservato)


INFO

Percorsi per possessori di pass auto e pass servizio Linee bus navetta

P

Parcheggi auto + bus navetta Come tutti gli anni TPM (Trasporti Pubblici Monzesi) in accordo con il comune di Monza gestisce i servizi di collegamento con l’autodromo. Il vantaggio è che si seguono percorsi riservati appositamente realizzati all’interno del parco e in Monza in modo da non rimanere bloccati nel traffico. I tre servizi di navetta messi a disposizione sono in funzione il venerdì, sabato e domenica fino al termine delle manifestazioni e collegano i diversi parcheggi con l’autodromo. Orari bus navetta: venerdi 9 settembre dalle ore 7.30, sabato 10 settembre dalle ore 7.00 e domenica 11 settembre dalle ore 6.00.

DURANTE IL WEEK-END DEL GRAN PREMIO AUTO E MOTO NON POSSONO ENTRARE NEL PARCO E ALL’AUTODROMO. Si consiglia agli spettatori sprovvisti di Pass Auto per l’ingresso all’Autodromo di parcheggiare in zona Stadio e in zona Rondò e di utilizzare i bus navetta gratuiti. All’esterno dell’Autodromo sono dislocati altri parcheggi.

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GRAN PREMIO D’ITALIA

LA VIGNETTA DI BAFFI


IL NOSTRO CLUB


IL NOSTRO CLUB

NELLA SEDE ACM DI CORSO VENEZIA 43 E IN TUTTE LE DELEGAZIONI DI MILANO E PROVINCIA

Pratiche auto scontate per i soci Assistenza completa per il disbrigo di qualsiasi pratica per tutti gli automobilisti. I soci hanno diritto ad uno sconto del 20% sui diritti d’agenzia. • trasferimenti di proprietà • perdite di possesso in seguito a furto • radiazioni per esportazione definitiva all’estero conferme validità e duplicati delle patenti, conversioni patenti straniere e militari, traduzioni patenti straniere per circolare in Italia, riconoscimento patenti emesse da un Paese UE (Unione Europea) • certificati di proprietà (duplicati) • estratti cronologici • immatricolazioni e reimmatricolazioni • ipoteche (iscrizioni e cancellazioni) • ricerca intestatari veicoli • trasporto merci per conto proprio (autorizzazioni) • revisioni autovetture.

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Le Tessere ACI

2011

ORARIO SPORTELLI DELLA SEDE DI CORSO VENEZIA Assistenza pratiche automobilistiche e Ufficio soci da lunedì a venerdì: dalle 8.30 alle 17.00 Riscossione tasse automobilistiche da lunedì a venerdì: dalle 8.30 alle 15.30 Medico per visita di rinnovo patente da lunedì a venerdì: dalle 16.00 alle 17.00 martedì e giovedì anche dalle 11.00 alle 12.00 Acitour - Ufficio Viaggi da lunedì a venerdì: dalle 9.00 alle 18.00 sabato: dalle 16.00 alle 18.00

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ASSOCIAZIONI

ACI GOLD – Euro 89 La tessera a copertura totale per l’automobilista. Soccorso stradale e assistenza completa per qualunque auto su cui il socio si trovi a viaggiare in Italia, nei Paesi Ue e in Svizzera, Croazia, Norvegia, Serbia, Montenegro, Marocco, Tunisia. Assistenza medica a casa e in viaggio anche per i familiari. Pulizia serbatoio per errato rifornimento di carburante (previo soccorso ACI). ACI CLUB - Euro 20 Tutti gli sconti e le agevolazioni riservate ai soci con esclusione dei servizi auto. Possibilità di estensione alle tessere con “soccorso auto” a tariffe preferenziali. ACI OKKEI - Euro 39 Due soccorsi stradali in Italia, qualsiasi mezzo tu stia guidando, moto o auto, anche se non è il tuo, più spese di viaggio/pernottamento se il veicolo non è riparabile in giornata con bonus di 50 euro. Inoltre: biglietti per concerti, corsi di Guida Sicura, GP di Formula 1 a Monza, valutazione di carrozzeria e meccanica per preventivi gratuiti e riparazioni a tariffe controllate. Infine Tutela legale, rimborso corsi di recupero punti patente, sconti “Show your Card! “. ACI ONE - Euro 35 È la tessera pensata appositamente per chi utilizza l’auto in ambito locale entro i confini della propria regione. Oltre ad altri servizi essa prevede infatti un

soccorso stradale “regionale” e tariffe agevolate per altre richieste di soccorso. ACI SISTEMA - Euro 69 I servizi più importanti ad un costo limitato. Soccorso stradale per qualunque auto su cui il socio si trovi a viaggiare in Italia. Assistenza completa al solo veicolo iscritto. In più altri servizi tra cui l’assistenza medica in viaggio. ACI VINTAGE - Euro 99 La tessera per i collezionisti di auto e moto d’epoca. Assistenza fino a 10 mezzi con una sola tessera. Perfetta per gli spostamenti anche con la vettura di tutti i giorni. Abbonamento gratis a “Ruoteclassiche”. ACI AZIENDA - Prezzi a richiesta Tessera per il soccorso e l’assistenza delle flotte aziendali piccole e grandi (dalle autovetture ai mezzi extrapesanti). Servizi su misura per ogni tipo di veicolo, dalla motocicletta all’automobile ai mezzi personali. SERVIZI TURISTICI Chi è già socio può estendere la propria tessera con i servizi offerti dal modulo “ACI VIAGGI” per il viaggiatore e la sua famiglia che prevede l’assistenza sanitaria completa in viaggio, l’assicurazione contro l’annullamento del viaggio di qualunque tour operator e l’assicurazione dei bagagli, del costo di Euro 39. 57


IL NOSTRO CLUB

L’IMPEGNO DI AC MILANO PER LA MOBILITÀ DI EXPO’ 2015

Milioni di persone in movimento La manifestazione in programma fra quattro anni coinvolgerà un grandissimo flusso di persone provenienti da tutto il mondo ed il sistema dei trasporti sarà di fondamentale importanza. I soci dell’Automobile Club Milano potranno collaborare alla sua ottimizzazione con segnalazioni e suggerimenti Automobile Club di Milano, con la collaborazione degli altri AC di Lombardia, sta preparando un Osservatorio della Mobilità per Expo 2015, la manifestazione che tra maggio ed ottobre del 2015 vedrà l’arrivo di almeno una quindicina di milioni di persone, nell’area di Rho. Questo Osservatorio, denominato OME 15, vuole fotografare la situazione della rete viaria esistente, l’andamento delle nuove opere programmate per le auto e per i treni, il servizio del trasporto pubblico, il potenziamento dei voli aerei e degli accessi agli aeroporti, ecc. Vuole anche essere un altoparlante dei problemi che i cittadini e le imprese incontrano oggi nel muoversi, problemi che diverranno maggiori per i cantieri preparatori e per i sei mesi dell’Expo, ma che possono essere ridotti se si realizzano interventi coerenti da parte di tutti. È già iniziata la richiesta di dati ed aggiornamenti rivolta alla maggior parte delle società e degli enti che gestiscono i trasporti, e anche in questa sede AC Milano desidera ringraziarli per la disponibilità dimostrata. Accanto ai dati “ufficiali”, verrà chiesto anche ai 50.000 soci di conoscere i giudizio su una situazione particolare, di verificare una criticità che viene segnalata, di evidenziare, sempre con l’aiuto dei soci, un problema magari piccolo, ma sempre importante per chi lo vive. “L’Automobile Club di Milano - per usare la espressione del direttore di Milano, Fabrizio Turci, - con questa iniziativa non vuole dare pagelle o fare graduatorie: vuole invece far conoscere meglio quello che si sta facendo, con la diretta partecipazione degli interessati, mettendoli a confronto fra di loro, anche mettendo a confronto i disagi dell’oggi con i benefici del domani”.

Sul prossimo numero di questa rivista e sul nostro sito web verrà pubblicato un questionario attraverso cui i soci potranno fare osservazioni e proposte

Ed in questa prospettiva anche gli altri Automobile Club lombardi stanno formalizzando la loro adesione all’iniziativa e lo stesso Gelpi, presidente dell’ACI nazionale, ha garantito la collaborazione dei suoi Uffici anche per i rapporti che devono essere instaurati con gli altri Automobile Club d’Europa, per far circolare le informazioni e per svolgere eventuali servizi che facilitino gli spostamenti dei soci degli AC stranieri verso Expo e verso le numerose caratteristiche della nostra regione sul tema dell’Expo, da produzioni agricole particolari alla gestione industriale dei prodotti, alla logistica della distribuzione. In questo senso, sempre in collaborazione con gli Automobile Club di Lombardia si prevede la organizzazione di visite “fuori Expo” nelle eccellenze lombarde: la zootecnia della “bassa”, le risaie della Lomellina, i pioppeti del Lodigiano e del Pavese, la produzione suinicola del cremonese, i vini dell’Oltrepò e le bollicine della Francia Corta . Insomma OME 15 vuole essere non solo una raccolta di dati trasportistici, ma anche un laboratorio di iniziative che si inseriscono nel grande tema di Expo 2015: favorire la conoscenza di quanto avviene del nostro territorio nei settori dell’alimentazione e delle risorse necessarie per sfamare la popolazione della nostra Europa e degli altri continenti, quella di oggi e quelle di domani. La prima edizione di OME 15 è prevista per la fine di novembre di quest’anno, con una pubblicazione contenente i dati raccolti che saranno messi a disposizione ed aggiornati in una sezione del sito www.milano.aci.it, attraverso cui si potranno far giungere proposte, richieste, notizie di criticità , ecc. con la volontà di dare risposte a tutti. Sul sito e sul prossimo numero della rivista “Via!” verrà messo a disposizione il questionario che sarà il più semplice possibile, e su cui sono attese osservazioni e proposte, a partire da adesso. Gianfranco Chierchini

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NOTIZIARIO

CAMPAGNE DI INFORMAZIONE E CORSI TEMATICI NELLE SCUOLE GUIDA “Ready2Go”

In Europa il 65% degli

ACI e Michelin insieme per la sicurezza stradale

automobilisti viaggia con

Gli pneumatici sono un elemento fondamentale per la sicurezza stradale e per il contenimento dei consumi troppo spesso trascurato dagli automobilisti. Servono quindi campagne informative sul loro corretto uso, iniziative di formazione costante rivolte ai giovani, studi sui temi della guida eco-compatibile. Per soddisfare queste esigenze è stato siglato a fine giugno, presso la sede dell’AC Milano, un accordo quadro fra ACI e Michelin in tema di sicurezza stradale. L’accordo rientra fra le azioni promosse nell’ambito del Decennio per la sicurezza stradale indetto dall’Onu, per il quale ACI figura come capofila nel nostro Paese d’intesa con il Governo e il Parlamento. Nonostante spendano ogni anno oltre 7 miliardi e 365 milioni di euro in pneumatici (Annuario Statistico ACI 2000), gli automobilisti prestano scarsa attenzione alle gomme. Alcune ricerche europee hanno evidenziato che il 65% degli automobilisti viaggia con pneumatici sgonfi e il 12% si è trovato in una situazione di pericolo per cause imputabili agli pneumatici. Non a caso, quindi, i problemi alle ruote risultano come quarta causa di sosta forzata durante le vacanze, secondo una ricerca del soccorso stradale ACI 803116. Oltre a mettere a repentaglio la propria incolumità, in questo modo gli automobilisti attentano anche al proprio portafoglio e alla qualità ambientale. Infatti la pressione delle gomme ha anche un’influenza notevole sui consumi. La resistenza al rotolamento è responsabile di circa il 20% del consumo di carburante: con il 25% di pressione la resistenza al rotolamento cresce del 10%, generando un maggior consumo di carburante del 2%. Oltre a campagne di sensibilizzazione sull’importanza di controllare le condizioni del proprio veicolo, l’accordo Aci Michelin prevede progetti esclusivi in aggiunta agli innovativi moduli teorici e pratici già previsti nelle autoscuole Ready2Go. In particolare, Michelin ha preparato dei kit con schede tematiche, filmati didattici, brochure informative e campioni di pneumatico per evidenziarne gli standard di sicurezza. È previsto inoltre l’ausilio di attrezzature specifiche, come il manometro e il misuratore di usura degli pneumatici. Nel corso della conferenza stampa, accolti dal vicepresidente dell’AC Milano Geronimo La Russa, sono intervenuti i presidenti dell’ACI, Enrico Gelpi, e di Michelin Italiana, Jean-Paul Caylar. L’accordo ACI - Michelin contempla altre iniziative nel segno della mobilità responsabile, a partire da vantaggi ed agevolazioni per i soci Aci al momento dell’acquisto di pneumatici Michelin.

agli pneumatici

gomme sgonfie e il 12% si è trovato in una situazione di pericolo per cause imputabili

Verifica spesso l’usura degli pneumatici Gli pneumatici costituiscono il solo punto di contatto tra il veicolo e la strada. È importante quindi verificare, affidandosi ad uno specialista, l’entità ed il tipo di usura e qualsiasi danneggiamento visibile o manifestazione anomala.

Usura “parallelismo” CONSTATAZIONE: usura crescente da un bordo all’altro con presenza di creste di gomma sugli spigoli longitudinali dei tasselli. PROBABILE CAUSA: parallelismo errato delle ruote anteriori o posteriori. CONSIGLI Pneumatico: ancora utilizzabile se conforme ai requisiti legali. Veicolo: regolare il parallelismo secondo le specifiche del costruttore.

Usura “al centro” CONSTATAZIONE: usura più pronunciata al centro del battistrada che sulle spalle. PROBABILE CAUSA: utilizzo con una pressione troppo elevata. CONSIGLI Pneumatico: verificare e ripristinare le pressioni a freddo rispettando le prescrizioni del costruttore del veicolo. E’ ancora utilizzabile se conforme ai requisiti legali.

Usura “a cono” CONSTATAZIONE: usura più pronunciata sulle spalle rispetto al centro del battistrada. PROBABILE CAUSA: utilizzo con pressione insufficiente e/o in sovraccarico. CONSIGLI Pneumatico: individuare e risolvere la causa del sottogonfiaggio (foratura, valvola, negligenza, ecc). È ancora utilizzabile se conforme ai requisiti legali.

Usura “bizzarra” CONSTATAZIONE: usure irregolari ad onde, per zone o sfaccettate. PROBABILE CAUSA: in genere sono presenti sull’assale posteriore non motore e sono la conseguenza della combinazione di molti fattori: errata equilibratura, giochi meccanici, problemi alle sospensioni. CONSIGLI Pneumatico: ancora utilizzabile se conforme ai requisiti legali e non provoca vibrazioni. Veicolo: verificare l’equilibratura, i giochi meccanici e le sospensioni del veicolo.

Deformazioni

Al tavolo dei relatori, da sinistra, Massimo Andreoni, direttore marketing di Michelin Italia; Enrico Gelpi, presidente di ACI; Jean Paul Caylar, presidente di Michelin Italia; Geronimo La Russa, vicepresidente di AC Milano.

CONSTATAZIONE: rigonfiamento localizzato con o senza tracce di urto (taglio, graffi, ecc…). PROBABILE CAUSA: queste deformazioni sono la conseguenza di una rottura accidentale di uno dei cavi della tela carcassa causata dall’impatto con un ostacolo (marciapiede, buca…) o dalla pizzicatura del fianco tra l’ostacolo e il cerchio. Il sottogonfiaggio ed il sovraccarico favoriscono questo tipo di danneggiamento. CONSIGLI Pneumatico: deve essere ritirato dalla circolazione. Veicolo: verificare lo stato del cerchio.

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IL NOSTRO CLUB

NO ALLA GUIDA IN STATO DI EBBREZZA

Divertiti responsabilmente Una campagna nazionale realizzata da ACI e Diageo per coinvolgere gli automobilisti, soprattutto giovani, in un progetto di responsabilità sociale: “Guidatori designati” che non bevono per riportare a casa gli amici in sicurezza. Farà tappa in 106 sedi provinciali ACI e 10 città di vacanza durante l’estate Aumenta sempre di più in Italia il numero dei “Guidatori Designati’”, persone che non bevono neppure un cocktail per riaccompagnare a casa in sicurezza gli amici. L’Automobile Club d’Italia e Diageo Italia, leader mondiale delle bevande alcoliche, ne hanno già individuati oltre 132.000 nel corso della periodica iniziativa di responsabilità sociale “Divertiti Responsabilmente” che, patrocinata dal Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, è la prima iniziativa contro la guida in stato di ebbrezza lanciata in Europa nell’ambito del progetto della Federazione Internazionale dell’Automobile “FIA action for road safety”, che supporta nel mondo il Decennio ONU di iniziative per la sicurezza stradale 2011-2020. “Divertiti Responsabilmente” si sta svolgendo nei pub e nelle discoteche di dieci tra le più frequentate località dai giovani neopatentati sull’intero territorio nazionale con la collaborazione degli Automobile Club Provinciali. Specifiche attività di formazione ed informazione vengono svolte anche attraverso l’utilizzo di strumenti diversificati e interattivi - dalla distribuzione di brochure informative alle

In Europa: il 25% delle vittime della strada è imputabile all’alcol. Gli incidenti legati al suo consumo sono la prima causa di morte tra i giovani fino a 24 anni.

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prove sul simulatore di guida utilizzato nelle autoscuole ACI “Ready2Go”. “Divertiti Responsabilmente” punta alla massima diffusione della cultura del divertimento consapevole per sensibilizzare soprattutto i giovani al consumo responsabile delle bevande alcoliche. Giovani che purtroppo sono coinvolti nel 15% degli incidenti stradali e nelle ore serali e notturne mediamente nel 25% di essi e addirittura nel 32% il sabato sera. Tuttavia le campagne di formazione e sensibilizzazione funzionano: i decessi sulla strada correlati all’alcol sono diminuiti ogni anno del 5,7% dal 2001, più della riduzione complessiva delle morti su strada (-4,2% annuo). L’edizione di quest’anno è arricchita dall’iniziativa “Guida il tuo video” in cui i ragazzi possono contribuire in prima persona alla campagna fornendo la propria testimonianza a favore del “Guidatore Designato” e registrando un video sulla propria esperienza in materia di guida sicura, pubblicato poi sulla pagina Face-book dell’attività. Altra novità dell’edizione 2011 è la partnership con la Fondazione Veronesi che distribuisce nelle farmacie italiane oltre 22.000 kit di guida sicura EtilOk composti da una guida informativa e 3 etilometri monouso. È così possibile sensibilizzare un pubblico più vasto ed eterogeneo, trovando nuovi canali per l’affermazione del principio “chi guida non beve e chi beve non guida”.


NOTIZIARIO

ALL’AUTODROMO L’ANTEPRIMA DI CARS 2

Saetta McQueen & Co. debuttano a Monza Una location d’eccezione e ad hoc per il sequel del fortunato film di animazione della Disney-Pixar che racconta le avventure degli ormai celebri e simpatici “autopersonaggi” Centinaia di bambini, accompagnati da genitori e nonni sono stati i veri protagonisti della festa che la Disney-Pixar ha organizzato all’Autodromo di Monza lo scorso 20 giugno per l’anteprima nazionale del film ‘Cars 2’. In una scenografia caratterizzata da show di drifting e dalla simulazione di una gara, i presenti hanno assistito a una manifestazione emozionante e divertente. Il clou della serata è andato in scena intorno alle 22 con la proiezione del film ‘Cars 2’ in 3D su un maxischermo installato direttamente sulla linea del traguardo della pista di Monza e applaudito dal pubblico che sedeva nella tribuna centrale. All’evento Automobile Club Milano è stato rappresentato dal presidente Carlo Edoardo Valli (per l’occasione anche in veste di nonno, con nipote al seguito) e dal vicepresidente Geronimo La Russa che hanno commentato così l’iniziativa: “Davvero una bella festa. Divertente il contorno e piacevole il film, anche per chi non è più bambino. Anche in questo caso - hanno sottolineato Valli e La Russa - l’Autodromo di Monza ha confermato le sue potenzialità di struttura multifunzionale”.

In alto, gli spettatori sulla tribuna dell’Autodromo. Sopra, il presidente di AC Milano Carlo Edoardo Valli (sulla destra) e il vicepresidente Geronimo La Russa a Monza prima della proiezione.

LUCA RONZONI ENTRA NEL CONSIGLIO DIRETTIVO DI AUTOMOBILE CLUB MILANO Luca Ronzoni entra nel Consiglio Direttivo di Automobile Club Milano. Laureato in Giurisprudenza, 44 anni, comasco, Ronzoni è stato assistente di Diritto Pubblico all’Università Bocconi e di Diritto Costituzionale all’Università Cattolica. Tra le sue esperienze professionali, importanti incarichi in numerose amministrazioni e aziende pubbliche e private, tra le quali Regione Lombardia, Ferrovie Nord Milano e Infrastrutture Lombarde. “Senza dimenticare - dice Ronzoni - la mia passione per il mondo dei motori. Ho partecipato a numerosi rally nazionali e internazionali e sono titolare di licenza internazionale FIA”. “Nel ringraziare il presidente Valli e l’intero Consiglio - conclude Ronzoni - mi auguro di poter offrire un supporto concreto a un gruppo di lavoro competente e qualificato”. 61


IL NOSTRO CLUB

VIAGGI IN TUTTO IL MONDO IN ESCLUSIVA PER I SOCI ACI Travel, rete di vendita di prodotti turistici dell’Automobile Club d’Italia, offre, in esclusiva per i soci, una ricchissima varietà di viaggi. In ogni parte del mondo, a prezzi decisamente convenienti soprattutto in rapporto all’alto livello dei servizi. Prima di programmare un viaggio interpellate quindi i nostri uffici. Troverete senz’altro una proposta adatta alle vostre esigenze. L’elenco delle delegazioni si trova sul Guida Soci. Inoltre, vi sono agenzie ACI Travel, dove oltre a prenotare viaggi, sempre a condizioni favorevoli, si possono acquistare bilgietti per aerei, treni e traghetti, fare prenotazioni alberghiere in italia e all’estero, chiedere informazioni turistiche in genere. MILANO - Acitour Lombardia, corso Venezia, 43 - tel. 02 76023966 - 76006350; fax 02 7745359 MILANO - via Santa Rita da Cascia, 65/67 - tel. 02 89124283

NUOVO SERVIZO PER I SOCI Visite del personale dell’agenzia su prenotazione, nel domicilio del socio (abitazione o ufficio) per la presentazione di viaggi in via riservata e più comoda.

Sulle Alpi Svizzere con il trenino delle nevi Tour di 3 giorni con accompagnatore. Partenze: Tutti i santi 30/10; S.Ambrogio 7/12; Natale e S.Stefano 24/12; Capodanno 31/12; Festa della Befana 5/1/2012; Carnevale Ambrosiano 24/2; Pasqua 7/4; Festa della Liberazione 23/4; Festa del 1° Maggio 29/4; Festa della Repubblica 1/6; Ferragosto 13/8

3° giorno: prima colazione in albergo a Chur e, alle ore 8.56, partenza per Disentis (arrivo alle ore 10.11). Cambio treno e partenza alle 10.14 per Andermatt, via Passo dell’Oberalp (metri 2033), con arrivo alle ore 11.22. Alle ore 13.54 proseguimento del viaggio per Briga con il treno Panoramico “Glacier Express”, attraverso il traforo del Furka, con arrivo alle ore 15.23. Cambio di treno e alle ore 15.44 partenza per Milano con arrivo alle ore 17.35. L’accompagnatore è previsto per almeno 15 partecipanti. * Cenone di Capodanno da concordare Organizzazione ACITOUR Lombardia affiliata ACI Travel

Quota individuale con trattamento di pernottamento e prima colazione Euro 329 (più 15 euro per iscrizione e 10 euro per assicurazione annullamento facoltativa). Per i soci Aci e loro familiari la quota è di Euro 309: quote ridotte 3° letto: i bambini fino a 2 anni, in culla euro 56; 3/4 anni euro 61; 5 anni euro 122; 6/10 anni euro 203 ; 11 anni euro 218; 12/15 anni euro 238. Pacchetto facoltativo pasti Euro 115 (1 cestino da viaggio, 2 cene in hotel ed un pranzo ad Andermatt) ; Supplemento singola Euro 25 (2 notti). 1° giorno: alle ore 8.20 partenza da Milano Centrale per Tirano dove si arriva alle 10.50. Cambio di stazione e partenza per St. Moritz (partenza alle 12.00 ed arrivo alle 14.08 con breve tratto in pullman). Il percorso sale dai 440 metri di Tirano ai 2256 metri del passo del Bernina. Dopo la visita di St. Moritz, alle ore 16.00 si parte alla volta di Chur (Coira), ove l’arrivo è previsto per le ore 18.00. Pernottamento in albergo. 2° giorno: dopo la prima colazione in albergo, escursione in treno per l’intera giornata ad Arosa (metri 1742) con partenza alle 10 e rientro alle 16. Seconda colazione libera ad Arosa, pernottamento in albergo a Chur. 62

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VIAGGI PER I SOCI

SCONTO 5% AI SOCI ACI E AI LORO FAMILIARI Per le prenotazioni effettuate entro il 30 settembre sconto aggiuntivo delle quote iscrizione 63



IL NOSTRO CLUB

SERVIZI

Le nostre delegazioni 59 UFFICI A MILANO E PROVINCIA A DISPOSIZIONE DEI SOCI E DI TUTTI GLI AUTOMOBILISTI MILANO via Viviani Sono numerosi i soci dell’Automobile Club Milano che fanno capo a questa delegazione, oltre un migliaio. Sarà perché i suoi servizi sono soddisfacenti o perché siamo in una popolosa zona della città, proprio di fronte alle ex Varesine che stanno rapidamente cambiando faccia, in pieno centro direzionale, fatto sta che questo risultato è stato raggiunto in relativamente pochi anni. Infatti questa delegazione, è stata aperta dal gruppo Galliani-Longoni - a capo anche delle delegazioni di c.so Sempione, Desio, Carate e Meda (qui sotto citata) - nel 1998 dopo il trasferimento dalla antica sede di via Pola. Nell’ampio ufficio due solerti impiegate sono a disposizione degli automobilisti per espletare immediatamente qualsiasi tipo di pratica tramite lo Sportello dell’automobilista e per il pagamento dei bolli negli orari di apertura che, dal lunedì al giovedì, sono 913/14.30-18; venerdì orario continuato 9-16.30 (per i bolli sempre fino alle 16.30). Il medico per la visita di rinnovo patente è presente il mercoledì alle 17 e il venerdì alle 13.30, telefono 02 6704950.

PROVINCIA Meda Nata come agglomerato di abitazioni di una popolazione al servizio delle monache del monastero di S. Vittore risalente all’VIII secolo, non più esistente come tale perché più volte rimaneggiato nel corso dei secoli, la cittadina di Meda è oggi un fiorente centro commerciale e industriale celebre per la tradizionale produzione di mobili. Qui in corso Indipendenza 78, a ridosso del centro, in un bel palazzo, affacciata su un fresco giardino ha sede la delegazione ACM riaperta nel settembre 2007 dopo un travagliato periodo di chiusura grazie all’intervento del gruppo Galliani-Longoni. Ad accogliere gli automobilisti è uno dei titolari, il signor Fabio Longoni, che con l’aiuto di un’impiegata porta a compimento ogni tipo di pratica in tempi rapidi tramite lo Sportello dell’automobilista. Gli orari della delegazione sono da lunedì a venerdì 8.4512.30/15-18.30; sabato 9-12. I bolli si possono pagare tutte le mattine e il pomeriggio fino alle 17. Il medico per la visita di rinnovo patente è presente il venerdì alle 15.30 e, su appuntamento, il mercoledì alle 15. Il telefono della delegazione è 0362 340452.

PROVINCIA Seveso Fin dalla metà degli anni 50 la delegazione di Seveso può vantare una solida continuità di gestione da parte della stessa famiglia oggi rappresentata dal signor Antonio Collico, che da circa vent’anni ha fissato la sua sede operativa in via Goito 2 vicino al passaggio a livello centrale della linea ferroviaria delle Nord, Milano-Asso, che taglia un due la cittadina, una cittadina a sviluppo “diffuso” caratterizzata dalla presenza di numerose frazioni. La delegazione ACM è comunque un richiamo per i soci e gli automobilisti in generale che qui trovano sempre interlocutori disponibili e pronti a fornire consulenze e consigli. Con l’aiuto di un socio e di una impiegata vengono svolte tutte le pratiche automobilistiche con orario 8.3012.30/15-19 (da lunedì al venerdì) e 9-12 il sabato, il pagamento dei ”bolli” termina la sera alle 18 ed è attivo il sabato. Il medico per la visita di rinnovo della patente è presente il martedì dalle 20 alle 20.30 (meglio prenotare). Il numero di telefono della delegazione è 0362 503571, ma si può comunicare anche via mail all’indirizzo collico@integra.aci.it. 65


IL NOSTRO CLUB

L’AVVOCATO PER I SOCI a cura dell’avvocato Chiara Somarè

Per Multavelox e Tutor basta l’omologazione Le apparecchiature per la rilevazione dei limiti di velocità non devono essere omologate una per una. Basta che sia omologato il modello Ho ricevuto la notificazione di un provvedimento sanzionatorio per aver superato i limiti di velocità. La contestazione non indica il numero di omologazione dell’apparecchio con cui è stata rilevata l’infrazione. Posso fare ricorso e chiedere l’annullamento della sanzione pecuniaria? Lettera firmata In tema di sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada, con specifico riferimento alle apparecchiature elettroniche regolarmente omologate, la Corte di Cassazione ha assunto un indirizzo costante e concorde, secondo il quale le apparecchiature, utilizzate per la rilevazione del superamento dei limiti di velocità stabiliti dall’art. 142 C.d.S., non devono essere sottoposte ai controlli previsti dalla legge n. 273 del 1991, istitutiva del sistema nazionale relativo alla verifica della taratura, poiché quest’ultimo attiene alla materia cosiddetta metrologica, che è diversa rispetto a quella della misurazione elettronica della velocità ed appartiene alla competenza di autorità amministrative diverse da quelle legittimate alla rilevazione delle infrazioni al codice della strada. La Suprema Corte ha inoltre da tempo chiarito, ai fini della validità del relativo accertamento, che la necessità di omolo-

3

CHE COSA C’È CHE NON VA

Nome e indirizzo socio

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gazione dell’apparecchiatura di rilevazione automatica, va riferita al singolo modello e non a ciascun esemplare. Il termine di validità dell’omologazione attiene non ad un arco temporale durante il quale l’apparecchiatura può essere validamente utilizzata ed oltre il quale detta utilizzazione non è più legittima, ma ad un arco temporale durante il quale le apparecchiature di quel modello possono essere commercializzate dal costruttore. Una volta omologato il modello la sua operatività dipende soltanto dalla permanente funzionalità del singolo apparecchio, di tal che la verifica dell’attendibilità della rilevazione può essere richiesta dal ricorrente motivandola con la presunzione di un errore della rilevazione, fondato su elementi oggettivi che provino la sussistenza di un difetto dell’apparecchiatura. Né il codice della strada, né il regolamento di attuazione prescrivono che il verbale di accertamento dell’infrazione debba contenere, a pena di nullità dell’accertamento stesso, l’attestazione che l’apparecchiatura sia stata sottoposta a controllo preventivo e costante della sua funzionalità, giacché l’efficacia probatoria di qualsiasi strumento di rilevazione elettronica perdura fino a quando non vengono accertati, nel caso concreto, le circostanze probanti il difetto di costruzione, di installazione o di funzionalità o di situazioni che comunque ostino al suo regolare funzionamento, senza che possa essere dato ingresso a considerazioni di tipo meramente congetturale, connesse all’idoneità della mancata revisione o manutenzione periodica dell’attrezzatura per pregiudicare l’efficacia dell’accertamento. In proposito si deve inoltre ricordare che anche la più recente giurisprudenza della Suprema Corte ha escluso che, con riferimento alle violazioni in questione, sia obbligatoria la contestazione immediata, essendo stata riconosciuta, in tema di accertamento delle infrazioni al codice della strada, l'espressa previsione contenuta nell'art. 201 C.d.S., comma 1 bis, così come introdotto dal D.L. 27 giugno 2003, n. 151, art. 4, conv. in L. 1 agosto 2003, n. 214 che ha assoggettato ad identica disciplina, ai fini dell'esonero dall'obbligo di contestazione immediata, sia l'accesso alle zone a traffico limitato sia la circolazione sulle corsie riservate, così producendo l'effetto di rendere possibile, dal momento in cui tale norma è entrata in vigore, l'utilizzo dei dispositivi previsti dalla L. n. 127 del 1997, art. 17, comma 133 bis, (cosiddette "porte telematiche"), specificandosi, peraltro, che tali dispositivi, anche se installati in conformità di specifiche autorizzazioni ministeriali precedenti l'entrata in vigore dell'art. 201 C.d.S., comma 1 bis, lett. g), consentono anche la rilevazione degli illeciti relativi agli accessi alle corsie riservate, poste in corrispondenza o all'interno dei varchi di accesso alle zone a traffico limitato. Nel suo caso, pertanto, la sola omissione da lei considerata non è elemento sufficiente ad ottenere l’annullamento della sanzione.


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