DIGITAL EDITION
Marzo 2018 · anno XXXII · n. 257
Bergamo capitale dell’accoglienza IO MAS IGIN SA RI
A VI S S A NI LUC
CO P O ZZU ROC L
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SEPPE VI
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CUOCHI
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PIZZAIOLI
ST K N A M ERN
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ION LEAD
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RINA MIL AN
BA R M A N
RISTORANTI · HOTEL · PIZZERIE · PASTICCERIE · BAR · AGRITURISMI · ENOTECHE
Primo piano · xxx
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Italia a Tavola · marzo 2018
il direttore Alberto Lupini
La carica di più di 300mila votanti Una spinta per tutto l’Horeca
C
ontavamo di poter superare il già importante risultato della passata edizione, ma nessuno immaginava di andare oltre quota 300mila votanti. Un esito che conferma come questa formula, giunta ormai alla decima edizione, piace al pubblico e agli addetti ai lavori. Entusiasmo e partecipazione per sostenere questo o quel candida-
to sono da sempre la caratteristica di un sondaggio che punta solo sulla popolarità e non pensa certo di indicare chi sia più bravo. Credibilità, notorietà e presenza sui social sono le
chiavi per comprendere fino in fondo un meccanismo che permette di misurare un po’ il polso di come vengono vissute le tante professioni del mondo dell’Horeca. Un comparto che mai come quest’anno Italia a Tavola ha cercato di rappresentare in tutte le sue sfumature mettendo insieme e sullo stesso piano: dai cuochi ai direttori d’hotel, dai pasticceri ai barman, dai pizzaioli ai sommelier, dai maitre agli opinion leader. Un modo per dare visibilità a tutti, smussare magari quell’eccesso di protagonismo di alcuni chef e riequilibrare
La 10ª edizione del sondaggio di Italia a Tavola è stata un vero e proprio successo con 313.300 votanti che hanno partecipato. Questo conferma quanto fare squadra e creare momenti di incontro sia cruciale per l’Horeca
pesi e ruoli di tutti i protagonisti dell’accoglienza, valorizzando anche sala, bar e ospitalità. E il risultato del sondaggio per il Premio Italia a Tavola è lì a dimostrare ancora una volta quanto sia alto l’interesse per questo mondo e come possano essere vincenti tutte le iniziative per fare squadra. Certo non manca la concorrenza fra i candidati, ma in fondo questo è un po’ il sale della vita e può dare un pizzico di piacere se consumato nelle giuste dosi. Il sondaggio apre fra l’altro uno squarcio su come vengono percepite le diverse professioni e le diverse figure: emblematica è ad esempio la diversa “tifoseria” che si può riscontrare. E poi basta leggere i commenti sul nostro sito e sui vari social per capire come si intercettano e si misurano diversi mondi, per esempio quello degli addetti ai lavori che hanno portato al primo posto il presidente Fic Rocco Pozzuolo, facendogli superare un volto noto della tv del calibro di Antonino Cannavacciuolo. Ma del resto non va dimenticato che per quanto la nostra sia una testata per molti versi “generalista”, lo è però in un ambito professionale e di settore ben preciso. 313.300 votanti nel sondaggio sono un risultato importante per tutto il comparto e, ci sia concesso, per Italia a Tavola. Sono numeri che confermano la bontà della scelta fatta da tempo di rappresentare tutti, ma che ci impongono anche di fare sempre meglio. E questo è quello che cercheremo di fare nel nostro lavoro quotidiano di giornalisti e con eventi o manifestazioni, fra cui la più importante quella che si terrà dal 6 all’8 aprile a Bergamo. B Per i tuoi commenti cerca il codice 54347 su www.italiaatavola.net
marzo 2018 · Italia a Tavola
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Sommario
In copertina Marzo 2018 · anno XXXII · n. 257
34 Bergamo capitale dell’accoglienza
Diffusione di questo numero:
IO MAS IGIN SA RI
A VI S S A NI LUC
CO P O ZZU ROC L
MAI
D’ HO TE L
O
PA STICCERI
SEPPE VI GIU TIE L
E G LIER E MANA
R
S E, TR
O M
CUOCHI
53.000 COPIE (STAMPA) 210.000 COPIE (DIGITALE)
ME
RIZIO RO PAT VE
R
O
SI
L
O
PIZZAIOLI
ST K N A M ERN
MA
PIN
ION LEAD
Mixology trend
42
ER
70 Le nuove regole del bere miscelato
RINA MIL AN
Antonio Bachour: «Pavoni?
CA M
PIONI
76 Un team di professionisti dinamici e creativi»
BA R M A N
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Un tuffo nel passato La “salama da sugo” di Ferrara
90
Crispers, il contorno innovativo che conquista anche i social
98
Terred’Olio 2018 Alla scoperta dell’olio extravergine
99
Sol d’Oro Emisfero Nord Agli oli italiani 12 medaglie
RISTORANTI · HOTEL · PIZZERIE · PASTICCERIE · BAR · AGRITURISMI · ENOTECHE
Decima edizione dei record del sondaggio Personaggio dell’anno
20
I 313.300 votanti che hanno partecipato al sondaggio di Italia a Tavola hanno scelto i 7 vincitori: Rocco Pozzulo, Giuseppe Vitiello, Iginio Massari, Luca Vissani, Marina Milan, Patrizio Roversi e Ernst Knam. Un’edizione da record che ha celebrato nel migliore dei modi il 10° compleanno del Premio.
Campionati della Cucina Italiana 2018 Sloveni i migliori piatti mediterranei
6
50 64
34 55
Locali pizzeria e Spazi del pane I due concorsi di Agugiaro&Figna
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AMPI firma abiti e accessori “golosi” sulla passerella del Salon du Chocolat
46
La sfera è simbolo di perfezione Anche in pasticceria
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in sala con Maurizio Filippi «Luogo dove trascorrere momenti sereni»
50
Sicurezza, prima di tutto Il punto di forza dell’hotellerie
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Non si diventa bartender in un giorno
55
Sicurezza nella ristorazione Il datore di lavoro deve vigilare
57
Cucina e musica oltre le disabilità Nella “squadra”, opportunità per tutti
64
Fasa Pentole, dal 1960 strumenti di cottura per i professionisti
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Italia a Tavola · marzo 2018
89
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Vinitaly sempre più business oriented Crescono i servizi per le imprese
108
Per i 125 anni di Cecchi tre declinazioni di Chianti Classico
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Tazzina dopo tazzina il bar fidelizza il cliente
140
La perla di Zanzibar incontra le stelle dei Jre
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Locanda Margon si rinnova Restyling per il due stelle di Casa Ferrari
158
La Thuile, per chi cerca lo sport e ama la montagna
102 Cerca gli approfondimenti su www.italiaatavola.net 140 158
B Questo simbolo in coda a un articolo indica che sul quotidiano online www.italiaatavola.net ci sono versioni più ampie del testo, approfondimenti o gallery fotografiche consultabili inserendo nel campo cerca per codice o parola chiave il numero che lo affianca. Questo simbolo indica che c’è un video
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marzo 2018 · Italia a Tavola
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Rocco Pozzulo Presidente Nazionale Fic
I giovani tra scuola e lavoro Formazione significa integrazione
Q
uando si parla di formazione duale si fa riferimento al modello di formazione professionale alternata fra scuola e lavoro e che vede le
istituzioni formative fianco a fianco con i datori di lavoro nel processo formativo. Questo modello, diffuso in molti Paesi europei, ha avuto notevole incidenza nell’ottica di adottare misure per ridurre i tassi di disoccupazione. In questo campo ha investito anche la Federazione italiana cuochi, che per la sua innovatività gestionale di Ente accreditato giuridicamente, e del suo nuovo percorso a tutela dell’intera categoria, ha ottenuto un importante riconoscimento con la firma di un protocollo d’intesa già nel febbraio 2016 con il ministero
Andrei Trandafir Aurelian è un giovane aspirante cuoco romeno che con passione e umiltà sta intraprendendo la strada della cucina e, grazie a questa, quella della piena e naturale integrazione nel nostro Paese
Il progetto scuola-lavoro, a mio modesto ce lo confermano, come efficace strumento di integrazione sociale. Questa è la storia bella
Aurelian giunto in tenera età con la mamma in Italia. Dopo un primo percorso scolastico con la conseguente difficoltà di lingua, ha voluto iscriversi all’ Enaip di Padova al corso di Ristorazione. Venuto a conoscenza del nostro concorso indetto per gli allievi delle scuole ristorative, ha voluto mettersi in discussione con l’umiltà e la consapevolezza di giovane con scarse conoscenze culinarie e dove la sua nazione di origine non vanta certo una così ampia cultura e tradizione in fatto di cucina. Ebbene, alla selezione regionale veneta è riuscito ad imporsi con il suo piatto a riprova che la voglia di emergere e di volersi integrare interamente nel tessuto sociale, “paga” e dà i suoi sperati frutti.
della Pubblica istruzione. avviso però, si è rilevato soprattutto, e le cifre
di un ragazzo della Romania, Andrei Trandafir
Io quale presidente della Federazione itaB Per i tuoi commenti
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liana cuochi, gioisco per il fatto che la nostra professione e passione per la cucina possa essere anche strumento per molti giovani di processo di piena integrazione. L’integrazione dipende soprattutto dalla capacità e dalla voglia di socializzazione di ogni persona, significa unione e condivisione, capacità di confrontarsi in maniera civile, fare parte di una società il cui scopo è rispettare per farsi rispettare. Andrei ne è un fulgido esempio, come tanti altri del resto, grazie anche ai concetti basilari di civile convivenza che la nostra scuola con i suoi insegnamenti infonde.
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Italia a Tavola · marzo 2018
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marzo 2018 · Italia a Tavola
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Federico Anzellotti Presidente nazionale Conpait
I progetti di Conpait per una pasticceria più etica
S
econdo la Fao un terzo della produzione mondiale di cibo viene gettata nell’immondizia. Contrastare que-
sto fenomeno attraverso la promozione di modalità di produzione e consumo sostenibili è uno dei 17 obiettivi dell’agenda 2030. Del resto anche in Italia lo spreco alimentare è una realtà preoccupante, che i professionisti del food possono contribuire a contenere donando le proprie eccedenze di prodotto alle organizzazioni locali che
Dai primi progetti con Banco alimentare ad alcuni esemplari modelli forniti da cuochi in giro per il mondo, anche Conpait si unisce alla lotta contro lo spreco alimentare con eventi su tutto il territorio
Una soluzione già sperimentata da pasticceri e panificatori padovani in collaborazione con Banco Alimentare del Veneto Onlus, dove ognuno ha portato la propria esperienza nella lotta allo spreco alimentare, a confronto con un nutrito gruppo di 35 cuochi provenienti da 14 Paesi diversi. Tra le presenze più significative, la cuoca colombiana Leonor Espinosa, fondatrice dell’associazione Funleo, che nel 2017 si è aggiudicata il premio del Basque Culinary Center. Sempre dal Sudamerica, il più celebre esponente della cucina nikkei peruviana, Mistuharu Tsumura, patron di Maido a Lima. E poi gli abituee Vladimir Mukhin e Jock Zonfrillo, Matt Orlando e James McMahon, Tomaz Kavcic dalla Slovenia e i twins russi Ivan & Sergei. Dall’Italia Lorenzo Cogo,
si occupano della loro ridistribuzio-
Riccardo Camanini, Antonia Klugmann, Oliver Piras,
ne a varie realtà caritative. E anche
Pino Cuttaia. L’immancabile spalla Giancarlo Morelli.
il mondo della pasticceria, come già
Anche Oscar Farinetti e il suo modello Fico mirano a
iniziato nella ristorazione, deve far la
valorizzazione la filiera corta, le eccellenze e a recupe-
sua parte.
rare le eccedenze, senza dimenticare un modello di riciclo sostenibile. Esempi di recupero ci sono anche in Europa, nella mensa self service della sede del CoR/Cese (Comitato europeo delle regioni e Comitato economico e sociale europeo) a Bruxelles, dove è stata inaugurata una ristorazione aziendale sostenibile, legata al territorio, attiva contro lo spreco alimentare con il supporto delle istituzioni europee. Alla luce di tutto questo anche la pasticceria nazionale si deve adeguare e noi di Conpait lo faremo, organizzando sul territorio una serie di eventi per combattere gli sprechi e lanciare un modello solidale valido per tutto il comparto bakery.
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Italia a Tavola · marzo 2018
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Sette stampi in silicone per monoporzioni. Nuove forme creative con un affascinante stile internazionale. Tutte da scoprire!
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Enrico Derflingher Presidente Euro-Toques International e Italia
Pronti per l’assemblea Uno step per migliorarci ancora
A
bbiamo fatto molto in que-
L’assemblea quest’anno sarà
sti anni come associazio-
anche momento di elezione del
ne, siamo cresciuti a vista
presidente. Io arrivo fiero del cam-
d’occhio, sia per quantità
mino che ho fatto alla guida dell’as-
e tipologia di eventi sia in numero
sociazione: ho portato tanti amici
di associati, e le soddisfazioni non
talentuosi tra le fila di Euro-Toques,
sono mancate. Ora ci apprestiamo
ho contribuito a molti eventi con
alla nostra tradizionale assemblea
tanti colleghi, eventi che per il 2018
generale, che per noi è momento
saranno ancora di più e, come ab-
importante, momento per fare il
biamo fatto in questi anni, interes-
punto della situazione, momento per riorganizzare i nostri associati impiegando ancora meglio le nostre risorse per fare più di quanto è stato già fatto. Dopo la Cam-
12
seranno sia l’aspet-
Già aumentati di numero, con alle spalle tanti eventi e un grande impegno per il sociale, siamo pronti ad un’assemblea generale che rappresenta per Euro-Toques uno step per riorganizzarci ed essere più uniti e capillari
to
sociale
che
quello dell’istruzione. Non per niente stiamo collaboran-
sarà l’occasione quindi per riorga-
do con l’Università
nizzarci, così da essere ancora più
di Macerata e con
uniti e più capillari sul territorio, con
alcune scuole di Mi-
un unico scopo: valorizzarci (e va-
lano per portare tra
lorizzare la nostra cucina) sempre
i banchi l’educazio-
di più.
pania e la Puglia, quest’anno sare-
ne all’alimentazione in maniera in-
mo a Bergamo. Un ritorno al Nord,
novativa e accattivante.
un incontro in Lombardia, terra alla
Con Regione Lombardia stiamo
quale siamo molto legati: io sono di
anche preparando un’app con i mi-
Lecco, la nostra sede è a Varese e
gliori ristoranti e lounge bar dove
tanti dei nostri associati e dei nostri
fare tappa a Milano, mentre Sgarbi
eventi hanno come punto di riferi-
si occupa delle mete culturali del
mento Milano. È un po’ come un ri-
capoluogo. Insomma, quello che
torno a casa. E, ciliegina sulla torta,
abbiamo fatto, stiamo facendo e
la nostra assemblea si terrò all’in-
abbiamo intenzione di fare è dav-
terno del Premio Italia a Tavola:
vero tanto, e io come presidente ho
avremo l’occasione di festeggiare
intenzione di mantenere le pro-
con tanti amici e cucinare con i
messe che finora ho fatto e che ho
cuochi locali.
sempre
Italia a Tavola · marzo 2018
rispettato.
L’assemblea
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marzo 2018 ¡ Italia a Tavola
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Marco Reitano Presidente Noi di Sala
Il mestiere del cameriere Essere parte di un’orchestra Il curriculum di un cameriere non è una partita a Risiko, non contano le brevi esperienze per il mondo: ciò che conta è crescere in un luogo e lì rendere perfetto un servizio che sia “nostro”, di tutta una brigata
posto all’altro per imparare un lavoro così complesso come quello del cameriere. Il nostro lavoro è fatto di strade lunghe, di anni intensi, di clientela da conoscere, da viziare, da capire. È chiaro che l’esperienza conta molto, che 6 mesi di esperienza all’Eleven Madison Park valgono moltissimo, ma cosa si è fatto in questi 6 mesi, cosa realmente si è appreso? E perché al sesto mese siamo dovuti partire? Ciò che voglio dire è che, è giusto fare esperienza, è giusto fare esperienza in tanti luoghi anche in quelli più importanti del nostro settore, ma non basta. Questo non è un percorso professionale ma un’infarinatura iniziatica ad un lavoro molto più complesso. Il mestiere di cameriere, lo si apprende negli anni, lavorando
A
nel team, scoprendo i pregi e i difetti dei colleAA cameriere cercasi… ed ecco che
ghi. Imparando a convivere con un capo maga-
gli account email dei nostri ristoranti si
ri molto autoritario, imparando a farsi ben vole-
riempiono di curricula che arrivano
re, a lavorare in gruppo e a vivere il lavoro nella
come raffiche di vento. Storie a volte
sua totalità, non sentendosi solisti ma parte di
interessanti, pagine bianche da scrivere o libri
un’orchestra.
già scritti. Ma quanta importanza hanno questi
Solo così è possibile arrivare alla perfezio-
fogli di carta all’atto pratico?
ne di un servizio che non sarà mai “mio” o “suo”
Mi sembra ci sia una gran corsa al curricu-
ma sempre “nostro”, dove sala e cucina sono
lum: persone che saltano da una città all’altra,
tutt’uno e il singolo non ha valore se non insie-
da un Paese all’altro senza sosta. Tre mesi a
me al resto. Credo molto in questo, forse è per
New York e 6 a Parigi, 1 anno a Torino e 1 a
ciò che lavoro a La Pergola dal 1994?
Roma, Amsterdam e Tokyo… Va bene tutto, ma il più bravo non è colui che mette più bandierine. Non stiamo giocando a Risiko, stiamo imparando un mestiere, e… ok essere dinamici ma non basta, non serve questo “saltellare” da un
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Italia a Tavola · marzo 2018
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marzo 2018 ¡ Italia a Tavola
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Alessandro D’Andrea Presidente Associazione direttori d’albergo
Università dell’accoglienza tra studio ed esperienza sul campo
P
ochi giorni fa sono stati enunciati i risultati della classifica sulla qualità delle università mondiali e l’Italia riafferma, migliorandola,
la
sua
posizione
di
leadership. I commenti più comuni, anche dall’estero, puntano il dito sul fatto che proprio in un Paese come l’Italia, a vocazione indiscutibilmente turistica, non esista una università del turismo. Ma come è possibile? In realtà se si parla di turismo a 360 gradi ci sono molti corsi di laurea, sia normali che brevi, che formano su temi attinenti il turismo: dal marketing alle lingue straniere, dall’amministrazione al controllo di gestione, dalle tecnologie alla gestione delle risorse umane e molti altri ancora. Ma manca qualcosa. Il turismo non può essere solo teoria applicata
Ci vorrebbe una università delle professioni alberghiere con lezioni che siano un connubio tra teoria specialistica trasmessa da esperti e apprendimento direttamente sul posto di lavoro dove un domani si dovrà operare
era il Paese più famoso per importanza delle sue scuole alberghiere, Stresa fra tutte. A quei tempi si imparavano le professioni alberghiere che erano suddivise fondamentalmente in due settori, “ricettivo-amministrativo” e “ristorativo”. Già da allora si iniziava la carriera dal basso, dopo gli studi e si cresceva professionalmente man mano che si acquisivano molteplici e più approfondite competenze. Per questo la carriera era molto più lunga ma anche certamente più efficace perché con il passare del tempo si riuscivano ad acquisire sul campo quelle competenze che poi sarebbero servite per affrontare sfide sempre più dure e importanti, ma con una solida base di esperienza. Oggi, invece, sono nati molti corsi per diventa-
perché è soprattutto servizio e passione; più che
re manager di questo e di quel reparto e scuole
una professione è un’arte, una missione. E non
che vorrebbero formare anche i direttori. Ma perché non c’è l’università? La mia posizione, già
esiste facoltà alcuna dove si può imparare ad esercitare un mestiere basato sui rapporti interpersonali e interculturali, fondato su rispetto, gen-
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nota a chi mi conosce, rimane determinata sul fatto che l’unica scuola sia l’esperienza sul cam-
tilezza ed educa-
po e che certe professioni è impossibile insegnar-
zione anche verso
le dentro un edificio che non sia un albergo. Ma
chi non si conosce
certamente pensare di creare una università del-
ma con cui biso-
le professioni alberghiere con lezioni che siano
gna convivere, in
un connubio tra teoria specialistica trasmessa da
un albergo, in una
colleghi/e più esperti e apprendimento diretta-
sala da pranzo, in
mente sul posto di lavoro dove un domani si do-
un museo, su una
vrà operare, questo sì.
nave; e non abbiamo ancora approcciato le professionalità alberghiere...
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Un tempo l’Italia, forse solo dopo la Svizzera,
Italia a Tavola · marzo 2018
marzo 2018 ¡ Italia a Tavola
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Ernesto Molteni Presidente ABI Professional
Mixology, le mode cambiano ma conserviamo la nostra identità
L
a realtà del bere miscelato è in continua evoluzione. Negli ultimi 10 anni nuove generazioni di bartender hanno dato il via ad un nuovo modo di fare e bere i coc-
ktails: la Mixology. C’è una forte ricerca di prodotti originali sia nella liquoristica sia nell’utilizzo di ingredienti, con la conseguente comparsa di nuove tecniche, attraverso cui bartender sparsi per il
mondo hanno inventato nuovi straordinari cocktails. Così come è successo con la moda del Flair, anche questa nuova tendenza manifesta alcuni aspetti negativi. Nella scuola classica del barman il principio più importante era l’accoglienza e il
Che si utilizzino jigger o altre strumentazioni, che sia al centro dell’attenzione mediatica o meno, il barman non deve dimenticare il suo scopo: saper creare numerosi drink per soddisfare le richieste del cliente
contatto con il cliente in un luogo, il bar, dove era l’ospite il protagonista e non il bartender. Oggi si è capovolta la situazione, è il bartender ad essere protagonista e talvolta assume atteggiamenti che
la somma matematica di diversi ingredienti bensì
vanno in palese contrasto con il principio dell’ac-
la sua presentazione gustativa.
coglienza che nel nostro settore è di vitale impor-
Nel caso degli home-made il discorso è un
tanza. Potrei citare tanti esempi, tra cui il rifiutarsi
po’ complesso. D’accordo sul fatto che gli home-
di servire alcuni drink perché considerati dozzina-
made servano anche a distinguere le nostre pre-
li, ma il barman non è al servizio del cliente?
parazioni, ma attenzione a non trasformarci in
Nel nuovo modus operandi del bartending,
produttori e mastri liquoristi perché non è quella la
inoltre, i cambiamenti significativi si possono sin-
nostra competenza: non dimentichiamoci che il
tetizzare in due concetti: l’utilizzo del jigger (misu-
nostro mestiere è accogliere il cliente e saper
rino); la preparazione degli home-made. Per
preparare con maestria innumerevoli drink utiliz-
quanto riguarda il primo caso, va sottolineato che
zando centinaia di prodotti che aziende anche
fino agli anni ‘80, in Italia, i bartender non usavano
secolari producono con elevata qualità. Poi il toc-
strumenti di misurazione. Oggi invece la maggior
co personale ci sta!
parte di loro con classe e maestria maneggiano il jigger lavorando con accuratezza. A nostro avviso il barman professionista dovrebbe saper lavorare in tutti i modi, conscio che una ricetta non sia
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Italia a Tavola · marzo 2018
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marzo 2018 ¡ Italia a Tavola
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A Bergamo la festa per il decennale
S
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ono 313.300 i votanti che hanno
dei modi il 10° compleanno del Premio.
sate edizioni e riservando a “Pizzaioli” e
partecipato al sondaggio di Italia
Il sondaggio “Personaggio dell’anno
“Pasticceri” una categoria a testa, sepa-
a Tavola (#premioiat) e hanno
dell’enogastronomia e dell’accoglien-
rata dai “Cuochi”, per valorizzare le sin-
scelto i 7 vincitori, uno per categoria:
za” - sostenuto dai main sponsor Grana
gole professionalità.
Rocco Pozzulo, Giuseppe Vitiello, Iginio
Padano, Trentodoc, Mozzarella di bufa-
E le novità, che consistevano anche
Massari, Luca Vissani, Marina Milan, Pa-
la campana Dop e Pentole Agnelli - ha
nel cambio di denominazione con la so-
trizio Roversi e Ernst Knam. Un’edizione
visto l’introduzione della categoria
stituzione di “accoglienza” al posto di
da record che ha celebrato nel migliore
“Campioni” con i 26 vincitori delle pas-
“ristorazione”, sono piaciute al popolo
Cuochi
Pizzaioli
Pasticceri
Rocco Pozzulo
Giuseppe Vitiello
Iginio Massari
Nato a Dogliani (Cn), vive da sempre in Lucania. Ha frequentato l’Istituto alberghiero di Potenza, dove tuttora insegna. Sotto la sua guida, la Federazione italiana cuochi ha trovato nuova linfa vitale. Dal 2003 al 2014 è stato presidente provinciale dei cuochi potentini e dal 2007 al 2014 dei cuochi lucani. Dal 2011 al 2014 è stato responsabile eventi e nel 2013-2014 project manager. Dal 2015 è presidente nazionale Fic e coordina il lavoro di 124 associazioni provinciali, 20 unioni regionali e numerose delegazioni estere.
Nasce alle pendici del Vesuvio. Presto incontra i Pomodorini del Piennolo di cui diventa ghiotto. È segno premonitore di quella che diverrà la sua arte. Da adolescente si trasferisce a Caserta. Viaggia molto e in Polonia incontra colei che diverrà sua moglie. Facilitato dall’attività paterna, si insedia nel suo locale prima in cucina per poi acquisire confidenza con l’arte bianca. All’innato talento associa specifiche e rigorose competenze che lo conducono a sperimentare differenti tecniche di impasto e di utilizzo dei lieviti.
Classe 1942, era popolare anche prima delle sue partecipazioni televisive. Schivo e schietto, è rimasto com’era. Come quando a 16 anni, in una panetteria svizzera, incontra il mondo dei dolci e del cioccolato. A Brescia dirige la Pasticceria Veneta, un laboratorio dove nascono talenti. Dal 1964 ad oggi Massari vince più di 300 premi e riconoscimenti. Nel 1996 è fra gli ideatori e fondatori della Cast Alimenti. È uno fra i pasticceri italiani più famosi e stimati al mondo. Ha fondato AMPI, Accademia Maestri Pasticceri Italiani.
Italia a Tavola · marzo 2018
del web che ha partecipato in massa
ra e all’arte, nonché appuntamenti eno-
battendo il record dello scorso anno:
gastronomici aperti anche al pubblico.
197mila votanti. Al di là dei risultati, il
Un evento importante sarà l’attribuzio-
sondaggio ha raggiunto il proprio obiet-
ne degli Award, premi speciali a perso-
tivo: creare un momento di confronto, di
nalità di spicco. In programma due con-
condivisione, di discussione in materia
vegni. Sabato 7 alle 10.30 presso la
di enogastronomia e accoglienza. Non
Borsa Merci si parlerà di formazione
un “tutti contro tutti”, ma un “tutti per
(“Da un nuovo alberghiero alla laurea
uno” per rafforzare lo spirito di squadra
accoglienza”) insieme a protagonisti
e valorizzare l’intero settore.
del settore tra cui il presidente Fipe Lino
Un grande evento ad aprile
Stoppani e il cuoco Enrico Cerea del Da Vittorio (3 stelle Michelin), con interventi
Come da tradizione, le premiazioni dei
di rappresentanti di scuole italiane di
vincitori del sondaggio si svolgeranno
alta formazione. Domenica 8 alle 10
nel corso del “Premio Italia a Tavola”, l’e-
presso l’Università di Bergamo (sede di
vento più atteso del mondo dell’ospita-
Sant’Agostino) il tema sarà “L’innovazio-
lità italiana. Per celebrare il decennale
ne a sostegno dell’accoglienza”; tra i
del sondaggio, quest’anno l’evento si
relatori Giorgio Palmucci, presidente di
terrà a Bergamo, città in cui ha sede la
Confindustria Alberghi, Marco Gay, am-
nostra redazione e che negli ultimi mesi
ministratore delegato di Digital Magics,
ha ospitato iniziative legate a East Lom-
Riccardo Furlanetto, direttore del Rese-
bardy e al G7 dell’Agricoltura. L’appunta-
arch Hub Electrolux Professional, e
mento è per il 6-7-8 aprile: una tre gior-
Niko Romito, cuoco del Ristorante Rea-
ni di iniziative, momenti legati alla cultu-
le (3 stelle Michelin). B cod 54334
Maitre, Sommelier e Manager d’hotel
Campioni
Barman
Ernst Knam Classe 1963, tedesco di nascita e milanese d’adozione, dal 1988 ad oggi ha vinto quasi tutto: il primo premio nella sezione Pasticceria al Toque d’or, il premio alla Migliore pasticceria in Italia nel 2004, il Campionato italiano di cioccolateria 2009-2010, il Campionato italiano di finger food nel 2011, la Coppa del mondo di gelateria nel 2012, è stato Ambassador per Expo e molto altro. Una popolarità ormai trasversale, grazie ai numerosi programmi televisivi di successo dei quali è protagonista, tra cui “Bake Off Italia”, fino a “Che diavolo di pasticceria!”. Ha all’attivo 18 libri di cucina e pasticceria.
Opinion leader
Luca Vissani
Marina Milan
Patrizio Roversi
Preciso e puntuale, con un gran senso della responsabilità come tutti i nati sotto il segno della Vergine. Proviene da una scuola difficile, quella di Vissani, ma ha trovato lo spazio per esprimersi. Gli inizi in cucina dove ha ricoperto tutti i ruoli, dalla panificazione alla pasticceria, poi la decisione di specializzarsi nella sala. Sommelier Fis, oggi è manager di tutta Casa Vissani, ma trascorre volentieri il suo tempo in cucina. È riuscito a far crescere un team di persone che lui stesso definisce sempre più giovane, folle e affamato di successo.
Deve l’inizio della sua avventura dietro il banco a due persone: suo zio e suo marito. Lo zio per aver fondato nel lontano 1968 l’american bar che l’ha fatta innamorare di questo lavoro, “La Tana” a Varazze (Sv). Il marito, Mauro Solera, all’epoca barman professionista e oggi capo area di Onesti Group, per averla iscritta ad un concorso spronandola ad elaborare alcune ricette. Da lì in poi è stato un susseguirsi di locali e consulenze, per giungere all’apertura dell’attuale RememBeer brew pub con il socio Beppe Allasia.
Classe 1954, dopo gli studi, si dedica all’animazione teatrale per i ragazzi delle colonie estive. È là che conosce Syusy Blady, compagna di vita e di lavoro. Ma c’è qualcuno che lo nota: è Giovanni Minoli di RaiTre che lo chiama per il piccolo schermo. Seguitissime le trasmissioni Turisti per caso, Velisti per caso, Evoluti per caso: un approccio nuovo, disinvolto e ironico sul tema del viaggio e del rapporto col mare. Temi che diverranno anche libri, guide e blog. Da 5 anni conduce la trasmissione Linea Verde.
marzo 2018 · Italia a Tavola
21
Premio Italia a Tavola
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Italia a Tavola · marzo 2018
Ita Styl
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Premio Italia a Tavola
Decima edizione da record Oltre 313mila votanti 313.300 197.002 163.914 154.392
I VOTANTI 92.420
107.308
111.559
68.506 24.172
2008* Luca Zaia
2009 Giorgio Calabrese
2010 CUOCHI E PASTICCERI OPINION LEADER
I VINCITORI
MAITRE E SOMMELIER
Emanuele Scarello Elisa Isoardi
2011 Rosanna Marziale Davide Paolini Alessandro Scorsone
BARMAN
2012 Davide Oldani Sonia Peronaci Adua Villa
2013
2014
2015
Ilario Vinciguerra Chiara e Angela Maci Vincenzo Donatiello Cinzia Ferro
Luca Montersino Edoardo Raspelli Paolo Ciaramitaro Francesco Cione
Chef Rubio
Ernst Knam
CUOCHI
Rocco Pozzulo
Sara Papa
Paolo Massobrio
OPINION LEADER
Patrizio Roversi
Vito Intini
Antonello Maietta Danny Del Monaco
MAITRE SOMMELIER E MANAGER D’HOTEL
Luca Vissani
BARMAN
Marina Milan
PIZZAIOLI
Giuseppe Vitiello
PASTICCERI
Iginio Massari
CAMPIONI
Ernst Knam
Gian Nicola Libardi
2016
2017
* nella prima edizione il sondaggio non prevedeva votazioni online
L
a 10ª edizione del sondaggio “Per-
2008 ad oggi, è quella che ha raccolto
Montersino: indubbiamente la causa è
sonaggio dell’anno dell’enoga-
il maggior numero di votanti, 179.442.
da ricercarsi nel suo competitor numero
stronomia e dell’accoglienza” ha
E sempre in questa categoria è nato
1, Chef Rubio, che ha richiamato a sé
polverizzato tutti i record registrati nelle
un altro record, quello del personaggio
ben 30.610 click, dando il via ad un “te-
passate edizioni confermando la cresci-
più votato nella storia del sondaggio:
sta a testa” che è durato settimane.
ta del settore. I 313.300 votanti sono
Ernst Knam con 33.407 preferenze, già
Ma c’è di più. Senza voler creare
naturalmente il primo dato che balza
vincitore lo scorso anno nella categoria
gare o competizioni che non sono mai
all’occhio, ma non è il solo. Un numero
“Cuochi, Pizzaioli e Pasticceri” con
state un obiettivo del sondaggio, va
straordinario, soprattutto se analizzato
16.715 voti, il numero più alto in quella
detto che il precedente record di Mon-
alla luce dei 197mila votanti dell’anno
edizione. Anche in questo caso un con-
tersino quest’anno è stato battuto da
passato: un anno fa si parlava già di re-
fronto con le passate edizioni aiuta a
ben 20 candidati. Non certo per una
cord e ci si chiedeva se e come si po-
dare la dimensione di questo esito. Il
scarsa popolarità dell’ex recordman,
tesse fare meglio. La risposta è arrivata
record precedente del candidato più
ma piuttosto per l’affetto dei votanti che
anche grazie al popolo del web che ha
votato in assoluto era stato fissato nel
è cresciuto in maniera esponenziale
chiesto a gran voce di rimettere in gio-
2014 da un altro pasticcere, Luca Mon-
negli anni. La maggiore conoscenza del
co i “Campioni” delle passate edizioni.
tersino, che ottenne 19.462 voti. Knam
settore e dei suoi protagonisti ha per-
Proprio questa categoria, rappresenta-
ci è andato vicino ma non è riuscito a
messo di affinare e diversificare le vota-
ta dai 26 vincitori delle edizioni dal
“doppiare” il numero di voti attribuiti a
zioni. B cod 54372
marzo 2018 · Italia a Tavola
23
Rocco Pozzulo Il presidente Fic batte le “star”
P
uò sembrare una sorpresa se
impegno nelle zone del Centro Ita-
forse meno televisivi, ma sicura-
si tiene conto che a votare è
lia colpite dal terremoto.
mente più apprezzati dalla critica e
il popolo del web, influenzato
Alle spalle di Pozzulo, come
dal pubblico che fa la fila per acco-
dalla visibilità che i cuochi hanno
detto, uno dei cuochi “vip” del pic-
modarsi nella sua Osteria France-
grazie alla tv, eppure una delle ca-
colo schermo: Antonino Cannavac-
scana. Stiamo parlando natural-
tegorie con maggior partecipazio-
ciuolo (24.135 voti). Il cuoco di Villa
mente di Massimo Bottura, che ha
ne ha visto il trionfo del presidente
Crespi ha tentato fino all’ultimo di
chiuso con 20.699 preferenze
della Federazione italiana cuochi
spodestare il collega sfruttando il
mantenendo sempre costante il
Rocco Pozzulo, che ha incassato
grande affetto dei suoi numerosi
suo flusso di voti dall’inizio alla fine.
25.714 voti, superando di oltre mille
fan, ma non ce l’ha fatta a raggiun-
Una quota che gli ha permesso di
voti il giudice di MasterChef e con-
gere la vetta. Per il cuoco napoleta-
tenere a distanza gli altri colleghi. Al
duttore di Cucine da Incubo, Anto-
no dunque l’appuntamento con la
quarto posto da segnalare la pre-
nino Cannavacciuolo. Il presidente
vittoria del sondaggio è rimandato;
senza di un altro dirigente Fic ed
Fic ha ridato vita ad un’associazio-
ancora una volta per un soffio, ver-
Euro-Toques, oltre che volto Rai,
ne che in Italia conta oltre 16mila
rebbe da dire, visto che anche l’an-
Alessandro Circiello, che ha termi-
iscritti. La Fic inoltre negli ultimi due
no scorso conquistò la piazza d’o-
nato con 15.067 voti. Chiudono il
anni più che mai si è resa protago-
nore, battuto solo da Knam.
giudice di MasterChef Bruno Bar-
nista di numerose iniziative su tutto
Sul gradino più basso del podio
il territorio italiano con particolare
si è stabilito invece uno dei cuochi
Cuochi
B cod 54334
9° Gennaro Esposito
10.940 preferenze
8° Franco Aliberti e Gianni Tarabini 9.151 preferenze
15° Daniel Canzian
16° Niko Romito
17° Fabiana Scarica
18° Luca Marchini
6.913 preferenze
5.822 preferenze
5.754 preferenze
5.396 preferenze
23° Mauro Uliassi
24° Ciccio Sultano
25° Marco Sacco
26° Giancarlo Morelli
27° Gualtiero Marchesi
4.981 preferenze
4.921 preferenze
4.726 preferenze
3.951 preferenze
3.620 preferenze
3.337 preferenze
30° Nicola Cavallaro
31° Valeria Piccini
33° Enrico Bartolini
34° Stefano Sforza
35° Paolo Lopriore
36° Andrea Aprea
2.570 preferenze
1.728 preferenze
32° Norbert Niederkofler 1.625 preferenze
1.392 preferenze
1.270 preferenze
863 preferenze
744 preferenze
5° Bruno Barbieri
6° Carlo Cracco
7° Filippo La Mantia
20.699 preferenze
4° Alessandro Circiello 15.067 preferenze
12.574 preferenze
11.735 preferenze
11° Davide Scabin
12° Moreno Cedroni
13° Viviana Varese
8.465 preferenze
8.017 preferenze
7.570 preferenze
7.382 preferenze
14° Antonia Klugmann 6.928 preferenze
19° Aurora Mazzucchelli 5.312 preferenze
20° Chicco e Bobo Cerea 5.290 preferenze
21° Tano Simonato
22° Andrea Berton
5.253 preferenze
28° Giuliano Baldessari 2.988 preferenze
29° Cristina Bowerman 2.773 preferenze
3° Massimo Bottura
25.714 preferenze
2° Antonino Cannavacciuolo 24.135 preferenze
10° Silvia Baracchi
1° Rocco Pozzulo
24
bieri (12.574) e Carlo Cracco (11.735).
8.705 preferenze
voti fino al 26 dicembre
8° Teresa Iorio
9° Maria Cacialli
11.509 preferenze
10.744 preferenze
16° Giuseppe Vesi
17° Cristian Zaghini
18° Antonio Troncone
5.740 preferenze
15° Francesco Martucci 4.690 preferenze
4.669 preferenze
4.420 preferenze
3.752 preferenze
22° Ciro Salvo
23° Renato Bosco
24° Renato Pancini
25° Luigi Acciaio
26° Carlo Sammarco
27° Gennaro Nasti
3.277 preferenze
2.908 preferenze
2.821 preferenze
2.764 preferenze
2.749 preferenze
2.469 preferenze
2.433 preferenze
29° Davide Civitiello
30° Valerio Luca Torre
31° Attilio Bachetti
33° Pasqualino Rossi
34° Nicola Demo
35° Eduardo Ore
1.660 preferenze
1.589 preferenze
1.421 preferenze
32° Massimo Giovannini 1.346 preferenze
1.226 preferenze
1.198 preferenze
1.185 preferenze
36° Giuseppe Pignalosa 1.085 preferenze
2° Gino Sorbillo
3° Gabriele Bonci
4° Ciro Oliva
5° Marzia Buzzanca
6° Enzo Coccia
26.700 preferenze
25.182 preferenze
20.767 preferenze
14.357 preferenze
13.768 preferenze
12.245 preferenze
10° Giovanni Santarpia 6.654 preferenze
11° Simone Padoan
12° Gennaro Battiloro
14° Franco Pepe
6.376 preferenze
6.350 preferenze
13° Graziano Monogrammi 5.986 preferenze
19° Vincenzo Iannucci
21° Salvatore Grasso
3.490 preferenze
20° Alessandro Condurro 3.362 preferenze
28° Mauro Autolitano 2.233 preferenze
Vitiello, il giovane pizzaiolo che conquista il web
G
iuseppe
con
quistando i “clic” di tanti appassio-
mi anni, ma il testa a testa lo ha visto
26.700 voti, è il vincitore
Vitiello,
nati. Che sono stati davvero tanti -
vinto. Terzo posto per un altro piz-
della categoria Pizzaioli.
più dei “Cuochi” - indubbiamente
zaiolo molto noto al grande pubbli-
Una categoria che inizialmente (con
anche spinti dall’entusiasmo della
co, Gabriele Bonci (20.767) della
la 9ª edizione del sondaggio) nasce
nomina
Unesco
pizzeria Pizzarium di Roma. Lineare
accorpata con le sezioni Cuochi e
dell’Arte dei pizzaiuoli napoletani
la sua “corsa” che lo ha visto sem-
Pasticceri, ma che quest’anno è sta-
(B cod 53450).
pre ai vertici della graduatoria. Ap-
a
Patrimonio
ta resa “autonoma” così da valoriz-
Per Vitiello si tratta di una presti-
pena giù dal podio Ciro Oliva
zarne i professionisti e dare la pos-
giosa doppietta perché a novem-
(14.357) della pizzeria Concettina ai
sibilità al pubblico del web di tifare
bre scorso si era aggiudicato anche
Tre Santi di Napoli; dunque Marzia
per i propri professionisti preferiti.
la 2ª edizione del contest di Myso-
Buzzanca di Percorsi di Gusto a L’A-
E per il pizzaiolo de La Loggetta
cialrecipe #pizzaUnesco (B cod
quila (13.768) ed Enzo Coccia di Piz-
a Caserta un traffico di voti sempre
53042). Alle sue spalle uno dei
zeria La Notizia a Napoli (12.245).
sostenuto, che ha seguito l’onda di
“guru” della pizza: Gino Sorbillo
Chiudono la top ten Francesco e
un avvio sprint. Da subito Vitiello si
(25.182 voti).
Salvatore Salvo della Pizzeria Salvo
è infatti dimostrato uno dei più attivi
Il pizzaiolo napoletano dell’o-
di San Giorgio a Cremano (Na), Te-
nel promuoversi online, condivi-
monima pizzeria è sempre stato il
resa Iorio de Le Figlie di Iorio e Ma-
dendo l’iniziativa di Italia a Tavola
primo inseguitore di Vitiello grazie
ria Cacialli de La Figlia del Presiden-
sui social e, anche per questo, con-
alla notorietà conquistata negli ulti-
te, entrambi a Napoli. B cod 54334
Maitre, Sommelier e Manager d’hotel Pizzaioli
7° Francesco e Salvatore Salvo 12.192 preferenze
1° Giuseppe Vitiello
25
Severo ma genuino Massari non teme rivali
Pasticceri
D
opo anni di vittorie sfiorate,
“follower” dopo Campioni e Opi-
cupato da uno dei giovani emer-
finalmente
genti: Damiano Carrara (24.728).
il
nion leader, il successo di questa
Maestro Iginio Massari, fon-
quest’anno
sezione, si capisce, è stato sorpren-
Il pasticcere del Carrara Pastries
datore e presidente onorario AMPI
dente, e mette in risalto come gli
di Los Angeles nonché giudice di
- Accademia Maestri Pasticceri Ita-
interessi del pubblico siano sempre
Bake Off Italia ha incassato gli ap-
liani, ha ottenuto il primo posto nella
più ampi nel mondo della ristorazio-
prezzamenti costanti dei suoi so-
sua categoria con 32.169 voti, se-
ne e dell’accoglienza. Il regista del-
stenitori che gli hanno consentito di
condo dato più alto in valori assolu-
la Pasticceria Veneto ha preso subi-
consolidare la seconda piazza di
ti tra tutti i 242 candidati. La catego-
to la vetta della classifica e ha incre-
volta in volta. Il toscano Vetullio
ria Pasticceri è stata creata nell’edi-
mentato settimana dopo settimana
Bondi (I gelati del Bondi), presiden-
zione 2015 del sondaggio, venen-
il divario con i colleghi fino ad arri-
te dell’associazione Gelatieri arti-
do accorpata inizialmente insieme
vare alla vittoria. Massari si è da
giani fiorentini, sale invece sul gra-
ai Cuochi e ai Pizzaioli.
sempre guadagnato la stima degli
dino più basso del podio con 21.736
Quest’anno il panel di esperti di
esperti di settore, ma anche l’affetto
voti. Dietro di lui Sal de Riso dell’o-
Italia a Tavola ha deciso di separarla
dei meno “tecnici” che lo apprezza-
monima
per valorizzare le singole professio-
no per la sua severità sempre smor-
(20.558), Roberto Rinaldini della Ri-
nalità di questo settore. Con un to-
zata da uno spirito genuino. Se la
naldini Pastry (16.864) e la sugar ar-
tale di 139.678 votanti, classifican-
vittoria è andata ad un veterano del
tist Francesca Speranza (16.412) pri-
dosi come terza categoria con più
settore, il secondo posto è stato oc-
ma tra le donne. B cod 54334
pasticceria
a
Minori
7° Leonardo Di Carlo
8° Armando Palmieri
9° Maurizio Santin
16.864 preferenze
6° Francesca Speranza 16.412 preferenze
11.502 preferenze
10.535 preferenze
8.998 preferenze
13° Andrea Tortora
14° Giada Farina
15° Luigi Biasetto
6.832 preferenze
6.520 preferenze
5.625 preferenze
17° Federico Anzellotti 4.453 preferenze
18° Corrado Assenza
6.880 preferenze
16° Silvia Federica Boldetti 4.591 preferenze
20° Massimo Chierico
21° Gino Fabbri
22° Luca Mannori
23° Guido Castagna
24° Giuseppe Amato
25° Fabiola Frisa
3.816 preferenze
3.207 preferenze
3.157 preferenze
2.895 preferenze
2.654 preferenze
2.094 preferenze
2.016 preferenze
26° Salvatore Capparelli 1.875 preferenze
27° Alessandro Servida 1.870 preferenze
28° Alfonso Pepe
29° Vincenzo Santoro
30° Paolo Caridi
31° Elnava De Rosa
32° Davide Malizia
36° Giuseppe Manilia
1.545 preferenze
1.468 preferenze
1.219 preferenze
1.130 preferenze
34° Emmanuele Forcone 946 preferenze
35° Gabriele Vannucci
1.640 preferenze
33° Alessandro Dalmasso 963 preferenze
694 preferenze
615 preferenze
1° Iginio Massari
2° Damiano Carrara
3° Vetulio Bondi
4° Sal De Riso
5° Roberto Rinaldini
32.169 preferenze
24.728 preferenze
21.736 preferenze
20.558 preferenze
10° Ida Di Biaggio
11° Davide Comaschi
12° Paolo Sacchetti
7.486 preferenze
7.023 preferenze
19° Gianluca Fusto
4.297 preferenze
xxx · Primo piano
marzo 2018 · Italia a Tavola
27
Maitre, Sommelier e Manager d’hotel
Luca Vissani vince dopo tanti testa a testa
S
ulla carta “Maitre, Sommelier
que sempre ottenuto consensi,
graduatoria piazzandosi infine sul
e Manager d’hotel” sembra-
mettendo il proprio nome sempre
terzo gradino del podio. Massimo
va essere la categoria più
ai vertici dela graduatoria.
Rossi, sommelier di Belvedere a
svantaggiata in questo sondaggio
Due donne si sono classificate
Monte San Savino (10.514) e Ezio In-
perché considerata quella con la
alle sue spalle. Seconda si è piazza-
diani, delegato nazionale Ehma -
minore visibilità mediatica. Il risulta-
ta Sandra Ciciriello (11.586), direttri-
European hotel manager associa-
to finale però, osservando il totale
ce di Alice-Eataly, che ha sempre
tion e general manager del Principe
dei votanti, è stato soddisfacente
occupato le primissime posizioni
di Savoia a Milano (10.028) si sono
con 87.115 utenti che hanno votato il
della classifica meritandosi dunque
piazzati appena giù dal podio, ri-
loro personaggio preferito e un to-
un piazzamento così prestigioso. Al
spettivamente al quarto e al quinto
tale di 162.370 voti registrati. A vin-
terzo posto invece Gabriella Cicero
posto, ma - va detto - a una mancia-
cere è stato Luca Vissani (12.581),
(10.661), maitre al Duomo di Ragusa.
ta di voti soltanto dai primi tre posti.
restaurant manager di Casa Vissa-
Anche per lei è stata un’edizione
Dopo di loro, solo volti femminili dal
ni, che è riuscito, a circa due setti-
molto soddisfacente perché è stata
sesto al nono posto. Nell’ordine: Iri-
mane dal termine delle votazioni, a
protagonista di una delle sfide più
nia Mihailenko (8.031 voti), Silvia
rimontare posizioni su posizioni fino
avvincenti di tutto il sondaggio viste
Brunello (7.944), Ramona Ragiani
a conquistare un primato che non
le distanze ridotte tra i candidati;
(7.822) e Anna Cardin (7.508 voti). In
ha più ceduto fino alla conclusione
molto votata sin da subito, non ha
decima posizione Andrea Galanti
del sondaggio. Vissani ha comun-
mai abbandonato i “piani alti” della
(7.220). B cod 54334
1° Luca Vissani
2° Sandra Ciciriello
3° Gabriella Cicero
4° Massimo Rossi
5° Ezio Indiani
6° Irina Mihailenko
7° Silvia Brunello
8° Ramona Ragiani
9° Anna Cardin
12.581 preferenze
11.586 preferenze
10.661 preferenze
10.514 preferenze
10.028 preferenze
8.031 preferenze
7.944 preferenze
7.822 preferenze
7.508 preferenze
10° Andrea Galanti
11° Alberto Piras
12° Luca Boccoli
13° Catia Uliassi
14° Alberto Tasinato
15° Marco Reitano
16° Simone Vergamini
17° Livia Iaccarino
18° Filippo Franchini
7.220 preferenze
6.729 preferenze
5.712 preferenze
5.647 preferenze
4.474 preferenze
4.276 preferenze
4.087 preferenze
4.080 preferenze
3.918 preferenze
19° Gigliola Lombardi
20° Francesco Cerea
22° Oscar Mazzoleni
23° Stefan Wieser
24° Vanni Berna
25° Livio Del Chiaro
26° Roberto Anesi
27° Matteo Zappile
3.577 preferenze
3.567 preferenze
21° Giuseppe Cupertino 3.121 preferenze
2.791 preferenze
2.485 preferenze
1.567 preferenze
1.416 preferenze
1.375 preferenze
1.281 preferenze
28° Gabriele Del Carlo
29° Maurizio Filippi
30° Giulio Bonora
31° Luca Finardi
33° Gianni De Bellis
34° Alessandro Pipero
1.161 preferenze
1.094 preferenze
1.084 preferenze
1.082 preferenze
32° Alessandro D’Andrea 1.045 preferenze
946 preferenze
826 preferenze
35° Giancarlo Carniani 636 preferenze
36° Alessandro Augier 498 preferenze
4° Christopher Rovella 8.028 preferenze
5° Joy Napolitano
6° Ilaria Fondi
7° Ruggiero Carella
8° Francesco Drago
9° Mattia Pastori
7.748 preferenze
6.979 preferenze
6.549 preferenze
5.331 preferenze
5.283 preferenze
14° Irene Deiara
15° Flavio Esposito
16° Gabriele Menini
17° Tommaso Cecca
18° Diego Tarantino
4.096 preferenze
13° Vanessa Veronese 3.579 preferenze
3.419 preferenze
3.297 preferenze
2.815 preferenze
2.809 preferenze
2.637 preferenze
20° Michele Ferruccio
21° Guglielmo Miriello
22° Thomas Martini
24° Edoardo Nono
1.926 preferenze
1.754 preferenze
1.744 preferenze
25° Jonatan Abarbanel 1.581 preferenze
26° Matteo Zamberlan 1.496 preferenze
27° Nico Sacco
1.964 preferenze
23° Michael Tommasoni 1.703 preferenze
28° Gabriele Tammaro 1.257 preferenze
29° Daniele Losquadro 1.232 preferenze
30° Daniele Della Pola
31° Ezio Falconi
32° Paolo Rovellini
34° William Falcinelli
35° Salvatore Maggio
1.006 preferenze
921 preferenze
892 preferenze
33° Carmine Mattia Perciballi 829 preferenze
650 preferenze
650 preferenze
36° Giancarlo Mancino 561 preferenze
3° Debora Cicero
8.962 preferenze
2° Marvin Dondossola 8.392 preferenze
10° Andrea Villa
11° Flavio Angiolillo
12° Marcello Pelucchi
4.965 preferenze
4.568 preferenze
19° Enzo Tana
1° Marina Milan
8.274 preferenze
1.642 preferenze
1.389 preferenze
L’
unica vittoria “rosa” di que-
hanno permesso di spuntarla dopo
(8.274) del Cabau S’Argamassa Vil-
sta 10ª edizione porta la fir-
testa a testa molto avvincenti. L’esi-
las di Ibiza. Pochi voti dietro di lei, al
ma di Marina Milan, nella ca-
to di questa categoria è stato pro-
quarto posto, Cristopher Rovella
tegoria “Barman”. Una vittoria che
babilmente il più incerto di tutto il
(8.028) del Déjà-vu Lounge Bar di
vale molto, che afferma il valore
sondaggio dalle prime battute fino
Novi Ligure mentre Joy Napolitano
delle donne anche in uno specifico
agli ultimi giorni, con continui sor-
- del The Barber Shop di Roma, arri-
settore dell’Horeca e che interrom-
passi e controsorpassi, con rimonte
vato terzo nella passata edizione -
pe il digiuno di vittorie femminili,
e avvicendamenti al vertice della
occupa il quinto posto con 7.748
dopo che nella scorsa edizione
classifica. Almeno cinque sono stati
voti. Ilaria Fondi, con 6.979 voti,
nessuna quota rosa era riuscita a
i barman che hanno assaporato il
chiude il sondaggio in sesta posi-
mettere il proprio nome davanti a
gusto della vittoria nel corso delle
zione davanti a Ruggiero Carella
tutti gli altri. In questa eccezionale
settimane. Al secondo posto un
che di preferenze ne ha incassate
“decima”, è lei che tiene alto l’onore
giovane Marvin Dondossola (8.392)
6.549. Ottava posizione per Fran-
delle colleghe dopo la seconda
dell’Excelsior Hotel Gallia di Milano,
cesco Drago (5.331 voti), mentre
piazza ottenuta nel 2016, alle spalle
uno di quelli che ha maggiormente
Mattia Pastori ha concluso al nono
dell’irraggiungibile Danny Del Mo-
insidiato Milan. Ma quest’anno, in
posto (5.283 clic). Andrea Villa con
naco. La protagonista del Remem-
questa categoria, è stato l’anno del-
poco meno di 5mila voti è il barman
Beer brew pub&more di Pinerolo
le donne; la medaglia di bronzo in-
che chiude la lista dei primi 10 clas-
(Cn) ha incassato 8.962 voti che le
fatti è andata a Debora Cicero
sificati. B cod 54334
Barman
Orgoglio femminile Marina Milan davanti a tutti
Opinion leader Patrizio Roversi è il più votato
Opinion Leader
C
30
ome da tradizione, questa è
co, blogger e conduttore tv, ha cer-
nale dimostrando comunque di
stata una delle categorie
cato in tutti i modi di superarlo, ma
avere un importante seguito. Quin-
che ha riscosso maggior
alla fine ha dovuto accontentarsi
ta classificata la conduttrice del pro-
successo tra i votanti (non per altro
del secondo posto con 26.429 voti.
gramma Rai “Detto Fatto”, Caterina
è quella che conta il maggior nume-
Al terzo posto, con un guizzo fi-
Balivo, che ha ricevuto 22.200 voti.
ro di preferenze espresse). A vince-
nale degno del suo estro, troviamo
Dietro di lei un volto affermatissimo,
re è stato uno dei personaggi storici
Alessandro Borghese (24.006) che
salito alla ribalta grazie al suo ruolo
della televisione italiana, Patrizio
non ha certo bisogno di presenta-
di giudice di MasterChef, Joe Ba-
Roversi, giornalista conduttore di
zioni e che può aggiungere questo
stianich, che si è piazzato sesto con
“Linea Verde” che ha incassato
bel risultato al suo già ricco carnet
16.825 clic. Benedetta Parodi, ama-
29.060 voti. Un successo che sta
di riconoscimenti. Niente podio in-
tissima dal pubblico televisivo a
probabilmente a significare come
vece per quello che fino a metà
caccia di consigli culinari, ha ottenu-
certe tradizioni e un certo modo di
gara sembrava re indiscusso di
to il settimo posto (16.753 voti), men-
raccontare l’Italia attraverso il picco-
questa categoria: Valerio Braschi
tre il focoso Simone Rugiati ha chiu-
lo schermo siano ancora apprezza-
(23.034). L’ultimo vincitore di Ma-
so il sondaggio all’ottavo posto con
te anche da un pubblico nuovo e
sterchef, altro rappresentante della
12.840 preferenze. Chiudono la top
giovane come quello del web. Nel-
“new generation” della televisione
10 di categoria Fede e Tinto (12.739
le ultime settimane di sondaggio
italiana insieme a Bianchi e Borghe-
voti)
Marco Bianchi, divulgatore scientifi-
se, ha ceduto un po’ il passo nel fi-
B cod 54334
e
Carlo
Petrini
(12.587).
3° Alessandro Borghese 24.006 preferenze
4° Valerio Braschi
5° Caterina Balivo
6° Joe Bastianich
7° Benedetta Parodi
8° Simone Rugiati
9° Fede e Tinto
23.034 preferenze
22.200 preferenze
16.825 preferenze
16.753 preferenze
12.840 preferenze
12.739 preferenze
13° Nerina Di Nunzio
15° 14° Luciano Pignataro Valerio Massimo Visintin 7.464 preferenze 7.281 preferenze
16° Carla Latini
17° Gigi Padovani
18° Marina Malvezzi
12.580 preferenze
12° Francesca Barberini 11.947 preferenze
6.515 preferenze
5.066 preferenze
4.024 preferenze
19° Csaba Della Zorza
20° Luigi Cremona
21° Raffaele Trovato
22° Oscar Farinetti
3.969 preferenze
3.612 preferenze
3.169 preferenze
2.835 preferenze
27° Riccardo Casiraghi e Stefano Paleari 1.720 preferenze
28° Angela Frenda
29° Anna Scafuri
30° Luca Iaccarino
31° Alessandro Regoli
1.650 preferenze
1.533 preferenze
1.445 preferenze
1.281 preferenze
1° Patrizio Roversi
2° Marco Bianchi
29.060 preferenze
26.429 preferenze
10° Carlo Petrini
11° Antonella Clerici
12.587 preferenze
10.744 preferenze
23° Andrea Grignaffini 2.391 preferenze
24° Stefano Cavada
25° Licia Granello
2.305 preferenze
1.939 preferenze
26° Elisa Belvedere Mazzetti 1.924 preferenze
32° Emiliano De Venuti 1.228 preferenze
33° Fabrizio Carrera
34° Monica Bergomi
35° Lisa Casali
36° Paolo Marchi
1.163 preferenze
1.131 preferenze
999 preferenze
941 preferenze
The Ad Store Italia
xxx · Primo piano
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Ernst Knam Il campione dei Campioni
Campioni
C’
32
è stata una bella sorpre-
molti personaggi dello spettacolo,
e la loro capacità di comunicare
sa in questa 10ª edizio-
dello sport, della musica e della te-
hanno fatto sì che i loro fan (e non
ne del sondaggio ed è
levisione. Al pasticcere, allievo di
solo) votassero il più possibile per
quella che ha visto l’esclusiva cate-
Marchesi, spetta ora anche un altro
favorire la vittoria del loro perso-
goria “Campioni” come la più votata
record, quello di personaggio più
naggio preferito. Più lontano, ma
tra tutte. Introdotta eccezionalmen-
votato di sempre nei sondaggi IaT,
capace di salire sul prestigioso po-
te per questa edizione così partico-
superando così Luca Montersino,
dio, il barman Danny Del Monaco
lare, anche su suggerimenti molte-
che deteneva questo primato fin
(primo nella categoria “Barman”
plici che arrivavano dal web già da
dall’edizione del 2014. Un traguar-
della passata edizione). Appena
diverso tempo, non si sapeva cosa
do che consente a Knam di esulta-
fuori dal podio invece il cuoco Ilario
potesse suscitare tra gli appassio-
re doppiamente perchè significa
Vinciguerra, vincitore come Cuoco
nati. E invece ha fatto centro. A vin-
che il suo è un successo a tutto ton-
nel sondaggio Personaggio dell’an-
cere è stato Ernst Knam con 33.407.
do, non solo con gli altri professioni-
no del 2013 (22.647) , ed Edoardo
Il Re del Cioccolato a questo punto
sti di questa edizione, ma anche
Raspelli (20.964), primo tra gli “Opi-
è l’unico (e forse lo rimarrà per sem-
con quelli di tutte le precedenti.
nion leader” nel 2014. Al sesto po-
pre) ad essersi aggiudicato il Pre-
Serrato ed entusiasmante il duello
sto ancora un cuoco, Davide Olda-
mio di Italia a Tavola per ben due
ingaggiato sin da subito con Chef
ni, che ha chiuso il sondaggio tota-
volte. L’anno scorso infatti si impose
Rubio (vincitore nella categoria
lizzando 18.518 preferenze. A segui-
tra i “Cuochi, Pizzaioli e Pasticceri” e
“Cuochi e Pasticceri” nell’edizione
re Sonia Peronaci, con 16.687 voti.
quest’anno ha bissato il successo
del 2015) che si è piazzato secondo
Dietro di lei Vincenzo Donatiello
confermando quanto sia amato dal
grazie ai 30.610 voti ottenuti. Forse
(15.240 voti) davanti a Rosanna Mar-
grande pubblico che negli ultimi
quello tra il pasticcere e il cuoco è
ziale (14.671) e Luca Montersino
anni ha imparato ad apprezzarlo
stato il testa a testa più avvincente
(12.674) il quale chiude la top 10 di
anche per le sue creazioni donate a
di questa edizione; la loro notorietà
questa categoria. B cod 54334
1° Ernst Knam
2° Chef Rubio
4° Ilario Vinciguerra
5° Edoardo Raspelli
6° Davide Oldani
7° Sonia Peronaci
33.407 preferenze
30.610 preferenze
3° Danny Del Monaco 25.740 preferenze
22.647 preferenze
20.964 preferenze
18.518 preferenze
16.687 preferenze
10° Luca Montersino
11° Sara Papa
12° Paolo Massobrio
13° Cinzia Ferro
15° Antonello Maietta
16° Adua Villa
12.674 preferenze
10.943 preferenze
10.282 preferenze
10.075 preferenze
14° Alessandro Scorsone 8.755 preferenze
7.881 preferenze
6.279 preferenze
19° Giorgio Calabrese
20° Gian Nicola Libardi 3.167 preferenze
21° Elisa Isoardi
22° Luca Zaia
23° Paolo Ciaramitaro
24° Francesco Cione
2.799 preferenze
2.440 preferenze
1.764 preferenze
1.468 preferenze
25° Emanuele Scarello 903 preferenze
3.544 preferenze
8° Vincenzo Donatiello 15.240 preferenze
9° Rosanna Marziale
17° Chiara e Angela Maci 6.255 preferenze
18° Vito Intini
26° Davide Paolini 638 preferenze
14.671 preferenze
4.598 preferenze
xxx · Primo piano
marzo 2018 · Italia a Tavola
33
Professioni · xxx
Campionati della Cucina Italiana 2018
Sloveni i migliori piatti mediterranei Dal 17 al 20 febbraio, a Riminifiera, nell’ambito della manifestazione Beer Attraction&Food Attraction, si sono svolti i Campionati della Cucina Italiana 2018 organizzati dalla Fic con il patrocinio di Worldchefs. Un bel successo quello ottenuto dalla manifestazione sia per quantità che per qualità dei partecipanti
U 34
n grande successo per la Fe-
«Ci siamo presentati al grande pub-
riserviamo alle nuove
derazione italiana cuochi, che
blico e ai nostri cuochi con tante novità
generazioni che sono
ha chiamato a raccolta nel co-
- ha dichiarato il presidente nazionale
il futuro della nostra
mune romagnolo 1.500 professionisti,
Fic Rocco Pozzulo - ma con lo spirito
tradizione. Vogliamo
dei quali 500 impegnati nelle 4 cucine
e il cuore di sempre. Ci piace comun-
inoltre che non solo i
allestite per le competizioni a squadre
que mettere al primo posto la figura del
nostri 16mila associati, di Gabriele Ancona
e nei 6 laboratori per quelle dedicate
cuoco, con le sue peculiarità, la sua cul-
in continua crescita sia professionale
ai singoli. Presidente delle giurie, Gae-
tura culinaria e le sue motivazioni pro-
che numerica, ma anche le migliaia di
tano Ragunì.
fessionali. Grande, poi, l’attenzione che
cuochi che ogni giorno lavorano nel
Italia a Tavola · marzo 2018
mondo, sentano questo evento come una vibrante espressione di identità». Oltre alle tradizionali sfide e competizioni di cucina calda, fredda, pasticceria da ristorazione, cucina artistica, la tanto attesa new entry rappresentata dal Gran Premio della Cucina Mediterranea, alla 1ª edizione. Il Mediterranean Culinary Gran Prix, concorso internazionale di cucina calda a squadre, ha visto impegnate le delegazioni di Cipro, Slovenia e Spagna. Guidate rispettivamente da Nikos Papanicolaou, Tomaž Vozelj e Carlos Durante, hanno avuto il compito di interpretare i grandi sapori della cucina e della Dieta mediterranea utilizzando quelli che sono i prodotti simbolo di questa tradizione: pasta, pomodoro, olio evo, agrumi. La classifica ha visto imporsi la Slovenia, seguita da Cipro e da Spagna. Sempre alla Slovenia il riconoscimento per la miglior interpretazione con il pomodoro, premio speciale Cirio, e a Cipro quello per la migliore interpretazione con la pasta, premio speciale Barilla. L’azienda di Parma ha partecipato come partner ai Campionati con la linea dedicata alla ristorazione Barilla Selezione Oro Chef e Cirio con la gamma Cirio Alta Cucina.
re il Premio Critica Gastronomica. Oltre all’atteso e consolidato trofeo Metro Miglior Allievo degli Istituti
Per questa kermesse internazio-
Alberghieri, di grande rilievo anche il
nale, così per tutte le prove dei Cam-
Contest Ragazzi Speciali, che ha visto
pionati della Cucina Italiana, il regola-
impegnati sul palco allievi con pro-
mento ha previsto la preparazione e
grammazione differenziata.
presentazione per ogni squadra di un
Da segnalare l’interesse suscitato
menu da tre portate per 60 persone:
dal Contest Mistery Box, concorso-
un primo piatto, un main course e un
spettacolo con scontri diretti dei team
dessert. Elaborati che si sono potuti in
che hanno dovuto preparare ricette
seguito degustare all’interno del Risto-
in 4 porzioni con i prodotti a sorpresa
rante Italian Taste, altra grande realtà
presenti nel paniere, avendo l’obbligo
dei Campionati e scenario delle sfide
di utilizzo di almeno cinque ingredienti.
dei diversi team regionali: più di 250
Nell’area accanto al ristorante il pubbli-
menu serviti ogni giorno. Qui, oltre alla
co si è assiepato incuriosito e anmira-
giuria tecnica (26 giudici Worldchefs), è
to dall’esposizione degli elaborati del
stato quotidianamente al lavoro un ta-
concorso di intaglio gastronomico Ar-
volo di giornalisti e critici per assegna-
tistica 2018.
B cod 54503
I Campioni assoluti italiani 2018 Categoria K1 Cucina calda individuale senior: Paolo Rossetti Categoria K1 Cucina cadda individuale junior: Marco Tomasi Categoria K2 Pasticceria da ristorazione junior: Davide Cantù Categoria Mystery Box: Salvatore e Gaetano Intelisano Categoria D1 Live Artistica senior: Domenico Savio Pezzella Categoria D2 Artistica opere pronte senior: Luigi Nastro Categoria D3 Artistica opere pronte senior: Raimondo Esposito Categoria D3 Artistica opere pronte junior: Apicius Apicius Categoria Cucina calda a squadre senior: Team Basilicata
marzo 2018 · Italia a Tavola
35
Professioni · Cuochi
È Carlo Giambertone il vincitore della prima Burger Battle italiana La prima edizione italiana della Burger Battle si è svolta a Beer Attraction 2018. Carlo ha avuto la meglio su altri 5 burger chef, provenienti da tutta Italia, che si sono sfidati in originali creazioni gourmet
C
36
arlo Giambertone del Paradise
so: hamburger di carne chianina, con
giuria popolare, formata da visitatori di
Playcenter di Monsano (An) è
il Burger Bun integrale cotto su pietra,
Beer Attraction e una giuria professio-
il vincitore della prima Burger
miele, mele, ricotta salata, insalatina,
nale, composta da: Seby Sorbello, chef
Battle italiana, la competizione orga-
Hellmann’s Real Mayonnaise, Hell-
e presidente Fic Promotion, Gaetano
nizzata da Unilever Food Solutions con
mann’s Tomato Ketchup e Hellmann’s
Ragunì, general manager della Na-
Hellmann’s, il brand di dressing più fa-
Original Mustard.
zionale italiana cuochi, Paola Bogataj,
mosi al mondo, Lantmännen Unibake,
Carlo ha 40 anni, è nato a Palermo,
consulente della ristorazione collettiva,
leader nella produzione di pane per
ma ha viaggiato il mondo per scoprir-
Viviana Simeoni, responsabile sviluppo
hamburger gourmet e Baldi Carni, l’a-
ne i tanti sapori. Ha lavorato per diversi
prodotti Roadhouse, Luca Santini, pre-
zienda marchigiana, che ha inventato
anni in Corsica, poi in Germania e in
sidente Unione Cuochi Marche della
l’Angusburger.
Olanda. Dopo un’esperienza toscana,
Federazione italiana cuochi, Roberto
Nelle avvincenti fasi eliminatorie ha
ha scelto le Marche e il Paradise Play-
Carcangiu, presidente nazionale Asso-
vinto con “Cinque Sensi”, ricetta origi-
center, dove lavora da 12 anni e dove
ciazione professionale cuochi italiani,
nale con hamburger di carne chianina,
ogni settimana crea una ricetta diversa
Riccardo La Corte, fondatore di Ame-
Burger Gourmet Pepe Nero, scamorza
di hamburger.
rica Graffiti. In giuria anche Rodolfo
affumicata, radicchio trevigiano, cipolla
Oltre a Carlo Giambertone e Ivan
Guarnieri di Bargiornale. A condurre
caramellata e Hellmann’s Real Mayon-
Marchese hanno partecipato alla sfi-
l’evento Andrea Mongilardi, sempre di
naise.
da: Daniele Morelli di Opificio Vesco-
Bargiornale. Ospite a sorpresa Giulia
In finale, nello scontro diretto con
vio (Roma), Paolo Ettore di Paraponzi
Brandi, concorrente di MasterChef 6.
Ivan Marchese del PizBurg di Nova-
(Stignano, Rc) Rosalba Taglialatela di
te Milanese, si è aggiudicato il titolo
Hamburger Paisàni (Aversa, Ce), Ales-
di Re dell’Hamburger, improvvisando
sandra Matteucci di Belle Epoque, Mi-
una ricetta con ingredienti a sorpresa,
nistry of Quality (Porto San Giorgio, Fe).
scelti all’interno di un paniere misterio-
A coronare il Re dell’Hamburger una
Italia a Tavola · marzo 2018
B cod 54481 Unilever Food Solutions Italia via Paolo di Dono 3/A - 00142 Roma Tel 800 480000 www.unileverfoodsolutions.it
xxx · Professioni
marzo 2018 · Italia a Tavola
37
Professioni · Cuochi
SOTTO LA TOQUE: FEDELE, INNOVATORE, AL PROFUMO DI ZENZERO
Abbiamo sollevato il cappello a Elis Marchetti
E
lis Marchetti è lo chef patron
divulgare la sua cultura gastronomica. È
dell’Osteria della Piazza ad An-
stato il primo a riprendere l’uso dell’al-
cona. Sono 10 anni che propone
chermes in piatti salati. Celebri il suo
un lunghissimo viaggio nei sapori e nei
storione e le sue carni affumicate, tutte
profumi della sua terra, dal mare alla
provenienti da allevamenti marchigiani
montagna. È molto attivo in città, per la
certificati e controllati.
quale organizza serate di beneficenza,
Il terzo aggettivo è “marchigiano
eventi e lezioni di cucina. Membro della
al profumo di zenzero”. Il suo lieve ac-
locale Associazione Cuochi, è anche un
cento, corretto dalle frequentazioni te-
volto televisivo molto noto agli spetta-
levisive, è delizioso. Un po’ Ancona, un
tori di Alice Channel. Fa consulenze, in-
po’ entroterra, e lo zenzero gli dà quel
venta prodotti (come la chitarra all’uovo
tocco di citrina che esalta ogni cosa lui
e zenzero biologici), viaggia nel mondo
faccia. Elis profuma di zenzero, che sia
e poi ritorna a casa. Si è definito fede-
dolce o salato. Se passate da Ancona
le. Al mare e alle sue alici marinate, che
dovete assaggiare i suoi piatti. I tortellini
meritano la sosta. Agli amici produttori
in brodo di vitello, la carbonara su vinile
ai quali si affeziona così tanto da spin-
nero, gli abbinamenti con i paccasassi
gerli ad innovare e crescere.
(finocchietto marino), le pizze. Magari
Ecco, Elis è innovatore nel senso
bevendo Laurent Perrier e aspettando
più puro della parola. Per conservare e
le perle nere di Calvisius. B cod 54647
Da bambino cosa sognavi di diventare?
Uno chef, con un ristorante tutto mio
Il primo sapore che ti ricordi.
Lasagne a casa di mia nonna
Qual è il senso più importante?
L’emozione
Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato.
Un’insalata di mare all’olio d’oliva
Come hai speso il primo stipendio?
Un regalo ad ogni membro della mia famiglia
Quali sono i piatti da provare assolutamente?
Prosciutto crudo, tagliatelle fatte in casa, dollari al forno
Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Il vino
Qual è il tuo cibo consolatorio?
I pistacchi tostati e salati
Che rapporto hai con le tecnologie?
Bellissimo, mi piacciono proprio
All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale? L’essenza chimica del limone
38
Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
Il mio amore
Quale quadro o artista rappresenta meglio la tua cucina?
“Notte stellata” di Vincent van Gogh
Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
“Simply the best” di Tina Turner
Italia a Tavola · marzo 2018
di Carla Latini
xxx ¡ Professioni Managed by PlanHotel Hospitality Group
Enjoy Real Hospitality Kenya
Kenya - Maldive - Mozambico - Zanzibar
diamondsresorts.com marzo 2018 ¡ Italia a Tavola 39
Professioni ¡ xxx
Managed by PlanHotel Hospitality Group
Enjoy Real Hospitality Zanzibar
40
Kenya - Maldive - Mozambico - Zanzibar Italia a Tavola ¡ marzo 2018
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Cuochi · Professioni
GASTROSOFIA
IL COMMENTO
Un filosofo in cucina (parte seconda)
di Roberto Vitali
Politica statica e recidiva Abbiamo le stesse esigenze da 17 anni Cosa chiedere alla classe politica dopo le elezioni del 4 marzo? Incredibile ma vero: mi basta copiare quanto scrivevo, dopo la tornata elettorale di quell’anno, sulla rivista “Lombardia a Tavola” del maggio 2001. - Diminuire il numero dei parlamentari e evitare il proliferare dei partiti. - Meno leggi e maggiore determinazione nel farle rispettare. - La sicurezza nelle case e nelle città: criminalità a livelli insopportabili. - Più severità per concussioni, corruzioni, danni al patrimonio naturale. - Lavoro e sicurezza sociale a tutti, valorizzando capacità e intelligenze migliori. - Garantire il diritto alla salute, senza umiliazioni della persona in ambulatori e ospedali. - Una giustizia più rapida, con la certezza che la pena sia scontata. - Migliorare strade e ferrovie. Soprattutto in Lombardia, il traffico caotico fa perdere tempo e denaro, stressando la vita. - Evitare sprechi di Stato che sottraggono risorse allo sviluppo vero del Paese. - Debellare la malavita organizzata che ostacola la libera imprenditoria e quindi lo sviluppo economicosociale. - Puntare sull’industria turistica: il nostro patrimonio naturale e storicoartistico è la vera risorsa dell’Italia. - Valorizzare e difendere l’agricoltura e l’enogastronomia italiana, che il mondo invidia e imita. Signori parlamentari, sveglia! B cod 54594
T
utti i ristoratori dovrebbero amare
mincia dal lavare i piatti
la filosofia, l'amore per il sapere,
che è un buon metodo
ma anche l'amore verso tutto ciò
per tenere la casa e la
che ha a che fare con l'uomo, le sue
cucina pulita. Sarebbe
azioni e i suoi pensieri. Ma se ora la
bello capire quale me-
prestigiosa Università Vita e Salute che fa capo all'ospedale San Raffaele ha
todo filosofico i nostri di Guerrino eroi attueranno per ge- Di Benedetto
deciso di “sfornare” filosofi da tavola, ci
stire anche il lavaggio
sarà un motivo e io ve lo vorrei svelare
dei piatti e non solo la bellezza filosofica
in anteprima. Da sempre esiste una let-
della ristorazione che per vivere ha biso-
teratura dedicata alla filosofia del cibo,
gno anche del “metodo lava piatti”.
del vino, del bere e del piacere; anche
Ma ormai tutti sappiamo che nulla è
se molti di questi testi hanno sempre le-
impossibile, alla fine sulle guide oltre a
gato il loro successo editoriale non tanto
cappelli e forchette ci saranno le colon-
a motivazioni date da pedanti e lunghe
ne stile ionico della Grecia antica, una
ricerche storico/scientifiche ma da moti-
colonna per il ristoratore poco pensa-
vazioni prettamente divulgative.
tore, due per quello più pensatore e tre
Questo accade ancora oggi, del
colonne per quello che pensa e basta. Io
resto raccontare il gossip della antica
continuerò sempre ad amare la filosofia.
Grecia e Roma fa sempre audience; le
A tal proposito vorrei suggerire agli ami-
libagioni, le satire di Orazio, le poesie
ci filosofi una frase di Hermann Lubbe,
persiane dedicate al vino o i versi di Ra-
filosofo teorico del liberalismo tedesco:
belais, fino ai romanzi di Simenon e ai
“I sogni del paradiso portano spesso
gialli di Montalban. Sono fonti inesauribili
all'inferno". B cod 54637
di citazioni da trascrivere poi su Facebook per fare bella figura e per incamerare qualche bella mostra di sè con amici e commensali. Ma vorrei ricordare, agli amici filosofi, una celebre foto del famoso filosofo austriaco Paul Feyerabend, che teorizzò una visione anarchica della scienza e del metodo scientifico. Viene ritratto in una foto intento a lavare i piatti, i suoi amici sconvolti da questa immagine così domestica e inusuale gli chiesero come mai un filosofo così famoso perdesse il suo tempo a lavare i piatti; egli rispose che giustamente non si può studiare il metodo se non si co-
Paul Feyerabend
marzo 2018 · Italia a Tavola
41
Locali pizzeria e Spazi del pane I due concorsi di Agugiaro&Figna Valorizzare la tradizione attraverso l’innovazione è il principale obiettivo del “Concorso internazionale Le 5 Stagioni - I locali pizzeria” e del “Concorso internazionale Storie di farina - I nuovi spazi del pane”
D
42
ue
concorsi
da
Tradizione orientata verso il futuro
damento e dell’immagine complessi-
Agugiaro&Figna Molini, l’a-
quella di Agugiaro&Figna Molini, che
va, determinanti per il successo com-
zienda molitoria italiana lea-
da oltre sei generazioni, con dedizio-
plessivo.
der nel mercato italiano per la maci-
ne, conoscenza e il medesimo amore
«Siamo molto orgogliosi di soste-
nazione del grano tenero. Da sempre
per le farine, porta avanti l’arte molito-
nere già dallo scorso anno queste
in prima linea nella valorizzazione di
ria mantenendo intatto l’impegno nel-
due importanti iniziative dedicate ai
eccellenze italiane, promuove i due
la ricerca delle materie prime più pre-
professionisti del design», afferma
progetti
giate.
Giorgio
in
promossi
collaborazione
con
Agugiaro,
presidente
di
ARD&NT Institute, accademia di art
Eccellenza che parte dalla qualità
Agugiaro&Figna Molini. «I due proget-
design e nuove tecnologie creata dal
del prodotto lavorato, come la linea di
ti rappresentano un vero e proprio
dipartimento di Design del Politecnico
farine per pizzeria “Le 5 Stagioni” e la
stimolo e un momento di confronto
di Milano e dalla Scuola di nuove tec-
linea “Storie di farine”, sino a giungere
per l’evoluzione degli spazi del con-
nologie dell’Accademia di Belle Arti di
ad una ricerca e innovazione anche
sumo alimentare. Per la nostra azien-
Brera.
dal punto di vista del locale, dell’arre-
da è molto importante innovare non
Italia a Tavola · marzo 2018
Pizzaioli · Professioni solo in termini di ricerca e sviluppo sul
nendo fedeli ai valori tradizionali del
convivialità, della tradizione ma anche
prodotto ma affiancando anche una
luogo. I concorsi sono rivolti ad archi-
dello street food di tendenza, al cen-
riprogettazione e innovazione degli
tetti, imprenditori, designer e studi di
tro di un mercato in forte sviluppo e in
progettazione
trasformazione, dove gli spazi di pro-
italiani e stra-
duzione e consumo di questi prodotti
nieri.
sono destinati a cambiare, a riflettere
spazi pizzeria e panetteria,
i
quali oggi giocano un ruolo sempre crescente
più e
«I concorsi
mutate abitudini di consumo ed esi-
sono dedicati a
genze del pubblico e a definire nuovi
due
trend».
autentici
fondamentale
“food symbol”
Il montepremi in denaro è di
per il successo
del mercato in-
15.000 euro e le informazioni per par-
stesso del lo-
ternazionale, la
tecipare sono disponibili su:
cale».
pizza e il pane,
www.concorsole5stagioni.it
Queste
due settori di
e www.concorsostoriedifarina.it.
due importanti
fondamentale
I progetti potranno essere pre-
iniziative inter-
importanza e ri-
sentati fino al 1° ottobre 2018 e la pre-
nazionali
vo-
lievo commer-
miazione dei tre migliori locali pizze-
gliono valoriz-
ciale in tutto il
ria e locali panetteria, realizzati in
zare le poten-
mondo», dichia-
collaborazione con le linee di farine
zialità dei locali
ra Nicola Ticoz-
Le 5 Stagioni e Storie di farine di
pizzeria e degli
zi, coordinatore
Agugiaro&Figna, si terrà il prossimo
spazi panetteria
dei
gennaio a Sigep 2019. B cod 54396
già esistenti, at-
concorsi.
«Due alimenti e,
traverso soluzioni progettuali alta-
contemporaneamente, due simboli
mente innovative che rispondano alle
dell’alimentazione stessa, protagoni-
nuove esigenze di mercato pur rima-
sti della ristorazione informale, della
Agugiaro&Figna Molini Strada dei Notari 25/27 - 43044 Collecchio (Pr) - Tel 0521301701 www.agugiarofigna.com
marzo 2018 · Italia a Tavola
43
Professioni · Pizzaioli
Fermentazioni spontanee
Focus con gli esperti di Molino Grassi Una costante attività di formazione e divulgazione agli operatori professionali delle mille sfaccettature del mondo della farina. Questo è un punto fermo per Molino Grassi, azienda di Fraore, alle porte di Parma
T
ra le numerose iniziative che la vedono protagonista, una ha riscosso notevole interesse. Si è svolta a
Rimini nell’ambito della 39ª edizione di Sigep: cinque giorni di appuntamenti presso lo stand di Molino Grassi con al-
cuni dei nomi più importanti della panificazione e pizzeria italiane. In particolare ha riscosso un grande successo di pubblico l’incontro che ha analizzato il tema delle fermentazioni spontanee e che ha visto succedersi gli interventi di Ezio Rocchi, Ezio Marinato e Cristian
Zaghini,
maestri
Ezio Rocchi, Cristian Zaghini, Carlo Di Cristo, Ezio Marinato
indiscussi
decisione che è necessario sempre fare
Dopo aver letto una recensione sul
dell’arte bianca. Insieme a loro Carlo Di
chiarezza e non confondere - cosa fre-
Gambero Rosso dell’apertura a Napoli
Cristo, biologo ricercatore presso il di-
quente - fermentazione e lievitazione.
della
partimento di Scienze e tecnologie
Sono infatti due fenomeni diversi che
Massimo Grassi è venuto a conoscenza
dell’Università degli Studi del Sannio,
rappresentano un mondo complesso, in
del fatto che in questo locale si utilizzano
Benevento. Un intervento, il suo, molto
quanto non visibile. L’importante è cono-
anche le sue farine. Ha deciso così di vi-
apprezzato e seguito, un punto di vista
scerne i principi di base e poi dedicarsi
sitarlo. Grazie a questa trasferta ha avuto
con un’angolazione scientifica. La tavola
con impegno alla sperimentazione.
modo di conoscere Carlo Di Cristo e la
panetteria-bistrot
SoulCrumbs,
Da annotare che l’incontro tra Carlo
sua attività di ricerca. Insieme hanno de-
Di Cristo e Molino Grassi, che è sfociato
ciso di mettere a disposizione di tutti le
Nell’ambito del confronto un punto è
nel dibattito scientifico di Rimini, è avve-
sue conoscenze e le sperimentazioni
stato nevralgico. Si è sottolineato con
nuto in modo molto naturale e inatteso.
scientifiche, ponendole a confronto con
rotonda è stata moderata da Atenaide Arpone, giornalista di Italian Gourmet.
l’esperienza e il bagaglio culturale di altri esperti del calibro di Rocchi, Marinato e Zaghini. Da questa scelta è nato uno degli incontri più istruttivi e seguiti di Rimini. B cod 54486 Molino Grassi via Emilia Ovest 347 - 43126 Parma Tel 0521 662511 www.molinograssi.it
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Italia a Tavola · marzo 2018
xxx · Professioni
DICEMBRE 2017
L’UNESCO DICHIARA L’ARTE DEI
PIZZAIUOLI NAPOLETANI PATRIMONIO DELL’UMANITÀ
AUGURI
DA CHI ALLA
PIZZA
HA SEMPRE
DATO IL
CUORE
cirioaltacucina.it
marzo 2018 · Italia a Tavola
45
Professioni · Pasticceri
AMPI firma abiti e accessori “golosi” sulla passerella del Salon du Chocolat
“La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita”. E proprio il gusto della sorpresa è stato il segno distintivo del Salon du Chocolat. Il cioccolato è ormai entrato nella sfera della moda
I
l “chocofashion” è l’ultima frontiera
gnati da 12 stilisti del “Teatro della
grande gioia di vivere dell’Europa
in cui si sono cimentati i Maestri Pa-
Moda”, la scuola di moda milanese
espressa da Art Noveau e Liberty, dalla
sticceri di AMPI, Accademia Maestri
specializzata nell’alta sartoria artigiana-
nascita della moda e del cinema fino ai
Pasticceri Italiani, che anche per que-
le italiana, realizzati in cioccolato ap-
progressi scientifici e alle trasformazio-
sta terza edizione ha patrocinato l’e-
punto dai Maestri AMPI.
ni sociali. Da Parigi a Milano si respira-
vento. Presentati in anteprima il 15 feb-
Fonte di ispirazione per i bozzetti è
va aria nuova, una felicità palpabile
braio scorso nella opening night del
stato lo stile di vita e di vestire Belle
senza eguali nel passato. Sono le stes-
Salon du Chocolat, sulla passerella si
Époque. Questo magico periodo a ca-
se emozioni che si ritrovano nel cioc-
sono potuti apprezzare gli outfit dise-
vallo tra l’800 e il ‘900 rappresenta la
colato, le sensazioni di calore e di fiducia che solo questo dolce sa donare. La sfilata Chocolate Fashion Show ha sancito l’apertura del Salon du Chocolat di Milano, subito dopo il taglio del nastro alla presenza delle massime autorità della città con il sindaco Giuseppe Sala in prima fila. La sfilata al MiCo ha stupito gli amanti del cioccolato, della moda e anche i nostalgici della magica atmosfera della Belle Époque che ha ispirato gli abiti, la scenografia e la musica con le note di un sax ad aprire e un intervento canoro della soprano che ha emozionato il gremitissimo pubblico presente. I Maestri Vincenzo Santoro, Maurizio Colenghi, Giancarlo Cortinovis, Antonio Daloiso, Denis Dianin, Sandro Ferretti, Claudio Marcozzi, Riccardo Patalani, Andrea Urbani, Emanuele Valsecchi e Gabriele Vannucci hanno fatto sfilare gli abiti durante la serata dell’inaugurazione del Salon la sera di giovedì 15 febbraio ed è stato possibile ammirarli nuovamente sabato 17 febbraio.
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Italia a Tavola · marzo 2018
Pasticceri · Professioni Accessori, dettagli, raffinati abiti, cappelli, strascichi, fiori, medaglioni, bracciali e diademi realizzati in cioccolato lavorato con maestria per donare effetti cromatici e plasticità agli abiti sartoriali impiegando una varietà di cioccolati, da quello classico a quello agli agrumi, al pistacchio, alla nocciola, cannella e caramello, mirtillo e ribes, panna e gelsomino. “Belle Èpoque” apre le scene, “Charleston” ispirato agli anni ruggenti, cioccolato e oro, “Silouette” che enfatizza la sinuosità del corpo con cioccolato al peperoncino, “Versaille” che regala una femminilità romantica all’abito bianco decorato da fiori di cioccolato bianco, e ancora “Bagliori d’argento” ispirata al packaging dei più importanti cioccolatini, e “Secret de chenille”, “Essentialitée dorée” che ricorda perfettamente la donna degli anni ‘20, “Sherazade” ispirato alle creazioni di Paul Poiret e che ricorda la passione per l’oriente del tempo. “Robe del soir”, “Odalisca”, “Garçonne” e infine “Monsieur” con un brioso papillon, cilindro e bastone di cioccolato. Chocolate Fashion Show nasce dalla volontà di unire arte, fashion e food, e ci riesce appieno. Differenti aree creative che esaltano la bellezza delle forme, il profumo e il gusto del cioccolato, insieme allo stile e all’eleganza della moda. Oltre all’emozione della sfilata, i Maestri AMPI hanno fatto vivere agli ospiti del Salon degustazioni sensoriali legate al cioccolato e ai suoi migliori abbinamenti e si sono esibiti in showcooking a base di cioccolato presso le aree Pastry show e sul palco centrale con Iginio Massari, Davide Comaschi, Maurizio Colenghi, Antonio Daloiso, Claudio Marcozzi, Riccardo Patalani, Emanuele Valsecchi, Gabriele Vannucci e il presidente di AMPI Gino Fabbri. B cod 54438
UN ACCADEMICO AL MESE Vincenzo Santoro Quella di Vincenzo Santoro, emigrante adolescente che dalla Puglia si trasferisce a Milano e nel 1966 comincia a lavorare in pasticceria, è indubbiamente una storia di successo che lui stesso racconta con gli occhi lucidi e il sorriso di chi è innamorato del proprio lavoro. Nel pieno del boom economico italiano, inizia la grande avventura della Pasticceria Martesana che Vincenzo apre nel 1967 in via Cagliero. Nel novembre del 2015 apre una seconda pasticceria Martesana in via Paolo Sarpi e a gennaio 2018 inaugura l’ultimo nuovo punto vendita nella storica piazza Sant’Agostino, a cui si aggiungono altri piccoli corner, uno all’interno della Rinascente di Milano, uno nella piazza sede del grattacielo della Regione Lombardia, un terzo a Varese. Quello che apprezziamo del Maestro AMPI è che, mezzo secolo dopo, Vincenzo Santoro è ancora entusiasta e appassionato come agli albori e, invece di rallentare, rilancia. Apre punti vendita, offre nuovi servizi alla esigente clientela milanese, tra cui lo spazio Family Friendly dedicato ai bimbi e alle famiglie, e conia nuovi dolci. Per i 50 anni della pasticceria ha creato infatti 5 torte che simboleggiano i 5 decenni di Martesana recuperando antiche ricette e curando il packaging in scatole di latta, oltre a inaugurare il progetto dei Qore di Martesana: biscotti la cui vendita offre un aiuto concreto di beneficienza per i neonati dell’Ospedale dei Bambini di Milano. A tutto ciò si aggiunge il riconoscimento dei clienti e delle istituzioni con l’onorificenza di bottega storica, che fa entrare di fatto Martesana nel club delle imprese storiche della Lombardia. I punti di forza della Pasticceria Martesana, a dire di Santoro, sono innanzitutto la bravura e l’entusiasmo dello staff di laboratorio e la gestione familiare. Con oltre 45 dipendenti, Vincenzo, la moglie e i tre figli si sono imposti una struttura aziendale con ruoli e regole precise. Vincenzo sta ancora in laboratorio con la sua squadra di professionisti artigiani del dolce e da lì dichiara che «teniamo acceso il motore dell’emozione: l’unico segreto per condividere il mestiere che è tra i più belli al mondo». Numerosi i premi che nel corso degli anni sono arrivati l’uno dopo l’altro: il primo posto per la migliore pasticceria salata d’Italia nella guida 2018 del Gambero Rosso e le Tre Torte del Gambero Rosso riconfermate ogni anno dal 2014, per citare i più recenti. Ogni anno un pasticcere di Martesana partecipa a concorsi di rilevanza nazionale e internazionale, perché gli stimoli siano da volano per rinnovare costantemente l’offerta al banco. Vincenzo tiene alla crescita della sua squadra tanto che alcuni di essi, tra cui Davide Comaschi, hanno ottenuto successi enormi e premi di rilevanza internazionale. La sua produzione artigianale è ricca e variegata. Tra i prodotti da segnalare: panettoni, torte, dolci lievitati e mignon realizzati con una creatività all’avanguardia, declinati in decine di varianti, e la pasticceria salata, punta di diamante per i servizi di catering e banchettistica offerta su misura.
marzo 2018 · Italia a Tavola
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Le ultime tendenze della pasticceria esaltano forme e gusti armonici, così la sfera prende il posto dei bignè e si sperimentano nuovi ingredienti: ad esaltare la dolcezza arrivano ortaggi come il radicchio e la carota
La sfera è simbolo di perfezione Anche in pasticceria
P
48
er Giotto il cerchio era sinonimo
cire sfiziosi biscotti, sandwich al ciocco-
sticceria. Da dove arri-
di perfezione, ma oggi lo è anche
lato o marshmallow, tutte dolcezze idea-
vano? Dagli ortaggi.
per i pasticceri che nella sfera ve-
li per il “tea time”, ormai molto in voga
Un esempio sono i
dono l’esaltazione della loro creatività.
anche in Italia. I prodotti da forno sono
ceci, utilizzati come
«Le sfere - dichiara il numero uno di
molto gettonati: si sperimentano dolci
basi al posto delle nor-
Conpait (Confederazione pasticceri ita-
alla carota, al radicchio e alle zucchine.
liani), Federico Anzellotti - sono molto
E nel settore bakery grande attenzione
mali farine. Ma non è di Monica Di Pillo tutto, perché si usano sempre di più
utilizzate in cucina sia dagli chef che dai
è dedicata alle guarnizioni, dagli stampi
noci, semi, arachidi, frutta e ortaggi per
maestri pasticceri. Ultimamente stiamo
fino a decorazioni insolite.
soddisfare anche i palati vegani.
sperimentando anche le semi-sfere di
«Tra le decorazioni - precisa il presi-
Arrivano nei laboratori anche zuc-
cioccolato, la cui superficie si apre per
dente di Conpait - le più utilizzate resta-
che, zucchine, farine di ceci, lenticchie e
rivelare piccoli dolci a forma di frammen-
no quelle a base di marzapane e zuc-
fagioli, ma si sperimenta il radicchio, me-
ti di mosaici mediterranei».
chero. Queste decorazioni sono dispo-
glio se nella pregiata variante friulana,
Tra le novità c’è anche il ripieno del-
nibili anche in versione vegetariana. I
denominata “Rosa di Gorizia”, più dolce
le sfere: alghe, radicchio e carote, ma
pasticceri che amano mescolare e crea-
della variante trevigiana e particolar-
anche frutta, confetture e creme. «Il cioc-
re possono sbizzarrirsi con torri e castel-
mente bella, adatta quindi a guarnizioni.
colato contenente alghe - continua An-
li creati con una miscela di zucchero».
«Ormai la pasticceria riveste un ruo-
zellotti - è un’altra novità, magari in abbi-
E se lo zucchero va forte per le de-
lo importante nell’alta ristorazione e -
namento al cioccolato mantecato con
corazioni, è invece la linea “sugar free”
conclude Anzellotti - noi maestri pastic-
latte di riso, tanto per rimanere in tema
che prevale per gli snack. Ne sono un
ceri ne siamo felicissimi perché il dolce
Oriente. Via libera anche al colore, con
esempio le mandorle, non più zucchera-
è il saluto di un buon pasto. Del resto...
le tonalità rosse e gialle create aggiun-
te, ma addolcite con surrogati naturali. E
“dulcis in fundo”, lo sostenevano anche
gendo lamponi o mango alle sfere, che
lo stesso vale anche per cioccolati, pic-
2mila anni fa». Infine anche le spezie vi-
hanno così un sapore fruttato».
cola pasticceria da forno e masticabili. E
vono un momento d’oro, grazie all’in-
Cresce anche il settore delle confet-
seguendo la linea “sweet wellness”,
fluenza della cucina esotica e “fusion”.
ture, nate come sperimentazioni per far-
vanno di moda le proteine anche in pa-
B cod 54677
Italia a Tavola · marzo 2018
N O V I TÀ 1 RAVIOLACCI ALLE CARNI BRASATE CAVATIELLI
3
2
www.smeraldiniemenazzi.it
CALAMARATA
SI SA, L’ITALIA È FATTA DI PASTA Raviolacci alle carni brasate, Calamarata e Cavatielli: 3 grandi paste della tradizione regionale entrano in gamma. EMILIA-ROMAGNA
Laboratorio Tortellini è un marchio
L’Italiana preferita dallo chef.
SURGITAL S.p.A. - Lavezzola (RA) - Emilia-Romagna - Italia - +39 0545 80328 - surgital@surgital.it - www.surgital.it
marzo 2018 · Italia a Tavola
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Professioni · Maitre e sala
in sala con Maurizio Filippi «Luogo dove trascorrere momenti sereni» Delegato per l’Umbria di Noi di Sala, Maurizio Filippi nel 2016 è stato eletto Miglior sommelier d’Italia Ais. 54 anni, coordina l’accoglienza della Sala della Comitissa e del Bistrot 9-19 di Baschi (Tr)
O
spitalità a tutto tondo quella che esprime Filippi nei suoi due locali, non relega-
ta solo alla scelta e al servizio del vino. Un concetto che si dilata nella pura essenza dell’accoglienza che accompagna l’ospite lungo un’esperienza che deve essere come minimo gratificante e appagante. In questo senso Maurizio Filippi ha le idee chiare, pur essendo “solo” 15 anni che vive l’universo Horeca. Ma alla passione e all’empatia non si comanda e a lui viene naturale vestire gli abiti del professionista di alto livello, interpretando al meglio i fondamentali di Noi di Sala, l’associazione che dal 2012 promuove i valori della sala e del servizio. Che cos’è l’accoglienza per Maurizio Filippi? Innanzitutto cosa non deve essere. La sufficienza, purtroppo oggi dilagante, nel rapportarsi agli ospiti deve essere bandita. Troppo spesso chi entra in un locale o è invisibile o viene sprofondato in una condizione di sudditanza come se dovesse chiedere un favore. Non ci siamo! Per quel che mi riguarda, parto da un assunto di base sui cui non transigo: mi rapporto agli altri in modo speculare. Applico all’ospite le attenzioni che vorrei ricevere io. Chi entra nei miei locali è importante, per lui il mondo si ferma. E tutti i pensieri della nostra vita
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Italia a Tavola · marzo 2018
Maitre e sala · Professioni Se stiamo bene con noi stessi facciamo star bene gli altri. Un contagio virtuoso. Un’armonia che vede partecipi tutti. In sala, a contatto con la clientela, escono anche la cuoca e la brigata. Il coinvolgimento è globale. E il vino che ruolo gioca nel rapporto con gli ospiti? Un ruolo fondamentale. In funzione delle aspettative della clientela elaboro percorsi enologici personalizzati. Ogni bottiglia può essere stappata per il serviprivata passano automaticamente in se-
del locale favorisce il dialogo e la sere-
zio al calice. Nello stesso tavolo, i mede-
condo piano.
nità. Pochi tavoli: 16-18 persone in tutto,
simi piatti possono essere abbinati a vini
Un ristorante e un bistrot fuori dai
che si affidano. Ma lo strumento del be-
diversi, con grande flessibilità. Anche
tracciati abituali della ristorazione. Bi-
nessere, anche professionale, è l’anima.
questa è accoglienza. B cod 53872
sogna venirvi a cercare... Proprio così. Siamo in un luogo deserto. Chi viene da noi ci ha scelto, non si capita qui per caso. La Sala e il Bistrot della Comitissa sono una follia che fun-
Per approfondire...
IL CALICE
ziona. Con delle regole. I due locali, a livello di orario, sono infatti complementari: chiude uno e apre l’altro. Un’orchestra che deve suonare la stessa melodia. E poi il nostro modo di lavorare sta dando i suoi frutti. Abbiamo strutturato un’identità che si sviluppa tramite rispetto e materia, a tutto vantaggio della clientela. La cucina di Edi Dottori scompone gli elementi delle ricette della tradizione, che lavora singolarmente, e poi grazie alla sua creatività li ricompone. Una cucina “croccante” che rende individuabili nel piatto e al palato tutti gli ingredienti. Uno stile e un messaggio apprezzati. Una cucina del cuore che è comunicazione. Un rapporto con la clientela che va oltre i canoni standard? Vogliamo dare ascolto alle aspettative. Siamo un luogo dove trascorrere momenti di vita serena. Le sensazioni qui hanno campo libero e noi ci mettiamo in gioco. La formazione, la professionalità, la cultura sulla materia, la sommellerie sono strumenti per interagire al meglio con gli ospiti. E la stessa impostazione
Per la corretta degustazione deve essere incolore, trasparente, pulito e asciutto, con lo stelo di cristallo o di vetro finissimo. Tenendo il calice dallo stelo si evita infatti che il calore della mano faccia innalzare la temperatura dei vini bianchi e rosati. Il calice di misura media e dalla forma quasi rotonda è quello che ossigena meglio il bouquet di grandi vini bianchi, mentre un bianco giovane esprime la propria freschezza in un calice un po’ più allungato. Per Prosecco e Champagne è indicata la flûte. Per i vini rossi esistono calici con forme e volumi pensati per favorire la corretta ossigenazione. Più il vino rosso è invecchiato e strutturato, più l’imboccatura e la “pancia” del calice dovranno essere pronunciate per cogliere tutte le sfumature olfattive. I vini liquorosi, per mantenere gli aromi, richiedono calici piccoli che si restringono verso l’alto.
marzo 2018 · Italia a Tavola
51
Professioni · xxx
Sicurezza, prima di tutto Il punto di forza dell'hotellerie Molte sono le iniziative che le associazioni di settore stanno portando avanti, nell’attesa di una legge che regolamenti il comparto ricettivo extra-alberghiero e della sharing economy, in cui regna sovrana Airbnb e purtroppo anche tanto abusivismo che sta dando parecchio filo da torcere agli alberghi di Gabriele Ancona
U 52
n esempio nato a opera di Atr
in appartamento privato, in particolare
punto di forza. Come riportato su www.
per quanto riguarda i servizi e la sicu-
hotelvsairbnb.it, la normativa sulla pre-
rezza.
venzione incendi non è infatti estesa
Milano, l’associazione di cate-
E quest’ultimo aspetto, la sicurez-
agli appartamenti in contesti condo-
goria degli albergatori e degli
za (delle strutture, degli impianti, delle
miniali e riguardo le norme igienico-
operatori del turismo e della ricettività
procedure), al di là degli aspetti este-
sanitarie e di sicurezza impiantistica
dell’area metropolitana di Milano, è
riori e dei servizi più o meno esclusivi
vigenti è sufficiente la semplice dichia-
www.hotelvsairbnb.it. Si tratta di un
che strutture dell’una o dell’altra tipo-
razione di ottemperanza da parte del
sito di informazione per i turisti sulle
logia possano offrire, deve rappresen-
proprietario (su richiesta degli organi
differenze tra soggiorno in albergo e
tare nei confronti dell’ospite un serio
competenti deve comunque essere
Italia a Tavola · marzo 2018
Hotellerie · Professioni disponibile la dichiarazione di confor-
una struttura ricettiva è assicurare l’a-
prevenirli e sulle procedure da attua-
mità rilasciata dall’installatore).
deguata informazione degli ospiti su
re in caso di incendio, stabilire inoltre
Gli alberghi, invece, sono regola-
cosa fare in caso di incendio, dispo-
tali procedure (il cosiddetto “piano di
mentati da precise disposizioni di leg-
nendo in ogni camera appositi avvisi
emergenza antincendio”), affidare ad
ge che negli anni sono state aggiorna-
contenenti le istruzioni di comporta-
alcuni dipendenti, idoneamente forma-
te e arricchite per il raggiungimento di
mento da tenere e le procedure di eva-
ti, incarichi particolari per l’attuazione
standard sempre più alti di sicurezza.
cuazione. Avvisi tradotti nelle lingue di
delle misure di prevenzione e prote-
Con il D.M. 9 aprile 1994 (“Approvazio-
provenienza della maggior parte degli
zione contro gli incendi.
ne della regola tecnica di prevenzione
ospiti. Ma anche tenere presente che
Tutto il personale dipendente deve
incendi per la costruzione e l’esercizio
gli ospiti possono essere persone an-
sapere come prevenire un incendio,
delle attività ricettive turistico-alber-
ziane, bambini o disabili che necessita-
conoscere i propri compiti ed essere
ghiere”), una serie di disposizioni più
no di assistenza e che gli stessi - come
addestrato sulle procedure da svolge-
restrittive di stampo europeo è diven-
altre persone presenti occasionalmen-
re in caso di emergenza, incluso anche
tata immediatamente applicabile a tut-
te in albergo - possono non conoscere
il personale impiegato stagionalmente
te le strutture di nuova apertura.
i luoghi. È il direttore - non la proprietà
e/o saltuariamente, così come quello
Riguardo invece le strutture ri-
- che conosce le presenze giornaliere,
di nuova assunzione. Va inoltre tenu-
cettive turistico-alberghiere con oltre
è al corrente di altri eventuali occupan-
to in conto lo svolgimento del servizio
25 posti letto già esistenti alla data di
ti quali avventori esterni del ristorante
con turnazioni così come le assenze
entrata in vigore del decreto, è stato
o di una sala congressi.
nei periodi di ferie. Anche in questo
istituito il “Piano straordinario biennale
È fondamentale che tutti sappiano
di adeguamento” che, grazie ad una
e conoscano le azioni da intraprende-
serie di proroghe, è poi diventato quin-
re nel caso in cui si verifichi un incen-
Una figura, anche in riferimento alla
quennale, fino all’ultima scadenza del
dio ed è un preciso obbligo del datore
sicurezza, sfaccettata e fondamentale:
31 dicembre 2016 che inizialmente non
di lavoro quello di fornire al personale
la sua presenza, la sua esperienza e
era stata rinnovata nel decreto mille-
una adeguata informazione, forma-
preparazione rappresentano un reale
proroghe di fine anno. È notizia recen-
zione e addestramento periodico sui
punto di forza per l’albergo.
te che è stata inserita in extremis nella
rischi, sulle misure predisposte per
B cod 54414
caso, la visione attenta e d’insieme del direttore fa la differenza.
sua conversione in legge, portando la nuova scadenza al 31 dicembre 2017. La figura del direttore d’albergo rappresenta comunque sempre un punto fermo, un ausilio necessario: il direttore è presente in struttura e può effettivamente vigilare affinché tutti i dipendenti curino la pulizia e l’ordine durante il lavoro (specialmente nelle cucine, nei locali tecnologici, nei depositi e laboratori), che le vie di esodo siano in ogni momento utilizzabili in tutta sicurezza, l’affollamento degli spazi per riunioni e intrattenimento sia sempre conforme alle disposizioni vigenti e l’allestimento non costituisca un ostacolo per lo sfollamento delle persone in caso di emergenza. Uno degli obblighi per garantire la sicurezza delle persone presenti in
marzo 2018 · Italia a Tavola
53
Professioni · Barman
Maria Sole Boccaletti
Tecnica, ma anche eleganza e portamento
P
arte da San Benedetto Po (Mn) la
Quando le si chiede cosa pensa
storia di Maria Sole Boccaletti.
debba essere un barman oggi, rispon-
Già da adolescente “bazzicava”
de: «Un barman non deve saper fare
nei baretti del suo paese natio lavoran-
solo il cocktail Martini, deve avere an-
do al bar e servendo ai tavoli affascinata
che eleganza, portamento, educazio-
come era da quel variopinto mondo.
ne». Poi i consigli alle nuove generazio-
Così per la predestinata Maria Sole
ni: «Io - spiega - consiglio di selezionare
il passare dal bar della piscina comuna-
i locali dove fare esperienza, soprattut-
le ai locali serali fino all’american bar
to osservando chi li dirige, e continuare
(Zara Cafè) è stato naturale. Studia infor-
ad approfondire il mestiere nelle sue
matica e si diploma a Mantova ma con-
diverse sfaccettature. Bisogna metterci
tinua la sua scoperta del mondo dell’ac-
il cuore, bisogna avere l’attitudine giu-
coglienza e della ristorazione. Lavora
sta. Credo profondamente che sia il
all’Isola d’Elba (Villa Ottone), Costa
lato umano a fare la differenza, nella
Smeralda (Abi d’Oru), Roma (Grand Ho-
vita e dietro al bancone. E poi, la cono-
tel di Via Veneto) fino all’Excelsior di Ra-
scenza delle lingue: almeno studiate
pallo. Qui fa la gavetta e s’innamora
l'inglese!».
definitivamente del mestiere di bartenSfida la concorrenza maschile mo-
54
Italia a Tavola · marzo 2018
re: «Aiutano ad avere sempre stimoli
professionalità.
nuovi. Ho passato anch’io un periodo di
«Quando ho iniziato - ricorda - non si
delusione e scoramento, poi la scorsa
parlava di miscelazione, il mio piacere è
estate ho partecipato al concorso Elba
sempre stato servire la gente. Per fortu-
Drink organizzato anche da Abi Profes-
na ho avuto a che fare con tante tipolo-
sional e dopo aver rivisto diversi amici e
gie di locali e di persone che ogni volta
colleghi, mi sono ricordata dei lati posi-
mi hanno trasmesso entusiasmi a loro
tivi di queste realtà e li ho raggiunti en-
modo differenti».
trando in Abi Professional. Ora che
strando
Maria Sole Boccaletti lavora all'Excelsior di Rapallo (Ge) dove è arrivata in seguito a diversi anni di gavetta. Viene da San Benedetto Mantovano (Mn) e già da piccola si divertiva a stare dietro al bancone a servire i clienti
Sul ruolo che hanno le associazioni professionali Maria Sole ha le idee chia-
der. tenacia
e
Segue i corsi Ais e diventa somme-
sono più grande, mi sento parte più atti-
lier, è affascinata dal mondo dell’acco-
va, mi sento di poter incoraggiare e non
glienza in generale e capisce che il di-
solo essere incoraggiata; sento di poter
vertimento deve divenire professione.
prendere parte all'organizzazione di
Incontra sulla sua strada professionale
qualche evento, di avere idee che pos-
Sara Schiavi, anch’essa mantovana,
sano migliorare l'associazione. Faccio
che la introduce nel mondo dell’hotel di
parte della sezione Liguria in cui si sta
lusso. «Grazie a lei, socia Abi Professio-
formando sempre più un bel gruppetto.
nal e mia grande amica, ho conosciuto
Qui studiare all'alberghiero è la prassi
il campo dell'hotellerie - spiega Maria
quindi abbiamo la grande responsabili-
Sole - così ho iniziato a viaggiare am-
tà di far crescere tanti barman e anche
pliando i miei orizzonti».
barlady». B cod 54560
Barman · Professioni
Non si diventa bartender in un giorno È stato tracciato un punto importante nel futuro del Bartending italiano. Presso l’area Bit4Job gestita da "Lavoro nel Turismo" di Oscar Galeazzi in occasione della Bit, è intervenuta l'associazione Abi Professional
N
ella giornata conclusiva l'Asso-
Durante la conferenza dal titolo “Co-
ciazione dei barman italiani ha
struire un percorso di successo, basato
dimenticando
incontrato i numerosi operatori
sulla professionalità”, i professionisti del
che senza una base
turistici e ha fatto conoscere i propri pro-
mondo associativo hanno sottolineato il
professionale su cui
cune ricette e tecniche, però
grammi, oltre ad aver tenuto, insieme
fatto che in Italia manchi una mentalità
poggiare le successive
all’associazione Noi Di Sala, l'ultimo ap-
attraverso la quale aziende del settore
puntamento di un ciclo di conferenze
ristorazione e bar potrebbero fornire un
competenze ed espe- di Carmine Lamorte rienze non sarà mai
che si sono avvicendate nell’area con-
appropriato “training” al nuovo staff in in-
possibile diventare veri professionisti.
vention. Le associazioni invitate in que-
gresso, indipendentemente dal fatto che
Abi Professional tende nei suoi corsi
sto contesto sono state Aibes, Abi Pro-
abbiano una più o meno lunga esperien-
a formare le competenze di base inse-
fessional, Fipgc, Fic, Apci, Aira, Ada, Ais,
za nel settore (in quanto le esigenze di
gnando innanzitutto il rispetto per se
Amira, Occa, Noi di Sala e Chef's e maitre
ogni locale, anche se di pari livello, sono
stessi e per il cliente, l’eleganza, la clas-
(blog di appassionati del settore).
diverse le une dalle altre).
se, lo stile e l’umiltà, requisiti senza i qua-
Per il comparto Bar, Abi Professional
All’estero questa è prassi comune.
li saper fare cocktail o miscugli alchemici
ha giocato il ruolo del leone, facendo
Un tempo non serviva, ma oggi tale pro-
non serve a nulla. Negli ultimi anni si è
chiarezza sullo stato attuale dell’impor-
cesso è indispensabile. Inoltre è emerso
verificato uno stravolgimento repentino,
tanza che le associazioni possono rive-
che nel mondo del bar ormai troppe
per nulla graduale: si è passati dal Flair
stire sia nell’ambito professionale dei fu-
scuole di formazione permettono a
acrobatico alla Mixology più estrema, in
turi giovani barman sia nell’ambito del
chiunque di diventare Barman o Barten-
un lasso di tempo tanto breve da aver
collegamento con gli operatori del setto-
der, con corsi della durata anche solo di
fatto scordare che tutte queste innova-
re risto-bar.
un mese, semplicemente inculcando al-
zioni hanno in realtà origine dal "Classico", che Peter Dorelli definisce «la base su cui si poggerà sempre la professione del barman». Per questo il consiglio professionale di Abi Professional per i giovani, emerso dal convegno, è stato quello di valutare con attenzione chi propone corsi e cosa questi corsi promettono, ricordandosi che non si può diventare Bartender o Barman in un mese, son tutte false illusioni per spillare soldi. L'alternativa è l'associazionismo di categoria, che è e sarà sempre il riferimento professionale del lavoro. B cod 54374
marzo 2018 · Italia a Tavola
55
Professioni · Gestione e normative
RESTAURANT COACH
Il menu, questo sconosciuto
Può diventare strumento di vendita Molti guardano il menu come uno strumento “statico” di minima importanza, una lista dei piatti in sequenza con i relativi prezzi, a volte messi anche a caso. Il menu è invece uno strumento di vendita importante, oltre ad essere uno degli elementi di relazione più importanti che il ristoratore ha con il suo cliente
A
volte, quando domando “quali
trasferire non solo il
sono i valori che offri al tuo clien-
valore intrinseco del
te?”, la risposta del ristoratore è
prodotto in sé, ma, so-
sempre la stessa. Mi parla della qualità
prattutto, i valori intan-
del suo cibo, dell’eccellenza del suo la-
gibili a esso associati.
voro, della passione che ci mette. La maggior parte di loro non fa altro che
Nella ristrutturazio- di Vincenzo ne di un modello di Liccardi
focalizzarsi su di sé, senza fare un reale
business di un mio cliente di Milano, cir-
sforzo per comprendere cosa il cliente
ca un anno fa, venne fuori la difficoltà, in
percepisce come valore assoluto.
determinati giorni della settimana, di ser-
Molti non capiscono che il prodotto
vire pietanze diverse allo stesso tavolo,
è solo alla fine della piramide dei valori e
con lo stesso ordine. Spesso la cucina si
non alla base. Prima di tutto viene il clien-
bloccava creando un mal servizio in sala,
te e la sua soddisfazione. Per questo è
ma non era possibile costringere le per-
fondamentale ricercare quelle caratteri-
sone ad ordinare pietanze uguali senza
stiche che ci differenziano dagli altri, che
generare l’inasprimento delle relazioni.
spingono il cliente a scegliere noi piutto-
Stilando il mio “Restaurant business mo-
sto che un altro e che permettono di far-
del”, con il ristoratore e i suoi collabora-
gli vivere un’esperienza meravigliosa ed
tori venne fuori una “value proposition”
irripetibile. Questa modalità di approccio
basata fortemente sulla condivisione.
permette al management dell’azienda di
Tutto il loro modello di lavoro portava a quella soluzione, la creazione di una serie di piatti unici o multiporzione da condividere al centro del tavolo: grigliate di carne, pizze, pesce o verdure per due o più persone. La leva, nella comunicazione, non era mai il prodotto in sé, ma la “condivisione con l’altro”. In breve tempo questo valore ha caratterizzato l’impresa, stabilendone una nuova identità. Abbiamo abbassato i costi, diminuito lo stress al personale, limitato gli ordini di alimenti eccessivi e di conseguenza è aumentato anche il volume degli affari. Ma la cosa più importante è che abbiamo regalato ai clienti serenità, convivialità e un’esperienza unica. B cod 54653
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Italia a Tavola · marzo 2018
Gestione e normative · Professioni
CONSULENZA LEGALE
Sicurezza nella ristorazione Il datore di lavoro deve vigilare
L
a gestione di un’azienda di suc-
vi cui sono esposti i propri lavoratori -
veglianza sanitaria dei
per la loro specifica attività - e deve
lavoratori, se effettuata
mettere in atto tutte le misure di pre-
regolarmente consen-
venzione e protezione esistenti oltre a
tirà al datore di lavoro
frequentare e far frequentare specifici
di evitare rischi per la
corsi di formazione e apprendimento
salute degli addetti tu- di Simonetta Verdirame telandoli ed evitando Avvocato
anche di procedure di emergenza.
cesso non può non prevedere
Nel settore della ristorazione, il da-
l’insorgenza di malattie professionali.
un’accurata prevenzione degli in-
tore di lavoro dovrà fornire i suoi dipen-
D’altra parte la suddetta sorveglianza
fortuni e delle malattie sul lavoro. La si-
denti di attrezzature a norma e con gli
rappresenta anche un’importante tutela
curezza e la salute dei lavoratori devo-
switch di sicurezza previsti dalla norma-
a favore del datore di lavoro il quale, in
no essere tenute in grande considera-
tiva vigente e dovrà continuamente ve-
questo modo, potrà dimostrare di avere
zione individuando quali sono i pericoli
rificare che i lavoratori usino i cosiddet-
fatto il possibile nell’applicazione delle
e i rischi, in modo da evitarli o sapere
ti dispositivi di protezione individuale
misure di prevenzione possibili.
come affrontarli. Un’adeguata forma-
esistenti. In non pochi casi, infatti, si è
Altro punto necessario e imprescin-
zione e una continua supervisione da
verificato che il lavoratore si faccia del
dibile sono le procedure di emergenza
parte dei datori di lavoro possono
male in quanto non usa dispositivi di
e coordinamento a seconda del nume-
scongiurare la grande parte degli
protezione oppure, addirittura, si è di-
ro dei lavoratori (superiore a 10) e, se
eventi dannosi. La materia è regolata
mostrato che sono gli stessi lavoratori a
del caso, dovrà essere previsto un Pia-
dal Testo Unico D.Lgs 81/2008 (e suc-
smontare protezioni di sicurezza per
no di emergenza ed evacuazione, ad
cessive modifiche ed integrazioni) e si
renderli più “comodi”. Il datore di lavoro
esempio in caso di incendio. Un valido
applica, ai sensi dell’art. 3, a tutti i setto-
dovrà dunque sempre vigilare anche
aiuto al datore di lavoro può, infine, es-
ri di attività, privati e pubblici, e a tutte le
se, nei casi in cui il lavoratore si faccia
sere l’adozione di una certificazione
tipologie dei rischi che contemplino la
del male a causa della propria inadem-
ISO sia per la gestione della sicurezza
presenza di lavoratori. Unica eccezio-
pienza o negligenza, quest’ultimo po-
che per la gestione della qualità. L’ado-
ne è il caso in cui l’azienda di ristorazio-
trà essere penalmente sanzionato fino
zione di tali strumenti è assolutamente
ne sia un’impresa familiare (di cui all’ar-
ad arrivare a vedersi negare l’infortunio
volontaria, ma tale scelta può costituire
ticolo 230-bis del Codice civile) e cioè
sul lavoro da parte dell’Inail.
uno stimolo all’azienda ad avere un continuo miglioramento su tutti i fronti
costituita dai soli componenti dell’im-
Nell’ambiente della ristorazione,
presa; in tal caso, l’art. 21 del D.Lgs
sono noti i rischi più frequenti quali ustio-
ed essere un “plus” da fornire.
81/2008 e s.m.i. prevede una serie di
ni, scivolamenti, tagli o caduta di mate-
B cod 54659
semplificazioni.
riali dall’alto, ma per tutti questi rischi vi
Ogni singolo datore di lavoro ha
sono strumenti e precauzioni idonei ad
l’obbligo di valutare tutti i rischi lavorati-
evitarli. Per quanto riguarda, poi, la sor-
Per informazioni e consulenze rivolgersi a: Studio Avvocato Verdirame di Milano s.verdirame@studioverdirame.it
marzo 2018 · Italia a Tavola
57
Professioni · Gestione e normative
Allergie e intolleranze a tavola
Il ristoratore diventa garante Informare il cliente se l’etichetta riporta la dicitura “può contenere tracce di...”. Informare il cliente del rischio di contaminazione crociata in modo che possa di Massimo Artorige Giubilesi decidere in autonomia. Tecnologo Non sottovalutare nessu-
alimentare
di Valeria Annunziata
Responsabile qualità e sicurezza alimentare
na richiesta o quesiti posti in occasioni precedenti: gli ingredienti possono aver subito modifiche in seguito a cambi di ricetta, sostituzione dei prodotti, cambio dei fornitori. Aggiungere nella cassetta di pronto soccorso farmaci di prima emergenza per reazioni allergiche gravi (adrenalina, corti-
Q
sone, antistaminico), verificando periodicamente la scadenza. uali sono le procedure da adottare e l’atteggiamento da tenere in caso di consumatori allergici o intolleranti? L’allergia alimentare è una reazione avversa all’e-
sposizione a un determinato alimento. L’intolleranza alimen-
Personale di sala In fase di prenotazione chiedere se sono presenti persone con necessità di consumare piatti privi di taluni ingredienti.
tare è, invece, conseguente a un disturbo della digestione o
Riportare su un supporto visibile al cliente (menu o cartello)
dell'assorbimento dei principali costituenti alimentari. In Italia i
una frase in cui si invita a comunicare la necessità di consu-
veri allergici sono oltre 2 milioni (di cui 600mila bambini) e gli
mare preparazioni prive di taluni ingredienti e la possibilità di
intolleranti a lattosio, nichel o altre sostanze contenute negli
richiedere informazioni aggiuntive al personale in servizio.
alimenti sono circa 10 milioni, ma si stima che almeno altri 8 milioni di italiani siano “ipersensibili immaginari”, cioè imputano all’assunzione di un cibo i sintomi più vari. Anche se, nel caso di attività di somministrazione, spetta al
Informare il responsabile della cucina della presenza di un soggetto che richiede piatti esenti da specifici ingredienti.
Personale addetto alla preparazione
consumatore informarsi, le indicazioni fornite tramite comuni-
Avvisato della presenza di un soggetto allergico, il personale
cazione verbale o per iscritto possono contribuire ad evitare
addetto alle preparazioni provvederà a:
che il consumatore allergico ingerisca cibi in grado di causare reazioni allergiche. Se il personale non possiede informazioni
Stabilire se è possibile preparare un pasto idoneo in base alla necessità del cliente.
attendibili su un alimento non dovrebbe mai improvvisare ma
Seguire le procedure previste da procedura di autocontrollo
informare il cliente di non essere in possesso delle indicazioni
in merito ad alcune preparazione specifiche e minimizzare gli
richieste.
spazi e le attrezzature per la preparazione di un piatto per al-
Regole generali
lergici/intolleranti. Lavarsi le mani e usare un nuovo paio di guanti. B cod 54652
L’azienda deve avere una lista dettagliata degli ingredienti usati per la preparazione dei cibi. Nel caso di vendita al det-
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
taglio di prodotti sfusi, venduti previo frazionamento o preincartati, dare la possibilità al cliente di accedere alla lista degli ingredienti.
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Italia a Tavola · marzo 2018
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Kenya - Maldive - Mozambico - Zanzibar Italia a Tavola ¡ marzo 2018
diamondsresorts.com
xxx · Professioni
Tirreno CT e Balnearia Chiudono con successo le fiere dell’ospitalità
Oltre 62mila visitatori, 410 espositori e 850 marchi presenti, 4 padiglioni occupati per 35mila metri quadrati complessivi: sono solo alcuni dei numeri del successo dell’ultima edizione di Tirreno CT che, insieme a Balnearia, ha chiuso i battenti guardando già al futuro
«U
n successo che era già co-
Glutenfree, la nuova area dedicata ai
scambi di informazione, le degustazioni.
minciato con gli espositori,
prodotti e preparati per una cucina biolo-
Si chiude positivamente quindi l’edizione
che sono cresciuti rispetto
gica, sostenibile, ma anche salutistica.
2018 della fiera di settore più attesa della
alle passate edizioni - spiega Paolo Cal-
L’evento nel complesso ha avuto un
costa tirrenica. Successo anche per Bal-
dana, responsabile delle due fiere - e
notevole riscontro di pubblico (+3,5% ri-
nearia che per il secondo anno è stata
che si è consolidato all’interno dei padi-
spetto alla passata edizione), prevalente-
organizzata e gestita da Tirreno Trade,
glioni dove dagli stand si sono detti sod-
mente da parte di professionisti del mon-
che ha proposto tutti i settori merceologi-
disfatti per l’incontro di una domanda
do della ristorazione, dell’accoglienza e
ci relativi agli stabilimenti balneari, attrez-
qualificata». 18 regioni rappresentate, 66
della balneazione. A conferma del fatto
zature, arredi e impianti, prodotti e acces-
province italiane e 7 Stati esteri. Sono 25
che l’appuntamento voluto da Tirreno
sori per la vita all’aria aperta, tutto il com-
le associazioni di categoria e 7 le testate
Trade, la società organizzatrice, è sem-
parto dell’outdoor design e dello Spa &
della stampa di settore che hanno parte-
pre più un momento importante per il
Wellness. Dalle proposte tradizionali alle
cipato attivamente alla fiera, con stand,
business-to-business. Nella quattro gior-
novità, non è mancato nulla: tecnologia,
convegni e assemblee. Oltre 50 gli ap-
ni della fiera, infatti, sono stati numerosi
sport e divertimento, green hospitality e
puntamenti tra seminari, concorsi e con-
gli scambi commerciali, gli affari e i con-
nuove attrezzature per garantire stabili-
vegni che hanno arricchito il programma
tatti. Fiera che rappresenta anche un im-
menti sempre più accessibili.
della quattro giorni di Carrara Fiere.
portante momento di crescita professio-
Grande interesse ha suscitato BioVegan-
nale con i corsi di aggiornamento, gli
Appuntamento a Carrara Fiere dal 24 al 27 febbraio 2019. B cod 54621
marzo 2018 · Italia a Tavola
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Professioni · Scuola e formazione
La formazione è il futuro Scegliere la propria formazione significa scegliere il proprio futuro. Per questo è necessario dedicare del tempo a questa decisione, valutando tutti gli aspetti, dalla qualità alla professionalità delle docenze, dall’organizzazione delle lezioni alla location, fino alle opportunità lavorative a cui si ha accesso la risulta essere un appoggio di confermato prestigio. “La formazione come percorso di vita”. Ecco che da questa riflessione nasce il progetto dedicato alla didattica infantile presso il Museo del Gusto di Frossasco (To). Due anni or sono, infatti, Ifse scommetteva su un’idea maturata da tempo: quella di estendere le proprie competenze anche ad un pubblico più giovane. L’età scolastica, è noto, è quella in cui la formazione ha le maggiori possibilità di essere assimilata; quindi la scommessa, vinta in partenza, è stata quella di inserire nel proprio portfolio anche bambini a partire dai 3 anni d’età, organizzando per
L
62
loro attività didattiche e laboratori ludia Scuola di alta cucina e pastic-
ha raggiunto livelli di eccellenza rico-
ceria Ifse, situata all’interno del
nosciuti anche dal Segretariato gene-
I bambini sono il futuro, è scontato.
castello di epoca medievale di
rale della Repubblica, che ha insignito
Quindi per avere domani degli adulti
Piobesi Torinese (To), cura ogni aspet-
la scuola del Certificato di eccellenza
consapevoli bisogna lavorare oggi sul-
to della formazione dei propri iscritti,
italiana.
la formazione dei più piccoli. Formare
co-formativi.
accompagnandoli in un percorso di
Il percorso formativo e professio-
non è sinonimo di plasmare in questo
vita oltre che professionale. Un per-
nale che hanno scelto, e continuano a
caso, bensì vogliamo che venga inteso
corso non solo metaforico, dato che le
scegliere, molti ragazzi provenienti da
con l’accezione più metaforica del suo
porte della scuola sono aperte a tutti
tutto il mondo risulta essere una ga-
significato, ossia maturare. Ed è questo
gli aspiranti iscritti, che potranno valu-
ranzia; a partire dalle lezioni svolte
che fa Ifse nelle sue sedi: fornisce gli
tare in prima persona i vari ambienti e
all’interno delle meravigliose sale del
strumenti necessari per maturare come
le aule che li ospiteranno. Dopo un
castello, alle visite didattiche sul terri-
persone sempre più consapevoli del
decennio di corsi, l’esperienza di Ifse
torio nazionale, fino all’ingresso nel
mondo che ci circonda e delle proprie
nel campo della formazione culinaria
mondo del lavoro, per il quale la Scuo-
attitudini. B cod 54519
Italia a Tavola · marzo 2018
VENERDI
13 APRILE dalle ore 15.00 alle ore 18.00
SABATO
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TRAINING
DAY IFSE marzo 2018 · Italia a Tavola
63
Cucina e musica oltre le disabilità Nella “squadra”, opportunità per tutti
Alcuni impegnati ai fornelli e nel servizio di sala, altri a reinterpretare grandi brani di repertorio: l'evento Insieme si può, organizzato da Italia a Tavola a Milano, ha voluto lanciare un messaggio contro il bullismo, ricordando che la disabilità non limita i sogni: in una squadra tutti hanno delle concrete opportunità
T
64
ra gli studenti addetti alla cucina e
sulla carta difficoltà di apprendimento,
di squadra, proprio
all'ospitalità,
alber-
problematiche psicologiche o sociali
come lavoro di squa-
ghiero Paolo Frisi di Milano, e
che, in un sistema solo concorrenziale,
dra è quello che sta
quelli impegnati a creare un sottofondo
comporterebbe l’esclusione, il rimanere
alla base dell'attività di
musicale davvero sorprendente, della
indietro. Invece oggi è stata data la di-
un giornale».
Fondazione Sequeri Esagramma On-
mostrazione che la brigata è un gruppo
lus, i ragazzi protagonisti dell'evento
e, come tale, può offrire a ciascuno con-
Come nella cuci- di Andrea Radic na, anche nella musica: un’orchestra
"Insieme si può" hanno vissuto una mat-
crete opportunità.
suona insieme, divisa in comparti pro-
dell’Istituto
tinata di impegno. I primi hanno lavorato
A questo proposito si è espresso,
prio come accade ai fornelli. Lo hanno
sotto la guida del cuoco Nicola Cavalla-
in occasione dell'evento, il direttore di
dimostrato i musicisti della Fondazione
ro e del team di Un Posto a Milano per
Italia a Tavola, Alberto Lupini: «Questo
Sequeri Esagramma Onlus che anno-
mettere realmente in pratica il concetto
format vuol essere una scelta ben pre-
vera tra violini, contrabbassi e altri stru-
di squadra, il valore di ottenere insieme
cisa, per indicare che la cucina non è
menti, interpreti che presentano sin-
un obiettivo comune. Nel gruppo di ra-
solo quella competizione esasperata
dromi autistiche, ritardi cognitivi e diffi-
gazze e ragazzi, diversi di loro hanno
alla Masterchef, ma parte di un lavoro
coltà di comunicazione e relazionali.
Italia a Tavola · marzo 2018
Scuola e formazione · Professioni Guidata da Gabriele Rubino ha esegui-
Hanno portato il loro contributo an-
aperto le porte all’inclusione. Importan-
che Alberto Lupini, direttore di Italia a
te il contributo delle aziende che han-
Grande emozione tra gli ospiti di
Tavola, la pedagogista Antonella Barile
no fornito i prodotti e le materie prime
una mattinata “speciale”, organizzata
e Paola Chessa Boni, direttrice di Cibi.
utilizzate: “Distretto Rurale Riso e
da Italia a Tavola e coordinata da Tizia-
Il frutto del lavoro degli allievi “di
Rane”, Azienda Agricola Cornalba di
na Nicolò, durante la quale la normalità
cucina” del Frisi è stato degustato con
Locate Triulzi (Mi), La Fontana di Co-
era di tutti, l’impegno condiviso, la fati-
grande approvazione durante il pran-
mazzo (Lo), Cascina Pioltino di Zibido
ca passata di mano in mano e, sopra-
zo, servito dagli allievi “di sala”, insieme
San Giacomo (Mi), Cascina Guzzafame
tutto, la gioia comune.
to brani del repertorio classico.
ai colleghi del settore “bar e accoglien-
di Gaggiano (Mi). I vini che i ragazzi
Quando i ragazzi che hanno lavo-
za” in un mix felice con il personale
hanno servito in abbinamneto sono
rato in cucina, come una vera brigata,
professionista del ristorante milanese,
stati selezionati dal Movimento turismo
sono stati chiamati dal cuoco Cavallaro
progetto di Esterni, presenti Lorenzo
del vino Lombardo.
a raccogliere il meritato applauso della
Castellini e Giacomo Faina, che ha
B cod 54362
sala, c’è stata vera commozione. La mattinata è anche stata l’occasione per un dibattito cui hanno portato il proprio contributo numerosi protagonisti del mondo scientifico, medico, accademico e istituzionale, concordi nell’individuare il principio della “inclusione” come modalità formativa in grado di rendere ciascuno, anche chi ha difficoltà, consapevole di poter riuscire, di formarsi per, un domani, impegnarsi nella professione che ama. Perché queste ragazze e ragazzi credono davvero in quello che fanno, la formazione alberghiera come ripiego da studi più impegnativi è un lontano ricordo quando ci si confronta con giovani motivati e li si vede all’opera, impegnati, convinti, felici di lavorare. Da Luca Bernardo, primario al Fatebenefratelli, al vicesindaco metropolitano Arianna Censi, da Anna Ogliari, psicoterapeuta dello sviluppo al San Raffaele, a Silvia Chiodin, regista di “Cristina, il racconto di una malattia”, da Francesca Maisano, psicologa al Fatebenefratelli, al corpo docente dell’Iis Paolo Frisi di Quarto Oggiaro con il preside Luca Azzollini, il vicepreside Federico Militante e i docenti Guido Villa e Andrea Mercogliano, tutti hanno concordato sulla valenza di un percorso formativo che sia realmente in grado di non lasciare indietro nessuno.
marzo 2018 · Italia a Tavola
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Abbinamenti
Verbo Aglianico del Vulture Dop Uve: 100% Aglianico del Vulture Vinificazione: selezione delle uve, raccolte a mano nelle prime ore del mattino e trasporto immediato delle stesse in cantina. Vinificazione in piccoli fermentini e macerazione pellicolare a temperatura controllata da 23° a 26° C, completamento della fermentazione alcolica e malolattica in serbatoi inox. Affinamento in botti di rovere per circa 12 mesi Colore: rubino intenso con lievi riflessi granati Profumo: vinoso con profumo delicato di ribes, moderatamente speziato Sapore: asciutto, sapido e persistente, molto gradevole nella sua armonia Servire a: 16-18°C Abbinamenti: arrosti, primi piatti tipici della cucina mediterranea, cacciagione e formaggi stagionati
Aglianico del Vulture “Verbo” perfetto con il filetto di maiale
C
antina di Venosa è tra i maggiori
ziate che conferiscono eleganza, frutti
produttori di Aglianico del Vul-
scuri, ribes nero, mora ed un finale di
ture, che vanta oltre 2000 anni
note dolci.
di storia e rappresenta il connubio tra la
Un sorso che definisce una bocca
ricca composizione del terreno vulcani-
piena e calda, ben sorretta dalla sua
co e la fortunata esposizione climatica.
freschezza. Un vino avvolgente, ben bi-
L’Aglianico del Vulture Dop “Verbo” di
lanciato, con un finale di frutta dolce ed
Cantina di Venosa visivamente si pre-
erbe aromatiche. “Verbo” rappresenta
senta limpido, di bella e intensa massa
tutta l’essenza del Vulture in un calice.
colorante una sfumatura di rosso rubi-
L’abbinamento ideale è con piatti della
no pieno e carico, che si muove nel ca-
cucina mediterranea, formaggi stagio-
lice con pienezza e rotondità andando
nati, arrosti o in generale secondi a
a formare numerosi e regolari archetti
base di carne, come il “Filetto di maiale
che scendono sinuosi. Un naso che si
nero lucano all’Aglianico del Vulture e i
impone con un impatto fruttato deciso
suoi chicchi con cicorie all’aglio” della
e fresco, con un evolversi do note spe-
cuoca Tiziana Ingrassia. B cod 54505
Filetto di maiale nero lucano all’Aglianico del Vulture e i suoi chicchi con cicorie all’aglio
Cantina di Venosa via Appia c.da Vignali - Venosa (Pz) Tel 0972 36702 www.cantinadivenosa.it
66
Italia a Tavola · marzo 2018
Ingredienti (per 2 persone): 250 g di filetto di maiale nero lucano, 300 g di cicorie di Fasano, 1 cipolla di Tropea, 1 spicchio di aglio del Gargano, 60 ml di Aglianico del Vulture, 1 foglia di alloro, chicchi di Aglianico del Vulture, olio extravergine di olive Moraiolo Dop Umbria, sale, pepe Preparazione: mondare, lavare e lessare per 10 minuti le cicorie. Sgocciolare, strizzare e ripassare in padella con olio e aglio per 3 minuti. Tenere in caldo. Rosolare in padella con olio, alloro e sale la cipolla affettata per 5 minuti a fiamma vivace. Togliere dal fuoco e nella stessa padella rosolare 2 minuti per parte il filetto di maiale, aggiungere il vino e il pepe al mulinello. Brasare per 5 minuti. Aggiungere ora i chicchi e cuocere ancora per 1 minuto. Impiattare con l’aiuto di un coppapasta tondo le cicorie, i filetti di maiale e rifinire con le cipolle, i chicchi e il sughetto ristretto. Servire subito.
xxx · Professioni
marzo 2018 · Italia a Tavola
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Attrezzature
Fasa Pentole, dal 1960
strumenti di cottura per i professionisti Fasa produce pentole grintose, ispirate ai professionisti in cerca di prodotti realizzati con materie prime certificate di alta qualità. Nel tempo ha mantenuto l’elemento di artigianalità che l’ha sempre contraddistinta
L’
68
azienda Fasa nasce negli anni
nali, “accontentandosi” di un mercato di
ri di tutta Italia, e con alcune delle più
‘60 come piccola azienda ar-
nicchia ma di grande livello. È una delle
importanti scuole di cucina professio-
tigiana per la fabbricazione di
aziende leader in Italia, ma anche all’e-
nale private. Come Baldassare Agnelli,
pentole in alluminio per grandi cucine
stero, nella produzione di pentole per
anche Fasa si fregia del marchio di ap-
e negli anni immediatamente successivi
la ristorazione professionale insieme
provazione della Federazione italiana
sviluppa e mette a punto l’assortimento
all’altro più famoso marchio Baldassare
cuochi (Fic) ed è partner tecnico della
nell’intento di coprire ogni esigenza del
Agnelli. Nonostante la crescita e il suo
Nazionale italiana cuochi (Nic), oltre che
mercato. Fasa è stata acquisita nel 1989
sviluppo produttivo, l’azienda di pentole
di Italcuochi, della Compagnia degli
dal Gruppo Agnelli. E non poteva esse-
Fasa ha saputo comunque mantenere e
chef e diverse altre associazioni di cuo-
re altrimenti, tenuto conto che il signifi-
rafforzare l’elemento di artigianalità che
chi in Italia e nel mondo, a garanzia della
cato dell’acronimo di Fasa è Fabbrica
l’ha sempre contraddistinta nella sua
qualità espressa dalle proprie pentole.
articoli speciali alluminio.
produzione.
B cod 54667
Oggi Fasa, emblema di un’azienda
Oggi Fasa ha al suo attivo un cata-
che ha saputo mantenere il suo model-
logo di pentole professionali e sviluppa
lo di business, ha preso il mondo per la
costantemente numerosi rapporti di col-
gola partendo dalle pentole professio-
laborazione con diversi istituti alberghie-
Italia a Tavola · marzo 2018
Fasa Pentole Professionali via Madonna s/n - 24040 Lallio (Bg) Tel 035 4545920 www.fasapentole.com
Attrezzature
marzo 2018 ¡ Italia a Tavola
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Attrezzature
Mixology trend Le nuove regole del bere miscelato
Signature serves, Culinary cocktail e Cocktail at home sono i must per il 2018, che punta su drink profumati e dal forte impatto scenografico grazie all’utilizzo di apparecchiature tech e fashion 70
Italia a Tavola ¡ marzo 2018
Attrezzature
A
manti della Mixology, il 2018
in chiave beverage di suggestioni cu-
sarà l’anno di definitiva afferma-
linarie di lungo corso.
zione del bere miscelato dopo
“Eat your drink”, originariamente ti-
stagioni di ricerca, sperimentazione
tolo del libro-emblema scritto dal guru
e creatività estrema. Dall’arena della
del bartending Matthew Biancaniello,
Diageo Reserve World Class - compe-
è diventato uno slogan che ha con-
tizione internazionale che a chiusura
tagiato i banconi dei locali top dove
del 2017 ha visto sfidarsi 10mila bar-
i barman giocano con gusti, consi-
tender provenienti da più di 50 Paesi
stenze, tecniche e ingredienti mediati
del mondo, ndr - arrivano le regole
dal mondo della cucina. Cucina - ma
del futuro di questa nuova arte del
domestica - che diventa la location
beverage che raccoglie esperienze
d’elezione dei “Cocktail at home” con
e culture di ogni angolo del mondo
cui appassionati di cocktail&drink,
per dare forma a cocktail innovativi e
incuriositi dalle sperimentazioni dei
abbinamenti inediti. Protagoniste del
professionisti
bere bene 2018 saranno 3 tendenze
dopo aver frequentato corsi mirati, si
che, dopo aver scaldato i motori nelle
cimentano.
della
miscelazione,
precedenti annate, si affermano ora
«La Mixology - spiega Michele
con forza: Signature serve, Culinary
Pezzotta, sales manager di Ros - si
cocktail e Cocktail at home.
conferma una vera arte e una inno-
Michele Pezzotta
«Si tratta di trend che si sono per-
vativa strategia di comunicazione per
lici è anche la possibilità di assistere
fezionati negli ultimi anni - spiegano
approcciare il cliente non solo nella
il mixologist durante la preparazione
dalla
internazionale
fase dell’assaggio. Lo confermano le
realizzata su carrelli-cocktail che ac-
- sino a trovare oggi la loro perfetta
attrezzature, sempre più scenografi-
crescono l’esperienza del cliente fa-
quadratura che sarà un sicuro volano
che, che animano il bancone trasfor-
cendolo sentire artefice del suo “drink
per le future evoluzioni della mixo-
mato in palcoscenico per cocktail mai
perfetto”.
logy». Non stupisce così che il mood
convenzionali».
competizione
«Se il coinvolgimento è il fiore
“Signature serve” - drink originali
Spazio dunque non solo a affumi-
all’occhiello della mixology, a decre-
ideati dagli stessi locali per proporre
catori, che fanno dell’aromatizzazione
tare il successo del cocktail è l’armo-
esperienze non replicabili altrove -
un diktat grazie all’utilizzo di essenze
nizzazione di tecniche, prodotti d’ec-
trovi in Giuseppe Cipriani, inventore
a base di fiori, erbe e frutti dolci, ma
cellenza e attrezzature tech come
dell’iconico cocktail “Bellini” all’Har-
anche a vaporizzatori per diffonde-
mini-pinzette chirurgiche per guarnire
ry’s Bar di Venezia, il suo antesigna-
re aromi e profumi che coinvolgono
il bicchiere con frutti e fiori o molle
no storico e che i “Culinary cocktail”
l’olfatto prima del gusto. A catturare
ad incastro che, inserite nello shaker,
siano frutto di una reinterpretazione
l’attenzione degli sperimentatori alco-
permettono di emulsionare alla perfezione gli ingredienti. Per fare del proprio locale un “must be place” non si può dunque prescindere da questa rivoluzione dell’assaggio da affidare a strumenti di calibro, materie prime di qualità e professionisti che abbinino maestria e creatività». Ready to taste? B cod 54457 Ros Forniture Alberghiere via Don Lorenzo Milani 1 24050 Zanica (Bg) - Tel 035 670299 www.ros.bergamo.it
marzo 2018 · Italia a Tavola
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Attrezzature
Sustainable Tableware Per una tavola eco-chic
Goldplast, sempre attenta alle tendenze e alle influenze del mercato, ha pensato ad una linea naturale nei colori e nei materiali, reinterpretando in modo ancora più semplice e pulito le linee FingerFood e Nice
D
sign della tavola, con materiali primitivi
I prodotti della collezione Sustai-
rivando la tanto attesa prima-
che richiamano elementi naturali grazie
nable Tableware sono certificati con il
vera e con lei la voglia di stare
alle texture grezze.
marchio di compostabilità Din Certco, a
opo un rigido inverno, sta ar-
finalmente all’aria aperta. Il sole è un ri-
Una collezione estremamente so-
conferma dell’attenzione alla qualità che
chiamo irresistibile per le prime grigliate
stenibile che propone piatti, posate, bic-
l’azienda mette in ogni sua innovazione.
dell’anno con gli amici e per scampa-
chieri e contenitori per finger food dalle
La linea Sustainable Tableware offre
gnate con pic-nic fuori città. Momenti
linee innovative di design, che riprendo-
nuove opportunità per un’apparecchia-
resi ancora più invitanti grazie alla nuova
no quelle dei best sellers di Goldplast,
tura eco-chic. La tavola, infatti, è sempre
linea Goldplast “Sustainable Tableware”,
creati però in legno, polpa di cellulosa e
più protagonista dei momenti di gioia
che coniuga l’amore per la natura al de-
Cpla.
e questo spirito continua a guidare lo sviluppo delle collezioni di Goldplast. Il risultato è stato il superamento del mero concetto di coordinato tavola, che diventa così uno strumento sartoriale per vestire ogni evento conviviale con un abito elegante e di tendenza. Una soluzione ancora più “green” che permette ai privati e ai professionisti più esigenti di allestire buffet o catering a regola d’arte, con stile e creatività, all’altezza di ogni situazione. B cod 54585 Goldplast via Campi Maggiori 27/A - 21051 Arcisate (Va) - Tel 0332 470 249 www.goldplast.com
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Italia a Tavola · marzo 2018
Attrezzature
marzo 2018 ¡ Italia a Tavola
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Attrezzature
Mini rotante Kuma Forni per le pizze da street food Food in Sud, Salone mediterraneo della ristorazione e hotellerie, si è svolto a Marsiglia presso Parc Chanot. Tra le nuove aree tematiche presentate per l’edizione 2018 anche quella dedicata alla pizza
fatturato. Per soddisfare le esigenze di
Questo forno rotante presenta inol-
questa fascia di professionisti Kuma For-
tre le caratteristiche degli altri forni del-
uma Forni non ha voluto mancare
ni ha deciso di rielaborare un suo mo-
la gamma Kuma, come per esempio la
all’importante appuntamento con
dello di successo, il mini forno rotante 85
bocca d’infornata e il vano legna che
gli operatori professionali. Guidata
SX, alleggerendolo e adattandolo per
presentano accessi separati a garan-
da Alessandro Fratton e Mauro Segat,
l’installazione su un van o in uno spazio
zia di praticità e pulizia o la plancia di
l’azienda di San Giovanni Lupatoto, alle
ridotto. Una “cura dimagrante” da 340
comando. Sempre molto apprezzata la
porte di Verona, è molto apprezzata
kg (da 1.000 a 660).
dotazione di computer impostabili con
di Gabriele Ancona
K
74
nell’universo ristorazione per la produ-
Si tratta del più piccolo forno rotante
diversi gradi di cottura e velocità, modifi-
zione di forni rotanti per pizzerie, nelle
a legna e a gas prodotto per il mercato
cabili in ogni momento durante le fasi di
versioni a legna, a gas e misto. E a Mar-
pizzeria. Funzionale e pratico, vanta una
lavorazione. Come dimostrato a Food in
siglia si è presentata con una novità di ri-
capacità di 4 pizze da 33 cm di diame-
Sud di Marsiglia, i tecnici di Kuma Forni
lievo dedicata a un segmento di merca-
tro e riesce a farne girare 60 in un’ora.
continuano a sperimentare e studiare
to che in Francia, soprattutto nel sud del
L’obiettivo, come accennato, è quello di
nuove tipologie di forni rotanti in grado
Paese, conosce una domanda sempre
soddisfare le esigenze di professionisti
di soddisfare le esigenze degli operatori
più consistente.
ambulanti dello street food, di piccole re-
professionali in tutto il mondo.
Si tratta della pizza nella sua declina-
altà come ristoranti di ridotte dimensioni,
B cod 54538
zione di preparazione e vendita più agi-
bar o pub, ma anche di pizzerie che han-
le. Il riferimento è a furgoni attrezzati per
no bisogno di un supporto ulteriore nei
il commercio ambulante, come a piccole
periodi di maggior lavoro. Da sottoline-
strutture di ristorazione che vogliono in-
are che il moto rotatorio della piastra è
serire l’offerta pizza per incrementare il
garanzia assoluta di uniformità di cottura.
Italia a Tavola · marzo 2018
Kuma Forni via Monte Corno 11 - 37057 San Giovanni Lupatoto (Vr) Tel 045 8753264 www.kumaforni.it
Attrezzature
marzo 2018 ¡ Italia a Tavola
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Attrezzature
Antonio Bachour: «Pavoni? Un team di professionisti dinamici e creativi» Il pluripremiato pastry chef Antonio Bachour, nella top ten dei migliori pasticceri d’America, racconta la sua filosofia e i punti in comune del suo lavoro con Pavoni Antonio Bachour e Corinna Raineri Pavoni
P
avoni Italia è da sempre guidata
la prima volta in Italia, Antonio Bachour.
di mercato. Ma Pavoni è anche una fa-
da passione e desiderio di inno-
Anzi, vedere alcuni dei più stimati pro-
miglia per me, Insieme tentiamo di rea-
vare, orienta le sue novità per
fessionisti entusiasmarsi nell’incontrare
lizzare novità che piacciano alla gente
restare vicina al cliente, interpretando
un personaggio così acclamato dalla pa-
e allo stesso tempo che siano facili da
le sue esigenze e sviluppando soluzio-
sticceria internazionale ci ha confermato
utilizzare». Con Bachour, Pavoni Italia ha
ni funzionali ed esteticamente all’avan-
l’assoluta valenza del percorso che stia-
lavorato nella ricerca e sviluppo di stam-
guardia. Questo è il punto di vista che ha
mo facendo. Abbiamo voluto Bachour
pi dedicati alla realizzazione di dessert
spinto Pavoni Italia, nel corso degli anni,
qui con noi perché crediamo fortemente
monoporzione e praline di cioccolato,
a cooperare con professionisti della pa-
nella formazione. Bachour è anche in-
con attenzione alla creazione di un’este-
sticceria e della ristorazione.
tervenuto in Cast Alimenti, scuola tra le
tica raffinata, nuova e dal gusto interna-
All’interno di questo percorso si col-
più importanti in Italia, di cui siamo soci
zionale. È nata così la linea di stampi per
loca la pluriennale collaborazione con il
fondatori e partner tecnici. Abbiamo sco-
praline di cioccolato Bonbons, ispirata
pastry chef Antonio Bachour, tra i Top 10
perto e apprezzato le sue qualità tecni-
dalla natura e guidata dai concetti di pre-
pasticceri in America secondo il Dessert
che, ma anche conosciuto un uomo di-
ziosità e bellezza. Decine di migliaia di
Professional Magazine. I suoi punti di for-
sponibile, umile e attento. Il nostro scopo
stampi venduti nel mondo. Pavoni Italia
za sono capacità interpretativa ed este-
è dare ai pasticceri degli strumenti che
ha anche realizzato con Bachour sette
tica delle sue realizzazioni, investimento
semplifichino il loro lavoro».
nuovi stampi in silicone per dessert mo-
nella formazione e utilizzo dei social media per ispirare e farsi ispirare.
76
«La partnership con Pavoni Italia - af-
B cod 54497
ferma Bachour - è di estrema soddisfa-
«Ci rende orgogliosi - ha affermato
zione. Ho trovato in Pavoni un team di
la presidente Corinna Raineri Pavoni -
professionisti dinamici, creativi, sempre
il fatto di aver portato in esclusiva, per
pronti a cogliere le sfide dei futuri trend
Italia a Tavola · marzo 2018
noporzione.
Pavoni Italia via Enrico Fermi - 24040 Suisio (Bg) Tel 035 4934111 www.pavonitalia.com
Attrezzature
L A T U A P R O F E S S I O N A L I TÀ . L A N O S T R A Q U A L I TÀ . # FAT TO R E D E B I C
In ognuno dei nostri prodotti c’è un talento speciale. Come fa la stessa goccia di latte a diventare una panna da montare, un burro tecnico per croissant o una base per realizzare semifreddi? La risposta è Debic. Tutto il latte dei nostri allevamenti è selezionato con cura e, grazie all’esperienza della nostra squadra, si trasforma in soluzioni tecniche di valore. Una per ogni tipo di preparazione.
La qualità, insieme alla tua professionalità, fa la differenza. Noi lo chiamiamo Fattore Debic.
debic.com
marzo 2018 · Italia a Tavola
77
Attrezzature
Amuchina Professional
Igiene assicurata in lavastoviglie
Q
78
uello rappresentato dal ser-
Il Detergente Amuchina Professio-
Il Brillantante Amuchina Professional
vizio al cliente è solo l’ultimo
nal per lavastoviglie è un composto di
è invece un additivo specifico per il ri-
atto del processo di accoglien-
idrossido di sodio, sequestranti organici
sciacquo durante il lavaggio automatico
za. Ma a monte, per i pubblici esercizi,
e disperdenti in base acquosa, ideale
delle stoviglie. Composto di tensioattivi
il “dietro le quinte” si può rivelare un
per il lavaggio anche in macchina non
e agenti disperdenti in fase acquosa,
terreno minato in cui l’igiene è fonda-
professionale di stoviglie, bicchieri, po-
si impiega, anche in questo caso, per
mentale. In assenza di appropriate pra-
sate, pentole. Grazie alle sue elevate
il lavaggio a macchina in lavastoviglie
tiche di sanificazione è più facile che si
proprietà sgrassanti, pulisce a fondo
professionali e non professionali per il
verifichino contaminazioni batteriche.
ogni tipo di sporco (organico e non) la-
lavaggio di bicchieri, stoviglie, pentole e
Nello specifico, piatti, bicchieri e stovi-
sciando le superfici brillanti. Non contie-
posate. Le sue principali caratteristiche
glie sporchi rappresentano un poten-
ne fosfati e la sua caratteristica principa-
sono la capacità di eliminare i residui di
ziale pericolo, in quanto residui di cibo
le è di non permettere, anche se usato
detersivo che si depositano sulle stovi-
o liquidi su superfici non accuratamente
con grande frequenza, la formazione di
glie durante il lavaggio, le macchie di
pulite e igienizzate possono diventare
incrostazioni calcaree all’interno della
calcare, aloni, striature, renderle brillanti
ricettacolo di microrganismi in attiva
lavastoviglie. Per alcuni sporchi proteici
e facilitare l’asciugatura. Il risultato è im-
fase di crescita. È fondamentale, quindi,
molto secchi si consiglia un ammollo. La
mediato e si manifesta con una elevata
per un operatore professionale, mette-
sua formulazione garantisce sicurezza
pulizia e brillantezza. È attivo anche su
re in sicurezza il locale. Perché l’ospi-
di lavaggio ed economicità di esercizio.
acque molto dure grazie alla sua parti-
talità, quella vera, abbraccia anche gli
Il risultato è immediato, visibile: elevata
colare composizione. B cod 54409
aspetti invisibili. I ricercatori di Amuchina
pulizia e brillantezza delle stoviglie. Il
Professional hanno messo a punto pro-
Detergente Amuchina Professional è
dotti indicati per lavaggi in lavastoviglie
disponibile sia per acque dolci che per
in assoluta sicurezza.
acque medie e dure.
Italia a Tavola · marzo 2018
Amuchina Professional via Vecchia del Pinocchio 22 60131 Ancona - Tel 071 809809 www.amuchina.it
spiwebitalia.com
Attrezzature
CoMPosIzIone: 10% 80% 10%
Acciaio ferritico per InduzIone
Cuore d'alluminio per una perfetta trasmissione del calore
Acciaio inox 18/10 per una facile pulizia
CoLLezIone PentoLe AgneLLI 1907: ACCIAIo CoL Cuore d’ALLuMInIo.
Baldassare Agnelli, la storica fabbrica del “Made in Italy” in cucina, ha ideato 1907, una linea di pentole molto speciali. 1907, associa l’eccezionale conduttività termica e la leggerezza dell’alluminio con la lucentezza dell’acciaio inossidabile. Le pentole della collezione 1907, dal cuore spesso in alluminio, rivestite internamente ed esternamente dall’acciaio, offrono così uno straordinario risultato nella distribuzione uniforme del calore, migliorandone le prestazioni, riducendo i tempi di cottura e permettendo un notevole risparmio energetico. Le pentole 1907, adatte anche per la cottura ad induzione, con il loro rivestimento esterno in acciaio inox lucido amano mostrarsi nelle cucine a vista, seducendo e incantando chiunque le veda.
www.pentoleagnelli.it
marzo 2018 · Italia a Tavola
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Alimenti
“Le Farine del Gusto”
Una soluzione per ogni esigenza Italmill con l’aiuto dei suoi tecnologi si mette dalla parte dell’operatore per trovare un bilanciamento ideale di ingredienti che agevola la preparazione dell’impasto
L
e Farine del Gusto Qualità Supe-
tezza anche a freddo; va inserito in ri-
sonalizzazione dell’impasto, come la
riore rappresentano una gamma
cetta in dosi che variano da 30 a 50
Farina Riso Venere che conferisce al
completa di farine e miscele otte-
grammi per chilo di farina, lasciando
prodotto finale il colore viola naturale
nute da grani accuratamente selezio-
invariata la normale quantità di lievito di
tipico del riso Venere. Ottenuta da ma-
nati fra i migliori del mercato italiano e
birra utilizzata.
cinazione tradizionale a pietra dalla va-
internazionale
Cooperativa Agricola Sapise, nei terri-
ratteristiche necessarie a
“Blu” per lievitazioni me-
tori del Novarese, ha caratteristiche nu-
rendere l’impasto della
die, “Rossa” per lievitazio-
trizionali molto interessanti per l’alta
pizza profumato ed elasti-
ni medio lunghe, “Verde”
concentrazione di fibre, sali minerali e
co al punto giusto. Alle fari-
per
lievitazioni
rietà di riso “Venere” proveniente dalla
brevi,
hanno proprio quelle ca-
per lievitazioni lunghe.
antiossidanti.
ne viene aggiunto il lievito
Le Specialità del Gusto, ov-
E poi la Multicereali Nucleo, com-
madre naturale, da sempre
vero le miscele Scrocchiarel-
posto da farine di fiocchi d’avena, se-
fiore all’occhiello dell’a-
la e Pizza Smart per pizza a
gale, farro, grano saraceno, orzo cru-
zienda, ritenuto ingredien-
lievitazione naturale.
sca di grano tenero e germe di grano
te indispensabile per con-
Le Miscele per Focacceria,
tenero. Per un’ottima finitura delle piz-
ferire al prodotto finito ca-
una serie di mix che com-
ze e delle focacce, Italmill ha pensato
ratteristiche qualitative uni-
prende anche alcune tipicità
anche ai Pomodori pelati e alla Polpa
che in termini di digeribilità, gusto e
come focaccia genovese, focaccia ru-
fine di pomodoro, prodotti entrambi in
croccantezza.
stica e focaccia alla semola, tutte arric-
Italia con pomodoro di origine italiana
chite da Presal fonte di iodio.
dal gusto inconfondibile della mediter-
Fanno parte della gamma:
80
Le Miscele: “Arancio”
perché
Il lievito naturale “Enerpizza”, un lievi-
Le Miscele per Ristorazione per pa-
to naturale in polvere ad alto valore
sta fresca e gnocchi: Pasta Smart e
tecnologico, che conferisce in modo
Gnocco Smart.
naturale alla pizza, più estensibilità, più
Italmill mette a disposizione dell’ar-
sapore, più digeribilità e più croccan-
tigiano anche ottimi prodotti per la per-
Italia a Tavola · marzo 2018
raneità. B cod 54478 Italmill via San Pietro 19/A - 25033 Cologne (Bs) - Tel 030 7058711 www.italmill.com
Alimenti
marzo 2018 ¡ Italia a Tavola
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Alimenti
Tecnologia al servizio della materia prima di qualità Molini Pivetti è un’azienda che ha alle spalle un secolo e mezzo di storia, da quando Valente Pivetti decise di costruire un mulino a vapore a pochi chilometri da Cento (Fe) vengono selezionati gli strati cruscali, quelli più interni del chicco, i più ricchi in vitamine, proteine, minerali, antiossidanti e fibre; tutti elementi derivanti dallo strato aleuronico. Il risultato è una farina di grano tenero decorticato dal sapore rustico, colore dorato, ricca di fibre, più salubre che l’azienda ha chiamato “Triticum”. Molini Pivetti è in grado di garantire, oltre a intere linee di produzione che utilizzano solo grano tenero italiano, anche una filiera integralmente controllata e certificata. “Campi Protetti Pivetti” è il primo marchio (certificato dall’ente internazionale CSQA) che gestisce una filiera controllata e la totale italianità e salubrità
O
82
dei grani utilizzati per la produzione della ggi la famiglia che ha custodi-
della migliore tecnologia alla migliore
farina, dal campo fino alla macinazione
to e valorizzato la tradizione è
materia prima. Ne è un esempio il siste-
in molino. Solo grani italiani seminati e
giunta alla quinta generazione,
ma “Decortec”, l’evoluzione tecnologica
raccolti in territori selezionati nelle pro-
mentre l’azienda è divenuta una delle
della macinazione a pietra di Molini Pi-
vince di Bologna, Modena e Ferrara,
realtà leader nella lavorazione delle fari-
vetti che consente di macinare delicata-
area riconosciuta come la più vocata per
ne professionali. Sin dal 1875, il Mulino è
mente il chicco di grano rispettandone le
la produzione del grano tenero. Per ade-
attento allo sviluppo e alla ricerca di so-
parti pregiate e preservandone tutte le
rire a Campi Protetti Pivetti, gli agricoltori,
luzioni innovative atte a soddisfare le più
qualità organolettiche. Da un’unica fase
devono sottoscrivere un rigido disci-
svariate richieste provenienti da un mer-
di lavorazione si ottiene una farina maci-
plinare. Fin dal 1875 nei campi Pivetti si
cato in continua evoluzione. Il mulino ha
nata a tutto corpo, ricca delle più prezio-
coltiva, raccoglie, miscela e macina la
una capacità produttiva di circa 240mila
se parti nutrienti di questo cereale.
migliore qualità di grano per dare vita ad
tonnellate di sfarinati e semilavorati e
Il primo processo di decorticazione
uno stoccaggio pari a circa 120mila ton-
elimina gli strati superficiali del chicco
nellate, generando un volume d’affari di
escludendo le foglie più esterne e quin-
quasi 80 milioni di euro.
di meno nobili. Il risultato ottenuto accre-
La ricerca di eccellenza nelle farine
sce la salubrità della farina. Nel secondo
Molini Pivetti si fonda sull’applicazione
processo, attraverso la decorticazione,
Italia a Tavola · marzo 2018
una gamma di farine veramente italiane. B cod 54415 Molini Pivetti via Renazzo 67 - 44045 Renazzo (Fe) Tel 051 900003 www.molinipivetti.it
Alimenti
marzo 2018 ¡ Italia a Tavola
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Alimenti
Semplicità a 360 gradi Molino Vigevano 1936 rinnova la sua immagine e lancia un nuovo logo a garanzia dei consumatori. Lo storico brand, oggi una realtà del Gruppo Lo Conte, ha deciso di rifarsi il look partendo dalla propria filosofia
accompagnare nelle performance culi-
accuratamente selezionata, a tecnolo-
narie tutti i professionisti del settore. Of-
gie esclusive brevettate dal brand e in
frire inoltre consulenze a 360 gradi da
virtù di un’esperienza nell’arte molitoria
parte dei maestri tecnici pizzaioli che
lunga 80 anni. Le farine Molino Vigeva-
ascoltano le esigenze del cliente e pro-
no 1936 sono stabili e costanti nel tem-
pongono soluzioni su misura semplici
po grazie a metodi di produzione all’a-
da mettere in pratica.
vanguardia e ai numerosi controlli sui
Secondo il Rapporto Coldiretti/Cen-
singoli lotti, pertanto semplici da lavora-
sis 2017, la spesa degli italiani per man-
re durante tutto l’arco dell’anno. Sono le
giare fuori casa è cresciuta del 9,1% e fra
uniche con germe di grano vitale, pres-
i primi posti a guidare le scelte troviamo
sato a freddo e macinato a pietra, anco-
proprio l’attenzione per le materie pri-
ra vitale appunto, che favorisce la lievi-
me (32%). «La sfida per la ristorazione -
tazione e la maturazione degli impasti,
annota Fabrizio Lo Conte - deve essere
garantendo lievitati leggeri e digeribili».
quella di pensare a una “filiera del cibo”
le nostre farine e migliorare
Della nuova comunicazione fa parte
che inizia dal campo agricolo e dai pro-
la salute di chi le mangia»,
anche il logo “Farine 100% naturali, sen-
duttori di materie prime, passa dalle
sottolinea Fabrizio Lo Conte, ammini-
za additivi” per rafforzare l’impegno
mani del professionista e termina a ta-
stratore delegato di Molino Vigevano
messo in campo fin dagli esordi del
vola. I plus delle nostre farine, se ben
1936. E proprio intorno al termine “sem-
brand nel produrre farine sane e natura-
trasmessi attraverso apposito materiale
plicità” l’agenzia Aromi Creativi ha decli-
li.
di comunicazione da veicolare nelle
«S
84
Grazie a una materia prima pregiata e
emplificare la vita di chi usa
nato tre nuove immagini pubblicitarie
Molino Vigevano 1936 continua così
pizzerie, aumentano la percezione di
con messaggi chiari e precisi: “Sempli-
il suo percorso di crescita e affermazio-
qualità del prodotto nel consumatore
cemente grano”, “Semplicemente ger-
ne nel mercato delle farine professiona-
finale, a beneficio del locale che propo-
me vitale” e “Semplicemente gusto”.
li (in vari formati Food Service da 10 e 25
ne lievitati realizzati con le farine Molino
«Ci proponiamo di semplificare la
kg) grazie alla coerenza con le sue ori-
Vigevano 1936». B cod 54526
vita del professionista che utilizza le no-
gini coniugata con l’innovazione per
stre farine ogni giorno - puntualizza Lo
seguire i trend: realizzare prodotti pre-
Conte - offrendo prodotti studiati per
mium con alto contenuto di servizio ed
adattarsi a diverse esigenze. Come?
elevato valore aggiunto, che sappiano
Italia a Tavola · marzo 2018
Molino Vigevano 1936 via dell’Artigianato 5 - 27020 Torre d’Isola (Pv) - Tel 0384 298479 www.molinovigevano.com
Alimenti
ForniGliValoriani Originali Fornace dal 1890
I forni PROFESSIONALI, a legna e a gas, con il piano in VERO COTTO REFRATTARIO rappresentano la miglior soluzione per pizze cotte al punto giusto.
Rotativo 120 FORNO ROTATIVO 120 a gas/legna: Ancora una volta tutta l’esperienza Valoriani, la qualità dei materiali impiegati e la tecnologia si uniscono nella progettazione del suo primo forno rotativo. Rigorosamente con piano in cotto refrattario di propria produzione, si propone come un must-have per gli amanti dei forni con piastra rotante. L’impiego del bruciatore a gas automatico ed elettronico a 10 testine Spitfire, è una garanzia per le esigenze di cottura del pizzaiolo. Inoltre, un’ulteriore sicurezza Potenza alimentazione gas richiesta: 34 KW Pressione alimentazione gas richiesta: 20 millibar NG - 30 millibar LPG Alimentazione elettrica richiesta: 220/240 V - 50Hz Potenza elettrica richiesta : 290 W
è data dall’utilizzo del Sistema R.H.S.® (Recycling Heating System) che permette il recupero e lo sfruttamento del calore in eccesso, facendolo circolare ad altissima temperatura sotto il piano cottura, senza aggiuntivi costi di consumo. Infine, il pannello di controllo semplice e affidabile, consente di controllare facilmente tutte le funzioni del forno tra cui la temperatura di cottura, la velocità di rotazione del suolo, il tempo di cottura e la temperatura del Sistema RHS. Misure interne volta
140x140 cm
Misure esterne
180x202 cm
Piano rotante
120x120 cm
Bocca
55x29 cm
Peso
1900 kg
Canna fumaria
ø 20 cm
Capacità pizza (ø 30/32 cm)
8/9
Baby 75 BABY 75: Il mini-professionale BABY 60 che negli ultimi anni ha riscosso un grande successo per la cottura di pizze senza glutine, eventi o piccole produzioni, ha subito un’evoluzione. E’ infatti disponibile in una seconda misura di diametro interno cm 75. Conservando le caratteristiche di qualità e praticità del precedente, permette una maggiore capacità, di circa 3 pizze per la versione a gas e 2 per la versione a legna.
Misure interne volta
75x75 cm
Misure esterne senza base
101x100x64h cm
Misure esterne con base e ruote
101x100x164h cm
Bocca
36x21 cm
Peso Kg
220 kg
Canna Fumaria
ø 15 cm
Peso Bruciatore
10 kg
Capacità Pizza (legna)
2
Capacità Pizza (gas)
3
Refrattari Valoriani S.r.l. Via Caselli alla Fornace, 213 • 50066 Reggello (FI) - tel. 055 86 80 69 • fax 055 86 95 992 - valoriani@valoriani.it www.valoriani.it
marzo 2018 · Italia a Tavola
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Alimenti
Il sesto gusto del grano
tra pane, pasticceria e pizzeria d’autore Il tema di Identità Golose Milano quest’anno è stato il fattore umano. Al riguardo, il punto di vista di Molino Quaglia è noto e ha a che vedere con la facile trappola in cui cadono tanti interpreti della cucina
I
86
l fattore umano viene inteso erronea-
daceo”). Pare che i carboidrati abbiano
lano e chi ha seguito i lavori del con-
mente come centralità dell’autore
un gusto unico e riconoscibile istintiva-
gresso che Molino Quaglia ha sostenu-
del cibo, che sfocia in vuoto protago-
mente dai recettori della lingua, al pari
to proprio per aprire ai pasticcieri la
nismo. E invece il fattore umano di cui si
del dolce, salato, amaro, acido e umami.
porta a conoscenze, ingredienti e tecni-
è parlato a Milano è la condivisione di
Ma allora, il sesto gusto del grano
che di comunicazione messe a punto in
sentimenti tra cucina e tavola, che sem-
esalta il fattore umano nella relazione
questi ultimi 10 anni di lavoro nel mondo
plifica la comprensione del piatto e tra-
tra chi sforna il pane o la pizza e chi lo
della pizzeria d’autore. Portavoce di
sferisce ai consumatori il messaggio di
riceve in tavola? Oppure è il fattore
quest’aria di rinnovamento nella pastic-
qualità così come lo ha pensato il suo
umano del panettiere e del pizzaiolo
ceria italiana le nuove farine Quaglia,
autore.
che suscita emozioni positive portando
pensate e messe a punto per far avvici-
Prendiamo ad esempio il pane e la
in tavola il pane e la pizza? La “scoperta”
nare con semplicità i pasticcieri artigiani
pizza. Talvolta la figura del panettiere o
dei ricercatori è stata una conferma al
ai sapori e alle tecniche della grande
del pizzaiolo li sovrasta con vuota auto-
“nuovo gusto della farina” che sottoli-
cucina italiana e mettere a loro disposi-
celebrazione, come se il buon rapporto
neò nel 2007 la nascita della farina Pe-
zione soluzioni di valore contempora-
tra i consumatori e il cibo dipendesse
tra indicando la riscoperta di una tecni-
neo per rispondere alla domanda cre-
solo dalla bravura tecnica di chi lo pre-
ca di macinazione in chiave industriale
scente di consumo della pasticceria “al
para. Ma poi il dipartimento di Scienze
proprio per diventare riconoscibile istin-
piatto” o di assortimenti per catering in
dell’alimentazione
dell’Università
tivamente e assumere quella “identità”
esterno. B cod 54642
dell’Oregon ha pubblicato i risultati di
che le farine avevano perso dal dopo-
una ricerca che ha svelato l’esistenza di
guerra.
un possibile “sesto gusto”: lo chiamano
Il sesto gusto del grano ha guidato
“starchy” (in Italiano, letteralmente, “ami-
gli ospiti dello spazio Petra a Identità Mi-
Italia a Tavola · marzo 2018
Molino Quaglia via Roma 49 - Vighizzolo d’Este (Pd) Tel 0429 649118 www.molinoquaglia.org
Alimenti
marzo 2018 ¡ Italia a Tavola
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Alimenti
Quattro nuove specialità regionali a base di pasta fresca surgelata “Laboratorio Tortellini” è il marchio storico di Surgital per il mondo della pasta fresca surgelata destinata alla ristorazione e al catering, sempre con la massima cura nella scelta delle materie prime
L’
azienda ha creato quattro nuo-
menti più gustosi e tipici, soprattutto
ve specialità regionali che ri-
quelli a base di pesce.
spondono al desiderio di offrire
agli chef prodotti di grande qualità e versatilità. Un bouquet di innovative proposte, che portano in tavola le più amate tradizioni italiane.
Raviolacci al brasato I ricordi dei pascoli e il profumo intenso del sottobosco, il fuoco scoppiet-
Pappardelle rustiche all’uovo linea “Alta Tradizione”
88
tante e il desiderio di sapori intensi
Cavatielli
sono le note che ci hanno ispirato a
Questa particolare pasta appartiene
creare questi nuovi Raviolacci con car-
alla tradizione del cosiddetto “trascina-
ni brasate.
to” perché è ottenuto da una tecnica
Si tratta di un’ottima pasta fresca
speciale che consiste nel trascinare e
all’uovo con carne di manzo, maiale e
premere un pezzo di pasta sul tagliere
tacchino, brasata con verdure e Parmi-
mentre le dita si muovono in modo da
giano Reggiano, come nelle tradizio-
plasmarne la caratteristica forma. L’im-
nali cucine del nord Italia.
pasto è costituito da semola di grano
Si tratta di una pasta con le medesime
duro, acqua e sale. La forma di questa
caratteristiche delle altre referenze pro-
pasta assomiglia a un guscio semichiu-
poste dalla linea, che catturano il sugo e
so allungato, che può raccogliere una
offrono il vero gusto della pasta genuina:
generosa quantità di salsa. Questa pa-
spessore, superficie ruvida e dorata, sa-
sta è adatta a molti sughi della migliore
pore, aspetto e piacevolezza della pasta
tradizione pugliese, ad esempio a base
fatta in casa. La taglia è molto simile a
di carne e pesce, in particolare di coz-
quella delle tagliatelle, anche se le pap-
ze e legumi, o salse a base di formag-
pardelle sono più larghe (circa 18 mm).
gio, come quelle preparate con la ricot-
Appartengono alla tradizione toscana e,
Calamarata
presumibilmente, sono state create pro-
Si chiama così perché la forma ricorda
prio lì per essere abbinate alle salse più
gli anelli di calamari. Classico piatto
dense e intense della zona, come quelle
napoletano e parente stretto del pac-
a base di lepre, cinghiale e funghi.
chero, condivide con esso i condi-
Italia a Tavola · marzo 2018
ta di pecora. B cod 54516 Surgital via Bastia 16/1 - 48017 Lavezzola (Ra) Tel 0545 80328 www.surgital.it
foto: Luca Baldi
Alimenti
Questa volta vorrei portarvi con me a Ferrara, splendida città dove ancora oggi si respira un’atmosfera estense, per parlare di un piatto che nei secoli ha sempre attirato la curiosità dei gourmet: la salama da sugo
OSSERVATORIO CORDONS BLEUS
Un tuffo nel passato La “salama da sugo” di Ferrara
D
a oltre cinque secoli, la sala-
to, una sola salama per ogni maiale
mersa in acqua tiepi-
ma da sugo, o più gentilmente
macellato, poiché l’involucro è la ve-
da per una notte, per
“salamina”, è la regina incon-
scica del suino. Quindi la scelta del-
ammorbidire la parte
trastata della gastronomia ferrarese.
le carni: fegato e lingua per il nucleo
esterna che dovrà
Inutile cercarne la paternità poiché è
centrale, carne di collo e gola; il tutto
essere delicatamente
senza dubbio figlia della fantasia fer-
ben tritato, intriso di vino di bosco (rin-
rarese. Le prime notizie storiche sicure
forzato eventualmente con marsala o
spazzolata. Deve es- di Toni Sàrcina presidente Commanderie sere quindi immersa des Cordons Bleus Italia
risalgono al XV secolo, nel pieno ful-
cognac o rum) e condito con pepe,
in una pentola d’acqua, avvolta in un
gore del Ducato estense.
cannella e chiodi di garofano. L’impa-
telo fine e sospesa, appendendola a
Lo attesta lo storico Antonio Frizzi
sto va poi accuratamente rimpinzato
uno stecco o un mestolo sul bordo per
e lo conferma una lettera di Lorenzo
nella vescica (mediamente l’insacca-
non farle toccare il fondo. Far bollire
il Magnifico a Ercole I°; lo ribadiscono
to deve avvicinarsi al chilogrammo di
a fuoco lento per oltre 4 ore, rabboc-
viaggiatori e scrittori di ogni tempo.
peso) legata con lo spago e posta ad
cando quando è necessario ma senza
Proprio Frizzi, austero letterato, ha tro-
invecchiare appesa al soffitto o messa
perdere il bollore. Guai se la vescica
vato vivaci accenti poetici per esaltare
nella cenere. Una buona salama deve
si spacca, ché il suo sughetto si sper-
il maiale e i suoi “frutti” in un poemet-
stagionare in pace almeno un anno, al
derebbe.
to dal significativo titolo “Salamoide”,
buio, in luogo fresco ed areato.
Altri preferiscono la cottura a ba-
edito nel 1722. Le sue più belle otta-
Come si presenta in tavola e come
ve sono dedicate alla salama, di cui
si mangia una salamina da sugo? Al-
mente il tempo di cottura. Sono adatti
descrive ingredienti e preparazione.
cuni sostengono che, trattandosi di un
anche i moderni sacchetti da cottura.
Altre sono citate dall’altro famoso sto-
salume, sia da consumare cruda, a fet-
Una volta cotta, la salama va liberata
rico locale, Luigi Napoleone Cittadella,
te, accompagnandola con fichi o me-
dallo spago e incisa sull’apice ricavan-
nelle sue “Notizie relative a Ferrara”
lone. I tradizionalisti dicono però che
do un’apertura per raccogliere il mor-
del 1864.
vada cotta in pentola. Per la cottura ci
bido impasto col cucchiaio. L’ideale
sono regole antiche che richiedono
comunque è presentarla caldissima
cura, cautela e tempo.
con accompagnamento di purea di
Da tanti riferimenti emerge come le caratteristiche della salama si siano mantenute intatte nel tempo. Anzitut-
In via preliminare, la salama è im-
gnomaria,
allungando
opportuna-
patate.B cod 54666
marzo 2018 · Italia a Tavola
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Alimenti
Crispers, il contorno innovativo che conquista anche i social
McCain Food Service presenta una novità ad alto contenuto di servizio e ad elevato valore aggiunto dedicata alla ristorazione. Si tratta di Crispers, le nuove patatine che non passano di certo inosservate “like”, soprattutto oggi che la dimensione “social” è sempre più presente nel mondo della ristorazione: piatti, ricette e ingredienti sono infatti tra i soggetti più fotografati con gli smartphone. Ecco allora che la forma a V, la buccia invitante e il taglio ondulato fanno di Crispers un prodotto di grande tendenza, ideale anche per essere posta-
D
90
to sui social, moltiplicando i consensi al mese di gennaio è dispo-
dura a lungo dopo la cottura e il servi-
e aumentando la visibilità del locale. Il
nibile un contorno davvero
zio in tavola.
cosiddetto universo “foodies”, ma più
rivoluzionario, in grado di vi-
Prefritte e surgelate, sono facili e
in generale il mondo dei cultori della
vacizzare e rilanciare il menu. Crispers
veloci da preparare - solo 2 minuti e
ristorazione in ogni sua dimensione,
di McCain sono le patatine moderne e
45 in friggitrice - come le classiche pa-
rappresenta infatti un trend in costante
invitanti che arricchiscono ogni piatto
tatine. Ottime le performance anche in
crescita. Crispers è un contorno rivolu-
donandogli una carica inaspettata, un
forno. Un contorno innovativo al gusto
zionario anche sotto questo punto di
gusto particolare, non solo al palato.
pieno di patata, ideale da solo o in ab-
vista, una risposta puntuale alle esigen-
Stupiscono a partire dalla forma inno-
binamento con delle salse.
ze del mercato. Una croccante patata
vativa, a “V”, con una buccia a dir poco
Per le sue caratteristiche Crispers
seducente. E poi l’extra croccantezza,
si presta inoltre a impiattamenti creativi.
assicurata dallo speciale rivestimento e
Uno stimolo in più per gli operatori pro-
valorizzata dai bordi sottili e da quel ta-
fessionali a presentare piatti dal grande
glio ondulato che fa la differenza. Una
appeal anche estetico, che possono
croccantezza che non svanisce ma
moltiplicare le voci in menu, ma anche i
Italia a Tavola · marzo 2018
a V, una nuova icona food dall’anima #crispylicious. B cod 54470 McCain Food Service Italia via Zanchi 20 - 24126 Bergamo Tel 035 4526111 www.mccain-foodservice.it
Alimenti
Greci, quando il made in Italy incontra il gusto del benessere
L’esperienza produttiva di “Greci Specialità per la Ristorazione” risale al 1923, anno in cui iniziò l’attività di trasformazione del pomodoro. Da allora l’azienda opera ovunque sia presente una ristorazione di qualità
S
ituata a Ravadese (Pr), nel cuore
dienti dei nostri prodotti, a partire dalla
in Europa in Culinary Nutrition. Si tratta
della “Food valley” italiana, Greci
gamma storica fino alle ultime nume-
di un progetto innovativo che ha come
ha seguito un percorso che nel
rose novità: dai dolci pomodori pelati
obiettivo ambizioso quello di aggiunge-
tempo le ha permesso di raggiungere
emiliani ai ciliegini di Pachino lavorati
re una qualità in più alla bontà dei pro-
posizioni di vertice nel proprio settore.
nel cuore dell’estate, alle salse al pistac-
dotti: la qualità nutrizionale. La nuova
«La nostra anima è agricola - spiegano i
chio verde di Bronte Dop, alla nocciola
sfida quindi è quella di preparare cibo
responsabili dell’azienda - e la nostra è
Piemonte Igp, alla mandorla d’Avola. E
buono ma che sia anche giusto. E per
una lunga storia di passione per il cibo
poi i ceci neri della Murgia, i fagioli La-
“giusto” si intende ricco di nutrienti bio-
vero, che inizia dalla ricerca di materie
mon, i capperi e l’origano di Pantelleria
disponibili, con meno grassi, meno sale,
prime autentiche. Abbiamo voluto che
e ancora carciofi pugliesi, zucca manto-
meno zuccheri e più vitamine, più fibre,
questa innata passione per le cose
vana, radicchio di Treviso e Chioggia,
più attenzione alle tecniche di lavora-
buone diventasse una vera e propria
cipolla rossa di Tropea, fino ad arrivare
zione e alle cotture. Tante soluzioni per
mission aziendale, mirata alla valoriz-
alle creme ai formaggi tipici della nostra
rendere più attuale la cucina italiana e
zazione del nostro territorio italiano e al
tradizione casearia e altro ancora...».
più facile il lavoro dei professionisti della
patrimonio gastronomico nazionale, pur
Questo è solo un assaggio del
ristorazione che, come Greci, guardano
con attenzione ai bisogni che cambia-
mondo delle eccellenze d’Italia “Pron-
al futuro con occhi nuovi. B cod 54571
no e in ascolto delle nuove tendenze.
tofresco”, ma l’azienda è andata oltre:
Per questo, sotto il marchio “Non Solo
da un paio d’anni ha deciso di iniziare
Buono”, offriamo la trasparenza e la
un nuovo cammino insieme alla dotto-
garanzia della provenienza degli ingre-
ressa Chiara Manzi, massima esperta
Greci Industria Alimentare Str. Traversante Ravadese 58 - 43122 Ravadese (Pr) - Tel 0521 606411 https://nonsolobuono.it/greci
marzo 2018 · Italia a Tavola
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Alimenti
Orobica Pesca, largo ai giovani! Nuova squadra alla guida dell’azienda
O
robica Pesca ha festeggiato
boratori i tanti progetti in corso di rea-
insieme ai suoi “ragazzi” un
lizzazione o previsti nel breve periodo.
importante evento: i fondatori
Orobica Pesca oggi è una piccola
della storica azienda, Giovanni Cacciolo
comunità dove operano ormai oltre un
Molica e sua moglie Gabriella Grismon-
centinaio di persone, per lo più colla-
di, che oltre 50 anni fa hanno iniziato
boratori storici, il cui apporto è determi-
questa splendida ed unica avventura,
nante per mantenere costante l’offerta
hanno voluto personalmente comuni-
di un prodotto e di un servizio di qualità
care il passaggio di consegne della gui-
“GOP - Garantito Orobica Pesca”, grazie
da della loro società.
alla selezione di fornitori affidabili che
Il nuovo amministratore delegato, Fabrizio Bonifaccio, affiancherà i tre figli e il genero dei fondatori della storica azienda bergamasca, nata oltre 50 anni fa, per portare avanti nuovi progetti mantenendo inalterati i valori
Invitati a pranzo per l’occasione i
superano le rigide qualifiche stabilite e
quasi 100 dipendenti dell’azienda, lo
garantisce la selezione dei prodotti, il
scorso 18 febbraio è stata presentata
loro controllo e la conservazione lungo
la nuova squadra che guiderà il futuro
tutta la filiera fino al consumatore finale.
ne delle provincie di Bergamo, Brescia,
di Orobica Pesca: il nuovo amministra-
E il futuro per Orobica Pesca signifi-
Cremona, Lecco e Milano, è proprio di
tore delegato è Fabrizio Bonifaccio, già
ca progettare l’ampliamento della rete
questi giorni lo sbarco anche sul lago
direttore generale e da quasi 20 anni
delle pescherie al dettaglio, offrendo
di Garda con l’ampliamento della rete
all’interno dell’azienda, chiamato ad af-
anche il servizio di gastronomia, oltre
vendita pronta a servire i numerosi e
fiancare i tre figli di Giovanni e Gabriella
la provincia di Bergamo, ma anche lo
prestigiosi ristoranti della sponda bre-
- Cristina, Franca e Matteo - e il genero
sviluppo della rete commerciale all’in-
sciana del lago, offrendo la propria con-
Ottavio per guidare il passaggio gene-
grosso oltre i confini nazionali, dove già
solidata esperienza di qualità e servizio.
razionale e traghettare la società nel
oggi è presente in Europa (Svizzera e
Importante in quest’ottica di svilup-
futuro conservando inalterati i principi e
Germania), sul mercato statunitense
po la sempre maggiore rilevanza dedi-
i valori dei suoi fondatori. E nell’occasio-
(Las Vegas e Miami) e fino ad Hong
cata anche alle attività di marketing e la
ne i nuovi amministratori della società
Kong; ma non solo: presente da anni,
presenza sui principali social network
hanno illustrato, a turno, ai propri colla-
capillarmente, a servizio della ristorazio-
(Facebook, YouTube...) dove l’azienda
Giovanni Cacciolo Molica
mette a disposizione dei clienti la propria conoscenza ed esperienza, anche tramite degustazioni e corsi per i privati e serate a tema per i professionisti, per far conoscere i metodi di preparazione e gli esclusivi prodotti proposti. Attività che hanno portato l’azienda ad essere uno dei principali operatori di riferimento del settore a livello nazionale. B cod 54691 Orobica Pesca via Bianzana 19 - 24124 Bergamo Tel 035 4172811 www.orobicapesca.it
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Italia a Tavola · marzo 2018
Alimenti
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marzo 2018 · Italia a Tavola
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Alimenti
Tiramisù Debic Spazio alla creatività Tutti i dolci al mascarpone in un’unica soluzione! Qualità, praticità, velocità, versatilità: è questo quello di cui ha bisogno un professionista della ristorazione e, in particolare, uno specialista dei dessert
L
a qualità è il requisito indispensa-
ne Tiramisù Debic: il prodotto ideale per
ione. Una delle 18 creazioni che fanno
bile per realizzare dolci capaci di
realizzare tutti i tipi di dolce a base di
parte de “Il Carrello dei Dessert”, il ricet-
regalare ai clienti un’esperienza
mascarpone. Una soluzione che contie-
tario dedicato agli specialisti del dessert
unica e soddisfacente. Ma non basta,
ne il 55% di mascarpone e che permette
al piatto ricco di spunti innovativi: dalle
anche praticità e velocità sono caratte-
di realizzare un’infinità di preparazioni
preparazioni più semplici a quelle più
ristiche molto apprezzate in ogni cucina
diverse in pochissimo tempo partendo
creative, che puntano a deliziare i tuoi
professionale, perché permettono di ri-
dalla stessa base: tiramisù classico, va-
clienti con nuove forme, colori e sapori.
sparmiare tempo e ottimizzare le forze.
rianti innovative, cheesecake a freddo,
Visita la sezione Ricettari del sito
La versatilità, infine, è ciò che consente
gelato allo stecco, farciture, guarniture e
Debic.com per scoprire e scaricare tutte
di sfruttare al massimo un prodotto per
molto altro ancora.
le ricette. B cod 54480
realizzare diversi tipi di preparazioni.
Qui proponiamo una ricetta realiz-
È proprio pensando a queste carat-
zata dai Culinary Advisor dell’azienda
teristiche che Debic mette a disposizio-
utilizzando Tiramisù Debic: Tiramisù con
ne di tutti i professionisti della ristorazio-
savoiardo leggero e crema allo zaba-
Tiramisù con savoiardo leggero e crema allo zabaione
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Italia a Tavola · marzo 2018
FrieslandCampina Professional via Paracelso 18 - 20864 Agrate Brianza (Mb) - Tel 039 6072500 www.debic.com/it
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Alimenti
LE RADICI DEL CIBO
Foglie dal profumo unico In cucina non può mancare l’alloro per aromatizzare delle birre. La diffusione e l’ampio uso che se ne fa nella cucina siciliana hanno portato l’alloro ad essere inse- di Piera Genta rito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani come prodotto tipico siciliano. L’olio di alloro si utilizza a scopo curativo per massaggi decontratturanti, nel trattamento dell’influenza o per la realizzazione di saponi, famoso quello di Aleppo particolarmente adatto alle pelli delicate e a chi soffre di allergie e intolleranze ai profumi ed altri additivi,
L’
comunemente presenti nei detergenti alloro è un arbusto aromatico
naturali contro insetti e parassiti. Al pari
sempreverde, appartiene alla
delle foglie anche le bacche di alloro
Secondo la mitologia classica, la
famiglia delle Lauraceae, piante
sono commestibili e racchiudono molte
pianta di alloro arrivò sulla terra come
delle proprietà della pianta.
conseguenza di un amore non corrispo-
originarie dell’Asia minore ma diffuse già
96
per l’igiene personale.
dall’antichità nelle aree mediterranee.
In cucina le foglie fresche o secche
sto tra Apollo, dio della luce, innamora-
Le foglie sprigionano un tipico profumo
si usano per insaporire stufati, brodi,
to della ninfa Dafne che per sfuggire al
ed un sapore unico. Possono essere
marinate e minestre, piatti di carne e
corteggiamento si fece trasformare dal-
raccolte e utilizzate tutto l’anno, ma risul-
di pesce, per aromatizzare selvaggina,
la madre Gea in una pianta di alloro. Fin
tano particolarmente ricche di essenze
per insaporire alcuni salumi, mostarde,
dall’antichità è simbolo di gloria, pace
aromatiche durante l’inverno e all’inizio
formaggi, preparazioni a base di fichi,
e protezione; veniva utilizzato durante
della primavera. Le bacche, simili quan-
funghi, melanzane e quanto viene con-
le cerimonie religiose e nei riti magici
do mature a piccole olive scure, si rac-
servato sott’olio e sotto aceto. Si consi-
in quanto si riteneva una pianta utile a
colgono tra ottobre e novembre.
glia di aggiungerle ai legumi per renderli
proteggere dalla negatività e a purifica-
Le proprietà dell’alloro sono dovute
più digeribili scongiurando il rischio di
re. Origini antiche anche per la corona
al suo ricco contenuto di oli essenziali,
gonfiori addominali. Importante sapere
di alloro, i Romani che la apponevano
presenti nelle bacche e nelle foglie. La
che le foglie di alloro non si mangiano
sul capo di chi tornava vittorioso dalle
sua azione benefica nei confronti della
e dunque una volta utilizzate vanno eli-
guerre ma anche dei poeti, ancora oggi
cura delle malattie è conosciuta fin dai
minate.
si utilizza per festeggiare i neolaureati,
tempi di Greci e Romani. Le foglie fre-
Altri impieghi comuni dell’alloro ri-
non a caso la parola laurea deriva dal la-
sche d’alloro sono una fonte importante
guardano la preparazione di liquori, in
tino “laurus”. Negli anni Trenta il tennista
di vitamine, di acido folico e di sali mine-
Emilia Romagna si produce un liquore,
Fred Perry scelse come caratteristica
rali. Inoltre l’acido laurico contenuto nel-
Laurino, sfruttando proprio le bacche di
della propria linea di abbigliamento due
le foglie possiede proprietà repellenti
alloro che vengono usate in Inghilterra
rami di alloro incrociati. B cod 54522
Italia a Tavola · marzo 2018
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Olio
Terred’Olio 2018
Alla scoperta dell’olio extravergine Un adagio toscano dice: “Chi si loda s’imbroda”. Lungi da me voler celebrare la guida Terred’Olio 2018, edita dall’Accademia Maestrod’olio, ma mi fa piacere constatare l’interesse crescente attorno all’olio extravergine
Q
98
uesto significa che sempre di
a questi volumi, si possono ricercare
decidere quale olio è
più in giro per l’Italia nascono
i luoghi, i monumenti, le trattorie e gli
più adatto per l’equili-
appassionati di enogastro-
alloggi più interessanti dove andare a
brio e l’esaltazione di
nomia che non solo parlano di vino o
visitare le bellezze d’Italia e dove man-
un piatto.
birre, non ci si muove solo per ricono-
giare, e dimorare.
Come ho avuto
scere e assaporare i migliori latticini
Quando ho iniziato 17 anni fa insie-
italiani, ma anche l’olio extravergine,
me a Gino Veronelli, era impensabile
modo di dire più volte di Fausto Borella siamo noi consuma-
quello artigianale fatto con cultivar au-
parlare di olio a seconda della mono-
tori che dobbiamo convincere i risto-
toctone che viene ricercato, assaggia-
cultivar. Oggi tutti gli addetti ai lavori
ratori e gli addetti ai lavori a cambiare
to e comprato.
sanno che una Coratina, proveniente
olio da mettere in tavola. È dalla cu-
E allora che sia la nostra guida o
dall’areale barese, ha una spiccata
cina che parte il condimento e quin-
quella del Gambero Rosso, dello Slow
amarezza grazie alla carica bio feno-
di deve essere buono e profumato
Food, o Bibenda ma siamo nella giu-
lica molto accentuata. Per non parlare
sempre, senza tenerlo all’ossidazione
sta direzione. La consapevolezza è
dei profumi estivi e di agrume che ri-
dell’aria, della luce o del calore. Prima
che non solo nelle 18 regioni italiane
lasciano la Nocellara o la Tonda Iblea
consigliamo i gestori di locali ad ave-
a vocazione olivicola si possono rico-
della Sicilia. Finalmente si riconoscono
re un ottimo olio (meglio due o tre) e
noscere profumi estremamente puliti
le virtù di prodotti che non solo si tro-
prima riusciremo a vincere la battaglia
e deliziosi, per impreziosire piatti e
vano nel famoso km 0, ma che posso-
della qualità dell’olio. E allora sfogliate,
ingredienti della tradizione culinaria
no anche essere acquistati per creare,
sottolineate e acquistate con gusto.
regionale e nazionale. Adesso grazie
in casa propria una carta dell’olio per
B cod 54651
Italia a Tavola · marzo 2018
Olio
Villa Magra SOL D’ORO FRUTTATO INENSO
Negli oli di Frantoio Franci il profumo della Val d’Orcia Frantoio Franci nasce negli anni ’50, quando i fratelli Franco e Fernando Franci acquistano uno storico oliveto chiamato Villa Magra e ristrutturano un antico fienile per farne un frantoio. Nel 1995 inizia la collaborazione tra Fernando e il figlio Giorgio, il quale aggiunge una nuova carica di entusiasmo ed intraprendenza all’esperienza del padre. Nel bagaglio, tre preziosi valori, quelli che da sempre animano il loro lavoro: tradizione, passione, innovazione. Davanti un traguardo, chiaro e definito: la qualità assoluta. Ogni prodotto porta con sé, oggi come allora, le caratteristiche peculiari del territorio di origine, la Val d’Orcia toscana, terreno fertile per tante produzioni di eccellenza e patrimonio Unesco dal 2004. Distinguendo la produzione in un ventaglio di sfumature e intensità, la gamma degli oli Franci si è fatta strada nel mondo. Da parte sua, il mondo li ha accolti con calore, con tanti amici e sostenitori e con una pioggia di premi nazionali e internazionali, per un totale di oltre 450 riconoscimenti. Ultimo in ordine cronologico, il Sol d’oro nella categoria “fruttato intenso” con Villa Magra. B cod 54587
Zona di produzione: colline di Montenero d’Orcia, della Val d’Orcia e della Maremma Toscana Altitudine: 350-450 m slm Varietà: Frantoio “Correggiolo”, Moraiolo e Leccino Raccolta: manuale con agevolatori Molitura: impianto a ciclo continuo Aspetto: filtrato, limpido Colore: verde, con tenui riflessi gialli Profumo: fruttato intenso, si apre elegante e potente netto di oliva verde, erbaceo fresco e pungente con sentori di carciofo e cardo Sapore: armonico con una potente e ricca carica vegetale. Decisa ed equilibrata venatura amara e piccante, ricca di persistenti note aromatiche Acidità media: 0,1 - 0,2 Impiego: a crudo su zuppe, ortaggi e legumi crudi o cotti, zuppe vegetali, carni rosse, bruschette... Confezioni: 100 - 250 - 500 - 750 ml, 3 o 5 litri
Sol d’Oro Emisfero Nord Agli oli italiani 12 medaglie
A
Sol d’Oro Emisfero Nord è un trionfo azzurro tra i 360 oli in gara da Italia, Spagna, Grecia,
Slovenia, Libano, Marocco, Portogallo, Giappone e Cile, che hanno infranto il record di 300 campioni dello scorso anno. 12 le medaglie conquistate dai produttori italiani in cinque diverse categorie, le restanti tutte alla Spagna. Il concorso internazionale Sol d’Oro Emisfero Nord 2018 ha visto l’Italia aggiudicarsi quattro ori su cinque, nelle categorie fruttato leggero, medio, intenso e monovarietale (l’oro nella categoria intenso è andato al “Villa Magra” di Frantoio Franci), oltre a tre medaglie d’argento e cinque di bronzo. Tre medaglie, una d’oro nella categoria biologico e due d’argento, invece, per la Spagna. I 13 giudici internazionali provenienti da Italia, Grecia, Turchia, Giappone e Slovenia, sono stati impegnati sei giorni per valutare gli oli con la modalità della “degustazione alla cieca”. Alta la qualità, che ha portato la giuria ad assaggiare più volte numerosi campioni selezionati, prima di stilare la classifica definitiva. La proclamazione dei vincitori è avvenuta in diretta Facebook nel corso della prima giornata degli Evoo Days (Extra virgin olive oil Days), l’iniziativa organizzata da Veronafiere-Sol&Agrifood per la formazione e il networking della filiera oleicola, con il patrocinio del Coi (Consiglio oleicolo internazio-
Frantoio Franci Via Grandi 5 - 58033 Montenero d’Orcia (Gr) - Tel 0564 954000 www.frantoiofranci.it
nale), dell’Accademia dei georgofili e dell’Accademia nazionale dell’olivo e dell’olio. B cod 54475
marzo 2018 · Italia a Tavola
99
Olio
Area C SAG stand C4
That’s Garda Una giornata per parlare di olio, vino, ospitalità
T
hat’s Garda è l’iniziativa promossa
dienti principali per la valorizzazione
da Dop. Al vincitore sarà assegnato un
dal Consorzio olio Garda Dop in
del paesaggio, lo sviluppo del turismo
premio di 1.000 euro, il secondo e il ter-
collaborazione con le associa-
e dell’economia gardesana. Saranno
zo classificato riceveranno invece una
zioni Ais Veneto e Ais Lombardia, Olio-
presenti anche il vicepresidente della
dotazione professionale Pentole Agnel-
Officina, Consorzio Unico Lago Garda,
Federazione italiana cuochi Carlo Bre-
li. A seguire ci sarà un aperitivo a cura
Consorzi Vini Valtènesi, Lugana e pa-
sciani, il presidente del Consorzio Olio
di Amira (Associazione maîtres italiani
trocinata da Regione Lombardia, East
Garda Dop Andrea Bertazzi, il presiden-
ristoranti ed alberghi) e Abi Professional
Lombardy e Comunità del Garda. La
te del Consorzio Valtènesi Alessandro
(Associazione barmen italiani).
manifestazione sarà aperta al pubblico
Luzzago, il presidente del Consorzio
Nel pomeriggio prenderanno il via
dalle 10 alle 18 con banchi d’assaggio
Tutela Lugana Doc Luca Formentini, il
le degustazioni guidate a cura di Ais,
dove si potranno degustare olio, vino,
direttore del Consorzio Lago di Garda
Associazione italiana sommelier. Alle 14
formaggi e altri prodotti gardesani. Nel-
Lombardia Marco Girardi, il presidente
ci sarà la degustazione dei vini Valtène-
la giornata della Domenica delle Palme
di Ais Veneto Marco Aldegheri e il pre-
si con l’introduzione al territorio da par-
sarà proprio l’olivo grande protagonista
sidente di Ais Lombardia Fiorenzo Detti.
te del presidente del consorzio Ales-
e ambasciatore della bellezza del terri-
Alle 11 saranno premiati i vincitori
sandro Luzzago; alle 15 il laboratorio
torio gardesano.
100
Il 25 marzo 2018 all’Antica Cascina San Zago di Salò (Bs) il Consorzio Olio Garda Dop racconta il territorio gardesano con un ricco programma di eventi dedicati all’olio e ai prodotti locali
del Concorso interregionale Premio
di assaggio per imparare a degustare
Alle 9.45 è prevista una tavola ro-
Olio Garda Dop. L’iniziativa, indetta
l’olio con Andrea Bertazzi, presidente
tonda coordinata dal giornalista Carlos
quest’anno insieme alla Federazione
del Consorzio Olio Garda Dop; alle 16
Mac Adden con Luigi Caricato, ideatore
italiana cuochi, a Italia a Tavola e a Pen-
invece ancora spazio al vino con una
di OlioOfficina, e Alberto Lupini, diretto-
tole Agnelli, e rivolta agli studenti degli
degustazione di Lugana, introdotta dal
re di Italia a Tavola. Durante il dibattito
istituti alberghieri, premierà il miglior
presidente Luca Formentini.
si parlerà di olio, vino e ospitalità, ingre-
piatto cucinato e condito con l’Olio Gar-
B cod 54403
Italia a Tavola · marzo 2018
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Vino
Vinitaly sempre più business oriented
Il Salone internazionale del vino e dei distillati (15-18 aprile) introduce innovazioni digitali per aumentare i contatti commerciali. Spazi espositivi sold out. Potenziato anche “Vinitaly and the City” per i wine lover APRILE
15 al 18
Dal
gistrato 128mila presenze di cui 48mila estere da 142 Nazioni. Sul totale estero, i top buyer stranieri accreditati hanno raggiunto quota 30.200 (+8% sul 2016). Anche per favorire, mantenere e incrementare le occasioni di contatto e di business tra le proprie cantine clienti e il mondo del wine business, è nata la “Vinitaly Directory - Official catalogue & business guide”, innovativo portale che in lingua inglese, cinese e italiana da quest’anno sostituisce il tradizionale catalogo online e permette di cercare già da ora aziende e vini per zona di produ-
È
102
zione, fascia di prezzo, bottiglie prodotun Vinitaly in crescita per numero
ture (da ulteriori parcheggi prossimi al
te, mercati di riferimento e quelli che si
di espositori, visitatori internazio-
quartiere fino alla sistemazione delle
vogliono sviluppare, canali di vendita
nali e contatti b2b. A un mese
storiche Gallerie Mercatali di fronte al
utilizzati e molto altro ancora. Questo si-
dall’apertura del salone internazionale
PalaExpo che saranno utilizzate per gli
gnifica, per gli operatori che visiteranno
dei vini e dei distillati, il più grande al
eventi di Vinitaly già da questa edizio-
Vinitaly 2018, poter selezionare in antici-
mondo in termini di superficie espositiva
ne), all’innovazione digitale e alla crea-
po le cantine interessanti e fissare un
e di operatori esteri, in programma a Ve-
zione di nuovi servizi alle imprese. Oltre
calendario di appuntamenti mirati.
rona dal 15 al 18 aprile 2018, gli spazi
alla netta separazione operata a partire
Vinitaly Directory, progetto che na-
espositivi sono già sold out.
dal 2016 tra il Vinitaly business nel quar-
sce dallo sviluppo della digital transfor-
Merito di una formula di rassegna
tiere fieristico e Vinitaly and the City de-
mation, aggiunge un nuovo tassello al
unica nel suo genere - in contempora-
dicato ai wine lover in città e provincia.
sistema di servizi di Veronafiere che con
nea si svolgono anche Sol&Agrifood ed
Una linea di confine molto chiara, che
OperaWine, Vinitaly International, Vini-
Enolitech - e dell’importante lavoro pro-
permea tutta la progettazione presente
taly International Academy, Vinitaly
grammato da Veronafiere, da un anno
e futura della rassegna.
Wine Club, wine2wine, la guida 5Star-
trasformata in società per azioni, con il
Si riparte dal dato finale dell’ultima
Wines - The book e il Concorso Interna-
nuovo piano industriale che prevede in-
edizione e dalle molte iniziative che
zionale Packaging tiene connessi i pro-
vestimenti finalizzati prioritariamente al
hanno fatto da ponte tra Vinitaly 2017 e
duttori con i trader e i mercati di tutto il
continuo miglioramento delle infrastrut-
2018. Lo scorso anno, la rassegna ha re-
mondo. B cod 54657
Italia a Tavola · marzo 2018
Vino
Al Concorso Internazionale Packaging vince il marketing d’immagine
PREMIO SPECIALE PACKAGING nafiere l’occasione per mettere alla pro-
cata il Premio speciale “Packaging 2018”,
va la propria immagine.
mentre il Premio speciale “Immagine co-
Ad esaminare l’abbigliaggio di vini,
ordinata 2018” è stato attribuito all’Azien-
distillati, liquori e olio extravergine di oli-
da agricola Fontefico dei F.lli Altieri di
va, al lavoro insieme al presidente, una
Vasto (Ch). «Come nella moda e nel de-
commissione di esperti di fama interna-
sign - ha spiegato Seganfreddo - oggi si
zionale formata da Flavio Favelli (art di-
vuole qualcosa di più semplice, ma mol-
rector), dai designer Chiara Tomasi, Aldo
to curato, che esprima passione per il
Guglielminotti e Marco Fogliatti e da Al-
dettaglio; così anche nel vino, quel detta-
berto Sabellico (esperto di legislazione
glio che troviamo quando lo assaggiamo
vitivinicola). L’elenco completo dei vinci-
lo vogliamo vedere anche con gli occhi».
tori di ogni categoria, con le foto delle
A conferma della ricerca delle azien-
bottiglie premiate, su www.vinitaly.com.
de, l’aumento del numero di campioni
I campioni vincitori saranno esposti du-
iscritti nelle 11 categorie previste dal re-
rante Vinitaly, in programma dal 15 al 18
rande vivacità nella volon-
golamento (226, +50% rispetto al 2017),
aprile. B cod 54685
tà di esprimere un senso
che vedono nella competizione di Vero-
Foto Ennevi/Veronafiere
PREMIO SPECIALE ETICHETTA DELL'ANNO
«G
legrino & C. di Marsala (Tp) si è aggiudi-
contemporaneo,
supe-
rando l’immaginario classico dell’etichetta del vino». Questo il primo commento di Cristiano Seganfreddo, imprenditore innovativo e creativo, presidente di giuria del 22° Concorso internazionale Packaging, durante la proclamazione dei vincitori. La competizione, organizzata da Veronafiere, ha visto l’assegnazione dell’Etichetta dell’anno 2018 al vino Benaco Bresciano Igt Merlot “Notte a San Martino” 2014 della Società agricola Olivini di Desenzano del Garda (Bs). La Carlo Pel-
PREMIO SPECIALE IMMAGINE COORDINATA
marzo 2018 · Italia a Tavola
103
Vino
Tra le proposte della cantina veneta troviamo il Valdobbiadene Docg dry millesimato, avvolgente e aromatico, e il Valdobbiadene Docg brut, intenso e profumato
Col Vetoraz, nel calice
tutte le declinazioni della natura
D
a sempre Col Vetoraz si avvici-
origine, adagiati in un anfiteatro natura-
aperitivo
na alla natura con profondo ri-
le compreso tra le montagne alle spal-
piacevole an-
spetto, in un territorio, quello
le, strategico riparo dai venti freddi del
che abbinato
delle colline del Valdobbiadene Docg,
nord, e le dolci colline di Valdobbiade-
a crostacei e
di indiscusso fascino e dalle pendenze
ne.
pesci pregiati.
Pad. 6 stand C5
estreme difficili da trattare, dove ogni
E poi il Valdobbiadene Docg brut,
vendemmia viene eseguita rigorosa-
vino di grande tendenza proveniente
manti, insieme alle altre referenze fir-
mente a mano e per questo è definita
dai vigneti di collina esposti a ponente,
mate Col Vetoraz, vi aspettano in degu-
eroica.
dove la maturazione delle uve raggiun-
stazione alla prossima edizione di Vini-
Una terra eletta e di indiscussa ec-
ge livelli ideali alla produzione di que-
taly dal 15 al 18 aprile 2018 (Pad. 6 -
cellenza, capace di regalare vini di
sto spumante. Adatto ai palati che pre-
stand C5), occasione nella quale l’a-
grande carattere e pregio ottenuti lavo-
diligono il secco, è un vino asciutto, sa-
zienda celebrerà i suoi 25 anni.
rando con amore, ascoltando e adat-
pido e intenso, dal perlage fine e persi-
B cod 54487
tandosi ai cicli naturali senza nulla to-
stente, una spuma cremosa e dal gusto
gliere né aggiungere a quanto già la
privo di spigolosità ma delicatamente
natura è in grado di offrire. Un metodo
profumato, grazie ai floreali di rosa,
che rende questi spumanti complici di
agrumi, acacia e ai fruttati di pesca
indimenticabili momenti di condivisione
bianca, pera e mela. Perfetto per un
e veri signori del benvenuto, interpretando a pieno quella che è la natura intrinseca del Prosecco Superiore. Il Valdobbiadene Docg dry millesimato, considerato dal consumatore la migliore espressione della denominazione, è un vino che coinvolge con la sua spiccata aromaticità e rotondità, conferitegli da un’intensa espressione di aromi garantita anche dalla favorevole disposizione dei vigneti da cui ha
104
ma
Italia a Tavola · marzo 2018
Questi
spu-
Col Vetoraz Spumanti strada delle Treziese 1 - 31049 S. Stefano di Valdobbiadene (Tv) Tel 0423 975291 www.colvetoraz.it
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marzo 2018 · Italia a Tavola
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Italia a Tavola · marzo 2018
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The Wine Collection
Vino
Linea speciale firmata Hans Terzer Dopo il 30° anniversario di Sanct Valentin, la Cantina San Michele Appiano permette di riscoprire alcune vecchie annate di sorprendenti longevità e presenta un nuovo limitatissimo Sauvignon, millesimato 2015
I
l winemaker Hans Terzer apre le por-
del Terroir e delle sue peculiarità, prose-
te dell’esclusiva cella situata nel cuo-
guendo con la selezione delle uve in
re della Cantina San Michele-Appia-
vigna fino ad un affinamento speciale.
no e presenta “The Wine Collection”,
Dopo 40 anni in Cantina ho voluto spe-
collezione che sigilla una limitatissima
rimentare un metodo diverso, 12 mesi in
produzione di piccole selezioni in pu-
botti tonneaux, poi altri 12 mesi in accia-
rezza. Dopo Appius, la cuvée prodotta
io, a cui è seguito un periodo n bottiglia
con le migliori uve provenienti da vecchi
di ulteriori 10 mesi».
vigneti, ora è possibile assaporare da
La storia di The Wine Collection na-
una prospettiva unica la massima
sce vendemmia dopo vendemmia,
espressione di un monovitigno. È il Sau-
quando un’esclusiva selezione del rac-
vignon a dare il via alla serie speciale di
colto viene destinata alle premure di
sole 3mila bottiglie.
Hans Terzer per scoprirne talento e lon-
«Della linea The Wine Collection fa-
gevità di ciascun monovitigno. Anno
ranno parte limitatissime produzioni in
dopo anno queste piccole produzioni
purezza, oltre ad eccezionali annate
venivano imbottigliate e consumate
storiche Sanct Valentin che ho personal-
esclusivamente in particolari eventi e
mente selezionato», sottolinea Hans
degustazioni. Fino ad oggi, perché ora
alla fine degli anni 80 ha rivoluzionato il
Terzer. «Il millesimo 2015 è stato l’anno
Hans Terzer e The Wine Collection dan-
mondo vitivinicolo in Alto Adige passan-
del Sauvignon, a cui ho voluto dedicare
no la possibilità di assaporare prospetti-
do dall’ampia produzione di uve rosse
una bottiglia e un’etichetta speciale,
ve uniche di monovitigni al loro massi-
ad una limitata di uve bianche come il
perché ciò che rende particolare questo
mo.
Pinot bianco, lo Chardonnay e in parti-
vino è un nuovo significato del concetto
Il Sauvignon è uno dei vitigni preferi-
colare il Sauvignon Sanct Valentin che è
di qualità che inizia dalla conoscenza
ti dell’enologo Hans Terzer, colui che
tra i vini bianchi più premiati di sempre:
Hans Terzer
dal 1994 ha ottenuto ben 18 volte i Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Dopo il riconoscimento internazionale alla carrie-
Pad. 6 stand D1
ra “Der Feinschmecker”, Hans Terzer e la Cantina San Michele Appiano continuano a far crescere la fama e l’amore per il vino dell’Alto Adige. B cod 54641 Cantina San Michele Appiano via Circonvallazione 17-19 - 39057 Appiano (Bz) - Tel 0471 664466 www.stmichael.it
marzo 2018 · Italia a Tavola
107
Vino
Per i 125 anni di Cecchi tre declinazioni di Chianti Classico Era il 1893 quando Luigi Cecchi intraprese un importante percorso nel mondo del vino. E dopo 125 anni la famiglia Cecchi continua con lo stesso amore, la stessa passione e dedizione, a produrre vini di qualitĂ
108
Italia a Tavola ¡ marzo 2018
I
Vino n 125 anni Cecchi, da azienda toscana, è divenuta un marchio conosciuto in tutto il mondo non solo per la quali-
tà dei vini che produce, ma per la storia che dietro essi si cela. Luigi Cecchi, terza generazione, padre di Andrea e Cesare, che sono oggi alla guida dell’azienda, è stato colui che più di tutti ha contribuito a far conoscere i vini Cecchi in gran parte del mondo, ad espandere le proprietà partendo dal Chianti Classico, che è stato e sarà sempre il cuore produttivo, andando verso altre denominazioni come la Maremma e San Gimignano in Toscana e Montefalco in Umbria. Oggi è una realtà enologica con una
Andrea e Cesare Cecchi
produzione di circa 8,5 milioni di bottiglie
e inimitabile territorio e dai vini che qui si
quali si vinificano direttamente i vini di
distribuite per il 50% in Italia e l’altro 50%
producono che inizia la celebrazione di
territori di grande valore così da espri-
in oltre 50 Paesi esteri per un fatturato
questo anniversario. Protagonista la li-
mere per ognuno di essi il massimo
totale di 37 milioni di euro l’anno con una
nea “Gli Scudi”, composta dal Chianti
dell’originalità.
crescita aziendale omogenea da anni.
Classico “Storia di Famiglia”, dal Chianti
Questa crescita è sostenuta da un
«Quello della Cecchi è stato un per-
Classico Riserva “Riserva di Famiglia” e
programma di investimenti in ambito
corso in costante crescita, fatto di duro
da una novità, il Chianti Classico Gran
produttivo e tecnologico, ma anche nel-
lavoro di accreditamento presso pubbli-
Selezione “Valore di Famiglia”. In Italia e
le attività ricettive dedicate all’enoturi-
ci variegati in oltre 50 Paesi del mondo.
nel mondo sarà possibile riconoscere
smo all’interno delle tenute Val delle
Abbiamo costruito un marchio solido e
queste eleganti etichette caratterizzate
Rose e Villa Cerna con una realtà di risto-
sono felice di poter testimoniare oggi
da un logo celebrativo dei 125 anni, se-
razione, wine tasting e shopping di pro-
questo straordinario traguardo frutto di
gno tangibile della storia qualitativa
dotti enogastronomici chiantigiani pres-
un importante lavoro di squadra», affer-
dell’azienda.
so il ristorante Foresteria di Villa Cerna.
ma Cesare Cecchi, oggi presidente del
«L’azienda continua ad evolvere sia
Questo programma dedicato all’enoturi-
gruppo. Cecchi ha sede a Castellina in
da un punto di vista tecnico che com-
smo sarà realizzato anche a Castello
Chianti (Si) ed è da questo straordinario
merciale e anche le nostre tenute stan-
Montaùto mentre a Montefalco, in Um-
no divenendo veri brand nei quali cre-
bria, è già attivo con la Foresteria Alzatu-
diamo e investiamo, affinché diventino
ra a palazzo Mustafà, in pieno centro
realtà affermate in tutti i mercati in cui
cittadino.
operiamo. 125 anni è un traguardo im-
Infine un settore dell’azienda si dedi-
portante ed auguro a questa bella realtà,
ca specificatamente alla distribuzione
ancora altrettanti giorni di vita e di suc-
esclusiva nel territorio italiano di altri pro-
cessi», conclude Andrea Cecchi, ad
dotti: Champagne Collard Picard, Bru-
dell’azienda.
nello di Montalcino Poggio Antico, Ca-
Alla Famiglia Cecchi fanno capo anche le Tenute Villa Cerna e Villa Rosa nel
stelfeder dal Trentino, Sorentberg e Julius Treis dalla Mosella. B cod 54596
Chianti Classico, Castello Montaùto a
Pad.7 stand D4
San Gimignano, Val delle Rose in Maremma e Tenuta Alzatura in Umbria. Cinque Tenute tra Toscana e Umbria per un totale intorno ai 400 ettari vitati, nelle
Cecchi località Casina dei Ponti 56 - 53011 Castellina in Chianti (Si) Tel 0577 54311 www.cecchi.net - www.famigliacecchi.it
marzo 2018 · Italia a Tavola
109
Vino
I wine lovers di tutto il mondo apprezzano San Marzano Come ogni anno, l’appuntamento con le due fiere più importanti del settore vitivinicolo italiano - ProWein prima e Vinitaly dopo poche settimane è l’opportunità per misurare lo stato dell’arte per Cantine San Marzano
L’
110
azienda salentina fondata nel
mitivo, il vitigno più rappresentativo del-
che rievoca la
1962 si prepara, ancora una
la Puglia, che ha saputo conquistare
bellezza
volta e sempre più ormai, a ri-
con la sua forte connotazione identita-
cielo quando
vestire il ruolo di leader della produzio-
ria la critica e i gusti dei “wine lovers” di
si tinge dei co-
ne pugliese che le è ormai unanime-
tutto il mondo. E tale vitigno viene valo-
lori
mente riconosciuto dai consumatori,
rizzato dal Sessantanni Primitivo di
monto.
dalla stampa, dagli altri produttori. Sono
Manduria, icona dell’enologia meridio-
E infine, il bianco di punta dell’a-
passati molti anni dalla prima partecipa-
nale, il vino di punta dell’azienda, pro-
zienda: Edda 2017, un vino che al pala-
zione dell’azienda a Vinitaly, ma non
dotto da appezzamenti di vecchie vi-
to si presenta aromatico, fresco, come
cambia per San Marzano l’importanza
gne ad alberello alla fine degli anni ‘90.
la brezza marina che allieta i vigneti
dell’appuntamento, fondamentale per
Un Primitivo ricco e moderno, al quale
dalle grevi giornate estive. Note florea-
testare il gradimento delle nuove anna-
l’azienda deve molto.
li, di pesca e di delicata vaniglia per
te e per verificare la sintonia della pro-
Passando ai rosati, che conoscono
duzione con il gusto dei consumatori,
un crescente interesse del pubblico e
in costante evoluzione.
della critica vinicola, troviamo un altro
Nel corso degli anni San Marzano
“pezzo importante” della produzione di
ha provato la propria bravura in diffe-
San Marzano, il Tramari 2017, un vino
renti stili di vino. Sicuramente il suo
che nasce lungo il crocevia dei due
nome è, ieri come oggi, sinonimo di Pri-
mari del Salento, lo Ionio e l’Adriatico, e
Italia a Tavola · marzo 2018
del
del
tra-
Pad.11 stand D5
questo bianco di grande eleganza fermentato in barrique. B cod 54435 Cantine San Marzano via Monsignor Bello 9 - 74020 San Marzano di San Giuseppe (Ta) Tel 099 9574181 www.cantinesanmarzano.com
Grand Brut Perrier-Jouët Nuova veste selvaggia
Vino
Nuovo packaging “wild” per lo champagne Grand Brut. L’illustrazione sull’astuccio riflette la mission della Maison, ovvero portare le meraviglie della natura all’interno di contesti urbani, in modo totalmente inaspettato
P
er Perrier-Jouët la natura è da sempre fonte
una d’ispira-
zione. La nuova veste grafica celebra il legame con Tokyo, città che ha una liaison speciale con Perrier-
Jouët. Il simbolo della Maison è infatti l’anemone bianco giapponese disegnato nel 1902 dall’artista Emile Gallé, scelto per la sua passione per la botanica ma anche per l’ammirazione per l’arte giapponese, che trae ispirazione dalla forza primitiva della natura, punto di partenza spirituale del movimento Art Nouveau. La raffinata immagine
vede sul fondo l’architettura moderna di
not Noir è arricchita dalla finezza dello
rappresenta una foresta tropica-
Tokyo. I colori predominanti dell’illustra-
Chardonnay e dall’armonia del Pinot
le che invade la celebre città dominata
zione sono il verde e l’oro, iconici di
Meunier, in uno champagne elegante
dal monte Fuji. Eleganti gru - simbolo di
Perrier-Jouët, mentre i suoi dettagli ri-
ed equilibrato, che cattura i sensi con i
longevità e buona salute - spiccano il
specchiano la lunga tradizione artigia-
suoi deliziosi aromi di fiori freschi, frutti
nale della Maison.
gialli e sottili note di vaniglia. Una botti-
volo da alberi
Pad.7 stand D2
di ciliegio in un
Erede dello stile della Maison, Grand
decoro lussu-
Brut è un assemblaggio complesso di
reggiante
di
circa 50 cru che provengono da alcuni
fiori e foglie,
dei migliori appezzamenti dei vigneti
tra cui si intra-
Perrier-Jouët. La struttura delle uve Pi-
glia per veri collezionisti. B cod 54531 Distribuito da: Marchesi Antinori via Cassia per Siena 133 - 50026 San Casciano Val di Pesa (Fi) Tel 055 23595 - www.perrier-jouet.com
marzo 2018 · Italia a Tavola
111
Un nuovo Chianti Riserva
per i 140 anni di Ruffino La storia di Ruffino ha inizio nel 1877 nel borgo di Pontassieve, un paese non lontano da Firenze, dalla volontà dei cugini fondatori Ilario e Leopoldo di portare “il vino ideale” sulle tavole di tutto il mondo
L’
anno che si è appena con-
Il recente
cluso ha visto Ruffino fe-
primato di pri-
steggiare nel modo più
mo marchio di
classico le sue 140 candeline, ossia
vino italiano in
lanciando un nuovo vino: un Chian-
Canada testi-
ti Riserva. La bottiglia si presenta
monia
Pad.7 stand D6
poi
con uno stile vintage, mentre il vino
come la casa vinicola di Pontassieve ab-
esprime del Sangiovese freschez-
bia saputo accogliere e vincere lungo la
za e maturità.
sua storia le sfide anche più difficili, inter-
Ma il Sangiovese di Toscana
cettando il cambiamento delle tendenze
come ben sappiamo non è solo
e dei gusti e provando a creare nuove
Chianti. Quest’anno Ruffino ha ag-
“tradizioni”, con un concetto di innova-
giunto alla sua ampia proposta di
zione credibile: ne è conferma il succes-
vini il Morellino di Scansano, vino
so di Rosatello Cuvée Perlage, eredità
proveniente dalla tenuta “La Corsa”
dello storico e ai tempi innovativo Rosa-
- azienda vinicola nella Maremma
tello, prodotto da uve Glera, con un toc-
meridionale di cui Ruffino già da
co di Pinot nero. Il risultato? Un vino per
due anni ha assunto la conduzione
ogni occasione, estremamente piacevo-
agronomica ed enologica - che
le, fruttato e dal gusto vivace e fresco.
esprime con il suo carattere corpo-
«In 140 anni di vita la particolarità di
so e deciso le potenzialità della co-
Ruffino è stata quella di essere pioniere,
sta toscana.
di guardare avanti in modo coerente col
A questo vino Docg, Ruffino ha
passato», afferma l’amministratore dele-
voluto affiancare la denominazione
gato dell’azienda, Sandro Sartor.
che ha saputo meglio esprimere le
B cod 54580
potenzialità dei vitigni internazionali. Stiamo parlando del Bolgheri Doc, che andrà ad arricchire la proposta di Ruffino della tenuta “La Corsa”.
112
Italia a Tavola · marzo 2018
Ruffino Piazzale Ruffino 1 - 50065 Pontassieve (Fi) - Tel 055 83605 www.ruffino.com
Vino
Pad.4 stand E6
Degustare le bollicine Montelvini in un luogo magico
R
iscoprire un’antica tradizione im-
Asolo, dall’altro i visitatori potranno de-
Un impegno che si ritrova anche
mergendosi, per qualche minu-
gustare l’intera gamma dei prodotti
nella produzione dei vini di S. Osvaldo,
to, in un paesaggio incantevole,
Montelvini. Protagonista assoluto sarà
marchio di proprietà della famiglia Se-
quello di Asolo (Tv), uno dei borghi più
l’Asolo Prosecco Superiore Docg della
rena dal 2004 e uno dei più storici del-
belli d’Italia. Sarà possibile a Vinitaly
Collezione Serenitatis, punta di diaman-
le denominazioni Doc Lison Pramag-
grazie a Montelvini, che dedicherà par-
te della produzione. Serenitatis nasce
giore e Doc Venezia.
te dello stand al progetto “Vigneto ritro-
da una selezione accurata di uve colti-
Questo brand, fondato negli anni
vato”, avviato lo scorso anno per recu-
vate sui dolci colli asolani, dove il micro-
Trenta dal barone ungherese Lajos Ba-
perare un antico terreno vitato nel cuo-
clima e le caratteristiche del terreno
bos, è divenuto un punto di riferimento
re della cittadina. Un vigneto speciale,
permettono la produzione di un Asolo
del territorio veneziano che, grazie alla
nel contesto dello splendido giardino
Prosecco Docg di elevata qualità. Rea-
famiglia Serena, vive oggi una seconda
all’italiana di Villa De Mattia. Tutti i visita-
lizzato con un nuovo protocollo messo
giovinezza, grazie alla nuova interpre-
tori di Vinitaly potranno scoprire questa
a punto per esaltare le caratteristiche di
tazione del territorio e dei suoi valori,
realtà grazie a una mostra virtuale che
struttura e sapidità tipiche del territorio,
attraverso una storia di amore e dedi-
illustrerà tutte le tappe del progetto e
nel calice questo vino esprime l’anima
zione verso i propri vini bianchi e rossi
celebrerà i luoghi più belli di Asolo. Il
di Montelvini, interprete della vocazione
fermi che si riallaccia direttamente e
verde, le vigne e l’antica Rocca che do-
del territorio. Un valore, quest’ultimo,
idealmente a quanto iniziato dai Babos
mina il profilo delle colline, saranno pro-
centrale per la famiglia Serena, proprie-
agli inizi del secolo scorso.
tagonisti di un’esperienza avvincente
taria dell’azienda, che, accanto all’Asolo
B cod 54713
grazie a proiezioni, immagini e racconti
Prosecco Superiore Docg, produce gli
affascinanti.
eleganti vini rossi del Montello, primo
E se da un lato lo stand offrirà un’immersione nel territorio incantevole di
fra tutti lo Zuiter, premiato con numerosi riconoscimenti internazionali.
Montelvini via Cal Trevigiana 51 - 31040 Venegazzù di Volpago del Montello (Tv) Tel 0423 8777 - www.montelvini.it
marzo 2018 · Italia a Tavola
113
Vino
Scriani, grande interprete del Valpolicella Classico La zona di produzione del vino Valpolicella Classico comprende una fascia collinare estesa per circa 200 chilometri quadrati nella parte nord occidentale del territorio veronese, tra Verona e il lago di Garda
N
el paese di Fumane (Vr) ha
La gestione dei vigneti rispetta l’e-
sede l’Azienda agricola Scriani,
quilibrio ambientale, senza ricorrere a
gio,
i cui principali vigneti sono si-
forzature idrico-alimentari e conservan-
Custoza
tuati su una collina denominata “Monte
do le aree boschive limitrofe: la produ-
Spumante Me-
Sant’Urbano” a est e “La Costa” a ovest.
zione di Scriani è di circa 8-10 tonnellate
todo Classico
La composizione dei terreni è di medio
di uva per ettaro. Anche le cure coltura-
Brut. I rossi di
impasto, con decise componenti di cal-
li, che vanno dalla potatura alla raccolta,
Scriani sono rappresentati da Valpoli-
cari grigi e oceanici e tufi basaltici parti-
sono fatte a mano secondo i concetti
cella Classico e Classico Superiore, Val-
colarmente adatti a vigneti destinati a
della migliore e consolidata tradizione
policella Ripasso Classico Superiore,
produzioni enologiche di grande valo-
viticola.
Amarone e Recioto della Valpolicella,
re.
114
Doc, Pinot GriLugana, e
Pad. 5 stand D7
Un’attenzione che prosegue in can-
Carpanè. Vini che hanno ottenuto im-
Nei poderi “Ronchiel”, “Mandolari”,
tina, dove l’Azienda agricola Scriani uti-
portanti riconoscimenti nell’ambito di
“Bosco”, “Carpanè”, “Tondin”, “La Costa”
lizza contenitori di diversa natura e ca-
diverse manifestazioni e concorsi e da
e in altri piccoli appezzamenti sono im-
pacità: dall’acciaio inox al rovere france-
parte delle guide enologiche nazionali.
piantate viti di età compresa tra i 9 e i 40
se alle barrique. In questo modo è pos-
B cod 54527
anni, con sesto di impianto tradizionale.
sibile gestire la vinificazione e l’affina-
Vigneti a pergola (semplice e doppia),
mento dei vini nelle delicate fasi della
sistema che consente di ottenere una
loro maturazione. Una produzione arti-
densità di circa 3mila piante per ettaro.
colata che per i bianchi prevede Soave
Italia a Tavola · marzo 2018
Azienda agricola Scriani via Ponte Scrivan 7 - 37022 Fumane (Vr) - Tel 0456 839251 www.scriani.it
Vino
Vini rosati di Puglia
A Vinitaly le nuove annate L’associazione Puglia in Rosé parteciperà anche quest’anno a Vinitaly dove, grazie all’Enoteca dei Vini Rosati, presenterà le nuove annate delle cantine associate
Q
uest’anno si aggiungerà una novità alla ormai famosa Enote-
Lucia Nettis
ca Rosata: l’angolo dello Spea-
keasy Rosé Wine Bar (come i bar ispirati alle attività clandestine nate negli Stati
Uniti durante l’epoca del Proibizionismo), un bar monotematico con una selezione delle sole nuove annate dei vini rosati pugliesi da degustare in purezza o come base di ottimi cocktail, come vuole l’ultima tendenza dei consumi.
Pad.11 Puglia
E sempre a proposito delle diverse attività di Puglia in Rosé a Vinitaly, l’associazione curerà come ogni anno una serie di masterclass e degustazioni con i
vento “La Puglia dei Vini”, realizzato con
L’approccio culturale di Puglia in
mazione degli eventi fuori salone. È al-
il preziosissimo supporto del network
Rosé in ambito nazionale lo troviamo, in-
tresì prevista la pubblicazione della nuo-
Wine Enthusiast. Nel corso dell’iniziativa
vece, con il nuovo accordo stretto da
va Guida dei Vini Rosati di Puglia, anche
sarà proprio il patron di Eataly Oscar Fa-
poco con il Muve, la Fondazione dei Mu-
in Inglese, che sarà distribuita a Vinitaly
rinetti a presentare le nuove annate dei
sei Civici Veneziani: Puglia in Rosé sarà
in allegato alle maggiori testate specia-
vini rosati e rossi di Puglia, che vivono
sponsor unico delle mostre internazio-
lizzate nel settore (come Wine Enthu-
oggi un momento d’oro proprio negli
nali che si terranno presso i musei più
siast).
Usa.
importanti della città lagunare. Visto il le-
buyers internazionali, oltre alla program-
La programmazione del lavoro previ-
Questa iniziativa, spiega Nettis, «ri-
game sempre più stretto che Puglia in
sta nei mercati internazionali per il 2018-
entra nel contesto di una serie di eventi
Rosé sta stringendo con il lato “artistico”
2019 si presenta molto ricca: Lucia Net-
nell’ambito dell’iniziativa “Discover the
del vino (come l’ultimo evento tenutosi a
tis, direttrice di Puglia in Rosé, sarà a
Apulia Wine”, dal 5 al 15 marzo a New
Milano grazie alla collaborazione con il
New York City per consolidare le colla-
York City. Una serie di wine tasting con i
Distretto 5Vie Art+Design), l’associazio-
borazioni e i progetti stretti lo scorso
centri di acquisto del beverage delle
ne porterà nel proprio stand i lavori di
anno con importatori e agenzie oltreo-
grandi realtà internazionali dell’Horeca
Valentina D’Andrea. Valentina è a capo
ceano, che permetteranno ai rosati di
come
Group
di un’associazione, sita a Lecce, dedita
Puglia di cavalcare l’onda del successo
Hotels&Resorts e il Marriott International
alla realizzazione di oggetti decorati con
anche negli Stati Uniti. «A marzo - affer-
Inc. Il lavoro, successivamente, prose-
illustrazioni particolari disegnate da lei
ma Lucia Nettis - saremo a Eataly New
guirà con altri wine tasting altrettanto im-
stessa e da ragazze diversamente abili.
York sulla 5th Avenue, dove si terrà l’e-
portanti».
B cod 54597
il
Four
Seasons
marzo 2018 · Italia a Tavola
115
Vino
A Cantina Kaltern è nata Quintessenz
Un nome che è una promessa Dalla Cantina altoatesina cinque etichette top per interpretare i vitigni più rappresentativi del territorio. All’insegna dell’identità e dell’eleganza - ma per essere più incisivi a livello comunicativo abbiamo pensato a Quintessenz, che non solo è l’essenza qualitativa dalle nostre vigne ma anche del nostro territorio,
Pad. 6 stand C2
un bacino produttivo che ha le sue massime espressioni naturalmente nella Schiava del Lago di Caldaro (Kalterersee Doc) e anche Pinot Bianco, Sauvignon, Cabernet Sauvignon e Moscato Giallo in versione Passito. A scendere, nella piramide, si collocano poi le linee “Selezione” e “Classica”. Si tratta di una piramide che si decide in vigna, a seconda delle caratteristiche produttive delle singole parcelle. In cantina, poi, ci limitiamo a rispettare quanto fatto in vigna. Quintessenz, una novità interessante.
C
Certo, a cominciare da un nome impegnativo che ci aldaro sulla Strada del Vino. Attorno al suo nome
riporta al pensiero di Aristotele. È imminente il suo lancio
ruota tutto un mondo, formato da un paese, da un
sul mercato, tra marzo e aprile. Sarà il nostro fiore all’oc-
lago, dal suo vino, dalla sua denominazione e an-
chiello e presenterà al più alto grado di espressività le no-
che dalla sua cantina. Cantina Kaltern appunto, cuore pro-
stre uve, con la fresca eleganza del Pinot Bianco, la mine-
duttivo del suo territorio, cui fanno capo 650 soci e i loro
ralità del Sauvignon, il frutto invitante del Kalterersee, la
460 ettari di vigna, quasi un decimo di tutta la superficie
rotondità possente del Cabernet Sauvignon, il dolce ab-
vitata dell’Alto Adige. Grande e dinamica, l’azienda nel
braccio del Moscato Giallo Passito.
2018 propone una nuova linea top di gamma, Quintes-
Quali sono le caratteristiche di Selezione e Classica?
senz, che riunisce sotto questo nome cinque interpreti di
I vini della linea Selezione provengono da diversi vi-
altrettanti vitigni focus. In cantina incontriamo l’enologo
gneti in una zona singola e trasmettono le caratteristiche
Andrea Moser.
di quell’area. Coniugano il nostro stile con l’espressione
Quali linee propone l’azienda per il mondo Horeca ed enoteche?
del territorio. Sono il prodotto di vigneti eccezionali e di selezioni, appunto, rigorose. I vini della gamma Classica
La nostra produzione può essere rappresentata da
sono cuvée da vigneti con caratteristiche pedoclimatiche
una piramide. Al vertice la linea premium, un tempo inter-
leggermente diverse fra loro che esprimono lo stile di Cal-
pretata dai Cru, alla quale abbiamo oggi dedicato un
daro, un carattere spensierato e una schietta tipicità. Sono
nome fortemente allusivo, “Quintessenz”. È un nome che
freschi e luminosi sorsi del territorio. B cod 54434
fa riferimento al carattere straordinario di alcuni nostri vigneti che ci regalano con costanza uve di grande carattere e personalità. Fino ad oggi avevamo messo in etichetta il nome dei vigneti - Pfarrhof, Castel Giovanelli e Serenade
116
Italia a Tavola · marzo 2018
Cantina Kaltern via Cantine 12 - 39052 Caldaro (Bz) Tel 0471 964986 www.kellereikaltern.com
Vino
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Vino
Gaudes Valcalepio Rosso
Espressione del territorio bergamasco Il vino come passione, emozione, messaggero di una tradizione e di una cultura profondamente radicata nella terra d’origine, è stata ed è per i fratelli Rota di Torre de’ Roveri una strada maestra da non abbandonare mai
Padiglione Lombardia stand B8-C8
N
el campo enologico, il territorio
natura preminentemente silicio-argillo-
glio bordolese” e il
è un condensato di specificità
sa, escludendo la possibilità di coltivarle
vino ottenuto viene
ambientali, produttive e cultura-
su terreni esposti a nord, a fondo valle,
messo ad affinare in
li. Il vino che beviamo oggi è il risultato
nonché quelli a quote inferiori ai 500
fusti di Rovere per al-
di una sequenza infinita di miglioramen-
metri slm; sostanzialmente il Valcalepio
cuni mesi, prima del ri-
ti iniziati secoli fa, ci parla di chi ci ha pre-
è un vino solo di collina.
poso in bottiglia di al- di Andrea Lupini meno 12 mesi. Colore
ceduti, della loro perseveranza nella ri-
I sesti di impianto, poi, le forme di
cerca del miglioramento, del loro corag-
allevamento e i sistemi di potatura de-
rosso rubino con riflessi aranciati, sen-
gio di innovare. Una piccola oasi enoica
vono essere quelli generalmente usati
tori di frutta a bacca rossa, con delicate
felice è Bergamo che, in un’affascinante
e, specie per i nuovi impianti, quelli sug-
note speziate. Al palato risulta giusta-
successione di colline ornate da diste-
geriti dagli organi tecnici competenti o
mente tannico, persistente e sapido.
se di vigneti gelosamente custoditi, sti-
comunque atti a non modificare le ca-
Vino di grande longevità che raggiunge
mola i propri viticoltori a proseguire nel-
ratteristiche delle uve e dei vini. È vieta-
la perfezione dopo 4-5 anni. Grande at-
la ricerca, coniugando tradizione e in-
ta ogni pratica di forzatura e la resa
tenzione poi è dedicata al contenuto di
novazione.
massima di uva per ettaro di vigneto,
anidride solforosa (solfiti) in tutti i loro
non deve essere superiore alle 10 ton-
vini, con valori veramente apprezzabili
nellate; una resa quindi assai limitata.
da chi ha a cuore la propria salute: un
Il vino più rappresentativo di Bergamo è sicuramente il Valcalepio Rosso.
118
La denominazione Valcalepio, istituita
In questo contesto nascono vini
risultato tanto più importante se con-
nel 1976, prevede che per la tipologia
come il Valcalepio Rosso Gaudes di Vil-
frontato con i limiti fissati dalla normativa
“rosso” vengano utilizzate uve di Ca-
la Domizia, azienda di proprietà dei fra-
europea. B cod 54391
bernet Sauvignon dal 25 al 60% e di
telli Rota. Questo vino è frutto di una
Merlot dal 40 al 75% e che queste ven-
meticolosa vinificazione in purezza di
gano coltivate solo su terreni pedecolli-
Merlot e Cabernet Sauvignon. Durante
nari e collinari di buona esposizione, di
l’inverno si procede al cosiddetto “ta-
Italia a Tavola · marzo 2018
Villa Domizia - Quattroerre Group via Marconi 1 - 24060 Torre de' Roveri (Bg) - Tel 035 580701 www.villadomizia.net
Vino
BOLLICINE... CHE PASSIONE!
Ca d’Or Franciacorta Satèn Bottiglia elegante, sorso cremoso
L’
elegante bottiglia
scura
con la ma-
schera dorata serigrafata sulla bottiglia richiama il Carnevale di Piera Genta di Venezia, ma ricorda anche l’antica storia del marchio Ca’ d’Or, le cui origini risalgono al 1501. Racchiude un delicato Satèn, espressione classica della Franciacorta. Satèn 2011 Ca d’Or nasce dai vigneti posti sulle dolci colline moreniche di Ome, in provincia di Brescia, particolarmente esposti e ventilati, da uve Chardonnay. Trascorsi sette mesi per la prima fermentazione in piccole vasche di acciaio, matura ed affina per ulteriori 30 mesi in bottiglia a contatto con i lieviti sele-
le sensazioni delicate della seta. Un
vede come aperitivo o in accompagna-
zionati, nel silenzio della cantina Borgo
ventaglio olfattivo che ricorda i fiori di
mento alle verdure ed ai crudi di pesce.
Santa Giulia.
campo, come la camomilla con accen-
L’accurato design e la base ampia
Giallo paglierino brillante con bolli-
ni di erbe aromatiche. I mesi passati
rendono la bottiglia perfetta per esse-
cine fini e persistenti. Il sorso cremoso
sui lieviti rilasciano profumi fragranti di
re maneggiata agevolmente anche da
ed elegante dalla morbida delicatezza
crosta di pane. Colpisce l’equilibrio, la
una mano piccola; il collo allungato mi-
grazie alla limitata pressione, come ri-
profondità e la corposità che si traduce
gliora la velocità di uscita del vino e la
chiesto dal disciplinare, regala al palato
in un finale inaspettatamente lungo, di
possibilità di versarlo con estrema ele-
innumerevoli emozioni che richiamano
buona struttura. La sua acidità vivace lo
ganza nel bicchiere. B cod 54591
Innamorarsi in 5 minuti.
Dal 1958 passione e fantasia sono i nostri ingredienti segreti.
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marzo 2018 · Italia a Tavola
119
Vino
autore Ann
Nob le -
fon te :s .wordpress.com edia lop cyc en or av
La ruota degli aromi
Un aiuto per conoscere il vino nel calice Immagina di essere seduto al tavolo in un'enoteca o in un ristorantino raffinato in buona compagnia. Ambiente intimo, luce ovattata, la musica suona, il cameriere porta il vino al tuo tavolo e apre la bottiglia
L’
120
ospite che ha ordinato il vino
so in dodici categorie principali, con sot-
re la tua gamma di sentori. Naturalmente
prende il primo sorso e dice:
tolivelli per tutti i riconoscimenti olfattivi.
questo non può essere fatto senza una
"Barolo eccellente con note di
Negli anni '80, non esisteva il lin-
pratica costante, ma la ruota può aiutarti
ciliegia sotto spirito, mora, spezie, pelle e
guaggio del vino, era ancora in divenire.
a familiarizzare con centinaia di nuovi
tabacco". Prendi il bicchiere, a tua volta,
Pertanto, anche l'aspetto di questo stru-
aromi e a capire che tipo di vino ti piace.
fai un primo sorso e l'unica cosa che ti
mento è diventato adeguato per le per-
Non dimenticare di essere paziente: all'i-
viene in mente è: "Come ha fatto ad an-
sone che amano il vino, ma non sanno
nizio, non sarà facile distinguere aromi
nusarlo?". Se ti ritrovi spesso in questa
come descriverlo nel modo giusto.
specifici, quindi devi cercare di capire le
situazione, allora devi familiarizzare con
Come ha detto Ann C. Noble, il proble-
macro-categorie di cui fa parte. Non pre-
la ruota degli aromi.
ma è che le persone non hanno parole
occuparti, sarai ricompensato con un
La ruota degli aromi del vino è stata
giuste per descrivere gli aromi, perché
buon naso e la capacità di riconoscere
ideata dalla professoressa Ann C. Noble
non hanno le basi. Puoi assaggiare una
difetti come l'ossidazione, l'acidità volati-
dell'Università di Davis in California nella
ciliegia o un'arancia, ma poiché non la
le o il vino tappato.
metà degli anni '80. Si tratta di un vero e
vedrai nel calice, è importante saper ri-
Quindi, alza il tuo bicchiere e parti
proprio glossario di termini per descrive-
conoscere gli aromi con l'ausilio della vi-
verso un'emozionante avventura nel
re il bouquet di un vino. È rappresentato
sta. Ovviamente, è molto importante
mondo degli aromi. B cod 54417
graficamente sotto forma di ruota e divi-
esplorare la ruota degli aromi per allena-
Per informazioni: www.jacleroi.com
Italia a Tavola · marzo 2018
Vino Managed by PlanHotel Hospitality Group
Enjoy Real Hospitality Zanzibar
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diamondsresorts.com marzo 2018 ¡ Italia a Tavola 121
Vino
LA SEDUZIONE DELL’ETICHETTA
Vigna Doghessa 2015 Joe Tilson firma l’etichetta di Piera Genta
D
colline tra Firenze e Siena) da 35 anni veste una serie limitata di Chianti Clas-
ue grappoli di Sangiovese ma-
sico Casanuova di Nittardi (della fami-
turo dal colore nero violaceo, su
glia Femfert-Canali), realizzata da grandi
fondo ricco di pennellate verdi:
artisti internazionali. L’idea nasce dalla
questa l’interpretazione di Joe Tilson
volontà di Peter Femfert, editore d’arte
per la 35ª etichetta del Chianti Classico
a Francoforte e Stefania Canali, storica
“Casanuova di Nittardi” Vigna Doghessa
veneziana, di rendere omaggio a Miche-
2015. Classe 1928, londinese di nascita
langelo, illustre proprietario della Tenuta
ma molto legato all'Italia, l’artista è ico-
e di rafforzare il radicato legame che
na della British Pop Art. Per la carta seta
unisce la tenuta con il mondo dell’arte.
che avvolge la bottiglia invece Tilson
Casanuova di Nittardi 2015 è un Sangio-
ha riproposto le trame dei pavimenti di
vese in purezza. Le uve, provengono da
marmo dei palazzi, degli intarsi e mosaici
un’unica vigna, vigna Doghessa, dedica-
delle chiese di Venezia. La fattoria Nit-
ta a Stefania Canali, che si trova a 450
tardi (zona di Castellina in Chianti nelle
metri d'altitudine. B cod 54690
BEN...BEVUTI AL SUD
Helios 2015 Di Giovanna Corposo blend di Nero d’Avola e Syrah
I
122
Italia a Tavola · marzo 2018
di Gianni Paternò
n un territorio particolarmente vocato
d’Avola e il resto Syrah. Fermentazione con
alla vigna, esiste da anni l’azienda Di
lieviti selezionati, chiarifica a temperatura di
Giovanna, condotta in biologico dal 1997
-4° per illimpidire, poi il vino riposa per metà
dai fratelli Gunther e Klaus. I 50 ettari di vi-
,un anno in barrique e almeno un altro in bot-
gneti sono all’interno del Parco Monti Sicani
tiglia. Grado alcolico, 14°.
e sono stati impiantati su base scientifica.
Versato nel calice il colore è rubino. Al
Oltre alla coltivazione biologica la cura nel
naso sentori di amarena e prugna su un sot-
vigneto comprende operazioni per ottenere
tofondo di fieno, accompagnati da note di
rese moto basse, in media solo 60 q/ha per
cioccolato, liquirizia, pepe nero; è fine, fran-
cui producono 250mila bottiglie che vanno
co, equilibrato. In bocca esprime perfetta
all’estero per l’80%.
armonia tra tannini ed acidità che gli dona
Da un anno si stanno convertendo alla
un’inaspettata freschezza, si assaporano
Doc Sicilia. Christophe Ollivier del gruppo
i sentori odorosi sostenuti da una robusta
bordolese Denis Doubordieu è l’esperto
struttura, un finale quasi infinito. Sono 7mila
consulente per campagna e cantina. Delle
bottiglie che allo scaffale trovate a 20 euro.
10 referenze degustiamo Helios: 70% Nero
B cod 54586
Vino
DÉJÀ BU
UN AUTOCTONO AL MESE
Verduzzo friulano Le radici affondano nel Quattrocento di Piera Genta La prima apparizione del Verduzzo friulano risale ai primi del Quattrocen-
Tra scetticismo e diffidenza, timidi segnali di convergenza tra le Guide
duzzo di Faedis e il Ramandolo di
C
gazione dei punteggi, principale alleata
Ettore Germano per
Torlano. Grappolo piccolo e alato,
del pregiudizio che rende noiose e pre-
Bibenda, ma in que-
buccia spessa e pruinosa, versatile,
vedibili le discussioni in rete. Che il Pie-
impiegato per la produzione di vini
monte sia andato meglio della Toscana
sto caso con il Barolo di Guido Ricciarelli Riserva Lazzarito 2011, è stato eletto uno
fermi da tavola e spumanti, oltre a vini
è opinione massicciamente condivisa.
dei migliori dieci vini dell’anno.
dolci e passiti. Si distingue in due clo-
Certo, un conto è vincere di misura (77
Qualcuno può pensare che queste
ni: uno verde, coltivato soprattutto
a 76 i Tre Bicchieri del Gambero Rosso),
distinzioni, costituiscano un attentato
nelle zone pianeggianti, su terreni
un altro è dominare (135 a 94 i Cinque
alla credibilità del “Sistema Guide”? Non
composti da argille rosse e sassi; l’al-
Grappoli di Bibenda), ma il dato trova
sarebbe piuttosto il caso di riconoscere,
conferme pressoché generalizzate.
di fronte a tanti vini di altissimo livello,
to al banchetto tenutosi a Cividale del Friuli (Ud) per il 1° Concilio generale della Chiesa. Vennero serviti Ver-
tro, giallo, poco produttivo ma di grande qualità, coltivato in varie zone del Friuli, ma soprattutto nei Colli Orientali, da cui si produce un vino colore giallo oro, profumato di frutta, corposo, dotato talvolta anche
di
gradevoli sentori di miele. Si tratta del Ramandolo, un vino da meditazione che fin dall’antichità
ontinuando a parlare di Guide
baresco Crichet Pajè
enologiche, proviamo ad anda-
2008, Barolo Riser-
re dentro ed oltre la mera aggre-
va Pira 1996; ancora,
Si differenzia nella valutazione la
che alla fine ogni pubblicazione possa
Guida Essenziale di Daniele Cernilli in
davvero andare solo dove la portano i
cui la battaglia dei Faccini si risolve in 62
propri parametri di valutazione e i pro-
a 61 per la Toscana. Ma la Toscana trova
pri interpreti? Veneto, Friuli, Alto Adige
nel Sassicaia il suo leader indiscusso nel
e Campania rappresentano, in termini di
coagulare i consensi delle Guide.
pacchetto, l’alternativa più consistente
Lo stesso non può dirsi per il Pie-
allo strapotere piemontese e toscano.
porta il nome del toponimo e non
monte. Qui ogni pubblicazione ha il suo
Il Veneto mette d’accordo come
del vitigno. Dal clone verde si ottiene
vino o il suo produttore di punta: Barolo
terza regione italiana Gambero Rosso,
un vino giallo con trasparenza ver-
Riserva Monfortino 2010 Giacomo Con-
Bibenda, Veronelli e ViniBuoni d’Italia. I
dognola, citrino, fruttato, provvisto di
terno per Cernilli, primo e unico 100/100
picchi vanno dal massimo distacco del-
profumo ampio, fresco, con bouquet
attribuito in quattro anni di Guida Essen-
la Guida Veronelli (23 Super Tre Stelle
che ricorda la mela, la pera e frutti
ziale; Guido Porro ed Ettore Germano
contro gli 87 piemontesi e 83 toscani) al
estivi quali l’albicocca e la pesca. Da
per l’Espresso, vincitori rispettivamente
minimo distacco di Vinibuoni (42 Coro-
accompagnare con pesce, crostacei,
nella Top 100 dei vini da comprare e in
ne contro le 65 piemontesi e le 51 tosca-
frutti di mare. B cod 54583
quella dei vini da conservare con il Ba-
ne). Slow Wine e Vitae vedono terzo il
rolo Vigna Lazzairasco 2013 e il Barolo
Friuli. Letture diverse per Cernilli (bronzo
Cerretta 2013; il Barolo Falletto Riserva
all’Alto Adige) e l’Espresso (bronzo alla
Le Rocche 2011 Bruno Giacosa è rosso
Campania) ma il blocco delle regioni
dell’anno per la Guida Veronelli; il Ca-
comprese fra il primo e il sesto posto
rema Etichetta Nera 2013 Ferrando per
presenta più di un’analogia fra una gui-
Vitae ha ricevuto il sigillo del Tastevin;
da e l’altra. Timidi ma non trascurabili se-
Luca Roagna per ViniBuoni d’Italia è
gnali di convergenza che si fanno strada
l’unico con la Corona su tre vini diversi,
tra lo scetticismo e la diffidenza delle ti-
Barbaresco Asili Vecchie Viti 2012, Bar-
foserie estreme. B cod 54696
marzo 2018 · Italia a Tavola
123
Birra
Manuele Colonna Professione publican Parliamo di birrai, birrifici e birre ma mai del lavoro del publican, anello fondamentale nella catena birraria. Spesso sottovalutati, raramente riconosciuti, sono i gestori di pub, ma in realtà molto di più
P
ochi li conoscono, li nominano, li
da questa figura che nel proprio loca-
è su alcuni dei miglio-
celebrano, eppure sono i motori
le “spaccia” le pinte da lui selezionate,
ri luoghi dove bere
dei rispettivi pub, dove le birre
inserendole in un mondo culturale a
birra a Roma, a Ber-
disposizione del proprio pubblico.
lino, un libro porta il
viaggiano a fiumi, vengono vendute,
124
conosciute, diffuse. Loro sono i publi-
Anche in Italia ne abbiamo di gran-
can e fanno la differenza perché ad
di, come Manuele Colonna, un publi-
essere importante non è solo la qua-
can della vecchia guardia, in prima fila
lità dell’insegna in cui si beve, ma an-
nel movimento artigianal-brassicolo
«Ho aperto il Ma Che Siete Venuti
che e soprattutto il tipo di lavoro svolto
italiano, uno degno di nota la cui firma
A Fà nel 2001 - racconta Manuele Co-
Italia a Tavola · marzo 2018
suo nome così come alcuni eventi primo di Giovanni Angelucci tra tutti l’EurHop.
Birra lonna - in una Roma che non era certo
che entrava, creare una base dal nulla.
no? E chi sono i suoi angeli e demoni
l’ideale a livello di varietà di scelta. La
Sono quindi rimasto con un concetto
dal tuo punto di vista?
filosofia del nostro lavoro è sempre
forte di ricerca e di solidità sulla birra
Visti i numeri sembrerebbe in sa-
stata quella della ricerca e del servizio,
“da bere”, spesso non vedo di buon
lute, in costante crescita, ma ha an-
con la corretta spillatura per ogni stile
occhio le derivazioni gustative a volte
che i suoi lati oscuri che sono proprio
di birra, offrire quindi al cliente un’e-
esagerate che la birra artigianale ha
nell’alto numero dei birrifici e dei punti
sperienza gustativa per fargli capire le
preso negli ultimi anni, bado alla con-
vendita, spesso aperti con approssi-
potenzialità che una birra può avere.
cretezza, a ciò che resiste alle mode,
mazione. Tutto questo porta al palato
Tutti bevono birra, ma a conoscerla
alla birra da bere con gli amici, sempli-
di molti birre discutibili, servite o bras-
sono veramente in pochi, da lì siamo
ce e complessa allo stesso modo… ma
sate senza un minimo di cultura birra-
partiti per guardare avanti».
“resistente” nel tempo.
ria dietro, e il consumatore potrebbe
Cosa vuol dire publican? Quali
Come ha fatto il tuo locale a di-
sono le qualità di un valido publican?
ventare meta di pellegrinaggio di ap-
Il publican e il suo staff devono es-
passionati e birrofili?
facilmente disaffezionarsi alla birra artigianale, sarebbe un guaio. La Franconia ti ha stregato, addi-
sere il tramite per portare l’esperien-
Regaliamo un’esperienza, appun-
rittura ne hai fatto un libro, perché?
za del consumatore ai massimi livelli.
to. Mai essere passivi col cliente, ci
Altra domanda: aprirai mai un birrifi-
Deve conoscere il prodotto e rispet-
vuole equilibrio senza forzature, ma
cio in Oberfranken?
tarlo attraverso una ricerca che com-
bisogna comunque saper guidare il
La Franconia è una terra non solo
porta anche l’incontro con i vari birrai
cliente cercando di prevedere cosa
naturalisticamente splendida, ma tra-
(qua si parla a volte di piccole azien-
serve a lui per uscire da noi con un
scorrere del tempo nei suoi villaggi,
de, dove il birraio propone ciò che a
buon ricordo.
visitando i piccoli birrifici familiari che
lui piace, non una multinazionale che
Come scegli le birre che avranno
lentamente segnano il ritmo della vita
standardizza il prodotto per renderlo
l’onore di far parte della tuo impian-
sociale di quei piccoli paesi, aiuta
appetibile alla massa), viaggi, corsi,
to di spillatura?
a tornare alle origini e al vero senso
fino al semplice stoccaggio e servizio
Mi lascio la possibilità di farmi sor-
di una birra: la condivisione. Il libro
della birra, che nel mondo artigianale
prendere. Anche il rapporto umano
è stato scritto per condividere que-
necessita di una cura quasi maniaca-
con il birraio conta molto. Cerco di
ste esperienze, è una cosa che mi è
le. In tutto questo deve anche essere
capire se una birra ha la possibilità di
piaciuto fare e non è detto che non
un buon comunicatore e un buon pa-
fare la differenza, cosa che accade ra-
scriva ancora… ma mai potrei pensa-
drone di casa, in grado di creare una
ramente, ma quando avviene mi riem-
re di aprire qualcosa là, bisogna solo
giusta atmosfera nel suo locale e una
pie di felicità e non vedo l’ora di con-
preservare quello che già c’è, e non è
alchimia perfetta con il suo staff. Ma
dividerla con il mio staff e la comunità
un’impresa facile.
quelle sono componenti caratteriali,
più stretta che da anni forma la nostra
e a volte è proprio questa la caratteri-
clientela affezionata.
stica fondamentale per far andare alla grande un locale.
Che rapporto ha il publican con la schiuma delle birre che serve?
Il mondo della birra artigianale italiana pare essere colmo di esperti, qual è secondo te il vero livello della cultura brassicola nel nostro Paese e
Molti ti reputano uno “giusto”,
È il servizio, il saper ottimizzare
forse un pizzico fondamentalista ma
ogni birra che viene servita. La schiu-
Il livello è basso, e fin quando rima-
un professionista di cui fidarsi. Tu
ma e il giusto livello di anidride car-
ne tale, sarà possibile per molti attori
che publican sei?
bonica sono fondamentali per dare il
della filiera, essere protagonisti senza
come si può crescere?
Lavoro poco al bancone attual-
giusto “vestito” alla birra che il clien-
avere la minima competenza per farlo.
mente, mi occupo di formare la “squa-
te andrà a bere. Oltre ovviamente ad
Spero sempre in una maggiore consa-
dra” e della selezione che mi piace
avere un impianto ben pulito per rega-
pevolezza da parte di tutti, proprio per
avere nel mio pub. Faccio parte di
lare l’aroma e il gusto sempre ai mas-
la salvaguardia del mondo artigianale,
un momento più pionieristico, sono
simi livelli.
che senza adeguata preparazione, ri-
legato a momenti nei quali bisogna-
Che stato di salute ha secondo te
va quasi “evangelizzare” ogni cliente
il mondo brassicolo artigianale italia-
mane fine a se stesso e senza un solido futuro. B cod 54419
marzo 2018 · Italia a Tavola
125
Birra
Museo e Shop Menabrea Un viaggio nel mondo della birra Il Museo Menabrea è diventato ormai meta di riferimento per chi vuole scoprire la storia della birra e del birrificio attivo più antico d’Italia, riconosciuto nel mondo per la sua qualità
C
itato nelle guide turistiche
dy, che hanno dato vita e lustro al mar-
come tappa da non perdere
chio biellese.
Presso il Museo vengono inoltre organizzate visite guidate a tema, per
nel ricco panorama piemonte-
«Dopo più di un anno dalla sua
tutta la famiglia, anche per i più piccoli,
se, il Museo consente al visitatore di
apertura, possiamo affermare che i
in occasione di particolari ricorrenze.
ripercorrere la storia della birra dal
numeri ci hanno dato ragione: condivi-
Appuntamenti in cui al percorso for-
1846 ad oggi, attraverso un tour ricco
dere la nostra storia si è rivelata una
mativo si aggiungono attività ludiche.
di aneddoti e curiosità, gestito da gui-
scelta vincente», dichiara Franco The-
A corredo del Museo, non poteva
de specializzate. Macchinari originali
dy, amministratore delegato di Birra
mancare lo Shop Menabrea, la cui re-
restaurati, attrezzi degli antichi bottai,
Menabrea. «L’affluenza al Museo è sta-
cente apertura è un’interessante novi-
utensili d’officina, bottiglie e boccali,
ta superiore alle aspettative, con visi-
tà. Al suo interno è disponibile un va-
ma anche manifesti pubblicitari, libri
tatori provenienti da tutto il nord Italia.
sto assortimento di articoli, boccali e
commerciali, corrispondenza, antiche
Visitare il Museo significa fare un bel-
bicchieri in vetro e ceramica, mug, to-
fotografie e arredamenti d’epoca. Un
lissimo viaggio nella storia, in un pas-
vagliette americane, set per il barbe-
tuffo nel passato che si intreccia con la
sato che ci rende orgogliosi e che ar-
que, ma anche ricettari di cucina e ca-
storia delle famiglie Menabrea e The-
ricchisce il nostro presente».
lamite, quaderni e zaini: tutto brandizzato Menabrea. A breve, nello Shop sarà anche possibile acquistare la birra della gamma Menabrea. B cod 54422 Menabrea - Museo della birra via Ramella Germanin 2/A - 13900 Biella - Sabato e domenica ore 15-19 (senza prenotazione) Gli altri giorni, prenotare scrivendo a: museo@birramenabrea.com Informazioni: www.birramenabrea.com
126
Italia a Tavola · marzo 2018
Birra
marzo 2018 ¡ Italia a Tavola
127
Caffè
Acque Minerali d’Italia
a “Labirinto d’Acque 2018” Il Gruppo che comprende Norda, Sangemini e Gaudianello sarà il tutor di settore nel più importante appuntamento del 2018 in occasione della Giornata mondiale dell’acqua Riveste quindi una grande importanza la partecipazione e la presenza all’evento di Acque Minerali d’Italia Spa - nata dalla fusione delle 3 società storiche che fanno capo al gruppo della famiglia Pessina, vale a dire Norda, Sangemini e Monticchio Gaudianello - nuova realtà nel mondo del beverage (8 stabilimenti sul territorio nazionale, 27 linee di produzione per l’imbottigliamento in vetro e Pet e 30 sorgenti) e terzo gruppo di riferimento del settore acque minerali in Italia. In particolare all’evento “Labirinto d’Acque” l’attenzione di Acque Minerali d’Italia sarà focalizzata sulle motivazioni che fanno dell’acqua un nutrimento, fonte di salute e benessere per l’organismo, ad ogni età. Su questo aspetto si focalizzerà l’intervento del dottor Claudio Macca (esperto di dietetica e nutrizione clinica, fra le più autorevoli personalità in questo
L
campo medico-scientifico), che ricorderà come l’acqua rapprea manifestazione, organizzata dal 21 al 24 marzo presso
senti un vero e proprio alimento che consente all’organismo
il prestigioso “Labirinto della Masone” a Fontanellato di
di svolgere processi vitali e determina in misura fondamentale
Parma, è il principale summit internazionale dedicato al
il suo stato di salute. Uno spazio importante, in tal senso, sarà
tema dell’acqua e prevede incontri e convegni con i più impor-
dedicato all’acqua Sangemini, l’acqua-alimento, che sulla base
tanti esperti mondiali. Obiettivo: fare il punto sulla situazione
delle caratteristiche uniche della sua composizione “idrata,
della risorsa idrica e sul futuro delle acque del Pianeta. Per i
reintegra e nutre”, così come Norda oligominerale rappresenta
significati che stanno alla base dell’evento (che vede la regia
il “benessere quotidiano” e Gaudianello effervescente l’acqua
della Fondazione Franco Maria Ricci), la qualità degli interven-
dal “gusto mediterraneo”.
ti e della sede organizzativa, la manifestazione gode anche
Acque Minerali d’Italia anche nel 2018 confermerà e im-
dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana e
plementerà il suo impegno distributivo e di comunicazione al
dell’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo.
grande pubblico, al trade e al mercato, caratterizzato da un
Nel programma della manifestazione sono tanti i momen-
approccio informativo, divulgativo ed educativo, sottolineando
ti di assoluto rilievo, basterà a questo proposito ricordare la
come le acque non sono tutte uguali e che ne esiste una per
presentazione da parte dell’Unesco del report Unwwdr 2018
ciascuno di noi, a seconda delle necessità del momento e dei
(United Nations World Water Development Report), che evi-
bisogni, il tutto sorretto dall’esplicito e originale codice “Bevi
denzierà lo stato attuale del “Pianeta acqua” e le conseguenti
consapevolmente”. B cod 54467
possibili linee guida di intervento. Altrettanto significativa la partecipazione della Leonardo Di Caprio Foundation, da tempo impegnata sul tema della salvaguardia del patrimonio idrico mondiale, che presenterà il report “Nature for life”.
128
Italia a Tavola · marzo 2018
Acque Minerali d’Italia via inverigo 2 - 20151 Milano Tel 800 412444 www.acquemineraliditalia.it
marzo 2018 ¡ Italia a Tavola
129
Caffè
È importante conoscere accuratamente i gesti per svolgere al meglio questa mansione, ma è anche molto facile commettere errori, troppo spesso sottovalutati, che pregiudicano la buona uscita della bevanda
Da Caffè del Caravaggio i segreti per preparare un caffè a regola d’arte
N
130
umerose sono le inchieste
solo 100% Arabica, della migliore qua-
ghezza dell’espresso o, banalmente,
sugli errori nella preparazio-
lità, e pregiate Monorigini, tutte varietà
perché non viene scaldata la tazzina
ne del caffè, di cui si parla da
scelte con cura da Caffè del Caravag-
prima del servizio. Per ovviare a questo
anni. Tra i più commessi, c’è la scarsa
gio, macinate con un macinino profes-
problema, Caffè del Caravaggio ha re-
pulizia della macchina del caffè: non è
sionale e poi pressate correttamente
alizzato e brevettato una macchina del
sufficiente, infatti, che sia perfettamen-
nella cialda in carta: in questo modo si
caffè al cui interno è presente un vero
te lucida all’esterno, ma è importantissi-
evitano errori di macinatura e pressa-
e proprio computer in grado di monito-
mo verificare che la zona d’erogazione
tura.
rare la temperatura dell’acqua e gestire
sia priva di residui e incrostazioni e che
Inoltre, poiché non c’è dispersione
la lunghezza del caffè erogato, dall’e-
non vi sia traccia del caffè in polve-
di prodotto, questo sistema garantisce
spresso al caffè americano, grazie an-
re sul bordo del filtro. Ovviamente, è
una completa pulizia della macchina e
che agli speciali filtri intercambiabili in
fondamentale anche la materia prima.
del piano di lavoro, garantendo igiene
dotazione. Inoltre, sulla sommità della
Troppo spesso, purtroppo, la scelta ri-
e, di conseguenza, un ottimo caffè sen-
macchina, è presente un vano in cui
cade su miscele di scarsa qualità che,
za residui di polvere in tazzina. Grazie
poter scaldare le tazzine, anche que-
in aggiunta, vengono macinate e poi
a questo tipo di confezionamento, Caf-
ste ideate e disegnate appositamente
pressate in modo non corretto, così da
fè del Caravaggio ha deciso di dare la
per servire la bevanda alla giusta tem-
inanellare una serie di errori che si tra-
possibilità ai clienti di scegliere il caffè
peratura.
ducono in caffè cattivo.
secondo il proprio gusto, attraverso la
L’obiettivo di Caffè del Caravaggio
La soluzione è proposta da Caffè
carta del caffè, un vero e proprio menu
è di rendere piacevole il momento del
del Caravaggio che, per i suoi caffè,
con tutte le qualità disponibili: per ac-
caffè e di lasciare un bel ricordo della
ha scelto di utilizzare la cialda in carta
contentare anche i palati più esigenti e
cena appena conclusa e, soprattutto,
compostabile, sigillata singolarmente in
non rimanere mai delusi.
un buon gusto al palato, senza errori!
atmosfera protetta, in modo che il caffè
L’erogazione della bevanda è un al-
al suo interno sia perfettamente con-
tro passaggio fondamentale e a rischio
servato, al riparo dall’aria e dal rischio
di errore: molto spesso, infatti, viene
ossidazione. Le miscele e monorigini
trascurata la temperatura dell’acqua,
selezionate, racchiuse all’interno, sono
oppure perché non viene gestita la lun-
Italia a Tavola · marzo 2018
B cod 54455 Caffè del Caravaggio via Piemonte 5/11 - 24052 Azzano San Paolo (Bg) - Tel 035 688111 www.caffedelcaravaggio.it
xxx ¡ Bevande
marzo 2018 ¡ Italia a Tavola
131
Caffè
Diciamocelo, fare il barista in Italia non è un mestiere facile. Un bar da noi è come un pub in Inghilterra: centro di aggregazione sociale per eccellenza, luogo perfetto dove fare una pausa o intrattenersi qualche ora
Tazzina dopo tazzina il bar fidelizza il cliente
M
entre gli inglesi al pub ragio-
ma si trascurano le regole pratiche e
che impari a farlo sempre a regola d’ar-
nano prevalentemente in bir-
scientifiche che stanno alla base della
te, poiché una macinatura errata è per
ra, “pinta dopo pinta”, noi ita-
buona riuscita di una tazzina di caffè
oltre il 30% dei casi la ragione di un caf-
espresso.
fè venuto male. Il vero caffè espresso
liani al bar siamo più... espressi, ristretti,
132
di Cristiano Canali
macchiati, lunghi o corretti: in sintesi,
La materia prima è certamente vi-
deve essere sempre estratto dal maci-
siamo motori umani alimentati a caffè.
tale, ma bisogna stare attenti a non ro-
nato a una pressione di 9,4 bar e una
Anche in tempo di crisi, da noi un bar
vinarla... insieme all’umore dei clienti: è
temperatura di circa 92 gradi, pena una
può sopravvivere con le luci al neon
perfettamente inutile dotarsi di un eser-
bevanda dal sapore alterato, snaturato
dei supermercati o le sedie sfondate,
cito di macinini se poi non ci si pone
o troppo annacquato: in commercio
a patto di servire un caffè espresso
l’obbligo di pulirli ogni giorno, dato che
esistono macchine in grado di farlo au-
convincente e apprezzato dai clienti
la scarsa manutenzione delle macchi-
tomaticamente con estrema precisione,
abituali.
ne è la causa principale della pessima
perché complicarsi inutilmente la vita?
Una ricerca promossa da Nestlé ha
riuscita di un caffè. Piuttosto, è molto
Nell’epoca delle macchine “fai da
messo nero su bianco gli errori più tra-
meglio optare per il caffè in cialde eco-
te” in vendita in ogni supermercato, la
gici di chi viene incaricato (o si autoin-
logiche: fa sicuramente meno scena di
concorrenza di un bar non è solo quella
carica) di preparare e servire caffè al
un mucchio di grani da macinare, ma
del bar più vicino: è ovunque! Il caffè è
bar. Molto spesso si commette l’errore
sporca molto meno e, se ben estratto, il
uno dei “vizi” più sani e diffusi nel nostro
di puntare tutto sul marchio, facendosi
gusto è identico.
Paese: un bravo barista lo sa, lo studia e
sponsorizzare insegne, tazzine, busti-
Per lo stesso motivo, chi sceglie di
ne da zucchero e ogni tipo di utensili,
macinare il caffè al momento è bene
Italia a Tavola · marzo 2018
fidelizza i propri clienti ogni giorno, tazzina dopo tazzina. B cod 54582
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marzo 2018 · Italia a Tavola
133
Distillati
Calvados, acquavite di sidro tipica della Normandia
Il Calvados è un’acquavite ottenuta dalla distillazione di sidro nei migliori terreni della Normandia, regione nel nord della Francia. Un “frutteto” unico al mondo, composto da mele dette “pommes à cidre” (mele da sidro)
L
134
a Normandia è passata alla storia
mele da sidro: dolci, dolci-amare, ama-
e si arricchisce di
nella seconda guerra mondiale.
re e agre. Quarantotto sono le varietà
sostanze tanniniche
Nell’agosto del 1943, alla confe-
adatte alla produzione di sidro.
ed aromatiche, libe-
renza di Québec, Churchill e Roosevelt
Il sidro elaborato per la distillazione
rate dal legno stesso.
decisero di effettuare il fatidico “sbar-
è regolamentato ed è essenzialmente
Quando l’invecchia-
co” delle truppe alleate sulle spiagge
ottenuto con la fermentazione naturale
mento è terminato, si
di questa bella regione. Il 6 giugno
dei frutti freschi. Esistono due Appella-
iniziano i tagli, ossia
1944, passato poi alla storia come il
tion d’origine controlée: il Calvados du
l’assemblaggio dei diversi distillati sia
“D-Day”, avvenne quanto stabilito e, a
Pays d’Auge e il Calvados. Le due de-
per età che per raccolti e terreni diver-
seguito della più imponente invasio-
nominazioni si contraddistinguono sia
si. Per la legge francese la menzione
ne di mezzi anfibi della storia, eserciti
per produzione che per territorio. La
dell’età di invecchiamento è facoltati-
composti da oltre un milione di uomini
prima è ottenuta obbligatoriamente a
va, se però è riportata deve rispettare
decisero il destino dell’Europa.
di Enrico Rota
mezzo di una doppia distillazione con
le seguenti indicazioni: “Trois Etolies”
Ma la Normandia oggi è famosa an-
un alambicco a ripasso del tipo charen-
o “VS”, con almeno 2 anni minimo di
che per il suo territorio e per un grande
tais e deve essere prodotta all’interno
invecchiamento; “Vieux” o “Réserve”,
distillato: il Calvados. Le mele di questa
di una zona che ha come centro la cit-
con almeno 3 anni minimo di invec-
regione sono diverse da quelle che
tadina di Lisieux. Per la seconda deno-
chiamento; “VO” o “Vielle Réserve”,
consumiamo per abitudine a tavola, in
minazione non è obbligatoria la doppia
con almeno 4 anni minimo di invec-
quanto il tenore in tannini dei mosti e
distillazione e la zona di produzione
chiamento; “VSOP”, con almeno 5 anni
la loro acidità sono maggiori. Si ritiene
del sidro è decisamente più vasta.
minimo di invecchiamento; “Extra” o
che l’assemblaggio ideale per ottene-
All’uscita dall’alambicco, l’acquavi-
re il Calvados sia la mescolanza di tutti
te è incolore e viene poi fatta invec-
e oltre di invecchiamento.
e quattro i tipi che appartengono alle
chiare in fusti di quercia dove si affina
B cod 54390
Italia a Tavola · marzo 2018
“Napoleon” o “Hors d’Age”, con 6 anni
Distillati
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marzo 2018 · Italia a Tavola McCain Foodservice Italia | t. +39 035 4526111 | e. infofoodservice@mccain.it | www.mccainfoodservice.it
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Distillati MILANO RUM FESTIVAL, MILLE ETICHETTE DA TUTTO IL MONDO
non certo per la canna
va e gioiosa “religione” del bere, consa-
da zucchero: a Madera
pevole e di qualità, hanno anche avuto
il rum è un prodotto di
a disposizione sei masterclass per ap-
nicchia. L’isola è mon-
profondire le dinamiche gustative di un
tagnosa, gran parte
prodotto che nell’ultimo decennio si è fatto strada nel cuore degli italiani.
delle colture si esten- di Guido Gabaldi de sui terrazzamenti,
È andata ampliandosi, infatti, la schiera
bisogna tagliare le canne a mano… una
di coloro che dal rum, sia di melassa sia
storia di fatica e di testardaggine. Da cui
di puro succo di canna, vogliono qual-
si ottiene un distillato avvolgente, vino-
cosa in più e non si accontentano del
so all’inizio, grazie all’invecchiamento
sapore massificato, industriale. In altri
in botti ex madera, ma gradevolmente
termini, è sempre più apprezzato il rum
asciutto nel finale, dopo che ha espres-
di tipo “superpremium”, che al pubblico
so tutta la spinta aromatica di spezie e
non si vende a meno di 30 euro.
tabacco. Rifaccio idealmente la stessa
Per andare sul sicuro, ho ceduto all’at-
traversata del selezionatore e vado
trazione del selezionatore trevigiano
dall’Atlantico dell’isola di Madera all’In-
a seconda edizione del Rum Fe-
“Rossi & Rossi”, titolare del marchio
diano dell’isola della Réunion, ad est
stival di Milano si è svolta a Milano
“Rum Nation”. Dei cinque rum presenta-
del Madagascar. Un posto umidissimo,
all’Hotel Marriott di via Washington. A
ti in degustazione dal brand ambassa-
dove i temporali si alternano ad un cal-
disposizione di novizi ed intenditori
dor Maurizio Andriani e dal sommelier
do tropicale e dove gli esperti di Rum
un ragguardevole campionario di eti-
Ais ed esperto di distillati Davide Staffa,
Nation hanno scovato questo Savanna
chette da tutto il mondo che hanno
mi sono rimasti in mente due campio-
12 anni single cask, da fermentazione di
rappresentato il rum (ex-colonie bri-
ni: uno è l’Engenho Novo, un “agricolo”
melassa, invecchiato in botti ex cognac:
tanniche), il ron (ex-colonie spagnole),
(distillato da succo vergine di canna da
un rum di grandissima personalità, cor-
e il rhum (ex-colonie francesi), e non
zucchero) prodotto e invecchiato 8 anni
poso e complesso come pochi, tanto
mancano neanche i rum europei o
nell’isola portoghese di Madera, famosa
da riempire la bocca con una sapidità
asiatici, tutti riuniti in un’unica sala di
per il vino liquoroso che vi si produce,
che non si dimentica. B cod 54338
È TEMPO DI RUM
re indipendente. Lo fa dal 2012 e i rum
che va dai 4 ai 23 anni. Il
selezionati vengono commercializzati
secondo rum in portafo-
con il marchio Mezan. La politica resta
glio è un Panama 1999,
sempre la stessa: vengono selezionate
nato nella distilleria Don
le migliori distillerie dove scegliere ed
Josè Varela Hermano;
acquistare i barili di distillato con l’obiettivo di preservare il carattere dei rum. Per
segue Il Guyana 2005, di Davide Staffa che è un rum Demerara
questo non vengono aggiunti caramello,
prodotto con alambicco pot still a Port
zuccheri, aromi. Non vengono filtrati a
Mourant. Per concludere troviamo le ulti-
freddo e vengono finiti di invecchiare in
me e ormai rare bottiglie di rum Trinidad
barili di rovere usati di Bourbon.
1996, imbottigliato nel 2015 dopo 19 anni
Spesso sono imbottigliamenti irripetibili
di invecchiamento, e sarà l’ultimo imbot-
ltre 10 anni fa Neil Matheison iniziò
e non continuativi. Oggi nella gamma
tigliamento di Caroni da parte di Mezan
ad acquisire botti di rum ai Caraibi
trovano spazio un blend di rum di origini
della famosa distillerie chiusa nel 2002.
per inviarle in Inghilterra e perfezionare
Giamaicane, frutto di un assemblaggio di
La gamma Mezan viene importata e di-
l‘invecchiamento. Ora è ad della socie-
due note distillerie: Monymusk e Ham-
stribuita in Italia in esclusiva da Ghilardi
tà che sviluppa attività di imbottigliato-
pden, con un invecchiamento medio
Selezioni. B cod 54420
L
I RUM DI MEZAN SPIRITO ORIGINALE SENZA AGGIUNTE
O
136
oltre 800 mq. Gli adepti di questa nuo-
Italia a Tavola · marzo 2018
xxx · Bevande
Martedì 6 marzo 2018
Mercoledì 14 marzo 2018
Martedì 20 marzo 2018
Martedì 27 marzo 2018
Vegano che passione
il pesce tra laVorazione e cottura
una torta Da coMpleanno
risi per tutti i gusti
Docente: Fabio Rubbio
Docente: Fabio Rubbio
Docente: MaRco salVoTelli
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Durata: 1 lezione di 3 ore
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I corsi di marzo di Agnelli Cooking Lab, Il miglior modo per entrare nel mondo della buona cucina. Tira fuori lo chef che è in te! agnelli cooking lab è un’ampia location multifunzionale dotata delle più moderne tecnologie. È luogo di confronto e sperimentazione, dotato di dodici postazioni di cucina singole per operare in autonomia sotto la guida di chef professionisti come docenti.
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marzo 2018 · Italia a Tavola
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Salute
Bello, buono e funzionale
Il piatto, dalla cottura agli abbinamenti
O
gni alimento, se preparato,
le vitamine, di cui è ricca l’acqua dei
ne contenente pe-
conservato e abbinato nel
vegetali, si deteriora con il calore, per
peroncino piccante,
modo corretto, rende un piat-
cui l’ideale sarebbe frullare e poi se-
cioè capsaicina, non
to ricco di nutrienti facilmente “utiliz-
parare l’acqua dalla polpa. I nutrienti
andrebbe mai abbi-
zabili” dal nostro corpo. Tra le cotture,
delle carote, invece, non subiscono
nato il formaggio in
quelle a vapore, in sottovuoto a bas-
degrado con il calore ma hanno biso-
sa temperatura, in padella ma brevi,
gno di un veicolo grasso, per cui ser-
quanto la casella ne di Milly Callegari ridurrebbe l’effetto
al forno meglio a temperature non su-
viamole con olio e succo di limone.
“bruciore”. Una pasta aglio, olio e pe-
periori ai 120°C. Riguardo gli alimenti
La maggior parte delle erbe aro-
facciamo attenzione alla modalità che
matiche fresche, tranne quelle ricche
scegliamo per metterli nel piatto. Per
di oli essenziali come il rosmarino,
Anche se la presentazione del
godere appieno dei nutrienti alcuni
non vanno cotte ma aggiunte a fine
piatto pare una moda, in realtà è fon-
alimenti possono essere utilizzati sia
preparazione. L’aggiunta dello yogurt
damentale: bisogna fare attenzione a
a crudo che cotti.
alla preparazione di una torta non è
come ogni elemento viene aggiunto.
Ad esempio il pomodoro, le cui
un arricchimento per quanto riguarda
Ad esempio, una julienne di sedano o
proprietà, legate al licopene, si esal-
il benessere, semplicemente confe-
altra verdura ricca di nutrienti idroso-
tano tramite cottura. La parte del po-
riremmo maggior sofficità e gusto al
lubili, la si può appoggiare su un pa-
modoro contenente i sali minerali e
prodotto finale. Ad una preparazio-
netto ghiacciato. B cod 54694
peroncino servita con formaggio perderebbe il suo fascino.
Pancake con crema di fagioli rossi cacao e miele Ingredienti Per il pancake: 120 g di farina per dolci, 8 g di lievito per dolci, 3 g di bicarbonato, 1 tuorlo, 2 albumi, 50 g di burro fuso, 180 ml diu latte o altre vegetale tiepido, 3 cucchiai di miele. Per la crema: 1 tazza di fagioli rossi, 1 cucchiaio di cacao in polvere amaro, 1 cucchiaio di miele, 5-6 albicocche secche, 1 cucchiaio di latte fermentato o kefir, polvere di semi di coriandolo q.b. Preparazione Per il pancake: miscelare prima le parti in polvere, poi a parte latte, tuorlo, burro. Quindi unire le parti. Montare a neve gli albumi ed aggiungere alla miscela. Cuocere il composto in un pentolino antiaderente a fiamma bassa, coprendo poi con un coperchio per creare vapore all’interno. Questa cottura ci permette di ottenere un prodotto soffice riducendo il rischio della formazione di acrilammide, sostanza che si forma dalla combinazione di aminoacidi, in particolare l’asparagina, presente soprattutto nella farina, e zuccheri con cotture ad alta temperatura. Questa reazione, nota come reazione di Maillard, è molto frequente in cucina e si evidenzia nella formazione della “gustosa” crosticina bruna del pane, delle patate fritte, dei biscotti ecc... Scegliere una cottura a vapore, quella sottovuoto a bassa temperatura oppure fermare la cottura prima che gli alimenti scuriscano, eliminando eventualmente le parti bruciate, sono sistemi che rappresentano il primo passo per evitare la formazione di questa sostanza nociva. Oggi ci sono studi scientifici che suggeriscono come e cosa aggiungere agli alimenti per scongiurare il pericolo “acrilammide”, facilmente rintracciabili sul web. Per la crema: i fagioli, come tutti i legumi secchi, vanno messi in ammollo, scolati e cotti in acqua con fiamma bassa. Frullare i fagioli fatti intiepidire con gli altri ingredienti fino ad ottenere un composto cremoso. Aggiungete alla fine un pizzico di noce moscata.
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Italia a Tavola · marzo 2018
Salute
La forza della professionalitĂ
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marzo 2018 ¡ Italia a Tavola
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foto: R. Patti
Locali
La perla di Zanzibar incontra le stelle dei Jre Diamonds Star of the East, esclusivo resort immerso in uno splendido giardino tropicale, ospita gli star chef Jre nel contesto di Dining with the Stars, iniziativa nata dalla collaborazione tra Planhotel Hospitality Group e Jeunes Restaurateurs
P
er le sue particolarità e il clima
dalle note classiche del Taarab, e la Jo-
riori dei servizi: solo 11 ville private dal
caldo e soleggiato, Zanzibar è
zani Forest, abitata da innumerevoli
design unico, che combina elementi e
stata battezzata la perla dell’O-
specie di farfalle, tra cui la rarissima
materiali della tradizione africana con
Red colobus.
stile italiano e comfort contemporanei,
ceano Indiano ed è oggi una delle
140
mete più amate dai viaggiatori. L’isola
Sulla punta nord occidentale dell’I-
ciascuna dotata di piscina e giardino
infatti è la destinazione perfetta per chi
sola sorge Diamonds Star of the East,
privati, con un ampio patio dove gode-
cerca un paradiso tropicale che offre al
boutique hotel di Planhotel Hospitality
re dei meravigliosi tramonti zanzibarini.
contempo relax e la possibilità di sco-
Group affiliato alla prestigiosa catena
In questo contesto da sogno avvie-
prire luoghi unici al mondo, come l’an-
Small Luxury Hotels of The World. Un
ne un incontro tra stelle, che unisce le
tica città di Stone Town, dove perdersi
resort dove privacy e riservatezza van-
eccellenze
tra cultura e architettura accompagnati
no di pari passo con gli standard supe-
dell’ospitalità: è l’esperienza unica di
Italia a Tavola · marzo 2018
dell’enogastronomia
e
Locali
Dining with the Stars che Planhotel Ho-
Perla del Mare di San Vincenzo, livor-
vengono svelati ricette e segreti dello
spitality Group propone, in collabora-
nese doc che propone una cucina
chef.
zione con i Jeunes Restaurateurs, nei
leggera, delicata, femminile in cui met-
Anche questa edizione, che oltre a
suoi top resorts dell’Oceano Indiano,
te tutta se stessa e il suo territorio, e
Diamonds Star of the East vede coin-
tra cui spicca Star of the East. Tra giar-
Vinod Sookar, italiano “d’adozione”
volti i maldiviani Diamonds Athuruga e
dini rigogliosi e giochi d’acqua, i giova-
che guida insieme alla moglie lo stella-
Diamonds Thudufushi, sta riscuotendo
ni talenti targati Jre, uniti dalla passione
to Al Fornello da Ricci di Ceglie Mes-
un grandissimo successo. Secondo
per la propria professione e da una fi-
sapica e che ha portato sull’isola il suo
Sara Rosso, presidente e ad di Planho-
losofia che parte dalla tradizione co-
personalissimo stile che unisce tradi-
tel Hospitality Group, il segreto è da ri-
niugando creatività e maestria nelle
zione pugliese e suggestioni del natio
cercare nella perfetta sintonia fra l’ini-
preparazioni, si alternano ogni 7 giorni
Oceano Indiano.
ziativa e la filosofia di Planhotel, che
ai fornelli dell’Ocean Blue Restaurant
Anche il resto d’Europa è ben rap-
vuole rendere ogni vacanza un percor-
per deliziare una clientela selezionata
presentato in questa edizione zanziba-
so emozionale ed esperienziale unico
ed esigente, abituata al meglio.
rina di Dining with the Stars, con cuochi
e memorabile. E l’entusiasmo con cui i
L’iniziativa, giunta alla quarta edi-
provenienti dai migliori ristoranti di
giovani talenti accolgono l’opportunità
zione e per il secondo anno proposta
Francia, Spagna, Germania, Belgio,
di esibirsi in questi paradisi - aggiunge
al Diamonds Star of the East, ha preso
Svizzera, Austria e Slovenia.
Ernesto Iaccarino, presidente Jre e
il via con il capodanno firmato dallo
Seguendo un format ormai collau-
cuoco del ristorante Don Alfonso 1890,
chef stellato Filippo Saporito de La
dato, ciascuno di loro all’arrivo sull’iso-
2 stelle Michelin - li spinge a dare il me-
Leggenda dei Frati di Firenze e prose-
la si esibisce in uno show cooking; se-
glio di sé, dando vita così a un evento
guirà fino ad aprile: 14 settimane di cu-
gue il vero spettacolo culinario, la “gala
unico al mondo. B cod 54508
cina gourmet in un’atmosfera di massi-
dinner”, esclusiva cena nel raffinato
ma riservatezza, tra servizi esclusivi e
contesto del Ocean Blue Restaurant.
cura di ogni dettaglio. Tra gli chef ci
Infine, una cooking class aperta a tutti
sono l’italiana Deborah Corsi de La
gli appassionati nel corso della quale
Diamonds Star of the East Nungwi Road - Zanzibar (Tanzania) Tel +255 242240125 staroftheeast.diamondsresorts.com
marzo 2018 · Italia a Tavola
141
Locali
Locanda Margon si rinnova
Restyling per il due stelle di Casa Ferrari Firmato dall’architetto Diletta Stazzi, il restyling di Locanda Margon, il ristorante del Gruppo Lunelli, regala ulteriore piacevolezza agli ambienti per un’esperienza di ospitalità sempre più completa
I
142
mmerso tra i vigneti a pochi passi da
Qui gli ospiti sono accolti nel “Sa-
Trento, il locale guidato dal cuoco
lotto gourmet”, dove carte da parati
Alfio Ghezzi, due stelle Michelin e
e arredi vintage sono abbinati a ele-
La rinnovata Locanda Margon nei
membro Euro-Toques, oggi si propone
menti del miglior design italiano. L’at-
prossimi mesi ospiterà il ciclo di cene
come dimora di campagna contempo-
tenzione all’italianità e alla raffinatezza
“Quattro mani e mille bolle”, in colla-
ranea, dove accogliere chi desidera
dei nuovi ambienti si riflette anche
borazione con grandi rappresentanti
vivere un’esperienza enogastronomica
nella proposta gastronomica, di cui
della Cucina italiana. Primo appunta-
di altissimo livello.
questo spazio suggestivo della Locanda.
la pulizia del gusto è l’elemento cen-
mento il 14 marzo con Nino di Costan-
Locanda Margon si conferma così
trale. I prodotti provenienti da piccole
zo, cuoco del Danì Maison di Ischia e
una tappa fondamentale del percorso
realtà locali conferiscono alla cucina di
maestro della cucina di pesce. Un’e-
del “Bello e del Buono” di Casa Ferra-
Ghezzi sapori autentici, abbinamento
sperienza gastronomica in cui i sapori
ri, un itinerario che inizia con la visita
ideale con i vini di Casa Ferrari.
di montagna di Alfio Ghezzi si alterne-
in cantina, prosegue nella vicina Villa
Immersa nel verde dei vigneti, la
Margon, splendido complesso cinque-
“Veranda” è un’ambiente armonico,
centesco, sede di rappresentanza del
dove gli spazi dialogano tra loro e
Gruppo Lunelli e si conclude proprio
con la cucina. Ricorda i classici giardi-
alla Locanda con un viaggio enogastro-
ni d’inverno, con uno stile essenziale
nomico legato alle bollicine Trentodoc.
che sposa l’offerta gastronomica di
Italia a Tavola · marzo 2018
ranno a quelli mediterranei suggeriti da Nino di Costanzo. B cod 54325 Locanda Margon Via Margone di Ravina 15 - 38123 Trento - Tel 0461 349401 www.locandamargon.it
Locali
Per la preparazione di panini e salse una consistenza cremosa mi facilita il lavoro Nuovo Hellmann’s Cream Cheese: una crema facile da spalmare e versatile. Scopri di più su ufs.com marzo 2018 · Italia a Tavola
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Locali
Managed by PlanHotel Hospitality Group
Enjoy Real Hospitality Zanzibar
Kenya - Maldive - Mozambico - Zanzibar 144 Italia a Tavola ¡ marzo 2018
diamondsresorts.com
Locali
Gino Sorbillo conquista New York Cresce il successo della nuova location a New York dedicata alla tradizionale napoletanità, al 334 di Bowery Street. Costa Group ne ha curato la progettazione e gli arredi
G
ino Sorbillo, un nome, una ga-
New York... si conta di più. Ci sono voluti
stianich, l’olio Olitalia e i pomodori La
ranzia. Il sindaco di New York
2 anni dalle prime indiscrezioni sull’a-
Fiammante che sempre accompagna-
Bill De Blasio non ha voluto
pertura americana, nel frattempo ha
no le avventure di Gino. Ma a New York
mancare all’apertura, lo scorso novem-
sfondato a Milano con 3 aperture, più
Sorbillo è anche pasta e polpette, nella
bre, e lui stesso ha dato il via, sfornan-
l’ultima di Pizza Gourmand in stile Napo-
classica tradizione napoletana e un ec-
do la prima vera pizza napoletana. Non
li, interpretata con nuovo linguaggio in
cezionale tiramisù chiude la serata.
sono mancati Jimmy Fallon e Michael
Duomo. Il logo riporta immediatamente
Un particolare assolutamente non
Symon. Dal forno a legna di Gino, il via a
alla solarità italiana e la data 1935 rende
trascurabile è l’ambientazione creata
una festa esclusiva con oltre 200 ospi-
onore e memoria.
ad hoc sulla storia e la vita di Gino Sor-
ti, di cui molti giornalisti delle principali
Il logo a ferro di cavallo, che cam-
billo, interpretazione che nessuno me-
testate americane, tra cui il New York
peggia nell’arredo in più zone, rappre-
glio di Costa Group poteva realizzare,
Times. Sorbillo, 2° classificato nel son-
senta la fortuna e ne interpreta la po-
studiando il personaggio, i gusti e la sua
daggio “Personaggio dell’anno - Pre-
sitività. Un’immagine quasi istrionica di
verità per creare un ambiente su misu-
mio Italia a Tavola”, è oggi il pizzaiolo
Gino Sorbillo campeggia sulla parete, a
ra. B cod 54407
napoletano più mediatico e conosciuto,
dimostrazione che Gino ci mette sem-
assieme al fratello Toto (campione mon-
pre la faccia. Non possono mancare
diale), e ha coronato il sogno cullato
gli sponsor di sempre, la farina Molino
da sempre: “essere dove si conta”. E a
Caputo, la Birra Peroni, i vini di Joe Ba-
Sorbillo Pizzeria 334 Bowery - 10012 New York City (Stati Uniti) - Tel 001 646 4768049 www.sorbillonyc.com
marzo 2018 · Italia a Tavola
145
Locali
All’Antica Cascina San Zago
la cucina segue il ritmo delle stagioni È un uomo che sa guardare lontano, pur rimanendo ancorato alla sua Lombardia, anzi, al suo lago. È “lacustre” Carlo Bresciani, nato quasi 60 anni fa a Gavardo, a due passi da Salò, sponda bresciana del Garda
di Gabriele Ancona
A
Salò guida dal 2004 l’Antica Cascina San Zago, un convento del 1600
trasformato
in
luogo
dell’accoglienza gastronomica. Affiancato in sala dalla moglie Beatrice e in cucina dal figlio Alberto (pasticcere), Bresciani è uno chef patron di navigata esperienza. «Ho frequentato la scuola
Giappone più di 20 volte per insegnare
pi, la Passata, i Pelati e i Ciliegini dona-
alberghiera - racconta - per poi specia-
la cucina lombarda ai cuochi giappone-
no valore aggiunto al risotto con crema
lizzarmi nelle cucine di alberghi di lus-
si. «Trasferte - sottolinea - che mi hanno
di pomodoro, al baccalà con la pappa
so, Villa d’Este compreso, dove nel
anche permesso di frequentare corsi di
di pomodoro e al coregone, capperi e
1989 ho ricoperto la carica di chef di
cucina giapponese. A San Zago inseri-
pomodoro».
partita».
sco a rotazione in menu 7-8 ricette.
«Le referenze della gamma Cirio
Poi una decina di anni a Sirmione e
Sushi e sashimi sono infatti due varianti
Alta Cucina - prosegue - si miscelano
la maturità conquistata sul campo per
fondamentali della mia linea gastrono-
alla perfezione nell’elaborazione delle
volare da solo. Nel vero senso della pa-
mica». Una cucina che Bresciani defini-
ricette: mantengono la loro spiccata
rola, perché Carlo Bresciani è stato in
sce - a ragione - contemporanea, con
identità senza sovrapporsi al sapore
utilizzo del prodotto locale come l’olio
degli altri ingredienti. Praticità, disponi-
extravergine di oliva varietà Casalina, il
bilità e sicurezza a livello igienico sono
pesce o lo zafferano del Garda.
gli altri elementi che fanno la differen-
Un menu che si modifica in base al
za». Non a caso, la Federazione italiana
susseguirsi delle stagioni, ma con alcu-
cuochi, di cui Carlo Bresciani è presi-
ni punti fermi. Come l’utilizzo dei pro-
dente vicario, annovera tra i suoi part-
dotti della linea Cirio Alta Cucina. «Sono
ner Cirio Alta Cucina. B cod 54418
ingredienti che ritengo di gran lusso - fa notare Bresciani - e che mi agevolano nel completare piatti per me particolarmente importanti. Per fare alcuni esem-
146
Italia a Tavola · marzo 2018
Antica Cascina San Zago via dei Colli 54 - Salò (Bs) www.anticacascinasanzago.it www.cirioaltacucina.it
Locali
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marzo 2018 · Italia a Tavola
147
Locali (dal giovedì al sabato, mentre negli altri
TORINO EAT&DRINK
giorni su prenotazione minimo 6 persone) con tre percorsi da 35, 45 e 55 euro. Oltre alla carta dei vini dei buonissimi estratti vegetali. Uno dei piatti cult la Rossa Francese, ovvero tortellini con sfoglia sottilissima di barbabietola ripieni di patate vitelotte a pasta viola ed alcuni
CHIODI-LATINI E LA CUCINA INTEGRALE-VEGETALE IL MENU SEGUE IL SUCCEDERSI DELLE STAGIONI
altri ingredienti appositamente scelti per dare croccantezza al piatto. Presentazione creativa e sapore inedito per Vitamina… C and C (ovvero Colin Campbell e Chiodi Latini) deliziosi spina-
di Piera Genta
U
n piccolo bistrot in centro a Torino, cucina a vista, pareti verde salvia,
ci in consistenze diverse con il profumo
lità di frutta e verdura con l’utilizzo di tec-
del fumo che ti avvolge quando si sol-
niche antiche e moderne mescolate alla
leva la copertura della ciotola. Il pane
ricchezza degli ingredienti che offrono
di Agriforneria, un laboratorio di panifi-
creazioni innovative, uno scrigno per
infinite possibilità di espressione.
cazione a conduzione familiare dell’alto
racchiudere la filosofia vegetale-inte-
Benessere del cliente, rispetto dell’am-
Canavese rigorosamente cotto in forno
grale di Antonio Chiodi Latini. Dopo
biente, delle materie prime e delle cot-
a legna con farine biologiche certificate,
una lunga esperienza di cucina tradi-
ture per una cucina ricercatissima. Tutto
lievito madre e acqua. B cod 54561
zionale, ha iniziato un percorso di studi
cambia ogni tre settimane e secondo il
ispirato alle filosofie di grandi nutri-
ritmo delle stagioni. A pranzo (dal lunedì
zionisti e di sperimentazioni su nuovi
al venerdì) con proposte che vanno dai
trend che lo hanno portato a questo
12 ai 18 euro, bevande escluse. A cena
Chiodi Latini New Food Via S.Quintino 33 - 10121 Torino Tel 011 5623631 www.chiodilatininewfood.com
BOLOGNA EAT&DRINK
paio di edizioni del contest felsineo che
concetto di tradizione
si prefigge di mappare il locale che pre-
familiare e di cucina
para il miglior tortellino classico nell’as-
di frontiera fra Emi-
se che va da Bologna a Modena. Il suo
lia e Toscana, inizia-
segreto sta nell’accostarsi ai piatti della
ta dai suoceri Mario
tradizione con semplicità, con il ricordo dei profumi e delle preparazioni della
e Rosina Mattei. Nei di Giuseppe secondi cacciagione De Biasi
propria infanzia montanara. E questo
e prodotti del bosco,
atteggiamento pervade il menu come
con cinghiale, cervo, capriolo e funghi
l’arredamento del locale che tiene fede
protagonisti di intriganti interpretazioni
al nome, con il camino a vista e la sala
mentre i dessert attingono alla tradizio-
con trofei di caccia alle pareti.
ne bolognese con zuccherini montanari
TAVERNA DEL CACCIATORE LUCIA ANTONELLI REGINA DEI TORTELLINI
Nel menu scelta quasi obbligata per
o zuppa inglese. Prezzo medio sui 40
n quel che fu il luogo d’origine della
i blasonati tortellini in brodo ma l’estro
euro e carta dei vini legata al territorio
potente famiglia della Bologna medie-
creativo di Lucia si esprime bene anche
per “istruire” il cliente. B cod 54612
vale, i Pepoli, da qualche anno regna
nelle variazioni come la versione del
indiscussa la regina del tortellino, Lucia
Tortellino con olio evo toscano in cial-
Antonelli. La chef-patron della Taverna
da di Parmigiano. In sala il marito Guido
del cacciatore ha infatti dominato un
e talvolta il figlio Lorenzo a rafforzare il
I 148
modo di cucinare, basato sulle potenzia-
Italia a Tavola · marzo 2018
Taverna del Cacciatore via Cavaniccie 6 - 40035 Castiglione dei Pepoli (Bo) - Tel 0534 91143 www.tavernadelcacciatore.com
Locali NAPOLI EAT&DRINK
DOMAINE DE FONTENILLE SOGGIORNO NEL CUORE DELLA PROVENZA
I
l parco naturale regionale del Lube-
ron si trova nel centro della Provenza. Lourmarin sta sulle
1000 GOURMET, PIZZA AROMATIZZATA LIMONE, NOCI O CACAO NELL’IMPASTO
N
pendici
meridionali di Leonardo di questo massiccio Felician collinoso ed è un villaggio gradevole per la sua architettura, per la storia e
apoli, zona Chiaia, in stradina
ma la birra artigianale,
per le numerose gallerie d’arte. A poca
pedonale di collegamento: solo
piccola e così ben
distanza, in località Lauris, il Domaine
gradoni e in pianerottolo di gradoni,
fatta la carta dei vini.
de Fontenille è un hotel membro della
di recente apertura, la pizzeria 1000
Professionale il servi-
catena alberghiera Slh. La costruzione
Gourmet. Impostazioni rigorose: solo
zio in sala. Moderno,
del XVII secolo è stata trasformata in al-
farina di tipo 2, ovvero non raffinata,
bergo nel 2015 e conta solo 19 camere
spazio preciso per il gluten free (an-
grazioso e funzionale di Vincenzo D’Antonio l’ampio locale.
che birre senza glutine). Ed anche
Originale l’impostazione del menu con
ricevimento al piano del ristorante ga-
impasti aromatizzati. Servizio non a
classificazione delle pizze secondo
stronomico dove il cuoco Jerome Fau-
piatto individuale, bensì a centro ta-
sezioni: 1000 Tradizioni, Territori, Co-
re detiene una stella Michelin.
vola con pizza già porzionata in spic-
lori, Gourmet, 100 Impasti. Gli “Impasti
L’albergo dispone anche di un bistrò
chi, come a dire che qui il cosiddetto
aromatizzati” rappresentano la ricerca
dalla ristorazione meno impegnativa,
giropizza è la regola.
più ardita di Giuseppe Maglione: sono
una Spa, una sala fitness e di yoga.
Al governo della pizzeria, ubiquo per
tre che spingono il palato ad una nuo-
Vengono proposti corsi di enologia, di
come ha anche da gestire il suo loca-
va percezione. Al limone per la pizza
iniziazione all’arte, visite all’orto biolo-
le ad Avellino, il prode Giuseppe Ma-
“Carpaccio” con carpaccio di manzo,
gico e al pollaio oltre a passeggiate a
glione. Terza generazione di una fa-
rucola e scaglie di parmigiano e per la
dorso d’asino nella tenuta di proprietà.
miglia di pizzaioli, napoletano verace,
pizza “Gamberi e agrumi”; alle noci per
B cod 54566
Giuseppe è avvezzo all’arte bianca,
la pizza “Pere e Gorgonzola” e per la
così diligentemente appresa, grazie
pizza “Noci e pecorino Carmasciano”.
agli insegnamenti della nonna Anna
Al cacao per la pizza “Sarda con cipol-
Daniele, pizzaiola negli anni Trenta
le in agrodolce e sarde” e per la pizza
nella Napoli dei vicoli.
“Emozionando” con burrata di bufala,
Prevalenza di prodotti campani ma
alici marinate e guanciale croccante.
senza che ciò, vivaddio, costituisca
L’offering si avvale anche di taglieri di
gabbia. E difatti abbiamo degustato
salumi e formaggi, insalate, fritturine e
pizze con Speck dell’Alto Adige Igp,
dessert. Assente il forno a legna, svol-
con il Gorgonzola Dop, con la ‘Nduja
ge più che egregiamente le sue funzio-
di Spilinga. Ben presenti il fiordilatte
ni un forno elettrico. Prezzi in linea con
di Agerola e la Mozzarella di Bufala
lo standing del locale. B cod 54564
e suite. Si entra in una piccola sala di
Campana Dop, l’olio extravergine Dop delle Colline Salernitane del Frantoio Torretta ed eccellenti ancorché poco noti salumi irpini. Otti-
1000 Gourmet via S.Pasquale 50 - 80121 Napoli Tel 081 406914 www.1000gourmet.it
Domaine de Fontenille Route de Roquefraiche - 84360, Lauris, Francia - Tel +33 413980000 www.domainedefontenille.com
marzo 2018 · Italia a Tavola
149
Locali RIFUGIO VAN SPITZ PIATTI TRENTINI CON VISTA MOZZAFIATO
MONTEBELLI AGRITURISMO E COUNTRY HOTEL COCCOLE E TRATTAMENTI NELLA VERDE TOSCANA
I
A
In un tratto selvaggio della Ma-
tro passaggi. Il primo
remma toscana sorge il Montebelli
è un massaggio rilas-
Agriturismo e Country Hotel. La scru-
sante ed equilibrante
polosa attenzione per l’ambiente,
con due oli essenziali:
si incontra la valle
declinata in ogni minimo dettaglio, è
il balance con essen-
dei Mocheni; è qui
il principio inderogabile di cui va fiera la proprietà. Le costruzioni riservate
ze di abete rosso, di Lucia Siliprandi palissandro, incenso
che sorge il rifugio di Alessandro Maurilli Van Spitz. Un luogo
agli ospiti si celano così tra giardini
e blu tanaceto e il lavender, apprez-
dove gustare piatti della cucina tradi-
fioriti, vigneti e uliveti della tenuta: la
zato sia per il gradevole profumo alla
zionale trentina. La struttura, situata a
casa principale è stata trasformata in
lavanda sia per le qualità calmanti. Nel
1498 metri di altitudine in località Ka-
un agriturismo eco-compatibile e il
secondo passaggio si adopera invece
mauz, nel comune di Frassilongo (Tn),
Country hotel è realizzato con mate-
il melaleuca (ricavato dal tea tree) che
offre ristoro e la possibilità di trascor-
riali locali e sistemi di risparmio ener-
stimola le difese naturali e on guard
rere piacevoli giornate immersi negli
getico. Le camere standard, situate
con arancia selvatica, chiodo di ga-
spettacolari lariceti della zona.
all’interno dell’agriturismo, sono arre-
rofano, cannella, eucalipto e rosmari-
Il menu punta su affettati e salumi dei
date in stile campagna toscana men-
no. Si procede con l’aroma touch, un
piccoli produttori della zona serviti
tre le suite e le deluxe dell’albergo
energico blend di basilico, pompelmo,
col pane caldo fatto in casa, dai tipici
hanno un tocco più contemporaneo.
cipresso, maggiorana, menta piperi-
rufioi mocheni ai canederli di carne e
Intima e coccolosa la spa con pisci-
ta e lavanda che scioglie le tensioni
verdure, alle carne delle macellerie
na riscaldata dotata di ampie vetrate,
muscolari, attutisce le risposte infiam-
locali, allo yogurt e alla ricotta delle
bagno turco, saune e salotto relax.
matorie e stimola la circolazione. Per
stalle vicine. Ed ancora in base alla
La carta dei trattamenti s’ispira alle
finire il massaggio di omeostasi, che
stagione: la zuppa con le ortiche, frit-
discipline orientali come nell’abya-
riconduce la chimica del corpo al suo
tate con fioranzesi o sgricciole, con
nagam, un trattamento dolce stu-
naturale equilibrio grazie all’arancia
gli asparagi di montagna, insalate di
diato per ogni tipo di costituzione
selvatica rivitalizzante e alla menta pi-
tarassaco. Il tutto è abbinato ai vini
che, grazie ai preziosi oli erborizzati
perita, olio che dona sollievo all’intero
del Trentino, con un’ampia scelta su
gradevolmente riscaldati, favorisce il
sistema respiratorio. B cod 54581
molte etichette locali. B cod 54593
Montebelli Agriturismo e Country Hotel loc. Mulinetto 6 - 58023 Caldana (Gr) Tel 0566 887100 - www.montebelli.com
Rifugio Van Spitz loc. Poun Van Spitz - 38050 Frassilongo (Tn) - Tel 333 4742208 www.ristorantevanspitz.it
recupero dell’equilibrio psicofisico e la quiete mentale. Specialità della maison il trattamento agli oli essenziali che prevede quat-
150
AGRIGUSTA
Italia a Tavola · marzo 2018
pochi chilometri da Trento, sa-
lendo verso nord,
Locali
Per 413 anni, il segreto è stato non avere fretta
Visita Acetaia Giusti
GIUSTI.IT
Info e prenotazioni: Tel: 059.840135 | info@giusti.it
Aceto Balsamico di Modena dal 1605
marzo 2018 ¡ Italia a Tavola
151
Locali mule originali in cui entrano distillati di tutto
ROMA EAT&DRINK
il mondo, sciroppi, succhi e spezie. A comporre la vasta carta dei vini è Remo Proietto, sommelier Ais. La cucina è mediterranea con influenze internazionali, freschezza e stagionalità dei di Mariella Morosi prodotti garantita. Da segnalare Tartare di manzo alla carbonara, Carciofi alla romana con aggiunta di stracciatella e chorizo, Tagliolino con polpo e pecorino, Cap-
PIATTI MEDITERRANEI E SONORITÀ JAZZ ALL’ELEGANCE CAFÈ DI ROMA OSTIENSE
M
frisella al caffè e polvere di olive nere, Gnocchi con gamberi bianchi, zucchine e pane croccante al pomodoro o Fettuccina
ixology bar, musica jazz e ristorazione di alta qualità de-
acqua e farina alla crema di mais, pane al curry e porro croc-
clinata in chiave contemporanea senza escludere con-
cante. Tra le proposte esotiche: Tataki di tonno con misticanza
taminazioni. È la formula con cui si presenta “Elegance Cafè
in salsa di yogurt alla menta, Polpo arrostito con purè affumi-
Jazz Club”. Il locale, lasciata via Veneto, si è trasferito nel
cato, porro e salsa ponzu e Carrè di agnello marinato all’orien-
quartiere Ostiense, all’ombra della Piramide Cestia, miran-
tale con cavolo nero e mostarda al mandarino. Non mancano
do a diventare un punto di riferimento per chi ama ascoltare
proposte vegetariane con un’ampia scelta di degustazioni e
buona musica, gustare il meglio della cucina mediterranea
light dinner con diverse fasce di prezzo. I concerti dalla cena
d’autore e bere un drink miscelato di qualità.
proseguono fino a tarda notte con la programmazione curata
L’ambiente garantisce un’acustica perfetta. Al timone della
da Daria Venuto. B cod 54567
cucina c’è Gabriele Cordaro, 33 anni, forte di esperienze con Massimo Bottura, Giulio Terrinoni, Cristina Bowerman e Heinz Beck, mentre al mixology bar c’è Anton Khella con for-
PALERMO EAT&DRINK
A’ CUNCUMA, LA CLASSE DI VINCENZO PINTO ESTRO,TECNICA, COMPETENZE di Gianni Paternò
Elegance Cafè Jazz Club via Francesco Carletti 5 - 00154 Roma Tel 0657 284458 - www.elegancecafe.it
frequentata dalla movida serale. Il
la Parodia di caponata, l’Arancina al
nome, A’ Cuncuma, è preso da un an-
forno al gamberone e caciocavallo, lo
tico giardino di origine araba che una
Spaghettone con le sarde, gli Anelletti
volta si trovava nei paraggi. Oggi è
palermitani al ragù di 8 carni, il Bac-
stato rimodernato, meno di 30 coper-
calà con ridotto di Vecchio Samperi,
ti, un ambiente delicatamente rustico
la Triglia a beccafico con gamberi ed
mentre elegante e di gran classe è la
agrumi, l’Agnello con liquirizia e sal-
proposta gastronomica: pietanze che
sa araba, il Semifreddo al passito di
rivelano estro, competenza, padro-
Pantelleria, il Cremoso di pistacchio e
nanza delle tecniche tradizionali e mo-
cioccolato, il Cannolo di ricotta e zup-
derne, dove la generosa disponibilità
pa di fichidindia.
dei prodotti siciliani viene valorizzata;
Tutto è home made: dal pane di grani
una cucina semplice, gustosa, dove
duri siciliani, grissini, focacce, alla pa-
aromi e sapori devono essere identifi-
sta fresca, ai dolci. I vini sono solo sici-
cabili, km zero, senza ostinazione.
liani, celebrazione del territorio. Prezzi
in da ragazzo Vincenzo Pinto ha
In cucina è affiancato dal figlio Gianfi-
medi, non mancano 2 menu degusta-
respirato aria di cucina. Da quella
lippo, che si va formando anche con
zione. B cod 54568
del ristorante di famiglia a tante altre
stage qualificati. Da ristorante di clas-
sparse per l’Italia. Nel 2012 torna a Pa-
se il menu non propone tanti piatti, i
lermo ed apre il suo locale nel pieno
giusti 6 per portata. Gli immancabili: ii
centro storico della città, in una zona
Wafer al pistacchio scampi e caprino,
F 152
pellacci di coniglio alla cacciatora, con spuma di parmigiano,
Italia a Tavola · marzo 2018
A’ Cuncuma via Judica 21 - 90134 Palermo Tel 091 8872991 restaurantacuncuma@gmail.com
Locali
marzo 2018 ¡ Italia a Tavola
153
Locali con la creazione di altri due ristoranti, il Caffè Stern nel cuore di Parigi e Amo, un caffè elegante e misterioso all’interno del T Fondaco dei Tedeschi a Venezia. «Il concetto del Quadri è semplicemente il Quadri - aggiungono gli Alajmo - era straordinario, ma dormiente. In
LA POESIA DI VENEZIA E LA GRANDE CUCINA BRILLANO NEL RESTAURATO CAFFÈ QUADRI
L
za, non volevamo cambiare una tale concentrazione di mistero, bellezza, stranezza e poesia. Cercavamo semplicemente le sue meraviglie e abbia-
a famiglia Alajmo ha unito l’arte
nasce sia dalla necessità di un recu-
mo trovato il paese delle meraviglie».
degli artigiani veneziani al genio
pero degli stucchi, molto compromessi
Il Ristorante Quadri rappresenta l’e-
di Philippe Starck per valorizzare il
negli anni, sia dal desiderio di ritrovare
spressione contemporanea della tra-
restauro del Gran Caffè Quadri in
quello splendore che attraverso una
dizione gastronomica italiana e vene-
piazza San Marco, nato nel XVIII se-
rilettura in chiave contemporanea lo
ziana. Il pesce, la frutta e la verdura
colo e riconsegnato oggi alla sua ma-
porti a rappresentare la cucina italiana
arrivano freschi ogni giorno dal mer-
gia. L’importante restauro ha rivelato
nel mondo», ha commentato Raffaele
cato di Rialto in base alla disponibilità
l’originaria magia del locale nell’at-
Alajmo. «Per questo ci siamo rivolti a
stagionale. B cod 54546
mosfera romantica e lievemente
Philippe Starck, amico e autore di altri
surrealista, immaginata da Philippe
due nostri locali».
Starck. Il tutto realizzato dall’abilità
La conoscenza tra Philippe Starck e
degli artigiani veneziani. «Il restauro
i fratelli Alajmo risale a dieci anni fa,
Ristorante Quadri piazza San Marco 121 - 30124 Venezia Tel 041 5222105 www.alajmo.it
MILANO EAT&DRINK
di Andrea Radic
no, del gorgonzola delle Alpi Orobie.
L’
AL SANTA BISTRÒ, STEFANO GRANDI IN CRESCITA L’EQUILIBRIO ALLA BASE DI OGNI PIATTO 154
segno di rispetto, amore e intelligen-
Italia a Tavola · marzo 2018
Angelo, socio di Stefano, possiede un taesperienza di Stefano Grandi si
lento, la capacità di accogliere con sim-
declina al Santa Bistrò con ottima
patia e calore. La Scaloppa di foie gras,
mano nell’utilizzo essenziale di mate-
gambero rosso di Mazzara, cipollina in
rie prime. Un menu con abbinamenti in
agrodolce e salsa di Marsala è uno dei
equilibrio anche nell’uso di spezie e sa-
piatti “signature”. Un accogliente dehors,
pori che il cuoco scopre di persona. Un
protetto da vetri, e copertina a disposi-
occhio è rivolto alla tradizione lombarda
zione, consente, anche nella stagione
anche se Stefano Grandi ha origini ve-
fredda, di godersi un aperitivo gourmet
nete e siciliane ed esperienza a grandi
grazie ai finger dalla cucina.
tavole italiane, come l’Ambasciata a Qui-
Carta dei vini molto interessante con
stello e Aimo e Nadia. Ma è la nonna che
intelligente scelta di vitigni non scontati
gli ha trasmesso il “sacro fuoco” della cu-
e adeguate bollicine. Dessert all’altezza
cina che continua ad ardere sempre di
di una cucina ben equilibrata e di mano
più in lui e nel suo locale.
elegante. B cod 54620
Dalle memorie venete si è portato il Baccalà e da quelle siciliane un senso per gli agrumi. Il volto lombardo è quello dello Stracotto di manzo, delle patate di Ore-
Al Santa Bistrò via Melchiorre Gioia 37 - 20124 Milano Tel 02 66703715 www.ilsantabistro.wordpress.com
Locali Managed by PlanHotel Hospitality Group
Enjoy Real Hospitality Mozambico
Kenya - Maldive - Mozambico - Zanzibar
diamondsresorts.com marzo 2018 ¡ Italia a Tavola 155
Locali
Dagli antichi Celti ai cuochi stellati La cucina milanese si fa gustare di Claudio Riolo
L
a cucina milanese è ritenuta a
diventati nazionali; il risotto allo zaffera-
proviene dall’agricoltura orticola e della
ragione tra le migliori, ma oggi-
no, il minestrone, la cotoletta impanata
zootecnia. Quindi le tradizioni alimenta-
giorno è abbastanza difficile tro-
e molti altri. Si pensi che il successo è
ri lombarde e milanesi sono collegate
vare quella autentica tra mode e nuovi
fondato su fattori ambientali ed eco-
a ortaggi, latte, carne bovina e non si
sapori. D’altra parte alcuni piatti delle
nomici. L’economia lombarda produce
dimentichi che l’antico popolo dei Celti
trattorie del secondo Novecento sono
un quinto del reddito nazionale e metà
allevava maiali per cittadini e eserciti.
Trattoria Casottel In cucina “la” Isa e il suo estro
Di base si mangia Il sapore della cucina anni ‘50 La trattoria Di base si mangia, alla Bocciofila Caccialanza, non è adatta ai raffinati e agli schizzinosi, ma è perfetta per chi ama la cucina della tradizione regionale nata prima del boom economico fatta di aromi suadenti che anticipavano la festa. In campagna si portava il coccio con lo stracotto alla fornace per sfruttare il calore notturno del forno spento. Pane, pizze e torte, pronte da cuocere nelle teglie venivano lasciate dai clienti nell’androne del forno e il fornaio le cuoceva nella notte. Questo mondo di poesia si avverte osservando il capannone a un piano, accanto al ponte della ferrovia e nel giardino della bocciofila. Ampia sala con tavoli e tovaglie colorate e una cinquantina di sedie; a lato il bancone del bar. Quattro le socie al vertice: Emanuela, Barbara, Annalisa e Sonia. Il menu si rinnova tutti giorni. Ad esempio: Spaghetti con condimenti classici, Zuppe di verdura, Risotto, Trippa con fagioli, Crema di zucca, Cotolette, Stracotto, patate al forno, Frittata con cime di rapa. Si chiude con panna cotta, tiramisù, macedonia di frutta. Vini al bicchiere a scelta tra Barbera e Bonarda Oltrepò Pavese, Riesling Frizzante e Montepulciano d’Abruzzo. Ambasciatore delle Arti: le socie consigliano la Casa del Sole del parco Trotter, via Giacosa. B cod 54616 Di base si mangia via Padova 91 - 20127 Milano Tel 02 2826059 - www.dibasesimangia.it
156
Italia a Tavola · marzo 2018
Trattoria Casottel sorge in una vecchia cascina alle porte di Milano dove l’atmosfera sembra quella di 400 anni fa. All’ingresso ampio bar, con bancone e atmosfera sobria molto accogliente; le due salette sono foderate di finto legno, stufette, ampio camino, tavoli rustici. Cucina di casa, servizio cortese, anche giardino per l’estate. Vi accoglie sorridente e molto ironica la proprietaria, signora Isa Rebecchi, mantovana, qui da 25 anni. Il menu cambia ogni giorno. Segnalo, in primis, la Cassoeula con maiale e verza. La cucina milanese tende anche a recuperare parti meno nobili, come la trippa e l’osso buco. Altri piatti caratteristici della Trattoria Casottel: Ravioli chiaramente fatti in casa, con zucca o ricotta e spinaci; Gnocchi al sugo o al burro; polenta morbida e brasato; stinco di maiale; carne alla griglia e ai ferri; cipolle in agrodolce. Da non perdere le patate arrosto e la Cotoletta alla milanese. Dolci della casa: Sacher, Strudel, Crema zabaione, Torta di mele. Pochi ma buoni, con etichette note, i vini lombardo piemontesi. Ambasciatore delle Arti: Isa Rebecchi consiglia la visita alla Basilica di San Carlo dedicata a San Carlo Borromeo, in corso Vittorio Emanuele. I Servi di Maria padri David Maria Turoldo e Camillo De Piaz fondarono l’adiacente libreria.
B cod 54617
Trattoria Casottel via Fabio Massimo 25 - 20139 Milano Tel 02 57403009 - www.trattoriacasottel.squarespace.com
Locali
marzo 2018 ¡ Italia a Tavola
157
Turismo
La Thuile, per chi cerca lo sport e ama la montagna ni di euro, Un rilancio che favorirà la destagionalizzazione dell’offerta turistica di La Thuile. Le prenotazioni raggiungono gli apici durante il periodo delle festività di Natale, durante il Carnevale, ma anche «nel periodo centrale di agosto, tra il 5 e il 20 circa». Perché La Thuile non è solo sci e alpinismo, ma offre diverse opportunità sportive anche durante la bella stagione. Scegliendo tra i tanti pacchetti vacanza, si può approfittare di attività come mountain bike, passeggiate lungo i sentieri alpini, strutture ad hoc per relax di Alberto Lupini
L
tissimi posti letto - dice Stefano Collomb, presidente del Consorzio opera-
«Abbiamo aperto due seggiovie che
a Thuile, paese valdostano rac-
tori turistici (
B cod 54215) nonché
partono da La Thuile - spiega Martinet -
chiuso tra alcune delle cime più
cioccolatiere di fama nazionale - però i
con la possibilità di agganciare la bici-
alte d’Europa, è molto più che una
nostri alberghi sono molto belli, abbia-
cletta e arrivare con essa in quota. Ab-
vacanza. In quella che è storicamente la
mo anche un cinque stelle all’interno del
biamo 19 percorsi in discesa più altri
porta verso la Francia, attraverso il passo
paese». Si tratta del Nira Montana (
del Piccolo San Bernardo, è ormai di
cod 54262), punto di riferimento turisti-
La Thuile completa la sua ospitalità
casa un turismo che ricerca il meglio e
co soprattutto per una clientela amante
con un’offerta enogastronomica di livel-
ama l’ambiente e la riservatezza più che
del new concept alpine-chic. Oltre a
lo: «Abbiamo parecchi ristoranti - spiega
l’esibizione. E così, con la stagione inver-
questo anche il Planibel ( B cod 54548),
Collomb - che lavorano in modo diver-
nale, La Thuile si presenta come una va-
la più grande struttura alberghiera delle
so. Molti ad esempio insistono sui piatti
lida alternativa alle mete valdostane più
Alpi (254 camere e 219 appartamenti) si
della tradizione, quindi polenta e selvag-
blasonate quali Courmayeur o Cervinia.
prepara ad una ristrutturazione genera-
gina; altri invece lavorano sul biologico
«Abbiamo 37 impianti tra Italia e
le grazie ad un investimento di 30 milio-
o hanno in carta portate di pesce».
Francia - ha spiegato Kelly Martinet, presidente impianti delle funivie (
B cod
54234) - 150 chilometri di piste suddivise in differenti tipologie», di cui «circa 90 chilometri dalla parte italiana e una sessantina dalla parte francese», che fa riferimento alla località di La Rosiere, «con la quale collaboriamo sia d’inverno che d’estate». La Thuile mette a disposizione diverse strutture ricettive: «Non abbiamo tan-
158
e benessere.
Italia a Tavola · marzo 2018
B
pedalabili».
Turismo
marzo 2018 ¡ Italia a Tavola
159
Media · Carta & web
Il Bello del Gusto Appunti sull'estetica della comunicazione enogastronomica
C’
160
Quando il testimonial promuove il Paese Ci sono casi in cui il “brand ambassador” di un’azienda diventa automaticamente ambasciatore reale dell’intero Paese di origine del bene prodotto. Come nel caso del caffè illy e del tenore Andrea Bocelli
è una storia di caffè italia-
è finalizzato per entrambi a un solo
Award, che premia
no (una marca nazionale)
obiettivo: offrire al mondo il meglio di
ogni anno la migliore
che sta girando il mondo.
sé. Questo significa per illy e Andrea
qualità sostenibile.
Esattamente come la campagna di
Bocelli la felicità. Questo è il senso
Le loro storie, in-
Barilla con Federer e Oldani, forse dà
profondo di “Live HAPPilly”. Un claim,
sieme a quella di An-
più lustro e reputazione al Belpaese
come lo chiamano gli esperti di co-
delle nostre vicende politico-istituzio-
municazione, una firma d’azienda che
drea Bocelli, vivono di Pasquale sul sito illy.com per Diaferia
nali.
è innanzitutto una promessa di vita.
creare uno storytelling ampio e con-
Nello spot in onda in molti Paesi
Ma l’abilità dell’azienda triestina
tinuativo che si articola sui social con
del mondo, quello con Bocelli si pre-
è stata superare anche l’eccellenza
contenuti speciali e sulle newsletter
senta come un vero e proprio “patto
di Bocelli e declinare in digitale la
con contenuti esclusivi dedicati agli
di affinità” tra illy, eccellenza italiana
programmazione cine-tv, proponen-
iscritti.
del caffè a livello globale, e il tenore
do altri ambasciatori della marca e
Un esempio per le tante aziende
di fama mondiale. Un patto fondato
dell’eccellenza del Paese: il desi-
dell’agroalimentare nazionale che
sulla convinzione che la creazione
gner Ron Arad, il fotografo Maurizio
devono attaccare i mercati esteri per
di qualcosa di unico, in ogni ambito,
Galimberti, il maestro pasticcere Sal
migliorare profitti e vocazione. E que-
richieda un quotidiano e continuo la-
De Riso, la cuoca stellata Caterina
sto si può fare anche senza investi-
voro di perfezionamento.
Ceraudo, il flautista Andrea Griminel-
menti milionari. Ma solo con la forza
Questo impegno invisibile, che
li e José Dìaz Enamorado, vincitore
delle idee: chiare, originali. E italiane.
si svolge perlopiù dietro le quinte,
dell’Ernesto Illy International Coffee
B cod 54703
Italia a Tavola · marzo 2018
Carta & web · Media
FOOD MARKETING
Digital marketing
È il momento di un approccio moderno Esiste una credenza comune per cui il mondo del digital appartiene solo ai grandi marchi già affermati offline. Tuttavia, non è così. Soprattutto nel settore alimentare, più sensibile ai feedback e alla reazione esterna. Il problema principale è che le aziende sono ancora aggrappate a un approccio tradizionale
N
on capiscono invece i reali benefici di una strategia digital. Qui, vi spieghiamo meglio
come costruire una strategia di digital marketing e come può aiutare a far crescere il tuo business. Molti brand comunicano senza sapere esattamente cosa dire, quale sia la loro value proposition e in che modo veicolare i loro valori intrinseci. Costruire una strategia di digital marketing aiuta a chiarire, in primo luogo, quali sono gli obiettivi e come raggiungerli. Vuoi aumentare la brand awareness o far crescere le vendite? Incrementare i subscriber alla newsletter o far crescere i tuoi follower sui social? O forse stai affrontando sfide più ambiziose e hai bisogno di un rebranding? Definisci i tuoi obiettivi e setta i
de quote di mercato rispetto ai con-
Kpi che vuoi raggiungere. Avendo un
correnti. Con l’aiuto di una strategia di
Dopo aver implementato una digi-
obiettivo finale chiaro, è molto più faci-
digital marketing, è facile capire come
tal strategy coerente, è fondamentale
le pensare a tutti i passaggi e muover-
costruire delle vere e proprie relazioni
analizzare i risultati ottenuti. L’analisi è
si coerentemente.
con il consumatore finale e mantener-
una parte estremamente preziosa del-
Per prima cosa, è fondamentale
le vive utilizzando diversi canali. Molto
la strategia digitale, aiuta a imparare
analizzare il pubblico a cui ci si rivolge
spesso, questo può essere fatto attra-
molto sulle abitudini dei consumatori e
e la brand reputation online. Una volta
verso lo sviluppo di un piano editoriale
ad ottimizzare gli investimenti.
definito il target, bisogna stabilire la
ricco di contenuti interessanti e un uti-
B cod 54416
value proposition su cui fondare la co-
lizzo dei social network in modo ade-
municazione digital e i canali più ap-
guato. Quale canale è più adatto per il
propriati da utilizzare. Il brand che
messaggio che si vuole veicolare? Un
mantiene una certa distanza con i con-
profilo aziendale su LinkedIn? Un ac-
sumatori spesso appare noioso e per-
count su Instagram ricco di Stories ac-
cattivanti o la creazione di un blog?
Per ulteriori informazioni:
www.jacleroi.com
marzo 2018 · Italia a Tavola
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Il quotidiano www.italiaatavola.net Le newsletter settimanali La rivista mensile La web tv www.ristotv.it Una community con oltre 170.000 utenti La App Italia a Tavola
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Marzo 2018 · anno XXXII · n. 257 - Italia a Tavola è una rivista di aggiornamento professionale, cultura enogastronomica e turismo per l’Horeca. Si rivolge ad alberghi, ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, cuochi, pasticceri, maitre, assaggiatori, barman, sommelier, enti, aziende e associazioni del settore in tutta Italia. Collaboratori di questo numero Giovanni Angelucci, Valeria Annunziata, Federico Anzellotti, Fausto Borella, Milly Callegari, Cristiano Canali, Alessandro D’Andrea, Enrico Derflingher, Guerrino Di Benedetto, Pasquale Diaferia, Leonardo Felician, Massimo Artorige Giubilesi, Carmine Lamorte, Vincenzo Liccardi, Ernesto Molteni, Rocco Pozzulo, Marco Reitano, Guido Ricciarelli, Claudio Riolo, Enrico Rota,Toni Sàrcina, Lucia Siliprandi, Davide Staffa, Simonetta Verdirame Foto Thinkstock © 2018 - Italia a Tavola Informativa ex D. Lgs. 196/03: L’amministratore unico è il responsabile del trattamento dei dati che potranno essere trattati da incaricati preposti agli abbonamenti, al marketing, all’amministrazione e potranno essere comunicati a società collegate per le medesime finalità della raccolta e a società esterne per la spedizione della rivista e per l’invio di materiale promozionale. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la segreteria di direzione, via fax 02 700557702, ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D. Lgs. 196/03. La percentuale della pubblicità non supera il 45% © Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione totale o parziale, di qualsiasi parte della rivista, è assolutamente vietata senza il permesso scritto dell’Editore.
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Italia a Tavola · marzo 2018
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