Rivista per i soci dell’Automobile Club di Milano
Autoclub & Via! N. 4/2010 – Anno LIV – € 0,70
GOMME DA NEVE
LE “SCARPE” GIUSTE PER L’INVERNO Più sicure delle estive anche sul bagnato. Vantaggi e svantaggi. Le differenze rispetto alle catene.
S O M M A R I O
n. 4/2010 – dicembre 2010/gennaio 2011 - Anno LIV Direttore
Fabrizio Turci Direttore dell’Automobile Club di Milano
Direttore responsabile Responsabile della redazione Collaboratori fissi Segretaria di redazione
Gianfranco Chierchini Paolo Moroni Gianni Cattaneo, Paolo Montagna, Paolo Redaelli Umberta Testa
Sommario
AUTOCLUB & VIA!
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Gomme termiche: istruzioni per l‘uso. Sono davvero le scarpe giuste per l’inverno? I pro e contro. Le differenze rispetto alle catene e alle gomme chiodate
A questo numero hanno collaborato: Corrado Canali, Anna Mangiarotti, Chiara Somaré. IL NOSTRO CLUB La tessere Aci 2010
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Le nostre delegazioni
pag.6
Omaggio sociale 2011
pag.7
L’avvocato per i soci di Chiara Somarè
pag.8
La posta dei soci
pag.8
Notiziario
pag.9
Guida sicura Neve&Ghiaccio”
pag.12
I viaggi per i soci
pag.14
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SERVIZI Sicurezza Pneumatici termici: le “scarpe giuste” per l’inverno
pag.18
Pioggia, neve, ghiaccio: consigli di guida
pag.22
Incidenti Le strade più pericolose della Lombardia di Paolo Redaelli
pag.28
Autonovità di Corrado Canali
pag. 32
Personaggi Alfisti DOC di Anna Mangiarotti
pag.36
Sport Successo pieno del Rally di Monza
pag. 40
RUBRICHE Panorama
pag. 26
Società e mobilità di Gianfranco Chierchini
pag. 27
Libri
pag. 31
Autoflash di Corrado Canali
pag. 34
Autodromo
pag. 39
In breve
pag. 42
Fatti & Misfatti di Paolo Montagna
pag. 42
Direzione e redazione: Corso Venezia, 43 - 20121 Milano - Telefono 02 7745 239 Fax 02 7745 201 - stampa@acimi.it Pubblicità: ACP&Partners - Autodromo Nazionale Monza Via Vedano, 5 - 20052 MONZA -Tel. 039 2482347 n. 4/2010 - Stampa: Rotolito Lombarda S.p.A.- Pioltello (Milano) Fotolito e Videoimpaginazione: “Graphic Srl - Milano” - Spedizione in abbonamento postale comma 20, lettera B, articolo 2, Legge 23/12/96 n°662 - pubblicità 45% - Milano. Aut. del Tribunale di Milano n. 4495. Euro 0.70 (IVA compresa). Edizioni Acinnova, Corso Venezia, 43 Milano.
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Pioggia, neve e ghiaccio, nebbia. Sono tante le insidie che minacciano l’automobilista nella brutta stagione. Alcuni consigli di guida per affrontare e ridurre i rischi da “condire” con l’aggiunta di tanta prudenza in più.
La classifica delle strade più pericolose della Lombardia che sono, ovviamente, quelle più trafficate. Prime tra tutte le tre tangenziali milanesi.
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Nonostante la pioggia e nonostante l’assenza di Valentino Rossi, star delle scorse edizioni, il Rally di Monza non tradisce le aspettative. Grande pubblico entusiasta e grande spettacolo con la vittoria di un rallista “mondiale”.
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il nostro club
Nella sede ACM di corso Venezia 43 e in tutte le delegazioni di Milano e provincia
Pratiche auto scontate per i soci Assistenza completa per il disbrigo di qualsiasi pratica per tutti gli automobilisti. I soci hanno diritto ad uno sconto del 20% sui diritti d’agenzia. • trasferimenti di proprietà • perdite di possesso in seguito a furto • radiazioni per esportazione definitiva all’estero conferme validità e duplicati delle patenti, conversioni patenti straniere e militari, traduzioni patenti straniere per circolare in Italia, riconoscimento patenti emesse da un Paese UE (Unione Europea) • certificati di proprietà (duplicati) • estratti cronologici • immatricolazioni e reimmatricolazioni • ipoteche (iscrizioni e cancellazioni) • ricerca intestatari veicoli • trasporto merci per conto proprio (autorizzazioni) • revisioni autovetture. ORARIO SPORTELLI DELLA SEDE DI CORSO VENEZIA PER TUTTE LE PRATICHE AUTOMOBILISTICHE: dal lunedì al venerdì ore 8,30 - 12,45 / 14,15 - 17 MEDICO PER VISITA RINNOVO PATENTE: dal lunedì al venerdì ore 16 - 17 (martedì e giovedì anche 11 - 12) PAGAMENTO DELLE TASSE AUTOMOBILISTICHE: dal lunedì al venerdì ore 8,30 - 11,30 / 14,15 - 15,30 Gli utenti devono presentarsi con la carta di circolazione del mezzo per il quale si vuole effettuare il pagamento, il codice fiscale dell’intestatario del veicolo e l’ultimo bollo pagato (per i rinnovi) TUTTI I PAGAMENTI POSSONO ESSERE EFFETTUATI OLTRE CHE PER CONTANTI ANCHE TRAMITE BANCOMAT O CARTA DI CREDITO DINERS Gli orari di apertura delle delegazioni ACM decentrate sono reperibili sul sito www.acimi.it
Le Tessere ACI
2011 AL SERVIZIO DEL MONDO CHE SI MUOVE
ASSOCIAZIONI 5
ACI GOLD
ACI SISTEMA
ACI ONE
La tessera a copertura totale per l’automobilista. Soccorso stradale e assistenza completa per qualunque auto su cui il socio si trovi a viaggiare in Italia e nel Paesi UE. Tutti i servizi ACI a disposizione. Euro 89
I servizi più importanti ad un costo limitato. Soccorso stradale per qualunque auto su cui il socio si trovi a viaggiare in Italia. Assistenza completa al solo veicolo iscritto. In più altri servizi tra cui l’assistenza medica in viaggio. Euro 69
È la tessera pensata appositamente per chi utilizza l’auto in ambito locale entro i confini della propria regione. Oltre ad altri servizi essa prevede infatti un soccorso stradale “regionale” e tariffe agevolate per altre richieste di soccorso. Euro 35
ACI VINTAGE La tessera per i collezionisti di auto e moto d’epoca. Assistenza fino a 10 mezzi con una sola tessera. Perfetta per gli spostamenti anche con la vettura di tutti i giorni. Abbonamento gratis a “Ruoteclassiche”. Euro 99
Con la tessera in tasca il socio non è mai solo ovunque si trovi, in Italia e nei Paesi dell’Unione Europea.
ACI OKKEI NOVITÀ 2010 Due soccorsi stradali in Italia, qualsiasi mezzo tu stia guidando, moto o auto, anche se non è il tuo, più spese di viaggio/pernottamento se il veicolo non è riparabile in giornata con bonus di 50 euro. Inoltre: biglietti per concerti, corsi di Guida Sicura, GP di Formula 1 a Monza, valutazione di carrozzeria e meccanica per preventivi gratuiti e riparazioni a tariffe controllate. Infine Tutela legale, rimborso corsi di recupero punti patente, sconti “Show your Card! “. Euro 39
ACI VIAGGI ACI AZIENDA ACI CLUB Tutti gli sconti e le agevolazioni riservate ai soci con esclusione dei servizi auto. Possibilità di estensione alle tessere con “soccorso auto” a tariffe preferenziali. Euro 20
Tessera per il soccorso e l’assistenza delle flotte aziendali piccole e grandi. Servizi su misura per ogni tipo di veicolo, dalla motocicletta all’automobile ai mezzi personali. Prezzi a richiesta
Per chi è già socio, il modulo per il viaggiatore e la sua famiglia. Per l’assistenza sanitaria completa in viaggio, per l’assicurazione contro l’annullamento del viaggio di qualunque tour operator e per l’assicurazione dei bagagli. Euro 39 per i già soci
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SERVIZI
il nostro club
LE NOSTRE DELEGAZIONI 55 uffici a Milano e provincia a disposizione dei soci e di tutti gli automobilisti MILANO
VIA CASSINIS
Fin dagli anni 60 offre i suoi servizi agli automobilisti residenti nella zona, ma anche ai trasportatori delle agenzie della vicina via Toffetti e dell’Ortomercato questa storica delegazione sita in fondo alla via Cassinis al civico 55 proprio a metà strada tra le fermate della Metrò “gialla” di Porto di Mare e della stazione FFSS di Rogoredo. Dal 1984, con l’aiuto di una collaboratrice, questa delegazione viene gestita dal signor Vincenzo Frangiosa che ha portato il portafoglio dei soci a circa 800 unità. Grazie allo Sportello telematico dell’automobilista si possono espletare tutte le pratiche auto compreso il “Trasporto Conto Proprio”. Il bollo auto lo si può pagare al mattino dalle 9 alle 12,30, mentre l’orario di apertura pomeridiano – dal lunedì al venerdì - è dalle 14,30 alle 17,30. Il medico per la visita di rinnovo patente (senza appuntamento) è presente il mercoledì tra le 16,30 e le 17,15. La delegazione svolge anche un servizio di consulenza assicurativa con le polizze Sara tutti i rami, di noleggio a lungo termine con la società “Guido” e di turismo con i viaggi Acitravel. La delegazione risponde al numero telefonico 0255212288 (Sara 025391724) e all’indirizzo mail frangiosa.vincenzo@integra.aci.it.
PROVINCIA
ROZZANO
Nella zona di Rozzano vecchia, in via Togliatti 134, è aperta da oltre 20 anni questa dinamica delegazione che annovera tra i suoi soci AC Milano oltre mille automobilisti della zona. Ma molti altri, anche concessionari, provenienti da un’ area più ampia, fanno capo a questa delegazione che ha messo a punto un innovativo e pratico portale web (www.acirozzano.it) grazie al quale, dopo la registrazione, si può accedere per inviare e richiedere documenti, istruire pratiche di tutti i tipi e seguirne l’iter passo, passo; pratiche che nella maggior parte dei casi vengono tra l’altro perfezionate in tempo reale. Ad esempio una nuova immatricolazione o un passaggio di proprietà vengono completati seduta stante in pochi minuti. Questa delegazione offre inoltre servizi di assistenza assicurativa tutti i rami con i prodotti della compagnia Sara Assicurazioni, il noleggio a lungo termine “GUIDO”, i viaggi di Acitravel. I suoi orari sono da lunedì a venerdì 8,3012,30/14,30 18,30; sabato solo mattino. Anche il bollo lo si può pagare solo al mattino, sabato escluso, dalle 8,45 alle 12. Medico per rinnovo patente martedì e giovedì dalle 17.15 alle 18. Per comunicazioni: Tel. 028256987 info@acirozzano.it.
PROVINCIA
CERNUSCO SUL NAVIGLIO
Inizia questo nuovo anno con una compagine societaria rinnovata e grandi ambizioni di sviluppo dei servizi questa delegazione ospitata da oltre vent’anni in quella che, oggi palazzo ristrutturato in pieno centro paese, fu un tempo una storica filanda di Cernusco, come recita il suo indirizzo: piazza della vecchia Filanda, 25. Parallelamente alle pratiche auto i due titolari, Moreno Balatri e Alessandro Limonta, intendono infatti far crescere importanti settori collaterali come quello delle assicurazioni con in prodotti della Compagnia Sara con polizze auto e tutti rami, oltre al noleggio a lungo termine “Guido” e il servizio turismo con i viaggi Acitravel. Ovviamente tramite lo sportello telematico dell’automobilista si possono rapidamente perfezionare tutte le pratiche auto e moto anche se al momento non è ancora possibile pagare il bollo (questo servizio verrà attivato nelle prossime settimane). Gli orari di apertura sono da lunedì a venerdì ore 9-12,30/15-18,30. Il medico per la visita di rinnovo patente è presente (su appuntamento anche solo il giorno prima) il venerdì tra le 17 e le 18.Tel. 029244550.
ASSOCIAZIONI
GALO E R IN R VOI! PE
OMAGGIO SOCIALE 2011 PER TUTTI I VECCHI E NUOVI SOCI
IL TELOIO un po’ telo un po’ accappatoio
A tutti coloro che rinnoveranno la tessera dell’Automobile Club Milano e a tutti coloro che si assoceranno per la prima volta, verrà consegnato quale omaggio di benvenuto nel club il “Teloio”, un pratico ed elegante accessorio multiuso per il mare o la piscina utilizzabile come accappatoio oppure come telo da stendere a terra o sulla sdraio. È realizzato interamente in cotone con tessitura a nido d’ape e con il logo “ACM” ricamato tono su tono; misura 1 metro per 11/2; 3 i colori disponibili: beige, tortora e verde
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L’AVVOCATO PER I SOCI
il nostro club
a cura dell’avvocato CHIARA SOMARÈ
PATENTE: PER RECUPERARE I PUNTI ORA C’E’ L’ESAME Non basta più frequentare soltanto un corso di recupero. Inoltre corso ed esame sono obbligatori anche quando si commettono tre infrazioni da “5 punti” nel corso di un anno. Sono state apportate modifiche al Codice della strada, qual è la nuova disciplina della patente a punti? Lettera firmata La legge del 29 luglio 2010 n. 120 ha apportato diverse modifiche al Codice della strada, introducendo nuove norme ed abrogandone altre. Con specifico riferimento alla disciplina della patente a punti, al comma 4 dell’art. 126 bis cds è stata aggiunta una proposizione, con cui viene introdotto l’obbligo di sostenere un esame al termine del corso frequentato per il recupero dei punti, pertanto, dall’entrata in vigore della norma non sarà più sufficiente frequentare un corso per il recupero, ma sarà necessario anche sostenere e superare un esame. Nulla peraltro dice la norma in ordine all’oggetto dell’esame, la lacuna dovrà pertanto essere colmata. Il comma 6 dell’articolo in commento è stato modificato. Dopo il primo capoverso sono stati aggiunti vari periodi, con i quali è stata variata la disciplina della revisione della patente di guida. La revisione viene inflitta non solo quando il titolare della patente di guida “consuma” integralmente il proprio punteggio, ma anche quando ha commesso tre infrazioni, anche non contestuali, nell’arco di dodici mesi, decorrenti dalla prima infrazione, che comportino, ciascuna, la sottrazione di cinque punti dalla patente.
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La novella dispone che il titolare della patente debba essere sottoposto alla procedura di revisione della patente, e pertanto debba sostenere i relativi esami entro il termine di trenta giorni dalla notifica del provvedimento, l’inottemperanza del termine da parte del titolare di patente provoca la sospensione a tempo indeterminato della patente di guida. Il provvedimento di sospensione deve anch’esso essere notificato al titolare del documento abilitativo alla guida. La novella introduce poi un ulteriore comma, relativo all’applicazione della detrazione dei punti in caso di condotte censurate sotto il profilo penale, detta norma regolamenta i termini che le cancellerie devono utilizzare per le comunicazioni dei provvedimenti all’Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida. Questa normativa suggerisce alcune considerazioni. Una prima osservazione è di politica del diritto: il legislatore ha introdotto un inasprimento delle sanzioni accessorie, non è più necessario avere consumato il punteggio assegnato (20 punti) per essere sottoposti alla procedura di revisione della patente di guida, ma bastano tre infrazioni
Che cosa c’è che non va Per comunicazioni brevi, potete servirvi di questo tagliando oppure scrivere all’indirizzo e-mail: stampa@acimi.it
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Nome e indirizzo socio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
nell’arco di un anno. Resta da verificare se la strada intrapresa sia efficace, ovvero se serva ad aggiungere pratiche burocratiche che soffocano gli uffici. Forse, qualche sanzione alternativa che faccia aumentare la consapevolezza dei patentati sulle conseguenze dell’indisciplina alla guida dei veicoli poteva essere una strada più appropriata, penso per esempio a pratiche di assistenza nei centri di rieducazione ai soggetti vittime di incidenti stradali. Una seconda considerazione di carattere pratico. I termini imposti dovranno considerarsi non perentori, ma ordinatori. Questo vuol dire che se gli uffici non potranno evadere le richieste presentate nei termini prescritti dovranno essere previste delle procedure che ritardino la dichiarazione di sospensione della patente di guida, perchè non potrà essere addossata al cittadino la conseguenza di una inefficienza amministrativa. Quindi si aggiungerà burocrazia a burocrazia, aggravando i costi senza rendere gli uffici più efficienti. Sembra, in altre parole, che il legislatore si dimentichi dello stato in cui versano gli uffici della Pubblica Amministrazione, e che ritenga che il solo prevedere termini ridotti sia sufficiente a ottenere l’efficienza dell’amministrazione. Forse quest’ultimo risultato potrà venire da altre normative, di carattere organizzativo, fondate su un nuovo utilizzo delle strutture informatiche coordinate per uffici.
POSTA La patente degli ottantenni Nel prossimo febbraio compirò 80 anni e poche settimane dopo mi scadrà la patente. Ho sentito che ci sono novità che riguardano il rinnovo della patente agli automobilisti della mia età. Potrò ancora guidare? Lettera firmata Le recenti modifiche al Codice della strada hanno disposto che chi ha compiuto gli 80 anni dopo il 15 settembre 2010 e deve rinnovare la propria patente scaduta potrà vedersela confermata dopo aver superato un esame psico-fisico da sostenere (e prenotare) presso la Commissione medica locale (ASL). La conferma avrà validità per due anni. In precedenza invece il rinnovo valeva tre anni e bastava la visita di un ufficiale sanitario abilitato.
NOTIZIARIO 9
Ora le tessere ACI sono anche carte prepagate ricaricabili
DAI PIÙ “VALORE” ALLA TUA TESSERA ! Danaro contante sempre in tasca senza costi aggiuntivi e senza canone annuo. Attivazione immediata anche se la tessera non è scaduta presso tutte le delegazioni ACI presentando semplicemente un documento d'identità e il codice fiscale
ACI ti regala una grande opportunità: associazione + carta prepagata ricaricabile, tutto in una sola tessera! Per attivarla basta effettuare la prima ricarica di denaro presso il tuo punto ACI oppure gli sportelli Bancomat del circuito QuiMultibanca oppure in Home banking. Potrai così utilizzarla, oltre che per beneficiare dei tradizionali servizi di assistenza e degli sconti Show your Card!, anche come strumento di pagamento su circuito VISA e PagoBancomat. Da oggi con la tua tessera puoi: • 'caricare' una somma di denaro (fino a € 5.000) per le tue spese quotidiane e per fare acquisti sicuri su internet • effettuare prelievi presso gli sportelli Bancomat • pagare il bollo e gli altri servizi presso i punti ACI • ricevere bonifici e accreditare lo stipendio, grazie al codice IBAN riportato sul retro della carta In più, hai il massimo della convenienza: • è senza canone annuo (paghi solo l'associazione) • la prima ricarica costa € 4,00, ogni ricarica successiva/prelievo costa € 1,50 La funzione di carta prepagata è disponibile sulle tessere Gold, Sistema, Okkei, Vintage, One e Club.
Esclusivo per i soci
Con “GUIDO” i vantaggi del noleggio a lungo termine NLT è una sigla sempre più diffusa. È la forma contratta di Noleggio a Lungo Termine: la società di noleggio mette una vettura a disposizione per un certo periodo (fino a 5 anni). In più fornisce tutti i servizi legati al veicolo, pagamento della tassa di proprietà ed assicurazione: dalla responsabilità civile obbligatoria a numerose coperture accessorie (come furto ed incendio), fino alla c.d. "Kasko pura" (che copre qualsiasi eventualità: per esempio, i danni provocati alla macchina, eventi naturali, atti vandalici). Resta a carico dell'utilizzatore solo il carburante. Il noleggio a lungo termine è un modo innovativo di concepire l'automobile, non più come una proprietà ma come un vero e proprio servizio, la mobilità di cui godere sempre. Con "GUIDO" si è al
volante di un'auto sempre perfetta, senza alcuna preoccupazione di gestione. Un'auto che non conoscerà mai svalutazione e per la quale non si avrà alcuna preoccupazione legata all'acquisto, gli accessori, gli optional, la percorrenza chilometrica annua ed il periodo di utilizzo. Al momento della sottoscrizione del contratto si versa un deposito cauzionale ed un anticipo e poi, per il periodo di noleggio, si paga un canone fisso mensile. Si può così vivere l'auto in totale libertà e tranquillità, senza dover pensare ad assicurazione, "bollo", manutenzione ed eventuali riparazioni. Per sapere quali Delegazioni aderiscono all'iniziativa vai sul sito www.acimi.it.
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il nostro club
LA
TAPPA MILANESE DI
“IN
STRADA E IN PISTA VINCONO LE REGOLE”
A LEZIONE DAL PILOTA Un programma di educazione stradale per gli studenti delle scuole superiori. In due istituti della città hanno fatto da “docenti” Andrea Montermini, ex prima guida in F1 e Valentina Albanese, campionessa di Endurance. a fatto tappa a Milano l’edizione 2010 H del progetto di sicurezza stradale Sara Racing Week End “In strada e in pista vincono le regole”, che negli ultimi anni ha raggiunto oltre 20.000 giovani nelle principali città italiane. Le scuole milanesi che hanno ospitato la manifestazione sono state l’Istituto Professionale di Stato Caterina da Siena e l’Istituto Statale Virgilio. Coinvolti quasi 500 ragazzi delle classi quinte: nel primo, dei corsi di grafica pubblicitaria e moda; nel secondo, dei licei classico, linguistico, scientifico e delle scienze umane. L’idea dell’iniziativa è quella di utilizzare la figura del pilota sportivo come esempio di guida sicura, per testimoniare e dimostrare ai giovani in età da patente quanto sia importante la prudenza al volante ed il rispetto delle regole sulla strada per la
All’Istituto Caterina da Siena, il pilota Valentina Albanese dialoga con un ragazzo di quinta intervenuto all’incontro sicurezza propria ed altrui. A colloquiare con i ragazzi sono intervenuti Andrea Montermini e Valentina Albanese, brillanti in pista e nell’eloquio. I due affermati piloti (di loro basti ricordare che Montermini ha corso in Formula 1 ed è protagonista di corse Gran Turismo, mentre Albanese ha vinto nel 2009 il Campionato Turismo Endurance) hanno catturato l’attenzione dei presenti con spiegazioni e aneddoti relativi alla guida in pista, dispensando consigli e suggerimenti per circolare sicuri sulle strade di tutti i giorni. A sottolineare l’importanza di conoscere i principi che regolano la guida – ad esem-
I N OCCASIONE DELLA G IORNATA M ONDIALE PER LE VITTIME DELLA STRADA INDETTA DALL’ONU
NUOVA CONVENZIONE
Benessere e bellezza al Centro C.D.M.
“CENTO CROCI” PER NON DIMENTICARE Messa e benedizione per ricordare coloro che hanno perso la vita sulle strade del lodigiano. Presenti le autorità locali e l’Automobile Club. n occasione della Giornata mondiale delle vittime della Strada, indetta dall’ONU, si è svolta lo scorso 14 novembre a Quartiano di Mulazzano, presso il centro parrocchiale "M'interessi", la Manifestazione delle Cento Croci in particolare ricordo delle persone che hanno perso la vita sulle strade del lodigiano. Promosso dalla sezione provinciale dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ONLUS ed organizzato dal Comune di Mulazzano nelle persone del sindaco, dott. Abele Guerini e del comandante della Polizia Locale geom. Luigi Pezzano, l’evento ha vissuto i suoi momenti più partecipati con la celebrazione della Santa Messa nella chiesa di S. Pietro Apostolo e la successiva commovente benedizione delle 50 croci recanti il nome di coloro che hanno perso la vita sulle
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pio, dalla necessità di mantenere adeguate distanze di sicurezza a quella di essere dotati di pneumatici in buone condizioni, fino a saper valutare le proprie condizioni psicofisiche – vi erano anche Gianfranco Chierchini e Paolo Redaelli in rappresentanza di AC Milano. “In strada e in pista vincono le regole” ha previsto quest’anno per i ragazzi, come hanno illustrato Annarita Ciollaro di Sara Assicurazioni e l’addetto stampa di AciSport Rosario Giordano, il concorso Ready 2 Drive: i vincitori saranno ospiti del Centro Aci Sara di Vallelunga per partecipare ad un corso di guida sicura. p.r.
Trattamenti scontati per i soci
strade del territorio. Alla manifestazione, che per la seconda volta viene organizzata in provincia di Lodi, dove da poco tempo è stata costituita la segreteria provinciale AIFVS a cura della signora Karen Arcano, erano presenti numerosi autorità in rappresentanza ufficiale di amministrazioni e istituzioni del lodigiano. E anche l'Automobile Club d'Italia ha voluto portare la testimonianza del proprio impegno per combattere ed arrestare la drammatica sequenza di vite sacrificate sull'asfalto attraverso la presenza del direttore dell’AC Lodi dott. Paolo Pinto. La triste, ma doverosa celebrazione, si è aperta però alla speranza di un futuro migliore grazie all’installazione nel centro parrocchiale di un etilometro per il test alcolico pre-guida che possa servire come presidio preventivo.
L’AC Milano ha stipulato una nuova convenzione con il Centro Dermocosmetico e di Terapie Naturali C.D.M. di via Pietro Cossa, 5 (Tel. 02.798105 76005716) a Milano, dove i soci possono usufruire di numerosi trattamenti volti a migliorare la salute, la bellezza e il benessere con tariffe esclusive e scontate. Il Centro C.D.M opera da oltre 20 anni ed è divenuto nel tempo un prestigioso punto di riferimento del settore medico-estetico. Lo scopo del centro è la correzione degli inestetismi attraverso la cura della persona per riscoprire come il benessere e la bellezza siano premessa di felicità. Due sono sostanzialmente le linee operative del centro : il programma “Salute & Bellezza”, comprendente interventi di estetica, chiururgia estetica e medicina e il programma “estetico” con oltre trattamenti. Ai soci ed ai familiari sarà applicato il 10% di sconto sui trattamenti sopra menzionati.
C . D. M .
Erbe e cosmetici Messegué
NOTIZIARIO 11
Con il concorso Vieni in Trentino e Vinci
SOCIO AC MILANO IN VACANZA GRATIS ACI può capitare anche questo: andaAbellairesocilocalità in vacanza per una settimana in una turistica del Trentino e tornare
Il signor Gianluca Gnocchi (a sinistra), socio di Codogno, premiato dal direttore dell’AC Milano Fabrizio Turci
l’anno seguente in un altro posto della regione per godersi un piacevole soggiorno completamente gratuito. È bastato partecipare al concorso promosso dal Consorzio Iniziative Turistiche Trentine e dall’Automobile Club Trento intitolato “Vieni in Trentino con ACI Trento … e vinci!” la particolarità di questo progetto consisteva nel farsi timbrare un apposito coupon dal titolare dell’albergo per la conferma dell’avvenuto soggiorno, al rientro consegnare il tutto all’Automobile Club di appartenenza il quale a sua volta l’avrebbe spedito all’Automobile Club Trento che alla scadenza del concorso avrebbe effettuato il sorteggio dei coupon pervenuti. Anche negli anni scorsi la dea bendata a baciato il nostro Automobile Club e quest’anno la sorte è toccata nuovamente al nostro club con il sorteggio del signor Gianluca Gnocchi socio dell’AC Milano di Codogno (nonché titolare della delegazione ACM della stessa località) che ha partecipato al concor-
so. Il concorso, organizzato ormai da alcuni anni, mette in palio tre premi per un soggiorno di una settimana per due persone in mezza pensione presso le strutture convenzionate. Inoltre il Consorzio riserva ai soci ACI uno sconto del 10% sulle tariffe di soggiorno. Sul sito dell’Automobile Club di Trento (www.acitrento.it) nella sezione dedicata al turismo si potranno trovare gli indirizzi e le caratteristiche delle strutture del Consorzio che hanno partecipato al concorso e che parteciperanno ai prossimi.
AUGURI DALL’AC MILANO Una piacevole sorpresa all’Automobile Club Milano durante le feste di fine anno. A tutte le persone che tra Natale e l’Epifania si sono rivolte agli uffici della nostra sede di corso Venezia per associarsi,espletare una pratica o pagare il bollo è stato infatti offerto un simpatico omaggio in tema con il periodo: un “panettoncino” oppure, a scelta, un “pandorino”. Un modo, speriamo gradito, di augurare Buone Feste.
BANDO DI CONCORSO A.C.I. 6° PREMIO DI LAUREA IN
MARKETING E RESPONSABILITA’ SOCIALE
(Ricerche - Strategie –Organizzazione – Pianificazione – Controllo – Prodotti/Servizi – Prezzi – Distribuzione – Comunicazione – Internet - Mobile) L’Automobile Club d’Italia è un ente pubblico non economico senza scopo di lucro, che istituzionalmente rappresenta e tutela gli interessi generali dell’automobilismo italiano, del quale promuove e favorisce lo sviluppo, offrendo servizi funzionali alla sua missione. In tale ambito ha deciso di promuovere, tra i giovani talenti delle Università italiane, un interesse per le attività di studio e ricerca sul marketing e la responsabilità sociale delle Imprese e delle Istituzioni, intesi come una specificità del marketing di particolare rilievo nell’attuale mondo globalizzato ma in crisi economica e sociale. In tale ambito è compreso sia il marketing prettamente sociale sia quello riferito a qualunque altro mercato ma con specifica attenzione alla sostenibilità sociale. L’ammontare del Premio è di euro 3.500 lordi per la tesi vincente nella categoria laurea “biennale” o quadriennale e di euro 1.500 lordi nella categoria laurea “triennale”. Possono prendere parte al concorso tutti gli studenti, di qualsiasi nazionalità, laureatisi negli anni accademici 2008-2009 e 2009-2010 con un voto di laurea non inferiore a 100/110 ( o equivalente) presso Università e Politecnici italiani statali e non statali, qualunque sia la facoltà di appartenenza. La domanda di ammissione al concorso dovrà essere inviata entro il 31 maggio 2011 a: Automobile Club d’Italia - Direzione Centrale Soci – Via Marsala 8 – 00185 Roma. Alla domanda, redatta in carta semplice, completa di dati anagrafici, indirizzo, recapito telefonico e, possibilmente, e-mail, dovranno essere allegati: - copia del certificato di laurea - breve presentazione della tesi da parte del relatore - copia della tesi. La copia della tesi può essere inviata in formato elettronico all’indirizzo segreteriadirezionesoci@aci.it I Premi saranno conferiti da una commissione apposita, designata dalla Direzione dell’A.C.I. Potrà essere decisa la non assegnazione dei Premi qualora si ritenga che nessuno dei lavori presentati sia coerente con gli obiettivi del concorso. Il giudizio della commissione è insindacabile. La consegna dei Premi sarà effettuata entro ottobre 2011 nel corso di un convegno sul tema in cui i vincitori presenteranno i propri lavori. La tesi e la documentazione inviate non saranno restituite. La partecipazione al concorso comporta l’accettazione di quanto contenuto nel presente bando. Per ulteriori informazioni e chiarimenti spedire una e-mail a: partner-partner@libero.it
GUIDA SICURA AC MILANO Vuoi imparare a guidare sulla neve e sul ghiaccio ?
VIENI A LIVIGNO Il 18 FEBBRAIO 2011 PER IL CORSO DI GUIDA SICURA “NEVE GHIACCIO” CON LE TECNICHE DEI PILOTI DI RALLY
E DOPO LA “SCUOLA GUIDA”, LA POSSIBILITÀ DI PASSARE UNA GIORNATA SCIANDO SULLE PISTE DI LIVIGNO CON UN MAESTRO A DISPOSIZIONE Il corso prevede l’insegnamento e l’applicazione delle manovre base della guida su fondi innevati ed alcune tecniche utilizzate dai piloti di rally per il totale controllo dell’auto nelle situazioni più critiche. Il costante supporto in tempo reale degli istruttori, le derapate controllate e le frenate al limite dell’aderenza sono gli ingredienti della ricetta del divertimento e della futura sicurezza sulla strada di tutti i giorni. Il corso si svolge a Livigno, nell’apposito piazzale debitamente allestito ed innevato all’occorrenza artificialmente.
PROGRAMMA DEL CORSO •
Teoria: finalità del corso e concetti base sulla sicurezza stradale. Posizione di guida. Sottosterzo, sovrasterzo, frenata, pneumatici. • Frenata d’emergenza con evitamento dell’ostacolo: controllare il bloccaggio delle ruote in una frenata improvvisa senza ABS ed evitare l’ostacolo. L’esercizio viene effettuato anche con i sistemi di sicurezza attivi inseriti. • Frenata in curva: frenare con e senza ABS mantenendo il veicolo nella direzione voluta. • Sovrasterzo: controllare e contrastare la perdita d’aderenza del retrotreno. • Sottosterzo: controllare e contrastare la perdita d’aderenza dell’avantreno. • Frenata con il “pendolo” ed inserimento curva: arrivare in prossimità della curva con l’auto sbilanciata dalla parte opposta e, attraverso lo spostamento dei carichi, iniziare l’inserimento in curva in derapata, riallineando progressivamente verso l’uscita. • Frenata con il piede sinistro: frenare ed accelerare appositamente con i due piedi per correggere eventuali sottosterzi o per creare volutamente il sovrasterzo dell’auto. • Freno a mano: correggere eventuali situazioni di pericolo con l’utilizzo dell’apposita leva. • Giri di pista: per mettere in pratica tutte le nozioni apprese IL CORSO COMPRENDE COSTO DEL CORSO • Pista in esclusiva per tutta la giornata • 2 auto appositamente gommate e attrezzate • 2 istruttori in macchina con gli allievi • Struttura riscaldata per i partecipanti • Pranzo nella giornata del corso ESCLUSI PERNOTTAMENTI • Assistenza del personale GM in entrambe le giornate. PROGRAMMA DEL SOGGIORNO
€ 936
- Arrivo dei partecipanti nel pomeriggio di giovedì 17 febbraio e sistemazione nell’hotel Acquagranda Wellness Park con trattamento di mezza pensione più accesso a piscina, sauna e bagno turco a euro 96 per persona a notte. - Corso di guida nella giornata di venerdì 18 febbraio a partire dalle ore 10 (pranzo incluso). Rientro alle proprie sedi, oppure possibilità di prolungare il soggiorno a sabato 19 febbraio per una giornata di sci libero o con maestro a disposizione. IL CORSO DI GUIDA VERRÀ CONFERMATO AL RAGGIUNGIMENTO DEL NUMERO MINIMO DI PARTECIPANTI. CHIUSURA ISCRIZIONI 31-01-2011.
Per costi e informazioni telefonare allo 02 7745323 da lunedì a venerdì ore 14-18.
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VIAGGI PER I SOCI 15
VIAGGI INSOLITI in giro per il mondo
Febbraio dal 6 al 18
ISOLA DI PASQUA la festa di Tapati
All’inizio di febbraio, il festival Tapati rende omaggio alla cultura rapa nui. E’ il momento più importante di tutto l’anno per gli abitanti dell’Isola di Pasqua che si sfidano in varie gare per eleggere la regina dell’anno. I due clan dell’isola si sfidano in varie prove di sport e coraggio, che riuniscono tutti gli abitanti. Ed esattamente come il vincitore della festa dell’uomo uccello poteva imporre come re un uomo del proprio clan, i vincitori del Tapati possono nominare la regina del gruppo.
dal 14 al 20
EGITTO INSOLITO Sawa e il deserto Bianco
Marzo dal 16 al 20
TUNISIA il fascino del deserto e dell'archeologia
dal 23 al 27
SICILIA dalla Magna Grecia al Barocco siciliano
“Quanti non hanno vagheggiato almeno di conoscerla? Pochi o nessuno; tanto è universale la fama della sua bellezza, tanto il ricordo di essa va unito al ricordo delle più diffuse civiltà. Sicilia dai mille volti, nazione più che regione tante sono le identità difformi, mitologica e concreta, cupa e solare, magnifica e terribile.
Aprile dal 6 al 11
ALSAZIA, BORGOGNA & ALTA SAVOIA dall'unità d'Italia all'unità d'Europa
Maggio dal 7 al 10
BARCELLONA minicrociera sulla nave delle stelle
Ottobre dal 19 al 23
SICILIA dalla Magna Grecia al Barocco siciliano
Novembre dal 3 al 6
MALTA Tra Cavalieri e natura
Megaliti, torrioni medievali, la grotta di Calipso: Malta non è solo antica, è assolutamente mitica! Le strette viuzze di ciottoli delle sue cittadine sono disseminate di cattedrali normanne e di palazzi barocchi, mentre nella campagna si trovano le più antiche costruzioni sorte a opera dell'uomo nel corso dei millenni.
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18 SICUREZZA
Gomme termiche istruzioni per l‘uso
LE SCARPE GIUSTE PER L’INVERNO Montarle o non montarle d’inverno anche in pianura? Sicurezza, costi, comodità. I pro e contro. Le differenze rispetto alle catene e alle gomme chiodate
T
ra le varie modifiche apportate al Codice della Strada all’inizio della scorsa estate si fa espresso riferimento alla possibilità che prefetture e amministrazioni comunali e provinciali possano emettere ordinanze che sulle strade sotto la loro giurisdizione (non in città) durante i mesi invernali obbligano gli automobilisti a circolare con pneumatici invernali montati oppure avere a bordo le catene da neve. E ciò in aggiunta all’osservanza di quanto indicato dai cartelli specifici già presenti su determinate strade di montagna. E‘ ancora fresco infatti il ricordo delle nevicate che l’anno scorso (e questo inverno non sembra voler essere più clemente) causarono, anche sulle strade di pianura,autostrade comprese, tanti rallentamenti e problemi di viabilità e tanti disagi e incidenti agli auto-
mobilisti, proprio perchè la maggior parte delle auto affrontò la temperie climatica con pneumatici „normali“, conosciuti come estivi, anche se ciò non significa far ricadere sulla spalle degli automobilisti ogni responsabilità dato che è preciso dovere dell’ente gestore della strada ripulirla al più presto e renderla percorribile il più agevolmente possibile. Così alcune Province, tra cui quella di Milano, verso la metà dell’ottobre scorso decisero di emanare un‘ordinanza in tal senso che sarebbe stata in vigore dal successivo 15 novembre fino al 31 marzo 2011. Ne è seguto un vivace dibattito in cui, ferma restando la finalità di tutelare la sicurezza degli automobilisti, venivano sostanzialmente criticati i tempi ristretti intercorrenti tra l’annuncio dell’ordinanza e la sua entrata in vigore.
Critiche non immotivate dato che è ragionevole pensare che sarebbe stato opportuno annunciare per tempo l’ordinanza in modo da comunicare adeguatamente agli automobilisti l’importanza che il provvedimento rivestiva per la sicurezza stradale e per dar loro la possibilità di verificare e confrontare i costi dei prodotti dei vari fabbricanti. In questo modo anche le Forze dell’Ordine avrebbero avuto informazioni e direttive più precise, mentre le case costruttrici avrebbero avuto la possibilità di rifornire il mercato di un adeguato quantitativo di pneumatici e catene. Alla fine ha prevalso il buonsenso e non se ne è fatto più nulla. Tutto rimandato, forse, al prossimo inverno. Tuttavia questo caso ha in qualche modo portato alla ribalta una questione che val la pena di approfondire:
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Pneumatici invernali
Mud e Snow (fango e neve in inglese) e sono normati dal 1992 come, coperture il cui battistrada e la cui struttura sono concepiti per offrire soprattutto su terreno fangoso e su neve fresca o compatta prestazioni migliori di un pneumatico normale. Il disegno del battistrada di una copertura M+S è caratterizzato da incavi e rilievi più grossi rispetto al pneumatico normale, generalmente dotati di lamellature elastiche“. Ciò permette di imprigionare all’interno di esse la neve realizzando un sorta di „effetto mastice“ derivante dal contatto tra la neve nelle lamelle e quella sulla superficie stradale.Sul bagnato, invece,iI grossi incavi favoriscono l’espulsione dell’acqua da sotto lo pneumatico. La maggiore attitudine alle performances invernali di questi pneumatici è attestata da una marcatura aggiuntiva sul fianco (non prescritta specificamente da una normativa) consistente nell’ideogramma di una montagnetta con il simbolo del fiocco di neve: generalmente la copertura marcata con questo simbolo
offre un margine di sicurezza superiore del 7% nella frenata con ABS su neve rispetto al pneumatico che reca la sola marcatura M+S. Bisogna utilizzare le stesse misure degli „estivi“ o quelle eventualmente ammesse in alternativa e indicate sulla carta di circolazione. E‘ anche consigliato apporre sul cruscotto, in posizione ben visibile, l’adesivo che riporta la velocità massima ammessa per quel tipo di p n e u m a t i co : questo perché spesso il pneumatico invernale ha un codice di velocità inferiore a quello dell’omologo pneumatico estivo. Se montate sui cerchi, le gomme vanno conservate orizzontalmente; se sono invece smontate devono essere riposte verticalmete, avendo cura di alloggiarle in luogo buio e asciutto e segnandone con un gessetto la posizione ("A-DX", "PDX") per poter effettuare una rotazione sugli assi l’anno successivo.
quanto sono funzionali gli pneumatici invernali alla sicurezza di marcia in condizioni avverse, fino a che punto essi permettono di procedere e trarsi d’impaccio sui fondi viscidi? E ancora, che differenza c’è tra essi e le catene o altri comodi dispositivi (ma attenzione che siano omologati) come le cosiddette „calze“, i „ragni“ e similari ? Innazitutto bisogna dire che negli ultimi anni sia le catene che le gomme specifiche per la brutta stagione hanno fatto passi tecnologici notevoli. Le catene sono oggi più leggere, resistenti e, soprattutto, molto più facili da montare rispetto a quelle di una volta. Bisogna comunque saperlo fare e talvolta trovarsi a bordo strada,magari sotto la tormenta e magari al buio, può mandare in crisi anche un esperto. Esse però sono un dispositivo d‘emergenza assai valido, limitatamente a certi impieghi
piuttosto gravosi, e, come noto, di costo relativamente abbordabile. Lo si sapeva. Nulla di nuovo. Di relativamente nuovo, soprattutto per quanto riguarda versatilità e comodità d’uso, ci sono gli pneumatici invernali ai quali, nella brutta stagione, si sta convertendo un numero sempre maggiore di automobilisti, specie quelli che vanno spesso in montagna o transitano frequentemente su strade extraurbane a rischio di neve. Si fa il “cambio di stagione” come per gli abiti a fine ottobre e a fine marzo e non ci si pensa più. Una volta si chiamavano gomme „da neve“ (niente a che vedere con le gomme chiodate che ancora esistono e che sono perfette per usi estremi, ma sono soggette ad alcune limitazioni); oggi invece la loro definizione più corretta dal punto di vista tecnico è
Più sicuri degli„estivi“ sui fondi viscidi li pneumatici invernali o termici, G recano sul fianco la marcatura M+S (oppure MS, M-S, M&S) ovvero le iniziali di
neve
40 Km/h 50% bagnato 80 Km/h
15%
20 SICUREZZA AUTOMOBILE CLUB MILANO Comunicato Stampa
Milano, 1 dicembre 2010
L’obbligo di pneumatici invernali o catene a bordo nei mesi invernali
quella di “pneumatici termici” perché le loro prestazioni sono legate alla temperatura, sia quella esterna sia la loro. Infatti grazie alla loro particolare mescola (cioè il tipo di materiale con cui sono costruiti) essi si scaldano piuttosto velocemente e dai + 7 gradi centigradi in giù di temperatura atmosferica essi forniscono un plus di sicurezza rispetto agli estivi tradizionali in fatto di aderenza, motricità e frenata. Il che significa maggiore tenuta di strada, spazi di arresto più brevi, migliore precisione di sterzo, sia su fondo asciutto che bagnato. Sulla neve poi sono impareggiabili perchè consentono di procedere agevolmente dove con gli estivi non si sta in strada e con le catene si viaggia a bassa velocità e con scarso confort. E questo per via del particolare disegno”a lamelle” del loro battistrada. Abbinati poi ad una trazione integrale rendono il mezzo davvero inarrestabile. E a questo proposito bisogna ricordare che sulla neve anche una 4x4 resta ferma se monta gomme estive. Le gomme termiche devono comunque essere sempre quattro, anche su una normale vettura con una trazione su un solo asse. Svantaggi? Ovviamente qualcuno c’è. Ad esempio gli invernali costano generalmente qualcosa in più rispetto ad analoghi estivi montabili sulla stessa auto e sono omologati per velocità massime con codice inferiore di una categoria (comunque sempre ben oltre i limiti di velocità consentiti dal Codice); la resa chilometrica è invece praticamente uguale. In teoria li si possono usare anche in primaveraestate. Non succede nulla di grave. Ma è sconsigliabile perchè le performace invernali di durata, tenuta e frenata scemano a vantaggio dello pneumatico estivo. Il vero problema è semmai quello dell’investimento inziale (magari con l’aggiunta dei cerchioni) e quello del rimessaggio, anche se ormai questo servizio viene offerto da moltissimi gommisti anche a costo zero per fidelizzare la clientela. Ma se impiegati nel loro „habitat“ naturale e stagionale gli pneumatici invernali ripagano ampiamente in comodità e sicurezza. ■
OLTRE LE POLEMICHE, L’OBIETTIVO E’ LA SICUREZZA STRADALE Le condizioni atmosferiche di questo periodo testimoniano l’importanza, ai fini della regolare circolazione e della sicurezza stradale, di viaggiare, in caso di neve e di ghiaccio, dotati di pneumatici invernali o disponendo di catene in caso di necessità. Si riaccende così il dibattito sull’ordinanza della Provincia di Milano dello scorso 11 ottobre successivamente sospesa - che imponeva ai veicoli che percorrono le strade provinciali l’uso degli pneumatici invernali o le catene a bordo, nel periodo 15 novembre - 31 marzo 2011. Le polemiche di queste ultime settimane, afferma il presidente dell’Automobile Club Milano Carlo Edoardo Valli, rischiano tuttavia di fuorviare rispetto all’obiettivo originale che è e che deve restare la sicurezza stradale. Va infatti ribadito come gli pneumatici invernali garantiscano prestazioni elevate di aderenza quando la temperatura scende sotto i 6 – 7 gradi e, naturalmente, ancor più quando ci sono ghiaccio e neve sul manto stradale. Essi consentono una maggiore aderenza e quindi un superiore livello di tenuta di strada, che è un’importante prevenzione degli incidenti stradali e che facilita la circolazione in situazioni particolarmente critiche. L’esborso a carico degli automobilisti, per quanto riguarda gli pneumatici invernali, è poi analogo o leggermente superiore a quello degli estivi ed è ammortizzabile nel medio periodo: una vettura normalmente utilizza nel corso della sua vita, infatti, almeno due treni di pneumatici e, anziché usarne due estivi, comporta solo vantaggi usarne uno estivo ed uno invernale. Alla luce di queste considerazioni, AC Milano, pur concordando quindi nella sostanza con il provvedimento proposto dall’assessore provinciale Giovanni De Nicola, ritiene però opportuno limitare per il momento questa disposizione, per motivi organizzativi e di coordinamento territoriale, alle giornate in cui si presentino consistenti precipitazioni nevose. Infatti tali provvedimenti, al di là delle situazioni di conclamata emergenza, necessitano tempi adeguati per comunicare agli automobilisti l’importanza che essi rivestono per la sicurezza stradale e per dar loro il tempo di verificare i diversi costi delle diverse case costruttrici di pneumatici. Inoltre, prosegue Valli, è necessario un tempo opportuno anche per fornire alle Forze dell’Ordine informazioni precise su questa ordinanza e sulla sua applicazione e per dare alle stesse case costruttrici la possibilità di rifornire il mercato milanese di un adeguato quantitativo di pneumatici. “Utilizziamo così al meglio questo straordinario strumento ricco di tecnologia e di fondamentale importanza per la sicurezza stradale quale è lo pneumatico invernale, conclude Valli, non correndo peraltro il rischio di un suo svilimento in alcuni segmenti dell’opinione pubblica”.
Milano sotto neve: i disagi sono sempre forti. Ma fuori città senza gomme invernali o catene si rischia l’immobilità. In alto, il giudizio dell’AC Milano sulla questione.
Catene e gomme chiodate Adatte a casi estremi e limitati d‘impaccio sui fondi coperti Pe suerdafortitrarsi neve alta e fresca, ghiaccio, fango pendenze sono assai valide le
catene che devono essere omologate, riportando sul prodotto e sulla confezione marchi specifici (CUNA NC 178-01 oppure ON – V 5117) e della misura adatta allo pneumatico interessato. Se sono di misura sbagliata risultano inefficaci e possono causare danni alle strutture del complesso ruota, così come quando sono mal montate. Le catene sono relativamente economiche (anche se ci sono eccezioni), ma limitano la velocità, costringono ad una marcia rumorosa e poco confortevole e non sono utilizzabili quando la strada torna pulita. Inoltre
alcuni modelli di auto non possono montarle per motivi strutturali. Però per un uso occasionale e saltuario vanno benissimo. Un impiego ancora più „estremo“ lo svolgono gli pneumatici chiodati che non sono molto diffusi in Italia perché rendono al meglio sui fondi con neve e ghiaccio, spessi e compatti come nel caso dei paesi scandinavi. Essi presentano effettivamente dei chiodi sul battistrada e sono soggetti a limiti per quanto riguarda il periodo di utilizzo (dal 15 novembre al 15 marzo), e le velocità consentite. Inoltre sono soggetti all’obbligo di montare dei paraspruzzi al posteriore. In alcuni Paesi sono proibiti.
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Le normative sugli equipaggiamenti invernali degli altri Paesi
COSA SI FA IN EUROPA Una ricerca della Casa di pneumatici Continental
Gomme „winter“ e catene sono equiparate dal Codice 122 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice Ldella’articolo Strada al comma 8 recita: “Il segnale CATENE PER NEVE OBBLIGATORIE deve
essere usato per indicare l’obbligo di circolare, a partire dal punto di impianto del segnale, con catene da neve o con pneumatici da neve.” Pertanto il Codice mette sullo stesso piano le catene e gli pneumatici invernali, siano essi „termici“ oppure „chiodati“. Qualora il suddetto segnale (tondo con il pneumatico incatenato su fondo blu) non venga rispettato l‘automobilista può essere soggetto a sanzioni amministrative e le Forze dell’ordine possono prevedere il fermo del mezzo.
Austria Nonostante una quota elevatissima di vetture equipaggiate con coperture winter, non esiste una specifica normativa. Si fa riferimento all’obbligo sancito dagli appositi cartelli posizionati nelle zone montane: su questi tratti sono obbligatorie le coperture winter con un residuo battistrada di almeno 4 millimetri o l’utilizzo di catene da neve. Gli pneumatici chiodati sono ammessi con rispetto di vincoli temporali e di velocità. BeNeLux Non esistono particolari prescrizioni. Sono vietati gli pneumatici chiodati. Danimarca Non ci sono prescrizioni, sebbene la quota di pneumatici invernali sia decisamente consistente. Gli pneumatici chiodati sono consentiti. Estonia C’è l’obbligo di montare pneumatici invernali dal 1 dicembre a fine febbraio, ma in caso di particolari condizioni atmosferiche la data di inizio può essere anticipata e quella di fine posticipata. Sono vietati gli pneumatici chiodati. Finlandia Vige l’obbligo degli pneumatici winter dal 1 dicembre a fine febbraio, e dal 1990 questa norma vale anche per tutti i veicoli stranieri in transito nel Paese. Sono consentiti gli pneumatici chiodati. Francia L’obbligo degli pneumatici invernali o catene da neve è sancito solo dagli appositi cartelli posti sulle strade montane. Possono essere utilizzati pneumatici chiodati e chi li usa deve esporre posteriormente un adesivo identificativo del limite massimo di velocità di 90 km/h. Germania Pur con un parco circolante all‘80% equipaggiato con coperture winter, non esiste una vera e propria normativa, anche se una definizione è attesa in brevissimo tempo. L’obbligo degli pneumatici invernali (in alternativa alle catene da neve) invece è sancito su alcuni percorsi montani in particolari condizioni climatiche, previa segnalazione con cartelli stradali specifici o su ordinanza dei Laender. In caso di equipaggiamento non idoneo alle condizioni invernali però, in caso di incidente le compagnie assicuratrici possono contestare il rimborso della polizza kasko. Sono tassativamente vietati gli pneumatici chiodati. Grecia Non è previsto alcun obbligo. Gran Bretagna e Irlanda Non esiste alcun tipo di prescrizione in materia di circolazione invernale.
Lettonia Vige l’obbligo degli pneumatici winter dal 1 dicembre a fine febbraio. Sono ammessi gli pneumatici chiodati. Lituania Vige l’obbligo degli pneumatici invernali dal 1 novembre al 1 aprile. Sono ammessi gli pneumatici chiodati. Norvegia I veicoli nazionali hanno l’obbligo di circolare con pneumatici invernali dal 1 novembre al primo week-end dopo Pasqua. Quelli con targa estera ne sono esenti, anche se ne viene consigliato l’uso. Nel medesimo periodo sono ammessi gli pneumatici chiodati. Polonia Non esistono prescrizioni sebbene sia diffuso l’impiego degli pneumatici invernali con e senza chiodi. Portogallo Non esistono normative. Repubblica Ceca Non esistono prescrizioni specifiche sul tema equipaggiamenti invernali. Russia Non esiste normativa specifica, ma si fa riferimento sempre alle raccomandazioni di sicurezza. Pneumatici winter e chiodati sono consigliati, in alternativa sono ammesse le catene da neve. Slovenia Obbligo di equipaggiamento invernale dal 15 novembre al 15 marzo, inteso come utilizzo degli pneumatici invernali o di pneumatici estivi purché con battistrada superiore ai 4 millimetri. Gli pneumatici chiodati devono essere montati su entrambi gli assi. Spagna Non esiste una normativa. Ci si affida alla cartellonistica stradale, ove presente. Svezia Obbligo degli pneumatici invernali per i veicoli nazionali, ma nessun vincolo per gli stranieri. Sono ammessi gli pneumatici chiodati. Svizzera Sostanzialmente non esiste una normativa, sebbene la percentuale di queste coperture in circolazione sia addirittura superiore a quella delle estive. In caso di incidente riconducibile ad un problema di aderenza infatti le compagnie assicuratrici non riconoscono il rimborso della polizza kasko ed in determinati casi gravi addebitano una proporzionale di spesa all’assicurato per i danni arrecati a terzi. Catene e pneumatici chiodati sono vietati su autostrade e strade statali principali, mentre i tratti alpini con obbligo di catene o coperture invernali sono segnalati dalla apposita cartellonistica
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PIOGGIA, NEVE, NEBBIA: CONSIGLI DI GUIDA
STRADE D‘INVERNO B
asse temperature, pioggia e neve, oscurità e nebbia, possono mettere in crisi automobilista e auto. Ma affrontare le insidie del “Generale Inverno” è oggi per tutti più facile di un tempo grazie ai progressi tecnici che hanno reso più sicure, affidabili e protettive le automobili. Ci riferiamo soprattutto ai dispositivi di assistenza elettronica come ad esempio Abs (anti bloccaggio ruote in frenata), Asr (antipattinamento in accelerazione), Esp (antisbandamento), che permettono di mantenere il controllo del mezzo sia in frenata che in curva, ma anche dei moderni e assai potenti impianti di illuminazione, degli pneumatici con battistrada ad alta tenuta sul bagnato e con mescole termiche, delle moderne batterie “sigillate” a lunga durata e così via.
La moderna tecnologia aiuta l’automobilista. Ma il suo comportamento resta fondamentale. Ci vuole perizia e, soprattutto, prudenza
Posto quindi che (sempre, ma ancor più in inverno) ci vuole un’auto completamente efficiente, bisogna prestare un’attenzione particolare ad alcune sue parti. Le gomme per prime, il cui battistrada, per legge, non deve scendere sotto la profondità di 1,6 millimetri. Ma a quel punto le gomme sono ormai quasi “sulle tele”, meglio pensarci prima a sostituirle. Gli eperti consigliano di non scendere troppo al di sotto dei 3 millimetri. Lo stesso vale per la batteria che è “un oggetto misterioso” per quanto riguarda la sua durata. Può infatti avere una vita lunga anni e anni (specie se l’auto resta al caldo nel box), oppure molto, molto più breve. Comunque se alle soglie dell’inverno appare “debole“ in avviamento e non tiene più la carica, meglio cambiarla perchè il freddo ne riduce drasticamente
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Per evitare le sbandate
TECNICHE DI GUIDA E REAZIONI DELL’AUTOMOBILE TRAZIONE ANTERIORE Su queste auto, che sono ormai le più diffuse, la compresenza di sterzo,e forza motrice sullo stesso asse fa in modo che la mancanza di aderenza in curva per il fondo scivoloso possa far perdere direzionalità all’auto portandola verso l’esterno della curva (sottosterzo). In tal caso bisogna prima ditutto rilasciare l’acceleratore, ma non totalmente, e appena si recuperano trazione e aderenza si può riprendere il controllo sterzando dolcemente. l’efficaxia: a -18 gradi centigradi, ad esempio, essa perde fino al 60% della potenza di cui dispone a +25 gradi. Altri elementi da tenere sotto controllo sono gli ammortizzatori, l’antigelo del raffreddamento del motore e quello nella vaschetta del detergente del parabrezza. E poi i tergicristalli: oltre a verificare che davvero puliscano il vetro, ricordarsi di alzarli dal parabrezza nelle notti gelide per evitare che si “incollino” al vetro stesso. È anche bene munirsi di un raschietto per rimuovere l’eventuale brina sul vetro la mattina e di uno spray antigelo da spruzzare nelle serrature gelate e bloccate. Chi invece ha un diesel ricordi di fare rifornimento con il gasolio invernale. Ma nonostante tutto questo, sembra persino inutile sottolinearlo, l’”ingrediente” fondamentale con cui condire la guida invernale resta sempre la prudenza che deve aumentare in funzione dell’avversità delle condizioni meteo.
PIOGGIA Oltre al peggioramento della visibilità, il problema principale della guida nella pioggia è la precarietà della tenuta di strada dato che l’asfalto bagnato, notoriamente, riduce l’attrito e la presa a terra nelle gomme. Ecco perché queste ultime debbono essere ancora “buone” ed avere
una profondità delle scanalature tra i tasselli che permetta di espellere al meglio l’acqua presente sull’asfalto. La diminuita aderenza implica quindi spazi di frenata più lunghi di cui bisogna tener conto: se già a 30 Km/h ci vogliono circa cinque metri in più per fermarsi sul bagnato (17 metri invece di 12) a 90 Km/h si passa da 70 a 94 metri; a 120 Km/h da 113 a 157 metri. Con l’Abs tutto è più facile, ma non tanto perché si frena “di più”, ma piuttosto perché si frena “meglio” evitando che il blocco e lo slittamento delle ruote faccia aumentare la lunghezza della frenata. Di tanto in tanto, poi, bisogna saggiare l’efficienza dei freni che, se troppo bagnati, perdono mordente. In generale sul bagnato la guida deve essere più dolce, quanto a sterzate e frenate. In una curva bagnata presa allegramente una vecchia auto senza le moderne assistenze dinamiche può tendere alla sbandata. In questo caso non bisogna frenare violentemente ma “accompagnare” il movimento rilasciando l’acceleratore ed effettuando il cosiddetto “controsterzo” (chi ne è capace) che consiste nel ruotare immediatamente e velocemente il volante nella stessa direzione in cui il retrotreno dell’auto sta andando per riportare il mezzo in direzione di marcia. Quando invece si transita su una pozza
TRAZIONE POSTERIORE Il comportamento di questo tipo di auto nelle curve dal fondo scivoloso affrontate a velocità non adeguata è opposto a quello delle trazioni anteriori. Infatti in questi casi l’auto non riesce più a seguire la sua traiettoria sotto la spinta di una forza centrifuga che agisce sul suo posteriore (sovrasterzo). Anche in questo caso togliere progressivamente il gas e controsterzare (verso lo stesso lato della sbandata) con decisione. La presenza di Asr e Esp rappresentano un utile presidio a queste evenienze. TRAZIONE INTEGRALE Si tratta della soluzione più sicura ed efficace per contrastare le insidie dei fondi siano essi bagnati, innevati o ghiacciati. Specialmente se sulle 4 ruote motrici vengono montate gomme invernali. Ma attenzione a non credersi invincibili. Sebbene i limiti di tenuta di strada delle 4x4 siano assai elevati quando una di queste vetture viene portata a superarli essa diventa completamente ingovernabile.
24 SICUREZZA
d’acqua quest’ultima si interpone tra i due elementi di contatto ( gomma e asfalto), facendo perdere aderenza e direzionalità all’auto. È il cosiddetto fenomeno dell’aquaplaning che sembra far “volare” l’auto sopra la strada ed è tanto più accentuato quanto più si viaggia veloci. All’approssimarsi di una pozza bisogna quindi tenere ben salde le mani sul volante per evitare sbandamenti, rallentare e frenare prima della pozzanghera, e aspettare che... passi.
NEVE E GHIACCIO Ancor peggiori che sul bagnato sono le condizioni di aderenza su neve e ghiaccio in presenza dei quali il coefficiente di attrito diminuisce fino a tendere allo zero, mentre gli spazi di frenata possono aumentare fino a 10 volte. Ancora e ancora dolcezza nella guida. Frenando e sterzando bruscamente si rischiano sbandate e pattinamenti. In questo caso è fondametale l’Abs e tutti i dispositivi elettronici ad esso collegati che, come detto, consentono di mntenere attiva la funzione dello sterzo. Senza di esso l’auto sarebbe ingovernabile e non si potrebbero neppue eseguire manovre come il controsterzo. Per la presa sul fondo stradale è poi utilissima la trazione integrale che per essere pienamente efficiente deve essere abbinata all’uso delle catene (che limitano la velocità), o meglio, delle gomme “invernali”. In quest’ultimo caso si diventa davvero “inarrestabili” sulla neve (a medie anche abbastanza elevate) e assai più sicuri sul ghiaccio. Una delle insidie del ghiaccio è che esso può essere “invisibile” e presentarsi improvvisamente sul manto stradale, in una zona d’ombra o magari dietro una curva. Unica avvisaglia possibile è la percezione di un riflesso sull’asfalto. In questi casi non bisogna farsi prendere dal panico e pensare, se possibile, a limitare i danni dirigendo l’auto in un area non pericolosa, lasciando l’acceleratore e frenando dolcemente. Se l’auto slitta in partenza sulla neve, non si deve insistere con l’acceleratore: così scava una buca ancor più paralizzante. Bisogna togliere la neve da sotto le ruote (di trazione) e infilarvi sotto qualcosa che
ripristini l’aderenza come ad esempio una coperta.
NEBBIA In caso di nebbia con una visibilità non superiore a 50 metri, il Codice della Strada prescrive una velocità massima di 50 Km/h, ma se necessario bisogna procedere ancor più lentamente cioè ad una velocità che consenta di fermarsi nello spazio visibile davanti a sè. Ad esempio, con una nebbia fittissima e visibilità stimata attorno a 8 metri la velocità non deve essere superiore ai 10 Km/h; con 20 metri di visibilità si può viaggiare a 30 Km/h e con 40 metri a 40 Km/h. Per fortuna negli ultimi anni, anche nelle nostre pianure, la nebbia densa non è più un fenomeno quotidiano, ma la sua pericolosità è sempre elevata perché essa è spesso “traditrice” in quanto può presentarsi improvvisamente in banchi che provocano brusche frenate e i conseguenti tamponamenti a catena. Che fare? Innanzitutto non bisogna sopravvalutare le proprie capacità (alla nebbia ci si abitua e si tende a forzare l’andatura) e poi bisogna matenere tassativamente la distanza di sicurezza senza formare “trenini” con un temerario apripista e tutti gli altri dietro a file serrate; al massimo si può seguire una sola auto mantenendo la distanza più grande
possibile da essa, cioè fino a vedere appena i suoi fanalini posteriori o la luce retronebbia (da tenere spenta se non necessaria perchè abbagliante: “con visibilità inferiore a 50 metri” dice ancora il Codice). In ogni caso bisogna puntare gli occhi davanti, nel fitto della nebbia per percepire subito eventuali ostacoli, e non poco davanti all’auto o verso i lati della strada puntandoli sulle strisce. Per quanto riguarda i fari, da tenere piuttosto bassi, in caso di nebbia fitta meglio gli antinebbia da soli e non assieme agli anabbaglianti che vanno bene con nebbia leggera. Mai gli abbaglianti. La nebbia infatti è come uno specchio che riflette la luce e la fa tornare negli occhi del guidatore. In caso di fermata è importante parcheggiare in una zona il più possibile riparata e sicura. Anche in questo caso è importante rendersi visibili con tutte le luci accese e tutti i mezzi possibili. Fermarsi fuori dalla carreggiata o il più possibile al suo margine. Il triangolo va posto ad almeno trenta metri di distanza. Cambiare una gomma per una foratura può essere pericoloso in queste condizioni: osservare la massima cautela tenendo d’occhio chi sta per sopraggiungere e potrebbe non essersi accorto della nostra presenza. Ricordarsi infine di chiudere il portellone posteriore se su di esso sono posizionate ■ le luci.
P A N O R A M A
26
VADEMECUM DELLA SICUREZZA DEI BAMBINI IN AUTO
GENITORI, LO SAPEVATE CHE…. ? ltre al conducente, tutti i passeggeri, compresi quelli seduti nei sedili posteriori, hanno l’obbligo di indossare la cintura di sicurezza. Oltre all’obbligo di legge, i genitori hanno il dovere educativo di dare l’esempio ai propri figli, fin da piccoli Eppure, troppo spesso si vedono famiglie in autovettura che, di fatto, mettono i propri piccoli e se stessi, a rischio.Perché? Per un unico motivo: la mancanza di i nformazione.
O
E qui di seguito, diamo una dimostrazione di quanta poca informazione circoli sulle nostre strade mettendo alla prova i lettori di questa rivista, che, essendo soci dell’Automobile Club sono certamente più sensibili alla sicurezza stradale rispetto alla media: lo sapevate che:
•
I bambini devono viaggiare sempre trattenuti da un sistema di ritenuta, mai liberi. In caso di urto o tamponamento ad una velocità anche solo di 50 km/h, sul corpo di un bambino agisce una forza che può superare i 600 kg. Ovviamente, più aumenta la velocità e più la situazione peggiora. I bambini, dalla nascita e fino ad una •statura inferiore a 1,50 m. devono obbligatoriamente utilizzare seggiolini ed
adattatori adeguati al loro peso e di tipo omologato.
•
Fino ai 9 kg, il bambino deve essere trasportato in senso contrario al senso di marcia. Dai 10 ai 18 kg, il bambino deve sedere esclusivamente nel seggiolino. Oltre 18 kg, il bambino può stare sugli adattatori, piccoli sedili che alzano il bambino e gli consentono di usare correttamente le cinture di sicurezza. La posizione più sicura è collocare il •bambino sul seggiolino o sull’adattatore al centro del sedile posteriore, per proteggerlo anche da eventuali urti laterali. si utilizza il sedile anteriore, accanto •al Seguidatore, per collocare il seggiolino, prima deve essere disattivato il corrispettivo air bag. Si ricorda che non tutti gli autoveicoli hanno la possibilità di disattivare manualmente l’air bag. l’autovettura è sprovvista di sistemi •diSeritenuta, perché non erano obbligatori al momento della sua costruzione, i bambini sotto i tre anni non possono
essere trasportati in quella autovettura. L’elenco potrebbe continuare a lungo. Ecco perché Automobile Club Milano sta organizzando degli incontri presso ospedali oltre che nella propria sede, per divulgare quelle norme e quelle conoscenze che sono necessarie per prevenire gli incidenti e per rispondere poi alle mille domande che vengono già poste al nostro personale, a partire da quella più classica: “Una futura mamma, al settimo o ottavo mese di gravidanza, deve allacciarsi le cinture di sicurezza?”. I corsi partiranno nella primavera prossima e se ne darà informazione su queste pagine. I soci che avessero nel frattempo particolari richieste, possono già telefonare al numero 02 – 7745. 325 di Automobile Club Milano , dalle 17 alle 18, e risponderà “Ti proteggo anche in auto” .
Le debolezze degli automobilisti
Velocità e cellulare Comportamenti più responsabili e attenti, ma certi vizi sono duri a morire ome si comportano gli italiani volante? Secondo i dati di una C recente indagine condotta dal Censis in collaborazione con ACI, la grande maggioranza degli automobilisti (quasi l’88%) ammette di distrarsi spesso con il telefonino mentre guida; quasi il 19%, invece, ancora non allaccia le cinture di sicurezza. Dati scorag-
gianti come emerge anche dalla classifica delle infrazioni più ricorrenti che in ordine decrescente sono: parcheggio in sosta vietata, superamento limiti di velocità, parcheggio ion doppia fila,non uso delle frecce, passaggio con il rosso, inversione a U, violazione delle ZTL, mancata precedenza, sorpasso a destra.
Dati interessati, anche dal punto di vista del costume nazionale, emergono poi da un altro recente sondaggio su un campione di oltre 4.000 persone da AutoScout24, sito internet per l’acquisto e la vendita di auto. Il giudizio generale sui suoi risultati è in chiaro scuro: nè pessimo, nè ottimo.
SOCIETÀ E MOBILITÀ
Ad esempio, quasi 1 italiano su 5, (18,6%) si dice prudente al volante: rispetta la segnaletica ed il Codice della strada, mentre un altro 10% considera la propria guida dolce, senza scatti bruschi. La maggioranza degli intervistati (56,3%) definisce poi il proprio stile “agile”, superando leggermente i limiti di velocità, mentre sono pochi quelli che normalmente sfrecciano con volate e accelerazioni (8,6%) e ancora meno quelli che scambiano la strada per una pista di Formula 1 (3,2%). Rimane però un problema per gli italiani rispettare i limiti di velocità, superati “ogni tanto” dalla stragrande maggioranza degli intervistati (87,1%) che li considera davvero difficili da rispettare. Solo il 7% si attiene sempre alla segnaletica. Per fortuna paiono invece aumentati i riguardi nei confronti dei pedoni: ben l’82,1% degli italiani si ferma sempre davanti alle strisce pedonali contro solo l’1,7% che non lo fa mai.
Uno su quattro telefona al volante Tuttavia certi comportamenti scorretti e pericolosi sono duri a morire. Il 24% degli intervistati (in contrasto con i dati Censis) dichiara di rispondere al cellulare mentre guida. Purtroppo è ancora molto basso il numero di automobilisti che si dota di apparecchiature che permettono di mantenere entrambe le mani sul volante: il 27,2% risponde con il vivavoce, il 19% con l’auricolare. Chi è sprovvisto di tali dotazioni o accosta e risponde (15,9%) oppure non risponde affatto (7,7%). Forse più d’uno non ha avuto abbastanza coraggio per essere sincero….. In ogni caso, gli italiani si sentono sicuri della propria guida. Alla domanda “Come ti comporti quando per la strada incontri una pattuglia dei Carabinieri?” l’82,2% risponde che guida come sempre, mentre c’è un 13,3% che diventa nervoso preoccupandosi di controllare se tutto è in regola. Addirittura c’è un 4,5% che cerca una strada alternativa!
Code e fiori pesso, dalle 17 in poi, superata piazza Cavour e percorrendo via Fatebenefratelli, si trova un traffico sempre più rallentato; superati gli incroci con San Marco e con Solferino, la congestione cresce ed a metà di Pontaccio ci si trova quasi fermi: arrivando al semaforo di corso Garibaldi, in tutto, abbiamo percorso 700 metri circa in un quarto d’ora, meno di tre km all’ora. Poi, arrivati all’altezza del Nuovo Piccolo Teatro, il traffico improvvisamente sparisce. Magia ? No, un fioraio. All’angolo di via Tivoli con corso Garibaldi, sulle strisce pedonali, proprio all’angolo dove c’è uno storico caffè milanese, da metà pomeriggio in poi si piazza un furgoncino blu, sul cui cassone scoperchiato traboccano fiori di tutti i colori e piante da casa e da ufficio. Uno spettacolo. Il furgone impedisce alle auto di proseguire su due file parallele e le costringe a scorrere in un‘unica fila: per una legge che gli ingegneri di trasporti conoscono bene, il rallentamento è proporzionale ai volumi di traffico. Tante vetture, tanta coda e la coda si accumula in modo più che proporzionale, indietro fino a piazza Cavour, rallentando anche il deflusso da via Senato, ingrovigliando tram e taxi che cercano di entrare in via Manzoni, rallentando le autoambulanze che si dirigono all’ospedale Fatebenefratelli. Lì c’è poi la Questura di Milano, c’è il reticolo delle strade del quartiere Brera, c’è un pezzo del centro medioevale di Milano, oggi città d’Europa, domani città dell’Expo. Ma lì c’è una bancarella ambulante di fiori e di piante: bancarella piacevole a vedersi, sullo sfondo del vecchio caffè milanese, con il sole al tramonto che si intravvede tra i merli del Castello, con l’elegante signore che
S
sosta per un attimo sulla fermata dell’autobus dieci metri avanti per comprare un mazzo di rose da donare nell’appuntamento galante che avrà di lì a poco. Senza voler parlare del Codice della Strada e della sosta in curva e contemporaneamente sulle strisce, o del Regolamento del Commercio che stabilisce cosa, come e quando si può vendere per strada, o del calcolo della benzi-
na sprecata nella coda, dei gas di scarico inutilmente scaricati, del costo sociale del ritardo accumulato di chi si trova in macchina o in autobus, la domanda che sorge è “Ma come si fa ad accettare quel fioraio, lì da anni, a dispetto di tutte le regole ed a vantaggio solo di quei pochi che hanno la comodità di comprargli al volo un fiore ?” (al volo, perché anch’essi in sosta vietata). L’unica risposta ce la può dare solo il sociologo: è l’accettazione sconsolata per cui gli incagli del traffico sono come i fulmini improvvisi di un Giove cattivo, così come gli incidenti non sono altro che sfortuna, una disgrazia e quando vediamo un amico con la gamba rotta per un incidente gli diciamo ”Coraggio, poteva andarti peggio”. Riecco la sorte, il destino cieco, …ma riecco anche l’accettazione ottimistica della vita che noi milanesi, che noi italiani abbiamo: ormai, superatro il fioraio, costeggiamo il Castello, sfrecciamo davanti alla Triennale, ci infiliamo dritti in via Canova, lanciandoci felici verso un’altra coda che da metà di corso Sempione ci accompagnerà sino ai caselli delle autostrade. G.C.
27
28 INCIDENTI
di PAOLO REDAELLI
LE PIÙ PERICOLOSE DELLA RETE LOMBARDA
ATTENTI A QUESTE STRADE In testa alla triste classifica ci sono, ovviamente, le strade con i maggiori volumi di traffico. Prime tra tutte le tre tangenziali milanesi. Per fortuna i sinistri sono in costante diminuzione.
C
ome ogni fine anno, sono state presentate in queste settimane le statistiche sull’incidentalità stradale. Un fenomeno che sta riscontrando da alcuni anni una costante diminuzione, ma che presenta comunque un bilancio sempre inaccettabile alla luce dei danni umani, sociali ed economici che esso provoca. Al di là della conoscenza dei dati generali, è interessante focalizzare l’attenzione sulla localizzazione degli incidenti stessi, in modo da suggerire e promuovere adeguati interventi di prevenzione.
Anche nel 2009, la maggior parte degli incidenti avvenuti sul territorio nazionale con danni a persone, esattamente 215.405, è avvenuta sulle strade urbane: 163.716, pari al 76 per cento, che hanno provocato 1.892 morti e 223.166 feriti. Gli incidenti che hanno evidenziato una gravità superiore sono stati tuttavia registrati sulla rete viaria principale: autostrade, raccordi e , soprattutto, strade statali e provinciali. Infatti mentre l’indice di mortalità degli incidenti sulle strade urbane è pari a 1,2 e quello riferito ad autostrade e raccordi è di 2,9, per le strade extraurbane l’indice sale vertiginosa-
mente a 5,1. Una fotografia di questa situazione è dettagliatamente riportata nell’apposita pubblicazione realizzata da Automobile Club d’Italia e Sistema Statistico Nazionale che, sulla base dei dati rilevati da Istat e da Aci, analizza le localizzazioni degli oltre 44 mila incidenti avvenuti sulla rete viaria principale (autostrade, raccordi, tangenziali, trafori, rete statale) con 1.628 deceduti (pari al 38 per cento del totale) e 71.757 feriti. In virtù degli elevatissimi volumi di traffico che gravano sulla nostra regione, riferiti sia alle persone sia alle merci, numerose sono le arterie lombarde che com-
29
paiono ai primi posti delle classifiche nazionali delle vie di comunicazione più incidentate. Per quanto riguarda il segmento “Autostrade, Raccordi, Tangenziali e Trafori”, compaiono dal 7° al 9° posto, nell’ordine, le Tangenziali Est, Nord ed Ovest di Milano. Dall’anno scorso va sottolineato che queste hanno comunque registrato una decisa diminuzione degli incidenti, da 615 a 538, a cui è corrisposta la riduzione dei morti, da 7 a 6, e dei feriti, che sono passati da 863 a 738. A livello di regione Lombardia, considerando gli incidenti per chilometro,
quelli che registrano il maggior numero di sinistri (118), seguiti da quelli di Cologno Monzese (42) e di Vimercate (17); per la Tangenziale Nord il più pericoloso è il tratto di Sesto San Giovanni (28), seguito da quelli di Paderno Dugnano (22) e di Cinisello Balsamo (21), mentre per la Tangenziale Ovest è quello di Milano (55), seguito da quelli di Assago (35) e di Rozzano (28). Per quanto riguarda Autostrade e Strade Statali i comuni che hanno verbalizzato più incidenti sono stati: Cinisello Balsamo (42) per l’A4, Rho(29) per l’A8, Paderno Dugnano (74) per la Statale dei
VERSO L’OBIETTIVO EUROPEO
A 51 - Tangenziale Est Milano
216
7,32
A 52 – Tangenziale Nord
94
7,23
A 50 – Tangenziale Ovest
228
7,22
A 8 – Milano-Varese
216
5,06
Tangenziale Pavia
33
3,88
A 4 – Torino-Trieste (tratto MI-BG-BS)
491
3,79
Nel 2009 si sono registrati sul territorio nazionale 215.405 incidenti stradali che hanno provocato 4.237 morti e 307.258 feriti. Rispetto all’anno precedente vi è stata una diminuzione di tutti i valori: in percentuale, - 1,6 incidenti, - 10,3 morti e – 1,1 feriti. Nei 27 Paesi dell’Unione Europea ci sono stati 35.435 morti per incidenti stradali, il 10,2 per cento in meno rispetto al 2008. Rispetto all’obiettivo che venne fissato all’inizio del decennio a livello comunitario, ossia di dimezzare il numero di morti fra il 2001 e il 2010, l’Italia è superiore di 5 punti in percentuale alla media europea. Infatti rispetto ai 7.096 dell’anno 2001 si è registrata una diminuzione pari al 40,3 per cento. Nei Paesi dell’Unione Europea la media è di – 35,1 per cento. Ad oggi hanno superato l’obiettivo – 50 per cento solo la Lettonia e la Spagna, mentre molto prossimi sono l’Estonia e il Portogallo. Con – 47, 6 per cento vi sono poi la Francia e la Lituania, e a seguire, prima dell’Italia, Slovacchia, Irlanda e Germania.
SS 336 – dell’Aereoporto della Malpensa
82
3,78
CALANO GLI INCIDENTI IN LOMBARDIA
SS 35 – dei Giovi
363
3,53
SS 36 – del Lago di Como e dello Spluga
423
3,10
A 1 – Milano-Roma-Napoli (tratto lombardo)
166
3,02
Le 10 strade più pericolose della Lombardia Strada Totale Incidenti Incidenti per km
Fonte ACI-SISTAN
seguono a livello di pericolosità l’autostrada A8 Milano – Varese, la Tangenziale di Pavia, il tratto Milano – Bergamo – Brescia dell’autostrada A4 e quello fra le province di Milano e di Lodi dell’autostrada del Sole A1. Per quanto concerne le strade statali, ai primi posti troviamo la SS336 dell’Aeroporto della Malpensa, la SS35 dei Giovi e la SS36 del Lago di Como e dello Spluga. Di notevole importanza è anche la conoscenza della localizzazione per comune degli incidenti. Per la Tangenziale Est sono i chilometri presenti sul territorio del Comune di Milano
Giovi e Lissone (39) per la Statale del Lago di Como e dello Spluga. La tipologia degli incidenti, analizzata a livello provinciale (Milano – Monza Brianza e Lodi) presenta una netta prevalenza dei tamponamenti sia in autostrada sia sulle strade statali; in queste ultime sono tuttavia molto frequenti anche gli scontri laterali e fronto - laterali. Per quanto concerne i veicoli coinvolti, soprattutto su tangenziali e autostrade numerosi sono gli incidenti che vedono coinvolti almeno un veicolo commerciale o industriale: 69 sull’A4, 76 sulla Tangenziale Ovest e 50 sulla Tangenziale Est. ■
Anche in Lombardia si è rilevata nell’ultimo anno una diminuzione dell’incidentalità. Dai 41.827 incidenti con 680 morti e 56.953 feriti del 2008, si è infatti passati a 40.100 incidenti con 603 morti e 54.597 del 2009. Analoga situazione si è manifestata a livello provinciale. Sul territorio delle province di Milano e Monza Brianza, vi è stato un calo di 1.627 incidenti, 27 morti e 2.134 feriti. Nella provincia di Lodi, invece, sono diminuiti i feriti (- 9 ), mentre invariati sono i dati relativi ad incidenti e decessi. Questi dati trovano solo un parziale riscontro anche nelle statistiche elaborate da Inail Lombardia. Nel raffronto fra 2009 e 2008, infatti, diminuiscono in Lombardia sia gli infortuni stradali legati all’attività lavorativa, - 10,8 per cento, sia gli infortuni in itinere, - 6,1 per cento. Crescono, al contrario, gli infortuni mortali, passati nel primo caso da 107 a 110, mentre nel secondo si è avuto un incremento di 8 casi, da 65 a 73.
30 INCIDENTI
INCIDENTI IN LOMBARDIA PER STRADA E PER COMUNE - ANNO 2009 PROVINCE DI MILANO-MONZA-LODI FONTE ACI-SISTAN A 51 - Tangenziale Est Milano Comune Incidenti Incidenti Morti Feriti mortali
A 8 - Milano-Varese (Autostrada dei Laghi) Comune Incidenti Incidenti Morti Feriti mortali
SS 35 - dei Giovi
Agrate Brianza Brugherio Carugate Cologno Monzese Concorezzo Milano Monza Sesto San Giovanni Usmate Velate Vimercate
12 5 9 42 1 118 1 7 4 17
0 0 0 0 0 1 0 0 0 1
0 16 0 7 0 10 0 56 0 3 1 161 0 1 0 8 0 4 1 25
Arese Bollate Cerro Maggiore Lainate Legnano Milano Rho
TOTALI
216
2
2
Barlassina Binasco Bovisio-Masciago Casarile Cesano Maderno Cormano Lentate sul Seveso Meda Paderno Dugnano Rozzano San Vittore Olona Settimo Milanese Seveso Varedo Zibido San Giacomo
TOTALI
8 3 16 26 19 12 29
0 0 1 1 0 0 0
0 0 1 1 0 0 0
18 7 22 40 29 16 43
113
2
2
175
291 A 4 - Torino-Trieste Comune
A 52 - Tangenziale Nord Milano Comune Incidenti Incidenti Morti Feriti mortali Cinisello Balsamo Cologno Monzese Monza Muggio' Nova Milanese Paderno Dugnano Sesto San Giovanni
21 2 19 1 1 22 28
2 0 0 0 0 0 0
2 0 0 0 0 0 0
24 2 22 1 1 31 36
TOTALI
94
2
2
117
A 50 - Tangenziale Ovest Milano Comune
Incidenti Incidenti Morti Feriti mortali
Arese Assago Buccinasco Cesano Boscone Corsico Cusago Locate di Triulzi Milano Opera Pero Rho Rozzano San Giuliano Milanese Settimo Milanese Trezzano sul Naviglio TOTALI
1 35 13 3 7 1 10 55 6 9 26 28 23 3 8
0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0
2 47 14 3 12 1 22 75 16 14 41 42 27 4 10
228
2
2
330
Incidenti Incidenti Morti Feriti mortali
Agrate Brianza Basiano Brugherio Cambiago Caponago Cavenago di Brianza Cinisello Balsamo Cormano Cusano Milanino Grezzago Milano Monza Novate Milanese Pero Rho Sesto San Giovanni Trezzano Rosa Trezzo sull'Adda Vimercate TOTALI
15 4 3 1 13 9 42 32 3 3 24 14 25 1 1 4 2 8 1
2 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0
2 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0
24 10 7 2 17 17 57 49 4 4 36 22 39 2 1 4 7 21 1
205
4
5
324
Incidenti Incidenti Morti Feriti mortali
Briosco Carate Brianza Desio Giussano Lissone Monza Seregno Veduggio con Colzano Verano Brianza TOTALI
Incidenti Incidenti Morti Feriti mortali
TOTALI
4 12 8 4 6 28 44 16 74 20 1 1 5 22 22
0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0
7 16 12 9 14 48 61 32 92 26 2 1 7 30 29
267
2
2
386
A 1 - Milano-Roma-Napoli (Autostrada del Sole) Comune Incidenti Incidenti Morti Feriti mortali Cerro al Lambro Melegnano Milano San Donato Milanese San Giuliano Milanese San Zenone al Lambro
3 13 7 22 34 10
0 0 0 0 1 0
0 0 0 0 1 0
6 22 14 33 46 13
TOTALI
89
1
1
134
A 1 - Milano-Roma-Napoli (Autostrada del Sole) Comune Incidenti Incidenti Morti Feriti mortali
SS 36 - del Lago di Como e dello Spluga Comune
Comune
19 12 15 30 39 19 9 12 29
0 1 1 0 1 0 0 0 0
0 1 1 0 1 0 0 0 0
30 14 16 51 71 44 18 16 45
184
3
3
305
Borghetto Lodigiano Guardamiglio Livraga Lodi Vecchio Massalengo Ospedaletto Lodigiano Pieve Fissiraga San Rocco al Porto Senna Lodigiana Somaglia Villanova del Sillaro
8 6 6 12 4 5 10 7 3 8 8
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
15 11 9 20 7 10 15 15 3 14 19
TOTALI
77
0
0
138
L I B R I
31
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ponendo particolare attenzione ai progressi stilistici, mentre la parte tecnica è trattata per mezzo di sintetiche schede. Una lunga carrellata dai primi esemplari derivati dalle automobili all'era del diesel, con gli affascinanti musoni, fino all'avvento della cabina avanzata, che vede il camion, non più condizionato dalle forme delle automobili, protagonista di una nuova sfida estetica passare dalle linee essenziali ai significativi esempi del miglior design italiano dei primi anni Sessanta. Anno dopo anno sono presentate marche e modelli in modo da far rivivere le varie epoche e i periodi storici che hanno contrassegnato lo sviluppo dell'autotrasporto ma anche le condizioni di vita del camionista: dalle semplici cabine degni anni Cinquanta a quelle odierne, confortevoli e tecnologiche. Un’emozionante storia per immagini, non solo per gli appassionati del settore..
SUPERBIKE 2010/2011. IL LIBRO UFFICIALE di Claudio e Fabrizio Porrozzi Formato: 24.3x27 cm - Pagine: 193 - Foto: 2 in b/n e 283 a colori - Brossura - Testo: italiano - Collana: Varie Moto Prezzo: € 19,90
Il Mondiale Superbike è un Campionato per veri appassionati, quelli che riescono ad apprezzare la vicinanza delle moto impiegate in questa categoria con quelle che circolano ogni giorno sulle strade. Ed è proprio la derivazione dalla serie che ha sempre rappresentato uno degli elementi di massimo interesse per chi vive le competizioni non come show business ma come tecnica e sportività. Il Campionato 2010, che ha visto al via sette Case in forma ufficiale, si è articolato su tredici gare disputate in quattro Continenti (Europa, Africa, America e Australia) e, alla fine, ha salutato il successo di una squadra italiana, l'Aprilia e di un pilota italiano, Max Biaggi. L'official book 2010/2011 illustra con immagini molto spettacolari ed emotive il Campionato non solo attraverso gli scatti di cronaca ma anche con foto di ambiente che raccontano il dietro le quinte. Non manca un ampio spazio dedicato alla tecnica, riccamente corredato da foto, che soddisferà la curiosità e l'attenzione degli appassionati più specializzati. Disponibile anche l’edizione in inglese.
ALFA ROMEO. GLI ANNI DI ARESE La fabbrica, gli uomini, le automobili di Danilo Moriero Pagine: 140 - Foto: 296 in b/n e a colori - Cartonato con sovraccoperta - Testo: italiano - Collana: Marche auto
Prezzo: € 35,00
IL GRANDE LIBRO DEI CAMION ITALIANI di Sergio Puttini e Giuseppe Thellung Formato: 22x30 - Pagine: 280 - Foto: in b/n e a colori Cartonato - Testo: italiano - Collana: Trattori, camion e veicoli speciali
Prezzo: € 39,00
Il primo camion italiano venne costruito nei primi anni del Novecento: si trattava di un semplice carro equipaggiato con un motore a scoppio. Da allora è trascorso più di un secolo e l’evoluzione tecnica e stilistica di questo veicolo è stata tra le più significative nel settore dei trasporti. Il volume affronta, decennio dopo decennio, la storia dell'autocarro attraverso oltre trecento immagini,
Sull'Alfa Romeo, storico e prestigioso marchio dell'automobilismo italiano, è stato da sempre scritto e detto molto: libri, articoli, trattati, ricerche. Ben altra cosa è però affidarsi al racconto di chi l'Alfa Romeo l'ha vissuta per davvero, raccogliendo una ventina di interviste dalla viva voce dei protagonisti. A parlare sono direttori tecnici come Domenico Chirico, uno dei padri dell'Alfasud, o Filippo Surace, dirigenti e responsabili di reparti, come Achille Moroni, Enrico Sala, Italo Rosa o Elvira Ruocco, per tanti anni referente del Centro Documentazione della Casa. Il tema su cui si sono confrontati in questa virtuale tavola rotonda è l'Alfa Romeo nel periodo di Arese, dall’inizio degli anni Sessanta all'alba dei Duemila. Il filo del racconto si dipana attraverso gli anni anni di piombo, la Prima Repubblica, le lotte operaie e sindacali che caratterizzano quell'indimenticabile pezzo di storia del nostro Paese. Un affresco prezioso, inedito, supportato da immagini provenienti per lo più dall'archivio storico della Casa.
OM. TRATTORI AGRICOLI di William Dozza e Massimo Misley Formato: 22x30 - Pagine: 144 - Foto: 128 a colori e 63 in b/n - Cartonato - Testo: italiano - Collana: Trattori, camion e veicoli speciali
Prezzo: € 39,00
Cinquanta anni di trattori agricoli OM. L’affascinante e coinvolgente storia di un’industria le cui origini risalgono alla metà dell’Ottocento. Nata per costruire locomotive e carrozze ferroviarie, realizzò anche, tram, aerei, automobili, autocarri, automotrici, trattori, trebbie e presse per l’agricoltura. Per illustrare la storia del settore agricolo, sino ad oggi scarsamente conosciuta, gli autori si sono avvalsi delle ultime ricerche storiche, oltre a intervistare gli agricoltori che usarono quelle macchine e coloro che le costruirono. L’opera si propone così di offrire un panorama completo di tutti i modelli, con centinaia di foto attuali a colori ma anche d’epoca, molte delle quali inedite.
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di CORRADO CANALI
Nissan Leaf “Auto dell’Anno” 2011
Debutto elettrico È la prima auto a batterie a ricevere il prestigioso riconoscimento. Già in vendita in vari Paesi arriverà in Italia a fine anno.
a Nissan Leaf è l'Auto dell'anno 2011, un risultato importante per un'auto elettrica che secondo le teorie di alcuni analisti dovrebbe essere soltanto un prototipo o un'idea di alcuni fantasiosi visionari, ma la verità non è esattamente questa. L'estate scorsa ha scandito a ritmo serrato le scelte della Nissan sull'auto elettrica e il 2 agosto scorso, alle cinque del mattino ora italiana, la storia dell'auto ad emissioni zero si è conclusa, o sarebbe meglio dire, è appena cominciata. È stato Carlos Ghosn in persona, presidente e CEO dell'Alleanza Renault-Nissan, in occasione dell'inaugurazione della
L
160 Km di autonomia e 140 orari di velocità massima con una potenza equivalente a 109 cv. Ricarica veloce in mezz’ora. Prezzo base attuale: da 27 a 32 mila euro circa. nuova sede sociale del gruppo giapponese a Yokohama, a svelare al mondo la Leaf, la prima concreta realizzazione della propria strategia basata sullo sviluppo di veicoli a emissioni zero. "La Leaf rappresenta un fantastico risultato del quale tutti gli addetti della Nissan possono essere molto orgogliosi" ha dichiarato allora lo
stesso Ghosn, durante la cerimonia. Subito dopo è iniziato il lancio commerciale della Leaf in Giappone e negli Stati Uniti e quindi di recente in Europa, in alcuni paesi pilota come Portogallo e Gran Bretagna, Paesi Bassi e Irlanda. Il nome Leaf, ovvero foglia, suggerisce la sua vocazione "verde", mentre il marchio giapponese garantisce la sostanza di un'automobile concreta appartenente al settore delle berline medie, come la Golf per intendersi, le sue dimensioni sono infatti di 4,445 metri di lunghezza, 1,770 m. di larghezza e 1,550 m. di altezza e un passo di 2,700 m. con un bagagliaio di 330 litri ed è in grado di
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AL VOLANTE
“MUTA” E SCATTANTE
scarrozzare per circa 160 km un'intera famiglia di 4 persone prima di necessitare di una ricarica. Il prezzo, batteria compresa, varierà dai 27.000 ai 32.000 al netto degli incentivi nei Paesi dove sono iniziate le vendite. Stesso listino, si spera, per l'Italia, dove arriverà a fine 2011, ma senza il bonus degli incentivi, almeno per ora. La Leaf è un'automobile piacevole e rassicurante già a prima vista. La guida è unica come per tutte le automobili elettriche che si avvantaggiano della notevole coppia offerta dal propulsore elettrico disponibile immediatamente appena si schiaccia sul pedale dell'acceleratore. La presenza del massiccio pacco a batteria disposto sotto il pianale la rende più stabile, abbassando così il baricentro, e gradevole nei repentini cambi di corsia, come abbiamo potuto verificare di persona. Gli spazi e il confort interno sono adatti ad un utilizzo da prima vettura in famiglia, ma avendo un'autonomia limitata, in Nissan, per i proprietari di Leaf stanno valutando un noleggio agevolato di un'auto tradizionale per i lunghi viaggi. Il propulsore elettrico ha una potenza di 80 kW (pari a 109 CV) e una notevole coppia di 280 Nm. Grazie alle batterie al litio utilizzate per lo stoccaggio dell'energia, ha un'autono-
mia di 160 km e raggiunge la velocità massima di oltre 140 kmh. Un "pieno" di elettricità potrà essere eseguito in circa 30 minuti attraverso uno speciale caricatore ad alta velocità, mentre utilizzando la normale presa casalinga saranno necessarie 8 ore. La Leaf, la prima di un'intera gamma di veicoli elettrici, è già assemblata da qualche mese nello stabilimento di Oppama, in Giappone, che ha una capacità produttiva iniziale di 50.000 unità all'anno, e successivamente anche a Smyrna, Tennessee, negli USA, quando nel 2012 secondo Nissan partirà la commercializzazione di massa degli EV. La Casa giapponese infatti valuta che dal 2016 almeno il 10% delle proprie vendite saranno rappresentate da veicoli elettrici e la percentuale è destinata a salire con gli anni. La produzione delle batterie invece è già iniziata dalla scorsa primavera a Zama, in Giappone, per conto della Automotive Energy Supply Corporation (AESC), la Joint venture creata appositamente da Nissan e Nec, al ritmo di 65.000 unità all'anno, per coprire pure le esigenze di altri costruttori. Più avanti si estenderà negli USA, in UK e in Portogallo e in altri siti strategici nel mondo. ■
L'avviamento è a pulsante, come ormai molte vetture normali e su strada fa sfoggio di una piacevole agilità: appoggi progressivi, buona precisione di linea e sospensioni capaci di isolare bene l'ambiente senza ricorrere ad eccessi di molleggio che finiscono per tradursi in un ancora più fastidioso rollio. E in frenata si può far conto su un comando sufficientemente pronto e reattivo. La partenza avviene in un silenzio quasi assoluto e solo una volta superati i 30 kmh si comincia a sentire solo un pò di rumore. Molto curata l'aerodinamica, al punto che non si avvertono fruscii anche alla velocità di punta di 140 kmh. Ciò che colpisce al volante della Leaf è la grande coppia motrice, disponibile subito, garanzia di accelerazioni e riprese brucianti, paragonabili se non addirittura migliori a quelle di una berlina equipaggiata con un turbodiesel di media cilindrata. La Leaf dimostra anche di avere un telaio ben riuscito che non risente dell'appesantimento dovuto al voluminoso pacco di batterie montato sotto i sedili, anzi contribuisce a irrigidire la scocca e quindi a rendere il comportamento in curva persino più preciso. Prestazioni e autonomia sono allineate alle esigenze quotidiane di un automobilista medio. Il merito è anche di due modalità di funzionamento, normale o "eco", selezionabili agendo sul selettore del cambio che è automatico.Quanto alla ricarica un piccolo sportello sul cofano motore accoglie due prese, una più grande per la ricarica rapida delle batterie, 30 minuti per l'80% dell'efficienza, tramite apposite colonnine di rifornimento e una più piccola per ricaricare completamente le batterie in 8 ore tramite una normale presa di corrente. Il vero problema, a questo punto, è rendere disponibile una "rete" di ricarica che garantisca un uso normale della vettura. In alcuni Paesi si stanno già attrezzando, mentre da noi, purtroppo, si procede ancora a rilento...
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di CORRADO CANALI
FIAT PUNTO MYLIFE Versione speciale
È il nuovo allestimento per la Punto. MyLife è l'inedito livello di personalizzazione realizzato su base Punto Evo tre o cinque porte e offerto a partire da 9.900 euro. All’esterno la Punto MyLife si distingue dal resto della gamma Punto Evo per gli inserti nero lucido di paraurti e montanti, per le maniglie e le calotte degli specchi retrovisori verniciate nella stessa tinta della carrozzeria e per la cornice scura dei proiettori anteriori e posteriori. Novità anche per gli interni, dove spiccano alcuni elementi “sportivi” sulla plancia in materiale "soft touch" nero traforato. Il nuovo allestimento MyLife offre di serie climatizzatore manuale, comandi della radio sul volante, il telecomando per l’apertura delle porte, il sedile del guidatore regolabile in altezza e il volante regolabile in altezza e profondità. La nuova versione propone nella dotazione standard anche 2 airbag anteriori, 2 a tendina che proteggono anche gli occupanti dei sedili posteriori, ABS + EBD, sistema ESP con Hill Holder per aiutare nelle ripartenze
in salita, autoradio con lettore CD-MP3 e il nuovo sistema multimediale integrato con navigatore Blue&Me-TomTom. Tutte le nuove Fiat Punto MyLife hanno lo Start&Stop e motori di 1200 cc da 69 CV, 1400 cc da 77 CV con cambio manuale Dualogic a benzina e 1300 cc Multijet da 75 CV, cui si aggiungono le versioni ecologiche a metano e GPL con il 1400 cc da 77 CV.
AUDI A6
Più spazio ai passeggeri La nuova berlina A6 mantiene proporzioni simili a quelle del modello attuale: è lunga 492 cm, larga 187 e alta 146. Con i suoi 291 cm, l'Audi dichiara di aver incrementato il passo dell'auto a vantaggio dello spazio in abitacolo, mentre il volume del bagagliaio si è ridotto: è sceso da 546 a 530 litri. Anche il pianale è inedito ed è stato realizzato con parti di acciaio ad alta resistenza e alluminio per contenere il peso. Al lancio, la gamma motori della nuova Audi A6 sarà di due benzina e di due diesel, ai quali si aggiungeranno anche il 2000 cc TDI da 177 CV e una versione ibrida che utilizzerà lo stesso sistema della futura Q5 Hybrid e cioè abbinerà 2000 cc TFSI a benzina da 211 CV ad un motore elettrico da 45 CV. I motori a benzina sono il 2800 cc V6 aspirato da 204 CV e 3000 TFSI con compressore volumetrico da 300 CV. L'alternativa diesel è il 3000 cc V6 TDI in due livelli di potenza: 204 e 245 CV. Tutti i motori sono Euro 5, hanno il sistema Start & Stop e offrono consumi ed emissioni “tagliate” in media del 15%. Su tutte le nuove Audi A6 ci sarà di serie il sistema MMI che tramite il pomello sul tunnel centrale permette di gestire la radio cd mp3, il climatizzatore bi-zona, l'intervento dell'Esp e la taratura dello sterzo. I prezzi "chiavi in mano" partono dai 45.250 euro del 2800 cc a benzina e arrivano fino ai 52.900 euro del 3000 cc TDI da 254 CV Quattro.
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ALFA ROMEO GIULIETTA 140 CV La sorella “modesta” E' arrivata l'attesa Giulietta 2000 cc da 140 CV col nuovo motore turbodiesel che completa l'offerta dei propulsori a gasolio e va incontro alle esigenze di una clientela interessata alle prestazioni, ma anche ai costi di esercizio. In questa fascia di potenza si concentra, infatti, il 30% circa delle vendite del segmento medio. Disponibile negli allestimenti Progression e Distinctive la Giulietta 140 CV è proposta al prezzo di 24.000 euro nel primo allestimento e a 25.700 euro nel secondo. Il 2000 cc da 140 CV è dotato del Multijet di seconda generazione ed eroga una coppia massima di 350 Nm a 1750 giri con il "manettino" in posizione Dynamic e 320 Nm a 1500 giri in Normal. Le emissioni di CO2 si attestano a 119 g/km e il consumo medio a 4,5 l/100 km. La velocità massima della Giulietta da 140 CV è di 205 km: da 0-100 in 9 secondi. L'Alfa Romeo, inoltre, ha reso disponibili nuovi accessori per personalizzare l'abitacolo della Giulietta. Un nuovo pannello della plancia, verniciato nei colori bianco ghiaccio, blu profondo, grigio chiaro, grigio scuro oppure in fibra di carbonio. Anche il pomello del cambio potrà essere ordinato nei colori nero opaco, bianco ghiaccio, blu profondo, rosso e rosso 8C, o in fibra di carbonio. Prevista, infine, la predisposizione per il navigatore TomTom al centro della plancia ed il kit di coperchi e coprivalvola dei pneumatici col logo Alfa.
CHEVROLET ORLANDO 7 posti “modulari” È la prima presa di contatto con la Orlando, un monovolume che sarà in vendita da febbraio al prezzo base di 19.600 euro. Partiamo dall'estetica: le forme sono massicce, derivate dalla tradizione delle familiari all'americana. Il telaio deriva da quello della Cruze. Le linee laterali sono filanti, dietro si notano l'ampio portellone e i gruppi ottici altrettanto grandi. Davanti c'è l'ormai noto "muso" delle Chevrolet con l'ampia griglia in bella evidenza. La Orlando può ospitare a bordo fino a sette passeggeri, ma il bagagliaio si riduce ai minimi termini, mentre con cinque posti la capacità di carico è notevole. Non mancano soluzioni modulari per la ripartizione dello spazio a disposizione: sedili scorrevoli e abbattibili e vani portaoggetti ovunque. Il tutto senza sacrificare la visibilità che rimane ottima con una plancia imponente su cui ogni comando è a portata di mano. I materiali sono di buona qualità e le finiture curate. Al volante il feeling è quello delle monovolume familiare, con un assetto comunque più rigido. Lo sterzo è adeguato, mentre i freni sono pronti. La motorizzazione più interessante è il turbodiesel 2000 cc da 130 o 163 CV in abbinamento al cambio manuale a sei marce. In alternativa c'è anche un 1800 cc benzina da 140 CV, ma le preferenze andranno per il 90-95% al diesel. Le concorrenti? Renault Scenic e Citroen C4 Picasso.
36 PERSONAGGI
di Anna Mangiarotti
ALFISTI DOC Per lavoro e per passione, di generazione in generazione, la famiglia Giorgetti è fedele custode della tradizione del marchio del Biscione che nel 2010 ha celebrato il suo centenario. Sfornano ricambi per le Alfa d’epoca (e non solo) e collezionano vetture prestigiose che hanno anche una storia da raccontare. L’ingegner Claudio Giorgetti è titolare di una grande concessionaria di ricambi per le Alfa Romeo di tutti i tempi e anche noto collezionista di vetture del Biscione
F
edeltà, virtù rara anche tra gli automobilisti. Ma la famiglia dell’ingegner Claudio Giorgetti ha sempre saputo da che parte stare: alfisti. Quelli che amano la propria auto, e non la possiedono. Il primo? “Mio padre Adriano. Era entrato in Alfa Romeo a 18 anni, prima della guerra. Subito dopo, nel ’46, a Milano fondò l’Afra (Accessori Forniture Ricambi Autoveicoli), ovvero ricambi originali Alfa Romeo. Negli anni ‘70, incomincio anch’io a collaborare. Oggi mi aiutano i miei figli Alessandra e Matteo. La nostra sede si è trasferita a Settimo Milanese ”. Nella linda trama dei ricordi di Giorgetti, allo scadere del centenario del mito targato Biscione Visconteo, solo un filo di malinconia. Da tempo è smantellata la fabbrica dove Luchino Visconti girò “Rocco e i suoi fratelli”, con Max Cartier nel ruolo di Ciro Parodi sorridente accanto alla fidanzata Franca, Alessandra
Panaro, davanti ai cancelli di via Gattamelata. Era il 1960. Era la Milano, anzi l’Italia che voleva volare “nel blu dipinto di blu”. Proprio Domenico Modugno sarebbe stato immortalato al volante di una Giulietta come testimonial. Come Giulietta Masina, madrina al "battesimo" della Giulietta nr.100.001 nel ‘61. E oggi? “Il Comune non ha trovato neppure lo spazio dove sistemare il monumento celebrativo che il Registro Italiano Alfa Romeo avrebbe voluto al Portello. L’area sarà occupata dalla piazza più grande della città. E l'opera, ispirata all’Alfa 1900 "Disco Volante" del 1952, è stata così collocata davanti alla porta sud della Fiera Rho-Pero.” La vedranno però i turisti e i visitatori dell’Expo 2015. Che ci auguriamo numerosi, perché i viaggi non finiscono mai, e perché per tutti la vita è un viaggio. Ma perché questo non sembri un luogo
comune, un alfista che ci mette? “Lo stile”. L’affermazione dell’ingegnere è chiara e semplice come il gesto spontaneo, non rituale, che eseguiva Henry Ford: “Tutte le volte che vedo un Alfa Romeo mi tolgo il cappello”, confessò il magnate americano all’allora presidente della società italiana, Ugo Gobbato, durante il loro incontro a Dearborn nel 1939. Pare che l’anno prima avesse avuto occasione di osservare bene uno Spider 8C 2900 acquistato da un Rockefeller. L’aneddoto è riportato sul sito "http://www.afra.it", ma la visita al tempio-officina Giorgetti riserva altre sorprese: “Ecco la 6C 2500 Sport Cabriolet Pininfarina, usata dal cardinal Montini, futuro Papa Paolo VI, durante i suoi tour pastorali nella diocesi di Milano. E la Giulietta Sprint del 1955 che quest’anno è stata iscritta alla MilleMiglia. L'equipaggio doveva essere costituito dall'ingegner Harald Wester, amministratore delegato di Alfa Romeo e dal sottoscritto -
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precisa il collezionista - al fine di presentare anche la nuova Giulietta. Per impegni imprevisti, l'ad non ha più potuto partecipare e si è fatto sostituire dall’ingegner Renzo Barbirato addetto alla progettazione e sviluppo della 8c Competizione.” Alla Mille Miglia, corsa riservata a 375 vetture, alla fine sono ammesse solo un terzo delle candidate, e solo vetture fabbricate entro il 1957. La preziosa Giulietta d’antan è dunque un’esclusiva dell’automobilista purista o conservatore. Il quale non è però interessato ai concorsi d’eleganza: “Sono eventi per vetture tirate a lucido, in perfetto stato di conservazione, design eccelso. Non si muovono, sfilano su un carrello come un’opera d’arte, per ricevere gli applausi che, nel caso della giuria popolare presente a Villa d’Este, possono decidere il premio più ambito: la Coppa d’Oro.” Pure in California si svolge un altro concorso prestigioso a Pebble Beach, dove è facile incontrare Ralph Lauren. Lo stilista americano possiede, tra i suoi 29 magnifici esemplari, un’Alfa Romeo 8C 2900 Mille Miglia del 1938, oltre a una Ferrari 250 Testa Rossa del 1958, “gioielli - ha commentato lui stesso - che racchiudono l’essenza della bellezza, tanto ancestrale quanto misteriosa.”
Sopra, una scena del film “Rocco e i suoi fratelli” girata davanti all’Alfa del Portello. A destra, Giulietta Masina al battesimo della Giulietta n. 100.001 nel 1961
100 premi per l’architetto Ma il collezionista forse più premiato al mondo, 100 incoronazioni, è l’architetto milanese Corrado Lopresto, che ha appena pubblicato a sue spese sulle riviste di settore un ringraziamento, con foto, a tutti coloro che hanno contribuito al suo successo, carrozzieri e tappezzieri compresi. Solo pezzi unici nella sua gallery, o vetture prototipo uscite dalle mani dei progettisti prima della produzione in serie. Plurivittoriose le sue AR, due carrozzate da Bertone (’42 e ’56) e la 6C 2500 da Pininfarina, la prima auto al mondo ad avere i doppi fari anteriori. Con questa maliarda ha sbaragliato gli sfidanti anche all’ultimo concorso di Hilton Head Island, novembre 2010. Così spiega il fascino dell’Alfa: “Abbina l’eleganza sopraffina a un cuore poderoso.” Delle prestazioni dell’organo si prende cura il meccanico di Giorgetti, che tutti i pomeriggi continua ad andare a lavorare all’Afra per divertirsi. Personaggi alie-
Due modelli della collezione Giorgetti. In alto, la 6C 2500 Cabrio Pininfarina usata dal cardinal Montini, poi Papa Paolo VI, dal 1954 al 1958 per le visite pastorali. Sopra, una 1900 Sprint del 1952.
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ni dalla retorica: “La meccanica è la parte povera” minimizza il titolare, ma si riferisce a ciò che non si considera prioritario nelle passerelle della bellezza. In realtà, Enzo Ferrari, che si era fatto le ossa come pilota all’Alfa, avrebbe ricordato che lì i meccanici erano “capaci di fare i guanti alle mosche”. I problemi che Giorgetti deve risolvere, quando un alfista gli porta qualcosa che è poco più che un rottame, richiedono competenze da filologo: “Nel restauro, la vera difficoltà consiste nello scoprire i falsi, che col passare degli anni si sovrappongono. Pompa dell’acqua, o freni sbagliati. Per esempio, la contraffazione più comune è che a una Giulietta Spider del ’55 mettano una mascherina nuova. Il numero di telaio ci aiuta a scoprire la vera autenticità di infiniti di dettagli: dalla maniglia alla luce targa, o sui parafanghi, o se uno stemma ci va o non ci va. Le auto, come i giapponesi, sembrano tutte uguali, invece no!”. Oltre a essere concessionaria ricambi, gestendo circa 40.000 articoli nei diversi magazzini, l’Afra può ricostruire perfette repliche di fanalini, paraurti, guarnizioni, cristalli e organi meccanici non più disponibili, lavorando su disegni originali, grazie a un accordo con l’Alfa. Tutto è iniziato su richiesta del mercato anglosassone. Già negli anni Cinquanta e Sessanta, la clientela inglese ritirava le Alfa che qui in Italia si mandavano a rottamare. Peraltro, la bianca Giulietta spider incominciò a circolare a New York, portandovi l’orgoglio del Made in Milano. E ora la nuova Giulietta, presentata dallo spot “senza un cuore saremmo solo macchine”, riconquisterà l’America? “Mi sembra - conclude Giorgetti - proprio questo spot il segnale del cambiamento. Essere alfista voleva dire uno stile di vita scandito dal glorioso rumore del Bialbero, una guida "mascula" fatta di funambolici controsterzi, fuorigiri e derapate fumanti come nei film polizieschi anni Sessanta e primi Settanta, gangster story all’italiana dove c'era sempre una Giulia o una 1750 o un’Alfetta impegnata in impossibili inseguimenti. Oggi mi pare siano le donne a inseguire gli uomini in tutte le prestazioni. Insomma, vedo un futuro rosa”. Il vero alfista può anche essere “alfazioso”, ma resta sempre un gentleman. ■
Da sinistra, Matteo, Alessandra e Claudio Giorgetti davanti ad un “pezzo” della loro collezione
Due pluripremiati esemplari della 6C 2500 della collezione Lopresto. In alto quella carrozzata da Bertone nel 1942 e, sopra, quella carrozzata da Pininfarina nel 1949 che fu la prima auto al mondo con i doppi fari.
SPORT
AUTODROMO DI MONZA Calendario Gare 2011 (PROVVISORIO) 11 Marzo Coppa Milano – Sanremo
18-19 Giugno Monza International Truck Show / Freestyle
25-26-27 Marzo Challenge F. Renault 2.0 - Clio Cup Italia - 4 Ore di Monza (Endurance GT e turismo) - Challenge Formule Storiche Camp. Italiano Autostoriche F. Renault 2.0 Alps
1-2-3 Luglio Targa Tricolore Porsche Club Italia Lotus Cup - 47° Trofeo F.Monza 2K11 - ( 2a gara )
9-10 Aprile International Superstars Series – International Superstars GT Series - Ferrari Challange Trofeo Pirelli 15-16-17 Aprile Blancpain Gt Endurance Series - Cooper Tyres British F.3 Championship - Superleague Formula Lamborghini Blancpain Supertrofeo
7-8-9-10 Luglio Ducati World Experience 9-10-11 Settembre 82° Gran Premio Santander d’Italia F.1 – GP3 Series - GP2 Series - Porsche Mobil 1 Supercup 16-17-18 Settembre Sport Avventura/ Fiera del Turismo lento
28-29-30 Aprile -1 Maggio CIV Campionato Italiano Velocità Moto - Yamaha R6 - R1 Cup
18 Settembre Mezza maratona di Monza
6-7-8 Maggio WSBK Mondiale Superbike – WSupersport -Superstock 1000 – Superstock 600 - PARKINGO SERIES
23-24-25 Settembre Porsche Club Nurburgring
11 Maggio Test WTCC (Campionato Mondiale Vetture Turismo) 13-14-15 Maggio WTCC (Campionato Mondiale vetture Turismo) – Auto GP World Series by Renault – Trofeo Maserati Gran Turismo MC European Endurance Championship 21 Maggio Ferrari Club Italia Regolarità 22 Maggio 32a Marcia Podistica pro Lega Italiana lotta contro i tumori Monza Classic (raduno auto/ moto storiche) 26-27-28-29 Maggio Aria Nuova – Bimbò - 47° Trofeo F. Monza 2K11 ( 1^ gara ) Camp. Fia/C.I. Energie Alternative – Fiera di Monza 3-4-5 Giugno 59a Coppa Intereuropa Storica – Campionato FIA F.1 Storiche 10-11-12 Giugno 36° Festival dello Sport U.S.S.M.
30 settembre 1-2 Ottobre GT Open International Series – European F. 3 Open Campionato Italiano Turismo Endurance / Seat Ibiza Trofeo F. Monza 2K11 ( 3a gara ) 14-15-16 Ottobre Racing Weekend: Campionato Italiano Gran Turismo Porsche Carrera Cup Italia - Campionato Italiano F.3 Camp. Europeo / Camp. Ital. F.Aci-Csai Abarth C.I. Prototipi - Seat Leon Supercopa –Trofeo 500 Abarth 21-22-23 Ottobre Finali Rencontres Peugeot Sport 27 Ottobre Giro d'Italia Automobilistico 1 Novembre UILDM 6 ruote di speranza 6 Novembre Vedovati Corse - Formula Challenge 25-26-27 Novembre 9° Monza Rally Show
Speed Day 16-23-30 gennaio / 6-13-20-27 febbraio / 6 Marzo 2011
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Netta vittoria di Dani Sordo nel 31° MONZA RALLY SHOW
BOTTE DA… SORDO onostante il diluvio e nonostante l’assenza del “Dottore” Valentino Rossi, pluricampione mondiale della MotoGP nonché acclamata e vittoriosa stella di tante edizioni del Rally di Monza, la classica gara di chiusura della stagione dell’autodromo ha fatto il pieno lo stesso. Pieno di pubblico, con oltre 25 mila appassionatissimi spettatori nei tre giorni di gara, e pieno di spettacolo con le entusiasmanti performances dei maestri del controsterzo sfidati come di consueto dagli specialisti delle corse di velocità e dai più incerti, ma simpatici e assai concentrati Vip che, sempre numerosi, non si fanno mai mancare una esibizione estemporanea su questo palco. Tra i tanti personaggi scesi in pista c’erano infatti i piloti della MotoGp Marco Simoncelli, Marco Melandri, Toni Elias e Andrea Iannone, il cantante pop Cesare Cremonini, l’ex campione di ciclismo Claudio Chiappucci, gli “inviati” di Striscia la Notizia Edoardo Stoppa e “Capitan Ventosa”, il giornalista
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Il pilota spagnolo, quinto nel Mondiale Rally 2010, vince 6 prove su 9 e poi sbaraglia tutti nel Masters’ Show finale. Spettacolo e divertimento per il sempre folto pubblico. Tanti personaggi in pista.
sportivo Guido Meda e, non ultimo, l’equipaggio formato dal due volte campione mondiale di rally degli anni 80 Miki Biasion, in coppia con il vice presidente dell’Automobile Club Milano Geronimo La Russa il quale, pur essendo un pilota da rally “vero”, si è improvvisato navigatore di cotanto campione in una prova dimostrativa fuori gara a bordo di una storica Lancia 037, la macchina simbolo di questo rally con il suo record di sei successi. E’ stata insomma una festa, come sempre. Una festa che si rinnova di anno in anno in un crescendo di popolarità e successi fin dal lontano 1978, data della prima edizione. La pioggia incessante ha accompagnato le evoluzioni delle circa cento macchine in gara durante la maggior parte della gara articolata su nove prove speciali disputate nei tre giorni del penultimo week-end del novembre scorso. Ma, se vogliamo, la variabile pioggia ci sta bene in un rally e gli conferisce il valore aggiunto di una
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Nella pagina a fianco, la Citroen C4 Wrc dei vincitori in piena azione; sotto, Dani Sordo (sulla sinistra) e il suo navigatore Diego Vallejo Folgueira. Qui a fianco, un momento dello spettacolare Masters’ Show, prova a inseguimento con eliminazione diretta. ulteriore difficoltà tecnica. Alla fine ha vinto un rallista DOC, il più quotato del lotto, cioè lo spagnolo Dani Sordo, quinto classificato nel Mondiale Rally 2010, che si è lasciato alle spalle piloti del calibro di Dindo Capello, plurivincitore della 24 Ore di Le Mans e 5 volte trionfatore al Rally di Monza, e al più volte campione italiano della specialità Piero Longhi. Non pivellini dunque che hanno tutti dato il meglio mostrando agli appassionati come si guida nei rally, anche quelli del tutto particolari come il Rally di Monza che si svolge completamente sull’asfalto di una pista di velocità pur “attrezzata” di chicane e varianti. Una pista che specie nel Masters’ Show, la prova finale, testa a testa a eliminazione diretta, riservata ai top driver ben si adatta allo spettacolo e alla fruizione del pubblico comodamente seduto in tribuna. Un contro l’altro armati i migliori si sono infatti sfidati su una gimkana di andata e ritorno a tutta birra sul rettilineo centrale. E ad ogni derapata un boato della folla! Per la cronaca il vincitore e il secondo classificato erano bordo della Citroen C4 Wrc, lo stesso modello con cui Sebastian Loeb ha vinto anche quest’anno, per la settima volta consecutiva (unico al mondo) il titolo mondiale. Una compagnia meno professionale, ma sicuramente esilarante, invece, per il terzo classificato che aveva come navigatore il citato “Capitan Ventosa”, al secolo Luca Cassol che per poter indossare il casco aveva posizionato il suo celebre sturalavandini sul tetto della loro potente Ford Focus Wrc. ■
LA GARA “DEI FAMOSI” Il Rally di Monza è un po’ una “Isola dei famosi” di tipo sportivo dato che sono sempre tanti i personaggi che scendono in pista. Miki Biasion (a destra) e il vice presidente AC Milano Geronimo La Russa
Capitan Ventosa e Marco Simoncelli
Marco Melandri (a destra) e il pilota Stefano D’Aste
Da sinistra, Edoardo Stoppa, Cesare Cremonini, Claudio Chiappucci
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B R E V E
MEZZI D’EPOCA
LE NUOVE NORME CHE REGOLANO IL COLLEZIONISMO DI AUTO E MOTO COME REIMMATRICOLARE I VEICOLI STORICI ’ASI (Automotoclub Storico Italiano) comunica che con la recente circolare attuativa che fa seguito al decreto ministeriale del 19 marzo scorso è stata completata la nuova normativa finalizzata alla re immatricolazione dei veicoli storici, sia quelli radiati dal Pubblico Registro Automobilistico che quelli cancellati d’ufficio. A tal fine gli interessati dovranno munirsi di un nuovo documento, il Certificato di Rilevanza Storica e collezionistica (C.R.S.) che prende il posto del vecchio Certificato Sostitutivo delle Caratteristiche Tecniche e che costituisce il presupposto per qualificare un veicolo d’interesse storico a partire dal 20 marzo 2010. Per il suo ottenimento il proprietario dovrà iscriversi ad un Club collegato a uno dei Registri riconosciuti: ASI, Storico FMI, Storico Italiano FIAT,Italiano Alfa Romeo,Storico
Lancia, che hanno facoltà di rilasciarlo dopo aver accertato che il veicolo si presenta in condizioni di conservazione adeguate dal punto di vista storico-estetico. Il controllo tecnico del veicolo sarà invece effettuato dagli Uffici della Motorizzazione (compreso l’obbligo della Revisione biennale). Per quanto attiene agli altri documenti, l’ Attestato di Storicità continuerà ad essere emesso e ad avere la sua specifica funzione fiscale relativamente all’esenzione dal pagamento della Tassa di Possesso tramutata in simbolica Tassa di Circolazione. Anche il Certificato d’Identità (C.D.I.) continuerà ad esistere per ottenere la “prestigiosa” targa di ottone che certifica l”autenticità” del mezzo. Nell’ambito fiscale nulla è mutato e rimane in vigore l’art. 63 L. 342//2000 dove si stabilisce che solo ASI e FMI
FATTI & MISFATTI
stata, mentre non c’era stata nel decennio precedente quando, tra il 1991 e il 2000, il numero delle vittime era sceso da 7.498 a 7.048,meno del 5 per cento contro il quasi 50 per cento dell’ultimo decennio. Quindi l’obbiettivo posto dall’Unione Europea ha certamente avuto una funzione di stimolo nelle iniziative volte a ridurre l’infortunistica stradale. Non soltanto con il progresso tecnologico,e quindi autoveicoli con una maggior sicurezza attiva e passiva, con il miglioramento delle strade , con una segnaletica più chiara e meglio percepita. I risultati maggiori possono venire soprattutto dal comportamento dell’utente della strada, che deve essere sempre attento,prudente rispettoso delle norme e capace di adeguarsi alle condizioni del traffico. Aumentare il senso di responsabilità del cittadino sulle strade è un’opera lunga, che deve agire nella profondità delle coscienze. È quella che viene chiamata l’educazione stradale che vede l’ACI da quando esiste,cioè da oltre un secolo,sempre in prima fila con iniziative ,studi,manifestazioni, collaborazioni con gli organismi competenti nei vari settori del traffico.
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DIMEZZATE IN 10 ANNI LE VITTIME DELLA STRADA Anche l’Italia potrebbe avercela fatta,come ce l’hanno fatta,tra gli altri, Spagna,Portogallo e probabilmente Francia. Cioè aver raggiunto l’obbiettivo indicato dall’Unione Europea di dimezzare,entro il 2010, il numero delle vittime della strada registrato nel 2001. Non sono ancora disponibili i dati relativi allo scorso anno ma,guardando i risultati del 2009,con 4.237 morti, quasi 500 in meno rispetto al 2008, si può sperare che anche nel 2010 si sia avuto una consistente riduzione. E ,quindi, si sarebbe praticamente raggiunto il numero di 3.548 morti in incidenti stradali: la metà di quelli del 2001. Il numero dei feriti è anch’esso sceso, ma assai meno :da 373.286 del 2001 a 307.258 del 2009,cioè di circa il 20 per cento. Non che questi numeri di morti e feriti sulle strade siano in qualche modo accettabili. È sempre un’ecatombe. E neppure un solo morto potrebbe essere moralmente giustificato. Però nel decennio una grande riduzione di vittime c’è
(per le moto) possono qualificare un veicolo di oltre 20 anni di particolare rilevanza storica e collezionistica, individuando lo stesso con loro determinazione e dandone comunicazione all’Agenzia delle Entrate. Anche ai fini assicurativi, sono da ritenersi validi e necessari sicuramente il nuovo C.R.S. e per le Compagnie che lo ritenessero tale, anche l’ Attestato di Storicità e il C.D.I., ovvero i documenti di storicità del mezzo rilasciati dagli Enti legittimati a farlo e sopra indicati. Infatti per avere certezza di essere in possesso di una “buona polizza”, al di là della serietà della Compagnia, è necessario che la stessa sia stipulata in presenza di valide condizioni. ■ Perchè la sfida per una mobilità sicura è nella sua anima, prima ancora che nel suo statuto.
LE PENE ALTERNATIVE IN MATERIA DI TRAFFICO Uno dei pochissimi casi di applicazione della pena dei “lavori socialmente utili”, alternativa al carcere, è stata applicata nei riguardi di un automobilista a Ponzano,in provincia di Treviso.Il suddetto,guidando ubriaco,aveva provocato un incidente e per questo era stato condannato a un mese e mezzo di prigione. La condanna è stata invece scontata con un lavoro di pulizia intorno ai cartelli stradali,spesso resi quasi invisibili da rami d’albero, e anche con lavori di carrozzeria ai veicoli del Comune. Il reo è infatti un carrozziere. Quindi condanna per reati nel traffico,pene per migliorare le condizioni del traffico. Se questa iniziativa fosse estesa a quanti violano le norme del codice della strada in modo grave , con la pena alternativa di aiutare i bambini o gli anziani ad attraversare le strade , di distribuire volantini sui comportamenti corretti,e così via, ne trarrebbero giovamento le condizioni del traffico e la sua sicurezza. Paolo Montagna