DIGITAL EDITION
Luglio / Agosto 2017 · anno XXXI · n. 251
Quattroerre Group
festeggia 35 anni puntando all’internazionalizzazione RISTORANTI · HOTEL · PIZZERIE · PASTICCERIE · BAR · AGRITURISMI · ENOTECHE
sommario Professioni
In copertina DIGITAL EDITION
Luglio / Agosto 2017 · anno XXXI · n. 251
14 l Euro-Toques International conferma Enrico Derflingher presidente 16 l Cibo Nostrum, oltre 20mila presenze Un festa della cucina con mille cuochi 22 l Il futuro della ristorazione in mano ai cuochi-agricoltori? 24 l Pizza Chef Emergente, Corcione e Castaldo primi ex aequo alla selezione campana
Quattroerre Group
festeggia 35 anni puntando all’internazionalizzazione
88 Nel 1982 Maurizio, Giampietro, Enrico e Luca Rota concretizzano il loro sogno che li vede protagonisti in principio nel campo della produzione, poi anche in quello della commercializzazione, di vini e birre di qualità RISTORANTI · HOTEL · PIZZERIE · PASTICCERIE · BAR · AGRITURISMI · ENOTECHE
26 l L’Italia sceglie il dolce... anche sul web Una vetrina che favorisce l’export 28 l Tempo d’estate, tempo di dolcezze con i Maestri Pasticceri AMPI 30 l Ernst Knam, 25 anni di pasticceria Ad omaggiarlo anche il Maestro Marchesi 32 l Noi di Sala sbarca in Puglia e Sicilia Estate in tour con Luca Boccoli 38 l Nell’organizzazione di grandi eventi non va trascurata la qualità della cucina 42 l La visita a Ifse... lascia il segno La testimonianza di una neo iscritta
Attrezzature 44 l L’arte in tavola “Orbe” valorizza l’impiattamento 48 l Lucart in prima linea per un’economia circolare della carta 50 l Dag Style e Cifa, insieme da 10 anni per la ristorazione di qualità 58 l La tecnologia fa cucinare i robot Crescono le startup e hanno successo
un unico network..
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in Bangladesh è
pena cedevole
considerato addi-
di tatto. Il frutto
rittura “l’albero na-
deve esse-
zionale”.
re giunto a
Le origini di
completa matu-
questa specie ri-
razione, in caso
salgono al 4000 a.C, ai piedi dell’Hi-
Alimenti
malaya dell’India60 e l
contrario il sapore risulta sgradevole. Va
Molino Grassi sceglie i grani antichia temperatura conservato
della Birmania, oggi lo siper tutelare lavoro e biodiversità ambiente, non in frigoriritrova coltivato in tutte le aree tropicali e
fero altrimenti si perde completamente
62 l Dagli studi sul ilmonococco profumo. Al centro del frutto, un unico la pizza gourmet tra gusto e salute introdotto dai Portoghesi, all’Africa e in Euseme, piuttosto grosso, contiene un burro subtropicali, dall’Asia, all’America, dove fu
ropa in Spagna (Andalusia e nella provin-
bianco utilizzato prevalentemente in am-
66 l Felicetti, una storia fatta di passione Pasta e qualitàbito dacosmetico. quattro generazioni
cia di Malaga), Israele e da qualche anno
anche in Italia (Sicilia e Calabria). È uno dei
È un frutto energizzante, ricco di fibre
frutti più diffusi, dopo contiene, oltre alle vitamine, 74lal banana Tiellae gli di agrupatate,alimentari riso e cozze mi. La produzione mondiale è di lapotassio, zolfo e magnesio, che aiutano a Unannuale successo 2ª giornata mondiale 40 milioni di tonnellate, di cui la maggior
combattere la stanchezza. Per questo mo-
parte (50%) proviene dall’India e a seguire
tivo è indicato come ricostituente in caso
dal Messico, Cina, Pakistan, Tailandia, In-
di convalescenza o di debolezza fisica.
Olio
Umbria,Brasile terra diTanti grande fascino donesia, Nigeria, Israele, 76 l Filippine, gli utilizzi, anche nella cucina “salata” e di oli extravergine d’eccellenza e, recentemente, dall’Australia. accostato e abbinato con altri ingredienti Di vario colore… verde, giallo/arancio,
Vino
sotto forma di salsa (“chutney” indiano per
rosso, rosa, violaceo/blu o un miscuglio di
accompagnare riso e carni); immancabile
questi colori, emana un profumo molto in-
il consumo fresco al naturale, si possono
78 l La Selezione del Sindaco preparare sorbetti, gelati, granite o semIl Portogallo suiplicemente tre gradini del podio ovoidale viene raccolto maturo e fresco. il succo di frutta. B cod 43744 tenso e invitante quando il frutto di forma
80 l La Tenuta Val delle Rose apre le porte Musica, cultura e buon vino in Maremma 84 l Alpi e Mediterraneo si incontrano nei vini dell’Alto Adige
Birra 92 l Da Leffe, birra belga d’abbazia, un aiuto concreto per Norcia 98 l Usa, la birra entra nell’alta ristorazione Non più “artigianale” ma “culinaria”
Turismo 122 l Italia, meta desiderata ma non scelta Serve mettere a sistema le eccellenze
Alta qualità, solo alta qualità e siamo alla seconda generazione. Iasa vuol dire, per i gourmet e per la ristorazione di qualità, certezza di conservazione del pesce, soprattutto le alici (acciughe) e il tonno, anzi i tonni, dacché se ne lavorano diverse specie. Forte vocazione all’export, guizzi di diversificazione con ampliamento di offering. «Il target è medio alto - dichiara Lucia Di Mauro (nella foto), titolare di Iasa - noi siamo presenti sia in gastronomie specializzate sia nella Grande distribuzione, ma sempre come prodotti di fascia premium. Produciamo 4 specie di tonno: il tonnetto del Mediterraneo, il tonno bianco, il tonno rosso e il tonno a pinne gialle; produciamo acciughe, sia filetti che sotto sale e colatura d’alici e poi abbiamo il peperoncino. Esportiamo e stiamo creando dei nuovi prodotti: tonno e salmone grigliato e altre novità che presenteremo a breve, pensiate per il mercato internazionale». Qualità, cura artigianale, freschezza del prodotto, accurata selezione delle migliori materie prime, innovazione sono i valori su cui si basa l’azienda per offrire il meglio al consumatore finale. B cod 44212
Per gli approfondimenti consulta il portale www.italiaatavola.net
maggio 2016 · Italia a Tavola
Questo simbolo alla fine di un articolo indica che sul quotidiano online www.italiaatavola.net sono presenti versioni più ampie del testo, oppure approfondimenti e schede collegate. Il codice numerico che lo affianca permette di accedere alla versione web dell’articolo inserendolo nel campo “cerca per codice o parola chiave”. La presenza di questo simbolo alla fine di un articolo indica che di quella notizia esiste anche un video su www.ristotv.it
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TERRA ACQUA ARIA
124 l Barefooting, un toccasana per la salute Percorsi ad hoc sulle Dolomiti
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15
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il direttore
È tempo di Cuochi (e non solo) certificati
D
alla politica ci sarebbe davvero poco da aspettarsi in questo periodo. A destra come a sinistra, senza dimenticare i 5 stelle, è tutto un volar di stracci in vista delle elezioni. Il timore è che di tempo da dedicare a risolvere questioni importanti ne resti davvero poco. Con un ottimismo non di
maniera, ci ostiniamo però a pensare che qualcosa si possa e si debba fare, quanto meno per sostenere quei timidi segnali di ripresa che si cominciano ad intravedere. Fra le questioni centrali da risolvere per il nostro settore c’è ad esempio la definizione della figura professionale del cuoco (e del pasticcere o del pizzaiolo). Salute e benessere, promozione di prodotti e territori, accoglienza e turismo sono tutti aspetti centrali legati ad un lavoro che non può più essere lasciato a percorsi formativi a volte vecchi o carenti di risorse e strutture. O, peggio, lasciati all’improvvisazione e al “fai da te”. Senza questo intervento è inutile che i ministri delle Politiche agricole o dei Beni culturali annuncino programmi per dedicare alla Cucina le iniziative del turismo del 2018.
Bisogna che le istituzioni discutano e approvino al più presto il progetto presentato dalla Fic per definire la figura professionale del Cuoco. E andrebbe regolata anche la confusione tra giornalisti e blogger/influencer
Sembrerebbe solo una presa in giro o un incentivo a nuove forme di improvvisazione. Dobbiamo tutelare e garantire un sistema che, dopo avere già oltre 300mila locali in cui si somministra cibo (a volte senza i requisiti minimi di sicurezza igienica), non può subire nuovi degradi. E non può essere certo l’enfasi sugli stellati a salvare la ristorazione. Anche perché fra poco basterà magari sottoscrivere una nuova assicurazione “social” per offrire, oltre a una copertura di responsabilità civile sull’immobile, una forma di tutela per gli inconvenienti del cibo. In tal modo sarà aperta la porta agli home restaurant con tanto di loro “cuochi”. È tempo che venga discusso e approvato il progetto presentato dalla Federazione italiana cuochi per definire la figura professionale del Cuoco. E magari anche quelli (idealmente collegati) presentati per maitre, sommelier e barman. La confusione che si è creata per questo vuoto normativo è almeno pari a quella nata nel mondo della comunicazione, dove sono saltati i paletti di confine fra l’informazione (affidata per legge a chi aveva un’abilitazione riconosciuta da un esame di Stato, i giornalisti) e la pubblicità. Blogger e influencer (questi ultimi per loro dichiarazione prezzolati) sono nuovi soggetti che sono emersi sul mercato, ma per loro non ci sono né regole né deontologia. Magari qualcuno può essere esperto. E può anche scrivere meglio di un giornalista. Ma in questo far west è come se il sottoscritto sapesse cucinare meglio di un cuoco. Questo non farebbe di me un professionista della Cucina e non dovrei poter aprire un ristorante perché non offrirei garanzie certificate di sicurezza. Fissiamo regole e chiariamo chi fa chi e chi fa che cosa. Una volta che lo si sa, il cittadino-lettore-consumatore
alberto.lupini@italiaatavola.net
potrà regolarsi come meglio crede.
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luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
7
il presidente FIC
Poco tempo libero per i cuochi? Sì, ma si insegue un sogno
Q
uando sono stato eletto presidente della Federazione italiana cuochi ho voluto accanto a me una squadra di persone dedite e che avessero disponibilità di tempo per rilanciare il nostro ente, e di riflesso l’intera categoria in un concetto e contesto nuovo e più aggressivo. Progetto
oramai necessario per il nostro comparto, e già iniziato con il mio predecessore, il presidente Caldana, il quale a suo tempo mi volle presso la sede di Roma in qualità di referente nazionale degli eventi Fic. Ma a cosa ci si riferisce esattamente quando si parla di tempo libero? Il tempo libero è il tempo che resta a disposizione dell’individuo dopo aver lavorato, soddisfatto ai bisogni essenziali e atteso ad altri obblighi quotidiani, personali o familiari. Il problema che abbiamo con il tempo dipende dal fatto che abbiamo, il più delle volte, un rapporto “quantitativo” con esso. Tante volte diciamo “Non ho tempo!”, come se fare o non fare certe cose giuste per noi e per la nostra vita, o la nostra società, dipendesse dalla scarsa quantità di tempo che abbiamo. Questa è una scusa che ci diciamo per non cambiare di Rocco Pozzulo Presidente Nazionale Fic
quello che dovremmo cambiare. In realtà non si tratta di fare più cose e avere più tempo, quanto di fare quello che vorremmo e che dobbiamo veramente fare e farlo bene. Possiamo avere, quindi, un rapporto qualitativo con il tempo libero e di riflesso anche con la nostra vita.
Il tempo libero dei cuochi è sempre ristretto, molti si lamentano senza però accorgersi che è più importante la qualità che la quantità del tempo e che se quello libero è poco è perché si insegue un sogno chiamato cucina
La maggior parte della nostra categoria è impegnata con un lavoro sottopagato e che prevede un numero imprevedibile di ore lavorative, dove a volte si deve sottostare ad un’ingiusta accettazione di condizioni ai limiti della sopportazione. Si trascura così la cura delle persone più vicine, degli affetti personali, ed anche di se stessi, facendo emergere tutta la durezza della questione per cui il tempo, in base alle nostre coscienze, non basta mai. Nonostante ciò e malgrado tutti i sensi di colpa che possiamo avere, la nostra indole ci porta a rubare quel poco che ci rimane della giornata lavorativa per donarla ad un sogno, ad una nuova idea di cuoco, il Cuoco 3.0, spinto da un supplemento di volontà, di coraggio, di speranza e di desiderio verso la Federcuochi, nella prospettiva di donare ai nostri giovani e future leve un Ente sempre più autorevole e rilevante nel tessuto sociale italiano. Lode quindi a tutti coloro che hanno abbracciato questo “sogno” a discapito del poco tempo libero personale, rammentando loro che il “valore” non è definito dalla quantità, bensì dalla qualità e dalla propria competenza profusa. Un grazie da parte mia e della Federazione italiana cuochi a coloro che, lontani da riflettori e pubbliche platee, si attivano nel silenzio del loro lavoro, con slancio e dedizione, a beneficio della nostra associazione, insieme ai collaboratori di giunta, dei dipartimenti e compartimenti, a presidenti e segretari delle circoscrizioni territoriali Fic e a tutti i rappresentanti di cariche istituzionali, dando nuova linfa vitale ed un nuovo percorso ad una rinnovata Fic. Un augurio di buon lavoro a tutti.
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luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
9
il presidente Conpait
Le nuove sfide della pasticceria puntano alle tendenze “healthy”
I
prodotti “senza” stanno vivendo un momento particolarmente favorevole, come dimostrano i dati recenti. Un mercato in crescita, con un giro d’affari di oltre 2 milioni di euro e un incremento del 5,1%. E se il gluten free rappresenta il segmento più interessante con un +22%, vanno bene anche il senza lattosio
(+18%) e gli alimenti light, poveri o privi di grassi. Del resto, secondo la relazione annuale del ministero della Salute, i celiaci in Italia sono in aumento, con 11mila casi in più rispetto all’anno precedente, mentre i dati dell’Aili (Associazione italiana lattointolleranti) stimano che circa il 50% della popolazione sia intollerante al lattosio, anche se non tutti manifestano i sintomi. Parlando invece di allergie alimentari, la loro percezione nella popolazione italiana è di circa il 20%, mentre l’incidenza reale interessa circa il 4,5% degli adulti e il 10% circa della popolazione pediatrica. Allergie e intolleranze rappresentano quindi un fenomeno tutt’altro che irrilevante, a cui si affiancano nuovi stili di vita e di consumo, con l’aumento dei vegetariani e di Federico Anzellotti Presidente nazionale Conpait
vegani. Un trend dettato soprattutto da una maggiore attenzione a salute e benessere da parte dei consumatori, che si traduce anche in una sempre maggiore attenzione al contenuto di grassi, zuccheri e sale. La pasticceria del “senza”, oggi, si declina in
Dobbiamo adottare soluzioni e ingredienti sia in ambito vegan sia nel senza glutine. La domanda in ambito retail sta influenzando positivamente anche l’artigiano
diverse categorie di prodotti e tra gli alimenti per intolleranti e allergici i più ricercati sono quelli senza glutine, senza lattosio e latticini in genere e senza uova; mentre sono meno rilevanti le richieste di prodotti nichel tested, senza lieviti, senza salicilati o per fruttosemici. Se si allarga il discorso a esigenze di natura etica o legate al benessere, i prodotti vegan stanno riscuotendo notevole successo. È importante sottolineare che non è possibile improvvisare: è necessaria un’approfondita conoscenza tecnica e delle norme a cui fare riferimento. E se l’industria dolciaria si sta adeguando, e in fretta, a queste esigenze, noi artigiani ci stiamo orientando verso la specializzazione. Chi sceglie la strada del free from generalmente preferisce dedicarsi a una particolare categoria di prodotti, per la necessità di avere spazi idonei a evitare ogni rischio di contaminazione. Al contrario, allargare l’offerta a prodotti vegani o vegetariani è di più semplice gestione. La sfida del “senza” è avvincente e la domanda crescente nel retail sta influenzando positivamente l’attenzione dell’artigiano. Individuare i trend di mercato e anticiparli permetterà di presidiare nicchie di mercato importanti. Per contro, l’offerta di prodotti professionali in questo settore è sempre più frammentata; la destrutturazione dei consumi si traduce in richieste sempre più diversificateda parte del consumatore.
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luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
11
il presidente Euro-Toques
Pizza e Cucina italiana da tutelare I cuochi devono essere un fronte unito
D
alla pizza alla cucina, finalmente l’Italia si sta muovendo nella direzione giusta, quella della valorizzazione delle sue tradizioni, e lo fa richiedendone la tutela da parte dell’Unesco. È un passo importante. Cominciamo dal progetto “pizza”, candidata a Patrimonio dell’umanità:
è già avviato da diverso tempo, portato avanti dall’ex Ministro Alfonso Pecoraro Scanio. Siamo stati con lui al Napoli Pizza Village e, come Euro-Toques abbiamo deciso di sostenerlo, avvicinando così le firme per la candidatura a quasi 2 milioni. Anche per la cucina ci siamo mossi, eravamo infatti una delle associazioni presenti all’Italian Cuisine in the World Forum nell’aretino, dove in prima linea abbiamo deciso di sostenere la candidatura della Cucina italiana a Patrimonio Unesco. Un primo passo davvero ambizioso, ma motivato dalla grande varietà e qualità delle nostre produzioni, un’iniziativa che ricalca le orme della Francia, primo Paese ad aver avuto questo tipo di tutela per la propria cucina.
di Enrico Derflingher Presidente Euro-Toques International e Italia
Euro-Toques si è messa in gioco per la candidatura sia della pizza che della Cucina italiana a Patrimonio Unesco. Ottenere questo risultato significa tutelare e promuovere le tradizioni made in Italy contro le imitazioni
Non si può dimenticare infatti che pizza e cucina italiane non sono solo piatti, ma simboli di tradizioni, artigianalità e qualità che continuano ininterrotte da anni, e meritano di essere tutelate. Tutelate contro, ad esempio, altri Paesi che ingiustamente si attribuiscono la paternità di una certa tradizione, quale può essere la pizza, o contro imitazioni di prodotti come il Parmigiano e la Mozzarella di bufala campana, taroccati e spacciati poi come originali made in Italy. Basti pensare a quanto sia dilagante il fenomeno dell’Italian sounding, specie ora che l’amministrazione Trump si sta muovendo per scoraggiare il riconoscimento delle denominazioni europee. Noi cuochi dobbiamo fare squadra, essere un fronte unito, e muoverci per primi per sostenere queste iniziative di tutela e promozione e allo stesso tempo attrezzarci per raccontarle all’estero. Una filosofia che Euro-Toques porta avanti dall’anno della sua fondazione.
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luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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foto del serivizio Modestino Tozzi
Euro-Toques International
conferma Enrico Derflingher presidente Jean Castodot ed Enrico Derflingher
14
Italia a Tavola ¡ luglio / agosto 2017
All'assemblea internazionale Euro-Toques tenutasi al CastaDiva Resort & Spa sul lago di Como, Derflingher è stato rieletto presidente per il prossimo triennio. Accanto a lui come copresidente il belga Jean Castodot. Tra i prossimi obiettivi da realizzare, un progetto Erasmus per giovani cuochi e presenza in tutta l'Ue
N
onostante gli impegni di la-
che per il prossimo triennio sarà condi-
letto presidente ha già definito diverse
voro che lo vedono costan-
visa dai due presidenti di Euro-Toques
iniziative con Antonio Tajani, presidente
temente in giro per il mondo,
France, Michel Roth e Guillaume Go-
del Parlamento europeo, e predisposto
dalle consulenze delle cucine del Casta-
mez. Vice presidenti diventano invece il
la possibilità di ottenere nuovi fondi.
Diva Resort & Spa fino ai nuovi ristoranti
tedesco Wolfgang P. Menge e il polacco
Terzo, ma non ultimo per importanza,
a Taiwan, e nonostante il carico di lavoro
Jean Bos, alla guida delle rispettive se-
l'allargamento formale di Euro-Toques
che da anni lo tiene occupato nella ge-
zioni nazionali.
per mezzo di rappresentanze ufficiali in
stione ben riuscita di Euro-Toques Inter-
Enrico Derflingher, fiero di essere
tutti i Paesi dell'Unione europea. Attual-
national ed Italia, l'assemblea internazio-
stato rieletto presidente per un secondo
mente l'associazione conta sedi e cuo-
nale dell'associazione che rappresenta
mandato, ha già tracciato le linee guida
chi soci in 21 Paesi sui 28 facenti parte
oltre 3mila cuochi, fra cui praticamente
del programma dell'associazione per
dell'Ue. Le nuove federazioni riguarde-
tutti i tristellati europei, ha confermato
i prossimi tre anni, dichiarando di non
ranno principalmente i Paesi dell'Est Eu-
Enrico Derflingher alla presidenza di
voler impegnare i cuochi Euro-Toques
ropa, dove il livello di qualità della cucina
Euro-Toques International per il prossi-
in troppe e allo stesso tempo dispersive
è in costante crescita, una ragione per la
mo triennio.
iniziative, quanto piuttosto concentrare
quale integrarli diventa una mossa strategica fondamentale.
In assemblea, tenutasi tra l'altro per
il talento dei soci e i valori dell'associa-
la prima volta nel Belpaese (al CastaDiva
zione in poche ma efficaci situazioni. Tra
Resort & Spa di Blevio, Co), lo stesso En-
queste, tre gli stanno molto a cuore.
rico Derflingher ha richiesto di essere af-
Prima di tutto, una sorta di program-
fiancato, per il successivo triennio come
ma Erasmus riservato ai giovani cuochi
presidente, dal belga Jean Castodot in
iscritti, un interscambio che dà la pos-
qualità di co-presidente. Castodot, pre-
sibilità ai giovani talenti di crescere e
sidente di Euro-Toques Belgio, era il se-
maturare, prendendo consapevolez-
gretario generale uscente, e si occuperà
za delle potenzialità delle cucine e dei
in particolare dei rapporti con le diverse
territori all'infuori del proprio. Secondo,
istituzioni europee che hanno sede a
il desiderio di intensificare la collabora-
Bruxelles, dove risiede.
zione con l'Unione europea, di cui peral-
A completare il board internazionale
tro Euro-Toques è l'unica associazione
dell’associazione ci sarà anche un dop-
riconosciuta per il mondo della cucina:
pio incarico per la segreteria generale,
proprio a questo proposito, il neo rie-
B cod 50529
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
15
Professioni · Cuochi
Cibo Nostrum, oltre 20mila presenze
Un festa della cucina con mille cuochi Una grande festa della cucina italiana, culminata nel momento del Taormina Cooking Fest: lungo i 2.100 metri di Corso Umberto I si sono celebrati centinaia di show cooking. Una spettacolare promozione del Made in Italy che ha fatto incrementare del 300% la raccolta fondi per la ricerca sul morbo di Parkinson
16
«O
ltre 20mila presenze
impatto, anche mediatico, della grande
registrate, 150 posta-
festa della cucina italiana è stato il Taor-
zioni di cuochi che
mina Cooking Fest. Lungo i 2.100 metri
hanno impegnato circa mille professio-
di Corso Umberto I si sono celebrati in
nisti, 50 cantine rappresentate, di cui
diretta centinaia di show cooking, un
30 dell’area Etna, e un incremento del
vero G7 della gastronomia italiana e un
300% della raccolta fondi per la ricerca
momento spettacolare di promozione
sul morbo di Parkinson, perché Cibo
del Made in Italy in una Taormina affol-
Nostrum sostiene con determinazione
lata dal turismo internazionale.
la causa della solidarietà». Così Rocco
«La nostra cucina parla a tutto il
Pozzulo, presidente della Federazione
mondo», ha commentato il bistellato
italiana cuochi, al termine della 6ª edi-
Ciccio Sultano patron del ristorante
zione della manifestazione che dall’11
Duomo di Ragusa Ibla e membro Euro-
al 13 giugno scorsi si è svolta tra Zaf-
Toques. Nel suo corner troneggiava un
ferana Etnea (Ct), Giardini Naxos (Me) e
mastodontico tonno rosso da 217 kg
Taormina (Me). Il momento di massimo
pescato nel Mediterraneo.
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Cibo Nostrum è stato anche un momento di incontro, a tu per tu, con i protagonisti della cucina italiana. Di grande stimolo il confronto con Marco Sacco, due stelle Michelin del Piccolo Lago di Mergozzo (Vb), che ha presentato il Movimento Gente di Lago, che vuole valorizzare la ricchezza delle acque interne, un patrimonio inestimabile. «A questo proposito - ha commentato Sacco - è necessario pianificare e sostenere strategie gestionali che assicurino il corretto equilibrio tra la salvaguardia delle risorse ittiche, la loro promozione gastronomica come una tra le infinite ricchezze culinarie del panorama italiano e i benefici economici derivanti dal loro utilizzo. L’acquacoltura è un ottimo esempio di scelta lungimirante». Su questa linea anche il convegno organizzato in collaborazione con il ministero delle Politiche agricole e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, dal titolo “Pesca sostenibile, acquacoltura e cucina consapevole: il pesce azzurro e le specie eccedentarie”. Abbiamo 8mila km di coste, è stato sottolineato, e dobbiamo valorizzare
«Dobbiamo portare il pesce azzur-
meglio il patrimonio etneo a livello am-
tutte le nostre specie di pesce azzurro,
ro nelle scuole primarie - ha precisato
bientale, storico e culturale. Festa finale
il pesce per antonomasia.
Rocco Pozzulo - elaborando con i Mi-
a pochi chilometri, tra il versante nord
«Bisogna imparare - ha precisa-
nisteri un progetto di formazione dedi-
dell’Etna e il parco dell’Alcantara.
to Dorina Bianchi, sottosegretario al
cato ai giovani. Ma anche nei ristoranti,
La degustazione ha visto sfilare vini
Turismo e beni culturali - a raccontare
per incentivarne il consumo, il menu do-
di alta gamma, frutto di un intenso e
il pesce azzurro come si è fatto con il
vrebbe presentare almeno una ricetta a
appassionato lavoro in vigna e cantina.
vino. In quest’ottica si valorizzano i beni
base di questa materia prima eccezio-
Nell’ordine, Metodo Classico Brut 2012
del Paese e l’alimentazione - va ribadi-
nale». Nel corso del convegno è stato
(100% Nerello Mascalese), Etna Bianco
to - è un moltiplicatore di esportazione».
inoltre ricordato che oltre il 50% del pe-
Doc Contrada Calderara 2015 (100%
Le ha fatto eco Giuseppe Castiglione,
sce azzurro proviene da acquacoltura.
Carricante), Etna Rosato Doc (100% Ne-
sottosegretario alle Politiche agricole:
Che il pesce da acquacoltura moderna
rello Mascalese), Etna Rosso Contrada
«Tutelare il nostro mare e il nostro pe-
sia uguale a quello di mare è ormai opi-
Feudo di Mezzo (100% Nerello Masca-
scato significa favorire la sostenibilità
nione comune.
lese). In chiusura, Etna Rosso Doc Ri-
ambientale. Un obiettivo che ci vede al-
Cibo Nostrum si è infine spostato
serva 2011 Contrada Zottorinoto (100%
leati con la Federazione italiana cuochi,
alle pendici dell’Etna, dove presso la
Nerello Mascalese) con affinamento di
impegnata nella promozione dei valori
cantina Cusumano è stato siglato il Pat-
24 mesi in botte di rovere francese e
del pesce azzurro, digeribile e ricco di
to Etneo tra cantine, cuochi, sommelier
successivamente altri 24 in bottiglia.
minerali. Un alimento che fa bene ai
e produttori di pesce azzurro. Un mani-
bambini».
festo per sviluppare e rappresentare al
Per altre informazioni sull'evento: www.cibonostrum.eu. B cod 50578
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
17
Professioni · Cuochi
SOTTO LA TOQUE: SINCERO, DIRETTO, VULCANICO
Abbiamo sollevato il cappello a Fabio Tammaro
Q
di Carla Latini
uando gli ho chiesto tre
giorno, di ortaggi e verdure di stagione.
aggettivi
identificarlo
Che fra le mani allegre e fantasiose di
mi ha detto subito “marino”,
Fabio si trasformano in ricette per le quali
per
pensando al mare, sua grande passione
i clienti e i turisti di passaggio ritornano.
e filo conduttore della sua cucina. Ma
Verona, come è noto, è una città
abbiamo scelto “vulcanico”, dedicato
turistica spesso “mordi e fuggi”, ma
al suo amato Vesuvio. E poi sincero e
ben si armonizza con le proposte di
diretto. Sincero come i suoi piatti, perché
Fabio, controcorrente dal punto di vista
è convinto che una creazione non debba
commerciale. Da buon napoletano è
celebrare il cuoco ma le materie prime.
convinto che non “mangiamo per vivere”
Diretto perché, a volte, la sua giovinezza
ma “viviamo per mangiare”. Quindi cibarsi
prende il sopravvento e gli scatta la
deve essere un piacere e un’esperienza
voglia di difendere con impeto le sue
irripetibili. Deve far ricordare affetti
convinzioni.
lontani. Deve farti sentire a casa.
Ma torniamo al mare, da dove è
In questo scorcio del golfo di Napoli
partito tanti anni fa. Fabio Tammaro,
accanto all’Arena si respira aria salina
classe 1985, approda a Verona a 26 anni
dolcemente scaldata dal sole. E d’estate
e apre l’Officina dei Sapori. La scelta di
ci sono il colore e calore del pomodoro
fare solo cucina di pesce è immediata.
declinato in tutte le consistenze, cotture
Una scelta fatta di pescato tracciato del
e salse. B cod 50921
Da bambino cosa sognavi di diventare?
Astronauta
Il primo sapore che ti ricordi.
Il pomodoro “strusciato” da mia nonna sul pane raffermo bagnato
Qual è il senso più importante?
In questo momento in cui regna la bellezza visiva, chi si abbandona al gusto è un vero rivoluzionario!
Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato.
Fidelini alla carbonara di ricci di mare
Come hai speso il primo stipendio?
Per i cerchi in lega della mia Punto
Quali sono i piatti da provare assolutamente?
La pizza margherita, il ragù napoletano e la genovese
Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Il pomodoro nei mesi caldi, gli ortaggi nei mesi freddi
Qual è il tuo cibo consolatorio?
Pane raffermo bagnato, pomodorino schiacciato a mano, olio extravergine e sale grosso
Che rapporto hai con le tecnologie?
Amo studiarle e provarle, ma le adopero poco nella mia cucina
All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale? Il gelato alla liquirizia
18
Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
Mi sarebbe piaciuto cucinare per Bob Marley o per Muhammad Ali
Quale quadro o artista rappresenta meglio la tua cucina?
“Cestino di pane” di Salvador Dalí
Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
“One Love” di Bob Marley
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
luglio / agosto 2017 ¡ Italia a Tavola
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Professioni · Cuochi
Professione Cuoco, nel nuovo ricettario le ultime tendenze della ristorazione P
rosegue la 4ª edizione di
approfondire le nuove tendenze della
Molti i nuovi contenuti con tante idee e
“Professione Cuoco”, il pro-
ristorazione.
suggerimenti per gli chef, che a partire
getto formativo di Unilever
L’edizione 2017 di Professione
da questo mese vanno ad arricchire il
Food Solutions, in collaborazione con
Cuoco è dedicata alla scoperta ed
progetto, raccolti nel nuovo Ricettario
Eccelsa, l’Istituto di alta formazione del
esplorazione degli ingredienti prota-
Professione Cuoco 2017 e scaricabili
gusto alimentare, che si rivolge agli
gonisti delle ultime tendenze in cuci-
su www.unileverfoodsolutions.it.
chef professionisti con la proposta di
na, tra avocado, bacche di Goji, Garam
Tra le ricette contenute nel nuovo
un calendario di incontri di aggiorna-
Masala, papaya, quinoa e molti altri,
Ricettario Professione Cuoco 2017
mento e di strumenti per conoscere e
e alle più diffuse tecniche di cottura.
molte le proposte che utilizzano come ingrediente la papaya. Si tratta di un frutto dalla consistenza delicata, composto per la maggior parte da acqua, ricco di vitamine e carboidrati, dalle proprietà antiossidanti e digestive. La papaya è deliziosa al naturale, si aggiunge a yogurt, budini, sorbetti e gelati. Alle macedonie deve essere aggiunta al momento del servizio perché tende ad ammorbidire gli altri frutti. La papaya verde può sostituire in molte ricette la zucca invernale. I semi possono essere macinati e utilizzati come il pepe. Nel nuovo Ricettario Professione Cuoco 2017 la troviamo come ingrediente in: Panna cotta salata al pepe
Panna cotta alla papaya in vasocottura
Ingredienti per 24 persone Per la panna cotta: 1 l Knorr Créme & Créme, 1 l succo di papaya, 1 busta Carte d’Or preparato per Panna Cotta. Per la guarnizione: 700 g papaya fresca, 50 g semi di papaya, Carte d’Or Topping Caramello q.b., germogli q.b. Preparazione Per la panna cotta: miscelare tutti gli ingredienti e versare il composto in un vaso per la vasocottura. Cuocere in microonde per 90 secondi. Lasciare rapprendere in frigorifero fino a solidificazione. Per la guarnizione: affettare la papaya precedentemente spellata e privata dei semi. Guarnire la panna cotta con la papaya tagliata a cubetti e condita con il Carte d’Or Topping Caramello e i germogli.
20
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
di Sichuan con biscotto ai semi e cubi di papaya (come antipasto); Bistecca di vitello sottovuoto alla papaya (tra i secondi); Panna cotta alla papaya in vasocottura (come dessert). Molte altre ricette su www.unileverfoodsolutions.it. B cod 50761 Unilever Food Solutions Italia via Paolo di Dono 3/A - 00142 Roma Tel 800 480000 www.unileverfoodsolutions.it
xxx · Professioni
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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IL COMMENTO
di Roberto Vitali
Mangiare lentamente per noi stessi e per i cuochi
GASTROSOFIA
Il futuro della ristorazione in mano ai cuochi-agricoltori? H
o sempre pensato che l’aspet-
nome scelto troverà il
to più bello della ristorazione
senso del futuro pe-
e del lavoro degli chef fosse
rennemente pieno di
la creatività più o meno illimitata nelle
clienti. Non ho nulla contro
preparazioni e nelle varietà nell’uso degli e il successo. Ma poi mi accorgo che la
questi ottimi ristoratori, di Guerrino Di Benedetto anzi se avessi i soldi
cucina e il ristorante non bastano più, in-
andrei a cena da loro almeno per curio-
fatti il famoso chef danese René Redzepi
sare, ma poi penso che tornerei dal mio
chiude il suo celebre e titolato ristorante
amico Santoro della Trattoria dei Caccia-
per riaprire una sorta di ristorante-fattoria
tori che mi serve un salame nostrano con
dove coltivare i prodotti secondo regole
una michetta e un bicchiere di Bonarda,
di rispetto per la natura e i suoi cicli. Così
almeno proteggo questo dalla scompar-
con il suo staff è volato in Giappone per
sa, un po’ come si fa con gli elefanti.
ingredienti che ne determinano il gusto
22
apprendere nuove tecniche di cucina
Ecco, questa è la bellezza della risto-
che seguano le leggi naturali di ciò che
razione, una certa democratica certezza
le stagioni ci danno durante l’anno.
che il cibo è bello perché vario e che i
Un altro famoso locale, il celebre The
cuochi sono bravi tutti perché vari e va-
Perennial di San Francisco, è il primo ri-
riabili, e ora anche i ristoranti sono varia-
storante ecosostenibile al mondo: legno
bili, ma nulla purtroppo è perenne nella
riciclato, niente scarti in cucina, e quelli
ristorazione. Certo mi chiedo: ma se l’in-
eventuali vengono trasformati in com-
salata me la coltivo, forse dovrebbe co-
post e fertilizzanti per il loro orto dove un
stare meno? I misteri dei nuovi ristoratori-
sistema di coltivazione acquaponico per-
agricoltori. Un tempo a Milano si diceva
mette di avere sempre verdure fresche
“Ofelè, fa el to mestè” (pasticcere, fa’ il
da vendere a caro prezzo; certo che nel
tuo mestiere). B cod 50986
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Già 2500 anni fa il filosofo cinese Confucio consigliava di masticare il cibo solido sino a renderlo liquido e di masticare i liquidi come fossero solidi. Anche le nostre mamme danno sempre questo consiglio: mangiare lentamente. Consiglio che ha chiari riscontri scientifici: chi mangia lentamente mangia di meno e a fine pasto è più sazio. E naturalmente evita di diventare obeso. Mangiando lentamente si possono assaporare meglio odori e sapori che i cuochi mettono nel piatto. Non butto giù, ma degusto. Lo chef impiega ore per preparare piatti di un certo impegno e spiace vederli mangiati in un attimo, senza degustarli prima con gli occhi, poi con il naso e infine, lentamente, con il palato. Mangiare in fretta espone a una serie di svantaggi che vanno ben oltre il difficile controllo del peso. I mangiatori veloci, rispetto ai mangiatori più lenti, hanno probabilità significativamente maggiori di presentare alcuni fattori di rischio cardio-metabolico, quali elevati livelli di glucosio nel sangue e bassi livelli di colesterolo-Hdl (quello “buono”). Alcune strategie per rallentare il ritmo del pasto? Mangiare sempre seduti, evitando di fare altre cose (cucinare, guardare la tv, apparecchiare o sparecchiare); fare bocconi piccoli masticando bene; appoggiare le posate dopo ogni boccone; intervallare il cibo con piccoli sorsi d’acqua. Buona estate slow. B cod 50988
xxx · Professioni
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Pizzaioli
Pizza Chef Emergente Corcione e Castaldo
primi ex aequo alla selezione campana Emiliano Corcione e Michele Castaldo
La
commissione
che ha degustato le preparazioni e valutato complessivamente i concorrenti, presieduta da Luigi Cremona, di Gabriele Ancona ha visto impegnati a stilare i verdetti esperti del settore, giornalisti e pizzaioli di calibro come Albert Sapere, Stefania Falanga, Davide Fiorentini, Giuliano Bressan, Stefano Callegari, Salvatore Grasso, Marco Lungo e Tommaso Esposito. Il premio Pizza Chef Emergente è stato pensato per selezionare i migliori giovani pizzaioli italiani under 35 e fin
S
dalla prima edizione ha visto la parteono stati Michele Castaldo
zando la linea di farine specializzate
cipazione come partner di rilievo delle
della pizzeria O’Gemell di
per pizzeria Le 5 Stagioni di Agugiaro
farine Le 5 Stagioni di Agugiaro & Fi-
Casalnuovo (Na) ed Emiliano
& Figna Molini, i 12 concorrenti hanno
gna Molini, azienda da sempre vocata
Corcione di Morsi & Rimorsi di Aversa
messo a cottura la loro pizza utilizzan-
alla formazione dei professionisti più
(Ce) ad aggiudicarsi, con un ex aequo,
do un forno Valoriani. Per regolamen-
giovani e costante punto di riferimento
la selezione Campania del premio Piz-
to, è stato loro chiesto di preparare
per quelli più maturi nel corso della loro
za Chef Emergente 2017. La manifesta-
un’unica pizza obbligatoria: la Marghe-
carriera.
zione, organizzata da Witaly e dal gior-
rita. Una ricetta classica, ma tutt’altro
Quest’anno l’azienda di Curtarolo
nalista Luigi Cremona, ha già vissuto
che scontata, valutata dalla giuria in
(Pd) - rappresentata a Napoli dal presi-
un’intensa tappa nei mesi scorsi a Mila-
base a capacità di lavorazione, impa-
dente Giorgio Agugiaro e dai respon-
no e dovrà mettere alla prova i pizzaioli
sto, materie prime e presentazione.
sabili commerciali Le 5 Stagioni export
del centro Italia prima di celebrare la
I concorrenti hanno dovuto utilizzare
e Italia, Riccardo Agugiaro e Stefano
finale nazionale, prevista a Roma tra il 7
prevalentemente prodotti della propria
Pistollato - ha proposto agli operatori
e il 9 ottobre, a cui partecipano di dirit-
regione con basso valore economico,
professionali alcune referenze-novità
to i primi due classificati di ogni tappa.
in sintonia con la filosofia che predilige
ad alto contenuto di servizio: ricordia-
La gara campana si è svolta presso
l’utilizzo di ingredienti semplici, ma di
mo Grano Franto, Grani Antichi, Nucleo
qualità.
Pizza Rustica e Semina.
il Circolo Nautico Posillipo dove, utiliz-
24
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Grano Franto è un mix che conserva tutta la fragranza del chicco di grano perché semplicemente schiacciato e non ancora sottoposto al completo processo di macinazione. Il fiocco, ottenuto da un’accurata selezione dei migliori grani sul mercato, trova tutto il sapore e la gradevole consistenza che solo un dono della terra come il grano può dare. Le sue caratteristiche organolettiche sono intatte e in equilibrio con il resto della farina bianca e il contenuto di fibra grezza del preparato
pone per la lavorazione di molteplici
Onlus, presieduta da Claudio Zanfa-
è perfetto per una corretta alimentazio-
prodotti, dalla pasticceria alla panifica-
gna, ha sviluppato il tema “Pizze e sfi-
ne, salutare e genuina. Grano Franto
zione (anche per l’alta ristorazione), al
zi ‘nterra o’ mare”, dedicato allo Street
contiene anche lievito madre essic-
mondo della pizza.
Food partenopeo, con la partecipazio-
cato, che rende il prodotto facilmente
Nucleo Pizza Rustica è invece un
ne di autentici campioni del tradiziona-
digeribile e dall’aroma inconfondibile,
concentrato di semi in grado di tra-
le cibo di strada. Il ricavato è stato de-
che riporta a uno dei sapori più antichi
sformare una farina tradizionale in una
voluto a sostegno del progetto “Dimo-
del mondo.
miscela dai valori nutrizionali di pura
ra in poi” di don Massimo Ghezzi della
Grani Antichi è una speciale farina
eccellenza e dalle caratteristiche reo-
parrocchia di San Gennaro al Vomero
di tipo 2 macinata a pietra, all’apparen-
logiche uniche. Farina di grano tenero
con lo scopo di donare una cucina e
za rustica, che rappresenta un prodot-
tipo 2 Semina è il risultato della separa-
un refettorio per un ricovero destinato
to innovativo e dall’alta digeribilità, che
zione dei componenti del chicco pre-
ai senza fissa dimora. B cod 51026
conferma l’attenzione alla genuinità dei
servando però il cuore del grano e trat-
prodotti firmati Agugiaro & Figna Molini
tenendo l’amido, le proteine pregiate,
e la completa attenzione dell’azienda
le migliori fibre e il germe vitale.
al pieno rispetto della filiera agricola.
La tappa di Napoli di Pizza Chef
Grani Antichi, insieme a Nucleo Rusti-
Emergente, quest’anno, per la prima
co, Semina e Grano Franto compone le
volta, è stata ospitata dalla manifesta-
principali referenze della Linea “Storie
zione benefica Freskissima. Organizza-
di Farina”, che Agugiaro & Figna pro-
ta dall’associazione Progetto Abbracci
I protagonisti della tappa di Napoli Alla tappa di Napoli hanno partecipato 12 concorrenti: Michele Castaldo (“O’Gemell” di Casalnuovo, Na), Emiliano Corcione (“Morsi & Rimorsi” di Aversa, Ce), Alessandro di Gennaro (“Daniele Gourmet” di Avellino), Simone Esposito (“Napoli Napoli” di Napoli), Salvatore Lioniello (“O’ Sole mio” - Succivo, Ce), Vincenzo Matarese (“Bob & Clare” - Pozzuoli, Na), Nino Pannella (“Nino Pannella” - Acerra, Na), Domenico Pisciottano (“La Pietra Azzurra” - Caselle in Pittari, Sa), Vincenzo Puopolo (“Da Attilio Albachiara” - Napoli), Amedeo Romano (“Spunzillo” - Salerno), Michele Sorvillo (“Chalet O’ Sole Mio” Orta di Atella, Ce), Tina Vuolo (“Guglielmo Vuolo” - Napoli).
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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L’Italia sceglie il dolce... anche sul web
Una vetrina che favorisce l’export È
26
aumentato il consumo di dolci
produzione dolciaria in ambito Ue in
ormai più un mistero
in Italia ed è boom per il cioc-
termini quantitativi, oltre che qualitativi.
né per la comunità
colato, scelto da un italiano su
E il comparto che ha avuto il maggior
scientifica né per i
3. A confermare questo trend sono i
incremento sul 2015 è stato quello del
consumatori,
dati della produzione, in rialzo dell’1,4%
cioccolato e prodotti a base di cacao».
dimostrano abitudini
sull’anno precedente. La produzione
Meglio ancora se il cioccolato è di
dolciaria ha raggiunto nel 2016 quota
qualità. «Il cioccolato di qualità, come il
alimentari e boom dei di Monica Di Pillo consumi. Riguardo le proprietà orga-
1.963.618 tonnellate per un valore di
Fino de Aroma che rappresenta solo
nolettiche non ci sono dubbi che il
13.2011,1 milioni di euro (+0,8%) (fonte:
l’8% della produzione mondiale, non è
cioccolato trovi nella pasticceria, an-
Aidepi).
più - continua Anzellotti - un alimento
cora più in quella d’autore, un validissi-
«Sono cifre - spiega Federico An-
da demonizzare. Le proprietà salutisti-
mo alleato».
zellotti, presidente di Conpait (Confe-
che del cioccolato e della fava di ca-
La sfida è ora per il comparto della
derazione pasticceri italiani) che con-
cao, controllandone ovviamente le
pasticceria saper cogliere questo
fermano il ruolo chiave dell’Italia nella
qualità giornaliere assunte, non sono
trend e le indicazioni che arrivano dal
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
come
Pasticceri · Professioni mercato italiano e da quelli stranieri,
il dolce italiano è comunque riuscito a
520mila tonnellate (+3,2% sul 2015)
tenendo d’occhio alcuni aspetti e mi-
smarcarsi in positivo. Lo testimoniano i
per un valore di quasi 5 miliardi di euro
gliorandone altri. «Bisogna che tutto il
trend di produzione, fatturato ed ex-
(+3,9% sul 2015). Da segnalare inoltre il
comparto punti sulla qualità - ribadisce
port: tutti premianti rispetto a quelli
settore della confetteria, che ha final-
il presidente italiano di Conpait - sulla
dell’industria alimentare nel suo com-
mente mostrato una nuova vitalità con
sicurezza dei prodotti e delle materie
plesso. L’industria dolciaria italiana ha
una produzione in ripresa di quasi
prime, sulla tradizione, sulla cultura
proseguito la propria marcia anche nel
100mila tonnellate, segnando un +1,8%
della qualità, sul piacere, sull’innova-
2016 e con risultati certamente ap-
sull’anno precedente e per un valore
zione, sull’accessibilità, sul packaging
prezzabili. Ne sono la dimostrazione
di oltre 1 miliardo di euro, in rialzo
e sulla sostenibilità nella sua più ampia
le cifre che quantificano volumi e valo-
dell’1% sul 2015.
accezione. La condivisione di questi
ri della produzione, nonché quelle re-
In parallelo alla discreta ripresa dei
valori è l’elemento forte e trasversale
lative all’export e all’apertura interna-
consumi nazionali, le esportazioni di
di unione di tutta la categoria dei pa-
zionale del comparto, tradizionalmen-
prodotti dolciari hanno offerto un con-
sticceri. È questa la combinazione vin-
te tra i più vocati agli scambi con l’e-
tributo decisivo al buon risultato pro-
cente attraverso la quale si riesce a
stero.
duttivo complessivo del 2016. Nell’ulti-
razionalizzare e a diventare più forti,
Unico Paese oltre la soglia del mi-
mo anno l’industria dolciaria italiana ha
senza tuttavia diluire la capacità di
lione di tonnellate, l’Italia detiene il pri-
infatti prodotto oltre 13 miliardi di fattu-
azione del comparto».
mato in ambito Ue per la produzione
rato di cui quasi 4 sono stati destinati
Più qualità, ma anche un diverso
di prodotti da forno, con oltre 1 milione
ai mercati esteri, cifre che hanno per-
modo di acquistare i prodotti dolciari,
di tonnellate prodotte (+1,4% sull’anno
messo di far pervenire a oltre il 29% la
che nella società 4.0 passa attraverso
precedente) per un valore di ben oltre
propensione export del settore che
il web. «Gli ultimi anni - prosegue An-
5 miliardi di euro con un miglioramen-
già nel 2015, a fronte di un 27%, aveva
zellotti - hanno visto internet affermarsi
to del 2,8% sul 2015. Il comparto che
consentito di annoverare quello del
come una tecnologia abilitante a di-
ha avuto il maggior incremento è stato
dolce come uno tra i maggiori settori
sposizione di qualunque settore, ca-
quello del cioccolato e prodotti a base
export-oriented del panorama food.
pace di soddisfare appieno le abitudi-
di cacao, con una produzione di circa
B cod 51019
ni dei consumatori e diventare allo stesso tempo un alleato strategico per le aziende. Se è vero che oggi le persone vivono online, grazie alla rete una pasticceria può estendere la propria attività su scaffali e vetrine digitali, dal motore di ricerca ai video su YouTube. Del resto è già realtà in Francia, ma la selezione e l’acquisto di prodotti dolciari sul web si stanno affermando anche in Italia. La sfida ora è trovare i modi migliori per creare questa connessione tra domanda e offerta, al passo con il cambio di velocità e le nuove opportunità offerte dall’innovazione». In un contesto di sistema Paese ancora critico, con una stagnazione del fatturato che è arrivata al quarto anno consecutivo, fatto senza precedenti sull’arco dell’intero dopoguerra,
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · xxx
Tempo d’estate, tempo di dolcezze con i Maestri Pasticceri AMPI È
tempo d’estate, è tempo di
dei Maestri Giuseppe Manilia e Salva-
migliorare le proprie competenze nel
vacanze per tutti, anche per
tore Gabbiano alla rubrica del Tg2 Eat
campo del cioccolato imparando nuo-
Accademia Maestri Pasticceri
Parade del giornalista Bruno Gamba-
ve tecniche e ricette.
Italiani. O forse non proprio, visti i co-
28
corta.
Alla “Cena di beneficienza” della
stanti impegni in cui vengono coinvolti
Molti i Maestri Pasticceri AMPI in-
Festa a Vico di inizio giugno hanno la-
gli Accademici lungo l’intera Penisola.
tervenuti a Milano all’inaugurazione
vorato anche le sapienti mani dei Mae-
Ne è un esempio lampante colui che
del primo Chocolate Academy Center
stri Pasticceri AMPI per allestire il buf-
più di tutti rappresenta AMPI: stiamo
Barry Callebaut d’Italia. Il direttore, il
fet dei dolci. I 250 commensali hanno
parlando, naturalmente, del Maestro
Maestro Davide Comaschi, ha mostra-
potuto gustare in una sola eccezionale
Massari, impegnato nella trasmissione
to in anteprima ad amici e colleghi gli
cena i “piatti-simbolo” degli chef stella-
“Iginio Massari The Sweetman”, in
spazi polifunzionali della moderna
ti e dei Maestri Pasticceri coinvolti in
onda su Sky Uno. Sempre in ambito
sede sui Navigli dedicati alla formazio-
una Vico Equense (Na) gioiosa, allegra
televisivo, vanno ricordate le costanti
ne. L’attività formativa si declinerà in
e scanzonata durante la tre giorni de-
presenze di Alessandro Servida su
seminari, corsi teorici e laboratori prati-
dicata al cibo e alla condivisione orga-
RaiDue a “Detto Fatto” e la presenza
ci per i professionisti che desiderano
nizzata dallo chef Gennaro Esposito.
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Pasticceri · Professioni Il più potente dei motori delle feste a cui partecipano gli Accademici? La
UN ACCADEMICO AL MESE Roberto Rinaldini
solidarietà. E così è stato sia per la Festa a Vico, dove i fondi raccolti sono stati destinati a cinque associazioni, sia per l’evento Riminese “Per il sorriso di un bambino”. Su invito di Roberto Rinaldini, che da sempre sostiene le iniziative di Sgr Solidale Onlus, con la 13ª edizione della tradizionale Cena col Sorriso, il 23 giugno si è conclusa la raccolta fondi da devolvere ad Arop Onlus di Rimini. L’Associazione è impegnata nella cura di bambini affetti da malattie oncoematologiche e da altre malattie croniche dell’età pediatrica e l’obiettivo della raccolta fondi è la creazione di una residenza per le famiglie che assistono i bambini ricoverati presso l’ospedale riminese. Rinaldini, affiancato dai colleghi AMPI, ha deliziato gli ospiti con i dessert. Alcuni Maestri Pasticceri erano presenti alla cena di gala, altri hanno contribuito perché i dolci a chiudere la cena fossero indimenticabili quanto la serata condotta da Massimo Giletti e Anna Falchi. A Conca dei Marini (Sa) si rinnova la sfida tra le eccellenze della Pasticceria con la 6ª edizione del Concorso gastronomico nazionale “Santarosa Conca Festival”, da quest’anno Santarosa Pastry Cup. I concorrenti saranno giudicati da una commissione di
Riminese Doc, comincia la sua carriera giovanissimo. Dopo la scuola alberghiera entra nelle migliori cucine degli alberghi della riviera romagnola finché non viene colpito dal fatidico “colpo di fulmine” per l’arte dolciaria sfogliando le immagini di un campionato del mondo di pasticceria su una nota rivista di settore. Nel 1998 si aggiudica il titolo di Campione d’Italia pasticceria Juniores venendo definito “l’enfant prodige” della pasticceria italiana. Nel 2006 diventa il più giovane membro di AMPI e nello stesso anno e nel 2008 vince i Campionati del mondo di gelateria, solo per citare i principali in quanto la sua carriera è punteggiata da importanti premi e riconoscimenti internazionali. Si distingue anche come allenatore portando alla vittoria per la prima volta nella storia della pasticceria italiana la squadra italiana al “Mondial des Arts Sucrés” a Parigi nel 2016. Nell’aprile 2000 inaugura a Rimini la sua prima pasticceria, oggi se ne contano 6 e almeno altrettante sono previste nei prossimi due anni nelle principali città italiane e straniere. Il format per i franchising a marchio Rinaldini è ben identificabile con i colori fucsia, nero e oro bianco, sia nell’arredamento che nel packaging, ed esprime con una comunicazione forte e coerente la filosofia e il concetto di pasticceria, cioccolateria e gelateria del Maestro AMPI appassionato da sempre di moda. Lo “stilista del dolce”: così viene chiamato dai media alla presentazione di una linea di abiti in zucchero e accessori moda da mangiare. Le novità per l’estate sono la collezione “Affresco”, un nuovo concetto di granita con il 70% di frutta, e il mitico “Bombogelato” a lievitazione rigorosamente naturale. Nel maggio 2016 Roberto è stato chiamato in qualità di relatore per la terza edizione del World Pastry Stars accanto ai migliori pasticceri del mondo.
esperti del settore, giornalisti enogastronomici e Maestri Pasticceri dell’Ac-
pubblico AMPI. Come già anticipato, è
il blog AMPI in gita da... (ampiingitada.
cademia Maestri Pasticceri Italiani:
stata scelta la città di Recanati (Mc)
wordpress.com), dopo le visite a sor-
Gino Fabbri (presidente AMPI), Salva-
come sede del prossimo appunta-
presa effettuate nelle pasticcerie di al-
tore De Riso, Roberto Rinaldini e Alfon-
mento istituzionale promosso dal
cuni degli Accademici. Aneddoti, sto-
so Pepe. La premiazione, che avverrà
Gruppo Pasticceri Marche ed Abruzzo.
ria professionale, progetti e ambizioni
il 1° agosto, decreterà la migliore “Sfo-
A breve si potranno conoscere alcuni
sono gli argomenti trattati nel corso
gliatella Speziale”, una nuova e origi-
aspetti organizzativi come la location
delle interviste. Consultate il blog e
nale versione della celebre ricetta con
scelta per ospitare l’evento e i temi as-
scoprite cosa hanno raccontato Ema-
l’utilizzo delle spezie.
segnati ai gruppi di lavoro, oltre al
nuele Valsecchi, Paolo Sacchetti, Ales-
Proseguono, intanto, le attività pre-
nome del “Pasticcere dell’anno 2017”.
sandro Dalmasso e Vittorio Santoro.
liminari in vista del prossimo Simposio
Si arricchisce di nuove videointerviste
B cod 51027
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
29
Ernst Knam, 25 anni di pasticceria
Ad omaggiarlo anche il Maestro Marchesi di Gabriele Ancona
«È stato il terzo e ultimo curriculum
affumicata con pinoli (Inverno), zucchine
che ho inviato, poi - ha ricordato Knam
trombetta con limone (Primavera), po-
a Pasticceria Knam compie 25
- avrei accantonato il pensiero di venire
modori confit al timo e ricotta di bufala e
anni. E per festeggiare il geniale
in Italia. Marchesi ha risposto, ci siamo
pistacchi (Estate). Alle monoporzioni sa-
chef e maitre chocolatier (Perso-
incontrati, abbiamo dialogato in tede-
late vengono affiancate quattro propo-
naggio dell'anno 2016 nel sondaggio di
sco e le affinità elettive si sono sintoniz-
ste stagionali dolci. «Gli ingredienti utiliz-
Italia a Tavola) è arrivato Gualtiero Mar-
zate».
zati secondo quanto offerto dai cicli
L
30
chesi che lo accolse in via Bonvesin de
Nella Pasticceria Knam, che dal
dell’anno - interviene Marchesi - non
la Riva nel 1989. Ernst Knam ha festeg-
2015 rappresenta l’evoluzione de L’Anti-
solo esprimono le loro potenzialità al
giato con amici tra i quali, oltre al Mae-
ca arte del dolce, il pensiero entra nella
massimo livello, ma permettono allo
stro, anche Andrea Berton, Giancarlo
ricetta. Ecco allora la linea di torte Knam
chef di proporre un’offerta di piatti sem-
Morelli ed Enrico Dandolo. Per l'occa-
Extreme, nata proprio da un confronto
pre dinamica».
sione il pasticcere ha realizzato una
con Marchesi, in cui trova espressione il
Per festeggiare i cinque lustri della
nuova torta e brindato con una bottiglia
concetto di togliere invece di aggiunge-
sua attività, Knam ha scelto gli Champa-
di Champagne Pommery da 9 litri.
re. Il quarto di secolo della pasticceria è
gne Pommery da abbinare alle golosis-
Prima un filmato su di lui, sulla sua
anche l’occasione per lanciare nuove
sime specialità create per l’occasione,
storia di pasticcere, poi il taglio della tor-
linee di prodotto, dove la commistione
tra cui le new entries salate dedicate
ta, e nel mezzo la consegna della targa
dolce-salato è un aspetto rilevante. Per
alle stagioni e gli insolit macarons,
di Personaggio dell'anno, quella che
quanto riguarda le quiche monoporzio-
anch’essi salati, da aggiungere alle
per impegni lavorativi di Knam non è
ne viene introdotto un nuovo sapore a
nuove varietà della versione dolce e ai
potuta avvenire alla gran serata del Pre-
seconda delle stagioni: porcini e parmi-
cioccolatini dai gusti innovativi e origi-
mio Italia a Tavola a Firenze.
giano (Autunno), radicchio e scamorza
nali. B cod 50700
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
luglio / agosto 2017 ¡ Italia a Tavola
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Professioni · Maitres e sala
Noi di Sala sbarca in Puglia e Sicilia
Estate in tour con Luca Boccoli Presieduta da Marco Reitano, l’associazione Noi di Sala sta muovendo sul territorio nazionale con grande dinamismo, conoscendo anche nuova e meritata attenzione da parte dei giovani delle scuole alberghiere. Estate all’insegna del buon bere, con le degustazioni organizzate dal vicepresidente Boccoli nei ristoranti d’Italia
C
amerieri, maître e somme-
capolavoro potrà essere penalizzata.
Presieduta da Marco Reitano, chef
lier sono i custodi della sala,
Dal 2013 queste professionalità vivo-
sommelier del ristorante La Pergola
i paladini dell’accoglienza. Il
no sotto la tutela di un medesimo om-
dell’Hotel Rome Cavalieri, affiancato
loro “benvenuto” può già orientare il
brello, quello costituito da Noi di Sala,
dal vicepresidente Luca Boccoli, di-
cliente in modo favorevole. La prima
associazione fondata per restituire di-
rettore del gruppo Settembrini, e gui-
impressione vale oro. Poi sarà la cuci-
gnità e appeal a una delle professioni
data a livello amministrativo da Mat-
na a dire la sua, ma se la sala non è
più antiche e delicate dell’universo
teo Zappile, restaurant manager del
gestita all’altezza anche una ricetta
ospitalità.
ristorante Il Pagliaccio, sempre a Roma, si sta muovendo sul territorio
La delegazione Sicilia
nazionale con grande dinamismo, conoscendo anche nuova e meritata attenzione da parte dei giovani delle scuole alberghiere. Solo in giugno, a dimostrazione di quanto questo settore sia vivo e pulsante, sono state costituite le delegazioni di Puglia (vedi codice articolo B cod 50433) e Sicilia. La prima, con sede a Bari presso “La Puglia è servita”, consorzio che insieme a Noi di Sala intende promuovere la cultura e la formazione della sala, è guidata da Antonello Magistà del Pashà di Con-
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Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Maitres e sala · Professioni versano (Ba), coadiuvato da quattro responsabili di sezione: Gianni De Bellis del My Wine di Monopoli (Ba), che segue i corsi; Michele Matera del Corteinfiore di Trani (Bt), che si occupa degli eventi; Daniela De Cosmo del Biancofiore di Bari, responsabile dell’amministrazione; Francesca Mosele del La Bul di Bari, che gestisce l’area social. La delegazione siciliana ( B cod 50482), invece, che ha debuttato a Giardini Naxos (Me) nell’ambito di Cibo Nostrum, la “Grande festa della Cucina italiana” a cui hanno partecipato 150 cuochi provenienti da tutta Italia, è rappresentata da tre delegati: Luca Caruso dell’Hotels Signum di Salina (Isole Eolie), Stefano Chessari del-
La delegazione Puglia Ma nel frattempo l’estate è all’inse-
tour saranno il 20 luglio (Roma, Beppe
Ibla e Laura Codogno de I Pupi di Ba-
gna del tour del vicepresidente Luca
e i suoi formaggi), il 22 luglio (Marina di
gheria.
Boccoli ( B cod 50579), che ha pro-
Ravenna, Despacito presso Taverna
Noi di Sala si sta rivelando un’as-
grammato 10 appuntamenti in altret-
Bukowsky), il 27 luglio (Monteporzio
sociazione che non conosce soste,
tanti ristoranti italiani per costruire
Catone, Enoteca Ristorante Poggio le
operativa su diversi fronti. Mentre
pranzi, cene, aperitivi, degustazioni
Volpi) e il 3 agosto (Vico Equense, Biki-
continua la collaborazione con la Fon-
allo scopo di presentare le etichette
ni). A sorpresa gli ultimi tre appunta-
dazione Birra Moretti per la divulga-
della Selezione Boccoli in abbinamen-
menti in programma a settembre, in
zione della cultura della birra e gli ab-
to ai piatti della cucina ospitante. Dopo
collaborazione con altrettanti cuochi
binamenti con piatti, è stata attivata la
i primi 3 eventi (il 23 giugno ad Aprilia,
stellati: uno del sud, uno del centro e
consulenza con il Gruppo Autogrill
PerBacco; il 7 luglio a Manduria, Mas-
uno del nord Italia. I posti sono limitati,
per la formazione dello staff di un
seria del Sale; il 13 luglio a Colleferro,
è quindi consigliata la prenotazione
nuovo ristorante milanese di proprie-
La Tartaruga), le prossime date del
(selezioneboccoli@gmail.com).
tà: 200 persone. In settembre, poi, inizieranno i corsi per restaurant manager, in collaborazione con Nespresso, per approfondire l’arte del caffè. Intenso anche l’inizio di ottobre con due iniziative
Luca Boccoli
foto di Federica Di Giovanni
la Locanda Don Serafino di Ragusa
quasi in parallelo. Nel corso della prima settimana, si svolgeranno in contemporanea i corsi di formazione per le regioni Lazio, Friuli, Sicilia, Puglia e Lombardia, mentre nelle giornate dell’8 e del 9 a Castello d’Albola (Si) avrà luogo la riunione nazionale con tutti i rappresentanti delle delegazioni d’Italia.
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Barman
Concorso Abi Professional Il miglior cocktail è di Irene Deiara tuto Carlo Porta di Milano. I concorrenti «hanno espresso la loro creatività nella categoria Fancy Cocktail - ha ricordato il presidente di Abi Professional Ernesto Molteni - dando vita a un drink inedito con i prodotti di ben 23 aziende sponsor. La giuria, composta da Ezio Falconi, Fabrizio Della Valle e Andrea Balleri, ha valutato anche il Food Pairing, tendenza emergente che prevede l’abbinamento di un drink a un prodotto food di eccellenza». Un’Associazione in salute, ricca di motivazioni e con un piano strategico ben definito. Il 3° Convegno nazionale Abi Professional è stato un momento di aggregazione importante: «Il numero di soci - ha commentato Molteni - è raddoppiato in un anno. Oggi siamo 300 professionisti. Pur essendo un’Associazione nuova (è nata nel settembre 2014, ndr), stiamo già impostando rapporti costruttivi con il mondo delle aziende. Tra i nostri obiettivi a breve, stabilire le regole del bere moderno e consapevole. Siamo stati infatti i primi a etichettare i cocktail per fornire al consumatore, oltre al dosaggio degli ingredienti, gradazione, quantità di alcol in grammi e kilocalorie. Una vera scheda della consapevolezza». Abi Professional vuole inoltre fare dell’associazionismo un reale punto di forza, consapevole che il confronto è uno stimolo alla crescita professionale. «L’organizzazione di concorsi ed eventi - ha puntualizzato Molteni - è un aspetto fondi Gabriele Ancona
A
Siamo una struttura aperta a tutti, anche ai barmen indipendistanza di qualche settimana, è ancora alto l'inte-
denti». Parole confermate dal grande afflusso di iscritti alle
resse sul 2° Concorso nazionale Abi Professional,
competizioni andate in scena nell’ambito del Convegno na-
svoltosi durante il 3° Convegno nazionale all’Hotel
zionale. B cod 50009
MO.OM di Olgiate Olona (Va). Hanno potuto accedere alla finale 17 barman e barlady, sui quali ha avuto la meglio la giovane Irene Deiara del Dinus Cocktail Wine Bar di Arnad (Ao), prima classificata. Secondo posto per Giuseppe Rizzo del Bar Pandora di Taranto, terzo Christian Olivari del Gentlement’s di Arluno (Mi). Nell’ambito del Concorso Arazzo, rivolto a barman e gestori di locali non associati, ha trionfato Valerio Vitiello, giovane barman valdostano. Per le scuole alberghiere il primo posto è andato a Lorenzo Celia dell’Isti-
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damentale per quanto riguarda la crescita e la formazione.
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Un barman non smette mai di imparare Il motto del romano Davide Dattini N
ato a Roma nel ‘69, Davide
con questo mestiere non si finisce mai di
per dare spiegazioni su un vino piuttosto
Dattini, inizia in età adole-
imparare. Il mio sogno ora è di aprire
che un piatto o un drink. Si notano spesso
scenziale a lavorare nei bar.
qualcosa di mio».
queste gravi situazioni e il dubbio è che
Col passare degli anni, Davide viene
Cosa ha spinto Davide ad entrare in
facciano comodo anche agli imprenditori
sempre più attratto da questo mestiere,
Abi Professional? «Ho desiderato entrare
che aprono aziende senza avere perso-
scoprendo successivamente che dietro
in Abi Professional - spiega - spinto dalla
nale formato e senza essere loro stessi
di esso c’è un mondo splendido e fanta-
professionalità delle persone che lo han-
formati sull’attività che stanno conducen-
stico. «Rimasi affascinato, quasi stregato
no fondato e aiutato a crescere. Ero con-
do».
- dice Davide - e scoprii così la mia predi-
vinto che quelle persone, con un’espe-
«Le associazioni - conclude Davide -
sposizione nello stare a contatto con il
rienza infinita, potessero sicuramente
dovrebbero sottolineare fortemente che
pubblico. Decisi di migliorare le mie co-
fare il bene per una nuova associazione. I
non è sufficiente seguire un corso di bar-
noscenze, ho iniziato a fare corsi da som-
fatti stanno dimostrando la correttezza
man, sommelier o chef di cucina per rite-
melier, tutti e tre i livelli, con Fabio Turchet-
delle mie convinzioni. Le cose da fare in
nersi tali. Dovrebbero invece dare il “La”
ti, all’enoteca Costantini».
associazione sono tante e tante se ne
al percorso formativo e seguire tutta la
stanno facendo, il lavoro non manca mai
trafila (che dura molti anni) per diventare
e il contributo dei soci è fondamentale».
professionista. In pratica sostituirsi a quel-
Il centro magico di Roma lo attira, portandolo alla Buvette in via Vittoria e fa-
lo che molti di noi hanno fatto, cioè la “ga-
cendogli scopre anche il variegato mon-
«Gli obiettivi primari, che condivido
do del tè. Guardandosi intorno, prosegue
appieno - prosegue Davide - sono la va-
poi la sua formazione come barman e si
lorizzazione dei giovani e la rivalutazione
Attualmente possiamo trovare Davi-
iscrive ad una storica associazione di ca-
professionale dei soci. Chi sceglie di fare
de Dattini al Melograno come bar mana-
tegoria fino a diventare capo barman. Per
questo lavoro pensa che sia facile ma
ger. Il locale si trova in una delle piazze
molti questa sarebbe una meta, per Davi-
non è così; girando spesso per locali si
più belle al mondo, Piazza di Trevi a
de è solo l’inizio di un percorso professio-
vedono tante lacune, tranne alcune rare
Roma. Le proposte del Melograno sono
nale. «Ciò che mi ha fatto diventare bar-
realtà e qualche albergo lussuoso. Si ve-
ovviamente i prodotti italiani più invidiati
man - spiega Davide - è stato lo scoprire
dono ragazzi impiegati a tappare buchi,
al mondo, pizza al taglio e gelati, con in-
una passione, ma una volta acquisita e
privi di formazione, incapaci di avere una
gredienti di alta qualità, in una piazza
approfondita non mi sono sentito arrivato,
corretta relazione con il cliente, senza sa-
sempre da scoprire. B cod 51038
vetta”».
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Barman
L’energy drink ha fatto... Boom! Una novità per il bere miscelato
di Carmine Lamorte
capacità di concentrazione senza contenere sostanze dannose per l’organismo. La bevanda è la prima al mondo nel suo genere e non è dedicata solo al settore degli sportivi. Inoltre, può essere tranquillamente assunta da bambini e da giovani adolescenti, data la sua assimilazione lenta ma efficace. «Gli effetti benefici di questa bibita arrivano solo se se ne fa un alto consumo, proprio perché è naturale al 100%», spiega Campagnolo. «Dopo essere stata approvata dal ministero della Salute, abbiamo iniziato a distribuirla nel Biellese». A differenza di altre bevande energizzanti, può essere bevuta calda come una tisana o un tè, per averne un effetto rigenerante, oppure fredda come ottimo dissetante. Assaggiando la bevanda si
P
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sentirà subito il sapore leggermente piconendo attenzione alle novità
“nootropi”, sostanze che aumentano le
cante dello zenzero, presente al suo in-
del mercato delle bevande, ho
capacità cognitive dell’essere umano
terno insieme ad altri ingredienti naturali
scoperto una nuova proposta
migliorando l’apporto di ossigeno al cer-
quali mate, ashwagandha, olivello spino-
nata a Biella qualche mese fa, e che sta
vello e stimolando la crescita nervosa.
so, tè verde, limone e papaya.
facendo... boom! O meglio, un “Natural
Niente alcol, niente caffeina aggiunta, tra
Boom”, visto il nome impresso su questa
i giovani sta diventando una moda.
Sicuramente il genere di cocktail più indicato a cui abbinare Natural Boom è
lattina dai lineamenti graffianti, che sta
Dietro a Natural Boom c’è un team di
quello dei long drink. Si può anche inse-
spopolando tra i bar e i locali notturni del-
giovani, che si identificano nel marchio
rire nello shaker, non avendo anidride
la “Biella da bere”. E non solo: dato che
LeaveYourS. L’idea è partita da un com-
carbonica. Un’ottima base di aromi già
la Boom è già arrivata a Varazze e Levan-
ponente del gruppo, Andrea Campa-
pronti senza la necessità per il barman
to in Liguria, al Big Store di Formentera
gnolo, amante della natura e dello sport,
di doversi improvvisare “farmacista”. Con
e al Grand Hotel Des Iles Borromees di
e grande appassionato di surf. Un giorno
l’uso di succhi naturali o sciroppi, o l’ag-
Stresa sul lago Maggiore, ora punta ad
era sulla spiaggia, a due passi dalla sua
giunta di distillati o liquori, riusciamo ad
un lancio in grande stile.
tavola, quando ha iniziato a mettere as-
ottenere delle ricette davvero interes-
Perché oltre al suo gusto raffinato,
sieme i tasselli per confezionare un’idea
santi. Inoltre, non essendo una bevanda
chi l’ha inventata sembra averci visto lun-
quantomeno originale. Una bevanda da
gasata, le sue proprietà si mantengono
go. Viene definito il primo “mental drink”
bere sia calda sia ghiacciata, studiata per
anche dopo l’apertura e permettono l’uti-
in circolazione e soprattutto è a base di
un’azione tonificante che aumentasse la
lizzo in più ricette. B cod 51035
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
xxx · Professioni
Nella mia attività, ogni «piccolo» dettaglio conta! Hellmann’s monodosi in vetro: qualità superiore per rendere speciale l’esperienza dei tuoi clienti Scopri di più su ufs.com luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Gestione e normative
OSSERVATORIO CORDONS BLEUS
Nell’organizzazione di grandi eventi non va trascurata la qualità della cucina S
i dice spesso che in grandi
locali dove la qualità è merce rara ma,
ricorrenti, la sede pre-
eventi e nelle occasioni con-
spesso, proprio per l’incompetenza di
scelta deve essere
viviali di associazioni e club “si
chi organizza, ci si accorge dell’erro-
accogliente, con una
mangia sempre male”. Questo natural-
re solo dopo la prestazione... E allora,
buona cucina e un
mente è quanto dicono i clienti. Gli ope-
come fare per trovare una soluzione uti-
buon servizio. I pranzi
ratori del settore controbattono dicendo
le? Ecco alcuni accorgimenti.
di routine, da variare di di Toni Sàrcina presidente Commanderie volta in volta, devono des Cordons Bleus Italia
“per forza, vogliono mangiare molto e
Prima di tutto, è inutile pensare a
pagare pochissimo!”. Chi ha ragione?
“grand buffet” a basso costo. Meglio
essere composti da
Probabilmente entrambe le parti. Devo
puntare piuttosto ad ottenere buone
piatti selezionati dal repertorio del risto-
ammettere che, purtroppo, spesso le
prestazioni e rivolgersi a locali qualifi-
rante, senza sperimentazioni rischiose,
critiche rispondono a verità. Ma quali
cati nei quali sia la cucina sia il servizio
e vini tra quelli di costi onesti e di buona
possono esserne le cause? Vediamole.
e la cantina possano offrire garanzie di
qualità. Nelle occasioni dette “di gala”
I clienti spesso si affidano a perso-
correttezza. Se si tratta di occasioni di
tutto deve essere negoziato ad hoc con
ne non preparate in modo adeguato a
lavoro, può essere sufficiente un locale
qualche sacrificio economico in più per
negoziare con il ristorante, o con l’even-
dignitoso, dove sia assicurata, oltre ad
i clienti e una maggiore cura nella pre-
tuale società di catering, sulla qualità del
una cucina corretta, una buona insono-
disposizione di menu e vini. Per eventi
cibo e sulla sceneggiatura dell’occasio-
rizzazione che consenta di pranzare o
con molti ospiti, è essenziale scegliere
ne e, solitamente, si limitano a concor-
cenare e, nello stesso tempo, lavorare
location nelle quali il rapporto con i nu-
darne il costo. La conseguenza è intu-
senza clamori; i menu devono essere
meri non sia un problema e, nel caso si
ibile, iniziando dal costo, spesso molto
di piccole dimensioni e, possibilmente,
dovesse scegliere una società di cate-
limitato, soprattutto in presenza di una
vanno limitate le bevande alcoliche.
ring, accertarsi che la stessa disponga,
costante richiesta di “quantità”. Vale a
Nei pranzi o nelle cene di club o
non solo di una cucina di qualità e di un
dire almeno tre o quattro portate. Come
associazioni, la scelta del luogo è im-
servizio puntuale, ma anche di adegua-
avviene tutto ciò? Semplice, si scelgono
portante poiché, trattandosi di incontri
te attrezzature per allestimenti che possano variare secondo le necessità. Un’ultima ma importante notazione, soprattutto per i “grandi numeri” (banchettistica): se ci si affidasse ai richiestissimi cuochi stellati, in “trasferta” per l’occasione, è bene evitare di scegliere i piatti che ricordiamo quando, alla loro tavola, eravamo in due, quattro o al massimo sei persone, e affidarsi alle proposte degli stessi professionisti che conoscono molto bene le difficoltà derivanti dalla moltiplicazione dei coperti. B cod 50897
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Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Gestione e normative · Professioni
GLUTEN FREE
Il senza glutine al ristorante
può essere un ottimo investimento N
el periodo estivo come ogni anno si sentono i va-
Per il ristoratore forse la
canzieri lamentarsi dell’impossibilità di trovare il cibo
situazione può essere più
senza glutine con una certa facilità. Quando adito
semplice del previsto. Un’in-
si deve dare a queste lamentele? Ci sono persone celiache
salata fresca con verdure
che viaggiano spesso per lavoro, eppure non scrivono ogni
miste, della carne o pesce
giorno che non trovano cibo adatto. Saranno alieni? O forse si
ai ferri, facendo attenzione di Juri
sanno adattare meglio? Non c’è dubbio che l’anello debole ad
alla piastra, un risotto prepa-
oggi sia l’alimentazione fuori casa. Quando si è a casa non ci si
rato come si deve sono piatti semplici che un ristoratore può
deve “arrangiare” ma si possono fare veri e propri pranzi da re,
gestire al momento della richiesta senza preparare una linea
grazie alla reperibilità dei prodotti nei supermercati. Ma come
apposita con largo anticipo.
si può fare invece fuori dalle quattro mura domestiche?
Piceni
di Mariapia Gandossi
Però anche qui ci sono persone che insorgono per il fatto
Non è semplice ma ci si può sempre arrangiare. La dif-
che non trovano il pane fresco a tavola o un cestino del pane,
ferenza sta nelle aspettative: se si pretende in autostrada di
che non c’era a disposizione un dolce o un piatto di pasta. An-
trovare al bar la brioche fresca allora si parte già con il piede
che in questo caso, un po’ di spirito di adattamento forse non
sbagliato; e la stessa cosa se si pretende che ogni bar d’Italia
sarebbe male. Dall’altra parte però bisognerebbe parlare al ri-
abbia anche solo una confezione di biscotti senza glutine. Non
storatore e fargli capire che tenere un sacchetto da mezzo chi-
si può sapere quanta richiesta ha il bar da parte dei consuma-
lo di pasta senza glutine non è poi questo grande investimento
tori celiaci. Si deve pensare meno egoisticamente, perché “io
(la pasta si paga 4 euro al kg, mentre un piatto può costare
voglio” o “io pretendo” non portano da nessuna parte.
anche 8 o 9 euro).
Bisogna considerare che nei bar la merce va in scadenza
Per quanto riguarda il pane, se non se la sente di farlo nella
facilmente e se non c’è una grande richiesta il gestore perde
propria cucina, che può essere contaminata, potrebbe farse-
soldi e la voglia di tenere prodotti senza glutine. Facendo i con-
lo fare dai laboratori specializzati una volta ogni 15 giorni per
ti, se l’1% della popolazione è diagnosticata celiaca, togliendo
poi surgelarlo in monoporzioni in contenitori separati dal resto.
anziani, bambini e adolescenti che non vanno a fare colazione
Stessa faccenda per i dolci. Partendo dal presupposto che per
al bar, quante persone rimangono? Le discussioni poi si ripe-
fare una crostata o un tiramisù servono solo farine deboli, quin-
tono per quanto riguarda le catene presenti sulle autostrade
di quelle senza glutine sono perfette, se un ristoratore non se
italiane. Quanti celiaci viaggiando si fermano in autostrada per
la sente di prepararli all’interno della propria cucina non si può
fare colazione o un pranzo veloce? Che poi diciamocelo: forse
condannare. Si deve preferire un ristoratore sincero e coscien-
la più problematica è proprio la colazione, non il pranzo. Anche
te del problema delle contaminazioni ad uno che promette
se non si può avere un panino nel banco frigo si trovano salumi
tutto e poi lascia le conseguenze all’intestino delle persone.
senza glutine, spesso in abbinamento con formaggi.
B cod 50915
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Gestione e normative
I solfiti possono causare allergie
Al ristorante vanno sempre segnalati B1 e fenomeni di ipersensibilità. Si ricorda a tutti i ristoratori che i solfiti sono sostanze presenti nell’elenco degli allergeni alimentari ufficiali pubblicati nell’alle- di Massimo Artorige Giubilesi gato II del Reg. CE 1169/11 e Tecnologo che se presenti all’interno
alimentare
di Valeria Annunziata
Responsabile qualità e sicurezza alimentare
delle materie prime o introdotti durante la preparazione dei piatti (ad es. utilizzo del vino con solfiti per sfumare gli alimenti) questi devono essere comunicati al consumatore tramite
I
menu e/o ricettario, così come previsto dal regolamento sopra n alcuni vini si legge in etichetta la dicitura “senza solfi-
citato.
ti aggiunti”: è corretta? È vero che i solfiti nel vino fanno venire il mal di testa? Non tutti sanno che i vini, in minima
I solfiti in cucina
parte, producono naturalmente solfiti durante la fermentazio-
Nei prodotti preimballati devono essere indicati in etichetta o
ne effettuata dai lieviti sulle bucce dell’uva. I solfiti vengono
con il codice identificativo o con il nome chimico. Questi ad-
inoltre aggiunti volontariamente come additivi (nella categoria
ditivi possono essere presenti in: cereali come l’orzo perlato,
“conservanti da E220 a E228”) direttamente dai produttori in
purè di patate, ortaggi sottolio, sottaceto e salamoia (con sale),
varie fasi della vinificazione per molteplici scopi, come tenere
pesce fresco (gamberetti, gamberi e surimi), bibite a base di
sotto controllo la fermentazione.
frutta, funghi secchi, frutta essiccata, frutta candita. Nei prodotti
Negli individui sani, nelle dosi consentite dalla legge per
a base di carne, essendo maggiormente soggetti a fenomeni
i prodotti industriali, l’anidride solforosa è considerata un ad-
putrefattivi, i quantitativi di conservanti sono ancora maggiori e
ditivo sicuro; il nostro organismo la produce durante il meta-
possono contenere anche 450 mg al kg.
bolismo di alcuni amminoacidi e la espelle con una detossicazione da parte del fegato. Nonostante questa sicurezza
Nuovi trend produttivi: il vino biologico
d’uso, l’anidride solforosa e i solfiti possono arrecare qualche
Nel 2014 la produzione di uve “bio” è cresciuta dell’11% rispetto
problema anche grave alle persone per così dire “sensibili”,
al 2013 su scala mondiale, rappresentando il 3,6% della produ-
in quanto sostanze allergeniche. Il Reg. CE 606/2009 ha im-
zione totale. Sono vini prodotti senza aggiunta di SO2 e senza
posto, ad eccezione di specifiche deroghe, il limite massimo
l’impiego di fitofarmaci e fertilizzanti. L’Europa è il principale
di solfiti che possono essere presenti all’interno dei vini: nel
produttore con il 73% dei vigneti biologici. La crescita del con-
vino rosso 150 mg/l; nel vino bianco 200 mg/l; nel vino dolce
sumo annuo mondiale nel 2014 è stata del 4% (dati: Nomisma
200-250 mg/l.
- Wine Monitor). B cod 50911
È luogo comune associare il consumo di vino con solfiti al mal di testa, in realtà non ci sono studi attendibili che attestino
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
questa ipotesi. Se la dose di solfiti è superiore alla capacità dell’organismo di metabolizzarli e/o di eliminarli, compaiono asma, riniti, nevralgie, oltre al malassorbimento della vitamina
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Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
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xxx · Professioni
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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La visita a Ifse... lascia il segno
La testimonianza di una neo iscritta
Una passeggiata nella scuola professionale di cucina e pasticceria Ifse (Italian food style education) insieme ad Elisa Lentini, futura studentessa, che racconta la sua esperienza e le sue prime impressioni. Tante le sale e i laboratori, tutti dotati delle più funzionali attrezzature per agevolare l’apprendimento
D
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a qualche tempo ero alla ri-
l’entusiasmo: noto che è una scuola in-
diere di diverse nazioni giungo alla porta
cerca di una scuola professio-
ternazionale di cucina italiana con sedi e
d’ingresso ed entro nella struttura in cui
nale di cucina e pasticceria in
uffici di rappresentanza in giro per il
vengo accolta con professionalità e cor-
cui intraprendere un percorso formativo
mondo ed è inoltre l’unica con il ricono-
tesia: mi offrono subito un caffè e non ri-
serio, utile ad acquisire competenze tec-
scimento di Eccellenza italiana. Decido
nuncio anche ad alcuni biscottini prepa-
niche su cui spero, con il tempo, di co-
quindi di fissare un appuntamento.
rati dai ragazzi del corso, davvero deli-
struire una carriera da cuoca. Navigando
Giunta nei pressi della scuola, noto
ziosi, presentati su alcune alzatine. La
sul web resto colpita dall’Ifse, un’impor-
subito la struttura, un affascinante castel-
sala relax è completamente affrescata,
tante scuola di cucina alle porte di Tori-
lo inserito in un rigoglioso parco, e pen-
con sbocco sul giardino esterno, un luo-
no. Il sito internet, accattivante e ricco di
so che già da fuori promette molto bene.
go davvero piacevole in cui regalarsi un
informazioni, fa subito crescere in me
Sotto una balconata con svariate ban-
momento di pausa.
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Scuola e formazione · Professioni Dopo questa parentesi ci addentria-
viene utilizzata come aula didattica per
nel laboratorio di degustazione degli oli
mo negli spazi più operativi della struttu-
imparare a lavorare in cucina e gestirla
extravergini e dei vini, un’aula di grande
ra. Dopo avermi presentato i partner
nella sua totalità. Passando per la zona
stile: 16 postazioni in vetro con piano
tecnici della scuola esposti in una secon-
stoccaggio delle materie prime e la zona
d’appoggio bianco e luce dedicata per
da aula affrescata, mi accompagnano
lavaggio, arriviamo in quella che perso-
l’analisi visiva, numerazione per la degu-
nell’aula magna, spazio dedicato alle le-
nalmente ho trovato la più sorprendente
stazione alla cieca, un cassetto ciascuno
zioni in cui si apprende osservando l’o-
e innovativa di tutte le aule, quella dedi-
con un set di calici da degustazione e
perato dallo chef e interagendo con lui.
cata alla pratica.
nuovamente un maxi schermo a suppor-
Un’aula particolare in quanto la postazio-
Sedici postazioni professionali indivi-
to delle lezioni. I percorsi formativi infatti
ne di cucina è contenuta in un cubo co-
duali in cui lavorare in autonomia con un
prevedono anche la trattazione di que-
struito - mi dicono - per preservare la
proprio piano d’appoggio, kit di coltelli e
ste tematiche: la degustazione e l’abbi-
struttura preesistente, con un sistema di
utensili, piastra a induzione, batteria di
namento cibo/vino o cibo/olio.
telecamere che riprende il piano di lavo-
pentole e zona lavaggio, il tutto per lavo-
ro proiettandolo su un maxi-schermo
rare in autonomia.
Un percorso davvero completo. La visita termina nella sala riunioni, ricca di
per vedere tutti i passaggi nel dettaglio
Ogni postazione dispone inoltre di
anche stando comodamente seduti in
uno schermo che, grazie ad un sistema
aula. Geniale e affascinante.
premi e riconoscimenti, dove mi viene illustrato nel dettaglio il corso.
di telecamere sul piano di lavoro dello
In seguito ho avuto modo di visitare
Proseguiamo quindi verso il labora-
chef, permette ai ragazzi di seguire da
altre scuole sul territorio italiano, ma nes-
torio d’arte bianca che, come l’aula ma-
vicino i passaggi e riproporli sul proprio
suna è riuscita e lasciarmi un segno
gna, si affaccia sulla reception: il paradi-
piano.
come mi è successo qui. Bene, a set-
so dei golosi. Un gruppo di studenti sta
Un gruppo di studenti sta eseguen-
tembre inizierò il mio percorso in Ifse e...
preparando dei meravigliosi dolci e il
do i tagli: cipolle, carote e zucchine in
non vedo l’ora! Una scuola altamente
profumo che permea l’aria fa venire l’ac-
pochi minuti vengono sminuzzati a rego-
tecnologica, referenziata, con docenti
quolina in bocca. Nel laboratorio sono
la d’arte in diverse dimensioni ad una
professionisti di prim’ordine e ricono-
presenti tutte le attrezzature per ogni
velocità che mi impressiona. Spero che
sciuta, che offre anche un link diretto al
tipo di preparazione: dal pane alla pizza,
un giorno anch’io potrò avere una ma-
mondo del lavoro, una vera perla che
dai dessert al cioccolato. Mi viene quasi
nualità del genere.
promuove la cucina italiana a livello in-
voglia di scegliere il percorso di pasticceria. La visita continua al primo piano. Nel-
Torniamo al primo piano e visitiamo
ternazionale. Le aspettative sono tante e
l’ultima parte della scuola. Attraversiamo
anche il mio entusiasmo.
la galleria main sponsor per giungere
B cod 50777
la sala ristorante - mi dicono - ogni giorno pranzano i ragazzi del corso. Una sala ristorante particolare perché dotata di uno schermo che permette ai commensali di osservare l’operato degli chef nella cucina centrale grazie a delle telecamere, interagendo attraverso dei microfoni posti sui tavoli che permettono un dialogo in tempo reale tra cucina e sala. Intravvedo quindi già la cucina centrale, che mi viene presentata come la cucina dei sogni di ogni chef, e lo è davvero. Un’ampia cucina professionale con tutte le attrezzature del caso in cui tutti i giorni vengono preparati i pasti degli studenti. Nelle fasi avanzate del corso
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Attrezzature
L’arte in tavola “Orbe” valorizza l’impiattamento 44
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Attrezzature
Da Porvasal una collezione di porcellane che, ispirata alle forme del mare, esalta la creatività gourmet di ogni chef abbinando gusto estetico a funzionalità
L
per valorizzare l’opera dello chef. «Il piatto - spiega Ivan Pierinelli, responsabile vendite Ros - è come una “quinta teatrale”, un palcoscenico su cui entra scena l’opera, lo sfondo capace di metterla in luce. Se il cibo è il vero protagonista, il piatto è la cornice per farlo risaltare. Per questo la sua scelta deve essere ben ponderata e deve tenere conto del valore intrinseco del prodotto in termini di linee, durevolezza e piacere al tatto. “Orbe” è la sublimazione di tutto questo».
a Treccani non ha dubbi: im-
Creata dal genio del designer Ximo
piattare è un termine non solo
Roca, la collezione di Porvasal - azien-
da accludere alla sua carrellata
da di Valencia che da oltre 25 anni ha
segue Pierinelli - dalle colorazioni più
terminologica, ma anche da valorizza-
fatto della produzione di stoviglie di por-
pure sino a quelle più ricercate per dise-
re ben oltre la sua etimologia, perché
cellana un’eccellenza “made in Spain”,
gni e cromie, hanno il merito di abbinarsi
sintetizza un percorso creativo capa-
ndr - ispirata alle dimensioni marine,
semplicemente, definendo una mise en
ce di abbinare arte, design ed estro.
grazie alle sue forme sinuose e ai tratti
place d’impatto. Una nota di valore ulte-
Alle spalle della definizione - “allestire
morbidi, abbraccia ogni preparazione e,
riore per il locale che le sceglie. Lo stile,
preliminarmente in cucina, con gusto e
avvolgendone simbolicamente ogni in-
del resto, si costruisce su dettagli come
intenti coreografici e decorativi, il prepa-
grediente, crea un’immagine armonica
forme, dimensioni, colori e decorazioni
rato gastronomico dentro ciascuno dei
che coinvolge in primis lo sguardo. In
che diventano il primo invito all’assag-
piatti da servire in sala ai commensali”
costante evoluzione creativa, “Orbe”, di-
gio».
- si nasconde un esercizio di maestria
sponibile sia in versione lucida che opa-
I diversi elementi che compongono
che affianca ad esperienza e tecnica,
ca, è un perfetto melting pot di estetica
la collezione di Porvasal aprono le dan-
sensibilità estetica.
e funzionalità, complice l’utilizzo di ma-
ze dei sapori, guidando il palato in un
Ivan Pierinelli
Il cibo è infatti materia “viva” che
teriali ineccepibili per qualità e altamen-
passo a due che combina suggestioni
coinvolge tutti i sensi: disporre accura-
te performanti. Zero porosità, massima
del palato e piacevolezza visiva e sot-
tamente gli elementi che compongono
resistenza al graffio, alle scheggiature
tolineando la forza espressiva di ogni
una ricetta fa la differenza. Non solo in
e allo shock termico, unitamente all’e-
portata. B cod 49911
termini di appagamento della vista. L’a-
strema durabilità nel tempo e alla legge-
bilità nel “disegnare” un piatto è infatti
rezza fanno dei suoi diversi componenti
indice di attenzione nei confronti degli
la soluzione ideale per dare spazio alle
ospiti, tratto distintivo dello stile di uno
diverse proposte di impiattamento.
chef, firma riconoscibile del ristorante
Ros Forniture Alberghiere via Don Lorenzo Milani 1 24050 Zanica (Bg) - Tel 035 670299 www.ros.bergamo.it
«Tutte le declinazioni proposte - pro-
ed espressione del periodo storico della cultura gastronomica di un Paese. Se, ad esempio, in epoca rinascimentale lo sfoggio di composizioni scenografiche e monumentali era la regola, oggi, la tendenza parla la lingua del minimalismo fatto di forme semplici, essenziali e destrutturate sia nella collocazione degli ingredienti, sia nel design dei piatti di portata, da non trascurare
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Attrezzature
Linee green e funzionali, anche d’estate Chs Group risponde alle esigenze di tutti Soluzioni sostenibili, pratiche e maneggevoli, senza mai rinunciare all’eleganza: tutti tratti che da sempre distinguono Chs Group, che anche per la bella stagione fonde qualità, design, funzionalità e fantasia
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T
empo d’estate… voglia di sole,
di eccellenza e si traducono in articoli
feste all’aperto, cene a bordo
esclusivi.
piscina e banqueting. Spesso
La gamma Ako ne è una perfet-
gli allestimenti necessitano di materiali
ta esemplificazione: in fibra di canna,
maneggevoli e leggeri, per ottimizzare
questa linea si caratterizza per l’eco-
le preparazioni, senza rinunciare all’e-
sostenibilità dei materiali con cui è re-
leganza dei materiali espositivi. Chs
alizzata, unita ad un design di livello
Group vi propone la soluzione adatta
che regala alle creazioni degli chef
ad ogni evento: gamme in grado di
impiattamenti di grande impatto visivo.
servire il cibo ai vostri ospiti nel miglio-
L’attenzione al design è costante e gli
re dei modi e con la massima praticità,
standard qualitativi di realizzazione del
per una degustazione perfetta e di si-
cibo sono mantenuti e potenziati con
curo effetto scenico.
questi articoli. Con questi accessori per
Il catalogo Comatec è sicuramente un’ottima fonte di ispirazione per tro-
il finger food studiati tutto diventa speciale, stuzzicante e gradito.
vare l’articolo adatto al vostro banque-
A queste linee si affiancano anche
ting: le parole d’ordine sono qualità,
tutte le altre ecosostenibili, in risposta
design, funzionalità e fantasia che si
a questa crescente sensibilità volta
fondono perfettamente in un connubio
al rispetto della natura. Tutte le linee
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Attrezzature compostabili dei cataloghi Comatec e MyTakeAway racchiudono un esempio concreto dei valori citati in precedenza: realizzate con materiali ecologici sostenibili, offrono il meglio della comodità, dell’igiene e dell’eleganza, pensando comunque all’ambiente. Grazie alla vasta scelta di materiali innovativi ed ecosostenibili, sono le linee ideali per far colpo sui clienti di oggi che hanno a cuore l’ambiente e permettere loro una degustazione all’aperto, nel totale rispetto della natura. Le competenze di Chs Group in ambito di contenitori da asporto di tipo eco-friendly sono aumentate sempre di più negli anni, fino ad arrivare ad oggi, alla vasta scelta disponibile sui nostri cataloghi, citati in precedenza. Con l’estate aumenta anche la voglia e il desiderio di piatti freschi e gustosi, ma anche semplici e da consumare in spazi aperti e comodi. Le proposte non mancano: dall’insalata alla frutta fresca tagliata a pezzi, passando per le insalate freddo di farro e di verdure miste. Ed è così che si moltiplicano le proposte di Chs Group, dedicate a questo periodo dell’anno per permettervi di presentare le vostre creazioni nei modi migliori possibili. Il segreto per rendere gustose proposte che ai più scettici potrebbero sembrare noiose è la sem-
preparate e poste in una elegante va-
zione e, qualora si volesse dare una
plicità, anche nei contenitori per l’a-
schetta NK, contenitore multiuso, prati-
marcia in più al proprio marchio, è an-
sporto: linee biodegradabili, rispettose
co e versatile. Risulta ottimo per l’espo-
che possibile personalizzare questi ar-
della natura e, al contempo, comode e
sizione di ogni preparazione calda o
ticoli. Infatti la maggior parte dei prodot-
pratiche.
fredda, disponibile sul catalogo MyTa-
ti Chs può essere personalizzato con il
La scelta è variegata e molteplice:
keAway in otto formati, garantiranno
tuo logo o con la grafica che preferite e
le vostre insalate di frutta mista potran-
la funzionalità e la praticità, insieme
che più si adatta alla vostra attività: cre-
no essere proposte in graziosi bicchieri
all’eleganza della confezione che, con
are un brand significa anche valorizza-
in PLA dove, la trasparenza permetterà
il coperchio trasparente, permetterà ai
re il vostro prodotto rendendolo unico
di valorizzare la freschezza dei prodotti
vostri clienti di accertarsi che tutto ciò
e riconoscibile. B cod 50817
da voi realizzati e la leggerezza li rende
che proponete è fresco e genuino.
pratici e maneggevoli, con la garanzia di un rapporto qualità/prezzo ottimale.
Sfogliando questi cataloghi, le possibilità sono tante e variegate, con
Per non parlare delle insalate miste
tantissime nuove idee da utilizzare per
di farro, cereali e altri prodotti biologici:
valorizzare la propria attività di ristora-
Chs Group Via Marzabotto 16 - 26015 Soresina (Cr) - Tel 0374 340513 www.chsgroup.it
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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Attrezzature
Lucart in prima linea
per un’economia circolare della carta D
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alla collaborazione tra Lu-
Il progetto Fiberpack® in soli 4
«Fiberpack® è il progetto che rap-
cart e Tetra Pak®, nel 2010
anni, dal 2013 al 2016, ha portato a
presenta al meglio i due obiettivi nel
è nato Fiberpack®, un pro-
grandi risultati:
nostro Gruppo: sostenibilità ambien-
getto virtuoso e pluripremiato che
oltre 2,8 miliardi di cartoni per be-
tale e innovazione tecnologica», ha
rappresenta l’evoluzione della carta,
vande da 1 litro che, stesi uno dopo
dichiarato Guido Pasquini, direttore
coniugando sostenibilità ambientale e
l’altro, equivalgono a una distanza pari
commerciale di Lucart Group. «Abbia-
innovazione tecnologica. Fiberpack®
a 16 volte il giro della Terra;
mo scelto di impegnarci nell’adottare
è il materiale che si ottiene dal recu-
più di 1,2 milioni gli alberi salvati gra-
piani di sviluppo sostenibili, nel rispet-
pero delle fibre di cellulosa presenti
zie a questa iniziativa, un valore pari
to dell’ambiente e del benessere del-
nei cartoni per bevande tipo Tetra
a una superficie di più di 4.200 campi
le persone. Per fare questo, abbiamo
Pak®. Da uno solo di questi contenitori
da calcio;
ideato un vero e proprio modello di
è possibile ricavare il 74% di fibre di
oltre 73mila tonnellate di CO2 che
economia circolare della carta che, in
cellulosa, oltre al 22% di polietilene e
equivalgono alle emissioni prodotte
soli 4 anni, ci ha permesso di raggiun-
al 4% di alluminio, recuperando il 100%
da più di 578mila viaggi in auto Roma-
gere risultati importanti. Continueremo
dei componenti.
Milano.
a portare avanti questo impegno con
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Attrezzature grazie al proprio approccio all’eco-
di raddoppiare, entro il 2020, quanto
Non solo fibre di cellulosa
fatto nel 2016, arrivando a recuperare
Dal corretto riciclo di un contenitore
innovativa e sostenibile.
1 miliardo e mezzo di cartoni per be-
in cartone tipo Tetra Pak® si ottengo-
vande all’anno».
no, oltre alla cellulosa, materiali come
grande responsabilità con l’obiettivo
nomia circolare e ai consumi in ottica
«L’attenzione all’ambiente della no-
il polietilene e l’alluminio, utilizzati per
Case history di successo in Slovenia
stra azienda passa attraverso l’analisi
ricavare l’Al.Pe.®, un materiale recupe-
Nel 2015 Lucart ha avviato un proget-
dell’intero ciclo di vita dei contenitori,
rato e riutilizzato dalle industrie mani-
to in fase pilota in Slovenia, insieme
dalla scelta delle materie prime, in pre-
fatturiere per numerosi usi, dall’edi-
a una serie di partner locali, che è di-
valenza rinnovabili, alla progettazione
lizia all’arredo urbano, da oggetti di
ventata oggi una case history di suc-
fino alla gestione del post-consumo»,
uso comune come penne e righelli ai
cesso come esempio di introduzione
ha dichiarato Michele Mastrobuono,
pallet per il trasporto delle merci, dai
di un sistema di economia circolare a
direttore ambiente e relazioni esterne
sistemi di dispensazione degli asciu-
partire dal riciclo dei cartoni per be-
di Tetra Pak. «E Fiberpack® è la testi-
gamani nei bagni ai pali di ormeggio
vande tipo Tetra Pak®.
monianza di questo impegno. Impe-
nautico di Venezia.
L’iniziativa
(“Municipal
material
flow cycle of beverage cartons - Novo
gno che scaturisce dalla condivisione
Verso un’economia circolare della carta
mesto”) è nata con l’obiettivo di svi-
condividiamo con i nostri partner lungo tutta la filiera produttiva».
Grazie al progetto Fiberpack® e agli
sto un sistema di economia circolare,
ottimi risultati raggiunti in questi anni,
duraturo e replicabile a livello interna-
Come si ottiene il Fiberpack®
Lucart è oggi in grado di offrire ai con-
zionale, attraverso il recupero e la tra-
sumatori un prodotto in carta riciclata
sformazione dei cartoni per bevande
Il punto di partenza è la raccolta dif-
attraverso un progetto sostenibile e
in nuovi prodotti in carta per uso igie-
ferenziata. Questi contenitori devono
trasparente, che viene trasportato su
nico e sanitario da utilizzare presso le
essere piegati e compressi, dopo aver
un pallet riciclato e utilizzato attraver-
strutture comunali e le scuole di Novo
eliminato i residui alimentari, e avviati
so un dispenser in plastica riciclata,
Mesto.
poi al processo che li trasformerà da
derivante dal riciclo delle varie com-
Questo progetto ha visto il coin-
rifiuto in materia prima seconda. Pre-
ponenti dei cartoni per bevande. Un
volgimento di 14 istituti scolastici
via sterilizzazione e trattamento mec-
modello di sviluppo del prodotto che
dell’area urbana della cittadina slove-
canico dei cartoni raccolti, vengono
rispetta pienamente i principi dell’e-
na e segna un passo in più rispetto
quindi separate le fibre di cellulosa da
conomia circolare, che parte dalla
al solo avvio al riciclo dei cartoni per
tutti gli altri materiali. Le fibre recupe-
valorizzazione dei rifiuti attraverso un
bevande: è un’iniziativa che va ver-
rate attraverso questo processo sono
corretto smaltimento e avvio al trat-
so la costruzione di una reale con-
la base per la realizzazione del Fiber-
tamento fino alla loro piena trasfor-
sapevolezza dei benefici ambientali
pack®, il materiale con cui vengono
mazione in materie prime seconde,
ed economici derivanti dalla raccol-
realizzati prodotti in carta (carta igieni-
pronte per essere riutilizzate e im-
ta differenziata, creando valore per
ca, tovaglioli, fazzoletti e asciugatutto)
messe sul mercato.
l’economia locale nel pieno rispetto
di valori ambientali, sociali ed etici che
luppare nell’area urbana di Novo Me-
certificati EU Ecolabel e distribuiti da
dell’ambiente. Oggi il 35% delle strut-
Lucart attraverso i marchi Lucart Pro-
I riconoscimenti ottenuti
ture pubbliche di Novo Mesto utilizza
fessional EcoNatural e Grazie Natural.
Il progetto Fiberpack® è stato premia-
carta igienica realizzata da cartoni per
Questi prodotti, che si contraddistin-
to nell’ambito della 14ª edizione del
bevande e continuerà a farlo anche in
guono per il colore avana chiaro na-
“Sodalitas Social Award 2016” con il
futuro. B cod 51002
turale dovuto all’assenza di sbianca-
riconoscimento “Best in Class”, il più
mento delle fibre di cellulosa, sono
prestigioso premio sulla sostenibilità
caratterizzati da alti livelli di resistenza,
d’impresa in Italia, e ha ottenuto nel-
assorbenza e morbidezza e sono eco-
lo stesso anno anche il premio “Non
logici al 100%.
Sprecare” nella categoria Aziende
Lucart Zona Industriale - 55023 Diecimo (Lu) Tel 0583 83701 www.lucartprofessional.com
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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Attrezzature
Dag Style e Cifa
Insieme da 10 anni per la ristorazione di qualità U
50
n legame professionale ali-
2007, è simbolo della ristorazione di
specializzate per il comparto Horeca,
mentato dalla visione di un
qualità, ambasciatrice del Made in Italy
frutto di una gestione professiona-
futuro comune. Il sodalizio
nelle migliori strutture del mondo.
le e attenta alle esigenze del cliente.
fra Dag Style (azienda produttrice di
Cifa, azienda storica situata a Lo-
Dag Style, stanziata sull’altro versante
portamenu e accessori per la ristora-
mazzo (Co), in una posizione strategi-
lombardo, quello bresciano, è l’inno-
zione) e Cifa (Centro italiano fornitu-
ca fra Milano e Como, rappresenta da
vazione capace di mixare il concetto
re alberghiere) raggiunge i 10 anni di
30 anni e due generazioni l’eccellen-
di moda e ristorazione applicandolo a
successi. La loro partnership, nata nel
za nella distribuzione di attrezzature
prodotti dal design unico e inconfondi-
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Attrezzature bile. Entrambe hanno ben chiaro cosa sia un’impresa e su quali valori puntare per assicurarsi un posto da leader del settore: qualità, capacità di rinnovarsi e pianificazione di progetti concreti. Diego Angelo Guerini, presidente di Dag Style, ricorda così gli inizi della collaborazione: «In Cifa ho riconosciuto da subito un’azienda solida. Un’impresa organizzata che lavora con serietà e professionalità. Sono queste caratteristiche che mi hanno spinto ad avere un rapporto esclusivo con loro». In 10 anni di partnership, grazie al servizio efficiente di Cifa, la distribuzione di Dag Style si è inserita in modo capillare
Angelo Fanfarillo e Diego Angelo Guerini
in tutto il territorio acquisendo presti-
se sia necessario distinguersi indivi-
danneggino l’ambiente è alla base
giosi clienti di livello mondiale.
duando un elemento che le differenzi
della filosofia aziendale. Scelta che
Ad oggi lo showroom della fornitu-
dagli altri. La qualità è il valore aggiunto
ha portato a numerosi riconoscimenti
ra alberghiera di Lomazzo ospita una
che Cifa e Dag Style offrono al profes-
come il premio “Miglior prodotto so-
delle più vaste esposizioni dei prodotti
sionista.
stenibile” del 2016 assegnato alla linea
Dag Style presenti in Europa. Un cor-
La stessa che si traduce per la stori-
Eco Menu in occasione degli Hostelco
ner comprensivo dell’intera gamma di
ca fornitura alberghiera nella selezione
Awards di Barcellona, la competizione
portamenu, accessori per la tavola e
dei marchi più prestigiosi dell’industria
biennale che premia le innovazioni del
lavagne, allestito con il gusto e la raffi-
del settore Horeca, sia nazionale che
settore dell’ospitalità mondiale.
natezza di Angelo Fanfarillo, vicepre-
internazionale. Un intenso lavoro di ri-
Intanto l’azienda bresciana si pre-
sidente Cifa.
cerca che punta a rinnovare quotidia-
para a sorprendere il pubblico di Host
Imprenditore geniale e creativo ma
namente l’offerta dei prodotti per sod-
2017 (Milano, 20-24 ottobre) con tan-
anche perfezionista, Angelo ha credu-
disfare le esigenze del cliente, grazie a
te novità. «Aggiorniamo annualmente
to in Dag Style sin dal principio. «Agli
un supporto alla vendita specializzato.
le collezioni in vista di una manifesta-
inizi della nostra collaborazione - rac-
Anche per Dag Style la qualità è
zione importante come Host», spiega
conta Guerini - Angelo si era accostato
sia selezione che ricerca. Per l’azienda
Emanuele Capra, ceo di Dag Style.
da pochi anni all’azienda. Dinamico,
bresciana il lavoro di scouting è fonda-
«Presenteremo nuove linee di porta-
determinato, in lui ho colto quella ca-
mentale in quanto assicura al cliente
menu realizzate con materiali ultra-
pacità di vedere lontano, portatrice di
un prodotto duraturo, resistente e fun-
leggeri ma incredibilmente resistenti.
grandi risultati». Da quel primo incontro
zionale. Ogni materiale è certificato e
Inoltre saremo presenti in fiera anche
è nato fra i due un legame di stima e
sottoposto a stress test che ne valuta-
come sponsor tecnico dei Campionati
amicizia supportato dalla condivisione
no la resistenza simulando condizioni
mondiali di Pasticceria e gelateria e di
di valori comuni.
estreme. Solo i prodotti che superano
Cake design, organizzati dalla Fipgc
le verifiche vengono poi proposti ai
(Federazione italiana di pasticceria ge-
designer per la creazione di nuovi mo-
lateria e cioccolateria)». B cod 50854
Verso una ristorazione di qualità
delli.
Il settore della ristorazione è in conti-
I materiali utilizzati da Dag Style -
nua crescita. Nuove aziende si affac-
dalla pelle rigenerata sino alla fibra di
ciano sul mercato e il cliente, sommer-
cellulosa - rispondono a due esigenze:
so di proposte, è ormai sempre più
l’innovazione e l’ecosostenibilità. La
esigente. È chiaro come per le impre-
ricerca di proposte originali che non
Cifa Centro italiano forniture alberghiere via Della Traversa 1 - 22074 Lomazzo (Co) - Tel 02 96779084 www.cifasrl.it
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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Attrezzature
Pentole Agnelli riporta in cucina il “fornetto” dal sapore vintage L
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e cucine che nello stile si rifanno
In una cucina dal sapore fortemente
nata epoca si fa portatrice. E in cucina?
al passato hanno un fascino indi-
vintage, risuona l’eco nostalgico e ma-
Pentole Agnelli, che vede fortemen-
scutibile e inalterato, nonostante
linconico di epoche lontane. Una bel-
te legata la sua storia industriale a quel-
il variare delle mode: i dettagli ricercati e
lezza ammaliante fatta di oggetti per la
la familiare, e che fa della tradizione un
i materiali pregiati le rendono un investi-
tavola modesti ma capaci di suscitare
punto di forza della sua fucina creativa,
mento destinato a durare nel tempo. Il
grande curiosità.
in un mondo che vede cucine sempre
sofisticato gusto vintage, che si ispira sia
Il culto del vintage, oggi più che mai
più piccole e pasti sempre più veloci, ha
alle cucine di inizio Novecento che a
di moda, è attribuibile a diversi fattori: se
colto la rinnovata esigenza di ricreare
quelle degli anni Cinquanta, le trasforma
da una parte gli oggetti vintage presen-
quel “focolare domestico” che in tanti
nel cuore pulsante della casa. Uno stile
tano una qualità decisamente superiore
ricordano e, per farlo, ha riproposto un
rétro reso possibile anche grazie a tutti
rispetto a quelli prodotti in epoche re-
suo cavallo di battaglia, il “fornetto”. Tor-
quei complementi di design capaci di
centi, dall’altra ad attrarre è il carattere
nato prepotentemente di moda dopo
arredare senza per questo perdere in
evocativo che questi oggetti presenta-
essere stato messo da parte per tanto
praticità e funzionalità.
no, cultura e costumi di cui una determi-
tempo, era il forno delle nostre nonne e
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Attrezzature
Il fornetto Estense Il fornetto Estense o con occhio si adatta a ogni tipo di preparazione, dolce o salata. Si possono preparare torte o pizze, ma anche tutte le altre ricette che richiedono una cottura lenta e accurata. Si utilizza sul piano cottura a gas classico a fiamma bassa. Ha anche la possibilità di poter cucinare contemporaneamente due ricette grazie ai suoi componenti.
Il fornetto Versilia
forse anche delle bisnonne. Era il “forno” di tutti coloro che non avevano il forno.
Il fornetto modello Versilia è specifico per le torte, si compone di tre pezzi: lo spargi fiamma, il tegame con un foro al centro e il coperchio. Si utilizza sul piano cottura a fiamma bassissima: con lo stesso tempo si cucina una torta dolce o salata, senza consumare corrente elettrica del classico forno, ma utilizzando solo una piccola fiamma del gas. Come utilizzarlo: appoggiare il dischetto di ferro in dotazione sulla fiamma (fornello medio) prima di accendere il gas; dopo aver riempito la forma accuratamente oliata e imburrata, disponetela sul fornello appoggiandola sul dischetto di ferro prima posizionato; tenete la fiamma al massimo per circa 5 minuti e successivamente portatela al minimo; evitate di scoprire il fornetto per la prima mezz’ora di cottura; la cottura dei cibi dura circa un’ora.
Con occhio o senza, il fornetto - non a caso - di “Nonna Aurelia” è simile ad una pentola o a uno stampo per ciambella con un buco centrale. Ha due manici ed è corredato da un coperchio che presenta una serie di buchi che consentono al vapore di uscire. Rigorosamente in alluminio, metallo noto per la
Come utilizzarlo: posizionare la base del fornetto sulla griglia del fornello, utilizzando quello di misura media; assicurarsi che la fiamma rimanga all’interno del foro e che non lambisca mai il fornetto; inserire nel fornetto lo spargifiamma; inserire nel fornetto il supporto triangolare; appoggiare la prima tortiera; posizionare sopra la prima tortiera il supporto quadrato; appoggiare la seconda tortiera; coprire il tutto con la campana.
sua leggerezza e per l’essere un ottimo conduttore di calore, è sempre fornito
Uno strumento, il fornetto, legato ad
insieme ad uno spargi-fiamma che faci-
una cucina di tradizione, di profumi anti-
lita l’omogeneità del calore sulla super-
chi. Come gli strumenti dedicati alla sal-
ficie dello strumento.
sa di pomodoro: dallo scolapomodoro,
«Il fornetto ha riscosso fin da subito
necessario per eliminare l’acqua in ec-
un grandissimo successo», racconta
cesso dall’ortaggio, fino alle pentole
Angelo Agnelli, a capo dell’azienda
per la salsa, capaci di contenere anche
che quest’anno compie 110 anni di attivi-
fino a 96 litri di sugo. E poi ci sono tutti
tà. «Quando ancora il forno in casa era
quegli strumenti simbolo di una cucina
una rarità, con il fornetto si andava a
italiana da “pranzo della domenica”,
soddisfare un desiderio e al tempo
uno su tutti il cavagnocchi.
stesso una necessità». Risponde del re-
B cod 50881
sto all’equazione “massima resa col minimo sforzo”: ha un costo piuttosto contenuto, porta ad un notevole risparmio di elettricità, perfetto per ricette sia dolci
Pentole Agnelli via Madonna 20 - 24040 Lallio (Bg) Tel 035 204711 www.pentoleagnelli.it
che salate.
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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Attrezzature
Kuma Forni stupisce Parigi con il rotante... a pois so sonoro a 10 secondi dalla fine della cottura e comandare il forno tramite un joystick. Impostabile con diversi gradi di cottura e velocità, la programmazione è modificabile in ogni momento durante le fasi di lavorazione e prevede il giro piastra nei due sensi di marcia. Piastra sempre calda grazie ad un riscaldo ausiliario rappresentato da una resistenza elettrica corazzata. Come optional è possibile inoltre far installare sotto il piano di cottura un bruciatore a gas che, come la resistenza, permette al forno di mantenere la di Gabriele Ancona
U
54
professionali in versione mista legna e
piastra sempre a temperatura per tut-
gas per chi cerca i vantaggi di entram-
to il tempo in cui viene utilizzato. È in
n forno che ha stupito e inte-
be le modalità», ha spiegato Mauro
grado di produrre una rosa di calore a
ressato il pubblico presente
Segat, titolare dell’azienda scaligera
contatto con il refrattario di circa 60 cm
a Parigi in occasione dell’ul-
insieme ad Alessandro Fratton. Kuma
di diametro. Il forno può essere anche
tima edizione di Parizza, il Salone dei
Forni, sul mercato da oltre 15 anni, pro-
dotato di bruciatore con attivazione ma-
professionisti della pizza, della pasta e
duce per i professionisti della pizza for-
nuale o automatica. In questo caso sarà
della ristorazione italiana. Kuma Forni
ni rotanti da 4, 8, 10 e 14 pizze da 32
una sonda al laser collegata alla piastra
di San Giovanni Lupatoto (Vr), azienda
centimetri nelle versioni a legna, a gas
di cottura a dare il via al riscaldamento
di riferimento nell’universo ristorazione
e misto. «La rotazione - ha precisato
supplementare in grado di aiutare il piz-
per la produzione di forni rotanti per
Segat - assicura un’estrema facilità di
zaiolo in difficoltà nel sostenere picchi
pizzerie, si è presentata infatti nella ca-
utilizzo e rendimento costante ed ele-
di lavoro improvvisi. Diffonde un calore
pitale francese, molto sensibile alle sug-
vato, consente di risparmiare sui costi e
immediato e va a risolvere in un attimo
gestioni di design, con un forno vestito
ottimizzare le mansioni degli addetti. Il
il problema dell’abbattimento di calore
all’ultima moda, a pois e righe, pensato
moto rotatorio della piastra, infatti, libe-
della piastra di cottura che determina
proprio per questa manifestazione. E
ra il pizzaiolo dalle mansioni di controllo
una penalizzante scarsa cottura della
lo stand dove ha troneggiato ha attira-
e spostamento delle pizze per evitare
pizza nella parte inferiore. B cod 50749
to molti acquirenti richiamati, oltre che
bruciature».
dall’indiscusso elemento di arredo,
Tutti i modelli di forni Kuma, sia de-
dalle caratteristiche del rotante firmato
stri che sinistri, sono dotati di un com-
Kuma.
puter che permette di controllare la
«Abbiamo esposto il modello 105
temperatura, sapere quando le pizze
della linea mix, la nostra gamma di forni
sono quasi pronte grazie a un preavvi-
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Kuma Forni via Monte Corno 11 - 37057 San Giovanni Lupatoto (Vr) Tel 045 8753264 www.kumaforni.it
Attrezzature
luglio / agosto 2017 ¡ Italia a Tavola
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Attrezzature
Testo Saveris 2, soluzione ideale per il controllo della temperatura T
esto Spa, produttore mondiale di strumenti di misura, offre ai piccoli produttori alimenta-
Misurare la temperatura sul posto. E monitorarla ovunque
ri come i macellai una soluzione effi-
Il data logger wi-fi “Testo Saveris 2”
ciente per monitorare e documentare
permette ai macellai di tenere sotto
automaticamente le temperature nel-
controllo in maniera sicura e in ogni
le celle frigorifere. L’innovativo siste-
momento le temperature nelle cel-
ma di monitoraggio “Testo Saveris 2”
le frigorifere e nei banchi refrigerati,
fa risparmiare alle imprese l’onere di
il tutto senza dover installare alcun
leggere e documentare i dati di misu-
software e senza bisogno di proce-
ra, come avveniva con i data logger
dure lavorative continuative grazie
finora disponibili.
a un’applicazione automatica basata
viato un allarme via mail, o facoltati-
sul cloud.
vamente via sms. Oltre a questo, la
Una volta installato, il sistema controlla
documentazione ininterrotta e preci-
e
sa soddisfa i
documenta la
requisiti sem-
temperatura
pre più rigoro-
ambiente
in
si posti dagli
maniera
del
ispettori
tutto indipen-
mentari. Il si-
dente. I dati di
stema può es-
misura
sono
sere installato
trasmessi di-
in modo sem-
rettamente
plice e rapido.
al servizio di
Per l’uso del
cloud
com-
cloud, i clienti
puting - Testo
possono sce-
Cloud
via
gliere tra la
WLAN, dove
funzione gra-
possono
tuita (Basic) e
sere
-
esrichia-
la più completa
mati, gestiti e analizzati online dall’utente
tramite
smartphone,
(Advanced), in base alle loro esigenze. B cod 50752
tablet o pc. Un altro importante vantaggio del sistema: al superamento di una soglia di temperatura superiore o inferiore, all’utente viene immediatamente in-
56
ali-
Testo Spa via F.lli Rosselli 3/2 - 20019 Settimo Milanese (Mi) - Tel 02 335191 www.testo.it
Attrezzature
Colori vivaci e un’atmosfera di mare Goldplast porta in tavola la bella stagione D
urante l’estate anche la ta-
bili in modo da creare coordinati sem-
I prodotti Goldplast trovano la loro
vola cambia look. Colori e
pre nuovi, che diventano così uno stru-
anima in tre linee di piatti, presenti sia
atmosfere dal sapore marino
mento per diversificare la tavola in ogni
con forme tonde sia squadrate e in di-
diventano i veri protagonisti, regalando
momento. Un mondo esclusivo di pro-
verse colorazioni che spaziando dalle
alla mise en place un carattere fresco
dotti e accessori per la tavola monouso
tonalità opache, lucide e perfino con ri-
e spensierato, proprio come una cena
in plastica riciclabile, per interpretare le
flessi perlati riescono a soddisfare ogni
romantica in riva al mare o un pranzo in
diverse esigenze e dare sfogo alla crea-
esigenza. Vi sono poi tantissimi bicchieri
spiaggia con gli amici. Le occasioni di
tività di ciascuno.
diversi per stile e materiale, che consen-
convivialità sono tante ma hanno tutte
Grazie al connubio di stile e tec-
tono di allestire tavole più eleganti o più
un comune denominatore: la linea ta-
nologia, i piatti in polipropilene della
vivaci, senza mai rinunciare all’interpre-
bleware di Goldplast.
linea tableware garantiscono un’ottima
tazione della personalità dell’evento.
Grazie alla vasta gamma di colori
resistenza al calore e alle basse tem-
Non possono mancare le posate, anche
apparecchiare la tavola diventa ancora
perature. Le innumerevoli combinazio-
queste disponibili in tantissimi colori che
più divertente. Una mise en place che
ni possibili, la varietà di colori, forme e
si abbinano alle tonalità dei piatti e dei
riprende le nuances del mare o della
dimensioni sono la risposta ideale alle
bicchieri. Completano l’offerta le tazzine
sabbia dorata, caratterizzata da forme ri-
necessità di un mondo professionale in
e tazze per le bevande calde, come tè
cercate e massima sicurezza diventa un
continua evoluzione, che fa della sicu-
e caffè, per accompagnare gli spuntini e
tutt’uno con l’ambiente, regalando agli
rezza alimentare unita al design un im-
le merende. B cod 50819
ospiti momenti indimenticabili.
portante punto di forza. Questo fa della
Romantico o sbarazzino, serio o un
linea Goldplast dedicata alla tavola, una
po’ brioso: ogni stato d’animo riuscirà a
soluzione unica, ricercata dai migliori
trovare la giusta declinazione nelle linee
professionisti e dai consumatori più esi-
di piatti, bicchieri e posate, tutti abbina-
genti.
Goldplast via Campi Maggiori 27/A - 21051 Arcisate (Va) - Tel 0332 470 249 www.goldplast.com
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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Attrezzature
FOOD TECHNOLOGY
La tecnologia fa cucinare i robot
Crescono le startup e hanno successo L’
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intelligenza, una parola che
riescono a compiere attività umane,
parole), l’intelligenza
si usa sempre meno, quasi
rivestendoli di intelligenza. Nel lessico
artificiale nel mondo
desueta. Oggi vanno molto
comune al mondo degli umani è rima-
del food.
di moda termini come resilienza, skills,
sta solo l’intelligenza emotiva, ovvero
Innit è una star-
adattamento, capacità, competenze.
la capacità di saper modulare rapporti
tup fondata da Kevin
Sembra quasi andar scomparire il
sociali e le reazioni emotive.
concetto e l’attributo di “intelligente”,
Tra tutti i settori del lavoro e del-
Brown ed Eugenio di Giovanni Romito Menvielle, con sede
come se alla parola si associasse il si-
la creatività produttiva umana, oggi
a Redwood in California. La sede è un
gnificato di secchione, saccente o sa-
investiti dall’automazione e dalla ro-
vero e proprio paradiso dell’intelligen-
pientone, quasi un risvolto negativo,
botizzazione, il food&beverage non
za artificiale in cucina, dove i tecnici
si preferisce essere brillanti o “perfor-
poteva esimersi dall’essere interes-
sperimentano metodi di cucina del
manti”, l’intelligenza è una virtù quasi
sato dall’applicazione dell’intelligen-
tutto sorprendenti. Basti pensare che
meccanica, di un mondo predigitale.
za artificiale. In particolare in questo
i forni creati da Innit riconoscono tutte
Tuttavia, mentre questa considera-
articolo vogliamo soffermarci sulle
le caratteristiche specifiche del cibo
zione vale pienamente per gli esseri
cosiddette “cucine intelligenti”. Vere e
per poi auto-programmare la ricetta e
umani, ciò non vale per il mondo del-
proprie fucine di manicaretti basate su
la cottura. In particolare la cucina In-
le macchine, dove l’attributo di intel-
bracci meccanici, sensori e algoritmi.
nit riconosce i cibi già quando sono in
ligente sta gradualmente diventando
Complessi marchingegni che posso-
frigo, misurando e registrando quanto
appannaggio totale del mondo artifi-
no aiutare, integrare o in qualche caso
sono vecchi o maturi. In base all’età
ciale, dei robot. “Intelligenza artificia-
sostituire addirittura cuochi, brigate e
del cibo la cucina deciderà automa-
le”, “macchine intelligenti”, “sistemi in-
camerieri. In particolare tratteremo
ticamente come proporlo ai propri
telligenti”, sono svariati i termini che si
di tre startup che hanno introdotto in
“clienti”. Ad esempio, se in frigo vi è
associano al mondo degli oggetti che
modo intelligente (scusate il gioco di
un pomodoro ancora fresco, mes-
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Attrezzature so da poche ore, la cucina proporrà
ingredienti e compone i piatti. Infine
un’insalata, magari caprese se riesce
non poteva mancare uno sguardo
Inoltre i clienti hanno la possibilità
a individuare nel frigo la presenza di
alla pizza, che da buon napoletano
di ordinare alimenti di accompagna-
mozzarella. Se invece il pomodoro
cercherò di trattare con i guanti, visto
mento della pizza, come dolci e insa-
viene riconosciuto come maturo, la
che dalle mie parti di pizzaioli ce ne
late. I furgoni infatti interagiscono con
stessa cucina proporrà di cuocerlo,
sono tanti e volentieri metterebbero
altre aziende partner “non pizza”, che
magari raccogliendo un’adatta tipolo-
nel forno le macchine che tentano di
vengono individuate sul percorso per
gia di pasta dalla dispensa e un po’ di
sostituirli.
l’acquisto delle richieste dei clienti.
Parmigiano, per mettere su un ottimo
dopo essere partito.
Ad ogni modo, visto che nella no-
Ovviamente il forno può ritardare la
stra rubrica non siamo tecnofobi, par-
partenza della cottura, se il furgone
I fondatori hanno puntato tutto sul-
liamo di Zume Pizza, la più famosa piz-
si ferma ad acquistare un dessert o
la riduzione dei costi per consentire
zeria quasi totalmente automatizzata
un’insalata.
alla tecnologia di diffondersi anche nei
che ha sede proprio nella mitologica
Come già accennato non ci lan-
mercati consumer. Riusciranno nella
Mountain View in California, ovvero
ceremo in diatribe filosofiche o socio-
loro difficilissima sfida? Solo il tempo
quello che oggi corrisponde all’olim-
logiche sulle conseguenze dell’auto-
e il mercato potranno dirlo. Macchine
po dell’antica Grecia. La startup è sta-
mazione nel mondo del lavoro e del
pensate su misura per preparare mi-
ta fondata da Alex Garden e Julia Col-
food, ma ovviamente non possiamo
gliaia di varianti dello stesso piatto, la
lins nel 2016. Il modello di business è il
che prendere atto di un processo
cuoca in questione si chiama “Sally”,
seguente: i pizzaioli impastano e pre-
che sta prospettando un mercato e
the Salad Machine. Un progetto della
parano i dischi, i quali vengono inseriti
che probabilmente potrà modificare,
seconda startup che presentiamo in
in 56 forni installati su furgoni dotati di
anche sensibilmente, le abitudini dei
questo articolo, ovvero Chowbotics,
Gps. I forni vengono governati in base
consumatori, magari all’inizio anche
nuova realtà aziendale nata da im-
alle scelte dei clienti e alla distanza
solo dei più evoluti. D’altronde, se
prenditori non proprio “millennials”,
dall’abitazione di consegna, in modo
pensiamo ad applicazioni nelle quali il
persone mature che vengono da vari
tale che le pizze siano recapitate ap-
food&beverage è una utility, come la
settori. Sono già riusciti a racimolare 5
pena sfornate e perfettamente cotte.
ristorazione ospedaliera o aziendale,
milioni di dollari in una poderosa attivi-
Il forno inoltre aggiunge gli ingredienti
molte startup potrebbero consentire
tà di crowdfunding. Il business model
e i condimenti in corso di consegna,
di abbattere i costi e concentrare le ri-
di Chowbotics, rispetto a Innit, si basa
quindi può eseguire comande anche
sorse sul core business. B cod 50724
spaghettino allo scarpariello.
sulla varietà di proposte ma richiede un lavoro preliminare di fornitura degli ingredienti alla macchina. Sally, a mezzo di un sistema complesso di tubi ad aspirazione, sceglie gli ingredienti e compone i piatti, sulla scorta delle preferenze del “cliente”. Il Ceo Deepak Sekar, giura e spergiura che Sally sarebbe pronta a sbarcare sul mercato. con delle versioni consumer. Accordi sono stati stretti con alcuni importanti ristoranti americani tra cui il Mama Mia di Campbell e la caffetteria aziendale della H-e-b Grocery in Texas. In definitiva, se volessimo arrivare al nocciolo, Chowbotics propone un distributore automatico intelligente di nuova generazione, che miscela gli
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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Alimenti
Claudio Grossi, Silvio, Andrea, Massimo e Federica Grassi
Molino Grassi sceglie i grani antichi
per tutelare lavoro e biodiversità L
a ricerca dei grani antichi di Mo-
lavoro svolto da anni a fianco dell’agri-
tuale, dovuto alla progressiva perdita di
lino Grassi nasce nel 2013 gra-
coltura biologica, in questo modo si
competitività delle stesse. Queste aree
zie alla collaborazione con
conserva il patrimonio di biodiversità
marginali, in cui le rese sono media-
Claudio Grossi, agricoltore par-
territoriale, si crea una
mente inferiori, sono ideali per la produ-
mense appassionato di biodi-
nuova redditività per
zione di prodotti biologici e di nicchia.
versità. Nei suoi campi sulle
gli agricoltori e la riqua-
Appare dunque vincente l’associazione
colline parmensi inizia a semi-
lificazione di terreni co-
tra biodiversità e biologico.
nare una varietà di grano anti-
siddetti
“mariginali”.
Dall’utilizzo in panificazione dei gra-
ca e particolare, chiamata Mira-
Proprio per questo Mo-
ni antichi, abbinati a metodi tradizionali
colo per via della sua spiga
lino Grassi partecipa al
di lavorazione, si ottengono prodotti da
grossa contenente molti più
progetto della Regione
forno unici. Non si tratta di un ritorno no-
chicchi del normale. Questo
Emilia Romagna Bio²
stalgico al passato ma di un consapevo-
grano, come quasi tutti quelli
(bio al quadrato), per ri-
le guardare al futuro per non perdere
antichi, è altissimo, raggiunge
portare
competitività
quel patrimonio di biodiversità territoria-
alle aziende agricole di
le e varietale che ha fatto la storia del
circa 1,60 m di altezza. La ricerca di Claudio Grossi e Molino Grassi
montagna e di alta collina attraverso la
porta alla miscela di quattro varietà anti-
valorizzazione della agro-biodiversità e
che: Miracolo, Virgilio, Ardito e Fiorello,
la coltivazione in biologico.
che vengono macinate in esclusiva.
60
L’abbandono delle aziende agricole
Per Molino Grassi coltivare grani an-
in montagna ed alta collina da parte de-
tichi è stata una naturale evoluzione del
gli agricoltori è un fenomeno molto at-
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
nostro cibo. B cod 50869 Molino Grassi via Emilia Ovest 347 - 43126 Parma Tel 0521 662511 www.molinograssi.it
Alimenti
luglio / agosto 2017 ¡ Italia a Tavola
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Alimenti
Dagli studi sul monococco la pizza gourmet tra gusto e salute
I
n tempi come questi in cui investire
sazioni fresche e pungenti. Con il mo-
è considerato più un rischio che
nococco, molto difficile da lavorare,
una scelta saggia, come si fa a pen-
Franco Pepe ha dovuto fare molte pro-
sare di puntare su un ingrediente poco
ve, accelerando i tempi di lievitazione e
remunerativo e con una bassa resa
riducendo la quantità di sale rispetto ad
come il monococco? All’Albereta Relais
un impasto più tradizionale. Un grande
& Châteaux in Franciacorta lo hanno
lavoro di squadra per riportare alla luce
spiegato Franco Pepe, maestro interna-
un prodotto antichissimo, in cui Molino
zionale della vera pizza, e Fabio Abbat-
Piantoni è stato uno dei principali prota-
tista, executive chef dell’Albereta, pre-
gonisti insieme all’Università di Brescia,
sentando in esclusiva Nativa, l’innovati-
studiando le proprietà del monococco
va pizza vegetariana a base di grano
e collaborando gomito a gomito con
monococco coltivato da Molino Pianto-
Franco Pepe. Grazie ad un team di eccellenza è
ni, il cui nome riprende proprio una delle nuove linee di farina del molino.
stato realizzato un prodotto nuovo, fuo-
Un prodotto gustoso, sano, vegano
ri dagli schemi, che rappresenta una
e ad alta digeribilità. Di colore più scuro
vera e propria evoluzione rispetto a
rispetto alla pizza tradizionale, sottile e
quella che è la pizza tradizionale. Nati-
più bassa nei bordi. All’assaggio è croc-
va si può gustare in esclusiva a La Filia-
cante, friabile e fresca. Una pizza leg-
le, la pizzeria gourmet di Franco Pepe
gerissima in pieno “stile Franco Pepe”,
all’interno dell’Albereta. B cod 50615
dove il topping creato da Fabio Abbattista è totalmente vegano: al pomodoro si abbina l’hummus realizzato con avocado e ceci di Cicerale, mentre i ger-
Molino Piantoni via Cologne 19 - 25032 Chiari (Bs) Tel 030 711001 www.molinopiantoni.it
mogli di rucola selvatica regalano sen-
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Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Tutto il buono del monococco Con Farina Celtica Molino Piantoni si ottengono prodotti con aromi e fragranze particolari e con un buon apporto di vitamine ed oligoelementi. Oltre ai sacchi da 10 e 25 kg, sono disponibili sacchetti da 500 g in atmosfera modificata, per mantenere tutte le caratteristiche organolettiche del prodotto senza bisogno di aggiungere conservanti o stabilizzanti. È particolarmente indicata per la produzione di prodotti ad alta digeribilità e ad elevati valori nutrizionali. Ideale per pane, pizze, dolci e impasti soffici ed elastici.
laNapoletana Alimenti
Farina per veri pizzajuoli Q
uando si pensa a Napoli,
re delle origini parli
cottura un cornicio-
l’immaginario comune va a
nel tempo e possa
ne perfettamente
un’esplosione di colori, di
raggiungere, intatto,
sviluppato e dora-
energie, a una vitalità anarchica e fuori
i palati di tutto il
to. Una farina vera-
dagli schemi. Tuttavia, la terra parteno-
mondo.
ce, la farina giusta
pea è anche capace di disciplinare se
L’Associazione
per una pizza fir-
stessa e le sue ricchezze, preservan-
verace pizza napo-
mata da un vero
done l’anima originaria dalle evoluzioni
letana (Avpn) nasce
pizzajuolo
delle mode e dai gusti a breve scaden-
proprio con l’inten-
grado di esaltare il
za. Un perfetto esempio di questa ca-
to di promuovere
gusto dei suoi in-
pacità è rappresentato dalla pizza na-
e tutelare, in Italia
gredienti principe
poletana, dove la parola “verace” ha un
e nel mondo, la
della verace pizza
significato semplice e potente: veri in-
“Vera pizza napole-
napoletana: il po-
gredienti e vere regole, perché il sapo-
tana”: il prodotto tipi-
modoro, la mozza-
Eduardo Ore
e
in
co realizzato secon-
rella e l’olio extra-
do le caratteristiche
vergine
descritte nel Disciplinare internazionale
d’oliva.
B cod 51025
per l’ottenimento del marchio collettivo, in vigore dal 1984. Fregiarsi del “bollino Avpn” per una pizzeria significa dunque far parte di un
Molino Dallagiovanna via M. del Pilastro 2 - 29010 Gragnano Trebbiense (Pc) - Tel 0523 787155 www.dallagiovanna.it
gruppo ristretto e prestigioso di ambasciatori del Made in Italy gastronomico, proprio come Molino Dallagiovanna che con la sua farina speciale laNapoletana ha conquistato il grande cuore partenopeo dei pizzajuoli, come il Maestro del Gusto Eduardo Ore, professionista autorevole che ne promuove virtù, vantaggi e caratteristiche ad alto contenuto di servizio nel corso di workshop e showcooking in ambito nazionale e internazionale. laNapoletana Dallagiovanna è una farina ad elevato valore aggiunto che consente di ottenere una pasta morbida, elastica e facile da lavorare e a fine
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Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
I prossimi appuntamenti di Molino Dallagiovanna Dopo la pausa estiva il Molino sarà impegnato in diversi eventi, che vedranno i Maestri del Gusto e le Farine Dallagiovanna protagonisti di importanti dimostrazioni. Si parte con Ristogolf (l’8 e il 27 settembre), per poi proseguire con Sweety of Milano (a Milano dal 16 al 17 settembre) e Panettone Caracciolo (a Reggio Calabria il 24 settembre). Ottobre e novembre altrettanto ricchi di novità e manifestazioni: seguiteci sul nostro sito per tutti gli aggiornamenti!
Alimenti
Felicetti, una storia fatta di passione Pasta e qualità da quattro generazioni
Riccardo Felicetti
D
astroungarico costruendo ponti. A Pre-
gliore monovarietale
dazzo, fino al 1918, eravamo una mino-
da Manfredonia, il far-
ranza etnica dell’impero, ma rispettata.
ro dallUmbria...
Nel 1908 mio bisnonno acquistò il pasti-
Oggi il pastificio
ficio firmando un contratto in lingua ita-
Felicetti occupa 65
liana e tradotto in tedesco solo successivamente. Il pastificio ha superato due
persone ed è il secon- di Andrea Radic do datore di lavoro del territorio e negli
guerre, durante la prima queste monta-
ultimi dieci anni è cresciuto del 9%
gne furono uno dei teatri più cruenti, ma
all’anno. Riccardo Felicetti si muove
producevamo i “Tubets”, una sorta di
all’interno del pastificio con grande na-
maccherone che i soldati cuocevano
turalezza e ricorda: «Qui giocavo da
nella neve sciolta».
bambino facendo ammattire sia nonno
Negli anni ‘20 il pastificio cominciò a al bisnonno Valentino a Ric-
utilizzare grano duro, nel 1930 viene
cardo, quarta generazione
elettrificata l’azienda, poi, negli anni ‘40
e guardavo un cielo di spaghetti». Riccardo, il segreto della pasta?
con il fratello Enrico e i cugini
viene sequestrato tutto, c’era una ca-
«Sono due, la trafilatura in bronzo e
Paolo, Stefano e Nadia, i Felicetti da
serma delle SS e nel ‘45 un incendio
in cucina; mentre cuoce, la pasta soffre
Predazzo, cuore della Val di Fiemme, si
distrugge il pastificio. Nel 1956 il Pastifi-
di solitudine, non lasciamola sola, altri-
dedicano a produrre un bene primario,
cio Felicetti rinasce con grandi innova-
menti risponde in malo modo».
consumato dal 99% degli italiani: la pa-
zioni ma nel rispetto della tradizione e
sta. In questo mestiere, fatto di arte, pas-
delle materie prime. Arriva la prima
sione, innovazione, hanno investito
esportazione in Austria e poi lo sviluppo
molto e continuano a farlo, ma soprat-
verso nord. E si arriva agli anni 2000 e
tutto ne traggono valori per la propria
ai giorni nostri con ricerca dei migliori
famiglia, per i 65 dipendenti e le loro
fornitori dalla Sicilia alla Daunia, la mi-
famiglie e per la comunità locale. «Abbiamo firmato da pochi giorni un accordo con le autorità locali - spiega Riccardo Felicetti - per la realizzazione di un nuovo, secondo stabilimento e lo faremo qui, nella nostra valle. La nostra è la pasta delle Dolomiti, e vogliamo continuare a scriverlo sulle confezioni. La nostra imprenditorialità è espressione del territorio, qui vogliamo continuare a crescere e investire qui, da dove partì mio bisnonno Valentino che faceva il muratore e girava l’impero
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che papà, mi sdraiavo sotto l’essicatoio
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
B cod 50616 Pastificio Felicetti via Don Felicetti 9, 38037 Predazzo (Tn) Tel 0462 508600 www.felicetti.it
Alimenti
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Alimenti
Orobica Pesca si rinnova a Clusone Negozio più ampio con offerta arricchita E
68
ra il 1995 quando Orobica Pe-
veva essere un negozio “stagionale”,
Dal 23 giugno scorso è già attivo il
sca approdò a Clusone (Bg). A
che sfruttava l’afflusso dei numerosi vil-
nuovo negozio dove è stata trasferita la
30 anni esatti dalla nascita
leggianti nel periodo estivo, è diventato
storica attività: un negozio nuovo, più am-
dell’azienda, fondata nel 1965, dopo i
negli anni uno dei negozi di punta di Oro-
pio e accogliente, dove alle solite propo-
successi dello storico negozio di via
bica Pesca non solo in estate ma durante
ste di prodotti ittici freschi di alta qualità,
Bianzana a Bergamo e la continua cre-
tutto l’anno.
alla cortesia e preparazione del persona-
scita dell’attività all’ingrosso al servizio
Con il passare del tempo anche i ne-
le, si è aggiunta una nuova proposta: la
della ristorazione, nel mese di marzo del
gozi invecchiano e hanno bisogno di rin-
gastronomia pronta, preparata ogni gior-
1995 Orobica Pesca decide di accettare
novarsi. Orobica Pesca non ha perso
no nella cucina attrezzata, che va a com-
una nuova scommessa: aprire una pe-
l’occasione: a Clusone è iniziata la ristrut-
pletare, con le stesse caratteristiche di
scheria in montagna.
turazione dello storico Hotel Europa,
alta qualità da sempre proposte, un nuo-
All’inizio l’impresa appare ardua: una
chiuso ormai da tempo, dove è stata pro-
vo servizio, già sperimentato e apprezza-
pescheria in una valle abituata a ben al-
gettata una nuova zona commerciale al
to da anni nel punto vendita principale a
tre delizie enogastronomiche. La sfida è
pian terreno ed una nuova zona residen-
Bergamo. B cod 50866
abituare i residenti della valle a ritagliarsi
ziale ai piani superiori. Ed è proprio in
nel proprio menu uno spazio per il pesce
questa storica ma prestigiosa nuova
fresco di mare, magari da consumarsi
sede, sulla via principale di Clusone, viale
con la più tradizionale polenta. I risultati
Gusmini, che Orobica Pesca ha deciso di
non tardano ad arrivare e quello che do-
rinnovarsi e ripartire alla grande.
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Orobica Pesca viale Gusmini 3 - 24023 Clusone Tel 0346 25985 www.orobicapesca.it
Alimenti
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Alimenti
Energia e vitalità con il sorbetto a base di Açai, la bacca dell’Amazzonia stentamento da questa attività: sono considerati a tutti gli effetti dei guardiani della foresta. Superfood sotto ogni punto di vista, quindi. Dal Brasile più incontaminato Ecofresch raggiunge così i consumatori con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’alimentazione con ingredienti naturali e benefici per la salute. «Grazie all’alta presenza di antociani - spiegano i titolari dell’azienda - le bacche di Açai sono in grado di contrastare i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento precoce. Le analisi di laboratorio hanno evidenziato anche grandi di Gabriele Ancona
È
70
Sergio Baraldi, che nel 2016 hanno fon-
quantità di steroli, che svolgono un’im-
dato a Bergamo Açai Vitae, l’azienda
portante azione antinfiammatoria. L’ele-
il frutto con più antiossidanti al
che distribuisce in esclusiva Ecofresh,
vata concentrazione di acidi grassi,
mondo. Si chiama Açai, assomi-
leader nella trasformazione dell’Açai in
come omega 3, omega 6 e omega 9,
glia a un acino d’uva di colore
sorbetto.
Ecofresh,
favorisce inoltre l’ab-
viola e viene prodotto da una palma di
100% vegetale e na-
bassamento del cole-
grandi dimensioni che cresce nella fore-
turale, non contiene
sterolo e la prevenzio-
sta amazzonica brasiliana. L’albero
latte, glutine e conser-
ne di malattie cardiova-
dell’Açai (euterpe oleracea) è stato sco-
vanti e viene proposto
scolari».
perto di recente, ma il suo frutto è stato
nei gusti guaranà e gua-
Le bacche di Açai
subito classificato dalla ricerca etnobota-
ranà con polpa di bana-
contengono anche gran-
nica come il più nutriente di tutta la fore-
na in barattoli da 200,
di quantità di fibre che fa-
sta amazzonica. La quantità di antiossi-
500 e 1.020 grammi.
voriscono la regolarità in-
danti presente nelle bacche di Açai è 35
Ulteriore valore ag-
testinale e migliorano la
volte superiore a quella dell’uva, bacche
giunto di questo prodot-
funzionalità dell’apparato
di piccole dimensioni, ma ricchissime di
to che si sta facendo cono-
proteine, vitamine e minerali.
scere e apprezzare sul mercato è relati-
per i consumatori si traducono nel piace-
digestivo. Punti di forza che
Il modo migliore per gustare questo
vo all’impatto ambientale. Il frutto cresce
re di scoprire un frutto-gelato tutto gusto
frutto prodigioso è nella forma di sorbet-
senza l’intervento invasivo dell’uomo
e salute. B cod 50928
to, che ne mantiene le proprietà all’80%.
che possa compromettere, devastare o
In Italia il superfood dell’Amazzonia in
deforestare l’area geografica. La raccol-
veste di semifreddo si sta facendo cono-
ta è infatti effettuata in maniera manuale
scere grazie all’intuizione di due impren-
da persone che vivono in prossimità del
ditori italobrasiliani, Marinelva Pelissoni e
Rio delle Amazzoni e che traggono so-
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
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Italia aaTavola Tavola· ·dicembre luglio / agosto 20172015 Italia / gennaio
LE RADICI DEL CIBO
Con le susine, un pieno di salute Consigliate nella stagione estiva F
rutto tipicamente estivo, colo-
Italiana, varietà apprezzata già dal 1500.
che lo rendono incon-
rato, dolce e succoso, molto
Sapore lievemente acidulo per via della
fondibile. L’etimologia
spesso la susina è impropria-
presenza di acido malico, sono saporite,
araba ricorda il luogo
mente chiamata col sinonimo di pru-
versatili, ipocaloriche, contenendo solo
di provenienza, alcuni
gna. Si tratta di due specie diverse che
35 calorie ogni 100 grammi di prodotto.
però affermano che in
appartengono alla famiglia delle Rosa-
Con notevoli proprietà antiossidanti, las-
ceae: Prunus domestica e Prunus sali-
sative, diuretiche per via della presenza
passato erano raccol- di Piera Genta te quando cadevano a
cina, rispettivamente indicati, comune-
di potassio, ricchissime di acqua, rinfre-
terra con una ramazza e da qui il nome.
mente, come “susini europei” e “susini
scano, dissetano, sono consigliate so-
La coltivazione sembra risalga alle pri-
cino-giapponesi”. Originaria dell’Asia, da
prattutto ai bambini e agli anziani. Il frut-
me crociate in Terra Santa o alle invasio-
Damasco, in Siria, deriva la varietà che
to del susino si caratterizza per essere
ni saracene. I frutti sono consumati fre-
si chiama damascena o damassina. Co-
spiccagnolo a polpa consistente e vie-
schi, ma si prestano alla trasformazione
nosciute al tempo degli Etruschi, le susi-
ne sfruttato soprattutto per il consumo
in frutta cotta per il consumo immediato.
ne sono diventate uno dei frutti pregiati
fresco. Le aree susinicole più importanti
Cotti in tegame o al forno sono un tipi-
della cucina dei Romani, citate fra le go-
sono Emilia Romagna, con il 35% dell’in-
co accompagnamento del fritto misto
losità del banchetto di Trimalcione (“Poi
tera superficie nazionale, e Campania
piemontese. Dal 2006 sono tutelate dal
dei salsicciotti a rosolare su una gratico-
(23%); seguono Piemonte (6,9%), Lazio
Consorzio di promozione del Ramassin
la d’argento e sotto la graticola susine di
(5,8%), Marche (4,5%), Basilicata (4,4%).
del Monviso.
Fa parte del gruppo delle susine ori-
Altro Presidio Slow Food sono le
Oggi ne esistono più di mille varie-
ginarie della Siria anche il Ramassin del
susine bianche di Monreale, tradizio-
tà che si differenziano in relazione alla
Saluzzese, Presidio Slow Food. Il frutto,
nali della Conca d’Oro, descritte già
colorazione della buccia, gialla o viola-
di piccole dimensioni, presenta a matu-
nell’Hortus Catholicus del 1696 del mo-
cea, e all’epoca in cui avviene la matu-
rità un colore blu violaceo e una volta
naco Francisco Cupani. Sono piccole, a
razione. Una delle più antiche varietà di
maturo tende a cadere a terra. Il frutto,
buccia gialla chiara, con due varietà re-
susino europeo è rappresentata certa-
oltre che per le piccole dimensioni, si
cuperate grazie ad un lavoro del diparti-
mente dal gruppo della Regina Claudia,
differenzia dalle comuni susine per la
mento di Colture arboree dell’Università
citata da Giorgio Gallesio nella Pomona
sua dolcezza e per la sua aromaticità
di Palermo. B cod 50970
Siria con chicchi di melograno”).
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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Alimenti
Tiella di patate, riso e cozze
Un successo la 2ª giornata mondiale conseguire questo obiettivo i ristoratori si sono impegnati a prepararla secondo le regole e utilizzando la migliore materia prima, perché un piatto che rappresenta un territorio deve essere sempre raccontato nel migliore dei modi». Proprio il racconto al tavolo fatto dal personale di sala o direttamente dal cuoco, infatti, è stato particolarmente apprezzato dai presenti, che hanno vissuto l’esperienza gastronomica non solo come un momento conviviale ma anche come un arricchimento culturale servito
N
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insieme alla gustosa pietanza e, inoltre, on c’è ricetta della cucina
collaborazione del Cim (Chef italiani nel
hanno potuto portare via, come ricordo
pugliese capace di scatena-
mondo), ha voluto dedicare una Giorna-
della serata, la ricetta ufficiale elaborata
re così tante discussioni e,
ta a questo piatto, che è da considerarsi
da Romano per l’Accademia Italiana di
spesso, addirittura polemiche, al pari del-
sicuramente simbolo della gastronomia
Gastronomia e Gastrosofia, l’organismo
la Tiella di patate, riso e cozze. Ognuno
di un territorio che si snoda dalle lagu-
internazionale creato da Alex Revelli So-
ha il suo segreto, tutti la sanno preparare
ne del Gargano fino all’estrema punta di
rini e dal compianto Mario Giorgio Lom-
meglio di chiunque altro, oppure hanno
Leuca, passando dalle colline della Mur-
bardi, scomparso poco più di un anno fa.
una nonna che “come la fa lei, nessu-
gia e da Taranto, la città dei due mari e
Sull’onda del successo di questa se-
no”. Tante sono le diatribe che nascono,
delle cozze (ingrediente fondamentale).
conda edizione - la prima si è svolta nel
spesso anche feroci, sui social, soprattut-
Si è voluto anche, con questa mani-
2013 - gli organizzatori sono già al lavoro
to tra blogger, appassionati e persino chi,
festazione di cui Italia a Tavola era media
per ampliare il format e renderlo fruibile
pur non avendola mai preparata in vita
partner, tracciare le linee guida della ri-
anche al di fuori dei locali, con la possi-
sua, è sicuro di conoscerne tutti i segreti
cetta, divulgando la corretta preparazio-
bilità di effettuare degustazioni itineranti
perché “sono barese purosangue, cosa
ne, fugando i dubbi che la riguardano e
e un concorso per premiare la migliore
vuoi capirne tu”.
dipanando le futili diatribe sull’argomen-
Tiella, con lo scopo di far conoscere
Per celebrare questa ricetta dell’an-
to, consentendo anche le reinterpreta-
sempre più questo piatto, semplice e
tica tradizione pugliese, la sera dello
zioni personali attraverso l’utilizzo degli
complesso al tempo stesso, simbolo
scorso 1 luglio, in numerosi ristoranti in
ingredienti che la compongono.
della gastronomia di una Regione che,
Italia e all’estero, su idea del gastrono-
«Con la Giornata mondiale della Tiel-
negli ultimi anni, ha già avuto, grazie alla
mo Sandro Romano e col patrocinio
la di patate riso e cozze - ha dichiarato
bellezza del suo mare, dell’entroterra e
dell’Accademia Italiana Gastronomia e
Romano - si è voluto offrire un momen-
delle sue città dalle accattivanti architet-
Gastrosofia e del network aggregativo
to di gioia e di soddisfazione soprattutto
ture romaniche e barocche, una meritata
“Mordi la Puglia”, l’associazione culturale
a chi ha voglia di scoprire tutto il gusto
esplosione dal punto di vista turistico.
La Compagnia della Lunga Tavola, con la
di una cucina diversa dalla propria. Per
B cod 50942
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Alimenti
luglio / agosto 2017 ¡ Italia a Tavola
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Olio
Umbria, terra di grande fascino e di oli extravergine d’eccellenza Q
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uasi tutto il territorio italiano
lelo nord, fino alla Sicilia, che sfiora il
di questi è l’Umbria,
possiede centinaia di va-
39°, ottimi sentori escono dai frantoi
incastonata nell’Italia
rietà di olive, denominate
delle varie regioni.
centrale, non bagnata
cultivar, che caratterizzano e rendono
Ma ci sono dei luoghi nei ricor-
dal mare ma coperta
unici per profumi e caratteristiche gli oli
di dell’uomo che fanno associare un
da colline, delicate
extravergine. Dal Trentino, al 45° paral-
territorio all’eccellenza dell’olio. Uno
zone montuose e fo- di Fausto Borella
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Olio rietà più diffuse sono la Dolce Agogia,
Assisi-Spoleto (Moraiolo 70%, Frantoio
il Frantoio, il Moraiolo e il Leccino, tipi-
15%, Leccino 15%) al naso è intenso e
che varietà della zona.
si distinguono piacevoli note vegetali
Tralasciando le grandi industrie
e fruttate di banana verde, erba e pe-
che furbescamente imbottigliano un
perone. Struttura intensa in bocca con
olio di dubbia provenienza spaccian-
squisite note amaricanti provenienti
dolo per caratteristico della zona, an-
dalla mandorla amara che persistono
diamo alla ricerca di cultivar e aziende
in bocca. Ottimo su un carré di agnello
olivicole davvero splendide, che non
in crosta di pomodori e olive o spiedi-
solo producono oli indimenticabili, ma
ni misti. I funghi di stagione o i pesci
possono anche accogliere il turista in
del vicino Lago Trasimeno esalteran-
luoghi che rimarranno per sempre. Di
no le pietanze. Se se ne dispone una
seguito segnaliamo solo alcune delle
bottiglia in più, merita assolutamente
tante aziende che lavorano in maniera
creare una maionese fatta in casa uti-
impeccabile.
lizzando quest’olio evitando oli di semi
L’Olio “Cerquepapa” Blend Bio-
assolutamente non indicati.
logico (Moraiolo 70%, Frantoio 20%,
L’Olio Dop Umbria Colli Martani
Leccino 10%) dell’Azienda agricola Villa
(Frantoio 65%, Moraiolo 20%, Leccino
della Genga (www.leterrediporeta.it)
15%) delle Cantine Lungarotti (www.
è un denocciolato che nel bicchiere si
lungarotti.it) al naso è molto fine e
presenta particolarmente denso. Fre-
ricco di riconoscimenti tra cui si di-
sche note vegetali e speziate ricondu-
stinguono il carciofo, i fiori bianchi ed
cibili all’erba appena tagliata e al pepe
anche un leggero tocco che ricorda la
bianco. Piacevole la nota fruttata finale
mandorla. In bocca crea una sensazio-
di mela verde. Al palato si avvertono
ne amara ma bilanciata, chiudendo in
un susseguirsi di note amare e piccanti
maniera prolungata con piacevoli sen-
fino a riconoscere la foglia di rucola, la
sazioni vegetali. Ottimo su una bistec-
salvia e la melanzana. Finale speziato.
ca alla griglia accompagnata da pata-
Olio potente e molto persistente, que-
te al forno o per contrastare il sapore
sto blend persisterà ancora per molti
dolce di una zuppa di farro. Merita fare
mesi. La gamma di abbinamenti in
una sosta nell’albergo dell’azienda per
questo caso sarà particolarmente va-
poi visitare il museo dell’olio unico nel
reste. La terra di San Francesco, dove
riegata; si va a contrastare la tendenza
suo genere.
a volte il tempo sembra si sia davvero
dolce di una vellutata di porri o cipolle,
Altra Corona Maestrod’olio, l’olio
fermato per i suoi luoghi incantati, le
ad esaltare per concordanza una bi-
Mosto d’Oliva (Moraiolo 60%, Fran-
pievi, le rocche e gli insediamenti sto-
stecca alla brace con patate arrosto.
toio 20%, Leccino 20%) dell’Azienda
rici che ancora tramandano tradizioni
Migliorerà uno spaghetto “sciuè-sciuè”
agraria Giulio Mannelli (www.agraria-
secolari.
con freschi pomodorini Pachino a ten-
mannelli.it) si apre al naso con note
E così come si producono gli ali-
denza dolce con leggera tendenza
agrumate di limone e foglia di basilico,
menti di una volta - come il pane o la
vegetale-amaricante. Sarà ottimo per
in bocca ritornano tocchi vegetali con
norcineria - anche l’olio extravergine
preparare i biscotti al posto del burro.
sensazioni piuttosto amaricanti. Ideale
davvero di eccellenza ha un ruolo
Da anni l’Azienda agricola Marfu-
per esaltare un’insalata di mare estiva
fondamentale per la cultura regionale.
ga (www.marfuga.it) si fregia di otte-
con gamberi e seppie e per la prepa-
L’Umbria non è importante per la quan-
nere la Corona Maestrod’olio sia per
razione dei biscotti secchi con gocce
tità di olio prodotto a livello nazionale
la qualità, sia per la professionalità
di cioccolato. Splendida proprietà con
(copre solo il 2% del territorio italiano),
profusa nel far conoscere gli oli di ec-
agriturismo e ristorante con affaccio su
ma per la sua qualità eccellente. Le va-
cellenza. Il suo olio Dop Umbria Colli
tutta la Valle Tiberina. B cod 50900
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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Vino
La Selezione del Sindaco Il Portogallo sui tre gradini del podio
Contrada del Falco Rosso del Salento Igp MEDAGLIA D'ORO Uve: 50% Negroamaro, 25% Primitivo, 25% Malvasia nera Vinificazione: in rosso con termocondizionamento del processo fermentativo Invecchiamento: 12 mesi in barrique Affinamento: 2 mesi in bottiglia Colore: rosso rubino con leggeri riflessi granato Profumo: sentori di frutti a polpa rossa come mora, lampone e ribes anche sotto forma di confettura, prugna secca, ciliegia sotto spirito, sherry, speziati come fava di cacao Sapore: secco, caldo, morbido e avvolgente Gradi: 14% vol. Servire a: 16-18°C Abbinamenti: ideale con formaggi semi-stagionati, salumi e bollito misto
Cantina San Donaci via Mesagne 62, 72025 San Donaci (Br) Tel 0831 681085 www.cantinasandonaci.eu
S
ono 350 i vini premiati al 16° concorso enologico internazionale La Selezione del Sin-
daco, organizzato dalle Città del Vino a Tramonti (Sa). Primo, secondo e terzo
posto a tre vini portoghesi: il vino dolce Moscatel de Setubal Reserva 2008 della cantina Venancio da Costa Lima di Quinta do Anjo (94,8 punti); il Vinho Porto Old + 40 Anos 2014 di José António Fonseca Augusto Guedes Unipessoal (94,4 punti); e il Moscatel Roxo de Setúbal Superior 2010 prodotto da Casa Ermelinda Freitas ad Águas de Moura (94 punti). In totale 23 le Gran medaglie d’oro, 236 le medaglie d’oro e 91 quelle d’argento. Tra i vini premiati con l'oro ricordiamo il Rosso del Salento Igp Contrada del Falco 2015 della Cantina San Donaci, il Costa d'Amalfi Doc 2016 Furore Bianco di Cantine Marisa Cuomo, il Falanghina del Sannio Dop "13" 2015 e il Falanghina Spumante Brut "Alchimia" 2015 entrambi dell'Azienda agricola Masiello. B cod 50434
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Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Furore Bianco Costa d'Amalfi Doc MEDAGLIA D'ORO Uve: 60% Falanghina, 40% Biancolella Vinificazione: diraspatura e pigiatura vengono sottoposte a pressatura soffice. Il mosto fiore, previo illimpidimento statico a freddo e inoculo di lieviti selezionati, fermenta alla temperatura di circa 15° C per circa 20/30 giorni Invecchiamento: 4 mesi in acciaio Colore: giallo paglierino scarico Profumo: di frutta che riporta agli inconfondibili odori mediterranei della zona di origine Sapore: è ampio ed equilibrato con una lieve dominanza della nota acidula a sostegno della freschezza degli aromi Gradi: 13.5% vol. Servire a: 8-10°C Abbinamenti: cucina di mare
Cantine Marisa Cuomo via G.B. Lama 16/18, 84010 Furore (Sa) Tel 089 830348 www.marisacuomo.com
Vino
13 Falanghina del Sannio Dop
Alchimia Falanghina Spumante Brut
MEDAGLIA D'ORO
MEDAGLIA D'ORO
Uve: 100% Falanghina Vinificazione: in bianco a 16-18°C per 25-30 giorni, pressatura soffice e decantazione naturale, affinamento in acciaio per 2-3 mesi, in bottiglia per 3-4 mesi Colore: giallo paglierino Profumo: floreale e fruttato Sapore: fresco, caldo e aromatico. Intenso e persistente Gradi: 13% vol. Servire a: 6-8°C Abbinamenti: antipasti e primi piatti di pesce e di verdura, grigliate di pesce, mozzarella di bufala campana Dop, tartufo bianco e nero. Da degustare anche con pasticceria secca
Uve: 100% Falanghina Vinificazione: in bianco a 16-18°C per 25-30 giorni, pressatura soffice e decantazione naturale, presa di spuma in autoclave e affinamento sui lieviti per 2-3 mesi Colore: giallo paglierino tenue, spuma briosa, perlage fine e persistente Profumo: delicato e intenso Sapore: secco armonico, sapido Gradi: 13% vol. Servire a: 6-8°C Abbinamenti: antipasti importanti, secondi a base di pesce, carni bianche e formaggi freschi anche a pasta filata come la mozzarella di bufala campana Dop
Azienda Agricola Masiello via Pescara 1, 82010 Sant'Angelo a Cupolo (Bn) Tel 335 7697941 www.masiello1923.it
Premio Apollonio al produttore cinematografico Procacci La bellezza di una serata di fine giugno, il fascino del Chiostro del Rettorato del Salento, l’alchimia artistica - ma non solo - che il Premio Apollonio riesce a catalizzare intorno a sé ormai da 13 anni. Grande successo per l’edizione 2017 della kermesse ideata da Marcello e Massimiliano Apollonio, dell'omonima cantina salentina, per rendere omaggio ai pugliesi di successo nel campo dell’arte, della cultura, della moda e dello spettacolo. Al timone della serata l’attore Neri Marcorè. Sul palco del Rettorato dell’Università del Salento si sono alternati numerosi artisti: in primis il produttore cinematografico Domenico Procacci (nella foto, a sinistra), cui è stata assegnata l’edizione 2017 del Premio Apollonio, ma anche Marco Presta del “Ruggito del Coniglio”, Max Paiella, Attilio Di Giovanni e alcuni componenti della band di Radio 2 Social Club come Stefano Cenci e Claudio Trippa. Infine - sorpresa dell’ultima ora - i cantautori Paolo Vallesi e Bungaro. Sul palco anche il mentalista Walter Di Francesco, come sempre capace di lasciare stupefatto il pubblico con i suoi giochi di abilità. Il Premio Apollonio 2017 ha costituito anche occasione per la prima uscita ufficiale del nuovo sindaco di Lecce Carlo Salvemini (nella foto, a destra), che ha premiato il produttore Procacci “confessandogli” la sua passione da cinefilo. B cod 50894
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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Vino
La Tenuta Val delle Rose apre le porte Musica, cultura e buon vino in Maremma G
80
anche
A giugno si è esibito il Quintetto Ca-
dell’Arte Film Festival. Oltre alla cultura,
quest’anno per la seconda
valieri che ha proposto una reinterpreta-
anche lo sport. Dalla volontà della pro-
edizione di “Val delle Rose
zione di colonne sonore e jazz d’autore.
prietà di far vivere la Tenuta in tutta la
presenta...”, il programma estivo che
A luglio è stata la volta del Trio di Toro
sua bellezza, è nata l’idea del “trekking
Famiglia Cecchi ha voluto per creare
featuring Tim Garaland. Un trio dalle
in vigna” che prevede tre differenti per-
momenti culturali nella propria tenuta
radici classiche che ha presentato uno
corsi di diversa difficoltà e lunghezza.
in Maremma. Situata in una zona ricca
straordinario repertorio di jazz contem-
Ogni variante, il cui nome varia secondo
di bellezze paesaggistiche e selvagge,
poraneo.
la vigna da cui passa (percorso Morelli-
rande
successo
di scavi archeologici e aree termali, la
Il prossimo 19 agosto per la prima
no, Litorale e Poggio Leone), prevede
Tenuta Val delle Rose si presenta come
volta l’Accademia Chigiana uscirà da
un punto di riposo, allestito con tavoli e
un luogo ideale per godere dei teso-
Siena per approdare in Maremma con
panche, in una posizione panoramica. Il
ri della sua terra. Un nuovo mood che
quattro percussionisti che con i loro vi-
trekking è gratuito ma è obbligatoria la
punta non solo alla viticoltura ma anche
brafoni costruiranno suggestive armo-
prenotazione.
all’ospitalità.
nie contemporanee. Infine il 2 settem-
Senza alcun costo aggiuntivo è in-
S’inizia con la visita in vigna e in
bre chiuderà il programma l’Orchestrina
cluso in uno dei pacchetti delle visite
cantina, per poi passare all’aperitivo a
Maccheroni Swing, con un repertorio di
con degustazione. B cod 50754
buffet, al tramonto, di fronte ad uno sce-
canzoni italiane ed internazionali dal sa-
nario mozzafiato, con i vini dell’azienda
pore retrò.
e prelibatezze del territorio. Dopo il tra-
Fuori programma è stata appena
monto ha inizio lo spettacolo. Il calenda-
inaugurata un’installazione del Maestro
rio di questa estate aveva come tema la
Antonio Barbieri e in agosto sarà proiet-
musica.
tato un film selezionato da Lo Schermo
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Val Delle Rose strada Val delle Rose - 58100 Grosseto Tel 0564 409062 - www.valdellerose.it per prenotazioni: hospitality@valdellerose.it
Vino
Perrier-Jouët Blanc de Blancs
Elegante blend di Chardonnay floreali R
appresentazione
perfetta
dello stile floreale distintivo della Maison, la nuova ele-
gante cuvée Perrier-Jouët Blanc de Blancs rende omaggio alla freschezza vibrante dello Chardonnay. Esuberante e deliziosamente spontanea, la nuova cuvée ha un fascino impertinente completamente unico. Infinitamente versatile, è il partner perfetto per tutti i momenti indimenticabili. Per creare Perrier-Jouët Blanc de
82
Hervé Deschamps e Akrame Benallal
Blancs, lo chef de caves Hervé De-
design è un’ode all’autenticità. Tinto di
champagne complessi e tipicamente
schamps ha personalmente selezio-
sfumature verdi, il suo color oro chiaro
floreali che rappresentano la vera es-
nato un elegante blend di Chardon-
e luminoso è esaltato dalla trasparen-
senza dello Chardonnay. Con Perrier-
nay floreali provenienti dai migliori
za della bottiglia, decorata da raggian-
Jouët Blanc de Blancs, questa eredi-
vigneti della Champagne. Il risultato è
ti elementi dorati.
tà ha trovato una nuova ed elegante
un vino che rappresenta lo spirito del-
La nuova cuvée è il secondo Blanc
la Maison con la sua freschezza mi-
de Blancs di Perrier-Jouët creato dallo
espressione. Per
celebrare
questo
nuovo
nerale e la sua vitalità floreale. Al
chef de caves Hervé Descham-
esuberante Champagne, la Maison
naso, vivaci aromi selvatici di fiori
ps, dopo l’iconico Perrier-Jouët
Perrier-Jouët ha avviato la sua prima
di sambuco, acacia e caprifoglio
Belle Epoque Blanc de Blancs
collaborazione con lo chef stellato Mi-
con virtuose note agrumate.
millesimato. Perrier-Jouët Bel-
chelin Akrame Benallal. Una figura di
Il settimo chef de caves di
le Epoque Blanc de Blancs non
spicco dell’alta cucina internazionale,
Perrier-Jouët, Hervé Descham-
millesimato si contraddistingue
dalla personalità vivace e contem-
ps, ha scelto di creare questa
per essere il primo Champagne
poranea, proprietario di ristoranti e
cuvée eccezionale in omaggio
inserito in modo permanente
bistrot da Parigi a Hong Kong. La sua
allo spirito innovativo della
nella famiglia Perrier-Jouët
originale selezione di ricette finger-fo-
Maison e a due secoli di ma-
negli ultimi 20 anni. Raffinato
od è stata appositamente studiata per
estria nella valorizzazione
ed esclusivo, riflette l’ecce-
essere complementare con gli aromi
di questo vitigno unico.
zionale savoir-faire della
delicati e floreali di Perrier-Jouët Blanc
Prodotto in quantità limi-
Maison e la meticolosità
de Blancs e gioca su contrasti e consi-
tate, è servito nelle più vi-
con cui avviene la selezio-
stenze tra terra e mare. B cod 50827
vaci ed esclusive location
ne delle uve.
urbane, dai più recenti
Fin dalla sua fondazio-
garden bar sui tetti delle
ne nel 1811, Perrier-Jouët
città, alle lounge degli ho-
ha preso ispirazione dal-
tel più spettacolari. Il suo
la natura per creare i suoi
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Distribuito da: Marchesi Antinori via Cassia per Siena 133, loc. Bargino 50026 San Casciano Val di Pesa (Fi) Tel 055 23595 www.perrier-jouet.com/it-it/
Vino
luglio / agosto 2017 ¡ Italia a Tavola
83
Vino
Alpi e Mediterraneo si incontrano nei vini dell’Alto Adige ettari (circa l’1% della superficie nazio-
varietà precoci, perché a 900 metri
nale).
la curva di maturazione si allunga e
Di questo si è parlato lo scorso
otteniamo una maggiore mineralità e
maggio all’hotel The Westin Palace di
sapidità. Queste altezze sono ideali
Milano nel corso del seminario “Alto
per il Müller Thurgau e il Kerner».
Adige, qualità su più quote” condotto
Kofler ha sottolineato le caratte-
da Pierluigi Gorgoni, wine educator
ristiche tipiche dell’Oltradige, dove
del Consorzio Vini Alto Adige. L’in-
la cantina Girlan ha sede: «Questa
contro ha preso in esame 6 vini del
zona rappresenta la vallata più ampia
territorio, rappresentativi del tema
dell’Alto Adige, con una forte ventila-
dell’altitudine, e ha visto la partecipa-
zione calda che porta a temperature
zione degli enologi di tre importanti
alte e umidità in periodo di matura-
aziende del territorio: Ivan Giova-
zione. Noi ci concentriamo sul Pinot
nett di Castelfeder, Harald Schraffl
Bianco, che è di zona, sul Sauvignon
di Cantina Nals Margreid e Gerhard
con forti ventagli climatici, sulla Schia-
Kofler di Cantina Girlan.
va e sul Pinot Nero». B cod 50840
«In Alto Adige - ha detto Schraffl - abbiamo tantissime varietà ad altitudini diverse, e abbiamo dovuto individuare dove piantare la varietà giusta. Per il nostro Pinot Bianco è ideale la
L’
84
fascia dei 500-600 metri, poi si va Alto Adige è un territorio in
fino agli 800-900 metri del Kerner.
cui si incontrano l’aria del
In pianura coltiviamo Pinot Grigio e
Mediterraneo e i freddi ven-
Chardonnay, che hanno bisogno di
ti alpini, in una varietà paesaggistica
caldo e terreni calcarei. Quello che
che va dai 200 agli oltre 3mila metri
ancora mi sorprende è che pur con
di altitudine. Anche se la coltivazione
tutta questa varietà, abbiamo anche
della vite si concentra in una stretta
una forte identità, tutti i vini del territo-
fascia al di sotto dei mille metri, i vini
rio parlano dell’Alto Adige».
dell’Alto Adige sono figli di questo
«Castelfeder produce vino da tre
contrasto. La complessità geologica,
generazioni - ha dichiarato Giovanett
le diverse esposizioni, insieme alle
- originariamente producevamo solo
altitudini, hanno determinato scelte
rossi, mentre oggi abbiamo 12 varie-
agronomiche originali: oltre 20 vitigni
tà in totale, su vitigni con esposizioni,
si dispongono su più livelli in un ter-
climi e terreni molto diversi. Più an-
ritorio viticolo che copre solo 5.400
diamo in alto, più possiamo coltivare
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Vino UN AUTOCTONO AL MESE
Viognier, vitigno bianco “imparentato” con Freisa e Nebbiolo di Piera Genta Vitigno bianco aromatico originariamente coltivato solo nella Valle del Rodano settentrio-
DÉJÀ BU
nale, dove è stato introdotto
Da Alois Lageder a Valori l’alfabeto del vino d’eccellenza C i sono appuntamenti che
al Tasso 2014, gioiello
rappresentano una tappa ob-
di casa Antinori.
nel 200 d.C. dall’imperatore Marco Aurelio Probo, originario di Sirmio in Serbia (l’attuale Sremska Mitrovica), per cui è possibile che le sue origini siano balcaniche. Per molto tempo dimenticato a causa della sua bassa ed incostante produttività ed alla sua predisposizione a malattie come l’oidio, il Viognier è diventato una delle varietà di vite più apprezzate a livello
bligata nel palinsesto di ogni
Alla lettera L ri-
winelover che si rispetti. “Summa” è tra
sponde Le Macchiole
questi. Un evento cresciuto nel tempo
con lo splendido Paleo
Dna, effettuata dai ricercatori del Cnr
grazie alle cure di Alois Lageder, intro-
di Torino e dell’Università della Cali-
dotto quest'anno, per il 20° anniversario,
Rosso 2013. Imbaraz- di Guido Ricciarelli zo della scelta alla lettera M tra Marchesi
da un memorabile Walking Wine Dinner
Gresy, Monteverro e Montevertine.
alpina grazie ad una vicinanza gene-
all’interno della tenuta di Magrè (Bz).
mondiale dopo l’ultimo quarto del XX secolo. Nel 2004, un’analisi del suo
fornia, ha dimostrato la sua origine
Solida la lettera P, rappresentata al
tica con un vitigno del Piemonte, il
Giochiamo con l’ordine alfabetico
meglio da portabandiera come Petrolo
Freisa, a sua volta geneticamente
dei produttori presenti, a partire dalla A
(succoso ed elegante il Val d’Arno di
imparentato con il Nebbiolo. In Italia il
del padrone di casa: da provare l’inten-
Sopra Sangiovese Vigna Bòggina Bòg-
Viognier si va diffondendo soprattut-
so e speziato Cabernet Sauvignon Cor
ginanfora 2015), Pio Cesare (deciso e
to nelle regioni a clima caldo (Tosca-
Römigberg 2014. B come Boscarelli, con
classico il Barbaresco Il Bricco 2013), Po-
na, Emilia Romagna, Umbria, Lazio)
il Vino Nobile di Montepulciano Il Nocio
dere Il Carnasciale (saporito e compiuto
dove viene generalmente assembla-
2013. Alla lettera C menzione d’obbligo
Il Caberlot 2013) e Pol Roger (volume
to con altre uve. In Francia è il vitigno
per Caiarossa, Capannelle, Cavalleri e
e cremosità permeano lo Champagne
da cui provengono le uve con cui si
Castello di Ama. Dönnhoff si guadagna
Brut Vintage 2006). Le ultime menzioni
ottengono due vini, il Condrieu, un
l’esclusiva della lettera D con l'Oberhäu-
sono per Tormaresca (potente ed av-
vino raro costoso e ricercato dagli
ser Brücke Riesling Spätlese 2014.
volgente il Castel del Monte Aglianico
Fattoria di Fiorano di cui segnaliamo il
Bocca di Lupo 2012) e Valori (solido e
Fiorano Rosso 2011, introduce alla G di
sfaccettato il Colline Teramane Monte-
Gunderloch e Guado al Tasso. Infiltrante
pulciano d’Abruzzo Vigna Sant’Angelo
e seducente il Nackenheim Rothenberg
2010).
Riesling Großes Gewächs 2015 e tutto da godere il Bolgheri Superiore Guado
Buon Compleanno Summa e venti di questi... ventesimi! B cod 50930
amatori, e il Château-Grillet, un vino Aoc vinificato da un solo produttore. Con le uve del Viognier si producono vini di grande qualità, opulenti, molto profumati, dalle note floreali (violetta) o fruttate (mango, albicocca) molto pronunciate. B cod 50976
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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Vino novello, armonico e di pronta beva Si ottiene dalla macerazione carbonica L
86
a macerazione carbonica è
Durante questo periodo l’alcol estrae
senza di ossigeno,
una tecnica che viene appli-
dall’interno tutte le sostanze aromati-
che costringe le cel-
cata per ottenere i vini novelli,
che della polpa e dell’epidermide. Lo
lule dell’uva a pas-
poco acidi, molto armonici, limpidi,
schiacciamento progressivo dell’uva
sare al metabolismo
fruttati, delicati, con un buon colo-
sotto il proprio peso, facilitato dall’in-
anaerobico. Durante
re e un profumo vinoso, subito ma-
debolimento della buccia, libera gra-
la macerazione si ha
turi e inadatti all’invecchiamento, e
dualmente del liquido nel serbatoio.
quindi la trasforma-
di Enrico Rota
consiste nel macerare l’uva intera. Il
Al termine di questa fermenta-
zione degli zuccheri in alcol etilico e
vino novello più famoso è il france-
zione si completa la pigiatura dell’u-
un consumo elevato di acido malico,
se Beaujolais Nouveau, ma anche
va e si lascia che l’eventuale resi-
poiché la cellula continua la sua re-
in Italia se ne producono diversi. Per
duo zuccherino venga trasformato
spirazione consumando l’acido mali-
tutelarne la produzione, soprattutto
in alcol nel modo convenzionale.
co presente; in più si ha un alto grado
di qualità, si sono istituiti, nelle zone
La temperatura viene mantenuta in-
di glicerina, a differenza da una nor-
con maggior attitudine a questa pro-
torno ai 30°C, in modo da favorire
male fermentazione alcolica.
duzione, degli istituti di tutela del vino
l’“autofermentazione” all’interno del-
Diversamente dai cugini francesi,
novello.
le cellule degli acini, con produzione
nel nostro Paese si utilizzano un po’
Le uve idonee per la macerazione
di numerosi composti come glicerina
tutti i vitigni (sono circa 60 quelli pre-
carbonica devono essere raccolte e
e sostanze aromatiche le quali, come
visti dai vari disciplinari) con preva-
trasportate con cura, messe in vasche
le sostanze coloranti, migrano anche
lenza di Merlot, Cabernet Sauvignon
entro le quali viene immessa anidri-
dalla buccia verso la polpa.
e Sangiovese, ma a fare la parte del
de carbonica e lasciate mediamente
La fermentazione seguente sarà
leone è soprattutto il Nord, con 6 bot-
per due settimane (5-20 giorni); è
molto breve (2-3 giorni). Infatti è una
tiglie su 10. La regione con il maggior
anche necessario procedere ad una
fermentazione alcolica intracellulare
numero di bottiglie di vino novello
solfitazione per evitare ossidazioni.
a carico degli zuccheri, dovuta all’as-
prodotte è il Veneto. B cod 50889
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
luglio / agosto 2017 ¡ Italia a Tavola
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Birra
Quattroerre Group festeggia 35 anni
puntando all’internazionalizzazione È
il 13 gennaio del 1982 la data
me in Italia - siamo nel 1985 - ad in-
assai ristretti. Tre anni dopo, la super-
che vede la nascita dell’azien-
fustare vino in contenitori di acciaio.
ficie della struttura viene triplicata in
da Quattroerre di Torre de’
In trent’anni di produzione di vini alla
modo da sostenere lo sviluppo com-
Roveri (Bg), capitanata dai fratelli Rota.
spina, la Quattroerre ha generato ben
merciale. Nel 1995 i fratelli Rota dan-
Nasce dalla passione ereditata dal pa-
4 linee per un totale di 16 tipologie di
no vita al progetto “Villa Domizia”, per
dre, Dino, che per una vita ha vissuto
vini bianchi, rossi ed effervescenti. Nel
reinterpretare a modo loro i vini del
e lavorato dentro il mondo enologi-
1987 i titolari decidono di completare
territorio; intraprendenza e dinamici-
co. Dapprima Maurizio e Giampietro,
la loro offerta commerciale inserendo
tà talmente indiscusse che uno dei
poi Enrico e Luca, i fratelli Rota hanno
delle birre internazionali.
fratelli viene chiamato dal direttivo a
concretizzato il loro sogno che li vede
La scelta di perseguire la qualità
guidare il Consorzio Valcalepio come
protagonisti in principio nel campo
va oltre il prodotto estendendosi alla
presidente. Nel 1998 aprono il loro pri-
della produzione, poi anche in quello
distribuzione, con l’intento di soddi-
mo centro di formazione, che nel 2010
della commercializzazione.
sfare un mercato ormai globalizzato
si evolverà e diventerà polivalente e
attraverso un attento servizio in tempi
permanente.
L’azienda bergamasca è tra le pri-
Via Marconi 1, 24060 Torre dè Roveri (Bg) Tel 035 580701 - www.quattroerre.com
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Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Birra
Maurizio, Luca, Giampietro ed Enrico Rota Nel 2011 approdano sul mercato
È storia attuale invece aver voluto
come raccontano gli stessi protago-
asiatico con le prime esportazioni a
partecipare alla creazione di una rete
nisti, risiede nella cultura del lavoro
Singapore e una postazione proprio
d’impresa, Aidg (Attitude for italian di-
e nelle risorse umane a disposizione
dentro al circuito automobilistico di
stribution of gourmet), unica nel suo
dell’azienda; l’anima è invece, come
Formula Uno. Lo stesso anno prende
genere, con aziende di merceologia
loro la definiscono, “il processo Quat-
vita un altro importante progetto le-
diversa ma complementari, finalizza-
troerre”. Il progetto, attivo da molti
gato alla forte attenzione che le birre
ta principalmente allo sviluppo dei
anni, non consiste in un prodotto o un
artigianali iniziano ad avere tramite il
mercati internazionali, in particolar
servizio, ma molti prodotti e molti ser-
marchio “Birrificio Nazionale”.
modo quelli del nord Europa e dell’A-
vizi, tutti offerti in un’unica soluzione e
sia orientale. Il segreto del successo,
con la stessa finalità.
Il 2015 è l’anno in cui i Rota stringono alleanza con la Cantina Sociale Bergamasca di San Paolo d’Argon
Centro di Formazione Polivalente e Permanente Quattroerre
(Bg), dando vita a un vigneto biologico di quasi 10 ettari a Scanzorosciate (Bg), con una coltivazione dedicata anche ai vini autoctoni, in particolare alla Merena, vitigno da pochi mesi iscritto all’albo nazionale dei vitigni italiani dopo alcuni anni di sperimentazione. Strategie messe in atto per anticipare le evoluzioni del mercato, soprattutto quello estero, molto sensibile a questo filone. Sempre nel 2015, la particolare attenzione alla produzione di birre artigianali si evolve e si concretizza con la più importante partnership aziendale da loro mai effettuata: quella con il birrificio Otus di Seriate (Bg).
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
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Birra
Vigneto Quattroerre in Scanzorosciate (Bg)
Villa Domizia
fianca da sempre anche una selezione
di quasi 10 ettari nel comune di Scan-
Villa Domizia è il segno distintivo con
del distillato italiano per eccellenza, la
zo, già quasi completamente ristruttu-
cui la passione e l’esperienza dei fra-
grappa. I vini e i distillati Villa Domizia si
rato, proprio nel centro di Rosciate. La
telli Rota interpretano il desiderio di ri-
sono via via affermati nel mercato per
novità, però, riguarda la filosofia che
valutare i vini del territorio. La loro sfida
il loro carattere innovativo.
hanno scelto di seguire: il vigneto sarà
legata al mondo enologico bergama-
Di grande spessore l’alleanza nata
appunto coltivato per la produzione
sco oggi si divide in quattro famiglie
tra la Cantina Sociale Bergamasca e
biologica, nel pieno rispetto di quello
che abbracciano ben tre denomina-
la Quattroerre. L’accordo siglato dalle
che, ad ogni effetto, può essere consi-
zioni - Valcalepio Dop, Terre del Colle-
due realtà prevede la ristrutturazione
derato un vero e proprio “giardino” in
oni Dop e Bergamasca Igp - a cui si af-
e la lavorazione comune di un vigneto
mezzo al centro abitato.
PUNTO ZERO
P U NP TO UNTO ZERO UNO
PUNTO UNO
INCROCIO TERZI N° 1 INCROCIO MANZONI TERZI N°BIANCO 1 MANZONI BIANCO TERRE DEL COLLEONI D.O.P. TERRE DEL TERRE COLLEONI DEL COLLEONI D.O.P. D.O.P. TERRE DEL COLLEONI D.O.P Incrocio Terzi (Barbera Incrocio Terzi Incrocio (Barbera Manzoni 6.0.13 Incrocio Manzoni 6.0.13 e Cabernet Franc) ottenuto e Cabernet (Pinot Franc) Bianco ottenuto e Riesling (Pinot Bianco e Riesling dal vignaiolo bergamasco dal vignaiolo Renano) bergamasco frutto degli studi Renano) frutto degli studi Riccardo Terzi. Riccardo del Terzi. professor Manzoni del professor Manzoni presso l’Istituto Agrario presso l’Istituto Agrario Colore Colore di Conegliano Veneto di Conegliano Veneto Rosso carico. Rosso carico. all’inizio del ‘900. all’inizio del ‘900.
Profumo ProfumoColore Colore Note fruttate riconducibili Note fruttate Gialloriconducibili paglierino. Giallo paglierino. ai frutti rossi con leggereai frutti rossi con leggere annotazioni vegetali. annotazioni Profumo vegetali. Profumo Note aromatiche che Note aromatiche che Gusto Gusto ricordano i frutti tropicali ricordano i frutti tropicali Intenso e morbido Intenso eemorbido l’albicocca. e l’albicocca. con una lunga persistenza. con una lunga persistenza. Gusto Gusto Abbinamenti Abbinamenti Fresco e morbido con una Fresco e morbido con una Vino da tutto pasto, Vino da tutto persistenza pasto, molto lunga.persistenza molto lunga. facilmente abbinabile. facilmente abbinabile. Ottimo per piatti di carne Ottimo per Abbinamenti piatti di carne Abbinamenti e formaggi. e formaggi. Ottimo per aperitivi Ottimo per aperitivi e antipasti. Ideale per e antipasti. Ideale per Gradazione 12,5% vol Gradazione accompagnare 12,5% vol snack, frutta accompagnare snack, frutta secca e stuzzichini di verdure. secca e stuzzichini di verdure Degustazione 16-18 °CDegustazione 16-18 °C Gradazione 12,5% vol Gradazione 12,5% vol Degustazione 8-10 °C Degustazione 8-10 °C
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Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Birra
TUTTA LA TRADIZIONE DEL BUON VINO ITALIANO Il vino alla spina assicura metediarioli.it
le migliori condizioni di mescita, esaltando il prodotto e le sue caratteristiche originali.
Villa Erica Se il 1982 rappresenta una data storica per l’azienda, lo è anche per il vino alla spina: infatti, nello stesso anno si autorizzò l’impiego di contenitori in acciaio inox per la confezione dei vini destinati al consumo diretto. In questo contesto, i fratelli Rota ebbero il coraggio di osare: con grande lungimiranza iniziarono a confezionare vino in fusti dopo neanche trenta mesi dall’entrata in vigore del decreto e quindi sin dagli inizi della loro nascita commerciale. Pionieri di questo nuovo modo di bere moderno, hanno capito subito quanto fosse importante affiancare un altro prodotto sfuso come la birra, arrivando all’installazione e manutenzione diretta di attrezzature multi spine concepite con i criteri più moderni. Se il vino alla spina è studiato e prodotto per il consumo quotidiano, i rigorosi controlli aziendali ne assicura-
La distribuzione in fusti
no la qualità, garantendone la genui-
rappresenta un ritorno alle origini,
nità nel rispetto sia delle norme igie-
quando il vino era distribuito in botti:
nico-sanitarie prescritte che di quelle
il packaging diventa secondario
del settore vinicolo. Il grande succes-
e quel che conta è di nuovo
so ottenuto con questo prodotto è do-
ed esclusivamente il vino stesso.
vuto a un semplice segreto: proporre vini genuini, di giusta gradazione, con la massima attenzione ai prezzi, serviti con attrezzature certificate.
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Birra
Le birre L’inaugurazione del “Centro di formazione polivalente e permanente” avviene lunedì 27 settembre 2010. Per i fratelli Rota la formazione degli operatori Horeca è sempre stato un punto cruciale. Una consulenza a 360 gradi per trasmettere ai pubblici esercizi l’esperienza di una organizzazione affermata e stimata da 35 anni. Nel 1987 decidono di offrire servizi maggiori inserendo
La locanda-birreria “Paradijsvogel” (uccello del paradiso), alla fine del XVI secolo, dà i natali alla birreria Haacht. Di particolare interesse è la lager Primus, birra chiara prodotta in onore di Jan Primus, duca di Brabante.
L’abbazia di Tongerlo è stata fondata da monaci inviati dall’abbazia San Michele di Anversa nel 1133. Di particolare interesse è la Prior, bionda e robusta, brassata con una percentuale importante di luppolo Saaz.
La Fohrenburger nasce nel 1881 grazie a Ferdinand Gassner che acquista la fonte termale Hinterplärsch. Oggi produce diverse specialità sia chiare che scure, ma particolare interesse suscita la “Numero 1”.
A Ingolstadt, la città dove fu emanato il famosissimo “editto della purezza” dal granduca Guglielmo IV nel 1516, ha sede una delle birrerie bavaresi più ricche di tradizione: la Herrnbräu. Da oltre 125 anni produce birre di elegante qualità.
Furono i monaci dell’antico convento di Alpirsbach ad iniziare la produzione di birra nel Medioevo. Prodotta con l’acqua della Foresta Nera, la Alpirsbacher Klosterbrau ha ancora l’ottimo sapore di una volta.
Sono tre le birre speciali dedicate all’ultimo imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V. Sono birre ad alta fermentazione e di stile Ale a lui intitolate: la “Blonde Dorée”, la “Rouge Rubis” e la “Ommegang”
una gamma di birre internazionali con un semplice ma efficace denominatore: birre prodotte da birrifici di piccole dimensioni ma di grande spessore. Oggi l’azienda vanta una proposta birrofila di prim’ordine e le aree di approvvigionamento vanno dall’area germanica a quella belga. Non poteva mancare una maniacale attenzione nella gestione delle attrezzature necessarie per mescere la birra all’interno dei locali; uno staff tecnico altamente qualificato garantisce l’assistenza professionale.
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Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Birra
Otus
no queste tipologie di prodotti. Han-
dere con sacca e asta di pescaggio
Il Birrificio Otus nasce dalla volontà di
no fatto loro la forza di garantire birre
della PolyKeg da 24 litri. La scelta di
un gruppo di persone, accomunate
costanti nel tempo e disponibili in via
Otus quindi è stata quella di costitui-
dalla passione per la birra e animate
continuativa, con grande attenzione ad
re un birrificio artigianale, legato alla
dall’idea di creare una diversa espe-
elementi fondamentali quali il packa-
produzione di qualità, con ingredienti
rienza produttiva dedicata al mondo
ging o il posizionamento in esclusiva
e procedure naturali che valorizzino
artigianale. Con uno sguardo impor-
nel canale della ristorazione o dei pub
l’appartenenza nazionale, ma con uno
tante ad un mercato che continua ad
e bar tramite alleanze commerciali con
spiccato spirito imprenditoriale nella
avere una crescita esponenziale, han-
i distributori più attenti.
gestione. Ecco, è con questa azienda
no voluto interpretare la loro vocazione
La gamma dei prodotti è completa,
che i fratelli Rota hanno voluto siglare
all’eccellenza, senza perdere di vista
con bottiglie da 33, 50 e 75 cl, a cui
un sodalizio inscindibile e unico nel suo
le criticità che troppe volte colpisco-
si aggiunge l’innovativo fusto a per-
genere. B cod 50747
La gamma Otus al completo
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Birra
follow us
IFSE LA SCUOLA DI CUCINA
PER ECCELLENZA
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Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
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Birra
Crema di MELONE www.ifse.it
con gelatina alla melissa e prosciutto croccante Ingredienti per 4 persone
Piatto realizzato dallo Chef: Riccardo Marello IFSE Culinary Institute
Ingredienti Per la Crema di Melone Melone
g.
500
Zucchero
g.
30
Colla di pesce
g.
8
Foglie di melissa
g.
10
Acqua
g.
200
Succo di limone
g.
5
Colla di pesce
g.
5
n.
4
Per la Gelatina
Per il Prosciutto Fette di Prosciutto crudo
Procedimento Per la Crema di Melone Pelate e private dei semi il melone e tagliatelo in cubetti grossolani. Inserite i cubetti in una centrifuga e tenete da parte il succo. In una casseruola scaldate a 60° C un quinto del succo con lo zucchero, scioglieteci la gelatina precedentemente idratata in acqua fredda ed incorporate il tutto al restante succo. Per la Gelatina. Sbollentate le foglie di melissa in acqua bollente e succo di limone, sgocciolatele e raffreddatele in acqua e ghiaccio conservando a parte l’acqua di cottura. Inserite l’acqua di cottura fredda in un frullatore a bicchiere incorporate le foglie di melissa lo zucchero e frullate il tutto e filtrate con un colino a maglia fine, incorporate la colla di pesce idratata e sciolta a 60°C. Per il Prosciutto Tagliate il prosciutto a fette sottili, adagiatelo su un foglio di carta da forno e lasciatelo essiccare a 70°C in forno.
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Birra
Da Leffe, birra belga d’abbazia, un aiuto concreto per Norcia L
96
effe, birra belga d’abbazia nata
dal sisma, ma anche come segno di
bianco che riporterà le informazioni
più di 770 anni fa (era il 1240)
una forte comunanza tra i due ordini,
riguardanti il progetto. Tutti i proventi
grazie all’impegno e all’opero-
uniti non solo dalla pratica religiosa ma
generati dalla vendita delle bottiglie
sità di un gruppo di monaci norbertini,
anche da un interesse condiviso per
#leffepernorcia verranno donati ai be-
presenta la bottiglia #leffepernorcia,
la birra. I monaci belgi sono infatti an-
nedettini per costruire una cappella
un’edizione limitata di Leffe Blonde.
cora operativi nelle scelte decisionali
in legno presso il monastero di San
Distribuita solo in Italia, la limited edi-
legate alla qualità di Leffe, e i monaci
Benedetto in Monte, località poco fuo-
tion è l’elemento centrale dell’iniziati-
di Norcia sono essi stessi piccoli pro-
ri dalle mura della città di Norcia. La
va progettata dalla birra belga per aiu-
duttori di una birra artigianale, Nursia.
cappella sarà una struttura antisismica
tare i monaci benedettini di Norcia (Pg)
Le bottiglie #leffepernorcia distri-
accessibile a tutti i cittadini nursini e in
a ricostruire ciò che hanno perso nel
buite saranno 100mila e riconoscerle
cui i monaci potranno celebrare mes-
terremoto del 24 agosto e del 26 otto-
a scaffale sarà facile: al posto della
sa, accogliere i fedeli, dare conforto o
bre scorsi. Il progetto nasce come atto
tradizionale bottiglia, questa versione
semplicemente ascoltare chi è in dif-
di solidarietà verso la comunità colpita
si presenterà rivestita da un incarto
ficoltà.
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Birra Davide Franzetti, amministrato-
santi Benedetto e Scolastica. Nella
anch’esso in legno, dove risiedono
re delegato di AB InBev Italia, come
struttura abitava quindi una piccola
circa quindici monaci.
è nata questa iniziativa e a quale
comunità, di provenienza internazio-
obiettivo mirate?
nale, composta da circa 15 giovani
Come avete accolto l’iniziativa #leffepernorcia?
Innanzitutto è triste parlare di
monaci (l’età media è di 30 anni). A
È stata una bella sorpresa, di
una tragedia come il terremoto che
causa delle lesioni subite dalla chiesa
grande aiuto. Una tragedia porta tan-
ha colpito migliaia di persone, ma l’i-
in città, il gruppo è stato costretto ad
ta tristezza ed enormi difficoltà, ma
dea è venuta proprio dal desiderio di
allontanarsi dal paese e a trasferirsi
una cosa bella è vedere quanta so-
portare un aiuto concreto alla gente.
nel Monastero di San Benedetto in
lidarietà ci circonda. I monaci sanno
Abbiamo cercato un modo di unire le
Monte, dove attualmente è in corso
come vivono i monaci e #leffepernor-
due comunità, quella dei monaci di
la costruzione di una nuova abbazia
cia è non solo un aiuto concreto, ma
Dinant in Belgio e quella dei monaci
in cui i monaci vivranno.
anche un segnale di simpatia. Questa
di Norcia, e abbiamo scelto di lancia-
Padre Benedetto Nivakoff, priore
raccolta può anche essere un motivo
re un ponte spirituale tra le due realtà
dell’Ordine dei monaci benedettini di
affinché le persone, aiutando il mo-
basato su un gesto concreto, capace
Norcia, sta guidando la comunità re-
nastero, vogliano sapere di più delle
di coinvolgere i nostri consumatori.
ligiosa non solo nella preghiera, ma
condizioni del nostro territorio per ca-
anche nel lavoro di ricostruzione.
pire, partecipare, aiutare e diffondere
L’Italia è un paese solidale? Gli italiani si sono sempre contraddistinti per essere un popolo for-
Padre Benedetto, oggi come vi sentite?
questa iniziativa. Padre, quando termineranno i
temente solidale, purtroppo abituato
Sono stati nove mesi di dura pro-
a tragedie e catastrofi, ma sempre
va, ma si vivono anche momenti di
pronto a impegnarsi in prima linea
grande speranza, si comincia a ve-
per un contributo tangibile. Come
dere il futuro. Stiamo lavorando alla
Segniamoci tutti questa data e,
gruppo AB InBev ci eravamo già mos-
costruzione della cappella in legno
per chi lo desidera, è possibile pren-
si appena dopo il terremoto, inviando
dedicata alla nostra vita liturgica e
dere visione dell’avanzamento lavori
100mila lattine di acqua potabile, ma
possiamo già accogliere alcuni fede-
e avere tutte le informazioni sul sito
volevamo fare di più, così è nata l’i-
li. Un fatto che porta gioia. Accanto
www.leffepernorcia.it.
niziativa #leffepernorcia con la quale
alla cappella c’è il nostro chiostro,
B cod 50933
lavori? Dovremmo inaugurare la struttura il 17 settembre.
contribuiremo, grazie al coinvolgimento di tante persone, a costruire una cappella antisismica per i nursini. Un passo importante non solo per la comunità dei monaci ma anche per i cittadini di Norcia, molto legati al monastero. Un gesto che significa “ripartire e ricostruire”. C’è un legame forte con la tradizione delle birre di Abbazia? La produzione di birra è tradizione di molti monasteri sin dal Medioevo e #leffepernorcia rappresenta un motivo di unione e diffusione della solidarietà. Prima del sisma i monaci benedettini vivevano in città, nello storico monastero di San Benedetto fondato su quella che, secondo la tradizione, era la casa natale dei
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
97
Birra
Usa, la birra entra nell’alta ristorazione
Non più “artigianale” ma “culinaria” In Italia la birra stenta ancora ad entrare nei grandi ristoranti, mentre negli Stati Uniti gli “stellati” iniziano ad introdurre la carta della birra definita “culinaria” visto l’abuso del termine “artigianale”
98
C
omplicato il rapporto tra bir-
ex ristorante Luksus
ra artigianale e ristorazione,
a New York, è stato il
nonostante la maggiore età
primo a ottenere una
raggiunta in Italia, il “pane liquido” con-
stella Michelin senza
tinua a non avere facile accesso nelle
avere nemmeno un
alte cucine degli chef stellati. E non che all’estero le cose vadano meglio. Situa-
vino in carta, bensì di Giovanni udite udite ben 20 bir- Angelucci
zione invece diversa nel nuovo conti-
re alla spina e 150 bottiglie in cantina.
nente che una volta tanto può dare l’e-
Dimostrazione che per la buona birra
sempio virtuoso. Negli Usa infatti non è
lo spazio c’è e soprattutto che i clienti
difficile trovare un’offerta di birra artigia-
possono apprezzarla anche se non di
nale vasta, al punto da arrivare anche
vino si tratti.
fino ai piani alti della cucina gourmet.
Certo bisogna tener conto del peso
In Italia c’è un rapporto in via di defi-
che questo ha in un paese come gli Sta-
nizione dove i ristoranti stellati hanno di
ti Uniti d’America, molto più avvezzo al
solito almeno un paio di birre nel menu
consumo di birra, ma resta comunque
ma niente a che vedere rispetto alle
un messaggio importante. E non a caso
carte dei vini; praticamente è rarissimo
sempre dal paese a stelle e strisce ar-
trovare una carta dedicata, tantomeno
riva ciò che forse non tutti hanno com-
un abbinamento proposto dal som-
preso ma che è stata presentata come
melier. Ebbene, Daniel Burns nel suo
“birra culinaria”: creazione del Band of
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Birra «Nell’ultimo decennio la parola artigia-
brassicola.
nale ha subito un abuso e ha perso il
E se non è ancora del tutto chiaro
suo lustro, artigianale dovrebbe signifi-
cos’è che accade nelle fonderie del
care che qualcosa è fatto con le mani e
brew pub stellato leggete quanto an-
con il know-how, non con costosissimi
cora racconta: «Attualmente abbiamo
macchinari comandati da un computer.
in menu una Honey Porter alla Patata
Molti birrifici artigianali hanno iniziato a
Dolce: arrostiamo le patate dolci con la
produrre centinaia di migliaia di barili
buccia e poi aggiungiamo la buccia al
l’anno e hanno continuato ad auto-at-
mosto. L’idea sarebbe quella di distilla-
tribuirsi l’aggettivo artigianale. Secon-
re il sapore della buccia arrostita della
do noi non c’è più artigianalità in tutto
patata ed unirlo alla base di malto. A
questo».
questo punto possiamo iniziare le pro-
L’idea dei due soci è andata forse
ve dei piatti fino ad arrivare all’abbina-
oltre la volontà di porre al centro della
mento finale. Con la Honey Porter alla
loro offerta la buona birra artigianale,
Patata Dolce il mio abbinamento prefe-
ma approfondiamo. Cosa sarebbe que-
rito è un dessert alla pastinaca e mela,
sta nuova trovata della “birra culinaria”?
con meringa al limone».
«Il grande divario tra l’una e l’altra sta
Sorvolando sul convenire o meno
Bohemia di Chicago, il brewpub a cui
proprio nell’utilizzo dei termini: la birra
con l’invenzione dei due americani,
è stata assegnata una stella Michelin.
culinaria è un termine che abbiamo co-
che oltre ogni perplessità sta comun-
Aperto da Michael Carroll e Craig Sin-
niato noi e che vogliamo rappresenti la
que riscuotendo successo, la doman-
delar è il primo brew pub (cioè qui la
vera birra artigianale, fatta con le mani,
da è lecita: per riuscire ad avvicinare la
birra non viene semplicemente vendu-
unita all’elemento culinario, ovvero al
birra ai ristoranti è davvero necessario
ta ma anche prodotta) a comparire nel
cucinare la birra. Tutte le nostre birre,
arrivare a tanto? Di più, dev’essere un
firmamento de La Rossa.
hanno qualche elemento proveniente
brewpub ad avvicinare la cucina alla
La grande passione per la birra e
dalla cucina. É una sorta di procedi-
birra? E perché non il contrario? In Italia
la passata esperienza lavorativa nella
mento inverso nell’abbinamento. La
la risposta risiede certamente nei retag-
cucina tristellata di Alinea a Chicago,
birra stessa viene creata in modo tale
gi culturali inseparabili dal vino, ma se
hanno fatto decidere ai due di dedicar-
da essere facilmente abbinata con un
la “birra culinaria” può dimostrare che
si al loro progetto brassicolo gastrono-
piatto e andare a creare un perfetto
il mondo brassicolo cela un mondo da
mico, pardon alla loro “birra culinaria”.
matrimonio di sapori. Questa è quella
scoprire ed esplorare allora ben venga.
Si, il termine è questo, ed ecco come
che definiamo birra culinaria», spiega
Dovremmo imparare a fare qualcosa di
hanno raccontato la trovata durante
Michael Carroll, che nel Band of Bohe-
simile, semmai mantenendo, lo stile ita-
un’intervista rilasciata a Barbusiness:
mia è il responsabile della produzione
liano. B cod 50838
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
99
Birra
CHEF RUBIO NELLE CAMPAGNE DI PERONI, VISITA AI CAMPI D’ORZO IN DIRETTA COI FAN
Ma non diamo nulla per scontato quando parliamo di agricoltura, un lavoro serio da duri dove tatuaggi e bicipiti
DA BIRRIFICIO HIBU “MANGO LI CANI”, PROPOSTA ESTIVA DAL SAPORE FRUTTATO
spessi non contano granché. La mam-
B
100
Meno male che Chef Rubio
per l’elaborazione di una serie di ricet-
A
(nella foto, a sinistra) ha dato l’esempio
te della tradizione contadina. «Sono un
ultimamente le birre alla frutta, le
a tutti. Armato di gambali e cappello di
insaziabile ricercatore di saperi e sapori
fruit Ipa, o meglio tropical Ipa, che
paglia si è fatto bello davanti ai suoi
- ha detto Rubio - la mia è fame di cono-
in estate placano la sete perché
fan alla scoperta della Campagna
scenza, perché sono convinto che ogni
brassate
Peroni, in collegamento diretto dalle
singolo ingrediente racconti la parte più
frutta esotica come guayava, mango,
campagne perugine di Deruta con
genuina di un individuo, del suo terri-
ananas e frutto della passione.
Roma, Napoli, Bari e sui canali social
torio, del suo popolo. Condivido questi
Avevamo già parlato anche delle
di Peroni. A dare man forte a Rubio
valori con Peroni e assieme in questa
creazioni “fugaci” del birrificio Hibu,
c’era il giovane agricoltore umbro
campagna abbiamo esplorato le tradi-
le birre prodotte una volta l’anno,
Paolo Palmerini (a destra), coltivatore
zioni più autentiche partendo dalle loro
ricette che Raimondo crea per due
d’orzo italiano per Peroni.
radici. Meglio, da quelle dei campi di
mesi all’anno (in questo caso maggio
Il binomio agricoltura-tecnologia non
orzo con Paolo, un vero agricoltore del-
e giugno): bene, questo è il momento
è da sottovalutare e stavolta al posto
la filiera Peroni che, giorno dopo giorno,
di “Mango li cani, la fruit beer che
dei trattori d’ultima generazione è
lavora per garantire materie prime di
parte dolce e finisce amara”. Con
stato utilizzato un cubo interattivo
altissima qualità come l’orzo che cre-
l’estate e il caldo torrido, o ci si
che, posizionato in Galleria Alberto
sce nei campi dell’Italia centrale. Dietro
tuffa o si beve birra fresca, se poi è
Sordi a Roma, piazza Dante a Napoli
ogni sorso di Peroni c’è proprio questo:
anche alla frutta allora i giochi sono
e corso Cavour a Bari, ha permesso
piccole-grandi storie italiane di lavoro e
fatti. Il birraio è riuscito a tirar fuori
di seguire e interagire con Chef Rubio
passione vera».
dal cilindro una buona porzione di
in versione “contadino”. Paolo lo ha
Certo sarebbe stato più proficuo se
profumati manghi sabrosi. Una fruit
condotto alla scoperta dei processi
Rubio avesse fatto da “inviato” anche
beer generosa in gradazione alcolica
e delle curiosità del lavoro nei campi,
per i piccoli birrifici che fanno qualità
(5,4 gradi) e nel profilo organolettico
a
coltivazione
assoluta e sono i portabandiera della
con un’esplosione di aromi freschi e
dell’orzo (la materia prima alla base
vera tipicità birraria italiana, ma intanto
fruttati. Non particolarmente amara,
del malto 100% italiano impiegato
lo abbiamo potuto apprezzare in questa
presenta un bouquet tutto tropicale.
nella produzione di birra).
iniziativa. (G.A.) B cod 50483
(G.A.) B cod 50677
raccia
rubate
cominciare
all’agricoltura!
ma di Paolo ha poi atteso Rubio in casa
dalla
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
vevamo già parlato del terreno fertile che stanno trovando
aggiungendo
succosa
Birra CATHAY PACIFIC CREA BETSY LA BIRRA DA GUSTARE DURANTE IL VOLO
FRUITESSE, LA BIRRA GIUSTA PER L’ESTATE GUSTO FRUTTATO, SI SERVE CON GHIACCIO
A
remmo arrivati al punto di ave-
Kong e dal Regno Unito e la produzio-
A
re una birra appositamente prodotta
ne è stata affidata alla Hong Kong Beer
il caldo soffocante che in questi giorni
per essere gustata al meglio quando
Company. In bollitura è utilizzato il frutto
sta investendo il Paese. Con l’estate
si è in volo? Eh sì, perché tutto cam-
“Dragon Eye” di Hong Kong, tipico in-
cresce la voglia di concedersi una
bia quando si è tra le nuvole, sensa-
grediente utilizzato più nella medicina
birra rigenerante, come la Fruitesse.
zioni, sapori, percezioni. Sentitevi un
che nella cucina cinese, che innalza la
Questa fruit beer belga, nata dalla
po’ astronauti e assaggiate la birra
rotondità, ricchezza e struttura della bir-
lunga esperienza di birrificazione e
realizzata per una buona bevuta a
ra rimanendo comunque molto fresca
miscelazione dei master blenders di
35mila piedi. L’idea è della Cathay
e di facile beva (5,1%). È l’ingrediente
Liefmans, non fa parte soltanto dello
Pacific e la sua creazione si chiama
che fa la differenza insieme al miele
stile legato alla frutta di cui ora si parla
Betsy. Sì, quella Betsy che negli anni
dei New Territories di Hong Kong con
molto, ma è la prima birra concepita
’40 e ’50 solcava i cieli del mondo,
le sue note floreali appaganti. Di bri-
per essere servita con ghiaccio e
il primo aeromobile di Cathay Paci-
tannico c’è il luppolo Fuggle che dona
come base per i cocktail.
fic che ebbe così tanto successo da
freschezza e aroma rispetto all’amaro.
Una birra che dopo un anno e mezzo
essere ricordato ancora oggi e ispi-
Oltre al malto d’orzo è presente anche
di maturazione in cantina con ciliegie
rare il nome di quest’ultima originale
del frumento e il lievito scelto è un clas-
in immersione viene combinata ad
invenzione.
sico pilsner. (G.A.) B cod 50688
arte con succhi di frutti rossi, fragola,
vreste mai immaginato che sa-
Gli ingredienti provengono da Hong
ncora
fruit
beer,
e
come
potrebbe essere altrimenti con
lamponi, ciliegie, mirtilli e bacche
PREMIO CEREVISIA CON 147 ETICHETTE, RICONOSCIMENTI A SEI BIRRIFICI
di sambuco, ottenendo così una (Cz). Per l’area geografica: migliore birra
dolcezza e una vivacità pensate per un
del Nord Italia la “Dottor Balanzone” del
aperitivo sulla spiaggia, per una bevuta
Birrificio The Brave di Lodi; per il Centro
contro il caldo e non convenzionale. Il
premio alla Glaux Athene Ale Ambrata
grado alcolico ridotto a solo 3,8% del
a 5ª edizione del prestigioso Premio
prodotta dall’Opificio Birrario di Crespi-
volume, il corpo scorrevole ma pieno
Cerevisia, il concorso riservato alle
na in provincia di Pisa; per l’area Sud e
di sapore e la particolare modalità di
birre italiane di qualità, istituito dal BaNAB
Isole vincitrice la Birra Nera del Birrificio
servizio “on the rocks” (come è definita
(Banco nazionale di assaggio delle bir-
24 Baroni di Nicosia (En). Il Premio per la
dal birrificio) rendono la Liefmans
re) nel 2013, ha esaminato 147 etichette,
migliore birra di giovani birrifici italiani in
Fruitesse la protagonista delle serate
+50% rispetto all’anno scorso. Si è aggiu-
produzione dopo il 1° gennaio 2015 è an-
estive. È un’ottima base anche per il
dicata il Premio Eccellenza la Birra Sym-
dato alla birra “Arlecchino” di The Brave
crescente mondo del mixology. (G.A.)
phony del Birrificio Gladium di Zagarise
di Lodi. (G.A.) B cod 50707
B cod 50748
L
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola 101
Caffè
Il caffè dalla A alla Z Un menu dedicato per la ristorazione Ad ogni pasto il suo caffè: ecco il senso del Menu degli Espressi Xelecto, una lista creata ad hoc per ogni ristorante che scelga tra le miscele di Caffè Molinari, dagli Aromatizzati ai Classici fino ai Cru Mono-Origine
R
istoranti in Italia e all’estero,
possono riassumere nel poco utilizzo
similitudini e differenze che
della macchina da caffè, nel problema
si possono notare. Tra tra-
della conservazione del caffè in grani
dizione e innovazione, nuovi format
che rimane a fine serata, e nella puli-
e locali più tradizionali, il caffè è una
zia delle attrezzature. A volte inoltre il
bevanda servita praticamente ovun-
caffè viene servito in maniera disordi-
que. Difficile non accorgersi però che
nata, attende sul vassoio, si raffredda,
l’espresso servito al ristorante in Italia
non c’è un addetto specifico.
spesso non ha lo stesso trattamento.
Premesso quindi che parliamo di
Proviamo a capire il perchè, visto che
qualità, il primo elemento che si può
il caffè espresso dovrebbe essere una
notare a livello internazionale è come
eccellenza dell’offerta italiana.
nelle città più importanti il prodot-
In primis la qualità, l’essenza prima
to caffè servito nei locali abbia fatto
di un caffè. Il caffè spesso non sempre
enormi passi avanti in questi anni. Pro-
è all’altezza al ristorante, anche per
poste precise e differenziate, miscele
varie problematiche tecniche, che si
varie da degustare, grande utilizzo di materie prime biologiche. Per quanto riguarda la proposta nei ristoranti, da una parte, le miscele tradizionali “all’italiana” sono sempre più facili da trovare, per chi vuole ritrovare il gusto del prodotto anche in terre straniere. Emerge invece una proposta differenziata di caffè più pregiati e di miscele monorigine, per un caffè che va realmemte a chiudere in eccellenza un pasto. Il turista che va a londra, ad esempio, oggi può trovare un caffè ottimo sia
102
Caffè
nelle
zione. Il Menu dei caffè viene spesso
pregiate qualità di caffè e Cru Mono-
catene di ri-
proposto. Che si tratti di una tovagliet-
origine selezionati in tutto il mondo.
storazione che nei piccoli
ta in carta; che sia una lavagna, che
Non ultimi, una serie di Aromatizzati,
locali. Il bar diventa coffee shop, con
sia un menu tradizionale o addirittura
gustosi e molto apprezzati da un tar-
varie proposte di prodotti. I vari mar-
un video.
get giovane.
ket sono la novità, si trovano in giro
Importante una comunicazione
in varie piazze e presentano proposte
Cosa abbiamo imparato?
mirata e che arreda il locale, senza
gourmet o monorigine molto interes-
In primis, occorre fornire ai locali un
pesare sui costi. Potreste essere tra
santi. Per non parlare dei locali con
prodotto sempre con lo stesso stan-
i pochi che presentano a fine pasto
proposte solo Bio e Fairtrade, una
dard qualitativo, con una offerta diffe-
il Menu degli Espressi Xelecto, che
realtà già consolidata e di successo.
renziata in varie miscele. A corredo,
viene stampato ad hoc secondo le
Quello che è importante è la ricerca.
una serie di strumenti di comunicazio-
miscele che sceglie il ristorante. O
Il turista trova diversi caffè di qualità in
ne chiari e di impatto, senza pesare
utiizzare tabelle, dispenser, sottotazza
maniera sempre più facile, merito di
sui costi. L’impegno e la ricerca di Caf-
dedicati ai prodotti che offrite.
una proposta eccellente ma anche di
fè Molinari, azienda storica nel settore,
La semplicità d’uso e la praticità
un atteggiamento mentale più libero
presente in oltre 80 Paesi del mondo,
sono stati i criteri-base di questo am-
e coraggioso dell’esercente, proba-
ha generato il progetto Xelecto, che
bizioso progetto. Ulteriore vantaggio
bilmente anche perchè meno legato
sta raccogliendo consensi (oltre 1.500
riconosciuto dalla clientela, la vasta
a un target tradizionale.
clienti) perchè dedicato espressamen-
gamma di macchine solo professiona-
te ai professionisti della ristorazione.
li; in vendita o in comodato d’uso gra-
Altro elemento fondamentale: il servizio. In Italia abbiamo tanto da
Xelecto è infatti stato concepito
tuito, che richiedono una manuten-
insegnare, possiamo ribadirlo. Guar-
solo per i professionisti della ristora-
zione minima e sono energy saving
dare approcci diversi però può es-
zione che vogliono offrire un buon
(massima efficienza con il minimo dei
sere utile. Visivamente i locali danno
caffè e mantenere le caratteristiche
consumi). B cod 50805
informazioni chiare sia sui prodotti
uniche e distintive del prodotto in taz-
che sul tipo di pasto o consumazione.
za.
Che si tratti di un brunch/pranzo o di
Un’offerta variegata: oltre ai Clas-
uno spuntino o una cena, trovate una
sici (Espressi e Decaffeinato), si può
attenzione molto alta alla comunica-
servire il Biologico o una serie di
Caffè Molinari via Francia 20 - 41122 Modena Tel 059 3279111 - www.xelecto.it Numero verde 800 013855
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
103
Distillati È TEMPO DI RUM
I VERTICI ANAG ANCORA IN ROSA PAOLA SOLDI RIELETTA ALLA PRESIDENZA
C
onferma “spiritosa” in rosa alla guida di Anag, Associazione
nazionale assaggiatori grappa e acquaviti. Il consiglio nazionale ha rinnovato, infatti, la fiducia a Paola Soldi, già presidente dal maggio 2014. «Ringrazio il Consiglio nazionale - ha affermato la presidente rieletta - per avermi confermato alla guida di Anag, un incarico che in questi anni ho cercato di onorare al meglio per promuovere la conoscenza del mondo di grappa e distillati e stimolare una crescente “cultura del buon bere consapevole”. Il mio lavoro, che continue-
BERMÚDEZ, IL RUM DI QUALITÀ DALL’ISOLA DI SANTO DOMINGO
D
104
rà con lo stesso impegno e la stessa passione per il secondo mandato, conta sul supporto prezioso e fondamentale delle associazioni regionali e
on Erasmo Bermúdez, esule
compagnato l’azienda
delle delegazioni provinciali».
venezuelano, iniziò la sua at-
dalle sue origini. I valori
«Il bilancio dei primi tre anni alla gui-
tività sull’isola di Santo Domingo nel
e l’identità del brand
da federale di Anag dopo diversi anni
lontano 1852, e oggi può così vanta-
sono i principi a cui da
come presidente di Anag Toscana -
re il merito di essere stato il primo ad
sempre resta fedele la
aggiunge Soldi - lo ritengo positivo.
operare in questo settore e di avere
Abbiamo puntato molto sulla comu-
le cantine di invecchiamento più anti-
famiglia Bermúdez che di Davide Staffa continua a produrre
che. L’azienda nel 1927 ha modificato
trasmettendo di padre in figlio l’amore
per avvicinare target spesso lontani
il suo nome in “J. Armando Bermúdez
per il primo rum dominicano.
dalla grappa, come i giovani, e ab-
& Co. C. por A” e oggi è guidata da
Tutti i rum nascono dalla distillazione
biamo intensificato attività, iniziative e
Don Carlos Alberto Bermúdez, che
della melassa, a parte il Don Arman-
collaborazioni per promuovere sem-
rappresenta la quarta generazione
do che nasce dalla fermentazione e
pre di più una “cultura del buon bere”
della dinastia al timone della società
distillazione del puro succo vergine di
attenta alla qualità». B cod 50664
con sede a Santiago de los Caballe-
canna. Nel 2006 con l’etichetta Don
ros.
Armando l’azienda si è aggiudicata la
Sempre da questa data sono stati
medaglia d’oro alla Monde Selection
introdotti gli alambicchi di distilla-
di Bruxelles; dal 2008 ha adottato alti
zione continua, innovazione tecno-
standard di produzione conquistando
logica che ha permesso di rendere
la certificazione di qualità ISO 9001.
più morbidi i rum distillati. Il puma
Dal 2012 l’importazione esclusiva è sta-
presente sul logo Bermúdez, che gli
ta concessa all’azienda italiana Soami
ha dato il nome di “El cara de gato”
(bermudezitalia@hotmail.it).
(in italiano “la faccia di gatto”), ha ac-
B cod 51015
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
nicazione, in particolare quella online,
Distillati
luglio / agosto 2017 ¡ Italia a Tavola
105
Salute
INTOLLERANZE & CO
Diagnosi di celiachia in tarda età Cambiare le abitudini non è facile
di Tiziana Colombo
In un primo periodo sarà necessario assisterlo nella spesa per dargli una mano nella scelta dei prodotti, nelle diciture alle quali prestare attenzione e ad eventuali accortezze da seguire. In cucina vale la stessa regola: verificare, magari non in modo esplicito come per la spesa, ma lasciando che prepari da sé, facendogli però notare eventuali errori nella fase di cottura e preparazione degli alimenti. L’attenzione e lo sbaglio per un giovane può succedere, ma pensate ad un anziano che ha sulle spalle 70 anni di metodicità e soprattutto tenete presente che, come direbbe mia nonna, “quando ero giovane non c’erano mica tutte queste allergie e intolleranze”.
N
Non dimostriamoci quindi superegli ultimi anni le diagno-
anni non si è mai interessata di gluti-
ficiali, ma aiutiamo i nostri nonni e
si di celiachia sono state
ne, contaminazioni, spighe barrate e
genitori. Quando noi abbiamo avuto
fatte spesso anche su per-
prontuari. Trovandosi catapultata nel
bisogno, loro ci sono stati ed ora che
sone anziane che superavano i 65
mondo della celiachia, dovrà rivedere
loro sono un pochino più bisognosi di
anni d’età. Queste diagnosi tardive
un sacco di aspetti ed abitudini che
noi, cerchiamo di dare il corretto sup-
sono tra quelle che presentano una
ormai si saranno ben radicati nella sua
porto perché se è vero che ogni fascia
maggior difficoltà nella loro gestione
mente tanto da risultare meccanici, sia
d’età ha i suoi problemi post-diagnosi,
e nell’accettazione della nuova condi-
nella scelta dei prodotti al supermer-
è anche vero che un bambino e un
zione. Avete mai pensato se di punto
cato, sia nel modo di cucinarli.
adolescente sono delle spugne, han-
in bianco la vostra nonna settantenne
Un ruolo fondamentale in questo
no una mente più elastica e, per l’età
venisse diagnosticata celiaca? Come
contesto credo sia sicuramente quello
che hanno, sono “programmati” per
fareste a farle capire il problema, spie-
dei familiari, figli e nipoti in primis. Pur
assorbire quello che viene spiegato
garle quali sono le farine senza glutine
trovandosi anche loro a contatto con
loro con facilità, mentre per un anzia-
e quelle da evitare, oppure a gestire i
la celiachia per la prima volta, avranno
no non è più così immediato. Ci servi-
rischi legati alla contaminazione?
però una mente più fresca ed abituata
rà una maggiore dose di pazienza e
Non sarebbe certo una passeg-
alla ricerca anche mediante internet.
soprattutto lui stesso dovrà abituarsi
giata, non perché la nonna in questio-
Potranno quindi creare una sorta di
dopo 70 anni di vita a cambiare le sue
ne sia stupida, ma perché ci si trova
“tabella” con le informazioni basilari
abitudini in cucina e legate all’alimen-
di fronte una persona che per 70
da tenere a disposizione dell’anziano.
tazione. B cod 50902
106 Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Salute
Acqua di vegetazione Soluzione naturale per diminuire sale e zucchero nei piatti Ravioli in brodo di acqua di vegetazione
L’acqua contenuta nella frutta e nella verdura si rivela un vero aiuto per limitare l’uso del sale e dello zucchero senza però rinunciare al gusto
INGREDIENTI Per brodo e farcia: peperone, pomodoro, anguria, basilico, sedano, lamponi, pesca, pepe, olio, miele, erbe aromatiche a piacere Per la pasta: 1 uovo per ogni 100 g di farina (potete variare a seconda del vostro gusto, anche miscelare farine diverse, ma mantenendo il peso finale)
S
PREPARAZIONE Per brodo e farcia: frullare frutta e verdura e filtrare con un colino a maglia finissima o con una garza in modo da separare polpa e fibre dalla parte liquida. Il liquido che si ricava è ricco di molti sali minerali che conferendo una sapidità naturale ci permette, nel caso della preparazione salata, di non utilizzare sale aggiunto e in quella dolce di esaltare il sapore finale. Per una preparazione salata aggiungere al “brodo” olio d’oliva, foglie di basilico e una spolverata di pepe; per la versione dolce aggiungere miele, pezzetti di frutta e cacao in polvere. Per la pasta: prepariamo una classica sfoglia per ravioli lasciando l’impasto a riposare al fresco per almeno 30 minuti. Per una farcia salata uniamo a polpa e fibre dell’olio d’oliva, semi a piacere, del formaggio e componiamo i nostri ravioli della forma che desideriamo. Per una farcia dolce uniamo a polpa e fibre il miele, della frutta fresca a pezzetti, della frutta a guscio e qualche pezzetto di cioccolato.
emplice come bere un bicchie-
Il differente utiliz-
re d’acqua, limpido come l’ac-
zo cotto e crudo dello
qua... tante sono le espressio-
stesso alimento ci per-
ni che ci inducono a pensare all’acqua
mette di poter esalta-
come ad una forma pura, semplice ed
re ogni elemento. Ad
“una”; in realtà quel liquido che abitualmente beviamo è un complesso di nu-
esempio nel pomodo- di Milly Callegari ro esaltiamo vitamine
trienti come i sali minerali.
e sali minerali a crudo, mentre con la
Una fonte forse inusuale è quella
cottura della farcia miglioriamo l’efficacia
derivante dai vegetali, ma che si rivela
del licopene che si rafforza proprio con
un vero aiuto per limitare l’uso del sale
il calore.
e dello zucchero senza però rinunciare
Così anche per il peperone, che
al loro gusto. È un procedimento ele-
a freddo ci dona molta vitamina C e a
mentare, occorre solo frullare il vegetale
caldo diminuisce l’effetto negativo del-
scelto, che sia frutta o verdura o un loro
la solanina. Non dimentichiamo che
mix, e separare la polpa dal liquido det-
dell’anguria l’unico scarto è la buccia,
to “di vegetazione”. Si possono usare
la parte verde, mentre la parte bianca
prodotti freschi o congelati. La scelta dei
è ricca in citrullina, un aminoacido mol-
vegetali da mixare, più frutta o più verdu-
to importante che nel nostro organismo
ra, dipende solo se vogliamo optare per
viene trasformata in arginina con azione
una preparazione dolce o salata.
stimolante sul sistema immunitario e va-
Le ricette sono infinite ed è una pre-
sodilatatrice sui vasi sanguigni.
parazione da scegliere soprattutto per
Proprio per questa proprietà ha i ri-
bambini e anziani che hanno la perce-
flettori puntati perché viene considerata
zione della sete molto ridotta.
come un “viagra” naturale. B cod 51039
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
107
foto R.Patti
Locali
Hotel Italia a Cortona Full immersion in un territorio unico N
108
el cuore di Cortona, racchiu-
ammirare le incantevoli colline della Val
so tra le mura dell’antica città
di Chiana. La colazione viene servita in
l’atmosfera magica del suo centro sto-
etrusca, si trova l’Hotel Italia
questo piccolo paradiso, affacciato sui
rico: la panoramica Basilica di Santa
che riunisce in sé il fascino di un palaz-
tetti dell’antica città, dove la storia si
Margherita, il Duomo rinascimentale, la
zo rinascimentale e il calore di un’atmo-
unisce alla natura regalando agli occhi
caratteristica Piazza della Repubblica,
sfera accogliente e familiare. Disposte
dell’ospite scorci indimenticabili.
l’eremo francescano con la cella del
apprezzata a livello internazionale per
Santo... sono solo alcuni dei “gioielli” da
su tre piani, le 24 camere, ampie e lu-
L’Hotel Italia, aperto tutto l’anno, è
minose, offrono agli ospiti tutti i comfort.
la base ideale per partire alla scoperta
All’ultimo piano del palazzo una ma-
di un territorio celebre per i suoi tesori
Tra aprile e ottobre inoltre, si tengo-
gnifica terrazza, luogo ideale per gode-
paesaggistici, culturali ed enogastro-
no numerosi eventi e festival di primo
re, in pieno relax, della bellezza da cui
nomici. Cortona, al confine tra Tosca-
piano, come quello internazionale del-
si è circondati, e dalla quale si possono
na, Umbria e Lazio, è una città vivace
la fotografia, Cortona On The Move, e
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
visitare.
Locali
la tradizionale Giostra dell’Archidado, festa che trova le proprie origini nel Medioevo. Da Cortona si possono facilmente raggiungere e visitare alcune tra le più belle città del centro Italia: la spirituale Assisi con le sue basiliche, Arezzo con la fiera dell’antiquariato, Perugia importante polo culturale, Orvieto con il suo splendido Duomo, Montepulciano con il borgo medievale. La Toscana è anche la terra dei vini: imperdibili le degustazioni nelle enoteche del centro storico e presso le cantine che offrono visite guidate per conoscere da vicino le vigne e i metodi di produzione. Non manca una vasta e gustosa proposta gourmet: in città infatti, vi sono diversi ristoranti, soprattutto
dai corsi di cucina per vivere appieno
per provare l’ebbrezza degli sport ac-
con un’ampia offerta di cucina tradizio-
l’esperienza culinaria del territorio, alle
quatici. B cod 50891
nale locale e toscana. Una delle razze
escursioni nella natura (a piedi e a ca-
bovine italiane più antiche e di qualità,
vallo), dai tour in bicicletta e in vespa o
la Chianina, viene allevata proprio in
con un comodo minivan tra le colline
Val di Chiana. Chi resta in hotel può
della Val di Chiana, fino alle lezioni di
scegliere tra le tante attività proposte,
windsurf e kitesurf sul lago Trasimeno
Hotel Italia via Ghibellina 5/7 - 52044 Cortona (Ar) - Tel 0575 630254 www.hotelitaliacortona.com
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
109
Locali
I Vitelloni, storico locale romano
dove non manca mai il sorriso A
Roma ha riaperto “I Vitelloni -
soprattutto verde. Proprio il verde è il
sosta. Con questo grande sforzo, an-
Gusta la vita!”, punto di incon-
tema dominante del locale e lo si incon-
che economico, la famiglia proprietaria
tro e di passaggio per intere
tra in ogni particolare, dal rivestimento
ha voluto dimostrare l’attaccamento alla
generazioni fin dagli anni ‘90. Un locale
dell’ascensore alle ceramiche fino alla
sua città e al valore del lavoro esaltato
dalle molte anime, che si dispiega su
texture delle pareti in cemento e legno,
dal servizio.
più ingressi e si apre su via Amiterno,
che fanno da contenitore assolutamen-
armoniosamente trasformata in un sa-
te invisibile a tutto l’insieme.
lotto vivibile.
110
Tutto questo per dire che non solo pizza, pasta e brace si trovano da oggi
Come elemento metallico si è usato
da I Vitelloni, ma soprattutto c’è tanta
Dall’abile ricerca di Costa Group
il rame, lavorato a parete e presente in
voglia di fare e un sorriso sempre gra-
e dell’architetto Gianfranco Berghich
diversi particolari distribuiti nel locale e
dito. B cod 50860
emergono i mosaici al suolo, le pareti
nei tavoli. Il fuoco è un altro elemento
e le soluzioni decorative innovative che
protagonista dell’intera filosofia e lo si
rendono l’ambiente ancora più ampio
trova rappresentato a trame nella splen-
e aperto all’estero, arrivando a coinvol-
dida brace a vista, nel forno a legna e
gere anche il cortile, da oggi visibile ma
infine sui numerosi camini nelle sale di
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
I Vitelloni - Gusta la vita! via Amiterno 42/60 - 00183 Roma Tel 06 708 1150 www.ivitelloni.it
Locali
Grand Hotel Rimini, un faro in Riviera L’ospitalità secondo la Famiglia Batani di Alberto Lupini
L
a Riviera, il simbolo per eccellenza dell’estate italiana ormai da decenni, le spiagge, le fami-
glie, e la notte con la sua movida travolgente. Ma dov’è che ancora sopravvive in tutto il suo splendore il senso di ospitalità che davvero distingue l’italianità nel mondo? Il Grand Hotel Rimini è senza dubbio un faro di classe e ospitalità lungo la Riviera, tanto da attrarre, grazie alla sua elegante tradizione e alla cucina guidata da Claudio Di Bernardo, turisti da tutto il mondo e businessmen grazie a più di 170 camere e a un centro congressi per 350 persone. Un simbolo del turismo italiano che nel
esagerare». L’offerta ristorativa è in li-
da oltre Oceano... mi viene in mente
2018 compirà 110 anni e che splende
nea con quella dell’hotel. Il menu cam-
la ricciola dell’Australia; così come non
ancora oggi con le sue 5 stelle lusso.
bia ogni giorno. Nei piatti è fondamen-
vedo il motivo di non utilizzare prodotti
«La nostra clientela - spiega il cuoco
tale la stagionalità, mentre il territorio
del territorio come formaggi e salumi di
de La Dolce Vita, il ristorante dell’hotel
si affianca alla ricerca costante della
San Patrignano. L’importante è propor-
- si aspetta i fuochi d’artificio. Allo stes-
massima qualità: «Non c’è nulla che mi
re eccellenze in tavola». E un’offerta di
so tempo anche solidità e tradizione.
vieti - spiega Di Bernardo - di utilizza-
grande livello è assicurata dall’azienda
L’innovazione va bene, ma senza mai
re prodotti che vengano, ad esempio,
agricola del gruppo Batani, la Fattoria Batani, a pochi chilometri da Cervia, che rifornisce le cucine delle 11 strutture del gruppo. L’offerta gastronomica del ristorante La Dolce Vita non è aperta solo ai clienti dell’hotel, ma anche ai turisti esterni e, perché no, agli abitanti della stessa Rimini.
B cod 50912
Grand Hotel Rimini Parco Federico Fellini - 47921 Rimini Tel 0541 56000 www.grandhotelrimini.com
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
111
Locali BOLOGNA EAT&DRINK
al semifreddo ricotta, amarene e cioccolato bianco e le creme e i sorbetti di Galliera 49, marchio cult della gelateria cittadina. Arredamento moder-
di Giuseppe De Biasi
no e colorato, con un tocco evidente per la motoristica d’autore (TottiMotori), per un locale multitasking che a secon-
STIX, LO SPIEDINO D’AUTORE IN CENTRO A BOLOGNA
da dell’orario si trasforma per soddisfare i differenti target, dai turisti internazionali (in aumento) all’esigente clientela locale, circondata in centro da un’offer-
I
l concetto di spiedino attraversa i
Attenzione alla materia prima e cottu-
ta quasi “bulimica” ma spesso di livello
meridiani e le cucine di tutto il mon-
ra al barbecue a bassa temperatura
mediocre. Aperto a pranzo (media di
do, da oriente a occidente. Un con-
per oltre 20 tipologie di spiedini, dal
13-15 euro) e a cena (25 euro circa) per
cetto declinabile con fantasia che ha
classico con salsiccia, peperoni e co-
l’ora dell’aperitivo appaiono mini-stix
stimolato Riccardo Facchini (star de
stina di maiale all’impanato romagnolo
per accompagnare chiacchiere e calici
“La prova del cuoco”, chef-patron del
di pesce dell’Adriatico, dalle versioni
e nel dopo cena il giovane bartender
Borgo Capponi Relais a Castel d’Aia-
vegetariane al barbecue statunitense
intrattiene i clienti con cocktail classici o
no, sull’appennino bolognese) a dar
fino agli esotici Viet-style con involtini di
inediti mix alcolici. B cod 50964
vita insieme a Laura Balboni e Ales-
maiale, melanzane, cavolo cappuccio o
sandro Rimondi a un locale originale,
pechinesi con petto d’anatra laccata e
a due passi dalle Due Torri e da Piaz-
salsa al cacao amaro. Per chiudere non
za Santo Stefano.
mancano gli stix golosi, come lo stecco
TORINO EAT&DRINK
U
PIANO 35, IL RISTORANTE TRA LE NUVOLE NUOVO MENU ESTIVO CON PIATTI RICERCATI 112
Stix Spiedini & Co via Santo Stefano 8 - 40125 Bologna Tel 051 0285526 www.spiedinistix.com
na vista mozzafiato su Torino, la
un menu di coerenza
sua collina e le Alpi, 166 metri di al-
con la struttura, tanta
tezza che si raggiungono con un ascen-
innovazione nel solco
sore velocissimo: siamo al 35° piano del
della sostenibilità in
Grattacielo di Intesa Sanpaolo, una torre
continuo divenire. Un
di cristallo firmata da Renzo Piano, fra i tre
metodo condiviso dai di Piera Genta
edifici di grande altezza più sostenibili al
10 membri della brigata con il maître Mir-
mondo. Sospeso tra le nuvole, circonda-
ko Feroce e i suoi 7 collaboratori per fare
to da un giardino bioclimatico, troviamo
del Piano 35 un punto di riferimento a li-
“Piano 35”, il ristorante gourmet più alto
vello nazionale e poi europeo. Un obiet-
d’Italia, che riprende il numero del piano
tivo ambizioso curato in ogni particolare
e il nome dell’architetto. 60 coperti, un’u-
dal direttore Adalberto Robbio. I prezzi
nica sala dall’arredamento raffinato ed
oscillano tra 85 e 110 euro; mini carta per
essenziale.
il business lunch con tre piatti a 40 euro
Alla guida della cucina il trentunenne
o quattro piatti a 50 euro. B cod 50967
Fabio Macrì, una laurea a Roma in storia con un focus sulla storia dell’agricoltura e dell’alimentazione e una seconda a Pollenzo. Quello per la stagione estiva è
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Ristorante Piano 35 Grattacielo Intesa Sanpaolo Corso Inghilterra 3 - 10138 Torino Tel 011 4387800 - www.piano35.com
Locali
luglio / agosto 2017 ¡ Italia a Tavola
113
Locali
Filippo a Pietrasanta
La tradizione prima di tutto di Andrea Lupini
Qui Di Bartola ha proposto per anni
Nel nuovo ristorante anche la cuci-
la cucina del territorio, ricette che non si
na ritrova una ventata di cambiamento.
hi non sogna la Toscana?
possono dimenticare, raccontate dall’a-
Il cocktail di scampi cambia volto, ma
Con le sue tipicità, i suoi vini,
more per le materie prime. Ma, come la
senza esagerare. Gli spaghetti di arselle
i suoi litorali immortali. E i suoi
storia insegna, bisogna andare avanti e
puntano alla semplicità e al contempo
uomini. Tra questi Filippo Di Bartola, un
cambiare. E così ha fatto Di Bartola, che
alla genuinità del pescato quotidiano. E
istrione della sala, un amante della risto-
qualche mese fa ha lasciato gli spazi del
il piccione? Si prepara in tavola, come si
razione che si distingue, forte dell’espe-
suo vecchio locale (diventato “La Briga-
faceva una volta.
rienza maturata all’Enoteca Pinchiorri,
ta di Filippo”) ai suoi ragazzi. Lui, invece,
Non è difficile per Filippo curare pic-
delle lezioni apprese al Lorenzo di Forte
sempre lungo la via del centro, ha aperto
coli dettagli per far vivere un’esperienza
dei Marmi, e che da nove anni ha fatto
all’interno di un’ex autorimessa il nuovo
a 360° all’ospite. Filippo usa la metafora
di Pietrasanta (Lu) il suo campo d’azione.
ristorante “Filippo Pietrasanta”.
del teatro: gli autori sono gli ingredienti, i
C
protagonisti la cucina e il servizio, i complici qualche sorriso e le storie che lui stesso non si stanca mai di raccontare. Un mix perfetto per uno spettatore che non vedrà l’ora di tornare. B cod 51083 Filippo Pietrasanta via Stagi 22 - 55045 Pietrasanta (Lu) Tel 0584 70010 www.filippopietrasanta.it
114
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Locali NAPOLI EAT&DRINK
In una calda sera di
AGRIGUSTA
inizio estate, la nostra memorabile visita ci ha condotti a meditati saltelli, da Marco suggeriti, tra le varie proposte di Vincenzo D’Antonio di menu tematici. Si principia con un ottimo “Sgombro d’estate”, lode al pesce azzurro locale. Marco lo lavora in marinatura e lo guarnisce con “tonno di anguria” (!), aglio fresco ed “aceto di anguria” (!).
HACKERT, RISTORANTE E PASTICCERIA A CASERTA UNA NUOVA META GOURMET
Si era nel menu Acqua e ci si dirige adesso verso il menu Terra: “Insalata 13 erbe”. Semplice e perciò, sia chiaro, difficile a farsi! Misticanza di 13 erbe di cam-
FATTORIA SAN MARTINO A MONTEPULCIANO OASI DI QUIETE CON MENU VEGETARIANO
po con sorbetto di peperone e caprino.
F
orse un giorno - ma non che a ciò
Nei calici, Metodo Classico Millesimato
per davvero si aneli - verrà costru-
2011 by Monsupello.
N
ita la macchina del tempo. Nelle more,
All’Acqua ritorniamo e giunge in tavola
Nobile di Montepul-
vorremmo essere creduti, sappiamo
un sorprendente intermezzo: “Festa di
ciano, nelle imme-
che è stata costruita la macchina dello
mare”, ovvero insalata di mare al pepe
diate campagne non
spazio. Ma davvero! Sul Corso Trieste,
di timut, limoni di Sorrento Igp e olio alla
lontano dal centro di Alessandro
a Caserta, la strada del passeggio,
menta. Nei calici, tributo al territorio, da
del borgo rinasci-
quando la sana provincia italiana sa-
uve Pallagrello bianco, Le Serole 2015
mentale, sorge la Fattoria San Martino,
peva coniugare l’ozio alla coltivazione
by Terre del Principe.
un agriturismo che ha già un grande
di interessi, è adesso negletta. A cau-
Un canonico primo piatto di cucina pie-
successo dal punto di vista della ricet-
sa di una pedonalizzazione pavida ed
montese, il plin, viene da Marco ripensa-
tività. Karin Lijftogt e Antonio Giorgini
incompiuta, a causa dell’inadeguatez-
to e rielaborato. Ne sortisce, per la gioia
si sono trasferiti in Toscana e hanno
za nel rimodellare il rito della passeg-
del palato dei suoi clienti gourmet, “Plin
comprato la villa settecentesca a 800
giata, finalizzata o meno allo shopping.
di genovese con cipolla di Alife”.
metri dal paese che oggi è la Fattoria
La macchina dello spazio si è messa
E, mal celando impazienza dovuta alla
San Martino.
in funzione allorquando, sul suddetto
grande curiosità, si passa alle proposte
Il tutto si traduce in camere e suite di
negletto Corso, si è varcata la soglia
dolci. Si opta per un sontuoso Camou-
grande prestigio, arredate secondo il
del nuovo locale Hackert. Aperto dal-
flage composto da spugna alle man-
concetto dello “slowlife”. Il valore ag-
le 7 del mattino alla mezzanotte, tutti i
dorle, cremoso al limone, sorbetto alle
giunto è poi dato dalla fattoria vera e
giorni. Ottima la prima colazione, con
mandorle, meringa al limone, salsa alle
propria. I prodotti coltivati, infatti, sono
la pasticceria interna che sa esitare
mandorle. Gli affianchiamo un quasi in-
i frutti dell’agricoltura biodinamica e
croissant come si deve. Spazi attrez-
trovabile Greco di Bianco etichetta nera
così il ristorante, aperto tutto l’anno
zati per aperitivi, e brunch.
by Ceratti. In definitiva, esperienza me-
anche a esterni su prenotazione. Piatti
Attrattiva principale, va detto, è la cena.
morabile. Per tale sontuosa e doviziosa
100% biologici e genuini, fragranti, a
La cucina, ampia e ben equipaggiata,
cena il conto si è attestato intorno ai 90
km 0, di stagione e cucinati al momen-
è a vista. A governo del tutto il prode
euro. B cod 50950
to. B cod 50959
Hackert Restaurant & Patisserie Corso Trieste 267 - 81100 Caserta Tel 0823 441168 www.hackert.it
Fattoria San Martino via Martiena 3 - 53045 Montepulciano (Si) - Tel 0578 717463 - www.fattoriasanmartino.it
el cuore dei vigneti del Vino
Maurilli
chef Marco Merola, attitudine iniziale alla pasticceria, amplia le sue skills alla cucina e diviene, ad oggi, figura tra le più interessanti della cucina d’autore.
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
115
Locali ROMA EAT&DRINK
e serviti con patatine fritte, da provare il Lobster, un panino al burro con astice e salsa, e il Queen Bee Burger con cuore di ripieno di di Mariella Morosi cheddar cheese, hamburger di Black Angus e bacon. Grande attenzione è stata data alla pizza, creata con un impasto di nuova generazione
QUEEN BEE, L’APE REGINA DEL GUSTO NUOVO LOCALE “ALL DAY LONG”
con farine di tipo 0 che la rendono digeribile e leggera e che viene cotta in un forno rotante. Il resto del menu è molto ampio: antipasti fritti, una selezione di
Q
ueen Bee è un accogliente
Nato da un’idea di Fabrizio e Gianni
salumi e formaggi, poi primi piatti roma-
locale del centro storico della
Massitti, imprenditori della pasta fresca
ni superclassici. Un’accurata selezione
Capitale con formula “all day long” e
ed esperti di ristorazione, e di Francesco
di carni è alla base dei secondi. Piatto
un menu articolato e in grado di ac-
Grimaldi, titolare del “Dadaumpa”, que-
speciale è il Queen Lobster, astice alla
cogliere qualsiasi esigenza. Varcato
sto locale vuole giocare già nel nome
griglia cotto con lime al pennello su letto
il grande portone in legno massiccio,
sull’attrattività dell’affascinante mondo
di catalana e cipolle rosse.
un ingresso originale per un’attività ri-
delle api e della dolcezza del miele.
Servizio molto curato e buon rapporto
storativa, si accede ad un’ampia sala
A pranzo è possibile scegliere tra le
qualità/prezzo. B cod 50943
in cui si trovano da un lato il grande
proposte del giorno oppure puntare
bancone bar e dall’altro lato tre isole,
sulla scelta à la carte che comprende
ognuna dedicata alla realizzazione di
antipasti, primi e secondi piatti. Tra i bur-
una specialità: lobster, burger e pizza.
ger, tutti realizzati con pane fatto in casa
MILANO EAT&DRINK
F
DA BERBERÈ LE PIZZE DI MATTEO ALOE NUOVO MENU CON PIATTI ESTIVI 116
Queen Bee via del Monte della Farina 23 - 00186 Roma - Tel 06 68802824 www.queen-bee.it
arine semintegrali biologiche maci-
Vini al calice con scelte
nate a pietra di grano, enkir, kamut,
originali e di carattere.
segale e mais. 24 ore di fermentazione
Se con la pizza segui-
lenta a temperatura ambiente con pasta
te il mio suggerimento,
madre viva. A completare ingredienti
provate una bollicina.
di altissima qualità selezionati da Alce
In carta ne trovate due di Andrea Radic
Nero, garanzia di origine e filiera biolo-
differenti: “Brut and The Beast” dell’a-
gica, oltre a numerosi Presidi Slow Food.
zienda Valli Unite di Costa Vescovato (Al)
L’indirizzo è la Pizzeria Berberè di Mat-
e Alfiere Rosé, un blend di Barbera, Bo-
teo Aloe a Milano.
narda e Malvasia nera della tenuta Croci
Il menu estivo propone scelte che vanno
di Castell’Arquato (Pc). Birre ricercate tra
d’accordo con le temperature esterne:
cui la “Latte Più”, una blanche del birrifi-
Pomodoro e olive taggiasche; Fiordilat-
cio Retorto. Anche i dessert si adeguano
te, pomodoro e basilico; Capperi di sa-
all’estate, quindi provate il Sorbetto ce-
lina, pomodoro Fiaschetto di Torre Gua-
triolo, limone e menta. B cod 50947
ceto, fiordilatte, origano, basilico e pepe; e, davvero gustosa, la Acciughe di Cetara, pomodoro, cipolla rossa di Tropea, limone e origano.
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Berberè Pizzeria via Sebenico 21 - 20124 Milano Tel 02 36707820 www.berberepizza.it
Locali MARINA MANDARIN A SINGAPORE 5 RISTORANTI SEMPRE APERTI E 575 CAMERE
L
a posizione è un atout importante
per il Marina Mandarin, che si trova a soli cinque minuti a piedi dalla fermata Espla- di Leonardo nade della metropo- Felician litana di Singapore. A breve distanza dall’hotel si trovano teatri e musei. La dotazione del Marina Mandarin comprende 5 ristoranti che offrono diversi tipi di cucina e sono aperti
TRATTAMENTI RIGENERANTI E CUCINA STELLATA AL VERDURA RESORT DI SCIACCA
una vacanza con l’intera famiglia. La Verdura spa, uno dei centri benessere
praticamente con orario ininterrotto,
più lussuosi e all’a-
più moderne tecnologie audiovisive,
S
tale, il Verdura Resort si esten-
vanguardia in Euro- di Lucia Siliprandi pa, offre 4 piscine
di cui la più grande può contenere
de per quasi 2 km di costa privata.
talassoterapiche, ciascuna dotata di
700 persone e si presta a grandi ceri-
Lambita dal mar Mediterraneo, la
differenti densità saline e minerali,
monie e banchetti, una bella Spa e un
struttura 5 stelle di Rocco Forte Ho-
saune e palestra. I prodotti del terri-
fitness center aperto h24, un Lounge
tels offre campi da golf e da tennis
torio - olio d’oliva puro, lavanda, ro-
club con accesso esclusivo, dove si
dall’impeccabile manutenzione e
smarino e agrumi - sono utilizzati nei
può anche fare la prima colazione,
un’infinity pool.
trattamenti. Nel Sicilian Aroma Massa-
una piscina scoperta da 25 metri.
Il carattere vigoroso e selvaggio
ge, ad esempio, le emulsioni curative,
Con 575 camere comprese le suite,
dell’isola ha ispirato l’architettura
appositamente selezionate per le loro
l’albergo è considerato grande per le
del complesso: linee pulite, pietra,
proprietà aroma terapiche come le
dimensioni di Singapore: sarebbe più
legno, sabbia e colori caldi come
arance di Sicilia, sono miscelate con
corretto però definirlo monumentale.
ocra e terracotta latino.
l’olio di oliva bio prodotto in loco.
L’albergo costituisce uno degli indiriz-
Anche gli spazi interni riflettono l’a-
Pelle morbida come seta e una sen-
zi di prestigio della città. B cod 50691
nima del luogo: tradizione siciliana
sazione di rinnovata energia con il Ri-
con un tocco di contemporaneità,
tuale Rocco Forte Corpo. S’inizia con
semplicità e attenzione al minimo
un delicato pediluvio, seguito da un
dettaglio. Le maioliche, elemento ri-
trattamento esfoliante all’albicocca e
corrente nelle case e nelle ville del-
poi da un massaggio full body.
la Trinacria, sono l’elemento chiave
Suggerito per rilassare i muscoli in-
per il décor. Le camere e le suite, im-
teressati durante la pratica sul green,
merse nel parco costellato da uliveti
il Golfer’s Massage è un energico
e da piante di limoni e arance, han-
massaggio corpo che aiuta a ridurre
no ampie terrazze con vista spetta-
le tensioni e a stabilizzare la corretta
colare sul mare. Assoluta la privacy
postura. B cod 50957
19 sale per riunioni attrezzate con le
Marina Mandarin Singapore 6 Raffles Boulevard, Marina Square 039594 Singapore - Tel +65 6845 1000 - www.meritushotels.com
ituato nella Sicilia sud-occiden-
nella Presidential Suite dotata di piscina, Jacuzzi e un’area per cenare sotto le stelle. Villa Peonia, invece, è la soluzione ideale per trascorrere
Verdura Resort S.S. 115 Km 131 - 92019 Sciacca (Ag) Tel 0925 998180 www.roccofortehotels.com
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
117
Locali
La strada delle cozze costeggia Ancona
L
di Claudio Riolo
a strada Senigallia-Sirolo potrem-
la cozza. Ricordiamo che in tempi lontani
trattorie recensite ne sono un esempio,
mo chiamarla “strada delle coz-
l’agricoltore arrivava al mare portandosi
oltre che Ambasciatori delle Arti: L’Ango-
ze”. Infatti, lungo la costa, un altro
qualche ortaggio. Sulla spiaggia incon-
linosulmare suggerisce il Museo di storia
percorso ideale porta dai fondali sabbio-
trava i pescatori e si scambiavano i frutti
della mezzadria Sergio Anselmi; Il Molo
si di Senigallia agli scogli di Portonovo.
del lavoro; nacque l’entusiasmante cuci-
consiglia l’Abbazia di Santa Maria di Por-
Uniti idealmente da una coltura pregiata:
na marchigiana di terra e di mare. Le due
tonovo.
Il Molo, incantevole ristorante Da 50 anni sulla baia di Portonovo
La calda accoglienza di Vinicio e Maria a L’Angolinosulmare di Senigallia A Senigallia (An) chi cerca la Rotonda trova prima questo formidabile “angolino”. Il proprietario Vinicio Mentuccia ha una lunga esperienza; nel ‘90 aprì il suo primo locale sotto le “piramidi” del Cesano. Fin dall’inizio l’affiancò la moglie Maria Leonfanti, già maestra d’asilo. Poi ebbero giusta notorietà a “La Perla” di Marotta (Pu), quindi l’esperienza fruttuosa di “Viniciomaria” alla Terrazza Marconi. Con l’Hostaria L’Angolinosulmare, dal 2009 i coniugi hanno raggiunto il meglio; con loro anche l’esperta figlia Ilaria. Tutto il mondo conosce i due poli culinari di Senigallia: Uliassi a nord-ovest e Cedroni (La Madonnina del Pescatore) a sudest. Ora tra i due c’è l’ago della bussola, L’Angolinosulmare. La cucina è personalizzata, tutta di tradizione con interpretazioni originali come prezzemolo e pane. Il menu cambia ogni stagione e Maria esprime al meglio la personalità professionale. A titolo d’esempio cito la coda di rospo con trilogia di carciofi. Chi conosce la difficoltà di trattare un carciofo, qui ne trova... tre perfetti. Il sommelier Roberto Perini propone un’ottima carta dei vini con oltre 30 tipi di Verdicchio, i migliori rossi marchigiani, 30 etichette di bollicine italiane e francesi, una decina di magnum; al bicchiere si apre quasi tutto, tranne le bottiglie più ricercate. Chiuso giovedì, sempre aperto d’estate. B cod 50981 Hostaria L’Angolinosulmare Lungomare Marconi 38 - 60019 Senigallia (An) Tel 071 65444 - www.viniciomaria.it
118
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Nell’estate del ‘61 il pescatore Ilario Giacchetti aprì il chiosco e la moglie Nitria Temperoni, “Adria”, preparava spaghetti con i Moscioli di Portonovo e un po’ di pesce che arrivava dalla rete. Il figlio Fabrizio ha mantenuto la stessa semplicità e vi accoglie nella veranda bianca e azzurra sui ciottoli della spiaggia; lo spettacolo è ineguagliabile, quasi un fondale di teatro, tra mare e monte. Fabrizio è affiancato dai figli Giacomo, appassionato sommelier, e Claudia al bar; rappresentano la terza generazione. La cucina è tradizionale, basata sul pescato quotidiano, in particolare i Moscioli di Portonovo raccolti sugli scogli della baia e tutelati da un marchio di garanzia; l’altro pesce proviene dal mercato di Ancona. Le cotture sono semplici, essenziali, alla griglia o al forno per i pesci più grossi. Ecco alcuni piatti: antipasti con Moscioli di Portonovo e vongole in padella, crocette, lumachine di mare in porchetta con finocchietto forte, polipetti e verdurine. I vini sono più di 200, presentati in una bella carta, completa e ricca di utili informazioni. Giacomo, con la moglie Giada, conduce anche l’adiacente Molo Beach, angolo di relax ben attrezzato, con servizio di piatti sotto l’ombrellone e indimenticabili aperitivi serali. Chiuso martedì; sempre aperto in giugno, luglio, agosto. B cod 50982
Ristorante Bar Il Molo Località Portonovo - 60129 Ancona Tel 071 801040 - www.ilmolo.it
Locali
luglio / agosto 2017 ¡ Italia a Tavola
119
Eventi
Tecnologia e “guest intelligence”
Focus dello Startup Village di Hotel 2017 mero di pernottamenti, superata solo dalle città di Venezia e Roma. Gli alberga-
OTTOBRE
16 al 19
Dal
tori e ristoratori possono confrontarsi con le startup più innovative ed attive nel settore dell’industria alberghiera e della ristorazione, che desiderano sfruttare la possibilità offerta da Hotel, candidandosi per partecipare allo Startup Village. Le startup avranno la possibilità di far accrescere il proprio network, contribuire al cambiamento dell’industria del turismo e rivoluzionare l’esperienza dell’ospite. Al bando, aperto da Hotel 2017
L
120
fino al 4 agosto, hanno diritto di aca tecnologia sta cambiando il
tecnologici in atto nel settore dell’ospi-
cesso, direttamente online sul sito
modo in cui l’esperienza dell’o-
talità, sia in termini di tecnologia robo-
(www.whataventure.com/events2/
spite viene misurata nel settore
tica che nel modo in cui la performan-
startupvillages/hotel/2017) le startup
alberghiero. Chatbot, assistenza voca-
ce di soddisfazione del cliente viene
che abbiano sviluppato un prodotto
le, intelligenza artificiale, app, politiche
misurata sono gli highlight trattati ad
innovativo, un servizio o una nuova
dinamiche per i prezzi degli hotel, si-
Hotel 2017 attraverso lo Startup Villa-
tecnologia in campo di artificial intelli-
stemi di gestione del fatturato e nuovi
ge allestito all’interno della manifesta-
gence, app per la gestione delle pre-
tool per software incidono sull’espe-
zione dal 16 al 19 ottobre e il Commu-
notazioni, dynamic pricing & revenue
rienza dell’ospite e sul turismo. Hotel
nication Forum, in programma lunedì
management systems, oppure prodot-
2017, la fiera b2b dedicata all’hotelle-
16 ottobre.
ti e servizi che migliorino l’esperienza
rie e alla ristorazione con una storia di
Lo Startup Village di Hotel è un’a-
successo di oltre 40 anni, a Fiera Bol-
rea dedicata alle 10 startup che sa-
Ad arricchire il programma dello
zano dal 16 al 19 ottobre 2017 presenta
ranno selezionate e che avranno la
Startup Village sono pensati una serie
le startup innovative alle aziende con-
possibilità di far parte all’incontro più
di pitch e input session e saranno or-
solidate, agli oltre 20mila visitatori e ad
importanti per l’industria alberghiera
ganizzati incontri di match making per
opinion leader del settore.
in Trentino Alto Adige, regione che
agevolare le occasioni di business e lo
del cliente.
I temi della guest intelligence per
conta oltre 30 milioni di pernottamenti
sviluppo di nuove idee. Per tutte le in-
gli hotel, dell’innovazione nell’espe-
all’anno e 10mila punti ricettivi e che si
formazioni: www.hotel.fierabolzano.it.
rienza degli ospiti e dei tanti sviluppi
colloca la terzo posto in Italia per il nu-
B cod 50886
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Eventi
luglio / agosto 2017 ¡ Italia a Tavola
121
Turismo
Italia, meta desiderata ma non scelta Serve mettere a sistema le eccellenze L’
interesse verso le esperien-
vita ad esperienze in cui l’elemento
territorio, ha svilup-
ze enogastronomiche è in
artistico si inserisce come novità. Can-
pato nel 2013 la cam-
forte aumento rispetto agli
tine di design ed eventi enogastrono-
pagna di marketing
anni scorsi e quest’iniziativa certifica
mici con performance musicali o arti-
“Restaurant
come il patrimonio enogastronomico
stiche sono alcuni degli esempi più
lia” volta a promuo-
venga per la prima volta considerato
noti.
vere l’Australia, come
di Roberta Garibaldi
un elemento strategico su cui puntare.
Cosa potremmo immaginare per il
L’Italia è oggi tra i Paesi più desiderati,
2018? Vediamo gli esempi di Australia
mete di turismo enogastronomico al
ma non tra quelli poi effettivamente
e Scozia, fra le numerose destinazioni
mondo, attraverso la quale è stato
scelti.
che hanno deciso di puntare sull’eno-
possibile identificare le eccellenze
gastronomia
in
enogastronomiche e aumentare la
stacco è lo stringere un rapporto più
modo innovativo e maggiormente
consapevolezza dell’Australia come
saldo tra i nostri punti di forza: arte, cul-
competitivo sul mercato turistico.
meta di turismo enogastronomico tra i
Una strada per colmare questo di-
122
Austra-
per
riposizionarsi
una delle principali
tura, cibo e turismo. Preziose e da in-
L’ente del turismo nazionale Touri-
centivare sono le occasioni in Italia in
sm Australia, consapevole della ric-
I risultati hanno mostrato che l’eno-
cui arte e gusto si integrano, dando
chezza enogastronomica del proprio
gastronomia era ed è uno dei princi-
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
consumatori.
Turismo pali motivi di vacanza, tuttavia esisteva
Fund, sviluppato da Think Local, per
zionali, che è aumentata del 21% anno
un divario nella percezione dell’Au-
offrire supporto economico a piccoli
su anno (Food for thought: link). Anche
stralia come destinazione food&wine
eventi legati all’enogastronomia, il sito
gli operatori sono stati soddisfatti di
tra chi effettivamente l’ha visitata e chi
Tourism Intelligence Scotland che met-
questa importante iniziativa: il 58% de-
non l’ha ancora fatto. È stata sviluppa-
teva a disposizione informazioni, dati,
gli intervistati ha dichiarato di essere
ta un’offerta tematica, che ha incluso
articoli, ricerche che riguardano il mon-
più propenso a richiedere prodotti lo-
itinerari, visite ad aziende di produzio-
do del food e del turismo.
cali ai propri fornitori, il 38% ha deciso
ne, eventi e festival, esperienze eno-
Il sito Event Scotland supportava
di cambiare fornitore e sceglierne uno
gastronomiche, ad esempio la città di
chi organizza eventi dedicati all’eno-
che vende prodotti locali e il 65% di
Melbourne ha ospitato nell’aprile del
gastronomia, come ad esempio la
coloro che hanno aderito al program-
2017 l’evento The World’s 50 Best Re-
Scotland’s Food Charter for Events per
ma “Taste Our Best” ha registrato un
staurants (How industry can get invol-
aumentare la consapevolezza relativa
incremento di fatturato (Scotland: Ser-
ved in The World’s 50 Best Restau-
ai prodotti proposti durante gli eventi
ving up delicious flavours amidst stun-
rants awards: link). Parallelamente è
per assicurare al visitatore un’espe-
ning scenery: pdf download).
stata avviata una campagna sui mer-
rienza migliore. VisitScotland di pari
L’Italia ha delle potenzialità enormi
cati internazionali volta a stimolare il
passo, si occupava della promozione
da fare esplodere, tante sono le inizia-
tema nell’immaginario dei consumato-
della regione, proponendo una sezio-
tive che si possono pensare di attivare,
ri (Restaurant Australia Concept Maga-
ne dedicata al food, ma anche itinerari
per favorire in primis la fruizione dei
zine: link / Restaurant Australia Key
tematici ben strutturati: seafood trail,
luoghi di produzione, ancora troppo
Messages: link).
malt whiskey trail, scottish cheese trail
spesso non visitabili, soprattutto nei
e altri ancora.
momenti di picco turistico, rendendo
I risultati ottenuti sono stati ragguardevoli: la spesa in cibo e bevande
Parallelamente era stato avviato il
più consapevoli i produttori delle po-
dei turisti e` aumentata del 25% e l’Au-
programma “Taste Our Best”, aperto a
tenzialità del turismo e fornendo loro
stralia ha raggiunto la 6ª posizione nel-
tutti gli operatori dell’industria legata al
degli incentivi e degli strumenti utili per
la classifica mondiale dei Paesi con
food. Nel corso dell’anno circa mille
entrare in questo nuovo mercato, per i
un’offerta enogastronomica ampia e di
imprese hanno aderito al programma
ristoratori, perché diventino ambascia-
qualità (nel 2013 era decima). Oggi il
e superato i rigorosi controlli per l’ac-
tori e story teller del territorio, per le
numero di turisti internazionali in visita
cesso (Food for thought: link). I risultati
Dmo che migliorino la comunicazione
alle cantine è pari a 969.700 e 1 dollaro
sono stati rilevanti: nel corso dell’anno
e la promozione del nostro immenso
su 5 viene speso per cibo e vino (Tou-
la spesa turistica per cibo e bevande
patrimonio fatto di diversità incantevoli.
rism Australia snapshot of food and
ha raggiunto un +5,2% rispetto all’anno
E cosi via. Per una vera rete integrata
wine in Australia: link).
precedente. A crescere in modo sensi-
tra mondo produttivo, ristorativo e turi-
bile è stata la spesa dei turisti interna-
stico. B cod 50565
Il 2015 è stato per la Scozia l’Anno del Food & Drink, importante iniziativa del governo scozzese sviluppata dall’ente del turismo VisitScotland per promuovere le eccellenze enogastronomiche locali attraverso eventi e iniziative. La Scozia è, infatti, una regione nota per i suoi prodotti alimentari genuini, e spesso è sinonimo di qualità del sistema produttivo. Di particolare interesse le modalità e opportunità di coinvolgimento per gli operatori, a cui il governo ha messo a disposizione strumenti e fondi dedicati, tra cui il portale Community Food
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
123
Turismo
Barefooting, un toccasana per la salute Percorsi ad hoc sulle Dolomiti C
amminare a piedi nudi fa bene alla
salute e all’umore. La moda del barefooting ha contagiato già molti di Lina Pison sportivi: runner che decidono di appendere le scarpe. E sulle Dolomiti nascono percorsi ad hoc per ritrovare in vacanza il contatto con la natura. Oltre ai benefici per la circolazione, il barefooting migliora la termoregolazione e la postura, permette un massaggio naturale soprattutto su superfici ruvide, ma soprattutto ha il potere di regalare pace alla mente. Per provarlo non c’è però bisogno di bru-
vacanza, e si può fare anche ad occhi
da 125 euro per persona al giorno con
ciare le proprie scarpiere per sempre. Si
chiusi. Prezzi per persona a partire da 95
trattamento di mezza pensione, in came-
può anche solo testare per qualche ora.
euro al giorno, compresi colazione, lunch
ra Traditional.
Ecco alcune idee.
vitale, merenda con dolci fatti in casa e cena gourmet.
Dedicato ai bambini: le Sorgenti delle Streghe Basta tv e giochi elettronici, basta inter-
Un bosco tutto intorno, un laghetto di
Percorso Kneipp vista Dolomiti
montagna che si vede dal terrazzo del-
Dei piedi c’è chi ha studiato quasi tutto.
di portare i bambini fuori, all’aria aperta,
la camera, il prato fiorito dell’altipiano.
Come Sebastian Kneipp, un abate ba-
farli toccare, sporcare, senza scarpe e
Sono loro i protagonisti tattili di “The
varese che già nell’800 consigliava di
calze. Ed ecco che sulle Dolomiti, nell’a-
Barefoot-Experience”, la dedica speciale
camminare alternando acque calde e
rea vacanza Alpe di Siusi - Seiser Alm
per chi desidera una full immersion nel
fredde per stimolare la circolazione e
(Südtirol - Dolomiti) c’è un percorso di
verde all’hotel Seehof Nature Retreat di
sentirsi leggeri. Ed è quanto accade nel
2 chilometri adatto a loro. Tra i miracoli
Naz (Bz). C’è una guida che accompa-
giardino wellness di 6mila mq con per-
della natura del “Bosch Curasoa” (dal
gna gli ospiti a calpestare i materiali na-
corso Kneipp del Beauty & Wellness Re-
latino “curare”) a Saltria, dove sgorgano
turali, in un percorso che unisce l’acqua
sort Garberhof di Malles (Bz), un 4 stelle
sorgenti di zolfo dalle proprietà benefi-
del lago naturale di Flötscher Weiher, la
superior votato al benessere naturale. E
che ecco il sentiero delle “Sorgenti delle
croccantezza delle foglie secche, il sol-
così, mentre si cura l’affaticamento del
streghe”. Con una guida speciale, che
letico delle erbe alpine. In questo vero e
corpo e si alleggeriscono le gambe pe-
diverte anche i bambini: è la strega “Cu-
proprio rifugio naturale che sul contatto
santi, si dà cibo anche allo spirito goden-
randina”, che indica la via da seguire alla
con l’ambiente basa la propria filosofia,
dosi una delle più spettacolari viste sulle
scoperta degli ambienti e delle specie
camminare a piedi nudi fa parte della
Dolomiti. Da aprile 2017 prezzi a partire
vegetali ed animali. B cod 50599
Ad occhi chiusi nel bosco di montagna
124
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
net: gli educatori sempre più consigliano
Turismo
luglio / agosto 2017 ¡ Italia a Tavola
125
Media · Carta & web
Il Bello del Gusto Appunti sull'estetica della comunicazione enogastronomica
I
126
Alta Mora
Alta comunicazione
nauguriamo questa rubrica sulla co-
terreni più delicati e preziosi del Paese,
le capacità di aiutarla
municazione
nell’enogastronomia
quel fazzoletto di cru speciali che stanno
nel suo processo di
con una storia bella. Un racconto ita-
alle falde dell’Etna. Cusumano, gestita
internazionalizzazione.
liano, fatto non solo di tradizione e quali-
oggi da due fratelli, da tempo non solo
Pochi player di questo
tà, come capita spesso alle aziende del
compete con le più importanti etichette
mercato hanno com-
food nazionale.
italiane per qualità della produzione, ma
preso
No, qui parliamo di un’azienda viti-
sviluppa anche comunicazione di qualità,
pienamente di Pasquale Diaferia quanto la giusta impal-
vinicola familiare, ancorata ad uno dei
affidandosi ai talenti nazionali che hanno
catura linguistica e retorica possa fare
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Carta & web · Media per qualificare la nostra produzione. Pensiamo alla comunicazione di Ornellaia e a Sassicaia, a cui ormai in pianta stabile si aggiunge oggi Cusumano, con la sua linea Alta Mora Feudo di Mezzo Etna Rosso Doc 2014. Uno spot di grande classe ed emotività, firmato da una delle eccellenze della creatività nazionale, quel Vicky Gitto che proprio questa settimana è rientrato dal Festival mondiale della pubblicità di Cannes carico di Leoni e nuova gloria. È in questo rapporto di fiducia e consulenza globale che si sta sviluppando la Marca Cusumano. Come ricordava Gitto durante la conferenza stampa di lancio, «con Diego Cusumano, il fratello che più si occupa di immagine e globalizzazione, ci sentiamo continuamente. Mi interpella sui temi più vari, e su questa vicinanza abbiamo costruito un rapporto non solo professionale, che ci ha permesso passo
le come Gitto, ma anche piccole strutture
te” degli ultimi decenni. Servono i talenti.
passo in questi anni di arrivare a costrui-
locali che si occupano di web design e
Esattamente come servivano grandi pro-
re valori e profilo di marca in linea con gli
packaging. Come nei migliori blended, la
fessionisti a Cusumano, e come l’azienda
ambiziosi obiettivi aziendali».
personalità di chi guida l’azienda impara
ha avuto il coraggio e la determinazione
Il lancio di questa nuova comunica-
ad usare al meglio i talenti esterni, e ad
di prendere ed usare.
zione, attraverso canali digitali tradizio-
integrarli con sapienza ai suoi enotecnici
nali e social, diventa un caso di studio
ed enologi.
Provate a guardare le immagini dei vigneti alle falde dell’Etna. Emozionatevi
su come le aziende italiane possano su-
Il risultato finale non è solo brillante
davanti alle sequenze in volo che rac-
perare limiti strutturali e dimensionali del
per la marca e le sue linee, in particolare
contano lo splendore dell’Isola, prima
sistema Paese. Ci si propone così da le-
con il top di gamma rappresentato dalle
che dei cru di Alta Mora. Capirete a cosa
ader ai mercati globali, con un’immagine
5mila bottiglie di Alta Mora. La soddisfa-
serve la buona comunicazione. E quanto
unica, strutturata, ricca di “tensity”, come
zione non sarà solo nella valorizzazione
siamo importanti noi creativi.
si chiama la capacità di dare doppia ani-
del prezzo di vendita del piccolo lotto,
B cod 50765
ma alle marche. In questo caso, come il
come sanno fare i grandi produttori, tra
nuovo film ben rappresenta, la tensione
cui ormai Cusumano ha trovato il suo po-
tra la modernità, la tecnologia, i linguag-
sto. Il vero esempio l’azienda lo porta a
gi contemporanei, coniugati con la forza
tutti quelli che si dovranno occupare di
millenaria del territorio, delle tradizioni
comunicazione istituzionale e turistica sul
produttive, della sapienza tramandata da
nostro Paese.
generazioni.
Come ricordavo ad un recente con-
Soprattutto mi preme ribadire, per-
vegno di Italia a Tavola a Firenze al sot-
ché questa vuole essere una rubrica da
tosegretario ai Beni culturali e al Turismo,
professionisti della comunicazione, che
Dorina Bianchi, per promuovere il Paese,
la capacità progettuale dell’azienda Cu-
le sue eccellenze enogastronomiche e
sumano si sposa con quella di gestire
la sua visione turistica non possiamo più
non solo talenti con profilo internaziona-
pensare di affidarci al disastroso “fai da
Alta Mora Video credits Azienda: Cusumano Agenzia: Y&R Chief creative officer: Vicky Gitto Deputy creative director: Mary Apone Producer: Alessio Sorrisi Art director: Francesco Sgritta Client service director: Silvia Fiorin Agenzia media: MEC
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
127
Media · Carta & web
Fascino sardo, intraprendenza milanese
A Tavola con... Giorgia Palmas come la promozione del territorio dal punto di vista ambientale ma anche gastronomico. Quest’anno la tipicità alimentare è stata protagonista in ognuna delle regioni dove la “carovana” ha fatto tappa. Un’Italia tutta da visitare? L’Italia è un Paese con territori talmente belli, ognuno diverso per usi e costumi. Le tradizioni poi sono preziose, molto interessanti. Come in Sardegna dove da paese a paese cambiano l’inflessione e l’accento. Io sono di Cagliari, Quartu Sant’Elena per la precisione, fuori città vicino al mare. Sono “sarda doc” da dove sono partita e dove sempre ritornerò. I profumi della Sardegna sono il mio ricordo dell’infanzia e i primi che di Andrea Radic
G
Partiamo dal Giro d’Italia
Lei è una donna di televisione da
showgirl,
un’esperienza bellissima, carica di
qualche anno, con grande succes-
conduttrice televisiva, veli-
una serie di elementi positivi, emozio-
so. Cosa è cambiato con l’arrivo
na di Striscia con grande
nante.
delle nuove piattaforme e dei so-
iorgia
Palmas,
successo e madrina delle ultime due
Mi sono appassionata ancor più al
edizioni del Giro d’Italia. Solare e di
ciclismo, uno sport che stimo, fatto di
Tutto, è cambiato tutto, piattafor-
carattere, anima sarda e intrapren-
rinunce, sacrifici e fatica. Anche rinun-
me nuove, molti contenuti in strea-
denza milanese, ama la cucina, in
ce alimentari, i ciclisti hanno una dieta
ming, molta offerta da diverse piatta-
particolare della sua Sardegna. A ta-
ferrea sono tra gli sportivi più attenti
forme. Film, musica e contenuti, oggi
vola con lei ci siamo seduti al ristoran-
alla preparazione.
provengono da fonti più numerose
te Ai Giardini Paprika e Cannella, cucina isolana per questo indirizzo mila-
Un giro capace di muovere molta gente, con passione
nese guidato dalla ospitalità di Davide Paderi.
128
respiro ogni volta che ritorno.
Il mio secondo anno da madrina,
Con passione vero e anche grazie ai suoi contenuti belli e positivi
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
cial?
da quando ho iniziato. Cambiamenti notevoli che arricchiscono l’offerta e la possibilità di scegliere.
Carta & web · Media Lei è social? Sono molto social e mi piace. Trovo i social network una forma di democrazia, puoi esprimere e condividere ciò che decidi di mostrare agli altri con grande facilità. Che riguardi la tua vita, la tua persona, le abitudini, la famiglia o le passioni. Se qualcuno è interessato e vuole seguirti lo fa altrimenti no. Democratico per entrambi. Se potesse scegliere oggi, vorrebbe fare televisione, cinema o altro? Senz’altro televisione, non mi sento attrice, ho partecipato ad una fiction, ma non è il mio ruolo, ho poca esperienza con la recitazione che, sono sincera, non sento nelle mie corde. Preferisco la spontaneità della diretta televisiva o degli eventi di piazza dei festival dove non hai filtri con il pubblico. Davide, il proprietario del ristorante, propone a Giorgia gamberoni flam-
mia vita, il mio tutto. Ciò che di bello
sentire cosa le persone hanno da rac-
bati in padella con crema di patata vio-
poteva darmi la vita.
contare della loro vita, ma anche la sto-
la bio e lo splendido sorriso della Palmas illumina la sala. Come conquista il suo compagno Vittorio Brumotti in cucina?
Cosa ha preso dai suoi genitori che trasferisce a lei?
ria della nostra cultura, di una città. Sono una persona molto curiosa, leg-
Un po’ tutto quanto, le abitudini, l’educazione, soprattutto l’esempio che
go molto e mi piace trovare belle storie.
Se parliamo di cucina è facilissimo,
ho avuto e che trasmetto a mia figlia.
lui mangia riso in bianco, petto di pollo,
Mi rendo conto di comportarmi spesso
bresaola e acqua naturale, ogni tanto
con Sofia come mia mamma faceva
Assolutamente no, sono una porta-
frizzante. Come dicevo lo sportivo ha
con me e mi dico “ecco, mia mamma
bandiera della categoria. Ho vinto il
una dieta particolare se poi, come Vit-
avrebbe detto a me esattamente la
concorso per diventarlo e dico che la
torio, è un personaggio che fa sport
stessa cosa che sto dicendo a Sofia”.
scuola di Striscia la Notizia e di Antonio
estremo e acrobazie, la precisione ali-
Erediti contenuti che poi trasferisci, ric-
Ricci ha sempre scelto con criterio le
mentare è fondamentale. Devi curare
chi di affetto e amore. Non cambierei
ragazze per quel ruolo e ci ha aperto
tutto al millimetro.
nulla di come sono stata cresciuta. Ho
moltissimo la mente insegnandoci
una stima infinita dei miei genitori.
molto. Non c’è una velina della quale,
Ma farà anche lui uno strappo alla regola ogni tanto Sui dolci, lì puoi fregarlo...in particolare con il tiramisù o con la seadas, il dolce tipico sardo.
Quindi non è vero che le Veline sono ragazze superficiali.
Anche lei sarà stata un’adole-
dopo una chiacchierata, non si possa
scente con qualche momento di ri-
dire “vedi ecco una ragazza con la te-
bellione...
sta sulle spalle”.
Anche più di uno, da adolescente
Giorgia termina il pranzo con frutta
Giorgia, lei ha una bimba di nove
ero come tutti i miei coetanei. Sono pe-
fresca di stagione e saluta i nostri letto-
anni, Sofia, come concilia la vita di
riodi di transizione e cambiamento, ero
ri. «Un caro saluto e un abbraccio a tut-
donna impegnata con il ruolo di
anch’io un po’ pazzerella.
ti i lettori di Italia a Tavola e ricordiamo-
mamma attenuata e presente?
La sua migliore qualità?
ci che siamo quello che mangiamo,
Essere mamma è la cosa più bella
Dovremmo chiederlo agli altri, ma
quindi... mangiamo bene».
del mondo. In qualsiasi caso Sofia è la
direi ascoltare e osservare. Mi piace
B cod 50583
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
129
Media · Carta & web
Elenoire Casalegno si racconta a tavola «A casa cantina e cucina professionale» di Andrea Radic
E
ro Marchesi su Canale 5 e un inedito
Krug, ndr), ma la nostra enologia ha
aneddoto su Luigi Veronelli.
fatto passi da gigante, anche al sud
leonoire Casalegno, caratte-
«Le nostre bollicine italiane - esor-
dove trovi rossi pieni e corposi, altra
re forte, personalità spiccata
disce di fronte a un calice di Francia-
mia grande passione. Un tempo pri-
e grande appassionata di
corta - hanno superato gli Champa-
meggiavano i cugini francesi, oggi
food&wine, si racconta ai lettori di Ita-
gne francesi, almeno nel mio gusto.
hanno dovuto abbassare la testa.
lia a Tavola tra le sue passioni ai for-
Certo ci sono ottimi Champagne,
Amo molto anche la Valpolicella e il
nelli, gli impegni televisivi con “Il
sono sempre stata una “Krughista”
Piemonte del Barbaresco e del Ne-
pranzo della domenica” con Gualtie-
(appassionata
biolo».
Elenoire Casalegno e Daniel Canzian
dello
champagne
Lei va a visitare cantine? Si, si è un mio vizio - sorride contenta - penso si debba insegnare ai giovani a bere bene, con moderazione, ma scegliendo bene, troppo spesso bevono e basta, senza saper ciò che scelgono. Insomma se ne intende e soprattutto Elenoire riconosce in un bicchiere di vino la passione che trasmette e conosce il lavoro che sta dietro alla bottiglia che arriva in tavola. «Sto attenta anche al rapporto qualità prezzo, non è assolutamente detto che una buona bottiglia debba per forza rappresentare una spesa eccessiva. Conosco ottimi vini a prezzi moderati che consentono ottime esperienze di gusto». Il suo rapporto con il cibo? Per me un pasto è un’esperienza gastronomica, un viaggio nell’arte
130
Italia a Tavola · luglio / agosto 2017
Carta & web · Media
dello chef, perché la cucina è anche
Qual è il suo piatto forte?
unisca, sia un momento che ti per-
espressione artistica. Per questo mi
Domanda obbligatoria: il brasato
mette di avvicinarti all’altro, che sia il
affido sempre al cuoco per scegliere
alla piemontese, mio papà è torine-
tuo compagno, la tua compagna, un
il menu, voglio scoprire e capire
se...
figlio o un amico, è un momento di
come interpreta la materia prima, vero fattore principale della cucina.
Lei è romagnola, qual è il ricordo di lei bambina legato alla cucina?
condivisione. Credo che il più grande gesto d’amore che si può fare per
Mentre pongo la successiva do-
Ricordo mia nonna quando tirava
una persona è cucinare per lei. Pen-
manda, lei assaggia gli involtini di pe-
la pasta, a mano, con tanto di matte-
siamo alle mamme quando cucinano
sce San Pietro di Daniel Canzian.
rello, che era enorme e che ho tenuto
per i propri figli, ecco un grande gesto d’amore.
È vero che nel costruire casa ha
io, in suo ricordo. Tirava talmente la
dato due sole indicazioni, ovvero
pasta che il tavolo non bastava e la
Una vera passione...
una cucina professionale e una can-
appoggiava alle sedie per evitare
Dico sempre, non mi regalate gio-
tina altrettanto attrezzata?
che cadesse a terra, e il ragù che bol-
ielli ma cene nei grandi ristoranti e
Verissimo e in cucina ci vado vo-
liva per cinque, sei ore. E infine la sua
ottime bottiglie di vino. Poi racconta
lentieri, anche se non è cosa facile e
torta di mele, che pareva semplicissi-
della sua passione per il Belpaese,
gli chef possono confermarlo. Cuci-
ma, ma ho provato a rifarla numerose
per le eccellenze turistiche, paesag-
nare bene richiede tanto tempo, dalla
volte, e niente da fare...non c’è verso.
gistiche e culturali, per le materie pri-
La cucina è anche famiglia e la
me uniche e tipiche di ogni territorio
scelta delle materie prime al vero lavoro in cucina. Ma quando posso lo faccio volentieri, mi rilassa.
famiglia cucina?
“abbiamo il petrolio sopra e non sot-
È proprio così credo che la cucina
toterra”.
B cod 50355
luglio / agosto 2017 · Italia a Tavola
131
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Luglio / Agosto 2017 · anno XXXI · n. 251 - Italia a Tavola è una rivista di aggiornamento professionale, cultura enogastronomica e turismo per l’Horeca. Si rivolge ad alberghi, ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, cuochi, pasticceri, maitre, assaggiatori, barman, sommelier, enti, aziende e associazioni del settore in tutta Italia.
Giovanni Angelucci, Valeria Annunziata, Federico Anzellotti, Fausto Borella, Milly Callegari, Tiziana Colombo, Enrico Derflingher, Guerrino Di Benedetto, Pasquale Diaferia, Leonardo Felician, Mariapia Gandossi, Roberta Garibaldi, Massimo Artorige Giubilesi, Carmine Lamorte, Juri Piceni, Rocco Pozzulo, Guido Ricciarelli, Claudio Riolo, Giovanni Romito, Enrico Rota, Toni Sàrcina, Lucia Siliprandi, Davide Staffa Foto Thinkstock © 2016-2017 - Italia a Tavola
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Italia a Tavola · luglio / agosto 2017