DIGITAL EDITION
Dicembre / Gennaio 2018 · anno XXXII · n. 255
Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e dell’accoglienza 10a edizione
Robotcream al Sigep 2018 Dolci tentazioni al ristorante! ·
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RISTORANTI · HOTEL · PIZZERIE · PASTICCERIE · BAR · AGRITURISMI · ENOTECHE
Da più di trent’anni Royale® è protagonista a fianco dei migliori chef del mondo, nel raggiungere giorno dopo giorno eccellenza e standard qualitativi senza precedenti. Un impegno che si traduce non solo in una continua ed appassionata ricerca di forme artistiche, ma anche nello sviluppo di un proprio concept.
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dicembre / gennaio 2018 ¡ Italia a Tavola
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Italia a Tavola ¡ dicembre / gennaio 2018
il direttore Alberto Lupini
Dieci anni di crescita Il sondaggio ci fa stare più vicini
I
l valore dell’enogastronomia italiana e dell’accoglienza non si misurano certo dal numero di format televisivi, di articoli di giornale o dai post in rete. Non è lo spadellare ad ogni evento che fa grande la Cucina italiana. E nemmeno contano le comparsate dove i cuochi sembrano i nuovi calciatori o le nuove veline da proporre come modelli irraggiungibili. Il
valore di questo comparto è dato dal contributo fondamentale all’immagine del nostro Paese nel mondo, nonché dallo stile di vita che fa degli italiani uno dei popoli più invidiati. Nonostante la crisi, la mafia, la burocrazia o la lentezza della politica, l’Italia resta un Paese da visitare e da amare, grazie alle sue bellezze ambientali e storico-artistiche, ma anche per la bontà della sua offerta di vino e Cucina. E non a caso il turismo, dopo anni di difficoltà, è tornato a crescere. E alla base di tutto c’è il lavoro di milioni di persone che, dalle campagne alle camere d’albergo, dai banconi dei bar alle cucine, lavorano per offrire prodotti, servizi e accoglienza made in Italy. È a chi lavora per questo risultato che Italia a Tavola dedica da ormai 10 anni un’iniziativa assolutamente originale e finora inutilmente copiata: il sondaggio “Personaggio dell’anno
La 10ª edizione del “Personaggio dell’anno” rende omaggio ancora una volta ai tanti professionisti che ogni giorno si impegnano per valorizzare l’enogastronomia e l’accoglienza, rafforzando lo spirito di squadra
dell’enogastronomia e dell’accoglienza”. Non sollecitiamo voti per scegliere chi è il più bravo (a quello ci pensa il mercato con le sue regole che valgono più dei giudizi delle guide o dei commenti farlocchi di TripAdvisor). Quel che ci interessa da sempre è valorizzare il ruolo dei diversi professionisti facendo scegliere ai lettori chi nei fatti ritengono che nell’anno in corso abbia interpretato al meglio il suo ruolo. E i lettori ci hanno sempre risposto con crescente interesse, tanto da aver superato l’anno scorso il record di 197mila votanti. Si tratta di un’esperienza per molti versi entusiasmante che, giunti ormai alla 10ª edizione del Premio, ci ha spinto ad un nuovo passo avanti portando da 4 a 6 le sezioni base. Abbiamo in particolare diviso in 3 la categoria più “affollata”, dando a ciascuna area la sua giusta visibilità: Cuochi, Pizzaioli e Pasticceri. Ma per i 10 anni del Premio abbiamo voluto aggiungere un’altra novità, che varrà solo per questa edizione: torneranno in gioco tutti i vincitori degli scorsi sondaggi. Si tratta di un modo per richiamare l’attenzione su professionisti che, anno dopo anno, hanno ottenuto il gradimento dei lettori, ma che ancora oggi ricoprono ruoli importanti. Lo spirito del sondaggio resta comunque sempre lo stesso: un gioco fra amici, per stare per qualche settimana vicini e insieme. È un elemento dello stile che ci rende unici nel mondo. Litighiamo ogni giorno, ma nei momenti fondamentali sappiamo lavorare insieme. B Per i tuoi commenti cerca il codice 53479 su www.italiaatavola.net
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Italia a Tavola ¡ dicembre / gennaio 2018
Sommario
In copertina Dicembre / Gennaio 2018 · anno XXXII · n. 255
Dicembre / Gennaio 2018 · anno XXXII · n. 255
20 Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e dell’accoglienza 10a edizione
Diffusione di questo numero:
53.000 COPIE (STAMPA) 210.000 COPIE (DIGITALE)
Locali commerciali in affitto
76 Come dividere le spese condominiali?
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Royale, eccellenza italiana
86 sulle tavole del mondo 96
Robotcream al Sigep 2018 Dolci tentazioni al ristorante! ·
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RISTORANTI · HOTEL · PIZZERIE · PASTICCERIE · BAR · AGRITURISMI · ENOTECHE
Staff Ice System a Sigep Dolci tentazioni al ristorante
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Staff Ice System, azienda riminese specializzata dal 1959 nelle apparecchiature per il freddo, ha ampliato la sua gamma di prodotti nel settore della ristorazione proponendo macchine multifunzione e combinate a misura di ogni chef... o meglio, pastry chef
Personaggio dell’anno Grandi novità per la 10ª edizione
100
Novità e collaborazioni nel 2018 di Pavoni Italia
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Tecniche e tendenze dell’arte bianca
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Imparare i segreti dei Maestri di farine all’Accademia di Molino Colombo
44 113 60
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Electrolux Professional protagonista alla Coppa del mondo della gelateria
Storione, piace a casa e al ristorante
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Le bollicine Ferrari Maximum esaltano i piatti natalizi di Alfio Ghezzi
138
Trent’anni di Vignaioli Trentini Artigiani del vino e fil rouge il territorio
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La birra nel bere miscelato
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Lucano, un anno di dolci novità
Arte dei pizzaiuoli napoletani 58° Patrimonio Unesco in Italia
34
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Il caffè (al singolare) non esiste!
#pizzaUnesco contest Trionfa Giuseppe Vitiello
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Progettazione all’avanguardia Costa Group, nuova veste per i locali
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Imparare a cucinare è facile all’Atelier dei Sapori di Milano
Food and Wine in Progress L’eccellenza toscana fa centro Poker di re per la Cucina italiana Per 1 punto Romito primus inter pares
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Matteo Metullio Il più giovane bistellato d’Italia
50
Andrea Tortora, con Niederkofler ha acceso le 3 stelle
60
In sala con... Matteo Zappile
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Colazione, momento del servizio da non sottovalutare
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Comunicazione e marketing alla base del successo di un locale
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dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Rocco Pozzulo Presidente Nazionale Fic
Automazione e robotica in cucina? No, grazie!
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uando comparvero nelle cucine domestiche le prime pentole a pressione furono subito ben viste dalle casalinghe per praticità e soprattutto
velocità di cotture. I cuochi professionisti di allora,
però, specie i più anziani, le vedevano come una sorta di diavolerie malefiche contrarie al rispetto del prodotto e ai vecchi metodi di cucina. Acqua sotto i ponti ne è passata, e tanta tecnologia è approdata nelle cucine e in aiuto al nostro lavoro d’ogni giorno, grazie anche ad una maggiore consapevolezza e soprattutto a più rilevanti conoscenze da parte delle nuove generazioni di cuochi. Professionalmente parlando sono per l’innovazione tecnologica - e la stessa Fede-
È in arrivo il “robot chef”, che cucina imparando tecniche e movimenti dai cuochi stellati. Ma la cucina creata da una macchina non avrà futuro né una recondita ragione di essere. Non si può rinunciare al tocco “umano”
stria di un cuoco stellato. È in grado di preparare per ora 2mila piatti. Non si stanca, non ha sbalzi di umore, non chiede ferie o congedi per malattia, produce e lavora ininterrottamente senza soste: una manna dal cielo (a parte il costo) per coloro che investono nella ristorazione. Chissà cosa direbbe il grande Escoffier? Certo avrebbe da rivoltarsi nella tomba vedendo privare ad una professione definita vera “arte” la sensibilità, l’amore e il rispetto per il cibo. L’elaborazione gastronomica, intesa come piatto/pietanza, racchiude elementi che spaziano nella dimensione del gusto, nella ricerca dell’abbinamento di perfetta simbiosi tra ingredienti diversi e, cosa importantissima, il tanto amore e la passione per questo nostro mestiere, vera missione.
razione italiana cuochi in questo nuovo percorso ne è artefice - ma sempre nell’ottica del rispetto
«Cucinare è un vero atto d’amore verso il no-
del prodotto e delle tradizioni di tutte le culture
stro prossimo, riconoscibile in ogni suo gesto!».
culinarie. Una notizia apparsa sui giornali mi ha però allarmato, per l’ingiusta considerazione della no-
Così ha detto il cardinale Crescenzio Sepe, arciB Per i tuoi commenti
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vescovo di Napoli, all’apertura dei lavori del Congresso Fic 2017. La cucina è il risultato e l’espres-
stra professione: la presenta-
sione di una dimensione spirituale, evocativa,
zione di un prototipo di “robot
esperienziale. Poco importa che sia tradizionali-
chef” alla fiera di tecnologia
sta, fusion, molecolare o futurista, a base di inset-
tedesca di Hannover, primo
ti, vermi o carne prodotta in laboratorio, l’impor-
modello di cuoco-androide
tante è che non si perda il legame profondo della
ideato dalla inglese Moley Ro-
componente umana con la cultura di cui l’artefi-
botics. Naturalmente ha entu-
ce, di volta in volta, si fa portavoce. Tutto questo
siasmato non pochi visitatori,
una macchina, per quanto evoluta possa essere,
assai incuriositi, e coloro che
non lo trasmette e non lo comunica al commen-
intravedono motivo di facile
sale. Un augurio di buon lavoro a tutti.
guadagno: il robot infatti versa, mescola, taglia, spadella e impiatta con la fluidità e la mae-
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Italia a Tavola ¡ dicembre / gennaio 2018
Federico Anzellotti Presidente nazionale Conpait
Conpait guarda lontano e punta alla Penisola Araba
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uella degli Emirati è una popolazione in crescita ad un ritmo del 3% all’anno, e arriverà a superare gli 11 milioni di abitanti nel 2020, rispetto
agli attuali 9,9 milioni. Il Pil pro capite degli Eau è stimato in circa 68mila dollari ed è tra i più elevati al mondo. Di conseguenza, i consumi di prodotti alimentari beneficiano degli elevati livelli di ricchezza che alimentano forti volumi di importazione nonché di investimenti diretti esteri finalizzati a garantire la sicurezza alimentare del Paese. Inoltre, gli Emirati rappresentano un’importante destinazione per il turismo internazionale e
Con un Pil pro capite tra i più elevati al mondo e un’alta necessità di import agroalimentare, visto il clima, gli Emirati Arabi sono un mercato nel quale Conpait deve mirare ad entrare come protagonista
alimentari degli Emirati Arabi Uniti, con una quota di mercato del 15,2% ed un incremento del 9,7% rispetto al 2015. Seguono gli Stati Uniti con il 9,2% e una flessione annuale del 9%, il Brasile (8,4%), i Paesi Bassi (4,4%), l’Australia (3,9%) e il Canada (3,8%). L’Italia figura in 13ª posizione con una quota di mercato del 2,8%. Sempre nel 2016, le esportazioni dell’Italia di prodotti agroalimentari verso gli Eau sono state pari a 317,1 milioni di euro, con una riduzione del 2,1% rispetto al massimo storico registrato nel 2015 (324 milioni di euro). Le vendite di prodotti alimentari rappresentano il 54,2% del totale, seguite dalle derrate agricole
una meta per lo shopping, specie dai Paesi
con il 37,2% e dalle bevande
limitrofi e c’è da considerare che nel 2020
con l’8,6%.
ospiteranno l’Expo. Il Paese, a seguito del
Le esportazioni dell’Italia
clima, è costretto ad importare circa l’85%
di prodotti alimentari verso gli
del proprio fabbisogno di prodotti alimenta-
Eau sono state pari a 172 mi-
ri. Nel 2016, il valore complessivo del mer-
lioni di euro con un calo, ri-
cato al dettaglio è stato pari a 10,5 miliardi
spetto al 2015, del 2,2%. Cioc-
di euro, costituito per il 60% dai prodotti
colateria e confetteria, tè,
alimentari freschi e per il 40% da quelli con-
caffè, piatti pronti, condimenti
fezionati. Le previsioni per il quinquennio
e spezie rappresentano la
2017-2021 indicano un incremento medio
prima voce nella graduatoria
annuale a prezzi correnti tra l’8 e il 9%, per
dei prodotti alimentari espor-
entrambe le categorie merceologiche per un
tati, con un +2,3% rispetto al 2015. Al secondo
aumento complessivo del valore del mercato di
posto i prodotti da forno e farinacei, con un -2,9%
oltre il 50% alla fine del periodo considerato.
rispetto al 2015, caratterizzati da un incremento annuale della vendita della pasta del 18%.
Motivo per cui noi di Conpait ci stiamo concentrando su quell’area geografica, con i nostri maestri pasticceri. L’India, dal momento che la maggioranza della popolazione residente ha origini asiatiche, è il primo fornitore di prodotti
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dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Italia a Tavola ¡ dicembre / gennaio 2018
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Enrico Derflingher Presidente Euro-Toques International e Italia
Euro-Toques Un anno speso nella Cucina... italiana
U
n anno di grandi soddi-
che quest’anno è forte di ben 62
abbiamo cucinato e dai quali i fondi
sfazioni, un anno che an-
new entry, tra le quali cuochi stellati
raccolti sono stati devoluti in benefi-
cora una volta ha testi-
e bistellati. Dopo il weekend dedi-
cenza. Uno tra tutti, la Celebrity
moniato
crescita
cato all’assemblea, una settimana
Fight Night a Roma, accanto ad An-
dell’associazione, sia a livello di nu-
la
intera di grande cucina con incontri
drea Bocelli e a personaggi dello
meri che di solidità, come struttura,
ai fornelli tra alcuni membri Euro-
spettacolo come Antonio Banderas
come gioco di squadra, come de-
Toques e il resident chef Domingo
e Sofia Lauren, o della musica,
vozione ai valori che ci contraddistinguono. Euro-Toques ha passato il 2017 portando in
Schingaro.
Un anno di eventi, tra fornelli e amici, cene ed incontri, dal Premio IaT all’assemblea nazionale, dalla Celebrity Fight Night al sostegno di #pizzaUnesco. Euro-Toques ha valorizzato ancora la Cucina in questo 2017
come Steven Tyler ed Elton John.
Poco dopo, a
Un grande onore per noi, ma anche
giugno, l’assem-
una grande responsabilità, di cui
blea internazio-
ogni anno ci facciamo carico.
nale di Euro-To-
Protagonisti anche durante la
ques tenutasi per
seconda Settimana della Cucina
la prima volta in
italiana nel mondo, abbiamo aperto
Italia, al CastaDi-
in Svezia e chiuso a Taiwan, dopo
va Resort & Spa
esserci impegnati in quasi 50 even-
di Blevio (Co), un
ti in tutto il mondo, sostenendo al
tradizione, e l’ha fatto con cene, in-
incontro importante e significativo
tempo stesso un’iniziativa importan-
contri e momenti di approfondimen-
per la delegazione Italia e in gene-
te come la candidatura dell’Arte dei
to.
Italia e nel mondo la sua filosofia di cucina e la valorizzazione della materia prima e della
rale per il nostro Paese, durante il
pizzaiuoli napoletani a Patrimonio
Tra questi però ne spiccano
quale sono stato rieletto presidente
Unesco.
quattro. Il primo è il Premio Italia a
internazionale, in rappresentanza
Nonostante i tanti traguardi e le
Tavola, un’occasione di incontro
di oltre 3mila Maestri di cucina euro-
soddisfazioni, io e la mia associa-
per tutto il Made in Italy a Firenze,
pei, con al mio fianco il belga Jean
zione non ci fermiamo: il 2018 è alle
dove Euro-Toques ha partecipato
Castodot. Un grande orgoglio per
porte e sono già tanti gli eventi che
con i suoi soci e i suoi piatti durante
me, che mi stimola a fare ancora di
abbiamo in programma.
la cena di gala. L’assemblea nazio-
più: tra gli obiettivi già raggiunti da
nale dell’associazione a Borgo
quel momento, l’ampliamento del
Egnazia, durante la quale sono sta-
numero di delegazioni di Euro-To-
ti affrontati temi di fondamentale
ques in Europa.
importanza, dalla forza dell’asso-
Anche quest’anno la nostra cu-
ciazionismo al cuoco come traino
cina è stata indissolubilmente lega-
del turismo fino alla presentazione
ta al voler fare del bene: ecco per-
della Guida 2017 dell’associazione,
ché tanti sono stati gli eventi in cui
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dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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SIETE PRONTI PER LA STAGIONE DEL ROSÈ? Finalmente disponibile Tramari Rosè di Primitivo Salento IGP 2017
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Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Marco Reitano Presidente Noi di Sala
Un bravo responsabile di sala sa come porsi a seconda del cliente Quest’anno, per la primissima volta, la “Rossa” ha dato un premio speciale alla sala, e mai come in questo momento sentivamo il bisogno che un interlocutore di questo calibro la rendesse visibile. “Meglio tardi che mai”, mi viene da pensare. Ma allo stesso tempo credo che noi responsabili di sala abbiamo un compito ancora più importante: quello di trovare (e formare) personale sempre più adeguato, motivato, che faccia della professionalità un “plus” e non un “gap” tra cliente e cameriere. C’è necessità di tornare alla semplicità, una semplicità che faccia “sentire a casa”, ma senza rinunciare alla professionalità,
O
senza mai perdere di vista le priorità e le gni anno, tra ottobre e novembre,
assistiamo
alla presentazione delle guide dei ristoranti d’Ita-
lia: Gambero Rosso, L’Espresso, Michelin, Identità Golose... sono quelle più note e che destano più “clamore”.
È bello vedere come negli ultimi due/ tre anni, i premi speciali siano rivolti maggiormente alla Sala: premio per il miglior sommelier, per il miglior maître,
La formalità, quella statica, non serve quasi più. Dico “quasi” perché alcuni clienti esigono anche quella: sta ad un bravo cameriere capire che abito indossare
esigenze del cliente. Troppo spesso, soprattutto nei ristoranti “fine dining”, ci troviamo di fronte a professionisti che mettono a disagio il cliente facendolo sentire inadeguato, poco colto rispetto alle mille cose che si dovrebbero sapere sui cibi serviti, su una carta dei vini, sugli abbinamenti e così via... In realtà, il cliente, sedendosi a tavola, dovrebbe in qualche modo divertirsi, sentirsi “accompagnato” in un percorso fatto di conoscenza ma soprattutto di piacere, elemento imprescindibile quando si parla del buon vino e del buon cibo. Il ristorante è sia cuci-
per la migliore squadra di sala, per la
na che sala, e oggi ce ne stiamo finalmente accor-
migliore carta dei vini, per la migliore
gendo.
sommelier donna. Sono segni tangibili di un’attenzione crescente verso il servizio, verso un reparto della ristorazione troppo a lungo rimasto in ombra.
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dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Primo piano · xxx
Corre il lont ano 1877 e la casa v inicola Ru ff ino v iene fondat a a Pont assieve, un piccolo borgo non distante da Firenze. In pochi anni i Chianti di Ruff ino sono conosciuti per la loro bontà: è il 1890 quando il Duca d’Aosta nomina il Chianti Stravecchio di Ruff ino il v ino per la corte reale. N a s ce co s ì R i s er v a D u c a le, l a s ele z ione p er i l D uc a che, nel 19 47, s i ve st e con un’etichetta in oro per celebrare una storica vendemmia: ecco Riserva Ducale Oro. N e l 2 017 R u f f i n o c o m p i e 14 0 a n n i e festeggia questo storico anniversario col s u o v i no p iù r a p p r e s ent a t i vo : R iser va Ducale Oro, la leggenda del Chiant i Classico.
BEV I R ESPONSA BILM EN T E
Buon Compleanno Ruffino!
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Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Alessandro D’Andrea Presidente Associazione direttori d’albergo
Direttori d’albergo Non siamo tuttologi, ma...
S
in da quando, portiere notturno prima e segretario di ricevimento poi, ho cominciato ad osservare e soprattutto a leggere aneddoti e racconti di cosa succe-
deva negli alberghi, la domanda era sempre la stessa: come fa un direttore ad avere sempre la risposta giusta per ogni quesito e la soluzione più
adatta ad ogni diversa situazione che deve gestire? Con il tempo mi sono reso conto che non può esistere formazione più adatta se non l’esperienza sul campo. Può sembrare un luogo comune di tutte le professioni, ma la marcata differenza tra svolgere una professione ed essere un direttore d’albergo è tale da non permettere che questo
Quando si parla di direttori d’albergo, è così vasto l’ambito professionale entro il quale dobbiamo saper operare che non è facile riuscire a formare un professionista valido solo attraverso lezioni, corsi, istituti
lavoro possa essere associato ad un altro impie-
damentale che la direzione o la gestione di una struttura alberghiera debbano essere affidate a persone competenti e non a chiunque. Un direttore d’albergo deve essere in grado di far fronte alle diverse esigenze e aspettative dei clienti, deve saper rappresentare le peculiarità di un territorio, gestire con serietà e rispetto i propri collaboratori nel rispetto delle leggi (anche di quelle non scritte) e molto altro ancora, oltre ovviamente riuscire a raggiungere gli obiettivi economici che l’azienda si è prefissata. Tutto questo poi si traduce in una migliore qualità e un miglior servizio per l’ospite, che è l’obiettivo priParallelamente al riconoscimento giuridico della figura professionale del direttore d’albergo,
ma “missione”. Già da qualche anno uno degli obiettivi della mente a livello istituzionale il nostro ruolo. Purtrop-
perseguire questo obiettivo perché riteniamo fon-
mario del nostro ruolo.
go. Non per niente noi non lo chiamiamo lavoro
nostra Associazione è di far riconoscere ufficial-
inesorabilmente altri mesi... Ma continueremo a
vi sono altre attività in corso tra cui la recente preB Per i tuoi commenti
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sentazione da parte di Ehma (European hotel manager association) del progetto di certificazione
po non si fa in tempo a
del Direttore d’albergo, che permet-
capire e interpretare
te a chiunque lo desideri, anche a un
una norma e rispetta-
direttore non associato, di ottenere
re tutta la burocrazia
una certificazione delle proprie com-
prevista per presenta-
petenze professionali tramite un or-
re una domanda, che
gano ufficiale. Quando un ospite
cambia almeno una
chiede di parlare con il direttore, si
virgola in un articolo di
aspetta un Direttore!
un emendamento di una proposta di legge, ed ecco che bisogna ricominciare tutto da capo e passano
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Italia a Tavola ¡ dicembre / gennaio 2018
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Antonio Pace Presidente Associazione verace pizza napoletana
La statua del “Pizzaiolo verace” per celebrare il riconoscimento Unesco dietro ogni pizzaiolo
e nazionali e i promotori della can-
vanno difesi e valoriz-
didatura - hanno chiesto ad un
zati con un’adeguata
grande artista di realizzare una
formazione e soprat-
statua in bronzo, alta oltre 2 metri,
tutto
spie-
gando
il
perché
di
ogni gesto. Nelle
no-
stre scuole, oggi, si insegna l’arte del pizzaio-
La decisione dell’Unesco di riconoscere l’Arte del pizzaiuolo napoletano come patrimonio immateriale dell’umanità rappresenta una pietra miliare nella storia, lunga e travagliata, di questa fantastica professione
lo napoletano e il suo valore.
che diventerà il simbolo
an-
che per le future generazioni di questo prestigioso riconoscimento
mondiale. Chiederemo inoltre al
Per la città di Na-
Comune di Napoli la disponibilità
poli l’iscrizione di que-
di una piazza importante e simboli-
sto mestiere tradizio-
ca della città dove poter posiziona-
nale nella lista Unesco
re l’opera di cui ci faremo intera-
uesto riconoscimento
rappresenta un importante segna-
mente carico insieme ai nostri
tanto atteso è qualco-
le a livello simbolico e identitario
affiliati e partner.
sa che ci inorgoglisce
nella valorizzazione delle compe-
e gratifica l’impegno di
tenze e delle professionalità tutto-
tutti i pizzaioli napoletani che con il
ra presenti sul territorio, che opera-
loro prezioso lavoro - anzi, da oggi
no in continuità con la tradizione e
dirò con la loro arte - hanno saputo
sono espressione delle specificità
valorizzare un territorio, un prodot-
della cultura napoletana.
Q
to e le caratteristiche di un popolo.
Per festeggiare questo mo-
Tale successo è il frutto dell’attività
mento storico insieme a tutti i piz-
svolta dall’Associazione che, sin
zaioli e alla città di Napoli, l’Asso-
dal 1984, ha definito, valorizzato e
ciazione verace pizza napoletana
insegnato la professione del pizza-
e l’Associazione pizzaiuoli napole-
iolo. Abbiamo sempre sostenuto
tani - in collaborazione con la Fon-
che il mestiere e i rituali che ci sono
dazione Univerde, istituzioni locali
B Per i tuoi commenti cerca il codice 53462 su www.italiaatavola.net
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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C’
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è chi dice di impostare la
(#laureaccoglienza). Il sondaggio ha
questa non è l’unica novità. La catego-
propria vita a blocchi di die-
preso ufficialmente il via alla mezza-
ria che l’anno scorso era denominata
ci anni, il 10 nel calcio è il
notte tra sabato 16 e domenica 17 di-
“Cuochi, Pizzaioli e Pasticceri” è ora ri-
numero dei fuoriclasse e il sistema de-
cembre, con lo stop alle votazioni pre-
partita in tre sezioni distinte: quella dei
cimale è quello su cui si basano tutti i
visto per l’11 febbraio 2018. Otto setti-
“Cuochi”, quella dei “Pizzaioli” e quella
nostri calcoli. Il 10 insomma è un nume-
mane durante le quali tutti possono
dei “Pasticceri”. Creare due nuove ca-
ro speciale. Italia a Tavola infatti nel de-
votare i propri personaggi preferiti.
tegorie a sé stanti e “isolare” quella dei
cennale del sondaggio online “Perso-
Due importanti novità per quanto
Cuochi significa voler rappresentare la
naggio dell’anno - Premio Italia a Tavo-
riguarda i candidati dell’edizione 2017
nuova dimensione della Cucina italia-
la” ha fatto le cose in grande. A comin-
del sondaggio. Come da tradizione i
na che non può più permettersi di con-
ciare dal nome. Va in soffitta il “Perso-
candidati sono suddivisi in categorie.
fondere le competenze di ogni profes-
naggio dell’anno dell’enogastronomia
Se l’anno scorso le new entry sono sta-
sionista.
e della ristorazione” e lascia spazio ad
te i Pizzaioli e i Manager d’hotel,
Rimangono invariate invece le altre
una nuova denominazione: “Perso-
quest’anno - e solo per quest’anno in
categorie: quella dedicata a “Maitre,
naggio dell’anno dell’enogastronomia
via eccezionale vista la ricorrenza della
Sommelier e Manager d’hotel”, quella
e dell’accoglienza” (#premioiat). L’ac-
10ª edizione - c’è una nuova categoria,
dei “Barman” e quella degli “Opinion
coglienza infatti è al centro di uno degli
quella dei “Campioni”: 26 Personaggi
leader”. In gioco 36 nomi per ogni ca-
obiettivi sui quali il nostro network ha
dell’anno che - ciascuno nella propria
tegoria, per un totale di 242 professio-
puntato di più quest’anno, quello di dar
categoria - hanno vinto i sondaggi che
nisti dell’enogastronomia e dell’acco-
vita ad un’università dell’accoglienza
si sono disputati dal 2008 al 2016. Ma
glienza (6 categorie da 36 e quella dei
Cuochi
Pizzaioli
Pasticceri
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Campioni da 26), un numero grande,
preparatoria: sono stati infatti gli utenti
ma non sproporzionato a nostro modo
del web a segnalare nomi di personali-
di vedere, perché è solo contando su
tà a loro modo di vedere meritevoli,
una squadra così ampia che il settore
sottoponendoli al panel di esperti di
può strutturarsi e rafforzarsi così bene
Italia a Tavola che, come ogni anno, ha
da poter guardare al futuro con positi-
verificato e valutato ognuna di queste
vità.
proposte.
Nelle passate edizioni il numero di votanti è cresciuto costantemente
Come votare
mettendo a segno record su record.
Per ciascuna delle sette sezioni si pos-
L’ultimo sondaggio, quello dell’anno
sono esprimere da 1 a 3 preferenze. La
scorso (che ha visto vincitori Ernst
votazione è valida se viene espressa
Knam tra i “Cuochi, Pizzaioli e Pasticce-
almeno una preferenza in una sezione.
ri”, Antonello Maietta tra i “Maitre, Som-
Da ogni dispositivo si può votare
melier e Manager d’hotel”, Danny Del
una sola volta. Il totale del numero dei
Monaco tra i “Barman” e Paolo Masso-
votanti indicato sulla pagina riassuntiva
brio tra gli “Opinion leader”) ha spinto
dei risultati (aggiornata in tempo reale
l’asticella dove nessuno forse si aspet-
su www.italiaatavola.net) si riferisce a
tava, superando i 197mila votanti.
quanti hanno partecipato al sondaggio
È bene ricordare inoltre che quella
indipendentemente dal numero delle
che Italia a Tavola propone non è una
preferenze espresse nelle diverse ca-
competizione, non è un “tutti contro
tegorie. Vale infatti il conteggio di 1 vo-
tutti” e nemmeno una gara per dire chi
tante, sia che abbia espresso una sola
sia il più bravo. Lasciamo alle guide di
preferenza sia che ne abbia espresse
attribuire punteggi e stilare classifiche
21 (3 per ciascuna delle 7 categorie).
di merito. L’obiettivo è come sempre
Durante tutta la durata del sondaggio
creare un momento di confronto chia-
una commissione tecnica si occupa di
mando la rete a dire - secondo il suo
verificare il regolare svolgimento, inter-
parere - chi siano i personaggi che più
venendo se necessario per bloccare
hanno ricevuto apprezzamenti all’inter-
eventuali azioni scorrette o sospette.
no di un determinato settore. Ma la
Hashtag ufficiale: #premioiat.
rete è già stata decisiva sin dalla fase
B cod 53474
Maitre, Sommelier e Manager d’hotel
Barman
MAIN SPONSOR
www.pentoleagnelli.it
Campioni
Opinion leader
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
21
Cuochi 22
Franco Aliberti e Gianni Tarabini La Preséf (Mantello)
Andrea Aprea Vun (Milano)
Giuliano Baldessari Aqua Crua (Barbarano)
Silvia Baracchi Il Falconiere (Cortona)
Bruno Barbieri Fourghetti (Bologna)
Enrico Bartolini Enrico Bartolini Mudec (Milano)
Andrea Berton Ristorante Berton (Milano)
Massimo Bottura Osteria Francescana (Modena)
Cristina Bowerman Glass Hostaria (Roma)
Antonino Cannavacciuolo Villa Crespi (Orta San Giulio)
Daniel Canzian Ristorante Daniel (Milano)
Nicola Cavallaro Un posto a Milano (Milano)
Moreno Cedroni Madonnina del Pescatore (Senigallia)
Chicco e Bobo Cerea Da Vittorio (Brusaporto)
Alessandro Circiello Rai - Dirigente Fic ed Euro-Toques
Carlo Cracco Ristorante Cracco (Milano)
Gennaro Esposito La Torre del Saracino (Vico Equense)
Antonia Klugmann L’Argine a Vencò (Dolegna del Collio)
Filippo La Mantia Filippo La Mantia Oste e cuoco (Milano)
Paolo Lopriore Il Portico (Appiano Gentile)
Gualtiero Marchesi Marchesi Alla Scala (Milano)
Luca Marchini Presidente Jre L’Erba del Re (Modena)
Aurora Mazzucchelli Ristorante Marconi (Sasso Marconi)
Giancarlo Morelli Pomiroeu (Seregno)
Norbert Niederkofler St. Hubertus (San Cassiano in Badia)
Valeria Piccini Da Caino (Montemerano)
Rocco Pozzulo Presidente Fic Federazione italiana cuochi
Niko Romito Reale - Casadonna (Castel di Sangro)
Marco Sacco Piccolo Lago (Verbania)
Davide Scabin Combal.Zero (Rivoli)
Fabiana Scarica Villa Chiara (Vico Equense)
Stefano Sforza Les Petites Madeleines (Torino)
Tano Simonato Tano passami l’olio (Milano)
Ciccio Sultano Duomo (Ragusa)
Mauro Uliassi Ristorante Uliassi (Senigallia)
Viviana Varese Alice - Eataly (Milano)
xxx ¡ Primo piano
dicembre / gennaio 2018 ¡ Italia a Tavola
23
Pizzaioli 24
Luigi Acciaio Com’era, è (Moncalieri)
Mauro Autolitano Totò e i Sapori (Acerra)
Attilio Bachetti Da Attilio (Napoli)
Gennaro Battiloro Battil’oro - Fuochi, farina, spiriti (Seravezza)
Gabriele Bonci Pizzarium (Roma)
Renato Bosco Saporè (San Martino Buon Albergo)
Marzia Buzzanca Percorsi di Gusto (L’Aquila)
Maria Cacialli La Figlia del Presidente (Napoli)
Davide Civitiello Rossopomodoro
Enzo Coccia Pizzeria La Notizia (Napoli)
Alessandro Condurro Antica Pizzeria da Michele (Napoli)
Nicola Demo Technical manager Le 5 Stagioni
Massimo Giovannini L’Apogeo (Pietrasanta)
Salvatore Grasso Pizzeria Gorizia 1916 (Napoli)
Vincenzo Iannucci Antonio e Gigi Sorbillo (Napoli)
Teresa Iorio Le Figlie di Iorio (Napoli)
Francesco Martucci I Masanielli (Caserta)
Graziano Monogrammi La Divina Pizza (Firenze)
Gennaro Nasti Bijou (Parigi)
Ciro Oliva Concettina ai Tre Santi (Napoli)
Eduardo Ore Tecnico laboratorio Molino Dallagiovanna
Simone Padoan I Tigli (San Bonifacio)
Renato Pancini Pizzeria Al Fogher (Arezzo)
Franco Pepe Pizzeria Pepe in Grani (Caiazzo)
Giuseppe Pignalosa Le Parùle (Ercolano)
Pasqualino Rossi Pizzeria Elite (Alvignano)
Ciro Salvo Pizzeria 50 Kalò (Napoli)
Francesco e Salvatore Salvo Pizzeria Salvo (S. Giorgio a Cremano)
Carlo Sammarco Carlo Sammarco Pizzeria 2.0 (Aversa)
Giovanni Santarpia Pizzeria Santarpia (Firenze)
Gino Sorbillo Pizzeria Gino Sorbillo (Napoli)
Valerio Luca Torre Torretta Pizza (Azzate)
Antonio Troncone Fresco Caracciolo (Roma)
Giuseppe Vesi Pizza Gourmet (Napoli)
Giuseppe Vitiello La Loggetta (Caserta)
Cristian Zaghini ConsultaPizza
25
Pasticceri
Giuseppe Amato La Pergola (Roma)
Federico Anzellotti Presidente Conpait
Corrado Assenza Caffè Sicilia (Noto)
Luigi Biasetto Pasticceria Biasetto (Padova)
Silvia Federica Boldetti Consulente Pastry Queen 2016
Vetulio Bondi I Gelati del Bondi (Firenze)
Salvatore Capparelli Pasticceria Capparelli (Napoli)
Paolo Caridi Pasticceria Paolo Caridi (Reggio Calabria)
Damiano Carrara Carrara Pastries (Los Angeles)
Guido Castagna Cioccolateria Guido Castagna (Giaveno)
Massimo Chierico Pasticceria Massimo Chierico (Roma)
Davide Comaschi Direttore Chocolate Academy Milano
Alessandro Dalmasso Pasticceria Dalmasso (Avigliana)
Sal De Riso Pasticceria Sal De Riso (Minori)
Elnava De Rosa Orangerie CastaDiva Resort (Blevio)
Ida Di Biaggio Gelateria Cioccolateria Novecento (Pescara)
Leonardo Di Carlo Pastry Concept (Conegliano)
Gino Fabbri Presidente AMPI La Caramella (Bologna)
Giada Farina Le Torte di Giada (Brescia)
Emmanuele Forcone Cast Alimenti (Brescia)
Fabiola Frisa Pasticceria Franco (Penne)
Gianluca Fusto Gianluca Fusto Consulting
Davide Malizia Aromacademy (Roma)
Giuseppe Manilia Pasticceria Manilia (Montesano sulla Marcellana)
Luca Mannori Pasticceria Mannori (Prato)
Iginio Massari Pasticceria Veneto (Brescia)
Armando Palmieri Open Pastry Kitchen (Senago)
Alfonso Pepe Pepe Pasticceria (Sant’Egidio del Monte Albino)
Roberto Rinaldini Rinaldini Pastry (Rimini)
Paolo Sacchetti Pasticceria Caffè Nuovo Mondo (Prato)
Maurizio Santin Antico Caffè Spinnato (Palermo)
Vincenzo Santoro Pasticceria Martesana (Milano)
Alessandro Servida Alessandro Servida Pasticceria (Pantigliate)
Francesca Speranza Sugar Artist
Andrea Tortora St. Hubertus (San Cassiano in Badia)
Gabriele Vannucci Pastry chef & consultant
Alessandro Augier General manager Resort Baia (Scarlino)
Vanni Berna Sommelier Le cantine dei dogi (Mirano)
Luca Boccoli Sommelier Il vino al bicchiere di Luca Boccoli (Roma)
Giulio Bonora Maitre Club Hotel Baja Sardinia (Arzachena)
Silvia Brunello Sommelier La Rosina (Marostica)
Anna Cardin Sommelier Belmond Hotel Cipriani (Venezia)
Giancarlo Carniani General manager Villa Olmi (Firenze)
Francesco Cerea Coordinatore eventi Da Vittorio (Brusaporto)
Gabriella Cicero Maitre Duomo (Ragusa)
Sandra Ciciriello Direttore Alice - Eataly (Milano)
Giuseppe Cupertino Sommelier Borgo Egnazia (Fasano)
Alessandro D’Andrea Presidente Ada
Gianni De Bellis Sommelier Vicepresidente DE.S.A.
Gabriele Del Carlo Sommelier Four Seasons Hotel George V (Parigi)
Livio Del Chiaro Sommelier La Divina Enoteca (Firenze)
Maurizio Filippi Sommelier Sala della Comitissa (Baschi)
Luca Finardi General manager Mandarin Oriental (Milano)
Filippo Franchini Sommelier Vicepresidente Fisar
Andrea Galanti Sommelier Gastronomia Galanti (Firenze)
Livia Iaccarino Direttore Don Alfonso 1890 (Sant’Agata)
Ezio Indiani General manager Principe di Savoia (Milano)
Gigliola Lombardi Direttore Starhotels Echo, Anderson, Ritz
Oscar Mazzoleni Sommelier Al Carroponte (Bergamo)
Irina Mihailenko Maitre e sommelier Tola Rasa (Padova)
Alessandro Pipero Patron Pipero al Rex (Roma)
Alberto Piras Sommelier Il Luogo di Aimo e Nadia (Milano)
Ramona Ragaini Sommelier Ristorante Andreina (Loreto)
Marco Reitano Sommelier Presidente Noi di Sala
Massimo Rossi Sommelier Belvedere (Monte San Savino)
Alberto Tasinato Già F&B Manager Seta - Mandarin Oriental (Milano)
Catia Uliassi Direttore Uliassi (Senigallia)
Simone Vergamini Wine & food consultant
Luca Vissani Restaurant manager Casa Vissani (Baschi)
Stefan Wieser Restaurant & hotel manager La Siriola (San Cassiano)
Matteo Zappile Restaurant manager Il Pagliaccio (Roma)
Maitre, Sommelier e Manager d’hotel
Roberto Anesi Sommelier El Pael (Canazei)
Barman
Jonatan Abarbanel Les Rouges (Genova)
Flavio Angiolillo Mag Cafè (Milano)
Ruggiero Carella Café Réal (Barletta)
Tommaso Cecca Trussardi Cafè (Milano)
Debora Cicero Cabau S’Argamassa Villas (Ibiza)
Daniele Dalla Pola Nu Lounge Bar (Bologna)
Irene Deiara Dinus Cocktail Wine Bar (Arnad)
Marvin Dondossola Excelsior Hotel Gallia (Milano)
Francesco Drago Riva Club Bari (Bari)
Flavio Esposito Boutique 12 (Milano)
William Falcinelli Diamond Club (La Spezia)
Ezio Falconi Arimo American Champagne Bar (Treviglio)
Michele Ferruccio Zuma Rome (Roma)
Ilaria Fondi Grand Hotel Tremezzo (Tremezzo)
Daniele Losquadro Planet One (Milano)
Salvatore Maggio St. James’s Hotel and Club (Londra)
Giancarlo Mancino Mancino Vermouth Giancarlo Bar (Hong Kong)
Thomas Martini Harry’s Bar (Firenze)
Gabriele Menini Ferro Beverage&Co (Castelfranco Veneto)
Marina Milan RememBeer brew pub & more (Pinerolo)
Guglielmo Miriello Ceresio 7 Pools & Restaurant (Milano)
Joy Napolitano The Barber Shop (Roma)
Edoardo Nono Rita & Cocktails (Milano)
Mattia Pastori Non solo Cocktails
Marcello Pelucchi Vittoria Caffè (Finale Ligure)
Carmine Mattia Perciballi Party in bottle (Roma)
Christopher Rovella Déjà-vu Lounge Bar (Novi Ligure)
Paolo Rovellini Shed Club (Busto Arsizio)
Nico Sacco Romeo Chef&Baker (Roma)
Gabriele Tammaro Octavius Bar @ Replay The Stage (Milano)
Enzo Tana Fuga (Aversa)
Diego Tarantino FBS Flair Bartender’s School (Roma)
Michael Tommasi Frontera Spirit Therapists (Desenzano del G.)
Vanessa Veronese Cappa Cafè (Verona)
Andrea Villa M 10 Café (Lesmo)
Matteo Zamberlan Zuma (New York)
spiwebitalia.com
xxx · Primo piano
CoMPosIzIone: 10% 80% 10%
Acciaio ferritico per InduzIone
Cuore d'alluminio per una perfetta trasmissione del calore
Acciaio inox 18/10 per una facile pulizia
CoLLezIone PentoLe AgneLLI 1907: ACCIAIo CoL Cuore d’ALLuMInIo.
Baldassare Agnelli, la storica fabbrica del “Made in Italy” in cucina, ha ideato 1907, una linea di pentole molto speciali. 1907, associa l’eccezionale conduttività termica e la leggerezza dell’alluminio con la lucentezza dell’acciaio inossidabile. Le pentole della collezione 1907, dal cuore spesso in alluminio, rivestite internamente ed esternamente dall’acciaio, offrono così uno straordinario risultato nella distribuzione uniforme del calore, migliorandone le prestazioni, riducendo i tempi di cottura e permettendo un notevole risparmio energetico. Le pentole 1907, adatte anche per la cottura ad induzione, con il loro rivestimento esterno in acciaio inox lucido amano mostrarsi nelle cucine a vista, seducendo e incantando chiunque le veda.
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dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
29
Opinion Leader 30
Caterina Balivo Conduttrice “Detto Fatto”
Francesca Barberini Conduttrice Tv “Alice Club”
Joe Bastianich Giudice “MasterChef”
Monica Bergomi Blogger “La luna sul cucchiaio”
Marco Bianchi Divulgatore scientifico, blogger, conduttore tv
Alessandro Borghese Conduttore tv “4 Ristoranti”
Valerio Braschi Vincitore MasterChef Italia 6
Fabrizio Carrera Direttore Cronache di Gusto
Lisa Casali Blogger “Ecocucina”
Riccardo Casiraghi e Stefano Paleari Blogger “Gnam Box”
Stefano Cavada Youtuber e blogger “Beyond South Tyrol”
Antonella Clerici Conduttrice tv “La prova del cuoco”
Luigi Cremona Coordinatore guide Touring Club Italiano
Csaba Dalla Zorza Giudice “Cuochi e Fiamme”
Emiliano De Venuti Ideatore “Vinòforum”
Nerina Di Nunzio Direttore IED e fondatrice “Food Confidential”
Fede e Tinto Conduttori “Decanter”
Oscar Farinetti Fondatore di Eataly
Angela Frenda Food editor Corriere della Sera
Licia Granello Giornalista La Repubblica
Andrea Grignaffini Giornalista Guida Vini L’Espresso
Luca Iaccarino Giornalista La Repubblica
Carla Latini Blogger “Il Retrocucina”
Marina Malvezzi Blogger “Mangiarebene”
Paolo Marchi Giornalista Identità Golose
Elisa Belvedere Mazzetti presidente Donne della Grappa
Gigi Padovani Giornalista, scrittore e gastronomo
Benedetta Parodi Conduttrice “Bake Off Italia”
Carlo Petrini Fondatore Slow Food
Luciano Pignataro Giornalista Il Mattino lucianopignataro.it
Alessandro Regoli Direttore WineNews
Patrizio Roversi Giornalista “Linea verde”
Simone Rugiati Conduttore tv “Cuochi e Fiamme”
Anna Scafuri Giornalista Tg1 scrittrice
Raffaele Trovato Fondatore e direttore generale IFSE
Valerio M. Visintin Giornalista Corriere della Sera “Mangiare a Milano”
Campioni
Per il decennale tornano in campo gli ex vincitori La categoria “Campioni” ci sarà solo per quest’anno in via eccezionale vista la ricorrenza della 10ª edizione del sondaggio. In questo segmento sono inseriti in una categoria unica i 26 Personaggi dell’anno che hanno vinto i sondaggi - ciascuno nella propria sezione - che si sono svolti dal 2008 al 2016. Rimettere in gioco queste personalità significa rendere loro merito in un’edizione particolare come la 10ª. Ma significa anche riproporli per capire chi - almeno secondo il giudizio della rete - sia riuscito negli anni a dare maggiore continuità al proprio operato, nell’ottica di premiare anche l’etica dei professionisti del settore, che necessita di costanza e perseveranza, non di “fiammate”.
Giorgio Calabrese 2009
Paolo Ciaramitaro MAITRE E SOMMELIER 2014
Francesco Cione BARMAN 2014
Danny Del Monaco BARMAN 2016
Vincenzo Donatiello MAITRE E SOMMELIER 2013
Cinzia Ferro BARMAN 2013
Vito Intini MAITRE E SOMMELIER 2015
Elisa Isoardi OPINION LEADER 2010
Ernst Knam CUOCHI, PIZZAIOLI E PASTICCERI 2016
Gian Nicola Libardi BARMAN 2015
Chiara e Angela Maci OPINION LEADER 2013
Antonello Maietta MAITRE, SOMMELIER E MANAGER D’HOTEL 2016
Rosanna Marziale CUOCHI 2011
Paolo Massobrio OPINION LEADER 2016
Luca Montersino CUOCHI 2014
Davide Oldani CUOCHI 2012
Davide Paolini OPINION LEADER 2011
Sara Papa OPINION LEADER 2015
Sonia Peronaci OPINION LEADER 2012
Edoardo Raspelli OPINION LEADER 2014
Chef Rubio CUOCHI E PASTICCERI 2015
Emanuele Scarello CUOCHI 2010
Alessandro Scorsone MAITRE E SOMMELIER 2011
Adua Villa MAITRE E SOMMELIER 2012
Ilario Vinciguerra CUOCHI 2013
Luca Zaia 2008
Arte dei pizzaiuoli napoletani
58° Patrimonio Unesco in Italia Con l'Arte dei pizzaiuoli napoletani l'Italia ottiene il suo 58° bene tutelato, il 9° in Campania. Il merito è anche della campagna #pizzaUnesco di Alfonso Pecoraro Scanio, che con oltre 2 milioni di firme provenienti da 100 Paesi ha favorito la corsa della candidatura italiana
A
34
proclamare Patrimonio Unesco
la Fondazione Univerde, in diretta Face-
una tradizione storica che per il nostro
l’Arte dei pizzaiuoli napoletani è
book insieme alla delegazione italiana
Paese rappresenta, da secoli, un vero
stato il 12° Comitato per la salva-
che sull’isola sudcoreana di Jeju ha se-
elemento d’unione culturale. Sono vera-
guardia del Patrimonio culturale imma-
guito da vicino i lavori del Comitato Une-
mente entusiasta del risultato ottenuto
teriale dell’Unesco. Tutta la città di Na-
sco. La campagna #pizzaUnesco, pro-
perché, seppur la candidatura fosse for-
poli, i napoletani ma anche l’Italia intera
mossa proprio da Pecoraro Scanio, ha
te e credibile, si tratta di un successo
hanno festeggiato la conquista ottenuta
raccolto 2 milioni di sottoscrizioni in tutto
per niente scontato ma perseguito
dai pizzaioli, che portano avanti ancora
il mondo, portando la candidatura italia-
dopo anni di intensa attività e dedizione.
oggi una tradizione artigianale nata se-
na alla “vittoria”.
L’Arte dei pizzaiuoli napoletani è un pa-
coli fa ai piedi del Vesuvio. L’Arte dei piz-
«Il riconoscimento dell’Arte dei piz-
trimonio di conoscenze artigianali uni-
zaiuoli napoletani è il 58° Bene tutelato
zaiuoli napoletani nella prestigiosa lista
che tramandato di padre in figlio, ele-
Unesco, il 7° Patrimonio immateriale. A
del Patrimonio immateriale dell’Unesco
mento identitario della cultura e del po-
dare l’annuncio è stato Alfonso Pecora-
- ha spiegato il presidente della Fonda-
polo partenopeo che ancora oggi ope-
ro Scanio, ex Ministro e presidente del-
zione Univerde - è la riaffermazione di
ra in stretta continuità con la tradizione».
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Pizzaioli · Professioni «Un ringraziamento particolare - ha
della mobilitazione mondiale è stata
e completi, ma anche un cibo che uni-
aggiunto Pecoraro Scanio - va all’amico
tale che la proposta è approvata all’u-
sce al di là di ogni differenza sociale,
Jimmy Ghione di Striscia la notizia per il
nanimità e sostenuta dalle prime
economica e culturale e, soprattutto,
suo fortunato ruolo di testimonial della
900mila firme mondiali. Da questo se-
una parola della lingua italiana che, sen-
campagna. La vittoria è un atto d’amore
condo successo ha avuto inizio il lungo
za bisogno di essere tradotta, riesce a
verso Napoli, l’Italia e il mondo intero
percorso che, dopo aver coinvolto nei
trasmettere emozioni immediate».
che oggi possono aprire gli occhi alla
negoziati molti dei circa 200 Paesi rap-
«La pizza è uno dei piatti più imitati e
bellezza di quest’arte».
presentati all’Unesco, le centinaia di
“maltrattati” al mondo con tante false ri-
Tra i maggiori promotori del ricono-
tappe internazionali a sostegno della
cette - ha aggiunto Alessandro Circiel-
scimento Unesco per l’Arte dei pizzai-
campagna promossa da Pecoraro Sca-
lo, presidente Cuochi Lazio - è tra gli
uoli napoletani, l’Associazione pizzaiuo-
nio e il record di 2 milioni di sottoscrizio-
elementi del brand Italia. Qualità, identi-
li napoletani, l’Associazione verace piz-
ni mondiali, ha portato alla decisiva vit-
tà, territorio, biodiversità, cultura, soste-
za napoletana, la Fondazione Univerde,
toria di Jeju, in Corea del Sud.
nibilità, tratti distintivi dell’Arte dei pizzai-
il Comune di Napoli, Regione Campa-
In Campania l’Arte dei pizzaiuoli na-
uoli napoletani, sono le parole chiave
nia, Coldiretti, l’Università degli studi di
poletani è il numero 9 dei Beni tutelati,
dell’eccellenza italiana nel mondo e
Napoli Federico II e il Centro di ricerche
insieme al Centro storico di Napoli
della professionalità di un settore che
sociali sulla Dieta mediterranea. La
(1995), alla Reggia di Caserta (1997), alle
porta in alto il nome dell’Italia all’estero».
campagna è stata lanciata nel 2014 e ha
Aree archeologiche di Pompei, Ercola-
«È un grande piacere per me - ha
fatto più volte il giro del mondo, racco-
no e Torre Annunziata (1997), alla Co-
raccontato Enrico Derflingher, presi-
gliendo il sostegno di oltre 600 ambas-
stiera Amalfitana (1997), al Parco nazio-
dente Euro-Toques International e Italia
sador tra personalità di cultura, spetta-
nale del Cilento e Vallo di Diano con i
- essere stato in Corea a festeggiare il
colo, politica, sport e società civile a li-
siti archeologici di Paestum, Velia e la
momento in cui la pizza è stata decreta-
vello internazionale, superando i 2 mi-
Certosa di Padula (1998), alla Dieta me-
ta Patrimonio Unesco. È stato un gran-
lioni di adesioni mondiali. Questi numeri
diterranea con la Comunità emblemati-
de successo, condiviso con i nostri am-
hanno reso #pizzaUnesco il movimento
ca di Pollica (2010), ai Longobardi in Ita-
basciatori e con tutti i pizzaioli venuti dal
popolare d’opinione più imponente nel-
lia con il Complesso di Santa Sofia di
Giappone e da tutta l’Asia per festeg-
la storia delle candidature di tutte le
Benevento (2011), alla Rete delle grandi
giare questo momento. Questa è la di-
agenzie delle Nazioni Unite.
macchine a spalla italiane - Festa dei
mostrazione che l’Italia è in grado di
Gigli di Nola (2013).
fare squadra, è riuscita a dimostrare
L’iter di questo riconoscimento è stato travagliato, a ripercorrerlo è pro-
«L’Unesco ha riconosciuto la dimen-
come si possono raccogliere oltre 2 mi-
prio Fondazione Univerde: già nel mar-
sione culturale e sociale di questo sa-
lioni di firme e realizzare la più grande
zo del 2015 la proposta ha riscosso un
pere antico - ha commentato Rocco
petizione mai fatta per una candidatura
primo successo, ottenendo la candida-
Pozzulo, presidente della Federazione
Unesco. Per noi è ragione d’orgoglio,
tura italiana e intraprendendo l’iter uffi-
italiana cuochi - che ha regalato al mon-
non possiamo che dirci entusiasti del
ciale verso il prestigioso riconoscimen-
do non solo uno degli alimenti più sani
fatto che la pizza sia diventata un
to. Tuttavia, nel mese di novembre dello stesso anno, non avendo l’Unesco esaminato nuove proposte italiane, la valutazione non ha avuto il seguito sperato. Motivo per cui, la campagna #pizzaUnesco ha subito rilanciato la sfida a ottenere che i Ministeri presenti nella Commissione nazionale per l’Unesco scegliessero nuovamente, nella primavera 2016, l’Arte dei pizzaiuoli napoletani come candidatura dell’Italia al Patrimonio culturale immateriale. La risposta
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
35
Professioni · Pizzaioli Patrimonio tutelato. Ma il successo è anche di tutta la filiera e dei nostri grandi prodotti, dal pomodoro alla farina fino alla Mozzarella campana di bufala Dop, tutti ingredienti per i quali noi combattiamo, che valorizziamo, ogni giorno, all’estero». «Il Made in Italy ottiene un altro grande successo», ha dichiarato con soddisfazione Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali. «È la prima volta che l’Unesco riconosce quale Patrimonio dell’umanità un mestiere legato ad una delle più importanti produzioni alimentari, confermando come questa sia una delle più
36
alte espressioni culturali del nostro Pae-
«La pizza è un prodotto identificati-
venta ufficialmente la patria della pizza.
se. È un’ottima notizia che lancia il 2018
vo dell’Italia famoso in tutto il mondo -
Ed è con questo spirito e consapevo-
come anno del Cibo. L’Arte dei pizzaiuo-
ha dichiarato Aldo Cursano, vicepresi-
lezza che siamo già al lavoro per una
li napoletani racchiude in sé il saper fare
dente vicario della Federazione italiana
terza edizione del contest, finalmente
italiano costituito da esperienze, gesti
pubblici esercizi e presidente di Fipe
non più per sostenere ma per festeg-
e, soprattutto, conoscenze tradizionali
Toscana - che oggi finalmente viene ri-
giare il riconoscimento ottenuto».
che si tramandano da generazione in
conosciuto patrimonio universale, con
B cod 53450
generazione. È un riconoscimento stori-
la consapevolezza che la cucina italia-
co che giunge dopo un complesso la-
na in tutte le sue manifestazioni è unica
voro negoziale durato oltre 8 anni, che
e inimitabile, sia per le materie prime
premia l’impegno del Ministero al fianco
che per la professionalità. Oggi questa
delle associazioni dei pizzaiuoli. Ringra-
unicità, tante volte imitata, banalizzata in
zio le istituzioni locali, la Regione Cam-
giro per il mondo, viene riconosciuta
pania, gli esperti del Ministero e tutti
come un patrimonio da salvaguardare
quelli che col loro impegno hanno reso
e che identifica la storia e la cultura di
possibile questo risultato che ribadisce
un popolo, quello italiano».
il ruolo di primo piano svolto dal nostro
«L’Arte dei pizzaiuoli napoletani - ha
Paese nel valorizzare la propria identità
commentato Francesca Marino, fonda-
enogastronomica».
trice di MySocialRecipe e ideatrice del
«È il giusto e meritato riconoscimen-
contest #pizzaUnesco, di cui Italia a Ta-
to a un’arte antica - ha sottolineato Do-
vola è media partner - diventa il settimo
menico Raimondo, presidente del
“Patrimonio culturale immateriale dell’U-
Consorzio di tutela della Mozzarella di
nesco” italiano insieme alla Dieta medi-
bufala campana Dop - che è simbolo di
terranea e alla Vite ad alberello di Pan-
Napoli e dell’Italia nel mondo. Da oggi
telleria, a riprova della sempre maggio-
comincia una nuova storia, tutta da scri-
re attenzione che si sta dando e si darà
vere, di cui noi facciamo e faremo parte
all’alimentazione; e infatti il 2018 sarà
sempre più orgogliosamente. Questo
l’anno internazionale del cibo italiano
successo testimonia che quando l’Italia
nel mondo. Con questo storico risultato,
riesce a fare davvero sistema sa coglie-
inoltre, anche Napoli entra simbolica-
re importanti traguardi».
mente nell’Olimpo Unesco perché di-
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
PIzzaioli · Professioni
Con il sì dell'Unesco
si riconosce un valore culturale L’Arte dei pizzaiuoli napoletani sul red carpet dell’Unesco esalta una solida identità culturale che nasce come cittadina, diventa orgoglio regionale, vanto nazionale e unicità mondiale
P
artimonio culturale immateriale,
stra cultura alimentare nel mondo. Ma
raro Scanio, che ha
una conquista epocale. Come
quello che conta è il risultato e la piz-
promosso una raccol-
ha sottolineato la Fipe - Federa-
za, tramite l’arte dei pizzaiuoli, oggi
ta di firme a livello in-
zione italiana pubblici esercizi, è infatti
assurge davvero a simbolo, storico e
ternazionale che ha
la prima volta che l’Organizzazione
contemporaneo, della nostra tradizio-
tirato la volata alla
delle Nazioni Unite riconosce in que-
ne gastronomica. Un vero ambassa-
sto contesto un mestiere legato alla
dor, utilizzando un termine di tenden-
candidatura, e quelli di Gabriele Ancona dell’Associazione piz-
preparazione e alla somministrazione
za.
zaiuoli napoletani e dell’Associazione
di un cibo della tradizione culinaria ita-
È stato premiato lo sforzo di anni
liana. Un’assurdità, a ben vedere, te-
del ministero delle Politiche agricole
nuto conto di quale peso abbia la no-
alimentari e forestali, di Alfonso Peco-
verace pizza napoletana, entrambe partner di Italia a Tavola. L’impegno di un settore che vale oltre 25mila pizzerie con servizio, 150mila addetti e un volume d’affari che supera i 6 miliardi di euro. Un mercato che conta professionisti appassionati che, pur mantenendo viva la brace della tradizione, negli ultimi anni si sono dannati l’anima per nobilitare un mestiere sempre un po’ snobbato dai Soloni della ristorazione altra. Oggi l’Arte dei pizzaiuoli, certo napoletani, ma in assoluto di chi affronta questo lavoro con dedizione e abnegazione, va a completare quel progetto di riconoscimento globale iniziato nel 2010 con la tutela da parte dell’Unione europea della pizza come “Specialità tradizionale garantita”. L’Arte dei pizzaiuoli napoletani sul red carpet dell’Unesco esalta una solida identità culturale che nasce come cittadina, diventa orgoglio regionale, vanto nazionale e unicità mondiale. Non più solo a parole, ma nei fatti. B cod 53458
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Professioni · xxx
Giuseppe Vitiello, Francesca Marino ed Eleonora Cozzella
La pizza doppia di Giuseppe Vitiello
#pizzaUnesco contest Trionfa Giuseppe Vitiello Giuseppe Vitiello con Pizza Doppia vince la 2ª edizione del contest #pizzaUnesco, ideato da Mysocialrecipe con Italia a Tavola come media partner. Antonio Troncone ha ricevuto la menzione “La pizza è anche... fritta”
A
d annunciare il vincitore nella fi-
lia, dai Paesi Bassi al Marocco, dalla Rus-
gliore per la sua capacità di unire tradi-
nale di Napoli è stata l’ideatrice
sia alla Grecia, per un totale di 374 pizze
zione e innovazione. Un mix che rispec-
del contest, Francesca Marino,
in gara. Artigiani esperti, spesso giovani,
chia in pieno la filosofia di questo giova-
assieme al commissario della Camera di
ognuno con caratteristiche diverse ma
ne talento, già vincitore del neocampio-
commercio di Napoli, Girolamo Pettro-
tutti accomunati dalla continua voglia di
nato europeo per la sezione “pizza na-
ne, nel corso dell’evento-spettacolo che
innovarsi.
poletana”, che quotidianamente speri-
si è svolto a Palazzo Caracciolo.
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Tanti i custodi di questo antico me-
menta "blend" alternativi a base di cur-
Tra lo sventolio del bucato steso ad
stiere, che da garzoni sono diventati veri
cuma, caffè, cacao, farina semintegrale,
asciugare sui fili, artisti circensi sul palco
ambasciatori e, con Mysocialrecipe, pro-
multicereali e paprika.
e forni sempre accesi per sfornare la
tagonisti assoluti del contest (tra cui
«In questa seconda edizione - spie-
tonda più amata dai food lover, la serata
Gennaro Battiloro, Raffaele Bonetta,
ga Francesca Marino - abbiamo quasi
ha registrato un vero e proprio sold out,
Francesco Pone, Carlo Sammarco e
triplicato il numero delle pizze parteci-
coinvolgendo in primis i dieci finalisti,
Clemente Valentino). A sbaragliare tutta-
panti rispetto allo scorso anno (chiuso a
giudicati da Enzo Vizzari, Allan Bay, Gior-
via la concorrenza, è stato Giuseppe
quota 140) e abbiamo incassato l’inte-
gio Calabrese, Eleonora Cozzella, Fiam-
Vitiello, erede della famiglia di pizzaioli
resse di tantissimi pizzaioli all’estero,
metta Fadda e Scott Wiener. Non solo
più famosi del casertano, con il suo di-
con una quota rosa senza precedenti
grandi maestri campani: a contendersi il
sco gourmet realizzato con due impasti
(28 pizzaiole, di cui 4 straniere). Siamo
titolo di vincitore del concorso anche ta-
sovrapposti (provola sotto e passata di
già al lavoro per la prossima edizione».
lentuosi rappresentanti dell’arte bianca
pomodoro con olio aromatizzato all’a-
Nel corso della serata sono stati
sparsi per il mondo, dagli Usa all’Austra-
glio e basilico sopra) e giudicato il mi-
inoltre consegnati i premi per le undici
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Pizzaioli · Professioni
Troncone premiato per la pizza fritta
È
la lunga marcia di chi andrà
no la pizza fritta piut-
lontano perché viene da lonta-
tosto che la pizza al
no. È la marcia dei pizzaioli.
forno. Molto interes-
Gran parte napoletani e campani, ma
sante la risposta di
anche tanti ed in grande incremento,
Antonio: «A tutti pia-
i pizzaioli provenienti da ogni parte del mondo. Si viene da lontano per-
ce la pizza fritta. E di Vincenzo D’Antonio quasi tutti, prima di
menzioni speciali - tra cui “La pizza è an-
ché la pizza nasce per sfamare tutte
mangiare la pizza al forno, chiedono
che... fritta” ad Antonio Troncone da Ita-
le genti. Pietra angolare della radica-
un pezzo di pizza fritta».
lia a Tavola - dai partner di Mysocialreci-
ta abitudine, che oggi chiamiamo
pe a: Pasqualino Rossi per la Pizza Nata-
street food, di mangiare per strada.
Gli chiediamo anche qual è la bevanda preferita sulla pizza fritta. E An-
lina (menzione Associazione italiana
E si andrà lontano perché la pizza
tonio: «La birra, perché effettua una
sommelier - “Pizza maritata - miglior ab-
in una realtà come Napoli non deve,
migliore pulizia palatale tra un bocco-
binamento vino-pizza”); Fabio Cristiano,
non può e non vuole significare solo
ne e l’altro».
fondatore della Scuola di pizzaiolo, per
il passato bensì anche (vorremmo
Ultima domanda: «Sono pizza frit-
la Pizza Mandolino (menzione Luciano
dire “soprattutto”) il futuro. Nel con-
ta e pizza al forno in concorrenza tra
Pignataro Wine Blog - “La pizza di tutti”);
test di Palazzo Caracciolo a Napoli, il
loro?». La savia risposta di Antonio:
Stefano Miozzo per la On Air (menzione
Premio assegnato da Italia a Tavola
«Assolutamente no. Esse si supporta-
rivista Ristorazione Italiana - “Pizza sen-
per la migliore pizza fritta se lo è ag-
no reciprocamente e che la scelta
za glutine”); Domenico Pentella per la
giudicato il giovane pizzaiolo friggito-
della clientela privilegi l’una o l’altra è
Papillon (menzione Mysocialrecipe -
re Antonio Troncone, patron della
funzione di desideri dell’istante».
“Pizza più letta sul web”); Paolo De Si-
pizzeria Fresco Caracciolo sul lungo-
Complimenti allora per il premio,
mone per La Cilentana ai grani antichi
mare di Napoli. Gli chiediamo qual è
meritatamente vinto, al prode Anto-
(menzione Legambiente - “Migliore piz-
la percentuale di clienti che gradisco-
nio Troncone.
B cod 53105
za per gli aspetti nutrizionali”); Stefano Cioccari per la Mensa di Enea (menzione Nazionale italiana pizzaioli - “Migliore pizza funzionale e alternativa”); Giuseppe Vesi per la Fantasia di colori e sapori (menzione La Fiammante - “Migliore pizza al pomodoro”); Mauro Autolitano per la Pizza Tiziano bis (menzione Federazione italiana cuochi - “Pizza Chef - Migliore pizza per l’originalità degli ingredienti”); Giuseppe Pignalosa per La mia Nerano (menzione Ferrarelle - “Migliore pizza per l’impasto”); Francesco Capece per la Marinara dell’Alleanza (menzione Slow Food - “Pizza Slow - Migliore pizza per la territorialità”). B cod 53042
Alberto Lupini consegna la Menzione Italia a Tavola - “La pizza è anche fritta” ad Antonio Troncone
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Professioni · Pizzaioli
Paolo De Simone vincitore di Elementi
Tania Mauri, Renato Bosco (a sinistra), Paolo De Simone, Fabrizio Lo Conte e Lidia Benincasa di Finagricola
Si è svolta a Milano la finale della seconda edizione di Elementi, la competizione ideata da Molino Vigevano che mette in campo i migliori pizzaioli d’Italia per misurarsi sui segreti dell’impasto perfetto di Spilinga in cottura. Secondo classi-
Presso il Cinema Teatro Trieste
ficato Giuseppe Riontino da Marghe-
si sono confrontati i 36 professioni-
utti di alto profilo gli elabora-
rita di Savoia (Bt), pizzeria Canneto
sti che, superate le selezioni, hanno
ti sfornati dai concorrenti. La
Beach 2. Ha proposto “Emozionale”
guadagnato l’accesso alla finale che
classifica finale ha visto imporsi
con mozzarella di bufala e capocollo
ha previsto un’ulteriore scrematura
Paolo De Simone della pizzeria Da
al vincotto. Terzo gradino del podio
attraverso due prove in cui testare
Zero, Pizza e Territorio di Milano. La
per il genovese Corrado Romano,
le proprie capacità tecniche, senso-
sua “Fino e contraffino” ha utilizzato
pizzeria Da Gibba, con “Fumosa” a
riali e creative. I dieci risultati miglio-
come ingrediente principe la ‘nduja
base di speck.
ri dopo le prime due prove si sono
di Gabriele Ancona
T
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Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Pizzaioli · Professioni dati battaglia per conquistare il titolo,
del Gambero Rosso e co-curatrice
momenti ludici, di formazione e cultu-
creando, stendendo e cuocendo alla
della guida Ristoranti d'Italia del Gam-
ra sulla pizza. Su tutti quegli elementi
perfezione una pizza gourmet.
bero Rosso). A presentare l’evento,
e materie prime necessari per ottene-
La prima prova è stata un quiz a
Tania Mauri (giornalista, co-autrice
re un prodotto di qualità, su tempi di
risposta multipla per verificare la co-
del libro "La Buona Pizza" e curatrice
lievitazione e cottura. Il nostro evento
noscenza e la sensibilità del pizzaiolo
dell'evento Città della Pizza a Roma).
intende farsi portavoce di un modello
nei confronti di un impasto crudo. I
Il vincitore di “Elementi”, Paolo De
di gastronomia che punta alla quali-
concorrenti hanno dovuto riconosce-
Simone, oltre al titolo, si è aggiudica-
tà degli ‘elementi’ e alla bravura dei
re la forza della farina, le ore di lievita-
to una fornitura di farine Molino Vi-
pizzaioli».
zione e idratazione. Non di un impa-
gevano del valore di 800 euro, una
Gli altri sette finalisti della secon-
sto, ma di ben tre impasti. La seconda
consulenza personalizzata gratuita
da edizione di Elementi sono stati:
ha previsto il Blind Tasting. I pizzaioli,
da parte di uno dei tecnici del molino
Mirco Rossin (Pizzeria Quattro Sta-
bendati, hanno dovuto individuare gli
lombardo e una fornitura di prodotti
gioni, Legnago, Vr), Lorenzo Groppi
impasti cotti con i soli sensi del gusto
Finagricola del valore di 450 euro. Al
(Il Fornaio di Monterosso, Monteros-
e dell'olfatto. Oltre agli impasti, hanno
secondo e terzo classificato, rispet-
so al Mare, Sp), Francesco Gallifuoco
dovuto riconoscere anche due diffe-
tivamente una fornitura di farine da
(Pizzeria Franco, Napoli), Edoardo Di
renti “triplette” di latticini e pomodori.
500 e 250 euro e di prodotti Finagri-
Libero (Matto Italian Restaurant, Du-
Una prova molto impegnativa.
cola da 250 e 100 euro.
bai), Carlo Carta (Bioesserì Brera, Mi-
I dieci pizzaioli che hanno supera-
«Abbiamo voluto creare un format
lano), Antonello Scatorchia (Glamour
to queste dure selezioni hanno avuto
esclusivo - ha dichiarato Fabrizio Lo
The fashion pizza, Rionero del Vultu-
a disposizione una rosa di oltre 20
Conte, amministratore delegato di
re, Pz), Alain Locatelli (pizzeria Alain
ingredienti creata dallo chef giudice
Molino Vigevano - capace di unire
Locatelli, Milano).
B cod 53018
di gara Edoardo Fumagalli (una stella Michelin e vincitore del premio inter-
Fino e contraffino di Paolo De Simone
nazionale S. Pellegrino Young Chef Italia). Scelto un impasto realizzato con farina multicereali, integrale o farina 0, in 9 minuti hanno dovuto preparare la loro pizza, denominarla, presentarla e servirla alla giuria. Il tutto lasciando il banco perfettamente pulito e in ordine. Una giuria molto autorevole, che ha valutato manualità, stesura, cottura e abbinamento degli ingredienti. Oltre a Edoardo Fumagalli hanno valutato i candidati Renato Bosco (pizza-ricercatore e grande maestro di lievitazione naturale e di impasti), Barbara Guerra (giornalista e ideatrice di Le Strade della Mozzarella e di Top50 Pizza), Luciana Squadrilli (giornalista, co-autrice del libro "La Buona Pizza" e curatrice dell'evento Città della Pizza a Roma), Sara Bonamini (giornalista e curatrice della guida Pizzerie d'Italia
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Professioni · xxx
PizzaUp 2017
Cereali originali e mappatura dei lieviti madre La 12ª edizione di PizzaUp, il simposio tecnico sulla pizza italiana, è andato in scena a metà novembre a Vighizzolo d’Este (Pd), presso il Laboratorio di Molino Quaglia. Farina e cereali tra i temi portanti
«C
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i piace parlare di cereali
ai grani, non è infatti un sinonimo di
ricerca, e capace di fornire la stabilità
originali - ha spiegato Pie-
qualità. Richiama a una tradizione dal
necessaria alle farine».
ro Gabrieli, direttore mar-
forte appeal emotivo, ma è in contra-
Proprio sull’utilizzo di grani origina-
keting di Molino Quaglia, che insieme
sto con le aspettative e lo stile di vita
li, come segale e farro monococco, si
a Università della Pizza organizza l’e-
contemporaneo. Oggi più che mai - ha
sono incentrati i lavori di squadra dei
vento - perché per noi ha importanza
sottolineato Gabrieli - bisogna avere la
pizzaioli, provenienti da tutta Italia, che
l’origine, qualsiasi essa sia. Oggi deve
capacità di interpretare il passato con
hanno interpretato, con l’aiuto di Peter
risorgere l’agricoltura di qualità che
gli occhi di uno stile di vita adatto ai
Brunel, delle basi realizzate con que-
sia sostenibile e in grado di fornirci
nostri giorni che cambia velocemente
sti ingredienti in blend e in purezza
prodotti più sani e più buoni. La paro-
e che deve contare sulla tecnologia
utilizzando, a seconda dei casi, anche
la antico, con cui spesso ci si riferisce
che abbiamo a disposizione, fatta di
lievito madre di segale e di monococ-
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
xxx · Professioni
co. Un vero e proprio esperimento a cui si sono aggiunte le lavorazioni con impasti realizzati con farine di grano tenero e di grano duro preparati con biga o con lievito madre integrale. Il risultato delle degustazioni in sala ha portato a un apprezzamento prevalente per i prodotti 100% in purezza, primo tra tutti la segale. PizzaUp ha posto l’accento anche sui lieviti madre. Composti da due gruppi microbiotici, contengono più
comporre una mappa della loro bio-
lo del Ristorante Ceresio 7 di Milano
lieviti e meno batteri lattici. A rivelarlo
diversità. Caratteristica comune di
che ha consigliato di servire cocktail
un’indagine portata avanti da Ambro-
questa mappatura è il fatto che, pro-
con anidride carbonica in abbinamen-
gina Pagani dell’Università di Milano
prio per i differenti modi di lavorare
to alle pizze. Costruire la leadership
che aveva raccolto 29 paste madri
gli impasti da parte dei pizzaioli, dal-
del pizzaiolo e alzare la professionali-
differenti, ma provenienti da un uni-
le situazioni ambientali e dall’aria che
tà dei suoi collaboratori è stata invece
co ceppo comune, durante l’edizione
rappresenta il principale agente con-
la tematica sviluppata da Vittorio Mu-
2015 del simposio. Si tratta della pri-
taminante, ogni impasto risulta unico.
nari, giocatore, allenatore, poi dirigen-
ma raccolta nazionale per la mappa-
Non solo formazione. PizzaUp è
te in squadre di rugby. La 12ª edizione
tura dei lieviti madre vivi capace di
anche un momento per discutere di
di PizzaUp è stata trasmessa per la
descrivere il profilo microbiologico di
nuove tendenze in pizzeria. Il tema
prima volta in live streaming su face-
ciascuno lievito, fornendo di ognuno
dell’edizione 2017 è stato la mixology.
book con la conduzione di Francesca
differenti carte di identità in grado di
Relatore il bartender Guglielmo Miriel-
Romana Barberini. B cod 53191
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Professioni · Pizzaioli
Pala per pizza
Diverse tipologie per facilitare i professionisti È uno degli strumenti simbolo che nell’immaginario collettivo vengono associati al pizzaiolo. La pala è un po’ il vessillo della professione, il lungo braccio di chi cuoce la pizza. Ne esistono diverse tipologie: pale per infornare, per girare la pizza e per sfornare. Differenti anche le forme, le misure e i materiali di Gabriele Ancona
senza sosta centinaia di pizze ogni
pala su misura in base alle esigenze
giorno e per mantenere sempre ele-
ossono essere rotonde, ret-
del pizzaiolo in merito a peso e dimen-
vato il medesimo standard non deve
tangolari, asolate, in alluminio,
sioni, anche tenendo conto dell’adat-
perdere tempo, né sfiancarsi. Le pale,
acciaio inox e legno. Per pizza
tamento ottimale al singolo ambiente
tanto per intenderci, devono essere
tonda, al metro e gluten free, in que-
di utilizzo. Ma anche al forno. La lun-
pratiche, devono assicurare ergono-
sto caso dotate di evidenti riferimenti
ghezza del manico, per esempio, va
mia nella presa e far scivolare la pizza
per renderle distinguibili al volo dalle
scelta in base al tipo di attrezzatura
in forno con naturalezza.
altre.
presente in laboratorio.
P
44
varianti, fino alla realizzazione della
«Le impugnamo tutto il giorno -
A disposizione degli operatori pro-
La regola aurea da tenere a men-
spiega Roberto Ghisolfi della Pizzeria
fessionali, anche un ricco mosaico di
te è che il pizzaiolo deve preparare
Lo Spicchio di Cremona - e devono
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
xxx · Professioni
essere leggere, ma resistenti. Io ne uti-
a norma secondo tutti i requisiti igie-
no e azzerando il rischio che bruci sul
lizzo una per caricare, che mi assicura
nici». Ma Bosco va oltre e immagina
fondo della pizza. La farina inoltre non
una scivolata senza intoppi dell’impa-
anche una pala - telescopica per chi
brucia sul piano di cottura e il forno
sto in forno, e una più piccola e ma-
non ha un forno rotante - che sappia
rimane pulito». Bilali sogna una pala
neggevole in fase di cottura». Ghisolfi
leggere al momento la temperatura in
dotata di una sensibilità all’ennesima
si è fatto fare anche una pala da viag-
ogni angolo della camera. Ecco allora
potenza per “sentire” l’impasto. «Sa-
gio, su misura, che utilizza quando si
che tra i requisiti di una pala professio-
rebbe un grande aiuto per l’artigiano
sposta da Cremona per partecipare
nale emergono anche quello della si-
- spiega - soprattutto per chi fa grandi
a eventi e manifestazioni. «Preferisco
curezza e dell’impugnatura scorrevole
numeri. L’impasto non è statico, cam-
avere "la mano" su uno strumento che
che, come il fondomanico, non deve
bia. Una pala ipersensibile potrebbe
conosco, anche se è con l’esperienza
mai essere conduttrice di calore. In
aiutare il pizzaiolo nell’avvertire ogni
che vai dappertutto. Mi piacerebbe in-
due parole, alto contenuto di servizio
minima evoluzione».
vece una pala dotata di telecomando
a cui va aggiunto il massimo comfort
per aprire lo sportello del forno elet-
di utilizzo.
Anche la minuteria (palette, coltelli, rotelle, spatole), gli accessori per pre-
trico. Se sei da solo, infornare diven-
«La stanchezza che gravava sul-
parare, tagliare e servire la pizza, sono
ta problematico, ma con un pulsante
le braccia di un pizzaiolo per le pale
strumenti di utilizzo quotidiano che
sull’impugnatura il gioco è fatto». Se la
troppo pesanti di un tempo ormai è
devono assicurare con costanza livelli
realistica fantasia di Ghisolfi non è già
acqua passata», sottolinea Beniami-
operativi elevati garantiti da legge-
sul mercato, lo spunto è da cogliere.
no Bilali, supervisiore gastronomico
rezza, resistenza, praticità. Tra i punti
Oltre a praticità e leggerezza, a
e di formazione per le quattro pizzeria
deboli, concordi Roberto Ghisolfi e
una pala per pizza è richiesta robu-
Pummà a Milano Marittima, Bologna,
Renato Bosco nell’auspicare maggio-
stezza, resistenza alle temperature,
Ibiza e Milano. «Leggerezza a cui con-
re durata nel tempo e prezzi più light.
all’usura, alla muffa e ai batteri. «Que-
tribuisce anche l’alveolatura di molte
Bilali entra invece nei dettagli in meri-
sto per me è un punto fondamentale»,
pale. I buchi permettono alla pizza di
to alla spatola per tagliare l’impasto e
precisa Renato Bosco dal suo Saporè
scaricare tutta la farina prima di esse-
allo “stecchino”per staccare le palline.
di San Martino Buon Albergo (Vr). «Il
re adagiata in forno. In questo modo
«Vanno migliorate flessibilità, larghez-
mio pensiero va innanzitutto alla clien-
quella in eccesso rimane sul banco di
za e angolatura, che riscontro sempre
tela. La pala deve essere certificata e
battitura evitando di depositarsi in for-
troppo spigolosa». B cod 52746
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Professioni · xxx
Food and Wine in Progress L’eccellenza toscana fa centro
Bel successo per la terza edizione di Food and Wine in Progress, il grande evento organizzato da Ais Toscana e Unione Regionale Cuochi Toscani che si è concluso ieri dopo due giorni alla Leopolda di Firenze
O
biettivo dell’iniziativa, che ormai
re ai consumatori il lavoro di ricerca e il
nell’edizione 2018 della Guida Vitae edi-
è un punto di riferimento per il
percorso di studio e di apprendimento
ta da Ais a cui si sono aggiunti per l’oc-
settore, quello di valorizzare le
che ogni giorno cuochi e sommelier
casione otto produttori provenienti dalle
figure dei sommelier e dei cuochi attra-
affrontano per rendere sempre attuale
aree vinicole più importanti della Germa-
verso un programma ricco e vario ispi-
il loro lavoro. Dobbiamo continuare su
nia protagoniste delle Master Class di
rato all’avanguardia, alla ricerca e alla
questa strada, la sinergia tra Ais e Unio-
domenica condotte da Cristiano Cini e
sperimentazione nel settore. Oltre cento
ne regionale cuochi toscani e le altre
Massimo Castellani e dedicate al Pinot
gli appuntamenti nel ricco programma
associazioni Confcommercio e Coldiretti
Nero della Germania dei produttori Ber-
dell’iniziativa, tra cooking show, master-
Toscana e Confartigianato ha creato un
nhard Huber e Friedrich Becker.
class del vino, seminari di approfondi-
unico elemento di forza per far conosce-
mento e convegni sul futuro del settore
re l’eccellenza della Toscana». In tre giorni l’area Wine curata dai
due figure professionali, sommelier Ais
«È stata un’occasione per valorizza-
sommelier di Ais Toscana con Eccellen-
e cuochi toscani, che come associazioni
re a vicenda la professionalità di entram-
za di Toscana, ha visto in degustazione
a livello nazionale rappresentano il fiore
bi i settori - afferma Osvaldo Baroncelli,
oltre mille etichette rappresentata dai
all’occhiello - spiega Roberto Lodovichi,
presidente Ais Toscana - e far conosce-
circa 150 produttori toscani presenti
presidente dell’Unione regionale cuochi
che cresce.
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«Un evento che tre anni fa aveva messo insieme per la prima volta queste
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Cuochi · Professioni toscani - oggi possiamo dire che questa unione ha fatto la forza di un settore, quello dell’agroalimentare, che può trainare l’economia e che a oggi sta dando occupazione a migliaia di persone». Cucina innovativa e contemporanea con uno sguardo alla tradizione toscana è il filo conduttore che ha unito il percorso degli show cooking che si sono alternati sul palco centrale dell’area Toscana Food&Wine Experience: una importante vetrina dedicata alla cucina creativa che ha raccolto quindici chef da tutta la Toscana oltre alle cooking class tematiche su cucina a bassa temperatura, biologico, cucina molecolare e senza glutine. Oltre al successo di partecipazione agli eventi promossi, nei due giorni sono
La mixology
arrivati alla Stazione Leopolda di Firenze
Sempre nella giornata conclusiva
importanti rappresentanti del food and
come di consueto è avvenuta la conse-
L'area dedicata alla mixology è stata,
wine italiano. A partire dai premiati ad
gna della Borsa di Studio I Balzini con la
come detto, a cura di Cocktail in the
Ambasciatore della Cucina Italiana con
prima classificata la sommelier Tiziana
world e ha avuto come tema la Francia
la Fic che ha consegnato il riconosci-
Contini, seconda Greta Milopulos e ter-
nel 1870 e l'Ancienne Pharmacie. Fra gli
mento - tra gli altri - anche a Chicco Ce-
zo Mattia Petri. Fermento anche nell’a-
ospiti Karina Popushina, vincitrice della
rea, passando per personaggi di rilievo
rea animata dai Mixologist di Cocktail in
Xenta Cup, Artem Shapenko, capo bar-
del settore. La giornata di domenica ha
the World che ha ospitato bartenders da
man del Logger Head di Kiev, Artur Shu-
visto anche la premiazione dei vincitori
tutto il mondo. L’evento ha visto anche
steriovas, capo barman del Duran Bar di
del Food & Wine Contest, l’iniziativa in-
per quest’anno la collaborazione di Col-
Mosca, Salvo Longo, brand ambassador
detta da Ais Toscana e Wine Tv, media
diretti e Confcommercio Toscana, oltre
Molinari, Sergij Kodatsky, presidente Fe-
partner dell’evento che ha visto sfilare
al mondo dei panificatori di Assipan, dei
derazione barman Ucraina, Francesco
sul palco per la migliore comunicazione
macellai toscani di Federcarni e Confarti-
Cocola, vincitore del contest Main Event
aziendale Fabrizio Dionisio, miglior etica
gianato Alimentazione Firenze. Presente
dello scorso anno.
aziendale Fontodi, migliore azienda di
a Food & Wine in Progress l’Associazio-
Sono state fatte anche delle master-
tradizione Tenuta di Capezzana e mi-
ne Culturale Emotion, con il progetto
class particolarmente seguite e tenute
gliore azienda di innovazione Salcheto.
Magna Grecia.
da Danny Del Monaco e Mattia Pozzi, che hanno saputo suscitare l'interesse di tutti i professionisti presenti e di numerosi curiosi e appassionati. Grande rilevanza anche per il Contest Main Event, al quale hanno partecipato numerosi giovani bartender, preparando cocktail sul tema dell'Ancienne Pharmacie. Ha vinto il contest lo spagnolo Raimon Domenech Milan, mentre al secondo e al terzo posto si sono classificati rispettivamente Jacopo Misiano e Simone Corsini. B cod 53387
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Professioni · xxx
Euro-Toques, il ritorno a Donna Olimpia
È
la quarta volta che Euro-Toques
dizionale di qualià. Ad "aprire le danze"
passa dalla cantina Doc Bolgheri,
con un Uovo con patate di sacco, fondu-
partner da quattro anni dell'asso-
ta di Bitto Dop e tartufo nero invernale
ciazione. «È questo il periodo giusto per
della costiera dei Cech, Michele Pedraz-
venire a visitare questa splendida canti-
zini de La Preséf e Giorgio Sanchez, da
na», così Enrico Derflingher, presidente
poco trasferitosi anche lui nel ristorante
Euro-Toques Italia e International, nel
stellato dell'Agriturismo La Fiorida.
descrivere quell'ambiente ancora autun-
Dopo l'antipasto, è entrato in scena il
nale che rende magica l'atmosfera da
must di Enrico Derflingher, il Riso Carna-
Donna Olimpia.
roli Campo dell'Oste Regina Vittoria. La
Sponsor ormai fisso di Euro-Toques,
Costina marinata alla birra del Legnone,
accoglie una volta l'anno alcuni dei cuo-
crema di topinambur, carote glassate e
chi membri dell'associazione per un'oc-
polenta croccante è stata invece ope-
casione speciale; in questo caso, la
ra di Gianni Tarabini, chef de La Preséf.
presentazione dell'etichetta Campo alla
Hanno chiuso a quattro mani Elnava De
Giostra 2015, che, come ha sottolineato
Rosa e Massimiliano Mandozzi, le due
l'enologo della cantina, va a completare
anime della cucina del Castadiva Resort
la gamma già ricca di Donna Olimpia. A
e Spa (rispettivamente pastry ed executi-
raccontare il vino, anche Guido Folonari
ve chef): il loro dessert è stato un Baba al
e Massimiliano La Rosa, rispettivamen-
lime con yogurt e gelato al peperoncino.
te amministratore delegato e direttore
In abbinamento ai piatti sono sta-
commerciale della Cantina.
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ti serviti un Bolgheri Doc bianco 2015
Ha aperto la mattinata una master-
Donna Olimpia e, naturalmente, un
class sui vini della cantina, poi l'aperitivo
Campo alla Giostra Bolgheri Doc 2015.
a base di Champagne Charles Heidsieck
È intervenuto a Donna Olimpia, oltre ai
Brut Réserve, poi il pranzo, in collabora-
cuochi autori del menu, anche il socio
zione con il ristorante El Faro, punto di
Euro-Toques Paolo Schiavo.
riferimento nella zona per una cucina tra-
B cod 53132
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Addio a Daniele Berti, a soli 34 anni Derflingher: Euro-Toques si unisce al lutto Era sabato nel tardo pomeriggio quando Daniele Berti, 34 anni, owner dello SteakBurger Gourmet nel centro di Massa e da quest'anno membro Euro-Toques, si è spento all'ospedale di Cisanello, a Pisa. Da tempo lottava contro una malattia. Ma chi lavorava con lui non ha dimenticato l'importanza che Daniele Berti dava al suo locale, alla sua attività, e soprattutto ai suoi clienti. «Stasera resteremo aperti», così ha detto quel triste sabato la troupe dello SteakBurger Gourmet. «Daniele nel suo lavoro ha sempre messo una passione incredibile, e sicuramente avrebbe voluto così. Lui metteva i clienti al primo posto e noi facciamo lo stesso». Daniele si distingueva proprio in questo: dalla cucina passava in sala, tra i tavoli del locale, a salutare i clienti. Gli piaceva esser chiamato "artigiano del gusto". «Un giovane davvero promettente - ha commentato il presidente Euro-Toques Enrico Derflingher - ci uniamo al lutto della famiglia. È sempre ingiusto vedere spegnersi non solo un membro Euro-Toques di talento, ma soprattutto un ragazzo così giovane». B cod 53104
xxx · Professioni
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Professioni · Cuochi
Poker di re per la Cucina italiana Per 1 punto Romito primus inter pares
È
quanto emerge dalla “super
mente 4° e 5°. Appena sotto, a parità
nostra tabella com-
classifica”
anche
di punteggio ponderato, troviamo i fra-
parativa è soprattutto
realizzata
quest’anno da Italia a Tavola
telli Cerea (Da Vittorio), Nadia Santini
l’“appiattimento” pre-
mettendo a confronto in maniera pon-
(Dal Pescatore) e soprattutto Norbert
sentato dalla guida
derata le valutazioni assegnate dalle
Niederkofler (St. Hubertus) che, fresco
del Touring club, che
guide. Niko Romito, che lo scorso anno
della terza stella Michelin, prende quo-
- a pari merito con Heinz Beck - aveva
ta passando dalla 12ª posizione dello
da quest’anno ha eli- di Lucio Tordini minato l’Olimpo della
sopra di sé Bottura (Osteria France-
scorso anno alla 6ª attuale.
Ristorazione e le differenze di punteg-
scana), Enrico Crippa (Piazza Duomo)
Seguono Mauro Uliassi (Ristoran-
gio tra un locale e l’altro, lasciando alle
e Massimiliano Alajmo (Le Calandre),
te Uliassi), Antonino Cannavacciuolo
“Tre medaglie” il compito di identificare
guadagna dunque la vetta della ta-
(Villa Crespi) e Alfonso ed Ernesto Iac-
l’eccellenza.
bella comparativa nell’anno in cui an-
carino (Don Alfonso 1890), mentre in
Un trend che già lo scorso anno
che la classifica The World’s 50 Best
9ª posizione, a pari merito, troviamo
aveva sposato anche l’Espresso, che
Restaurants lo ha inserito per la prima
Ciccio Sultano (Duomo Ragusa), Pino
aveva abolito i punteggi in numeri
volta tra i primi 50 migliori ristoranti del
Cuttaia (La Madia), Francesco Sposito
mantenendo solo la simbologia dei
mondo (43° per la precisione). Ma a de-
(Taverna Estia) e Gianfranco Vissani
“Cappelli” (da 1 a 5). Si tratta di un cam-
cretare la "prima" posizione di Romito
(Ristorante Vissani). Chiudono la "top
biamento radicale che Italia a Tavola
è solamente un punto in più assegnato
ten" della nostra classifica virtuale An-
ha caldeggiato tante volte in questi
dalla guida del Gambero Rosso, moti-
thony Genovese (Il Pagliaccio), Valeria
anni, per cercare di superare la logica
vo per il quale preferiamo definirlo un
Piccini (Da Caino) e Philippe Léveillé
delle gerarchie e dei centesimi di pun-
primus inter pares piuttosto che l'unico
(Miramonti L’Altro).
teggio, rendendo più chiari i giudizi e
“re” della ristorazione italiana.
50
Al di là delle minime variazioni di
dando più valore alla ristorazione italia-
Rispetto allo scorso anno, stabi-
punteggio delle singole guide, ciò
na nel suo complesso. Per consultare
li Heinz Beck (La Pergola) e Riccardo
che ha contribuito in maniera consi-
la tabella cerca il codice B 53073 su
Monco (Enoteca Pinchiorri), rispettiva-
derevole a modificare l’assetto della
www.italiaatavola.net
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
xxx · Professioni
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Professioni · Cuochi
Matteo Metullio
Il più giovane bistellato d'Italia Due stelle Michelin a soli 28 anni: per Matteo Metullio, cuoco de La Siriola, ristorante dell'Hotel Ciasa Salares a San Cassiano (Bz) non è solo una soddisfazione, ma anche un'emozione difficile da realizzare stile e la propria cucina. A La Siriola siamo tutti giovani. Ognuno alimenta l’entusiasmo degli altri. La nostra forza è il lavoro di squadra. Nel cielo di San Cassiano da stasera
S
brillano due stelle in più: la tua seconda di Giovanni embra quasi voler bruciare le tappe, il giovane cuoco
e la terza Norbert Niederkofler. Cresci pa-
de La Siriola all'Hotel Ciasa Salares di San Cassiano
rallelamente al tuo maestro.
(Bz). Un continuo susseguirsi di riconoscimenti - prima
Per me è una grande gioia. Sono felice per Norbert e per
Chef Emergente Nord, poi Chef Emergente Italia 2014 - e
San Cassiano e per tutta l’Alta Badia. È un evento straordina-
di record battuti. È stato infatti il più giovane cuoco ad aver
rio per un angolo di paradiso che conta 850 abitanti. Condi-
ricevuto la prima stella Michelin e, con oggi, il più giovane
vido la mia gioia con Norbert. Ho lavorato quattro anni con
attualmente ad averne due.
lui al St. Hubertus. Alla premiazione ci siamo scambiati un
La seconda stella è il miglior riconoscimento che potevi sperare per i tuoi primi cinque anni a La Siriola… Ad aprile comincio il sesto e faccio fatica a rendermene
abbraccio intenso. Non abbiamo fatto grandi discorsi, siamo cuochi di montagna! Ci siamo detti poche parole e ci siamo guardati negli occhi. È stato uno sguardo di reciproca stima.
conto. Ogni volta che varco la porta del ristorante ho l’entu-
Negli anni hai affinato un preciso pensiero sulla cuci-
siasmo e la determinazione del primo giorno. Ho sempre la-
na, che non ha limiti territoriali ma cerca il meglio ovun-
vorato per conseguire il meglio. Sono stato fortunato perché
que. Questa stella è un riconoscimento anche al km vero?
ho ricevuto continuamente stimoli, sia da parte della famiglia
Non ho mai seguito sentieri già percorsi per arrivare a
Wieser che dei clienti. Continuerò a essere curioso e, se pos-
traguardi già battutti. Non ho mai cercato di imitare nessuno.
sibile, ancora più concentrato.
Ho cercato di tracciare una strada e di elaborare un mio pen-
Eri giovanissimo quando hai ricevuto la prima stella e
siero. Il km vero è una mia profonda convinzione, che segue
oggi raggiungi la seconda prima dei 30 anni. Sei il più gio-
un principio chiaro: ciò che conta è l’eccellenza del prodotto,
vane cuoco bistellato italiano.
e non la vicinanza di un produttore.
Questa cosa del più giovane cuoco stellato o bistellato
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Berera
A chi dedichi il premio?
ogni tanto rischia di scappare di mano. Ricordiamoci che
Lo dedico a Stefan e alla famiglia Wieser, ma anche alla
Alajmo a 28 anni aveva già raggiunto la terza stella. Certo,
mia brigata e a Davide De Pra, al mio fianco dal giorno di Pa-
conquistare la prima stella a 24 è una grande soddisfazione,
squa di 5 anni fa. Lo dedico alla mia famiglia e a Elena, la mia
ma è anche una bella responsabilità. Bisogna rimanere con-
compagna, che da sei anni condivide i miei progetti e che a
centrati e non interrompere riflessione e ricerca sul proprio
febbraio mi renderà padre. B cod 53078
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
UNA GRANDE FAMIGLIA La Community di Molino Piantoni
Ogni giorno, nel mondo, tante persone utilizzano le farine Molino Piantoni per dare vita a cibi buoni e genuini. Tutti loro sono accomunati dalla passione per quello che fanno e dall’amore per le cose buone, come i prodotti che realizzano. Da questo sentimento nasce la Community di Molino Piantoni. ENTRA ANCHE TU IN QUESTA GRANDE FAMIGLIA #IlMioMolinoèPiantoni
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dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Seconda stella per Andrea Aprea di Andrea Radic
È
e la voglia di viaggiare. Quando si hanno
E a Natale chi cucina?
18-20 anni si hanno prospettive diverse.
Non lo so ancora, penso mia suo-
milanese
L'obiettivo a quel tempo era avere un
cera. Almeno per una volta voglio stare
quella con cui mi accoglie Andrea
mestiere che ti permettesse di girare il
dall'altra parte. Sono fortunato a differen-
Aprea, in gran forma e fresco del-
mondo e se facevi il cuoco, ti succedeva
za di altri colleghi che durante le feste
eccome. Oggi è tutto molto diverso.
lavorano, il Vun chiude il 23.
un'inflessione
quasi
la seconda stella Michelin al suo Vun. Ci sediamo ad un tavolino del bar del Park
Quando torni a Napoli cosa cerchi?
Cucina tradizionale?
Hyatt Milano, il lussuoso hotel nel cuore
È la mia città, sono mancato a lungo,
Come tutte le famiglie italiane è la tra-
del capoluogo lombardo. Qui ci ha dor-
ci sono tornato per aprire il ristorante Il
dizione a vincere. Brodo di gallina a Na-
mito Barack Obama, e qui Aprea sta por-
Comandante al Romeo Hotel, e sono ri-
tale con la minestra maritata, a differenza
tando la ristorazione ai vertici della gran-
partito. Adesso ci vado tre giorni per le
del nord, al sud il vero pranzo è la cena
de cucina. Con il Vun e con, appunto, la
feste che riesco a passare in famiglia,
della vigilia.
rinnovata cupola che sarà il luogo dove
mio fratello, i nipoti, gli amici... Quando
godersi i menu delle feste dalla Vigilia di
scendo ho troppo poco tempo, ma non
Natale fino al veglione di fine anno.
manca mai una visita alla famiglia di mia
Penso di aver fatto scelte mirate, giu-
Andrea, da dove sei partito?
moglie, nella parte bassa del Cilento. Da
ste, con il senno di poi certo qualcosa
Da Napoli, sono napoletano. Sono
noi queste visite sono regola e gioia al
forse avrei cambiato, ma nel bagaglio
tempo stesso, si deve "presenziare".
professionale di un cuoco è giusto ci sia
partito da lì per arrivare ad approfondire
54
Del percorso che ti ha portato al successo cosa non rifaresti?
il mondo della ristorazione, ma facciamo
Il sapore del Natale a Napoli...
una sperimentazione trasversale. Il mio
un passo indietro... Negli anni Novanta
Voglio portare mia figlia a San Gre-
lavoro è in un hotel di lusso, dove devi
le cose erano molto differenti, non c'era
gorio Armeno, la via dei presepi. Vittoria
gestire tutta una serie di offerte gastro-
attenzione mediatica per il nostro lavoro,
compie cinque anni, ne resterà affascina-
nomiche portando in ciascuna la stessa
ciò che ti spingeva a farlo era la passione
ta e le comprerò il torrone.
qualità, eleganza e ricerca.
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Cuochi · Professioni Quanto è importante la squadra?
I cuochi campani mietono successi.
altrimenti ci fermiamo, anche un rico-
È alla base di tutto. Con i miei ragazzi
I cuochi campani hanno avuto cresci-
noscimento è un forte stimolo. Ci sono
ci intendiamo, un bel gruppo: è difficile,
te importanti in realtà dove poter operare
momenti, indipendentemente dai premi,
ma se funziona è vincente. Si tratta di
bene, credo che questo sia dato dal fatto
in cui ho una mia necessità di portare
trasmettere la tua passione, il tuo pro-
che siamo forse più predisposti. Abbiamo
qualcosa di nuovo, di provare, di cerca-
getto. Sei o sette di loro sono con me da
per indole e per vissuto un riflesso della
re, fino ad ottenere quei "signature dish",
cinque anni e sono il gruppo che ci ha
cucina mediterranea. La mia amo definir-
altrimenti diventi statico. Se non dai linfa,
portato al successo. Non basta avere un
la contemporanea e italiana, voglio por-
il meccanismo si ferma.
fuoriclasse che fa tre goal, perché se hai
tare in tavola piatti italiani, dalla Caprese
Miri alla terza stella?
una difesa debole e ne prendi sette, per-
al Tortello cacio e pepe. Un messaggio
Ora mi godo il momento e vorrei
di sette a tre. Bisogna darsi impostazioni
identitario. Quando mi confronto con un
conservare il risultato: testa bassa e an-
di base, per far funzionare un organico,
cliente internazionale è importate far ca-
diamo avanti.
ci vuole un coach che guidi il gruppo.
pire che questa è la nuova Cucina italia-
Il tuo luogo del cuore?
L'attenzione al dettaglio è uno dei tassel-
na, lontana dai luoghi comuni. Negli anni
Quando vado nel Cilento da mia mo-
li fondamentali per arrivare alla squadra
sessanta e settanta i francesi aprivano i
glie c'è una dimensione di "paesino pic-
che funzioni e che sia sincronizzata.
grandi ristoranti e noi ci facevamo ruba-
colino" nel golfo di Policastro: tu, il cane
Mettersi sempre in discussione?
re il concetto di Cucina italiana all'estero
e il mare. Ho sempre detto a mia moglie
Tutti i giorni e su tutto. Nel nostro la-
con piatti improbabili. Oggi la Cucina ita-
che potrebbe essere il posto dove ritirar-
liana è di altissimo livello.
si quando saremo in pensione.
voro usiamo il palato, una cosa bellissima. Ho 24 cuochi e 24 palati, se qualcuno mi dice “questa crema di carciofi non
Le due stelle Michelin a cosa ti fanno pensare?
La cena romantica è ancora un'arma vincente?
mi convince” io raccolgo il dubbio e ne
Sono innanzitutto un premio a ciò
Si, dicono che funzioni. Mia moglie
parliamo. Se la squadra è tale, il gruppo
che abbiamo fatto sino ad oggi. Ma
Mara l'ho sedotta con la gola, con una
deve avere sinergia e io rispetto le opi-
dobbiamo trovare stimoli tutti i giorni,
cenetta casalinga. B cod 53469
nioni di tutti. Se rispondessi “non capisci nulla”, bloccherei la crescita dei ragazzi. Il più vecchio della brigata del Vun, Antonio Sena, ha 29 anni e Giuseppe Crescentini, chef di cucina, che si occupa di eventi e del bistro, ne ha 30. Tifoso? Del Napoli, credo che quest'anno ci sia un pelino di sfortuna calcistica, legata a un paio di infortuni, ma mancano cinque mesi e sono fiducioso. Certo, seconda stella Michelin e scudetto lo stesso anno sarebbe un vero en plein. Quando è arrivata la telefonata della Michelin? E cosa ti hanno detto? Tre giorni prima della presentazione a Parma e mi hanno semplicemente invitato ad essere presente, come tanti altri, senza dirmi nulla di più. Ti chiedi che succederà, quale sia il motivo, poi la grande emozione, per tutti noi, perché questi riconoscimenti fanno bene a tutta la brigata, all'hotel, alla proprietà.
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Professioni · xxx
Dining with the stars, 4ª edizione 42 cuochi Jre tra Zanzibar e Maldive Dopo il successo degli ultimi tre anni, Planhotel Hospitality Group con le sue strutture e Jre - Jeunes Restaurateurs saranno di nuovo insieme per la quarta edizione di Dining with the stars
C
uochi Jre nei Diamonds Re-
monds Thudufushi alle Maldive e del
ranno al meglio per dare vita a un
sorts tra Maldive e Zanzibar.
Diamonds Star of the East a Zanzibar
evento unico al mondo»: così ha detto
14 settimane, 42 cuochi di 11
(affiliata quest'ultima alla catena Small
Ernesto Iaccarino, cuoco due stelle
Luxury Hotels of the World).
Michelin del Don Alfonso 1890 e pre-
diversi Paesi di provenienza e tre di-
56
verse location. Sono questi i numeri
«L’iniziativa è stata accolta con
dell'appuntamento gourmand per il
entusiasmo da tutta l’associazione. È
2018. Da gennaio ad aprile giovani
una grande opportunità esibirsi nelle
Ogni socio Jre aderente all'iniziati-
talenti in cucina, appassionati e ispi-
destinazioni da sogno dei Diamon-
va sarà ospite del resort per una setti-
rati dalle tradizioni, delizieranno gli
ds Resorts alle Maldive e a Zanzibar
mana. All'arrivo si esibirà in uno show
ospiti del Diamonds Athuruga e Dia-
e i nostri giovani cuochi si impegne-
cooking organizzato nei buffet restau-
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
sidente dell'associazione Jre (sarà a Thudufushi dal 14 al 22 gennaio).
xxx · Professioni
rant per raccontare la sua filosofia in cucina. Il vero spettacolo però si svolgerà durante la gala dinner, cena gourmet servita negli Over Water Restaurants di Athuruga e Thudufushi e all'Ocean Blue Restaurant del resort di Zanzibar. I veri foodies presenti potranno partecipare alle cooking class dove i cuochi sveleranno ricette e segreti. Novità del 2018 sarà la cena a quattro mani tra i Jre e l'executive chef di Athuruga e Thudufushi Giacomo Gaspari, autore di una cucina na-
ziale unico e memorabile», racconta
dive (una per isola) il 28 e il 30 dicem-
turale basata su ingredienti di qualità,
Sara Rosso, presidente e amministra-
bre, e due cooking lessons, per poi
sapori mediterranei, tecnica orientale
tore delegato di Planhotel Hospitality
passare il testimone dal 31 dicembre a
e conoscenza delle scienze dell'ali-
Group. «Siamo felici ed onorati di pro-
tre punte di diamante dell'associazio-
mentazione.
seguire la collaborazione con i giova-
ne: Filippo Saporito (La leggenda dei
ni talenti dei Jre e di vederla crescere,
frati, Firenze), Luca Marchini (L'Erba
di anno in anno».
del Re, Modena - presidente Jre Italia)
«Dining with the Star è un’iniziativa che nasce dalla filosofia di Planhotel, che vuole rendere ogni vacanza un
Ospite d'onore sarà Andrea Ber-
percorso emozionale ed esperien-
ton che realizzerà due cene alle Mal-
e Adrian Klonowski (Metamorfoza di Danzica). B cod 52714
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Professioni · Cuochi
SOTTO LA TOQUE: BORBOTTONE, MORBIDOSO, NARCISO
Abbiamo sollevato il cappello a Carlo Sichel
C
di Carla Latini
lasse 1959, Carlo Sichel si lau-
Sperimenta una stagione in un pa-
rea in giurisprudenza e nel '92
esino sui Carpazi, Szczawnica. Tornato
apre Il Carato a Catania. L’amico
dalla Polonia insegna a privati e profes-
Veronelli lo spinge verso il mondo del
sionisti nella scuola Congusto.
vino, suo primo amore. Anche se au-
L’aspetto e la sapienza sono quelle
todidatta, tiene corsi di formazione e
del saggio e rassicurante Maestro. Ma
lavora per la Facoltà di Agraria. Il Cara-
la cucina chiama e lui, sempre “bor-
to, solo vino e poco cibo, diventa una
bottone” (come si è definito) e narciso
“prigione”. Si rimette a studiare. Dalla
quanto basta, passa un anno in una
cultura classica passa a quella chimica
struttura bellissima, il MA di Catania.
e fisica degli alimenti.
Il suo carattere “morbidoso”, tuttavia,
Porta la sua conoscenza della sto-
prende il sopravvento e decide, insie-
ria della cucina siciliana a Londra e a
me alla moglie Paola, cuoca anche lei,
New York. Torna in Italia, collabora con
di riaprire Il Carato. È la chiusura del
“Pinuzzo” Cuttaia e con l’Albergaccio
cerchio della sua vita enogastronomica.
di Castellina in Chianti (Si). Non pago,
Il Carato di oggi è cucina (tradizionale
torna all’estero e rivoluziona la linea di
e ben fatta, creativa al punto giusto) e
cucina de Il Pomodoro di Bogotà.
grandi vini di contorno. B cod 52744
Da bambino cosa sognavi di diventare?
Pilota di macchine da corsa
Il primo sapore che ti ricordi.
La zuppa di pane cotto a legna e latte appena munto
Qual è il senso più importante?
L'olfatto
Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato.
Quello che devo ancora creare
Come hai speso il primo stipendio?
In Alitalia
Quali sono i piatti da provare assolutamente?
Pasta con la salsa di pomodoro fresco, trippa all’Olivetana, tortellini in brodo di gallina
Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Una bottiglia di Champagne
Qual è il tuo cibo consolatorio?
La mafalda con la mortadella
Che rapporto hai con le tecnologie?
Il giusto rapporto
All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale? La pizza
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Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
Mia moglie, nel senso che, per ovvi motivi, è raro riuscire a cenare assieme
Quale quadro o artista rappresenta meglio la tua cucina?
“Scogliere a Belle-Île” di Claude Monet
Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
“Un gelato al limon” di Paolo Conte
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
xxx · Professioni IL COMMENTO
Giusta l’etica nell’alimentare E in politica?
di Roberto Vitali
«In questo momento di crisi dobbiamo lanciare l’economia della felicità, del “km vero”, ponendoci come promotori di un nuovo modo di fare impresa, dalla sostenibilità ambientale a quella sociale, puntando sull’Etica 4.0, perché nell’enogastronomia italiana prevalga il buono, il sano, il giusto, come valori aggiunti nel raggiungere il meritato guadagno». Ho preso questa frase dal documento conclusivo di un convegno svoltosi a Firenze sull’Etica nel settore enogastronomico. L’ho ripresa per girarla al mondo della politica. C’è un’etica nella politica italiana? A mio parere no. Basta vedere la legge elettorale approvata: non per lasciare libertà di scelta ai cittadini ma per far occupare poltrone ai propri fedelissimi. Pur di vincere si uniscono in alleanze il diavolo e l’acqua santa, salvo poi litigare alla prima occasione. Non importa se continueranno a litigare senza fare nulla per il Paese. Un piccolo aumento dello “zero virgola” nel numero degli occupati viene sbandierato, ma nessuno si preoccupa della paura in cui vivono i cittadini sopraffatti da ladri, assassini e imbroglioni. Intanto gli sprechi e le ruberie pubbliche continuano e nessuno mai paga, perché tutto va in prescrizione. L’anno nuovo si apre con molte incognite, per via delle elezioni nazionali con una legge elettorale che rischia di non fare chiarezza, lasciando adito alle solite trattative lunghe che porteranno ai soliti compromessi fatti per rallentare la nave Italia. Che intanto rischia di affondare. B cod 53414
GASTROSOFIA
Escono le Guide ...ma chi guida?
T
empo di guide, di stelle, cappelli,
chetta con la piccola
forchette e forse, anche di qualche
collina
coltello. Ma chi guida quest’anno?
Ma dai...
dell’Oltrepò?
Forse i nomi dei “piloti” sono sempre gli
Penso che alla fine
stessi e questo da un lato è un bene. Gli
il vero player sia il mer-
americani direbbero: “no news, good news”. Qualcuno premia i vecchi e sto-
cato; da questo punto di Guerrino Di Benedetto di vista vedo come
rici ristoranti e ristoratori, altri premiano
molti di questi ristoranti e i giudizi delle
questo o quel cuoco emergente, che
guide siano lontani dal mercato e da
poi vengono equamente divisi fra i “pla-
quella ristorazione tradizionale che sfa-
yers” delle guide un po’ come si faceva
ma il bancario, la coppietta, il professio-
da bambini con le figurine Panini (nomen
nista, lo studente, il muratore, la famiglia
omen): io ti do Platinì tu mi dai Beccalos-
in gita.
si, ma nessuno mai riesce a trovare Piz-
Leggo le Guide da tempo e, pur nel
zaballa o Cuccureddu, quelli che valgo-
rispetto del loro ruolo, penso che oggi il
no di più, gli introvabili.
mercato della ristorazione italiana in Ita-
Peccato che fra le tante “figurine”
lia e all’estero non vi sia rappresentato
della ristorazione non si trovino quelle
se non in piccolissima parte e non sem-
che fanno guadagnare più soldi. Perché
pre. Non ci sono i nuovi “format ristorati-
i “dané” si fanno al mercato e si devono
vi”, non ci sono le trattorie da menu fisso
fare tutti i giorni, e oggi chi fa il mercato
che a volte fanno cose eccelse e nep-
della ristorazione italiana sono le catene
pure quelle attività ristorative trainate da
straniere. Batali e Ramsey fatturano più
cuochi di grande capacità e operosità
di tutti i locali di una guida messi insieme
che magari danno valore al territorio e
e magari la trattoria sconosciuta del pic-
al suo prodotto. Però ci sono sempre
colo paesino dell’Oltrepò fa 200 coperti
loro, le nostre Guide, che si dividono le
al giorno, mentre il “Ras” stellato ne fa
“figurine” e giocano a schiaffo o a farfalla
40, però vuoi mettere la stella o la for-
a seconda del momento. B cod 53418
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Professioni · Pasticceri
Andrea Tortora Con Niederkofler ha acceso le 3 stelle Classe 1986, pasticcere da quattro generazioni, cura la pasticceria del ristorante St. Hubertus dell’Hotel Rosa Alpina, che di recente ha ricevuto la terza stella dalla guida Michelin Italia 2018 tus tutte le sere è come se corressi per un campionato del mondo. Molti dei premi che ho ottenuto quest’anno sono nominativi, ma è solo grazie alla struttura, alla disponibilità della proprietà e all’incoraggiamento dello chef Norbert Niederkofler che ho avuto la possibilità di sperimentare e sono convinto che sia grazie al lavoro di squadra e non solo alle mie doti di pasticcere che vada riconosciuto il successo di questi premi. Qual è stato il tuo contributo per l’ottenimento delle 3
V
stelle? incitore del premio “Il miglior chef pasticcere 2017” di
Nel 2007 sono entrato al St. Hubertus che già aveva 2
Identità Golose, miglior pastry chef 2017 nella Guida
stelle Michelin. Da 9 anni guido la sua pasticceria e il mio
del Gambero Rosso, promosso pastry chef di Acca-
contributo è quello di aver portato, oltre alla tecnica di pa-
demia Maestri Pasticceri Italiani (AMPI) nel marzo 2017,
sticcere, una costanza e una tenacia che insieme al lavoro di
nell’ultimo anno il giovane Tortora si è distinto su tutti i fronti
squadra ci ha consentito di ottenere questo risultato che ab-
grazie al suo indiscusso talento.
biamo perseguito lavorando duramente. La sinergia con la
Andrea sei uno dei pastry chef più giovani e quotati
proprietà, con la sala, con la cucina sotto la guida dello chef
d’Italia e nel 2017 hai collezionato quattro importantissimi
è massima, volevamo arrivare al top, ci abbiamo creduto e
riconoscimenti. Cosa significano per te le 3 stelle Miche-
non abbiamo smesso un momento di migliorarci per otte-
lin?
nerlo. Ho lavorato in altri ristoranti stellati, a Londra e da LeQuest’ultimo riconoscimento porterà tanto lavoro, il tele-
doyen a Parigi, tuttavia queste 3 stelle al St. Hubertus sono
fono del St. Hubertus squilla in continuazione. Le 3 stelle
frutto anche per metà della pasticceria sotto la mia direzio-
Michelin metteranno il ristorante sotto i riflettori e tutti noi
ne. Sento tutto il privilegio di aver contribuito ad ottenere
dovremo impegnarci al massimo per mantenere le aspetta-
questo “marchio” e la volontà di lavorare per confermarle
tive dei clienti. Molti colleghi mi chiedono perché non parte-
ogni anno.
cipo ai campionati del mondo di pasticceria, ma al St. Huber-
60
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Qual è il tuo rapporto con lo chef Niederkofler?
Pasticceri · Professioni Gli devo riconoscere una marcia in più, ho una grande
maggiore durata. Metà dei dessert sono finiti davanti al
stima di lui. Dal primo giorno alla guida della pasticceria già
cliente e chi crea il piatto può spiegare e raccontargli la cre-
compariva il mio nome sulla carta del ristorante. Mi lascia
azione che si accinge a degustare. Raccontare il dolce è un
sperimentare e mi dà la massima libertà di interpretare la
vero privilegio. Nel percorso degustativo di 18 portate, i tre
sua filosofia: “Cook the Mountain”. Poi c’è un legame di ami-
dolci che chiudono devono avere un forte impatto ed esse-
cizia che sul piano di marmo della cucina non si vede, ma
re equilibrati per ricatturare l’attenzione del commensale. Le
che ci unisce e coinvolge anche Michele Lazzarini, il sous
porzioni sono piccole e devono sorprendere per far tornare
chef.
alla degustazione senza annoiare. Se dopo un paio di ore di
Parlaci del legame tra la cucina e il territorio.
cena il cliente mangia il dessert senza tenere in mano e
Come tutti i piatti, anche la pasticceria è ispirata al con-
guardare il cellulare, allora ho fatto un buon lavoro!
cetto della montagna e della stagionalità degli ingredienti e
Qual è il tuo motto in pasticceria?
alla naturalità, pertanto non realizzo mai un dolce con i lam-
“Originalità nell’origine” e “less is more”: minimizzare e
poni in inverno o con la frutta esotica. Ogni ingrediente
impiegare al massimo tre elementi, senza decorazioni o ele-
deve provenire dalla montagna e da un territorio sopra i 600
menti superflui.
metri di altitudine, così come specificato dalla guida Unesco. La mia creatività sta nell’obbedire a questa filosofia.
Ultima curiosità: quale prodotto non manca mai nella tua pasticceria?
Oltre alle tecniche, all’assemblaggio e alle temperatu-
Oltre che ristorante, il Rosa Alpina è anche un albergo e
re, il concetto e l’idea del dessert che chiude una degusta-
per questo motivo e per il fatto che è una mia passione, la
zione deve avere delle caratteristiche particolari?
panificazione naturale e i lievitati sono un prodotto che curo
L’equilibrio perfetto del mio dessert deve durare 3 minuti, e questo tempo consente di evitare glasse e strutture di
personalmente quanto i dessert al piatto. Il panettone è la mia grande storia d’amore! B cod 53195
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
61
Professioni · Pasticceri
La cultura italiana è anche dolcezza Al termine del 2017 è tempo di bilanci per Accademia Maestri Pasticceri Italiani. Tanti gli appuntamenti e le iniziative che hanno impegnato gli Accademici e registrato grande attenzione da parte del pubblico
S
62
arebbe molto lungo l’elenco di
L’impegno profuso dai professionisti
Cavalieri Waldorf Astoria Hotels & Re-
manifestazioni, patrocini, eventi,
AMPI per la continua ricerca della perfe-
sorts di Roma, 3 stelle Michelin, Carmi-
premi e riconoscimenti che han-
zione estetico-degustativa e gli stimoli
ne Di Donna del Ristorante Torre del
no coinvolto l’Accademia e i suoi Mae-
che costantemente forniscono all’intera
Saracino di Vico Equense (Na), 2 stelle
stri. Il consiglio direttivo, il presidente
pasticceria sono riconosciuti anche dal-
Michelin, Fabrizio Fiorani, pastry chef
Gino Fabbri e il socio fondatore Iginio
le guide e da enti esterni: Giuseppe
del Ristorante Bulgari a Tokyo, 1 stella
Massari ringraziano ognuno dei 69 Ac-
Amato è stato insignito del premio di
Michelin, e Domenico Di Clemente del
cademici che hanno contribuito attiva-
Miglior pasticcere dalla Guida L’Espres-
Ristorante Il Palagio del Four Seasons
mente a questo successo. Nel nuovo
so 2018; nella nuova edizione della Gui-
Hotel Florence, 1 stella Michelin.
anno AMPI festeggerà 25 anni: dal 1993
da Pasticceri & Pasticcerie del Gambe-
Oltre ai riconoscimenti, AMPI è se-
a oggi molta strada è stata fatta per af-
ro Rosso, anche quest’anno compaiono
riamente impegnata sul fronte della cre-
fermare l’Accademia quale punto di rife-
numerosi Maestri AMPI tra i migliori pa-
scita professionale e della formazione e
rimento per la “pasticceria di qualità”. I
sticceri del nostro Paese. A proposito di
collabora ormai da un paio di anni al
Maestri Pasticceri si impegnano ogni
guide, l’Italia ha un nuovo ristorante con
progetto “Obiettivo Apprendistato” in-
giorno su questo fronte, sia nei loro la-
3 stelle Michelin e Accademia Maestri
sieme all’Associazione professionale
boratori, sia nei ristoranti per i quali cu-
Pasticceri Italiani ha espresso i suoi più
cuochi italiani, per sensibilizzare scuole
rano la carta del dolce, sia nelle manife-
sinceri complimenti al Ristorante St. Hu-
e ristoratori affinché accolgano gli stage
stazioni pubbliche in cui sono chiamati.
bertus dello chef Norbert Niederkofler,
di apprendisti pasticceri e chef. AMPI
Ogni piccolo borgo d’Italia nascon-
presso l’Hotel Rosa Alpina a San Cas-
crede nel dialogo tra pasticceria e risto-
de tesori enogastronomici. Ne è prova il
siano (val Badia). Questo successo è
razione professionale e giovani pro-
Maestro Giuseppe Manilia, neo eletto
merito anche della creatività del pastry
messe, e anche nel 2018 si impegnerà
Pasticcere dell’Anno (Trofeo Pavoni),
chef Andrea Tortora. E altri sono i pastry
su questo fronte.
che lavora nella sua pasticceria in un
chef che hanno contribuito a mantene-
Tra i principali appuntamenti in
piccolo centro di 6.500 abitanti in pro-
re le stelle dei ristoranti presso cui cura-
agenda a inizio 2018, il Sigep a Rimini
vincia di Salerno, fuori dalle grandi città
no la carta dei dessert: Giuseppe Ama-
(20-24 gennaio) e il Salon du Chocolat a
e dalla visibilità delle mete turistiche.
to del Ristorante La Pergola del Rome
Milano (15-18 febbraio). B cod 53198
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Tutti pazzi per il cioccolato! L'Italia non è solo il paese del sole, ma è anche quello della cioccolata. I maestri cioccolatieri italiani sono sempre più richiesti all'estero. E il Medio Oriente rappresenta il mercato più appetibile
P
er export di cioccolato il nostro è
pasticceria, e noi di Conpait lo stiamo
presentarsi sul merca-
il quinto Paese con una quota
già iniziando a fare, deve aprirsi a strate-
to con una visione glo-
mondiale del 6,1%, per un valore
gie di marketing che prevedano un trai-
bale e sostenibile, per-
di poco meno di 2 miliardi di dollari. L’as-
ning specifico del personale. Il nostro
mettendo la costruzio-
sociazione europea dei cioccolatai ri-
obiettivo principale non è quello di
ne di un’architettura di
porta dati in crescita per la produzione
esportare il prodotto nostrano, ma affer-
di questo prodotto e la sua lavorazione
mare una cultura di lavorazione e di
valore per il marchio, i di Monica Di Pillo cui benefici superano
sul territorio dell’Unione. Quanto a noi
consumo all’italiana».
di gran lunga i costi.
italiani, crescere non costituirebbe
Per preservare il sourcing Made in
Le sfide in Medio Oriente sono quel-
un’eccezione, visto che complessiva-
Italy è necessario lavorare a stretto con-
le tipiche di un’impresa che prova a in-
mente l’export nazionale alimentare e di
tatto con gli artigiani che operano con le
ternazionalizzarsi. «Prima di tutto la con-
bevande potrebbe segnare fino al
eccellenze gastronomiche del nostro
correnza dei brand esteri, poiché - pro-
+22% nei prossimi 5 anni, sfiorando i 37
Paese. Bisogna utilizzare i migliori ingre-
segue Anzellotti - ci si ritrova a compete-
miliardi di euro nel 2020.
dienti e lavorarli con cura, rispettando le
re con un panorama di multinazionali
caratteristiche per valorizzarne qualità e
colossi nel loro settore.
Tra i mercati più appetibili sicuramente quelli del Medio Oriente, che
identità. L’integrazione a monte della fi-
La seconda prova è quella della
solo nel 2016 hanno registrato più di
liera è una grande opportunità e, come
strutturazione, perché per affrontare un
mezzo miliardo di dollari di import di
tale, presenta i suoi rischi. Il rischio è pre-
nuovo Paese l’azienda deve adottare
cioccolato. «Esportare il Made in Italy -
valentemente legato alla sicurezza
un approccio manageriale forte, deve
spiega Federico Anzellotti, presidente
dell’investimento, l’integrazione a mon-
comportarsi come una multinazionale
di Conpait - significa esportare le mate-
te comporta un aumento dei costi non
pur non avendone la risonanza né le di-
rie prime utilizzate nelle nostre pasticce-
sempre sostenibile da un laboratorio di
mensioni». Certo è che, se esiste un
rie, ma la differenza, da un punto di vista
pasticceria artigianale o da una piccola
modo per esportare la qualità della lavo-
competitivo, è tutta in mano alla tecnica
e media impresa. D’altro canto, in una
razione alimentare italiana, i cioccolatieri
italiana di lavorare la materia prima,
dinamica di lungo periodo della produ-
possono esserne già dei validi rappre-
combinarla e valorizzarla al massimo. La
zione, la verticalizzazione consente di
sentanti. B cod 53434
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
63
Matteo Zappile e Anthony Genovese
in sala con Matteo Zappile
«Condurre gli ospiti sul binario giusto» Da 7 anni chef sommelier a Il Pagliaccio di Roma, Matteo Zappile da un anno è il restaurant manager del locale bistellato. La guida dei ristoranti dell’Espresso 2017 lo ha eletto Miglior sommelier d’Italia di Gabriele Ancona
U 64
banchetti in un albergo a 4 stelle. A
anni è capo sommelier al Grand Hotel
seconda delle circostanze gestisce
Continental di Siena. Si diploma al Bi-
na carriera intensa e precoce,
una brigata che oscilla tra i 20 e i 40
benda Executive Wine Master e nell’e-
inaugurata frequentando la
addetti. Una responsabilità complicata
state del 2010 è di nuovo a Ravello, al
scuola alberghiera di Salerno.
in cui le ossa o te le fai o te le rompi.
Rossellinis.
Matteo Zappile a 14 anni è già a Cor-
Matteo regge l’urto e invia il curri-
In novembre approda a Roma
tina d’Ampezzo (Bl): porta la colazione
culum all’Hotel Palazzo Sasso, cinque
presso Il Pagliaccio, da Anthony Ge-
ai piani all’Hotel Bellevue. D’inverno
stelle lusso di Ravello (Sa), in costie-
novese, due stelle Michelin. Oggi
la scuola e via così, alternando studio
ra Amalfitana. Inizia come commis e
Matteo Zappile ha 33 anni. Nel 2014
ed esperienze di lavoro. Un mosaico
dopo tre mesi è demi chef de rang.
la sua carta dei vini riceve il premio
professionale costruito con pazienza
Inizia a studiare il vino e diventa assi-
come Miglior carta delle bollicine d’I-
e determinazione. A 21 anni conqui-
stente sommelier. Allarga gli orizzonti
talia per l’Espresso. Diventa degu-
sta i galloni di maître responsabile dei
in Inghilterra e, tornato in Italia, a 25
statore ufficiale italiano di caffè Inei
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Maitre e sala · Professioni (Istituto nazionale espresso italiano), poi docente per l’Ais (Associazione italiana sommelier). Nel 2016 arriva la qualifica di sommelier del sakè per la Sake sommelier association. È segretario generale dell’associazione Noi di Sala. Qual è un elemento fondamentale che caratterizza l’arte di un sommelier? A mio parere, un sommelier deve essere in grado di condurre con garbo ed equilibrio i suoi ospiti su un binario giusto. Il che significa, per esempio, proporre a una coppia non più giovanissima, senza urtarne la sensibilità, un vino o una bevanda non troppo impegnativi. Bisogna saper immaginare il “dopocena”. Quando la clientela esce dal ristorante deve essere appagata e in grado di continuare la serata. Questo ovunque, figuriamoci in una città
tre quello della cucina. In sala un er-
sommelier è quello di spiegare e rac-
come Roma. Oggi i piatti che escono
rore non ha margini di recupero. Le
contare, mantenendo viva l’attenzione
dalla cucina sono tutti equilibrati e il
aspettative della clientela sono enor-
di tutti i commensali. La carta va quindi
vino ha perso quella funzione di bi-
mi e vanno sempre soddisfatte. Non
completata a voce dal sommelier.
lanciamento che poteva rivestire in
tutti i tavoli partono poi con il piede
B cod 52366
passato. Deve accompagnare un per-
giusto. Capita magari che una coppia
corso di benessere. Chi esce sereno,
arrivi al ristorante, diciamo, con il bron-
magari torna...
cio. Si può servire un piatto capolavo-
Una forma di accoglienza che
ro, ma se la mente è distratta e pensa
prevede addirittura il “dopo ristoran-
ad altro quella elaborazione gastrono-
te”! Siamo ai vertici. E in sala?
mica non verrà capita. A noi il compito
Bisogna sempre considerate che
di smussare gli angoli e aggiustare le
ogni cliente è a sé. Ogni tavolo è uni-
situazioni, con tatto ed equilibrio. Un
co. A livello di fantasia, mi piacerebbe
esercizio di stile che allontana le nu-
far frequentare alla brigata di sala (a Il
vole e riporta il sereno.
Pagliaccio sono in 5, più Matteo Zappile, ndr) un corso di teatro, non per-
Quali strumenti professionali ritiene fondamentali?
ché si debba recitare una parte, ma
Oltre alla divisa, che va saputa ve-
per calarsi sempre più in profondità
stire con naturalezza, la carta dei vini
nella situazione e saper interpretare
è uno strumento di comunicazione
ogni tavolo in quanto rappresenta una
spesso non presentato in modo fun-
storia. Il cliente è il protagonista e noi
zionale. Deve essere leggibile, certo,
di sala siamo al suo fianco.
ma incompleta. Deve suscitare curio-
Il tavolo va capito. La sala riveste quindi un ruolo nevralgico? Un ruolo fondamentale, che va ol-
sità. Se vi è già scritto tutto, il cliente si perde nel leggere e chi lo accompagna rischia di annoiarsi. Il compito del
Per approfondire...
LA CARTA DEI VINI Come ha ricordato Matteo Zappile, la carta dei vini deve lasciare ampio margine di manovra al sommelier. La copertina può essere in cuoio, in velluto o in altri materiali, in linea, comunque, con lo stile del ristorante. All’interno devono dominare chiarezza e facilità di lettura. È bene elencare le etichette presenti per tipologia, regione e, nel caso, Paese di produzione. Una pagina può inoltre essere dedicata a una proposta di vini meno conosciuti in cui evidenziare l’interessante rapporto qualità/prezzo.
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
65
Professioni · Maitre e sala
Nel suo caso l’ospitalità parte dalla voce. Calda, accogliente, garbata, naturale. Mariella Organi, delegata Noi di Sala per le Marche, con il marito Moreno Cedroni guida La Madonnina del Pescatore di Senigallia (An)
in sala con Mariella Organi
«Cura e servizio non si improvvisano» di Gabriele Ancona
D
66
con sede a Colorno (Pr). Una professio-
ci scanniamo. Ci portiamo comunque a
nista a tempo pieno, ma soprattutto una
casa il lavoro, per noi è una cosa natu-
iplomata all’istituto alberghiero
donna a tempo pieno, dato che è anche
rale, non c’è confine con la vita privata.
Panzini, si butta a capofitto nel-
madre.
Le nostre passioni, per fortuna, rientra-
la ristorazione. Sommelier Ais,
L’organizzazione è una forma d’ar-
no nella sfera lavorativa. Ho sempre un
dal 1994, l’anno del matrimonio, è anche
te, ma lavorare con il marito, e a questi
approccio totalizzante verso tutto quello
maître nel locale suo e del marito More-
livelli, non è un po’ troppo impegnati-
che faccio, non misuro mai quanto inve-
no, che da dieci anni vanta 2 stelle Mi-
vo?
sto in termini di tempo e di dedizione,
chelin. Un’unione a tutto tondo. Nel 2016
Al ristorante in un certo senso siamo
sono un’incosciente. Un marito che non
le viene assegnato il premio Miglior don-
una coppia di single, ognuno dei due
avesse fatto il mio lavoro avrebbe dovu-
na di sala da Identità Golose e dal 2017 è
ha uno spazio di operatività che viene
to essere una persona estremamente
membro del comitato scientifico di Alma,
rispettato. Per le questioni importanti c’è
complice... o si sarebbe dileguato in un
la scuola internazionale di cucina italiana
stima e protezione, per quelle ridicole
attimo!
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Maitre e sala · Professioni
Per approfondire...
foto Lorenzo Cicconi Massi
IL DECANTER
Cosa intende per accoglienza?
Dalle forme astratte, allungate, curvate per ottenere vortici che garantiscano l’areazione del vino, il decanter, in vetro o cristallo, è un complemento elegante che strizza sempre più l’occhio al design. Uno strumento prezioso per degustare al meglio un vino maturo, ma anche uno giovane. Nel caso di un vino di lungo invecchiamento, è utile per separare i sedimenti che si creano negli anni permettendo nello stesso tempo al bouquet di esprimersi in pienezza. Nel caso di una bottiglia più giovane, si rivela utile per favorire l’ossigenazione e sviluppare in tempi brevi una maggiore complessità organolettica.
Il ruolo della sala è quello di sorpren-
La cantina è uno spazio di ricerca, è
È un’attitudine spontanea a gratifi-
derlo, trattenerlo e viziarlo. La sala è at-
frequentazione geografica, una grande
care l’ospite, un esercizio di sensibilità
mosfera, ospitalità, esperienza gustativa
palestra. Il cliente si muove in questo
e di ricerca al fine di procurare piacere
ed emotiva, relazioni, stile. Ma la sala è
mondo in modo leggero, si affida volen-
in termini di gusto, di bellezza e di calo-
anche rigore, precisone, puntualità, di-
tieri. Sa infatti di poter trovare grandi pro-
re umano. La clientela va ospitata con
sciplina. Un luogo dove devono essere
fessionisti in grado di raccontare il vino
naturalezza e con gentilezza, uno stato
bandite la banalità e l’omologazione e
ampliando i suoi orizzonti sia a livello di
d’animo tipico dei marchigiani. Chi viene
che consenta agli operatori di essere
approfondimento culturale sia di gratitu-
da noi - sia al ristorante sia nelle Marche
distinti per carattere pur condividendo
dine verso la natura.
- vuole stare bene e rilassarsi. Fugge il
uno stile che appartiene alla casa. Cura
Bottiglia o decanter?
chiasso. E il nostro compito è quello di
e servizio non si improvvisano, l’abilità
Lascio alla sensibilità e all’esperien-
offrire un’ospitalità più completa possibi-
sta nell’amalgamare le singole potenzia-
za del sommelier la scelta. Il decanter è
le, anche fornendo consigli e suggeren-
lità. Siamo una squadra unita, un gruppo
uno strumento tecnico ed estetico, pro-
do itinerari per scoprire al meglio questo
ormai storico con professionisti con noi
tagonista di una ritualità affascinante. Il
territorio. L’accoglienza non è confinata
da decenni che sanno come edificare il
vino deve essere praticato e meditato.
solo tra le mura della Madonnina.
rapporto di fiducia ed entusiasmo con gli
La finezza e la qualità tecnica del decan-
autori della cucina.
ter, come del bicchiere giusto, può esal-
La sala: uno spazio fisico e temporale che vive il vostro ospite e che interpreta la brigata.
La cantina: vino e clientela, un momento di confronto importante.
tare il vino o sottrarne sostanziale valore. B cod 52433
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
67
Professioni · xxx
Colazione Momento del servizio da non sottovalutare
Nell’accoglienza spesso la colazione è il momento del servizio meno valorizzato. Come si può promuoverla dando importanza ai prodotti del territorio e rispettando le persone che hanno esigenze alimentari particolari? È importante per la struttura ricettiva prevedere un’offerta adeguata per ogni tipo di cliente
U 68
nconventional guest - “ospite
riguarda l’alimentazione, fanno parte
Nella maggior parte dei casi, però,
non convenzionale” - è la di-
di questa categoria, per esempio, ve-
la non conoscenza di queste impor-
citura che classifica tutti quei
getariani, vegani, crudisti, celiaci, in-
tanti “masse di nicchia” porta l’azien-
clienti che hanno delle esigenze par-
tolleranti al lattosio, allergici, sportivi,
da a non creare risposte adeguate
ticolari o bisogni specifici. Per quanto
persone di etnie e religioni diverse.
per questi target. Gli unconventional
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Hotellerie · Professioni come meriterebbero: si sentono un
5.
problema, dei “diversi”.
ze alimentari. In questo caso si pos-
ne e in loco, ovunque sia possibile)
Prima di capire come soddisfare e
sono anche avere prodotti specifici,
e online (sul sito web, per esempio,
conquistare questa fascia importante
ma non sapere la differenza tra un ve-
affinché si possa anche anticipare la
di clientela vediamo quali sono gli er-
getariano e un vegano oppure tra un
richiesta e agevolare acquisti e orga-
rori più comuni che si possono com-
celiaco e un intollerante al lattosio fa
nizzazione interna, per una gestione
mettere. Abbiamo preso in esame 10
venire meno il fattore “fiducia”.
migliore del magazzino, dei costi e del
casi.
6.
potenziale cliente).
Nascondere i prodotti per un-
di un albergo. Nella maggior
I benefici nell’avere un unconven-
conventional guests o disporli in
parte dei casi, né la reception né gli
tional breakfast di successo si posso-
angoli nascosti del buffet per paura
altri reparti sono al corrente di cosa ci
no sintetizzare in 10 punti.
che li prendano anche gli altri ospiti.
sia per colazione, né di cosa possano
Spesso questi prodotti vengono tenu-
effettivamente trovare gli unconven-
1.
ti dietro le quinte, perché costano di
tional guests per il breakfast.
all’interno delle “unconventional com-
più (anche se non è sempre vero): la
munities”, prima dei competitors.
tendenza è quindi quella di “aspetta-
7.
Esporre i prodotti senza pensare di valorizzarli con una comu-
re” che l’ospite ne faccia richiesta. Ne
nicazione visiva d’impatto che illustri
consegue che non venendo consu-
all’unconventional guest se può man-
mati scadono e quindi bisogna buttar-
giare quel prodotto o meno.
li. E questo è un costo. Pensare che il solo e semplice
8.
“angolo benessere” possa ba-
unconventional guest. Non esistono
stare. E in questo caso non considera-
solo i canali convenzionali (Booking.
re le esigenze anche dei vegetariani,
com, Expedia, ecc.). L’unconventional
dei vegani e dei celiaci per esempio.
guest ha o può avere abitudini diverse
2. 3. 4. 5.
In realtà, un “angolo” a parte, fa sen-
rispetto agli ospiti più convenzionali
ancora di più la qualità del servizio e
tire “diverso” l’ospite in questione (il
nel momento in cui deve cercare un
soddisfare e attrarre un target molto
messaggio è “tu puoi mangiare solo
hotel o un ristorante.
specifico.
quello!”). L’altro messaggio implicito è “in questa zona vi è roba sana, tutto
9.
il resto è meno salutare e di minore
breakfast. Gli unconventional guests
qualità”.
dalle pagine dei siti degli alberghi non
3.
Mettere sul buffet prodotti per
sono in grado di sapere o di capire se
gli unconventional guests che
troveranno qualcosa per loro.
guests non vengono ancora accolti
1.
2.
Non avere personale formato/ informato sulle diverse esigen-
Non coinvolgere tutti i reparti
Non tener conto di come possa prenotare un albergo un
3.
Comunicare in modo corretto offline (sul buffet della colazio-
Nuove opportunità di business, anche grazie al passaparola
Miglioramento della qualità del servizio percepito anche dalla
clientela “convenzionale”. Differenziazione rispetto alla concorrenza. Possibilità di presentarsi con una marcia in più anche sui
mercati “luxury” e “business”. Trasmettere il “fattore fiducia” che consente di migliorare
nale dando per scontato che possano
10.
piacere agli ospiti.
& green marketing per attirare questo
4.
6. 7. 8. 9.
Essere convinti che l’uncon-
ospite che non è a conoscenza di una
zione di una nuova cultura e mentalità
ventional guest venga di sua
offerta specifica per lui.
nei confronti degli ospiti con esigenze
magari ha dato il fornitore convenzio-
spontanea volontà a chiedere quello
Non dedicare sul proprio sito web una sezione dedicata al
Non pensare di pianificare strategie di unconventional
Quali sono allora le 3 regole d’oro
che vorrebbe per colazione. Gli un-
per conquistare questi ospiti?
conventional guests si adattano e si
1. 2.
“accontentano” per la maggior parte delle volte, anche perché per anni hanno vissuto esperienze in cui sono stati trattati come un problema.
Avere i giusti prodotti da giusti fornitori: i prodotti devono essere
Miglioramento
della
brand
reputation: riduzione delle la-
mentele e maggior fidelizzazione. Riduzione dei costi grazie a un intelligente food marketing. Maggiore interesse da parte dei media offline e online. Crescita personale e professionale di tutto lo staff: acquisi-
alimentari particolari.
10.
Si applica un modello di vera accoglienza.
B cod 53101
buoni per tutti. Formare tutto il personale di
Tratto da: Hotel Managers - inverno
ogni reparto.
2016/primavera 2017
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
69
Marco Martino «Bisogna investire sui giovani» Dalla scuola alberghiera al lounge bar di Casa Alitalia all'aeroporto di Fiumicino, Marco ha fatto tanta strada, sempre con umiltà, rispetto della materia prima e il sostegno della squadra di Abi Professional
L
70
Marco, che oggi lavora in un lounge bar
Marco si è iscritto ad Abi Professional
presso la Casa Alitalia Lounge Vip dell’a-
perché condivide la mission di questa
eroporto di Fiumicino. Certo, prima di ar-
associazione, vale a dire divulgare il bere
rivare a rilassare e coccolare i viaggiatori
bene ed elevarsi fino a raggiungere la
della Business Class Alitalia, Marco ha
vera professionalità. «Trovo giusto far
dovuto lavorare duramente e con co-
parte di Abi Professional per tutelare
stanza facendo esperienze negli alber-
questa professione, crescere insieme e
ghi della Capitale.
condividere conoscenze riguardanti il
Per 25 anni circa ha lavorato come
nostro lavoro. Abi Professional è soprat-
secondo barman all’Holiday Inn di Roma.
tutto valida per i giovani che vogliono di-
Fatto non di poco conto: a dirigere le
ventare barman: è giusto e doveroso in-
"musiche del bar" in quella struttura al-
vestire su di loro, sul loro futuro».
berghiera c'era Riccardo Ponzianelli,
Quello che Marco si sente di dire ai
grande barman e maestro di vita, forma-
giovani di oggi che si avviano a questo
a carriera professionale di Marco
tore di tantissimi professionisti, romani e
lavoro è che «qualità professionale signi-
Martino, classe 1966, inizia in un
non solo.
fica umiltà, impegno nello studio e cono-
grand hotel del 1910 che, dismesso
Lì Marco ha affinato le sue tecniche e
scenza della materia prima, ancora me-
ma riportato al fulgore iniziale, ospita,
ripassato tutte le regole comportamenta-
glio se a fianco di un professionista con
come fosse suo natural destino, un istitu-
li che fanno dell’accoglienza italiana
esperienza come ho fatto io; per 20 anni
to alberghiero. A Fiuggi, centro termale
un’eccellenza riconosciuta nel mondo
sono stato a fianco di un grande capo
nella provincia di Frosinone, seduto tra i
intero. Su quel banco della romana Dol-
barman come Riccardo Ponzianelli, at-
banchi dell’Istituto alberghiero Michelan-
ce Vita, Marco prende confidenza con
tualmente coordinatore Lazio per Abi
gelo Buonarroti, da attento studente ini-
distillati e liquori Top Class e impara ad
Professional. Lui mi ha trasmesso tutto il
zia a immaginare il suo futuro. La realtà
usarli e lavorarli capendo come esaltarne
suo sapere, sia per l'aspetto professiona-
non ha deluso le aspettative del giovane
i sapori e gli aromi.
le che per quello umano». B cod 53436
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Barman · Professioni
Concluse le selezioni per il Concorso nazionale Abi Professional
Abi Professional, Associazione barmen italiani, tra ottobre e novembre ha portato a termine le tre selezioni interregionali che hanno decretato i finalisti del Concorso nazionale 2018 che si svolgerà in aprile. In pedana i migliori barmen d’Italia del Nord, del Centro e del Sud
P
resso il centro di formazione
l’importanza dello stare insieme, di la-
Alessandrino (Toscana), terzo gradino
professionale A. Bertazzoni di
vorare con gli altri senza individualismi,
del podio per Michele Chiappa (Mar-
Suzzara (Mn) si sono confrontati
promuovendo e mantenendo sempre
che-Abruzzo) ( B cod 52731).
i professionisti provenienti da Piemon-
ai massimi livelli la tradizione classica
I barmen Abi Professional di Cala-
te, Valle d’Aosta, Liguria, Emilia Roma-
dell’eleganza e dello stile italiano del
bria, Sicilia, Basilicata e Puglia si sono
gna, Lombardia, Veneto, Trentino e
barman, requisiti che esistevano in
sfidati a suon di cocktail presso l’alber-
Friuli. Per quanto riguarda la classifica
passato, esistono oggi ed esisteranno
go ristorante I Giardini del Novecento,
generale sono saliti sul podio e am-
in futuro senza essere condizionati
a Lamezia Terme (Cz). La selezione in-
messi di diritto alla finale nazionale Da-
dalle mode del momento. Una grande
terregionale per il Sud Italia ha visto
vide Benvenuto (sezione Valle d’Ao-
lezione di etica professionale ( B cod
imporsi Nicolò Bolognino (sezione Ca-
sta), seguito da Daniele Cataruzza
53210).
labria), secondo Antonio Stranieri (Ca-
(Friuli Venezia Giulia) e Roberto Pelle-
La competizione relativa al Centro
labria), terzo classificato Cristian Russo
Italia, che si è svolta all’Hotel Klass di
(Sicilia). Bolognino, che nei mesi scorsi
Nota a margine: nel corso della ma-
Castelfidardo (An), ha visto la parteci-
si è distinto anche a Granada, in Nica-
nifestazione si sono vissuti momenti di
pazione di concorrenti da Marche,
ragua, nella finale mondiale di Rum
grande emozione quando il presiden-
Abruzzo Molise, Lazio, Umbria, Tosca-
Frontiers, prenderà parte per la secon-
te onorario Abi Professional, nonché
na e Sardegna. La classifica ha visto al
da volta alla finalissima nazionale. Lo
socio fondatore, Umberto Caselli ha
primo posto Emilio Sabbatini (sezione
scorso anno ha sfiorato il podio classi-
preso la parola. Caselli ha ricordato
Lazio-Umbria), al secondo Giuseppe
ficandosi quarto. B cod 53354
rei (Piemonte).
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
71
Professioni · Barman
Classe, stile ed umiltà Tre regole per il futuro del bartending
N
el panorama del bartending,
Paolo Rovellini presso
quello a cui maggiormente si do-
locali quali il Duomo
vrà badare per la continuità della
Terrace 21 dell’Hotel
professione del barman italiano sarà il ri-
Town House di Milano
spetto di tre regole tanto semplici quanto
e lo Shed Club a Busto
determinanti: classe, stile ed umiltà. Trovare nuove leve che possano continuare
Arsizio (Va). Tutti pro- di Carmine Lamorte fessionisti che a loro
la tradizione del bartending italiano sta
volta hanno ricevuto qualcosa da qualcu-
diventando quasi una cosa strana, vista
no senza i clamori dei riflettori ed hanno
la continua rincorsa all’apparire.
poi saputo trasmetterlo a Gabriele così a
In realtà il barman è colui che sta die-
72
come molti altri.
tro il banco bar e giornalmente prepara e
Arrivati a oggi possiamo dire che la
serve la clientela di tutto il mondo innan-
sua carriera ha avuto una svolta impor-
zitutto, e poi se avanza tempo metterà a
tante e dal marzo del 2017 è entrato a far
disposizione del futuro professionale di
parte del team di Replay, presso l’ameri-
questo Paese la sua esperienza per far
can bar The Stage di piazza Gae Aulenti
crescere e continuare la tradizione che
a Milano, sotto la direzione di Francesco
in Italia esiste da decenni. Come ha fatto
Cione, già Personaggio dell’anno di Ita-
Gabriele Tammaro, il quale dal 2007 ha
lia a Tavola nel 2014. Gabriele ha le idee
incontrato personaggi illustri del settore
chiare ed è notizia di questi giorni che
facendosi guidare da loro nella crescita:
rappresenterà l’Italia del bartending alla
Silvio Borghesan all’American Bar Ma-
finale mondiale Iba del 2018 a Tallin in
ryln di Canegrate (Mi), Alessandro Melis
Estonia, essendo risultato vincitore alle
e Pierluigi Francesco presso Drinkable,
selezioni Italiane di Loano (Sv) organizza-
per diventare poi dal 2015 l’assistente di
te da Aibes. B cod 53438
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
My Red Passion di Acetaia del Cristo Acetaia del Cristo si è specializzata nella produzione monolegno di un Balsamico Tradizionale invecchiato minimo 12 o più di 25 anni in batterie ove prevale un’essenza in particolare di legno. Questo l’ingrediente principe del cocktail My Red Passion. La ricetta realizzata dal cuoco dell’Hotel Carpi Gianluca Magnani. Ingredienti: 2 cl Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop invecchiato in botti di ciliegio; 3 cl Succo di Arance Rosse; 1 cl Spremuta di Arance Rosse; 3 cl Gin Preparazione: versare nello shaker il gin, il succo d’arancia e la spremuta insieme a qualche cubetto di ghiaccio. Agitare per qualche secondo e servire nella doppia coppetta per cocktail. Aggiungere poche gocce di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop invecchiato in botti di Ciliegio sia nel cocktail che sul filo del bicchiere. L’Aceto Balsamico Tradizionale ciliegio Dop è caratterizzato da un aroma delicato, fruttato, con una particolare nota dolce conferita dal tenero legno. Note aromatiche: buone intensità con prevalenza di note fruttate e minerali, ottimale morbidezza e decisa persistenza. Abbinamenti gastronomici: consigliato su dessert, fragole, gelato, macedonie, frutta sciroppata e cocktail dal gusto unico. B cod 53231
dicembre / gennaio 2018 ¡ Italia a Tavola
73
Professioni · Gestione e normative
RESTAURANT COACH
Comunicazione e marketing
alla base del successo di un locale
T
74
roppo spesso il ristoratore (e più
risultati spesso scarsi anche in termini
maginare, il risultato
in generale l’esercente), invece
di profitto. Proprio perché vengono
fu un disastro. Un pro-
di ragionare da imprenditore e
ignorate, mi è capitato diverse volte di
blema di facile solu-
capire quali sono le reali esigenze del-
incontrare ristoratori sul punto di ven-
zione era diventato
la sua clientela, si mette nei panni
dere o chiudere la propria attività
insormontabile
dell’operatore e punta tutto il suo suc-
dopo aver speso tutti i risparmi in cam-
ché Orso Goloso non di Vincenzo
cesso sulla qualità del prodotto che
pagne promozionali inconcludenti.
aveva chiaro il proprio
perLiccardi
offre, senza pensare a far funzionare
È quello che è successo qualche
modello di business da mettere nel
la sua attività come un’azienda. Molti
tempo fa ad un mio cliente, una gela-
mercato. Grazie al mio aiuto e attraver-
esercenti del food credono ancora
teria che adoro, ubicata all’esterno di
so la formulazione di domande speci-
che dover cucinare bene sia l’unica
un famoso centro commerciale che,
fiche, abbiamo tirato fuori la soluzione:
cosa che serva per riuscire in questo
per rispetto della privacy, ho deciso di
attirare in modo persuasivo il target
mercato. Non è così. Fare ristorazione
chiamare “Orso Goloso”. Lavorava po-
che viveva nelle vicinanze, diffonden-
necessita, oltre che di competenze
chissimo perché non aveva un acces-
do una comunicazione dove a caratte-
tecniche, anche di capacità manage-
so diretto sulla strada principale e un
ri cubitali si offriva gelato gratis per un
riali di un certo livello, che purtroppo in
vincolo territoriale gli impediva di
intero giorno.
pochi sono disposti ad acquisire quan-
esporre insegne visibili a chi transitava
Ho incoraggiato Orso Goloso ad
do entrano nel mondo degli affari.
per entrare nel parcheggio del centro.
uscire fuori dagli schemi, a vedere ol-
Un’area del “restaurant business”
Per questo motivo Orso Goloso aveva
tre i propri limiti e alla fine ne è valsa la
spesso trascurata è quella della comu-
ingaggiato un’agenzia di comunica-
pena. Da allora ha avuto un successo
nicazione e del marketing, considera-
zione che, come soluzione, aveva pro-
tale che nei due anni successivi ha po-
ta ancora oggi dalle piccole e medie
posto buoni sconto del 20% sui quoti-
tuto creare una catena con brand a li-
imprese in maniera confusionaria, con
diani di tutta la città. Come potete im-
vello internazionale. B cod 53131
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Gestione e normative · Professioni
Come si organizza un banchetto dal punto di vista pratico? Indipendentemente dal tipo di evento, è indispensabile una vera e propria “sceneggiatura teatrale” in cui ogni momento sia frutto di un programma ben definito OSSERVATORIO CORDONS BLEUS
Su il sipario, va in scena il banchetto! Q uando è possibile chiamare
disposizione della sala e il tipo di ser-
dando che i camerie-
“banchetto”
vizio.
ri devono portare i
un’occasione
conviviale? Quando si supe-
Il menu richiede attenzione. Chi
piatti in modo rapido
rano gli otto commensali già si ha un
realizza il banchetto deve consigliare
affinché il tavolo sia
“piccolo banchetto” e rimane tale fino
il menu più adatto tenendo conto dei
completato il prima
a 18-20 ospiti. Con numeri superiori, si
numeri, della cucina (spesso provvi-
possibile.
parla di banchetto vero e proprio. Le
soria) e della tempistica. Per quanto
regole sono quasi identiche per il ser-
riguarda il servizio, la sala può essere
rati,
vizio, mentre cambiano quelle delle
organizzata con un tavolo unico detto
rotondi, da dieci ospiti ciascuno, biso-
portate. Le occasioni variano da for-
“reale” oppure con tavoli separati. La
gna calcolare che serve un camerie-
male o cerimonia a informale o casual
scelta è determinata dalla possibilità
re per tavolo, esclusi quelli addetti al
o ancora di routine o commerciale.
di provvedere al servizio senza intop-
cambio di pane, acqua e vino.
Con tavoli sepa-
di Toni Sàrcina
presidente Commanderie des Cordons Bleus Italia
possibilmente
La cosiddetta “location” varia a se-
pi o lungaggini. In linea di massima,
Bisogna fare uscire le portate in
conda delle occasioni e ovviamente
fino a 40-50 persone e con un nu-
rapida successione ma in modo da
dei numeri. Bisogna sceglierla ampia
mero di 5-6 camerieri esperti e rapidi,
completare i tavoli di volta in volta,
per potervi disporre tavoli a distanza
anche il tavolo unico potrebbe andare
senza lasciare alcun ospite sprovvisto
comoda per il servizio e con uno spa-
bene. In caso contrario, meglio tavoli
del piatto. In pratica, quando il primo
zio cucina adeguato all’importanza
separati.
cameriere ha servito le prime perso-
dell’evento.
Per il servizio con tavolo unico, è
ne, il secondo procede sullo stesso
Fondamentale la luminosità dei
preferibile abbandonare la diffusa re-
tavolo per completarlo. Subito dopo
locali e la scenografia, specialmente
gola del “servire prima le signore” e
inizia il cosiddetto “sbarazzo” comin-
per occasioni formali. Il numero degli
procedere iniziando dalla signora più
ciando dal primo tavolo e così di se-
ospiti determina la scelta del menu, la
importante, poi tutti gli altri ospiti, ricor-
guito. B cod 53298
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
75
Professioni · Gestione e normative
CONSULENZA LEGALE
Locali commerciali in affitto
Come dividere le spese condominiali? ogni unità immobiliare ha un valore di-
mente a carico del
verso rispetto all’intero edificio e pertan-
conduttore,
to ogni proprietario è tenuto a contribui-
quelle relative al servi-
re alle spese condominiali in misura dif-
zio di portineria sono
ferente.
dovute da quest’ultimo
destinate a servire i condomini in ugual
nella misura del 90%. È di Simonetta Verdirame opportuno sapere, Avvocato
misura. È quasi sempre il caso degli im-
però, che nelle locazioni ad uso com-
mobili commerciali che sono ubicati a
merciale le parti possono contrattare li-
piano terra con accesso diverso da quel-
beramente la materia delle spese, senza
lo condominiale e che pertanto utilizza-
alcun vincolo.
Non tutte le cose comuni, però, sono
R
76
mentre
no in misura ridotta i beni comuni rispet-
La giurisprudenza della Corte di
to agli altri. In queste circostanze trova
Cassazione in materia è la seguente: «In
applicazione l’art. 1123 secondo comma
tema di locazioni di immobili adibiti ad
per il quale, appunto, in caso di utilizzo
uso diverso da quello abitativo, la pattu-
differente di un bene, le relative spese
izione che pone a carico del conduttore
sono ripartite in misura proporzionale
le spese che di norma gravano sul loca-
all’uso che ciascuno può farne, cioè ai
tore, comprese quelle imputabili a vetu-
servizi effettivamente fruiti o comunque
stà, forza maggiore ed all’uso convenu-
fruibili. In proposito, risulterà nulla la clau-
to, non incorre nella sanzione di nullità
sola del contratto di locazione commer-
sancita dall’articolo 79 della legge n.
ciale che preveda il pagamento, da par-
392 del 1978, poiché tale norma non
te del conduttore, di spese condominiali
esclude la validità di qualsiasi accordo
e oneri accessori relativi a servizi di cui il
vantaggioso per il locatore, ma soltanto
conduttore stesso non ha beneficiato.
di quei patti che preventivamente elu-
Per quanto riguarda la suddivisione
dono diritti attribuiti al conduttore da
iguardo la locazione commercia-
degli oneri accessori tra il locatore e il
norme inderogabili contenute nella me-
le, può essere interessante fare
conduttore, la regola generale fa riferi-
desima legge».
qualche
sulle
mento all’art. 9 della Legge 392/78 in
In tale contesto, il locatore può ac-
spese condominiali (oneri accessori) e
quanto richiamato dall’art. 41 della mede-
collare al conduttore il pagamento di
sulla suddivisione delle stesse tra locato-
sima legge. Tale norma prevede che le
spese condominiali che, invece, in as-
re (proprietario) e conduttore (inquilino),
spese relative al servizio di pulizia, al fun-
senza di espressa pattuizione sarebbe-
considerando anche l’utilizzo che viene
zionamento e all’ordinaria manutenzio-
ro escluse. Oltre che per il canone, quin-
fatto dei vari beni. Per quanto riguarda le
ne dell’ascensore, alla fornitura dell’ac-
di, anche queste voci di spesa potranno
spese condominiali, l’art. 1123 del codice
qua, dell’energia elettrica, del riscalda-
essere oggetto di contrattazione tra le
civile stabilisce che le spese vanno ripar-
mento dell’aria e allo spurgo dei pozzi
parti. B cod 53053
tite tra i vari condomini in misura propor-
neri/latrine, nonché alla fornitura degli
zionale al valore che la loro proprietà
altri servizi comuni (con la precisazione
esclusiva ha rispetto alle parti comuni:
svolta sopra rispetto all’uso), sono total-
considerazione
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
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Professioni · Gestione e normative
Grazie al disidratatore di rifiuti 80% in meno di frazione organica Con l’uso di disidratatori tutti i rifiuti alimentari possono essere trattati rapidamente. Quelli professionali, destinati a ristorazione collettiva e commerciale, possono trattare 30-50 kg di rifiuti al giorno. Il volume è ridotto fino all’80% e la polpa secca risultante viene raccolta per lo smaltimento frazione organica. In commercio esistono disidratatori di rifiuti per uso domestico o per uso industriale. Le macchine hanno ingombri molto variabili in funzione dei vo- di Massimo lumi di trattamento, variano da impieghi domestici (per
Artorige Giubilesi Tecnologo alimentare
di Alessio Decina Designer
produzioni di 2-5 kg) a disidratatori industriali che operano in continuo. Macchine di medie dimensioni possono variare dai 30 kg ai 50 kg. Si tratta di sistemi “stand alone” con un ingom-
C
bro ridotto adattabile a qualsiasi cucina o locale rifiuti. Il residuo on l’uso di disidratatori tutti i rifiuti alimentari possono
organico viene caricato nella tramoggia, macinato e disidratato
essere trattati rapidamente. Quelli professionali posso-
utilizzando una speciale centrifuga. A questo punto il residuo
no trattare 30-50 kg di rifiuti al giorno. Il volume è ridot-
secco è stato ridotto dell’80% e il volume dal 50 al 75%. Non
to fino all’80%. Parlare di disidratatori significa immaginare una
trascurabili inoltre i vantaggi igienici. I dissipatori sono normal-
macchina che separa la parte acquosa dello scarto dalle fibre,
mente dotati di un sistema magnetico per intercettare residui
riducendone essenzialmente la massa, che dovrà poi essere
metallici, come posate o altri piccoli elementi che potrebbero
smaltita separatamente e convenzionalmente, tali sistemi sono
essere gettati accidentalmente nella macchina, provocandone
del tutto differenti dai “dissipatori”, sistemi di triturazione diretta-
il blocco. Altro elemento da considerare è la presenza di re-
mente connessi agli scarichi fognari largamente in uso, anche
sidui organici ad alta densità come ossa o gusci di crostacei:
domestico, negli Usa. Questo è fondamentale per inquadrare
alcune macchine sono dotate di appositi programmi che sepa-
gli aspetti legislativi e autorizzativi circa l’impiego di tali mac-
rano e smaltiscono diversamente tali elementi. Sarà quindi da
chine. Se i disidratatori rappresentano un trattamento in loco
considerare nella scelta della macchina la tipologia di program-
con smaltimento per conferimento, con i dissipatori si realizza
mi e cicli di disidratazione possibili. Altro fattore da considerare
uno smaltimento diretto in pubblica fognatura. Probabile che in
è il consumo d’acqua, infatti alcune macchine sono dotate di
futuro si verifichino degli adeguamenti tecnici ed impiantistici
un sistema di recupero integrato, che reimpiega l’acqua estrat-
che consentiranno tali installazioni, con conseguenti vantaggi
ta dalla disidratazione riducendone sensibilmente il consumo.
anche economici nello smaltimento dei rifiuti. Ad oggi la nor-
B cod 53331
mativa nazionale in materia di tutela delle risorse idriche vieta lo smaltimento dei rifiuti, anche se triturati, in fognatura. Tale
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
divieto viene poi ripreso, con diverse sfumature, dalle Regioni nell’ambito dei vari regolamenti. Ci concentreremo quindi sull’ipotesi di installazione di essiccatori per la disidratazione della
78
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
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dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
79
Dalla Cina a Host
Grandi soddisfazioni per Ifse Un nuovo accordo con la più importante istituzione per la formazione cinese per la specializzazione in cucina italiana e il Talent show ad Host con studenti da diverse parti del mondo
L
80
a prestigiosa scuola di cucina e
che spaziano in diversi settori, ma l’am-
incontrare il presidente Ifse Piero Boffa
pasticceria Ifse (Italian food style
bito con il maggior numero di studenti
e visitare gli uffici, oltre che la sede Let’s
education) ad ottobre ha messo a
riguarda proprio la cucina e la pasticce-
cook per i corsi amatoriali.
segno due colpi vincenti su altrettanti
ria cinese o europea in genere, ele-
Da tempo Xinhua Education Group
progetti sempre con una forte connota-
mento che gli è valso il titolo di brand
era alla ricerca di un partner in Italia per
zione internazionale. Dopo la partner-
numero 1 in Cina per l’educazione culi-
allargare gli orizzonti e le opportunità
ship stretta a fine estate per la formazio-
naria. Presenti all’incontro, infatti, anche
dei propri studenti e fornire loro anche
ne dei ragazzi in arrivo dalla Mongolia,
i manager del comparto cucina e pa-
competenze dedicate alla cucina italia-
Ifse ha conquistato la Cina siglando un
sticceria che prende il nome di Omick, i
na, sempre più richiesta. Dopo alcune
nuovo importantissimo accordo con la
quali sono rimasti affascinati da Ifse, in
ricerche la prescelta è stata appunto
più grande istituzione dedicata alla for-
particolare per la dotazione di attrezza-
Ifse che da oggi è partner unico per la
mazione in Cina: Xinhua Education
ture, la professionalità e l’attenzione ai
formazione dedicata a queste temati-
Group.
dettagli. La visita è proseguita verso la
che. La partnership riguarderà l’invio di
L’istituzione vanta 60 sedi in oltre 20
sede legale in via Alfieri 6 a Torino,
chef Ifse presso le sedi cinesi per perio-
province cinesi con percorsi di studio
dove la delegazione ha avuto modo di
di formativi, oltre che il ricevimento in
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Scuola e formazione · Professioni Italia di docenti e studenti della scuola
no, infatti, presentato anche piatti che
nuovo avuto la meglio. Sara Garbarino
per corsi dedicati alla specializzazione
dessero modo di scoprire gusti diversi
di Trofarello (To) ha vinto il premio mi-
sulla cucina italiana. I numeri ipotizzati
tipici di altre culture, quelle di prove-
glior piatto e Gabriele Pavia si è ancora
sono molto importanti: la richiesta, infat-
nienza di ciascuno. Presenti Giappone,
una volta aggiudicato il premio miglior
ti, di frequentare corsi di cucina italiana
Filippine, Sud Corea, Russia e non pote-
utilizzo Talent.
direttamente in loco è davvero tanta e
va mancare anche l’Italia.
Tre giornate ricche di entusiasmo,
l’istituto cinese ha deciso di scegliere la
Tre i temi da seguire e interpretare
impegno e passione che i ragazzi han-
migliore scuola d’Italia per offrire ai pro-
con l’uso della multifunzione Talent, in
no saputo trasmettere anche al pubbli-
pri studenti un’esperienza altamente
particolare carne, pesce e cucina vege-
co presente. Molta la soddisfazione
qualificante e dal grande valore aggiun-
tariana. Tre gare, una per ciascuna gior-
espressa dal direttore generale Ifse: «I
to che arricchisca in maniera decisiva le
nata, in cui i ragazzi hanno saputo dare
ragazzi hanno dimostrato capacità di
competenze e il bagaglio culturale dei
il meglio di sé. Due i premi in palio per
mettersi in gioco e portare alta la ban-
propri ragazzi.
ciascuna sfida: uno al miglior piatto - per
diera della scuola anche in un ambiente
«Siamo felici di aggiungere una
gusto e presentazione - e uno al miglior
nuovo e con nuove attrezzature». An-
nuova scuola nel ventaglio dei già tanti
utilizzo della Talent. Nella prima giornata
che dai vertici Baron e Gruppo Ali un
istituti di formazione stranieri che si
a tema carne entrambi i premi sono an-
plauso ai ragazzi e a Ifse: «Un grazie agli
sono affidati a Ifse per la specializzazio-
dati a Gabriele Pavia di Albugnano (At),
otto ragazzi che hanno davvero saputo
ne sulla cucina italiana - ha commentato
che ha presentato un piatto a base di
sviluppare al meglio l’utilizzo della mac-
il direttore generale Ifse Raffaele Trova-
petto d’anatra e verdure che ha colpito
china con ricette creative e d’impatto e
to - si tratta della più importate istituzio-
per la perfezione della cottura. Nella se-
grazie anche a Ifse che ci ha supportato
ne per la formazione in Cina, sono dav-
conda giornata, invece, il premio al mi-
per la creazione del Talent show, sicura-
vero entusiasta di iniziare questa nuova
glior piatto a tema pesce è andato a
mente un’attività da replicare».
collaborazione e desideroso di ricevere
Helena Shcukova di Mosca e miglior
Intanto Ifse sta già lavorando su
i primi gruppi per iniziare concretamen-
utilizzo Talent a Song Hee-Wong in arri-
nuovi eventi a Orlando, Toronto e Atene
te la collaborazione». Il prossimo step
vo dal Sud Corea. Il contest è terminato
sempre dedicati alla cucina italiana e ai
riguarderà un viaggio proprio del diret-
il 23 ottobre con l’ultima gara a tema
prodotti made in Italy. Work in progress.
tore Trovato in Cina per visitare la scuo-
cucina vegetariana in cui l’Italia ha di
B cod 52656
la partner e definire gli ultimi dettagli per iniziare in concreto con le attività nel 2018. Dal sapore internazionale anche il Talent show organizzato in collaborazione con Baron in occasione della fiera Host 2017. Attrezzature all’avanguardia e sistemi di ultima generazione sono stati presentati nei 14 padiglioni della fiera con showcooking, chef promotori e assaggi, ma diversa è stata la scelta di Baron che, per la promozione della nuovissima multifunzione, ha scelto di proporre un contest di cucina in cui i protagonisti sono stati gli studenti della Scuola di alta cucina e pasticceria Ifse. Otto studenti prevenienti da diverse parti del mondo si sono sfidati nelle tre giornate di fiera con preparazioni dal carattere internazionale: i ragazzi han-
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
81
Attrezzature
Staff Ice System a Sigep Dolci tentazioni al ristorante
Negli ultimi anni il ruolo della pasticceria nella ristorazione è diventato sempre più importante, attirando l’attenzione di aziende, pasticceri e ristoratori in una logica di evoluzione e miglioramento delle proposte
S
82
taff Ice System, azienda rimine-
molti ristoranti di qualità con brigate
far acquisire al pasticcere una mag-
se specializzata dal 1959 nelle
“corte”, ma con menu dove il dolce ha
giore importanza nel mondo della
apparecchiature per il freddo,
da sempre un ruolo fondamentale a
ristorazione, in modo che possa affi-
ha ampliato la sua gamma di prodot-
conclusione di ogni pasto. La linea di
nare le proprie competenze nel mon-
ti nel settore della ristorazione pro-
pensiero di ogni ristoratore nel mer-
do del dessert, ma prima ancora nel
ponendo macchine multifunzione e
cato italiano della pasticceria è quella
pre-dessert.
combinate a misura di ogni chef... o
di assemblare, invece che ricettare,
In poche parole, una nuova por-
meglio, pastry chef. In Italia esistono
lievitare e cuocere. C’è necessità di
tata, introdotta recentemente, che
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Attrezzature
Padiglione A5 Stand 074
che altrimenti rischierebbero di esse-
ge, riso per pasticceria, besciamella,
re eliminati.
polenta, vellutate e tanto altro ancora.
Per questo le macchine multi-
Una moderna e vantaggiosa in-
funzione Staff Ice System vogliono
novazione nel mondo delle prepa-
diventare l’alleato principale in ogni
razioni alimentari artigianali, nonché
laboratorio di pasticceria.
un gioiello di tecnologia richiesto da
Una macchina, infinite ricette
ogni pastry chef per realizzare le proprie ricette lavorando rilassato, non
Unica al mondo per le ridotte dimen-
preoccupandosi più di mescolare il
sioni, la RT51 è la compagna ideale
preparato e godendo passo dopo
di ogni pastry chef, poiché consente
passo le fasi della ricetta, sicuro che
anticipa il dolce vero e proprio e
a quest’ultimo di realizzare le proprie
la multifunzione penserà a tutto per
consente al ristoratore di: coccolare
ricette con la massima cura dei det-
arrivare alla fine con un prodotto di
il cliente che si vede servire qualco-
tagli, con minimo ingombro, facilità
qualità.
sa di inaspettato e di offerto come
di utilizzo e garantendo alta qualità
La RT51 consente di valorizzare
benvenuto; preparare il palato del
anche nelle ridotte quantità. È capa-
le caratteristiche organolettiche del-
cliente alla degustazione del dessert
ce di mantecare fino a 2 litri di gelato
le preparazioni in quanto il ciclo di
(generalmente attraverso qualcosa di
e di pastorizzare e cuocere fino a 5
pastorizzazione utilizza temperature
piccolo e sfizioso); accorciare il tempo
litri, consentendo la preparazione di
inferiori alla classica bollitura. Inol-
d’attesa tra l’ultima portata e il dessert
un’infinità di prodotti, tra cui: gelati,
tre, la tecnologia inverter permette
principale, in quanto il cliente non si
semifreddi, torte, granite, crema pa-
di regolare la velocità dell’agitatore
accorgerà del tempo che passa; dul-
sticcera, pasta choux, gelatine, con-
in ogni fase, di controllare la perfet-
cis in fundo, utilizzare prodotti deperi-
fetture, marmellate, yogurt, panna
ta consistenza del gelato e protegge
bili come frutta fresca, panna e latticini
cotta, mousse, marshmallows, nappa-
la trasmissione meccanica e il
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
83
Attrezzature
motore, ottimizzando il consumo di
fasi e ripeterle all’infinito, nell’ordine
gusti dedicati agli allergici, come per
energia.
richiesto dalla ricetta, impostando an-
gli intolleranti al lattosio, i celiaci o per
che una pausa fra i vari cicli.
chi desidera gusti vegani. Una scelta
I plus a disposizione per l’artigiano pasticcere sono molti, a partire
84
utile sia per adeguarsi all’attuale ten-
dal doppio coperchio che permette
La linea V
un più facile inserimento degli ingre-
Gli ingegneri di casa Staff Ice System
ro che scelgono di seguire una dieta
dienti con l’agitatore in movimento.
sono molto attenti alle connessioni
vegana aumenta ogni giorno, soprat-
Inoltre, il coperchio trasparente per-
tra i prodotti, per questo la RT51 rap-
tutto in Italia), sia per rispondere alle
mette di controllare la trasformazione
presenta un connubio perfetto con la
richieste di una clientela specifica, os-
della miscela durante tutta la fase di
V410, un conservatore dal design ele-
sia di coloro che soffrono di celiachia
lavoro e il pulsante di sbrinamento
gante e ideale per chi ha problemi di
o di intolleranza/allergia al latte e ai
vasca consente di facilitare qualsiasi
spazio e di conservazione. Quest’ulti-
suoi derivati. Queste ultime patologie
ripartenza dell’agitatore.
mo è disponibile in due versioni, con
in particolare richiedono una grande
In più, il computer di bordo inclu-
vaschette che garantiscono un’ottima
attenzione, sia nella preparazione del
de 52 programmi, tra cui alcuni già
visibilità del prodotto e con carapine,
gelato che nella sua conservazione.
preimpostati e altri modulabili per
nel rispetto della tradizione (disponibi-
Questi piccoli gioielli sono poi
milioni di possibili ricette. Nei norma-
le anche con 2 carapine da 2,5 litri e 2
caratterizzati da numerosi vantaggi:
li programmi si susseguono tre fasi:
da 5 litri nel modello V420).
termostato elettronico, temperature
denza del mercato (il numero di colo-
riscaldamento, tempo di cottura, raf-
La linea V è ideata, inoltre, per dif-
regolabili positive e negative, conser-
freddamento. Con il programma ca-
ferenziare l’offerta, salvaguardando
vatore configurabile a seconda delle
tena è possibile concatenare queste
da qualsiasi tipo di contaminazione i
necessità, unità frigo posizionabile sia
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Attrezzature
lateralmente che nella parte inferiore,
sempre novità interessanti, con la par-
zontali elettromeccanici (HTE, HSE e
possibilità di ruotare il coperchio su
tecipazione di chef e pasticceri rino-
HBE) ed elettronici (HTX, HSX e HBX)
tutti e quattro i lati per un più como-
mati. Questo luogo è il centro da cui
si passa alle versioni 800 e 1.000, che
do accesso, possibilità di impostare
nascono le nuove tendenze del gela-
comportano una produzione oraria di
diverse temperature per garantire la
to artigianale ed è proprio dove Staff
prodotto rispettivamente di 80 litri e
corretta spatolabilità del gelato (senza
Ice System aspetta i visitatori dal 20
100 litri. Medesima situazione per le
modificare la ricetta), minore manuten-
al 24 gennaio 2018, per fargli vivere il
macchine combinate, con l’introduzio-
zione grazie all’evaporazione statica,
meglio di questo evento.
ne dell’RHS e RHB 15/80 e 15/100.
impianto frigorifero tropicalizzato (fino a 43°C).
Presso il padiglione A5 - stand
Non solo prodotti. Infatti Staff Ice
074, ci saranno anche i cuochi della
System vuole condividere con tutti i
Insomma, una linea di macchine
Nazionale italiana cuochi (Nic) e gli ac-
visitatori la sua conoscenza del gelato
davvero innovativa che conferma an-
cademici di Accademia Maestri Pastic-
artigianale e del dolce attraverso l’ec-
cora una volta la grande affidabilità dei
ceri (AMPI), che regaleranno ai fortu-
cellenza della scuola “Accademia del
prodotti firmati Staff Ice System.
nati visitatori dolci momenti e prelibate
Gelato”. Proprio per questo ci saranno
preparazioni.
molti momenti formativi e showcoo-
Le novità a Sigep 2018
La novità quest’anno riguarderà
Per la Staff Ice System è difficile de-
i mantecatori orizzontali della linea
scrivere l’emozione che si prova ogni
SmartGel e le macchine combinate
volta che partecipa al Sigep di Rimini.
della linea SmartMix, ancora più po-
Per l’azienda è da sempre un appun-
tenti e performanti rispetto al passato.
tamento immancabile dove proporre
Per quanto riguarda i mantecatori oriz-
king, ciascuno pensato per diversi livelli di esperienza. B cod 53183 Staff Ice System via Anna Frank 8 - 47924 Rimini Tel 0541 373250 www.staff1959.com
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
85
Attrezzature
Royale Eccellenza italiana sulle tavole del mondo Royale è oggi un simbolo, un gioiello tutto italiano, imitato, copiato. Una case history che ha catapultato questa piccola fabbrica artigianale in mercati fino a qualche anno fa irraggiungibili
86
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
D
a quando la 40ª edizione di
municare emozioni anche sulle tavole
Host, il Salone internazionale
più esigenti.
dell’ospitalità svoltosi a Milano,
Italia a Tavola ha incontrato il diretto-
è stata archiviata, il telefono non smet-
re generale Angelo Fanfarillo, figlio di
te di suonare. È questo il clima che si
Vittorio, fondatore dell’azienda insieme
respira in casa Royale. L’azienda di Lo-
alla moglie Teresa. Oggi Angelo guida
mazzo (Co), guidata dalla famiglia Fan-
questa fantastica realtà affiancato dalla
farillo, da più di 30 anni è al fianco della
sorella Silvia.
ristorazione professionale. Agli inizi
Un cambio di marcia che si è rive-
era una piccola realtà conosciuta pre-
lato un successo. Come è possibile ar-
valentemente per articoli dedicati alla
rivare in pochi anni a questi risultati?
cottura, poi dal 2014 la svolta, il cambio
È stato un percorso fatto di sacrifici
totale con la produzione “SuMisura” e
e di tantissimo lavoro. All’inizio le “porte
l’avvicinarsi ai migliori chef del mondo
in faccia”, poi piano piano il prodotto ha
attraverso oggetti unici, in grado di co-
iniziato ad essere apprezzato ed è di-
Attrezzature ventato un’icona. Ho avuto comunque
Giappone, Singapore, Bosnia, Croazia,
Direi che l’apprezzamento è stato
la fortuna di cominciare a frequentare
Montenegro, Albania... La Spagna è il
complessivo. Le linee “Materia” (raffigu-
molti chef importanti a partire dal 2013.
nostro primo mercato estero. È veloce
rata nelle immagini di questo servizio,
Visitavo parecchi ristoranti e mi trovavo
e reattivo. Appena si presenta una no-
ndr) e “Frammenti” hanno però rappre-
sempre di fronte a piatti stupendi pro-
vità viene recepita al volo. Ma la soddi-
sentato un nuovo, importante tassello
dotti in ogni parte del mondo. Tranne
sfazione più grande a livello di orgoglio
nel nostro intero assortimento. Sono
che in Italia. Allora mi sono chiesto:
personale e aziendale viene dalla Fran-
due collezioni apprezzate proprio per
perché non sfruttare la nostra capacità,
cia: portare le nostre collezioni sulle ta-
le forme irregolari.
la nostra conoscenza trentennale del-
vole degli stellati d’oltralpe è una soddi-
la materia prima e non provarci anche
sfazione che non ha prezzo!
noi? Che strategie avete adottato per affrontare un nuovo mercato?
Tracciamo un bilancio di Host 2017.
“Diva” rimane il nostro best seller, soprattutto per i tanti clienti che non avevano ancora avuto la possibilità di vedere dal vivo le sue forme eleganti e
Un successo senza precedenti. La
raffinate. La leggerezza, la purezza del-
Abbiamo iniziato a realizzare le pri-
nostra area è stata presa d’assalto: ri-
la porcellana, lo spessore (3 millimetri)
me “sculture”. All’inizio pochi pezzi fatti
chieste da ogni parte del mondo. Sarà
e la speciale texture la rendono unica
a mano, molto particolari, poi la richiesta
difficile accontentare tutti perché siamo
al mondo. Un diamante ad alta caratura
ha cominciato a crescere. Mi sono tro-
e rimaniamo una realtà artigianale e fa-
completamente made in Italy.
vato quindi di fronte a un bivio: tornare
migliare, con una produzione, per forza
B cod 52830
sulla vecchia strada o prendere quella
di cose, limitata. Faremo il possibile.
nuova, sconosciuta, buia, piena di in-
Quali collezioni hanno attratto
cognite. Credo che la risposta sia sotto
maggiormente i professionisti della
gli occhi di tutti. Ci siamo impegnati per
tavola?
Royale via del Seprio 40/A - 22074 Lomazzo (Co) - Tel 02 96779645 www.royale.it
convertire parte della nostra produzione, perché comunque sono cambiate le “regole del gioco” e abbiamo dato vita a un intero reparto dedicato a questo tipo di manifattura. Oggi quella strada buia è diventata molto luminosa e piena di aspettative. E noi continuiamo a percorrerla di buon passo. Royale lavora con più di 150 stelle Michelin nel mondo: un risultato impressionante. È il frutto di un percorso lungo sei anni, complicato, fatto di gioie e di dolori. Ora abbiamo trovato la “giusta via” e non possiamo assolutamente abbandonarla. Anzi, ci sentiamo ogni giorno sempre più a fianco degli chef e cerchiamo insieme a loro di dettare le mode e le tendenze del mercato. Un successo mondiale quindi, non solo italiano. Assolutamente sì. Lavoriamo con operatori professionali in Germania, Svezia, Olanda, Belgio, Polonia, Romania, Emirati Arabi, Russia, Australia, Usa,
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
87
Attrezzature
Esperienza sensoriale unica Il nuovo calice Wine Experience di Goldplast, che si aggiunge alla collezione “DrinkSafe”, è pensato per un target particolarmente esigente, che vive il momento della degustazione come un’esperienza sensoriale a tutto tondo
A
88
d ogni vino, il suo calice: così
feriore concava, capace di amplificare
dicono i grandi esperti di degu-
le più minute sostanze odorose del
Il calice Wine Experience fa parte
stazione del nettare di Bacco,
vino, mentre la parte superiore, di for-
della linea calici soffiati DrinkSafe: in-
perché i sapori e gli aromi dei diversi
ma tronco-conica, contiene il bouquet
frangibili, riciclabili al 100% e comple-
vini devono essere esaltati e portati
e permette una bevuta comoda.
tamente privi di bisfenolo (Bpa free),
Merlot e Sangiovese.
alla massima espressione dalle forme
Trasparente, liscio e incolore, il
nascono con l’intento di rispondere
dei calici studiati appositamente per
nuovo calice Goldplast permette di
alle nuove tendenze del food, che
questa funzione. Ogni vino, infatti, ha
osservare al meglio tutte le sfumature
propongono sempre più spesso oc-
una struttura, colore, aroma e grado
cromatiche e la consistenza del vino,
casioni di consumo on-the-go dove la
di invecchiamento che solo la giusta
proprio come un calice in vetro. Inoltre
sola eleganza non basta più e l’infran-
scelta del calice può permettere di co-
la particolare texture interna, ricondu-
gibilità diventa un requisito fondamen-
gliere in tutta la loro essenza.
cibile al medaglione da sommelier (il
tale. I prodotti Goldplast sono la solu-
Consapevole dell’importanza del-
“tastevin”), è stata studiata per facili-
zione per garantire ai professionisti di
le forme, Goldplast ha ampliato la linea
tare la rottura delle molecole del vino
settore un servizio sicuro nel rispetto
dei calici soffiati “DrinkSafe” grazie a
per una conseguente esaltazione
dei dettami di legge, in particolare nel-
“Wine Experience”, un calice studiato
degli aromi. Tutte queste caratteristi-
la sua espressione relativa al divieto di
per conciliare due esigenze opposte
ca rendono il calice Wine Experience
utilizzo del vetro nella vendita di alcoli-
e complementari: da un lato offrire
perfetto per la degustazione di vini
ci e analcolici. B cod 53045
un’adeguata superficie di sviluppo
rossi morbidi e vellutati, come Borde-
della parte aromatica, dall’altro inca-
aux, Brunello di Montalcino, Chianti
nalare lo spettro dei profumi. Il nuovo
Classico, Nobile di Montepuciano,
calice è caratterizzato da una parte in-
Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon,
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Goldplast via Campi Maggiori 27/A - 21051 Arcisate (Va) - Tel 0332 470 249 www.goldplast.com
STANCO DEI SOLITI CUBETTI?
Attrezzature
DA OGGI LA TUA FANTASIA NON HA PIÙ LIMITI
Modalità di preparazione:
LE 4 REGOLE DA SEGUIRE PER UN RISULTATO ECCEZIONALE!
Grandi Panieri presenta la linea di verdure surgelate “Foglia a Foglia”. Agrifood Abruzzo-Covalpa è stata la prima azienda italiana a produrre con questo innovativo metodo, che permette di mantenere intatte le foglie delle verdure e preservare le qualità del prodotto fresco. Foglia a Foglia garantisce alta qualità delle materie prime e provenienza 100% italiana, certificata da una filiera chiusa e controllata. La gamma comprendee un assortimento assortim mento m ento completo: SPINACI BIETE ERBETTE BIETE A COSTE CICORIA
1
CIME DI RAPA/FRIARIELLI
FAI RINVENIRE
VERZA
I risultati migliori per conservare tutta la qualità di Foglia a Foglia si ottengono scongelando le porzioni, prima di prepararle e condirle nel modo desiderato. In alternativa, è possibile prepararle con cottura a vapore (6 minuti), a microonde (2 minuti a 750W), o in padella (4 minuti per lato).
2
CONDISCI
Perfora leggermente la porzione in modo che il condimento penetri all’interno; spennella con un’emulsione di olio, limone e sale o con un condimento a piacere.
3
GUARNISCI
Crea un contorno fantasioso guarnendo la porzione con gli ingredienti che preferisci.
4
SERVI
Ecco un suggerimento di come puoi servire un contorno di sicuro successo: Spinaci Foglia a Foglia e pomodori glassati al forno (15 minuti a 120°C) con crema di formaggio aromatizzata al timo e salsa al formaggio sul piatto.
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
AGRIFOOD ABRUZZO S.r.l. Sede: Via San Bernardino, 196 - 25018 Montichiari (BS) - Tel. 030 99 815 30 Fax 030 99 815 20 – email: info@agrifood.it - www.agrifood.it - Stabilimento: Borgo Strada 14 - 67043 Celano (AQ)
89
Attrezzature
Tutto il fascino della divisa
Ros sceglie Giblor’s Ergonomico, confortevole, pratico e tecnico: l’abbigliamento professionale si veste di una nuova allure che coniuga moda e classicità nel segno dello stile e della funzionalità
90
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
B
ianca nivea o nera fashionista. Sobria nel design o con particolari glamour affidati ad inserti fantasia e nuance colore. Con taglio slim fit o morbida oversize. Sicura-
mente confortevole per vestibilità e tecnica per le caratteristiche dei tessuti. La divisa sale in passerella trasformandosi da working dress ad outfit capace di dare carattere a chi lo indossa coniugando moda e stile, ergonomia e comodità, senza dimenticare protezione e sicurezza. L’abbigliamento professionale diventa così il biglietto da visita e l’interprete della filosofia del locale che lo sceglie per il proprio personale, in cucina come in sala, al bancone del bar come negli spazi riservati al bartending. Il risultato sono capi altamente performanti che strizzano l’occhio al trend ma non scendono a compromessi per qualità, funzionalità e comfort. Valori che rappresentano un “must” per Giblor’s, brand che ha fatto del look-lavoro la propria eccellenza, della ricerca dei materiali un imperativo, della lavorazione tesa a perfezionare la vestibilità un elemento di forza e dell’attenzione per il binomio design&moda la linea guida per lo sviluppo delle sue collezioni. Il tutto nel segno dell’Italian style, che si legge sia
ne Ros - è la premessa che ispira i designer di Giblor’s nello
nella produzione sia nel gusto estetico espresso dall’uso di
sviluppo delle collezioni pensate per il personale attivo nel
tessuti naturalmente eleganti e contemporaneamente pratici,
comparto hospitality e ristorazione. Che si tratti delle divise
dallo studio dei dettagli, dall’estrema coordinabilità dei colo-
per chef e brigata, così come del guardaroba pensato per la
ri e dalle tendenze moda, piegate però alle esigenze di chi
sala o per la divisione mixologist, l’intento è quello di lascia-
deve affrontare molte ore di lavoro a contatto con il pubblico.
re traccia nella memoria del cliente rendendosi identificabili.
La collezione 2018 si mantiene fedele a questi principi
Dalle camicie nere unisex con collo alla coreana ai davantini
dando spazio ad una linea d’impatto che fa dell’utilizzo di in-
in pelle, dal gilet doppio petto con inserti in raso sino all’utiliz-
serti in pelle naturale o anticata uno dei suoi tratti distintivi.
zo del tartan scozzese blu e beige, anche la collezione per la
Uno solo l’obiettivo: realizzare total-look che contribuiscano a
stagione 2018 è un perfetto equilibrio di estetica e massima
dare identità al locale facendone un’icona per riconoscibilità.
versatilità d’uso per rispondere alle esigenze specifiche di
«Dare un’impronta nitida del mood e dell’anima del loca-
chi, pur lavorando in condizioni spesso estreme per tempera-
le - spiega Antonella Giupponi, responsabile comunicazio-
ture o per spazi di azione, vuole risultare impeccabile». Una priorità a cui Giblor’s risponde utilizzando materiali tecnici e di estrema qualità che favoriscono una perfetta indossabilità e regalano agio. «La divisa - conferma Ivan Pierinelli, responsabile vendite Ros - è tra gli elementi che contribuiscono a definire l’identità del locale. Che si tratti di un ristorante gourmet, un bar o una pizzeria, è indispensabile che il cliente avverta una coerenza in tutte le componenti che lo definiscono. Il nostro compito è anche quello di essere al fianco di chi ci sceglie in questo percorso, fornendo visioni, soluzioni e suggerimenti. Giblor’s, la cui nuova collezione sarà disponibile nel nostro spazio vendita da febbraio, è tra queste». B cod 52968
Antonella Giupponi e Ivan Pierinelli
Ros Forniture Alberghiere via Don Lorenzo Milani 1 24050 Zanica (Bg) Tel 035 670299 - www.ros.bergamo.it
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
91
Attrezzature
Alice Faroni, Guido Boschetti e Mauro Segat
Forno rotante da 8 pizze Kuma lo presenta a Londra The European Pizza & Pasta Show è ormai considerato un evento professionale di grande rilievo, una manifestazione da non perdere. Per l’edizione 2017 sono convenuti a Londra oltre 100 espositori, tra cui Kuma Forni di Gabriele Ancona
U
92
Coadiuvati dai collaboratori Alice Faroni e Guido Boschetti, Fratton e Se-
marcia. Tutti i modelli possono essere sia destri sia sinistri.
na kermesse importante che ha
gat hanno presentato il forno rotante a
«La piastra - ha precisato Fratton -
messo in relazione tutto l’uni-
legna modello 105: con piano rotante
risulta sempre calda anche grazie a un
verso b2b operativo sui mercati
da 110 cm, cuoce 8 pizze in contempo-
riscaldo ausiliario rappresentato da una
pizza e pasta. Produttori, distributori, ri-
ranea. «Gli operatori presenti in fiera - ha
resistenza elettrica corazzata a basso
storatori, aziende di arredo, servizi, fran-
precisato Mauro Segat - lo hanno davve-
consumo. Come optional è possibile
chising e attrezzature hanno avuto l’op-
ro apprezzato. In particolare è piaciuta a
far installare sotto il piano di cottura un
portunità di sfilare su una passerella oggi
molti la nostra soluzione che per i forni a
bruciatore a gas che, come la resistenza,
di assoluto rilievo. Tra le imprese italiane
legna prevede per la bocca d’infornata e
permette al forno di mantenere la piastra
presenti in prima fila a Londra, Kuma For-
il vano legna accessi separati a garanzia
sempre a temperatura per tutto il tempo
ni di San Giovanni Lupatoto, alle porte di
di praticità e pulizia».
in cui viene utilizzato». Il forno può esse-
Verona. Guidata da Alessandro Fratton
La rotazione dei forni Kuma con-
re inoltre dotato di bruciatore con attiva-
e Mauro Segat, è un’azienda ormai mol-
sente inoltre di ottimizzare le mansioni
zione manuale o automatica. In questo
to conosciuta dall’universo ristorazione
degli addetti: non è più necessario in-
caso sarà una sonda al laser collegata
anche fuori dai nostri confini. Produce
fatti controllare la cottura delle pizze e
alla piastra di cottura a dare il via al riscal-
una gamma completa di forni rotanti per
avvicinarle o allontanarle dal fuoco in
damento supplementare in grado di aiu-
pizzeria nelle versioni a legna, a gas e
base allo stato di cottura. I forni rotanti a
tare il pizzaiolo in difficoltà nel sostenere
misto. Un portafoglio prodotti molto ar-
legna, come tutti i modelli in produzione,
picchi di lavoro. B cod 53124
ticolato anche per capacità di cottura. «Il
dispongono di computer che imposta
nostro catalogo - ha sottolineato Fratton
tre tipologie di cottura, prevede preav-
- vanta diverse tipologie di prodotto, for-
viso sonoro a 10 secondi dalla fine della
ni da 4, 8, 10 e 14 pizze da 33 cm».
cottura e giro piastra nei due sensi di
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Kuma Forni via Monte Corno 11 - 37057 San Giovanni Lupatoto (Vr) - Tel 045 8753264 www.kumaforni.it
Attrezzature
dicembre / gennaio 2018 ¡ Italia a Tavola
93
Attrezzature
GR / OT / IGLOO 160
BABY 75
FORNO ROTATIVO 120
Tre novità per i maestri della pizza Refrattari Valoriani è reduce dal successo ottenuto a Host, che ha chiuso con quasi 190mila visitatori da 177 diverse nazioni. Alla fiera milanese, l’azienda ha svelato al pubblico i nuovi forni 160, Baby 75 e Rotativo 120
U
no dei segreti di aziende sto-
BABY 75
propone come un must-have per gli
riche che riescono anno dopo
Il mini-professionale Baby 60 che ne-
amanti dei forni con piastra rotante.
anno a confermare il proprio
gli ultimi anni ha riscosso un grande
L’impiego del bruciatore a gas automa-
essere un punto di riferimento di set-
successo per la cottura di pizze senza
tico ed elettronico a 10 testine Spitfire,
tore, come la Valoriani per il mondo
glutine, eventi o piccole produzioni, ha
è una garanzia per le esigenze di cot-
pizza, è proprio quello di non smettere
subito un’evoluzione.
tura del pizzaiolo. Inoltre, un’ulteriore
mai di migliorarsi, di ampliare la propria
È infatti disponibile in una seconda
sicurezza è data dall’utilizzo del Siste-
offerta e di guardare con entusiasmo
misura di diametro interno cm 75. Con-
ma RHS (Recycling Heating System)
verso il futuro. L’importante appun-
servando le caratteristiche di qualità e
che permette il recupero e lo sfrutta-
tamento di Host è stato per Valoriani
praticità del precedente, permette una
mento del calore in eccesso, facendo-
l’occasione ideale per presentare al
maggiore capacità, di circa 3 pizze per
lo circolare ad altissima temperatura
pubblico le proprie grandiose novità.
la versione a gas e 2 per la versione
sotto il piano cottura, senza aggiuntivi
a legna.
costi di consumo. Infine, il pannello di
GR/OT/IGLOO 160 Al fine di ampliare le possibilità offerte
FORNO ROTATIVO 120
ai propri clienti, Valoriani ha aggiunto
Forno a gas/legna, capacità 10 pizze
funzioni del forno tra cui la temperatura
una nuova misura alla già varia offerta
circa. Ancora una volta tutta l’espe-
di cottura, la velocità di rotazione del
della linea professionale. I classici mo-
rienza Valoriani, la qualità dei materiali
suolo, il tempo di cottura e la tempe-
delli saranno infatti da oggi disponibili,
impiegati e la tecnologia si uniscono
ratura del Sistema RHS. B cod 53041
sia nella versione a gas che a legna,
nella progettazione del suo primo for-
anche nella misura di diametro interno
no rotativo.
cm 160, per una capacità di circa 14-15 pizze.
94
controllo semplice e affidabile, con-
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Rigorosamente con piano in cotto refrattario di propria produzione, si
sente di controllare facilmente tutte le
Refrattari Valoriani via Caselli alla Fornace 213 - 50066 Reggello (Fi) - Tel 055 868069 www.valoriani.it
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Attrezzature
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dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
95
Attrezzature
Electrolux Professional protagonista alla Coppa del mondo della gelateria Ancora una volta l’azienda è stata scelta come Platinum sponsor della competizione, che si terrà dal 20 al 23 gennaio in occasione di Sigep 2018, il Salone internazionale dedicato al mondo del dolciario artigianale
D
odici nazioni si contenderanno
pre attenta a soddisfare e anticipare le
Ancora una volta, dunque, gli or-
l’8ª edizione della Coppa del
esigenze degli chef, ma anche dei pa-
ganizzatori della competizione hanno
mondo della gelateria, esiben-
sticceri e dei gelatieri professionisti. Sa-
scelto Electrolux Professional come
dosi sulle postazioni di lavoro equipag-
ranno infatti a disposizione delle squa-
partner tecnico per la sua affidabilità e
giate con le attrezzature best-in-class
dre concorrenti le soluzioni Electrolux
competenza, come afferma Giancarlo
messe a disposizione da Electrolux
dedicate al mondo della refrigerazione
Timballo, presidente della Coppa del
Professional, ormai sponsor consolidato
e della preparazione dinamica, come
mondo della gelateria: «Con Electrolux
della manifestazione e azienda sem-
abbattitori di temperatura, frigoriferi, fre-
la Coppa del mondo della gelateria
ezer e mescolatrici planetarie.
può contare su uno dei brand più in-
Diego Crosara, team manager della
teressanti per esperienza e qualità del
squadra che due anni fa si è aggiudicata
nostro territorio, uno sponsor sinonimo
la 7ª Coppa del mondo della gelateria,
di affidabilità e professionalità, in grado
ha dichiarato all’indomani della vittoria:
di assicurare precisione ed efficienza
«Le apparecchiature Electrolux sono
con le innovative attrezzature per ge-
state di fondamentale importanza nel
lateria e pasticceria. Per questo motivo
permettere alla nostra squadra di aggiu-
abbiamo confermato anche per il 2018
dicarsi il titolo di Campione del mondo.
Electrolux Professional come sponsor
Senza la catena del freddo messa a
platinum della Coppa del mondo della
disposizione da Electrolux Professional
gelateria». B cod 53319
sarebbe stato impossibile realizzare le nostre creazioni in un lasso di tempo così ridotto e in una situazione di stress elevata, tipica delle competizioni».
96
Electrolux Professional viale Treviso 15 - 33170 Pordenone Tel 0434 3801 www.professional.electrolux.it
Attrezzature
dicembre / gennaio 2018 ¡ Italia a Tavola
97
Attrezzature
Il 2017 è stato l’anno ... della padella! Se esiste uno strumento di cottura irrinunciabile, quello è la padella. La padella è il luogo dove un cibo ne incontra altri, dove le materie prime si fondono dando vita a piatti unici
Baldassarre Agnelli premiato da Giorgio Palmucci, presidente Associazione italiana Confindustria alberghi, durante il Premio Italia a Tavola (Firenze, aprile 2017)
S
98
Chef Awards premia Pentole Agnelli per i suoi 110 anni di Made in Italy (Milano, maggio 2017)
padellare è il gesto che più di
Agnelli “per i 110 anni al fianco degli chef
E se “Tempo di Libri” è stata l’occa-
tutti definisce la cucina italiana
professionisti”. E anche la nostra testata,
sione per tornare a parlare del Manuale
nella sua prima e inconfondibi-
lo scorso aprile, in occasione del “Pre-
sugli strumenti di cottura, l’Huffington
le caratteristica: la dinamicità. Da qui
mio Italia a Tavola” a Firenze, ha voluto
Post e Il Venerdì di Repubblica hanno
Pentole Baldassare Agnelli ha dato vita
sorprendere l’azienda con un riconosci-
celebrato il Museo della Pentola. E poi
al progetto culturale e gastronomico
mento speciale.
Italia Oggi, che ha riportato alla luce oltre
#NONTOCCATEMILAPADELLA, natura-
Trasversali i riconoscimenti all’azien-
le evoluzione della filosofia che da oltre
da bergamasca ambasciatrice del Made
un secolo contraddistingue l’azienda
in Italy in questo anno importante. Paolo
Non c’è dubbio, il 2017 ha visto Pen-
bergamasca: “ogni cottura vuole il suo
Mieli, storico e già direttore del Corrie-
tole Agnelli spegnere tante candeline. E
strumento diverso per forma e materia-
re della sera, dal palco del Festival dei
nel 2018 sarà ulteriormente impegnata
li”. E in occasione del 110° anniversario
Due Mondi di Spoleto (Pg) ha raccontato
nei suoi processi creativi e produttivi, ca-
dell’azienda, i tanti “grazie” del mondo
il traguardo ultracentenario. E un altro
paci di consolidare la solida reputazione
professionale sono diventati veri e pro-
importante tributo è arrivato, sempre du-
e affidabilità conquistata in 110 anni al
pri momenti di festa.
rante il festival umbro, dall’Università dei
servizio dei cuochi. B cod 53413
Partiamo dall’ultimo appuntamento
Sapori. Poi è stata la volta di Città di Ca-
che si è tenuto a Napoli: in occasione
stello (Pg), che ha visto Paolo e Baldas-
del Congresso annuale, la Federazio-
sare Agnelli intervistati durante il Festival
ne italiana cuochi ha premiato Pentole
delle Nazioni da Giuliano Giubilei.
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
un secolo di réclame. 110 anni, sì, ma anche il 70° di Baldassare Agnelli.
Pentole Agnelli via Madonna 20 - 24040 Lallio (Bg) Tel 035 204711 www.pentoleagnelli.it
Attrezzature
dicembre / gennaio 2018 ¡ Italia a Tavola
99
Attrezzature
Novità e collaborazioni nel 2018 di Pavoni Italia
Cuore, passione e prestigiose collaborazioni sono la formula vincente del Catalogo Collezione 2018 di Pavoni Italia, che sarà a Sigep con un ampio stand che saprà coinvolgere il pubblico con dimostrazioni live e ospiti
«P
assione e forza si alimen-
Una gamma di prodotti che spazia
tà interpretative
tano a vicenda: senza l’u-
dal cioccolato ai dessert da cottura e
e l’appassionata
na verrebbe meno anche
surgelazione, fino alle attrezzature, ai
immaginazione
colori e alle materie prime.
delle sue crea-
l’altra», afferma Corinna Raineri Pavo-
100
Padiglione B3 Stand 080
ni, presidente di Pavoni Italia. «E sono
Tante novità per quanto riguarda
zioni, Pavoni Ita-
la forza e la passione che ogni giorno
gli stampi in silicone, prodotti proget-
lia ha realizzato
guidano il nostro lavoro, ci spingono a
tati per soddisfare al meglio le esigen-
sette stampi in formato 300x400 mm
migliorare, ad innovare e ci aiutano ad
ze dei professionisti con uno sguardo
per monoporzione. Le linee sinuose e
andare sempre avanti». Questi valori
puntato alle ultime tendenze del de-
dal raffinato gusto internazionale sono
hanno ispirato l’azienda nella realiz-
sign.
ancor più valorizzate dalla vena creati-
zazione della Collezione 2018, ricca di
Antonio Bachour per Pavoflex:
va di Bachour. Seguendo il principio di
tante novità, tutte destinate al profes-
con il pluripremiato pastry chef, rico-
creare prodotti che aiutino a semplifi-
sionista del dolce e della ristorazione.
nosciuto nel mondo per le sue capaci-
care e velocizzare il lavoro del pastic-
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Attrezzature Molte le proposte anche per la
con il giovanissimo talento Paolo Grif-
prossima Pasqua: nuovi stampi termo-
fa, con due nuove spirali ovale e trian-
formati per realizzare uova e soggetti
golare. Dolce o salato, caldo o freddo,
in cioccolato dalle forme sinuose e di
creme o mousse, flan o biscotti, tutto
tendenza.
può essere modellato, reso regolare
Sempre per il mondo del cioccola-
e impeccabile.
to Pavoni Italia propone Flychoc, una
Gli stampi in silicone Gourmand
collezione di dieci attrezzi in acciaio
consentono ai professionisti di pre-
inox, realizzati in collaborazione con
parare ottime basi di partenza e di
il Maestro Stefano Laghi e Filippo Re.
guarnire o personalizzare le proprie
Pensati per realizzare piume e foglie
creazioni con facilità, in modo velo-
in modo semplice, veloce e razionale,
ce, con estrema precisione e con le
garantiscono un risultato impeccabile
giuste quantità. L’éclair sarà un gioco!
per decorazioni in cioccolato dalle for-
Con i nuovi tappeti sagomati in silico-
me e dimensioni diverse da abbinare
ne microforato e antiaderente, che
alle dolci creazioni.
facilitano la distribuzione ottimale del
Della Collezione 2018 fa parte
calore e permettono all’impasto di
anche Formasil, il progetto di Pavoni
aggrapparsi per uno sviluppo in altez-
Italia realizzato col Maestro Leonardo
za e una perfetta cottura del prodot-
Di Carlo. Lo stampo microforato For-
to, si potranno creare éclair perfetti
masil è ideale per realizzare prodotti
sotto ogni punto di vista. Infine tra le
sia dolci che salati. Consente a pastic-
attrezzature, Pavoni Italia propone
cieri e chef di razionalizzare il lavoro,
Covering: due coperchi, in due altez-
essendo flessibile e multiuso. Nello
ze (55 e 85 mm) abbinabili al vassoio
stesso tempo è la soluzione perfetta
Tray o alle tradizionali teglie in formato
per esaltare l’identità personale del
60x40 cm. Inalterabili, inseribili e so-
professionista, perché ne valorizza le
vrapponibili, evitano la condensa
capacità di interpretazione e di per-
nello stoccaggio in frigoriferi
sonalizzazione del risultato. In questo
abbattitori.
cere, mai rinunciando al design e alla
modo la creatività si libera sin dalla
B cod 52972
qualità, Pavoni Italia crea una nuovissi-
struttura di base, non solo nella deco-
ma linea di stampi in silicone destinata
razione. Un prodotto semplice, veloce
alla decorazione dei dessert. Nasce
da usare, che consente una cottura
così, in collaborazione con il Campio-
uniforme anche dei prodotti da for-
ne del mondo di pasticceria Emma-
no più difficili, che evita problemi
nuele Forcone, la linea Top. Gli stampi,
di collassamento e valorizza lo
evocando forme naturali e nuove sug-
sviluppo della lievitazione in
gestioni, consentono ai professionisti
altezza offrendo la possibi-
di decorare dessert lavorando con
lità di creare infinite variabili
estrema precisione, massima praticità
di combinazioni nelle realiz-
e velocità. Decorazioni uniche capaci
zazioni: dalle tartellette alle
di valorizzare ogni creazione con gio-
brioche, dalla tortina classi-
chi di volumi e texture.
ca a quella più moderna. Una
Novità dal perfetto effetto 3D anche per le torte e i tronchetti della linea Le torte di Emmanuele, sempre firmata da Emmanuele Forcone.
vera tradizione in evoluzione dai risultati perfetti! Arricchita anche la gamma di stampi della linea Gourmand, sviluppata
Pavoni Italia via Enrico Fermi - 24040 Suisio (Bg) Tel 035 4934111 www.pavonitalia.com
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
101
Attrezzature
AquaStream
La carta anti intasamenti L’esperienza Lucart Professional non parte solo dall’innovazione tecnologica di processi industriali ma soprattutto dall’ascolto delle necessità del mercato, attraverso il contatto quotidiano con la filiera distributiva
O
102
sti target? Il rischio di intasamenti do-
dimensioni 11x9,5 cm), “plus” specifica-
vuti a tubature dei wc strette, tortuose,
tamente studiato per quelle realtà con
con poca pendenza o assenti. Questi
tubature strette, tortuose o con poca
intasamenti comportano notevoli di-
pendenza, e in più aerei, navi, treni,
sagi quali servizi igienici fuori servizio,
campeggi e stabilimenti balneari.
clienti insoddisfatti ed onerosi costi di intervento.
La gamma di asciugamani piegati e in bobina AquaStream, dalle ottime
Dall’esperienza Lucart Professio-
performance di assorbenza e resi-
nal nasce “AquaStream”, la linea di
stenza, si dissolve in alcuni secondi
prodotti tissue che previene efficace-
a contatto con acqua ed è dedicata
mente l’intasamento dei wc. La gamma
a quegli ambienti in cui il lavandino è
completa di carte igieniche AquaStre-
posizionato in prossimità del wc, con il
am mantiene inalterate le caratteristi-
rischio che l’asciugamano venga get-
che di morbidezza e consistenza dei
tato erroneamente nello stesso.
gni realtà ha necessità spe-
migliori prodotti Lucart Professional,
AquaStream, la carta anti intasa-
cifiche o basate sulla propria
pur garantendo una dissolvenza a
menti che si dissolve in pochi secondi:
sensibilità alle tematiche am-
contatto con acqua in 7” (valore medio
un ulteriore passo avanti dell’innova-
bientali, o sugli elevati standard di ser-
delle misurazioni effettuate sulle refe-
zione firmata Lucart Professional.
vizio che si desidera offrire all’utente
renze della gamma di carte igieniche
B cod 53141
finale oppure su caratteristiche par-
AquaStream, in conformità allo stan-
ticolari della struttura. Basti pensare
dard AFNOR Q34-020; test effettuato
a treni, navi, campeggi e stabilimenti
nei laboratori Lucart utilizzando un ro-
balneari: cosa hanno in comune que-
tolo di carta igienica dallo strappo di
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Lucart Zona Industriale - 55023 Diecimo (Lu) Tel 0583 83701 www.lucartprofessional.com
Attrezzature
dicembre / gennaio 2018 ¡ Italia a Tavola
103
Alimenti
FOOD TECHNOLOGY
Il pane tra ieri e oggi
Tecniche e tendenze dell’arte bianca Gli ingredienti e le tecniche di lavorazione ci dicono tutto sulle abitudini alimentari e di vita e indicano come l’uomo vede il cibo e sé stesso a seconda delle tendenze e dei fenomeni sociali del momento, tra “moda” e salutismo 104
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
C
on Massimo Maiorano, esper-
cosa è cambiato da
to maestro panettiere da oltre
ieri ad oggi, nel pro-
40 anni, titolare de La Forneria
durre il pane?
in via Giorgio de Grassi a Napoli, atten-
La prima conside-
to alle tradizioni e alla ricerca costan-
razione da fare è di
te di innovazioni nel settore dell’arte bianca, abbiamo ripercorso l’evolu-
natura meccanica. Un di Giovanni Romito tempo l’impasto era
zione della produzione del pane negli
lavorato a mano e quindi subiva una
ultimi 40 anni: da come si è raccolta
minore ossigenazione. Questo dava
l’eredità delle grandi produzioni del
luogo a pani più compatti, con minori
dopoguerra a come si è giunti agli
“occhiellature” rispetto a i pani impa-
attuali stili di produrre e consumare il
stati meccanicamente. Forse questo è
pane nelle famiglie italiane.
un aspetto positivo che caratterizza il
La domanda forse è troppo ampia, ma vogliamo iniziare d’impatto:
pane di oggi rispetto a quello di una volta.
Alimenti Per quanto riguarda invece la composizione degli ingredienti?
na riuscita della produzione. Anche i frigoriferi oggi offrono la possibilità
Il pane ha visto modificarsi nel cor-
di regolare la lievitazione per evitare
so dei decenni la composizione del
brutte sorprese al risveglio. Un tempo
proprio ingrediente principale: la fari-
i fornai andavano a letto con la paura
na. Oggi mangiamo farina bianca e la
che i panetti crescessero male. Oggi è
consideriamo la farina normale, quella
facile, forse troppo comodo, ottenere
che diamo per scontato, per inten-
un buon pane, e questo ci sta facendo
derci. Tuttavia nessun consumatore
perdere l’importanza e la percezione
sa che la farina bianca non è la farina
della bellezza di un dono così bello.
perfetta e per certi aspetti è la peggiore. Basti pensare che un tempo, prima
Come sono cambiate le abitudini dei consumatori?
dell’introduzione delle tecniche di
La prima considerazione da fare
separazione del chicco dall’involucro
riguarda la pezzatura del pane, stret-
esterno, si consumava solo ed esclu-
tamente
sivamente farina di colore giallastro,
dello stesso. Mi spiego: un tempo il
farina “integrale” diremmo oggi. I mu-
pane aveva una minore percentuale
lini moderni sono capaci di separare
di amido, proprio perché non veniva
il chicco dall’involucro, la cosiddetta
eliminata la crusca. Questo dilaziona-
crusca, prima vittima della raffinazio-
va la depauperazione del prodotto
ne delle farine. Il risultato è che oggi
consentendo una più lunga conser-
del grano, utilizzando per lo più farina
vazione del pane e dunque la vendi-
bianca, consumiamo solo la parte ami-
ta di pezzature di grandi dimensioni.
dacea, con conseguenze importanti
Basti pensare che fino a 50 anni fa le
meno buono per certi aspetti, ma ov-
sulla dieta e sull’alimentazione.
famiglie compravano 4 chili di pane in
viamente più facile da ottenere, come
un solo acquisto. Oggi che la farina
tutte le cose della vita ormai. A portata
è bianca e l’amido è preponderante,
di mano ma meno saporito. In questo
La prima considerazione riguarda
la vita media del pane si è accorciata
senso sono molto contento dei giova-
i forni. Un tempo erano tutti di forma
tantissimo in quanto l’amido interagi-
ni fornai che stanno recuperando le
circolare, mentre oggi, per questio-
sce con l’acqua. Questo, unito anche
farine gialle ricche di crusca e le farine
ni logistiche, i forni sono quadrati. La
alla riduzione dei nuclei familiari, porta
originarie del nostro Stivale, spesso
forma rotonda dei forni garantiva as-
all’acquisto di pezzature di minori di-
abbandonate per dar luogo alle pro-
senza di tiraggi e correnti all’interno
mensioni, con conseguenze sul costo
duzioni industriali.
della camera. Oggi questa necessità è
del packaging e ovviamente dei tra-
stata sopperita dall’elettronica e dun-
sporti. Un tempo il pane si conserva-
que dalla possibilità di termoregolare
va negli armadi avvolto nelle coperte,
Quando ero piccolo, nel quartiere
i forni e stabilire le temperature co-
proprio per evitare che l’amido entras-
napoletano di Pianura, dove risiedo e
stanti in ogni periodo dell’anno. Basti
se a contatto con l’acqua contenuta
lavoro, vi era un celebre venditore di
pensare che un tempo fare il pane in
naturalmente nell’aria. Oggi il pane
farina, detto in dialetto “Gino e’ Pao-
determinati giorni troppo caldi e umidi
si conserva in luoghi momentanei e
lo”. Il pane si lavorava con le mani e
o troppo piovosi era un grande azzar-
spesso, già in serata, non può più es-
si lasciava riposare in tavole di legno.
do e spesso si potevano perdere per
sere consumato.
Oggi quel produttore è cresciuto e si
Rispetto alle strutture e agli utensili, come è cambiata la situazione?
connaturata
alla
qualità
Massimo Maiorano
E per te oggi il pane cosa significa?
alterazione intere notti di lavoro. Forse
Il carattere simbolico che oggi
chiama Mepa, un punto di riferimento
per questo, un tempo si aveva la buo-
riveste il pane è radicalmente cam-
in Campania per le farine. Insieme stia-
na abitudine, oggi persa, di segnare
biato?
mo cercando di innovare e tenere alta
con una croce tutti i pezzi di pane, in
Che significa oggi il pane per l’uo-
segno di riconoscenza per la buo-
mo? Come dicevo prima oggi il pane è
allo stesso tempo la bandiera della tradizione. B cod 53096
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
105
Alimenti
Sempre più farine per pizza e dolci
Molino Grassi anche quest’anno parteciperà a Sigep (a Rimini dal 20 al 24 gennaio), dove organizzerà dimostrazioni e incontri con esperti dell’arte bianca. Tre le novità in arrivo, che completeranno la gamma
N
106
el padiglione D5 allo stand
referenze per la pasticceria una farina
razione con sto-
076 vi aspettano grandi pro-
più debole (Frolla) e una più forte (Pa-
rici
tagonisti del settore: Ezio Ma-
nettone). La farina Panettone è stata
come
rinato con i suoi pani al lievito madre,
messa a punto grazie all’aiuto tecnico
Grossi, verranno
Ezio Rocchi e la sua focaccia ligure,
di Ezio Marinato, da sempre consu-
recuperate altre
Cristian Zaghini e le pizze con diversi
lente del molino per i lievitati. La farina
varietà antiche.
impasti e fermentazioni. Accanto a
H16, invece, si inserisce nella gamma
La ricerca di Molino Grassi in questo
loro ci saranno altri professionisti che
pizzeria ed è una farina intermedia tra
campo è stato un passo naturale del
ogni giorno si esibiranno in showcoo-
l’H12 (circa 12 ore di lievitazione) e
rapporto collaborativo che ha sempre
king in vari momenti della giornata. A
l’H24 (oltre le 24 ore di lievitazione).
avuto con gli agricoltori e grazie agli
Sigep uno spazio sarà dedicato al
Per i consumatori finali, una piacevole
agronomi che hanno seguito negli
senza glutine con il responsabile del-
sorpresa sarà la linea “Campi Bio”: 11
anni le filiere di grani particolari.
la linea Antonio Pavanelli. Dopo anni
referenze biologiche che spaziano
Molino Grassi, inoltre, è il molino di
di ricerche e prove - con due referen-
dalla farina 0 all’integrale, fino al farro
riferimento di Fico Eataly World, il più
ze, una dedicata a pane e pizza, l’altra
Monococco.
grande parco agroalimentare al mon-
agricoltori Claudio
Padiglione D5 Stand 076
alla pasta - il preparato gluten free di
Farine grandi protagoniste, dun-
do inaugurato a Bologna il 15 novem-
Molino Grassi è uno dei prodotti più
que, in particolare i Grani Antichi di fi-
bre. All’interno del parco è stato in-
apprezzati e con la migliore resa nel
liera Molino Grassi, con cui si ottengo-
stallato un mulino a pietra che macina
panorama del senza glutine.
no prodotti eccellenti per gusto, pro-
una speciale miscela di grani antichi.
Tra le altre novità che da quest’an-
fumi e sapori. Una gamma, quella dei
B cod 53011
no completano la gamma di farine:
grani antichi, in continua evoluzione e
“Frolla” e “Panettone” per la pasticce-
ricerca: oltre a Miracolo, Virgilio, Ardi-
ria e la farina “H16” per la pizzeria.
to, Fiorello e Semola Cappelli dal
Frolla e Panettone aggiungono alle
prossimo raccolto, grazie alla collabo-
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Molino Grassi via Emilia Ovest 347 - 43126 Parma Tel 0521 662511 www.molinograssi.it
Alimenti
dicembre / gennaio 2018 ¡ Italia a Tavola
107
Alimenti
Uno sguardo al passato Il 2017 di Molino Piantoni è stato un anno pieno di grandi novità, fatto di innovazione, rinnovamento, lancio di prodotti professionali e partecipazione da protagonisti a fiere di settore nazionali e internazionali
D
urante l’anno Molino Piantoni
Prodotti d’eccellenza
Appuntamento a Sigep 2018
ha avuto modo di consolidare
Molino Piantoni racconta la storia di 5
Giunto alla 39ª edizione, il Salone in-
la sua filosofia di collaborazione
generazioni di appassionati che si
ternazionale riminese conferma la sua
con altre realtà per migliorarsi, innovare
sono susseguite alla ricerca della qua-
leadership internazionale come fiera
e dar vita a nuovi eccezionali prodotti.
lità, della bontà e dell’innovazione tec-
dedicata ad operatori professionali di
nologica per realizzare farine profes-
tutto il mondo, in particolare nel setto-
L’unione fa la forza
108
sionali d’eccellenza che oggi portano
re dell’arte bianca, nello specifico piz-
È il caso della collaborazione tra Molino
in tavola prodotti pieni di gusto, sani,
za e panificazione.
Piantoni, Franco Pepe (Maestro della
fragranti e genuini.
In questo scenario, Molino Piantoni
Vera Pizza di fama internazionale) e l’U-
Tra le novità del 2017 troviamo la
giocherà un importante ruolo da pro-
niversità di Brescia. Questo mix di sape-
linea Miscele Piantoni, risultato di anni
tagonista, introducendo le sue ultime
ri ha portato alla creazione della pizza
di ricerca sviluppata e perfezionata nel
ed esclusive novità di prodotto dedi-
Nativa, presentata la scorsa estate
tempo, per realizzare pani speciali di
cate ai professionisti, alternando mo-
nell’esclusiva location de L’Albereta Re-
qualità e pizze croccanti o soffici. Tro-
menti di presentazione ad esibizioni,
lais & Châteaux. Un capolavoro di gusto
viamo anche La SenzaGlutine, miscela
showcooking e realizzazioni culinarie
a base di farina di monococco, un anti-
priva di glutine in due varianti (Pane
da parte di maestri dell’arte bianca.
co cereale riscoperto e valorizzato gra-
pizza soffice e dolci, Pizza Crust) per
B cod 52297
zie al grande lavoro di Molino Piantoni e
realizzare prodotti facili da lavorare,
Università di Brescia. Il topping, total-
adatti alle persone intolleranti o allergi-
mente vegetariano e vegano, è stato
che al glutine, con gusto e aroma ec-
realizzato da Fabio Abbattista.
cezionali.
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Molino Piantoni via Cologne 19 - 25032 Chiari (Bs) Tel 030 711001 commerciale@molinopiantoni.it
Alimenti
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dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
109
Alimenti
Imparare i segreti dei Maestri di farine all’Accademia di Molino Colombo
L’Accademia della farina 1882 di Molino Colombo è un moderno laboratorio dotato di una sala multimediale con le più moderne tecnologie. Ospita corsi di formazione per panificazione, pasticceria, pizzeria e cucina
U
110
n luogo d’incontro dove i Mae-
proprie radici. L’Accademia della farina
vulgare i valori fondanti della filosofia
stri di farine di Molino Colombo
1882 è un luogo dove poter testare le
produttiva e aziendale. Nei programmi
possono venire a contatto con
produzioni Molino Colombo, ma so-
del 1° semestre 2018 verranno appro-
panificatori, pizzaioli, pasticceri e chef
prattutto sviluppare insieme ai migliori
fonditi i temi di attualità legati sia ad
per realizzare dimostrazioni, master-
professionisti del settore la ricerca di
aspetti prettamente tecnici sia legati ad
class ed eventi. L’Accademia è uno
prodotti sempre più innovativi, in grado
aspetti più inerenti al marketing, all’uti-
spazio dove poter accrescere e miglio-
di fornire idee e prodotti che risponda-
lizzo di farine scure e naturalmente alla
rare le proprie conoscenze, compren-
no alle nuove esigenze della scienza
divulgazione della rivoluzionaria tecno-
dere al meglio le caratteristiche uniche
della nutrizione e ad un consumatore
logia denominata “Farina Intera”, che
delle farine, confrontarsi sui temi legati
sempre più esigente.
permette di ottenere farine bianche
al marketing e alle nuove tendenze in
L’Accademia si avvale di team di
con caratteristiche salutistiche supe-
grado di creare valore per le attività, e
collaboratori per ogni settore, di cui
riori persino rispetto alle farine integrali
per poter toccare con mano la passio-
fanno parte per la panificazione il Ma-
attraverso una riduzione dell’impatto
ne, l’amore e la cura dei dettagli che
estro Josè Consolandi, per la pasticce-
glicemico del 50% grazie alla fibra solu-
contraddistinguono la filosofia produtti-
ria il Maestro Maurizio Bonanomi, per
bile presente in forma immediatamente
va dell’azienda, la cui mission è creare
il settore pizzeria il Maestro Teodoro
biodisponibile. B cod 53460
valore, coniugando l’antica arte moli-
Chiancone.
toria con le più moderne tecnologie
La sala multimediale con i suoi 100
produttive, alla continua ricerca dell’in-
posti a sedere si presta anche all’or-
novazione, senza mai dimenticare le
ganizzazione di eventi in grado di di-
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Molino Colombo via Edison 34 - 23877 Paderno d’Adda (Lc) - Tel 039 9515129 www.molinocolombo.it
Alimenti
dicembre / gennaio 2018 ¡ Italia a Tavola
111
Alimenti
Dallagiovanna in tour con Iginio Massari “Meet Massari” è il nuovo format che prevede nel 2018 tre incontri riservati ai professionisti, che si terranno in splendide location a Milano, Roma e Napoli e uniranno la migliore pasticceria alle farine Dallagiovanna E sul fronte pasta, ecco lo chef Walter Zanoni, sempre alla ricerca dell’abbi-
Padiglione B5 Stand 069
namento perfetto e delle migliori tecniche di cottura e impasto. Non mancheranno “I Maestri del Senza Glutine”, con la nuova miscela per Crepes, Waffles e Pancackes, dimostrazioni di sapori raffinati e ricette sfiziose. Un Sigep molto intenso che vedrà anche la premiazione dei vincitori del concorso “Tritordeum Italia: la terra e i suoi frutti”, evento condotto in partnership con Tomato Farm e in collabora-
Pierluigi Dallagiovanna con Iginio Massari
N
on ha certo bisogno di presen-
edizione di Sigep. Nel padiglione B5
questa edizione torna l’appuntamento
tazioni il Maestro Iginio Massari:
allo stand 069 verrà allestito un nuovo
con le sfumature di gusto di “Aperitivo a
autorità nel mondo dell’alta pa-
spazio dimostrazioni: un vero e proprio
Colori”, dove i Maestri Dallagiovanna
sticceria, guru dei lievitati, insegnante
palco per mostrare tecniche e lavora-
lavoreranno in sinergia con un barten-
nelle migliori scuole d’Italia e volto me-
zioni nell’ambito di un appassionante
der, per proporre nuove esplorazioni di
diatico tra i più amati. Dal 2017, Massari
showcooking continuo aperto al pub-
food pairing.
e Molino Dallagiovanna hanno iniziato
blico.
Presso lo stand Dallagiovanna sa-
un percorso di collaborazione che ha
La pasticceria, oltre a Massari e
ranno sei i nuovi prodotti sotto i rifletto-
già dato vita a una nuova rivoluzionaria
Zoia, vedrà anche il contributo dei Ma-
ri: Rinfresco, per il lievito madre, Oltre-
farina: “Rinfresco”. Per rinfrescare, ap-
estri Denis Dianin e Fabio Del Sorbo.
grano per pinsa romana, Oltregrano
punto, il lievito madre. Con il Maestro
Giancarlo De Rosa delizierà i palati con
per pizza in pala, Lievito e Miscela sen-
Achille Zoia, amico e collega storico,
i suoi pani speciali, mentre Salvatore
za glutine per crêpes, waffles e panca-
Iginio Massari è stato nominato Dalla-
Polo e Antonio Fusco si dedicheranno
ke. B cod 53126
giovanna Ambassador e ora è pronto
invece alla pizza, vera protagonista di
per la nuova avventura con il molino.
questa edizione: fritta, napoletana, pin-
Da annotare anche l’appuntamento con il molino emiliano alla prossima
112
zione con Dolcesalato. Infine, anche in
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
sa, pala e gourmet. C’è solo l’imbarazzo della scelta!
Molino Dallagiovanna via M. del Pilastro 2 - 29010 Gragnano Trebbiense (Pc) - Tel 0523 787155 www.dallagiovanna.it
Alimenti
Storione
Piace a casa e al ristorante Nel 2016 in Italia sono stati venduti oltre 140mila kg, con un +2% nel primo semestre 2017. Pesce senza lische, dal sapore delicato e con grandi qualità nutrizionali, sta crescendo rapidamente, scelto da numerosi cuochi
E
ccellenza della gastronomia ittica fin dall’antichità, lo
«Caratteristica molto interessante rispetto ad altri prodotti
storione è maggiormente conosciuto come il pesce del
ittici - aggiunge il biologo Pazzaglia - è il vantaggio di poter con-
caviale, ma la sua carne è altrettanto preziosa per i va-
sumare lo storione crudo, grazie alla filiera italiana totalmente
lori nutrizionali (alto contenuto proteico e ricchezza di Omega
controllata, senza necessità dell’abbattimento termico per l’i-
3), per la sua consistenza, l’inconfondibile colorazione chiara e
nattivazione dei parassiti (in quanto non presenti nell’ambiente
la delicatezza del suo sapore che ne fanno un alimento sano.
di allevamento), questo consente di congelare il prodotto even-
«La filiera produttiva è totalmente controllata», spiega il
tualmente avanzato, cosa che non sarebbe possibile con uno
biologo Mario Pazzaglia, responsabile ricerca e sviluppo di
precedentemente abbattuto. Peraltro - conclude - a differenza
Agroittica Lombarda, azienda italiana che vanta il più grande
di altri pesci, il congelamento non comporta una perdita quali-
allevamento di storioni d’Europa. «Lo storione bianco nasce
tativa e la polpa mantiene la sua caratteristica compattezza».
nei nostri allevamenti di Calvisano (Bs) dove abbiamo creato
Interessanti i dati sulle vendite di storione bianco in Italia e
un ambiente il più possibile simile a quello naturale degli sto-
nel resto d’Europa. Nel primo semestre del 2017 (dati Agroittica
rioni. Oltre ad alimenti specifici, i nostri storioni - precisa Paz-
Lombarda) solo in Italia ne sono stati venduti all’incirca 81.636
zaglia - si nutrono di crostacei e molluschi: questo permette
kg. Un segnale positivo è che lo storione arriva sulle tavole
di migliorare sia la sostenibilità produttiva che la qualità delle
degli italiani non solo attraverso il mondo della ristorazione (le
carni».
vendite Horeca ammontano al 41%), ma anche come scelta di-
I consumatori conoscono ancora poco lo storione bianco e non sanno che se da un punto di vista nutrizionale ha tutte le benefiche proprietà del pesce, presenta anche la versatilità di preparazione della carne bianca, con tempi di cottura molto rapidi.
retta del consumatore, che può trovarlo sia negli store che nella grande distribuzione (59%). B cod 53222 Calvisius via Kennedy - 25012 Calvisano (Bs) Tel 030 9686991 - www.calvisius.com
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Alimenti
Dal produttore... alla tavola Quattro giovani imprenditori decidono di scommettere sul proprio territorio e di promuoverne i prodotti genuini, fatti secondo tradizione. È così che nasce ai piedi della valle dei Picentini il Caseificio Ponte Molinello
N
114
ata inizialmente come alleva-
mangimi altamente selezionati per il
mento bufalino, l’azienda si
fabbisogno proteico.
Punta di diamante è il “Fiore di Bufala”, una mozzarella farcita con pan-
trasforma dopo qualche anno
Il Caseificio Ponte Molinello è spe-
na e ciliegine che se chiusa può sem-
in caseificio annesso all’allevamento
cializzato in prodotti realizzati rigo-
brare una classica mozzarella, aperta
realizzato presso un antico casolare
rosamente con latte di bufala dell’a-
ha l’aspetto di un fiore.
con ampi spazi verdi attrezzati e un
zienda che, lavorato immediatamente
Tra le numerose azioni messe in
simpatico parco giochi. L’azienda vera
dopo la fase di mungitura, non perde
campo per garantire la genuinità sia
e propria, invece, si estende su circa
le importantissime qualità nutrizionali.
della materia prima utilizzata (latte di
60 ettari, molti dei quali destinati alla
I prodotti realizzati con tecniche arti-
bufala) sia del prodotto finito, l’azien-
sola coltivazione di foraggi per l’ali-
gianali e seguendo l’antica ricetta (ca-
da ha aderito a QR code Campania,
mentazione delle bufale.
glio, sale e latte di bufala), come moz-
un progetto che offre ai consumatori
L’allevamento di circa 450 capi bu-
zarella, formaggi freschi o stagionati,
una maggiore trasparenza sui pro-
falini gode di ampie stalle coperte e di
formaggi farciti e tantissime altre preli-
dotti alimentari e dà la possibilità alle
numerosi ettari di prato per il pasco-
batezze, vengono serviti direttamente
aziende di assicurare la salubrità dei
lo. Importante è inoltre il “benessere
dal produttore al consumatore. Inol-
prodotti. B cod 53317
animale” e la presenza tra i soci di un
tre, la lavorazione interna all’azienda
dottore veterinario garantisce una ra-
avviene nel rispetto di tutte le norme
zione alimentare costituita da foraggi
Haccp, garantendo così ulteriormente
prodotti direttamente in azienda e da
la genuinità dei prodotti.
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
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Alimenti
dicembre / gennaio 2018 ¡ Italia a Tavola
115
Alimenti
La dolcezza non ha più limiti! Il “Ricettario Torte Quella” è lo strumento ideale per chi desidera offrire una vasta scelta di dessert, arricchendo in maniera accattivante e innovativa la vetrina verticale in tutte le stagioni dell’anno
L
a dolcezza della famiglia “Quella”
crema al gusto di nocciole e cacao. Se
Ma le sorpre-
entra in pasticceria con un goloso
invece si desidera proporre un dessert
se non finiscono
ricettario ideato dai maestri gela-
contemporaneo e stuzzicante, “Quel-
qui... Per chi desi-
tieri MEC3 e dedicato alla preparazione
lo”, la prima crema al gusto di caramello,
dera innalzare ul-
di nove invitanti torte al cuore di Quella.
è di certo l’ingrediente più appropriato.
teriormente il li-
Ciò che le contraddistingue è sicura-
“Quella Peanut”, l’inimitabile crema al
vello del gusto e
mente la facilità di preparazione, grazie
gusto di arachidi, è invece l’opzione
dare un tocco di maggiore personalità
all’impiego di soli 3-4 ingredienti che
ideale per chi ama l’originale mix tra
alla torta, il “Ricettario Torte Quella”
danno vita ad un piacevole mix di consi-
dolce e salato. Avvolgente e delicata,
propone tre ricette ancora più intriganti,
stenze.
“Quella Pistacchio” è l’alternativa da
dove agli ingredienti base si aggiunge
In poco tempo, e con la sola aggiun-
proporre agli estimatori di questo antico
la bontà della pasta alla mandorla o al
ta di panna fresca, di un prodotto a scel-
e pregiato frutto. La bontà del cioccola-
pistacchio. Il tutto realizzabile sempre
ta tra quelli della famiglia Quella e di
to bianco si sprigiona nella torta prepa-
con grande facilità e in tempi record.
uno tra i nuovissimi gusti “Quella Pistac-
rata con “Quell’altra”, mentre il sapore
Che dire, non c’è che l’imbarazzo della
chio Crunchy”, “Quell’altra Crunchy” o
sofisticato e deciso di “Quell’altro”, os-
scelta... e con tanta bontà a disposizio-
“Quello Crunchy”, è possibile creare
sia sua Maestà il cioccolato fondente,
ne la dolcezza non avrà più limiti!
sei proposte uniche, dall’aspetto accat-
darà vita ad una proposta destinata ai
B cod 53463
tivante, che incontreranno il gusto dei
palati più raffinati. Morbida e golosa
golosi di ogni età.
sarà infine la torta realizzata con “Quel-
Per una torta classica la scelta giusta è sicuramente “Quella”, l’originale
116
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Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
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dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Alimenti
Carota e Patata del Fucino Igp
Qualità e bontà dal cuore dell’Abruzzo
La Carota dell’altopiano del Fucino Igp e la Patata del Fucino Igp sono i nuovi prodotti della linea Passione Verde Igp di Agrifood-Covalpa, azienda di riferimento nel mondo delle verdure surgelate
D
ue prodotti di origine italiana, dalle caratteristiche
consistenza croccante, ma mai fibrosa o legnosa, la rende
naturali uniche, dedicati a chi è sempre alla ricerca
amabile e perfetta come spuntino, oltre che per le prepara-
di gusto, benessere e qualità. La loro denominazio-
zioni più ricercate.
ne d’origine e indicazione geografica protetta è garanzia
La Patata del Fucino Igp beneficia del clima particolare
delle loro qualità e della loro peculiarità: il Fucino, infatti, è
della zona, caratterizzato da una forte escursione termica
una zona particolare e incontaminata nel cuore dell’Abruz-
tra il giorno e la notte che permette il rigenerarsi delle col-
zo, in cui le condizioni pedoclimatiche favorevoli permetto-
ture. Per questo motivo si distingue per il suo sapore forte,
no la coltivazione di ortaggi e verdure in situazioni ottimali,
pieno e deciso: indimenticabile e perfetto per qualsiasi pie-
permettendo alle colture di esprimere il meglio del loro
tanza. B cod 52954
potenziale. Il tratto distintivo della Carota dell’altopiano del Fucino Igp è il suo colore vivido, indice di un alto tasso di betacarotene, estremamente benefico per l’organismo. La sua
118
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
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LE RADICI DEL CIBO
Porro protagonista in gustose vellutate e torte salate
A
limento tipico del bacino del Me-
radici, produce dei fiori di colore bianco
binandolo a formaggi,
diterraneo, non si è riusciti ad
con forma molto simile a quella dell’a-
salsicce o salmone.
identificarne la forma selvatica e
glio e della cipolla. La Francia detiene i
Il porro è un ortaggio
non si hanno notizie certe sulla zona di
natali delle varietà più diffuse in Europa,
poco calorico e ricco
provenienza. Da alcuni studiosi è stata
come l’invernale di Parigi e quello di Ca-
di fibre; le proteine
ipotizzata un’origine celtica risalente al
rentan, ma anche il Bleu de Selaise con
3000 a.C. Era noto e coltivato nell’antico
foglie di colore verde cupo e il Solaise
sono scarse e i grassi di Piera Genta quasi assenti; ricco di
Egitto 2mila anni prima di Cristo. Nei se-
violet.
vitamina A, C e discrete quantità di quel-
coli la coltivazione del porro passa dalla
Del porro si mangia quasi tutto, eli-
valle del Nilo all’area greco-romana, vie-
minando solo le radici e le punte delle
ne citato ada diversi autori e apprezzato
foglie. La parte bianca è quella più tene-
In Piemonte particolarmente pregia-
da Nerone e Plinio per le proprietà.
ra, mentre la parte verde, ricca di fibre, è
to il Porro Cervere in provincia di Cuneo
Di forma allungata, cilindrica, con
utile per insaporire brodi e per le zuppe.
della varietà porro lungo d’inverno la cui
foglie contrapposte, spesse, di colore
Le preparazioni più comuni sono le
produzione è legata a metodi di coltiva-
verde all’apice e bianco verso il bulbo,
torte salate e le vellutate, ma si possono
zione tramandati da generazioni.
dal quale si protendono alcune piccole
creare gustosi primi piatti e secondi ab-
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dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Alimenti
Gluten Free Expo, successo a Rimini
9mila presenze e orizzonti promettenti
E
120
sito positivo per la sesta edizio-
importante presenza estera di aziende
A tirare le fila di questa edizione ci
ne di Gluten Free Expo e per
provenienti da Francia, Regno Unito,
ha pensato Juri Piceni, amministratore
l’esordio di Lactose Free Expo,
Spagna, Germania, Repubblica Ceca,
delegato di Exmedia: «Ci confermiamo
entrambe svoltesi alla Fiera di Rimini
Danimarca, Olanda, Belgio, Norvegia,
manifestazioni di riferimento a livello in-
sotto l’egida di Italian Exhibition Group.
Romania, Groenlandia, Perù, Pakistan,
ternazionale del mercato senza glutine
Confermate 9mila presenze. Le due
Malesia e Corea (quest’ultima presente
e senza lattosio, due comparti giovani,
manifestazioni, organizzate da Exme-
anche con un’ampia collettiva de The
molto dinamici, con numerose potenzia-
dia - società del gruppo Ieg - dedicate
Korea Rice Foodstuffs Association).
lità di sviluppo e che stanno catalizzan-
rispettivamente al comparto dei prodot-
Il programma di incoming per i
ti senza glutine e a quello dei prodotti
buyers esteri è stato potenziato anche
senza lattosio, si confermano il punto
grazie al supporto di Ice - Agenzia per la
In occasione di Gluten Free Expo
d’incontro privilegiato per il mercato
promozione all’estero e l’internaziona-
si è svolta inoltre la terza edizione di
italiano e per quello internazionale. Per
lizzazione delle imprese italiane per la
European Gluten Free Pizza Trophy or-
il presidente di Ieg, Lorenzo Cagnoni,
prima volta partner delle manifestazioni.
ganizzato in collaborazione con Pizza
«Qualità e innovazione, affiancate alle
Sono stati 480 i business meeting
e Pasta Italiana. A vincere quest’anno
dimensioni, sono la migliore testimo-
organizzati con buyers invitati dal pro-
sono stati: Busuioc Mihaela Anina con la
nianza del valore di questi due prodotti.
gramma incoming provenienti da Fran-
pizza Terra Mia (crema al porro, bresaola
Sono manifestazioni che hanno davanti
cia, Spagna, Germania, Regno Unito,
con perle di limone, bufala, uovo cotto
a loro una misurabile prospettiva di cre-
Austria, Danimarca, Polonia, Finlandia,
a freddo, chiodini e cavolfiore ripieno di
scita e di sviluppo, grazie all’interesse,
Slovenia, Ucraina, Emirati Arabi e Russia.
formaggio spalmabile); Alessio Maione
ancora una volta, testimoniatoci dal
Da questo paese, per la prima volta, è
del ristorante Scacco Matto di Venaria
pubblico e dagli operatori».
intervenuta una delegazione di aziende
Reale (To) e Federico De Silvestri, piz-
Sono stati 243 i brands presenti -
del settore bakery accompagnate dal
zeria focacceria Quattrocento di Marza-
molti dei quali appartenenti a multina-
presidente dell’associazione The Rus-
na (Vr). Appuntamento con la prossima
zionali - che hanno scelto di partecipare
sian Guild of Bakery and Confectioners.
edizione di Gluten Free Expo e Lactose
all’edizione 2017 di Gluten Free Expo e
Già stati pianificati progetti e iniziative
Free Expo dal 17 al 20 novembre 2018
Lactose Free Expo. Da sottolineare una
per lo sviluppo delle prossime edizioni.
alla Fiera di Rimini. B cod 53181
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
do l’interesse di un pubblico sempre più professionale e internazionale».
Alimenti
dicembre / gennaio 2018 ¡ Italia a Tavola
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Alimenti
Carnaroli Gran Riserva 12-18 mesi La garanzia del Distretto Riso e Rane Il Distretto rurale Riso e Rane presenta una novità per gourmet, il Carnaroli Gran Riserva 12-18 mesi che si aggiunge al tridente di alta qualità con Carnaroli, integrale Carnaroli e Arborio. Tutti a dna controllato
di Andrea Radic
«È
distretto e lo abbiamo denominato
ri selezioni di Carnaroli, coltivato dalle
“riso da meditazione” in quanto cuci-
un riso che viene fatto
aziende agricole del Distretto rurale
nato secondo le più tradizionali ricette
stagionare dal momento
Riso e Rane secondo un procedimen-
italiane, induce a meditare sulle cose
della raccolta sino alla sua
to unico e innovativo.
buone e semplici della nostra vita,
lavorazione per un periodo minimo
La produzione della semente da
senza dimenticare il lungo percorso
di 12 mesi, sino ad un massimo di 18
parte delle aziende agricole del di-
del riso che accompagna la storia
mesi», così Marco Magni, direttore
stretto Riso e Rane è la garanzia della
dell’uomo e del mondo, perdendosi
del distretto (www.risoerane.eu) de-
identità territoriale e completa traccia-
nella notte dei tempi».
scrive il nuovo riso di qualità e aggiun-
bilità di questo Carnaroli invecchiato,
Anche il Gran Riserva, come gli
ge: «Questo lungo riposo permette ai
grazie alla scelta dei migliori terreni,
altri risi del distretto Riso e Rane, pos-
chicchi di riso di acquisire un sapore
l’adozione di pratiche agronomiche a
siede il marchio “Dna controllato” che
unico ed una maggior resistenza alla
basso impatto ambientale, la raccolta
certifica mediante l’analisi del Dna che
cottura, rendendola insuperabile ed
al giusto grado di maturazione unita-
il riso contenuto nella confezione cor-
esaltando così, ancor di più, una delle
mente a tecniche di lavorazione e di
risponda esattamente alla varietà indi-
caratteristiche che fanno della varietà
selezione del chicco tradizionali, ma
cata in etichetta e garantisca, per ogni
Carnaroli, la varietà migliore al mondo
all’avanguardia delle più recenti tec-
lotto, che nelle confezioni sia presen-
per cucinare risotti».
nologie.
te esclusivamente la varietà descritta,
Il
122
qualità assoluta, ottenuto dalle miglio-
riso
Carnaroli
Gran
Ri-
«Questa selezione - aggiunge Ma-
serva 12-18 mesi è un riso di
gni - è l’orgoglio degli agricoltori del
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
a garanzia del consumatore. B cod 53426
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Olio
L’extravergine è un toccasana
Ma bisogna saperlo scegliere
L
124
a domanda è di quelle ataviche:
vitamina E o i tocoferoli, contenuti da
una pietanza o un sin-
l’olio extravergine deve pizzicare
un minimo di 150 fino a 250 mg per kg.
golo ingrediente, ma
o no? E se sì, quanto deve essere
Ricerche cliniche confermano la forza di
ripulirà, assorbirà e aiu-
amaro e piccante? Con qualche accorgi-
questa vitamina nel combattere i radica-
terà, giorno per giorno,
mento si può capire se si sta acquistando
li liberi e nel ripulire le arterie dai grassi
il nostro organismo e il
un prodotto buono anche per la salute, in
che accumuliamo durante le nostre vite
nostro metabolismo.
grado di combattere i radicali liberi, ripu-
frenetiche.
di Fausto Borella
Ricapitolando, tutti
lire le arterie dai grassi e ridurre il cole-
Non tutti sanno che all’interno del
gli oli amari e piccanti sono buoni e fan-
sterolo nel sangue. A domande retoriche
nocciolo si nasconde lo squalene, an-
no bene. Fino a un certo punto. Siamo
potrei replicare con risposte più o meno
tiossidante che si ritrova spesso nell’o-
abituati, spesso, a trovare oli che costano
retoriche, ma, siccome la mia è una mis-
lio di fegato degli squali e che, oltre ad
poco al supermercato che alla fine danno
sione e far conoscere il vero olio extra-
abbattere le cellule dell’invecchiamento,
“pizzicorino” in gola. Se il profumo non è
vergine è uno stile di vita, risponderò
protegge la nostra pelle dai raggi solari
pulito, se non riscontriamo note fresche
riportando dei dati salutistici importanti,
e dalle radiazioni ultraviolette. Solo per
e immediate di erba, carciofo, mandorla
confortato dalle ricerche effettuate dalle
non tralasciare un elemento tanto caro
o altre note che riconducono all’olio fatto
università di tutto il mondo.
ad alcuni spot televisivi, vorrei citare i
artigianalmente da appassionati e scru-
Partiamo dalle basi. Quando assag-
fitosteroli che, grazie alla loro azione
polosi olivicoltori, allora qualcosa nella
giamo un olio amaro, ma, soprattutto,
preventiva, riescono a ridurre la concen-
raccolta o nella trasformazione e, a volte,
piccante, siamo aggrediti piacevolmente
trazione del colesterolo nel sangue e
nello stoccaggio è andato storto.
dai fenoli, ovvero da quei composti an-
hanno dimostrato effetti antitumorali per
Se state per acquistare dell’olio per
tiossidanti presenti nell’olio extravergine.
lo stomaco e il colon. Per non parlare
una cena con amici, regalo perfetto per
In base alla maturazione delle cultivar,
dell’acido oleico, che in natura si avvici-
far felici i padroni di casa, o se state per
prima raccogliamo e maggiore sarà la
na, per composizione, al latte materno.
fare una scorta per l’autunno/inverno,
carica fenolica all’interno dell’olio una
In pratica, vale la pena di compren-
chiedete di poterlo assaggiare. Solo così
volta trasformato. Ci sono altri compo-
dere che un olio più persistente e più
capirete se avete acquistato una spre-
nenti fondamentali per ottenere un olio
complesso, sia per ricchezza di profumi
muta di olive e, soprattutto, un toccasana
buono e soprattutto salutare, come la
sia per forza gustativa, non solo esalterà
per il vostro corpo. B cod 53150
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Olio
dicembre / gennaio 2018 ¡ Italia a Tavola
125
Vino
Vocazione all’alta qualità I vini Prosecco prodotti da Villa Erica giungono dalla prestigiosa realtà produttiva che si dipana lungo una superficie di oltre 60 ettari di terreni coltivati a vite nei pressi di Maserada sul Piave (Tv) trà quindi più produrre Prosecco, né in Italia né negli altri Paesi. In questo panorama così importante, si inserisce Villa Erica, di Andrea Lupini uno dei marchi principali di Quattroerre Group. Il Prosecco Extra Dry Treviso Doc e il Prosecco Brut Millesimato a firma Villa Erica sublimano il know-how a spiccata vocazione tradizionalista con una meticolosa attenzio-
S
126
ne per le più moderne tecnologie nella ono passati ormai 8 anni da quan-
varietà di uva, ma come denominazio-
realizzazione di vini dall’ottimo livello
do il mondo del Prosecco ha rivo-
ne protetta. Il vino Prosecco è quindi
qualitativo.
luzionato il modo di concepire la
ottenuto solo da uve provenienti da vi-
Favorita dalla posizione all’interno
tutela del proprio brand. Grazie all’inter-
gneti costituiti dal vitigno Glera al quale
delle “Grave di Papadopoli”, isola unica
vento dell’allora ministro delle Politiche
possono concorrere, da soli o congiun-
e particolare posta sul Piave appena a
agricole, alimentari e forestali, Luca Zaia,
tamente fino ad un massimo del 15%, i
nord di Treviso, gli spumanti Villa Erica
che da sempre ha avuto a cuore la sorte
vitigni di Verdiso, Bianchetta trevigiana,
sfruttano appieno le condizioni pedo-
del Prosecco, si giunse in tempi record
Perera, Glera lunga, Chardonnay, Pinot
climatiche di questo lembo di territorio;
all’approvazione delle modifiche al di-
bianco, Pinot grigio e Pinot nero (vinifi-
la grava, ossia la ghiaia, è per antono-
sciplinare che definisce in modo chiaro
cato in bianco), idonei comunque alla
masia un terreno dove la vite trova le
il riconoscimento della Doc “Prosecco”
coltivazione per la zona di produzione
sue ideali condizioni di crescita dando
e delle Docg “Conegliano-Valdobbia-
delle uve. Queste uve destinate alla
ai suoi frutti sapori e profumi irripetibili.
dene” e “Colli Asolani” o “Asolo” (per le
produzione del vino, poi, dovranno es-
B cod 52906
rispettive sottozone storiche) partendo
sere prodotte solo nelle zone di Bellu-
proprio dalla “riserva del nome”.
no, Gorizia, Padova, Pordenone, Trevi-
La riserva del nome consiste nel
so, Trieste, Udine, Venezia e Vicenza. Al
tutelare il nome Prosecco non come
di fuori di questa grande area non si po-
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
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Vino
Sala degustazione e confezioni regalo
Attrezzature moderne per vini premiati dalle guide: Valcalepio Doc, Terre del Colleoni Doc e Moscato di Scanzo Docg. Un luogo di fascino sulle colline a nord di Bergamo. Nuova sala degustazione e tante confezioni regalo
Il Cipresso si amplia
Dal 2018 tutti i vini saranno biologici di Roberto Vitali
D
al 2003, anno della sua fonda-
che ha sede in una splendida casa del
il suo ruolo, con la consulenza dell’eno-
Seicento, a investire capitali nella ristrut-
logo Sergio Cantoni. Abbiamo investito
turazione e ampliamento della cantina.
nell’azienda agricola perché amiamo la
zione, l’azienda agricola Il Ci-
Accanto alla cantina è stato allestito
particolarità del terroir di Scanzoroscia-
presso continua a crescere e
un nuovo spazio espositivo in cui è pos-
te e siamo convinti che i vini di questo
investire nella propria attività: una scel-
sibile degustare e acquistare tutti i vini,
splendido angolo di Bergamasca siano
ta che sta dando buoni frutti grazie alla
fra cui l’ambito Moscato di Scanzo Docg
destinati all’eccellenza. Dal 2018 tutti i
valorizzazione costante dei 4,5 ettari di
“Serafino”: l’annata 2013 ha ottenuto
nostri vini saranno biologici».
vigneti incastonati nel cuore agricolo
importanti riconoscimenti su tutte le
Il Cipresso produce anche Melardo
di Scanzorosciate (Bg), sulle colline so-
principali guide enologiche. «La nostra
(Valcalepio Bianco Doc), Dionisio (Valca-
leggiate e ventilate della Tribulina. La
- afferma Angelica Cuni - è un’azienda
lepio Rosso Doc), Bartolomeo (Valcale-
passione per la terra di Angelica Cuni e
di piccole dimensioni gestita da tutti i
pio Rosso Riserva Doc), Alberico (spu-
della sua famiglia ha portato il Cipresso,
componenti della famiglia, ognuno con
mante dolce rosso che si ottiene dalle ricche uve del Moscato di Scanzo Docg)
Angelica Cuni e il marito Alfonso con il figlio Cristian e la sua fidanzata Roxana
e Celestino (Spumante Brut millesimato metodo Classico). Infine le grappe Matilde e Antonia, prodotte dalla distillazione delle vinacce del Moscato di Scanzo. Non mancano stuzzicanti golosità, come i cioccolatini ripieni di grappa di Moscato di Scanzo. Numerose ed eleganti le confezioni regalo. B cod 52735 Il Cipresso via Cerri 2 - fraz. Tribulina 24020 Scanzorosciate (Bg) Tel 035 4597005 - www.ilcipresso.info
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
127
Vino
Le bollicine Ferrari Maximum
esaltano i piatti natalizi di Alfio Ghezzi
N
128
el periodo delle feste, quando
Lo abbiniamo a Ferrari Maximum Brut,
piatto di Ghezzi, dato il
la montagna è al suo meglio, il
morbido, elegante e armonioso, di note-
finale di notevole persi-
carattere della cucina dello chef
vole carattere. Sentori gentili di frutta ma-
stenza segnato da deli-
si esprime nella tradizione natalizia. Si
tura e crosta di pane, con profumi fruttati
cati sentori di lievito.
valorizzano così i piatti e gli abbinamenti
tipici dello Chardonnay.
Il terzo suggeri-
con le bollicine Trentodoc di casa Ferra-
“Crudo e cotto di manzetta scottona
ri. Alfio Ghezzi è lo chef della Locanda
battuta al coltello con melanzane e pata-
mento dello chef è lo di Andrea Radic “Sformato di Panettone”, ben abbinato
Margon, due stelle Michelin, di proprietà
te croccanti”. La grande qualità della ma-
alla fragranza accentuata del Ferrari
della famiglia Lunelli. Nella sua cucina, di
teria prima e la celebrazione delle pata-
Maximum Demi-sec, che nasce da
grande carattere, lo spirito della monta-
te, ingrediente di una montagna che
un’accurata selezione di solo Chardon-
gna viene declinato con grande mano.
Ghezzi definisce «terra non fertile come
nay vendemmiato a mano. Un colore
Ecco quindi tre abbinamenti perfetti
il Sud, ma ricca di ingredienti interessan-
giallo paglierino sfavillante per questo
per gustare le eccellenze della Locanda
ti». Abbiniamola al Pinot Nero e Char-
vino armonico e di notevole personalità,
Margon nelle occasioni di festa, accom-
donnay, nelle percentuali del 70 e 30%,
con piacevoli fragranze di vaniglia che si
pagnate dalle tre tipologie della linea
del Ferrari Maximum Rosé. Un Trento-
soffermano lungamente in bocca.
Ferrari Maximum, dedicata alla ristora-
doc dal perlage persistente, fragrante
B cod 53410
zione. “Uovo di montagna con fonduta
nei profumi, con un fondo appena balsa-
soffice al Vezzena e the affumicato”.
mico e avvolgente di notevole comples-
Equilibrio e sapore, dove l’uovo è prota-
sità. Una bollicina che soddisfa appieno
gonista nella morbidezza della fonduta.
anche a tutto pasto, ma perfetta con il
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Vino
Le Marchesine e salmone Abbinamento imperdibile Conosco da anni (da quando le cantine di Franciacorta erano una trentina, oggi sono circa 120) l’azienda agricola Le Marchesine che ha ottenuto giudizi molto lusinghieri sulle Guide 2018 di Roberto Vitali
quest’anno ha ricevuto numerosi riconoscimenti dalle varie Guide: 5 Grappoli Bibenda per il Franciacorta Secolo Novo Riserva Dosage Zero 2009; 5 Sfere Sparkle per il Franciacorta Rosé Millesimato 2012; 4 Stelle-Golden Star di Vini Buoni d’Italia per il Franciacorta Secolo Novo Riserva Dosage Zero 2009; Rosa Oro di Viniplus per il Franciacorta Secolo Novo Brut Millesimato 2010. Se il successo di critica è quasi scontato, la novità di questi mesi è che in primavera 2018 inizieranno i lavori per l’ampliamento della cantina. Da una superficie oggi di 1.500 metri quadri si pas-
mento tra i Franciacorta di Loris e i sal-
serà a 5mila di cantina sotterranea e altri
moni messi a disposizione da Gianpao-
vviata l’attività nel 1909 dal bi-
1.800 al piano terra. «Spero sia tutto
lo Ghilardotti, chef e amministratore di
snonno dell’attuale titolare, Loris
pronto nel 2019, per celebrare degna-
Foodlab srl, che ha sede a Polesine Zi-
Biatta, l’ho vista crescere con
mente i 110 anni dell’azienda», afferma
bello (Pr), leader in Italia nella lavorazio-
idee e azioni concrete da quando, nel
Loris con giusto entusiasmo. Altro re-
ne e fornitura di ogni tipologia di salmo-
1986, ho cominciato a interessarmi di
cord di Biatta è che il 22% della produ-
ne. Sono quattro i Franciacorta Le Mar-
enologia. Oggi, arrivata alla quinta ge-
zione prende le vie del mondo.
chesine che si sono aggiudicati gli idea-
A
nerazione (con Andrea e Alice, figli di
Eleganza, finezza e bevibilità carat-
li abbinamenti con il salmone: Satèn
Loris), è una delle più importanti realtà
terizzano tutti i Franciacorta de Le Mar-
Docg Millesimato 2013 abbinato al car-
vitivinicole del comprensorio, con una
chesine. La dimostrazione si è avuta con
paccio di salmone selvaggio d’Alaska
produzione di oltre 500mila bottiglie di
l’incontro novembrino aperto a esperti e
Sockeye; Brut Blanc de Noir Docg Mille-
diverse
giornalisti del settore per un abbina-
simato 2013 gustato con sashimi di sal-
tipologie.
L’azienda
anche
mone affumicato norvegese; Brut Secolo Novo Docg Millesimato 2010 perfetto con salmone norvegese marinato alle erbe, con gocce di senape in grani; Franciacorta Dosage Zero Secolo Novo Riserva 2008 abbinato alla tartare di salmone Sockeye leggermente affumicata, con avocado, crumble di cereali e pesto liquido. B cod 53145
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dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
129
Vino
Il duo di designer Luftwerk - Petra Bachmaier e Sean Gallero - insieme a Hervé Deschamps, Chef de Caves Perrier-Jouët (foto scattata da Emma Le Doyen presso la Maison Belle Epoque di Epernay)
Perrier-Jouët incontra Luftwerk Omaggio all’arte contemporanea
Perrier-Jouët prosegue la partnership, attiva dal 2012, con “DesignMiami/”. A dicembre un nuovo emozionante capitolo di questa lunga collaborazione: un’installazione digitale opera di Luftwerk, duo di artisti di Chicago
L
130
uftwerk è una collaborazione arti-
in luoghi simbolici come la Robie Hou-
champagne è molto di più che aprire
stica tra Petra Bachmaier e Sean
se e la Fallingwater di Frank Lloyd
una bottiglia. È un lungo processo che
Gallero, artisti che utilizzano luci e
Wright e la storica Farnsworth House di
richiede sia la luce del sole che l’oscu-
colori per ridefinire e ridisegnare am-
Mies van der Rohe - avranno un’eco
rità. Per questo motivo, abbiamo voluto
bienti familiari e conosciuti in una veste
anche nell’Eden by Perrier-Jouët. Il la-
portare i visitatori in un viaggio, per rive-
del
L’ispirazione
voro di Luftwerk sottolinea il cambia-
lare le strutture nascoste che portano la
dell’opera nasce dal legame della Mai-
mento naturale della luce, esplorando
bellezza in un flusso di luci colorate».
son con l’Art Nouveau e crea una stra-
la sua relazione dinamica con il colore
ordinaria reinterpretazione della filoso-
e con la percezione.
tutto
inaspettata.
Il risultato sono tre reinterpretazioni contemporanee e audaci dello storico
fia dell’Eden by Perrier-Jouët. Una me-
«Quando abbiamo conosciuto la
legame della Maison con l’Art Nouveau,
ravigliosa bolla che avvolge e cattura,
Maison Perrier-Jouët - spiegano gli arti-
esposte in luoghi chiave di Miami: Desi-
reinventando il concetto della natura
sti - siamo stati immediatamente affa-
gnMiami/, l’Eden by Perrier-Jouët e l’a-
nell’era digitale.
scinati dalla lunga tradizione Art Nou-
eroporto Internazionale di Miami.
Fin dal 2007, anno della nascita del
veau rappresentata dall’iconico ane-
B cod 53120
duo, Luftwerk ha creato numerose ope-
mone di Emile Gallé. È un simbolo del
re d’arte, confrontandosi con i più iconi-
legame di Perrier-Jouët con la natura,
ci capolavori di architettura. I loro pro-
che continua a vivere nell’esperienza
getti del passato - tra cui le installazioni
dell’Eden by Perrier-Jouët. Creare uno
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
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dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
131
L’importanza di chiamarsi
A
132
Pommery
ll’insegna del gusto e del lusso
La partnership con il Concorso
Champagne tra cui eccelle le Cuvée
si chiude il 2017, con i numerosi
d’Eleganza Villa d’Este patrocinato da
Louise anche nelle versioni Nature e
successi che il brand Pommery
BMW Group è stato il momento più si-
Rosé. Nasce così con la grande cuci-
ha ottenuto anche quest’anno, in un
gnificativo per la celebrazione del vero
na un legame fortemente sostenuto
continuo crescendo che conferma l’al-
lusso. Nei più prestigiosi alberghi e
dall’amministratore delegato Vranken-
tissima qualità dei suoi Champagne.
resort italiani le caldissime temperatu-
Pommery Italia, Mimma Posca, che ha
Durante il famoso Carnevale di Vene-
re estive sono state confortate ancora
concluso importanti partnership con la
zia, Brut Apanage e Grand Cru Royal
una volta da bicchieri colmi di ghiaccio,
ristorazione d’eccellenza: Associazio-
Millésimé 2006 hanno accompagnato
riempiti con Royal Blue Sky. Per lavoro
ne Le Soste, Associazione Jre e Relais
il Ballo del Doge nella sontuosa cena,
o per vacanza, all’emozione del viag-
& Châteaux. Con la stessa passione,
ricercata interpretazione dei ricchi
gio si aggiunge oggi il concetto del
Mimma Posca privilegia l’arte nelle sue
pranzi nobiliari del XVII secolo, per la-
“bien vivre”, merito degli Champagne
esaltanti espressioni, tra cui un con-
sciare il gran finale a Royal Blue Sky,
Pommery presenti al Ristorante Atti-
certo diretto da Placido Domingo al
con il compito di accompagnare gli
mi by Heinz Beck presso il Terminal 3
Teatro Alla Scala e una presenza alla
ospiti fino alle prime luci dell’alba. Con
dell’Aeroporto di Fiumicino, al Miche-
Pinacoteca Ambrosiana. Proprio per
quest’ultimo Champagne, o per meglio
langelo dell’Aeroporto di Linate (Mi) e
questa predilezione è stato creato lo
dire con questo nuovissimo modo di
ad Orio al Serio (Bg) nel Bicook Bistrot
Showroom Experience Pommery che
brindare, nei più prestigiosi circoli di
firmato Cerea.
ospita vernissage e anteprime editoria-
golf la primavera ha accolto la 4ª edi-
Ma il grande amore di Pommery è
zione della Pommery Golf Cup: dallo
stato e rimane la tavola. Se ogni chef
Sheraton Parco de’ Medici Rome al
merita l’esaltazione della propria crea-
Donna Fugata Golf Resort & Spa di Ra-
tività rivolta a soddisfare i più esigenti
gusa, quindi al Circolo Golf Villa d’Este
palati, Pommery con uguale finalità
e infine al Circolo di Rapallo.
propone una ricca scelta di prestigiosi
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
li, all’insegna della cultura e dell’art de bien vivre. B cod 53050 Vranken-Pommery Italia piazza Pio XI, 5 - 20123 Milano Tel 02 878806 www.vrankenpommery.com
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dicembre / gennaio 2018 ¡ Italia a Tavola
133
Vino
Dopo la collaborazione con i cuochi, Berlucchi ha intrapreso un confronto costruttivo con i sommelier Jre, creando un Franciacorta Extra Brut Riserva 2008 che potrà essere degustato solo nei ristoranti dell’associazione
Berlucchi crea una cuvée per Jre gement è stata aggiunta una moderata
sola partnership, ma un vero e proprio
quantità di sciroppo di dosaggio (4
progetto arrivato oggi al quarto atto. Un
una
grammi per litro) in modo da enfatizzare
plauso ai sommelier, è molto difficile va-
Cuvée creata in esclusiva da
la personalità fresca e vibrante del vino.
lutare l’evoluzione nel medio termine di
Berlucchi per l’Associazione Jeu-
«Sono contenta che questo matri-
Riserve Franciacorta appena dégorgia-
nes Restaurateurs. Siamo giunti alla
monio continui e diventi sempre più soli-
te: loro invece hanno dato una grande
quarta tappa del percorso che sta unen-
do - ha detto Cristina Ziliani di Berlucchi
prova».
do in un sodalizio di gusto la casa vitivini-
- siamo fieri di questa selezione che sa
Il vino ha dimostrato di essere un ot-
cola franciacortina e l’associazione che
regalare la giusta acidità, molta eleganza
timo compagno di viaggio a tutto pasto.
difende la cultura del cibo italiano.
e note fresche al palato». «Come spesso
La prova del fuoco, pienamente supera-
N° 4 è stato selezionato la scorsa pri-
accade per le cose belle, questo proget-
ta, è stata l’abbinamento con i piatti di
mavera a Palazzo Lana Berlucchi, quan-
to nasce per caso - ha sottolineato Ales-
Daniel Canzian, chef patron del Ristoran-
do una rappresentanza dei sommelier
sandro Ramagini, marketing manager di
te Daniel di Milano. La Cuvée N° 4 Riser-
Jre ha degustato con Luca Marchini, pre-
Berlucchi - nel 2011 conoscemmo una
va 2008 è stato abbinata all’Uovo al va-
sidente dell’associazione, e Arturo Zilia-
delegazione Jre guidata da Emanuele
pore con uova di trota e scalogno, al ri-
ni, enologo e amministratore delegato
Scarello, che rimase affascinato dai no-
sotto Exponenziale, creato occasione di
Berlucchi, nove differenti Riserve. La
stri vini. Siamo felici che, da quell’incon-
Expo Milano 2015 e alla Guancetta di vi-
Cuvée “su misura” frutto della collabora-
tro, siano nate già 4 limited edition. Ci
tello all’olio in “versione Matisse”. Tocco
zione è un Franciacorta Riserva da uve
auguriamo che questa bella collabora-
finale per chiudere in dolcezza il Panet-
Chardonnay (58%) e Pinot Nero (42%)
zione possa continuare a lungo».
tone monoporzione con riso e salsa pro-
di Annalisa Cavaleri
C
134
inquemila
bottiglie
per
della vendemmia 2008 provenienti da
«Cuvée Jre N° 4 rappresenta la mas-
vigneti di proprietà a Borgonato. I vini
sima espressione della capacità di chi fa
base sono stati affinati sia in acciaio che
vino e di chi lo presenta - ha detto Luca
in barrique, con parziale malolattica, per
Marchini, presidente Jre - siamo felici
conferire consistenza e rotondità. Dopo
che il rapporto con Berlucchi si stia sem-
un riposo di 96 mesi sui lieviti, al dégor-
pre più consolidando: questa non è una
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
fumata allo zafferano “Omaggio a Milano”.
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Guido Berlucchi piazza Duranti 4, 25040 Borgonato di Corte Franca (Bs) - Tel 030 984381 www.berlucchi.it
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Vino
I passiti di Baccellieri mettono d'accordo Mantonico e Greco di Bianco applauditi Autunno di premi per Mariolina Baccellieri, produttrice proprietaria dell'Azienda agricola Baccellieri sul litorale del basso Ionio reggino, a Bianco. Incetta di premi con i suoi Mantonico e Greco di Bianco passiti 2013 zione di famiglia proponendo in chiave moderna, certificata biologica, vini dai sentori unici, assolutamente identitari del territorio, destinati ad amanti e cultori del vino. «Provo soddisfazione e grande emozione per questi risultati - commenta Mariolina Baccellieri - che significano un riconoscimento vero all'impegno e alla passione che mettiamo nel nostro lavoro. Ognuno dei nostri vini respira con noi le brezze del mare e la forza della terra, non sempre generosa, bensì a volte aspra e difficile. Ma con amore e tenacia arrivano risultati, sapori, sentori e premi». B cod 53243 di Andrea Radic
«D
136
labrese, dal Seminario permanete Luigi Veronelli alla guida Vitae dell'Asso-
opo il Sole nella scorsa
ciazione italiana sommelier, dai Vini
edizione
l'annata
Buoni d'Italia del Toruring, alla Top
2012, con il 2013 il Greco
per
Hundred di Marco Gatti e Paolo Mas-
di Bianco si conferma vino di carattere
sobrio, al Concorso enologico Sele-
intrigante e merita di entrare nel gotha
zione del Sindaco. Ciascuno di questi
dei vini dolci italiani; appena un passo
autorevoli soggetti ha scelto uno dei
indietro si piazza il Mantonico Passito,
due passiti del 2013 giunti ad un livello
ma anche il rosato Violet colpisce per
davvero alto.
la sua originale espressività. I vini di
Sulle coste ioniche, l'azienda agri-
Mariolina Baccellieri non saranno tutti
cola Baccellieri coltiva da secoli vitigni
belletto e precisione, però hanno per-
autoctoni quali il Nerello, il Mantonico
sonalita da vendere». Così Marco Ma-
e il Greco bianco di Bianco. Vigneti a
gnoli descrive i vini di Mariolina Bac-
livello del mare, baciati dal sole e ac-
cellieri.
carezzati dalla brezza marina. Terreni
E lei li ha messi d'accordo tutti,
calcarei, marne bianche ricche di mi-
energica ed elegante nobildonna ca-
nerali. L’azienda continua l’antica tradi-
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Guido Berlucchi piazza Duranti 4, 25040 Borgonato di Corte Franca (Bs) - Tel 030 984381 www.berlucchi.it
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Vino
Sessantanni Trent'anni di Vignaioli Trentini Design moderno Artigiani del vino e fil rouge il territorio per un vino ricco di storia
Artigianalità, territorio, qualità e sostenibilità sono i valori che per il presidente Lorenzo Cesconi caratterizzano il Consorzio vignaioli del Trentino che ha festeggiato i primi 30 anni con degustazioni e una mostra di Alberto Lupini
cabruna a Trento dove i produttori si
de Cles che ospitava l'incontro a Mez-
sono divisi in modo assolutamente ori-
na tre giorni che ha coinvolto
zolombardo; Vino santo (La magia
ginale per aree tematiche, e non per
produttori, sommelier e appas-
senza tempo del Vino Santo) dove il
stand delle cantine, cosicché tutti fos-
sionati del vino con tre focus
passito per eccellenza ricavato dall'ap-
sero coinvolti anche nel presentare i
particolarmente esemplificativi di cosa
passimento di Nosiola di 8 produttori,
vogliono rappresentare i vignaioli: Me-
anche in questo caso con annate di-
todo Classico (Montagne spumeg-
verse, fino alla sopresa di una del 1977,
gianti) con la degustazione, guidata da
anno in cui il Vino santo si è riorganiz-
Rosaria Benedetti e Roberto Anesi,
zato dopo il declino a cui sembrava
neo Miglior sommelier italiano dell'Ais,
destinato, proposto anche in questo
di 10 elegantissime bollicine di annate
caso dalla cantina ospite Pisoni a Per-
e tipologie diverse, svoltasi nell'azien-
golese-Lasino, ha offerto lo spazio a
da Balter a Rovereto; Teroldego (L'oro
meditazioni e riflessioni di Sandro San-
del Tirolo) con la sorprendente degu-
giorgi (Porthos). «Sono tre vini altamen-
stazione coordinata da Fabio Giave-
te rappresentativi - ha detto Lorenzo
doni, direttore della guida Slow Wine,
Cesconi, presidente del Consorzio Vi-
di 12 bottiglie, diverse per stile e anna-
gnaioli del Trentino - radicati nella no-
ta fino a una del 1987 a cui se ne è poi
stra storia, nella nostra tradizione».
U
aggiunta, fuori programma, una stupe-
138
facente del 1970, proposta da Barone
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
E in più una mostra a Palazzo Roc-
Lorenzo Cesconi
Vino
vini di altre cantine, soci-concorrenti.
Trentino, sembrava fare capo solo ad
raggruppati per tema, presentando le
Oltre 40 aziende, con 130 etichette cir-
aziende private (che non sempre han-
diverse tipologie, varietà e parole chia-
ca, raggruppate come detto per temi:
no vigneti di proprietà) e a cooperative.
ve. Un'organizzazione che è un po'
“Autoctonia”, dove l'attenzione è stata
Nel 2015 ci fu la trasformazione in con-
specchio della filosofia del Consorzio:
sulle varietà autoctone che rappresen-
sorzio, che ad oggi conta circa una
«Mantenere da una parte lo stile della
tano l’unicità del territorio (Nosiola, Te-
sessantina di aziende, i cui obiettivi
singola azienda, quella parte artistica
roldego, Marzemino, Groppello di
sono sintetizzati nel Manifesto (vedi al-
del lavoro di ciascuno che non va as-
Revò…); “Bordò”, dedicato ai tagli bor-
legato) approvato giusto all'inizio di
solutamente omologata. D'altra parte
dolesi e ai monovarietali da Cabernet
quest'anno e dove il valore fondante è
però individuare nella diversità d'e-
e Merlot; “Uno ... e centomila”, dove è
dato dalla difesa delle tipicità, dei viti-
spressione un filo conduttore, quello
stata proposta la “felice disuguaglian-
gni autoctoni e, aspetto che per i vi-
della territorialità. Il terrreno non l'ab-
za” dei vini trentini, per citare Luigi Ve-
gnaioli fa la differenza, dalla lavorazio-
biamo scelto, l'abbiamo ereditato, e
ronelli; “Avere trent’anni”, desk gestito
ne di uve coltivate in prevalenza su
questo condiziona sia il nostro lavoro
dai Vignaioli di nuova generazione; “I
terreni di proprietà. Giusto ciò su cui si
che i nostri prodotti finali».
resistenti” che ha offerto spazio a
è insistito nelle tre degustazioni ricor-
quelle varietà che offrono nuove op-
date.
E se questo incontro è stato occasione per conoscere i Vignaioli del
portunità per una viticoltura sostenibi-
«Questa celebrazione, condivisa
Trentino nelle loro peculiarità, il presi-
le; “Territorio spumeggiante”, un im-
con amici, clienti, ma anche collabora-
dente Cesconi ha voluto ridare un con-
perdibile luogo per testimoniare la
tori - ha detto Cesconi - è stata anche
clusivo equilibrio alla bilancia vitivinico-
lunga tradizione spumantistica che col
un'occasione di riflessione sul percor-
la del territorio ricordando che «noi
TrentoDoc illumina la provincia; “Dulcis
so fatto finora: siamo una realtà in con-
siamo la terza famiglia della regione, la
in fundo”, riservata ai vini dolci e da
tinua crescita. I vignaioli sono dopo
più piccola, forse quella più orientata
meditazione, dal Vino Santo al Mosca-
tutto famiglie in cui è sempre vivo il ri-
alle produzioni territoriali. Ma c'è una
to Rosa.
cambio generazionale, incessante lo
forte volontà di collaborare, non è vero
scambio di contributi tra le aziende,
che le strutture più grandi sono orien-
con un'evoluzione senza fine».
tate a fare un lavoro diverso. Ci sono
Una scelta per festeggiare i 30 anni fatta nello stile dell'associazione, fuori da ogni retorica, puntando sul ter-
Oltre a quello delle degustazioni,
dei fondamenti comuni a tutte le realtà
riorio e senza coinvolgimento di istitu-
Cescon ha voltuto rimarcare anche il
del Trentino, il territorio stesso, e c'è
zioni. La squadra dei Vignaioli trentini
valore della mostra che ha occupato il
tanta volontà di condividerne poten-
riunisce del resto un gruppo di piccoli
pomeriggio e la sera del sabato. I Vi-
zialità e particolarità, trovare delle stra-
e medi produttori a partire dal 1987,
gnaioli si sono presentati non per
tegie per valorizzare il Trentino nella
quando il mondo del vino, anche in
azienda, ma come detto in singoli desk
sua complessità».
B cod 52770
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
139
Vino
Happy birthday Franciacorta, 50 anni Glamour party per celebrare la storia
Lo storico palazzo milanese Residenza Vignale risplendeva di calde tonalità di rosso e risuonava delle note musicali e del tintinnio dei calici con cui ospiti e amici della Franciacorta hanno brindato ai 50 della Doc amici, giornalisti, partner, che durante questi anni ci hanno accompagnato in questo cammino e lo hanno reso possibile». Dopo il discorso di benvenuto di Vittorio Moretti, affiancato dai passati presidenti del Consorzio Franciacorta presenti alla festa - Riccardo Ricci Curbastro, Claudio Faccoli, Ezio Majolini e Maurizio Zanella - e da Franco Ziliani. Le istituzioni rappresentate dagli assessori regionali all'Agricoltura Gianni Fava e alle Attività produttive Mauro Parolini. Tutti i presenti si sono lasciati conquistare dall’atmosfera unica delle sale e dalla raffinata proposta gastronomica curata dai fratelli Cerea, del ristorante tre stelle Michelin Da Vittorio
Vittorio Moretti e Franco Ziliani
L'
140
che, alla consueta prelibatezza dei esclusivo party ha concluso i
come sono i nostri prodotti».
propri finger food ha aggiunto un piz-
festeggiamenti, iniziati a set-
«Sviluppo vitivinicolo, ricerca con-
zico di estro, con la preparazione "live"
tembre, ideati per celebrare
vinta dell’eccellenza, qualità del pro-
di due primi piatti, tra cui i famosissimi
un momento cruciale - era il 1967 - per
dotto, eleganza, raffinatezza, equili-
paccheri.
lo sviluppo della denominazione e l’i-
brio - ha aggiunto Moretti - sono doti
Tutti i presenti con calice alla mano,
nizio di una storia che ancora oggi i
riconosciute dai nostri appassionati.
hanno trascorso una piacevole serata
produttori stanno scrivendo.
All’origine di questo risultato sta la
accompagnati da musica ed intratteni-
«Questo anniversario - dichiara
scelta dei produttori che, fin dagli anni
mento, brindando al raggiungimento
Vittorio Moretti, presidente del Con-
Sessanta, hanno creduto nelle poten-
di questo grande traguardo… ovvia-
sorzio Franciacorta - celebra l’inizio
zialità della Franciacorta e vi hanno
mente con Franciacorta. Tra gli ospiti
della storia del nostro territorio. Una
investito per promuoverne uno svilup-
della serata anche varie star dello
storia dal profondo valore simbolico,
po legato alla terra. Grazie a chi ha in-
showbiz, tra cui Barbara D’Urso, Simo-
l’espressione delle idee e delle sfide
vestito nel futuro del nostro territorio e
na Ventura, Massimo Ambrosini, Fran-
che la nostra gente ha voluto intra-
della sua autentica vocazione. Grazie
cesca Senette, Ludovica Frasca, Cri-
prendere e sviluppare, raggiungendo
a chi ne ha sostenuto questo percorso
stiano Caccamo, Mietta e Lorena Cac-
traguardi importanti e straordinari
a livello istituzionale. Grazie ai tanti
ciatore.
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
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diamondsresorts.com dicembre / gennaio 2018 ¡ Italia a Tavola 141
Vino
BOLLICINE... CHE PASSIONE!
Lo spumante nelle miniere di talco di Piera Genta
L
Lo spumante Brut Eli rosè, 100% Pinot nero, 3mila bottiglie in tutto, riposa
a miniera Paola in Val Germana-
per 30 mesi in un piccolo tunnel lonta-
sca, a 70 km da Torino, è diventa-
no dal circuito turistico, si presenta con
ta una cantina dal microambiente
un piacevole rosa salmone e col perla-
perfetto per la maturazione del vino,
ge fine e persistente. Conquista il naso
per assenza di luce, umidità costante
una bella intensità di frutto, fine ed ele-
al 90% e temperatura invariata tutto
gante dove emerge la rosa canina ed
l’anno. Qui riposa per 30 mesi lo spu-
il ribes. In bocca si presenta secco con
mante Brut Eli rosè, nuovo prodotto di
una piacevole freschezza che conferi-
una piccola azienda nata nel 2010 con
sce al palato una buona persistenza e
vigneti a Campiglione Fenile e Barge, 6
struttura.
ettari in tutto. Quelle della Val Germana-
La gamma di produzione de L’Autin,
sca erano le miniere di talco più grandi
che in piemontese significa piccolo vi-
d'Europa dove si estraeva il “Bianco
gneto, comprende tre vini bianchi: il Pel-
delle Alpi”, una varietà di talco rara e
lengo ottenuto con uve Riesling, il Cupa
pregiatissima usata nell’industria far-
d’or, da Sauvignon blanc e il Verbian,
maceutica, come base per i cosmetici,
da un vitigno autoctono di Bibiana a po-
come additivo per migliorare la qualità
chi chilometri dalla cantina. C’è poi un
della gomma e addirittura nei cibi e nel-
rosato da bacca rossa, il Rubellus: uve
la carta per creare l’effetto patinato. La
nebbiolo, freisa e barbera. I rossi sono il
di Gio da un’autoctona Malvasia mosca-
miniera Paola ha cessato la produzione
Finisidum, ottenuto da uve a bacca ros-
ta. Per completare la gamma l’azienda
nel 1995 e dal 1998 è stata convertita
sa di diverse tipologie, El Merlu ottenuto
ha presentato l’anno scorso l’Eli Brut,
in ecomuseo. L’estrazione del talco pro-
da uve Barbera e il Gemma Vitis da Bo-
spumante metodo classico a base di Pi-
segue ancora nelle miniere più a valle.
narda. Un passito straordinario, il Passi
not nero e Chardonnay. B cod 52653
Cristal Vinothèque, 20 anni di evoluzione
P
142
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
ochissime bottiglie, cuvée rico-
rità, i vini preservano purezza e sponta-
noscibili per le loro etichette,
neità. Lécaillon ha individuato nel 1995
brunite con particolari dorati per
il giusto millesimo per celebrare l’av-
il Cristal Brut e con particolari bronzei
ventura straordinaria di alcune bottiglie,
per il Cristal Rosé. Sono le bottiglie della
conservate per più di 20 anni nelle can-
selezione Vinothèque. Casa Roederer
tine della maison, che presentano equi-
custodisce nelle proprie cantine alcune
librio perfetto, complessità e armonia.
bottiglie di Cristal da sottoporre all’in-
Cristal Vinothèque è disponibile in
fluenza del tempo. Così sotto l’occhio
quantità molto limitate e solo in alcuni
esperto di Jean-Baptiste Lécaillon, lo
Paesi. Gli Champagne Louis Roede-
chef de cave, le bottiglie della Cristal Vi-
rer in Italia sono distribuiti da Sagna di
nothèque invecchiano evolvendo verso
Revigliasco Torinese. Per informazioni:
la maturità. Al fresco e nella totale oscu-
www.louis-roederer.com B cod 53220
Vino UN AUTOCTONO AL MESE
Ortrugo, vitigno bianco tipico dell’Oltrepò di Piera Genta Appartenente alla tradizione piacentina, l’Ortrugo è un vitigno a bacca bianca presente sul territorio fin
DÉJÀ BU
dall’epoca pre-cristiana. Le prime
Al ristorante Dal Pescatore
menzioni risalgono al 1818 quando viene citato con l’espressione “altruga”. Il nome in dialetto significa “altra uva”, indicando un vitigno più che altro utilizzato come uva da taglio con la Malvasia di Candia. Con questo
la zucca incontra il Verdicchio
L
a festa di Halloween è ormai lonta-
silenziosa, calata nel
na, ma ciò che è vivo ancora oggi
rito che qui si officia
è il ricordo di una degustazione
quotidianamente dalla
presso Dal Pescatore di Canneto sull’O-
fine degli anni Venti. A
glio (Mn), dove protagonista è stata la
precedere e a seguire
zucca americana con vini d’eccellenza. L’occasione di festa è un compleanno
altri classici inossidabili di Guido Ricciarelli come Lumache Petit Gris della pianura
mincia ad essere vinificato in purezza
a cifra tonda nella Casa tristellata della
con porcini, salsa di erbe aromatiche e
divenendo in breve tempo il bianco
famiglia Santini. Il menu pensato per
aglio dolce, Coscette di rana gratinate
più diffuso nel territorio piacentino.
l’occasione rappresenta un percorso
alle erbe fini, Petto di faraona rosato
Nel 2010 la creazione di una Doc
nei piatti iconici del locale, compresi
con cipollotto candito e salsa Apicius,
che ne contempla tre tipologie: fer-
i mitici Tortelli di zucca. Signature-
Torta di amaretti.
mo, frizzante e spumante. È coltivato
dish da sempre per Nadia Santini
quasi esclusivamente nel territorio
(affiancata con devozione dal figlio
dotto dalle pregevoli bollicine fran-
della provincia di Piacenza ed ha una
Giovanni), mantengono nel tempo
ciacortine di Barone Pizzini e svi-
discreta diffusione nell’Oltrepò Pave-
la loro inimitabilità fatta di gesti
luppatosi nella profondità di varie
se, nei comuni ai confini con l’Emilia.
sapienti, di equilibri millimetrici
annate del Verdicchio Castelli di
Nella versione spumante e frizzante
(amaretto, mostarda di frutta
Jesi Classico Riserva San Paolo
si presenta di colore giallo paglieri-
senapata, noce moscata, chio-
Pievalta (la collegata enclave
no chiaro con note verdognole, di
di di garofano, cannella, chissà
marchigiana). 2015 in bella evi-
facile beva, accattivante, con sentori
cos’altro oltre la zucca), la pasta
denza, pieno e saporito, sem-
freschi e fragranti, sostenuto da una
tirata a regola d’arte e chiusa
pre tra i migliori della tipologia
a caramella con il suo ripie-
e di sicura prospettiva. Come
no, il contrappunto del velo di
dimostra il tonico 2010, in pie-
burro e Parmigiano Reggiano.
na curva ascendente, solido e
Antonio Santini si gode la sala
sfaccettato. B cod 53409
nome compare nel Bollettino Ampelografico del Ministero dell’Agricoltura (1881). L’odierna dizione Ortrugo è utilizzata per la prima volta dal professor Toni (1927) sulle pagine della rivista “Italia Agricola”. Solo a partire dagli anni Settanta co-
discreta acidità. La tipologia ferma evidenzia una buona base alcolica e una bilanciata sapidità e freschezza.
B cod 52944
Un viaggio nella memoria intro-
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
143
Vino
Enoturismo, quando il vino è ambasciatore del territorio I dati a disposizione ci dicono che in Italia sono diversi i milioni di persone che si sono dedicate e si dedicheranno al piacere dell’enoturismo. Ed è un “popolo” destinato a crescere
I
144
l Belpaese ormai da decenni è fre-
come la nostra creatività, non possono
plicemente il classico
quentato da molti stranieri che ven-
e non devono temere i nuovi mercati
consumatore, vuole
gono in Italia attirati dal sole, dal
emergenti, primo fra tutti quello asiati-
riscoprire sapori tra-
mare e dal patrimonio artistico, sco-
co. Anche la nostra ristorazione è quin-
dizionali, sapori che
prendo fra le tante nostre ricchezze
di chiamata ad affrontare a viso aperto
hanno fatto la felicità
anche uno stile di vita completamente
questa splendida competizione.
di chi evita i fast food.
di Enrico Rota
diverso dal loro e le squisitezze della
I tour enogastronomici in Italia sono
nostra cucina e dell’enogastronomia.
tanti quanti le peculiarità dei territori che
l’invenzione del termine “terroir” (ter-
Proprio grazie al semplice fatto che la
ne fanno parte, visto l’enorme patrimo-
mine con cui si definisce quell’insieme
nostra cucina esige - per fortuna - vini
nio di vitigni che offre la nostra terra e
di fattori che vanno dall’ambiente alle
italiani, negli ultimi anni si parla molto di
di prodotti tipici regionali. Si tratta di un
tecniche di coltivazione, sino alla pro-
“enoturismo”. In questo caso è il territo-
giro d’affari importante di ben 36,715
tezione delle denominazioni d’origine).
rio che fa la promozione ed ecco che il
miliardi di euro quello portato dagli stra-
Noi dobbiamo fin da subito amplificare
vino, diventa ambasciatore del territorio
nieri in Italia, secondo i dati riportati lo
questo concetto per interpretare al me-
stesso.
I francesi vantano
scorso aprile a Firenze in occasione del
glio il nostro futuro legato al mondo del
Vorrei evidenziare che mai come in
Premio Italia a Tavola. Ancora oggi però
vino italiano e in particolare al vino del
questo momento l’apertura globale e
troppe volte, se entriamo in un locale,
territorio quale suo ambasciatore d’ec-
totale del mercato porta a nuove sfide
sia da turisti che da abituali frequenta-
cellenza, esasperando se è possibile
che, se ne saremo capaci, rappresen-
tori, e proviamo a chiedere un vino del
le innumerevoli tipicità a disposizione
teranno delle grandi opportunità da co-
territorio, ci viene proposta un’alterna-
senza confidare troppo nel caso e nella
gliere. La tipicità dei nostri prodotti, così
tiva, un ripiego. L’enoturista o più sem-
fortuna. B cod 52916
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Vino
LA SEDUZIONE DELL’ETICHETTA
“La Fine del Mondo”, un vino ispirato alle profezie dei Maya di Piera Genta
C
reggianti. Subito la decisione di tenere separata una selezione di sole uve provenienti dai ceppi più antichi,
on favorevoli condizioni climatiche e di lavora-
alcuni dei quali impiantati sin dal 1926, e di provare ad
zione, l’apice del periodo evolutivo è coinciso
avere verso di loro una “cura particolare”, ignorando
con il 2012. Il vino avrebbe rappresentato la
in parte la tecnologia.
fine del mondo... oppure un nuovo inizio. In etichetta
La Fine del Mondo rimane un vino sperimentale
una nebulosa che ricorda l’Occhio di Dio e gli strati
che viene vinificato solo in annate perfette. Ad oggi
gassosi che creano dei giochi di colori per ricordare
solo due millesimi, il 2007 e il 2011, per una piccola
scherzosamente la profezia della fine del mondo indi-
produzione di 300 litri, suddivisi in Magnum e Jero-
cata dal calendario Maya nel 21 dicembre 2012, anno
boam sigillati con ceralacca. Una Barbera che colpi-
in cui questa Barbera superiore dei Colli Tortonesi,
sce per la sua concentrazione, la pienezza in bocca,
prodotta dalla Cascina I Carpini, è stata imbottigliata
l’equilibrio e la potenza. 15,5% gradi alcol. Al naso
dopo ben 5 anni di affinamento in botte di rovere.
emozionante ricchezza di frutta macerata in alcol, suc-
L’idea nasce in occasione della vendemmia 2007,
cessivamente note di incenso e bacche di ginepro.
del tutto particolare, dove le vigne vecchie hanno
Avvolgente, succosa. Bella acidità, tannino perfetto.
prodotto grappoli di incredibile vigoria, quasi lussu-
B cod 52948
BEN...BEVUTI AL SUD
Lavì Grillo e Nero d’Avola Colomba Bianca
È
il più grande produttore di vini
na con 7.500 ha e 2.480 soci, uno squa-
Il Grillo ha colore
biologici certificati: 11 milioni di litri,
drone di 8 enologi più 3 consulenti di
paglierino con carbo-
la più grande cooperativa sicilia-
chiara fama, 5 cantine, la certificazione
natica lunghissima e
VeganOk, ma specialmente un’azienda
fine. Al naso fini note
che dà reddito ad un enorme territorio
floreali, di pane fre-
realizzando vini di grande qualità e piacevolezza. Sei le linee commerciali dei
sco, mandorla tostata, di Gianni Paternò pompelmo. Al palato è
vini, e avvicinandosi le feste di fine anno
coinvolgente, abbastanza secco, di buo-
degustiamo in parallelo i 2 spumanti Doc
na struttura, spiccata mineralità. Il Nero
Sicilia biologici: Lavì Grillo e Lavì Nero
d’Avola ha colore rosa ramato, bollicine
d’Avola rosé, entrambi extra dry.
fini, evanescenti. Sentori di mandorla fre-
Provengono dai vigneti a quote più
sca su un sottofondo di frutta rossa; in
alte, vendemmiati precocemente. In
bocca è ancor meglio: intenso, fresco,
cantina diraspatura, pressa soffice, vinifi-
sapido, equilibratamente acido, di ottima
cazione in bianco, alla fine della fermen-
armonia, ampia struttura. Il primo ottimo
tazione e di un riposo in vasca il vino va
da aperitivo e per piatti a base di pesce,
in autoclave con l’aggiunta dei lieviti per
il secondo da tutto pasto se a base di
la presa di spuma.
carne o di pesce azzurro. B cod 53400
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
145
Birra La Michelada o cerveza preparada è una bevanda alcolica messicana, fatta con birra, succo di lime a spezie, salse, peperoncino, succo di pomodoro o Clamato
La birra nel bere miscelato Il mondo brassicolo, così come quello dei cocktail, è così variopinto e maturo che entrambi potrebbero essere pronti a sdoganare il concetto (e forse l’esistenza) di “beer mixology” e dei “cocktail birrari”
P
robabilmente i puristi del “pane
a Biella, vincitore dell’ultima Beefeater
sapori. Personalmente
liquido” avranno già interrotto la
competition MixLdn, che gli ha permesso
trovo interessante spe-
lettura di questo articolo, ma per-
di disputare la finale mondiale a Londra.
rimentare nuove ricet-
ché non spaziare e approfondire laddo-
Un tuo parere sull’utilizzo della bir-
te utilizzando la birra,
ve il campo è fertile? Come vedremo in
146
ra in miscelazione.
cercando di trovare il
seguito, qualcosa è già in essere in que-
Fulvio Piccinino: Positivo. La birra
sto senso, la “beer mixology” sembra
può essere una base importante, viste
giusto equilibrio con gli di Giovanni Angelucci altri ingredienti. È una
essere qualcosa di sensato ma ammes-
anche le recenti aromatizzazioni. I puristi
bella sfida e si possono ottenere ottimi
so che sia praticata da chi ha sul serio
sono interdetti ma ormai Radler (cocktail
risultati.
le competenze necessarie. Esperimenti
di moderato tenore alcolico, realizzato
sono stati già compiuti? Pare proprio di
miscelando birra e una bibita analcolica)
sì, così come si evince dai personaggi di
e combinazioni aromatiche sono realtà
FP: In Italia in passato si facevano
rilievo che abbiamo intervistato.
che hanno preso piede tra i consumatori.
cocktail improponibili come il “sommer-
Fulvio Piccinino è ideatore e redat-
Stefano Armiento: Già da alcuni
gibile” e le varie “lanterne” verdi e rosse.
tore del sito di cultura del bere Sapere-
anni nel mondo della miscelazione si è
Ma con questi facevano la fortuna alcuni
bere.com, mentre Stefano Armiento è
iniziato a introdurre la birra come ingre-
pub che si connotavano per questa pro-
bartender e proprietario del KioskoStiss
diente nei cocktail alla ricerca di nuovi
posta, un po’ come i locali che diventano
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Prenderà mai seriamente piede in Italia?
Birra famosi per qualche miscela o intruglio
lino, lo spazio dedicato alla birra sia in
esclusivo. Le cito solo per dovere di cro-
continua crescita.
naca, ma in realtà che io sappia nessuna
SA: All’estero sono quasi sempre
multinazionale ha mai fatto un tentativo
leggermente più avanti di noi lanciando
serio di lanciare la miscelazione con la
le mode che poi noi andremo a seguire.
birra. Se si vuole lanciare una moda sono
Così anche per la birra, che vedevo uti-
necessari i budget promozionali e solo le
lizzare già parecchi anni fa in occasione
multinazionali ne dispongono.
di viaggi fatti nel Regno Unito.
SA: Penso che il mondo del barten-
Possiamo attestare a qualcuno di
ding italiano stia facendo un ottimo la-
esserne stato il “precursore” o almeno
voro in merito, mi è capitato più volte di
il primo a tentare?
andare a trovare colleghi e vedere con
FP: Direi di no. So che Agostino Per-
piacere che all’interno delle loro drink list
rone fece una birra con bitter Campari
è presente un cocktail contenente birra
che divenne il cocktail ufficiale del locale
che ottiene una risposta positiva anche
in cui lavorava a Londra. Era una sorta di
da parte della clientela, anche se per
ripicca ai francesi che servivano il loro
avere il meritato successo la birra dovrà
sopra citato Picon, però non ricordo se
attendere ancora un po’ di tempo.
il motivo fosse la sconfitta ai mondiali di
75 ml di Birra 2 Sorelle, 6 gocce di Bo-
calcio o altro.
ker’s bitter, crusta di sale Maldon e sale
E all’estero come sta andando?
Stefano Armiento
nero delle Hawaii.
FP: Non conosco la tendenza inter-
SA: Come già detto prima, in riferi-
nazionale con precisione. In Francia si
mento al Regno Unito penso che i bar-
beve la birra con l’amaro dedicato Pi-
tender della capitale inglese potrebbero
con, in Olanda abbinano il Jenever con
essere stati, insieme ai colleghi statuni-
FP: Come base, essendo composta
la birra e in Germania viene usato lo
tensi, in un certo senso i pionieri dell’uti-
da acqua non può essere né coadiuvan-
Steinhäger (liquore al ginepro). Finora,
lizzo della birra in miscelazione.
te né correttore. Dev’essere abbinata
però, nei vari convegni internazionali a
Tu te ne sei mai occupato?
a frutta, tenendo da esempio le belghe
cui partecipo non ho ancora percepito
FP: Sì, avendo studiato la miscela-
Kriek e Pecheresse. Quindi pensando
la nascita di una tendenza nonostante,
zione futurista ho trovato alcune miscele
alla polibibita di Germana Colombo con
specialmente all’evento Convent di Ber-
storiche come il Black Velvet. Ho trova-
birra e succo di more o ad amari con
Fulvio Piccinino
to anche una ricetta di un corroborante
sentori agrumati.
In che modo dev’essere usata la birra in miscelazione?
ottenuto con birra calda, miele e polpa
SA: Si può pensare all’utilizzo del-
di mele grattugiata. Pur sostenendo che
la birra in sostituzione di un sodato che
aromatizzazioni e cocktail possono es-
può essere sia una bibita sia un vino con
sere un buon veicolo per vendere birra,
le bollicine, anche se questa non è per
non ho mai creato un cocktail. Ho col-
niente una regola matematica, bisogna
laborato al recupero storico dell’amaro
sperimentare e trovare la propria dire-
Toccasana con il quale il barman Stefano
zione.
Armiento ha fatto poi un cocktail utiliz-
E quali birre tra le tantissime?
zando la birra.
FP: Eviterei le birre troppo luppolate
SA: Sì, me ne sono già occupato e
con sentori erbacei in quanto molto con-
nell’ultima drink list del mio locale ho in-
notate, come Pils o Ipa. Direi Weisse con
serito un cocktail proprio con la birra ot-
tendenza dolce o le classiche Lager.
tenendo un ottimo riscontro da parte dei
SA: A me personalmente piace mol-
miei ospiti. Il drink in questione si chiama
to miscelare le birre belghe, che con i
“Tocca Meet Beer”. La ricetta è la se-
loro aromi intensi, carichi di note fruttate
guente: 15 ml di spremuta di pompelmo
e speziate si amalgamano ai sapori erba-
rosa, 30 ml di liquore Toccasana Negro,
cei degli amari e liquori. B cod 52991
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
147
Birra
Birra Morena Unica
Grande birra, grande festa
L’azienda lucana ha progettato e realizzato una magnum unica nel suo genere: nel gusto, nel design, nel packaging e nel label. Questa unicità è stata subito avallata dai più prestigiosi premi internazionali
N
egli Stati Uniti d’America ad Ox-
gradevole profumo di bosco ed un gusto “uni-
ford, nell’Ohio, nella patria delle
co”, vellutato, molto particolare, amabile e in-
Craft Beer, agli US Open Beer
confondibile.
Championship 2017, dove hanno parteci-
Birra rossa, tendente all’ambrato, rifermen-
pato oltre 6mila marchi di birra prove-
tata in bottiglia nel formato magnum di 1,5 litri,
nienti da tutto il mondo, Birra Morena
con un grado alcolico dell’8%, è confezionata
Unica si è aggiudicata la medaglia
in un prezioso cofanetto in legno di abete na-
d’argento nella categoria Herb
turale. Una birra speciale, per eventi speciali,
and Spice Beer. All’International Beer Challenge 2017 di Londra
Questa birra, e soprattutto i riconoscimenti
Birra Morena Unica ha ricevu-
che le sono stati conferiti in tutto il mondo,
to altre due medaglie: una
sono il frutto di una politica aziendale ben pre-
per il gusto e l’altra per il
cisa, una svolta radicale nel processo produtti-
packaging e il label. Infine,
vo per puntare tutto sull’altissima qualità. Per la
sempre a Londra, ai World
ricerca, ingenti sono stati gli investimenti finan-
Beer Awards 2017, ha ri-
ziari finalizzati a creare birre uniche e irripetibi-
cevuto altre due meda-
li ed anche per selezionare e formare perso-
glie: una per il gusto e
nale altamente qualificato.
l’altra per il design. Un successo clamoroso.
Una vittoria dell’Italia, del suo Made in Italy e, naturalmente, di Birra Morena. Il cui succes-
Nomen omen, la locu-
so è la sintesi di un lavoro di squadra e di una
zione latina che significa
terra - la regione Lucania - di forti tradizioni e di
sostanzialmente
una storia gloriosa con eccellenze invidiate da
“di
nome e di fatto”, calza
tutto il mondo, Birra Morena inclusa.
perfettamente con il nome
Birra Morena Unica risulta così essere il
della birra “Unica”. Birra
prodotto migliore per festeggiare le grandi ri-
Morena Unica è prodotta
correnze, per impreziosire i momenti speciali
con malti speciali, farine di
della vita e per gustare insieme agli amici una
castagne ed è caratterizza-
birra di una qualità unica ed irripetibile.
ta da numerose e particola-
B cod 53138
ri spezie selezionate accuratamente tra le migliori qualità che ne conferiscono un
148
in una confezione altrettanto speciale.
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Birra
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149
BarItalia, settembre 2017
Lucano, un anno di dolci novità A fine 2017 il Gruppo Lucano, tra i più importanti brand nel settore spirits, può vantare un anno pieno di incontri, novità, iniziative e successi, culminato in un Natale gustosamente ricco di prodotti “limited edition”
S
150
ettembre è sta-
Sorrentina. È lombarda la vincitrice del
l’aroma e la freschezza dei cocktail Lu-
to, sicuramente, il
soggiorno di due notti per due persone
cano in una pratica bottiglia take-away
mese più denso
con trattamento b&b, nella splendida
creata ad hoc insieme agli organizzatori
di progetti ed eventi. Il 10
Sorrento, in una delle meravigliose suite
della fiera. L’etichetta più utilizzata è stata
settembre si è concluso
del relais Don Alfonso 1890.
quella del famoso Amaro Lucano inven-
“Vinci la magia di Sor-
Il 25 e 26 settembre a Bari, invece,
tato nel 1894 dal Cavalier Pasquale Vena
rento”, il “magico” con-
all’interno della Fiera del Levante, Luca-
e da allora prodotto negli stessi luoghi e
corso che ha permesso,
no ha partecipato all’attesissima finale di
con la stessa ricetta da un’azienda che
a chi acquistava una
“BarItalia”, la manifestazione dedicata al
ha raggiunto la fama mondiale facendo-
bottiglia di Limoncetta di
mondo del bartending. Per il Gruppo di
lo conoscere nei locali da New York a Shanghai.
Sorrento o di Limoncet-
Pisticci (Mt), partner della manifestazio-
ta Crema, di ricevere in
ne fin dalla prima edizione, le occasioni
Ad ottobre Lucano ha partecipato
omaggio 1 dei 10mila bic-
per distinguersi non sono mancate, dai
per la terza volta al “BCB - Bar Convent
chierini da limoncello in
salotti dedicati all’incontro con gli opera-
Berlin”. Uno stand diviso in tre aree ben
ceramica dipinti a mano
tori, alle taste session, ai workshop bar
distinte, per dare il giusto risalto ai tre
dal rinomato laborato-
dimostrativi e quest’anno con l’attesis-
prodotti di punta: Amaro Lucano, Ama-
rio Ceramica Artistica
sima novità legata al “drink d’asporto”:
ro Lucano Anniversario e Limoncetta di
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
xxx · Bevande
Bar Convent Berlin, ottobre 2017
Sorrento. Special guest due importanti
Natale. Le tre bottiglie sono protagoniste
riconoscibilità. La Pacchiana diventa la
nomi del mondo della mixology: Agosti-
della nuova “Linea Art Collection”: l’ar-
protagonista assoluta grazie a colori tal-
no Perrone, attualmente alla guida del
te pittorica e l’arte liquoristica realizzano
volta vivaci talvolta “abbaglianti”, capaci
Connaught Bar di Londra, e Luca Cinalli,
un connubio fatto di personalizzazione
di risaltarne il profilo, il logo è integrato
bar manager dell’Oriole Bar, sempre a
e originalità dando vita a una collezione
nella grafica in modo armonioso, mentre
Londra.
unica. Gli elementi tipici che da più di
il tappo, vero elemento caratterizzante
Per la fine dell’anno il Gruppo ha lan-
120 anni contraddistinguono la tradizio-
del prodotto, è rimasto invariato. Una
ciato sul mercato tre bottiglie limited edi-
nale bottiglia Lucano sono stati esaltati
collezione che vuole mescolare il saper
tion, più una speciale dedicata proprio al
e stilizzati, senza però perdere la loro
fare con il saper apparire, dove la tradizione incontra l’arte moderna. Le novità non sono certo finite. Gli ultimi mesi dell’anno sono stati dedicati anche alla calda preparazione del Natale. Lo store materano “Lucano la Bottega”, fiore all’occhiello del Gruppo, ha proposto dei nuovissimi articoli tutti da gustare e collezionare, come la nuova “Lucano Cream”: dall’unione fra il gusto deciso di Amaro Lucano e quello dolce e morbido del latte, nasce un liquore cremoso, corposo e avvolgente da gustare freddo o con ghiaccio. B cod 53028
Luca Cinalli e Agostino Perrone
Lucano 1894 via Carlo De Angeli 3 - 20141 Milano Tel 02 7249071 www.lucano1894.com
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
151
Distillati È TEMPO DI RUM
I RUM DEI SERRALLES IL PRIMO DONQ NATO OLTRE 150 ANNI FA
L
a famiglia spagnola Serralles si trasferì a Portorico nel 1821. 40
anni dopo Don Juan creò la sua azienda agricola, l’Hacienda Mercedita, e dopo 4 anni ecco il suo primo rum ottenuto con un alambicco di rame francese. Di lì a breve uscì sul mercato il primo rum chiamato DonQ in onore di Don Quixote. Ancora oggi l’azienda è in mano alla stessa famiglia, che la governa da sei generazioni, cosa rarissima nel mondo dei distillati, con una grande attenzione all’ecosostenibilità e
DALLA COLOMBIA IL RUM LA HECHICERA
L
152
soprattutto alla ricerca costante del massimo livello qualitativo della produzione. Per potersi fregiare del tito-
a Hechicera, che in spagnolo si-
professionisti si dedica
lo di “Puerto Rican Rum”, il distillato
gnifica l’incantatrice, rappresenta
pazientemente a crea-
deve essere prodotto esclusivamen-
la bellezza seducente e esuberan-
re blend e a invecchia-
te sul’isola, invecchiato non meno di
te della biodiversità della costa co-
re il miglior rum in Co-
un anno in barili di rovere ed imbot-
lombiana. Da quattro generazioni
lombia, da più di venti
tigliato senza l’aggiunta di zuccheri.
la famiglia Riascos ha creato rum a
I rum DonQ nascono dall’assem-
Barranquilla. La Hechicera nasce da
anni. Qui è dove si cre- di Davide Staffa ano i rum; un’oasi di
un’idea dei fratelli Laura e Miguel Ri-
pace dove i barili riposano per decenni
da rum prodotti con alambicco a
asco e dell’amica Martamaria Carillo.
sotto l’attenta e costante attenzione dei
colonna singola dopo una lunga fer-
Utilizzando l’esperienza del maestro
cantinieri.
mentazione delle melasse e dalla
Ronero Giraldo Mituoka Kagana deci-
La Hechicera nasce dall’unione di diver-
tipologia Light, cioè dalla distillazio-
dono di selezionare le migliori botti di
se botti di rum invecchiate con metodo
ne a colonne multiple di rum sempre
rum che da oltre 20 anni riposano nel
Solera. Il rum più giovane contenuto
di melassa fermentato per 48 ore.
piccolo paradiso tropicale.
nelle botti ha 12 anni mentre il più vec-
Successivamente vengono messi
Giraldo Mituoka Kagana è figlio di im-
chio ne ha 21. Dopo la selezione e l’as-
ad invecchiare in barili di rovere ex-
migrati giapponesi a Cuba che iniziò
semblaggio il rum viene imbottigliato
bourbon in attesa del blend finale.
a lavorare come tagliatore di canna
senza aggiunta di zucchero, aromi o ad-
(D.S.) B cod 53443
da zucchero durante la rivoluzione.
ditivi. Alla vista, color ambra carico e lu-
Perfezionò poi la sua conoscenza in
minoso. Al naso, bouquet caratteristico
lunghissimi anni di lavoro sia a Cuba
e intrigante di agrumi, di caffè tostato, di
che con la famiglia Riasco. Nella cit-
tabacco, con un bel richiamo di buccia
tà di Barranquilla, sulle rive del fiume
d’arancia e un tocco fruttato. In bocca,
Magdalena e del mar dei Caraibi, si
il sorso è vibrante, rotondo e pulito. Si
trova la piccola azienda vinicola Casa
distende su note tostate e speziate, con
Santana che ospita il magazzino di
un finale armonico ed elegante. Grado
invecchiamento. In esso un team di
Alcolico: 40%. B cod 53445
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
blaggio di Heavy e Light rum, cioè
Distillati
dicembre / gennaio 2018 ¡ Italia a Tavola
153
Caffè
Caffè del Caravaggio
sostiene gli Specialty Coffee Succede spesso, soprattutto al ristorante, di ordinare “un caffè”, uno qualsiasi, dando per scontato che sia sempre buono e di qualità, fino al momento dell’assaggio, quando ormai è troppo tardi per rifiutare il “boccone amaro” cura, per mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche fino all’erogazione in tazzina. Per comporre la sua “Carta dei Caffè”, Caffè del Caravaggio ha girato il mondo e selezionato le varietà più pregiate e particolari, uniche nel loro genere e non replicabili: l’esclusivo Jamaica Blue Mountain, l’intenso e “vulcanico” Guatemala Antigua Pastores, il floreale e raffinato Etiopia Sidamo e l’aromatico Nicaragua Biologico e Fair Trade. Sono questi gli Specialty Coffe che l’azienda propone ai suoi clienti e, indirettamente, al consumatore finale, per poter offrire al ristorante un caffè di altissima qualità da gustare, o meglio, da degustare come un buon vino o un buon distillato. Un caffè a regola d’arte, attento all’ambiente. Con grande determinazio-
N
154
ne, infatti, Caffè del Caravaggio ha scelto on tutti i caffè sono uguali e mol-
La nuova parola chiave è “Special-
di confezionare e distribuire le sue pre-
ti sono i fattori che determinano
ty Coffee” e Caffè del Caravaggio ne è
ziose miscele e monorigini di pura Ara-
la qualità del prodotto. Ogni caf-
da sempre un grandissimo sostenitore.
bica esclusivamente in cialde filtro carta
fè è diverso e porta con sé caratteristi-
Il progetto dell’azienda bergamasca, in-
biodegradabili ed ecologiche (non cap-
che organolettiche particolari, da scopri-
fatti, nasce proprio con questo obiettivo:
sule, nocive per l’uomo e l’ambiente) che
re ad ogni sorso. In Italia siamo abituati
poter offrire ai ristoratori di tutto il mondo
conservano la materia prima fino al mo-
a prestare attenzione alla provenienza
un caffè di cui andare fieri, certificato, se-
mento dell’apertura e permettono di of-
di un vino, di una birra o di olio di oliva,
lezionato, tracciabile ed esclusivamente
frire le varietà in modo semplice e pratico
ma spesso ci accontentiamo di un caffè
di qualità 100% Arabica. Varietà di caffè
e con un occhio di riguardo all’ambiente
generico, senza badare a dove e come
altamente pregiate che provengono da
e alla salute. B cod 53005
è stato prodotto. Negli ultimi anni, però,
zone geografiche uniche, con clima e
si sta diffondendo anche da noi un trend
posizione particolari, i cui chicchi vengo-
cominciato nei Paesi anglosassoni e
no selezionati attentamente e lavorati,
scandinavi.
trasportati, conservati con la massima
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Caffè del Caravaggio via Piemonte 5/11 - 24052 Azzano San Paolo (Bg) - Tel 035 688111 www.caffedelcaravaggio.it
Caffè
Il caffè (al singolare) non esiste! Noi italiani siamo proprio strani. Sappiamo di avere in casa il più ricco e sbalorditivo catalogo di vini e piatti tipici di tutta la galassia, ma su alcune cose arriviamo molto in ritardo rispetto agli altri
C
Diciamo di adorare tutti il caffè (e
frutti come albicocca
le cifre lo confermano), ma ne cono-
o pesca. L’Etiopia Si-
sciamo solamente una percentuale
damo, un’eccellenza
minuscola: di fatto, siamo troppo pigri
dell’Africa, è quasi im-
e disinformati come consumatori e, in
barazzante per la sua
veste di ristoratori, timorosi o inconce-
fantastica
pibilmente abitudinari. La complessità
ricchezza di Cristiano Canali aromatica, che porta
chimica del vero Arabica ha saputo
al palato note di miele, fiori, spezie,
donare al caffè un numero sorpren-
frutta secca e cacao.
dente di caratteristiche organoletti-
Questi sono solo tre esempi di
che influenzabili dal clima, dal terreno,
monorigini di alto livello che possono
dall’acqua, dall’altitudine, dal sole e
cambiare totalmente il ruolo e il valore
dal tempo.
di un caffè espresso: la lista è ben più
Il Jamaica Blue Mountain, ad esem-
lunga e in Italia c’è già chi sta lottando
i abbiamo messo secoli a va-
pio, deve il suo nome alla catena mon-
per emergere qualitativamente in un
lorizzare una bevanda straor-
tuosa più lunga della Giamaica, l’isola
mercato ancora troppo standardizza-
dinaria come la birra, iniziando
dove viene coltivato rigorosamente
to, conservatore e saturo di medio-
a produrla artigianalmente in decine
ad un’altitudine compresa tra i mille e
crità. E attenzione: “qualità” non è un
di microbirrifici italiani oggi apprezzati
i 2mila metri. Il suo straordinario perio-
mero sinonimo di “sfarzo alimentare”,
in tutto il mondo: quando riusciremo a
do di maturazione di 10 mesi gli per-
ma va a braccetto con un’idea di com-
farlo anche con il caffè? Sulla Terra ne
mette di essere un caffè delicatissimo
mercio equo e solidale (fair trade) che
esistono molteplici varietà, ma sem-
e privo di amarezza, particolarmente
consente ai produttori locali di caffè
bra che gli unici criteri che sappiamo
apprezzato dai giapponesi. L’Hacien-
dei Paesi in via di sviluppo di ricevere
utilizzare per scegliere un caffè siano
da La Esmeralda, invece, si coltiva a
un compenso giusto e rispettoso, ben
lungo/ristretto, espresso/americano e,
Panama ed è tanto raro (viene vendu-
lontano dalle politiche di sfruttamento
per i più estroversi, macchiato/corret-
to all’asta) quanto meravigliosamente
praticate dai grandi marchi industriali.
to!
complesso, con note di gelsomino e di
B cod 53006
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Caffè
Caffè di qualità al ristorante?
R
La risposta è Xelecto istoranti in Italia, eccellenza e ma-
gazioni. Come far vivere ai clienti l’espe-
ultimi, una serie di
terie prime, chef pluristellati, tradi-
rienza di una cena indimenticabile senza
Aromatizzati, per
zione e innovazione. Difficile non
sbagliare l’ultimo gusto che il cliente tro-
un gusto intrigan-
va nel palato?
te o per prepara-
accorgersi però che l’espresso servito
156
Padiglione A1 Stand 190
al ristorante spesso non è la degna con-
Caffè Molinari, azienda storica nel
clusione di un ottimo pasto. Parliamo di
settore, si presenta a Sigep 2018 con il
un espresso di qualità, l’essenza prima
progetto Xelecto, che sta raccogliendo
La semplicità d’uso e la praticità sono
di un caffè. Probabilmente si potrebbe
consensi (oltre 2mila clienti) perché de-
i criteri base di questo ambizioso proget-
affermare che per un ristorante il poco
dicato ai professionisti della ristorazione
to. Ulteriore vantaggio riconosciuto dalla
utilizzo della macchina da caffè espresso
che vogliono offrire un buon caffè e man-
clientela, la vasta gamma di macchine
non permette di preparare un espresso
tenere le caratteristiche uniche e distinti-
solo professionali, in vendita o in como-
di qualità.
re un dessert particolare.
ve del prodotto in tazza. Oltre ai Classici
dato d’uso gratuito, che richiedono una
C’è il problema della conservazione
(Espresso e Decaffeinato) si può servire il
manutenzione minima e sono energy sa-
del caffè in grani. A fine serata dovrebbe
Biologico, una miscela di qualità pensata
ving. Non servono training iniziali per l’o-
essere chiuso in recipienti ermetici che
anche per i clienti tradizionali. Caffè Mo-
peratore o il cameriere addetto. Inoltre,
ne limitano l’ossidazione. Spesso invece
linari è stata una delle prime aziende a
potreste essere tra i pochi che presen-
accade che a fine serata nei ristoranti
investire nel comparto bio in Italia.
tano a fine pasto il “Menu degli Espressi
rimanga il caffè macinato che poi viene
Col sistema Xelecto si possono of-
servito ai clienti il giorno dopo: un prodot-
frire inoltre una serie di pregiate qualità
to che può perdere parte della sua forza
di caffè e Cru monorigine selezionati in
aromatica. La pulizia delle attrezzature è
tutto il mondo. Gusti più spiccati e inter-
un problema che non ha bisogno di spie-
nazionali da far esplorare al palato. Non
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Xelecto”. B cod 53452 Caffè Molinari via Francia 20 - 41122 Modena Tel 059 3279111 www.xelecto.it
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dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Salute
Una cucina funzionale anche per le feste Apparentemente farmaceutica e cucina sembrerebbero distanti, in realtà ci sono prodotti come gli estratti titolati, di norma racchiusi in capsule, che possono diventare gli ingredienti chiave per la cucina funzionale
C
on estratti titolati si intende
menti che possiamo utilizzare per un
Non possiamo certo
che in quel determinato do-
piatto di tradizione natalizia dal tocco
definirli
saggio viene garantita una
decisamente funzionale: i Tortellini ri-
ma se li trasformas-
nota percentuale di principio attivo.
pieni con brodo di estratto di sedano
simo
Tra questi troviamo ad esempio l’al-
rapa e cavolo rosso brasato.
dal cuore di frutta e
“funzionali” in
canederli
ga spirulina, il riso rosso fermentato,
Per finire non c’è festa se manca il
il carbone vegetale, l’acai e tanti altri,
dolce. Panettone e pandoro - è fuori
mandorle non li defi- di Milly Callegari niremmo più “peccati
ma quelli citati in particolare sono ele-
discussione - non possono mancare!
di gola”! B cod 53431
Tortellini con brodo di estratto di sedano rapa INGREDIENTI Per la pasta: 100 g di farina grano duro integrale, 3 g di polvere di alga spirulina (o 3 capsule), 3 g di polvere di acai (o 3 capsule), acqua q.b., è possibile aggiungere all’impasto anche 1 uovo ogni 100 g di farina oppure solo acqua. Per il ripieno: mandorle, parmigiano grattugiato, mortadella, pomodoro secco. La quantità degli ingredienti dipenderà da quale sapore volete fare prevalere, l’importante è che la quantità di mandorle sia superiore alla quantità degli altri ingredienti, poiché è l’elemento che aggrega il tutto. Se non soffrite di particolari allergie o intolleranze, potete aggiungere anche altra frutta a guscio come noci o nocciole. Per l’estratto di sedano rapa: sedano rapa, miele, olio d’oliva, capperi dissalati PREPARAZIONE Per i tortellini: procedete come una tipica ricetta di tortellini. Potete cuocerli in brodo classico oppure al vapore, soluzione che consiglio se avete optato per un impasto senza uovo, proprio come per i ravioli asiatici. Per il sedano rapa: estraete con un apposito apparecchio il succo del sedano rapa e di qualche cappero. Tenete da parte lo scarto secco. Mettete il succo in un tegame e fate restringere a fiamma moderata per circa 15 minuti, aggiungendo del miele in proporzione di un cucchiaio ogni 200 g di succo. Sottoporre la parte secca al processo di essiccazione in forno a 50°C o in apparecchio apposito. IMPIATTAMENTO Condite i tortellini con l’estratto, aggiungete sale ed olio a piacere. Dalla combinazione di questi ingredienti otteniamo un piatto con una buona azione antiossidante data dalla combinazione di alga spirulina ed acai. La spirulina è un’alga azzurra che cresce in acque salmastre, ricca di clorofilla, di amminoacidi essenziali e quindi di proteine, grassi polinsaturi come omega 6 e 3 ed acido linolenico, vitamine A, C, E, gruppo B, buona proprietà antiossidante, nonché utile nel controllo dei livelli di colesterolo, favorisce la formazione della guaina mielina dei nervi e il rafforzamento del sistema immunitario. L’apporto di iodio non è considerabile come avviene per le altre alghe e quindi utilizzabile da tutti, soprattutto se si utilizza ad uso culinario: la dose sarà sicuramente inferiore a quella consigliata ad uso farmaceutico quantificata in circa 3 g di estratto al giorno. Non sono rilevati effetti collaterali salvo effetti nastrini per chi eccede nelle dosi. Le acai sono delle bacche derivanti da una palma originaria del Brasile. Hanno proprietà antiossidanti derivanti dal contenuto in antocianine, vitamine A, C, grassi mono e polinsaturi, calcio, ferro e fibre. Fino ad oggi non si sono evidenziati effetti collaterali ma neppure fattori che possano dare una definizione di “panacea”!
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Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Salute
TUTTO QUELLO CHE SERVE
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è qui! L’INGROSSO DEDICATO A RISTORANTI, BAR, ALBERGHI, RIVENDITE ALIMENTARI E AI POSSESSORI DI PARTITA IVA. SIAMO PRESENTI A: Torino - Nichelino (TO) - Burolo (TO) - Alessandria - Acqui Terme (AL) - Novara Pollein (AO) - Vado Ligure (SV) - Vigevano (PV)
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Locali
Progettazione all’avanguardia Costa Group, nuova veste per i locali Anche quest’anno Costa Group ha preso parte a Host, da sempre il punto di riferimento principale del mondo Horeca, e lo ha fatto con “Nuda”. Nuda non è uno stand ma uno stile, un linguaggio, un messaggio
Q
uello che si vede è solo l’ini-
essere. Costa Group è “Nuda” perché
Noi non seguiamo mode e trend,
zio di un viaggio che parte da
è al servizio esclusivo del prodotto
seguiamo il nostro istinto che ci porta
molto lontano per portarci in
che presenta, accoglie, offre e custo-
ogni volta a parlare solo di qualità del
disce.
prodotto e dei servizi offerti. Anche
un futuro del food e del suo design
160
fatto di materia, tradizione, ricerca,
All’indomani della fiera milanese
nel caso di Host abbiamo voluto affer-
bellezza, capacità di vedere cose che
abbiamo incontrato Franco Costa, ti-
mare la nostra sana vocazione ad
altri non vedono. Costa Group oggi è
tolare di Costa Group.
esporre prima il prodotto rispetto
“Nuda” perché è nudo tutto ciò che è
Alla luce dell’ultima edizione di
all’arredo, che per noi è e rimane un
pensato, creato, disegnato e costrui-
Host, quali sono secondo lei i trend
semplice contenitore (...meglio se ben
to. È “Nuda” per testimoniare, raccon-
più attuali nella ristorazione per
fatto).
tare ed esaltare il significato e la storia
quanto riguarda allestimenti e solu-
di ciò che è stato e che dovrà ancora
zioni di arredo?
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Sulla base di quali elementi si opera la progettazione di un locale?
Locali
Per quel che ci riguarda, una buona progettazione si ha solo quando si interpreta la vocazione del cliente, quando intorno a lui si costruisce un arredo senza seguire mode ma semplicemente dando forma alla sostanza e al fare. Come vengono scelti i materiali? Come sempre sul mercato c’è tutto e ogni cosa è facile da reperire, soprattutto oggi con l’informatica che ci accompagna passo dopo passo. Per noi la scelta dei materiali è una componente fondamentale del rapporto col cliente. Cerchiamo di rendere l’a-
ogni momento della giornata in armo-
Bologna. Progetti non da poco che
bito che andiamo a costruire in armo-
nia con l’ambiente.
contribuiscono a rendere piacevole il
nia col materiale, con il quale il cliente non sia in conflitto ma di cui sia inconsciamente innamorato. Che importanza riveste il tipo di cucina proposta dal locale?
Quali progetti ha in cantiere al momento Costa Group? Per rispondere a questa domanda ci vorrebbe molto tempo... Per sinte-
lavoro che quotidianamente i nostri collaboratori eseguono nel mondo per affermare il saper fare italiano. B cod 53023
tizzare, posso dire che in pochi giorni
La cucina, come l’arredo, deve af-
a novembre abbiamo inaugurato Ea-
fermare la qualità del prodotto e deve
taly a Los Angeles, La Grande Épice-
saper trasmettere emozioni e vivere
rie Lvmh a Parigi e per finire Fico a
Costa Group via Val Graveglia Zai - 19020 Riccò del Golfo (Sp) - Tel 0187 769309 www.costagroup.net
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Locali
Marechiaro è cucina di pesce e pizza di ricerca Alberto Nacchia di Gabriele Ancona
T
Per essere competitivi in un territorio dove l’offerta gastronomica è consistente, bisogna avere l’intuizione e il coraggio di diversificarla. Così ha fatto a Casale Monferrato (Al) la famiglia Mastro zola e paté di olive taggiasche; a seguire,
piatti classici ai secondi più elaborati, ai
Risotto, crema di porri e taleggio e Filetto
contorni, alle pizze. Il maestro pizzaiolo
itolari da decenni della ristopizze-
di lampuga al limone con verdure saltate.
Alberto Nacchia propone una doppia
ria Marechiaro, 5 anni fa i Mastro
Medesima filosofia anche per le pizze: 6
offerta alla clientela. Ogni voce del menu
hanno deciso di virare e tracciare
più una di stampo gourmet, con ingre-
può essere in versione tonda classica
dienti di ricerca, che cambia ogni mese.
napoletana oppure in tegamino, più alta
una nuova rotta. «Abbiamo iniziato con
l’impostare un menu dove il pesce è pro-
L’attenzione alle materie prime, che
e soffice, ottenuta da un impasto che ha
tagonista», spiega Khadiya Radi, mana-
da Marechiaro rappresenta uno dei pun-
lievitato 36 ore. Due le tipologie: inte-
ger di gestione del locale. Un bello stac-
ti di forza, si riscontra in modo evidente
grale o con farina 00. E per condurre la
co in un’area dove la carne piemontese
scorrendo il menu del locale. Da segna-
clientela in un viaggio nel gusto davvero
regna sovrana. La carta declina il numero
lare che quando sono presenti i pomo-
appagante, mozzarella, burrata, straccia-
6 lungo gli antipasti, i primi, i secondi e i
dori pelati il riferimento entra nello spe-
tella e bufala sono adagiate a crudo sulla
dolci fatti in casa. Un’offerta che segue
cifico citando la provenienza: Cirio Alta
pizza appena sfornata. Un’attenzione ai
davvero le stagioni: ogni quattro mesi lo
Cucina (www.cirioaltacucina.it), la linea
particolari e selezione accurata delle ma-
chef Mauro Fiorini utilizza gli ingredienti
dedicata agli operatori della ristorazione.
terie prime, stagione dopo stagione, che
che gli propongono natura e territori. Pie-
Una testimoninaza diretta da parte dei
rappresenta la filosofia di cucina e di im-
monte, certo, ma anche Puglia e Campa-
professionisti di Marechiaro dell’affida-
presa che rende Marechiaro un luogo di
nia, regioni di origine dei coniugi Mastro.
bilità di questa gamma, che si traduce
ristorazione con un’identità ben definita.
Mentre scriviamo la cucina propone, per
in prodotti di alta gamma, versatili nelle
A riprova di questa concezione ele-
esempio, Polpo con vellutata di gorgon-
prestazioni e dalla resa ottimale: dai primi
vata dell’offerta gastronomica, l’utilizzo, come accennato, sia in cucina sia per il laboratorio pizza dei pomodori Cirio Alta Cucina, in particolare Ciliegini, Datterini e Pelati. Una scelta coerente con il rigore del locale nello sviluppare la propria ricerca del gusto. E il consenso della clientela conferma che la strada imboccata è quella giusta. B cod 53148 Ristorante Pizzeria Marechiaro Piazza Bernotti 5 - 15033 Casale Monferrato (Al) - Tel 0142 452659 http://marechiaro.me
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Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Locali
dicembre / gennaio 2018 ¡ Italia a Tavola
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Locali
Al Carroponte
Come se foste a casa vostra “Sentitevi a casa e state bene”. È questo il motto del ristorante Al Carroponte che da tre anni delizia i palati dei bergamaschi, ma non solo, tra piatti gustosi e vini, classici o ricercati.
«A
bbiamo intrapreso questo
vuole essere da sempre un locale per
essere un locale che parla di vino
progetto - spiega il titolare
tutti, chi viene qui deve sentirsi a casa
italiano, francese, austriaco tenendo
Oscar Mazzoleni - con un
e stare bene: noi cerchiamo di cocco-
grandi maison come Krug della quale
larlo nel migliore dei modi».
sia ambassador».
locale polifunzionale dove l’ospite può fare quello che vuole: da una cena di
E sono proprio queste due le ca-
Alla gente la formula piace, perché
gala al finger food per l’aperitivo fino
ratteristiche principali che attirano i
i clienti ci ritornano e non piace solo ai
ad un piccolo business lunch. Il locale
clienti del Al Carroponte: l’ecclettismo
clienti, ma anche alla critica gastrono-
e la bellezza di sentirsi sempre un
mica e agli esperti di settore.
Oscar Mazzoleni
ospite speciale. Al Carroponte è risto-
«I clienti ci danno grandi gratifica-
rante, ma anche bistrot ed enoteca. E
zioni - conclude Mazzoleni - e tornano
non si può prescindere dall’enoteca
da noi, le guide e i giornali ci danno
perché è sui vini che Mazzoleni e il
soddisfazioni. La squadra è ben roda-
suo staff puntano forte.
ta, in Cucina siamo molto contenti di
«Al Carroponte - spiega Mazzoleni
avere il giovane Fabio Lancieni che ci
- mi occupo io della selezione dei vini.
dà una grossa mano. In questo mese
Abbiamo 1.300 etichette a disposizio-
di dicembre aspettiamo chi vuole or-
ne sia per regalistica che anche solo
ganizzare cene aziendali, ma anche
per degustare un bicchiere. L’idea è
chi vorrà passare da noi il Natale o il
quella di poter dare a tutti l’occasio-
Capodanno».
B cod 53339
ne di bere una grande bottiglia, ma anche regalarla o condividerla con qualcuno portandola a casa. Il nostro obiettivo è di essere un eno-bistrot,
164
Al Carroponte via De Amicis 4 - 24127 Bergamo Tel 035 2652180 www.alcarroponte.it
Locali Managed by PlanHotel Hospitality Group
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Kenya - Maldive - Mozambico - Zanzibar
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Locali
Managed by PlanHotel Hospitality Group
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Kenya - Maldive - Mozambico - Zanzibar 166 Italia a Tavola ¡ dicembre / gennaio 2018
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Locali
Ciro Salvo, è tempo di svolte Dal vino al calice alla selezione degli oli La buona pizza fatta con le buone pratiche di chi sa e vuole osare. Passi avanti negli ingredienti e nel servizio nella pizzeria 50 Kalò di Ciro Salvo, a Napoli
di Vincenzo D’Antonio
C
momento dell’ uscita dal forno. Il se-
rosati, rossi, dolci. Quindi non solo vini
condo paradigma riguarda l’individua-
campani ma anche proposte francesi.
iro Salvo, pizzaiolo ed anima di
zione dei fornitori. Ciro con il fornitore
Poi la novità del servizio al calice! Sì, in
50 Kalò, ha acquisito il merito
prescelto genera e fortifica la qualità
pizzeria il servizio al calice, con quan-
grande di dare fattualità e con-
in un rapporto volto al miglioramento
to ne consegue, riflettiamo, in termini
continuo.
di organizzazione in backstage e di
cretezza a mutazioni virtuose sul concetto stesso di pizza.
l terzo paradigma è di fenomenale
formazione del personale di sala. Per-
Il primo paradigma che Ciro sa co-
importanza. Ciro esplora nuovi territori,
sonale che, va detto, è molto profes-
raggiosamente rompere riguarda l’olio.
cerca nuovi prodotti mediante la vera
sionale, ancorché garbato ed eroga un
Ciro seleziona tre grandi oli: il Diesis
“filiera corta”.
servizio attento e premuroso.
Colline Salernitane Dop by Frantoio
Ed eccoci al quarto paradigma:
E ci accorgiamo adesso di aver ta-
Torretta, l’Algoritmo 2017 Cilento Dop
la carta dei vini. La carta dei vini nelle
ciuto dei fritti sublimi di Ciro Salvo e, di
by Marsicani e Itran’s by Azienda agri-
pizzerie che erogano qualità non è una
essi, l’imperdibile frittatina di bucatini.
cola Madonna dell’Olivo.
novità ed anzi, lo si afferma lietamen-
B cod 53261
Con la sola necessaria eccezione
te, si ha modo di trovarsi al cospetto di
della pizza Marinara tutte le altre piz-
proposte ben fatte. Ma qui siamo oltre.
ze, ma proprio tutte le altre, si giovano
Sono 67 i vini, 49 le cantine. Suddivisio-
del filino d’olio che Ciro fa cadere al
ne per spumanti, champagne, bianchi,
50 Kalò piazza Sannazaro 201 - 80121 Napoli Tel 081 19204667 www.50kalò.it
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Locali
Gino’s 1928
La pizza a regola d’arte a Milano La passione per la tradizione e l’utilizzo di materie prime d’eccellenza fanno di Gino’s 1928 un punto di riferimento imprescindibile per chi apprezza il buon cibo. Arredi curati nei minimi dettagli da Costa Group
L
168
a pizza perfetta dovrebbe avere
due piani per oltre 400 metri quadrati.
L’armonia degli accostamenti e le
un diametro di 30-35 cm e pesare
Al suo interno l’immancabile forno a
sedute in pelle e velluto creano, al pri-
circa 200 grammi. La pizza napo-
legna, l’angolo della birra, con le spine
mo piano, un effetto salotto che si affac-
letana a regola d’arte è il primo coman-
del birrificio Poretti, e quello dei dolci
cia sulla brulicante via dello shopping
damento per Gino’s 1928, il ristorante
con una vetrina di golose proposte tra-
milanese. Una grafica accattivante e
pizzeria che ha aperto i battenti in via
dizionali.
gli specchi a soffitto rendono ancor più
Berchet, nel cuore pulsante di Milano, a
Materiali grezzi come cemento,
unico questo locale che si cala alla per-
un passo dalla Galleria e a due dal Duo-
mattoni e ferro la fanno da padroni al
fezione nella ricca offerta culinaria del
mo, di fronte al Ferrari Store.
piano terra, mentre al primo piano do-
centro città. B cod 53014
Un locale caldo e accogliente, cura-
minano l’ottone (nei profili, nei tagli e
to nella progettazione e nel design da
nelle lampade), il marmo e la ceramica,
Costa Group (su progetto dell’architetto
quest’ultima sapientemente trattata per
Massimiliano Faggioni), che si snoda su
creare l’effetto venatura in oro.
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Gino’s 1928 via Berchet 44 - 20121 Milano Tel 02 89094984 www.facebook.com/ginos1928
Locali con cremoso d’uovo,
ROMA EAT&DRINK
guanciale, asparagi e tartufo nero; Gnocchi di carote e ricotta con tartare di pesce spada allo zenzero con mela di Mariella Morosi verde e mandorle; Friggitelli con crema al pane di Lariano. Secondi interessanti: Astice blu al vapore con emulsione di ricci di mare e pane alle alghe; Black cod glassato alla birra
MIRABELLE, VISTA SPETTACOLARE E CUCINA GOURMET MEDITERRANEA
C’
con quinoa; Pezzogna in guazzetto; Piccione confit con pesche, foie gras e gelato al pan di spezie; Anatra Barbarie all’a-
è tutto al ristorante Mirabelle
sommelier Fabrizio Colaianni. Il lavoro di
rancia. Ottimi i dolci: Meringhe soffiate
(una stella Michelin), al setti-
squadra e la ricerca continua sulle mate-
con perle di castagne e gelato al Baileys;
mo piano dell’Hotel Splendide Royal,
rie prime sono alla base delle proposte
Tortino fondente con Gorgonzola e pere;
anche la Cave Privée, prima cantina
del cuoco Stefano Marzetti. La selezione
Settimo cielo di cioccolata. B cod 53155
panoramica della città, allestita nella
di ostriche può fungere da antipasto, in-
sala ristorante. Al centro un tavolo di
sieme ai Crostacei con granella di cous
cristallo da 12 persone e 750 etichet-
cous speziato o ai classici blinis con ca-
te di tutto il mondo, selezionate dal
viale e panna acida. I primi: Caramelle
BOLOGNA EAT&DRINK
Ristorante Mirabelle via di Porta Pinciana 14 - 00187 Roma Tel 06 42168838 www.mirabelle.it
ria prima e alla certificazione di provenienza, spesso riferita a presidi Slow Food o a fornitori locali. In carta la pasta è sempre fatta a mano, con un evergreen autunnale che ben sintetizza la ricerca e la mano felice di Massimino come il Risotto vialone nano sta- di Giuseppe gionato 22 mesi alle castagne, tartufo nero e De Biasi Madeira, con riso dell’azienda padovana De Tacchi, presidio Slow Food. Tre i percorsi degustazione offerti con antipasto, primo e secondo, a scelta fra terra, mare e vegetariano, a 33-35 euro, vini esclusi. Quanto alla carta dei
GITA GOLOSA FUORI BOLOGNA ALLA TRATTORIA DA MASSIMINO
N
vini si presenta varia e intrigante, con ricarichi onesti. Attenta rappresentanza regionale ed etichette che spaziano dalla Sicilia al Piemonte, con qualche puntata selettiva in Francia,
ella prima collina fuori Bologna, a Pianoro Nuovo, la
Austria e Germania. Lista dei dessert con accurata selezione
Trattoria Da Massimino è un locale accogliente. Garbata
di vini in abbinamento, non banale, in cui spiccano il classico
cura della mise en place e del servizio in sala, attitudine per
Bönet piemontese di cioccolato e amaretti o il Semifreddo al
nulla scontata e sempre più sottovalutata anche da blasonati
cioccolato bianco Amedei e nocciole su salsa di caramello e
ristoranti. Massimo Bena e la moglie Giulia Bernardi offrono ai
cialda croccante, entrambi equilibrati nei pesi gustativi e ben
bolognesi un verace tuffo in uno stile di cucina originale che
presentati. B cod 53390
integra le tradizioni liguri-piemontesi di Massimino con la “bolognesità” di Giulia, sommelier sempre alla ricerca di qualche novità. Nel menu trionfa la stagionalità, l’attenzione alla mate-
Trattoria Da Massimino via Gramsci 3/I - 40065 Pianoro (Bo) Tel 051 4126916 - www.damassimino.com
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
169
Locali giungendo il motto “Comfort Food” perché la cucina e il servi-
PALERMO EAT&DRINK
zio che intendono offrire devono essere in grado di consolare e coccolare i clienti. Il locale, suddiviso in 3 ambienti comunicanti, 45 coperti, è arredato con moderna eleganza, Gabriele accoglie in sala con competenza essendo sommelier, Filippo cucina osservato da un’ampia vetrata, indice di pulizia ed ordine. Menu di territorio, secondo le stagioni, con fornitori selezionati, specie per il pesce. La proposta parte dai piatti della tradizione siciliana rivista e corretta per essere più appagante alla vista e al gusto. Allora ecco la parmigiana di melanzane ma col pesce su ragù
QUATTRO VENTI COMFORT FOOD TRADIZIONE PALERMITANA REINVENTATA
di seppia, l’arancina ripiena di ragusano Dop, acciuga ed emulsione di scarola, i paccheri con broccoli, vongole e croccante
di Gianni Paternò
U
di pane nero, gli spaghetti alla carrettiera con capperi di Salina e tartare di pesce, il trancio di pesce del giorno con guazzetto
n incontro fortuito ha cambiato le vite di Gabriele Amato,
di frutti di mare allo zafferano, il filetto di maialino cotto a bassa
giovane della borghesia palermitana che si occupava di
temperatura e pesche caramellate, infine l’imperdibile spirale
informatica cullando il sogno di aprire un suo ristorante, e di
di mele su crema inglese alla cannella e gelato di vaniglia. La
Filippo Ventimiglia, trentenne cuoco con pluriesperienza in
proposta è varia ma non esagerata, i piatti appetitosi, saporiti,
grandi ristoranti sparsi per l’Italia. Ventimiglia nel 2014 lascia
equilibrati e i prezzi tutto sommato modesti. Ampia la scelta
per divergenze professionali il ristorante di cui era cuoco,
dei vini. B cod 53171
incontra Amato, si trovano subito e decidono di iniziare questa avventura. Idee chiare, enorme entusiasmo, battezzano il locale Quattro Venti dal nome del vicino molo portuale, ag-
Quattro Venti Comfort Food via Enrico Albanese 30 - 90139 Palermo Tel 091 6259187 - www.quattroventipalermo.it
TORINO EAT&DRINK
verza, e da non tralasciare gli evergreen: girello di vitello in salsa tonnata e carne cruda di fassone. Non mancano proposte vegane. Passiamo ai primi: curiosa la scelta nella presentazione dei plin, in salsa di arrosto oppure burro e salvia, in brodo o serviti al tovagliolo senza l’aggiunta di alcun condimento. Il protagonista del menu è il bollito misto (con salse e verdure) servito a pranzo nella pirofila
AL MILLE RESTAURANT DA NON PERDERE IL CARRELLO DEI BOLLITI
e a cena al carrello per tagliare a vista le varie parti. Stuzzicante il baccalà mantecato e fritto e in pastella.Da non trascuradiata per concentrare l’attenzione sul gu-
re la carta dei dolci con il classico bonet
sto. Il locale nasce dalla collaborazione
e un semifreddo al torrone. Carta dei vini
n un angolo di Torino dal fascino pa-
di Luca Mogliotti, imprenditore astigiano
con numerose proposte di produttori
rigino tra giardini Cavour, aiuola Bal-
e presidente dell’Atl di Asti, Carlo Maroc-
piemontesi, soprattutto astigiani. Aperto
bo e piazzetta Maria Teresa, ha aperto
co in sala e in cucina la cuoca Roberta.
anche a pranzo con un menu di piatto
Mille Restaurant. Ambiente curato, alle
Un modo di cucinare, il suo, con ricette
unico. B cod 53158
pareti opere di Mac, al secolo Gianluigi
classiche dal tocco personale che man-
Del Pin. Clima rilassato con piacevole
tengono lo spirito della tradizione. Tra gli
musica di sottofondo, illuminazione stu-
antipasti da provare i capunet, involtini di
di Piera Genta
I
170
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Mille Restaurant via dei Mille 18 - 10123 Torino Tel 011 19760596
Locali
Approved Event
ORGANIZZATO DA
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
171
Locali
SPORT E RELAX AL BAD MOOS RITUALI DI BENESSERE, DA SOLI O IN COPPIA
N
DALL’HOTEL METROPOL PALACE UNA SPLENDIDA VISTA SU BELGRADO
el cuore del parco naturale del-
va area sauna con
le Dolomiti di Sesto sorge il Bad
uno spazio riservato
D
a cinque anni fa parte della
Luxury Collection di
Moos Dolomites Spa Resort. L’alber-
esclusivamente
go 4 stelle superior ha una struttura
donne: la Lady Sauna
Starwood,
completamente rivestita in legno
Picea che deve il suo
di qualità in tutto il
con imponenti travi in larice. Gli spazi comuni sono ampi e la luce, che
nome all’abete rosso di Lucia Siliprandi con cui sono rivesti-
mondo. Il Metropol di Leonardo Palace di Belgrado, Felician
entra copiosa dalle grandi vetrate,
te le pareti. Per chi non ama mostrare
in Serbia, è uno dei pochi 5 stelle del-
accarezza lo sguardo. Dominano lo
le proprie nudità la Textil Sauna Larix
la città con 245 camere su 10 piani. Al
scenario le nuance del grigio, verde
è perfetta: qui si può entrare anche in
piano sotterraneo si trova Limegro-
salvia e rosso bordò, con richiami
costume da bagno.
ve, l’ampia spa di oltre 1.200 mq, che
al tradizionale loden altoatesino e
Specialità della maison il rituale dei ba-
comprende palestra, piscina coperta,
agli intarsi di cuoio nero. Le camere
gni di fieno che, per ottenere gli effetti
jacuzzi, sauna e bagno turco, mentre
e le suite, arredate con eleganza e
desiderati, richiede tempo e pazienza,
al piano terra è collocato il ristorante
attenzione al dettaglio, emanano un
imperativi categorici al Bad Moos. Il
“44 Parallel”, con cucina gourmet in-
inebriante profumo di pino cembro.
trattamento - da fare in coppia - avvie-
ternazionale, piatti serbi e greci e una
Esclusive le suite mansardate Bad
ne nella Spa Suite Rustically Balneo,
bella cantina refrigerata a vista. Anche
Moos con caminetto e vasca idro-
un ambiente romantico ma anche ru-
la prima colazione si serve in queste
massaggio.
stico come vuole la tradizione altoate-
sale. All’ingresso un comodo e frizzan-
Benessere allo stato puro nella Spa
sina: caminetto con pentolone in rame,
te lounge bar.
Termesana dove, grazie alla sor-
pannocchie appese e sacchettini alle
L’albergo è dotato di parcheggio e
gente d’acqua sulfurea presente nel
erbe che sprigionano profumi alpini.
vanta un’ottima posizione per visitare
territorio dal 1765, si rivive l’antica
Prima ci si immerge in due tinozze di
il centro della città muovendosi a piedi.
tradizione dei bagni termali di Moso.
legno colme d’acqua nelle quali è sta-
Costruito nel 1957 e aperto nel 1961, è
Lo zolfo è l’ingrediente principe nei
ta sciolta un’emulsione di fieno di mon-
stato interamente rinnovato nel 2012 e
trattamenti Sulfate, che sfruttano le
tagna, poi ci si sdraia in un lettone ad
presenta camere e suite funzionali e
proprietà dell’acqua termale tramite
acqua riscaldato e, per iniziare la fase
ben arredate, con bella vista sulla città
un’innovativa macchina per la cop-
di sudorazione, si viene ricoperti con
e sul parco Tašmajdan, soprattutto dai
pettazione come per il Sulfate Face
fieno di montagna. B cod 53341
piani più alti. B cod 53358
Bad Moos Dolomites Spa Resort via Val Fiscalina 27 - 39030 Sesto Moso (Bz) - Tel 0474 713100 www.badmoos.it
Hotel Metropol Palace Bulevar Kralja Aleksandra 69 - 11000 Belgrado (Serbia) - Tel +381 11 3333100 www.metropolpalace.com
alle
garanzia
che comprende una pulizia profonda della pelle e una seduta nella grotta sulfurea. Di recente realizzazione la nuo-
172
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Locali rese, classe 1987, uno chef che conosce
MILANO EAT&DRINK
bene ciò che mette nel piatto ed è capace di esaltare sapori e sentori mediterranei. Una carta non affollata, che esprime in modo davvero interessante le territorialità, senza dimenticare che la Puglia è anche carne con la razza podolica e il maiale nero lucano del produttore “Varvara - fratellidicarne”. Bella espressione la “Guancia di vitellino, patata e cicorie”. Il pesce crudo è esaltato nel “Carpaccio di
ESSENZA DI PUGLIA DA “OLIO” MILANO ISPIRA I GIOVANI
gambero viola di Gallipoli, sedano, fico e stracciatella”. Da manuale la cottura del “Polpo, patata e maionese di olive”. Ma
di Andrea Radic
alle distese di ulivi e agli odori, ai sapori
il “signature dish” di Misceo è lo “Spa-
della nostra storia, quella che vogliamo
ghettone, aglio, olio al peperoncino, ricci
a Puglia è un insieme di straordina-
raccontare qui a Olio Cucina Fresca». A
e calamaretti”.
ri territori, materie prime eccellenti,
parlare così è Angelo Fusillo, trentenne
Intelligente caratteristica del ristorante,
vitigni di grande storia, dove l’olio è
di Noci (Ba), laurea in comunicazione
una boccetta d’olio per ogni coperto. E a
bandiera nazionale. Non è semplice
allo Iulm e tanta passione che condivi-
termine cena ve la portate a casa.
racchiudere in una sola cucina questi
de, insieme alla vita, con Paola Totaro,
elementi, ma qualcuno ci riesce. Due
un anno più giovane, da Putignano (Ba),
giovani pugliesi hanno portato nel ca-
laureata a Milano in legge.
poluogo lombardo la loro Valle d’Itria.
La cucina di Olio è affidata all’esperienza
«Quando ho nostalgia di casa penso
e al giovane estro di Marco Misceo, ba-
FEBBRAIO 2018, IGINIO MASSARI SBARCA A MILANO
A
L
B cod 52721 Olio Cucina Fresca Piazzale Lavater 1 - 20129 Milano Tel 02 20520503 www.facebook.com/OlioMilano
febbraio 2018 il Maestro di pastic-
metterà a disposizione il proprio spa-
ceria italiana e presidente onorario
zio all’interno della filiale di piazza Diaz.
AMPI Iginio Massari sbarcherà a Milano,
Non cambia la filosofia con cui Massari
precisamente in via Marconi, angolo
si pone di fronte al suo nuovo progetto:
piazza Diaz, in una delle sedi di Intesa
«La pasticceria - ha detto - è qualcosa
Sanpaolo. La sede in questione del-
che è condivisibile con tutti, è una scien-
la banca è appena stata ridisegnata e
za esatta regolata da numeri, pesi, vo-
arredata secondo un nuovo layout di
lumi e bilanciamenti, il dolce moderno
filiale. Una notizia che finalmente tro-
deve stimolare subito il senso della vista
va conferma dopo i rumors degli ultimi
con pulizia e minimalismo e deve esalta-
mesi.
re chi lo consuma, ancora prima di chi lo
Dopo aver fondato nel 1971 la Pastic-
fa, bisogna prestare attenzione ai minimi
ceria Veneto a Brescia, premiata an-
particolari e alla qualità assoluta».
che quest’anno con le Tre Torte dalla
Intanto Massari non ha solo questo im-
Guida Pasticceri&Pasticcerie d’Italia del
pegno, anzi: dal 20 novembre è di nuo-
Gambero Rosso, il Maestro AMPI Iginio
vo in tv con le puntate di Iginio Massari
Massari ha deciso di aprire un nuovo
The Sweetman, in onda su Sky Uno HD,
modello di pasticceria nel capoluogo
e in libreria con un libro tratto proprio dal
lombardo. La pasticceria di Massari è in
programma tv, edito da Mondadori Elec-
partnership con Intesa Sanpaolo, che
ta. B cod 53383
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
173
Locali NAPOLI EAT&DRINK
IL GIARDINO DEL SOLE A SIRACUSA CUCINA SICILIANA E PIZZA CON LIEVITO MADRE
LA CUCINA BORBONICA RIVIVE ALL’ARCHIVIO STORICO SUL VOMERO di Vincenzo D’Antonio
A
e briciole di pane raffermo”. In abbinamento un ottimo Pallagrello bianco, non
masseria,
costruita a fine
rchivio Storico, ristorante nel cuo-
in purezza dacché vi è anche una ca-
re del Vomero elegante, è un
rezza di Fiano. È il Calù 2016 di Sclavia.
signorile, stalla e de-
locale dove si vive il piacere della
Eccoci alla parmigiana di melanzane.
posito per il grano.
cucina borbonica. L’attualizzazione in
In origine la parmigiana veniva prepa-
funzione di parametri dettati da ap-
rata con le melanzane, in alternativa le
Si presenta così l’a- di Alessandro Maurilli griturismo Il Giardino
provvigionamenti, da norme igieni-
zucchine, fritte nello strutto, condite con
del Sole a Carlentini, nelle campagne
che e da palati che evolvono, è resa
parmigiano e burro e poi ripassate in
di Siracusa, in una zona strategica per
possibile e gradevole dalla brigata
forno. E qui la cucina, propone “Melan-
raggiungere tanti centri di interesse
di cucina costituita da Roberto Lepre
zane alla parmigiana in vasocottura”. Si
turistico della Sicilia Orientale.
(executive chef consulente), Salvato-
prosegue con originale reinterpretazio-
L’azienda agro-zootecnica è bio da
re Incoronato (resident chef), Antonio
ne del piatto borbonico “polipetti alla lu-
oltre 30 anni: 20 ettari coltivati in pre-
Molfetta e Ciro Della Capa (chef de
ciana”, che qui diviene “Moscardini alla
valenza ad agrumeto e oliveto, con
partie).
luciana, cracker croccante del suo nero
appezzamenti di orto in pieno campo
I locali sono a volta, sottostanti la sca-
su spuma di ceci di Cicerale”.
e pascoli per gli animali. Il cuore della
la d’ingresso. Pareti di tufo. Sale e
Si passa ai primi piatti e nel calice so-
masseria è nel ristorante.
salette, l’una a seguire le altre. Arredi
praggiunge il Lacryma Christi 2016
La cucina tradizionale genuina pro-
in stile borbonico. Il patron, appassio-
da uve caprettone in purezza di Casa
posta comprende piatti tipici siciliani
nato e competente, è Luca Iannuzzi,
Setaro. Il sartù di riso è di encomiabile
preparati con materie prime di ottima
Cavaliere di merito del Sacro militare
fattura. Tra i secondi, nel calice un Fa-
qualità dell’azienda o del territorio
ordine costantiniano di San Giorgio di
lerno del Massico 2012 di Masseria Feli-
siciliano. Il menu varia per seguire
Napoli.
cia, lodevole il soffritto. E i dolci? Trionfo
la stagionalità dei prodotti. Si pro-
La successione delle portate si apre
del babà rinominato “Il Lazzarone”, con
pongono piatti vegani, vegetariani
con il gattò, contaminazione linguisti-
crema alla vaniglia bourbon ed amare-
e gluten free. Il ristorante vanta una
ca dal francese “gateaux”. Sformato
na. Aperto solo la sera, nell’imminenza
“agri-pizzeria” che utilizza il lievito ma-
di patate, fu fatto conoscere a Napoli
delle vacanze natalizie effettua servizio
dre storico di famiglia. Su richiesta si
dai cuochi francesi convocati a corte
di brunch durante i fine settimana.
effettuano anche corsi di cucina.
dalla regina Maria Carolina, sposa di
B cod 53167
B cod 53352
Archivio Storico via Alessandro Scarlatti 30 - 80129 Napoli - Tel 081 19321922 www.archiviostorico.com
Agriturismo Il Giardino del Sole Contrada San Demetrio - 96013 Carlentini (Sr) - Tel 095 9516382 www.ilgiardinodelsole.it
re Ferdinando IV. E la cucina esita, sulle radici del gattò, Aria di patata al pepe del Sichuan, fonduta di Provolone del Monaco, croccante di salame
174
U
na
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
‘800 con palazzo
Locali
Cucina fiorentina ed ebraica da territori di antiche tradizioni
L’
di Claudio Riolo
esteso territorio toscano, in
la semplicità e sui sapori naturali, i cibi
eccellenti formaggi. Gli ortaggi e i legu-
gran parte collinare e montano,
sono gustosi. Fra le carni primeggia la
mi rappresentano una quota importan-
è scarsamente popolato. L’agri-
famosa bistecca alla fiorentina e si al-
te della gastronomia toscana. Abbiamo
coltura è per lo più frazionata in piccole
levano ottimi polli ruspanti, maiali le cui
abbinato la cucina ebraica per la sem-
aziende, le colture sono numerose e
carni danno insaccati ottimi, cinghiali;
plicità e le affinità con alcuni piatti fio-
di qualità. La gastronomia è basata sul-
con il latte di pecora si confezionano
rentini.
Ruth’s, tradizione e cultura dell’antica cucina ebraica
Birreria Centrale e Hosteria Ganino conquistano il centro di Firenze I fratelli Alessandro (nella foto) e Massimiliano Galli conducono dal 1996 la caratteristica Birreria Centrale in centro, accanto a via Calzaioli. L’ambiente è raccolto sotto l’antica volta del ‘400 in mattoni. I tavoli di legno, le panche di chiesa, gli schienali alti che fanno da boiserie e le stoffe pregiate ricreano l’atmosfera ottocentesca delle origini. Quadri, specchi, fotografie d’epoca, abatjour, le vetrine e la porta in stile inglese contornano lo spettacolare bancone scuro seicentesco che accoglie all’ingresso; un piccolo museo con la cassa scintillante datata 1907, le statuine Art Déco, il telefono anni Venti. Mantenendo la base gastronomica mitteleuropea, si sono aggiunti i buoni piatti della cucina toscana, rigorosamente nel solco della tradizione. Il risultato è un menu composito, completo e gustoso che risulta vario anche per i frequentatori abituali, fantasioso e curioso per i forestieri. Da qualche anno i fratelli Galli hanno bissato il successo rilevando l’adiacente e storica Hosteria Ganino. Cucina storica in centro, è un locale di minime proporzioni, con arredi classici e qualche tavolo anche all’aperto, in tutto una quarantina di posti. Ambasciatore delle Arti: i fratelli Galli consigliano il Museo Horne, dimora nobiliare con capolavori e arredi pregiati.
Ecco una proposta per una serata diversa, un ambiente familiare e inusuale per gustare la cucina ebraica ricca di fascino. Siamo nell’elegante quartiere ricostruito in occasione di Firenze Capitale dell’Italia Unita. A due passi dalla casa in piazza Massimo d’Azeglio dove abitò Pellegrino Artusi nel periodo fiorentino. La sala è accogliente e raccolta, con grandi finestre che s’affacciano sulla tranquilla strada, tavolini e seggiole di legno, un bancone e la cucina in vista. Il gestore Tomàs Simcha Jelinek (nella foto) mantiene le tradizioni e la cultura della sua terra e ci tiene a ricordare la sua attività di burattinaio. Il menu, a base di cibi naturali, si fonda sulle tradizionali ricette ebraiche e segue rigorosamente i precetti kasher anche nella selezione di vini. Allettante menu con antipasti quali caponata alla giudea, melanzane a scapece, hummus, vari tipi di pasta scelti giornalmente, fresche insalate. Tra i secondi i falafel, il cuscus vegetale, involtini al formaggio. Pesce con la spirale di salmone, il persico in salsa piccante, il piatto Ruth’s di pesce. Affermata tradizione di dolci: cheesecake, kissel, blintzes, streusel di mele, halva. Ruth’s Ambasciatore dell’Arte suggerisce la visita all’adiacente Sinagoga. La costruzione del 1882 è un esempio significativo di tempio monumentale. B cod 53373
B cod 53372 Hosteria Ganino piazza dei Cimatori 4r - 50122 Firenze Tel 055 214125 - osteriadaganino@gmail.com
Ristorante Ruth’s via Luigi Carlo Farini 2/A - 50121 Firenze Tel 055 2480888 - www.kosheruth.com
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
175
Eventi
A tutta internazionalità La 39ª edizione del salone di Italian Exhibition Group, che integra Fiera di Rimini e Fiera di Vicenza, avrà un respiro sempre più globale grazie anche a un grande palinsesto di campionati ed eventi di pasticceria
D
176
al 20 al 24 gennaio 2018 Rimini sarà la capitale mon-
Il 20 gennaio le promesse della
diale del gelato e dell’arte dolciaria artigianale. La
pasticceria si sfideranno nel Campio-
GENNAIO
20 al 24
39ª edizione del “Salone internazionale di gelateria,
nato italiano di pasticceria e cioccola-
pasticceria, panificazione artigianali e caffè” avrà un respiro
teria juniores, sempre promosso da
sempre più globale grazie anche a un grande palinsesto di
Conpait e Sigep, in collaborazione
campionati ed eventi. A cominciare dalla pasticceria. Grande
con AMPI. Il vincitore rappresenterà
attesa per il ritorno del Campionato mondiale di pasticceria
l’Italia al Mondiale di pasticceria juniores che si svolgerà a
femminile, in calendario il 22 e 23 gennaio. Giunto alla 4ª
Rimini nel 2019.
Dal
edizione, chiama a raccolta 12 tra le migliori pasticcere di tut-
Ma Sigep è anche alta formazione professionale, che il
to il mondo. Sul fronte interno, la pasticceria made in Italy si
24 gennaio troverà una declinazione in chiave agonistica in
confronterà il 20 e 21 per aggiudicarsi il Campionato italiano
un concorso dedicato alle scuole. La manifestazione, che
di pasticceria senior. Promosso da Sigep e Conpait, vedrà in
rientra nel programma Sigep Giovane, prevede la realizza-
gara 17 concorrenti in 3 diverse specialità: pièce in cioccolato
zione di una pièce o in zucchero o in cioccolato, di altezza
e dolce al piatto, pièce in zucchero e torta al cioccolato,
minima 60 cm, che deve sostenere una torta stratificata e
pièce in ghiaccio e torta gelato. I tre vincitori di ciascuna ca-
contenere una base croccante, una friabile e una cremosa.
tegoria andranno a formare la squadra che rappresenterà il
Gli alunni dei dodici istituti in gara dovranno inoltre prepara-
tricolore italiano alla Coupe du Monde di Lione 2019.
re sei monoporzioni dello stesso gusto. B cod 52054
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Eventi
Eurocarne 2018 5 cose da sapere In concomitanza con Fieragricola e rivolta a professionisti e consumatori, promuove un modello di sostenibilità economica e rilancio del Made in Italy: i punti chiave della fiera in programma dal 31 gennaio al 3 febbraio 2. Un palcoscenico per la filiera, una vetrina per i consumatori
GENNAIO
Il consumatore sarà al centro di Euro-
Dal
carne 2018. Oltre all’aspetto professionale, che da sempre costituisce la base della manifestazione, è infatti previsto
31 al 3/2
ampio spazio per le macellerie di domani, showcooking, aree degustazione, concorsi ed eventi.
3. Zootecnia e trasformazione insieme per la prima volta A ricordarlo è stato il vicepresidente di Veronafiere, Claudio Valente: «La filiera delle carni potrà incontrare il mondo allevatoriale, della mangimistica, della tecnologia, ma anche degli anelli successivi alla produzione». Il punto di arrivo? Una nuova politica di filiera corta per il rilancio delle produzioni di carne made in Italy.
U
na manifestazione che punta ad accorciare la distanza
4. Un modello di sostenibilità
tra zootecnia, trasformazione, vendita e consumo di
La scelta della società cooperativa agricola zootecnica La Tor-
carne. Il tutto in un solo luogo e in concomitanza con
re di Isola della Scala ha un forte impatto sul significato di Eu-
la fiera più importante del settore primario, Fieragricola. Ecco
rocarne 2018. È un modello che concilia tradizione e spirito
i punti salienti della manifestazione che si svolgerà a Verona-
imprenditoriale di cui il presidente Riccardo Artegiani (35 anni)
fiere dal 31 gennaio al 3 febbraio 2018.
è testimone e parte attiva. Oltre 7mila capi di carne bovina
1. In contemporanea con Fieragricola 2018 L’evoluzione naturale di una manifestazione che è già il punto di riferimento per il settore primario italiano (ed estero). Le de-
allevati, 13 allevatori soci e un fatturato di 11 milioni di euro annui. Miracolo? No. La chiave del suo successo è l’economia circolare, l’innovazione e la sostenibilità energetica.
cine di migliaia di spettatori (130mila nell’edizione 2016) attesi
5. Obiettivo filiera corta Made in Italy
a Fieragricola 2018 avranno 5mila mq in più a disposizione
È l’argomento più urgente per il settore. In un contesto in cui i
per entrare in contatto con Eurocarne 2018. Il padiglione 11
consumatori privilegiano il Made in Italy, il nostro Paese conti-
sarà la casa della filiera corta delle carni, luogo di incontro fra
nua a importare la metà del proprio fabbisogno di carne. Si
produttore e consumatore, e rappresenterà uno spazio co-
tratta di un mercato da oltre 1 miliardo di euro. Eurocarne 2018
mune e in sinergia con il settore zootecnico, con cui sarà in
sarà il palcoscenico per riconoscere l’operato dei nostri alle-
diretta connessione.
vatori e valorizzare la filiera corta Made in Italy. B cod 52775
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
177
Eventi
Tirreno CT e Balnearia
A Carrara Fiere il futuro dell’ospitalità Si scaldano i motori per Tirreno CT, il grande evento che dal 25 al 28 febbraio 2018 porterà nei padiglioni di Carrara Fiere decine di migliaia di operatori dell’ospitalità per incontrare le ultime novità del settore
L
a mostra, ormai un appuntamen-
consumatori. In
to imperdibile per gli addetti del
questo
comparto, mette in evidenza tutto
saranno in mo-
per la gestione di alberghi, locali pub-
stra i prodotti e i
blici, ristorazione e ormai da qualche
preparati
anno anche il meglio per l’ospitalità in
una cucina che
spiaggia grazie a Balnearia, l’altro “sa-
guardi al biologico da un lato, puntan-
lone nel salone” dedicato al settore
do alla sostenibilità, ma anche alle
degli stabilimenti balneari.
nuove tendenze di consumo, oltre che
Il grande evento, promosso da Tir-
per
FEBBRAIO
25 al 28
Dal
alle esigenze salutistiche.
reno Trade, con le sue 38 edizioni rap-
Tirreno CT è anche un momento di
presenta un punto di riferimento per
confronto e formazione per gli addetti
chi cerca forniture per alberghi, risto-
ai lavori. Ecco allora che come ogni
ranti, bar, pasticcerie, gelaterie e in ge-
anno sarà ricco il cartellone di eventi
nerale strutture ricettive, dove si po-
collaterali, convegni, seminari e wor-
tranno trovare dalla tecnologia delle
kshop pensati dalle varie associazioni
aziende costruttrici di macchinari per
di categoria presenti per aggiornare i
ristorazione, caffetteria e produzione
professionisti o formare quelli in diveni-
di alimenti a quelle per le forniture di
re. A partire dalle attività della Fib (Fe-
arredi e complementi per le attività di
derazione italiana barman), che con i
ricezione. Dal pane alla pizza, dai pro-
propri barman animerà i giorni di fiera
dotti lavorati e semilavorati per la cuci-
con dimostrazioni ed esibizioni per tut-
na alle forniture alberghiere, passando
ti. Uno dei momenti più attesi sarà il
per la gelateria e la pasticceria. Un’in-
Forum della cioccolateria della Fede-
tera area dedicata al caffè e alle inno-
razione
vazioni del settore grandi impianti. Inol-
cioccolateria gelateria, che in occasio-
tre ampio spazio alle aziende dell’a-
ne di Tirreno CT organizzerà le sele-
groalimentare.
zioni italiane per i campionati mondiali
Tra le grandi novità dell’edizione
178
settore
internazionale
pasticceria
di cake design e di pasticceria.
2018 di Tirreno CT Bio-Vegan-Gluten-
Invece, nello spazio di Balnearia,
free, la nuova area dedicata a prodotti
giunta alla sua 19ª edizione, si potran-
e servizi di questo importante segmen-
no incontrare tre macrocategorie con il
to della ristorazione e della cucina che
meglio dell’intera filiera delle soluzioni
negli ultimi anni ha sempre più preso
da esterni, delle tecnologie e del com-
piede per incontrare le esigenze dei
plemento. B cod 52842
Eventi
dicembre / gennaio 2018 ¡ Italia a Tavola
179
Eventi
Imparare a cucinare è facile all’Atelier dei Sapori di Milano Sono riprese a pieno regime le attività didattiche dell’Atelier dei Sapori. Un laboratorio di idee e iniziative legate al mondo della cucina e allo studio dell’enogastronomia, con un ricco calendario di corsi ed eventi
A
telier dei Sapori, forte di un’e-
formale e allo stesso tempo acco-
re un percorso formativo personale,
sperienza di 12 anni, è un luogo
gliente, in pieno centro a Milano (via
guidato dal proprio gusto e dalle pro-
per “food lovers” che, prima
Pinamonte da Vimercate 6). La scuola
prie disponibilità di tempo.
come associazione attiva dal 2005 e
è dotata di una doppia zona cottura
Le lezioni di cucina sono per tutti,
oggi come scuola di cucina privata,
con otto fuochi, 6 piastre a induzione,
per chi vuole iniziare o per chi vuole
nasce con lo scopo di diffondere la
4 forni, un abbattitore di temperatura,
perfezionarsi nelle tecniche e appro-
buona cultura gastronomica, mante-
planetarie, un forno per pizze e pastic-
fondire argomenti già noti. Cosa si
nendo l’integrità della tradizione e ab-
ceria e tutti gli strumenti necessari alle
deve portare? Niente, tutto l’occorren-
bracciando
attività. Il bancone centrale permette a
te per ogni corso verrà fornito sul po-
tutti di seguire le fasi di cottura.
sto. Ogni lezione è arricchita da una
contemporaneamente
tutto quello che c’è di nuovo nel mondo della Cucina.
180
La nuova gestione, che fa capo
dispensa che comprende le ricette
Il fulcro dell’attività sono le lezioni
alla VBB srl, prevede come responsa-
eseguite, nozioni tecniche ed even-
di cucina, di diverse tipologie: da
bile scientifico il cuoco Matteo Scibilia,
tuali cenni storici.
quelle per adulti e ragazzi alle lezioni
a cui si affiancano altri professionisti e
Infine, collegato all’Atelier dei Sa-
monografiche, dai corsi di cucina
le insegnanti che negli anni passati
pori, è in corso di definizione lo spazio
completi fino ai corsi di degustazione.
erano le anime della scuola, Paola
per l’aggiornamento professionale di
La scuola tiene inoltre corsi in lingua
Sgadari e Patrizia Riggi.
cuochi, pizzaioli, pasticceri, barman,
straniera, serate gastronomiche per-
Durante le attività didattiche i do-
sommelier e direttori di sala. In questo
sonalizzate, presentazioni di prodotti
centi danno spazio e importanza tanto
caso le iniziative faranno capo a Vero
legati al mondo della cucina, feste per
agli aspetti “tecnici” e procedurali
Bello Buono.
“piccoli cuochi”, addii al nubilato e al
quanto alla presentazione e all’esteti-
celibato e gare di cucina. Le lezioni si
ca del piatto. Le lezioni si susseguono
sui corsi: www.atelierdeisapori.it
svolgono in un ambiente pratico, in-
in modo tale che ognuno possa segui-
B cod 52739
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Per tutte le novità e le informazioni
Eventi
dicembre / gennaio 2018 ¡ Italia a Tavola
181
Eventi
A febbraio è tempo di “Cucinare” Con 150 espositori e 130 eventi tra degustazioni, showcooking e minicorsi di cucina, l’evento gastronomico del Nordest ritorna alla Fiera di Pordenone dal 10 al 13 febbraio sotto la direzione artistica di Fabrizio Nonis i ristoratori del territorio tutti impegnati nel presentarne le eccellenze enogastronomiche. Punta di diamante della manifestazione è sicuramente “Stars Cooking”, l’evento nell’evento, ideato e realizzato da Fabrizio Nonis che porta
FEBBRAIO
10 al 13
Dal
ogni anno alla Fiera di Pordenone chef stellati di fama internazionale e volti noti della tv. Cucinare 2018 dedicherà approfondimenti ad alcuni settori di riferimento per l’agroalimentare: “Vinum”, 2ª rassegna espositiva dedicata alle aziende vinicole, e “Beer&Co”, l’area espositiva riservata ai birrifici artigianali e beer firm italiani. Entrambe le iniziative prevedono stand, degustazioni, laboratori
G
e tanti eventi per coinvolgere al massimo i visitatori. rande attesa per la 6ª edizione di “Cucinare”, il Salo-
Grande attenzione anche per i nuovi stili e buone pratiche
ne dell’enogastronomia e delle tecnologie per la cu-
alimentari, dal biologico al vegano, alla cucina naturale: è que-
cina di Pordenone Fiere che apre le porte a focus
sto il focus di “Cucinare Green”, area tematica sviluppata attra-
dedicati a vino, birra artigianale e cucina green. I 18mila visita-
verso con un ricco programma di laboratori e incontri sul
tori di Cucinare 2017, di cui il 15% operatori del settore, sono
tema, oltre alla possibilità di acquisto di prodotti certificati ne-
indicatori del successo crescente della manifestazione che
gli stand. Espositori d’eccellenza, ospiti di fama internaziona-
punta a diventare l’evento fieristico di riferimento nel Nordest
le, partners prestigiosi, grande popolarità tra addetti ai lavori e
sia per il pubblico professionale che per gli appassionati di
appassionati di cucina: ci sono quindi tutti i presupposti affin-
cucina, grazie ad un format consolidato che affianca stand
ché la sesta edizione di Cucinare consacri questo evento
commerciali ad un variegato calendario di eventi.
come punto di riferimento per il business della cucina nel Nor-
Circa 150 gli espositori presenti in fiera, in rappresentanza dei due macro settori di riferimento di Cucinare: le filiere agroalimentari delle eccellenze made in Italy (aziende vitivinicole, birrifici e distillerie, salumifici, caseifici, oleifici; produttori di pasta, pasticcerie e prodotti da forno; prodotti ittici) e le tecnologie per la cucina (accessori, arredamento e complementi d’arredo per le cucine professionali; attrezzature per cottura, refrigerazione, lavaggio e preparazione per bar e ristoranti). In programma durante il Salone oltre 130 iniziative tra dimostrazioni, degustazioni, minicorsi e showcooking che hanno come protagonisti le associazioni, le istituzioni, i produttori,
182
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
dest. B cod 53448 Per informazioni: www.cucinare.pn
Eventi
Stand | Gare | Master class | Seminari | Museo della Pizza
21>23 MAGGIO 2018
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dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
183
Media · Carta & web
Social, relazioni two ways e anti-spreco
Alcuni “early warnings” per il 2018 Nell’imminenza del nuovo anno, che si preannuncia con segni di discontinuità anche vistosi rispetto a quello che si sta concludendo, andiamo ad individuare i cosiddetti early warnings, segnali precoci che, non sottovalutati, ci aiutano nella conduzione dell’impresa. Focus sui social media di Vincenzo D’Antonio
quanto attiene al mercato Usa la previ-
ne, Snapchat è di gran lunga il social
sione 2018 è di un 50% di utenti pres-
e abbiamo individuati 8. Il pri-
preferito tra l’emergente generazione
soché esclusivamente sul mobile ed il
mo lo denomineremmo “over-
Zeta. Si tratta quindi, da parte del so-
colosso dei social media individua
lapping”, ovvero la sovrappo-
cial media manager, di tenere bene a
l’ads mobile quale fonte del 70% circa
sizione dei canali social. E la più deli-
mente i due target: Millennial per In-
dei suoi cospicui utili.
cata delle sovrapposizioni attiene a
stagram e generazione Zeta per
due canali che entrambi forniscono
Snapchat.
N
contenuti visivi: Snapchat ed Instagram.
184
maggiore engagement ma, attenzio-
Il terzo early warning concerne la conoscenza, la confidenza diremmo,
Il secondo early warning è su Fa-
con i chatbot. Si tratta di attrezzarsi af-
cebook. Questo social sta sempre più
finché a domande poste da una com-
Instagram Stories ha un reach si-
concentrando il suo business e la sua
munity always online, le risposte per-
gnificativamente più ampio ed un
main revenue stream sul mobile. Per
vengano nel breve volgere del minu-
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Carta & web · Media to. È operazione di bilanciamento tra
analisi dei big data piuttosto che un
mente, non è! Bando a clamori autore-
una risposta che ha in sé il beneficio
lavoro di front line che a volte può ge-
ferenziali, bando alla ripetitività, largo a
della tempestività senza incorrere
nerare nocumento alla brand identity.
contenuti genuinamente interessanti e
però in ovvietà e banalità così vanifi-
In definitiva, lo si pone come elemento
per i quali la lettura risulti piacevole ed
cando l’utilità stessa della risposta,
di riflessione, un’efficace strategia di
interessante.
anzi generando delusione e quindi
marketing on-line non può prescinde-
sensazione di disservizio. Il chatbot
re dall’abilità dell’attività di ascolto.
sembra davvero che sia il must per il 2018.
Il settimo early warning è molto delicato: attenzione somma agli influen-
Il sesto early warning lo presentia-
cer marketing posto che di veri in-
mo come contrappasso all’attenzione,
fluencer marketing trattasi. Di più qui
Il quarto early warning è costituito
nobile e meritoria, che ci si sta final-
non diciamo avendo già trattato di re-
dalla crescita accelerata del video
mente ponendo circa la problematica
cente questa tematica (non vogliamo
nella relazione tra membri della com-
del food waste. Così come va dovero-
definirla “problematica”).
munity. Praticamente non vi sarà cam-
samente posta attenzione a ché lo
L’ottavo ed ultimo early warning è
pagna di social media marketing in cui
spreco alimentare viri verso ricicli, riu-
sull’accelerata che si vivrà ulterior-
il racconto tramite video non ne sia il
tilizzi ed aiuti immediati e concreti ai
mente con i prosumer, ovvero i consu-
core. E man mano, con lo svilupparsi
poco abbienti, così, in antitesi, l’ap-
matori di informazioni che divengono
degli algoritmi, essi a loro volta corro-
proccio alle notizie irrilevanti, ai rumori
anche produttori di informazioni. Si
borati dai big data, il video sarà l’ele-
assordanti quanto inutili, insomma a
renda agevole, addirittura si favorisca,
mento cruciale per generare engage-
tutto quanto non sia informazione vera
fatti gli opportuni controlli, la pubblica-
ment e costruire ed arricchire la fan-
che arreca valore, dovrà essere drasti-
zione di contenuti. Nel corrente anno,
base. Il video sarà anche il mezzo
co: decrementare fino ad abolire i
LinkedIn è cresciuto in popolarità
mediante il quale il mondo dei blog-
contenuti di scarsa rilevanza, vero wa-
come luogo dove pubblicare contenu-
ger virerà verso la nuova frontiera co-
ste per il lettore, ed incrementare i
ti ed aziende fornitrici lo utilizzano per
stituita dai vlogger.
contenuti rilevanti.
aumentare l’influenza B2B dei propri
Il quinto early warning è, nei fatti,
È la rivitalizzazione del content
un evergreen. Saper ascoltare, appli-
marketing dove, il content, vivaddio, o
articoli. Anche Snapchat ed Instagram
care la saggezza di un proverbio ara-
è di qualità o, semplicemente e rude-
stanno evolvendosi per permettere
bo che così ammonisce: “Abbiamo
nuove funzionalità di scorrimento degli
due orecchie ed una bocca; pertanto
articoli e dei correlati contenuti. Inte-
dobbiamo ascoltare il doppio che
ressante Facebook Instant Articles che
parlare”. Ostinarsi nella comunicazio-
difatti è sempre più utilizzato fra i crea-
ne one way piuttosto
tori di contenuti che si
che praticare abil-
giovano della speci-
mente la relazio-
fica
ne two ways può
per pubblicare i
essere letale. Inu-
propri pezzi diret-
tile se non danno-
funzionalità
tamente tramite la
so, sia fregiarsi dei
app di Facebook. An-
complimenti che giungono su Tri-
che qui assistiamo, e che al cospetto di
pAdvisor et similia, sia adirarsi
ciò non si resti passivi, ad una rivitaliz-
quando non sono compli-
zazione del content marketing.
menti ma virano verso con-
Otto early warning, mica pochi ma
tumelie talvolta fragorosa-
neanche tanti. Si tratta di studiarli ed
mente scostumate. Qui si
analizzarli, possibilmente senza scetti-
varrà l’abilità del social
cismo eccessivo, ben chiaro essendo
media manager, in un la-
il loro scopo: call to action!
voro di backstage e di
B cod 52753
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
185
Media · Carta & web
Nuovo sito Mutti
per i professionisti della ristorazione L’azienda di Parma, specialista del pomodoro da oltre un secolo, lancia professional.mutti-parma.com, un sito dedicato al canale b2b pensato appositamente per soddisfare le esigenze dei professionisti dell’Horeca
L
186
a nuova piattaforma si rivolge agli
proponiamo di intercettare i feedback
alla resa specifica delle diverse referen-
operatori professionali che già
dei nostri clienti per rispondere al me-
ze, alla loro modalità di utilizzo, aiutan-
utilizzano i prodotti Mutti, e a tutti
glio alle loro esigenze. Per gli operatori
doli così a stabilire quello ottimale per le
coloro che sono alla ricerca di un pomo-
professionali, diventerà un nuovo modo
loro preparazioni.
doro eccellente, 100% italiano, con l’o-
per essere aggiornati sulle ultime novi-
All’interno del sito, tutte le informa-
biettivo di garantire la migliore qualità in
tà dedicate al canale Foodservice, e su
zioni tecniche legate all’utilizzo dei pro-
molteplici preparazioni e in tante diverse
tutte le iniziative che saranno in grado di
dotti Mutti in relazione al mondo della
modalità di consumo. Il sito, dalla grafi-
supportare le loro attività».
pizza sono frutto di un progetto di ricer-
ca semplice ed elegante, accompagna
Oltre a presentare l’offerta comple-
ca promosso e realizzato dall’azienda,
gli utenti alla scoperta del mondo Mutti,
ta dell’azienda per il canale Foodservi-
nei mesi di ottobre e novembre 2016,
mettendo a disposizione dei professio-
ce, il sito racconta i fattori distintivi della
in collaborazione con il Politecnico del
nisti del settore tutta l’expertise dell’a-
materia prima, dalla coltivazione alla
Commercio e del Turismo (Capac) di
zienda di Parma, che vanta più di cento
lavorazione, fino al suo confezionamen-
Milano. Grazie a questo studio, Mutti ha
anni di esperienza nella lavorazione e
to: informazioni fondamentali per tutti
invitato alcuni pizzaioli e panettieri italiani
trasformazione del pomodoro.
coloro che considerano il pomodoro
a provare i propri prodotti professionali
«Con questo nuovo sito - spiega il
un ingrediente chiave per i loro piatti e
con l’obiettivo di esplorare il mondo del
marketing Mutti - vogliamo fare un primo
desiderano valorizzare la propria offerta
pomodoro all’interno del settore pizzeria
passo utile a costruire una partnership
attraverso un prodotto di massima ec-
e individuare i bisogni e le esigenze dei
con il pubblico professionale centrale
cellenza qualitativa. La piattaforma offre
professionisti. B cod 53049
per il nostro settore. Sarà l’occasione
infatti preziosi consigli su come abbinare
per avviare un dialogo costante con i ri-
i prodotti Mutti ad antipasti, primi, secon-
storatori e con tutti gli intermediari della
di e pizze e guida i professionisti verso
ristorazione: attraverso la piattaforma, ci
la scelta del prodotto più adatto in base
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Mutti Industrie Conserve Alimentari via Traversetolo 28 - 43022 Montechiarugolo (Pr) - Tel 0521 652511 https://professional.mutti-parma.com
Carta & web · Media
FOOD MARKETING
Food trend, un 2018 all’insegna di web, spirits e sostenibilità
Ogni anno la ristorazione cambia e si evolve, complice la società sempre più in movimento, le tendenze e le mode che durano il tempo di una stagione e la voglia del consumatore di provare cose sempre più innovative a tavola Recensioni
Sostenibilità
Anche se molte volte vanno prese con
La sostenibilità è, fortunatamente, un
le pinze, in generale è bene che il risto-
tema sempre più trattato in cucina: gli
ratore legga con attenzione ogni recen-
sprechi sono infatti sinonimo di poca cul-
sione: possono scaturire nuove idee,
tura culinaria. Via libera a doggie bag,
miglioramenti importanti e si può capire
cucina circolare (antispreco) e mai butta-
qual è da fuori la percezione del locale.
re via gli avanzi, c’è sempre qualcuno
Mai cancellare i commenti negativi, ma
che ne ha bisogno.
rispondere in modo educato e cordiale.
Menu
Take away Affiliarsi ad uno dei servizi di consegna a
Non solo i piatti ma il menu vero e pro-
domicilio (come Foodora e Just Eat) è un
prio deve essere esteticamente coeren-
buon modo per proporre i propri piatti
te con la proposta del ristorante. Tra gli
direttamente nelle case dei clienti più pi-
cco quindi una serie di piccoli ac-
ultimi trend il minimalismo, un menu dai
gri, che preferiscono cenare tra le mura
corgimenti per i ristoratori che
materiali ricercati e linee pulite, che rac-
domestiche. Poche proposte ma facil-
non vogliono farsi trovare impre-
conti i piatti con descrizioni emozionali
mente trasportabili.
parati davanti al cliente del 2018, esigen-
che parlino dell’origine degli ingredienti.
E
te e modaiolo, che vuole essere sorpreso con... effetti speciali.
Spirits
Buddha bowl Un tempo il comfort food era ipercalorico
È sempre più di moda avere una carta
e fritto, oggi vi è una vera e propria “rivo-
ben fornita di superalcolici di un certo li-
luzione in verde” che vede verdure e
Essere presenti online è sicuramente la
vello. È possibile offrirli ai propri clienti
superfood come il sogno gustoso dei
mossa indispensabile per arrivare al
durante l’aperitivo, in abbinamento al
palati più gourmet. Ultimo trend dagli Sta-
consumatore che ha deciso di cenare
dessert o ad un piatto salato innovativo.
tes, le “Buddha bowl”, ciotole perfetta-
Sito e social
fuori e non sa dove andare. Un sito ag-
mente bilanciate dal punto di vista nutri-
giornato con il menu da consultare, un
Coperti
profilo Facebook dove parlare con i pro-
“Pochi ma buoni”: per garantire un servi-
alghe e ingredienti che fanno bene al
pri clienti e un profilo Instagram per fare
zio impeccabile è bene rinunciare a
corpo e allo spirito. B cod 52989
venire l’acquolina in bocca con foto pro-
qualche coperto per trattare al meglio il
fessionali. Non trascurabili le collabora-
cliente. Un ambiente con troppi tavoli è
zioni con blogger e influencer: se rimar-
spesso caotico e confusionario, meglio
ranno soddisfatti la loro recensione sarà
puntare su un locale più intimo e caldo
un’importante cassa di risonanza.
per garantire la giusta cornice ai piatti.
zionale che contengono verdure, semi,
Per ulteriori informazioni:
www.jacleroi.com
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
187
Media · Carta & web
A Tavola con... Saturnino Celani «Un grande musicista cresciuto nel fritto» Celani Saturnino da Ascoli Piceno, per tutti Saturnino (non ha cambiato) musicista. Con il basso ci fa quel che vuole, da 26 anni al fianco di Lorenzo Cherubini, per tutti Jovanotti (lui ha cambiato) è a tavola con noi 188
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
Carta & web · Media di Andrea Radic
B
una famiglia di grandi carnivori men-
a Venezia per celebrare lo storico
tre gusta il Baccalà in versione finger
carnevale?
assista, compositore, ma an-
di Daniel Canzian - «dove si allevava-
Suonando l’inno alla Gioia, live,
che disegnatore di una sua li-
no gli animali in casa, un piccolo orto,
un’idea di Marco Maccapani che mi
nea di occhiali, da qualche
nelle Marche ad Ascoli Piceno, mio
ha chiesto di scendere con il basso,
tempo non mangia la carne, ma ap-
nonno aveva conigli, galline. Macella-
una sensazione incredibile.
prezza la tavola e la cucina. Nel 2015
va lui il maiale. Sono cresciuto così,
E si passa al risottino... mentre Sa-
è “Papero Pianetino” in una storia di
poi ho smesso da cinque anni di man-
turnino dice dei contest musicali tele-
Topolino e alcuni dei disegni originali
giare carne, perché non la mangia la
visivi: «La gara nella forma canzone
li ha incorniciati a casa sua.
mia compagna, ma con verdure e pe-
non esiste, il video ha ucciso la radio
sce sto benissimo. Sono un mangia-
e poi i social hanno ucciso il video
tore entusiasta».
con i personaggi figli dell’algoritmo
Sei stato immortalato dai disegnatori della Disney… L’emozione più bella è che sono stati i bambini della redazione di To-
I gusti e i profumi di quando eri bambino?
che vanno a prendere lo spazio delle star. Oggi per provare a fare musica
polino, venuti alle prove, a decidere
Sono cresciuto nel fritto, dalle oli-
suggerisco di fare la canzone e man-
di inserirmi nella storia. Il mio perso-
ve all’ascolana alla crema fritta, una
darla come un messaggio in bottiglia,
naggio non era previsto, ma loro lo
grande tradizione. La domenica in
vedrai che qualcuno se ne accorge».
vollero.
casa, il profumo delle olive fritte sali-
Gli occhiali che indossi, li hai di-
Partiamo dalla musica.
va nelle stanze e ti svegliavi che le
Dalla stupenda collaborazione
mangiavi per colazione.
segnati tu? Un progetto partito per gioco cin-
con Lorenzo Jovanotti. È appena
Hai anche un bellissimo cane…
que anni fa e che oggi grazie a un
uscito il nuovo album “Oh, vita” e ci
Si chiama Oliva, appunto. Una
socio visionario, parlando di occhiali
stiamo preparando al nuovo tour, che
bellissima “bulldogghina francese” di
ci vuole, abbiamo trasformato in una
sarà il più lungo di tutta la nostra sto-
cinque anni che mi ha rubato il cuore.
piccola realtà che sta dando tante
ria artistica, un anno e mezzo. Ho ini-
È incredibile, quando suono mi aspet-
soddisfazioni.
ziato con lui ventisei anni fa, quando
ta in camerino.
lui era già molto famoso, è stata la
È vero che l’anno scorso ti sei
cosa che mi ha cambiato la vita. Tutto
calato dal campanile di San Marco
Ci vediamo a San Siro per il concerto! Vi aspetto.
B cod 53350
è avvenuto molto spontaneamente, cercava musicisti per un nuovo tour e li voleva coetanei. Sono l’esempio vivente di chi capita nel posto giusto al momento giusto. Vivere di musica, cosa significa? Un enorme privilegio, una specie di miracolo, la possibilità di trasformare la passione in passione remunerata, è il massimo che la vita ti può offrire. Hai anche vinto un David di Donatello tra le altre cose… Con “Baciami ancora” - sorride quasi emozionato - pazzesco e pensa che il premio c’è l’ha ancora Lorenzo a casa. Li ha ritirati tutti lui... - scherza ancora. Saturnino spiega che nasce in
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
189
Media · Carta & web
IFSE Culinary Institute follow us
IFSE LA SCUOLA DI CUCINA
PER ECCELLENZA
190
393.8356385/ gennaio 2018 Italia a Tavola+39· dicembre
PRENOTA LA TUA VISITA ALLA SCUOLA
Carta & web · Media
SFORMATO DI ZUCCA
www.ifse.it
con cuore di castelmagno Ingredienti per 4 persone Piatto realizzato da IFSE Culinary Institute
Procedimento
Ingredienti
Per lo sformato di Zucca
Per lo sformato di Zucca Zucca cotta vapore
gr.
300
In un pentolino fate cuocere le patate tagliate a tocchetti con il resto
Uova
gr.
95
degli ingredienti per 12 min. circa, portata a termine la cottura scolatele
Ricotta di pecora
gr.
100
ed eliminate il resto delle erbe aromatiche e dei gusti. In una padella
Parmigiano
gr.
25
fate rosolare lo scalogno tagliato a fettine con un filo di olio evo, unite
Scalogno
gr.
15
la zucca cotta tagliata a tocchetti all'interno, fate insaporire qualche
Patate
gr.
150
minuto, mettete in un frullatore tutti gli ingredienti comprese le patate
n.
1
e frullate fino ad ottenere una crema. Prendete degli stampi che avrete
Vino bianco
gr.
30
imburrato e spolverati con del pane grattugiato, riempiteli al 50% con il
Timo rametti
n.
4
composto, mettete nel centro l’inserto di castelmagno e completate
Alloro fogli
n.
1
con il resto del composto. Fate cuocere in forno a bagno maria a 165°
Rosmarino rametto
n.
1
per circa 35 min., fate raffreddare.
Latte
gr.
200
In un pentolino mettete il latte con la panna e le foglie di maggiorana,
Castelmagno
gr.
75
sciogliete l'agar-agar all'interno, trasferite sul fuoco e arrivate al
n.
1
bollore. Aggiungete il Castelmagno sbriciolato, fate sciogliere e
Panna
gr.
75
riempite degli stampi di dimensione inferiore a quelli utilizzati per gli
Agar-agar
gr.
3
sformatini, fate raffreddare prima a temperatura ambiente e poi in
Aglio spicchio
Per il cuore al castelmagno
Maggiorana (rametti)
Per il cuore caldo al Castelmagno
frigorifero.
Per l’olio al Crescione Crescione Olio Evo
gr.
40
gr.
60
Servire con olio aromatizzato al Crescione
dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
191
Media · Carta & web
A Tavola con... Albertina Marzotto
«Mangerei trippa quasi ogni giorno» Da Milano a Marrakech, da Roma alle capitali dell’arte e dell’eleganza, giornalista, mamma di tre figli e nonna. Una donna dinamica e curiosa, si definisce pigra invece ha il fascino della “zia Marta”, regina di stile di Andrea Radic
I
ncontriamo Albertina Marzotto alla tavola giapponese con influenze mediterranee di Wicky Priyan a Mi-
lano dove al bancone in perfetto stile
192
Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
del Sol Levante, apprezza lo stile del
da un luogo all’altro, sempre diversa
cuoco, maestro nell’uso dei coltelli da
ma sempre interessante. Sono molto
sushi.
appassionata di primi e mi piacciono
Albertina, cosa ti incuriosisce della cucina? La cucina regionale, come varia
gli ingredienti naturali. Sono onnivora. I sapori della tua infanzia?
Carta & web · Media Sangue misto il mio, con mamma
Maialino nero dei Nebrodi lessato
emiliana, mia nonna paterna Toscana
sedici ore, daikon con senape giap-
e sono cresciuta in Veneto. I sapori
ponese e mela caramellata è il piatto
della mia infanzia cui sono più legata
che Wicky Priyan ha scelto per Alber-
sono sicuramente quelli emiliani della
tina Marzotto. «Un piatto Kaiseki -
nonna a Modena, su tutto i tortellini
spiega il cuoco - vera cucina giappo-
fatti a mano.
nese creato dal mio maestro. Ho por-
Poi sono cresciuta con i sapori veneti quando, dopo sposata, sono andata a vivere a Valdagno in provincia di Vicenza. Buona cucina?
tato questo spirito in Italia dopo aver camminato in tanti Paesi». Si avvicinano le feste, com’è il Natale a casa Marzotto? Un Natale lunghissimo con nume-
Certo, ma una cosa che proprio
rosi appuntamenti familiari. Prima tut-
non mi piace, anzi odio è il baccalà
ta la famiglia insieme, oltre settanta
alla vicentina, l’ho mangiato per tanto
persone, ci riuniamo in luoghi gran-
tempo e proprio non lo sopporto, in-
di... - sorride - poi via via appunta-
vece amo la trippa, la mangerei quasi
menti più ristretti, sento molto le tradi-
tutti i giorni
zioni che uniscono.
Che rapporto avevi con Marta Marzotto?
simo, vedere i miei figli Lavinia, Gia-
Bellissimo, volevo molto bene alla
como e Matilde che vanno d’accordo fra loro e sapere cosa pensano, sono
di cuore, non si risparmiava mai, face-
il nostro sguardo sul futuro. Mio mari-
va qualunque cosa pur di vederti sor-
to e molto bravo a tenerli uniti. Lavinia
ridere. Una persona colta, intelligen-
è moglie di Riccardo Pasqua, anche
te. Mi manca molto.
lui come mio marito, nel mondo del
quella voglia di mangiarsi la vita.
vino Tuo marito Gaetano Marzotto,
Vero, lo diceva anche lei che le
imprenditore in diversi settori è pre-
somigliavo e per me è un bellissimo
sidente del gruppo Santa Margheri-
complimento.
ta che riunisce importanti aziende
Il tuo luogo del cuore?
vinicole di grande tradizione.
Il mio sogno da bambina era quel-
Diverse aziende dalla Sicilia al
lo di andare a Marrakech. Ci sono an-
Trentino, la riunione natalizia di fami-
data davvero la prima volta trent’anni
glia l’abbiamo fatta sia a Santa Mar-
fa e da quel momento due volte
gherita che in Ca’ del Bosco.
all’anno sono lì. Trovo il Marocco mol-
Tu e il vino?
to affascinante, dai colori delle spezie
Io bevo - ride - pensa che quando
agli odori del souk, ai mercati. Un po-
mi sono sposata ero astemia, come
polo che amo, persone con le quali
mia mamma e mio papà. Ma mio suo-
stai bene.
cero mi ha detto “una Marzotto non
Ma è vero che sei pigra?
può essere astemia”, ho preso alla
Molto, davvero. Mai fatto sport, a
lettera le sue parole e adesso se do-
parte lo sci obbligata dai miei genitori
vessi scegliere tra le calorie di un
e appena ho potuto ho smesso. Alla
piatto di pasta e quelle di un bicchie-
fatica fisica preferisco di gran lunga
re di vino, scelgo le seconde.
un pomeriggio all’Hammam.
Gaspare a tavola, ricordando Zuzzurro «Amo conoscere le origini dei cibi» B cod 52978
La famiglia è un tema importantis-
zia Marta, una donna generosissima,
Tu la ricordi nell’eleganza e in
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B cod 53229
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dicembre / gennaio 2018 · Italia a Tavola
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Cuochi Dicembre / Gennaio 2018 · anno XXXII · n. 255 - Italia a Tavola è una rivista di aggiornamento Italiana professionale, cultura enogastronomica e turismo per l’Horeca. Si rivolge ad alberghi, ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, cuochi, pasticceri, maitre, assaggiatori, barman, sommelier, enti, aziende e associazioni del settore in tutta Italia.
Collaboratori di questo numero Giovanni Angelucci, Federico Anzellotti, Giovanni Berera, Fausto Borella, Milly Callegari, Cristiano Canali, Alessandro D’Andrea, Alessio Decina, Enrico Derflingher, Guerrino Di Benedetto, Leonardo Felician, Massimo Artorige Giubilesi, Carmine Lamorte, Vincenzo Liccardi, Antonio Pace, Rocco Pozzulo, Marco Reitano, Guido Ricciarelli, Claudio Riolo, Giovanni Romito, Enrico Rota, Toni Sàrcina, Lucia Siliprandi, Davide Staffa, Simonetta Verdirame Foto Thinkstock © 2017 - Italia a Tavola Informativa ex D. Lgs. 196/03: L’amministratore unico è il responsabile del trattamento dei dati che potranno essere trattati da incaricati preposti agli abbonamenti, al marketing, all’amministrazione e potranno essere comunicati a società collegate per le medesime finalità della raccolta e a società esterne per la spedizione della rivista e per l’invio di materiale promozionale. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la segreteria di direzione, via fax 02 700557702, ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D. Lgs. 196/03. La percentuale della pubblicità non supera il 45% © Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione totale o parziale, di qualsiasi parte della rivista, è assolutamente vietata senza il permesso scritto dell’Editore.
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Italia a Tavola · dicembre / gennaio 2018
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