DIGITAL EDITION
Febbraio 2017 · anno XXXI · n. 246
Personaggio dell’anno
Verso un nuovo record di votanti
Pioggia di premi per Cantina Aldeno
Obiettivi: qualità e rispetto dell’ambiente RISTORANTI · HOTEL · PIZZERIE · PASTICCERIE · BAR · AGRITURISMI · ENOTECHE
sommario Professioni
In copertina
16 l Alfio Ghezzi dalla Locanda Margon: «Le due stelle? Merito della squadra»
Febbraio 2017 · anno XXXI · n. 246
20 l Le Marche sbarcano in Sicilia Elide Pastrani cucina con Maurizio Urso
Personaggio dell’anno
Verso un nuovo record di votanti
30 l Quando i cuochi diventano “eroi” Alta formazione ad Abbiategrasso 34 l Nuovo Master dei Campioni Ifse Corso di pasticceria a 360 gradi
Pioggia di premi per Cantina Aldeno
Obiettivi: qualità e rispetto dell’ambiente RISTORANTI · HOTEL · PIZZERIE · PASTICCERIE · BAR · AGRITURISMI · ENOTECHE
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Nata nel 1972 dalla fusione della Cantina Sociale e dell’Unione Vinicola Aldeno, Cantina Aldeno oggi vanta numerosi premi nei concorsi internazionali. Grande attenzione all’ambiente, testimoniata dalla certificazione Bio
40 l Impastando s’impara alla scuola di panificazione di Molino Grassi 42 l L’anno inizia alla grande per AMPI Successo a Sigep dei Pastry events 44 l Il panettone incoronato ambasciatore della pasticceria italiana nel mondo 46 l Rinnovo del Contratto dirigenti alberghi Potenziati welfare e politiche attive 55 l I voucher fra lavoro nero e vetero-sindacalismo
Attrezzature 56 l Mise en place, a decidere è il ristoratore Ma il giudizio finale spetta al cliente 60 l È nata una stella, anzi... una Diva Da Royale la nuova linea per la tavola 64 l Sweetable e Gourmand Pavoni Italia per una tavola unica 68 l Sulle tavole dei ristoranti trionfano il colore e l’emozione
un unico network..
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e delle Filippine;
di macchie e ap-
in Bangladesh è
pena cedevole
considerato addi-
di tatto. Il frutto
rittura “l’albero na-
deve esse-
zionale”.
re giunto a
Le origini di
completa matu-
questa specie ri-
razione, in caso
salgono al 4000
Alimenti
contrario il sapore
a.C, ai piedi dell’Hi-80 l Petra, la farina del futuro risulta sgradevole. Va Ritorno al passato e alla natura malaya dell’India e conservato a temperatura della Birmania, oggi lo si
ambiente, non in frigori-
ritrova coltivato in 88 tuttel leCotti aree tropicali e Valfrutta fero altrimenti si perde completamente a Vapore Granchef subtropicali, dall’Asia, all’ANuovo merica, dove fu ileprofumo. Al nelle centro cucine del frutto,Fic un unico formato debutto introdotto dai Portoghesi, all’Africa e in Eu-
seme, piuttosto grosso, contiene un burro
ropa in Spagna (Andalusia nella provin-la 90 l A eBologna
bianco utilizzato prevalentemente Disneyland del cibo italianoin amcia di Malaga), Israele e da qualche anno bito cosmetico. Più slancio a turismo ed economia anche in Italia (Sicilia e Calabria). È uno dei
È un frutto energizzante, ricco di fibre
frutti più diffusi, dopo la banana e gli agru-
alimentari contiene, oltre alle vitamine,
Olio
mi. La produzione mondiale annuale è di
potassio, zolfo e magnesio, che aiutano a
40 milioni di tonnellate, cui laextravergine maggior combattere la stanchezza. Per questo modi qualità 94 l diL’olio parte (50%) proviene dall’India e a seguire
tivo è indicato come ricostituente in caso in tavola sostituisce il sale e il pepe
dal Messico, Cina, Pakistan, Tailandia, In-
di convalescenza o di debolezza fisica.
donesia, Nigeria, Israele, Filippine, Brasile
Tanti gli utilizzi, anche nella cucina “salata”
e, recentemente, dall’Australia.
accostato e abbinato con altri ingredienti
Vino
Di vario colore… verde, giallo/arancio,
sotto forma di salsa (“chutney” indiano per
tenso e invitante quando il frutto di forma
preparare sorbetti, gelati, granite o sem-
ovoidale viene raccolto maturo e fresco.
plicemente il succo di frutta. B cod 43744
Spumanti, +25%accompagnare l’export nelriso 2016 e carni); immancabile Cala il divario economico con Francia questi colori, emana un profumo molto inil consumo fresco alla naturale, si possono 102 l o un miscuglio di rosso, rosa, violaceo/blu
Birra
102 l Italian Grape Ale le birre dello Stivale Figlie della creatività e del vino 108 l Con la pastorizzazione, birra più salubre Ma l’aroma può cambiare
Bevande 112 l Caffè Xelecto Bio, una scelta di valore per un consumo più sano e consapevole
di Vincenzo D’Antonio Alta qualità, solo alta qualità e siamo alla seconda generazione. Iasa vuol dire, per i gourmet e per la ristorazione di qualità, certezza di conservazione del pesce, soprattutto le alici (acciughe) e il tonno, anzi i tonni, dacché se ne lavorano diverse specie. Forte vocazione all’export, guizzi di diversificazione con ampliamento di offering. «Il target è medio alto - dichiara Lucia Di Mauro (nella foto), titolare di Iasa - noi siamo presenti sia in gastronomie specializzate sia nella Grande distribuzione, ma sempre come prodotti di fascia premium. Produciamo 4 specie di tonno: il tonnetto del Mediterraneo, il tonno bianco, il tonno rosso e il tonno a pinne gialle; produciamo acciughe, sia filetti che sotto sale e colatura d’alici e poi abbiamo il peperoncino. Esportiamo e stiamo creando dei nuovi prodotti: tonno e salmone grigliato e altre novità che presenteremo a breve, pensiate per il mercato internazionale». Qualità, cura artigianale, freschezza del prodotto, accurata selezione delle migliori materie prime, innovazione sono i valori su cui si basa l’azienda per offrire il meglio al consumatore finale. B cod 44212
Per gli approfondimenti consulta il portale www.italiaatavola.net
maggio 2016 · Italia a Tavola
15
Questo simbolo alla fine di un articolo indica che sul quotidiano online www.italiaatavola.net sono presenti versioni più ampie del testo, oppure approfondimenti e schede collegate. Il codice numerico che lo affianca permette di accedere alla versione web dell’articolo inserendolo nel campo “cerca per codice o parola chiave”. La presenza di questo simbolo alla fine di un articolo indica che di quella notizia esiste anche un video su www.ristotv.it
Locali 123 l Cucina mediterranea al Talvo di St. Moritz La leggerezza nel piatto di Martin Dalsass
FUOCO TERRA
Eventi 132 l Layout migliorato e nuovi espositori Conto alla rovescia per Vinitaly 2017
ACQUA ARIA
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il direttore
Home restaurant
Quando la politica è strabica
C’
è una contraddizione di fondo, un esempio tipico degli equivoci all’italiana, nella proposta di legge approvata dalla Camera dei deputati sugli home restaurant. Da un lato si vorrebbe circoscrivere il fenomeno a una sorta di hobby di qualche famiglia che potrebbe incassare fino a 5mila euro l’anno con
un massimo di 500 coperti complessivi, ma dall’altra si parla di fenomeno imprenditoriale. E qui la politica italiana dimostra come al solito di volere accontentare tutti creando mostri giuridici. Il social eating sarà pure un fenomeno che si sta diffondendo in tutta Europa, ma i sindacati della ristorazione, Fipe e Confesercenti in primis, hanno tutto il diritto di parlare di nuovo colpo alla libera concorrenza. Sommessamente aggiungiamo che forse avrebbero anche il dovere di alzare di più il tono, se vogliono realmente dare voce agli interessi di una marea di “veri” ristoratori che a breve potrebbero trovarsi concorrenti senza controlli e regole (definire blanda la legge in questione è un eufemismo), ma che la legge in qualche modo proteggerà e metterà sul mercato. Le oltre 100mila imprese del settore costituiscono un patrimonio per molti versi unico del
Una legge serve, ma che sia rigida e con sanzioni pesantissime. Quella approvata alla Camera, invece, lascia ancora troppa libertà ai ristoranti casalinghi, che possono continuare a fare concorrenza a quelli tradizionali
nostro sistema di accoglienza e, facendo le giuste tare, rappresentano anche l’offerta più sicura di somministrazione di cibo in Europa, per le norme di sicurezza e di igiene a cui sono sottoposte e per la qualità media dei prodotti utilizzati. Niente di tutto questo (anche perché non ci sarebbero le risorse per farlo) sembra invece previsto per un esercito di home restaurant che potrebbe sbocciare, senza titoli professionali o garanzie igienico sanitarie, in ogni condominio. Chi non ha in famiglia qualche cuoco autodidatta appassionato di MasterChef? E quanti rinuncerebbero a mettersi alla prova, guadagnando magari anche quale euro? Per non parlare della possibile cresta su un pollo di batteria spacciato per uno di Brest o un pomodorino cinese messo in menu come Pachino. A evitare queste possibili truffe al ristorante ci pensano i controlli delle istituzioni, ma in casa della signora Maria di Saluzzo o dal Piero di Canicattì, chi farebbe gli accertamenti? E non parliamo della quasi certezza di evasione fiscale. Siamo in Italia, non in Germania... Non sorprende infine che a criticare la legge perché ritenuta troppo restrittiva sia la Confedilizia, un sindacato dei proprietari di casa sempre pronto a tifare per qualche condono immobiliare e che negli home restaurant (a conferma di come il fenomeno potrebbe essere dilagante) vede un’occasione per dare più valore a qualche immobile. Immaginiamo già i cartelli di vendita o affitto: “ampio quadrilocale, doppi servizi, terrazza panoramica al secondo piano di un lussuoso stabile dotato di rinomato home restaurant al 5° piano...”. Di questo passo, invece di utilizzare i nostri migliori cuochi per promuovere il Made in Italy a Tavola, al Governo basterà usare le promozioni su Facebook degli apprendisti cuochi domestici. Che poi si compreranno anche un po’ di recensioni positive su TripAdvisor. Una legge serve, ma che sia rigida e con sanzioni pesantissime. Sulla salute dei consumatori
alberto.lupini@italiaatavola.net
non si scherza. Comunque la pensino Gnammo o la Confedilizia.
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febbraio 2017 · Italia a Tavola
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il presidente FIC
Morire di... lavoro
Più tutele per le nuove generazioni
L
e tragiche cronache di questi ultimi periodi, che vedono responsabili i fondamentalisti islamici, mi rammentano un fatto di oltre 13 anni fa e un nome: Antonio Amato. Chi è, o meglio chi era? Forse qualcuno ricorda, Antonio era un cuoco ucciso come un animale da macello in una terra lontana che non era la sua. Lui con la guerra e la
politica non c’entrava nulla, lui non era un carabiniere o un soldato di Nassiriya, non aveva a che fare con armi: cucinava spaghetti nell’attività dove prestava servizio. Lo hanno ammazzato, ripeto, in maniera orribile, vittima di un terrorismo cieco, meschino e vergognoso per l’intero genere umano e che colpisce a caso con l’indifferenza più totale. Usato come vittima sacrificale dai suoi aguzzini, per far vedere al mondo intero la loro efferatezza e determinazione, in nome di un Dio che non conosce né tolleranza né pietà verso gli appartenenti ad altre religioni. Naturalmente, sui giornali e nelle televisioni si è parlato di Antonio oltremodo sulla sua persona e vita privata, e per “dovere di cronaca” anche nei particolari macabri sulla sua uccisione. Ma nessuno aveva detto la vera ragione per la quale fosse veramente lì, in quel
di Rocco Pozzulo Presidente Nazionale Fic
territorio “a rischio” e dove già si erano avute le prime sporadiche rappresaglie nei confronti di culture e religioni diverse. Un giovane cuoco con una vita davanti a sé, ucciso in una nazione non sua, lì spinto dal bisogno, poiché la “sua terra” lo aveva sfruttato e deluso, non gli dava di
A 13 anni dalla tragica scomparsa del cuoco Antonio Amato, ucciso in Arabia Saudita, la Federazione italiana cuochi sottolinea l’importanza di far sentire i giovani più considerati e più tutelati nel proprio Paese
che vivere adeguatamente, e soprattutto privato del rispetto per il suo lavoro. Verità che molti, tutti, hanno taciuto. Antonio è morto senza sapere il perché, colpevole solo di aver cercato altrove, dopo sfruttamento economico e difficoltà, una strada più dignitosa e più adeguatamente remunerata per le sue prestazioni e capacità lavorative. La nuova Federazione italiana cuochi, in fase di progressiva crescita, deve divenire sempre più “organo di tutela” e punto di riferimento nei confronti della nostra categoria, specie per quelli più “deboli”, come i giovani e in quelle aree più soggette del nostro territorio a sfruttamento del nostro lavoro. Non nascondiamoci e non neghiamo anche questo problema. La piaga dello sfruttamento, del lavoro nero esiste e non solo per gli extracomunitari giunti clandestini nel nostro Paese. Molto è stato fatto rispetto al passato per sopprimere questa piaga, ma ribadisco: bisogna fare di più ed isolare quei datori o aziende “fuorilegge”. I giovani hanno bisogno di sentirsi tutelati e maggiormente seguiti, non solo con eventi e manifestazioni a loro rivolti, ma anche attraverso un “percorso”, non di sostituzione ai sindacati e agli enti di controllo e tutela al lavoro, ma di presenza, assistenza e consulenza all’insegna della nostra Federazione in quei territori che danno modo a questo “malcostume” di esistere. Credo che questo possa essere motivo di un ulteriore avvicinamento e credibilità verso il nostro ente da parte dei giovani che nell’ultimo decennio si sono sentiti non sufficientemente considerati e non tutelati. Questo è un mio doveroso impegno nei confronti dell’intera categoria, lo garantisco. E per Antonio Amato, e in suo ricordo, un doveroso e rispettoso silenzio dedito a grande riflessione da
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parte di noi tutti.
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febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Primo piano · xxx
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Italia a Tavola · febbraio 2017
il presidente Conpait
Alta formazione e internazionalizzazione basi per esportare la pasticceria italiana
D
ue sono gli step necessari per rafforzare, far crescere ed esportare la figura del pasticcere: alta formazione e internazionalizzazione. Solo attraverso questi due passaggi chiave, la pasticceria italiana potrà imporsi sui mercati internazionali. Per questo al recente Sigep di Rimini abbiamo raggiunto un
traguardo storico che, allo stesso tempo, è anche un punto di partenza per avviare nuovi progetti: l’accordo tra la Confederazione pasticceri italiani, che riunisce 20mila pasticceri e 9mila aziende in tutta Italia, e Cast Alimenti, che da 20 anni si occupa di formare maestri pasticceri richiesti in tutto il mondo. La firma al Sigep del protocollo d’intesa tra la Conpait e la Cast Alimenti valorizza la figura professionale del pasticcere e prevede l’attivazione di corsi altamente professionalizzanti della durata di 80 ore, che si svolgeranno in tutta Italia, nelle sedi Conpait con i maestri formatori Cast Alimenti. La firma di questo accordo rappresenta una data storica per me. È il conseguimento di
di Federico Anzellotti Presidente nazionale Conpait
Il protocollo d’intesa tra Conpait e Cast Alimenti, firmato al Sigep di Rimini, valorizza la figura del pasticcere attraverso corsi altamente professionalizzanti
un traguardo a cui nessuno poteva credere, qualche anno fa, quando è nato il progetto. Ma, dopo due anni di percorso, abbiamo sottoscritto questo accordo che segna un punto di arrivo e un punto di partenza, avviando una nuova era per la pasticceria italiana e per tutto quello che la filiera rappresenta in Italia e all’estero. La firma di questo protocollo d’intesa rappresenta un’opportunità per le aziende, per gli enti e, naturalmente, per i pasticceri. Viene dato loro un input per un percorso metodologico nuovo, allineando la metodologia dell’insegnamento a quella degli obiettivi. È questo l’approccio dell’accordo, si vuole dare una risposta al mondo del lavoro, strutturando la formazione. Professionalità, tecnologia e materie prime sono gli ingredienti per riprendere posizioni del Made in Italy sul mercato internazionale. Questo progetto rappresenta poi un modello formativo di trasferimento delle competenze che, unito alla maestria, può diventare, a sua volta, una best practice da trasferire per la formazione. Il progetto prevede l’adeguamento formativo attraverso un nuovo processo e la partecipazione a concorsi internazionali, con l’obiettivo futuro di arrivare al riconoscimento normativo del ruolo professionale del pasticcere.
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febbraio 2017 · Italia a Tavola
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il presidente Euro-Toques
I giovani tutti pazzi per la cucina Ma pochi accettano la “gavetta”
I
l passaggio di consegne tra 2016 e 2017 è stato caratterizzato dalla questione voucher. Addirittura si è arrivati a chiedere (ed ottenere) un referendum per regolarizzarne l’utilizzo dal momento che sono nati come un valido strumento per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro per i giovani, ma sono presto diventati un’arma a doppio taglio
per via degli abusi che non miravano certo ad agevolare le nuove leve. Parlando di questo argomento si cammina sempre sulla lama di un coltello perché qualunque sia la posizione di ognuno si rischia di eccedere sia in un verso che in un altro. La questione voucher porta con sé l’annoso problema proprio del lavoro giovanile, sempre caldo e forse mai davvero risolto anche a causa della crisi degli ultimi anni. Come Eurotoques riteniamo che i giovani debbano prima di tutto seguire un percorso di formazione valido e per questo abbiamo sempre avuto un occhio di riguardo per questo aspetto. Costruire solide basi sulle quali costruire il proprio futuro è doveroso in ogni ambito professionale, ma nella cucina in particolar modo perché non ci si può improvvisare chef. di Enrico Derflingher Presidente Euro-Toques International e Italia
Boom di iscrizioni nelle scuole professionali, ma è bassissima la percentuale di studenti che terminano gli studi. La cucina italiana tuttavia è richiesta in tutto il mondo e chi esce dalle scuole ha tante opportunità
Ecco perché pensiamo che il boom di iscrizioni a scuole specializzate nel mondo della ristorazione che si è registrato negli ultimi anni, sia positivo per tutto il settore, ma vada comunque moderato. La televisione è stata, anche in questo caso, capace di fare da cassa da risonanza tra reality e cooking show e i giovani telespettatori si sono fatti ingolosire. Questi però si sono scontrati subito con i numerosi sacrifici che, soprattutto in cucina, vengono richiesti ed ecco che la percentuale degli studenti che frequenta una scuola professionale e poi entra realmente in una cucina per lavoro è bassissima. Ciò non toglie che le nuove generazioni stanno marciando a passo spedito e che il ricambio generazionale in ogni cucina sta avvenendo nei tempi e nei modi giusti. Questo anche grazie al grande periodo che sta vivendo la cucina italiana perché in tutto il mondo i migliori ristoranti sono alla ricerca di cuochi italiani, per cui i posti da riempire non mancano di certo.
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febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Professioni Premio Italia · xxx a Tavola
2016 CUOCHI, PIZZAIOLI E PASTICCERI
MAITRE, SOMMELIER E MANAGER D’HOTEL
BARMAN
OPINION LEADER
Il sondaggio online di Italia a Tavola si appresta a mettere a segno un nuovo record: al momento di andare in stampa, infatti, il numero di votanti ha già superato la cifra finale dello scorso anno (163.914), la più alta mai raggiunta prima. Alcuni candidati hanno ricevuto così tante preferenze da essere ormai a un passo dalla vittoria del titolo di Personaggio dell’anno: in particolare Ernst Knam nella categoria “Cuochi, Pizzaioli e Pasticceri” e Danny Del Monaco in quella dei “Barman”. Ancora incerta la situazione nelle categorie “Maitre, Sommelier e Manager d’hotel” e “Opinion leader”. Chiusura delle votazioni alla mezzanotte del 5 febbraio. Classifiche finali su www.italiaatavola.net. L’obiettivo del sondaggio, come ogni anno, non è stilare classifiche sulla base del merito, ma coinvolgere il grande pubblico in un’iniziativa divertente che riesca a valorizzare l’intero comparto dell’enogastronomia, della ristorazione e dell’ospitalità, attraverso i suoi protagonisti.
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Italia a Tavola · febbraio 2017
xxx · Professioni
febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Alfio Ghezzi
dalla Locanda Margon: «Le due stelle? Merito della squadra» di Andrea Radic
Q
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Ghezzi, trentino classe 1970, cresciuto con due maestri del calibro di Gualtiero
Come è iniziato e come si è sviluppato il tuo percorso professionale?
uando nel corso dell’intervi-
Marchesi e Andrea Berton. Nel suo cur-
Il mio è stato un percorso piuttosto
sta chiedo ad Alfio Ghezzi,
riculum spiccano gli esami superati alla
frammentato, una formazione nell’ho-
chef della Locanda Margon di
Facoltà di Lettere ed il ruolo di docente
tellerie, un po’ diversa rispetto a quella
Trento (www.locandamargon.it), se vuole
per la formazione professionale alber-
della ristorazione attuale. Poi un periodo
aggiungere qualcosa, lui tiene a sottoline-
ghiera, ma soprattutto l’esperienza fatta
in cui sono tornato a scuola e mi sono
are: «Le due stelle Michelin sono frutto del
in alcuni monumenti dell’ospitalità italiana
diplomato, cui è seguita l’università e
lavoro di squadra, dove ciascuno ha mes-
quali il Grand Hotel Villa d’Este e il Grand
poi l’insegnamento in cucina e laborato-
so impegno quanto me, senza tutti i miei
Hotel Villa Serbelloni. Ghezzi nel 2010 è
rio. Lasciato l’insegnamento nel 2002 mi
ragazzi non sarebbero arrivate. Loro han-
al Trussardi Alla Scala con Andrea Ber-
sono dedicato anima e corpo alla cucina
no bisogno di una guida, io ho bisogno di
ton quando la famiglia Lunelli lo chiama a
iniziando con Ettore Bocchia, poi diversi
loro per raggiungere obiettivi come que-
Trento per guidare la Locanda Margon, il
anni con Marchesi e successivamente
sto». Ecco la sintesi del carattere di Alfio
ristorante delle Cantine Ferrari.
con Andrea Berton.
Italia a Tavola · febbraio 2017
Cuochi · Professioni La cucina è rigore o fantasia? Direi più rigore, ma non inteso in senso chiuso, bensì ampio, caratterizzato da un grande impegno e dal credere fortemente nelle procedure che consentono di mantenere un livello qualitativo costante. Poi c’è una parte di creatività, fondamentale per un cuoco. Le materie prime in Trentino sono cosa seria ed espressione del territorio. Tutte le terre di montagna faticano di più per produrre grandi prodotti. Quando sono arrivato qui nel 2010, una delle prime cose fatte è stata creare relazioni privilegiate con alcuni produttori, per creare una cucina in grado di raccontare il territorio attraverso prodotti e produttori. Nei nostri piatti ci sono protagonisti come i broccoli di Santa Massenzia e Torbole o l’olio del Garda Trentino Doc. Da Marchesi a Berton, cosa hai portato con te da quelle esperienze? Da Marchesi ho preso questa par-
Preferisco un approccio semplice al
de produttore trentino, uniti ad altre eccel-
ticolare relazione con la cucina. Ci dice-
piatto. Voglio che i sapori siano riconosci-
lenze: il Ferrari Trentodoc, il Trentingrana
va sempre: «Sono i prodotti a dirci cosa
bili, e la gente apprezza. Non amo cam-
e l’olio del Garda. L’altro piatto è “Patate,
dobbiamo fare per creare una ricetta». Da
biare la consistenza dei prodotti. Secondo
patate e patate”, pensato per esaltare il
Berton la precisione e la cura dei dettagli,
il “magistero marchesiano”, un uovo è un
gusto e il prodotto della montagna.
l’attenzione.
uovo. Le forme devono essere rispettate
Chef in tv: sì o no?
e preservate, in questo modo la percezio-
La televisione è uno strumento straor-
La seconda stella Michelin è il riconoscimento di tutto questo? Se insieme allo staff e alla famiglia Lu-
ne del gusto migliora.
dinario perché veicola, fa conoscere, in-
Il tuo “signature dish”?
forma ed educa. Sta un po’ al cuoco capi-
nelli abbiamo raggiunto questo risultato è
Sono affezionato a due primi. Uno è
re come usarlo. Non bisogna abusarne o
merito di tutti noi. Da parte mia riconosco
una pasta chiamata “Insolito Trentino”
sminuire la nostra professione trasforman-
il merito anche ai miei maestri. Alla Locan-
perché sono spaghetti Felicetti, un gran-
dola in spettacolo. B cod 48340
da Margon abbiamo creato un nuovo tipo di ristorante, con più attenzione a molti aspetti, in questo c’è molto di quanto mi ha trasmesso Andrea Berton. E la famiglia Lunelli? Mi ha dato molta fiducia. Locanda Margon è un ingranaggio di una grande macchina di eccellenza come il Gruppo Lunelli, in un clima di grande rispetto, di grande positività, per noi l’obiettivo è far stare bene gli ospiti, prenderci cura di loro a partire dall’accoglienza. Il concetto di coerenza generale dell’eccellenza è ciò che ho appreso dalla famiglia Lunelli. Quale è il carattere del tuo menu?
febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Cuochi stata ufficializzata a Siena la formazione della Dse Toscana. La nomina di Rossanina Del Santo è il riconoscimento di chi per anni si è impe-
FIC A EXPO RIVA HOTEL CON 3 INNOVATIVE COMPETIZIONI
gnato in questo campo. Il consiglio nazionale del dipartimento Fic ha ritenuto Del Santo la persona adatta a ricoprire questo delicato ruolo per le energie intellettive e fisiche investite per la ricerca di ricette innovative nel campo della cucina senza glutine e senza lattosio. successo che forma e informa le per-
P
sone sugli ingredienti migliori, le ricet-
degli organizzatori di Expo Riva Hotel
te più sfiziose, le tecniche di cottura e
(5-8 febbraio). Numerosi gli appunta-
molto altro sulle intolleranze alimentari;
menti che si svolgeranno all’interno del
per gli aiuti, insieme al Dipartimento, de-
Padiglione B1. I cuochi professionisti,
stinati alle popolazioni terremotate del
come sempre impegnati nel sostene-
Centro Italia. B cod 48233
re i valori della formazione, predispor-
E ancora, per la gestione di un blog di
ROSSANINA DEL SANTO E IL DSE TOSCANA NOVITÀ NEL SETTORE SOLIDARIETÀ DELLA FIC
T
er il secondo anno la Federazione italiana cuochi ha accolto l’invito
ranno incontri didattici e dimostrazioni tecniche. In contemporanea saranno svolte 3 importanti competizioni dal carattere decisamente innovativo nelle
ante le novità emerse durante
quali sono stati coinvolti gli associati
il consiglio direttivo dell’Urct-
Fic: “Street Food Contest”, “Jam Cup” e “Riso in Rosa”. B cod 48376
Unione regionale cuochi toscani: Rossanina Del Santo è stata nominata responsabile nazionale del settore
news
allergie alimentari del Dipartimento solidarietà ed emergenze (Dse) della Federazione italiana cuochi. Inoltre è
I CUOCHI FIC “AFFILANO I COLTELLI” SANELLI NUOVO PARTNER UFFICIALE
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Italia a Tavola · febbraio 2017
FIC E CONSERVE ITALIA PARTNER CONSOLIDATI CON VALFRUTTA E CIRIO ALTA CUCINA
a Fic ha scelto come partner Coltel-
L
lerie Sanelli e la sua linea di coltelli
ta nel 2013 con Conserve Italia - gruppo
Premana Professional come strumento
leader nel settore conserviero al quale
privilegiato di lavoro. Un sodalizio che
fanno capo, tra gli altri, i marchi Cirio e
valorizza le artigianalità della produzione
Valfrutta - annunciando due importanti
italiana e la qualità delle nostre aziende
novità all’insegna della promozione e
fornendo ai cuochi associati un suggeri-
valorizzazione in Italia e all’estero della
mento di professionalità. La linea Premana
migliore cucina italiana. La linea Cotti a
Professional è stata realizzata analizzan-
Vapore Valfrutta Granchef entra nella
do e risolvendo, in ogni minimo dettaglio,
“dispensa” della Fic e il brand Cirio Alta
i problemi che si presentano al professio-
Cucina diventa sponsor della Nazionale
nista. Veri e propri strumenti di lavoro per
Italiana Cuochi. Gli chef della Federazio-
i cuochi professionisti, ma perfetti anche
ne possono dunque contare su un alle-
per chi desidera, in cucina, coltelli della
ato in più in cucina, grazie alla linea Cotti
massima qualità e affidabilità con lame di
a Vapore, fiore all’occhiello di Valfrutta
elevata durezza. B cod 47846
Granchef. B cod 47827
L
a Federazione italiana cuochi consolida e amplia la partnership avvia-
xxx · Professioni
febbraio 2017 · Italia a Tavola
19
Professioni · Cuochi
Le Marche sbarcano in Sicilia
foto:Walter Silvestrini - PixelXpixeL.it
Elide Pastrani cucina con Maurizio Urso
O
rtigia, cuore di Siracusa, è un
i formaggi e i salumi, non sai dove girarti.
tati. Il rovescio della me-
luogo da “mille e una notte”.
È una piccola Francia. Anche qui, come
daglia però li premia con
Il ristorante “La Terrazza sul
da noi, quando la ristorazione è “alta” si
più di una stella: quando
Mare” del Grand Hotel guarda il mare.
riconosce e si apprezza. Ma c’è anche
Flavio, sereno, sperimen-
Qui, Maurizio Urso, segretario generale
tanta “finzione”. Tanti tipici che non sono
ta ricette e abbinamenti
di Euro-Toques Italia, cucina la sua Sicilia.
tali. Come in tutta Italia del resto».
senza la “stella di Damo- di Carla Latini cle” sulla testa e i clienti
Fano (Pu), lungomare adriatico, ha un
Flavio è sempre molto attento e iper-
suo perché. “Alla Lanterna” è la casa di
critico con sé stesso. A volte troppo. Così
lo premiano; quando gli ospiti di Maurizio
Elide Pastrani e Flavio Cerioni, moglie e
colgo la palla al balzo e chiedo a Mauri-
chiedono: “Come mai non ha la stella?”.
marito. Qui Elide, in simbiosi con Flavio,
zio Urso un parere sulle “finzioni”, sui ta-
Ed ora tocca a Elide. La cuoca più mi-
cucina le sue Marche.
rocchi, tanto per capirci, e su come fa un
nuta e più caparbia che conosco. Brava,
L’11 gennaio scorso, Elide, con lo staff
consumatore a difendersi. Lui pacato e
precisa, appassionata. «Mi sono sentita
di Maurizio, ha preparato una cena tipica
passionale (si può essere entrambi con-
come nella cucina di casa mia. Christian
marchigiana, della costa del Nord, con
temporaneamente) lancia la palla al clien-
(De Simone, braccio destro di Urso) è
passatelli e brodetto fanese. La serata ha
te. La verità o la trovi o non la trovi. Non
stato un angelo custode. Ho rifatto le mie
stimolato, come spesso succede, rifles-
c’è una via di mezzo. Lo vedi subito da
ricette come l’involtino di sogliola e lo
sioni a voce alta. Scambi di idee e con-
come vieni accolto. Dal servizio. Dalla “li-
sformato di carciofi. Il pubblico era felice.
divisioni. Conosco il “pubblico” dell’Hotel
sta delle vivande” (adoro questo termine
Ed ora ci mangiamo tagliatelle e tartufo
Ortigia e immagino quanto “calore” abbia
che usa anche Flavio). Da un benvenuto.
bianco di Acqualagna!».
saputo donare.
Dal pane. Metti in bocca un pezzo di pane
Il giorno dopo eccomi al telefono, in
20
La cuoca del ristorante “Alla Lanterna” di Fano ha affiancato lo chef siciliano, segretario Euro-Toques, nella cucina del ristorante del Grand Hotel Ortigia. Cena tipica marchigiana con passatelli e brodetto fanese
e capisci se ti stanno prendendo in giro.
Teresa Gasbarro, bella e giovane intellettuale siracusana, ideatrice dell’As-
viva voce, con i tre protagonisti. So che la
Flavio e Maurizio, durante il dibattito
sociazione Elisir che sostiene “golose
coppia marchigiana è in Sicilia da diversi
animato che ha reso ancora più viva la
contaminazioni” come queste, ha porto
giorni. Chiedo impressioni e valutazioni.
cena, hanno espresso il loro rammarico
il benvenuto ai nostri amici marchigiani
Cerioni esordisce con: «La Sicilia come
nell’essere ignorati da qualche guida.
da parte di tutta la città. A breve si repli-
prodotti è da fori de testa! Fra il pesca-
Una su tutte, quella che accende le stelle.
ca, questa volta a Fano. Vi racconterò.
to, che poi è simile al nostro, gli ortaggi,
Il dispiacere di non essere nemmeno visi-
B cod 48259
Italia a Tavola · febbraio 2017
21
Con “I Profumi d’Inverno” Debic chiude il percorso di ricette stagionali La stagione fredda, delle nebbie e della neve, è quella che più di ogni altra ci fa pensare e gustare il cibo. 14 le ricette dedicate agli specialisti della ristorazione e pasticceria che compongono il ricettario Debic
«I
inverno, quando si passeggia
cibo. Cresce il bisogno fisiologico di ca-
lungo i vicoli del centro, si ha
lorie e l’alimentazione diventa più ricca
la fortuna di farsi accarezza-
e sostanziosa differenziandosi molto da
re e scaldare da un trionfo di profumi:
quella delle stagioni più calde, per colo-
mandarini, arance, mele e pere, ma
ri e varietà dei condimenti. Le 14 ricette
anche lievito madre, burro, cioccolato,
dedicate agli specialisti della ristorazio-
caramello e meringhe. Sono queste le
ne e della pasticceria che compongono
carezze dell’inverno che, come in un
il ricettario ne sono un chiaro esempio.
sogno, ci fanno tornare bambini e fanno
Qui vi proponiamo solo un piccolo
riaffiorare sensazioni e ricordi da tempo
assaggio, trovate il resto delle ricette
dormienti nel nostro sistema limbico».
sul sito di Debic nella sezione Brochure:
Con queste parole Davide Tabarri intro-
60 ricette professionali, divise in quattro
duce “I Profumi d’Inverno”, il ricettario
e-book stagionali, dalla primavera all’in-
invernale con cui si conclude il percorso
verno! B cod 48282
di ricette stagionali inaugurato quest’anno da Debic. La stagione del grande freddo, delle nebbie e della neve è quella che più di ogni altra ci fa pensare e gustare il
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Italia a Tavola · febbraio 2017
FrieslandCampina Italy srl via Paracelso 18 - 20864 Agrate Brianza (Mb) - Tel 039 6072500 www.debic.com
Cuochi · Professioni
Passatelli alla crema di gorgonzola, spinaci e noci INGREDIENTI BRODO DI COTTURA: 4 l acqua, 100 g pollo, 100 g castrato (agnello), 30 g cipolla, 30 g sedano, 30 g carote, 30 g pomodoro, 3 granelli di pepe nero, 1 foglia d’alloro, 1 chiodo di garofano PASSATELLI: 250 g pane grattugiato, 250 g Parmigiano Reggiano, 4 uova, 1 tuorlo, 1 limone grattugiato CREMA GORGONZOLA E NOCI: 300 g Culinaire Original Debic, 200 g gorgonzola, 30 g granella di noci MONTAGGIO E FINITURA: 50 g spinaci PREPARAZIONE BRODO DI COTTURA: in una pentola capiente versare l’acqua fredda e tutti gli altri ingredienti. Far sobbollire per circa 4 ore, schiumando di tanto in tanto. Appena pronto, filtrare alla stamigna. PASSATELLI: in una boule impastare tutti gli ingredienti fino a ottenere un composto liscio e consistente. Formare i passatelli con l’aiuto di uno schiacciapatate. CREMA GORGONZOLA E NOCI: in una padella, versare Culinaire Original Debic e sciogliervi il gorgonzola. Aggiungere sale e pepe a piacere e, per ultime, le noci. MONTAGGIO E FINITURA: cuocere i passatelli nel brodo, scolarli e saltarli in padella con la salsa al gorgonzola. Infine aggiungere le foglioline di spinaci. Servire il tutto ben caldo con qualche granella di noci.
Cestine all’amaretto con mousse allo zabaione INGREDIENTI GANACHE AL CIOCCOLATO BIANCO: 250 g cioccolato bianco, 200 g Tenutapiù Debic, 40 g Burro Concentrato White Debic, 25 g caffè espresso ristretto, 3 g caffè liofilizzato MOUSSE ALLO ZABAIONE: 250 g Tiramisù Debic, 30 g zucchero, 20 g pasta zabaione, 10 g Marsala secco MONTAGGIO E FINITURA: 30 cestine all’amaretto, arachidi bassinate qb, riccioli di cioccolato qb, polvere di macaron rossi qb PREPARAZIONE GANACHE AL CIOCCOLATO BIANCO: portare a bollore Tenutapiù Debic, aggiungere il caffè espresso e il caffè liofilizzato e amalgamare. Riporre il cioccolato bianco in una bacinella, versarvi la panna calda e miscelare bene. Appena il composto avrà raggiunto i 40°C aggiungere Burro Concentrato White Debic a pomata, così da creare una ganache morbida. Far raffreddare e dividere nelle cestine di wafer ricoperte da granella di amaretti. MOUSSE ALLO ZABAIONE: montare Tiramisù Debic in planetaria con la pasta zabaione, il marsala e lo zucchero fino a raggiungere la consistenza desiderata. MONTAGGIO E FINITURA: con l’aiuto di un sac à poche con bocchetta a foglia, dividere la mousse allo zabaione nelle cestine. Guarnire e decorare a piacere con riccioli di cioccolato, qualche arachide bassinata e polvere di macaron rossi.
febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Cuochi
SOTTO LA TOQUE: CURIOSO, APPASSIONATO, SEMPLICE
Abbiamo sollevato il cappello a Claudio Ceriotti
L’
di Clara Mennella
aria da eterno ragazzo, la sim-
poi tracciare una sua filosofia di cucina
patia e l’energia che lo contrad-
originalissima e sorprendente. Partendo
distinguono non devono trarre
dalla scelta maniacale delle materie pri-
in inganno. Claudio Ceriotti ha da tempo
me e, ispirandosi a preparazioni intriganti
raggiunto la maturità (parlo ovviamente di
ma complesse, le decodifica e semplifica
quella professionale) e ha vissuto una vita
rendendole uniche e affascinanti, mano-
intensa ricca di esperienze importanti in
vrando con abilità le strumentazioni tec-
giro per il mondo.
nologiche ma prediligendo le tecniche di
Dopo l’alberghiero, tante collabora-
cottura antiche.
zioni al top fra le quali il Toulà e Marchesi,
Membro di Euro-Toques Italia dal
fino a diventare un imprenditore astuto
2000, da qualche anno ricopre il ruolo
che ha avviato diversi locali di successo,
di vicepresidente, oltre ad essere Maitre
dal ristorante trendy e gourmet all’attuale
Rotisseurs della Chaine de Rotisseurs
“Hostaria Rid e Pacià”, dove vivere mo-
Baillage di Milano, nonché associato Fic.
menti di convivio abbinati a spettacoli dal
Grandi risultati, se si pensa che da bambi-
vivo.
no sognava semplicemente di seguire lo
Affamato e curioso, si è fatto affascina-
zio missionario in Africa... La vita poi lo ha
re dalle cucine di tutto il mondo, ha spe-
portato a lasciare il cuore in altri continen-
rimentato e assaggiato senza paura per
ti, l’Asia e il Sudamerica. B cod 48408
Da bambino cosa sognavi di diventare?
Sognavo di seguire un mio caro zio e fare il missionario in Africa poi, vedendo cucinare mia madre, la cucina ha preso il sopravvento.
Il primo sapore che ti ricordi.
La passata di pomodoro fatta in casa dalla mia mamma.
Qual è il senso più importante?
L’olfatto, ma i sensi danno il meglio se usati tutti insieme... compreso il sesto.
Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato.
Il salamino di pesce per la mia cassoeula di mare.
Come hai speso il primo stipendio?
Se intendi il primo stipendio serio, in un viaggio.
Quali sono i piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?
Il Baccalà alla vicentina, il Som tam (insalata di papaya thailandese), la Cullen skink (zuppa scozzese).
Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Le uova (per me l’alimento in natura più affascinante e polivalente).
Qual è il tuo cibo consolatorio?
I datteri.
Che rapporto hai con le tecnologie?
Le utilizzo per semplificare il lavoro in cucina, anche se mi affascinano di più le tecniche antiche.
All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale? A me piace praticamente tutto e comunque qualsiasi piatto, se mangiato sempre, diventa infernale.
24
Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
Mia moglie e la mia bimba.
Quale quadro o artista rappresenta meglio la tua cucina?
Riconosco la mia cucina in Paul Gauguin e nei suoi Nabis.
Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
“My Way”... ma quella dei Sex Pistols.
Italia a Tavola · febbraio 2017
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Piergiorgio Giorilli - Docente Campione del mondo di panificazione EIB 2016 Piero Rainone - Docente Docente internazionale di pasticceria italiana e pastry design Mario Romani - Docente Maestro internazionale di aerografia (consulente di aerografo per tre coppe del mondo di pasticceria vinte dall’ italia) Diego Crosara - Docente Campione del mondo di Gelateria 2016 Maestro AMPI 2012
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febbraio 2017 · Italia a Tavola
25
Professioni · xxx
I cuochi in televisione sono un esempio? D
a tempo ci occupiamo del forte
Ma in tutto questo ha una responsabilità
ni. I grandi cuochi hanno
legame virtuale che si è instaura-
la televisione? A nostro giudizio sì, anzi rile-
un’enorme responsabilità,
to tra l’immagine del cuoco in te-
viamo un servilismo eccessivo da parte dei
una responsabilità che il
levisione e l’aspetto formativo della scuola,
cuochi al volere delle produzioni televisive
settore richiede, per un
alle prese con un vero e proprio assalto di
e degli sponsor per nulla di insegnamento.
miglior futuro della nostra
giovani. I dati parlano di oltre 30mila allievi,
La verità è un’altra. Le cucine, anche le più
senza contare le migliaia che frequentano
piccole, sono ambienti gerarchicamente
gastronomia. Sento forte di Matteo Scibilia la necessità che l’élite della ristorazione si
scuole private. Ma la domanda vera è:
forti, c’è il cuoco patron o l’executive chef, ci
fermi, che sia di riferimento vero alle migliaia
quanti di questi giovani diventeranno cuo-
sono i secondi, gli aiuti, i commis, e via via
di aspiranti cuochi, che sia esempio di pro-
chi assunti presso strutture ristorative?
fino al lavapiatti. Nonostante i vari livelli di
fessionalità, di storia e di cultura, pur firman-
Ormai i cuochi in tv non hanno neanche
responsabilità la brigata di cucina per otte-
do spot per pentole, cucine, bagni, pasta
l’aspetto del cuoco vero, si vestono in ma-
nere grandi risultati deve essere una squa-
sfoglia industriale, cotechini precotti, catene
niera non adeguata, senza rispettare le re-
dra coesa, ognuno dei componenti deve
di supermercati, patatine, orologi, vestiti.
gole dell’igiene, con vistosi orologi al polso
collaborare e mantenere il ruolo assegnato.
Una élite che in qualche maniera deve
che proprio quelle regole vieterebbero (ma
Nei reality l’obiettivo durante la gara è
riconoscere che il suo successo è in parte
naturalmente non quelle dello sponsor),
sempre lo stesso, ovvero la creazione artifi-
frutto di centinaia di cuochi senza stelle e
senza cappelli, vero segno distintivo di un
ciosa di gruppi che cucinano insieme con il
studi televisivi, che in silenzio operano e cu-
cuoco, con giacche colorate, spesso sono
solo scopo di suscitare invidie e gelosie che
cinano nei luoghi più sperduti del nostro
più showman che cuochi.
saranno utilizzate nelle fasi finali per deter-
Paese. C’è bisogno di un riequilibrio, di una
Oggi vogliamo denunciare una situazio-
minare un solo vincitore, magari, forse il mi-
attenzione alla ristorazione che vive ai mar-
ne che deve essere analizzata e riportata
gliore. Nelle scuole invece si insegna che il
gini dei riflettori, proprio perché il nuovo e
alla normalità: da un lato abbiamo migliaia di
gruppo vince, che la brigata è importante,
giovane cuoco si possa sentire soddisfatto
nuovi aspiranti cuochi attratti da una imma-
che la competizione è una parte della vita,
del cammino verso questa professione fati-
gine televisiva, in mezzo la scuola che con
che competere spesso fa crescere, soprat-
cosa ma affascinante, affinché la “gavetta”
molta difficoltà li forma, e dall’altro lato il
tutto chi perde.
possa tornare ad essere un percorso natu-
mondo del lavoro che non riesce ad intercettare tutti questi giovani.
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Italia a Tavola · febbraio 2017
Non si può delegare alla televisione un aspetto importante del futuro di tanti giova-
rale, non necessariamente con una telecamera davanti. B cod 48014
Aspirazione efficace dei vapori nel loro punto di origine
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febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Cuochi
GLUTEN FREE
Carlo Le Rose, cuoco creativo
che ha scelto la strada del senza glutine A
Classe 1986, di origine calabrese, Carlo Le Rose è diplomato
in Sala e Cucina presso l’Istituto alberghiero di Trebisacce (Cs). La sua passione per la ristora- di Juri zione nasce 10 anni fa, quando Piceni
di Mariapia Gandossi
ha deciso di lasciare la sua terra natia alla ricerca di esperienza
Cappuccino cheesecake con biscotto alla mandorla Parodi Ingredienti (per 5 persone) Per il biscotto: 100 g farina mandorle Parodi, 200 g farina riso, 2 uova, 50 g zucchero a velo, 50 g burro morbido Per la crema al caffè: 250 g mascarpone fresco, 1 tazzina caffè freddo, 75 g zucchero, 2 uova Per la crema al cioccolato: 80 g cioccolato sciolto, 100 g panna montata, 50 g zucchero a velo Per la decorazione: noci tritate, gocce di cioccolato (da inserire tra i due strati di crema al caffè) Preparazione Biscotto: in una planetaria mettere le farine setacciate, lo zucchero e il burro morbido. Impastare sino ad ottenere un composto sabbioso. Dopodiché aggiungere le due uova, una alla volta, al fine di ottenere un composto morbido, omogeneo e senza grumi. Avvolgere nella pellicola l’impasto e lasciar riposare per circa 10 minuti a temperatura ambiente. Successivamente stendere l’impasto dello spessore di mezzo cm e con l’ausilio di un coppapasta formare dei dischi. Infornare a 175°C per circa 15 minuti. Crema al caffè: In una planetaria mettere uova e zucchero e montare al fine di ottenere un composto spumoso, cremoso, liscio. Aggiungere il mascarpone e amalgamare per circa 2-3 minuti sino ad avere un composto fermo e morbido. Togliere la crema dalla planetaria e aggiungere la tazzina del caffè continuando a lavorarla con una spatola. Il risultato dovrà essere una crema liscia e cremosa. Crema al cioccolato: montare la panna con lo zucchero, allo stesso tempo far sciogliere il cioccolato e portarlo a temperatura ambiente. Una volta che i due composti sono pronti, unirli in modo da ottenere una crema liscia. Composizione del piatto: seguire questa sequenza dal basso verso l’alto: biscotto, crema al caffè, gocce di cioccolato, crema al caffè, crema al cioccolato e decorazione con granella di nocciole. Far riposare circa un’ora in frigorifero. Ottima da servire come dessert dopo cena.
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Italia a Tavola · febbraio 2017
nel mondo culinario, trasferendosi a Rimini. Ma non solo, ha affinato le sue conoscenze in materia ristorativa presso diversi hotel di lusso di Firenze per poi trascorrere un anno in Scozia e Inghilterra, lavorando per diversi locali. Dopo essersi specializzato all’Accademia Italiana Chef di Empoli (Fi), ha iniziato ad interessarsi alla cucina senza glutine e salutista collaborando con diversi locali riconosciuti dall’Aic (Associazione italiana celiachia). La sua passione e dedizione per la cucina lo hanno portato a frequentare corsi specializzati presieduti da eccellenze, tra cui il celebre maestro Gualtiero Marchesi, il cui stile culinario è per Le Rose fonte di quotidiana ispirazione. La sua cucina vuole essere un connubio tra i sapori della sua terra nativa, la Calabria, e quella di adozione, la Romagna, mettendo sempre al primo posto prodotti freschi, genuini che rispettino il territorio e la stagionalità. È sempre alla ricerca costante di nuove esperienze culinarie e artistiche che possano fornirgli elementi e spunti ulteriori per migliorare sempre più il suo modo di fare ed intendere la cucina, che sia un gluten free buono per tutti. B cod 48423
xxx · Professioni
febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Cuochi
OSSERVATORIO CORDONS BLEUS
Quando i cuochi diventano “eroi” Alta formazione ad Abbiategrasso lottare ogni giorno con i budget stringatissimi e le esigenze degli utenti, così diverse fra loro, ma sempre stringenti. Solo la grande e specializzata di Toni Sàrcina presidente professionalità consen- Commanderies
des Cordons Bleus Italia
te loro di superare ogni ostacolo e soddisfare sia l’azienda che la gigantesca clientela. Ed ecco, in sintesi come è avvenuto il “miracolo”, la “metamorfosi” di questi campioni: intervista preliminare dei nostri “campioni” per conoscere esperienza, luogo di lavoro, numero di utenti e personale pre-
T
disposizione verso il tipo di portata prefeutto cominciò nell’ottobre 2015
che, uffici, scuole, ospedali, case di cura,
quando, interpellato da Elior,
ecc., qui si sarebbero trovati a contatto
grande azienda internazionale
con un pubblico, abituato agli chef più so-
per la ristorazione collettiva, accettai di
fisticati, per proporre un menu ideato da
diventare “tutor” di 60 dei loro cuochi,
loro;
provenienti da tutta Italia, selezionati tra i
il percorso turistico avrebbe toccato al-
più meritevoli, premiati con un “soggiorno
cuni punti interessanti del Parco, facendo
pratico e creativo” all’ex Convento dell’An-
loro conoscere i prodotti eccellenti del
nunciata di Abbiategrasso (Mi) dove, con
territorio;
suddivisione dei cuochi in gruppi di partita, secondo le preferenze dichiarate; istruzione sui criteri da adottare per ipotizzare il menu da realizzare il giorno successivo davanti al pubblico; verifica da parte del “tutor” e aggiustamenti eventuali; al mattino del giorno dopo, nel grande
l’egida di Carlo Cracco, si alternano nuo-
avrebbero partecipato, da spettatori, ad
laboratorio-cucina dell’Ambasciata del
ve promesse della ristorazione in una
alcune esibizioni di alcuni Chef Ambassa-
Gusto, tutti al lavoro, sotto il controllo del
rassegna chiamata “Chef Ambassador” e
dor;
“tutor”, che assaggia ogni piatto prima di
nell’ambito del progetto “Parco del Ticino” con tutti i suoi prodotti. Il programma era molto stuzzicante poiché:
30
rita (aperture, primi, secondi, dolci);
avrebbero dovuto esibirsi, per la prima
dare l’ok definitivo;
volta, in uno speciale show-cooking, aper-
infine, con tutti emozionati al punto
to al pubblico, con la realizzazione di un
giusto per la prima esibizione in pubbli-
intero menu dedicato al Parco del Ticino.
co, grande spettacolo con realizzazione
i cuochi selezionati, divisi a gruppi di 20,
A prima vista, impresa non facilissima
in tre weekend, si incontravano per la pri-
ma io, che amo le sfide, ero fiducioso.
ma volta;
Consideravo che questi personaggi la cu-
Piatti raffinati, menu equilibrati e pro-
abituati ad operare con migliaia di utenti,
cina la conoscono piuttosto bene e, con
tagonisti bravi oltre ogni aspettativa. Bella
senza quasi mai apparire personalmente
i milioni di pasti da esibire ogni giorno,
soddisfazione! Con ogni probabilità, si re-
nelle immense sale da pranzo di fabbri-
sono da considerare veri “eroi”. Debbono
plica anche nel 2017. B cod 48213
Italia a Tavola · febbraio 2017
in diretta dei diversi piatti, assaggiati dal pubblico presente, e trionfo finale.
Sigep da record, oltre 208mila operatori
In forte crescita le presenze straniere
B
en 208.472 presenze di opera-
ricerca, tecnologia, prodotto e formazio-
con tutti gli organismi istituzionali che
tori (+3,5%), con un’importante
ne, proponendosi al pubblico mondiale
agevolano le relazioni internazionali, for-
crescita estera salita a 41.827
con il valore aggiunto del made in Italy.
nirà al mercato nuove frontiere di crescita.
presenze (+29%) da 170 Paesi. Con que-
1.250 le imprese coinvolte su 118mila
Un’annotazione sul territorio: è importante
sti dati nel segno dell’eccellenza assoluta
mq con un aumento di 5mila mq e primo
che sia così diffusa la soddisfazione de-
si è conclusa alla fiera di Rimini un’altra
step di un ampliamento del quartiere che
gli operatori economici ed è la riprova di
grande edizione di Sigep - la 38ª - il sa-
porterà altri 11mila mq nell’edizione 2018
quale potente volano siano queste mani-
lone mondiale del dolciario artigianale,
di Sigep, dal 20 al 24 gennaio. Oltre 800
festazioni, tanto più in un frangente anco-
quest’anno in contemporanea ad Ab Tech
gli eventi promossi da Rimini Fiera e dalle
ra complicato».
Expo, dedicato all’arte bianca.
aziende, accolti da un pubblico di opera-
Eventi clou dell’edizione 2017: il Cam-
Il 2017 ha confermato Sigep, organiz-
tori fortemente motivato a scoprire nuove
pionato mondiale juniores di pasticceria
zato da Ieg-Italian exhibition group, la so-
tecniche e idee di prodotto. 703 i giorna-
(vinto dal Giappone), il German Challenge
cietà nata dall’integrazione tra Rimini Fiera
listi e i blogger italiani ed esteri accredita-
(62 gelatieri tedeschi a disputarsi i 9 pass
e Fiera di Vicenza, nel rango dei grandi
ti, per uno sviluppo di oltre 170 milioni di
per la tappa di Berlino di Gelato World
saloni mondiali, quelli che esprimono un
contatti ad oggi.
Tour), la finalissima di Bread in The City
ruolo di punto di riferimento assoluto nei
«Sigep - ha commentato Lorenzo Ca-
(vinta dall’Italia), The Ultimate Chococake
rispettivi sistemi economici. Sigep rappre-
gnoni, presidente di Ieg - è la risposta mi-
Award, dedicato ai professionisti nell’arte
senta il successo di filiere fortemente col-
gliore che un salone può dare al mercato
della lavorazione del cioccolato, e i Cam-
legate fra loro (sensazionale quest’anno
e al territorio. È stata un’edizione straordi-
pionati italiani baristi, con l’unico appunta-
la crescita dell’area espositiva dedicata al
naria, a conferma che la scelta d’investire
mento nazionale con le sette competizio-
caffè, entrato nella denominazione ufficia-
sui saloni leader è vincente. Ieg prosegui-
ni valevoli per il circuito internazionale del
le del salone) e di una formula che integra
rà su questa strategia e, in connessione
World Coffee Events.
B cod 48385
febbraio 2017 · Italia a Tavola
31
I Maestri dell’arte bianca esaltano le farine di Molino Dallagiovanna U
na cinque giorni all’insegna
la prestigiosa linea di farine con il Maestro
espresso solo sapori intensi e un appeal
dell’arte bianca a tutto tondo, a
Achille Zoia, insignito proprio durante la
seducente, ma hanno dato vita all’arcoba-
partire dalla pasticceria, che ha
kermesse riminese della carica di “Amba-
leno UNIQUA, nelle tipologie Blu, Gialla e
sciatore Dallagiovanna ad honorem”.
Rossa, che con arte hanno trasformato in
inaugurato il nuovo progetto Dallagiovanna Ambassador con un vero numero uno.
Non sono però stati da meno, quanto
nuove sinergie di sapore nel mondo della
Il Maestro Iginio Massari, che ha iniziato il
a innovazione e iniziative, anche i Maestri
pizza. Gli operatori professionali presenti a
cammino con il molino emiliano lo scorso
della pasta, pizzeria e panificazione, che
Rimini hanno potuto gustare, tra le diverse
autunno, ha infatti ufficializzato questa im-
hanno animato i pomeriggi di Sigep con
proposte, la Pizza Gourmet con burrata,
portante collaborazione alla recente edi-
l’atteso “Aperitivo a Colori”, inedite elabo-
gamberi rossi allo zenzero e pomodorini
zione di Sigep 2017. Il nuovo anno vede
razioni gastronomiche degli chef Dallagio-
confit. Gastronomia di eccellenza in abbi-
così la rivoluzionaria linea di pasticceria le
vanna con le farine della linea UNIQUA e
namento a Gin tonic al sedano frozen.
dolcissime arricchirsi di un grande testimo-
laNapoletana proposte in abbinamento ai
nial per comunicare ai massimi livelli i valo-
cocktail del barman Michele Tamburnotti.
Il Maestro Eduardo Ore ha invece elevato la pizza fritta, a base di farina
ri di equilibrio, eccellenza, professionalità.
I Maestri Alberto Campagnolo, Mattia
laNapoletana Dallagiovanna, a nuovi livel-
Molino Dallagiovanna nel 2008 ha creato
Masala e lo chef Walter Zanoni non hanno
li di gusto. Al Sigep ha proposto la ricetta Montanarina con straccetti di latte cotto di bufala, San Marzano secco, olio aromatizzato al timo, pepe nero. In abbinamento, French aromatizzato firmato Michele Tamburnotti. Il Maestro Denis Dianin ha realizzato una crostata e un croissant salati, mentre il Maestro Giancarlo De Rosa la sua focaccina al Tritordeum. B cod 48357 Molino Dallagiovanna via Madonna del Pilastro 2 - 29010 Gragnano Trebbiense (Pc) Tel 0523 787155 - www.dallagiovanna.it
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Italia a Tavola · febbraio 2017
xxx · Professioni
febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Scuola e formazione
Nuovo Master dei Campioni Ifse Corso di pasticceria a 360 gradi Dopo un 2016 ricco di attività condotte con successo, Ifse ha iniziato il nuovo anno all’insegna delle novità, come il Master dei Campioni, esclusivo progetto dedicato alla pasticceria guidato da Davide Malizia
L
a scuola di cucina e pasticceria
di Frossasco (To) con annessa scuola di
ciano Regaldo e Marc Lanteri, oltre ai rap-
Ifse-Italian food style education
cucina dedicata alla didattica per l’infan-
presentanti di alcune delle azienda che
(www.ifse.it) chiude un anno den-
zia, ai corsi amatoriali e quelli professiona-
da anni sostengono le attività della scuola
so di attività e soddisfazioni. Il 2016 ha
li nonché sede della BBQ Academy che
tra cui Lavazza, Raspini Salumi, Docks
celebrato Ifse come vera ambasciatrice
sta riscuotendo un notevole successo.
Cash&Carry, Rinaldi Superforni, Eurovo e
della cucina italiana nel mondo con even-
Naturalmente grandissimo il successo
ti e mission in svariati Paesi tra cui Trini-
anche per i corsi professionali della stori-
Come di consueto al saggio è seguita
dad e Tobago, Stati Uniti, Canada, Ucrai-
ca sede del castello di Piobesi Torinese,
la cerimonia di consegna di diplomi e pre-
na, Lituania e Corea, solo per citarne alcu-
dove il 19 dicembre si è tenuto il saggio
mi: il Premio Parmigiano Reggiano per il
ni.
finale del Corso professionale di cucina
miglior studente è andato a Park Jun-
Non solo estero, ma anche Italia, con
italiana, giunto ormai alla sua 21ª edizione.
young, 29enne arrivato dal Sud Corea,
l’apertura di due nuove sedi: Let’s cook by
Una classe numerosa con studenti di di-
che si è distinto per la sua determinazione
Ifse, dedicata al mondo amatoriale in cen-
verse nazionalità tra cui Corea e Tailandia,
e umiltà; la Tazzina d’oro Lavazza, invece,
tro a Torino nel prestigiosissimo Palazzo
che ha saputo dare il meglio di sé nella
è andata a Lee Jiyoon, anche lei sudcore-
Valperga Galleani, il The Number 6, vinci-
preparazione del menu oggetto di valuta-
ana, con il piatto “I cinque frutti di mare al
tore del premio Building of the Year 2015
zione della loro prova finale. A giudicare i
caffè” per il notevole utilizzo di caffè nella
a seguito della ristrutturazione a cura del
loro piatti Mauro Felice Frascisco dell’Ac-
ricetta e le tecniche utilizzate nella realiz-
gruppo Building Spa, e il Museo del Gusto
cademia italiana della cucina, gli chef Lu-
zazione del piatto.
Lee Jiyoon
34
Italia a Tavola · febbraio 2017
Atelier Madagascar.
Park Junyoung
Scuola e formazione · Professioni
Come sempre, una giornata densa di
Tra le novità del 2017, il 27 febbraio
volto televisivo di “My Cake Design - La
emozioni: «Siamo orgogliosi dei nostri ra-
parte un nuovo esclusivo progetto dedi-
battaglia dello zucchero”), Lorenzo Zuc-
gazzi, che si accingono ora ad affrontare
cato alla pasticceria: il Master dei Cam-
carello (cioccolatiere torinese vincitore
la realtà dei ristoranti - ha commentato il
pioni. Un programma formativo tutto nuo-
del premio “Miglior Pralina d’Italia - Trofeo
direttore generale Ifse, Raffaele Trovato -
vo capitanato dal Campione del mondo
Icam” all’Award del pasticcere italiano
ci piace sapere che le competenze che
di zucchero 2013 e della pasticceria 2016,
2010), Mauro Morandini (volto televisivo e
offriamo loro siano davvero delle basi so-
Davide Malizia, affiancato da una rosa di
specialista nel campo dei canditi e della
lide su cui costruire una carriera da chef e
docenti titolati di fama internazionale, con
confetteria), Piero Rainone (docente inter-
i numeri ci danno ragione: ad un anno dal
cui gli studenti avranno modo di confron-
nazionale di pasticceria italiana e pastry
corso oltre il 90% dei nostri studenti ha un
tarsi e dai quali apprendere tutti i segreti
design).
impiego di cucina o pasticceria. È stato un
e le tecniche dell’alta pasticceria.
Un corso di pasticceria a 360 gradi,
anno intenso e ricco di soddisfazioni, sia-
Nel corpo docente, oltre a Malizia,
unico, con in cattedra i campioni della pa-
mo davvero felici di aver raggiunto nel
Gianluca Fusto (Campione del mondo di
sticceria italiana, che darà modo ai parte-
2016 il primato di essere l’unica realtà d’I-
pasticceria juniores 2011 e Maestro AMPI
cipanti di certificarsi Pastry Ambassador.
talia con tre sedi attive sul territorio. Per il
2012), Piergiorgio Giorilli (Campione del
Molti poi i corsi già confermati per i gruppi
2017 abbiamo numerose nuove attività e
mondo di panificazione Eib 2016), Mario
di stranieri e naturalmente anche italiani.
progetti in serbo in particolare dedicate al
Romani (Maestro internazionale di aero-
Un 2017 all’insegna quindi di tanti nuovi
mondo della pasticceria, stiamo lavoran-
grafia), Diego Crosara (Campione del
progetti e opportunità per la scuola Ifse,
do duramente, ma siamo davvero felici
mondo di gelateria 2016 e Maestro AMPI
una vera eccellenza nel mondo della for-
dei risultati che ottenuti per la scuola e
2012), Elena Wendy Bosca (docente di
mazione e della promozione dell’agroali-
per i nostri studenti».
pasticceria internazionale e decorazioni,
mentare italiano. B cod 48378
febbraio 2017 · Italia a Tavola
35
Professioni · Scuola e formazione
Dove va lo street food?
Lo svelerà il contest Vega Champion
D
36
opo il successo della scorsa
alla semifinale del nord Italia parteciperan-
Durante la finale verrà richiesto ai team
edizione, anche quest’anno
no 9 team, mentre a quella del centro-sud
in gara di svolgere una seconda prova
Vega, leader nel mercato delle
parteciperanno 11 squadre. Ogni team do-
pratica di cucina e preparazione di un coc-
forniture alberghiere, organizza Vega
vrà realizzare un antipasto e un primo, se-
ktail, scegliendo tra gli ingredienti che pro-
Champion, l’iniziativa didattica a squadre
guendo il tema dell’evento, lo “street food”,
porranno lo chef Valbuzzi e la barmaid
che promuove e premia i giovani talenti
ovvero un pranzo leggero, creativo e di
Logvinova. Anche in questo caso una giu-
degli istituti alberghieri, i quali si sfideranno
tendenza. Il tutto accompagnato da un
ria qualificata decreterà la squadra vincitri-
in una competizione a squadre di food
cocktail in abbinamento e da un originale
ce, che volerà ad Augsburg. La cittadina
d’accompagnamento e impiegheranno la
ed impeccabile allestimento della tavola.
tedesca farà infatti da scenario ai festeg-
loro creatività per proporre le più spiccate
La fase eliminatoria sarà composta da
giamenti per il compleanno Vega. Si fe-
tendenze nello street food e nella prepa-
2 competizioni: una tra i team del nord Ita-
steggeranno 10 anni di attività e successi
razione di un cocktail. Il team vincitore avrà
lia e una tra quelli del centro-sud. La prima
aziendali. Anche durante questo evento il
l’opportunità di recarsi ad Augsburg, in
si svolgerà il 16 febbraio all’Istituto A. Berti
team vincitore avrà un ruolo determinante:
Germania, per cucinare insieme ad un
di Verona (Vr); la seconda il 10 marzo pres-
sarà chiamato a preparare una delle pie-
team di cuochi tedeschi in un prestigioso
so l’Istituto De Nora di Altamura (Ba). I team
tanze servite durante la cena e partecipe-
ristorante.
verranno valutati da una giuria composta
rà in modo attivo ad una grande festa di
Le squadre in gara sono divise per
dal cuoco Roberto Valbuzzi, dalla barmaid
respiro internazionale. B cod 48363
scuola ed ogni scuola è composta da un
Katerina Logvinova, da un maitre di sala e
team di tre studenti del IV o V anno: due
dall’amministratore delegato di Chef Ex-
addetti di cucina e uno/a di sala. I team si
press, Cristian Biasoni. I team vincitori di
sfideranno dapprima in 2 competizioni se-
ogni semifinale accederanno alla finale il
parate, suddivise per aree geografiche:
28 aprile presso l’Istituto Datini di Prato.
Italia a Tavola · febbraio 2017
Vega Italia via Galvani 6/C - 39100 Bolzano Tel 0471 1775260 www.vega-direct.com/it-it
xxx · Professioni
febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Con Scuola italiana pizzaioli Le 5 Stagioni in prima linea nella formazione di Gabriele Ancona
L
38
e degustando le pizze nel nostro laborato-
fondibile che riporta a uno dei sapori più
rio attrezzato».
antichi del mondo».
e 5 Stagioni, gamma di fari-
I maestri della Scuola italiana pizzaioli
Grani Antichi, il secondo prodotto pro-
ne professionali per pizzeria di
si sono confrontati con Rosanna Figna, re-
tagonista della giornata, è una speciale
Agugiaro&Figna Molini, è sempre
sponsabile ricerca e sviluppo, e sul fronte
farina di tipo 2 macinata a pietra, all’appa-
in prima linea sul fronte della formazione. Il
operativo con Nicola Demo e Graziano
renza rustica, che rappresenta un prodotto
10 gennaio, presso l’antico mulino di Curta-
Bertuzzo, responsabili tecnici rispettiva-
innovativo e dall’alta digeribilità, che con-
rolo (Pd), oggi sede del Laboratorio ricerca
mente per Le 5 Stagioni e Scuola italiana
ferma l’attenzione alla genuinità dei pro-
e sviluppo dell’azienda, ha ospitato 20 pro-
pizzaioli. A loro il compito di divulgare il
dotti Agugiaro&Figna Molini e la completa
fessionisti della pizza associati alla Scuola
valore aggiunto di Grano Franto, Grani An-
attenzione dell’azienda al pieno rispetto
italiana pizzaioli (Sip), fondata nel 1988 e
tichi e Nucleo Pizza Rustica.
della filiera agricola.
forte di sedi di rappresentanza in Italia e
«Grano Franto - ha spiegato Nico-
Grani Antichi, insieme a Nucleo Rusti-
all’estero, dagli Usa alla Cina, dal Brasile
la Demo - è un mix che conserva tutta
co e Grano Franto, compone le principali
all’Australia. La giornata - un master dedica-
la fragranza del chicco di grano perché
referenze della Linea “Storie di Farina”,
to agli istruttori Sip - è stata scandita da un
semplicemente schiacciato e non ancora
che Agugiaro&Figna Molini propone per la
ritmo sostenuto. In primo piano la presen-
sottoposto al completo processo di maci-
lavorazione di molteplici prodotti, dalla pa-
tazione della gamma di prodotti, con focus
nazione. Il fiocco, ottenuto da un’accurata
sticceria alla panificazione, fino al mondo
mirati sulle novità Grano Franto, Grani Anti-
selezione dei migliori grani sul mercato,
della pizza. Nucleo Pizza Rustica è invece
chi e Nucleo Pizza Rustica.
trova tutto il sapore e la gradevole consi-
un concentrato di semi in grado di trasfor-
«Abbiamo voluto proporre queste no-
stenza che solo un dono della terra come
mare una farina tradizionale in una miscela
stre referenze davvero a 360 gradi», ha
il grano può donare. Le sue capacità orga-
dai valori nutrizionali di pura eccellenza e
sottolineato Stefano Pistollato, direttore
nolettiche sono intatte e in equilibrio con il
dalle caratteristiche reologiche (viscosità
commerciale Italia Le 5 Stagioni. «Nello
resto della farina bianca e il contenuto di
ed elasticità) uniche. B cod 48192
specifico, sono state analizzate dal punto
fibra grezza del preparato è perfetto per
di vista tecnico-organolettico, di marketing
una corretta alimentazione, salutare e ge-
di prodotto (come presentarle e comuni-
nuina. Grano Franto contiene anche lievi-
carle al meglio nelle pizzerie, ndr) e prati-
to madre essiccato, che rende il prodotto
co, realizzando gli impasti con le tre farine
facilmente digeribile e dall’aroma incon-
Italia a Tavola · febbraio 2017
Agugiaro & Figna Strada dei Notari 25/27 - 43044 Collecchio (Pr) - Tel 0521 301701 www.agugiarofigna.com
febbraio 2017 ¡ Italia a Tavola
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Professioni · xxx
Impastando s’impara Cristian Zaghini
Ezio Rocchi
Ezio Marinato
Jose Pascual Aguilera
alla scuola di panificazione di Molino Grassi A febbraio nuovo calendario di “Impastando s’impara”, scuola di panificazione fondata da Molino Grassi nel 2010. Parteciperanno agli eventi alcuni dei più grandi maestri di panificazione in Italia e in Europa
I
40
che ha fatto dell’insegnamento e della for-
previsto nel mese di marzo con due mae-
mazione uno dei suoi punti di forza. Impa-
stri panificatori d’eccezione Ezio Marinato e
sto diretto, impasto indiretto, lievito madre,
Jose Pascual Aguilera. Il pane sarà il tema
Biga e Poolish sono solo alcuni dei temi
su cui i due celebri artisti della lievitazione si
oggetto delle sue lezioni, accanto alla sem-
confronteranno, in una masterclass davve-
pre più glamour pizza gourmet: dalla cottu-
ro esclusiva: il mondo della panificazione
ra al vapore e statica, allo studio delle fer-
contemporanea e dello studio della mate-
mentazioni spontanee per una conoscen-
ria raccontato da Marinato, incontrerà l’arte
za completa delle tecniche di produzione e
e l’artigianalità che contraddistinguono le
gestione degli impasti. La collaborazione
vere opere firmate Pascual. Marinato e Pa-
con Molino Grassi non si limita alla docenza
scual, entrambi vincitori dei Campionati Eu-
ma vede Cristian Zaghini impegnato anche
ropei di Panificazione rispettivamente nel
come consulente per lo sviluppo delle refe-
2002 e nel 2008, condividono l’attività edi-
renze QB, un lavoro stimolante e produttivo
toriale: Jose firma numerose pubblicazioni
per entrambi.
con cui diffonde il “Metodo Pascual”, inno-
mpastando s’impara è la scuola di pani-
È la focaccia, invece, la protagonista
vativo sistema per la realizzazione di un
ficazione fondata da Molino Grassi nel
principale dei corsi tenuti dal maestro Ezio
prodotto lievitato unico, Ezio pubblica il vo-
2010 per permettere ai professionisti
Rocchi, genovese di nascita e cultore della
lume Farina d’autore in cui racconta il mon-
del settore di confrontarsi con i migliori ma-
vera ricetta della focaccia ligure. Da garzo-
do della panificazione contemporanea,
estri panificatori e pizzaioli. Col passare de-
ne di bottega nel panificio di famiglia a ma-
ispirandosi alla vasta gamma di semole e
gli anni, i corsi si sono aperti anche ai non
nager dell’arte bianca nella duplice veste di
farine Molino Grassi. B cod 48356
professionisti interessati ad approfondire le
formatore e consulente aziendale, Ezio
Per informazioni e iscrizioni ai corsi:
tecniche di panificazione, pasticceria e piz-
Rocchi apre il programma di quest’anno
vanessaveronesi@molinograssi.it.
zeria, conseguendo così un sempre mag-
con lo studio dell’impasto diretto della fo-
giore successo.
caccia, per poi a distanza di un mese rac-
Il primo semestre 2017 di Impastando
contare anche l’impasto indiretto, per un
s’impara si apre con Cristian Zaghini, giova-
apprendimento davvero completo della
ne ma esperto maestro di panificazione
materia. Sarà a quattro mani, infine, il corso
Italia a Tavola · febbraio 2017
Molino Grassi via Emilia Ovest 347 - 43126 Parma Tel 0521 662511 www.molinograssi.it
xxx · Professioni
febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Pasticceri
L’anno inizia alla grande per AMPI Successo a Sigep dei Pastry events
Al Sigep di Rimini una full immersion nelle ultime tendenze della pasticceria, grazie alle numerose attività organizzate dagli Accademici: dimostrazioni, incontri, lezioni, ma non solo. Nella spettacolare Pastry Arena si sono svolte alcune delle più importanti competizioni mondiali e nazionali, con i Maestri AMPI in qualità di giurati
I
42
l 2017 si prospetta ricco di impegni e di
qualità di giurati sia come membri del co-
Come opinion leader e relatori in nu-
soddisfazioni per i Maestri AMPI (Acca-
mitato tecnico durante gli eventi interna-
merosi appuntamenti sui temi della pastic-
demia Maestri Pasticceri Italiani), a giu-
zionali della Pastry Arena. Tra i Maestri di-
ceria, sono intervenuti Diego Crosara,
dicare da come è iniziato l’anno con la più
mostratori d’eccezione ricordiamo coloro i
Gianluca Fusto, Luca Mannori, Roberto Ri-
importante fiera di settore svoltasi a Rimini,
quali hanno presenziato presso gli stand
il Sigep. Il Salone ha visto AMPI raccogliere
delle aziende partner di AMPI: Denis Dia-
e dettare anticipazioni, tendenze e innova-
nin presso Irinox, Davide Comaschi, Fabri-
zioni del settore. Un successo di pubblico
zio Galla, Carmelo Sciampagna, Alfonso
e di addetti ai lavori a Sigep, che anche
Pepe e Riccardo Patalani da Barry Calle-
quest’anno ha trovato in AMPI un partner
baut, Iginio Massari presso Bravo, Diego
fondamentale nell’organizzazione dei Pa-
Crosara e Gianluca Fusto da Cast Alimenti.
stry events, a conferma della qualità e del-
È stato possibile incrociare molti altri Mae-
la competenza dei Maestri Pasticceri, pro-
stri negli spazi espositivi del salone, e tra
tagonisti in diversi ruoli alla fiera di Rimini.
questi Lucca Cantarin, Maurizio Colenghi,
Gli Accademici, innanzitutto padroni di
Alessandro Dalmasso, Sandro Ferretti,
casa nello stand istituzionale, si sono pre-
Giovanni Pace, Carlo Pozza, Paolo Sac-
stati come dimostratori e testimonial per le
chetti, Alessandro Servida ed Emanuele
più importanti aziende del settore, sia in
Valsecchi, per citarne alcuni.
Italia a Tavola · febbraio 2017
Pasticceri · Professioni naldini, Davide Comaschi, Davide Malizia. Il Maestro Iginio Massari ha tenuto una lec-
UN ACCADEMICO AL MESE
Emanuele Valsecchi
tio magistralis sul tema “I Maestri del Panettone”, in compagnia di Gino Fabbri e Salvatore De Riso, nella cui occasione il Maestro dei Maestri è stato insignito di un riconoscimento speciale. Nella Pastry Arena si sono svolte alcune delle competizioni mondiali e nazionali di maggiore rilievo con grande apprezzamento da parte di pubblico e concorrenti per la serietà e competenza di tutti i Maestri AMPI intervenuti come giurati. Tra le principali, la 4ª edizione del “Campionato mondiale di pasticceria juniores” alla presenza del presidente AMPI, il Maestro Gino Fabbri, e dei Maestri Roberto Cantolacqua, Fabrizio Galla, Armando Lombardi, Davide Malizia e Iginio Massari in qualità di presidente d’onore. La manifestazione era rivolta alle giovani leve under 23. Dieci tra le migliori squadre di giovani pasticceri da tutto il mondo hanno assicurato uno spettacolo di grande passione. La qualità delle creazioni, ispirate al tema Planet Fantasy, è stato l’emblema di un’attenta ricerca nell’utilizzo degli ingredienti e di un alto perfezionamento del livello tecnico. Degno di nota il “Campionato italiano
È strano come la vita cambi all’improvviso, grazie ad un’intuizione, ad un lampo di genio; e come, per merito di impegno, caparbietà, e duro lavoro i sogni possano diventare realtà. Emanuele Valsecchi, classe 1971, fa parte dell’élite dei grandi pasticceri, ed è un uomo che è partito da una lunga gavetta come panificatore, con il desiderio di diventare pasticcere. Appena ventiduenne Valsecchi trascorre già le sue giornate nel forno e sei anni dopo, insieme alla moglie Sara, rileva il primo panificio in cui aveva iniziato a lavorare e, poco a poco, lo trasforma nella splendida pasticceria che è ora. Subito affianca al pane i prodotti di pasticceria ma, tornato da un viaggio in Francia, rinnova il locale inserendo i banchi dedicati alla pasticceria. Da allora Valsecchi non ha mai smesso di mettersi in gioco e di evolvere. Titolare della pasticceria “ArteSapori”, che si trova ad Oggiono (Lc), a poca distanza dal lago di Annone, ha inaugurato a Natale un nuovo punto vendita a Lecco, sua città d’origine, dando segno di godere di uno spirito imprenditoriale oltre che di consolidata professionalità. Tra gli ultimi riconoscimenti, il premio “Le migliori due torte” della Guida Gambero Rosso 2016, il riconoscimento Confcommercio “Maestri del commercio” nel 2015 per i 25 anni di attività di ArteSapori e il 2° premio per la “Torta di nozze all’italiana” in occasione del Simposio Pubblico AMPI di ottobre 2015.
di pasticceria seniores”, un concorso fondamentale per lo svolgimento di un mestiere ai massimi livelli, svoltosi con il patro-
Riccardo Ferracina, Pasquale Marigliano,
cinio di AMPI. Alla presenza dei Maestri:
Andrea Urbani, Emanuele Valsecchi.
Sigep vuol dire anche incontri e public relations, e in questo ambito si inquadrano
Maurizio Colenghi, Alessandro Dalmasso
Artisti dello zucchero da tutto il mondo
i riconoscimenti dell’affiancamento AMPI
(presidente), Denis Dianin, Francesco Elmi,
si sono cimentati nel concorso internazio-
alle aziende partner, visitate presso i loro
nale “The star of sugar” dedicato alla scul-
stand dal presidente Gino Fabbri e dai vi-
tura in zucchero. Il concorso si è svolto col
cepresidenti Lombardi e Sacchetti. La ceri-
patrocinio di AMPI e aveva due Accademi-
monia celebrativa per il ventennale di Cast
ci tra i giurati: Gino Fabbri, Davide Malizia
Alimenti, la scuola di cucina del Maestro
(presidente di giuria), Iginio Massari, Ro-
Vittorio Santoro, tra i fondatori di AMPI, è
berto Cantolacqua Ripani e Fabrizio Galla.
stata una vera festa.
I Maestri AMPI hanno presenziato inol-
Elencare tutte le attività svolte a Sigep
tre nella giuria di “The ultimate chococake
sarebbe impossibile. Fortunatamente una
award”, in cui i concorrenti si sono sfidati
seguitissima “tweet-diretta” ha dettagliato
sulla loro interpretazione della Torta Viet-
in tempo reale la maggior parte degli
nam. La finale del concorso si è svolta alla
eventi. Per rivedere tutti i tweet basta se-
presenza di Marco Antoniazzi, Salvatore
guire AMPI (@ampitweet), digitare l’hashtag
De Riso, Gino Fabbri, Davide Malizia, Ro-
#AMPIalSigep2017, oppure visitare la pagi-
berto Rinaldini e Santi Palazzolo.
na Facebook ufficiale. B cod 48416
febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Pasticceri
Il panettone incoronato ambasciatore della pasticceria italiana nel mondo All’ultima edizione del Sigep di Rimini, nell’area della Conpait, investitura ufficiale del panettone, che è diventato simbolo del Pastry made in Italy. Per celebrarlo anche uno speciale annullo filatelico di Poste Italiane
L’
arte bianca e la pasticceria non
complessivo, circa il 66%. Che tradotto
lateria e pasticceria, che
conoscono crisi, anzi si registra
significa più di 3 miliardi di euro, con pre-
si è svolto a Rimini. E da
un aumento del volume di affa-
visioni di crescita anche per quest’anno.
oggi l’intero comparto
ri del Pastry made in Italy, cresciuto in
Sono dati confermati anche dall’anda-
dell’arte bianca ha un al-
Italia e all’estero. I mercati internazionali
mento e dal successo di pubblico del
leato in più per affermar-
incidono per due terzi sul volume d’affari
Sigep, il salone internazionale della ge-
si sui mercati internazio- di Monica Di Pillo
Onelio Napoletani, Andrea Restuccia, Federico Anzellotti, Antonio Vanacore, esponenti Conpait e Lanfranco Giannini
nali: il panettone, incoronato al Sigep ambasciatore della pasticceria italiana nel mondo, che diventa anche emblema del nostro patrimonio culturale. «Il panettone - ha spiegato Federico Anzellotti, presidente della Conpait (Confederazione pasticceri italiani) - ha messo tutto il mondo della pasticceria d’accordo: noi, Ampi (Accademia maestri pasticceri italiani) con Iginio Massari, Cast Alimenti e Sigep. Insomma incassa il consenso del 99,9% della pasticceria italiana. Il panettone è il simbolo dell’Italia dolce nel mondo e vogliamo che diventi quello che il macaron rappresenta per la Francia. Vogliamo che sia anche l’ambasciatore della cultura italiana nel
44
Italia a Tavola · febbraio 2017
xxx · Professioni
mondo e che contribuisca a far crescere
tutela professionale e anche sulla leva
terremoto e dal maltempo 10 quintali di
sempre di più le quote di mercato all’e-
strategica dell’internazionalizzazione.
cioccolato e 10 quintali di farina, invitia-
stero di tutto il comparto pasticceria».
«Riconoscere nel panettone il simbo-
mo tutte le aziende italiane del mondo
A conferire ancora più appeal all’in-
lo della pasticceria italiana nel mondo è
dell’arte bianca a fare altrettanto e lan-
vestitura ufficiale del panettone anche
un modo - ha spiegato Dario Mariotti,
ciamo una raccolta fondi, partita con la
uno speciale annullo filatelico, richiesto
business developer Cast Alimenti - per
vendita all’asta delle sculture di ciocco-
dalla Conpait a Poste Italiane, presenta-
promuovere tutto il comparto dell’arte
lato realizzate dai maestri cioccolatieri
to sempre a Rimini. «Ringrazio - ha riba-
bianca made in Italy e la nostra expertise
più prestigiosi presenti al Sigep. Alla fie-
dito Anzellotti - tutti i partner del progetto
a livello internazionale. Il panettone spin-
ra di Rimini ha partecipato anche Onelio
e Poste Italiane, che in tempi davvero
gerà tutto il comparto della pasticceria,
Napoletani, responsabile Conpait Abruz-
stretti ha realizzato questo speciale an-
gioverà all’export agroalimentare italia-
zo e Marche, che ha una pasticceria a
nullo filatelico per festeggiare il panetto-
no e aiuterà a diffondere l’alta formazio-
Penne, zona colpita pesantemente dal
ne. La direttrice delle Poste di Rimini
ne italiana in tutto il mondo».
maltempo, che sarà il raccordo tra la
Rossella Giordano e il responsabile
Conpait e i territori abruzzesi e marchi-
Conpait in aiuto dei territori colpiti dal terremoto
giani per fornire informazioni sulla rac-
Il panettone viaggerà dunque sulle
La Conpait, oltre a celebrare il panetto-
donate».
cartoline. Soddisfatta dell’incoronazione
ne, ha però anche voluto dare un pro-
Nel giorno del lutto nazionale, in pie-
ufficiale del panettone anche la Cast Ali-
prio contributo alle popolazioni abruzze-
no Sigep, i pasticceri della Conpait han-
menti, leader nell’alta formazione pro-
si e marchigiane colpite dal terremoto e
no tutti indossato la fascia nera al brac-
fessionale, che ha siglato un protocollo
dal maltempo. «Come Conpait donere-
cio in segno di cordoglio per gli italiani
d’intesa storico con la Conpait per spin-
mo - ha annunciato Anzellotti, di origini
colpiti da terremoto e maltempo.
gere su formazione, riconoscimento e
abruzzesi - alle popolazioni colpite dal
B cod 48377
dell’ufficio territoriale dalla filatelia Lanfranco Giannini».
colta e sulla distribuzione delle materie
febbraio 2017 · Italia a Tavola
45
Professioni · Hotellerie
Rinnovo del Contratto dirigenti alberghi Potenziati welfare e politiche attive L’accordo raggiunto da Manageritalia e Federalberghi, che riguarda 200 dirigenti, rende il Ccnl dirigenti alberghi sempre più flessibile e capace di rispondere a esigenze di manager e aziende
U
46
n rafforzamento delle politiche
ghi, che lo pongono ancor più come mo-
attive con un voucher di 5mila
dello di riferimento per rispondere effica-
euro da utilizzare per servizi di
cemente alle sfide che il mercato impone.
ricollocazione presso società convenzio-
L’accordo decorre dal 1° gennaio 2015 ed
nate o come consulenza per l’avvio di at-
ha scadenza il 31 dicembre 2018.
tività imprenditoriali e una riduzione di
Un rinnovo che ha visto le due dele-
quelle passive, agendo sui termini di pre-
gazioni convergere sulla centralità del
avviso del licenziamento e sulle indennità
contratto collettivo nazionale di lavoro
risarcitorie per il licenziamento ingiustifi-
quale strumento per dare risposte efficaci
cato. Un’azione sulla retribuzione attuale
per migliorare la produttività, aumentare
Molte novità: aumentano le retribuzioni, più tutele di malattia
e differita, con un aumento retributivo di
l’occupazione e costruire un welfare inte-
300 euro lordi (2017/2018), un incremento
grativo sostenibile e inclusivo, improntato
del valore del vitto e dell’alloggio di 50
sulla solidarietà. Per favorire e valorizzare
euro lordi e della previdenza comple-
professionalità dei lavoratori e competiti-
mentare Mario Negri di circa 400 euro
vità delle imprese, con un sistema che
POLITICHE ATTIVE: voucher di 5.000 € per servizi di ricollocazione o autoimprenditorialità. PREVIDENZA COMPLEMENTARE: aumento 400 € annui (2017/2018) del contributo al Fondo Mario Negri. RETRIBUZIONE: aumento 300 € lordi mensili e 50 € per vitto e alloggio (2017/2018). LICENZIAMENTO: rimodulazione termini preavviso e indennità licenziamento ingiustificato. MALATTIA: maggiori tutele se grave, minori se meno grave. WELFARE CONTRATTUALE: agevolazioni contributive per favorire la nomina e la presenza di dirigenti, favorire la nomina e la presenza di dirigenti anche nelle aziende prive di un valido management esterno alla famiglia dell’imprenditore.
(2015/2018). Un aumento delle tutele pre-
faccia crescere la professionalità e la tu-
viste in caso di malattie più gravi e una
teli soprattutto con servizi al lavoro fun-
diminuzione per quelle che lo sono
zionali a chi lo cerca e/o lo perde.
Italia a Tavola · febbraio 2017
meno. L’inserimento di un articolo deno-
«Con questo rinnovo - ha detto Guido
minato “Produttività e Benessere” per
Carella, presidente Manageritalia - dia-
promuovere e sostenere azioni volte a
mo, anche grazie alla lungimiranza di Fe-
favorire le buone pratiche di “age mana-
deralberghi, a questo importante settore
gement” e di welfare aziendale. Poi una
uno strumento indispensabile all’aumen-
forte novità per la competitività del setto-
to di competitività. Da oggi sarà infatti più
re ricettivo del Paese. Agevolazioni con-
facile motivare e trattenere il manage-
tributive per tre anni, sul welfare, contrat-
ment alberghiero nominando dirigenti,
tuale per attrarre o trattenere manager
direttori o altri manager presenti in azien-
nelle imprese alberghiere e favorire la
da. Ma soprattutto, le tante strutture anco-
nomina e la presenza di dirigenti anche in
ra a gestite dall’imprenditore e da suoi
quelle prive di un valido management
familiari potranno più agevolmente attrar-
esterno alla famiglia dell’imprenditore.
re bravi manager dell’hotellerie per fare il
Questi i punti salienti del rinnovo del
salto di qualità manageriale che serve per
Ccnl dirigenti alberghi siglato lo scorso 21
stare in modo vincente sul mercato e cre-
dicembre da Manageritalia e Federalber-
scere». B cod 47942
xxx · Professioni
febbraio 2017 · Italia a Tavola
47
Professioni · Barman
I cocktail raffinati di Silvia Piccinato
«Ho imparato da barman molto diversi» La barlady padovana, associata Abi Professional, racconta la sua formazione e traccia un bilancio del mondo del bartendering tra problemi e necessità di ritrovare coesione ed entusiasmo per il bene di tutto il settore
P
48
Italia a Tavola · febbraio 2017
adova, fiera del tecno & food,
nata dalla Martini come hostess inizian-
secondo Concorso interregiona-
do così a conoscere ed affascinarsi al
le del nord Abi Professional, in-
mondo del bartending. «Non solo impa-
contriamo Silvia Piccinato, all’evento
rai presto a conoscere tutti i prodotti del
organizzato dalla sezione Veneta dell’A-
portafoglio Martini, ma cominciai anche
bi Professional. Disponibile alle doman-
a venire a contatto ogni giorno con bar-
de che facciamo notiamo in Silvia una
man molto diversi tra loro, sia per le tec-
ottima capacità dialettica e uno spiccato
niche usate in miscelazione, sia per il
senso al sorriso, tipico e naturale nel ve-
modo di gestire la propria attività, sia
neto, che ci mette subito a nostro agio
per la figura professionale con cui si
tanto che dopo qualche minuto sembra-
proponevano». Frequenta un corso Ai-
va che la nostra conoscenza personale
bes e numerosi altri seminari e master
fosse lunga anni.
class, ma è soprattutto lo studio perso-
Silvia Piccinato collabora in uno
nale, tenacia a molta curiosità che le ha
splendido locale vicino a Padova. Il
permesso di ampliare la sua visione pro-
Dogma, noto per la ottima frequentazio-
fessionale.
ne, è meta della movida padovana, pro-
Quello che è stata la svolta fonda-
pone cocktail raffinati in una cornice in-
mentalmente, ci dice Silvia, è l’incontro
formale ed elegante allo stesso tempo.
con Carlo Del Sal, uno dei barman più
A Campodarsego (Pd), Il Dogma è dive-
famosi nel padovano e socio fondatore
nuto presto il luogo ideale per festeg-
di Abi Professional: «Ebbi letteralmente
giare compleanni, lauree, si trasforma
una folgorazione: la sua profonda cono-
all’evenienza per ricreare le ambienta-
scenza dei prodotti e della miscelazio-
zioni festose e gioiose.
ne, le sue movenze dietro al banco, così
Chiediamo a Silvia quale percorso
eleganti e quasi raffinate, mi fecero ca-
formativo professionale abbia intrapre-
pire che quello era un mondo a cui vole-
so per avere questa maestria nella ge-
vo appartenere anch’io. L’intento ora è
stione del locale. Lei ci ricorda che il suo
quello di proseguire nel mio percorso
percorso scolastico era in tutt’altro sen-
formativo, affrontando anche nuove e
so rispetto al suo attuale impiego, si è
diverse sfide professionali».
laureata in Giurisprudenza con ottimi
Silvia è una Socia Abi Professional e
voti poi il caso, nel 2010 venne selezio-
le chiediamo cosa pensa dell’associa-
zionismo e cosa l’ha convinta ad entrare
Abi Professional una possibilità e darmi
mente per il concorso ed è preparato
in Abi Professional. «Purtroppo le “asso-
una possibilità». Silvia ci confessa che si
con vermouth Martini Riserva Speciale
ciazioni storiche dei barman” non godo-
augura di poter mettere a disposizione
Ambrato, Sangue Morlacco Luxardo, Li-
no di buona salute oggi in Italia. Nobili
di questa associazione tutte le compe-
quore di Liquerizia Amarelli e Old Tonic.
negl’intenti, finiscono troppo spesso per
tenze professionali e anche quelle giuri-
Cosi come i cocktail che presenta al
prestare il fianco ad interessi personali
diche e fiscali molto utili nel mondo del
Dogma che sono spesso sparkling, con
dei soci o a porsi al servizio di chi, da
lavoro, in modo da poter essere squa-
succhi di frutta freschi e un twist del
esterno, le usa come longa manus del
dra e completarla per renderla ancor più
French 75 con uno sciroppo home
proprio potere commerciale. Abi Profes-
forte.
made alla lavanda e rosmarino. I sapori
sional, e mi riferisco ovviamente alla re-
«Il mondo del bartending - dice Silvia
che ritroviamo in queste bevande fre-
altà che conosco direttamente, è davve-
- oggi ha bisogno di lavoratori appassio-
sche e raffinate sono il ritratto della no-
ro anomala in tal senso. Un gruppo coe-
nati, curiosi, pronti ad investire nella pro-
stra giovane barlady cresciuta nel fasci-
so, attento non solo a propugnare i valo-
pria formazione. C’è bisogno di aria
no delle persone e nella luce delle sue
ri che propone, ma soprattutto a viverli,
nuova, cosi come c’è bisogno di recu-
idee geniali, nell’obbiettivo di elevare il
caratterizzato dalla voglia di far progre-
perare il passato, anche quello più re-
livello della conoscenza del bere bene,
dire i propri soci e mai di “tagliarli fuori”.
cente, troppo spesso non compreso e
con un’attenzione particolare verso il
Pur profondamente pessimista sul fatto
ingiustamente criticato».
cliente e soprattutto verso le nuove leve
che davvero il mondo dell’associazioni-
“Nothing changes” è il cocktail che
smo possa risanarsi, ho voluto dare ad
Silvia ha creato e presentato apposita-
di barlady e barman che saranno il nostro futuro. B cod 48395
febbraio 2017 · Italia a Tavola
49
Professioni · Barman
Dalla Val d’Aosta al lago Maggiore La storia del gin rivive nel territorio Ormai il mercato del gin - così molti sospetteranno - si starà avviando verso una saturazione. Non credo sia ancora arrivato il momento per questo capitolo: vi è ancora molto spazio nel nostro Paese per nuove idee e giuste strategie di marketing. Probabilmente, è con que- di Carmine Lamorte sta filosofia che nel 2016 hanno visto la luce due nuove etichette di gin italiano, entrambe legate al loro territorio ed alle materie prime locali. Il Ver Gin nasce tra le Alpi Valdostane, da una idea di Massimiliano Bernardini della distilleria Vertosan, a Chatillon (Ao), rilevata dallo stesso nel 2007. L’idea fu quella di valorizzare le erbe del territorio alpino valdostano, in particolare i fiori di Genepy e di Sambuco, che insieme al Ginepro alpino donano un tocco caratteristico a questo nuovo gin. Il profumo rispecchia quello dei fiori e delle erbe officinali montane, emerge una nota delicata di ginepro. All’assaggio si percepiscono secchezza e forza, abbinate ad un senso di freschezza. La scelta di una bottiglia trasparente rispecchia la purezza del prodotto, che nasce tra le fresche e gelide vallate della Vallè. Il Major Gin, invece, nasce sulle rive del lago Maggiore, tra Piemonte e Lombardia. L’idea è di Mattia Desidera con la collaborazione di Fabio Zanetta, suo braccio destro. Tutto nasce
I
dalla passione per il distillato e dall’amore per il territorio: qui si l gin, nella storia della mixology, sta avendo oggi quell’enorme successo che barman e clienti gli stanno decretando,
Oltre un anno di lavoro con 34 ricette diverse provate fino ad
grazie alla nascita negli ultimi anni di innumerevoli nuovi
arrivare a quella definitiva costituita da Cumino Italiano, Ginepro
marchi, in gara tra loro per qualità ed eccellenza. Si è cominciato
dell’area delle Alpi e un ingrediente aromatico locale, la cilie-
dal primato del Regno Unito che per secoli fu patria produttrice
gia piemontese. Volutamente non vi sono spezie esotiche. Per
del gin, invenzione del professore olandese Franz De La Boe,
realizzarlo, Fabio chiese la collaborazione del distillatore locale
docente all’università di Leiden alla fine del 1600, il cui intento
Arturo Rossi, dell’omonima distilleria Rossi d’Angera, dal 1847.
era quello di trovare un rimedio medicamentoso per alcune malattie dell’epoca.
50
cercano erbe e bacche tipiche della zona del lago Maggiore.
Questo gin, come simbolo, ha scelto il Battello a vapore Regina Madre, che iniziò a solcare le acque del lago nel lontano
Ed ecco che oggi in tutto il mondo si producono gin con
1904. Particolare cura è stata data alla realizzazione della bot-
ricette ed ingredienti particolari, bottiglie dalle forme più strava-
tiglia, forma rotonda ed accattivante e un colore che rispecchia
ganti, abbinamenti e drink eccezionali. E così i migliori barman
quello delle tranquille acque del Lago Maggiore. L’aroma ed il
del mondo fanno a gara su come miscelare e proporre un clas-
profumo sono dolci ed avvolgenti, emergono il cumino e il gi-
sico Gin and Tonic, cercando di primeggiare con qualche insolita
nepro, all’assaggio si notano subito secchezza ed aromaticità,
e originale nota di distinzione. Anche in Italia molte aziende e
contraddistinta dalle note di ciliegia fresca, che lasciano una for-
distillerie si sono prodigate nell’ideazione di nuove ricette.
te intensità al palato. B cod 48420
Italia a Tavola · febbraio 2017
xxx · Professioni
febbraio 2017 · Italia a Tavola
51
Professioni · Gestione e normative
I voucher fra lavoro nero e vetero-sindacalismo si fanno dei cambiamenti c’è il rischio di un nuovo referendum che ingesserebbe l’economia per altri mesi. E di questo francamente non abbiamo proprio bisogno, nonostante il desiderio della signora Camusso di ripristinare la vecchia versione dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori. I voucher andrebbero riportati ai confini originari, così da essere ancora più efficaci (anche se già in parte lo sono) per far emergere il “nero” di alcuni lavori stagionali o saltuari. Potrebbero poi essere eliminati del tutto in alcuni settori, come l’edilizia, dove forse se ne è davvero abusato. E non può stupire che uno dei settori in cui invece c’è la più grande soddisfazione per i voucher sia quello dei pubblici esercizi. Bar e ristoranti in primo di Alberto Lupini
piano. Si tratta infatti di uno strumento
battaglie sui tirocini o gli stage, ma sem-
che un po’ tutti gli operatori giudicano
adesso non inventiamoci un’al-
bra che un tema caldo come questo
fondamentale perché permette alle
tra guerra di religione. I voucher
(che riguarda centinaia di migliaia di gio-
aziende di ampliare il personale nelle
(i bollini con cui in modo civile si
vani), non interessi più di tanto alla lea-
giornate di maggiore picco del lavoro
può pagare un lavoro temporaneo a
der del maggiore sindacato di pensio-
(soprattutto il fine settimana o i periodi
persone, per lo più studenti e pensiona-
nati italiani. Anzi, forse sarebbe il caso
delle festività e delle ferie), così da ga-
ti, che non hanno un’occupazione stabi-
che la Cgil guardasse un po’ in casa
rantire un servizio all’altezza della do-
le) hanno certamente bisogno di un
propria visto che nella Federazione emi-
manda senza mettere a rischio il conto
qualche ritocco per evitare che qualcu-
liana dei pensionati i voucher sono pro-
economico.
no se ne approfitti per non assumere
prio lo strumento più utilizzato per paga-
persone in maniera stabile. Ma detto
re i molti collaboratori...
E
52
voucher sarebbe il caso di fare delle
Ristorazione, accoglienza e servizi turistici in genere sono da questo punto
ciò, non sono il demonio che la Cgil ha
Il dato di fatto è che voucher e Jobs
di vista i comparti in cui grazie ai vou-
tentato di dipingere, barricandosi dietro
Act (comunque li si voglia valutare), han-
cher si può lavorare meglio con soddi-
una visione antica e conservatrice del
no dato una spinta senza dubbio impor-
sfazione di imprese e dipendenti, evi-
mondo del lavoro.
tante ai giovani nel mondo del lavoro.
tando il lavoro nero e offrendo occasio-
Il lavoro è certamente oggi un’emer-
Così almeno il giudizio della maggior
ni di remunerazione a studenti e pensio-
genza nazionale, ma non è attraverso la
parte dei sindacati e degli imprenditori,
nati.
cancellazione dei voucher che se ne
che non nascondono certo che servano
può creare di stabile. Magari più che sui
dei miglioramenti. Anche perché se non
Italia a Tavola · febbraio 2017
Ma di questo forse alla Cgil interessa poco. Purtroppo...
B cod 48127
xxx · Professioni
Street food, importante rispettare le norme su igiene e allergie L
di Massimo Artorige Giubilesi Tecnologo alimentare
di Benedetta Mainardi
Specialista in tecnologie alimentari
o “street food” - letteralmente
Lazio (237). Una diffusione consistente si
ze allergeniche, nel rispetto delle buone
cibo di strada o cibo per strada -
ha anche in Sicilia (201), Campania (189),
prassi di preparazione e conservazione
secondo la definizione della Fao
Piemonte (187), Veneto (161) e Toscana
degli alimenti per la tutela della salute
(142).
dei consumatori.
è costituito da cibi e bevande “ready-toeat”, venduti e spesso anche preparati
Tra le cause di questa crescita, oltre
Requisiti indispensabili per assicu-
in strada o in altri luoghi simili (mercatini
al fattore economico, contribuisce anche
rare successo all’impresa e adeguati
o fiere) da commercianti ambulanti che
il significativo aumento tra i consumato-
ritorni sull’investimento effettuato sono
utilizzano banchetti provvisori o furgoni.
ri della riscoperta del territorio e delle
ad esempio l’uso di moderne tecnologie
Lo street food è una tendenza che si è
sue tradizioni gastronomiche. Il 60%
per la preparazione e la conservazione
sviluppata negli ultimi anni nei gusti degli
dei consumatori predilige cibo di strada
del cibo, unite ad una efficiente orga-
italiani grazie a centinaia di eventi e di
locale, ovvero prodotti come pizza, pia-
nizzazione del lavoro e alla formazione-
festival organizzati sul territorio naziona-
dine, arrosticini, arancini, focacce, pane
addestramento degli operatori.
le e alla comparsa dei mezzi mobili (food
e panelle, solo il 10% sceglie cibi etnici
La corretta gestione dei processi
truck, camioncini, furgoni) attrezzati tec-
come il kebab, mentre il 3% è attratto
produttivi di vendita e somministrazio-
nologicamente per la preparazione e
soprattutto da cibi internazionali come
ne basati sulla scelta di materie prime
l’offerta dei prodotti.
hot dog, hamburger e waffels di origine
di qualità e sulla professionalità degli
americana.
addetti deve essere supportata da spe-
Come è emerso da uno studio condotto da Coldiretti, il 2016 è stato l’anno
La crescita di tale fenomeno è però
cialisti del settore per garantire il rispetto
record dello street food, con una cresci-
accompagnata
ta del 13% rispetto all’anno precedente e
qualitativo con preoccupanti riflessi sul
merciali e la salute dei consumatori.
ben 2.271 imprese impegnate in questo
piano sanitario. Le enormi potenziali-
B cod 48396
settore. La Lombardia, con 288 realtà e
tà di crescita dello street food, viste le
un incremento annuo del 26%, è la re-
specificità del servizio che offre, vanno
gione italiana dove la ristorazione am-
sviluppate soprattutto per l’igiene e la
bulante è sempre più presente, ma sul
sicurezza alimentare e la corretta infor-
podio salgono anche la Puglia (271) e il
mazione ai cittadini in materia di sostan-
da
uno
scadimento
delle norme igienico-sanitarie e com-
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Tel 02 39313088 www.giubilesiassociati.com servizioclienti@giubilesiassociati.com
febbraio 2017 · Italia a Tavola
53
Professioni · Gestione e normative
Rapporto Fipe, la ristorazione cresce Accordo con Partesa per la formazione arginare le difficoltà delle nostre imprese e trovare nuove competenze. Sosteniamo come Fipe questo progetto perché anche tra le aziende che vanno bene denotiamo approcci al business superficiali e poco preparati. Su 100 imprese, in 5 anni, 48 chiudono. Una situazione di degenerazione con forte turnover delle imprese e dequalificazione del settore. Ben venga una formazione come quella di Partesa. Le carenze sono maggiori sugli aspetti commerciali, legali, gestionali e a queste difficoltà può rispondere il programma formativo di Partesa». Programma che comprende quattro diversi moduli sulla durata di quattro giornate. Il primo destinato agli imprenditori in attività
Luciano Sbraga, Lino Stoppani e Riccardo Giuliani
per formarli sul social marketing. Il secondo Il messaggio condiviso da Lino Stoppa-
sugli aspetti della globalizzazione e dei tem-
ni, presidente Fipe, e da Riccardo Giuliani,
pi e tendenze della clientela. Il terzo sui con-
al recente Rapporto sul settore
amministratore delegato di Partesa (azienda
trolli di gestione, facendo riferimento anche
ristorazione stilato dal Centro
leader nella distribuzione in Italia e parte del
a fatti gravi come i suicidi di alcuni imprendi-
studi Fipe, Federazione italiana
gruppo Heineken Italia), chiama il settore ad
tori causati spesso da difficoltà economico
pubblici esercizi, emerge il calo dei consumi
un adeguamento alle tendenze dei consu-
gestionali. Il quarto modulo è dedicato alle
alimentari domestici, sceso del 12% tra il
mi, allo sviluppo della capacità d’impresa,
start up e agli aspiranti imprenditori con un
2007 e il 2015, contrapposto ai consumi
all’aumento dell’efficacia dei servizi nel ri-
primo corso che partirà a Grosseto. La part-
fuori casa che valgono ben il 35% del totale
spetto dei nuovi trend e desideri degli italia-
nership è indirizzata ad una generale cre-
dei consumi alimentari delle famiglie. Gli ita-
ni per i quali consumare fuori casa significa
scita del settore affinché dietro alle imprese
liani inoltre mangiano meno frutta e verdura,
condividere e gustare i diversi momenti,
ci siano adeguate competenze.
in controtendenza rispetto alla spinta saluti-
dalla colazione del mattino alla cena.
di Andrea Radic
D
54
«Partesa - ha affermato Giuliani - è da
sta. Il lavoro cresce con occupati in aumen-
«Siamo molto soddisfatti dell’avvio del
sempre attenta ai bisogni dei pubblici eser-
to, mentre le ore lavorate restano al di sotto
progetto con Partesa sulla formazione - ha
centi. Per noi fare distribuzione non significa
dei livelli pre-crisi. Per quanto riguarda i vou-
commentato Stoppani - quando si parla di
solo prendere l’ordine e consegnare, ma
cher, rappresentano appena l’1,1% del costo
formazione c’è anche molta inflazione, un
crediamo nell’organizzazione nella puntua-
del lavoro complessivo del settore. Si con-
“corsificio” diffuso e finanziato da fondi eu-
lità è nella preparazione nella professione. Il
ferma il trend, con le relative polemiche,
ropei, nato dalla necessità di formazione
mondo cambia velocemente anche con in-
dell’aumento dei take away nei centri stori-
per le imprese per applicare correttamente
ternet e i social network, quindi se restiamo
ci, contrapposto al calo dei bar, e dall’avven-
le norme sulla sicurezza e sul tema igienico
fermi e non seguiamo i trend perdiamo bu-
to dell’euro, a differenza delle voci allarmi-
sanitario. La formazione facoltativa come
siness e non diamo il corretto supporto».
stiche, il costo della tazzina di caffè al bar è
quella che avviamo con Partesa ha l’ambi-
aumentato in media del 28% in Italia.
zione vera di costruire professionalità per
Italia a Tavola · febbraio 2017
Per l’intervista completa vedi codice articolo
B 48261.
Gestione e normative ¡ Professioni
febbraio 2017 ¡ Italia a Tavola
55
Attrezzature
Mise en place,
a decidere è il ristoratore Ma il giudizio finale spetta al cliente Nell’apparecchiare la tavola la tovaglia oggi è l’elemento più discusso, merito anche della lunga tradizione. Metterla significa prediligere l’igiene, toglierla è adeguarsi ai tempi e sfoggiare l’originalità del locale. La scelta finale deve tenere conto del parere del cliente, il cui giudizio conta di più
56
Italia a Tavola · febbraio 2017
Attrezzature
di Toni Sàrcina
scodelle, spesso metallici, erano utiliz-
per occasioni intime, nei grandi saloni
zati solo per le minestre. Nel periodo
per i banchetti. Mentre, per le prime, si
el lungo tragitto dello scorso
rinascimentale, specie in Italia, dove le
utilizzavano tavoli molto belli con tova-
anno, ho parlato di ciò che
arti trionfavano in ogni settore, la cucina
glie che dovevano lasciare scoperte le
viene messo “sopra il tavolo”,
divenne più colta, i cuochi più preparati
gambe intarsiate; per i grandi banchetti,
vale a dire le regole per il pranzo, la suc-
e, con la celebrazione del banchetto, le
si montavano lunghi ripiani di legno so-
cessione delle portate, le cose da fare
tovaglie divennero indispensabili.
pra cavalletti, come si fa oggi nei grandi
N
o non fare ma sempre riferite al cibo o
Si chiamavano “mantili” e, poiché
eventi gastronomici. In questo caso, i
ai vini da servire. Questa volta, la vera
l’uso delle forchette era ai primordi e le
lunghi tavoli erano ricoperti da tovaglie
protagonista si chiama “tovaglia”: è indi-
macchie erano molte, se ne mettevano
che giungevano fino a terra, per non
spensabile metterla oppure eliminarla?
tre o quattro, sovrapposti, togliendoli, di
mostrare proprio i cavalletti. I tovaglioli,
La tendenza di parte della ristorazione,
volta in volta, dopo i servizi. In definitiva,
considerando tenendo conto dell’uso
anche impegnata, stellata, addirittura
lo scopo dei mantili, più o meno prezio-
ancora scarso delle posate, erano di
pluristellata, sceglierebbe la seconda
si secondo le capacità economiche dei
grandi dimensioni, spesso fino ad un
soluzione, cioè eliminarla e lasciare il
padroni di casa, era quello di protegge-
metro di lato.
tavolo pulito dando il ruolo pieno al piat-
re i tavoli, spesso di legno pregiato, per
Col tempo e l’avvento della vera
to. È giusto? A mio avviso, forse sì ma
evitare di rovinarli. Nelle locande popo-
“sala da pranzo”, sia in grandi ambienti,
anche forse no. Vediamo più da vicino
lari, tuttavia, i tavolacci, erano assoluta-
sia nelle case comuni, la tovaglia assun-
una questione, a prima vista secondaria
mente nudi.
se grande importanza e così, nella risto-
ma, a conti fatti, di grande importanza.
Bisogna inoltre considerare che, da
razione nella quale, sin dal periodo tar-
Per farlo, bisogna prenderla “un po’ alla
allora e fino a metà ottocento, la sala
do ottocentesco, quando i veri ristoranti
larga” ma è indispensabile.
da pranzo, nei castelli e nelle grandi
erano compresi negli alberghi, frequen-
In periodo medievale, il tavolo per
case patrizie, la sala da pranzo come la
tati, soprattutto dalla borghesia, la sala
“desinare” doveva essere rustico, di
intendiamo oggi, non esisteva e si fa-
da pranzo era il vero “fiore all’occhiello”,
legno spesso e, poiché gli uomini era-
ceva “pranzo”, secondo le circostanze,
elegante, molto ben arredata e, natural-
no “rudi e guerrieri”, l’uso della tovaglia
con tavoli di dimensioni variabili, in am-
mente, con tavoli ricoperti da bellissime
non era nemmeno pensato e i piatti e
bienti diversi: in biblioteca o nel salotto,
tovaglie, di lino o di Fiandra che
febbraio 2017 · Italia a Tavola
57
Attrezzature gli ultimi anni, sono sorte due scuole di pensiero: mantenerla ed essere “schiavizzati” dal lavaggio, lo stiro, la sostituzione continua, oppure eliminarla del tutto, proponendo il tavolo, preferibilmente di design, “nudo” sul quale appoggiare il piatto, i bicchieri, le posate e dare finalmente alle preparazioni di cucina il giusto ruolo? Il dibattito è aperto: C’è chi dice che la soluzione del “via la tovaglia” sia la migliore perché più pulita e in sintonia con i tempi, mostrando le belle linee dei tavoli che, oltretutto, fanno distinguere proprio per questo, un ristorante dall’altro e non come avveniva prima, con le sale da pranzo appiattite dall’apparecchiatura simile ovunque. C’è, al contrario, chi dice che, da un punto di vista igienico, la pulizia dei ripiani dei tavoli “nudi” non è pari a quella garantita dalla tovaglia o dal coprimacchia, lavato e sterilizzato e che, in questo periodo di timori per diffusione di batteri in ogni dove, almeno la tavola dovrebbe garantirne l’assenza. Inoltre, qualcuno dice che i tavoli “svestiti” sono spesso segnati da segni di bicchieri, macchie venivano lavate e stirate alla perfezione
più piccola, solitamente bianca, lavata
dovute a vino versato, schizzi di salsa e
prima di ogni servizio. Nel secolo scorso,
e stirata con facilità e minori costi, che
quant’altro.
con la ristorazione indipendente e cioè
consentiva di non dover cambiare spes-
anche fuori dagli alberghi, i locali inizia-
so quella di base.
rono a distinguersi in diverse categorie:
suggerisce la possibilità di eliminare le
Le trattorie, specializzate in occa-
tovaglie solo se i tavoli hanno superfici
Di lusso, davvero pochi in ogni città,
sioni conviviali più popolari e informali,
inattaccabili come il vetro, ma vorrebbe
arredati in modo perfetto, con grandi
nelle quali la tovaglia poteva assumere
trovare sul tavolo almeno un po’ di “ca-
cucine, ottimo servizio di sala e, natural-
colori e decori anche sgargianti proprio
lore” almeno con belle tovagliette anche
mente, tavoli apparecchiati con tovaglie
a significare la mancanza di “etichetta”,
se più ridotte.
di grande qualità e tovaglioli di dimen-
indubbiamente le più frequentate da
Quale il verdetto di questo processo?
sioni non inferiori ai 60-70 cm di lato.
clienti che non amavano sentirsi vincola-
Come sempre, ricordando “Così è se vi
ti a comportamenti “ingessati”.
pare” di pirandelliana memoria, il dibat-
Commerciali, i più diffusi, indubbia-
58
C’è anche un’ultima fazione, che
mente più sobri (alcuni dicevano i più
Le pizzerie, le più diffuse, nelle quali
tito può essere permanente, lasciando
“squallidi”) con arredi semplici, tavole
cominciavano a farsi vedere le tovaglie
liberi i ristoratori di scegliere la formula
apparecchiate in modo corretto senza
“usa e getta”, spesso di carta, che sareb-
a loro più congeniale ma tenendo pre-
troppi cedimenti all’eleganza poiché si
bero diventate, nel giro di un decennio
sente, soprattutto, ciò che sarebbe più
trattava, in molti casi di servizi da ripete-
e fino ad oggi, anche la nota di arredo
gradito ai loro veri “padroni”, la clientela,
re, soprattutto a mezzogiorno, per pranzi
della tavola di locali con proposte rusti-
vera giudice non solo delle prestazioni
più rapidi, e quindi, bisognava cambiare
che con i “taglieri” di salumi e formaggi
di cucina poiché, è bene ricordarlo, al
rapidamente l’apparecchiatura. In que-
tuttora in gran voga.
ristorante si torna per tutto l’insieme e
sta categoria fece la sua comparsa il
Tornando alla nostra protagonista, la
cosiddetto “coprimacchia”, una tovaglia
tovaglia, bisogna dire che, proprio ne-
Italia a Tavola · febbraio 2017
l’ambiente gioca sempre un ruolo piuttosto importante. B cod 48427
Attrezzature
febbraio 2017 ¡ Italia a Tavola
59
Attrezzature
È nata una stella, anzi... una Diva Da Royale la nuova linea per la tavola L’
60
azienda comasca Royale, le-
Diva, come SuMisura, è interamente
nella grafica e nella composizione. Si
ader nella produzione di por-
fatta a mano in Italia, pezzo per pezzo.
tratta di una linea dalle forme delicate,
cellana dalla sua nascita alla
La collezione si declina in 28 forme, tut-
ma voluttuose, fiera ma umile, che nono-
fine del secolo scorso, è sempre tesa
te originali e ricercate. Tele bianche che
stante il suo aspetto freddo e distaccato,
a raggiungere l’eccellenza. Dopo aver
offrono agli chef idee pressoché infinite
proprio come una vera diva, sa affasci-
conquistato i suoi clienti con le caratteri-
per le loro creazioni. Alcuni piatti posso-
nare ed emozionare.
stiche tecniche dei suoi articoli per cottu-
no anche essere usati in entrambi i versi,
La collezione è stata presentata
ra e buffet, ad oggi insostituibili per molti
per creare ogni volta effetti di stupore e
come novità durante Hostelco Barcello-
ristoratori in tutto il mondo, continua la
sorpresa. La trama esterna è basata sul
na 2016 e in alcune delle più importanti
ricerca Royale rivolta alla ristorazione di
contrasto fra il ruvido “crudo” dell’effet-
manifestazioni italiane del settore Hore-
alto livello. A seguito del successo della
to biscuit e lo splendore levigato dello
ca, riscuotendo immediatamente un ot-
collezione SuMisura, piatti dall’aspetto
smalto bianco. Ogni piatto ha uno spes-
timo riconoscimento, ed è ufficialmente
naturale e naïf, quasi primitivo, dall’incon-
sore di circa 3 millimetri, per una legge-
sul mercato mondiale da gennaio 2017.
tro e dal dialogo costante con i migliori
rezza e una trasparenza davvero senza
«Sono già arrivate molte richieste dai
chef italiani nasce l’eleganza e la raffina-
eguali! Un’attenzione maggiore si deve
principali mercati esteri - spiega Angelo
tezza della linea “Diva”.
anche all’aspetto del packaging, luxury
Fanfarillo, direttore generale di Royale
Italia a Tavola · febbraio 2017
Attrezzature - come sempre attenti ad un prodotto
Non basta solo trasformarsi, adattarsi
italiano di design e qualità certificata e,
ai tempi, Royale vuole credere a un’idea,
in questo senso, Royale è orgogliosa di
ribadire un’italianità senza compromessi:
continuare a confrontarsi per realizzar-
realizzare sì un prodotto di alta gamma,
lo».
toccare un nuovo punto d’arrivo nella «Alcune necessità - prosegue Fanfa-
ricerca sui materiali e sulle forme, ma in-
rillo - sono arrivate quasi sottovoce, per-
nanzitutto garantire un prodotto che sia
ché la parola spesso corre più veloce
vero e artigianale.
del marketing. Sono giunte da piccole
La forza di un uomo, si dice, sta nel
agenzie specializzate e da grandi di-
non dimenticarsi mai da dove viene, e
stributori, dalla nostra Italia fino a Singa-
le mani che danno forma a Diva sono
pore, come a dire che in fondo anche i
mani sapienti che da generazioni han-
sapori più complessi nascono dalla quo-
no appreso a modellare la porcellana e
tidianità di tutti noi e dalla nostra capaci-
i segreti di quest’arte che si perde nel
tà di emozionarci».
tempo, mani che amano e rispettano il
«Oggi la direzione dell’azienda - con-
loro lavoro. D’altronde, la bellezza si na-
clude il direttore generale di Royale - è
sconde nella semplicità, come spetta ad
quella di essere sempre di più un’eccel-
una vera Diva. B cod 48186
lenza, essere riconosciuti nel mondo per la capacità di modellare a mano un’opera d’arte più che un piatto, dipingere
Royale via del Seprio 40/A - 22074 Lomazzo (Co) - Tel 02 96779645 - www.royale.it
questo quadro, e prepararlo alla tavola».
febbraio 2017 · Italia a Tavola
61
Attrezzature
Nuova linea di bicchieri Allegra Bouquet Aria di primavera in tavola ce da 49 cl e il bicchiere per l’acqua, en-
qua; e la più vintage e raffinata collezio-
trambi con un delicato decoro floreale
ne Diamond, completa anche di tazzina
in serigrafia che ne arricchisce le pareti.
da caffè. B cod 48348
Allegra Bouquet crea ambienti romantici e di classe esprimendo raffinatezza e stile. Allegra è la linea di Pasabahce versatile per eccellenza, proprio il calice da 49 cl ne rappresenta la punta di diamante, ed è perfetto per il servizio del vino ma anche per quello dei cocktail. La “famiglia” Allegra è composta anche dal calice da 35 cl adatto ai vini bianchi e dal flûte da 19,5 cl. Infine il tumbler per l’acqua minerale completa questa linea, contraddistinta da un design intramontabile e senza tempo. La forma di Allegra consente un’ottima percezione del sapore e dell’aroma del contenuto. Un’altra caratteristica che ne fa un affidabile strumento di lavoro è la sua elevata resistenza: il bordo è rinforzato, lo spessore delle pareti è volutamente contenuto, e realizza il giusto compromesso tra leggerezza e robustezza. La comodità d’uso per chi ne fa un impiego professionale è eccellente, il profilo leggermente bombato sul fondo conferisce gradevolezza alla vista e consente una buona ossigenazione del vino. Laddove lo stile ricercato e l’accu-
P 62
ratezza della presentazione giocano un ortare la primavera a tavola. In
ruolo fondamentale, Pasabahce propo-
risposta alla crescente richiesta
ne tre linee che seguono l’attualissima
di mercato di calici decorati, Pa-
tendenza del retro style: Timeless, che
sabahce reinterpreta Allegra - uno dei
comprende forme originali, come il cali-
propri brand “sempreverdi” - in chiave
ce multiusage e quello da gin & tonic; la
floreale, proponendo la versione Bou-
linea Diony, con pareti sfaccettate che
quet. Le nuove referenze introdotte dal
riprende i bicchieri dei gloriosi anni ‘80,
colosso turco del vetro sono due: il cali-
composta da 2 calici, flûte e tumbler ac-
Italia a Tavola · febbraio 2017
Distribuito da: Pasabahce srl viale Beatrice D’Este 45 - 20122 Milano Tel 02 58316019 www.pasabahce.com/it
Attrezzature
La perfezione svizzera a casa vostra
L’efficacia del vapore. Innovazione. Salute. Praticità. V-ZUG è simbolo di qualità svizzera Premium nella produzione di elettrodomestici per la cucina e il lavaggio. Specialista nella tecnologia del vapore offre prestazioni uniche e d’avanguardia per la casa, con un impegno quotidiano dedicato a qualità assoluta, funzionalità ed eleganza, servizio di assistenza d’eccellenza nel rispetto di una tradizione lunga oltre 100 anni: www.vzug.com
COMBAIR-STEAM SL e cassetto sottovuoto E’ l’unico forno domestico a vapore controllato. Semplice da utilizzare grazie agli appositi sensori in grado di determinare in modo automatico il peso dell’alimento. Cottura a bassa temperatura, cottura ventilata con vapore, cottura professionale pane. Combair-Steam è il forno ideale anche per la tecnica di cottura sottovuoto Vacuisine di V-ZUG. L’apposito cassetto permette di sigillare sottovuoto gli alimenti in speciali sacchetti per una perfetta conservazione prima della cottura a bassa temperatura che garantisce una esperienza unica di gusto, consistenza, freschezza e aspetto.
ADORA SL con SteamFinish E’ la prima lavastoviglie a tutto vapore con l’esclusiva tecnologia SteamFinish per una definizione di pulizia e brillantezza senza eguali. Ha i cicli di lavaggio tra i più brevi sul mercato con il record di 19 minuti del ciclo completo di lavaggio a 55° C. La capacità di carico è ampia e può giungere fino a 14 coperti completi di stoviglie, bicchieri e posate. Lo speciale sistema di insonorizzazione applicato rende quasi nulla la rumorosità.
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febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Attrezzature
Sweetable e Gourmand
Pavoni Italia per una tavola unica S
64
weetable è una collezione di ar-
che ha conquistato un ruolo primario nel-
perfette non solo per il gusto, ma anche
ticoli per la mise en place: una
la società, ha bisogno di strumenti nuovi
per la vista. Per questo Pavoni Italia con
linea romantica e raffinata per
che agevolino e velocizzino i vari passag-
la nuova collezione strizza l’occhio anche
valorizzare la tavola e le dolci creazioni.
gi del cooking rendendola facile e fruibile,
al mondo della ristorazione con collabo-
Una collezione di complementi ideali non
ma anche bella da vedere e da vivere.
razioni eccellenti.
solo per stupire sulla tavola di tutti i giorni,
Orientate da questa visione, le solu-
Solo per citare una delle prestigiose
ma anche per emozionare nei momenti
zioni Pavonidea rendono la preparazio-
collaborazioni, con il giovane talento Pa-
speciali, raccontando una storia fatta di
ne del cibo ancor più piacevole grazie a
olo Griffa si è realizzata Gourmand, la li-
cura, originalità ed eleganza.
un’ampia gamma di accessori da cucina e
nea di stampi in silicone dai molteplici usi.
La linea è costituita da piatti da portata
stampi in silicone dalle forme funzionali e
Dolce o salato, caldo o freddo, creme o
con campane, posate, piattini da dessert
sempre originali, per regalare a grandi e
mousse, flan o biscotti, tutto può essere
e coppette, alzate e vassoi, paletta e col-
piccini la gioia e l’emozione del cucinare
modellato, reso regolare e impeccabile.
tello. Gli articoli, in materiale acrilico alta-
insieme a casa, liberando la propria crea-
Gli stampi Gourmand, nel formato 300
mente brillante e resistente, sono disponi-
tività. Gli oggetti e le soluzioni del brand
x 400 mm, consentono ai professionisti
bili in 8 brillanti colori - rosa, ecru, bianco,
Pavonidea sono testati e usati da tempo
di preparare ottime basi di partenza e di
nero, trasparente, rosso, fucsia, verde
nel mercato professionale dai migliori
guarnire o personalizzare le proprie cre-
- per soddisfare ogni gusto e per creare
chef e pasticceri del mondo.
azioni con facilità, in modo veloce, con
abbinamenti sempre nuovi e originali. Gli
Pavoni Italia vanta oltre tre decenni di
articoli sono acquistabili sullo shop online
innovazione e di esperienza nel mercato
www.pavonidea.com.
dell’arte bianca, della pasticceria e gela-
Pavonidea, il brand di Pavoni Italia de-
teria professionale e dell’Horeca. Anche
dicato al mercato consumer, è da oltre 15
in quest’ambito la volontà è di realizzare
anni sinonimo di funzionalità, innovazione,
stampi e attrezzature che supportino il
design accattivante e raffinato. La cucina,
professionista nel realizzare creazioni
Italia a Tavola · febbraio 2017
estrema precisione e con le giuste quantità. B cod 48183 Pavoni Italia via Enrico Fermi - 24040 Suisio (Bg) Tel 035 4934111 www.pavonitalia.com
Attrezzature
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65
Attrezzature
Artmenu Factory
La prima impressione è quella che conta O
rmai è risaputo: oggi, quando
Fantini che, oltre 30 anni fa, ha deciso
in molte altre tinte brillanti ed opache
si decide di cenare in un loca-
di investire nella riscoperta e nella valo-
sempre aggiornate; alla serigrafia che
le, non lo si sceglie soltanto
rizzazione di questo elemento comuni-
prevede l’applicazione di uno strato di
“perché si mangia bene”. In un’epoca in
cativo, elevandolo. Come? Scegliendo
colore ed è perfetta quando la perso-
cui la ristorazione è più che mai sotto i
di realizzare prodotti artigianali curati
nalizzazione richiede l’utilizzo di tinte
riflettori, il cliente ha raggiunto un livello
nei particolari da sapienti mani italiane,
più specifiche e calibrate; sino alla più
di consapevolezza per cui non si limita
selezionando con cura le materie prime
moderna stampa digitale che va oltre la
a giudicare i sapori della portata che gli
e proponendo soluzioni che possano ri-
semplice riproduzione del logo, consen-
viene servita, ma si focalizza sullo stile del
spondere all’esigenza sempre più forte
tendo di stampare per intero la coperti-
locale a 360°: il design della location, la
dei ristoratori di avere un prodotto su
na con immagini a colori.
cura del dettaglio nella mise en place fino
misura che rispecchi la cifra stilistica del
all’impiattamento contano sempre più.
proprio locale.
za e rapidità - oltre ad una serie di bre-
Ecco, allora, che anche il menu as-
Parola d’ordine: personalizzazione
vetti esclusivi - permettono ad Artmenu
sume una rinnovata connotazione dive-
che, per Artmenu Factory, si concentra,
Factory di distinguersi dalla concorrenza
nendo fondamentale biglietto da visita
in prima istanza, sulle tecniche di stampa
e di essere da anni l’azienda leader nel
a disposizione dei clienti, che possono
riservate alla copertina della lista menu e
settore Ho.Re.Ca. per il segmento di ri-
trarne sensazioni positive leggendolo,
alla resa del logo del locale. Dalla clas-
ferimento, apprezzata in Italia e a livello
osservandolo e toccandolo con mano,
sica, ma sempre attuale, stampa a caldo
internazionale. B cod 48305
nell’attesa di pregustare le proposte del-
con l’inconfondibile effetto sfondato, che
lo chef. Un fondamentale strumento di
non si riduce soltanto ai classici colori
comunicazione e promozione da cui un
oro, argento e a secco, ma
ristoratore non può prescindere al mo-
è disponibile an-
mento di definire l’identità del proprio
che
locale. Ed è da questi presupposti che è nata Artmenu Factory su intuizione del titolare Mauro Artmenu Factory via Fosdondo 133 - 42015 Correggio (Re) - Tel 0522 690289 www.artmenu.it
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Esperienza, professionalità, efficien-
Italia a Tavola · febbraio 2017
Attrezzature
febbraio 2017 ¡ Italia a Tavola
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Attrezzature
Sulle tavole dei ristoranti
trionfano il colore e l’emozione La presentazione della tavola e il piatto su cui il cuoco dispone le sue preparazioni necessitano di cure e attenzioni. Da sempre Chs Group propone i migliori articoli in linea con i trend che il mercato manifesta
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Italia a Tavola · febbraio 2017
I
l dilemma che da sempre divide l’uo-
e all’ambientazione, anche la miglior rea-
mo è scegliere se è preferibile “esse-
lizzazione perde di valore in percezione.
re” o “apparire”. Anche la ristorazione
Vista l’importanza di questo aspetto,
rientra in questo dubbio amletico. Negli
da sempre Chs Group ha come obiettivo
ultimi anni è cresciuta l’attenzione verso i
la selezione e la proposta dei migliori arti-
temi legati alla cucina. Ma quale lavoro c’è
coli in linea con i trend che il mercato sta
dietro le quinte e cosa è necessario fare
manifestando. In un mondo in cui tutto è
per avere successo coi propri clienti? Gli
cambiato, nel quale viviamo, viaggiamo e
chef sono dei ricercatori che continuano
mangiamo alla velocità del web, la mise en
a lavorare e a studiare sulla presentazio-
place va di certo ripensata. Quali sono le
ne della ricetta finale che appare ai nostri
idee di Chs Group in merito?
occhi: il piatto su cui verrà disposta la loro
È possibile rispondere alle sostanziali
realizzazione e la presentazione della ta-
evoluzioni con un’offerta varia e bilanciata.
vola dove questo verrà servito necessi-
Sicuramente rispetto al passato la compo-
tano di cure e attenzioni. Senza una mise
sizione della tavola è più semplice nell’i-
en place adeguata e coordinata allo stile
deazione generale, ma più complessa nei
Attrezzature Inoltre è possibile donare colore e dettagli caldi agli ambienti anche grazie a Craft di Steelite: questa gamma, ispirata dalle creazioni degli artigiani vasai, è in grado di donare colore grazie allo splendente smalto applicato a mano e che si lega indissolubilmente alle linee morbide della gamma stessa. Questo stesso smalto regala un tocco rustico, elemento prepotentemente di moda. Da parte di Steelite non viene meno una grande attenzione alla qualità, elemento irrinunciabile per quella ristorazione che ha fatto della professionalità e del servizio impeccabile le proprie parole d’ordine per distinguersi e caratterizzarsi. Anche questa serie, infatti, è marchiata “Made for Life”, marchio che assicura che quel prodotto è garantito a vita contro le sbeccature. Possiamo così riassumere nelle due parole modernità e innovazione questi articoli di qualità superiore. Ricordate sempre: la moda passa, ma dettagli. Dettagli che però non possono
mai di moda e Chs lo sa. La risposta? L’in-
la classe resta. Anche quando eseguite
vivere nella pura anarchia artistica. La pre-
serimento a catalogo di nuove gamme
una mise en place. B cod 48390
parazione segue criteri precisi, attraverso
che fanno di colore e materia i loro punti
i quali si deve ottenere come risultato un
di forza.
complesso armonico in cui le ricette trovano la loro naturale collocazione.
I piatti Color di Luzerne risultano frizzanti quanto basta per esaltare con ap-
Alcuni dettagli da tenere bene a men-
parente semplicità le mille e più decora-
te per realizzare una mise en place di si-
zioni del mercato della ristorazione. Piatti
curo effetto sono da ricercare in un gioco
smaltati, con colori caldi e accoglienti in
di design e di colori degli elementi che
3 colorazioni: Sabbia, Grey e Terrarossa,
andranno a comporre la vostra tavola. Po-
realizzati tutti su base Luzerne New Bone
tremmo dire che i colori sono tornati: sono
China, che danno una personalità marcata
le cromie a farla da padrone sulle tavole
all’allestimento, così come la gamma Color
ormai ovunque. Giochi di luce continui e
di Dégrenne Paris.
ricercati sui tavoli dei bistrot e ristoranti,
Nei prossimi mesi vi saranno nuove
impegnati a risaltare l’ambiente accompa-
gamme e nuovi colori che diventeranno
gnandoci in esperienze contraddistinte da
attori primari della tavola e la linea Gastro
calore e accoglienza.
sarà sicuramente fra esse perché è impos-
La materia ha assunto egualmente un
sibile non rimanere affascinati dai materiali
ruolo di primo piano: la regina di questo
con cui è realizzata, 100% naturali, e dai
mondo - la porcellana - riporta la mente ai
colori luminosi e brillanti, grazie ai quali è
piatti di una volta, caratterizzati da irrego-
possibile donare una forte personalità alle
larità artistiche di pennellate eterogenee
proprie tavole, ma soprattutto alle proprie
e materiali che, al tatto e alla vista, si pre-
ricette e preparazioni. I sensi, il gusto e la
sentavano come non conformi a standard
creatività troveranno in essa un palcosce-
definiti. Il tepore di una tavola non passa
nico dove potersi esprimere al meglio.
Chs Group Via Marzabotto 16 - 26015 Soresina (Cr) Tel 0374 340513 - www.chsgroup.it
febbraio 2017 · Italia a Tavola
69
Attrezzature
Nuovo forno V-ZUG Combair-Steam e cassetto per il sottovuoto P
70
restazioni su misura e cottura e
L’esclusivo cassetto per il sottovuoto
l’alimento non è soggetto ad alcuna diffe-
conservazione sempre perfette,
è un accessorio indispensabile per sigil-
renza di pressione. Ciò consente di con-
con funzioni differenziate a se-
lare gli alimenti negli appositi sacchetti,
fezionare sottovuoto anche alimenti molto
conda dell’alimento e della preparazione.
sia per essere conservati meglio e più a
umidi o addirittura liquidi.
Sono solo alcune delle caratteristiche in-
lungo che per essere cucinati con il me-
novative del nuovo forno combinato a va-
todo Vacuisine. L’innovativo cassetto per il
pore V-ZUG Combair-Steam SL e cassetto
sottovuoto V-ZUG, privo di maniglie grazie
sottovuoto, distribuito in Italia da FRIGO
al comodo sistema push-pull con apertura
2000. L’impostazione precisa della tem-
a pressione, offre ben 3 livelli di funziona-
minore perdita di liquidi negli alimenti;
peratura, inferiore ai 100°C, permette di
lità in base all‘alimento da trattare (liquidi e
più spazio in frigorifero e congelatore;
cuocere qualsiasi piatto alla perfezione.
frutta; pesce e verdura; carne e surgelati),
possibilità di acquistare grandi quantità
La cottura a vapore può essere utilizzata
garantendo prestazioni “su misura”.
I vantaggi della conservazione sottovuoto: preservare le vitamine soggette a ossidazione, coloranti e aromi;
porzionabili in base alle esigenze; minore diffusione di odori;
anche per la delicata cottura sottovuoto
In questo cassetto, a differenza della
(Vacuisine). Gli alimenti, posti in appositi
maggior parte dei dispositivi sul merca-
sacchetti sigillati, vengono cucinati a bas-
to, non è soltanto il sacchetto a essere
Cucinare a casa come un cuoco pro-
se temperature. Il risultato è un mix unico
messo sottovuoto, ma l’intera camera. In
fessionista è facile con V-ZUG Combair-
di sapore, freschezza ed aspetto invitante.
questo modo, durante il confezionamento
Steam. Grazie alle ricette “Magico Vapore”
Italia a Tavola · febbraio 2017
ideale per la cottura sottovuoto.
Attrezzature
Acqua aromatizzata Ricetta di Laura Onorato Nutrizionista biologa e culinary nutritionist Ingredienti: 2 l di acqua, 5 g cannella in polvere + 1 stecca, 5 g chiodi di garofano, 5 g pepe rosa, 4 g zenzero radice, 1 arancia succo + scorza, 2 mandarini succo + scorza Preparazione: inserire nel sacchetto per il sottovuoto tutti gli alimenti. Sigillare il sacchetto con il programma per i liquidi con il cassetto per il sottovuoto V-ZUG e lasciare riposare il tutto in frigorifero per 24 ore prima di servire. Quest’acqua aromatizzata dal gusto dolce e speziato risulta essere molto gradevole e soprattutto genuina. È una valida alternativa a succhi e bevande pieni di zucchero. L’acqua aromatizzata idrata e depura l’organismo; è ricca di vitamine e sali minerali e, a differenza dei succhi industriali, ha zero calorie. Grazie alla tecnica del sottovuoto i colori dell’acqua risultano vivi e accesi: una buona tecnica per invogliare i più piccoli proponendo loro una bevanda sana. Il contenuto di vitamine e minerali viene preservato grazie all’assenza di ossigeno. è possibile realizzare un’ampia varietà di
prevede la rosolatura o l’uso del vapore.
SoftRoasting con vapore: la carne
piatti ricercati. Nei nuovi forni V-ZUG sono
Un’innovazione brevettata che controlla in
viene cotta in maniera delicata con il va-
memorizzate esclusive ricette proposte
maniera automatica e dinamica la tempe-
pore. Grazie ad una migliore trasmissione
dai migliori chef. Deliziosi menu da realiz-
ratura interna della carne in cottura.
del vapore è possibile diminuire i tempi di
zare semplicemente premendo un tasto.
SoftRoasting con rosolatura: dopo
Le ricette sono raccolte in un apposito li-
che è stata rosolata la carne viene co-
bro di ricette in dotazione con il forno.
stantemente monitorata dal forno stesso
L’ideale per i prodotti da forno lievitati è
durante tutto il processo di cottura mentre
il programma di cottura professionale per
viene cotta a temperatura moderata.
prodotti lievitati del V-ZUG Combair-Ste-
Il programma SoftRoasting (cottura delicata automatica a bassa temperatura)
cottura. Dopo la cottura delicata rosolare la carne per 4-6 minuti.
am. I dolci rimangono soffici mentre il pane lievita alla perfezione ed avrà una crosta dorata ed appetitosa. I risultati saranno degni del vostro panettiere di fiducia. Si tratta di un programma professionale che combina vapore ed aria calda. Da utilizzare principalmente per la preparazione di pane, pasta sfoglia, salatini, per far lievitare l’impasto. La cottura professionale può essere selezionata con un semplice tasto. L’emissione di vapore ed aria calda sono controllate in automatico. B cod 48485 FRIGO 2000 viale Fulvio Testi 125 - 20900 Cinisello Balsamo (Mi) - Tel 02 66047147 www.frigo2000.it
febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Attrezzature
Cottura uniforme e lavoro più facile con i forni rotanti a gas di Kuma concentrarsi esclusivamente sulla preparazione della pizza, in quanto, con il forno rotante, le pizze si cuociono in maniera uniforme senza il bisogno del suo intervento. In questo modo anche il forno 125 a gas, con controllo automatico della temperatura, permette alla pizzeria di risparmiare denaro evitando il costo dell’operatore che si occupa di muovere le pizze all’interno del forno. Come per tutti i modelli di forno Kuma, anche il 125 a gas per pizzerie vanta un innovativo e tecnologico computer che permette di controllare la temperatura, sapere quando le pizze sono quasi pronte e comandare il forno tramite un joystick. Il rotante 140 a gas è il più grande di Gabriele Ancona
F
della gamma gas Kuma ed è in grado di
quando necessario. Una tecnologia, que-
gestire ben 14 pizze.
acilità di utilizzo e rendimento
sta, in grado di aiutare davvero il pizzaiolo
Per soddisfare le esigenze di piccole
costante ed elevato: tutte le tipo-
in difficoltà nel sostenere picchi di lavoro
realtà come ristoranti di ridotte dimensioni,
logie di forni rotanti realizzati da
improvvisi. Diffonde un calore immediato
bar o pub e pizzerie che hanno bisogno di
Kuma Forni assicurano ai professionisti
e va a risolvere in un attimo il problema
un supporto ulteriore nei periodi di mag-
della pizza un elevato valore aggiunto. L’a-
dell’abbattimento di calore della piastra di
gior lavoro, Kuma Forni ha realizzato il mini
zienda di San Giovanni Lupatoto (Vr), gui-
cottura che determina una penalizzante
forno rotante 85 SX (sinistro) a gas, il più
data da Alessandro Fratton e Mauro Se-
scarsa cottura della pizza nella parte in-
piccolo forno rotante nel settore dei forni
gat, è da anni infatti un punto di riferimento
feriore». Molto apprezzata dagli operatori
per pizzerie. Funzionale e pratico, riesce a
per l’universo Horeca, in Italia e all’estero,
anche la dotazione di computer imposta-
far girare 60 pizze in un’ora. Il modello 85
per quanto riguarda la produzione di forni
bili con diversi gradi di cottura e velocità,
SX a gas può essere consegnato già mon-
rotanti per pizzeria nelle versioni a legna, a
modificabili in ogni momento durante le
tato, grazie alle sue dimensioni molto ridot-
gas e mista. Oggi analizziamo la gamma di
fasi di lavorazione.
te. La messa in opera è quindi immediata:
Kuma Forni presenta al mercato 4 mo-
basta effettuare gli allacciamenti alla canna
«Il nostro bruciatore a gas sotto piastra
delli a gas. Il forno 105 è capace di cuoce-
fumaria. E dopo solo 20 minuti dall’accen-
di cottura - sottolinea Alessandro Fratton -
re contemporaneamente 8 pizze, mentre
sione il mini 85 SX a gas raggiunge la tem-
è in grado di produrre una rosa di calore a
cottura uniforme per 10 pizze in simultanea
peratura adeguata. B cod 48196
contatto con il refrattario di circa 60 cm di
è assicurata dal modello 125 a gas, idea-
diametro. Il forno può essere inoltre dota-
le per pizzerie e ristoranti di medie-grandi
to di bruciatore con attivazione manuale o
dimensioni. Da segnalare che tutti i forni
automatica; in questo caso sarà una sonda
Kuma, grazie alla piastra rotante, facilita-
al laser collegata alla piastra di cottura a
no il lavoro al pizzaiolo permettendogli di
modelli a gas.
72
dare il via al riscaldamento supplementare,
Italia a Tavola · febbraio 2017
Kuma Forni Via Monte Corno, 11 - 37057 San Giovanni Lupatoto (Vr) - Tel 045 8753264 www.kumaforni.it
Attrezzature
febbraio 2017 ¡ Italia a Tavola
73
Attrezzature
Esperienza e passione dal 1890 Le chiavi del successo di Forni Valoriani lenti, design e Made in Italy accompa-
Baby Valoriani
gnano i forni Valoriani in tutto il mondo.
Il primo forno ad uso domestico con
Una fama sostenuta, nella qualità, da
caratteristiche che lo rendono un vero
certificazioni e attestati riconosciuti a
e proprio mini professionale. Sempre
livello internazionale, come quello rice-
pronto all’uso, leggero e manegge-
vuto dall’Associazione verace pizza na-
vole - sia manualmente che con ruote
poletana.
- risponde ad ogni esigenza di spazio
La gamma Valoriani, oltre a forni ad
e movimento. Ideale per pizzaioli che
uso domestico, comprende forni profes-
necessitano di un mini professionale
sionali a legna e a gas che accontenta-
pratico, trasportabile e adatto ad ogni
no tutte le esigenze.
situazione come, ad esempio, la preparazione di pizze senza glutine.
Forni professionali
B cod 48301
I forni professionali a legna e a gas (Verace, Igloo, GR e OT) garantiscono la più alta affidabilità per tutti i tipi di impiego e le prestazioni, una cottura omogenea e un risparmio nel consumo della legna o gas. Possono essere consegnati già assemblati o montati in loco dai tecnici dell’azienda.
R
efrattari Valoriani, una storia fat-
Trailer
ta di esperienza, conoscenza
Una novità assoluta per il mercato ita-
e passione. Una storia che dal
liano, sviluppata in collaborazione con
1890 e dall’antica arte del maestro vasa-
aziende toscane specializzate in alle-
io Pietro ha condotto alla realizzazione
stimenti per ristorazione. Studiato ap-
del primo forno a legna prefabbricato in
positamente per forni professionali a
vero cotto refrattario prodotto nella for-
legna da 5/6 o 8/9 pizze, il Trailer è uno
nace di Reggello, vicino a Firenze. Poi
strumento indispensabile per professio-
ancora oltre, fino ai giorni nostri, con l’in-
nisti che vogliono creare la loro pizze-
novazione tecnica di Valoriani Verace.
ria itinerante con comodità, senza però
Una solidità imprenditoriale che coniu-
rinunciare alla riconosciuta qualità dei
ga passato e futuro, tradizione e novità,
Forni Valoriani.
artigianalità e tecnica all’avanguardia. e la capacità di sperimentare dell’azien-
Serie Maxi per panificazione
da, hanno consacrato il successo dei
Una gamma di forni pensata per la pani-
forni Valoriani anche all’estero. Qualità
ficazione professionale e disponibile in
delle materie prime, prestazioni eccel-
tre misure diverse.
Oggi la conoscenza, la competenza
74
Italia a Tavola · febbraio 2017
Refrattari Valoriani via Caselli alla Fornace 213 - 50066 Reggello (Fi) - Tel 055 868069 www.valoriani.it
Attrezzature
febbraio 2017 ¡ Italia a Tavola
75
Attrezzature
L
Una linea di prodotti tissue ispirati alla natura
il canale Cash&Carry prodotti ecologici
Un trend nel mercato dell’Horeca è la
realizzati in Fiberpack®, la materia prima
scelta di prodotti sostenibili: considerata
ottenuta dal riciclo delle fibre di cellu-
fondamentale per la crescita nel lungo
losa non sbiancate presenti nei cartoni
termine e una valida opportunità per ri-
per bevande, le fibre di cellulosa conte-
durre i consumi e ottimizzare le risorse
nute nei cartoni per bevande sono, per
già presenti.
qualità, paragonabili alla cellulosa vergi-
Tenderly Professional propone per
Si riconosce un’attenzione ai risto-
ne e quindi in grado di garantire al pro-
ranti nella ricerca di un plus da offrire ai
dotto finito eccellenti doti di resistenza e
propri clienti, una scelta di prodotti che
assorbenza mantenendo il colore avana
a linea Tenderly Professional
attestino la sensibilità nei confronti delle
chiaro tipico del legno naturale.
Cash&Carry rappresenta l’otti-
tematiche ecologiche da parte del loca-
male espressione di un brand ri-
le.
conosciuto quale sinonimo di qualità nel mondo tissue e l’expertise dei processi produttivi di Lucart Group. Una linea da oggi dedicata a quegli imprenditori della ristorazione che prediligono quale canale di approvvigionamento dei beni commodity il Cash&Carry. I professionisti della ristorazione avranno a disposizione la migliore qualità e la massima attenzione grazie ad una completa gamma di prodotti specifici per rispondere ad ogni esigenza: igiene nelle aree preparazione cibo, stile sulla tavola e praticità e risparmio nelle aree bagno. I prodotti Tenderly Professional dedicati al canale Cash&Carry supportano i propri clienti in termini di performance e sostenibilità ambientale.
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La linea Tenderly per i ristoranti sbarca nei Cash&Carry
Italia a Tavola · febbraio 2017
La linea di prodotti in Fiberpack® comprende: una bobina multiuso adatta
Attrezzature come la carta, resistente come un panno e assorbente come una spugna. Due volte più assorbente e tre volte più resistente rispetto ad una bobina standard in carta tissue Tenderly Professional.
Anche la confezione è intelligente La praticità di trasporto è un requisito fondamentale all’interno dei punti vendita Cash&Carry. Tenderly Professional risponde a questo bisogno con confezioni dotate di aperture facilitate, maniglie, soluzioni che consentono anche una significativa riduzione dello spazio necessario allo stoccaggio della merce nei locali. in tutti i contesti (la confezione è caratte-
portanti certificazioni ambientali quali EU
I pack sono compatti e leggeri, facili
rizzata da una pratica maniglia per facili-
Ecolabel. Questo garantisce che il pro-
da sollevare, sistemare a scaffale e tra-
tarne il trasporto); asciugamani piegati a
dotto, durante il suo intero ciclo di vita,
sportare. Le confezioni hanno maniglie
“Z” per una qualità e igiene nel rispetto
rispetti rigidi criteri di tutela ambientale,
per agevolare il trasporto.
della natura; e la carta igienica interfo-
comuni a tutti i Paesi dell’Unione Euro-
Un sistema modulare di confeziona-
gliata, naturalmente morbida ed erogata
pea. Fanno parte di questa linea diversi
mento consente di acquistare i quantita-
foglio a foglio per ridurre i consumi.
prodotti tra cui asciugamani piegati, carta
tivi effettivi per soddisfare le esigenze e
igienica mono fascettata, carta igienica
ottimizzare gli spazi dei propri esercizi.
maxi rotolo, carta igienica Jumbo.
B cod 48303
pieno rispetto dell’ambiente. L’attenzione
Il prodotto per i lavori pesanti
a realizzare prodotti di qualità e sosteni-
Tenderly Professional propone una bobi-
Tenderly Professional - Lucart Z.I. Diecimo - 55023 Borgo a Mozzano (Lu) - Tel 0583 8370 www.tenderlyprofessional.com
bili ha permesso alla linea di ottenere im-
na in carta a secco di colore blu versatile
Prodotti 100% eco friendly Una linea sostenibile per rispondere alle esigenze delle aree bagno dei locali nel
febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Attrezzature
Modular Concept di Staff Ice System
Modelli su misura per tutte le gelaterie Oltre a garantire il top della qualità, ogni modello è studiato per essere facilmente inserito in arredamenti su misura. Modular Concept, suddivisa in tre tipologie, soddisfa le esigenze della piccola e grande gelateria
M
odular Concept è la nuova
fatti, è stato studiato per essere facil-
un’ottima visibilità del prodotto; neu-
soluzione per chi vuole pro-
mente inserito in arredamenti su misura.
tro, per adeguarsi ad ogni altro utilizzo.
durre gelato artigianale cre-
La linea Modular Concept si divide in
Può conservare di tutto, dai gelati alle
ata da Staff Ice System, l’azienda italiana
tre categorie: Counter & Display, Gelato
bevande, diventando così la soluzione
che opera nel settore delle apparec-
Live Show, Hybrid.
ideale per le aziende alimentari e le ge-
chiature per il freddo dal 1959. Oltre a
Superfici ben definite e linee tese
garantire il top della qualità, offre il van-
caratterizzano le macchine “Counter &
taggio della modularità che permette di
Display”, disponibili in tre versioni: con
soddisfare le esigenze della piccola e
pozzetti, nel rispetto della più antica
grande gelateria, dei grandi spazi collo-
tradizione; con vaschette,
cati nelle food court dei centri commer-
per garantire
laterie che producono il gelato per la ristorazione.
ciali e dei ristoranti che desiderano creare un piccolo corner per gelato artigianale. Ogni modello,
in-
Counter & Display
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Italia a Tavola · febbraio 2017
Attrezzature
Gelato Live Show
Un nuovo design, grande praticità di utilizzo, garanzia di un ottimo risultato: sono questi alcuni dei plus di GLS, ossia il “Gelato Live Show” secondo Staff Ice System. Ideale per creare un nuovo punto di degustazione in gelateria, simpatico in versione
pozzetto,
itinerante “on the road”, le sue piccole
garantendo
dimensioni lo rendono perfetto anche in
così la massina
locali di piccole metrature.
freschezza di ogni gusto. Inoltre, per-
Ma la sua peculiarità è certamente
mette l’impiego di personale non spe-
la spettacolarità della preparazione del
cializzato qualora si utilizzino prodotti
gelato artigianale dal vivo, nello stesso
pronti.
Hybrid
Infine, se “ottimizzare gli spazi” è
ciascuno la libertà di costruirla secondo
l’imperativo di questa linea, “Hybrid”
il suo gusto e le proprie necessità!
ne rappresenta l’estrema sintesi: un
B cod 47619
po’ conservatore, un po’ produttore, si monta in un banco a pozzetti e può facilmente essere inserita in arredamenti su misura. Staff Ice System l’ha creata, a
Staff Ice System via Anna Frank 8 - 47924 Rimini Tel 0541 373250 - www.staff1959.com
Keep calm... ci pensa Staff! Prosegue per tutto il 2017 la formula “Keep calm... ci pensa Staff”, dedicata a tutti coloro che acquisteranno un prodotto Staff Ice System. In cosa consiste? È semplicissimo! Tu compri la macchina che desideri e l’azienda, compreso nel prezzo, ti dà anche l’avviamento: un gelatiere o pasticcere a tua disposizione e al tuo fianco per spiegarti nel dettaglio il suo funzionamento affinché tu possa raggiungere con essa risultati d’eccellenza e, al tempo stesso, sentirti costantemente supportato. Una formula innovativa, studiata per offrire ai clienti un ulteriore plus di qualità.
febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Alimenti
Petra, la farina del futuro Ritorno al passato e alla natura
gnare l’assortimento di farine per esprimere con chiarezza la filosofia ultracentenaria dei mugnai Quaglia: selezionare grani preferibilmente coltivati in filiere corte e con tecniche di agricoltura sostenibile (rispetto per l’ambiente), macinarli con tecnologie capaci di calibrare il profilo nutrizionale, il gusto e la stabilità delle farine (trasformazione di un cereale inutilizzabile in un ingrediente adatto ad essere lavorato in impasti da far lievitare) e, prima ancora, eliminare chicco per chicco quelli con tossine pericolose per la salute del consumatore (sicurezza alimentare al massimo livello possibile). Il percorso del grano, che diventa fa-
L
80
rina lungo i 7 piani del moderno molino, a farina di frumento è uno degli
lisi e da queste considerazioni per sensi-
parte da una selezionatrice ottica di ulti-
ingredienti più antichi nella storia
bilizzare i consumatori finali, chi realizza
ma generazione (l’“occhio bionico del
dell’uomo. Nella nostra dieta,
professionalmente prodotti da forno e gli
mugnaio”), che scarta uno per uno i chic-
quella Mediterranea, riveste poi un’im-
agricoltori alla riscoperta del valore dei
chi impuri o deformi per garantire la mas-
portanza molto particolare, perché è la
cereali, individuando il gusto perso del
sima sicurezza alimentare oggi possibi-
fonte primaria dei carboidrati che sono le
grano come mezzo per riportare in tavo-
le.
fondamenta della nostra piramide ali-
la il suo potere nutrizionale.
Il nome Petra identifica tutte le farine
mentare. Eppure nel tempo questo in-
Per Molino Quaglia, questi ultimi anni
del Molino Quaglia, anche quelle maci-
grediente di base ha assunto sembianze
di comunicazione e di partecipazione ad
nate con i cilindri di ghisa, perché la cura
diverse, in dipendenza delle diverse tec-
eventi, frequentati sia da professionisti
nella scelta dei grani e la qualità del pro-
niche di molitura che l’uomo ha applicato
sia da consumatori finali, hanno contribu-
cesso sono uguali per tutte le farine che
ai cereali.
ito a far emergere questo nuovo modo di
nascono nel molino, a prescindere dal
Oggi le farine di grano tenero sono
considerare il ruolo dei cereali nell’ali-
tipo di macinazione. Petra nasce per
per lo più il risultato di un processo di raf-
mentazione quotidiana. È nata così in
portare negli impasti farine naturali, puli-
finazione che sfrutta al massimo il chicco
casa Quaglia una visione contempora-
te e trasparenti, cioè capaci di trasferire
di grano, restituendo polveri bianchissi-
nea della farina, che si riassume nel ritor-
sulla tavola quanto più del potere nu-
me e poco bilanciate in termini nutrizio-
no ai gusti del passato secondo un codi-
triente del chicco di grano senza nulla
nali, per via dello scarto pressoché totale
ce tecnologico d’avanguardia costruito
aggiungere. B cod 48239
delle parti esterne del cereale (apporta-
per la massima sicurezza alimentare
trici di fibre e sali minerali) e del germe di
dell’ingrediente principe della dieta Me-
grano (ricco di vitamine e grassi vegetali).
diterranea.
Il progetto Petra, lanciato da Molino
Forte di questa convinzione, per l’a-
Quaglia nel 2006, nasce da questa ana-
zienda era giunto il momento di ridise-
Italia a Tavola · febbraio 2017
Molino Quaglia via Roma 49 - Vighizzolo d’Este (Pd) Tel 0429649118 www.molinoquaglia.org
xxx · Alimenti
febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Alimenti
Scrocchiarella, dopo la Classica nuove varianti Riso Venere e Rustica con olio extravergine. La fase di impasto procede per altri 10 minuti, periodo in cui va aggiunto a filo il resto dell’acqua. Dopo aver di Gabriele Ancona lasciato puntare l’impasto nel mastello per una quarantina di minuti, va rovesciato sul banco infarinato e pezzato del peso desiderato: in linea di massima, 1.000 g di pasta per 1 metro di Scrocchiarella. Si passa quindi a formare i filoni, ben stretti, che vanno riposti a lievitare nelle cassette almeno 3 ore a 20°C.
L’
È giunto il momento di stenderli, abilità dei tecnici Italmill si ri-
chiarella è disponibile oggi nelle versio-
guarnirli e condirli a piacere. Poi in forno
conferma ancora una volta ai
ni Classica, Rustica e Riso Venere. Da
a 300°C. La consistenza, la doratura e il
massimi livelli. Grazie al loro
segnalare che la farina di riso Venere
gusto unico che caratterizzano la pizza
prezioso e capillare lavoro di ricerca e
proviene da sementi 100% italiane colti-
in pala alla romana firmata Scrocchiarel-
sviluppo
professionali
vate in Piemonte, nel Novarese, ed è
la sono pronte per essere servite.
dell’universo pizzeria possono contare
garantita da una filiera in cui ogni fase è
su una gamma variegata di prodotti a
controllata in modo scrupoloso. La va-
Anche in versione Frozen
elevato valore aggiunto. Per produrre in
rietà riso Venere contiene inoltre un’alta
Scrocchiarella è disponibile anche nella
modo semplice e veloce
concentrazione di fibre, sali minerali e
versione Frozen. Con Scrocchiarella
antiossidanti, elementi
Frozen ogni pizzaiolo può disporre in
romana Italmill ha lanciato
ormai indispensabili per
pochissimi minuti di un prodotto già
un prodotto dalle qualità
soddisfare le esigenze
pronto all’uso, preparato e garantito di-
organolettiche di rilievo. Il
di una clientela finale
rettamente da Italmill, disponibile in 4
riferimento è a Scrocchia-
sempre più evoluta, at-
formati (ø48, ø25, 55 x 25 cm, 40 x 30
rella, un mix di ingredienti
tenta ed esigente.
cm), per soddisfare e personalizzare
gli
operatori
la tipica pizza in pala alla
Sul fronte operativo il
ogni esigenza. Lavorato a mano, precot-
fondamentale
professionista non deve far
to e quindi surgelato, Scrocchiarella
per rendere unico il pro-
altro che impastare il preim-
Frozen va conservato a -18°C e non va
dotto.
pasto con Scrocchiarella,
ricongelato. B cod 47630
che ha nel lievito naturale l’elemento
82
Il lievito naturale Italmill
lievito e 500 g circa di ac-
conferisce infatti al prodotto
qua per 4 minuti in prima ve-
finale elevate caratteristi-
locità. Un minuto dopo aver
che di digeribilità, fragran-
aggiunto il sale, si passa in
za e croccantezza. Scroc-
seconda velocità integrando
Italia a Tavola · febbraio 2017
Italmill via San Pietro 19/A - 25033 Cologne (Bs) Tel 030 7058711 www.italmill.com
febbraio 2017 ¡ Italia a Tavola
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Alimenti
Foglia a Foglia di Agrifood Covalpa
La linea di verdure buona, bella e italiana Con “Foglia a Foglia” di Agrifood Covalpa si favorisce l’effetto dispensa e si valorizza la resa estetica: verdure disponibili in ogni momento dell’anno, ricche di gusto, nutrienti e perfette dal punto di vista dell’aspetto
A
grifood Covalpa, da sempre at-
e ortaggi “Foglia a Foglia”, infatti, risponde
sce l’effetto dispensa e si valorizza la resa
tenta a ogni aspetto qualitativo
alle naturali esigenze di cuochi e chef che
estetica del singolo alimento, elevando
della filiera produttiva, ha messo
desiderano offrire piatti appetitosi senza
di conseguenza la qualità dei cibi offerti.
rinunciare all’estetica nell’impiattamento.
Minestroni, fagottini, chips di Verza o di
a punto un innovativo metodo di lavorazione delle verdure a foglia. Un metodo
Ogni referenza è confezionata in pra-
Bieta a coste saranno i protagonisti della
efficace, in grado di assicurare la perfetta
tici cartoni da 2x2,5 kg, rappresentando
cucina e delle tavole di ristoranti e mense
conservazione di ogni singolo aspetto vi-
così una scelta vincente anche per piccoli
italiane. I “Pizzoccheri con Verza o Bieta a
sivo, organolettico e di gusto. Da questo
ristoranti, bar e mense. La porzionatura da
coste” sono una ricetta italiana perfetta da
metodo, che prevede la surgelazione del-
110 g risulta utile sia in termini creativi sia di
gustare nelle giornate più fredde.
le foglie nella loro interezza, nasce la linea
lotta agli sprechi. Infatti, non solo si presta
B cod 48051
foodservice “Foglia a Foglia”.
a essere la giusta quantità di prodotto per
Spinaci, Biete, Erbette, Biete a coste,
singoli contorni, ma è molto utile anche
Cicoria, Cime di rapa, Friarielli e Verze
nelle preparazioni più elaborate, grazie
sono disponibili in ogni momento dell’an-
alla possibilità di dosare sempre la giusta
no, ricche di gusto, nutrienti e perfette dal
quantità di prodotto. Con le verdure “Fo-
punto di vista estetico. La linea di verdure
glia a Foglia” di Agrifood Covalpa si favori-
Pizzoccheri, ricetta tradizionale con Verza o Bieta a coste Ingredienti (per 4 persone): 400 g di pizzoccheri, 200 g di burro, 250 g di formaggio Valtellina Casera Dop, 150 g di formaggio Grana, 200 g di Verza o Bieta a coste della linea “Foglia a Foglia” di Agrifood Covalpa, 250 g di patate, uno spicchio di aglio, pepe Preparazione: cuocete le verdure in acqua salata. A 10 minuti dal termine della cottura, aggiungete i pizzoccheri. A cottura ultimata, raccogliete con la schiumarola e versatene una parte in una teglia ben calda. Cospargete con formaggio Grana grattugiato e Valtellina Casera Dop a scaglie. Proseguite a strati, alternando pizzoccheri e formaggio. Friggete il burro con l’aglio lasciandolo colorire per bene, prima di versarlo sui pizzoccheri. Senza mescolare, servite i pizzoccheri bollenti con una spruzzata di pepe.
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Italia a Tavola · febbraio 2017
Agrifood Abruzzo Sede: via San Bernardino 196 25018 Montichiari (Bs) Stabilimento: Borgo Strada 14 67043 Celano (Aq) www.agrifood.it
Alimenti
foto: Isolacomputer
foto: igers_sardegna
GASTROSOFIA
LE RADICI DEL CIBO
Pompia, tra gli agrumi più rari in Italia Ideale per preparare dolci e liquori
A
spetto sgraziato, buccia bitorzo-
ne di Siniscola ha trovato
luta e rugosa, nome scientifico
utilizzo nella preparazio-
significativo, Citrus monstruosa,
ne dei dolci tradizionali
uno degli agrumi più rari d’Italia. Un frutto
del paese, “sa Pompìa
antico di cui non si conosce esattamente
intrea” e “s’Aranzata”. La
l’origine, si ha testimonianza di almeno tre
sua originalità sta sicu- di Piera Genta
secoli, la teoria più accreditata è quella
ramente nel fatto che nella preparazione
che si tratta di un ibrido naturale di epoca
del dolce si gratta via la scorza del frutto
medioevale, originatosi in seguito ad in-
e si utilizza l’albedo (parte bianca sotto
croci tra agrumi locali, probabilmente tra
la scorza) buttando via la polpa interna,
cedro e limone anche se alcuni studiosi
parte che normalmente si mangia. “Sa
parlano di cedro e pompelmo. La specie
pompìa intrea” è una sorta di pallonci-
è diversa da entrambi per caratteri sia
no vuoto a base di buccia della pompia,
dell’albero che del frutto.
bollita per molte ore e immersa nel miele
Diffusa in Sardegna e coltivata nelle
millefiori, “sa pompìa prena” se si aggiun-
campagne di Siniscola, capoluogo della
gono le mandorle tritate. La canditura con
Baronia nella parte centro orientale dell’i-
il miele smorza l’acidità del frutto mante-
sola, a 50 km da Nuoro, la pompia è un
nendo un sottile sapore amarognolo.
frutto di colore giallo che a maturazione
Con la pompia candita, a filetti, si pre-
avanzata diventa ambrato e può arrivare
para anche la “s’aranzata”, una torta com-
a pesare quasi un chilogrammo.
posta di pezzetti di pompia, mandorle,
La forma del frutto è schiacciata, più
miele millefiori e spolverata con piccoli
larga che lunga, talora con diametro dop-
confettini di zucchero colorati, tagliata a
pio rispetto alla lunghezza e si presen-
rombi si serve su foglie d’arancio o limo-
ta, anche su una stessa pianta, da liscia
ne, con vernaccia o vino bianco secco.
a rugosa con consistenti costolature e
La scorza eliminata nella preparazio-
bitorzoli che ne modificano fortemente
ne dei dolci viene utilizzata per preparare
l’aspetto. La polpa è poco succosa e par-
un liquore da servire freddo come dige-
ticolarmente acida.
stivo. Il frutto viene usato in tantissime
La pompia ha un fortissimo legame
preparazioni alimentari, tra cui la panna
storico con il territorio, infatti deve la sua
cotta, granite, gelati, sorbetti e marmella-
sopravvivenza al fatto che nel solo comu-
te. B cod 48017
di Guerrino Di Benedetto
Comfort food, la riscoperta della tradizione a tavola sta spopolando negli Usa C’era una volta la cucina italiana, quella familiare, scandita dalle pietanze legate ai giorni della settimana, il sabato trippa, la domenica la pasta al forno, il venerdì pesce. Questo modo antico di mangiare e soprattutto di stare a tavola viene oggi chiamato “comfort food”, e devo dire che gli americani sono bravi nel dare giuste definizioni alle mode del cibo, vedi “food porn”, “food therapy”... La nostra Italia è sempre stata la patria di questo stile di cibo, tant’è che molti chef famosi e stellati parlano sempre delle cucine delle mamme e nonne; salvo poi preparare piatti ricercati con ingredienti improbabili, spesso nemmeno italiani, dai nomi impronunciabili. Vorrei però, questa volta, spezzare una lancia a favore di tanti ristoratori americani che da tempo hanno riscoperto i polpettoni, i pasticci di patate, i maccheroni col formaggio e le torte di mele. Onore ai ristoratori newyorkesi che come Peter a Brooklyn dal 1969 cucinano il comfort food e si definiscono “family style restaurant”. Vi suggerisco la lettura di “Quel che resta” dell’antropologo francese Pierre Sansot, che parla sì della cucina degli avanzi, ma fa una bellissima considerazione su come un certo falso efficientismo e uno scatenato individualismo siano alla base di molte delle nostre scelte alimentari e non solo, a pranzo ma anche a cena, dove di solito in passato si prediligeva nel cibo una certa lentezza e rilassatezza. Io penso che la cucina, come il vino, non abbia tempo e il gusto per il buono non ha mode o stelle, ma passione e civiltà. B cod 48443
febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Cotti a Vapore Valfrutta Granchef Nuovo formato e debutto nelle cucine Fic Valfrutta Granchef si conferma protagonista nella moderna ristorazione. L’inedita versione da 1 kg, l’ampliamento di gamma e la collaborazione con la Federazione italiana cuochi consolidano il successo dei Cotti a Vapore
A
ncora novità da Valfrutta Granchef per il mondo della ristora-
dalla consistenza tenera e compatta;
nessere che Valfrutta ha portato per prima nel mondo del fuori casa.
zione. La linea dei Cotti a Vapore
MAIS SUPERSWEET, gustoso e fragran-
Da questi importanti fattori è nata la
si arricchisce del nuovo formato da 1 kg,
te, ricco di sapore e naturalmente dolce
nuova collaborazione con la Federazio-
molto pratico e maneggevole, che va ad
senza zuccheri aggiunti;
ne italiana cuochi (Fic) che ha approvato
affiancarsi all’attuale formato da 3 kg, per
MIX MEDITERRANEO, mix ricco ed
i Cotti a Vapore come prodotto essenziale
un’offerta completa in grado di soddisfa-
estremamente versatile composto da
e versatile per le migliori ricette elaborate
re le esigenze di una molteplicità di locali
mais, piselli, olive verdi e nere, peperoni
dagli chef più esperti ed esigenti. La linea
utilizzatori.
rossi;
Cotti a Vapore Valfrutta Granchef debutta
Per rispondere alle moderne tendenze
FAGIOLI RED KIDNEY, di colore rosso
nella “dispensa” della Federazione italiana
di consumo, inoltre, la linea dei Cotti a Va-
intenso, gusto dolce e consistenza com-
cuochi, che ora può contare su un alleato
pore Valfrutta Granchef si amplia con due
patta.
in più: buoni, genuini e subito pronti senza
nuove referenze, Farro e Fagioli Cannel-
Valfrutta Granchef si conferma prota-
la necessità di scolarli, i Cotti a Vapore of-
lini, che portano così a 9 le proposte per
gonista nella moderna ristorazione con
frono benefici ineguagliabili per assicurare
una ristorazione di effetto e di successo:
proposte di qualità, innovative e mirate a
la massima riuscita alle creazioni dei pro-
facilitare il lavoro quotidiano degli opera-
fessionisti della Fic, sia nelle preparazioni
tori professionali. La linea dei Cotti a Va-
a freddo nelle quali il gusto naturale viene
pore nasce infatti dal grande impegno di
esaltato, che nelle preparazioni più com-
Valfrutta Granchef per garantire qualità,
plesse dove emerge tutta la loro superiori-
gusto, servizio e praticità con una gamma
tà di gusto e fragranza. B cod 48351
FARRO, chicchi fragranti e gustosi di colore bruno intenso; FAGIOLI CANNELLINI, dal gusto leggero e delicato, dalla tenera consistenza; PISELLI PICCOLI, dal gusto dolce e fresco, tipico dei piselli primizia; CECI GRANDI, dal gusto intenso e consistenza compatta; FAGIOLI BORLOTTI, corposi e dal sapore intenso;
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BIANCHI DI SPAGNA, dal gusto ricco e
Italia a Tavola · febbraio 2017
unica delle migliori verdure e cereali cotti a vapore attraverso un processo delicato e tecnologicamente avanzato che ne preserva tutto il sapore e le proprietà organolettiche. In una parola, è la cottura del be-
Valfrutta Granchef - Conserve Italia via Paolo Poggi 11 - 40068 San Lazzaro di Savena (Bo) - Tel 051 6228311 www.conserveitalia.it
xxx · Alimenti
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Alimenti
“cameo Professional” Linea di alta qualità per una carta dei dolci irresistibile
veloci da preparare, versatili, in una gamma completa. Anche in versione senza glutine. “cameo Professional” si propone come prezioso alleato in cucina capace di offrire ad ogni professionista tutto ciò di cui ha bisogno per creare preparazioni salate e una carta dei dolci irresistibile. Ristoranti, bar, hotel, catering e vending machines, tutti i protagonisti del fuori casa possono trovare in “cameo Professional” il partner ideale grazie alle gamme di ingre-
“C
dienti, preparati, snack e molti altri prodotti. ameo” è un’azienda ali-
qualità dei prodotti offerti attraverso i nu-
Un team di pasticcieri professionisti -
mentare specializzata nei
merosi controlli sull’intera filiera produttiva,
la Cucina Idea di “cameo” - ha il compito
preparati per dolci, nelle
dalla qualifica dei fornitori alla valutazio-
di testare i diversi prodotti con strumenti
pizze surgelate e nei dessert freschi. Da
ne di conformità di tutte le materie prime,
e ingredienti “casalinghi” per i prodotti
oltre 80 anni regala alle famiglie italiane il
materiali, attrezzature ed impianti utilizzati,
mass market e “professionali” per i pro-
piacere di preparare un dolce, nel rispetto
fino alla sensibilizzazione e formazione
dotti per la ristorazione. Ogni giorno, inol-
di una filosofia che è tutta racchiusa nel
continua del personale.
tre, nuove ricette, in linea con i trend del
suo motto: “la qualità è la miglior ricetta”.
88
“cameo” produce e distribuisce su tut-
momento, vengono create dai pasticceri
Qualità intesa come tutela dell’am-
to il territorio nazionale, oltre 200 prodotti.
“cameo” per ispirare consumatori e chef.
biente (nello stabilimento di Desenzano
Ha sede a Desenzano del Garda (Bs) e
B cod 48354
del Garda viene utilizzata esclusivamente
conta circa 370 collaboratori.
energia prodotta da fonti rinnovabili), tutela
Nel 2013 nasce la divisione “cameo
delle persone (consumatori, clienti profes-
Professional”, linea di prodotti che soddi-
sionali, dipendenti, fornitori e popolazione
sfa le esigenze del preparatore professio-
del distretto in cui opera) e garanzia di
nista: prodotti di qualità eccellente, facili e
Italia a Tavola · febbraio 2017
cameo via Ugo La Malfa 60 25015 Desenzano del Garda (Bs) www.cameo-professional.it
xxx · Alimenti
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Alimenti
IL COMMENTO
A Bologna la Disneyland del cibo italiano Più slancio a turismo ed economia di girare in bicicletta, di seguire corsi di cucina, un parco giochi e altro ancora. Il cibo italiano resta però al centro di tutto. Tra le aziende di Roberto Vitali che hanno già aderito, Lavazza, Venchi, Granarolo, Consorzio Parmigiano Reggiano, Balocco. Anche chef stellati incominciano ad aderire: tra i primi, Carlo Cracco e Antonino Cannavacciuolo. Se il turismo - come stiamo scriven-
N
do da più di 30 anni - deve essere la on mi importa sapere che
il mondo di prendere l’aereo e venire a
prima risorsa economica dell’Italia, una
sono amici dell’ex Primo mi-
provare».
larga percentuale toccherà al turismo
nistro Renzi, che nelle loro
Il progetto si sta avverando, con
enogastronomico, che già oggi muove
iniziative sono agevolati da enti pub-
80mila metri quadrati di superficie, 10
un buon numero di food lovers. Una Di-
blici, ma fino ad oggi hanno dato fiato
aule didattiche, 2mila aziende coinvolte,
sneyland del cibo italiano alla periferia di
all’agricoltura e all’enogastronomia ita-
3mila posti di lavoro. Nel mezzo 25 ri-
“Bologna la grassa” mi sembra un’idea
liana. Scrivo di Oscar Farinetti, ideatore
storanti, negozi, botteghe, la possibilità
cui fare tanti calorosi auguri. B cod 48141
di Eataly, e di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. Insieme - con l’aiuto del Comune di Bologna, Coop ed altri - stanno realizzando a 11 chilometri da Bologna, su una superficie di 72 ettari, in mezzo a svincoli e viadotti, quella che sarà la Disneyland del cibo italiano, il cui nome sarà “Fico” (Fabbrica italiana contadina). L’inaugurazione è già fissata al prossimo 4 ottobre. «Datemi 100 milioni di euro e un treno veloce - aveva detto Farinetti - e vi porterò 10 milioni di donne, bambini e uomini. Non più Eataly a Boston, Chicago o Riad per proporre le eccellenze enogastronomiche italiane, ma una grande Eataly in Italia, così grande e attrattiva da far venire la voglia a tutto
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Italia a Tavola · febbraio 2017
xxx · Alimenti
febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Alimenti
Surgelati, un mercato in crescita
Qualità e praticità i punti di forza
I surgelati non sono più considerati alimenti di bassa qualità, ma sono scelti principalmente perché “salva pasto”, veloci ma di qualità e ricchi di proposte alternative, per non parlare dell’effetto “anti spreco”. Valeria Picco (Agrifood Abruzzo): «I surgelati sono prodotti sicuri e di alta qualità» di Andrea Radic
pologie di piatti pronti avviene più per il
freschi rapidamente deperibili? Una ri-
risparmio di tempo assicurato che per
uali sono le principali scelte
cerca di Nielsen definisce un consuma-
quello di denaro. Quasi la totalità del
che in consumatori compio-
tore che torna ad apprezzare il valore di
campione (acquirenti nell’ultimo anno
no quando raggiungono il
alcuni plus “storici” del settore: aiutano
di surgelati) ha acquistato la categoria
banco surgelati di un supermercato o
a risparmiare tempo, sono semplici da
anche negli ultimi 3 mesi; interessante
varcano la soglia di un negozio specia-
preparare e presentato un’altissima va-
notare che più dell’80% compra surgela-
lizzato? È ancora diffuso il principio che
rietà di offerta.
ti almeno 1 volta ogni 15 giorni. Ma dove
Q
i surgelati perdano valore nutritivo o al
92
contrario lo conservino più degli alimenti
Italia a Tavola · febbraio 2017
Anche il ritorno in auge di alcune ti-
vivono i consumatori di surgelati? Nelle
Alimenti in forma consapevole, quando segnala-
ze in crescita sono quelle che caratte-
to nel menu.
rizzano ampi perimetri del settore food:
L’effetto “scorta” e il risparmio di tem-
gourmet, benessere, salute e tra i piatti
po e fatica nel cucinare hanno sempre
pronti sono i secondi a superare di quasi
un’importanza fondamentale; il prodotto
il 20% le scelte di primi o fuori pasto.
surgelato “rende un servizio” al consu-
Dati che supportano la tradizione
matore che lo sceglie, una serie di van-
delle scelte e dati nuovi, che seguono le
taggi globali in cucina che predomina su
tendenze del mercato. Abbiamo voluto
tutti gli altri, ribadendo il concetto che
commentarli con Valeria Picco, direttrice
identifica il surgelato di qualità: value for
operativa di Agrifood Abruzzo, una lun-
money.
ga tradizione nel selezionare produttori
Interessante notare come tra i primi tre driver d’acquisto vi sia anche il profilo ecologico, di vero cibo “anti sprechi”, gli
e controllare tutta la filiera produttiva. A cosa è più attento il consumatore oggi?
intervistati sottolineano particolarmente
Oggi i consumatori sono molto atten-
il fatto che non abbiano scarti: “quello
ti anche al fattore sicurezza oltre a quello
che compri è quello che mangi”. E, al di
qualitativo. Comprano surgelati di qualità
là della confezione, non si butta nulla.
perché sanno che sono raccolti in sta-
Dalla ricerca emerge come nell’ultimo
gione, selezionati sotto ogni punto di
decennio l’offerta di surgelati sempre
vista e con un forte controllo lunga tutta
più articolata e la disponibilità di prodotti
la filiera, anche dal punto di vista fitosani-
particolarmente stimolanti per i diversi
tario. Dai nostri dati di vendita percepia-
frenetiche grandi città del nord? Nelle
consumatori abbiano dilatato l’interesse
mo con chiarezza quanto il consumatore
città di provincia? O nel sud del Paese?
per il settore.
apprezzi la sicurezza e questo atteggia-
Valeria Picco
Le linee di tendenza svelate dalla ri-
Anche la capacità di intercettare i
mento si trasforma in fiducia nel marchio.
cerca sono ben precise: gli alti consuma-
trend sociali e alimentari si è mantenu-
I consumi continuano ad essere tra-
tori sono localizzati prevalentemente nel
ta buona, particolarmente per quanto
dizionali o vi sono prodotti “di moda”
nord ovest, i bassi consumatori soprat-
riguarda caratteristiche trainanti come
che rispecchiano la popolarità cre-
tutto al sud e tra le fasce meno occupate,
l’individualismo, il “presto e veloce”, il
scente della cucina anche in televisio-
i medi consumatori, si trovano in maniera
cosmopolitismo, l’esplorazione anche
ne?
trasversale tra la popolazione più anzia-
un po’ ludica nell’alimentare, ma anche
I binari sono due: quello dei consu-
na. Ovvero pare che sia proprio il tempo,
il ritorno di affetto e orgoglio per la tradi-
mi tradizionali come spinaci, minestrone,
spesso molto poco, che si può dedicare
zione gastronomica italiana.
zuppe, piselli e fagiolini, uno zoccolo
alla preparazione degli alimenti a fare la differenza nella scelta dei surgelati.
Ciò che evidenzia la ricerca è che
duro che resiste nel carrello della spesa.
esiste ampio spazio per le novità: i punti
A questo si aggiungono ingredienti nuo-
Gli intervistati hanno un’immagine
chiave di questo settore sono infatti l’in-
vi, legati alle mode o alle tendenze del
positiva dei surgelati, non più conside-
novazione, la capacità di rispondere alle
momento, come il mondo vegetariano, o
rati scelte secondarie o di bassa quali-
nuove esigenze alimentari, con un oc-
quello legato al benessere e alla corret-
tà, anzi. Sono scelti principalmente per-
chio di riguardo ai giovani, le valenze di
ta alimentazione.
ché “salva-pasto” e veloci ma di qualità
veri prodotti “freschi” riconosciute ai sur-
Possiamo dunque archiviare il con-
e ricchi di proposte alternative. Ben il
gelati e l’attenzione ai problemi etici del
cetto che i surgelati abbiamo valori nu-
56% del totale campione ritiene inoltre
consumo, come lo spreco alimentare.
trizionali inferiori al fresco?
che i surgelati siano i veri prodotti “fre-
Si pensi che il 42% degli sprechi ali-
Certamente, i surgelati sono prodotti
schi”, perché mantengono il gusto e le
mentari si verifica a livello domestico;
sicuri, controllati e di alta qualità, adatti
proprietà organolettiche nel tempo. Da
una serie di recenti studi dimostra che
ad essere consumati anche da coloro
notare, quale ulteriore tratto positivo, la
un consumo frequente di surgelati può
che ricercano una alimentazione corret-
notevole fiducia accordata al surgelato
invece abbattere del 47% gli sprechi, ed
ta e bilanciata e dai bambini e ragazzi
anche nel “fuori casa”: oltre il 50% degli
il consumatore inizia ad esserne consa-
che necessitano di tutto l’apporto nutri-
intervistati non ha problemi a richiederlo
pevole. Anche per i surgelati le tenden-
zionale. B cod 47840
febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Olio
L’olio extravergine di qualità
in tavola sostituisce il sale e il pepe aromatiche. Patate lesse, pinzimonio, zuppetta di passato di pomodoro italiano, tartare di vitella e l’immancabile maionese fatta al momento con l’o- di Fausto Borella lio della cultivar Casaliva del Trentino. Come dessert un cioccolatino artigianale con ganache di olio Caninese. La sorpresa per tutti i partecipanti è stato di confutare inesorabilmente, come si possa fare a meno del sale e del pepe, già da anni medici e nutrizionisti ne sconsigliano l’uso indiscriminato. Ma la vera
M
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novità è stata far comprendere che un olio i piace viaggiare tantissimo, il
regioni baltiche più a nord d’Europa; l’e-
autentico non deve aver difetti al naso e
mio Paese in primis, splendi-
stonia.
neanche “sporcature olfattive” che po-
do, unico, pieno di contrad-
Grande soddisfazione nel vedere
trebbero rendere l’olio poco adatto per
dizioni ma affascinante come pochi al
più di cinquanta persone, la metà addet-
esaltare condimenti e per tutti gli ingre-
mondo. Grazie ai format televisivi di Alice
ti al food and beverage dei loro rispettivi
dienti della cucina italiana e internaziona-
e Marcopolo tv, ho macinato oltre 10mila
locali, ristoranti e hotel e l’altra metà, ap-
le.
km in sessantaquattro giorni e ho “Vero-
passionati e sommelier. Una volta fatta la
Stiamo cercando in tutti i modi di far
nellianamente parlando”, davvero cammi-
solita introduzione in cui si deve spiegare
comprendere quali sono gli extravergine
nato decine e decine di oliveti sparsi in 15
perché oltre duemila anni fa l’olio pres-
da acquistare non più solo come prota-
regioni.
so i romani era considerato un prodotto
gonista per esaltare ogni piatto, ma prima
Ma non disdegno di visitare tutti i
da coltivare con coscienza e attenzione,
ancora come nutraceutico per la salute.
continenti, sempre come ambasciatore
mentre oggi è rilegato a mero condimen-
Basi pensare che la composizione degli
dell’olio, quello vero ovviamente, quello
to da comprare a pochi euro, ho iniziato la
acidi grassi all’interno degli oli extravergini
artigianale e di qualità; insomma quello
degustazione.
con almeno 300 mg di polifenoli per kg,
che viene raccolto dalla pianta e franto
Dieci oli provenienti da sette regioni
entro poche ore. Allora quell’olio, da qual-
italiane che avevano come comune de-
siasi collina, riviera, montagna o lago ab-
nominatore la forza espressiva data da
E allora cosa c’è di meglio che iniziare
bia radicato le sue radici, sarà profumato,
una nota spesso amaricante e amara e un
da piccoli a capire la differenza tra un olio
intenso e al 95% particolarmente amaro
finale speziato. La bravura degli organiz-
extravergine artigianale di grande qualità
e piccante. La riflessione viene dall’ultima
zatori, Viktor e Katrin Sara è stata quella
e un olio inodore e insapore che non esal-
serie di degustazioni e conferenze che
di portarli in abbinamento a piatti sempli-
ta le cucine di tutto il mondo? Pare che in
mi hanno visto coinvolto con l’Accademia
ci ma gustosi, tutti rigorosamente senza
Estonia l’abbiano capito abbondantemen-
Maestrod’olio a Tallin capitale di una delle
condimento, senza sale, pepe, o erbe
te. B cod 48015
Italia a Tavola · febbraio 2017
è molto simile al latte materno durante lo svezzamento del bambino.
Vino · xxx
Pioggia di premi per Cantina Aldeno
Obiettivi: qualità e rispetto dell’ambiente Cantina Aldeno da sempre è stata in grado di plasmarsi alle esigenze temporali, alle mode e spesso e volentieri anche esserne precursore. di Andrea Radic I soci conferenti della cantina lavorano vigneti sparsi nel cuore del Trentino. Le uve arrivano dai comuni di Trento, Aldeno, Cimone, Nomi, Villa Lagarina, Isera, Volano, Calliano e Besenello e provengono da vigneti che vanno dal fondovalle con Merlot, Pinot Grigio, Teroldego e Marzemino, alla
Walter Webber, direttore di Cantina Aldeno, e Damiano Dallago, presidente
N
Sauvignon, Moscato giallo, Pinot nero, In-
el 1910 un gruppo di pro-
Oggi la Cantina vanta numerosi premi
crocio Manzoni bianco, Lagrein, Schiava e
duttori di Aldeno decide di
con molte etichette. Nel solo 2016: a Mun-
Cabernet Sauvignon, fino alle pendici del
unire le proprie fatiche nella
dus Vini medaglia d’argento per il Trentino
monte Bondone a quota 830 m con il Mül-
Cantina Sociale di Aldeno.
Gewürztraminer 2015; al Concours Am-
ler Thurgau. Oggi l’obiettivo della Cantina
L’atto di fondazione con l’elenco dei mem-
phore (Concorso internazionale vini bio-
è crescere per dare maggiore redditività
bri della prima direzione della Cantina So-
logici) medaglia d’argento al Trentino Mo-
al socio. Anche al fine di consentire produ-
ciale documenta l’intuizione dei contadini,
scato Giallo 2015; il Castel Beseno 2015 ha
zioni contenute che preservino il territorio,
consci che tante piccole realtà avrebbero
ricevuto il premio Douja d’Or 2016; ben 6
senza chimica, senza certi prodotti, tornare
potuto creare una solida identità, capace
medaglie d’argento all’AWC Vienna 2016;
ad una maggiore manualità. Un sistema più
di ottenere un’immagine e una forza ap-
al Mondial des vins extrêmes 3 medaglie
rispettoso costa di più e quindi serve mag-
prezzabile nel mercato. Pochi anni dopo
d’oro tra cui l’Altinum Riserva 2010 e 4
giore remunerazione.
nacque una seconda cooperativa: l’Unio-
d’argento tra le quali il Pinot Nero Enope-
ne Vinicola Aldeno. La storia di queste
re 2014; infine Altinum Riserva Trentodoc
due cooperative accompagnerà per più di
2010 è stato giudicato Campione del mon-
Io ho ricevuto da mio padre del terri-
mezzo secolo la vita della comunità e del
do al Challenge Euposia. Abbiamo incon-
torio e vorrei lasciarlo a mio figlio almeno
paese di Aldeno, fino a quando, nel 1972
trato Walter Webber, direttore di Cantina
uguale, e se posso migliore.
Cantina Sociale di Aldeno e Unione Vinico-
Aldeno, per saperne di più.
la Aldeno si fondono nell’odierna Cantina Aldeno.
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collina con Chardonnay, Gewürztraminer,
Italia a Tavola · febbraio 2017
Una storia di impresa e passione che parte da lontano...
Il rispetto per il territorio è una cosa davvero sentita.
Per questo avete una gamma bio? Crediamo molto nel biologico, sia per diversificare la produzione sia, soprattutto,
xxx · Vino
I vini di punta Altinum Riserva Trentodoc Ottenuto da uve Chardonnay e Pinot Nero coltivate nelle zone pedecollinari e collinari di Aldeno. La vendemmia prevede la raccolta a mano delle uve, il vino base fermenta in acciaio e barriques. La cuvée matura per oltre 60 mesi in bottiglia. Giallo paglierino, perlage fine e persistente, al naso è intenso con sentori fruttati di agrume e melo, sentori di miele e vaniglia. In bocca è pieno, elegante, con un fondo delicato di mandorla e lievito; persistente. Ideale come aperitivo, con salumi, formaggi o a tutto pasto. Servire a: 8-10°C Grado alcolico: 12 % vol.
San Zeno Trentino Rosso Riserva Doc
San Zeno Bianco Vigneti delle Dolomiti Igt
Uve di Cabernet e Merlot coltivate nella zona di Conoide di San Zeno con la pergola trentina, raccolta a mano delle uve. Fermenta in acciaio inox, con lungo affinamento in botti di legno piccole, grandi e bottiglia. Rosso rubino carico tendente al granato, al naso sentori di frutta rossa sciroppata, con note di liquirizia e spezie, in bocca è secco, strutturato, morbido e persistente. Si accompagna perfettamente con Brasati, arrosti, cacciagione e formaggi stagionati Servire a: 18-20°C Grado alcolico: 13 % vol.
Ottenuto da uve Chardonnay, Manzoni bianco e Sauvignon blanc coltivate nelle zone di Aldeno, Povo e Cognola. Dopo una breve criomacerazione fermenta e affina in piccole botti di rovere e in acciaio inox. Giallo paglierino con leggeri riflessi dorati, al naso è intrigante con sentori minerali, di frutta e fiori, al palato è fresco, ricco, morbido e fragrante con decisa sapidità e persistenza. Ideale con antipasti di carne e pesce, primi succulenti e formaggi, secondi di pesce e carni bianche. Servire a: 12-14°C Grado alcolico: 13 % vol.
perché in linea con la filosofia della can-
D’obbligo menzionare il Trentodoc meto-
tina: il comparto biologico è una punta di
do Classico, di cui la cantina è produttrice
diamante nell’ambito del rispetto del terri-
storica oltre che di riconosciuta qualità. In
torio. Siamo partiti con la pianificazione del
passato un luminare dell’enologia trentina
progetto Bio e di altri progetti qualità con
aveva definito Aldeno la piccola Épernay
vigneti e uve destinati alla bottiglia a mar-
italiana in quanto non solo le cantine ma
chio Aldeno nel 2010. Cantina Aldeno è
ogni privato produceva in proprio del me-
stata la prima cantina cooperativa trentina
todo Classico.
a certificarsi Bio a 360° e la prima in Italia a
Trentino dunque non è solo bollicine.
certificarsi BioVegan. La scelta del biologi-
Verissimo, ho citato il San Zeno e ag-
co è dettata dalla consapevolezza di una
giungo Merlot, Müller Thurgau, Lagrein,
produzione rispettosa per l’ambiente e per
Gewürztraminer, tutti molto richiesti dal
chi ci opera e che attualmente comprende
mercato, con il metodo Classico prodotto
il 10% della superficie vitata. Voglio anche
di punta, conosciuto e per noi orgoglio di
sottolineare che Cantina Aldeno ha certi-
un premio mondiale.
ficato anche la produzione convenzionale 2016 secondo i dettami Sqnpi (Sistema di qualità nazionale di produzione integrata). La vostra è un’offerta ampia, con numerose etichette.
Mi dica due vantaggi del modello Cantina Sociale. Un proverbio dice “Se devo annegare, meglio farlo nel mare e non in un cucchiaio d’acqua”. Uno dei vantaggi è certamente la
Il mercato lo richiede e noi la offriamo.
suddivisione dei rischi, quando si pianifica
Qualità e sostenibilità sono in ogni caso le
un progetto qualità lo si fa con diversi soci
due parole d’ordine, fondamentali per la
e quando si cerca la qualità il bacino cui at-
remunerazione del socio. Di conseguen-
tingere è maggiore e si riesce a raggiunge-
za la cantina imbottiglia e vende a proprio
re il livello voluto. È davvero il momento di
marchio tutti i vini tipici della tradizione
sfatare il luogo comune che dietro le can-
trentina che vanno dall’autoctono all’inter-
tine sociali non ci sia qualità. B cod 48334
nazionale. Tra questi ultimi spicca sicuramente Il San Zeno Trentino Rosso Riserva, vino storico della cantina e uno dei primi
Cantina Aldeno via Roma 76 - 38060 Aldeno (Tn) Tel 0461 842511 - www.cantinaaldeno.com
bordolesi codificati e riconosciuti in Italia.
febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Vino · xxx
La Toscana secondo i Lunelli Podernovo è vino, natura e buona cucina di Andrea Radic
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quella delle colline pisane. In Umbria si fer-
seppur entrambe votate alla valorizzazione
È
mano alla Tenuta Castelbuono, cuore della
del vino e del territorio che lo produce. Per
il 2000 quando la famiglia Lunelli, ti-
produzione del Montefalco Sagrantino. Ed
raggiungere Podernovo la direzione è quel-
tolare delle Cantine Ferrari a Trento,
è qui che, iniziata nel 2005 e inaugurata nel
la di Volterra, poi passata Terricciola e quasi
decide di ampliare la propria attività
2012, nasce una delle cantine architettoni-
a Morrona ecco la tenuta che si staglia nel
dalle bollicine di montagna a più dolci decli-
camente più belle del mondo, il “Carapace”
paesaggio: una collina di 28 ettari con un
vi collinari. L’appassionata ricerca di Mauro
ideato dall’arte del maestro Arnaldo Pomo-
casale sulla sommità e diversi edifici del
e Marcello Lunelli si dirige verso la Toscana
doro, l’unica scultura mai realizzata nella
1700. Un colpo d’occhio unico che conqui-
e l’Umbria, dove visitano diverse tenute in
quale si vive e si lavora.
sta il visitatore all’arrivo, quella iconografia di
territori differenti. Podernovo è il luogo che li
Le due tenute vengono acquisite fra il
conquista in Toscana. Una Toscana minore,
2000 e il 2001 e seguono percorsi diversi,
Italia a Tavola · febbraio 2017
Toscana che tutti abbiamo negli occhi e un po’ nel cuore.
xxx · Vino
L’espressione vinicola della tenuta è
Il ristorante Locanda Podernovo è stato
la novità sarà su due ruote: biciclette elettri-
quella tipica della storia toscana, la volon-
aperto nel 2015 come test, con risultati subi-
che a pedalata assistita. Casale Podernovo
tà degli enologi che seguono Podernovo
to molto interessanti. Cucina toscana e ita-
è il punto di partenza da cui avventurarsi
è stata di consegnare alla lavorazione di
liana, materie prime in gran parte locali. Lo
alla scoperta di una terra magica come la
queste uve l’eleganza e la qualità che carat-
chef è il trentino Sebastiano Cont, 22enne,
Toscana, con itinerari enogastronomici e
terizzano tutta la produzione della famiglia
allievo di Alfio Ghezzi (2 stelle Michelin alla
culturali e, allo stesso tempo, quello di arri-
Lunelli. Questo principio si esprime attra-
Locanda Margon, il ristorante della famiglia
vo per chi ricerca il vero stile di vita italiano a
verso due vini simili ma con caratteristiche
Lunelli a Trento). Priorità la qualità della cu-
contatto con l’ambiente. B cod 48481
diverse. L’Aliotto, uno splendido uvaggio di
cina e del servizio, riconosciuti, dopo soli 10
Sangiovese, Cabernet e Merlot, e il Teuto,
mesi di apertura, dalla guida de L’Espresso.
tra le migliori espressioni del Sangiovese
Tutto il personale a Podernovo è under 30.
toscano, quasi in purezza.
La stagione apre il 25 marzo, e quest’anno
Tenute Lunelli - Tenuta Podernovo via Podernuovo 13 - 56030 Terricciola (Pi) Tel 0587 655173 - www.tenutelunelli.it
La cantina è stata realizzata nel pieno rispetto della morfologia del luogo e con una particolare attenzione alla salvaguardia del paesaggio circostante. Accanto alla cantina un magnifico complesso di edifici rustici di fine Settecento nel più tipico stile toscano. La campagna toscana è terra di ospitalità rurale, di agriturismo a conduzione familiare, una dimensione intima che si ritrova nella struttura di Podernovo, la quale interpreta l’accoglienza rurale secondo le idee di territorio, i valori e l’organizzazione dei servizi del marchio Lunelli, coniugando servizi di alto livello con l’esperienza della ruralità.
febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Spumanti, +25% l'export nel 2016 Cala il divario economico con la Francia
P
ur restando ampio il divario in va-
Charmat (Prosecco ed altri, come l'Asti
5,3% in Uk e dal 19,2% al 15,5% in Germa-
lore (circa 1,5 miliardi di euro), nel
Docg), com'è uso di Nomisma, rischia
nia. Non solo cresciamo più dei francesi
2016 le esportazioni di spumanti
di essere fuorviante e concettualmente
nell’export, ma sono gli stessi cugini d’ol-
sbagliato.
tralpe ad aumentare gli acquisti dei nostri
italiani continuano a ridurre le distanze
100
con quelle francesi, mettendo a segno
«In alcuni tra i principali mercati mon-
spumanti. «Tra il 2010 e il 2015 - continua
una crescita a valore superiore al 25% -
diali - sostiene Denis Pantini, responsabi-
Pantini - l’export degli spumanti Dop ita-
sulla scia della crescita per i primi sette
le Wine Monitor di Nomisma - gli spumanti
liani verso la Francia (al netto dell’Asti) è
mesi di quest’anno, come anche segna-
italiani mettono a segno crescite nell’ex-
praticamente decuplicato, passando da
lato dall’Osservatorio del Vino di cui Wine
port a fronte di cali dei principali concor-
meno di 4mila a quasi 46mila ettolitri, per
Monitor è partner- a fronte di una leggera
renti. Basti pensare al Regno Unito, dove
un controvalore superiore ai 15 milioni di
flessione degli spumanti d’oltralpe (-1%).
le importazioni dall’Italia aumentano, nel
euro».
Manco a dirlo, tutto merito del Prosec-
periodo gennaio-ottobre di quest’anno,
La stessa tendenza sembra ulterior-
co che dovrebbe chiudere l’anno con il
di oltre il 38% in volume rispetto allo stes-
mente rafforzarsi nell’anno in corso: le
vento in poppa, trascinando così al rialzo
so periodo del 2015; al contrario, quelle
esportazioni in Francia di spumanti Dop
tutta la categoria, al contrario del più bla-
dalla Francia si riducono del 4% mentre
nei primi 9 mesi del 2016 evidenziano
sonato Champagne che invece termine-
dalla Spagna calano di oltre il 13%».
un’ulteriore crescita in volume dell’80%,
rà con gli stessi valori di export dell’anno
Ma non è solo la Gran Bretagna a
superando già per questo periodo (e
precedente (o giù di lì, con una riduzione
dare soddisfazione ai nostri produttori di
ancora prima delle festività di fine anno)
a cavallo dell’1%), così come il Cava spa-
spumanti. Anche negli Stati Uniti, che rap-
i 55mila ettolitri. Insomma, la moda dello
gnolo che arretrerà di qualche punto per-
presentano il principale Paese al mondo
Spritz ha contagiato i francesi e il Prosec-
centuale (-3%).
per import di sparkling, i vini italiani “fan-
co ne cavalca l’onda.
È altresì importante ricordare, però,
no meglio” del mercato. A fronte di una
Nel complesso, sarà proprio grazie
che Champagne e “Prosecco & Co”,
crescita nelle importazioni (sempre riferi-
agli spumanti se l’export di vino italiano
come avviene peraltro nelle compe-
te ai valori dei primi dieci mesi dell’anno)
riuscirà anche quest’anno a ritoccare
tizioni internazionali, appartengono a
pari all’11%, quelle provenienti dall’Italia
verso l’alto il proprio record, alla luce del
due “categorie” diverse, poiché hanno
superano il 30%. La stessa tendenza si ri-
fatto che i vini fermi imbottigliati - che rap-
metodi (e, conseguenzialmente, costi) di
pete in Canada (+9% l’import totale, +20%
presentano i ¾ del valore complessivo
produzione nettamente diversi. Mettere
quello italiano), in Svizzera e in Germania.
delle nostre vendite oltre frontiera - se-
sullo stesso piano, al fine di equiparare
All’opposto, gli spumanti spagnoli vedo-
gnalano per i primi 9 mesi del 2016 un
economicamente due prodotti, un meto-
no ridursi la loro quota (calcolata sulle
calo dell’1,3% rispetto allo stesso periodo
do Classico (Champagne) e un metodo
importazioni della categoria) dal 6,2% al
dell’anno precedente. B cod 47954
Italia a Tavola · febbraio 2017
Vino UN AUTOCTONO AL MESE
Greco di Bianco, un vino da meditazione in equilibro fra dolcezza e acidità di Piera Genta Famoso
e
raro in egual misura, il Greco di Bianco è riconosciuto come uno dei più prestigiosi ed antichi vini prodotti in Italia, espressione originale della Locride, in provincia di Reggio Calabria. Colore giallo dora-
DÉJÀ BU
Premio Ferrari e salone Enologica Gli incontri più sorprendenti del 2016
L’
inizio di un nuovo anno è un’oc-
che ha accompagnato
casione naturale per volgere lo
la
sguardo all’indietro e ripercor-
parole di Camilla Lunelli.
rere rapidamente i dodici mesi lasciati
E tutto da gustare il fan-
alle nostre spalle. Per una volta non par-
tastico walking dinner
lo di vino in senso stretto, snocciolando punteggi come al solito, ma preferisco
firmato Da Vittorio, tra di Guido Ricciarelli una bollicina Ferrari e l’altra. Al top anche
raccontare gli incontri più sorprendenti e,
il lato glamour della serata viste le perso-
conseguentemente, i ricordi più durevoli,
nalità di spicco intervenute alla Triennale
quelli maggiormente prodighi di riflessio-
di Milano.
ni a posteriori.
premiazione,
nelle
Enologica invece è stato un gradito
La 9ª edizione del Premio Ferrari,
ritorno. Ho sempre respirato un clima di
nato da una felice intuizione di Casa Lu-
grande complicità al Salone del vino e
nelli, è stata per me la “prima volta”. Oggi
del prodotto tipico dell’Emilia-Romagna.
che l’informazione viene consumata e
Kermesse nata nel 1998, lascia la stori-
bruciata con estrema rapidità, vedere
ca sede di Faenza Fiere dopo l’edizione
riportati all’attenzione generale grandi
2012 (l’ultima alla quale avevo partecipa-
temi selezionati dai lavori di 230 testate
to) e si sposta nella centralissima sede di
su scala planetaria rappresenta una po-
Palazzo Re Enzo a Bologna. Quattro anni
tentissima operazione culturale che solo
di stacco mi hanno consentito di apprez-
una grande azienda fieramente italiana
zare la crescita esponenziale dell’enolo-
poteva permettersi di sostenere andan-
gia regionale, ora finalmente capace di
do oltre visioni strettamente ombelicali
proporre punte di eccellenza diffuse, da
e utilitaristiche. Tutto da vivere il pathos
Piacenza a Rimini. B cod 48449
to con riflessi ambrati, particolare profumo di zagara, gusto persistente, piacevolmente dolce, vellutato con una piacevole e avvolgente sensazione di miele, mallo di noce, fichi e mandorle. Grande equilibrio fra dolcezza, acidità. Possiede una carica zuccherina molto gentile, che tende a diminuire con il trascorrere degli anni. Per essere gustato in maniera ottimale, va consumato dopo 5-8 anni dalla vendemmia anche oltre e servito ad una temperatura di 10-12 gradi in calici di media capacità a tulipano. Può essere degustato senza accompagnamento, come vino da meditazione, abbinato a dolci strutturati e consistenti come quelli di pasta di mandorle, il panforte di Siena o con i fichi secchi “dottati” della Calabria; esalta il sapore dei formaggi cremosi o piccanti a pasta dura, ma può accompagnare anche piatti a base di fegato d'oca. Il ristretto territorio di produzione lo rende un vino praticamente introvabile presso i classici canali di distribuzione. La produzione molto limitata ne fa una preziosità di gusto e le bottiglie spesso sono soggette a collezione. B cod 48023
febbraio 2017 · Italia a Tavola
101
Birra
Italian Grape Ale
le birre dello Stivale Figlie della creatività e del vino Le Iga rappresentano l’ultima frontiera della creatività brassicola dello Stivale e la variegata e imponente ricchezza dell’agroalimentare italiano, rappresentato da uno dei suoi prodotti più celebri, il vino. Per il Beer judge certification program, non colore o grado alcolico, ma uva e mosto caratterizzano uno degli Italian styles
Q
uanto contano gli stili birrari?
frontiera della creatività brassicola dello
l’impronta tricolore con
Scettici o meno, anche l’Ita-
Stivale e la variegata e imponente ric-
birre alla frutta (se non
lia ha ormai il suo, e come
chezza dell’agroalimentare italiano. Le
l’avete ancora fatto, as-
tutti sanno si chiama Italian Grape Ale.
produzioni a cui ci hanno abituato gli
saggiate la “creatura” di
strabilianti birrai con-
Riccardo Franzosi del
Le pluri apprezzate “Iga” rappresentano oggi l’ultima
nazionali
erano
già riuscite a far riconoscere
birrificio
Montegioco di Giovanni Angelucci preparata con la pesca di Volpedo o quelle di Flibus dello Scarampola con le albicocche di Valleggia o il chinotto di Savona, Presidio Slow Food), con cereali antichi e inusuali e con le birre
legate
(inevitabil-
mente) al mondo del vino. Forse è proprio il caso di dire inevitabilmente: ammesso
che
ogni Paese debba avere il tanto ricercato stile di riferimento, quale per un Paese come il nostro se non quello
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Italia a Tavola · febbraio 2017
Birra legato ad uno dei prodotti più
Birra a discutere sulle materie prime utiliz-
rappresentativi che possiede?
zate in gran parte importate, sulla
Vino e birra hanno sempre
minima maltazione presente nel
avuto strade parallele sin dal-
paese e sulla scarsa coltura del
la nascita del movimento bir-
luppolo in Italia; almeno adesso
rario italiano datato intorno
l’Italian style può vantare delle
alla metà degli anni novan-
etichette uniche realizzate con
ta, ma proprio per questo
un impiego italiano nella carat-
era forse già allora inevita-
terizzazione e definizione di
bile l’incontro: il vecchio e
una determinata birra. Quanto
il nuovo che con il tempo
invece a malti e luppoli, seppur
si fondono (almeno in par-
come si sa siamo ben lonta-
te) per creare il prodotto
ni dall’autosufficienza, i birrai
italiano che fa parlare di
stanno lavorando verso l’otte-
sé, perché effettivamen-
nimento di una indipendenza
te dove poteva accadere
il più possibile congrua alla
tale matrimonio sensoriale
qualità della produzione, il che
se non in Europa e nell’Ita-
vuol dire fermarsi laddove i risul-
lia enoica? Oltre al legame
tati non garantiscono la costante
indelebile con il vino e alla
qualitativa. Passi piccoli ma im-
sconfinata biodiversità agroa-
portanti fatti specialmente dai bir-
limentare italiana, non bisogna
rifici agricoli che coltivano orzo e
però dimenticare la bravura e la
luppolo e riescono a portare nella
creatività dei nostri birrai capaci
birra il concetto vinicolo di terroir.
non soltanto di ottenere ottimi ri-
Qualcuno forse avrebbe preferito
sultati con questa tipologia ma an-
che non fosse stato il vino a definire lo
che di convincere professionisti e
stile quanto un’altra delle eccellenze
appassionati di birra.
della biodiversità alimentare come le
Dunque, per chi avesse perso la
castagne che in alcuni anni hanno avu-
notizia di qualche tempo fa, il Bjcp
to il sopravvento tra i birrai italiani, i frutti
(Beer judge certification program)
e i fiori unici delle nostre montagne, la
che è il punto di riferimento per la
meravigliosa sfera ortofrutticola. In ogni
categorizzazione delle birre, ha in-
caso oggi, e con molta probabilità an-
serito il capitolo Italian styles che
che nel futuro in maniera più ufficiale,
contiene la categoria “Italian Grape
sono le Iga a portare l’italianità brassi-
Ale”, seppur non come stile ufficia-
cola nel mondo, le stesse in grado di
le. Al momento è importante rientrare
unire due realtà così diverse come vino
all’interno di un paio di linee guida non
di conseguenza rimarrà sempre subor-
e birra che forse, inevitabilmente, erano
sul colore o grado alcolico, quanto sulla
dinata ad esso?
destinate ad incontrarsi.
presenza di uva, mosto o mosto cotto,
A questi interrogativi da parte dell’o-
Ciò che più ci si auspica è che ades-
che devono essere presenti in percen-
pinione pubblica bisogna rispondere
so non si verifichi la corsa dei birrifici
tuali variabili mantenendo però l’anima
con fermezza sottolineando che non è
per avere a tutti i costi la propria Iga tra
brassicola del prodotto.
questione di primi o secondi ma di bra-
le etichette, che non si crei il fenomeno
Insomma un importante riconosci-
vura dei birrai, capacità e ricerca abbi-
modaiolo già molto presente tra i birri-
mento internazionale per lo stivale birra-
nati all’ottenimento di un prodotto unico,
fici artigianali e che invece si continui
rio ma che porta con sé anche qualche
ottenuto sì grazie ad una delle bandiere
studiando e sperimentando, e quindi
lecita domanda. Prima tra tutte: la birra
italiane quale il vino, ma soprattutto do-
stupendo e affermandosi. L’applauso
artigianale avrebbe potuto raggiungere
vuto alla creatività dei nostri artigiani. E
più forte va comunque a loro, ai birrai
questo punto senza il “fattore vino”? E
poi ci si ritrova a cadenza quasi mensile
d’Italia. B cod 47671
febbraio 2017 · Italia a Tavola
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Birra
Bionde, rosse e scure protagoniste con Birrateque Dalla ricerca di Luigi Bormioli nasce una linea di prodotti altamente specializzati che, esaltando le caratteristiche organolettiche della birra, permettono degustazioni piene. Bicchieri e calici in vetro hi-tech dalle forme e dimensioni calibrate massimizzano sapori ed aromi
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Italia a Tavola ¡ febbraio 2017
Birra
C
osa hanno in comune Platone, William Shakespeare, Martin Lutero e Barack Obama? La
passione per le “chiare”, le “ambrate” e le “scure” preferibilmente corpose, aromatiche, generose e capaci di coinvolgere in esperienze ad alto tasso di sensorialità. Benvenuti nel mondo della birra, universo di sapori e di profumi inebrianti, arcobaleno di colori la cui vivacità, intensità e tonalità seducono al primo sguardo. Trappiste, d’Abbazia, Ale, ma anche Doppelbock, Lager e Pils, sorso dopo
le che in pochi anni ha visto proliferare
renderlo durevole (Titanium Reinforced
sorso, hanno conquistato i palati dive-
microbirrifici e prodotti dal forte appeal.
incrementa la resistenza alle rotture de-
nendo protagoniste sulla tavola, tanto
«La rinascita del prodotto birrario
gli steli dei calici in modo permanente,
da annaffiare cene raffinate e da accom-
artigianale - ha confermato in una in-
ndr) e di un design performante che ab-
pagnare abbinamenti arditi. Massime in-
tervista Simone Monetti, presidente di
bina pulizia estetica a funzionalità.
terpreti di questa rivoluzione del gusto si
Unionbirrai - ha riportato in produzione
«Abbiamo scelto di accludere la linea
sono rivelate le birre artigianali, sdoga-
decine di stili della tradizione, reinven-
Birrateque tra le nostre proposte - spie-
nate niente meno che dall’ex presidente
tandoli e fornendo innumerevoli sfuma-
ga Sergio Pezzotta, presidente del cda
americano durante una cena presiden-
ture gustative. Un’immensa ricchezza,
di Ros - perché è la perfetta quadratura
ziale nel 2011. Durante il dinner a Stelle
subito compresa dagli addetti alla ri-
del cerchio: qualità dei materiali, ricerca
e Strisce le più prestigiose etichette di
storazione che hanno sviluppato Carte
tecnologica e studi di valore massimiz-
vino internazionali hanno dovuto infatti
ad hoc per proporne il corretto bino-
zano l’esperienza gustativa. Bicchieri e
cedere il passo alla “White House Ho-
mio con il cibo». Seguendo il percorso
calici si mettono a servizio del prodotto
ney Ale”, birra prodotta dagli chef della
già tracciato dal vino, non resta ora che
con l’unico scopo di enfatizzarlo, miglio-
Casa Bianca su ricetta sviluppata dallo
imparare a valorizzarle, servendole nel
randone la percezione».
stesso Obama. Un imprimatur di tutto ri-
modo migliore.
spetto per il comparto birrario artigiana-
Se, ad esempio, l’assoluta trasparenza del vetro SON.hyx® permette di
Ad ogni birra il suo bicchiere
visualizzare al meglio la vivacità del colore e la corposità della schiuma, a ga-
Qualità del vetro, forma e design:
rantirne la qualità concorre il trattamento
questi i parametri da considerare per
Foam Control System che, permettendo
accrescere il valore delle caratteristiche
di mantenere lo sviluppo di bollicine fini
organolettiche di una birra, così da vive-
e persistenti, ne favorisce la consisten-
re una esperienza d’assaggio “piena”.
za. «La diffusione della cultura del “bere
Lo hanno compreso gli specialisti di Lu-
bene” - conclude Pezzotta - non può
igi Bormioli che, in collaborazione con il
prescindere anche dal “come” e “dove”
Centro Studi Assaggiatori, hanno creato
si servono i prodotti. Questa linea è un
la collezione “Birrateque”, frutto di studi,
valore aggiunto importante per accom-
ricerche, sperimentazioni.
pagnare il percorso della degustazione,
Il risultato sono calici e bicchieri capaci di enfatizzare i sapori autentici della
guidandolo in ogni sua fase». B cod 48345
birra grazie all’utilizzo di un materiale innovativo, SON.hyx® (vetro sonoro superiore high tech senza piombo, robusto, perfettamente brillante e trasparente),
Sergio Pezzotta
Ros Forniture Alberghiere via Don Lorenzo Milani 1 24050 Zanica (Bg) - Tel 035 670299 www.ros.bergamo.it
di trattamenti di ultima generazione per
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Birra
Redvolution, aromatica e complessa Ultima nata in casa Otus di Andrea Lupini
“C
colato e caffè, ha una componente luppolata generosa grazie proprio a questi luppoli di nuova ge-
i sono libri che si bevono tutti d’un
nerazione continentali, che completano il bouquet
fiato e birre che si leggono come
con note floreali e speziate. Il residuo zuccherino
romanzi: la birra Otus è lettura con-
importante tipico delle bock viene bilanciato da un
templativa”. È uno dei leitmotiv del birrificio arti-
amaro delicato che non rende la birra stucchevole.
gianale Otus di Seriate (Bg). Ispirandosi a questo
Birra a bassa fermentazione, dalla lunga matu-
semplice ma profondo concetto, l’azienda ber-
razione visto che può arrivare anche a tre mesi, ha
gamasca ha voluto dar vita ad una nuova birra,
una aromaticità e complessità tipiche dello stile, ma
la Redvolution. Lo stile di riferimento adottato
non stucchevolezza. Pur essendo una birra com-
è quello delle “bock” (birre forti e scure di ori-
plessa e aromatica, ha un grado alcolico moderato
gine tedesca, che nelle versioni tradizionali
rispetto ad alcuni esempi di stile (il suo tenore alco-
sono giocate unicamente sui malti e sulla
Gli abbinamenti gastronomici sono molteplici:
materie prime nobili quali i malti Pils,
dai primi piatti di pasta con sughi o ripieni impor-
Vienna, Caramel Aromatic, Cara-
tanti (di carne o formaggio) ai secondi piatti decisi
red e Carafa.
quali arrosto o carne al forno (stinco in particolare).
I luppoli usati per que-
I formaggi più indicati sono quelli stagionati e semi-
sta birra dal colore ros-
stagionati come taleggio, toma, pecorino o fontina.
so intenso (EBC 35)
Infine non lascia a desiderare neppure negli ab-
sono delle varie-
binamenti con alcuni dessert, in particolare dolci
tà
Tettnanger,
Saphir e Styrian
mifreddo. Per il birrificio Otus, la Redvolution vuole esse-
rano un amaro
re l’ispirazione per produrre, mescere e degustare
moderato. La
una birra artigianale quale cerimoniale seducente,
Redvolution,
che necessita di tempo. La sua complessità è da
quindi, oltre
scoprire assaporando ogni sorso, meditando sulle
una
avere
sensazioni dei sapori e intravedendo tra le sfumatu-
base
re chiare, ambrate e scure la storia di una birra che
maltata importante che
ge-
nera note dolci
di
miele, frutta sotto spirito, toffee, cioc-
Italia a Tavola · febbraio 2017
cremosi come tortino al cioccolato, tiramisù o se-
Wolf, che gene-
ad
106
lico è difatti pari a 6,7% vol.).
dolcezza della birra) e vede l’impiego di
si racconta. Disponibile in bottiglie da 33 e 75 cl, a cui si aggiunge eventualmente il fusto in polykeg da 24 litri. B cod 48387 Birrificio Otus via Rumi 7 - 24121 Seriate (Bg) Tel 035 296473 - www.birrificiootus.com
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Birra
Con la pastorizzazione, birra più salubre Ma l’aroma può cambiare se Louis Pasteur che, intorno al 1860, osservò come birra e vino riscaldati a circa 60°C si conservassero più a lungo, consentendo di Enrico Rota così il trasporto in terre lontane. La pastorizzazione ha quindi lo scopo di abbattere la carica batterica e inibire i lieviti. Molti produttori non contemplano questo tipo di processo in quanto abbatte il contenuto di vitamine e può intaccare l’aroma e il gusto della birra, oltre ad innescare diverse reazioni chimiche che possono influire sul sapore finale. Esistono due sistemi di pastorizzazione: quella accelerata, dove la birra viene riscaldata facendola passare in
La pastorizzazione ha lo scopo di abbattere la carica batterica e inibire i lieviti, ma allo stesso tempo abbatte il contenuto di vitamine, può intaccare l’aroma e il gusto della birra e innesca diverse reazioni chimiche
U
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mezzo all’acqua, ma comporta lo svantaggio di dover sterilizzare successivamente tutti i contenitori, bottiglie, lattine e fusti; e quella in tunnel, dove la birra già travasata nei contenitori passa lentamente ad una temperatura tra i 60 e gli 80°C.
n processo importante quanto
tempi di applicazione delle stesse) no-
Finalmente siamo giunti al prodotto
gli altri nella produzione della
tevolmente maggiori, che garantisce
finale e, ovviamente, diamo vita alla fase
birra è la pastorizzazione (o
un marcato aumento dei tempi di con-
in cui la birra viene messa nei diversi
pasteurizzazione). Si tratta di un proces-
servazione al prezzo di un’alterazione
contenitori: bottiglie, fusti, lattine. Rap-
so di risanamento termico applicato ad
spesso pesante dei contenuti nutritivi
presentano i diversi modi che le aziende
alcuni alimenti allo scopo di minimizzare
e delle caratteristiche organolettiche
hanno adottato per trasportare la loro
i rischi per la salute dovuti a microrga-
dell’alimento. La sua applicazione è pre-
birra e rifornire il mercato. Durante que-
nismi patogeni sensibili al calore, qua-
valente in alcuni alimenti in forma liqui-
sto processo, però, ad alcune tipologie
li batteri in forma vegetativa, funghi e
da (soprattutto latte, vino, birra e succhi
vengono aggiunti dei nuovi lieviti, zuc-
lieviti, con un’alterazione minima delle
di frutta), su cui il processo offre risultati
chero o mosto non fermentato per in-
caratteristiche chimiche, fisiche ed or-
migliori, manifestando appieno la sua ef-
nescare una rifermentazione in bottiglia
ganolettiche dell’alimento.
ficacia e limitando gli effetti avversi.
che dà alla birra maggiore complessità
Si differenzia quindi dalla steriliz-
Il procedimento della pastorizzazio-
zazione, ottenuta con temperature (e
ne deve il suo nome al chimico france-
Italia a Tavola · febbraio 2017
gusto-olfattiva e un contenuto maggiore di anidride carbonica. B cod 48048
Birra
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Birra I CELEBRI “BICCHIERINI” DI BIRRA FORST PROTAGONISTI DI 7 NUOVI SPOT TV
S
ono sbarcati sulle reti Rai e sui
ale per ogni occasione; la Premium è la
MARSTON’S FIRMA LA NUOVA PEARL JET EVOLUZIONE DELLA OYSTER STOUT
canali del digitale terrestre i sette
più “easy”, con il suo gusto gradevolmen-
nuovi spot pubblicitari che vedono pro-
te equilibrato di luppolo e malto; la V.I.P.
tagonisti gli ormai celebri “bicchierini” di
Pils è la più “raffinata”, caratterizzata da
Birra Forst (www.forst.it). Dopo il suc-
un gusto secco, elegante, molto fresco e
cesso della prima campagna, lanciata
con raffinate note di amaro; la Kronen è la
C
nel 2010 e durata sino alla fine del 2016,
più “amata” tra le birre Forst (è infatti la più
zata dal 1952 dallo storico birrificio
Birra Forst ritorna ora sugli schermi tele-
venduta in Alto Adige), corposa ma al tem-
Marston’s. Ma l’antica produzione in-
visivi con sette cortometraggi della du-
po stesso beverina; la Felsenkeller Bier è
glese fondata nel 1834, e poi passata
rata di 15 secondi l’uno.
la più “schietta”, naturalmente torbida in
attraverso diverse incorporazioni, è
L’atmosfera è sempre quella fiabesca
quanto non filtrata, caratterizzata da un sa-
conosciuta anche per la storica Oyster
del primo spot, calata nei paesaggi più
pore pieno, corposo e con un retrogusto
Stout di famiglia, la stessa che nella
belli ed evocativi dell’Alto Adige. I “bic-
morbido; la Heller Bock è la più “robusta”,
notizia viene sostituita dalla Pearl Jet
chierini”, testimonial delle sette referen-
ben strutturata e moderatamente luppola-
che di fondo ne è una sorta di evolu-
ze Forst, sono protagonisti di scene di-
ta, ma allo stesso tempo morbida al palato,
zione.
vertenti e interagiscono con l’ambiente,
nonostante l’alto grado alcolico (7,5% vol.);
La Marston’s Brewery è attiva con la
facendo emergere il proprio carattere: la
infine la Sixtus, la più “intensa” della gam-
sua tradizione secolare nella città di
1857 è la birra più “estroversa”, grazie al
ma, particolarmente indicata per dessert e
Burton-Upon-Trent, considerata “ca-
suo gusto fresco e accattivante è l’ide-
formaggi. (L.T.) B cod 48328
pitale della birra” visto l’alto numero
hi non conosce la Pedigree, la english pale ale commercializ-
di produttori che scelgono la qualità dell’acqua locale.
IL CONCORSO “BEST ITALIAN BEER” INCORONA LA BIRRA ANTONIANA PORTELLO
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Italia a Tavola · febbraio 2017
ncetta di premi per Birra Antoniana
I
Marston’s non è solo il più antico ma
(www.birrificioantoniano.it) al Best Ita-
anche uno dei più innovativi, e lo di-
lian Beer 2016, il concorso ideato da Fe-
mostra il processo di rebranding inizia-
derbirra e patrocinato dal ministero delle
to con il logo aziendale e poi con la
Politiche agricole che giudica le migliori
propria linea di gamma.
birre italiane divise per stili di produzio-
Dunque da oggi sarà possibile stappa-
ne. Il birrificio agricolo padovano porta
re la Pearl Jet Stout, distribuita in Italia
a casa numerosi premi e si aggiudica il
da Interbrau, la “perla nera” vicina alla
titolo di “Best beer of the year 2016 - Spi-
tradizione delle autentiche stout pur
ga d’oro” per la sua Golden Ale Birra An-
non contenendo ostriche in fase di
toniana Portello. Si è aggiudicata il titolo
bollitura. Storia e innovazione mante-
di vincitore assoluto della competizione,
nendo la qualità. (G.A.) B cod 48434
totalizzando il più alto punteggio tra tutte
Distribuito da:
le birre in concorso. (G.A.) B cod 47763
Interbrau - www.interbrau.it
Birra LA BIRRA CECA STAROPRAMEN ENTRA NELLA GAMMA DI INTERBRAU
“N
a zdraví!”: si brinda in lingua
di Staropramen, oggi portabandiera del
ceca perchè la notizia dei
marchio nel mondo, è una lager fresca dai
primi giorni del 2017 è che le birre del
toni maltati e dal finale piacevolmente sec-
birrificio Staropramen, uno dei simboli
co e luppolato;
di Praga, verranno distribuite in Italia da
Staropramen Granát: lager ambrata,
Interbrau, azienda italiana di riferimento
una delle ricette tradizionali dell’antica
per le specialità birrarie di qualità. Con-
cultura birraria ceca la cui ricetta risale al
siderata una vera e propria istituzione,
1884, dai sentori prevalenti di caramello e
Staropramen
cereali tostati;
rappresenta
l’identità
ACCORDO TRA LA VIRGEN E IL COLOSSO AB INBEV IL MICROBIRRIFICIO SPAGNOLO VUOLE CRESCERE
brassicola ceca, a partire dall’impiego
Staropramen Unfiltered: birra a bas-
dei malti e luppoli boemi fino all’utilizzo
sa fermentazione, non filtrata, dal corpo
dell’acqua locale (“Staropramen” deriva
rotondo e dall’aspetto velato. La leggera
infatti da “antica fonte”).
speziatura con coriandolo le conferisce un
È
Interbrau comincia con tre referenze in
aroma delicato e raffinato. (G.A.)
produttore di lager Madrid, Jamonera,
bottiglia da 33 cl e in fusto da 30 litri, la
B cod 48435
Ipa, 360, Veranlega, Negra, e non solo
Premium, la Granát e la Unfiltered:
Distribuito da:
(www.cervezaslavirgen.com), che ha
Interbrau - www.interbrau.it
raggiunto un accordo con il colosso
Staropramen Premium: la prima birra
la volta di La Virgen, uno dei più grandi microbirrifici in Spagna,
Ab InBev: entrerà a far parte della divisione Craft & Specialties ZX Ventures
WARSTEINER SOSTIENE I GIOVANI TALENTI ALL’AFFORDABLE ART FAIR DI MILANO
al 10 al 12 febbraio a Milano (pres-
D
del gruppo. Obiettivi della strategia,
so Superstudio Più in via Tortona)
aumentare il piano di crescita della
prenderà vita l’Affordable Art Fair, la fiera
realtà spagnola, puntando ad entra-
di arte contemporanea, e il brand di bir-
re in altri mercati, pur mantenendo la
ra internazionale Warsteiner non poteva
propria indipendenza e i valori da cui è
certo mancare. Da anni ormai impegnata
stata finora contraddistinta.
nella valorizzazione dell’arte e dei talenti,
La strategia di ZX Ventures è unire e
anche in questa occasione, l’azienda ha
sviluppare le migliori birre artigianali
deciso di puntare su azioni di promozio-
del mondo, così da “partecipare atti-
ne mirate al rafforzamento delle capaci-
vamente alla rivoluzione in corso nel
tà professionali dei giovani artisti, per lo
settore brassicolo”, come nel caso
sviluppo del loro successo e per la cre-
dell’incorporazione di La Virgen, punto
scita del settore tutto (www.warsteiner.it).
di riferimento spagnolo. (G.A.)
(G.A.) B cod 48437
B cod 48436
febbraio 2017 · Italia a Tavola
111
Bevande · xxx
Caffè Xelecto Bio, 112
una scelta di valore per un consumo più sano e consapevole Italia a Tavola · febbraio 2017
Caffè
C
affè Molinari ha presentato al Sigep 2017 le novità sulla linea Xelecto, l’unico sistema de-
dicato al canale della ristorazione che offre una vasta scelta di espressi classici; pregiate qualità di caffè e Cru monoorigine selezionati in tutto il mondo, go-
losi espressi aromatizzati, in monodose ad alta grammatura. Xelecto è solo per i professionisti della ristorazione che vogliono offrire un buon caffè, mantenendo le caratteristiche uniche e distintive del prodotto in tazza. Prodotto di punta della linea è la nuova miscela Bio. Caffè Molinari investe da anni nel caffè da agricoltura biologica, arrivando a concepire un prodotto di alta qualità pensato per concludere un pasto pieno di eccellenze, come può capitare giusto in Italia. L’agricoltura biologica infatti consente: una qualità più alta del caffè, grazie
cellente dell’espresso alla cura verso un
solo professionali; in vendita o in como-
alla selezione più accurata delle materie
consumo più sano e consapevole, nel
dato d’uso gratuito, che richiedono una
prime;
rispetto dell’ambiente.
manutenzione minima e sono “energy
controlli ancora più rigorosi, visto che
Per quanto riguarda il sistema Xe-
saving” (massima efficienza con il mini-
la filiera di produzione viene controllata
lecto, la semplicità d’uso e la praticità
mo dei consumi). La semplicità dell’utiliz-
e certificata da un ente esterno;
sono stati i primi criteri per questo am-
zo del sistema Xelecto non rende inoltre
zona d’origine garantita, la provenien-
bizioso progetto, che è stato lanciato
necessari training iniziali per l’operatore,
za del prodotto è accuratamente se-
l’anno scorso con ottimi risultati; e vie-
che riesce a servire alla fine di un pasto
lezionata e certificata tra le piantagioni
ne costantemente adattato per dare un
eccellente un prodotto all’altezza, senza
che utilizzano metodi di coltivazione
servizio puntuale al nuovo operatore
la minima perdita di tempo. Tutto questo
naturali, evitando l’utilizzo di prodotti di
Xelecto.
mantenendo l’aroma originario del caf-
sintesi come pesticidi, fitofarmaci e concimi chimici.
I vantaggi che l’operatore del punto vendita può ottenere sono tanti:
fè intatto. L’obiettivo infatti è comunque sempre quello di avere il sistema perfet-
Xelecto Bio, quindi, non è solo una
una vasta scelta tra caffè, classici
miscela di qualità, ma anche una scelta
(espresso, deca, bio), mono-origine
Ad oggi, a un anno dal lancio, gli
di valore per il locale. Ci si rivolge a una
(Kenya, Guatemala, India) e caffè aro-
operatori che hanno inserito questa of-
clientela informata, che sa come e dove
matizzati (cioccolato-arancia, nocciolato,
ferta nei propri esercizi sono oltre 1.500,
scegliere. Un consumatore che richiede
pan di zenzero, cardamomo);
attratti anche da un kit di comunicazione
dove è stato coltivato il caffè, a che altitudine, come è la resa in tazza. Un consumatore quindi che non si accontenta, ma ricerca. Xelecto Bio è perfetto per chi gradisce un ottimo espresso italiano, coltivato con metodi “naturali” che ne preservano
una sola macchina, anche per orzo e ginseng; un servizio rapido e pulito con la massima efficienza energetica, nessuno
to per un espresso perfetto.
che prevede soluzioni per tutte le superfici del locale, dai sottotazza ai menu, con le informazioni dettagliate del prodotto. B cod 48288
spreco, manutenzione minima; un menu personalizzato per il locale ricco di caffè e golosità.
l’aroma inconfondibile. Una miscela di
Ulteriore vantaggio riconosciuto dal-
qualità superiore che unisce il gusto ec-
la clientela, la vasta gamma di macchine
Caffè Molinari via Francia 20 - 41122 Modena Tel 059 3279111 www.xelecto.it - www.caffemolinari.com
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Acqua
L’acqua Gaudianello sorprende con il suo “gusto mediterraneo” consapevolmente” (www.acquemineraliditalia.it), improntata verso una corretta informazione al consumatore e al trade e volta ad evidenziare come e perché le acque non sono tutte uguali. Gaudianello è infatti una vera e propria sorpresa per il ristoratore che ancora non la conosce: rispetto ad altre acque della medesima categoria, Gaudianello è realmente “tutta natura” e non ha gas aggiunti, in quanto la sua spiccata e allo stesso tempo “sobria” effervescenza (2.900 mg/l di anidride carbonica libera alla sorgente, la più alta di tutte!) scaturisce integralmente da falde vulcaniche nel Vulture, in Basilicata. Il gusto è straordinariamente piacevole: un’acqua vivace e gustosa, ideale in particolare per tutti i piatti della tradizione mediterranea e della cucina italiana. Molto apprezzata in diverse regioni centro-meridionali (ad esempio in Puglia è assoluto leader di mercato), Gaudianello merita di essere “messa alla prova” anche dal ristoratore più esigente. Non a caso il suo successo è in costante crescita, anche in città come Roma e Napoli. Gaudianello è un’acqua bicarbonato-calcica, magnesiaca, con un mix di sali minerali che le dona un gusto inconfondibile e che la rende un’acqua con significativi effetti digestivi dovuti al suo alto contenuto di bicarbonati. Nasce, microbiologicamente pura, alle pendici del Monte Vulture (1.326 m di altezza), vulcano inattivo da oltre 130mila anni, in un ambiente incontaminato ricco di boschi, lontano da insediamenti urbani e circondato da 100 ettari dedicati ad agricoltura biologica che ne preservano le qualità e le caratteristiche uniche. Viene imbottigliata direttamente nello stabilimento di Melfi (Pz). Grande qualità anche nel packaging. Alla ristorazione è riservata infatti la bottiglia in vetro Prestige da 75 cl, caratterizzata da una preziosa etichetta (metallizzata con inserti in oro e argento) e dotata di una serie di anelli salva-abrasioni per limitarne l’usura nel tempo. All’interno del ristorante una scelta commerciale ec-
L’
acqua Gaudianello è parte della vasta gamma di pro-
cellente è quella di proporre l’effervescente naturale Gaudianel-
poste che caratterizza l’offerta di “Acque Minerali d’I-
lo insieme all’acqua Leggera, oligominerale dal gusto delicato ed
talia”, la corporate brand che dà il nome anche alla
estremamente equilibrata, per un cliente sempre più esigente e
holding che detiene il controllo delle tre società e dei rispetti-
attento alla qualità di ciò che beve e che ben si deve abbinare ai
vi “masterbrand”: Norda, Sangemini e Gaudianello. Con la sua
piatti e ai cibi della cucina italiana. B cod 48285
identità spiccatamente mediterranea e le sue specifiche caratteristiche organolettiche, Gaudianello apporta elementi per il benessere che meritano di essere conosciuti. Ecco perché anche Gaudianello è fra le acque protagoniste della campagna “Bevi
114
Italia a Tavola · febbraio 2017
Acque Minerali d’Italia Spa via inverigo 2 - 20151 Milano Tel 800 412444 - www.acquemineraliditalia.it
Distillati È TEMPO DI RUM
PER AMARO NONINO QUINTESSENTIA SUCCESSO MONDIALE, DALL’AUSTRIA AGLI USA
SANTA TERESA, IL RUM VENEZUELANO CON OLTRE DUE SECOLI DI STORIA
D
116
ficoltà economiche e politiche
La melassa proviene da
L’
che hanno minacciato di fare chiude-
un mulino con raffineria
prezzamenti sulle più importanti riviste
re questa distilleria familiare nell’ultimo
di zucchero nelle vici-
di settore. Dagli Stati Uniti all’Austria tra
decennio, Santa Teresa è sulla strada
nanze di proprietà di al-
The New York Cooking, Travel Chan-
del definitivo riconoscimento interna-
tri membri della famiglia di Davide Staffa Vollmer dove avviene
nel, Falstaff e una recensione di Brad
zionale per la qualità del suo rum. La tenuta di Santa Teresa è stata fonda-
l’estrazione dalla canna da zucchero col-
Nonino spopola. Proprio Brad Thomas
ta nel 1796 in una ricca e fertile valle a El
tivata dalla tenuta di Santa Teresa e da
Parsons, tra i massimi esperti di bitters a
Consejo, circa un’ora a est di Caracas.
altre aziende agricole della regione. La
livello internazionale, apre con l’Amaro
La distilleria è orgogliosa di essere la
melassa viene poi trasportata da camion
Nonino Qintessentia il suo nuovo libro
più antica, con licenza numero #D-1. Il
verso la distilleria, viene immagazzinata
“AMARO: The Spirited World of Bitter-
marchio Santa Teresa è stato registrato
in grandi vasche.
sweet, Herbal Liqueurs”, dedicato ai bit-
ufficialmente nel 1909. Negli ultimi 200
Il passo successivo del processo è la fer-
ters di tutto il mondo.
anni qui hanno visto passare guerre,
mentazione che avviene aggiungendo
Il famosissimo canale tv statunitense
depressione economica e la minaccia
acqua e lievito e che dura per tre giorni
dedicato ai viaggi e al tempo libero
di nazionalizzazione, ma questa distil-
per passare poi alla fase della distillazio-
sceglie Amaro Nonino per rappresen-
leria di dimensioni medie continua a
ne con alambicchi a più colonne conti-
tare l’Italia tra i 14 liquori al mondo da
guadagnare il rispetto generale.
nue. Viene monitorato il pH, la tempera-
provare assolutamente.
La strada è alberata e costeggiata da
tura e la densità dello zucchero latente
Amaro Nonino poi è uno degli ingre-
alte palme e conduce il visitatore at-
nella melassa e viene convertito in alcol
dienti chiave del Paper Plane, il Mo-
traverso i campi di canna da zucchero
e CO2, questo gas è raccolto, pulito e
dern-Classic cocktail scelto da The
verso la distilleria, costruita usando uno
venduto ad altre aziende.
New York Times per rappresentare la
stile che ricorda il passato coloniale.
Il rum viene invecchiato col metodo So-
categoria degli “Equal-parts cocktails”,
Alcuni edifici della tenuta riportano la
lera nelle 18 cantine, mescolati a fine
ovvero quei cocktail con massimo cin-
data della costruzione all’inizio del XIX
affinamento e infine imbottigliati. Il pro-
que ingredienti in parti uguali.
secolo, ma la distilleria stessa è stata
dotto di punta dell’azienda è il Ron 1796
Infine Falstaff, la più importante rivista
modernizzata nel 1979. Ogni pompa,
Antiguo de Solera, fresco vincitore della
enogastronomica austriaca, celebra il
gli scambiatori di calore, la caldaia, le
medaglia d’oro allo ShowRum Festival di
Quintessentia fra i tre migliori bitter alle
valvole e il serbatoio sono monitorati
Roma, nella categoria rum invecchiati ol-
erbe di tutto il mondo, con un punteg-
costantemente da ingegneri per il con-
tre 15 anni. B cod 47054
gio totale di 91 punti. B cod 47861
opo la sopravvivenza alle dif-
trollo della qualità.
Italia a Tavola · febbraio 2017
Amaro Nonino Quintessentia esce dai confini nazionali e ottiene ap-
Thomas Parsons, il bitter della famiglia
xxx · Bevande
febbraio 2017 · Italia a Tavola
117
Salute
Riso, pistacchi, peperoncino e olive soffiate è la ricetta del mese. Tra gli ingredienti compaiono anche grassi saturi, che non vanno eliminati dalla dieta. Ciò che conta è che un prodotto sia funzionale e di qualità
Nessuna rinuncia a tavola Ma attenzione alla qualità dei prodotti I
118
di Milly Callegari
l “funzionale” non è solo l’utilizzo di ali-
Mettete il riso in una casseruola con
tuariamente per l’alto contenuto di amido
menti dalle note proprietà ma è scelta
olio d’oliva e i pistacchi frullati. Tostate per
che è uno zucchero complesso, prevede
degli stessi e il trattamento per man-
alcuni minuti a fiamma moderata. Se siete
un lavoro digestivo intenso e apporta una
tenerne l’efficacia. Essenziale la tracciabi-
amanti del soffritto allora potete aggiunge-
importante alterazione della glicemia. Per
lità in quanto le vitamine ed i sali minerali
re della cipolla tritata ma fate attenzione
goderci un buon risotto senza incorrere in
risentono dell’ambiente di coltivazione. Il
che non bruci, deve stufare, appassire per
questi problemi utilizziamo riso integrale.
peperoncino può variare il suo grado di
mantenere il “funzionale”. Unite il brodo
Funzionale - e le nuove ricerche lo
piccantezza e la sua concentrazione del
poco per volta e mescolate di continuo.
confermano - è il peperoncino, o meglio
principio attivo, la capsaicina, in base a
Semplici gesti ma essenziali perché l’ami-
la capsaicina, che oltre ad agire sul me-
grado di maturazione, sole, caldo e idra-
do esca e conferisca una buona cremosità
tabolismo pare riduca del 13% il tasso di
tazione. Il riso, la cui scelta per avere una
con una notevole riduzione di aggiunta di
mortalità per infarto e ictus. Aggiungiamo
buona quantità di amido opterà verso
grassi come il burro. Togliamo dal fuoco al-
al riso il peperoncino in polvere o fresco
un Vialone Nano, un Rosa Marchetti, un
meno 4-5 minuti prima del tempo di cottu-
finemente tritato ed ancora qualche pi-
Roma, per attenerci alla nostra filosofia
ra consigliato, deve essere molto al dente,
stacchio tritato. Per finire il piatto e per
funzionale sarà un prodotto integrale.
mettiamo sotto al tegame un canovaccio
conferire sapidità possiamo aggiungere
Una cosa per me importante, ma che
e mantechiamo aggiungendo brodo a
delle olive “soffiate”. Scolare le olive dalla
potrà scatenare orrore e polemiche, è non
coprire leggermente. Chiudiamo con il co-
salamoia e metterle in un tegame per mi-
escludere totalmente alcuni ingredienti
perchio e lasciamo riposare per 3-4 minuti.
croonde, cuocere alla massima tempera-
come burro o altri grassi saturi. Dobbiamo
Attenzione maggiore invece per il riso,
tura per circa 15 minuti. Controllate spesso
solo limitarli e soprattutto scegliere prodot-
quello “bianco” erroneamente conside-
perché tendono a bruciare. Otterrete del-
ti di alta qualità. Non dimentichiamo che i
rato alimento da consumare quando non
le olive completamente disidratate che si
composti liposolubili vengono veicolati,
si è in forma (chi non lo ha definito “da
conservano in un barattolo lontano da fon-
assorbiti da sostanze simili.
ospedale”?). In realtà è da consumare sal-
ti di umidità per molto tempo. B cod 48419
Italia a Tavola · febbraio 2017
Salute
INTOLLERANZE & CO
Tutti i benefici dell’Alga Klamath Un toccasana per cervello e tiroide iniziato a fare il giro del mondo, finendo nel piatto di tantissime persone, anche se si tratta di un alimento davvero insolito. Come abbiamo detto, l’Alga Klamath è molto nutriente e questo è dovuto al suo notevole contenuto di tutti gli amminoacidi esistenti (sia quelli es- di Tiziana Colombo senziali che non essenziali), ma anche di tante vitamine (ben 12!) e minerali. Questo vegetale contiene in particolare un’elevata quantità di vitamina B12, di Omega 3 e di Omega 6. Pertanto, offre una protezione dalle malattie che affiggono l’apparato cardiocircolatorio, ma anche uno stimolo per la costante produzione di globuli rossi. Oltre a tutto questo, è utile considerare che quest’alga ha importanti effetti antiossidanti, anti-age, dimagranti (migliorando il metabolismo degli zuccheri e dei grassi, può provocare la perdita 2-3 chili in un mese), sazianti e ricostituenti. Il suo consumo ci aiuta anche a fare un pieno di energia, a rafforzare e tonificare i muscoli, a favorire il ricambio cellulare, a migliorare l’assorbimento di alcuni minerali e a ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue. Potrete portare nel vostro stile di vita l’estratto di questa
A
alga sotto forma di integratore alimentare: prendendo una o l giorno d’oggi abbiamo a che fare con tanti vegeta-
due capsule al giorno per un mese, avrete la possibilità di con-
li ricchi di proprietà terapeutiche e l’Alga Klamath è
statare fin da subito un notevole aumento dell’energia e un mi-
decisamente uno di loro. Non tutti la conoscono ma,
glioramento del vostro stato di salute a livello generale. Potrete
grazie a numerose ricerche, è stato affermato che si tratta di
effettuare il ciclo di assunzione ad ogni cambio di stagione e
un’alga di acqua dolce molto benefica: è utile per migliorare il
godere ogni volta di ottimi e soddisfacenti risultati.
metabolismo e può ottimizzare il funzionamento della tiroide e
Tuttavia, se preferite portare l’Alga Klamath in tavola nel
del cervello. La possiamo consumare e introdurre spesso nella
vero senso della parola, sappiate che la potete trovare anche
nostra dieta, anche perché è un alimento molto nutriente, in-
sotto forma di fiocchi essiccati, che potrete aggiungere ai vo-
credibilmente digeribile e capace di proteggerci dallo stress e
stri piatti preferiti, e che la potrete consumare fresca e aggiun-
dalla stanchezza. Sì, può davvero fare tutto questo, ma andia-
gerla al succo di mela bio (ottima soluzione per i bambini!). In
mo a conoscerla più a fondo e a capire tutte le buone ragioni
alternativa, sappiate che quest’alga è disponibile in commercio
per cui la dovremo assolutamente provare!
anche con l’aggiunta di estratto di ficocianine che, essendo
Certamente, quello che avete scoperto in poche righe ba-
ricche di antiossidanti e feniletilammina, potranno favorire un
sta per farvi capire che abbiamo a che fare con un vero tocca-
intenso miglioramento dell’attività cerebrale. Insomma, possia-
sana per la salute, ma ovviamente quest’alga nasconde molte
mo concludere dicendo che si tratta di un alimento capace di
altre proprietà e benefici. La troviamo principalmente nel lago
regalare tantissimi effetti positivi… Siete pronti per godere di
dell’Oregon che porta il suo stesso nome e, recentemente, ha
tutti questi benefici? B cod 48424
febbraio 2017 · Italia a Tavola
119
Turismo
Al Diamonds Dream of Africa si ritrova la pace dei sensi I
120
l suono delle onde, il fruscio delle
co della costa africana dell’oceano In-
salata caratterizza anche le due piscine
palme mosse dal vento, il profumo
diano e immerso nell’atmosfera esotica
della spa.
del latte di cocco e, in lontananza,
di un giardino tropicale, mette a dispo-
Per gli ospiti più attivi, il Diamonds
il ruggito della savana, accompagnano
sizione degli ospiti 33 Junior Suite con
Dream of Africa offre un ventaglio di
ogni soggiorno da sogno al Diamonds
vasca idromassaggio e 2 Suite con area
proposte che vanno dallo stretching
Dream of Africa, romantico e raccolto
giorno separata, tutte dotate di terraz-
all’acqua gym passando per beach vol-
boutique hotel a 3 chilometri dal centro
za privata e confortevoli lettini balinesi
ley e beach soccer, oltre ad una pale-
di Malindi. Affiliato alla prestigiosa cate-
dove abbandonarsi a esclusivi momenti
stra sempre a disposizione. Per chi ama
na Small Luxury Hotels of the World e
di relax.
gli sport acquatici, sono possibili ogni
vincitore ai World Travel Awards 2016
L’oceano Indiano è protagonista an-
giorno escursioni in canoa, catamarano,
del premio Africa’s Leading All Inclusive
che alla Mvua African Rain Spa, un’oasi
immersioni, snorkeling e uscite di pesca
Resort, sorge all’interno di un’area natu-
di piacere affacciata direttamente sulla
d’altura
rale protetta e si affaccia sulla candida
spiaggia e tempio della talassoterapia,
Fiore all’occhiello, come in tutti i
Silversand Beach, una delle più belle
con trattamenti che sfruttano il potere
Diamonds Hotels & Resorts di Planho-
spiagge tra quelle che si susseguono in
del mare: l’acqua e il suo movimento, il
tel Hospitality Group, l’eccellenza in cu-
questo tratto di costa. Il boutique hotel,
clima e la sabbia sono gli ingredienti di
cina e un servizio di livello superiore in
caratterizzato dallo stile indo-arabo tipi-
questo percorso di benessere. L’acqua
formula all inclusive che sono la chiave
Italia a Tavola · febbraio 2017
Turismo
per dimenticarsi dei ritmi stressanti della
Ricche di fascino anche le visite alle
di elementi diversi che si incontrano
quotidianità e lasciarsi ingolosire dalle
città di Malindi, Mombasa e Kifli, per
per creare un insieme unico e perfetto:
proposte dello chef, sentendosi perfet-
conoscere la storia e la vita quotidiana
comfort europeo e atmosfere esotiche,
tamente coccolati. Il ristorante principa-
del Paese, suggestiva l’escursione tra
sapori italiani che si intrecciano ai profu-
le, con l’ampia terrazza che domina la
le rovine di Gede, resti di un antico in-
mi africani, soggiorno di puro relax e al
piscina e i giardini, offre un equilibrato
sediamento Swahili. Il Diamonds Dream
tempo stesso di affascinante scoperta.
mix di specialità locali, dove l’ingredien-
of Africa è il luogo ideale dove vivere
B cod 48361
te principe è indiscutibilmente il latte di
un’esperienza unica, sintesi eclettica
dreamofafrica.diamondsresorts.com
cocco, e sapori della tradizione italiana, con tanti piatti a base di pesce fresco. Il ristorante alla carta, dall’atmosfera più intima e direttamente sulla spiaggia, è il luogo ideale per una romantica cena a due passi dall’oceano a base di frutti di mare. Diamonds Dream of Africa è sinonimo di esclusivo relax tra albe e tramonti mozzafiato ed eccellenza culinaria ma è anche la base di partenza per il Parco Nazionale Tsavo Est, tra paesaggi unici al mondo e incontri ravvicinati con leoni, antilopi e gazzelle. Con viaggi safari organizzati è possibile raggiungere il Parco Nazionale Amboseli, assistere alla migrazione di gnu e zebre nella riserva nazionale Maasai Mara, imbattersi nel mese di marzo nei nidi di tartarughe marine lungo la spiaggia Garoda-Turtle Bay.
febbraio 2017 · Italia a Tavola
121
Locali
Ginger raddoppia a Roma
Nuova apertura in piazza Sant’Eustachio
I
n piazza Sant’Eustachio a Roma, Gin-
centrifugati, fino alla vendita di prodotti
ger manterrà il suo format originale
biologici.
dove la freschezza del juice bar in-
E poi il banco con i panini, la selezio-
contra la ricercatezza del bistrot, il tutto
ne di salumi e formaggi e la vasca con
inserito in un’atmosfera un po’ amarcord
le mozzarelle campane per un’offerta
dalle note liberty. Incorniciato nel bianco,
variegata, dalla colazione alla cena: per
dove spiccano i colori vivi dei salumi e
far rivivere, rivisitandola, la gastronomia
della frutta fresca, Ginger è internaziona-
italiana. Tutto in un unico spazio, per una
le, con un’offerta completamente unica
sosta fugace oppure per una pausa rige-
nel suo genere, accompagnata da un
nerante dopo una passeggiata nella Città
servizio con il sorriso che contribuisce a
eterna. Un’iniezione di vitalità, stimolata
fare la differenza.
dall’offerta juice e naturale dei prodotti,
L’effetto finale è quello di un bistrot contemporaneo
dai
dettagli
antichi,
come la scala in marmo, il pavimento ed
in un’oasi di quiete all’interno della città... Un appuntamento a cui non si può mancare! B cod 48139
il soffitto con travi recuperate. Un locale studiato da Costa Group (arch. Giulia Corvi) per esaltare la proposta “sapori e salute” di Ginger, che accosta la cucina romana degli spaghetti cacio e pepe ai
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Italia a Tavola · febbraio 2017
Ginger Sapori e Salute Piazza Sant’Eustachio 54 - 00186 Roma Tel 06 6864995 www.gingersaporiesalute.com
Locali
Cucina mediterranea al Talvo di St. Moritz La leggerezza nel piatto di Martin Dalsass cina fino alla disposizione nel piatto. Il tutto
te è istruire i propri fornitori. Se si accetta
contornato da valori di leggerezza e sem-
tutto, non funziona: bisogna stimolarli sui
plicità. Di grande rigore anche la mise en
prodotti da cercare, da Milano o da Zurigo,
place, nonché le divise del personale, che
che capiscano cosa tu vuoi. Per la carne
spiccano per eleganza ed originalità.
invece abbiamo un macellaio favoloso, il
Ma qual è il segreto perché un risto-
di Alberto Lupini
S
pesce arriva tutti i giorni da Zurigo».
rante scali le vette di preferenza degli ap-
Alla cucina mediterranea, Martin Dal-
passionati gourmet, mantenendo salda la
sass aggiunge quel pizzico di creatività
stella Michelin e il consenso di un pubblico
che la distingue dalle altre, donando ai
fra i più esigenti, ed esperti, al mondo? «Per
suoi piatti un equilibrio che gira attorno a
prima cosa la qualità del prodotto - spiega
due pilastri fondamentali: un numero ri-
Dalsass - la cosa più importante è trova-
stretto di ingredienti e l’esaltazione della
re materie prime di qualità, non solo per
finezza dei singoli sapori. «Io penso che
quelle di pregio, come astice o caviale, ma
un piatto debba sempre avere al massi-
anche per la patata, l’aglio, la cipolla... Qui
mo tre gusti, uno principale e due che ad
in Svizzera abbiamo ad esempio problemi
esso si accostino, perché altrimenti il pala-
enormi per la reperibilità dell’aglio, perché
to non può apprezzare l’insieme». Il menu
arriva tutto dalla Cina, bisogna prestare at-
propone non solo una gran varietà di piatti
tenzione e prendere quello italiano o fran-
nel corso delle stagioni, ma al cui interno,
cese, bisogna cominciare dalle basi».
ogni volta, è possibile scegliere anche la
Dalsass racconta la sua professionali-
porzione. Un piatto, che sia pesce o car-
tà a 360 gradi partendo proprio dal primo
ne, viene proposto intero o sporzionabile,
step: la selezione delle materie prime e
direttamente in tavola.
t. Moritz, meta turistica d’eccellen-
l’attenzione che un cuoco deve prestare a
za, sia d’estate che d’inverno, ma
tutta la cerchia di prodotti da selezionare.
anche punto di riferimento eno-
«Non è difficile, il problema più grande ri-
gastronomico per turisti da tutto il mondo.
guarda frutta, verdura e legumi: l’importan-
B cod 48274
Restaurant Talvo Via Gunels 15, 7512 St. Moritz, Svizzera Tel +41 81 8334455 - www.talvo.ch
In questo panorama culinario spicca per tradizione (è sulla scena engadinese da 6 anni) il ristorante stellato Talvo, guidato dallo chef altoatesino Martin Dalsass. All’interno di uno degli edifici più antichi dell’Engadina (un fienile del 1600 splendidamente ristrutturato) il Talvo coniuga tradizione e modernità, accogliendo gli ospiti in un ambiente caldo e familiare: qui, fra pareti bianche ed antichi legni chiari, domina la cucina mediterranea che, secondo Dalsass, comincia dalla qualità dei prodotti, dal gusto, quello autentico, conservato dalla prima lavorazione in cu-
febbraio 2017 · Italia a Tavola
123
Locali
Schloss Pontresina, nuova perla della catena riminese JSH Hotels Collection di Alberto Lupini
drati, il teatro e la piscina interna. A breve
A capo della cucina della struttura
la realizzazione di nuove suite e la valoriz-
dell’Engadina c’è, non a caso, Valerio
ell’Alta Engadina, a pochi chilo-
zazione per l’estate dell’ampio parco bor-
Tafuri (braccio destro di Ribaldone): «Cer-
metri da St. Moritz, ha riaperto
do fiume con campi da tennis e da cricket.
chiamo sempre di valorizzare i prodotti
le porte a dicembre, dopo alcu-
«Questa per il nostro gruppo è la
che ci offre il territorio - ci ha spiegato - tra
ni mesi di un primo restyling, l’Hotel Sch-
18ª apertura - spiega la direttrice Elena
selvaggina, salumi e formaggi d’alpeggio
loss Pontresina (www.hotel-schloss.net),
Castellani - ed è la prima struttura che
a cui aggiungiamo il nostro estro, la nostra
recente acquisizione del gruppo di hotel
apriamo in piena montagna». La riapertu-
sapienza e la nostra capacità tutta italiana
management riminese JSH Hotels Collec-
ra dell’hotel è avvenuta il 6 dicembre e il
per farli rendere al meglio. La carta dei vini
tion. Un edificio di fine Ottocento in stile
successo è stato subito importante: «A Ca-
è divisa in vini locali e italiani soprattutto
castello-fortezza, riconvertito in esclusivo
podanno c’è stato il boom di presenze. In
dal nord Italia, anche se non mancano al-
mountain resort. L’hotel vanta oggi una
generale la nostra clientela è internaziona-
cune chicche tipiche di altre regioni».
nuova veste che valorizza i suoi ampi spa-
le, ma con una forte percentuale di svizzeri
«Il turismo - ha spiegato Jan Steiner,
zi, incluse le 141 camere in gran parte con
e italiani essendo noi un gruppo italiano».
direttore dell’ufficio turismo di Pontresina -
vista panoramica, le aree comuni, il risto-
Per il futuro sono in previsione altri lavori
rappresenta per Pontresina una delle prin-
rante, la splendida spa di 900 metri qua-
di sistemazione: «Stiamo finendo di ristrut-
cipali risorse economiche ma anche un
turare alcune aree comuni - ha concluso
motivo di vanto per tutta la nostra comu-
la direttrice - mentre per l’anno prossimo
nità. Il ritrovato splendore di questo hotel
ristruttureremo alcune camere».
storico è per noi motivo d’orgoglio che dà
N
124
Italia a Tavola · febbraio 2017
L’Hotel Schloss Pontresina punta alla
lustro all’intero villaggio e che contribuisce
qualità del prodotto e dei servizi d’acco-
a qualificare ancora di più l’offerta del no-
glienza offerti, ma anche alla conoscenza
stro territorio e a rafforzarne l’immagine».
e promozione del ricco e variegato patri-
Sempre nell’ottica di valorizzazione
monio conservato nel territorio dove sor-
del territorio l’hotel introduce, al fianco del
ge l’hotel. A partire dalla ristorazione che,
concierge, una nuova figura professiona-
come per tutti gli hotel e resort del gruppo
le, un esperto conoscitore del territorio, il
JSH Hotels Collection, è curata dallo chef
Local Coach, capace di condurre gli ospiti
Andrea Ribaldone, dal 2014 a capo dell’a-
alla scoperta della vera anima dell’Alta En-
rea food & beverage di JSH.
gadina.
B cod 48402
Locali
febbraio 2017 ¡ Italia a Tavola
125
Locali fila per l’agnello” (1942). Bottega di fama
vegetariani mai banali.
allora, oggi è una raffinata gastronomia
Da provare tra i primi la
bistrot completamente rinnovata con
Zuppa frantoiana con
uno chef di talento e di formazione inter-
crostone di pane ai ce-
nazionale come Andrea Di Raimo. Hanno
reali, la Gricia con cinta
fatto un buon lavoro i cacciatori di bontà
senese, le Fettuccine al di Mariella Morosi
scatenati alla ricerca del meglio dai due
vino rosso con ragù d’a-
giovani e intraprendenti titolari - Gino
gnello e pecorino di grotta. Tra i secondi
Cuminale e Dany Di Giuseppe - che han-
il Filetto di Angus australiano al vermouth
no voluto replicare e ampliare il format
e toma, il Rombo in crosta di riso Venere
dell’altro omonimo locale del quartiere
ripieno di mozzarella di bufala, la Scalop-
Prati.
pa di foie gras con mele caramellate, la
Le sale sono tre in 200 mq, 17 metri mi-
Pluma iberica grigliata con prugne e me-
sura il banco salsamenteria, ci sono 207
lograno. Degustazioni di specie ittiche,
metri di ripiani, 80 coperti e una sala
dalle uova di salmone Keta a quelle di
sociale per 14 posti. L’architetto Roberto
trota salmonata, dalla bottarga sarda di
Liorni l’ha realizzato come uno spazio ar-
muggine a quella siciliana di tonno fino ai
ticolato e mutevole, un grande mercato
pesci affumicati di Alaska e Canada.
in cui curiosare e dialogare con gastro-
La cantina è affidata a Jovica Todorovic
nomi e sommelier. Di impronta italiana,
mentre Federico Tomasselli che cura il
il locale è al tempo stesso cosmopolita,
Vermouth Bar nella sua progettazione
“bottega trasversale” capace di offri-
ha chiamato in causa Fulvio Piccinino,
è un luogo del gusto, a Roma,
re tante occasioni in un unico luogo, di
esperto di storia del bere e cucina futu-
ROMA EAT&DRINK
ERCOLI 1928, RISTORANTE MA NON SOLO MECCA DEL VERO GOURMET ROMANO
C’
126
dove 7 giorni su 7, dalle 9 all’u-
accogliere e soddisfare il pubblico da
rista. Via libera, dunque, al rito del ver-
na di notte, si può mangiare al ristoran-
mattina a sera. Incuriosisce e appaga,
mouth, ma ci sono anche sherry, porto
te, fare la spesa tra una varietà infini-
invitando all’assaggio di salumi italiani e
e marsala. Naturalmente, per soddisfare
ta di delicatessen, formaggi salumi e
spagnoli, formaggi, affumicati di pesce,
ogni tipo di clientela, non mancano coc-
affumicati da tutto il mondo, scegliere
caviale iraniano e salse.
ktail classici e contemporanei. Prezzi in
vini nella fornitissima enoteca o bere
Si mangia ai tavoli, ma anche a côté delle
linea con la qualità: primi piatti da 10 a 18
un drink al Vermouth Bar. “Ercoli 1928”
vetrine frigo, serviti direttamente dal sa-
euro, secondi da 19 a 27 e molte buone
non è un locale nuovo anche se rispec-
lumiere dietro il banco, oppure seduti su
ragioni per restare comunque soddisfatti.
chia e supera le nuove frontiere della
sgabelli. Il menu del ristorante non è ster-
B cod 48366
ristorazione perché da quasi 80 anni è
minato, cambia continuamente secondo
meta dei gourmet romani.
la disponibilità e attingendo ai prodotti
È infatti lo stesso Ercoli raffigurato da
del banco. Imperdibili i taglieri di salumi
Giacomo Balla nel famoso dipinto “In
e formaggi, la gastronomia ittica, i piatti
BISTROT, MARKET E FORESTERIA... GREEN “VERSOVERDE”, UN’OASI NATURALE A MILANO
D
Italia a Tavola · febbraio 2017
Ercoli 1928 viale Parioli 184 - 00197 Roma Tel 06 8080084 www.ercoli1928.com
i che colore sono i sogni? Quello di
viglio Grande. Il cibo è a tema, le materie
Paolo Colombo, imprenditore e ar-
prime fanno poca strada e sono stagionali.
chitetto, era di tutte le sfumature di verde.
I menu accontentano tutti, onnivori, vege-
Ed è riuscito a realizzarlo a Milano. Sembra
tariani e vegani, con il denominatore co-
impossibile che la metropoli lombarda ab-
mune della leggerezza e della salute.
bia anche un volto green, invece è pos-
Non solo bistrot ma anche spazio eventi,
sibile trovarsi in un luogo dove le pareti
possibilità di delivery e market. E un altro
sono ricoperte da vasetti di erbe aromati-
volto di VersoVerde (www.versoverde.it)
che, nel giardino ci sono diverse varietà di
è rappresentato dai lounge office/foreste-
piante e gli interni sono caldi e accoglienti
ria. Appartamenti di varie misura con wifi,
grazie a legno, pietra e ferro naturale, tutto
smart tv, aria condizionata e cucina arre-
a 10 minuti d’auto dal centro, lungo il Na-
data. (C.M.) B cod 48448
Locali AGRIGUSTA
BESAME MUCHO NELLA MILANO PIÙ “TRENDY” CUCINA MESSICANA, ANCHE ALL’HAPPY HOUR
MILANO EAT&DRINK
S
PIATTI TERAMANI E SPECIALITÀ ABRUZZESI ALL’AGRITURISMO CAPODACQUA
Patrimonio dell’umanità
C
ogni idea pittoresca riguardo la cucina
Unesco.
“Timballo Teramano”,
del Sudamerica, ma se avete ancora in
Al Besame Mucho taco,
questo agriturismo si
mente qualche reminescenza riguardo
tostada e guacamole
è meritato il primo pre-
ponchi o sombreri, quando varcherete la soglia del Besame Mucho ci pense-
non mancano e sono, di Clara Mennella come tutto quello che
mio del Campionato di Alessandro Maurilli della cucina contadina
ranno Diego e tutto lo staff a fare piaz-
viene servito, preparati in casa e a vista,
di AgrieTour, ad Arezzo, lo scorso no-
za pulita dei luoghi comuni e ad ac-
nella grande cucina posta al centro del
vembre. Non è affatto un caso, dal mo-
compagnarvi in un viaggio nel Messico
locale.
mento che l’Agriturismo Capodacqua, a
più avanguardista e attuale.
Per il resto preparatevi davvero per un
Cermignano, nel cuore delle campagne
Il colpo d’occhio è mozzafiato, Ricardo
excursus culinario che spazia dalla carne
di Teramo, in Abruzzo, ha fatto della ri-
Casas, architetto di Città del Messico,
al pesce fino alle verdure… agnello, ma-
storazione e della produzione dei pro-
ha creato un ambiente di design in
iale, ceviche, fagioli, ceci e molto altro,
dotti biologici la sua bandiera.
armonia con la collocazione metropo-
tutto presentato in maniera impeccabile
Quattro camere per ospitare famiglie e
litana che è quella del quartiere Porta
e con il tocco immancabile del coriando-
coppie appassionate della natura circo-
Nuova - Garibaldi, il più architettonica-
lo e del peperoncino.
stante. Da qui si possono infatti organiz-
mente trendy del capoluogo lombar-
Un grande bancone che dalle 18.00 alle
zare escursioni in una campagna sug-
do. Non mancano piccole citazioni al
21.00 diventa protagonista per gli aperiti-
gestiva. È anche il territorio della Valle
suo Paese, soprattutto nei colori, e non
vi ed è il regno del bravissimo Francisco
delle Abbazie, compreso tra le vette del
potrete non alzare gli occhi al soffitto
Rodriguez, mentre i piatti sono creazioni
Gran Sasso e le spiagge dell’Adriatico,
sul quale trionfano, adibite a lampada-
dello chef Mario Espinoza che non cam-
caratterizzato dalla millenaria presenza
rio, diverse Acapulco Chair, la sedia in
bia la carta in base al periodo e alle sta-
di numerose abbazie benedettine, bor-
plastica e metallo creata nel 1950 e an-
gioni, ma la aggiorna… perché se la pro-
ghi medievali e antichi sentieri.
cora oggi in produzione.
posta culinaria è come un viaggio, non
Il punto di forza della struttura è l’agri-
Per quanto riguarda la cucina è bene
si sostituiscono le destinazioni ma se ne
ristoro, aperto a tutti su prenotazione.
ricordare che il Messico ha una super-
aggiungono di nuove. B cod 48447
B cod 48451
Besame Mucho viale della Liberazione 15 - 20124 Milano - Tel 02 29060313 www.besamemucho.global
Agriturismo Capodacqua C.da Scansature 17/A - 64037 Montegualtieri di Cermignano (Te) www.agriturismocapodacqua.com
iamo nel 2017 e la globalizzazio-
dal 2010 è diventata
ne dovrebbe aver spazzato via
ficie vastissima e la sua gastronomia, grazie ai tanti sapori e ingredienti è una delle più ricche del mondo in proteine, vitamine e minerali, per questo
on la ricetta recuperata
del
febbraio 2017 · Italia a Tavola
127
Locali LE PIZZE DI FRANCESCO VITIELLO A TUORO INCANTANO ANCHE I PALATI ESIGENTI
Blend d’autore! I conseguenti impasti, con i tempi giusti. Imperdibile l’impasto alla canapa. E la grande attenzione agli ingredienti per topping di Vincenzo e farce. Nulla di improv-
D’Antonio
visato. La Margherita è da empireo. Francesco, secondo stagione e disponibilità saprà adoperare il migliore pomodoro. Fiordilatte oppure mozzarella è allegra disputa che si dirime in comanda. Da panetto ottenuto da impasto alla canapa, pizza con pesto di Pistacchio di Bronte Dop, fiordilatte e mortadella. Una pizza da dividere in due! Da pannetto ottenuto da impasto al grano
NAPOLI EAT&DRINK
arso, la pizza Vesuvio con Alici di Cetara
S
iamo a Tuoro, amena frazioncina
dopo lavori meticolosi, impeccabilmente
(quelle vere di Cetara, non quelle prove-
collinare poco distante da Caser-
eseguiti, senza fretta malandrina, si apre
nienti dall’Albania!), Mozzarella di Bufala
ta. Qui venne a localizzarsi, pochi anni
il nuovo locale Casa Vitiello, letteralmente
Campana Dop, pomodorini del Piennolo
fa, il giovanissimo pizzaiolo Francesco
adiacente al precedente. Molto più ampio,
del Vesuvio, origano. Un piccolo capola-
Vitiello. Immediato, ancorché meritato, il
su due piani, pienamente rispondente ai
voro: lode al giovanissimo Francesco. Ca-
successo. Locale angusto, pochi tavoli;
requisiti di funzionalità che Francesco, for-
librate, frutto di coerenza di “vision”, sia le
solo in stagione propizia, la lunga esta-
tissimo il suo rigore deontologico, impone
proposte di birra che quelle di vino. Prezzi
te, possibilità ben sfruttata di ampliare i
al locale, non solo in sala, per il comfort
più che onesti. B cod 48388
coperti con tavoli all’aperto. Non si pote-
della clientela, ma anche nel backstage,
va andare avanti così: con file all’ingres-
con un laboratorio che va visitato.
so tutte le sere.
Le farine sono da Francesco prescelte
E allora, nell’autunno dello scorso anno,
e poi miscelate, quando e se del caso.
NUOVO OKKO HOTEL NEL CENTRO DI CANNES DESIGN ACCATTIVANTE E PREZZI ACCESSIBILI
C
annes rappresenta il termine della
sua formula nuova e fre-
Costa Azzurra, quella lunga striscia di
sca e i prezzi accessibili
riviera mediterranea francese che, dopo il
con molti servizi compre-
confine italiano di Ventimiglia (Im), si snoda
si: la prima colazione, la
da Menton a Monaco, poi a Villefranche,
tv satellitare, le telefonate
Nizza, Cagnes e ad Antibes: proseguendo verso ovest si entra nel dipartimento del
gratuite, internet wi-fi dap- di Leonardo Felician pertutto, il caffè Nespres-
Var e passato il massiccio montuoso dell’E-
so in camera, il fitness e un ampio e rilas-
sterel con la sua cornice sul mare si giunge
sante spazio lounge, dove a ogni ora del
a Saint-Raphael e poi a Saint Tropez.
giorno si può trovare qualche snack gratui-
Qui, proprio a fianco della stazione ferrovia-
to e alla sera si può prender parte, sempre
ria che si trova nel pieno centro della cit-
gratuitamente, a un piccolo rinfresco-aperi-
tadina rivierasca, ha aperto nella primavera
tivo. B cod 48446
dello scorso anno un nuovo Okko Hotels, il quarto della catena fondata da Olivier Devys che cresce senza soste per il suo design contemporaneo e accogliente, la
128
Italia a Tavola · febbraio 2017
Casa Vitiello via Parrocchia - 81100 Tuoro (CE) Tel 392 4723240 www.casavitiello.it
Okko Hotel Cannes Center place de la Gare 6 bis - 06400 Cannes (Francia) - Tel +33 4 92983030 www.okkohotels.com
Locali
Sud e Nord s’incontrano nell’arte e nella buona agricoltura
P
di Claudio Riolo
oco meno di 1.500 km uniscono due borghi di fascino:
a Nord e agrumi a Sud, squisiti e salutari ortaggi nelle due latitudi-
Tregnago (Verona) e San Giuseppe Iato (Palermo). Il pri-
ni. Altre virtù locali oltre all’artigianato di gran classe: in Lessinia si
mo è nel parco naturale della Lessinia, il secondo com-
è riscoperta l’arte dei tetti di paglia, nei campi della Valle dello Jato
prende il parco archeologico di Monte Iato. Entrambi regalano
si raccolgono gli antichi grani siciliani. Le due trattorie recensite
splendidi paesaggi e sono totalmente agricoli, con produzioni
sono Ambasciatori delle Arti proprio per i due parchi. Ci ricordano
pregiate di vino (basti dire Amarone e Nero d’Avola), olio evo, for-
che, assieme all’arte, sarà l’agricoltura che ci salverà, unica a ga-
maggi (monte veronese e caprino, ricotta e caciocavallo), ciliegie
rantire lavoro e benessere anche economico.
Da Z’Alìa la ricca tavola della migliore agricoltura siciliana
L’Amarone protagonista in tavola a Villa De Winckels, emblema di ospitalità La fascinosa villa prende nome dal generale d’aviazione austriaco che l’abitò cent’anni fa. Il ristorante di cinque salette - “trattoria” per la storia familiare e la genuinità dei cibi con arredi d’epoca, camini, eleganza sobria; salone e parco, enoteca e camere. L’operosa famiglia Merzari ci regala l’atmosfera del benessere imperiale, rafforzata dai benefici della modernità. Babbo Bruno è nato qui e lavorava in una bottega alimentare; Ottavio, figlio maggiore da sempre impegnato nella ristorazione, a metà anni ’90 convinse la famiglia ad acquistare la villa. Il fratello Roberto è in cucina con mamma Teresa. I piatti, rigorosamente stagionali, sono quelli della cucina veneta rivisitata con pasta fresca fatta in casa e le carni alla brace. Un esempio sono i bigoli al sugo d’anitra, il risotto con speck e tartufo nero della Lessinia, il fegato di vitello al Recioto della Valpolicella servito con composta di fichi, i pasticcini e i biscotti fatti in casa. I vini sono scelti da Massimo, fratello minore, che segue anche l’enoteca. In carta 40 bollicine. Completa serie di Soave, Lugana e Custoza, oltre 30 tipi di Valpolicella Superiore, ben cento varietà di Amarone (cui è dedicata una memorabile giornata ogni inverno) e tanti Recioto. Le etichette sono più di 500, le migliori di tutte le regioni. B cod 48432 Villa De Winckels via Sorio 10 - 37039 Marcemigo di Tregnago (VR) Tel 045 6500133 - www.villadewinckels.it
La storica trattoria in centro paese si nota per quattro belle vetrine che ne annunciano la quieta eleganza. Attorno pianura, monti, panorami e l’atmosfera della campagna, ricca di gustose specialità. Tutte le premesse per una buona cucina. In sala si è accolti dai tavoli ben apparecchiati. Giuseppe Brusca e la moglie Rosalia hanno rilevato il locale a inizio 2016. La cucina è casereccia, d’ispirazione locale, la cuoca Maria è attenta alla stagionalità, pochi ingredienti per valorizzare i sapori genuini; il menu si limita a una ventina di piatti. Tra i primi, le tagliatelle con farina di “tumminia” o di carrube, le pappardelle al pistacchio, i “maccaruna” al finocchietto. Quindi involtini alla siciliana, grigliata mista, indimenticabile “brociolone” invernale, carni bovine suine ovine. Ortaggi proposti con rispetto di aromi e consistenze. Infine i dolci di casa, creati dalle esperte mani delle mamme. All’imponente banco a vista per le pizze, Giovanni Laudani della Scuola Maestri Pizzaioli Professional, con il figlio Tony. Propongono varietà d’impasti soprattutto con farine di grani antichi siciliani moliti a pietra. Sono almeno 30 tipi (tumminia, biancolilla napoletana, carruba, rustica, canapa, spirulina, solo per citarne alcuni) a rotazione settimanale. La maturazione è rigorosamente di 72 ore. B cod 48433
Z’Alìa Trattoria Pizzeria via Piana degli Albanesi 2 - 90048 San Giuseppe Iato (Pa) Tel 091 8577065 - giusbrusca75@alice.it
febbraio 2017 · Italia a Tavola
129
Eventi
Layout migliorato e nuovi espositori Conto alla rovescia per Vinitaly 2017 te interessate a cogliere le peculiarità delle singole cantine, anche di quelle piccole, come gli operatori
APRILE
9 al 12 Dal
del canale Horeca. Si tratta di una quota dell’11,4% degli oltre 81.500 visitatori italiani (in totale sono stati più di 130mila da 140 Paesi gli operatori presenti a Vinitaly 2016), a cui si aggiungono gli enotecari (9,5%) e i sommelier (22,3%), accomunati dal desiderio di scoprire nuove etichette in grado di migliorare e diversificare la propria offerta per il consumo fuori casa. Per questi professionisti, spunti di interesse vengono anche da Sol&Agrifood
R
130
(www.agrifood.com) ed Enolitech (www. iconferma quasi totale delle
del Molise nel padiglione 11 con le canti-
enolitech.it), che si svolgono in contem-
aziende singole e ingresso di
ne di Puglia e Basilicata dà invece modo
poranea con Vinitaly. Novità del Salone
nuovi espositori, layout rivisto e
alla Sardegna di riprogettare la propria
internazionale
ampliato per Piemonte, Toscana, Sarde-
presenza istituzionale nel padiglione 8,
qualità è il nuovo spazio “Biodiversità e
gna e Vininternational: sono queste alcu-
a fianco dei saloni speciali Vinitalybio e
Territori”, un’area tematica interattiva per
ne novità di Vinitaly 2017, in programma
Vivit-Vigne Vignaioli Terroir e della col-
valorizzare quei prodotti la cui tipicità è
dal 9 al 12 aprile (www.vinitaly.com). La
lettiva Fivi-Federazione italiana vignaioli
espressione della biodiversità del luogo
riorganizzazione e il restyling di parte de-
indipendenti.
di origine. B cod 48154
gli spazi espositivi rientrano negli obiet-
Infine, la realizzazione di un nuovo
tivi di rafforzamento del Salone lanciati
grande spazio espositivo che sostituisce
nel 2016 con l’edizione del 50°, e danno
le due tensostrutture separate allestite
la possibilità ad alcuni espositori già pre-
fino all’edizione 2016, enfatizza la pre-
senti da anni di trovare la loro colloca-
senza degli espositori esteri di Vininter-
zione definitiva nel padiglione dell’area
national grazie alla contiguità con le can-
geografica di riferimento, oltre che di ac-
tine della Toscana.
cogliere nuove importanti partecipazioni.
Novità anche da parte degli esposi-
È il caso degli espositori del Pie-
tori, con sempre più aziende che escono
monte, che da quest’anno hanno a di-
dalle collettive per investire direttamente
sposizione anche lo spazio ottenuto
sulla propria immagine. Un cambiamen-
dall’ampliamento del padiglione 10. Lo
to che mira a creare relazioni più strette
spostamento per congruità territoriale
con le figure professionali maggiormen-
Italia a Tavola · febbraio 2017
dell’agroalimentare
di
Eventi
febbraio 2017 ¡ Italia a Tavola
131
Il quotidiano www.italiaatavola.net Le newsletter settimanali La rivista mensile La web tv www.ristotv.it Una community con oltre 130.000 utenti La App Italia a Tavola
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Italian Kitchen Academy - Rom
Horeca, Horeca, Horeca, Pizzerie, Pizzerie, Pizzerie, Pasticcerie, Pasticcerie, Pasticcerie, Bar, Bar,Grossisti Grossisti Bar, Grossisti eeGdo. Gdo.e Gdo. Tutta Tuttal’informazione l’informazione Tutta l’informazione ininun unclick! click! in un click! Advertisers’ index Collaboratori di questo numero
Febbraio 2017 · anno XXXI · n. 246 - Italia a Tavola è una rivista di aggiornamento professionale, cultura enogastronomica e turismo per l’Horeca. Si rivolge ad alberghi, ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, cuochi, pasticceri, maitre, assaggiatori, barman, sommelier, enti, aziende e associazioni del settore in tutta Italia. Gabriele Ancona, Federico Anzellotti, Fausto Borella, Milly Callegari, Tiziana Colombo, Enrico Derflingher, Guerrino Di Benedetto, Leonardo Felician, Mariapia Gandossi, Massimo Artorige Giubilesi, Carmine Lamorte, Carla Latini, Benedetta Mainardi, Juri Piceni, Rocco Pozzulo, Guido Ricciarelli, Claudio Riolo, Enrico Rota, Toni Sàrcina, Davide Staffa
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Italia a Tavola · febbraio 2017