DIGITAL EDITION
Novembre 2016 · anno XXX · n. 244
Bollicine e birre di Natale per i brindisi delle feste
Dal bianco al rosso all’aromatico Le novità Castel Firmian RISTORANTI · HOTEL · PIZZERIE · PASTICCERIE · BAR · AGRITURISMI · ENOTECHE
sommario In copertina
Professioni 14 l Fic alla Festa nazionale del Cuoco promuove la formazione e la solidarietà
Novembre 2016 · anno XXX · n. 244
18 l Il Bitto cucinato da grandi cuochi Dalle stalle alle stelle a “La Fiorida” 22 l Il rito del caffè a fine pasto Dall’ambiente ideale alla miscela 24 l Cuochi in tv e guide poco trasparenti mandano in tilt la ristorazione RISTORANTI · HOTEL · PIZZERIE · PASTICCERIE · BAR · AGRITURISMI · ENOTECHE
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Il bianco Assonanza, il rosso Nerofino e il Gewürztraminer Superiore fanno il loro ingresso nelle Riserve Castel Firmian di Mezzacorona. Vini caratterizzati da modernità, carattere e longevità, espressione del territorio
28 l Scuola di cucina Ifse, ambasciatrice della cucina italiana nel mondo 30 l Giovanni Landi e Abramo Fini vincono il contest “Vide’O Pizza quant’è bella” 34 l Monoporzioni e colazioni al centro del 24° Simposio tecnico AMPI
Attrezzature 42 l Mise en place L’arte di apparecchiare la tavola 48 l Rischio pentole contaminate da glutine? Con Agnelli si cucina in sicurezza! 60 l Staff Ice System, da 57 anni i professionisti del freddo
Alimenti 66 l Carne e pesce nell’Irlanda del Nord Tracciabilità e qualità i punti di forza 68 l Grana Padano in tour negli States insieme a grandi cuochi italiani
un unico network..
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e delle Filippine;
di macchie e ap-
in Bangladesh è
pena cedevole
considerato addi-
di tatto. Il frutto
rittura “l’albero na-
deve esse-
zionale”.
re giunto a
Le origini di
completa matu-
questa specie ri-
razione, in caso
salgono al 4000
Olio
contrario il sapore
a.C, ai piedi dell’Hi-76 l In viaggio per l’Italia olivicolarisulta sgradevole. Va per apprezzare il lavoro deiconservato produttori malaya dell’India e a temperatura della Birmania, oggi lo si
Vino
ritrova coltivato in tutte le aree tropicali e
ambiente, non in frigorifero altrimenti si perde completamente
subtropicali, dall’Asia, all’America, dove fu
il profumo. Al centro del frutto, un unico 80 l Crescita inarrestabile per le bollicine seme, piuttosto grosso, contiene un burro Sotto le feste sempre un “must”
introdotto dai Portoghesi, all’Africa e in Europa in Spagna (Andalusia e nella provin-
bianco utilizzato prevalentemente in am-
cia di Malaga), Israele e da qualche anno
bito cosmetico.
84 l Trentodoc, bollicine di montagna È un frutto energizzante, ricco di fibre apprezzate in tutto il mondo frutti più diffusi, dopo la banana e gli agrualimentari contiene, oltre alle vitamine, anche in Italia (Sicilia e Calabria). È uno dei
mi. La produzione mondiale annuale è di
potassio, zolfo e magnesio, che aiutano a
92 l diDalle Gran Cuvée Madreperla 40 milioni di tonnellate, cui la Marche maggior il combattere la stanchezza. Per questo moBollicine da collezione firmate parte (50%) proviene dall’India e a seguire tivo è indicato comeMoncaro ricostituente in caso dal Messico, Cina, Pakistan, Tailandia, In-
di convalescenza o di debolezza fisica.
donesia, Nigeria, Israele, Filippine, Brasile Tantiilgliregalo utilizzi, anche nella cucina “salata” 94 l Cartizze Marsuret, perfetto e, recentemente, dall’Australia. e abbinato con altri ingredienti per un Natale...accostato effervescente! Di vario colore… verde, giallo/arancio,
sotto forma di salsa (“chutney” indiano per
rosso, rosa, violaceo/blu o un miscuglio di
riso e carni); immancabile 102 l Sessantanni, unaccompagnare vino ricco di storia il consumo fresco al naturale, si possono con un packaging speciale natalizio
questi colori, emana un profumo molto in-
tenso e invitante quando il frutto di forma
preparare sorbetti, gelati, granite o sem-
ovoidale viene raccolto maturo e fresco.
plicemente il succo di frutta. B cod 43744
Bevande 130 l ¡Tierra! Origins, nuove miscele con tutta la qualità garantita Lavazza
Birra 134 l Le birre di Natale scaldano l’inverno Tra note speziate e colori intensi 137 l Il gusto e tutta la magia delle feste nella Foresta Natalizia di Birra Forst 142 l L’innovazione è di casa da Otus Grande successo per l’evento in birrificio
di Vincenzo D’Antonio Alta qualità, solo alta qualità e siamo alla seconda generazione. Iasa vuol dire, per i gourmet e per la ristorazione di qualità, certezza di conservazione del pesce, soprattutto le alici (acciughe) e il tonno, anzi i tonni, dacché se ne lavorano diverse specie. Forte vocazione all’export, guizzi di diversificazione con ampliamento di offering. «Il target è medio alto - dichiara Lucia Di Mauro (nella foto), titolare di Iasa - noi siamo presenti sia in gastronomie specializzate sia nella Grande distribuzione, ma sempre come prodotti di fascia premium. Produciamo 4 specie di tonno: il tonnetto del Mediterraneo, il tonno bianco, il tonno rosso e il tonno a pinne gialle; produciamo acciughe, sia filetti che sotto sale e colatura d’alici e poi abbiamo il peperoncino. Esportiamo e stiamo creando dei nuovi prodotti: tonno e salmone grigliato e altre novità che presenteremo a breve, pensiate per il mercato internazionale». Qualità, cura artigianale, freschezza del prodotto, accurata selezione delle migliori materie prime, innovazione sono i valori su cui si basa l’azienda per offrire il meglio al consumatore finale. B cod 44212
Per gli approfondimenti consulta il portale www.italiaatavola.net
maggio 2016 · Italia a Tavola
Questo simbolo alla fine di un articolo indica che sul quotidiano online www.italiaatavola.net sono presenti versioni più ampie del testo, oppure approfondimenti e schede collegate. Il codice numerico che lo affianca permette di accedere alla versione web dell’articolo inserendolo nel campo “cerca per codice o parola chiave”. La presenza di questo simbolo alla fine di un articolo indica che di quella notizia esiste anche un video su www.ristotv.it
FUOCO TERRA
Eventi 126 l Alla fiera Sirha, grandi opportunità per sviluppare il proprio business
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ACQUA ARIA
Consulta l’oroscopo di Fabio Mendolicchio www.starsandfood.it
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il direttore
Web reputation
Un sondaggio per fare squadra
I
nternet sta cambiando (in molti casi sconvolgendo) la vita di cuochi, baristi, pizzaioli, pasticceri o direttori d’albergo. Se un tempo per i gestori di un locale, di un esercizio pubblico, contava il passaparola dei clienti, o per una fascia ristretta le guide, oggi invece, chi più chi meno, si deve fare i conti con portali come TripAdvisor, Booking o i
vari siti che raccolgono recensioni e commenti online (spesso falsi). È nato un fenomeno a volte ai limiti della criminalità, pur con enormi potenzialità positive, che va sotto il nome di web reputation ( B cod 46948) e che sta cambiando l’approccio di molti consumatori rispetto alle scelte su un locale o un hotel. Giusta o sbagliata che sia, questa è la realtà con cui ci si deve confrontare. Tant’è che un po’ tutti gli esercizi pubblici e gli alberghi si sono attrezzati (o lo stanno facendo) per avere almeno un sito internet o per gestire al meglio (non sempre con successo in verità) il complicato rapporto con le recensioni online. Spesso ci sono commenti di incolti o recensioni pilotate per danneggiare o incensare qualcuno. Ma ci sono anche tante
Poco si sa su quanto i gestori di locali investono per la gestione della propria immagine in rete. Da qui l’iniziativa di Italia a Tavola, che con un sondaggio cerca di fare per la prima volta il punto della situazione
valutazioni veritiere che possono essere utili a vari gestori. Si è messo in moto un meccanismo che sta generando anche professionalità e consulenze (a volte non all’altezza o addirittura incompetenti) che possono dare una mano alle imprese del fuori casa e dell’accoglienza. Sul tema della web reputation ci sono già delle ricerche, ma spesso sembrano più orientate a creare dipendenze o bisogni. E in questo ci si mettono anche sindacati o associazioni di categoria che magari “spingono” verso i loro partner con l’idea di favorire una tendenza ineluttabile. Pensiamo al recente accordo Fipe-TripAdvisor... Ad ogni modo, poco si sa su quanto si spende per questi strumenti. Non ci sono studi sugli investimenti e molti gestori vanno alla cieca senza sapere esattamente cosa fanno i concorrenti. Da qui l’iniziativa di Italia a Tavola che con un sondaggio (http://clicqui. net/13uBb) cerca per la prima volta di fare il punto della situazione. I risultati del sondaggio saranno resi noti il 30 novembre durante il Forum Retail a Milano. Rispondere alle nostre domande richiede al massimo 5 minuti, ma sono sicuro di poter dire che può essere speso bene se alla fine potremo avere un’idea precisa di come si stanno muovendo le diverse aziende. Le singole risposte resteranno ovviamente segrete, ma tutti potranno avere un vantaggio. Anche questo è fare squadra.
alberto.lupini@italiaatavola.net B Per i tuoi commenti
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novembre 2016 · Italia a Tavola
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il presidente FIC
Ritrovare la libertà in cucina anche dietro le sbarre di un carcere
A
rredi curati e vini in esposizione, tutto fa pensare ad un locale della “Milano bene”, nulla tradisce il contesto tranne le sbarre alle finestre dietro le tende immacolate. All’interno del carcere di Bollate (Mi) si è avviato un ristorante aperto al pubblico, in cui i detenuti, che hanno già scontato un terzo della loro
pena, possono imparare un mestiere e rientrare in contatto con il mondo esterno sino a quel momento a loro precluso. Le competenze acquisite nel percorso e la serietà di tutti i soggetti coinvolti nel progetto, unico per ora in Italia, ha potuto riscontrare un notevole successo con altri numerosi interventi e servizi quali ricevimenti e cene di gala, tanto da indurre a creare una sezione carceraria dell’Istituto alberghiero “Frisi” di Milano. In passato presso il noto carcere “Due Palazzi” di Padova si era avviato un progetto pilota, anche grazie alla Associazione Cuochi delle Terme Euganee e Padova e all’ Ente Regione Veneto, quale corso per il conseguimento di diploma di qualifica di aiuto cucina di Rocco Pozzulo Presidente Nazionale Fic
rivolto a giovani detenuti, con l’intento di dare a loro la possibilità, una volta espiata la loro pena, di un inserimento sociale. Da questo primo progetto, poi, sempre presso la casa detentiva padovana, è sorta per
Fic appoggerà sempre iniziative con scopi sociali e nell’interesse collettivo, come il primo ristorante gestito da detenuti aperto nel carcere di Bollate sulla scia di altre iniziative di Istituti penitenziari italiani
iniziativa degli stessi detenuti la “Cooperativa Giotto”, grossa realtà imprenditoriale sorta dietro le sbarre di un carcere, dedita alla produzione di pasticceria di altissimo livello. Mi rende particolarmente orgoglioso e felice, al di là del coinvolgimento delle nostre Associazioni territoriali Fic in attività dedite al recupero di detenuti, il fatto che la cucina e la nostra professione possa essere motivo di interesse e moda del momento; ma che sia motivo di riscatto sociale per persone che hanno sbagliato mi compiace maggiormente. È importante il loro reinserimento nella collettività, come atto dovuto da parte di una società civile, specie nei confronti di coloro che hanno mostrato l’interesse e l’intento di non perdere il contatto con il mondo reale. In definitiva la cucina e la nostra professione come strumento sociale in un contesto di recupero, di speranza e “sana” prospettiva lavorativa. Quale presidente della Federazione italiana cuochi posso affermare che il nostro Ente appoggerà sempre ogni iniziativa di cooperazione con le Istituzioni rivolta a scopi sociali e nell’interesse comune delle nostre collettività.
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novembre 2016 · Italia a Tavola
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il presidente Euro-Toques
Commenti online fuori controllo I ristoratori sono i primi a risentirne
Q
uando si parla di valutazione dei locali, oggi i commenti online sono all’ordine del giorno, sono diventati una moda sempre più seguita dal grande pubblico. Un fenomeno che ha avuto una così grande espansione grazie anche agli innumerevoli siti che veicolano queste opinioni. Tuttavia
spesso, anche a causa di un mancato controllo degli stessi siti, questi commenti, quasi sempre anonimi, sono di dubbia veridicità. È infatti difficile capirne la provenienza e, di fronte ad alcuni di essi, giustificare valutazioni a volte inspiegabili. E nel momento in cui un ristoratore, o più in generale il proprietario di un locale, si trova di fronte a commenti non attendibili e anonimi, gli è difficile anche replicare, poiché le stesse sue repliche passano per un filtro istituito dal sito in questione. Ecco perché questi siti diventano, da strumento a disposizione per il consumatore, delle armi rivolte contro i gestori. In molti di questi siti è possibile trovare in cima alle classifiche alcuni ristoranti che al di Enrico Derflingher Presidente Euro-Toques International e Italia
I commenti online sono una moda, ma penalizzano l’attività del ristoratore a causa dell’anonimato, del poco controllo da parte dei siti su cui sono inseriti e della poca efficacia di strumenti alternativi come le guide
momento della votazione o erano stati chiusi o addirittura non esistevano. La non veridicità di questi giudizi complessivi la si può constatare anche nella differenza che esiste tra i vari portali: locali con punteggi altissimi su alcuni siti, su altri non compaiono nemmeno. Per quanto riguarda la mia esperienza personale, la situazione non migliora: mi è capitato di provare posti commentati in maniera decisamente positiva, ma arrivato, sono rimasto molto deluso, trovandomi di fronte ancor meno della brutta copia che gli stessi commenti riportavano. Ciò che penso è che bisognerebbe usare questi strumenti il meno possibile, o, qualora fosse possibile, gestirli in maniera differente. Piuttosto sarebbe opportuno consultare le guide, strumenti importanti, con anni di storia alle spalle, per le quali sono dei professionisti, specializzati in questo settore, a recensire i vari locali. Il problema è che queste guide non sono online, ma cartacee, e impiegano quindi del tempo ad essere pubblicate e messe a disposizione del consumatore finale, che tende quindi a rifarsi al web, dove i locali vengono “recensiti” invece in tempo reale.
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novembre 2016 · Italia a Tavola
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Primo Piano piano · xxx
Il bianco Assonanza, il rosso Nerofino e il Gewürztraminer Superiore fanno il loro ingresso nelle Riserve Castel Firmian di Mezzacorona. Vini caratterizzati da modernità, carattere e longevità, espressione del territorio
Dal bianco al rosso all’aromatico, le novità nelle Riserve Castel Firmian
C
omplessità, longevità e carattere sono le caratteristiche principali che contraddistinguono le nuove
Riserve Castel Firmian di Mezzacorona. Questo soprattutto grazie ai particolari terreni ricchi di minerali, porfido, gesso e dolomia che donano una forte caratterizzazione territoriale. La Cantina Mezzacorona è una delle più antiche cantine cooperative del Trentino, nasce nel 1904,
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Italia a Tavola · novembre 2016
xxx · Primo piano anno in cui pochi viticoltori decisero di cooperare per produrre e vinificare l’uva. Oggi la cantina con i suoi 1.600 soci e un mosaico di 2.800 ettari di vigneti in media poco più di un ettaro e mezzo per ogni socio viticoltore - rappresenta un polo di altissima qualità produttiva. Una somma di micro-aziende familiari, affiancate da agronomi esperti, che producono uva in maniera sostenibile, con grande passione e amore per la terra e per la vigna. Attentamente seguiti e curati dall’enologo Fabio Toscana, maturano in cantina rinomati vini bianchi e rossi ottenuti da vitigni autoctoni ed internazionali, provenienti dai migliori “terroir” del Tren-
liana; raffinata unione di Teroldego e La-
lunga decantazione naturale a bassa
tino. La linea “Riserve” marchiata Castel
grein, coltivati a 220 metri slm e raccolti
temperatura che permette la liberazione
Firmian nasce all’interno di un progetto
manualmente a perfetta maturazione.
degli aromi varietali, viene fermentato a
di valorizzazione territoriale. In seguito
La vinificazione tradizionale in rosso
bassa temperatura, a 16-18°C, con lieviti
alla selezione di alcuni “Cru” si sono ag-
con lunga macerazione sulle bucce per-
selezionati appositamente per questa
giunti nuovi protagonisti ai classici Pinot
mette di conferire un bellissimo colore
varietà. Terminata la fermentazione, il
Grigio Riserva e Teroldego Rotaliano
rubino con sfumature violacee. Pochi
vino passa l’autunno e l’inverno sui pro-
Riserva. Non potevano mancare il La-
mesi di affinamento in barrique di rovere
pri lieviti in vasche in inox fino al momen-
grein Riserva, lo Chardonnay Riserva e
francese completano l’opera donando
to della cuvée. Terminato il periodo di
il Müller Thurgau Superiore proveniente
un delicato aroma speziato ben amalga-
affinamento, è necessario un ulteriore
da alcuni tra i migliori vigneti della Val di
mato con le note di cuore che ricordano
periodo di permanenza in bottiglia affin-
Cembra.
bacche rosse, mirtilli, ribes e more tipici
ché l’equilibrio olfattivo del vino raggiun-
dei due vitigni autoctoni per eccellenza
ga il suo apice.
Accanto ai monovarietali, per la prima volta è stata inserita una selezione a
del Trentino.
In degustazione risulta molto intenso
base di vitigni a bacca bianca: “Assonan-
L’avvento della stagione autunnale
all’olfatto, predominanti le note floreali di
za”, un blend di Chardonnay e vitigni aro-
permette di introdurre l’ultima creazione
rosa canina, seguite da profumi di frutta
matici nato da un’intensa collaborazione
degli enologi di Mezzacorona: il Castel
gialla e aromi tropicali netti e definiti. Al
tra Mezzacorona e alcuni grandi cuochi
Firmian Gewürztraminer Superiore. Que-
palato colpisce per la sua eleganza. La
stellati.
sto vino nasce da una selezione di uve
bassa acidità si trova in perfetto equili-
Merita una menzione speciale il
dei migliori vigneti coltivati a diverse al-
brio con il leggero residuo zuccherino
blend rosso Castel Firmian “Nerofino”.
titudini comprese fra i 300 e i 450 metri,
che lo rende fresco e piacevole. Mezza-
Un vino moderno che proviene dal pas-
con esposizioni che vanno da sud-est a
corona consiglia tra i vari abbinamenti un
sato. Infatti, così era chiamato il Terolde-
sud-ovest. I terreni sciolti di origine cal-
piatto caratteristico della stagione fred-
go Rotaliano tra la fine dell’800 e gli inizi
carea conferiscono un’elegante struttura
da: risotto di zucca e scamorza. Un piatto
del ‘900. L’elegante etichetta, medaglia
e una grande ricchezza aromatica, ben
facile da preparare che esalta al massi-
d’oro all’International Packaging Com-
integrata dai profumi floreali dell’uva e
mo le note intense e fruttate del nuovo
petition di Vinitaly, rappresenta proprio
dagli aromi generati dalla macerazione a
Castel Firmian Gewürztraminer Superio-
questo legame tra il passato raccontato
freddo e dall’affinamento “sur lies”.
re. B cod 46873
dalle robuste radici di vigna aggrappate
A settembre inoltrato le uve vengono
al terreno e il futuro rappresentato dallo
raccolte e selezionate a mano eliminan-
slancio dei tralci di vite proiettati verso
do i grappoli non perfettamente maturi e
l’alto. Il vino è esso stesso il simbolo di
macerate a freddo direttamente in pres-
una terra e di un territorio, la Piana Rota-
sa soffice per 24 ore. Il mosto, dopo una
Mezzacorona via del Teroldego 1/E - 38016 Mezzocorona (Tn) - Tel 0461 616399 www.mezzacorona.it
novembre 2016 · Italia a Tavola
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Fic alla Festa nazionale del Cuoco
promuove la formazione e la solidarietà di Monica Di Pillo
prio per celebrare la sua nascita, di cui
Una festa organizzata dalla Fic-Federa-
quest’anno ricorre il 450° anniversario, che
zione italiana cuochi, dall’Unione cuochi
a cornice è il suggestivo borgo di
all’istituto alberghiero “Marchitelli” di Villa
abruzzesi, in collaborazione con la Regione
Villa Santa Maria (Ch), incastonato ai
Santa Maria si sono dati appuntamento più
Abruzzo, il Comune di Villa Santa Maria e
piedi della Maiella, in Abruzzo, che
di 500 cuochi provenienti da tutta Italia in
l’istituto alberghiero “Marchitelli”, con l’o-
ha dato i natali a Francesco Caracciolo,
occasione della “Festa nazionale del Cuo-
biettivo di rimarcare l’importanza della for-
santo patrono dei cuochi italiani. Ed è pro-
co 2016”.
mazione nella ristorazione e che quest’an-
L
no è stata fortemente orientata alla solidarietà. A testimoniarlo l’impegno profuso dalla Fic a poche ore dalle grandi emergenze, come il terremoto de L’Aquila del 2009 e quello più recente sempre nel centro Italia. La “Festa nazionale del Cuoco 2016” si è aperta con una serie di show cooking. Davanti ad un ricco parterre di cuochi provenienti dalle varie delegazioni regionali della Fic e agli studenti dell’alberghiero di Villa Santa Maria, chef pugliesi e abruzzesi, stellati ed emergenti, hanno preparato live alcuni tra i piatti più rappresentativi dei loro menu. Michele D’Agostino e Roberto Mastroliero, in rappresentanza della Puglia Niko Romito
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Italia a Tavola · novembre 2016
hanno preparato una serie di piatti per ren-
foto del servizio Riccardo Melillo dere omaggio alla burrata di Andria, al
ed umanitario della Fic Roberto Rosati, re-
pane di Altamura e ad altre tipicità del Tavo-
sponsabile del Dipartimento solidarietà ed
liere. Sono saliti sul palcoscenico dell’alber-
emergenze della Federazione italiana cuo-
ghiero di Villa Santa Maria anche gli chef
chi, che ha dichiarato: «Il cibo è anche con-
“padroni di casa”, gli stellati ed emergenti
vivialità, che non può mai prescindere dalla
abruzzesi: Arcangelo Tinari, erede di Pep-
solidarietà. Lo dimostra il nostro impegno
pino Tinari, al timone di Villa Maiella, risto-
costante nella gestione delle grandi emer-
rante una stella Michelin di Guardiagrele
genze, come per quanto accaduto dopo il
(Ch), e Mattia Spadone che con papà Mar-
terremoto di Amatrice, in cui siamo partiti
cello dirige la brigata di cucina del ristoran-
subito con 5 cucine e centinaia di chef che
te La bandiera, una stella Michelin di Civitel-
hanno preparato migliaia di pasti per cerca-
la Casanova (Pe). Per concludere con lo
re di alleviare le sofferenze dei terremotati,
Chef emergente Abruzzo, Daniele D’Alber-
ponendo l’accento proprio sul momento di
to, rappresentante dei Giovani della dele-
convivialità. Oggi siamo qui per celebrare il
gazione Cuochi abruzzesi ed executive di
nostro Santo Patrono e non ci dimentichia-
B cod
mo dei più deboli, ecco perché abbiamo
Br1 di Montesilvano Colli (Pe). 46831 «La
deciso di devolvere il ricavato delle deguFesta
nazionale
del
Cuoco
quest’anno assume una nuova veste - ha
stazioni ai Padri Caracciolini, per la loro missione in Congo».
spiegato il presidente nazionale Fic Rocco
Fondamentale anche la formazione,
Pozzulo - con l’intento di rilanciare un even-
motivo per cui la dirigente dell’istituto alber-
to sicuramente importante per la categoria,
ghiero “Marchitelli” Giovanna Ferrante ha
occasione di riflessione e di incontro per
sognato proprio in occasione della festa un
tutta la famiglia dei cuochi italiani, ma anche
protocollo d’intesa con il presidente regio-
di premiare il lavoro che l’Unione Cuochi
nale dell’Unione cuochi abruzzesi, Andrea
Abruzzesi sta facendo sul territorio. La for-
Di Felice, per garantire il sostegno di tutta la
mazione è fondamentale per le sfide che
categoria alle nuove generazioni che si av-
vedono impegnata la nostra professione,
vicinano al mondo della ristorazione.
sempre così apprezzata in tutto il mondo e
La golosa kermesse ha anche segnato
momenti di convivialità, condivisione e con-
un nuovo corso circa la necessità di rappre-
fronto come questi sono davvero importan-
sentare i territori e le loro tipicità, in un’ottica
ti per l’intera categoria».
di condivisione e al tempo stesso di con-
Ha invece sottolineato l’impegno etico
fronto, come ha sostenuto Giancarlo
Rocco Pozzullo
novembre 2016 · Italia a Tavola
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Professioni · xxx
UN ARGENTO E 3 BRONZI PER L’ITALIA ALLE OLIMPIADI DI CUCINA DI ERFURT Giancaspro, responsabile dell’area project
sentati dallo chef abruzzese tre stelle Mi-
manager della Fic e delegato dell’Associa-
chelin, Niko Romito, che ha ricordato: «La
S
zione cuochi Puglia: «Questo è il primo
cucina italiana è un nostro vanto, ci contrad-
del 2016. 28 a Rio, in Brasile. 4 a Erfurt
evento che organizziamo tutti insieme
distingue nel mondo, ma deve puntare sui
in Germania. Le ultime quattro - 1 meda-
come Fic per celebrare il nostro patrono,
suoi must: materie prime, gusto, emozione
glia d’argento e 3 di bronzo - sono state
ma anche per confrontaci sulle diverse
e tradizione. Non dobbiamo imitare o rin-
conquistate dagli atleti della Nazionale
esperienze e tradizioni gastronomiche. La
correre le mode del momento, perché le
italiana cuochi. Ogni 4 anni infatti i mi-
diversità che caratterizza la cucina italiana
tendenze passano, ma la ricerca resta e
gliori cuochi e chef del mondo si ritro-
da nord a sud è di sicuro il nostro punto di
premia sempre».
B cod 47111
algono a 32 le medaglie conquistate dall’Italia nei giochi olimpici
vano in Germania per le Olimpiadi mon-
forza anche all’estero, ecco perché è im-
Si può dire che l’edizione 2016 della
diali di Cucina. A scendere in campo
portante recuperare i piatti della tradizione,
“Festa nazionale del cuoco”, organizzata
quest’anno per il team azzurro la squa-
anche quelli più poveri. Noi come Puglia
dalla Fic, ha centrato l’obiettivo e si è ri-
dra senior con la formazione composta
abbiamo proposto in degustazione le
velata un successo, anche grazie all’ac-
dal team coach della Nazionale italiana
Orecchiette con le cime di rapa, condite
coglienza dimostrata dagli abitanti di Vil-
cuochi Pierluca Ardito e gli chef Lorenzo
con la mollica di pane fritta, oggi molto get-
la Santa Maria che ha accolto delegazio-
Alessio, Felice La Forgia, Debora Fantini,
tonata ma un tempo alimento che sopperi-
ni della Fic provenienti da tutte le regioni
Fabio Potenzano, Giuseppe Palmisano.
va al formaggio». B cod 46806
d’Italia, dando ampio spazio alla forma-
La squadra junior invece, guidata dai co-
zione e all’importanza dell’aggiorna-
ach Gaetano Ragunì e Francesco Gotti,
mento nella ristorazione. B cod 46801
ha preso possesso del box di cucina
A conferma di quanto rimarcato dagli chef abruzzesi emergenti anche i piatti pre-
con gli chef Salvatore Canargiu, Andrea Tiziani, Aldo Emanuele Scollo, Enrico Lavernier, Patrick Bertoni. A completare la rosa Daniele Caldarulo, Giuseppe Palmisano jr, Mariano D’Onghia, Michelangelo Sparapano, Antonio Ingrao, Arcangelo Fiorillo, Giulia Canneva, Graziano Patanè e Paolo Lotito. Il primo giorno è stata subito medaglia, doppia. Bronzo per il team senior della Nazionale italiana cuochi nel programma di Cucina Fredda, e per i giovani azzurri che hanno gareggiato nel programma buffet edibile. Per il “Programma Cucina Calda”, il team junior ha conquistato il bronzo; argento per i senior. B cod 47039
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Italia a Tavola · novembre 2016
xxx · Professioni
novembre 2016 · Italia a Tavola
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Professioni · xxx
Il Bitto cucinato da grandi cuochi
Dalle stalle alle stelle a “La Fiorida” alle stalle... alle stelle. A “La Fiori-
D
La discesa delle forme del formaggio
Toques International e Italia, cuoco per la
da” di Mantello (So), l’azienda
Bitto Dop dagli alpeggi della Valgerola
Casa Reale britannica e per il presidente
agricola-agriturismo con annes-
sino a valle è una tradizione che si ripete,
George Bush sr., nonché Migliore Chef al
so il ristorante “La Présef” (stella Michelin
fedele a sé stessa. “Il Bitto e le Stelle” è
Mondo 2008;
dal 2013), il Bitto, il Re dei formaggi d’al-
l’evento che, per il terzo anno, ha voluto
Maurizio Black Santin, pasticcere italia-
peggio (uno dei punti di forza dell’enoga-
celebrare questo momento significativo
no dell’anno 1998 e 2008, volto noto al
stronomia valtellinese) è stato celebrato
per la vita rurale valtellinese nella cornice
pubblico quale protagonista di trasmissio-
da uno dei più importanti convivi di cuochi
dell’agriturismo.
ni televisive su Gambero Rosso Channel e
(oltre 30 quelli impegnati in cucina) su iniziativa dell’associazione Euro-Toques, la quale ha collaborato alla bella iniziativa che da 3 anni vede direttamente impegnato Plinio Vanini, l’imprenditore valtellinese titolare delle concessionarie Autotorino, che de La Florida ha fatto uno dei suoi simboli e impegni sul territorio insieme alla moglie Simonetta. 15 campioni della Cucina italiana (7 dei quali oggi stellati Michelin) si sono dati appuntamento per festeggiare un formaggio simbolo di territorialità e tradizione contadina. E con loro c’erano artigiani e agricoltori che in abiti tipici hanno caratterizzato la festa. Dalla loro arte, altrettante variazioni sul tema Bitto, declinate secondo le più personali interpretazioni. Senza escludere ovviamente la polenta taragna, che ha fatto da apripista alle creazioni di alta cucina sul tema Bitto.
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Italia a Tavola · novembre 2016
A cucinare per gli ospiti de La Fiorida c’erano in particolare: Enrico Derflingher, presidente di Euro-
RaiUno; Alessandro Negrini, cuoco de “Il Luogo di Aimo e Nadia” di Milano, uno dei “tem-
Cuochi · Professioni pli” della cucina lombarda ed italiana; Marzia Buzzanca, appassionata e caparbia protagonista della rinascita de L’Aquila con il suo “Percorsi di Gusto”;
del cibo quale poesia della Terra, sotto la sua buona Stella e patron de Il Pomiroeu. Accanto a loro, ma impegnato a sua volta nelle cucine con i prestigiosi cuochi
Eugenio Boer, narratore di ricordi, ingre-
ospiti della giornata, lo stellato Gianni Ta-
dienti e storie dalla carta del suo “Essen-
rabini, che quotidianamente tramuta il so-
za” di Milano (che per l’occasione ha rice-
gno di Plinio Vanini in emozioni per gli
vuto la targa di Euro-Toques come nuovo
ospiti dell’Agriturismo La Fiorida e del suo
iscritto);
ristorante La Preséf, affiancato dalla scorsa
Roberto Tonola, delfino stellato del Ri-
primavera da Franco Aliberti, la cui inarre-
storante “Lanterna Verde” di Villa di Chia-
stabile vulcanicità è protagonista ricorren-
venna, storica espressione dell’eccellen-
te degli showcooking di “Detto Fatto” su
za nella ristorazione valtellinese;
RaiDue ed ora arricchisce di nuove sfuma-
Filippo Sinisgalli, executive chef de “Il Palato Italiano”, un club esclusivo dove la
ture anche le cucine della fattoria stellata di Mantello.
ORO ALLE OLIMPIADI DI CUCINA DI ERFURT PER IL TEAM COSTA DEL CILENTO EURO-TOQUES
G
randissima soddisfazione e tanta emozione per il culinary Team
cucina di qualità si dispiega in un susse-
All’opera nelle cucine c’erano anche i
guirsi di esperienze incentrate sull’edu-
soci Euro-Toques Giorgio Sanchez, Mat-
Costa del Cilento che ha conquistato la
tainment;
tia Secchiero, Michele Pedrazzini, Mattia
medaglia d’Oro alle Olimpiadi di Cuci-
Marco Valli, executive chef del prestigio-
Mottarella e Pierino Canclini. Degli oltre
na 2016 di Erfurt nella categoria Team
so Hotel Ristorante The Piz di Saint Moritz;
30 cuochi in cucina, 21 erano membri Eu-
Regionali. Alla competizione il Team Co-
ro-Toques Italia.
sta del Cilento, che rappresenta Euro-
Antonio Borruso, chef stellato ora anima dell’Umami Restaurant di Bormio, ultima delle sue tante sfide professionali;
La Fiorida ha così portato in scena una
Toques Italia in gare di settore, ha pre-
serata dove 300 ospiti ed amici hanno po-
sentato un percorso ispirato ai prodotti
Tommaso Arrigoni, chef resident di Rai-
tuto degustare le creazioni con cui ciascu-
cilentani e italiani, stupendo i giudici per
Due nel contenitore “Detto Fatto” con una
no chef ospite ha realizzato il proprio tribu-
la raffinatezza e l’eleganza delle pietan-
predilezione per i dolci e cuoco a “Inno-
to al Bitto, impreziosendo con nuove inter-
ze, realizzate con particolare cura dai
centi Evasioni” di Milano;
pretazioni il carattere ricco ed importante
cuochi del team e presentate su piatti
Fabio Silva, chef executive dell’Hotel de
di questo formaggio unico nel suo genere.
realizzati ad hoc da Cianciullo Marmi.
la Ville di Monza e del rinomato ristorante
Una formula che ha messo in luce come la
Tanta soddisfazione anche per l’inno-
Derby Grill;
tradizione non sia solo il congelamento
vativo design del tavolo progettato per
immobile di un retaggio storico, ma sia so-
l’occasione dall’architetto Diego Gra-
prattutto potenziale per poter condividere
nese con consulenza lighting di Filippo
e tramandare il piacere di degustare sapo-
Cannata Factory, realizzato da Pama Ar-
ri antichi e immortali nella loro piena genu-
redamenti. Un lavoro durato mesi, con
inità. Traguardo che, tanto in occasione de
diverse prove e simulazioni di gara, che
“Il Bitto e le Stelle” quanto nella sua quoti-
ha portato i cuochi del team ad ottene-
dianità, viene perseguito da La Fiorida at-
re grandissime soddisfazioni anche per
traverso la creazione di un virtuoso siste-
quanto riguarda i commenti positivi rice-
ma di relazioni con i più significativi produt-
vuti dai giudici di gara.
tori locali.
«Sono molto felice di aver ottenuto la
Giancarlo Morelli, strenuo sostenitore
L’omaggio de “Il Bitto e le Stelle” ha
medaglia d’oro con il Team Costa del
raggiunto il suo ultimo atto con il solenne
Cilento Euro-Toques, che è prima di
taglio di 10 annate di Bitto Dop, dal 2005 al
tutto un gruppo di amici», ha dichiara-
2016, stagionate nella casera de La Fiori-
to Matteo Sangiovanni, fondatore del
da; un’esperienza che ha saputo far per-
team, che prosegue: «Questa medaglia
cepire la maestosità del Bitto in un incredi-
è il frutto di tantissimo impegno da parte
bile mosaico di sfumature, preziosamente
di tutti noi, che lavoriamo per raggiun-
assemblato in una serata da ricordare.
gere i massimi risultati in ogni competi-
B cod 46725
zione». B cod 46973
novembre 2016 · Italia a Tavola
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Professioni · Cuochi
SOTTO LA TOQUE: LEGGERO, PULITO, SALUTARE
Abbiamo sollevato il cappello a Tano Simonato
P
er raccontare di questo cuoco,
santi e tradizionali. Tano sceglierà l’olio
che è anche un caro amico, mi
extravergine come ingrediente signature
permetto di usare scherzosa-
di tutto il suo percorso, lo legherà indis-
mente i tre aggettivi con i quali lui ama de-
solubilmente alla sua persona e al suo
finire i suoi piatti “leggeri, puliti e salutari”,
nome aprendo vent’anni fa a Milano il suo
e allora… Tano passami il gioco! Trovare le
ristorante “Tano passami l’olio”, stellato dal
parole per raccontare Gaetano Simonato
2008 e riferimento odierno per colleghi e
non era comunque un’impresa difficile,
clientela, dopo essere stato negli anni pas-
Tano è un professionista di altissima le-
sati addirittura troppo avanguardista.
vatura ma innanzitutto persona di grande
Verve, creatività e propensione ai rap-
umanità e dalla personalità solare, brillante
porti umani sono maturati negli anni in cui
e comunicativa.
la professione di Simonato era quella di
La morte del papà, quando aveva 15
barman al Tanu’s Bar, doti che oggi conti-
anni, lo costringe per necessità a metter-
nua ad esprimere nel ristorante, offrendo la
si ai fornelli per prendersi cura dei fratelli
sua presenza continua in sala. Ultima sfida
minori, la passione che ne scaturisce sarà
la pubblicazione di un libro con il percorso
poi la molla per costruire una sua idea di
umano e professionale che si intrecciano,
cucina che getterà le basi nel passato per
con una selezione di ricette must-have e
poi prendere, invece, le distanze da tutte
dal titolo “Passione extravergine”… poteva
le tecniche e dall’uso dei condimenti pe-
essere diversamente? B cod 47138
Da bambino cosa sognavi di diventare?
Un calciatore, come il grande Gianni Rivera.
Il primo sapore che ti ricordi.
Riso e latte.
Qual è il senso più importante?
Posso dirne tre: vista, olfatto e gusto.
Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato.
Non riesco proprio a rispondere, perché anche un piatto apparentemente semplice può dare filo da torcere
Come hai speso il primo stipendio?
Come molti sanno, ho fatto il padre a 15 anni. Purtroppo ho perso il babbo a quell’età, pertanto il mio stipendio andava tutto in casa…e ne ero fiero.
Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?
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di Clara Mennella
Dei miei le uova di quaglia caramellate, il Crotin de Chèvre e i vari piccioni laccati. In assoluto la pasta al pomodoro, la pizza e pasta e fagioli.
Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Una bottiglia di bollicine, italiane o francesi che siano, poi datemi un uovo, ci penso io. Credo di avere il frigo più vuoto d’Italia, a casa.
Qual è il tuo cibo consolatorio?
La mia pasta in bianco: burro finto, Grana Padano e bollicine.
Che rapporto hai con le tecnologie?
Bellissimo, più ne inventano o più ne invento e meglio mi sento.
All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale?
La pasta al pomodoro, Grana e basilico, con del buon olio extravergine.
Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
Mia moglie e mio figlio.
Quale quadro o artista rappresenta meglio la tua cucina?
La Cena in Emmaus del Caravaggio… sempre molto attuale.
Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
We are the Champions, Un giorno bellissimo e Nessun Dorma.
Italia a Tavola · novembre 2016
xxx · Professioni
novembre 2016 · Italia a Tavola
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OSSERVATORIO CORDONS BLEUS
Il rito del caffè a fine pasto
Dall’ambiente ideale alla miscela L
e norme per il pranzo formale (per
lo gustare nel migliore dei modi, caldo e
macchinette in posizioni
pranzo intendo sempre l’occasio-
fragrante. Nelle case più ampie, un tempo
defilate rispetto alla tavo-
ne conviviale più importante della
era in uso la formula per la quale, a pran-
la e invitare i commensali
giornata) le abbiamo viste, dall’aperitivo,
zo concluso, la padrona di casa diceva:
a spostarsi per il caffè o,
alle regole per comporre il menu, fino al
«Ci spostiamo in salotto per il caffè?»; tutti
addirittura, vista la facilità
dessert. Siamo quindi giunti all’ultima par-
i commensali si alzavano e la seguiva-
te, a pranzo terminato, quando ai com-
no in salotto lasciando libera la tavola e
di preparazione, a prepa- di Toni Sàrcina presidente rarlo da soli, scegliendo Commanderies
mensali viene richiesto: se gradiscono un
consentendo all’eventuale personale di
le capsule a loro più con-
caffè, un liquore dolce, un superalcolico…
servizio di provvedere alla risistemazione
geniali (normale o decaffeinato). Ciò vale
dell’ambiente.
sia nel caso di ristoranti, sia per occasioni
Potrebbe apparire come la parte più
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des Cordons Bleus Italia
banale di tutta la sceneggiatura del pran-
Oggi, in alcuni casi, si prosegue nello
conviviali in casa. Ma quale caffè? Natural-
zo ma, pensandoci bene, non è così scon-
stesso modo mentre, molto spesso, il caf-
mente quello al 100% di miscela arabica!
tato e, infatti, molte volte, il caffè viene
fè viene portato direttamente a tavola con
Quali tazze? Quelle di porcellana fine.
servito quasi distrattamente, spesso non
le note critiche segnalate. D’altra parte, è
caldo al punto giusto e, frequentemente,
facile capirne il perché: se, per esempio,
I liquori
non di buona qualità e tutto ciò riguarda
si hanno parecchi ospiti allo stesso tavo-
È sicuramente da evitare il troppo diffuso
non solo il servizio del ristorante ma an-
lo, volendo servire il caffè a tutti e portarlo
sistema di richiesta specifica del com-
che quello di casa. Sull’offerta dei liquori o
con un vassoio, diventa inevitabile farlo
mensale di vini liquorosi o distillati oppu-
altre bevande da fuori pasto, le cose van-
freddare e, se non si tratta di qualità ec-
re altri superalcolici, da portare a tavola
no un pochino meglio ma non splendida-
celsa, il gusto finale sarebbe spiacevole e
poiché, spesso, le varietà disponibili non
mente. Vediamo allora come si dovrebbe
finirebbe per far dimenticare gli eventuali
collimano con le richieste e quindi, il me-
fare.
“capolavori” serviti durante il pranzo.
todo consigliato, e oltretutto, più raffinato,
Oggi, con le speciali macchinette
consiste nell’accompagnare gli ospiti al
Il caffè
elettroniche, ad uno o due gruppi, che
tavolo dove saranno già disposte le botti-
La regola di galateo più consolidata, vor-
preparano il caffè con le speciali capsu-
glie, ovviamente con una discreta varietà,
rebbe che il caffè fosse degustato fuori
le, utilizzando caffè di ottima qualità, è
lasciando al commensale la scelta della
dalla tavola del pranzo ma nel luogo più
difficile sbagliare e allora, per ottenere
bevanda preferita tra quelle a disposizio-
vicino alla sua preparazione per poter-
buoni risultati, vale la pena porre la o le
ne. B cod 46944
Italia a Tavola · novembre 2016
Cuochi · Professioni
GLUTEN FREE
Il mastro panificatore Antonio Martino: «Il gluten free non è nemico del gusto» Dall’ultimo rapporto Coop, la dieta non è più cerealo-centrica. Lei però promuove ancora la Dieta mediterranea. Penso che ci dimentichiamo che noi abbiamo delle biodiver- di Juri Piceni sità dovute alla nostra fascia cli-
di Mariapia Gandossi
matica. Standardizzare, trovare qualcosa di uguale per tutti non va mai bene. Se solo potessimo seguire la stagionalità dei frutti della terra, riusciremmo a trovare un equilibrio dentro e fuori. Parliamo di celiachia: consigli utili per il pane perfetto. Una cosa che molti sottovalutano: la fermentazione è la linea guida. Abbandoniamo il lievito di birra. Il segreto poi è evidenziare il gusto personale: non ti piace il grano saraceno, cambia! Aggiungere spezie all’impasto può essere un’ottima idea. Quali sono gli errori comuni con gli impasti senza glutine? L’errore comune è l’imitazione. Manca il glutine? Cerchiamo un altro modo per appagare il gusto. Qual è l’ingrediente che non manca mai nella sua cucina e che non dovrebbe mai mancare nella cucina di tutti i ristoratori italiani? Antonio Lamberto Martino
L
La convivialità. Non manca mai nella mia cucina e penso che non dovrebbe mancare nemmeno nei migliori ristoranti. Il cibo è
o studio dei grani antichi, la voglia di riscoprire il profumo
convivialità, per essere partecipe del mio gusto devo far parteci-
del vero pane di una volta. Questo è Antonio Lamberto
pare.
Martino, classe 1979, siciliano di Capo d’Orlando (Me). È
Un consiglio ai ristoratori che vogliono avvicinarsi alla pa-
mastro panificatore e agronomo, laureato in Scienze e tecnologie
nificazione senza glutine per offrire un servizio buono per tutti
dell’alimentazione e della gastronomia, specializzato in tecnica
non solo per gli intolleranti.
della degustazione mediterranea. Pasticciere, docente di arte pa-
Ristoratori, professionisti, parlate con il gusto. L’immagine va
naria alla Cescot di Siena, consulente e autore di menu, è anche
bene, ma siamo troppo concentrati sul far fotografare i piatti. Inve-
sommelier. Attualmente è impegnato come giudice a “Bake Off
ce i nostri commensali li devono vivere, devono imparare a distin-
Italia”, su Real Time.
guere ogni sapore che gli si presenta sulle papille gustative. Fate
Ha lavorato in tante pasticcerie in Italia ed in Europa: riuscirebbe a darci una panoramica del senza glutine in Europa? Ahimè, è molo difficile trovare il senza glutine in giro per l’Eu-
parlare di voi per il gusto dei vostri piatti. Non ha la tv in casa, ascolta musica? Quale musica accompagna le sue giornate?
ropa. In Italia possiamo definirci una penisola felice. La cosa che
Ascolto molta musica ma dipende tutto dal mio stato d’animo.
ho notato è la differenza di prezzo, ad oggi ormai ingiustificata. Ma
In cucina esprimiamo noi stessi: a volte ho bisogno di sentire il mio
purtroppo c’è un errore di fondo molto comune: noi cerchiamo di
silenzio, altre volte invece ho la musica a tutto volume. Posso pas-
trovare qualcosa di simile ai prodotti con glutine.
sare dai Led Zeppelin al “Chiaro di Luna” di Chopin. B cod 46823
novembre 2016 · Italia a Tavola
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Professioni · Cuochi
Cuochi in tv e guide poco trasparenti mandano in tilt la ristorazione P
di Matteo Scibilia
unteggi, cappelli, stelle, corone, forchette: questa la si-
sono dei bravi attori e cuochi, mia madre di 80 anni li vede così.
tuazione delle guide di una ristorazione ormai in tilt. Cuo-
La situazione è diversa quando si parla di giudizi sulle guide. Qui
chi che sono scrittori, personaggi televisivi, consulenti...
è necessario introdurre un quesito importante, che già sui social
cuochi che presenziano ovunque. Tuttavia il teletrasporto esiste
network sta emergendo con sempre più forza: i Top Chef cosa
solo nei film di Star Trek, ed è facile quindi presumere che il cuoco
c’entrano con la ristorazione tradizionale?
non sia nel suo ristorante, quanto piuttosto ad un convegno o ad
Per meglio dire, il grande chef con due o tre stelle Michelin,
un concorso. In particolare, se osservo Milano, noto che il cliente
che opera all’interno di un albergo, è dopo tutto un dipendente,
medio frequenta ristoranti che non sono presenti su nessuna gui-
forse un consulente, così come lo chef che lavora nel ristorante di
da, si tratta di un cliente che utilizza TripAdvisor solo per il numero
qualche azienda di vino: costoro, che responsabilità imprendito-
di telefono o la via. Sono anni che il sottoscritto denuncia che la
riale hanno? A fine mese, pagano loro i fornitori o i collaboratori,
qualità di una cucina dovrebbe essere testimonianza del territorio
l’affitto o il mutuo, o un leasing? Certamente no! Diversamente le
dove il cuoco opera. Si parla tanto di km zero, ma oggi forse si
centinaia di cuochi e ristoratori che ogni mattina alzano la saraci-
esagera. E poi nei supermercati si vendono arance del Sud Afri-
nesca e sperano che qualcuno entri e contribuisca a pagare per
ca, limoni dell’Argentina e tanta verdura di quinta gamma, cioè già
il mantenimento del locale, costoro passano nell’ombra. Forse questi ultimi, coloro che mantengono in pie-
lavata e sterilizzata. In televisione poi la cucina è solo spettacolo, e propone ricette spesso non replicabili. A questo proposito ho
tanto ambita stella.
coniato un aneddoto: la cucina è come una bella don-
In tutto questo bailamme, si deve
na, la guardi su una rivista, in tv, per strada, ma è intoc-
aggiungere anche la scelta di cuochi
cabile, inavvicinabile, spesso un sogno. Ecco, oggi la
e ristoratori di unirsi in associazioni,
cucina è così: la guardo, la desidero ma poi vado a fare
con giornalisti e critici gastronomici che
la spesa al discount, e mi accontento di comprare le pa-
dovrebbero giudicarli, e la scelta di Trip-
tatine di Carlo Cracco, giusto per sentirmici un po’ più “vicino”.
Advisor che tenta il colpo grosso facendosi
E il fenomeno di TripAdvisor si colloca proprio in questa
supportare dal più grande sindacato di
ottica: le persone a casa, quelle che acquista-
settore, cioè la Fipe. Fortunatamente non
no lungo i metri e metri di prodotti in scatola
tutto è così confuso: c’è chi, invece, andan-
disposti sugli scaffali e cibi già cotti al su-
do controcorrente, valorizza anche le picco-
permercato, sono le stesse che, in maniera
le realtà, la tradizione e la ristora-
anonima, recensiscono e giudicano un
zione a gestione familia-
cuoco o un ristorante. Democrazia virtuale,
re. B cod 47079
la definisce qualcuno, che però ora sta diventando uno sport alla stregua di chi guarda una partita di calcio e dà giudizi come fosse l’arbitro o il mister allenatore. Confusione? Certo. Agli occhi della gente comune che differenza c’è tra Cracco o Cannavacciuolo?
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di il settore, meriterebbero davvero la
Nessuna,
Italia a Tavola · novembre 2016
xxx · Professioni
novembre 2016 · Italia a Tavola
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Professioni · xxx
Scuola di cucina Ifse, ambasciatrice della cucina italiana nel mondo L’istituto Italian food style education, con sede a Piobesi Torinese (To), si conferma punto di riferimento per la formazione nel campo dell’alta cucina, in Italia e all’estero. Tra le prossime mete Stati Uniti e Canada
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Italia a Tavola · novembre 2016
L
a celebre scuola di alta cucina e
registrato la presenza di giornalisti, blog-
pasticceria Ifse (Italian food style
ger, oltre che dell’Ambasciatore italiano
education), unica ad aver ottenu-
in Olanda, Andrea Perugini, nonché del
to il riconoscimento di Eccellenza italia-
presidente della Camera di commercio
na al Segretariato generale della Repub-
italiana nei Paesi Bassi e direttore di Hil-
blica, continua come sempre nella pro-
ton Amsterdam e Waldorf Astoria, Ro-
mozione della cucina italiana e dei suoi
berto Payer.
prodotti tipici nel mondo e l’autunno sarà
Ifse ha avuto il piacere di consegna-
un periodo denso di appuntamenti, tutti
re il premio a Monica Braccini, proprieta-
volti a perseguire questo obiettivo con
ria del ristorante “Da Braccini”, vincitore
momenti formativi ed eventi di vario ge-
del concorso, che si è aggiudicato una
nere.
settimana di corso, tutto spesato, presso
Già a settembre, Ifse, nella persona
l’istituto di formazione. Ifse è stata lieta di
del direttore generale Raffaele Trovato,
intervenire alla manifestazione per sen-
ha avuto l’onore di partecipare all’Italië
sibilizzare ancora una volta, anche i pro-
Magazine Restaurant van het Jaar 2016,
fessionisti, sull’importanza della forma-
prestigiosa cerimonia volta a premiare il
zione e sull’utilizzo dei prodotti italiani.
miglior ristorante italiano votato dal pub-
A pochi giorni da Amsterdam, è quin-
blico sul sito di Italië Magazine, impor-
di stata la volta di Trinidad e Tobago:
tante rivista olandese. L’evento, svoltosi
Ugo Mura, chef e wine expert Ifse, è in-
ad Amsterdam presso l’Hotel Hilton, ha
fatti volato nei Caraibi per due settimane
xxx · Professioni
di formazione presso il più importante
mondo food guidati da un cuoco d’ec-
Istituto del Paese caraibico di Trinidad e
cellenza.
Tobago. Ifse ha all’attivo una partnership
Per le settimane a venire, sono diver-
con questo istituto, che prevedrà un se-
se le attività in programma e i Paesi da
condo momento di formazione dei ra-
toccare: gli Stati Uniti per un evento ad
gazzi presso la sede italiana a Piobesi
Orlando dedicato alla cucina piemonte-
Torinese (To), per continuare l’apprendi-
se, ai suoi prodotti alimentari e ai suoi
mento iniziato in loco.
vini, e poi il Canada per la formazione e
La partnership in oggetto espone gli
attività collegate sulla cucina italiana in
studenti ad una maggiore consapevo-
un prestigioso istituto. Non mancheran-
lezza della connessione esistente tra la
no anche le attività sul territorio italiano
scelta delle giuste materie prime e i be-
con la partecipazione a Golosaria Mila-
nefici nutrizionali derivanti da un’alimen-
no, Bitec e altri.
tazione sana ed equilibrata. La collabo-
Nella sede di Piobesi Torinese conti-
razione con Ifse è quindi un’ottima op-
nuano, intanto, i percorsi formativi con i
portunità per gli studenti trinidadiani, che
corsi professionali che vedono la pre-
entrano così a contatto con una tradizio-
senza di numerose nazionalità, in primis
ne culinaria molto differente dalla loro,
i ragazzi italiani, il gruppo di studenti dal-
andando ad aumentare le loro cono-
le Filippine, arrivati grazie alla partner-
scenze nell’ottica di poterne beneficiare
ship con la più importante università di
durante la loro futura carriera lavorativa.
Manila, e i professionisti russi.
Ifse, per contro, attraverso questo tipo di
Come sempre, Ifse si conferma come
collaborazione continua a promuovere
punto di riferimento per la formazione
l’alta cucina e la cultura del nostro Paese
nel campo dell’alta cucina, in Italia e
all’estero.
all’estero. B cod 46795
Le tematiche affrontate all’interno del corso di formazione tenuto dallo chef Mura in queste settimane sono molteplici, cucina e olio evo in primis: un’oppor-
Ifse piazza Vittorio Veneto 7 - 10040 Piobesi Torinese (To) - Tel 011 9650447 www.ifse.it
tunità per accrescere la conoscenza del
novembre 2016 · Italia a Tavola
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Professioni · Pizzaioli
Giovanni Landi e Abramo Fini vincono il contest “Vide’O Pizza quant’è bella” Giovanni Landi di Gabriele Ancona
Nel corso della cena di gala, la ceri-
Due giurie hanno valutato il loro lavo-
monia di premiazione. Stefano Pistollato,
ro in base a presentazione, cottura e gu-
n club di campioni è quello
direttore commerciale Italia Le 5 Stagioni,
sto. Da segnalare che, per garantire l’as-
esclusivo che unisce i finalisti
ha consegnato un buono da 500 kg di
soluto anonimato ai concorrenti, i video
della seconda edizione di “Vi-
farina ai primi in Pizza Fantasia e Dessert,
sono stati oscurati il 31 agosto per non
de’O Pizza quant’è bella”. Come nel
da 350 kg ai secondi e da 200 ai terzi.
lasciare tracce in grado di influenzare i
2015, si sono sfidati negli antichi spazi
Simona Giorgi (marketing e comunicazio-
giurati, che nel corso della finale sono
della Fattoria degli Usignoli di Reggello.
ne Gi.Metal) ha donato ai vincitori una
stati inoltre “reclusi” in una sorta di came-
Un impegno notevole anche per le due
pala Gi.Metal. Le coppe di PizzaFood
ra di consiglio separata dal laboratorio.
giurie (Fantasia e Dessert) composte cia-
sono state consegnate da Carlotta Valo-
Topping, sia salati sia dolci, ricchi e crea-
scuna da cinque professionisti della risto-
riani, responsabile vendite Italia di Forni
tivi, con abbondanza di crostacei e ricot-
razione. Il loro verdetto ha premiato per
Valoriani.
ta. Presentazioni in diversi casi servite
U
28
Abramo Fini
la categoria Pizza Fantasia Giovanni Lan-
I professionisti che hanno aderito al
con calici di vino in abbinamento. A di-
di (Vanin, Cavallino-Treporti, Ve), seguito
progetto sono stati filmati dalle telecame-
sposizione un set completo - con tanto di
da Antonino De Turris (Ristorante Pizzeria
re di PizzaFood nel loro locale mentre
portapale - di attrezzature Gi.Metal, un
Emilia, Massa Lubrense, Na) e da Manuel
preparavano una Pizza Fantasia e una
forno a legna Valoriani e uno elettrico Ri-
Francavilla (Ristorante Pizzeria Garden,
Pizza Dessert. Tutti i video sono stati
naldi. Farina da spolvero Le 5 Stagioni di
Milano). La Pizza Dessert ha visto imporsi
quindi caricati sul sito pizzafood.tv e dal-
Agugiaro&Figna Molini, main sponsor
Abramo Fini (Nashville, Roma), secondo
la mezzanotte del 31 luglio alla mezza-
della manifestazione. Le bevande a di-
posto ancora appannaggio di Antonino
notte del 31 agosto sono stati online a
sposizione nel corso della giornata e per
De Turris e terzo gradino del podio di
disposizione del “videovoto”. Chi ha otte-
la cena di gala sono state offerte da Bi-
nuovo al Nashville di Roma grazie alla
nuto più “like” (i primi tre classificati) ha
scaldi, i tovagliati in tessuto non tessuto
perizia di Anna Maria Marconi. Le vota-
vinto la prima fase del concorso. L’evento
da Ventidue. La giornata conclusiva della
zioni sul web hanno eletto Giovanni Lan-
di Reggello ha rappresentato però una
seconda edizione di “Vide’O Pizza
di, secondo in classifica Mario Matarazzo
seconda chance. Tutti i pizzaioli hanno
quant’è bella”, a detta di tutti, è stata ca-
(Pizzeria Manuno, Brescia), terzo posto
dovuto rielaborare “in diretta” la Pizza
ratterizzata da un clima diffuso di grande
per Francesco Disperso (Ristorante Piz-
Fantasia e la Pizza Dessert che hanno
serenità, aspetto non scontato quando si
zeria Noè, Torino).
presentato al video concorso.
tratta di competizioni. B cod 47044
Italia a Tavola · novembre 2016
xxx · Professioni
novembre 2016 · Italia a Tavola
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Professioni · Pizzaioli Tra i partecipanti Vincenzo Esposito della pizzeria Carmnella, a Napoli, che fa della tradizione il suo punto di forza. «La pizza oggi sta vivendo un’evoluzione però dal mio punto di vista la tradizione prevale sempre, sia per quanto riguarda il gusto sia per quanto riguarda la resa finale. Con i nuovi metodi si ottengono degli ottimi prodotti, ma solo in determinate condizioni, mentre quando si rispetta la tradizione, la creazione di una pizza non ha limiti di nessun tipo; penso a esigenze strutturali del locale o limiti ambientali. La pizza è universale, ci sono diversi modi per poterla fare, ma la vera pizza è quella napoletana. Perciò sono d’accordo per richiedere una salvaguardia della vera
VINCENZO ESPOSITO: «LA PIZZA È UN’ARTE CHE NON SI PUÒ IMPROVVISARE»
O
30
NELLA PIZZA TUTTO IL BUONO DELL’ITALIA PASQUALINO ROSSI: «IL BELPAESE OFFRE TANTO»
pizza napoletana attraverso #pizzaUne«Le materie prime sono fondamentali
I
per ottenere una vera pizza napoletana,
essere di altissima qualità. La tradizione
a partire dalle farine. L’olio deve sempre
vive nell’impasto, nella lievitazione e
ltre ad essere una delle parole
essere un extravergine, i latticini devono
nella cottura, rigorosamente in forno a
sco».
l segreto per ottenere una buona pizza sono gli ingredienti, che devono
più conosciute e pronunciate al
essere sempre freschi, i pomodori sono
legna. Le mani del pizzaiolo fanno il re-
mondo, la pizza è tra i piatti più ama-
un altro ingrediente fondamentale per
sto, insieme alla capacità di giocare con
ti in assoluto. Il lavoro dei pizzaioli è
potere fare un’ottima pizza».
gli abbinamenti. Caratteristiche che non
considerato un’arte, e per questo mo-
«Non ci si può improvvisare pizzaioli; da
mancano a Pasqualino Rossi della Piz-
tivo l’arte dei pizzaiuoli napoletani si è
noi è considerata un’arte che viene tra-
zeria Elite Rossi di Alvignano (Ce). Nelle
candidata a patrimonio Unesco. Così è
mandata da generazioni. È fondamentale
sue pizze si ritrova un grande amore
nata la petizione #pizzaUnesco, ideata
la mano di un pizzaiolo esperto, che ha
per il territorio italiano. «L’Italia è bella
dall’ex Ministro Alfonso Pecoraro Sca-
imparato dal padre o dal nonno; da qui
proprio perché ha tanto da offrire; ben
nio, e di recente il contest dedicato ai
deriva l’esperienza che nessun corso di
venga mischiare i sapori e prodotti di
pizzaioli, promosso da MySocialRecipe.
formazione può dare».
L’ARTE DEL PIZZAIOLO DAVIDE CIVITIELLO «MAI DIMENTICARE LA TRADIZIONE!»
L’
Italia a Tavola · novembre 2016
B cod 46942
diversa provenienza».
B cod 47064
ultima vittoria personale e professio-
vitiello - in generale in tutto il mondo. Io
nale di Davide Civitiello risale alla
viaggio molto e questo lo dico sempre. È
fine dello scorso settembre, quando è
rotonda come il mondo, unisce tutti i Paesi
stato eletto vincitore del contest #pizzaU-
del mondo. Penso che la pizza potrebbe
nesco, a Palazzo Caracciolo (Napoli), ma il
essere addirittura un simbolo di pace».
giovane pizzaiolo era già stato incoronato
«L’innovazione è ben accetta, ma mai di-
campione del mondo nel 2013, quando
menticare la tradizione, perché se oggi
ha conquistato il 12° trofeo Caputo. Il suo
c’è l’innovazione è anche grazie alla tra-
amore per l’arte bianca è innegabile e
dizione. L’idea è quella di andare avanti,
come lui stesso racconta è nata quando
scoprire nuovi mondi, aprire la mente, ma
era bambino, all’età di 9 anni, quando ha
soprattutto mai dimenticare la tradizione.
iniziato a mettere le mani in pasta, e da
Sono due cose entrambe molto importanti
quel momento non si è più fermato.
per il nostro mestiere e fanno parte dell’ar-
«La pizza rappresenta tanto - dichiara Ci-
te del pizzaiolo».
B cod 46835
novembre 2016 ¡ Italia a Tavola
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Professioni · xxx
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Italia a Tavola · novembre 2016
xxx ¡ Professioni
Quando Madame Clicquot prese le redini della Maison a soli 27 anni, era determinata a fare del suo nome un marchio di eccellenza e decise di apporre la sua firma su ogni bottiglia.
novembre 2016 ¡ Italia a Tavola
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Monoporzioni e colazioni
al centro del 24° Simposio tecnico AMPI S
i è svolto a Brescia presso Cast
nandola nei mesi scorsi, anche insieme ai
zioni nel caso non rispecchi i parametri
Alimenti, il Simposio tecnico dei
Maestri del gruppo di appartenenza. I Ma-
convenuti. La preparazione e la professio-
Maestri Pasticceri dell’AMPI (Ac-
estri AMPI, pur presentando singolarmen-
nalità degli associati AMPI è tale da con-
cademia Maestri Pasticceri Italiani). L’even-
te il proprio prodotto, sono stati divisi in
sentire loro di esprimere un giudizio quan-
to è arrivato alla 24ª edizione e si confer-
gruppi, a ciascuno dei quali è stata asse-
to più oggettivo sulla preparazioni, esplo-
ma la più importante occasione di confron-
gnata una variazione sul tema monopor-
rando tutti i sensi per un panel sensoriale
to a porte chiuse tra gli associati, i quali si
zioni: cioccolato, frutta, bavaresi, crostate,
chimico/fisico ed estetico dei prodotti.
riuniscono in forma assembleare a dibatte-
meringate, dolci tradizionali, bignè éclair,
re e sviscerare le tematiche della pasticce-
tranci e innovazione totale.
ria di alto livello. Quest’anno il tema era monoporzioni e prodotti da colazione.
34
Il Simposio è indubbiamente un momento di confronto ad altissimo livello ma
Ogni accademico ha presentato all’As-
anche di tensione personale, come con-
semblea la ricetta, gli ingredienti, le moda-
fessato dal Maestro Maurizio Busi: «È da
Ciascun Maestro Pasticcere ha pre-
lità di montaggio e composizione di ogni
18 anni che sono in AMPI, ma quando pre-
sentato davanti ai colleghi la propria mo-
singola monoporzione che è stata poi ana-
sento il mio prodotto davanti a 60 colleghi
noporzione innovativa per gusto, estetica
lizzata ed assaggiata dai colleghi e fatta
in giacca bianca sono sempre nervoso,
e tecnica, dopo averla studiata nel proprio
oggetto di una valutazione sensoriale con
anche se le critiche poi mi consentono di
laboratorio, sperimentandola e perfezio-
punteggio che può subire delle penalizza-
migliorare ancora».
Italia a Tavola · novembre 2016
Pasticceri · Professioni Entrando nel dettaglio della due giorni
attraverso l’utilizzo dei canali social di
Gli eventi a cui parteciperà AMPI nei
di lavori, il primo gruppo a presentare le
AMPI, come la pagina Facebook ufficiale e
prossimi 12 mesi sono numerosi: a novem-
proprie monoporzioni è stato quello ca-
l’account Twitter, identificabili dall’hastag
bre a Torino il premio Pasticcere dell’Anno
peggiato da Salvatore De Riso, lavorando
#XXIVSimposioTecAMPI. Su questi canali
in occasione di Gourmet Expo Forum; Si-
sul tema del cioccolato. Successivamente
sarà anche presentato il contest fotografi-
gep 2017 a Rimini; il Salon du Chocolat a
Armando Lombardi ha coordinato il grup-
co per stabilire la migliore monoporzione
febbraio 2017 a Milano; il 23° Simposio
po delle monoporzioni alla frutta. Sono se-
secondo i followers di AMPI.
pubblico AMPI a marzo 2017. B cod 47101
guite le bavaresi con il coordinamento di Alessandro Busato. l pasticceri il cui capo gruppo era Antonio Campeggio, hanno presentato monoporzioni dal tema tranci.
UN ACCADEMICO AL MESE
Per il gruppo di Alessandro Dalmasso le monoporzioni erano sul tema crostate, mentre Roberto Rinaldini ha guidato il gruppo dedicato alle meringate. Paolo Sacchetti e i suoi si sono concentrati sui dolci tradizionali e il gruppo guidato da Giovanni Pace ha realizzato bignè éclair. Infine, i pasticceri del gruppo capeggiati da Igino Massari hanno proposto le innovazioni speciali totali. Alla fine del confronto interno, Giuseppe Manilia è risultato essere il Maestro con la monoporzione più apprezzata. La sua Viennetta al cioccolato fondente, «risultato di un progetto e di 6 mesi di lavoro» come lui stesso ci ha riferito, ha coinvolto la platea. Il secondo momento di confronto dei Maestri si è svolto intorno al tema generale dei prodotti da colazione. Come sempre si comincia all’alba, alle 6, e in questa edizione del Simposio sono stati presentati dal gruppo di Armando Lombardi, e dal gruppo di Antonio Campeggio. I Maestri pasticceri hanno avuto l’occasione di presentare ciascuno un prodotto che viene normalmente realizzato per la prima colazione nella propria pasticceria, ma nuovo per i colleghi accademici. L’obiettivo del Simposio Tecnico è anche quello di confrontarsi e il presidente Gino Fabbri, soddisfatto per la 24ª edizione commenta: «È una occasione importante di formazione perché se non ci si mette in gioco, ciascuno può sbandare e ritenere di essere il migliore pasticcere d’Italia». Come sempre, tutte le giornate del 24° Simposio tecnico sono state documentate
Giuseppe Manilia Giuseppe è titolare della Pasticceria Maison Manilia a Montesano sulla Marcellana, una cittadina a 100 km a sud di Salerno che sorge alle pendici dei tre Monti della Maddalena. Da qui, ad una altitudine di 860 metri, si domina l’intera valle e in questo contesto di straordinaria bellezza è incastonata la Pasticceria Maison Manilia un tempo Pasticceria Orchidea. “Accusato” di aver creato una gioielleria di dolci che provocano tentazioni continue a chiunque si ritrovi in questo crocevia tra Campania e Basilicata, Giuseppe Manilia, schivo e riservato membro dell’Accademia Maestri Pasticcieri Italiani, si distingue per minuziosità e precisione delle sue creazioni. Se oggi si parla tanto di tradizione, chiariamo fin da subito che la Pasticceria di Manilia non è un luogo tradizionale. Giuseppe, per lo più autodidatta, prepara monoporzioni, tortine, e mignon moderne tra cui le code di aragosta alla crema, la perla del Sud, Rosemary dedicata alla figlia e i macaron con le ganache di frutta all’interno. Ogni dolce è una storia a sé, frutto non solo di maestria ed inventiva, ma di puro amore e piacere. Forme perfette, sapori sublimi, confezioni sobrie ed eleganti. Siamo al cospetto di un professionista di grande valore che ama il suo lavoro. Ricerca sapientemente usata, accostamenti davvero riusciti. Se può, Giuseppe Manilia si rifornisce dai produttori locali, dagli ingredienti di base ai frutti di bosco, appunto dai boschi del Parco nazionale del Cilento Vallo di Diano. I premi e riconoscimenti sono così numerosi che non è possibile citarli tutti. Tra i tanti spicca la medaglia d’oro al concorso “The best in the world dolce alle nocciole” nel 2012 e le “Tre torte”, da cinque anni a questa parte, nella Guida Pasticceri e Pasticcerie del Gambero Rosso. L’ultimo premio risale a ottobre 2016 con la vittoria della 5ª edizione del concorso Santarosa Conca Festival 2016. Per la terza volta a Conca dei Marini, in Costa d’Amalfi, il pasticcere Giuseppe Manilia ha trionfato con una sua creazione che è una declinazione della sfogliatella a cui è dedicato il Festival in versione moderna accompagnata al gelato alla crema. Nell’ultimo Simposio tecnico AMPI (24ª edizione), alla fine del confronto interno, Giuseppe Manilia con la sua Viennetta al cioccolato fondente, è risultato essere il Maestro con la monoporzione più apprezzata.
novembre 2016 · Italia a Tavola
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foto Saverio Pisano Fotografo IFSE Culinary Institute
Davide Tabarri e Andrea Gamberini
Prosegue il viaggio nei sapori autunnali
con le ricette dei Culinary Advisor Debic Altre due ricette per la stagione autunnale: una profumata “Crema al curry” realizzata con Panna 32% Debic e un “Tramezzino con cannella e daquise all’amaretto” realizzato con Panna Stand & Overrun e Burro Cake Debic 36
Italia a Tavola · novembre 2016
L’
autunno avanza e i suoi colori
all’amaretto” realizzato con Panna Stand
diventano sempre più decisi.
& Overrun e Burro Cake Debic.
Noi continuiamo a raccontarvi
Per tutte le altre ricette vi invitiamo
questa bellissima stagione insieme ai
a scaricare gratuitamente il ricettario
Culinary Advisor Debic, Davide Tabarri e
completo sul sito Debic. Per ogni ricetta
Andrea Gamberini, e le loro ricette con-
trovate anche ingredienti, consigli per la
tenute nel ricettario “I Colori d’Autunno”.
preparazione, valori nutrizionali, tempi e
In anteprima per voi altre due ricet-
difficoltà di preparazione, dosi e appro-
te. Una delicata e profumata “Crema al
fondimenti sui prodotti utilizzati.
curry” realizzata con Panna 32% Debic
B cod 47083
che può essere servita in accompagnamento a crostini o come dressing per insalate composte, carni rosse, pesce o riso basmati bollito. E un particolare “Tramezzino con cannella e daquise
FrieslandCampina Italy srl via Paracelso 18 - 20864 Agrate Brianza (Mb) - Tel 039 6072500 www.debic.com
Pasticceri · Professioni
Tramezzino cannella e daquise all’amaretto INGREDIENTI MOUSSE: 500 g Panna Stand & Overrun Debic, 120 g zucchero, 2 albumi, 40 g acqua, 3 fogli gelatina alimentare, cannella in polvere q.b. DAQUISE ALL’AMARETTO: 350 g Burro Cake Debic, 250 g farina 00, 200 g zucchero a velo, 120 g uova, 100 g polvere di mandorle, 100 g fecola, 50 g pasta amaretto, 50 g granella di amaretti, 3 g lievito chimico, zucchero di canna q.b. PREPARAZIONE MOUSSE: montare Panna Stand & Overrun Debic in planetaria con l’aggiunta della cannella in polvere. Reidratare la gelatina in acqua fredda. In un pentolino scaldare lo zucchero con l’acqua fino a che non avrà raggiunto la temperatura di 121°C. Montare gli albumi in planetaria, aggiungere lo sciroppo leggermente raffreddato e la gelatina reidratata. Far raffreddare il composto e aggiungerlo alla panna aromatizzata. DAQUISE ALL’AMARETTO: montare il Burro Cake Debic in planetaria (frusta “K”) con lo zucchero a velo. Aggiungere le uova poco alla volta, la pasta di amaretto e di seguito le farine con il lievito. Stendere uno strato alto 3 mm di impasto in una teglia da forno, cospargere con zucchero di canna, infornare a 160°C per circa 8 minuti coprendo con un’altra placca. MONTAGGIO E FINITURA: una volta pronto e raffreddato il daquise, riporlo nello stampo quadrato, colare la mousse alla cannella e chiudere con un altro strato di daquise. Riporre in congelatore per almeno 3 ore. Prima di servire, tagliare in due parti triangolari, così da dare al dolce la classica forma del tramezzino.
Crema al curry INGREDIENTI: 200 g Panna 32% Debic, 100 cl vino bianco, 1 carota, 1 mela Granny Smith, 1 cipolla, 70 g curry in polvere, 1 costa di sedano bianco, 20 g salsa di soia, 1 spicchio di aglio, olio evo q.b., sale q.b., 1 limone PREPARAZIONE: mondare e lavare tutte le verdure. Tagliarle a cubetti irregolari e farle soffriggere a fuoco molto lento per circa 1/2 ora. Sfumare con il vino bianco e lasciarlo evaporare. Aggiungere le mele cubettate, il curry e la Panna 32% Debic. Fare cuocere molto lentamente fino a completo restringimento, insaporire con salsa di soia e un pizzico di buccia di limone grattugiata. Frullare il composto al cutter così da ottenere una crema liscia e corposa.
novembre 2016 · Italia a Tavola
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Professioni · xxx
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Italia a Tavola · novembre 2016
xxx · Professioni
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Professioni · Barman
Giorgia Festi: «Quello del barman è il mestiere più bello del mondo!» La barlady valdostana, 21 anni, è una delle giovani promesse del settore, formatasi grazie ai corsi di Abi Professional. Per lei la qualità più importante per svolgere questo lavoro è senza dubbio la passione
N
ell’occasione della seconda edizione di Skyway Cocktail Competition, tra i tanti parteci-
panti all’incontro ci impressiona positivamente lo sguardo deciso e sicuro di una giovane barlady, che ci accoglie all’ingresso del Palasport di Courmayeur (Ao), dove si conclude la manifestazione con una festa. Decidiamo per questo di rivolgerle alcune domande. Giorgia Festi ha 21 anni ed è da poco iscritta ad Abi Professional (Associazione barman italiani). Lavora in un grazioso hotel in Valle d’Aosta, di fronte al Castello di Fenis, il Comtes de Challant. Ha partecipato con entusiasmo alla sua prima gara con una ricetta chiamata Gen-Happy, Gen sta per Genepy e Happy è il nome del suo adorabile cagnolino. Ecco la ricetta: 5 cl di Genepy Alpe Herbetet, 1 cl di sciroppo di zucchero, 1,5 cl di Brandy Stravecchio. Si prepara pestando i 5 lamponi nello shaker aggiungendo poi gli ingredienti e agitandolo vigorosamente in modo da ben amalgamare ed esaltarne gli aromi. Nel bicchiere, un tumbler alto, pestiamo quattro spicchi di lime mettiamo le foglie di menta, aggiungiamo ghiaccio tritato, di seguito inseriamo i componenti shakerati e riempiamo con 5 cl di soda. Mescoliamo il tutto gentilmente e aggiungiamo un germoglio di menta e uno spicchio di lamponi a decorazione. Un cocktail elegante e ben equilibrato che esalta le qualità del Genepy, prodotto tipico valdostano.
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Italia a Tavola · novembre 2016
Barman · Professioni Dopo le scuole medie, Giorgia contra-
UN BARMAN AL MESE
riamente al parere di tutti i professori sceglie di frequentare l’istituto professionale regionale alberghiero, diplomandosi con
Rosario Margareci
ottimi voti come tecnico dei servizi ristorativi nel settore cucina. Durante gli studi lavora come cameriera, entra così presto nell’ambiente lavorativo, a respirare l’aria dell’accoglienza che già è un’eccellenza in quella regione. Successivamente inizia a lavorare all’Hotel Comtes de Challant come receptionist e cameriera, imparando così un mestiere nuovo e migliorando il servizio in sala. Scopre così un altro mondo, quello del bar, che conosceva solo in parte. Questo percorso, chiamato in altri tempi “gavetta”, le permette di pensare seriamente ad un futuro nel bartending fatto di studio e sacrificio. La titolare dell’hotel, Federica Bonin, già barlady, nota in Giorgia quello spirito ideale per una futura professionista. Le consiglia così di frequentare un corso professionale, e quale meglio di quello che Abi Professional stava organizzando in Valle d’Aosta? La sua voglia di imparare sempre cose nuove fa sì che da quell’esperienza ne esca una ragazza pronta ad essere una professionista. «È stata la scelta migliore che potessi fare - spiega la giovane barlady - Abi Professional mi ha aperto un mondo, il corso è stato molto interessante e ricco di materiale. Mi ha permesso di conoscere sia persone come me, che volevano impara-
Rosario è nato a Messina nel 1956. Fin da giovanissimo ha iniziato a lavorare nei bar della sua città scoprendo così la passione per la professione di “uomo del bar” che gli ha permesso di conoscere i primi e già affermati barman dell’Aibes, grazie ai quali anche lui nel 1988 è entrato come “aspirante barman” e poi nel 1993, dopo anni di formazione con il passaggio di categoria, “barman effettivo”. Durante gli anni ‘90 è stato con i colleghi e gli amici di sempre un divulgatore del bere miscelato nella città di Messina, organizzando il primo corso di formazione per i giovani interessati alla professione, a cui ne sono seguiti molti altri di pari passo con i concorsi regionali, dove si è classificato più volte sul podio dei primi 3 e dimostrando che vincere non è prerogativa dei soli primi classificati. Infatti nel 1995 inizia la carriera stagionale che lo porta a lavorare in prestigiosi hotel italiani quali: Hotel Les Sables Noirs di Vulcano (Isole Eolie), Hotel Cala Lunga (La Maddalena), Mont Blanc Hotel Village di La Salle (Aosta), Hotel Royal & Golf di Courmayeur e di Punta Ala (Grosseto), Hotel San Giorgio (Caorle), per poi approdare definitivamente all’Hotel Sassongher di Corvara in Badia, dove dal 2010 è capo barman. Tra una stagione e l’altra, come ogni professionista che si rispetti, non smette mai di aggiornarsi e approfondire nuove tecniche di miscelazione, prodotti e tendenze del bere miscelato, così partecipa a numerosi Master, in particolare ricorda con piacere quello della “Martini & Rossi” a Pessione negli anni ‘90, una “full immersion” di 3 giorni che gli ha dato la possibilità di confrontarsi con molti colleghi e maestri barman. Arriviamo ai giorni nostri quando, nel 2015, con la nascita di Abi Professional, Rosario decide di entrare a farne parte, incuriosito dall’entusiasmo di tanti “vecchi” amici divenuti soci per diffondere con rinnovato interesse la passione legata alla disciplina e la conoscenza del mondo dei barman. Così in pochissimo tempo forma un gruppo di 10 barman nella sua città natale, che insieme diventano i primi membri dell’Abi Professional di Messina.
re da zero, sia ragazzi e ragazze già impegnati da anni in questo settore. Lo spirito di squadra e la positività che mi trasmette-
sto mestiere deve essere assolutamente
Chiedo a Giorgia di raccontarmi la ri-
vano mi hanno spinto ad associarmi. Le
appassionato. Stare dietro al bancone ti
cetta che propone ai suoi clienti all’Hotel
persone che fanno parte di Abi Professio-
permette una totale libertà di espressio-
Comtes de Challant: 1 cl lime spremuto, 1 cl
nal sono sempre molto motivate e pronte
ne, puoi sempre mettere un po’ di te stes-
sciroppo di Ibisco della Wild, 3 cl di liquore
ad offrire la loro professionalità sia dentro
so in quello che fai, in quello che versi nel
fiori di Ibiscus della Wild, 3 cl di Vergin gin
che fuori l’associazione. Spero di poter
bicchiere. Questo lavoro ha sicuramente
alpino della Vertosan, il tutto shakerato e
crescere con loro e un giorno diventare
dei lati positivi e dei lati negativi, ma non
completato con una bibita al Pompelmo
una brava barlady».
bisogna mai perdere la passione per
rosa della Orsa ODK.
Giorgia sostiene che la qualità profes-
quello che si sta facendo. Questa è la no-
sionale più importante sia senza dubbio la
stra fortuna, facciamo il lavoro più bello
minoso come quello di Giorgia Festi.
passione. «Chi vuole intraprendere que-
del mondo!».
B cod 47056
Mescolato e servito con un sorriso lu-
novembre 2016 · Italia a Tavola
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Attrezzature
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Italia a Tavola ¡ novembre 2016
Attrezzature
Mise en place
L’arte di apparecchiare la tavola Una tavola ben apparecchiata non è solo un piacere per la vista, ma un corollario prezioso per esaltare una portata, degustare un buon vino e lasciarsi andare ad una conversazione gradevole. Qualche idea per sorprendere?
P
erfetto equilibrio tra bon ton e tendenza, la “mise en place” è come una ricetta: per essere ben
riuscita richiede “ingredienti” di qualità, capacità nella preparazione e un guiz-
Blue design
Piatto “Revol” linea Equinoxe Blu, posata “Mepra” modello Linea bronzo, calice e bicchiere Zwiesel linea “Air”
zo di creatività. La sua funzione pratica permettere ai commensali di consumare il pasto nel massimo comfort - va di pari passo con quella estetica che elegge tovagliati, posateria, piatti e bicchieri a suoi interpreti. La loro scelta è un chiara dichiarazione d’intenti, che si tratti di un pranzo campagnard, di una cena gourmet o di un allestimento trendy. «Non esistono delle regole rigide spiega Sergio Pezzotta, presidente del cda di Ros - ma un unico diktat: a tavola bisogna sentirsi a proprio agio e percepire che l’ambiente sia equilibrato, accogliente, con nulla fuori luogo. Buon senso e buon gusto vanno di pari passo nella “mise en place” che deve rispecchiare i valori, lo stile e l’atmosfera del locale o della circostanza. Ma soprattutto deve avere un fil rouge che non deve mai sovrastare le portate, riducendole a comparse. Il palcoscenico deve rimanere loro». Prima di apparecchiare bisognerebbe dunque farsi qualche domanda, utile per dare all’allestimento un’anima: che esperienza voglio far vivere ai miei ospiti? Cosa voglio sottolineare del menu che proporrò? Che atmosfere voglio evocare? Trovate le risposte, la scelta dei complementi per vestire la tavola sarà semplice.
novembre 2016 · Italia a Tavola
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Attrezzature «Avere una visione di quello che dovrebbe essere il risultato finale - prosegue Pezzotta - è importante: per dare ai clienti panoramiche diverse, nel nostro spazio espositivo abbiamo creato varie ambientazioni, replicabili integralmente o spunto per soluzioni personalizzate». Fedeli all’adagio “la prima impressione è quella che conta”, prima di dedicarsi alla preparazione non resta che rispolverare il galateo della mise en place.
“T” come tovagliato Creatività o sobrietà? La scelta è legata al gusto personale. Ciò che conta sono
Gourmet Black Emotion
la coerenza e l’equilibrio complessivo.
Piatto “Revol” linea Equinoxe nero/grigio, posata “Eme” linea Eleven sabbiato/opaco, calice Zwiesel linea “Grace”, bicchiere “Comtesse” linea Flores rigato nero
Square table
Piatto “Le coq” linea Ritz avorio, posata “Mepra” linea Epoque, calice “Bormioli Luigi” linea Bach 44
Italia a Tavola · novembre 2016
Se la tovaglia bianca è sempre una scelta elegante, tovagliette e runner sono soluzioni accattivanti. Cura richiesta anche nel
Black&White style
Piatto “Tognana” linea Infinity, posata “Pinti Inox” linea Palace, calice e bicchiere Zwiesel linea “Pure”
Attrezzature selezionare i tovaglioli: di stoffa o di carta sono dettagli che fanno la differenza.
“P” come posateria... L’ottimale? Quella che si dimostra punto di equilibrio tra funzionalità, eleganza e fantasia: meglio una buona forchetta di qualità in acciaio, brillante e lucidata che un set di argenteria scurito dal tempo. Il numero di forchette, coltelli e cucchiai dipende dalle portate e dalla situazione, ma “less is more” la regola (a meno di cene di gala).
...e come piatti
Light colour
Piatto “Churchill”, linea Stonecast, posata “Mepra” linea Avanguardia, bicchiere colorato ”Comtesse” linea Kai, bicchiere trasparente Bormioli Luigi linea Birrateque
Cornice della portata, i piatti valorizzano la ricetta e, grazie al loro design, sono chiave di lettura della mise en place. La tradizione li vuole bianchi e tondi, il trend li suggerisce quadrati e rettangolari, anche in tonalità strong. A far pendere l’ago della bilancia sono l’occasione e la location. L’uso del sottopiatto? Discrezionale.
“C” come calice Dal calice al balloon, dal flûte alla coppa: il bicchiere è uno dei complementi più identificativi di una tavola. La leggerezza e la trasparenza dei materiali accompagnano la degustazione facendosi espressione dello stile dell’allestimento.
Pure table
Piatto “Churchill” linea Discover, posata “Eme” linea Vanity, calice e bicchiere “Bormioli Luigi” linea Vinea
A definirlo ci pensano anche la loro forma e colore.
Dalla teoria alla pratica Sino a qui l’Abc. Gli ingredienti per la ricetta perfetta sono pronti, ora non resta che impiattare. A fare la differenza sono la qualità dei prodotti scelti, mentre a guidare nell’allestimento sono stile, capacità di creare suggestioni e creatività. Qualche suggerimento? Ve lo diamo noi... B cod 47096 Ros Forniture Alberghiere via Don Lorenzo Milani 1 24050 Zanica (Bg) - Tel 035 670299 www.ros.bergamo.it
Wood Mood
Articoli in legno “Churchill”, calice “Rastal” linea Teku, complementi in acciaio “Suprem Inox” e “Zodiac”, tovagliolo ”Bit” linea Oxford novembre 2016 · Italia a Tavola
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Attrezzature
Linee per la tavola Luzerne
Impatto estetico e qualità dei materiali sta maturazione che oggi si può parlare di una linea di prodotti che desidera in qualche modo rendere partecipi i clienti di quella genesi di cui abbiamo parlato poc’anzi. Lo fa a modo suo, certo. La stessa azienda propone porcellane di sicuro impatto estetico e di invidiabile qualità: le gamme di porcellane sono frutto di tutto il know how di cui Luzerne dispone, trovando il connubio perfetto fra qualità dei materiali e la texture che li caratterizza. Knit, Lava e Leather rappresentano ognuna un materiale, un prodotto, offrendo proposte variegate, ricche di storia e materie prime, ma anche rispettose della propria tradizione artigiana. Knit è la più umile, forse la più storica: il motivo a tessuto rimanda alle steppe del nord, battute dal vento e dal freddo, un significato nascosto di inno alla convivialità che non sacrifica però uno stile ricercato, in linea con la propria matrice popolare nel cuore, sfiziosa nell’estetica. Lava è esattamente ciò che il nome suggerisce: la proposta di Luzerne trae dai vulcani la propria struttura, offrendo al tatto tutta la sinuosa ruvidezza della pietra lavica. Un prodotto autentico, sognante, in grado - a ogni utilizzo del piatto - di trasportare in una dimensione intima di rapporto con quella natura selvaggia, racchiusa in una linea dai richiami atavici di popoli antichi, sottile ma estremamente elegante. Chiude il cerchio Leather, il tripudio del vintage per eccellenza per via delle sue tessiture tratte da un connubio ideale di pelli e cuoio. Tatto e sostanza si uniscono e il risultato è stupefacente: Luzerne tenta di superarsi realizzando un piatto dalla forte personalità che seppur corposo rimane leggero alla vista, delicato se maneggiato ma in grado di restituire un feedback che farà
Q
parlare di sé. uella della nascita della porcellana è una materia af-
Per quanto ormai informazione quasi ridondante per gli
fascinante, ancora oggi assolutamente attuale. Chs
esperti del settore, bisogna ricordare che Luzerne è un’azienda
Group, alla continua ricerca di risposte soddisfacenti
certificata ISO9001 e Chs Group ha il piacere di proporre in Italia
in questo ambito, ha trovato in Luzerne risposte precise e, al con-
le nuove linee di questa società così importante e, al contempo,
tempo, interessanti e affascinanti, con prodotti all’avanguardia.
innovativa. B cod 47022
È dal 2004, anno della sua nascita, che Luzerne impone con grande facilità la propria visione grazie a una creatività invidiabile e a una capacità innovativa costante. Ha aumentato nel corso degli anni la propria influenza nel settore ed è solo grazie a que-
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Italia a Tavola · novembre 2016
Chs Group Via Marzabotto 16 - 26015 Soresina (Cr) Tel 0374 340513 - www.chsgroup.it
Attrezzature
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Attrezzature
Food safety garantita con i manici colorati delle Pentole Agnelli Parola di nutrizionista U
n italiano su 10 soffre di aller-
Agnelli ha fatto suoi questi principi dan-
importante lavare bene le mani e tutto
gie o intolleranze alimentari.
do vita a “Cookwear system”, strumen-
ciò che è venuto in contatto con quegli
La maggior parte dei casi ri-
ti di cottura in alluminio antiaderente
alimenti. Anche piatti e posate, se lavati
guardano nichel e glutine. Nonostante
caratterizzati da manici colorati: rosso,
accuratamente, non sono fonte di con-
oggi esistano soluzioni per soddisfare
giallo, verde e blu, rispettivamente per
taminazione.
anche i consumatori più esigenti, la pre-
carni rosse, pollame, verdure e pesce.
occupazione resta alta. La causa? Il ri-
Una piccola grande innovazione che di-
La cottura
schio di contaminazione dovuta all’inte-
venta sinonimo di sicurezza.
È necessario, ad esempio, cambiare
razione di due o più sostanze o causata
«Seguire il codice colore - spiega
l’acqua di cottura se in precedenza vi
Paola Amadeo, biologa nutrizionista,
è stato cotto un prodotto contenente
Ecco che entra in gioco la food sa-
specialista in Farmacologia ed esper-
l’allergene di riferimento. Il glutine, ad
fety. Lavorare su superfici pulite, lavare
ta in Nutrizione sportiva - permette di
esempio, durante la cottura della pasta
costantemente le mani prima della ma-
soddisfare le tre regole di base per una
viene rilasciato nell’acqua e, per le sue
nipolazione del cibo e utilizzare pentole
cucina sicura per tutti: ordine, organiz-
caratteristiche di viscosità, verrebbe
e strumenti differenti durante la cottura
zazione, pulizia. Più che regole, queste
assorbito dalla pasta senza glutine. Le
contemporanea o non di pietanze, con
tre abitudini devono entrare a far parte
stesse avvertenze valgono per l’olio di
e senza glutine, sono gli accorgimenti di
del rituale quotidiano della cucina, fino a
frittura e altri liquidi di cottura.
base.
diventare gesti automatici».
da un ambiente non controllato.
48
Nel forno invece si possono cuocere alimenti senza glutine contemporanea-
Niente paura, non serve comprare un’altra batteria di pentole per evitare la
La preparazione
mente a quelli che lo contengono, verifi-
contaminazione e cucinare in sicurezza,
Basta in realtà qualche accorgimento
cando che i ripiani su cui si appoggiano
basta saperle riconoscere.
in più. È necessario tenere presente
gli alimenti siano puliti, o che vengano
Nel settore alimentare le direttive
che la contaminazione dei prodotti - su
protetti con fogli di alluminio o carta da
Haccp (Hazard analysis critical control
tutti, quelli senza glutine - avviene per
forno puliti. Il buon senso vuole che ven-
points) nell’ottica del safety cooking
contatto diretto con alimenti che lo con-
gano posti i prodotti senza glutine sul
sono in vigore da anni e sono norme
tengono o con stoviglie, mani o super-
ripiano superiore, per evitare la conta-
valide a livello internazionale. Pentole
fici su cui ha lasciato traccia. Perciò è
minazione da caduta dall’alto.
Italia a Tavola · novembre 2016
Attrezzature
Gli strumenti
Pentole Agnelli. I codici colore sono alla
Il primo consiglio è di preparare prima i
base della linea di strumenti di cottura
piatti gluten free e poi quelli con il glu-
“Cookwear system”, studiati per rispon-
tine. Usare diversi taglieri in plastica di
dere non solo alle esigenze di profes-
vario colore: uno per le verdure, uno per
sionisti e gourmand, ma anche per ve-
la carne, uno per il pesce, uno dedicato
nire incontro ai tempi di preparazione
al pane e agli ingredienti con il glutine e
sempre più rapidi in cucina.
uno solo per gli alimenti
«L’attenzione, si sa, è nemica della
gluten free. E poi usa-
fretta - sottolinea la dottoressa Amadeo
re pentole e tegami
- per questo il codice colore in molte
contrassegnati da
occasioni è motivo di sicurezza alimen-
codici colore di-
tare. Professionisti e non combattono la
versi: proprio
lotta contro i “tempi di attesa” dei com-
la direzione
mensali: gli strumenti di cottura dedicati,
in cui si è
in questa partita, sono degli ottimi allea-
mossa
ti». B cod 46995 Pentole Agnelli via Madonna 20 - 24040 Lallio (Bg) Tel 035 204711 www.pentoleagnelli.it
Chi è Paola Amadeo Una formazione a 360 gradi: laurea in Farmacia presso l’Università degli Studi di Torino (2002), specializzata in Farmacologia presso l’Università degli Studi di Milano (2010), laurea in Biologia presso l’Università degli Studi di Milano (2013). Diplomata come esperta in Nutrizione sportiva nel 2015 presso la Sanis. Lavora a contatto con diverse realtà sportive dedicandosi all’impostazione di un regime alimentare adeguato al singolo e ai suoi bisogni. Biologa nutrizionista presso la Fondazione europea di ricerca biomedica, dove si occupa di Management nutrizionale. Svolge attività privata a Bergamo, dove si occupa di impostare un’alimentazione equilibrata nella crescita di bambini e adolescenti, oltre che per sportivi, intolleranti o persone affette da patologie particolari.
novembre 2016 · Italia a Tavola
49
Attrezzature
Green Line L’alternativa al sughero con prestazioni uniche I tappi della nuova Green Line di Nomacorc sono chiusure di alta qualità alternative al sughero. Oltre alle materie prime a base vegetale, i tappi sono prodotti utilizzando energia rinnovabile e sono al 100% riciclabili
U
na chiusura per vino alternativa
«La nuova Green Line continua il no-
al sughero ma realizzata con
stro percorso verso la sostenibilità - spiega
materie prime sostenibili e rin-
Heino Freudenberg, ceo di Vinventions -
Con la Green Line, Nomacorc ha fatto
novabili a base vegetale, senza impronta
un importante passo in avanti. La nostra
ulteriori progressi nella gestione dell’ossi-
di carbonio e con caratteristiche senza
tecnologia PlantCorc sposa scienza e
geno grazie alla sua tecnologia PlantCorc.
precedenti in termini di prestazioni, design
natura per offrire ai nostri clienti chiusure
«Con la nostra gamma di chiusure - spiega
e sostenibilità: è la nuova “Green Line” di
che non solo sono sostenibili, prive di Tca
Stephane Vidal, vice presidente del setto-
Nomacorc, membro di Vinventions e lea-
e senza colla, ma anche affidabili al 100%.
re enologico e responsabile di Wine qua-
der mondiale nella produzione di chiusure
In più ci permette di offrire ai nostri clien-
lity solutions per Vinventions - i produttori
alternative di alta qualità.
ti un’ulteriore riduzione del passaggio di
possono decidere in maniera precisa la
ossigeno nelle bottiglie, assicurando un
quantità di ossigeno che entra nella botti-
invecchiamento dei rossi fino a 25 anni».
glia permettendo ad ogni vino di esprimer-
Questa nuova linea di prodotti rappresenta una svolta fondamentale nell’u-
50
frizzanti senza impronta di carbonio recentemente introdotta sul mercato.
tilizzo di materie prime rinnovabili a base
Oltre alle materie prime a base vege-
si al meglio. Siamo orgogliosi di annuncia-
vegetale nell’intera gamma di Nomacorc,
tale, la Green Line è prodotta utilizzando
re che il nuovo Nomacorc Reserva potrà
ma anche un importante passo avanti nel
energia rinnovabile ed è al 100% riciclabi-
chiudere vini con tempi di invecchiamen-
miglioramento delle prestazioni e dell’a-
le. In aggiunta ai perfezionamenti in termi-
to fino ai 25 anni, dando al consumatore
spetto estetico. La Green Line comprende
ni di sostenibilità e prestazioni, Nomacorc
un’esperienza unica». La Green Line è
il prodotto simbolo Reserva, oltre a Select
Green Line presenta miglioramenti sia
disponibile per tutti i produttori di vino a
Green, Classic Green, Smart Green e il
nell’aspetto estetico che al tatto. Adesso,
livello mondiale, Reserva lo sarà a breve.
tappo per vini frizzanti, Zest! Premium.
sono uno standard dell’intera gamma:
L’anno prossimo, Vinventions annuncerà
Nomacorc, pioniere nell’innovazione e
rivestimento esterno più gradevole al tat-
altri prodotti innovativi. B cod 46454
nella gestione dell’ossigeno, già dal 2013
to, angoli smussati e trattamento goffrato
utilizza materie prime sostenibili e lancia
delle teste. Queste caratteristiche esteti-
il Select Bio, la prima chiusura senza im-
che erano finora disponibili solo per Se-
pronta di carbonio realizzata con biopoli-
lect Green (precedentemente Select Bio)
meri derivati dalla canna da zucchero.
e per Zest! Premium, la chiusura per vini
Italia a Tavola · novembre 2016
Nomacorc Italia via Luigi Dalla Via 3/B/6 - 36015 Schio (Vi) - Tel 0445 1656521 www.nomacorc.com
Attrezzature
novembre 2016 ¡ Italia a Tavola
51
Attrezzature
Royale a fianco della ristorazione
con le migliori porcellane per la tavola R
oyale è il partner ideale per la
ad andare verso colori e forme “di una
ristorazione professionale. Forte
volta”. Pensiamo ad esempio alla classi-
del suo primato nella distribuzio-
ca scodella, che oggi viene ridisegnata
ne di articoli in porcellana per la tavola e
a mo’ di piatto dal design ricercato per
per il buffet, l’azienda comasca si dimo-
proporre pietanze che fanno parte della
stra sempre al passo con i trend e con le
tradizione, anch’esse rivisitate in chiave
richieste del mercato, costantemente alla
moderna.
ricerca di novità e delle migliori soluzioni
Un’azienda come la vostra cerca
da offrire a tutti i tipi di locali. Il direttore
soprattutto di assecondare i trend o
generale Angelo Fanfarillo ci racconta le
anche di “influenzarli” in qualche ma-
ultime novità.
niera?
Quali sono in generale le tendenze nella ristorazione di oggi?
Angelo Fanfarillo
52
Italia a Tavola · novembre 2016
Uno dei nostri obiettivi principali è proporre degli articoli che non siano
Uno degli elementi dominanti nella
“già visti”. A volte, è vero, cerchiamo di
mise en place è il colore. Non tutte le
influenzare le mode dando un’impronta
tavole però sono pronte a recepire piatti
ad un prodotto attraverso una certa mo-
di colori diversi, forti, perché possono ri-
dellazione o un decoro, e poi con una
saltare troppo a scapito dell’arredamento
comunicazione mirata e una forte spinta
e delle pietanze. Ad esempio nella ban-
commerciale facciamo in modo di crea-
chettistica (eventi, cerimonie...) il bianco,
re delle tendenze. In questo ci affidiamo
in quanto neutro, rimane un “must”. Un
sempre alla consulenza di chef e collabo-
altro concetto molto diffuso è la rivisita-
ratori che girano tutto il mondo e vedono
zione della tradizione: oggi nelle gran-
quelle che sono le tendenze del mercato
di città, dove è in voga la moda dello
attuale. D’altro canto, cerchiamo comun-
“shabby chic” (rustico elegante), la nuova
que di adeguarci alle richieste. Lavoriamo
concezione di tavola tende sicuramente
quindi su due fronti: proponiamo prodotti
Attrezzature
che soddisfino le necessità della risto-
rianti Grey, Brown e Azure, una linea più
mentale. Qui abbiamo più di 250 distri-
razione di oggi, ma nello stesso tempo
“basic”, ideale per ogni tipo di ambiente,
butori, che rivendono il nostro marchio
siamo sempre alla ricerca di nuove idee
dalla trattoria di campagna al ristorante
e i marchi da noi rappresentati. Ultima-
e nuovi spunti. In entrambi i casi, ascoltia-
piccolo ma attento ai dettagli.
mente si sono aperti mercati interessan-
mo molto gli chef e le loro esigenze per quel che riguarda l’impiattamento.
In che cosa consiste il segreto del successo delle vostre proposte?
ti, per cui ora lavoriamo in tutta Europa, ma anche in Giappone, Stati Uniti, Emirati
Quali linee proponete per soddisfa-
La qualità dei prodotti. Il marchio
Arabi, Canada, Israele, Sudafrica, per un
re tutte le richieste del mercato? Faccia-
Royale si rivolge ad un target di fascia
totale di 35 Paesi. Si tratta di nazioni in cui
mo qualche esempio.
medio-alta, non ci focalizziamo solo sul
è molto riconosciuto il valore del “Made
La collezione Bonna al momento è
prezzo, puntiamo piuttosto sul prestigio
in Italy”, soprattutto la porcellana italiana,
sicuramente il prodotto con il migliore
del nostro brand, sinonimo di serietà e
che sta scomparendo perché ormai non
rapporto qualità/prezzo: presenta forme
qualità agli occhi del cliente. Siamo in
la produce quasi più nessuno! A volte il
e colori molto attuali, ed è frutto di una
grado di selezionare prodotti accessibili
nostro articolo è quasi più riconosciuto e
grande ricerca da parte di importanti de-
a tutti. Gli standard di produzione ven-
apprezzato all’estero che in Italia...
signer. SuMisura, con il suo stile unico,
gono sempre rispettati, anche quando la
Progetti futuri?
continua ad essere il nostro fiore all’oc-
produzione avviene all’estero. Cerchia-
Stiamo lanciando una nuova colle-
chiello: si tratta di un prodotto con un
mo sempre di collaborare con tutte le
zione che si chiamerà “Diva”, di altissimo
target diverso, alto, esigente; porcellane
figure professionali coinvolte - architet-
livello, studiata insieme ai migliori chef
100% handmade, interamente persona-
ti, designer, cuochi - per avere riscontri
italiani, che incarnerà e rispecchierà al
lizzate in base alle richieste del cliente
dall’esterno. Del resto sono molti i fattori
100% l’italianità. Prossimamente svelerò
ristoratore. Le linee Floral e Luna, a mar-
che influenzano la tavola e la mise en
nuovi dettagli. B cod 47050
chio Dudson, hanno uno stile attuale e ri-
place, perciò è importante ascoltare tutti
cercato, giocano sempre sul colore, con
i pareri.
temi freschi e informali in un caso, eleganti e misteriosi nell’altro. Chiudiamo la carrellata con Pure, disponibile nelle va-
Quali sono i vostri mercati di riferimento?
Royale via del Seprio 40/A - 22074 Lomazzo (Co) - Tel 02 96779645 www.royale.it
L’Italia è un mercato per noi fonda-
novembre 2016 · Italia a Tavola
53
foto Brambilla Serrani
Attrezzature
Con i nuovi stampi di Pavoni Italia,
Davide Oldani crea piatti... “sportivi”
D
avide Oldani, Massimo Bottura, Emmanuele Forcone, Gianluca Fusto e Paolo Griffa. Questi i nomi importanti dell’alta cucina e pasticceria che quest’anno hanno
collaborato con Pavoni Italia per la realizzazione del nuovo catalogo. Con 35 anni di innovazione e di esperienza nel mercato internazionale dell’arte bianca, della pasticceria e gelateria professionale e dell’Horeca, con oltre 6mila articoli in gamma sviluppati, testati e utilizzati dai migliori chef e pasticceri, l’azienda soddisfa le esigenze più articolate e dinamiche di questo mercato. Con Davide Oldani, Pavoni Italia ha sviluppato due stampi per piatti creativi, dessert al piatto e monoporzioni, che richiamano il mondo dello sport che tanto appassiona lo chef: “Battuta d’inizio” e “Dama”. Due creazioni uniche, realizzate con la linea di stampi Food creata ad hoc per lo chef da Pavoni Italia e presentate ai clienti per il lancio del suo nuovo ristorante D’O di Cornaredo (Mi). B cod 46501 Pavoni Italia via Enrico Fermi - 24040 Suisio (Bg) Tel 035 4934111 - www.pavonitalia.com
54
Italia a Tavola · novembre 2016
Battuta d’inizio Ricetta di Davide Oldani
Ingredienti (per 4 persone): Per la mousse di gorgonzola: 70 g gorgonzola dolce, 10 g mascarpone, 40 g ricotta vaccina, 5 g sale, 4 g colla di pesce, 25 g panna calda, 50 g panna montata Per la copertura della pallina: 100 g burro di cacao, 1 g zafferano polvere Per la finitura: 50 g Teff germogliato, 100 g chutney di mele e pere, 10 g amaranto soffiato Preparazione: Per la mousse di gorgonzola: montare la panna nella planetaria, nel frattempo scaldare l’altra panna e sciogliervi la colla di pesce precedentemente ammollata in acqua fredda. Unire la panna calda al gorgonzola, al mascarpone e alla ricotta vaccina e frullare tutto insieme. Amalgamare delicatamente la purea ottenuta con la panna montata e versare negli stampi. Riporre in abbattitore per un paio d’ore. Sformare e aerogrefare con la copertura di burro di cacao e zafferano. Per la finitura: dividere la chutney al centro dei piatti, sopra il Teff germogliato, l’amaranto soffiato attorno e la pallina da tennis.
Attrezzature Managed by PlanHotel Hospitality Group
Enjoy Real Hospitality Maldive
Kenya - Maldive - Mozambico - Zanzibar
novembre 2016 diamondsresorts.com ¡ Italia a Tavola 55
Attrezzature
Managed by PlanHotel Hospitality Group
Enjoy Real Hospitality Zanzibar
56 Kenya Italia a Tavola ¡ novembre 2016 - Maldive - Mozambico - Zanzibar
diamondsresorts.com
Attrezzature
Lucart per l’Horeca
nel costante rispetto dell’ambiente L
ucart Group, azienda italiana dal
In cosa si concretizza l’impegno
di carta. Identity offre vantaggi concreti
respiro multinazionale, con 6 sta-
della azienda sul fronte della sosteni-
con riduzione dei consumi di carta fino
bilimenti produttivi, è il principale
bilità?
al 45%.
produttore di carte monolucide sottili per
Si esplica attraverso tre canali:
imballaggi flessibili e figura tra i primi 10
prodotti sostenibili con certificazioni
La leadership di mercato di Lucart si
produttori di carte e prodotti tissue. Ab-
ecologiche, partnership istituzionali e
è consolidata nel tempo grazie alla sta-
biamo rivolto alcune domande a France-
coinvolgimento dei propri clienti. I pro-
bilità di partnership con i propri clienti e
sco Pasquini, sales & marketing director
dotti in Fiberpack rappresentano il fiore
alla capillarità della rete distributiva che
professional, per conoscere meglio la re-
all’occhiello delle gamme di carte certi-
consente una pronta risposta alle speci-
altà del Gruppo e le ultime novità.
ficate ecologiche proposte dal Gruppo.
fiche esigenze. Ampiezza della gamma,
Qual è l’offerta per la ristorazione?
Nel 2015 Lucart ha siglato una partner-
costante innovazione ed efficienza della
La verticalità della proposta Lucart svi-
ship con il programma “Green Key”
distribuzione suggeriscono Lucart quale
luppata in 60 anni di esperienza consente
di Fee. Lucart ha sviluppato e messo
scelta ideale di ogni operatore del set-
al Gruppo di rispondere in modo efficace
a disposizione dei propri clienti l’Eco-
tore.
alle esigenze specifiche di ciascun clien-
Natural Saving Calculator che, a fronte
te professionale. Le soluzioni dedicate al
della scelta di forniture carta in Fiber-
cliente Horeca sono ideali per ogni am-
pack, consente di calcolare il contributo
Lucart ritiene elemento fondamenta-
biente: preparazione cibi, arredo tavola,
ambientale del singolo cliente in termini
le al proprio processo di costante miglio-
bar, bagno e pulizia. Fato è il marchio Lu-
di alberi salvati, riduzione di emissione di
ramento il feedback da parte dei clienti e
cart dedicato all’arredo esclusivo della ta-
CO2 e recupero di cartoni per bevande.
operatori del settore. Organizza pertanto
vola. Eleganza ma non solo: Fato propone
Quanto si riducono con Lucart i con-
eventi formativi e si avvale delle oppor-
tovaglioli personalizzati in Fiberpack, ma-
sumi di carta/sapone in un ristorante?
teriale ecologico ottenuto dal riciclo delle
L’attenzione all’ambiente è comple-
fibre di cellulosa contenute nei cartoni per
mentare al risparmio in termini di tempo
bevande. Design e attenzione all’ambien-
e costi, grazie ai sistemi di dispensazione
te che Lucart dedica anche all’area bagno
Identity, dotati di Fast Refill. Design, sem-
e cucina con la nuova gamma di sistemi di
plicità d’uso e risparmio grazie all’ab-
dispensazione carta Identity.
battimento dei costi derivati dall’utilizzo
Quali servizi offre l’azienda?
Ci sono iniziative in programma per il settore della ristorazione?
tunità di incontro con il mercato partecipando alle principali fiere. B cod 47090 Lucart Spa Zona Industriale - 55023 Diecimo (Lu) Tel 0583 83701 www.lucartprofessional.com
novembre 2016 · Italia a Tavola
57
Attrezzature
Forni sempre puliti e igienizzati con il Detergente Amuchina Professional
sante per forni autopulenti, efficace nel rimuovere con effetto immediato le incrostazioni anche nei punti inaccessibili dei forni automatici con la massima praticità grazie al tubo dosatore, e Amuchina Professional disincrostante per piastre, cucina e grill, specifico per eliminare i grassi carbonizzati da piani cottura, piastre, grill, forni, fuochi e friggitrici anche a freddo, senza lasciare residui e odori. Entrambi i prodotti offrono anche un’azione igienizzante. Sono disponibili in formato tanica da 5 litri, per la massima praticità di dosaggio e utilizzo a seconda delle diverse modalità di pulizia e condizioni di sporco. Per tutte le superfici molto unte, in cui sia necessario rimuovere grasso ostinato, molle o bruciato, c’è Amuchina Professional detergente sgrassante tecnico, prodotto professionale pronto all’uso, con una formula specifica per superfici molto unte che richiedono uno sgrassaggio rapido e totale. Agisce con forza ma è delicato sulle superfici, infatti
L
58
non contiene soda e non emana vapori a pulizia e lo stato di igiene sono
sgrassare e detergere i vari tipi di grasso
ingredienti fondamentali per il
senza lasciare residui.
sgradevoli. Il suo utilizzo è rapido e facile: si
successo di un locale, oltre che
Amuchina Professional, leader nel
spruzza direttamente sulla superficie da
per la sicurezza della clientela. Durante
mercato delle comunità con prodotti
sgrassare, si strofina e infine si ripassa
la cottura e il trattamento del cibo, nel-
professionali di massima efficacia e sicu-
con un panno pulito o carta monouso,
le cucine professionali si accumulano
rezza per la pulizia e l’igiene industriale,
senza bisogno di risciacquare. È dispo-
infatti sulle diverse superfici depositi di
la sanificazione e la disinfezione ambien-
nibile nel pratico flacone con trigger da
grasso e unto di diversa natura che de-
tale, ha sviluppato una linea di prodotti
750 ml. B cod 45362
vono essere eliminati alla fine del ciclo
dedicati alla rimozione del grasso dalle
di lavoro.
superfici igienizzando in profondità.
Per ottenere i massimi risultati è ne-
Per rimuovere i grassi bruciati Amu-
cessario quindi utilizzare prodotti spe-
china offre due prodotti specifici: Amu-
cifici per le diverse superfici capaci di
china Professional detergente sgras-
Italia a Tavola · novembre 2016
Amuchina Professional - Acraf Spa via Vecchia del Pinocchio 22 - 60131 Ancona - Tel 071 809809 www.amuchina.it
Attrezzature
Da 57 anni i professionisti del freddo N
ata nel 1959, Staff Ice System
caratteristiche uniche che consente all’o-
tecnologiche esclusive: ecco perché sce-
rappresenta il punto di riferi-
peratore di impostare la densità che ritie-
gliere una macchina Staff Ice System con-
mento sul mercato delle appa-
ne più idonea e soprattutto di intervenire
viene sempre!
recchiature per il freddo, alla cui produ-
sull’overrun, regolando quindi la velocità
zione dal 1984 si è affiancata quella delle
dell’agitatore per ottenere gelati e semi-
macchine per gelateria e pasticceria. Con
freddi con overrun differente.
Le linee BTM/BFM: Mantecatori ad estrazione
12 linee di prodotto, 66 modelli, Staff Ice
Semplicissima da usare nelle sue fun-
manuale, controllo a tempo.
System è in grado di soddisfare le esigen-
zioni standard, ogni macchina della gam-
BTE/BFE: Mantecatori verticali ad estra-
ze della gelateria artigianale, della pastic-
ma Staff rappresenta per il gelatiere, il pa-
zione automatica, controllo a tempo, elet-
ceria e della moderna ristorazione.
sticcere e il ristoratore una grande risorsa:
tromeccanici
Il costante investimento in ricerca e svi-
l’integrazione perfetta tra l’elettronica di
BTX/BFX: Mantecatori verticali ad estra-
luppo, nella progettazione, nella ricerca del
base e l’Inverter consente infatti di realizza-
zione automatica, controllo velocità e densità
design più attuale, con un occhio sempre
re qualsiasi miscela, come se fosse fatta a
rivolto al rispetto dell’ambiente, caratteriz-
mano. Staff Ice System è oggi una realtà ri-
zano da sempre la filosofia della Staff Ice
conosciuta in Italia e all’estero. Alla grande
System. Sicurezza operativa e alimentare,
passione del fondatore, Antonio Gessaroli,
così come il risparmio energetico, sono
si uniscono le capacità manageriali dei figli
al centro di ogni progettazione. Non è un
Stefano e Massimo, il cui obiettivo è quel-
LV/LVT: Fermentatore lievito liquido
caso che proprio nei laboratori Staff sia sta-
lo di rispondere alle esigenze del mercato
HTE/HSE/HBE: Mantecatori orizzontali
ta introdotta la tecnologia Inverter, in colla-
con soluzioni di qualità, innovative, affida-
ad estrazione automatica, controllo a tem-
borazione con Toshiba, che ha permesso
bili e a prezzi concorrenziali. Una gamma
po, elettromeccanici
di mettere a punto un controllo densità con
ampia e completa, alta qualità, soluzioni
Massimo Gessaroli (direttore commerciale generale), Stefano Gessaroli (amministratore delegato), Angelo Panciera (maestro gelatiere) e Vincenzo Garuti (direttore commerciale italia)
R/RT: Multifunzione per preparazioni a caldo e a freddo P/T: Pastorizzatori/Tini di maturazione/ Bollitori
HTX/HSX/HBX: Mantecatori orizzontali ad estrazione automatica, controllo velocità e densità RHS/RHB: Combinate per preparazioni a caldo e a freddo V: Conservatori Rivoluzionari MC: Modular Concept GLS: Gelato Live Show B cod 47099 Staff Ice System via Anna Frank 8 - 47924 Rimini Tel 0541 373250 - www.staff1959.com
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Italia a Tavola · novembre 2016
Attrezzature
Smart Gel
Le ultime nate nell’azienda leader di Rimini Un mantecatore di ultima generazione, ecologico e personaliz-
vasca di produzione ha un diametro maggiore rispetto agli altri
zabile? È Smart Gel, ultima nata in casa Staff Ice System. Tra i nu-
mantecatori presenti sul mercato, per facilitare al massimo la pu-
merosi plus di cui è dotata, sicuramente non mancherà di destare
lizia. E siccome gli ingegneri della Staff sono molto attenti alla
attenzione l’accoppiamento diretto che, eliminando le cinghie,
personalizzazione del prodotto, Smart Gel può essere ordinata
riduce al minimo i rumori dovuti all’oscillazione e alle vibrazioni.
dell’altezza più indicata alle esigenze di ciascun operatore.
La bocca di uscita del gelato è di dimensioni più grandi del-
Bella nel design, curata nei dettagli, innovativa nelle funzioni,
la media con lo scopo di surriscaldare il meno possibile il gelato
rispettosa dell’ambiente grazie alla tecnologia Inverter: chi la pro-
stesso e garantire nel contempo una qualità superiore. Inoltre, la
va non la lascia più!
Smartmix, un gioiello di tecnologia in pasticceria
cun tipo di “stress”. Inoltre, grazie allo sca-
laboratorio: il cruscotto in posizione ergono-
rico di grossa sezione, è possibile estrarre
mica, il modulo di sollevamento con scalino
Il modulo superiore di Smartmix è un pa-
anche le miscele più dense e compatte. Il
per adeguare l’altezza della macchina a
storizzatore a tutti gli effetti, dotato di com-
modulo superiore di Smartimix è dunque
qualsiasi fruitore, la sicurezza, l’affidabilità e
pressore frigorifero e, grazie all’Inverter che
una multifunzione di ultima generazio-
il basso impatto acustico.
controlla i giri dell’agitatore, prodotti delicati
ne, studiata per facilitare la produzione di
Smartmix permette di lavorare in manie-
quali la crema pasticcera non subiscono al-
prodotti per pasticceria. Con questa multi-
ra rilassata, godendo passo dopo passo le
funzione è possibile cucinare una grande
fasi della ricetta. Provvista di tutte le risorse
varietà di prodotti: panna cotta, confetture,
in grado di garantire il massimo della per-
pasta bignè, gelatine, pasta choux, bescia-
formance e dell’affidabilità in tutte le pre-
mella, salse, ecc.
parazioni che richiedono il controllo delle
Smartmix
Il display grafico, 52 programmi perso-
temperature nelle fasi di riscaldamento, raf-
nalizzabili dall’utente, temperatura regola-
freddamento e agitazione, esprime al me-
bile fino a 115°C sono solo alcuni dei tanti
glio il concetto di una grande genuinità ed
plus che non mancheranno di conquistare
artigianalità, valorizzando le caratteristiche
chi la sceglierà per il suo laboratorio. Pro-
organolettiche delle preparazioni in quanto
gettata per conquistare l’universo femmini-
il ciclo di pastorizzazione utilizza temperatu-
le, Smartmix si distingue sia per la bellezza
re inferiori alla classica bollitura. L’integrazio-
del design che per le innovazioni tecniche
ne perfetta tra l’elettronica di base e l’Inver-
introdotte dagli ingegneri di casa Staff e fi-
ter consente di realizzare qualsiasi miscela,
nalizzate a facilitare il lavoro delle donne in
senza limiti, come se fosse fatta a mano.
novembre 2016 · Italia a Tavola
61
Attrezzature
NUOVA EDIZIONE CORSI
23 GENNAIO
CINA ITALIANA CU I D LE A ON SI ES OF 22° CORSO PR ALTA PASTICCERIA I D LE A ON SI ES OF PR 9° CORSO
a n i c u C a t l Scuola di A a e Pa s t i c c er i
62
Italia a Tavola · novembre 2016
PRENOTA LA TUA VISITA ALLA SCUOLA
Attrezzature
Crema di Zucca CON QUENELLES DI CAPRINO Zucca gialla
gr.
500
Porro
gr.
30
Patate
gr.
90
Aglio
n.
1
Prezzemolo tritato
q.b.
Brodo vegetale
gr.
500
Olio evo
gr.
25
Caprino fresco
gr.
80
Amaretti
L’unica Scuola di Cucina con il Riconoscimento di Eccellenza Italiana
n.
8
Parmigiano
gr.
30
Sale e Pepe
q.b.
Per i Funghi Porcini
gr.
400
Aglio
gr.
10
Vino bianco
gr.
50
Rosmarino
q,b.
Alloro
q,b.
Prezzemolo
q,b.
Procedimento Sbucciate la patata e la zucca, svuotatela dai semi e dai filamenti e tagliate il tutto a tocchetti. In una terrina, mescolate la zucca con il porro tagliato a rondelle e la patata, condite leggermente, riempite il sacchetto e condizionate in sottovuoto. Cucinate in forno a vapore a 95° per 35 minuti. Frullate con il mixer, incorporate il brodo per raggiungere la densità a voi gradita, lucidate olio extra vergine d’oliva, cospargete con il prezzemolo e servite nei piatti di servizio con gli amaretti sbriciolati, spolverate con il parmigiano grattugiato e infine terminate con delle quenelles al caprino condito con olio extra vergine e erba cipollina tagliata finemente con le forbici e i funghi che avrete trifolato in modo
Fotografie e grafica: Pisano Saverio
tradizionale.
novembre 2016 · Italia a Tavola
63
Attrezzature
V-Zug, 100 anni
di macchine per la cucina Alta qualità e tecnologia all’avanguardia 64
Italia a Tavola · novembre 2016
Attrezzature
D
al 1913 V-Zug è simbolo di qua-
quello che mangiamo”. Grazie a questo
lità svizzera che non è solo una
motto l’azienda si è particolarmente dedi-
Come funziona questa nuovissima tec-
tradizione consolidata ma è
cata allo studio di forni tradizionali e forni
nologia? Al termine del processo di asciu-
prima di tutto un impegno concreto per
a vapore con caratteristiche tecniche ine-
gatura viene prodotto del vapore che si
un continuo progresso. Le invenzioni e le
guagliabili.
condensa sulle stoviglie sotto forma di ac-
con un risultato finale impeccabile.
innovazioni che V-Zug riesce a creare di-
Con un forno a vapore V-Zug si potrà
ventano dei nuovi standard a livello mon-
cucinare in maniera semplice e veloce
diale. V-Zug produce apparecchi per uso
grazie all’innovativo GourmetSteam: de-
Dotate anche del programma Sprint
domestico per la cucina e per il lavaggio.
cine di ricette sono memorizzate all’inter-
che con una durata di soli 19 minuti lava
L’intero processo produttivo, che si avvale
no del forno, basterà quindi scegliere la
tutte le stoviglie in maniera sempre perfet-
di tecniche all’avanguardia e che riguarda
ricetta, impostarla e dare l’avvio e il forno
ta, di luci interne a Led e del programma
l’intero ciclo di produzione, dalle materie
cuocerà il vostro piatto in maniera perfetta.
QuadSensor che assicura un’imbattibile
prime alla realizzazione finale dell’appa-
Un altro importante programma è il
cura, pulizia e brillantezza delle stoviglie
recchio, si svolge negli stabilimenti sviz-
programma Bakeomatic (cottura automa-
grazie alla presenza di un sensore antical-
zeri che occupano una superficie di circa
tica) con il quale non sarà più necessario
care, un sensore che controlla la durezza
62mila mq.
qua purissima (distillata) rimuovendo i residui e le tracce di detersivo e brillantante.
impostare manualmente il tempo di cottu-
dell’acqua, uno per il brillantante ed un
I suoi prodotti sono realizzati secondo i
ra, la temperatura o la modalità di cottura.
sensore per il livello di sporco (sensore
più alti standard qualitativi svizzeri che per-
Tutto questo grazie a dei sensori che rile-
torbidità acqua) che permette di riutilizzare
mettono di offrire apparecchi affidabili e
vano la grandezza e il peso dell’alimento
acqua sempre pulita. B cod 47196
che durano a lungo nel tempo. Dove pos-
inserito.
sibile vengono utilizzate materie riciclabili
Molto innovative sono anche le lava-
assicurando anche un corretto smaltimen-
stoviglie V-Zug dotate dell’esclusiva tec-
to dei rifiuti.
nologia SteamFinish in grado di lavare con
Per V-Zug è molto importante la salute
il vapore piatti, bicchieri e posate garan-
dell’essere umano, da cui il motto “siamo
tendo una pulizia perfetta e senza aloni
Distribuito da: FRIGO 2000 High Performance Kitchen viale Fulvio Testi 125 - 20092 Cinisello Balsamo (Mi) - Tel 02 66047147 www.frigo2000.net
novembre 2016 · Italia a Tavola
65
Alimenti · xxx
Carne e pesce nell’Irlanda del Nord Tracciabilità e qualità i punti di forza Carne bovina di qualità, pesca dalle coste fino alla Groenlandia: due settori che in Irlanda del Nord sono ben affermati, garantendo eccellenze facilmente utilizzabili in cucina. L’export è aumentato del 31,1% in 4 anni
C
arne e pesce. Al di là del panorama verdissimo e delle splen-
Un discorso a parte, però, lo merita
dide coste, queste sono alcu-
l’agricoltura, il cui compimento si può ri-
ne delle caratteristcihe più tipiche dell’Ul-
assumere in più fattori uniti fra loro: una
ster, l’Irlanda del Nord. Una delle quattro
conformazione geografica e un clima
Regioni del Regno Unito, con un passato
ideali per coltivazioni e allevamento,
politicamente burrascoso, ma un presen-
un’industrializzazione che permette bas-
te caratterizzato da una rifioritura econo-
sa manodopera e ottimo rendimento, e
mica davvero notevole. Se infatti, dagli
l’attenzione alla qualità delle produzioni.
anni ‘60 fino alla pace del 1998, si susse-
Dalla combinazione di questi elementi
guirono scontri, anche armati, contro l’Ir-
nasce un settore che offre prodotti di
landa del Sud, dopo il patto denominato
qualità e garantisce la sostenibilità delle
“Good Friday Agreement”, la parte Nord
colture e degli allevamenti. Il tutto grazie
dell’isola cominciò a crescere in forma-
anche al coordinamento garantito da un
zione, industria e, naturalmente, settore
ente come Invest Northern Ireland, attivo
primario. E oggi appare come una “regio-
nel sostenere programmi di sviluppo e
ne” dell’isola, anche se l’appartenenza
nel promuovere la commercializzazione
alla Gran Bretagna è evidente soprattut-
all’estero.
to nell’organizzazione proprio dell’industria agroalimentare.
66
Italia a Tavola · novembre 2016
formazione scolastica e turismo.
Da segnalare poi “Food Fortess”, uno dei migliori sistemi al mondo di tracciabi-
Stiamo infatti parlando della regione
lità degli animali che aziende nordirlan-
più industrializzata dell’isola, avvantag-
desi del settore agroalimentare hanno
giata anche da un programma che dall’i-
sviluppato negli ultimi anni in collabora-
nizio degli anni ‘90 ad oggi investe su
zione con l’Institute for Global Food Se-
xxx · Alimenti curety. In poche parole, un sistema infallibile, capace di assicurare la sicurezza e l’integrità nella filiera alimentare, partendo dall’allevamento per arrivare al prodotto finito in mano al consumatore. Entrando poi nei particolari della produzione, carne e pesce indubbiamente dominano il sistema produttivo agroalimentare di questa Regione. Per quanto riguarda le carni, quelle bovine sono le “prescelte”. Questo tipo di allevamento si pratica in Irlanda del Nord da secoli, da piccoli proprietari che si sono tramandati l’esperienza di generazione in genera-
foto: Rooney Fish
zione. Gli animali pascolano in totale libertà, cibandosi di erba sana e pulita,
con punte del 54% per la carne, del 24%
ben precisi, quali un orientamento reatti-
elemento fondamentale per il gusto della
per pesce, crostacei e molluschi e del
vo e proattivo nei confronti del cliente, il
carne, che si rivela poi essere tenera e
24% per quanto riguarda thè, spezie e
rispetto per le esigenze delle due parti
gustosa al palato, ideale per una cucina
cacao.
nello scambio, l’integrità nelle scelte, l’i-
naturale e per la preparazione di un’am-
L’aspetto dell’export riguarda diretta-
dea di squadra per il raggiungimento di
pia varietà di ricette. È qui, in Irlanda del
mente anche il mondo della ristorazione
un obiettivo comune, per finire con forse
Nord, il secondo più grande allevamento
e della grande distribuzione per l’Italia,
i due più importanti: professionalità e
di polli in Europa, il cui export mira in par-
tenendo in considerazione l’avanguardia
passione.
ticolare al mercato italiano.
di questo territorio per tutto ciò che con-
Valori questi che ben si unificano, sia
Completa la produzione insieme con
cerne la tracciabilità e gli alti standard di
quantitativamente che qualitativamente,
l’allevamento, la pesca. Un settore che
igiene, ai quali va unita una moderna
con le garanzie che il Nord Irlanda offre:
deve molto all’ottima flotta peschereccia
concezione nei formati, nel packaging e
infrastrutture avanzate, costi operativi de-
che opera sia lungo le coste sia fino alle
negli abbinamenti golosi, capaci di sod-
cisamente competitivi, forza lavoro alta-
acque della Groenlandia. In questo caso
disfare una clientela sempre più esigente
mente qualificata, posizione strategica e
ci sono attività specializzate, soprattutto
e raffinata.
supporto economico.
per molluschi e crostacei di varie tipolo-
Per informazioni: www.investni.com
congelati, semilavorati o pronti per la cot-
L’agenzia di sviluppo commerciale Invest
tura. A seconda della tipologia ci sono
Northern Ireland ha lo scopo di far cre-
prime fasi di lavorazione in prossimità dei
scere l’economia di questa Regione, così
porti che in molti casi prevedono poi un
si pone come tramite tra i produttori del
trasferimento in Gran Bretagna dove vie-
Nord Irlanda e gli investitori internaziona-
ne terminato il processo produttivo e il
li, approfittando per raggiungere quest’o-
confezionamento.
biettivo anche del supporto del Governo.
Tirando le somme, l’Irlanda del Nord
Dall’altra parte, il lavoro si focalizza an-
è ad oggi uno dei partner più affidabili
che sulla formazione, già a partire dalle
per quanto riguarda il settore alimentare,
scuole, dove Invest NI promuove concet-
con un’industria food & beverage dal va-
ti come l’imprenditorialità, l’innovazione e
lore di circa 4 miliardi di sterline, con
la leadership.
90mila addetti occupati e un’esportazio-
La volontà è una: quella di creare una
ne pari al 70% della produzione totale.
florida economia nell’Irlanda del Nord
Basti pensare che l’export, fra il 2010 e il
che offra pari opportunità per tutti i citta-
2014, ha avuto un incremento del 31,1%
dini. In altre parole, sviluppare le poten-
(fonte: Hmrc Regional Trade Statistics)
zialità del Paese. Tutto questo con valori
B cod 47148
foto: INI-Invest Northern Ireland
gie, che vengono poi distribuiti freschi o
Invest Northern Ireland
novembre 2016 · Italia a Tavola
67
Alimenti
Grana Padano in tour negli States insieme a grandi cuochi italiani servito anche come entrée con un calice di Berlucchi in tutte le master class ed è stato interprete di svariati piatti tra cui: “Granai d’autunno”, ovvero la pizza di Franco Pepe con Grana Padano in crema 12 mesi e croccante di Grana Padano 24 mesi; la “Zuppa di Grana Padano, pomodori pelati e pane raffermo” del tristellato Niko Romito; nonché le “Conchiglie nere, Grana Padano e ristretto di pere” presentate da Fortunato Nicotra. Al termine della kermesse, il Consorzio Grana Padano ha organizzato uno special
Franco Pepe, Elisabetta Serraiotto e Lidia Bastianich
C
event sui segreti della pizza nel nuovo Ea-
iak, si cambia! È stata Chicago
Spariti i tavoli fissi, la nuova formula
taly World Trade Center: protagonista
ad aprire l’ultimo tour americano
“Dine around in store” (cenare in giro per il
Franco Pepe e il Grana Padano Dop nelle
di Identità Golose, all’inizio di ot-
negozio) ha permesso al pubblico, suddi-
sue diverse stagionature, descritte dalla
tobre. Giunti con il 2016 alla terza edizione
viso in gruppi, di muoversi da un capo
responsabile marketing del Consorzio, Eli-
di Identità Chicago e alla settima di Identità
all’altro di Eataly in modo itinerante, con i
sabetta Serraiotto, affiancata dalla madri-
New York, entrambe presso Eataly, non
cuochi, italiani e stranieri, chiamati non
na di casa Lidia Bastianich.
solo l’appuntamento nella metropoli dell’Il-
solo a cucinare ma anche a farlo sotto gli
linois ha preceduto quello a Manhattan,
occhi del pubblico.
prezzato - ha dichiarato Serraiotto - con
crescendo così in importanza, ma si è di-
Così, mentre a Chicago Giancarlo Per-
due brand ambassador d’eccezione. Non
mostrata nuova la formula stessa, con le
bellini presentava i suoi “Gnocchi di polen-
potevamo chiedere di più alla chiusura di
cene di gala che hanno cambiato comple-
ta di Storo, pane, verze, rape rosse, brodo
Identità Golose New York, che già ci aveva
tamente volto per avvicinare al massimo il
al caprino e polvere di crosta di Grana Pa-
regalato tante soddisfazioni con gli chef
pubblico agli chef e viceversa.
dano”, a New York Grana Padano veniva
stellati arrivati dall’Italia». B cod 47088
I benefici del Grana Padano al centro del convegno de “Le Soste” a Milano Al recente convegno “Alimentazione tra salute e piacere”, Giuseppe Crippa, direttore dell’Unità operativa di ipertensione arteriosa e malattie cardiovascolari correlate, ha illustrato come l’assunzione giornaliera di Grana Padano Dop contribuisca a ridurre la pressione arteriosa in soggetti affetti da ipertensione. Il convegno, organizzato dall’associazione Le Soste, si è svolto al Palazzo dei Giureconsulti a Milano, alla presenza di cuochi, medici nutrizionisti, giornalisti e critici enogastronomici. «Il cibo - ha commentato Crippa - può essere la migliore medicina preventiva per il nostro corpo. Sapendo che i tripeptidi han-
68
«Un evento “tailor made” molto ap-
Italia a Tavola · novembre 2016
no proprietà Ace-inibitori di cui Grana Padano è ricco, abbiamo sviluppato uno studio clinico per misurare gli effetti su soggetti ipertesi di una integrazione dietetica con questo formaggio». Lo studio clinico, realizzato dall’Unità operativa di ipertensione dell’ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza, «è stato realizzato - ha spiegato Crippa - inserendo nella dieta di 30 pazienti 30 g al giorno di Grana Padano Dop stagionato 12 mesi. All’inizio della ricerca in tutti i pazienti la pressione era maggiore di 140 mmHg per la sistolica e/o maggiore di 90 per la diastolica. Dopo 2 mesi di trattamento con Grana Padano i livelli pressori si sono ridotti in modo significativo (-6 mmHg per la pressione sistolica e -5 mmHg per la pressione diastolica) e, nella maggior parte dei pazienti, la pressione si è normalizzata». B cod 46962
xxx ¡ Alimenti
novembre 2016 ¡ Italia a Tavola
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Agrifood Covalpa
Verdure 100% italiane per foodservice e consumer
A
grifood Covalpa nasce nel 1989,
prediligendo prodotti di origine organica
quando 7 cooperative agricole
provenienti dagli scarti non edibili dei rac-
insieme all’Associazione Marsi-
colti, Agrifood mette il sigillo alla bontà.
cana Pataticoltori si uniscono in un con-
Grazie al controllo e alle analisi del suolo
sorzio che vede la cooperazione di più di
si evita l’impoverimento dei terreni, men-
400 produttori. Oggi il gruppo è cresciuto
tre il controllo nell’uso di pesticidi permet-
e di pari passo è cresciuta anche l’atten-
te di adeguarne l’uso alle reali necessità di
zione verso la messa in produzione di or-
ciascun campo.
taggi di qualità superiore.
70
Attraverso una politica delle irrigazioni
Sicurezza, qualità, sostenibilità e fles-
attenta, Agrifood Covalpa evita lo spreco
sibilità sono i concetti cardine di una
idrico. Politiche che, se applicate da tutte
produzione che ha fatto del controllo e
le aziende agricole italiane, porterebbero
della filiera corta il suo punto fermo. Per
a un risparmio idrico pari a 69 milioni di m³
Agrifood, infatti, la sicurezza alimentare e
d’acqua a livello nazionale (fonte studio
la garanzia dei prodotti offerti, sono di fon-
Althesys 2011). Tutto questo testimonia la
damentale importanza. Una produzione
grande attenzione e l’impegno di una pro-
bar e piccoli locali. Mentre per il mondo
certificata che nasce in uno stabilimento
duzione ecosostenibile.
consumer sono da sottolineare le inno-
ecosostenibile le cui attività sono costan-
Le verdure Agrifood Covalpa arrivano
vazioni di prodotto quali il “Minestrone 20
temente monitorate da enti indipendenti e
nelle cucine di ristoranti, mense e a casa
minuti” o “Foglie di Spinaci” Gusto&Linea,
qualificati. Ogni fase, sia in campo sia in
delle famiglie. Quatto marchi - Passione
prodotti freschi e surgelati che vanno in-
fabbrica, è scrupolosamente monitorata
Verde, Grandi Panieri, Ortolandia, Fresco
contro alle esigenze di preparazione delle
dagli esperti del settore.
Verde, Le Patatose - ma sempre una sola
cucine casalinghe di oggi. Una gamma di
È solo attraverso questo attento piano
certezza: l’impegno di un gruppo che
surgelati dal gusto e dalla consistenza in-
di controllo e di gestione continui che il
coopera in nome dell’eccellenza e della
confondibile. B cod 46880
prodotto raggiunge elevati standard d’ec-
funzionalità. Per la ristorazione veloce, per
cellenza. Verdure e ortaggi di qualità su-
esempio, la linea foodservice “I Grandi
periore, coltivati in un angolo di paradiso
Panieri” è proposta in imballi dal formato
tutto italiano: La Valle del Fucino. Attraver-
ridotto - cartoni piccoli e compatti da 5 kg,
so la scelta accurata delle sementi, il con-
in alternativa ai tradizionali da 10 kg - volti
trollo e la gestione nell’uso dei fertilizzanti,
a evitare eccessivi ingombri nei freezer di
Italia a Tavola · novembre 2016
Agrifood Abruzzo Sede: via San Bernardino 196 - 25018 Montichiari (Bs) Stabilimento: Borgo Strada 14 - 67043 Celano (Aq) www.agrifood.it
xxx · Alimenti
LE RADICI DEL CIBO
Formaggio e pere, connubio perfetto L
e pera è il frutto di un albero vigoroso della famiglia delle Rosaceae, nome scientifico Pyrus communis. Ne esistono
tantissime specie spontanee, ma la sua origine non è localizzata con precisione, Europa occidentale, nord Africa ed Asia le regioni più proba- di Piera Genta bili. I suoi frutti erano consumati dall’uomo già anticamente, come testimoniano reperti risalenti all’Età della Pietra. Omero la ricorda nel Giardino delle Fecondità di Alcinoo, re dei Feaci, mentre la mitologia greca attribuisce alla pera il significato di frutto sano e gustoso, prediletto da divinità ed eroi. Dalla Magna Grecia la coltivazione del pero giunse a Roma, dove ebbe ampia diffusione e grandi estimatori: Catone e Plinio perfezionarono le tecniche di coltivazione, mentre Pompeo e Nerone ne furono entusiasti consumatori. Durante il Medioevo questo frutto perse la sua popolarità per riconquistarla a partire dal XVIII secolo. Le pere erano considerate un frutto delicato e raro che di solito era consumato dai ricchi, di qui l’espressione “al contadino non far sapere quanto è buono il cacio con le pere”. Tracce dell’accostamento tra formaggio e pere si trovano già nel Duecento, in un’espressione proverbiale francese: “Dio non ha mai fatto un matrimonio così riuscito come quello tra la pera e il formaggio”. Oggi si conoscono oltre 5mila varità di pera. Il pero è coltivato in forma intensiva in Cina ed Europa, soprattutto in Italia, Spagna, Francia e Germania. Le pere di produzione italiana sono disponibili sul mercato praticamente tutto l’anno, con varietà estive come Williams. B cod 46830
novembre 2016 · Italia a Tavola
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Alimenti
Caviar Giaveri
Gusto delicato per abbinamenti gourmet
C
aviar Giaveri vanta una trenten-
I sapori delicati, quasi impercettibili del
nale passione per l’eccellenza
caviale e la freschezza del prodotto meri-
ittica, un’eccellenza autentica,
tano una particolare attenzione nella mise
genuina, figlia della cultura gastronomica
en place. Ecco un breve ma utile elenco
italiana, che ha scoperto nella tradizione
di pratici consigli ed una ricetta facile e
russa conoscenze e tradizioni ricche di
veloce per degustare al meglio il caviale:
storia e passione. Da qui la scelta di pro-
Il caviale può essere assaporato anche
durre il caviale in possedimenti ittici di
da solo, direttamente dalla confezione
proprietà, protetti e controllati, dove gli
appoggiata su un portaghiaccio;
equilibri della specie sono rispettati, dove
È importante servirlo su un letto di ghiac-
le moderne tecnologie di acquacoltura
cio per mantenere la temperatura e pre-
permettono la sostenibilità degli impianti
servarne l’aroma;
e la salvaguardia di quell’animale meraviglioso
Si può condividere una scatola da 100 g per 4 persone; Utilizzare dei cucchiaini in
che è lo storione
madreperla,
di origine rusvi-
tare l’acciaio
vono in modo
per non alte-
molto simile a
rare il sapo-
quello selvatico.
re);
esemplari
Cucchiaio di patate al prezzemolo, uovo di quaglia e caviale Ingredienti (per 4 persone): 200 g di patate, 4 cucchiai olio extravergine di oliva, sale e pepe, prezzemolo, uova di quaglia, 50 g di caviale Caviar Giaveri (consigliato Siberian Classic) Preparazione: bollire 200 g di patate già pelate e fatte a pezzi. Una volta cotte schiacciarle con un passaverdura o uno schiacciapatate, condirle con 4 cucchiai di olio extravergine sale e pepe. Lasciare raffreddare e una volta fredde aggiungere prezzemolo tritato. Per l’uovo di quaglia: mettere a bollire un pentolino di acqua con un cucchiaio di aceto bianco. Bollire, aprire e versare dentro un uovo di quaglia alla volta. Attendere che si cucini senza toccarlo troppo: metterlo a raffreddare dentro un recipiente con dell’acqua fredda. Servire su cucchiai in ceraminca, non acciaio, aiutandosi con uno stampino: posare le patate, poi l’uovo ed infine il caviale.
72
Italia a Tavola · novembre 2016
osso,
oro (meglio evi-
sa. E dove gli
La porzio-
L’obiettivo è pro-
ne classica
porre al mercato un prodotto
minima
di elevata qualità, lavorato in modo
da
prevedere per
artigianale, confezionato direttamente presso l’allevatore e “firmato” con un mar-
ospite è di circa 15 g
chio proprio, riconoscibile e trasparente. Il
(4 cucchiaini), mentre la quantità ideale
consumatore che decide di acquistare il
suggerita per un degustatore parte da al-
caviale Giaveri ha la certezza della prove-
meno 30 g;
nienza e della qualità. Chi si affida ad altri
Accompagnare a crostini di pane leg-
marchi deve assolutamente fare attenzio-
germente imburrati con burro delicato o
ne alle indicazioni scritte sulle confezioni
blinis tiepidi;
che indicano la provenienza del prodotto.
Utilizzare con ingredienti classici, uova
L’intramontabile abbinamento con lo
sode o patate bollite (tagliate a dadini
champagne, i grandi spumanti oppure la
schiacciate o intere), abbinamenti facili e
vodka, la ritualità d’uso negli eventi mon-
veloci. B cod 47019
dani e nelle celebrazioni e festività più importanti, così come nell’intimo convivio di alta classe, sono i momenti più classici in cui gustare i selezionati caviali firmati Caviar Giaveri.
Caviar Giaveri via Villanova 10 - 31030 San Bartolomeo di Breda (Tv) - Tel 0422 686038 www.caviargiaveri.com
Alimenti IL COMMENTO
di Roberto Vitali
Bio o non bio, l’importante è evitare l’imbroglio Nei primi sei mesi del 2016 - dicono le statistiche, da prendere comunque sempre con le pinze - in Italia si sarebbe registrato un aumento del 21% nelle vendite di prodotti alimentari biologici. Gli italiani, dunque, sceglierebbero sempre più prodotti coltivati o allevati in modo assolutamente naturale, senza fertilizzanti chimici o prodotti geneticamente modificati, senza aumento artificiale della conservabilità, senza uso di antibiotici, con rispetto dei cicli naturali di coltivazione e maturazione, rispettando la qualità della vita degli animali allevati. Tutte belle cose ma, considerato che il bio costa circa il doppio del “tradizionale”, siamo sicuri che sia veramente biologico? Ovviamente a questo punto entrano in ballo i controlli: cioè che il marchio commerciale di “bio” sbandierato da una azienda sia stato prima assegnato con regolarità da uno dei 14 organismi che in Italia accertano il rispetto delle regole, quindi che Accredia (l’ente che, a sua volta, vigila sui 14 organismi e i laboratori di analisi) svolga con regolarità e intensità le verifiche previste. Ancora una volta siamo al punto dolente: in generale in Italia i controlli sono spesso rari o superficiali e soprattutto le condanne. Come ha denunciato recentemente la trasmissione di Rai3 “Report”, grano non biologico è stato spacciato per bio. Chi e quando pagherà? In Italia si sta diffondendo un pericoloso lassismo. Questo sul “bio” però ci tocca da vicino come quello sulla sicurezza: è un attentato alla nostra salute e alla nostra vita. Ci vorrebbe un pugno più duro. B cod 47144
Agrimontana
guida gli Artisti del Gelato con passione e prodotti naturali di Marco Di Giovanni
Q
da mio fratello Cesare, che ha scelto come nome Agrimontana proprio per evidenzia-
ualità e ingredienti completa-
re il legame con l’agricoltura di montagna,
mente naturali. Queste i due
e come filosofia quella di utilizzare sola-
elementi che stanno alla base
mente ingredienti naturali». Ecco fin dalla
di Artisti del Gelato, l’associazione che ri-
fondazione, la volontà di proporre prodotti
unisce i Maestri gelatieri italiani dediti alla
senza conservanti, coloranti o aromi artifi-
valorizzazione e alla promozione del gela-
ciali.
to artigianale di qualità. Molti di loro li ab-
Inizialmente rivolta ai soli pasticceri, da
biamo incontrati in occasione del meeting
una decina d’anni la sfida di Agrimontana
annuale che li ha radunati a bordo della
si è aperta anche al mondo del gelato:
nave da crociera Costa Favolosa, per un
«Siamo entrati in questa realtà perché la
viaggio “nel gusto” lungo le coste italiane,
nostra gamma si era ampliata: oltre ai pro-
spagnole e francesi.
dotti Agrimontana come frutta candita e
Tuttavia, non solo ricerca della qualità
confetture, anche il cioccolato Domori. È
e passione sono ciò che accomuna que-
stato proprio in quel momento che abbia-
sti professionisti. L’associazione è nata da
mo desiderato soddisfare quei clienti che,
un’idea di Agrimontana, azienda leader
scegliendo i nostri prodotti naturali, avreb-
nella trasformazione della frutta e nell’arte
bero proposto al pubblico la qualità dei
gelatiera, parte del Gruppo Illy. E per com-
loro gelati e il coraggio della loro scelta».
prendere i valori condivisi dagli Artisti del
Agrimontana, in questo meeting annuale,
Gelato, è necessario «ripercorrere proprio
ha voluto rilanciare la sfida ai propri Artisti
la storia di Agrimontana», come ha sugge-
del Gelato: «prendete la qualità che noi
rito il presidente di Agrimontana Enrico
proponiamo, rielaboratela con il tocco di
Bardini.
originalità che vi contraddistingue, e pro-
«L’azienda Agrimontana è stata fondata nel 1972, quindi ormai da quasi 45 anni,
ponetela al pubblico con passione». B cod 47030
novembre 2016 · Italia a Tavola
73
Alimenti · xxx
La regina delle rose
nel nuovo panettone Loison In un’ottica di continua innovazione, Dario Loison ha sfornato un’altra idea illuminata: il Panettone alla Rosa. L’incarto fa da preziosa “tovaglia ricamata” con dettagli tratti da antiche tavole botaniche
74
Italia a Tavola · novembre 2016
Dolci · Alimenti oltre 400 sostanze aromatiche differenti e
fiori, ecco un Carosello di frutta, tra cui 2
non a caso viene chiamata la Regina delle
Presidi Slow Food e ingredienti Dop: Mar-
rose.
ron Glacé dal 1997; Amarena dal 2004;
Assieme alla Rosa Damascena è stato
Noel, ovvero Pera Cannella Chiodi di ga-
calibrato il prezioso Sciroppo di Rose Ligu-
rofano, dal 2005; Mandarino Tardivo di
ri, Presidio Slow food, ricavato da un’antica
Ciaculli, Presidio Slow Food, dal 2005;
e rinomata tradizione della lavorazione dei
Fico Dottato di Calabria dal 2007; Chinot-
petali di rosa che risale addirittura al 1600.
to di Savona, Presidio Slow Food, dal
Secondo il Presidio sono utilizzati petali di
2008; Albicocca e Zenzero dal 2009; Li-
rose coltivate lontano da fonti di inquina-
quirizia e Zafferano dal 2013, con liquirizia
mento e in modo sostenibile.
di Sibari Dop.
Alla ricerca di tavole botaniche in antiche biblioteche
Fiori, proposti sia da 500 g che da 1 kg,
La collezione Frutta e Fiori è nata dalla de-
di alta qualità, Vaniglia Naturale Mananara
cennale e continua ricerca di ingredienti
del Madagascar (Presidio Slow Food) e
italiani unici che diano personalità al Pa-
Sale marino integrale di Cervia.
nettone Loison. Per questo ricercato
B cod 47182
I panettoni della collezione Frutta e sono preparati con uova fresche, miele italiano, latte fresco intero panna e burro
packaging Sonia si è dedicata per mesi e mesi a studi certosini presso biblioteche nazionali e internazionali, alla ricerca di tavole botaniche, dal Settecento fino ai Dario Loison
D
al 1997 Loison offre una ricca
giorni nostri, disegnate a mano da artisti
Loison strada statale Pasubio 6 - 36030 Costabissara (Vi) - Tel 0444 557844 www.loison.com
esperti in botanica.
gamma di Panettoni alla frutta e
Sonia Pilla ha ripreso alcuni dettagli di
ai fiori: tutti raccolti in una nuova
frutta, foglie e fiori e li ha adagiati in un
collezione. È questa la collezione di nic-
contesto bucolico su un prezioso incarto
chia novità 2016, che raccoglie tutti i pa-
tinta avorio rosato, colore coniato apposi-
nettoni Loison identificati da un frutto o un
tamente per questa nuova collezione, per
fiore come ingrediente prelibato. E in
renderne particolarmente armonico l’in-
un’ottica di continua innovazione, ecco la
sieme con ogni nastro che identifica il gu-
new entry in casa Loison: il Panettone alla
sto. Per sigillo una preziosa barretta in
Rosa. Pur rimanendo nella tradizione, con
metallo dorato, su cui è inciso il marchio
questa scelta Dario Loison dà inizio a una
Loison, che trattiene l’etichetta esplicati-
nuova sfida in pasticceria, perché non è
va, dove è riportato l’anno di nascita del
da tutti innovare senza stravolgere un dol-
Gusto proposto nel Panettone.
ce già equilibrato nella sua natura. un blend di rose tra cui la Rosa Damasce-
Dal 1997 panettoni alla frutta e ai fiori
na, coltivata sin dai tempi dei persiani per
Il Panettone alla Rosa, novità 2016, fa
l’inebriante e delicato profumo. Ogni
compagnia ad un altro “fior di panettone”,
anno da maggio a giugno, nella Valle del-
quello alla Camomilla. Nato nel 2015, è
le Rose, una regione protetta da monta-
stato il primo panettone preparato con un
gne nel cuore della Bulgaria, avviene la
fiore: caratterizzato da aromi dolci e tipici
suggestiva fioritura delle rose: i fiori sono
della camomilla, si distingue per la sua
raccolti a mano la mattina presto per pre-
particolare e lieve fragranza, a lungo per-
servare tutte le sfumature floreali. Alla
sistente nel retrogusto, assieme ai sentori
Rosa Damascena sono state riconosciute
di miele e polline. Accanto ai panettoni ai
Per questo Panettone è stato utilizzato
novembre 2016 · Italia a Tavola
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Olio
In viaggio per l’Italia olivicola per apprezzare il lavoro dei produttori un’annata come questa che risulta essere infausta, che gli sforzi economici sono maggiori e quindi un litro di extravergine artigianale non di Fausto Borella può costare meno di 1215 euro giusto per riprenderci le spese. Sarà un viaggio affascinante in cui percorrerò in poco più di un mese migliaia di chilometri abbracciando produttori, frantoiani e contadini, nobili ereditari e imprenditori che per gioco o per passione hanno deciso di scommettere sul prodotto più misterioso e affascinante della nostra terra, che tutte le famiglie utilizzano, ma che ancora non sanno ben distinguere la differenza tra un olio amaro, piccan-
C
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te e persistente e un olio “più delicato” e on il benestare del caro diret-
ma per lo stato dell’olio italiano di qualità.
tore Alberto Lupini, che non
Sarà bellissimo ed elettrizzante, cam-
Sarà un viaggio incredibile, che ho la
spesso avvinato e rancido.
smetterò mai di ringraziare per
minare le rovine di Segesta o Selinunte,
fortuna di compiere a 46 anni, a 15 anni
darmi ogni volta la possibilità di esprimer-
fermarsi sotto l’olivo millenario davanti
di distanza da quell’incontro con Gino
mi come voglio nello spazio concessomi,
al tempio della Concordia nella valle dei
Veronelli, che cambiò inesorabilmente il
così da poter raccontare senza censure
templi o percorrere le strade di Ragusa
destino della mia strada, libera e indipen-
o tagli tutto quello che penso sull’olio ex-
Ibla. Sarà un’emozione fanciullesca ab-
dente, come mi insegnò lui. L’uomo, che
travergine italiano vero e di qualità, oggi
bracciare i Titani del Salento e percorrere
prima di andare a bere in cielo con Gianni
vorrei parlare di un’avventura che mi ri-
la strada piena di oliveti che mi porterà da
Brera e Giacomo Bologna, voleva a tutti
guarderà da vicino e con essa centinaia
Castel del Monte ad Andria. E poi Canino,
i costi far capire a tutti i consumatori che
di olivicoltori e milioni di italiani.
Battipaglia, Riva del Garda e Castelnuovo
esiste un olio extravergine da primo prez-
Tra pochi giorni inizierò una collabo-
Berardenga, Matera e Mezzane di Sotto
zo, forse buono per condire il pastone del
razione televisiva con Alice Tv e Marco-
a Verona, passando per Vagliagli e altre
cane, e un olio monocultivar proveniente
polo Tv per raccontare, in giro per l’Italia
incredibili realtà italiane.
da oliveti certi, franto entro poche ore e
olivicola, le più belle realtà e aziende di
Ma come si fa a comprare un sedi-
conservato nei contenitori più idonei e
olio disseminate nel nostro Paese. Incon-
cente olio extravergine di oliva a 4 euro e
sotto gas inerte. Allora la missione del
trerò decine di produttori, parlerò con
non pensare di ritrovarci all’interno la fati-
“maestro” sarà stata compiuta e noi avre-
loro guardandoli negli occhi e ascoltando
ca di un olivicoltore, di un’intera famiglia,
mo fatto la nostra parte, senza più indugi
i loro dialetti, comprenderò la situazione
o addirittura di una contrada o un paese.
e senza timori. Allacciate le cinture, si par-
olivicola, non solo per l’attuale frangitura,
Come si fa a non capire, soprattutto in
te! B cod 47052
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Olio
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Italia a Tavola ¡ novembre 2016
Olio
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Vino · xxx
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Crescita inarrestabile per le BOLLICINE Sotto le feste sempre un “must” Italia a Tavola · novembre 2016
xxx · Vino
I vini spumanti italiani sono una categoria in crescita, con un consumo spostato sui prodotti di qualità con indicazione geografica specifica ed un export guidato dal “sistema Prosecco”. La diversità della proposta è il punto forte della produzione italiana, ma il fascino dello Champagne è sempre più vivo e in crescita di Piera Genta
C
in crescita, un consumo spostato sui pro-
la necessaria acidità e compiutezza aro-
dotti di qualità con indicazione geografica
matica. Le regioni in cui si concentra la
ome si possono non ama-
specifica ed un export guidato dal siste-
produzione di spumanti e frizzanti sono
re le bollicine, sinonimo di
ma Prosecco (che riunisce i tre consorzi
quelle settentrionali, in particolare il Pie-
socialità, convivialità, gioia
di tutela) concentrato su Gran Bretagna,
monte, la Lombardia, il Trentino, il Veneto
di vivere e di momenti ce-
Stati Uniti e Germania, diventato uno stile
e l’Emilia Romagna. Proprio la diversità è
lebrativi! Per gli spumanti questo è il pe-
del bere. Il dato 2015 consegna all’Italia il
il fattore importante per il successo della
riodo più importante dell’anno, anche se
primo posto al mondo sia come produt-
proposta italiana.
da tempo, grazie allo sforzo intrapreso da
tore di spumante che come esportatore.
Sono diverse le espressioni del me-
molti di non legarli solo al momento del
Ma è con la Francia che storicamente l’I-
todo Classico, a partire per esempio dal
brindisi, le occasioni di consumo si sono
talia condivide una posizione di particola-
Piemonte con l’Alta Langa Docg, nato alla
ampliate diventando un vino con utilizzo
re prestigio nella spumantistica, essendo
fine degli anni Novanta, prodotto con le
più regolare da accompagnarsi a tutto
il luogo dove si è sviluppato il metodo
uve Pinot nero e Chardonnay in vigneti
pasto, oltre ai consueti aperitivi, e di qui
della seconda fermentazione in bottiglia
sopra i 250 metri di altezza, ma che or-
un’ampia diversificazione della gamma e
(metodo Classico o Champenoise).
mai si spingono sempre più in alto; nu-
la creazione di menu dedicati con abbi-
Sono tanti in Italia, da nord a sud, i
meri contenuti consumati soprattutto nel
namenti accattivanti, rientrando tra l’altro
territori in cui si spumantizza, utilizzando
Nord-ovest; considerato un tutto pasto e
nella lista degli ingredienti di alcuni coc-
sia vitigni classici come lo Chardonnay
poco legato alle festività.
ktail.
o il Pinot Nero che uve autoctone, una
Il Trentodoc, definito “bollicine di
Sulla base dei dati elaborati dai vari
quarantina di varietà diverse in circa
montagna” per le sue caratteristiche, ma-
istituti di ricerca sull’andamento dei con-
45mila ettari, con produzioni interessan-
gica combinazione di territorio, altitudine
sumi del primo trimestre 2016, si eviden-
ti, in cui le caratteristiche del territorio di
e clima, il cui padre è stato Giulio Ferra-
zia che i vini spumanti sono una categoria
produzione sono fondamentali per dare
ri, fondatore dell’azienda omonima,
novembre 2016 · Italia a Tavola
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sta incrementando la sua presenza all’estero toccando il 20% del totale. Di Franciacorta quest’anno si è parlato molto in occasione del periodo di installazione dell’opera-evento “The Floating Piers” di Christo sul lago d’Iseo, con consensi sul Satèn, tipologia esclusiva. L’Oltrepò Pavese, patria del Pinot nero con circa 3mila ettari, poco presente all’estero nonostante il suo potenziale, vede nel Cruasé il simbolo di questo antico territorio di tradizione vinicola lombarda. Il sistema Prosecco rappresentato dei tre Consorzi (Prosecco Doc, Asolo e Montello Docg, Prosecco Docg e Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg) vanta un mondo produttivo di mezzo miliardo di bottiglie e 2 miliardi di fatturato stimato, con prodotti conosciuti e affermati all’estero protetti da un grande lavoro di difesa del marchio. Parlando di vini adatti a particolari momenti dell’anno, lo spumante dolce per eccellenza è l’Asti Docg, che da cinque anni registra un segno negativo dopo aver conquistato i mercati di tutto il mondo. È di qualche giorno fa la notizia che le case spumantistiche d’intesa con il Consorzio di tutela hanno iniziato a sperimentare un Asti con minore residuo zuccherino da proporre in versione secca. Situazione ben diversa per il Moscato d’Asti Docg, che soprattutto sul mercato Usa vive una sorta di “moscatomania” grazie ad alcune citazioni nelle canzoni rap che lo trasformano in qualcosa di nuovo, di trendy, rinnovando la sua immagine. Il fascino dello Champagne, infine, è sempre più vivo e in crescita. L’Italia secondo le informazioni del Bureau du Champagne - che rappresenta nel nostro Paese il Comité Champagne, l’ente che riunisce tutte le Maison e tutti i vigneron della Champagne - con 6,3 milioni di bottiglie è il settimo mercato al mondo per l’export del celebre vino francese. B cod 47143
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Italia a Tavola · novembre 2016
xxx · Vino
novembre 2016 · Italia a Tavola
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foto Ronny Kiaulehn
Vino · xxx
TRENTODOC
Bollicine di montagna
Qualità sempre più apprezzata L e Dolomiti sono siti naturali evoca-
grappolo, la sua storia, è una piccola gran-
origini. Nessun altro metodo Classico al
tivi, riconosciuti come patrimonio
de opera d’arte che raggiunge i cittadini di
mondo nasce in montagna e questo fat-
dell’Umanità dall’Unesco. I vigneti
ogni parte del mondo. La natura e la storia
tore è decisivo per la qualità. Trentodoc,
da cui proviene il Trentodoc si trovano qui,
sono elementi fondamentali che vengono
prima denominazione di origine controlla-
in quella piccola parte d’Italia che si affac-
conservati e preservati con lo stesso im-
ta in Italia riservata al metodo Classico, è il
cia sul Patrimonio dolomitico. E solo qui
pegno da generazioni di trentini. Trento-
frutto del lavoro della gente di montagna,
trovano aria pulita, pura acqua di sorgente
doc è un sentimento, parte integrante del
unito a un regalo della natura: il territorio,
e clima irripetibile: l’alternarsi di giornate
patrimonio montano trentino.
fattore unico e distintivo.
calde e di notti fresche che impreziosi-
Il territorio: tradizione e montagna
presa fra i 200 e gli 800 metri, circondata
Ogni fase ripete fedelmente quanto
Le bollicine Trentodoc sono le uniche al
doc nasce da vigneti situati su pendici a
è avvenuto per merito di contadini che
mondo a poter essere definite “bollicine
media altitudine, particolarmente adatti
difendono la tradizione come elemento
di montagna”. La loro storia è fatta di pas-
alla coltivazione della vite, in un ambien-
fondamentale per la qualità dei vini. Ogni
sione e di profondo legame con le proprie
te montano con climi caratterizzati da forti
scono i grappoli destinati a trasformarsi in Trentodoc.
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Lavorato in una fascia collinare com-
Italia a Tavola · novembre 2016
dalle montagne delle Dolomiti, il Trento-
Vino escursioni termiche giornaliere, in grado
conferitori) dispone di una superficie vita-
aggiunto delle bollicine di montagna, ide-
di regalare alle uve complessità aromati-
ta inferiore all’ettaro.
ali su tavole moderne ed eleganti. Per-
ca e fragranza. I vigneti qui coltivati si av-
La superficie vitata in Trentino è fra le
fetto anche come semplice aperitivo, si
vantaggiano - anche in maniera indiretta
più costose in Italia. L’ambizione è di man-
presta sia per brindisi quotidiani che per
- dell’influenza della montagna.
tenere l’eccellenza nella produzione: una
le occasioni speciali, a seconda dell’eti-
mission che guarda alla qualità e non ai
chetta scelta. Al Trentodoc possono es-
In Trentino il 35% del metodo Classico
volumi. Il Trentodoc raggiunge vette in-
sere abbinati antipasti semplici o raffinati
ternazionali nel metodo classico in grado
così come proposte più elaborate, dalle
Con circa il 35% della produzione nazio-
di competere con le grandi etichette del
più svariate ricette della cucina nazionale
nale, il Trentino è il secondo produttore
mondo.
e internazionale fino ai piatti della cucina regionale. B cod 47105
italiano di spumante metodo Classico. I le case spumantistiche dall’Istituto, confer-
A tavola, con ogni piatto, in tutte le stagioni
mano la crescita del comparto (+6% di cre-
Trentodoc non ha stagionalità né prefe-
scita media) arrivando a 7 milioni di botti-
renze a tavola, è un accompagnamento
glie vendute per un valore totale di circa
ideale a tutto pasto. Questo è un valore
dati del triennio 2012-2014, raccolti presso
Istituto Trento Doc Palazzo Trautmannsdorf via del Suffragio 3 - 38122 Trento www.trentodoc.com
“tirate” nel 2014 dalle case spumantistiche è stato di 8,5 milioni. Da evidenziare come la crescita di Riserve e Millesimati (+13%) sia nettamente
foto Carlo Baroni
70 milioni di euro. Il numero di bottiglie
superiore alla media, a ulteriore dimostrazione di come il mercato riconosca e premi la qualità Trentodoc. Le esportazioni corrispondono a circa il 20% del venduto, con l’Europa che rappresenta circa il 10% e America del Nord, Canada, Asia e Oceania il restante 10%.
Le 45 cantine Le case spumantistiche che hanno deciso di far parte dell’Istituto Trentodoc sono ad oggi 45. Sono costantemente impegnate nel coniugare la tradizione della coltivazione vinicola montana con le innovazioni tecnologiche e di processo, per ottenere spumanti classici che siano portabandiera di un Made in Italy d’eccellenza. Ogni bottiglia di bollicine Trentodoc è prodotta nel rispetto delle rigorose norme disposte dal disciplinare. La dimensione delle aziende è eterogenea, con la presenza e coesistenza del maggior produttore di metodo Classico in Italia, di cantine cooperative agricole, di aziende agricole e di aziende vinicole. La superficie totale di produzione dedicata a base spumante è di circa 800 ettari. Il 70% delle aziende private (principalmente
novembre 2016 · Italia a Tavola
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Eccellenza superiore sulle tavole delle feste
N
ell’aria c’è già voglia di brindisi e convivialità festo-
crescere e innovarsi fino a diventare punto di riferimento quali-
sa. Ma il tradizionale susseguirsi di auguri non è tale
tativo nella denominazione.
senza bollicine... superiori! Produrre eccellenza è l’o-
Due esempi perfetti per celebrare con stile il momento più
biettivo primario attorno al quale ruota l’intera filosofia di Col
atteso dell’anno? Valdobbiadene Prosecco Docg Superiore di
Vetoraz. Per ottenerla gli elementi cardine sono il territorio e il
Cartizze e Valdobbiadene Prosecco Docg Millesimato dry.
metodo. Terra in azienda fa rima con rispetto, cura e amore in-
Il Valdobbiadene Prosecco Docg Superiore di Cartizze,
cessante per un patrimonio universalmente riconosciuto come
vero cavallo di battaglia per Col Vetoraz, riassume la massima
unico e dal valore indiscusso.
espressione della denominazione tanto da ottenere ottimi risul-
Lo stesso rispetto viene applicato nel metodo di lavorazio-
tati ai concorsi nazionali e internazionali, ultimo tra i quali il “5
ne, che mira a preservare al massimo l’integrità della materia
Stars Wine” Award a Vinitaly per la sua categoria. Proviene dai
prima così come si trova in natura, senza alterarla. Scelte che
migliori vigneti dell’omonima area, uno spazio talmente ristretto
nel calice si traducono infine in eleganza, armonia ed equilibrio
da limitare la produzione a esigue quantità. Le uve crescono
i tratti distintivi degli spumanti della cantina di Santo Stefano di
su un terreno di argille, marne e arenarie, questo favorisce la
Valdobbiadene (Tv), una realtà che in soli 20 anni ha saputo
speciale concentrazione di aromi e una grande salinità. Il mix di fiori e frutta matura domina nei profumi intensi mentre al palato si presenta vellutato, pieno e con un’equilibrata aromaticità. L’abbinamento principe è coi dessert a chiusura di pasti raffinati. Il Valdobbiadene Prosecco Docg Millesimato dry è un vino elegante e intenso, al naso è fruttato con note floreali mentre al palato si presenta leggermente aromatico esaltando la rotondità della struttura. Sa essere trasversale, perfetto sia come compagno di conversazione con gli amici, sia abbinato a pranzi delicati e raffinati. B cod 46761 Col Vetoraz Spumanti strada delle Treziese 1 - 31049 S. Stefano di Valdobbiadene (Tv) - Tel 0423 975291 - www.colvetoraz.it
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Italia a Tavola · novembre 2016
Vino
Demetra 2009, novità in casa Mirabella Dal 1979 un’azienda in continua crescita Teresio Schiavi
La prima vendemmia di Mirabella è datata 1979, quindi è una delle prime aziende che in Franciacorta ha creduto nella spumantizzazione. Oggi gli ettari vitati, tra proprietà e affitto, sono 50, tutti in zona storica, con una produzione di 400-450 mila bottiglie anno. Le bottiglie di Franciacorta Docg non fanno mai meno di 24 mesi sui lieviti: possono arrivare anche a 60 e più. I millesimi vengono proposti mediamente ogni quattro anni, quando l’annata si presta. Dalla prossima vendemmia, Mirabella GianniAlcune Tessari altre tipicità: uso nelle cuvée sarà azienda bio certificata.
anche del Pinot Bianco; uso di vasche in cemento per la vinificazione; limitato uso di barrique; eliminazione degli allergeni; bassa presenza di solfiti; sperimentazione per arrivare all’uso di lieviti autoctoni. di Roberto Vitali
«I
In Italia Mirabella conta 60 collaboratorirappresentanti che coprono un po’ tutto il
n linea con la nostra anima sempre volta alla ricerca e
territorio nazionale. I prodotti Mirabella si ri-
alla sperimentazione, presentiamo Demetra Extra Brut
volgono solo al settore Horeca, quindi non si
Millesimato 2009: non una rottura rispetto alla cuvée
troveranno mai nei supermercati. Quello che
storica, ma sua naturale evoluzione, nell’ottica di rendere un pro-
meraviglia e fa piacere è l’enorme crescita
dotto ancora più accattivante, elegante e completo». Con queste
dell’export: in soli tre anni l’export di Francia-
parole, Teresio Schiavi, enologo e fondatore dell’azienda Mira-
corta Mirabella è arrivato al 30% della pro-
bella di Rodengo Saiano (Bs), in Franciacorta, ha presentato l’ulti-
duzione (circa 130mila bottiglie, che sono
mo gioiellino della Casa.
andate sui mercati di Giappone, Usa e
Perché il Millesimo?
Europa). Merito di questo balzo è in par-
Per Mirabella il Millesimo corrisponde a precisa scelta di qua-
ticolare da attribuire a Marta Poli, che
lità e significa premiare un’annata particolarmente performante. Perché il 2009?
si occupa espressamente di questo settore commerciale.
La vendemmia 2009 ha garantito un prodotto dalla freschezza
Infine due prospettive per il fu-
spiccata, nonché da un’ampia complessità strutturale e aromatica.
turo immediato: ristrutturazione del-
Perché il passaggio all’Extra Brut?
la sala degustazione e degli uffici,
Per valorizzare al massimo la freschezza, insieme agli aromi
così da migliorare l’accoglienza in
varietali e alla tipicità. Da qui anche la scelta di non utilizzare vini di
cantina; restyling delle etichette
riserva, consentiti dal disciplinare anche per i millesimati.
e delle bottiglie, perché il vino “si
Perché la scelta del Pinot Nero?
beve prima di tutto con gli occhi”.
Nell’ottica di ottenere un Franciacorta con importante parabo-
B cod 46558
la di longevità dopo la sboccatura, il Pinot Nero si è rivelato una scelta naturale. Appena presentato, il Demetra 2009 è già esaltato dalle guide: Vitae (Ais) gli ha assegnato il massimo riconoscimento delle 4 viti; ViniBuoni d’Italia gli ha attribuito la Corona.
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Italia a Tavola · novembre 2016
Mirabella via Cantarane 2 - 25050 Rodengo Saiano (Bs) - Tel 030 611197 www.mirabellafranciacorta.it
xxx · Vino
novembre 2016 · Italia a Tavola
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Vino
Le Marchesine, export al 23%
Nel 2017 nuova cantina con spazi triplicati lesimato dedicato a mio padre Giovanni, al quale tutti noi continuiamo a ispirarci». Ancora una volta i Franciacorta Le Marchesine, bottiglie oggi esportate in tutto il mondo, confermano la validità e la lungimiranza delle idee sul vino di Franciacorta prima di papà Giovanni Biatta, oggi del figlio Loris, che si avvale di una famiglia unita e laboriosa. Basta pensare che lavorano in cantina il figlio Andrea con la moglie Francesca e la figlia Alice con il marito Dario, oltre alla mamma Giuliana. Visto l’entusiasmo con cui Loris e tutti i suoi lavorano, c’è da credere che nuovi traguardi siano alle porte. Infatti è così:
di Roberto Vitali
«Sì, servono anche i giudizi delle Gui-
l’ampliamento e ristrutturazione della can-
de - afferma il patron Loris Biatta - ma è il
tina è già più che un semplice desiderio.
a Franciacorta è terra tutta da sco-
giudizio del pubblico a cui io tengo di più e
Il progetto è pronto, le autorizzazioni an-
prire e da godere per le sue bel-
devo dire che gli intenditori ci danno delle
che, i lavori inizieranno nel 2017. Gli spazi
lezze: borghi antichi, ville, cascine,
belle soddisfazioni. Senza parlare del for-
a disposizione triplicheranno: 4.500 metri
castelli e soprattutto tanti vigneti molto ben
te sviluppo che sto avendo con l’export,
quadrati sottoterra e 2.800 al piano terra.
curati. La sua notorietà si deve principal-
anche in Paesi che sembrano marginali
La rinnovata cantina sarà un vanto per tutta
mente alle bollicine, che stanno facendo il
come il Sudafrica, il Paraguay, la Colombia.
la Franciacorta. B cod 47078
giro del mondo conquistando mercati im-
Complessivamente le mie esportazioni in-
portanti. In questi ultimi anni il Franciacorta
teressano il 23% delle bottiglie prodotte.
Docg si sta sempre più affermando con
Tutte e sette le tipologie che produciamo
autorità sul mercato nazionale ed estero
ci danno soddisfazione, ma quella a cui
per merito di alcune aziende che hanno
sono più sentimentalmente legato è il Mil-
L
saputo cogliere tutte le sfumature e potenzialità ancora inespresse di questa terra. Una di queste aziende è certamente Le Marchesine, con sede a Passirano (Bs), divenuta una delle principali realtà vitivinicole del comprensorio: produce circa 500mila bottiglie in diverse tipologie e, tra i suoi allori, può annoverare i “Tre Bicchieri” assegnati dalla Guida Vini d’Italia 2016 per il Franciacorta Dosage Zero Secolo Novo Riserva 2008, un vino che nasce da selezioni clonali di uve Chardonnay.
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Italia a Tavola · novembre 2016
Loris e Andrea Biatta
Azienda agricola Le Marchesine via Vallosa 31 - 25050 Passirano (Bs) Tel 030 657005 www.lemarchesine.com
xxx · Vino
novembre 2016 · Italia a Tavola
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Dalle Marche il Gran Cuvée Madreperla
Bollicine da collezione firmate Moncaro
P
rodotto in edizione estremamente limitata e ottenuto da
poi per almeno altri 6 mesi in bottiglia dopo la sboccatura.
uve Verdicchio dei Castelli di Jesi e Montepulciano del
Innumerevoli gli abbinamenti per il Madreperla. Per la sua
Conero. È il Madreperla, Gran Cuvée Metodo Classico
elegante e morbida struttura e la ricca sapidità, si abbina a piatti
Moncaro, un prodotto d’élite presente nelle carte dei vini di pre-
importanti della marineria, sia tradizionali che della cucina con-
stigiosi ristoranti italiani e esteri. Dal gusto ampio e persistente,
temporanea. È da provare anche a tutto pasto, in particolare è
dotato di grande equilibrio in tutte le sue componenti. Il suo pro-
un ottimo vino per piatti con crostacei, pesci anche in salsa, risot-
fumo è caratterizzato da un gradevole sentore di crosta di pane
ti con pesce o verdure. Seppur già estremamente piacevole e
e delicate note di frutta rossa di sottobosco.
pronto per essere goduto poche settimane dopo la sboccatura,
Fermentato a bassa temperatura per alcuni mesi, l’imbottiglia-
la compresenza di due vitigni importanti come il Verdicchio, con
mento viene effettuato in primavera e la presa di spuma avviene
la sua potenza genetica, ed il Montepulciano, di cui è distinta-
molto lentamente. Il vino rimane a contatto con i propri lieviti per
mente percettibile al palato la struttura fenolica, suggeriscono
60 mesi. La “liqueur d’expedition” utilizzata per il Madreperla è
che il Gran Cuvée Madreperla sarà capace di maturare ulterior-
la chiave dello stile e del gusto della cuvée: un particolare blend
mente in bottiglia e di dare grandi soddisfazioni anche ai collezio-
che comprende, oltre a varie annate di Verdicchio Riserva Vigna
nisti che vorranno tenerlo nella loro cantina per gli anni a venire.
Novali sapientemente dosate, l’acquavite di vino Verdicchio ma-
La tradizione spumantistica delle Marche ha origini antichissi-
turato per oltre 10 anni in vecchie barrique. Questo vino matura
me e il maggior protagonista è stato Francesco Scacchi, medico nato a Fabriano il 7 novembre 1577. Già nel 1622, Scacchi descrisse le caratteristiche dei vini rifermentati in bottiglia, antesignani dei moderni spumanti, nel suo trattato “De Salubri Potu Dissertatio”. Un importante riferimento che sottolinea la tradizione e le profonde valenze culturali di cui la spumantistica italiana può andare orgogliosa nel mondo partendo proprio dalle Marche. B cod 47091 Terre Cortesi Moncaro via Piandole 7/A - 60036 Montecarotto (An) Tel 0731 89245 - www.moncaro.com
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Italia a Tavola · novembre 2016
xxx · Vino
Berlucchi ’61 Franciacorta Nature Purezza millesimata È
arrivato da pochi mesi in enoteca e già le guide enologiche l’hanno premiato: è Nature Millesimato della Guido Berlucchi. Nature amplia la linea ’61, che celebra nel
nome la primogenitura Berlucchi in Franciacorta (nel 1961 l’azienda creò il primo metodo Classico del territorio) e si affianca ai già noti Brut, Satèn e Rosé. È una cuvée di Chardonnay (80%) e Pinot nero (20%), le uve arrivano da vigne di proprietà allevate nei comuni di Corte Franca e di Provaglio d’Iseo; vigneti con almeno 15 anni d’età, maturi per dare “uve da Millesimato”. Nature nasce con la vendemmia 2009, segnalata negli annuari di enologia come un’ottima annata. Le componenti di Nature provengono esclusivamente dalle primissime frazioni di pressatura, il mosto fiore, 36 litri ogni 100 chili di uva soltanto. Effettuato l’imbottigliamento nella primavera del 2010, dopo 5 anni di maturazione sui lieviti e 6 mesi di riposo, dopo la sboccatura Berlucchi ’61 Nature 2009 è pronto per l’assaggio. Nella flûte, il Franciacorta si rivela come pura espressione del territorio: unisce infatti la carnosità dello Chardonnay alla mineralità del Pinot nero. Essendo poi proposto “senza maquillage”, ossia senza il beneficio dello sciroppo di dosaggio, ne descrive anche l’anima più vera, schietta. La componente olfattiva espressiva e complessa, la verticalità e la persistenza al palato ne fanno un Millesimato dallo stupefacente “equilibrio dinamico” da provare a tutto pasto. B cod 47086 Guido Berlucchi Piazza Duranti 4 - 25040 Borgonato (Bs) Tel 030 984381 - www.berlucchi.it
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Il regalo perfetto per un Natale...effervescente!
L’
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area del Cartizze è la più fa-
Marsuret, che a 80 anni dalla prima
Dry regala eleganza e cremosità. Il colo-
mosa e prestigiosa dell’intero
vendemmia è ormai un marchio afferma-
re è giallo paglierino, il profumo è un in-
comprensorio Conegliano Val-
to nel mercato del Prosecco Superiore
tenso bouquet di frutta bianca matura, in
dobbiadene. È il cuore dell’unico ed inimi-
Docg, pone da sempre grande importan-
bocca si presenta vivace, fruttato, setoso
tabile Prosecco Superiore Docg. Questo
za alla produzione diretta delle uve utiliz-
ed avvolgente. Il primo bicchiere invita ad
è il Cartizze: un fazzoletto di terra di 106
zate per i propri spumanti, a garanzia di un
un secondo bicchiere e così ogni brindisi
ettari, racchiuso nell’anfiteatro naturale
controllo totale dell’intera filiera produtti-
diventa festa, un momento unico da vive-
del comune di Valdobbiadene (Tv), dove
va. Per questo motivo gestisce anno dopo
re insieme. Che sia servito come aperitivo
la vite ha trovato un ambiente ideale per
anno con gelosia e scrupolosità il proprio
o con il tradizionale panettone, il Cartizze
esprimere il massimo dalla propria unicità.
vigneto in Cartizze: solo la migliore uva,
Marsuret è un classico per tutti i momenti
Su queste colline la natura, la tradi-
vendemmiata a mano ad inizio ottobre,
di convivialità durante le feste. Disponibile
zione e la volontà dell’uomo lasciano da
viene vinificata e spumantizzata nella
quest’anno anche in versione Magnum da
sempre un segno di eleganza ed eccel-
nuova e moderna cantina per produrre il
1,5 litri. Nella preziosa confezione in legno,
lenza che ben si ritrovano nel bicchiere
proprio famoso e premiato Valdobbiade-
è un regalo prestigioso e di sicuro effetto,
del Cartizze Marsuret. Solo qui, in questo
ne Docg Superiore di Cartizze “Dry”.
che ben si presta alle occasioni importanti
vero ed unico Cru, grazie ad un perfetto
Ultimo in ordine di tempo il riconosci-
mix tra microclima, suolo, esposizione al
mento come “Miglior Prosecco” nell’An-
sole e cultura enoica, è possibile produrre
nuario dei migliori vini italiani 2016 di Luca
lo spumante Cartizze, il vertice qualitativo
Maroni. Il metodo Charmat ne esalta la
del Prosecco.
freschezza e l’aromaticità e la versione
Italia a Tavola · novembre 2016
come il Natale. B cod 47029 Marsuret azienda agricola via Barch 17 - 31049 Guia di Valdobbiadene (Tv) - Tel 0423 900139 - www.marsuret.it
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Vino
Cuvage Rosé Brut, unico vino piemontese premiato al concorso Cswwc 2016 Vincendo la medaglia d’argento, il Rosé Brut Metodo Classico Nebbiolo d’Alba Doc di Cuvage è stata l’unica bollicina piemontese premiata al concorso internazionale “Champagne & sparkling wine world championships”
U
n nuovo successo internazio-
e il Blanc de Blancs. Un riconoscimento
nale conquistato da Cuvage,
che arriva nell’anno in cui il Metodo Clas-
la cantina di Acqui Terme (Al)
sico Cuvage Rosé è passato dalla deno-
che produce bollicine Metodo Classi-
minazione Vino Spumante di Qualità a
co. L’azienda interpreta in modo
Nebbiolo d’Alba Doc.
originale un prodotto storico, che
«Sono molto fiero del rico-
affonda le proprie radici in Pie-
noscimento conseguito anche
monte, proiettandolo nel consu-
quest’anno - commenta a caldo
mo contemporaneo e proponen-
Stefano Ricagno, responsabile
dosi di farlo conoscere come una
dello stabilimento Cuvage - una
delle migliori espressioni dell’arte
riconferma dell’altissimo livello dei
enologica. Una chiara identità co-
nostri spumanti, capaci di conqui-
struita attraverso scelte produttive
stare un palato internazionale e
rigorose, orgogliosa delle sue ori-
accreditarsi in competizioni presti-
gini piemontesi, con un focus nei
giose come quelle ideate da Tom
vitigni autoctoni come Nebbiolo e Cortese e l’inserimento di vitigni internazionali come Chardon-
Stevenson». La competizione “Champa-
Stefano Ricagno
gne & sparkling wine world
Il Rosé Brut Metodo Classico è creato
championships”, creata dal
con uve 100% Nebbiolo. Caratterizzato
noto giornalista inglese e
da un tenue colore rosa cipria, presenta
Rosé Brut Metodo Clas-
svoltasi a Londra, ha infat-
un perlage fine e molto persistente. La
sico, conosciuto per le
ti scelto Cuvage per uno
lenta rifermentazione in bottiglia avviene
raffinate bollicine rosate
dei suoi titoli più presti-
a contatto con i lieviti per almeno 24 mesi
che hanno conquistato
giosi. «Tecnicamente il
ad una temperatura di 13-14°C, con un’u-
la medaglia d’argento
perlage di tutti i vostri
midità mantenuta costante, in assenza di
del concorso interna-
vini è impeccabile. Un
luce, secondo il metodo tradizionale che
zionale
perlage superiore al
contraddistingue Cuvage. Questo vino,
& sparkling wine world
99,9%
Cham-
che mette in notevole risalto la comples-
championships”,
pro-
pagne attualmente in
sa personalità del Nebbiolo, manifesta
mosso da Tom Ste-
commercio», ha sotto-
eleganza ed equilibrio. B cod 46820
venson,
ennesimo
lineato Tom Steven-
prestigioso traguardo
son, founder & chair di
raggiunto dopo la dop-
Cswwc, parlando nel
nay e Pinot Nero. Fiore all’occhiello è il
“Champagne
pia medaglia d’argento nel 2015 per il Brut Rosé
degli
2015 della celebre eti-
Cuvage Stradale Alessandria 90 - 15011 Acqui Terme (Al) - Tel 0144 371600 www.cuvage.it
chetta.
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Vino
Dall’aperitivo ai piatti più raffinati, la gamma Collet esalta ogni piatto Dal Brut al Blanc de Blancs, dal Rosé al Millésime, gli champagne della Maison Collet riflettono la diversità dei territori della regione e sono perfetti per essere abbinati a qualsiasi pietanza di alta gastronomia principalmente dalla rinomata “Côte de Blancs”, apportano note agrumate e floreali al naso e contribuiscono a rendere il finale in bocca generosamente aromatico. Per questo, il Blanc de Blancs Collet è l’accompagnamento ideale di sushi, sashimi e portate di pesce in generale. Il Rosé Brut della Casa è sinonimo di seduzione, sia per il suo colore rosa ramato, sia per i suoi sentori di frutti rossi e petali di rosa, che aprono la strada a un palato vellutato e fruttato, particolarmente equilibrato tra vinosità e freschezza. Consigliato con piatti a base di frutti rossi. Un ottimo compagno per le portate di carne è sicuramente
P
il Millésime della casa, annata 2006. Un vino che è espressione remiata ad ottobre come “Champagne Winery of the
di un’annata di vendemmia eccezionale, creato a partire da soli
Year” nell’ambito della New York international wine
due vitigni: Chardonnay e Pinot Nero. È uno champagne che ri-
competition, la Maison Collet è la più antica società di
posa per almeno 7 anni nelle cantine della Maison e che ci invita
viticoltori della Champagne. Dal 1921 crea champagne di caratte-
alla scoperta di nuove sensazioni a partire dal naso, con note
re, con un unico obiettivo: soddisfare una clientela di consuma-
vanigliate e di composta di mela cotogna, le quali lasciano poi
tori esigenti, che ricercano autenticità, eleganza e raffinatezza.
spazio a note più asprigne e a sentori di frutti rossi.
La casa si basa principalmente sull’approvvigionamento di uve
La gamma Collet in distribuzione in Italia si completa con
Premier e Grand cru che riflettono la diversità dei territori della re-
Rosé Dry (ideale accompagnamento per i dessert a base di frutta
gione e crea vini di alta gastronomia, perfetti per essere abbinati
fresca), Brut Art Déco (puro ed elegante perfetto per accompa-
a qualsiasi pietanza, dall’aperitivo ai piatti più raffinati.
gnare frutti di mare), e con due eccellenze come Esprit Couture
Il vino base della Maison, Collet Brut, è perfetto per l’aperitivo
(interamente lavorato a mano) e Collection Privée Vintage 2006
ed è un vino di carattere. Un carattere che si esprime nella scelta
(champagne complesso e di grande personalità, parzialmente
- alquanto inusuale - delle uve (Pinot Meunier). Dopo almeno 36
invecchiato in botti di rovere della Champagne). B cod 47109
mesi sui lieviti nasce un prodotto fresco, dall’aroma fruttato, che sviluppa una piacevole lunghezza e un palato ben strutturato. Il Blanc de Blancs Collet si contraddistingue per la sua eccezionale eleganza e freschezza. Le uve Chardonnay, provenienti
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Distribuito da: OnestiGroup via Toscana 5/7 - 29017 Fiorenzuola d’Arda (Pc) Tel 0523 245511 - www.onestigroup.com
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Vino
Cuvée Belle Epoque 2008 Perrier-Jouët Un’annata che esprime infinita eleganza M
aison Perrier-Jouët presenta
gne tutta la sua finezza ed eleganza, Bel-
quale è stata aggiunta la generosità, la
l’ultima annata della sua cele-
le Epoque riflette la moltitudine dei suoi
morbidezza, le note di frutta fresca del
bre Cuvée de Prestige: Belle
aromi con eleganza e delicatezza.
Pinot Noir proveniente dalle terre di Mail-
Epoque 2008. La cuvée Belle Epoque è
La Cuvée Belle Epoque 2008 è il frut-
ly, Verzy e Aÿ (45%). Per il tocco finale,
l’espressione perfetta dello stile florea-
to di una vendemmia contraddistinta da
Hervé Deschamps ha scelto gli aromi di
le ed elegante di Perrier-Jouët e riflette
una primavera difficile, poco soleggiata
frutta matura del Pinot Meunier da Dizy
l’eccezionale qualità dei suoi vigneti clas-
e con temperature fresche. Questo clima
(5%) conferendo un’ulteriore rotondità ed
sificati al 99,2% sulla scala dei cru.
perdura durante l’estate, con piogge ab-
equilibrio alla Cuvée Belle Epoque 2008.
L’iconica bottiglia disegnata nel 1902
bondanti. Saranno le belle temperature
Il vino ha riposato nelle cantine per alme-
da Émile Gallé - uno dei più celebri crea-
di inizio settembre a dare freschezza al
no 6 anni.
tori del movimento Art Nouveau - è essa
millesimo 2008 e una gradevole rotondi-
«Belle Epoque 2008 - assicura Hervé
stessa un’opera d’arte. Fedele all’ap-
tà in bocca, permettendo di raggiungere
Deschamps - è un’annata piena di vita-
proccio artistico della Maison, Hervé
un delicato equilibrio tra finezza e strut-
lità. Con una nota di freschezza legger-
Deschamps, settimo Chef de Caves di
tura.
mente acidula e una presenza in bocca
Perrier-Jouët, crea ogni millesimato Bel-
Questo assemblaggio esalta la fre-
rotonda e persistente, questo vino è un
le Epoque come un’opera d’arte unica:
schezza e le note floreali dello Char-
delicato equilibro tra finezza e struttura».
l’arte delle grandi annate. Assemblato in
donnay (50%) proveniente dai Grands
una sola volta per restituire allo champa-
Crus di Cramant, Avize e Chouilly, al
Appunti di degustazione Uno champagne pieno di vitalità, con un delicato equilibrio tra finezza e struttura. Aspetto: colore oro dalla radiosa limpidezza, con freschi e tenui riflessi verdi. Naso: primaverile con sentori di fiori bianchi sottili, come biancospino e fiori di susino. La freschezza degli aromi di frutta bianca lascia poi spazio a lievi note di agrumi canditi. Palato: l’attacco è franco e deciso, con una presenza in bocca ampia, marcata da una punta di freschezza. Degustata preferibilmente tra 9 e 11°C, la Cuvée Belle Epoque 2008 è perfetta per l’aperitivo. A tavola, la sua freschezza e i suoi aromi floreali si abbineranno meravigliosamente con la sapidità del pesce e dei crostacei o con la delicatezza di carni bianche. B cod 47000 Distribuito da: Marchesi Antinori via Cassia per Siena 133, loc. Bargino 50026 San Casciano Val di Pesa (Fi) Tel 055 23595 www.perrier-jouet.com/it-it/
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Vino
Piper-Heidsieck Rare
Il gioiello creato da Régis Camus proprio dall’ispirazione Régis Camus, che ama scommettere sul carattere speciale delle annate. La storia delle cuvée Rare inizia nel 1885, quando, per celebrare il primo secolo di vita della Maison, il gioielliere dello Zar Pierre-Karl Fabergé disegnò una bottiglia e la decorò con oro, diamanti e lapislazzuli. Un secolo dopo, per il bicentenario, fu lanciato il primo vero Rare. La bottiglia della cuvée Rare Millésime 1976, decorata in oro e diamanti dal gioielliere Van Cleef & Arpels, valeva un milione di franchi francesi! Una cuvée Rare è sempre frutto di eventi straordinari. Solo in 8 annate sono stati prodotti Vini Vintage Rare: 1976, 1979, 1985, 1988, 1990, 1998, 1999 e 2002. L’ultimo, Rare Millésime 2002, è una cuvée di prestigio, ma segnata dalle peculiarità dell’annata. Un millesimato sinonimo di ricchezza e generosità creato a partire da un assemblage di 17 cru maturati per oltre otto anni nelle cantine della Maison. Un vino profondo, ma cesellato, preciso, armonioso la cui bottiglia è decorata con una tiara color oro a simboleg-
L
giare la preziosità del prodotto. a 4ª edizione della rassegna
Rare 2002, fregiati rispettivamente del 1°
Régis Camus e la Maison Piper-
“Wine of the Decade”, quest’an-
e del 2° posto nella classifica di dicembre
Heidsieck hanno in serbo una grande
no, è stata dedicata agli Cham-
2015, il successo di Champagne of the
sorpresa: la prima Cuvée Rare rosé della
pagne e ad aggiudicarsi la vittoria è
Decade è stata un’ulteriore prova dello
storia, annata 2007. Una chicca che se-
stato Piper-Heidsieck Rare 2002, eletto
straordinario talento dello Chef de Cave
condo gli esperti di Wine Spectator, tra i
Champagne of the Decade 2000’s dopo
Régis Camus e dell’intero team di enolo-
pochi privilegiati che hanno avuto il pri-
aver sbaragliato la concorrenza di tutte le
gi Piper-Heidsieck. A riprova delle grandi
vilegio di degustarla in anteprima, merita
Cuvée Prestige, bianche e rosé, e di tutti i
doti di Camus, il suo personale medaglie-
95/100 punti. B cod 47108
Vintage Champagne realizzati tra il 2000
re raccoglie numerosi riconoscimenti, tra
e il 2009.
cui ben otto premi come “Champagne &
Dopo gli eccezionali riconoscimenti
100
Sparkling Winemaker of the Year”.
attribuiti dal prestigioso Wine Spectator
La cuvée Rare Millésime 2002 è il più
a Piper-Heidsieck Rare Magnum 1998 e
recente di una speciale collezione, nata
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Distribuito da: OnestiGroup via Toscana 5/7 - 29017 Fiorenzuola d’Arda (Pc) - Tel 0523 245511 www.onestigroup.com
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Vino
Sessantanni L’eleganza del Primitivo
in un packaging speciale natalizio D
alle vecchie vigne di San Mar-
anni ribattezzato “Valle del Sessantanni”.
zano di San Giuseppe, nella
Questo vino rappresenta un’intu-
zona della Dop Primitivo di
izione del presidente di Cantine San
Manduria, in Puglia, nasce “Sessantan-
Marzano, Francesco Cavallo, deter-
ni”, un vino dal terroir mediterraneo uni-
minato a creare un prodotto capace di
co, firmato San Marzano. È prodotto dal-
interpretare l’autenticità originaria del
le viti ad alberello di oltre sessant’anni di
Primitivo in chiave inedita e moderna.
età riunite in un vigneto di 20 ettari, negli
«Abbiamo creduto nelle “vecchie vigne” ad alberello e il mondo ci ha ripagati riconoscendoci il ruolo di sinonimo di Primitivo», ricorda con orgoglio Francesco Cavallo. «Oggi la fusione di tradizione, passione e sensibilità con le tecniche moderne ci consente di produrre vini dai
tenzione per un territorio, e per portare
caratteri varietali e regionali spiccati, che
sulle tavole di amici e parenti un vino
si differenziano nel mercato, anche inter-
rosso di grande struttura, dal profumo
nazionale».
ampio e complesso, fruttato, con sentori
Questo è solo un esempio del-
di prugne, confettura di ciliegia e note di
le numerose iniziative di Cantine
tabacco, leggermente speziato. Un vino
San Marzano a tutela della biodi-
di grande corpo, morbido e ricco di tan-
versità. La cantina infatti investe,
nini nobili con un sorprendente finale di
fin dagli anni ‘90, nel valore e nel-
note di cacao, caffè e vaniglia.
la valorizzazione delle potenzia-
Grazie a questa promozione della
lità della coltivazione di “vecchie
tradizione del Primitivo di Manduria, Ses-
vigne”, oltre che di vitigni autoc-
santanni è divenuto simbolo di una vera
toni minori.
rinascita per l’enologia pugliese, nobili-
Sessantanni è l’essenza del-
tazione che rende questo vino capace
la filosofia San Marzano, un vino
di comparire sulle più importanti tavole
che racchiude storia, valori umani,
italiane e del mondo. B cod 47087
territorio. Una bottiglia speciale, quindi, che per Natale sarà disponibile anche in un’edizione limitata, arricchita da un particolare astuccio. Un regalo prezioso per condividere una passione e l’at-
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Cantine San Marzano via Regina Margherita 149, 74020 San Marzano di San Giuseppe (Ta) Tel 099 9574181 www.cantinesanmarzano.com
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Vino
Uve: 100% Glera Vinificazione: in bianco con pressatura soffice delle uve. Decantazione statica e fermentazione a temperatura controllata, presa di spuma in grande recipiente secondo il metodo Charmat Affinamento: da 1 a 3 mesi Colore: giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli, perlage fine e persistente, spuma cremosa Profumo: all'olfatto richiami floreali di rosa, agrumi, acacia e fruttati di pesca bianca, pera e mela Sapore: armonioso e delicato, sapido e leggermente aromatico, toni eleganti Servire a: 8°C Gradi: 11.5% vol. Abbinamenti: ottimo come aperitivo, ideale per l'abbinamento con pranzi delicati e raffinati
Col Vetoraz Spumanti strada delle Treziese 1, 31049 Santo Stefano di Valdobbiadene (Tv) - Tel 0423 975291 www.colvetoraz.it
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Italia a Tavola · novembre 2016
Uve: Incrocio Manzoni 13.0.25 (Raboso Piave x Moscato d’Amburgo) Vinificazione: diraspatura e macerazione a freddo delle bucce con il mosto per due giorni, fermentazioni in serbatoi di acciaio termocondizionati Affinamento: 3 mesi e poi 6 mesi in bottiglia Colore: perlage sottile e persistente che sposa la vivace e accattivante tonalità rosa peonia Profumo: intensamente aromatico, ricorda petali di rosa e fiore del tiglio, decisamente riconoscibile Sapore: asciutto, di giusta freschezza e lungamente aromatico dopo la deglutizione Servire a: 4-8°C Gradi: 11.5% vol. Abbinamenti: fresco e versatile si abbina con salumi poco grassi, piccoli fritti e antipasti di pesce, ottimo con formaggi a pasta molle, sensazionale con il sushi
Uve: 100% Nebbiolo Vinificazione: la rifermentazione in bottiglia avviene lentamente ad una temperatura costante di 13-14°C così come costanti sono le condizioni umidità e assenza di luce, secondo il rigoroso Metodo Classico Cuvage. Dopo un minimo di 24 mesi di maturazione sui lieviti, Cuvage Rosé è pronto per essere messo "in punta" Colore: rosa cipria tenue Profumo: delicati sentori di crosta di pane e spezia bianca si fondono le note di ribes e uva spina Sapore: la bocca rivela la personalità del Nebbiolo ed esprime grande eleganza ed equilibrio Servire a: 8-10°C Gradi: 12% vol. Abbinamenti: trova la sua massima espressione con i crostacei crudi e sapientemente cucinati e con gli insaccati nobili.
Azienda Agricola Conte Collalto via XXIV Maggio 1, 31058 Susegana(Tv) Tel 0438 435811 www.cantine-collalto.it
Cuvage stradale Alessandria 90, 15011 Acqui Terme (Al) Tel 0144 371600 www.cuvage.com
Vino
Uve: accurata selezione di sole uve Chardonnay raccolte con vendemmia manuale Vinificazione: maturazione di oltre 8 anni sui lieviti selezionati in proprie colture Colore: il perlage, fine e persistente, danza fra riflessi dorati Profumo: bouquet di grande complessità in cui spiccano note di cedro candito, di confettura di mela cotogna e sensazioni foreali che fanno da preludio a tratti più complessi di brezza marina e pane speziato Sapore: la freschezza e la sapidità si fondono in perfetta armonia con una raffinata morbidezza che riporta alla lunga sosta sui lieviti. Magnifica la persistenza gustativa finale che regala ricordi di pepe bianco e albicocca disidratata Servire a: 8-10°C Gradi: 12.5% vol.
Uve: 80% Verdicchio e 20% Montepulciano Vinificazione: fermentazione a bassa temperatura per alcuni mesi. L’imbottigliamento viene effettuato in primavera e la presa di spuma avviene molto lentamente. Il vino rimane a contatto con i propri lieviti per 60 mesi Affinamento: 6 mesi in bottiglia Colore: giallo paglierino con riflessi ramati, perlage fine e persistente Profumo: caratterizzato da un gradevole sentore di crosta di pane e delicate note di frutta rossa di sottobosco Sapore: ampio e persistente, dotato di grande equilibrio in tutte le sue componenti Servire a: 10°C Gradi: 12.5% vol. Abbinamenti: piatti importanti della marineria, sia tradizionali che della moderna cucina. Da provare anche a tutto pasto
Uve: 100% Chardonnay Vinificazione: secondo i rigorosi canoni del metodo classico Affinamento: in acciaio e legno Invecchiamento: 36 mesi Colore: giallo paglierino, perlage fine e persistente Profumo: frutta gialla matura e frutta candita frammiste a note di nocciola e mandorla con un tocco dolce di vaniglia Sapore: grande equilibrio tra struttura e acidità con una piacevole freschezza e un finale minerale Servire a: 6-8°C Gradi: 12.5% vol. Abbinamenti: adatto a tutto pasto. Abbinabile ad antipasti a base di formaggi mediamente stagionati, a primi a base di pesce e ragù di carni bianche, a secondi ricchi a base di pesci al forno o alla griglia e carni cotte al forno
Ferrari F.lli Lunelli Via Ponte di Ravina 15, 38123 Trento Tel 0461 972311 www.ferraritrento.it
Terre Cortesi Moncaro via Piandole 7/A - 60036 Montecarotto (An) Tel 0731 89245 www.moncaro.com
Nosio via del Teroldego 1/E - 38016 Mezzocorona (Tn) Tel 0461 616399 www.rotari.it
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Vino · xxx
LE RICETTE DELLE FESTE - ANTIPASTI
Quello che mangerei ogni giorno Ricetta di Pietro Leemann - Joia (Milano) Paté di patate peruviane, ceci e piselli con insalata di germogli e crudità, blinis di grano saraceno Ingredienti (per 6 persone) Per la mattonella: 200 g di paté di ceci, 100 g di patate peruviane, 50 g carote, 40 g di crema di sesamo, 100 g paté di fagioli borlotti, 20 g rosmarino e timo tritati, olio evo, sale e pepe Per la quenelle: 100 g di piselli sgusciati, 100 g di cavolfiore scottato, 2 g di olio di peperoncino, 40 g di olio d’oliva, qualche cima di aneto, qualche petalo di rosa Per i blinis: 200 g acqua, 2 g lievito di birra, 10 g olio extravergine, 30 g farina di grano saraceno, 20 g farina di castagne, 30 g di farina bianca, 2 g di sale Per le crudité: 1/2 daikon, 1 carota, qualche germoglio di crescione Preparazione: stufare dolcemente le patate americane e le carote a fuoco dolce con un goccio d’olio e un goccio d’acqua se necessario, frullare bene il composto e unirlo al paté di ceci e alla crema di sesamo. Per le crudité: monadre le verdure, tagliarle finissime alla mandolina, tagliarle quindi finissime. Conservare in acqua. Condire il patè di borlotti con le erbe l’olio e il sale. Cuocere i piselli per 6 minuti, raffreddarli in acqua e ghiaccio, sgocciolarli e asciugarli in un panno, frullarli e passarli al setaccio. Unire il cavolo scottato 8 minuti e frullato. Con delle forme rettangolari formare le basi con metà ceci e metà borlotti. Sopra appoggiare una cucchiaiata di paté di piselli, guarnire con erbe e fiori. Su ogni piatto appoggiare una matassa di crudità e germogli, accompagnare con tre chapati. Disciogliere il lievito in 50 g di acqua tiepida e lasciarvelo per 10 minuti. Aggiungere il resto dell’acqua e tutti gli ingredienti, mescolare bene e lasciare riposare per 1 ora, in una pentola ben calda appena unta preparare i blinis cuocendoli 2 minuti da una parte e 2 dall’altra. Abbinamento consigliato: La Grande Dame 2006 Veuve Clicquot - vedi scheda a pagina 122
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Italia a Tavola · novembre 2016
xxx · Vino
Trippa e foiolo allo zafferano, funghi pioppini, brodo di bosco Ricetta di Giancarlo Morelli - Pomiroeu (Seregno) Ingredienti (per 4 persone): 200 g trippa, 48 g mirepoix fine di cipolle/carote/sedano, 4 g pistilli di zafferano, 80 g burro, 300 g acqua, sale e pepe q.b., 80 g funghi pioppini cappe, olio di oliva taggiasca q.b., 8 g succo di limone, 80 g parmigiano, 80 g pane 5 cereali, 200 ml brodo di bosco Preparazione: fare un fondo con la mirepoix di verdure e il burro. aggiungere la trippa e lo zafferano, bagnare gradualmente con l’acqua e stufare. Aggiustare di sale e pepe. Pulire i funghi pioppini ed eliminare la radice. Sbollentare in acqua, olio e succo di limone. Tagliare il pane a cubi, cospargerlo di olio e lasciarlo essiccare in forno a 80°C. Servire la trippa mantecata con il burro e il parmigiano, i funghi pioppini scaldati in padella, e i crostini di pane. In un bicchiere mettere il brodo di bosco riscaldato. Abbinamento consigliato: La Grande Dame Rosé 2006 Veuve Clicquot - vedi scheda a pagina 122
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Vino · xxx
LE RICETTE DELLE FESTE - PRIMI PIATTI
Risotto Regina Vittoria con gambero rosso siciliano Ricetta di Enrico Derflingher - presidente Euro-Toques Ingredienti (per 5 persone): 350 g di riso Carnaroli Campo dell’Oste, 10-12 gamberi rossi siciliani n. 2/3, 35 g di burro, 35 g di Grana Padano 24 mesi, 1 bicchiere di bollicine all’inizio e 1/2 bicchiere alla fine per la mantecatura, erbe aromatiche fresche (timo e finocchietto selvatico), olio e cipolla q.b., brodo di pesce / bisqe pronto o da preparare con il guscio degli scampi, cipolla, sedano e carota Preparazione: far asciugare la cipolla, tritarla e farla appassire con il burro e l’olio di oliva, aggiungere il riso. Farlo tostare bene, sfumarlo con le bollicine, Champagne o Franciacorta, e poi, aggiungendo il brodo di pesce, cominciare a farlo cuocere per 15 minuti circa. A metà cottura aggiungere i gamberoni rossi sgusciati. Alla fine mantecare con burro, Grana Padano, olio di oliva ed erbe aromatiche fresche. Abbinamento consigliato: Dom Pérignon Vintage 2006 Champagne Brut - vedi scheda a pagina 120
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Italia a Tavola · novembre 2016
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LE RICETTE DELLE FESTE - PRIMI PIATTI
Vesuvio di rigatoni Ricetta di Alfonso ed Ernesto Iaccarino - Don Alfonso 1890 (Sant'Agata sui Due Golfi) Ingredienti (per 4 persone): 260 g rigatoni, 50 g piselli, 250 g mozzarella, 200 g ragù di pomodori, 60 g carne di maiale macinata, 30 g pane mollica, 60 g latte, 50 foglie di basilico, 50 g olio extravergine, 15 g cipolla, 2 uova intere Preparazione: preparare le polpettine con pane bagnato nel latte, 1 uovo, sale e pepe e rosolarle in olio extravergine. Sbollentare 30 foglie di basilico e frullarle con un po’ di olio, passare allo chinois fine. Intiepidire 40 g di latte e aggiungerci 70 g di mozzarella tagliata finemente e cuocere a bagnomaria, poi frullare e passare al chinois fine. Saltare i piselli con la cipolla rosolata. Tagliare la mozzarella finemente. Cuocere l'altro uovo per 7 m in acqua bollente. Cuocere i rigatoni per 3 minuti e mantecarli con una metà del ragù di pomodori e una metà del basilico. Comporre un timballo in un contenitore di carta stagnola di circa 8 cm con i maccheroni, mozzarella, piselli, uovo, polpettine e basilico (consigliamo di adagiare la mozzarella, sul fondo del timballo e sulla parte superiore, per ben tenere fermo il tutto). Cuocere per 14 minuti in forno a 160 gradi. Sformare e adagiare sul piatto, finire con il restante ragù di pomodori, salsa mozzarella e salsa di basilico, basilico a foglie e un filo di olio extravergine. Abbinamento consigliato: Champagne Dom Ruinart 2004 - vedi scheda a pagina 122
novembre 2016 · Italia a Tavola
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LE RICETTE DELLE FESTE - PRIMI PIATTI
Finta carbonara Ricetta di Rosanna Marziale - Le Colonne Marziale (Caserta) Ingredienti (per 4 persone): 240 g di spaghettoni di Gragnano, 500 g di crema di latte di bufala campana, 3 pistilli di zafferano, 1/2 cipolla Alifana grigliata, 80 g di guanciale di maialino nero Casertano, 3 g di polvere di olive nere Caiazzane da mensa, olio extravergine di oliva, sale e pepe Preparazione: grigliare la cipolla, unta con un poco di olio. Frullare la crema di latte di bufala, la cipolla grigliata e lo zafferano, quindi passare il composto al colino chinois. Tagliare il guanciale in piccoli pezzi e lasciarlo tostare in padella.? Trasferire il guanciale su un piatto rivestito con carta assorbente per privarlo del grasso in eccesso. Per la polvere di olive Caiazzane, denocciolare le olive a mano, farle essiccare in forno a 70°C per 5 minuti, frullarle e passarle al colino. Cuocere la pasta in abbondante acqua salata e scolare. Saltare gli spaghettoni in padella con la crema preparata in precedenza e aggiustare di sale e pepe. Finitura: adagiare il nido di spaghettoni di Gragnano in ciascun piatto fondo. Decorare la pasta con il guanciale tostato e la polvere di olive nere Caiazzane. Abbinamento consigliato: Champagne Dom Ruinart Rosé 2002 - vedi scheda a pagina 123
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Italia a Tavola · novembre 2016
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giovedì 24 novembre
giovedì 1 dicembre
Col Cavolo! RiCette gustose Con il Re dell’inveRno
gnoCChi... non solo di patate
Docente: Filippo caMMaraTa
Docente: Mauro spelgaTTi
Durata: 1 lezione di 3 ore
Durata: 1 lezione di 3 ore
costo: 70 euro
costo: 70 euro
Martedì 6 dicembre
Martedì 13 dicembre
il Menù delle Feste
seRata CaRnivoRa: Maiale, Miele, BiRRa e aRoMi
Docente: gianluca ToMasi
Docente: riccarDo carneVali
Durata: 1 lezione di 3 ore
Durata: 1 lezione di 3 ore
costo: 100 euro
costo: 70 euro
I corsi di Agnelli Cooking Lab, Il miglior modo per entrare nel mondo della buona cucina. Tira fuori lo chef che è in te! agnelli cooking lab è un’ampia location multifunzionale dotata delle più moderne tecnologie. È luogo di confronto e sperimentazione, dotato di dodici postazioni di cucina singole per operare in autonomia sotto la guida di chef professionisti come docenti.
saps agnelli cooking lab - Via Madonna 20 - lallio (bg). la segreteria è aperta dal lunedì al Venerdì dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. per qualunque informazione telefonare al numero 035 204 730, sig. pier pedruzzi. per iscriversi ai corsi:
www.agnellicookinglab.it
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LE RICETTE DELLE FESTE - SECONDI PIATTI
Piccione con salsa di mandarini cinesi, cicoria e maionese di carote viola allo zenzero Ricetta di Salvo Cravero - Chef free-lance, consulente per la ristorazione, docente Ingredienti (per 2 persone): un piccione da nido da circa 350-400 g circa, 10 mandarini cinesi, 1 rambutan, 200 g di cicoria lessata, 2 spicchi d’aglio, un rametto di rosmarino, una foglia di alloro, 1 dl di fondo bruno di piccione, 1 dl di riduzione di Madeira, 1 cucchiaio di zucchero Muscovado, olio evo q.b., 100 g di carote viola prelessate, 1/2 radice di zenzero fresca, aceto di lamponi q.b., sale e pepe q.b., burro chiarificato q.b., acqua gassata fredda, sale Maldon Preparazione: disossare il piccione separando i petti dalle cosce, con il resto della carcassa ci faremo il fondo bruno. Intanto tagliamo a metà i mandarini cinesi e in una casseruola, con un filo di burro chiarificato, facciamo caramellare con una spolverata di zucchero Muscovado, sfumiamo con l’aceto di lamponi e lasciamo evaporare. A questo punto, uniamo la riduzione di Madeira e successivamente il fondo bruno, uniamo anche qualche spicchio, d’aglio, una foglia di alloro e del rosmarino, che prima di servire elimineremo. Nel frattempo ripassiamo in padella la cicoria precedentemente lessata, in modo classico, con un filo d’olio e uno spicchio d’aglio in camicia, molto velocemente, senza farla scurire. Saliamo e pepiamo i petti e le cosce e scottiamo velocemente in padella bella calda il piccione, prima dalla parte della pelle in burro chiarificato, facendo attenzione di lasciare ben al rosa i petti, mentre cuoceremo ben cotte le cosce. Per la maionese di carote viola, frullare in un blander ed emulsionare con acqua gassata fredda e olio, le carote con lo zenzero, aggiustare di sale e pepe alla fine e filtrare con un colino. Per la finitura del piatto, disporre in modo spontaneo sul fondo di un piatto piano un po’ di maionese di carote, la cicoria, il petto di piccione tagliato a metà, la coscia, la salsa di mandarini cinesi a coprire e il rambutan tagliato a metà, terminare con qualche fiocco di sale tipo Maldon. Finitura: adagiare il nido di spaghettoni di Gragnano in ciascun piatto fondo. Decorare la pasta con il guanciale tostato e la polvere di olive nere Caiazzane. Abbinamento consigliato: Krug Rosé - vedi scheda a pagina 123
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LE RICETTE DELLE FESTE - SECONDI PIATTI Trota Ricetta di Marco Sacco - Piccolo Lago (Verbania) Ingredienti (per 10 persone): Per la trota: 500 g trota, 250 g burro, sale q.b. Per la salsa burro acido: 200 g burro, 250 g vino bianco, 25 g aceto, 25 g cipolla, 125 g ribes Per il prato di crescione: 50 g crescione, 50 g pane in casetta, 20 g prezzemolo, 20 g coriandolo, 50 g burro Per i piselli: 50 g piselli freschi Per gli asparagi: lamelle asparagi crudi q.b. Preparazione Per la trota: pulire e porzionare la trota salmonata e cuocere sottovuoto con il burro e il sale a 54°C al roner per 6-7 minuti. In alternativa utilizzare un forno combinato a vapore. Per la salsa di burro acido: stufare le cipolle e bagnare con vino bianco e aceto. Unire il burro e raffreddare. Portare a ebollizione e mettere in infusione con i ribes. Frullare il tutto e passare con il colino. Per il prato di crescione: mixare gli ingredienti ed aggiustare di sale e zucchero. Stendere su una teglia e abbattere in congelatore per 1 ora e mezza. Tagliare la forma desiderata. Per i piselli: sbollentarli per poi raffreddarli in acqua e ghiaccio. Pelarli. Finitura e prsentazione: porre sul piatto il prato di crescione congelato. Coprire con ribes, piselli, asparagi crudi tagliati a lamelle e di fianco disporre la trota. Servire al momento con la salsa di burro acido e ribes a scaldato a 60°C. Abbinamento consigliato: Krug Grande Cuvée - vedi scheda a pagina 123
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LE RICETTE DELLE FESTE - DOLCI
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LE RICETTE DELLE FESTE - PIZZA
Pizza Papaccelle e Conciato Ricetta di Francesco e Salvatore Salvo - Pizzeria Salvo (San Giorgio a Cremano) Pizza bianca con fior di latte, papaccella napoletana sott’olio grigliata, Conciato romano e olio extravergine di oliva. Abbinamento consigliato: Dom Pérignon Rosé - vedi scheda a pagina 120
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Vino
Uve: 50 % Chardonnay, per la freschezza e la dominanza floreale dei vigneti di Cramant, Avize e Chouilly; 45 % Pinot Noir, per la generosità, la morbidezza, le note di frutta fresca: Mailly, Verzy e Aÿ; 5 % Pinot Meunier, per gli aromi di frutta matura, la rotondità e l’equilibrio provenienti da Dizy Colore: oro limpido con freschi e tenui riflessi verdi Profumo: primaverile con sentori di fiori bianchi sottili : biancospino, fiori di susino… La freschezza degli aromi di frutta bianca lascia poi spazio a lievi note di agrumi canditi Sapore: pieno di vitalità con un attacco franco e deciso. Una presenza in bocca ampia marcata da una punta di freschezza Gradi: 12,5% vol. Servire a: 9-11°C Abbinamenti: perfetta per l’aperitivo, con la sapidità del pesce e dei crostacei, o con la delicatezza di carni bianche
distribuito da: Marchesi Antinori via Cassia per Siena 133, 50026 San Casciano Val di Pesa (Fi) - Tel 055 23595 www.perrier-jouet.com/it-it/
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Italia a Tavola · novembre 2016
Uve: le condizioni meteorologiche del 2006 sono state variabili, ma nel complesso calde e secche. Il clima quasi estivo di settembre creò le condizioni per la realizzazione di questa cuvée, eliminando le zone in cui erano presenti alcuni parassiti e massimizzando la maturazione delle uve Profumo: a colpire immediatamente è l’impressione di equilibrio del bouquet, puro, arioso e luminoso. Si sviluppa un tono floreale e fruttato, che si arricchisce di frutta candita, fieno maturo e note tostate, accompagnate da accenni di liquirizia Sapore: è nel palato che questo vino rivela la propria opulenza, misurata e al tempo stesso deliziosa e avvolgente. Mano a mano gli aromi evolvono e si espandono, diventando più complessi e invitanti e la cremosità cede il passo a una consistenza setosa Gradi: 12,5% vol. Servire a: 10-12°C
Uve: la corposa leggerezza del Millesimato 2004 lascerà un segno nella storia di Dom Pérignon. In netto contrasto rispetto all’anno precedente, le vigne sono cresciute senza intoppi, producendo grappoli abbondanti e corposi. L’annata è stata risparmiata da eventi meteorologici estremi. È stato il caldo secco delle ultime settimane a conferire al raccolto il suo carattere inconfondibile Profumo: al naso questo vino risuona con vigore, schiudendo prima note intense di frutti rossi (ribes e fragoline di bosco) arricchiti dalle calde note di fieno maturo, arancia rossa e cacao. Sapore: l’attacco si rivela dolce e setoso, ma ciò che prevale è un’impressione di precisione. L’autenticità levigata di questo vino, intenso e penetrante, è prolungata dall’accenno inaspettato di limone verde, nota distintiva di questo Vintage. Gradi: 12,5% vol. Servire a: 10-12°C
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Vino
Uve: assemblaggio degli 8 Grand Cru storici di Aÿ, Bouzy, Ambonnay, Verzy e Verzenay per il Pinot Noir (53%); Avize, Oger e Le Mesnil-sur-Oger per lo Chardonnay (47%) Colore: intenso, con bagliori dorati. Il perlage molto fine ed esuberante Profumo: un sottofondo salino e minerale, seguito da aromi floreali (acacia, peonia), note di frutta fresca (pesca, pera) e, infine, note più abbrustolite di nocciola e mandorle tostate. Agitando il bicchiere, il bouquet diventa ricco e voluttuoso, con sentori di brioche, torrone, zenzero e conserva di limoni Sapore: rotondo e corposo, con una struttura fresca e setosa. La mineralità del gesso risuona con vivacità nella struttura carnosa e contribuisce a creare un lungo finale Gradi: 12,5% vol. Servire a: 10-12°C
Uve: 60% di Pinot Noir dei Grand Cru di Aÿ - nella Grande Vallée de la Marne - e Verzenay, Verzy, Ambonnay e Bouzy - nella Montagne de Reims. Il rimanente 40% dell’assemblaggio è costituito da Chardonnay proveniente da tre Grand Cru: Avize, Oger e Le Mesnil-sur-Oger, nella Côte des Blancs Colore: intenso, con riflessi ramati. Il perlage molto fine ed esuberante Profumo: sottofondo salino e minerale, seguito da note di frutti rossi (ciliegie marasche, fragole di bosco, ribes rosso) e ancora aromi tostati di nocciole, fave di cacao e spezie dolci Sapore: rotondo e corposo, con una struttura fresca e setosa. I tannini sono ancora presenti e invitano all’abbinamento con piatti ricchi di consistenza, per farlo risaltare al meglio Gradi: 12,5% vol. Servire a: 10-12°C
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Italia a Tavola · novembre 2016
Uve: composto da Grand Cru di Chardonnay, il 69% proveniente dalla Côte des Blancs (dominante Chouilly, Le Mesnil e Avize) e il 31% dal versante nord della Montagne de Reims (Sillery e Puisieulx) Colore: giallo luminoso, con riflessi verde pallido. La sua effervescenza è fine e persistente Profumo: svela note dolci di castagna, noce di cocco e pane fresco. Subito dopo, questa nota biscottata lascia il posto ad aromi di fiori (iris, mughetto, melangolo) e di agrumi (bergamotto, cedro). Tra tutti questi aromi, fanno capolino alcune note minerali (roccia bagnata, silice) e iodate Sapore: un attacco schietto ma vellutato, sostenuto dalle note minerali. Poi diventa leggero grazie alla freschezza degli agrumi e delle note di genziana. Il finale, molto lungo, rivela note di buccia di pompelmo e di mandarino cinese Gradi: 12,5% vol. Servire a: 10-12°C
Vino
Uve: 80% di Chardonnay provenienti dalla Côte des Blancs (Avize, Cramant, Le Mesnil-sur-Oger) e dalla Montagne de Reims (Sillery, Puisieulx), e con il 20% di Pinot nero vinificato in rosso, proveniente dai vini di Verzenay e Sillery Colore: corallo profondo, con riflessi delicatamente ramati. La sua effervescenza è fine e persistente Profumo: sorprende per l’intensità e la complessità aromatica. Le note di frutti esotici e di agrumi si mescolano con aromi floreali come la viola e la rosa, con un tocco animale che ricorda il muschio. L’aerazione svela un altro tono, con note di spezie, brioche, fiori d’arancio e orzata Sapore: una bella gamma aromatica, in un tono fruttato, floreale e speziato. Il finale, strutturato con grazia e dal vigore equilibrato, lascia esprimere il Pinot nero con una sottile nota amara Gradi: 12,5% vol. Servire a: 10-12°C
Uve: ogni bicchiere di Krug Grande Cuvée è frutto di numerosi anni di eccellenza artigianale e pazienza. L'arte di assemblare innumerevoli annate conferisce a Krug Grande Cuvée la sua inconfondibile ricchezza di aromi, nonché la sua straordinaria generosità e impareggiabile eleganza. Tutte qualità che non è possibile esprimere con i vini di una sola annata Colore: intenso e luminoso, perlage finissimo e persistente Profumo: note di pane tostato, nocciola, torrone, caramelle d'orzo e gelatina di frutta; accenni di mele, fiori appena sbocciati, frutta matura e secca, mandorle, marzapane, pan di zenzero, spezie dolci e persino brioche e miele Sapore: eccezionalmente fresco grazie ai sapori ricchi e pungenti del limone e del pompelmo Gradi: 12,5% vol. Servire a: 9-12°C
Uve: l'unica Cuvée de Prestige rosé realizzata a partire da un ricco assemblaggio di vini, selezionati da tre diverse varietà d'uva e da numerose annate, a cui si aggiunge un Pinot Noir straordinariamente espressivo. Un riposo di almeno cinque anni nelle cantine regala a Krug Rosé una bollicina finissima e un'eleganza intramontabile Colore: rosa salmone delicato, perlage intenso e persistente Profumo: armonie di pasta sfoglia e crostata ai frutti di bosco rossi, che evolvono verso il miele e gli agrumi Sapore: gli accenti floreali e le note di frutta secca o stufata conquistano il palato. La sua estrema delicatezza viene esaltata dalla complessità di una bollicina fine ed elegante Gradi: 12,5% vol. Servire a: 9-12°C
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novembre 2016 · Italia a Tavola
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Vino · Abbinamenti
Il risotto al Vinciguerra I Collalto
esalta tradizioni e sapori del territorio
C
on l’avvicinarsi dell’inverno, i
Marzemino. Il suo colore rubino profondo,
piatti freddi cedono il passo ad
con leggere note granate, rimanda ad un
abbinamenti gastronomici che
frutto denso e polposo che al naso si ri-
vedono il vino rosso protagonista della ta-
conosce immediatamente nei piccoli frutti
vola in accompagnamento a pietanze più
a bacca nera e nella prugna. In bocca la
elaborate e legate alle tradizioni locali. È
struttura tannica si adagia sulla morbidez-
questo il caso del Risotto al Vinciguerra di
za e sull’armonia del vino conferendogli
Collalto con formaggio Castelmagno, pro-
grande bevibilità e piacevolezza.
posto dallo chef Clementina Viezzer (per
L’abbinamento del vino con questo
tutti “La Clemi”) dell’affascinante Osteria Al
risotto risulta dunque del tutto naturale,
Castelletto di Pedeguarda di Follina (Tv),
innanzitutto perché realizzato da una chef
che di fronte al bel camino acceso acco-
- La Clemi - che ha decenni di esperienza
glie da decenni appassionati di piatti tra-
nella valorizzazione delle migliori espres-
dizionali e una clientela di altissimo livello.
sioni enogastronomiche del territorio, e
Partiamo dal vino, il Vinciguerra, sen-
poi perché ogni singolo ingrediente ar-
za dubbio una delle massime espressio-
ricchisce il palato di sapori variegati che
ni del particolare uvaggio rosso previsto
il vino esalta senza snaturare. Tocco da
dalla Docg Colli di Conegliano, in cui i tre
maestro, il formaggio Castelmagno, una
“capisaldi” della composizione bordolese
prelibatezza che sancisce la perfezione di
(Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e
questo piatto, un must ormai della tradizio-
Merlot) si sposano armoniosamente con il
ne veneta. B cod 47067
Risotto al Vinciguerra I Collalto con formaggio Castelmagno Ingredienti (per 4 persone): 400 g di riso (Vialone nano o Carnaroli), 2 bicchieri di Vinciguerra I Collalto, 1 cipolla piccola, brodo q.b., formaggio Castelmagno grattugiato al momento, Parmigiano Reggiano grattugiato al momento, una noce di burro, un goccio d’olio extravergine d’oliva, un pizzico di sale grosso, pepe q.b. Preparazione: soffriggere delicatamente il trito di cipolla con l’olio e farvi tostare il riso. Sfumare con due bicchieri di Vinciguerra I Collalto. Proseguire aggiungendo del brodo caldo a più riprese e mescolando. Raggiunta la cottura e la definizione del riso desiderata, togliere dal fuoco e mantecare con burro freddo e Parmigiano Reggiano grattugiato. Servire con una spolverata di formaggio Castelmagno grattugiato e pepe a piacimento.
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Italia a Tavola · novembre 2016
Vinciguerra I Colli di Conegliano Rosso Docg Uve: Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Marzemino Vinificazione: diraspatura e pigiatura soffice, 10 giorni di fermentazione in acciaio Affinamento: 18 mesi in botti grandi e barriques, quasi un anno in bottiglia Colore: rosso rubino carico, tendente al granato Profumo: complesso tendenzialmente speziato con sentore di piccoli frutti neri e di prugna Sapore: caldo e morbido, armonico, di buona struttura e giustamente tannico Servire a: 16°C Gradi: 13% vol. Abbinamenti: ideale con le preparazioni di carne alla brace, ben sposa anche arrosti di capretto ed agnello, in cui la speziatura ed il fondo salsato si contrappongono alla freschezza ed alla tannicità del vino. Anche il matrimonio con i formaggi di media stagionatura risulta valido e vincente
Azienda Agricola Conte Collalto via XXIV Maggio 1, 31058 Susegana(Tv) Tel 0438 435811 www.cantine-collalto.it
xxx · Vino
novembre 2016 · Italia a Tavola
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Vino
Sempre più Paesi a Emozioni dal mondo Su 71 medaglie d’oro, 38 italiane
R
tosi a Cenate Sopra (Bg): i vini italiani han-
Lombardia, 10 al Veneto, 3 a Friuli Venezia
no conquistato 38 delle 71 medaglie d’oro
Giulia e Trentino Alto Adige, 2 alla Toscana
assegnate a 15 dei 21 Paesi in concorso.
e una a Lazio, Puglia e Abruzzo.
Il Cabernet della Bergamasca Igt Villa Re-
Le sorprese di questa edizione parla-
dona 2010 di Medolago Albani - azienda
no cinese e russo, nazioni che, alla loro
guidata dal presidente del Consorzio Tu-
prima partecipazione al concorso, hanno
tela Valcalepio, Emanuele Medolago Alba-
saputo convincere gli 83 giudici prove-
ni - ha messo d’accordo non solo la giuria
nienti da 27 nazioni, i quali hanno degu-
tecnica (che gli ha assegnato la medaglia
stato i 236 campioni in concorso. Emozioni
d’oro), ma anche quella dei giornalisti (che
dal mondo, nel panorama dei concorsi in-
gli ha attribuito uno dei 15 Premi speciali
ternazionali Oiv, si conferma quello con il
della stampa, uno per nazione) e quella
maggiore rapporto tra il numero di giudici
icco il medagliere italiano alla 12ª
dei blogger e web journalist (che lo ha
e di campioni.
edizione del Concorso enologi-
premiato con il Web Award).
co internazionale “Emozioni dal
Buona la distribuzione delle medaglie
mondo - Merlot e Cabernet insieme”, svol-
sul panorama regionale italiano: 17 alla
il premio è stato lo stesso Vittorio Moretti (nella foto, al centro), che nel 1977 decise di trasformare in azienda una piccola attività vitivinicola fondata su alcuni ettari
L'elenco completo dei vini premiati è pubblicato su www.italiaatavola.net: cerca il codice articolo B 46853.
IL FOTOGRAFO ERWIN OLAF REINTERPRETA LA CAISSE-CAVE DI RUINART
di proprietà di famiglia ubicati sulla collina Bellavista, ad Erbusco (Bs). Oggi Bellavista conta 190 ettari di vigne per una produ-
BELLAVISTA, DA QUARANT’ANNI ECCELLENZA ENOLOGICA ITALIANA
zione annua di 1.550.000 bottiglie, con un fatturato di 29 milioni di euro. «Sono particolarmente orgoglioso per questo premio, che costituisce in primo luogo un riconoscimento al Franciacorta
«D
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cellenza enologica italiana ed è
che come me hanno creduto in questa
I
capostipite, oltre che “faro” di un gruppo
terra e nelle sue potenzialità, hanno inve-
Ruinart, proponendo una limited edition
imprenditoriale di successo che compren-
stito nelle proprie vigne e cantine, hanno
accattivante per un originale augurio di
de al suo interno le realtà Contadi Castaldi
riscoperto e valorizzato antiche tradizioni,
fine anno. Le curve scolpite delicatamen-
in Franciacorta, Petra e Tenuta La Badiola
hanno costruito un severo disciplinare e
te nel legno color del gesso richiamano
in Toscana». È questa la motivazione prin-
hanno lavorato, con impegno e passio-
i motivi dello stile di Mucha, a cui Erwin
cipale che sta alla base della scelta, da
ne, alla costruzione di un sogno», affer-
Olaf si è lasciato ispirare per questa
parte dell’autorevole guida del Gambero
ma Vittorio Moretti, che dal 2016 è anche
caisse-cave contenente fino a 4 bottiglie,
Rosso, di conferire all’azienda Bellavista il
presidente del Consorzio per la tutela del
2 di Ruinart Blanc de Blancs e 2 di Rui-
Premio “Cantina dell’anno 2017”. A ritirare
Franciacorta.
a quarant’anni rappresenta l’ec-
e alla Franciacorta, a tutti gli imprenditori
Italia a Tavola · novembre 2016
B cod 47118
l celebre fotografo Erwin Olaf reinterpreta il design della caisse-cave di
nart Rosé. B cod 47130
Vino
Passion Riserva 2014 Alto Adige Pinot Bianco Doc GRAN MEDAGLIA D'ORO BEST OF SHOW NOBLE SWEET ITALY
Mundus Vini 2016 Italia in testa con 401 medaglie
L’
onore della Gran medaglia d'oro
MEDAGLIA D'ORO BEST OF SHOW ALTO ADIGE
Uve: 100% Gewürztraminer Vinificazione: la raccolta delle uve caratterizzate dalla pregiata muffa nobile, avviene a fine dicembre, rigorosamente a mano. Seguono 12 ore di macerazione, poi, pressatura soffice Affinamento: 18 mesi in barrique, 9 in bottiglia Colore: giallo dorato carico Profumo: intenso di pesca, albicocca, litchi, mango, buccia d'arancia, miele e giglio Sapore: intensa aromaticità, frutta gialla matura e burro caramellato, speziato. Fresco e minerale Servire a: 12-14°C Gradi: 8.3% vol. Abbinamenti: frutta secca e dolci, eccellente con i formaggi stagionati, spettacolare con quelli erborinati. Straordinario vino da meditazione
Uve: 100% Pinot Bianco Vinificazione: fermentazione in botti tonneaux da 5 hl, maturazione nelle stesse per 18 mesi sul lievito fine Affinamento: 6 mesi in bottiglia Colore: giallo paglierino luminoso Profumo: fresco e minerale con sentori di pesca, mela, pera e agrumi Sapore: vino che spicca per la sua complessità, elegante e fresco, in bocca è subito incisivo, ricco di sapore, caldo, minerale Servire a: 6-8°C Gradi: 13.5% vol. Abbinamenti: si abbina benissimo ad antipasti, primi leggeri e piatti di pesce
Cantina Tramin Strada del Vino 144, 39040 Termeno (Bz) Tel 0471 096633 www.CantinaTramin.it
Cantina Produttori San Paolo via Castel Guardia 21, 39050 San Paolo Appiano (Bz) - Tel 0471 662183 www.stpauls.wine
della sessione estiva di Mundus Vini è toccato al 50° Vendem-
mia Riserva Salice Salentino Doc 2014 di Leone de Castris (che ha ricevuto anche il premio speciale "Best of show Italia") e al Gewürztraminer Vendemmia Tardiva Alto Adige Doc Terminum 2013 di Kellerei Tramin ("Best of show vino dolce italiano"). Le Cantine San Marzano si sono portate a casa il titolo di “Produttore dell’anno” per l’Italia, conquistando 12 medaglie d’oro e 4 d’argento. Una vera maratona di degustazione con 4.300 vini di tutto il mondo si è conclusa a Neustadt. 150 giudici da 38 Paesi hanno conferito 22 volte la pregiata Gran medaglia d'oro, 781 volte quella d’oro (tra cui ricordiamo quella assegnata al Weissburgunder Riserva Passion 2014 della Cantina Produttori San Paolo, "Best of Show Alto Adige") e 920 quella d’argento. Con 401 medaglie, l’Italia ha dimostrato ancora una volta l’elevata qualità dei suoi vini. L’elenco completo dei premiati è pubblicato su www.italiaatavola.net. Per vederlo inserisci nel campo di ricerca il codice articolo B 46494.
novembre 2016 · Italia a Tavola
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Vino · xxx
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Italia a Tavola · novembre 2016
xxx · Vino
novembre 2016 · Italia a Tavola
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Foto di Steve McCurrry per il progetto ¡Tierra! di Lavazza
¡Tierra! Origins
Nuove miscele con tutta la qualità garantita Lavazza
L
e migliori selezioni di Brasile e Tanzania per offrire in
Lavazza per uno sviluppo sostenibile
ogni tazza il perfetto amalgama di gusto del Paese
¡Tierra! è un progetto di sostenibilità nato nel 2002, sviluppato
d’origine: da oggi la gamma ¡Tierra! si presenta ai pro-
in collaborazione con la Ong Rainforest Alliance allo scopo di
fessionisti del settore Food Service con una nuova offerta in-
migliorare le condizioni sociali e ambientali e le tecniche pro-
tegrata, originale e dalla qualità garantita Lavazza: Espresso
duttive di alcune comunità di produttori di caffè. Nel corso degli
Brasile 100% Arabica, Espresso Brasile Blend, Filtro Tanzania
anni l’azione si è rivolta anche ad attività di assistenza sanitaria
100% Arabica, Filtro Brasile 100% Arabica. Sono queste le 4
e di aiuto per l’accesso all’acqua potabile nelle piantagioni e
nuove referenze ¡Tierra! Origins, pregiate monorigini miscelate
nei villaggi. Incentrato sui tre aspetti fondamentali, quello della
ad arte per offrire un’esperienza di gusto intensa, straordinaria
qualità del prodotto finale, dell’attenzione verso le condizioni
e sostenibile.
di vita delle popolazioni dei paesi produttori di caffè e della
Provengono infatti da aziende agricole certificate Rainfo-
tutela dell’ambiente, il progetto ¡Tierra! si pone come obiettivi il
rest Alliance, che rispettano rigorosi criteri sociali e ambientali.
miglioramento delle condizioni di vita delle comunità agricole
Rainforest Alliance è un’organizzazione internazionale no-pro-
e lo sviluppo di produzioni di qualità con impatto ambientale
fit che sostiene la conservazione delle biodiversità e promuo-
progressivamente ridotto, grazie a nuove tecniche agricole.
ve i diritti e il benessere dei lavoratori, delle loro famiglie e comunità.
Nei due paesi di provenienza delle nuove Origins, la Fondazione Lavazza è attiva con due importanti progetti nel-
L’eccellenza del caffè Lavazza nasce da un’idea del fonda-
le comunità di Lambarì (Brasile) e Kirua/Vunjo (Tanzania) che
tore Luigi Lavazza: fu lui, nella sua bottega di Torino, a inventa-
coinvolgono migliaia piccoli produttori di caffè in attività di for-
re più di 120 anni fa il concetto di miscela, l’arte di combinare
mazione sulle pratiche agricole sostenibili da adottare per un
diverse qualità e origini di caffè che ancora oggi contraddi-
miglioramento della qualità del prodotto. B cod 47089
stingue tutti i prodotti dell’azienda. La costante attenzione alla qualità e la ricerca di un ottimo piacere gustativo, abbinate alla sostenibilità e al rispetto per l’ambiente, si traducono in queste nuove straordinarie referenze.
130
Italia a Tavola · novembre 2016
Lavazza Corso Novara 59 - 10154 Torino www.lavazza.it
Acqua
Sangemini, Gaudianello, Norda Le molte virtù delle Acque Minerali d’Italia
“B
132
evi consapevolmente”: un
Tuttavia, non basta informare i con-
tampone sull’acido lattico, contribuisce ad
invito che da qualche set-
sumatori sul fatto che la quantità da bere
timana risuona dalle mille
dipende dalla tipologia di acqua e dai biso-
Per tutti gli amanti della buona cuci-
pagine di internet, rimbalza nelle pieghe
gni. Occorre anche rispondere a domande
na, la risposta di Acque Minerali d’Italia è
di Facebook, compare a sorpresa nelle
più “fattuali”, più di servizio, ad esempio
un’acqua effervescente che nasce in un
prime pagine dei più importanti quotidiani
qual è l’acqua minerale più adatta alla ta-
territorio incontaminato, protetto da agri-
e, a breve, ci aspettiamo di vedere tra un
vola, quale quella più conveniente per
coltura biologica, un’acqua che ha fatto
programma e l’altro delle reti televisive na-
mantenere i sali minerali di cui il nostro
innamorare tutti coloro che l’hanno assag-
zionali. Acque Minerali d’Italia è il soggetto
organismo ha necessità. Di conseguenza,
giata: è Gaudianello, l’acqua del gusto
che suggerisce questo invito: e lo fa per
diventa possibile scegliere l’acqua miglio-
mediterraneo.
sollecitare attenzione verso l’alimento più
re non in senso assoluto, ma in quel mo-
Dalle Alpi, dalle Dolomiti, dall’Appen-
importante, ma pure il più travisato, della
mento e per soddisfare quel determinato
nino Emiliano arriva l’acqua dell’equilibrio,
nostra necessità quotidiana.
bisogno.
che accompagna tutti i momenti della gior-
innalzare la soglia di resistenza alla fatica.
Come lo fa? Attraverso un sito che
Se “l’alimento più importante non si
nata in cui è necessario mantenere i sali
racconta la verità sull’acqua minerale, sul-
mangia ma si beve”, l’acqua simbolo di-
minerali essenziali al nostro organismo e
le sue molte identità, sulla sua capacità di
venta Sangemini, l’acqua alimento, unica
arrivare al traguardo del “benessere quo-
soddisfare i bisogni differenti, sull’energia
per le sue caratteristiche e la sua identità. Il
tidiano”: Norda, l’acqua oligominerale per
contenuta nei minerali (che sono, di fatto, la
mix di Calcio, Bicarbonato, Magnesio e Po-
eccellenza, che trova spazio non solo sulla
vera miniera di salute e di beneficio dell’ac-
tassio, unito alla quasi completa assenza di
tavola della famiglia, ma anche nella miglio-
qua). C’è così tanto da dire e da sapere
Nitrati, la rende assolutamente distintiva e
re ristorazione. B cod 47070
sull’acqua minerale che tutte le comunica-
straordinaria nell’apportare quegli elemen-
zioni mediatiche che sono e saranno pre-
ti che rafforzano l’apparato osseo, proteg-
parate contengono il rimando a ricercare
gono i muscoli, la pelle e i capelli, sanno
le risposte ad ogni domanda sul tema nel
favorire la digestione e il benessere dell’in-
sito www.acquemineraliditalia.it.
tero organismo e, grazie anche all’effetto
Italia a Tavola · novembre 2016
Acque Minerali d’Italia Spa via Inverigo 2 - 20151 Milano Tel 02 33000177 www.norda.it
xxx ¡ Bevande
novembre 2016 ¡ Italia a Tavola
133
Birra
Le birre di Natale scaldano l’inverno Tra note speziate e colori intensi Le Birre di Natale possono essere definite “vintage” perché cambiano di anno in anno, possiedono un’elevata gradazione alcolica e si caratterizzano per la loro generosa e profumata speziatura. Anche in Italia questa tradizione si è diffusa in maniera importante anche grazie alla vicinanza con la cultura birraria belga 134
Italia a Tavola · novembre 2016
Birra di Giovanni Angelucci
I
Tra non molto le birre natalizie saran-
caco maturo e frutta candita. Si evolve
no pronte, alcune stanno maturando, altre
facilmente nel bicchiere spostandosi sui
l 25 dicembre è alle porte e come
sono già in bottiglia. Da qui e per tutto l’in-
sentori di cioccolato e mela matura. Equi-
ogni anno il momento delle festivi-
verno ci sarà da assaggiarne delle belle,
librio e piacevolezza per la Platinum.
tà natalizie coincide con le caratte-
ma intanto vi forniamo qualche consiglio.
produttore si diverte a realizzare dando
Kerst - Birrificio Extraomnes
Krampus Riserva Strepponi Birrificio del Ducato
libero sfogo al proprio estro. Le Christmas
Una Belgian Strong Ale dall’intenso color
“Dedicata alla celebrazione di quei mo-
Beer non sono certamente una trovata
arancio. Nessuna speziatura se non l’uti-
menti che non ritorneranno” scrive il lun-
recente, o meglio in Italia arrivarono solo
lizzo di un particolare lievito belga utilizza-
gimirante birraio Giovanni Campari. 9%
successivamente, ma nel nord Europa e
to normalmente per le birre trappiste che
gradi per questa speciale birra di Natale
soprattutto nel Belgio di fine ‘800, face-
le dona un leggero profumo speziato.
color ambrato intenso, cupa, misteriosa.
vano parte di una produzione tipicissima
Decise le note etiliche e maltate in bocca,
Ben nove spezie che la rendono unica e
nonché del consumo familiare.
l’attacco è morbido e la bevuta continua
ammaliante. La grande complessità che
Aiutavano a sopportare i freddi inver-
con una bella freschezza e acidità dovute
la contraddistingue è affidata ai 12 mesi
ni e scaldare gli animi durante le festività
all’utilizzo di un concentrato di zucchero
d’affinamento. Chapeau!
natalizie e in generale durante il periodo
di mele trentine. Chiusura netta e pulita.
ristiche birre di Natale che ogni bravo
Winters - Ebeers
dal clima rigido. Poco cambiava anche
Di ispirazione inglese, brassata con 5
te come le winter warmer) dove è possi-
Christmas Cru Birrificio Almond ‘22
bile rintracciare una bevanda fermentata
Stretto legame con il territorio per questa
periodo in bottiglia, è la birra ideale per
con noce moscata, mele arrostite, zen-
birra speciale che utilizza il lievito autoc-
una cena a base di cacciagione durante
zero, miele o zucchero, con la presen-
tono di uve Montepulciano d’Abruzzo. La
le fredde giornate invernali. Gradazione
za dell’immancabile grande cappello di
Christmas Cru dal colore ambrato con
alcolica sostenuta, schiuma cremosa e
schiuma.
riflessi rubino e dalle note vinose offre
nuances di caffè, liquirizia e carruba. Boc-
Su un aspetto siamo sicuri, le Birre di
a chi la stappa una grande complessità
ca piena ed equilibrata dall’utilizzo di zuc-
Natale possono essere definite “vintage”
organolettica. Contraddistinta dall’utilizzo
chero di canna integrale.
perché cambiano di anno in anno, pos-
di miele, coriandolo e zenzero spazia dal
siedono un’elevata gradazione alcolica
biscotto alla frutta candita in armonia con
Foglie d’Erba - Nadal
(dai 7 ai 10 gradi), si caratterizzano per la
la gradazione alcolica copiosa.
Profuma delle montagne in cui è prodot-
nell’Inghilterra medievale (oggi conosciu-
differenti malti e affinata per un lungo
ta, nel cuore delle Dolomiti Friulane. La
loro generosa e profumata speziatura in cui compaiono zenzero, cannella, miele,
Astrum - Birrificio Sorrento
Nadal è una Belgian Winter Ale ambrata
coriandolo, ginepro, per citarne alcune.
Color tonaca di frate che ricorda da vici-
e affascinante, prodotta con l’acqua d’alta
Non sono collegate ad uno stile ben
no i Roccocò, i dolci tipici di Natale pre-
quota e brassata con zenzero, cannella,
preciso e la magia sta nella creazione
parati a Napoli. Tradizione e sapori locali
arancia dolce e coriandolo. Grande com-
personale di ogni birrificio a dimostrazio-
per questa Belgian Strong Ale di 8% aro-
plessità aromatica in linea con la tecnica
ne di una produzione fuori dagli schemi,
matizzata con l’aggiunta di chiodi di ga-
del birraio di lungo corso.
espressione dell’eclettismo del birraio.
rofano, cannella e anice. Naso delineato
Anche in Italia questa tradizione si è
su profumi di frutta secca e sciroppata,
25Dodici - Birra del Borgo
ormai diffusa in maniera importante, sicu-
corpo importante, persistente e con una
Meno male che c’è la 25Dodici a scalda-
ramente grazie alla vicinanza con la cul-
piacevole nota amara in chiusura.
re l’inverno. Morbida e calda, ha un’elegante speziatura realizzata con uva sul-
tura birraria belga; è infatti facile trovare
tanina e scorze d’arancia amara. Naso
come le Strong Ale fortemente aromatiz-
Platinum Ed. Galaverna Birrificio Croce di Malto
zate. Negli ultimi tempi però, e non po-
Con il suo giallo ambrato dai riflessi aran-
spirito agli agrumi e al mielato. Lunghis-
teva che essere così, i birrai italiani pare
ciati, quest’anno si arricchisce con l’ag-
sima con note di caramello e amarena
abbiano definito un percorso stilistico
giunta di zenzero nella speziatura. 8,6
fino alla chiusura piacevolmente amara.
personale in cui le maturazioni in legno
gradi, malto d’orzo e di frumento, avena,
Grande persistenza e ampio corpo per
sono particolarmente presenti.
zucchero candito. È vigorosa, profuma di
una bevuta di valore. B cod 47113
birre brassate sulla falsariga delle belghe
immenso che viaggia dalla frutta sotto
novembre 2016 · Italia a Tavola
135
Birra
Natale con Birra Menabrea
Nel segno della tradizione e della qualità Il bottiglione di Natale Menabrea in limited edition è dedicato, per il secondo anno, alle figurine Liebig sulla storia della birra. Non può mancare poi “Sbirro Gold” di Botalla, edizione speciale del celebre formaggio
P
er i tanti momenti conviviali del-
“limited edition” è dedicato, per il secon-
Accanto alle birre di Natale Mena-
le festività natalizie, Menabrea
do anno consecutivo, alle figurine Liebig
brea, non può mancare lo “Sbirro Gold”
propone una birra speciale rossa
sulla storia della birra. Per ogni singolo
di Botalla Formaggi, edizione speciale
dalla schiuma fine e cremosa, dall’aro-
bottiglione in vetro scuro brandizzato Me-
del celebre Sbirro, il formaggio alla birra
ma e dal gusto maltato e caramellato in
nabrea, in omaggio, la riproduzione della
nato dall’eccellenza biellese e frutto della
confezioni studiate appositamente per
figurina Liebig n. 2 della storia della birra.
decennale amicizia tra la storica azienda
l’occasione, esclusivamente commercia-
Un cadeaux ricercato, ideale per un rega-
casearia e Birra Menabrea.
lizzate nel periodo natalizio, per festeg-
lo esclusivo o come pezzo da collezione.
Sbirro Gold, prodotto rigorosamen-
giare nel migliore dei modi la tradizionale
L’elegante confezione regalo Menabrea
te artigianale, nel periodo natalizio vie-
ricorrenza. Il nuovo prestigioso bottiglione
Christmas Beer contiene 4 bottiglie da 66
ne preparato con una ricetta esclusiva,
di Natale Menabrea da 2 litri prodotto in
cl e 2 calici serigrafati a colori. Il gusto di
diversa da quella del resto dell’anno sia
Menabrea da assaporare nei bicchieri de-
per quanto riguarda la birra utilizzata che
dicati firmati dal celebre marchio biellese.
la pasta del formaggio, e vestito a festa,
«La birra ha dimostrato di
con un’elegante confezione dedicata. La
essere un prodotto trasversale
materia prima, però, non cambia: sempre
ed apprezzato in ogni momento
e solo latte biellese di pezzata rossa di
dell’anno, anche nelle ricorrenze
Oropa e bruna alpina.
importanti come il Natale», dichia-
Sbirro Gold è disponibile solo in con-
ra Franco Thedy, ad di Birra Me-
fezione natalizia, insieme ad una bottiglia
nabrea. «Le nostre proposte per
Menabrea Christmas Beer. B cod 47012
il periodo natalizio vanno incontro a queste tradizionali occasioni conviviali, in modo da valorizzare i piatti della più raffinata tradizione italiana o consentire una gradita esperienza di degustazione».
136
Italia a Tavola · novembre 2016
Birra Menabrea via Ramella Germanin 4 - 13900 Biella Tel 015 2522320 - www.birramenabrea.com Per Sbirro: Botalla Formaggi Tel 015 28163 - www.botallaformaggi.com
Birra
Il gusto e tutta la magia delle feste nella Foresta Natalizia di Birra Forst L
a magia del Natale torna anche
Un’attrazione unica saranno le tipiche
giochi. I bambini potranno fare una caval-
quest’anno presso Birra Forst,
casette in legno nelle quali si potranno
cata sui pony o un giro sulla giostra, men-
quando la Foresta Natalizia riaprirà
degustare piatti locali accompagnati dalla
tre gli ospiti più grandi potranno divertirsi
le porte dal 23 novembre fino all’8 genna-
famosa Birra di Natale, prodotta in esclu-
giocando ai birilli, facendo “tiro a segno”
io (www.forestanatalizia.it). Nel magico
siva per il periodo più bello dell’anno. Per
o gustando una fresca specialità birraria
Mercatino di Natale di Birra Forst tutti si
chi ama la cucina raffinata in questo pe-
Forst, presso il carro Forst.
prepareranno al periodo più bello dell’an-
riodo sarà aperto il temporary restaurant
All’interno del Forst Pavillon, vicino
no, immergendosi in un ambiente intimo e
gourmet Felsenkeller. Nell’elegante risto-
al Forst Shop, sarà presentato “Forst
accogliente. Inoltre, durante l’apertura del-
rante gourmet si potranno gustare preli-
Weihnachtsbäckerei”, un panificio dove
la Foresta Natalizia, è anche previsto un
batezza gastronomiche preparate da Luis
si potranno gustare tutte le specialità tra-
importante progetto di beneficenza.
Haller, chef stellato Michelin. Sopra al risto-
dizionali natalizie. Inoltre, si avrà la pos-
Tre anni fa Cellina von Mannstein,
rante Felsenkeller si trova la Forst Lounge.
sibilità di acquistare un ricordo di questo
membro del consiglio di amministrazione
Nello straordinario ambiente della vecchia
magico momento. Nel Forst Pavillon e nel
e rappresentante della famiglia proprieta-
sala di cottura, gli ospiti saranno viziati con
Forst Shop si troveranno delizie alimentari
ria di Birra Forst, decise di creare la prima
long drink e cocktail creati con le specialità
come marmellate fatte in casa, il formaggio
Foresta Natalizia per raccogliere fondi a
birrarie Forst.
o il salame alle birra, oltre ai classici articoli
favore della Onlus l’Alto Adige Aiuta. La
Un altro particolare ristorante è la Sala
Forst, oggetti realizzati in edizione limitata
Foresta Natalizia si trova nel Villaggio dello
Sixtus. Questa storica area si trova accan-
da artigiani locali e tante altre cose da re-
stabilimento di Birra Forst, a Lagundo, un
to al Felsenkeller ed è un tipico ristorante
galare ai propri cari. B cod 46746
pittoresco e caratteristico paese a 2 km da
altoatesino, ideale per famiglie e gruppi di
Merano. Nel frattempo il progetto si è svi-
persone. Quest’anno i visitatori più piccoli
luppato di anno in anno e anche l’edizione
(ma anche i grandi) resteranno sicuramen-
2016 prevede tante novità e highlights.
te affascinati dai numerosi divertimenti e
Birra Forst via Venosta 8 - 39022 Forst/Lagundo (Bz) - Tel 0473 260111 - www.forst.it
novembre 2016 · Italia a Tavola
137
Birra WARSTEINER WINTER, LA BIRRA STAGIONALE IN ESCLUSIVA PER IL CANALE HORECA
sche e dalla Champagne, in cui regnano condizioni ottimali sia per il clima che per la tipologia del suolo. Un altro segno di eccellenza qualitativa è l’acqua di sorgente particolarmente dolce usata nella birrifica-
D
opo il successo dello scorso anno War-
zione, che proviene dalla fonte Kaiserquelle, scoper-
steiner Italia, in occasione del Natale
ta da Albert Cramer Senior nel 1927, e che ancora
2016, propone la specialità birraria limited edi-
oggi alimenta le cisterne del birrificio Warsteiner.
tion, dedicata in esclusiva al canale Horeca:
Quest’acqua, con basso grado di durezza, è partico-
“Warsteiner Winter”. Giunta alla seconda edi-
larmente adatta per la produzione della birra.
zione, la birra d’inverno Warsteiner è facilmente
La limited edition invernale è disponibile alla spina,
riconoscibile dal ricco colore ambrato, dal gusto
nel formato fusto da 20 litri, a partire da fine otto-
pieno e dal corpo maltato (5,6% alc. / vol.). Men-
bre nei migliori locali italiani. Per gustare al meglio
tre la qualità è quella inconfondibile delle birre
la nuova specialità birraria dedicata alle festività,
Premium di importazione tedesca Warsteiner:
Warsteiner Italia propone l’iconico bicchiere Tulpe in
prodotte solo con luppolo, malto d’orzo e acqua
versione natalizia.
prelevata dalla fonte, e nient’altro.
Il pluripremiato bicchiere Warsteiner in edizione limi-
Lo speciale abbinamento tra luppolo amaricante
tata, sarà disponibile esclusivamente nel canale Ho-
e luppolo aromatizzante è unico nel suo genere e
reca presso i locali aderenti all’iniziativa.
costituisce una caratteristica essenziale delle tipi-
B cod 47093
che birre Warsteiner, equilibrate e moderatamente luppolate. Il malto per le birre Warsteiner è ottenuto da orzo di primissima qualità proveniente da note zone di coltivazione tede-
138
Warsteiner Italia via Monte Pastello 26 - 37057 San Giovanni Lupatoto (Vr) Tel 045 8772711 - www.warsteiner.it
Birra
Nelle fasi di ammostamento e cottura la birra sviluppa struttura e profumi L’ammostamento è una fase importantissima: è il momento in cui il birraio definisce le caratteristiche di base desiderate per il prodotto (corpo, beverinità, alcol, schiuma...). Può avvenire per infusione o per decozione Tornando a noi, nella caldaia vengono miscelati l’acqua e il malto e portati alla giusta temperatura per attivare gli enzimi che opereranno la saccarificazione, ovvero la trasformazione degli amidi in zuccheri. Due sono i processi di ammostamento: per infusione o per decozione. di Enrico Rota La prima vede il mastro birraio riscaldare progressivamente il mosto per attivare i diversi enzimi che agiscono a diverse temperature. La decozione è un sistema più complesso che può essere sintetizzato nel seguente modo: la miscela viene portata a bollore per riuscire a estrarre quanto più zucchero possibile. Successivamente, in entrambe i casi, la miscela viene fatta riposare ad una temperatura costante attorno ai 77°C dai 20 ai 45 minuti. Qui si possono aggiungere erbe, spezie, frutta e fiori. Questo processo, però, potrebbe attenuare i profumi ceduti. Inizia a questo punto una delle diverse operazioni di filtraggio. Questa fase permette di chiarificare il mosto zuccherino ora molto torbido, separandolo dalle trebbie e dai resti del malto che non si sono disciolti nella miscela. Il mosto viene trasferito nella caldaia e fatto bollire.
L’
La fase di cottura è importante perché sterilizza il mosto, ucciammostamento e la cottura rappresentano forse la par-
de i batteri, inibisce l’attività degli enzimi ancora vivi, concentra il
te più scenografica nella produzione di birra. Nell’im-
mosto, in quanto nel processo di irrorazione delle trebbie potreb-
maginario comune, e non solo, abbiamo ben presente
be diluirsi troppo, e lo porta alla gravità originale, favorisce l’azio-
tini di legno aperti, usati soprattutto dai Monaci, che poi si sono
ne amaricante del luppolo, aiuta la formazione e la precipitazione
evoluti in grandi “cipolle” di rame. Immagini che ancora oggi ven-
di sostanze indesiderate.
gono ampiamente utilizzate nei più svariati modi; difatti li ritrovia-
Durante la bollitura, che dura solitamente 90 minuti, viene
mo pure in molti loghi di birrifici, piccoli e grandi. Non solo, vera-
eseguita la luppolatura, ovvero l’aggiunta di luppolo nel mosto:
mente interessanti sono alcune sale cottura dove elementi anche
in questo modo, però, le sostanze aromatiche si dissolvono e
preziosi, come ad esempio il marmo di Massa Carrara, sono stati
quindi si rende necessario aggiungere altro luppolo prima della
utilizzati per realizzare l’ambiente che ospita questi contenitori.
fine della cottura. Il mosto si presenta nuovamente torbido a cau-
Oggi la tecnologia ha soppiantato quasi ovunque questi elemen-
sa delle proteine e del luppolo, quindi si procede ad una nuova
ti, lasciando spazio a tank in acciaio termo-condizionati.
chiarificazione. B cod 46791
novembre 2016 · Italia a Tavola
139
Birra
Forst Birra di Natale
Weihnachtsbier - Birra di Natale
Warsteiner Winter
Grado alcolico: 5.2% Vol. Stile: birra speciale (stagionale) a bassa fermentazione, 12,7 grado Plato Profilo visivo: ambrata Descrizione: gusto dai toni mielati di caramello e frutta secca, aroma tostato con richiami di luppolo, schiuma compatta e cremosa. Birra “dedicata”, di grado alcolico contenuto, presenta un corpo ben strutturato nel quale prevalgono le caratteristiche della miscela di malti impiegati che si evidenziano in note di tostato, caffè, miele, lieve speziatura, il tutto accompagnato da una discreta luppolatura che la rende morbida al palato Abbinamenti: gastronomia di forti sapori, pasticceria secca Formati: bottiglia natalizia da 2 litri e bottiglia da 33 cl
Grado alcolico: 6% Vol. Stile: a bassa fermentazione, 13,5 grado Plato Profilo visivo: oro scuro brillante Descrizione: birra speciale prodotta appositamente per le feste natalizie, piena, di gusto finemente maltato, forte e morbida prodotta con malto selezionato e il miglior luppolo dell’Hallertau. La birra di Natale dà un piacere tutto particolare. Abbinamenti: idelae con pizza farcita, paste al ragù di carne e frutta secca Formati: bottiglia da 50 cl
Grado alcolico: 5.6% Vol. Stile: birra stagionale Profilo visivo: Intenso colore ambrato rosso rame Descrizione: la nuova birra stagionale, disponibile nel solo periodo invernale, in edizione limitata, dedicata in esclusiva al canale horeca. La nuova birra d’inverno Warsteiner è facilmente riconoscibile dal ricco colore ambrato, dal gusto pieno e dal corpo maltato (5,6 % vol.). Mentre la qualità è quella inconfondibile delle birre Premium Warsteiner Formati: fusto da 20 l
Birra Forst via Venosta 8 - 39022 Forst/Lagundo (Bz) Tel 0473 260111 www.forst.it
140
Italia a Tavola · novembre 2016
Herrnbräu GmbH Manchinger Str. 95 - 85053 Ingolstadt (Germania) - Tel +49 (0)841 6310 www.herrnbraeu.de
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Birra
novembre 2016 ¡ Italia a Tavola
141
Birra
L’innovazione è di casa da Otus
Grande successo per l’evento in birrificio Nella due giorni “Otus in Fabula” il birrificio bergamasco ha aperto le proprie porte permettendo a tutti gli operatori del settore presenti di addentrarsi nella produzione di birra e in particolare di quella artigianale
«O
tus in Fabula si è rive-
realtà molto variegata, spesso anche
lato un successo, non
confusionaria».
solo per il numero im-
«Birrificio Otus ha avviato la produ-
portante degli operatori intervenuti», ha
zione nel gennaio del 2015, quindi ab-
commentato Anna Cremonesi, vice-
biamo poco più di un anno e mezzo di
presidente del Birrificio Otus di Seriate
vita. Dall’inizio della produzione abbia-
(Bg). «L’evento ha dimostrato sempre più
mo diversificato i prodotti che offriamo
che la produzione artigianale ha, di fat-
e oggi proponiamo 8 tipologie di birre
to, conferito un fascino particolare alla
differenti: 7 continuative e una birra sta-
birra, contribuendovi con un apporto di
gionale invernale. Birrificio Otus, oltre a
dro Reali, si
creatività e di innovazione. In ambito di
diversificare la produzione, nell’imme-
sono potute ap-
prodotti artigianali, oggi si incontra una
diato futuro ha in previsione un ulteriore
prendere le varie fasi
ampliamento degli impianti. Dal giugno
produttive, carpendo in alcuni
di quest’anno abbiamo più che raddop-
casi anche dei piccoli segreti legati alla
piato la cantina e anche per l’inizio del
birra artigianale. È stata poi l’occasio-
prossimo anno abbiamo in programma
ne per presentare l’ultima nata in casa
un aumento del numero dei fermenta-
Otus: la Tribal Sun. È una birra riconduci-
tori, che consentiranno di aumentare la
bile allo stile Saison e si presenta quale
capacità produttiva del birrificio».
reinterpretazione dello stile stesso con
Anna Cremonesi
142
Italia a Tavola · novembre 2016
Nella due giorni di inizio ottobre, il
una visione moderna (titola 6,5 gradi ed
birrificio bergamasco ha aperto le pro-
è disponibile per il momento solo in bot-
prie porte permettendo a tutti gli ope-
tiglia da 75 e 33 cl).
ratori del settore presenti di addentrarsi
«Il colore è quello del sole estivo - ha
nella produzione di birra e in particolare
spiegato Cremonesi - dorato brillante e
di quella artigianale; malti, luppoli e lie-
opaco, tendente all’arancione, quasi in
viti utilizzati per il processo produttivo
contrasto con il bianco lucente dell’ab-
erano in prima linea per essere visti, an-
bondante ed inesauribile schiuma. Il
nusati e toccati. L’esperienza sensoriale,
perlage è di una vivacità quasi selvag-
non essendo limitata alla mera degusta-
gia, mentre l’aroma, fresco e inebriante,
zione, è stata quindi completa.
dà un tocco fruttato e fiorito, quasi dol-
Grazie alla guida del birraio Alessan-
ciastro, di margherita. I luppoli utilizzati
Birra completano il carattere speziato dato dal lievito con aromi di frutta tropicale, di erbaceo e floreale». «Oltre alle nostre birre base, una Blonde Ale e una Red Ale - ha aggiunto la vicepresidente - la gamma Otus comprende anche una Golden Strong Ale che è una birra più strutturata, stile belga, 7 gradi. Abbiamo poi introdotto delle birre un po’ più speciali, a partire da una India Pale Ale, che è aromatizzata con diversi luppoli e con una quantità di luppolo maggiore rispetto alle altre birre. I luppoli conferiscono molto aroma sia al naso che nel gusto. Proponiamo poi una Pilsner, la nostra prima birra a bassa fermentazione, leggermente caratterizzata da qualche luppolo in più. In estate abbiamo proposto una Blanche, classica birra belga al frumento, aromatizzata con delle bucce di agrumi e del coriandolo; una birra molto leggera (intorno ai 5 gradi) e di facile beva, così come la stagione estiva richiede. In autunno stia-
Abbiamo in previsione l’introduzione di
mesi freddi dell’anno a partire da no-
mo proponendo un nuovo prodotto che
una nuova birra rossa a bassa fermen-
vembre; era già in produzione nel 2015
è una Saison leggermente ambrata, che
tazione, un po’ più strutturata rispetto
e la riproporremo quest’anno perché ha
vede l’utilizzo di altri cereali oltre al malto
alla Red Ale che abbiamo attualmente
avuto un particolare successo. Sarà una
d’orzo che è il cereale più nobile per la
in produzione; avrà intorno ai 6,5-7 gra-
Amber Ale, stile belga, ambrata, che si
birra; nella nostra Saison c’è un’aggiun-
di di titolo alcolemico, per questo sarà
sposa bene appunto con la stagione
ta di segale, di avena e anche di frumen-
per così dire un po’ più “impegnativa”.
invernale e con il periodo natalizio in
to, oltre ad una caratterizzazione nella
Infine, il nostro prodotto stagionale è
particolare».
luppolatura con dei luppoli australiani.
una birra invernale che proponiamo nei
Il tutto si è svolto all’interno del birrificio, in un’atmosfera quasi surreale. Oltre a degustare e visitare il birrificio, è stato possibile esplorare il mondo dei miscelati che hanno come ingrediente la birra, grazie alle sapienti mani di Sebastiano Garbellini. I cocktail presentati hanno dimostrato quanto si possa spaziare nella diversificazione della proposta con combinazioni innovative seppur sempre equilibrate. Per l’occasione sono state coinvolte le distillerie Roner di Termeno (Bz).
B cod 46938
Birrificio Otus via Rumi 7 - 24121 Seriate (Bg) Tel 035 296473 www.birrificiootus.com
novembre 2016 · Italia a Tavola
143
Salute
INTOLLERANZE & CO
Intolleranze alimentari, il test genetico individua se si è predisposti ne metabolica. Questo permette a sua volta di individuare non solo un’eventuale intolleranza alimentare, ma anche disfunzioni enzimatiche di Tiziana Colombo ed eventuali predisposizioni a sviluppare patologie comuni. Tra queste troviamo il diabete, l’obesità, l’ipercolesterolemia, alcuni tipi di cancro, e disturbi all’apparato respiratorio e cardiovascolare.
Test genetico per intolleranza al lattosio Solitamente, quando si tratta di diagnosticare l’intolleranza al lattosio, viene utilizza-
I
to il “Breath Test”, un esame che prevede l test genetico per intolleranza al latto-
Perché si dovrebbe effettuare un test
l’assunzione di una piccola dose di que-
sio consiste in un esame del dna, che
genetico per intolleranza al lattosio? Que-
sta sostanza da parte del paziente e la
viene eseguito prelevando un piccolo
sto test genetico è in grado di individuare
conseguente analisi dei gas espirati dallo
campione di saliva dal soggetto da ana-
se una persona è soggetta o meno all’in-
stesso. Questo test richiede molto tempo
lizzare. Tramite questo esame e median-
tolleranza al lattosio oppure al glutine, an-
e la sua diagnosi non è certa in quanto
te l’analisi di alcuni polimorfismi genetici,
che quando non sono presenti i sintomi
può essere influenzata da fattori esterni,
sarà possibile determinare se il paziente è
tipici di questi due disturbi. Grazie al test
come uno stile di vita scorretto e l’assun-
soggetto ad un’intolleranza alimentare nei
genetico, i professionisti possono infatti
zione di medicinali.
confronti di questa sostanza oppure no.
effettuare una diagnosi precisa proprio
Il test genetico per intolleranza al
A questo proposito, è utile sapere che il
perché, dagli ultimi studi si è evinto che
lattosio è invece basato sull’analisi del
lattosio viene scisso dall’organismo in glu-
le intolleranze di tipo alimentare sono di
dna del paziente. Pertanto, porta risultati
cosio e galattosio, proprio nel momento in
origine genetica.
più accurati e molto più veloci. In più, ol-
cui raggiunge l’apparato intestinale.
144
Di conseguenza, un’accurata diagno-
tre a stabilire se il paziente è intolleran-
Questa operazione viene effettuata
si consentirà al medico di prescrivere al
te o meno ad alcuni alimenti, è anche
da un enzima chiamato lattasi. L’esame
paziente un regime alimentare calibrato
in grado di determinare quali sono le
genetico è in grado di verificare se un
in base ai bisogni specifici del suo organi-
cause del disturbo (se si tratta di intolle-
paziente è predisposto o meno alla ridu-
smo, così da ridurre e progressivamente
ranza ereditaria o secondaria) e permet-
zione dell’attività o della produzione di
eliminare i sintomi. La nutrigenetica alla
te quindi di provvedere alla creazione
questo enzima. Il test è in grado di rilevare
base di queste analisi ha inoltre lo scopo
una dieta basata specificatamente sul-
anche se il soggetto è predisposto ad un
di studiare come ogni variante genetica
le risposte metaboliche del paziente.
disturbo altrettanto diffuso: la celiachia.
possa essere associata ad una reazio-
B cod 47145
Italia a Tavola · novembre 2016
Salute
novembre 2016 ¡ Italia a Tavola
145
Locali
Scimmia Factory a Roma
L’arte del gelato da quasi un secolo caldi che richiamano i principali gusti di gelato e da legno antico trattato, in contrasto con l’immediatezza del ferro verniciato. Il laboratorio a vista sottolinea la trasparenza dell’operato e la genuinità del prodotto, mentre la zona sedute, con tavoli e comode poltroncine, richiama la bellezza dei vecchi cortili. Verde a parete e ceste a soffitto ricreano un’atmosfera naturale, perfetto habitat della famosa scimmia, vera protagonista di questa storia di grandi tradizioni che dura da oltre 90 anni. Storica la scimmietta come storico è lo stecco, in primis alla banana (neanche a dirlo) ma anche in tante altre declinazioni, che grazie alla famiglia Monacelli ha dato il via al gelato da passeggio. Scimmia Factory è dunque
C’
laboratorio, luogo di produzione e speriè un posto a Roma, nel cuo-
Non c’è, però, solo gelato ma anche
mentazione, di dinamica attività sempre e
re del ghetto ebraico, dove
yogurt, semifreddi e centrifugati di frutta.
comunque nel segno della massima qua-
la tradizione del gelato e
Sviluppare nuove ricette sperimentando
lità. B cod 46870
la modernità della tecnica si sposano in
l’infinita gamma di materie prime a dispo-
un mix perfetto. Scimmia Factory nasce,
sizione è il leitmotiv che da sempre con-
infatti, da una delle più antiche gelaterie
traddistingue il “metodo” Monacelli.
d’Italia, “La gelateria della scimmia”, fon-
Il locale, progettato e realizzato da
data nel 1922 a Taranto da Michele Mo-
Costa Group, è caratterizzato da colori
nacelli, con sede a Napoli dal 1933. Tre generazioni cresciute con la passione per la lavorazione del gelato che, con Luca Monacelli, nipote di Michele, sono approdate a Roma. È passato qualche decennio da quando il nonno raffreddava le creme con una mistura di ghiaccio e sale, ma immutato è il rispetto per il prodotto e per le materie prime. La filosofia di Scimmia Factory prevede, infatti, il gelato in carapina che rende le creme decisamente più avvolgenti e spalmabili.
146
Italia a Tavola · novembre 2016
Scimmia Factory via Dei Falegnami 64 - 00186 Roma Tel 392 6984315 www.scimmiafactory.it
Locali
novembre 2016 ¡ Italia a Tavola
147
Locali NAPOLI EAT&DRINK
GABBIANO BEACH DI ISCHIA IL TRIONFO DELLA GENUINITÀ
in bassa stagione, è ancora ben eviden-
di mare. Gagliardo l’esito
te la connotazione isolana. E si pranza, le
di intriganti primi piatti,
onde a lambire i tavoli, sulla spiaggia di
dove all’apporto inso-
Citara. Siamo al Gabbiano Beach, loca-
stituibile dei pesci si ag-
le di consolidata esperienza. Al governo
giunge la bontà di aglio,
del tutto e particolarmente in cucina, con
peperoncino, pomodo- di Vincenzo
la sua bravura di cuoco esperto, il patron
ro. I secondi di pesce
Gianfranco D’Ambra. In sala, emergente il
sono sontuosi: preparazioni accurate e
suo ruolo di supervisore e di portatore di
nessuna prevaricazione di erbe, di salse,
innovazione, il figlio Francesco, avvocato
di intingoli.
che al foro vorrà preferire l’arte nobile di
Qui è il trionfo della genuinità che sa rega-
soddisfare palati esigenti.
lare il mare. Per vezzo oppure per gusto,
E questa attenzione al cliente, l’andare
talvolta ci si può anche allontanare dalla
oltre il soddisfacimento del bisogno per
proposta ittica e puntare su buone prepa-
puntare all’esaudimento di desideri an-
razioni di carni.
schia, l’isola verde, ha consolidata tra-
cor prima che essi siano palesemente
Dolci all’altezza, con una menzione par-
dizione di cucina originale, tutta sua.
espressi, è cimento, quotidianamente ben
ticolare per l’eccellente babà. Di grande
Ischitani: contadini di giorno e pescatori
riuscito, di brigata di cucina e di solerte,
competenza anche il servizio di fine pasto
di notte. E perciò in tavola le saporite
cortese e ben competente personale di
con liquori non soltanto locali. Prezzi in li-
proposte di pesce e poi gli ortaggi e,
sala. Pesce freschissimo, pescato là da-
nea con la freschezza e la qualità degli in-
imperdibile, il coniglio all’ischitana. Ed i
vanti o, lodevole la sincerità di Gianfran-
gredienti lavorati in cucina. B cod 47049
grandi vini, di produzione limitata. Am-
co, proveniente da altre aree del Tirreno
miccamenti per turisti, tantissimi, e poi i
meridionale.
pochi posti buoni.
Qui il pesce crudo lo si sa lavorare alla
Lontani dal caos modaiolo di Ischia Por-
perfezione, così come succulenti ed irri-
to, qui siamo a Forio dove, soprattutto
nunciabili sono le proposte a base di frutti
I
C
FAIRMONT WASHINGTON GEORGETOWN RELAX NELLA CAPITALE AMERICANA 148
D’Antonio
Italia a Tavola · novembre 2016
Gabbiano Beach via Giovanni Mazzella - 80075 Forio d’Ischia (Na) - Tel 081 908019 www.gabbianobeach.net Sempre aperto dal 15/3 al 30/10
ostruito nel 1985 con uno stile pa-
di forza con lo chef ingle-
ragonabile agli edifici imbandierati
se Mark Timms e la sua
delle numerose ambasciate di Stato che
équipe di professionisti:
si trovano nel centro di Washington, il
il piatto più tipico sono
Fairmont è considerato tra i migliori della
le polpettine di granchio
città nel segmento lusso, frequentato da una clientela di uomini d’affari, diplomatici
del Maryland. Il ristoran- di Leonardo Felician te Juniper serve cucina
e attori hollywoodiani. Si trova nell’elegan-
regionale americana moderna, dando
te West End della capitale, alle soglie di
preferenza a ingredienti freschi coltivati
Georgetown, l’amato sobborgo noto per
a chilometro zero e con tecniche soste-
la sua atmosfera frizzante.
nibili. Particolarmente amata dagli ospiti è
L’edificio di 10 piani costruito nel 1985 ospi-
la vasta e tranquilla lobby climatizzata del
ta 415 tra camere e suite da pochissimo
piano terra con un accurato servizio bar,
rinnovate; attrezzato a giardino fiorito, un
molto luminosa perché prende luce dal
bel patio interno molto tranquillo è un an-
patio, con comode isole di comodi divani,
golo di pace nella vita frenetica della capi-
poltrone e cuscini per incontrarsi o sosta-
tale americana; la grande zona riservata al
re tra un impegno e l’altro. B cod 47146
fitness si articola addirittura su tre piani; lo spazio per incontri ed eventi è molto esteso, una quindicina di sale diverse di tutte le dimensioni. La cucina è uno dei punti
Fairmont Washington Georgetown 2401 M Street NW, Washington DC (Usa) - Tel 001 202 4292400 www.fairmont.com/washington
Locali
novembre 2016 ¡ Italia a Tavola
149
Locali TRADIZIONE ED ESTRO CREATIVO AL RISTORANTE “SURI” DI MILANO
C
hissà come è nato in Luca Di Loren-
rossi di Mazara, straccia-
zo il desiderio di concentrare tutta la
tella, pomodori arrostiti e
sua attenzione sul pesce, prevalentemen-
pesto di basilico; il Crudo
te crudo o comunque lavorato pochissimo.
di Capesante con fichi
Fatto sta che questo cuoco milanese ha
neri, bottarga di Muggi-
preso il suo bagaglio di esperienze, alcune di tutto rispetto come il Pane e Acqua,
ne e croccante al nero di di Clara Mennella seppia o i Tagliolini di Ca-
lo Chic’n Quick di Sadler e lo storico Savi-
lamari al pesto di basilico, patata fondente
ni, ed ha deciso di aprire un locale dove si
e fagiolini all’acciuga.
potesse fare un’esperienza gastronomica
L’ambiente è metropolitano, con ampio
di pesce come non si era ancora provato.
spazio fra i tavoli sia “in” che “outdoor”, il
Un mix di tradizione mediterranea, sushi e
banco delle preparazioni è a vista, la carta
cucina creativa di affascinante complessa
propone 7 piatti di pesce che cambiano a
semplicità, perché i gusti sono puliti e line-
cadenza mensile, qualche tapas e ostri-
ari ma nulla è approssimativo né lasciato
che, carpacci e tartare per chi non vuole
al caso. Luca è meticoloso a partire dalla
usare la fantasia, interessante la carta dei
selezione e supervisione dei fornitori del
cocktail. B cod 46828
pescato, non perdonando nessun errore,
sonalissimi come la Parmigiana di Gamberi
Suri via California 11 - Milano Tel 02 39401628 surifishbar@gmail
nimale. Cromoterapia nella camera Ele-
tamenti super idratanti
gance, solleticanti bollicine nella vasca
come il gommage corpo
con idromassaggio nella camera Relax.
ai biocereali e farina di
La spa termale Balnea, che si snoda su
castagna. Gli ingredien-
un’area di 2.300 mq, si trova a pochi
ti base del trattamento
passi dall’hotel. Uno spazio di charme, immerso in un parco privato, che pro-
sono la farina di ceci che di Lucia Siliprandi essendo ricca di amido
mette energia, bellezza e tante coccole.
idrata, il semolino di riso che esfolia deli-
Magica l’atmosfera che si crea di sera
catamente la pelle ed elimina così le cel-
quando centinaia di luci colorate pun-
lule morte e la farina di castagne, ricca di
teggiano le piscine creando un gioco di
minerali. Le farine sono miscelate con ac-
riflessi nell’acqua. Benefici all’apparato
qua tiepida e applicate sul corpo. L’acqua
locomotore e cardiovascolare, riduzione
evapora e si procede con il gommage.
della cellulite e degli inestetismi cutanei
Il massaggio olistico rilassante all’olio di
nella serie di idromassaggi, giochi d’ac-
castagna ha poteri drenanti, riequilibran-
qua e idropercorsi a diverse temperature
ti e di riattivazione del microcircolo. Per
delle vasche e piscine termali. Riti di puri-
una pelle luminosa, efficace, il trattamen-
ircondato dal verde delle colline
ficazione nei bagni a vapore e nelle sau-
to viso che prevede anche una masche-
di Sassuolo e da splendidi vigneti,
ne, allenamento nelle palestre dotate di
ra al fango termale salsobromoiodico,
l’Hotel Terme Salvarola è il posto ideale
macchinari professionali, spazi per fare
arricchita di miele di castagno.
per ritrovare il benessere perduto. Nel-
yoga, spinning e danza moderna e una
B cod 46052
la struttura 4 stelle l’atmosfera è calda e
sala relax dove sorseggiare un infuso ai
accogliente, le stanze sono arredate in
frutti rossi.
stile classico con mobili e letti in legno su
L’autunno è alle porte e la pelle ha biso-
misura o con un tocco più moderno e mi-
gno di “cambiar pelle”. Via libera a trat-
ed è ferratissimo nelle tecniche che “pie-
MILANO EAT&DRINK
PERCORSI DI SALUTE, BELLEZZA E BENESSERE ALL’HERMITAGE GOLF&SPA SULL’ISOLA D’ELBA
C
150
Italia a Tavola · novembre 2016
ga” a suo uso per creare abbinamenti per-
Hotel Terme Salvarola località Salvarola Terme - 41049 Sassuolo (Mo) - Tel 0536 871788 www.hoteltermesalvarola.it
Locali di cibi naturali, organici e sostenibili, tutti
il menu e a riempire le
di qualità garantita dal patron, Umberto
ceste di frutta e verdura
Cinelli. Le materie prime che vengono
che arrivano da piccoli
impiegate ai fornelli sono tutte in espo-
produttori dei Castelli
sizione, ortaggi, frutta, salumi, formaggi,
Romani e dall’Agro Pon-
pani, pizze e delicatessen provenienti
tino.
da tutto il mondo e di qualità certificata.
La carta non è stermina-
Nella sezione market i food lovers pos-
ta ma ben articolata in piatti della cucina
sono fare anche la spesa per casa.
romana e regionale con incursioni inter-
Qui si può venire a qualsiasi ora anche
nazionali. Vasta l’offerta di pizze, anche
solo per un caffè, per leggere un libro
bio. Da non perdere i taglieri, da accom-
o per controllare le mail, ricevendo sem-
pagnare a pani d’autore sempre fragran-
pre le attenzioni dei giovani addetti alla
ti di forno. Imperdibili, tra i formaggi, la
HOSTERIA DEL MERCATO, CIBO NATURALE ORGANICO E SOSTENIBILE A TUTTE LE ORE
sala. «È un locale - dice il patron - dove
Crosta fiorita di latte crudo al rosmarino,
star bene e che può essere definito ri-
il Muffieno alla menta piperita, o il Bru-
storante, juice organic bar, sala da the,
ciacchiato al latte crudo e, tra i salumi, il
pizzeria e mercato».
lombetto di cinta senese o il Pata Negra
A
ll’Hosteria del Mercato si mangia
Come architetto ne ha progettato tutti i
de Bellota. Anche quello che viene defi-
a qualsiasi ora e in qualsiasi tem-
dettagli e cura personalmente anche il
nito junk food, qui diventa sano, biologi-
po nel verde di un accogliente giardi-
giardino. Con un’esperienza di 25 anni
co o addirittura vegano. B cod 47141
no d’inverno. all’interno di un cortile ri-
nella ristorazione ha scelto una piccola
nascimentale, a un passo da piazza di
brigata di giovani chef che si alterna-
Spagna. L’atmosfera d’altri tempi invita
no ai fornelli con le sue stesse idee sul
all’incontro con la buona cucina, fatta
cibo. Ovviamente sono le stagioni a fare
ROMA EAT&DRINK
di Mariella Morosi
Hosteria del Mercato via Bocca di Leone 46 - 00187 Roma Tel 06 69923705 www.hosteriadelmercato.it
AGRIGUSTA
TOSCANA FAIR, UN “AGRIVIVAIO” DOVE GUSTARE I SAPORI DI UNA VOLTA
M
etti insieme un vivaio e un agriturismo. Il risultato che ne uscirà sarà un “agri-
vivaio”. È l’idea dei fratelli Francesco e Paolo Mati, una famiglia che a Pistoia è dal 1909 impegnata nel vivaismo. Insieme hanno realizzato questo progetto che prende il nome di di Alessandro Maurilli Toscana Fair (www.toscanafair.it) per offrire una “fiera” di emozioni, attraverso il ritorno ai sapori di una volta. Viene proposto un menu semplice e tradizionale composto da materie prime accuratamente scelte. Oltre al menu del giorno, vengono proposte ricette intramontabili che rievocano antiche passioni culinarie toscane. B cod 47142
novembre 2016 · Italia a Tavola
151
Locali
Peccati d’arte e di gola sulle strade dei Saraceni
N
di Claudio Riolo
ei secoli gli abitanti delle coste siciliane scappavano
a Castelbuono e da Castel di Tusa a Tusa, fra
dai pirati saraceni risalendo le strade dei monti. Anche
le montagne delle Madonie. Curva dopo curva, a tratti si scorge
i viaggiatori sceglievano percorsi impervi e disagevoli
il mare in lontananza; agrumeti, fichi d’india e ogni tipo di pianta
sulle portantine sorrette da due muli. Oggi il viaggio è molto più
da frutto, uliveti centenari, vigneti. Negli antichi borghi ci aspet-
comodo, ma il paesaggio montano non è mutato. Montagne e
tano stupende e antiche opere d’arte, botteghe artigiane; nelle
dirupi, valli e fiumi, laghi, prati e boschi, panorami immensi, tutti i
accoglienti trattorie assaporiamo funghi, pasta da antichi grani,
colori della natura. Sensazioni che si provano salendo da Cefalù
formaggi e salumi, varietà infinite di erbe aromatiche.
Specialità della campagna siciliana alla trattoria Le Giare di Tusa
Nangalarruni, gusto e cordialità e nei piatti i sapori dell’orto Atmosfera di fascino e accoglienza cordiale in questa vera trattoria di paese tra i boschi delle Madonie. Il nome, Nangalarruni, ricorda lo scacciapensieri, semplice strumento a labbra dei pastori. Giuseppe Carollo (Beppe), cuoco e proprietario dagli anni ’80 ha impostato cucina e ambiente alla spontaneità e al buon gusto. Ha trasmesso le sue conoscenze alla figlia Francesca che ora lo affianca in cucina. La rustica sala si apre sul vicoletto a due passi dal corso principale; tutto concorre a rendere familiare l’atmosfera. Ancor più s’avverte, in contrasto, la professionalità eccelsa di padre e figlia in cucina. Ricercano nei dintorni i sapori dell’orto anche bio. In particolare i basilischi bianchi e teneri. Anche la manna, estratta al frassino, è un’esclusiva. Le uova di quaglia si sposano con l’intenso aroma del tartufo nero di Palazzolo Acreide, antica colonia greca. La pasta è fatta in casa con la farina integrale di tumminia; di casa anche i fragranti paninetti. La fonduta di caciocavallo amalgama numerosi piatti. Il carrello dei formaggi è da primato. In carta oltre 300 etichette da tutta Italia, con scoperte personali e piccoli vignaioli. Ambasciatore delle Arti: la famiglia Carollo suggerisce la visita al Museo Naturalistico Francesco Minà Palombo. B cod 47051 Nangalarruni via delle Confraternite 7 - 90013 Castelbuono (Pa) Tel 0921 671228 / 671428 - www.hostarianangalarruni.it
152
Italia a Tavola · novembre 2016
La strada di collina che risale dalla costa si apre a panorami stupendi; in pochi km porta al borgo di Tusa e alla tipica trattoria sulla piazzetta condotta dai coniugi Sambataro, Vincenzo in sala e Manuelina in cucina. La sala è arredata con semplicità e buon gusto, sotto il pavimento di pietra s’intravede un antico pozzo. Qui si ritrovano i sapori genuini della ricca campagna e della montagna siciliana. Piatti di genuina cucina tradizionale basata sulle specialità di campagna e gli usi di casa, dal fornello alle cotture; ma l’esperta cuoca ha una tecnica da manuale professionale. Prepara il condimento al momento con cottura veloce che non altera i sapori delicati. Vincenzo racconta le specialità siciliane con entusiasmo mentre serve in tavola una quantità inimmaginabile di leccornie. Il menu punta sugli ortaggi locali serviti per antipasto; si aggiungono squisiti formaggi, dal caciocavallo al pecorino al primo sale alla ricotta. Trionfo di paste che la cuoca perfeziona in padella con i condimenti di casa. Alessandra Sambataro, in sala, e Marco Di Francesco, in cucina, sono simpatici e giovani sposi della nuova generazione. Ambasciatore delle Arti: la famiglia Sambataro suggerisce il parco archeologico dell’antica città di Halaesa. B cod 47053
Trattoria Le Giare piazza Trento e Trieste 9 - 98079 Tusa (Me) Tel 333 7272242 - vincenzopriatorio@tiscali.it
Locali
novembre 2016 ¡ Italia a Tavola
153
Eventi
Alla fiera Sirha, grandi opportunità per sviluppare il proprio business A
gennaio 2017, Sirha - evento
Sirha riserva agli espositori un’offerta
software, innova-
mondiale dedicato al food-
incredibilmente ricca. Tutti i prodotti, servizi
tive attrezzature e
service e all’ospitalità - svelerà
e attrezzature per i professionisti dell’Ho-
tanto altro anco-
le ultime tendenze del settore Horeca.
reca si trovano al Sirha, proposti da pro-
ra, grazie a più di
In programma prodotti e servizi innova-
duttori e distributori di tutto il mondo. Per il
1.600 dimostrazio-
tivi, animazioni e concorsi internazionali.
foodservice è un’opportunità eccezionale
ni ogni giorno.
Marie-Odile Fondeur, direttrice generale
per scoprire prodotti innovativi e una cre-
Sirha, ci presenta questa nuova edizione.
atività unica, oltre a tecniche e savoir-faire
Sirha rappresenta il crocevia del food service mondiale. In cosa consiste? Marie-Odile Fondeur
presentati in una straordinaria cornice.
19 concorsi contribuiscono alla reputazione internazionale dell’evento. Questi concorsi rappresentano un momento di spettacolo e intrattenimento. Su-
L’innovazione è presente in ogni corsia
scitano emozione e passione oltre a offrire
e irrora tutto il salone. Nel 2015 gli espo-
la possibilità di scoprire nuove tecniche. I
sitori hanno presentato 725 novità, di cui
due principali concorsi - la Coupe du Mon-
326 anteprime mondiali!
de de la Pâtisserie e il Bocuse d’Or - sono
In molti parlano di Sirha come di un’ePartecipare all’avventura Sirha signifi-
Italia a Tavola · novembre 2016
21 al 25
Dal
L’innovazione ha un ruolo importante.
sperienza indimenticabile.
154
GENNAIO
punti di riferimento internazionali. Qual è il suo messaggio per chi fosse ancora indeciso?
ca immergersi nella fantastica atmosfera
Sirha è un’opportunità di business for-
dell’evento: festosa, conviviale e contraddi-
midabile nel breve, medio e lungo termine.
stinta da un vigore e un’intensità che non si
Non lasciatevela sfuggire!
ritrovano in nessun altro salone professio-
Appuntamento dal 21 al 25 gennaio
nale. I visitatori vengono al Sirha per sen-
2017 presso Eurexpo, Lione. Per informa-
tire il sapore, l’odore e provare “dal vivo”
zioni: www.sirha.com. Ingresso gratuito
prodotti alimentari, ma anche applicazioni
con il codice invito PPNTA. B cod 46762
Eventi
novembre 2016 ¡ Italia a Tavola
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Turismo LE MIGLIORI PROPOSTE TURISTICHE AL 14° SALONE DELLE VACANZE DI LUGANO
I
l Salone delle Vacanze, noto come
ni di vini a cura dei sommelier Fisar, show
“IViaggiatori” (www.iviaggiatori.org), la
cooking, presentazioni di prodotti tipici e
più importante fiera turistica del centro-
spettacoli tradizionali. Come ogni anno,
sud della Svizzera, dal 30 ottobre al 1° no-
sono stati anche assegnati i Gourmet
vembre scorsi ha portato a Lugano luoghi,
Choice (gourmetchoice.org), i premi sviz-
popoli e culture da tutto il mondo.
zeri all’enogastronomia internazionale, e
Protagoniste le più belle località e le mi-
gli Swiss Tourism Awards (swiss-tourism-
gliori strutture ricettive dei 5 continenti.
awards.ch), che premiano l’eccellenza tu-
Non sono mancati i più prestigiosi tour
ristica mondiale e le località più amate dai
operator internazionali che hanno propo-
viaggiatori 2.0.
sto ogni sorta di viaggio e di mete esoti-
Grande successo anche per l’importante
che ed esclusive. Tra le più apprezzate dal
Seminario in Management and innova-
pubblico del Salone l’Africa, l’India, la Cina,
tion of tourism promotion, organizzato in
la Thailandia, la Grecia, l’Italia e la Croazia.
collaborazione con la cattedra Unesco
Tutti i “gusti” di vacanza sono stati dunque
dell’Università della Svizzera Italiana. Tra
soddisfatti (dal mare alla montagna, dai la-
testimonianze chiave, case study e il con-
ghi alla campagna, dai piccoli borghi alle
fronto su modelli di business vincenti, il se-
città) e per tutte le tipologie (dai grandi al-
minario ha offerto le strategie per utilizzare
berghi cinque stelle alle dimore storiche,
al meglio le tecnologie dell’informazione
dai boutique hotel ai wine resort, dagli
e della comunicazione per la promozione
agriturismi di qualità ai castelli).
turistica e per una migliore comprensione
Grande apprezzamento ed entusiasmo
dei viaggiatori, dei loro desideri e bisogni,
per le due grandi aree evento, Food&Wine
contribuendo a tracciare la strada verso il
e Folclore, che hanno ospitato degustazio-
futuro del turismo. B cod 47092
A BORMIO UN INVERNO TUTTO DA VIVERE SCI, ESCURSIONI ED EQUITAZIONE SULLA NEVE
#IOLOFACCIOACOURMAYEUR, UN NUOVO PROGETTO PER RILANCIARE LA LOCALITÀ DI MONTAGNA
più rappresentative dei brand in partner-
A
iolofaccioaCourmayeur, è un pro-
ship con questo prestigioso progetto,
lo skipass unico plurigiornaliero nei tre
getto ironico e di rottura che pre-
quali Maserati, American Express, Canti-
comprensori di Bormio, S. Caterina Val-
vede il posizionamento ad un livello
ne Ferrari e Csc Courmayeur.
furva e S. Colombano. Il paradiso bianco
globale ed internazionale di una delle
Il claim divertente e ammiccante lascia li-
dell’Alta Valtellina offre un ventaglio di at-
località italiane di montagna più pre-
bero sfogo alla fantasia: a Courmayeur è
tività “en plein air” nello scenario imbian-
stigiose; questo l’obiettivo della nuova
possibile fare ciò che si preferisce... nelle
cato di neve del Parco Nazionale dello
campagna di rebranding. Durante la
possibili declinazioni del divertimento in-
Stelvio: vere e proprie full immersion nel-
presentazione a Milano si sono avvi-
teso in senso ampio, circondato da sce-
la natura. B cod 46963
cendati sul palco il sindaco di Courma-
nari mozzafiato. B cod 47016
Foto: RobyTrab
di Fabiola Quaranta
#
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Italia a Tavola · novembre 2016
yeur, Fabrizia Derriard, e le personalità
l via il 3 dicembre 2016 la stagione sciistica di Bormio, che riconferma
Turismo
novembre 2016 ¡ Italia a Tavola
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Novembre 2016 n° 244 - Italia a Tavola è una rivista di aggiornamento professionale, cultura enogastronomica e turismo per l’Horeca. Si rivolge ad alberghi, ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, cuochi, pasticceri, maitre, assaggiatori, barman, sommelier, enti, aziende e associazioni del settore in tutta Italia.
Enrico Derflingher, Mariapia Gandossi, Leonardo Felician, Juri Piceni, Rocco Pozzulo, Fabiola Quaranta, Enrico Rota, Claudio Riolo, Toni Sàrcina, Lucia Siliprandi
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