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EDITORIALE

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MERCATO DELL’AUTO: LA CRISI VISTA DALLA PARTE DEI CONCESSIONARI Il tema degli incentivi, sottolineato dal Presidente Sticchi Damiani, condiviso come elemento necessario al settore Proposte ACI

di Leonardo Bartoletti

Sulla stessa lunghezza d’onda del Presidente nazionale dell’Automobile Club, Angelo Sticchi Damiani, ci sono i concessionari di auto del nostro territorio. Non tanto per spirito di categoria o, più in generale, per portare denaro fresco nelle casse del loro segmento. Quanto, piuttosto, perchè - in una visione globale della crisi - aiutare il mercato dell’auto significa, in particolar modo, mettere benzina nel motore di un Paese che ha un’assoluta necessità di ripartire e che, per farlo, ha bisogno realmente e concretamente di tutti i settori produttivi che contribuiscono alla crescita e allo sviluppo. “In linea generale le prospettive per i prossimi mesi restano cupe - commenta Neri Ciompi, proprietario della concessionaria Buratti di Firenze. - Il mercato dell’automobile, che già stava attraversando un momento di difficoltà, è stato messo ancora più alle strette da questa situazione. Superata l’emergenza sanitaria si aprirà una forte crisi economica, che stiamo iniziando a vedere già adesso, e in questo scenario è difficile pensare ad un aumento delle vendite di auto”. Se le porte delle concessionarie sono rimaste chiuse durante la pandemia, le vendite per qualcuno si sono spostate online. È il caso di Brandini ed Autosas, che hanno puntato forte sul web, anche con risultati di un certo interesse. “La nostra volontà è stata quella di dare un segnale di presenza a tutto il territorio, anche nel periodo più complicato - dice Niccolò Bran-

Proposte ACI dini, responsabile marketing del Gruppo -. La salute di collaboratori e clienti è stata la nostra priorità e per questo le vendite si sono spostate in rete. Abbiamo lanciato la campagna ‘chiudiamo le sedi, restiamo aperti online’ che prevedeva un servizio di videoconsulenza per poter vedere e scegliere la vettura desiderata, attraverso l’utilizzo del pc, del tablet o dello smar- tphone. Il cliente veniva accompagnato da un nostro consulente, alla scoperta dell’auto, sia di quelle nuove, sia di quelle in pronta consegna, a km 0 o usate, po- tendo anche avviare la trattativa e perfe- zionare le formule d’acquisto. Insomma, le stesse operazioni che si fanno nor- malmente al concessionario, però como- damente dal divano di casa”. Idea simile quella di Autosas, concessionaria Ford a Firenze: “Abbiamo lavorato molto sul web durante la fase di lockdown, continuando a vendere soprattutto i nuovi modelli hy- brid di Ford, come Puma e Kuga”, spiega

Francesco Falciani, direttore vendite della concessionaria Ford Autosas. Per quanto riguarda il tema degli incentivi anche per

Marco Mugnaini, della Mugnaini Auto di

Firenze, rivestono un ruolo fondamentale per favorire la ripartenza. “Stiamo cer- cando di ritrovare un equilibrio ma non è facile. - spiega il titolare della concessio- naria- La ripresa del settore dipenderà soprattutto dalla situazione economica del Paese e dell’Europa. Se non ci sarà una ripartenza, l’intero settore farà fatica a recuperare, con il rischio che molti venditori di auto, soprattutto i più piccoli, saranno costretti a chiu- dere definitivamente le porte dei loro saloni”.

Tutti i concessionari dell’area fio- rentina sottolineano comunque un elemento: i fondi stanziati per incentivare l’acquisto di un’automobile si ripagano da soli, attraverso l’iva deriva- ta dal maggior numero di vendite. In un paese come l’Italia dove - come sot- tolineano i dati ripostati nell’intervento del Presi- dente Sticchi Damiani - il parco mezzi è uno dei più vecchi d’Europa.

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