DIGITAL EDITION
Maggio 2017 · anno XXXI · n. 249
Influencer? No grazie Vogliamo solo informare
Chs Group
La tavola diventa un viaggio senza limiti RISTORANTI · HOTEL · PIZZERIE · PASTICCERIE · BAR · AGRITURISMI · ENOTECHE
sommario Professioni
In copertina
14 l Dominici e Calisi dell’Istituto Tor Carbone primi alla sfida tra giovani cuochi a Roma 16 l Luca Marchini neo presidente di Jre Italia Gioventù, passione e solidarietà al centro 18 l L’innovazione dei Sorbillo passa per le farine Molino Vigevano 22 l A caccia di 8 nuove pasticcerie AMPI Dolce idea per una gita di primavera
40 Nella ricerca costante di prodotti di alta qualità per la ristorazione e per il servizio banqueting, Chs Group presenta collezioni per la tavola che incantano lo sguardo e fanno da cornice perfetta per ogni pietanza
24 l Ad ogni città... il suo panettone! In formato mignon per gustarlo sempre 28 l Sequenza, temperatura e bicchiere Tre regole per servire bene il vino 30 l Stefania Simonetti, figlia d’arte «Per fare il barman ci vuole umiltà» 32 l Dall’Australia il Citrus Caviar Un agrume da cocktail… ma non solo 36 l Da Ifse sempre più formazione e promozione del Made in Italy
Attrezzature 46 l Finger food di alta gamma con i contenitori Wild & Free 48 l Pentola d’oro Agnelli Alta funzionalità, servizio esclusivo 50 l Zwilling, coltelli professionali dall’anima giapponese 54 l Giblor’s veste i professionisti di benessere e Italian style 56 l Con Fato lo stile veste la tavola Tante soluzioni, adatte ad ogni locale
un unico network..
Seguici sul sito, iscriviti alla newsletter, guarda i video su ristotv e..
in Bangladesh è
pena cedevole
considerato addi-
di tatto. Il frutto
rittura “l’albero na-
deve esse-
zionale”.
re giunto a
Le origini di
completa matu-
questa specie ri-
razione, in caso
salgono al 4000 a.C, ai piedi dell’Hi-
Alimenti
malaya dell’India58 e l
contrario il sapore
Farine Le 5 Stagioni
risulta sgradevole. Va conservato a temperatura
Pizza non in frigoridella Birmania, oggi lo siprotagoniste nella Città della ambiente, ritrova coltivato in tutte le aree tropicali e
fero altrimenti si perde completamente
60 l Tritordeum cereale del futuro il profumo. Al centro del frutto, un unico Farina innovativa e 100% naturale introdotto dai Portoghesi, all’Africa e in Euseme, piuttosto grosso, contiene un burro subtropicali, dall’Asia, all’America, dove fu
ropa in Spagna (Andalusia e nella provin-
bianco utilizzato prevalentemente in am-
62 l Dall’esperienza di Molino Grassi bito cosmetico. la nuova Miscela per focaccia ligure
cia di Malaga), Israele e da qualche anno anche in Italia (Sicilia e Calabria). È uno dei
È un frutto energizzante, ricco di fibre
frutti più diffusi, dopo gli agrualimentari contiene, oltre alle vitamine, 67lal banana Se lee“bufale” mi. La produzione mondiale annuale è diallapotassio, zolfo e magnesio, che aiutano a fanno male salute… 40 milioni di tonnellate, di cui la maggior
combattere la stanchezza. Per questo mo-
parte (50%) proviene dall’India e a seguire
tivo è indicato come ricostituente in caso
dal Messico, Cina, Pakistan, Tailandia, In-
di convalescenza o di debolezza fisica.
Olio
In Toscana, varietà di olio donesia, Nigeria, Israele, Brasile119 Tanti 70 l Filippine, gli utilizzi, anche nella cucina “salata” Leccino, Frantoio, Moraiolo le più e, recentemente, dall’Australia. accostato e abbinato connote altri ingredienti Di vario colore… verde, giallo/arancio,
Vino
sotto forma di salsa (“chutney” indiano per
rosso, rosa, violaceo/blu o un miscuglio di
accompagnare riso e carni); immancabile
questi colori, emana un profumo molto in-
il consumo fresco al naturale, si possono
72 l Vinitaly, 128milapreparare presenze da 142 Paesi sorbetti, gelati, granite o semI top buyer stranieri crescono dell’8% ovoidale viene raccolto maturo e fresco. plicemente il succo di frutta. B cod 43744 tenso e invitante quando il frutto di forma
74 l Arte e Natura “insieme”, Allegrini sceglie il Brasile per La Grola limited edition 78 l Ferrari brinda all’alta ristorazione e premia l’arte dell’accoglienza
Birra 94 l La difficoltà di diventare birraio oggi Passione, dedizione, progetto e… soldi 96 l Farsons Beer Festival scalda i motori Birra e musica nell’estate maltese
Bevande 102 l Da Acque Minerali d’Italia una visione innovativa del beverage
Alta qualità, solo alta qualità e siamo alla seconda generazione. Iasa vuol dire, per i gourmet e per la ristorazione di qualità, certezza di conservazione del pesce, soprattutto le alici (acciughe) e il tonno, anzi i tonni, dacché se ne lavorano diverse specie. Forte vocazione all’export, guizzi di diversificazione con ampliamento di offering. «Il target è medio alto - dichiara Lucia Di Mauro (nella foto), titolare di Iasa - noi siamo presenti sia in gastronomie specializzate sia nella Grande distribuzione, ma sempre come prodotti di fascia premium. Produciamo 4 specie di tonno: il tonnetto del Mediterraneo, il tonno bianco, il tonno rosso e il tonno a pinne gialle; produciamo acciughe, sia filetti che sotto sale e colatura d’alici e poi abbiamo il peperoncino. Esportiamo e stiamo creando dei nuovi prodotti: tonno e salmone grigliato e altre novità che presenteremo a breve, pensiate per il mercato internazionale». Qualità, cura artigianale, freschezza del prodotto, accurata selezione delle migliori materie prime, innovazione sono i valori su cui si basa l’azienda per offrire il meglio al consumatore finale. B cod 44212
Per gli approfondimenti consulta il portale www.italiaatavola.net
maggio 2016 · Italia a Tavola
Questo simbolo alla fine di un articolo indica che sul quotidiano online www.italiaatavola.net sono presenti versioni più ampie del testo, oppure approfondimenti e schede collegate. Il codice numerico che lo affianca permette di accedere alla versione web dell’articolo inserendolo nel campo “cerca per codice o parola chiave”. La presenza di questo simbolo alla fine di un articolo indica che di quella notizia esiste anche un video su www.ristotv.it
FUOCO
Consulta l’oroscopo di Fabio Mendolicchio www.starsandfood.it
TERRA ACQUA ARIA
106 l Guatemala, Kenya, India I cru esotici di Xelecto
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il direttore
Turismo, numero chiuso o nuove alternative?
A
ncora un ponte in ripresa. Dopo Pasqua e il 25 aprile, col 1° maggio il sistema turistico italiano ha registrato quasi ovunque un altro tutto esaurito, mettendo in rilievo luci e ombre del comparto. Se da un lato c’è un indubbio segnale positivo che dimostra come, nonostante la crisi e le paure di attentati, italiani e
stranieri scelgano di viaggiare nella Penisola, dall’altro va detto che hanno ormai raggiunto livelli di guardia i picchi di concentrazione delle presenze in alcune località. Il dato di partenza è che il turismo in sé è un fenomeno complesso, che contiene molte motivazioni, ma che spesso è legato anche a fattori di mode, tendenze o in genere ignoranza di alternative. Ciò spiega ad esempio la polarizzazione sui centri storici (da Venezia a Firenze) che regolarmente mettono in crisi sistemi di ricezione e trasporto, per non parlare di vandalismi e sporcizia. Ma che non risparmiano nemmeno ambienti non urbani, non per questo meno delicati. Pensiamo solo alle Cinque Terre che nei giorni scorsi, nonostante un tempo inclemente, avevano i sentieri frequentati senza soluzione di
Da un lato c’è un indubbio segnale positivo: nonostante la crisi e le paure di attentati, italiani e stranieri scelgano di viaggiare. Dall’altro, preoccupano i picchi di concentrazione delle presenze in alcune località
continuità, vanificando il godimento di ambienti per molti versi unici. Queste eccessive affluenze in aree urbane ad alto valore storico-artistico o in ambienti naturali protetti, da tempo fanno parlare della necessità di porre dei limiti, per permettere a tutti di usufruire al meglio di meritate vacanze o semplicemente di tempo libero. Così come vi sono limiti di accesso per musei o siti archeologici, in molti propongono di regolamentare anche gli accessi nei centri storici o nei parchi, in molti casi affollati oltre ogni livello minimo di controllo e sicurezza. Nei giorni scorsi più persone si sono fatte male ad esempio a Venezia nel salire o scendere dai vaporetti per la troppa gente. Decidere cosa fare è però difficile. Qualcuno pensa a delle tasse di ingresso (con tutti i problemi del controllo del pagamento effettivo e della limitazione della libertà). Altri ad accessi limitati in alcuni orari, fatti salvi i residenti (e magari i loro parenti, amici, fornitori, ecc...). Trovare una soluzione non sarà facile, ma non si può nemmeno far finta di nulla e chiudere gli occhi. Un possibile rimedio, che richiede tempo ma alla lunga potrebbe portare vantaggi a tutti, aumentando davvero il numero dei turisti senza troppi danni, potrebbe essere quello di avviare serie politiche di promozione e informazione per dirottare sui centri ritenuti “minori” parte di queste masse di turisti. Dall’arte all’ambiente, e a partire ovviamente dall’enogastronomia, in Italia c’è solo l’imbarazzo della scelta. Occorre però un coordinamento che finora è mancato e che il ministero dei Beni culturali ora sembra volere finalmente attuare. L’importante è fare scelte meditate e magari cogliere l’occasione per proporre soluzioni intelligenti e utili, comprese anche manifestazioni e sagre che con
alberto.lupini@italiaatavola.net
l’occasione potrebbero essere finalmente selezionate e garantite.
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maggio 2017 · Italia a Tavola
7
il presidente FIC
Salute, bene inestimabile Anche in cucina
I
l 7 aprile scorso si è celebrata la Giornata mondiale della salute istituita dalla Organizzazione mondiale della sanità per ricordare la sua fondazione, il 7 aprile 1948. La ricorrenza vuole promuovere a livello globale la sensibilizzazione su argomenti cruciali di salute pubblica di interesse della comunità internazionale, e lanciare
programmi a lungo termine sugli argomenti al centro dell’attenzione. Questa ricorrenza mi ha fatto rammentare un fatto di cronaca di alcuni anni orsono. Un’azienda vendeva attraverso le loro reti di venditori “porta a porta”, un numero esorbitante di un apparecchietto, a dir loro miracoloso, che per una non indifferente cifra toglieva ogni impurità dall’ acqua dai rubinetti, convincendo i malcapitati acquirenti che ciò che veniva erogato dalle varie società di gestione, era al limite della tollerabilità e della purezza. Il depuratore eliminava anche gli utili sali minerali e distillava l’acqua così bene da renderla non tollerante per l’organismo umano. Si sono registrati casi di persone finite al pronto soccorso, spesso anziani, che avvertivano malessere causato dall’acqua “distillata” di Rocco Pozzulo Presidente Nazionale Fic
con dolori addominali persistenti e diagnosticati come gastriti. Risultato: ben 14 indagati rinviati a giudizio per concorso in truffa, frode nell’esercizio del commercio e violazione della normativa sull’acqua potabile.
La “Giornata mondiale della salute” ha ricordato quanto il benessere sia cruciale nella vita di tutti. I cuochi devono far loro questa idea poiché preparano e servono cibo ai clienti ogni giorno
Non voglio entrare nel merito della faccenda, voglio solo soffermarmi e far notare quanto noi tutti, indistintamente, teniamo alla nostra salute, un bene inestimabile, l’unico, il più prezioso che abbiamo, e come possiamo essere facilmente vittime di raggiri quando questa viene messa in ballo. Quando si vuole vendere un prodotto basta citare argomenti come la prevenzione, la salute e la salvaguardia del nostro bene maggiore. Noi cuochi siamo tecnicamente degli operatori che manipolano alimenti e li trasformano, abbiamo nelle nostre mani la tutela e la salute dei nostri clienti. La Federazione italiana cuochi ha sempre posto la “sicurezza alimentare” fattore primario per la salute dell’individuo, consapevole che la cattiva alimentazione è fattore di un grande numero di patologie. La nostre coscienze, il nostro codice deontologico e l’alta professionalità che ci contraddistinguono ci rendono consapevoli di avere sempre un atteggiamento di grande responsabilità e bandire dalle cucine quegli “atteggiamenti pericolosi” da parte di noi tutti. Abbiamo imparato a riconoscere le propagande ingannevoli, siamo costantemente informati in questo vastissimo mercato dove ci vogliono propinare di tutto e di più. Non abbiamo avuto paura di tornare a scuola attraverso i corsi “Km 0” e “Alta Formazione”, da noi stessi istituiti, con gli intenti di trasmettere e comunicare ciò che è “il buono e sano mangiare”, e sentendoci veramente responsabili di ciò che serviamo; per il “Cuoco 3.0” il cibo nel piatto non deve essere solo bello e gustoso, ma soprattutto salutare.
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maggio 2017 · Italia a Tavola
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Primo piano · xxx
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Italia a Tavola · maggio 2017
il presidente Conpait
Estate, tempo di gelato “Italico” esprime il territorio
C
ome Conpait abbiamo una sezione gelateria, guidata da Ida Di Biaggio, il cui obiettivo è far crescere un comparto in forte espansione in tutto il mondo. E con l’arrivo dell’estate il gelato diventa uno degli alimenti più gettonati. Ma quali saranno i gusti di tendenza? Sicuramente c’è un gusto
che mette tutti d’accordo, è la sintesi perfetta di un goloso abbraccio tra nord e sud, passando per il centro dell’Italia. È “Italico”, un gusto che esprime al meglio le eccellenze di tre territori: Calabria, Abruzzo e Veneto ed esprime il talento dei tre gelatieri che sono saliti sul podio delle ultime tre edizioni del concorso “Gelateria dell’anno”, indetto dal sito del Gastronauta. È un gusto in cui la dolcezza dei fichi di Villapiana di Cosenza, “affogati” nel veneto Torcolato di Breganze Doc, sposano le note più acide della ricotta di pecora proveniente da Pizzoli, piccolo centro in provincia de L’Aquila. Come Conpait ci congratuliamo con i maestri gelatieri che hanno dato libero sfogo al loro estro creativo: Davide De Stefano di
di Federico Anzellotti Presidente nazionale Conpait
“Gelato Cesare” di Reggio Calabria, vincitore del concorso “Gelateria dell’anno” nel 2016; Guido Zandonà delle gelaterie “Ciokkolatte”, vincitrici del concorso nel 2015; Francesco Dioletta, al timone del bar gelateria “Duomo” de L’Aquila e Avezzano. Il debutto di Italico è
La sezione gelateria di Conpait vuole far crescere un comparto in rampa di lancio. Tra i gusti italiani che possono mettere d’accordo tutti c’è “italico” con sapori da Calabria, Abruzzo e Veneto
avvenuto al Sigep di Rimini, ma, di sicuro, quest’estate lo ritroveremo nelle più importanti gelaterie italiane. E, restando sempre in tema di gusti emergenti nella gelateria, durante la fashion week milanese, Ammu Café e Conpait gelato hanno presentato l’happy hour glamour, a base di gusti salati, per “sognare l’estate” tutto l’anno. In piena Fashion Week milanese, Ammu Cafè in Corso Garibaldi, ha ospitato la Conpait e alcuni esponenti del Centro di formazione e specializzazione del Gelato Artigianale Italiano e della Pasticceria fredda della Confederazione italiana pasticceri. Insieme hanno proposto un intrigante aperitivo, declinando il gelato in diversi gusti salati: dalla granita di pomodoro, mozzarella e basilico su pane italiano, al gelato al gorgonzola su polenta grigliata e noci siciliane, il tutto accompagnato da un sorbetto al cioccolato speziato con salsa al lampone e croccante pistacchio e ginger. E, per finire, frozen gin tonic e cetriolo. Ringrazio, a nome di Conpait, i gelatieri presenti all’evento milanese: Fulvio Massimino e Giovanna Musumeci dalla Sicilia, Ida Di Biaggio dall’Abruzzo, Antonio Mezzalira dal Veneto, Gianfranco Consiglio dalla Liguria e Giacomo Rubagotti dalla Lombardia. Ognuno ha portato nel proprio gelato un po’ della propria regione e della propria storia, perché anche il gelato è un vanto del Pastry Made in Italy.
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maggio 2017 · Italia a Tavola
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il presidente Euro-Toques
Sì all’etichetta per il Made in Italy
Un alleato per il mercato di casa nostra
I
l Governo, con la collaborazione di Confindustria, sta pensando ad un’etichetta che renda riconoscibili i prodotti Made in Italy in vendita fuori dall’Unione Europea. Finalmente! Sarebbe un passo importante per la tutela dei prodotti italiani, sempre più oggetto di falsificazioni, imitazioni e “truffe”. Come Euro-
Toques ci stiamo battendo da tempo anche a livello europeo per ottenere una disposizione di questo tipo. Il marchio andrebbe a valorizzare e a rendere nota la tracciabilità dei prodotti alimentari chiarendo subito al consumatore come è stato realizzato quel prodotto e da dove arrivano le materie prime. Questo è un aspetto che, di questi tempi sempre di più, distingue un prodotto buono da uno non di qualità certa. Il consumatore, di fronte ad un prodotto “marchiato” made in Italy e di fronte ad un’etichetta informativa chiara e rassicurante, sa che non può sbagliare né in termini di mera bontà di quell’alimento né in materia di sicurezza alimentare, ancor prima di assaggiare un piatto. di Enrico Derflingher Presidente Euro-Toques International e Italia
Il Governo sta pensando di apporre un’etichetta sui prodotti italiani venduti fuori dall’Ue a garanzia di qualità e trasparenza. Sarebbe un toccasana per i produttori nostrani e un’arma contro le falsificazioni
Dico così anche perché lo vedo tutti i giorni coi miei occhi sia nel mio ristorante che quando vado a fare la spesa al supermercato: il consumatore è diventato attento alle etichette, si informa, sa distinguere un prodotto sicuro da uno che può non esserlo. Lo dico con soddisfazione questo perché ciò vuol dire che anche in Italia si sta diffondendo una sana cultura dell’alimentazione “certificata”, aspetto che negli altri paesi è già in atto da tempo. Questa cultura che sta maturando può sicuramente fare da traino ai produttori di cibo italiano che siano le grandi aziende o i piccoli produttori ed ecco perché bisogna spingere per l’etichetta identificativa ora che il terreno è fertile e anche le istituzioni si sono messe in marcia. Lecito chiedersi tuttavia quanto siamo distanti dal concretizzare l’idea di una legge. Io spero vivamente che il percorso sia breve, mi auguro che questa ambizione diventi realtà il prima possibile. Per il bene del mercato italiano, dell’Italia e degli italiani.
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maggio 2017 · Italia a Tavola
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Dominici e Calisi dell'Istituto Tor Carbone
primi alla sfida tra giovani cuochi a Roma Ideata dall'Associazione cuochi Roma, la competizione ha visto partecipare 40 studenti da 9 istituti. La giuria ha votato miglior piatto la Caramella di pollo di Giorgio Dominici e Riccardo Calisi del Tor Carbone
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Italia a Tavola · maggio 2017
È
Graziella Sangemi, presiden-
competizione tutta, anche il presidente
te dell'Associazione cuochi di
Cuochi Lazio e dirigente Fic, Alessan-
Roma, delegazione della Fic
dro Circiello.
- Federazione italiana cuochi, ad aver
La competizione, alla sua prima edi-
organizzato per gli istituti alberghieri
zione, ha coinvolto le scuole alberghie-
di Capitale e provincia, un concorso
re di Roma e provincia. I partecipanti
ai fornelli. Concorso che si è rivelato
dovevano cimentarsi nella preparazio-
un'animata competizione, affrontata
ne "live" di un piatto, o primo o secon-
con entusiasmo, alla quale hanno par-
do, con ingredienti a sorpresa, presen-
tecipato ben 40 ragazzi da nove isti-
tati loro in una scatola, prima del fischio
tuti. Al termine della sfida, ieri, è stato
d'inizio. Una prova a tempo che, come
proclamato dalla giuria un vincitore: si
ha sottolineato Sangemi, è stata affron-
tratta dell'accoppiata Giorgio Dominici
tata con entusiasmo e precisione, da-
e Riccardo Calisi dell'Ipseoa "Tor Car-
vanti a oltre 200 presenti - tra i quali,
bone" con il piatto Caramella di pollo
per la maggior parte, compagni di clas-
farcito con zucchine croccanti e crema
se o professori dei partecipanti, a tifare
ai fagioli.
ognuno per il suo "rappresentante".
La sfida si è svolta all'Istituto alber-
Una sorta di Masterchef come strut-
ghiero di stato di Velletri (Rm) "Ugo
tura, e una giuria anche qui rappresen-
Tognazzi". Per l'occasione, tra i cuo-
tata da nomi di spicco della ristorazione
chi presenti a sostenere i ragazzi e la
romana. Cominciando da Giuseppe Di
Cuochi · Professioni Bella (capitano team Cuochi Roma) e Carla Di Michele (vicepresidente Cuochi Roma), per proseguire con i cuochi-ristoratori Donato Savino, Marco Mazzone, Daniela Morelli e Anna Maria Palma. Ha partecipato attivamente alle attività e ha contribuito alla realizzazione dell'evento anche tutto il team dell'associazione Cuochi Roma. Un successo che non vuole fermarsi qui, ma è intenzionato, per la seconda edizione, l'anno prossimo, a divenire itinerante e a coinvolgere quindi tutte le scuole del Lazio. «Sono molto soddisfatta - ha detto Graziella Sangemi - di com'è andata quest'edizione, nonostante fosse la prima, abbiamo comunque avuto notevole riscontro sia da parte delle scuole che dei ragazzi. Il livello è stato alto, tutto ciò che è stato prodotto soddisfacente, in alcuni casi addirittura eccellente. Tutti sono stati nei tempi, molta la professionalità, e soprattutto molto l'entusiasmo, anche da parte dei docenti». Le scuole partecipanti sono state: Istituto di Stato Ugo Tognazzi di Velletri (Rm) Istituto di Stato Tor Carbone di Roma Istituto di Stato Gioberti di Roma Istituto di Stato Domizia Lucilla di Roma Istituto di Stato Gavio Apicio di Anzio (Rm) Istituto parificato G.Falcone di Colleferro (Rm) Istituto di Stato Lucio Cappannari di Civitavecchia (Rm) Centro di formazione professionale di Marino (Rm) Centro di formazione professionale Ciofs di Ostia (Rm) Centro di formazione professionale Engim di Roma Centro di formazione professionale Castelfusano di Ostia (Rm) B cod 49699
Fic in cucina al “Goloso” A Vinitaly tanti piatti tipici regionali Per il secondo anno consecutivo la Federazione italiana cuochi è stata chiamata da VeronaFiere alla gestione del ristorante “Goloso” al Vinitaly, all’interno del padiglione Sol&Agrifood, dedicato alle eccellenze dell’agroalimentare italiano nel più ampio contesto dei numerosi padiglioni regionali dedicati al mondo del vino. Anche in questa 51ª edizione, i cuochi Fic si sono fatti interpreti dei gusti, degli aromi e dei colori della grande tradizione culinaria italiana, registrando un nuovo record di palati conquistati tra il pubblico rispetto all’anno precedente. Coordinati dal vicepresidente vicario Fic, Carlo Bresciani, con gli interventi attivi del presidente Rocco Pozzulo, del presidente Fic Promotion, Seby Sorbello, del responsabile nazionale Eventi Fic, Fabrizio Camer, del responsabile nazionale Dse (Dipartimento solidarietà ed emergenze), Roberto Rosati, e del presidente Unione Regionale Cuochi Lucani, Rocco Giubileo, una ventina di cuochi ogni giorno si sono alternati nella cucina del “Goloso”. Protagoniste la Lombardia, la Basilicata e la Sicilia, supportate da una decina di allievi degli Istituti alberghieri del territorio. Nella giornata inaugurale, domenica 9 aprile, si è sfiorata quota mille tra i commensali conquistati dai piatti degli chef Fic. Numerose anche le autorità che hanno scelto il ristorante per la loro pausa pranzo, come il sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe Castiglione, presente nella seconda giornata con il suo staff. Altra grande conferma di quest’anno, la cena di gala che la Federazione italiana cuochi, sempre come previsto dalla sinergia con VeronaFiere, ha realizzato martedì 11 aprile, in occasione di Evo Gala Dinner, l’evento gastronomico dedicato alle eccellenze delle produzioni olivicole internazionali. Fic ha avuto il compito di cucinare l’intero menu per le centinaia di invitati previsti. Immancabili, poi, le aziende partners Fic che hanno sostenuto la presenza dei cuochi al Vinitaly, con la fornitura dei propri prodotti di eccellenza e la presenza costante dei propri titolari e rappresentanti, accolti dal presidente Fic Promotion, Seby Sorbello. Ed infine, per non farsi mancare nulla, la Federazione anche quest’anno ha organizzato la “Jam Cup”, il concorso dedicato ai futuri cuochi professionisti ed organizzato dal Compartimento Giovani Fic, guidato dal responsabile nazionale Simone Loi e coordinato dal responsabile Compartimento Giovani del Nord Est, Paolo Forgia. Obiettivo: puntare sulla formazione didattica dei giovani allievi chef facendo realizzare loro una ricetta che preveda tra gli ingredienti l’olio extravergine di oliva. B cod 49663
maggio 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Cuochi
Luca Marchini neo presidente di Jre Italia Gioventù, passione e solidarietà al centro tro ammessi, eccoli: Davide Del Duca del ristorante Osteria Fernanda di Roma, Daniel Canzian del ristorante Daniel di Milano, Emanuele Donalisio del ristorante Il Giardino del Gusto di Ventimiglia e Massimiliano Mascia del San Domenico di Imola.
di Andrea Radic
Il Congresso Jre è stato anche l'occasione per valorizzare l'istituto alberghiero E. Maggia di Stresa, dove si sono svolti parte dei lavori. Durante il 2016 con il progetto Discover Talent gli allievi della scuola si sono potuti confrontare con la ristorazione di alta qualità grazie a lezioni teorico pratiche targate Jre. L'associazione ha inoltre messo in palio
Ernesto Iaccarino e Luca Marchini
D
ifendere e promuovere la gastronomia europea
alcune borse di studio consistenti in uno stage di sei mesi in ristoranti Jre.
di alto livello, mettendo a punto creazioni eccel-
Durante il convegno l'attenzione è stata posta sul l'im-
lenti che valorizzino il territorio e i suoi prodot-
pegno sociale dei JRE, grazie a due diversi progetti. "Eat La
ti tipici. Scambiare idee ed esperienze, sia all’interno che
Madonnina" iniziativa firmata Paolo Rotelli, presidente del
all’esterno del mondo Jre. Favorire lo sviluppo dei giovani
Gruppo ospedaliero San Donato, per portare cucina sana
talenti europei, per garantire un futuro alla ristorazione di
e di qualità all'interno della clinica. Ogni mese per undici
qualità. Creare un clima d’amicizia e di aiuto reciproco tra
volte, uno chef Jre porterà la propria esperienza.
chef, che si concretizza nella collaborazione e nella condivisione dei singoli background culturali e gastronomici.
Il secondo progetto è "Velluto" in collaborazione con la fondazione Salvatore Calabrese gli chef vogliono aiutare i
Sono questi i quattro pilastri su cui si basa l'azione dei
pazienti affetti da disfagia attraverso la realizzazione di un
Jeunes Restaurateurs d'Europe e il loro programma di at-
libro di "ricette di velluto" e di un portale informativo e una
tività del prossimo triennio, periodo che vede alla guida
serie di incontri sul territorio per affrontare questa patologia.
dell'associazione Luca Marchini, titolare del ristorante L'Er-
La presenza degli chef Jre si confermerà anche nel 2017
ba del Re di Modena. Ad affiancarlo il nuovo direttivo con
in numerosi eventi e momenti, dove saranno portabandiera
vicepresidente Marcello Trentini e Stefano De Lorenzi in
di tradizione e qualità.
B cod 49573
qualità di segretario e tesoriere. I consiglieri sono Aurora Mazzucchelli, Alberto Faccani e Filippo Saporito. La famiglia dei Jeunes Restaurateurs d’Europe ha tenuto a Stresa il suo 24° congresso in una dieta ricca di approfondimenti, nuovi programmi, iniziative, sempre guidata dal "leit motiv" delle relazioni, dello scambio di esperienze della collaborazione. Durante la serata di gala, di fronte al past president Andrea Sarri e a Ernesto Iaccarino, primo presidente europeo di nazionalità italiana, Luca Marchini ha presentato i quattro nuovi ingressi, quattro chef che potranno fregiarsi del prestigioso simbolo Jre. Ventisei aspiranti soci, ma solo quat-
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Italia a Tavola · maggio 2017
Davide Del Duca, Daniel Canzian, Emanuele Donalisio e Massimilano Mascia
maggio 2017 ¡ Italia a Tavola
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Vincenzo Iannucci, Antonio e Gigi Sorbillo
L’innovazione dei Sorbillo passa per le farine Molino Vigevano
P
18
er i Sorbillo fare la pizza è
locale vicino alla sede dove il nonno
emerge quindi l’esi-
una vocazione che viene tra-
aveva aperto negli anni ’30, in via dei
genza di diversificare,
smessa con il sangue. Tutto è
Tribunali, pieno centro di Napoli. In
di modellare una nuo-
iniziato nel 1935 con Luigi. Sono pas-
precedenza era una trattoria per stu-
va identità. Ai cugini
sati più di ottant’anni eppure è ancora
denti, ma ai Sorbillo piace l’idea di ria-
Sorbillo il merito di
a quel patriarca che si fa riferimento.
prire il pubblico esercizio per donargli
Nella pizza, come nell’insegna. «Mio
un’altra vita.
aver deciso di pun- di Gabriele Ancona tare su forze fresche.
nonno Luigi - racconta Gigi Sorbillo -
“Antonio e Gigi Sorbillo”, questa
Così nel 2014 chiamano in laboratorio
è stato il pizzaiolo capostipite di una
l’insegna, diventa così un’affermata
il pizzaiolo Vincenzo Iannucci, napo-
grande famiglia napoletana, 21 figli, tut-
pizzeria della tradizione. Via dei Tri-
letano verace, classe ’91. Insieme ela-
ti instradati nel solco della tradizione».
bunali è però una food street che per
borano il progetto “L’Innovazione in via dei Tribunali 38”.
I corsi e ricorsi della storia sono
un chilometro sviluppa decine tra piz-
una costante e Gigi, con il cugino An-
zerie, paninoteche e ristoranti. Con
«Gli abbiamo dato questo nome
tonio, nel 2008 decide di rilevare un
il passare del tempo, è inevitabile,
per differenziarci dagli altri locali an-
Italia a Tavola · maggio 2017
PIzzaioli · Professioni che nella sostanza dell’offerta gastronomica», spiega Iannucci. Questa strada infatti è famosa per le cosiddette pizze “a ruota di carro”, extra large, oltre il diametro di 33 cm del piatto, e a cornicione basso. «Qui - puntualizza Iannucci - abbiamo deciso di puntare su un cornicione alto, alveolato e appetibile». Una pizza molto digeribile che è frutto di un impasto che è un mix di lievito madre e lievito di birra. «Prevede - precisa - una lievitazione-maturazione di 24 ore a temperatura ambiente. Utilizzo, singolarmente o in blend, le farine Verace Oro e Costiera Oro di Molino Vigevano». Oro di Macina - è il parere di nume-
E quando si parla di tradizione non ci
Per la cronaca, via dei Tribunali è
rosi professionisti - è un prodotto che
può essere complimento più gradito.
uno dei luoghi più frequentati di Napo-
conferisce all’impasto sapore, digeribi-
«Il germe di grano - tiene a sottoline-
li, un po’ perché nel cuore della città,
lità e leggerezza. Favorendo un mag-
are Iannucci - è il cuore del chicco, la
un po’ per la fama di strada a esclusiva
giore assorbimento d’acqua, assicura
parte più nutriente, ancora vitale, ricca
connotazione gastronomica che si è
lievitazione e resa ottimali. «A Oro di
di proteine vegetali, fibre e vitamine.
conquistata nel corso degli anni. Per
Macina - continua Vincenzo Iannucci -
Contiene anche il 9% di grassi, ricchi
questo, per uscire dal coro, Antonio
vengono aggiunti fiocchi di germe di
di acido linoleico e lecitina, protettori
e Gigi Sorbillo hanno voluto mirare la
grano macinati a pietra che donano
del sistema cardiocircolatorio».
propria offerta puntando sull’eccellen-
all’impasto e alla pizza anche quell’in-
La pizzeria Antonio e Gigi Sorbil-
za e non sui grandi numeri assicurati
confondibile profumo di prodotto arti-
lo conta una sessantina di coperti e
quotidianamente dal flusso di napole-
gianale, antico».
sforna circa 400 pizze al giorno che
tani e di turisti.
«I clienti più avanti negli anni - con-
la clientela sceglie da un menu che
«Il nostro progetto - spiega Anto-
ferma Gigi Sorbillo - quando entrano
propone 30 ricette. Non si tratta di un
nio - prevede una formula ben preci-
nel nostro locale ci dicono che sento-
locale mordi e fuggi: qui la pizza si de-
sa che punta su pizza, birra e dolce
no il profumo della pizza di una volta».
gusta.
artigianali». Una scelta di campo che vuole andare incontro alle esigenze di una clientela sempre più evoluta. In via dei Tribunali 38 i cugini Sorbillo e Vincenzo Iannucci hanno deciso di investire anche nella formazione del personale, che deve essere in grado di raccontare nel dettaglio tutta l’offerta del locale. A partire dalla composizione dell’impasto. B cod 49845 Molino Vigevano via dell’artigianato 5 - 27020 Torre d’Isola (Pv) - Tel 0384 298479 www.molinovigevano.com
maggio 2017 · Italia a Tavola
19
Professioni · Pizzaioli
Trofeo World Pizza in Sardegna
Marco Ledda primo nella Classica «È stata una giornata molto importante anche per noi», ha sottolineato Stefano Pistollato, direttore commerciale Italia Le 5 Stagioni. «Vedere all’opera con le nostre farine tanti pizzaioli motivati ci conferma che siamo sempre sulla strada giusta nel fornire loro prodotti a elevato contenuto di servizio». Non
a
caso
quest’anno
Agugiaro&Figna Molini ha lanciato diverse referenze per utilizzi specifici. Basti pensare a Semina, farina di grano tenero tipo 2. È il risultato della separazione dei componenti del chicco preservando però il cuore del grano e trattenendo l’amido, le proteine pregiate, le migliori fibre e il germe vitale. di Gabriele Ancona
L
20
premi importanti come la fornitura di
Nucleo Pizza Rustica, altra novità,
300 kg di farina Le 5 Stagioni ai primi
concentra in un unico prodotto semi di
a pizza targata Sardegna si è
classificati di ogni categoria. Un pre-
lino, miglio e sesamo, germe di grano,
ritrovata il 10 aprile nel Cagliari-
mio che crea davvero valore aggiunto
farinaccio, tritello di frumento e gritz di
tano, presso la pizzeria Su
al bilancio di una pizzeria, a cui si è
soia. È in grado di trasformare una
Stentu di Sestu, per il debutto del Tro-
sommato, ma solo per i primi tre classi-
classica farina 00 o 0 in una miscela
feo World Pizza. Una manifestazione di
ficati nella categoria Pizza Classica,
dalle caratteristiche reologiche di altis-
grande rilievo organizzata da Daniele
l’accesso diretto al 26° Campionato
simo livello. A&F Alta Cucina&Farina è
Cubeddu, presidente Accademia della
mondiale della pizza che si svolge a
invece una linea dedicata alla ristora-
Pizza Sardegna, e Consulta l’Accade-
Parma a maggio.
zione che valorizza gli antichi sapori e
mia, società di Sassari specializzata
Premio su premio, quindi, per Mar-
nell’organizzazione di eventi. Con la
co Ledda, il vincitore, Alfredo Mastino
partnership di Le 5 Stagioni, la linea di
(2° classificato) e Antonio Secchi (3°). La
«Conosciamo da anni le loro artico-
farine specializzate per pizza di
categoria Pizza Lady ha visto imporsi
late linee di farina», ha commentato
Agugiaro&Figna Molini.
Emanuela Scanu, seguita da Giovanna
Daniele Cubeddu dopo la cerimonia
La competizione ha visto impegna-
Sotgiu e Katiuscia Macis. La Pizza Arti-
di premiazione. «La classe non si di-
ti circa 40 pizzaioli professionisti della
stica ha premiato, nell’ordine, Luca
scute, soprattutto quando esprime
Sardegna in tre categorie: Pizza Classi-
Lampis, Alfredo Mastino e Alessio Det-
professionalità, versatilità e immagine».
ca, Pizza Lady e Pizza Artistica. In palio
tori.
B cod 49920
Italia a Tavola · maggio 2017
la tradizione, notevoli punti di forza per gli operatori professionali.
xxx · Professioni
maggio 2017 · Italia a Tavola
21
A caccia di 8 nuove pasticcerie AMPI Dolce idea per una gita di primavera B 22
iciclettate,
picnic
na primavera. Aprite la mappa della
Per gli appassionati e golosi amanti
sull'erba o rilassanti pranzi in
eventi,
nostra splendida Penisola e partite
dell'alta pasticceria che sono sempre a
veranda, visite ad alcuni affa-
senza timori, in qualsiasi regione deci-
caccia di novità, vi invitiamo nelle nuo-
scinanti borghi o mostre in città d'arte,
diate di andare è possibile godere di
ve pasticcerie e punti vendita:
dopo la Pasqua in rigorosa compagnia
una sosta dolce in compagnia delle
della colomba tradizionale e dell'uovo
prelibatezze di un Maestro Pasticcere
di cioccolato se desideriamo organiz-
AMPI.
zare a maggio una gita abbiamo solo
Le migliori pasticcerie, e da poco
l'imbarazzo della scelta. Ecco a voi
anche alcuni ristoranti stellati, puntella-
qualche nostro suggerimento su dove
no infatti l'Italia con quasi 70 insegne di
trascorrere una gita fuori porta in pie-
Accademia Maestri Pasticceri Italiani.
Italia a Tavola · maggio 2017
Pasticceria ArteSapori a Lecco in via Nazario Sauro, 6 (Lc) Pasticceria Dalmasso a Rivoli in corso Susa, 7/a (To) Pasticceria Ferretti a Pagliare di Morro d'Oro (Te) Gelateria Picchio a Loreto in via Tra-
Pasticceri · Professioni versa Rampolla, 2 Loreto (An) Infine, da nord a sud, la scampagnata può essere organizzata come una caccia... alla ricerca delle insegne più lucide di tutti, quelle consegnate nell'ultimo Simposio Tecnico di marzo ai nuovi Maestri AMPI: Pasticceria Alverà in piazza pittori Fratelli Ghedina, 14 a Cortina d' Ampezzo (Bl); Ristorante St.Hubertus del Rosa Alpina Relais & Chateaux due stelle Michelin a S.Cassiano in Badia (Bz), carta dei dessert curata dal Maestro Andrea Tortora; Pasticceria Maritani via Savoia, 6 a Staranzano (Go) e Caffè Carducci in via Duca d’ Aosta, 83 a Monfalcone (Go); Pasticceria Martesana del Maestro Vincenzo Santoro a Milano in via Cardinale Giovanni Cagliero, 14 e in via Paolo Sarpi, 62; Ristorante Il Palagio dell’hotel Four Seasons di Firenze, carta dei dessert del Maestro Domenico Di Clemente; Ristorante Castel Monastero a Monastero d’Ombrone (Si), carta dei dessert di Gabriele Vannucci; Ristorante La Pergola del Rome Cavalieri di Roma, carta dei dessert del Maestro Giuseppe Amato; Ristorante Torre del Saracino di Vico Equense (Na), carta dei dessert del Maestro Carmine Di Donna. E se programmate una vacanza o un viaggio in Oriente abbiamo due suggerimenti, il primo in Cina e l'altro in Giappone. A sud di Shangai a Tonglingh, nel centro commerciale Itaway dedicato al Made in Italy, si trova una copia perfetta della Pasticceria Daloiso di Barletta che il Maestro Pasticcere Antonio Daloiso ha aperto da qualche mese. Mentre a Tokyo al Ristorante Bulgari la carta dei dessert è curata del neo Maestro AMPI Fabrizio Fiorani. B cod 49930
UN ACCADEMICO AL MESE Luca Mannori Raccontare in poche righe il percorso professionale di Luca Mannori non è cosa semplice. Se è vero che si è affacciato relativamente tardi al mondo della pasticceria, di certo ha recuperato rapidamente, guadagnandosi uno dietro l’altro prestigiosi riconoscimenti e trofei. Giunge all’Arte della Pasticceria e Cioccolateria passando prima dal Conservatorio, musicista sino all’età di 30 anni e poi da una breve esperienza in banca che niente ha a che fare con la sua creatività. Nel 1987 trasforma la latteria di famiglia a Prato, nata nel 1945, in un bar, pasticceria e cioccolateria ed inizia la sua ricerca nel settore partecipando a corsi dove incontra maestri pasticceri e cioccolatieri di fama internazionale. Dall’ingresso in Accademia Maestri Pasticceri Italiani nel 1992, alla vittoria, nello stesso anno, del Grand Prix Internazionale del Cioccolato a Perugia, al trionfo di Lione nel 1997 come Campione del Mondo di pasticceria con la squadra italiana. Consegue innumerevoli vittorie a competizioni nazionali e internazionali e quasi ogni anno riconoscimenti di altissimo livello per la qualità delle sue creazioni, oltre all’ingresso al club esclusivo “Relais Desserts International”. Tra le tante vittorie citiamo solo l’ultima in ordine temporale che risale a marzo 2017, quando il Pasticcere toscano ha ricevuto ben due ori e un argento nella competizione “International Chocolate Awards" sezione Mediterraneo. Nel 2016 scrive il libro “Pianeta cioccolato” che segue un altro suo successo editoriale “Come Musica”, con il quale vince il Primo Premio alla Gourmand World Cook book Awards come miglior libro del settore nel 2006. L’eclettico pasticcere musicista e scrittore non si ferma al classico laboratorio di pasticceria e apre un centro di produzione ad Agliana (Pt): il Mannori Espace. Si tratta di un progetto ambizioso che ormai ha compiuto 10 anni. Uno spazio sempre in evoluzione dedicato alla produzione di cioccolato in tutte le sue forme, show room per la degustazione, una suite che si presta come spazio reale e virtuale a disposizione di coloro che intendono vivere il percorso del cacao con teleconferenze e didattica aperta anche agli stranieri. Il laboratorio a vista ospita stages e corsi dedicati che ne fanno una scuola solo cioccolato molto frequentata: la Mannori open school. Lui stesso è docente e consulente di pasticceria e cioccolateria presso le più prestigiose scuole e aziende del settore nazionale ed internazionale. Ogni singolo prodotto è curato nei minimi dettagli e in ogni fase di preparazione con uno spiccato senso estetico. La produzione della sua pasticceria è ricca e variegata quanto le materie prime di primissima qualità che impiega. Vanta un’ampia selezione di pasticceria moderna a fianco di prodotti della tradizione, ma indubbiamente le torte al cioccolato e tutti i prodotti a base di cioccolato sono il suo fiore all’occhiello.
maggio 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Pasticceri
Ad ogni città... il suo panettone!
In formato mignon per gustarlo sempre Federico Anzellotti
D
Decolla
il
progetto di promozio-
ne del consumo di panettone tutto l’anno, dopo la sua uffi- di Monica Di Pillo ciale investitura come simbolo della pasticceria italiana nel mondo. E per facilitarne le occasioni di consumo, la Conpait ha tracciato una vera e propria geografia dei panettoni italiani, declinati in diverse varianti per rispecchiare le eccellenze territoriali, da nord a sud. Ma non è tutto, perché i maestri della Confederazione pasticceri italiani hanno escogitato anche un formato mignon, a metà tra un finger food e un muffin. Non un modo per snaturare il panettone, ma per farlo davvero diventare il simbolo del Pastry made in Italy e costruire per il brand dolciario italiano esattamente quello che la Francia ha già sperimentato con successo da anni con il macaron. Una sfida tra panettone e macaron, per contendersi il ghiotto - in tutti i sensi - mercato internazionale? Assolutamente sì, ma anche un modo per raccontare il territorio italiano e le sue tipicità, diverse a qualsiasi latitufoto Nicola Impallomeni
dine. «Abbiamo proposto - spiega in-
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Italia a Tavola · maggio 2017
fatti Federico Anzellotti, presidente Conpait - due diversi formati di panettone: uno da 20 grammi e un altro da 40. Quello da 20 grammi si presenta come un panettone mignon, mentre l’altro richiama nell’aspetto un muffin.
foto Modestino Tozzi
xxx · Professioni
Ridurre il formato è un modo per dif-
lo dei diversi territori. È un viaggio per
che strizza l’occhio alla tradizione
fondere il consumo del panettone tut-
declinare un classico della pasticce-
con innovazione. «Nella geografia del
to l’anno e in tutto il mondo, perché
ria italiana, il panettone, attraversano i
panettone, re delle pasticceria, tro-
moltiplica le occasioni di consumo».
sapori e le eccellenze italiane, da
viamo - continua Anzellotti - la Lom-
«Del resto - aggiunge Anzellotti -
nord a sud».
bardia con la classica proposta del
non si capisce perché ci ostiniamo a
Partendo
proprio
dall’Abruzzo,
panettone milanese; il Piemonte con
proporre il muffin, che non appartiene
che è la regione da cui proviene il
due varianti, una alla gianduia e l’altra
alla tradizione dolciaria italiana, poi-
presidente Conpait, le varianti propo-
all’albicocca; il Trentino con la propo-
ché di natura anglosassone, a tutte le
ste e già sperimentate a Firenze con
sta alla mela candita e noci; il Friuli
ore e ovunque, da nord a sud. Da
successo durante il Premio Italia a Ta-
con la variante all’uvetta sultanina
oggi la Conpait proporrà il panettone
vola sono due: al Montepulciano d’A-
aromatizzata al Tocai; il Veneto con la
mignon o finger, per i più modaioli,
bruzzo e “scrucchiata” e allo zaffera-
proposta del panettone pandorato;
che presto si sostituiranno ai muffin,
no e cioccolato bianco. Alla manife-
l’Emilia Romagna con il panettone
facendo del panettone il simbolo
stazione fiorentina ha debuttato con
alle amarene; la Toscana con la va-
dell’Italia dolce nel mondo, proprio
successo l’Acino di Bacco, presenta-
riante alla mandorla tostata, uvetta e
come accade in Francia con il maca-
to in due versioni da 20 e da 40
moscato, per richiamare il gusto dei
ron».
grammi. È un panettone mignon, rea-
classici cantucci; l’Umbria con il cioc-
E affinché il panettone mignon
lizzato con il Montepulciano d’Abruz-
colato fino de aroma; il Lazio con una
scalzi sugli scaffali di pasticcerie e bar
zo e un cuore di “scrucchiata”, mar-
proposta alle castagne; la Puglia con
di tutto il mondo l’anglosassone muf-
mellata d’uva, dove il frutto viene cot-
le arance del Gargano; la Campania
fin o il francese macaron, occorre an-
to con gli acini schiacciati a freddo,
con il limone d’Amalfi e una variante
che diversificare le tipologie propo-
che conferiscono carattere e croc-
con il grano cotto e i canditi, in linea
ste. Tante varianti che tramandino ed
cantezza a questa marmellata. Un pa-
con la classica Pastiera napoletana;
esprimano le eccellenze e l’eteroge-
nettone che strizza l’occhio alle tradi-
infine la Calabria con il panettone al
neità del gusto made in Italy. «Abbia-
zioni d’Abruzzo, tanto quanto quello a
bergamotto è quello ai fichi; e la Sici-
mo individuato - annuncia Anzellotti -
base di zafferano e cioccolato bian-
lia con la variante al pistacchio».
una geografia del panettone, in cui i
co.
Un tour goloso all’insegna del pa-
diversi maestri pasticceri italiani han-
Ma il viaggio continua dal Trentino
nettone, da gustare tutto l’anno, a tut-
no proposto due diverse varianti per
fino alla Sicilia, passando per Tosca-
te le ore. Perché il Panettone è il Re
regione, attraverso ingredienti simbo-
na, Lazio, Umbria, in un tour goloso
della pasticceria. B cod 49948
maggio 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Pasticceri
Desserts Collection Carte d’Or Ricette originali per la carta dei dolci U
nilever Food Solutions presenta la Desserts Collection Carte d’Or, la proposta
di ricette e spunti per dessert originali, in linea con le ultime tendenze nel mondo dei dolci, nata dalla collaborazione tra gli chef professionisti Unilever Food Solutions a livello globale. La Desserts Collection Carte d’Or propone le ultime tendenze, i consigli di esperti del settore e molte ricette per creare dessert unici e arricchire il proprio menu. Il tutto in esclusiva su www.unileverfoodsolutions.it. Quest’anno la proposta si concen-
hanno lavorato per proporre spunti e
Ai Mini Dessert è dedicato il Ricet-
tra sui Mini Dessert, individuati come
ispirazioni per rinnovare la carta dei
tario Desserts Collection Carte d’Or, ac-
nuovo trend del 2017, attorno al qua-
dessert in maniera originale.
cessibile e scaricabile online su www.
le gli chef di Unilever Food Solutions
Il cibo continua a essere al centro
unileverfoodsolutions.it. Tante ricette
dell'attenzione degli italiani, che non
originali, caratterizzate dall’impiego di
rinunciano al piacere di mangiare fuo-
alcuni ingredienti protagonisti delle ul-
ri casa. Tuttavia spesso i clienti si fer-
time tendenze, tra frutta secca, alcol,
mano al secondo, evitando il momen-
tè, fiori, erbe, spezie, arancia. Versatili
to goloso del dolce e i relativi sensi
e delicate, le note del tè caratterizzano
di colpa. Con i Mini Dessert proposti
infatti diverse ricette tra le quali la Pan-
dalla Desserts Collection Carte d’Or
na Cotta al Tè Verde con Menta e Caf-
lo chef ha modo di reinventare la car-
fè. Anche l’alcol è un alleato prezioso:
ta dei dessert, creando una proposta
il mojito e la batida de coco per dare
diversa e coinvolgente per il cliente:
sapore fruttato ai dessert più classici;
una varietà ampia di mini porzioni e
le note profonde dei liquori, abbinati
piccoli dolci golosi e invitanti, da sce-
anche a caffè e cioccolato, per creare
gliere, gustare e condividere con gli
proposte accattivanti. Tra le proposte il
altri commensali.
Leccalecca ghiacciato alla Caipirinha e
Un modo originale per invoglia-
al Mohito. B cod 49943
re il cliente a concedersi il momento dolce, gustando anche più proposte e scoprendo sapori diversi, all’insegna della convivialità e senza sensi di colpa.
26
Italia a Tavola · maggio 2017
Unilever Food Solutions via Paolo di Dono 3/A - 00142 Roma Tel 800 480000 www.unileverfoodsolutions.it
xxx · Professioni
maggio 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Sommelier
OSSERVATORIO CORDONS BLEUS
Sequenza, temperatura e bicchiere Tre regole per servire bene il vino dono sempre quelli più strutturati. I rosati del nord, precedono quelli del sud, i rossi più leggeri precedono quelli più corposi. di Toni Sàrcina presidente Commanderie I vini da dessert varia- des Cordons Bleus Italia no secondo il tipo di dessert. Certo, ciò non significa che ogni portata del pranzo debba avere un vino specifico di accompagnamento, anzi, al contrario, le norme del nuovo galateo della tavola stabiliscono che, oltre all'aperitivo, nel corso di un pranzo non debbano essere serviti più di 3 vini.
La temperatura Un fattore di fondamentale importanza è la giusta temperatura del vino, sia per esaltarne la degustazione sia
Q
perché il suo accostamento ai piatti uesto mese, affronto uno
La sequenza corretta
risulti perfetto. Si consiglia di evitare
dei punti più delicati nel
Questa è una regola imprescindibile,
nel modo più assoluto di servire vini
mondo della tavola: il cor-
purtroppo, molte volte disattesa ma
bianchi o rosati troppo freddi. Sareb-
retto servizio dei vini, regole e sug-
che vale la pena riaffermare una volta
be, infatti, inutile scegliere vini di qua-
gerimenti. L’argomento è molto am-
di più poiché, oltre ad essere corret-
lità e servirli a basse temperature che
pio e, da solo, meriterebbe un’intera
ta per il palato, è più che utile per il
ne offuscherebbero gusto e profumo,
enciclopedia; in queste pagine, ne ho
nostro organismo. Ecco l’ordine di
senza considerare le dannose conse-
già scritto, in modo fugace, in diverse
servizio: prima di tutto gli spumanti (le
guenze per l'organismo. Per quanto
occasioni. Ora, direi di affrontarlo più
“bollicine”) perfette per l’aperitivo; a
riguarda i vini rossi di una certa impor-
compiutamente, in due puntate dedi-
tavola, si inizia con i vini bianchi fermi;
tanza, viene spesso indicata la "tem-
cate. In questo primo appuntamento,
successivamente i vini rosati; quindi
peratura ambiente"; con essa si vuole
ho pensato di trattare alcuni punti
i vini rossi; si conclude con i vini da
intendere una temperatura intorno ai
basilari: la corretta sequenza, la tem-
dessert.
18-20°C. Nel caso in cui la tempera-
peratura di servizio e come versarlo: errori frequenti da evitare.
28
Italia a Tavola · maggio 2017
Naturalmente, nella scala di impor-
tura del vino rosso fosse troppo bas-
tanza, i vini bianchi più leggeri, prece-
sa, sarà sufficiente travasarlo in una
Sommelier · Professioni caraffa e lasciarlo riposare 10 minuti
Vini da dessert: moscati naturali e
circa; se al contrario fosse elevata, si
spumante da 6 a 8°C; liquorosi leggeri
porrà la bottiglia in luogo fresco (mai
da 12 a 14°C; liquorosi più strutturati e
in frigorifero) per almeno un'ora, onde
passiti da 14 a 16°C
riportare il vino ai valori desiderati. In ogni caso, per rendere tutto più facile,
Il vino nei bicchieri
è bene dotarsi degli appositi termo-
Nel servizio a tavola la quantità di vino
metri che indicano l'esatta temperatu-
da versare nei bicchieri non deve su-
ra del vino. La conservazione in frigo-
perare di norma la metà delle rispetti-
rifero vale per spumanti, vini bianchi,
ve capacità per i vini bianchi, rosati e
vini rosati e da dessert, ricordando
rossi leggeri ed 1/3 per i vini rossi di
che le temperature suggerite sono le
grande impegno.
seguenti: Spumanti, champagne: se serviti
Una nota importante
come aperitivo, da 6 a 8 °C; se acco-
Quando si versa il vino di una bottiglia
stati a piatti, a tavola, da 8 a 10 °C
e la stessa si esaurisce con i primi 6/8
Bianchi secchi: da 10 a 12°C, secondo la loro struttura Rosati: da 12 a 14°C se, rispettivamente, del Nord o del Sud Italia
bicchieri e se ne apre un’altra, bisogna evitare di rabboccare con quest’ultima i bicchieri che contengono ancora vino della prima, soprattutto quando
Rossi giovani: da 15 a 18°C
si tratta di vino di alto lignaggio e alto
Rossi corposi: da 18 a 20°C
costo. B cod 49927
Nell’Onav la sfida è aperta per il titolo di Assaggiatore dell’anno di Salvatore Longo Per ogni uomo di cultura l’apprendimento è innanzi tutto una sfida per migliorare se stessi e poi occasione per arricchire gli altri, anche attraverso il confronto: quando diviene esibizione perde il suo significato profondo sacrificato sull’altare di altri valori. Anche il vino come soggetto e oggetto di cultura non sfugge a questo principio. L’Organizzazione nazionale assaggiatori di vino ha studiato con molta attenzione il modo di stimolare lo scambio di esperienze e di conoscenze attraverso un confronto che - come ha sottolineato il presidente Vito Intini annunciando “Il migliore assaggiatore 2017” - «non vuole essere un concorso, ma un’iniziativa ideata per avvicinare neofiti, appassionati ed esperti al grande mondo Onav. Lo scopo è creare un evento senza titoli o medaglie in palio. Un premio gratificherà i tre migliori concorrenti che parteciperanno all’iniziativa». La sfida coinvolgerà tutte le sezioni italiane con eliminatorie nelle diverse delegazioni provinciali ed è aperta anche agli appassionati non soci che per partecipare dovranno contribuire versando all’Onav la quota d’iscrizione di 50 euro. Le selezioni regionali sono previste contemporaneamente in tutta Italia il 24 giugno e la finale nazionale avverrà nell’ambito della Douja d’Or (8-17 settembre 2017). La premiazione avverrà il 25 novembre 2017 a Bologna in occasione della Convention dei delegati Onav, evento significativo in quanto permette di vivere l’atmosfera culturale e lo spirito amicale che hanno caratterizzato l’associazione fin dalla nascita nel 1951. B cod 49836
maggio 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Barman
Stefania Simonetti, figlia d’arte «Per fare il barman ci vuole umiltà»
Quella di Stefania Simonetti, da poco iscritta ad Abi Professional, è una competenza a 360 gradi nel mondo del bartending. Oltre alla gestione del suo SoleLuna a Lavagna, si dedica all’insegnamento per le nuove leve
N
asce in Liguria, Stefania Simonetti, e sin da piccola viene cullata nella filosofia del turi-
smo e dell’accoglienza tipica di quella regione, un po’ eccentrica e riservata, come i suoi abitanti. A riprova della sua predisposizione
all’accoglienza
fre-
quenta e si diploma in un istituto tecnico
30
per il turismo. Con il fratello Cristiano,
terra natia, soprattutto per le stagioni
ri, si è prestata all’insegnamento di
Stefania percorre tutte le tappe per di-
estive, e lì calca l’American bar di fami-
quest’arte che ha imparato.
ventare una giovane barlady. Il padre la
glia sul lungomare di Chiavari, il Paradi-
Possiamo tranquillamente dire che la fi-
spronava sempre a darsi da fare: “impa-
se, e all’occorrenza il ristorante dei geni-
gura paterna ha influenzato il futuro pro-
ra l’arte e mettila da parte”, le diceva, e
tori nel porto turistico di Lavagna.
fessionale di Stefania: la conoscenza a
lei ubbidiva come si soleva fare a quei
La strada che intraprende la porta ad
360 gradi del bar, con tutti i risvolti che
tempi.
avere un locale tutto suo che gestisce
implica, l’ha portata ad avere una forma-
Dietro al banco di proprietà, sulle peda-
col marito a Lavagna (Ge): il SoleLuna. È
zione completa. Ma è stato il fatto di co-
ne dei bar d’albergo e poi con corsi spe-
gente di mare, quella ligure, che sa navi-
noscere i personaggi del mondo del
cifici, arriva a Milano e lì fa diverse espe-
gare con burrasche e mare morto con la
bartending, a Milano e poi in giro per le
rienze seguendo quello che un tempo la
stessa calma. Così ora Stefania, oltre al
località importanti del turismo, che le ha
grande città commerciale offriva: l’onda
SoleLuna e la cogestione col fratello Cri-
permesso di applicare e affinare le pro-
delle fiere. Non disdegna di ritornare in
stiano della gelateria in centro a Chiava-
prie conoscenze. Soprattutto la passio-
Italia a Tavola · maggio 2017
ne, che oggi trasmette alle giovani leve, premesse di un futuro professionale. «Oggi la passione deve essere il principio attivo per questo mestiere complesso ma affascinante», dice Stefania. «La riconoscenza verso l’insegnamento è veramente appagante e mi fa capire che questa potrebbe essere la mia strada futura». Stefania si è recentemente iscritta ad Abi Professional e, assieme a Daniele Immovilli, nuovo coordinatore regionale, si adopererà nell’intento di creare in Liguria un tessuto territoriale professionale fatto di soci ma anche di giovani che fanno del bartending la propria aspirazione. «Oggi far parte di un’associazione - spiega Stefania Simonetti - diventa importante ancor più che nel passato. La nostra professione si trova legata a tante diverse e contrastanti realtà. Avere un’associazione che faccia da collante e da riferimento rappresenta sicuramente un punto di partenza per far sì che la nostra passione abbia un futuro rassicurante. Io ho sempre trovato stimolante e di-
conta Stefania. «Oggi forse i giovani, che
di tutte le esperienze e carpire più se-
vertente far parte di un’associazione e
sono il nostro futuro nell’ospitalità e nel
greti possibili dai propri insegnanti e capi
ho sempre vissuto i concorsi e le riunioni
divulgare il bere consapevole, vogliono
servizio, sempre con umiltà. Solo così si
come momenti di aggregazione e di
avere tutto e subito. Dopo aver frequen-
diventa grandi». B cod 49997
grandi amicizie. Amicizie che oggi ritro-
tato un corso specializzato, pensano di
vo in Abi Professional».
essere già arrivati ed essere grandi bar-
Un consiglio per i giovani che si avvici-
tender. A loro, e soprattutto ai miei ra-
nano al lavoro del bar: «La qualità fonda-
gazzi, mi sento di dire di non avere fretta,
mentale è sicuramente l’umiltà, come
perché nella vita non si finisce mai di
diceva il mio mentore Rino Diani», rac-
imparare. Bisogna cercare di fare tesoro
Mary Rose Oltre al suo Mojito al profumo di Liguria, un mojito classico al quale diminuisce la menta e aggiunge erbe aromatiche quali timo e maggiorana, Stefania propone un cocktail freschissimo e molto apprezzato nel suo SoleLuna di Lavagna, soprattutto dai vacanzieri: Mary Rose. Ingredienti: 4,5 cl Gin Mare 1,5 cl Maraschino Luxardo 1,5 triple sec 1,5 cl sciroppo di rose 2 cl succo di lime Guarnire con petali di rose Shake and strain doppia coppa cocktail
maggio 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Barman
Dall’Australia il Citrus Caviar
Un agrume da cocktail… ma non solo Arriva dall’Australia ma in Italia non si è ancora diffuso per via dei costi molto alti. Grazie alle sue proprietà e al suo gusto si presta ad essere usato per i cocktail ma anche in cucina e in pasticceria
S
piccole sfere colorate,
prezzo in commercio non è eccessivo,
ne esistono varie tipo-
attualmente in Italia viene venduto nel-
logie, dal bianco, al
la Bottega Alimentare di Ikea oppure è
verde, al giallo al ros-
reperibile online.
so all'arancione, sono
Però la vera novità sul Caviale vegetale è una altra. Utilizzato da molto
piccole sfere succose di Carmine Lamorte simili a quelle del ca-
tempo in Australia, luogo di cui è ori-
viale. Il gusto è acidulo simile a quello
ginario, il Citrus Caviar, Lemon Caviar,
del limone e del pompelmo ma molto
Finger Caviar o Caviale di Agrume
più dolce, ha proprietà rinfrescanti e
come lo si voglia chiamare, rappre-
antiossidanti, e possono essere ottimo
senta una assoluta novità per il nostro
ingrediente per i cocktail usate allo sta-
mercato, dove ancora non è reperibile,
to naturale semplicemente inserendo-
innanzitutto per il suo alto costo, (una
le nel Mixing Glass o nello shaker.
piantina varia dai 35 vai 100 euro, men-
Ma anche le foglie che sono pro-
tre il prezzo al kg, varia dagli 80 ai 150
fumatissime possono essere utilizzate
icuramente il caviale non è
euro) ed è acquistabile online da una
per aromatizzare piatti e bevande, inol-
una novità, tutti sanno di cosa
azienda olandese.
tre la buccia essicata del frutto diviene
parliamo. Però se diciamo ca-
Questo prodotto potrebbe trovare
un ottimo ingrediente aromatico una
viale vegetale, a molti verrà in mente
largo impiego in cucina e in pasticceria
volta ridotta in polvere. Possono esse-
l'Alga Caulerpa Lentilliffera, denomina-
in futuro, appena vi saranno degli agri-
re servite come un vero caviale come
ta Kelp, di origine Atlantica e delle co-
coltori innovativi in Italia che ne avvie-
antipasto, sulle tartine all'aperitivo, ed
ste Scandinave, un prodotto di natura
ranno la produzione, permettendo così
in Australia è l'uso che ne fanno da
vegetale dal colore scuro e dal gusto
l'abbattimento dei costi, un po’ quello
decenni. Attualmente si sta allargando
salmastro, che assomiglia al caviale di
che accadde tanti anni fa con i kiwi, i
anche in California la fama di questo
storione, utilizzato in molte preparazio-
quali all'inizio avevano prezzi proibitivi,
frutto mentre in Europa ed in Italia è im-
ni vegeteriane ormai da molti chef e
ma che dopo lo sviluppo nella nostra
portato ed acquistabile online presso
barman per la preparazione di tartine
agricoltura divennero frutti comuni, lo
l'azienda olandese Nature's Pride. Si-
da cocktail.
stesso potrà avvenire per questo parti-
curamente utilizzarlo adesso nei coc-
colare prodotto in futuro.
ktail avrebbe un costo proibitivo per
Questo prodotto ricchissimo di
32
gliato come integratore di Iodio. Il suo
molte virtù, contiene fitosteroli, polife-
La forma di questo frutto considera-
qualsiasi bar, però nel nostro laborato-
noli e le vitamine A, B1, B2, C, D ed E.
to un agrume, sembra quella di un dito,
rio alchemico siamo riusciti a provarlo
Inoltre presenta proprietà rimineraliz-
(per questo è chiamato Finger Caviar)
in alcune ricette con risultati eccellenti.
zanti ed antinfiammatorie ed è consi-
all'interno della buccia vi sono tante
B cod 50025
Italia a Tavola · maggio 2017
xxx · Professioni
maggio 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Hotellerie
Competitività alberghiera e sostenibilità È accordo tra Legambiente e Assohotel adopereranno per la realizzazione di corsi specifici sulla sostenibilità ambientale delle strutture turistiche per gli operatori del set- di Mariella Morosi tore. «L’adozione dei disciplinari - ha sottolineato la presidente di Legambiente, Rossella Muroni - prevede una cura particolare nella scelta e realizzazione dei pasti, sempre più genuini, tipici e possibilmente a chilometro zero; per le pulizie, effettuate con metodi e sostan-
F
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ze massimamente naturali e biodegrairmato a Roma da Assohotel
questa ricchezza unica si aggiungono
dabili, come pure la raccolta differen-
- Confesercenti e Legambien-
le attività di equiturismo e cicloturismo,
ziata spinta e il risparmio energetico.
te un protocollo d’intesa che
trekking e agriturismo, l’Italia è in grado
Senza dimenticare che anche l’ospite
unifica le competenze per realizzare
di creare ulteriore valore aggiunto pro-
può fare la sua parte applicando le buo-
un programma nazionale per la soste-
prio grazie a questa nuova, sempre più
ne pratiche consigliate».
nibilità ambientale e la competitività
accreditata, forma di economia.
«Come associazione siamo partico-
delle strutture alberghiere. L’obiettivo
Per concretizzare il progetto, verrà
larmente soddisfatti di sottoscrivere un
è la realizzazione di un nuovo sistema
istituita una rete di accoglienza ecolo-
protocollo di intesa con Legambiente -
turistico ricettivo di qualità, capace di
gica qualificata delle strutture ricettive e
ha precisato Filippo Donati, presidente
durare nel tempo. Un sistema non inva-
turistiche nel quadro delle linee defini-
di Assohotel - per impegnare le impre-
sivo, responsabile nei comportamenti
te dal progetto dell'etichetta volontaria
se associate a un nuovo tipo di svilup-
e di minore impatto, che faccia della
di Legambiente “Turismo, bellezza e
po e di benessere per i propri clienti,
conservazione della natura, della risco-
natura”. Un marchio che contraddistin-
per sé stessi e per le proprie famiglie.
perta dell’identità dei luoghi, dell’alleg-
gue le aziende impegnate a realizzare
Consideriamo fondamentale il migliora-
gerimento dell’impatto e della buona
una serie di azioni e di comportamenti
mento della qualità ambientale e la lotta
ospitalità i suoi elementi di pregio. Qua-
stabiliti secondo disciplinari specifici,
contro tutte le forme di inquinamento».
lità ambientale e sostenibilità i cardini
atti a rendere la gestione ecoefficiente,
Un rapporto d'intesa che mira ad un
del protocollo.
salvaguardando e valorizzando il patri-
chiaro obiettivo: ospitalità e accoglien-
Il territorio nazionale, con il suo patri-
monio ambientale locale, per migliorare
za, sia da declinarsi nel rispetto ambien-
monio culturale e artistico, il paesaggio,
la qualità della vita nelle destinazioni
tale che in enogastronomia e cucina,
i prodotti tipici e le tradizioni rappresen-
turistiche e all’interno delle strutture. Al
per il turismo italiano, tema centrale ad
ta da sempre una grande opportunità
fine di rendere il progetto efficacie e
inizio aprile della nona edizione del Pre-
di sviluppo per il buon turismo. Se a
duraturo, Legambiente e Assohotel si
mio Italia a Tavola. B cod 49685
Italia a Tavola · maggio 2017
Gli additivi alimentari al ristorante Cosa fare per uso e consumo sicuro G
li additivi sono oggi uno degli argomenti più dibattuti nel settore alimentare, ancor più nella ristorazio-
Utilizzare un additivo solose necessario;
ne che viene considerata, a torto a o a ragione, un
Controllare che sulla con-
processo domestico-artigianale e quindi esente da “supporti
fezione sia scritto “prodotto
chimici”. A causa del terrorismo mediatico e della scarsa cono-
ad uso alimentare” per evi-
scenza di questi tipi di “ingredienti” che troviamo evidenziati in
tare rischi di tossicità;
quasi tutte le etichette dei prodotti, le 26 categorie di additivi
Nell'approvvigionamento
(coloranti, conservanti, emulsionanti, antiossidanti, esaltatori di
preferire l’acquisto di addi-
sapidità, ecc.) destano preoccupazione e atteggiamenti osti-
tivi di origine naturale;
li attribuendo addirittura valenza negativa al termine. In Italia oggi si contano circa 2.500 sostanze che possono essere
di Massimo Artorige Giubilesi Tecnologo alimentare
di Valeria Annunziata
Responsabile qualità e sicurezza alimentare
Stoccare gli additivi in un’area dedicata secondo le indicazioni riportate in etichetta;
legalmente addizionate agli alimenti, comunemente utilizzati
Una volta aperto sul prodotto riportare l’etichetta originale
nella grande industria per preservare qualità e salubrità di ali-
per garantire la rintracciabilità e per avere costantemente a
menti soggetti ad ossidazione, esposizione a microbi poten-
disposizione le indicazioni sul dosaggio da utilizzare;
zialmente nocivi, oppure ad oscillazioni di temperatura. Nella ristorazione, invece, l’utilizzo di additivi è relativamente limitato, se escludiamo quelli di origine naturale. Per alcune
Controllare che l’additivo non reagisca con i componenti dell'alimento dando origine a composti tossici o provocando la distruzione di sostanze nutritive;
ricette risulta impossibile prescindere dall’utilizzo di additivi.
Non utilizzare additivi per nascondere alterazioni in atto
Pensiamo alla comune farina di frumento come addensante
nell'alimento, sarebbe frode commerciale mettendo in perico-
per legare le salse, oppure al tuorlo d’uovo, indispensabile per
lo il consumatore;
preparare la maionese, dove proteine e lecitina magicamente
Prediligere per la conservazione il rispetto della catena del
creano un’emulsione tra l’acqua e l’olio. Ci sono poi l’acido
caldo e del freddo, mediante dotazioni refrigerate ed attrezza-
tartarico (E334) utilizzato come agente lievitante nei biscotti, la
ture di cottura e abbattimento;
pectina (E440) comune gelificante per marmellate e gelatine; l’acido ascorbico (E300) come antiossidante nelle macedonie
Verificare la purezza delle sostanze e l’assenza di possibili contaminanti. B cod 49991
oppure ancora l’agar agar (E406) famoso addensante di origine vegetale nelle creme di frutta.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Consigliamo alcune procedure (che dovranno essere presenti nel piano di autocontrollo di ogni esercizio) per migliorare la gestione in cucina:
Tel 02 39313088 - www.giubilesiassociati.com servizioclienti@giubilesiassociati.com
maggio 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Scuola e formazione
Da Ifse sempre più formazione e promozione del Made in Italy Nuova partnership con l’Istituto foggiano Irfip. Continuano con successo le attività dedicate alla formazione dei cuochi e pasticceri con il Corso professionale di cucina italiana e il nuovissimo Master dei Campioni, oltre ad eventi e consulenze per la promozione dei prodotti enogastronomici made in Italy nel mondo
L
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a scuola di alta cucina Ifse-Ita-
pevole e professionale al mondo
cuochi e pasticceri con il Corso profes-
lian food style education (www.
dell’alta cucina e pasticceria. Per gli
sionale di cucina italiana e il nuovissi-
ifse.it) prosegue con successo
studenti di questo istituto, visita didatti-
mo Master dei Campioni. Gli studenti
le proprie attività formative. Nell’ultimo
ca alle tre sedi Ifse - Piobesi Torinese,
del Master dei Campioni hanno di re-
periodo, infatti, è stata protagonista di
Frossasco e Torino - per giornate di for-
cente avuto la possibilità di confrontar-
numerose nuove attività tutte dedicate
mazione con gli chef Ifse. Presso la
si con altri grandi nomi della pasticceria
alla formazione, a diversi livelli, sulla cu-
sede di Piobesi, ad esempio, i ragazzi
tra cui Piergiorgio Giorilli, Elena Wendy
cina e pasticceria italiana, baluardo
hanno avuto modo di confrontarsi con
Bosca e Mauro Morandin. Presto in cat-
d’eccellenza nel mondo e cavallo di
lo chef Riccardo Marello sul tema dei
tedra il Campione del mondo di pastic-
battaglia della scuola.
secondi piatti. Le lezioni hanno in parti-
ceria Davide Malizia e il maestro di ae-
Sancita una nuova partnership con
colare “strizzato l’occhio” alla cucina
rografia Mario Romani, oltre che il mae-
l’Istituto religioso di formazione ed
piemontese che i ragazzi erano curiosi
stro cioccolatiere Lorenzo Zuccarello.
istruzione professionale (Irfip) di Pietra-
di scoprire essendo di un’altra regione
montecorvino, in provincia di Foggia,
italiana.
Il Corso professionale di cucina italiana è invece giunto alla fine della 22ª
nuovi piani formativi dedicati ai più gio-
Continuano poi con successo le at-
edizione e i ragazzi, ad aprile, hanno
vani per avvicinarli in maniera consa-
tività dedicate alla formazione dei futuri
svolto come di consueto il loro saggio
Italia a Tavola · maggio 2017
di fine corso. Un gruppo di livello e mol-
apprezzato dagli chef Lavazza sia per il
se nazionalità. Oltre agli studenti italia-
to affiatato composto da diversi stu-
profilo organolettico in generale sia
ni, Ifse sta ospitando infatti ragazzi
denti italiani, ma anche due ragazzi ar-
per il fatto che Paulina abbia legato una
provenienti da Corea, Giappone, Ma-
rivati direttamente dal Messico e una
ricetta originaria del suo Paese a pro-
rocco e Brasile. In arrivo anche diversi
ragazza brasiliana. La classe ha pre-
dotti italiani.
gruppi di studenti stranieri da Cina,
sentato piatti equilibrati e accattivanti
Il Trofeo Parmigiano Reggiano è
Corea, Filippine, Russia e Ucraina. Ifse,
capaci di rapire la giuria intervenuta
stato invece consegnato a Giorgio Ca-
oltre ai corsi formativi, sta lavorando
per l’occasione. Tra gli ospiti lo chef Lu-
purso, 19enne di Torino, figlio d’arte,
su numerosi altri progetti dedicati alla
ciano Regaldo, oltre ai rappresentanti
che grazie alle sue capacità, ma so-
realizzazione di eventi per la promo-
di alcune aziende partner di Ifse quali
prattutto al suo temperamento solare,
zione dei prodotti enogastronomici
Raspini Salumi, Tenuta Roletto, Dora
positivo e sempre disponibile, ha avuto
made in Italy e consulenze importanti
Vini, il giornalista Paolo Polastri e l’ex
la meglio sui suoi compagni di corso.
di cui verrà svelato qualcosa in più nel-
studentessa Ifse Martina Peluso, ragaz-
Intanto la 23ª edizione ha avuto ini-
za dalle grandi capacità che sta facen-
zio con un gruppo che accoglie diver-
la seconda metà dell’anno. B cod 49862
do una brillante carriera e inizierà prossimamente una nuova esperienza presso un ristorante 3 stelle Michelin di Parigi. Proclamati anche i vincitori dell’ambita Tazzina d’oro Lavazza e del Trofeo Parmigiano Reggiano al migliore studente. I riconoscimenti sono andati rispettivamente a Paulina Michelle Sandoval Castañeda, 23enne messicana che ha presentato il piatto “Mole Mexicano alla Piemontese”, una preparazione dai sapori forti, complessi e capaci di completarsi l’un l’altro, che è stato
Paulina Michelle Sandoval Castañeda con Raffaele Trovato, direttore generale di Ifse
maggio 2017 · Italia a Tavola
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Abbinamenti
Pinot Nero Rosé Alto Adige Doc 2016 Uve: 100% Pinot Nero Vinificazione: fermentazione e affinamento in tini d'acciaio Affinamento: 6 mesi tra acciaio e bottiglia Colore: rosa delicato Profumo: profumi fruttati di lampone e fragola Sapore: fresco, fruttato, di vivace acidità Servire a: 8-10°C Gradi: 14% vol. Abbinamenti: questo rinfrescante vino estivo si abbina magnificamente alle merende al tagliere, ma anche alla pizza, alla pasta oppure ancora al petto di faraona ripieno all'aglio orsino; a temperature più fresche dà il meglio di sé sui piatti di pesce
Cantina San Michele Appiano via Circonvallazione 17-19 39057 Appiano (Bz) Tel 0471 664466 www.stmichael.it
Il Pinot Nero Rosé dell’Alto Adige esalta le mazzancolle al rosmarino D a oltre un secolo la Cantina
Alto Adige. Grazie al metodo Saignée
San Michele-Appiano domi-
(estrazione delicata die succo dal mo-
na il cuore del più importante
sto), la Cantina San Michele-Appiano
comune vitivinicolo dell’Alto Adige. I ter-
ricava un succo eccellente con il qua-
reni che circondano la località alle por-
le viene vinificato un vino rosé fresco,
te di Bolzano, dove il vino è di casa da
fruttato e succoso, con profumi fruttati
oltre 2.000 anni, hanno caratteristiche
di lampone e fragola. L’Alto Adige Pinot
ideali per la produzione di grandi uve
Nero Rosé 2016 è perfetto per accom-
che poi vengono trasformate con cura
pagnare le “Mazzancolle in padella al
dalla Cantina San Michele-Appiano.
rosmarino, crema di lenticchie nere,
Oltre ad essere uno dei più antichi
crema di zucca e barba dei frati” di
vitigni c oltivati, da oltre 150 anni, il Pi-
Claudio Sadler del Ristorante Sadler di
not Nero è uno dei vini più apprezzati in
Milano (2 stelle Michelin). B cod 49564
Mazzancolle al rosmarino, crema di lenticchie nere, zucca e barba dei frati Ricetta di Claudio Sadler del Ristorante Sadler di Milano Ingredienti (per 10 persone): 1 zucca mantovana piccola, 300 g di lenticchie nere, 300 g di barba dei frati, 50 g di panna, 30 mazzancolle, 2 spicchi d’aglio, 1 foglia di alloro, rosmarino, olio evo, sale e pepe. Per la finitura: fiori di rosmarino, rosmarino fresco. Preparazione: mettere a mollo in abbondante acqua le lenticchie per 3 ore. Una volta ammollate, cuocerle in acqua salata con l’alloro e l’aglio. Quando saranno cotte prenderne una parte e frullarla a crema sistemando di sale. Conservare la parte restante nella sua acqua. Pelare la zucca, togliere i semi, tagliarla a pezzetti e metterla in un sacchetto sottovuoto con olio, sale e pepe. Cuocere a vapore a 100°C per 30 minuti. Quando sarà diventata morbida, frullarla nel bimby con la panna. Sistemarla di sale e pepe, ottenendo la giusta densità (40 minuti). Conservare al caldo. Tuffare la barba dei frati in acqua bollente e salata per 2 minuti e raffreddarla subito in acqua e ghiaccio. Sgocciolare e asciugare (5 minuti). Pulire le mazzancolle dal carapace e dalla vescica. Privarle della testa, che verrà svuotata della parte interna, e sbollentata per un minuto in acqua (10 minuti). Scaldare una padella con un filo di olio evo e uno spicchio d’aglio, saltare la barba dei frati e sistemare di sale e pepe. Allo stesso modo cuocere le mazzancolle in padella con l’olio, uno spicchio d’aglio e un rametto di rosmarino facendo attenzione a non asciugare troppo il pesce (10 minuti). In un piatto disegnare dei cerchi con la salsa di zucca, la salsa di lenticchie nere e la barba dei frati. Sistemare qualche lenticchia intorno e nel centro disporre le mazzancolle. Decorare il tutto con le teste di mazzancolle e qualche rametto di rosmarino fresco con i suoi fiori (10 minuti).
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Italia a Tavola · maggio 2017
maggio 2017 ¡ Italia a Tavola
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Attrezzature
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Chs Group
La tavola diventa un viaggio senza limiti
Italia a Tavola ¡ maggio 2017
Attrezzature
Nella ricerca costante di prodotti di alta qualità per la ristorazione e per il servizio banqueting, Chs Group presenta collezioni per la tavola che incantano lo sguardo e fanno da cornice perfetta per ogni pietanza
C
hs Group ha scelto in questo
tatto e la lucidità singolare del mate-
bianco e colori in un palco tutto vo-
numero di stupirvi, partendo
riale all’occhio. La forza del bianco più
stro, intimo. Ora che siete acclimatati
da un piatto in copertina di
puro è lì, eterna, a ricordarci quanto
a questo appassionante storytelling
enorme pregio. La sua personalità e
importante sarà il contrasto con qual-
della ristorazione, ne approfittiamo
il suo carisma sono tali da aprirvi un
siasi pietanza vi si poggerà sopra. Il
per introdurvi il capolavoro che trova-
mondo inesplorato, farvi scoprire un
set sarà composto da 6 piatti a dia-
te in foto nella pagina accanto. Non è
altro stile di vita. Il nostro viaggio inizia
metro incrementale e sarà disponibile
stupefacente? Per la sua creazione, è
nell’ambito del fine dining, dedicato a
a partire dai prossimi mesi.
stata chiesta una consulenza al noto
quei ristoranti gourmet di grandissimo
Dopo averne vissuto lo sviluppo
studio di design contemporaneo pa-
pregio dove si ricerca costantemente
con grande dedizione e dopo averlo
rigino Sismo, una celebrazione dei
l’alta qualità, sperimentando, inven-
accarezzato in anteprima, Chs Group
prossimi 200 anni di storia di Pillivuyt,
tando con fantasia nuove ricette, ma
non può far altro che confermare
serie Canopée.
anche con tutto ciò che gira intorno,
come la fama di Limoges capitale
Non c’è molto da dire; in realtà, ne
quindi anche l’importanza dei luoghi
della porcellana sia tutt’oggi meritata.
avremmo a tonnellate di inchiostro da
dove si propone la cucina per inten-
Tappa di viaggio imprescindibile, luo-
spendere ma questa volta è meglio
ditori. Per scatenare al meglio questa
go sacro per gli amanti della ricerca-
lasciarvi a mirarlo e rimirarlo nella sua
creatività, Chs Group ha scelto di pre-
tezza a tavola. È dedicato a chiunque
profonda bellezza. Dolce, dinamico,
sentare piatti e linee caratterizzate da
pensi che la ristorazione di alta classe
sinuoso, stiloso, in una parola: com-
un bianco brillante, come se fossero
passi dai soliti punti fermi e a chi ha
pleto. Può accompagnarvi in paradisi
tele bianche sulle quali gli chef più ri-
ancora voglia di lasciarsi stupire da
di degustazione che non dimentiche-
nomati possono sbizzarrirsi nella loro
motivi ornamentali unici, in grado di
rete facilmente, non a caso include un
costante ricerca.
accarezzare vista e palato.
particolare set No Phone per isolare
Ed è proprio partendo da questo
Una linea per chiunque apprezzi il
visivamente il cellulare. Sarete voi, i
principio ispiratore che siamo arrivati
contrasto tra pietanza e piatto, con un
commensali, la dialettica e il gusto a
al piatto che vi presentiamo in antepri-
piglio di riguardo all’eterno teatro tra
regnare sovrani sulla tavola.
ma: è stato progettato con passione, idea dopo idea, dettaglio su dettaglio.
L di Limoges
L’azienda lo ha scelto come emblema per raccontarvi di sé tramite le sensazioni di chi, anno dopo anno, ha lottato e creduto in un sogno: abbattere un po’ per volta la routine della tavola. Chs Group si è dedicata a chi non avrebbe mai pensato che la ricercatezza del dettaglio potesse essere così incredibilmente appagante. Vi preghiamo di osservarlo bene: è il protagonista della linea L di Limoges di Dégrenne Paris. Pulizia, eleganza, delicate increspature sulla superficie, quasi martellate, un connubio ideale tra la sensazione della stuoia al
maggio 2017 · Italia a Tavola
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Attrezzature
Leela Baralee
ben cinque differenti tagli, un’offerta in grado di reggere il peso del fine preposto: garantirvi un’esperienza Banqueting quanto più completa possibile, mantenendola all’interno dei binari di quel piacere minimalista proprio della Leela Baralee. Discorso simile, seppur inferiore nell’offerta, vale per le ciotole, simbolo di grande importanza della cultura thailandese, utilizzate indipendentemente dalla caratura sociale o professionale. Questa, non a caso, è una linea importante ma umile nell’anima. Nella percezione comune - e spesso anche reale - il banchetto è la parafrasi di una convivialità raffinata, eppure è il contrasto tra la semplicità di Leela Baralee e l’altezza del suo
42
Nel banqueting, suggestioni dall’Estremo Oriente
da un utilizzo intensivo del bene. Per
utilizzo a farla risaltare maggiormente
l’azienda, fare ristorazione vuol dire
nel contesto. È anche per questo mo-
questo. Vuol dire abbracciare non
tivo che la sentiamo molto vicina a noi
La serie di dimensioni nella ristora-
solo il cliente, ma anche - e soprat-
e facilmente proponibile a chiunque
zione di richiamo ha una lista lunga
tutto - i suoi commensali con un caldo
sia in cerca di una linea che richia-
e variegata. Dopo un inizio nell’élite
velo di concretezza e affidabilità. Le-
mi con costanza un legame con una
della produzione francese, stiamo
ela Baralee è una collezione corposa
terra che non nasconde le proprie
per introdurvi al banqueting con una
dove all’elenco più tradizionale si af-
umili origini, anzi le trasforma in for-
collezione dalle magnifiche terre del-
fianca un servizio di tazze e teiere in
za comunicativa. Per vivere sempre,
la Thailandia. Questa è una storia che
piena cultura Thai.
per l’appunto, liberi da costrizioni e
fa riferimento al Regno esotico, alle
Quella orientale è una terra fa-
dettami e riuscendo così a fondere
sue usanze, umili, familiari, rispetto-
mosa per la varietà delle pietanze
in un’unica gamma l’estrema qualità,
se della tradizione. Lo stile della li-
offerte, anche liquide, pertanto non
unita ad un ottimo prezzo.
nea Leela Baralee è questo e anche
è casuale un completamento da
di più; attingendo a piene mani dal
banchetto che tenga conto di ogni
cuore della società e alle sue origini
necessità e orientamento di consu-
Fantasia senza confini per il mondo bistrot
etimologiche - “thai” vuol dire libero,
mo. Per proporvi degnamente questa
Dall’ambito del banqueting ci voglia-
indipendente - la collezione fa di una
linea Chs Group ha studiato, affon-
mo spostare verso quella ristorazione
apparente quanto minimale semplici-
dando le radici nella cultura autocto-
definita bistrot. Ma che cosa identifi-
tà il suo punto di forza estetico. Spar-
na più semplice, le usanze di rito, gli
ca questa parola? La maggior parte
tana ma filiforme, la linea rappresenta
schemi della socialità del popolo; si è
delle parole straniere che vengono
il meglio del banqueting di qualità,
quindi interessata alle dimensioni del
importate in Italia sono inglesi, ma ve
duraturo grazie alla lavorazione arti-
servizio, le proporzioni necessarie a
ne sono alcune dal suono più dolce
giana e uno studio attento verso pos-
mantenerci in linea con le aspettati-
che sono entrate nel nostro linguag-
sibili difetti indotti.
ve dei maestri Thai. La speranza è di
gio comune e derivano invece dalla
Ma Chs Group si è spinta oltre,
aver pagato il giusto tributo alla loro
Francia. Il problema che spesso si
offrendo una garanzia a copertura
grandezza. La proposta dei piatti pia-
incontra con questa tipologia di ter-
anche di quelle sbeccature derivanti
ni, siano Rim o Coupe, tiene conto di
mini è che si utilizzino senza in realtà
Italia a Tavola · maggio 2017
Attrezzature questo che sempre noi di Chs Group abbiamo scelto di donarvi proposte fantasiose, calde e accoglienti. Ed è per questo che la prima collezione che proponiamo fa della creatività il proprio cavallo di battaglia. Quando la fantasia scende in campo, non esiste ispirazione maggiore di quella del mare. Sconfinato, rilassante o tempestoso, misterioso. I flutti e i suoi colori caldi ci inebriano da sempre, affascinano, stupiscono quanto basta a cingere di salmastro l’inventiva dei geniali autori olandesi che ne portano la firma. Vi presentiamo la linea Gastro, un gioco a spirale di cromie e richiami marini a profusione a conquistare la vostra tavola con una grazia memorabile. Ogni centimetro di questa linea stoneware è prodotta a mano. Linee che ci portano alla mente esplorazioni subacquee tra luci solari filtrate dall’acqua, riflesse su un manto di sabbia ove conchiglie posano la propria corazza vellutata. A queste forme si è ispirata la giovane designer Mieke Cupp nel creare un substrato di geometrie e motivi dedicate proprio agli amati molluschi, principi del fondo marino e modelli - loro malgrado - di una sequenza di piatti, sottopiatti,
Gastro
vassoi e ciotole piuttosto unica. Tutto questo è stato da lei sviluppato in col-
conoscere bene il loro significato. Un
si può anche solamente bere un caffè
laborazione con lo chef Ron Blaauw.
esempio su tutti è proprio il termine
o gustare un calice di vino, nel nostro
Vi preghiamo di soffermarvi sulla
bistrot, parola attinente al settore ali-
Paese è strettamente legato anche
scelta delle texture utilizzate per per-
mentare che viene spesso usata al
alle pietanze, si tende insomma ad
sonalizzare l’andamento concentrico
posto di ristorante, osteria o bar. Ma
offrire un servizio più completo.
dell’offerta. È strepitoso notare come
cosa si cela dietro questo termine?
Ed è proprio pensando a questa
nulla sia lasciato al caso: nessun ri-
Si tratta solitamente di un locale
definizione che Chs Group si è im-
flesso o nicchia di contrasto sono po-
molto semplice dalle dimensioni ridot-
mersa in questo mondo di fantasia e
sti senza un’attenta ricerca pregressa
te. Trattasi di una raffinata evoluzione
creatività per proporvi collezioni che
del piacere visivo.
dell’osteria nata ovviamente in Fran-
sono di forte impatto estetico, ma do-
Se siete d’accordo, vorremmo
cia ed arrivata anche da noi in Italia
nano anche grande personalità ai lo-
proseguire assieme in questa esplo-
con qualche differenza. Sì perché se i
cali. In questi locali non si conosce la
razione fantasiosa nel reame di Po-
cugini francesi hanno dei bistrot in cui
fretta, ci si entra per restarvi ed è per
seidone, arrivando a toccare
maggio 2017 · Italia a Tavola
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Attrezzature in spiaggia in compagnia di un falò e persone sincere rimanga un’esperienza strepitosa a qualsiasi età, un ricordo da conservare nel posto più caro della memoria. Per Chs Group, ristorare significa anche cullare le fotografie del passato che il commensale porta dentro di sé e vorrebbe non dimenticare mai. Chiudiamo questo excursus nella natura con la linea Blue Galet di Dégrenne Paris. Altro rimando al colore della notte, cerchi dentro cerchi, eclissi di una luna coperta da un sole blu. Come nel dolce sogno in una notte rinfrescata dalla brezza estiva, la linea si mantiene satura, fissandovi dalla sua dimensione di blu profondo, insondabile. Qualsiasi cibo vi si adagi sopra, la corposa tessitura ne esalta forme e sapori, mantenendo la stasi del pasto a metà tra la linea luminosa della realtà e quella invece che coraggiosa si staglia all’orizzonte di quell’oceano da sogno.
Il piacere di uno stile “casual” e informale Non è semplice trasmettere a parole l’entusiasmo che lo staff di Chs Group profonde per far avvicinare e appassionare quanti più lettori possibile al mondo della ristorazione creativa, eppure non a caso ci siamo lasciati in questo ultimo slot di dialogo la li-
White Sea
nea più adatta a chi non si è sentito rappresentato da quanto già trattato. Questo è il terreno comunemente
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un’altra eccellenza di design con
di pasteggiare comodamente seduti
chiamato “fast casual”. Potreste esse-
la linea White Sea. Ora è la gamma
sulla sabbia sul fondo del mare vici-
re voi: amanti del cibo gourmet, della
cromatica a stupire l’osservatore:
no la riva, dove la luce può ancora
raffinatezza gastronomica, il gusto del
spruzzate di colori marini, tra acqua e
arrivare e piccoli pesci vi lambiscono
sopraffino, però... fatto in modo “ca-
rifrazioni luminose, vengono dipinte a
le guance nel mentre che addentate
sual”, senza particolari ornamenti, per
mano su una base di bianco sporco.
la pietanza. La luce perde d’intensità,
il puro piacere della degustazione
È così che gioca la fantasia con le vo-
arriva la notte, poi l’aurora, con le sue
pratica, non estetica.
stre emozioni. Quando adagerete le
tinte pastello. La colorazione Purple
Per una volta accantoniamo par-
vostre posate sul piatto, immaginate
Aurora è lì a ricordarvi come l’alba
zialmente la poesia dello storytelling
Italia a Tavola · maggio 2017
Attrezzature
Blue Galet di classe per accogliere nel gruppo
spesso le curiosità dei presenti ma
tudini, arricchendole di gusti e sapori
un trionfo di legno e alluminio con la
tenendo stretto il pallino dell’usabilità,
estetici magari fino ad ora sconosciuti
linea Twist&Serve. Vassoi e ciotole
fulcro della loro struttura.
o sottovalutati. Insieme a Chs vi po-
figlie dell’usabilità quotidiana, un ap-
Abbiamo scelto di chiudere così,
trete avventurare alla scoperta di un
proccio più di comodo, una modalità
con un dialogo più terreno e più con-
mondo, quello ristorativo, ampio e
tutta nuova per servire ed essere ser-
sono ai ritmi e le strutture di quello
variegato e che nel corso degli ulti-
viti. Il legno e gli intagli restituiscono
che, a conti fatti, è l’approccio alla ri-
mi anni si è evoluto in svariate decli-
leggerezza al prodotto, permettendo
storazione più comune, quello casual.
nazioni, riflettendo così la varietà dei
una piena maneggevolezza e gestio-
Naturalmente, questo non deve es-
contesti sociali attuali. Si dice che la
ne della pietanza liquida e solida an-
sere un invito a depauperare a livello
curiosità sia l’altro nome della speran-
che in mobilità. Quando poi la vostra
dialettico quanto di magnifico sovra-
za.
professionalità vi impone di servire,
esposto nei paragrafi precedenti, ma
Fatevi prendere da questa voglia
Chs vi propone un paio di splendide
solo uno stimolo a scoprire che que-
di scoperta ed entrate in un nuovo
idee per accompagnare il bene con-
sto è un mondo splendido, ampio, in
mondo, non ve ne pentirete!
sumabile. Vassoi da portata oppure
continuo divenire e sempre più atten-
B cod 49937
piccoli secchielli da riempire e porta-
to ai bisogni di chiunque.
re in tavola. La finitura scelta è martel-
Il catalogo Chs è un ottimo bigliet-
lata, arricchita da una linea pulita che
to per salire su quello che può essere
ne favorisce l’impugnatura e la presa,
considerato come un comodo mezzo
garantendovi una certa sicurezza
per cambiare in meglio le vostre abi-
di affidabilità, anche in situazioni di clientela particolarmente numerosa.
Chs Group Via Marzabotto 16 - 26015 Soresina (Cr) - Tel 0374 340513 www.chsgroup.it
Twist&Serve
Abbiamo testato le soluzioni in più contesti: dalla tavola con amici di un comune pre-partita in un locale alla mano alla prova in ristorante con clientela estera e più interessata al contenuto gastronomico che alla forma, dal venditore ambulante con tavolini su marciapiede alla cena aziendale senza troppi fronzoli. In ogni situazione il prodotto scelto ha risposto in maniera ottimale, attirando
maggio 2017 · Italia a Tavola
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Attrezzature
Finger food di alta gamma con i contenitori Wild & Free
I
46
l finger food è tendenza. Una
dio di questi movimenti e di queste
nei canali catering, ingrosso specia-
modalità di consumo che piace
geometrie, nasce la linea Wild & Free,
lizzato, party / entertainment, grande
e si sta imponendo a ogni livello
che propone una gamma di coppette
distribuzione organizzata.
della ristorazione. Un consumo, cer-
e piattini dal design impattante che
La gamma comprende prodot-
to veloce, ma che può essere anche
esprime la freschezza e la gioia tipi-
ti caratterizzati da un forte impatto
molto raffinato ed elegante. Attenta
che dei paesaggi naturali, ma anche il
estetico e destinati sia ai settori della
alle nuove esigenze di un mercato in
loro aspetto più inusuale e originale.
pasticceria e gelateria, sia al mondo
divenire, Goldplast, azienda italiana
I prodotti della linea sono realiz-
del catering e banqueting. Il design
specializzata nella ideazione, produ-
zati in polistirolo, tutti BPA (bisfenolo
curato caratterizza fortemente tutte le
zione e commercializzazione di ar-
A) free. Le diverse preparazioni pos-
linee Finger Food, per permettere a
ticoli per la tavola di alta qualità, ha
sono essere realizzate, conservate
tutti i professionisti più esigenti di ve-
avuto un’idea brillante. E ha iniziato il
e servite direttamente, per essere
stire buffet o catering a regola d’arte,
2017 lanciando la nuova linea di pro-
presentate e consumate soddisfa-
con stile e creatività, all’altezza anche
dotti per finger food Wild & Free.
cendo il gusto del palato ma anche
delle situazioni che richiedono un’e-
Una linea che si esprime con un
della migliore estetica. La linea Wild &
leganza impeccabile. B cod 48839
inedito e accattivante design che in-
Free si inserisce all’interno della pro-
terpreta in modo semplice e pulito le
posta Finger Food di Goldplast, una
forme di fiori e foglie e i disegni che il
gamma di prodotti monouso pensati
vento crea su acqua e prati. La natura
appositamente per le preparazioni
come fonte di ispirazione. Dallo stu-
finger food dolci e salati, distribuita
Italia a Tavola · maggio 2017
Goldplast via Campi Maggiori 27/A - 21051 Arcisate (Va) - Tel 0332 470 249 www.goldplast.com
Attrezzature
maggio 2017 ¡ Italia a Tavola
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Attrezzature
Pentola d’oro Agnelli
Alta funzionalità, servizio esclusivo
N 48
on la si trova alla fine di un
Lab, centro di ricerca e formazione di
carati vanta infatti una grande capacità
arcobaleno tra le mani di
casa Agnelli, il prestigioso strumento
conduttiva, intrinseca al metallo stes-
stravaganti gnomi. A cu-
professionale dall’elegante design
so. Ma di “plus” ne ha tanti: anallergico
stodire i segreti della pentola d’oro è
è oggetto del desiderio di chef e
e antibatterico, l’oro è il principe dei
il brand Pentole Baldassare Agnelli.
gourmet.
metalli anche in cucina.
Progettata a Lallio, alle porte di Berga-
Non solo ricercatezza e opulenza.
Autentici strumenti di alta funzio-
mo, all’interno di Saps Agnelli Cooking
La pentola rivestita in oro zecchino 24
nalità, oggetti preziosi, belli da vede-
Italia a Tavola · maggio 2017
Attrezzature re, esclusivi e adatti a servire direttamente i commensali in tavola. Un espediente di grande sorpresa per chi si vede arrivare in sala uno chef che serve con tanta eleganza. Per sua natura però l’aurea pentola non può essere realizzata completamente in oro perché si tratta di un metallo malleabile, morbido. L’asso
Oro, consigli utili Eccezionale per quelle cotture lunghissime a fiamma molto moderata: dalle zuppe ai brasati, dagli stracotti alla polenta. La grande capacità di condurre il calore rendono la pentola d’oro impareggiabile nelle cotture violente e nelle scottature. La pentola d’oro è ottima per la preparazione di risotti. L’alta conducibilità termica del materiale permette ad ogni chicco di riso di ricevere il calore in modo uniforme, rilasciando delicatamente il proprio amido.
vincente del brand è di aver dotato la pentola d’oro di un’anima in rame.
e l’inevitabile benessere che da que-
superficie dallo spessore uniforme,
Una sintesi studiata per ottenere una
ste deriva».
per una differenza di temperatura di
E se tutto ebbe inizio con l’allu-
1°C), contro ad esempio i 60 k dell’ac-
minio, il brand Pentole Agnelli vanta
ciaio inox. Ma questo è solo uno dei
«Produciamo pentole da 110 anni,
linee realizzate con metalli “preziosi”.
vantaggi. La possibilità di ristagnare
siamo costantemente chiamati a su-
Un vero e proprio podio: oro, argen-
periodicamente l’interno e lucidarlo
perare il confine produttivo per condi-
to e... rame. Le pentole di rame hanno
esternamente rende il recipiente pra-
videre con gli chef quelle che sono le
qualità preziose per il cuoco. Questo
ticamente eterno. Sicuro anche dal
virtù e le caratteristiche degli strumen-
metallo infatti, oltre alle doti estetiche,
punto di vista igienico, il rame non
ti che produciamo», spiega Angelo
ha la caratteristica di trasmettere il ca-
contiene nichel. B cod 49926
Agnelli, quarta generazione alla gui-
lore rapidamente e in modo uniforme.
da dell’azienda bergamasca e ceo di
Basti pensare che la capacità ter-
Pentole Agnelli. «Ne sono un esempio
mica del rame è pari a 386 k (dove k
la maneggevolezza, la robustezza, la
è l’unità di misura che indica la poten-
conduzione di calore, la sostenibilità,
za termica che passa attraverso una
perfetta associazione che permette di avere cotture uniformi e puntuali.
Pentole Agnelli via Madonna 20 - 24040 Lallio (Bg) Tel 035 204711 www.pentoleagnelli.it
Rame, consigli utili Per la pulizia interna non utilizzare prodotti abrasivi, per quella esterna solo specifici detergenti. Moderare la fiamma durante la cottura. Non lasciare la padella a contatto diretto con fiamme o piastre senza che all’interno ci sia nulla. Non utilizzare il contenitore qualora la copertura di stagno si sia consumata. Colorazioni scure sul fondo esterno del contenitore significano che i fuochi su cui è stato posto necessitano di pulizia. Viene utilizzato per molteplici cotture a fuoco lento e anche in pasticceria per la preparazione di creme e zucchero caramellato. Non utilizzare oggetti appuntiti a contatto diretto con l’interno. La presenza di verde rame comporta la successiva lavorazione di stagnatura (escluso il paiolo). Pulire sempre l’esterno con prodotti specifici per evitare la colorazione scura dovuta all’ossidazione del rame. La cottura lenta e costante a basse temperature fa del rame lo strumento impeccabile.
maggio 2017 · Italia a Tavola
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Attrezzature
Zwilling
Coltelli professionali dall’anima giapponese D
50
ue linee di coltelleria di al-
«Realizzata in collaborazione con
tissimo livello realizzate per
l’accademia di arte culinaria francese
soddisfare le esigenze dei
Le Cordon Bleu, un progetto mondia-
Zwilling J.A. Henckels, azienda
professionisti dell’universo Horeca.
le che ha coinvolto 52 scuole di cu-
tedesca che vanta un’esperienza di
Prodotte da Zwilling J.A. Henckels,
cina in una trentina di Paesi, Zwilling
280 anni nel settore dei coltelli, de-
dal mese di maggio sono distribuite
Diplôme è prodotta da Zwilling Japan
gli accessori da cucina e da tavola,
sul mercato nazionale da Cifa-Centro
con lama in Fine Carbide FC 61, mo-
con Diplôme propone le affilatissime
italiano forniture alberghiere. «Si trat-
noacciaio ad alta purezza. La serie
lame giapponesi che si rivelano ideali
ta di Zwilling Diplôme e Myabi 5000
Myabi 5000 FC-D, eccellenza giap-
anche per la cucina occidentale. Una
FC-D», puntualizza Roberto Alberti,
ponese allo stato puro, presenta una
serie di coltelli di impostazione orien-
brand ambassador & key account
lama in damasco da 49 strati “High
tale, “made in Seki”, che coniuga pre-
manager Zwilling J.A. Henckels Italia.
Carbon Inossidabile”, che include il
cisione a facile manutenzione e prati-
Italia a Tavola · maggio 2017
nucleo in acciaio Fine Carbide FC 61 di durezza superiore a 61 Hrc».
cità. Una linea di prodotti studiata per ogni utilizzo. Questo anche a fronte della collaborazione avviata con Le Cordon Bleu, che ha visto adottare le indicazioni dei maestri chef e che ha avviato la produzione di tutte le lame previste dai programmi della scuola di cucina francese. Dai classici Gyutoh (21 e 24 cm), Shotoh e Santoku a quelli per pane, arrosto, verdure, dallo spelucchino a quello per filettare. Nove referenze che vantano manici intuitivi e confortevoli concepiti per la “presa europea”, con ottime doti di ergonomia e impreziositi con spaziatori blu per qualunque tipo di taglio ed esigenza. I coltelli più leggeri, destinati a un impiego di precisione, montano un manico leggermente più sottile che favorisce la maneggevolezza, gli altri presentano maggiori dimensioni per una presa sempre salda e sicura. I coltelli Diplôme rappresentano quindi la scelta perfetta per qualunque tipo di preparazione e sono
Diplôme e Myabi 5000 FC-D il nostro
to robusto e resistente alle diverse
stati pensati per soddisfare nel tem-
assortimento si arricchisce di valore
condizioni ambientali. Da evitare il
po anche gli chef più attenti. Sono
aggiunto».
lavaggio in lavastoviglie. Una linea
particolarmente elastici, resistenti e
Anche per quanto riguarda la se-
elegante, realizzata con materiali
mantengono a lungo il filo. Le lame,
rie Myabi 5000 FC-D il catalogo Cifa
all’avanguardia che sviluppa coltelli
in FC 61 in acciaio a elevato tenore di
accoglie nove referenze: Shotoh (9,
semplici da utilizzare e facili da pulire.
carbonio, sono affilate con il metodo
11 e 13 cm), Gyutoh (16, 20 e 24 cm),
«Zwilling Diplôme e Myabi 5000
Honbazuke e sottoposte allo specia-
Sujihiki, Santoku, pane. «Ogni coltello
FC-D - precisa Alberti - sono due li-
le trattamento Friodur® che consente
- spiega Roberto Alberti - è un auten-
nee di grande valore professionale
di raggiungere una durezza pari a cir-
tico pezzo unico, realizzato con tradi-
che trovano in Cifa il distributore per
ca 61Rockwell.
zionale cura dai maestri giapponesi.
eccellenza. Azienda seria e dinamica,
«Siamo un punto di riferimento da
Lo speciale processo di tempra e la
conosce il mercato Horeca in tutte le
oltre un quarto di secolo per gli ope-
molatura artigianale originale giappo-
sue sfaccettature. Collaboriamo con
ratori del canale Horeca - sottolinea
nese Honbazuke contribuiscono inol-
loro da una decina di anni e il rappor-
Angelo
tre a conferire a queste lame un’ele-
to è più che consolidato. Un’intesa tra
vatissima affilatura».
“big”». B cod 49913
Fanfarillo,
vicepresidente
Cifa - e le nuove linee realizzate da Zwilling J.A. Henckels rappresenta-
Prodotti piacevoli e sicuri da im-
no al meglio la nostra costante ricer-
pugnare, dotati di un bilanciamento
ca di prodotti di qualità da proporre
eccezionale. Il manico, funzionale ed
alla clientela favorendo il ventaglio
ergonomico, è in “Pakka Wood” con
di scelte più opportune a seconda
pin mosaico centrale. È realizzato in
delle singole esigenze. Con Zwilling
legno stratificato e risulta essere mol-
Cifa Centro italiano forniture alberghiere via Della Traversa 1 - 22074 Lomazzo (Co) - Tel 02 96779084 www.cifasrl.it
maggio 2017 · Italia a Tavola
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Attrezzature
Dolci dalle forme uniche
con gli stampi TuttiFrutti di Pavoni Italia G
usto estetico unico ed incre-
Una linea professionale ideale per crea-
dibile effetto tridimensionale:
re monoporzioni e semifreddi succosi a
queste le caratteristiche del-
forma di frutta: mela, ciliegia, pesca,
la linea TuttiFrutti, 5 stampi in silicone
pera, fragola e mandarino. Un prodotto
realizzati insieme al campione del mon-
che renderà le vetrine uniche ed accat-
do di pasticceria Emmanuele Forcone.
tivanti in ogni stagione. B cod 49923
La Ciliegia Ricetta di Emmanuele Forcone con stampo TuttiFrutti Ciliegia PX4331 di Pavoni Italia. Ingredienti per 20 monoporzioni. Crema tutta frutta ciliegia e lampone: 200 g polpa lampone, 30 g ovoneve (albume in polvere), 70 g destrosio, 10 g inulina, 110 g zucchero, 25 g acqua, 13.5 g gelatina, 65 g acqua, 50 g polpa lampone, 300 g polpa ciliegia, 80 g succo limone, 150 g panna Scaldare la polpa di lampone a 40°C. Mescolare il destrosio, l’inulina e l’ovoneve e versare all’interno della polpa di frutta riscaldata a 40°C. Cuocere acqua e zucchero a 120°C e versare sulla polpa di frutta mescolata con gli zuccheri e far montare in planetaria fino a quando la struttura della meringa sarà ben soda. Sciogliere la gelatina reidratata in una piccola parte di polpa di lampone e ciliegia e unire alla restante polpa. Mescolare delicatamente la polpa di ciliegia e lampone nella meringa di frutta e terminare con l’aggiunta della panna montata. Gelatina di lampone e ciliegia: 150 g polpa di lampone, 100 g polpa di ciliegia, 25 g zucchero, 20 g destrosio, 6 g gelatina animale, 3 g succo di limone, 1/2 buccia di limone grattata Fondere una parte di purea con lo zucchero, il destrosio e la gelatina, unire alla restante purea con la buccia di limone. Glassa rossa lucida: 125 g acqua, 250 g zucchero, 250 g glucosio, 16 g gelatina, 80 g acqua per gelatina, 155 g latte condensato, 115 g burro cacao, 2 colore rosso idrosolubile Absolut Pavoni Portare ad ebollizione l’acqua, lo zucchero, il glucosio e il colore. Aggiungere la gelatina reidratata, mescolare bene ed aggiungere il latte condensato. Versare sul burro di cacao ed emulsionare molto bene. Far riposare una notte e il giorno seguente utilizzare a 3235°C. Crema mascarpone e mandorle: 90 g zucchero, 40 g acqua, 15 g destrosio, 130 g tuorli, 2 bacche vaniglia, 325 g mascarpone, 330 g panna, 4 g mandorle amare, 40 g mandorle dolci, 8 g gelatina, 40 g acqua, 75 g pasta pura di mandorla Realizzare un’infusione con la panna e le mandorle 24 ore prima dell’utilizzo. Il giorno successivo, filtrare la panna e mescolarla con il mascarpone. Cuocere acqua, zucchero a 121°C e versare i tuorli mentre montano con il destrosio. Montare la panna filtrata con il mascarpone. Unire la gelatina fusa e la pasta di mandorla alla pate a bombe. Terminare unendo la panna montata con il mascarpone alla pate a bombe. Streusel mandorla e agrumi: 200 g zucchero di canna, 200 g farina, 200 g burro, 200 g farina di mandorle, 1 g zest arancia, 1 g zest limone Impastare tutti gli ingredienti insieme e far riposare una notte in frigo. Il giorno seguente grattugiare l’impasto e cuocere a 160°C per 15 minuti circa in anellini d’acciaio fino a completa doratura.
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Italia a Tavola · maggio 2017
Pavoni Italia via Enrico Fermi 24040 Suisio (Bg) Tel 035 4934111 www.pavonitalia.com
Attrezzature
maggio 2017 ¡ Italia a Tavola
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Attrezzature
Giblor’ s veste i professionisti di benessere e Italian style
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Italia a Tavola ¡ maggio 2017
Da oltre 30 anni Ros Forniture Alberghiere ricerca le soluzioni piĂš adatte a soddisfare le esigenze di ogni professionista. Un consulente specializzato, affidabile e puntuale, che vanta un assortimento prodotti di ampio respiro
M
assimo Bottura, chef tre
boratori di ricerca internazionali, come
stelle Michelin dell’Osteria
Tencel e Bionic Finish. I tessuti sono poi
Francescana di Modena, e
sottoposti a numerosi trattamenti per ot-
Alma, la Scuola internazionale di cucina
timizzarne le caratteristiche.
italiana presieduta da Gualtiero Marche-
Anche la cura delle parti accessorie
si, sono solo due dei numerosi interpreti
è un aspetto essenziale studiato in ogni
della nostra gastronomia che hanno
dettaglio. «Giblor’s - sottolinea Pierinelli
scelto i capi professionali firmati Giblor’s.
- è l’unica azienda a utilizzare i profili ab-
L’azienda di Carpi (Mo), che nel 2017 fe-
binati in satin; i colletti dei capi sono rifi-
steggia i 40 anni di attività, sotto la guida
niti con ribattitura all’interno, così come
della famiglia Giberti crea collezioni che
l’interno dei polsini; vengono impiegati
riescono a fondere innovazione tecnica
filati pregiati e le migliori zip». Passag-
e stile italiano con una forte componen-
gi che richiedono grande cura nelle
te fashion.
finiture, notevole impiego di tempo e
«Capi studiati per migliorare il benes-
maggiori costi, ma sono questi dettagli
sere di chi lavora», puntualizza Ivan Pie-
a renderli capi unici e a conferire loro
rinelli, responsabile vendite Ros Forni-
le qualità necessarie per essere anche
ture Alberghiere, azienda di Zanica (Bg)
estremamente durevoli. Un’attenzione
che ha scelto Giblor’s come partner, un
al particolare che sposa la filosofia di
gno è quello di essere costantemente
punto di riferimento primario nel setto-
Ros nel suo rapporto con la clientela.
informati sulle nuove tendenze della
re dell’abbigliamento professionale. Le
La collezione “Chef Style” è rappre-
moda, traendo spunti dalle fiere di setto-
aziende selezionate da Ros sono infatti
sentativa di questa anima artigianale che
re, ma anche da ambiti creativi estranei
tutte di altissimo profilo, nell’ottica di una
ispira l’azienda Giblor’s dal 1977. Stile
all’abbigliamento: è così che le lavagne
strategia che da sempre punta su valore
italiano, protezione perfetta e versatilità
si riempiono di ritagli di ogni tipo, stoffe,
aggiunto e contenuto di servizio.
d’uso sono i must che la caratterizzano.
rocchetti di filo, pagine ritagliate, texture
In Giblor’s la progettazione mantie-
Il reparto Ricerca e Sviluppo ha
ne ancora un’attitudine artigianale, così
messo a punto questa linea, articolata
Prende forma così il moodboard da
come la sartoria conserva la cura nelle
in giacche, grembiuli e pantaloni, pre-
cui nasceranno i nuovi capi: si organiz-
finiture, frutto della tradizione e di tecni-
stando estrema attenzione all’ergono-
zano le idee, si scelgono i tessuti e si
che antiche che hanno reso grande la
mia di ogni singolo dettaglio, utilizzando
comincia con il disegnare i primi bozzet-
sartoria italiana. Giblor’s impiega tessuti
tessuti altamente tecnologici e materiali
ti, rigorosamente in lapis. Giorno dopo
brevettati, messi a punto dai principali la-
di primissima qualità. Con la stessa cura
giorno i bozzetti aumentano e si arricchi-
e passione che gli chef mettono ogni
scono di dettagli, fino a quando ci si tro-
giorno nel proprio lavoro. «La nascita di
va davanti alle decine e decine di dise-
un capo Giblor’s è infatti un momento in
gni dei capi che comporranno la nuova
cui si concentrano esperienza, compe-
collezione. Osservando ogni sfumatura
tenze e passione in un mix esplosivo di
del mercato con estrema attenzione,
creatività e gusto, gli stessi punti di forza
Giblor’s promuove l’innovazione con
che caratterizzano la variegata offerta di
impegno, entusiasmo, creatività. Forte di
referenze che Ros propone al mercato»,
un’esperienza conquistata sul campo in
spiega Pierinelli.
40 anni di attività a diretto contatto con
L’ufficio stile e il reparto progetta-
raccolte ovunque.
gli operatori professionali. B cod 49975
zione Giblor’s lavorano in strettissima sinergia con la direzione commerciale, per arrivare perfettamente allineati al
Ivan Pierinelli
momento della creazione della nuova
Ros Forniture Alberghiere via Don Lorenzo Milani 1 24050 Zanica (Bg) - Tel 035 670299 www.ros.bergamo.it
collezione. Durante tutto l’anno l’impe-
maggio 2017 · Italia a Tavola
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Attrezzature
Con Fato
lo stile veste la tavola
Tante soluzioni, adatte ad ogni locale
U
56
no stile che lascia il segno.
Per i locali che ricercano elegan-
Un’eleganza che seduce.
za e qualità superiori, Fato propone
Un design che cattura lo
“The SoftAir”, una raffinata selezione
sguardo. Fato rende unica la tavola,
di “preziosi” prodotti in carta a secco
qualunque sia lo stile del locale. Spe-
(airlaid). Un assortimento che unisce
cializzato nella produzione di coordi-
ed esalta i più alti valori del made in
nati tavola monouso, Fato si distingue
Italy, ridefinendo i nuovi standard del-
come partner di riferimento del settore
la bellezza così da rendere speciale
Horeca per la peculiarità delle propo-
ogni ambiente. Decori unici e sofisti-
ste e la qualità dei prodotti. Colazione,
cati, capaci di suscitare emozioni in
pranzo, aperitivo o cena: Fato veste la
chi ricerca l’eccellenza in ogni detta-
tavola rendendo unica ogni occasione
glio, pur non rinunciando alla praticità
e indimenticabile il locale.
del prodotto monouso.
La vocazione “sartoriale”, la sele-
L’innovativa linea “Natural” si in-
zione dei decori e l’abbinamento dei
serisce nell’ampio assortimento Fato,
colori, rendono uniche le collezioni
spiccando per unicità sul mercato.
della certificazione Fsc Recycled, ma
Fato. Le ultime ispirazioni dello stile si
Realizzata in Fiberpack®, la materia
anche trendy.
concretizzano quest’anno nella nuova
prima derivata dal riciclo delle fibre
Con i prodotti Fato, gli operatori
gamma di tovaglioli decorati “Star”.
di cellulosa presenti nei cartoni per
del canale Horeca potranno donare al
Una linea di soffici tovaglioli microcol-
bevande, Fato Natural si presenta
proprio locale una elegante, originale
lati, punta a punta, pensata per arric-
con il particolare colore avana chiaro
ed innovativa impronta di stile.
chire la tavola di ogni tipologia di loca-
della carta, proveniente dalle fibre di
B cod 49983
le con una squisita contemporaneità.
cellulosa non sbiancate presenti nei
Che si tratti di un ristorante vegetaria-
cartoni per bevande, che mantengo-
no, una steakhouse o un ristorante di
no così la naturale tonalità del legno. I
pesce, Fato riuscirà a rendere unico e
prodotti non sono solo ecologici, tan-
distintivo il locale.
to da avere ottenuto il riconoscimento
Italia a Tavola · maggio 2017
Fato - Lucart Spa via Galileo Galilei 4 - 30020 Torre di Mosto (Ve) - Tel 0421 312811 www.fato.com
Attrezzature
Mantecatori orizzontali da banco Da Staff Ice System una nuova linea
P
HTX150
RHT2-15
HTE150
resentata al Sigep 2017, la nuo-
produrre gelati, sorbetti e granite anche
le il gelato stesso e garantire al tempo
va linea di mantecatori oriz-
ai meno esperti, risolvendo i problemi
stesso una qualità superiore.
zontali da banco firmata Staff
di spazio e andando incontro alle esi-
Nella versione combinata, inoltre,
Ice System (www.staff1959.com) si
genze di chi desidera preparare ridotte
è dotata di una vasca superiore dove
compone di tre modelli: un mantecato-
quantità di prodotto.
poter scaldare il prodotto. Il computer di
re elettromeccanico HTE 150 (SmartGel
Tra i numerosi plus, sicuramente
bordo include 52 programmi grazie ai
Time Control), un mantecatore elettroni-
non mancherà di destare attenzione
quali è possibile lavorare in modo sem-
co HTX 150 (Smart Gel Ad-Hoc) ed una
l’accoppiamento diretto che, eliminan-
plice e automatico con parametri preim-
macchina combinata RHT 2/15 (Smart
do le cinghie, riduce al minimo i rumori
postati o in modo manuale. Belle nel
Mix Combined). Dotate di un manteca-
dovuti all’oscillazione e alle vibrazioni.
design, curate nei dettagli, innovative
tore di ultima generazione, ecologico
La bocca di uscita del gelato è di di-
nelle funzioni, rispettose dell’ambiente
e personalizzabile, queste macchine
mensioni più grandi della media con lo
grazie alla tecnologia Inverter: chi le
sono semplici, intuitive e permettono di
scopo di surriscaldare il meno possibi-
prova non le lascia più! B cod 49893
Via al contest internazionale Rational La finale a Host 2017, Oldani in giuria Dopo l’enorme successo dell’edizione precedente, Rational ha deciso di proporre nuovamente il concorso “Lo chef incontra il SelfCookingCenter” dedicato alla cucina regionale Italiana. Il Contest coinvolgerà gli chef che potranno inserire la propria ricetta regionale italiana su Club Rational/ConnectedCooking e concorrere all’evento conclusivo. Partecipare è semplice, basta iscriversi all’app Rational, inserire la propria ricetta nella piattaforma con foto, ingredienti e
processo di cottura prima del 15 settembre ed il gioco è fatto. Ogni mese verranno selezionate le tre migliori ricette a cui verranno consegnati dei premi scelti tra gadget ed accessori Rational. Alla finale accederanno le 8 migliori ricette, che parteciperanno alla finale a Host 2017 presso lo stand Rational martedì 24 ottobre. Il vincitore verrà selezionato da una giuria di esperti tra cui lo chef stellato Davide Oldani. «Rational da sempre si concentra nel portare ai propri clienti i massimi benefici possibili e questo concorso vuole confermare questo obiettivo, mettendo in risalto chi utilizza tutti i giorni il SelfCookingCenter nelle proprie attività», dice Enrico Ferri, amministratore delegato Rational Italia. B cod 49821
maggio 2017 · Italia a Tavola
57
Farine Le 5 Stagioni
protagoniste nella Città della Pizza produzione e, soprattutto, la passione. La
conserva tutta la fragranza del chicco
Città della Pizza ha riservato uno spazio
di grano, perché schiacciato e non an-
n grande evento che si è tra-
d’eccellenza anche alle materie prime,
cora sottoposto al completo processo
sformato in una festa di ele-
momento in cui si sono svolti percorsi
di macinazione. Le sue capacità organo-
vato impatto professionale.
degustativi tenuti da aziende del settore
lettiche sono intatte e in equilibrio con il
La Città della Pizza ha visto all’opera a
sui principali ingredienti della pizza. Tra
resto della farina bianca e il contenuto
Roma 40 tra i migliori pizzaioli d’Italia che
le farine presenti alla kermesse capitoli-
di fibra grezza del preparato è perfetto
hanno elaborato circa 90 differenti pizze,
na “Le 5 Stagioni”, linea specializzata per
per una corretta alimentazione, salutare
suddivise nelle categorie “napoletana”,
pizzeria di Agugiaro&Figna Molini, che
e genuina.
“all’italiana”, “da degustazione”, “al taglio”
ha puntato i riflettori sulle ultime nate.
di Gabriele Ancona
U
58
Mentre Nucleo Rustico favorisce un
e “fritta”. La Città della Pizza, format ide-
«Grani Antichi, Grano Franto, Nucleo
notevole rinforzo di gusto alla pizza, Se-
ato da Vinòforum (brand dedicato alla
Rustico e Semina - ha spiegato Stefano
mina è come una spremuta di grano, una
promozione enogastronomica) e realiz-
Pistollato, direttore commerciale Italia
farina di grano tenero tipo 2. Per ottener-
zato con la collaborazione di Ferrarelle,
Le 5 Stagioni - appartengono alla linea
la sono stati separati i componenti del
ha voluto celebrare il momento di gloria
“Storie di Farina”, che proponiamo per la
chicco scartando le parti meno pregiate
che sta vivendo la pizza.
lavorazione di molteplici prodotti, dalla
e preservando il cuore del grano e trat-
Un team di esperti (Emiliano De Ve-
pasticceria alla panificazione, anche per
tenendo non solo l’amido e le proteine
nuti, ideatore di Vinòforum, i giornalisti
l’alta ristorazione, al mondo della pizza».
pregiate, ma anche le fibre migliori e il
Luciano Pignataro, Luciana Squadrilli e
Grani Antichi è una speciale farina
germe vitale. Un prodotto dal profumo
Tania Mauri, il maestro pizzaiolo Stefano
di tipo 2 macinata a pietra, all’apparen-
e sapore straordinari, dal colore caldo e
Callegari) ha selezionato i maestri pizza-
za rustica, che rappresenta un prodotto
dal sapore forte e deciso. B cod 49897
ioli che hanno partecipato a La Città della
innovativo e dall’alta digeribilità. Un aro-
Pizza in base ad un manifesto nel quale,
ma inconfondibile caratterizza anche
oltre a rigidi criteri qualitativi, sono risultati
Grano Franto, un mix che contiene an-
fondamentali ingredienti quali la ricerca,
che lievito madre essiccato, che rende
la cura e l’attenzione in tutte le fasi della
il prodotto facilmente digeribile e che
Italia a Tavola · maggio 2017
Agugiaro&Figna Molini Strada dei Notari 25/27 - 43044 Collecchio (Pr) - Tel 0521301701 www.agugiarofigna.com
Alimenti
maggio 2017 ¡ Italia a Tavola
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Alimenti glutine (è ad alta digeribilità secondo i test del Codex Alimentarius), vanta li-
Tritordeum
velli di fibra dietetica più elevati del grano e un contenuto 10 volte maggiore in luteina. Il Tritordeum è un cereale molto
Il cereale del futuro per una farina innovativa e 100% naturale
robusto, che necessita di un minor quantitativo di fertilizzanti rispetto al grano ed è molto più resistente a siccità e malattie parassitarie dei cereali comuni. Una cultivar dall’identità ben definita, proprio come la linea di farine UNIQUA firmata da Molino Dallagiovanna. Cinque farine multiuso da usare in purezza o miscelate fra loro. UNIQUA Dallagiovanna coniuga il desiderio di gusto e benessere del consumatore con le esigenze di stoccaggio, versatilità e shelf-life del produttore. Cinque colori
di Gabriele Ancona
È
un incrocio naturale fra un gra-
È un’esclusiva di Molino Dallagiovan-
per rispecchiare i sapori a tutto tondo di
na, che la utilizza per realizzare la fari-
una volta: rossa integrale tutto-corpo,
na UNIQUA Verde.
verde Tritordeum, blu, gialla e bianca
no duro (Triticum durum) e un
Il Tritordeum ha una lavorabilità e
tipo di orzo selvatico (Hor-
una duttilità ottime, che lo pongono sul
UNIQUA mantiene inalterati tutti i
deum chilense), ottenuto secondo me-
podio dei cereali d’eccellenza per tutta
componenti del chicco di grano, i ma-
todi e tecnologie tradizionali in 30 anni
l’Arte Bianca, dal pane alla pasta, dai
cronutrienti e il germe e come tutte le
di studi e coltivato in filiera controllata,
dolci a pizze e focacce. Per tutte que-
farine Dallagiovanna nasce da grano
secondo un rigido disciplinare. Defini-
ste caratteristiche ha ricevuto un pre-
lavato, proprio come si faceva una vol-
to “il cereale del futuro”, il Tritordeum è
mio per la ricerca e l’innovazione
ta. Lavare il grano prima di condizionar-
una cultivar totalmente innovativa e
dall’Accademia Maestri Pasticcieri Ita-
lo e macinarlo assicura molteplici van-
allo stesso tempo al 100% naturale, ric-
liani, durante il 22° Simposio AMPI.
taggi in purezza, facilità nella pulitura
ca di benefici nutrizionali e ambientali.
Naturalmente a basso contenuto di
tipo 1 con differente W (forza).
del chicco e nella macinazione: le farine ottenute non sono “stressate” e quindi sono molto più facili da lavorare, tengono meglio le lievitazioni e sviluppano di più in forno. UNIQUA contiene inoltre molte più fibre e sali minerali delle farine di tipo 0 e 00 e si rivela ideale per una sana e corretta alimentazione. Cinque farine semplici da utilizzare, create e testate dai ricercatori e dai Maestri Dallagiovanna per i professionisti. B cod 49946 Molino Dallagiovanna via M. del Pilastro 2 - 29010 Gragnano Trebbiense (Pc) - Tel 0523 787155 www.dallagiovanna.it
60
Italia a Tavola · maggio 2017
Alimenti
maggio 2017 ¡ Italia a Tavola
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Alimenti
Dall’esperienza di Molino Grassi la nuova Miscela per focaccia ligure M
olino Grassi, azienda fami-
dotto molto antico, il suo nome deriva
liare di punta nella produ-
dal latino “focus”, cotta al focolare, il che
zione di semole e farine
vale di per sé a individuarla come paro-
convenzionali e biologiche, presenta il
la riferita a un cibo antico: quasi l’arche-
nuovo preparato per focaccia ligure,
tipo delle cose cotte sul fuoco. Lei che
una miscela di farine
da centinaia di anni è
di grano tenero
la regina dello street
tipo 00, grano te-
food dei “carruggi”
nero tipo 0 e grano
genovesi, dei piccoli
maltato, particolar-
borghi in riva al mare
mente indicata per
o degli irti paesini
la preparazione di
dell’entroterra,
pizze e focacce,
conquistando un po-
sia con lunghe lie-
sto d’onore nelle cit-
vitazioni che brevi.
tà italiane e in alcune
Già
presente
nel formato pro-
metropoli internazionali».
fessionale da 25
Tra le caratteristi-
kg della Linea Pa-
che che ne fanno un
nificazione di Moli-
simbolo della tradi-
no Grassi, il prepa-
zione culinaria italia-
rato per focaccia
na nel mondo, senza
torna qui in una ve-
dubbio, la focaccia si
ste tutta nuova: una
distingue per la sua
confezione da 1 kg per uso casalingo,
versatilità: perfetta da gustare già a co-
packaging accattivante e una ricetta
lazione, come rompi-digiuno, nel pome-
esclusiva messa a punto dal maestro
riggio come merenda e alla sera come
panificatore Ezio Rocchi, docente della
aperitivo o come antipasto. La sua dutti-
Scuola Impastando s’impara di Molino
lità e le sue qualità organolettiche fanno
Grassi e cultore della vera focaccia ligu-
della focaccia un prodotto moderno e
re.
attuale e del nuovo preparato Molino Genovese “doc”, con le mani in pa-
sta da 35 anni, oggi Ezio Rocchi è con-
Grassi uno dei fiori all’occhiello della produzione dell’azienda. B cod 49921
sulente tecnico per Molino Grassi, con il quale affina e mette a punto le ricette di miscele davvero uniche, proprio come il nuovo preparato per focaccia. «La focaccia ligure - spiega Rocchi - è un pro-
62
sta
Italia a Tavola · maggio 2017
Molino Grassi via Emilia Ovest 347 - 43126 Parma Tel 0521 662511 www.molinograssi.it
La focaccia ligure di Ezio Rocchi Ingredienti per l’impasto: 1 kg Miscela per focaccia Molino Grassi, 550 g acqua, 20 g sale, 15 g malto o zucchero, 25 g lievito di birra fresco, 50 g olio di oliva (facoltativo) Preparazione: versare in una ciotola o in una planetaria farina, malto o zucchero, sale e acqua. Poco dopo aggiungere il lievito e successivamente l’olio, se desiderato. Proseguire a lavorare sul tavolo finché l’impasto non risulti liscio e omogeneo (occorrono circa 8-10 minuti). Formare una palla o un bauletto rettangolare a seconda del tegame utilizzato. Coprire con un panno e lasciare riposare l’impasto 25-30 minuti a temperatura ambiente (26-28°C). Stirare l’impasto con un matterello e adagiarlo sul tegame oleato fino a coprire il 70-80% della superficie, lasciare riposare altri 20 minuti e schiacciare con le dita fino a ricoprire l’intera superficie, coprire per altri 35-40 minuti. Spolverare leggermente la superficie e bucare con i polpastrelli escludendo il mignolo e il pollice e tenendo il palmo della mano verso il basso. Aggiungere 2 cucchiai di olio di oliva al centro, versare mezzo bicchiere d’acqua salata sopra in modo tale da ricoprire tutti i buchi. Far lievitare per circa 40-45 minuti a 27-28°C senza coprire. Preriscaldare il forno a 230°C e cuocere per circa 15-16 minuti. Quando la superficie risulterà “dorata” la focaccia è pronta.
Alimenti
maggio 2017 ¡ Italia a Tavola
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Campi da Sapere, Alce Nero in tour
per raccontare agricoltura e cibo sano C
ampi da Sapere è un proget-
si è differenziata, abbiamo aggiunto
far sperimentare al pubblico non solo
to che unisce la conoscenza
l’assoluta attenzione agli ingredienti
la qualità del prodotto finale ma anche
dei luoghi di coltivazione a
che sceglievamo: l’esclusione certa-
il grande impegno e l’autenticità del-
quella di un cibo sano e di una cor-
mente di quello che il regolamento del
lo sforzo di ricerca e di controllo che
retta nutrizione. Un viaggio lungo un
biologico vieta, ma andando oltre ed
sono alla base della produzione biolo-
anno, le cui tappe sono dedicate alla
escludendo ad esempio anche aromi,
gica firmata Alce Nero.
scoperta di un cibo buono e di un’a-
addensanti, pectina e olio di palma.
Le tappe del viaggio, che prevede
limentazione consapevole, temi che
Questo perché volevamo che il nostro
sempre un incontro fra il pubblico, il
Alce Nero, il marchio di apicoltori, agri-
prodotto fosse l’espressione della sua
grande divulgatore, il presidente di Alce
coltori e trasformatori che fanno biolo-
origine. Ci siamo accorti poi che non
Nero e i responsabili della produzione,
gico dal 1978, da sempre promuove. È
bastava, che l’attenzione doveva an-
sono scandite dal ritmo delle stagioni e
in collaborazione con Franco Berrino,
cora andare oltre: non “solo” gli aspetti
delle loro colture: miele, frutta, olio, ver-
epidemiologo dell’Istituto dei tumori di
nutrizionali, ma la salute a tutto tondo.
dure e grano. Il prossimo appuntamen-
Milano, che l’approfondimento e la di-
Nasce da questa consapevolezza la
to è previsto per il 17 maggio alle 18.30
vulgazione dei principi di una nutrizio-
nostra relazione con il dott. Berrino, vi-
presso la Corte all’Olmo, via Belfiore
ne sana e attenta prendono ulteriore
cina alla certezza che sia necessario ri-
248 a Buttapietra (Vr). La partecipazio-
corpo.
trovare un equilibrio tra Uomo e Terra,
ne è gratuita con prenotazione alla mail
sapendo che ciò che fa bene all’uno fa
comunicazione@alcenero.it.
«Quando abbiamo iniziato - racconta Lucio Cavazzoni, presidente di
64
bene anche all’altro».
Alce Nero - il nostro impegno era tutto
Cinque tappe in tutta Italia, per un
finalizzato all’esclusione della chimica
viaggio che si concluderà a giugno
dai processi di coltivazione. Ci concen-
con l’obiettivo di portare le persone
travamo sul suo abuso, nella terra e nei
direttamente nei campi, favorire un in-
prodotti. Nel tempo, quando la nostra
contro diretto con gli agricoltori e i pro-
gamma di referenze è aumentata, e
duttori che ogni giorno li coltivano, e
Italia a Tavola · maggio 2017
L’ultima tappa vedrà protagonisti la Toscana e il grano. B cod 49794 Alce Nero via Palazzetti 5/C, 40068 San Lazzaro di Savena (Bo) Tel 051 6540211 - www.alcenero.com
Alimenti
Gluten free, il fatturato cresce del 22% I biscotti fanno da traino, +24,9%
Il mercato dei prodotti senza glutine ha raggiunto i 175 milioni di euro di fatturato (+22% in un anno) con buona parte di questi derivati dalla vendita di biscotti e anche da dolci per la prima colazione. Seguendo questa tendenza positiva molte aziende, anche grossi marchi, stanno avviando linee senza glutine
I
di Juri Piceni
di Mariapia Gandossi
l mercato dei prodotti senza glutine continua la crescita ottenendo un incremento del 22% e un fatturato
di 175 milioni di euro. Il segmento dei biscotti da colazione categoria “Benessere e salute” ha registrato un trend positivo a volume molto interessante in tutti i settori principali. Tra questi, quello dei biscotti gluten free ha raggiunto il valore più alto: +24,9%. A confermare questi dati è anche il secondo Osservatorio nazionale sul mercato senza glutine commissionato da Gluten Free Expo. I dati elaborati alla fine dell’anno 2016, infatti, mostrano che il 28,3% delle aziende intervistate alla domanda “Quali tipologie di prodotti producete?” ha, infatti, risposto dolci e dolciumi senza glutine. Non è sicuramente un caso che le maggiori aziende del comparto alimentare in questi anni stiano affiancando linee gluten free a quelle tradizionali. Per ulteriori approfondimenti sulle tendenze del mercato senza glutine e senza lattosio l’appuntamento da segnare in agenda è dal 18 al 21 novembre 2017 alla Fiera di Rimini con la sesta edizione di Gluten Free Expo e la prima di Lactose Free Expo. B cod 49990
Fonte dati IRI - fatturato e percentuale di variazione anno terminate agosto 2016
maggio 2017 · Italia a Tavola
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Alimenti
Lsdm, il successo della 10ª edizione Cuochi stranieri ed eccellenze campane Spegne 10 candeline la festa de Le strade della mozzarella, che anche quest’anno conferma il suo appeal. Eccellenze campane e cuochi, dagli emergenti ai migliori italiani fino ai fiori all’occhiello del panorama mondiale. Il prossimo appuntamento con Lsdm è a New York a giugno, mentre già si prepara l’11ª edizione del festival
di Vincenzo D’Antonio
bruzzino alta cucina locale di Catanzaro, Marco Ambrosino del 28 posti di Milano, Martina Caruso del Signum di Salina, Lorenzo Stefanini de Il Giglio di Lucca, Floriano Pellegrino del Bros di Lecce e Oliver Piras dell’Aga Restaurant di San Vito di Cadore. A mo’ di gioioso contrappunto, le performance dei grandi cuochi italiani: da Gennaro Esposito ad Antonello Colonna, passando per Luca Vissani, Nino Di Costanzo, Francesco Apreda, Matteo Baronetto, Antonio Guida, Cristoph Bob, Gaetano e Pasquale Torrente. Grande la soddisfazione di Giusep-
E
66
pe Melara, direttore di Formamentis, dizione numero dieci! E quanti
Non più tre giorni, ma dal 2015, anno
società leader nella realizzazione di per-
sono, in Italia, i congressi a tema
dell’Expo, una conduzione più snella,
corsi formativi nel mondo agroalimenta-
gastronomico che superano il
un cartellone, nel contempo, ancora
re e per la prima volta curatrice di Lsdm.
rischio forte della mortalità infantile? Po-
più dovizioso e sempre articolato molto
«Senza ombra di dubbio un grande suc-
chi, davvero pochi. Lsdm, acronimo di Le
bene. Regia, per la prima volta, affidata
cesso per un format ormai collaudato e
strade della mozzarella, è uno di questi
a Formamentis, realtà leader nella realiz-
vincente, come dimostrato dalle migliaia
pochi! Dieci edizioni nel segno della
zazione di percorsi formativi nel settore
di presenze registrate in questi giorni qui
continuità circa l’impostazione cardine,
agroalimentare ed enogastronomico.
a Paestum e dalla passione trasmessa
ovvero la divulgazione colta e non ba-
Location di grande pregevolezza: il Sa-
da tutti i partecipanti. L’appuntamento è
nale della Mozzarella di bufala campana
voy Beach Hotel di Paestum (Sa).
ora a New York, il 28 e 29 giugno 2017,
Dop, nel segno del mutamento dolce
Sono stati alcuni tra i giovani chef più
per dare ancora una volta il giusto risalto
circa le situazioni a contorno: l’apertura
promettenti della ristorazione italiana a
alle tante eccellenze del Made in Italy».
a chef stranieri, l’ampliamento agli altri
dare il via a questa edizione del decen-
All’orizzonte,
eccellenti prodotti della Campania.
nale: Luca Abbruzzino dell’Antonio Ab-
nell’anno 2018! B cod 49827
Italia a Tavola · maggio 2017
l’undicesima
edizione,
Alimenti
Se le “bufale” fanno male alla salute… Blogger, influencer, anonimato, pubblicità travestite da notizie: il web è un contenitore di fake news, che ad oggi arrivano ad influenzare anche la dieta degli italiani. Bisogna porre un limite e garantire trasparenza di Alberto Lupini
po dal parrucchiere o in vacanza.
Abolire l’anonimato e rispondere in pro-
La fonte è purtroppo il web senza
prio è la prima condizione. Non viviamo
controllo dove è quasi annullata la diffe-
in una dittatura, per cui per criticare un
noiando con questi continui
renza fra influencer (spesso testimonial-
cuoco o il direttore di un hotel si può
richiami alla necessità di
pubblicitari a pagamento senza pudo-
benissimo farlo mettendoci la faccia
un’informazione corretta e trasparente
re), blogger (in molti casi anche seri e
(come facciamo noi giornalisti). E se so-
sul web. Altri magari aggiungeranno
preparati) o giornalisti, obbligati a rispet-
steniamo che un alimento è un rimedio
che siamo “antichi”, dimenticando che
tare per legge formazione e deontolo-
fantastico per chi sa quale malanno, bi-
siamo il network leader da anni per l’ag-
gia.
sogna citare le fonti.
Q
ualcuno dirà che stiamo an-
giornamento professionale online. Il
Come Italia a Tavola siamo da anni
Non possiamo più permettere che
punto è che occorre porre un limite alla
impegnati in una battaglia per la corret-
qualche imbecille, a pagamento, si
situazione da Far West dove, fra insulti,
tezza e la serietà sul web a partire dallo
prenda gioco della nostra salute solo
bufale o pubblicità truccate da notizie, i
scandalo di TripAdvisor (che lede nella
perché tanto non risponderà mai di
cittadini-consumatori sono disorientati
sostanza un mercato di libera concor-
quel che pubblica. E se poi ampliamo
e, per restare nel nostro campo, si apro-
renza), ma ora è tempo di alzare l’asti-
l’orizzonte e passiamo dall’alimentazio-
no scenari pericolosi per le aziende se-
cella per chiedere norme che tutelino la
ne alla moda (dove le fashion influencer
rie e per la salute pubblica. L’ultimo al-
salute dei consumatori e le prospettive
dilagano) c’è davvero da preoccuparsi,
larme è stato lanciato dalla Coldiretti,
di sviluppo della filiera agroalimentare. I
come ha ben dimostrato un’inchiesta
secondo la quale le fake news influen-
casi delle vaccinazioni sono lì a dimo-
Rai su Petrolio che fa quasi impallidire il
zano anche la dieta degli italiani.
strare quanto qualche stupidaggine ab-
marcio che c’è nell’area food in rete.
Siamo in presenza di siti e di alcuni
bia potuto creare pericoli seri per un
Qualche speranza comunque co-
blogger senza scrupoli che promuovo-
effetto domino incontrollabile. Al punto
mincia a intravedersi. L’Italia è il primo
no cibi e abitudini alimentari scorretti,
che Grillo e i 5 stelle hanno poi fatto re-
Paese in Europa che sta costringendo
per non parlare di diete assurde e peri-
tromarcia sul tema.
le multinazionali del web a pagare qual-
colose. Il guaio è che secondo una ri-
Questo non significa certo mettere
che tassa e a rispettare delle regole
cerca ad essere ingannati, perché pre-
la censura alle opinioni di ciascuno.
minime. È di queste ore il caso di Goo-
stano fede ad autentiche idiozie, sareb-
Anzi. Basterebbe che quel che vale per
gle. Chissà che dai colossi si scenda
bero tre italiani su quattro. Queste bufa-
la stampa (sanzioni e responsabilità ci-
poi ai piccoli operatori artigianali e si
le non si apprendono più sui giornaletti
vile e penale) fosse applicato per chiun-
entri nel tema cruciale dei contenuti…
scandalistici che si sbirciavano un tem-
que abbia qualcosa da dire in rete.
B cod 50016
maggio 2017 · Italia a Tavola
67
Alimenti
Grana Padano, grandi numeri nel 2016 Quasi 5 milioni le forme prodotte
I
dente del Consorzio Grana Padano,
Per la promozione, ha annunciato
all’assemblea generale del Consorzio
Stefano Berni, direttore generale del
tenutasi a Sirmione del Garda (Bs).
Consorzio Grana Padano, «l’assem-
«L’assemblea - ha detto Baldrighi -
blea ha approvato un budget 2017
ha ben recepito sia i risultati del gover-
pari a circa 27 milioni di euro di cui 11,5
no strategico della produzione messo
destinati alle attività rivolte all’estero,
in campo dal Consorzio in questi anni,
che ormai rappresenta il 38% del no-
sia la proposta di modificare il discipli-
stro mercato. Presidieremo in modo
nare per essere ancora più attenti al
significativo anche il mercato interno,
benessere animale e al rispetto verso
che continua ad essere il mercato di
l’ambiente». Il marchio “Il nostro latte”
maggior sbocco, con un investimento
permetterà ai produttori di Grana Pa-
promozionale previsto pari a 15,5 mi-
dano di indicare sulle confezioni le
lioni di euro».
l 2016 di Grana Padano Dop si è
aree di provenienza del latte utilizzato
«Il Grana Padano e il suo Consor-
chiuso con un bilancio positivo. La
per la realizzazione del formaggio.
zio di tutela - ha dichiarato l’assessore
produzione sui dodici mesi ha toc-
Un’iniziativa che nei giorni scorsi ha
all’Agricoltura della Regione Lombar-
cato quota 4 milioni e 860mila forme,
trovato piena sintonia con l’azione del
dia, Gianni Fava - rappresentano la
e un export di quasi 1 milione 800mila
Mipaaf in materia di etichettatura.
spina dorsale del settore lattiero case-
forme. «Il rispetto del piano produttivo
«Grana Padano - ha spiegato il pre-
ario lombardo e della Macroregione
ha portato esiti positivi, mantenendo
sidente Baldrighi - a livello internazio-
agricola del Nord e lo hanno dimostra-
equilibrio tra produzione e richiesta da
nale continua a crescere perché viene
to un anno fa, quando imperversava
parte del mercato, aumentata in modo
identificato come sinonimo di altissima
una delle più acute crisi del sistema e
significativo all’estero (+7%) e calata
qualità. Un’eccellenza che tuteliamo e
le aziende industriali e soprattutto le
leggermente in Italia (-1,3%)», ha sotto-
difendiamo dalle imitazioni con oltre
cooperative hanno contribuito a risol-
lineato Nicola Cesare Baldrighi, presi-
8mila interventi lo scorso anno».
levare il mercato». B cod 49841
Formaggi italiani, export da 2,4 miliardi In Francia e Usa sono i più acquistati A fronte della continua erosione dei consumi interni (volumi in contrazione dell’11% nel periodo 2011-2016), la conquista dei mercati esteri rappresenta oggi la più importante opportunità di crescita delle vendite per i prodotti lattiero-caseari italiani. È quanto emerge da uno studio di Agrifood Monitor. Una sfida che questi prodotti di eccellenza del Made in Italy stanno vincendo, come dimostra un valore delle esportazioni raddoppiato negli ultimi 10 anni (+92% nel periodo 20062016, contro il 72% delle esportazioni agroalimentari totali). Protagonisti indiscussi sono i formaggi, che grazie ai 2,4 miliardi di euro di vendite estere nel 2016, incidono per l’82%
68
Italia a Tavola · maggio 2017
sul valore totale dell’export lattiero-caseario, mostrando tassi di crescita ancor più positivi, sia nel lungo periodo (+96% nel 2006-2016), che nell’ultimo anno. «Con una variazione superiore al 7% intercorsa tra il 2015 e il 2016, i formaggi italiani mostrano un trend di crescita superiore al totale delle esportazioni agroalimentari nazionali che nello stesso periodo si sono fermate ad un +3,5%», dichiara Denis Pantini, direttore dell’area Agroalimentare di Nomisma. In questo mercato, che vale complessivamente oltre 24 miliardi di euro, il 72% è appannaggio dei 10 maggiori esportatori mondiali, fra i quali l’Italia che, con una quota pari al 10%, figura al quarto posto dopo Germania (14%), Olanda e Francia (entrambe al 12%). B cod 49676
Alimenti IL COMMENTO
di Roberto Vitali
LE RADICI DEL CIBO
Uova, nutrienti e ipocaloriche Protagoniste in cucina e... nell’arte
L
e uova sono un alimento versa-
parecchie vitamine e
tile, maltrattato dai luoghi comu-
minerali. L’albume è
ni, emblema di rinascita in tutti i
composto al 90% di
continenti e nelle tradizioni più antiche,
acqua e al 10% di pro-
diventato una sommatoria di simboli e
teine; il tuorlo invece è
uno degli oggetti più rappresentati nella storia dell’arte. Nell’antico Egitto, l’uovo
composto da una mi- di Piera Genta scela più complessa:
come allegoria di vita era consacrato
acqua al 50%, 17% proteine, 30% grassi
alla dea Iside; i Fenici usavano come
e altri emulsionanti. Le uova contengo-
simbolo un serpente eretto con un
no anche una discreta quantità di acido
uovo in bocca. I Greci allevavano qua-
linoleico, un grasso essenziale. Hanno
glie e galline. Per i Romani erano la par-
un indice di sazietà elevato, grazie al
te principale dell’antipasto della cena,
loro basso apporto di calorie (solo circa
ma anche elemento per la colazione e
80 per ogni uovo di media grandezza),
ingrediente per la preparazione di dol-
quindi sono indicate nei regimi alimen-
ci e salse. Gli Etruschi apprezzavano le
tari ipocalorici. Dal 2004 sul guscio di
qualità gastronomiche dell’uovo, oltre a
tutte le uova di gallina prodotte nell’Ue
ritenerlo simbolo metaforico: in alcune
troviamo marchiato un apposito codice
scene tombali sono visibili commensali
che ne consente la rintracciabilità indi-
che reggono tra le mani proprio questo
cando il tipo e il luogo di allevamento.
alimento, utile nel percorso verso l’Ol-
Simbolo di buon augurio pasquale,
tretomba. Durante il Medioevo le uova,
usanza voleva che nel pomeriggio del
il cui tuorlo era cibo proibito in Quaresi-
Sabato Santo le uova venissero portate
ma, venivano consumate abitualmente
in chiesa per essere benedette al fine di
alla mensa dei signori e accompagna-
diventare cibo simbolico da consumare
vano carne e formaggi. Nel Rinascimen-
o regalare ai poveri. Nel ‘600 si inizia-
to venivano ritenute alimento ideale per
rono a produrre uova di cioccolato e di
il post parto e per la convalescenza.
zucchero; da subito ci fu nascosta una
Le uova di gallina forniscono una
sorpresa, giustificata con il fatto che l’uo-
grande quantità di proteine complete
vo in natura conteneva il seme della vita.
di alta qualità e quantità significative di
B cod 49797
Anche il latte ha l’etichetta di origine Ora però dobbiamo leggerla
È dunque arrivato l’atteso decreto che introduce in etichetta l’indicazione obbligatoria dell’origine per i prodotti lattiero-caseari. Si dice così “basta” all’inganno del falso Made in Italy, con 3 cartoni di latte a lunga conservazione su 4 venduti in Italia che sono stranieri, cosi come la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero. Da mesi è anche scattato l’obbligo della dichiarazione nutrizionale sull’etichetta degli alimenti: si applica a tutti i prodotti confezionati, che devono ora indicare anche le informazioni relative a valore energetico, quantità di grassi (di cui gli acidi grassi saturi), carboidrati (di cui gli zuccheri), proteine e sale. Si tratta di un passo importante per la trasparenza dell’informazione su prodotti che ora si acquistano sulla base di parametri oggettivi. In questo modo potranno essere fatte valutazioni e comparazioni tra i diversi prodotti presenti sugli scaffali, in una situazione in cui è giustamente aumentata la sensibilità dei cittadini sulle scelte alimentari. È sicuramente cresciuta l’attenzione degli italiani per l’impatto che il cibo esercita sulla salute, così come è evidente la diffusa consapevolezza che lo stile di vita, in particolare lo stile alimentare a tavola, gioca un ruolo decisivo nell’insorgenza di talune patologie. E allora mano agli occhiali e leggiamole con attenzione queste etichette, anche se sono lunghe e spesso con caratteri troppo piccoli. Facendo la spesa decidiamo della nostra salute. Meglio impiegare mezz’ora di più e fare scelte di acquisto più consapevoli e salutari. B cod 49945
maggio 2017 · Italia a Tavola
69
Olio
In Toscana 119 varietà di olio
Leccino, Frantoio, Moraiolo le più note A
mericano, Arancino, Cucca,
ritrova in varie zone della Toscana e dif-
nasce l’ultima parte
Cuoricino, Lazzero, Madon-
fuso per la propensione a diffondere il
che,
na dell’Impruneta, Melaiolo,
polline ad altre cultivar. Il Leccio del Cor-
diventa la più impor-
Puntino, Tondello. Questi sono solo al-
no, individuato nell’omonima fattoria di
tante:
cuni tra i nomi più curiosi e soprattutto
San Casciano Val di Pesa, o l’Olivastra
delle varietà con i cibi
sconosciuti che si ritrovano all’interno
Seggianese che si ritrova ai piedi del
dell’elenco delle varietà olivicole tosca-
Monte Amiata, così ricca di antiossidan-
della tradizione regio- di Fausto Borella nale e nazionale.
ne chiamate, più propriamente, cultivar.
ti, i polifenoli. Ma la regione, va da sé,
Partendo dall’assioma che non esi-
Ad oggi il germoplasma regionale conta
è celebre per le sue cultivar raccolte in
stono oli delicati se raccolti alla giusta
119 varietà esistenti sul territorio, le quali
maniera omogenea in tutto il territorio:
invaiatura e lavorati e conservati cor-
ogni anno vengono raccolte separa-
Leccino, Frantoio e Moraiolo. Delle tre
rettamente, possiamo definire le ca-
tamente grazie all’attenta opera degli
monocultivar si consiglia di raccogliere
ratteristiche organolettiche per creare
olivicoltori in modo da comprendere
per primo il Leccino, poi il Moraiolo e in-
il corretto abbinamento. Con un olio
sempre meglio le caratteristiche e i pro-
fine il Frantoio, anche se, come succede
Leccino appena spremuto dalle tonalità
fumi, così come è avvenuto per il vino.
puntualmente in ogni oliveto, nessuno
olfattive vegetali e con accenni spezia-
Non c’è zona o areale in questa regione
meglio dell’olivicoltore conosce il mo-
ti, si accompagnerà perfettamente con
dove non si produca olio. Dalle Apuane
mento propizio per raccogliere le olive.
una vellutata di ceci e gamberi del Tirre-
fino a Capalbio, passando per le colline
Ogni anno l’olivicoltura teme l’eter-
no per contrapporre la tendenza dolce
di Arezzo e i monti Pistoiesi fino alle por-
na incertezza della produzione olivicola,
del piatto alle sensazioni mediamente
te della via Emilia.
personalmente, l’abbinamento
della qualità delle olive e, non ultimo,
intense dell’olio. Il Frantoio, da sempre,
Tra le varietà riscoperte o mai ab-
della corretta frangitura delle olive. Per
ha caratteristiche marcate di amarezza
bandonate mi piace ricordare il Querce-
questo chi fa olio ha a disposizione due
e speziatura, così da avere caratteristi-
tano, che nasce nell’omonimo comune
strumenti: fare un solo olio proveniente
che di abbinamento perfette con la con-
tra le province di Massa e Lucca dalla
da un unico olivaggio, oppure, secondo
cordanza di una carne alla brace in cui
forma ovoidale e piuttosto resistente
il gusto, creare un blend attraverso gli
si esalta la succulenza della carne con
alla mosca. Il Maurino lucchese che si
olivi sparsi nel proprio campo. Da qui
la tendenza amarognola della cottura. Il Moraiolo così amaricante dalle note di carciofo, melanzana e pepe, si esalterà sia per contrapposizione con una ribollita toscana, sia per concordanza per gli amanti dei gusti forti, con crostini di fegatelli e cavolo nero, o tortelli con ragù di carne ed erbe di campo. Pochi esempi ma efficaci per incuriosire l’appassionato e per incoraggiare il produttore a conoscere i propri oli così da proporre una gamma sempre nuova e unica. B cod 49929
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Italia a Tavola · maggio 2017
Vino
72
Italia a Tavola ¡ maggio 2017
Vino
Vinitaly, 128mila presenze da 142 Paesi I top buyer stranieri crescono dell’8% D
opo quattro giorni di busi-
Giovanni Mantovani - testimoniano la
Ma si è guardato molto ad Oriente,
ness e promozione per il
crescita del ruolo b2b di Vinitaly a li-
con Verona e Vinitaly punto di partenza
mondo vitivinicolo, il 51° Vini-
vello internazionale, con buyer sempre
di una nuova Via della seta per il vino
taly ha chiuso registrando 128mila pre-
più qualificati da tutto il mondo. Basta
italiano diretto in Cina che viaggia su
senze da 142 nazioni. In crescita l’inter-
guardare alla top ten delle presenze
e-commerce ed educational. A Vinitaly,
nazionalità del salone che quest’anno
degli operatori stranieri che mostrano
1919, il gigante cinese della distribuzio-
ha visto aumentare i top buyer stranieri
incrementi da quasi tutte le nazioni: Stati
ne online to offline di wine&spirit, ha
accreditati che toccano quota 30.200
Uniti (+6%), Germania (+3%), Regno Uni-
stretto un accordo con la Vinitaly Inter-
(+8% sul 2016), sul totale dei 48mila visi-
to (+4%), Cina (+12%), Francia e Canada
national Academy e il fondatore Robert
tatori esteri. Un risultato ottenuto grazie
(stabili), Russia (+42%), Giappone (+2%),
Yang ha promesso di aumentare entro
agli investimenti nell’incoming da parte
Paesi del Nord Europa (+2%), Olanda
il 2020 le vendite italiane nel Paese del
di Veronafiere, in collaborazione con il
e Belgio (+6 per cento). A questa lista
dragone di oltre 2 milioni di bottiglie per
ministero dello Sviluppo economico e
si aggiunge la buona performance del
almeno 68milioni di euro di fatturato.
Ice-Agenzia.
Brasile (+29%), senza dimenticare il de-
La Cina ha scelto Vinitaly come ri-
«Vinitaly 2017, che abbiamo simbo-
butto assoluto a Vinitaly di Panama e
ferimento europeo per il vino, come ha
licamente battezzato come edizione
Senegal. Per quanto riguarda invece l’I-
ribadito l’arrivo a Verona anche degli
“50+1” - commenta il presidente di Ve-
talia, assistiamo ad un consolidamento
altri colossi commerciali come Alibaba,
ronafiere, Maurizio Danese - rappre-
degli arrivi da tutte le regioni».
Cofco, Winehoo e Suning.
senta il primo e concreto passo del
Con più di 4.270 aziende esposi-
Nei quattro giorni, oltre agli incontri
nuovo percorso di sviluppo che guarda
trici da 30 Paesi (aumentate nel com-
b2b, si sono tenuti quasi 400 conve-
al futuro dei prossimi 50 anni. I risultati
plesso del 4% sul 2016, in particolare
gni, seminari, incontri di formazione sul
premiano la spinta verso una sempre
quelle estere del 74%) Vinitaly si con-
mondo del vino. In primo piano, come
più netta separazione tra il momento
ferma il più importante salone interna-
sempre, il calendario delle degustazio-
riservato al business in fiera e il fuori
zionale per il vino e i distillati ma anche
ni: più di 250 soltanto quelle organizza-
salone pensato per i wine lover in città.
momento di riflessione fondamentale
te direttamente da Vinitaly, dai consorzi
Proprio Vinitaly and the City quest’anno
per il settore vitivinicolo nazionale ed
e dalle Regioni, che hanno visto, tra le
ha portato nel centro storico di Verona
europeo, come hanno sottolineato
altre, una esclusiva per celebrare i 50
e nel comune di Bardolino oltre 35mila
la presenza del ministro alle Politiche
anni del Sassicaia.
appassionati. L’obiettivo ora è continua-
agricole Maurizio Martina, il commissa-
Ad integrare e ampliare l’offerta di
re in questa direzione, forti dei nuovi
rio europeo all’Agricoltura Phil Hogan, i
Vinitaly, si sono svolte come ogni anno
strumenti messi a disposizione con la
ministri dell’Agricoltura di Malta e Polo-
in contemporanea Sol&Agrifood, la
trasformazione in Spa di Veronafiere e
nia e il viceministro all’Agricoltura russo.
manifestazione di Veronafiere sull’a-
dal piano industriale collegato da 100
Nel corso della rassegna, i riflettori sono
groalimentare di qualità ed Enolitech,
milioni di euro, con investimenti mirati
stati puntati sui mercati consolidati (ma
rassegna su accessori e tecnologie per
sulla filiera wine e sulla digital transfor-
non maturi) ed emergenti, con un’atten-
la filiera oleicola e vitivinicola che ha ta-
mation».
zione particolare agli sviluppi futuri della
gliato il traguardo delle 20 edizioni.
«I numeri di questa edizione - spiega il direttore generale di Veronafiere,
possibile svolta protezionista degli Stati Uniti e le ricadute della Brexit.
Il 52° Vinitaly è in programma dal 15 al 18 aprile 2018. B cod 49692
maggio 2017 · Italia a Tavola
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Vino
Arte e Natura “insieme”
Allegrini sceglie il Brasile per La Grola limited edition Nazareno e le relazioni umane Nazareno Rodrigues Alves è nato nel 1967 e lavora a San Paolo, in Brasile. Nelle sue opere, l’artista indirizza l’attenzione ai dettagli delle relazioni umane, così come alle questioni riguardanti l’infanzia: le fiabe, i giochi, la natura, i sussurri parlati; tutto ciò che può essere concepito come memoria e storia. Disegnatore, scultore e artista multimediale, Nazareno, la cui carriera è iniziata nel 1997, ha partecipato ad esposizioni nazionali e internazionali. Durante il suo percorso artistico ha pubblicato diversi libri, tra cui “It’s the Things You Don’t See That Set Us Apart” (2004), “In a Place Not Far Away From You” (2013), “ABC, A Practical Guide For People of All Ages” (2014) and “Once Your Eyes Are Open, Keep Them opened” and “We Are Equal” (2016). Le sue opere sono presenti in diverse collezioni pubbliche e private.
V
igneto storico della Valpolicella, citato per la qualità dei suoi vini fin dai tempi di Catullo, La
Grola è il podere dal quale si narra abbia avuto origine l’uva corvina, vitigno autoc-
tono veronese (Grola significa corvo - da cui “corvina” - in dialetto locale). Simbolo della riscoperta della viticoltura in collina, il reimpianto del vigneto La Grola, operato da Giovanni Allegrini a fine anni Settanta, ha dato inizio ad una rivoluzione agronomica e viticola in Valpolicella e gettato le basi per l’ascesa e l’affermazione di questo territorio come zona produttrice di grandi vini rossi. Il vigneto gode di un microclima eccezionale: l’influenza mitigatrice del vicino lago di Garda e la costante ventilazione garantiscono la sanità delle uve, che danno origine a un vino di grande personalità, intenso, elegante, apprezzato per la finezza dei suoi aromi. Proprio in omaggio alle caratteristiche de La Grola, Allegrini ha deciso di creare una collezione di etichette d’artista, inaugurata con il millesimo 2010 e l’opera in Limited Edition di Milo Manara. Nel 2011 è stata la volta di Arthur Duff, nel 2012 di
74
Italia a Tavola · maggio 2017
Vino
La Grola Veronese Igt Il vino matura in barriques di rovere francese di secondo passaggio per 16 mesi, 2 mesi in grandi botti di Slavonia e affina in bottiglia per 10 mesi. Di color rosso rubino carico, dotato di grande carattere e personalità, ha un profumo ampio e avvolgente, con sentori di ribes nero, note speziate di ginepro e pepe nero, unite a cenni di tabacco e caffè. Al palato è fresco ed intenso, con un’ottima persistenza. Si abbina a piatti a base di carni rosse, sia arrosto che con salse brune, specialmente agnello e capretto. È ideale con funghi stufati o alla griglia e con formaggi stagionati non piccanti. Athos Faccincani. La Grola 2013 ha, su
«“Insieme” non è solo il titolo che
e la fauna che in essi abita, gli animali di
concessione del Museo Ermitage di San
ho scelto di dare all’opera - spiega - ma
specie diverse che riescono a coabita-
Pietroburgo, incontrato Composition VI
è anche, a mio parere, una delle parole
re nello stesso ambiente, mi appaiono
di Wassily Kandinsky, così da celebrare
più poetiche della lingua italiana, non
come un qualcosa di unico e inimitabi-
il 150° anniversario della nascita dell’arti-
solo per la sua singolarità fonetica ma
le. Per queste ragioni, ho sentito quindi
sta. Il volo della Grola, in questi anni, si è
soprattutto per il suo significato poten-
la necessità di rappresentare l’unione,
alimentato di viaggi, culture diverse, na-
te. È quindi all’interno di questa parola
il rapporto possibile ma non necessa-
zionalità, persone, esperienze apparen-
che si comprende il punto d’inizio del
rio (e proprio per questo unico e me-
temente lontane ma capaci di dialogare
mio lavoro, ma anche e soprattutto
raviglioso) tra elementi diversi che qui
in una dimensione libera, attraverso un
il perché - il quid - di ciò che ho pro-
convivono e cooperano tra loro».
vino e un’etichetta.
dotto. Insieme non può essere visto
Seguendo il percorso intrapreso e
come un concetto astratto ma deve
proprio nell’anno in cui Allegrini celebra,
essere compreso come qualcosa di
con il tema di Vinitaly “In vino habitat”,
reale, di concreto. Gli elementi diversi
la rinascita della vita, la presenza della
che compongono l’opera, ovvero i vi-
fauna nei vigneti aziendali e la valoriz-
gneti, la connessione tra questi luoghi
B cod 49747 Allegrini via Giare 9/11 - 37022 Fumane Valpolicella (Vr) - Tel 045 6832011 www.allegrini.it
zazione dell’agricoltura biosostenibile, La Grola sceglie Nazareno Rodrigues Alves, innovativo artista brasiliano (nella foto il primo a destra accanto a Marilisa Allegrini e a parte dello staff Vinitaly di Allegrini). Con i suoi dettagliatissimi disegni, raffigura gli animali - in portoghese “bichinhos” - che abitano il vigneto e che sono i migliori testimonial dell’attenzione posta da Allegrini nella cura dei poderi di famiglia.
maggio 2017 · Italia a Tavola
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In un libro tutta la passione C
di Monica Di Pillo
delle Donne del vino della Toscana
i mettono il cuore, la testa, la grinta, la determinazione e la passione, con quel senso di
responsabilità, quella voglia di prendersi cura delle cose e di trasmettere tradizioni, emozioni, come solo le donne sanno fare. Sono Le Donne del vino della Toscana, presiedute dalla produttrice Antonella D’Isanto, che al Vinitaly hanno presentato, alla soglia dei 30 anni di vita
Alla soglia dei 30 anni di vita dell’associazione, 39 donne si raccontano in un libro per tramandare il loro impegno nel mondo del vino, fra passato, presente e futuro. Tra le sfide la tutela dei vitigni autoctoni e rari 76
Italia a Tavola · maggio 2017
dell’associazione, il libro che racconta le loro storie, i loro progetti, le loro sfide, i loro successi. È stato un debutto in grande stile per il libro “Donne del vino in Toscana”, che ha avuto come cornice lo stand del Consorzio Vino Chianti. Scritto dalle giornaliste Roberta Capanni e Nadia Fondelli, il volume descrive l’essere donna in un ambito professionale da sempre ritenuto appannaggio degli uomini. Lungi dall’essere un libro di denuncia o rivendicazione di genere, è invece la testimonianza più autentica del legame che, anche a livello storico, ha sempre unito le donne
Vino al vino. Ma dalle monache medievali e da Madame Pommery ad oggi, il ruolo delle donne nel mondo del vino è molto cambiato. «Il prossimo anno l’Associazione Donne del vino della Toscana - spiega la delegata D’Isanto - compirà 30 anni di vita. Un compleanno che testimonia l’impegno delle donne di tutta la filiera del vino, dalle produttrici all’enologhe, dalle sommelier fino alle ristoratrici e alle giornaliste, nel far crescere l’intero settore. Ed è in crescita la presenza femminile, in Toscana noi produttrici rappresentiamo circa il 30%, ma c’è ancora molta strada da fare, soprattutto sul ricambio generazionale, perché l’età media delle donne che conducono un’azienda vitivinicola nella nostra regione è di 64 anni, troppo alta. Ci sono molte giovani donne che si affacciano in questo settore, con competenze elevate e grande passione e devono avere tutto il nostro sostegno e quello delle istituzioni. L’associazione Donne del vino è pronta a fare la sua par-
sempre più persone al variegato e affa-
enologo o agronomo si attestano sul
te, con quella concretezza che è qualità
scinante mondo della vite».
10% del totale. Come Donne del vino, a
tutta femminile, partendo da un impegno
Il libro è diviso in tre sezioni: “Gioielli
partire dal Vinitaly 2017, abbiamo deciso
forte anche sul fronte culturale, per que-
di famiglia”, con i racconti di chi si è tro-
di puntare sui vitigni autoctoni, poco co-
sto abbiamo voluto questo libro, custode
vato ad avere un’azienda produttiva da
nosciuti, alcuni rari e quasi in estinzione.
dei nostri sacrifici, del nostro impegno,
generazioni alle spalle; “Sogni e lavoro”,
Un’operazione di tutela del patrimonio
ma soprattutto della nostra passione».
che raccoglie le storie di chi pur prove-
ampelografico nazionale mai fatta pri-
“Donne del vino in Toscana” ricostru-
nendo da altri settori ha fortemente vo-
ma, che include 24 vitigni con potenziale
isce il percorso di crescita che ha carat-
luto creare un’azienda vitivinicola realiz-
enologico molto diverso, alcuni si diffon-
terizzato il mondo del vino al femminile
zando il proprio sogno; “Vino e dintorni”,
deranno e altri saranno solo delle curio-
in Toscana. «Il libro - continua Antonella
dedicata a chi è entrata nel mondo del
sità turistiche da assaggiare visitando i
D’Isanto - racconta le storie di 39 donne
vino non come produttrice ma svolgen-
territori del vino. Vogliamo comunque di-
che lavorano per un’agricoltura più at-
do altre importanti professioni. E tra le
fenderli tutti, diventare le madri dei vitigni
tenta, per la salvaguardia dell’ambiente,
sfide future c’è sicuramente la tutela dei
orfani, anche diffonderne la conoscenza
per la produzione di vini di qualità, con
vitigni italiani, in particolare quelli più rari
fra addetti ai lavori». E, a proposito di ad-
uno sguardo alle problematiche del so-
e quasi estinti.
detti ai lavori, Le Donne del vino hanno
ciale. Una diversità, tutta al femminile,
«Oggi - sottolinea la presidente na-
avuto come alleato Ian D’Agata, senior
che va dalla conduzione del vigneto
zionale de Le Donne del vino, Donatella
editor di Vinous, direttore scientifico di
all’accoglienza, dalla comunicazione alla
Cinelli Colombini - le aziende vinico-
Vinitaly International Academy, autore di
vendita, dalla leadership aziendale fino
le che hanno donne titolari di impresa
“Native Wine Grapes of Italy”, unico libro
alla degustazione. Scritto volutamen-
sono il 28%, arrivano al 33% come forza
scritto da un italiano ad avere vinto il pre-
te con un linguaggio semplice e senza
lavoro e nei corsi di sommelier supera-
mio Louis Roederer International Wine
tecnicismi, l’intento del libro è avvicinare
no del 10% gli uomini; mentre le donne
Awards Book of the Year. B cod 49978
maggio 2017 · Italia a Tavola
77
Vino
Ferrari brinda all’alta ristorazione e premia l’arte dell’accoglienza Accanto ad una celebre cucina deve sempre esserci una sala di altissimo livello. Cresce il prestigio del Ferrari Trento Art of Hospitality Award, un premio sempre più ambito dai ristoranti di tutto il mondo
U
accanto ad una celebre cucina deve sempre esserci una sala di altissimo livello. Non è un caso, infatti, che l’Eleven Madison Park, vincitore l’anno scorso del Premio Ferrari, abbia trionfato in Australia come miglior ristorante al mondo, secondo il giudizio di quasi 1.000 chef, esperti e appassionati ga-
n Vinitaly di successo per
stronomi i cui voti determinano la pre-
le Cantine Ferrari di Trento
stigiosa lista, nella quale El Celler de
e per le Tenute Lunelli con
Can Roca, oltre che il terzo ristorante
uno stand affollato di addetti ai lavori,
migliore al mondo, è risultato la realtà
sommelier e chef, compratori italiani e
che meglio interpreta quella partico-
stranieri e winelovers. Giornate inten-
lare alchimia fra servizio, ambiente e
se quelle vissute da Camilla, Matteo,
accoglienza, meritando così il Ferrari
Marcello, Alessandro Lunelli e da tutto
Trento Art of Hospitality Award. Un’e-
il team impegnati tra degustazioni, incontri e accoglienza degli ospiti.
78
mozionante vittoria, festeggiata da olMelbourne il premio Ferrari Trento Art
tre 900 tra le più influenti personalità
Incontriamo Alessandro e Camilla,
of Hospitality al ristorante spagnolo El
del mondo della ristorazione interna-
quest’ultima da poche ore rientrata
Celler de Can Roca. Un premio molto
zionale che hanno brindato con Ferrari
dall’Australia dove ha partecipato alla
importante e innovativo, istituito nel
Trentodoc a questi fantastici ristoranti.
cerimonia di premiazione dei World's
2016, ma già ambitissimo dai ristoran-
Ne parliamo con Camilla Lunelli
50 Best Restaurants, e consegnato a
ti più importanti del mondo, perché
nell’elegante spazio dello stand Ferrari
Italia a Tavola · maggio 2017
Vino chiamenti, perché è lì che darà il meglio. La declinazione di Sagrantino che noi offriamo con il Carapace è molto particolare, non cerchiamo la grande potenza che questo vino già esprime, ma l’eleganza che otteniamo lavorando con il tempo, proprio per avere un Sagrantino potente e longevo, ma anche di gran classe». E nel bicchiere degustiamo un’icona di Cantine Ferrari, il Perlé 2010. «È diventato un brand - aggiunge Camilla Lunelli - gli appassionati non chiedono un Ferrari o un Trentodoc, ma direttamente un Perlé, prodotto nato nel 1971 che da allora ci ha dato moltissime soddisfazioni». Riconoscibilità e fiducia sono le caratteristiche che questa declinazione di bollicine stimola nei conoscitori. «Il vino è passione e piacere del gusto - afferma Alessandro Lunelli - da qui l’intuizione di mio zio Gino di portare l’arte nelle Tenute Lunelli in Umbria al Vinitaly. «Un percorso di approfon-
«Qualche anno fa - spiega Alessandro -
affidando a Arnaldo Pomodoro la rea-
dimento di quello che rappresenta la
abbiamo deciso di innovare nel rispet-
lizzazione della cantina per riscoprire
sala, il servizio, l’accoglienza - racconta
to della tradizione. Grazie alla lunga
il connubio arte-vino. Lui da grandis-
Camilla - che abbiamo voluto intrapren-
esperienza in Trentino con lo Chardon-
simo artista visionario, ha immaginato
dere con i World's 50 Best Restaurants
nay e il Pinot Nero, nostro padre Mauro
un carapace, uno straordinario guscio
ma non solo. Andiamo al ristorante
ha voluto creare i primi due vini fermi
di tartaruga immerso tra le colline».
per gustare un piatto originale che dia
di famiglia: Villa Margon, uno Chardon-
soddisfazione, ma se tutto ciò non è
nay, e Maso Montalto, Pinot Nero sem-
accompagnato in sala da un’esperien-
pre in purezza. L’idea di innovazione
za di livello non siamo soddisfatti. Per
ci ha portato a voler scoprire nuove
questo, ben venga la figura dello chef,
frontiere al di là del Trentino, aprendoci
ma vogliamo valorizzare anche altre
a nuovi mondi. Siamo sbarcati prima in
figure professionali come il maître, il
Toscana e poi in Umbria, dove ci sono
direttore di sala e il sommelier. Siamo
vitigni molto legati al territorio che dan-
stati particolarmente lieti di consegna-
no grandi soddisfazioni soprattutto per
re il premio a un ristorante straordinario
noi “Ferraristi” appassionati di lunghi
come El Celler de Can Roca di Girona,
invecchiamenti. Il Sangiovese e il Sa-
in Spagna, dove i fratelli Roca hanno
grantino consentono di ottenere vini di
saputo creare un’atmosfera perfetta».
grande spessore, in grado di vincere la
Con Alessandro Lunelli, fratello
B cod 49980
Camilla Lunelli con Joan Roca de El Celler de Can Roca
sfida con il tempo».
di Camilla, parliamo volentieri dei vini
Il Sagrantino in particolare è il pre-
delle Tenute Lunelli che si trovano ol-
ferito di Camilla Lunelli: «Un vino dalla
tre che in Trentino, in Toscana, tra le
personalità unica, che vogliamo anco-
colline pisane e nel cuore dell'Umbria.
ra mettere alla prova dei lunghi invec-
Ferrari Trento via Ponte di Ravina 15 38123 Trento www.ferraritrento.it
maggio 2017 · Italia a Tavola
79
Vino
Apollonio
Sorprese A tra rossi e rosati E il Premio promuove la cultura pugliese
di Piera Genta l Vinitaly tante le sorprese di Apollonio, tra cui ricordiamo il Divoto Riserva Speciale 2009,
ottenuto da Negramaro e Montepulcia-
no (Copertino Doc) in sole 10mila bottiglie. Nonostante un’annata difficile, un vino di grande personalità, color rosso rubino con riflessi granati intensi, piacevoli frutti rossi accompagnati da note di tabacco e spezie.
La casa vinicola pugliese ha stupito al Vinitaly con un Divoto Riserva Speciale 2009 e un Susumaniello. Il Premio Apollonio intanto riceve riconoscimenti per la capacità di diffondere la cultura del vino, ma non solo
Nella linea Elfo troviamo il rosato da
Susumaniello, antico vitigno della zona nord del Salento, a rischio estinzione fino a qualche tempo fa, particolarmente vocato alla vinificazione in rosa, leggero, fresco e fruttato, da bere nel giro di un’annata. Da ricordare con l'occasione che il Premio Apollonio, nato nel 2005, oggi rappresenta uno dei più importanti appuntamenti culturali di tutto il Sud Italia. Destinato ai pugliesi capaci di distinguersi in campo artistico, culturale e sportivo, ha vinto fra l'altro la seconda edizione de “Il Meridiano del Vino”, organizzato dalla rivista enologica “Wine Meridian” ed istituito per valorizzare le idee e i progetti più innovativi in tema di comunicazione e promozione del patrimonio enologico italiano.
80
Italia a Tavola · maggio 2017
B cod 49960
Con le bollicine
Col Vetoraz
abbinamenti sempre più raffinati
L
Vino
Il Vinitaly di Col Vetoraz si è caratterizzato per le bollicine di valore prodotte nelle terre di Valdobbiadene, i golosi abbinamenti proposti dallo chef stellato Enzo De Prà e i brindisi con i campioni del ciclismo
a 51ª edizione di Vinitaly è ormai alle spalle e Col Vetoraz ha affrontato le intense giornate
veronesi con le sue proverbiali bollicine superiori, nelle quali è racchiusa tutta la
propria filosofia, fondata sul rispetto dei ritmi della natura e della preservazione massima dell’integrità espressiva del frutto di partenza. Il più importante evento annuale per il settore ha registrato un notevole afflusso di visitatori tra operatori del settore, giornalisti e ospiti vip ha visto quest’anno il ritorno dello chef Enzo De Prà del Ristorante Dolada di Plois di Pieve d’Alpago (Bl), 1 stella Michelin. Per il consueto appuntamento con la stampa, lo chef bellunese ha giocato sull’effetto sorpresa, svelando solo all’ultimo momento una originale trilogia di “Pasticcini non Pasticcini” creata per l’occasione e osando un abbinamento inusuale col Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore di Cartizze, il vino che
In particolare lo chef De Prà ha scelto
ne, giocando su un equilibrio di sapori
incarna la massima espressione della
il biscotto al “Fegato Grasso”, dal gusto
non troppo aggressivi. Questa è del re-
delicato, per l’abbinamento con l’abboc-
sto la caratteristica di vini che si impon-
Ecco le prelibatezze presentate:
cato elegante del Valdobbiadene Docg
gono in concorsi internazionaliper la loro
Bignè con farcia di ricotta di pecora, par-
Spumante Superiore di Cartizze che soli-
eleganza.
migiano ed erbette spontanee di monta-
tamente viene pensato come un vino da
gna; Biscotto al Salmerino di pasta frolla
fine pasto.
denominazione.
Ricordiamo le ben 6 Gran Medaglie d’Oro al Concorso Vinitaly, l’inserimento
con burro e uova di salmerino legger-
Enzo De Prà ha voluto uscire dai so-
nella selezione vini della nuova guida
mente affumicate; Biscotto al Foie Gras
liti schemi immaginando questa trilogia
“5StarsWine - The Book 2017” e le 5 Sfe-
con pasta frolla e fegato grasso torbato.
come apertura di un menu degustazio-
re Sparkle 2017.
B cod 49710
maggio 2017 · Italia a Tavola
81
Vino
Mezzacorona
il mercato estero funziona Quello italiano si sta risvegliando adesso
L'azienda, che opera seguendo la filosofia del rispetto dell’ambiente, continua ad andare forte sui mercati internazionali e guadagna terreno anche in Italia 82
Italia a Tavola · maggio 2017
M
ezzacorona è una real-
Soddisfazione per l’andamento dei
tà cooperativa importante
mercati, anche quello italiano che si
con una filosofia di rispetto
sta risvegliando da un periodo di stasi.
dell’ambiente. A quarant'anni dalla nasci-
Brillanti i mercati internazionali che fan-
ta del marchio Rotari, è stata presentata
no registrare una crescita interessante.
in occasione di Vinitaly una riserva 2011,
Ospite speciale allo stand di Vinitaly Ro-
edizione speciale e limitata, in un'elegan-
bert Yang, presidente e ad di 1919, la più
te livrea dorata. Chardonnay in purezza,
grande piattaforma distributiva cinese di
con una liqueur d'expédition particolare
alcolici con mille punti di vendita in 500
realizzata secondo l’antica ricetta della
città con la promessa di portarli a 6mila
cantina.
entro il 2020.
B cod 49979
Vino MONCARO, ECCELLENZA MARCHIGIANA DAI CASTELLI DI JESI AL CONERO
M
oncaro opera da cinquant'anni nelle Marche, nelle princi-
pali zone di produzione quali il Verdicchio, i Castelli di Jesi, il Conero e il Piceno superiore. Le principali novità
SANTONI, BERE ITALIANO E TOSCANO SEI NUOVI PRODOTTI TUTTI DA MIXARE
le illustra il presidente Doriano Marchetti: «Le nuove annate delle nostre eccellenze come Verdicchio classico superiore e Riserva vigna Novali, il
L’
azienda Santoni di Chianciano
gio di Italia a Tavola, suggerisce l’utiliz-
Conero Docg, al Piceno superiore
Terme (Si) si è presentata al Vi-
zo di alcuni di essi in ricette inedite che
Rocca Villa, e una vasta gamma di
nitaly con sei nuovi prodotti, tutti to-
utilizzano il Bitter al rabarbaro, il Rosso
prodotti biologici. Moncaro opera da
scani, dedicati a chi predilige il Made
Amaro e l’Aperitv.
trent'anni in questo settore, nell'am-
in Italy. Per una miscelazione diversa,
Quindi gli amari al posto del bitter. Na-
bito di un progetto di sostenibilità
Danny Del Monaco di Cocktail in the
sce lo Spritz del momento, il Tuscany
ambientale che ci ha visto protago-
World Academy, già Personaggio
Spritz con vino rosso, liquore alla pesca,
nisti anche in anni in cui la sensibilità
dell'anno 2016 nel recente sondag-
Amaro di Toscana.
B cod 49959
verso questi prodotti non era molto
Phil Hogan durante la fiera Vinitaly a Verona. Si è concordato sulla necessità di confermare lo stanziamento delle risorse per il comparto agricolo, che rappresenta un investimento strategico nel processo di integrazione europea non solo per gli agricoltori, ma per tutti i cittadini. L'attività agricola svolge un ruolo insostituibile nella produzione del cibo, nella tenuta del paesaggio e nella so-
MARTINA INCONTRA HOGAN AL VINITALY AGRICOLTURA AL CENTRO DELLO SVILUPPO GREEN
stenibilità ambientale complessiva del continente. Il Ministro Martina ha ricordato le priorità per l'Italia a partire da rafforzamento ed estensione del modello delle
S
ulle sfide più importanti dell'a-
organizzazioni comuni di mercato ad
diffusa. Moncaro esporta circa il 60%
gricoltura, in vista della riforma
altri settori, attraverso un terzo pilastro
della produzione sia in Europa che
della Pac (Politica agricola comune)
dedicato. L'obiettivo è dotare di stru-
in Giappone, Cina, Canada e Stati
post 2020, il ministro delle Politiche
menti più forti le filiere, guardando an-
Uniti. La nostra attenzione alla qualità
agricole alimentari e forestali, Mau-
che al successo di questo modello nel
avviene con un controllo importan-
rizio Martina, si è confrontato con il
settore vitivinicolo. Servirà una nuova
te della filiera produttiva dal vigneto
commissario europeo all'Agricoltura
Pac più semplice. B cod 49634
fino alla bottiglia».
B cod 49955
maggio 2017 · Italia a Tavola
83
Vino RESTYLING E NUOVA ETICHETTA PER I 30 ANNI DEL SANCT VALENTIN DI HANS TERZER
N
uova veste per la linea Sanct Valentin di Cantina San Miche-
le-Appiano: a Vinitaly 2017 sono state presentate ufficialmente le bottiglie rinnovate nella forma e con un’etichetta che riporta il “timbro” che celebra i 30 anni di vita della linea punta di diamante dell’azienda altoatesina. L’intuizione dell’allora trentenne winemaker Hans Terzer, è basata su un concetto semplice ed efficace: non ammettere compromessi invitando
CANTINA ALDENO, 500 SOCI CON VOCAZIONE AL TRENTODOC
C
antina Aldeno è una cantina sociale con circa 500 soci,
prima produttrice di vino vegano dall’uva fino alla bottiglia certificata dall’Icea di Bologna ed è stata la
gli associati a creare i presupposti
lentin conta 9 vini; i bianchi Sauvignon,
per ottenere una qualità elevata nei
Chardonnay, Gewürztraminer, Pinot Gri-
vigneti. Una visione vincente che si
gio e Pinot Bianco, tra i rossi Pinot Nero,
conferma di grande successo inter-
Lagrein e la nuova cuvée Cabernet-
nazionale. Oggi la linea Sanct Va-
Merlot 2013.
“SELEZIONE BORTOLO NARDINI” 4 NUOVI BLEND DAL GUSTO UNICO E RICERCATO
ne Bortolo Nardini” dedicata ai migliori locali, ristoranti, enoteche ed hotel. Un percorso iniziato 20 anni fa, con la scelta delle grappe più morbide, pro-
prima cooperativa del Trentino ad
fumate e dolci, ottenute da vinacce
aver ottenuto la “certificazione di
esclusivamente diraspate. Un’atten-
operatore biologico” con lo Char-
ta selezione tra oltre 4 milioni di litri
donnay Trentino del 2011. Oggi la
di distillato conservati nelle cantine
linea bio comprende 10 referenze.
dell’azienda, per ottenere prodotti
L’azienda ha una vocazione alla
unici e racchiuderli in bottiglie futuri-
produzione del Trentodoc, il meto-
ste ispirate alla sede dell’azienda, le
do classico Altinum Riserva Tren-
“Bolle”, opera dell’architetto Massimi-
todoc 2010 ha ricevuto numerosi
liano Fuksas.
riconoscimenti sia in Italia che all’e-
Selezione Bortolo Nardini si compo-
stero.
ne di 4 nuovi prodotti: Grappa Bianca
Con la produzione convenzionale
“Extrafina”, Riserva 3 Anni, Riserva 7
tine in Trentino ad avere la certifi-
N
d’Italia e leader dal 1779 nel
tenso e di grande persistenza. La Se-
cazione nazionale di qualità (Sqnpi),
mercato delle grappe e dei distil-
lezione Bortolo Nardini rappresenta
una certificazione ministeriale che
lati di eccellenza oggi guidata da
una grande novità per l’azienda, che
arriva a coronamento di un lungo
Angelo Nardini, lancia sul mercato
da oltre due secoli onora le ricette
B cod 49977
Horeca la linea premium “Selezio-
della tradizione.
nel 2016 è stata una delle tre can-
lavoro.
84
B cod 49785
Italia a Tavola · maggio 2017
ardini, la più antica distilleria
Anni e Riserva 15 Anni dal gusto in-
B cod 49719
Vino SAN MARZANO: PRIMITIVO DI PIENA STRUTTURA TRA I DUE MARI I PROFUMI DEL ROSATO
che ci sta dando una grande popolarità, infatti sulla scia del "Sessantanni" abbiamo prodotto un rosato, il "Tramari" come richiamo al territorio da cui
F
rancesco Cavallo, presidente di
proviene, tra l'Adriatico e lo Ionio, un
Cantine San Marzano, ha scelto
vino che si arricchisce di profumi gra-
il "Sessantanni" per parlare dei suoi
zie al microclima della zona. Vendem-
vini. «Un vino che nasce da una se-
miamo le uve appena mature e le vini-
lezione di viti di sessant'anni, un vino
fichiamo in bianco, con un'importante
importante, con belle concentrazioni
acidità data dalle uve acerbe».
che sta rispondendo benissimo sul
Infine "Edda" un bianco caratteristico
mercato dove il consumatore ap-
del sud, della provincia di Taranto, con
prezza questo vino che esprime tutte
uno sviluppo organolettico unico per
le potenzialità del sole e della terra
concentrazione di profumi. Vinificato e
meridionale».
fermentato in barrique, che consente
«Un Primitivo - prosegue Cavallo -
una qualità esclusiva.
B cod 49973
NEL LUGANA DE LE MORETTE CORPO E MINERALITÀ DI TERRA GARDESANA
L
AMORIM CORK DALLA PARTE DELL'AMBIENTE NEL PROGETTO “FRESCHELLO FOR FORESTS”
a zona di produzione del vino
aziendale prevalente è rappresentata
Lugana Doc si estende sulla
dal Lugana Doc, di cui si propongono
“F
sponda meridionale del lago di Gar-
tre versioni: Lugana Mandolara, la se-
scelte dell’azienda vinicola vicen-
da. Terreni caratterizzati da argilla
lezione Lugana Benedictus e il Lugana
tina Cielo e Terra per consentire
compatta di natura calcarea. Terre
Riserva. A questi si aggiungono altri
l’incontro tra il Freschello e i brand
dove la vite, come l’olivo, trovano
due vini bianchi: Serai Bianco e Cepa-
più autorevoli nel mondo del packa-
il microclima giusto per la massima
ge Spumante Brut. Non solo bianchi
ging, tra le realtà impegnate in im-
espressione. Un territorio argilloso
ma anche rosé, in particolare il Bardo-
portanti progetti di salvaguardia
con elevata salinità, unito al micro-
lino Doc Classico Chiaretto, che si di-
ambientale.
clima mitigatore del lago di Garda
stingue per i profumi delicati con note
Le aziende operano per il sostegno
danno origine ad una condizione
fruttate di pesca e i vini rossi: il Bardo-
della green economy nel rispetto
ottimale per la piena espressione
lino Doc Classico, il Serai Rosso e un
dei rigorosi criteri ambientali, sociali
del vitigno autoctono della zona: il
importante cuvée, di gran carattere e
ed economici lungo tutte le filiere
Trebbiano di Lugana. La produzione
struttura, il Perseo.
B cod 49722
reschello For Forests” è il progetto che nasce dalle
produttive.
B cod 49744
maggio 2017 · Italia a Tavola
85
Vino tenenti ad una famiglia, con vocazione all'esportazione, che rappresentino i prodotti più emblematici dell'enologia italiana. Sin dall'inizio siamo presenti in forma collettiva a fiere e manifestazioni in tutto il mondo sempre con le stesse aziende in uno stand più grande e mettendo a disposizioni servizi ampi: Michele Chiarlo dal Piemonte, Villa Gilardi della famiglia Tommasi, grande
GRANDI VINI COMPIE 30 ANNI E SONO 50 PER CARPINETO
D
tradizione in Valpolicella, in Veneto con Bisol e il Prosecco, in Emilia Romagna con il Sangiovese di Umberto Cesari, nelle Marche con Garofoli, la Toscana di Mantellassi e infine Carpineto, la mia
LUNGAROTTI, UN VINITALY TRA BIO E CULTURA. 20 ETTARI BIOLOGICI E LE OPERE DEL MUSEO
a trent'anni presidente del
azienda».
Gruppo Grandi Vini e di Carpi-
Carpineto che compie proprio quest'an-
neto è Antonio Zaccheo. «Il consor-
no mezzo secolo di vita. «Una data im-
L’
zio - racconta - nacque con lo scopo
portante - ricorda - che segna il mio
dai vigneti dell’azienda agraria Lun-
di mettere insieme un selezionato
incontro con Giancarlo Sacchet, con il
garotti a Montefalco (Pg); un ricco
gruppo di produttori, di varie regio-
quale fondai l'azienda che oggi produ-
calendario di degustazioni a partire
ni italiane, che potessero essere di
ce 3 milioni di bottiglie delle quali 85 su
dal “grand tasting” di Opera Wine;
supporto agli importatori dell'epoca.
100 vanno all'estero in 70 diversi Paesi».
la presenza al Ristorante d’Auto-
Trent'anni fa la conoscenza dei vini
Michele Chiarlo, Franco Tommasi, An-
re e alcune opere del Museo del
italiani da parte degli importatori era
tonio Bisol, Umberto Cesari, Giancarlo
Vino di Torgiano (Pg) in esposizione
molto inferiore, era dunque più diffi-
Sacchet e Antonio Zaccheo, Gianfran-
allo stand. Sono stati questi gli “hi-
cile scegliere cioè trovare aziende
co Garofoli e i fratelli Aleardo e Giusep-
ghlights” delle Cantine Lungarotti al
accomunate da caratteristiche simili.
pe Mantellassi hanno capito cosa sia
51° Vinitaly.
Oggi il comune denominatore è lo
la vera amicizia... al di là degli interessi
Tenuto a battesimo il primo vino bio-
stesso di allora, unire aziende appar-
personali. (A.L.)
B cod 49952
esordio del primo vino bio sul mercato italiano proveniente
logico dell’azienda portabandiera dell’Umbria nel mondo a uscire sul mercato italiano: ILBIO, provenien-
FRESCOBALDI, SEI TENUTE PER UNA FILOSOFIA: “CULTIVATING TOSCANA DIVERSITY”
L
a filosofia del gruppo Frescobaldi
te dai 20 ettari dell’azienda agraria
si riassume nella frase “Cultivating
Lungarotti a Montefalco, certificati
Toscana diversity”, che sancisce il lega-
biologici dal 2014.
me della famiglia con la varietà del ter-
Dai vigneti di Montefalco a quelli di
ritorio toscano. «La gioia dei piccoli mo-
Torgiano, dove si estendono i 250
menti, il piacere dei sapori e del gusto:
ettari di proprietà Lungarotti. Qui
queste le sensazioni che offre la Tosca-
nasce il Rubesco Riserva Vigna
na e che Frescobaldi vuole dedicare a
Monticchio che con l’annata 2009 è
tutti coloro che vedono nel vino una
stato protagonista del grand tasting
cultura al di là della vigna e dell’uva»,
di Opera Wine, l’evento preview di
afferma il presidente Lamberto Fre-
Vinitaly dedicato ai “100 great pro-
scobaldi. «Il mio sogno è condividere
ducers” e organizzato in collabora-
lavoro, emozioni e passione attraverso
zione con Wine Spectator.
i nostri vini».
86
Italia a Tavola · maggio 2017
B cod 49765
B cod 49750
Vino MARSURET LANCIA L'EXTRA BRUT NEW ENTRY TRA I PROSECCO
FIRRIATO SUL MERCATO CON 4 NOVITÀ ALLA CONQUISTA DEI WINELOVERS
A
nche l'azienda Marsuret, con
Una vera novità in casa Marsuret, con-
sede a Guia di Valdobbiadene
siderando che mediamente i più "com-
(Tv) nel pieno territorio di produzione
merciali" Brut ed Extra Dry hanno un
del Prosecco, ha partecipato alla 51ª
residuo zuccherino pari rispettivamen-
edizione di Vinitaly a Verona Fiere.
te a inferiore di 15 e compreso tra 12
n Vinitaly di grandi novità per
Oltre ad aver presentato i must che
e 20, grammi per litro. «Il nostro Extra
Firriato, con quattro prodot-
la contraddistinguono sul mercato
Brut deriva da un vigneto di 17mila mq.
ti nuovi, ecco quali nelle parole di
da anni, il pubblico di winelovers ha
Si tratta di un Prosecco di facile beva,
Federico Lombardo di Monte Iato:
potuto degustare anche una novità:
bassa gradazione, ma un po' più "sali-
«Alla famiglia dei vini biologici ab-
si tratta dell'Extra Brut Marsuret, «un
no" degli altri, ideale per accompagna-
biamo aggiunto un Grillo in purezza
vino molto secco - ha spiegato Er-
re ad esempio un piatto di pesce».
della Sicilia Occidentale; dalle pendi-
mes Marsura, che guida l'azienda
Accanto al Cartizze anche il Millesima-
ci dell'Etna portiamo invece un Blanc
insieme ai figli - le cui uve vengono
to Agostino va posizionato tra i prodot-
de Blanc con Carricante e Chardon-
ricavate da un vigneto particolare,
ti di maggior qualità firmati Marsuret. La
nay. Un vino per un target esigente
esposto a nord-est e che affonda le
cantina è oggi alla terza generazione
che cerca un bollicine di livello. Ab-
radici in un terreno molto minerale,
ed è ancora capace di regalare novità
biamo anche inserito un nuovo Frap-
tanto che al termine della lavora-
come l'Extra Brut, senza perdere di vi-
pato e un nuovo Perricone, entrambi
zione lo spumante presenta solo 3
sta la qualità delle altre referenze.
U
in purezza».
B cod 49953
RUFFINO, DAL 2011 FATTURATO RADDOPPIATO PIACE LA TOSCANA DELLA CONVIVIALITÀ
grammi di residuo zuccherino».
U
B cod 49791
no stand rinnovato per l’occasio-
Vini che hanno tradizione e territoriali-
ne con architetture che ricorda-
tà, anche per le occasioni speciali con
no la Toscana, un progetto editoriale
Riserva ducale Oro, elevato a Gran Se-
quello di Ruffino nato al Vinitaly 2016
lezione, il vertice della denominazione
che ha valorizzato il brand. «"La Tosca-
Chianti classico. Un vino che proviene
na di Ruffino" ci ha dato molte soddi-
dalle tenute di Castellina e Gretole, ca-
sfazioni - racconta Francesco Sorelli,
pace di raccontare quel territorio con
global brand and corporate pr mana-
verticalità e profumi».
ger - e ci ha consentito di raccontare
Il 2016 è stato anno di grandi numeri
il vino attraverso la convivialità che ne
per Ruffino che chiude con 99 milioni
è la principale valorizzazione. Dal 1877
di euro di fatturato e crescita del 7%,
Ruffino ha l'obiettivo di promuovere
con aumenti significativi in Canada e
e vendere vini attraverso il piacere di
Stati Uniti. Anche l'Italia ha retto bene.
stare insieme e ritrovarsi negli affetti.
B cod 49956
maggio 2017 · Italia a Tavola
87
Vino
NOVITÀ TECNOLOGICHE PER MANTELLASSI PROGETTO CON UNIVERSITÀ DELLA TUSCIA IL “PUNTOZERO” DI MAZZETTI D’ALTAVILLA LA GRAPPA SI VESTE DI GLAMOUR E DI GREEN
M
88
sempre più ricco di charme.
L
Smaglianti i colori del nuovo stand. L’a-
tappo a tecnologia alternativa della
rancione sgargiante richiama l’alba del-
Nomacorc - spiega Riccardo Pec-
azzetti, Moda ma anche Mon-
la linea “puntozero”, lanciata lo scorso
chioli, direttore commerciale Fattoria
un mito dal sapore antico e dal futuro
e novità Mantellassi sono enologiche e tecniche. «Parliamo di un
ferrato. Erano molti i significati
anno attraverso la “7.0”, Grappa Riserva
Mantellassi - le cui origini non sono
della grande “M” che ha dato il ben-
di Ruchè 100% cru che, grazie ai suoi
dal petrolio ma dal residuo della la-
venuto ai visitatori di Vinitaly 2017
richiami al territorio e all’ambiente e ai
vorazione della canna da zucchero.
presso lo stand della più storica distil-
profumi floreali del vitigno originario
Quindi un prodotto senza impatto
leria del Nord-ovest, che ha portato
dell’area di Castagnole Monferrato, ha
ambientale e riciclabile al termine del
una fresca ventata di novità con la
segnato nell’ultimo anno un autentico
ciclo di utilizzo. Consente al vino di
“new generation” (la settima) di grap-
“punto di svolta” per la grappa, attraver-
microssigenarsi in maniera control-
paioli piemontesi. Chiara, Silvia ed
so il ritorno al terroir. E poi c’è soprattut-
lata. La seconda novità è il "Mago di
Elisa Belvedere Mazzetti, i volti fem-
to il verde Greenery, tonalità rivitalizzan-
O3" (che leggiamo "Oz"), un Morelli-
minili della distillazione, si sono pre-
te, simbolo di nuovi impulsi, che rievoca
no ottenuto senza solfiti grazie alla
sentate in una innovativa mise “gla-
i primi giorni di primavera, invitando a
tecnica detta "Puro Vino" che utilizza
mour”, pronte a raccontare la grappa
respirare aria pura, riossigenarsi e attin-
l'ozono per disinfettare le uve da cui
di oggi e a far conoscere e degustare
gere nuova linfa.
PERRIER-JOUËT, A LUGLIO NUOVA CUVÈE PROSEGUE IL LEGAME CON L'ARTE MODERNA
U
Italia a Tavola · maggio 2017
B cod 49857
si produce il vino».
B cod 49954
na novità in anteprima è quella
- per quanto riguarda il mercato, le cose
che Perrier-Jouët ha presentato
stanno andando molto bene sia a livello
al Vinitaly, uno champagne che uscirà
globale che in Italia dove siamo molto
tra giugno e luglio, prodotto nei 35 et-
soddisfatti. La Belle Epoque 2008, at-
tari di vigneto nel luogo più bello della
tualmente in commercio sta riscuoten-
Champagne, la Cote de Blancs. Da qui
do un tale successo che stiamo finendo
non era mai stato prodotto un Blanc de
le scorte. Tutto ciò contribuisce alla cre-
blancs in purezza non millesimato.
scita di Perrier-Jouët in Italia, dove resta
«Le bottiglie che stiamo aprendo ora
una maison di nicchia, ma con numeri
stanno riscuotendo grande successo
di tutto rispetto. Continua infine il nostro
- ha affermato Leo Damiani, direttore
legame forte con l'arte contempora-
commerciale e marketing Perrier-Jouët
nea».
B cod 49957
Vino MONDODELVINO PRESENTE IN 65 MERCATI NEW ENTRY: CUVAGE METODO CLASSICO
sico di Acqui Terme, cantina sorta nel dicembre 2012, con l'idea di produrre spumanti metodo Classico di qualità. Sono tre gli spumanti in linea: Rosé Cuvage Brut, da uve 100% Nebbiolo; Blanc de Blancs (100% Chardonnay) e Cuvage de Cuvage, blend di Pinot nero, Chardonnay e Nebbiolo. Sotto il marchio Viticoltori Acquesi anche produzione di vini spumanti aromatici di qualità, Moscato e Brachetto. Per finire sicuramente un Cortese spumante. Gli spumanti sono tre: Nebbiolo Rosé
“BENEMERITO ALLA VITIVINICOLTURA” PREMIATO IL CALABRESE TOMMASO CAPORALE
Alba Doc Vsq Brut Metodo Classico da
M
una delle prime 20 aziende
Vsq Brut Metodo Classico (100% Char-
U
esportatrici di vino italiano, realtà
donnay) e Cuvage de Cuvage Vsq Pas
dell’ultimo anno nel suo lavoro di
unica nel panorama enologico italia-
Dosé Metodo Classico, blend di Pinot
valorizzazione del patrimonio vitivi-
no nata nel 1991 per portare il Made
nero, Chardonnay e Nebbiolo. Sotto il
nicolo calabrese. Questo il ricono-
in Italy nel mondo, oggi è presente
marchio Viticoltori Acquesi vengono
scimento nazionale consegnato al
in 65 mercati. Di recente è entrata
prodotti spumanti aromatici di qualità,
giornalista e sommelier Tommaso
a farne parte Cuvage Metodo Clas-
Moscato e Brachetto.
B cod 49961
Caporale, già firma di Italia a Tavola,
gm Mondodelvino di Forlì,
uve 100% nebbiolo; Blanc de Blancs
na medaglia per la professionalità dimostrata nel corso
all'inaugurazione di Vinitaly. A candidare Caporale per la Cala-
ONESTI CELEBRA 160 ANNI DI ALPESTRE UNICO MARCHIO DI PROPRIETÀ DEL GRUPPO
bria è stato il presidente della Regione Mario Oliverio, che ha voluto fortemente testimoniare con la sua segnalazione, successivamente accolta da Veronafiere, il fondamentale contributo della comunicazione per la crescita del comparto enogastronomico. «Raccontare il vino - ha dichiarato il governatore Oliverio - significa tra-
U
no stand tutto dedicato, al Vi-
Al Vinitaly è stato presentato il proget-
smettere un territorio e questo co-
nitaly, per celebrare i 160 anni
to “Uvae, racconti di vite”, selezione di
stituisce il valore aggiunto che può
di Alpestre, distillato di ben 34 erbe
cantine italiane e non italiane.
dare una marcia in più alla crescita
creato nel 1857 da un padre Marista
Di grande eleganza la foglia di vite
del turismo e lo sviluppo dell'eco-
che ben conosceva le virtù terapeu-
che avvolge la bottiglia dello Cham-
nomia locale. Questo è lo stimolo
tiche delle erbe, unico marchio di
pagne Piper - Heidsieck Rare Millesi-
che abbiamo voluto dare al settore
proprietà di Onesti Group. L’azienda
me 2002.
della comunicazione con la nomina
è specializzata nella distribuzione in
Nel catalogo non manca lo Champa-
di Tommaso Caporale, il quale incar-
esclusiva per il mercato italiano di
gne Collet, della più antica società di
na tutte le caratteristiche per dare
diversi marchi del panorama beve-
viticoltori della Champagne. Occhio
nuovo impulso alle attenzioni verso
rage e fornitore di servizi del setto-
di riguardo anche per i prodotti della
l'agroalimentare dalla regione Cala-
re.
mixology.
B cod 49962
bria». B cod 49860
maggio 2017 · Italia a Tavola
89
Vino
DÉJÀ BU
Umbria in bianco, un exploit inatteso Vini di carattere e grande personalità
UN AUTOCTONO AL MESE
Torbato, vino sardo “di nicchia” dal retrogusto piacevolmente amarognolo di Piera Genta Vitigno a bacca bianca, della famiglia delle uve malvatiche, sui cataloghi ampelografici il Torbato viene indicato come Vitis Iberica, ma le sue origini sono da ricercarsi altrove. Lo si vuole originario dell’Asia Minore, come tutte le malvatiche, portate in Europa pare dai Crociati di ritorno dalla Terra Santa. Il Torbato è un vitigno caratterizzato da una produttività incostante, sensibile alle malattie crittogamiche, con maturazione tardiva. Presenta anche
M
90
ai come negli ultimi anni
maggioritaria di Proca-
difficoltà nella vinificazione. Un tem-
l’Umbria ha dato dimostra-
nico, è più affusolato
po veniva allevato ad alberello. Nella
zione di forza connotandosi
nella silhouette ma ac-
piana di Alghero, in un territorio con
come una regione protagonista, plurale
comunato da un irresi-
clima caldo e asciutto, terreni calca-
e centrale, non soltanto geograficamen-
stibile slancio salino.
te, nello scenario vinicolo nazionale. La percezione rossista resta certamente
Il Luigi e Giovanna di Guido Ricciarelli 2013 di Barberani, in larga misura da
prevalente, ma gli osservatori più attenti
uve Grechetto, si avvale di un tocco di
non potranno non rilevare l’exploit dei
muffa nobile che riconduce allo stilema
bianchi umbri, capaci di raggiungere po-
di un Orvieto avvolgente, dagli evidenti
sizioni di vertice assoluto nel contesto
rimandi di frutta tropicale. Declina mira-
generale in base all’incrocio dei premi
bilmente ampiezza e continuità al pala-
delle guide. Il Cervaro della Sala (grup-
to.
reo-argillosi, ricchi di sabbia, di ferro e di millenarie sedimentazioni marine, ha scritto la sua storia, merito soprattutto dell’azienda Sella & Mosca, unica a vinificare il Torbato in purezza e a produrlo in differenti versioni. 140 ettari, una piccola percentuale rispetto alla superficie vitata della Sardegna. Il Torbato rimane un vino di nicchia, rientra nella Doc Alghero,
po Antinori), autentico vino-culto a base
Ancora un Grechetto per conclu-
nella versione spumante metodo
Chardonnay, guida il gruppo con una
dere: Fiorfiore 2014 di Roccafiore, che
Charmat, vino fermo di pronta beva,
versione magistrale (la 2014) premiatis-
slalomeggia perfettamente fra i paletti
vino di media e lunga bevibilità e nel-
sima e convincente per il tiro sapido e
stretti di un’annata complessa, coniu-
le annate migliori anche passito. Ha
la tensione gustativa incessante, ferma
gando freschezza e tonicità, timbrica
un colore giallo paglierino con una
restando la consistenza della trama.
fruttata e scia speziata. Denota carat-
buona struttura, leggermente profu-
Campo del Guardiano 2014 di Pa-
tere e personalità. Doti di cui l’Umbria
mato, piacevolmente amarognolo al
lazzone, da sempre Orvieto Classico
bianchista può andare davvero orgo-
retrogusto. B cod 49799
Superiore di riferimento con una base
gliosa. B cod 49808
Italia a Tavola · maggio 2017
Macerazione, fase cruciale della vinificazione in rosso L
a vinificazione in rosso è ca-
passano rapidamente in soluzione,
poraneamente, per
ratterizzata dalla macerazione,
soprattutto durante la prima settimana
realizzare un certo
cioè dal contatto più o meno
di fermentazione, mentre gli altri pig-
raffreddamento. Un
prolungato delle vinacce con il mosto
menti richiedono un tempo più lungo;
altro sistema per fa-
che si sta trasformando in vino: questo
c’è da osservare però che, oltre un
vorire il contatto tra
permette la dissoluzione dei pigmen-
certo tempo di contatto mosto-vinac-
le parti del mosto in
ti contenuti nelle bucce, oltre che di
ce, gli antociani vengono fissati sulle
fermentazione, può
altre sostanze estrattive che caratte-
parti solide del mosto e quindi il colore
essere la fermentazione sommersa,
rizzano il prodotto finale. La pigiatura,
dipendente da questi componenti ten-
grazie alla presenza di diaframmi forati
soprattutto per i vini pregiati, viene
derà a diminuire. La solubilizzazione
che tengono il cappello delle vinacce
eseguita in modo soffice per evitare
dei polifenoli dipende da diversi fattori
sotto il livello del liquido.
l’estrazione dalle vinacce di una quan-
quali la temperatura, che deve esse-
Il rimontaggio consiste nello spil-
tità eccessiva di tannini e la formazio-
re mantenuta tra i 25 e i 28°C, l’alcol
lare il mosto dalla parte bassa del
ne di una elevata quantità di fecce.
che man mano si forma, la presenza di
fermentatore, spruzzandolo sulla par-
La diraspatura è un’operazione
anidride solforosa e l’effetto meccani-
te alta della massa in fermentazione;
meccanica per mezzo della quale
co di operazioni come la follatura e il
anche questo sistema realizza un ri-
vengono eliminati i raspi che, come
rimontaggio.
mescolamento e un contemporaneo
di Enrico Rota
abbiamo già detto, sono particolar-
Se si desidera un vino molto ricco
raffreddamento. La svinatura, che con-
mente ricchi di sostanze polifenoliche
di colore, estratto e aromi, la macera-
siste nella separazione del vino che si
e potrebbero conferire al prodotto
zione può durare anche 15-20 giorni,
è formato dalle fecce (cellule morte di
finale caratteristiche negative. La fer-
mentre se si vuole ottenere un vino da
lieviti, sostanze coagulate e colloidali,
mentazione alcolica può essere pre-
consumarsi piuttosto giovane posso-
sali precipitati) e dalle vinacce, viene
ceduta da chiarificazioni e filtrazioni/
no essere sufficienti 5-7 giorni. La fol-
a volte effettuata all’aria, al fine di per-
centrifugazioni del mosto, anche se
latura consiste nel rimuovere il mosto
mettere ai lieviti di ossigenarsi un po’,
queste sono sicuramente più frequen-
con bracci meccanici (che insufflano
per terminare la fermentazione con un
ti nella vinificazione in bianco. Durante
aria a bassa pressione) per rompere
processo lento ma completo.
il processo fermentativo gli antociani
il “cappello delle vinacce” e, contem-
B cod 49873
maggio 2017 · Italia a Tavola
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Il quotidiano www.italiaatavola.net Le newsletter settimanali La rivista mensile La web tv www.ristotv.it Una community con oltre 144.000 utenti La App Italia a Tavola
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Italia a Tavola ¡ maggio 2017
Vino
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maggio 2017 ¡ Italia a Tavola
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Birra Giovanni Campari
La difficoltà di diventare birraio oggi Passione, dedizione, progetto e… soldi D
iventare imprenditori della
prenditore di se stesso, pare sembri più
birra; corso per birraio artigia-
semplice di quel che in realtà è.
al 45% birraio e al 55% imprenditore.
no; come aprire un microbir-
Abbiamo quindi chiesto a chi sta
rificio... sono solo alcune delle iniziative
avendo il (meritato) successo e rappre-
EC: Mi considero prin-
che il mercato della birra “artigianale”
senta un esempio concreto nel mondo
cipalmente un birraio,
(termine che è il caso di ribadire non è si-
brassicolo la propria opinione in merito
nonimo di “eccellente”) ha fatto in modo
ad alcuni aspetti. Agostino Arioli per
tuttavia ho dovuto im- di Giovanni Angelucci medesimarmi nel ruolo
che si diffondessero più o meno su tutto
esempio, ritenuto il papà della birra ar-
dell’imprenditore per ovvie ragioni. La
il territorio italiano. Come per gli chef di
tigianale italiana, che con il suo Birrificio
mia fortuna è aver avuto fin da subito
oggi che vengono da tutti emulati, anche
Italiano ci ha per primo creduto, Giovan-
l’aiuto di mia moglie, Geltrude Salvato-
per le birre sta accadendo un fenomeno
ni Campari del Birrificio del Ducato, con
ri Franchi, socia e co-fondatrice di Birra
molto simile in cui diventare birraio, e im-
la sua visione internazionale, ed Enrico
dell’Eremo.
Ciani del Birrificio dell’Eremo, più giovane ma altrettanto visionario e meritevole. Oltre ad essere un birraio ti senti
Agostino Arioli
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GC: Direi che mi sento
Italia a Tavola · maggio 2017
Excursus nell’evoluzione del birrificio fino ad oggi. AA: Il 23 dicembre del lontano 1994 vie-
anche un imprenditore?
ne fondato il Nuovo Birrificio Italiano e un
AA: Sì lo sono, certo. Il vero problema è
anno e mezzo dopo apre al pubblico il
che il birraio e l’imprenditore dentro di
Brewpub. Nel 2000 circa la sala cottura
me confliggono. In altre parole credo di
cresce da 2,5 a 7 hl ed entrano due nuo-
essere un buon birraio ed un mediocre
vi soci: Maurizio in ausilio nella produzio-
imprenditore al tempo stesso. Negli anni
ne e Giulio nel laboratorio e nell’ammini-
il gruppo è cresciuto fino ad includere
strazione (oggi entrambi responsabili del
persone più valenti di me da questo pun-
proprio settore). Nel 2005 la sala cottura
to di vista e quindi si continua a crescere,
cresce ancora fino a raggiungere i 20 hl
anche come imprenditori artigiani.
e nel 2006 frequento il corso di produ-
Birra zione al Siebel Institut di Chicago. Il 2012
numero dei birrifici è elevato e se si vuo-
è l’anno del trasloco presso la nuova lo-
le emergere si deve partire con un piano
AA: Bisogna cercare stage ovunque e
cation di Limido Comasco (Co) e dell’ac-
che non lasci nulla al caso.
fare corsi in Italia e all’estero. Oggi il nu-
quisto di nuovi serbatoi ed attrezzature
Cosa consigli a chi vuole mettere in
Formazione prima di tutto? Dove?
mero di birrifici è alto e c’è spesso biso-
varie. Nel 2012 prendono forma le idee
piedi un micro birrificio?
gno di birrai altamente qualificati.
di produzione legate alle barrique che si
AA: Chi è consapevole dell’attuale situa-
GC: Io, come tutti i miei birrai, ho studiato
concretizzano nella serie Brq e che nel
zione birraria ed è in grado di discernere
Scienze e tecnologie alimentari. Mi sono
2016 vedono la nascita della barricaia di
l’emotività e l’enfasi delle parole “birra ar-
formato per un breve periodo al Birrificio
Trambileno e del marchio Klanbarrique.
tigianale” dai numeri reali del comparto,
Italiano. Ho fatto e continuo a fare tantis-
GC: Il 2007 è l’anno di fondazione del
non aprirà mai un microbirrificio a meno
sima esperienza sul campo, confrontan-
birrificio di Roncole Verdi e l’inizio delle
che: non si tratti di un homebrewer inna-
domi con i colleghi di tutto il mondo.
esportazioni. Nel 2008 arriva la prima
morato del suo lavoro che non ha alcun
EC: Indubbiamente la laurea in Scienze
medaglia d’oro assegnata ad una birra
problema a dedicare anima e corpo al
agrarie, se specializzata nel settore bras-
artigianale italiana in un concorso inter-
proprio lavoro ma solo per amore; non
sicolo, fornisce un valido ed importante
nazionale. Da quel giorno ad oggi abbia-
si tratti di un “grosso” progetto con pro-
strumento di formazione. Aiuta il futuro
mo collezionato ben 96 medaglie. Nel
spettive molto ampie. Il mio consiglio è di
birraio ad affrontare lo studio della mate-
2010 avviene l’acquisizione di Starbeer a
aprire oggi brewpub e non microbirrifici.
ria in modo approfondito ed organizzato,
Fiorenzuola (Pc) e l’inizio della produzio-
GC: Consiglio di avere le idee molto
grazie a persone qualificate e dotate di
ne su due stabilimenti fino al 2015 in cui
chiare, il mercato si sta rapidamente
esperienza. Insomma, permette di evi-
anche il nuovo stabilimento di Soragna e
saturando e il rischio di finire “gambe
tare il percorso tortuoso e non sempre positivo dell’autodidatta.
il locale The Italian Job a Londra vedono
all’aria” è molto alto. Per avere qualche
la luce. Il 2016 è l’anno del crowdfunding
chance occorrono tre cose: una visione
In conclusione, «l’Italia è un Paese
nella capitale londinese e dell’apertura
imprenditoriale di lungo periodo, soldi,
in cui la birra artigianale sta prendendo
di Sbanco a Roma, insieme alla conver-
tanta passione e creatività.
sempre più piede, tuttavia abbiamo an-
sione del primo stabilimento di Roncole
EC: Bisogna puntare sulla costanza e su
cora il grosso problema dei ridotti con-
Verdi in Sour Brewery. Il 2017 lo abbiamo
un prodotto di ottima qualità, elemen-
sumi pro capite. La birra la bevono prin-
iniziato alla grande con l’apertura del se-
ti questi ad oggi imprescindibili. Il tutto
cipalmente le nuove generazioni, credo
condo locale a Londra.
deve essere accompagnato da buone
che ci vorrà del tempo ma alla fine i con-
EC: La nostra attività è nata il 18 giugno
azioni di marketing ed un uso intelligente
sumi dovranno aumentare. Si auspica un
del 2012 e da allora siamo riusciti ad af-
dei social. L’errore che si può commet-
allargamento della cultura birraria alle
fermarci rapidamente anche all’estero.
tere è credere che il mercato sia ancora
masse, un po’ come negli Usa, ma serve
Avevamo tre fermentatori e un impianto
pronto ad accettare progetti imprendi-
un forte movimento culturale che parta
da 500 litri per unità produttiva in uno
toriali nati sull’onda dell’entusiasmo, c’è
dal basso», parola di Giovanni Campari,
spazio di 200 mq. Oggi abbiamo una
spazio solo per progetti ben strutturati.
Birrificio del Ducato. B cod 49999
produzione di 3mila hl annui, 1.500 mq a disposizione e un valido team di ragazzi che lavorano con noi. Fino ad ora abbiamo raggiunto paesi come la Norvegia, gli Stati Uniti, l’Australia e la Cina. Quello della birra è oggi un buon business? AA: Purtroppo no. GC: Dipende da come viene condotto. EC: Credo che la birra possa ancora essere considerata una buona opportunità imprenditoriale, ma solo se accompagnata da un progetto valido. Ad oggi il
Enrico Ciani
maggio 2017 · Italia a Tavola
95
Birra
Farsons Beer Festival scalda i motori
Birra e musica nell’estate maltese A
96
qualcuno rievoca l’immagine
di Malta, con ingresso e parcheggio ri-
al Festival è Farsons Brewery, celebre
di cavalieri medievali in par-
gorosamente gratuiti e un programma
birrificio maltese che l’anno prossi-
tenza per le Crociate, qual-
adatto a soddisfare davvero tutti i gusti.
mo festeggerà 90 anni di storia. Oggi,
cun altro la conosce per le spiagge
Il motivo della popolarità del Festival è
con il nome di Simonds Farsons Cisk
meravigliose, altri ci avranno trascorso
presto detto. Tra ottima birra e buona
plc, è diventato leader nazionale per il
un paio di settimane di svago e lezioni
musica, un clima allegro e informale e
settore food & beverage e adesso sta
di inglese in vacanza studio. In effetti
la brezza leggera che spira dal mare, gli
puntando sulla crescita internazionale
Malta è tutto questo: un arcipelago al
ingredienti per conquistare una platea
dopo un intenso piano d’investimento.
centro del Mediterraneo in cui millenni
di residenti e turisti, bevitori esigenti e
«La festa della birra Farsons resta
di storia hanno lasciato tracce visibili in
giovani in cerca di divertimento, non
una vetrina fondamentale per i nostri
ogni angolo e dove il puro relax si al-
mancano di certo.
marchi e la nostra birreria, sia per i
terna a una vita notturna effervescente.
L’edizione 2017 partirà il 28 luglio
consumatori locali sia per quelli stra-
In un calendario fitto di concerti,
per proseguire fino al 6 agosto, ma la
nieri. Oggi è un evento nazionale nel
feste religiose, rassegne artistiche e
macchina organizzativa è già in moto
calendario locale e nei dieci giorni in
molto altro, da 36 anni il Farsons Beer
da tempo. Grandi protagoniste, come
cui si svolge attrae circa 100mila visita-
Festival è uno degli eventi di punta
da tradizione, saranno le birre, l’arte
tori», ha commentato Michael Farrugia,
dell’estate maltese. Dieci giorni di festa
della loro produzione e la cultura del
chief business development officer
al Ta’ Qali Park, isola verde nel cuore
buon bere. Non per nulla a dare il nome
della società.
Italia a Tavola · maggio 2017
Birra Tutto qui? Decisamente no. Come sempre, al Farsons Beer Festival la par-
Beer Challenge di Londra e l’oro alla World Beer Cup.
te “gastronomica” ha la sua importanza.
Chi ama le Pils deve poi provare la
Nei ben 16 stalli della food court saran-
nuova Cisk Pilsner, 5.5 ABV, frizzante e
no infatti servite specialità provenienti
corposa, con una piacevole nota finale
dalle cucine di tutto il mondo.
amaricante; forte, decisa, perfetta per
L’anima del Festival - se così si può
accompagnare carni e cibi saporiti è in-
dire - rimane comunque Simonds Far-
vece la doppio malto Cisk Strong Lager,
sons Cisk plc, società nata nel secondo
9% ABV delicatamente amarognola, ma
dopoguerra dalla fusione tra Farsons,
con una distinta nota dolce e fruttata.
il birrificio inglese Simonds e la Malta
La gamma Farsons per l’Italia com-
Export Brewery, dai cui stabilimenti uscì
prende la Farsons Blue Label Amber
la Cisk, prima lager del Paese. Oggi l’a-
Ale, 4.7% ABV densa e cremosa, con
zienda è diventata un’istituzione vera e
una lieve nota di luppolo e malto, dal-
propria nell’economia dell’arcipelago,
la facile beva e la Farsons Double Red
A farla da padrone al Farsons Beer
con un’attenzione sempre maggiore al
Strong Ale, 6.8% ABV forte, ambrata,
Festival, dunque, saranno naturalmen-
mercato italiano, dove conta ormai oltre
amara, con sentori dolci che ricordano
te le ottime etichette locali, come l’ori-
20 distributori sparsi in tutta la Penisola,
il caramello e la nocciola (queste due
ginale Cisk Lager, la Cisk Excel a bassa
in particolare in Sicilia.
birre hanno vinto rispettivamente l’ar-
carbonazione, Cisk Export, la doppio
Farsons Brewery esporta in Italia
gento e l’oro al Brussels Beer Challen-
malto Cisk Strong, Cisk Pilsner e an-
una selezione di birre sia a bassa che
ge del 2016). C’è infine la Farsons Ipa
che le “classiche” come Farsons Blue
ad alta fermentazione, rispettivamen-
5.7% ABV. Insomma, una selezione tutta
Label Amber Ale, Farsons Double Red
te a marchio Cisk e Farsons Speciality
da assaggiare per chi, dopo il Farsons
Strong Ale e Farsons India Pale Ale. Ci
Classic Brews. Il must è la pluripremiata
Beer Festival, vuole ritrovare anche a
saranno anche una vasta gamma di bir-
Cisk Export Premium Lager, 5% ABV dal
casa il gusto inimitabile delle birre mal-
re internazionali ABInbev e Carlsberg
colore dorato e dalla schiuma bianca e
tesi. B cod 49790
- entrambi partner di lunga data della
cremosa. Con il suo carattere bilanciato,
birreria Farsons - e un’ampia scelta di
i sentori erbacei del luppolo e le note
specialità d’importazione di birrerie
dolci dei malti selezionati, questa Lager
diverse come St. Austell’s, Baladin e
ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti
Robinson’s Brewery. Gli habitué della
nei più importanti concorsi mondiali del
manifestazione le degustano rigorosa-
settore, come l’argento all’International
Farsons Brewery The Brewery, Mdina Road - Mriehel BKR 3000, Malta - www.farsons.com ITALIA: Emilio Lucchetti - 370 3003973 SICILIA: Giuseppe Pistone - 393 9465421
mente nel bicchiere ufficiale del Festival, che anno dopo anno va ad arricchire la loro collezione. Menzione speciale, poi, va all’intrattenimento. Nata per celebrare l’ottima birra locale, negli anni la kermesse è diventata anche una vetrina musicale di prim’ordine per artisti noti ed emergenti. L’edizione 2017 vedrà oltre 50 esibizioni dal vivo di generi musicali diversi che spaziano dalla musica commerciale e mainstream alla classica, fino al rock alternativo. Saranno davvero tanti i protagonisti della scena musicale maltese che si alterneranno sui due palchi.
maggio 2017 · Italia a Tavola
97
Birra
Pils Otus superstar
Premio della critica a Sol&Agrifood ca di gradimento, sottoposta poi al giudizio finale dei due critici, che nel giorno di chiusura della manifestazione hanno proclamato i vincitori. Diverse le categorie merceologiche interessate, che hanno spaziato dai sa- di Andrea Lupini lumi ai formaggi, dalle paste ai dolci, dalle sfiziosità alle confetture ai distillati, senza dimenticare le birre artigianali, cui è stato dedicato ampio spazio. Anche quest’anno, i criteri di valutazione dei giudici del gusto hanno mantenuto i consueti standard: qualità e attenzione all’origine e ai metodi di produzione. Nelle birre spicca l’attribuzione del premio alla “Pils al quadrato” del Birrificio artigianale Otus di Seriate (Bg). È una birra a bassa fermentazione ad ispirazione tedescoceca rielaborata, come sempre, “a modo loro” con luppoli continentali ed oceanici. Le materie prime usate sono: Premium Pils, Carapils, Carahell, Magnum, Tettnanger, Saaz, Ella. La schiuma è fine e compatta, aderente e persistente. L’aspetto è ovviamente leggermente velato per la presenza dei lieviti. Il colore è giallo oro intenso. Al naso si percepiscono profumi floreali, speziati dei luppoli e i toni dolci dei malti ci preparano a una birra di estrema scorrevolezza e aromaticità. In bocca sorprendono l’aroma maltato e quello floreale dei luppoli usati. L’acqua povera in sali, il suo taglio secco e una punta di amaro ne fanno una birra per tutte le occasioni e per tutti i gusti. Fine e gradevole. La sua ricchezza in bocca è molto buona, interessante è la sua persistenza. Amaro
A
comunque moderato, 30 IBU, dal colore giallo oro intenso, nche quest’anno Vinitaly ha celebrato nello spa-
6 EBC, e dal tenore alcolico tipico delle Pilsner, pari a 5,2°.
zio Agrifood il premio Sol&Agrifood, istituito in
Disponibile in bottiglia da 33 e 75 cl e in fusto in polykeg
collaborazione con i critici enogastronomici Pa-
da 24 litri. B cod 49883
olo Massobrio e Marco Gatti per esaltare le eccellenze emergenti dell’agroalimentare italiano in mostra durante la manifestazione. Un’apposita commissione, dopo aver assaggiato i prodotti in esposizione, ha stilato una classifi-
98
Italia a Tavola · maggio 2017
Birrificio Otus via Rumi 7 - 24121 Seriate (Bg) Tel 035 296473 - www.birrificiootus.com
Birra
CHOUFFE SOLEIL E LA TRAPPE PUUR, DUE CERTEZZE PER UNA BIRRA D’ESTATE
C
SAN DIEGO, LA BIRRA ARRIVA DALLA… TOILETTE. PROGETTO ECOLOGICO DELLA STONE BREWING
on l’arrivo della bella stagione
biondo dorato ed un cappello di schiu-
torna anche la voglia delle birre
ma compatto e persistente. Il premio di
M
fresche e dissetanti. Le tripel e le spe-
“Country Winner” tra le Seasonal Pale
statunitense prodotta con l’acqua rici-
ziate natalizie lasciano il posto alle
Ale, assegnatole dalla giuria internazio-
clata delle toilette? Sono acque reflue
birre primaverili come la Golden Ale
nale all’ultima suddetta edizione mon-
depurate, ma in quanti berrebbero
della Brasserie d’Achouffe con le sue
diale, conferma la pregevole chicca che
una birra che nell’immaginario deriva
note rinfrescanti, agrumate e floreali.
Interbrau ha tra le mani.
proprio da dove l’andiamo a “scarica-
Ormai è diventato quasi un rituale
Ma la Chouffe Soleil non è l’unica a ri-
re”? A quanto pare sta già riscuoten-
perché da qualche anno l’arrivo della
scuotere successo in questa stagione.
do un buon successo la nuova Full
primavera coincide con quello della
A grande richiesta, dal 2010 viene pro-
Circle Pale Ale della Stone Brewing di
Chouffe Soleil prodotta nel cuore del-
dotta La Trappe Puur, prima birra trap-
San Diego. Dai primi assaggi vengo-
le Ardenne belghe. La sua leggerez-
pista con certificazione bio. Malto d’or-
no fuori note di caramello, frutta tropi-
za, il grado alcolico contenuto, i pro-
zo e luppoli da coltivazioni biologiche,
cale e gusto “pulito” (battute a parte).
fumi verdi ed agrumati dei luppoli la
processo di produzione alimentato da
Al momento non è ancora in vendi-
rendono complementare alla stagio-
energia sostenibile e tutta l’esperien-
ta, ma nelle intenzioni della Stone
ne calda che si avvia verso l’estate.
za dei monaci trappisti che lavorano
Brewing si troverà presto in commer-
Non viene filtrata e rifermenta in botti-
nell’Abbazia olandese di Koningshoe-
cio e il pubblico già la aspetta impa-
glia, si presenta con un solare colore
ven dal 1884. (G.A.) B cod 49941
ziente. (G.A.) B cod 49939
IN INDONESIA STARK SFIDA I DIVIETI. VENDE CIRCA 100MILA BOTTIGLIE AL MESE
I
olto più che filiera corta. Che ne pensate dell’ultima birra
n passato l’industria della birra in In-
prima dell’avvio della loro attività. Con-
donesia è sempre stata composta
tro ogni buon auspicio, il marchio Stark
da pilsner o lager. Adesso qui è nato il
conta ben sei tipologie tra cui divertono
primo e vero birrificio che produce bir-
le creazioni al mango e al lychee, ma
ra artigianale sulle montagne del nord
anche la scura e la ipa più modaiola.
dell’isola degli Dei, Bali. Da qui arriva
Le opposizioni politiche e religiose però
la storia di un piccolo birrificio, l’unico
non si placano. Molti rappresentanti
del paese, il solo a produrre una be-
del governo si sono dichiarati a favore
vanda di qualità di cui l’arcipelago era
dell’interdizione totale. Stark è però sul
sprovvisto. Si chiama Stark, ha due soci
mercato dei locali turistici e all’estero.
fondatori Bona Budhisurya e Jacob
Vende tra le 3 e le 5mila casse da 24
Suryanata. Innumerevoli gli ostacoli
bottiglie al mese. (G.A.) B cod 49935
maggio 2017 · Italia a Tavola
99
Birra
Menabrea Art Prize
Quando la birra promuove l’arte
foto Mario Teli
Presso lo stand era anche esposta
esprimersi con originalità ed elevata ca-
l’etichetta vincitrice dell’ultima edizione
pacità artistica. Siamo orgogliosi di po-
del Map: quella di Gianandrea Polet-
ter supportare gli artisti e dare il nostro
ta - un racconto in 13 bottiglie dal titolo
contributo affinché possano ricevere la
“New Courtiers” - e le opere da lui rea-
meritata visibilità».
lizzate grazie al contributo del Premio.
Per ogni edizione, un tema predefi-
Arte e Birra Menabrea hanno dato
nito con il quale 5 artisti emergenti de-
vita ad un felice connubio non solo in
vono misurarsi facendo ricorso alla loro
fiera, ma in tutta Milano. Il marchio biel-
vena creativa. Al migliore un premio in
lese è stato infatti protagonista anche in
denaro, finalizzato alla produzione di
numerose mostre d’arte, vernissage e
un’opera originale e alla realizzazione
aperture straordinarie in importanti gal-
di un artist book. Punto di riferimento
lerie e fondazioni, durante il Miart. «Sia-
tra gli appassionati, Map è presente da
mo lieti che tramite il nostro Premio si
alcuni anni anche alla Mostra internazio-
riescano ad intercettare e sostenere le
nale d’arte moderna e contemporanea
nuove tendenze dell’arte contempora-
(Miart) con uno stand dedicato. «Sono
nea e i giovani talenti del nostro Paese»,
toria, tradizione e innovazione
stati moltissimi coloro che hanno visi-
conclude Franco Thedy. Il prossimo ap-
insieme all’impegno a favo-
tato il nostro grande spazio espositivo
puntamento è fissato per giugno, quan-
re della cultura del gusto, del
a Miart», afferma Danilo Ruggiero, pre-
do sarà lanciata l’edizione 2017 del Me-
piacere della tavola e del bere respon-
sidente di Untitled Association. «Nello
nabrea Art Prize e si scoprirà quale sarà
sabile: questi i must di Birra Menabrea.
stand si poteva ripercorrere la storia di
il tema proposto sul quale i partecipanti
Ma non solo. Lo storico brand biellese,
Map e ammirare le etichette vincitrici
dovranno cimentarsi. B cod 49870
ormai sinonimo dell’eccellenza italia-
delle diverse edizioni. Il tutto accom-
na nel mondo, propone da anni il Me-
pagnato dalla degustazione dell’incon-
nabrea Art Prize, premio finalizzato a
fondibile birra biellese, personalizzata
promuovere giovani artisti italiani non
anche quest’anno con un collarino spe-
ancora rappresentati da gallerie. Una
ciale dedicato alla fiera».
S
competizione che nel 2017 giungerà alla 7ª edizione e che negli anni ha ricevuto ottimi consensi da parte del mondo dell’arte contemporanea. «Menabrea Art Prize, nato e promosso in collaborazione con Untitled Association, ha come scopo quello di valorizzare il talento degli artisti emergenti», dichiara Franco Thedy, amministratore delegato di Birra Menabrea. «Le edizioni che si sono succedute
100
negli anni hanno visto numerosi giovani
Italia a Tavola · maggio 2017
Birra Menabrea via Ramella Germanin 4 - 13900 Biella - Tel 015 2522320 www.birramenabrea.com foto Mario Teli
Birra I birrai si sono ritrovati sotto il marchio di Qualità Alto Adige che garantisce di avere una birra realizzata con ingredienti locali e materie prime di alta qualità e che la produzione venga controllata scrupolosamente. Tutti gli otto birrifici altoatesini che producono birra con il marchio di Qualità Alto Adige seguono ricette e metodi di produzione propri, caratterizzati dalle skylls di ognuno ma da un’unica impronta territoriale.
QUALITÀ ALTO ADIGE, L’UNIONE FA LA FORZA. OTTO BIRRIFICI SOTTO UN SOLO MARCHIO
Qui i birrifici utilizzano ogni anno circa
L’
ABINBEV INVESTE ANCORA IN CINA ACQUISTA BOXING CAT
di orzo si possono produrre circa mille
A
litri di birra. Ciò significa che la produzio-
gia adottata acquista anche Boxing
ne di birra con marchio di Qualità Alto
Cat in Cina. Dopo le tante acquisizio-
unione fa la forza e in Alto Adi-
Adige è di circa 75mila litri. Numeri im-
ni negli Stati Uniti le multinazionali, e
ge lo sanno bene. I produttori
portanti per un mercato in crescita che
in questo caso la più grande in asso-
di birra altoatesina si sono messi in-
sta trovando spazio anche all’estero.
luto, AbInbev, ha iniziato ad interes-
sieme creando un marchio forte e
Ma come si sa la birra non si limita alla
sarsi a realtà piccole e sconosciute
promuovendo le proprie birre, diver-
produzione e alla vendita. La birra è
ma con probabile potenziale così
se ma accomunate dai prodotti della
condivisione e dinamicità, così la fami-
da dimostrare di aver pianificato una
stessa zona. La birra in Alto Adige ha
glia altoatesina birraria ha pensato di
strategia ben studiata ed aggressiva.
una lunga tradizione: viene prodotta
far vivere ai turisti l’Alto Adige in sella ad
È il caso del birrificio cinese Boxing
da oltre mille anni. Secondo una del-
una bicicletta, con la possibilità di fer-
Cat che AbInbev ha acquistato a
le prime testimonianze, nell’attuale
marsi in qualcuno dei birrifici. È questo
Shanghai. È stata la costola in loco
Valdaora, intorno all’anno 985 d.C.
che invitano a fare fin da subito i cinque
Zx Ventures ad occuparsi dell’ac-
un maso doveva consegnare al clero
percorsi dei nuovi giri ciclistici tra i birri-
quisizione e questo è il segno che
venti “situle cervesie”, ovvero 20 sec-
fici dell’Alto Adige, percorrendo l’intera
qualcosa sta accadendo anche lì
chi di birra (circa 12 litri di oggi). Anche
provincia da San Leonardo in Passiria a
dove i birrifici craft sono quasi inesi-
la via dei bottai a Bolzano mostra an-
ovest fino a Brunico a est. L’iniziativa dei
stenti, e i pochi presenti sono creati
cora oggi l’importanza di queste figu-
birrifici si rivolge a chi vuole accostare
da e per europei o statunitensi. No-
re che nel XVI secolo erano una delle
allo sport il gusto (e il mondo) piacevole
nostante questo la Cina dimostra di
corporazioni più potenti della città.
della birra artigianale. B cod 49942
rappresentare il più grande bacino
15mila kg di orzo altoatesino. Da 200 kg
bInbev avanza come un carroarmato e con la nuova strate-
per i consumi mondiali di birra ed è
UNIONBIRRAI È ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA. NUOVA GESTIONE E PIÙ SERVIZI AI SOCI
U
nionbirrai cambia pelle e diventa
qui che subentra la multinazionale
associazione di categoria. L’as-
belga con la scelta mirata di posse-
semblea ha dato il proprio verdetto e
dere una di queste rare perle birrarie
approvato il nuovo statuto. «Era un pas-
cinesi, la Boxing Cat.
so necessario e atteso da tempo che ci
Appare strana la strategia adottata
consentirà di tutelare davvero la birra
perché mai ci si sarebbe aspettato
artigianale prodotta in Italia. Ci aspetta
un interesse verso una realtà così
un anno di lavoro intenso a cominciare
modesta e questo è il segno che
dalla preparazione della campagna as-
ormai qualsiasi mercato appaia mi-
sociativa per il 2018», commenta il nuo-
nimamente interessante può essere
vo direttore generale in carica, Alessio
un ghiotto boccone. (G.A.)
Selvaggio. (G.A.) B cod 49934
B cod 49822
maggio 2017 · Italia a Tavola
101
Acqua
Da Acque Minerali d’Italia una visione innovativa del beverage La holding che raggruppa Norda, Sangemini e Gaudianello ha presentato a TuttoFood un progetto per ridisegnare in modo più corretto ed efficace l’immagine dell’acqua minerale e dello stesso mercato di riferimento
102
Italia a Tavola · maggio 2017
Acqua
N
el mercato del beve-
La proposta di Acque Mi-
E ancora, per quanto riguarda il
rage si avverte forte
nerali d’Italia è particolarmente
brand Sangemini, la nuova pratica botti-
l’esigenza di idee inno-
significativa perché comunica
glia Sport da 65 cl con tappo “apri/chiu-
vative capaci di dare una positiva
l’intenzione di continuare a in-
di” e packaging pensato appositamente
“scossa” al settore. Ci ha pen-
tensificare l’impegno rivolto
per l’attività fisica potendo contare su
sato Acque Minerali d’Italia,
all’intero mercato - dal tra-
caratteristiche uniche di quest’acqua
la holding che raggruppa
de, alla ristorazione fino
che contribuisce ad innalzare la soglia
le 3 società del Gruppo
al consumatore finale - a
della resistenza alla fatica. Con la nuova
Pessina (Norda, Sange-
“Bere consapevolmente”
bottiglia Sport, Sangemini sarà quindi
mini, Gaudianello), che ha
attraverso un progetto di
ancora più presente nelle tante e diver-
scelto la vetrina di TuttoFo-
informazione ed educazio-
se discipline sportive che la vedono già
od per proporre un innova-
ne al consumo dell’acqua
protagonista: calcio, basket, pallavolo
tivo approccio al mercato
minerale e alla sua valoriz-
ed anche motociclismo, sempre ai mas-
destinato alla creazione di
zazione in base ai bisogni
simi livelli. Basterà ricordare a questo
valore e di una marcata con-
e alle esigenze di ognuno:
proposito la collaborazione con An-
sapevolezza delle differenti
una grande campagna di
drea Iannone, pilota ufficiale del Team
qualità di ciascuna acqua e
comunicazione che con-
Suzuki che partecipa al campionato
dei loro utilizzi in relazione
tinua a livello mediatico
mondiale di MotoGP. Particolarmente
ai momenti, ai bisogni e
e ha già raccolto milioni
ampio e qualificato anche l’impegno nel
alle quantità.
di adesioni sul sito www.
ciclismo, in quanto Sangemini è “Acqua
Grazie alle caratteri-
acquemineraliditalia.it
Ufficiale” delle Grandi Classiche della
stiche distintive delle 3
e la pagina Facebook.
stagione professionistica 2017 e 2018,
master brand Norda, San-
Questa grande operazio-
oltre ad essere portabandiera e main
gemini e Gaudianello e
ne di educazione alimen-
sponsor di una squadra Continental: la
tare si amplierà per tutto il
Sangemini-MgK Vis-Olmo. Ma soprattut-
e commerciali di ben 8 stabilimenti sul
2017 con nuovi investimenti dei quali la
to Sangemini è l’Acqua Ufficiale del Giro
territorio nazionale (4 al Nord, 2 al Cen-
partecipazione a TuttoFood ha sintetiz-
d’Italia 2017 (edizione del Centenario).
tro e 2 al Sud), 26 sorgenti e 27 linee di
zato contenuti, valori e messaggi.
delle potenzialità produttive
Presso lo stand di Acque Minerali
imbottigliamento, Acque Minerali d’Italia
Ma non è tutto. Presso lo stand di
d’Italia a TuttoFood Milano non è inoltre
è stata in grado di presentare un proget-
Acque Minerali d’Italia non sono manca-
mancata un’area dedicata alle bevan-
to che intende ridisegnare in modo più
ti i riferimenti alle novità di prodotto che
de e alle collaborazioni prestigiose con
corretto ed efficace l’immagine dell’ac-
negli ultimi mesi hanno riconfermato tut-
noti marchi dell’industria, Ecco quindi,
qua minerale e del mercato stesso.
ta la dinamicità del Gruppo nel mondo
oltre alle bibite gassate e al tè freddo a
Nello stand di Acque Minerali d’Italia
del beverage: un recente esempio, nel
marchio Norda, Twinings Iced Tea, pro-
è stata infatti rappresentata un’originale
canale Horeca, è il lancio di Norda Exclu-
dotto con tecnologia in asettico senza
suddivisione delle acque in 4 categorie
sive, che dimostra, in modo evidente,
conservanti e coloranti, così come le
che meglio identificano le loro prero-
come anche le bottiglie in Pet possano
Tisane pronte Pompadour, e Tranquini,
gative e il dialogo con un consumatore
essere originali ed esclusive, in perfetta
il primo Relaxation Drink tutto naturale
che è giustamente sempre più attento
sintonia con l’attenzione alla qualità e
e, non ultimo, il celeberrimo Idrosalino
a ciò che beve, cominciando proprio
all’immagine che l’azienda ha sempre
Energetico a base di magnesio e potas-
dall’acqua: ipominerale, oligominerale,
avuto per il canale della ristorazione, nel
sio MgK Vis, integratore pronto da bere.
medio-minerale, iperminerale. A queste
quale presidia saldamente la seconda
B cod 49872
categorie si affianca poi Sangemini, tal-
posizione, in particolare con il marchio
mente unica e particolare da costituire
Norda che da sempre ne rappresenta
un’acqua al di fuori di ogni categorizza-
il riferimento attraverso una gamma di
zione, in quanto definibile come “acqua
bottiglie in vetro a rendere apposita-
alimento”.
mente dedicate (la Carta delle acque).
Acque Minerali d’Italia Spa via inverigo 2 - 20151 Milano Tel 800 412444 www.acquemineraliditalia.it
maggio 2017 · Italia a Tavola
103
Perlage, l’acqua... da tutto pasto Il gusto incontra l’eleganza U
n’acqua che si fa notare. Al
Inoltre il perlage pulisce la bocca, acu-
Cina, fino al Giappone. Il fascino di Per-
palato e sulla tavola. Perlage
isce le percezioni al palato e favorisce
lage non si ferma però a tavola. Per as-
è infatti un’acqua minerale
la digestione. Il basso contenuto di so-
secondare le tendenze di mercato che
così speciale che prodotti di questo tipo,
dio la rende lieve senza sovrastare le
vedono l’acqua protagonista anche on
nel mondo, si possono contare sulle dita
caratteristiche dei singoli ingredienti di
the road, Perlage è una delle poche ad
di una mano. Vanta un’identità così de-
una ricetta.
essere disponibile anche in lattina. Un
finita che non la si può nemmeno spie-
Ma come nasce Perlage? È il frutto
confortevole street packaging per chi
gare con i termini tradizionali “naturale”
di uno speciale metodo di saturazione
vuole continuare a godere del suo gu-
o “frizzante”. Al palato sviluppa un gusto
dell’acqua con anidride carbonica na-
sto unico ovunque. Perlage rappresenta
davvero delicato e le sue lievi bollicine
turale. Una tecnologia che dà origine a
un mosaico di punti di forza che l’hanno
stuzzicano con garbo le papille gusta-
bollicine piccole e a lento rilascio. Il risul-
resa un prodotto Premium apprezzato
tive, come i migliori vini, rendendola
tato è un’acqua che seduce sia i cultori
da numerosi mercati.
un’acqua eccezionale per accompa-
di quelle frizzanti sia di quelle naturali.
gnare le portate di un pasto. Bollicine
Un’acqua trasversale e di alto profilo.
salutari che svaniscono in gola senza
conoscono frontiere. Il gusto e l’ele-
Un’acqua che non passa inosser-
ganza si muovono in libertà, viaggiano.
vata, abbiamo accennato. Perlage in-
Su questa linea, il brand Perlage ha
Del resto, uno dei più autorevoli
fatti è anche un campione di design ed
stretto un rapporto di collaborazione
idrosommelier al mondo, Michael Ma-
estetica che valorizza la mise en place.
con Mille Miglia (dal 18 al 21 maggio),
scha, l’ha definita una splendida acqua
L’intenso colore blu studiato su misura si
la celebre corsa di lunga distanza per
da tutto pasto. «Perlage - ha dichiara-
combina alla perfezione con una clas-
auto d’epoca che nel 2017 festeggia i
to - si rivela un’eccellente acqua sia a
sica etichetta dalla grafica raffinata. Il
90 anni, ed è diventata partner conso-
pranzo sia a cena. Le sue microbollicine
risultato è una bottiglia di pura eleganza
lidato di Freccia Rossa. B cod 49940
sprigionano un gusto sottile e lieve che
che ha conquistato fan in tutto il mondo:
Per informazioni:
non sovrasta il sapore delle pietanze».
da Panama alla Francia, dall’Italia alla
www.perlagewater.com
arrecare gonfiore allo stomaco.
104
Le sue qualità organolettiche non
Italia a Tavola · maggio 2017
maggio 2017 ¡ Italia a Tavola
105
Caffè
Guatemala
Kenya
India 106
Italia a Tavola · maggio 2017
Caffè
I cru esotici di Xelecto Xelecto di Caffè Molinari è il sistema concepito per i professionisti della ristorazione che vogliono offrire un buon caffè porzionato. Da America, Africa e Asia tre esclusivi prodotti in purezza per arricchire il menu
C
affè Molinari sta raccogliendo consensi (oltre 1.500 clienti) sulla linea Xelecto, l’unico sistema dedicato al canale della ristorazione che offre
una vasta scelta di espressi. Oltre ai Classici (Dolce, Deciso, Deca) e al Bio, col sistema Xelecto si può offrire una serie di pregiate qualità di caffè e cru monorigine selezionati in tutto il mondo. Xelecto è infatti stato concepito per i professionisti della ristorazione che vogliono offrire un buon caffè porzionato, mantenendo le caratteristiche uniche e distintive del prodotto in tazza. La semplicità d’uso e la praticità sono stati i criteri-base di questo ambizioso progetto. Ulteriore vantaggio riconosciuto dalla clientela, la vasta gamma di macchine professionali, in vendita o in comodato d’uso gratuito, che richiedono una manutenzione minima e sono energy saving (massima efficienza con il minimo dei consumi). La sempli-
na montuosa, la Rift Valley. Ottimo per un espresso freddo
cità dell’utilizzo del sistema Xelecto, inoltre, non rende ne-
shakerato, più leggero ma profumato.
cessari training iniziali per l’operatore, che riesce a servire
Per l’Asia è stato scelto un “India”, dalla bassa acidità.
alla fine di un pasto eccellente un prodotto all’altezza, sen-
Dal corpo pieno e cremoso, ricorda la fava di cacao con
za la minima perdita di tempo. Tutto questo con un unico
un retrogusto prolungato. Viene coltivato a basse altitudini,
obiettivo: mantenere l’aroma originario del caffè intatto.
soprattutto vicino alla costa occidentale. Ottimo a fine pa-
Per questo scopo sono stati selezionati, per l’operato-
sto con un gelato fior di latte e scaglie di fondente.
re della ristorazione, tre caffè gourmet in purezza prove-
Con i Cru della linea Xelecto, si può offrire un menu
nienti da tre diversi continenti esotici. Per l’America è stato
differente, con caffè di qualità più alta e sicuramente un
selezionato il “Guatemala”, un caffè dall’acidità delicata.
prodotto più “internazionale”. Oltre ad arricchire la propo-
Gradevole, dolce, dal corpo medio, ricorda aromi floreali,
sta dei dessert con accenti più particolari, per solleticare il
e note di nocciole e frutta secca. Viene raccolto in un ter-
palato esigente di un buon degustatore. Il ristorante, inol-
reno prevalentemente vulcanico, soprattutto in piantagioni
tre, può disporre di materiali di comunicazione a corredo,
che si trovano nell’altopiano del Huehuetenango e lungo
come un menu personalizzato, tabelle da parete e sotto-
la Sierra Madre. Ottimo a fine pasto con un dolce con noci
tazze, per dare al cliente le informazioni sui caffè che ven-
o nocciole.
gono serviti a fine pasto. B cod 49914
Dall’Africa Orientale ha origine il “Kenya”. L’acidità è più intensa. Il corpo è medio-leggero, e riporta al palato l’aroma pungente degli agrumi. Viene raccolto in un terreno prevalentemente vulcanico, in altitudine, in piantagioni che
Caffè Molinari via Francia 20 - 41122 Modena Tel 059 3279111 - www.xelecto.it Numero verde 800 013855
si trovano al centro e al sud, situate nella principale cate-
maggio 2017 · Italia a Tavola
107
Distillati
Lucano sempre più... “giovane”
Iniziative social e contest per barman
I
108
l Gruppo Lucano, proseguendo
Non solo collaborazioni, ma veri e
sono dati battaglia “a colpi di shaker”,
nella sua “tradizione innovativa”,
propri eventi vedono ormai da diverso
ideando e preparando due cocktail
continua a crescere e ad essere
tempo Lucano in prima linea come con-
inediti a base di Amaro Lucano Classi-
un punto di riferimento per il mondo
corrente o come organizzatore nel suo
co e di Amaro Lucano Anniversario.
degli spirits. Grazie a più di un secolo
nuovo spazio inaugurato di recente
I drink sono stati assaggiati e giu-
di storia, oggi Lucano è un brand rico-
nell’innovativo “art district” meneghino
dicati da una giuria d’eccellenza, che
nosciuto in diversi Paesi del mondo e
a due passi dalla Fondazione Prada.
ha assegnato la vittoria al bartender di
stabilmente tra i primi 5 amari in Italia,
Lo scorso 12 aprile, proprio in quella
Los Angeles Ryan Wainwright, con un
con un fatturato 2016 pari a 24,5 milio-
sede, si è svolta la finale della US Bar-
premio in denaro di 2.500 dollari e la
ni di euro (il 7% in più rispetto all’anno
tender Competition, ultima fase di un
possibilità, insieme agli altri concorren-
precedente).
contest che ha visto coinvolti i migliori
ti, di presentare la sua nuova creazio-
Costantemente in anticipo sui trend
bartender americani. Ad arrivare in fina-
ne nell’incantevole città di Matera, pa-
del momento, Lucano persegue il gu-
le e ad aggiudicarsi il titolo di “Lucano
tria dell’Amaro Lucano, in una location
sto e il favore dei giovani consumatori,
Bartender dell’anno” i più votati dai fol-
d’eccezione: “Lucano La Bottega”, il
grazie anche ad iniziative “frizzanti” sui
lower di Instagram, che hanno messo
primo “monomarca” che proprio nello
propri canali social: non ultimo il con-
un like al cocktail preferito sulla pagina
stesso periodo ha compiuto il suo pri-
test “SePardo” recentemente lanciato
ufficiale di Lucano.
mo anniversario. B cod 49904
sulla pagina ufficiale Facebook e che
I quattro finalisti, Erika Ordonez,
vede la curiosa “liaison” con Pierlui-
George Kaiho, Julia Momose e Ryan
gi Pardo, conduttore del programma
Wainwright, provenienti da New York,
sportivo Tiki Taka e vero mattatore di
Austin, Chicago e Los Angeles (città in
diversi contents di successo.
cui si sono svolte le competizioni), si
Italia a Tavola · maggio 2017
Lucano 1894 Via Carlo De Angeli 3 - 20141 Milano Tel 02 7249071 www.lucano1894.com
Distillati ONLINE IL NUOVO SITO DI FRATELLI BRANCA 170 ANNI DI STORIA IN UN PORTALE
È
online il nuovo sito corporate di Fratelli Branca Distillerie (www.
brancadistillerie.com): un percorso per immagini e parole attraverso gli oltre 170 anni dello storico gruppo milanese e dei suoi celebri prodotti, da Fernet-Branca a Brancamenta e Stra-
MOUNT GAY RUM, 350 ANNI DI STORIA. CINQUE ETICHETTE DAI PROFUMI FLOREALI
vecchio, alla gamma Carpano, fino a Grappa Candolini e Caffè Borghetti, solo per citarne alcuni. Il progetto è
Una sezione è dedicata a L’arte del co-
a cura dell’agenzia Pro-Commerce in
municare, che da sempre contraddistin-
collaborazione con l’area digital inter-
gue Branca per originalità ed efficacia,
vecchia
na all’azienda ed è pensato come un
fin dalle prime campagne ottocente-
storia da rac-
vero e proprio racconto del mondo
sche. All’interno di questa sezione si
contare questa del
Branca: dall’ampia gamma prodotti,
dà ampio spazio al Museo Branca e
Mount
Rum.
che include ora anche i brand distri-
alla Torre Branca. Un altro spazio im-
Sulle etichette vie-
buiti ovvero i prodotti del Gruppo fran-
portante è dato ai valori di sostenibilità
ne
con di Davide Staffa giusto orgoglio la
cese Rémy Cointreau, lo champagne
attraverso cui l’azienda è cresciuta nel
Tsarine, la Tequila Sierra e Southern
tempo, sempre con una chiave con-
data 1703, ritrovata su un documen-
Comfort, ai successi odierni, alle tap-
temporanea, come recita l’hashtag #so-
to tipo inventario dove si riscon-
pe principali della lunga storia. Dalle
prattuttosostenibile. Nuova immagine
trano le prime tracce dell’attività
news più recenti alle pubblicità stori-
anche per il sito di Fernet-Branca (www.
di questa antica distilleria che pro-
che dei suoi prodotti di punta.
fernetbranca.com). B cod 49736
U
na
Gay
riportato
babilmente era attiva già da prima (1663). Questo vanto fa sì che sia oggi una delle tre più antiche distillerie dei Caraibi. I rum prodotti sono 5, un bianco; l’Eclipse che è un’assembaggio dei
NASCE L’ISTITUTO DEL VERMOUTH DI TORINO. PIÙ VALORE E DIFFUSIONE AL PRODOTTO
rum invecchiati più giovani; il Black
sore, Carlo Alberto, Carpano, Chazalettes, Cinzano, Giulio Cocchi, Drapò, Gancia, La Canellese, Martini & Rossi, Mulassano, Sperone, Torino Distillati, Tosti. L’Istituto ha lo scopo valorizzare,
sfumature più affumicate.
L
Per concludere la gamma ci sono
clusione di un lungo iter che ha
sui mercati attraverso.
l’Xo Extra Old, assemblaggio di rum
portato alla definizione legale della
Il Vermouth di Torino è conosciuto nel
con invecchiamento che va dagli
denominazione “Vermouth di Tori-
mondo per la tradizione e la storicità
8 ai 15 anni, e per finire il 1703 Old
no” attraverso il decreto attuativo,
della produzione. La sua fama è legata
Cask selection, assemblaggio di 44
ora inviato a Bruxelles dal ministero
al Piemonte e a Torino dove, nel XVIII
rum invecchiati differenti, prodotti
dell’Agricoltura. L’organismo è stato
secolo, si sviluppò un’aristocrazia di
esclusivamente con gli alambicchi
costituito dalle aziende e dai marchi
“vermuttieri” grazie ai quali la diffusio-
Pot Still. Questo Brand viene distri-
che rappresentano la maggioranza
ne del Vermouth di Torino divenne in-
buito in Italia in esclusiva dalla F.lli
della produzione di questa denomi-
ternazionale, raggiungendo in Europa
Branca di Milano. B cod 49932
nazione: Berto, Bordiga, Del Profes-
una grande risonanza. B cod 49679
Barrel, che riporta al gusto delle
o scorso aprile è nato l’Istituto
promuovere ed elevare la qualità del
del Vermouth di Torino a con-
Vermouth di Torino e la sua diffusione
maggio 2017 · Italia a Tavola
109
Salute
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Salute
maggio 2017 ¡ Italia a Tavola
111
Salute
INTOLLERANZE & CO
La diagnosi di celiachia in età adulta cambia le abitudini, non solo a tavola trovare, senza scordare mai di portare con voi quello che io chiamo il “kit d’emergenza sglutinata”:
cracker,
snack, biscotti, panino. di Tiziana Colombo Seppur confezionati e non i prodotti più salutari in circolazione, possono però tornarci utili in situazioni d’emergenza. Una cosa che molti sottovalutano, a mio avviso, è il senso di organizzazione e pianificazione. Io ho un problema? Sì. Devo arrangiarmi per trovare una solu-
R
zione? Sì. Spesso però si leggono sui icevere una diagnosi di celia-
mo male, ma col tempo passerà, anche
gruppi Facebook o sui blog dedicati alla
chia in età adulta può essere
se ogni tanto qualcuno con la testa un
celiachia frasi del tipo: «Ho prenotato per
un cambiamento non da poco.
po’ tra le nuvole si scorderà di questo
andare in vacanza in Moldavia, partirò
piccolo dettaglio.
domani, voi sapete se sono informati sul-
Sicuramente sarà più semplice, per certi
versi, rispetto a quella fatta ad un ado-
L’adulto neo diagnosticato non avrà
la celiachia?». Non si può prima agire e
lescente. Si presuppone che un adulto
un genitore come guida, ma dovrà esse-
poi - soprattutto se si va all’estero dove
abbia raggiunto un livello tale di maturi-
re lui stesso a rimboccarsi le maniche e
non conosciamo la gestione dei prodotti
tà da non avere lo stimolo di “sgarrare”
cercare informazioni, capire cosa è con-
senza glutine - informarsi il giorno prima
o dimostrarsi chiuso ed arrabbiato col
sentito e cosa no, le situazioni a rischio e
della partenza. Documentiamoci per
mondo per una problematica come la
le soluzioni per aggirare i problemi. Primo
tempo, non all’ultimo secondo. Non si
celiachia. È anche vero però che, in un
fra tutti, nell’ambiente domestico dovrete
dice di non viaggiare, ma talvolta la fre-
modo o nell’altro, un periodo di fragilità
far comprendere cosa comporta la ce-
nesia e l’attenzione dedicata ad aspetti
emotiva è più che normale.
liachia e quali sono gli atteggiamenti da
più futili ci fanno perdere di vista la condi-
evitare stando a tavola con voi per non
zione di celiaci. Se per una pausa pranzo
incorrere in spiacevoli contaminazioni.
ci si può arrangiare con una mela ed un
Trovarsi magari a 40 anni, durante i quali ci si è creati una routine quotidia-
pacchetto di cracker, non possiamo pas-
na con determinate abitudini alimentari,
In secondo luogo un adulto con il
e vedersi costretti a rivoluzionare un po’
lavoro e gli impegni quotidiani si vede
tutto, non è certo una passeggiata. Le
spesso costretto a pranzi fuori casa, e
Una volta compresi questi fonda-
persone che vi stanno attorno, proprio
qui scatta la necessità di cambiamento.
mentali si entrerà in una routine quoti-
come voi, dovranno abituarsi a questa
Occorre trovare alternative ai locali dove
diana dove ci abitueremo alla celiachia
novità, magari devono ancora compren-
ci si recava per il pasto e, soprattutto se si
e col tempo la vivremo senza problemi,
dere in cosa sia cambiata la dieta alla
viaggia molto, informarsi sempre preven-
ma con naturalezza. I problemi di salute
quale un celiaco è costretto. Ci rimarre-
tivamente su dove andare e cosa poter
brutti sono ben altri. B cod 49839
112 Italia a Tavola · maggio 2017
sare due settimane di vacanza così.
Salute
Le salse sono importanti per i miei ospiti ma devo controllare il costo porzione Hellmann’s Monodosi: le salse preferite dai miei ospiti, ora anche nel formato da 10ml. Scopri di piÚ su ufs.com
maggio 2017 ¡ Italia a Tavola
113
Salute
Uovo soffice ripieno di asparagi
di Milly Callegari
Per un pranzo completo, sano e nutriente
O
rmai l’aria si apre, la terra ci dona sempre più alimenti “funzionali” e combinarli
sarà solo un gioco! Cicorie, asparagi, carciofi, erbette, ravanelli, tarassaco
e… l’elenco sarebbe veramente lungo. Comunque sia dobbiamo pensare che la natura si evolve seguendo il ritmo o meglio il bioritmo degli esseri viventi. Facciamoci caso; ci dona proteine per affrontare il freddo; vitamine, sali minerali e acqua nei periodi caldi per evitare ad esempio la disidratazione. Ora è il momento di transizione ed abbiamo bisogno di risvegliare i processi cellulari. Antiossidanti, remineralizzanti, antiinfiammatori, diuretici, depurativi cerchiamoli nella natura. La scelta migliore sarà volta verso gli asparagi che in effetti racchiudono praticamente tutte queste proprietà ma hanno una caratteristica: li possiamo definire anche i vegetali della contraddizione. Se da un lato aiutano la diuresi dall’altro devono essere evitati per chi soffre di gotta, calcoli renali, nefropatie e reumatismi articolari. L’azione energizzante è da sfruttare solo durante il giorno e quindi bollino rosso al loro consumo alla sera perchè potrebbero interferire al buon riposo. Ok all’azione sul circolo ma divieto a chi assume anticoagulanti per il contenuto di vitamina K. Altro, seppur trascurabile, inconveniente è che hanno uno scarto che non siamo abituati ad utilizzare. B cod 49931
114 Italia a Tavola · maggio 2017
Nuvola d’uovo ripiena Ingredienti per persona: 1 uovo, pepe nero in grani, pomodoro secco, sale qb, erbe aromatiche, parmigiano o grana grattugiato qb, semi di sesamo, olio evo qb, carote, avocado, succo di limone, asparagi Preparazione: ricoprire con pellicola in doppio strato una ciotolina, oliare bene tutta la superficie. Mettere qualche foglia di erbe aromatiche. Montare a neve ferma l’albume ed aggiungere alla fine il pepe polverizzato. Consiglio sempre di macinare al momento le spezie in modo da preservarne l’ aroma e soprattutto sarete anche sicuri di avere utilizzato un prodotto “puro”. È abitudine molte volte “tagliare” le spezie più pregiate con altre similari di minor pregio. Miscelate il tuorlo con il pomodoro secco precedentemente frullato, i semi di sesamo o altri a vostro piacimento, il formaggio e gli asparagi. Mettete metà dell’albume montato sulla pellicola ed al centro la miscela di tuorlo. Coprite con il restante albume. Chiudete la pellicola per farne un “palloncino” e sigillate con un cordino per alimenti. Cuocete al vapore per 8/10 minuti. Aprite la pellicola e servite ancora caldo. Alla fine salate. Per beneficiare dei nutrienti consiglio di abbinare una crema di carote ed avocado preparata semplicemente frullando gli ingredienti ed aggiungendo a filo olio evo e succo di limone. Dall’uovo oltre alle proteine troviamo anche la vitamina D e la A che ci aiuteranno ad accogliere i raggi solari e trarne beneficio per pelle ed ossa. Rafforziamo il tutto con l’azione antiossidante della vitamina E e dei grassi insaturi che renderanno anche tutti i nutrienti biodisponibili facilitando il loro assorbimento. Praticamente un pranzo completo. L’unica avvertenza è la presenza di colesterolo data dal tuorlo ma a questo si pone rimedio. Potete mettere all’interno dell’albume montato la crema di frullata senza il tuorlo. Teniamo presente che l‘albume, oltre ad essere forse l’unico alimento veramente alcalino, presenta solo proteine digeribili ed acqua.
io ne di z iii e
giovedì 18 maggio
giovedì 25 maggio
a tutta ghisa
una padella... mille pietanze
Docente: fabio rubbio
Docente: francesco goTTi
Durata: 1 lezione di 3 ore
Durata: 1 lezione di 3 ore
costo: 70 euro
costo: 70 euro
Martedì 30 maggio gusti d’estate
Docente: gianluca ToMasi Durata: 1 lezione di 3 ore costo: 70 euro
I corsi di Agnelli Cooking Lab, Il miglior modo per entrare nel mondo della buona cucina. Tira fuori lo chef che è in te! agnelli cooking lab è un’ampia location multifunzionale dotata delle più moderne tecnologie. È luogo di confronto e sperimentazione, dotato di dodici postazioni di cucina singole per operare in autonomia sotto la guida di chef professionisti come docenti.
saps agnelli cooking lab - Via Madonna 20 - lallio (bg). la segreteria è aperta dal lunedì al Venerdì dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. per qualunque informazione telefonare al numero 035 204 730, sig. pier pedruzzi. per iscriversi ai corsi:
www.agnellicookinglab.it
Locali
Mozambico Meta esotica esclusiva Al Mequfi Resort relax e buona cucina
La nuova meta esclusiva per gli amanti dei viaggi e del lusso è l’incontaminato Mozambico col Mequfi Beach Resort che offre un soggiorno in riva al mare con servizi, spa, sport e cucina di alto livello
I
l Mozambico è la nuova, esclusi-
sort, coniuga massima riservatezza
va destinazione per chi desidera
e relax con la possibilità di vivere le
conoscere una terra incontami-
emozioni delle escursioni alla sco-
nata, dove la natura è protagonista
perta dei tesori del territorio e quelle
assoluta, in tutta la sua bellezza: ri-
degli sport acquatici, come l’adrena-
serve inesplorate, arcipelaghi fuori
linico kitesurf.
dal tempo e distese di sabbia che si tuffano nel blu dell’Oceano Indiano.
116
Italia a Tavola · maggio 2017
Da non perdere le uscite in barca in compagnia di un biologo marino,
Proprio su una spiaggia da so-
che svelerà i segreti della ricchissima
gno nella zona di Pemba, tra le più
vita sottomarina: l’esperienza magi-
intatte del Paese, sorge il Diamond
ca sarà assistere al passaggio delle
Mequfi Beach Resort, ultimo nato dei
balene che, soprattutto in agosto e
Diamonds Hotel and Resorts, brand
settembre, costeggiano il litorale. E
luxury di Planhotel Hospitality Group.
per concludere una giornata ricca di
Una vacanza al Mequfi Beach, affi-
emozioni, una passeggiata a cavallo
liato alla prestigiosa catena Small
sulla spiaggia, deserta e selvaggia,
Luxury Hotels of The World e vinci-
nella luce dorata del tramonto.
tore dei World Travel Awards 2016
Mequfi Beach offre gli ospiti an-
come Mozambique’s Leading Resort
che tanto relax e un’atmosfera uni-
e Mozambique’s Leading Beach Re-
ca, dove l’attenzione al cliente e la
Locali qualità del servizio contribuiscono, insieme alla bellezza della location, a rendere indimenticabile il soggiorno per coppie o sposi in viaggio di nozze in cerca di un po’ di romantica quiete, magari dopo un safari nel famoso Parco Nazionale di Gorongosa tra leoni, elefanti e giraffe, o un’escursione all’Arcipelago Quirimbas, tra foresta costiera, barriere coralline e tartarughe marine. I bungalow sulla spiaggia ospitano le 50 camere, 40 deluxe e 10 suite, ampie e luminose, arredate in stile contemporaneo con dettagli e materiali legati alla tradizione locale, dotate di tutti i comfort e di veranda privata con vista mozzafiato sull’oceano. Al centro del Resort, una piscina di acqua salata con lettini per rilassarsi e un bar aperto fino a tardi per vivere la magia delle notti africane. Uno dei capisaldi del Mequfi Beach è la cucina, in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Il ristorante Assinatura serve una sontuosa colazione all’americana a buffet e a pranzo e cena piatti internazionali e locali à lacarte, mentre il Sea You Restaurant, aperto solo la sera, propone pesce freschissimo in un ambiente raffinato. Per chi desidera uno spuntino o non vuole rinunciare alla pizza c’è il Brisa do Mar, aperto non stop fino alle 18.00. Non può mancare una visita alla Mvua African Rain spa, un piccolo paradiso dove lasciarsi coccolare con trattamenti a base di ingredienti naturali quali piante, fiori, sale, grani, spezie, miele selvatico e zucchero grezzo, che possono essere effettuati anche sulla spiaggia all’ombra di un gazebo. Mequfi Beach è un resort unico in un paradiso naturale ancora intatto che regala emozioni tutte da scoprire. B cod 50017
maggio 2017 · Italia a Tavola
117
Locali
La Pasticceria Capparelli si rinnova Ambiente elegante ispirato alla moda I
n barba ad ogni superstizione par-
un locale innovativo, che certamente si
presentate proprio nella città parteno-
tenopea, lo scorso venerdì 17 marzo
distingue dalla comune immagine di pa-
pea dai due grandi stilisti, ambasciatori
ha riaperto la Pasticceria Artigianale
sticceria artigianale.
di bellezza e italianità in tutto il mondo.
S. Capparelli, festeggiando il rinnovo dei
«I dolci si mangiano prima con gli
Il risultato è un ambiente ricco e colora-
suoi storici locali in via Dei Tribunali a
occhi, poi con la bocca. Devono essere
to - così come sono i dolci di Salvatore
Napoli. Accanto ai dolci più classici del-
belli così come l’ambiente in cui vengo-
- con pavimenti in marmo bianco e nero
la tradizione napoletana si può trovare
no offerti», spiega Salvatore Capparelli,
a scacchi e ricche carte da parati, fiorite
il re del babà, che si è rivolto a Costa
e a righe, che si estendono fino al sof-
Group per creare una vera e propria
fitto a volte. Il banco e gli altri elementi
boutique.
di arredo sono in legno laccato nero o
Su entrambe le pareti laterali si trovano ampie vetrine refrigerate che fan-
azzurro, così come la carta utilizzata per confezionare le sue delizie.
no mostra del tripudio di leccornie, ma
Una perla nel cuore del centro sto-
l’aspetto più originale è certamente rap-
rico di Napoli, dove innovazione e tradi-
presentato dal bancone: un’isola a cui il
zione s’incontrano con la bellezza e la
cliente può girare intorno, accompagna-
bontà. B cod 49793
to dal pasticcere che preleverà i prodotti scelti da eleganti cassetti in vetro. Nel realizzare l’arredo, Costa Group ha voluto celebrare le più recenti collezioni di Dolce & Gabbana, che sono state
118
Italia a Tavola · maggio 2017
Pasticceria Capparelli via Dei Tribunali 325/327 - 80138 Napoli - Tel 081 454310 www.salvatorecapparelli.com
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Locali MILANO EAT&DRINK
dove potere condividere piatti di forte riconoscibilità. Proseguendo, il Morelli, che sussurra
RIPARTE LA STAGIONE DEL PICCOLO PRINCIPE IN CUCINA L’ESTRO DI GIUSEPPE MANCINO
a gran voce di eccellenza di ristoraziosospese in un’atmosfera di raffinatezza
A
senza tempo e di classe matura, di con-
riaperto per la stagione il Ristorante
vivialità sfacciata, con l’inusuale tavolo-
Piccolo Principe, guidato da 12 anni
ne antico in legno da 14 posti in cucina
dallo chef Giuseppe Mancino. Lui
(disegnata dallo stesso chef), come fos-
porta nella sua cucina tutto l’estro e
se un invito ad andare a cena con lui. Il
la passione del sud, mescolandoli
Morelli apre i battenti offrendosi come
con prodotti locali in raffinati ed inso-
esperienza gourmet di indubbio livello,
liti accostamenti di gusto. Il suo stile
con 20 piatti assolutamente inediti in
e le sue scelte gastronomiche non
carta affiancati dalle sue proposte he-
trovano solo la conferma nei numero-
ritage che segnano il profilo della storia
si riconoscimenti ottenuti, ma anche
ne sotto luci di lampade degli anni ‘70,
MORELLI ARRIVA A MILANO ALL’HOTEL VIU UN RISTORANTE E UN MIXOLOGY FOOD BAR
Viareggio, nello storico Grand Hotel Principe di Piemonte ha
di successo dello chef stellato. E del
«È
il sogno della mia vita! Arri-
suo proverbiale gusto. Raffinati e alti ac-
vo a Milano, con uno spazio
costamenti, siglano l’estro e la maestria
tutto mio!». Esordisce così Giancarlo
di Morelli in modo inequivocabile.
Morelli, lo chef stellato bergamasco,
Il Bulk, al suo fianco, segna il passo
all’apertura del suo nuovo ristorante
dell’alta qualità con assaggi e porta-
gourmet Morelli e del mixology food
te per tutti i palati, con grandi piatti al
bar Bulk all’interno del nuovo 5 stelle
centro del tavolo perché l’esperienza
Hotel Viu in via Aristotile Fioravanti, 4
della convivialità si trasformi in un gio-
nella città del Duomo e del design.
co. Entrambi frutto di una ricerca per-
Gusto e convivialità, questi i tratti rap-
petua e inesauribile lunga 25 anni di
nella soddisfazione della clientela
presentativi della personalità e della
professione tesa ad andare incontro
che alloggia in hotel e non.
professionalità di Morelli: Morelli e
alla domanda dell’ospite, oggi diventa-
Chi sceglie di provare l’esperienza
Bulk esattamente la loro traduzione
no realtà fisiche attraverso due formule
della cucina del Piccolo Principe può
in luogo fisico da vivere per la tribù
e due format diversi. I cocktail di Bulk
cenare nella sala al 5° piano con vi-
milanese sempre alla ricerca dell’ec-
sono d’autore e l’ambiente è perfetto
sta sul mare e sulle vicine montagne,
cellenza. E del bello.
per il popolo milanese (e non solo) che
o nella terrazza a bordo piscina sul
Come fossero uno il prosieguo
seleziona i propri luoghi di esperien-
roof garden. Il Ristorante, aperto da
dell’altro, senza soluzione di continu-
za su un metro di gusto e di ambiente
fine aprile a metà ottobre, propone
ità, un unico respiro, nati da una ge-
sempre più cosmopolita. Il disegno del-
un menu à la carte, un menu degu-
stazione di 25 anni di attenta e inar-
la cucina è a opera dello stesso Morelli:
stazione di mare e uno di terra, e un
restabile ricerca di sapori, di materie,
circa 200 mq la dimensione estensiva
percorso gastronomico di 10 corse
di odori, di tecniche e di conoscenza,
di una delle più significative installazioni
curato giornalmente dallo chef, oltre
mettono radici al pianoterra del 5
di cucine in Italia con una brigata che si
alla vasta scelta della cantina che
stelle Viù, design hotel. Entrando, il
muove con agio per non interrompere
offre più di 800 etichette italiane ed
Bulk è dominato da un lounge mixo-
mai il flusso creativo. B cod 49838
estere. B cod 49925
Hotel VIU Milan Via Aristotile Fioravanti 6 20154 Milano - Tel 02 80010910 www.hotelviumilan.com
Ristorante Il Piccolo Principe Via G. Pellizza da Volpedo 16 20149 Milano - Tel 058 44011 www.ristoranteilpiccoloprincipe.it
logy food bar e si snoda in linee di un’eleganza essenziale, che parlano dello stare insieme nel bello, insieme a un ristorante con cucina a vista
120
Italia a Tavola · maggio 2017
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Locali MAURIZIO LAZZARIN AL ROYAL GOURMET. NEL MENU PRODOTTI LECCHESI
I
l lago con il suo fascino e i suoi colori, insieme alla fantasia di
Maurizio Lazzarin, socio Euro-Toques Italia, è tornato a far sognare gli ospiti dell’Hotel Royal Victoria di Varenna (Lc). Nuova stagione “a tutto food” al ristorante Royal
RELAX TRA ULIVETI E VIGNETI AL RELAIS IL FALCONIERE DI CORTONA
Gourmet, con materie prime selecombinazioni estrose e abbina-
A
un’antica villa del XVII secolo
marino che favorisce
menti con i migliori vini.
della famiglia Baracchi, ora trasforma-
l’esfoliazione, la la-
A Lazzarin il compito di incuriosire e
ta in una residenza di charme, sorge il
vanda toscana e l’olio
di stupire, di fare innamorare i clien-
Relais Il Falconiere & Spa. Mescolata
Santa Maria Novella
ti in un grande progetto gastrono-
alle bellezze del paesaggio toscano,
mico iniziato da quando ha scelto
la struttura, che fa parte del network
che rigenerano l’epi- di Lucia Siliprandi dermide in profondità.
una cucina... #lakecomostyle. Tra
Autentico Hotels, è immersa tra uliveti
Pelle sana e libera dalle impurità con
le novità, una fonduta di Parmigia-
e vigneti. L’antica casa padronale, ora
il trattamento Cipresso, un massaggio
no 36 mesi, carciofi croccanti, uovo
corpo centrale, mantiene l’impianto
che, grazie alla sinergia della polvere
cremoso e tartufo primaverile, ra-
originario: piccole porte, scale strette
con l’olio di galbula di cipresso tosca-
violo di patate al vapore di lemon-
e pavimenti in cotto.
no, aiuta l’ossigenazione dei tessuti e
grass, taleggio di grotta e asparagi,
Le camere e le suite sono state pro-
leviga l’epitelio. Ideale per cominciare
filetto di vitello con il suo jus, fois-
gettate sul modello delle case to-
la giornata avvolti da una sensazione
gras, melograno e spugna ai funghi
scane più prestigiose: le pareti sono
di benessere il massaggio al rosma-
porcini e gelato alla burrata con
affrescate, i mobili d’epoca, i letti in
rino. Qui gli effetti benefici dell’olio di
variazione di fragole e croccante al
ferro o a baldacchino e i complementi
oliva caldo, uniti alle proprietà del ro-
sesamo. B cod 49784
d’arredo dal tocco raffinato sono sta-
smarino in polvere, donano luminosità
ti realizzati a mano da artigiani locali.
e morbidezza al corpo. E ancora foglie
Ideale per una vacanza in famiglia o
di menta, salvia ed elicriso macinate
tra amici la Winer Suite, che offre due
per il trattamento alle erbe toscane, che
camere matrimoniali, una camera
dona una piacevole sensazione di fre-
mansardata e due bagni di cui uno
schezza.
con vasca Jacuzzi, un salottino con
Dal 2002 sul ristorante del Relais il Fal-
camino e uno splendido terrazzo.
coniere brilla l’unica stella Michelin del-
Nella Thesan Etruscan Spa la natura
la provincia di Arezzo. La cucina, firmata
è l’ingrediente principe dei rituali e
da Silvia Regi e Richard Titi, interpreta in
dei massaggi, tant’è che le materie
modo creativo le ricette del territorio e
prime di alcuni trattamenti come l’olio
sorprende per gli abbinamenti “insoliti”.
e il vino dell’azienda, le erbe e i pro-
B cod 50002
zionate dai produttori del territorio,
Royal Gourmet piazza S. Giorgio 2 - 23829 Varenna (Lc) - Tel 0341 815111 www.royalvictoria.com
pochi chilometri da Cortona, in
alla lavanda con sale
fumi coltivati nell’orto, custodiscono i segreti delle antiche ricette di bellezza. Per nutrire e rinnovare la pelle del corpo suggerito il trattamento
122
Italia a Tavola · maggio 2017
Relais Il Falconiere & Spa San Martino a Bocena 370 - 52044 Cortona (Ar) - Tel 0575 612679 www.ilfalconiere.it
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Locali NAPOLI EAT&DRINK
CIPRO TRA STORIA, MARE E CULTURA THE PRINCESS BEACH, ELEGANTE 4 STELLE
S
ulla
costa
orientale dell’i-
sola di Cipro, Larnaka fu fondata nel XIV secolo a.C. durante
l’espansione
di Leonardo
micenea: conserva Felician un piccolo e interes-
A CAIAZZO NON SOLO FRANCO PEPE IL GENERALE CONQUISTA GRAZIE A DE MATTEO
S
al conciato romano.
sante museo archeologico, ma la sua
Ingredienti che, diffe-
attrattiva principale è la chiesa orto-
rente approccio e la-
dossa del IX secolo di Agios Lazaros
vorazione, ovviamen-
con campanile settecentesco.
iamo a Caiazzo (Ce), ameno pa-
te, giammai è un caso
The Princess Beach è un comodo
esino collinare, porta sud occi-
che si ritrovano anche
quattro stelle sulla spiaggia ad est del
dentale per accedere all’Alto Caserta-
di Vincenzo nella pizzeria di Fran- D’Antonio
no. Si tratta del paesino reso famoso,
co Pepe (a proposito,
1984 e ristrutturato di recente dispone
in Italia e non solo, dal celeberrimo
capita di incontrare Stefano ai tavoli del-
di 138 camere: il corpo centrale è su
pizzaiolo Franco Pepe. A Caiazzo si
la pizzeria di Franco e, viceversa, Fran-
tre piani, mentre due ali staccate da
combatté battaglia cruciale tra l’eser-
co ai tavoli del ristorante di Stefano). È
due piani ciascuna contornano l’am-
cito borbonico ed i garibaldini, per le
pietanza di assoluta bontà, impeccabil-
pia zona centrale delle piscine che
sorti del nascente Regno d’Italia. Ed
mente eseguita dall’ottimo Stefano.
“Il Generale” è il nome dell’ottimo ri-
Nei calici, ben servito, corretta la tem-
storante ubicato nel pittoresco centro
peratura e competente il personale, un
storico caiatino. A condurlo il prode
gradevole, ben rotondo e non spigolo-
chef patron Stefano De Matteo. Loca-
so, CasaVecchia 2013 by Masseria Pic-
le con suo precipuo fascino, ricavato
cirillo. Di ottima fattura, ben calibrata la
com’è da vecchie cisterne.
lavorazione della carne, la tagliata di Vi-
Cominciamo sontuoso pranzo con
tellone Bianco dell’Appennino Centrale
saporito antepasto che potrebbe, nel
Igp. Imperdibile, un evergreen, il dolce:
si affaccia poi sulla spiaggia. Animato
caso, addirittura fungere da piatto uni-
torroncino al liquore Strega con salsa di
d’estate da gruppi di giovani e fami-
co: provola arrosto su foglia di limone
caramello e granella di noci, servito se-
glie, l’albergo è molto frequentato an-
con prosciutto irpino. La provola, sia
mifreddo. E qui nel bicchiere una chic-
che d’inverno: il mite clima dell’isola e
chiaro, è da latte di bufala. Qui sia-
ca pressoché introvabile, un Moscato
i prezzi di bassa stagione attraggono
mo in piena zona di produzione della
di alto livello: Moscato Beneventano di
pensionati dai Paesi del Nord Europa.
Mozzarella di Bufala Campana Dop.
Baselice by Masseria Frattasi. Per tale
La ristorazione è a buffet, con cucina
Il primo piatto, saggio il pacato sug-
sontuoso pranzo, vini inclusi, in due per-
internazionale e cipriota: nella bella
gerimento di Stefano, che fa sovente
sone il conto ha lambito ma non supe-
stagione, di norma da aprile a ottobre,
capolino dalla cucina ove opera con
rato i cento euro (in due). B cod 49933
si mangia all’aperto. B cod 49947
Ristorante Il Generale largo Plebiscito Veneto 2 - 81013 Caiazzo (Ce) - Tel 0823 862606 www.ristoranteilgenerale.com
The Princess Beach Hotel Dekhelia Road, Larnaka, Cipro Tel 00357 24645500 www.princessbeachhotel.com.cy
solerte maestria, è trionfo delle eccellenze del territorio caiatino: rigatoni al ragù di pomodoro riccio con salsiccia di maiale nero casertano saltato
124
Italia a Tavola · maggio 2017
centro. Il bianco palazzo costruito nel
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Locali zienda Favella, 450 ettari nella Piana di
doro e lattuga, oppure
Sibari e portato a Roma ogni due giorni.
l’opzione vegana con
“Buff”, oasi del buon cibo sano e natu-
Burger al cardoncello
rale nel cuore di Trastevere, è nato dal
biologico.
desiderio dell’imprenditore agricolo Ni-
simo è il Risotto con
cola Rizzo, discendente di Luigi, fondatore di Favella, di essere presente nella
crema di bufala, me- di Mariella Morosi lanzane affumicate,
Capitale con un’attività ristorativa.
mandorle tostate e pomodorini bruciati.
Il menu cambia ogni tre mesi seguendo
Da non trascurare i taglieri assortiti con
le stagioni e se la base è sempre una
salumi, formaggi e sottoli. Conclusione
grande materia prima made in Calabria,
dolce con la Cialda croccante con ge-
la proposta creativa dello chef spazia
lato al fiordilatte e cioccolato, la Torta di
anche verso altre suggestioni medi-
ricotta e visciole con ricotta sempre di
terranee. Da provare l’Amatriciana Buff
bufala e le Clementine candite da tuffa-
con guanciale di suino nero di Calabria,
re nel cioccolato fuso.
la Tartare di bufalo con talli di cappe-
Direttore di sala è Franco Magliocchetti,
nche se non può essere defini-
ro, cipolla rossa, paprika affumicata e
con una lunga storia in locali internazio-
to a km zero perché tutto arriva
senapata di fichi, il Brasato di bufala al
nali e in importanti enoteche. Sua la car-
da una fattoria biologica calabrese,
vino Vigna Savuco con purè di patate
ta dei vini, con grandi etichette di piccoli
“Buff” è certamente un raro ristoran-
allo zenzero e carota affumicata e il Ca-
produttori selezionati non soltanto cala-
te totalmente a produzione propria e
ciocavallo di bufala grigliato con funghi
bresi. Ottimo il rapporto qualità/prezzo
con garanzia di filiera. Tutto ciò che
cardoncelli gratinati e cicorietta.
ed efficiente il servizio. B cod 49949
arriva nelle mani del giovane chef Fa-
Notevola la carta dei burger, tra cui
bio Trovato (classe 1987) - verdure, le-
spiccano quello di Bufalo con scamor-
gumi, carni, mozzarelle di bufala, olio,
za affumicata, senapata di fichi, anelli di
marmellate e salse - è prodotto dall’a-
cipolla croccanti, zucchine fritte, pomo-
LA SICILIA CHE NON TI ASPETTI A “IL VIGNETO RESORT” DI MENFI
N
ROMA EAT&DRINK
“BUFF” NEL CUORE DI TRASTEVERE OASI DEL CIBO SANO E NATURALE
A
Alessandro, ha dato
aspetteresti, tra vigneti e uliveti
vita anche al ristoran-
di grande bellezza con uno sguardo
te interno.
vista mare, Il Vigneto Resort di Menfi
Sempre con vista sui
(Ag) è un sogno per tutti gli appassio-
vigneti, si potranno
nati del buon vivere e naturalmente di vino, come richiama il nome stesso.
degustare le specia- di Alessandro Maurilli lità gastronomiche di
Le camere e la suite, con vista sull’a-
questo territorio, con un menu che è
perta campagna e sul mare, sono spa-
un incrocio perfetto tra terra e mare,
zi dedicati al relax più assoluto. Per
entrambi fonti di grandi materie prime,
chi ama lo sport, la natura e le lunghe
saggiamente trasformate dalla cucina
passeggiate all’aria aperta è possibile
del ristorante. Un viaggio infinito ric-
usufruire delle biciclette del Resort,
co di emozioni e suggestioni uniche.
che dista a un solo chilometro dal mare
Aperto tutto l’anno su prenotazione.
di Porto Palo. Per chi invece è appas-
B cod 49803
distanti dagli scavi di Selinunte.
126
Italia a Tavola · maggio 2017
Buff Via di San Francesco a Ripa 141 00153 Roma - Tel 06 5819667 www.ilbuff.it
el cuore di una Sicilia che non ti
sionato di archeologia non siamo così
AGRIGUSTA
Richiestis-
È per finire in bellezza tuttavia che Marco Bursi, con i figli Francesco e
Il Vigneto Resort Contrada Gurra di Mare - 92013 Menfi (Ag) - Tel 092 571732 www.ristoranteilvigneto.com
Le Carrube miracolose delle isole siciliane
M
Locali
di Claudio Riolo
arettimo, nelle isole Egadi, e Ustica sono isole
prezioso dispensatore di cibi gustosi e benefici. Fra i ri-
facilmente raggiungibili da Trapani e Palermo.
storanti e trattorie che l’hanno scelto come insegna, ne
Il mare pescoso, la ricca vegetazione, la natura
recensiamo due. Sono anche Ambasciatore delle Arti, a
splendida rendono ineguagliabile il soggiorno in queste.
Marettimo per le Case Romane, a Ustica per la Riserva
Fra le varietà di piante si distingue l’ombroso carrubo,
Naturale Orientata.
Al Carrubo, sapori di mare e campagna tra panorama mozzafiato e ozio
Ustica, trattoria Carruba tinta di rosa Solo donne in sala e in cucina Deliziosa e moderna trattoria aperta nell’estate 2014 da Martina Natale con una formula semplice: le golosità si portano a casa o si gustano al tavolo. Per trovarla si percorre un’antica strada di case tufacee; tra i fiori si affacciano due ambienti minimi, lindi e confortevoli, l’uno con cucina a vista, l’altro con tavolini bianchi. Il menu cambia giorno per giorno, secondo stagione, con particolare attenzione agli ortaggi di coltivazione biologica. Antipasti fantasiosi come le cappelle di funghi ripiene d’ortaggi, le frittatine, le polpettine di melanzane, di zucchine, di pesce spada, di carne al sugo per condire la pasta. Gustoso cous cous e risotti di verdura; zuppa di lenticchie piccole locali. Non manca il pescato quotidiano, fritto, al forno, in padella. La carne proviene dalla macelleria di famiglia che può contare su una piccola produzione locale da animali che pascolano nell’isola. Splendidi dolci e pane con lievito madre preparati dalla mamma Mirella, la focaccia, fragrante e saporita, i gigi, biscotti di pastella fritta e mosto cotto, per fine pranzo. Anche i vini sono locali. Merita segnalare anche l’olio evo Terra Grande cooperativa agricola Ustica da cultivar nocellara, biancolilla e cerasuola, molite a freddo. Gli esperti vivandieri organizzano anche pranzi e cene a domicilio per ricorrenze, occupandosi di ogni particolare della tavola. Aperta mezzogiorno e sera, tutto l’anno. B cod 49995 Trattoria Carruba via Tre Mulini - 90010 Ustica (Pa) Tel 320 4611 277 - martina.natale@icloud.com
Una tettoia di legno fa ombra alla bella terrazza sul sentiero che porta al sito archeologico Case Romane di Marettimo (Tp), noto anche per lo splendido panorama. Il ristorante trattoria, tra mare e montagna, è proprio al limitare del piccolo borgo; ha tavoli rustici, ampio spazio, ambiente familiare e splendida vista sul mare. All’ingresso il carrubo che ha suggerito il nome. Nadia Aliotti, cuoca e proprietaria, ha aperto Al Carrubo nel 2001 con il marito Vito Vaccaro. Nadia prepara le gustose specialità isolane e siciliane a base di pesce, carne e ortaggi; le cotture e i condimenti sono tradizionali, i cibi genuini, l’olio extravergine di olive nocellara del Belice, il risultato ottimo; si gustano anche fragranti pizza condite con gli aromi dell’isola, dai capperi al formaggio primo sale, alla cipolla e acciuga. Si nota il lodevole impegno di Nadia nel preparare piatti adatti ai celiaci. La carta dei vini propone una decina di etichette soprattutto trapanesi, compreso il buon Marsala. Marettimo è l’isola di maggiore altitudine e più ricca di vegetazione dell’arcipelago delle Egadi. Imperdibile l’escursione con le barche dei pescatori e il bagno nelle acque cristalline. L’accoglienza è garantita dalle numerose camere in affitto anche a giornata. Segnalo il pesce fresco quotidiano dei pescatori locali, pane e dolci al forno, tutte le specialità siciliane. Aperto solo alla sera dal 1 maggio al 30 settembre.
B cod 49996
Ristorante Al Carrubo Contrada Pelosa 3 - 91010 Isola di Marettimo (Tp) Tel 0923 923132 - www.marettimoalcarrubo.com
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Media · Carta & web
Influencer? No grazie
Vogliamo solo informare
di Alberto Lupini
I 128
sato, e i giornali hanno perso un po’
getti che stanno imbarbarendo ogni
di credibilità anche per questo. Ma
livello di comunicazione occupando
nformazione o pubblicità? Per anni
nella sostanza i confini sono sempre
solo il campo della pura pubblicità, ma
la comunicazione si è mossa entro
stati rispettati. Con la rivoluzione del
con la pretesa di fare informazione.
questi due parametri molto chiari,
web questa separazione che garanti-
La rete aperta a tutti (vera conqui-
con qualche sconfinamento che nel
va i lettori-cittadini è però saltata. Ogni
sta di civiltà) permette a chiunque di
caso della stampa (nessuno escluso)
regola sembra essersi frantumata e a
dire quello che vuole (e anche questo
si chiama “marchetta”: un articolo a
fianco di un accesso meno paludato e
è un bene). C’è però chi ne approfitta
pagamento che perde la caratteristica
selettivo alle “notizie” è esplosa la bol-
e, grazie all’anonimato, propaganda
della correttezza e dell’indipendenza
la delle fake news (le bufale), mentre
bugie e sparge veleni, odio o maldi-
di giudizio. C’è chi ne ha magari abu-
sul mercato sono apparsi nuovi sog-
cenza. Per restare nel nostro mondo,
Italia a Tavola · maggio 2017
Carta & web · Media i danni creati da un mostro senza re-
di immagini, pagandoli con la certez-
gole come TripAdvisor sono lì a dimo-
za di avere solo “yes man” ed evitare
strarlo. Mentre esplodono ogni gior-
il rischio di qualche giornalista ficca-
no problemi su Facebook o Google.
naso che, anche solo per curiosità se
Pensiamo solo all’omicidio trasmesso
non per deontologia professionale,
in diretta e rimasto in rete per 3 ore.
vuole capirci qualcosa prima di par-
Sul web le cose sono cambiate e
lare di un prodotto. E questi influen-
i giornalisti non hanno più il “mono-
cer non si fanno scrupolo di parlare
polio” delle notizie. Ognuno può dire
apertamente di tariffe legate ai click e
quello che vuole: salvo casi estremi,
alle visualizzazioni delle loro smorfie
non risponde di bugie o calunnie e
davanti a una borsetta o a una tazzina
l’oggettività diventa una chimera. I
di caffè. Ovviamente di ottima fattura
nuovi protagonisti sembravano es-
o con aroma meraviglioso...
sere diventati i blogger. Più o meno
Qualcuno parla di libero mercato.
preparati, più o meno attenti a rac-
Da giornalista mi limito a sottolineare
contare qualcosa. Ma comunque le-
la puzza di suburra che esce da que-
gati alla modalità di raccontare. Un
sto nuovo modo di fare comunica-
nuovo passaggio è stata la diffusione
zione. C’è addirittura chi pensa che
di Twitter col limite dei 140 caratteri.
questo sia un nuovo modo di fare
Ragionamenti o argomentazioni sono
informazione e nell’organizzare de-
stati sostituiti da frasettine ad effetto.
gli eventi blandisce questi influencer,
Spesso incomprensibili per chi non è
pronti a dire sempre di sì, relegando
coinvolto...
ai margini i giornalisti. Succede anche
Ora sono però arrivati gli “influen-
nella ristorazione, dove cuochi dall’e-
cer” che, come le locuste, si stanno
go smisurato o barano su TripAdvisor
diffondendo ovunque, cancellando
o si coccolano questo stuolo crescen-
quasi ogni tipo di scrittura. Siamo ar-
te di “bimbi-minchia” che magari non
rivati alla semplificazione della comu-
sanno nemmeno quand’è la stagione
nicazione, alla negazione del linguag-
dei carciofi o la differenza fra un me-
gio e al distillato della propaganda più
todo Classico ed uno Charmat.
becera. Un tempo il testimonial di un
Ciò che preoccupa è che questo
qualunque prodotto veniva identifica-
morbo sta colpendo anche colleghi
to come tale. Poteva essere un calcia-
che un tempo stimavo e che ora pen-
tore o un attore che faceva tendenza
sano che le argomentazioni possano
e pubblicità, ma i suoi spazi erano ben
essere sostituite da due foto e un vi-
definiti, e riconoscibili, sui giornali o in
deo.
televisione. Ora, invece, stuoli di “ado-
Nell’improbabile attesa che qual-
lescenti di ogni età” (come li ha acuta-
cuno cerchi di mettere ordine per ga-
mente definiti Valerio M. Visintin che
rantire il cittadino-utente-lettore che
per primo ha lanciato un allarme...),
ha il diritto di essere informato con
spesso senza alcuna competenza,
serietà, come giornalisti dobbiamo
armati di foto e video, si pongono fra
reagire cercando di fare al meglio il
il consumatore e le aziende per pro-
nostro lavoro. E per farlo dobbiamo
muovere questo o quel prodotto.
impegnarci a non avere alcuna conta-
E sempre più aziende (dalla moda
minazione con gli influencer a paga-
all’alimentare) ingaggiano questi neo
mento. Vogliamo solo informare, non
cavalieri dell’informazione fatta solo
imbonire la gente.
B cod 49763
Blogger poco trasparenti sui social L’Antitrust Usa invia 90 “ammonimenti” di Federico Biffignandi Fenomeno blogger e influencer al capolinea? Presto per dirlo, ma sicuramente qualcosa si sta muovendo per placare un movimento tanto diffuso quanto pericoloso, a volte fuorviante e non sempre trasparente. Una spallata decisa potrebbe arrivare dagli Stati Uniti dove la Federal Trade Commission (Ftc), l’Antitrust americano, continua a puntare il dito verso blogger e influencer complici di poca trasparenza nei confronti degli utenti. In particolar modo la Ftc non ci sta nel vedere continuamente “dimenticati” gli hashtag pubblicitari richiesti nei post online delle “web star”. Per ribadire la propria posizione, nei giorni scorsi, la Ftc stessa ha inviato 90 lettere ad altrettante web star per consultare due guide a riguardo: “The Ftc Endorsement Guides: What People are Asking” ed “Endorsement Guides”, disponibili sul sito internet dell’ente. L’Antitrust americano specifica inoltre il dovere da parte dell’influencer di rendere noto senza ambiguità il rapporto di collaborazione con i marchi presente negli scatti condivisi sui propri account. «Per rendere la divulgazione chiara ed evidente - spiega il testo firmato da Mary K. Engle, capo della Advertising Practices Division di Ftc - dovreste usare un linguaggio privo di ambiguità. Per esempio i consumatori visualizzano i post Instagram attraverso i loro smartphone che tipicamente mostrano le prime tre righe di un post, a meno che non clicchino l’opzione “more” e molti consumatori potrebbero non farlo. Per cui dovreste divulgare qualsiasi connessione con i prodotti prima del tasto “more”». B cod 49818
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Maggio 2017 · anno XXXI · n. 249 - Italia a Tavola è una rivista di aggiornamento professionale, cultura enogastronomica e turismo per l’Horeca. Si rivolge ad alberghi, ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, cuochi, pasticceri, maitre, assaggiatori, barman, sommelier, enti, aziende e associazioni del settore in tutta Italia. Giovanni Angelucci, Valeria Annunziata, Federico Anzellotti, Fausto Borella, Milly Callegari, Tiziana Colombo, Enrico Derflingher, Leonardo Felician, Mariapia Gandossi, Massimo Artorige Giubilesi, Carmine Lamorte, Salvatore Longo, Juri Piceni, Rocco Pozzulo, Guido Ricciarelli, Claudio Riolo, Enrico Rota, Toni Sàrcina, Lucia Siliprandi, Davide Staffa
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