n°1 - agosto 2021 - Anno I Castelfalfi Nel cuore della Toscana
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in COpertina
Castelfalfi Il Resort Toscana Castelfalfi si conferma una delle mete più ambite per chi cerca relax e immersione nella natura. Servizi a 5 stelle e prodotti agricoli per una vacanza lontana dallo stress. 27 buche nel campo da golf
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Indice Vitalpina Hotels
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Granbaita Dolomites
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Dolomiti Wellness Hotel Fanes
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Bonfanti Design Hotel
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Merano
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Mezzano nel Primiero
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Valle Chiese
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GB Thermae Hotels
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Falkensteiner
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Ricci Hotels
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Vacanza al lago
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Valli di Lanzo
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Pic-nic chic, 5 prati imperdibili
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Sei da vino, birra o cioccolato?
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Sardegna Isola Megalitica
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St. Moritz
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Cayenne Turbo GT
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Editoriale Pronti a ripartire guardando a cibo e wellness
D Alberto Lupini Direttore
opo mesi di restrizioni ci siamo rimessi in viaggio. E le mete più gettonate sono all’insegna della sostenibilità, della sicurezza, dell’enogastronomia e del benessere. Lo erano già prima del Covid, avendo soppiantato da tempo il primato delle città d’arte, che oggi non a caso sono in difficoltà a recuperare presenze. Il turismo legato a ristoranti e mondo del vino, invece che a spa o attività sportive, è quello che sta determinando gli orientamenti degli italiani (e degli stranieri). Come Italia a Tavola abbiamo sempre cercato di aggiornare e sostenere questo mondo fatto per lo più di imprese famigliari. Ora abbiamo deciso di mettere a disposizione dei consumatori la nostra conoscenza del settore per indicare locali, alberghi o eventi che meritano attenzione. Per questo abbiamo inaugurato questa nuova testata specializzata e dedichiamo al turismo anche un’ampia area della nostra informazione sul web. “Check-In” nasce proprio con l’obiettivo di essere un giornale di servizio e di utilità per chi vuole programmare una vacanza o un weekend, e deve scegliere un hotel o un ristorante. O magari andare alla ricerca di vini, formaggi o in un centro specializzato in trattamenti per il corpo. È una sfida per guardare con ottimismo ad un futuro in cui vogliamo essere più che mai protagonisti.
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Castelf
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falfi Un'oasi di pace fra cibo, wellness e golf
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arà per la vista che spazia per kilometri che sembrano infiniti su colline che si inseguono fino a diventare montagne, con pochissimi casolari e assenza di auto. O magari per il castello che domina la vallata dando un senso di protezione. Sta di fatto che stare a Castelfalfi, nel cuore della Toscana, è un po’ come smarrirsi nel nulla e recuperare una dimensione di rapporto con la natura che supera l’idea della tutela ambientale, che qui va oltre l’immaginazione con l’unico campo da golf a 27 buche certificato GEO Certified® (non si fanno trattamenti chimici) e le attività agricole che recuperano terreni un tempo abbandonati. E ogni volta che ci torni, coccolato da un servizio impeccabile a 5 stelle, è come se sentissi che fai parte di quell’ambiente e che lo senti un po’ come un posto del cuore. O almeno come ha sempre immaginato debba essere un buen retiro in cui ricaricarti e dimenticare un po’ di stress.→
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Ma se l’ambiente vince su tutto (siamo all’insegna della sostenibilità totale), non sono certo da meno altre due perle che giustificano una tappa in questo hotel o nel borgo che a tutt’oggi rappresenta il più importante investimento nel turismo fatto negli ultimi anni in Italia: l’enogastronomia (che fa perno su 5 ristoranti e una produzione agricola che spazia dal vino all’orto biologico, passando per il miele e l’olio) e l’area SPA e wellness. Un’offerta a tutto campo che attrae sempre più italiani che in questa fase post covid hanno preso il posto dei tanti stranieri che in passato erano la maggioranza degli ospiti.
Una storia che risale agli etruschi A Castelfalfi, nel borgo perfettamente restaurato e restituito alla vita con laboratori di artisti e abitazioni di turisti, ci si immerge nella storia. Siamo tra Firenze, Siena e Pisa da cui dista meno di un’ora e vicinissimi ai borghi di Volterra, San Gimignano e San Miniato. I primi insediamenti erano di epoca etrusca, ma Borgo e Castello di datazione longobarda raggiungono l’attuale configurazione nel Rinascimento. Saccheggiata e incendiata durante i conflitti tra Firenze e Siena del XVI secolo, e successivamente rilevata dalla famiglia Medici-Tornaquinci, la Tenuta per molto tempo si era basata sul lavoro di una grande fattoria con molti mezzadri e braccianti. All’inizio del XX secolo venne edificata una tabaccaia, essiccatoio per le piante di tabacco che arrivavano da Oltreoceano, struttura oggi adibita ad hotel. Nel dopoguerra iniziò però un progressivo degrado economico fino al 2007, con l’acquisto dell’intera proprietà da parte di TUI AG, leader mondiale dei servizi integrati per il turismo, che ha avviato importanti investimenti immobiliari: i casali e le case del borgo trasformati in residenze di lusso, il Castello medioevale sede di un ristorante e mostre, un albergo a 5 stelle, il Golf più grande della Toscana e riprendendo tutta l’attività agricola che è parte integrante dell’ospitalità di una tenuta di 1100 ettari di natura spettacolare. →
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Casale I Bianchi
Golf Club
Ristorante La Rocca
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Il ruolo centrale dell’hotel Se il Castello di Castelfalfi è stato per secoli simbolo e cuore di questo territorio, ora il baricentro si è spostato almeno in parte sull’hotel a 5 stelle, realizzato ex novo sul dorso della collina all’ingresso della tenuta. Si tratta di un edificio dal design moderno, perfettamente integrato nell’ambiente e che dal fondo valle si distingue a malapena. Considerando la vecchia Tabacchiera sul lato di fronte della strada, si raggiungono oggi 151 tra camere e suites, divise di 9 categorie con stili diversi che rappresentano un po’ una sorta di collegamento fra la storia e la contemporaneità. Il tutto all’insegna con un forte impegno per diventare completamente plastic free. Ma Toscana Resort Castelfalfi mette a disposizione degli ospiti differenti possibilità di sistemazione per soddisfare ogni esigenza: dall’Hotel con vista sulla vallata al luxury rentals per godere di una vacanza immersi nella natura, fino al Real Estate di meravigliose ville, case coloniche e appartamenti finemente ristrutturati e dal grande fascino. Fra i servizi a disposizione ci sono un ristorante, La Via del Sale, il lobby bar Ecrù e, in stagione, il pool bar Giglio Blu affacciato sulla piscina esterna panoramica. → 14
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La terrazza panoramica de La Via del Sale
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1000m2 per la SPA C’è poi la SPA, di circa 1000 m2, che dispone di piscina interna ed esterna, vasche idromassaggio, area umida con sauna finlandese e bagno turco, docce emozionali e area relax, oltre naturalmente a tutti i servizi personalizzati, fra cui il trattamento Golfer Special, decontratturante ed energizzante dedicato ai golfisti del collegamento campo. Campi da tennis, piscine esterne, noleggio di biciclette, tour organizzati o da fare individualmente anche in vespa elettrica sono alcuni dei numerosi servizi offerti. Ma fra quelli più utilizzati, ovviamente, ci sono i corsi di cucina o le visite in cantina e delle attività agricole della tenuta.
Attenzione a enogastronomia e agricoltura «Castelfalfi - spiega Roberto Cesare, direttore operativo del Toscana Resort Castelfalfi - ha tante soluzioni per quasi tutte le tipologie di attività che si vogliono fare. Quella principale è sicuramente il golf, con uno dei campi più belli della Toscana, uno dei più difficili d'Italia, il più grande della Toscana, 27 buche, con tutti i suoi servizi, un'accoglienza per i golfisti direttamente al campo, un altro ristorante, che è la nostra Country Clubhouse con un servizio di cucina aperto da mezzogiorno alle 17.30. Il golfista non ha limiti, senza dover tornare per forza a mangiare al ristorante». E ovviamente, come detto, c’è poi l’enogastronomia. «L'enogastronomia è il fulcro per noi. Cerchiamo di coinvolgere il territorio - aggiunge Cesare - quindi le aziende vitivinicole che qui abbiamo ma non solo: si spazia dalla nostra azienda, i nostri fornitori ufficiali, la Fattoria di Camporbiano, dove si produce ancora con tecniche rudimentali, non vengono strapazzati gli animali e gli allevamenti sono a bassissima intensità; si va da Parisi, un nostro grande partner. Organizziamo anche tour dei vigneti in giro per la Toscana, come nella nostra azienda vitivinicola Tenuta di Castelfalfi». 16
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5 ristoranti per ogni gusto o esigenza Castelfalfi, come detto, è una meta importante anche per l’enogastronomia. La filosofia di cucina dell’executive chef Francesco Ferretti, che coordina tutta l’offerta culinaria di tutti i 5 ristoranti della Tenuta, si basa sul km 0 e sulla valorizzazione dei prodotti stagionali e della tradizione gastronomica locale, proposte in varie soluzioni nei diversi locali. • Ne “La Via del Sale”, il ristorante dell’hotel diretto dallo chef Davide Rialti, aperto per la cena e la colazione, si propone ad esempio una cucina italiana contemporanea a partire da ricette della tradizione toscana con un tocco innovativo, senza però perdere il legame con il territorio e le radici. E non mancano piatti vegani. • Il lobby bar “Ecrù” propone un all-day light menu, à la carte, e durante la stagione estiva si affianca il pool restaurant “Giglio Blu”, affacciato sulla piscina esterna panoramica. • Il ristorante fine dining “La Rocca”, diretto dallo chef Michele Rinaldi, propone un menu che parte dalla tradizione culinaria italiana e materie prime di ottima qualità per arrivare a piatto ricercati che potrebbero meritarsi a breve una stella Michelin. • Nel Golf, dove è stata realizzata recentemente una Country Clubhouse, il ristorante propone un menu studiato per accompagnare gli ospiti, non solo golfisti, durante tutto l’arco della giornata. Il menu cambia settimanalmente e privilegia le verdure dell’orto biologico della Tenuta e ingredienti di provenienza locale abbinati a una selezione vini di 150 etichette tra cui, naturalmente, i vini di Castelfalfi. • C’è infine la Trattoria Il Rosmarino, a pochi passi dal borgo e dall’hotel, che si presenta come un tipico locale tradizionale toscana dove i prodotti del territorio sono proposti con ricette semplici e gustose. Non manca la griglia né il forno a legna per le pizze condite con l’olio extravergine prodotto a Castelfalfi. → CHeck-in • agosto 2021
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Il più grande Golf in Toscana (27 buche) Parte integrante dello splendido paesaggio della Tenuta, Il Golf Club Castelfalfi è uno dei campi da Golf più spettacolari d’Italia e il più grande della Toscana. Il campo da golf, progettato dai premiati architetti Moroder e Preißmann sfruttando la topografia naturale del territorio e la vegetazione preesistente, si sviluppa su 270 ettari per 27 buche e due percorsi, con oltre 9.400 metri di pendio e prati incastonati tra boschetti di ulivi. Come già detto, è un campo certificato con trattamento biologico, ed è una vera rarità nel mondo del golf. Il 18 buche Mountain Course (Par 72) si estende per 6.351 metri con ripidi dislivelli e ostacoli d’acqua, ogni buca mantiene un carattere individuale e un senso di privacy, garantito dalla vegetazione, a ogni fairway. È certamente uno dei tracciati italiani più impegnativi e stimolanti, di sicuro richiamo per giocatori esperti provenienti da tutto il mondo. Il 9 buche è il Lake Course (Par 37), che gli architetti Moroder e Preißmann hanno studiato per offrire un percorso adatto a ogni livello di esperienza. Entrambi i percorsi iniziano e terminano nell’area della Country Clubhouse, punto di accoglienza e ristoro con bar e ristorante aperto per pranzo, dalle grandi vetrate e terrazze panoramiche sullo splendido scenario naturale. La nuova Country Clubhouse che ha aperto le porte a luglio 2020, nasce dalla ristrutturazione dell’antico casale Poggionero, secondo i criteri di restauro conservativo e di bioedilizia che già caratterizzano tutto il Resort. 78543
Castelfalfi www.castelfalfi.com
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a Castelfalfi Non solo accoglienza Vino e olio toscani 100% biologici
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n resort, un luogo storico, un tesoro culturale, ma anche un’azienda agricola. Castelfalfi è tutto questo, un luogo dove il tempo si è fermato, in pieno stile toscano. Siamo a Montaione in provincia di Firenze ed è qui che 1.100 ettari di terreni fertili, custodi di storia, bellezza e tradizioni contadine millenarie vengono coltivati e sfruttati per produrre due eccellenze come il vino e l’olio. Dal 2013, l’impegno e gli investimenti di Toscana Resort Castelfalfi hanno saputo concretizzare in un’unica realtà la profonda vocazione agricola del territorio. Ripristino paesaggistico, salvaguardia della biodiversità e valorizzazione delle produzioni agroalimentari di qualità sono alla base della scelta di operare nel pieno rispetto dei principi dell’agricoltura biologica. I vigneti, uliveti e seminativi che danno forma al paesaggio rurale della Tenuta sono ancora oggi distribuiti secondo l’antica maglia agraria, mantenendo fede ai saperi di un tempo e rinnovandoli con la voglia costante di migliorare e di condividere con gli ospiti i preziosi frutti della terra.
Sette etichette, tutte biologiche Per quanto riguarda i vigneti sono 25 gli ettari dedicati. Da qui nascono tutti i vini della Tenuta: dal Chianti al Chianti Riserva Docg, passando per il fiore all'occhiello rappresentato dal Sangiovese Igt; ad oggi la realtà toscana produce 7 etichette di vino biologico: San Piero Igt, Chianti Cerchiaia Docg con la sua riserva, Poggio Nero Igt, Rosso Toscano Igt Poggio alla Fame. Il vermentino Poggio i Soli è l’unico Bianco Igt affiancato dall’unico rosato della Tenuta: Falecine. Oltre al tradizionale Vin Santo l’offerta comprende Grappa, Amaro e birra artigianale realizzati in collaborazione con realtà locali. Dietro ogni bottiglia c'è il lavoro di mani abili ed esperte che, prendendosi cura delle viti con il minor impatto ambientale, garantiscono una produzione vitivinicola di altissima qualità. Presso la Barricaia, con il supporto degli esperti, si possono degustare i vini e l’etichetta di Vinsanto, per poi acquistarli al Wine Shop. → 20
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I vitigni Il fattore e agronomo di Toscana Resort Castelfalfi, Diego Mugnaini: «Dai 25 ettari di vigneto - racconta - riusciamo a produrre ogni anno tra le 120 e le 130mila bottiglie. Come da tradizione i vitigni impiantati hanno una forte componente di Sangiovese per quanto riguarda i rossi, di Vermentino per quello che concerne invece i bianchi. Sui rossi però c’è anche una parte di Colorino che utilizziamo per la produzione di Chianti e Chianti riserva. Poi, i vitigni internazionali: Merlot, Cabernet Sauvignon, Alicante, Petit Verdot. L’ultima novità per noi è il rosato che otteniamo dal Syrah effettuando una vendemmia precoce e una vinificazione in bianco (senza bucce) e quindi non sfruttando il classico metodo toscano del salasso». Il rosato non è tuttavia l’unica peculiarità, perché ce n’è un’altra fortemente legata alla tradizione: il Vin Santo. «Si tratta di un altro vino molto importante per noi - prosegue Diego Mugnaini - perché fa parte della nostra identità e nelle case dei contadini toscani c’è sempre stato. Lo teniamo e lo curiamo nonostante la resa economica sia svantaggiosa. La produzione deriva da Trebbiano, Malvasia, San Colombano con l’appassimento che avviene sui graticci e la pressatura come una volta con il torchio in legno quando l’appassimento delle uve è soddisfacente».
L'olio e l'orto biologico Per quanto riguarda l’olio - anch’esso interamente biologico dalle varietà coltivate tipiche della Toscana centrale, Frantoio, Moraiolo, Leccino e Pendolino, si ottiene un Igp extra vergine estratto a freddo entro 12 ore dalla raccolta. Dal 2019 è attivo poi l’orto biologico alla cui produzione attinge quotidianamente l’executive chef del resort, Francesco Ferretti per i suoi menu rigorosamente a base stagionale, e che gli ospiti possono visitare per conoscere la coltivazione di verdure ed erbe aromatiche. In più, negli ultimi anni, grazie al progetto Be a Farmer in Castelfalfi, volto a promuovere la filosofia agricola ed un turismo sempre più sostenibile, è possibile adottare un filare di vite o un oliveto e contribuire allo sviluppo e alla salvaguardia del grande patrimonio naturale della Tenuta godendo anche dei suoi frutti. I farmer poi possono prendere parte alla raccolta delle olive e alla vendemmia, assistendo alle diverse fasi di lavorazione per ottenere il prodotto finito. Da questo anno si aggiunge la possibilità di adottare un alveare e ricevere a casa il miele prodotto dalle api di Castelfalfi.
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Alto adi
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Brunico
Bressanone
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Merano
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ige
10 indirizzi al top per un soggiorno tra cibo, divertimento, wellness e natura
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Cortina
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Hotel Pfösl ****S Nova Ponente
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Artnatur Dolomites **** Siusi allo Sciliar
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Design Hotel Tyrol **** Rablà
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Wander Vital Hotel Magdalenahof **** Val Casies
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Hotel Schulerhof **** Plaus
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Hotel Granbaita Dolomites ***** Selva
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Alpin Royal Wellness & Resort Hotel ****S Valle Aurina
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Alpenpalace Luxury Hideaway ***** San Giovanni in Valle Aurina
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Dolomiti Wellness Hotel Fanes ***** San Cassiano
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Bonfanti Design Hotel **** Chienes CHeck-in • agosto 2021
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Vitalpina Hotels Vacanze salutari in Alto Adige CHeck-in • agosto 2021
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l via la stagione estiva dei Vitalpina Hotels Südtirol/Alto Adige. “Montagna è vita” è lo slogan delle 32 strutture che vi appartengono. I Vitalpina Hotels non sono solo un punto di partenza per la scoperta della montagna o dello stile di vita alpino. Gli albergatori sono amanti della montagna e spesso anche guide alpine o escursionistiche, che conoscono il territorio e amano condividere con i propri ospiti la passione per l’attività outdoor. Oltre a fornire tutte le informazioni e la consulenza necessarie, propongono almeno tre escursioni guidate a settimana, alle quali cercano di partecipare personalmente. Qui la natura è la fonte di spunti per sviluppare diverse attività nel corso della vacanza. Cinque sono proprio da non perdere. Eccole di seguito.
Camminare a piedi nudi sul prato La vacanza Vitalpina è prima di tutto una full immersion nella natura altoatesina. Per questo il primo suggerimento è proprio quello di togliersi le scarpe e camminare a piedi nudi. “In natura c’è tutto quello che serve” è uno dei motti dei Vitalpina Hotels Südtirol, che sanno come valorizzare i doni e le risorse del territorio. Tra queste anche le erbe alpine che nascono spontanee nei prati di montagna: ortica, achillea, timo, alchemilla e altre ancora. Da qui gli albergatori ricavano gli ingredienti da utilizzare nei trattamenti benessere e nei piatti della cucina altoatesina, ma anche rimedi naturali per i malanni di stagione.
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Tra le strutture del gruppo, l’Hotel Pfösl (quattro stelle S) di Nova Ponente organizza escursioni guidate alla scoperta delle piante benefiche che nascono nei prati che circondano la struttura. Le erbe alpine si respirano in sauna e i loro effetti curativi si ritrovano anche nei prodotti naturali e regionali offerti nella NaturaSpa, all’insegna del benessere olistico e alpino altoatesino.
Fare il pieno di energia “Esci e vai nel bosco, guardati attorno, osserva la natura. Sdraiati sul prato e respira a pieni polmoni” è questo l’invito dei Vitalpina Hotels Südtirol. Con il programma Vitalpina® Relax si impara a respirare profondamente e consapevolmente. Camminare al ritmo del respiro dona al corpo e allo spirito nuova energia e favorisce una profonda autocoscienza. Che scegliate di vivere l’esperienza del Bagno nel bosco o facili escursioni nel verde da abbinare a esercizi respiratori, il beneficio si tradurrà in maggiore vitalità, pace interiore e capacità di concentrazione, liberando nuove risorse per il benessere totale della persona. Tra le strutture del gruppo Vitalpina, l’Artnatur Dolomites (quattro stelle) di Siusi allo Sciliar propone ai suoi ospiti escursioni Vitalpina Respira e nelle Dolomiti, con le guide alpine specializzate Roman e Michael Trocker, che è anche il titolare dell’hotel. →
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Un viaggio d’esplorazione interiore per trovare quiete, forza, resistenza e maggior serenità.
Coccolarsi con un trattamento naturale La vacanza Vitalpina è attività fisica e movimento, escursioni nella natura. Ma è anche occasione preziosa per riposarsi e rilassarsi. Sono molte le strutture dei Vitalpina Hotels che mettono a disposizione centri benessere, piscine, saune e aree relax per rigenerarsi dopo una giornata all’aria aperta. Tra le strutture dei Vitalpina Hotels, il Design Hotel Tyrol (quattro stelle) di Rablà mette a disposizione tre piscine e un idromassaggio nel giardino con vista sul paesaggio e sulle montagne, area sauna con bagno turco, sale relax e sauna panoramica, trattamenti estetici nella nuova Spa Studio 40A.
Godersi una colazione km 0 con vista Iniziare la giornata con una sana colazione a base di prodotti naturali e genuini, godendosi il panorama sulle montagne. I Vitalpina Hotels hanno tutti gli ingredienti che servono: vista sulle montagne altoatesine e prodotti naturali. L’offerta gastronomica si basa su materie prime per la maggior parte altoatesine. Moltissimi sono i prodotti a km 0, che provengono dai vicini masi e fattorie, dagli orti e dalle coltivazioni locali, molto spesso addirittura “fatti in casa”, dal momento che tante strutture coltivano frutta, verdura e allevano animali da fattoria. Risponde perfettamente alla descrizione il Wander Vital Hotel Magdalenahof (quattro stelle) nella Val Casies. Qui i prodotti della tavola vengono direttamente dall’orto. Insalate, cavolo rapa, broccoli, zucchine, cetrioli, bietole, spinaci, coste e patate, ma anche erbe aromatiche come lavanda, timo, erba cipollina, rosmarino, melissa e menta. E poi ancora squisiti sciroppi alla menta e al sambuco, confetture al ribes e altro ancora. Tutt’intorno lo splendido panorama della Val Casies, punto di partenza ideale per scoprire le Dolomiti, patrimonio dell’umanità Unesco.
A destinazione senza l’auto Lasciare a casa l’auto e raggiungere la meta con i mezzi pubblici non è impossibile, anzi a volte è molto più semplice e riposante. Si può trascorrere il viaggio in completo relax, leggendo e chiacchierando, concedendosi un sonno leggero e godendosi
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il panorama fuori dal finestrino. Arrivati a destinazione, l’albergatore indicherà il modo più veloce per raggiungere l’hotel, o provvederà lui stesso al transfer. Dalla struttura si può partire direttamente a piedi per passeggiate ed escursioni alla scoperta delle montagne circostanti, dimenticandoci di motori e carburante per tutta la durata della vacanza. Tra le strutture dei Vitalpina adatte alla vacanza senza auto c’è l’Hotel Schulerhof (quattro stelle) di Plaus nel meranese. Situato all’imbocco della Val Venosta, si trova ad appena 500 metri dalla stazione ferroviaria e dal centro. Direttamente dall’hotel partono escursioni guidate di diverso livello, passeggiate nel bosco o alla ricerca delle erbe alpine, con noleggio zaino e bastoncini a disposizione. Per chi preferisce la due ruote, la struttura è attrezzata anche con noleggio mountain bike, bici da corsa e city bike. Sempre nel meranese, a Parcines, si trova il das Stachelburg (quattro stelle), altra struttura Vitalpina comoda da raggiungere con i mezzi pubblici. L’area escursionistica inizia appena fuori dalla porta dell’hotel. La vicinanza alla stazione climatoterapica della Cascata di Parcines è un’altra attrattiva importante, che permette di raggiungere a piedi uno dei luoghi più suggestivi. Il Percorso alpinistico alla cascata è circolare e adatto a tutti.
Sostenibilità, un punto cardine La natura dell’Alto Adige si ritrova anche all’interno degli hotel: nelle stanze realizzate con materiali naturali locali, nell’atmosfera tipica e nei trattamenti Spa e wellness a base di prodotti autoctoni. E naturalmente a tavola, nelle specialità culinarie dai sapori alpini e mediterranei, dove le materie prime locali e stagionali giocano un ruolo di primo piano. Fin dalla loro fondazione, i Vitalpina Hotels hanno fatto della sostenibilità un punto cardine. Tutti gli hotel sono caratterizzati da metodi di costruzione sostenibili e a risparmio energetico, nonché ecologici e privi di sostanze inquinanti. Riscaldano con materie prime rinnovabili, prestano attenzione ai percorsi brevi di trasporto, prodotti che risparmiano imballaggi ed evitano i rifiuti. Da gennaio 2021 hanno aderito uniformemente al "Patto per la neutralità climatica 2025", il primo gruppo alberghiero in assoluto. In questo modo, tutte le 32 strutture associate si impegnano a ridurre significativamente le loro emissioni attraverso misure concrete entro i prossimi tre anni e a renderle climaticamente neutrali a lungo termine.
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Vitalpina Hotels Südtirol/Alto Adige www.vitalpina.info
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Ti piace viaggiare? Ti piace la Cucina? Ti piacerebbe vincere un week end in prestigiosi hotel, una cena in qualificati ristoranti o selezionati prodotti alimentari? Ora hai un’opportunità per farlo. Basta rispondere positivamente ad alcune domande sul turismo e l’enogastronomia partecipando al nuovo gioco online CHECK-IN, Gioca e … Parti, organizzato da Italia a Tavola, in collaborazione con la Fipe (la Federazione dei pubblici esercizi), con l’obiettivo di promuovere il comparto dell’accoglienza, e invitare gli italiani a tornare a viaggiare responsabilmente. CHECK-IN, Gioca e … parti è disponibile su www.italiaatavola.net https://italiaatavola.net/check-in/gioca-e-parti
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Granbaita Un 5 stelle a Selva per chi cerca design, cucina e wellness
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utto il valore delle 5 stelle conquistate nel 2019, grazie a un’eccezionale ristrutturazione che ne ha mutato la pelle e consolidato i già eccellenti servizi (a partire dalla spa), può ora essere finalmente apprezzato fino in fondo dopo le limitate aperture dello scorso anno. E così il Granbaita Dolomites, in pieno centro a Selva, alla soglia delle 60 candeline, garantisce un nuovo salto di qualità alla già ricca offerta dell’ospitalità alberghiera di tutta la Val Gardena. Una struttura al top che quest’anno allungherà fino ad almeno a ottobre la sua stagione a conferma della sua potenziata capacità di accoglienza. →
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Stile, contemporaneità e calore I nuovi ambienti dell’hotel della famiglia Puntscher - Perathoner, che aveva avviato l’attività nel 1961, sono fra l’altro un esempio di design premiato a livello internazionale. La cura dei dettagli, le linee eleganti di legno, vetro e pietra che rievocano le Dolomiti che si scorgono al di là delle ampie vetrate, i focolari che invitano al calore familiare e i tanti tessuti caldi e naturali sono il mix del progetto dell’architetto Rudolf Perathoner, che ha saputo interpretare al meglio l’idea di ospitalità dei proprietari. È una vera sintesi di innovazione e tradizione, contemporaneità e storicità, realizzata grazie a un attento studio delle forme e una ricercata selezione dei materiali. E in ogni caso, lo stile e il design non sovrastano in alcun modo quell’aria di familiarità e benvenuto che ti dà una famiglia altoatesina. Carmen e Raphael, con i figli Marco, Alexander e Anna, curano personalmente ogni dettaglio per rendere la permanenza in hotel un’esperienza da ricordare, avendo cura di ogni più piccolo particolare. Un’attenzione che si avverte anche nelle nuovissime camere all’insegna della domotica e con un sapiente mix fra legno e pietre che dà al tempo stesso calore e sicurezza, mentre le grandi finestre permettono uno sguardo totale sulle Dolomiti. E poi un caldo a scaldare l’atmosfera. Un particolare curioso è il cambio di preferenza dei piani da parte degli ospiti. Dopo la ristrutturazione il preferito non è più l’ultimo piano, da sempre il più ambito per il panorama, ma il primo, dove sono stati realizzati dei curatissimi piccoli giardini con accesso diretto dalle camere. Altra novità importante riguarda la cucina. Se da sempre il Granbaita ha avuto un’importante spa (la Savinela, dal nome di un bel fiore della Vallunga), →
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ora si è aggiunta anche un’attenzione particolare alla salute e al benessere puntando sulla ristorazione. Per gli ospiti dell’hotel ci sono offerte molte ricche, che combinano piatti tradizionali con menu mediterranei e internazionali che possono essere scelti alla carta (una quarantina in media le proposte), salvo affidarsi ai menu del giorno dell’executive chef Andrea Moccia. E non manca ovviamente un menu giornaliero detox con 500 calorie al massimo. E uguale varietà di scelta la sia può trovare nel fornitissimo bar.
Il Gourmet, un ristorante da non perdere L’offerta della cucina ha poi un pezzo forte, il ristorante Granbaita Gourmet, aperto al pubblico, in cui sempre Andrea Moccia propone uno dei più ricercati menu della val Gardena. Un’atmosfera raccolta, in cui le grandi vetrate dilatano gli spazi ma non tolgono nulla all’intimità dei commensali, caratterizza i 7 tavoli della sala dove il servizio è all’altezza dei locali più blasonati e i piatti vanno oltre la semplice definizione di gourmet. Parliamo di alta cucina e di ricerca accurata in cui contemporaneità e tradizione si fondono in un gioco di rimandi e reinterpretazioni raffinate. C’è un menu à la carte e ci sono quelli Degustazione Gherdeina (5 portate) e Dolomites (6 portate), ma c’è anche la possibilità di affidarsi a quello A sorpresa, dove lo chef e il maître giocano anche sugli abbinamenti più sperimentati o arditi, grazie a una cantina con oltre 500 etichette. Un locale da non perdere e che potrebbe portare al Granbaita una sesta stella (della Michelin).
Spa e giardino per 4mila m2 E poi, alla base dell’hotel, ci sono sempre la spa e il giardino che con oltre 4mila mq offrono un percorso di benessere unico nel suo genere che valorizza i principi attivi degli elementi naturali delle Dolomiti. Dalla grande piscina di 32 metri a 30°C, un continuum armonioso tra la grande vasca interna e la piscina panoramica esterna, affiancata da vasche idromassaggio interne ed esterne, alla sauna finlandese, al bagno turco aromatico, alla doccia di neve, alla sauna al fieno, fino alle saune private per chi desidera la massima privacy. C’è poi la particolarità dell’oasi salina (con grotta e piscina) che si distingue dagli altri ambienti in legno e pietra che ricordano le tradizioni altoatesine e il valore delle acque, in questo caso rivitalizzate secondo il metodo Grander, che ne potenzia le caratteristiche naturali e gli effetti positivi. Molti i trattamenti o i corsi, dallo yoga a pilates, dal bagno alle rose al peeling al fieno. E per chi invece vuole vivere la montagna fino in fondo ci sono i servizi per le escursioni, alla scoperta dei luoghi più belli e spettacolari della Val Gardena e pedalate panoramiche lungo tracciati da mito (quali il Sella Ronda) con guida privata dell’hotel.
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Come una baita con fienile… 5 stelle Dalla sua costruzione negli anni '60, la casa della famiglia Puntscher-Perathoner è stata centro di innumerevoli ampliamenti strutturali, ristrutturazioni e modernizzazioni, tanto che nel 2019 è giunto il momento di rinnovare completamente l'edificio principale con reception, bar e sala da pranzo e area benessere, per dargli un aspetto architettonicamente contemporaneo. Fedele al motto “gran baita”, ispirandosi a una grande baita di montagna, il legno è stato utilizzato in vari modi, sia all'esterno che all'interno. L'idea di un fienile è stata reinterpretata, dando alla casa il tocco moderno e contemporaneo. In stretta collaborazione con l'esperta famiglia di albergatori Puntscher-Perathoner, gli architetti, tecnici e creativi commissionati dallo studio di architettura altoatesino Perathoner Architects, hanno creato un hotel con uno standard 5 stelle assolutamente contemporaneo. I balconi e il rivestimento in legno, con il tetto e la veranda esistenti, sono stati abbattuti e di seguito rinnovati. Il collegamento tra l'edificio principale e il nuovo edificio di estensione crea una struttura ad un piano, elegantemente curva. L'ampliamento diventa il nuovo marchio architettonico dell'hotel grazie alle alte vetrate e al caratteristico rivestimento in legno. Le facciate esistenti completamente rinnovate in legno di larice scuro hanno l’aspetto robusto, attribuendo a tutte le parti della casa tradizionale un asp etto uniforme 5 stelle. →
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Tocco rustico ma di classe Il design degli interni in legno di quercia del piano terra è stato mantenuto elegante e volutamente “senza tempo”. I piani superiori sono caratterizzati da un tocco leggermente rustico. Al di sotto troviamo l'entrata, la reception e la lounge, nonché la nuova, speciale area gourmet. Il rivestimento in legno delle colonne con design unico ricorda gli alberi, i cui rami si perdono con grazia sui soffitti, decorando le semplici sale da pranzo. Questo non solo ha un bell'aspetto, ma garantisce anche un'acustica piacevole. Sul bordo esterno dell’ampio terrazzo di forma leggermente curva, viene creata una corona, otticamente risaltata attraverso l’illuminazione. Grazie alle costruzioni di forma tonda, dal tetto verde viene formata una ellisse parziale.
Stanze spaziose e confortevoli Tutte le stanze che vi sono state create sono state mantenute particolarmente ampie per offrire agli ospiti quanto più spazio possibile e trasmettere una sensazione di lusso privato. La scelta di materiali e prodotti di alta qualità che sono stati utilizzati per il design degli interni architettonicamente senza tempo non dovrebbe essere sottovalutata. Ad esempio, troviamo legno di rovere affumicato, pietre naturali grigie e per aggiungere accenti di colore, rivestimenti in tessuto tipici della zona. La precisione nella scelta caratterizza anche i numerosi e raffinati lavori di falegnameria e l'ingegnosa illuminazione. Il concetto di design per l’atmosfera armoniosa prosegue anche nell'area benessere e spa, che è stata rimessa a nuovo per creare un'oasi di relax modernizzata: sauna finlandese, bagno di vapore aromatico, esclusiva grotta di neve, bagno di salamoia, sauna al cembro, sauna al fieno che ricorda un fienile, idromassaggi interni ed esterni e varie sale per trattamenti. Anche le 35 lussuose camere e suite sono state ridisegnate riprendendo il design della casa. L'architettura contemporanea è combinata con le ultime tecnologie e materiali di alta qualità. Gli elaborati elementi strutturali dietro i letti attirano l'attenzione, permettendo all’eleganza di trasmettere una sensazione di atemporalità.
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Granbaita Dolomites www.hotelgranbaita.com 40
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Cristallo Centoventi anni e tanti eventi a Cortina
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entoventi anni e non sentirli! L’estate 2021 del Cristallo, a Luxury Collection Resort & Spa, è iniziata ufficialmente il 2 luglio nel segno delle donne, della musica e della creatività. La data di apertura celebrata con un originale “concerto dal balcone” assume quest’anno un’importanza del tutto speciale: ricorrono i 120 anni della struttura, un anniversario che verrà celebrato in questi mesi trasformando l’hotel in un grande palcoscenico animato, vivo, accogliente, al centro di un ricco palinsesto di eventi che sono partiti in inverno e si susseguiranno fino a fine dicembre. Il Cristallo Resort & Spa festeggia 120 anni di vita ospitando le eccellenze del design e dell’artigianato Made in Italy, aprendo le porte alle donne che hanno saputo tradurre in pezzi unici i concetti di eleganza e femminilità. In catalogo troviamo decine di manufatti tailor made realizzati con tecniche differenti e materiali di ogni tipo: dalle pietre preziose al legno, la ceramica, l’acetato di cellulosa, perfino la plastica recuperata e restituita a nuova vita. Si tratta di una mostra “phygital”, a cavallo tra mondo fisico e digitale, che può essere visionata anche online, sui canali social del Cristallo Resort & Spa e su The Dressing Screen: il primo e-commerce di moda dedicato alle eccellenze del made in Italy. →
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Mindfulness sul prato Un respiro alla volta, si torna a vivere il presente con consapevolezza. Anna Li Vecchi, formata al Center for Mindfulness in Medicine Health Care and Society dell’Università del Massachusetts e da Mindful Schools in California, propone un percorso dedicato a chi prova a vivere ogni giorno con gentilezza, coraggio e curiosità. Per cinque settimane (sabato 24, 31 luglio; sabato 7 e 14 agosto), ogni sabato mattina, alle ore 9, ci si accomoda sul prato e ci si focalizza sulle proprie risorse interiori, risvegliandole. Si riemerge dalla meditazione in armonia con il mondo, liberi da stress e padroni del proprio tempo di vita.
Workout con Federica Constantini Un talento “Made in Cortina”. Federica Constantini vive tante vite in una: è fitness coach & food blogger, autrice del blog “Dolci senza burro”, tra i più popolari in Italia, ma soprattutto campionessa di pattinaggio artistico di Cortina - per quasi 15 anni in nazionale - protagonista del musical Winx on Ice e maestra su Rai 1 con Notti sul Ghiaccio. Da sempre legatissima alla sua città, Federica vuole fare dono della propria esperienza al Cristallo Resort & Spa e ai suoi ospiti, speciali attività per livelli diversi. A chiusura, un regalo ai partecipanti: il libro di ricette di Federica Constantini per Cristallo 120. Appuntamento da lunedì 23 a venerdì 27 agosto.
Il Tè delle cinque Un rito che risale ai primi decenni di storia del Cristallo: negli anni ’30 era tradizione accomodarsi in terrazza o negli eleganti salotti dell’hotel per assaporare il tè. Il 5 stelle ha pensato di riproporre questo vero e proprio rituale, proponendo infusi e tè de L’Angelica, tutti i pomeriggi dell’estate.
Trofeo Golf Cristallo Transvital - Golf Club Cortina Domenica 8 agosto è tempo di tornare a sfidarsi sul green: il Cristallo Resort & Spa è da sempre partner privilegiato del Cortina Golf Club, il nove buche al cospetto delle Dolomiti che porta la firma del designer di campi da golf Peter Harradine e dell’architetto ampezzano Silvio Bernardi. Domenica 8 agosto torna un grande classico, il Trofeo Golf Transvital, 9 buche Stableford, organizzato in collaborazione con Transvital.
Videomapping con Contini Art Gallery A partire dal 1° agosto, la facciata del Cristallo, a Luxury Collection Resort & Spa si trasforma in una grande, enorme tela d’artista. Il nuovo videomapping realizzato grazie alla collaborazione con Contini Art Gallery, affermata galleria con sedi a Venezia e a Cortina, propone le opere del maestro Mario Arlati, eclettico artista milanese. Un’esperienza estetica avvolgente, dedicata a un artista accostabile allo stile dell’Arte Povera. Il videomapping è abbinato a una mostra allestita già a partire da luglio all’interno del Cristallo Resort & Spa: le opere di Mario Arlati dialogano con lo splendido bronzo “Eros II” del celebre scultore Igor Mitoraj. Il progetto è una delle tappe della grande opera site specific che sta accompagnando l’hotel nel 2021, e che coinvolge gli artisti della Contini Art Gallery.
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Cristallo Hotel: 120th Anniversary - The Music Collection Per i suoi 120 anni il Cristallo ha pensato di regalarsi e regalare agli ospiti una vera e propria colonna sonora. L’ha realizzata Smoma, quartetto di artisti poliedrici - camaleonti musicali - e storici collaboratori di Radio Montecarlo. È un concetto brillante quello alla base del progetto. In tutto 12 brani, uno per ogni decennio vissuto dal Cristallo, come tappe di un viaggio nel tempo. Canzoni celebri di ogni epoca sono state rilette in tanti stili differenti, vestite di atmosfere completamente nuove, tra sonorità acustiche ed elettroniche. L’effetto - considerate le perle musicali sottoposte a questo “trattamento” - è deliziosamente sacrilego, straniante eppure familiare. Concepito come un quadro musicale, vanta grafiche e packaging d’autore: il cofanetto è un’opera d’arte del maestro Mario Arlati.
La rassegna Talenti, Storie di Imprese Straordinarie Venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 agosto, una parola chiave, un incontro a tu per tu, un talento del Made in Italy, un’ora di tempo. Un format di intrattenimento culturale capace di dar voce al talento imprenditoriale e sportivo. Talenti porta sotto i riflettori i volti, i racconti, le avventure di chi non si accontenta di risposte facili e ricette già pronte. Obiettivo: riscrivere il dizionario che ci accompagnerà verso il futuro. Raccontare, incuriosire, illuminare nuove prospettive. Conoscere da vicino la storia di una personalità di grande spessore, un imprenditore del Made in Italy o del mondo dello sport, impegnato ad alzare costantemente l’asticella del possibile. Negli anni si sono avvicendati personaggi di rilievo come Nerio Alessandri, Alberta Ferretti, Matteo Marzotto, Alessandro Benetton, Brunello Cucinelli, Andrea Illy, Norbert Niederkofler.
Il piatto dell’Anniversario: tagliatelle al ragù rivisitate Le migliori storie nascono da un incontro felice. Come quando, nel 2001, la famiglia Gualandi di Bologna ha unito la propria storia a quella del Cristallo, a Luxury Collection Resort & Spa, Cortina d’Ampezzo. E così per celebrare i 120 anni dalla nascita di questo simbolo dell’ospitalità ampezzana, entrano nel menù le tagliatelle di grano duro bio fatte in casa, ragù delle Dolomiti e crema di noci feltrine. Lo chef Marco Pinelli ha creato un piatto che è una perfetta unione tra le Dolomiti e la tradizione della famiglia Gualandi, coinvolgendo partner di eccellenza. Si tratta di una versione originale, piacevolmente rivisitata, delle tagliatelle al ragù, bandiera della bolognesità a tavola. La ricetta è stata inserita nel nuovo menu del ristorante Il Gazebo.
In Punta di Forchetta: la pizza di Simone Padoan Martedì 10 agosto e martedì 7 settembre, ore 20, la rassegna gastronomica “In punta di forchetta” torna a sorprendere gli ospiti dell’hotel il 10 agosto e il 7 settembre, raccontando il territorio a partire da profumi, aromi, texture, temperature, abbinamenti. Si cucina a quattro mani: lo chef “titolare”, Marco Pinelli, insieme all’ospite, Simone Padoan. L’ideatore e proprietario de I Tigli a San Bonifacio di Verona, ha entusiasmato i network gastronomici di tutta Italia, dal Gambero Rosso alla Guida Espresso, con le sue pizze gourmet. E lo ha fatto anche al Cristallo Resort & Spa, dove ha dato vita negli scorsi anni, a un temporary restaurant molto apprezzato. 78407
Cristallo, a Luxury Collection Resort & Spa www.marriott.it CHeck-in • agosto 2021
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Alpin Royal Rifugio di benessere in Valle Aurina
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l Rifugio Benessere & Resort Hotel Alpin Royal, 4 stelle Superior in Valle Aurina (Bz), fa parte degli Small Luxury Hotels of the World. L’hotel propone dodici categorie di camere e suite caratterizzate da eleganza, comfort e autentico lavoro di qualità nei mobili in legno, realizzati da falegnami altoatesini. Colori, forme e materiali naturali generano armonia e benessere. Qualsiasi sia la scelta della camera o della suite, per tutte è compreso il trattamento inclusive Royal. La sostenibilità è protagonista. Si utilizza biomassa locale per il teleriscaldamento, le lampadine sono a Led e a risparmio energetico, il riciclo dei rifiuti è eseguito con la massima attenzione e tutte le risorse sono gestite in modo efficiente.
Respiration Health Hotel L’area benessere con oltre 1000 m² di spa è caratterizzata da materiali pregiati, luci soffuse e profumi inebrianti. La piscina coperta è dotata di vasca idromassaggio, impianto controcorrente, cascata d’acqua e angolo buffet, mentre la grande vasca idromassaggio all’aperto posizionata nel giardino della spa regala un’esperienza lussuosa del relax. Stubensauna tirolese, bagno turco alle erbe, laconium, cabina a raggi infrarossi e stanza del fuoco sono tutti ambienti che regalano momenti di puro benessere. Alpin Royal è riconosciuto anche come importante Respiration Health Hotel, capace di accogliere le esigenze di asmatici e allergici, con camere speciali, alimentazione personalizzata e trattamento dedicato nella Royal Spa, e con un pacchetto vacanza dedicato che include una convenzione con il centro climatico di Predoi. →
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Dal nordic walking al golf In qualsiasi stagione dell’anno l’ospite soggiorni all’Alpin Royal, sono numerose le attività all’aperto proposte. In estate escursioni guidate, tour in mountain bike, rafting, nordic walking, equitazione, parapendio, arrampicata. Tutto per vari livelli di difficoltà e, a scelta, in gruppo o con escursione privata. Gli amanti del golf possono dare sfogo alla loro passione in uno dei numerosi green della Valle Aurina. Ricco di iniziative anche il programma invernale con le guide locali, safari sugli sci e tour con gli sci da fondo del comprensorio Skiworld Ahrntal con le aree sciistiche Speikboden e Klausberg. Alpin Royal è inoltre hotel gourmet con una cucina che utilizza i prodotti locali e regionali, provenienti anche dall’orto dell’hotel. Si può scegliere tra l’atmosfera della stube tirolese, l’ambiente ricercato della sala verde, l’eleganza del ristorante blu, oppure optare per la cena privata con servizio in camera. 78447
Resort Hotel Alpine Royal www.alpinroyal.com
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Alpenpalace Luxury Hideaway Benessere a 5 stelle in Alto Adige
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ll’Alpenpalace Luxury Hideaway & Spa Retreat di San Giovanni in Valle Aurina (Bz) l’architettura contemporanea, con elementi tradizionali, si integra con il territorio e la natura circostanti. Armonia e stile dominano ogni ambiente di questo rifugio esclusivo: dall’elegante bar e salone con camino al lounge Cigars & Spirits, dallaterrazzasolariumpanoramica(conbbq)all’area Wellness & Spa. Le camere e le suite evidenziano la ricerca attenta del dettaglio e il connubio tra lusso e comfort. Legni pregiati, materiali setosi, colori caldi e accenti forti definiscono lo spirito, mentre i pregiati extra come una stufa in maiolica, una TV nel bagno in marmo, vasche idromassaggio o suite con spa privata, contraddistinguono il comfort delle singole categorie.
Esperienza sensoriale Il cinque stelle in Valle Aurina offre un’esperienza sensoriale a 360 gradi. A partire dal mondo delle acque con piscina all’aperto e vasca idromassaggio riscaldate, piscina avventura coperta con idromassaggio, lettini per massaggi, cascata, massaggio riflessogeno e impianto per nuoto controcorrente, e piscina per bambini. L’area saune, caratterizzata da materiali pregiati e legno locale, comprende stubensauna tirolese panoramica, bagno turco e bagno turco salino, sauna alle erbe, laconium e la SPA salina con vasca d’acqua salina e parete di gradazione salina. A completare la proposta wellness è il Giardino di 30.000 metri quadri, con piscina all’aperto e idromassaggio.
Le interpretazioni della tavola La proposta gourmet si avvale dello charme delle Stube tirolesi, dove l’ospite ha il tavolo riservato per la colazione e per la cena à la carte inclusa nella mezza pensione in cui apprezzare l’alpine cuisine immersi nello stile locale. La Brasserie è il ristorante aperto tutto il giorno con menu internazionale e componenti regionali. Al ristorante Gourmet Aurea Vallis, vincitore di cappelli della prestigiosa guida Gault&Millau, con menu degustazione fisso, lo chef Rosario Titone interpreta con carattere e distinzione le specialità regionali.
Vacanza attiva Ma l’Alpenpalace è la meta ideale anche per gli amanti della vacanza attiva che possono tuffarsi nella natura della Valle Aurina praticando d’estate trekking, nordic-walking, mountain bike, parapendio e rafting e in inverno sci, slittino, escursioni sulla neve grazie al comprensorio Skiworld Ahrntal con le aree sciistiche Speikboden e Klausberg che vantano ben 74 km di piste. L’hotel propone inoltre servizi che soddisfano anche gli ospiti più esigenti: concierge per richieste personalizzate, limousine e transfer, transfer sci vip, piattaforma per atterraggio elicottero e voli sulle Dolomiti, Active Guides per praticare con le guide alpine attività estive come escursioni, mountain bike e rafting e skisafari in inverno. 78432
Alpenpalace Luxury Hideaway & Spa Retreat www.alpenpalace.com CHeck-in • agosto 2021
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Hotel Fanes
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Voglia di Dolomiti Giugno da record e agosto quasi sold out
di Alberto Lupini
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he sia estate o inverno, le Dolomiti patrimonio mondiale Unesco sono un luogo naturale irrinunciabile per chi cerca una vacanza di relax nel cuore della natura. Se poi si vogliono anche tutti i comfort degni di una vacanza a 5 stelle all'insegna del benessere e del wellness, e si vuole andare in Alta Badia, la meta non può che essere il Dolomiti Wellness Hotel Fanes a San Cassiano (Bz). Escursioni, passeggiate, giri in bicicletta, a cavallo, partite di golf, avventure in stretto contatto con la natura, panorami mozzafiato, attività sportive, trekking, parapendio... Le Dolomiti esaudiscono sogni per avventurieri, sportivi e amanti della natura, i quali, una volta terminata la giornata all'insegna del movimento e della scoperta, possono rigenerarsi in una struttura che è stata la prima a investire nel wellness ed è da sempre all'avanguardia. Ne è consapevole Reinhold Crazzolara, ceo di Fanes Group, che insieme alla sorella Ingrid è il padrone di casa. «Siamo stati una delle prime strutture di questo genere in Alta Badia. Abbiamo fin da subito voluto fare la differenza: siamo stati i primi ad aver fatto una piscina esterna. Nel '72 addirittura abbiamo realizzato una sauna, un idromassaggio e un bagno turco. Né noi né l'architetto sapevamo se avrebbero conquistato il pubblico di allora e di domani, abbiamo avuto coraggio, fiuto. Più di tutti mia sorella ha dato la spinta necessaria, ha sempre seguito tutta questa sezione wellness che oggi è uno dei nostri punti di forza». →
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5mila mq dedicati al benessere Oggi il Fanes di San Cassiano ha in totale dedicato al reparto benessere ben 5mila metri quadri: «La nostra forza è il wellness, senza dubbio», dice senza mezzi termini. E lo è sia d'estate che d'inverno, richiamando turisti da ogni dove a scoprire sia i comfort dell'hotel che il magnifico territorio della valle altoatesina. Una specializzazione costruita anno dopo anno partendo dall'iniziale attività di camere con prima colazione avviata nel 1957 quando viene ristrutturato dai genitori di Reinhold l’antico maso Peccei risalente al 1560, dove è nato. Dopo una prima esperienza lavorativa alla Cassa Rurale della Val Badia, è partita però l'attività di albergatore e nel giro di 40 anni il piccolo albergo è stato via via rimodernato e ingrandito tracciando la strada della crescita di tutta l'attività turistica della valle. Parliamo di un hotel che oggi è avveniristico per molte soluzioni architettoniche adottate (a partire dalla piscina che sembra stare nel vuoto fra le montagne) ma che non rinuncia alle tradizioni e ai simboli del territorio. Parliamo di un hotel maestoso ed unico nel suo genere. Tutti gli ambienti sono eleganti e curati nei minimi dettagli, offrono ogni comfort per l’ospite in un arredamento moderno e lineare, che richiama la tradizione grazie all’utilizzo di materiali naturali - legno di cirmolo, marmo e pietra - e alla collezione di arredi e oggetti antichi della tradizione ladina. «Siamo molto fieri di essere un 5 stelle ma non dimentichiamo le nostre origini: la nostra famiglia possiede da secoli questa struttura e l'ha trasformata da fattoria a resort di lusso – dice Reinhold – Quello che vogliamo fare all'Hotel Fanes è proprio esprimere la nostra tradizione in un luogo dove l'ospite può trovare il benessere perfetto, fisico e mentale». Parliamo di una struttura con 70 fra camere e Suite + 8 Chalets + Casa Clima con 7 Suite natura Loft. Servizio da non trascurare, soprattutto d'inverno tutte le camere hanno a disposizione gratuitamente un posto auto nel garage. L'albergo dispone poi di eliporto privato (anche per voli panoramici sulle Dolomiti) ed è Tesla Destination Charging ed è uno dei membri fondatori del Golf Club Alta Badia, 9 buche a 15 minuti dall’hotel i cui ospiti possono usufruire dello sconto del 20% sul Greenfee.
La nuova area esclusiva coi prodotti Caveau Benessere a 360° nei 5.000 mq di area wellness con diversi tipi di saune, bagno turco, bagno sole, sanarium, idromassaggio con acqua salina; inoltre piscine coperta e esterna, infinity pool di 25 metri su terrazza panoramica. L’ampia offerta di massaggi e trattamenti è arricchita dai nuovi ambienti spa: 12 nuove suite fra cui Aemotio Spa con particolare lettino ad acqua riscaldato e due Fanes Private Suite, esclusive e spaziose cabine trattamento dove vivere un paio d’ore indimenticabili con la propria dolce metà. La suite Regno del Cirmolo è una pura immersione nel benessere di tradizione alpina: gli interni in caratteristico legno di cirmolo diffondono un gradevole e benefico profumo nella 54
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stanza, che comprende anche sauna al fieno e all’esterno vasca salina circolare. Caratteristiche della suite Regno del Fanes sono invece ampio bagno turco e due originali vasche da bagno ricavate ciascuna da un unico tronco di castagno, per fare un bagno al siero di latte, di vinaccioli o di oli aromatici all’interno di una autentica opere d’arte. Interamente dedicata al trattamento di punta è invece la stanza Caveau, dal design raffinato sui colori nero e oro, che richiama i prodotti dell’omonima linea cosmetica, naturali rimpolpanti e anti-aging, una vera cura per la pelle. Una linea di creme e sieri di altisisma qualità che il Fanes utilizza in esclusiva con pochi altri hotel di lusso in Europa.
Ottime le prenotazioni «La maggior parte dei nostri clienti si ferma una settimana. Dipende anche dal periodo: d'inverno indubbiamente la maggioranza sceglie di fare i 7 giorni completi, andando anche a sciare». D'estate invece le durate sono leggermente diverse, anche guardando questo giugno «il 30% degli ospiti ha fatto una settimana, i restanti invece in media 4 giorni... «Staremo a vedere ad agosto, un periodo in cui tutti più o meno fanno tra una e due settimane qui». Un giugno di fuoco per il Fanes di San Cassiano, che spicca e si distingue rispetto al trend turistico generale in Italia, specialmente confrontato con le presenze nelle più note città d'arte: «Abbiamo aperto il 3 giugno, siamo partiti già con 45 ospiti il primo giorno; poi, tirando le somme, possiamo dire di aver battuto ogni record in fatto di pernottamenti rispetto ad esempio allo stesso mese del 2018 e del 2019». Un vero e proprio traguardo - manca il confronto con il giugno dell'anno scorso, avendo la struttura aperto nel mese di luglio. →
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E anche per luglio di quest'anno le previsioni sono più che rosee: «Ci arrivano prenotazioni "step by step", circa tra le 50 e le 70 al giorno. Riusciremo tranquillamente ad arrivare agli ottimi risultati ottenuti lo scorso anno, l'obiettivo però è la crescita». E a proposito di crescita, Crazzolara guarda già al mese di agosto: «Abbiamo già venduto il 70% delle nostre camere, non tutto ma certamente non è poco».
Molti clienti fidelizzati Clienti fidelizzati, clienti alla ricerca dell'esperienza immersi nella natura altoatesina, con le Dolomiti come sfondo. Una clientela che ricerca una meta wellness, ma che negli anni è cambiata notevolmente: «Tanti anni fa, tra i '70 e gli '80, avevamo solo tedeschi in estate, riempivano tutta la zona. Il mercato nazionale è cresciuto col passare del tempo, ora gli italiani sono circa il 70%, la stragrande maggioranza». In inverno invece il bacino d'utenza è più internazionale: «Inglesi, americani, anche australiani... Di russi ne abbiamo pochi, fidelizzate sono circa 4 o 5 famiglie. Ma il russo è un cliente difficile da fidelizzare, fa in media due anni poi cambia, va da un'altra parte, vuole vedere il mondo. Abbiamo un russo che da 10 anni viene da noi, ma vive in Italia, è una cosa diversa...».
Attenzione anche per la ristorazione di qualità E se la maggior parte della clientela soggiorna al Fanes per wellness e natura, questo non significa che l'enogastronomia sia lasciata da parte, anzi: «Investiamo anche nella cucina, che oggi va di pari passo con il settore benessere». Il Dolomiti Wellness Hotel Fanes dispone di tre sale ristorante, la stube 'l Murin nella parte più antica e storica dell'hotel e la cantina, luoghi magici a disposizione della clientela per cene romantiche, a lume di candela o in gruppo. La cucina punta sulla genuinità, in quanto la struttura produce sul posto la maggior parte degli alimenti. Una cucina sana, locale, a km 0 e della tradizione. Il wellness continua quindi a tavola, grazie alla cucina genuina e biologica dello chef Claudio De Marc, che nei suoi piatti valorizza le materie prime del territorio rivisitando la ricca tradizione gastronomica altoatesina. Un buon piatto non può che essere accompagnato da un’etichetta pregiata della fornita cantina vini dell’hotel.
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Fanes Dolomiti Wellness Hotel www.hotelfanes.it 56
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Bonfanti Desig La snow room è un luogo speciale dove lasciarsi avvolgere dalla magia dei paesi nordici ricreata grazie alla neve (vera), che ricopre pareti e pavimento e scende a fiocchi leggeri leggeri. Rinnovato anche il centro wellness indoor
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on si fa trovare impreparato all’appuntamento con l’estate il Bonfanti Design Hotel di Chienes (Bz), in Val Pusteria. Approfittando della chiusura forzata, l’hotel si è rifatto il look ed è pronto ad inaugurare la stagione con un abito nuovo, progettato e ridisegnato per regalare ai propri ospiti un’esperienza unica fatta di emozioni, comfort, relax e buon gusto.
Spazio al benessere, dentro e fuori Tra gli highlights del restyling, e novità molto gradita per l’estate, da non perdere il bellissimo ed esclusivo laghetto balneabile, un’oasi di benessere di 300 mq immersa nel verde con lettini e ombrelloni e una vista privilegiata sulle cime e il cielo azzurro. Accanto, una spettacolare sauna esterna che lascia davvero a bocca aperta: costruzione dal design elegante e in completa sintonia con ciò che la circonda è una vera baita de luxe in mezzo alla natura dove il benessere è davvero totale. Sauna finlandese (90° C) con gettate di vapore xxl dai molteplici benefici, aromatiche fragranze alle erbe e, oltre le vetrate, la bellezza del bosco e delle cime ormai verdeggianti.
Per un relax senza confini Nuovo look anche per il centro wellness indoor, con tre nuove sale e cabine beauty e un’accogliente zona relax con tanto di caminetto. Rinnovate le piscine (piscina esterna di 25x8 mt riscaldata tutto l’anno e piscina interna a 30° C), le saune (biosauna, sauna al fieno e sauna a infrarossi), il bagno turco, le vasche whirpool (interna ed esterna riscaldata a 34° C), il percorso Kneipp, e la sala fitness di 100 mq con attrezzi Technogym di ultima generazione e un’ampia vista panoramica sulle montagne.
Novità assoluta: la snow room La novità assoluta, il vero asso nella manica, è l’esclusiva snow room, un luogo speciale dove lasciarsi avvolgere dalla magia dei paesi nordici ricreata grazie alla neve (vera), che ricopre pareti e pavimento e scende a fiocchi leggeri leggeri, e alla temperatura che può raggiungere anche i -10°. Ideale dopo la sauna, è l’alternativa soft al bagno di reazione freddo, imprescindibile per ristabilire 60
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la condizione ottimale all’organismo dopo la fase di riscaldamento, per riattivare la circolazione sanguigna e rassodare i tessuti. Il freddo secco, infatti, fa percepire una temperatura meno fredda di quella reale permettendo al corpo un raffreddamento delicato e graduale senza lo shock dello sbalzo termico. Da qui i benefici per l’organismo: stimolazione dei vasi sanguigni, rafforzamento del sistema immunitario, alleviamento del dolore, rilascio degli ormoni della felicità. Insomma, una scarica di endorfine racchiusa in un piccolo fiocco di neve.
Soft design, alpin chic Soft design è il concept che ha guidato la scelta degli arredi, dei colori e degli spazi del rinnovato hotel, secondo un progetto architettonico innovativo che ha voluto conciliare il design di tendenza ai più moderni comfort senza tralasciare il fascino della tradizione e dell’ospitalità altoatesina. Un design impeccabile, uno chic alpino focalizzato sulla ricerca di uno stile essenziale ma fortemente caratterizzante, dove ogni elemento è pensato nei minimi dettagli, con superfici e forme che diventano protagoniste dello spazio e si fondono con la modernità di soluzioni tecniche e funzionali. Il legno, la pietra, i velluti, i toni neutri ma decisi danno personalità a tutti gli ambienti, dagli spazi comuni accoglienti e dall’eleganza informale alle 60 camere, tutte spaziose e dal design contemporaneo, tra le quali spiccano le nuovissime Design Room Lux, Royal Design Suite e King Royal Suite (80 mq con 2 camere da letto e porta comunicante) dotate di comfort esclusivi e splendida vista sul bosco. Il bellissimo restyling è stato realizzato dall’architetto Paul Seeber su commissione della proprietaria Paola Bonfanti che, in collaborazione con il direttore dell’hotel Jan Vlasak, è riuscita a dare forma alle sue idee in un progetto originale ed esclusivo.
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Bonfanti Design Hotel www.bonfanti-hotel.com CHeck-in • agosto 2021
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La tua vacanza tra benessere, arte e gusto di Giulia Marruccelli
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Alto Adige dal 21 giugno è rientrata in zona bianca, giocando d'anticipo sulle altre regioni d'Italia: niente più obbligo di mascherine all’aperto, a meno che non ci si trovi in situazioni a rischio assembramenti, stop a coprifuoco e via libera a eventi e manifestazioni all'aperto. Merano (Bz) non si è fatta cogliere impreparata dalla nuova libertà conquistata e, attingendo ai suoi pezzi forti, è tornata ad accogliere i suoi ospiti nel segno della sua proverbiale ospitalità in completa sicurezza.
Relax e benessere nel cuore di Merano Strategicamente incastonate nel cuore della città, le Terme Merano sono immediatamente riconoscibili dallo stile dell'architetto e designer Matteo Thun: un cubo di cristallo di immense dimensioni che di giorno accoglie con la luce naturale mentre di notte restituisce giochi di luce riflessa da enormi installazioni sospese. Aperte tutti i giorni, le terme di Merano sono definite "il paradiso del benessere". Oltre alle 10 piscine interne (di cui 2 termali) il protagonista dell'estate 2021 è il parco di circa 6 ettari che colleziona 15 piscine di differenti temperature, ampiezze e "option", il cui vellutato tappeto erboso avvolge il laghetto delle ninfee. Novità dell’estate 2021 è il massaggio rilassante all’aria aperta che sono eseguiti nei "Relax Lounge" che incorniciano il laghetto, angoli di benessere che assicurano comfort esclusivo a contatto con la natura altoatesina. Per completare l'esperienza alle terme basta poco, magari lasciarsi coinvolgere con un Pic Nic Box personalizzato prenotabile sull'app delle terme oppure, per chi al tappeto d’erba fresca preferisce un tavolino all'ombra può scegliere senza dubbio il Bistro e la cucina di chef Stefano Cecco. →
Vista panoramica della città
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merano
Merano è tornata ad accogliere i suoi ospiti in completa sicurezza. Tra i must: una giornata alle Terme e una cena al Ristorante stellato Sissi. E per dormire? L'ImperialArt Hotel
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Novità 2021 è il ricco Brunch con frutta e croissant, pane, burro e marmellata, brownies e coppa yogurt, frutti di bosco e cereali. E ancora formaggi, mozzarelline, pomodorini e a scelta salumi, uova e bacon oppure salmone norvegese affumicato.
Accoglienza all’insegna di stile e arte Abbracciata dalle Alpi che regalano un panorama iconico in ogni stagione, Merano è riconosciuta da tutti per la sua eleganza e cura. Con la bella stagione poi, il centro storico si riempie di fiori e vitalità che mettono in risalto tutta la sua bellezza come ad esempio le magnifiche architetture Art Nouveau della Kurhaus e Teatro Puccini. Uno stile che si può vivere anche attraverso un soggiorno al Boutique & Design ImperialArt Hotel, una vera e propria "opera d’arte": alla facciata originale in stile Liberty di fine Ottocento si contrappone un restauro interno con solamente 12 fra stanze, loft e suite, ognuna diversa dall’altra, progettate da 4 artisti e designer meranesi: Elisabeth Hölzl, Marcello Jori, Ulrich Egger, Dimitri. Reduce dalla recentissima vittoria di 4 Hotel, il format condotto da Bruno Barbieri che dal 2018 va in onda su Sky, l'ImperialArt dispone di diversi servizi come l'ingresso gratuito alle terme di Merano per tutta la durata del soggiorno o il noleggio gratuito di biciclette. →
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Andrea Fenoglio Ristorante Sissi
Una cena “stellata” con… Sissi Un soggiorno a Merano è completo solamente con un’esperienza enogastronomica all’insegna del buon gusto, e tappa d’obbligo è sicuramente il Ristorante Sissi, dal 2009 una stella Michelin ininterrottamente riconfermata. La cucina è affidata a chef e patron Andrea Fenoglio le cui radici austriache materne si riflettono nei suoi piatti sontuosi. Forte dalla sua lunga esperienza (lo chef “dirige” il ristorante dal 1991) i suoi piatti sembrano danzare sulle note di valzer viennesi per eleganza, ricerca e gioia che si riceve nel gustarli: dal divertente “Uovo nell’uovo con tartufo nero, asparagi e guanciale croccante” quasi un gioco nell’esplorare le diverse consistenze di un antipasto più che appagante, agli “Spaghettoni Omega3 Monograno Felicetti”, che alla vista non è un piatto particolarmente seducente e può far esitare, ma al gusto è davvero tanta roba, grazie alla prepotenza del fegato di merluzzo (che non a tutti può piacere) qui molto ben lavorato; un piatto possiamo dire “sostenibile” per l’accorto utilizzo del quinto quarto, in questo caso nobilitato. Chapeau! I piatti principali trovano grande espressione nella classicità, come ad esempio il “Filetto di cervo con salsa di mirtilli e olive taggiasche”, ma sempre con un guizzo “progressista” affidato o ad un ingrediente fusion o ad una tecnica innovativa in cucina; secondi piatti, quindi, allineati al gusto pieno e corroborante di una cucina “imperiale”, coerente con il nome che porta. Tra i dolci, per chiudere in freschezza, la Pina Colada, ovvero scomposizione di un drink che si evolve e diventa un dessert, leggero e giocoso da scoprire assaggio dopo assaggio.
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Mezzano ne
Ai piedi delle Pale di San Martino, è un museo en plein air. Un serbatoio di vita alpina e rurale che si offre al visitatore in ogni angolo. Cinque percorsi a tema e un’estate ricca di eventi
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ezzano nel Primiero (Trento): uno scrigno antico che si trova a un soffio da Fiera di Primiero e a due passi dalle dolomitiche Pale di San Martino. Il piccolo paese (i residenti sono meno di milleseicento) è caratterizzato da una splendida architettura rurale e da una infinità di piccoli scorci che incantano nella loro disarmante semplicità. →
elGioiello Primiero trentino
Uno dei borghi più belli d’Italia Qui il passato è legato a filo doppio con la ruralità montana. Rinasce nelle antiche case contadine in legno e pietra, a volte costruite per formare un tutt’uno con stalla e fienile; nel campanile di San Giorgio a cipolla, dipinto a due colori, dai chiari richiami tirolesi; nelle piazze abbracciate alle fontane; nelle facciate impreziosite da iscrizioni e affreschi; nella storica lisièra (il locale dove si produceva il sapone e si faceva il bucato); nelle cataste di legna che qui si fanno arte e ispirano talenti locali e forestieri; nei tabià (le vecchie stalle in disuso) che narrano ancora il rito del filò (le storie narrate dagli anziani del paese nelle lunghe serate d’inverno); nei vicoli a salesà, ovvero acciottolati minuziosamente; nel prezioso telaio antico che dal ‘700 tesse tessuti damascati e ha avvicinato a quest’arte diverse generazioni unite da questa passione. Mezzano da una decina d’anni fa anche parte, a pieno titolo, del prestigioso club dei Borghi più Belli d’Italia. Poi grazie al continuo, fiero e convinto omaggio alla natura si è trasformato in una sorta di serbatoio di vita alpina, una miniera inesauribile di idee che si offrono al visitatore in ogni angolo nascosto, lungo i vicoli, nelle piazzette, all’ombra dei ballatoi in un vibrante museo sotto il cielo. Da esplorare lungo diversi itinerari a tema, che invitano a scoprire acqua, orti, architetture, dipinti murali, antiche iscrizioni e cataste artistiche.
La sedia rossa di Mezzano A Mezzano c’è anche una “sedia rossa”che compare a sorpresa, in genere nei fine settimana, lungo le vie del borgo e nei suoi angoli più romantici. Se un turista la trova, basta che suoni la campanella appoggiata al suo sedile e una persona del paese arriva e si mette a disposizione per rispondere alle domande, dare informazioni, raccontare la storia del borgo, svelare curiosità e aneddoti, indicare dove poter trovare prodotti tipici e lavorazioni artigianali, dove dormire e mangiare, quali sentieri da percorrere per salire a malghe e rifugi, quali le attività sportive e l’animazione per i bambini. Realizzata a mano, con il sedile impagliato, la sedia è stata dipinta di rosso, il colore simbolo dell’amore, non solo per riprendere la tinta del logo dei Borghi più Belli d’Italia, ma anche e soprattutto per ricordare che a Mezzano tutto si fa con il cuore e che il romanticismo è nella sua natura. →
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I Segni sparsi del rurale Per mettere in bella evidenza tutti i pregi di questo borgo gioiello, sono stati predisposti cinque percorsi a tema, dedicati ad acqua, orti, antiche iscrizioni, dipinti murali dei “frescanti”, cioè i pittori di affreschi, e architetture. Sono i “Segni sparsi del rurale” che fanno di Mezzano un’icona di rusticità non ancora sfiorita e un museo en plein air, unico nel suo genere, che si visita semplicemente passeggiando lungo diversi itinerari a tema, ben segnalati con una chiara e accattivante segnaletica. Tutto questo è pure un bell’esempio di come si riescono a valorizzare anche le cose più semplici che, in tal modo, diventano uniche.
I percorsi Il primo percorso è dedicato all’acqua, fonte imprescindibile per la sopravvivenza di qualunque comunità. L’itinerario conduce alla scoperta delle numerose fontane, ben cinque nel centro storico, testimoni di un passato, non molto lontano, quando servivano sia per l’approvvigionamento per uso domestico sia per l’abbeveraggio degli animali. Alla scoperta, ancora, dei lavatoi e delle lisière; delle roste, i canali di irrigazione; dei resti di mulini e di segherie e degli “Stoli”, gallerie, lunghe e basse, situate nella parte alta del paese, che servivano a intercettare l'acqua incanalandola appunto verso le fontane. Sul percorso anche la storica “Lisiera dei Cosneri”, unica in tutto il Trentino a essere tutelata dalle Belle Arti; era utilizzata dalle donne per fare il bucato. Le lenzuola cambiate durante l’inverno si lavavano tutte assieme, nel mese di marzo prima di andare per “pradi”, prima al canal (il lavatoio pubblico) e poi alla lisiera. Qui si lasciava la biancheria immersa nella lisia calda tutta notte e poi alla mattina si tornava al canal per sciacquarla. Oggi il locale, interamente restaurato, contiene ancora tre calgere, le tipiche caldaie in rame ed è diventato la location di piccoli eventi e presentazioni: un luogo di aggregazione così come lo era per le femene, le donne di un tempo, intente al bucato.
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Cataste e canzei si fanno arte A questi cinque percorsi se ne deve aggiungere un sesto, permanente dal 2010. Si sta parlando di “Cataste e Canzei”, installazioni artistiche (attualmente una trentina) che vogliono reinterpretare l’antico rito dell’accatastamento della legna. I “canzei” in dialetto locale, sono le cataste di legna, la scorta di ceppi per l’inverno, che si trova lungo i vicoli, sui ballatoi, nelle piazze e nei cortili di ogni paese di montagna. Ebbene a Mezzano questi cumuli di legna ……. si fanno arte. Non letteraria, come nel caso di Norvegian Wood (il metodo scandinavo per tagliare, accatastare e scaldarsi con la legna), il best seller di Lars Mytting. Infatti, ogni anno artisti affermati e allievi delle scuole d'arte arrivano a Mezzano per realizzare grandi installazioni utilizzando la tecnica dell'accatastare la legna, un tronchetto sopra l'altro. In tal modo il paese si sta popolando di meravigliose e monumentali cataste di legna. Ecco allora la fisarmonica in tensione che pare una stella, la clessidra chiusa tra sole e luna che segna il trascorrere del tempo e la grande parete che ricorda l’alluvione che colpì il paese nel 1966. E ancora, gli uomini intenti a tagliare l'albero e la catasta instabile che cede in un coreografico crollo.
Dipinti murali e antiche iscrizioni A impreziosire le case del borgo di Mezzano non ci sono solo dipinti murali ma anche antiche iscrizioni. Databili dal 1700 a oggi, si trovano sulle facciate, sopra le porte, negli architravi, in un prezioso repertorio che ancora una volta manifesta una cultura popolare spontanea che non intende permettere che il passato venga cancellato. I caratteri si rifanno per lo più alla scrittura araldica. Di valore comunicativo e commemorativo e anche magico religioso, in passato condividevano presumibilmente un codice. Queste sono tracce indelebili. E la prassi di “scrivere le case” a Mezzano è ancora in auge. →
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Mezzano Romantica Un altro evento da segnalare è il Festival di musica e teatro “Mezzano Romantica 2021”, una serie di manifestazioni musicali e culturali di alto livello e ricche di suggestione, che la locale amministrazione comunale ha voluto proporre anche quest’anno, nonostante le problematiche legate alla pandemia sanitaria. Giunto alla sua undicesima stagione, presenta dall’8 luglio al 24 agosto un importante e piacevole programma che segue la collaudata formula delle edizioni precedenti, giocata fra musica e teatro: sei appuntamenti musicali e teatrali, che vedranno protagonisti artisti di livello internazionale in serate di grande musica e di coinvolgenti narrazioni. Si inizierà giovedì 8 luglio con il Time Rag Departement, un gruppo di sei musicisti professionisti provenienti da tutta Europa, che grazie a un repertorio ispirato all’Old Time Jazz, travolgente ed entusiasmante, è capace di creare atmosfere suggestive e coinvolgenti. Ultimo appuntamento, martedì 24 agosto quando si avrà la straordinaria occasione di ascoltare uno dei più importanti pianisti italiani, Alberto Nosè, pluripremiato in numerosi concorsi internazionali (World Piano Competition di Londra, F. Chopin di Varsavia, Vendôme Prize di Parigi, F. Busoni di Bolzano), che il New York Times ha definito: “artista dotato di grande maestria tecnica, dalla personalità abbagliante e affascinante che, con il suo suono altamente raffinato, è stato in grado di brillare durante il concerto alla Carnegie Hall”.
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Benvenuti in un angolo di paradiso tra ghiacciai, montagne e ruscelli. Un tuffo nel passato, in un mondo che alla frenesia privilegia la tranquillità
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di Giuseppe Casagrande
U
n angolo di paradiso tra ghiacciai perenni, montagne maestose, ruscelli e cascate che rompono il silenzio dei boschi. Un tuffo nostalgico nel passato, in un mondo che alla frenesia privilegia la tranquillità, il relax, le bellezze della natura per una vacanza "slow" che regala emozioni autentiche passeggiando nei prati, visitando gli alpeggi, le malghe, gli antichi borghi e i numerosi castelli disseminati un po' dovunque. Benvenuti nella Valle del Chiese, il fiume che nasce nel cuore dell'Adamello, dalla Vedretta di Fumo, e scorre placido tra rododendri, pini cembri, larici monumentali alimentando i laghi artificiali di Malga Bissina e Malga Boazzo prima di gettarsi nelle acque cristalline del lago d'Idro nei pressi di Baitoni per uscire ed entrare poi in Lombardia. Benvenuti in Trentino, versante meridionale per chi proviene dalla pianura padana, porta d'ingresso del Parco Naturale Adamello Brenta, dove gli insediamenti umani vantano una storia millenaria come testimonia l'elmo di bronzo di epoca etrusca ritrovato in zona e oggi conservato a Brescia nel Museo di Santa Giulia.
Sua maestà la polenta di Storo Il pretesto per parlare della valle del Chiese ci è suggerito da uno dei prodotti simbolo della valle: la polenta di Storo che, dopo aver sfamato intere generazioni, da qualche anno è diventata fattore trainante per rilancio dell'economia del territorio. È proprio a Storo, infatti, che cento anni fa, grazie alla tenacia di alcuni agricoltori della zona, sorse il primo rudimentale mulino che consentì ai contadini di macinare le pannocchie di granturco (mais) e gli altri cereali coltivati (il frumento, il grano saraceno, la segale) nonché le castagne e i fagioli secchi. Nel 1950 la Famiglia Cooperativa acquistò un nuovo mulino a cilindri, ma la vera svolta avvenne nel 1991 con la nascita di Agri Novanta per merito dell'attuale lungimirante e vulcanico presidente Vigilio Giovanelli che lanciò la farina gialla di Storo nel firmamento dell'alta ristorazione. Oggi, nella nuova sede alla Ca' Rossa e in attesa di un nuovo ampliamento, il Consorzio di produttori della valle è presente sul mercato nazionale non solo con la farina da polenta (l'oro rosso di Storo, rosso per il colore dei chicchi delle pannocchie), ma anche con la farina bianca di frumento (l'oro bianco), la farina di grano saraceno (l'oro nero) e le gallette di granturco (senza glutine) da sgranocchiare come snack.
Le "Polentiadi", sfida tra i "polenter" A Sua Maestà la polenta di Storo Agri Novanta e il Consorzio Turistico Valle del Chiese ogni anno, ad ottobre (l'edizione 2021 andrà in scena il 2 e 3 ottobre prossimi), dedicano una singolare manifestazione gastronomica: le "Polentiadi", una sorta di Olimpiadi → 78
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Forte Corno foto Raffaele Merler
Polenta Macafana al Cimego Hotel Aurora
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della polenta, un festival che attira nella località trentina migliaia di buongustai (festival ideato nel Duemila in Istria, a Parenzo, dallo scrittore ed enogastronomo croato Drago Orlic e poi rilanciato dalla Pro Loco di Storo). Vi partecipano i "polentér" della Valle del Chiese che si sfidano in singolare tenzone a suon di polente. Ne citiamo alcune: la "carbonera"(con la Spressa, formaggio tenero, il Trentingrana e le salamelle sbriciolate nell'impasto), la "macafana" (con formaggio, burro e cicoria), la polenta "cucia" (con formaggi di diverse stagionature e burro di malga), la polenta di patate (mescolata con il mais nostrano e insaporita con un soffritto di burro aromatizzato alla cipolla), la "boscaiola" (con formaggi, funghi porcini e speck), la polenta "concia" (con formaggi e ricotta, fresca e affumicata). Bondone | Monumento ai carbonai di Luciano Carnessali
Carbonai al lavoro
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Un bellissimo volume sull'Oro rosso di Storo La storia della polenta di Storo è raccontata in un bellissimo volume dal titolo emblematico "L'Oro di Storo". Fu un agricoltore di Vicenza, Antonio Fioretti, alla fine dell'Ottocento, a scoprire questa varietà di farina gialla dopo aver incrociato il vecchio granturco locale e il Pignoletto di Caldogno. I risultati della sperimentazione furono entusiasmanti e in pochi anni il nuovo ibrido dimostrò delle qualità decisamente →
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superiori al prodotto tradizionale. Nacque così il Maranello (dal nome del paese natale di Fioretti: Marano Vicentino), un mais dal colore rosso corallo e dalla granella lucida come il vetro. Una varietà che trovò terreno fertile e l'habitat ideale nella Valle del Chiese diventando il "Nostrano di Storo". Il volume, oltre alle ricette classiche, propone i piatti di alcuni chef stellati (Alfio Ghezzi e Alessandro Gilmozzi) e di molti personaggi del mondo dello spettacolo, della televisione e del giornalismo. Alcuni nomi: Mara Venier, Raffaella Carrà, Aba Cercato, Maria Teresa Ruta, Albano Carrisi, Massimo Giletti, Sveva Casati Modignani, Anna Pesenti Buonassisi, Gianni Brera, Bruno Gambacorta, Gian Paolo Galloni (già responsabile della guida Michelin), Bruno Pizzul.
La riscoperta e la rinascita della viticoltura Ma la Valle del Chiese non è solo farina gialla, farina bianca o di grano saraceno. Non è solo castagne, piccoli frutti, funghi, formaggi di malga, radicchio dell'orso, trote e salmerini alpini. Negli ultimi tempi la valle sta riscoprendo un antico amore: la viticoltura. Una vocazione che affonda le radici nel Medioevo come conferma una approfondita ricerca storica e una ricca documentazione che testimonia come già nel Trecento l'uva e il vino fossero rigorosamente tutelati in valle. Dagli archivi, infatti, si apprende che all'epoca erano regolamentate non solo la vendemmia, ma anche il consumo e il commercio del vino nelle "taverne" comunali di Daone, Condino, Brione, Darzo, Por, Roncone, Agrone, Praso, Storo. Bondone | Festival internazionale degli artisti di strada
DOVE ALLOGGIARE HOTEL, B&B, AGRITUR, ALBERGHI DIFFUSI Hotel Castel Lodron (Storo, tel.+39 0465 685002) Hotel Aurora (Cimego, tel. +39 0465 621064) Hotel Da Rita (Condino, tel. +39 0465 621225) Hotel Ginevra (Roncone, tel. +39 0465 901017) Hotel Da Bianca (Valdaone, tel. +39 0465 674704) Agritur La Polentera (Storo, tel.+39 0465 898801) 82
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Il 6 maggio 1307, ad esempio, a Daone sotto il portico della chiesa di San Bartolomeo furono affissi gli statuti della comunità nei quali tra l'altro si sanzionavano severamente i furti d'uva, segno evidente che all'epoca la coltivazione della vite era assai diffusa. Nel 1390 un'ordinanza emessa dai "capifuoco" della comunità di Condino imponeva agli osti la misurazione del vino con l'apposita "bozzola" onde evitare frodi. A Storo, invece, gli statuti della comunità (anno 1480) sanzionavano coloro che causavano danni nei vigneti altrui con animali al pascolo, sottraevano uva o rubavano pali nei vigneti. Ed ancora: veniva sanzionato quell'oste che falsificava le misure o chi vendeva vino privatamente al minuto. Il tutto con ammende raddoppiate se i misfatti erano perpetrati nottetempo e con l'esposizione del reo al pubblico ludibrio per un periodo a discrezione dei consoli. Anche ai tempi dell'Impero Austroungarico la Valle del Chiese poteva contare su una discreta produzione vitivinicola. Niente di eccezionale, per la verità, ma sufficiente per soddisfare il consumo domestico. All'epoca tante famiglie consideravano la coltivazione della vite una risorsa economica, non solo per il proprio sostentamento. Poi le due guerre, la carestia e i disordini di una terra di frontiera hanno decimato la viticoltura relegandola a cenerentola della valle. →
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"Clisium" bianco e rosso, nuova frontiera enoica Di epoca più recente, anzi recentissima, è la riscoperta di questo patrimonio storico. Ed è in questo contesto che si colloca la nascita dell'Associazione Culturnova del Chiese con sede a Condino. Fondata nel 2010 su impulso del Bim del Chiese con lo scopo di reintrodurre la viticoltura in Valle, l'associazione ha ben presto trovato una pattuglia di sostenitori (tra i più entusiasti Graziano Tamburini, patron dell'Albergo Aurora di Cimego), ricercatori (il paleografo giudicariese Franco Bianchini) e imprenditori agricoli. Emblematica la scelta del nome (Culturnova) e del logo che richiamano la millenaria abilità dell'uomo nel lavorare la terra. In particolare, la sapienza contadina del viticoltore che produce il nettare degli dei, elemento sacro assieme al pane della nostra civiltà. Il progetto è stato supportato scientificamente da Marco Stefanini della Fondazione Mach di San Michele all'Adige che ha testato nuove varietà di vitigni a bacca bianca e a bacca rossa alla ricerca dei vitigni più vocati per habitat e condizioni pedoclimatiche. Lo studio ha interessato in particolare i vitigni Piwi (Pilzwiderstandfahig che significa vini resistenti alle crittogame e alle malattie fungine), vitigni che stanno incontrando sempre maggior successo anche in Trentino, soprattutto nelle vallate, anche a quote altimetricamente considerevoli. Qualche nome: Solaris, Bronner, Johanniter, Muscaris, Souvignier Gris, Regent. Per la Valle del Chiese i ricercatori della Fondazione Mach hanno studiato un vitigno a bacca bianca che mostra una buona resistenza sia alla peronospora che all’oidio. E così è nato "Clisium" (con chiaro riferimento latino al fiume Chiese che dà il nome alla valle), un vino che nasce da un incrocio tra il Moscato Ottonel e la Malvasia Bianca di Candia.
Lo sport e il fascino dei piccoli borghi Motivo di richiamo per gli amanti dei sapori tipici di una cucina schietta e genuina, la Valle del Chiese, trovandosi sulla direttrice Milano-Brescia-Madonna di Campiglio, è altresì frequentata da chi ama gli sport all'aria aperta: mountain-bike, trekking, climbing, canyoning. Molte le proposte e le possibilità di divertirsi, in totale scurezza, anche per i bambini. La valle regala emozioni anche dal punto di vista culturale essendo disseminata di luoghi d'interesse che raccontano uno spaccato di vita ricco di storia e di tradizioni. Tra i luoghi di maggior interesse meritano una visita il paesino di Bondone, uno dei borghi più belli d'Italia, con il castello di San Giovanni arroccato sulla montagna che domina dall'alto il lago d'Idro, punto panoramico che consente di ammirare le splendide Dolomiti di Brenta. 84
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Ed ancora: Lodrone con la rocca di Santa Barbara, Creto con la pieve di Santa Giustina e gli affreschi dei Baschenis, Storo con l'antico organo della parrocchiale di San Floriano, Pieve di Bono e la frazione Por con le rovine di Castel Romano che ospitò tra gli altri il condottiero Erasmo da Narni, il mitico "Gattamelata", Condino con la storica Pieve dedicata a Santa Maria Assunta, un gioiello di arte sacra, Sevror con i suoi 12 abitanti, silente frazione di Praso che custodisce una graziosa chiesetta del Cinquecento, Quartinago, il paese del ferro e del fuoco che conserva una architettura medievale di case di pietra e viuzze dal fascino antico, Lardaro con il Forte militare austro-ungarico Larino. Quanto mai suggestivo, infine, a Cimego il sentiero etnografico di Rio Caino con gli insediamenti artigianali e le strutture della civiltà contadina. Sono stati riattivati un mulino, un forno, la fucina del fabbro ferraio con laboratori di sperimentazione didattica e sono stati restaurati una "calchera" per la produzione della calce, una "cabonaia" per la produzione del carbone di legna, un "roccolo" per l'uccellagione, oltre al ripristino di una vecchia malga.
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CONSIGLI PER GLI ACQUISTI FORMAGGI, SPECK, CARNE SALADA, SALMERINI, MIELE Punto vendita Cooperativa Agri Novanta | Storo, via del Sorino, 60 Troticoltura Armanini | Storo, località Ponte dei Tedeschi, 2 Boutique del formaggio Consorzio Produttori Latte Trento | Storo Salumificio Bomè | Prezzo-Pieve di Bono Gastronomia da Baciuchì | Ponte Caffaro Panificio Pizzini | Storo, via Garibaldi 77 Pasticceria Dolce Peccato | Storo, piazza Europa, 1 Pasticceria Salvotelli | Baitoni, via Porto Camarelle, 3
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GB Therma Benessere assoluto
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ae Hotels GB
Thermae Hotels di Abano Terme (Pd) è un gruppo che offre alla clientela il benessere inteso in senso assoluto. I privilegi di un hotel 5 stelle lusso, lo stile di un hotel storico della Belle Epoque, un boutique hotel di charme, un resort con spa orientale, un albergo dedicato alla idrokinesiterapia in acqua termale. In due parole, la bellezza delle strutture e il piacere salutare di terme e spa. Soluzioni che vivono di ricerca. È il caso dell’ImmunoMenù e della Fango Balneoterapia per potenziare le difese immunitarie. Un menu che concentra i cibi più ricchi di elementi preziosi per le difese immunitarie e il beneficio del fango termale come attivatore del sistema immunitario. Due fattori combinati per trasformare un soggiorno termale in una difesa naturale per la salute. → CHeck-in • agosto 2021
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Un programma per potenziare le difese immunitarie I GB Thermae Hotels hanno sviluppato un programma specifico per potenziare le difese immunitarie, composto dai benefici combinati di un menù immunostimolante, arricchito da oligo elementi, vitamine e antiossidanti naturali e di un percorso termale di fango balneoterapia che stimola le funzioni immunologiche dell’organismo. Per essere certi di ottenere ogni giorno un adeguato apporto di tutti i composti necessari per il sistema immunitario è importante assumere i cibi giusti nelle giuste quantità, variandoli spesso. È importante anche tenere conto di modalità di conservazione e preparazione che preservano al massimo i valori nutrizionali dei diversi alimenti. Frutta e verdura, contenenti vitamina C, E e A, alleati delle
irrinunciabili difese
naturali
dell’organismo, devono diventare una presenza costante in cucina e far parte di tutti i pasti e gli spuntini della giornata. Devono inoltre essere conservate
intere
e
non sbucciate, in un luogo fresco e al riparo dalla luce. E consumate preferibilmente crude o poco cotte, soprattutto non bollite.
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Un menu specifico L’equipe medica e gli chef dei GB Thermae Hotels hanno pensato un menu che comprende e unisce tutti questi elementi benefici per il sistema immunitario. Gli ingredienti sono quelli più ricchi di elementi attivi per le difese immunitarie, preparati in maniera da rispettarne al massimo le proprietà e serviti in modo da essere un piacere per gli occhi e per il gusto. Le vitamine per le quali sono state raccolte prove di un’azione utile sul piano delle difese immunitarie sono soprattutto la C, la A, la E, la D, la B6, la B9 (l’acido folico, la cui integrazione è fortemente raccomandata in gravidanza) e la B12; tra i microelementi risultano utili lo zinco, il selenio, il ferro e il rame. Una loro assunzione insufficiente rispetto al fabbisogno può rendere l’organismo più suscettibile e indifeso nei confronti di infezioni da parte di svariati agenti patogeni.
I trattamenti di fango balneoterapia In parallelo il programma messo a punto dai GB Thermae Hotels prevede la Fango Balneoterapia per potenziare le difese immunitarie. Oltre ai benefici ormai risaputi per le patologie dell’apparato osteoarticolare e muscolo scheletrico, la fibromialgia e molte altre condizioni reumatiche croniche, i trattamenti di fango balneoterapia svolgono un’azione terapeutica che coinvolge l’intero organismo, in una profonda opera di depurazione, drenaggio e risveglio metabolico. È stato dimostrato che un ciclo di fangoterapia attiva i recettori sentinella del sistema immunitario, presenti nelle aree di frontiera (linfonodi, intestino, polmoni). Quando vengono stimolati fanno aumentare il numero di cellule guardiani (globuli bianchi, linfociti T) che circolano nel sangue e nel sistema linfatico. →
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Un ciclo di trattamenti termali permette di ottenere in modo assolutamente naturale due importanti effetti: migliorare la capacità dei globuli bianchi nel riconoscere ed eliminare germi e virus e aumentare l’attività dei linfociti T, responsabili della attivazione di citochine antiinfiammatorie. Questo tipo di trattamento termale
attiva
i
meccanismi
purificatori
dell’organismo, quali i reni, il fegato, le ghiandole sudoripare, favorendo quindi l’eliminazione delle sostanze tossiche prodotte durante i processi infettivi/infiammatori.
Una settimana di benessere globale Come potenziare, quindi, in una settimana, lo scudo naturale del nostro sistema immunitario? L’ImmunoMenù a colazione, pranzo e cena e un ciclo di 6 trattamenti termali di balneofangoterapia. Con il vantaggio collaterale di un benessere completo per il corpo e la mente. La settimana di soggiorno presso i GB Hotels diventa così il momento ideale per unire il relax antistress di una vacanza benessere ai benefici per il sistema immunitario dati dall’azione combinata del fango termale e di un’alimentazione specifica. 78096
GB Thermae Hotels www.gbhotelsabano.it
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Falkenstein In spiaggia a Jesolo, ma con l'atmosfera del Pacifico
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di Alberto Lupini
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ttraversando il vecchio abitato degli anni Trenta, come pure venendo dalle campagne fra i canali della laguna, sembra di essersi catapultati in un viaggio nel tempo o nello spazio. Invece che in riva all’Adriatico si ha la sensazione di essere arrivati a Miami o alle Hawai. Torri di cristallo e acciaio e ambienti rigorosamente di design dominano una spiaggia attrezzata in un mix fra ordine teutonico e creatività dei tropici, a cui si accede dagli spazi del bar del ristorante. E se non fosse per le parole che si sentono (per lo più in tedesco e italiano) davvero si potrebbe pensare di stare ai Caraibi e negli Usa. Parliamo del Falkensteiner Hotel & Spa Jesolo 5 stelle Premium Collection (resort dell'omonima catena alberghiera presente, fra le altre destinazioni, anche in Calabria dove da poco ha accolto lo chef Nino Rossi) che, dopo l’apertura a fine maggio, sta viaggiando a gonfie vele con prenotazioni e sold out per quasi tutta l’estate. La qualità dei servizi è al top, per non parlare della gentilezza e della disponibilità di tutto il personale, una caratteristica assolutamente unica e che da sola dovrebbe garantire una sesta stella all’hotel… → CHeck-in • agosto 2021
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Insomma, parliamo di una struttura con pochi eguali per l’alto Adriatico e che da sola giustifica la scelta di una vacanza speciale per chi non vuole o non può allontanarsi troppo dall’Italia. Con il completamento della nuova ala dell’edificio è fra l’altro giunto al termine il progetto originale dell’archistar Richard Meier, così che con 26 nuove suite (e i nuovi Falkensteiner Premium Living Apartments) si raggiunge quota 51, che ne fa l’hotel con più suite di tutta la riviera veneta. Una leadership che rafforza il gruppo altoatesino con hotel e villaggi vacanza in Italia, Croazia, Austria, Slovacchia e Repubblica Ceca. Ma al di là della Spa ("Acquapura Blue Horizon Spa” con una superficie totale di duemila metri quadrati, davvero attrezzata e con molte piscine interne ed esterne), nonchè della possibilità di affittare anche appartamenti o usare la cucine di molte camere, cosi da sentirsi come a casa propria ma con i servizi di un hotel 5 stelle, un vero salto di qualità lo garantisce anche la ristorazione interna, rinnovata negli arredi e alla filosofia di cucina che oggi fa perno sulla novità di Hoku Restaurant & Lounge Bar, aperto anche agli ospiti esterni. Si tratta di uno stile fresco ed esotico con cui l’hotel offre un’esperienza conviviale, rilassata, che richiama quella delle grandi spiagge del Pacifico. Il tutto con nuovi arredi perfettamente in linea con il design d’interni di quelli già esistenti, ad opera del celebre Matteo Thun.
All'Hoku per esperienze gourmande condivise A ben guardare Hoku è un rifugio esotico e sicuro per chi ama i piaceri del palato e cerca nei sapori un motivo per condividere esperienze, scoprire il mondo e godersi questo stile di vita: per questo esiste anche uno spazio separato con table a partager, dove condividere una food experience con gli amici o la propria famiglia. Si tratta di proposte in linea con le tendenze fusion internazionali di oggi, ma con una forte impronta italiana, che va dall’uso della pasta alle materie prime. Ed anche le portate di sushi non sono mai banali ma all’insegna della mediterraneità.
Nel menu, lo stile Italian Modern. Al bar, le contaminazioni hawaiane Se il servizi in tavola o i menu richiamano ambientazioni del Pacifico, i piatti sono come detto all’insegna di un marcato stile Italian Modern con influenze d’oltreoceano. Troviamo infatti il polpo alla griglia con gamberi mediterranei marinati alla maggiorana, pomodori arrostiti, olive verdi dolci "Cerignola", finocchio grigliato, radicchio "Castelfranco", gemma piccola e salsa di agrumi ai Tortelli ripieni di Provola affumicata con coriandolo e lime, salsa "Caciucco", burro, salvia, gamberetti, cozze e salicornia - affiancata da intriganti proposte asian fusion.
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E le stesse contaminazioni sono presenti anche nel bar con tiki e ape bar: qui i cocktail tiki hawaiani proposti possono essere gustati da soli, come ad esempio nel caso dello Jesolo Breeze (Rum bianco, anguria fresca, fragole fresche, Bitter Campari, limonata), oppure essere condivisi nelle bowl da cocktail, come nel caso della Hoku Koa Bowl (per 4 persone con vodka, succo d’arancia, fragole fresche, zucchero e prosecco). Proposte davvero originali in uno spazio adeguato che aiuta a rilassarsi, in prossimità della spiaggia, ma non proprio a ridosso. Il lounge bar è aperto tutto il giorno sia per gli ospiti dell’hotel che per coloro i quali, durante una passeggiata lungo la spiaggia di Jesolo, desidereranno fermarsi per godere della fantastica atmosfera. L’ape bar, durante il giorno, è anche il punto di contatto con tutti coloro che dalle spiagge limitrofe desidereranno assaggiare un Hoku box take away o un drink rinfrescante. Per gli ospiti dell’hotel, il servizio in spiaggia arriva ovviamente direttamente sotto il loro ombrellone. Per chi preferisce usufruire dei servizi base dell’hotel c’è invece il nuovo Artigiani Restaurant & Market, aperto solo agli ospiti interni, dove si consumano la colazione e la cena inclusa nel trattamento di mezza pensione. La caratteristica è quella di una cucina a chilometro zero all’insegna di una sorta di mercato in cui le preparazioni al momento sono le proposte in assoluto più interessanti e coinvolgimenti.
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Falkensteiner Hotel & Spa Jesolo www.falkensteiner.com
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un passo dalla spiaggia di Cesenatico (FC), i Ricci Hotels, Family Resort e Bike Hotel accolgono gli ospiti tra grandi camere, suite, aparthotels e appartamenti, tutti nuovi e arredati con stile e design, con lo stesso caloroso senso di ospitalità che contraddistingue la famiglia da Ricci da oltre 60 anni. Lo spirito della Dolce Vita qui è sempre vivo, dove i Ricci Hotels, con la terza generazione di famiglia che accoglie gli ospiti in 4 eleganti strutture vista mare e nel casolare storico Podere La Fattoria di Canonica (Rn) meta di pic nic ed esperienze nella campagna, sono una certezza per viaggiatori, sportivi, coppie e famiglie alla ricerca di un’alta qualità dei servizi e di spensieratezza. Le piscine extra large con idromassaggio, acquabike, solarium e tecnologia a sfioro dell’acqua sono l’ideale per rilassarsi dopo una giornata in spiaggia o in esplorazione in bicicletta (sempre a disposizione con servizi bike ad hoc) sulle colline di Romagna. →
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Ricci Hotels A Cesenatico l’accoglienza è arte
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Elevati standard di sicurezza La passione dei Ricci Hotels per l’ospitalità passa anche per la sicurezza, con standard sempre più qualificati: gli ambienti sono molto grandi, costantemente sanificati, ed è facile garantire il distanziamento, le ampie stanze sono dotate di cucinotto per chi vuole pranzare o cenare in camera, la ristorazione è à la carte, ma si può mangiare anche all’aperto, in camera si entra direttamente con lo smartphone e il checkin si può fare anche online. I ristoranti degli hotels si distinguono dalla classica ristorazione alberghiera con menu à la carte, serviti a tavola, espressione di una cucina all’avanguardia ispirata ai sapori del territorio: il pesce viene dal vicino mare, i prodotti freschi sono scelti dalle campagne circostanti e dal Podere La Fattoria, dove si produce olio, vino e miele, la pasta è fatta in casa, molte cotture sono a bassa temperatura, per garantire la salubrità e la qualità dei cibi. Inoltre, si può scegliere anche tra ricette senza glutine e lattosio o delizie vegetariane. Per i bambini è sempre una festa, grazie alla creatività di Marino Il Granchio Bagnino, la mascotte del miniclub, che li coinvolge in giochi e animazioni in piccoli gruppi. Non mancano le attenzioni per l’ambiente, tra i valori principali dei Ricci Hotels, consigliati anche da Legambiente Turismo: si risparmia acqua ed energia, si smaltiscono i rifiuti in modo corretto e ci sono nuove prese di ricarica per auto elettriche ancora più performanti. →
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Le strutture del Gruppo L’Hotel Valverde con la sua forma di cuore incornicia il grande parco piscina. Si trova sul lungomare vicino al Parco di Levante, il polmone verde di Cesenatico, ed è attrezzato con campi da tennis e mini volley, oltre alla spiaggia privata. L’Hotel Sport a due passi dall’isola pedonale del Viale delle Nazioni accoglie gli ospiti con la sua atmosfera mediterranea e le nuove camere di design, tra appartamenti e suite. Il parco piscina con idromassaggio, acqua terapia e acquabike è a 100 metri dalla spiaggia.
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Ricci Hotels www.riccihotels.it
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L’Hotel Nettuno, sul Lungomare Carducci, ha fatto la storia di Cesenatico ed è ideale per quanti sono alla ricerca di una vacanza romantica. Le nuove stanze arricchite con materiali di bioedilizia, sono molto raffinate. Non manca la piscina, l’idromassaggio e il solarium. Per le vacanze in appartamento c’è anche Villa Mia, al centro dell’isola pedonale di Gatteo Mare – Villamarina, vicino alla spiaggia e al parco Secondo Casadei, il musicista che qui scrisse la celebre “Romagna Mia”. Offre bilocali e trilocali ristrutturati, con giardino. A Santarcangelo di Romagna (Rn), il Podere La Fattoria è immerso nella campagna, vicino al fiume Rubicone. Come le case di campagna romagnole di fine ‘800 è circondato da ulivi, girasoli e vigneti, per un soggiorno a contatto con la natura.
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in Romagna
Tra vino, yoga e natura D
allo yoga, al picnic alle camminate tra i vigneti. Con l’obiettivo di stimolare la conoscenza del territorio, valorizzare un approccio conoscitivo più essenziale, più lento, che vuole riscoprire i luoghi e farli vivere in modo autentico. Oltre che proporre nuovi percorsi più consapevoli e innovativi ponendo al centro dell’esperienza il vino: tutto questo è racchiuso nelle nuove Experience e Degustazioni della Umberto Cesari, azienda nata nel 1964 sulle colline di Castel San Pietro (Bo). Occasioni preziose per immergersi e gustare appieno quanto di meglio il territorio possa offrire avvolti dai profumi di una terra dove i sentori di bosco si sposano con la brezza marina. Tante le novità di questo nuovo anno. La prima un’esperienza di benessere completo per arricchire corpo e anima. Il 15 settembre, Francesca Senette, giornalista, life coach & yoga teacher, terrà una lezione di Hata Yoga nella bellissima terrazza panoramica della Umberto Cesari con vista sui vigneti che si stagliano all’orizzonte. La sessione inizia alle ore 18 e termina alle ore 19 a conclusione della quale l’ospite potrà degustare due vini della linea Moma la cui etichetta, Golden Glass, richiama un mandala. Saranno proposti Moma Spumante e Moma Bianco abbinati a piatti del territorio.
Picnic in vigna Un picnic tra le vigne è un’occasione per passare un momento di relax per mente e palato immersi nei profumi e nei sapori estivi delle viti. Famiglie, coppie, amici potranno condividere e ricordare una giornata semplice, genuina e di benessere en plein air a contatto con la natura. Dopo la visita guidata alla cantina, gli ospiti riceveranno un cestino con le prelibatezze del territorio da gustare all’ombra di una quercia secolare: baguette di pane bianco con salame rosa e squacquerone; pane ai cinque cereali con mortadella; pesche noci, prosciutto crudo e mozzarella; parmigiano reggiano stagionato con confettura di mandarini e streghette; raviole all’albicocca; frutta di stagione; una bottiglia di Moma Rosso o Moma Bianco da 0.375 l. 102
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Degustazione Pink Hour Un’esperienza in rosa per scoprire tutte le sfumature gustative e olfattive di Costa di Rose Sangiovese Rosé. La terrazza farà ancora da cornice alla degustazione guidata dalla sommelier per conoscere un vino estivo dal gusto unico, con una spiccata personalità, testimone di una ricerca che non si ferma mai. Un modo per ritrovare in ogni sorso i profumi delle uve del territorio uniti all’esperienza e allo stile di una cantina che guarda con coraggio al futuro senza dimenticare le proprie origini e tradizioni. I calici saranno accompagnati alle migliori specialità dell’Emilia-Romagna. 77841
Dallo yoga al picnic fino alle camminate tra i vigneti. Sono le Experience e Degustazioni della Umberto Cesari, azienda nata nel 1964 sulle colline di Castel San Pietro Umberto Cesari www.umbertocesari.com/esperienze/ CHeck-in • agosto 2021
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vacanza al lag0 CHeck-in • agosto 2021
La felicità? Un lago e una decappottabile! Ecco le vacanze d’acqua dolce CHeck-in • agosto 2021
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Iseo: relax di charme al Romantik Hotel Relais Mirabella ~ Lombardia ~ L'idea per un fine settimana di grande relax nel bresciano è suggerita dal Romantik Hotel Relais Mirabella Iseo di Clusane sul Lago (Bs), che domina dall'alto di una collina il Lago d'Iseo ed è immerso tra gli ulivi, in un parco di circa 70 ettari. L'elegante hotel è la meta ideale per scoprire le bellezze del lago, i suoi variegati paesaggi naturali, i parchi, le riserve e le grotte, percorrendo i tracciati ciclabili o i sentieri che si snodano dalla montagna alle sue rive, le vie ferrate e le arrampicate, il golf sui campi attrezzati, ma anche gli sport sull’acqua.
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Un’esperienza on the road, a bordo di una spider decappottabile www.romantikhotels.com 106
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Garda trentino spa a 5 stelle al Lido Palace ~ Trentino ~ Spostandosi verso Nord, sul versante trentino del Lago di Garda, sorge sul lungolago, il Lido Palace di Riva del Garda (Tn), dove concedersi una vacanza di totale rigenerazione di corpo e mente, complici i servizi da 5 stelle Lusso, una avveniristica spa che propone esclusivi trattamenti di benessere, una cucina raffinata, camere e suite che offrono una vista rasserenante sul grande specchio d'acqua e sulle vette che lo incorniciano.
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Lido Palace - Aperitivo al Balì Bar www.lido-palace.it 108
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Lago di Carezza: come in famiglia al Romantik Hotel Post Cavallino Bianco ~ Alto Adige ~ A proposito di laghi, come lasciarsi sfuggire il magico Lago di Carezza, protagonista di svariate leggende della Val d'Ega, luogo imperdibile da visitare a partire dal Romantik Hotel Post Cavallino Bianco di Nova Levante (BZ), che dista soltanto pochi chilometri. Immerso in un parco naturale di 45mila mq nel cuore delle vette dolomitiche, con vista spettacolare del Latemar e del Catinaccio, offre un'ospitalità ritagliata su misura ma dal calore familiare, ottima cucina del territorio e un centro benessere di 1500 m2.
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Il Romantik Hotel Post Cavallino Bianco - Foto: Irene Ferri www.romantikhotels.com 110
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Dobbiaco: dormire in una glass cube degli Skyview Chalets ~ Alto Adige ~ Infine la vista sul Lago di Dobbiaco (Bz) e sul cielo stellato è unica dagli esclusivi glass cube degli Skyview Chalets, a pochi chilometri dalle Tre Cime di Lavaredo. Ogni glass cube nell’abbraccio del bosco - pensato per favorire il relax anche grazie alla presenza dei trucioli di cirmolo - ha la propria Spa privata con sauna a infrarossi e una zona con pareti e tetto totalmente trasparente, per immergersi nel paesaggio. Nella versione deluxe, lo chalet vanta anche una jacuzzi nel terrazzo panoramico. Al di sotto della reception c’è un’enoteca per degustare pregiati vini.
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Skyview Chalets - Foto: Martin Lugger www.skyview-chalets.com CHeck-in • agosto 2021
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Alla scoperta del pesce d’acqua dolce G
ente di lago e di fiume, una delle più importanti associazioni in Italia nata per difendere e tutelare l’ecosistema delle acque interne, dà il via a un ciclo di cinque incontri gratuiti e aperti al pubblico all’insegna della sperimentazione gastronomica e della ricerca scientifica. Rappresentanti del mondo scientifico e produttivo, Istituzioni, enti, studenti dell’Istituto alberghiero Maggia e, ovviamente, prestigiosi chef ospiti, si incontreranno al ristorante Piccolo Lago per dare vita a una grande tavola rotonda dove protagonista assoluto sarà il pesce d’acqua dolce e la tutela del suo habitat, l’ecosistema lacustre e fluviale. Ogni appuntamento sarà dedicato a una diversa macro tematica connessa a un differente pesce di acqua dolce - storione, carpa, luccio, trota e siluro - che sarà poi l’ingrediente principale dello show cooking di chef Sacco che, insieme a un collega stellato o di fama internazionale, realizzerà una ricetta “d’acqua dolce” che verrà consegnata a tutti i ristoranti che sposeranno la filosofia di Gente di lago e di fiume. Un piatto che sarà il risultato di una vera e propria riflessione gastronomica fra i più celebri chef del panorama nazionale, con l’obiettivo di diffondere e valorizzare il patrimonio gastronomico di cui Gente di lago e di fiume è custode. Successo per il primo appuntamento, il 21 giugno scorso, che ha visto protagonista “Lo storione - La cucina di lago fra tradizione e innovazione”. Nel corso dell’incontro sono intervenuti l’imprenditore Marco Menghini, Vlad Pankin, giovane importatore di caviale per Voyage, e lo chef Cesare Battisti del Ratanà. “La Carpa - Le farine, l’agricoltura e gli approvvigionamenti” è stato invece il focus del secondo incontro, che si è svolto il 5 luglio. C’è grande attesa per i prossimi appuntamenti. Spazio alla sostenibilità lunedì 26 luglio con “Il Luccio - La natura ci parla”, incontro dedicato alle pratiche green possibili per la filiera produttiva che gravita attorno all’acqua dolce. “La Trota - Pesce allevato o pesce selvatico” sarà il tema attorno al quale si concentrerà la discussione lunedì 13 settembre, mentre l’ultimo appuntamento, in programma il 18 ottobre, sarà dedicato a “Il Siluro - Marketing territoriale”.
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Tutti gli incontri, aperti al pubblico (per prenotazioni contattare l’indirizzo info@lagentedilago.com), si svolgeranno dalle 10 alle 12 nel ristorante Piccolo Lago (via Turati 87, Verbania). Durante gli appuntamenti sarà attivo e disponibile il servizio bistrot e cocktail bar de Il Piccolino, allestito nel giardino del Piccolo Lago con piatti alla carta e proposte del giorno (servizio a pagamento, consigliata la prenotazione al numero 0323586792). 77839
Il 21 giugno al Piccolo Lago di Verbania è partito il ciclo di appuntamenti aperti al pubblico sul mondo dell’acqua dolce, dalle ultime tendenze ai fornelli alle pratiche green e sostenibili per la filiera produttiva La Gente di Lago www.lagentedilago.com CHeck-in • agosto 2021
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Laqua by The Lake La nuova casa al lago di Cannavacciuolo
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uovo spettacolare indirizzo da segnare: ha aperto Laqua By The Lake, la nuova straordinaria venue sulle rive del Lago d'Orta, della collezione del Gruppo Cannavacciuolo Laqua Resorts. È la “Casa al Lago” dove design, contatto con l'acqua e la natura si uniscono in un nuovissimo resort, in cui si trovano gli appartamenti, il beach club e il Ristorante Cannavacciuolo by the Lake.
Menu diversi durante la giornata e vista lago Aperto agli ospiti del resort ed esterni, il Ristorante Cannavacciuolo by the Lake propone menu diversi durante la giornata, con un inedito setting, dove è possibile scegliere tra un tavolo all'aperto, avvolto dalla luce e dal sole o sotto l'elegante porticato. Lo chef Antonino Cannavacciuolo ha ideato piatti sfiziosi che celebrano il territorio e le sue origini, per il suo secondo ristorante al Lago d'Orta, rigorosamente vista lago! Il menu, durante il giorno, propone piatti che portano anche in questa nuova casa al lago la sua anima, ispirandosi all'atmosfera del resort: dalla “Caponata Napoletana”, “Spaghetto aglio olio e trucioli di pane”, “Pasta mischiata con ragù di pesce” al “Pescato del giorno”. Per la cena la carta invece si arricchisce con le elaborazioni della cucina di Antonino e nuove proposte stagionali che lo chef ha pensato e realizzato per il Cannavacciuolo by the Lake.
Resort a impatto zero A impatto zero sull'ambiente, con grande attenzione al rispetto del territorio, massima privacy, affaccio e accesso diretto al lago, sport e natura sono gli elementi distintivi de Laqua by the Lake. Nel corpo principale della residenza si trovano 16 appartamenti e 2 attici, dove l'interior design richiama le sfumature del lago; l'utilizzo dei colori della natura e del legno rendono l'atmosfera → 114
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serena e dolce, ideale per rilassarsi e riconnettersi con sé stessi. Tutti gli appartamenti sono dotati di cucina privata, sala living e terrazzo esterno e i 2 attici, dispongono anche di una magnifica vasca jacuzzi privata, rigorosamente vista lago.
Beach Clud da isola caraibica Durante le giornate, il Beach Club - aperto su prenotazione anche agli ospiti esterni per la giornata - è il luogo ideale per chi desidera vivere il contatto con l'acqua e il lago, senza rinunciare ad un eccellente servizio. Il set trasporta gli ospiti su un'isola caraibica, invitandoli a rilassarsi o trascorrere momenti di convivialità. La favolosa piscina riscaldata a sfioro sull'acqua del lago, è incorniciata dalle aree prendisole, sdraio, pieds dans l’eau, bali bed e aree private. Al tramonto il Beach Club è il set migliore da cui ammirare il lago, al suono della musica, scegliendo un'ampia selezione di cocktail e vini, proposti al bar.
Barca elettrica per un giro del lago Gli ospiti hanno anche la possibilità di praticare diverse attività sportive legate all'acqua e al benessere. Per questa estate a Laqua Lake gli ospiti potranno anche noleggiare la prima barca elettrica sul lago, oltre a scegliere le attività preferite: Introduzione di apnea statica o di movimento; Ginnastica dolce in acqua; Sup; Rilassamento guidato in acqua; Personal trainer; Kids as dolphin (acquaticità dai 3 mesi ai 15 anni); Sci nautico; Wake-board o Wake-surf; Pilates; E-bikes con anche, su richiesta, la presenza di una guida.
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Sostenibilità al primo posto Laqua by the Lake, disegnato dallo Studio di Architettura Primatesta pone grande attenzione al rispetto della natura per diventare ogni giorno un resort a impatto zero, grato al territorio in cui si trova: utilizza un impianto con generatore ibrido in pompa di calore che sfrutta l'acqua di falda del lago e alimenta la produzione di energia elettrica. In classe energetica A, al suo interno ha anche una rete di raccolta dell'acqua piovana e di falda, per l'irrigazione del parco. Immancabili le auto elettriche a disposizione degli ospiti e la colonnina di ricarica nel parcheggio privato.
In arrivo l’area fitness e benessere Oltre all'area welcome, che garantisce i servizi alberghieri agli ospiti, all’interno del resort sorgerà – nel mese di settembre un'ampia area fitness e benessere. La filosofia della spa, porrà grande attenzione alla cura del corpo, con tecnologie anti-age all'avanguardia. L’attenzione ai dettagli, il design, l’offerta gastronomica, la scelta delle materie prime, il servizio e il fattore umano sono i capisaldi di una “famiglia”, il Gruppo Cannavacciuolo, che continua a credere nell'alta ospitalità, con uno sguardo attento e rispettoso dell'ambiente.
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Laqua by The Lake www.laquaresorts.it CHeck-in • agosto 2021
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Valli di Lanzo A un’ora da Torino, le Valli di Lanzo catapultano il viaggiatore in un mondo ancora autentico, quasi incontaminato tra usi, costumi, prodotti enogastronomici e paesini gioiello 118
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di Fabrizio Salce
I
l racconto di un territorio si può sviluppare in mille modi diversi. A volte si inizia dalla storia, in altre occasioni ci si rivolge alle tradizioni, oppure si lanciano sguardi ai paesaggi, alle persone del posto; si può poi esternare il proprio pensiero attraverso le attività che si possono svolgere per arrivare con estremo gusto ai sapori. Raccontare le Valli di Lanzo nella loro interezza non è semplice, gli ingredienti della ricetta sono davvero tanti, calcolando inoltre il contesto storico in cui stiamo vivendo: pandemia, globalizzazione, uniformità dei prodotti proposti dai mercati e la concorrenza di tante località turistiche italiane e straniere.
Una montagna in parte immutata Ma queste valli, affascinanti e ospitali, meritano di essere non solo raccontate ma evidenziate a tutti coloro che amano quella montagna ancora in parte immutata, dalla natura selvaggia, che offre durante tutti i mesi dell’anno la possibilità di un piacevole soggiorno. Parliamo di tre valli delle Alpi Graie piemontesi situate a nord ovest sopra la città di Torino. Dal centro della prima Capitale d’Italia le si raggiungono in un’ora di auto e distano pochi chilometri dall’aeroporto internazionale di Caselle Sandro Pertini. Sono valli ricche di sentieri sui quali camminare per ore godendosi interessanti escursioni naturalistiche, si possono praticare lo sci alpino e di fondo, visitare svariati musei che abbracciano differenti tematiche, visitare antichi santuari, vivere il fascino dei piccoli villaggi tra vie e piazzette suggestive e, infine, respirare l’aria dei tanti eventi che vengono organizzati sia d’estate che d’inverno.
Tappa all’ecomuseo dei Chiodaioli Tra i tanti musei vi segnalo l’ecomuseo dei Chiodaioli nel Comune di Mezzenile. Qui un tempo erano specializzati nella produzione di chiodi per calzature al punto che, i giovani che li realizzavano, erano esenti dal servizio militare data l’importanza del manufatto.
Parola d’ordine: perdersi tra i paesini gioiello Le tre valli, Val Grande, Val d’Ala e Valle di Viù, sono un susseguirsi di piccole località che risultano il giusto biglietto d’ingresso allo spettacolo della vacanza slow; proprio oggi in cui sentiamo il bisogno della riflessione, di un ritaglio di tempo per una pausa che ci riporti alla normalità della vita: una vita che ha bisogno di gesti e luoghi antichi per vivere meglio la modernità. Luoghi come Ala di Stura, Ceres, Usseglio, Pessinetto, Coassolo, Balme, Viù, Vonzo, Pialpetta, Mezzenile, e poi il Col del Lys, il Pian della Mussa e la stessa Lanzo da cui prendono il nome le valli. Credetemi, ne ho citati solo alcuni ma in realtà sono → 120
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Il Ponte del Diavolo edificato nel 1378 foto Welcome Piemonte
La Toma di Lanzo, ottimo formaggio a latte vaccino a pasta molle o semidura - foto Welcome Piemonte CHeck-in • agosto 2021
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Sentieri ideali per il Trekking foto Welcome Piemonte
veramente tanti. Molti si presentano come veri gioiellini tra i monti, con straordinarie vedute panoramiche, ricchi di una cultura millenaria, di pascoli e di antichi luoghi di culto. Chiese, campanili, santuari, ma anche ville bellissime di inizio 1900 quando, chi poteva permetterselo, soggiornava su queste montagne svariati mesi dell’anno. Fu la ferrovia che, aperta da Torino a tratti (il primo è datato 1868) rese possibile lo sviluppo turistico ed economico delle valli innalzandole a meta turistica di prim’ordine. A testimonianza di quel florido passato oltre alle tante ville nobiliari, i grandi alberghi, alcuni attivi ancora oggi, che evidenziano lo stile di vita di quegli anni di belle époque. Della ferrovia non perdetevi le piccole stazioni costruite, nella tratta Lanzo Ceres, tutte tra il 1913 e il 1916 in squisito stile svizzero, e il grande ponte in cemento armato lungo poco meno di 200 metri posizionato poco prima dello scalo di Ceres. La ferrovia Torino Ceres fu la prima ferrovia al mondo ad avere adottato la corrente continua ad alta tensione. →
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Le tre valli sono un susseguirsi di piccole località gioiello foto Welcome Piemonte
Paradiso per gli sportivi Passeggiate, escursioni, sci, relax nei tanti locali tipici ma anche arrampicate sulle rinomate cime come: Rocciamelone, Levanne e Bessanese, parapendio, canoa, mountain bike, cavallo, trekking spetta solo al turista come e dove apprezzare al meglio la vacanza. Una nota da segnalare a chi ama camminare a grandi livelli è quella che attraverso alcune località delle valli passa la GTA ovvero la Grande Traversa delle Alpi, 1000 chilometri dalla Val Tanaro al Lago Maggiore. È l’anello delle Valli di Lanzo con paesi e rifugi.
Grand Hotel Ala di Stura, come nel 1910 Per soggiornare non avete che l’imbarazzo della scelta perché potete trovare, spalmate nelle varie località, tutte le tipologie di sistemazione turistica. Dal Grand Hotel al B&B, dall’albergo all’affitta camere. Ad Ala di Stura, ad esempio, c’è il Grand Hotel Ala di Stura. Pensate che venne inaugurato nel 1910 e a quei tempi era un’opera colossale: 200 stanze, appartamenti, tutte le camere con acqua corrente, autorimessa, ascensore, campi da tennis e giardini: una vera chicca. Ristrutturato alla metà degli 70 oggi propone 16 camere doppie per un totale di 38 posti, giardino, veranda e un ristorante dalla capienza di 250 persone su 4 sale differenti. Inoltre, dispone di un centro benessere di recente costruzione con vasca idromassaggio, doccia emozionale, sauna finlandese.
A Pessinetto Fuori in una locanda tipica Se invece volete affittare una bella camera vi segnalo a Pessinetto Fuori, il Mondo in Valle: locanda tipica e affittacamere. Parliamo di 5 stanze con servizi e acceso privato indipendente con codice elettronico, una dotata di sauna e 2 accessibili ai disabili. → 124
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Sono tutte e 5 arredate in modo differente e delizioso, rievocano i 5 continenti motivo per cui gli arredi sono a tema: stupenda l’Africa. Alla locanda i piatti tipici della tradizione come il vitello tonnato preparato alla vecchia maniera, e poi i taglieri con i prodotti tipici locali di cui a breve vi racconterò.
Ristorante albergo Valli di Lanzo Piccole ma caratteristiche camere le trovate nel gradevolissimo borgo di Ceres a due passi dall’antico campanile datato 1100. È il ristorante albergo Valli di Lanzo (Valàdess at Lanss coun Oubèrgi) regno della buona gastronomia in cui la cucina ha occhi di riguardo per la tradizione piemontese con qualche incursione esterna. Ottima e ricca la cantina con grandi etichette italiane e francesi: intrigante davvero per gli champagne.
Setugrino, amato dagli stranieri In ultima battuta nel Comune di Pialpetta un albergo ristorante molto apprezzato per la quiete in particolare dalla clientela teutonica è l’albergo ristorante Setugrino. →
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Ristorante Devil's Bridge
Ristorante Albergo Valli di Lanzo
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Agriturismo in villa storica in quota? Non mancano gli agriturismi: per esempio a Mottera c’è il Corvo Reale ambientato in una villa storica. Qui producono anche verdure e formaggi di capra. Oppure a Vonzo si trova La Bellavarda a quota 1300 metri in un contesto di borgo montanaro.
In tavola tradizione con un tocco di modernità Soggiornare e stare bene a tavola nelle valli non è difficile, in ogni villaggio c’è la possibilità di gustare i sapori locali arricchiti da una storia gastronomica secolare. Ristoranti, locande e osterie propongono per lo più una cucina tradizionale, in alcuni casi rinnovata con ricette raffinate, ma certamente idonea per soddisfare qualsiasi palato: dal piatto gourmet alla friggitoria. In tal senso vi segnalo il Tempelier di Mezzenile, qui le fritture, la selezione di hamburger e le pizze sono ottimi spunti per una determinata pausa che richiede certi sapori. Sempre a Mezzenile nel borgo vecchio c’è il Vecchio Borgo, altra tipologia di cucina e una interessante selezione di birre. Ancora a Ceres merita una pausa l’Osteria del Quinquèe (termine con cui si indicava la lampada ad olio). Altre alternative le trovate a Margonne con il Caminetto, a Groscavallo con il Cit ma Bun e poi ancora a Traves con la trattoria da Luciana. Il resto, ed è veramente tanto, ve lo lascio scoprire di persona.
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Ti piace viaggiare? Ti piace la Cucina? Ti piacerebbe vincere un week end in prestigiosi hotel, una cena in qualificati ristoranti o selezionati prodotti alimentari? Ora hai un’opportunità per farlo. CHECK-IN, Gioca e … parti è disponibile su www.italiaatavola.net
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assapora CHeck-in • agosto 2021
medita In Val d’Orcia per immergersi totalmente nella natura
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mmergersi nella natura della Val d'Orcia è come passeggiare in un quadro: anche in estate, quando la dorata campagna senese riserva occasioni inattese per sperimentare una vacanza alternativa, sostenibile e in pieno stile slow travel, lontana dallo stress della quotidianità e dei luoghi di villeggiatura troppo affollati. Abbracciato da questo suggestivo paesaggio, l’Adler Spa Resort Thermae - accogliente struttura termale a 5 stelle prossima al borgo medievale di Bagno Vignoni - con l’innovativo pacchetto “Respira, medita, assapora” coglie l’anima del territorio e lo rende protagonista quale scenografia naturale diurna e notturna per variegate attività benefiche per mente e corpo, sotto la guida della maestra yoga Anna Lisa Tempestini. →
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Immersione nel Bosco della Ragnaia Durante la settimana, gli ospiti potranno immergersi nella suggestiva, incantata e silenziosa atmosfera del Bosco della Ragnaia, uno spettacolare parco scultoreo tra folti alberi e giardini, creato dall'artista americano Sheppard Craige a San Giovanni d'Asso, un piccolo paese vicino a Siena: qui tra le tante attività rilassanti proposte, potranno provare la dolce pratica del tree hugging; potranno inoltre ricaricare le energie con camminate mattutine tra i suoni della fauna e della flora o ancora rilassarsi con lo yoga, meditare e testare pratiche di respiro consapevole.
Vivere la natura notturna della Val d’Orcia Si potrà vivere anche la natura notturna della Val d’Orcia, grazie a esclusive meditazioni e rilassanti passeggiate notturne al chiaro di luna e di stelle con piacevoli soste, tra i filari di uve sangiovese. Ad accompagnare questi momenti, light pic-nic con delizie locali e degustazioni di vini biologici alla Tenuta Sanoner, a soli 15 minuti a piedi dall’adler Spa Resort Thermae. Inoltre, non mancherà la possibilità di cimentarsi in prima persona nella preparazione di squisiti piatti all’insegna del “benessere”, con prodotti tipici, nel corso dello Special Day in fattoria, nel cuore della campagna.
Mix di charme toscano e internazionale
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ADLER Spa Resort THERMAE www.adler-resorts.com
L’Adler si contraddistingue per l’elegante mix tra charme toscano ed internazionale che conferisce all’ambiente un’atmosfera calda, ospitale ed accogliente. Il resort si compone di una villa centrale in tipico stile toscano, un ampio parco ed una superficie di oltre 1000 m2 di piscine, con vista panoramica sulla campagna toscana. L’acqua termale di Bagno Vignoni, che sgorga nelle immediate vicinanze, è ricca di minerali e principi attivi ed offre un’occasione di rigenerazione tutto l’anno. Imperdibili il mondo wellness con piscina termale interna ed esterna, piscina sportiva semiolimpionica, 5 saune e la rinomata spa che offre un’ampia scelta di proposte personalizzate, dall'ayurveda ai trattamenti internazionali fino alla locale vinoterapia.
Cucina gourmet home made La cucina gourmet stagionale con prodotti freschi, regionali offre un’ampia scelta per tutti i gusti ed eccellenti preparazioni home made nel suggestivo ristorante, una piazzetta tipica toscana, sotto le stelle.
Punto di partenza per bike tour L’hotel è anche un punto di partenza strategico per l’esplorazione del territorio circostante a piedi e in bicicletta, con molteplici servizi rivolti a bikers - tra cui Biketours con guida gratuiti, noleggio gratuito di Mountain Bike ed E-Bikes - così come agli amanti del trekking, con una fitta rete di percorsi adatti a tutti i livelli. CHeck-in • agosto 2021
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Peck N
uovi orizzonti per Peck, che a inizio luglio ha aperto un nuovo negozio in Versilia. In linea con i suoi standard, a Forte dei Marmi (Lu). Posta nel cuore del borgo antico, vicino al centro e a pochi passi dal mare, la una nuova gastronomia/enoteca si sviluppa su 150 metri quadrati, a cui se ne aggiungono 50 di dehors. Si tratta del quarto negozio Peck in Italia, il primo fuori dalla città di Milano, dove è presente con lo storico punto vendita di via Spadari e con i due punti vendita di CityLife e Porta Venezia. Il progetto di interior, firmato dallo Studio milanese Vudafieri-Saverino Partners, è stato articolato in modo da garantire una continuità
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a Forte dei Marmi narrativa nelle diverse aree sia di prodotto confezionato sia di fresco, con un grande bancone dedicato alla gastronomia con i piatti pronti. Il banco accoglie il visitatore mostrando la ricchezza dei suoi prodotti e permettendo al cliente di avere una visione privilegiata dell’offerta e un’esperienza nuova e più coinvolgente delle tradizioni gastronomiche di Peck. Uno spazio dove trovare un vero e proprio universo di gusti e sapori, a partire dai classici intramontabili della gastronomia Peck (insalata russa, vitello tonnato, gamberi in salsa cocktail, paté). L’offerta verrà aggiornata periodicamente con una selezione di vini, Champagne, formaggi,
salumi e alcuni piatti speciali selezionati pensando al mare. Circa cinquecento le etichette disponibili in enoteca, con una bella profondità di annate e alcune rarità. Grandi formati, maison blasonate e piccole produzioni internazionali completano l’offerta e pongono le basi per un servizio di fornitura personalizzato per le molte occasioni importanti che animano la Versilia. Mettendo il negozio sotto la lente, un’intera parete è dedicata ai formaggi: dalle Dop ai prodotti di nicchia. Tutte rappresentate le mille terre dei salumi, così come le originali specialità che Peck produce nei suoi laboratori (per esempio la bresaola di scottona bavarese). Nella gastronomia trionfano i crostacei, i crudi di mare,
il pescato fresco, tutti preparati per esaltare la materia prima. Non mancano i grandi classici, alcune ricette declinate alla luce dei gusti locali e delle abitudini dell’estate. Ben 200 referenze di prodotti a scaffale/dispensa e 100 di formaggi completano il quadro. Abbiamo accennato ai vini e alle 500 etichette. L’enoteca copre 2\3 terzi della superficie espositiva con una importante selezione, un assaggio dell’enoteca Peck di via Spadari a Milano, la più fornita d’Italia con le sue 3000 referenze. 78383
Peck www.peck.it CHeck-in • agosto 2021
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pic-nic La colazione sull'erba country chic è un piacere gourmet da gustare nella tenuta di un antico baglio siciliano; nel giardino di una villa veneta del 17° secolo; sulla verde golena del Grande Fiume; nel cuore di una vigna sulle colline di Bressanone o nel parco di un hotel storico in Alto Adige, col cestino preparato dallo chef 2 stelle Michelin 138
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pic-nic deluxe a Baglio Occhipinti ~ Sicilia ~ Al Baglio Occhipinti si apparecchia per terra, tra i filari di vite o sui prati della grande tenuta di 10 ettari immersa nella campagna ragusana (Rg). In questo luogo unico, fatto per scoprire (o ritrovare) se stessi, il pic-nic ha il sapore speciale delle delizie che arrivano dall'orto, del pane appena sfornato, dei salumi e formaggi locali e dei piatti della tradizione della cucina siciliana delle nonne. Pesce d’uovo alla ricotta, scaccia ragusana cotta nel nostro forno a legna, sfincione, pomodori dell’orto ripieni, pane cunzato (pane tradizionale di grano duro “cunzato” con olio extravergine di oliva di tonda iblea, pecorino locale, pomodorino, acciuga, origano e basilico), degustazione di formaggi locali (Ragusano Dop, pecorino pepato, capra locale), crudité di verdure dell’orto con intingoli, accompagnati dal vino SP68 Rosso di Arianna Occhipinti e, dulcis in fundo biscottini di mandorla da gustare con Marsala De Bartoli. Il prezzo è di 45 euro per persona. (Tel. 349 3944359).
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Baglio Occhipinti | Vittoria (Ragusa) www.bagliocchipinti.com 140
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il “PIG-nic” nel regno del Culatello ~ Emilia Romagna ~ L'Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (Pr), è uno scrigno di sapori e saperi della tradizione, di cui fanno parte l'omonimo ristorante stella Michelin, le più antiche cantine di stagionatura del mondo (risalenti al 1320), l'Hosteria del Maiale, il Museo del Culatello e il Po Forest: un percorso all'aria aperta, che unisce l'aia della corte trecentesca al fiume Po. Si ritira il proprio box (rigorosamente in carta biodegradabile), che contiene pane fatto in casa a forma di maiale, frittata, dessert, un frutto, vinaigrette e ½ litro d'acqua in vetro, a cui si aggiungono il Culatello di Zibello Spigaroli e l'insalata verde con spalla cotta e Parmigiano Reggiano se si sceglie il Menu Onnivori, o insalata di grani antichi Spigaroli e insalata verde con Parmigiano Reggiano se si preferisce il Menu Vegetariano. Il costo del box è di 22 euro a persona (10 euro per i bimbi). La raccomandazione è poi sempre quella di riportare tutto indietro (vuoti, rifiuti ecc.) per la salvaguardia del bosco. (Tel. 0524 936539).
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Antica Corte Pallavicina | Polesine Parmense (Parma) www.acpallavicina.com/relais 142
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Le déjeuner sur l'herbe nella villa veneta ~ Veneto ~ Le rive del Brenta erano la meta di villeggiatura prediletta dai nobili veneziani che amavano passeggiare tra gli splendidi giardini delle Ville Palladiane. Ancora oggi questi luoghi, a pochi chilometri da Venezia, rappresentano la destinazione ideale per chi vuole lasciarsi alle spalle stress e trambusto cittadino e immergersi in un paesaggio affasciante dove gustare un raffinato pic-nic. Il Romantik Hotel Villa Margherita di Mira Ponte (Ve) ospitato in una villa del 17° secolo, prepara un cestino colmo di prelibatezze, con salmone affumicato, insalata di Kamut alle verdure, mini sandwiches lattuga e formaggio, polpettine di tonno, accompagnati dalle bollicine del Prosecco locale o dell'acqua. I manicaretti si possono gustare anche nel grande parco dell’hotel. Il prezzo del cestino è di 65 euro a persona, e include l’uso delle biciclette per una bellissima gita lungo il fiume, per ammirare le Ville Palladiane. (Tel. 041 4265800).
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Romantik Hotel Villa Margherita | Mira Ponte (Venezia) www.romantikhotels.com 144
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nel parco con il cestino dello chef 2 stelle Michelin ~ Alto Adige ~ Al Romantik Hotel Stafler di Vipiteno (Bz), nel grande parco, sotto l'ombra di alberi secolari e sulle rive del laghetto di ninfee, il “cestino” per il pic-nic è preparato con amore e con materie prime eccellenti dallo chef 2 stelle Michelin Peter Girtler e dalla sua brigata di cucina. Le proposte sono due: il picnic "Stafler" che include insalata di melone con prosciutto crudo, involtini di salmone, insalata di pasta e verdure, insalata di pollo con salsa al tonno, insalata di salsiccia, chicken wings con salsa al peperoncino, vari pani con crema alle erbe, spiedini di frutta, frullato della stagione, acqua e una dolce sorpresa finale, proposto a 35 euro per persona. Oppure il picnic "Stafler De Luxe” che comprende pomodorini con mozzarella, insalata di gamberi e cetrioli, salmone affumicato con crema di rafano, tartare di manzo con Schüttelbrot, vitello tonnato, vari pani con ricotta alle erbe, selezione di formaggi locali, bacche di stagione, petit fours, frullato, acqua e una dolce sorpresa, a 45 euro per persona. (Tel. 0472 771136).
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Romantik Hotel Stafler | Vipiteno (Bolzano) www.romantikhotels.com CHeck-in • agosto 2021
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Pic-nic in vigna sulle colline di Bressanone ~ Alto Adige ~ Il risveglio tra le vigne è un incanto da Haller Suites & Restaurant di Kranebitt (Bz), sulle colline di Bressanone. È un luogo di rigenerazione, ideale per gli amanti del vino e della gastronomia, ma anche per coloro che sono alla ricerca del contatto con la natura e di un’atmosfera unica. Il Ristorante AO che ha ricevuto 3 cappelli nella Guida Gault Millau propone menu ricercati e di stagione. I cuochi Levin e Simon sono due creativi della cucina, ideatori di piatti moderni, che guardano però alla storia delle ricette altoatesine, con ingredienti scelti dai produttori locali o raccolti direttamente nell’orto vicino alla struttura. Qui vengono coltivati ortaggi e frutta, erbe aromatiche, insalate, ciliegie, pesche e albicocche con l’aiuto di Hans Haller, agricoltore e viticoltore che si prende anche cura del vigneto. Gli ospiti possono farsi preparare un cestino con prelibatezze da assaporare nel verde: formaggi, torte salate, raviolini fritti e molte altre delizie accompagnati da un vino bianco dei vigenti “Haller” a metro zero. Prezzo: 20 euro a persona. (Tel. 0472 834601)
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Haller Suites & Restaurant di Kranebitt | Bressanone (Bolzano) www.byhaller.com/it 146
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Sei da vino, birra o cioccolato? C’è un viaggio per te in Veneto, Abruzzo e Sicilia
Veneto | Treviso
di Nadia Pasqual
L’
Italia riserva piacevoli sorprese ai buongustai, soprattutto se ci si allontana dalle strade più battute. Prodotti tipici e specialità culinarie sono ottimi motivi per partire verso territori tutti da scoprire, ricchi di bellezza e sapori autentici. Si viaggia tra borghi, colline, montagne e litorali con queste tre esperienze da provare subito in Veneto, Abruzzo e Sicilia. Ce n’è per tutti i gusti: ricette della cucina regionale, vino, birra e cioccolato. Non si tratta solo di degustare, ma di esplorare i luoghi dove nascono le tradizioni, incontrare i produttori, imparare i segreti della lavorazione, partecipare in prima persona alla preparazione di delizie da gustare sul posto, dove hanno tutto un altro sapore. È il sapore della scoperta di territori, storie e persone speciali, che con entusiasmo ci accompagnano in questi appassionanti percorsi esperienziali e sensoriali. Si prenota online sul portale www-click-it.it, una vetrina digitale dedicata ai viaggi in Italia in chiave “undertourism” per fare esperienze lontano dalla folla, da soli o in piccoli gruppi. Un modo facile e sicuro di percorrere nuove rotte, forse meno note, ma infinitamente affascinanti.
Abruzzo | Costa dei trabocchi
Tre notti in Abruzzo per scoprire le strade del vino e del gusto Un viaggio alla scoperta dell’enogastronomia più autentica dell’Abruzzo attraverso tre province. Si parte da Pescara e il suo lungomare, per proseguire verso la provincia di Chieti. Nella cantina Dora Sarchese a Ortona si degustano quattro vini del territorio teatino, tra i quali un ottimo Montepulciano d’Abruzzo Doc, accompagnati da pane e olio di loro produzione. Al Trabocco Valle Grotte, ricavato da una delle antiche costruzioni in legno → 148
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Sicilia | Ragusa Ibla
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che venivano usate per la pesca e che danno il nome alla Costa dei Trabocchi, si assaggia il brodetto di pesce all’abruzzese, piatto simbolo della tradizione marinara. Tappa all’eremo di Gabriele D’Annunzio per un indimenticabile panorama su spiagge e tratti rocciosi che si tuffano nel mare. Il giorno successivo si fa rotta su Teramo per la visita del nucleo storico della città, con importanti resti di epoca romana e medievale, e per degustare vini Doc e Docg delle Colline Teramane, in un paesaggio incantevole. Gran finale a Civitella del Tronto, uno dei Borghi più belli d’Italia sovrastato dalla Fortezza, ultimo baluardo dei Borbone prima dell'Unità d'Italia. Qui si assaggiano i maccheroni con le ceppe, bucatini tradizionalmente realizzati a mano con una sottile bacchetta di legno (la ceppa), e altre squisite specialità montane della tradizione abruzzese.
Abruzzo | Civitella del Tronto
Due notti nella Marca Trevigiana tra ville venete, vigneti e birra artigianale Weekend nella rigogliosa Marca Trevigiana per scoprire Treviso e le sue colline votate alla viticoltura. Si pernotta nell’elegante Domus Dotti V, residenza d’epoca ricavata da una villa veneta del 12° secolo, base ideale per esplorare Treviso, città d’acqua “dove Sile e Cagnan s'accompagna” come recita la Divina Commedia.
Veneto | Villa Tiepolo Passi
Camminando tra canali, portici e palazzi rinascimentali, si intercettano numerose osterie tradizionali che propongono la cucina del territorio – immancabili il Radicchio Rosso di Treviso Igp e la Casatella trevigiana Dop – e i vini Doc e Docg della Marca. L’incantevole borgo di Follina, a nord di Treviso, ospita l’Abbazia Cistercense di Santa Maria, risalente al 12° secolo, con il grazioso chiostro. Qui si visita il micro Birrificio Follina dove si degustano birre artigianali ad alta fermentazione di ispirazione belga (cosiddette birre di abbazia) non filtrate e non pastorizzate.
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Ci si sposta poi nel territorio del Cartizze, una delle pregiate aree di produzione delle Colline del Prosecco diValdobbiadene e Conegliano, patrimonio Unesco, per una passeggiata accompagnata tra vigneti e panorami strepitosi. Degustazione di Prosecco Superiore di Cartizze con vista sulle colline vitate. L’ultimo giorno è riservato alla visita guidata della maestosa Villa Tiepolo Passi a Carbonera, villa veneta del 17° secolo, magnificamente conservata e affrescata, circondata dal vasto parco storico.
Sicilia | Noto
In Sicilia a scuola di cioccolato con il maître chocolatier Siamo nella Sicilia sudorientale tra i Monti Iblei e la costa che si estende da Scoglitti a Pozzallo, con spiagge e calette da sogno. È la terra del Tardo Barocco siciliano da scoprire a Ragusa, Modica, Sicli e Noto, patrimonio Unesco, per un tuffo nella storia e nell’arte di un territorio dove l’asprezza della roccia si fonde con la dolcezza del clima. Imperdibili la casa sul mare di Montalbano a Punta Secca e il castello di Donnafugata, sontuosa dimora nobiliare set di numerosi film. Si soggiorna a Ragusa Ibla nella ChocoHouse, raffinata struttura ricavata da una casa del primo Novecento, interamente dedicata al cioccolato.
Sicilia | A scuola di cioccolato alla ChocoHouse di Ragusa Ibla
La centenaria tradizione cioccolatiera, presente in tutta la zona, risale alla dominazione spagnola. Negli antichi magazzini dell’edificio è stata realizzata la bottega di produzione con un laboratorio dove vengono prodotti più di 20 tipi diversi di cioccolato: da quello tradizionale, conosciuto in tutto il mondo per la sua scioglievolezza, a quello più grezzo, tipico del territorio e realizzato seguendo le tecniche degli antichi aztechi. Qui gli ospiti imparano i segreti del mestiere sotto la guida del maître chocolatier Enrico Vicari e realizzano deliziosi cioccolatini con quello che non a caso viene definito “il cibo degli dei”.
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In vacanza co 5 esperienze da provare: in vespa a Roma con sidecar, alla ricerca del tartufo di Volterra, in vacanza con il trenino rosso del Bernina e molto altro
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n vespa a Roma con sidecar, alla ricerca del tartufo di Volterra, in vacanza con il trenino rosso del Bernina, bisteccata con cantina nelle terre di Pisa con passeggiata in vigna, trekking al tempio di Minerva di Montefoscoli? Sì con il vostro cane. Grazie a Tripfordog.com è, infatti, possibile fare con i propri amici a quattro zampe delle esperienze che non avreste mai pensato possibile. «Con il mio cane abbiamo provato di tutto – spiega Marco Fabris, ceo e fondatore di Tripfordog.com, l’agenzia di viaggi a quattro zampe – I nostri amici pelosi non sono un intralcio, anzi, diventano non solo una compagnia, ma anche un divertimento in più. È fantastico vedere come si divertono e si rilassano con la propria famiglia. Cerchiamo in giro per l’Italia e non solo esperienze uniche, da fare con i nostri amici a quattro zampe. Scoviamo ristoranti dove anche i cani possano entrare in sala e alberghi, quando è necessario, dove possano stare con noi, e starci accanto anche durante la colazione. Le cose da fare sono tante e alcune molto particolari”. →
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In vespa a Roma con il cane Si sale su una vespa sidecar assieme ad una guida autorizzata, e con il vento fra i capelli, si va a scoprire le meraviglie di Roma. Avresti mai pensato di poterti godere il Colosseo, o la fontana di Trevi, comodamente seduto insieme al tuo amico a quattro zampe senza essere necessariamente sul divano di casa tua guardando la tv? Adesso si può! Si parte da Piazza della Repubblica, dove, dopo aver fatto accomodare a bordo il vostro amico peloso ed averlo assicurato alla sua cintura omologata, si parte alla scoperta della città eterna. Preparatevi alle attenzioni di centinaia di obbiettivi poiché non è proprio una cosa da tutti i giorni vedere un cane in vespa sidecar! Le vespe con sidecar sono mezzi molto particolari. Per questo motivo vengono condotte soltanto da guide/driver preparati e con esperienza. Ai fini della sicurezza personale non è permesso a partecipanti di guidare.
Alla ricerca del tartufo di Volterra Il vostro cane apprenderà i primi rudimenti per diventare un cane da tartufo con Daniele, il più importante tartufaio e allevatore di cani da tartufo della zona di Volterra. Con lui si faranno delle simulazioni divertenti, sia per il cane, sia per i partecipanti. Si finisce con un pranzo a base dei tartufi usati durante la presentazione. L’esperienza è arricchita dalla presenza di Mamma Maria, che in cucina preparerà i piatti più tipici da abbinare al tartufo dall’antipasto al dolce, e un piatto succulento sarà preparato anche per i cani presenti, ospiti d’onore.
Con il trenino rosso del Bernina Si viaggia a bordo del fiabesco trenino rosso su rotaie, il Bernina Express con il proprio cane, e si va alla scoperta della magica campagna della Valtellina e delle Alpi svizzere. Si parte da Tirano per ammirare lo splendido paesaggio delle Alpi, dai vigneti della Valtellina ai ghiacciai del Passo del Bernina, insieme al vostro amico a quattro zampe. Con il treno regionale, si ha la massima libertà nell’arco della giornata per poter scendere a piacere e godersi una sana passeggiata. TripforDog consiglia la fermata di Cavaglia, Ospizio Bernina e 154
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Pontresina, perfette per meravigliose passeggiate nel superbo panorama delle Alpi svizzere. Si risale poi in treno per rilassarsi in questo viaggio da favola mentre il bellissimo paesaggio alpino scorre davanti ai tuoi occhi. Il viaggio può essere fatto in autonomia, o con una guida.
Bisteccata alla cantina Un viaggio enogastronomico, interessante, a contatto con la natura e con i profumi della terra e dei suoi prodotti. Il territorio delle terre di Pisa offre una vasta scelta di cantine che sono dog friendly e per questo quest’esperienza può essere sempre diversa. In base al periodo di prenotazione si sceglierà quella più adatta per i partecipanti ed il cane. Insieme a chi fa il vino si visita la vigna e durante questa bella passeggiata, si impara ad apprezzare il duro lavoro che si nasconde dietro una bottiglia di vino. Ci si sposta poi in cantina per scoprire le peculiari tecniche di vinificazione adottate dai produttori. Il vino si assaggia con il cibo abbinato, e per i rossi toscani non c’è niente di meglio che una bella bistecca fiorentina! Questa verrà servita con altre delizie locali, per un pranzo completo.
attraverso una camminata piacevole tra i boschi, gli olivi secolari e i piccoli borghi delle Terre di Pisa, fino a giungere ad una gemma nascosta, il tempio di Minerva Medica a Montefoscoli del 1800. Qui tra leggende e storie di massoneria, di esperimenti di galvanismo e di cavalieri del passato, ci si potrà godere un rilassante picnic sotto i lecci preparato da una cuoca locale. I piatti sfiziosi sono prepararti usando prodotti di fattoria di stagione. Si assaggeranno anche i vini della fattoria che ospita il tempio. L’itinerario verrà stabilito in base alle esigenze e alla preparazione dei partecipanti e dei loro amici pelosi… Per loro sarà preparata una ciotola speciale. Si tratta di una gita di due giorni. Si alloggerà in un agriturismo ai piedi di Volterra, super dog friendly, con acqua e cibo disponibili per i cani, che possono alloggiare gratuitamente, senza supplementi. La sistemazione è in suite ed una terrazza panoramica per rilassarsi. Il ristorante propone colazioni genuine, pranzi tipici e cene tradizionali, preparati da Mamma Maria che condivide con voi le ricette più buone della sua famiglia.
Dog Trekking al tempio di Minerva Una guida di TripForDog vi accompagnerà per vivere questa parte autentica della Toscana
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ola Megalitica Berlino, San Pietroburgo, Salonicco e Napoli, dal 30 giugno scorso fino a settembre 2022, accendono i riflettori sulle culture megalitiche dell’isola, compresa quella nuragica, al centro dell’attenzione internazionale CHeck-in • agosto 2021
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e antichissime culture megalitiche della Sardegna e in particolare la cultura Nuragica a partire da luglio sono al centro, per la prima volta, di un incredibile evento internazionale, che toccherà quattro città europee e i loro prestigiosi musei, rivelando al pubblico storie e testimonianze materiali, paesaggi e civiltà affascinanti e uniche, per molti versi ancora avvolte nelle nebbie della ricerca. “Sardegna Isola Megalitica. Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo” è la mostra-evento promossa dalla Regione Sardegna-assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio con il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e la Direzione Regionale Musei della Sardegna, mostra che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica. È l’ultima tappa di un progetto di Heritage Tourism finanziato dall’Unione europea, sull’archeologia sarda nel contesto del Mediterraneo, preparata nel 2017 da un ampio convegno internazionale sul tema e nel 2019 dall’esposizione a Cagliari “Le Civiltà e il Mediterraneo”. I musei che ospiteranno la mostra sono il Museo nazionale per la Preistoria e Protostoria di Berlino (dal 30/06/21 al 30/09/21), il Museo statale Ermitage di San Pietroburgo (dal 19/10/21 al 16/01/22), il Museo Archeologico nazionale di Salonicco, (dall’11/02/22 al 15/05/22) e il Mann Museo Archeologico nazionale di Napoli (dal 10/06/22 all’11/09/22). Quattro città per un evento straordinario Berlino, San Pietroburgo, Salonicco e Napoli dal 30 giugno 2021 fino a settembre del 2022 accendono i riflettori sulle sepolture delle “domus de janas” di epoca neolitica ed eneolitica e sulle iconiche riproduzioni statuarie di “dee madri”, talvolta veri e propri capolavori artistici; sulle incredibili architetture dei nuraghi che hanno caratterizzato l’Età del Bronzo nell’Isola e sulle cosiddette “tombe di giganti”; sui contatti tra civiltà lontane e sugli eccezionali bronzetti nuragici raffiguranti donne, uomini, guerrieri e animali; su spade votive, modellini di edifici e di navi e sugli incredibili, monumentali Guerrieri di Mont’e Prama: autorappresentazione di un passato mitico riferito all’apogeo dell’Età nuragica, ma in piena Età del Ferro. Eccezionalmente, grazie al ministero della Cultura italiano e alla direzione del Museo Archeologico nazionale di Cagliari, una di queste affascinanti grandi sculture, mai prestate prima d’ora, è ospite d’onore dell’esposizione. Si tratta di “Pugilatore”, alto con piedestallo 190 cm e pesante circa 300 kg. È il megalitismo il filo rosso scelto per ripercorrere le vicende della Sardegna dalla direzione scientifica della mostra: l’attitudine alla realizzazione di edifici con elementi litici di grandi dimensioni. Questa tendenza contraddistinse l’Isola per un lungo lasso di tempo, dall’età Neolitica attraverso tutta l’età del Bronzo fino a quella del Ferro, e segna tuttora il paesaggio sardo attraverso i lasciti della civiltà nuragica, tra cui circa 7mila edifici detti appunto “nuraghi”.
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ELSA L’estate a zero sprechi
A Montecarlo arriva Manon Fleury
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ermamente impegnato in campo alberghiero quanto gastronomico per un’attività responsabile e sostenibile, il Monte-Carlo Beach inaugura la stagione 2021 con l’arrivo della chef Manon Fleury alla guida del ristorante stellato Elsa, che può vantare l’utilizzo di prodotti al 100% biologici nonché di prodotti ittici non d’allevamento. Manon Fleury è una chef dal talento singolare che si è distinta per un percorso folgorante, precursore di una cucina d’eccellenza e di precise convinzioni, sia rispetto alla qualità dei prodotti sia nei confronti delle loro origini, e quindi ancorati nell’ecosistema locale, ma soprattutto spinta dall’iniziativa pionieristica in tema di «zero rifiuti». →
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«Il Monte-Carlo Beach intende prendersi cura degli aspetti umani e della natura quotidianamente. Grazie a Manon Fleury, abbiamo intenzione di spingere l’Elsa ancora oltre, in direzione di une strategia che combini l’alimentazione bio, il consumo di prodotti del posto e il concetto di zero rifiuti» Danièle Garcelon, Direttrice Generale del Monte-Carlo Beach
È in tale contesto che la nuova chef propone un utilizzo completo del prodotto: dalla testa alla coda, dal frutto al nocciolo, dal fiore alla foglia. Manon Fleury incarna una nuova generazione di chef, consapevoli di aver tra le mani il futuro della gastronomia, un futuro in cui dovranno necessariamente conciliare l’alta gastronomia, la salute e il rispetto degli esseri viventi. Une filosofia cara al Monte-Carlo Beach, che è sempre più impegnato a consolidare positivamente il suo impatto ambientale. L’incontro delle storia del ristorante Elsa e di quella di Manon Fleury nel contesto del Monte-
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Carlo Beach non è sicuramente casuale. Questo luogo leggendario ha infatti visto la propria storia segnata del destino di donne straordinarie, tra cui Eileen Gray, Elsa Maxwell o più di recente India Mahdavi. È tuttavia stato l’incontro di valori comuni e di convinzioni condivise che hanno portato l’arrivo di Manon Fleury al comando delle cucine del ristorante Elsa, il primo ristorante stellato che propone solo prodotti al 100% biologici e provenienti dalla pesca sostenibile, certificato da Ecocert sin dal 2013. Convinzioni forti e nello stesso tempo maturate in tutta semplicità: esaltare i prodotti di stagione., concedendo il posto d’onore alle verdure, in nome
di una cucina moderna e responsabile, e inoltre collaborare attivamente con artigiani e produttori locali, così da limitare al massimo qualsiasi forma di spreco. Ciò non significa affatto rinunciare all’eccellenza e alla creatività: «zero sprechi» è in effetti una fonte inestinguibile d’ispirazione! Olio dai residui animali, brodo di mondature, creme di baccelli, torte di cime, steli e foglie… niente va perduto, viene bensì impiegato ed esaltato. «Il ristorante Elsa è riuscito a sublimare i prodotti d’eccezione del territorio monegasco in virtù di una cucina esigente e ragionata. So bene che la mia cucina, radicata com’è nel suo territorio e consapevole sul piano di vista ecologico potrà evolvere, e che la nostra collaborazione rafforzerà convinzioni e impegni, quelli che io e il ristorante Elsa abbiamo in comune. Ed è anche il riconoscimento del lavoro finora portato a termine, che spero potrà invogliare altre donne a → CHeck-in • agosto 2021
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realizzare i propri progetti e accedere ai posti di più alta responsabilità», commenta Manon Fleury. «Il Monte-Carlo Beach intende prendersi cura degli aspetti umani e della natura quotidianamente. Grazie a Manon Fleury, abbiamo intenzione di spingere l’Elsa ancora oltre, in direzione di une strategia che combini l’alimentazione bio, il consumo di prodotti del posto e il concetto di zero rifiuti. Si può ben dire che il suo talento, la sua personalità e le sue convinzioni abbiano fatto la differenza, e l’alchimia è stata immediata!», chiosa Danièle Garcelon, Direttrice Generale del Monte-Carlo Beach. Attenti allo sviluppo dell’ecosistema locale, il Monte-Carlo Beach e il ristorante Elsa hanno 164
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lavorato congiuntamente con i produttori locali per privilegiare i prodotti di stagione, giunti a perfetta maturazione, e le coltivazioni nei giardini e negli orti nelle più immediate vicinanze: il Jardin des Antipodes a Menton, per quanto concerne le erbe aromatiche e la frutta, e il Domaine d’Agerbol sulle alture di RoquebruneCap-Martin, la cui produzioni di prodotti bio per l’Elsa è a chilometro 0, ovvero dalla terra alla tavola! Tra i prodotti che i clienti potranno degustare ci saranno i piatti firmati Manon Fleury con l’ausilio delle talentuosa brigata del ristorante Elsa, nonché di una nuova recluta della chef: Laurène Barjhoux, formatasi all’Arpège di Alain Passard, che la Fleury ha nominato sous-chef della sua cucina.
Connesso com’è alla natura, tra mare e pianeta, certificato Green Globe Gold standard, il MonteCarlo Beach ha posto al cuore della sua strategia il rispetto verso gli esseri umani, così come verso l’ambiente. L’approccio zero rifiuti, promosso da Manon Fleury, rientra in un’iniziativa globale di lotta agli sprechi alimentari, così come nell’impiego moderato delle risorse, la riduzione e il riciclaggio dei rifiuti e la preservazione della biodiversità. Tanto per fare un esempio, i rifiuti organici biodegradabili provenienti dai ristoranti sono valorizzati grazie a un trattamento regolamentato dei rifiuti organici SPA3 in una filiera specifica. Uno dei principali successi del 2021 è stato la realizzazione dl una nuova spiaggia, grazie a cui il Monte-Carlo Beach recupera la spiaggia originaria degli anni ’30, proteggendo il sito grazie a una diga recifale sottomarina a tutela della biodiversità. Altro ritorno alle origini e alla natura in un ambiente preservato: il capo de La Vigie e la sua splendida pineta a strapiombo sulla spiaggia è stata classificato «oasi LPO» (ovvero dalla Lega per la Protezione degli Uccelli francese). 77418
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Una Svizzera tutta da scoprire. Una nuova strategia per far conoscere le mille sfaccettature di un Paese ricco di natura. L’ambiente è uno dei suoi asset fondamentali e inciderà sempre di più nella scelta della meta di vacanze
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a sempre Svizzera Turismo concentra i suoi sforzi nell’intento di creare un equilibrio armonico tra le esigenze degli ospiti, della popolazione locale e dell’ambiente. Con la nuova strategia di sostenibilità Swisstainable, Svizzera Turismo e tutto il settore desidera dare vita a un movimento che faccia del Paese la meta di viaggio più sostenibile del mondo. La sostenibilità contraddistingue infatti la Svizzera da decenni. Ad esempio, per l’uso intensivo dell’energia idrica, l’elevata consapevolezza della popolazione per l’ambiente, nonché per il potenziamento della rete di mezzi di trasporto pubblico su tutto il territorio nazionale. In Svizzera, inoltre,è possibile nuotare perfino in citta, una prerogativa unica nel suo genere. Con i suoi 1500 laghi, è il castello d’acqua d’Europa e la sorgente di molti fiumi, tra cui ad esempio il Reno. Più di un ottavo della superficie della Svizzera (5269 km2) è composto da un totale di 19 parchi. Inoltre, la legge forestale prescrive da 125 anni che il 30% del territorio sia ricoperto di boschi. E la tendenza è in aumento. Da sempre è un Paese celebre come stazione di climaterapia e vanta il più alto consumo pro capite di prodotti biologici al mondo. Secondo il Travel & Tourism Competitiveness Report 2019 del Forum economico mondiale (WEF), la Svizzera è prima in classifica nel settore “environmental sustainability”. Anche altre classifiche la premiano nel rispetto dell’ambiente. Tuttavia, solo una piccola parte degli ospiti è consapevole di questi primati della Svizzera.
Un fattore di arricchimento La sostenibilità è quindi un asset prezioso che inciderà sempre di più nella scelta della meta di vacanze. Secondo uno studio condotto su booking. com, un turista su due preferisce viaggiare in modo piu sostenibile e il 69% degli intervistati auspica un numero maggiore di offerte turistiche sostenibili. Viaggiare in modo sostenibile non implica per forza delle rinunce. Un viaggio sostenibile vuol dire più consapevolezza, pienezza e intensità. Ed è proprio questo principio che si ritrova come filo conduttore della strategia Swisstainable. Si invitano pertanto gli ospiti a vivere da vicino la natura, consumare prodotti regionali, conoscere la cultura locale, prolungare il proprio soggiorno per approfondire la conoscenza del territorio. I soggiorni lunghi non solo influiscono positivamente sul riposo, ma anche sull’ambiente e sull’economia locale. In Svizzera, anche le valli più isolate sono raggiungibili con i trasporti pubblici. 168
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Svizzera Turismo www.myswitzerland.com CHeck-in • agosto 2021
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Un’estate ricca di piaceri
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estate in alta montagna ha un gusto particolare. Se poi ai panorami da incorniciare si abbina un’offerta enogastronomia variegata il cerchio dei piaceri sensoriali di chiude alla perfezione. L’estate in Engadina è tutta da scoprire e assaporare.
Via Gastronomica del Corvatsch Un classico dell’estate al Corvatsch è la Via Gastronomica, una passeggiata che non richiede particolari esperienze, scandita dai piaceri e dai sapori della tradizione grigionese. Il pranzo itinerante prevede tre tappe e due itinerari possibili, di diverse lunghezze e livelli di difficoltà. Si parte a piedi dalla stazione a monte di Furtschellas e si arriva a Sils Maria passando per la Valle Fex. La prima tappa e punto di partenza della Via Gastronomica è il ristorante di montagna La Chüdera, dove si comincia facendo una colazione o un antipasto. Da qui il tracciato più facile e breve porta in circa 2 ore all’Hotel Sonne Fex, dove viene servito il piatto principale a scelta tra quattro, tutti tipici dei Grigioni. Se si vuole combinare all’escursione culinaria anche la vista delle cime e dei laghi alpini del Corvatsch, si può prendere il sentiero più lungo e impegnativo, che in circa 5 ore porta al lago Sgrischus e al Piz Chüern e poi scende verso la Valle Fex. Il dolce fatto in casa viene servito all’Hotel Seraina, a conduzione familiare nel paesino di Sils Maria.
Grigliata in montagna A Sass Queder, a quota 3.066 metri nel comprensorio della Diavolezza si trova l’area pic-nic più ad alta quota d’Europa, attrezzata con una griglia e un focolare da utilizzare gratuitamente. Gli escursionisti amano questo luogo, facilmente raggiungibile in circa 40 minuti di cammino dalla stazione a monte della Diavolezza. Il sentiero presenta solo 100 metri di dislivello ed →
Un classico dell’estate al Corvatsch è la Via Gastronomica, una passeggiata che non richiede particolari esperienze, scandita dai piaceri e dai sapori della tradizione grigionese 170
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St. Moritz La Via Gastronomica del Corvatsch ~ Trekking gastronomici, aperitivi al tramonto, grigliate ad alta quota, ristoranti di valore anche a oltre 3mila metri e grandi terrazze panoramiche. L’estate in Engadina è tutta da scoprire e assaporare
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Il pranzo itinerante prevede tre tappe e due itinerari possibili, di diverse lunghezze e livelli di difficoltà. Si parte a piedi dalla stazione a monte di Furtschellas e si arriva a Sils Maria passando per la Valle Fex
è adatto anche ai bambini. Prenotando il pacchetto «La magia del fuoco», all’organizzazione della grigliata perfetta ci pensa lo staff della Berghaus Diavolezza. Il cesto completo offerto include legna, fiammiferi, carne per la grigliata con salse a scelta, insalata mista, brezel, dessert, birra, aqua e bibite. Oppure, il posto ideale per fare un barbecue in alta montagna è al Corvatsch sul Sentiero delle Acque, nei pressi del lago Rhodonit. Qui un focolare a legna con griglia è a disposizione in un’area attrezzata con vista panoramica. Un consiglio su dove acquistare la carne: il ristorante in quota alla stazione a monte di Furtschellas, La Chüdera, dove sono in vendita salsicce Bratwurst e Cervelat.
Un single malt sopra i 3.000 metri È grazie a una distillazione unica, quella di un esclusivo whisky single malt denominato Orma, che la vetta del Corvatsch ha raggiunto il massimo del gusto. Da giugno è possibile prenotare la propria visita guidata e degustazione presso la distilleria di whisky più alta del mondo alla stazione a monte Corvatsch. I 3303 metri di quota hanno un influsso interessante sul processo di distillazione del whisky che inizia con una temperatura inferiore di dieci gradi rispetto a quella che si avrebbe al livello del mare. Il Whisky Orma ottiene così più note aromatiche e maggiore complessità. → 172
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A tavola ad alta quota Le vette del gusto in Engadina sono tre: il Ristorante 3303 sul Piz Corvatsch, il Ristorante Piz Nair 10.000 feet a 3.057 metri d’altezza sopra St. Moritz e la Berghaus Diavolezza a 2.978 metri. Tutti e tre offrono le specialità dei Grigioni. A Piz Nair vale la pena provare il «Güggeli» (il galletto), mentre in vetta al Corvatsch il menu ruota intorno alla polenta. Il Ristorante 3303 offre due varianti completamente reinterpretate di questa specialità: la polenta bianca ticinese, una miscela di acqua e farina di mais bianco e la polenta taragna valtellinese, nella quale la farina bianca viene mescolata alla farina di grano saraceno e, infine, impreziosita dall’aggiunta del formaggio. L’albergo ristorante di montagna Berghaus Diavolezza con la sua grande terrazza esterna e soleggiata offre ai suoi ospiti le specialità del ristorante Bellavista o del self service. Ci si può concedere anche un bagno caldo nella vasca jacuzzi esterna.
Da segnare in agenda La Chüdera alla stazione a monte di Furtschellas: un ristorante à la carte con una terrazza baciata dal sole, ideale per gustare un’originale bistecca alla viennese, un piatto tradizionale della cucina svizzera o degustare un vino raffinato. La capanna Alpetta sul Corvatsch, in accogliente stile rustico e appena rinnovata, serve specialità alla griglia e vini scelti sulla grande terrazza soleggiata. Questa estate per la prima volta resta aperto fino alle ore 20 in alta stagione, dal 10 luglio al 15 agosto permettendo agli ospiti di godersi il tramonto durante l’aperitivo o la cena. Gli altri giorni, dal 19 giugno al 22 ottobre, chiude alle 18. Il ristorante Chadafö a Marguns, a 2278 metri, con le sue pizze e la pasta fatta in casa si è affermato da tempo. In estate, la terrazza è un’attrazione oasi di relax per i visitatori mentre i bambini possono divertirsi nel parco giochi adiacente.
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ENGADINA SVIZZERA Per informazioni: www.engadin.ch Indirizza utili La Chüdera Distilleria Corvatsch Ristorante Piz Nair 174
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Maria Carmela Colaiacovo: «Turismo settore più colpito dalla crisi Covid, a rischio il lavoro di anni»
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onfindustria Alberghi ha eletto Maria Carmela Colaiacovo nel ruolo di presidente. A certificarlo, il voto all'unanimità espresso dall'assemblea dell'associazione di categoria riunitasi il 30 giugno a Roma. Colaiacovo che già aveva ricoperto il ruolo in passato - resterà in carica per il prossimo biennio e prende il posto di Giorgio Palmucci, attuale presidente di Enit - Agenzia nazionale turismo. «Sono consapevole della enorme responsabilità che in questo momento comporta la presidenza di un’associazione di impresa, in particolare nel settore turistico alberghiero che è quello maggiormente colpito dalla drammatica crisi del Covid. La situazione è ancora molto difficile e questo impone all’associazione di giocare un ruolo attivo per rappresentare al meglio gli interessi e le esigenze di una categoria e di imprenditori che hanno visto in pochi mesi messo a rischio il lavoro di decine di anni. In questi mesi abbiamo lavorato con una grandissima partecipazione da parte di tutti i soci per la costruzione di richieste e proposte necessarie per la sopravvivenza delle nostre imprese. Il mio obiettivo è quello di procedere ancora in questa direzione con una gestione partecipata e attiva con un coinvolgimento allargato di imprese e territori», sono state le prime parole di Colaiacovo.
Le prossime: dal Superbonus alla decontribuzione del lavoro, passando per il digitale «Quello che abbiamo visto ad oggi, non è adeguato alle difficoltà di un settore in cui larga parte degli operatori ha registrato perdite anche superiori all’80%. È necessario un sistema di misure ad hoc per il nostro settore, ancora purtroppo di natura emergenziale con l’estensione del bonus affitti, l’eliminazione della seconda rata → CHeck-in • agosto 2021
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dell’Imu e l’estensione della decontribuzione, ma anche con una visione più ampia e organica di medio lungo periodo per sostenere il riequilibrio economico e la crescita dimensionale delle imprese. Estensione delle garanzie, finanza alternativa, supporto agli investimenti con il superbonus, un pacchetto di interventi che metta in sicurezza il settore e ci permetta di continuare a crescere e competere sui mercati internazionali. In prospettiva poi importante un riequilibrio sul mercato digitale dove gli interventi dell’Europa in tema di tassazione, ma anche di sicurezza e trasparenza dei servizi, segnano un profondo cambio di passo rispetto anche al recente passato», ha aggiunto la presidente.
Il profilo del presidente di Confindustria Alberghi Maria Carmela Colaiacovo è amministratore delegato del Park Hotel ai Cappuccini di Gubbio e vicepresidente del Gruppo Financo, holding internazionale che ha il proprio core business in Italia, nei paesi del Mediterraneo e nei Caraibi, nel settore del cemento e calcestruzzo. La holding opera anche in altri settori, come: trasporti, sport con Misano World Circuit “Marco Simoncelli”, agricoltura e produzione di energia da fonti rinnovabili. Da sempre in Confindustria, Colaiacovo ha ricoperto diversi incarichi a livello nazionale e territoriale, sia in Confindustria Alberghi che in Federturismo e Confindustria Umbria. Tra gli altri incarichi, ha rappresentato Confindustria nel board del Biac (Comitato consultivo economico e industriale dell’Ocse), ha fatto parte del consiglio di amministrazione de “Il Sole 24 Ore”, rappresenta Confindustria all’interno del Cnel. Negli anni, inoltre, ha rivestito diversi incarichi nel cda di Unicredit, Banca di Roma e successivamente nell’advisory board Italy e nell’advisory board territoriale centro-nord di Unicredit.
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Calugi (Fipe):
«La ripartenza dei ristoranti dà speranza al Paese»
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Italia ha un patrimonio inestimabile, fatto di locali unici, in grado di rappresentare la storia delle diverse zone, province e regioni. La ristorazione è un bene da difendere, perché racconta la nostra storia e rappresenta l’immagine più significativa dell’Italia. Roberto Calugi, direttore generale di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei pubblici esercizi, è convinto che la ripartenza dei ristoranti sia fondamentale per rimettere in moto tutto il Paese.
L'intervista a Roberto Calugi Quando siamo fortunati a vivere in Italia? Abbiamo la fortuna di vivere in una nazione dove in ogni angolo si ha l’opportunità di trovare ristoratori unici, che grazie alla loro forte volontà tramandano, di generazione in generazione, i piatti e la storia di ogni singolo territorio. 180
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di Giorgio Lazzari
Oggi finalmente siamo ripartiti e i ristoranti hanno ricominciato a lavorare con una certa continuità. Il lascito principale e positivo dell’esperienza passata è stato comprendere quanto fosse importante la ristorazione per tutto il comparto del turismo. I ristoranti rappresentano la spina dorsale del settore e la loro chiusura ha di fatto impoverito e reso meno attraenti le nostre città. Quando si spegne la luce di un’insegna, è una sconfitta per tutti noi. Viaggiando da Sud a Nord per il nostro Paese, ci rendiamo conto del forte legame tra turismo e ristorazione, grazie alla ricchezza che abbiamo a disposizione. Molti luoghi sono caratteristici e diventano famosi proprio grazie all’offerta enogastronomica. Per fare un esempio, Trastevere non sarebbe Trastevere senza i suoi locali. Come è cambiato il consumatore dopo la pandemia? L’esperienza vissuta ci ha tutto sommato insegnato a fermarci e a prestare maggiore attenzione a tutto ciò che prima davamo per scontato. Ci aspettiamo un consumatore più consapevole e attento, che va alla ricerca della qualità e punta ad esperienze gastronomiche sul territorio. Ne consegue che andremo incontro ad una maggior valorizzazione del prodotto italiano. Negli ultimi mesi, a causa delle restrizioni per andare all’estero, molti italiani hanno potuto conoscere meglio il territorio circostante. Sicuramente le difficoltà legate al turismo internazionale hanno permesso a moltissime persone di scoprire vicino a casa bellezze paesaggistiche, culturali →
«I ristoranti rappresentano la spina dorsale del settore e la loro chiusura ha di fatto impoverito e reso meno attraenti le nostre città», afferma il direttore generale della Federazione italiana pubblici esercizi. Le città d’arte sono ancora in sofferenza poiché mancano i flussi di turisti dall’estero che si registravano prima del Covid CHeck-in • agosto 2021
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ed enogastronomiche uniche anche in chiave di eterogeneità di prodotti. Di fatto il turismo aveva già tra le sue principali componenti la ristorazione, con i prodotti tipici e i piatti della tradizione, grazie a sapori che sono sempre stati associati alla bellezza del territorio. Dalla montagna alla pianura, dai luoghi meno conosciuti dove sorgono ristoranti stellati alle città d’arte, vantiamo un patrimonio enogastronomico veramente ricco ed eterogeneo. Quali sono le località che stanno reagendo meglio? Parto con un dato: il 65% degli italiani in vacanza avrà una destinazione legata alle località di balneazione. Di conseguenza soffrono ancora le città d’arte e rispetto al 2019 il turismo in Italia è ancora in flessione, anche perché manca la componente estera, che valeva circa 10 miliardi di euro. Il bilancio dell’estate 2021 è positivo e in crescita rispetto al 2020, grazie alla riscoperta delle bellezze vicino a casa, che spesso non venivano abbastanza valorizzate, pur avendole sotto il naso. Oggi i ristoranti localizzati in zone di mare o di montagna stanno lavorando bene grazie ad una clientela italiana che sta permettendo di superare le difficoltà registrate nei primi 5 mesi di chiusura. I locali situati nelle città d’arte, che negli ultimi anni erano assoggettate al turismo estero, fanno ancora un po’ di fatica, in attesa che torni, speriamo presto, anche la clientela americana, russa e asiatica. Dalla riapertura abbiamo comunque assistito ad un incremento costante del turismo di prossimità, grazie a svizzeri, francesi, austriaci e tedeschi, che hanno raggiunto in auto il nostro Paese. Si somma poi il turismo di vicinato, che raggiunge le province limitrofe per conoscere le tradizioni di un territorio vicino a casa.
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Di qualsiasi forma di turismo si parli, risulta fondamentale la componente enogastronomica. In effetti, visitare il Colosseo è la scusa per passare da un’amatriciana ad una cacio e pepe. La ristorazione è infatti il principale motivo di viaggio per il quale gli stranieri vengono a visitare l’Italia e ci ritornano con piacere, dopo aver parlato e fatto pubblicità delle nostre località. Anche noi italiani siamo diventati meno esterofili, con maggiore attenzione alla ricerca della qualità delle esperienze. Le competenze sono cresciute e con esse le richieste di approfondimento, banalmente sulle tecniche di trasformazione o sulla genesi di un piatto. Il cliente cerca la storia nei piatti e il ristoratore ha il compito di regalare emozioni ai suoi commensali. Chi fa il ristoratore conosce i sacrifici di un mestiere particolarmente totalizzante. Quali soddisfazioni riesce a raccogliere oggi il mondo della ristorazione? Si tratta di uno dei lavori più impegnativi che esistono, dove si sacrificano le feste, i fine settimane e il tempo libero. Grazie ad un buon piatto si riesce a dare ristoro, emozionando e facendo emergere la parte più genuina. Uno chef è come un artista che dedica tutta la sua vita al pubblico, dal quale basta ricevere un complimento o una domanda per dimenticare le fatiche e uscirne gratificato. L’applauso delle papille gustative rappresenta la fine della rappresentazione. Siamo ripartiti e dobbiamo continuare su questa strada. 78582
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Turbo GT Capolavoro di sportività, la nuova Cayenne Turbo GT è configurata per ottenere il massimo delle prestazioni e della maneggevolezza e coniuga un'eccezionale dinamica di guida con un elevato grado di fruibilità quotidiana CHeck-in • agosto 2021
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orsche completa la gamma di modelli Cayenne con un capolavoro di sportività: la nuova Cayenne Turbo GT, coerentemente configurata per ottenere il massimo delle prestazioni e della maneggevolezza, coniuga un'eccezionale dinamica di guida con un elevato grado di fruibilità quotidiana. La premessa fondamentale per le superbe caratteristiche di guida di questo modello è il suo propulsore V8 biturbo da quattro litri e potenza di 471 kW (640 CV). Grazie ai 67 kW (90 CV) in più rispetto alla Cayenne Turbo Coupé e a una coppia massima di 850 Nm (incrementata di 80 Nm), lo scatto da 0 a 100 km/h si riduce a 3,3 secondi (0,6 secondi in meno) e la velocità massima passa a 300 km/h (14 km/h in più). Caratterizzata da una linea ancora più sportiva e disponibile esclusivamente in versione Coupé a quattro posti, la Cayenne Turbo GT è equipaggiata di serie con tutti i sistemi di telaio disponibili e con pneumatici ad alte prestazioni sviluppati appositamente per questo modello. Anche la catena cinematica e il telaio hanno un assetto speciale, messo a punto espressamente per la Cayenne Turbo GT. Il risultato è una vettura complessivamente armoniosa con straordinarie potenzialità su pista. Lo ha dimostrato il collaudatore Porsche Lars Kern, che con la Cayenne Turbo GT ha percorso i 20,832 km del Nürburgring Nordschleife con un tempo di 7:38,9 minuti, stabilendo un nuovo record ufficiale per i Suv.
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Ottime maneggevolezza e prestazioni Rispetto alla Cayenne Turbo Coupé, la Turbo GT è più bassa di 17 millimetri. Di conseguenza, sia i componenti passivi del telaio che i sistemi di controllo attivo sono stati riprogettati e ottimizzati in termini di maneggevolezza e prestazioni. Sono stati anche calibrati in modo specifico, così da garantirne la perfetta interazione. Per esempio, la rigidità delle sospensioni pneumatiche a tripla camera è stata aumentata fino al 15 per cento e sono state adattate anche le caratteristiche di smorzamento del sistema Pasm di regolazione elettronica degli ammortizzatori e l'applicazione del Power Steering Plus e dell'asse posteriore attivo. Il sistema Pdcc di regolazione attiva del telaio e stabilizzazione attiva dei movimenti di rollio è ora integrato da un software di controllo orientato alle prestazioni. Ne risultano una stabilità al rollio e una tenuta di strada addirittura migliori, nonché un comportamento in curva più preciso alle alte velocità. Al contempo, il sistema Porsche Torque Vectoring consente rapporti di ripartizione della coppia più elevati. Anche l'asse anteriore completamente ottimizzato migliora la maneggevolezza. Rispetto alla Turbo Coupé, le ruote anteriori di questo modello sono più larghe di un pollice; la campanatura negativa è stata aumentata di 0,45 gradi per garantire una maggiore area di contatto ai nuovi pneumatici Pirelli P Zero Corsa da 22 pollici, sviluppati appositamente per la Turbo GT. I compiti di frenata sono assolti dall'impianto frenante in carboceramica Porsche (Pccb) di serie. Il motore biturbo della Cayenne Turbo GT è al momento l'unità a otto cilindri più potente prodotta da Porsche. Gli interventi migliorativi più importanti riguardano l'azionamento dell'albero motore, il turbocompressore, l'iniezione diretta del carburante, il sistema d'induzione e l'intercooler. Il V8 della Turbo GT differisce da quello della Turbo Coupé per alcuni elementi fondamentali come l'albero motore, le bielle, i pistoni, la trasmissione a catena di distribuzione e gli smorzatori di vibrazioni torsionali. Dato l'aumento di potenza a 471 kW (640 CV), questi componenti sono stati progettati in funzione di carichi di punta più elevati e di una migliore dinamica di guida. Sono stati modificati anche il Tiptronic S più veloce a otto rapporti e il sistema Porsche Traction Management (PTM). È presente, inoltre, un raffreddamento ad acqua aggiuntivo per il ripartitore di coppia. L'impianto di scarico sportivo di serie, con i suoi terminali centrali, è una caratteristica esclusiva della Cayenne Turbo GT. A partire dalla metà del veicolo, il sistema di scarico, compreso il silenziatore posteriore, è realizzato in titanio leggero e particolarmente resistente al calore. Un ulteriore risparmio di peso è ottenuto grazie alla soppressione del silenziatore centrale. →
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Dotazione sportiva: carbonio all'esterno, Alcantara nell'abitacolo Disponibile su richiesta con carrozzeria nel nuovo colore Grigio Artico, la Cayenne Turbo GT sottolinea il suo eccezionale atletismo attraverso un design innovativo dai dettagli straordinari. Questi includono un sotto-paraurti anteriore specifico per la GT con vistoso profilo dello spoiler e prese d'aria di raffreddamento laterali maggiorate, che contribuiscono a rendere inconfondibile il frontale della vettura. La vista laterale è dominata dal tetto sagomato in carbonio e dalle estensioni nere dei passaruota, insieme ai cerchi GT Design da 22 pollici in neodimio. Le piastre laterali in carbonio montate longitudinalmente sullo spoiler del tetto sono specifiche per la GT, e lo stesso vale per il bordo dello spoiler posteriore estensibile in modo adattivo, che risulta maggiorato di 25 mm rispetto a quello montato sulla Turbo. In questo modo viene aumentata fino a 40 chilogrammi la deportanza alla velocità massima dell'auto. La vista posteriore è completata da un impressionante pannello diffusore in carbonio.
Debutta con la Turbo GT il nuovo sistema di infotainment per la Cayenne Il carattere sportivo della Cayenne Turbo GT è accentuato dall'equipaggiamento di serie di alta qualità e dalle generose dotazioni in Alcantara presenti all'interno. I sedili sportivi a otto vie nella parte anteriore e il sedile posteriore sportivo a due posti sono forniti di serie. Ogni sedile è caratterizzato da inserti centrali traforati in Alcantara specifici per la GT, dettagli a contrasto in Neodimio o Grigio Artico e la scritta "turbo GT" sui poggiatesta. Come previsto sulle auto sportive a marchio Porsche, il volante sportivo multifunzione reca a ore 12 una marcatura di colore giallo. A seconda dell'allestimento richiesto, alcune strisce decorative sono rifinite in nero opaco. Con la Turbo GT viene introdotto per la gamma Cayenne il sistema Porsche Communication Management (Pcm) di ultima generazione con prestazioni migliorate, una nuova interfaccia utente e una nuova logica di funzionamento. Come in precedenza, il PCM 6.0 è pienamente compatibile con Apple CarPlay, ma ora consente anche l'integrazione completa di Apple Music e Apple Podcast. Inoltre, il sistema di infotainment adesso include anche Android Auto, consentendo così l'integrazione di tutti gli smartphone più diffusi. La Cayenne Turbo GT è ordinabile da subito e arriverà nelle concessionarie intorno alla fine di settembre 2021. I prezzi in Italia partono da 203.340,00 euro, Iva e dotazioni specifiche incluse. 78538
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Porsche 911 GT3 Vacanze in auto con stile
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Connubio perfetto di prestazioni e understatement ~ Un atleta dalle prestazioni elevate che non ostenta il suo talento e predilige l'understatement: così può definirsi la nuova Porsche 911 GT3 con pacchetto Touring. La settima edizione della potente GT da 375 kW (510 CV) può essere ora ordinata con il pacchetto di dotazioni che ha riscosso molto successo già con il modello precedente. Questa 911 GT3 puristica, dal peso di soli 1.418 chilogrammi, viene consegnata con un cambio sportivo GT a sei marce di serie. Per la prima volta, il pacchetto Touring può anche essere abbinato al cambio a doppia frizione Pdk a sette rapporti senza costi aggiuntivi. →
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Aspetto discreto, ma grande carattere La differenza più evidente all'esterno è la mancanza dell'ala posteriore fissa della 911 GT3. In questo caso è uno spoiler posteriore ad estensione automatica che garantisce la deportanza necessaria alle alte velocità e contribuisce ulteriormente alla sobrietà della vettura. Le rifiniture color argento in alluminio anodizzato lucido sui finestrini laterali sono un altro tratto distintivo che sottolinea l'aspetto discreto della nuova arrivata. Il frontale è interamente verniciato nel colore della carrozzeria. Gli interni con ampie sezioni in pelle nera risultano particolarmente eleganti e sono disponibili esclusivamente per la GT3 con pacchetto Touring. La parte anteriore del cruscotto e le sezioni laterali superiori dei pannelli di rivestimento delle porte sono caratterizzate da una speciale goffratura superficiale.
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All’interno come un’auto sportiva classica La 911 GT3 con il pacchetto Touring ripropone anche all'interno l'atmosfera di un'auto sportiva classica. La corona del volante, la leva del cambio, la calotta della console centrale, i braccioli nei pannelli delle portiere e le maniglie delle porte sono rivestiti in pelle nera. I rivestimenti parzialmente in pelle sono rifiniti con cuciture nere. Le sezioni centrali dei sedili sono rivestite di tessuto nero, così come è nero anche il rivestimento del tetto. Sui poggiatesta spiccano gli stemmi Porsche in rilievo. I battitacco e i profili decorativi del cruscotto e della console centrale sono in alluminio nero spazzolato. Con il pacchetto Touring, Porsche offre anche la maggior parte degli equipaggiamenti opzionali della 911 GT3. Ciò include tutti i colori della carrozzeria e dei cerchi, i fari a LED con Porsche Dynamic Light System e Porsche Dynamic Light System Plus, vari sistemi di assistenza, i freni carboceramici PCCB, il sistema di sollevamento dell'asse anteriore, tutte le varianti di sedili, il pacchetto Chrono e i sistemi audio.
Il know-how delle gare automobilistiche
l nome pacchetto Touring risale a una variante di equipaggiamento della 911 Carrera RS del 1973
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Nel caso della settima edizione di questa vettura sportiva ad alte prestazioni, Porsche ha trasferito la tecnologia da corsa in un modello di produzione in modo più sistematico che mai: la sospensione anteriore a doppio braccio oscillante così come l'impeccabile schema aerodinamico con alettone posteriore a collo di cigno - escluso dal pacchetto Touring - e il singolare diffusore derivano dalla fortunatissima 911 RSR GT da corsa, mentre il motore boxer a sei cilindri da 4,0 litri con potenza di 375 kW (510 CV) è stato realizzato sulla base dell'unità di trazione della 911 GT3 R provata e collaudata nelle gare di durata. Nonostante la carrozzeria più larga, le ruote più grandi e caratteristiche tecniche aggiuntive, il peso della nuova GT3 è pari a quello del suo predecessore. Pesa 1.418 kg con il cambio manuale e 1.435 kg con il cambio a doppia frizione Porsche (PDK). Il cofano in plastica rinforzata con fibra di carbonio (CFRP), i vetri leggeri e i cerchi in lega forgiati testimoniano l'attenzione al contenimento del peso e lo stesso vale per l'impianto di scarico sportivo leggero.
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