DIGITAL EDITION
Novembre 2017 · anno XXXI · n. 254
Marzemino Superiore
Novità nelle Riserve Castel Firmian
Feste di fine anno, si brinda! Bollicine in crescita
RISTORANTI · HOTEL · PIZZERIE · PASTICCERIE · BAR · AGRITURISMI · ENOTECHE
novembre 2017 ¡ Italia a Tavola
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Primo piano · xxx
Inverter technology powered by
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Italia a Tavola · novembre 2017
SMARTMIX
il direttore Alberto Lupini
Stelle cadenti e Gufo fuori controllo Classifiche sempre più “drogate”
C
he le stelle Michelin non facciano più la differenza come un tempo, è ormai accettato dai più. Anche dalla stessa guida rossa che ora tenta di sopravvivere al crescente disinteresse verso queste formule con le incursioni nel terreno della pubblicità a pagamento per “segnalare” gli stessi locali che ha recensito (ma stavolta senza
graduatorie...). E sarà forse per questo che qualche grande cuoco di fama internazionale - ancora pochissimi in verità - rinunciano alle tanto ambite stelle per proseguire con meno condizionamenti nella loro ricerca in Cucina. Ciò non significa però che un qualche orientamento rispetto a ciò che vale davvero o meno nei ristoranti ci possa venire dai siti farlocchi dove gli algoritmi (condizionati da chi paga per le
recensioni) stilano classifiche che, per usare un detto comune, fanno ridere i polli. Al di là di come si possa giudicare un portale che come TripAdvisor ha costruito le sue fortune sull’imbro-
Mentre grandi cuochi in tutto il mondo scelgono di rinunciare ai giudizi delle Guide, TripAdvisor si consolida come realtà leader nell’inganno e nella truffa, a danno sia dei ristoratori sia degli utenti
glio degli utenti, lasciando drogare le classifiche di gradimento con recensioni prezzolate e anonime, stupisce che lo stesso Gufo che assegna certificati di eccellenza al 98% dei locali registrati (spesso contro il volere dei gestori) si permetta di stilare anche classifiche sulla “raffinatezza” in una pretesa graduatoria di ristoranti di lusso. Come Italia a Tavola cerchiamo di tutelare ogni tipo di attività di ristorazione od ospitalità, e non ci interessano le stelle o i riconoscimenti. Ciò su cui non accettiamo compromessi è però la categoria di appartenenza. Non si possono comparare le patate coi funghi porcini. E invece è ciò che TripAdvisor cerca di fare con una classifica dove a fianco di Don Alfonso, Da Vittorio e La Pergola si trova il Ristorante Ensama Pesce di Sala Bolognese (Bo), dove si mangia bene ma a livello di migliaia di altri locali in Italia... Questo è il frutto di recensioni non controllate, false, scritte senza scrupolo o competenza, o addirittura comprate. Chi le seleziona non è un esperto di cucina, ma un algoritmo. Eppure - e qui casca l’asino - il Gufo è attentissimo a che nessuno scriva male di lui. Al punto che dal sito di TripAdvisor e persino da Google è in grado di fare sparire le pagine dei suoi profili ufficiali quando qualche buontempone scrive dei commenti negativi sull’attività di recensione. In quel caso le censure e i controlli sono accuratissimi. Al ristorante che non ha mai fatto pizze e che si trova con recensioni che contestano le sue “margherite”, invece, TripAdvisor non degna alcuna attenzione. Forse ha ragione Chef Rubio quando definisce questo sito come un «male del sistema». B Per i tuoi commenti cerca il codice 52450 su www.italiaatavola.net
novembre 2017 · Italia a Tavola
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Italia a Tavola ¡ novembre 2017
Sommario
In copertina 20
Diffusione di questo numero:
53.000 COPIE (STAMPA) 210.000 COPIE (DIGITALE)
Cereali originari
76 Più che “antico”, meglio il “sostenibile”
28
Pizza Piuma
78 Per il pane da hamburger fatto in casa Tonno fresco
40
Marzemino Superiore Novità nelle Riserve Castel Firmian
88 Dall’amo... alla tavola Un’annata olivicola
90 da non sprecare
92 Feste di fine anno, si brinda!
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Ferrari Perlé Zero
98 Elegante mosaico di millesimi
Complessità, longevità e carattere sono i tratti distintivi delle Riserve Castel Firmian di Mezzacorona. Ciò soprattutto grazie ai terreni ricchi di minerali, porfido, gesso e dolomia che donano una forte caratterizzazione territoriale
50 110 Ricette per le feste! 76
Alto Adige Wine Summit
142 Il Consorzio ha preso la strada giusta 148 È tempo di Christmas beer
Meet in Cucina valorizza le Marche
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Il Bitto e le stelle Centrale la sinergia tra cuochi e produttori
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Un piatto racconta un’emozione
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Da passione a professione La pizza gourmet di Paolo Pannacci
165 Gli italiani bevono meno, ma meglio! Foresteria Alzatura a Montefalco
172 Dehor, bistrot, ristorante e cantina Trentodoc Bollicine sulla Città
184 Cresce l’attesa 28
Raffaello, Leopardi e Rossini ispirano i più grandi pasticceri d’Italia
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In sala con... Vincenzo Donatiello
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L’accoglienza è questione di dettagli
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Social eating vs ristoranti La concorrenza c’è, eccome
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Ifse per la sala e il bar I professionisti di domani
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Agnelli110, la qualità di sempre con un design rinnovato
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Questione di lama
ShowRum
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Digital Xmas, le strategie
189 per promuovere campagne natalizie
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Cerca gli approfondimenti su www.italiaatavola.net 98
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novembre 2017 · Italia a Tavola
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Italia a Tavola · novembre 2017
Rocco Pozzulo Presidente Nazionale Fic
Il “valzer” delle cifre In Italia deve tornare l’occupazione
A
bbiamo sentito parlare spesso in quest’ultimo periodo di Def, il “Documento di economia e finanza” quale piano d’azione del governo in tema di
economia. Naturalmente si dà ampio spazio a cifre, numeri e percentuali, messi a confronto con periodi passati, ed altri a previsione futura, che appaiono come la ridda del famoso valzer “Sto-
Il nostro Paese è pieno di persone che non possono lavorare, perché non trovano occupazione o l’hanno persa
matiche. Insomma, manca una quantità enorme di lavoro, e la cosa paradossale è che c’è una quantità enorme di lavoro da fare in Italia. La nuova Fic ha posto in essere prima di tutto le convenienze di utilità, attenzione agli aspetti sociali e interessi intrinseci dell’intera categoria anziché quelli strettamente economici. Se avessimo dovuto guardare i conti e le cifre, avremmo
rielle del bosco viennese” di Strauss: le tonalità
già chiuso da tempo la rivista “Il Cuoco”, non
acute sono le cifre positive, quelle basse, ahimè,
avremmo inviato i nostri docenti in giro per l’Italia
le “note dolenti”.
a fare alta formazione gratuitamente per i nostri
Molto si è soffermato Padoan, ministro di Eco-
associati, non avremmo mandato i nostri cuochi
nomia e Finanze, sui progressi fatti dai governi di
nelle zone terremotate al servizio della collettività,
questo mandato in fatto di occupazione e sua
non avremmo sostenuto e collaborato con enti
crescita: chi parla di 750mila, chi di 1 milione in
(pubblici e privati) ed aziende con azioni rivolte a
quattro anni con nuovi posti di lavoro. Ma la realtà
implementare la nostra economia e l’immagine di
è che in Italia da tempo sono
un’Italia che non subisce ma reagisce.
in cerca di occupazione oltre
Mi rendo conto che governare e ammi-
3 milioni di persone. Tanti,
nistrare un Paese come l’Italia non è facile,
troppi a mio avviso.
ma se ci ponessimo con un po’ più di fidu-
Se consideriamo tutti co-
cia nelle nostre possibilità, con più altrui-
loro a cui manca il lavoro e
smo e senza l’indottrinamento del “Dio de-
che sono disponibili a lavora-
naro”, credo che lavorando tutti assieme si
re, le cifre della disoccupazio-
possano contrastare molte crisi ed ogni
ne raddoppiano e arrivano a
grave declino, rendendo il nostro Paese
6 milioni di persone su tutto il
“ricco” dei suoi beni culturali, della sua eno-
territorio italiano. A queste bi-
gastronomia e del suo turismo, in uno Stato
sognerebbe aggiungere an-
che potrebbe essere come nessun altro al
che coloro che hanno un la-
mondo, dove le note riportate dai futuri Def
voro “da poco” (poche ore, poche tutele, poco
potranno essere sempre in ascesa, simili alla “Ca-
reddito) e aspirano legittimamente ad averne uno
valcata delle Valchirie” di Wagner.
migliore, più decente o per il quale hanno sacrificato anni di studio. Conteggiata anche questa condizione arriveremmo a cifre ancora più dram-
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cerca il codice 52573 su www.italiaatavola.net
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Italia a Tavola · novembre 2017
debic.com
Federico Anzellotti Presidente nazionale Conpait
Pasticceri professionisti? Si parte dai banchi di scuola
D
ue sono gli step necessari per rafforzare, far crescere ed esportare la figura del pasticcere: alta formazione e internazionalizzazione. Solo attra-
verso questi due passaggi chiave, la pasticceria italiana potrà imporsi sui mercati internazionali. Per questo come Conpait abbiamo siglato dei protocolli di intesa sulla formazione continua con Cast Alimenti, che da venti anni si occupa di formare maestri pasticceri richiesti in tutto il mondo; e per la formazione sui banchi di scuola, affinché la figura del pasticcere sia riconosciuta a livello di percorsi scolastici curricolari, con l’alberghiero “De Cecco” di Pescara.
Con la collaborazione con Cast Alimenti e l’alberghiero De Cecco di Pescara, la Conpait guida professionisti e non a migliorarsi, mirando al riconoscimento della figura di pasticcere
Questo progetto che sta facendo incetta di consensi rappresenta, di fatto, un modello formativo di trasferimento delle competenze, che, unito alla maestria, può diventare, a sua volta, una best practice da portare nel mondo della formazione. Il progetto prevede l’adeguamento formativo attraverso un nuovo processo e la partecipazione a concorsi internazionali, con l’obiettivo futuro di arrivare al riconoscimento normativo del ruolo professionale del pasticcere. Abbiamo pensato anche al mondo della scuola e all’istituto professionale alberghiero “Filippo De Cecco” di Pescara, primo in Italia, è partito con successo il percorso formativo trien-
A settembre è diventato operativo il protocollo d’intesa tra la Conpait e la
nale con il rilascio della Qualifica regio-
Cast Alimenti, per valorizzare la
nale di pasticciere. Grazie ad un accor-
figura professionale del pastic-
do con la dirigente scolastica dell’istituto,
cere, grazie all’attivazione di
Alessandra Di Pietro, si stanno formando
corsi altamente professionaliz-
tanti Pasticceri professionisti con un tito-
zanti della durata di 80 ore, che
lo formalmente riconosciuto. È stata ap-
si stanno svolgendo con suc-
provata dalla Regione la richiesta dell’al-
cesso in tutta Italia, nelle sedi
berghiero pescarese di istituire in
Conpait con i maestri formatori
Abruzzo, a partire dal prossimo anno
Cast Alimenti.
scolastico, la qualifica di Operatore delle
A questi corsi stanno parte-
produzioni di pasticceria, da conseguire
cipando anche le aziende, gli
alla fine del triennio, dopo un percorso
enti e, naturalmente, i pasticceri, che stanno ap-
specifico e previo esame finale. Questo risultato
prendendo un nuovo input metodologico. Quel-
è il frutto del lavoro di squadra dei docenti
lo che ci inorgoglisce di più è che i corsi stanno
dell’Ipssar e noi di Conpait.
avendo un grande successo, moltissime le adesioni e altrettanta la curiosità che stanno suscitando a tutti i livelli: dagli studenti, ai pasticceri fino agli enti e alle aziende.
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Enrico Derflingher Presidente Euro-Toques International e Italia
Stella o non stella? L’importante è fare buona cucina
S
ébastien Bras in
gliono allontanarsi dal suo
Francia,
giudizio
Andre
semplicemente
Chiang a Singa-
possono essere sufficiente-
pore e qualche
mente conosciuti da poter-
manciata di cuochi stellati in
selo permettere, per i re-
Germania. Questi cuochi
stanti
che vogliono rinunciare alle
“entusiasmo nel conquista-
stelle Michelin o comunque
re una stella” e “timore di
alla valutazione della Guida
perderla” è una realtà che
rossa in nome di una cucina
funge anche da stimolo. La
fine a se stessa devono in
differenza rispetto a ieri è
realtà essere considerati
che, con il passare del tem-
come singole unità, analiz-
po e la maggiore attenzione
zate caso per caso, non
all’alimentazione e alla ri-
come un trend della ristora-
storazione, ora i cuochi
il
dinamismo
sono tornati a concentrarsi
zione, per un semplice motivo: è quasi un secolo che la Michelin,
nata con uno scopo preciso: consi-
sull’aspetto più importante del loro
come altre Guide di settore, valuta i
gliare ai viaggiatori dove fermarsi a
mestiere: realizzare una cucina che
ristoranti per i consumatori, e da sem-
mangiare e dormire lungo la strada.
soddisfi prima di tutto il cliente.
pre (o poco meno) i cuochi insigniti
Chiaramente con il passare degli
Questo è lo scopo di un cuoco, il
anni i nostri modi di
compiacimento di coloro che sono
mangiare, di viag-
seduti in tavola deve restare la priori-
giare e perché no,
tà, sopra qualsiasi stella, forchetta o
di vivere, sono mol-
cappello che sia.
della stella temono di perderla e quelli che non ce l’hanno tentano di conquistarla. Se devo parlare di trend, mi viene da pensare agli anni ‘80-’90, quan-
Da Bras in Francia a Chiang a Singapore, si parla di un trend di rinuncia ai riconoscimenti della Guida rossa. In realtà l’unica preoccupazione che i cuochi devono avere è soddisfare la propria clientela
che le guide si sono adeguate,
senza
perdere però il loro ruolo di mediatrici dal
do i cuochi cucinavano più per prendere la stella che
to mutati, e così an-
ristorante
al
consumatore.
per compiacere la clientela. Questo
Ecco perché anche oggi la guida
era sbagliato, perché come tutte le
rappresenta ancora un punto di riferi-
guide, anche la Michelin, per prima, è
mento importante, i ristoratori che vo-
B Per i tuoi commenti cerca il codice 52625 su www.italiaatavola.net
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Marco Reitano Presidente Noi di Sala
Sala e Cucina, no alle invidie Unite per un unico scopo
E
siste nell’immaginario comune una fantasiosa interpretazione delle dinamiche di lavoro in un ristorante. La
questione riguarda il tanto discusso rapporto tra cuochi e camerieri, tra cucina e sala. Beh, scrolliamoci di dosso questo falso mito che attanaglia appassionati avventori, critici, e a volte anche l’operatore professionale che si avventura in questo settore. La ristorazione moderna, e ancor più quella di livello,
L’ora di sfatare la credenza per la quale tra Cucina e Sala non corra buon sangue è arrivata. Oggi ognuno è conoscio del suo ruolo e sa di dover rispettare quello degli altri per un funzionamento ottimale dell’attività
che spaccano bottiglie nell’intento di far prevalere una figura sull’altra è un cliché vecchio e obsoleto. In altri settori commerciali nessun consumatore o critico perde tempo o immaginazione ad interpretare il rapporto esistente ad esempio tra il direttore di produzione e il direttore vendite di un’azienda di beni di consumo. Vorrei far punto su questo: come in tutte le aziende, i professionisti collaborano fra loro, condividono gli obiettivi, i successi e gli insuccessi, e hanno attitudine al lavoro sotto stress. Spesso si è usata la parola “famiglia” per il personale che compone un ristorante, pensando alle tante ore che si passano assieme, in modo assolutamente anacronistico. Pur-
vede impiegati più professionisti con
troppo lavorare al ristorante impegna la gran parte
compiti ben precisi e comune obbiet-
della giornata, sì. Dedichiamo tutti poco tempo alla
tivo di successo di pubblico. Non esi-
famiglia ma lo facciamo, terminato l’orario di lavoro. Essere dei professionisti vuol dire anche questo:
stono problematiche di prime donne almeno quanto possano esisterne in qualsiasi altra azienda. L’immagine di cuochi che tirano coltelli o camerieri
B Per i tuoi commenti
cerca il codice 52624 su www.italiaatavola.net
saper accettare il sacrificio che implica un certo tipo di lavoro, amarlo e in qualche modo “tutelarlo”. La nostra associazione dedica molto spazio alla formazione poiché formare bene un professionista vuol dire anche motivarlo, fargli capire il peso del suo ruolo all’interno del team di sala, investirlo di responsabilità e valorizzare il suo contributo nella visione di insieme. Non è solo la mancanza di errori che fa ottimo un servizio ma anche l’affiatamento del team, la collaborazione e l’armonia tra tutte le parti.
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Antonio Pace Presidente Associazione verace pizza napoletana
Al bando mode e marketing Ai pizzaioli servono regole certe
C
ibo prediletto di re e di
Un disciplinare, quello nato nel
na è fatta di regole e procedure ben
mendicanti, di intellettuali
1984, che tutt’oggi rappresenta uno
definite e solo conoscendole alla
e di artisti, la pizza costitui-
sprone a migliorarsi nella preparazio-
perfezione si può dare spazio alla
sce l’emblema dello spirito
ne della pizza na-
partenopeo e della sua ineguagliabi-
poletana e un pun-
le inventiva. Parlare di Vera Pizza Na-
to di riferimento per
poletana significa andare oltre il gu-
quanti si sono avvi-
sto, entrare nel vivo di una cultura,
cinati e si avvicina-
ripercorrere la storia e condividere
no alla nostra cultu-
usanze radicate nel tempo, renden-
ra
do omaggio a uno dei simboli della
Dopo oltre trent’an-
città di Napoli. Da dove, se non da
ni dal primo discipli-
Napoli, poteva cominciare la nostra
nare che ha dato
avventura? Nel 1984, anno di fonda-
origine al movimento e ha reso meri-
sarebbe il caso di distinguere quegli
zione dell’Associazione verace pizza
to alla pizza napoletana e ai suoi ar-
aspetti che rappresentano le nozioni
napoletana, abbiamo condiviso la
tefici, i pizzaioli, si avverte ancora l’e-
di base che sono imprescindibili da
storia e l’esperienza delle nostre fa-
sigenza di regole di riferimento che
quelle che si possono definire mode
miglie per tutelare la tradizione, por-
permettano di decodificare un setto-
e tendenze spinte dai media.
gastronomica.
fantasia e avere
La Vera Pizza Napoletana non ha inventori, non ha padri e non ha padroni, ma è frutto della genialità del popolo napoletano. Ci vogliono regole di riferimento che permettano di decodificare un settore in piena evoluzione
anche
qualche
colpo di genio. Oggi che il mestiere del pizzaiolo è finalmente paragonato
a
un’arte da tutelare come patrimonio dell’umanità,
tando avanti l’i-
re in piena evo-
Siamo in una fase in cui l’informa-
dea
che
“il
luzione. Del re-
zione e la formazione dei pizzaioli
per
sto la tradizione
deve fare un passo in avanti pensan-
fare la Vera Piz-
non è immuta-
do di poter dare agli operatori una
za Napoletana
bile, se si guar-
maggiore consapevolezza: dalla co-
è farla come si
da al passato si
noscenza delle materie prime alla
è sempre fatta”.
è assistito a in-
loro lavorazione, sino al loro abbina-
L’obiettivo di di-
novazioni
sia
mento a tavola. Solo così riteniamo
fendere e ren-
tecnologiche
che si possa ottenere una tutela forte
dere riconosci-
che di prodotto
e moderna della pizza napoletana.
bile l’identità di
ma questo non
segreto
questa pietanza, salvaguardandola
ha modificato l’essenza dell’impasto
dalle imitazioni, ci ha condotto a scri-
e la tecnica di realizzazione.
vere poche e semplici regole da ri-
Dall’idratazione ai grani antichi, le
spettare per ottenere una pizza na-
opzioni di marketing sono tante, ma
poletana conforme alla tradizione.
non bisogna dimenticare che la cuci-
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Italia a Tavola ¡ novembre 2017
Sergio Miccù Presidente Associazione pizzaiuoli napoletani
#ilmestieredelpizzaiolo sia insegnato nelle scuole pubbliche
E
ra il 1998 quando, con l’intento di tutelare il pizzaiolo, sino ad allora una figura trascurata da tutte le altre associazioni
di
categoria,
nacque
l’Associazione pizzaiuoli napoletani. Da allora abbiamo lavorato sodo, talvolta in concerto ma più spesso da soli, per mantenere fede alla “mission” dell’Apn e raggiungere importanti traguardi. Ad esempio, abbiamo dato alla Pizza napoletana un’identità definita, la “Pizza napoletana Stg”; abbiamo valorizzato la pizza napoletana e i prodotti campani d’eccellenza attraverso i nostri associati e insieme alle filiali dell’Associazione pizzaiuoli napoletani presenti in Cina, Giappone, Taiwan, Stati Uniti, Australia, Serbia, Portogallo, Brasile, Croazia, Algeria; abbiamo
Al traguardo dei 20 anni dalla nascita, l’Associazione pizzaiuoli napoletani ha lanciato una raccolta firme per chiedere di inserire nei programmi degli istituti alberghieri la qualifica di Addetto ai servizi di pizzeria
record “La pizza più lunga del mondo”; promuoviamo e sposiamo progetti di onlus come “Piz-
asporto attive in tutta Italia, 150mila i pizzaioli e aiuto-pizzaioli impiegati nelle pizzerie nei weekend. E sono numeri in continua crescita. L’Apn non chiede di attivare un Programma operativo nazionale (Pon), ma un percorso formativo triennale specifico che permetta, ai ragazzi che vogliono intraprendere il mestiere del pizzaiolo, di avere un riconoscimento dallo Stato italiano, quindi dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Come per la qualifica di operatore dei servizi della ristorazione o la qualifica di operatore dei servizi di ricevimento, chiediamo che l’addetto ai servizi di pizzeria sia una qualifica valida sia in Italia che all’estero, dove il possesso di un attestato fa da discriminante per l’ottenimento del lavoro. Per raccogliere consensi e stimolare l’inte-
promosso e organizzato eventi di caratura nazionale e internazionale, come il Guinness world
Sono 60mila le pizzerie tradizionali e da
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resse verso la proposta abbiamo istituito una petizione sulla piattaforma Change.org, legata all’hashtag #ilmestieredelpizzaiolo, e abbiamo
zerie contro la fame”, rivolto a com-
inoltrato al Miur la richiesta di discutere la
battere la fame nel mondo.
nostra proposta nelle sedi competenti. È
Ora siamo vicini al riconosci-
impensabile che non vi sia, per un mestie-
mento dell’Arte dei pizzaiuoli napo-
re così rilevante per l’economia e la tradi-
letani come patrimonio immateria-
zione italiana, un programma scolastico
le dell’Unesco, grazie alla raccolta
in grado di formare i ragazzi e avvicinarli
di oltre 2 milioni di firme. Il prossimo
a un mestiere che potrebbe fornire loro
naturale obiettivo sarà quello di far
degli interessanti sbocchi professionali e
inserire il mestiere del pizzaiolo
lavorativi.
all’interno dei programmi scolastici degli istituti alberghieri, con la qualifica di “Addetto ai servizi di pizzeria”.
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Il format del classico evento enogastronomico viene circoscritto al solo territorio marchigiano: le "stelle" Pompili, Bei, Uliassi, Recanati, Biagiola, Baiocco, Ciotti e Cedroni ne hanno esaltato prodotti e potenzialità
Meet in Cucina valorizza le Marche di Marco Di Giovanni
P
20
marchigiana Lucio Pompili del Sympo-
chio e le barbecche; Moreno Cedroni
sium Lab, che si è concentrato nella
della Madonnina del Pescatore a Se-
rendiamo il classico format de-
trasformazione di una beccaccia da lui
nigallia, capace di alternare nei piatti
gli eventi di cucina e caliamolo
stesso cacciata; Danilo Bei, voce “di-
momenti ludici e profondi, partendo
in una precisa realtà territoriale:
versa ma felice” del Ristorante Emilio
dal territorio e confrontandolo con le
cosa si ottiene? Un evento capace di
di Fermo, per ogni creazione attinge
culture conosciute nei suoi viaggi in
dar voce, attraverso l'autorità di gran-
dalla tradizione, rielaborandola con
tutto il mondo.
di nomi del mondo della ristorazione,
rispetto; Mauro Uliassi dell'omonimo
«Alcuni dei più importanti cuochi
alle tipicità, alle tradizioni, ma soprat-
ristorante bistellato a Senigallia (An),
della regione», così li definisce tutti,
tutto alle potenzialità di un territorio.
che fonda la sua filosofia ai fornelli
Luca Santini, presidente dell'Unione
Dopo le tre edizioni di Meet in Cucina
sulla memoria, «punto di partenza per
regionale Cuochi Marche: «Con la loro
Abruzzo, l'iniziativa ideata da Massimo
esplorare ciò che ancora non è stato
esperienza hanno animato un evento
Di Cintio si sposta appena più su lungo
esplorato»; Errico Recanati di Andrei-
che è stato occasione di aggiorna-
la Penisola e dà vita a Meet in Cucina
na a Loreto, che si definisce cuoco
mento professionale della quale tutti
Marche, che subito alla prima edizione
perché capace di «raccontare storie,
gli operatori di settore possono fare
si merita un forte applauso. «Credia-
sapori e ricordi»; Michele Biagiola di
tesoro per migliorare nella quotidianità
mo sia fondamentale - ha dichiarato
Signore te ne ringrazi a Montecosaro
del proprio lavoro». La Fic (Federazio-
Massimo Di Cintio - che cuochi e ri-
(Mc), talentuoso “vegetalista”, da lui
ne italiana cuochi) ha infatti patrocinato
storatori che operano sulla stessa re-
la Dieta del mezzadro è protagonista
l'evento. Il presidente Rocco Pozzulo
gione abbiano un momento nel quale
indiscussa; Stefano Baiocco di Villa
è intervenuto esaltando l'importanza
confrontarsi e scambiarsi esperienze,
Feltrinelli a Gargnano (Bs), con una
di un'occasione in cui studenti delle
contribuendo a far crescere la qualità
tecnica impeccabile mira a stupire,
scuole alberghiere sono messi diretta-
dell'offerta ristorativa e trainando allo
concedendosi qualche originale mix
mente a contatto con la grande Cuci-
stesso tempo la produzione».
dolce-salato nel piatto; Stefano Ciotti
na italiana, «perché indubbiamente ai
Così hanno fatto i protagonisti di
di Nostrano Ristorante a Pesaro, che
giovani serve andare all'estero, ma poi
questa edizione, tutti stellati, tutti legati
propone abbinamenti originali da ec-
la cucina, quella vera, è proprio qui in
alle Marche. Il padre della ristorazione
cellenze marchigiane come il Verdic-
casa nostra».
Italia a Tavola · novembre 2017
B cod 52364
Cuochi · Professioni
Il Bitto e le stelle
Centrale la sinergia tra cuochi e produttori Euro-Toques in prima linea, 20 cuochi e 6 pasticceri, e centinaia di ospiti, Numeri in crescita in questa 4ª edizione della festa dedicata al formaggio tipico della Valtellina, con produttori e artigiani del luogo
di Marco Di Giovanni
È
Italia, in campo per ricreare un'atmosfe-
Francesco Cranchi, i padroni di casa
ra tutta valtellinese per immergersi in
Franco Aliberti e Gianni Tarabini, il piz-
davvero straordinario quanto
un territorio che ha tanto da raccontare.
zaiolo Renato Bosco, Filippo Sinisgalli,
l'Italia abbia da offrire: territori,
«Attraverso la creatività dei cuochi
l'“ambasciatore dell'olio evo” Tano Si-
borghi, vini e tante tipicità che
che hanno aderito alla nostra iniziativa
monato, l'instancabile presidente Euro-
spesso rischiano di essere trascurate o
- ha dichiarato Plinio Vanini, fondatore
Toques Enrico Derflingher, l'ex direttore
dimenticate perché “troppo di nicchia”.
de La Fiorida, unico agriturismo stellato
della Guida Michelin Italia Fausto Arri-
Una di queste è il Bitto, storico for-
in Italia - noi raccontiamo al pubblico
ghi, Marco Valli, Fabio Silva, Gianluca
maggio valtellinese, la cui produzione
ciò che sta dietro al Bitto, raccontiamo
Fusto, Elnava De Rosa, Maurizio Santin
è messa a repentaglio da un mercato
tutta la filiera, perché giocare in cucina
e Claudio Gatti.
distributivo troppo affamato di numeri.
con un prodotto significa dargli impor-
«Quando ero piccolo - ha detto En-
Fortunatamente esistono occasioni che
tanza, credere nella sua qualità e valo-
rico Derflingher - prima di sapere che
scongiurano questo rischio: a Mantello
rizzare tutto il lavoro che sta alla base
avrei fatto questo mestiere, ho sentito
(So), si è svolta la 4ª edizione de Il Bitto
della sua produzione. Per il nostro set-
in televisione un giornalista dire che la
e le stelle... e che edizione! Centinaia
tore occorrono sinergie tra chi cucina e
Valtellina è la Calabria del Nord, piena
di ospiti accorsi dalla valle, 20 cuochi e
chi produce. Solo così si può vincere».
di potenzialità ma ancora sconosciuta.
6 pasticceri, ambasciatori della tipicità
Protagonisti ai fornelli e in tavola,
Eccomi qui, insieme ai miei colleghi,
italiana nel Belpaese, la maggior parte
con i loro piatti, sono stati Simone Bo-
per far sì che tutti possano conoscere
membri dell'associazione Euro-Toques
nini, il bistellato Alessandro Negrini,
questi sapori unici».
B cod 52320
novembre 2017 · Italia a Tavola
21
Professioni · xxx
Un piatto racconta un’emozione Andrea Bertarini ha conquistato la stella Michelin quando aveva 29 anni. Ne sono passati 7 e la stella ha continuato a brillare sulla cucina del ristorante Conca Bella di Vacallo, in Svizzera
N
22
ato a Tradate (Va) nel 1982, ha
ma un anno, per poi tornare nel 2007 nel
rivoluzione», proiettata
passato l’infanzia a Esino La-
Canton Ticino, al Conca Bella, che nel
sempre al meglio utiliz-
rio, nel Lecchese, dove i nonni
2017 ha raggiunto il suo massimo pun-
zando le tecniche più
hanno gestito dal 1954 l’hotel ristoran-
teggio sulla guida Gault & Millau in oltre
innovative, ma senza
te Mirafiori. «Poco più che sedicenne
3 decenni di attività (17/20). Un risultato
dimenticare il passato.
- racconta - ho voluto fare esperienza
che gli è valso la nomina di “Miglior chef
nell’alta ristorazione. E ho scelto la vicina
emergente ticinese 2017”. È membro di
«Quando ho lasciato di Gabriele Ancona l’albergo di famiglia - ricorda - volevo
Svizzera, oggi il Paese con il più elevato
Le Soste, Grandes Tables de Suisse e
passare da una ristorazione della sem-
numero di stelle Michelin in rapporto alla
Chic, associazioni che rappresentano
plicità a una più impegnata. Con il tempo
densità abitativa».
un traguardo, anche se lui non è tipo da
ho capito che i fondamenti dell’alta cuci-
Dalla Svizzera Andrea approda a Le
“sedersi sugli allori”. La sua è una cuci-
na di oggi li padroneggiavo già. Erava-
Calandre dei fratelli Alajmo, dove si fer-
na che definisce «in evoluzione senza
mo all’avanguardia. Coccolavamo i 180
Italia a Tavola · novembre 2017
xxx · Professioni
ospiti dell’albergo con i nostri prodotti.
Una consapevolezza che deriva dal
Avevamo un orto importante, una serra,
fatto che Andrea è anche un appas-
maiali, conigli, galline. Tutto era in casa».
sionato fotografo. Senso estetico, cro-
Andrea Bertarini oggi al Conca Bella
matico e dimensione narrativa gli sono
esprime una linea gastronomica che al-
congeniali. Come una fotografia, una
terna picchi di creatività e di tradizione.
ricetta deve raccontare un’emozione e
«Adoro entrambe le declinazioni - pun-
il piatto inteso come supporto di alimenti
tualizza - sia che si tratti di una purea
ne diventa parte integrante. «Il 20% del
di patate con o senza lumache, sia di
successo di una portata dipende da
agnello e scampo, evoluzione in versio-
come e dove è servita», precisa Bertari-
ne carne del gunkan giapponese (tipo-
ni. Inevitabile quindi la ricerca maniaca-
logia di sushi, ndr). La cucina è istinto, e
le di porcellane in grado di soddisfare
mischiare le carte non è detto che sia un
queste esigenze.
male».
«La collezione SuMisura di Royale -
grado di produrre articoli per qualsiasi ti-
Istinto anche nel presentare una
spiega - è stata la chiave di volta. Articoli
pologia di clienti in tempi rapidi e a costi
ricetta. L’attimo prima che intervenga il
artigianali frutto di una lavorazione to-
competitivi. Il reparto produttivo dedica-
gusto è infatti fondamentale; una porta-
talmente “hand-made” per uso profes-
to all’alta ristorazione è stato inaugurato
ta disposta con criterio su un bel piatto
sionale». A produrre SuMisura è un’a-
nel 2013. «Un reparto dedicato alla ma-
appaga lo sguardo e attrae la clientela.
zienda italiana al 100% che progetta e
nifattura, nel vero senso della parola, in
«Quando si impiatta - sottolinea Bertari-
realizza porcellane per la tavola utilizza-
piena sintonia con i professionisti della
ni - gli elementi devono andare al loro
te oggi da più di 150 stelle Michelin in 20
ristorazione e in grado di realizzare og-
posto naturalmente. L’estetica non va
Paesi nel mondo. Royale è guidata dalla
getti unici per ogni necessità», fa notare
ragionata in eccesso. Se si pensa trop-
famiglia Fanfarillo, che in 30 anni ha co-
Andrea Bertarini.
po a dove sistemare una goccia o un
stituito un gruppo di lavoro che impe-
È di questi giorni la decisione di
qualsiasi elemento decorativo è facile
gna oltre 100 persone. Protagonista nel
prendere un po’ di tempo per sé dopo
che si sbagli».
settore Horeca, è un’impresa versatile in
10 anni. B cod 52252
novembre 2017 · Italia a Tavola
23
Professioni · Cuochi
La ricercatezza delle piccole forme L’arte di stupire con nuovi sapori. La voglia di sperimentare e osare anche nelle forme e nelle dimensioni è ciò che guida il lavoro quotidiano dei Culinary Advisor Debic, sempre alla ricerca di nuove proposte
C
on questo spirito Davide Ta-
mente nella nuova sezione Ricettari
champignon, speck ed erba cipollina.
barri e Andrea Gamberini han-
del sito Debic, insieme a tutti quelli
In cucina o in pasticceria, l’invito è
no realizzato il nuovo ricettario
realizzati in precedenza. Più di 100 ri-
sempre lo stesso: non smettere mai di
“La ricercatezze delle piccole forme”.
cette per ispirare i professionisti della
osare e sperimentare. Non solo con i
Dieci ricette dedicate agli speciali-
pasticceria e della ristorazione.
sapori ma anche con le forme.
sti della ristorazione e del catering,
Ecco due delle ricette presenti nel
ognuna delle quali ha un denominato-
ricettario: una Crema di spinaci con
re comune: piccole forme per grandi
scamorza affumicata, crostini al po-
emozioni.
modoro e germogli di rapa rossa e dei
Il ricettario è scaricabile gratuita-
Bon Bon salati, a base di gamberetti,
B cod 52357 FrieslandCampina Professional via Paracelso 18 - 20864 Agrate Brianza (Mb) - Tel 039 6072500 www.debic.com/it
Bon Bon con gamberetti, champignon, speck ed erba cipollina Ingredienti CREMA DI MASCARPONE: 500 g di mascarpone, 50 g di Culinaire Original Debic, sale fino q.b., pepe bianco q.b. BRUNOISE: 50 g di gamberetti cotti, 50 g di funghi champignon, 50 g di speck, 20 g di erba cipollina Preparazione CREMA DI MASCARPONE: miscelare il mascarpone con Culinaire Original Debic e condire con sale e pepe. BRUNOISE: tagliare a brunoise molto fine i gamberetti, i funghi e lo speck. Tagliare a rondelline l’erba cipollina. Cuocere al sauté i funghi, molto velocemente e a fiamma alta. MONTAGGIO E FINITURA: creare con le mani delle piccole sfere di crema di mascarpone. Passare ognuna delle sfere ottenute in una delle diverse preparazioni facendo aderire bene i cubettini. Adagiare ogni sfera su un piatto e servire in accompagnamento all’aperitivo o come entrée. SUGGERIMENTI: se si desidera avere delle sfere perfette utilizzare degli stampi in silicone a semisfera piccola, e abbattere. Unire le due semisfere congelate con un poco di crema di mascarpone e creare la sfera.
24
Italia a Tavola · novembre 2017
Cuochi · Professioni
Crema di spinaci con scamorza affumicata, crostini al pomodoro e germogli di rapa rossa Ingredienti CREMA DI SPINACI: 500 g di spinaci, 100 g di Culinaire Original Debic, 1 scalogno CROSTINI: 100 g di pane in cassetta al pomodoro MONTAGGIO E FINITURA: 150 g di scamorza affumicata, germogli di rapa rossa q.b.
Preparazione CREMA DI SPINACI: rosolare lo scalogno tagliato grossolanamente e aggiungere gli spinaci e un bicchiere d’acqua. Portare a cottura gli spinaci e frullarli con l’ausilio di un frullatore ad immersione, versando Culinaire Original Debic a filo. CROSTINI: tagliare il pane in cassetta al pomodoro a cubetti, dopo averlo privato della crosta. Tostarlo in forno. MONTAGGIO E FINITURA: versare la crema di spinaci in una fondina, aggiungere la scamorza tagliata a julienne, i crostini di pane e infine decorare con i germogli di rapa rossa.
novembre 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Cuochi
SOTTO LA TOQUE: INNAMORATO, APPASSIONATO, FOLLE
Abbiamo sollevato il cappello a Antonio Raffaele
A
ntonio Raffaele nasce in Cala-
In verità il locale si sarebbe dovu-
bria, la passione viene da lì. Ma
to chiamare Vanille. La vaniglia è il suo
l’amore per la cucina esplode
ingrediente “feticcio” e la dolcezza è
quando si fa adottare dal Salento, la sua
sempre presente nelle sue preparazio-
“seconda terra”. Unisce i colori e i sa-
ni. Un esempio? Macarons alla nocciola
pori del Mediterraneo a un debole per
Igp Piemonte, finocchietto selvatico ca-
la Francia che ha frequentato con gli
labrese, tartufo bianco e chantilly al tar-
stage da Pierre Hermé. La sua cucina
tufo bianco. Un’altra “fissa” sono i maca-
è fusione fra la genialità di Gianfranco
rons. Dai salati ai dolci, dal foie gras alla
Vissani (ha fatto stage anche da lui) e la
ricotta, piatti rotondi e curati come un
creatività di Hermé. È pasticcere diplo-
grande dessert. Colori tenui che scop-
mato e sommelier di terzo livello. Al “Fo-
piettano una volta aperti.
lie”, ristorante a Lecce che divide con il
Folie ha solo 24 posti. Un ristorante
socio Giovanni Fedele, oltre alla propo-
raccolto e soffuso dove Antonio e Gio-
sta di vivande da far girare la testa per la
vanni “cullano” i clienti nell’eleganza in
qualità e la varietà degli ingredienti, sal-
attesa del momento più bello, quello
ta all’occhio la carta degli champagne.
del dolce. B cod 52220
di Carla Latini
Da bambino cosa sognavi di diventare?
Stilista
Il primo sapore che ti ricordi.
Il sugo di mia zia Liliana
Qual è il senso più importante?
La vista
Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato.
Macaron maculati con ganache al foie gras, mele caramellate al limone e vaniglia di Tahiti
Come hai speso il primo stipendio?
Un paio di scarpe Berluti
Quali sono i piatti da provare assolutamente?
Cassata Siciliana, foie gras e carpaccio di beccaccia con tartufo bianco
Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Champagne
Qual è il tuo cibo consolatorio?
Il cioccolato fondente
Che rapporto hai con le tecnologie?
Le utilizzo soprattutto per il lavoro
All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale? Linguine, caffè
26
Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
Mia moglie, mia nonna, mia zia Liliana, la mia famiglia, Gianni Versace, Jean Paul Gaultier, Bach, Beethoven, Glenn Gould, Benedetti Michelangeli, Martha Argeric, Alberto Sbano, Diomiro, Eusebio, Mimmo, Tommaso...
Quale quadro o artista rappresenta meglio la tua cucina?
“Campo di grano con volo di corvi” di Van Gogh
Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
L’opera “Don Giovanni” di Mozart
Italia a Tavola · novembre 2017
xxx · Professioni IL COMMENTO
di Roberto Vitali
Igiene in cucina, biglietto da visita per il ristoratore
Nella mia esperienza di giornalista che da anni scrive di enogastronomia, ho visitato molte cucine di locali pubblici, da quelle vaste e splendenti, ben in vista aldilà del vetro che le separa dalla sala ristorante (ancora poche, per la verità) a tante altre modeste, anguste, anche purtroppo trasandate sotto il profilo dell’igiene, dove sono entrato quasi contro la volontà del titolare. La cucina, invece, dovrebbe essere tranquillamente visitabile, una sorta di biglietto da visita per un ristoratore. Anche nelle piccole cucine dei bar, dove gli alimenti sono anche solo scaldati, l’igiene è importantissima, un punto d’orgoglio che fa la differenza tra un locale e l’altro, anche perché il consumatore è sempre più sensibile a questi temi. Le statistiche dimostrano che i locali pubblici che hanno investito nel migliorare l’arredo, il comfort e la sicurezza igienica dei clienti, hanno aumentato immediatamente il gradimento dei consumatori e quindi il fatturato. Per una sana alimentazione è importante non solo la scelta di cibi dalla qualità eccellente, ma è necessaria anche grande attenzione a come le materie prime vengono trattate. Pretendere massima igiene nella cucina di casa, ovvio, ma soprattutto nelle cucine dei locali pubblici, dove, purtroppo, la sensibilità degli addetti può essere superficiale. È questione di sensibilità e di preparazione culturale. Bisogna innanzi tutto volere l’igiene, esigerla. I mezzi per ottenerla ci sono, sempre migliori e sempre più pratici. B cod 52595
Paolo Griffa in cucina al Grand Hotel Royal e Golf
D
definitivamente.
a pochi giorni Paolo Griffa ha
tato
lo sguardo sul Monte Bianco.
Significa che assieme,
La catena montuosa, infatti, è il
ognuno con la propria
panorama dalle finestre dell'Hotel Royal
passione e le proprie
e Golf di Courmayeur dove il cuoco ha
competenze,
iniziato una nuova avventura. Dopo due anni nella cucina di Serge Vieira, il giova-
in grado di costruire di Andrea Radic un progetto articolato
nissimo e talentuoso Griffa torna in Italia,
e solido, che arricchisce tutti. Infatti per
dove ha già dimostrato grande profes-
il Bocuse abbiamo progettato assieme
sionalità con Marco Sacco, al bistellato
ogni dettaglio.
Piccolo Lago; sempre in Italia recentemente ha dato prova di grande capacità
siamo
L'importanza della squadra, fondamentale in cucina.
alle selezioni del Bocuse d'or. Courma-
Con il Bocuse ho capito ancora di
yeur in Valle d'Aosta sta puntando molto
piu il valore del team, percepibile perfino
sull'enogastronomia: l'arrivo di Paolo Grif-
quando mi sono letterlamente frullato il
fa sarà senza dubbio una marcia in più.
pollice in un mixer difettoso: non si puo
Paolo con che spirito arrivi al Grand Hotel Royal e Golf? Ci arrivo dopo mesi intensissimi. Ho terminato da Serge Vieira a metà settem-
cucinare? Bene, andiamo a Parigi a vedere le finali francesi, per studiare un po'. Inizi dunque un'avventura emozionante ai piedi del Monte Bianco.
bre, sono tornato in Italia soltanto due
Entusiasmo, passione e spirito di
settimane prima del Bocuse d'or. Mi sono
squadra: è con questo spirito che sto
chiuso in Cast Alimenti per allenarmi
costruendo la brigata del Grand Hotel
giorno e notte. Amici, sponsor diventati
Royal a Courmayeur. Un nuovo punto di
amici, partner e cuochi "mentori" passa-
partenza per capire dove si è arrivati e
vano per assaggiare, guardare, consi-
mettere in pratica tutte le esperienze ma-
gliare... Abbiamo costruito il #teamgriffa,
turate in questi anni al di fuori dell’Italia.
un hashtag nato per scherzo poi adot-
B cod 52633
novembre 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · xxx
Da passione a professione La pizza gourmet di Paolo Pannacci Diventato pizzaiolo da giovanissimo, quasi per caso, Pannacci si è perfezionato con il tempo e la determinazione. Tra i prodotti che predilige per le sue creazioni, il pomodoro della linea Cirio Alta Cucina
U
28
na carriera voluta, sofferta e
Nel 1987, a 19 anni, sforna pizze nel
«Il momento critico - racconta - mi
conquistata con grinta. Ma non
ristorante pizzeria Lo Spela a Greve in
ha spinto a guardarmi dentro. E ho ca-
cercata, almeno all’inizio. Pao-
Chianti (Fi). Autodidatta, si confeziona
pito che il tempo dell’autodidattica era
lo Pannacci a 15 anni era un apprendi-
la professione a sua misura fino a rag-
arrivato al capolinea. Ho frequentato
sta barman in un locale nel centro di
giungere la consapevolezza che il fu-
corsi di formazione e ho studiato con
Firenze. Dopo un paio di stagioni al
turo è proprio lì, nel cuore del Chianti.
impegno per evolvere e riappropriar-
banco bar, l’urgenza del momento lo
E il 1° gennaio 2000 - data più simboli-
mi della mia professione. Nel locale e
catapulta a sostituire il pizzaiolo. Un’e-
ca non si poteva trovare - Lo Spela di-
in laboratorio. La formula de Lo Spela
mergenza che va fronteggiata in ogni
venta di Paolo Pannacci, pizzaiolo e
andava rivoluzionata».
modo: il locale è affollato di turisti e la
imprenditore “millesimato”. Otto anni
Il primo atto del nuovo corso ha in-
richiesta di pizze è esponenziale. Pa-
che filano lisci, ma poi la crisi economi-
ciso sull’orario di apertura: operativi
olo regge il colpo e la pizza comincia
ca morde le gambe. La reazione di
solo la sera anche per intercettare una
a insinuarsi nel suo Dna.
Pannacci non si fa attendere.
clientela meno frettolosa e più con-
Italia a Tavola · novembre 2017
centrata sul piatto. «È stata una corsa a ostacoli in salita - ricorda Paolo Pannacci - la clientela e i collaboratori non hanno compreso subito lo sforzo verso una ricerca diversa degli ingredienti per le farciture, verso il fresco, le lunghe lievitazioni e un servizio al tavolo non meccanico, ma consapevole». Lo ha invece capito benissimo la Guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso, che nel 2013 premia Pannacci con “Tre
Spicchi”,
riconfermati
anche
nell’edizione 2018 per la Pizza a degustazione. «Un riconoscimento - conferma Pannacci - che ha convinto anche i più rigidi, una svolta. Abbiamo incominciato a lavorare sul lievito madre, su Biga e idrolisi dell’amido utilizzando anche farine alternative come quella di canapa. Il biologico ha cominciato a entrare in laboratorio e la genuinità è stata il minimo comun denominatore in quanto sviluppa il valore oggettivo, nutrizionale di un prodotto. Certo, il gusto è fondamentale, ma soggettivo. Noi abbiamo scelto di andare davvero in profondità, perché alla nostra clientela vogliamo servire genuinità e valori nutrizionali conditi di gusto». Lo Spela dispone di circa 90 coperti e propone un menu pizza con 25 ricette, di cui una quindicina dell’antica tradizione. Protagonisti materie prime
alla buccia sottile. Se leggermente
Massimo Giovannini, Graziano Mono-
di stagione e pomodori che assicura-
schiacciati, rilasciano il succo che si
grammi e Giovanni Santarpia, ha fon-
no versatilità nelle prestazioni e una
addensa a fuoco alto in una salsa le-
dato a inizio 2017 Pizza & Peace. «È
resa ottimale e costante per ogni ela-
gata e gustosa. «Pomodori selezionati,
un’associazione - spiega - che vuole
borazione gastronomica.
caratterizzati da grande versatilità e da
diffondere la ricchezza del patrimonio
un consolidato valore tecnico», pun-
alimentare inteso come unione di co-
tualizza.
noscenze e filosofie di vita per una
«Mi sono orientato su Cirio Alta Cucina - ammette Pannacci - in particolare su I Pelati e I Datterini, ottimi prodot-
La pizza per Paolo Pannacci è una
comunione di valori tra popoli che si
ti dalla grande lavorabilità». In partico-
dimensione esistenziale, un’opportu-
basa su pace, amicizia, educazione e
lare, I Pelati, grandi, corposi e calibrati,
nità di condivisione di tradizione e ri-
rispetto». B cod 52330
assicurano un’ottima resa grazie alla
cerca. Un contenitore di competenze
ricca salsatura e all’elevato peso sgoc-
da divulgare per favorire una cultura
ciolato. I Datterini si mantengono alla
partecipata della pizza. Con questi
vista intatti durante la cottura grazie
obiettivi, insieme agli amici pizzaioli
Cirio Alta Cucina via Paolo Poggi 11 - 40068 San Lazzaro di Savena (Bo) - Tel 051 6228311 www.cirioaltacucina.it
novembre 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Pizzaioli
Trofeo Pulcinella, 4 i vincitori Francesco Di Ceglie, Carmine Donzetti, Emanuele Paolella e Gaetano Paolella si sono aggiudicati la vittoria della terza edizione del Trofeo Pulcinella a Napoli tipo 1 ad alto tenore proteico macinata in molino con mole granitiche a ridotto effetto di stress sul chicco. La macinazione lenta e a bassa temperatura garantisce l’estrazione di farina con maggiore profumo e sapore più intenso. È indicata per tutti gli impasti diretti e indiretti con medie e lunghe lievitazioni a temperatura controllata (frigorifero). Gluten Free è invece uno speciale mix per pizza composto da materie prime naturalmente prive di glutine e latte. Grazie alla sua composizione
N
permette di realizzare pizze gluten ella categoria Pizza napole-
re stati tra i protagonisti principali della
free estremamente leggere e dige-
tana, Di Ceglie è stato eletto
gara con tre prodotti diversi dedicati
ribili. La sua ricetta d’uso, semplice e
dalla giuria tecnica e Donzet-
all’alimento che più di tutti rappresen-
intuitiva, garantisce risultati sempre
ti da quella popolare; nella catego-
ta l’Italia, la pizza. La competizione è
eccellenti.
ria Pizza contemporanea, Emanuele
stata di livello e appassionata, valutata
Pizza Napoletana è una farina di
Paolella è stato premiato dalla giuria
da una giuria importante composta da
grano tenero tipo 00 a medio-alto te-
tecnica, mentre Gaetano Paolella da
giornalisti specializzati e food blogger
nore proteico adatta a tutti gli impasti
quella popolare. In gara 100 pizzaioli,
di rilievo. Rotonda, sottile, al taglio,
diretti e indiretti per pizza napoletana.
50 per la Pizza napoletana e 50 per
fragrante, morbida: ogni tipo di pizza
Sviluppata in collaborazione con i ma-
quella rivisitata
è un successo, basta che sia buona!».
estri pizzaioli dell’Associazione verace
Main sponsor della manifesta-
Analizzando le caratteristiche del-
pizza napoletana, rende l’impasto ela-
zione Le 5 Stagioni, la linea di farine
le farine che hanno dato vita alla terza
stico e garantisce un eccellente svi-
specializzate per pizza di Agugiaro &
edizione del Trofeo Pulcinella, Macina-
luppo del cornicione della pizza.
Figna Molini. Tre le farine Le 5 Stagio-
ta a Pietra è una farina di grano tenero
B cod 52195
ni a disposizione dei professionisti in gara: Macinata a Pietra, Gluten Free e Pizza Napoletana. «Il Trofeo Pulcinella è il trofeo per eccellenza dedicato alla pizza e ai pizzaioli napoletani», ha dichiarato Riccardo Agugiaro, direttore commerciale export dell’azienda. «Questo è il valore che la manifestazione vuole trasmettere e noi come azienda siamo molto contenti di esse-
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Italia a Tavola · novembre 2017
xxx ¡ Professioni
dal 1946 un universo di capolavori di gusto
www.roner.com novembre 2017 ¡ Italia a Tavola 31
Professioni · Pizzaioli
Di Piazza pizzaiolo dell'anno Trionfa al 5° Campionato italiano
Il Campionato italiano pizzaioli-Trofeo Pizzaiolo dell’anno si è svolto a Falerna Marina (Cz). Duplice la finalità: favorire l’acquisizione di nuove competenze e mettere in comunicazione operatori e aziende di Gabriele Ancona
T
rentasette concorrenti fantasiosi e creativi hanno animato la quinta edizione del Campiona-
to italiano pizzaioli-Trofeo Pizzaiolo dell’anno, che ha incoronato il siciliano Salvatore Di Piazza de La porta del pepe di Bagheria (Pa). Organizzato da Roberto Gallo, presidente dell’associazione Pellegrino Artusi, si è svolto il 26 settembre nei locali del ristorante Lido Gallo a Falerna Marina (Cz). Duplice la finalità della manifestazione: favorire
to i singoli elaborati in base ad aspet-
Episcopo. Lo chef ha dimostrato come
l’acquisizione di nuove competenze,
to, cottura e gusto senza conoscere
sia possibile realizzare un piatto di alta
grazie all’interazione tra i concorrenti
l’identità
Commissione
cucina con ingredienti di tutti i giorni.
che hanno avuto modo di confrontarsi
presieduta da Donato Episcopo, exe-
Utilizzando impasto di pizza madre,
su idee, tradizioni e tecniche di lavo-
cutive chef del ristorante La Corte, una
patata lessa schiacciata, tuorlo d’uo-
razione, e mettere in comunicazione
stella Michelin a Follina (Tv), e Danilo
vo, ‘Nduja, cipolla di Tropea, ricotta di
operatori e aziende in un’osmosi vita-
Bellucci, autorevole uomo di comuni-
pecora e vin cotto di Primitivo, ha dato
le di professionalità. Obiettivo centra-
cazione e presidente onorario della
forma a un “calzoncino” ripieno di equi-
to. Pizzaioli provenienti da tutta Italia
Pellegrino Artusi. Al loro fianco Fran-
librata intensità al palato. Una ricetta
e massiccia adesione di imprese del
cesca Mannis, barlady e organizzatri-
che ha documentato quanto la gastro-
settore. In particolare, Cantina Merano,
ce dell’evento, Camillo Pisano, edito-
nomia possa essere aulica anche con
Pentole Agnelli, Bonaventura Maschio,
re del web magazine Piacerdellavita.
ingredienti di facile reperibilità.
Olio Dr. Gallo, Ottimo (vaschette e ro-
com, Nereo Salerno, titolare di Ottimo,
La cerimonia di premiazione si è
toli in alluminio per alimenti) e come
Michael Zuech, direttore commerciale
svolta a bordo piscina del Temesa Vil-
official partner Take in Food, il nuovo
Cantina Merano, Sebastiano Marino,
lage di Nocera Terinese. Alle spalle del
sito web dedicato ai pubblici esercizi.
maestro pizzaiolo, Francesco Iocco,
vincitore Salvatore Di Piazza, Saverio
alias Ciccio Pizza, titolare delle omoni-
Napoletano (L’antico rifugio, di Turi, Ba)
me pizzerie milanesi.
e Giuseppe Salvia (Pizzeria Campanel-
I pizzaioli in gara si sono confrontati nella specialità pizza tonda propo-
32
dell’autore.
nendo ricette di fantasia cotte in forno
Al termine della gara, show coo-
la di Monreale, Pa). Francesco Fortuna
a legna o elettrico. Una classifica a
king ideato dal manager della forma-
(Miseria&Nobiltà di Parghelia, Vv) si è
parte ha premiato la pizza più bella. Di
zione Horeca Michele Di Carlo, che ha
aggiudicato il trofeo Pizza più bella.
grande calibro la giuria, che ha valuta-
messo sotto i riflettori l’arte di Donato
B cod 52162
Italia a Tavola · novembre 2017
novembre 2017 ¡ Italia a Tavola
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Professioni · Pasticceri
Raffaello, Leopardi e Rossini
ispirano i più grandi pasticceri d’Italia
Si è svolto attorno al tema “Poesia, musica e pittura, espressione di arte nel mondo” il 23° Simposio pubblico AMPI e ha visto i pasticceri dedicare le loro creazioni ai tre più grandi artisti marchigiani
L
34
a splendida cittadina di Recanati
zativa del Simposio pubblico AMPI
tore radiotelevisivo, specializzato in
(Mc) ha ospitato lo scorso otto-
anche Roberto Cantolacqua Ripani di
programmi enogastronomici, si sono
bre (il 16 e il 17) l’associazione
Tolentino (Mc) e i vicini colleghi dell’A-
svolte le premiazioni finali con la con-
che riunisce i migliori professionisti
bruzzo Sandro Ferretti di Pagliare di
segna delle ambite medaglie d’oro
della pasticceria italiana fondata da
Morro d’Oro (Te) e Fabrizio Camplone
AMPI che hanno consacrato il Cam-
Iginio Massari. Due giorni tra temati-
di Pescara, oltre a Pietro Moffa, Anto-
pione del mondo di pasticceria 1997
che interne, confronti, presentazioni,
nio Daloiso, Riccardo Patalani ed Em-
Luca Mannori, per l’eccellenza nella
degustazioni, incontri con le autorità
manuele Forcone.
bontà della monoporzione, e Riccar-
locali, oltre che occasione per visitare
Momento clou della manifestazio-
do Patalani, per l’alta tecnica e il gran-
le attività di 3 dei 4 Maestri marchigia-
ne è stata la giornata di martedì 17 ot-
de senso artistico dimostrati nella rea-
ni membri dell’Accademia Maestri Pa-
tobre, aperta a tutti, dedicata alle pre-
lizzazione del tavolo di presentazio-
sticceri Italiani: Armando Lombardi di
miazioni e presentazione dei lavori
ne.
Osimo (An), Claudio Marcozzi di Lore-
dei 69 accademici. Prima dell’apertu-
Nell’ambito dei premi dedicati alle
to (An) e Andrea Urbani di Fano (Pu). A
ra al pubblico, presentate da Federico
aziende, AMPI ha conferito 2 meda-
dare man forte alla macchina organiz-
Quaranta, volto Rai, autore e condut-
glie d’oro: ad Agrimontana per la co-
Italia a Tavola · novembre 2017
Pasticceri · Professioni stante ricerca del buono, la valorizza-
vato da Iginio Massari, dalle autorità
ni, e la medaglia d’oro per la migliore
zione dei prodotti del territorio e le
locali e dall’assessore regionale al
squadra al gruppo della Regione Mar-
straordinarie peculiarità di alto valore
Turismo e grandi eventi, Moreno Pie-
che (Sandro Ferretti, Riccardo Patala-
qualitativo della Pasta di nocciola Igp
roni, ha consegnato i diplomi “Men-
ni, Emmanuele Forcone, Antonio Da-
pura, tostatura media; e all’azienda
zione speciale” ad Armando Lombar-
loiso, Armando Lombardi, Claudio
Polin per la costante ricerca scientifi-
di, Fabrizio Galla, Luca Mannori e Vin-
Marcozzi, Andrea Urbani, Pietro Mof-
ca applicata allo sviluppo tecnologico
cenzo Santoro per la ricercatezza,
fa, Fabrizio Camplone e Roberto Can-
per la pasticceria, portando l’azienda
eleganza e pulizia delle loro creazio-
tolacqua Ripani). B cod 52494
a rappresentare l’eccellenza italiana con la gamma dei forni rotativi serie Pocket. Dulcis in fundo, AMPI ha conferito al salernitano Giuseppe Manilia il riconoscimento di “Pasticcere dell’anno 2017 - Trofeo Pavoni” per l’impegno e la costanza profusi nel perseguire gli obiettivi e gli straordinari traguardi professionali finora raggiunti e per i nuovi stimoli che costantemente contribuisce a fornire ad AMPI e all’intera pasticceria nazionale. Il titolo di Pasticcere dell’anno è un riconoscimento prestigioso conferito dai professionisti AMPI, tutti concordi sui meriti del maestro di Montesano Scalo, in provincia di Salerno. Alle 16.30 si sono poi aperte al pubblico le porte di “M’è dolce”, evento che ha coinvolto oltre 3mila persone nell’atmosfera elegante della recanatese Villa Anton. Un parterre d’eccezione di pastry chef ha colorato e profumato i quasi 1.000 mq delle sale messe a disposizione, esponendo quasi 70 pezzi artistici in cioccolato, zucchero e ghiaccio, creati ad hoc e posizionati su tavoli da presentazione. Una esposizione di opere d’arte dolciaria con lavori raffinati, in tema con le degustazioni, creati seguendo l’ispirazione del tema: Raffaello, Leopardi e Rossini, i tre illustri marchigiani, che hanno contaminato la creatività dei Maestri AMPI. Durante la cena di gala, con importanti ospiti del mondo food e pasticceria, il presidente Fabbri coadiu-
UN ACCADEMICO AL MESE Giuseppe Manilia Titolare della Maison Manilia a Montesano sulla Marcellana, una cittadina a 100 km a sud di Salerno che sorge alle pendici dei tre Monti della Maddalena. Da qui, ad una altitudine di 860 metri, si domina l’intera valle e in questo contesto di straordinaria bellezza è incastonata la Pasticceria di Giuseppe Manilia. Accusato di aver creato una “gioielleria” di dolci, che provocano tentazioni continue a chiunque si ritrovi in questo crocevia tra Campania e Basilicata. Schivo e riservato membro dell’Accademia Maestri Pasticcieri Italiani, Giuseppe si distingue per minuziosità e precisione delle sue creazioni. Se oggi si parla tanto di tradizione, chiariamo fin da subito che la Pasticceria di Manilia non è un luogo tradizionale. Manilia prepara dolci tradizionali rivisitati, monoporzioni e mignon moderne tra cui le code di aragosta alla crema, la perla del Sud, Rosemary dedica alla figlia e i macaron con le ganache di frutta all’interno. Ogni dolce è una storia a sé, frutto non solo di maestria ed inventiva, ma di puro amore e piacere. Forme perfette, sapori sublimi, confezioni sobrie ed eleganti. Siamo al cospetto di in professionista di grande valore che ama il suo lavoro. Ricerca sapientemente usata, accostamenti davvero riusciti. Se può, Giuseppe Manilia prende tutto dai dintorni, dagli ingredienti di base ai frutti di bosco, appunto dai boschi del Parco nazionale del Cilento Vallo di Diano. I premi e riconoscimenti sono così numerosi che non è possibile citarli tutti. Tra i tanti spiccano la medaglia d’oro al concorso “The best in the world dolce alle nocciole” nel 2012 e le “Tre torte”, da cinque anni a questa parte, nella Guida Pasticceri e Pasticcerie del Gambero Rosso. Vince la 5ª edizione del concorso Santarosa Conca Festival 2016, trionfando con una sua creazione che è una declinazione della sfogliatella a cui è dedicato il Festival in versione moderna accompagnata al gelato alla crema. “Pasticcere dell’anno 2017” è l’ultimo titolo che Manilia, pasticcere per lo più autodidatta, ha conquistato riuscendo ad imporsi con gli anni nel panorama della pasticceria di alto livello grazie anche al confronto con i colleghi AMPI.
novembre 2017 · Italia a Tavola
35
Professioni · Pasticceri
Trofeo Pavoni Vince Giuseppe Manilia L’ambito Trofeo Pavoni premia il maestro salernitano quale miglior Pasticcere dell’anno 2017 all’interno del circuito di AMPI, Accademia Maestri Pasticceri Italiani
N
egli anni il riconoscimento è stato vinto dai più im-
rante il Simposio Pubblico 2017, l’evento principale organiz-
portanti e autorevoli professionisti dell’arte pastic-
zato da AMPI, quest’anno caratterizzato dal tema “M’è dol-
cera. L’emozionante cerimonia di premiazione si è
ce” con l’esposizione dei lavori artistici e le degustazioni
svolta presso l’Accademia di Villa Anton a Recanati (Mc) du-
dei prodotti creati ricordando Raffaello, Leopardi e Rossini, i tre illustri marchigiani che hanno ispirato la creatività dei pasticceri. Pavoni Italia ha consegnato con piacere il trofeo al Maestro Manilia, “Tre Torte” nella Guida Pasticceri e Pasticcerie 2016 del Gambero Rosso e già premiato nel 2012 per il miglior dolce alla nocciola al mondo. Titolare dell’omonima pasticceria, nella sua “boutique di dolci gemme” a Montesano Scalo (Sa), crocevia tra Campania e Basilicata, Manilia coniuga con abilità i profumi del territorio cesellando minuziosamente le ricette della tradizione per farne di completamente nuove e del tutto personali. I Maestri AMPI, ogni anno, si danno appuntamento con il pubblico e con le aziende partner. Ancora una volta Pavoni Italia è onorata e determinata nell’essere a fianco di grandi professionisti, riconoscendone il genio e le eccellenti capacità interpretative. Si sono riuniti quest’anno a Recanati, l’incantevole paese dell’entroterra marchigiano sulla cima di un “ermo colle”, così come il poeta Giacomo Leopardi ce lo ha consegnato, immerso nel verde e nei profumi di una ricca vegetazione. Tra questa città e Senigallia (An) si è svolto il Simposio Pubblico, un “pastry festival” dal sapore intimo ma globale, capace di abbattere ogni barriera tra i grandi pasticceri e il pubblico, mettendoli a stretto contatto attraverso degustazioni e incontri. Quest’anno la kermesse ha visto la partecipazione dei 69 Maestri Pasticceri AMPI provenienti da tutta Italia e non solo. Un parterre d’eccezione e un evento mediatico che ha tenuto accesi i riflettori sulle Marche, regione bisognosa più che mai di ricevere attenzione dopo il sisma che l’ha colpita duramente. B cod 52272
36
Italia a Tavola · novembre 2017
WINE, SHARING, BEAUTY
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novembre 2017 · Italia a Tavola
37
Professioni · Pasticceri
Mondiali di pasticceria Una dolce rivincita per l'Italia La squadra italiana trionfa ai Mondiali di Pasticceria a HostMilano, battendo Cina e Giappone. «La vittoria dei tre Maestri pasticceri - spiega Federico Anzellotti - dimostra la crescita della pasticceria made in Italy»
F
38
iero il presidente di Conpait: «È
da una maschera Maya; quella in pasti-
gazine è stato asse-
stata una rivincita per la squadra
gliaggio, dedicata al caffè, riprende in-
gnato al Marocco».
italiana, che nella prima edizione
vece in maniera creativa il macinino
del 2015 si era piazzata al secondo po-
tradizionale, la moka e il tavolino; la
Il team italiano
sto dietro al Giappone, arrivato terzo».
scultura di isomalto infine rappresenta
Matteo Cutolo, classe
Venti le squadre per altrettanti Paesi, 60
l’incontro tra i due elementi, un vero e
pasticceri per 4 specialità che hanno
proprio bacio tra caffè e cioccolato».
1975, partenopeo, si è di Monica Di Pillo avvicinato alla pasticceria quando era
stupito i giurati con una serie di praline,
Al secondo posto la Cina, che ha
ancora un bambino. Il suo compito nella
gelati, torte e affascinanti sculture. A va-
vinto anche il premio speciale per la Mi-
squadra è stato dedicarsi alla prepara-
lutare le realizzazioni una giuria di 20
glior scultura artistica. I maestri pasticce-
zione della monoporzione di gelato e
esperti internazionali formata dai capita-
ri cinesi hanno infatti realizzato due tra
alla creazione di una scultura in pasti-
ni delle squadre in gara, sotto la presi-
le più spettacolari sculture in assoluto:
gliaggio.
denza del Maestro Christian Beduschi.
una donna trionfante in pastigliaggio e
Giuseppe Russi, 33 anni, ha iniziato
«Ogni squadra - continua Anzellotti
una scultura di cioccolato che rappre-
giovanissimo e nel 2008 ha aperto la
- ha dovuto preparare tre specialità, mo-
senta un indio dell’America Centrale,
sua attività a Laterza (Ta). Dedizione e
noporzione di gelato, cioccolatino e tor-
con maschera rituale e scudo.
passione per lo zucchero gli hanno
ta moderna, e tre sculture, in pastigliag-
«Questa edizione - commenta An-
consentito di vincere diversi concorsi, e
gio, ossia pasta di zucchero malleabile,
zellotti - è stata caratterizzata dalla gran-
nel 2016 il Campionato italiano di pastic-
in isomalto e in coccolato. Il team italia-
de prestazione della pasticceria asiati-
ceria della Fipgc.
no, formato da Matteo Cutolo, Giusep-
ca, che oltre a Cina e Giappone ha visto
Enrico Casarano, 24 anni, è campio-
pe Russi ed Enrico Casarano, ha realiz-
la Thailandia vincere il premio speciale
ne italiano Fipgc 2016 categoria ciocco-
zato tre sculture d'eccezione, che han-
per la Miglior pralina, battendo Paesi di
lato. Leccese di origine, si è avvicinato
no rappresentato in modo originale il
grande tradizione come la Svizzera, a
al mondo della pasticceria a 14 anni,
tema dei Mondiali, “Alla scoperta del
cui è andato il premio per il Miglior gela-
specializzandosi in pralineria, pasticce-
mondo del cioccolato e del caffè”. La
to, e la Francia, che ha invece vinto il
ria moderna e lavorazione del cioccola-
scultura di cioccolato celebrava l’origi-
premio speciale per la Miglior torta mo-
to; oggi è al timone della pasticceria Da
ne e la forza del cacao, rappresentata
derna. Il premio giornalistico Pastry Ma-
Ugo a Casarano (Le). B cod 52640
Italia a Tavola · novembre 2017
xxx · Professioni
DOVE
ETERNAMENTE FIORISCE LA VITE...
Il Prosecco è da molto tempo coltivato nella fascia collinare della marca trevigiana, e più precisamente sulle colline che si estendono tra Valdobbiadene e Conegliano. La storia di un vino, soprattutto se di origine antica, è intimamente legata non solo alla terra che lo produce, ma anche alle vicende che nel corso del tempo hanno segnato la vita delle generazioni che si sono succedute nel territorio di produzione.
Strada delle Treziese, 1 » 31049 S. Stefano di Valdobbiadene (TV) » ITALY Tel. +39.0423.975291 » Fax +39.0423.975571 » info@colvetoraz.it www.colvetoraz.it
novembre 2017 · Italia a Tavola
39
foto del servizio Stefania Spadoni.jpg
in sala con Vincenzo Donatiello
«Mettere a proprio agio il cliente» Lucano originario del Vulture, classe 1985, vanta un curriculum che fa tremare i polsi. E ha solo 32 anni, che in questa professione e a questi livelli possono però valere doppio di Gabriele Ancona
Guida del Touring 2016. Referente per il
re al ristorante Pascucci al Porticciolo di
Piemonte dell’associazione Noi di Sala,
Fiumicino (Rm) e al Piastrino di Penna-
na storia professionale in con-
che dal 2012 valorizza e promuove i va-
billi (Rn), entrambi una stella. Dal 2013
tinua ascesa, come dimostra la
lori della sala e del servizio, Vincenzo
è sommelier e maitre al Piazza Duomo
vittoria del titolo di Personag-
Donatiello cresce tra la Puglia, dove
di Alba (Cn) di Enrico Crippa, tre stelle
gio dell’anno 2013 (categoria “Maitre e
frequenta l’istituto alberghiero di Vieste
Michelin, 15° nella classifica The World’s
Sommelier”) nel sondaggio di Italia a Ta-
(Fg), e la Romagna, con le prime espe-
50 Best Restaurants 2017. La squadra
vola, nonché la nomina a Maitre dell’an-
rienze lungo la riviera Adriatica. Una
di Vincenzo Donatiello è composta da
no tributata dalla Guida ai Ristoranti
carriera che incrocia con costanza le
nove professionisti.
d’Italia 2018 de L’Espresso. È stato inol-
stelle Michelin.
U 40
tre Miglior sommelier junior d’Italia nel
Nel 2009 è con Gianfranco Bolo-
2004, Miglior sommelier di Romagna
gnesi a La Frasca di Milano Marittima
nel 2010 e Miglior direttore di sala per la
(Ra), all’epoca due stelle, per poi passa-
Italia a Tavola · novembre 2017
Con lui abbiamo approfondito il concetto di ospitalità. Quale significato attribuisce al termine “accoglienza”?
Maitre e sala · Professioni Partiamo dalle fondamenta. Un ristorante, a qualsiasi livello, deve essere in grado di ristorare. Ristorare la clien-
tessuto deve essere morbido. Com’è lavorare in uno dei 15 risto-
Per approfondire...
ranti al top nel mondo?
tela anche in senso lato, quindi acco-
Piazza Duomo è un ristorante a ele-
gliere. Si tratta di miscelare un insieme
vato tasso di internazionalità, frequenta-
di attenzioni, che vanno dal sorriso alla
to da un melange di clientela con molte
gentilezza, alla disponibilità. Garbo e
sfumature. La capacità di lettura imme-
premure non affettate. Un mosaico di
diata del tavolo è quindi importantissi-
regole che va cucito sul cliente. Atten-
ma per rapportarsi utilizzando il codice
zioni che devono essere sempre adat-
di comunicazione corretto per quel mo-
tate al contesto e alla singola persona.
mento, per fornire davvero un servizio
Ogni cliente è unico.
di alta sartoria. La difficoltà maggiore ri-
Quali sono queste regole “auree”?
siede nel formare i collaboratori, ognu-
Le classiche, quelle storiche dell’o-
no con i suoi tempi e le sue peculiarità.
spitalità. Basta ricordarsi che stiamo
Ma quando senti che la squadra “gira
accogliendo qualcuno a “casa nostra”.
bene” la soddisfazione si trasforma in
Il vestito su misura da imbastire per il
un’emozione da pelle d’oca.
cliente io lo chiamo “coccole”.
B cod 52111
IL TOVAGLIOLO È uno dei pilastri della mise en place. Al ristorante si richiede una stiratura dritta e perfetta, possibilmente con una leggera inamidatura. In fase di allestimento della tavola va manipolato il meno possibile per motivi sia igienici che pratici. La dimensione media è di 45x45 cm. Disponibile sul mercato in diversi tessuti singoli o misti, deve essere in grado di assorbire mantenendo inalterata la sua struttura.
Parliamo di servizio: punti di forza e debolezze. Il servizio è attenzione, un’attenzione fluida, calda, carica di sorrisi spontanei. Bisogna mettere sempre a proprio agio chi si ha di fronte. Un’impostazione che pensa solo alla regola è senz’anima. Mette a disagio l’ospite. La formalità estrema, anche se impeccabile, è gelida, separa e non unisce. Questo non è servizio, non è accoglienza. Non amo inoltre raccontare con un diluvio di parole il piatto che sta per essere servito. Stesso discorso vale per i vini. Le descrizioni devono essere esaurienti, ma concise. Se poi il cliente vuole più informazioni, si è ben felici di soddisfarlo. Qualche altra peculiarità da sottolineare? Il menu e la carta dei vini sono il biglietto da visita di un ristorante. Devono essere scritti bene, leggibili, uniformi e senza errori di battitura. Un altro aspetto che va curato con la massima attenzione è la mise en place. Se ben coordinata, fa la differenza e risulta uno dei pilastri dell’accoglienza. Il tovagliolo ritengo poi sia un complemento fondamentale. La clientela ci appoggia le labbra e il
novembre 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Sommelier
Roberto Anesi premiato a Taormina Miglior sommelier d’Italia Ais Dopo le fasi regionali che hanno designato i semifinalisti, in quattro si sono confrontati nella finale per il concorso Miglior sommelier d’Italia - Premio Trentodoc, che ha visto trionfare il trentino Roberto Anesi
Antonello Maietta, Roberto Anesi e Sabrina Schench (responsabile promozione Istituto Trentodoc)
U
42
na formula rinnovata, che ha
premia il migliore tra coloro che con
collaborazione con il ministero dell’I-
visto confrontarsi, oltre a Ro-
grande professionalità promuovono
struzione. Presenti a Taormina (Me) il
berto Anesi, Massimo Tortora
la cultura del buon bere, è per noi il
sottosegretario del Mipaaf Giuseppe
dalla Toscana, Andrea Sala dalla Lom-
suggello perfetto di questa collabora-
Castiglione e la professoressa Patrizia
bardia e Carlo Pagano dal Molise, i
zione».
Marini per la direzione generale Miur.
quali hanno stupito la platea per com-
Un’Associazione italiana somme-
«La nostra assise annuale - ha di-
petenza e professionalità, confrontan-
lier in costante crescita, quella pre-
chiarato Maietta - ha acceso i riflettori
dosi su territori, produttori e abbina-
sentata dal palco dal presidente Anto-
su un’Associazione dinamica e in for-
menti con i piatti. Prove di servizio e di
nello Maietta (vincitore l’anno scorso
ma smagliante, in grado di essere te-
comunicazione anche in lingua stra-
del sondaggio “Personaggio dell’an-
stimone fedele e autorevole della cre-
niera.
no - Premio Italia a Tavola”), nel corso
scita del vino italiano e dei territori
Enrico Zanoni, presidente dell’Isti-
dei lavori del 51° Congresso. Uno sta-
che gli danno la vita». La figura del
tuto Trentodoc, ha dichiarato: «La si-
to di forma evidenziato dal numero di
sommelier Ais ha assunto un ruolo
nergia con l’Associazione italiana
iscritti e dalla partecipazione ai corsi,
sempre più riconosciuto e ricercato
sommelier è un passo fondamentale
in continuo sviluppo, dal consolida-
nel panorama professionale, anche in
per l’affermazione del nostro marchio
mento dei rapporti istituzionali con il
funzione delle specializzazioni e dei
quale emblema della spumantistica
ministero delle Politiche agricole e
master post universitari che sono stati
d’eccellenza. Essere partner del con-
con il dicastero dei Beni culturali. Alle
avviati con l’Associazione italiana
corso Miglior sommelier d’Italia, che
precedenti si aggiunge quest’anno la
sommelier. B cod 52684
Italia a Tavola · novembre 2017
xxx ¡ Professioni Managed by PlanHotel Hospitality Group
Enjoy Real Hospitality Zanzibar
Kenya - Maldive - Mozambico - Zanzibar
diamondsresorts.com novembre 2017 ¡ Italia a Tavola 43
Professioni · Sommelier
Gabriele Del Carlo Miglior sommelier Aspi 2017
L’Associazione della sommellerie professionale italiana ha un nuovo campione, Gabriele Del Carlo. Alla finale ci sono state anche delle novità: le prove sostenute comprendevano un abbinamento cuoco-cibo-vino-bevande Svizzera, e Marco Grassi, sommelier
abbinare la bevanda che meglio esal-
dell’Enoteca di Metro a Milano, i quali si
tasse le caratteristiche della ricetta
sono classificati rispettivamente al se-
stessa.
condo e terzo posto. Al concorso hanno partecipato in totale 13 sommelier. Durante l’evento è stato conferito
Batasiolo a Omaggio ad Antonio Neb-
anche il Premio letterario internaziona-
bia, un tortello fluido di funghi porcini,
le “Emozioni” al sommelier georgiano
parmigiano, prosciutto e tartufo dello
Shalva Khetsuriani per il film Prime Me-
Young Chef S.Pellegrino 2016 Alessan-
ridian of Wine. Il riconoscimento di
dro Rapisarda, del ristorante Di Gusto. Il
"sommelier onorario" è stato conse-
Valpolicella Ripasso di Zenato abbina-
gnato a Edoardo Raspelli, Cesare Pil-
to al piatto L’Anatra il petto e la coscia,
lon, Alfredo Pratolongo e all’imprendi-
bottoni di rucola, aceto di datteri e lat-
tore della moda Enzo Fusco.
tuga di mare di Silvestro Zanella, sous
Numerosi gli operatori e gli appas-
chef del Piccolo Lago è stata la scelta
sionati accorsi alla finale, durante la
del secondo classificato Dargenio,
quale i tre finalisti si sono sfidati in pro-
mentre il terzo classificato Grassi asso-
ve classiche e a sorpresa, tutte volte a
ciato a Davide Del Duca, cuoco del ri-
saggiare la preparazione dei candidati.
storante Osteria Fernanda e vincitore
Come ha spiegato Giuseppe Vaccari-
del Premio Birra Moretti Grand Cru
ni, presidente Aspi, queste prove «ri-
2014, ha abbinato la ricetta Sgombro,
chiedono, oltre alla preparazione tecni-
royale di foie gras, tamarindo e cipolla
ca, capacità di decidere in tempi brevi,
bruciata sia a Birra Moretti Grani Antichi
destrezza di esecuzione ed estrema
sia al Verdicchio dei Castelli di Jesi Villa
competenza».
Bucci.
Oltre alle prove più classiche, la no-
Assegnato il "Premio Fondazione
abriele Del Carlo è toscano,
vità in questo concorso di sommellerie
Birra Moretti per la valorizzazione della
classe 1984, sommelier presso
professionale è stata una prova a sor-
birra a tavola" al secondo classificato
il Four Seasons Hotel George
presa ideata da Aspi per l’edizione
Davide Dargenio che, nelle fasi elimi-
V di Parigi. La finale si è svolta al Magna
2017: la combinazione di ogni finalista
natorie e nella finale del Concorso per
Pars Suites hotel di Milano, dove Del
con un diverso cuoco. Ogni cuoco ha
il Miglior sommelier d'Italia Aspi 2017,
Carlo si è imposto su Davide Dargenio,
infatti preparato una ricetta con uno
ha ottenuto il punteggio più alto nelle
sommelier del Le Berceau Des Sen-
showcooking durante la finale, alla
prove di abbinamento cibo-birra.
ses, Ecole Hotelerie de Lausanne in
quale il finalista associato ha dovuto
B cod 52443
G 44
Il vincitore Del Carlo ha convinto la giuria abbinando il Barolo Briccolina di
Italia a Tavola · novembre 2017
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Professioni · xxx
L'accoglienza è questione di dettagli Gli spazi comuni, le stanze, la sala ristorante, il contesto generale di un hotel sono senza dubbio elementi molto importanti per il successo di una struttura, ma il fattore davvero fondamentale è il servizio con il "fornire un servizio", la prima
trarre benessere. Riuscire in questa
azione presuppone una dimensione
seconda attività è il modo per soddi-
rofessionalità, attenzione, cura
di sudditanza, negativa, per fortuna
sfare il cliente e dunque posizionarsi
dei dettagli sono gli elementi
quasi del tutto superata, la seconda
al meglio sul mercato.
di Andrea Radic
P
46
principali che devono esse-
invece è essenza dell'accoglienza
Troppo spesso chi lavora in que-
re gestiti con cortesia e disponibilità.
professionale, ovvero la possibilità di
sto settore, soprattutto nel cosiddetto
Non bisogna confondere il "servire"
creare tutte le condizioni per offrire e
"front line" ovvero coloro che per primi
Italia a Tavola · novembre 2017
Hotellerie · Professioni cliente dunque può essere sia ester-
congiunturali e di crisi economica non
no che interno e richiedere servizi re-
aiutano a creare le migliori condizioni
golari o straordinari. In tutti i casi ciò
contrattuali e formative, ma ciò non
che rende minimo il margine di errore
toglie che la professionalità non si
è l'applicazione di procedure precise
improvvisa, si acquisisce. E quando è
cui va ovviamente e sempre aggiunto
acquisita va tenuta viva e nutrita per
il cosiddetto "fattore umano" ovvero la
farla diventare orgoglio del proprio
cortesia, l'attenzione al dettaglio e il
lavoro.
necessario "sorriso in più".
Dunque la necessità è quella di svi-
Una squadra che funziona è quella
luppare programmi formativi, aggiorna-
formata da elementi che collaborano,
mento professionale e profonda istru-
un cameriere che lavora in un lobby
zione per raggiungere standard alti.
bar e nota un cliente che necessita,
Rispondere ad una telefonata in tempi
ad esempio, di un taxi, può avvisare la
rapidi, fornire un'informazione in modo
reception e così anticipare il bisogno
preciso, saper ovviare ad un proble-
del cliente, ottenendo la "soddisfazio-
ma improvviso sono elementi profes-
ne", obiettivo di ogni servizio. Dunque
sionali, non collaterali. "Posso esserle
più di un elemento per questo came-
utile?" Non è una forma di servilismo
riere, quello tecnico, saper servire un
ma uno dei termini che indicano una
aperitivo con cortesia e attenzione,
responsabilità. Responsabilità da ge-
ma anche quello esecutivo, ovvero la
stire sempre con "dinamica elasticità"
capacità propria del responsabile del
e con la volontà di avere un atteggia-
servizio di fornirlo al meglio, come ap-
mento "multitasking". Se un receptioni-
punto anticipare il bisogno di un taxi.
st sta registrando un documento, potrà
Qualcuno ritiene la parte di "exe-
senza particolare difficoltà consegnare
cution" non fondamentale, nulla di
o ritirare la chiave di una stanza, pra-
più sbagliato, è infatti la capacità di
ticamente senza interrompere la man-
esecuzione a trasformare un servi-
sione in atto. Fornirà due servizi con-
hanno a che fare con gli ospiti, sot-
zio "base" in un servizio da ricordare.
temporaneamente e soddisferà due
tovalutano l'importanza della loro re-
Per questo puntare all'eccellenza del
persone allo stesso tempo. Un gesto
sponsabilità, ne sono poco consape-
servizio diventa sempre di più uno
fluido, un sorriso e la chiave viene con-
voli. Al contrario la prima impressione
dei fattori competitivi nel mercato
segnata. Ecco cosa significa cura del
è sempre quella che conta. Teniamo
dell'accoglienza. Purtroppo elementi
dettaglio. B cod 52650
infatti presente che nel fornire un servizio, l'errore non è quasi mai correggibile in tempo per la ragione che il servizio viene consumato nel preciso momento in cui viene creato. Inoltre il servizio non dipende esclusivamente da una persona, ma è frutto del funzionamento adeguato di un team, un "Room service" dipende dalla precisa coordinazione di più addetti dalla cucina, al servizio ai piani, fino ai tecnici e manutentori. Basta un carrello rumoroso e il servizio non sarà più a cinque stelle. Il nostro
novembre 2017 · Italia a Tavola
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Professioni · Barman
Julien Colombo «Lavoro in velocità, ma rispetto le ricette» È in un momento di pausa al Bobadilla Feeling Club che Julien Colombo si racconta, andando a ritroso nella sua vita professionale e personale, ripercorrendo le tappe principali tra successi, sacrifici e difficoltà
J
48
ulien è nato nel 1986, a Trezzo
Questo suo percorso lo forgia pro-
impara a prendere confidenza con i primi
sull’Adda (Mi), una città all’appendi-
fessionalmente ma non gli basta, inizia
strumenti presenti in un American bar
ce estrema dell’opulenta Brianza,
così un percorso universitario: dapprima
che si rispetti: stirrer, mixing glass, strai-
confinante con la provincia bergamasca.
Scienze dell’alimentazione, per passare
ner. Consiglia inoltre di avvicinarsi alle
La sua carriera è fatta di gavetta e lavoro
poi a Enologia. L’università si sa ha costi
associazioni di categoria, seguire la vita
duro. Inizia col diploma di maturità otte-
elevati, così quando gli propongono il
associativa e conoscere e seguire i pro-
nuto a Monza, partecipa ad un concorso
ruolo di barman all’Albatros a Brembate
fessionisti che sapranno con modestia
di cocktail organizzato dall’istituto e vince
(Bg) non ci pensa due volte e accetta. At-
consigliare e condividere le loro espe-
un corso di Flair alla 3F di Milano. Si è
tualmente lo troviamo al bar di una delle
rienze.
“fatto le ossa” al Four Seasons Hotel Mi-
discoteche più famose e storiche d’Italia,
Era predestinato, Julien, ma non ba-
lano. Poi un'altra esperienza illuminante
il Bobadilla Feeling Club di Dalmine. La
stava il semplice lavoro e l’impegno
al bar dell’Enterprise Hotel Milano. D’e-
domanda che viene spontanea è come
come assistente a corsi professionali,
state parte prima sulle Alpi Orobiche a
si trova a lavorare in discoteca: «Questa
così ha seguito con successo due livelli
Bratto della Presolana al bar dell’Hotel
non è una discoteca qualunque - dice -
Fisar per divenire sommelier. Appena na-
Milano e l'anno seguente in Sardegna, al
qui ho imparato a lavorare in velocità ma
sce Abi Professional decide di farne par-
Club Hotel di Baja Sardinia, sempre
sempre rispettando le dosi e prodotti in-
te e di riconoscersi nella mission di ele-
come commis al bar; nel 2008 parte per
dicati nel ricettario internazionale Iba».
vare il livello professionale e culturale dei
le Dolomiti che lo vedono al ristorante
Per un giovane che oggi si avvicina a
dell’Hotel Miramonti Majestic di Cortina
questa professione Julien consiglia di
che l’associazione organizza.
d'Ampezzo.
entrare nel mondo dell’hotellerie dove si
B cod 52613
Italia a Tavola · novembre 2017
bartender. Partecipa anche ai concorsi
xxx · Professioni
Gruppo Lucano,
BEVI RESPONSABILMENTE.
tutto il gusto della tradizione italiana.
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AMARO LUCANO ANNIVERSARIO
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NATO DALLA MISCELAZIONE DI OLTRE 30 ERBE, HA UN GUSTO DECISO, EQUILIBRATO, ADATTO A OGNI OCCASIONE.
LA SUA MISCELAZIONE ESALTA LE NOTE ERBACEE AMARICANTI DELL’ASSENZIO, DEL CARDO SANTO E DELLA GENZIANA. OTTIMO ANCHE COME BASE PER COCKTAIL.
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lucano1894.com
novembre 2017 · Italia a Tavola
49
Professioni · Gestione e normative
Social eating
vs Ristoranti
La concorrenza c’è, eccome Stando ai dati Coldiretti-Censis, sono oltre 3 milioni gli italiani che fanno concorrenza alla ristorazione tradizionale attraverso la formula degli home restaurant: cuochi improvvisati senza obblighi fiscali né sanitari 50
Italia a Tavola · novembre 2017
di Alberto Lupini
G
se senza preparazione per lavorare col pubblico, sono ormai in 3,3 milioni di ita-
li italiani mangiano sempre più
liani. A segnalarlo è la ricerca di Coldiret-
fuori casa, e oltre a farlo al risto-
ti-Censis che analizza le nuove frontiere
rante (nelle sue diverse tipolo-
del settore, a partire dalla food sharing
gie, dalla trattoria alla tavola calda, dal
economy che rappresenta un nuovo
locale stellato all’agriturismo), sempre
modo di stare insieme per mangiare.
più frequentano anche gli home restau-
Secondo la ricerca, sarebbero 3,1 mi-
rant, la formula nata sul web e che non è
lioni i privati che organizzano in casa
stata ancora definita a livello di normati-
propria pranzi o cene come fossero ri-
ve. Sta di fatto che in modo spontaneo
storanti. Ed altri 6 milioni lo farebbero di
quanto un po’ anarchico, a mangiare in
tanto in tanto. Se questo è davvero il
casa di privati, improvvisati cuochi anche
peso (enorme) del fenomeno che si de-
finisce social eating, ci sarebbe da chiedersi come mai lo studio del Censis, pure così attento a stimare il peso economico della ristorazione regolare, non dia almeno qualche indicazione di cosa c’è in ballo. Al di là della mancanza di requisiti e garanzie a livello igienico sanitario (salvo i pochi che hanno almeno seguito un corso sull’Haccp), la gran parte di questi cuochi improvvisati non è nemmeno in regola con gli aspetti fiscali. Non dimentichiamo infatti che siamo in presenza di un pagamento a cui corrisponde una somministrazione di cibo. Come dire che c’è un’attività economica che, al di là delle “libertà” di Internet (luogo su cui avvengono prenotazioni e a volte i
Gnammo e Fic alzano la voce
ha «ampliato la gamma delle opportuni-
L
la formula degli home restaurant non
restaurant e un’assicurazione che
tà senza entrare in conflitto diretto, alme-
ha esitato a schierarsi la Fic, con le
sia anche garanzia per i consumato-
no per ora, con le forme più tradizionali
parole di Rocco Pozzulo, tanto deter-
ri, ribadendo infine «che Gnammo ha
del mangiare fuori casa» è una cosa che
minato quanto giustificato dal ruolo
sempre sostenuto la necessità che chi
fa un po’ sorridere, perché siamo in pre-
istituzionale che ricopre: «Un fenome-
si mette ai fornelli abbia una adeguata
senza di oltre 3 milioni di italiani che fan-
no dilagante e alla moda, ma che non
formazione. Inutile spiegare alla signo-
no concorrenza pura alla ristorazione.
trovo consono per i livelli di sicurezza
ra Maria come si gestisce la cella frigo,
Almeno su questo non ci dovrebbero
sia alimentare che di responsabilità
meglio insegnarle come mantenere
essere finzioni. E non si può certo asso-
civile necessari». Non si risparmia, il
al meglio la propria lavastoviglie o di-
ciare questo fenomeno a quello della
presidente Fic, quando si tratta di di-
spensa». ( B cod 52025)
cosiddetta “ristorazione digitale”, l’abitu-
fendere i «lavoratori competenti» della
dine cioè crescente degli italiani di ordi-
sua categoria. ( B cod 51440)
pagamenti), sfugge ad ogni controllo. Che poi Coldiretti e Censis scrivano che questa novità degli home restaurant
e due parti avverse del sistema
citata «difficoltà economica» dall’altra,
ristorativo hanno assunto dei
ponendo quindi le basi necessarie
volti ben delineati. Infatti, contro
per introdurre la formula degli home
Oltre all’ultima fase di questo botta-e-risposta con perle firmate Pozzu-
nare al telefono o sul web piatti e pizze
L’altro volto è Gnammo, piattafor-
lo quali «Lei si lascerebbe rilasciare
che poi vengono portati a domicilio. In
ma di social eating promotrice di que-
una “diagnosi” da un odontotecnico
questo caso il cibo non viene servito in
sta nuova tendenza culinaria, che Poz-
anziché da un medico odontoiatra?»,
un locale, ma viene comunque prepara-
zulo definisce «mina vagante, che va
rivolte al ceo Rigon, un intervento l’ha
to in un esercizio pubblico (che deve ri-
a logorare un comparto lavorativo già
fatto anche Alberto Lupini, che vuole
spettare le relative regole sanitarie) e
messo in crisi dalle vicende economi-
ricordare come non possa «certo es-
viene regolarmente venduto con ricevu-
che». Repentina la risposta di Cristian
sere una polizza assicurativa ad offrire
ta o fattura.
Rigon, ceo e founder della piattaforma,
quelle garanzie che la legge richiede
Forse un po’ meno confusione su
che prima inquadra il fenomeno in un
invece a chi somministra cibo in pre-
questi temi che attengono non solo a
contesto caratterizzato da «digitalizza-
senza di regolari licenze» e come sia
mode o tendenze, ma anche alla nostra
zione dell’economia» con conseguen-
altresì necessaria «una sorta di certifi-
salute e alla regolarità fiscale, non gua-
ti «mutamenti sociali, imprenditoriali
cazione» per definire la figura di cuo-
sterebbe certo. B cod 52539
e personali» da una parte e dalla già
co. B cod 51787
novembre 2017 · Italia a Tavola
51
Professioni · Gestione e normative
CONSULENZA LEGALE
Perdita dell’avviamento commerciale L’esercente ha diritto all’indennità
Q
uando il proprietario di un im-
cessazione del contratto di locazione e
mobile affittato per un’attività
viene quantificato espressamente il ri-
dennità per la perdita
commerciale o di ristorazione
sarcimento che il conduttore ha diritto
di avviamento com-
non rispetta i termini di scadenza del
ad ottenere a titolo di indennità, e cioè
merciale svolge, per-
contratto, è obbligato a risarcire l’eser-
18 mensilità dell’ultimo canone corrispo-
tanto, una funzione ri-
cente per il mancato guadagno. Ripren-
sto o 21 mensilità in caso di attività alber-
dendo il discorso dove l’avevamo la-
ghiere.
paratoria e, nello stes- di Simonetta Verdirame so tempo, è un deter- Avvocato
L’istituto
dell’in-
sciato con il precedente articolo, vorrei
Il presunto danno è così normativa-
rente alla cessazione anticipata dei
approfondire l’argomento che certa-
mente calcolato e prescinde dall’effetti-
rapporti di locazione commerciale con
mente interessa tutte le attività com-
va sua esistenza. Il conduttore (titolare
lo scopo di favorire l’attività del condut-
merciali che prevedono un contatto di-
di contratto di locazione ad uso com-
tore nel luogo dove è sorta e si è radi-
retto con il pubblico e con i consumato-
merciale) ha quindi diritto all’indennità di
cata. Al contrario, non si avrà diritto
ri: il diritto all’indennità per la perdita
avviamento commerciale e gli compete
all’indennità di avviamento commercia-
dell’avviamento commerciale in caso di
indipendentemente dalla prova in con-
le nei casi in cui il rapporto di locazione
recesso anticipato da parte del locato-
creto della capacità dell’impresa a pro-
è cessato a causa di risoluzione per
re, cioè prima della naturale scadenza
durre utili e della perdita degli stessi. Il
inadempimento, disdetta, recesso del
contrattuale.
conduttore non dovrà fare nulla per di-
conduttore o in caso di esistenza di
Il legislatore con l’art 34 della Legge
mostrare che il danno sussiste. L’unica
una delle procedure previste dalla leg-
n.392 del 1978 ha voluto tutelare il con-
cosa che deve fare è richiedere formal-
ge fallimentare.
duttore di locali adibiti ad uso commer-
mente il versamento della indennità di
Importante è sapere che il condut-
ciale; nella norma, infatti, viene prede-
avviamento in quanto tale diritto è sog-
tore ha anche diritto ad un’altra tutela
terminato il danno presunto che il con-
getto alla prescrizione decennale che
prevista dalla legge è cioè il cosiddetto
duttore subirebbe per la perdita della
decorre dal momento del rilascio
“diritto di ritenzione”. Ciò significa che il
propria clientela in conseguenza della
dell’immobile.
conduttore può trattenere la disponibilità dell’immobile locato fino a quando non gli verrà effettivamente corrisposta l’indennità dovuta. È noto, infine, che il conduttore ha diritto ad un’indennità aggiuntiva, pari all’importo sopra indicato, qualora l’immobile venga adibito da chiunque - entro un anno dal rilascio - alla medesima attività esercitata in precedenza o ad attività similare. Questa ulteriore indennità deve essere corrisposta quando il nuovo esercizio commerciale comincia ad operare. B cod 52581 Per informazioni e consulenze rivolgersi a: Studio Avvocato Verdirame di Milano s.verdirame@studioverdirame.it
52
Italia a Tavola · novembre 2017
Gestione e normative · Professioni
OSSERVATORIO CORDONS BLEUS
Banchetto e banqueting “Banchetto” è una parola complessa e ricca di storia. Purtroppo, in molti casi, specialmente per alcune società di banqueting poco qualificate, il banchetto viene spesso accomunato ad una occasione conviviale “minore”. Questa considerazione fa degradare l’intero evento verso il basso
D
all’allestimento al livello della
«La selezione degli invitati era molto
niale, così come la litur-
cucina e, di conseguenza, al ser-
rigida e riservata quasi esclusivamente
gia delle precedenze
vizio di sala, tutto diventa a dir
a persone che potessero vantare quat-
nel servizio».
poco approssimativo. L’argomento meri-
tro quarti di nobiltà antica. In genere, gli
Nei secoli succes-
ta di essere trattato in maniera circostan-
eventi si svolgevano tra due corti, quella
sivi, il sistema rimase
ziata. Ho quindi pensato di suddividere
ospitante e quella ospite [...]. Certo, con
quasi invariato mentre, di Toni Sàrcina
i miei pensieri in due puntate. In questo
i mezzi di trasporto del tempo il viaggio
progressivamente,
primo “capitolo” vorrei riaffermare l’im-
per raggiungere Milano era molto lungo
passava dalla nobiltà
portanza del banchetto e le sue origini
e faticoso per cui, oltre al banchetto uffi-
alla borghesia, dal servizio alla francese
aristocratiche, con alcune note storiche.
ciale, bisognava provvedere all’alloggio
a quello alla russa. In definitiva, si era
Il testo che segue è tratto da “La Buona
degli ospiti, a tutte le necessità relative
formato un galateo del banchetto con-
Cucina”, enciclopedia del 1986 pubblica-
e al loro sostentamento [...]. I costi di al-
solidato che pareva inamovibile, pur con
ta in 120 dispense settimanali, ognuna
lestimento erano altissimi, ma i regali
le variazioni che seguivano l’evoluzione
contenente un capitolo dal titolo “Un
portati dagli invitati compensavano ade-
della cucina e la formazione dei piatti. Poi
tuffo nella storia”, firmato dal sottoscritto.
guatamente gli sforzi finanziari dei pa-
tutto cambiò, nel secondo dopoguerra,
«In pieno Rinascimento, in partico-
droni di casa. Il servizio di sala, diretto dal
con il cosiddetto “boom economico”: la
lare nel periodo intorno alla fine del XV
“Maestro di casa” in modo impeccabile,
banchettistica si estendeva ai vari strati
secolo, Signore di Milano era Ludovico
provato e riprovato per alcuni giorni, era
sociali e, purtroppo, in molti casi si cade-
il Moro e suo grande cerimoniere nien-
affidato a valletti e cavalieri, i primi per il
va nella trappola del “banchetto spetta-
temeno che Leonardo da Vinci. Al Ca-
servizio più semplice di portatori di vivan-
colo” con allestimenti meno eleganti, ma
stello sforzesco si svolgevano grandiosi
de e di “sbarazzatori” delle grandi tavola-
più appariscenti, e con uno scadimento
banchetti di corte e, in molte occasioni,
te, i secondi invece, più colti e titolati, per
qualitativo, soprattutto nel servizio di
come avviene oggi, nelle grandi cucine
descrivere agli ospiti, con dovizia di par-
sala, che perdura anche oggi. Ciò che in
si alternavano i più famosi cuochi di quel
ticolari, le vivande stesse, la provenien-
molti casi manca è il senso dell’organiz-
tempo. Proprio a Milano, iniziava a farsi
za delle materie prime e la procedura di
zazione del servizio, con scarsa attenzio-
strada una prima idea di “convivio orga-
esecuzione dei piatti. La sequenza delle
ne per la sceneggiatura dell’evento. Ma
nizzato”».
portate era regolata da un rigido cerimo-
questa è un’altra storia. B cod 52420
si
presidente Commanderie des Cordons Bleus Italia
novembre 2017 · Italia a Tavola
53
Professioni · Gestione e normative
Come scegliere i fornitori? La qualità delle derrate alimentari impiegate influenza notevolmente la qualità del piatto finito. La forza della ristorazione, soprattutto quella italiana conosciuta e stimata in tutto il mondo, sta nei prodotti tipici: il ristorante è diventato di fatto il collegamento tra il consumatore finale e la cultura contadina
N
on sempre è possibile per un ristoratore andare a ve-
eventuale presenza di cer-
rificare di persona i prodotti che compra: il territorio di
tificazioni di sistema qualità
ricerca delle materie prime non è uno spazio sempli-
o certificazioni di prodotto
cemente contiguo al luogo nel quale è collocato l’esercizio,
(prodotto biologico, gluten
ma diviene un mondo di conoscenza, valori e tradizioni. In te-
free, ecc.);
sta all’intero processo di produzione vi è infatti la fase dell’approvvigionamento, che per essere efficiente deve coniugare competenze economiche, qualitative, produttive e commerciali. Risulta quindi importante, al momento dell’acquisto, definire con il fornitore le specifiche merceologiche della derrata acquistata determinando a priori le caratteristiche igieniche
qualità e rapporto costo- di Massimo beneficio dei prodotti;
Artorige Giubilesi Tecnologo alimentare
Specialista in tecnologie alimentari
disponibilità di fornire certificati di conformità (certificati di analisi); idonea gestione delle scorte di prodotti, al fine di evitare l’utilizzo di alimenti prossimi alla scadenza.
sulle quali influiscono le operazioni della filiera a cui ap-
Unitamente alla selezione del fornitore è bene effettuare
partiene il prodotto acquistato: pro-
una programmazione dell’approvvigionamento delle merci,
duzione primaria, lavorazione,
stabilendone la qualità e la tipologia in funzione delle previsio-
confezionamento, conserva-
ni di utilizzo in modo particolare per le derrate deperibili, così
zione e modalità di trasporto.
da limitare i tempi di conservazione e avere prodotti sempre
Nel Piano di autocontrollo
freschi. La fase di controllo delle merci in entrata diventa es-
dell’esercizio di som-
senziale prima dell’accettazione e stoccaggio in magazzino
(cioè
ed è importante che il personale addetto alla ricezione delle
l’insieme di tutte le
materie prime sia formato adeguatamente sulla procedura di
misure che il respon-
ricezione: in questi casi è utile predisporre una check-list di
sabile del settore ali-
controllo dove l’addetto può registrare le verifiche effettuate.
ministrazione
mentare deve adottare
Ultimo passo, ma non meno importante rispetto a quelli
per garantire la sicurezza
appena citati, è il controllo dell’idoneità del mezzo di traspor-
igienica e l’integrità dei pro-
to grazie alla verifica visiva dell’igiene del mezzo e il controllo
dotti alimentari) deve es-
della temperatura di trasporto per le merci deperibili.
serci una procedura di qua-
Le indicazioni appena fornite vogliono essere una linea
lifica dei fornitori che prenda
guida di partenza, le procedure vanno poi calate nella real-
in considerazione i seguenti
tà e perfezionate a seconda dei casi specifici, considerando
aspetti: conformità alla normativa vigente: Scia (segnalazione certi-
che avere controllo e consapevolezza del proprio approvvigionamento è il primo passo per garantire un servizio di qualità. B cod 52497
ficata inizio attività), sistema di autocontrollo igienico, sistema di
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
rintracciabilità, eventuale bollo CE per i fornitori di prodotti di origine animale;
54
di Fabio Rigali
Italia a Tavola · novembre 2017
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novembre 2017 ¡ Italia a Tavola
55
Ifse per la sala e il bar I professionisti di domani La figura di addetto di sala viene spesso trascurata e sottovalutata ma, in realtà, un servizio di sala svolto in maniera professionale e competente è un grande valore aggiunto per un locale. Ifse, scuola di alta cucina e pasticceria, propone il Master in sala e bar in collaborazione con la Fondazione Crt
L’ 56
addetto di sala è colui che si
In relazione a tali riflessioni sul mon-
Il Master è stato realizzato grazie al
interfaccia in via diretta con il
do del servizio, Ifse culinary institute (Ita-
contributo di Fondazione Crt (Cassa di
cliente, colui che potrà dare va-
lian food style education) ha di recente
risparmio di Torino), che ha fortemente
lore all’operato della cucina e che dovrà
tenuto, per la prima volta, il Master di
creduto nel progetto e ha scelto di dare
essere preparato nel guidare nella sua
specializzazione in sala e bar. Da tempo
il proprio supporto a un gruppo di gio-
esperienza e nelle sue scelte il cliente.
Ifse inserisce nei propri progetti formati-
vani selezionati secondo ferrei criteri.
Spesso un ottimo servizio di sala può
vi alcune nozioni dedicate al tema sala,
Sedici ragazzi, tutti in cerca di occupa-
riuscire anche a coprire una cucina me-
ma questa volta il progetto è totalmente
zione, neo diplomati degli istituti alber-
diocre, ma un servizio di sala scadente
diverso: un programma completamente
ghieri piemontesi e altamente motivati
rischia, nella maggior parte dei casi, di
dedicato a sala e bar per creare dei veri
hanno potuto accedere al corso. 420
sminuire una cucina eccellente.
professionisti di alto livello sul tema.
ore di formazione per il percorso forma-
Italia a Tavola · novembre 2017
tivo che ha visto l’alternarsi in cattedra
cinio formativo e di orientamento attiva-
di diversi professionisti di altissimo livel-
to presso “Snodo”, un nuovo mega spa-
lo su varie tematiche quali l’enologia, i
zio culturale e gastronomico che acco-
cocktail, il bon-ton, la terminologia ingle-
glie un caffè, un bistrot, una zona
se specifica e ovviamente la pratica di
lounge, un ristorante gourmet e un so-
sala.
cial table; un concetto nuovo e altamen-
A tenere le redini del corso i docen-
te innovativo, un ambiente giovane e
ti Ifse, a cui si sono affiancati un barman
dinamico, proprio come i ragazzi che
Abi Professional, un’esperta in bon-ton
hanno frequentato il corso.
e lingue straniere, il presidente di Arte
Al termine del tirocinio formativo e
in Tavola Piemonte e il general mana-
di orientamento i ragazzi rientreranno a
ger di “Snodo”, il nuovissimo locale in
scuola, per due giornate di esame volte
centro a Torino, all’interno delle ex Offi-
a verificare il percorso di crescita di cia-
cine Grandi Riparazioni (Ogr), che è già
scuno di loro e orientarli al mondo del
diventato un punto di riferimento e polo
lavoro. Per chi avrà dimostrato di aver
gastronomico.
acquisito le giuste capacità e compe-
Il corso ha avuto inizio lo scorso 21
tenze la possibilità di un’assunzione di-
agosto a seguito della complessa e at-
retta presso le Ogr di Torino nel risto-
tenta fase di selezione preliminare a
rante Snodo, luogo in cui si è scelto di
cura di Ifse. 20 giornate full time in cui i
dare una forte importanza al servizio,
ragazzi hanno potuto confrontarsi con i
una delle vere chiavi di volta per eccel-
docenti e mettersi alla prova con moltis-
lere in un ambito ricco di competizione
sime esercitazioni pratiche di servizio e
quale quello della ristorazione.
relazione con il cliente. A seguire, il tiro-
B cod 52485
novembre 2017 · Italia a Tavola
57
Un sistema che può risolvere l'impreparazione degli studenti prima di entrare nel mondo del lavoro, i quali però devono essere motivati dalle aziende. Se funziona, a guadagnarci sarà il settore
Alternanza scuola-lavoro
Un ponte per il futuro del Paese
S
ulla scia del Jobs Act, il governo
mativo prevede anche un vero e proprio
to, i ragazzi è facile che
ha voluto affrontare il tema del
momento di apprendistato con tanto di
vadano all’estero, anzi,
rapporto tra scuola e mondo del
contratto tra azienda e alunno, sotto l’e-
ci vengono “rubati” dai
lavoro partendo proprio da una necessi-
gida della scuola di appartenenza: un
grandi ristoranti italiani
tà reale di quest’ultimo: le imprese spes-
grande risultato, in linea con altri grandi
in giro per il mondo.
so lamentano la scarsa preparazione
Paesi europei... e con una piccola paga.
dei giovani. Per la ristorazione è fonda-
Bene, ci sarebbe da dire. Invece no! Gli
loro parte di responsabilità in questo:
mentale essere preparati non solo sulle
studenti stanno scioperando, con diver-
non sono preparate, non hanno le tec-
materie tradizionali di cucina, ma anche
se manifestazioni, spesso con interventi
nologie basilari che oggi si utilizzano
in fatto di tecnologia, nel rapporto con
anche della forza pubblica. Ha fatto il
nelle cucine, gli allievi di sala non co-
i clienti (inteso anche come utilizzo di
giro del web e dei giornali la foto di una
noscono una lingua straniera in manie-
web e social), ma soprattutto per la di-
ragazza con in mano un cartello che di-
ra fluente. Il risultato è che in molti casi
namica di crescita professionale. Se poi
ceva: “Formazione non è lavare i piatti”.
sono i grandi gruppi e le grandi catene
la tv, con tutti i programmi di cucina e i ri-
Le imprese sono accusate di sfruttare
alberghiere ad accaparrarsi gli studenti
spettivi cuochi-star, trasmette l’idea che
gli studenti affidando loro compiti e ruo-
e a farli stagisti, togliendoli alle piccole
in pochi mesi si possa diventare grandi
li poco consoni al percorso formativo...
e medie realtà e agli artigiani del Paese.
chef, ecco che la strada si fa complessa
Ma non è forse vero che negli uffici di
In questa importante “rivoluzione”
e di difficile comprensione.
altre professioni, come avvocati e notai,
scolastica, tutti hanno le loro respon-
coloro che fanno praticantato fanno fo-
sabilità. Anche le famiglie. Bisogna che
tocopie o lavori considerati “umili”?
ognuno faccia uno sforzo di compren-
Finalmente, il governo ha voluto imprimere, come in molti Paesi europei, un
58
Le scuole hanno la di Matteo Scibilia
cambiamento di rotta per ovviare a que-
Alternanza scuola-lavoro e disoccu-
sione. Anche se le aziende sono da una
sta difficoltà, e lo ha fatto con una solu-
pazione giovanile in realtà vanno a brac-
parte costrette a far fare la gavetta agli
zione precisa, lo "stage". E non si tratta di
cetto: una buona formazione scolastica
allievi, dall'altra possono motivarli pre-
poche giornate di pratica, no! Si tratta di
e un minimo di praticantato possono far
miando i migliori. Solo con questi com-
mesi, un periodo pari alla metà del per-
fronte al problema della disoccupazio-
promessi l’alternanza scuola-lavoro sarà
corso scolastico annuale. Non solo, una
ne. Le aziende dell’ospitalità sono alla
un successo e risolverà alcuni problemi
parte importante di questo percorso for-
continua ricerca di personale qualifica-
del settore. B cod 52652
Italia a Tavola · novembre 2017
xxx ¡ Professioni Managed by PlanHotel Hospitality Group
Enjoy Real Hospitality Zanzibar
Kenya - Maldive - Mozambico - Zanzibar
diamondsresorts.com novembre 2017 ¡ Italia a Tavola 59
Abbinamenti
Rotari 40° Anniversario Special LImited Edition Riserva 2011 Trentodoc Uve: 100% Chardonnay Vinificazione: fermentazione del vino base in acciaio, con fermentazione malolattica parziale. Da marzo/aprile avviene la presa di spuma, rifermentazione in bottiglia per circa un mese e successivo affinamento sui lieviti per 60 mesi. Liqueur d'expedition finale con diverse sboccature di Riserve Rotari sui lieviti da circa 20 anni Colore: giallo paglierino con eleganti riflessi verdi Profumo: richiama la mineralità delle rocce calcaree e porfiriche, frutta gialla e frutta secca. Finale di creme Sapore: fine, schietto, e diretto con buona persistenza gustativa Servire a: 8-10°C Gradi: 12.5% vol.
Rotari 40° limited edition valorizza l’uovo con tartufo e formaggio
P
er festeggiare il 40° comple-
Questa edizione celebrativa Ro-
anno, all’ultimo Vinitaly è stata
tari (che sarà in vendita solo fino al 31
presentata un’intrigante Riserva
dicembre) si abbina perfettamente al-
di Rotari Trentodoc realizzata secondo
l’“Uovo cotto a bassa temperatura in
l’antica ricetta della cantina, in edizione
crosta di polenta su fonduta di Casolet
limitata e con una raffinata veste dora-
della Val di Sole e tartufo nero”, piatto
ta. L’enologo Fabio Toscana ha sele-
proposto da Andrea Rossi, chef patron
zionato uve Chardonnay da alcuni tra
della Locanda Camorz di Mezzocorona
i migliori vigneti dei conferitori Rotari. Il
(Tn), splendido ristorante posizionato in
vino base è stato fermentato esclusiva-
un antico maso proprio al centro di un
mente in acciaio, utilizzando lieviti sele-
bellissimo vigneto di Teroldego Rota-
zionati. L’idea di partenza era di poter
liano Doc. L’intensità di questo metodo
condividere con gli appassionati della
Classico Trentodoc si sposa perfetta-
marca il gusto dei primi spumanti Rotari
mente con la piacevole sensazione
sboccati a inizio anni ’80. Per realizzare
gustativa dell’uovo, croccante e sapido
questo ambizioso progetto, dopo la se-
all’esterno, ma dal cuore morbido e
conda fermentazione in bottiglia, Rotari
dolce. Le note finali cremose accompa-
40° Anniversario Special Limited Edi-
gnano degnamente la forte aromaticità
tion ha riposato per 60 mesi sui propri
del tartufo e la dolcezza della fonduta
lieviti in bottiglia, nel buio della cantina.
di formaggio. B cod 52472
Uovo cotto a bassa temperatura in crosta di polenta su fonduta di Casolet e tartufo nero
Mezzacorona via del Teroldego 1/E - 38016 Mezzocorona (Tn) Tel 0461 616399 www.mezzacorona.it
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Italia a Tavola · novembre 2017
Ricetta di Andrea Rossi della Locanda Camorz di Mezzocorona (Tn) Ingredienti: 6 uova allevate a terra, 100 g farina gialla di polenta, 300 g formaggio Casolet della Val di Sole, 500 ml latte, 40 g farina, 40 g burro, tartufo nero, olio evo del Garda, sale Maldon, pepe q.b. Preparazione: cuocere col guscio l’uovo a 65°C nel ronner per 45 minuti. Nel frattempo far sciogliere il burro in un tegame, una volta sciolto aggiungere la farina e far cuocere mescolando per alcuni minuti. Poi aggiungere il latte e preparare una besciamella, infine aggiungere il formaggio tagliato a cubetti e passare col minipimer fino ad ottenere una fonduta liscia ed omogenea. Una volta cotto l’uovo, abbattere la temperatura con acqua e ghiaccio. Scaldare l’olio di girasole a 180°C. In una ciotola mettere la farina di polenta e fare un buco al centro, delicatamente rompere l’uovo e disporlo in mezzo alla farina e ricoprirlo con la restante con un cucchiaio dal basso verso l’alto. Sollevare l’uovo e immergerlo per pochi secondi nella friggitrice, poi asciugarlo con la carta. In un piatto fondo disporre la fonduta di formaggio, l’uovo e il tartufo. Un goccio di olio evo del Garda, del sale Maldon e una grattugiata di pepe in grani per completare il piatto.
Mytik Diam è l’unico tappo in sughero che consente una perfetta omogeneità da una bottiglia ad un’altra ed un’ottima qualità di tappatura. Grazie al procedimento DIAMANT® assicura inoltre una neutralità sensoriale*. Preservando la finezza delle bollicine e degli aromi del vino durante tutto il suo
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Attrezzature
Agnelli110 La qualità di sempre con un design rinnovato 1907-2017. Pentole Agnelli, l’azienda bergamasca leader nella produzione di strumenti di cottura, festeggia i suoi primi 110 anni di attività con una linea celebrativa dedicata a un grande anniversario del Made in Italy 62
Italia a Tavola · novembre 2017
Attrezzature
A
gnelli110 è il nome di questa linea di pentole multimateriale e multifunzione che recuperano, con
estro vintage, i manici sinuosi del 1907. Una linea a dir poco versatile, capace di soddisfare ogni fonte di calore, dalla tradizionale fiamma alle più moderne cucine ad induzione. Presentata a Host, la più grande fiera mondiale dell’hospitality, che si è conclusa qualche settimana fa a Milano, la linea ha riscosso l’interesse dei buyer italiani e internazionali rendendo evidente fin da subito il fatto che fosse destinata a diventare il nuovo oggetto del desiderio di chef e gourmet.
minio (13 aziende e 400 dipendenti). Una
preservi le qualità organolettiche della
Agnelli110, infatti, rende ancora più belli
collaborazione che ha portato l’azienda
materia prima.
gli strumenti della tradizione regionale
a produrre strumenti grazie allo studio di
italiana con un design rinnovato nei det-
funzionalità condiviso con grandi chef.
Ancora una volta la linea Agnelli110 è sintesi perfetta della funzionalità di stru-
tagli, che però resta fedele agli standard
Casseruola bassa, padella a mante-
menti rinnovati nel design e di un tocco
del marchio bergamasco e che assicu-
care, tegamino a due manici, pentolino
di eleganza. E se le caratteristiche di
ra sempre la stessa cura che ha fatto di
con manico lungo, in alluminio nudo,
questa linea celebrativa la rendono uni-
Agnelli il brand preferito dagli chef.
antiaderente, rame o ghisa. Solo per ci-
ca di per sé, Agnelli ha pensato di ren-
Quasi una storia d’amore, infatti,
tare alcune forme e alcuni dei materiali
derla ancora più speciale. Una selezio-
quella fra i cuochi e l’azienda, una rela-
scelti da Agnelli per fare i suoi strumenti.
ne di strumenti personalizzabili: non solo
zione di scambio reciproco che è cre-
Infinite combinazioni possibili sempre tu-
i professionisti della cucina ma anche
sciuta e si è evoluta insieme alla cucina
telando la grandezza della vera cucina
gourmet e appassionati potranno infatti
italiana e l’ha spinta a creare sempre la
italiana: ogni piatto vuole la sua pentola
rendere unici anche con il proprio nome
pentola migliore per ogni esigenza fino
e ogni cottura il suo materiale. Chi cono-
i loro nuovi strumenti di cottura.
a farne la propria filosofia. Un percorso
sce il marchio sa che è questo il verbo
B cod 52629
che ha permesso all’azienda di coprire
che guida da 110 anni la sua produzione,
quasi l’80% del mercato professionale
che supera il milione di pezzi prodotti
dell’alluminio e che trova la sua espres-
all’anno. Rispettare il cibo vuol dire as-
sione più alta in Saps Agnelli Cooking
sicurare sempre la cottura migliore che
Pentole Agnelli via Madonna 20 - 24040 Lallio (Bg) Tel 035 204711 www.pentoleagnelli.it
Lab, il centro di cultura dedicato allo strumento di cottura e che negli anni ha ospitato centinaia di chef. «Arrivano da noi, cuciniamo un piatto insieme e poi parliamo di come rendere migliore l’esperienza di chi ogni giorno si dedica a comporre un piatto di qualità». Semplicemente ed efficacemente, ecco come riassume quel processo di creazione di una pentola sempre più performante e di vicinanza con gli chef Angelo Agnelli, ceo dell’azienda e quarta generazione della famiglia bergamasca che ha creato un piccolo impero tutto d’allu-
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Attrezzature
Servire in tavola le emozioni
La “mission” di Chs Group Negli ultimi anni è cresciuta sempre più l’attenzione verso i temi relativi alla cucina. Ma quale lavoro c’è dietro le quinte e di che cosa ha bisogno il ristoratore per avere successo con i propri clienti?
D
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a sempre il dilemma che divide
e all’ambientazione, anche la migliore
Si può rispondere alle sostanziali
l’uomo è scegliere se è prefe-
realizzazione culinaria perde di valore
evoluzioni con un’offerta varia e bilan-
ribile essere o apparire. Anche
in percezione.
ciata. Sicuramente, rispetto al passa-
la ristorazione rientra in questo dubbio
Vista l’importanza di questo aspet-
to, la composizione della tavola è più
amletico. Gli chef sono dei ricercatori
to, da sempre Chs Group ha, come
semplice nell’ideazione generale, ma
che continuano a lavorare e a studiare
obiettivo, la selezione e la proposta dei
più complessa nei dettagli. Dettagli che
sulla presentazione della ricetta finale
migliori articoli in linea con i trend che il
però non possono vivere nella pura
che appare ai nostri occhi: il piatto su
mercato sta manifestando. In un mondo
anarchia artistica. La preparazione se-
cui verrà disposta la loro realizzazione
in cui tutto è cambiato, in cui viviamo,
gue criteri precisi, attraverso i quali si
e la presentazione della tavola dove
viaggiamo e mangiamo alla velocità del
deve ottenere come risultato un com-
questo verrà servito necessitano di
web, la mise en place va di certo ripen-
plesso armonico in cui le ricette trovano
cure e attenzioni. Senza una mise en
sata. Quali sono le idee di Chs Group
la loro naturale collocazione. Alcuni det-
place adeguata e coordinata allo stile
in merito?
tagli da tenere bene a mente per realiz-
Italia a Tavola · novembre 2017
Attrezzature zare una mise en place di sicuro effetto
dettagli caldi ai vostri ambienti anche
parole d’ordine per distinguersi e carat-
sono da ricercare in un gioco di design
grazie a “Craft” di Steelite: questa gam-
terizzarsi. Anche questa serie, infatti, è
e di colori e lucentezza degli elementi
ma, ispirata dalle creazioni degli artigia-
marchiata “Made for life”, marchio che
che andranno a comporre la tavola.
ni vasai, è in grado di donare colore
assicura che quel prodotto è garantito a vita contro le sbeccature.
Per scatenare al meglio questa cre-
grazie allo splendente smalto applicato
atività, Chs Group ha scelto di proporre
a mano e che si lega indissolubilmente
Possiamo così riassumere nelle
piatti e linee caratterizzati da un bianco
alle linee morbide della gamma stessa.
parole modernità e innovazione questi
brillante, come se fossero tele bianche
Questo stesso smalto regala un tocco
articoli di qualità superiore. Ricordate
sulle quali gli chef più rinomati posso-
rustico, elemento prepotentemente di
sempre: la moda passa, ma la classe
no sbizzarrirsi nella loro costante ricer-
moda.
resta. Anche quando eseguite una
ca, ed è questa l’immagine che meglio
Da parte di Steelite non viene
sintetizza le linee “L” e “L - Fragment”
meno la grande attenzione alla qualità,
di Dégrenne Paris. Pulizia, eleganza,
elemento irrinunciabile per quella risto-
delicate increspature sulla superficie,
razione che ha fatto della professionali-
quasi martellate, un connubio ideale tra
tà e del servizio impeccabile le proprie
mise en place. B cod 52428 Chs Group Via Marzabotto 16 - 26015 Soresina (Cr) - Tel 0374 340513 www.chsgroup.it
la sensazione della stuoia al tatto e la lucidità singolare del materiale all’occhio. La forza del bianco più puro è lì, eterna, a ricordarci quanto importante sarà il contrasto con qualsiasi pietanza vi si poggerà sopra. Un’altra linea di grande impatto è “Canopée” di Pillivuyt: per la sua creazione è stata chiesta una consulenza al noto studio di design contemporaneo parigino Sismo, una celebrazione dei prossimi 200 anni di storia dell’azienda. Ci sarebbe molto da dire e da raccontare, ma in questo caso non c’è niente di meglio che soffermarsi ad ammirarlo nella sua profonda bellezza. Dolce, dinamico, sinuoso, stiloso... in una parola: completo. Può accompagnarvi in paradisi di degustazione che non dimenticherete facilmente, non a caso include un particolare set “No Phone” per isolare visivamente il cellulare. Sarete voi, i commensali, la dialettica e il gusto, a regnare sovrani sulla tavola. Il tepore di una tavola non passa mai di moda e Chs lo sa. La risposta? L’inserimento a catalogo di nuove gamme che fanno di materia e lucentezza i loro punti di forza. I sensi, il gusto e la creatività troveranno in essa un palcoscenico dove potersi esprimere al meglio. Inoltre è possibile donare colore e
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Attrezzature
DrinkSafe Goldplast Una cena, un brindisi all’aperto, un party in discoteca, una festa di paese... le occasioni per gustare bevande sono tante e per questo cresce la necessità di poter contare su prodotti sicuri in qualsiasi circostanza
L’
infrangibilità della linea Drink-
sparenti come il vetro, di diverse forme
I bicchieri DrinkSafe®, riciclabili
Safe® di Goldplast soddisfa
e dimensioni adatte per ogni esigen-
al 100% e completamente privi di bi-
questa esigenza e sposando
za: vino rosso o bianco, fermo o friz-
sfenolo (BPA free), nascono con l’in-
zante, birra, cocktail e spirits.
tento di rispondere anche alle nuove
un design innovativo, offre ai profes-
66
sionisti del settore una linea di prodotti
Una linea resa ancora più comple-
tendenze del food, che propongono
durevole, studiata per essere elegan-
ta dall’ingresso del Wine Experience,
sempre più spesso occasioni di con-
te come il vetro, ma allo stesso tempo
un calice studiato per conciliare due
sumo on-the-go dove la sola eleganza
pratica e perfettamente sicura. La linea
esigenze opposte e complementari:
non basta più e l’infrangibilità diventa
propone bicchieri da cocktail traspa-
da un lato offrire un’adeguata super-
un requisito fondamentale.
renti e colorati di diverse dimensioni, il
ficie di sviluppo della parte aromatica,
I prodotti Goldplast sono la solu-
bicchiere mini drink e i bicchierini shot.
dall’altro incanalare lo spettro dei pro-
zione ideale per garantire ai profes-
I classici tumbler sono proposti in tre
fumi.
sionisti un servizio sicuro nel rispetto
varianti: conico trasparente, satinato,
Al calice Perlage già esistente e
dei dettami di legge, in particolare per
e cilindrico. Ci sono poi i bicchieri da
perfetto per la degustazione di bolli-
quanto riguarda il divieto di utilizzo del
birra, ai quali oggi si aggiunge anche il
cine, si aggiunge il Petit Perlage che,
vetro nella vendita di alcolici e analco-
Balloon Birra, il calice caratterizzato da
caratterizzato da una pancia più larga
lici. B cod 52363
una forma a chiudere per decantare la
e un’apertura più stretta, consente
schiuma corposa tipica delle birre da
l’ossigenazione del vino e, di conse-
meditazione. Della linea DrinkSafe®
guenza, il corretto sviluppo degli aromi
fanno parte anche i Calici Soffiati, tra-
complessi e terziari degli spumanti.
Italia a Tavola · novembre 2017
Goldplast via Campi Maggiori 27/A - 21051 Arcisate (Va) - Tel 0332 470 249 www.goldplast.com
Attrezzature
novembre 2017 ¡ Italia a Tavola
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Attrezzature
Questione di lama
Tre nuove linee per la storica “Friedr. Dick”, emblema di prodotti top level per qualità dei materiali, sofisticatezza delle lavorazioni e tecnologie utili a migliorare la performance di taglio
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Italia a Tavola · novembre 2017
Attrezzature
A
tracciarne le premesse è il po-
un’industria che esportava coltelli
eta latino Lucrezio che, narran-
nell’Impero bizantino e riceveva an-
do l’elevazione dell’umanità da
che ordinazioni dalla corte pontificia.
una primordiale età della pietra sino
Da quel momento in poi il coltello da
a quella del ferro («In antico furono
strumento di caccia divenne simbolo
mani, unghie, denti l’armi degli uomi-
di potere, per approdare infine all’uso
ni, poi le pietre e i rami spezzati dei
domestico.
boschi, poi, appena noti, la fiamma
Molta è la strada sino ad oggi per-
e il fuoco. In seguito si scoprirono il
corsa e molta quella ancora da fare,
bronzo e il ferro gagliardi»), lascia in-
complici la diversificazione dei ma-
tendere come questo metallo avreb-
teriali e delle tecniche di produzione
be rivoluzionato la vita dell’uomo. E
e l’ampliamento del mercato sempre
così fu, nonostante un importante
più vocato alla specializzazione. Non
cambio di passo che si ebbe con l’av-
stupisce così che lo storico “Friedr.
vento dell’acciaio, che portò ad una
Dick” - dal 1778 unico produttore al
revisione dei costumi. Soprattutto a
mondo ad offrire una gamma com-
tavola.
pleta di coltelli, acciaini e attrezzi per
Non è un caso che l’origine del-
cuochi e macellai - da 235 anni trovi
la coltelleria corrisponda proprio allo
nuove ispirazioni per innovarsi. Tre le
sviluppo della sua produzione (1000
neonate collezioni troviamo “Linea
d.C.) diversificata negli utilizzi e nel...
1905”, “Linea premier worldchefs” e
significato. Ne è un esempio il col-
“Linea Red Spirit”, che si confermano
(manico prezioso a effetto madreper-
tello, per lungo tempo simbolo della
perfette interpreti di esigenze sem-
la), attenzione per l’igiene (il rivesti-
ricchezza del suo proprietario, prima
pre più specifiche.
mento antiaderente di alto livello sul-
che posata. Dalla cintola al desco il
«Friedr. Dick - spiega Sergio Pez-
passo fu inevitabile, come confer-
zotta, presidente del cda Ros - con
ma la nascita a Firenze nel 1244 di
queste nuove collezioni conferma
Infine, strizza l’occhio alla “cuci-
la sua attenzione alle esigenze del
na a vista” di matrice orientale “Red
mercato non scendendo mai a com-
Spirit”: zero compromessi nel taglio
promessi per qualità dei materiali, at-
grazie a lame super affilate con filo
tenzione per la lavorazione e ricerca
lucidato e manico tondo tipicamente
di soluzioni performanti. Un esempio?
asiatico.
la lama evita aderenza del materiale tagliato) e funzionalità.
La “Linea 1905”, rielaborazione di un
«L’esperienza di lungo corso di
design storico caratterizzato da ghie-
questo marchio - aggiunge Pezzotta
re massicce in sostituzione dei rivet-
- è la prima garanzia del valore dei
ti tradizionali e oggi rivisto in chiave
suoi prodotti: nulla è lasciato al caso,
contemporanea. Mix di tradizione e
a partire dai tipi di filo e di lama che
modernità, la nuova linea mantiene
sono la base di tutto».
l’originaria singolarità della forma ma
Flex, curva, alveolata, seghettata:
punta sull’utilizzo di uno speciale ac-
mai dimenticare che la valorizzazione
ciaio inox tedesco per rispondere alle
di un ingrediente inizia dal suo taglio,
esigenze dello chef più tradizionale».
con buona pace dell’esperienza di
Non tradisce le aspettative dei
assaggio. B cod 52239
guru dei fornelli nemmeno la “Linea premier worldchefs” che, sviluppata per cuochi professionisti internazio-
Sergio Pezzotta
nali, è una perfetta sintesi di estetica
Ros Forniture Alberghiere via Don Lorenzo Milani 1 24050 Zanica (Bg) - Tel 035 670299 www.ros.bergamo.it
novembre 2017 · Italia a Tavola
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Attrezzature
Robotcream
Multifunzione per la cucina professionale La linea R è il fiore all’occhiello della Staff Ice System, azienda riminese specializzata dal 1959 nelle apparecchiature per il freddo e dal 1984 nelle macchine per la gelateria e la pasticceria 70
Italia a Tavola · novembre 2017
C
omposta da 10 modelli, dalle di-
L’integrazione perfetta tra l’elettroni-
mensioni più grandi fino a quelle
ca di base e l’inverter, realizzato in col-
da banco, la linea è in grado di
laborazione con Toshiba, consente di
soddisfare le esigenze della gelateria,
realizzare qualsiasi miscela, senza limiti,
pasticceria e ristorazione. Le macchine
come se fosse fatta a mano. E a tutto
multifunzione Robotcream costituisco-
questo si aggiunge anche l’indiscussa
no una moderna e vantaggiosa inno-
qualità della componentistica utilizzata.
vazione nel mondo delle preparazioni
La tecnologia “inverter” permette di re-
alimentari artigianali. Esprimono grande
golare la velocità dell’agitatore in ogni
genuinità e artigianalità e valorizzano le
fase e di controllare la perfetta consi-
caratteristiche organolettiche in quanto
stenza del gelato. Protegge inoltre la
il ciclo di pastorizzazione utilizza tempe-
trasmissione meccanica e il motore, ot-
rature inferiori alla classica bollitura.
timizzando il consumo di energia.
Attrezzature Con R51 e RT51 è possibile prepa-
la possibilità di regolare la temperatura
maggior produzione oraria troviamo
rare una infinità di prodotti: gelati, semi-
fino a 115°C e da un display multi grafico
l’R400, l’R600, l’R4014 e l’R4021.
freddi, torte, granite, crema pasticcera,
con 52 programmi, alcuni già preimpo-
La linea R è dotata di molte ap-
pasta choux, pate à bombe, gelatine,
stati e altri personalizzabili dall’utente.
plicazioni per agevolare il lavoro dei
confetture, marmellate, yogurt, panna
È dotata anche del programma cate-
professionisti del settore, ad esempio
cotta, ganache, mousse, marshmallows,
na che offre la possibilità di creare dei
la possibilità di effettuare il temperag-
nappage, riso per pasticceria, bescia-
programmi personalizzati, per ricette
gio del cioccolato per inseminazione.
mella, polenta, vellutate e tanto altro.
speciali, senza porre limiti alla creatività.
Questo è possibile grazie al controllo
Capaci di mantecare fino a 2 litri e di pa-
Nei normali programmi si susseguono
di temperatura del fondo pentola e al
storizzare e cuocere fino a 5 litri, sono la
tre fasi: riscaldamento, tempo di cottu-
controllo dell’agitatore. In sostanza, le
scelta ideale per: la ristorazione di alta
ra, raffreddamento. Con il programma
Robotcream appartengono ad una fa-
qualità, poiché consentono al pastry
catena è possibile concatenare queste
miglia ampia e completa caratterizzata
chef di realizzare le ricette con la massi-
fasi e ripeterle all’infinito, nell’ordine ri-
da alta qualità nella componentistica uti-
ma cura dei dettagli; gli agriturismi dove,
chiesto dalla ricetta, impostando anche
lizzata e soluzioni tecnologiche esclusi-
con minimo ingombro, garantiscono le
una pausa fra i vari cicli.
ve. Ogni modello, infatti, è in grado di
migliori preparazioni con ingredienti di
L’R151 è un altro gioiello della fami-
soddisfare le esigenze di ogni artigiano,
produzione propria; la piccola pasticce-
glia delle Robotcream ed è suddivisa in
garantendo massima affidabilità ed effi-
ria e gelateria, dove si richiede grande
tre differenti versioni in base alla poten-
cienza in ogni fase della preparazione.
qualità in piccole quantità.
za (R151 Min, Med e Max). La produzione
Con queste macchine è possibile la-
La multifunzione da banco RT151 è
oraria in quantità di gelato, infatti, parte
vorare in maniera rilassata in ogni fase
studiata per andare incontro alle esi-
da 20 litri nel modello “Min”, 35 litri nel
della ricetta, con la certezza di arrivare
genze di chi ha problemi di spazio ed
modello “Med” e raggiunge i 60 litri nel-
sempre a destinazione. B cod 52408
opera nel mondo della pasticceria e
la versione “Max”.
della ristorazione. Nonostante le ridotte
Dulcis in fundo, tra le multifunzioni
dimensioni, ha una capacità pari a 15 litri
della linea che consentono di introdur-
ed è dotata di molti plus, a partire dal-
re una maggior quantità per ciclo e una
Staff Ice System via Anna Frank 8 - 47924 Rimini Tel 0541 373250 www.staff1959.com
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Attrezzature
Origine by Diam Dodici anni dopo aver lanciato la tecnologia Diamant, Diam Bouchage rivoluziona nuovamente il mondo del vino con un’importante progresso tecnologico: un tappo che concilia scienza e natura
D
iam Bouchage, azienda fran-
do la lunga durata adatta ai
cese situata nei Pirenei Orien-
vini da invecchiamento. Per
tali, produce e commercializza
il momento tale tecnologia
annualmente più di 1,3 miliardi di tap-
viene proposta per i tappi
pi. Da oltre 10 anni costruisce il pro-
Diam 10 e Diam 30.
prio successo grazie al procedimento brevettato Diamant® che permette di
gredienti di Origine
estrarre le molecole di Tca (rilasciabile
by Diam®:
entro il limite di 0,3 ng/l), responsabili
Il sughero è il
del “sentore di tappo”, ma anche altre
principale
molecole che possono alterare il gusto
riale utilizzato per la
del vino.
produzione
“L’innovazione ci avvicina sempre
72
Ecco quali sono gli in-
matedei
tappi Diam (più
più alla natura”: questa convinzione
del 95% sul vo-
ha portato Diam Bouchage a proporre
lume totale de-
una novità che beneficia di tutti i van-
gli elementi che
taggi dei tappi Diam al servizio del-
compongono i tappi). Questo materia-
investito anche nel sostegno all’asso-
lo sviluppo sostenibile e del rispetto
le apporta un’elasticità straordinaria ai
ciazione “Un tetto per le api” sponso-
dell’ambiente. Grazie ad un’inedita for-
prodotti e, contrariamente alle soluzio-
rizzando alveari in diverse regioni vini-
mulazione per la produzione dei propri
ni alternative di tappatura, il sistema di
cole francesi.
tappi, l’azienda offre al mondo del vino
purificazione del sughero Diamant è a
una soluzione di tappatura ancora più
basso contenuto energetico.
le dell’azienda. Diam Bouchage ha
È anche a questo nuovo elemento che si deve il nome della gamma
naturale, mantenendo intatta la nota
Il legante biologico di Origine by
Origine by Diam®. L’impollinazione
affidabilità dei tappi Diam in termini
Diam®, frutto di numerosi anni di ricer-
effettuata dalle api, infatti, è alla base
di sicurezza, omogeneità e controllo
ca, è composto da polioli biologici al
della biodiversità del nostro pianeta.
dell’ossigeno. Un tappo di sughero a
100% totalmente rinnovabili. Questo
Con l’ossigeno, è all’origine del ciclo di
cui è stato dato il nome di Origine by
legante, ad origine esclusivamente
vita delle nostre querce da sughero e
Diam®, che contiene un’emulsione di
vegetale, rappresenta una vera con-
quindi dei tappi Diam.
cera d’api e un legante composto da
quista enologica che unisce efficacia e
Distributori per l’Italia:
polioli al 100% vegetali.
rispetto dell’ambiente.
Belbo Sugheri - info@belbosugheri.it
Questa nuova tecnologia, frutto di
La cera d’api utilizzata per i tappi
importanti ricerche, associa la perme-
Origine by Diam® è naturale al 100%.
Paolo Araldo - info@paoloaraldo.com
abilità (Otr, Oxygen transmission rate)
Le sue proprietà idrorepellenti pro-
B cod 52171
alla naturalezza, rispondendo così
teggono i tappi da eventuali risalite
all’esigenza dei clienti di fascia alta del
capillari e permettono di controllarne
marchio di disporre di tappi con una
la durata di vita. L’uso della cera d’api
permeabilità più aperta, pur mantenen-
rientra nell’approccio eco-responsabi-
Italia a Tavola · novembre 2017
Diam Sugheri - info@diamsugheri.com
Diam Sugheri Regione S. Vito 88 - 14042 Calamandrana (At) - Tel 0141 769167 www.diam-cork.com
Attrezzature
novembre 2017 ¡ Italia a Tavola
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Barista attitude Storm è la nuova macchina per caffè Astoria, dalla forte personalità, creata per rispondere alle esigenze dei baristi più esperti e appassionati
L’
azienda ha sviluppato il concept
Tra le principali feature tecniche in-
nio, per renderla un’alleata indistruttibile.
della macchina in modo sinergi-
novative, la personalizzazione dell’estra-
Storm significa anche ergonomia per il
co con tecnici e designer, i quali
zione tramite la memorizzazione delle
barista, finalmente libero di esprimersi
hanno potuto anche contare sull’espe-
curve di estrazione, il controllo della
creativamente e sperimentare attraverso
rienza e le competenze di baristi di fama
pre-infusione, del flusso e delle tempera-
movimenti semplici, liberi e confortevoli.
internazionale quali Caleb Cha (campio-
ture. Ma anche l’innovativa lancia vapo-
Il design è infatti pensato per essere fun-
ne Wlac-World latte art championship
re “cool touch”, che offre a ogni barista
zionale: un esempio è la sua altezza, che
2015), Michalis Dimitrakopoulos (campio-
una notevole fluidità nei movimenti, e il
permette un contatto visivo costante con
ne World coffee in good spirits 2016) e
vapore secco, che facilita la montatura
il cliente facilitando l’interazione, regola-
Arnon Thitiprasert
del latte grazie alla
bile sui piedi per una massima stabilità.
Wlac
riduzione al minimo
Inoltre, grazie alla funzionale bacinella
2017). Il risultato è
della condensa ini-
sospesa, la tazzina ritorna ad essere in-
Storm, una macchi-
ziale e all’assenza
teramente visibile durante l’erogazione,
na in cui ogni detta-
di
coinvolgendo l’assaggiatore nel rituale
glio è frutto di ricer-
d’acqua
(campione
74
microparticelle durante
del caffè, in una contaminazione di profu-
ca e passione, che proietta Astoria in una
l’erogazione del vapore. Storm è una
mi, suoni, immagini, gusto. B cod 52185
dimensione “barista attitude”, claim che
macchina che emoziona, impreziosita
riassume al meglio la filosofia di questo
da materiali nobili quali il legno, utilizzato
modello studiato per esaltare e agevola-
sia nelle manopole che nel basamento,
re la ritualità della preparazione del caffè.
ma anche l’acciaio inossidabile e l’allumi-
Italia a Tavola · novembre 2017
Astoria - CMA Macchine per Caffè via Condotti Bardini 1 - 31058 Susegana (Tv) - Tel 043 86615 www.astoria.com
Attrezzature
self service all’ingrosso novembre 2017 ¡ Italia a Tavola
75
Alimenti
Cereali originari Sono tanti i luoghi comuni e le credenze sul mondo della pizza, spesso dettati dalle ultime “mode” del momento in fatto di alimentazione. Riguardano per lo più le materie prime e i loro effetti sull’organismo
S
ono migliori i grani “antichi” di quelli “moderni”; il glutine nelle farine di oggi è difficile da dige-
rire; i grani “antichi” hanno meno glutine di quelli attuali; pani e pizze lavorati con lievito madre “vivo” eliminano il gonfiore di stomaco; la germogliazione assistita semplifica la digestione del glutine; l’agricoltura biologica migliora la qualità del frumento e la vita degli agricoltori; la pizza “gourmet” è migliore di quella “tradizionale”; la piz-
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Italia a Tavola · novembre 2017
Alimenti
za riscritta in chiave “contemporanea” è un concentrato di fibre, vitamine e sali minerali veicolati dal gusto... Ma è proprio tutto vero? Ci siamo posti la domanda se sia più importante risalire indietro nel tempo per individuare l’epoca della comparsa di un grano o se sia meglio conoscere la sua origine presente. Sapere se un grano è realmente antico, perché rimasto immutato da secoli, o definito tale per moda pur essendo una variante moderna, nulla aggiunge ad un giudizio di qualità fondato sulle sue caratteristiche organolettiche. Certo è che i grani “antichi”, quelli veri, oggi non sono in grado di soddisfare la domanda mondiale (ma neppure nazionale) di carboidrati, per via
biente, ai consumatori e all’economia
Gli stili alimentari mutano rapida-
della loro resa produttiva, della dimen-
del territorio. In una parola, sostenibile.
mente. Anche la pizza non fa eccezio-
sione della spiga e di altre caratteristi-
Ma cosa significa sostenibile?
ne. Un’occasione per parlarne con piz-
che che li rendono poco adatti a colti-
Come realizzare pienamente i punti
zaioli, giornalisti, ricercatori e agricoltori
vazioni in grado di assorbire un fabbi-
del “Manifesto della pizza italiana con-
sarà dal 13 al 15 novembre al Molino
sogno significativo di cereali. Più
temporanea” per dare impulso all’agri-
Quaglia, nella nuova edizione di “Piz-
dell’antico, serve il “sostenibile”.
coltura nazionale attraverso le varietà
zaUp”, in un mix di sperimentazione,
locali?
gusto, nutrizione e corretta comunica-
Ecco che in un’epoca nella quale il benessere della persona diventa più
Come far evolvere la pizza per
zione. Quest’anno anche in diretta stre-
importante della proprietà delle cose,
soddisfare nello stesso tempo gusto e
aming con la conduzione di Francesca
la pizzeria deve percorrere la strada
nutrizione del cliente insieme alle esi-
Romana Barberini. B cod 52662
della natura, partendo da un diverso
genze economiche della pizzeria?
punto di vista su come abbinare gusto
Come usare una nuova classificazione
e salute. Il legame con la natura deve
dei consumatori per comunicare me-
essere vero per essere utile all’am-
glio i propri valori?
Molino Quaglia via Roma 49 - Vighizzolo d’Este (Pd) Tel 0429 649118 www.pizzaup.it
novembre 2017 · Italia a Tavola
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Pizza Piuma
Per il pane da hamburger fatto in casa Dal 1936 Molino Vigevano è un marchio specialista nell’ambito delle farine speciali, avendo creato con largo anticipo, rispetto agli orientamenti del mercato, linee specializzate per tutti gli usi professionali
M
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olino Vigevano non ha mai
contenere tutti gli ingredienti, viene mes-
Da sottolineare inoltre il valore ag-
smesso di accompagnare i
sa in secondo piano, trasformando l’e-
giunto di poter comunicare alla clientela
professionisti nel loro lavoro
sperienza di mangiare un hamburger in
che il pane è fatto in casa. Un plus che
con un percorso di crescita fatto di atten-
una gara a tenere insieme i pezzi, senza
aumenta la percezione di qualità del
zione, consulenza e servizio oltre che di
sporcarsi. Ma oggi realizzare nel proprio
prodotto e di tutto il locale e allo stesso
prodotti ad alto contenuto di servizio ed
locale un panino dall’ottima struttura, ma
tempo permette di risparmiare su tempi
elevato valore aggiunto.
allo stesso tempo soffice
e costi grazie alla facilità con cui si realiz-
Dal 2013 parte integrante
e gustoso, è semplicissi-
zano panini e altre preparazioni morbi-
del Gruppo Lo Conte, è
mo. Molino Vigevano ha
de. La versatilità di Pizza Piuma permette
un’azienda dinamica e
infatti messo a punto Piz-
infatti di sfornare focacce morbide, pani-
sempre attenta alle ten-
za Piuma, una farina pen-
ni al latte e prodotti da rosticceria.
denze di consumo.
sata per pani morbidi,
Pizza Piuma fa parte della linea Sele-
In quest’ottica è stato
semplici da realizzare e
zioni Speciali, che comprende Vesuvio,
analizzato l’indice di gra-
adatti allo stoccaggio in
Grano Khorasan Kamut, Pizza Spolvero,
dimento da parte di con-
abbattitore. In questa fa-
Vera Napoli e Vera Napoli alla Soia. Fari-
sumatori
confronti
rina di grano tenero tipo
ne di grano tenero ottenute da una sele-
dell’hamburger, di anno in
00 sono miscelati parti-
zione di grani pregiati e macinati capaci
anno in crescita. Un con-
colari ingredienti naturali,
di esaltarne le qualità naturali.
senso collettivo che pre-
come latte in polvere, le-
B cod 52512
mia la cura nella scelta
citina di soia e malto, che
nei
delle carni, delle farciture e delle salse.
rendono il prodotto finale estremamente
Troppo spesso, però, la qualità del pani-
soffice e leggero: il nome Pizza Piuma
no, il cosiddetto “burger bun”, che deve
non è stato dato a caso.
Italia a Tavola · novembre 2017
Molino Vigevano via dell’artigianato 5 - 27020 Torre d’Isola (Pv) - Tel 0384 298479 www.molinovigevano.com
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novembre 2017 ¡ Italia a Tavola
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Alimenti
Fonte di salute Le miscele per pane, pizze e focacce “Nostrano Riso Venere” di Italmill sono prodotti con materie prime tutte italiane, fonti di fibre e iodio, con più gusto e meno sale, oltre all’ottima digeribilità
L
a famiglia del “Nostrano” è sempre
fonte di fibre. La farina di grano tenero
ridurre la dispersione di iodio in cottura
in continua crescita, mantenendo
tipo 1 e la farina di grano tenero integrale
grazie ad una specifica tecnologia di
la linea delle caratteristiche bene-
macinata a pietra contribuiscono al giu-
protezione. Lo iodio del Presal contenu-
fiche e delle peculiarità di provenienza,
sto apporto di fibra, vitamine e sali mine-
to nel Nostrano Pizza è un aiuto fonda-
con una filiera certificata e garantita. L’a-
rali nell’alimentazione giornaliera. An-
mentale per la crescita del bambino e
zienda ha realizzato miscele con la fari-
che la varietà “Riso Venere” contiene
per la prevenzione di molti disturbi della
na di Riso Venere: pane, pizze o focac-
un’alta concentrazione di fibre, con un
tiroide (33,75 mcg di iodio per 100 g di
ce preparati con questi mix attirano l’at-
indice glicemico molto basso, sali mine-
prodotto finito).
tenzione a prima vista per il particolare
rali e antiossidanti che combattono l’in-
Ulteriore valore al prodotto finito è
colore viola, che rimane nella memoria,
vecchiamento cellulare e le malattie de-
dato dal lievito naturale contenuto già
e successivamente per il sapore, il pro-
generative e cardiache.
all’interno di “Nostrano”, creato da Ital-
fumo e l’aroma.
mill seguendo il tradizionale metodo dei
La miscela “Nostrano Riso Venere”
la, Italmill ha aderito alla richiesta dell’Or-
rinfreschi, prelevando un pezzo di ma-
è costituita da diversi tipi di farine otte-
ganizzazione mondiale della sanità, che
dre e aggiungendo solo ed esclusiva-
nute da sementi 100% italiane, coltivate
ha dato indicazioni per la riduzione del
mente acqua e farina. Tale prodotto, che
sul territorio italiano. Una parte è costitu-
consumo giornaliero di sale, da 10 a 5 g.
viene essiccato e macinato, permette di
ita dalla farina di grano tenero delle va-
Tutti i prodotti “Nostrano” contengono il
ottenere un impasto con una concentra-
rietà Miele, Bologna e Misto Rosso con-
50% di sale in meno: ciò significa contri-
zione di lieviti naturali e lactobacilli otti-
ferite dagli agricoltori dell’Emilia Roma-
buire ad abbassare il rischio di iperten-
male. B cod 52374
gna. L’altra è di riso Venere, che viene
sione e di patologie cardiovascolari col-
coltivato dalla cooperativa agricola Sa-
legate. In più è stato utilizzato il sale
pise, nel Novarese.
Presal, sviluppato insieme all’Università
Tutte le miscele “Nostrano” sono
80
Nella realizzazione di questa misce-
Italia a Tavola · novembre 2017
degli Studi di Bologna, che permette di
Italmill via San Pietro 19/A - 25033 Cologne (Bs) - Tel 030 7058711 www.italmill.com
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Panettone a regola d’arte Una base cilindrica che termina a cupola, una storia ricca di fascino e tradizione, una ricetta originale da cui partire per esplorare nuove frontiere di sapore. Il panettone è il dolce italiano invernale per eccellenza
L
e sue origini sfociano nelle leg-
zione un prodotto artigianale, realizza-
sono nate “le dolcissime”; nel 2017 la
gende, di un amore conquistato
to con cura e arricchito dall’arte perso-
collaborazione con il guru del dolce
con la miglior farina del mulino,
nale del pasticcere. Per realizzare un
contemporaneo Iginio Massari ha
oppure dell’invenzione di un giovane
panettone di qualità, la farina è un in-
portato alla nascita di “Rinfresco”, una
sguattero alla corte di Ludovico il Moro
grediente essenziale. Per questo Moli-
rivoluzionaria farina per rinfrescare il
(il Pan del Toni). Quel che è vero è che
no Dallagiovanna collabora con i mi-
lievito madre.
servono materie prime di grande qua-
gliori Maestri, i “numeri uno” del panet-
Delicate e dolci, elastiche ma resi-
lità e una lavorazione che richiede ma-
tone: nel 2008, con Achille Zoia, ha
stenti, queste farine hanno un eccel-
estria e inventiva. Oggi l’offerta è mol-
iniziato un percorso d’innovazione
lente equilibrio proteico, una grande
to varia e bisogna scegliere con atten-
delle farine per pasticceria, da cui
lavorabilità e donano al prodotto finito armonia di gusto e fragranza. Ideali anche la loro conservabilità e la shelf life. Dalle fucine Dallagiovanna escono sempre nuove idee e anche per i dolci del Natale sono tantissime le opzioni tra le miscele. Oltre a Rinfresco, “Panettone” e “Panettone Z” (dedicata al Maestro Zoia), “UNIQUA blu” (tipo 1 con W alto) e “UNIQUA rossa” (integrale a tutto corpo). Infine, la miscela senza glutine, perché nessuno debba rinunciare a celebrare con gusto la gioia di una occasione festosa. B cod 52423 Molino Dallagiovanna via M. del Pilastro 2 - 29010 Gragnano Trebbiense (Pc) - Tel 0523 787155 www.dallagiovanna.it
novembre 2017 · Italia a Tavola
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Alimenti
Farine per pizza a prova di Avpn Il carattere fortemente innovativo di Molino Piantoni, fornitore ufficiale dell’Associazione verace pizza napoletana, ha portato l’azienda a puntare sempre più su miscele d’eccellenza, ideali per tutti i professionisti
U
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na storia che ha inizio nel 1850.
gono effettuate analisi chimico-fisiche e
prezzare anche un bel colore dorato, ti-
Da allora cinque generazioni di
microbiologiche dalla materia prima al
pico del grano maturo, ed un profumo
appassionati si sono susseguite
prodotto finito.
inebriante che permetterà ancora me-
alla ricerca della qualità, della bontà e
Dal lavoro di Molino Piantoni è nata
glio di apprezzare e dare il giusto valore
dell’innovazione, per realizzare farine
la Tradizionale “00 MD”, farina d’eccel-
al frutto del lavoro del pizzaiolo. La Tradi-
professionali d’eccellenza che oggi por-
lenza appartenente alla linea Tradiziona-
zionale “00 MD” è approvata dall’Asso-
tano in tavola prodotti pieni di gusto,
le “dedicata” ai pizzaioli. Con l’utilizzo di
ciazione verace pizza napoletana, di cui
sani, fragranti e genuini.
questo prodotto, il pizzaiolo potrà otte-
Molino Piantoni è fornitore ufficiale.
Oggi come allora, Molino Piantoni
nere un impasto soffice, setoso e facile
L’Avpn determina i prodotti ideali per ottenere la vera pizza napoletana.
non ha smesso di fare della tradizione la
da stendere senza il fastidioso (e alla lun-
propria bandiera e un pilastro portante
ga faticoso) inconveniente del “ritorno
Tradizionale “00 MD” è ideale per la
su cui continuare a costruire e innovare.
della pasta”. Grazie ad un impasto con
produzione di pizza con tempi di lievita-
Un’innovazione fatta di ricerche sui pro-
queste caratteristiche e ad una lievitazio-
zione medio-lunghi, 8-16 ore a circa 18-
dotti, sulle esigenze del mercato e sui
ne ben controllata, è possibile quindi ot-
20°C. L’impasto può tenere la lievitazio-
controlli in laboratorio per garantire un
tenere una pizza morbida ma allo stesso
ne per 36-48 ore se conservato alla tem-
servizio e delle farine eccellenti ai suoi
tempo fragrante, senza avere la sensa-
peratura di 4°C. B cod 52297
clienti. L’azienda, per assicurare qualità
zione di gommosità sotto i denti quando
ed affidabilità dei propri prodotti, esegue
si assapora il “cornicione”.
accurati controlli durante tutte le fasi del-
Unitamente alle caratteristiche lode-
la produzione: grazie al laboratorio, ven-
voli con il senso del gusto, si potrà ap-
Italia a Tavola · novembre 2017
Molino Piantoni via Cologne 19 - 25032 Chiari (Bs) Tel 030 711001 commerciale@molinopiantoni.it
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Pomodoro per la ristorazione Da oltre un secolo Mutti, azienda con sede a Parma, si dedica con passione alla lavorazione e alla trasformazione del miglior pomodoro 100% italiano, proposto anche in una linea dedicata ai professionisti
L
a materia prima viene raccolta,
fezioni. Perché ogni
selezionata e lavorata tempe-
ricetta abbia il pomo-
stivamente per garantirne la fre-
doro più adatto alla
schezza, il colore, il profumo e le sue
performance deside-
naturali qualità organolettiche. Il po-
rata. I Pelati, la Polpa
modoro tondo per la trasformazione
in finissimi pezzi, la
in Polpa, Passata e Concentrato viene
Polpa Pezzi, la Pas-
raccolto prevalentemente nei territori
sata e il Concentrato
di Parma, Piacenza e Ferrara.
sono le referenze di
Il pomodoro lungo viene raccolto
punta della linea Pro-
prevalentemente nella zona della Ca-
fessional Mutti, pro-
pitanata e trasformato in Pelati nello
dotti realizzati appo-
stabilimento di Oliveto Citra (Sa). Così
sitamente per essere
come anche altre specialità del Sud
impiegati in diverse
Italia, come i pomodorini Ciliegini.
preparazioni e con
Per il canale Foodservice, lo specialista italiano del pomodoro propone la sua linea Professional: una gam-
specifiche modalità di utilizzo. Ad esempio la Dadolata
ma specifica e variegata composta
Mutti, il miglior pomodoro italiano ta-
genze del mercato professionale,
da diversi prodotti e tipologie di con-
gliato e cubettato fresco al naturale e
ovvero per garantire una migliore
immerso all’interno di
praticità e sicurezza di utilizzo dei
un liquido di gover-
prodotti e per facilitare lo smaltimen-
no, subito pronto per
to delle confezioni, Mutti ha scelto di
guarnire bruschette
introdurre, all’interno della sua linea
e realizzare sfiziosi
professionale, una nuova tipologia di
aperitivi. Fanno parte
confezione: la busta.
della linea Mutti Pro-
La linea di prodotti confezionati in
fessional anche i Po-
busta è articolata in diversi formati da
modorini Ciliegini e i
1, 3 e 5 kg ed è composta dalle se-
Pomodorini Datterini,
guenti referenze: la Polpa in finissimi
la Pizza Sauce Clas-
pezzi, la Passata, la Pizza Sauce Clas-
sica e Aromatizzata, i
sica, la Pizza Sauce Aromatizzata e la
Pelati S. Marzano e la
Salsa Pronta di Datterini. B cod 52381
Salsa Pronta di Datterini. Al fine di soddisfare le nuove esi-
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Italia a Tavola · novembre 2017
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LE RADICI DEL CIBO
Aglio nero
Più antiossidanti e sapore meno pungente
B
uccia leggermente più secca e bruna, spicchi di colore nero profondo, consistenza gommosa, gradevole retro-
gusto che ricorda liquirizia, dattero e salsa di soia senza il pungente dell’aglio tradizionale.
L’aglio nero deve il suo colore scuro ad una di Piera Genta molecola chiamata melanoidina. È ottenuto lasciando fermentare naturalmente i bulbi di aglio fresco in un ambiente ad umidità e temperatura controllate per 30 giorni, e poi lasciato ossidare in una stanza apposita per 45 giorni. Con questo procedimento lo spicchio d’aglio perde l’allicina, responsabile del caratteristico odore e sapore forte, ma acquista in antiossidanti. Previene l’invecchiamento e protegge il cuore; ha proprietà antibatteriche, è utile nel contrastare la pressione alta e nel ridurre il colesterolo; contiene il doppio del fosforo e più calcio e proteine rispetto al comune aglio crudo. Perfetto da abbinare crudo in ogni piatto, dalla carne ai formaggi alle verdure, nelle salse o nelle zuppe oppure mescolato al burro e spalmato sulle bruschette. Va conservato in un luogo fresco e asciutto (non in frigo), si mantiene morbido e fragrante per diversi mesi. Da qualche anno si produce in Gran Bretagna e in Spagna; ha ancora un prezzo elevato, si trova nei negozi di specialità alimentari e in alcuni shop online. Sta conquistando le cucine stellate: Moreno Cedroni ha realizzato la ricetta Pluma iberica, salsa di finocchio e arance, aglio nero; Carlo Cracco lo ha inserito in una “Mistery box” a MasterChef. Viene abbinato anche al dolce: Ernst Knam lo consiglia con il cioccolato nero, fondente almeno all’80%. B cod 52243
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Linea Fogliame di Agrifood-Covalpa L’eccellenza dalla valle del Fucino Nel cuore della valle del Fucino, dallo stabilimento di Covalpa di Celano (Aq) nasce la nuova linea Fogliame prodotta da Agrifood-Covalpa, una delle aziende di riferimento nel mondo delle verdure surgelate ricalcano quelli del prodotto fresco. Per la produzione della nuova linea Fogliame, Agrifood-Covalpa ha deciso di investire su nuovi macchinari sovradimensionati rispetto alla capacità della linea, in modo da garantire la massima efficienza e ridurre al minimo ogni margine di errore. L’innovazione che l’azienda ha messo in atto ha caratteristiche peculiari: un nuovo bunker di alimentazione da 18 metri, un doppio desabbiatore da 7 metri cadauno, una nuova selettrice ottica sul fresco (la più recente nel suo settore, tra le prime in Italia) e altri due selettori ottici di ultima generazione in linea di confezionamento. Sono stati scelti i macchinari ad oggi migliori sul mercato per l’eliminazione di vetro, insetti, pietrisco, legno, plastiche colorate. Agrifood-Covalpa, inoltre, si dimostra attenta ai bisogni dei propri clienti: può infatti contare su un Ufficio agronomico che non solo fa formazione ai 400 agricoltori soci, ma fornisce anche assistenza tecnica in campo. I campi situati a breve raggio dalla fabbrica sono dunque un ulteriore e importante punto di forza per l’azienda, che vanta una produzione 100% Made in Italy grazie alla coltivazione presso l’altopiano del Fucino. Una zona incontaminata nel cuore dell’Abruzzo, in cui le condizioni pedoclimatiche favorevoli permettono la
U
coltivazione di ortaggi e verdure in situazioni ottina nuova linea di cubetti tradizionali e “Foglia a
mali, consentendo di lavorare gli spinaci per 9 mesi
Foglia” (spinaci, bieta erbetta, bieta coste, cicoria,
all’anno. Da Celano è infatti possibile iniziare le lavorazioni
cime di rapa e verza) con caratteristiche peculiari
con i raccolti precoci dei soci agricoltori della Puglia, con-
che la migliorano sia dal punto di vista della sicurezza che
tinuare le lavorazioni con i raccolti standard dei soci agri-
dal punto di vista della qualità, da sempre elementi di pri-
coltori del Lazio, delle Marche e della costa abruzzese e
maria importanza per l’azienda.
terminare la stagione con i raccolti tardivi del Fucino.
Tradizione e innovazione si coniugano per produrre un
B cod 52351
prodotto naturale, utile a preparare diversi tipi di pietanza. Grazie all’innovativo processo di lavorazione messo a punto dall’azienda le verdure giungono nel piatto come appena raccolte. Il sapore, il colore, la consistenza e i nutrienti
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Italia a Tavola · novembre 2017
Agrifood Abruzzo Borgo Strada 14 - 67043 Celano (Aq) Tel 030 9981530 www.agrifood.it
Alimenti
Friggere ad arte Senna Top è un prodotto premium per frittura, ideale per le esigenze d’impiego della cucina professionale. È disponibile anche nella versione senza olio di palma: Senna Top Zeropalm
P
rodurre i grassi Senna ha richie-
di schiuma e di residuo in friggitrice.
girasole alto oleico, caratterizzato da
sto anni di sviluppo. Si basano
Senna Top seleziona i migliori oli di-
molecole più piccole;
sulle attuali conoscenze sulla
sponibili e viene additivato di anti-
in termini di consumi (meno prodotto
nutrizione e sono prodotti esclusiva-
schiumogeno in modo da evitarne la
assorbito = più prodotto in friggitrice);
mente con materie prime selezionate
formazione. Anche ad olio esaurito il
miscela stabilizzata e non ossidata
di alta qualità e sotto rigorose diretti-
prodotto è sorprendentemente più
che garantisce maggiore durata (olio
ve di qualità. Principali differenze tra
pulito di un olio di girasole alto oleico
più neutro e privo di retrogusti);
Senna Top e olio di girasole alto olei-
comune.
garantisce inoltre di mantenere il prodotto omogeneo dal primo all’ul-
co comune: Senna Top è una miscela
Grazie all’aggiunta di una piccolis-
altamente tecnologica che da oltre 20
sima percentuale di grasso (inferiore
anni viene perfezionata per raggiun-
al 5%), e ad un processo di plastifica-
gere prestazioni non raggiungibili
zione, la struttura viene resa cremosa.
tramite l’utilizzo di olio di girasole alto
Tutto ciò porta i seguenti vantaggi:
Inoltre Senna Top e Senna Top
evita l’inglobamento di aria durante
Zeropalm sono senza additivi, hanno
oleico comune.
timo litro; facilita l’utilizzo in friggitrice evitando che schizzi quando è versato.
Non tutti gli oli di girasole alto olei-
il trasporto, mantenendo così il livello
un’alta stabilità al calore, e odore e sa-
ci sono uguali: migliore è il processo
di perossidi al minimo in modo da evi-
pore assolutamente neutri.
di winterizzazione che l’olio subisce
tare l’ossidazione del prodotto;
B cod 52189
(processo che elimina le cere, fonti di
le molecole dell’olio vengono in-
impurità), più nobile è il prodotto. La
grandite con il conseguente vantag-
minore presenza di cere al suo inter-
gio di un minore assorbimento nel
no garantisce un’inferiore creazione
prodotto finito rispetto al comune
Senna via Macanno 32 - 47923 Rimini Tel 0541 394966 www.senna.eu
novembre 2017 · Italia a Tavola
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Alimenti
Tonno fresco Dall’amo... alla tavola Negli ultimi mesi la Commissione Ue ha segnalato un significativo aumento di casi di intossicazione da istamina (“sindrome sgombroide”) per il consumo di tonno fresco. Orobica Pesca da anni tratta tonno fresco garantito
L’
istamina è una sostanza termostabile, cioè che non è
da, dove verrà sezionato e distribuito, oppure tonno rosso fre-
inattivata dalla cottura, per questo risulta particolarmen-
sco mediterraneo, in quantità più limitata perché soggetto a
te pericolosa. La si può ritrovare in alcune tipologie di
quote. Il tonno non è assolutamente trattato con nessun additi-
pesci, come il tonno, quando non freschi oppure mal conserva-
FRESCO IN SOTTOVUOTO: lo stesso tonno pinne gialle im-
oppure con episodi intestinali e in casi gravissimi anche con
mediatamente lavorato, non additivato e messo in sottovuoto
soffocamento, tipica sintomatologia da “reazione allergica”. La
per prolungarne la vita commerciale;
Commissione europea ha ricondotto questo aumento dei casi
SCONGELATO IN ATM: tonno di provenienza Oceano Atlan-
ad una particolare pratica fraudolenta di alcuni produttori, cioè
tico centro-orientale, pescato e immediatamente congelato a
all’utilizzo di tonno scongelato ottenuto da merce congelata
-60°C sulle imbarcazioni. La procedura di congelamento a tem-
a -9°C, anziché ad almeno -18°C, aggiungendo additivi, anche
perature bassissime e immediata garantisce un prodotto dalle
ammessi e dichiarati (tipo acido ascorbico E330-331 e acido ci-
caratteristiche speciali, senza uso di nessun additivo, solo del
trico E330-301 ad alte dosi), per stabilizzare il colore ed evocare
freddo! Questo prodotto viene scongelato e conservato in at-
un aspetto invitante per il consumatore. Il tonno congelato a
mosfera modificata per garantire qualche giorno di conserva-
-9°C è ammesso solo per la produzione di conserve in scatola,
zione, sempre conservato a 0°C. Essendo già stato congelato,
è assolutamente proibito per l’utilizzo come fresco. Ovviamen-
può prestarsi per la preparazione di crudità evitando la pratica
te questa pratica viene utilizzata per proporre sul mercato dei
dell’abbattimento;
prodotti con prezzo decisamente allettante e concorrenziale. Orobica Pesca da anni tratta tonno fresco garantito, disponibile nei seguenti modi: FRESCO: tonno pinne gialle di provenienza Oceano Indiano, immediatamente spedito a mezzo aereo all’ingrosso dell’azien-
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vo, la colorazione è brillante, ma naturale;
ti. La sintomatologia si manifesta con pruriti ed eruzioni cutanee,
Italia a Tavola · novembre 2017
CONGELATO: filoni di tonno congelato conservati ad almeno -18°C. B cod 52589 Orobica Pesca via Bianzana 19 - 24124 Bergamo Tel 035 4172811 - www.orobicapesca.it
Alimenti
FOOD TECHNOLOGY
Il food italiano riparta dalle startup praticamente un piccolissimo gioiello dal valore specifico impressionante ma che grazie alla Brexit sta sfuggendo di mano di Giovanni Romito all’Unione. Seguono Francia e Germania (9 startup), Irlanda e Italia (8), Olanda (5), Svezia (4) e infine Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Lettonia, Norvegia, Russia, Slovacchia, Spagna e Svizzera (3). Come mai l’Italia non è “campione
L’
di incassi” nell’arena degli investimenti agricoltura in Europa attira in-
mondiale. Questo si traduce in export,
in agricoltura? Molto dipende dal setto-
vestimenti oltre ogni più rosea
facilitato dal supporto di sistemi innova-
re imprenditoriale, spesso invecchiato e
previsione e visti i presupposti
tivi di vendita basati sul web.
“in vendita”, ma anche dalla diffusione
possiamo dire, con buona pace dei pre-
A supporto di tale visione ottimisti-
di incubatori e acceleratori d’impresa,
sagi di sventura, che nel vecchio conti-
ca abbiamo dato uno sguardo ai dati
programmi aziendali e sponsorizzati
nente stiamo vivendo una vera e pro-
recentemente pubblicati dalla piattafor-
dai governi nazionali. Forse è il primo
pria rivoluzione agricola grazie a due
ma specializzata di investimenti online
fattore che risulta preponderante in ne-
fattori contingenti. Da un lato l’Europa
AgFunder, secondo la quale le startup
gativo e che vede il tessuto imprendito-
è l’unico territorio nel quale sussiste un
tecnologiche europee dell’agroalimen-
riale dell’agroalimentare italiano come
soggetto sovranazionale attivamente
tare nella prima metà del 2017 avreb-
invecchiato, poco dinamico e soprattut-
occupato nella promozione del settore
bero assorbito circa il 21% degli inve-
to esposto all’acquisizione dall’estero.
agricolo e vitivinicolo. Il sistema dell’U-
stimenti globali, crescendo quindi di 3
Ad oggi 3 marchi storici del Made in
nione europea, per quanto possa pre-
punti percentuali rispetto al 2014, con
Italy alimentare su 4 sono già in mani
stare il fianco a ragionevoli critiche di
una raccolta di circa 770 milioni di dolla-
straniere.
vario tipo, ha diritto al riconoscimento di
ri (il secondo miglior risultato dopo gli 1,3
Visto che le grandi aziende del food
un sistema di raccolta dei fondi e inve-
miliardi di dollari racimolati nella prima
soffrono la mancanza di menti e capa-
stimento nei territori che ben sta funzio-
metà del 2015).
cità di investire nel futuro e quindi ven-
nando. Dal Cheddar del Somerset alle
In questo scenario l’Italia, ahinoi, non
dono la propria storia, occorre dunque
cipolle ramate di Montoro, gli agricoltori
gioca la parte del leone come potrem-
puntare all’innovazione e alle startup
possono trovare una sponda sicura per
mo aspettarci e le cause sono diverse.
per mettere in moto un nuovo mecca-
fare passi in avanti con la propria attività.
Basti sapere che il Paese più attivo nella
nismo di crescita e sviluppo del settore,
L’altro aspetto positivo è costituito
regione è il Regno Unito grazie a 21 del-
anche con dimensioni ridotte ad altissi-
dall’immensa ricchezza e varietà che
le 79 startup protagoniste della raccolta
mo valore specifico (vedi il Regno Unito
caratterizza il sistema agricolo conti-
finanziaria; questo nonostante il settore
sopra). Solo così potremo catalizzare la
nentale, con coltivazioni e giacimenti
agricolo in Inghilterra costituisca solo
rivoluzione in atto nel settore agricolo
radicati nei secoli e caratterizzati da un
l’1,4% circa dell’economia nazionale
anche in Italia, valorizzando progetti lo-
grandissimo riconoscimento a livello
(contro il 24,9% riservato all’industria),
cali innovativi e vincenti. B cod 52410
novembre 2017 · Italia a Tavola
89
Olio
Un’annata olivicola da non sprecare
Abbiamo un Paese spettacolare che può produrre ottima qualità a tutte le latitudini. Ma è solo una domanda esigente che può portare a un’offerta fatta di olio extravergine artigianale di altissima qualità 90
Italia a Tavola · novembre 2017
È
ora! I frantoi sono stati tirati a
cato la tenuta delle
lucido da giorni, le ceste e i
olive. Chi ha potuto
bins lavati con l’idropulitrice,
e ha dotato i propri
comprati o affittati i nuovi pettini e
terreni olivicoli di ir-
raccoglitori automatici. Le reti slega-
rigazione a goccia, a
te e le squadre di raccoglitori, provenienti da tutti i Paesi del mondo,
farfalla o con mezzi di Fausto Borella di soccorso, si ritro-
allertate. La nuova campagna olivi-
va con splendide olive pronte per la
cola 2017 sta per cominciare; anzi, in
spremitura.
alcune regioni si è già partiti o addi-
Ma manca qualcosa - finalmente -
rittura la raccolta è finita, a seconda
dopo anni di presenza: la famigerata
delle piante a disposizione. Complice
“Bactrocera oleae”, la mosca dell’oli-
di questa strana “frenesia”, un’estate
vo. Troppo caldo, troppa afa, al mas-
molto calda, che in certi casi ha sfian-
simo in Italia se ne comincia a trovare
Olio gli strumenti atti a scoprire la durezza
poca consapevolezza e disorienta-
della polpa, come il penetrometro?
mento, con una punta di ingenuità
L’importante è saper scegliere il fran-
quando pensa di comprare un litro
toio giusto e non aspettare troppe
d’olio extravergine “civetta” a 3,99
settimane prima di portare le olive a
euro, pensando di comprare “alta
frangere. Sarebbe un delitto aver la-
qualità”.
vorato bene tutta l’estate, avere delle
Ormai è chiaro a tutti che è la Pu-
olive sane e poi dover aspettare i co-
glia ad essere il polmone del nostro
modi di frantoiani che non rispettano
Paese, con la metà della produzione
il lavoro degli olivicoltori.
complessiva che si attesta su 120mila
Ovviamente la stragrande mag-
tonnellate. La Sicilia cresce con oltre
gioranza di questi luoghi sono mo-
40mila tonnellate, coniugando quan-
derni, altamente tecnologici e puliti,
tità e ottima qualità. Varietà come
ma bisogna ricordarci che prima si
Nocellara, Cerasuola, Tonda Iblea e
frangono le olive e si conservano in
Biancolilla, se estratte con professio-
silos di acciaio inox (meglio se sotto
nalità, danno profumi eccezionali e
gas inerte), prima conserveremo un
unici. Restando nelle isole, la Sarde-
olio dai profumi intensi e persisten-
gna avrà un calo dovuto alla fortissi-
ti che dureranno per mesi e mesi e
ma siccità: da aprile in tutta la regio-
mesi. La filiera - per garantire sulle
ne ha piovuto davvero poco. Ancora
nostre tavole un olio di eccellenza
una flessione per le regioni dell’Ita-
- è composta da poche regole, che
lia centrale tra cui Toscana, Lazio e
però devono essere seguite con cura
Campania. In lieve ripresa la Liguria e
certosina. Se solo si sbaglia un pas-
l’Abruzzo, dopo le annate nere dello
saggio, si rischia di compromettere
scorso anno. B cod 52505
seriamente tutto il lavoro. Osservando la situazione olivicola nel Mediterraneo, continua incontrastata la leadership della Spagna, che, con oltre 1 milione e 150mila tonnellate di olive (fonte: Teatronaturale. it) detiene la maggiore quantità nel bacino. L’Italia e la Grecia si contenqualche traccia non superiore al 10%.
dono il secondo posto oscillando tra
Anche perché adesso è tardi per pre-
270 e 300mila tonnellate. I famigerati
servare le olive dai suoi attacchi. Soli-
Tunisia e Marocco si avvicineranno
tamente i tempi di carenza sono di 28
alle 100-200 tonnellate di olio extra-
giorni, ovvero l’efficacia del principio
vergine.
attivo, anche se in alcuni casi l’om-
Ma come sta l’Italia dell’olio evo di
brello protettivo si può abbassare a
alta qualità, quello che piace a noi e
15-20 giorni a seconda delle piogge
che vorremmo vedere non solo nel-
o temperature sfavorevoli.
le nostre case ma anche sulle tavole
Quindi che fare? Raccogliere su-
della ristorazione italiana? Potrebbe
bito, ma in base a quale parametro
stare meglio, come si usa dire quan-
agronomico? Seguendo l’invaiatura,
do le cose vanno “benino”, ma non
cioè quando l’oliva non è né troppo
come vorremmo. E perché? Ignoran-
matura né troppo acerba o seguendo
za del consumatore? Direi soprattutto
novembre 2017 · Italia a Tavola
91
Vino · Bollicine per le feste
Feste di fine anno Si brinda! PRIMO SEMESTRE 2017 Export spumanti italiani +14,6% (in valore) Export Prosecco +17% (in valore) Export Asti spumante -2,6% (in valore)
Dal Prosecco al Franciacorta, passando per Trentodoc, Asti, Alta Langa e Oltrepò Pavese, le bollicine italiane, forti di un primo semestre positivo soprattutto nell’export, si preparano al Natale e al Capodanno. Si stima che nel periodo delle festività verranno acquistate ogni giorno 2 milioni di bottiglie
di Piera Genta
Q
uello degli spumanti è un comparto che registra da qualche tempo una crescita ininterrotta
con grandi soddisfazioni sul mercato mondiale, anche se, come riporta un dossier del Corriere Vinicolo, si fa più volume che valore. Partendo dalla vendemmia di quest’anno, quasi ovunque si è registrato un anticipo anche di una decina di giorni e una produzione in calo rispetto a quella dell’annata precedente, dovuta a differenti criticità di un’annata bizzarra con anomalie climatiche di rilievo. Secondo gli esperti la qualità si manterrà su livelli standard ottimali, ma è ancora presto per definire con certezza cosa troveremo nei nostri bicchieri.
92
Italia a Tavola · novembre 2017
Bollicine per le feste · Vino Nel primo semestre del 2017 l’ex-
di circa il 2%. Il giro d’affari al consumo
Usa, Europa continentale e Scandina-
port di spumanti italiani è cresciuto del
viene stimato in 480 milioni di euro, in
via. Un livello qualitativo molto alto per
14,6% in valore (572,3 milioni di euro).
crescita del 2,3% rispetto al 2016.
un piccolo territorio di montagna, solo
L’aumento è trainato dal “solito” Prosec-
Il sistema Prosecco si presenta con
10mila ettari, accompagnato da una
co, il cui export cresce di circa il 17%. Al
molte sfumature, tre denominazioni
specie di carta di identità che ne cer-
contrario, l’Asti spumante scende ulte-
(Prosecco Doc, Asolo Prosecco Docg e
tifica il legame unico ed esclusivo con
riormente del 2,6%, registrando l’enne-
Conegliano Valdobbiadene Prosecco
la montagna.
simo calo consecutivo dal 2014.
Superiore Docg) e numeri significativi.
L’Asti Docg è sinonimo di spumante
Con l’arrivo delle festività natalizie
La Docg produce circa 75-80 milioni di
dolce per eccellenza, con 55 milioni di
si inizia a parlare di consumi, perché la
bottiglie di spumante, di cui 40-45 mi-
bottiglie vendute, 9.500 ettari di vigne-
principale caratteristica degli spumanti
lioni spediti in Italia e 35 nel mondo. Il
to e gli Stati Uniti come primo mercato
rimane la stagionalità, dalla quale sem-
Prosecco nel 2017 si avvicinerà ai 450
export. In Italia soffre per un eccessivo
bra però essere esente il Prosecco. Il
milioni di bottiglie vendute, di cui circa il
legame con la stagionalità. Grandi pro-
picco dei consumi si ha in prossimità
75% oltrepasseranno i confini nazionali
getti per il futuro, con la nascita della
dei festeggiamenti di fine anno: secon-
raggiungendo oltre 100 Paesi (Regno
versione Asti Secco, un prodotto uni-
do le stime dell’Ovse (Osservatorio vini
Unito, Usa e Germania i principali mer-
co con ridotto contenuto di zuccheri
spumanti effervescenti), si parla di 95
cati).
rispetto alla versione dolce per esten-
milioni di bottiglie di cui 60 di Prosecco
Il Franciacorta sta registrando buoni
dere l’offerta anche ad altri momenti di
e poi a seguire tutti gli altri, Franciacor-
risultati sia in Italia che all’estero, con il
consumo e anche per fare recuperare
ta, Trentodoc, Asti, Alta Langa, Oltrepò
Giappone come principale mercato: 18
terreno ad un prodotto che ha perso
Pavese ed altri spumanti.
milioni di bottiglie di cui poco più di 2
una ventina di milioni di bottiglie in 4
Le stime ci dicono che il periodo
per l’estero e un consenso crescente
anni.
canonico registra una media di circa 2
verso il Satèn, tipologia esclusiva del
L’Alta Langa conta su una superficie
milioni di bottiglie al giorno acquistate,
Franciacorta, nata insieme alla Docg.
vitata di soli 150 ettari, ma la previsione
con un picco di 11 milioni nei tre giorni
Le novità della denominazione sono il
è di arrivare nel 2019 a 350. Prodotto
precedenti il Natale. Nelle due giorna-
rafforzamento delle scelte verso la col-
nato 15 anni fa, consumato a tutto pasto
te che precedono la fine dell’anno sa-
tivazione biologica e la conservazione
nel Nord-ovest (il 70% delle bottiglie,
ranno acquistate 31 milioni di bottiglie;
di biodiversità di flora e fauna dell’area.
mentre il 15% è destinato all’esporta-
“solo” 3,5 milioni, invece, per il primo
Le bollicine di montagna sono rap-
ponte festivo dell’Epifania 2018. Sul
presentate dal Trentodoc con risultati
zione). L’Oltrepò Pavese è patria del Pinot
totale di bottiglie vendute, solo circa il
incoraggianti per le 45 case spumanti-
nero, con una produzione al di sotto
32% è consumato fuori casa, non anco-
stiche aderenti al Consorzio. Un “tirato”
dei 2 milioni di bottiglie. Il 91% rimane in
ra in grado di attaccare il mitico record
di oltre 8 milioni di bottiglie, di cui l’80%
Italia, soprattutto Lombardia e in gene-
del 48% del periodo 2007-2009. Valori
in Italia con una distribuzione sempre
re nel Nord Italia, mentre solo il 9% va
in crescita al consumo fra Horeca e Gdo
più fuori dal Nord-est e il rimanente in
all’estero. B cod 52525
CONSUMI NEL PERIODO NATALIZIO (STIME): 95 milioni di bottiglie stappate in media 2 milioni di bottiglie al giorno acquistate Giro d’affari 480 milioni di euro (+2,3%) novembre 2017 · Italia a Tavola
93
Vino
Clément Pierlot
Nuovo chef de cave Pommery Grande novità alla Maison Pommery: si è conclusa la geniale opera dello chef de cave Thierry Gasco, che dal 1992 ha profuso la sua esperienza, donando agli Champagne una incessante evoluzione qualitativa
P
94
Italia a Tavola · novembre 2017
er il prossimo futuro, Gasco
ni sono frutto Les Clos Pompadour,
sarà ancora il grande regista,
Pop, Blue Sky, Seasonals e Cuvée
a fianco di Clément Pierlot, il
Luise Nature, tutti Champagne che
nuovo 10° chef de cave che proprio
hanno attraversato il mondo sottoli-
da settembre ha iniziato la sua attività
neando un successo sempre in co-
nelle straordinarie, storiche cantine,
stante crescita.
fra le più famose nella Champagne.
Clément Pierlot è il suo succes-
Preceduto nella sua attività dal Prin-
sore, da sempre appassionato e
cipe Alain de Polignac, cui si deve la
studioso di agronomia e di tutto ciò
Cuvée Louise Brut e Rosé e l’Apana-
che concerne la vigna e il suo eco-
ge, Thierry Gasco per ben 25 anni è
sistema. Uno chef de cave in grado
stato la massima guida per la Maison
di rispettare la continuità senza tra-
di Reims: delle sue ricerche e intuizio-
scurare l’innovazione, con un’attenta
Bollicine per le feste · Vino
Tutti gli chefs de caves 1. Damas Olivier: dal 1838 al 1872 (inventore Brut Nature 1874) 2. Victor Lambert: dal 1872 al 1892 3. Urbain Nourry: dal 1892 al 1905 4. Henry Outin: dal 1906 al 1929 5. Marius Poirier: dal 1929 al 1950 6. Renaud Poirier: dal 1950 al 1957 7. Paul Françot: dal 1957 al 1971 8. Prince Alain de Polignac: dal 1971 al 1992 (inventore Cuvée Louise Brut e Rosé, Apanage) 9. Thierry Gasco: dal 1992 al 2017 (inventore Les Clos Pompadour, Pop, Blue Sky, Seasonals, Cuvée Louise Nature) 10. Clément Pierlot dal 2017
considerazione per i valori dal lavo-
sabili delle più grandi prestigiose
ro in vigna con il preciso obiettivo
Maison de Champagne, tra cui Pom-
di sottolineare le caratteristiche del
mery: un vero “coup de foudre”!
terroir attraverso gli assemblaggi. La
Nel 2004, a soli 24 anni, è diven-
sua mission sarà quella di ottenere il
tato directeur des vignobles per il
massimo rendimento dalla sua sensi-
gruppo Vranken-Pommery. Sotto la
bilità per raggiungere grandi risultati
sua conduzione i 250 ettari hanno
assieme a un team di professionisti
raggiunto risultati importanti grazie
appassionati e determinati, idonei a
alla passione e al team di 45 persone
mettere a frutto anni di esperienze e
sotto la sua guida. Dal 2010 è entrato
di conoscenze.
fattivamente a far parte del gruppo
Clément Pierlot, dopo aver com-
di degustazione degli Champagne
pletato gli studi secondari in Scien-
Vranken e nel 2014 ha iniziato a lavo-
ces de la Vie et de la Terre a Reims,
rare al progetto di sviluppo enologico
nel 1999 ha scelto SuperAgro di
sia in Champagne che in Inghilterra.
Montpellier per poi proseguire le pri-
Così ai vigneti precedenti si sono
me esperienze in Canada e in Italia.
sommati anche i 40 ettari delle prime
Nel 2002 ha conseguito il Diplo-
parcelle di Pinglestone in Hampshire.
ma nazionale di Enologia dopo un’e-
Un grande impegno quotidiano
mozionante esperienza di ricerca
attende Clément Pierlot, accompa-
sulla pressatura Champenoise al Co-
gnato da passione, tenacia e un pro-
mité Champagne presso il quale ha
fondo coinvolgimento con la filosofia
lavorato fino al 2003 come capo pro-
del Gruppo, tanto da essere stato
getto dello Studio di ricerca sul ruolo
scelto proprio per queste meritevoli
dell’ossigeno in enologia.
caratteristiche dal presidente Paul-
Nel corso di questo programma ha avuto modo di incontrare i respon-
François Vranken. A Reims il futuro è già cominciato. B cod 51921
Clément Pierlot con Mimma Posca, amministratore delegato Vranken Pommery Italia - foto Michel Jolyot
Vranken-Pommery Italia piazza Pio XI, 5 - 20123 Milano Tel 02 878806 www.vrankenpommery.it
novembre 2017 · Italia a Tavola
95
Vino
Una cuvée iconica e complessa Belle Epoque 2011 è l’ultima annata della celebre Cuvée de Prestige Perrier-Jouët. La cuvée Belle Epoque è l’espressione perfetta dello stile floreale ed elegante della Maison e riflette l’eccezionale qualità dei vigneti
D
96
opo aver riposato per 5 anni
vendemmia alla fine di agosto ha per-
sentori di miele. Un fresco aroma di
nelle cantine della Maison Per-
messo di creare uno champagne equi-
mandorla, pesca bianca e pera è avvol-
rier-Jouët, questa nuova cuvée
librato e strutturato, di grande fascino e
to in note di scorza di agrumi candita. Al
complessa e floreale risulta essere ro-
carattere, dalla freschezza sorprenden-
palato questa cuvée mostra un attacco
tonda, armoniosa e dalla freschezza
te. Con questo nuovo assemblaggio
deciso che si sviluppa in una freschez-
inaspettata. «Perrier-Jouët Belle Epo-
Hervé Deschamps rispetta la tradizione
za meravigliosa e persistente, seguita
que 2011 è un millesimato straordinaria-
e lo stile della Maison, sottolineando il
da un finale minerale.
mente armonioso, che mostra fre-
carattere unico del millesimato 2011. La
Da servire alla temperatura ideale
schezza, vivacità e raffinatezza in un
freschezza e l’eleganza dello Chardon-
di 9-11°C, Belle Epoque 2011 è perfetto
equilibrio perfetto», afferma Hervé De-
nay (50%) si combina con la generosità
in abbinamento alla freschezza croc-
schamps, chef de cave della Maison
del Pinot Noir (45%) e con il fascino ro-
cante e salina dei molluschi, al sapore
da 30 anni.
tondo del Pinot Meunier (5%).
delicato delle carni bianche e alla dol-
Frutto di una vendemmia di contra-
Belle Epoque 2011 è una cuvée dal
sti, Belle Epoque 2011 è una cuvée viva-
colore dorato caratterizzato da una ra-
ce e seducente al tempo stesso. Grazie
diosa limpidezza e da freschi e tenui ri-
a un inverno eccezionalmente mite se-
flessi verdi che rivelano un perlage fine
guito da una primavera calda, le uve
e persistente. Al naso, note di acacia e
sono maturate con un lieve anticipo. La
fiori di lime a cui si aggiungono leggeri
Italia a Tavola · novembre 2017
cezza leggera dei dessert di frutta fresca. B cod 52400 Distribuito da: Marchesi Antinori via Cassia per Siena 133 - 50026 San Casciano Val di Pesa (Fi) Tel 055 23595 - www.perrier-jouet.com
Vino
IL pIAcere INIzIA IN pAdeLLA La padella svasata alta in alluminio per alimenti di Baldassare Agnelli è ideale per preparare infinite ricette. È tra le padelle più utilizzate nelle cucine professionali italiane per le sue straordinarie qualità: è versatile, si adatta a diverse tecniche di cottura, ha un’ottima conduttività di calore costante su tutta la sua superficie e quindi favorisce il risparmio energetico, è maneggevole (essendo l’alluminio molto leggero), è resistente (agli urti, agli shock termici, alle abrasioni, alla corrosione), è facile da pulire (non necessita di manutenzione). L’alluminio, è un materiale ecosostenibile riciclabile al 100%, non ha contro indicazioni per la salute (non ci sono tracce di Nikel).
www.pentoleagnelli.it
novembre 2017 · Italia a Tavola
97
Vino
Elegante mosaico di millesimi
Dal perlage raffinato arricchito da riflessi dorati, il Ferrari Perlé Zero all’olfatto esprime note di pompelmo e di ananas fresco, mentre al palato risulta subito sapido e dinamico. Avvolgente, sfuma in una lunga persistenza aromatica
È
il nuovo, innovativo Trentodoc a
quel grado di espressività che fa la dif-
di millesimato. Un multi-millesimato di
dosaggio zero che completa la
ferenza. A questi momenti di crescita
ricerca che esprime il meglio di diverse
linea Perlé di Ferrari. Un piccolo
seguono almeno 6 anni di affinamento
annate che si incontrano ed evolvono
capolavoro di arte enologica che gli
sui lieviti. E poi il tocco finale che regala
insieme. Di grande appeal anche l’eti-
enologi della Cantina di Trento hanno
il nome alla cuvée, la sboccatura a do-
chetta. Sobria, elegante con quel tocco
saputo assemblare. Sì, perché Ferrari
saggio zero, senza l’aggiunta di zuc-
artigiano, “tailor made”, rappresentato
Perlé Zero è un blend di Chardonnay
cheri.
dalla scritta Perlé Zero che sembra sia
di montagna di diverse annate.
98
Il Ferrari Perlé Zero, che si sta affac-
stata aggiunta a mano. Il colore verde è
Il percorso che porta alla ristorazio-
ciando al mercato dopo il gran debutto
quello della campagna, dei vigneti.
ne più evoluta il nuovo gioiello della
al Palazzo della Permanente di Milano
Ferrari Perlé Zero aggiunge i suoi cara-
famiglia Lunelli è lungo e articolato,
a fine settembre, porta in etichetta il
ti alla già esclusiva gamma composta
frutto di affinamenti diversificati, a parti-
numero 10, l’anno dell’imbottigliamen-
da Ferrari Perlé e dalle Riserve Perlé
re dai materiali che avvolgono i vini.
to. Una cuvée che assembla tre millesi-
Bianco, Rosé e Nero.
Prima l’acciaio, che esalta l’eleganza
mi: 2006, 2008 e 2009. Ogni ristorato-
aromatica dello Chardonnay, poi il le-
re che sceglie questo Trentodoc sa
gno, che dona struttura e ricchezza gu-
quindi che propone alla clientela un
stativa, infine il vetro che sa conferire
prodotto unico, che va oltre il concetto
Italia a Tavola · novembre 2017
B cod 52254
Ferrari Trento via Ponte di Ravina 15 - 38123 Trento Tel 0461 972311 www.ferraritrento.it
Vino
Grandi chef.
Piccoli segreti.
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Segreto piccolo ma fondamentale: qb. La linea di farine biologiche e biodiverse unica al mondo, caratterizzata dall’equilibrio tra i grani più antichi e quelli più innovativi. Un mix perfetto di gusto e di valori nutrizionali. qb: quanto basta per rendere il pane speciale.
Dal 15 novembre venite a trovarci al FICO Eataly World di Bologna!
novembre 2017 · Italia a Tavola
99
Vino · Bollicine per le feste
Col Vetoraz, la qualità... è una questione di natura Seguire il ciclo evolutivo della natura e darle voce nella sua integrità lasciandole piena libertà di espressione è la strada sulla quale si è da sempre delineato l’impegno di Col Vetoraz foto Arcangelo Piai
gneti da cui ha origine,
adagiati
in un anfiteatro naturale compreso tra le montagne alle spalle, strategico
ri-
paro dai venti freddi del nord, e le dolci colline di
Valdob-
biadene. O come il Valdobbiadene Docg
Paolo De Bortoli, Francesco Miotto e Loris Dall'Acqua
E
100
Prosecco d è inoltre - come sostengono i
biadene Superiore Docg e un metodo
Superiore brut “Dosaggio Zero” che
soci - il modo migliore per otte-
orientato a consistenti volumi di vinifi-
rappresenta l’evoluzione più moderna
nere e ritrovare poi nel calice
cazione, al fine di garantire una più
del Superiore, risultato di un grande
tutte le declinazioni di equilibri ed ar-
accurata selezione delle uve migliori
lavoro volto a mantenere le caratteri-
monie che la vite stessa sa donare.
provenienti dall’area più vocata alla
stiche di aromaticità, morbidezza e
L’azienda di Santo Stefano di Valdob-
coltivazione eroica del Valdobbiade-
leggiadria tipiche della zona di origine:
biadene (Tv), la cui sede è adiacente al
ne Docg, dove la vendemmia viene
è un vino che, pur con un residuo zuc-
celebre Mont del Cartizze, lavora da
eseguita
mano.
cherino pari a zero, è capace di man-
sempre in questo territorio che rac-
Dall’amore e rispetto profondo per il
tenere una rotondità vellutata. Senza
chiude in sé stesso un patrimonio di
territorio hanno origine spumanti di in-
dubbio vincente in diverse opportuni-
unicità e valore insieme culturale, sto-
dubbia eccellenza.
tà di abbinamento, incontra bene i gu-
rigorosamente
a
rico e paesaggistico di tale portata da
Etichette di pregio come il Valdob-
essere in attesa del verdetto finale per
biadene Docg Prosecco Superiore
ne di complessità e finezza.
il riconoscimento a Patrimonio Une-
dry Millesimato, vino che coinvolge
B cod 52360
sco.
con la sua spiccata aromaticità e ro-
Principio cardine della filosofia
tondità, conferitegli da una intensa
aziendale è una produzione focalizza-
espressione di aromi garantita anche
ta unicamente sulla tipologia Valdob-
dalla favorevole disposizione dei vi-
Italia a Tavola · novembre 2017
sti del consumatore che ricerca l’unio-
Col Vetoraz Spumanti strada delle Treziese 1 - 31049 S. Stefano di Valdobbiadene (Tv) Tel 0423 975291 - www.colvetoraz.it
Vino
Honor bianco e rosé Il 2017 per Astoria è importante perché segna i 30 anni del marchio. Fedele al suo spirito anticonformista, le bollicine celebrative e alternative sono due spumanti completamente nuovi, creati con uve della Doc Venezia
A
storia Vini è uno dei marchi di
tà maggiore rispetto al tradizionale Pro-
sign, che richiama la “V” di Venezia. Il ri-
Prosecco più conosciuti nel mon-
secco, per abbinarsi al famoso dessert a
ferimento alla Serenissima, già presente
do, ma i suoi titolari, Paolo e Gior-
base di mascarpone e savoiardi.
in una selezione di Prosecco Astoria,
gio Polegato, non amano adagiarsi sugli
Ma il 2017 di Astoria è segnato so-
allori, cercano sempre strade nuove.
prattutto dall’esordio della linea Honor,
chetta dalla forma particolare, sottile ma
Una creatività che si esprime nella cura
nata per celebrare i 30 anni del marchio,
ricca di piccoli dettagli preziosi, come i
e nel miglioramento costante dei vini più
che comprede: lo Spumante bianco
decori tratti dalla bandiera di San Marco.
tradizionali (confermati i “cinque grappo-
“Cuvée Honor” Venezia Doc, che si ca-
Insieme, il motto in veneto “El tempo xe
li” Bibenda 2018 per l’Arzanà Superiore
ratterizza per un sapore morbido ed
oro”, il tempo è oro, un invito a guardare
di Cartizze Docg) fino alla proposta di
equilibrato, in cui la Glera incontra un’im-
già oltre le celebrazioni, al prossimo fu-
vini nuovi che esaltino tutte le potenzia-
portante componente di Chardonnay,
turo. Astoria è pronta infatti con la quarta
lità del territorio trevigiano.
donandogli maggiore eleganza, struttu-
generazione di viticoltori, i figli di Paolo e
viene ripreso poi in tutti i dettagli: un’eti-
L’ultimo in ordine di tempo è il “Tira-
ra e longevità; e l’Honor Rosé Venezia
Giorgio, già impegnati a imparare dalla
misù” Spumante Italiano, nato dalla col-
Doc, un extra dry rosé in cui le uve sono
tradizione e ad arricchirla con energie e
laborazione con la Tiramisù World Cup
quelle del Pinot nero e del Raboso, viti-
idee sempre nuove. B cod 52457
di Treviso. L’obiettivo è accompagnare il
gno che trova il suo habitat naturale sui
celebre e internazionale dolce del terri-
terreni sassosi a ridosso del fiume Piave.
torio con una bollicina altrettanto tipica,
A caratterizzare gli Spumanti Honor
con un grado zuccherino e un’aromatici-
anche l’elegante nuova bottiglia di de-
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Vino · Bollicine per le feste
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Millesimato 016 Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore
Virgola Spumante Demi Sec Cantina di Venosa
Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore Millesimato Dry
Uve: 100% Glera Vinificazione: la vendemmia avviene manualmente in settembre con le uve al massimo equilibrio chimico/organolettico a cui fanno seguito la pressatura soffice e la decantazione statica del mosto. La fermentazione primaria avviene in recipienti di acciaio a 16°C con lieviti selezionati autoctoni; prima che questa abbia termine,si trasferisce il vino nuovo, ancora con un alto residuo zuccherino, nell’autoclave per la presa di spuma che avviene senza interruzione della fermentazione primaria Colore: paglierino scarico con riflessi verdognoli Profumo: intenso, fruttato di pesca e melone Sapore: morbido, pieno, armonico Servire a: 5-6°C Gradi: 11.5% vol. Abbinamenti: come aperitivo, con piatti di pesce o con dessert
Uve: 100% Malvasia Vinificazione: l'uva viene raccolta a mano in cassette di legno e pressata direttamente al suo arrivo in azienda. Il mosto fiore viene blandamente filtrato e successivamente la temperatura viene abbassata a ciraca 0°C. La rifermentezione in autoclave si attua solo nei determinati periodi di imbottigliamento Colore: giallo paglierino dorato con spuma fine e persistente Profumo: fresco e intensamente aromatico con soavi noti floreali di acacia Sapore: fruttato ma non stucchevole con tenui sentori di mela e pera acerbe Servire a: 10-12°C Gradi: 11.5% vol. Abbinamenti: antipasti di pesce o torte salate, primi con salse bianche e cremose, secondi di pesce, carni bianche o uova
Uve: 100% Glera Vinificazione: in bianco con pressatura soffice delle uve, fermentazione con decantazione statica e fermentazione a temperatura controllata. Presa di spuma 30-40 giorni, rifermentazione in autoclave Affinamento: 1-3 mesi Colore: giallo paglierino con riflessi verdi, spuma cremosa, perlage fine e persistente Profumo: floreale di rosa, agrumi, acacia e fruttato di pesca bianca, pera e mela Sapore: elegante, aromatico e di struttura rotonda Servire a: 8°C Gradi: 11.5% vol. Abbinamenti: ideale per brindisi e festeggiamenti, adatto ad ogni momento della giornata
Astoria Vini via Crevada - 31020 Refrontolo (Tv) Tel 0423 6699 www.astoria.it
Cantina di Venosa via Appia 86, 85029 Venosa (Pz) Tel 0972 36702 www.cantinadivenosa.it
Col Vetoraz Spumanti strada delle Treziese 1 - 31049 S. Stefano di Valdobbiadene (Tv) Tel 0423 975291 - www.colvetoraz.it
Italia a Tavola · novembre 2017
Bollicine per le feste · Vino
Rotari Alperegis Extrabrut Trentodoc
Cartizze Superiore di Valdobbiadene Dry
Uve: 100% Chardonnay Vinificazione: la prima fermentazione del vino avviene in acciaio e in piccola percentuale in barrique con tostature leggere, segue la seconda in bottiglia sui lieviti per oltre 48 mesi Colore: giallo tenue con sfumature paglierine molto delicate Profumo: note intense di frutta matura, mela golden, ananas. Aromi di crosta di pane. Finale con note di frutta secca, noci Sapore: intenso, fragrante ed equilibrato con stile asciutto e minerale Servire a: 6-8°C Gradi: 12.5% vol. Abbinamenti: ottimo a tutto pasto, adatto con crudità di mare, ricchi piatti a base di pesce, risotti e secondi piatti anche a base di carne
Uve: 100% Glera Vinificazione: le uve provengono da vigneti di proprietà nella zona di Area Cartizze, Valdobbiadene. Vinificazione in bianco, con pressatura soffice e resa massima 70%, rifermentazione con metodo Charmat (autoclave) Colore: giallo paglierino scarico brillante, con perlage vivace e persistente Profumo: leggermente aromatico con sentori di fiori e frutta matura Sapore: amabile, armonico, setoso e gradevolmente aromatico Servire a: 8-9°C Gradi: 11.5% vol. Abbinamenti: vino da dessert, accompagna bene i dolci secchi, eccezionale per tutte le occasioni importanti
Mezzacorona via del Teroldego 1/E - 38016 Mezzocorona (Tn) - Tel 0461 616399 www.mezzacorona.it
Marsuret azienda agricola via Barch 17 - 31049 Guia di Valdobbiadene (Tv) - Tel 0423 900139 www.marsuret.it
Dalle colline del Cartizze il “Dry” di Marsuret Il Cartizze è un fazzoletto di terra di 106 ettari, racchiuso nell’anfiteatro naturale del comune di Valdobbiadene, dove la varietà Glera ha trovato un ambiente ideale per esprimere il massimo dalla propria unicità. Su queste colline la natura, la tradizione e la volontà dell’uomo lasciano da sempre un segno di eleganza ed eccellenza che ben si ritrovano nel Cartizze Marsuret. Solo la migliore uva, vendemmiata a mano ad inizio ottobre, viene vinificata e spumantizzata nella nuova e moderna cantina per produrre il famoso e premiato Valdobbiadene Docg Superiore di Cartizze “Dry”. Ultimi in ordine di tempo i riconoscimenti come “Miglior Prosecco” nell’Annuario dei migliori vini italiani 2016 di Luca Maroni, “Primo Miglior Prosecco” nell’Annuario 2017, il premio “5 Star Wines” nel concorso internazionale del Vinitaly e la Gold medal nel “Gilbert & Gaillard International Competition 2017”. Come aperitivo o con il tradizionale panettone, il Cartizze Marsuret è un classico per tutti i momenti di convivialità nel periodo natalizio. Disponibile quest’anno anche in versione magnum 1,5 litri, la preziosa confezione in legno è un regalo prestigioso e di sicuro effetto. B cod 52600
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Vino · Bollicine per le feste
Dom Pérignon Champagne Vintage 2009 Brut
Dom Pérignon Champagne Rosé Vintage 2005 Brut
Dom Ruinart Champagne Blanc de Blancs 2006 Brut
Le condizioni climatiche di inizio anno sono per lo più poco favorevoli. L’inverno è rigoroso, la primavera mite e piovosa. La fioritura si rivela difficile, la pressione della peronospora è forte. Gli episodi temporaleschi di luglio fanno temere un deperimento delle uve, ma il mese di agosto è assolutamente perfetto. Il tempo si mantiene secco e caldo fino alla vendemmia. La raccolta inizia il 12 settembre. Al naso note di guava e scorza di pompelmo verde e speziato si fondono a quelle di frutta con nocciolo, pesca bianca e nettarina. Il vino respira, il tutto è completato da note di vaniglia legnosa e brioche calda delicatamente tostata. Le note fruttate sono maestose, mature, carnose e profonde. Al di là della ricchezza e di una certa voluttà, è l’impressione di coerenza che domina.
Un'annata dai forti contrasti, globalmente calda e secca. L’iniziale entusiasmo dato dalla calura di agosto è stato temperato dalla frescura e dalle piogge di settembre. Alla vendemmia si è resa necessaria una drastica selezione per ottenere infine un raccolto limitato ma di eccezionale qualità, con una maturità aromatica senza pari. La vendemmia è iniziata il 14 settembre. Al naso note tropicali, come la guava e la foglia di curry, si fondono a quelle più classiche di scorza di limone e frutta a nocciolo molto matura. A completare il tutto, gli accenni di cacao e spezie torrefatte. La vinosità è tonica, la ricchezza iniziale si espande e si afferma, rivelando una maggiore corposità, solidità e struttura. La persistenza in bocca è notevole, con delicati accenni di liquirizia e note amare di arancia rossa.
Assemblaggio Chardonnay in purezza, proveniente unicamente dai Grand Cru (63% della Côte des Blancs e 37% delle pendici settentrionali della Montagne de Reims). Dom Ruinart 2006 presenta un colore verde-giallo molto pallido, con riflessi argentati. Piuttosto tenue ed elegante al naso, presenta un palato molto fresco e fruttato, combinato con note floreali di cedro, frutta con nocciolo e frutti bianchi maturi, assieme a fiori di tiglio e mughetti. Queste note molto fresche e delicate si ritrovano nel palato, completate da aromi leggermente tostati e di brioche, tipici dello stile Dom Ruinart. L’annata 2006 si esprime in un equilibrio molto delicato, elegante e arioso, che dona una naturale dolcezza accentuata da un dosaggio particolarmente basso. Il finale offre deliziose note agrumate, con un’acidità vellutata. Ideale con pesci a carne bianca o i crostacei lessati, insaporiti con erbe aromatiche.
Moët Hennessy Italia via Tonale 26, 20125 Milano Tel 02 6714111 www.moethennessy.it
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Vino
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Vino
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Bollicine per le feste · Vino
Dom Ruinart Champagne Rosé 2004 Brut
Krug Champagne Grande Cuvée 164ème Édition
Krug Rosé Champagne 21ème Édition Brut
L’assemblaggio è stato composto con l’ 81% Grand Crus Chardonnay - 69% del quale proviene dalla Côte des Blancs (Avize, Cramant, Le Mesnil-surOger) e 31% dalla Montagne de Reims (Puisieulx, Sillery) - con l’aggiunta di un 19% di vino rosso Pinot Noir, proveniente unicamente dal Cru di Sillery. Ha un bel colore rosato, con delicati riflessi ramati che diventano quasi rosa. Al naso è delicatamente aromatico, caratterizzato da note di frutti rossi dolci e molto maturi: gelatina di lamponi, ribes rosso e fragole selvatiche. Il palato aromatico è completato da fresche note floreali di rose, con una leggera mineralità (pietre bagnate). Il Millesimato del 2004 ha un’impronta nitida e frizzante, che segna il palato, donando al finale una freschezza tagliente. Si accompagna sia con i piatti a base di pesce che con quelli di carne (pollame e vitello in particolare).
Krug Grande Cuvée è il primo Prestige Champagne ricreato ogni anno, al di là del concetto di millesimato. L’assemblaggio di vini provenienti da tante annate diverse conferisce a Krug Grande Cuvée la sua pienezza unica di gusti e aromi, impossibile da esprimere con vini di un solo anno. Il numero di ciascuna Édition può essere usato come riferimento per collezionare bottiglie e degustarle in futuro. L’intera storia di ciascuna bottiglia è rivelata mediante il suo Krug iD, le sei cifre sull’etichetta posteriore. Un leggero colore dorato e un perlage fine e vivace che contiene una promessa di piacere. Aromi di fiori schiusi, di agrumi maturi e canditi oltre che di marzapane e pan di zenzero. Gusti di nocciola, torrone, zucchero d’orzo gelatine di agrumi, mandorle, brioche e miele.
Già a prima vista, il delicato color rosa pallido di Krug Rosé, è una promessa di eleganza. Alletta il naso con aromi di rosa canina, prosciutto stagionato, more di gelso, ribes rosso, peonia, pepe e pompelmo rosa. Infine, delizia il palato con delicati sapori di miele, agrumi e frutta secca, offrendo poi un lungo finale esaltato dal suo fine perlage. Krug Rosé esprime un’ampia gamma di eleganti note e rivela sorprendente ampiezza e profondità, eseguendo una composizione musicale sensuale e audace. È l’unico Champagne Prestige Rosé miscelato con vini provenienti da tre varietà d’uva e annate diverse. L’aggiunta del vino rosso Pinot Noir a macerazione tradizionale infonde una tonalità seducente, una notevole lunghezza e carattere speziato.
Moët Hennessy Italia via Tonale 26, 20125 Milano Tel 02 6714111 www.moethennessy.it
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Vino · Bollicine per le feste
Veuve Clicquot La Grande Dame 2006 Champagne Brut
Veuve Clicquot La Grande Dame 2006 Champagne Brut
Veuve Clicquot Extra Brut Extra Old Champagne
La Grande Dame è un assemblaggio esclusivo di 8 Grand Cru storici: Aÿ, Bouzy, Ambonnay, Verzy e Verzenay per il Pinot Noir (53%); Avize, Oger e Le Mesnil-sur-Oger per lo Chardonnay (47%). Il colore è intenso, con bagliori dorati. Il perlage molto fine ed esuberante. Rivela al naso un sottofondo salino e minerale, seguito da aromi floreali (acacia, peonia), note di frutta fresca (pesca, pera) e, infine, note più abbrustolite di nocciola e mandorle tostate. Agitando il bicchiere, il bouquet diventa ricco e voluttuoso, con sentori di brioche, torrone, zenzero e conserva di limoni. Al palato, il vino è rotondo e corposo, con una struttura fresca e setosa. La mineralità del gesso risuona con vivacità nella struttura carnosa e contribuisce a creare un lungo finale. Un bicchiere dalla capienza generosa non potrà che renderne la degustazione ancora più seducente.
L’assemblaggio è composto dal 60% di Pinot Noir dei Grand Cru di Aÿ - nella Grande Vallée de la Marne - e Verzenay, Verzy, Ambonnay e Bouzy - nella Montagne de Reims. Il rimanente 40% dell’assemblaggio è costituito da Chardonnay proveniente da tre Grand Cru: Avize, Oger e Le Mesnil-sur-Oger, nella Côte des Blancs. La Grande Dame Rosé 2006 si ottiene aggiungendo il 15% di vino rosso prodotto dall’uva Pinot Noir del Clos Colin Il colore è intenso, con riflessi ramati. Il perlage molto fine ed esuberante, rivela al naso un sottofondo salino e minerale, seguito da note di frutti rossi e ancora aromi tostati di nocciole, fave di cacao e spezie dolci. Al palato, il vino è rotondo e corposo, con una struttura fresca e setosa. I tannini sono ancora presenti e invitano all’abbinamento con piatti ricchi di consistenza, per farlo risaltare al meglio.
Prodotto interamente con vini di riserva di sei annate (1988, 1996, 2006, 2008, 2009 e 2010) scelti per la loro freschezza, generosità e struttura. Colore intenso, con bagliori dorati. Una volta liberate nel bicchiere, le sue finissime bollicine creano un perlage di delicata eleganza. Le note olfattive iniziali colpiscono per intensità, ricchezza e ampiezza. Si individuano sentori di frutti estivi maturi e delicate note di lievito insieme ad agrumi canditi, ammorbiditi dall’aroma tostato che è sempre un segno distintivo. Al palato, l’attacco è potente e setoso, poi prevalgono freschezza, mineralità e purezza. In bocca, esse si uniscono in un finale di grande lunghezza con sprazzi di salinità. Extra Brut Extra Old ha tanto la freschezza richiesta per un aperitivo che la profondità necessaria per accompagnare un pranzo.
Moët Hennessy Italia via Tonale 26, 20125 Milano Tel 02 6714111 www.moethennessy.it
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Italia a Tavola · novembre 2017
Vino
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Vino
Ricette per le feste Terrina di cacciagione con zucca gialla piccante e cavolo rosso
Silvia Baracchi IL FALCONIERE Località San Martino a Bocena 370 - 52044 Cortona (Ar) Tel 0575 612679 - www.ilfalconiere.it
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Italia a Tavola · novembre 2017
Ingredienti per 2 persone Per la terrina: 500 g di capriolo, 1 cipolla, 1 costa di sedano, 1 carota, 2 foglie di alloro, 1 bacca di ginepro, 3 foglie di salvia, 1 fetta alta di pancetta tesa, 10 fettine di lardo di Colonnata, ½ bicchiere di vino rosso, 1 spicchio di aglio, 3 cucchiai di olio evo, ½ l brodo di carne, 100 g di burro chiarificato Per le verdure: 100 g zucca gialla, 100 g di cavolo rosso, olio evo, sale e pepe, 1 cucchiaio di aceto di lampone, 300 ml acqua, 2 cucchiai di zucchero, 1 pizzico sale, 1 peperoncino Preparazione: fate un battuto di sedano, carota e cipolla e in una casseruola rosolatelo in olio evo insieme alla pancetta tagliata a cubetti. Lavate e tagliate a pezzi la selvaggina. Asciugatela e mettetela a cuocere nel soffritto. Condite con sale e pepe, la bacca di ginepro schiacciata, alloro e salvia. Quando sarà ben rosolata, sfumatela con il vino rosso. Lasciate evaporare. Aggiungete il brodo di carne durante la cottura, la carne dovrà risultare sempre umida e sugosa. Cuocete per circa 1 ora e mezzo a fiamma bassa. Lasciate intiepidire e frullatela in un robot da cucina, insieme a del burro chiarificato, fino ad una consistenza fine e cremosa. Foderate con il lardo di Colonnata una terrina della forma preferita, riempite con il composto di selvaggina, richiudete con il lardo e lasciatela in frigorifero per almeno 2 ore. Preparate ora le verdure, tagliate la zucca a fettine sottili e metterla a macerare in uno sciroppo caldo fatto con acqua, zucchero, sale e peperoncino per almeno 2 ore. Lavate e tagliate finemente il cavolo rosso e condite con olio, sale, pepe e aceto di lamponi. Componete il piatto usando tutta la vostra passione e fantasia, i colori saranno vivaci, con contrasti sia di sapore che di piacevoli cromatismi. Abbinamenti: Champagne Cuvée Louise 2004 (vedi pagina 94)
Vino
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Vino
Pietro Leemann JOIA via Panfilo Castaldi 18 - 20124 Milano Tel 02 29522124 - www.joia.it
Ricette per le feste Oh Mio Caro Pianeta Ingredienti per 4 persone 200 g coste, 100 g pangrattato, 10 g olio di sesamo tostato, 30 g farina, 50 g carote, 100 g sedano rapa, 50 g cavolo rosso, 100 g zucca, 50 g porri, 50 g sedano verde, 10 g rosmarino, 5 g scorza d’arancia grattugiata, 20 g miele di castagno, 2 g agar agar, 80 g burro, 10 g farina di riso, 4 foglie di verza, 100 g zucchero, 100 g yogurt, 10 g erba cipollina, sale, pepe Preparazione: separare le foglie delle coste dai gambi e tagliare entrambe le parti a cubetti, cuocere le foglie per 2 minuti in acqua bollente salata e successivamente i gambi nella stessa acqua per 6 minuti. Mescolarle tra di loro e condirle con l’olio di sesamo tostato. Dividerle in 4 stampi di 8 cm di diametro, formare delle cialde tonde e congelarle. Mescolare la farina con 50 g d’acqua, intingervi le cialde e impanarle. Ricongelarle, cuocerle poi in olio a 180°C per 5 minuti. Tagliare le verdure a cubetti, farle sudare in padella senza olio e con un pizzico di sale fino a quando saranno ben cotte. Frullarle e passarle al setaccio, condirle con il rosmarino tritato fine, il burro e la scorza d’arancia. Portare l’agar agar a ebollizione con 200 g d’acqua, mescolando continuamente. Quando sarà ben sciolto, ridurre facendo evaporare l’acqua fino a 100 g, passare al colino fino e versare nel preparato di verdure. Versare in uno stampo e far rapprendere in frigorifero. Tagliare a fette spesse 2 cm, passare nella farina di riso e arrostire in una padella ben calda e poco unta per 2 minuti da un lato e 2 dall’altro. Portare a ebollizione 100 g di acqua e, con lo zucchero, cuocervi le foglie di verza per 6 minuti, toglierle dal liquido e lasciarle raffreddare. Imburrare 4 cupole di alluminio di 10 cm di diametro e 10 di altezza, appoggiarvi sopra le foglie di verza e asciugare in forno a 70°C per 2 ore. Presentazione: mescolare lo yogurt con l’erba cipollina tagliata fine. Versarlo sul fondo del piatto, appoggiarvi sopra la cialda bollente, il paté caldo, coprire con una foglia di verza croccante e servire. Abbinamenti: Champagne Veuve Clicquot Extra Brut Extra Old (vedi pagina 108)
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Italia a Tavola · novembre 2017
STANCO DEI SOLITI CUBETTI?
DA OGGI LA TUA FANTASIA NON HA PIÙ LIMITI
Modalità di preparazione:
LE 4 REGOLE DA SEGUIRE PER UN RISULTATO ECCEZIONALE!
Grandi Panieri presenta la linea di verdure surgelate “Foglia a Foglia”. Agrifood Abruzzo-Covalpa è stata la prima azienda italiana a produrre con questo innovativo metodo, che permette di mantenere intatte le foglie delle verdure e preservare le qualità del prodotto fresco. Foglia a Foglia garantisce alta qualità delle materie prime e provenienza 100% italiana, certificata da una filiera chiusa e controllata. La gamma comprendee un assortimento assortim mento m ento completo: SPINACI BIETE ERBETTE BIETE A COSTE CICORIA
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CIME DI RAPA/FRIARIELLI
FAI RINVENIRE
VERZA
I risultati migliori per conservare tutta la qualità di Foglia a Foglia si ottengono scongelando le porzioni, prima di prepararle e condirle nel modo desiderato. In alternativa, è possibile prepararle con cottura a vapore (6 minuti), a microonde (2 minuti a 750W), o in padella (4 minuti per lato).
2
CONDISCI
Perfora leggermente la porzione in modo che il condimento penetri all’interno; spennella con un’emulsione di olio, limone e sale o con un condimento a piacere.
3
GUARNISCI
Crea un contorno fantasioso guarnendo la porzione con gli ingredienti che preferisci.
4
SERVI
Ecco un suggerimento di come puoi servire un contorno di sicuro successo: Spinaci Foglia a Foglia e pomodori glassati al forno (15 minuti a 120°C) con crema di formaggio aromatizzata al timo e salsa al formaggio sul piatto.
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AGRIFOOD ABRUZZO S.r.l. Sede: Via San Bernardino, 196 - 25018 Montichiari (BS) - Tel. 030 99 815 30 Fax 030 99 815 20 – email: info@agrifood.it - www.agrifood.it - Stabilimento: Borgo Strada 14 - 67043 Celano (AQ)
Vino
Ricette per le feste Gamberi al rum e arancia d’inverno
Peter Brunel BORGO SAN JACOPO Borgo San Jacopo 62 - 50125 Firenze Tel 055 281661 - www.lungarnocollection.com
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Italia a Tavola · novembre 2017
Ingredienti per 1 porzione 5 gamberi rossi, 5 nocciole, 2 nocciole grattugiate, 40 g gelatina di mela e rum, 1 cucchiaio di olio in polvere, polvere di tè affumicata, germogli Per i gamberi macerati al rum: 5 gamberi rossi, 10 g rum, 10 g olio extravergine Pianogrillo Pulire i 5 gamberi rossi e con un coltellino inciderli sulla parte interna per tutta la lunghezza, inserire i gamberi con rum e olio in un s.v., abbattere di temperatura e stoccare nella mise in negativo. Per la gelatina di mela e rum: 200 g succo di mela, 1 g acido citrico, 15 g rum (18 anni Flor de Cana), 2 fogli di gelatina da 4 Miscelare a caldo e abbattere d temperatura, stoccare nella mise Per i germogli: 10-12 foglie germogli di prezzemolo, 5 ciuffi di finocchietto nero, 5 pezzi di petali di fiore Per la polvere d'olio: maltodestrina, olio extra Pianogrillo particella 34 cru Miscelare con un contagocce l'olio extra alla moltodestrina incorporando aria, stoccare in un contenitore ermetico e mantenere nella mise Presentazione: adagiare alla base del piatto i gamberi, aggiungere la gelatina a semicerchio le nocciole, la nocciola grattugiata, la polvere d'olio, il tè affumicato e i germogli Abbinamenti: Krug Rosé Champagne 21ème édition Brut (vedi pagina 107)
Vino
Da più di trent’anni Royale® è protagonista a fianco dei migliori chef del mondo, nel raggiungere giorno dopo giorno eccellenza e standard qualitativi senza precedenti. Un impegno che si traduce non solo in una continua ed appassionata ricerca di forme artistiche, ma anche nello sviluppo di un proprio concept.
Materia è forza, energia, determinazione. Piatti unici, modellati a mano, mai uguali tra di loro.
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Vino
Ricette per le feste Risotto Arlecchino
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Italia a Tavola ¡ novembre 2017
Ingredienti per 4 persone 320 g riso carnaroli, 100 g burro, 100 g Grana Padano Riserva, 5 g erba cipollina, succo di 1/4 di limone, 1 l brodo vegetale, sale Preparazione: tostare il riso privo di grassi, bagnare con vino bianco e lasciar sfumare. Salare (poco) e cuocere per 9-11 minuti sommerso di brodo bollente. A fine cottura fuori dal fuoco si manteca con burro, Grana, erba cipollina e succo di limone. Per la finitura della ricetta nel piatto: si adagiano i colori in questo modo. - Salsa di peperone (peperone rosso arrostito a 180°C per 20 minuti , pelato e frullato aggiustandolo di sapore con sale e olio) - Pesto genovese (tradizionale reso fluido frullandolo) - Olive taggiasche conservate, tagliate a pezzi - Acciughe setacciate a forma di quenelle piccolissime - Scaglie di Grana Padano Riserva - Salsa al curry tradizionale - Carote selvatiche condite con olio sale e menta - Pinoli freschi Sopra ai colori si serve il risotto Abbinamenti: Dom Ruinart Champagne Blanc de Blancs 2006 Brut (vedi pagina 104)
Vino
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Vino
Ricette per le feste Tagliolini con ricciola, limone verdello e vellutata di porro al basilico
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Italia a Tavola · novembre 2017
Ingredienti per 4 persone Per i taglioni: 250 g farina di semola, 1 dl acqua Per la salsa: 200 g ricciola sfilettata, 1 limone verdello, 3 dl fumetto di pesce, timo, aneto, olio evo, sale Per la vellutata: 1 porro, 3 dl latte fresco, 20 foglie grandi di basilico, olio evo, sale Preparazione: impastare la farina con l’acqua fino ad ottenere un impasto liscio. Lasciare riposare e tirare i tagliolini. Tagliare la ricciola a cubetti, saltare in padella con olio evo, sistemare di sale, unire il fumetto e le erbette tritate. In una pentola stufare il porro con l’olio evo, aggiungere il latte e portare a cottura, sistemare di sale, unire il basilico, frullare e passare a stamina. Cuocere i tagliolini in acqua bollente salata, scolare al dente e mantecare con la salsa di ricciola, grattugiare la buccia del limone (solo la parte verde del limone). Impiattare e versare della vellutata di porro e basilico. Abbinamenti: Krug Champagne Grande Cuvée 164ème Édition (vedi pagina 107)
Vino Managed by PlanHotel Hospitality Group
Enjoy Real Hospitality Maldive
Kenya - Maldive - Mozambico - Zanzibar
diamondsresorts.com novembre 2017 ¡ Italia a Tavola 119
Vino
Ricette per le feste Gnocchi di patate, salsa all’acciuga e anguilla affumicata
Davide Maci THE MARKET PLACE via Gerolamo Borsieri 21a - 22100 Como Tel 0312 70712 - www.themarketplace.it
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Italia a Tavola · novembre 2017
Ingredienti per 10 persone Per gli gnocchi: 500 g patate Ratte, 75 g farina, 100 g semola, 2 tuorli d’uovo, 1 uovo intero Per la salsa all'acciuga: 7 scalogni, 750 g vino bianco, 2 l panna, 8 g sale, 12 acciughe, 1 l brodo di pesce Preparazione Per gli gnocchi: cuocere le patate in forno in un cartoccio di stagnola, le patate devono essere bucate prima con una forchetta. Passarle al setaccio. Impastare con il resto degli ingredienti, lasciare riposare l’impasto per 30 minuti. Formare gli gnocchi e sbianchirli Per la salsa all'acciuga: ridurre il brodo di pesce, ridurre la panna, a fuoco forte, per non far prendere un colore giallo. Preparare un infuso con vino bianco e scalogno, unire il brodo all’infuso filtrato, poi unire la panna. Mettere tutto nel termo mix con le acciughe. Filtrare Preparazione: con una mandolina preparate 6 fettine di rapanello e 6 di rapa rossa di circa 1,5 cm per persona. Dal filetto di anguilla tagliate dei cubetti di circa 0,5 cm. Scaldate la salsa all’acciuga ed emulsionatela al mixer con delle gocce di limone, versatela sulla base del piatto. In una casseruola rinvenite gli gnocchi in brodo vegetale e olio extravergine, disponeteli sulla salsa, terminate con le rape condite leggermente con vinaigrette e l’anguilla affumicata. Abbinamenti: Millesimato 016 Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore Astoria (vedi pagina 102)
Vino
Ricette per le feste La pizza si veste di Natale Ingredienti Impasto (per 6 persone): 1 kg di farina semintegrale, 1 kg di farina integrale, 4 g di lievito di birra, 80 g di olio evo, 50 g di sale, 1.200 g di acqua. Preparare la sera prima l'impasto e riporlo in una stanza a temperatura di circa 16/18°C per ottenere una totale lievitazione Per la farcitura: una zucca, un rametto di rosmarino, mezza cipolla, una patata, 250 g formaggio vaccino bio alla santoreggia e miele (Forme d'autore di Antonello Egizi), 50 g di uva passa, semi di zucca, bacche di goji, qualche rametto di santoreggia, olio, mezzo kg di mozzarella, una tritata di pepe aromatico. Preparazione: pulire e stufare la zucca con una patata insieme al rosmarino e la cipolla per circa 20 minuti. Una volta cotta frullare il tutto togliendo il ramo di rosmarino. Tagliare a quadretti il formaggio. Riporre l'impasto su teglie tonde e lasciarle lievitare per circa un'ora, poi mettere in forno cospargendo di mozzarella e cuocere per circa 6 minuti a 300°C. Una volta cotta tagliare in otto spicchi la pizza. Mettere la crema di zucca in una bottiglietta topping e farcire eseguendo per ogni fetta uno zig zag. Procedere mettendo ad ogni fetta uno o due quadretti di formaggio, qualche seme di zucca, due o tre bacche di goji e un rametto di santoreggia, un giro di olio ed una tritata di pepe aromatico. Abbinamenti: Virgola Spumante Demi Sec Cantina di Venosa (vedi pagina 102)
Marzia Buzzanca PERCORSI DI GUSTO viale Croce Rossa 36 - 67100 L’Aquila Tel 0862 411429 - www.percorsidigusto.com
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Ricette per le feste Trota marinata, cipolla in carpione, barbabietola e salsa agra di uova di trota
Alfio Ghezzi LOCANDA MARGON via Margone di Ravina 15 - 38123 Trento Tel 0461 349401 - www.locandamargon.it
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Italia a Tavola ¡ novembre 2017
Ingredienti Per la trota: 500 g filetto di trota, 55 g zucchero, 50 g sale, pepe in grani, aneto Per la crema di barbabietola: 200 g barbabietola cotta a vapore, 45 g mollica di pane bianco, 60 g olio extravergine, 8 g aceto di miele Per la salsa agra: 50 g uova di trota, 40 g acqua, 10 g riduzione di aceto (ottenuta partendo da 100 g aceto con 1/2 scalogno, 1 aglio, pepe nero), 50 g burro chiarificato, 40 g patate Per le cipolle (1 rondella a testa): 2 cipolle rosse (125 rondelle), 0.6 cl aceto rosso, 1 dl vino rosso, 4 dl acqua, 4 g sale grosso, alloro, pepe in grani, timo Per finitura: 12 petali di begonia, 8 rametti di achillea, 4 ossalide di bosco Preparazione Per la trota: utilizzate dei filetti gia spinati, praticate delle piccole incisioni sulla pelle quindi conditeli con il mix di sale e zucchero, aggiungete anche il pepe schiacciato e l'aneto e lasciateli in marinatura per 36 ore avendo cura di rigirarli ogni 8 ore. Passato questo tempo lavateli, tamponateli e ricavate delle porzioni da 60 g. Per la crema di barbabietola: frullare tutti gli ingredienti fino ad ottenere una crema liscia quindi riporre in una tasca da pasticceria e riservare in frigorifero Per la salsa agra: frullare tutti gli ingredienti al bimby per 5 minuti a 80°C, filtrare il tutto e porre in una tasca da pasticceria. Per le cipolle: affettare le cipolle a rondelle spesse 3 mm. Sistemarle delicatamente in un sacchetto del sottovuoto, inserire il liquido aromatico, sottovuotare e cuocere 75 minuti a 100°C vapore Presentazione: disponete la trota nella parte alta del piatto, posizionate la cipolla sulla trota e acompagnate con le due salse, mettete anche l'amaranto soffiato e terminate con i fiori e le erbe. Abbinamenti: Ferrari PerlÊ Zero (vedi pagina 98)
Vino
Ricette per le feste Baccalà accomodato alla ligure
Eugenio Boer ESSENZA RISTORANTE via Marghera 34 - 20149 Milano Tel 02 4986865 - www.essenzaristorante.it
Ingredienti Per il baccalà: 500 g filetto di baccalà dissalato, 40 g olio extravergine di oliva, sale e pepe Per le patate condite: 600 g patate Bintje, 20 g olio extravergine di oliva Taggiasca, sale e pepe nero Per la salsa di pomodoro: 500 g di pomodori San Marzano, 1 cipolla bionda, 50 g di concentrato di pomodoro, 30 g olio extravergine di oliva Taggiasca, sale e pepe nero di mulinello Per la crema di olive Taggiasche: 100 g di olive Taggiasche, 20 g acqua, 1 g xantana Per la crema di aglio nero: 10 spicchi di aglio nero fermentato, 1 cucchiaio di salsa di soia, 1 cucchiaio di miele di acacia, 80 ml di brodo di pollo Per la sfoglia di pomodoro: 100 g di concentrato di pomodoro, 5 g di olio extravergine di oliva, 5 g di aceto di vino rosso, ½ misurino xantana Per la finitura: 10 g di pinoli Preparazione Per il baccalà: dividere il filetto di baccalà in 8 pezzi da 60 g l'uno e mettere in sacchetti sottovuoto con sale, pepe e olio Per le patate condite: lavare bene le patate e metterle a cuocere su un letto di sale grosso in forno a 165° per 30 minuti, pelarle e schiacciarle con una forchetta, condire bene con sale, pepe nero e olio extravergine Per la salsa di pomodoro: fare la salsa di pomodoro facendo cuocere la cipolla con olio e un mestolo di brodo vegetale; aggiungere un cucchiaio di concentrato di pomodoro, i pomodori, sale e pepe. Far cuocere per circa 30 minuti e frullare con abbondante olio extravergine Per la crema di olive Taggiasche: scolare le olive, sciacquarle leggermente e frullarle. Setacciare e rifrullare la xantana per addensare la tapenade ed eliminare l'olio in eccesso. Per la crema di aglio nero: frullare l'aglio, la salsa di soia, il miele e il brodo con 1 g di xantana Per la sfoglia di pomodoro: frullare tutti gli ingredienti insieme e stendere su fogli di silpat o di carta forno e far asciugare a 65 gradi per 3-4 ore nel disidratatore. Presentazione: per finire il piatto fare dei punti delle tre creme, con l'aiuto di un coppa pasta mettere le patate condite calde. Adagiarci due pezzi a porzione di baccalà cotto nel roner a 65 gradi per 7 minuti, 4 pinoli, 2 cucchiai di salsa di pomodoro rimasta e le sfoglie di pomodoro spezzattate. Abbinamenti: Rotari Alperegis Extrabrut Trentodoc (vedi pagina 103)
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Vino
Franco Aliberti LA PRESÉF via Lungo Adda 12 - 23016 Mantello (So) Tel 0342 680846 - www.lafiorida.com
Ricette per le feste Castagneto Ingredienti Per il cremoso al cioccolato bianco, rosmarino, alloro e artemisia: 250 g panna, 475 g cioccolato bianco, 500 g panna, 30 g foglie di alloro, 20 g rosmarino, 50 g distillato di artemisia Per la crema gelata di castagne affumicate: 500 g latte intero, 10 g zucchero, 15 g glucosio in polvere, 22 g zucchero invertito, 70 g panna di affioramento, 15 g latte in polvere, 300 g castagne arrostite sulla brace e affumicate Per le meringhe di acqua al ginepro: 150 g acqua oligominerale, 10 g albumina, 50 g isomalto, 50 g glucosio, 18 g ginepro Per il morbido di castagne: 125 g (n° 7) tuorli, 45 g zucchero, 1 g sale, 125 g olio extravergine, 45 g panna, 125 g albume, 100 g zucchero, 125 g farina di castagne, 7 g lievito chimico Per la polvere di funghi secchi: 50 g funghi porcini, 30 g trombette da morto, 20 g chiodini Procedimento Per il cremoso al cioccolato bianco, rosmarino, alloro e artemisia: bollire la panna e versare sul cioccolato bianco fuso in microonde o bagnomaria, emulsionare con un mix, aggiungere lentamente la panna fredda, tagliare al coltello il rosmarino, alloro e il distillato di artemisia, aggiungerlo al cremoso e lasciar riposare in frigo per tre ore, filtrare, lasciar riposare in frigo. Per la crema gelata di castagne affumicate: a 4°C unire il latte e il latte in polvere, a 25°C gli zuccheri, a 35°C la panna. Portare a 82°C, mantenere la temperatura per 15 secondi, inserire le castagne e fare riposare 8-10 ore. Frullare tutto accuratamente, passare al colino fine, congelare in un cestino da Pacojet. Per le meringhe di acqua al ginepro: prepare un infuso con l’acqua e il ginepro, chiuderlo in un sacchetto sottovuoto e lasciarlo in infusione a 70°C per 3 ore. Portare a 121°C la miscela composta da 50 g di acqua, 50 di isomalto e 50 di glucosio. Quando lo sciroppo è a 116°C iniziare a montare l’acqua rimanente con l’albumina in planetaria con la frusta. Una volta che lo sciroppo ha raggiunto la temperatura versarlo a filo sull’impasto che monta. Stendere l’impasto sui fogli dell’essiccatore e far seccare la meringa a 65°C per 3 ore. Per il morbido di castagne: montare in planetaria i tuorli con lo zucchero e il sale, nel frattempo unire la panna all’olio, setacciare tutte le polveri. Ottenuta una massa montata, mescoliamo una piccola parte nell’olio, completiamo unendo tutto alla montata. Incorporare delicatamente le polveri setacciate ed infine l’albume semimontato con lo zucchero. Cuocere a 168°C gradi per 30-35 min. Per la polvere di funghi secchi: sbollentare i funghi a vapore per 30 secondi e mettere in essiccatore a 45°C per 48 ore. Una volta ben secchi passare i funghi al frullatore e poi al setaccio fine. Abbinamenti: Cartizze Superiore di Valdobbiadene Dry Marsuret (vedi pagina 103)
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Italia a Tavola · novembre 2017
Vino
Tallarini Grapes & Wines since 1983 via Fontanile, Gandosso (BG) Tel 035 834 003 www.tallarini.com
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Vino
Marzemino Superiore
Novità nelle Riserve Castel Firmian Complessità, longevità e carattere sono i tratti distintivi delle Riserve Castel Firmian di Mezzacorona. Ciò soprattutto grazie ai terreni ricchi di minerali, porfido, gesso e dolomia che donano una forte caratterizzazione territoriale
L
126
a Cantina Mezzacorona è una
passione e amore per la terra e per
Non potevano mancare il Lagrein Ri-
delle più antiche cantine coo-
la vigna.
serva, lo Chardonnay Riserva, il Mül-
perative del Trentino, nasce nel
Attentamente seguiti e curati
ler Thurgau Superiore, proveniente
1904 anno in cui pochi viticoltori de-
dall’enologo Fabio Toscana, matura-
da alcuni tra i migliori vigneti della Val
cisero di cooperare per produrre il
no in cantina rinomati vini bianchi e
di Cembra, e il nuovo Gewürztrami-
vino. Oggi la cantina con i suoi 1.600
rossi ottenuti da vitigni autoctoni e
ner Superiore.
soci e un mosaico di 2.800 ettari di
internazionali, provenienti dai migliori
Accanto ai monovarietali, per la
vigneti - in media poco più di un et-
terroir del Trentino. La Linea “Riserve”
prima volta sono state inserite due
taro e mezzo per ogni socio viticol-
marchiata Castel Firmian nasce all’in-
selezioni, una a base di vitigni a bac-
tore - rappresenta un polo di altissi-
terno di un progetto di valorizzazione
ca bianca, “Assonanza”, e una base
ma qualità produttiva. Una somma di
territoriale; in seguito alla selezione
di vitigni a bacca rossa, “Nerofino”.
micro aziende familiari, affiancate da
di alcuni “Cru” si sono aggiunti nuovi
Mancava però una selezione a bacca
agronomi esperti, che producono uva
protagonisti ai classici Pinot Grigio Ri-
rossa monovitigno: parliamo dunque
in maniera sostenibile, con grande
serva e Teroldego Rotaliano Riserva.
di Marzemino.
Italia a Tavola · novembre 2017
Vino
Il nuovo Castel Firmian Marzemino Superiore Sempre alla ricerca della più alta qualità delle uve, Mezzacorona in seguito ad una speciale zonazione ha selezionato alcuni piccoli vigneti di Marzemino posizionati sulle colline della località di Ala, nella bellissima Vallagarina. L’uva proveniente da queste particolari aree viticole ha reso possibile la realizzazione di un vino ottenuto mediante parziale appassimento delle uve: il Castel Firmian Marzemino Superiore Trentino Doc.
Filiera certificata di qualità sostenibile
le uve e successivamente del vino operata da Valoritalia. Tutto questo ha
Verificata in vigneto la perfetta ma-
Negli ultimi anni l’impegno di Mezza-
reso possibile, a partire dalla vendem-
turazione dell’uva, si procede alla rac-
corona nei confronti della sostenibilità
mia 2017, l’ottenimento del marchio di
colta manuale di una prima frazione
ambientale si è fatto ancora più rigo-
qualità Sqnpi sui vini Doc di Mezzaco-
di grappoli destinati all’appassimento
roso. Tutti i soci Mezzacorona hanno
rona.
in una sala a temperatura e umidità
ottenuto nel 2016 la certificazione
Il vino certificato è frutto di nume-
controllate. Durante tale periodo, che
ministeriale Sqnpi (Sistema di qualità
rosi passaggi e controlli lungo tutto il
dura circa 70 giorni, l’uva matura ed
nazionale per la produzione integrata)
ciclo di produzione, dalla campagna
evolve sprigionando profumi inaspet-
che attesta che tutte le attività in vi-
fino alla fase di imbottigliamento. Tra
tati e sensazioni vellutate. A fine ciclo
gneto rispettano il protocollo. Questo
le molteplici verifiche, i responsabili
i grappoli vengono diraspati e il mosto
è un esempio unico in Italia di coor-
qualità della cantina devono accerta-
ottenuto viene messo a fermentare
dinamento per la produzione di qua-
re e garantire la perfetta tracciabilità
in acciaio. La quota restante di uva ri-
lità integrata sostenibile di migliaia di
di ogni singolo lotto e di ogni singola
mane in vigneto per altri 10-15 giorni;
agricoltori.
bottiglia, a garanzia che il vino proven-
anche in questo caso le uve vengono
Alle verifiche svolte da Csqa (Cer-
lavorate solo in acciaio per mantenere
tified software quality analyst), organi-
intatte le importanti note varietali. Suc-
smo di controllo accreditato alla certifi-
cessivamente le due quote vengono
cazione dei vigneti sulla base dei piani
assemblate e messe a riposare in ac-
di controllo territoriali, si è aggiunta la
ciaio per qualche mese.
certificazione della tracciabilità del-
ga rigorosamente da uve certificate Sqnpi. B cod 52383 Mezzacorona via del Teroldego 1/E - 38016 Mezzocorona (Tn) - Tel 0461 616399 www.mezzacorona.it
novembre 2017 · Italia a Tavola
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Amarone Fieramonte Allegrini Il ritorno di una grande Riserva Un’attesa durata 25 anni, un quarto di secolo che si è rivelato un moltiplicatore di finezza ed eleganza per una Riserva che rispecchia in toto lo stile Allegrini. La longevità è uno dei suoi punti di forza di Gabriele Ancona
«Fieramonte è un vigneto che ap-
sicurare continuità nel tempo. Mante-
partiene alla nostra famiglia da molti
nendo l’integrità del grappolo, vede
n grande ritorno per un Amaro-
anni», ha spiegato Marilisa Allegrini,
nella longevità uno dei suoi punti di for-
ne che vola alto. Nel senso lette-
oggi alla guida dell’azienda di famiglia.
za». Il vigneto si trova a circa 400 metri
rale del termine. Il lancio della
«Fino al 1985 abbiamo prodotto un
di altitudine, sulla collina che guarda Vil-
Riserva 2011 di Allegrini ha infatti avuto
Amarone che grazie alle condizioni ge-
la Della Torre. Orientato a est, dona uve
un antefatto in quota, a bordo di tre
ografiche e climatiche coniugava po-
ricche di particolare intensità aromatica
mongolfiere che sono decollate dal
tenza ed eleganza. Ma in quell’anno
proprio perché accarezzate dal sole del
prato di Villa Della Torre a Fumane (Vr)
molte viti si sono ammalate e la produ-
mattino. Uve che vengono poi appassi-
per sorvolare i vigneti della Valpolicella.
zione si è dovuta interrompere. Nel
te per 100 giorni. L’Amarone Classico
Un’ouverture di grande respiro a cui ha
2001 abbiamo reimpiantato il vigneto
Riserva Fieramonte Docg (16,5% vol.),
fatto seguito una full immersion nella vi-
secondo un concetto nuovo, con il dop-
prodotto con uve Corvina (45%), Corvi-
gna Fieramonte a Mazzurega, frazione
pio guyot, un impianto per ettaro molto
none (45%), Rondinella (5%) e Oseleta
di Fumane, pochi ettari coltivati con uve
fitto. Quindi abbiamo aspettato che ci
(5%), prevede un invecchiamento di 48
Corvina, Corvinone, Rondinella e Ose-
fosse la maturità fisiologica delle viti e
mesi in piccole botti di rovere. Limitata
leta.
nel 2011 abbiamo cominciato a ridare
la produzione 2011: circa 5mila bottiglie
vita a questo vino».
(500-600 Magnum). Nuovo anche il
U
Marilisa, Franco, Silvia e Caterina Al-
128
legrini hanno raccontato “sul campo” la
«Un vino pieno, elegante, profondo
storia di questa terra e le tappe che
e di grande bevibilità», ha sottolineato
hanno riportato sul mercato un vino im-
Franco Allegrini, enologo e fratello di
portante, coinvolgendo i presenti nella
Marilisa. «L’Amarone Classico Riserva
raccolta delle uve per la vendemmia.
Fieramonte Docg 2011 è in grado di as-
Italia a Tavola · novembre 2017
pack, che ha voluto reinterpretare l’etichetta storica.
B cod 52232
Allegrini via Giare 9/11 - 37022 Fumane (Vr) Tel 045 6832011 - www.allegrini.it
Vino
Emozioni dal mondo, 77 vini premiati Italia prima con 33 medaglie
A
ncora un successo sia di qualità
riconoscimenti. Ma anche il resto del
scelto un Merlot made in Australia dell'a-
mondo ha avuto largo spazio: la Cina si
zienda Wakefields. L'importanza di tale
aggiudica 11 medaglie, poi la Serbia con
voto aumenta se si considera che anco-
8 e la Croazia con 7, mentre Israele ne
ra una volta il premiato è un vino che ha
prende 5. Ottime performance però an-
avuto il pieno sostegno da parte della
che per Argentina, Australia, Ungheria e
giuria tecnica, con una differenza nella
Romania, ciascuna premiata con 2 me-
valutazione: se il web si è lasciato emo-
daglie. Hanno ottenuto una sola meda-
zionare dal vino attribuendogli 96/100, la
glia Sud Africa, Canada, Malta, Grecia e
giuria tecnica si è limitata ad un 90/100).
Repubblica Slovacca.
Novità la menzione speciale asse-
che di internazionalità per il con-
Premi della stampa a 20 etichette:
gnata a due incroci di Merlot e Cabernet:
corso enologico Emozioni dal
questo particolare premio è stato asse-
Rebo (Merlot per Teroldego) della Can-
mondo, che ha visto gareggiare 256
gnato al campione che per ogni nazio-
tina sociale di Toblino e Incrocio Terzi
campioni prodotti in 23 Paesi, passati
ne, avendo superato la soglia di punteg-
n.1 (Barbera per Cabernet) della Cantina
sotto il giudizio di 76 giurati, che hanno
gio richiesta per la medaglia d'oro, ha
sociale bergamasca. Tutti i risultati sono
assegnato 77 medaglie premiando 14
ottenuto il valore più alto nel corso della
pubblicati su www.italiaatavola.net, co-
Paesi. L'Italia si posiziona prima con 33
degustazione. La giuria web, invece, ha
dice articolo B 52567.
BOLLICINE... CHE PASSIONE!
Cinzano Alta Langa Docg 2009 di Piera Genta
C
Prodotto secondo il metodo Classico da uve Chardonnay e Pinot nero,
uvée Vintage Alta Langa Docg
36 mesi sui lieviti, a tiratura limitata, la
2009 viene lanciato sul mercato
Cuvée Vintage rappresenta il legame
per festeggiare i 260 anni della
storico con la terra che ha dato i natali
Cinzano, celebre marchio del mondo
all’avventura della Cinzano e il deside-
dello spumante e del vermouth fonda-
rio di arricchire la gamma dei loro spu-
to nel 1757 a Torino. L’etichetta riporta
manti.
il manifesto di Leonetto Cappiello del
La Cuvée Vintage si presenta con
1920, “Donna adagiata su grappoli d’u-
un brillante colore giallo paglierino, un
va”, proveniente dalla collezione stori-
vino di sicura freschezza, ampio all’ol-
ca dell’azienda. La stessa immagine è
fatto, l’aroma elegante ci porta ai lieviti
stata scelta per la mostra “Cinzano: da
e alla nocciola, a seguire note di mela
Torino al mondo. Viaggio alla scoperta
e uva spina. Eccellente cremosità al pa-
di un’icona italiana” presso il Museo na-
lato, buona struttura, bilanciata da una
zionale del Risorgimento italiano di Tori-
vena acida che lo rende adatto non solo
no (fino al 14 gennaio 2018) e per il ciclo
come aperitivo ma anche gradevole
delle celebrazioni.
compagno a tutto pasto. B cod 52609
novembre 2017 · Italia a Tavola
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Vino
L’Aglianico del Vulture “Carato Venusio” di Cantina di Venosa si ottiene da una selezione di uve Aglianico in purezza che crescono su viti di 15-30 anni a 400 metri di altitudine e che vengono vinificate in piccoli fermentini
Carato Venusio Tutta l’armonia dell’Aglianico
L
130
a fermentazione alcolica e quella
Medaglia d’oro nei concorsi Pramag-
Per Francesco Perillo, presidente di
malolattica vengono poi comple-
giore Award, Mundus Vini, Mondial de
Cantina di Venosa, «l’Oscar Douja d’or è
tate in serbatoi di acciaio inox,
Bruxelles e Selezione del Sindaco.
il frutto della passione e dell’amore che
mentre per l’affinamento si usano botti
La selezione dei vini in concorso
i soci della Cantina di Venosa riversano
di rovere che arricchiscono con profumi
per la Douja d’or è stata seguita dalla
nelle vigne. Siamo molto soddisfatti -
terziari il profilo fruttato del Carato Ve-
commissione Onav (Organizzazione
precisa Perillo - produciamo vini di pre-
nusio. Buona struttura, tenore alcolico
nazionale assaggiatori di vino) con la
gio utilizzando energia pulita e rispetto-
importante ma ben equilibrato, fre-
valutazione di circa 900 etichette pro-
sa dell'ambiente, sfruttando fonti di
schezza e nota sapida guidano il sorso
venienti da tutta Italia. La “douja”, in dia-
energia rinnovabili. Nel mercato inter-
che chiude armonico sul frutto scuro.
letto piemontese, è un antico recipiente
nazionale la Cantina di Venosa è riusci-
Il “Carato Venusio” 2012 ha trionfato
in terracotta utilizzato per travasare,
ta a ritagliarsi uno spazio importante
al 45° Concorso enologico nazionale
conservare e servire il vino ed è stata
con vini di altissima qualità; l’Aglianico
Premio Douja d’or ottenendo il più pre-
presa a simbolo di questa competizio-
del Vulture è entrato a far parte delle
stigioso dei riconoscimenti: l’Oscar. Si
ne, organizzata annualmente dalla Ca-
eccellenze italiane». B cod 52645
tratta dell’ennesimo premio ottenuto
mera di commercio di Asti per dare ri-
dall’Aglianico di punta di Cantina di Ve-
salto ai vini Doc e Docg italiani che pre-
nosa. Infatti, tra il 2014 e il 2017, ha otte-
sentano caratteristiche organolettiche
nuto la Gran menzione al Vinitaly e la
eccellenti.
Italia a Tavola · novembre 2017
Cantina di Venosa via Appia, C.da Vignali - 85029 Venosa (Pz) - Tel 0972 36702 www.cantinadivenosa.it
Vino
novembre 2017 ¡ Italia a Tavola
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Vino
Diversi i vini Pasqua premiati quest'anno, tra cui spicca Amarone Famiglia Pasqua 2013 al quale il Gambero Rosso ha assegnato i Tre Bicchieri e Robert Parker 91 punti. Riccardo Pasqua: «Uno stimolo a migliorare sempre»
Amarone Famiglia Pasqua 2013 fa incetta di premi prestigiosi Riccardo, Umberto e Alessandro Pasqua
di Andrea Radic
G
Un altro Amarone, il Mai Dire Mai 2010, ha ottenuto ottimi punteggi in
ambero Rosso, Robert Parker,
questi giorni: Doctor Wine gli ha asse-
Decanter, Iwc, DoctorWine, Bi-
gnato 93/100 e il Merano WineFestival
benda e il Merano WineFesti-
il bollino Gold, indicandolo come pro-
val hanno premiato la qualità dei vini
dotto di eccellenza superiore. Doctor-
Pasqua, assegnando ottimi punteggi e
Wine ha assegnato 91/100 punti all'Ama-
riconoscimenti. L'Amarone Famiglia Pa-
rone Cecilia Beretta Terre di Cariano
squa per l'annata 2013 è stato premiato
Riserva 2012. Bibenda ha premiato con
con i Tre Bicchieri da Gambero Rosso e
il massimo riconoscimento dei 5 grap-
ha ottenuto 91/100 da Robert Parker,
poli due etichette della Famiglia Pa-
che lo ha descritto come un vino molto
squa: l'Amarone Cecilia Beretta Terre di
coinvolgente, potente e lungamente in-
Cariano Riserva 2012 e l'Amarone Villa
tenso. È questa un'etichetta pluripre-
Borghetti 2014. Premiati anche il Passio-
miata a livello internazionale sia dalle
neSentimento bianco e il nuovo rosé 11
testate di riferimento che ai concorsi: la
Minutes: a ciascuno dei due, Decanter
riserva 2006 ha ottenuto 94/100 da Ro-
ha assegnato 91 punti. B cod 52665
bert Parker ed è stato indicato come miglior vino rosso italiano e miglior Amarone all'International Wine Challange di Londra dello scorso anno.
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Italia a Tavola · novembre 2017
Pasqua Vigneti e Cantine via Belvedere 135 - 37131 Verona Tel 045 8432111 www.pasqua.it
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Vino
Sessantanni Design moderno
per un vino ricco di storia Sessantanni esprime la filosofia San Marzano, un vino che racchiude storia, valori umani, territorio. Un packaging particolare a suggello della sua unicità sarà disponibile per Natale, arricchito da uno speciale astuccio
U
n vino capace di promuovere
tichetta icona, tra le più imitate della
l’autenticità originaria del Primi-
Puglia.
tivo in chiave inedita e moder-
Un regalo prezioso in occasione
na. È “Sessantanni”, il Primitivo di San
del Natale, in una confezione in edizio-
Marzano prodotto da vecchie vigne ad
ne limitata, per condividere una passio-
alberello (di oltre sessant’anni di età) ri-
ne e l’attenzione per un territorio, e per
unite in un vigneto di circa 20 ettari, al-
portare sulle tavole un rosso di grande
trimenti chiamato “Valle del Sessantan-
struttura, dal profumo ampio e com-
ni”. Un patrimonio, alle porte di San
plesso, fruttato, con sentori di prugne,
Marzano di San Giuseppe (Ta), nella
confettura di ciliegia e note di tabacco,
zona della Dop Primitivo di Manduria,
leggermente speziato. Un vino di gran-
che la cantina pugliese ha scelto di re-
de corpo, morbido e ricco di tannini no-
cuperare e valorizzare.
bili con un sorprendente finale di note
«Fare un vino come quello dei no-
di cacao, caffè e vaniglia. B cod 52463
stri padri e renderlo inedito e contemporaneo». È stata l’intuizione del presidente di Cantine San Marzano, Francesco Cavallo, nell’ormai lontano 2000. Da allora Sessantanni è diventato un’e-
134
Italia a Tavola · novembre 2017
Cantine San Marzano via Regina Margherita 149 - 74020 San Marzano di San Giuseppe (Ta) Tel 099 9574181 www.cantinesanmarzano.com
Vino
LA SEDUZIONE DELL’ETICHETTA
Bell’Assai di Donnafugata Dolce brezza siciliana di Piera Genta
T
espressivo. Lo ricordiamo per aver realizzato la copertina del romanzo “L’Alchi-
utte le etichette che vestono le
mista” di Paulo Coelho. L’incontro con la
bottiglie di Donnafugata sono un
famiglia Rallo risale al 1990 con la realiz-
susseguirsi di racconti che parlano
zazione della prima etichetta “La Fuga”.
della Sicilia. Molte sono arricchite dalla
Per il vino d’esordio del progetto
presenza femminile, volti di donne. Eti-
con il quale l’azienda è presente nella
collocata tra l’altopiano Ibleo e il mare
chette che catturano, tutte opere d’arte
Sicilia orientale nasce il “Bell’Assai”, un
della Sicilia sud-orientale. In territorio di
create o ispirate da Gabriella Rallo (fon-
Frappato in purezza. L’etichetta rappre-
Acate, Donnafugata conduce circa 18
datrice dell’azienda insieme al marito
senta una fanciulla che offre alla dolce
ettari di vigneti. Il Frappato è uno dei più
Giacomo) e realizzate da Stefano Vitale.
brezza siciliana i frutti della vigna e i pro-
antichi vitigni siciliani e il Bell’Assai ha un
Padovano di nascita, Vitale ha vissu-
fumi della campagna. Raffigura lo spirito
colore rosso rubino brillante con riflessi
to per molti anni negli Stati Uniti, in Ca-
di quelle famiglie intraprendenti e amanti
violacei, fragrante bouquet di fragola,
lifornia, e viaggiato attraverso l’America
della bellezza che animano da sempre il
lampone e sentori floreali di violetta e
Centrale, la cui arte popolare ha lascia-
territorio di Vittoria (Rg). Quella di Vittoria
rosa. Grande freschezza, morbido tan-
to una profonda influenza nel suo stile
è una zona ad alta vocazione vitivinicola,
nino e tanta piacevolezza. B cod 52611
BEN...BEVUTI AL SUD
Kaid Sauvignon 2016 Doc Sicilia
C
hi l’ha detto che per gustare splendidi Sau-
Il Sauvignon, allevato con at-
vignon Blanc ci si deve rivolgere in Friuli o
tenzione, riscuote successi come la
in Alto Adige, tanto per fermarci all’Italia? È
Gran medaglia d’oro (con l'annata
quello che la famiglia Alessandro, con la sua tenuta
2015) nel penultimo Mondial de Bru-
in quel di Camporeale (Pa), ha pensato nel 2004.
xelles. I grappoli sono vendemmiati
Ha scelto l’appezzamento pedoclimaticamente più adatto a quota 450 m, vi ha impiantato 3 ettari di
a mano, raffreddati, pigiati in assenza di Gianni Paternò di ossigeno, fermentazione a bassa
Guyot con 4mila piante per ettaro e le ha cullate
temperatura, 6 mesi in acciaio sui lieviti, filtrazione e
come bambine. Gli Alessandro costituiscono una
altri 2 mesi almeno in bottiglia, solfiti pochi, 13° alcolici.
famiglia di agricoltori. Ma è specialmente la loro
Al naso si rivela molto complesso con una perfetta
passione, l’amore per il lavoro, la spinta a fare sem-
fusione di fruttato e mineralità. Si avverte frutto della
pre meglio che ne hanno fatto una delle cantine
passione, pompelmo, mela, scorza d’arancia, ginestra,
siciliane di maggior successo.
pietra focaia, è particolarmente fine e franco. Al pala-
Tutto in biologico, ora 260mila bottiglie con un
to arriva minerale, sapido, con un’equilibrata e vispa
avanzato programma di espansione per cui ai 45
acidità, un ottimo tessuto strutturale, un’esemplare ar-
ettari se ne sono affiancati 50 a Mazara del Vallo
monia e un retro lungo leggermente amarognolo. Da
(Tp), appena piantati, e 6 sull’Etna dove è già in pro-
applauso. Provatelo come aperitivo o accompagnan-
getto una cantina.
do una frittura di pesce. B cod 52623
novembre 2017 · Italia a Tavola
135
Vino
Famiglia e Territorio
Parole d’ordine di Bruno Rocca Rabajà Al Carroponte di Bergamo è andato in scena il Barbaresco (ma non solo) raccontato con passione da Luisa Rocca che, insieme al fratello Francesco, rappresenta la nuova generazione che affianca il padre Bruno, fondatore di Riccardo Melillo
S
Chardonnay. Proprio da quest’ultimo
perché viene commercializzato da set-
(annata 2015) ha inizio la cena, in abbi-
tembre di quest’anno e, come ci rac-
erata interessante quella archi-
namento con Cubo di manzo alla bou-
conta Luisa Rocca, «è il primo vino rea-
tettata dall’istrionico Oscar Maz-
rguignonne con fonduta di toma, buon
lizzato interamente da mio fratello Fran-
zoleni per scoprire il Piemonte
connubio per esaltare la sapidità.
cesco. Il Barbaresco Riserva Currà pro-
declinato dall’azienda agricola Rabajà
A seguire Tartare di fassona pie-
viene dalla parte ad est del Barbaresco
Bruno Rocca. Realtà a totale conduzio-
montese con tartufo nero e Barbaresco
e rappresenta secondo noi l’eleganza
ne familiare che coltiva nei Comuni di
Docg 2014, frutta e spezie, avvolgente
con note floreali, esce la rosa canina, la
Barbaresco e Neive (Cn), nelle Langhe
ma allo stesso tempo immediato. Risot-
viola e ha un buon gusto di polpa d’an-
e nel Comune di Vaglio Serra (At), nel
to mantecato ai porcini e robiola della
guria. Per la prima volta inoltre abbiamo
Monferrato. L’idea è che sia la terra, più
langa con Barbaresco Rabajà Docg
usato le botti grandi per la maturazione
che il produttore stesso, a firmare i vini,
2014, il Cru non delude, fine e comples-
perché papa usava solo le barrique e
e a questo, oltre che al racconto che
so, distintivo e sontuoso, nonostante la
questo ci inorgoglisce».
sta dietro ogni singola bottiglia, sono
potenza riesce grazie ai tannini morbidi
legate le etichette con la distintiva piu-
a non essere invadente.
ma.
136
Un Semifreddo alle castagne ha chiuso una serata che il “proprietario di
Infine il Barbaresco Riserva Currà
casa” Oscar Mazzoleni ha definito
Barbaresco ma non solo dicevamo
Docg 2012 con Guancia di vitello bra-
«molto piacevole grazie alla famiglia
perché spazio è stato dato anche a
sata con scaloppa di foie gras e puré di
Rocca che fa vini straordinari».
Barbera, Dolcetto d’Alba e Langhe
patate. Riserva che è anche una novità
Italia a Tavola · novembre 2017
B cod 52498
Vino Managed by PlanHotel Hospitality Group
Enjoy Real Hospitality Maldive
Kenya - Maldive - Mozambico - Zanzibar
diamondsresorts.com novembre 2017 ¡ Italia a Tavola 137
Vino
Giuseppe Liotti e Mariolina Baccellieri
Greco e Mantonico che respirano lo Jonio Pioggia di premi sui vini passiti della cantina Baccellieri di Bianco (Rc), che ha ricevuto, tra gli altri, la “Corona” (massimo riconoscimento della Guida ViniBuoni d’Italia del Touring) per il Mantonico Passito 2013 di Andrea Radic
L’
138
I vigneti dell’azienda agricola Bac-
Mariolina ha seguito le orme del pa-
cellieri guardano il mar Jonio e le colline
dre Vincenzo, che produceva vino che
azienda guidata da Mariolina
dell’entroterra, terreno calcareo ricco di
veniva in parte venduto sfuso, in parte
Baccellieri, con il Greco di
minerali, piante da frutto e profumi me-
imbottigliato, iniziando un percorso di
Bianco Passito 2013, è entrato
diterranei, tra cui la liquirizia, che porta-
studio, analisi e innovazione per ridare
nella classifica “Top Hundred” di Paolo
no carattere, freschezza ed eleganza.
prestigio a vitigni di millenaria tradizio-
Massobrio, ha ricevuto le “Super Tre
Vini decisi, di corpo, da uve Greco di
ne. La produzione odierna si aggira sul-
Stelle” dalla guida Veronelli 2018 e i “Tre
Bianco, Nerello Calabrese e Mantonico,
le 30mila bottiglie, in crescita anno per
grappoli” della guida Vitae dell’Ais. Inol-
vigneti autoctoni che hanno in media
anno, suddivise nelle tipologie “Sicca-
tre, il Siccagno ha ricevuto la medaglia
trent’anni con delle parti “ad alberello”
gno” bianco, il “Dromos” e il “Piroci” ros-
d’argento ne “La Selezione del sinda-
che hanno più di cinquant’anni. L’azien-
si, il “Violet” rosato, presentato quest’an-
co”, concorso enologico internazionale
da sta crescendo sotto la guida di Ma-
no al Vinitaly, Nerello vinificato in rosa, e
organizzato da Città del Vino, nel quale
riolina Baccellieri, nobili origini e grande
i grandi passiti Greco di Bianco e Man-
il “Siccagno” ha ricevuto la medaglia
passione per il territorio, ansa di terra e
tonico, vini di struttura, vellutati e profu-
d’argento.
di mare nell’estrema costa italiana.
mati.
Italia a Tavola · novembre 2017
B cod 51357
Vino Managed by PlanHotel Hospitality Group
Enjoy Real Hospitality Mozambico
Kenya - Maldive - Mozambico - Zanzibar
diamondsresorts.com novembre 2017 ¡ Italia a Tavola 139
Vino
Dal Moscato di Scanzo al Marsala I vini da dessert sono, da secoli, uno dei grandi patrimoni della nostra viticoltura, non solo a livello nazionale. La geografia del bere dolce colpisce la curiosità del consumatore in modo diverso e originale
S
140
iamo il terzo paese per espor-
lungo. Questo testimonia l’enorme dif-
famosi ma di altret-
tazioni al mondo e questo ci
fusione e storicità del prodotto “dolce”.
tanto spessore. Pen-
permette pure, in alcuni mercati
Oggi, in questa categoria, sono i
siamo a passiti come
come l’Estremo Oriente e il Sudameri-
passiti a fare la parte del leone. Sono
la Lacrima di Morro
ca (dove non siamo presenti con i vini
frutto di una tecnica particolare che
d’Alba
fermi), di avere una “testa d’ariete” per
grazie all’appassimento delle uve, sul-
o l’Alicante toscano,
allargare le nostre referenze.
la pianta o in cantina, aumenta il teno-
che provengono da
Questa categoria di vini è assi ampia
re zuccherino dell’acino per ottenere
uve o vitigni quasi sconosciuti, ma rap-
e variegata: vengono infatti considerati
quindi un vino dolce di grande carat-
presentano prodotti eccelsi.
vini da dessert i passiti, i vini santi, i vini
tere e gusto. È opportuno conoscerli
aromatici dolci (fermi o spumanti) e i vini
meglio, partendo dalla tecnica di pro-
caratteristiche, saremo in grado di sug-
fortificati (con aggiunta di alcol). Chiara-
duzione arrivando alle varietà specifi-
gerire un modo adatto per chiudere una
mente, a prescindere dal modo in cui
che territoriali.
cena puntando magari non solo sui des-
marchigiana di Enrico Rota
Ricercando e sperimentando le loro
vengono prodotti, abbiamo dei grandi
Scoprire che il Moscato di Scanzo
sert. Determinati formaggi, stagionati e
“tesori” nazionali sia grazie alle caratte-
ha almeno otto secoli di vita o che il
piccanti, amano all’inverosimile vini dai
ristiche climatiche della zona di produ-
Marsala, dal XVIII secolo, è l’antagonista
profumi complessi, floreali e fruttati, che
zione che ai vitigni usati. Dal Moscato di
per eccellenza del Madera, ci permette
in bocca si espandono creando sensa-
Scanzo arrivando al Marsala, la nostra
di approfondire la nostra cultura e di es-
zioni vellutate, dense e persistenti. Ecco
stupenda penisola offre emozioni gu-
sere in grado, poi, di proporlo in modo
allora come i vini da dessert possono
stative impareggiabili, tutte da scoprire
corretto. In questo modo, conosciamo
rappresentare “l’ultimo bicchiere” di un
e tutte da provare. L’elenco è davvero
altri gioielli della nostra enologia, meno
pranzo o una cena. B cod 52350
Italia a Tavola · novembre 2017
Vino UN AUTOCTONO AL MESE
Durella, uva veneta per vini fermi e spumanti di Piera Genta Vitigno a bacca bianca di tarda maturazione delle colline vulcaniche della Lessinia orientale, tra le province di Verona e Vicenza, è particolarmente adatto alla spumantizzazione per via dell’acidità elevata. La Durella è segnalata a partire dal 1200 su manoscritti e statuti comunali quando era chiamata Durasena, dal latino “durus acinus”, con riferimento allo spessore della sua buccia. L’Acerbi (1825) rivela la presen-
DÉJÀ BU
Sull'isola di Gorgona i vini Frescobaldi
L
a convocazione di Lamberto Fre-
trattore Landini per le
scobaldi è di quelle che mettono
attività in vigna, Simo-
curiosità e rassicurano chi, come
netta Doni dello Studio
chi scrive, affronterebbe con apprensio-
Doni & Associati crea
ne le venti miglia marine che separano
l’etichetta,
nel Veronese. Più volte, in passato, è
l’Isola di Gorgona (Li) dal porto di Livor-
stato confuso con il Nosiola trentino.
no. Esperienza per pochi quella rappre-
Pinchiorri promuove il di Guido Ricciarelli patrimonio enogastronomico dell’Isola
Fino agli anni Ottanta si vinificava con
sentata dalla degustazione delle prime
con la cucina esclusiva dell’Enoteca Pin-
macerazione delle parti solide e quin-
cinque annate di “Gorgona”, il bianco
chiorri). È poi la volta di Andrea Bocelli
di il vino si presentava acidulo, inten-
nato dalla collaborazione tra Marchesi
che firma l’etichetta della vendemmia
samente colorato e astringente e si
Frescobaldi e l’Istituto di Pena dell’Isola.
2013. Data 2015 l’impianto di un nuovo
prestava molto bene ad aumentare il
Il progetto nasce accogliendo un sos
ettaro di vigneto cui si affianca un ulte-
tenore acido di altri vini. Verso gli anni
del direttore della locale Colonia Pena-
riore quarto di ettaro messo a dimora
Sessanta si passò alla vinificazione in
le. “Frescobaldi per il Sociale” prende
quest’anno. I bicchieri raccontano di un
bianco, ottenendo un prodotto molto
forma nell’agosto 2012. Una minuscola
bianco inafferrabile e cangiante, ora più
gradevole. Le sue uve sono all’origi-
vigna di vermentino ed ansonica abbi-
maturo (2012), salino (2013), verdeggian-
ne del vino Monti Lessini Durello Doc
sogna di cure, dunque perché non as-
te (2014), fruttato (2015), speziato (2016).
(insignito della Doc nel 1987), declinato
secondare la possibilità di un’esperien-
Ogni annata sembra avere qualcosa di
nelle quattro tipologie Durello, Durello
za attiva nel campo della viticoltura da
peculiare ed irripetibile.
Superiore, Durello passito e Durello
parte dei detenuti della Casa di Reclu-
za di una Durella coltivata nella provincia di Vicenza e una nell’Oltrepò con caratteristiche molto simili. Anche il Di Rovasenda nel 1877 e il Perez nel 1904 descrivono lo stesso vitigno coltivato
spumante. Nel 1997 è nato il Consorzio del vino Lessini Durello, che riunisce i produttori e contribuisce alla valorizzazione non solo del vino, ma di tutto il territorio con la creazione della Strada del vino Lessini Durello. B cod 52249
Lamberto
Giorgio
Frescobaldi
presenta
sione (regolarmente assunti e stipendia-
“Gorgona” in rosso (650 bottiglie, frutto
ti) con la supervisione degli agronomi e
della raccolta 2015) che fonde sangio-
degli enologi di Frescobaldi?
vese e vermentino nero mediante vini-
La prima vendemmia viene conclu-
ficazione in orci di terracotta. Sorso che
sa, altri partners si aggiungono in que-
spiazza tra slanci di amarena e contrap-
sta avventura (Argotractors destina un
punti affumicati. B cod 52608
novembre 2017 · Italia a Tavola
141
Vino
Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta In occasione del decennale del Consorzio e dell'Alto Adige Wine Summit, si festeggia una produzione in crescita per qualità e gradimento. Rispetto a dieci anni fa, il trend è quello di valorizzare gli autoctoni
D
142
ue giorni, 10 anni, 80 aziende
che la strada che abbiamo intrapreso
E sono proprio gli stessi altoatesi-
vinicole, 68 banchetti e 120
anni fa, vale a dire puntare sulla qua-
ni ad amare le loro produzioni e quin-
giornalisti da 20 Paesi, che
lità e sui vini bianchi, si è rivelata una
di le etichette del proprio territorio:
producono più del 99% dei vini Doc
strada giusta». Così Helmuth Zanotti,
«Possiamo ritenerci molto fortunati.
del territorio; e non sono mancate
responsabile del marketing agrico-
Circa il 40% della nostra produzione
nemmeno visite in cantina, degusta-
lo dell'Idm (Innovation development
viene o consumata o comprata nel
zioni nei ristoranti del posto o "tra-
marketing) Alto Adige, l'agenzia che
territorio». Non mancano nemmeno
sferte vitivinicole" sull'Alpe di Siusi.
si occupa della promozione dei pro-
turisti che con propri mezzi si recano
Si è presentato così l'Alto Adige Wine
dotti altoatesini. Una strada, quella
presso le cantine dell'Alto Adige per
Summit svoltosi a Bolzano. L'occasio-
intrapresa dal Consorzio, che non ri-
acquistare direttamente dal produt-
ne che ha reso ancora più speciale
guarda solo la promozione del vino
tore - proprio qui in Alto Adige si ha
l'evento è il decennale del Consorzio
ma dell'intero territorio altoatesino:
la percentuale più alta rispetto a tutta
Vini Alto Adige, che di strada in que-
«Non esiste il vino altoatesino senza
Italia di questo fenomeno, «una per-
sti anni ne ha fatta davvero molta. «Lo
il suo territorio, né d'altra parte si po-
centuale destinata a crescere».
stato di salute della viticoltura altoa-
trebbe vantare un così bel paesaggio
E, concentrandosi su quali tipolo-
tesina è molto buono, buoni anche i
senza questa nostra viticoltura. Uno
gie di vini siano le più vendute, la va-
riconoscimenti ottenuti sia dalle gui-
trae vantaggio dall'altro e viceversa,
lorizzazione dei vitigni autoctoni è un
de che dai consumatori. Devo dire
insieme sono una chiave vincente».
trend ormai consolidato nella regio-
Italia a Tavola · novembre 2017
Vino
ne: «Pian piano stiamo tornando alle
tano il 70% di tutti i vini bianchi pro-
sono quasi 5mila e occupano circa
nostre radici. Un esempio è la Schia-
dotti. Ma un ruolo rilevante è svolto
10mila addetti. I vigneti dell'Alto Adige
va: una volta i viticoltori lo bevevano
anche da vitigni come Sauvignon,
tappezzano i pendii che costeggiano
a casa propria, non lo avrebbero por-
Müller-Thurgau, Sylvaner, Kerner, Ri-
i fiumi Adige e Isarco, lungo il percor-
tato a una degustazione. Oggi invece
esling e Veltliner. Fra i rossi, oltre alle
so che li porta dai ghiacciai alpini alla
ne vanno molto fieri e comunicano la
varietà autoctone Schiava e Lagrein,
flora mediterranea della Bassa atesi-
loro passione al consumatore finale,
anche gli altri vitigni classici - come
na. Un breve tragitto in cui si alterna-
che a sua volta ne apprezza gusto
Pinot nero, Merlot, Cabernet Sauvi-
no zone climatiche estremamente va-
e identità». Ma il «cavallo di battaglia
gnon e Franc - si sono ambientati or-
rie: Bassa atesina, Oltradige, Bolzano,
altoatesino per il mercato italiano» ri-
mai da più di un secolo in Alto Adige.
Valle dell'Adige, Merano, Valle Isarco,
mane, ormai da tempo, il Gewürztra-
Le aziende produttrici nel territorio
Val Venosta.
B cod 52095
miner. «Tuttavia negli ultimi anni hanno fatto tanta strada sia la Schiava che il Lagrein».
I vini e il territorio
L'ALTO ADIGE IN PILLOLE
Nonostante l'Alto Adige sia una piccola zona vitivinicola in Italia, regala una produzione dalle ricche sfaccettature, grazie alla sua posizione geografica e all'influenza delle culture italiana e tedesca. Senza considerare i variegati e molteplici terroir e le differenti caratteristiche geologiche che caratterizzano quest'area vinivinicola. Più del 60% dei vigneti sono coltivati a uve bianche. Fra le varietà
più diffuse spiccano il Pinot grigio, il Gewürztraminer, lo Chardonnay e il
5.393 ettari di superficie vitata (di cui 5.285 classificate Doc) 740mila ettari di superficie totale Solo il 14% della superficie dell’Alto Adige è al di sotto dei 1000m slm Il 98% della superficie vitata è soggetto al disciplinare Doc 330mila ettolitri di produzione vinicola media in un anno La produzione si compone per il 60% percento di vini bianchi, per il 40% di vini rossi Incide per meno dell’1% sulla produzione vinicola nazionale Un terzo di tutti i vini prodotti è destinato all’esportazione
Pinot bianco, che da sole rappresen-
novembre 2017 · Italia a Tavola
143
Vino
Ravello Bianco 2016 Costa D'Amalfi Doc MEDAGLIA D'ORO
Mondial des Vins Extrêmes Sardus Pater prima azienda italiana
C
Uve: 60% Falanghina, 40% Biancolella Vinificazione: le uve raccolte manualmente giungono in cantina integre, dopo diraspatura e pigiatura vengono sottoposte a pressatura soffice. Il mosto fiore previo illimpidimento statico a freddo e inoculo di lieviti selezionati, fermenta alla temperatura di 18°C per circa 20/30 giorni Colore: giallo paglierino con riflessi verdognoli Profumo: fruttato di pesca bianca e agrumi, note floreali di gelsomino e iris Sapore: equilibrato sostenuto da una lieve nota acidula che ne accresce freschezza aromatica Servire a: 8-10°C Gradi: 13.5% vol. Abbinamenti: compagno ideale della cucina di pesce mediterranea
Is Arenas 2014 Carignano del Sulcis Doc MEDAGLIA D'ORO Uve: 100% Carignano Vinificazione: vendemmia manuale viene seguita da lavorazioni delicate per mantenere l’altissima qualità delle uve. Lungo affinamento, combinando legno, cemento e bottiglia per smussare i tannini Colore: rosso rubino Profumo: il profilo aromatico è intrigante, con profumi di mirto, piccoli frutti rossi, note balsamiche e speziate Sapore: molto elegante, con aromi fruttati, sentori di macchia mediterranea e nuances speziate Servire a: 18°C Gradi: 15% vol. Abbinamenti: piatti a base di carni rosse e selvaggina. Strepitoso con le carni di agnello al forno, allo spiedo, o con il classico "porceddu"
on 123 medaglie l’Italia si è distinta all’edizione 2017 del Mondial des Vins Extrêmes, che l’anno
scorso è entrato a far parte di Vinofed, la federazione mondiale che raggruppa 15 dei più grandi concorsi enologici internazionali. L’unica Gran medaglia d’oro italiana è andata al Costa Toscana Igt “Nantropò” 2016 dell’Azienda agricola Fontuccia, che si somma alle 60 medaglie d’oro e alle 62 d’argento del palmares tricolore. Il Premio Speciale Cervim, assegnato alla migliore azienda di ogni Paese partecipante, è andato per l’Italia alla Cantina Sardus Pater (tra le medaglie ottenute, ricordiamo l’oro per il Carignano del Sulcis Doc “Is Arenas” 2014). Il Premio Cervim Futuro, attribuito alla migliore azienda “under 35”, è toccato alle Cantine Marisa Cuomo (tra le medaglie, ricordiamo l’oro per il Costa d’Amalfi Doc Ravello Bianco 2016). 740 vini presentati, 100 vitigni autoctoni, 306 aziende internazionali da 15 Paesi: questi i numeri del concorso. L’elenco completo dei vini premiati è pubblicato su www.italiaatavola.net. Per vederlo inserisci nel campo di ricerca il codice articolo B 52116
144
Italia a Tavola · novembre 2017
Cantine Marisa Cuomo via G.B. Lama 16/18 - 84010 Furore (Sa) Tel 089 830348 www.marisacuomo.com
Cantina Sardus Pater via della Rinascita 46 - 09017 Sant'Antioco (Ci) - Tel 0781 83937 www.cantinesarduspater.it
Vino
Mundus Vini 411 medaglie per l’Italia
N
ella degustazione estiva del Gran premio internazionale del vino Mundus Vini di quest’an-
no, i vini italiani hanno dimostrato la loro qualità in grande stile: hanno ricevuto ben 2 Gran medaglie d’oro, 139 medaglie d’oro e 270 d’argento. Una Gran medaglia d’oro è andata al Passito Bianco Aruna 2015 di Kellerei Kurtatsch (Cantina Cortaccia), la quale
Brenntal Riserva 2015 Alto Adige Gewürztraminer Doc MEDAGLIA D'ORO - BEST OF SHOW ALTO ADIGE Uve: 100% Gewürztraminer Vinificazione: macerazione a freddo del mosto per 3,5 ore - fermentazione a temperatura controllata in fusti d’acciaio Affinamento: affinamento e sosta sui lieviti fini per 6 mesi in acciaio inox e per 6 mesi in grandi botti di legno vecchio Colore: giallo oro brillante Profumo: miele d’acacia, scorza d’arancia caramellata, mango, litchi e lavanda Sapore: corposo e sapido, con un complesso gioco di minerali che con l'età del vino emerge come finale vigoroso e succoso Servire a: 11°C Gradi: 15.5% vol. Abbinamenti: grigliata di crostacei, gamberoni o pollo al curry, piatti con zaferano, cucina indiana o thai
Andreas Kofler, presidente
Gran medaglia d’oro al Passito Aruna di Cantina Kurtatsch
ha ricevuto anche una medaglia d’oro per l’Alto Adige Gewürztraminer Doc Brenntal Riserva 2015 e una d’argento per la Cuvée Amos 2015. Il titolo di migliore tenuta vitivinicola italiana va a Cantine San Marzano (Puglia): con 4 ori e 9 argenti, i suoi vini sono parte di una serie eccezionale, coronata dalla Gran medaglia d’oro per il Vino Rosso d’Italia Collezione Cinquanta 2002. La Puglia si conferma luogo di produzione leader di qualità in Italia, con un totale di 69 medaglie, seguita da Veneto (62 medaglie), Toscana (59), Sicilia (53) e Piemonte (30). Nel 21° Mundus Vini sono state assegnate complessivamente 16 Gran medaglie d’oro, 703 d’oro e 1.001 d’argento.
L’elenco completo dei vini premiati è pubblicato su www.italiaatavola.net. Per vederlo inserisci nel campo di ricerca il codice articolo B 51810
Kellerei Kurtatsch - Cantina Cortaccia Strada del Vino 23 - 39040 Cortaccia (Bz) Tel 0471 880 115 www.kellerei-kurtatsch.it
Puntualmente per il 25° anniversario dell’enologo Othmar Donà la Cantina Kurtatsch è stata insignita di un premio raramente assegnato ai vini dell’Alto Adige. Oltre a nomi prestigiosi come Dom Pérignon o Dom Ruinart Rosé, il Passito di Gewürztraminer e Moscato Giallo Aruna 2015 è riuscito a piazzarsi tra i migliori 16 su 10mila vini internazionali ed è stato premiato con la Gran medaglia d’oro come miglior vino dolce d’Italia in occasione della degustazione estiva internazionale Mundus Vini. Ma non è finita qui. Il Gewürztraminer Riserva Brenntal 2015, oltre ai recenti Tre Bicchieri del Gambero Rosso, è stato premiato come miglior vino dell’Alto Adige di Mundus Vini, mentre il nuovo vino bianco Cuvée Amos 2015 ha ottenuto la medaglia d’argento. La stessa casa editrice quest’anno, nell’annuale test comparativo tra le cooperative italiane, ha assegnato alla Cantina Kurtatsch il secondo posto, che la conferma tra le eccellenze italiane del settore vinicolo. La filosofia della cantina è produrre vini inconfondibili che rispecchino fedelmente il terroir da cui provengono. B cod 52592
novembre 2017 · Italia a Tavola
145
Vino
IFSE Culinary Institute follow us
IFSE LA SCUOLA DI CUCINA
PER ECCELLENZA
146
393.8356385 2017 Italia a Tavola+39· novembre
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Vino
SFORMATO BICOLORE AI PEPERONI
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con crema alle acciughe Piatto realizzato dallo Chef: Riccardo Marello
Ingredienti per 4 persone
IFSE Culinary Institute Per lo sformato Peperoni arrosto gialli e rossi
gr.
150
Ricotta
gr.
150
Uovo intero
gr.
120
Parmigiano Reggiano
gr.
60
Burro
q.b.
Pane grattugiato
q.b.
Sale
q.b.
pepe bianco
q.b.
Per la crema di acciughe Panna Acciughe sotto sale
gr.
150
n.
5
n.
1
Per la guarnizione Pomodori tondi Olio evo
q.b.
Sale
q.b.
Pepe bianco
q.b.
prosciutto crudo essiccato
n.
4
Procedimento Porre i peperoni in forno a 180 °C per 25 minuti, a cottura ultimata avvolgerli con stagnola e far raffreddare, privarli dei semi e della pelle e frullare separatamente i gialli dai rossi. A parte preparare un composto con le uova, la ricotta setacciata e il parmigiano. Dividerlo in due contenitori e aggiungere i peperoni gialli in uno e i peperoni rossi nell'altro. Regolare di sale e pepe. Imburrare degli stampini adeguati e aggiungere pane grattugiato su tutta la superficie interna. Abbattere in negativo per 15 minuti. Colare negli stampini il composto di peperoni gialli fino a poco meno della metà e abbattere in negativo. Una volta che il primo composto è solidificato aggiungere il secondo di peperoni rossi. Infornare a 120°C per circa 45 minuti. A parte pulire e lavare le acciughe, aggiungerle alla panna e scaldare fino allo scioglimento, passare al colino a maglia fine. Sbianchire i pomodori e ricavarne delle piccole falde, saltarle in padella con olio evo. Porre lo sformato su piatto, far colare una parte di fonduta e decorare con i pomodori a listarelle.
IFSE LA SCUOLA DI CUCINA
PER ECCELLENZA
novembre 2017 · Italia a Tavola
147
Birra
È tempo di Christmas beer Che le chiamiate Winter warmer, Kerstbier, Christmas beer o con uno dei nuovi appellativi che di tanto in tanto vengono coniati nel bizzarro mondo birrario, lo stile delle birre di Natale è sempre lo stesso. Ma con le sue numerose sfaccettature. È difficile trovare la stessa produzione da parte di un birrificio artigianale
S
148
Italia a Tavola · novembre 2017
e andiamo a ritroso di secoli
alcolica (dai 7 ai 10
possiamo ritrovare le tracce di
gradi, ma anche più)
una bevanda fermentata con
le rigide temperature
mele arrostite, noce moscata, zenze-
diventavano più miti
ro, miele o zucchero, e dal persisten-
(o meno glaciali) e già
te cappello di schiuma. Ma questa
allora i belgi dimo-
era soltanto la forma “primitiva” di ciò
stravano di saperci Angelucci
che sono oggi. Cambiano di anno in
fare caratterizzandole con una gene-
anno, seppur mantenendo la mede-
rosa e profumata speziatura a cui ag-
sima tradizione che le ha originate,
giungevano ginepro, miele, zenzero,
anche fuori dai confini del Paese d’o-
coriandolo, cannella, frutta.
di Giovanni
rigine. Non sono certamente una tro-
È in Italia che arrivarono solo suc-
vata recente, basti pensare che nel
cessivamente, ma la tradizione si era
nord Europa, soprattutto nel Belgio di
ormai diffusa in maniera importante e
fine ‘800, facevano parte di una pro-
la ricetta che subisce piccole variazio-
duzione tipicissima nonché del con-
ni di anno in anno le rende “vintage”,
sumo familiare; venivano prodotte in
nonché ancor più affascinanti e intri-
estate e commercializzate nei primi
ganti. Seppur non collegate ad uno
giorni d’inverno, durante i quali pren-
stile ben preciso, eccetto quello delle
devano vita anche le fiere e i mercati
Strong Ale fortemente aromatizzate
di Natale tipici dell’Europa centro-
che spesso ricorre, le birre natalizie
settentrionale.
italiane mantengono un forte legame
In principio venivano prodotte
con il legno. Infatti, pare che i birrai
come aiuto per convivere con i freddi
italiani abbiano creato un loro stile
e lunghi inverni del nord e per scal-
riconoscibile, come per le Iga (Italian
dare gli animi durante le festività na-
grape ale), contraddistinto da matura-
talizie. Con la loro elevata gradazione
zioni in botti differenti, più o meno lun-
Birra ghe, con evoluzioni molto personali e con l’uso di spezie locali.
Sparrow Pit Yule Birrificio Italiano
tazioni separate. Da una parte luppoli europei, dall’altra il resto del mondo.
Insomma, saremo anche lonta-
Prodotta già durante le scorse festivi-
Perfetta a fine pasto insieme al des-
ni dalla varietà del Belgio con il suo
tà, il 2017 la vede replicata a grande
sert, così da creare quel godurioso
Festival delle birre di Natale di Essen
richiesta ma con spezie in maggior
tepore che serve durante una serata
con più di 200 diverse etichette, ma
quantità e la comparsa anche di cacao.
invernale. “I Hop(e) is Noel” fa parte
c’è comunque da divertirsi. Special-
Questa birra rappresenta l’evoluzione
delle Speciali, ossia create per mo-
mente con gli abbinamenti: panetto-
“natalizia” di Sparrow Pit, l’american
menti importanti come ad esempio la
ni con crema pasticcera, formaggi a
barley wine da 10 gradi alcolici, che
Pasqua (vedi la “J.I.B. Jesus is Back”). L’etichetta è disegnata da Giuseppe
pasta molle, erborinati o aromatici,
Ferrario. Non vi deluderà.
dolci a base di cioccolato fondente. Il bello di queste birre è
che
A Renna Glüh LoverBeer
sono declinabili in diversi
abbinamenti:
Fruttata e vinosa dal bou-
oltre alle specialità
quet speziato che fa su-
dolciarie di cui l’Italia è colma, anche ai piatti a g r o -
bito atmosfera natalizia.
dolci tipici della tradizione nordica,
Tipico stile di questo bir-
carni di cervo, capriolo e cinghiale,
rificio con il produttore
dalle lunghe cotture, con
Valter che crea una birra con mosto di vino, cannel-
varianti che preve-
la, chiodi di garofano, anice
dono salse a base
stellato, arancia dolce.
di frutti di bosco
Di più, la si può bere ad una tem-
come è uso nella cucina di quelle
peratura intorno ai 10 gradi, dove
zone.
spiccano le note fruttate di lampone, ribes e frutti bosco, o come fos-
Tra non molto le birre di Natale
se un vin brulé, intorno ai 70 gradi,
saranno pronte a ri-
con le nuance tipiche dolci-acide e
scaldare il nostro inverno.
le spezie che si accentuano. Più che
Ecco alcune proposte tra le
una birra.
italiane.
Christmas Cru - Almond ‘22
Nöel - Baladin
Stretto legame con il territorio, come
Per festeggiare il Natale Teo Mus-
Jurij ama fare, per questa birra specia-
so ha creato la Nöel Liquirizia. Come
le che vede impiegato il lievito autoc-
da tradizione nasce a fine estate per
tono di uve Montepulciano d’Abruzzo.
darle il tempo di fermentare con cal-
vede l’aggiunta di una miscela di spe-
La Christmas Cru, dal colore ambrato
ma e affinarsi in bottiglia. Ora è qua-
zie invernali: buccia di arancia amara,
con riflessi rubino e dalle note vino-
si pronta e la bevuta sarà corposa e
coriandolo, grani del paradiso, anice
se, offre a chi la stappa una grande
aromatica. Protagonista è la radice di
stellato. Una bevuta complessa e ap-
complessità organolettica e una vo-
liquirizia, sia al naso che all’assaggio,
pagante, persistente a cui dedicare
glia immediata del secondo sorso.
corredata da aromi agrumati grazie
del tempo.
Contraddistinta dall’utilizzo di miele,
all’infusione a freddo di luppolo, e an-
coriandolo e zenzero, spazia dal bi-
cora frutta secca, biscotto, cioccolato,
I Hop(e) is Noel - Hibu
carruba. Scura, alcol 9%, perfetta con
È una Strong Amber Ale di 9 gradi pro-
con la gradazione alcolica copiosa.
i dolci natalizi.
dotta con nove luppoli e due fermen-
B cod 52535
scotto alla frutta candita in armonia
novembre 2017 · Italia a Tavola
149
Birra
foto Daniele Fragale
Cisk, birra metropolitana Da sempre attenta ai giovani e a tutto ciò che vi ruota intorno, Cisk Pilsner, prodotta dal birrificio maltese Farsons, ha sponsorizzato un progetto artistico legato al mondo della città
U
150
na birra premium dal
co-sociale fondata da Laurent Piemon-
un viaggio in profondità narrato da Lau-
sapore chiaro e ap-
tesi in Francia all’inizio degli anni ‘90 e
rent Piemontesi nel rapporto tra città, pe-
pagante, con note
approdata in Italia nel 2005. «Nella defi-
riferia e provincia. Il video inizia a Milano
luppolate e una ricca testa
nizione di Art du déplacement - ha spie-
e finisce a Palermo. Protagonisti un grup-
bianca, delicato gusto amaro
gato Piemontesi - due sono le parole
po di ragazzi e ragazze che interpretano
e un aroma superiore prove-
chiave: “arte” e “spostamento”. Attraver-
la propria città staccandosi dalla visione
niente dai ricchi oli essenziali
so l’arte si svolge un lavoro improntato
comune. «Quando cammini per la città,
presenti nel luppolo Noble
allo sviluppo della nostra parte interiore,
trovi davanti a te dei muri: i muri marcano
varietà Saaz. Per que-
l’invisibile. Con lo spostamento invece si
la fine, ti fermano, ma in realtà rappresen-
ste affinità ha deciso di
esplorano e si scoprono il mondo e le
tano solo un inizio», commenta Piemon-
essere partner beve-
persone; si pratica un movimento che fa
tesi. Un inizio da superare e non aggira-
rage della presenta-
bene alla forma fisica, al corpo, al visibi-
re, coltivando la condizione fisica e con-
zione presso la Media-
le».
quistando, salto dopo salto, la consape-
teca di S. Teresa a Mila-
Il Parkour permette di guardare le cit-
volezza di se stessi. Una conquista
no di “Linea Retta”, il
tà da punti di vista nuovi e inaspettati, fa-
dell’individuo che matura “giocando”,
primo video-progetto
cendo cadere ogni barriera architettoni-
immerso e fuori dalla città. B cod 52271
italiano
interamente
ca o quasi... Gli atleti conquistano la città
dedicato al Parkour o
saltando tra cornicioni, muri e case, trac-
Art du déplacement
ciando una linea retta, superando di slan-
(arte dello spostamen-
cio le barriere architettoniche. Per questo
to). Si tratta di una di-
il film dei registi Yuri Pirondi e Inês von
sciplina fisico-filosofi-
Bonhorst è stato intitolato “Linea Retta”,
Italia a Tavola · novembre 2017
Farsons Brewery The Brewery, Mdina Road - Mriehel BKR 3000, Malta - Tel +356 2381 4114 Italia: Emilio Lucchetti - 370 3003973 Sicilia: Giuseppe Pistone - 393 9465421 www.farsons.com
Birra
Un Natale a tutta birra! Sono tante le proposte di Menabrea per il periodo natalizio. Prodotti della tradizione che nascono anche dalla collaborazione con aziende che condividono con il brand biellese la stessa attenzione alla qualità
A
grande
anni ha consolidato l’importante
richiesta,
anche
ruolo dell’azienda nel
quest’an-
Made in Italy alimenta-
no torna per le
re. Il Gruppo Colussi
festività natalizie
considera una grande
il Bottiglione Me-
soddisfazione essere
nabrea di Natale
presenti nella serie li-
da 2 litri in “limi-
mitata della Birra di Na-
ted edition” de-
tale Menabrea attra-
dicato alla storia
verso le mitiche figuri-
della birra, rac-
ne Liebig. Un brand
contata dalle fi-
caratterizzato
gurine da colle-
stesso percorso evolu-
zione
Liebig,
tivo del gruppo stesso
oggi
e di Birra Menabrea:
marchio
dallo
artigianalità, eccellenza
concesso in li-
su larga scala ed intuizio-
cenza al Gruppo Colussi. Giunto alla sua terza edizione, il
ni imprenditoriali e comunicative di suc-
prodotto da Acquadro Dolciumi, che na-
bottiglione firmato Menabrea-Liebig è
cesso.
sce arricchendo l’impasto e aromatizzan-
quest’anno dedicato alla figurina n. 3
Per ogni Bottiglione da 2 litri in vetro
do l’uvetta con la birra Rossa Speciale
(Aegir birraio e anfitrione) della celebre
scuro brandizzato Menabrea, prodotto in
Menabrea, e lo Sbirro, il celebre formag-
serie sulla storia della birra.
soli 3mila pezzi, sarà inoltre omaggiata la
gio alla birra prodotto da Botalla Formag-
Per il Gruppo Colussi, il marchio Lie-
riproduzione della figurina originale n. 3
gi, nella versione Gold in edizione limita-
big, il cui utilizzo in licenza è stato acqui-
della storia della birra Liebig, appesa al
ta, nella confezione con la Menabrea
stato nel 1999, è la conferma di un impe-
collo del bottiglione.
Christmas Beer.
gno totale verso la qualità, impegno che negli
Oltre al Bottiglione da 2 litri, il birrificio
«Come ogni anno - afferma Franco
biellese proporrà anche la consueta con-
Thedy, amministratore delegato di Birra
fezione Menabrea Christmas Beer
Menabrea - desideriamo allietare le festi-
contenente 4 bottiglie da 66
vità con prodotti di qualità frutto di com-
cl e 2 calici serigrafati a colo-
petenza e passione. Valori che ci accom-
ri.
pagnano da 171 anni e che vogliamo poIn aggiunta alle birre, sa-
ter condividere anche nell’appuntamen-
ranno in commercio, per il pe-
to più significativo per la nostra tradizio-
riodo natalizio, anche prodotti
ne, il Natale». B cod 52413
esclusivi dai sapori inediti, dagli aromi unici ed inimitabili, quali il Panettone alla Menabrea Christmas Beer senza canditi,
Birra Menabrea via Ramella Germanin 4 - 13900 Biella Tel 015 2522320 www.birramenabrea.com
novembre 2017 · Italia a Tavola
151
Birra
Imperial Coffee Stout Otus La “2017” del Birrificio Otus di Seriate (Bg) è una birra che si presta all’invecchiamento. L’alta gradazione e la ricchezza dal punto di vista organolettico la rendono una birra adatta a diverse occasioni di consumo
O
riginariamente in inglese il ter-
traverso il freddo del Baltico e di giunge-
estosa birra forte e
mine “stout” indicava l’agget-
re a destinazione con aroma e sapore
scura, consegnandola
tivo “orgoglioso” o “impavi-
in vari porti nella re-
inalterati. Completamente diver-
gione baltica, dove la
significare qualcosa di simile a “for-
so da quelli già conosciuti,
sua elevata gradazio-
te, robusto”. La birra Stout nasce nel
il nuovo modo di fare birra
XVIII secolo in Inghilterra, nel Birrificio
si diffuse presto in altri Pa-
ne alcolica costituiva di Andrea Lupini una valida alternativa
Thrale, per essere inviata alla corte
esi europei e oltreoceano.
ai liquori.
dell’Imperatrice Caterina II di Russia
Oggi la Stout è consumata
Il Birrificio Otus ha voluto reinterpre-
(da qui deriva il termine “Imperial”); l’e-
soprattutto negli Stati Uniti
tare questo stile dando vita alla “2017”.
levato volume alcolico le consentiva di
dove è molto apprezza-
Il richiamo al millesimo vuole essere la
superare indenne il lungo viaggio at-
ta per il suo gusto ricco e
testimonianza di una produzione esclu-
profondo che soddisfa la
siva e limitata, la prima del birrificio di
predilezione degli ameri-
Seriate che migliora con un invecchia-
cani per le birre corpose,
mento appropriato. La Imperial Coffee
do”; poi, dopo il XIV secolo, prese a
infatti i birrai degli States
Stout 2017 Otus è una birra robusta, tan-
ne hanno sviluppate
to nella gradazione alcolica (8.5°), quan-
diverse varianti.
to nella densità sensoriale complessiva.
Sull’origine
Nei suoi ingredienti, oltre chiaramente
dell’Imperial
al malto d’orzo, troviamo avena, caffè,
Stout circolano
luppolo e lievito.
tuttavia rac-
Dal colore nero opaco intenso (EBC
conti diffe-
120), ha un amaro equilibrato (IBU 40).
renti: alcuni
La schiuma si presenta densa e compat-
affermano
ta, quasi setosa, di color crema noccio-
che il vero
la. Aromatica e giustamente speziata, i
inventore
sentori di caffè e cioccolato amaro ne
di questo
fanno una birra adatta a molteplici oc-
stile sia la
casioni. La sua struttura organolettica,
brasseria
potente quanto morbida e delicata al
londinese
palato, la rende una birra perfetta per
di Barclay
coloro che amano certe sensazioni. Di-
Perkins,
sponibile solo in bottiglie da 33 e 75 cl.
che intor-
B cod 52353
no al 1781 iniziò
a
esportare la sua ma-
152
Italia a Tavola · novembre 2017
Birrificio Otus via Rumi 7 - 24121 Seriate (Bg) Tel 035 296473 www.birrificiootus.com
Birra
novembre 2017 ¡ Italia a Tavola
153
Birra
Da Forst una birra speciale per il periodo più bello dell’anno Come da tradizione, Birra Forst presenta la sua Birra di Natale in edizione limitata. La decorazione rappresenta le sette specialità birrarie di Birra Forst, immerse in un fiabesco paesaggio invernale
D
a molti anni ormai, la Birra di Natale Forst è attesa con gioia. Il suo colore am-
brato e il sapore unico hanno
origine da una raffinata miscela dei migliori malti e sono apprezzati da tutti gli amanti di birre particolari. Inoltre, la Birra di Natale Forst è l’accompagnamento ideale per gustose pietanze natalizie. A rendere unica la Birra di Natale c’è anche il particolare decoro della bottiglia di vetro personalizzata da 2 litri che da anni è frutto di un processo
nella bottiglia di vetro da 2 litri, con
presso la sede di Birra Forst. Al
il pratico tappo meccanico, sarà disponibile
suo interno in un’officina creati-
da metà novembre in tutti i Ristoranti-Birrerie
va ogni anno un’artista, sotto la
Forst, nel Forst Shop online, presso lo stabili-
supervisione di Cellina von
mento, nei locali Spiller, presso i Mercatini di
Mannstein, dà un tocco unico
Natale in Alto Adige e presso i migliori distri-
alla bottiglia, rendendola così
butori di bevande. Inoltre, la Birra di Natale
un oggetto da collezione
viene commercializzata anche in fusti da 15 e
molto ambito. Al centro della
30 litri, nel pratico Forsty da 12,5 litri e in botti-
decorazione di quest’anno
glie da 33 cl, dal design natalizio.
troviamo le sette specialità
Per maggiori informazioni sull’acquisto
birrarie di Birra Forst, rap-
della birra speciale di Natale è possibile rivol-
presentate sotto forma de-
gersi direttamente a Birra Forst Spa chiaman-
gli ormai famosi “bicchieri-
do il numero telefonico 0473 260111, oppure
ni”, che vivono situazioni divertenti in un pittoresco paesaggio invernale altoatesino.
154
Italia a Tavola · novembre 2017
La Birra di Natale
creativo e artistico che si svolge
scrivendo a ucs@forst.it. B cod 52182 Birra Forst via Venosta 8 - 39022 Forst/Lagundo (Bz) Tel 0473 260111 - www.forst.it
Birra
DALLA TRADIZIONE BRASSICOLA BAVARESE LE BIRRE DI NATALE HERRNBRÄU
H
St. Martini Weizenbock e la birra di fru-
La St. Martini Weizenbock (7,0% vol) è
mento Schneewalzer-Winterweisse.
una doppio malto scura, non filtrata, ad
Herrnbräu, la cui Weissbier ha ricevuto
alta fermentazione. Alla vista presenta
la prestigiosa medaglia d’oro ai World
un colore bruno intenso con una fine
Beer Awards 2016, è attualmente una
velatura di lieviti. Fruttata all’olfatto, al pa-
delle più grandi birrerie della Baviera
lato risulta energica, rotonda e morbida.
centrale e anche una delle più importan-
Sprigiona un piacevole gusto amabile
ti produttrici di birra di frumento in tutta
di malto aromatico con il caratteristico
la regione. Da sottolineare - vero motivo
sapore conferito dalla scelta del miglior
di orgoglio - che a Ingoldstadt è stata
luppolo bavarese. La schiuma è fine-
scritta la storia della birra: qui il Grandu-
mente porosa.
ca Guglielmo IV emanò nel 1516 l’Editto
Birra di frumento con sedimento da
della purezza della birra.
lievito, pura testimonianza dell’antica
Per il periodo delle feste la tradizione
tradizione bavarese, la Schneewalzer-
brassicola ha sempre prediletto una
Winterweisse (5,6% vol) è ad alta fer-
produzione di birre speciali. Sono le
mentazione. Delicatamente luppolata
cosiddette Birre di Natale, intense e
e fermentata in bottiglia, si propone al
ricche di gusto. Birra a bassa fermen-
palato con il suo tipico gusto pieno.
tazione, di gusto forte e morbido, la
B cod 52406
errnbräu per celebrare le feste
Weihnachtsbier (6,0% vol) è prodotta
di fine anno presenta tre re-
appositamente per le feste natalizie. Di
ferenze “speciali”: la natalizia pura
colore oro scuro brillante, al palato svi-
Weihnachtsbier, la doppio malto scura
luppa un gusto finemente maltato.
di birra, inizialmente all’interno delle cucine, ma venne via via ampliata fino all’inizio del ‘700, con la creazione di un birrificio indipendente con caldaia di rame e tini di fermentazione in rovere. La birra della “rinascita” è stata Traquair House Ale, con la sua anima scura e cor-
Herrnbräu Italia via Dell’Arrotino 1 - 48125 Ravenna Tel 0544 569278 www.herrnbrauitalia.it
KWAK, BELGIAN STRONG ALE FAMOSA COME BIRRA DEL COCCHIERE
F
orse la riconoscerete dal particolare calice inventato dal lo-
candiere Pauwel Kwak per aggirare
posa, le note di malto e frutta, la bevuta
una legge che impediva ai cocchieri
che sa di prugne, vaniglia, sherry e il te-
di abbandonare le carrozze, anche
nore alcolico pari al 7,2%. Con lei la sorel-
durante le soste. La struttura del bic-
la ancora più ricca e complessa, Traquair
chiere rendeva possibile appenderlo
Jacobite Ale, nata nel 1995 per celebra-
alle staffe delle vetture. È la Belgian
re il 250° della rivolta giacobina ma, in
strong ale resa famosa dal “bicchie-
realtà, frutto di una ricetta del Seicento:
re del cocchiere”, la birra dal color
8% di volume alcolico, toni tostati e lup-
“pelliccia di volpe” capace di donare
poli inglesi. La freschezza è data dall’uso
ristoro nelle prime serate un po’ più
del coriandolo, in bocca è ben bilancia-
fredde dell’autunno grazie al suo cor-
è un posto in Scozia chiamato
ta tra dolce e amaro, e il cioccolato con
po vellutato e strutturato. La gradazio-
Traquair House, un maniero nato
la frutta sotto spirito predominano. Due
ne alcolica è importante, 8,4% vol. Il
nel 1491 che il conte di Buchan decise di
grandi birre capaci di affinare nel tem-
gusto è articolato e orientato al dolce,
costruire per il figlio. Sin dal principio qui
po, un patrimonio della storia brassicola
regala una bevuta sensoriale intensa
venne ospitata una piccola produzione
scozzese. (G.A.) B cod 52458
ed appagante. (G.A.) B cod 52599
TRAQUAIR ALE, HOUSE E JACOBITE BIRRE SCOZZESI DALL’ANIMO COMPLESSO
C’
novembre 2017 · Italia a Tavola
155
Birra
156
Birra di Natale Forst Christmas Brew Edizione 2017
Otus Winter Moon
Weihnachtsbier Birra di Natale
Grado alcolico: 5.2% Vol. Stile: birra speciale, 12,7 grado Plato Profilo visivo: colore caldo ambrato Descrizione: la birra evidenzia allo sguardo un colore caldo ambrato ed una schiuma compatta e cremosa. Nel bouquet sono riconoscibili leggere note di malto torrefatto e un profumo di luppolo. Il corpo è armonico e si incontrano un leggero sapore dolce e un delicato amaro che invitano a berne ancora. Al palato il retrogusto è morbido e vellutato Abbinamenti: accompagnamento ideale per gustose pietanze natalizie Formati: bottiglia natalizia da 2 litri in edizione limitata, bottiglia da 33 cl in cluster da 6, fusti da 15 e 30 litri e Forsty da 12,5 litri
Grado alcolico: 6.8% Vol. Stile: artigianale italiana amber ale season Profilo visivo: la schiuma è fine e compatta e persistente. L’aspetto è velato per la presenza dei lieviti. Il colore è giallo oro con riflessi aranciati Descrizione: grazie all’interessante ricetta elaborata, questa birra è il frutto di una sapiente combinazione di ingredienti. Il sapore è piuttosto complesso con note speziate e agrumate, leggermente acidula. Buona è la luppolatura che conferisce quel giusto amarognolo Abbinamenti: carni rosa o rosse, agnello, formaggi a pasta dura e semidura, formaggi non esageratamente erborinati, pasta condita con sugo intenso Formati: bottiglia da 75 cl fusto PolyKeg da 24 litri
Grado alcolico: 6% Vol. Stile: a bassa fermentazione, 13,5 grado Plato Profilo visivo: oro scuro brillante Descrizione: birra speciale prodotta appositamente per le feste natalizie, piena, di gusto finemente maltato, forte e morbida prodotta con malto selezionato e il miglior luppolo dell’Hallertau. La birra di Natale dà un piacere tutto particolare. Abbinamenti: idelae con pizza farcita, paste al ragù di carne e frutta secca Formati: bottiglia da 50 cl
Birra Forst via Venosta 8 - 39022 Forst/Lagundo (Bz) Tel 0473 260111 www.forst.it
Birrificio Otus via Rumi 7 - 24121 Seriate (Bg) Tel 035 296473 www.birrificiootus.com
Herrnbräu Italia via Dell’Arrotino 1 - 48125 Ravenna Tel 0544 569278 www.herrnbrauitalia.it
Italia a Tavola · novembre 2017
Birra
Questa squadra merita i Mondiali La buona comunicazione è l’uomo in più per vincere ogni sfida
Cuvée dei Vignato Spumante Metodo Classico
• DAVIDE VIGNATO •
Rosso Matilde Lambrusco Mantovano Dop
Il 33 Spumante Metodo Classico
• Colletto •
• BUGNO MARTINO •
Confusion Marche Rosso Igt
Centesimino Ravenna Igt
• PS WINERY •
• la sabbiona •
T.N. 04 Bronner
• THOMAS NIEDERMAYR •
Baruccia Romagna Doc Sangiovese Sup.
PrimoRosso Emilia Igt Barbera
• tenuta casali •
• VIGNA CUNIAL •
Rincrocca Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Class.
Pargione Terre Siciliane Igt Viognier
Cinquecento Romagna Albana Docg
• la staffa •
• italiano •
• TENUTA DIAVOLETTO •
I Felmi Toscana Igt
• FABIANI • www.italianelbicchiere.it - info@italianelbicchiere.it novembre 2017 · Italia a Tavola
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Acqua
Quando il brand fa la storia dell’acqua Norda, Sangemini e Gaudianello hanno una lunga e prestigiosa storia anche a livello di comunicazione. Un’immagine ben conosciuta dai consumatori che oggi rivive ed è valorizzata da un progetto di marketing senza paragoni
A
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cque Minerali d’Italia, il corpo-
raneo”; e infine Sangemini, sulla base
il loro successo con messaggi entrati di
rate brand che raggruppa le tre
delle caratteristiche uniche della sua
diritto nella cultura pubblicitaria italiana.
principali società “beverage”
composizione, è a ragione definita “ac-
Norda è un brand anagraficamente più
della famiglia Pessina (Norda, Sangemi-
qua alimento”. Identità fra loro differenti,
giovane (1968, l’anno prossimo com-
ni e Gaudianello) si propone sul mercato
che permettono al consumatore una
pirà quindi 50 anni), ma ha sviluppato
con un’immagine innovativa, in sintonia
scelta consapevole in ragione delle
anch’esso fin dalla nascita un forte im-
con il concept di marketing che è alla
proprie necessità e richieste, da qui in-
pegno di comunicazione.
base del progetto: indicare la centralità
fatti il claim unificante di Acque Minerali
strategica del gruppo senza sacrificare
d’Italia: “Bevi consapevolmente”.
Ora tutto questo patrimonio esperienziale dei tre brand ha trovato un
le singole identità. E che identità! Si trat-
Norda, Sangemini e Gaudianello
percorso innovativo con Acque Minera-
ta infatti di tre marchi ricchi di prestigio,
non solo hanno caratteristiche speci-
li d’Italia. Una proposta che, non a caso,
che hanno fatto e continuano a fare la
fiche, ma la loro presenza sul mercato
ha dato una positiva “scossa” al settore,
storia del settore delle acque minerali,
è stata da sempre caratterizzata da un
anche perché il progetto intende ridise-
anche e soprattutto nel canale Horeca.
impegno di comunicazione importante,
gnare in modo più corretto ed efficace
Anche oggi i tre brand hanno un
che le ha rese famose e riconoscibili al
l’immagine stessa dell’acqua minerale
loro posizionamento specifico a livello
pubblico, sugli scaffali dei punti vendita
in Italia. B cod 52274
di comunicazione: Norda fa riferimento
come sulle tavole dei migliori ristoranti.
al benessere quotidiano; Gaudianello,
Si può dire a ragione che Sangemini e
effervescente naturale di origine vul-
Gaudianello, entrambe con una storia
canica, sottolinea il suo “gusto mediter-
di oltre 100 anni, hanno accompagnato
Italia a Tavola · novembre 2017
Acque Minerali d’Italia via inverigo 2 - 20151 Milano Tel 02 33000177 www.acquemineraliditalia.it
novembre 2017 ¡ Italia a Tavola
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Cialde ecologiche ...meglio dei grani Il caffè in grani esercita sempre un certo fascino sul ristoratore, ma è davvero il metodo ideale per garantire un espresso perfetto?
S
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fortunatamente, no. Il caffè in gra-
un piacere alla portata di tutti e, con
inebrianti e le sue proprietà organolet-
ni viene spesso lasciato nel ma-
grande passione, ha investito in anni
tiche fino al momento dell’apertura e della consumazione.
cinino per troppo tempo prima di
di ricerca per poter raggiungere il suo
essere consumato, con conseguente
obiettivo senza alcun compromesso,
Le cialde di Caffè del Caravaggio
perdita dei suoi sentori: caratteristiche
analizzando scrupolosamente tutte le
permettono al ristoratore di poter allar-
di primaria importanza come aroma,
metodologie di estrazione esistenti del-
gare la propria offerta di caffè al clien-
gusto e freschezza vengono di fatto
la bevanda più amata e consumata al
te proponendo, con la Carta del Caffè,
sacrificate sull’altare del design, esatta-
mondo. Con grande determinazione,
“Specialty Coffee” come l’esclusivo
mente il contrario del significato più no-
ha scelto di confezionare e distribuire
Jamaica Blue Mountain, l’intenso e “vul-
bile dell’idea stessa di “tradizione”! Chi
le sue preziose miscele e monorigini di
canico” Guatemala Antigua Pastores, il
studia e ama il caffè di qualità sa che
pura arabica esclusivamente in cialde
floreale e raffinato Etiopia Sidamo e l’a-
l’uso del macinino nella vita frenetica di
filtro carta, biodegradabili ed ecologi-
romatico Nicaragua San Juan Biologico
oggi rende l’arte di servire il vero caf-
che. Per garantire una qualità costante
e FairTrade, per caffè davvero di qualità.
fè espresso una pratica molto difficile
ad ogni consumatore, le fasi di maci-
La macchina del caffè di Caffè del
per un ristoratore e i suoi collaboratori.
natura, pressatura, pesatura (rigoro-
Caravaggio è un concentrato di tecno-
Sono macchine costose e ingombranti,
samente 7 grammi per ogni dose!) e
logia e semplicità che rende chiunque
bisognose di manutenzione costante e
confezionamento del caffè in cialde di
un barista esperto, in grado di offrire a
abilità di utilizzo non alla portata di tut-
Caffè del Caravaggio sono eseguite da
tutti i clienti i più rari e pregiati “Specialty
ti, dato che ogni singola dose di caffè
strumenti altamente sofisticati e profes-
Coffee” con una crema sempre “a pro-
espresso esige per definizione una ma-
sionali in ambienti protetti e controllati:
va di zucchero”, tazzina dopo tazzina,
cinatura, una pressatura e una pesatura
a differenza di quanto avviene quoti-
sorso dopo sorso. B cod 52376
di altissima precisione.
dianamente nel macinino, luce, aria,
La missione principale di Caffè
temperatura e umidità non possono
del Caravaggio è sempre stata quella
in alcun modo influenzare il caffè, che
di rendere i migliori caffè del mondo
preserva la sua freschezza, i suoi aromi
Italia a Tavola · novembre 2017
Caffè del Caravaggio via Piemonte 5/11 - 24052 Azzano San Paolo (Bg) - Tel 035 688111 www.caffedelcaravaggio.it
Pastry Chef Loretta Fanella
Al Ristorante Borgo San Jacopo (1 Stella Michelin) è tornata la kermesse di cene “al cucchiaio” arrivata alla terza edizione che vede come ospiti chef bistellati che si sfidano a colpi di creatività nella cucina dello chef di casa Peter Brunel per celebrare l’arte della convivialità. Scoprite i nomi degli chef ospiti e i menu delle serate su: borgosanjacopo.it
Executive Chef Peter Brunel
novembre 2017 · Italia a Tavola
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Caffè
Per non rovinare un caffè pregiato La Specialty Coffee Association of America non ha mai avuto dubbi in proposito: più un caffè è pregiato e di qualità, più è facile rovinarlo con pratiche sbagliate in ogni fase della sua esistenza è bene riflettere su cosa avviene dopo la tostatura: il prezioso chicco di caffè deve essere conservato e macinato, prima dell’e- di Cristiano Canali strazione della bevanda. I consumatori stessi, quindi, rappresentano una variabile “pericolosa” per un ristoratore che ha investito ingenti risorse in monorigini pregiate, ciascuna bisognosa di un singolo macinino: quanto tempo dovrà restare esposto all’aria un chicco di caffè prima di essere finalmente macinato e
U
162
consumato? Può mantenere la stessa no Specialty Coffee è unico per
sanno evocare l’immagine di un an-
freschezza dopo ore, giorni, magari
definizione: solo una varietà
golo di mondo dove acqua, aria, terra,
settimane di esposizione? Ovviamen-
monorigine coltivata in un luo-
temperatura e altitudine si fondono in
te no, e il risultato sarà un caffè magari
go specifico, infatti, può essere defini-
modo diverso e peculiare, dando vita
ottimo, ma non conforme al suo im-
ta tale. Intendiamoci, esistono miscele
ad un caffè che altrove non potrebbe
menso potenziale iniziale e alle grandi
di altissima qualità che possono tramu-
semplicemente esistere.
aspettative dei clienti.
tarsi in caffè spettacolari, ma il gusto
Pochi conoscono nei dettagli la
Di conseguenza, ancora una volta,
profondo e inimitabile di una bevanda
lunga lista di regole estremamente
chi sceglie di abbracciare le cialde (ov-
estratta da chicchi provenienti da una
severe che precedono, accompagna-
viamente ecologiche e biodegradabili)
singola piantagione porta con sé il
no e seguono la raccolta del caffè di
come sistema di confezionamento e
Dna stesso del Paese da cui proviene,
ciascun Paese: per ogni aspetto esiste
distribuzione ha una marcia in più ri-
ed è quasi un’esperienza “mistica”!
un protocollo da applicare, un mate-
spetto agli altri, potendo beneficiare di
Jamaica Blue Mountain, Guatema-
riale da utilizzare, una quantità e una
un macinato fresco e puro fino al mo-
la Antigua Pastores, Ethiopia Sidamo,
tempistica da rispettare al fine di ga-
mento dell’apertura, perché sigillato in
Nicaragua San Juan sono tutte mono-
rantire agli intenditori la corretta degu-
atmosfera controllata: addio sprechi,
rigini estremamente rare, pregiate ed
stazione del caffè dei loro sogni anche
vecchi residui e perdita di qualità.
esclusive che già a partire dal nome
dall’altra parte del pianeta. Per questo
B cod 52298
Italia a Tavola · novembre 2017
xxx ¡ Bevande
novembre 2017 ¡ Italia a Tavola
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Varnelli ispira i mixologist
Le numerose attività e partecipazioni dell’azienda a eventi in Italia e all’estero sono fonte di ispirazione per i professionisti che arricchiscono le loro drink list con squisiti cocktail preparati con prodotti Varnelli
È
fondamentale ricordare e ripercorrere le proprie origini storiche, affinché si possa avere un futuro
prosperoso e florido di successi: questa potrebbe essere la massima che con-
Aperitivi&Co. a Milano, Florence Cocktail Week e Bologna Cocktail Week - e creandone di propri, come
traddistingue le aziende che negli anni
Le sue discendenti hanno ben
hanno continuato a crescere e miglio-
compreso questo messaggio ed ecco
rarsi attraverso l’evoluzione dei tempi
che oggi nell’ambito della rivoluzione
Riportiamo in questa pagina tre ri-
che cambiano, rimanendo però legate
del cocktail e delle bevande alcoliche
cette di alcuni tra i tanti professionisti
alle loro origini e tradizioni. Varnelli è
di qualità un’azienda come questa
che utilizzano i prodotti Varnelli per le
una di queste aziende, gioiello della li-
vede crescere l’interesse verso i suoi
loro creazioni. B cod 52415
quoristica italiana, avviata nel 1868 dal
prodotti.
fondatore Girolamo Varnelli a Cupi di Visso, nel cuore dei Monti Sibillini. ADESCITE! di Giulio Tabaletti 5 cl Gin London Dry, 3 cl Mandarino Varnelli, 1,5 cl succo di limone spremuto, 0,5 cl sciroppo di zucchero, 1 cucchiaino di Varnelli Anice Secco. Preparare tutti gli ingredienti, shakerare e filtrare con double strain e servire in coppetta ghiacciata; guarnire con peel di arancia.
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IL FRESCO SECCO di Mirko Turconi 20 ml Varnelli Anice Secco, 25 ml gin, 25 ml lime fresco, 15 ml sciroppo di agave, 5 foglie di menta, 2 rondelle di zenzero. Shake e double strain, servire in coppetta.
Italia a Tavola · novembre 2017
Assecondando
questo
positivo
orientamento, la Distilleria Varnelli ha creato una linea Mixology in bottiglietta contagocce, in cui spicca il Delizia alla Cannella, e ha intensificato le sue iniziative nel mondo del bere miscelato
la Varnelli & Bartales di Carmine Lamorte Cocktail Competition.
MEDITERRANEO di Carmine Lamorte Alcune gocce di Cannella La Delizia Mixology Varnelli, 30 ml Mandarino Varnelli, 60 ml spumante, 30 ml gassosa. Miscelare con forza, terminare con un orange twist abbondante a profumare la superficie.
partecipando ad importanti eventi di settore - come Tales of the Cocktail a New Orleans, Bar Convent Berlin, Imbibe Live a Londra, BarItalia Hub a Bari,
Distilleria Varnelli via Girolamo Varnelli 10 - 62034 Muccia (Mc) - Tel 0737 647000 www.varnelli.it
Distillati
È TEMPO DI RUM
Gli italiani bevono meno,
foto Alberto Blasetti
ma meglio!
Si è concluso ShowRum Italian Rum Festival, uno dei più importanti eventi del panorama italiano sul mondo del rum. L’evento è stato un’occasione per fare il punto della situazione sullo stato dell’arte del settore
tore Leonardo Pinto - e per il fatto
do meno, ma stanno
che la manifestazione sia diventata
bevendo
importante. Questo perché il rum sta
rum sta prendendo
diventando importante e la tendenza
forma come un distil-
è quella di considerarlo un distillato
lato serio che dunque
serio da degustazione e non più solo in miscelazione. Fondamentale a que-
prende il suo gusto di Davide Staffa dal tipo di produzione,
sto proposito il ruolo giocato dall’eno-
di fermentazione, di invecchiamento
gastronomia perché l’attenzione che
e non grazie agli additivi».
meglio.
Il
il settore ha catturato agli occhi del
Tra i protagonisti della manifesta-
grande pubblico ha coinvolto anche
zione la Repubblica Dominicana che
tutto quello che ruota attorno all’eno-
è stata presente con molti stand. «Il
gastronomia e quindi in fondo anche
rum è un prodotto che ci contraddi-
i distillati».
stingue e sul quale puntiamo molto
Tendenze, gusti, sensazioni, ma
- spiega l’ambasciatrice in Italia della
opo 5 anni Show Rum è sem-
alla fine ciò che conta sono i numeri:
Repubblica Dominicana Alba Maria
pre cresciuto in qualità per cui
sono aumentati i consumi? «Se guar-
Cabral Pena-Gomez - basti pensare
è lecito chiedersi ogni volta
diamo al mondo del rum in generale
che in media esportiamo 3,5 milioni di
che si arriva qui a Roma quale sia lo
no - spiega Pinto - se guardiamo però
casse di rum in tutto il mondo». Sull’ar-
stato dell’arte del comparto. «Siamo
al rum da degustazione i consumi
ticolo pubblicato online tutti i risultati
contenti per la buona riuscita della
stanno crescendo e questo è indice
di Showrum tasting competition - Best
manifestazione - risponde il diret-
del fatto che gli italiani stanno beven-
in class.
D
B cod 52341
novembre 2017 · Italia a Tavola
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Distillati
Blauburgunder e Weissburgunder Da Roner due grappe uniche Qual è il segreto dell’arte della distillazione di Roner? Riuscire a catturare le sfumature, i profumi e i sapori racchiusi nelle vinacce e nella frutta altoatesina per regalare momenti di puro piacere
U
166
n segreto che dura da 70 anni,
distillato di monovitigno invecchiato cal-
la sua vinaccia. Alla base della sua qua-
dove esperienza, tradizione e
do e morbido, che racchiude tutte le ca-
lità vi è il terreno dove crescono le uve:
innovazione si intrecciano in un
ratteristiche della vinaccia di Pinot nero
un suolo calcareo situato al di sopra del
connubio perfetto che prende vita nelle
e che con i suoi profumi ricorda una
lago di Caldaro, una zona rinomata per
grappe Blauburgunder e Weissburgun-
passeggiata nel bosco in un pomeriggio
la produzione di Pinot bianco. Weissbur-
der invecchiate. Realizzate rispettiva-
d’autunno. Al naso e al gusto si percepi-
gunder prevede un periodo di invec-
mente con i migliori vitigni di Pinot nero
scono i tipici sentori di frutta rossa, quali
chiamento e una successiva affinazione
e di Pinot bianco dell’Alto Adige, sono
l’amarena, la ciliegia e il lampone, che
di 4 mesi in botti di legno di ciliegio, che
due prodotti unici nel loro genere, da
si intrecciano perfettamente con le note
gli conferiscono una leggera nuance
gustare attentamente per cogliere ogni
di vaniglia e di legno acquisite durante
fruttata. All’assaggio e all’olfatto, inoltre,
singola nota e sfumatura aromatica.
la lenta maturazione. Perfetta se sorseg-
si riconosce una fine nota di mela intrec-
La grappa di pura vinaccia Blaubur-
giata da sola per apprezzarne tutte le
ciata ad un sentore di pesca saturnia e
gunder è realizzata con il re dei vitigni
sfumature dei suoi sentori, ma anche se
un pizzico di pera. B cod 52415
di bacca rossa: il Pinot nero, versatile e
abbinata a piatti di carne e al cioccolato.
delicato, grazie al quale si ottengono in-
Realizzata con i più pregiati vitigni al-
terpretazioni di prodotto molto diverse a
toatesini di Pinot bianco, Weissburgun-
seconda della zona di produzione. È un
der è una grappa unica e fresca quanto
Italia a Tavola · novembre 2017
Roner Distillerie via Zallinger 44 - 39040 Termeno (Bz) - Tel 0471 864000 www.roner.com
xxx ¡ Bevande
novembre 2017 ¡ Italia a Tavola
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Salute
Piccoli accorgimenti ai fornelli per non rinunciare alla tradizione Ricomincia il periodo d’oro delle maratone culinarie, che mette a dura prova non solo il fisico ma anche la nostra mente. È necessario alleggerire le ricette per trarre dagli alimenti quei nutrimenti buoni per la salute
L
e ricette della tradizione sono ric-
per circa 12 ore fino a completa reidra-
4.5 ore, chiuse in un
che in calorie, grassi e zuccheri,
tazione; gettare l’acqua e portarli a cot-
sacchetto per alimenti
ma le possiamo rendere “funzio-
tura con altra acqua a lento bollore. Tutti
adatto alle alte tem-
nali” seguendo alcuni accorgimenti. In
i legumi secchi necessitano lo stesso
perature. Alla fine ro-
questo periodo possiamo trovare un’in-
procedimento, tranne le lenticchie ros-
solare per pochissimi
finità di alimenti buoni per la salute, so-
se decorticate ed i legumi freschi come
minuti. Il consiglio per di Milly Callegari
prattutto contenenti nutrienti chiave per
piselli e fave. I cavoli poi, sostanza dalla
avere una carne molto
la prevenzione di molte malattie. Protei-
comprovata azione preventivo-tumora-
tenera e succosa è metterla a bagno in
ne, ferro, fibre, antiossidanti, vitamine e
le, forniscono un apporto di vitamine, sali
acqua, sale e zucchero per una notte,
sali minerali in una zuppa fumante, che
minerali ma soprattutto antiossidanti.
poi colare ed asciugare.
rispetti però la tradizione del periodo!
Se decidiamo di abbinare la carne,
L’alimento chiave che arricchisce il
Ceci, cavolo, carne (costine di maiale)
la scelta ricade sulle costine di maiale,
tutto è un cereale, il teff, che arriva dall’A-
con l’aggiunta di un insolito cereale, il
da cucinare sottovuoto a bassa tem-
frica. È il più piccolo al mondo, ma è ricco
teff, sono ad esempio un perfetto con-
peratura per mantenere i nutrienti bio
di nutrienti, soprattutto di ferro. Assumere
nubio per un piatto “funzionale” della
disponibili e ridurre al minimo la forma-
teff durante attività fisiche intense, come
tradizione.
zione di acrillamide. Se non abbiamo a
ad esempio una maratona, permette al
Per beneficiare appieno dei nutrienti
disposizione i macchinari adatti possia-
nostro fisico di rimpiazzare il ferro perso.
dei legumi, i ceci in questo caso, occor-
mo comunque procedere cuocendo
Nel Paese d’origine viene impiegato per
re dapprima lavarli e metterli in ammollo
le costine in forno a vapore a 80°C per
la preparazione di un “pane”, l’injera. Si
Ceci, teff, costine e cavolo cappuccio INGREDIENTI: ceci, cavolo cappuccio o cavoletti di Bruxelles, 200 g di farina di teff, 100 g di amido di mais, 1/2 g di lievito di birra disidratato, costine di maiale, miele, olio d’oliva, sale, rosmarino PREPARAZIONE: tagliate finemente il cavolo cappuccio o i cavoletti di Bruxelles, aggiungeteli anche direttamente crudi ai ceci cotti, mantenendo così la vitamina C inalterata, o passateli per pochi minuti in padella con olio d’oliva. Rosolate in padella con un filo d’olio d’oliva il rosmarino in modo da rilasciarne l’olio essenziale. Arrotolate le crêpes realizzate con il teff e tagliatele facendone delle fettuccine. Unite tutti i componenti ai ceci cotti a cui aggiungere poi acqua o brodo, se necessario.
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Italia a Tavola · novembre 2017
miscela la farina di teff con acqua fino a raggiungere una consistenza cremosa e si lascia riposare per 2-3 ore, dopodiché si fanno delle crêpes. Non occorrere aggiungere lievito poiché il teff contiene dei batteri fermentativi che, facendo riposare l’impasto, si attivano e danno il via a un processo di lievitazione simile a quello del lievito madre. Per velocizzare la fermentazione possiamo aggiungere ad una miscela di 200 g di farina di teff, circa 100 g di amido di mais e mezzo cucchiaino di lievito di birra disidratato, per poi stemperare con acqua fino ad ottenere la consistenza di una crema liquida. B cod 52612
Salute
Approved Event
ORGANIZZATO DA
novembre 2017 · Italia a Tavola
169
Locali
Del Cambio
Un menu speciale per i 260 anni Per celebrare i 260 anni di “Del Cambio” lo stellato Matteo Baronetto ha creato un nuovo menu-manifesto autunnale dal nome essenziale “Nel Tempo”, che affianca piatti in versione tradizionale e in versione rivisitata
U
170
n’operazione di revisione e di
ktail, Brasato al Barolo, Finanziera, Lasa-
Per la ricerca e l’equilibrio dei sapori ci
inedito re-engineering culinario
gna al ragù di vitello, Bonèt, Peperoni e
hanno particolarmente colpito le ver-
che coniuga memoria e innova-
acciughe, Gnocchi alla Bava. Ogni piatto
sioni “attualizzate” della Milanese, degli
zione con cultura e curiosità e che ha
è disponibile in due versioni, quella tra-
Gnocchi alla Bava e del Bonèt, ma in tut-
per oggetto alcuni piatti iconici ma spes-
dizionale e quella attualizzata, rivisitata.
te le portate entrambe le versioni erano
so inesorabilmente vintage. Piatti “pop”
Da un lato, quindi, verrà offerta una “fo-
decisamente convincenti. In accompa-
per definizione, ma qui elevati al rango
tografia d’epoca” del piatto, dall’altro si
gnamento ai piatti sono stati serviti Pinot
di “alta ristorazione”, tutti e 11 parte del
mostrerà come questo si sia trasforma-
Bianco Vorberg Doppio Magnum 2011,
menu “Nel Tempo” a Del Cambio: Acciu-
to... nel tempo, appunto.
Langhe Rosso a Valentino Rocche dei
ghe al verde, Penne al salmone, Vitello
Per la cena di presentazione abbia-
tonnato, Milanese, Gamberi in sala coc-
mo assaggiato alcune delle proposte.
Italia a Tavola · novembre 2017
Manzoni Doppio Magnum 2000 e Dom Perignon P2 2000.
Locali «“Nel Tempo” - spiega Matteo Baronetto - nasce per curiosità, per ironia, per memoria, per cultura, per raccontare delle storie: un menu-manifesto, che tramuta quelli che sono stati i trend gastronomici degli ultimi decenni del secolo scorso in qualcosa di diverso eppure del tutto riconducibile all’originale. Mi piace pensare a una piccola operazione di “revisionismo culinario”». Nel 2017 il ristorante torinese celebra non solo i 260 anni dalla prima apertura, ma anche il suo terzo compleanno: dopo essere rimasto chiuso per molto tempo, infatti, il locale ha subito un importante intervento di ristrutturazione, riaprendo le porte nel 2014. Oggi Del Cambio non è più ristorante storico gastronomico, ma progetto solido e visionario allo stesso tempo: diverse realtà, stessa visione, un magico mondo che si articola su più piani. Il ristorante gastronomico, guidato dal cuoco Matteo Baronetto che ha fatto dell’equilibrio tra innovazione e tradizione la sua cifra stilistica. Collegata al ristorante c’è la “Farmacia Del Cambio”, caffè-bistrot dove gustare le creazioni dello chef patissier Fabrizio Galla, un light lunch o un aperitivo, o dove acquistare piatti in formula take-away. Al primo piano si trova il “Bar Cavour”, cocktail bar e bistrot. A fianco, la “Stanza Verde”, un fumoir dove l’ospite può rilassarsi. Ultimo arrivato è il “Tavolo della cantina”, uno spazio collocato due piani sotto terra, dove Matteo Baronetto e il sommelier Davide Buongiorno propongono serate conviviali di degustazione, con menu abbinati all’ampia varietà di etichette in cantina, oltre 2mila, grazie a cui Del Cambio ha ottenuto i 2 bicchieri ai Wine Spectator Awards.
B cod 52311
Del Cambio piazza Carignano 2 - 10123 Torino Tel 011 546690 www.delcambio.it
Hotel Pfösl Rio Nero 2 - 39050 Nova Ponente (Bz) - Tel 0471 616537 www.pfoesl.it
novembre 2017 · Italia a Tavola
171
Locali
Christine e Luigi Del Giacco
Foresteria Alzatura a Montefalco Dehor, bistrot, ristorante e cantina
In Umbria, a Montefalco (Pg), terra di Sagrantino, Famiglia Cecchi ha aperto Foresteria Alzatura, un ristorante che propone piatti tipici della tradizione locale abbinati ai vini del territorio e non solo
D
ue anni fa a Castellina in Chianti
francese di Antibes, in Costa Azzurra, ti
secondo la pecora della Valnerina con
(Si) nacque la Foresteria di Villa
accolgono come un amico facendoti
cicorie piccanti e funghi orecchioni o la
Cerna, mentre quest’anno è
sentire a casa. Sono loro ad affiancare
coscia di faraona di Monteserano a Tre-
Famiglia Cecchi in questo progetto.
vi farcita con insalata di rape, misticanza
stata presentata la nuova proposta di
172
ospitalità di Famiglia Cecchi all’interno
L’arredamento è semplice e caldo,
del centro storico di Montefalco. «Nei
con bottiglie di vino che arricchiscono
I pani e le paste sono assolutamen-
luoghi del Sagrantino, vitigno a noi caro
le pareti come libri in una biblioteca. La
te fatti in casa mentre la cantina, oltre al
- dice Andrea Cecchi - abbiamo voluto
carta è molto allettante anche se cam-
locale Sagrantino, è ricca di preziose
estendere la nostra visione di ospitalità
bia in ogni stagione. Qui non ci sono
bottiglie molte delle quali arrivano dalla
inaugurando un ristorante che prende il
stravaganze ma una grande ricerca e
collezione privata di Luigi. Ricerca e sa-
nome dalla nostra azienda vinicola».
un quasi religioso rispetto per la materia
lute sono i punti fermi dello stile della
e la sua coratella.
Foresteria Alzatura si trova in un pa-
prima. «Mi piacciono i piatti della tradi-
sua cucina. Sì, perché Luigi porta con sé
lazzetto d’epoca nell’incantevole piaz-
zione - dice Luigi - cucinati con prodotti
un importante bagaglio di conoscenze
zetta Domenico Mustafà, dove dal
autentici, del nostro territorio».
enogastronomiche frutto della sua pas-
dehor esterno, particolarmente acco-
Da non perdere la galantina di pollo
sione ed esperienza come cliente in
gliente nel periodo estivo, si accede al
di Monteserano a Trevi con insalata rus-
vari ristoranti anche in giro per il mondo,
piano terra in una sorta di bistrot, men-
sa, pistacchio e salsa verde, oppure la
cogliendo le contaminazioni di diverse
tre al primo piano si apre un elegante
trippa di maiale con giardiniera e patate.
culture. B cod 52305
ristorante dove ci si va anche per rilas-
Interessante l’ampia proposta di salumi
sarsi e socializzare. E il valore di questa
che, oltre ai locali, vede sul banco an-
Foresteria sta proprio nel fatto che Luigi
che il Pata Negra Joselito e poi gli spa-
Del Giacco con sua moglie Christine,
ghetti con crema d’uovo e baccalà e di
Italia a Tavola · novembre 2017
Foresteria Alzatura Piazza Mustafà 2 - 06036 Montefalco (Pg) - Tel 0742 455494 laforesteriaalzatura.wordpress.com
Locali
BOLL CINE in EDI
ZIONE
Villa
* Il servizio mescita terminerà alle ore 19:30
novembre 2017 · Italia a Tavola
173
Locali
Barrique Il lato gourmet di Poggio Le Volpi Due realtà gourmet all’interno dell’azienda vitivinicola romana: il ristorante gourmet Barrique, con il menu firmato da Oliver Glowig, e Epos Wine&Food, il bistrot al piano di sopra. Il resident è Daniele Corona
174
Italia a Tavola · novembre 2017
di Alberto Lupini
E
opportunamente trattate, risplendono sotto un colore d’oro che rappresenta
ntrambe queste nuove realtà
la purezza e il valore in assoluto. Una
sono a Monte Porzio Catone,
scelta stilistica originale ed elegante
parte dei caratteristici Castelli
che, all’insegna di una riservatezza
Romani, in provincia di Roma. Qui, all’in-
garantita da separè che interrompono
terno della tenuta Poggio Le Volpi, ar-
il grande spazio, offre il giusto spazio
riva, come direbbe Rossella Macchia,
per degustare ottimi piatti e al tempo
general manager del progetto, «la re-
stesso avere un dialogo sereno e ap-
alizzazione di un sogno». Si tratta del
partato.
ristorante gourmet Barrique, un locale
Il cuoco tedesco è l’executive chef
interrato, in cui barrique e piccole canti-
del ristorante, mentre Daniele Corona,
ne fanno da cornice a 30 coperti dove
suo secondo per quasi 10 anni, gestisce
viene proposto un ricercato menu fir-
sia Barrique che il collegato bistrot Epos
mato da un nome noto del panorama
Wine&Food, realtà creata al piano di so-
ristorativo, una “stella ai fornelli” come
pra, che vuole «raccontare - suggerisce
lo definisce la cantina stessa: Oliver
Rossella - come dice il nome stesso,
Glowig. L’arredo è studiato nei minimi
dare voce al territorio», e ricoprirà il ruo-
dettagli e richiama esplicitamente il ter-
lo di resident chef dell’intero progetto.
reno e la vigna, esaltandone la natura
Un nome d’eccezione per un ristorante
con pareti e tavoli dove le foglie di vite,
inserito in una location insolita ma con
Locali introdurre nella barricaia, all’interno del-
dalla “parete del gusto”, celle di stagio-
la quale l’eleganza è stato il criterio che
natura a temperatura controllata dove
ha guidato la scelta degli arredi, con
riposano diversi prodotti, del Lazio ma
giochi di toni tra l’oro e il nero e foglie di
non solo. Anche qui piatti originali come
vite usate come stencil.
lo Storione affumicato con insalata di fi-
Una volta accomodati in tavola, è
nocchi e arancia, la Tartare di branzino
possibile scegliere tra le ricette, frutto
con Avocado e mela verde; tra i primi i
della creatività del cuoco tedesco, come
tipici Tonnarelli cacio e pepe e il Risotto
il Caviale con uovo, patate schiacciate e
all’amatriciana, il Pollo e peperoni tra i
storione affumicato, gli Spaghettoni con
secondi. Oppure la Minestra di ceci e
ostriche, trippa di baccalà e cavolfiori, i
scarola con lumachine di mare, la Pasta
Bottoni ripieni di stracotto d’anatra con
e patate con provola affumicata e gam-
salsa di fegato grasso d’oca e fichi sec-
beri, i Filetti di triglia all’acqua pazza, la
chi, il Branzino al vapore con ostriche
Guancia di vitello con pappa di pomo-
e gelatina di mare al profumo di anice
doro, pecorino e menta.
stellato, il Piccione con crema di cipolla
Ad occuparsi dei dessert dei due
bianca e scalogno alla pancetta e tante
ristoranti il pastry chef Andrea Riva Mo-
altre ancora.
scara: con un buon bagaglio formativo
«Sono felice di iniziare questa nuo-
alle spalle, un legame forte con la tra-
va esperienza qui a Poggio le Volpi -
dizione, con la stagionalità e, laddove
afferma Oliver Glowig - un progetto in
possibile, con la territorialità, il pastic-
cui credo fermamente e per il quale mi
cere propone dolci come la Mousse
grandi ambizioni: «Per un’iniziativa del
sono sentito emotivamente coinvolto
al cioccolato al latte, arachidi salate e
genere - spiega Rossella Macchia, en-
fin dal principio grazie al feeling instau-
more, o la Tatin “tutta mela” per la car-
tusiasta di poter gestire un progetto di
ratosi con Rossella Macchia e la famiglia
ta di Barrique; ad Epos invece qualche
tale portata - abbiamo scelto una sede
Mergè, senza dimenticare quello già
classico come la Ricotta e visciole, il Ti-
davvero importante»; e in riferimento a
lungamente collaudato con Daniele.
ramisù e la Zuppa inglese.
chi con lei si è impegnato a realizzare
Sono convinto che sia il luogo ideale
Ultimo ma non meno importante, vi-
tutto questo, «crediamo che per dirigere
per esprimere in libertà la mia idea di
sto e considerato poi la struttura nella
questa struttura siano necessarie per-
cucina. E di farlo proponendo piatti di
quale si trovano i due locali (un’azienda
sone che abbiano le capacità di farlo.
alto livello ma, come i nostri ospiti po-
vitivinicola), la carta dei vini, uguale per
I collaboratori che abbiamo conosciuto
tranno appurare, a costi assolutamente
entrambi gli spazi. «La nostra carta dei
hanno sposato fin dall’inizio il progetto,
accessibili».
vini comprende 200 etichette, le nostre
a volte ci hanno addirittura commosso
Per un’eleganza forse meno ri-
ovviamente, ma non solo». Infatti, oltre
per la passione e l’enfasi nel dimostrare
cercata ma comunque coinvolgente,
alle bottiglie a metro zero di Poggio del-
il loro coinvolgimento».
i due piani superiori ospitano l’Epos
le Volpi, sono presenti referenze sia ita-
«È per noi un onore - dichiara Ros-
Wine&Food. Il bistrot si presenta in una
liane (tra le più blasonate) che francesi
sella Macchia - avere in cucina un
veste più casual, 50 coperti (più 60
(dal Bordeaux allo Champagne fino alla
fuoriclasse come Oliver e un talento
esterni), un design dal taglio moderno
Borgogna) - servizio al calice a rotazio-
come Daniele. Siamo sicuri che questo
ma con la volontà dell’azienda di acco-
ne. Il merito di una selezione così vasta
rappresenterà un plus per tutto il terri-
gliere in un’atmosfera familiare i clienti.
e ben assortita è del sommelier Luca
torio circostante, bellissimo ma troppo
Qui, l’offerta è «in chiave gourmet,
spesso sottovalutato». Indubbiamente
però ancora più territoriale», spiega
anche l’atmosfera attorno alla quale si
Rossella, caratterizzata dalla ricerca di
sviluppa il menu di Glowig contribuirà
un legame forte con i prodotti tipici del
alla riuscita di questa nuova apertura: al
posto: si parte ad esempio con le se-
livello inferiore è infatti un boschetto ad
lezioni di salumi e formaggi provenienti
Boccoli, vicepresidente di Noi di Sala. B cod 52405 Poggio le Volpi Enoteca Wine&Food via di Fontana Candida 3 - 00078 Monte Porzio Catone (Rm) www.poggiolevolpi.it
novembre 2017 · Italia a Tavola
175
Locali
Maìa e Battiston
Pane al pane e vino al vino “Maìa e Battiston” sono due maschere del carnevale spezzino. Ma per chi non le conoscesse, la loro storia è raccontata sulle pareti del locale di via del Torretto che onora, proprio a partire dal nome, due figure della tradizione cittadina
B
attiston è il tipico spezzino vera-
a raccontare le storie di chi lavora con
ce che dice “pane al pane e vino
le mani e ricrea, trasformandola, un’at-
al vino”: niente di meglio per un
mosfera che profuma di casa e convi-
locale che parla la lingua della cucina di casa. Settanta metri quadri che ragio-
A caratterizzare l’ambiente, l’accu-
nano in grande, per un’offerta modulata
rato intervento di Costa Group (arch.
su tutto l’arco della giornata che porta
Flaviana Rimondi) e l’inserimento di
in cucina uno chef sardo e uno friulano.
materiali naturali e “caldi” tra cui legno,
Il risultato? Piatti della tradizione
ferro e ceramica che si alternano e ripe-
spezzina si accompagnano a ricette
tono, restituendo tanto il colore quanto
di una cucina italiana di qualità: street
il calore dei prodotti offerti.
food, panini e focacce gourmet, gastro-
Per un locale che sa far sorridere,
nomia, piatti di carne e pesce, salumi e
onorando la tradizione della città.
una pregiata selezione di etichette ita-
B cod 52632
liane e internazionali per la cantina. E tutte le operazioni sono a vista, incorniciate dalla vetrata azzurra della cucina,
176
vialità.
Italia a Tavola · novembre 2017
Maìa e Battiston via del Torretto 15 - 19121 La Spezia Tel 0187 24160
Locali
novembre 2017 ¡ Italia a Tavola
177
Locali
Tenne Lodges, calore alpino L’hotel a cinque stelle riapre dopo un anno con lodges confortevoli. Prevale il legno, i colori sono caldi e l’ambiente ispira benessere e indipendenza, richiamando tipici chalet piuttosto che stanze d’albergo
L
e linee poi sono pulite e piccoli
ce trasmettere il senso di semplicità e
e nobilitano le ricette della tradizione.
dettagli sanno fare la differenza,
libertà, quest’ultimo aumentato anche
Al mattino la colazione è equilibrata e
insieme a divani, balconi e aree
dal panorama che circonda l’hotel: le
a buffet, mentre la sera viene servito
montagne di Ratschings, nota zona sci-
un menu a cinque portate con i piatti
istica ed escursionistica.
tipici dell’Alto Adige. In alternativa si
salotto a completare l’arredamento. Pietra e legno pervadono la struttura sia all’interno che all’esterno, così
Lo staff dell’hotel Ratsching Tenne
può scegliere tra un ampio menu à la
da regalare al cliente l’autentica atmo-
Lodges si presenta esperto e solido,
carte tramite la Heimservice, compreso
sfera altoatesina. Le linee pulite riprese
pronto ad offrire al cliente una vacan-
il menu fumoir da gustare direttamente
in tutto il design interno vogliono inve-
za all’insegna del “lusso alpino”. Il loro
nel balcone del proprio lodge.
scopo è infatti quello di far sì che il
A completare l’offerta, la Cigar
cliente possa progettare il suo tempo
room dell’hotel, ideale per un tasting
libero in base al proprio stato d’animo,
di selezionati distillati, tra cui anche
grazie anche all’offerta delle altre strut-
importanti whisky d’annata premiati,
ture ricettive sempre di proprietà della
accompagnati da diverse tipologie di
famiglia Rainer-Schölzhorn - il Bergho-
sigari nazionali prodotti con affumicati
tel Racines e il Wellness Sport Hotel.
tabacchi Kentucky. B cod 52630
Per quanto riguarda poi la cucina, indubbiamente gli ingredienti del Sudtirolo sono protagonisti: nel ristorante gourmet della struttura si rielaborano
178
Italia a Tavola · novembre 2017
Tenne Lodges Colle 51 - 39040 Racines (Bz) Tel 0472 433300 www.hotel-ratschings.com/it/tenne-lodges
Locali antipasti Crudo di pesce del giorno su
PALERMO EAT&DRINK
zucca marinata ai 3 pepi e specialmente Ho bruciato il fritto misto, una frittura di tentacoli di polpo, anelli di calamaro, gamberoni, vegetali con una croccante e sottilissima tempura di farina di riso venere che sembra bruciata senza esserlo. Nei primi, richiestissime le Linguine all’acciuga rossa, frutti di mare, gamberi e mollica tostata oppure i Trucioli con ragù di alalunga, mentuccia e mandorle.
SESTO CANTO CUCINA GOURMET, PORZIONI ABBONDANTI
anni prese la via dell’estero per lavorare
Tra i secondi di successo l’Ombrina, o
ed imparare, dagli Usa all’Egitto, come
altro pesce, in crosta di mandorle all’a-
chef. Nel 2000 il ritorno a Palermo e dal
rancia e per i carnivori Costine di maiali-
2013 con Elena apre il Sesto Canto che
no alle fave di cacao e cioccolato di Mo-
è diventato riferimento per chi ama una
dica. Nei dessert la Cassata siciliana ma
iamo a pochi minuti dal centralissi-
cucina di gusto, stagionale, legata al
nella versione al bicchiere e lo Sformato
mo teatro Politeama, massimo 40
territorio e soprattutto caratterizzata da
di ricotta al pistacchio su salsa al ciocco-
coperti in un ambiente moderno qua-
porzioni abbondanti, da saziare anche
lato. Buona la carta dei vini con preva-
si minimalista e in estate nel dehors.
gli appetiti più voraci.
lenza dei siciliani. Altra buona novella: i
Ai fornelli Riccardo Panarello e la sua
La proposta comprende alcuni piatti
prezzi, affatto impegnativi. B cod 52615
giovanissima socia Elena Amato. La
con ingredienti reperibili tutto l’anno, ar-
passione per i fornelli nasce in Riccar-
ricchita da altri legati alla stagionalità e
do sin da quando era ragazzino. A 17
completata dai piatti del giorno. Tra gli
Sesto Canto via Sant’Oliva 26 - 90141 Palermo Tel 091 324543
MILANO EAT&DRINK
di Andrea Radic
La carta dei vini è coerente e presenta
di Gianni Paternò
S
A
MANO ISCHITANA PER UN BIO DI CLASSE IN BRERA BIOESSERÌ PIACE PER GUSTO E STILE
etichette naturali e bio, ma naso e bocca Milano, in Brera di fronte alla chiesa
sono soddisfatti appieno da cru e bol-
di S.Marco, i fratelli Vittorio e Saverio
licine interessanti. Nel menu autunno-
Borgia con Bioesserì, fanno del bio una
inverno segnalo Battuta di gambero
dimostrazione di come la scelta di mate-
con pralina di fegato agli amaretti come
rie prime e ingredienti possa essere alla
entrée, mentre tra i primi, la Gramigna in
base di una cucina di livello ed elegante.
zuppetta di mare.
L’idea vincente ha tre ingredienti prin-
Ancora zuppa con quella di lenticchie
cipali: prodotti di eccellenza, sapiente
con verza, patate e pesto alla genovese,
e moderna mano del cuoco ischitano
invernale ma di bella freschezza. Infine,
Federico Della Vecchia con esperienza
Calamaro scottato con pappa al po-
stellata all’estero e una sala valida gui-
modoro. Bioesserì è anche pizzeria, da
data da Pierluigi Iacono.
provare per pienezza, fantasia e stile. A
La cucina è di casa ma non “casalinga”
Milano i fratelli Borgia hanno anche una
gli equilibri, le combinazioni di sapori e le
pasticceria, una società di catering e un
cotture sono infatti di alto livello. Sempli-
analogo locale a Palermo. B cod 52605
cità e professionalità come nell’apparentemente banale “uovo fritto” che invece è delicato nelle consistenze e di carattere nei sapori, un gran piatto.
Bioesserì Brera via Fatebenefratelli 2, 20121 Milano Tel 02 8907 1052 www.bioesseri.it
novembre 2017 · Italia a Tavola
179
Locali NAPOLI EAT&DRINK
ACQU’E SALE AL PORTO DI SORRENTO CARNE, PESCE E PIZZA PER 200 COPERTI
pomodorini; in uscita forno ciliegine di mozzarella e filino di olio
IL RADISSON BLU SI COLORA D’AUTUNNO A SALISBURGO MENU CON ZUCCA E FUNGHI
U
na
costruzio-
ne del 1377, in
centro a Salisburgo,
d’oliva.
è rimasta birreria e
iamo alla Marina Piccola di Sor-
Eccellente anche la
locanda fino al 1922.
rento (Na), ovvero la zona portua-
le. Qui sorge Acqu’e Sale con circa
montanara. Proposte di Vincenzo D’Antonio gluten free accorte e
Trasformata in hotel di Leonardo Felician nel 1990 e aperta al
duecento posti a sedere. Locale am-
meticolose.
pubblico nel 1992, è stata rinnovata.
pio, luminoso, con terrazza fruibile per
La cucina è da qualche mese affidata al
Si presenta così il nuovo Radisson Blu
gran parte dei mesi, cucina a vista. I
valente cuoco Gennaro Vingiano. Pia-
Altstadt Hotel, con due diversi ingres-
duecento coperti potrebbero far pen-
cevolissimi al gusto, godimento anche
si. Sul retro, sulla Judengasse pedo-
sare ad una ristorazione in zona di
per la vista, gli assaggini di ingresso che
nale, si apre il Café Altstadt, mentre il
mediocre qualità. Assolutamente così
il cuoco sa preparare molto bene esal-
ristorante Symphonie si trova al primo
non è per un locale che conta anche
tando sia il pescato locale che gli ortag-
piano con una terrazza vetrata sul
su due forni a legna che esitano gu-
gi degli orti. Terra di agrumeti questa ed
fiume Salzach. Le 62 camere e sui-
stose pizze. Servizio valido, cortese
il limone sorrentino, difatti, è presente
te sono tutte diverse e arredate con
e cordiale nel contempo. Qui le piz-
nelle pietanze del cuoco.
cura, ma sono gli spazi comuni stori-
ze sono creature del pizzaiolo patron
Primi piatti seafood, non solo pasta ma
ci come l’antica stube medioevale a
Antonino Esposito. Grandi interpreta-
anche risotti ben fatti, e secondi propo-
dare il tono e l’atmosfera dell’hotel.
zioni delle pizze classiche, e sublimi
sti in funzione del pescato locale. Per i
Nella stagione autunnale, caratteriz-
invenzioni, come la pizza omonima
meno “marittimi” ottime anche le propo-
zata da funghi e zucca, oltre ai classici
del locale, Acqu’e Sale, con i pomo-
ste di carne. Squisiti i dolci.
della tradizione austriaca, si possono
dorini del Piennolo sia gialli che rossi,
Cantina ben fornita, con le etichette giu-
scegliere piatti come Crema di zucca
le ciliegine di mozzarella e caduta soft
ste della Costiera Amalfitana e di Ischia.
con latte di cocco, Risotto alla zucca
di gocce di colatura di alici di Cetara,
Buona scelta anche di birre. Prezzi one-
con gamberi, Filetto di manzo con
il borgo della vicina Costiera Amalfi-
sti. Il locale è aperto sin dalla mattina per
chutney alla zucca e come dessert
tana.
dolci proposte a sostanziare non fretto-
una Parfait di zucca e miele. Ben for-
Ma Antonino è anche famoso per una
lose prime colazioni. B cod 52602
nita la cantina. B cod 52606
Acqu’e Sale Piazza Marinai d’Italia 2, 80067 Sorrento (Na) - Tel 081 19005967 www.acquesale.it
Radisson Blu Hotel Altstadt Rudolfskai 28 - 5020 Salisburgo (Austria) - Tel +43 662 8485710 www.radisson.com/hotel-salzburg
S
extravergine
sua invenzione brevettata, la Frusta Sorrentina. Originale sin dalla forma: non un disco ma, appunto, una frusta con topping costituito da fiordilatte e
180
Italia a Tavola · novembre 2017
Locali mirate. Ma è alla griglia alimentata con
Maltagliati con fagioli.
legni speciali che le carni incontrano la
A parte gli arrivi dalla
perfezione. Agli appassionati della carne
griglia sono da prova-
viene proposto anche un viaggio gusta-
re il Rollè di coniglio
tivo tra tagli e razze. Daniele spiega loro
in porchetta con salsa
che è il grano a dare all’angus quel sapore sapido con finale dolce e consiglia il
al pecorino, biedina e di Mariella Morosi carote glassate o il Gal-
taglio “tomahawk” perché somiglia all’a-
letto della Valtellina in crosta di sale nero
scia indiana; suggerisce il grado di cottu-
con purè di patate affumicate e cicoriet-
ra, che nella preziosa wagyu non può es-
ta. Tra i dolci, da non perdere la Torta al
sere troppo alto; rivela come si riconosce
cioccolato. In abbinamento c’è sempre
la migliore danese e come apprezzare al
il vino o la bollicina giusta. Sì, perché è
meglio la nobile chianina mai tenerissi-
questa l’altra passione confessata di Da-
ma per la muscolatura importante. Dalla
niele, giramondo per allevamenti e fatto-
cucina il cuoco Claudio Favale propone
rie ma anche per cantine. Vastissima la
el cuore dei Parioli “Mamma Mia”,
molte altre preparazioni impiegando car-
carta di distillati e superalcolici. I coperti
ROMA EAT&DRINK
LE CARNI,TRA GUSTO E CONOSCENZA DA MAMMA MIA A ROMA
N
design d’avanguardia, lucernari
ni, e non solo, con talento e fantasia, a
sono un centinaio tra interno, veranda e
e vetrate scorrevoli, è il tempio delle
cominciare dagli antipasti, con la Spalla
giardino. B cod 52603
buoni carni. È il patron Daniele Agosti a
di S.Secondo con gelatina di nero d’A-
selezionarle con competenza venten-
vola e zenzero. Tra i primi piatti il Risotto
nale e a proporle nella versione perfet-
alla milanese, la Pappa al pomodoro con
ta, in tartare, in marinature e in cotture
crema di bufala e insalata di basilico e i
BOLOGNA EAT&DRINK
T
AGRITURISMO MASTROSASSO PIACEVOLE SCOPERTA SULLE COLLINE DEL TARTUFO
Mamma Mia via Giovanni Pacini 31 - 00198 Roma Tel 0685 351995 www.mammamiaristorante.it
empo d’autunno e di tartufi. Savi-
figlia, mentre i fornelli
gno sulle colline bolognesi è borgo
sono affidati alla gio-
rinomato per il pregiato tubero. Occa-
vane e talentuosa Irina
sione buona per partecipare ad uno
Steccanella, già fulcro
degli eventi della Tartufesta, ma anche
dell’Osteria Vini d’Italia
per scoprire l’Agriturismo Mastrosasso,
a Bologna.
gemma nascosta, aperta da pochi mesi.
Arredamento
Il “mastro” è Sandro Bartolini, esperto
e curato, griglia a vista
restauratore, ma ormai a tempo pieno
per un “evergreen” come le succulente
vignaiolo e produttore, capace in pochi
spuntature di maiale e, proseguendo
anni con le sue 30mila bottiglie di scala-
sul filone tradizione, i tortellini in brodo
re le classifiche dei Colli bolognesi.
di gallina, le tagliatelle al ragù e una son-
Da pochi mesi, nel suo podere, ha dato
tuosa cotoletta alla bolognese.
vita ad un agriturismo di quelli veri, con
Fra territorio e innovazione Irina si muo-
orto di proprietà, fornitori di fiducia a km
ve sicura, con Sandro (che è anche
zero e piatti della tradizione (ma non
sommelier) che suggerisce il vino, e un
solo) innaffiati dalla gamma delle sue
rapporto qualità/prezzo davvero one-
etichette che spaziano dalle fragranti
sto. Si fatica a rientrare a casa perché
bollicine metodo Classico al leggiadro
sembra di esserci già. B cod 52223
di Giuseppe
rustico De Biasi
Pignoletto Docg e rossi di bella beva come il Merlot e il Cabernet Sauvignon. In sala gestione accogliente e familiare con Sandro affiancato da moglie e
Agriturismo Mastrosasso via Scardazzo - 40060 Savigno (Bo) Tel 051 6708552 www.mastrosasso.it
novembre 2017 · Italia a Tavola
181
Locali
NUOVI CUOCHI A LE BECCHERIE DI TREVISO GOBBO E SIMONETTI, ESTRO E SAGGEZZA
UN MONDO DI FIABE A CHÂTEAU MONFORT TRATTAMENTI, RELAX E PIATTI GOURMET
C
hâteau Monfort, l’albergo 5 stelle
vasca idromassaggio
di Andrea Radic
lusso situato nel centro di Milano,
da prenotare per mas-
è entrato nella collezione di Autentico
saggi da soli o in cop-
Hotels. La struttura, il cui palazzo risa-
pia o per bere un drink
le agli inizi del ‘900, è arredata in stile
in assoluta intimità.
vita grazie all’imprenditore Paolo Lai.
neoromantico con giardini, segrete e
Qui è arrivata una coppia di cuochi
ambienti che ricordano il mondo delle
Risveglia l’anima e il di Lucia Siliprandi corpo il massaggio Ve-
fiabe. Le camere, il cui mobilio è re-
nere, che tocca ogni singola parte del
ce Simonetti entrambi provenienti da
alizzato su misura da esperti artigiani
corpo dalla punta dei piedi sino all’ulti-
Ciasa Salares, Alta Badia. Beatrice più
del legno, sono l’una diversa dall’altra
mo capello. Le mani esperte dell’ope-
saggia, Manuel più estroso. Beatrice
e s’ispirano al filone fantasy, come la
ratore premono, scivolano, volteggiano
tira la pasta come pochi sanno fare,
superior Civetta e la deluxe Viaggia-
e compiono manovre per aprire i canali
perfetti i suoi tortelli di zucca, sapien-
tore, o al tema dei grandi balletti e
energetici. Migliora la tonicità e la com-
temente arricchiti dal sapido carattere
opere liriche, come la junior suite Uc-
pattezza della pelle il trattamento viso
dell’anguilla affumicata. Materie prime
cello di fuoco e la suite Butterfly.
Orchidea, una combinazione di tecni-
del territorio, ma intelligenti abbina-
La Spa Amore e Psiche è il luogo ide-
che di lifting e complessi rassodanti.
menti di diversa origine come le Ostri-
ale per la rinascita del corpo e dello
Studiato per la cute dell’uomo il nuovo
che e fagioli con il Verdon Igp. Anche il
spirito. Il percorso benessere si arti-
trattamento viso/barba con gli esclusivi
Baccalà è islandese, ma abbinato alla
cola in sauna, bagno turco, fontana di
prodotti Barberino’s rende la pelle ela-
cipolla rossa in saor con crema di lat-
ghiaccio, piscina con acqua salina e
stica e ben idratata. Per ossigenare e
te ridotto e pistacchi. Andrea Corletto
doccia emozionale dove, dall’alto di
tonificare la pelle s’inizia con un’accu-
gestisce con piglio gentile la sala. La
un grande cerchio, scendono sedu-
rata pulizia e un massaggio del viso, poi
carta dei vini è gestita con altrettanta
centi zampilli d’acqua fredda. Nella
per mantenere la barba morbida si ap-
attenzione, fornisce un’ottima scelta di
zona relax ci si accoccola in comodi
plica il balsamo, arricchito con olio es-
vitigni ed etichette del ricco territorio
cuscini, cullati da soavi melodie. Par-
senziale di mentolo e, infine, si stende
circostante con alcune gite fuori porta.
ticolare la cabina Vichy idroterapica
la crema anti-age. B cod 52604
L
e Beccherie, storico ristorante nel centro di Treviso, vive una nuova
composta da Manuel Gobbo e Beatri-
B cod 52346
utilizzata per i trattamenti corpo con il sapone nero o per lo scrub con i sali dell’Himalaya. Esclusiva la Spa Suite con caminetto, bagno turco e
182
Italia a Tavola · novembre 2017
Hotel Château Monfort corso Concordia 1 - 20129 Milano Tel 02 776761 www.hotelchateaumonfort.com
Le Beccherie piazza Ancilotto 9 - 31100 Treviso Tel 0422 540871 www.lebeccherie.it
Locali TORINO EAT&DRINK
più diverse che fa dialogare il gusto con il design. La progettazione architettonica e gli arredi, scenografici i punti luce realizzati da Lucifero, sono frutto dello studio Boffa Petrone e Partners. Tutta la formula gastronomica valorizza la cucina italiana ed in particolare la filiera piemontese,
OGR TORINO, AMPIO SPAZIO A FOOD&DRINK CINQUE LOCALI APERTI DA COLAZIONE A DOPOCENA di Piera Genta
prestigiosa la selezione dei vini con etichette italiane e internazionali. Anche la spesa varia, dalla proposta più economica per un snack al tavolo sociale che non che della struttura, 1.500 metri quadrati,
supera i 12 euro o un pranzo al bistrot alla
trovano posto 5 aree tematiche dove è
cena più ricercata con menu degustazio-
ll’interno delle ex Officine Gran-
possibile mangiare dalle 7.00 del matti-
ne a partire da 60 euro.
di Riparazioni Torino ha ritagliato
no fino alle 2.00 di notte, 7 giorni su 7.
Una brigata di 21 persone tra cuochi e
un’ampia fetta per Snodo, un nuovo
Due ristoranti, il Ristoro formula bistrot,
pasticceri con la supervisione di Silvio
polo enogastronomico che si articola
e l’Officina del Gusto con cucina a vista
Saracco, alla direzione Vito Andresini, in
in cinque proposte di ristorazione sette
per osservare la preparazione dei piatti; il
sala 50 giovani con età media 25 anni
giorni su sette dalle 7.00 alle 2.00. Si
Dopolavoro, area lounge del mezzanino
formati da Italian Food Style Education,
tratta di uno dei più importanti esempi
adatta anche ad eventi privati; il cocktail
realtà piemontese che promuove la ga-
di architettura industriale dell’Ottocen-
bar e il tavolo condiviso da 60 persone,
stronomia attraverso la formazione pro-
to sotto la Mole, appena restituite alla
una delle tendenze del momento.
fessionale di sala e cucina. B cod 52582
città dopo una ristrutturazione finanzia-
Un luogo che punta a diventare cosmo-
ta dalla Fondazione Crt.
polita, capace di regalare tante occasio-
Nel transetto che collega le due mani-
ni, di accogliere e soddisfare le esigenze
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esclusivamente dedicato al mondo
modo nuovo. Ottima
dell’olio d’oliva, è Olivia. Aperto da circa
la vellutata di zucca
un anno in piazza Pitti è un format di ne-
gialla, le crocchette di
gozio con ristorazione veloce ideato da
ribollita con mostarda
Serena Gonnelli. La famiglia Gonnelli dal 1585 a Reggello (Fi) iniziò a fare olio nel
di cipolle rosse e so- di Annamaria prattutto il fritto, un fritto Tossani
frantoio di Santa Tea. Da Olivia non solo
autentico e tradizionale toscano con va-
è possibile acquistare olio scegliendo
riazioni creative stagionali. La sua unicità
fra quattordici gusti diversi ma anche co-
sta nelle temperature sempre controlla-
smetici a base di olio biologico.
te e nell’assenza di pastella e di uovo. Il
L’ambiente è moderno e fresco con ri-
bomboloncino con crema di nocciola è
chiami al mondo agricolo toscano. Il ta-
irresistibile come i cioccolatini e le cre-
volo conviviale ricorda la macina in pietra
me spalmabili all’olio extra vergine creati
la cui particolarità è l’unione di cemento
da Vestri, cioccolatieri aretini dal 1960.
e nocciolo di oliva tritato e la lampada
B cod 52642
della saletta “oliveto” è fatta con reti per la raccolta. La formula del ristorante è molto semplice: porti a casa o fai da te. Proposte tradizionali come la bruschetta
Olivia piazza Pitti 14R - 50130 Firenze Tel 055 2670359 www.oliviafirenze.com
novembre 2017 · Italia a Tavola
183
Eventi
Trentodoc Bollicine sulla Città
Cresce l’attesa
Torna con l’edizione numero tredici “Trentodoc Bollicine sulla Città”, storica manifestazione che animerà il capoluogo trentino per 3 settimane, dal 17 novembre al 10 dicembre
L’
iniziativa, promossa dall’Istituto Trentodoc in part-
Trento, e “Trentodoc in Cantina”, dal 21
nership con la Camera di commercio e il supporto
novembre all’11 dicembre, momento
della Provincia autonoma di Trento, nasce per offrire
unico per scoprire dove nasce Trento-
ad appassionati e operatori del settore momenti diffusi di
doc, grazie alle speciali aperture delle
degustazione delle bollicine di montagna. Come sempre,
cantine delle case spumantistiche.
fulcro della manifestazione è Palazzo Roccabruna - Enoteca
17 al 10/12 Dal
provinciale del Trentino: per tutta la durata della kermesse,
da segnare in calendario è quella di sabato 18 novembre: il
degustazioni libere e guidate, seminari e approfondimenti, e
Muse, il Museo delle Scienze, diventa il palcoscenico per
la cucina in abbinamento ai menu di montagna.
una degustazione in compagnia di 47 delle case spumanti-
Con “Trentodoc Bollicine sulla Città” è anche tutta la città a trasformarsi in un’enoteca, con “Happy Trentodoc”, dal 19 novembre all’11 dicembre, in collaborazione con la Strada del vino e dei sapori del Trentino, che coinvolge i locali di
184
Per gli addetti ai lavori, la giornata
NOVEMBRE
Italia a Tavola · novembre 2017
stiche aderenti all’Istituto Trentodoc, con 130 etichette in mescita. Con la partecipazione degli chef della Val di Fassa. Sul sito www.trentodoc.com il calendario completo degli eventi. B cod 52375
Eventi
Food and Wine in Progress 3ª edizione La terza edizione dell’atteso evento Food and Wine in Progress è in programma il 2 e 3 dicembre alla Stazione Leopolda di Firenze. Contribuiranno all’evento i membri dell’Unione regionale cuochi toscani e le Lady chef che, con i sommelier Ais Toscana, lanceranno per la prima volta “Toscana Food and Wine experience”, rassegna di cibo, vino e cooking show che vedrà interpreti giovani cuochi emergenti toscani che creeranno piatti legati alla tradizione toscana con vini in abbinamento. Sarà presente anche il presidente Fic Rocco Pozzulo che conferirà il riconoscimento di Ambasciatore della Cucina italiana. Effervescente l’area dedicata a Cocktail in the World Mixology, presenti numerosi ospiti internazionali. Non mancheranno poi macellai e panificatori: Federcarni e Assipan Toscana avranno a disposizione uno stand dedicato all’esposizione e vendita dei loro prodotti, teatro di dimostrazioni pratiche. Tra i momenti di approfondimento, “La comunicazione dell’enogastronomia… ieri, oggi… e domani?” un convegno incentrato sulla comunicazione in ambito enogastronomico. Fra i relatori il presidente Ais Antonello Maietta, il presidente Fic Rocco Pozzulo, il professor Attilio Scienza e il critico gastronomico Valerio M. Visintin B cod 52365
Da Brooklyn al Bargello “Lunetta Antinori”, prima volta in Italia
D
al 9 novembre 2017 all’8 aprile
Michelangelo, Donatello e degli stessi
2018, il Museo del Bargello a
Della Robbia, la famiglia fiorentina
Firenze espone la “lunetta An-
continua la sua antica tradizione di
tinori”, capolavoro del Rinascimento di
“mecenati d’arte” con una nuova com-
Giovanni Della Robbia commissionato
mittenza: un’opera dell’artista italiano
dalla storica famiglia fiorentina del
Stefano Arienti, tra i più apprezzati sul-
vino nel 1500. All’inizio del Cinquecen-
la scena internazionale, esposta in
to, Niccolò di Tommaso Antinori, inizia-
mostra con la robbiana (in due sale
tore della fortuna imprenditoriale della
separate ma comunicanti tra loro), che
storica famiglia del vino italiano, com-
viene riletta e reinterpretata attraverso
missiona a Giovanni Della Robbia (Fi-
un inaspettato dialogo tra arte rinasci-
renze, 1469-1529/30) la lunetta con la
mentale e contemporanea.
“Risurrezione di Cristo” per decorare
Questa nuova produzione rappre-
Villa Le Rose, la residenza di campa-
senta la continuità dell’attenzione
gna alle porte di Firenze dove già
all’arte della famiglia Antinori che da
all’epoca si produceva vino. Un capo-
sempre hanno legato il loro nome
lavoro del Rinascimento italiano, oggi
all’eccellenza nel vino e alla tradizione
di proprietà del Brooklyn Museum of
mecenatistica.
Art di New York, che per la prima volta
presso l’avveniristica cantina Antinori
dopo 120 anni sarà presentato al pub-
nel Chianti Classico sarà esposta
blico in tutto il suo splendore. Il merito
un’altra installazione “site-specific” di
è di una storica circostanza: il restauro
Arienti, ispirata sempre dalla lunetta di
della robbiana da parte degli stessi
Della Robbia e che entrerà a far parte
committenti, i Marchesi Antinori, oltre
della collezione di famiglia, in dialogo
500 anni dopo, nel solco di una tradi-
costante con la storia.
zione di mecenatismo culturale che arriva ai nostri giorni.
In
contemporanea,
«Sostenere e valorizzare le arti sottolinea Alessia Antinori, vicepresi-
Per celebrare lo straordinario ritor-
dente Marchesi Antinori - è sempre
no della lunetta e l’esposizione nella
stato importante per la nostra fami-
“culla” del Rinascimento tra le opere di
glia». B cod 52391
novembre 2017 · Italia a Tavola
185
Eventi
Oltrepò Pavese Un territorio che fa squadra L’Associazione Strada del vino e dei sapori dell’Oltrepò Pavese, il Consorzio tutela vini Oltrepò Pavese e l’Enoteca regionale di Lombardia si stanno muovendo compatti per promuovere i valori di questa terra portandoli a scoprire quanto di meglio può offrire l’Oltrepò dal punto di vista vitivinicolo, raccon-
NOVEMBRE
4 all’ 11 Dal
tando non solo la propria storia ma anche quella di un territorio che è diventato la terza zona mondiale per produzione di uve Pinot nero vantando già il primato di essere la prima zona vitivinicola a denominazione della Lombardia. L’evento ha avuto un’anteprima a fine ottobre presso Chic’n Quick Trattoria Moderna di Claudio Sadler, partner di Gabriele Ancona
di WineMi Week. Per l’occasione si è
po WineMi: La Cantina di Franco, Canti-
tenuto un banco di assaggio dei vini
na regione legata a doppio filo
ne Isola, Enoteca Eno Club, Enoteca
delle cantine che hanno aderito all’ini-
al mondo dell’agroalimentare.
Ronchi, Drogheria Radrizzani Enoteca.
ziativa in abbinamento ad alcuni piatti
Dopo la seconda edizione di
Tutte realtà ben radicate nel costume e
dedicati del patron Sadler, chef stellato
“Oltregusto”, che in settembre ha visto
nel vissuto cittadino, presenti in punti
già protagonista con le sue ricette in
protagonisti a Broni (Pv) musica lirica,
strategici di Milano, ciascuno con un
occasione di Oltregusto.
vino e cibo, l’Oltrepò Pavese sbarca a
preciso bacino d’utenza, una professio-
Molto apprezzata la presenza di
Milano con “Oltrepò WineMi Week”,
nalità e un’offerta delineata e unica nel
icone del versante food dell’Oltrepò
una settimana (4-11 novembre) di degu-
suo genere.
come il Salumificio Valverde di Valver-
U
186
5 enoteche storiche milanesi del grup-
stazioni durante la quale 12 cantine
Oltrepò WineMi Week è un appun-
de, produttore del Salame di Varzi Dop,
dell’Oltrepò presentano al pubblico il
tamento che, in una delle più importan-
il Caseificio Cavanna di Rivanazzano,
meglio della produzione a partire dalle
ti metropoli europee, vuole aprire una
famoso per la Stafforella, formaggio a
più importanti tipologie di vini del terri-
finestra di opportunità non solo alle
latte vaccino proposto in varie stagio-
torio: il metodo Classico, il Riesling, la
cantine partecipanti, ma all’intero terri-
nature, e il Salumificio Daturi di Canne-
Bonarda e il Pinot nero.
torio oltrepadano, dando così la possi-
to Pavese, più volte premiato per la
Un progetto anche in questo caso
bilità a un folto pubblico di scoprirne le
qualità della spalla cotta e dei cotechi-
nato dalla sinergia tra il Consorzio tute-
eccellenze enoiche. Un’occasione im-
ni. B cod 52636
la vini Oltrepò Pavese e la Strada del
portante per i produttori di incontrare
Per informazioni:
vino e dei sapori, in collaborazione con
winelover milanesi ma anche stranieri,
www.oltrepowinemiweek.it
Italia a Tavola · novembre 2017
Eventi
VERONA | 31 GENNAIO - 3 FEBBRAIO 2018 IN CONTEMPORANEA CON EUROCARNE.IT
novembre 2017 · Italia a Tavola
187
Media · Carta & web
L’Associazione nazionale editoria di settore ha realizzato una campagna a seguito dell’introduzione del credito d’imposta su investimenti pubblicitari incrementali. Basta aumentare dell’1% gli investimenti pubblicitari
Più si investe in pubblicità sulla stampa Più si hanno benefici col credito d’imposta
“V
uoi moltiplicare i tuoi clienti
ti pubblicitari sui medesimi mezzi. Il con-
2015 dal Dipartimento per l’informazio-
e pagare meno tasse? Fai
tributo sarà riconosciuto nel 2018 e sarà
ne e l’editoria sotto la guida dell’allora
pubblicità
stampa
relativo a tutti gli investimenti pubblicita-
Sottosegretario Luca Lotti, attuale mini-
specializzata”. Con questo claim, Anes,
ri incrementali effettuati a partire dal 24
stro dello Sport con delega all’Editoria.
a partire dal mese di ottobre, vuole
giugno 2017 (data di entrata in vigore
sensbilizzare il mondo delle imprese
della legge).
sulla
file aperto della pagina pubblicitaria,
dell’importante beneficio fiscale di cui
Anes è stata particolarmente attiva
adattabile a tutti i formati. A questo link
potranno usufruire incrementando gli
nel promuovere e sostenere l’introdu-
sono disponibili tutti i banner della cam-
investimenti sulla stampa specializzata.
zione di tale incentivo fiscale durante il
pagna.
Il credito d’imposta sugli investimen-
lungo iter di incontri al Tavolo per la ri-
Per ulteriori informazioni: www.anes.it
ti pubblicitari incrementali è un significa-
forma del settore editoria, indetto nel
B cod 52432
tivo incentivo fiscale per gli investitori pubblicitari. Consiste in un contributo pari al 75% del valore incrementale (ossia superiore almeno dell’1% rispetto all’anno precedente) degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica (e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali); tale contributo sale al 90% nel caso in cui gli investitori siano piccole e medie imprese, microimprese e start-up innovative. Il meccanismo è molto semplice: è sufficiente incrementare nell’anno in corso di almeno l’1% i propri investimen-
188
A questo link è possibile scaricare il
Italia a Tavola · novembre 2017
Carta & web · Media
FOOD MARKETING
Digital Xmas, le strategie
per promuovere campagne natalizie
Emozionare e coinvolgere sono le parole chiave di una strategia di digital marketing vincente da attivare nel periodo natalizio. I grandi brand se ne sono accorti e stanno puntando sempre più sulle “festive campaign” per veicolare i propri valori e rafforzare il rapporto con i clienti. Ecco alcuni esempi emblematici
C
oca-Cola è sempre una garanzia. Nel Natale 2016 ha lanciato la campagna “Quest’anno fai un
regalo a chi rende speciale il tuo Natale”, facendo leva sui social media per raggiungere e coinvolgere il maggior numero di utenti. Attraverso Facebook Messenger si parla direttamente con Babbo Natale e si condividono messaggi personalizzati; su Twitter ci si scambia gli auguri con stickers speciali;
si respira durante questo momento
blicizzare un prodotto o alcune attività
su Snapchat un filtro speciale Coca-
dell’anno, gli acquisti sono più elevati e
promozionali come la consegna gratui-
Cola vi trasforma in Babbo Natale per il
la frenesia per la ricerca dei regali è alle
ta o un menu speciale. La conversione
tempo di uno scatto.
stelle. Con la crisi dei redditi e dei con-
in acquisto da annunci pubblicitari onli-
Un altro esempio ben riuscito è sta-
sumi, il regalo utile è la carta vincente e
ne è pari al 51% e, grazie a queste cam-
to quello di Ferrero Rocher, che nel Na-
viene sempre più acquistato online. Se-
pagne, è possibile segmentare in modo
tale scorso ha voluto celebrare la bel-
condo i dati di Osservatorio, il 25% degli
preciso il consumatore.
lezza senza tempo, utilizzando i monu-
acquisti tramite e-commerce in un anno
menti più identificativi del Paese. Oltre a
avvengono tra novembre e dicembre.
Terminato il periodo natalizio, però, è fondamentale non abbandonare le
spot tv e customizzazione dei punti
Per questo è necessario armarsi di
attività di digital marketing. Analizzare i
vendita, sui social media sono stati rea-
una digital strategy efficace per aumen-
risultati ottenuti dalla campagna di ad-
lizzati post geolocalizzati che rappre-
tare la “brand awareness” e incentivare
vertising usando gli strumenti analytics
sentavano il monumento identificativo
i potenziali clienti ad acquistare online.
è indispensabile per capire il comporta-
di ogni città come una scultura fatta di
Aggiornare il proprio sito internet in ver-
mento del consumatore. Tali dati sono
praline di Ferrero Rocher. In questo
sione natalizia con addobbi, lucine e al-
preziosi per programmare campagne
modo sono stati veicolati i valori portan-
tri ornamenti può influire sulla decisione
future e per individuare con precisione
ti del brand, come la vicinanza al territo-
di acquisto, perché anche l’occhio vuo-
il target di riferimento. B cod 52551
rio grazie agli auguri in dialetto.
le la sua parte.
Il periodo natalizio rappresenta
Un altro escamotage è quello di im-
quindi un’occasione da sfruttare al mas-
plementare una campagna di program-
simo per le aziende. Come da tradizio-
matic adv nel periodo pre-natalizio, at-
ne e complice l’atmosfera di magia che
traverso Adwords o Doubleclick, e pub-
Per ulteriori informazioni:
www.jacleroi.com
novembre 2017 · Italia a Tavola
189
Media · Carta & web
«Che buono il pollo mangiato con le mani» A Tavola con... Francesco Mandelli fare un provino, io diciottenne con zai-
Fino al punto da presentare, due
netto e brufoli, entro ed erano tutti più
anni fa, i mitici Mtv Awards. Attore e
ato con Mtv, «era la mia inter-
carini, ma Andrea Pezzi, un genio, mi
comico, Mandelli raggiunge il succes-
net, a metà degli anni novanta,
scelse e cominciò tutto. Ho cominciato
so e la popolarità con i personaggi de
trasmettevano da Londra, era
a lavorare con Andrea cui sarò eterna-
“I Soliti Idioti”, caratteri e interpreta-
tutto nuovo e molto figo, mi sembrava
mente grato per avermi dato quest’op-
zioni che consegnano al grande pub-
di essere là. Ho cominciato da loro»:
portunità. Ero un ragazzino di Osnago,
blico esilaranti tormentoni e declina-
così racconta Francesco Mandelli,
provincia di Milano, facevo teatro e
no la “rottura” con ironia e grande
protagonista della intervista A Tavola
suonavo in un gruppo, mai mi sarei
fantasia. Poi cinema e tanta televisio-
con... e continua: «Un giorno vado a
aspettato quanto poi è avvenuto».
ne.
di Andrea Radic
N 190
Italia a Tavola · novembre 2017
Carta & web · Media Siede a tavola, anzi al bancone con vista sulla cucina di Daniel Can-
ro, il suo celebre personaggio dall’ac-
e si parla. Anche a colazione, mo-
cento romano.
mento più importante della giornata,
zian, ristoratore milanese, membro
La cucina è condivisione, riunirsi
si comincia tutti e tre insieme. Trovo
Euro-Toques, ed esordisce celebran-
a tavola è sempre qualcosa di spe-
che in queste tradizioni ci sia un sen-
do un territorio vinicolo di eccellenza,
ciale
so immenso dello stare insieme. An-
quale è la Franciacorta. «Lo beviamo
Cucinare per qualcuno è un atto
che il dialetto è una tradizione che
spesso, soprattuto a casa dei genitori
d’amore, vuol dire che vuoi bene:
unisce, ogni tanto lo uso con mia fi-
di mia moglie che è di Vicenza, dove
nell’alchimia di chi cucina non basta
glia perché impari a conoscerlo.
ci riuniamo per cene stupende. Pen-
avere le giuste tecniche, la differenza
Un valore del territorio?
so che il padre di Luisa sia azionista
la fa l’amore che ci metti. Come quan-
L’Italia è tutta magnifica, il Paese
di una delle cantine da quanto ne
do fai un film e c’è qualcosa di più
che amo, ma il Veneto, devo dire, mi
consumiamo», scherza.
che lo rende un capolavoro, ecco
ha stregato e rubato il cuore, lì tutti
Qual è il tuo rapporto con il cibo?
quel qualcosa non è spiegabile con
parlano in dialetto, la trovo una cosa
Da ragazzo mangiavo per nutrir-
la sceneggiatura o la fotografia, na-
affascinante, qualcuno considera il
mi, qualsiasi cosa: se la carta fosse
sce dall’amore che uno prova per la
dialetto da ignoranti, io ritengo sia di
stata commestibile avrei mangiato
storia che sta raccontando.
grande cultura conservare quel tipo
anche quella. Crescendo ho scoper-
La famiglia e la tavola?
di tradizione. Come avviene con la
to che mi piace mangiare sano e
Adesso che siamo una famiglia di
cucina. Puoi crescere e andare in
bene, mi sono avvicinato molto al
tre persone, io mia moglie e mia figlia,
giro, ma quello che ti hanno insegna-
cibo grazie alla cucina veneta, alla
il momento della cena o del pranzo è
to i tuoi genitori è sempre un valore:
tradizione, adoro lo spiedo - “speo” in
momento di condivisione. Fino a
la cosa più bella è la semplicità.
dialetto - anche quello con gli “uccel-
quando eravamo in due si mangiava
Qual è il tuo luogo del cuore?
letti”.
magari davanti alla serie tv preferita,
L’Autodromo di Monza, sono un
Deduco tu non sia vegano...
adesso è diverso: ci si siede a tavola
“Nein”, trovo che gli estremi, nella
tutti insieme, si spegne la televisione
appassionato di motori. B cod 52187
vita come nella politica, così come nell’alimentazione
siano
sbagliati,
quindi non esageriamo. Non sono un carnivoro accanito, ma mangiare la carne ogni tanto, se è buona e sai da dove viene, non può farti male. Qual è il profumo che ti arriva dalla cucina e ti fa alzare per seguirlo? Sono diversi, ma la mia “Madeleine di Proust” è il profumo del pollo arrosto di mia nonna, per me da bambino era proprio festa, anche perché era legittimo mangiarlo con le mani e succhiarsi le dita, come avrei voluto fare con ogni altro cibo. Passavo molto tempo con mia nonna, anche le sue lasagne erano speciali. Non era facile farmi mangiare da bambino, mia figlia Giovanna invece “se magna tutto, pure le tazzine, pare ‘n trattore” - dice, assumendo la voce di Rugge-
Francesco Mandelli e Daniel Canzian
novembre 2017 · Italia a Tavola
191
Media · Carta & web
A Tavola con... Federica Fontana
«A colazione il momento più bello» vi suggerisco una vellutata di carote con lo zenzero e un cucchiaio di caprino, un mix di dolce e agrumatico con lo spicy dello zenzero, per finire una grattata di sale nero. Appassionata e interessata alla cucina e agli ingredienti? Sì mi piace anche improvvisare con quel che c’è, un riso venere saltato in padella con le verdure può essere un gran piatto. È una volta alla settimana ci si può concedere un fritto, stimola positivamente il metabolismo. Conduttrice televisiva e donna di sport, ma tre anni fa hai presentato
Enrico Dandolo, Federica Fontana e Paola Marchesi di Andrea Radic
S
iamo al ristorante Marchesino,
sant’anni della celebre guida…
La classe di Marchesi e quella di
Bellissima esperienza, hanno alle-
Federica Fontana si sono incontrate
stito otto cucine per gli otto “tristellati”
insomma…
italiani e ciascuno ha presentato il
dove il maestro Gualtiero Mar-
Grazie, è stato davvero un mo-
proprio piatto da Heinz Beck a Massi-
chesi tiene alta la bandiera ita-
mento speciale, anche quello di qual-
mo Bottura ai fratelli Chicco e Bobo
liana dalla sommità della tradizione
che tempo prima dove con una cop-
Cerea. Una serata che mi ha davvero
gastronomica del nostro Paese. «Mi
pia di amici abbiamo provato diversi
affascinata.
sono sposata a Erbusco all’Albereta di
piatti per decidere il menu, e che me-
Gualtiero Marchesi - ricorda Federica
raviglia la torta di nozze, una millefo-
- un ricordo meraviglioso che mi porto
glie davvero buonissima.
nel cuore. Essere qui oggi ha un sapore del tutto particolare per me. Il mae-
192
la serata della Michelin per i ses-
Federica Fontana più in cucina o a tavola?
La cucina è anche condivisione, in particolare in famiglia È bellissimo sedersi a tavola tutti insieme, noi lo facciamo tutte le mattine a colazione, un momento impor-
stro Marchesi e dunque anche questo
La cucina mi piace, amo pensare e
tante per condividere e poi partire
luogo, fanno parte anche della mia
creare piatti particolari, ci sono ingre-
ciascuno per la propria giornata. I miei
storia, bellissimi ricordi legati alla tavo-
dienti che apprezzo di più a seconda
figli stanno cominciando a capire
la e al momento speciale e stupendo
delle stagioni. Ho passato lo scorso
adesso il valore del cibo, le differen-
del matrimonio».
inverno a mangiare carote e zenzero,
ze, le diverse possibilità. Fino ad ora
Italia a Tavola · novembre 2017
Carta & web · Media hanno mangiato piatti da bambini
colazione. Il profumo è quello dei piat-
moltissimo per la sua scomparsa. Nel
come pasta al pomodoro, ragù, lasa-
ti che cucinavo con mia nonna a Mon-
passato c’erano meno eventi e il Gran
gne, cotolette tutto ciò che ai più pic-
za, lei faceva gli gnocchi, i tortellini le
Premio d’Italia era davvero un evento
coli piace parecchio. Con mia grande
tagliatelle, tutto fatto in casa, il profu-
nazionale di grandissimo rilievo più di
gioia mio figlio di dieci anni comincia a
mo della pasta fresca. E ho imparato
quanto non lo sia oggi.
voler spaziare, a provare il pesce spa-
bene, so fare gli gnocchi, i ravioli, la
da, a cercare gusti nuovi come il “gua-
pasta fresca.
camole”, ancora qualche tabù sulle
Difficile?
verdure crude, però sono contenta. Parlando di alimentazione, che valori vuoi trasmettere loro? Valori acquisiti nel corso del tempo, qualche anno fa non si era così
La cucina del mondo ti attira, ti interessa? Mi piace molto rubare gli ingre-
La cosa più facile del mondo basta
dienti alle cucine del mondo, anche
comprare le patate giuste, poi ci vo-
perché come si mangia in Italia non si
gliono piccoli segreti come usare
mangia in nessun luogo, sono una
poca farina, negli gnocchi più buoni la
grande sostenitrice della nostra cuci-
farina non si sente.
na, comunque curiosa e mi piace spe-
attenti all’alimentazione come lo sia-
Cos’altro?
rimentare. Amo le spezie orientali e
mo oggi, i miei figli stanno imparando
Il risotto, in casa mia sempre un
anche le loro varietà di riso.
che certi cibi fanno meno bene di altri,
successo, l’ho imparato a cucinare sin
io cerco di dare loro equilibrio in tavo-
da piccolissima, ne preparo di diversi
Sono legata al territorio mi piac-
la. Se non mangi la verdura devi man-
tipi, se tu dovessi chiedermi che piat-
ciono moltissimo le bollicine italiane,
giare la frutta, una delle due deve es-
to amo cucinare più di tutti...
sostengo la tradizione del Trentino
serci durante il pasto e non preparo
Lo faccio, quale piatto?
con Ferrari dei Lunelli e la Franciacor-
mai due piatti, o un primo o un secon-
Un risotto.
ta con Cà del Bosco e Zanella, territo-
do.
Sei stata una bambina felice?
ri che ho recentemente riscoperto.
Si direi proprio di sì.
Poi, non mi faccio mancare un buon
E a Monza andavi all’autodro-
bicchiere di rosso a tavola soprattutto
Il profumo della tua infanzia, il momento che vuoi ricordare? Il momento è ancora la prima cola-
mo?
Il tuo rapporto con il vino?
a pranzo, le bollicine le bevo più vo-
zione, mia zia mi racconta sempre che
Fa parte della mia infanzia della
lentieri la sera o per una festa, un par-
da bambina mi svegliavo e andavo a
mia vita, del mio sapere. Ero una gran-
ty. Nei territori delle bollicine italiane
prendermi le mie “cosucce” per far
de tifosa di Ayrton Senna. Ho sofferto
ho anche scoperto rossi davvero interessanti che mi piacciono molto. Quando il tempo me lo consente mi piace visitare cantine e noto i grandi progressi che hanno fatto. Federica, le donne e il calcio? Un bel matrimonio, no? Il calcio è lo sport che gli uomini preferiscono e dunque non può mancare una figura femminile, un po’ la ciliegina sulla torta. Io ho il mio ruolo nell’interpretare il calcio, diverso da quello di un commentatore ex giocatore, ma ognuno è un ingrediente utile e saporito come in un buon piatto. Sei tifosa? Sì, milanista. Vai allo stadio? Sì, mi piace molto. B cod 52307
novembre 2017 · Italia a Tavola
193
Media · Carta & web
A Tavola con... Arianna Censi «La cucina mi piace, mi rilassa»
Arianna Censi è vicesindaca metropolitana di Milano, dove è nata. Per due mandati sindaca di Locate Triulzi, membro dell’assemblea nazionale del Pd al quale è iscritta dalla fondazione, abita a Opera e adora le uova di Andrea Radic
L’
194
Quanto è importante la qualità dei prodotti?
Certamente, è un momento nel quale molti ragazzi e ragazze si avvi-
abbiamo incontrata a tavola a
Il settore “bio” rappresenta una
cinano a questo settore per lavorarci
Milano, dove è anche stata
seria filiera alimentare che ha molto
e noi istituzioni e società dobbiamo
eletta consigliere comunale.
aiutato la produzione italiana, spesso
essere pronti a offrire loro un percor-
Abbiamo scoperto che in cucina ci
le aziende come Alce Nero e i risto-
so formativo adeguato. I cuochi che
sta volentieri, «quando ho tempo, mi
ranti come questo aiutano i produttori,
oggi hanno grande visibilità stanno
piace e mi rilassa. Il mio piatto preferi-
perché danno garanzie rispetto al de-
trasmettendo la voglia di fare a molti
to? Un uovo al tegamino».
stino di ciò che producono, tolgono
giovani. Ecco, dobbiamo aiutare que-
E l’uovo lo ha trovato anche nel
l’ansia di non sapere come distribuire
sto spirito e dare loro opportunità re-
menu del ristorante Bioesserì, dove
e commercializzare e consentono di
ali.
l’abbiamo incontrata, tanto che ha vo-
concentrarsi sulla qualità. Una cucina
lentieri accettato l’invito in cucina del
attenta e di grande mano quella di
cuoco Federico Della Vecchia per os-
Della Vecchia. Viene da Ischia e defi-
Innanzitutto quella di lavorare in-
servarne la preparazione.
Quali sono le responsabilità del vicesindaco metropolitano?
nisce la sua «una cucina di casa. Da
sieme al sindaco per realizzare obiet-
Iniziamo a parlare mentre Vittorio
noi a Bioesserì è un po’ come essere
tivi di sviluppo dell’area metropolita-
Borgia, proprietario con il fratello Sa-
a Ischia dove i prodotti sono quelli
na che conta ben 134 comuni e 3mi-
verio, di Bioesserì, le illustra la parte
dell’orto, sani e controllati».
lioni e 800mila persone circa, nume-
del locale dove sono in vendita pro-
Vicesindaca, il cibo sta crescen-
ro poco più grande rispetto a quello
dotti bio, numerosi dei quali sono uti-
do in Italia e crea nuove professioni,
degli abitanti della Toscana, eppure il
lizzati da Della Vecchia.
nuove opportunità di lavoro
ruolo della città metropolitana non è
Italia a Tavola · novembre 2017
Carta & web · Media stato riconosciuto dalla legge istitutiva, né da quella regionale: un errore nei confronti dei cittadini e del territorio. Quali competenze avete?
e non nel lavorare. A quanto ammonta lo stipendio del vicesindaco metropolitano?
Cucinare è una dimostrazione di affetto? Certo, io sono come mia mamma:
A zero, nessuno di noi lo percepi-
la prima domanda che faccio è “hai
Strade, scuole e formazione pro-
sce, siamo ventiquattro membri del
mangiato?”. Non c’è niente da fare, è
fessionale sono le principali, ma io ag-
consiglio metropolitano e altri otto che
così. Mia nonna era una cuoca sparta-
giungo promozione dello sviluppo so-
sono consiglieri delegati scelti tra i sin-
na, ma bravissima. Ricordo la sua fo-
cio-economico, che significa far cre-
daci. Sono bravissimi e sono una risor-
caccia fritta e poi mangiata davanti al
scere l’impresa, dare sostegno alle
sa per questo territorio.
fuoco con amichetti e amichette dopo
politiche di welfare, costruire reti me-
Il suo rapporto con la cucina
una giornata passata a giocare fuori,
tropolitane.
Mi piace, mi rilassa, il sabato e la
anche se pioveva, ma lei non ci rim-
Cosa le manca per mirare davvero a questi obiettivi?
domenica soprattutto, purtroppo ho
proverava... ci nutriva.
poco tempo, altrimenti lo farei di più.
Il cibo preferito?
Avere le risorse per realizzare
Anche fare la spesa è un momento
Le uova in tegamino, l’uovo è me-
queste politiche, avere la forza nei
che mi piace, passo dieci minuti per gli
confronti del governo di dire cosa vo-
acquisti e ore a chiacchierare con le
gliamo fare e poter essere giudicata
persone, al mercato, sono scambi im-
A Piscinas, un bellissimo luogo del-
su quello: se non hai risorse e sei co-
portanti, nella cittadina dove ho ammi-
la Sardegna, c’è un ex deposito ristrut-
stretta a tagliare non ti giudicheranno
nistrato come sindaco. È ancora quel-
turato, si può cenare sul mare e quella
mai. La mancanza di riconoscimento
lo il momento in cui ti dicono cosa hai
sera scendeva il sole, forse uno dei
istituzionale costringe a spendere
fatto bene e cosa magari no. È un luo-
posti più belli in cui ho mangiato.
energie nel chiedere di poter lavorare
go di socialità.
raviglioso. La cena che non dimenticherà?
B cod 52417
Federico Della Vecchia, Arianna Censi e Vittorio Borgia
novembre 2017 · Italia a Tavola
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