SETTEMBRE 2020 · ANNO XXXIV · N. 281
INTERVISTA A BENIAMINO GAROFALO
SANTA MARGHERITA GRUPPO VINICOLO
SEMPRE PIÙ FORTI IN ITALIA PER VINCERE NEL MONDO FOOD SERVICE · RISTORANTI · HOTEL · PIZZERIE · PASTICCERIE · BAR · TURISMO
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il direttore Alberto Lupini
Ristoranti, ritorno al futuro? La vera ripartenza è in “lock-free” Dopo la “boccata d’ossigeno” (solo al mare o in montagna), per la ristorazione c’è incertezza sul futuro a breve. Serve nuova mentalità e una riorganizzazione aziendale. Fondamentale attivare nuove attività. Eventi o marketing non salvano più nemmeno i locali stellati. Per la Fipe siamo a 22 miliardi di perdita del comparto
4
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
S
e c’era bisogno di una qualche con-
dita prevista di oltre 22 miliardi per tutto il com-
ferma ufficiale, l’Istat certifica che a
parto su base annua.
fine giugno il fatturato dei risto-
La speranza di tutti è che ci sia una lenta ri-
ranti ha chiuso con un crollo del
presa. Sempre che non si rischi un altro lockdown
64,2% negli ultimi tre mesi, il che equivale ad
(che le follie dei negazionisti alla Sgarbi o Briato-
una perdita di circa 13 miliardi di euro. Nu-
re potrebbero favorire) e che settembre davvero
meri che da soli indicano qual è lo stato dram-
non segni quella caduta a picco che si teme per la
matico della maggior parte delle imprese del
paura dei contagi e dei focolai sparsi per l’Italia,
comparto che in quel periodo avevano appena
che troppa stampa stupidamente ha forse ingi-
cominciato a tentare una ripartenza.
gantito. Ma come garantire una ripresa?
Questi 13 miliardi di perdite, come eviden-
Per ora il dato su cui si può ragionare è quel-
zia la Fipe, si sommano ai 17 miliardi di rosso
lo che spiega il direttore generale di Fipe, Roberto
segnati fra gennaio e marzo, e pongono una pe-
Calugi, secondo cui «sicuramente la parte cen-
santissima ipoteca sul futuro a breve di molte
trale di agosto e in generale il mese, per i luoghi
imprese. Difficile immaginare cosa succederà
legati ai posti di villeggiatura, come mare e mon-
nei prossimi mesi quando speriamo ci sia la vera
tagna, non è andata male, è stata solo una boc-
“ripartenza”. Se con realismo bisogna conside-
cata di ossigeno per bar e ristoranti, perché c’è
rare che l’attività fra luglio ed agosto è stata
stato il turismo italiano, mentre nelle città d’arte,
positiva in alcune località di mare o di mon-
dove è mancato tantissimo il turismo straniero,
tagna (dove per altro molti locali sono rimasti
la situazione è drammatica». E da qui si deve
chiusi), lo stesso non si può certo dire delle cit-
partire.
tà o dei centri storici, dove l’assenza degli im-
Se dunque il turismo costiero e montano ha
piegati per il lunch o dei turisti stranieri è sta-
dato una boccata d’ossigeno, che arriva dopo un
ta devastante. Si può ipotizzare che la
periodo disastroso, cosa succederà dal 1° settem-
contrazione del fatturato dei ristoranti, media-
bre, quando non ci sarà più nessuno in vacanza?
mente a livello nazionale, durante le ferie possa
Questo è il tema che Governo e Regioni dovran-
essersi fermata ad un -40%. Che ovviamente è un
no affrontare al più presto. Fin dall’inizio della
dato statistico, perché per molti locali di Milano,
pandemia avevamo insistito sul fatto che molti
invece che a Roma, Firenze o in tanti centri mi-
ristoranti non avrebbero più riaperto. E in città
nori, il calo è arrivato anche all’80%. Un trend
come Milano, Firenze, Venezia e Roma molti
che, se confermato, porterebbe a oggi ad una per-
ristoranti e bar non hanno proprio riaperto,
soprattutto se troppo piccoli (e quindi nell’impossibilitĂ di garantire il distanziamento obbligatorio) o se da tempo un po’ “snaturatiâ€? rispetto alla mission di somministrare cibo. Ăˆ il caso di molti locali “fighettiâ€? o di tendenza (a volte anche stellati) dove gli eventi e il marketing (attivitĂ di fatto azzerate) contribuivano in maniera determinante al fatturato. Se poi i muri non sono nemmeno di proprietĂ la situazione si complica ancora di piĂš. Sul futuro pesa ad esempio il drastico calo di clienti dovuto al blocco delle frontiere e allo smart working imposto dallo Stato, oggi senza alcuna ragione ma con cui bisogna fare i conti. Cesare Battisti, segretario generale di Ambascia-
La contrazione temuta nel numero dei loca-
tori del Gusto e chef patron del milanese “Ra-
li alla fine potrebbe fra l’altro anche essere saluta-
tanà �, pronostica ad esempio un’ecatombe di lo-
re se si pensa a quante imprese improvvisate (o
cali nella sola Milano. Per la mancanza dei
in mano alla criminalitĂ ) sono sorte in questi
turisti e dei clienti della pausa pranzo (dipen-
ultimi anni a Milano sull’onda dell’Expo. CosÏ
denti pubblici e bancari che “lavorano� da
come in altre parti d’Italia. Non diciamo certo di
casa) immagina la chiusura di un 20-25%
tornare ai 2.900 ristoranti attivi a fine 2015, ma è
delle 5.865 insegne attive a fine dicembre
indubbio che, ad essere onesti, ultimamente ce
2019. Una visione forse un po’ ferma su un pas-
ne erano troppi. E il covid-19 ha accelerato l’e-
sato che non può tornare, anche se magari cor-
splosione di quella che è una bolla che riguarda
retta come previsione. Italia a Tavola indica da
un po’ tutta Italia. 330mila locali in cui si som-
tempo il rischio di questo scenario e non a caso
ministra cibo erano un’esagerazione già prima
insiste sulla necessitĂ di cambiare mentalitĂ e
del coronavirus.
aggiungere alle attivitĂ tradizionali (che devono
Ăˆ tempo di porre mano a una riorganiz-
restare il cuore dell’azienda) un po’ di tecnologia,
zazione del settore perchĂŠ il turismo e la pro-
di delivery, di asporto e magari di vendita di pro-
mozione del Made in Italy a tavola hanno
dotti, per essere piĂš competitivi e capaci di resta-
assolutamente bisogno di contare su ristoran-
re sul mercato. Quanto fatto sperimentalmente
ti efficienti, sani e capaci di stare sul mercato e
durante il lockdown va irrobustito e organizzato
quindi all’insegna del “lock-free�. Ma per fare
al meglio. Non si può sperare di tornare in fretta
questo occorrono anche nuove norme valide per
al passato e non si può nemmeno affrontare im-
tutti coloro che somministrano cibo e tutte le
preparati un’altra possibile chiusura. Serve una
aziende devono avere obblighi uguali in tema di
mentalitĂ da “lock-freeâ€? (non bloccante), un
previdenza, fisco e igiene. Tutto il resto è aria frit-
termine mutuato dall’informatica, ma che
ta e chi si illude che basti ancora barare con Tri-
può essere utile per spiegare come agire senza
pAdvisor, contare sugli sponsor o qualche nuova
farsi bloccare dal passato in questa fase di cri-
ricetta, può anche restare con le saracinesche
si. Attivare nuove relazioni con fornitori, terri-
abbassate. E questo al netto di incentivi o aiuti
torio, clienti e associazioni di rappresentanza;
che le istituzioni non possono non assicurare,
usare tutto ciò che il web mette a disposizione.
pena una drammatica crisi anche sociale.
Insomma dare realtà ad una ristorazione 2.0 che sappia andare oltre la fase transitoria del covid-19 e mettere il ristorante al centro di un sistema che è economico e culturale.
â–śđ&#x;‘† Per i tuoi commenti cerca il codice 69359 su www.italiaatavola.net SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
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Sommario
In copertina SETTEMBRE 2020 ¡ ANNO XXXIV ¡ N. 281
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Pentola d’Oro Agnelli 76 Uno stile senza eguali
INTERVISTA A BENIAMINO GAROFALO
SANTA MARGHERITA GRUPPO VINICOLO
SEMPRE PIĂ™ FORTI IN ITALIA PER VINCERE NEL MONDO
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FOOD SERVICE ¡ RISTORANTI ¡ HOTEL ¡ PIZZERIE ¡ PASTICCERIE ¡ BAR ¡ TURISMO
SANTA MARGHERITA GRUPPO VINICOLO SEMPRE PIĂ™ FORTI IN ITALIA PER VINCERE NEL MONDO
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Beniamino Garofalo, amministratore delegato del gruppo vinicolo veneto traccia un bilancio della ripartenza dopo il lockdown tra un mercato interno da rafforzare e nuovi gusti dei consumatori da assecondare.
#Farerete cade nella sua rete Dopo la riapertura ognuno per sĂŠ 16
Olio non buono vade retro! 90 Come il vino che sa di tappo
42
Cotarella: SĂŹ ai voucher 96 e piĂš sostegno ai vini italiani Palmenti e rutt 98 tesori da riscoprire 52
76
Castel Firmian eccellenza trentina 100 Vini ideali per la ristorazione Alambicco d’Oro 2020 116 72 medaglie
I 200 anni di Pellegrino Artusi Il gastronomo che ci servirebbe ora 32 Gelato, dessert da asporto... per definizione! 42
88
Debic, partner affidabile al servizio di cuochi e pasticceri 44
Troppe chiacchiere e inutili bonus Il Governo sottovaluta la ristorazione 56
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ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
Alimentarsi al Tour de France 120 Con il covid, nel menu c’è la zucca Enoturismo, chiudere col passato 124 Si fa business vendendo esperienze I dehors ridisegnano i centri storici 128 E aggiornano l’offerta dei locali
96
124
CERCA GLI APPROFONDIMENTI SU WWW.ITALIAATAVOLA.NET đ&#x;‘† Questo simbolo in coda a un articolo indica che
Celle e frigoriferi l’uso corretto allunga la vita degli alimenti 62 Pizza e pasticceria... da clic! Presto al via i simposi tecnici Petra 68
Le tante proprietĂ del sambuco 87 Usato in cucina ed erboristeria Turismo e olio evo 88 I tesori della Calabria
Ăˆ tempo di cucina “totaleâ€? CosĂŹ cambia il ruolo del cuoco 18
Malvasia delle Lipari, a fine pasto ma anche nei cocktail 52
Dietro una grande pizza 82 c’è una grande farina
128
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L’Italia nel piatto.
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INTERVISTA A BENIAMINO GAROFALO
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SANTA MARGHERITA GRUPPO VINICOLO SEMPRE PIÙ FORTI IN ITALIA PER VINCERE NEL MONDO ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
IN COPERTINA
BENIAMINO GAROFALO
Una carriera manageriale nel settore del lusso, nelle multinazionali del Food&Beverage e nel retail d’eccellenza. Dopo circa 12 anni trascorsi tra Danone, Heinz e PepsiCo, Garofalo è stato quasi 9 anni in Lvmh Italia, passando da general manager profumi e cosmetica al canale retail, sales and network development. Nel settembre 2015 approda come Direttore Generale a Cantine Ferrari, dove rimane fino a luglio 2019. A marzo 2020 viene incaricato amministratore delegato di Santa Margherita Gruppo Vinicolo, succedendo a Ettore Nicoletto. Natali campani ma milanese d’adozione, Beniamino Garofalo, 50 anni, laurea in Scienze politiche, padre di una figlia, è sposato con l’architetto Diletta Stazzi, dello studio milanese in via Saffi. di Alberto Lupini
centrati su ciò che funziona. In questo,
B
l’agroalimentare si conferma un settore eniamino
Garofalo
è
che ha delle potenzialità enormi. Non a
l’amministratore delegato
caso, l’ultimo report di Banca Intesa, una
di Santa Margherita grup-
delle prime banche d’Europa, registra
po vinicolo, realtà veneta
ben 4 distretti agroalimentari fra i trenta
storica che vanta 712 ettari - dei quali il
che in Italia guidano la ripresa. Di questi
70% di proprietà - con un fatturato che
ben due afferiscono al mondo del vino:
ha superato i 189 milioni di euro nel 2019
Valpolicella e sistema Verona; Prosecco e
grazie alla vendita di 22,8 milioni di botti-
sistema Treviso. L’agroalimentare ha una
glie in oltre 90 Paesi. Suo il bilancio della
forza evocativa che traina tutto il Made in
ripresa post lockdown e lo sguardo all’o-
Italy: c’è grande voglia di Italia nel mon-
rizzonte per capire cosa ne sarà del busi-
do e a noi tocca il compito di saperla
ness nazionale ed internazionale.
coltivare, con i giusti tempi, valorizzando
Al di là del covid o delle politiche
tipicità, qualità, tradizione e sostenibilità.
dei dazi alla Trump, cosa prevedi per
Quanto peserà avere marchi affer-
il futuro dell’agroalimentare made in Italy nel breve medio periodo?
mati in Italia? Il mercato italiano non è un mercato
È chiaro a tutti che stiamo vivendo
“residuale”; rappresenta quasi la metà
un periodo eccezionale che ridisegnerà
delle vendite del nostro settore e quindi
l’economia globale. Però dobbiamo an-
è imprescindibile per ogni cantina na-
che considerare che dal cambiamento
zionale, piccola o grande che sia. È un
nascono sempre opportunità. Quindi,
mercato fortemente competitivo, dove ci
per prima cosa, restiamo positivi e con-
si misura sulla qualità, dove ci si con-
• Hobby: design e viaggi con la famiglia • Dove trascorri le vacanze: in montagna a Courmayeur, al mare a Forte dei Marmi • Hai animali: un gatto di nome Alfredo • Il tuo piatto preferito: pasta e fagioli • I tuoi vini preferiti: dalle bollicine del Trentino-Alto Adige a quelle della Franciacorta, dai freschi Vermentini sardi ai grandi rossi toscani • Il libro che stai leggendo: “La mattina dopo” di Mario Calabresi • Che sport pratichi: tennis • Sei tifoso? Molto, dell’Inter • Dove vivi e dove vivresti: vivo a Milano ma, potendo sognare, Rio de Janeiro • Il tipo di auto che preferisci: Porsche Carrera 4 targa • Preferisci spostarti in auto, treno o aereo? Dipende dal tipo di viaggio, opto sempre per il mezzo più comodo • Quante ore dedichi al lavoro? Troppe • Il tuo dress code abituale: casual chic • Quanto tempo dedichi alla famiglia: ne vorrei sempre di più SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
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si può invece definire un “mosaico enologico”. Cosa è cambiato nel suo lavoro? Premetto che il metodo Classico Ferrari è comunque una delle componenti del business del gruppo che, per restare nel beverage, vanta diverse altre realtà sia nel vino, dal Prosecco alla Toscana, all’Umbria, sia nelle acque minerali che negli spirits. Questo modello di sviluppo è di fatto l’expertise che Santa Margherita gruppo vinicolo è andato a costruire negli ultimi 40 anni, cioè quel mosaico enologico che lo vede presente nelle fronta con consumi regionali e territoria-
quindi Riva, Bulgari, Armani parliamo
più belle regioni viticole nazionali. Un
li, dove conta tantissimo il legame con
di un qualcosa che il mondo ci invidia
mosaico che ha fatto da base allo spirito
le tradizioni locali basate su moltissimi
e non si può costruire soltanto con un
innovatore ed anticipatore che ha por-
vitigni autoctoni. Quindi, ottenere l’affer-
ottimo marketing. Ci vuole una base
tato, a sua volta, alla creazione del Pinot
mazione in Italia significa aver raggiunto
produttiva forte, una competenza asso-
Grigio negli anni ‘60 e alla spumantiz-
l’eccellenza in molti aspetti: presenza sul
luta nel prodotto, una maniacale atten-
zazione del Prosecco già agli inizi degli
territorio come ettari vitati; savoir-faire
zione al dettaglio, a quella piccola cosa
anni ‘50, insieme agli altri produttori
produttivo, coerenza fra quanto narria-
che fa universalmente la differenza. Ci
pionieri del Prosecco a Valdobbiadene.
mo e cosa siamo realmente, rapporto
vogliono maestri artigiani, siano essi
Ogni lavoro ha le sue specificità, ogni
corretto sul prezzo e tanto altro. Avere
in una bottega o in un vigneto, serve la
organizzazione ha le sue esigenze ed
brand affermati in Italia esprime una
passione di quelle persone, la loro de-
entrare in una realtà nuova alle porte
forza che si riverbera poi nelle relazioni
dizione di una vita. Se abbiamo questo,
di una pandemia mondiale non è sta-
internazionali.
possiamo coerentemente lavorare su
ta una cosa semplice perché, banal-
una serie di strumenti che valorizzino
mente, ha allungato i tempi necessari
questo patrimonio.
per conoscere una macchina che non
Come si rafforza un brand e un marchio italiano? Banalmente, potrei dire: lavoro,
Lei ha guidato per 5 anni una re-
si è mai fermata, così come le persone
lavoro e ancora lavoro. E tempo, tan-
altà come Ferrari ed ora è ad di San-
che hanno costruito il successo di San-
to tempo. E poi, un marchio italiano:
ta Margherita Gruppo Vinicolo, che
ta Margherita gruppo vinicolo e che lo rappresentano in Italia e nel mondo, Usa in particolare. Entriamo in dettaglio sulla realtà del gruppo. Come si compone? In questi ultimi anni, grazie ad un massiccio piano di investimenti (oltre 279 milioni di euro dal 2005 ad oggi) la superficie vitata del Gruppo può vantare 712 ettari - dei quali il 70% di proprietà - di cui oltre il 50% è condotto secondo i principi dell’agricoltura biologica. Nell’ultimo esercizio, il fatturato ha superato i 189 milioni di euro con oltre 22,8 milioni di bottiglie vendute. Ogni
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ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
IN COPERTINA
IL GRUPPO
1Veneto SANTA MARGHERITA TORRESELLA TENUTE SANTA MARGHERITA
2 3
2Trentino
1
Alto Adige SANTA MARGHERITA KETTMEIR
3Lombardia
4
CA’ DEL BOSCO CÀ MAIOL
4Toscana LAMOLE DI LAMOLE TENUTA SASSOREGALE VISTARENNI
5
5
Sardegna CANTINA MESA
6
6Sicilia TERRELÍADE
giorno nel mondo vengono stappate più
tro vini che hanno cambiato la nostra
nelle scelte di acquisto, in Italia come
di 62mila bottiglie del nostro Gruppo!
immagine nel mondo, è un patrimo-
nel mondo. E credo vedranno crescere
nio nazionale e dovremmo averne tutti
ancora la loro quota di mercato. Del re-
la massima considerazione e rispetto.
sto, i margini per un ulteriore sviluppo
Il Gruppo esporta in oltre 90 Paesi
Quindi, per noi è un onore presentarci
ci sono tutti: ad esempio, con i Rosé - sia
nel mondo più del 70% della propria
col nostro Pinot Grigio Santa Marghe-
metodo Classico che Martinotti - o con
produzione. E con Santa Margherita
rita che è il termine di riferimento per
una forte caratterizzazione territoriale
Usa, la nostra società di importazione
tutti i produttori. Ci dà l’autorevolezza
e di vitigno. Guardiamo al Prosecco:
diretta con sede a Miami, abbiamo raf-
per offrire al mercato - ai professionisti
abbiamo costruito un colosso globale
forzato la nostra presenza nel più im-
come ai winelover - altri vini che rap-
ed abbiamo ancora cose da raccontare
portante mercato al mondo.
presentano con altrettanta forza il no-
al pubblico, penso alle Rive della Docg
stro Paese o che possono diventare vini
Conegliano-Valdobbiadene: denomi-
altrettanto iconici nel prossimo futuro.
nazioni comunali, all’interno di un sito
Qual è la quota dell’export e quali sono i ricavi?
A trainare il Gruppo c’è una locomotiva insostituibile, il Pinot grigio, quanto conta per trainare le altre cantine?
Come vede il futuro delle bollicine italiane?
Il Pinot Grigio è un traino per tutto
Ritengo che le bollicine italiane si-
il vino italiano; è uno di quei tre/quat-
ano entrate definitivamente nei gusti e
Unesco, contraddistinte da incredibili difficoltà produttive, dalla necessità di moltissime ore di lavorazioni manuali: un mondo a sé stante nel più vasto SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
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IN COPERTINA universo delle bollicine trevigiane ab-
sidererei un’ammissione di debolezza
biamo ancora molto da fare e dire. Non
andarlo a scimmiottare. Noi dobbiamo
vedo una “cannibalizazione” all’inter-
essere noi stessi: abbiamo bollicine che
no delle bollicine del Gruppo: Ca’ del
nascono sulle Dolomiti; in aree pe-
Bosco ha una sua identità ben precisa.
demontane contraddistinte da vitigni
Rappresenta un brand che non a caso
autoctoni; e anche quando scegliamo
viene considerato una case-history a
vitigni internazionali raggiungiamo li-
sé. Kettmeir, dal suo canto, è un brand
velli d’eccellenza importanti in territori
che ha saputo ricostruire l’immagine di
bellissimi in Lombardia, in Piemonte,
una produzione storica, il Tiroler Gold,
sull’Etna. Questo è un patrimonio unico.
molto in voga ai tempi della Belle Épo-
Abbiamo un rapporto qualità/prezzo im-
que e da noi rilanciata e rivalutata. È una
battibile. Abbiamo la capacità di attrarre
bollicina di montagna, che è figlia di una
un nuovo pubblico, più giovane, che non
viticoltura eroica, con caratteristiche
vuole formalità e che punta a freschez-
peculiari e un’eleganza con pochi pari.
za, semplicità, originalità: il Prosecco
Quanto ai nostri Prosecco, da Refron-
ha conquistato i consumatori di Parigi.
tolo con Santa Margherita alla gronda
Una ragione ci sarà. Vedo nel mondo
lagunare con Torresella, esprimono una
che in tanti hanno smesso di inseguire
tale varietà di profili e identità così di-
lo Champagne e cercano di rivalutare la
verse che sarebbe un grave errore omo-
propria originalità: basta guardare alle
logarli in un’unica definizione.
trasformazioni nel mondo del Cava o
Nel mercato mondiale quali strate-
l’emergere di produzioni di alta qualità
gie si dovrebbero attuare per spingere e
come nel Regno Unito, che facendo leva
valorizzare le bollicine italiane rispetto
sulle proprie caratteristiche riescono a
ad un competitor come lo Champagne?
spostare le scelte dei winelover. Quali sono i vini su cui vorreste
Il metodo Classico italiano ha peculiarità diverse dallo Champagne e con-
LA STORIA E I TERRITORI DEL GUSTO
Veneto orientale
1935
TORRESELLA IL VINO DI VENEZIA
Alto Adige, Valdobbiadene, Veneto orientale, Valtènesi NASCE SANTA MARGHERITA ESPLORATORI DEL GUSTO Gaetano Marzotto immaginava un’agricoltura moderna, efficiente, fatta di uomini, natura e tecnologia. Oggi sembrano ambizioni banali, ma ottant’anni fa, prima dell’era della meccanizzazione agricola e pochi anni dopo la fine della Prima Guerra Mondiale erano, appunto, un sogno, una visione. Oggi i suoi discendenti diretti, i quattro fratelli alla terza generazione della famiglia Marzotto, portano avanti la sua visione originaria. 12
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
puntare per avere più presenza?
Torresella è una località situata a poca distanza dalla laguna di Venezia. Qui la vite è coltivata diffusamente dai tempi dell’Impero Romano e questi luoghi hanno svolto il ruolo di granaio della Serenissima. Da queste terre nascono vini autentici figli di un territorio che non ha paragoni in Italia, tutelato per il suo prezioso patrimonio naturalistico.
1984
1986 Alto Adige KETTMEIR PROGRESSO IN TRADITIONE In Alto Adige fare il vino è una scelta naturale ma anche rigorosa e intrigante. Fondata nel 1919 e posizionata sulle colline che guardano il lago di Caldaro, la cantina è rimasta fedele all’antichissima cultura vinicola del territorio.
Abbiamo la fortuna di poter contare sulla presenza in territori di grande fascino, dove si producono dei grandissimi vini: cito il Lugana, il vino bianco più “esplosivo” sul mercato
degli
ultimi
anni, sapientemente
rappresentato
da Cà Maiol; cito la “nostra”
Toscana,
dal Chianti Classico con Lamole di Lamole alla Maremma con Tenuta Sassoregale,
«Ci vuole una base produttiva forte, una competenza assoluta nel prodotto, una maniacale attenzione al dettaglio, a quella piccola cosa che fa universalmente la differenza. Ci vogliono maestri artigiani, siano essi in una bottega o in un vigneto, serve la passione di quelle persone, la loro dedizione di una vita».
entrambe
in conduzione to-
Beniamino Garofalo
talmente biologica; i Vermentini di Cantina Mesa, Giunco e Opale, frutto di un vitigno che ha un potenziale ed una qualità che meritano di essere valorizzati di pari passo con la
Con il covid che cosa è cambiato per il gruppo Santa Margherita?
come una sfida, nessuno ha tirato i remi in barca. Avevamo migliaia di partner
meravigliosa Sardegna: un giacimento
Che abbiamo lavorato più di pri-
commerciali in difficoltà, preoccupati
enogastronomico dal fascino impagabi-
ma! Santa Margherita gruppo vinicolo
e con problemi quotidiani concreti da
le, una delle culle del vino, una tradizio-
(e qui intendo proprio tutte le persone
risolvere. I nostri vigneti e le nostre can-
ne più che millenaria.
che ci lavorano) ha colto la pandemia
tine sono stati presidiati con la tradi-
1993
Chianti Classico
LAMOLE DI LAMOLE L’UNICITÀ NEL CHIANTI CLASSICO Sono pochi i luoghi intimi e affascinanti come Lamole, e i suoi vini hanno le stesse caratteristiche uniche, distintive e inimitabili del suo territorio. Questi vigneti a conduzione biologica nel cuore del Chianti Classico producono infatti un vino originale per eleganza e profondità e straordinario per profilo.
Franciacorta
CA’ DEL BOSCO UN’OPERA D’ARTE CHIAMATA VINO
Tra le colline lussureggianti della Franciacorta, nasce Ca’ del Bosco. Qui si fondono mirabilmente la passione, l’amore per la terra e la sua salvaguardia, e il savoir-faire del Metodo Classico di cui rappresenta oggi lo stato dell’arte.
1994 SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
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to la voglia delle persone, in Italia e in Europa, di tornare alla vita vissuta all’esterno delle proprie case. Il vino è stato un elemento che ha aiutato gli italiani a “far quadratoâ€? durante l’emergenza, rappresentando valori positivi, di identitĂ , quasi irrinunciabile. I risultati della Gdo, dell’e-commerce e del delivery ne sono dimostrazione. Ora dobbiamo aiutare l’Horeca a consolidare i primi timidi segnali di ripresa e ad individuare formule nuove di vendita. Direi che un’attenta valutazione delle giacenze in essere, una solida partnership fra cantine e ristorazione, una reale condivisione di strategie ed obiettivi dovrebbe aiutare l’Horeca a passare il momento zionale attenzione e cura. Oggi siamo
to cantina/ristorante per spingere le
piĂš duro. I vantaggi che reciprocamente
piĂš forti, con una consapevolezza nuo-
vendite anche non al tavolo e puntare
può generare la cooperazione fra i sog-
va del nostro lavoro e del suo significato
su bottiglie in conto vendita?
getti sono evidenti; simil stabunt, simil
Il fuoricasa dipende da tanti fatto-
cadent come dicevano: i Latini dobbia-
Come prevede che evolveranno i
ri: una “delimitazione� della pandemia
mo reggere insieme, altrimenti cadre-
consumi di vino in un settore come
in autunno; il ritorno a normali ritmi
mo entrambi. đ&#x;‘† cod 69680
quello del fuori casa che resta tra
di lavoro con piĂš presenze fisiche e
quelli piĂš in difficoltĂ per le conse-
meno smart working; il ritorno ad uno
guenze dell’epidemia? Cosa pensa
stile di vita piĂš conviviale. Diciamo che
delle proposte di rivedere il rappor-
l’estate - eccessi a parte - ha conferma-
all’esterno.
Chianti
VISTARENNI LE RADICI DEL CHIANTI Fra Radda e Gaiole in Chianti si adagia l’ampia Tenuta Vistarenni, dominata, come in un affascinante quadro d’altri tempi, dalla splendida villa settecentesca. A Vistarenni si lavora il terreno con il rispetto di un tempo e si selezionano e si raccolgono le uve con cura, per esaltare le differenze pedoclimatiche dei vari vigneti.
1995 14
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
Gruppo Santa Margherita via Ita Marzotto 8 - 30025 Fossalta di Portogruaro (Ve) - Tel 0421 246111 www.santamargherita.com
2000 Maremma Toscana
SASSOREGALE CARATTERE TOSCANO Nessuna metafora è esagerata per descrivere il carattere di un vino che nasce in un territorio di 38 ettari immersi nel bosco vergine della Maremma grossetana, per secoli rimasta esclusa alle attività umane. Qui la biodiversità esprime il suo massimo con cervi, daini e cinghiali; qui la luce del Mar Tirreno favorisce la forza delle viti e le brezze salmastre mitigano il caldo del sole estivo.
Sicilia
TERRELĂ?ADE UN SOGNO MATURATO AL SOLE Nel cuore del Mediterraneo, in una delle terre con la vocazione piĂš alta per la viticoltura, al centro di siti storici e a pochi chilometri dal Canale di Sicilia, sorge TerrelĂade, un vero e proprio miraggio. Ma reale.
2002
IN COPERTINA
LA SOSTENIBILITÀ LA NATURA CI SOSTIENE Lo dichiarava già il fondatore Gaetano Marzotto: per Santa Margherita il “vino buono” non può che nascere in un ambiente naturale integro, dove la natura è lasciata libera di operare rispettando le sue leggi. Per questo, si adottano protocolli molto severi nei vigneti, arrivando ad azzerare l’apporto di prodotti della chimica di sintesi, tutelando la biodiversità e salvaguardando la presenza del bosco attorno ai vigneti, praticando rigide politiche e destinando forti investimenti per risparmiare l’acqua, impegnandosi per tutelare il paesaggio e la ricchezza della flora nei diversi tenimenti.
LA CARBON NEUTRALITY Il più vasto programma di “carbon neutrality” mai compiuto da una cantina italiana. Tutte le bottiglie di Pinot Grigio distribuite in Canada - quasi 1,8 milioni di bottiglie all’anno - sono certificate “carbon neutral”, ovvero con un’impronta carbonica pari a zero, annullando totalmente i 1,67 kilogrammi CO2 che vengono prodotti per ogni bottiglia. Tutte le emissioni di CO2 sono state “azzerate” attraverso interventi diretti nel ciclo di produzione e riduzioni reali di emissioni in compensazione, attraverso carbon-offsets.
LE FONTI RINNOVABILI Un altro passo fatto per combattere l’effetto-serra è quello di non utilizzare più, quando possibile, i prodotti derivanti dal carbonfossile. Per questo si è scelto di operare soltanto con energia creata da fonti rinnovabili: un impianto fotovoltaico di 2mila metri quadrati che occupa il tetto della cantina di Fossalta di Portogruaro ed una centrale a biomasse. Oggi il sito produttivo di Fossalta di Portogruaro è totalmente autosufficiente: 360mila kilowattora prodotti “in casa” ogni anno con un risparmio di 190 tonnellate di CO2 nell’atmosfera e 90 tonnellate di olio combustibile non bruciate.
IL CHILOMETRO ZERO Spostare persone e merci comporta un alto costo in termini di emissioni. Il centro agricolo/industriale fondato nel 1935 conserva ancor oggi questo tratto distintivo che lo rende unico nel panorama italiano: le uve lavorate sono quelle prodotte dai vigneti che circondano la cantina principale; le bottiglie (più di 18 milioni ogni anno) vengono realizzate dalla vetreria che si trova a pochi passi dal cuore della vinificazione. E tutta l’energia che serve per alimentare gli impianti è, come dicevamo, prodotta da fonti rinnovabili.
2017 Sardegna
MESA L’ORGOGLIO DI UN VINO SARDO Lugana
CA’ MAIOL UN VINO, UN TERRITORIO, UN’ECCELLENZA Un territorio unico tra lago e terra, un’azienda vitivinicola che nel tempo ne ha saputo leggere il potenziale, un vino che da questo incontro tra uomo e natura ha trovato la sua espressione più pura: il Lugana. Oggi i 110 ettari di terreno della tenuta sono i custodi di una produzione vinicola all’avanguardia e di un vino dalla forte identità locale, capace di conquistare palati internazionali.
Cantina Mesa è nata come una dichiarazione d’amore per la Sardegna, come un matrimonio di bellezza e bontà, come celebrazione della generosità dell’isola e della sua cultura, espressa attraverso uno dei suoi più nobili tesori culturali, il vino. SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
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CUOCHI
ASSOCIAZIONI E RISTORAZIONE di Alberto Lupini
P
roprio nel momento in cui il mondo della ristorazione avrebbe bisogno di essere
unito e contare di più (dopo settembre la crisi sarà inevitabile per tanti), registriamo purtroppo l’ennesimo fallimento di un progetto ambizioso che
#Farerete cade nella sua rete Dopo la riapertura ognuno per sé
si proponeva di mettere insieme espe-
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rienze ed interessi diversi (dai cuochi
sciogliere il debole collante che teneva
e, fra proteste, proclami e richieste di
ai pasticceri, dai pizzaioli ai ristorato-
insieme tante sigle (diverse per obiet-
soldi, era forse facile pensare di stare
ri): #Farerete ha infatti perso per stra-
tivi e strutture organizzative) che si
insieme. Ma è bastato che a macchia
da alcuni dei suoi soci più importanti.
erano alleate nei tempi del lockdown,
di leopardo il comparto riprendesse
Con la fuoriuscita di 3 delle asso-
quando tutti i locali erano chiusi per
la sua attività, perché visioni e inte-
ciazioni aderenti (fra le più rilevanti a
legge. Le preoccupazioni sul futuro
ressi diversi portassero alla rottura di
livello di iscritti) #Farerete in nemme-
che avevano spinto tante associazioni
equilibri precari. Non basta riaprire,
no due giorni ha visto crollare di oltre
a cercare un’unità, non sono bastate
ci sono i problemi della gestione, del
il 70% la forza che diceva di rappre-
però a tenere insieme esigenze ed inte-
personale e della mancanza di clien-
sentare. Sono bastate poche polemiche
ressi che erano oggettivamente diversi.
ti. Se non ci sono visioni generali del
interne sul mancato riconoscimento
All’inizio della pandemia tutto il
comparto è difficile trovare intese, se
del ruolo svolto da qualcuno, per fare
mondo dei pubblici esercizi era fermo
non fittizie o di facciata. Le esigenze di
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
CUOCHI un ristorante stellato non possono es-
legata ad IdentitĂ Golose, che aveva
uniche due associazioni che, con ampi
sere quelle del ristorante tradizionale o
peraltro avuto il merito di lanciare il
numeri, possono rappresentare il
della pizzeria. Occorre qualcuno che le
progetto di #Farerete.
mondo dei cuochi e, soprattutto, quel-
conosca e le possa mediare.
La questione di fondo, però, è che
lo dei ristoranti. E con loro coinvolgere
Ad abbandonare per prima il car-
per quanto bravi e con riconoscimen-
tutti quelli che ci stanno e possono por-
tello è stata Solidus Turismo, che con
ti pubblici, dei cuochi stellati che non
tare contributi.
le sue 50mila aziende associate pesava
abbiano un’investitura di una base
E sono di fatto le due associazioni
per oltre la metĂ della “forzaâ€? virtuale
molto ampia non possono rappre-
che maggiormente si sono confrontate
di #Farerete. A distanza di poche ore se
sentare in toto il mondo della ristora-
con il Governo e le Regioni riuscendo
ne sono andate anche la Federazione
zione, che è fatto
italiana cuochi (l’unica associazione
anche di trattorie,
di rilievo a livello nazionale che rap-
locande e loca-
presenta i cuochi di ogni tipologia) e
li “nomali� dove
subito dopo Euro-Toques, l’associazio-
l’impegno e il sa-
ne con piĂš iscritti fra i cuochi di alta
crificio quotidiano
cucina.
non cedono il po-
Potrebbero esserci altre defezioni,
sto al marketing o
ma giĂ queste uscite hanno drastica-
alle comparsate in
mente ridotto la realtĂ del cartello di
tv. E sono soprat-
#Farerete. Anche se restano prestigiose
tutto questi che
associazioni di cuochi o ristoranti, po-
oggi hanno biso-
vere però di numeri effettivi, il grosso
gno piĂš che mai di
delle imprese rappresentante indiret-
attenzione.
tamente in questo cartello è oggi dei pasticceri. Non siamo in grado di riportare i
Occorre essere in grado di rap-
ad
Il cartello di “Fare reteâ€? ha perso in due giorni oltre il 70% della sua forza. I ristoranti però hanno bisogno di contare di piĂš verso la politica. Solo la Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) e la Fic (Federazione italiana cuochi) potrebbero oggi aggregare imprese e cuochi e avere il giusto peso verso le istituzioni
presentare sul se-
ottenere
terventi
in-
mirati,
anche se non ottimali. La Fipe, fra l’altro, già nei mesi scorsi aveva spalancato le porte a tutti ricevendo forse troppo disinteresse da altre sigle o addirittura l’ostilità di chi pensava di scalzarla sostituendo la rappresentanza vera coi proclami. Ora è però in-
commenti dei dirigenti di #Farerete,
rio tutti. In momenti di emergenza e
teresse di tutti riaprire la partita, pun-
perchĂŠ a nostre richieste di chiarimen-
crisi come questi, la rappresentanza
tando ad un lavoro in cui rispetto dei
ti, riportate sulla loro chat interna,
(che non può essere fatta di autorefe-
ruoli di ciascuno e pariteticitĂ si rac-
non è stata data risposta. Eppure sa-
renzialitĂ ) si basa su progetti condivisi
cordino con la rappresentanza vera
rebbe utile per tutti capire bene perchĂŠ
con una visione nazionale e si realizza
delle aziende e dei professionisti. Di
il progetto è naufragato. Una possibile
solo tenendo conto di chi ha magari
fronte al vuoto di idee delle istituzioni,
spiegazione è che forse non tutti aveva-
piĂš forza e iscritti, senza pensare di
solo una ristorazione piĂš unita e piĂš
no le stesse motivazioni per stare insie-
prenderne il posto. Per quello ci sarĂ
forte potrebbe ottenere dalla politica
me, oppure c’era un disequilibrio visti
tempo.
anche quelle riforme di sistema capaci
i “pesi� diversi fra le varie associazio-
Oggi occorre tutelare e rappresen-
di mettere sullo stesso piano tutti colo-
ni. Forse c’erano anche troppi generali
tare quante piÚ imprese possibili. Ed è
ro che somministrano cibo e bevande
che pensavano di fare le “loro� batta-
in questa logica che abbiamo registra-
e favorire cosĂŹ una selezione (inevita-
glie contando sulle truppe di altri. Se-
to con dispiacere come si sia di fatto
bile) rispetto ai troppi locali che erano
condo alcune indiscrezioni col passare
sciolto con la calura di agosto il cartel-
aperti prima della pandemia.
delle settimane si sarebbe fatto sempre
lo di #Farerete.
Ed è meglio farlo con regole uguali
piĂš evidente il tentativo di egemonia
Ma il mondo della ristorazione
per tutti, piuttosto che affidarsi ad un
“politica� che voleva esercitare qual-
deve avere piĂš che mai dei punti di
mercato dove solo la criminalitĂ sem-
che sigla.
riferimento. Le uniche realtĂ che oggi
bra avere spazi per muoversi viste le
Ăˆ forse il caso di Ambasciatori del
potrebbero dare senso ad una nuo-
continue segnalazioni di locali rilevati
Gusto, la piccola associazione di cuo-
va compagine che tenga insieme tutti
per pochi soldi in questi tempi di crisi
chi per lo piĂš stellati, strettamente
sono solo la Fic e la Fipe. Come dire le
drammatica. đ&#x;‘† â–ś cod 69162 SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
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È TEMPO DI CUCINA “TOTALE” COSÌ CAMBIA IL RUOLO DEL CUOCO di Vincenzo D’Antonio
scolastico, nel sociale (attività ludica inclusa), nel mondo del lavoro. Abbiamo dimestichezza con il ruolo che interpre-
I
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ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
tiamo ed abbiamo chiari a sufficienza i l ruolo. Quanta importanza, op-
ruoli interpretati da quanti individuia-
portuna per non dire necessaria
mo come i nostri stakeholders.
ed ineludibile si dà a questa pa-
Se si è anche appena un po’ appas-
rola che sottende concetto forte. Ruolo
sionati conoscitori del gioco del calcio,
ad intendere una funzione, un atteggia-
sappiamo che in esso attenersi al ruolo
mento, un comportamento. Probabil-
è fondamentale ai fini del consegui-
mente, nel processo di crescita, il ruolo
mento del risultato. E sappiamo bene
è uno dei primi concetti la cui assimila-
che se nessuno può toccare il pallone
zione avviene pressoché naturalmen-
con le mani, vi è un ruolo che a questa
te. Nell’ambito familiare, nel percorso
regola fa eccezione: il portiere. Il portie-
CUOCHI re può prendere il pallone con le mani.
di flesso determinato dalla pandemia,
positiva sovrapposizione. Ci è di aiuto
Può, non deve. Nei fatti quasi sempre il
nel puntuale verificarsi di mutazioni di
nell’indagare e quindi nel riconoscere e
portiere prende il pallone con le mani.
scenario alle quali stiamo già assisten-
introitare il ruolo attualizzato del risto-
Il portiere il pallone può prenderlo an-
do day-by-day, una riconsiderazione
ratore del post pandemia, la simulazio-
che con i piedi e può colpirlo di testa.
del proprio ruolo e, in correlazione nel
ne di una giornata. Di primo mattino,
Non è molto avvezzo a ciò, tuttavia può:
sociale, dei ruoli dei nostri stakehol-
il bisogno di ristoro è la colazione. C’è
non gli è vietato. Il ruolo del portiere è
ders, è necessaria. Quale l’interpreta-
il bar. Sì, e chi dice che non può starci
stare in porta, nei pressi della sua por-
zione aggiornata, in linea con l’attualità,
anche il ristorante? Il nuovo ristorante!
ta, ed il suo obiettivo è fare in modo che
del ruolo del ristoratore?
Ma qui la cosa si ingarbuglia, perché
il pallone non entri nella porta di cui è
Proviamo a dirla così: “Rendere
poi, non dimentichiamolo, a partire
tempestivamente e adeguatamente
dall’imminente autunno saremo tutti
Semifinale di ritorno di Champions
soddisfatto il bisogno di ristoro così
coinvolti, chi direttamente e chi indi-
League. Una delle due squadre, a fron-
come la domanda comincia a mostrare,
rettamente, nel nuovo scenario dello
te del risultato della partita di andata,
rendere tempestivamente e adeguata-
smart working. E se la colazione, più
può accedere alla finale solo se questa
mente esaudito il desiderio di espe-
che colazione tradizionalmente intesa,
semifinale la vince. Se perde è fuori; ma
rienza attinente al cibo così come la
dacché forse il caffè del mattino con
è fuori anche se pareggia. Zero a zero
domanda comincia a mostrare”.
annessa ciambella (occhio, della ciam-
posto a difesa. Più chiaro di così.
allo scoccare del novantesimo minuto.
Non vi è ridondanza alcuna nell’af-
bella parleremo ancora) me lo prendo
Ci sono tre minuti di recupero. Azione
fermazione, non vi è ripetizione, vi è
a casa prima di mettermi al lavoro, di-
di attacco. Calcio d’angolo. Attenzione,
solo un minimo di overlapping, cioè
venisse una sorta di brunch erogato in
occhio a cosa accade: il portiere lascia
una fisiologica,
delivery?
la sua porta e va nell’area di rigore av-
marginale
e
In delivery, attenzione, nella nuo-
versaria a fare l’attaccante. Ma non è il
va sede di lavoro. Una sede di lavoro
suo ruolo, perdinci. Il suo ruolo è stare
così tanto nuova che, pensa un po’, è
in porta ed il suo obiettivo è parare,
praticamente casa mia. Quale appa-
è non farsi fare goal. Tuttavia è in
gante ristoro, a soddisfacimento di
area di rigore avversaria e la
bisogno, è vedersi recapitato in
sua presenza genera scompi-
quel luogo che è casa/ufficio
glio nella difesa avversaria: un uomo in più da marcare. Questo
un brunch debitamente porzionato ed approntato tenendo
portiere cosa ha fatto, ha dato al suo
conto non prioritariamente della
ruolo un’interpretazione duttile, ha
mia ghiottoneria (buono di de-
“letto la realtà del momento” e ha
fault, è ovvio), bensì di esigenze
deciso che per pochi istanti il suo
di sana alimentazione e corretta
ruolo diveniva quello di fare l’at-
nutrizione. Confini blandi e go-
taccante aggiunto.
dibili tra brunch e light lunch, in
Ci sia perdonata que-
funzione del giorno della settimana,
sta digressione inusual-
del carico di lavoro, della voglia dell’i-
mente lunga ma tutta-
stante. Proposte personalizzate sug-
via molto calzante ai
gerite, menu comunque consultabile
fini di quanto si vuole
da smartphone, come da
qui trattare. In punto
smartpho-
CUOCHI ne in tutta ovvietĂ avviene la comanda.
to non significa minimamente venir
per capirci. Nel mondo di ieri il ruolo
E qui non ci si sofferma sulla commuta-
meno al ruolo consolidato che consiste
lo si rappresentava mediante l’imma-
zione da soddisfacimento di bisogno di
nel far funzionare la cucina (anche) per
gine della ciambella, esprimendosi piĂš
ristoro ad esaudimento di desiderio di
fare servizio di sala ad ora di pranzo e
o meno cosÏ: l’ambito delle tue attività ,
esperienza conviviale ruotante intorno
ad ora di cena. Non si è mai detto che
quanto ti pertiene secondo mansiona-
al cibo che quasi certamente si palesa
quel portiere da ora in poi giocherĂ in
rio scritto ed usi e costumi non scritti, è
durante il fine settimana. La delivery
attacco lasciando sguarnita la sua por-
il buco. Quel buco che trae sua eviden-
della cena del sabato sera.
ta.
za grazie ad un “pienoâ€?. Insomma c’è un
E vuoi che non si esca, finita l’atti-
E dall’esempio del portiere nella
vuoto perchÊ c’è un pieno ed è apodit-
vitĂ di lavoro svolto in casa, per quattro
semifinale di ritorno della Champions
ticamente vera l’affermazione inversa:
passi, per incontrare amici, per svago.
League, esempio probabilmente poco
c’è un vuoto laddove c’è un pieno. Quel
Non è ancora ora di cena, ma è ora di
assimilabile da chi “di pallone non
pieno genera quel vuoto che noi siamo
aperitivo; insomma, come sia, è l’ora
mastica�, passiamo ad altro esempio.
abituati ad individuare nel “buco� della
che mi va di fare quattro chiacchiere
In un mercato che evolve con un’ac-
ciambella: ragioniamo secondo realtĂ
con gli amici in luogo che non sia un
celerazione imprevista provocata dal-
convessa. Ma oggi il ruolo attualizzato,
banco di bar. Il ristorante è aperto, con
la pandemia, la nuova interpretazio-
è la ciambella rovesciata. Il pieno della
pertinenti, accattivanti e mai banali
ne del ruolo la si racconta secondo il
ciambella (cosĂŹ gustoso) marca il limite
proposte anche alla fatidica ora “five ‘o
principio della ciambella rovesciata.
di una realtĂ concava, nel senso che il
clock�: l’ora del tè da qualche parte, l’o-
Abbiamo presente la ciambella del-
ruolo è tutto quanto può espletarsi in
ra della convivialitĂ preserale ovunque.
la prima colazione, quella annessa al
quell’ampia (ma non sconfinata) prate-
Ecco, appena appena due casi concreti,
caffè di stamattina? Ecco, la ciambella
ria che è aldilà (non aldiquà ) del bordo,
percorribili di interpretazione del nuo-
ha un buco e ha un contorno. Il buco
ovvero del pieno.
vo ruolo del ristoratore. Ovviamente
è il vuoto ed il contorno è il pieno, quel
Ed è quest’ottica di realtà concava
interpretare questo ruolo attualizza-
pieno cosĂŹ golosamente edibile, giusto
che può contribuire a rendere profittevole il business nel nuovo scenario. Ci si approccia al business valutando la sfera del possibile, mediante la quale si scorgono opportunitĂ invisibili ai pigri e agli indolenti, piuttosto che la sfera del probabile. E ciò per due concatenate motivazioni: a) non è detto che il “probabileâ€? di ieri sia anche il “probabileâ€? di oggi; b) nell’appiattirmi su un “probabileâ€? forse ingannevole, sono anche in agone affollato e vociante a causa del quale mi costerebbe sforzo prolungato e tendenzialmente vano conquistare visibilitĂ distintiva. Si tratta di attrezzarsi celermente, mediante dotazioni di nuove competenze, a sapere interpretare in pieno agio il nuovo ruolo attualizzato, abituandosi anche a ragionare in termini di “possibilitĂ â€? in scenario futuro piuttosto che di “probabilitĂ â€? in scenario passato. đ&#x;‘† cod 69063
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ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
CUOCHI
“PER ESALTARE GLI INGREDIENTI E NON COPRIRNE IL GUSTO HO BISOGNO DI UNA
PANNA PERFETTA
”
ALBA
Chef, imprenditore, docente, autore. Luca Montersino è forse il protagonista più eclettico della ristorazione contemporanea. Per questo sceglie la versatilità di Culinaire Original Debic per primi e secondi piatti, zuppe e salse. Una panna da cucina incredibilmente cremosa che non coagula, non si separa e garantisce un tempo di rappresa molto veloce. L’Originale, nata dai 100 anni di esperienza Debic. Vuoi creare piatti meravigliosi come Luca? Scopri di più su Debic.it Debic. Per le mani dei professionisti.
SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
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CUOCHI
Enrico Derflingher Presidente Euro-Toques International e Italia
Iniziative e voglia di normalitĂ I cuochi trovano nuove strade
C
on un agosto che turisticamente ha fatto sperare un po' di
zie al Festival del Cinema è riuscita a richiama-
piĂš, avevamo riposto molta fiducia in questo settembre, che
re visitatori dopo un'estate (piĂš giugno e luglio
però inizia a mostrare ai nostri colleghi ristoratori, soci di
che agosto) difficile e semi-deserta.
Euro-Toques e non, che quello che ci aspetta sarĂ un autunno duro,
A darmi speranza sono anche quelle inizia-
impegnativo, difficile. A dimostrarlo sono anche i recenti numeri for-
tive che promuovono la cucina in questo perio-
niti dall'Istat e da Confcommercio, che evidenziano quanto non solo
do di crisi, venendo incontro al ristoratore. Pen-
la crisi continui, ma quanto questa sia pesante soprattutto per alber-
so al socio tristellato Niko Romito, che porterĂ
ghi e ristoranti. Una crisi che proseguirĂ e colpirĂ molti colleghi e ami-
ancora avanti per l'autunno il suo 20Reale20,
ci. L'importante, per noi di Euro-Toques, è mantenere una nota di ot-
15 portate a 150 euro. Iniziative del genere pos-
timismo e una di senso di responsabilitĂ .
sono aiutare (anche se piĂš difficilmente funzio-
Ăˆ vero che a svantaggiare il nostro settore, specialmente nelle
nerebbero nelle grandi cittĂ ).
grandi cittĂ , ci pensano gli innumerevoli eventi, tra convegni e fiere,
Seppur, quindi, la situazione non sia delle
annullati, o la mancanza di un turismo straniero, o il fenomeno dello
piĂš facili e, anzi, si stia "rinvigorendo" con l'au-
smart working. Penso alla cena di Carlo Cracco in programma in
tunno, è giusto continuare a rimboccarsi le ma-
Galleria prima dell'inizio della Settimana della moda a Milano, an-
niche, incentivando il consumatore e ricordan-
nullata direttamente dagli organizzatori dell'evento. Ma bisogna ri-
dosi di quel senso di responsabilitĂ che oggi
cordare allo stesso tempo che tutte queste mancanze sono dovute ad
condiziona la nostra realtĂ .
una situazione sanitaria che è tornata, pur non allarmante, comunque a far preoccupare: serve senso di responsabilità nel comprendere tanto il contesto sanitario quanto le conseguenze su quello socio-economico. A darmi speranza è una Milano che in questi giorni ho visto piÚ desiderosa di tornare alla normalità - e quindi anche fuori a cena dopo i mesi di lockdown e un'estate di cautela. Una Venezia, che gra22
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
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CUOCHI
GIANLUCA RENZI APPRODA A I PORTICI
«AMO LA CULTURA DELLA PASTA» di Vincenzo D’Antonio
D
più che trentenne, che assume l’incarico
ma opportunità che mi è stata data. Entro
precedentemente ricoperto da Emanue-
a far parte di un’azienda riconosciuta in
otta, grassa e turrita, così
le Petrosino e, prima ancora, da Agostino
tutta Italia e sono curioso di scoprire nuo-
viene definita Bologna, la
Iacobucci.
vi prodotti e nuove culture culinarie.
città felsinea che, nel porsi a
Gianluca proviene da Firenze, dove
Effettivamente la distanza culina-
capoluogo dell’Emilia Romagna, di essa
per circa un anno è stato chef del ristoran-
ria tra Firenze e Bologna è ben supe-
costituisce anche la cerniera. Da sempre,
te “Locale”. Ancor prima, per un decennio
riore ai 39 minuti che impiega il Frec-
ancor prima che l’avvento mediatico di-
circa è stato discepolo - è proprio il caso
ciarossa per collegare Santa Maria
venisse normale, si è individuata in Bo-
di dire così - del grande Heinz Beck.
Novella a Bologna Centrale! Cosa ti
logna la città dove “si mangia bene”. E a Bologna, in via Indipendenza, ha riaper-
24
Possiamo ben dire che stai attraversando l’Appennino Tosco-Emiliano?
intriga di più della cucina bolognese? Sicuramente la cultura sulle paste,
to, annesso all’omonimo albergo, il risto-
Assolutamente sì. È successo tutto
ripiene e non. I bolognesi sono ottimi
rante I Portici (1 stella Michelin). In cu-
molto velocemente ed in questo mo-
intenditori di tutte le paste. Poi ci sono i
cina il prode chef Gianluca Renzi, poco
mento sono molto felice per la grandissi-
salumi e tutte le carni, soprattutto quelle
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
CUOCHI di maiale. Insomma, una cucina vera, di-
napoletano, offriremo anche delle otti-
retta, proprio come piace a me.
me pizze cotte rigorosamente nel forno
Condividi l’idea che mai come in
a legna.
questo momento la cucina di albergo
Il tuo lavoro è la tua passione e
vivrà un’ulteriore crescita qualitativa,
questa cosa è ben nota. Ma pur sem-
di reputazione e di posizionamento?
pre ti capiterĂ di andare al ristorante
EMANUELE PETROSINO DOPO I PORTICI Ăˆ AL BIANCA RELAIS SUL LAGO DI ANNONE
I
Assolutamente sĂŹ, condivido in pieno.
da cliente. Qual è, da quando entri in
Mai come in questo momento difficile
sala fino a quando ne esci, la cosa che
che stiamo passando in tutto il mondo,
maggiormente ti colpisce, in positivo e
ca sul Lago by Emanuele Petrosino�.
chi possiede le gambe piĂš forti e la men-
in negativo?
Il giovane e talentuoso chef ha infatti
l ristorante “Bianca sul Lagoâ€? dal 17 settembre è diventato in “Bian-
te lucida riuscirĂ a continuare il proprio
Sicuramente, quando vado a man-
accettato la proposta della famiglia
percorso, migliorandosi e migliorando le
giare fuori, le situazioni alle quali faccio
Spreafico che, nell’inverno dello scor-
aspettative dei propri clienti.
sempre caso sono le attenzioni che ven-
so anno, ha dato vita, sulle rive del
Secondo te si andrĂ verso un am-
gono rivolte ai clienti, dal cibo al servi-
Lago di Annone, a Bianca (un relais 5
pliamento degli orari di servizio supe-
zio. Bisogna stare bene, passare una pia-
stelle con 10 camere, un bistrot e un ri-
rando i canonici slot di pranzo e cena?
cevole serata in compagnia e vivere un
storante gourmet) di guidare le cucine
No, non credo. Io penso che chi lavo-
momento bello. Che sia in un ristorante
dell’intera struttura. A Petrosino spetta
ra in albergo sicuramente dovrĂ concen-
gourmet o in un’osteria, quando si esce
infatti il compito di supervisionare tut-
trarsi sempre sulla qualitĂ del tempo che
bisogna portarsi dietro sempre dei ricordi
to l’aspetto food di Bianca: oltre al ri-
si spende per i propri clienti. La quantitĂ
lieti della serata trascorsa. Mentre ciò che
storante gourmet, lo chef firma i menu
di ore di lavoro non è sinonimo di qualità .
mi colpisce sfavorevolmente è la presun-
del bistrot “Drop�, degli eventi e delle
Sicuramente ci sarà un’attenzione ancora
zione e la poca professionalitĂ di cuochi e
colazioni degli ospiti del relais.
piĂš profonda per far sĂŹ che il cliente pos-
camerieri che invece dovrebbero sempre
Classe 1986 e originario della provin-
sa vivere a 360 gradi un’esperienza indi-
amare il nostro lavoro.
cia di Latina, Petrosino ha definito un
Il tuo piatto preferito?
proprio stile, che ha conquistato sem-
Nel tuo modo di intendere la cucina
Sicuramente sono i primi. Amo cu-
pre piĂš la critica, facendo esperienza
de I Portici, quando appronti la linea
cinare la pasta e i risotti dove c’è meno
nelle cucine pluristellate del Piazza
pensi anche a clienti locali che vengo-
meccanicitĂ e, come diciamo noi in cuci-
Duomo di Enrico Crippa ad Alba (Cn),
no al ristorante pur non essendo ospiti
na, piĂš sentimento. Insomma, una pasta
del Christopher Coutanceau di La
dell’albergo?
mantecata e gustosa!
Rochelle in Francia, del Maison Pic a
menticabile.
Assolutamente sĂŹ, noi siamo un risto-
Chef, in bocca al lupo per questo
Valenza (sempre in Francia), della Ta-
rante che abbraccia molteplici situazio-
tuo nuovo cimento nella dotta, grassa
verna Estia di Brusciano (Na) al fianco
ni e pensare a un target costituito dalla
e turrita Bologna. La cittĂ dei portici
dello chef Francesco Sposito, del DanĂŹ
clientela locale sarĂ la mia prima atten-
che, grazie alla tua cucina, potrĂ anche
Maison di Ischia (Na) con Nino Di Co-
zione. Anche perchĂŠ chi verrĂ da noi
diventare per tutti i buongustai la cittĂ
stanzo e del ristorante I Portici di Bolo-
cerca o vuole riscoprire quei prodotti del
de I Portici!
gna per il suo primo incarico di execu-
territorio che identificano Bologna. Avrai responsabilità di chef anche a L’Hosteria? SÏ, sarà tutto seguito da me e dal mio team, sebbene ci saranno due cucine differenti. Dove sarà ubicata la sala de L’Hosteria?
Ringrazio tantissimo l’azienda I Portici e il titolare Riccardo Bacchi, che mi
tive chef e per una meritata riconferma della stella Michelin. đ&#x;‘† cod 69310
ha dato la possibilitĂ di entrare in questa splendida cittĂ culinaria e in questa fantastica famiglia. Gianluca Renzi, con la sua competenza, la sua passione e il suo talento conferirĂ tocchi ulteriori di qualitĂ a I Portici.
La sala de L’Hosteria si trova al secon-
Bologna, e con Bologna tutti noi insieme,
do piano dell’albergo. Nel periodo estivo,
guardiamo avanti e ci incamminiamo
con la presenza di un bravo pizzaiolo
verso la nuova normalitĂ . đ&#x;‘† cod 69143 SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
25
CUOCHI Chicco Cerea (cuoco ristorante Da Vittorio, presidente Ristogolf), Roberto Vignola (direttore Cesvi), Dario Colloi (direttore Ristogolf)
RISTOGOLF A BERGAMO
RACCOLTI 9MILA EURO PER IL CESVI
“R
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istogolf by Allianz per
ziative di contrasto al Coronavirus e di
la sciatrice Sofia Goggia, il calciatore
Bergamo” è stata una
sostegno alle realtà imprenditoriali lo-
dell’Atalanta Duván Zapata, l’alpinista
tappa inedita, ripetuta
cali. Grazie alla generosità di tutti i Ri-
Simone Moro, il campione di golf Co-
per 3 giorni consecutivi (21, 22 e 23 lu-
stogolfisti, ben 9mila euro sono stati
stantino Rocca, il musicista Osvaldo Ar-
glio) sul magnifico campo del Golf Club
raccolti e donati al
Bergamo L’Albenza. Un’iniziativa pen-
Cesvi.
sata non solo per dare un messaggio
La tappa ber-
forte di positività, ma anche per soste-
gamasca di Risto-
nere concretamente la ristorazione oro-
golf ha ricevuto il
bica, acquistando un menu degustazio-
saluto di numerosi
ne per due persone in 13 ristoranti
volti dello spetta-
gourmet del territorio utilizzati come
colo e dello sport,
premio speciale di gara. Ristogolf ha
tutti legati a Berga-
giocato a Bergamo per Bergamo, affian-
mo, tra i quali gli
cando la Fondazione Cesvi Onlus (Coo-
attori Giorgio Pa-
perazione e Sviluppo), operante nella
sotti, Alessio Boni
provincia di Bergamo con diverse ini-
e Pietro Ghislandi,
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
L’8ª edizione dell’evento enogastronomicogolfistico, dedicato alla città orobica, ha raccolto una somma importante che è stata donata in sostegno alle attività della Fondazione Cesvi. 340 i giocatori partecipanti
denghi, altri personaggi come “la Giuliana”
e
“ol
Moròt”, oltre alla madrina del Cesvi Cristina
Parodi.
L’ex ct della Nazionale Cesare Prandelli e i campioni di calcio Giuseppe Dossena e Daniele Massaro sono scesi in campo tra i
CUOCHI giocatori cimentandosi tra le 18 buche e il percorso di degustazioni enogastronomiche, tratto distintivo di Ristogolf. Al momento dell’accoglienza i 340 giocatori hanno iniziano con il benvenuto dolce Vitalfood del ristorante del Golf Club, insieme a un buon caffè Wefor Nespresso Professional e acqua Valverde, presente in tutte le postazioni per rinfrescare i Ristogolfisti. Solo il tempo di affrontare le prime 3 buche ed è giunto il momento di gustare l’hummus di ceci di Martino Rossi, con limone candito e insalata di piovra. Il primo dei numerosi assaggi firmati Ristorante Da Vittorio. I giocatori hanno potuto anche apprezzare la degustazione di olio Coppini Arte Olearia e un prezioso calice di Pas DosÊ Alto Adige Doc di Kettmeir.
rancino siciliano di Riso Almo con ragĂš.
re del sempre affascinante showcoo-
Alla buca 5, cucinato espresso lo
Gemellaggio riuscito! Sempre apprez-
king e del gourmet party serale. Ma nel
spaghettino al pomodoro Le Due Valli
zata la selezione di Parmigiano Reggia-
rispetto delle normative vigenti e della
abbinato al Molin Lugana Dop di CĂ
no proposta dal Caseificio Gennari.
tutela della salute di tutti i giocatori, Ri-
Maiol. Alla buca 8, una buvette speciale
Ultima sosta gourmet è alla buca 16,
stogolf ha scelto quest’anno di cambia-
firmata Pentole Agnelli, con il Crispy
e non si poteva concludere se non in
re programma, svolgendo lo showcoo-
Fried Rice Oriental-Mediterraneo con
dolcezza: Crostata di marmellata Vital-
king e le premiazioni di rito presso lo
Riso Almo, presentato dallo chef Filippo
food e Gelato con frutta semicandita
showroom Bulthaup Ghirardelli di Ber-
Cammarata del Bolle Restaurant di Lal-
selezione DelifrĂš by Vitalfood. In dol-
gamo in diretta streaming sui canali so-
lio (Bg), accompagnato dai “Cocktail
cezza anche il vino: Athesis Moscato
cial e sul sito web di Ristogolf.
per Bergamo� creati da Ivan Patruno,
Rosa Alto Adige Doc di Kettmeir. Chi
đ&#x;‘† cod 68893
bartender di “Bulk Giancarlo Morelli�.
segue Ristogolf si aspetterĂ ora di legge-
Per informazioni: www.ristogolf.com
E per gli amanti della pizza? Sosta a metĂ percorso, alla buca 10, con Molino Dallagiovanna e le sue proposte gourmet insieme a un bicchiere di “52â€? Brut Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg di Santa Margherita. Alla buca 12 un “classicoâ€? di Ristogolf: “PĂ e StrinĂšâ€? del Ristorante Da Vittorio, preparato quest’anno sul braciere Ofyr by Jo-Design, sapientemente abbinato a un Chianti Classico Docg “Etichetta Bluâ€? Lamole di Lamole. Due buche dopo, i giocatori hanno incontrato Giunco Vermentino di Sardegna Docg di Cantina Mesa, che invita a un ponte tra le due maggiori isole italiane e si propone in abbinamento all’ASETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
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CUOCHI
FUORIMENU
ITALIA-SPAGNA ANDATA E RITORNO
LA CUCINA CREATIVA DI ZANASI
foto del servizio Andrea Guermani
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ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
CUOCHI di Nadia Afragola
Si navigava a vista, senza troppa pianificazione. In momenti così ci si può solo adeguare alle situazioni e tirarne
F
fuori il meglio. ederico Zanasi è lo chef che
Quando avete riaperto?
dirige da ormai due anni, il
Abbiamo riaperto il 7 giugno, sia-
ristorante gourmet “Condivi-
mo stati piuttosto reattivi, non appe-
dere by Lavazza”, una stella Michelin.
na ci è stata data la possibilità di tor-
Siamo a Torino e per il modenese,
nare a lavorare.
scuola spagnola, alla perenne ricerca
Come è andata la ripresa?
del confronto, è il momento di inau-
Siamo partiti in prima battuta con
gurare un nuovo ciclo e fare il punto
il delivery, quindi una parte di staff è
su dove si sia arrivati, su cosa sia pos-
tornata in cucina con me a impostare
sibile fare per andare oltre. Oltre l’o-
l’offerta; poi abbiamo pensato a qual-
stacolo, al di là del Covid-19.
che variazione sul menu e abbiamo
Lo abbiamo incontrato da Eataly
cambiato qualche piatto. Per chi fa
Torino Lingotto, nella Terrazza di Sala
questo lavoro non è normale avere
dei Duecento, in una serata in cui a
tutto quel tempo libero. Non siamo
farla da padrone erano i sapori del
abituati, quindi la riapertura è coinci-
Mediterraneo, con le sue Tapas Ricas
sa con un’iniezione di vitalità. D’altro
by Condividere, la nuova offerta food
canto però, l’incertezza era palpabile,
delivery che rende omaggio alla ga-
non c’erano direttive precise da segui-
stronomia mediterranea proponendo
re e si viveva in un’attesa sfiancante.
un must della cucina spagnola. Il for-
Dal punto di vista gestionale, non ab-
mat nasce tra le mura di Condividere,
biamo mai chiuso le prenotazioni,
ma il concept è stato ideato dallo chef
che non sono quindi state annullate,
Ferran Adrià, presidente di elBulli
ma semplicemente slittate più avanti
Foundation.
nei mesi. La conseguenza è stata
L’obiettivo comune ad entrambi è
quella di avere un buon numero di
quello di trasmettere positività e alle-
clienti già il primo giorno, scandendo
gria in chiave contemporanea per
un buon ritmo che stiamo mantenen-
rendere il pasto un
do anche ora. Abbiamo diminuito i
momento di piace-
coperti, i tavoli da 4 posti sono diven-
re e condivisione
tati da 2, e quelli da 6 sono diventati
all’insegna
della
da 4, con la conseguente eliminazio-
scoperta gastrono-
ne dei tavoli più piccoli. In percentua-
mica.
le la riduzione è stata del 40%.
Dopo il lockdown, nel quale è nato il servizio di food delivery, il ristorante stellato Condividere by Lavazza ha riaperto con slancio. Una cucina mediterranea messa a punto insieme al grande Ferran Adrià
Come è andato il lockdown?
Nel suo team di lavoro ci sono stati dei tagli?
È stato un mo-
Dobbiamo sempre considerare
mento per riordi-
che la nostra è una società come le al-
nare le idee e per
tre e quindi non può prescindere dal-
godersi la famiglia.
la logica dei numeri. Siamo comun-
È stato un periodo
que un gruppo abbastanza folto: sia-
difficile lavorativa-
mo 12 in cucina e 6 in sala.
mente
parlando,
pieno di incertezze.
Come è stato il primo impatto con i clienti dopo la chiusura? SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
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CUOCHI che, rispetto ad altri Paesi come la Spagna, siamo dei privilegiati. Come sta Torino? Come cittadino vedo danni ingenti. Guardo i negozi, i saldi iniziati in un momento diverso dell’anno rispetto al solito, il mercato immobiliare. Sicuramente i segni ci sono e sono gravi, però vedo anche tanta voglia di uscire da parte delle persone, di rimpossessarsi di quello che avevano. Rispetto ad altre città come Milano, Torino non ha mai vissuto così tanto di turismo, quindi il colpo non è stato ugualmente violento. Eravamo emozionati come i bam-
problema può dipendere dalla poca
Nel nostro ristorante, ad esempio, la
bini il primo giorno di scuola. Sono
propensione di noi italiani a fare si-
percentuale dei clienti stranieri è del
tornati tanti clienti con cui abbiamo
stema?
10%.
costruito un bel rapporto, quasi per-
Non è la prima crisi che ci coinvol-
Mentre tanti altri, con la riaper-
sonale oserei dire. Ci siamo accorti
ge, penso al 2008 ad esempio. In quel
tura, hanno sospeso il servizio di deli-
che sia noi che loro avevamo la stessa
caso però il nostro settore era stato
very, voi proponete “Las Tapas Ricas”.
voglia di rivederci. È bello quando tra
toccato marginalmente, erano dimi-
Perché questa scelta?
le persone che vengono a cena e quel-
nuiti i clienti ma si andava avanti. Du-
In primis perché il progetto non era
le che cucinano si crea una sorta di
rante il lockdown di quest’anno inve-
pronto quando tutti gli altri sono partiti
chimica. Ed è stato ancor più bello ve-
ce, i ristoranti erano il fanalino di
ed aveva bisogno di decantare per un
dere come in sala non si percepisse
coda; altre attività riaprivano e noi ri-
periodo giusto, dal momento che non
mai della tensione dovuta al virus.
manevamo nell’oscurità. Forse non
volevamo abbozzare qualcosa di cui
Nessuna paura, solo la voglia di torna-
siamo bravi a fare sistema, ma abbia-
non eravamo pienamente convinti, e
re alla normalità insieme.
mo da sempre la capacità di rimboc-
soprattutto abbiamo escluso l’ipotesi
Fa sorridere pensare che l’unica
carci le maniche e ripartire. Per quan-
di riproporre i piatti di Condividere. In
cosa che non si poteva fare era pro-
to riguarda la situazione nazionale
secondo luogo, abbiamo voluto ri-
prio “condividere”.
poi, è vero che la cucina italiana ne è
spondere a quella voglia di viaggio che
uscita con le ossa rotte, ma è pur vero
magari in tanti avevano. Visto il nostro
Da quel punto di vista, lo ammetto, eravamo preoccupatissimi. Abbiamo fatto tante riunioni con Ferran Adrià su cosa cambiare, per poi capire che non potevamo snaturarci e che quella psicosi iniziale, secondo cui sembrava che non si potesse più nemmeno entrare in un negozio a provare un cappello, sarebbe pian piano svanita. Stiamo sicuramente servendo più porzioni singole, però la filosofia degli snack in condivisione c’è ancora, e li facciamo ancora mangiare con le mani. Il mondo della ristorazione più di altri ne è uscito con le ossa rotte, il 30
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
CUOCHI fil rouge con la Spagna, potevamo per-
la stagionalitĂ , con la maturitĂ che devi
fornitori hanno preso un colpo duro,
metterci di realizzare qualcosa di infor-
dimostrare per gestire un ristorante.
quindi la reperibilità è diventata piÚ
male e divertente che rispecchiasse
Dopo due anni di attivitĂ stiamo deli-
complessa. Nel nostro staff ci sono per-
comunque la filosofia del ristorante e
neando delle linee guida molto piĂš
sone che ci aiutano oltre che con il con-
che portasse idealmente a fare una
precise. Il primo anno non era difficile
tenimento dei costi, anche con la logica
passeggiata sensoriale tra le Ramblas
descriverci come una costola dei locali
della ricerca della materia prima.
di Barcellona. In terzo luogo poi, il no-
di AdriĂ in Spagna. Oggi invece abbia-
Un ingrediente per ripartire?
stro delivery è molto diverso da quelli
mo una nostra identitĂ , valorizziamo le
Quando mi fisso con un ingredien-
che venivano proposti durante il
ricette italiane e ci siamo dati dei palet-
te, non riesco a darmi pace. Se me ne
lockdown, in quanto se prima eravamo
ti che servono proprio a dimensionare
innamoro realizzerei un menu intero
tutti a casa e c’era il tempo di assembla-
e direzionare la creativitĂ .
con un unico elemento principe. Ades-
re un piatto anche complicato, adesso
Quando parliamo di consumi
so stiamo lavorando con le foglie del
che siamo tornati a una quasi normali-
consapevoli nell’alta ristorazione,
fico. Abbiamo prodotto una bevanda,
tĂ il tempo non esiste piĂš. Ecco perchĂŠ
parliamo di una moda che dura il
un risotto e diverse estrazioni. Per noi
la nostra formula si basa sulle tapas e
tempo di una stagione o ci sono anche
la ripartenza è coincisa con quell’ingre-
sulla cucina tipica tradizionale, senza
dei contenuti?
diente.
virtuosismi, da ordinare e consumare.
Per riuscire non solo ad abbattere
Quest’anno ha senso parlare di
Quindi il delivery rimarrĂ parte
lo spreco, ma anche a dare qualcosa in
integrante dell’offerta di Condivide-
piĂš ai nostri clienti, abbiamo eliminato
La presenza delle guide va vista
re?
il menu alla carta, a favore di tre percor-
come un sostegno alla categoria, un
stelle Michelin?
Assolutamente sĂŹ. Sviluppiamo tut-
si di degustazione. Tutti i giorni sappia-
elemento che ci riporta alla normalitĂ e
to noi, i piatti escono dalla nostra cuci-
mo quasi esattamente quante persone
ci spinge a mantenere alta la qualitĂ . Ăˆ
na e sono consegnati da noi. L’attività di
verranno e gli acquisti diventano piĂš
difficile immaginare come si possa va-
delivery è ben incorporata nelle dina-
ragionati
comunque
lutare un ristorante dopo quello che è
miche del ristorante. Mi piace cucinare
un’offerta ampia. Gli anni ’90, in cui del
successo. Per quanto riguarda noi, ci
e servire questi piatti, sono semplici,
pesce tenevi solo la parte centrale e col
siamo e siamo ripartiti al meglio delle
divertenti e portano un messaggio po-
resto si faceva il brodo, sono lontanissi-
nostre possibilitĂ . Considerando poi
sitivo. Se prima era una soluzione di ri-
mi.
che tante realtĂ hanno cambiato for-
mantenendo
medio, ora è diventato qualcosa su cui
I fornitori come si scelgono?
mat, potrebbero essere assegnati rico-
puntare davvero. Penso poi che per
Sono fondamentali, tanto che noi
noscimenti ad esempio anche a solu-
dare forza al progetto, vada costante-
costruiamo il menu in base a ciò che di
zioni “pop up� o iniziative temporanee.
mente alimentato, anche con poco.
buono troviamo. Dopo il Covid, molti
đ&#x;‘† cod 69501
Italia e Spagna non sono mai state cosĂŹ vicine. Come non mai, sĂŹ. Anche il menu
Ferran AdriĂ e Federico Zanasi
de Las Tapas Ricas è nato con Ferran Adrià . Ci sentiamo settimanalmente per fare il punto della situazione. Vuole vedere costantemente i nostri progressi e interfacciarsi con le nostre idee, lasciandoci sempre piena libertà . Quali sono le coordinate della sua creatività ? Direi che la creatività , in generale, non ha coordinate. In questo momento storico invece, dico che il processo creativo deve fare i conti con lo spreco, con SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
31
CUOCHI
Il 4 agosto 1820 nasceva a Forlimpopoli il padre della cucina italiana - e non solo - colui che riunì le principali ricette della cultura gastronomica nostrana in un manuale tanto utile ancora adesso. Tra igiene e nutrizione, è il personaggio a cui i ristoratori di oggi dovrebbero ispirarsi per uscire dalla situazione complicata
I 200 ANNI DI PELLEGRINO ARTUSI
IL GASTRONOMO CHE CI SERVIREBBE ORA di Vincenzo D’Antonio
P
32
Celibe, Pellegrino Artusi si trasferì a Firenze dove, più che benestante, co-
mo agevolmente capire la sua situazione nel quotidiano.
aesino della Romagna quella
minciò a scrivere libri, quei libri che nar-
Trovarsi in posti diversi a frequenta-
vera, quella mai imbastardita
ravano di una cucina italiana ancora
re ristoranti di albergo a cena e trattorie
dalle folle estive, proprio lì, a
tutta da sistemare, catalogare e divulga-
a pranzo dove aveva modo di assaggiare
Forlimpopoli il 4 agosto 1820, nacque
re. Da ciò la fama del prode Pellegrino
e scoprire, qui la locuzione ci sta tutta, le
chi seppe e volle contribuire all’Unità
Artusi come tessitore dell’Unità degli
varie cucine etniche che poi con la sua
degli Italiani al tempo in cui poteri forti,
Italiani mediante quel tessuto connetti-
sagacia, la sua cultura e la sua lungimi-
eserciti e ideologia dei ceti illuminati fe-
vo costituito dalla cucina, dal focolare
ranza provò, felice e lodevole l’esito, a far
cero l’Unità d’Italia. Parliamo di Pelle-
domestico. Se facciamo mente locale e
diventare la “cucina italiana”. Cimento al
grino Artusi, figlio valoroso della Roma-
tuffo anastatico negli anni della maturi-
quale lavorò praticamente tutta la vita,
gna dalla quale “esiliò” volontariamente
tà di questo facoltoso gentiluomo roma-
provando in casa, nella sua bella e con-
nel 1851 a causa di una violenta rapina
gnolo, trasferitosi a Firenze dopo aver
fortevole casa di Firenze, le ricette che
subita dalla sua famiglia. Famiglia molto
viaggiato per lavoro, al quale sapeva ag-
man mano scopriva. Suoi aiutanti fedeli
facoltosa, commercianti di tessuti e di
giungere il valore del diletto a tavola, nei
ed abili, il cuoco di casa Francesco Ruf-
seta.
vari Stati dello Stato preunitario, possia-
filli e la governante Marietta Sabatini.
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
CUOCHI La Marietta, grazie agli scritti di Ar-
piacere edonistico. Quanti meriti in
edizione si è svolta il 4 agosto ed è dedi-
tusi nei quali era sovente citata, divenne
questa opera monumentale di Pellegri-
cata a Pellegrino Artusi in occasione del
personaggio emblematico della donna
no Artusi! Un libro che è stato la prima
bicentenario della nascita. Il piatto uffi-
di cucina. Ancora oggi in Romagna, suo-
raccolta narrata di ricette della cucina
ciale Idc 2020 sono i “Cappelletti all’uso
le definirsi “Marietta� la donna che
italiana. Ma è stato anche una sorta di
di Romagna� che i cuochi aderenti all’i-
prende a cura, mix di dovere e di piace-
manuale sul come nutrirsi, oltre che ali-
niziativa si impegnano a cucinare se-
re, l’arte non semplice del cucinare do-
mentarsi. La modernità dell’Artusi sta
guendo la ricetta originale cosĂŹ come
mestico. Pellegrino Artusi non trovava
anche nella sua attenzione alle regole
pubblicata nella citata opera del grande
editori e allora piuttosto che demorde-
igieniche che non ebbe ritrosia alcuna a
Artusi. Idic 2020 è stata realizzata in col-
re si pagò la stampa della prima edizio-
trattare, cosĂŹ come pure garbatamente
laborazione con “Casa Artusiâ€?, l’entitĂ
ne, ma anche delle successive, di tasca
introdusse e divulgò il gergo tecnico
sorta a Forlimpopoli per tenere alta la
sua. Il business lo fiutò l’editore Bempo-
tutt’oggi ancora in uso.
memoria del loro celebre figlio e per
rad di Firenze che fece stampare il libro
Tutti quanti noi italiani, non sol-
perpetuare i prodromi della cucina ita-
con il titolo scelto dall’autore “La scienza
tanto gli addetti al settore della ristora-
liana. Sulla pagina Facebook Idic 2020
in cucina e l’arte del mangiar bene�. Il
zione ed i gourmet, dobbiamo ringra-
13th International Day of Italian Cuisi-
successo di pubblico comporterĂ 15
ziare Pellegrino Artusi ed omaggiare
nes si trae contezza di quali e quanti ri-
edizioni del libro ed un vistoso incre-
questa ricorrenza del bicentenario
storanti nel mondo ed anche in Italia
mento del numero di ricette che balza-
della nascita. Non fu cuoco, non fu
hanno aderito alla lodevole iniziativa.
rono dalle 475 delle prime edizioni alle
maitre, non fu sommelier, non fu pa-
In un momento cosĂŹ delicato per
790 della versione postuma.
tron di ristorante. Ma allora, cosa fu
tutti e per la ristorazione in particolare,
Il libro cominciava ad essere presen-
Pellegrino Artusi? La risposta è molto
protesi verso la costruzione della nuova
te nelle case dei ceti emergenti sviluppa-
semplice: Pellegrino Artusi fu un ga-
normalitĂ , si erge a benevolo insegna-
tisi in simbiosi con la nascita dello Stato
stronomo. Avercene oggi, di gastrono-
mento della storia recente quanto fece
Unitario. Quei ceti in prevalenza appar-
mi cosĂŹ!
Pellegrino Artusi nella sua opera di ri-
tenenti alla macchina burocratica del
Nel bicentenario della nascita è me-
cerca, di sperimentazione e collaudo e
nuovo Stato, alle forze dell’ordine, alla
ritevole l’iniziativa di Gcvi, la rete di
di divulgazione. Probabilmente tutto
scuola, all’università , oltre che le classi
cuochi e ristoratori che opera prevalen-
ciò è quanto sarebbe opportuno fare
facoltose del commercio e dell’indu-
temente all’estero in ben 70 Paesi con
proprio in questa fase, durante questo
stria. Ceti che cominciarono a percepire
l’intento nobile di tenere alto il vessillo
epocale punto di flesso dove nulla sarĂ
il bisogno primario del mangiare non
della vera cucina italiana. Ăˆ oramai
come prima: ritornare alla ricetta nar-
piĂš come assillo quotidiano. Insomma
consuetudine, dacchĂŠ siamo giunti alla
rata ma non urlata, alla spiegazione con
non piÚ lo spettro dell’indigenza, ma co-
XIII edizione, che Gcvi tenga la Idic,
genuino intento didattico e non come
munque ben lontani dall’idea di un
Giornata Internazionale della Cucina
occasione per fare show in cui autorefe-
mangiare inteso prevalentemente come
Italiana. Orbene, questa tredicesima
renzialmente e con l’ausilio di claque di giro, par che si voglia dire “avete visto quanto sono bravo?â€?. Ritornare alle sperimentazioni ed alle ricerche che siano frutto di ingegno e non di mode da seguire per restare nel mirino dei selfie. Una pacata e profonda riflessione sull’opera di Pellegrino Artusi può indurci, se dotati di buona volontĂ e di onestĂ intellettuale, a guardare al recente passato per meglio immaginare e contribuire alla costruzione dell’imminente futuro. đ&#x;‘† cod 68907
SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
33
CUOCHI
Da bambino cosa sognavi di diventare? Cuoco o pompiere Il primo sapore che ti ricordi. Il profumo poetico delle pentole sporche che dovevo lavare Qual è il senso piÚ importante? Il senso... della passione Il piatto piÚ difficile che tu abbia mai realizzato.
SOTTO LA TOQUE: FELICE, POSITIVO, EMPATICO
IVAN GIAVARINI di Carla Latini
I
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Penne al salmone Come hai speso il primo stipendio? Divertendomi a Riccione I tre piatti da provare almeno una volta nella vita. Pane e formaggio, salame e vino rosso Cosa non manca mai nel frigo
sta in cui regna la libertĂ . Il menu,
di casa tua?
dettato dal mercato e dalla sua cu-
L’antibiotico di Vittoria, la mia bimba
riositĂ , Ivan lo decide con gli ospiti.
Qual è il tuo cibo consolatorio?
Unica regola: il buono per il bello.
Sofficini
van Giavarini inizia con il la-
Un luogo in cui il cliente diventa
voro e la fame di apprendere,
amico, la tavola convivio, la fatica
Pessimo, e anche loro nei miei
i grandi maestri, le prove di
gioia dell’incontro e dello scambio,
confronti!
un’impresa e poi una fase di ma-
il sapere un modo per allietare i
turitĂ dove tutto acquista un senso.
commensali.
Che rapporto hai con le tecnologie?
All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale?
Con l’amore per la sua donna e la
In questa pienezza c’è anche
nascita di Vittoria. Trovato il senso,
l’esperienza presso l’Istituto Po-
arriva Arcigusto, scuola di cucina
litecnico di Grumello del Monte
dei tuoi sogni?
con ristorante didattico. Quasi una
(Bg). Ivan non è mai stato uno
Chi vuole divertirsi
scommessa. Situato nei locali di
studente modello, eppure con gli
un noto elettrauto di Paratico (Bs),
allievi si è stabilita subito un’ener-
meglio la tua cucina?
sul lago d’Iseo, gli permette, con
gica empatia. Famiglia, Arcigusto e
Le opere di Pollock
grande sacrificio, pochi soldi, mol-
scuola lo rendono un uomo felice,
ta pazienza e l’aiuto di papà Luigi
positivo, che sogna ancora. Ha in
quale sarebbe?
e mamma Gabriella, di realizzare
mente un allevamento di asini da
“Meravigliosa creatura� di Gianna
il sogno di un loft con cucina a vi-
compagnia, chissĂ ! đ&#x;‘† cod 69114
Nannini
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
Cervella fritte Chi inviteresti alla cena
Quale quadro o artista rappresenta
Se la tua cucina fosse una canzone
CUOCHI
Al servizio dei maestri pizzaioli. I grandi professionisti riconoscono le grandi farine. Ottenute dai frumenti migliori, controllate lungo tutta la filiera, lavorate specificamente per la pizza e differenziate in modo da garantire una lievitazione perfetta dalle 6 alle 24 ore. Farine Molino Grassi: per pizze con l'H maiuscola. www.molinograssi.it SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
35
CUOCHI
OSSERVATORIO CORDONS BLEUS
Sono 5 i periodi che, indubbia-
L’INFLUENZA DELLA STORIA
SULLA GRANDE CUCINA SICILIANA
mente, hanno inciso sull’evoluzione della cucina siciliana: il Periodo Greco il Periodo Arabo il Periodo Normanno il Periodo dei Viceré il Periodo Borbonico La semplice osservazione di questi titoli rende facilmente comprensibile quanto sia grande il repertorio gastronomico siciliano. Vediamo più da vicino i vari periodi, iniziando da quello “Greco” e da quello “Arabo”. I primi insediamenti dei Greci in terra siciliana risalgono al 735 a.C. Ben presto eressero città che divennero più importanti delle stesse città della madrepatria, ed è in quel periodo che la cucina e la pasticceria siciliane iniziarono ad essere apprezzate. Persino Platone, ospite del Tiranno di Siracusa, citò la cucina e, soprattutto, la pasticceria dell’isola quale migliore espressione dell’arte culinaria dell’e-
Le vacanze sono orami finite, ma un po’ di storia non fa mai male. Parliamo di una cucina, quella siciliana, che non è seconda a nessun’altra. Cinque i periodi che ne hanno segnato l’evoluzione
poca. Si sono trovate tracce, pressoché nello stesso periodo, di una sorta di scuola professionale, a pagamento, per la diffusione della tecnica di cucina siciliana, la più evoluta di tutto il mondo allora conosciuto. Ed è nel-
di Toni Sàrcina
tà antiche e forestiere, seppure con
lo stesso tempo che viene pubblicato
presidente Commanderie
motivazioni diverse. Infatti, mentre
un poema di Archestrato, il “poeta di
des Cordons Bleus Italia
la Sicilia ha maturato la sua enorme
Gela”, dal titolo “Gastrologia”, dove
cultura con occupazioni dirette, sul
sono trattati tutti gli argomenti ali-
i parla molto, forse troppo,
proprio territorio, nel corso dei secoli,
mentari, validi ancora oggi, sulle ca-
di cucine regionali italiane.
la Serenissima nel suo lungo periodo
ratteristiche di carni, pesci, ortaggi,
A mio avviso, due sole aree
di splendore ha importato le diver-
salse e condimenti delle varie località
regionali possono vantare una “vera
se esperienze attraverso i suoi traffici
siciliane. Dopo un lungo periodo di
cucina” nel senso di un repertorio
commerciali con tutto il mondo.
decadenza (almeno dal punto di vista
S
36
completo, dall’antipasto al dolce, con
Per quanto attiene alla nostra pro-
gastronomico) sotto le dominazio-
caratteristiche proprie: la Sicilia e il
tagonista, la Sicilia, si può tranquilla-
ni romane e bizantine, si ritornò alla
Veneto. È facilmente intuibile l’ori-
mente affermare, senza tema di smen-
grande cultura degli alimenti e della
gine di questo privilegio. Entrambe
tita, che essa possiede una cucina fra
cucina di Sicilia con il Periodo Arabo.
possiedono un vasto bagaglio di storia
le maggiori del mondo e, certamente,
legato ai numerosi rapporti con civil-
una delle più antiche.
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
È nel 965 che gli Arabi divennero veri e propri padroni dell’isola. Furo-
CUOCHI no introdotti la canna da zucchero, il riso, gli agrumi e l’uso fino ad allora sconosciuto delle droghe. La pasticceria divenne grandissima e nacquero la celebre cassata e la “cubbaitaâ€?, un dolcissimo torrone di miele, semi di sesamo e mandorle. In una splendida collaborazione gastronomica tra arabi e siciliani si delineò una cucina arabosicula la cui influenza si estese a tutto il bacino occidentale del Mediterraneo. Sono innumerevoli le ricette che arricchirono a quel tempo il patrimonio gastronomico siciliano e si può affermare che la cucina siciliana, nell’anno 1000, era avanti di alcuni secoli rispetto a tutte le altre cucine europee. In Sicilia giĂ esisteva la pasta e molte erano le ricette con i vermicelli, ante-
sogna citare il “cuscusu�, elaborazione
all’uso di bevande ghiacciate diffuse in
signani degli spaghetti. Attivo anche
del famoso cuscus arabo. Ed è sempre
tutta Europa.
un servizio di spedizioni di pasta secca
durante la dominazione araba che
in vari territori musulmani e cristiani.
si diffuse il sorbetto preparato quasi
storia della cucina siciliana.
Tra i vari piatti ancora oggi in uso bi-
come oggi, molto piĂš raffinato rispetto
đ&#x;‘† cod 69149
Il prossimo mese il seguito della
SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
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PASTICCERI
Angelo Musolino Presidente Conpait
Gestire una pasticceria al tempo del Covid? Una vera impresa!
L
a pasticceria è l’arte di deliziare il palato di amici, parenti, clienti e conoscenti.
Una sfida ardua che è diventata sempre piÚ avvincente durante l’improvviso scoppio di una pandemia come quella del Covid-19, che da qualche mese stiamo vivendo e che ci ha colpito come un fulmine a ciel sereno. Secondo alcuni dati, i fatturati si aggirano attorno al 3050% rispetto alla normalità e molti dipendenti del settore ancora non sono stati convocati dai propri da-
ti e al potenziamento del servizio a
punti focali da seguire, degli inse-
tori di lavoro per ritornare a dare
domicilio e dell’asporto.
gnamenti da custodire e tramanda-
sfogo in laboratorio alla propria creativitĂ .
38
La pasticceria vive quindi un
re con cura. Le falle del sistema ven-
momento di grande incertezza. Ab-
gono sempre a galla nei periodi di
Ci siamo visti costretti, infatti, a
biamo la consapevolezza che servo-
crisi, ma proprio in questi momenti
rivoluzionare il nostro modus ope-
no misure e piani rivoluzionari ma
la nostra passione ci dovrebbe spin-
randi, stando sempre piĂš attenti ad
ancora non li abbiamo individuati.
gere oltre qualsiasi forma di torpore.
ogni piccolo dettaglio. Dalla conser-
Dovremmo essere piĂš motivati a re-
vazione degli alimenti all’accurata
agire al periodo di crisi con maggio-
scelta delle materie prime, e soprat-
re dinamicità . Ad esempio, si è pen-
tutto all’igiene dei laboratori e dei
sato di potenziare la rete di vendita
locali. Gli ambienti dove consuma-
online, uno dei sistemi maggior-
re pasti e dolci, da sempre, sono luo-
mente attenzionato dai giovani,
ghi di socializzazione. Questo aspet-
mentre i professionisti della vecchia
to, purtroppo, a causa delle nuove
guardia stanno cercando di portare
norme (necessarie) imposte dalla
avanti la propria tradizione, rivalu-
politica, è stato molto penalizzato. Il
tandola.
distanziamento sociale, infatti, ha
In un periodo critico come quel-
portato alla diminuzione dei coper-
lo attuale, tuttavia, abbiamo dei
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
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SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
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PASTICCERI
Roberto Lestani Presidente Fipgc
Panettone, non piĂš solo a Natale
N
onostante l’emergenza covid anche quest’anno organizzeremo come Federazione italiana pasticceri e gelatieri la manifestazione in-
ternazionale “Miglior panettone del mondoâ€? il 24 e 25 ottobre a Roma (CinecittĂ World). Rispetteremo tutte le norme anti contagio e permetteremo ai pasticceri di spedire i loro prodotti per consentirgli di partecipare senza dover affrontare viaggi che di questi tempi sono difficoltosi e comportano non poche conseguenze.
I pasticceri stanno puntando a produrre e vendere il tipico dolce natalizio nel corso di tutto l'anno. I consumatori apprezzano e la manifestazione Miglior panettone del mondo aggiornerĂ sulle novitĂ
nale, basti pensare che quest’anno parteciperà una delegazione giapponese con 10 professionisti e una pure cinese, anche se per questi stiamo cercando di capire se sia fattibile, sempre in funzione del covid. Quanto alla giuria: io sarò il presidente e con me ci saranno: Matteo Cutolo,
Al momento gli iscritti sono 300 e potranno scegliere di partecipare a 3 diverse categorie: Panettone Classico,
Enrico Casarano, Paolo Molinari, Maurzio Santilli, Claudia Mosca e Gianni Pina.
Innovativo, Decorato. Quello “classico� naturalmente si
Del resto il panettone sta uscendo sempre di piĂš dalla
rifĂ alla ricetta tradizionale e la giuria terrĂ conto di gu-
“nicchia� del periodo natalizio e sta diventando un dolce
sto, taglio e alveolatura. Per "innovativo" i professionisti
per tutto l’anno. Il marketing sta spingendo in questo sen-
dovranno cimentarsi con qualcosa di nuovo; l’anno scor-
so sfruttando anche le vendite online che con il lockdown
so ad esempio ha vinto Luigi Conte che aveva fatto un
sono esplose e i consumatori apprezzano. C’è ancora tan-
panettone con dei babà , un’idea molto innovativa, con
ta strada da fare, ma se guardo a 10 anni fa sono stati
alle spalle uno studio approfondito e interessante che im-
fatti grandi passi in avanti.
plicava una lievitazione naturale e una con lievito di birra. Per la categoria “decoratoâ€? invece vengono richiesti prodotti con decorazioni che diano un aspetto estetico diverso dal solito, per questo i panettoni presentati in questa categoria non vengono neanche degustati. La manifestazione ha assunto un valore sempre piĂš internazio40
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
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CUOCHI
SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
41
foto: Pasticceria Gruè, Roma (Maestro AMPI Felice Venanzi)
PASTICCERI
GELATO
DESSERT DA ASPORTO... PER DEFINIZIONE! I membri di Accademia Maestri Pasticceri Italiani sono sempre al lavoro per realizzare gusti originali e irresistibili. Ora si possono trovare più facilmente grazie ad un nuovo servizio di geolocalizzazione
L'
42
estate sta volgendo al ter-
Covid il cono, la coppetta o la vaschetta
consente entro un raggio d’azione da 10
mine e gli italiani sono alle
risultano essere tra i migliori prodotti
a 500 km di trovare la pasticceria più vi-
prese con i rientri dalle va-
delivery o take away di sempre, gustati a
cina. Lungo l’Italia ci sono dei locali,
canze e il ritorno ai consueti ritmi lavo-
passeggio per la nostra meravigliosa
gelaterie e pasticceria, che rendono l’o-
rativi. In questo contesto Accademia
Italia.
ra della merenda davvero irresistibile
Maestri Pasticceri Italiani prova ad al-
Non c’è niente di più bello che avere
offrendo il miglior gelato che, se realiz-
leggerire lo stress proponendo... un ge-
dei punti di riferimento. Il ristorante
zato con maestria, è in grado di emozio-
lato! Il gelato artigianale rappresenta
preferito, il bar dove fare colazione, la
nare.
certamente l’oggetto ideale del deside-
pizzeria d’elezione. E, perché no, anche
E l’obiettivo delle gelaterie dei Mae-
rio, un piccolo lusso accessibile, il clas-
il luogo dove fare merenda. Sul sito web
stri AMPI non è solo quello di prendere
sico dessert fresco. Nel periodo post-
di AMPI si trova un geolocalizzatore che
il cliente per la gola, ma di emozionarlo,
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
PASTICCERI travolgerlo e portarlo a vivere un’espe-
si declina in molteplici e differenti gusti
prevedono l’uso del gelato per guarnire
rienza sensoriale di altissimo livello. Ci
e sapori grazie alla varietĂ regionale de-
sfoglie, brioche o torte gelato, che i Ma-
riescono innanzitutto i pastry chef da
gli ingredienti provenienti lungo lo Sti-
estri hanno messo anche in barattolo.
ristorazione di Accademia Maestri Pa-
vale.
Da segnalare tra le migliori gelaterie
sticceri italiani, che con dessert al piatto
Il latte utilizzato è sempre fresco e di
d’Italia i locali che hanno ricevuto il ri-
a base di gelato sorprendono per colori,
alta qualità , la frutta è locale e di stagio-
conoscimento dei “Tre Coni 2020� del
consistenze e decorazioni. E ci riescono
ne. I sorbetti sono l’ideale per chi è in-
Gambero Rosso, tra questi la Pasticceria
anche i Maestri Pasticceri che nei loro
tollerante al latte e sono freschi e legge-
Gelateria Marisa del Maestro Lucca
locali lavorano il gelato, che è un pro-
ri. I gusti alla frutta contengono il 100%
Cantarin di Arsego, in provincia di Pa-
dotto artigianale tipico italiano, per
di frutta fresca di stagione, che in base al
dova. Nella sezione della Guida del
molti ritenuto tra i piĂš famosi dolci ita-
grado di maturazione può dar luogo a
Gambero Rosso dedicata a “I gelati del
liani.
gradazioni cromatiche diverse. E poi ci
pasticcere� sono inoltre segnalati i Ma-
Nato come evoluzione dei sorbetti
sono le creazioni tipiche della gelateria,
estri AMPI Pasquale Marigliano, Lucca
siciliani usciti dalla neve dell’Etna, dove
dai classici pistacchio, stracciatella e
Cantarin, Fabrizio Camplone, Salvatore
ai tempi della dominazione araba me-
nocciola ai gusti davvero originali: cre-
De Riso, Fabrizio Galla, Stefano Zizzola,
scolando la neve dell’Etna con sciroppi
ma chantilly, cassata siciliana, ricotta
Roberto Rinaldini, Luca Mannori, Clau-
e succhi di frutta nacquero la granita e il
con olio di oliva, cannella di Ceylon, ca-
dio Marcozzi, Sandro Ferretti, Salvatore
sorbetto, gli antenati del gelato, questo
ramello salato, caffè bianco, cioccolato
Gabbiano, Santi Palazzolo, Salvatore
prodotto è stato poi perfezionato a Fi-
bianco e lamponi, pera e zenzero. Le
Cappello e Antonio Campeggio. Buon
renze alla corte dei Medici. Ora il gelato
varianti di pasticceria sono quelle che
gelato a tutti! đ&#x;‘† cod 69117
UN ACCADEMICO AL MESE
Stefano Zizzola
Padovano, figlio di una dinastia di pasticceri quasi centenaria, Stefano eredita l’arte dal bisnonno Francesco, tramandata senza interruzioni di generazioni nella bottega di panificio-panetteria a Trebaseleghe (Pd), non lontano da Noale (Ve). La storia della famiglia Zizzola profuma da sempre della delicata fragranza della vaniglia e del pane appena sfornato. Nel 1922 il nonno fa conoscere la bontĂ e la qualitĂ della pasticceria di famiglia al Re Vittorio Emanuele III che lo premia, in occasione dell’esposizione internazionale di Roma, con una medaglia d’oro. La tradizione prosegue nel tempo attraverso Angelo, padre di Stefano, che si specializza nell’impiego del lievito naturale in pasticceria. La passione, unita al valore dell’esperienza, continua a crescere di generazione in generazione, e ora Stefano Zizzola insegna a sua volta l’arte al figlio Riccardo in laboratorio, mentre la moglie e la figlia sono le referenti al bancone della boutique di Noale. Oltre che per l’interpretazione in chiave moderna delle ricette della tradizione, la creativitĂ di Stefano si alimenta grazie anche alle numerose collaborazioni con maestri pasticceri di caratura nazionale e internazionale e agli studi di pasticceria nonchĂŠ aggiornamenti e perfezionamenti continui. Nel 2016 entra a far parte di Accademia Maestri Pasticceri Italiani e nello stesso anno rinnova i locali che risultano di grande effetto, ampi, curati nell’arredo, illuminati da enormi vetrate, con laboratorio a vista ampliato con la cucina per la pasticceria salata e la ristorazione. Pasticceria Zizzola si caratterizza per la sua ampia produzione che spazia dalla pasticceria classica ai piĂš ricercati prodotti moderni (la Rosegota e la Rocca sono dei bestsellers). Variegata la gamma di praline e le monoporzioni - da provare “Angelinaâ€?, intitolata alla figlia - i semifreddi e naturalmente pane, grissini e le pizze servite per pranzo insieme a piatti dalla cucina “salutareâ€?. Di gran valore sono i prodotti in lievito naturale: panettoni, focacce, veneziane, colombe e pandori. Da non perdere il vasto assortimento di biscotti - i BussolĂ e le “esseâ€? spesso impreziosite con frutta secca, le “cannette integraliâ€?, i “megevanâ€? - e di dolci per la prima colazione con ben 23 tipi differenti di brioche, incluse alcune dalle speciali decorazioni. SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
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DEBIC
PARTNER AFFIDABILE AL SERVIZIO DI CUOCHI E PASTICCERI
D
44
ebic da sempre è un partner
za e formazione (a disposizione sul sito
da voi», spiega. «Molte persone ora cer-
affidabile al servizio di chef
www.debic.com/it-it/lispirazione-
cano online, quindi assicuratevi che il
e pasticceri. Da un secolo la
continua-con-debic). Un sito ricco e
vostro menu sia in rete e fate in modo
sua gamma completa di prodotti lattiero-
dinamico, una fonte di contenuti e sug-
che abbia un aspetto superbo. Se il luo-
caseari agevola e semplifica la vita pro-
gerimenti utili per sviluppare al meglio il
go è adatto, esponete il menu anche in
fessionale con prodotti ad alto contenuto
business degli operatori. Un concentrato
una vetrina all’ingresso. Foto attraenti e
di servizio, pratici e semplici da utilizza-
di idee e stimoli che in questo momento
i piatti giusti rassicureranno le persone
re. Un supporto concreto all’universo
esprime in concreto lo spirito di servizio
che il cibo sarà buono. Assicuratevi che le
Horeca che negli ultimi difficili mesi si
che caratterizza Debic da 100 anni.
foto che usate siano di buona qualità ed
è fatto ancora più incisivo. Un impegno
Ecco allora i consigli di Linda Even,
esposte abbastanza grandi. Quando i vo-
che si è sviluppato lungo diverse diret-
la più grande specialista nella creazione
stri ospiti le vedranno, dovrebbero quasi
trici, a partire dal progetto #Ispirazione-
di menu nei Paesi Bassi e una delle più
essere in grado di assaggiare il piatto. Do-
Continua realizzato insieme ai propri
importanti in Europa. «Spesso le persone
vreste anche scegliere un carattere facile
Ambassador. Un contributo mediatico
decidono in base alle proposte presenti
da leggere. Può sembrare ovvio, ma c’è la
che si rivela uno strumento di conoscen-
nel menu se venire o meno a mangiare
tendenza ad avere menu scritti a mano
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
PASTICCERI e non sempre sono leggibiliÂť. Per invo-
Debic offrendo creazioni facili da pre-
Dessert Debic non solo presenta una
gliare i clienti a ordinare un dessert dopo
parare a cui gli chef possono aggiungere
moltitudine di possibilitĂ , ma fa anche
aver mangiato un antipasto e un piatto
il loro tocco personale. La gamma Des-
risparmiare tempo e denaro. Con un litro
principale, Linda suggerisce di conside-
sert Debic combina gusto fresco, qualitĂ
di prodotto si possono realizzare dalle 10
rare la possibilitĂ di offrire una gamma
professionale ed estrema facilità d’uso.
alle 15 porzioni e la facilità d’uso aiuta a
di dessert piĂš piccoli e di utilizzare fotografie e parole allettanti per venderli. ÂŤUno dei miei clienti che ha iniziato a offrire dessert in due dimensioni ha visto
aumentare
le
vendite di ben il 92%, precisa. Un’altra soluzione per incrementare il giro d’affari è rappresentata dalla formula take away, in grande
Ciò significa che tutte
Produce una gamma completa di prodotti lattierocaseari che agevola e semplifica la vita dei professionisti con prodotti ad alto contenuto di servizio. Sul sito web i suggerimenti per sviluppare al meglio il business
espansione a causa
guadagnare tempo.
le creazioni possono
Un ulteriore aspetto da tenere in
essere preparate in un
considerazione è l’utilizzo dei social per
massimo di 3 passaggi
attrarre nuova clientela. Bisogna infatti
e con personale ridot-
saper promuovere la propria attivitĂ . De-
to. Un ulteriore vantag-
bic consiglia di mettere in evidenza il lato
gio è che la preparazio-
nascosto del laboratorio: una sbirciatina
ne è la stessa sia per il
dietro le quinte suscita sempre curiositĂ .
take away che per il
Alla gente piace vedere come vengono
ristorante.
prodotti il pane e i dolci e ammirare la
Come
funziona?
cura con cui vengono preparati. Se non si
Si inizia con la base
può entrare di persona, è possibile alme-
classica della linea dei
no farlo tramite Facebook e Instagram.
Dessert Debic, come
Un post su Facebook può diventare una
la Mousse au Choco-
conversazione di accompagnamento,
late Debic, la Panna
come fanno gli chef quando presentano
del Covid, ma destinata a non essere
Cotta Debic, il Parfait Debic o il Tirami-
i piatti al tavolo. Ăˆ un modo per far ve-
passeggera. Nello specifico, in qualitĂ di
sĂš Debic. A seguire, sbattere o riscaldare
dere come vengono create determinate
partner, Debic si sta proponendo come
secondo le istruzioni e versare lo stampo
creazioni. E quando un fan è coinvolto
parte attiva nell’aiutare i professionisti
desiderato; mettere quindi in frigorifero
diventa ancor piĂš fedele e utilizza il pas-
con la formula Dessert take away. Pre-
o congelare e finire con una salsa, una
saparola. đ&#x;‘† cod 69427
vede l’utilizzo della gamma dei Dessert
decorazione o pezzi di frutta. La gamma
Per informazioni: www.debic.com
SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
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MAĂŽTRES E SALA
Marco Reitano Presidente Noi di Sala
Il sorriso del cameriere dietro la mascherina
E
siste un popolo di lavoratori in mascherina
lavorative in piedi, muovendosi tra i tavoli in un via
che, adeguandosi alle necessitĂ di una pan-
vai tra cucina, sala e cantina, possono per esigenze di
demia senza precedenti, continua ad eserci-
business durare anche 10, 12 o 14 ore. Quindi immagi-
tare il proprio mestiere in modo professionale e conti-
nate uno scorrimento di sudore (spesso incentivato
nuativo. Sono tutti i “camerieri� del mondo: parliamo
dalle eleganti ma costrittive divise) che se fosse fonte di
di milioni di lavoratori a contatto col pubblico, con
energia alternativa contribuirebbe in maniera sostan-
varie mansioni piĂš o meno responsabilizzanti e nei
ziale alle buone intenzioni “green� della nostra umani-
contesti piĂš disparati quali bar, ristoranti, resort, sta-
tĂ ! A contornare il tutto mettiamoci anche la concomi-
zioni
balneari,
tanza di un’estate torrida come poche e il lavoro in
ecc. Io faccio parte
bollenti spazi all’aperto, giustamente promosso dalle
di questo “eserci-
normative emergenziali.
to� e come me
Il quadro dovrebbe essere chiaro, di sicuro fedele
molti altri lavora-
alla realtà , ma non è su questo che volevo fare il punto.
tori che seppur
Torniamo al cliente sconosciuto e alla nostra masche-
“mascherati� sono
rina. Provate ad immedesimarvi prima nell’uno e poi
facilmente ricono-
nell’altro. Prendendo me come esempio, nulla è cam-
sciuti dai clienti
biato nella qualitĂ del mio operato al ristorante (tanto
Ovvia-
meno in quello di tutti i miei colleghi) nella volontĂ di
mente, invece, per
far passare una serata indimenticabile al cliente. La
tutti coloro che in
prossima volta che verrĂ a trovarci di sicuro lo ricono-
questa
stagione
scerò, ricordando le sue preferenze. Ăˆ una prerogativa
frequentano i nostri ristoranti per la prima volta, che
del mio mestiere. D’altro canto però, se è vero che rega-
non ci conoscono e ci incontrano “nascosti� dietro la
liamo dei bei momenti, non è che sarà forse proprio la
mascherina, non abbiamo un vero e proprio “volto�.
mascherina ad incentivare il cliente a tornare a tro-
abituali.
Trovo l’argomento interessante e, dopo tanto vo-
varci per poter finalmente scoprire, conoscere, anche
ciare mediatico (spesso fine a se stesso), ritengo che
spinto dalla curiositĂ , quel volto, il sorriso di chi ci ha
oggi il periodo di rodaggio (circa tre mesi dalla riaper-
“lasciato� un benessere tale da voler ripetere l’esperien-
tura dei ristoranti) sia sufficiente a dare spunti piĂš re-
za nella sua totalitĂ ? E questa volta senza limitazioni,
alistici, che arrivano dal campo, sul significato di lavo-
senza maschere.
rare con la mascherina. La mascherina fa sudare, spezza il fiato, fa mancare l’ossigeno. Specialmente in un mestiere come il nostro, legato a tempistiche ritmate, con azioni concentrate in pochi minuti/ore e in cui le dinamiche possono essere estenuanti. Le giornate 46
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
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CUOCHI
SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
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HOTELLERIE
Ezio Indiani Presidente European Hotel Managers Association
Problem solving, carta vincente del direttore d’hotel ri di non fare errori, ma vorrei ricordare che chiunque con un minimo di cervello e il 100% di informazioni/ dati pertinenti può prendere la giusta decisione. La vera capacitĂ sta nella persona che sa decidere prima degli altri, anche con meno informazioni. Ăˆ risaputo che circa un terzo delle decisioni che un manager prende sono errate. Un manager deve essere in grado di raggiungere il giusto equilibrio tra il valutare le informa-
H
zioni e decidere azioni concrete veloo deciso di non parlare
come essere troppo conservativi e
cemente. Il manager di successo è
piĂš del coronavirus e dei
cauti, ritardare la decisione per avere
anche quello che si lascia guidare dal
suoi effetti nefasti sul set-
piĂš informazioni al fine di creare piĂš
suo intuito e dall’esperienza. Deve
tore del turismo, in particolare nel
sicurezza ed evitare rischi, essere un
inoltre darsi delle prioritĂ , concen-
mondo alberghiero. I giornali sono
perfezionista, essere disorganizzati,
trarsi su pochi obiettivi critici e cru-
pieni di valutazioni, statistiche, pre-
essere sempre in ritardo sulle scaden-
ciali per il successo dell’azienda. Non
visioni, bilanci in rosso, chiusure di
ze ed evitare conflitti con le persone
si deve far distrarre da altre attivitĂ o
attivitĂ , ecc. Mi piacerebbe riportare
coinvolte. Una capacitĂ essenziale
decisioni minori, deve organizzarsi
l’attenzione delle caratteristiche che
per un direttore di successo è invece
bene ed essere disciplinato. Perdersi
un direttore d’albergo deve avere per
quella di decidere velocemente, nei
tra i rigagnoli di mille piccoli parti-
dirigere un albergo di successo. Vo-
tempi stabiliti, anche con informa-
colari per prendere una decisione ti
glio parlare oggi della capacitĂ del
zioni incomplete.
porta quasi sempre al fallimento.
manager di prendere decisioni in tempo rapido.
48
In passato, ci dice David Ulrich, grande consulente strategico, fare le
Il tema è quanto mai attuale e
cose per bene, perfette, era un valore
sempre di piĂš la capacitĂ di decidere
aggiunto. Oggi non è piÚ cosÏ. Oggi la
in tempi rapidi risulta essere una ca-
cosa piĂš importante è essere primi! Ăˆ
ratteristica manageriale essenziale.
inutile ricordare che i perfezionisti
Ci sono comportamenti e attitudini
raccolgono un numero impressio-
che ritardano il processo decisionale,
nante di informazioni per essere sicu-
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
Vola alto! I successi arriveranno di conseguenza.
đ&#x;‘† Per i tuoi commenti cerca il codice 69397 su www.italiaatavola.net
CUOCHI
SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
49
BARMAN
Ernesto Molteni Presidente Abi Professional
M
olti professionisti organizzano corsi in tutto il Paese per compensare la man-
canza di lavoro con l’obiettivo di ottenere un bonus remunerativo. Il problema di
Formazione
No ai corsi per profitto
questi corsi è che la qualità dipende esclusivamente dal docente, che non sempre
tualmente attorno ai corsi per barman.
ni, visite aziendali, fino a quando non sa-
segue una linea didattica conforme a
Questo progetto di scuola accademica ini-
ranno pronti ad entrare nel mondo del
quelli che sono gli insegnamenti di una
zierĂ in Sardegna con la supervisione di
bartending non solo da un punto di vista
commissione didattica con l’esperienza di
un gran maestro come Andrea Balleri e la
tecnico, ma anche etico e deontologico.
formazione determinata e costruita grazie
collaborazione di alcuni docenti qualifi-
Verranno prese in considerazione anche
a decenni di scuola classica. I formatori
cati ed esperti. Vuole essere esempio per
tematiche relative al servizio, alla postura,
diventano tali in modo autodidattico e
tutte le altre regioni su come impostare
alla divisa e al bon ton, oltre alla cono-
non sempre rappresentano un sinonimo
una vera scuola per giovani che vogliono
scenza delle lingue e alle tecniche di comu-
di successo e una garanzia di qualitĂ ed
intraprendere il mestiere di barman senza
nicazione e psicologia.
esperienza. I professionisti che organizza-
essere succubi dei vari brand che domina-
I corsi dovranno adattarsi alle varie
no i corsi sono in genere validi imprendito-
no il mercato o di forme imprenditoriali
situazioni ed esigenze regionali e saranno
ri molto capaci, che sanno vendere e pre-
gestite dai social. In altre parole, sarĂ una
progettati come Basic, Avanzato, Advan-
sentare i propri progetti piuttosto che
scuola gestita da un’associazione no profit
ced Mixology e i mini-corsi Box inerenti a
barman esperti nell’insegnamento.
e non con partita iva privata.
determinati argomenti studiati in questi
In autunno partiranno i corsi di for-
Gli allievi verranno accolti e iscritti
anni da eccellenze del nostro settore della
mazione Accademia Abi Professional,
alla nostra Accademia e seguiti, passo per
didattica come Andrea Balleri, Mattia
una nuova formula per dare un forte se-
passo, anche dopo i corsi, facendoli parte-
Perciballi, Alessandro Bonventi e Fiorenzo
gnale al fenomeno anarchico che vige at-
cipare ad eventi, masterclass, degustazio-
Colombo. Per ogni argomento verranno chiamati istruttori idonei a quella materia. Ăˆ arrivato il momento di riordinare una volta per tutte la formazione della nostra scuola per barman e fare in modo che i professionisti seguano i corsi con canoni impostati da commissioni didattiche legate ad Abi Professional. Ăˆ giunto il momento di dire basta ai corsi per profitto senza obiettivi sociali e professionali.
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ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
CUOCHI
SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
51
CUOCHI
MALVASIA DELLE LIPARI, A FINE PASTO MA ANCHE NEI COCKTAIL di Carmine Lamorte
I
che fossero la dimora di Eolo, dio dei
recente è caratterizzata da un’evoluzio-
venti. Testimonianze di reperti storici
ne positiva della denominazione, con
indicanti la coltivazione della vite a Li-
l’impianto di nuovi vigneti, la nascita
pari. Vennero ritrovate a Lipari monete
di nuove aziende, la professionalità de-
l lavoro del barman è ormai sem-
antiche recanti l’immagine di tralci e di
gli operatori che hanno contribuito ad
pre più richiesto anche al ristoran-
grappoli che testimoniano le antiche
accrescere il livello qualitativo e la rino-
te. Egli deve saper valorizzare tutti
origini e l’importanza economica della
manza della Doc “Malvasia delle Lipari”.
viticoltura.
È stata una delle prime Doc ad essere
i prodotti a sua disposizione, inclusi i
52
vini. In particolare i vini passiti, da sem-
La produzione dell’uva e del vino
riconosciuta in Sicilia con Decreto del
pre protagonisti di un ottimo fine pasto,
ha subito negli anni forti oscillazioni.
Presidente della Repubblica del 20 set-
ma nelle mani di un barman saranno
Una prima forte contrazione si ebbe
tembre 1973.
ottimi ingredienti per preparare grandi
nei primi del ‘900 a causa dell’invasiva
cocktail. Ma il professionista del bere
fillossera, poi la forte emigrazione della
Area di produzione
miscelato deve avere anche una profon-
popolazione e lo sviluppo del turismo, le
Il territorio comprende l’arcipelago del-
da conoscenza della materia prima che
difficoltà di una viticoltura estrema, dif-
le Eolie o Lipari (Patrimonio Unesco),
propone al suo ospite. Andiamo quindi
ficile, basata sul duro lavoro manuale,
disposte al largo della Sicilia settentrio-
alla scoperta di un vino straordinario
portarono ad un progressivo abbando-
nale di fronte alla costa messinese. Le
come il Malvasia delle Lipari.
no della coltivazione della vite.
principali zone di produzione sono le
Dopo un calo di produzione negli
sette isole di origine vulcanica, preva-
Cenni storici
anni ‘50 e ‘60, a partire dalla fine degli
lentemente nelle isole di Salina, Lipari
Le isole Eolie furono colonizzate dai
anni Ottanta c’è stata una forte ripresa
e Vulcano. I vigneti si trovano dal livello
Greci intorno al 580 a.C.; essi chiama-
della viticoltura eoliana sotto la spinta
del mare fino ad oltre 400 metri di alti-
rono le isole Eolie poiché ritenevano
di alcuni illuminati produttori. La storia
tudine. Il territorio è adeguatamente
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
BARMAN ventilato, luminoso e favorevole all’e-
del vino “Malvasia delle Lipari� devono
to di un’alta gradazione alcolica, il vino
spletamento di tutte le funzioni vegeto-
essere quelle tradizionali della zona e
viene fatto stabilizzare per nove mesi in
produttive delle vigne.
comunque atte a conferire alle uve e ai
delle botti per poi essere travasato nel-
vini derivati le loro specifiche caratteri-
le bottiglie. Questa lavorazione dona al
Caratteristiche del suolo
stiche di qualitĂ . I sesti di impianto, le
vino un colore giallo ambrato simile al
I suoli sono di origine vulcanica con
forme di allevamento e i sistemi di pota-
miele; al palato si presenta vellutato e
prevalente frazione sabbiosa ed a per-
tura devono essere quelli generalmente
dal sapore raffinato con un leggero re-
meabilitĂ elevata. La piovositĂ media
usati o comunque atte a non modificare
trogusto d’albicocca.
annua è varia, ed è concentrata nel pe-
le caratteristiche delle uve e del vino. La
L’uva della Malvasia delle Lipari ma-
riodo autunno-invernale con i mesi di
resa massima dell’uva in vino non deve
tura tra la prima e la seconda decade di
luglio ed agosto generalmente asciutti.
essere superiore al 70%.
settembre ma viene raccolta in avanza-
Il clima dell’arcipelago è caratterizzato
to stato di maturazione. La millenaria
Malvasia delle Lipari
storia vitivinicola di questo territorio,
La Denominazione di origine control-
dall’epoca greca fino ai giorni nostri è
Produzione vinicola
lata (Doc) è riservata al vino bianco,
la generale e fondamentale prova della
Il “Malvasia delle Lipariâ€? è ottenuto da
passito e liquoroso che risponde alle
stretta connessione ed interazione esi-
uve provenienti dai vigneti di Malvasia
condizioni e ai requisiti stabiliti nel di-
stente tra i fattori umani e la qualitĂ e
di Lipari (massimo 92-95%) e Corinto
sciplinare di produzione.
le peculiari caratteristiche dei vini della
da una accentuata ventositĂ .
Nero (5-8%). La coltivazione richiede
Doc “Malvasia delle Lipari�.
molta diligenza e cura per ottenere un
Il Passito
buon prodotto: una potatura adeguata
La versione “Passitoâ€? è ottenuta dal me-
Come servirlo
alle caratteristiche genetiche della culti-
desimo vitigno ma con una lavorazione
La temperatura ottimale per questo vino
var. Nelle zone di forte pendenza si col-
diversa. I grappoli vengono fatti parzial-
è di 10-12°C; il bicchiere piÚ indicato è il
tiva su terrazzamenti contenuti da mu-
mente essiccare sulla pianta o sui gratic-
calice di piccola-media capacitĂ a tuli-
retti a secco di pietra lavica che rendono
ci per poi separare l’acino dai grappoli
pano. Abbinamenti gastronomici: dolci
unico un paesaggio singolare e affasci-
per poi procedere alla facile pigiatura.
tipici siciliani come la cassata, i cannoli,
nante. Le condizioni ambientali e di col-
Dopo la fase di fermentazione, che si
pasticceria secca, formaggi erborinati.
tura dei vigneti destinati alla produzione
blocca naturalmente al raggiungimen-
đ&#x;‘†cod 69236
Eolo Ingredienti: 40 ml Malvasia delle Lipari 20 ml Brandy nazionale 10 ml sciroppo al miele (1 cucchiaino di miele, 1/2 cucchiaino di acqua calda) 4-5 gocce di liquore alla vaniglia Mescolare il tutto in un tumbler basso di cristallo con ghiaccio cristallino, guarnire con una fettina di arancia disidratata. Foto: Tommaso Bernabeo
SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
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CUOCHI dalle movenze del bartender, la prima cosa che pensai fu che non avrei mai potuto farlo. Ma le persone, le risate, i cocktail, l’atmosfera che si creò davanti a quel bancone... forse è proprio questo che mi ha fatta innamorare della professione. La strada che ci porta a realizzare i nostri sogni è spesso difficile, lastricata di tranelli e difficoltà all’apparenza insormontabili, ma con un po’di fortuna lungo questo percorso si possono anche fare incontri che segnano il destino. Nel caso di Chiara quell’incontro ha il nome di Sandro Laugelli. Fondatore Abi Professional, membro del Consiglio nazionale con diversi incarichi, titolare di una scuola di formazione professionale per barman, Sandro la supporta e la sostiene fino a farla divenire un’affermata professionista. A lui devo la dedizione, la determinazione e la passione, perchÊ senza la passione il nostro me-
CHIARA MARSILI BARLADY DI TALENTO
UNA CARRIERA INIZIATA PER CASO
P
54
stiere non è nulla. Con lui ho lavorato in vari cocktail bar fino ad arrivare ad oggi. Chiediamo a Chiara cosa ne pensa di Abi Professional e la sua risposta è sincera e luminosa: Abi è una realtà unica che indistintamente da nord a sud, indipendentemente dalla regione, unisce tutta Italia valorizzando ed elevando il concetto del bere bene con il
er il nostro appuntamento con
vande cosĂŹ ben preparate e servite. Se
fine di essere uniti grazie alla stessa
le giovani generazioni di bar-
non fosse che il servizio reclamava la
passione. Alla mia Abi Professional Ca-
tender ci spostiamo stavolta
sua attenzione, sarebbe rimasta ore ed
labria auguro di rimanere unita sempre
nella splendida Calabria, precisamente
ore a guardare i barman che dietro il
perchÊ è l’unione che fa la forza ed è
a Catanzaro. La storia di Chiara Marsili
bancone si adoperavano per creare
solo uniti che potremo continuare a
e della sua passione per il bar inizia per
quelle fantastiche pozioni magiche.
crescereÂť.
caso una sera in un locale, un cocktail
Aveva appena conseguito il diplo-
Sul tema della formazione Chiara è
bar prestigioso e molto frequentato. So-
ma al Liceo Classico Pasquale Galluppi
ferma e decisa: ÂŤI giovani bartender de-
stituisce una amica per il servizio ai ta-
di Catanzaro e si sentiva pronta per af-
vono sapere che non c’è professione
voli. Mai si sarebbe immaginata quanto
frontare il mondo, ma le sue certezze
senza studio. Questo è un mestiere spe-
piacere le avrebbe portato quella ca-
cominciano a vacillare da quella sera
ciale, a volte difficile, ma se lo si intra-
sualitĂ . Si sentiva ovviamente spaesata
perchĂŠ, come ci racconta, ÂŤmai avrei
prende con passione le soddisfazioni
e allo stesso tempo affascinata da
detto che quello sarebbe diventato il
arriveranno, e allora i nostri sacrifici
quell’ambiente sofisticato e quelle be-
mio mestiere! Rimasi subito affascinata
saranno ripagatiÂť. đ&#x;‘† cod 69153
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
CUOCHI
FEBBRAIO
beerandfoodattraction.it
Professional onlY
in contemporanea con organizzato da
SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
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CUOCHI
GOVERNO E DINTORNI
Troppe chiacchiere e inutili bonus Il Governo sottovaluta la ristorazione di Alberto Lupini
di tutti i centri storici). Ci sono quelli
bligato è con la Francia, che ha puntato
danneggiati dalla vergognosa proroga
ifficile dire se a perderci la
da subito sulla valorizzazione di questo
dello smartworking degli statali e dei
faccia sia stata la vicemini-
comparto che contribuisce all’immagi-
bancari, che ha azzerato i lunch o i caf-
stra Laura Castelli o l’intero
ne nazionale nel mondo. Da noi, inve-
fè delle pause. Parliamo di aziende che
Governo. Sta di fatto che la bocciatura
ce, si procede come a occhi chiusi, fra
hanno bisogno di essere sostenute non
dell’improvvisato bonus per scontare
assistenzialismo o contributi a pioggia
già per assistenzialismo, ma solo perché
del 20% i consumi al ristorante (che alla
che non tengono conto delle cause per
questa assenza di clienti è “tempora-
fine non è entrato nel decreto di agosto)
cui molti bar e ristoranti sono dram-
nea”, salvo che qualcuno pensi (e forse
dimostra come il mondo della ristora-
maticamente in crisi.
era questo l’originale pensiero dell’on.
D
56
senza alcuna strategia. Il confronto ob-
zione e del turismo continui ad essere
Ci sono locali che non lavorano per-
Castelli che avevamo contestato) che
affrontato in modo approssimativo e
ché mancano i turisti stranieri (è il caso
l’Italia una volta finita la pandemia
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
GESTIONE E NORMATIVE debba rinunciare al turismo o che gli
sgravi fiscali (ma solo temporanei...)
derĂ sul “cassettoâ€? di un locale. Inserirlo
uffici pubblici e le banche non debbano
per chi investe al Sud. Di valore c’è poi
nel pacchetto di agosto è davvero solo
piĂš essere frequentati...
il contributo voluto dalla ministra Te-
fumo negli occhi.
E su tutto ciò c’è poi la perdurante
resa Bellanova per spingere gli acqui-
La verità è che il Governo, pur con
“paura� di molti italiani di andare al
sti di prodotti agroalimentari italiani.
alcune iniziative positive, sembra non
ristorante, alimentata da notizie esage-
Peccato però che i 600 milioni stanziati
riuscire a comprendere che il mondo
ratamente allarmistiche o, peggio, con-
sembrano un po’ un’elemosina e, so-
della ristorazione e del turismo non
traddittorie. Del resto cosa si può pre-
prattutto, sono ancora una volta distri-
possono vivere di bonus estemporanei.
tendere da un Governo che ogni giorno
buiti a pioggia senza tenere conto che ci
Pensiamo solo al fallimento di quel-
avverte (giustamente) dei rischi di una
sono ristoranti (pensiamo alle localitĂ
lo degli alberghi. Serve un intervento
ripresa dei contagi, ma poi rinuncia ad
di mare) che per fortuna in questi gior-
organico e radicale per mettere ordi-
attrezzare le nuove linee di difesa sani-
ni lavorano, mentre i locali di Milano o
ne in un settore dove negli ultimi anni
tarie respingendo per pregiudizio ideo-
Roma, ad esempio, sono drammatica-
sono entrati troppi improvvisati, dove
logico gli aiuti ad hoc del Mes, a costo
mente vuoti.
c’è una sempre piÚ alta presenza di
quasi zero e senza alcun vincolo?
Non consideriamo in questo pac-
criminalitĂ (che la crisi farĂ ulterior-
Per caritĂ , Conte e i suoi ministri
chetto l’anticipazione del cervellotico
mente aumentare) e dove ci sono trop-
hanno messo in campo anche alcuni
sistema con cui si pensa di garantire
pe disparitĂ (dal fisco alle normative
interventi interessanti per i pubblici
qualche possibile sconto (?) per chi farĂ
igienico sanitarie) fra le tante, troppe,
esercizi. Pensiamo agli aiuti nei centri
acquisti usando moneta elettronica o
aziende che fanno somministrazione
storici (senza turisti), alla decontribu-
carte di credito al posto dei contanti.
di cibo e bevande. Bisogna valorizzare
zione per le assunzioni dei giovani, al
Questo è infatti uno
prolungamento della cassa integrazio-
strumento di tipo
ne (legandola all’effettivo calo di fat-
fiscale per evitare l’e-
turato rispetto allo scorso anno), agli
vasione e poco inci-
un modello or-
Al netto di qualche misura utile, l’esecutivo non riesce a comprendere che il mondo della ristorazione e del turismo non può vivere di bonus estemporanei. Serve un intervento organico e radicale. E le tante voci del fuori casa devono trovare un’unità vera per far capire al governo quanto pesa il comparto sul Pil nazionale
ganizzativo che non può prescindere ad esempio dalla
presenza
di un cuoco professionista.
Si
deve rimodulare (anche se in fase transitoria) problema
il degli
affitti e dell’Imu. In caso contrario,
con
l’au-
tunno il mondo dell’accoglienza perderĂ tanti dei suoi protagonisti e l’Italia sarĂ
obiettivamente piĂš povera perchĂŠ attorno al fuori casa e alla tavola gira un indotto che rappresenta quasi un terzo del Pil nazionale. Ăˆ forse il tempo che i ristoratori trovino il mondo di fare capire cosa rappresentano a livello nazionale. Ma per questo serve l’unitĂ vera di un comparto... đ&#x;‘† â–ś cod 69076 SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
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GESTIONE E NORMATIVE
Rocco Pozzulo Presidente Nazionale Fic
Nel mondo del lavoro servono piĂš dignitĂ e diritti
N
otizia di un paio di mesi fa: “Dopo 20 anni di
Lo stesso Papa Francesco, il 1° maggio scorso, festa dei
servizio 60 cameriere, addette ai piani di un
lavoratori, nella sua omelia auspicava che tutte le persone
grande resort di Cala Gonone (Nuoro), si sono
possano avere un’occupazione degna ed equamente retribu-
licenziate al loro rientro dopo il lockdown�. Le motivazioni
ita, e godere della bellezza e del legittimo riposo. Rimarcava
che hanno fatto maturare in loro questa decisione sono sta-
inoltre che, in virtĂš del profitto, sempre piĂš spesso la dignitĂ
te lo stipendio decurtato e l’orario lavorativo allungato, de-
dell’essere umano viene calpestata.
cretato unilateralmente e imposto dalla loro direzione. Con-
La Fic auspica sempre, specie in questo momento dram-
dizioni che le donne lavoratrici non hanno accettato. La
matico per tutti, il massimo spirito di reciproca disponibili-
loro storia, simile a tante
tĂ alla collaborazione, in
altre, è stata raccontata
un confronto costruttivo fra
dalle stesse protagoniste
lavoratori e datori di lavo-
sui social per provocare
ro. La nostra associazione
una seria riflessione, per-
di categoria ha lanciato un
chĂŠ questa situazione
appello alle istituzioni, at-
non diventi una regola.
traverso la Ministra Bella-
La notizia aveva rag-
nova, con una serie di pro-
giunto tante persone che
poste (in gran parte accolte)
hanno espresso la loro
con al centro i diritti dei la-
solidarietĂ sulla rete, ma
voratori dipendenti, assai
anche la stessa sindaca
martoriati dall’emergenza
della cittadina sarda,
Covid, e nel contempo aiuti
che ha ritenuto opportu-
e azioni concrete e mirate
no sollevare un “inter-
per le imprese ristorative al
vento� riguardo la legali-
fine di ridurre i costi di atti-
tà e soprattutto l’opportunità di certi atteggiamenti
vitĂ e del lavoro. Leggi certe per lavoratori e imprenditori,
inadeguati in questo momento storico.
sostegni economici e regolamentazioni in questa fase di ri-
Quale lavoratore e presidente della Federazione italiana
presa non fanno ritornare il mercato del lavoro come un
cuochi, voglio essere vicino a queste dipendenti con la mas-
tempo lontano, una vera giungla, dove vigeva inesorabile la
sima solidarietĂ e la piĂš grande ammirazione per il loro
legge del “mors tua vita meaâ€? (la tua morte è la mia vita).
edificante gesto. La nostra Federazione è consapevole del momento di gravissima crisi, in cui tutti indistintamente hanno subito grosse ripercussioni economiche (per non parlare dei lutti), ma condanna lo “scaricareâ€? o, peggio ancora, l’approfittare della vulnerabilitĂ di dipendenti con disagi finanziari e poche tutele. 58
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
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GESTIONE E NORMATIVE
Valerio Beltrami Presidente Amira
La crisi dei locali continua L’unica speranza è il vaccino
S
ono ormai passati diversi mesi da quando abbiamo riaperto i nostri locali. In pochi istanti quel “cliente indesiderato� chiamato Covid-19 ci ha
cambiato il modo di vivere, il modo di essere, il modo di servire, e ancora oggi non sappiamo quale sarà il nostro futuro. Noi operatori del settore siamo obbligati a seguire delle rigide regole che ci sono state imposte (ma la pulizia, l’igienizzazione e il lavarsi le mani per noi sono sempre stati una prassi...), col rischio di chiusura e multe se non rispettate, mentre a volte dobbiamo discutere con alcuni clienti che non vogliono sentire storie, entrano ed escono dai locali senza mascherina, senza igienizzarsi le mani e molte volte addirittura ci rispondono che se insistiamo non entrano nel
ritrovati con poco personale; altri al contrario avevano per-
locale.
sonale in esubero e pochi clienti. Tutto ciò ci fa temere un “autunno caldoâ€?. Qualcuno si ricorderĂ quello che è successo
Il rispetto delle norme di sicurezza sta condizionando il lavoro di molti locali. A volte i clienti non vogliono utilizzare la mascherina e igienizzarsi le mani. Con l’arrivo del vaccino potremo tornare alla normalitĂ
50 anni fa: “autunno caldo con le lotte operarie in Italia del 1969â€?. Sicuramente allora si lottò per nuove ideologie, idee politiche, contro lo sfruttamento; oggi sarĂ per il posto di lavoro, per portare a casa uno stipendio. Però tutto questo non deve demoralizzarci e farci pensare al peggio. La speranza è che presto arrivi il vaccino, e allora quel giorno con la nostra professionalitĂ la nostra accoglienza sapremo riprenderci e far rifiorire la nostra Italia
D’altronde nella stagione estiva bastava guardare i post
che è il Paese piÚ bello al mondo.
su Facebook di discoteche straripanti di persone ammassate senza mascherina e spiagge gremite. Potremmo parlare di strafottenza totale. Nonostante i pianti sulla crisi, moltissimi sono andati in vacanza in Grecia, Spagna e in molti altri Paesi, con tutti i rischi legati ai possibili contagi una volta rientrati in Italia. In questo periodo ho sentito molti colleghi lamentarsi, da una parte per il molto lavoro inaspettato, poichĂŠ si sono 60
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
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CUOCHI E NORMATIVE GESTIONE
CELLE E FRIGORIFERI L’USO CORRETTO ALLUNGA LA VITA DEGLI ALIMENTI La catena del freddo è cruciale per la conservazione dei cibi nelle cucine professionali e domestiche. Bisogna sapere come settare la temperatura. Importante anche l’igiene
di shelf life alle condizioni ideali (ovvero quelle riportate in etichetta) e in condizioni di abuso, al fine di simulare ciò che avviene dal momento del rilascio del prodotto da parte dello stabile di produzione durante la catena logistica. Ciò non toglie che è nostra responsabilità mantenere le giuste condizioni di conservazione al fine di preservare l’alimento non solo dal punto di vista microbiologico, ma anche chimico e organolettico, soprattutto quando abbiamo a che fare con prodotti ad alta attività dell’acqua (Aw). Gli alimenti sono dei sistemi in cui
M
di Serena Pironi
proprio sviluppo, permettendo di
una parte di acqua non è visibile ad
Tecnologo alimentare
conservare il cibo più a lungo. A tem-
occhio nudo e può essere più o meno
peratura ambiente invece i microrga-
legata ad altri costituenti come le pro-
nismi si “sdoppiano” ogni 20-30 mi-
teine, i carboidrati, ecc. Se quest’ac-
olti alimenti per una cor-
nuti, quindi interrompere le tempera-
qua è “poco legata” a queste molecole,
retta conservazione ne-
ture di refrigerazione implica la riatti-
gli alimenti mostrano un’alta deperi-
cessitano del manteni-
vazione di questo veloce meccanismo
bilità e viceversa. Questo concetto è
di replicazione.
rappresentato dall’attività dell’acqua
mento della catena del freddo. I microrganismi alle temperature di refri-
Una data di scadenza quando vie-
(Aw), menzionata in precedenza. Va-
gerazione (tra 0 e 8°C) rallentano il
ne attribuita presuppone uno studio
lori alti di Aw implicano prodotti maggiormente deperibili e viceversa. Con le temperature di refrigerazione rallentiamo lo sviluppo, ma non lo blocchiamo, e ci sono addirittura microrganismi patogeni che possono resistere a bassa temperatura (quindi è bene che questi non vi siano sin dall’inizio, grazie l’applicazione di buone norme di prassi igienica “dal campo alla tavola”). Oltre agli aspetti microbiologici, in frigorifero la maggior parte delle reazioni chimiche rallentano (ad esempio le ossidazioni), come pure rallenta la respirazione di buona parte di ortofrutta (le cellule hanno bisogno di ossigeno), che quindi si mantiene di più. È dunque necessario settare la propria cella refrigerata alla temperatura dell’alimento più esigente. E qualora abbiamo a disposizione un frigorifero occorre comprenderne la tipo-
62
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
logia, in quanto dobbiamo conoscere
mente impiegati, di modo da consu-
contaminazioni involontarie causate
la modalità di distribuzione della
marli entro i periodi indicati in eti-
dall’ambiente circostante e dagli altri
temperatura all’interno dei vari com-
chetta ed effettuare la corretta rota-
alimenti confezionati (“cross conta-
parti. I frigoriferi di ultima generazio-
zione dei cibi non ancora aperti (in
mination”), oltre al fatto che si posso-
ne riescono ad essere efficienti e quasi
gergo tecnico si dice “first in, first out”
no generare cattivi odori tra le varie
tutti i ripiani possiedono la medesima
ovvero il primo che entra è il primo
pietanze. In quest’ottica è utile dedi-
temperatura. Ma in quelli un poco più
che deve uscire). Ciò permette non
care comparti ad ogni tipologia mer-
datati è importante capire quale sia il
solo di mangiare i cibi in sicurezza,
ceologica: prodotti carnei con prodot-
ripiano più freddo (solitamente quel-
ma anche di evitare lo spreco alimen-
ti carnei, prodotti lattiero caseari tra
lo in basso, ma dipende dal modello)
tare.
loro e così via.
e quale quello più caldo (solitamente
Un altro aspetto importante è la
Quando cuciniamo in anticipo gli
opposto a quello più freddo oltre che
condizione igienica della cella e del
alimenti è importante abbatterli con
l’anta, che, a causa delle continue
frigorifero. Mantenere la pulizia dei
l’apposito abbattitore o, se ne siamo
aperture e chiusure, non mantiene la
ripiani e dei cassetti dell’ortofrutta
sprovvisti, mediante una sorta di ba-
temperatura e può arrivare sino a
può sembrare banale, ma permette di
gnomaria a freddo (ovvero parziale
15°C).
minimizzare il pericolo di avere nel
immersione in acqua fredda e ghiac-
Ma a quanti gradi dobbiamo tene-
proprio frigorifero microrganismi al-
cio). È necessario evitare di riporre
re il frigorifero, soprattutto con la ca-
terativi (come le muffe) o patogeni
all’interno del frigorifero prodotti an-
lura estiva? Occorre settarlo alla tem-
(microrganismi in grado di dare ma-
cora caldi, poiché tale calore andreb-
peratura più bassa, di modo che per-
lattia) resistenti.
be a compromettere le temperature
metta di avere tra 0 e 4°C. Come fare?
Da non sottovalutare le modalità
all’interno dell’attrezzatura e si riscal-
Attraverso l’uso di un termometro a
con cui si pongono gli alimenti al loro
derebbero gli altri cibi (come spiegato
spillone o per frigorifero, acquistabili
interno: nel loro contenitore originale
nel libro “Saper conservare i cibi a
anche in rete, è possibile verificare la
(controllare che sia integro e pulito)
casa” di S. Pironi, edito da EPC Libri).
distribuzione di temperatura della
oppure, se si tratta di piatti cucinati da
Vi sono dunque cibi che vanno te-
propria attrezzatura. Un altro consi-
noi, verificare di porli in contenitori
nuti necessariamente in frigorifero,
glio utile è scrivere la data di apertura
puliti, idonei al contatto con essi e
ovvero i prodotti ricchi di acqua e
sugli alimenti confezionati parzial-
chiusi, altrimenti si possono causare
umidi, in quanto maggiormente SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
63
GESTIONE E NORMATIVE deperibili dal punto di vista microbiologico. Così come sono maggiormente suscettibili dal punto di vista igienico sanitario gli alimenti con bassa acidità, con poco sale e con poco zucchero. Per questi motivi carni, pesce, verdure, certi tipi di frutta, insalata in busta, salumi affettati, formaggi freschi, piatti pronti e brodi devono essere tenuti in frigorifero a temperature basse (entro i 4°C). Possono tollerare temperature un poco più alte (entro gli 8°C) formaggi stagionati, salumi non affettati, uova. Latte, bevande vegetali, succhi e conserve (come sott’oli, passate, sughi pronti, ecc.) una volta aperti devono essere mantenuti in frigorifero ed essere consumati entro 3-7 giorni a seconda della tipologia: questi prodotti durante il processo produttivo hanno subito trattamenti atti a ridurre notevolmente la carica microbica, come per esempio la pastorizzazione o la sterilizzazione unitamente ad altri fattori come l’acidificazione o l’aggiunta di altri additivi come i conservanti. In questi casi l’imballaggio è la loro protezione ed una volta aperto occorre la temperatura di refrigerazione per il
potrebbe essere impiegato per capire
luce e dal calore, in luogo fresco ed
mantenimento.
se l’olio che avete acquistato è vera-
asciutto, ma non in frigorifero.
mente un extravergine.
64
Il caffè tostato possiede aromi che
Alimenti che non vanno conservati in frigorifero
La frutta secca con guscio (noci,
tendono a disperdersi velocemente,
nocciole, mandorle...) e i semi oleosi
sia per quello in chicchi che macinato.
Esistono poi alcuni cibi che è bene
(lino, zucca...) sono prodotti non de-
Quest’ultimo è addirittura più sensi-
non mantenere in frigorifero, al fine di
peribili, costituiti in prevalenza da
bile. Nel caffè sono presenti acidi
preservarne le caratteristiche chimi-
acidi grassi insaturi, proteine e fibre.
grassi che a contatto con aria e luce
co-fisiche e organolettiche. Ad esem-
La conservazione refrigerata non è
potrebbero ossidare. Dunque umidi-
pio l’olio extravergine d’oliva è costitu-
necessaria perché sono prodotti sta-
tà, aria e luce sono i nemici principali
ito per la quasi totalità da acidi grassi.
bili da un punto di vista microbiologi-
per il caffè e gli shock termici non gli
Parte di questi sono saturi e parte in-
co. Questi prodotti soffrono l’umidità
fanno bene. L’andirivieni dal frigorife-
saturi (acido oleico). Sotto i 10°C gli
(perderebbero croccantezza) e la luce
ro, pertanto, non giova al prodotto e
acidi grassi saturi sono i primi che
(gli acidi grassi ossiderebbero e po-
potrebbe comportare condense, che
tendono a solidificare, seguiti poi dai
trebbero comportare sapore rancido
accelererebbero la perdita di qualità.
monoinsaturi come l’oleico, compor-
oltre che la presenza di molecole che
L’ideale è mantenerlo in confezioni
tando un cambiamento di struttura
non fanno troppo bene). Occorre
ermetiche, lontano dalla luce in un
(diventa denso). Questo fenomeno
quindi tenerli chiusi, al riparo dalla
luogo fresco ed asciutto.
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
GESTIONE E NORMATIVE cia annerita. In frigorifero si deprime questa reazione, ma se il frutto non è maturo poi si rischia che la produzione di etilene si interrompa e diventano nere. Pertanto le banane non mature vanno conservate a temperatura ambiente e magari, una volta mature, possiamo rallentare il fenomeno mettendole in frigorifero per qualche giorno. L’avocado come la banana è un frutto climaterico, ricco di grassi prevalentemente insaturi e povero di carboidrati. Una volta raccolto, può continuare la sua maturazione, quindi se vogliamo accelerare questo processo occorre tenerlo a temperatura ambiente. Se vogliamo mantenerlo non maturo o se è già maturo e lo vogliamo conservare piÚ a lungo si può porre in frigorifero per qualche giorno. I pomodori possono essere prolungati nella loro durabilità dal freddo, poichÊ il prodotto è ricco di acqua e quindi deperibile. D’altro, canto però, la temperatura di refrigerazione comporta una perdita di sapore, in quanto viene persa la molecola (Z)3-esenale, tipica del suo aroma. Cipolla e aglio, al contrario di al-
se si prova a riscaldare su una piastra
Le patate non devono essere con-
tre orticole, sono prodotti che hanno
il pane raffermo esso in parte ripren-
servate sotto i 15°C, perchÊ parte del
una respirazione molto bassa; tendo-
derĂ il suo stato originario, anche se
loro amido si trasforma in uno zuc-
no a degradarsi molto poco, quindi
non recupererĂ del tutto il suo sapore.
chero dal sapore sgradevole e si gene-
non necessitano di conservazione re-
I frutti tropicali sotto i 10-12°C su-
rano imbrunimenti. Inoltre durante
frigerata, ma devono stare a tempera-
biscono stress. Le banane spesso le
un’eventuale frittura potrebbe au-
ture di massimo 20°C.
vediamo confezionate in pellicola,
mentare notevolmente la molecola
Il pane è sensibile alla temperatu-
cosĂŹ come altra frutta e verdura, per
acrilamide, potenzialmente dannosa.
ra di refrigerazione, in quanto essa ac-
rallentare la respirazione delle cellule
Le patate dunque vanno conservate a
celera il fenomeno del raffermamento
e non perdere umidità . La banana è
temperatura ambiente e al buio (altri-
(“pane duroâ€?). Questo processo è la
un frutto climaterico, cioè produce
menti inverdiscono e si produce una
migrazione di acqua inglobata nei
grandi quantitĂ di etilene (ormone
sostanza con proprietĂ cancerogena).
granuli di amido presenti nel prodotto
naturale di maturazione nelle piante)
đ&#x;‘† cod 69489
verso la superficie, dove evapora. In
ed ha una respirazione veloce. Quindi
questo modo si assiste ad una “cristal-
a temperatura ambiente la banana
lizzazione� di questi amidi e quindi al
matura rapidamente, grazie alla sua
pane secco. Questo fenomeno può es-
produzione naturale del gas etilene,
sere invertito se si scalda il prodotto:
diventando zuccherina e con la buc-
CONSIGLIO DELL’ORDINE NAZIONALE DEI TECNOLOGI ALIMENTARI Per informazioni: www.tecnologialimentari.it
SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
65
MODELLI DI GESTIONE CERTIFICATI
STRUMENTO PER SUPERARE LA CRISI di Massimo Artorige Giubilesi Founder & ceo Giubilesi & Associati srl Chairman Fcsi Italian Unit
C
addosso e cercare conforto assumendo
i dati ufficiali brevemente e senza tanti
la posizione di vittime impotenti rischia
fronzoli, concludendo: «Avverate le peg-
di peggiorare la situazione ancora di più.
giori previsioni». D’altronde, quando i
E allora cha fare? Non ho la presun-
ome sarà il futuro del mondo
numeri parlano così chiaramente, c’è
zione di indicare una via d’uscita certa e
della ristorazione e dell’ospi-
poco da girarci intorno sperando che la
sicura, ma direi che partire dalle basi e ri-
talità? Domanda lecita e do-
situazione presto cambi e si torni ai “tem-
percorrere la situazione analizzandola da
pi felici” pre-Covid.
un altro punto di vista sarebbe un buon
verosa di fronte agli ultimi dati Istat: «Il
66
amaro. La stessa Fipe ha commentato
secondo trimestre 2020 si chiude con un
Nella complessa situazione che stia-
inizio. Perché se è vero che nessuno è
-64,2% che equivale a una perdita di cir-
mo attraversando, i vecchi problemi, tra-
colpevole in prima persona di quanto sta
ca 13 miliardi di euro. Il valore cumulato
scurati e a lungo rimandati in fondo all’e-
accadendo a causa del Covid, e nessuno -
del primo semestre segna -17 miliardi di
lenco delle “cose da fare assolutamente,
dalla piccola bottega al ristorante stellato,
euro». Guardando da questa prospettiva,
ma più avanti, non adesso”, spuntano
sino all’albergo super lusso - poteva o può
la domanda iniziale per molti operatori
fastidiosamente per confonderci ancora
raggirare le restrizioni imposte dall’emer-
del settore ha già una risposta, dal gusto
di più. Di sicuro, continuare a piangersi
genza sanitaria, tutti siamo e rimarremo
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
GESTIONE E NORMATIVE gli unici responsabili del modo con cui ci
per esempio al Consorzio Parmigiano
di salubritĂ ambientale oltre la sicurezza
approcciamo e comunichiamo ai clienti
Reggiano che recentemente ha diffuso,
alimentare e la sicurezza nei luoghi di la-
la ripresa della nostra attivitĂ .
ad alta voce e attraverso tanti comuni-
voro, abbracciando un concetto di salute
Ciò su cui vorrei farvi riflettere e che
cati e campagne social, gli ottimi risultati
e benessere che fa bene al singolo e alla
secondo me merita un’analisi sincera e
raggiunti nel primo semestre dell’anno,
collettivitĂ .
approfondita è la capacità degli operatori
comprese le esportazioni. Ovviamente
Uno strumento valido in questo sen-
del mondo della ristorazione e dell’ospi-
non tutti hanno la forza dei grossi consor-
so potrebbe essere ad esempio l’adozione
talitĂ di governare e gestire la propria co-
zi e delle multinazionali, ma siamo pro-
di “modelli o sistemi di gestione certifi-
municazione durante la crisi che stiamo
prio sicuri che questa sia l’unica cosa che
cati� soprattutto per quanto riguarda la
attraversando. I crolli di fatturato causati
fa la differenza? Cosa distingue realmen-
prevenzione delle contaminazioni negli
dal lockdown - assenza di turisti stranie-
te un’azienda che sfrutta in maniera effi-
ambienti di lavoro e in quelli aperti al
ri e portafogli degli italiani sempre piĂš
cace la potenza della comunicazione da
pubblico, estremamente utili nel mon-
assottigliati - non possono e non devono
una che invece trascura questo aspetto
do della ristorazione e dell’ospitalità che
essere affrontati esprimendo solamente
oppure improvvisa limitandosi ad avere
sono maggiormente interessati a gestire
lamentele e previsioni di pessimismo.
un sito web, senza nemmeno aggiornalo?
l’assetto post emergenziale. La guida di
Ricordo a tal proposito la celebre frase di
La comunicazione non deve essere
questi modelli o sistemi deve essere affi-
Henry Ford: ÂŤChe tu creda di farcela o di
prioritĂ solamente durante la fase acuta
data a risorse formate e qualificate in gra-
non farcela, avrai comunque ragioneÂť.
della crisi, ma anche e soprattutto si deve
do di garantire la salubritĂ degli ambienti
Quindi se ci aspettiamo solo il peggio, il
rafforzare nella fase post-crisi in modo
in cui viviamo, lavoriamo e trascorriamo
peggio arriverà . Ciò non significa che non
che svolga il suo decisivo ruolo come lo
ore piacevoli in compagnia.
dobbiamo guardare in faccia la realtĂ ,
strumento piĂš immediato e agile al servi-
Lo sviluppo della “cultura della pre-
ma che bisogna trovare adeguati mezzi
zio del management. Si evince quindi che
venzione� unito alla “comunicazione
e modalitĂ di comunicare e trasmettere
la pianificazione e gli aspetti strategici
del benessere sociale� può contribuire
fiducia e sicurezza ai nostri clienti.
della comunicazione
in modo oggettivo a
Se ci aspettiamo il peggio, il peggio arriverà . La situazione in cui si trova il mondo dell’accoglienza è drammatica, ma si deve reagire. Ad esempio adottando un sistema di gestione certificato
Le preoccupazioni per un futuro in-
siano tra i fattori piĂš
certo e la paura del contagio sono i due
rilevanti che permetto-
trasformare le minac-
fattori che maggiormente interferiscono
no alle organizzazioni
sulle decisioni d’acquisto. La strategia mi-
di mantenere le pro-
gliore per contrastare questi fenomeni è
prie posizioni sul mer-
usare in modo contrapposto gli stessi po-
cato e salvaguardare la
tenti strumenti della comunicazione che
reputazione, che nella
hanno ingigantito a dismisura i problemi
maggior parte dei casi
(pur senza negare la loro esistenza). Sap-
proviene dagli asset
piamo bene che ogni crisi ha un inizio e
intangibili, ma che in-
anche una fine: quello che sta nel mezzo
fluiscono sulla qualitĂ
- perdite, mancati incassi, affitti, difficol-
dei prodotti e sul valo-
tà , incombenze - è il percorso inevitabile
re percepito dei servizi.
della crisi stessa. La cosa migliore da fare
E dal momento
è individuare i possibili punti di partenza
che nella situazione
e di arrivo, trovare il modo di governare
che stiamo vivendo la necessitĂ primaria
cazione del sistema di prevenzione rila-
il processo e, soprattutto, intervenire per
è quella di trasmettere fiducia e sicurezza
sciata da un organismo accreditato può
abbreviarne la durata e ridurre il piĂš pos-
alle persone, bisogna evolversi e andare
supportare le imprese nel disporre di
sibile i danni.
oltre protocolli e procedure contingenti,
prove tangibili per soddisfare il bisogno
Siamo testimoni di come, nonostante
verso modelli e sistemi trasversali per la
di sicurezza, ma può anche offrire con-
tutte le peripezie del momento, alcune
prevenzione e il controllo di possibili pe-
tenuti per una comunicazione efficace a
societĂ riescano a rimanere a galla e addi-
ricoli e contaminazioni di origine biologi-
garanzia del successo del business, anche
rittura a crescere di fatturato: mi riferisco
ca, chimica e fisica. Un nuovo approccio
nei tempi attuali. đ&#x;‘† cod 69478
ce in opportunità , creando fiducia nei consumatori. La paura e l’incertezza si possono combattere anche con la consapevolezza che un determinato luogo è accogliente e sicuro sotto tutti i profili, che il personale è sensibile e formato, che qualcuno si prende cura della salute dei collaboratori e dei clienti. La certifi-
SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
67
CUOCHI
PIZZA E PASTICCERIA... DA CLIC! PRESTO AL VIA I SIMPOSI TECNICI PETRA F
68
ervono i preparativi per le
vranno adeguarsi alle misure di pre-
interna per trasmettere attività reali
prossime edizioni di Past-
venzione dei contagi da Covid-19, ma
in formati digitali con differenti livelli
ry Best e PizzaUp, i simposi
non per questo cambieranno i tratti di
di accesso (pubblicamente nei social
tecnici professionali rispettivamente
innovazione e stimolo alla sperimen-
network o privatamente in sessioni di
per pasticcieri e pizzaioli, organizza-
tazione che le hanno contraddistinte
formazione online e webinar), darà
ti dall’Università della Farina di Petra
fin dalla nascita. Anzi, l’introduzione
ai partecipanti l’opportunità di vivere
Molino Quaglia. Le edizioni 2020 do-
in questi mesi recenti di tecnologia
un’esperienza più completa, sia che
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
CUOCHI
partecipino in presenza, sia che se-
verso la pasticceria
guano a distanza.
di consumo quoti-
La formula di questi due simposi
diano, sulla quale
post lockdown prevederà programmi
tanto c’è da lavorare
differenziati per i pochi che parteci-
per valorizzarla qua-
peranno in presenza e i tanti che os-
le reale prodotto ar-
serveranno online. I primi, come ogni
tigiano. Tra i relatori
anno, saranno coinvolti in sessioni di
non solo tecnici della
impasto a tema e seminari su temi di
pasticceria e delle fa-
comunicazione e gestione aziendale.
rine, ma anche gior-
Mentre il pubblico online sarà coin-
nalisti ed esponenti
volto in dibattiti e seminari sul tema
del mondo univer-
dei due simposi.
sitario
e
agricolo,
Si stanno definendo i programmi di Pastry Best e PizzaUp, i simposi tecnici professionali per pasticcieri e pizzaioli. I temi saranno la pasticceria di consumo quotidiano e i canali di vendita emergenti
azienda artigiana. Il tema
dell’edizione
2020 sarà incentrato su prodotti da offrire ai numerosi consumatori che hanno aumentato in modo considerevole la capacità e la propensione ad informarsi ed acquistare online. Perché
parteci-
pare a Pastry Best?
che animano dibattiti e momenti di
Perché non bisogna confondere la
Pastry Best 2020
riflessione sulle nuove opportunità di
vendita online con il cosiddetto “de-
Pastry Best è il simposio tecnico sulla
vendita legate all’evoluzione degli stili
livery”; per risolvere il dilemma se
pasticceria contemporanea, che l’U-
di vita.
nella vendita online è più importante
niversità della Farina organizza dal
Pastry Best si riconferma anche
la fama del pasticciere o la qualità del
2016 per attrarre l’attenzione dei pa-
quest’anno luogo ideale per affronta-
suo prodotto. E poi per capire come
sticcieri sulle esigenze emergenti dei
re tutti insieme argomenti di attualità
pensare e come realizzare pasticceria
consumatori e orientare la loro creati-
sull’ arte pasticciera, sulla cultura del
adatta alla vendita online; come spie-
vità verso dolci che uniscono estetica
territorio e sulle tecniche di marke-
gare ai clienti il modo di preservarne
e gusto. Con attenzione particolare
ting, che fanno il successo di una sana
la qualità; come confezionare per SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
69
CUOCHI spedire al meglio; come trasferire l’empatia nella vendita online; come usare i prodotti venduti online per invitare i nuovi clienti a venire anche in pasticceria.
PizzaUp 2020 PizzaUp è l’unico simposio tecnico sulla pizza italiana contemporanea, ideato 15 anni fa da Chiara Quaglia e Piero Gabrieli di Petra Molino Quaglia per offrire ai pizzaioli professionisti un palcoscenico di avanguardie che tracciano nuovi percorsi di esperienze attorno al piatto italiano per antonomasia. PizzaUp riunisce pizzaioli di taglio contemporaneo da tutta Italia e li mette a confronto tra di loro e con esponenti del mondo della stampa e della cultura su temi dai risvolti tecnici e sociali di grande attualità. Il tema dell’edizione 2020 esplorerà i canali di vendita emergenti, quelli nei quali vale la pena di investire per
70
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
CUOCHI
recuperare le perdite di fatturato del post lockdown, con prodotti di nuova concezione capaci di comunicare e creare coinvolgimento nei loro acquirenti. Acquirenti nuovi, da trasformare in clienti fedeli, attraendo quei numerosi consumatori che hanno aumentato in modo considerevole la capacitĂ e la propensione ad informarsi ed acquistare online. PerchĂŠ partecipare a PizzaUp? PerchĂŠ non bisogna confondere la vendita online con il cosiddetto “deliveryâ€?; per rispondere alla domanda se nella vendita online è piĂš importante la fama del pizzaiolo o la qualitĂ del suo prodotto. E ancora, per capire come ideare e come mettere a punto un assortimento di prodotti da forno adatti alla vendita online; come spiegare ai clienti il modo di preservarne la qualitĂ ; come confezionare per spedire al meglio; come trasferire l’empatia nella vendita online; come usare i prodotti venduti online per invitare i nuovi clienti a venire anche in pizzeria. đ&#x;‘† cod 69602 Per informazioni: www.pastrybest.it www.pizzaup.it SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
71
CUOCHI
i Percors del Molino
SI RITORNA IN AULA CON “I PERCORSI DEL MOLINO�
R
iprendono gli appuntamenti
sono tutti professionisti affermati, come
Grassi accompagna il cliente in un serio
de “I Percorsi del Molino�, il
Cristian Zaghini, Ezio Marinato, Marco
percorso di crescita professionale, fun-
centro di formazione creato
Valletta, Pierluigi Sapiente, Carlo Di Cri-
zionale al raggiungimento di obiettivi
da Molino Grassi, dedicato alla pro-
sto ed Ezio Rocchi: un vero dream team
ambiziosi. ÂŤSiamo stati tra i primi a cre-
mozione e alla valorizzazione delle fa-
in grado di garantire una formazione
dere nell’importanza della formazione,
rine e rivolto a coloro che desiderano
di assoluta qualitĂ , ambito nel quale
a mettere al servizio dei nostri clienti
approfondire temi specialistici legati al
Molino Grassi è da dieci anni in prima
un supporto tecnico e professionale,
mondo delle quattro “P�: Panificazione,
linea con investimenti importanti. At-
organizzando corsi sia presso la nostra
Pizzeria, Pasticceria e Pasta. I docenti
traverso “I Percorsi del Molino�, Molino
scuola che in diverse scuole di forma-
CORSI IN PROGRAMMA PER IL 2° SEMESTRE 2020
zione professionaleÂť, ricorda Massimo
• CRISTIAN ZAGHINI - Percorso Pizza (fascia gialla) “Diretti e indirettiâ€? - 21-22-23 settembre 2020 • CRISTIAN ZAGHINI - Percorso Pizza (fascia rossa) “Il lievito madreâ€? - 26-27-28 ottobre 2020 • CRISTIAN ZAGHINI - Percorso Pizza (fascia rossa) “Il lievito madre e le fermentazioni spontaneeâ€? 9-10-11 novembre 2020 • CARLO DI CRISTO- Percorso Pane (fascia rossa) “La mia idea di paneâ€? - 19-20 ottobre 2020 • PIERLUIGI SAPIENTE - Percorso Pasticceria (fascia rossa) - “Il Natale in pasticceriaâ€? - 12-13 ottobre 2020 • PIERLUIGI SAPIENTE - Percorso Pasticceria (fascia rossa) - “La piccola pasticceria - il mignonâ€? 16-17 novembre 2020 • EZIO ROCCHI - Percorso Focaccia (fascia gialla) “Voglia di focacciaâ€? - 2-3 novembre 2020 • MARCO VALLETTA - tema e data in via di definizione • EZIO MARINATO - tema e data in via di definizione 72
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
Grassi, direttore commerciale Molino Grassi. I corsi indicati come “fascia giallaâ€? sono di media difficoltĂ , quelli di “fascia rossaâ€? sono invece dedicati ai professionisti piĂš esperti. A seguito della normativa Covid e delle misure per il contenimento adottate da Molino Grassi, la presenza in aula è consentita ad un massimo di 10 persone. Il centro di formazione “I Percorsi del Molinoâ€? è a Parma in via Emilia Ovest 347. đ&#x;‘† cod 69419 Per informazioni: vanessaveronesi@molinograssi.it Molino Grassi via Emilia Ovest 347 - 43126 Parma Tel 0521 662511 www.molinograssi.it
CUOCHI
B5
RED&GO
AMBRANERA PILS2
MEDAGLIA D’ORO CATEGORIA 4A MUNICH HELLES (PALE MALTY EUROPEAN LAGER) BARCELONA BEER CHALLENGE 2020
MEDAGLIA D’ORO CATEGORIA 15A IRISH RED ALE (IRISH BEER) BARCELONA BEER CHALLENGE 2020
BIRRA IMPERDIBILE SEGNALATA IN GUIDA ALLE BIRRE D’ITALIA 2021 SLOW FOOD
MEDAGLIA D’ARGENTO CATEGORIA 3.2 RED ALE (IRISH RED ALE) BRUSSELS BEER CHALLENGE 2019
MEDAGLIA D’ORO CATEGORIA 5.4 STOUT/PORTER (OATMEAL STOUT) BRUSSELS BEER CHALLENGE 2019 MEDAGLIA DI BRONZO CATEGORIA 41 (STOUT) EUROPEAN BEER STAR 2019
CERTIFICATO D’ECCELLENZA CATEGORIA 4.3 LAGER (GERMAN-STYLE PILSNER) BRUSSELS BEER CHALLENGE 2019
SIDE B MEDAGLIA D’ARGENTO CATEGORIA 29 (BELGIAN WHEAT BEER) EUROPEAN BEER STAR 2018
3A CLASSIFICATA CATEGORIA 1 (GERMAN AND BOHEMIAN PILSNER) ASSOCIAZIONE UNIONBIRRAI BIRRA DELL’ANNO 2019
2A CLASSIFICATA CATEGORIA 19 (STOUT) ASSOCIAZIONE UNIONBIRRAI BIRRA DELL’ANNO 2018
LE BIRRE DI OTUS VINCONO MEDAGLIE IN ITALIA E NEL MONDO Abbiamo sottoposto le nostre birre alla valutazione di giurie importanti. I successi ci stimolano a proseguire nella creazione di prodotti che uniscano carattere artigianale e capacità di soddisfare il gusto di un pubblico ampio. BIRRIFICIO OTUS Via Rumi, 7
24068 Seriate (Bergamo) Italia - birrificiootus.com
SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
73
CUOCHI
RISTORAZIONE E FORMAZIONE
D
opo il Covid anche nella ristorazione servono nuove soluzioni e idee capaci di
rispondere a un mercato che, in pochi mesi, è profondamente cambiato. Per
NASCE ORO DI MACINA ACADEMY
farlo sono necessari nuovi strumenti e un approccio professionale diverso.
primi corsi che partiranno nel mese di
Ecco perchĂŠ la ripartenza della risto-
ottobre, composto da Carlo Meo
razione passa prima di tutto dalla for-
(esperto di comportamenti d’acquisto
mazione. Su queste basi nasce Oro di
e docente al Poli.Design del Politecni-
Macina Academy, la scuola di busi-
co di Milano e del Master in Food Ex-
ness e management creata da Molino
perience della Scuola Politecnica di
Vigevano 1936. L’obiettivo è offrire il
Milano), Tania Mauri (giornalista
miglior aggiornamento professionale
enogastronomica), Dario Laurenzi,
ai ristoratori nelle aree Amministra-
Carlo De Paolis e Andrea Bertini (tutti
zione e controllo, Management, Mar-
della Laurenzi Consulting), l’architet-
keting e comunicazione, con corsi
to Enrico Granese (vincitore del pre-
brevi (8-12 ore) condotti in sicurezza
mio Miglior Design nella competizio-
(con lezioni frontali online sulla piat-
ne Pizza Awards per un locale ristora-
taforma Zoom), tenuti dai piĂš ricono-
tivo da lui progettato) e Stefano Bugo-
sciuti esperti del settore.
ni (ingegnere aereospaziale che deci-
Ma Oma-Oro di Macina Academy
de di dedicarsi alle consulenze in
non è solo virtuale. Troverà presto
ambito food fondando Progetto Scoc-
spazio presso la sede di Torre d’Isola
ca). đ&#x;‘† cod 69552
(Pv) dove Molino Vigevano 1936 sta creando nuovi locali e sale dedicate
Per informazioni:
alla formazione di tutti i corsisti.
www.orodimacinacademy.com
Di alto profilo il corpo docente dei 74
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
www.molinovigevano.com
IL CALENDARIO E I DOCENTI â€˘â€œFood costâ€?: 7 ottobre 2020 Stefano Bugoni â€˘â€œMenu engineeringâ€?: 14 ottobre 2020 - Andrea Bertini â€˘â€œLe basi per costruire un format di successo: Focus sull’Italiaâ€?: 19 ottobre 2020 Dario Laurenzi e Carlo De Paolis â€˘â€œComunicazione e marketing 3.0â€?: 26 ottobre 2020 Carlo Meo â€˘â€œLogistica e flussi materiali (incluso Food safety)â€?: 28 ottobre 2020 Stefano Bugoni â€˘â€œPubbliche relazioni ed eventi foodâ€?: data da definire Tania Mauri
CUOCHI
SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
75
ATTREZZATURE
PENTOLA D’ORO AGNELLI
UNO STILE SENZA EGUALI Rossella e Chicco Cerea
S
e è vero che gli strumenti di cottura sono i migliori amici di uno chef, perché pensarli solo
in alluminio, in rame, in ferro, in acciaio, in ghisa, ecc., quando invece possono essere protagonisti anche di prestigiose ed esclusive preparazioni pronte anche per il servizio al tavolo? Si sa, anche l’occhio vuole la sua parte, soprattutto per quanto riguarda il cibo. La ricerca nei materiali degli strumenti di cottura e il sodalizio con l’alta ristorazione hanno così permesso a Pentole Agnelli di rinno-
Eleganza pura, alta funzionalità in cucina, servizio esclusivo: sono queste le caratteristiche della linea in oro 24 carati firmata Pentole Agnelli, che viene utilizzata anche nelle cucine del ristorante Da Vittorio
varsi di pari passo con le nuove esigenze e creare dei veri “capolavori” in oro al fine di dare vita a sapienti giochi di gusto, grazie alla
lucentezza
delle pentole, alla nobiltà dell’oro anche nel condurre il calore, alla loro bellezza e alla loro rarità.
Il ristorante 3 stelle Michelin “Da Vittorio” della famiglia Cerea a Brusaporto (Bg), per esempio, ha scelto i tegami in oro di Pentole Agnelli per cucinare e servire il suo Pacchero, uno dei piatti simbolo della sua cucina. 76
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
ATTREZZATURE
RISOTTO AL POMO D’ORO
Ricetta del Bolle Restaurant di Lallio (Bg) www.bollerestaurant.com PANTONE 871
Rimanendo nella bergamasca, patria di Pentole Agnelli, non poteva gio-
50% Cyan 45% Magenta 70% Yellow 20% Black
coglierli con lo stile che ci distingue, esercitando emozione e sorpresaÂť.
carsi arma migliore anche Bolle Re-
Le Pentole d’Oro Agnelli sono stru-
staurant, il locale di Lallio (Bg) aperto
menti che nessuno aveva mai pensato
dalla stessa famiglia Agnelli proprio al
di produrre nel nobile metallo, in cui si
piano superiore del nuovo Showroom.
coglie il fascino del pezzo unico. Pro-
ÂŤCi siamo messi dalla parte del cliente
dotti che rivelano l’audacia nel creare
che immagina il ritorno in un ristorante
strumenti di cottura professionali per
gourmet, con tutte le limitazioni detta-
l’alta cucina che hanno testimoniato e
te dalle nuove norme di sicurezza e con
scritto la storia del gusto, del costume e
il desiderio di rivivere comunque il pia-
del Made in Italy nel mondo, facendo
cere di una tavola curataÂť, spiega il
leva su qualitĂ , artigianalitĂ , eleganza,
team di Bolle. ÂŤCosĂŹ abbiamo voluto
lusso ed esclusivitĂ . đ&#x;‘† cod 69547
omaggiare la fedeltĂ accordataci dotandoci di alcune pentole in oro per cucinare e servire certe nostre preparazioni. Crediamo sia un modo per riac-
Pentole Agnelli via Madonna 20 - 24040 Lallio (Bg) Tel 035 204711 www.pentoleagnelli.it
INGREDIENTI • Per l’acqua di pomodoro: 300 g pomodoro Piccadilly, 300 g pomodoro San Marzano, 300 g pomodoro corbarino, 35 g basilico fresco, tabasco verde q.b., tabasco q.b., 1 spicchio d’aglio • Per il chutney piccante di datterino: 1 kg di pomodorini Piccadilly, 300 g zucchero, 30 g aceto di mele, sale q.b. • Per la crema di datterino giallo: 1 kg datterino giallo, 2 cipolle bianche, 10 g burro, sale pepe PREPARAZIONE • Per l’acqua di pomodoro: tagliare i pomodori, condirli con sale, zucchero e tutti i condimenti. Sottovuotare il tutto e cuocere in forno a vapore per 40 minuti. Scolare, recuperare l’acqua e microfiltrarla. • Per il chutney piccante di datterino: in un polsonetto di rame caramellare lo zucchero e decuocere con i pomodorini. In una casseruola antiaderente alta ad un manico, cuocere il tutto. Poi frullare in una pirofila di vetro e assaggiare di gusto. • Per la crema di datterino giallo: tagliare la cipolla e cuocere dolcemente con il burro in una casseruola bassa di alluminio. Aggiungere i pomodorini e portare a cottura. Frullare facendo attenzione a non mixare i semi del pomodoro. • Per il risotto: in una casseruola in Oro o Rame oppure di Alluminio 5 mm, cuocere il risotto per 13 minuti completamente con l’acqua di pomodoro, mantecare con burro e parmigiano e finirlo con il chutney e con la crema di pomodoro.
SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
77
ATTREZZATURE
MONOUSO PER LA RISTORAZIONE
LE MIGLIORI SOLUZIONI SONO ONLINE
L
e migliori soluzioni di confe-
sicure e di design. La qualità e l’affida-
cessori per l’asporto pratici e sicuri è la
zionamento e monouso per la
bilitĂ dello shop online di Eurofides
scelta vincente. Per questo Eurofides
ristorazione oggi sono online.
sono certificate dal sigillo di qualitĂ
offre una vasta gamma di prodotti ido-
L’esigenza di acquistare in modo facile
“Migliori
d’Italia
nei al trasporto degli alimenti, realizza-
e veloce shopper, scatole da asporto,
2020/2021�, rilasciato dall’Istituto Tede-
ti per garantire integritĂ e fragranza dei
contenitori monouso e accessori per la
sco di QualitĂ che ha analizzato oltre
cibi con una particolare attenzione al
tavola riguarda ormai tutti i tipi di risto-
5mila e-commerce in tutta Italia. Tra i
design. Dal locale alla moda al risto-
razione. Dalla tavola calda al ristorante,
punti di forza ci sono un’esperienza
rante, dal bar alla tavola calda, tutti tro-
tutti cercano monouso di qualitĂ in
d’acquisto facile e veloce e un servizio
vano una soluzione ideale per il servi-
tempi rapidi e al miglior prezzo. Per
clienti puntuale e presente in tutte le
zio attraverso la scelta rapida dei pro-
questo Eurofides offre da oltre 20 anni
fasi di acquisto. E ancora una selezione
dotti, la possibilitĂ di personalizzazio-
la piĂš ampia scelta di shopper, monou-
di articoli riconosciuti di alta qualitĂ
ne online e i prezzi competitivi.
so ristorazione e confezionamento.
con particolare attenzione al confezio-
Tutto acquistabile online e in pronta
namento Food&Wine.
consegna in sole 24-48 ore.
78
E-Commerce
La scelta del monouso e del packa-
Con un catalogo di oltre 5mila pro-
ging giusto è un valore aggiunto per chi
dotti disponibili 24 ore su 24, Eurofides
si occupa di ristorazione. Con il trend
è il fornitore ideale per le attività che
dei servizi di food delivery e take away
cercano soluzioni monouso pratiche,
in forte crescita, acquistare scatole e ac-
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
Per il catalogo visita il sito internet www.eurofides.com o chiama il numero verde 800 079060. đ&#x;‘† cod 69279 Eurofides via Pietro Blaserna 94 - 00146 Roma Tel 800 079060 www.eurofides.com
ATTREZZATURE
ELEGANTI, LEGGERI E DI DESIGN
I CALICI RONA2SERVE L a storia di Rona ha inizio nel
novazione e di una politica ambienta-
1892 nella Repubblica Slo-
le di grande responsabilitĂ .
vacca, dove la lavorazione del
L’avanguardia tecnologica ha por-
vetro ha una tradizione centenaria.
tato l’azienda a produrre la maggior
Oggi i numeri sono impressionanti:
parte dei calici con il gambo stirato e il
oltre mille dipendenti, una sede pro-
trattamento laser del bevante per ga-
duttiva con piĂš di 70 milioni di artico-
rantire mag-
li all’anno di una qualità sorprenden-
giore elasti-
te, ben 5 magazzini logistici in tutto il
citĂ e resi-
mondo e una distribuzione che ga-
stenza
rantisce un servizio impeccabile. Oggi
urti e alle
il marchio “Rona2Serve�, che si rivolge
sbeccature.
unicamente ai professionisti dell’ho-
Il tutto senza
reca e del foodservice, è sinonimo di
perdere ele-
affidabilitĂ e passione, di qualitĂ , in-
ganza e leg-
agli
Sempre all’avanguardia, Rona vanta oltre un secolo di storia. Design, resistenza, leggerezza, brillantezza e trasparenza sono le caratteristiche di bicchieri, caraffe e decanter progettati per l’horeca e il foodservice
gerezza. Oggi il cristallino Rona è tra i piĂš apprezzati al mondo. L’azienda ha voluto anche mantenere una forte tradizione per quanto concerne la produzione di bicchieri, caraffe e decanter soffiati a bocca. Basti pensare ad esempio all’alta specializzazione della linea “Umanaâ€?, nata dalla collabora-
zione con Maurizio Dante Filippi, miglior sommelier d’Italia Ais 2016. Una collezione elegante, con calici progettati sulla base del loro utilizzo e non unicamente per la loro estetica. “Rona2Serveâ€? è quindi un marchio irrinunciabile per chi cerca design, resistenza, leggerezza, brillantezza e trasparenza. Rona: il cristallino a 5 stelle. đ&#x;‘† cod 69288 FSG Italia via Val d’Enza 78 - 42049 Sant’Ilario d’Enza (Re) - Tel 0522 902051 www.fsg-italia.it SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
79
ATTREZZATURE
LAVASTOVIGLIE HYGIENE&CLEAN
SICUREZZA CONTRO VIRUS E BATTERI
N
egli ultimi mesi il mondo
rantire loro la certezza e la tranquillitĂ
guardo possibile grazie allo studio e
ha affrontato cambiamenti
quotidiana.
all’implementazione di cicli specifici
e sfide senza precedenti a
Da qui la nascita della gamma di
che prevedono una temperatura di la-
causa della situazione sanitaria glo-
lavastoviglie hygiene&clean, la prima
vaggio superiore a 70°C e una tempe-
bale. In questo nuovo scenario Elec-
nel settore della ristorazione che di-
ratura di risciacquo costante di 90°C;
trolux Professional ha adottato misu-
sinfetta le stoviglie secondo un pro-
il tutto in abbinata al corretto tratta-
re precauzionali per garantire la con-
cesso certificato da UL (Underwriters
mento dell’acqua e all’utilizzo di pro-
tinuitĂ delle attivitĂ dei propri clienti,
Laboratories Inc.), organizzazione in-
dotti chimici dedicati messi a disposi-
ad esempio adeguando la pianifica-
dipendente di certificazioni di sicu-
zione da Electrolux Professional,
zione e gestione delle scorte per ri-
rezza.
anch’essi conformi alla normativa ISO
durre al minimo le interruzioni nella
Tutti i modelli hygiene&clean di
catena di fornitura, incrementando i
Electrolux Professional sono confor-
livelli di stock nei magazzini per assi-
mi agli standard DIN 10510 o DIN
Oggi piÚ che mai - fa sapere l’a-
curare che i prodotti siano sempre
10512 e raggiungono il livello di disin-
zienda - la sicurezza e il benessere dei
pronti per la spedizione, gestendo
fezione A0 di 60, come definito dalla
nostri dipendenti, clienti e partner ri-
l’assistenza tecnica da remoto per
norma UNI EN ISO 15883-1 che soli-
mangono la nostra massima prioritĂ .
mantenere al sicuro i clienti e ridurre
tamente si riferisce alle sole applica-
Per questo continueremo ad adeguar-
drasticamente i tempi di inattività dovuti a fermi tecnici. E non è tutto: ingenti sforzi e risorse sono stati investiti per tutelare e salvaguardare la salute degli operatori del settore e dei loro ospiti e ga80
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
zioni
Sei sicuro che le tue stoviglie siano sanificate? Non avere piĂš dubbi, Electrolux Professional ha la soluzione per te
15883-1. Il risultato finale è un livello di igiene e sicurezza ineguagliabile.
mediche.
ci, adattarci e andare avanti con solu-
Nel
rispondere
zioni che rendano la vita dei nostri
alle
normative,
clienti piĂš semplice, sicura e realmen-
questa
gamma
garantisce la riduzione di germi e virus dalle stoviglie
fino
al
99,999%. Un tra-
te sostenibile ogni giornoÂť. đ&#x;‘† cod 69277 Electrolux Professional viale Treviso 15 - 33170 Pordenone Tel 0434 3801 www.electroluxprofessional.com
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giene è la parola d’ordine per
Detergenti
Brillantante
mettere in sicurezza il locale, so-
Due nuove referenze, studiate per
Garantisce risultati professionali nel
prattutto in questo periodo in cui
combinarsi al meglio con la durezza
lavaggio meccanico di piatti, bicchieri
la massima attenzione va riservata alla
dell’acqua: un prodotto per acque con
e stoviglie in genere con acque carat-
sicurezza e alla salute sia del cliente
durezza fino a 32°F, uno per acque
terizzate da bassa presenza di sali in-
che delle persone che lavorano. Piatti,
con durezza fino a 45°F.
solubili. Ăˆ un additivo neutro ad alta
bicchieri e stoviglie, anche se in appa-
Entrambi sono caratterizzati da
concentrazione studiato per assicura-
renza puliti, possono trattenere invisi-
formule eco-friendly: non contengo-
re stoviglie splendenti alla fine di ogni
bili residui di cibo o liquidi. Possono
no EDTA (acido tetracarbossilico) nĂŠ
ciclo di lavaggio. Ăˆ un coadiuvante di
quindi rappresentare un potenziale
cloro nĂŠ fosfati. Sono compatibili con
lavaggio concepito per donare a piatti,
pericolo poichĂŠ le contaminazioni
posate e bicchieri una rapida azione
batteriche sono in agguato. Le super-
autoasciugante.
fici delle stoviglie non accuratamente
La formula altamente concentrata
pulite e igienizzate, ad esempio, sono
a base di tensioattivi non ionici a bas-
un terreno fertile per i microrganismi
sa schiumositĂ permette di rimuovere
in attiva fase di crescita.
tracce di sporco evitando la formazio-
Per questo motivo Amuchina Pro-
ne di aloni e striature sulle stoviglie.
fessional è da sempre impegnata nel-
Una formula potenziata per un’asciu-
la ricerca di nuove soluzioni per aiu-
gatura ancora piĂš rapida. Vanta un pH
tare
dell’Horeca.
neutro. Si consiglia l’impiego con ac-
Un’attività che si è concretizzata nel
que dolci, addolcite e/o osmotizzate.
rilancio della linea per lavastoviglie
đ&#x;‘† cod 62165
i
professionisti
Amuchina Professional, composta da due detergenti e un brillantante, arricchiti da formule piĂš efficaci e una nuova grafica, chiara e immediata.
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81
ALIMENTI
DIETRO UNA GRANDE PIZZA
Câ€™Ăˆ UNA GRANDE FARINA
che si nascondono dietro l’ingrediente per eccellenza, la farina. Ogni cartonato infatti riporta i cinque
Il nuovo “Box Pizza Le 5 Stagioniâ€? non è una semplice scatola per la pizza, ma un vero e proprio manifesto per far conoscere al consumatore i segreti che stanno dietro l’ingrediente per eccellenza, la farina
principali ingredienti che compongono i prodotti Le 5 Stagioni, nonchÊ valori fondanti dell’intero sistema aziendale: l’artigianalità , la sostenibilità , la genuinità , l’autenticità e la convivialità . Dal 1985 ad oggi Agugiaro&Figna Molini ha riservato particolare attenzione al comparto pizzeria creando la prima linea di farine e miscele professionali dedicata a tutti gli artigiani della pizza ed esperti maestri pizzaioli. I grani scelti provengono dalle migliori coltivazioni del mondo e sono macinati attraverso un processo produttivo che utilizza tecnologie all’avanguardia in grado di preservare il gusto autentico del grano e garantire ogni parametro di qualità . Un percorso lento e sostenibile fatto di passione e dedizione, nel pieno rispetto dell’uomo e dell’am-
A
82
biente circostante. L’azienda è infatti rendere una pizza diversa
Ma prima di tutto, dietro una grande
impegnata nella tutela della biodi-
dalle altre sono soprattut-
pizza c’è sempre una grande farina.
versitĂ , nello sviluppo locale e nella
to gli ingredienti utilizzati
Nasce cosĂŹ un nuovo progetto
riduzione dell’impatto sociale, a
per realizzarla. Solo farine di qualitĂ
targato Le 5 Stagioni, con l’obiettivo
partire dall’energia generata da fonti
superiore, acqua, olio extravergine
di raccontare ai clienti il percorso di
rinnovabili con cui sono alimentati
d’oliva e un pizzico di sale, quel tan-
nascita e sviluppo delle migliori fari-
tutti gli stabilimenti.
to che basta per creare una combi-
ne Agugiaro&Figna Molini. “Box
Box Pizza Le 5 Stagioni è dispo-
nazione perfetta. E poi la passione,
Pizza Le 5 Stagioni� non è una sem-
nibile nelle migliori pizzerie d’Italia.
la pazienza e la tecnica di un Mae-
plice scatola utilizzata per contene-
đ&#x;‘† cod 69606
stro pizzaiolo che danno vita ad un
re, trasportare e proteggere, ma un
impasto eccellente. C’è chi pensa ai
vero e proprio manifesto aziendale
condimenti, chi ai tempi di lievita-
attraverso il quale il Molino invita il
zione e chi alla modalitĂ di cottura.
consumatore a conoscere i segreti
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
Agugiaro&Figna Molini Strada dei Notari 25/27 - 43044 Collecchio (Pr) - Tel 0521301701 www.agugiarofigna.com
ALIMENTI
Pizza Mix Schär, Impasto Pizza Schär e Base Pizza Schär sono le referenze per i professionisti che vogliono garantire un’offerta gluten free di alta qualità . Soluzioni pratiche, sicure e facili da lavorare
Pizza
SENZA GLUTINE, BUONA E SICURA
I
n Italia si stima che 1 persona su
dalla resa elevata, perfetto per creare
pallina surgelata: una volta scongela-
100 sia affetta da celiachia e che
qualsiasi tipo di pizza, garantendo
ta, è pronta per essere lavorata se-
il trend delle diagnosi sia in cre-
una facile lavorazione, un’ottima ela-
condo la fantasia del pizzaiolo.
scita. L’Horeca non può quindi pre-
sticità dell’impasto e un’eccellente
scindere dal mettere a disposizione
lievitazione. Senza glutine, senza fru-
Base Pizza Schär
un’offerta gluten free di alta qualità ,
mento, senza lattosio e senza conser-
Per chi ha l’esigenza di ottimizzare gli
sicura e varia.
vanti, Pizza Mix Schär contiene inol-
spazi, ecco la risposta pratica e velo-
tre una buona quantitĂ di fibre vege-
ce per preparare una deliziosa pizza
tali.
gluten free senza rischi. Si tratta in-
Dr. Schär Foodservice, divisione del Gruppo Dr. Schär, offre soluzioni
fatti di un impasto pizza giĂ steso,
senza glutine per la ristorazione professionale: tra gli altri, ha sviluppato
Impasto Pizza Schär
precotto e surgelato. Pronto per esse-
un assortimento di prodotti dedicati
Ormai una garanzia per il professio-
re farcito, viene fornito con una teglia
al canale Pizzeria in grado di rispon-
nista che desidera coniugare la mas-
anticontaminazione: questo permet-
dere ad ogni tipo di esigenza.
sima creativitĂ con la comoditĂ di
te di utilizzare in totale sicurezza lo
una soluzione frozen: un impasto ri-
stesso forno e la stessa pala delle piz-
Pizza Mix Schär
voluzionario senza glutine, mono-
ze contenenti glutine. đ&#x;‘† cod 69384
La novitĂ del 2020, una nuova misce-
porzione e molto versatile, perchĂŠ
la senza glutine formulata apposita-
consente di preparare sia la pizza che
mente per la preparazione di fra-
altri lievitati salati e dolci. Impasto
granti pizze e focacce. Ăˆ un prodotto
Pizza Schär si presenta come una
Dr. Schär Foodservice Winkelau 9 - 39014 Postal (Bz) Tel 0473 293595 www.drschaer-foodservice.com SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
83
ALIMENTI
MAIZENA
4 NOVITĂ€ UNILEVER FOOD SOLUTIONS VERSATILI E GLUTEN FREE
U
nilever Food Solutions pre-
la tempura, può essere anche provato
Maizena Panatura Pronta Misce-
senta al mondo della risto-
in sostituzione delle uova negli impasti
la Mediterranea è l’originalissimo mix a
razione la nuova gamma
vegani.
base di miscele di pani selezionati gluten
Maizena. Brand storico, universalmente
La gamma Maizena si arricchisce
free, erbe aromatiche del Mediterraneo,
riconosciuto nelle cucine professiona-
anche di 3 Mix Maizena per Panatura:
buccia di limone e semi di lino Gold, ide-
li per il suo eccellente Amido di Mais,
subito pronti, sono straordinari alleati
ale per la panatura di pesce, carne e ver-
oggi Maizena estende la sua garanzia di
in cucina per risparmiare tempo nella
dure al forno.
qualitĂ a 4 nuovi prodotti gluten free: 3
preparazione delle panature e per evi-
Maizena Panatura Pronta Gratin
innovativi Mix Maizena per una pana-
tare possibili contaminazioni da gluti-
è il mix a base di pani selezionati gluten
tura subito pronta nelle varianti (3 in 1,
ne. Grazie all’utilizzo di pani selezionati
free, formaggio fuso, aglio, prezzemo-
Mediterranea, Gratin) e il rivoluzionario
gluten free e ingredienti di alta qualitĂ
lo e pepe, come da ricetta tradizionale.
Maizena Amido di Riso.
danno alle ricette croccantezza, gusto e
Utilizzato in cotture al forno, il mix dona
doratura perfetti.
croccantezza in superficie senza seccare
Per la prima volta nella storia del
84
marchio Maizena, all’Amido di Mais si
Maizena Panatura Pronta 3 in
il prodotto al suo interno ed è ideale per
affianca l’Amido di Riso. Prodotto glu-
1 è l’innovativo mix a base di amido di
verdure e pesci gratinati, sformati di pa-
ten free, incolore e insapore, è utilizzato
mais, albume d’uovo e pani selezionati
sta al forno, gateau e tortini. đ&#x;‘† cod 69315
nella preparazione di dolci, crema pa-
gluten free. Ideale per fritti come croc-
sticcera e budini, cosÏ come all’interno
chette, olive all’ascolana, arancini, co-
di impasti di pane, pasta e pizza, a cui
tolette e tutte le preparazioni classiche
dona particolare elasticitĂ . Ideale per
impanate.
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ALIMENTI
SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
85
ALIMENTI
CARATTERISTICHE •GRASSI: 20% •CONSERVAZIONE: TRA +4°C E +22°C 270 GIORNI •SHELF-LIFE: 1 LITRO TETRA BRIK EDGE •FORMATO:
PUNTI DI FORZA •ECCELLENTE CREMOSITÀ E CONSISTENZA RESA •ELEVATA •RAPIDO TEMPO DI RAPPRESA RIUTILIZZABILE, GRAZIE •AGEVOLMENTE ALLA PRATICA CONFEZIONE CON TAPPO •STABILE IN ABBINAMENTO A SOSTANZE E INGREDIENTI ACIDI E/O ALCOLICI •RESISTENTE AL CONGELAMENTO E ALLO SCONGELAMENTO
CRĂˆME GOURMET
DA OTTOBRE UN NUOVO ALLEATO IN CUCINA
P
reparato per cucina a
Inoltre, Crème Gourmet è partico-
come il filetto di salmone. Infine è
base di panna UHT, Tre-
larmente indicata per la prepara-
ottima per la pasticceria salata,
zione di salse da
dove cucina e pasticceria si fondo-
condimento in
no in un’unica soluzione di gusto:
abbinamento
quiche, tartine, croissant salati, fo-
sia a primi che
cacce.
valli Pro-
fessional Crème Gourmet nuova
è
la
proposta
100% dairy di Trevalli
Cooperlat
per soddisfare le piĂš varie esigenze di
utilizzo
dei
professionisti del mondo cucina. Ăˆ ideale per la preparazione di primi piatti come
SarĂ disponibile a partire dal prossimo mese la novitĂ firmata Trevalli Professional per i professionisti della cucina. Un prodotto a base di panna ideale per moltissime preparazioni, con una lunga shelf-life
pasta, lasagne, ri-
86
secondi
piatti,
Disponibile a partire da otto-
come la salsa vi-
bre 2020, Trevalli Professional
naigrette e la
Crème Gourmet ha un’ottima cre-
salsa per vitello
mositĂ e consistenza, elevata resa
tonnato.
e veloce tempo di rappresa. Si
Eccellente
mantiene stabile in abbinamento
con i secondi
ad ingredienti acidi e/o alcolici ed
piatti di carne,
è resistente ai cicli di congelamen-
come
to e scongelamento. đ&#x;‘† cod 69456
brasato,
arrosto e pollame, e con i se-
sotti, ma anche zuppe di legumi,
condi piatti di pesce, sia freddi,
di pesce, di crostacei e di verdure.
come la tartare di tonno, che caldi,
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
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ALIMENTI
LE RADICI DEL CIBO
di sambuco è molto diffuso nel
LE TANTE PROPRIETĂ€ DEL SAMBUCO USATO IN CUCINA ED ERBORISTERIA
nord Italia e nei Paesi del Nord Europa, può essere utilizzato come bevanda dissetante diluito in acqua oppure come aromatizzante nei dolci o come aperitivo. Hugo, l’aperitivo nato in Alto Adige in tempi recenti, ha come ingrediente principale proprio lo sciroppo di fiori di sambuco. Ne
di Piera Genta
D
alla
“vastedda
d’Europa, preferendo ambienti
esiste un’altra versione che im-
di montagna umidi.
piega il St. Germain, un liquore
cu
Del sambuco si usa pratica-
francese realizzato dalla macera-
sammucu� (focaccia
mente tutto, corteccia, foglie,
zione dei fiori di sambuco e per
rustica
tradizionale
bacche e fiori, che però hanno
essere meglio identificato viene
di Troina, comune nel Parco dei
tempi di raccolta diversi. Mentre
chiamato St. Germain Hugo.
Nebrodi) al liquore, dal flauto
i fiori possono essere raccolti tra
La marmellata di sambuco
magico delle leggende germa-
aprile e giugno, per i frutti, ovve-
difficilmente si trova sugli scaf-
niche alla bacchetta magica di
ro le bacche, bisogna aspettare
fali dei supermercati, ma si trat-
Albus Silente nella saga di Har-
la fine di agosto quando sono
ta di una ricetta di facile esecu-
ry Potter, sono tante le cose che
completamente mature e rag-
zione raccogliendo i frutti ben
possiamo fare con il sambuco.
giungono una colorazione quasi
maturi quando appaiono neri e
Nome scientifico “Sambucus Ni-
nerastra, molto simile ai mirtilli.
lucidi. Secondo le tradizioni dei
gra L.�, il sambuco è una pianta
Ha sempre avuto uno spazio
monaci Certosini, che avevano
appartenente alla famiglia bo-
importante nella cucina tradizio-
l’abitudine di preparare liquori
tanica delle Caprifoliaceae, si
nale contadina, dalla piĂš sem-
medicamentosi con varie erbe
presenta come arbusto o piccolo
plice ricetta dei fiori fritti con la
aromatiche e amaricanti nella
albero e cresce allo stato spon-
pastella fino ai piĂš elaborati sci-
ricetta originale del liquore Sam-
taneo in Italia e in gran parte
roppi e marmellate. Lo sciroppo
buca si trova il distillato di fiori di sambuco. Divenne un’icona negli anni della Dolce Vita, quando i barman di via Veneto servivano questo liquore accompagnato da un chicco di caffè. Sfruttando alcuni lieviti presenti sui petali si può realizzare il cosiddetto spumante di sambuco, una bevanda frizzante da bere molto fredda nelle giornate estive. Il sambuco ha conquistato grandi chef, per citarne alcuni Antonia Klugmann (Musetto di maiale, ciliegie e sambuco), Federico Zanasi (Capretto con latte fermentato, mirtilli e aceto di sambuco), Carlo Cracco, Riccardo Agostini e tanti altri. đ&#x;‘† cod 69408 SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
87
TURISMO E OLIO EVO I TESORI DELLA CALABRIA OLIO
di Fulvio Raimondi
gastronomia e, più precisamente, alla produzione di olio evo potrebbe risollevare l’intera regione. Sì, perché sia-
O
88
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
mo nella regione che vanta il secondo rmai il turismo enogastro-
posto nazionale per la produzione
nomico
ampiamente
di olio evo. L’ultima annata ha visto
è
diffuso su tutto il territorio
un’impennata del 116% rispetto alla
nazionale. Quello che il nostro Paese
precedente, fornendo ben 35.979 ton-
è in grado di regalare in quanto a sa-
nellate rispetto alle 16.659 dell’anno
pori, anche spostandosi di pochi chi-
prima. In questa regione la superficie
lometri da una località ad un’altra, è
dedicata alla coltivazione dell’ulivo è
cosa risaputa quanto unica al mondo.
di circa 186mila ettari per un totale di
Ma in Calabria il turismo legato alla
aziende che supera le 136mila unità.
OLIO La storia dell’olio evo in Calabria
Gioia Tauro, ha una dimensione piĂš
si potranno degustare, per esempio,
viene raccontata a partire dal VII se-
ridotta rispetto alla Carolea, un’oliva
un’Ottobratica di tutto rispetto su un
colo a.C. quando furono gli antichi
pesa tra 1,5 e 2 grammi, ma con una
piatto di cipolle rosse di Tropea con
Greci a portarlo su questa terra ma,
resa che si avvicina al 18%. Ha un
delle patate, oppure su un roast beef
come successe poi anche in altre zone
fruttato piĂš leggero della Carolea ma
agli agrumi. Mentre per quanto ri-
d’Italia, furono i Romani a dar corpo e
regala sentori di agrume, pompelmo
guarda la Carolea, avendo un frutta-
a diffondere questo prezioso oro ver-
e limone.
to piĂš corposo e presente, la si potrĂ
de. La Calabria è una regione di mare,
E parlando di turismo, come non
versare con assoluto rispetto, sicuri
ma il suo territorio è tutt’altro che
menzionare localitĂ come Tropea,
che farĂ la sua dignitosa figura su un
pianeggiante, infatti, solo l’8% dell’o-
Scilla, Capo Vaticano, il Parco nazio-
piatto di costolette d’agnello saltate
lio calabrese è prodotto in pianura
nale del Pollino, Praia a mare, Grace,
all’aglio, oppure a filo in una minestra
mentre la grande maggioranza, oltre il 75%, è prodotto in zone collinari. Addirittura oltre il 16% dell’olio evo calabrese proviene da zone montuose. La
Calabria
è una regione in cui abbiamo oltre 30 cultivar di olio evo
Isola di Capo Riz-
“Penisola nella penisolaâ€?, la Calabria è la regione di punta dello Stivale, dove le bellezze storiche e naturalistiche unite alla qualitĂ dell’extravergine costituiscono motivi di richiamo per il turismo
zuto, solo per nominarne
di scarola. Insomma, la Calabria per quanto
alcuni
riguarda la produzione dell’olio evo
e tralasciandone
ha ben poco da invidiare e merita una
altri sicuramente
considerazione adeguata fatta di pre-
non meno impor-
senze, assaggi e divulgazione di quelli
tanti. E recandosi
che sono i sapori che questa regione
in queste localitĂ
regala. đ&#x;‘† cod 69234
riconosciu-
te, con 3 zone Dop (Lametia, Bruzio e Alto Crotonese) e una Igp (Olio di Calabria). Le principali cultivar del territorio sono Carolea, Ottobratica, Rossanese, Roggianella, Grossa di Gerace, oltre a quelle diffuse su gran parte del territorio nazionale come Moraiolo, Frantoio e Leccino. Ad ogni modo le due cultivar piĂš diffuse sono la Carolea e l’Ottobratica. Entrambe hanno fruttati un po’ piĂš sfumati rispetto alle loro “collegheâ€? del Sud Italia come possono essere quelle pugliesi e siciliane, ma questo non significa che la qualitĂ ne risenta. La Carolea è coltivata in tutte le province calabresi. Ha dimensioni e resa notevoli. Il suo è un fruttato medio con sensazioni di mandorla aggiunta alle note di amaro e piccanti non preponderanti. L’Ottobratica invece, molto diffusa nella piana di SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
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OLIO
OLIO NON BUONO VADE RETRO!
COME IL VINO CHE SA DI TAPPO di Fausto Borella
distanza, avendo oramai compiuto mezzo secolo, mi trovo sommessamente a riconoscere che questa volta, insieme al mio insuperabile team di ragazze e ragaz-
“C
90
zi Maestrod’olio, ho fatto un buon lavoro nell’ultimo hi si loda s’imbroda”. È uno dei vecchi
evento creato a Pietrasanta (Lu) qualche settimana fa.
adagi che i nostri nonni e i nostri ge-
La cosa straordinaria che voglio raccontare non
nitori ci hanno sempre detto, quan-
è tanto la bravura nell’assemblare 20 delle aziende
do gonfi di entusiasmo, facevamo vedere qualcosa di
olivicole migliori d’Italia e 10 artigiani del gusto - dal
sensazionale che avevamo fatto con il mitico Mecca-
pecorino di Manciano in Maremma alla mortadella
no o con altre prodezze del genere. A quarant’anni di
Mannori di Prato, dal pomodoro della Costiera Amal-
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
OLIO fitana al gelato all’olio di Lucca - ma aver comunicato l’evento capillarmente in una terra, la Versilia, che conta da Viareggio a Marina di Massa centinaia di migliaia di turisti. Questo ha fatto sĂŹ che oltre 4mila curiosi, nei due giorni della kermesse “Maestrod’olio in Pietrasantaâ€?, siano venuti a conoscere i prodotti e soprattutto l’olio extravergine
ar-
tigianale d’eccellenza. L’eccezionalità dell’evento è stato che i consumatori, provenienti da tutte le regioni italiane e anche molti stranieri, erano consapevoli e preparati, erano attenti ad ascoltare l’olivicoltore che spiegava con attenzione e cura ogni singolo passaggio della filiera, arrivando a raccontare perchÊ mezzo litro di quell’olio costasse molto di piÚ di un litro di olio da primo prezzo, senza profumi e senza struttura, anzi molto spesso difettoso e privo di piacere. La strada tracciata sembra quella giusta e l’euforia degli oliandoli, che nel salutarmi mi davano appuntamento al prossimo anno, fa ben sperare per la conoscenza del nettare olio extravergine nel futuro prossimo. Ho sempre detto che l’amba-
indissolubi-
Se rimandiamo indietro l’olio non buono, cosĂŹ come facciamo per il vino difettoso o un piatto di pasta scotta, allora anche il ristoratore capirĂ quanto è importante investire sull’olio di qualitĂ
le tra fornitore e consumatore. Il linguaggio dell’olio di qualità è estremamente semplice, non vuole fronzoli nÊ giri di parole. O l’olio è sano, profumato e persistente, oppure per il 90% dei casi è difettoso, ha perso le sue peculiarità e quindi non deve stare sulla tavola di fronte al commensale. Se rimandiamo indietro l’olio non buono, cosÏ come facciamo per il vino che odora di tappo, o un piatto di pasta scotta o un’insalata moscia, allora anche il proprietario dell’eser-
sciatore dell’olio, che può divulgare la vera qualità a
cizio commerciale comprenderà quanto è importante
tutti, è il ristoratore e chi ha un pubblico esercizio, cosÏ
investire sull’olio di qualità e quest’ultimo non sarà piÚ
da far innamorare il commensale. Ma se nel frattempo
un costo, ma diventerĂ un investimento prima e un
anche il consumatore, il sommelier, l’appassionato o
guadagno poi. Su questa missione, voluta fortemente
semplicemente il fruitore che esce di casa per andare
da Luigi Veronelli 20 anni fa e portata avanti da noi con
in pizzeria, in enoteca, in trattoria o al ristorante si è
grande determinazione, sono pronto a scommettere
edotto e ha scoperto tante varietĂ olivicole e molti pro-
con chiunque perchĂŠ, presto o tardi, la vinceremo.
fumi nuovi dell’olio, allora sÏ che si creerà una sinergia
đ&#x;‘† cod 69461 SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
91
OLIO
FRANTOI, OLIVETI, MUSEI E PIATTI TIPICI IL TURISMO PUÒ RIPARTIRE DALL’OLIO di Mariella
normativo dalla Legge di Bilan-
calarsi nella realtà dei nostri ter-
Morosi
cio 2020. Ora anche il settore
ritori, una straordinaria espe-
dell’oro verde, tre anni dopo
rienza di incontri e culture.
quello del vino, può godere degli
Nessuna competizione tra i
leoturismo ed enotu-
incentivi previsti per i produttori
due settori, uniti da un legame
rismo,
turismo
dei mille territori olivicoli del
che va potenziato e valorizzato.
dell’olio e del vino, le
nostro Paese. Sia i turisti del vino
Inoltre non c’è regione italiana
due grandi identità del nostro
(in Italia sono 3 milioni con un
che non produca vino e contem-
Paese, sono state finalmente
giro d’affari di 4,5 milioni) che
poraneamente olio, per antica
equiparate dal punto di vista
quelli dell’olio hanno voglia di
tradizione e seppur con quantità
O
il
e tipologie diverse. Già in alcune regioni si incrociano iniziative come nelle strade del vino e dell’olio, e nel prossimo futuro, grazie alla nuova legge, la collaborazione sarà maggiore. Manca però ancora l’ultimo passo per completare l’iter normativo e a darle operatività sarà il decreto attuativo, illustrato al Senato e presentato al ministero delle Politiche agricole. I contenuti hanno impegnato a lungo il senatore Dario Stefàno, da sempre attento ai temi dell’agroalimentare, e l’Associazione
Nazionale
Città
dell’Olio, che dal 1994 riunisce 330 soci tra comuni, province, comunità montane e Camere di 92
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
OLIO Commercio di territori a vocazione olivicola. Il documento precisa e qualifica il livello dell’accoglienza nell’ambito di un’offerta turistica di tipo integrato e promuove l’oleoturismo quale settore dotato di specifica identità, garantendo anche la valorizzazione delle produzioni olivicole. Soprattutto contiene le linee guida e i requisiti e standard minimi di qualità per lo svolgimento dell’attività
oleoturistica.
L’impianto normativo, su temi come qualità, sostenibilità,
forma-
zione e promozione, avrà valenza nazionale per evitare il rischio - come ha sottolineato il senatore Stefàno che sullo stesso tema le regioni deliberino
«Il tema del valore del nostro patrimonio agroalimentare dovrà essere maggiormente sviluppato nel prossimo futuro, anche grazie al digitale che apre possibilità prima impensabili».
in modo differenziato lasciando delle griglie
Roberta Garibaldi
troppo ampie, come è avvenuto nel settore agrituristico. Sarà anche necessaria la nascita di un osservatorio per ottenere dati aggiornati ed elementi
vergine. Per questo sono già in
che di degustazione. Il modo di
statistici essenziali per program-
atto e verranno sviluppate ulte-
concepire il viaggio, sempre più
mare
economiche.
riormente, le sinergie tra l’Asso-
green, oggi ha favorito il succes-
Tutti gli elementi raccolti sareb-
ciazione Nazionale delle Città
so di questo fenomeno. Negli
bero poi trasferiti in un report
dell’Olio e il Movimento Turi-
ultimi anni è diventato infatti un
annuale. Per oleoturismo si in-
smo del Vino, attivissimo dal
vero e proprio modo di fare va-
tendono così tutte quelle attività
1993 che diede il via a manife-
canza, generalmente più breve
finalizzate
stazioni di successo come Canti-
che in passato. Si fa in ogni mo-
ne Aperte e Calici sotto le stelle.
mento dell’anno, e soprattutto
politiche
alla
conoscenza
dell’olio d’oliva, espletate direttamente presso i luoghi di pro-
Ma ancora prima, nel 1987
nei tempi legati alle attività agri-
duzione e i frantoi, con il vantag-
era nata l’Associazione Naziona-
cole, come vendemmia o raccol-
gio di promuovere un rapporto
le delle Città del Vino, altrettanto
ta delle olive ed è finalizzata, più
diretto tra consumatori e pro-
attiva nella promozione dei ter-
che al relax, alla scoperta di nuo-
duttori, facilitando la conoscen-
ritori enoici. Anche l’oleoturi-
vi luoghi attraverso esperienze
za dei processi produttivi e delle
smo è un’esperienza personale
particolari ed emozionali. Non
qualità organolettiche dell’extra-
di esplorazione e scoperta, oltre
basta gustare un prodotto, SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
93
OLIO ma si vuole far parte del contesto sociale e territoriale ed in piÚ consente di potenziare il turismo in località e borghi poco conosciuti. Secondo la ricerca che l’Associazione delle Città dell’Olio per il suo 25° anniversario commissionò alla presidente dell’Associazione
Italiana
turismo
Enogastronomico Roberta Garibaldi , il 69% dei turisti italiani desidera prendere parte ad un’esperienza basata sulla pro-
94
duzione dell’olio ma solo il 37%
distanziamento
dal
trattivitĂ anche per la continua
vi ha effettivamente partecipato.
dopo pandemia, o attivitĂ didat-
crescita sul versante qualitativo.
Inoltre, al 61% piacerebbe par-
tiche come assistere alla raccol-
Può vantare nel suo territorio 50
tecipare alla raccolta delle olive
ta delle olive. Tante le attivitĂ
milioni di olivi, 50 varietĂ di oli-
e anche produrre il proprio olio.
che ruotano intorno alla degu-
ve, 5 Dop e 900 frantoi, come
Sono dati confermati ed appro-
stazione e alla commercializza-
sottolinea Donato Taurino, pre-
fonditi nel nuovo rapporto ela-
zione anche nei ristoranti, dove
sidente del Movimento Turismo
borato dalla stessa autrice sul
se ne possono degustare varie
dell’Olio Puglia. Il prodotto tipi-
tema delle esperienze turistiche
qualitĂ abbinate a diversi piatti.
co vino o olio diventa cosĂŹ occa-
legate all’olio, dal titolo “Turi-
I dati dimostrano quanto il tema
sione per conoscere e valorizza-
smo dell’olio, profilo, comporta-
della narrazione di un prodotto
re un territorio e favorirne lo
mento di viaggio e desideri�. Se-
sia centrale.
sviluppo, in un panorama con-
imposte
condo la ricerca, illustrata al Se-
ÂŤSecondo gli elementi acqui-
temporaneo e la nuova legge
nato in occasione della presen-
siti, il tema del valore del nostro
tanto attesa potrĂ contribuire
tazione del decreto attuativo, a
patrimonio agroalimentare - ha
alla promozione dei mille terri-
differenza del turismo del vino
detto Roberta Garibaldi - dovrĂ
tori che caratterizzano la nostra
fortemente incentrato sulle visi-
essere maggiormente sviluppa-
produzione olivicola.
te alle cantina, i turisti dell’oro
to nel prossimo futuro, anche
Ma la Puglia produce anche
verde hanno a disposizione un
grazie al digitale che apre possi-
ottimi vini e gran parte delle
maggior numero di opportuni-
bilitĂ prima impensabili. Stiamo
aziende punta anche sull’olio,
tĂ , come le visite ai frantoi per
anche collaborando con la Spa-
con risultati economici impor-
vedere la lavorazione dell’olio o
gna per un’analisi comparativa
tanti. ÂŤI terreni sono gli stessi -
per acquistarlo.
delle rispettive offerte oleoturi-
dice Emanuela Tamburini, vi-
Ma c’è anche l’interesse per i
stiche per approfondire il livello
cepresidente del Movimento
frantoi ipogei e storici e quello
delle loro strutturazioni in ter-
Turismo del Vino e responsabile
per tutto un mondo correlato. Ci
mini di tipologie ed esperienze,
del Progetto Olio - ed entrambi i
sono le visite agli oliveti e agli
impatto economico dei servizi
prodotti e il nuovo interesse che
olivi centenari, alle dimore sto-
turistici e profilo dei visitatoriÂť.
suscitano, insieme a quello del-
riche che hanno produzione di
La prima regione italiana ai
le tante biodiversitĂ del nostro
olio, alle enoteche e ai musei
vertici produttivi è la Puglia per
paniere agroalimentare, posso-
dedicati all’olio. Si possono fare
cui l’olio, come il vino e agli altri
no costituire un grande fattore
le cene tra gli ulivi molto ap-
prodotti della terra e dell’alleva-
di crescita per tutti i territori ita-
prezzate anche con le regole sul
mento, un forte elemento di at-
lianiÂť. đ&#x;‘† cod 68980
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
OLIO
SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
95
VINO
COTARELLA: SÌ AI VOUCHER E PIÙ SOSTEGNO AI VINI ITALIANI di Stefano Calvi
«S
arà una vendemmia di media produzione»: parole chiare quelle di Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, che
sulla raccolta di quest’anno non si sbilancia più di tanto. Oltre alla situazione già complicata economicamente dovuta alla crisi Covid, la vendemmia 2020 si è aperta in queste ore mostrando un altro problema, quello della scarsità di manodopera. «Mi è stato riferito che in alcune aree geografiche spiega Cotarella - alcune aziende ritorneranno ad utilizzare in campagna i mezzi lasciando da parte la raccolta manuale. Un passo poco condivisibile, ma reso necessario dalla contingenza del momento». Andiamo per ordine. Al via, quindi la vendemmia 2020
«Molte aziende sono in difficoltà. Fanno fatica ad assecondare l’andamento della vite che richiede in questo periodo manodopera costante. È ovvio che ci vuole accortezza perché la pandemia non è ancora finita, ma è importante anche salvaguardare il lavoro di tante aziende del vino». Riccardo Cotarella
in Italia con una produzione di vino made in Italy stimata attorno ai 45 milioni di ettolitri, in calo di circa il 5% rispetto allo scorso anno, che apre, per Coldiretti, un entusiasmante testa a testa con i cugini francesi per il primato mondiale. È così la situazione? Oggi è difficile dare delle cifre, dobbiamo aspettare qualche settimana. Io spero che la quantità si attesti sui 50 milioni di ettolitri, ma attendo i giusti tempi prima di fare delle previsioni. Ma come sarà la vendemmia 2020? Sicuramente sarà di media produ-
zione rispetto ad alcune annate passate e a macchia di leopardo. Ci saranno zone dove la produzione rispetterà 96
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
VINO l’anno precedente, altre dove si farà fatica. Ad esempio
boccata d’ossigeno al settore. Avrebbe snellito la buro-
l’area del centro Italia ha sofferto una forte siccità , al con-
crazia che c’è dietro ad un’assunzione e avrebbe aiutato
trario del Nord ed anche del Sud dove invece l’acqua pio-
tutte quelle fasce di persone in difficoltĂ che potrebbero
vana è stata un toccasana. Questo non mi permette di fare
essere, invece, di supporto al mondo del vino. Facciamo-
delle previsioni con cosĂŹ largo anticipo, visto che in
lo subito. Senza se e senza ma. Veniamo alla situazione attuale. La
alcune zone è appena iniziata la vendem-
produzione tricolore sarĂ destinata
mia. Queste situazioni climatiche
per circa il 70% a vini Docg, Doc
cosĂŹ diverse come incideran-
e Igt con 332 vini a denomina-
no sulla qualità dell’uva?
zione di origine controllata
Ci ritroveremo a lavorare
(Doc), 73 vini a denomina-
uva di qualitĂ molto diversa
zione di origine control-
da un luogo all’altro, situa-
lata e garantita (Docg), e
zioni create proprio dall’an-
118 vini a indicazione geo-
damento climatico. Anche
grafica tipica (Igt) ricono-
se la raccolta dipenderĂ mol-
sciuti in Italia e il restante 30% per i vini da tavola. Una
to dal mese di settembre per
situazione, quella disegnata
confermare le previsioni anche
da Coldiretti, che però deve fare i
sul piano quantitativo. Ăˆ inevitabile un commento sulla situazione dei braccianti stranieri in viticoltura che in alcune zone, come in Lombardia, rappresenta-
conti con un’emergenza sanitaria, oggi economica, di cui nessuno conosce l’entità futura. Come vede questa quadro?
no la quasi totalitĂ della forza lavoro in campagna.
Il mondo del vino, a causa dell'emergenza Covid-19,
L’andamento della situazione Covid in particolare
sta vivendo una situazione difficile che ci preoccupa, ma
nelle zone dell’Est Europa (pricipalmente in Romania)
non svilisce, comunque, i buoni propositi di ripresa per il
ha complicato ulteriormente il rientro in Italia, in que-
futuro. Sono necessarie azioni e sostegni che ci consenta-
ste settimane, di manodopera. Cotarella, cosa ne pen-
no di traghettare le nostre aziende fuori dalla crisi e pro-
sa di questa situazione?
grammare il rilancio quando l'emergenza Coronavirus
Molte aziende sono in difficoltĂ . Fanno fatica ad as-
sarĂ definitivamente superata.
secondare l’andamento della vite che richiede in questo
Ma quali potrebbero essere queste azioni mirate?
periodo manodopera costante. Ăˆ ovvio che ci vuole ac-
All’attività in vigna e in cantina mirata alla qualità fi-
cortezza perchÊ la pandemia non è ancora finita, ma è
nale del prodotto, dovrĂ accompagnarsi una serie di atti-
importante anche salvaguardare il lavoro di tante azien-
vitĂ di valorizzazione dei nostri vini, facendo sistema; una
de del vino. In particolare sono in crisi tutte quelle realtĂ
rete di solidarietĂ tra tutti gli attori della filiera finalizzata
che fanno raccolta manuale in alcuni casi, dove la pianta
a sensibilizzare i consumatori di ogni angolo del mon-
lo consente, i viticoltori sono tornati a raccogliere l’uva in
do, per identificare al meglio i nostri prodotti. Quindi,
modo meccanizzato. Questo è fattibile per i vini che con-
oggi piĂš di prima, occorre realizzare una seria attivitĂ di
sidero tranquilli, non è possibile nelle zone spumantisti-
programmazione e sostegno alla promozione accompa-
che come la Franciacorta o l’Oltrepò dove la raccolta a
gnando le aziende con iniziative destinate a questo tipo di
mano fa la differenza. Addirittura in questi territori molta
strategie commerciali, in cui è fondamentale il contributo
manovalanza non è neanche partita proprio per ovviare
di tutta la filiera e dove si auspica che da parte dei governi
al problema del rientro.
e delle istituzioni bancarie saranno adottate delle scelte
In queste ultime settimane si è fatto un gran parlare
macroeconomiche tese a favorire la ripresa del compar-
del ritorno dei cosiddetti voucher in agricoltura. Come
to. In tal senso investire in promozione di sistema, anche
nel passato. Come vede questo aiuto?
attraverso collaborazioni e investimenti con l’industria
Mi domando cosa stiamo aspettando ad introdurlo. In una situazione delicata come questa avrebbe dato una
cine-televisiva, è a nostro avviso imprescindibile. đ&#x;‘†cod 69111 SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
97
VINO
I MAESTRI RACCONTANO...
PALMENTI E RUTT TESORI DA RISCOPRIRE di Fabio Di Pietro
5-Hats insieme a Ita-
sua tecnica produttiva ha subito molte evolu-
lia a Tavola va alla
zioni nel corso dei secoli, sviluppando tipicità
ricerca delle Maestrie italiane del food & beverage,
interagen-
do con trasformatori, produttori o tecnici del settore, accostandoli e miscelandoli con arte, architettura, cinematografia, teatro, fotografia, pittura e molto altro. 98
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
La storia del vino ha radici profonde e la
V
singolari a seconda delle culture e dei territoi siete mai domandati perché il no-
ri. Nonostante l’exploit della diffusione della
stro Paese è una delle nazioni più
viticoltura e della lavorazione dell’uva in tutte
importanti al mondo per la produ-
le colonie greche antiche del Mediterraneo,
zione del vino? O perché molti dei Maestri
è in Italia che si sviluppa particolarmente
enologi più famosi al mondo sono italiani?
questo processo come “arte”, tanto da essere
Da dove nasce questa nostra attitudine alla
definita nei secoli “Enotria”, patria del vino.
produzione e al consumo di vino? Per rispon-
Non troviamo infatti altro Paese al mondo che
dere bisogna fare una breve introduzione sto-
abbia una così vasta varietà e una così alta
rica, per poi capire come il vino sia diventato
qualità. L’Italia, prima di diventare simbolo
parte integrante del Dna degli italiani.
di questa cultura e di attribuire ai “progetti-
VINO sti� del vino (come enologi e agronomi) il successo
fra il prodotto raccolto a valle e portato alle vasche
del risultato finale, è stata terra di sperimentazione
a schiena d’asino o su bigonce e la parte di affina-
intensiva utilizzando quello che la natura offriva
mento.
o che gli elementi del luogo concedevano: i mosti
Quest’ultimo passaggio merita una menzione
venivano anche qui (non solo in Georgia) messi in
d’interesse nella produzione del Colatammurro
anfora o interrati in profondità . Quest’ultimo pro-
(il vitigno autoctono di Pietragalla): il vino uscito
cesso ha dato vita alla realizzazione di vasche sca-
dal palmento veniva infatti trasportato e messo in
vate nella roccia chiamate “palmenti�, che talvolta
botti in luoghi piÚ freschi e ideali per l’affinamen-
potevano essere anche al coperto oppure a cielo
to, come le “rutt�: queste cantine-grotta sono spazi
aperto.
ancora oggi visitabili e che si espandono sulle fon-
Con il passare delle epoche e con l’affinamen-
damenta del piccolo borgo. Erano frequentate non
to dell’abilità produttiva da parte dell’uomo, i pal-
solo come cantine di affinamento, ma anche come
menti vennero coperti e progettati per essere co-
classiche e intime taverne nelle quali bere un buon
struzioni dedicate alla vinificazione o addirittura
bicchiere ristoratore alla fine di una pesante gior-
inglobate nella costruzione della dimora. In alcune
nata di lavoro.
antiche comunitĂ votate a questo tipo di lavora-
La storia di Pietragalla è davvero un gioiello
zione si è avviata la costruzione di zone adibite a
nella memoria del nostro Paese e il sindaco Paolo
questo tipo di strutture rurali in raggruppamento,
Cillis sta valorizzando questo passato per scrivere
al fine di creare l’opportunità per tutta la popola-
il futuro turistico del territorio, dando continuitĂ ai
zione di poter utilizzare le vasche per la pigiatura
valori produttivi e tramandando le tradizioni del-
e la fermentazione: alcuni esempi di questo passa-
la sua terra alle generazioni di piĂš giovani. Motivo
to produttivo li troviamo in Liguria, lungo la costa
per cui noi “innamorati� di maestria e vino abbia-
marchigiana e in Versilia, ma è a Sud, in particolare
mo deciso di accettare la sfida di far conoscere pri-
in Basilicata, che troviamo un’importantissima te-
ma e valorizzare poi questo sito straordinario.
stimonianza.
Le nostre iniziative di supporto al sindaco cer-
Abbiamo visitato la cittadina di Pietragalla (Pz),
cando un “ritorno alle origini� sono arrivate alle
nel cuore del Vulture, che affonda le sue radici in
orecchie di innumerevoli tecnici e guru del mondo
un lontano passato dove al centro della comunitĂ
del vino internazionale, focalizzando l’attenzio-
vi è sempre stata la zona dei palmenti. Oggi vi si
ne sulla scoperta della storia produttiva di questa
trova il Parco dei Palmenti (dove alcuni sono anco-
cittadina e sul suo Colatammurro. Un esempio di
ra in funzione), ma un tempo era tappa principale
personaggio illustre del settore è stato Helmuth
e pienamente attiva del ciclo produttivo della sus-
KĂścher che, visitando Pietragalla accompagnato
sistenza locale, facendo da punto di collegamento
dalla nostra “ambasciatrice� del territorio Anto-
Helmuth KĂścher e Paolo Cillis
nietta Tummolo, non ha potuto non rimanerne affascinato definendola ÂŤun’impressionante scopertaÂť. Ne siamo sempre piĂš convinti: nei nostri territori c’è davvero molta Maestria ancora da valorizzare. Credo che sia chiaro ora perchĂŠ noi italiani viviamo il vino in modo cosĂŹ speciale e perchĂŠ siamo diventati tra i migliori al mondo nel produrlo: sono centinaia di anni che i nostri avi studiano, sperimentano e lavorano la vite per offrire il miglior prodotto possibile. Teniamo questo concetto ben presente quando acquistiamo una bottiglia di vino, attribuendo a questa antica Maestria il giusto valore.đ&#x;‘†cod 69378 SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
99
VINO
CASTEL FIRMIAN ECCELLENZA TRENTINA
VINI IDEALI PER LA RISTORAZIONE
U
na storia ultracentenaria,
na per la ristorazione e frutto dell’eccel-
vini di alto livello dedicati ai palati piĂš
una tradizione produttiva
lenza del Trentino viticolo.
esigenti e amanti della tipicità e dell’au-
fondata sulla passione di
Castel Firmian è il suggello di un
1.500 viticoltori, un grande progetto
percorso di affinamento dei vini che
Castel Firmian nasce come frutto
di sviluppo del territorio trentino, una
Mezzacorona ha intrapreso da molti
della passione per il vino e della cura
visione di valorizzazione della qualitĂ :
anni e che ha trovato la propria con-
della campagna da parte dei soci di
tutto questo è Mezzacorona. Da questa
sacrazione attraverso questa proposta.
Mezzacorona con il supporto sistema-
prestigiosa storia è nata la linea “Castel
Con 15 vini, tutti Trentino Doc, la linea
tico di un team di tecnici di prim’or-
Firmian�, ideata e voluta da Mezzacoro-
Castel Firmian intende porsi all’atten-
dine, che seguono i soci quotidiana-
zione di un pubblico attento alla qua-
mente in ogni passaggio produttivo
litĂ e desideroso di confrontarsi con le
costruendo una catena della qualitĂ
emozioni e le suggestioni di varietĂ sia
basata su una formazione continua dei
autoctone (su tutte il Teroldego Rota-
soci stessi e su una cura attenta delle
liano, il Marzemino, il MĂźller Thurgau)
produzioni. Insieme a questo lavoro
che internazionali (Chardonnay, Pinot
certosino, i soci di Mezzacorona fin dal
Grigio, Cabernet Sauvignon), ma an-
2016 hanno ottenuto la Certificazione
che con le varietĂ che piĂš stanno ri-
Sqnpi (Sistema qualitĂ nazionale per
scuotendo grande interesse nei consu-
la produzione integrata), con la quale
matori (GewĂźrztraminer, Sauvignon,
è stata riconosciuta dal ministero delle
Pinot Nero).
Politiche agricole la massima attenzio-
Spicca nella proposta Castel Firmian la collezione delle Riserve e in
tenticitĂ del territorio trentino.
ne alla sostenibilitĂ delle produzioni. đ&#x;‘† cod 69312
particolare quelle di Teroldego Rotaliano, Lagrein, Pinot Grigio e Chardonnay insieme con i Superiori MĂźller Thurgau, GewĂźrztraminer e Marzemino, 100
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
Gruppo Mezzacorona via Tonale 110, SS 43 Val di Non - 38016 Mezzocorona (Tn) - Tel 0461 616399 www.mezzacorona.it
VINO
SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
101
VINO
CARATO VENUSIO SUPERIORE
VINO PREZIOSO ED ECOSOSTENIBILE
S
iamo a Venosa, in Lucania,
Non a caso la Cantina di Venosa si sta
dove nacque il poeta del
facendo spazio sugli scaffali delle piĂš im-
“nunc est bibendum�, Orazio,
portanti enoteche italiana con un’etichet-
e dove dal 1957 la Cantina di Veno-
ta come il Carato Venusio Superiore Dopg
sa rappresenta la tradizione enoica.
2013, ovvero la selezione ottenuta da uve
Un’azienda storica, con oltre 400 soci,
Aglianico in purezza che crescono su viti
fortemente legata al territorio e pertan-
di 30-35 anni a 400 metri di altitudine.
to desiderosa di preservarlo. Nasce da
Il Carato viene vinificato in piccoli fer-
questo intento l’approccio ecososteni-
mentini e svolge una macerazione pelli-
bile della cantina, che con il fotovoltai-
colare a temperatura controllata fra i 23 e i
co è riuscita ad azzerare la produzione
26°C per circa 8 giorni, per poi completare
di anidride carbonica e che imbottiglia
la fermentazione alcolica e malolattica in
in vetro riciclato al 70%.
serbatoi inox. L’affinamento in botti di ro-
Il filo conduttore green va dai vi-
vere per 24 mesi e un anno di bottiglia ne
gneti, dove viene applicata la lotta
completa il profilo aromatico fruttato con
integrata, al prodotto finale, con i car-
note di spezie, mentre in bocca il Carato si
toni sigillati grazie a colle vegetali. L’at-
contraddistingue per la buona struttura,
tenzione in vigna permette di ottenere
il tenore alcolico di 14,5%, ben bilanciato
un’uva sana, portata a maturazione
dalla freschezza e dalla nota sapida, e la
ottimale prima di essere raccolta ma-
chiusura armonica.đ&#x;‘† cod 69154
nualmente in piccole cassette, cosĂŹ da poter trasfondere tutta la sua bontĂ organolettica. 102
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
Cantina di Venosa via Appia 86 - 85029 Venosa (Pz) Tel 0972 36702 - www.cantinadivenosa.it
VINO di Enrico Rota Presidente della Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca
L
a Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca, in quanto rappresentante
istituzionale delle produzioni enogastronomiche bergamasche, ha visitato l’Umbria per tracciare un bilancio dell’emergenza e creare rapporti solidi per collaborazioni future. Giorgio Lazzari, segretario generale dell’associazione, ha incontrato Paolo Morbidoni, presidente nazionale della Federazione Strade del Vino e dei Sapori, in modo da programmare insieme le attività future a supporto delle associazioni che hanno il compito di promuovere il territorio e i suoi prodotti tipici. Lavoriamo affinchÊ venga riconosciuto il lavoro portato avanti dalle Stra-
Paolo Morbidoni e Giorgio Lazzari
STRADA VINO VALCALEPIO IN UMBRIA AL LAVORO SULLE NUOVE ATTIVITĂ€
de del VinoÂť, ha sottolineato Morbidoanifestare la solidarietĂ alla Bergamasca
ni. ÂŤSia a livello nazionale che sul piano
La Strada del Vino Valcalepio e dei
locale, occorre sempre piĂš puntare
Sapori della Bergamasca è stata anche a
sulla promozione di cibo, olio e vino
Gubbio dove il gruppo Mencarelli (co-
ÂŤSiamo molto vicini al territorio
che tanto piacciono ai turisti. Ci augu-
nosciuto in Umbria per le sue attivitĂ
bergamascoÂť, ha dichiarato il patron
riamo che nei prossimi anni si trovino
ricettive - tra cui Relais Ducale, Bosone
Rodolfo Mencarelli, imprenditore da
le risorse per potenziare il nostro lavoro,
Hotel, Villa Montegranelli e Taverna del
piĂš di 50 anni nel settore della ricettivitĂ
indispensabile per la promozione del
Lupo a Gubbio - e i servizi di catering per
insieme alla moglie Elisa Ramacci. ÂŤVe-
settore enogastronomico di tutta Italia,
i piĂš importanti eventi della regione, a
dere scorrere le immagini di Bergamo
nonchĂŠ delle tipicitĂ di ogni singola re-
partire da Umbria Jazz) ha incontrato i
listata a lutto ci ha molto feriti e ora spe-
gioneÂť.
rappresentanti dell’associazione per m
riamo di ripartire tutti insieme per un
Giorgio Lazzari e Rodolfo Mencarelli
e ipotizzare sinergie per i prossimi mesi.
Trasferta in Umbria per l’associazione, che consolida i rapporti con la Federazione nazionale programmando le attivitĂ future. A Gubbio incontro con il gruppo Mencarelli futuro radiosoÂť. Mencarelli, che è socio dei “Ristoranti Regionali - Cucina Docâ€?, a sua volta associati alla Strada del Vino, ha ricordato inoltre come la terra bergamasca sia ÂŤsempre stata affezionata alla nostra regione, anche durante le tragedie causate dal terremoto in UmbriaÂť. đ&#x;‘† cod 69203 SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
103
VINO di Eros Teboni Miglior sommelier del mondo Wsa 2018
P
er la maggior parte dei wine lovers la regione Piemonte è sicuramente conosciuta per la grandezza dei suoi vini rossi: Barolo e Barbaresco in
primis, ma anche Barbera, Dolcetto e molti altri. Oltre a
ASTI
questi esempi emblematici e sicuramente molto importanti per quanto riguarda la storia e la cultura del vino nazionale, ci sono anche delle cantine che sono state (e tuttora sono) in grado di produrre grandi vini bianchi.
RÉVA
Dal Riesling al Sauvignon, senza dimenticare l’Alta Langa, possiamo completare un menu particolare, composto da
3
ALBA
CUNEO
2
1
ALESSANDRIA
SERAFINO CA' VIOLA
portate delicate e raffinate, le quali dovranno essere accompagnate da vini altrettanto raffinati.đ&#x;‘† cod 69303 I piatti in abbinamento sono di Martin Mairhofer,
L'ITALIA DEL VINO
cuoco e fondatore del network CookArt Social World.
PIEMONTE, NON SOLO ROSSI 1
LANGHE RIESLING “CLEM� 2017 CA’ VIOLA Vitigno: Riesling 100% Forma di allevamento: guyot Prezzo medio: 20 euro Abbinamento consigliato: Crudo di gambero rosso, bernese di pomodori
Un grande Riesling prodotto da un grandissimo produttore di Barolo, esperto non solo dei vini della sua regione ma anche di molte altre grazie alle consulenze che fornisce a diverse realtĂ italiane. Profumi che ricordano un mix tra la pesca e l’albicocca, tipici per questo vitigno, e una leggera nota agrumata tendente al lime che gli conferisce freschezza e persistenza. Molto minerale e piacevole al palato, versatile al punto tale da potersi permettere di accompagnare piatti classici come le “cruditĂŠâ€? nostrane, fino ad arrivare a dei secondi piatti di carne bianca. 104
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
2
VINO
LANGHE BIANCO “GREY” 2018 RÉVA Vitigno: Sauvignon Gris 70%, Sauvignon Blanc 30% Forma di allevamento: guyot Prezzo medio: 25 euro Abbinamento consigliato: Foglie di cavolo rapa con formaggio fresco di capra
Freschezza e pulizia varietale circondano lo spettro aromatico di questo vino, riescono ad essere coinvolgenti senza essere troppo invadenti. Un’ottima struttura sostenuta da un’acidità possente garantisce a questo vino persistenza e completezza. Un abbinamento particolare, che punta ad essere leggero ma allo stesso momento dà molta soddisfazione all’assaggio. Il formaggio di capra, abbastanza intenso, viene accompagnato da note vegetali provenienti dalle foglie di rapa, il tutto riempie il palato ed esalta il sapore e la mineralità di quest’ottima cuvée bianca targata Réva.
ALTA LANGA DOC RISERVA PAS DOSÉ “ZERO 140” 2007 ENRICO SERAFINO
3
Vitigno: Pinot Nero 75%,
Chardonnay 25% Forma di allevamento: guyot Prezzo medio: 90 euro Abbinamento consigliato: Sorbetto al lime e olio di oliva extravergine
Probabilmente uno dei migliori Alta Langa prodotti fino ad ora, racchiude l’eleganza e la potenza di uno spumante creato con delle uve di qualità eccellente e lasciato riposare in affinamento sui lieviti per almeno 140 mesi. Cremoso e morbido, riempie il palato di sapori e aromi, dalla frutta secca a leggeri sentori di caramellizzazione. Fresco e molto minerale, riesce ad abbinarsi anche ai piatti più impegnativi della nostra cucina, dalla rana pescatrice alla bistecca di manzo dry aged, riuscendo persino, come in questo caso, ad accompagnare un sorbetto non aromatizzato e arricchito da olio di oliva extravergine. SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
105
VINO
RIPARTIAMO DAL VINO P er affrontare con positivitĂ e
Costa Toscana Igt “Rose� 2019 - Rigoloccio
lo sguardo rivolto al futuro la
Vino rosato ottenuto da uve Merlot (50%) e Cabernet Franc (50%).
situazione attuale, cercando
Fermentazione in bianco a temperatura controllata per 20 giorni.
di lasciarci alle spalle il coronavirus,
Affinamento in bottiglia per 6 mesi. Il colore è rosa cerasuolo.
l’head sommelier del ristorante Terraz-
Al naso è floreale, fruttato molto intenso, persistente, ampio e
za Gallia di Milano, Paolo Porfidio,
fine. Il gusto è morbido con acidità ben definita, fresco e sapido.
vincitore del Premio Italia a Tavola-
La gradazione è 13,5% vol. e la temperatura di servizio consiglia-
Personaggio dell’anno, nella categoria
ta è di 12°C. Ideale come aperitivo o in abbinamento a piatti a
Sala e Hotel, prosegue su www.italiaa-
base di pesce o carni bianche, affettati e caponata.
tavola.net la video-rubrica dedicata
â–śđ&#x;‘† cod 69290
ad alcune eccellenze del panorama vinicolo italiano. In queste pagine proponiamo la sintesi di alcune fra le piĂš recenti video-degustazioni.
Carignano del Sulcis Superiore Doc “Gavinoâ€? 2016 - Mesa Il colore è rosso rubino intenso, con leggeri riflessi granati. Profumo ricco per complessitĂ e sfumature. Avvincente nell’integrazione tra frutta rossa e nera matura e macchia mediterranea, fra le spezie dolci e le note terziarie di tabacco e cioccolato. Al palato è un vino generoso e armonico, con la freschezza a dettare la lunghezza, la trama carnosa a definirne l’ampiezza mentre la profondità è resa percepibile da tannini grintosi e una sotterranea sapiditĂ . Una tridimensionalitĂ gustativa che fa da rampa di lancio al rincorrersi aromatico di note fruttate, balsamiche. Ideale in abbinamento a selvaggina da pelo, cervo in umido, cinghiale in agrodolce, formaggi stagionati. â–śđ&#x;‘† cod 69191
Colli di Luni Rosso Doc Riserva “Niccolò Vâ€? 2013 - Lunae Ottenuto da uve Sangiovese, Merlot e Pollera Nera, è un vino di colore rosso rubino con sfumature porpora. Il profumo è intenso e complesso con sentori di speziati di pepe nero e cannella e uno sfondo di terra bagnata e cuoio. Evidenti anche le note di frutti rossi maturi. In bocca è caldo, suadente, di grande personalitĂ . La sua buona mineralitĂ garantisce un finale piacevolmente asciutto. Ottimo con piatti importanti di carne quali bistecca alla fiorentina, cacciagione e formaggi stagionati. Necessita di un ampio balon per garantire ossigeno alla sua struttura importante. â–śđ&#x;‘† cod 69190 106
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
VINO
Toscana Igt Modus 2017 - Ruffino Le uve di Modus provengono dalla tenuta Ruffino di Poggio Casciano. I tre varietali che compongono l’uvaggio - Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon - vengono affinati separatamente in piccole botti di rovere francese e americano per circa 12 mesi prima di essere assemblati e imbottigliati. Colore rosso rubino, bouquet intenso e intrigante, il vino al naso apre con un aroma di frutta matura a bacca rossa e nera, come ciliegie, prugne e more, tipiche del Sangiovese, accompagnato da sentori di spezie, tabacco dolce e raffinate note balsamiche. Al palato è un vino corposo, ricco in tannini raffinati e setosi. Il finale piacevolmente lungo è accarezzato da note di vaniglia e bacca rossa. La struttura di Modus promette un lungo invecchiamento. Accompagna perfettamente piatti sostanziosi come primi di pasta all’uovo con sugo di cacciagione o carni stufate e formaggi stagionati come il taleggio e il pecorino. Ăˆ inoltre un grande vino da meditazione. â–śđ&#x;‘† cod 69112
Metodo Classico Extra Brut RosĂŠ “Farfallaâ€? - Ballabio Il “Farfallaâ€? Blanc de Noirs di Ballabio è uno spumante metodo Classico di grande classe e finezza. Il bouquet è incentrato su toni fruttati e agrumati con accenti di crosta di pane e pasticceria. Il gusto è fresco e raffinato, scorrevole ed invitante, vivacizzato da una spuma cremosa e persistente. Ballabio realizza questo spumante a partire da uve a bacca rossa provenienti da viti con etĂ media di circa 20 anni su terreni prevalentemente calcarei, situate a un’altezza ricompresa fra i 300 e i 500 metri sul livello del mare. Nel bicchiere si presenta con un colore giallo paglierino intenso, con leggeri riflessi tendenti al dorato. La spuma è cremosa e il perlage ha un’ottima grana e persistenza. I profumi che avvolgono il naso ricordano i tipici sentori di lievito e pasticceria, alternati a sfumature fruttate. All’assaggio è di buon corpo, armonioso, con un sorso appagante caratterizzato da una piacevole freschezza; termina con un finale lungo. â–śđ&#x;‘† cod 69106
Conegliano Valdobbiadene Docg Brut Prosecco Superiore Millesimato 2018 - Biancavigna Questo Prosecco Millesimato è un 100% uve Glera, coltivate nei migliori vigneti della zona. Fa una rifermentazione in autoclave, metodo Charmat, della durata di 90 giorni, quindi una seconda fermentazione lunga. Osservando il calice, il perlage è intenso, ma la bollicina è davvero molto fine. Il colore è un bel giallo paglierino con dei riflessi verdolini, tipici del Prosecco. Il naso è ricco, molto ricco, con note che partono dal floreale per poi virare verso piacevoli sentori di albicocca, di pesca. Una sinfonia di profumi molto piacevole. Al palato è subito morbido, elegante; la bollicina accarezza il palato, è una bollicina viva, allegra, piacevole. A richiamare la beva sono freschezza e piacevolezza. Ăˆ un Prosecco vivo, che mette allegria e che dona freschezza in queste giornate calde d'estate. Una bollicina che può tranquillamente servire da aperitivo, ma anche accompagnare una pizza. â–śđ&#x;‘† cod 69038 SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
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VINO
RIPARTIAMO DAL VINO Pinot Nero Riserva Doc, Poggio della Buttinera 2016 - Travaglino Il Pinot Nero Riserva 2016 di Travaglino si presenta con un colore rosso rubino intenso, anzi, brillante quasi. PerchĂŠ il colore del Pinot Nero, in generale, non è mai troppo scuro: rimane sempre velato, quasi un rosso trasparente, tipico. Al naso regala subito note fruttate, di frutta rossa, molto delicate e fini; note floreali, di violetta. Ponendo piĂš attenzione, si percepiscono anche sentori di spezie, sensazioni leggermente vanigliate, di nocciola, dettate dall'affinamento in botti di rovere. Il palato conferma la delicatezza che si è percepita al naso. Una finezza, una piacevolezza di beva durante la quale tornano gli aromi di frutta e di fiori, ai quali si aggiunge un tannino tipico del Pinot Nero, quindi lieve, delicato, elegante. Il tutto completato da una piacevolissima aciditĂ , che rende questo vino davvero apprezzabile per tutti i palati intenditori. Un vino equilibrato, piacevole, da abbinare sia a preparazioni a base di carne, ma anche (con una temperatura piĂš bassa) a cacciagione, zuppe di pesce e formaggi a media stagionatura. â–śđ&#x;‘† cod 68908
Fioremio Puglia Igp Primitivo Rosso 2018 - Luca Attanasio L’Azienda agricola di Luca Attanasio è una realtĂ giovane e dinamica, che basa le sue radici su una lunga esperienza frutto di una consolidata tradizione familiare nella coltivazione e nella vinificazione del Primitivo di Manduria, vitigno autoctono pugliese per eccellenza. Luca, che è anche l’enologo dell’azienda, lavora senza dimenticare che il territorio e la passione di chi lo cura sono il punto di partenza per ottenere prodotti di eccellenza, solo attraverso un’appassionata e attenta interpretazione enologica si può contribuire all’affermazione di uno stile qualitativo di grande personalitĂ . Primitivo dal gusto dolce ottenuto da uve maturate al sole provenienti da vigneti ad alberello. Fioremio è un vino dal gusto intenso e dai piacevoli profumi, frutto di una sapiente conduzione in vigna unito a un esperto lavoro in cantina, nell’assoluto rispetto della tradizione e della genuinitĂ delle origini. Vinificazione in acciaio a temperatura controllata. Un vino elegante dal gusto morbido e avvolgente, che si accompagna con dolci di mandorle, fichi mandorlati, cioccolato e formaggi stagionati. â–śđ&#x;‘† cod 68804
Tirsat Terre Siciliane Igt - Gurra di Mare In una terra che nel corso della propria storia ha rappresentato un punto di incontro di mondi e culture diverse, si trova il vigneto del Tirsat, il cui nome in arabo significa scoglio. Esposto a est-ovest, ha un terroir difficile ma ideale per i due vitigni Chardonnay e Viognier: il suolo ed il microclima unico generano nell'uva un’eccezionale intensitĂ aromatica unita ad una piacevole freschezza. Chardonnay e Viognier in blend al 50%, Tirsat è il primo vino di Gurra di Mare, con vigne fin sulla spiaggia di Porto Palo, il terroir ideale per i due vitigni internazionali. Si presenta di un colore giallo dorato. Naso complesso e intenso caratterizzato da aroma di albicocche, pesche gialle, fiori bianchi, spezie e miele. In bocca una dolce intensitĂ esotica unita a una piacevolissima freschezza che lo rende molto armonico. Ottimo con crudi di pesce, frittura di paranza e involtini di pesce spada. â–śđ&#x;‘† cod 68797 108
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
VINO
SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
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VINO
IL COMMENTO Vini “rosati� o “rosa�? Da stappare tutto l’anno di Roberto Vitali
L
a riflessione mi è venuta sfoglian-
VILLA CRESPIA AFFIDA LA SUA GAMMA ALL’ENOLOGO RICCARDO COTARELLA
do l’edizione 2020 de “I migliori
100 Vini Rosa d’Italiaâ€?, preziosa guida edita da Slow Food. Gli autori sostengono che non va piĂš usato il termine “vini rosatiâ€? ma è piĂš giusto chiamarli “vini rosaâ€?. Il ragionamento è sempli-
110
I
momenti di crisi portano inevita-
della nostra famiglia: la produzione di
bilmente a dei cambiamenti, che
vini di qualitĂ , in grado di valorizzare
possiamo provare a governare oppure
al massimo il nostro territorio, la Fran-
ce: se la rosa è rosa, la cravatta è rosa,
subire. In mezzo alle difficoltĂ portate
ciacorta. Spinti con forza dal comple-
l’auto è rosa, tutto è rosa se colorato di
in tutti i settori dalla diffusione del Co-
to ingresso in azienda della seconda
questo colore, perchĂŠ riferito al vino
vid, una realtĂ coraggiosa come Villa
generazione della famiglia, abbiamo
l’aggettivo diviene “rosato�, termine tra
Crespia ha scelto di trasformare i pro-
condiviso un nuovo obiettivo: il per-
l’altro che fa pensare a un colore non
blemi in opportunitĂ investendo nel
fezionamento di tutta la selezione dei
ben definito?
futuro dell’azienda. Per questo ha dato
nostri vini alla ricerca dell’eccellenza.
Inoltre: molti di questi vini vengono
il benvenuto a Riccardo Cotarella,
ÂŤInvestire sulla qualitĂ del prodot-
definiti in etichetta Rosati (siano essi
enologo di fama internazionale e pre-
to - ha proseguito - significa provare a
Doc, Igt o vini da tavola), ma altri inve-
sidente di Assoenologi, che insieme al
cogliere i segnali di un mercato sem-
ce si chiamano Chiaretto, oppure Ce-
suo team, a partire dalla vendemmia
pre piĂš competitivo e di una clientela
rasuolo, perchĂŠ la tradizione e la legge
2020, sarĂ a capo della gamma vini
sempre piĂš appassionata ed esigente.
vigente li definisce in questo modo.
di Villa Crespia, guidando tutte le fasi
Abbiamo lavorato in questi mesi alla
Se adottassimo il termine Rosato per
della produzione.
ricerca di una figura che condividesse
definire ogni vino rosa escluderemmo
Un obiettivo ambizioso: Villa Cre-
con noi il valore di questa nuova sfida.
queste altre denominazioni. Ragiona-
spia è cresciuta costantemente negli
Tutti insieme abbiamo riconosciuto
menti che ci sembrano convincenti
anni grazie alla professionalitĂ e alla
in Riccardo Cotarella e nel suo team il
per dar ragione agli esperti di Slow
passione di tutta la sua squadra e ha
miglior timoniere possibile per com-
Food. Vini rosa, quindi, non rosati.
raggiunto oggi nei suoi vini un livello
petenze, professionalitĂ , passione e
Altro tema è la continua destagiona-
elevato, ampiamente riconosciuto dal
valori umaniÂť. đ&#x;‘† cod 69161
lizzazione dei vini rosa. Anni fa erano
mercato. Un’eredità importante, che
una nicchia, sono stati vini denigrati e
deve rappresentare ora il solido punto
sottovalutati, ma sembra ormai certo
di partenza per l’inizio di una nuova
che la situazione giochi a favore dei
fase.
vini rosa. Del resto pensate a quanto
ÂŤAbbiamo scelto di cogliere que-
siano plastici il Cerasuolo d’Abruzzo, il
sto momento come un’opportunitĂ
Bardolino Chiaretto, il Valtènesi, il Ro-
per investire sul futuro di Villa Crespia
sato del Salento e cosĂŹ via. Stanno bene
- ha sottolineato in una nota la fami-
con almeno il 90% delle ricette che
glia Muratori, titolare dell’azienda viti-
arrivano sulle nostre tavole, non solo
vinicola - insistendo sul pilastro cardi-
durante l’estate.đ&#x;‘† cod 69339
ne che ha sempre guidato la filosofia
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
VINO
SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
111
VINO
BOLLICINE... CHE PASSIONE
BLANC DE ROUGE EXTRA BRUT SCHIAVA METODO CLASSICO di Piera Genta
“B
lanc de Rouge Extra Brut Metodo Clas-
sico� è uno spumante molto versatile che nasce dal vitigno Schiava vinificato in bianco. 24 mesi sui lieviti,
DEJĂ€ BĂ™
senza malolattica, basso
CHIANTI COLLI SENESI LE RAGNAIE UN VINO INGIUSTAMENTE DECLASSATO
grado alcolico, per uno spumante la cui caratteristica è la finezza e l’eleganza olfattiva. Fa parte di quella gamma di
di Guido Ricciarelli
Igt Troncone (nome di un amico di
unicitĂ prodotta da Hart-
famiglia). No comment.
mann DonĂ di Cornaia-
L’Azienda agricola Le Ragnaie si estende su una superficie di 28 ettari
sensibile e geniale che prese il testimone
iciamoci la veritĂ : chi si sareb-
nel comune di Montalcino, in provin-
del mitico Sebastian Stocker, Kellermei-
be mai filato un Chianti Colli
cia di Siena. I terreni sono coltivati a
ster della cantina di Terlano dal 1955 al
Senesi 2010 dimenticato nel sotto-
vigneto e uliveto, seguendo i dettami
1993.
fondo della cantina? Eppure questo
dell’agricoltura biologica, e sono di-
Prodotto dal 2010, poche bottiglie, di
vino, prodotto da Le Ragnaie di Ric-
slocati in tre distinte zone del com-
grande impatto emozionale. Spumante
cardo Campinoti, azienda di punta
prensorio di Montalcino che consen-
di montagna dalla bollicina fine, gioca
nel piĂš competitivo fra gli scenari
tono di vinificare uve provenienti da
sulle note floreali (fiori di sambuco) e
toscani (ovvero Montalcino), si è ri-
tre diversi terroir: Le Ragnaie, nella
fruttate leggere (lampone) con un retro-
levato una gradita sorpresa. 10 anni e
zona centrale di Montalcino (i vigneti
gusto di mandorla amara, pieno di vitali-
non sentirli, una fragranza giovanile
piĂš elevati di tutto il comprensorio);
tà . La Schiava, bacca rossa tipica dell’Alto
di frutta rossa e spezie, senza fronzoli,
Petroso, lungo la strada di Scarnacuo-
Adige, in questa bottiglia dimostra quan-
che solo il Sangiovese sa esprimere
ia, a ridosso del paese di Montalcino,
to possa avvicinarsi alle potenzialitĂ del
con tanta definizione. Un faro di luce
una della zone a piĂš antica vocazione
Pinot nero.
all’interno di una denominazione
vinicola; e Castelnuovo dell’Abate,
Hartmann ha iniziato a produrre vino
obiettivamente figlia di un dio mino-
nella parte sud-est del comprensorio,
per conto proprio dal 2000, i suoi vigneti,
re.
D
112
no, in Alto Adige, enologo
di fronte al Monte Amiata. L’azienda
tutte vecchie viti, sono coltivati su terre-
La sua corsa si esaurisce con
è di proprietà di Riccardo e Jennifer
ni ricchi di minerali in forte pendenza
l’annata 2014, quando non riesce a
Campinoti che, insieme ai loro pre-
nel rispetto della natura, dell’ambiente,
superare il vaglio della commissione
ziosi collaboratori, seguono con cura
dell’ecosistema e della biodiversità . In
d’assaggio che lo bolla come non ti-
ogni fase della lavorazione, per realiz-
cantina viene esaltato tutto ciò che la
pico perchĂŠ scarico di colore, declas-
zare prodotti di altissima qualitĂ nel
stagione e il territorio hanno saputo pla-
sandolo cosĂŹ come Toscana Rosso
rispetto del territorio.đ&#x;‘† cod 69127
smare nel frutto. đ&#x;‘† cod 69538
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
VINO
BEN...BEVUTI AL SUD
Si è cominciato nel 2008 con 5mila bottiglie che ora
I VINI ETNEI DI AL-CANTÀRA SI ISPIRANO ALLA POESIA E ALL’ARTE
sono 90mila e visto il successo andranno crescendo. Degustiamo “O’ Scuru O’ Scuru� 2017 Etna Rosso Doc, da una poesia di Martoglio, vigna ad alberello di circa 50 anni, Nerello Mascalese e 5% di Cappuccio, lieviti selezionati, sosta sulle vinacce per estrarre il massimo,
di Gianni Paternò
malolattica in barrique e tonneau dove affina per 12 mesi sulle fecce fini, poi un anno in acciaio, filtrazione leggera e niente chiarifica, poi in bottiglia altro anno.
A
Nel calice rubino scarico tipico; un naso suadente di cil-CantĂ ra si distingue tra le cantine etnee per la
liege, lamponi, fragole con note balsamiche e speziate,
bontĂ dei suoi vini, certificata nei piĂš importanti
leggero cuoio e pietra focaia, è franco, intenso, raffina-
concorsi, e per un esclusivo museo nei fabbricati azien-
to; bocca fragrante che riprende le note nasali, aciditĂ
dali creato dal proprietario Pucci Giuffrida che, amante
vivace, tannini levigati, un vino moderno di struttura
dell’arte e della poesia, vi ha raccolto 400 piccole opere
non esagerata, di ottima beva anche, da carne alla gri-
d’arte di artisti contemporanei: speciali etichette dei
glia, formaggi di media stagionatura, salumi.
suoi vini, installazioni, quadri, libri di poesie e altro.
đ&#x;‘† cod 69572
LA SEDUZIONE DELL'ETICHETTA
“ROSA� DI DONNAFUGATA SI VESTE DOLCE&GABBANA di Piera Genta
E
particolari. Rosa è un taglio sartoriale di due vitigni autoctoni della tradizio-
UN VITIGNO AL MESE
DALL’UVA FRANCESE ALIGOTÉ VINI DI GRANDE FRESCHEZZA di Piera Genta
tichetta, packaging e blend di
ne dell’isola: il Nerello Mascalese e il
vitigni: tutto parla della Sicilia e
Nocera. Il Nerello Mascalese, principe
delle sue tradizioni nel nuovo vino di
dell’Etna, porta la sua grande minerali-
Donnafugata nato in collaborazione
tĂ accompagnata dai piccoli frutti rossi,
suta all’ombra dello Chardonnay, l’uva
con Dolce&Gabbana. “Rosaâ€? è il suo
mentre il Nocera è una varietà poco
AligotĂŠ spesso viene inserita in blend
nome e il suo colore, vendemmia 2019.
nota e quasi scomparsa che Donnafu-
per aggiungere aciditĂ e struttura ad altre
I colorati arabeschi dei carretti siciliani
gata ha rivalutato per potenza e aciditĂ ,
varietà , che però di fatto confinano que-
sono stati reinterpretati nell’etichetta e
piantandola in collina a Contessa En-
sto vitigno nell’anonimato. Ăˆ un incrocio
nel packaging dai due stilisti che molto
tellina (Pa).
naturale di Pinot e Gouais Blanc proprio
spesso raccontano l’isola con collezio-
Dopo la diraspatura e pigiatura soffi-
come i suoi fratelli Chardonnay, Gamay
ni di moda dedicate o attraverso piccoli
ce e la macerazione a freddo per una
Noir, Melon...
mezza giornata per un’ottimale estra-
In Francia ha due denominazioni: Bou-
zione cromatica e aromatica, il blend di
rgogne AligotĂŠ e AligotĂŠ Bouzeron,. La
Rosa viene affinato per due mesi in ac-
caratteristica principale è la fresca aci-
ciaio e per almeno tre mesi in bottiglia.
ditĂ . Con i suoi aromi, troppo delicati e
Colore rosa tenue luminoso, è un vino
fruttati, con sentori finali di frutta secca,
che profuma di estate e in bocca man-
non sopporta le barrique in rovere. In
tiene la freschezza floreale (gelsomino)
questi ultimi anni, i vini AligotĂŠ in purez-
e fruttata (fragolina di bosco) percepita
za stanno tuttavia recuperando terreno e
al naso. Finisce con una beva amabile,
porzioni di mercato grazie al loro rappor-
coerente e gradevole.đ&#x;‘† cod 69540
to qualitĂ /prezzo. đ&#x;‘† cod 69441
V
arietĂ a bacca bianca allevata in Borgogna sin dal XVII secolo, vis-
SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
113
BIRRA
COLOSSALE NUOVA BIRRA OTUS
ARRICCHITA CON SALE DI TOSCANA di Andrea Lupini
tunno o in inverno per impedire che venisse danneggiata dal caldo. Le modalitĂ di produzione sono cam-
L
biate negli anni e si sono sviluppati approcci a vita di un birrificio artigianale
anche molto diversi tra loro. C’è chi predilige
è arricchita anche da collabora-
uno stile piĂš antico, chi si affida a fermenta-
zioni, che ampliano l’esperienza
zioni spontanee, chi utilizza materie prime
e stimolano la creativitĂ . “Colossaleâ€?
particolari. La scelta del lievito (da Saison,
nasce dalla sinergia professionale tra
appunto) accomuna però tutte le diverse va-
il Birrificio Otus di Seriate (Bg) e la
riazioni, adatto proprio per il suo metaboli-
Locatelli Saline di Volterra (Pi), di
smo che regala intense note fruttate, speziate
proprietĂ di una famiglia berga-
e di crosta di pane, divenute ormai firma di
masca, che produce il sale di Toscana, il piÚ puro d’Italia.
tipicitĂ . Colossale rispecchia le caratteristiche
Lo stile brassicolo di
brassicole tradizionali della Bière de Saison,
Colossale si rifĂ alla “Bière
speziata con bucce di bergamotto, arancia
de Saison�, una birra anti-
amara e coriandolo, ed è arricchita con sale
chissima che trae origi-
di Toscana, che esalta le peculiaritĂ degli in-
ne della provincia belga
gredienti naturali di qualitĂ . Tre elementi la
meridionale della Vallo-
caratterizzano: un aroma fruttato e agruma-
nia, radicata nella tradi-
to, dato dal lievito e dagli agrumi, il contenu-
zione della produzione
to valore alcolico, pari a 5,2% vol., e l’amaro
di birra domestica rurale
pressochĂŠ nullo. Sono tutti fattori che la ren-
della regione di confine
dono una birra estremamente secca e molto
franco-belga.
dissetante. La leggera sapiditĂ , data dal sale
Ăˆ una birra detta “di
di Toscana, contribuisce ad aumentarne la
fattoria� perchÊ alla na-
pienezza e la bevibilità . Ed è proprio il sale di
scita, la Saison veniva
Volterra l’ingrediente che caratterizza questa
prodotta all’interno del-
birra, un sale antichissimo, noto ai tempi de-
le fattorie nella stagio-
gli Etruschi, fin dal X secolo a.C. e apprezzato
ne fresca dell’anno, in
per la purezza, pari al 99,9% NaCl che lo ca-
un’epoca in cui ancora
ratterizza per essere il sale piÚ puro d’Italia.
non esistevano sistemi
đ&#x;‘† cod 69295
artificiali e controllati di refrigerazione, quando i birrai belgi erano costretti a far fermentare la birra in au114
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
Locatelli Saline di Volterra via Moje Vecchie 5 58048 Saline di Volterra (Pi) - Tel 035 843220 www.locatellisaline.it
BIRRA
PIĂ™ OSSIGENO CHE CO2 BREWDOG PRODUCE LA BIRRA GREEN
D
a sempre impegnata a com-
Loch Lomond, che si propone di
battere il cambiamento cli-
piantumare con almeno un milione
matico e a cercare di avere un im-
di alberi nei prossimi anni per dare
patto positivo sul pianeta, BrewDog
vita alla “BrewDog Forest�.
TRE UOMINI E UN BIRRIFICIO IN SICILIA ECCO KRIMISOS
ha annunciato di aver compiuto un
BrewDog darĂ vita dunque a un bo-
passo importante e di aver conse-
sco di 2.050 acri di cui 1.400 piantu-
guito l’ambito risultato di diventare il
mati con latifoglie native e 650 acri di
primo produttore di birra al mondo
ripristino delle torbiere in conformi-
con un’impronta carbon negative,
tĂ con il codice Woodland Carbon,
di Piero Rotolo
immettendo nell’aria una quantitĂ
il codice Peatland. Oltre a ridurre le
di ossigeno doppia rispetto alla pro-
emissioni di carbonio, la creazione di
una bella storia di Sicilia. Tre gio-
duzione annua di CO2 derivante dai
nuovi di boschi promuove anche la
Ăˆ
vani professionisti in settori che
processi produttivi. Si tratta del risul-
biodiversità , l’attenuazione naturale
nulla hanno a che fare con l’arte bras-
tato di un piano di investimenti green
delle inondazioni e guida lo sviluppo
sicola, ma uniti da una comune pas-
da 30 milioni di sterline intrapreso
economico rurale. I lavori dovreb-
sione per la birra artigianale di qualitĂ ,
nella convinzione che la produzione
bero iniziare nella BrewDog Forest
Vincenzo, Gianvito e Giovanni han-
industriale non possa piĂš limitarsi a
all’inizio del 2021. Oltre a invitare i
no deciso di provarci.
compensare le proprie emissioni di
130mila investitori del suo crowdfun-
Anni e anni di sperimentazione nei
carbonio ma debba spingersi a per-
ding Equity Punks ad aiutare a porta-
loro rispettivi garage, viaggi all’estero
fezionare i propri processi produttivi
re a termine la piantumazione degli
a carpire i segreti dei birrai d’Oltralpe,
fino ad avere un’impronta ecologica
alberi dall’inizio del 2021, BrewDog
poi infine è arrivato il momento del
positiva sul pianeta.
prevede di creare in loco un cam-
primo salto. Nell’estate del 2018 fon-
In quest’ottica BrewDog ha acqui-
peggio sostenibile che ospiterĂ wor-
dano la Krimisos beer firm, avviando
stato 2.050 acri di terreno nelle High-
kshop e seminari sulla sostenibilitĂ
la prima produzione con tre etichette
lands scozzesi, appena a nord di
aperti al pubblico. đ&#x;‘† cod 69298
e 4.500 litri di birra. Il nome rievoca il fiume Crimiso, cui fa riferimento Virgilio nell’Eneide, che da Segesta va a sfociare nel Golfo di Castellammare. La sfida era creare delle birre piĂš complesse, ad alta fermentazione con una gamma aromatica di profumi e sapori molto vasta e con i prodotti, i gusti e la cultura siciliana. Nel febbraio del 2020 la prima cotta inaugura il loro nuovo birrificio artigianale di Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani. In poco tempo raddoppiano le etichette, a regime adesso il Birrificio Krimisos produrrĂ 15mila litri annui di birra. đ&#x;‘† cod 68753 SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
115
SPIRITS
ALAMBICCO D’ORO 2020 72 MEDAGLIE
7.O MAZZETTI
BEST GOLD MEDAL - ALAMBICCO D’ORO 2020
l distillato italiano conferma la sua alta qualitĂ , con grande attenzione
foto P. Bernardotti
I
GRAPPA DI RUCHÉ BARRICATA
al connubio fra tradizione e inno-
vazione, e crescono le aziende vitivinicole che producono “grappe di fattoriaâ€? ottenute con le loro vinacce da distillerie esterne. Ăˆ quanto dicono le 72 medaglie assegnate dal 37° Premio Alambicco d’oro promosso da Anag, Associazione nazionale assaggiatori grappa e acquaviti, con 12 riconoscimenti Best Gold (tra cui ricordiamo la “7.0â€? di Mazzetti d’Altavilla), 30 Gold (tra cui la “Futura36â€? di
MAZZETTI D’ALTAVILLA RIPARTE DALLE “SUE� RADICI
B
est Gold per il secondo anno consecutivo conquistato dalla
grappa invecchiata “7.0� di Mazzetti
Domenis1898 e la Grappa di Pigato di
d’Altavilla in occasione della 37ª edi-
Ingauni) e 30 Silver andati a grappe, ac-
zione del Premio Alambicco d’oro
quaviti e brandy italiani da tutta Italia.
promosso
Il Premio Alambicco d’oro ha visto
7.0 è il punto di ritorno e il punto di svolta, tutto in un’unica irresistibile Grappa. Lanciata in occasione dei 170 anni dell’azienda, ha mostrato, in soli tre anni, di saper fare breccia nel palato della new generation. 7.0 è il punto di ritorno e il punto di svolta, tutto in un’unica irresistibile Grappa. 7 le generazioni dei “Distillatori Mazzetti d’Altavillaâ€?, 7 i comuni nei quali maturano le uve di RuchĂŠ di Castagnole Monferrato. Zero i chilometri percorsi dalle vinacce di RuchĂŠ per raggiungere la Grapperia, Zero l’impatto ambientale degli impianti di produzione grazie all’uso di energie rinnovabili. Esplosive note floreali e speziate, tipica e ricca la nota di viola. Sapore deciso e complesso, armonico, gradevolmente morbida con un’ottima persistenza aromatica.
dall’Anag-Associazione
nazionale assaggiatori grappa e ac-
anche l’assegnazione dei due premi spe-
quaviti.
ciali. Quello riservato alla distilleria con
In questa Grappa di singolo vitigno
il miglior punteggio complessivo som-
Ruchè Barricata si fondono due
mando le medaglie ricevute è andato
obiettivi: esprimere al meglio tut-
a Roner, con due medaglie Best Gold,
to il patrimonio di tradizione insito
una Gold e una Silver, mentre la Grappa
nella grapperia piĂš antica del Nord-
“Rifò 1999â€? di Beccaris si è aggiudicata il
Ovest e proiettare l’azienda nel fu-
premio “Il vestito della grappa�, riservato
turo guardando ai giovani e ad un
alla bottiglia giudicata piĂš bella per eti-
pubblico non necessariamente giĂ
chetta e forma. đ&#x;‘† cod 68662
conoscitore di grappe e distillati. Continuando a perseguire questo duplice scopo, Mazzetti d’Altavilla ha da poche settimane lanciato la nuova linea “Radiciâ€?, composta da tre grappe in purezza che derivano da altrettanti vitigni storici, 100% piemontesi: Grignolino, Ruchè e Malvasia di Casorzo. Tali distillati sono proposti nella loro versione giovane proprio per permettere al degustatore di ritrovare le caratteristiche piĂš peculiari di queste grappe “di territorioâ€?. đ&#x;‘† cod 69580
116
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
Mazzetti D’Altavilla Viale Unità D’Italia 2, 15041 Altavilla Monferrato (Al) - Tel 0142 926147 www.mazzetti.it
SPIRITS
GRAPPA RISERVA
FUTURA36 GOLD MEDAL - ALAMBICCO D’ORO 2020 Blend di grappe provenienti da vitigni bianchi e neri. Dopo approfondite selezioni per scegliere le partite di grappa piÚ vocate, c’è l’invecchiamento per 18 mesi in botti di rovere, un legno che rilascia il caratteristico colore ambrato. Con questo tipo di tini di legno viene privilegiata, all’estrazione di aromi, l’azione naturale dell’ossigeno attraverso le doghe. Di colore leggermente ambrato, ha una piacevole intensità e finezza olfattiva che culmina in un retrogusto elegante, persistente e armonico.
VITICOLTORI INGAUNI PIGATO, MA NON SOLO
A
mbrata e invecchiata in legno, la Grappa di Pigato della Co-
operativa Viticoltori Ingauni di Ortovero (Sv), distillata a bagnomaria da Beccaris, ha conquistato la Medaglia d’Oro alla 37ª edizione del Premio Alambicco d’oro promosso dall’Anag-Associazione nazionale assaggiatori grappa e acquaviti. La Viticoltori Ingauni, nata nel 1976 per iniziativa di 13 soci uniti per vinificare e commercializzare il vino piÚ tipico della zona, il Pigato, oggi ne conta circa 200. Sono distribuiti su un’area della Riviera Ligure di
GRAPPA INVECCHIATA
DI PIGATO
GOLD MEDAL - ALAMBICCO D’ORO 2020 La Grappa di Pigato esprime al meglio tutte le caratteristiche di una grappa di monovitigno in tutta la sua purezza: elegante, calda, equilibrata e con una piacevolissima rotondità . Il bouquet è ampio e armonico, le note olfattive evocano l’uva stramatura e la frutta disidratata. Si tratta di una grappa con una leggera sapidità , probabilmente dovuta alla presenza di venti che portano dal mare note saline che conferiscono carattere e raffinatezza. La permanenza in legno arricchisce gli aromi di questa grappa. La delicata astringenza è dovuta alle note di liquirizia che ben si intrecciano con la speziatura finale di pepe nero.
Ponente che va dal Finalese all’Albenganese, fino al territorio di Diano Marina. L’entroterra riguarda in parte la Valle del Lerrone e soprattutto la Valle Arroscia, risalendo da Albenga fino al comune di Pornassio passando per Ortovero. Le tipologie di uve vinificate sono varie. Oltre al Pigato sono presenti gli altri vitigni della Riviera: il Vermentino, il Rossese detto di Campochiesa, l’Ormeasco di Pornassio nelle sue varianti piĂš conosciute come il tradizionale, il Superiore e lo SciacchetrĂ , e la Lumassina mossa. Ogni anno vengono vinificati 4.500-4.700 quintali di uve, tutte conferite dai soci. Il Pigato costituisce il 58% del totale. đ&#x;‘† cod 69556
DOMENIS1898 via Darnazzacco 30, 33043 Cividale del Friuli (Ud) - Tel 0432 731023 www.domenis1898.com
Viticoltori Ingauni via Roma 3 - 17037 Ortovero (Sv) Tel 0182 547127 www.viticoltoriingauni.it SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
117
CAFFĂˆ
SISTEMA FLEXICUP DI KIMBO CAFFĂˆ DI QUALITĂ€ AL RISTORANTE
Un sistema in capsule pensato per garantire un caffè espresso di altissima qualità e un’estrazione perfetta anche nei locali non dotati di personale specializzato. Il caffè espresso è disponibile in tre diversi blend
K
imbo, simbolo di eccellenza della tradizione e della
le preparare fino a due caffè contemporaneamente, e a due
cultura del caffè napoletano, propone per il cana-
gruppi, per erogare fino a quattro caffè contemporaneamente.
le Horeca il sistema in capsule Flexicup, perfetto
Il sistema in capsule Flexicup è pensato per garantire un
per ottenere un espresso impeccabile grazie a una macchina
caffè espresso di altissima qualità e un’estrazione perfetta an-
brevettata 100% made in Italy. Il caffè espresso in capsula è di-
che in quei ristoranti, bar, hotel non dotati di personale specia-
sponibile in tre diversi blend: “Prestige�, una miscela dal gusto
lizzato e in cui il numero ridotto di consumazioni non sempre
dolce con accenni di caramello e sentori di biscotti appena
giustifica l’utilizzo del caffè in grani.
sfornati; “Limited Edition�, dal gusto tipico dell’espresso na-
Con questa proposta, Kimbo esprime ancora una volta la
poletano e con dolci note al cioccolato; “Decaffeinato�, senza
propria capacitĂ di soddisfare le esigenze del canale Horeca
caffeina e dall’aroma persistente e gusto pieno.
che, unita al talento e all’esperienza di oltre 50 anni nella tor-
La macchina brevettata, dal design pulito e contempora-
refazione, conferma il percorso intrapreso nella ricerca di pro-
neo in acciaio inossidabile, è dotata di un’interfaccia intuitiva
dotti sempre piĂš vicini alla richiesta dei propri consumatori.
e semplice da utilizzare. Il tempo di accensione e messa in uso
đ&#x;‘† cod 69600
della macchina è di soli 10 minuti, garantendo in questo modo ottimi risultati in termini di risparmio energetico. La macchina è disponibile in due versioni: a un gruppo, con cui è possibi118
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
Kimbo via Appia km 22,648 - 80017 Melito di Napoli (Na) Tel 081 7011200 - www.kimbo.it
CAFFÈ
SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
119
SALUTE di Federico Biffignandi
I
l Tour de France è la corsa ciclistica più seguita al mondo per prestigio, storicità e per lo sforzo che richiede
ai corridori. Quest’anno il via, da Nizza, è stato dato il 29 agosto, un periodo del tutto anomalo per la “Grande Boucle” che ha dovuto rivedere il proprio calendario per via della pandemia. Per tradizione il Tour si corre a luglio per cui quest’anno i corridori hanno incontrato temperature meno torride. Come è cambiato il modo di alimentarsi? L’abbiamo chiesto a Mirko Sut, chef della nazionale di ciclismo italiana e presente in Francia come cuoco ufficiale del CCC Team. Mirko, come inizia la giornata di un corridore in una grande corsa a tappe? Con la colazione circa tre ore e mezza prima della partenza, è uno dei principali pasti perché serve a mettere la prima benzina nel serbatoio degli atleti. Gliela preparo io personalmente seguendo le regole di una corretta alimentazione, ma senza dimenticare di soddisfare il palato e i gusti personali. È qui che diventa determinante il ruolo di un cuoco in un
ALIMENTARSI AL TOUR DE FRANCE CON IL COVID NEL MENU C’È LA ZUCCA
team: cucinare qualcosa di buono e di
120
variegato è tanto importante quanto sod-
la classica macedonia. Alcuni corridori
E durante la corsa come si alimen-
disfare i valori nutrizionali necessari per
invece prediligono pasta, riso e omelette
tano i corridori? C’è il tuo zampino an-
correre un Tour. A colazione non posso-
e su richiesta gliele preparo espresse. Io
che lì?
no mancare le marmellate senza zucche-
sono in cucina, ma assisto al tavolo ognu-
Meno rispetto ai principali pasti della
ro, i cereali, il miele, lo sciroppo d’agave,
no per non fargli mancare nulla anche se
giornata. Panini, crostate e barrette ener-
quello d’acero. E poi sempre la spremuta
i corridori sono professionisti anche
getiche le preparano i massaggiatori. Al
di arancia, il succo di barbabietola e gli
nell’alimentazione, sanno esattamente
bisogno però, preparo quello che mi vie-
smoothie fatti con latte esclusivamente
cosa possono mangiare e cosa no, in
ne chiesto. Ad esempio preparo delle tor-
vegetale perché quello vaccino i corrido-
quali quantità e quando a seconda della
te di riso particolari che piacciono molto;
ri lo tollerano meno. Piace molto ai corri-
difficoltà della tappa del giorno. Per que-
oppure quest’anno c’è Alessandro De
dori il pane di farro monococco che deri-
sto non bisogna dare troppi numeri, ad
Marchi che ha sue barrette a base di ave-
va da un grano antico ed è più facile da
esempio sulle calorie da assumere. In
na che gli preparo ogni giorno e gli faccio
digerire. Immancabile ormai il porridge
media posso dire 1.000-1.500, ma dipen-
trovare sul bus della squadra prima della
e la frutta fresca: utili i frutti rossi oppure
de dal fabbisogno personale.
partenza di ogni tappa.
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
SALUTE Solitamente la cena avviene due ore
C’è chi ne beve 3, chi 5, chi non ne beve
dopo l’arrivo in albergo proprio per dare
proprio. Solitamente però piace, i corri-
tempo a tutti di arrivarci con calma e con
dori lo bevono a colazione e magari sul
il giusto recupero psico-fisico. I corridori
bus dove c’è sempre modo di prepararse-
trovano il buffet con circa 8 tipi di verdure
lo. Greg Van Avermaet ha un suo mar-
diverse, cotte perchĂŠ quelle crude sono
chio belga specifico e beve solo quello.
piĂš difficili da digerire e una quantitĂ ec-
Correndo in una stagione diversa
cessiva di fibre è sempre sconsigliata per
dal solito, è cambiato il modo di ali-
il loro tipo di sforzo. A livello di carboidra-
mentarsi?
ti i piatti sono i grandi classici: pasta, riso e
No, perchĂŠ comunque la differenza
patate che condisco con sughi vegetali.
di temperature non è cosÏ marcata. An-
Le proteine invece le propongo di tre tipi:
che in questi giorni abbiamo trovato solo
di carne, di pesce e di tipo vegetale.
una giornata fredda, ma le altre sono tipi-
Avete qualche corridore vegetariano o vegano in squadra?
camente estive. Cambiano però le materie prime a disposizione. Io scelgo sem-
SÏ, il tedesco Simon Geschke è vega-
pre frutta e verdura di stagione e cosĂŹ, ad
no. Per me non è assolutamente un im-
esempio, ho cucinato la zucca per la pri-
pedimento, anzi è una sfida a cercare di
ma volta in un Tour de France, al forno
trovare qualcosa di nuovo, di buono e di
con semi di papavero e olio extravergine.
nutriente. Non è nemmeno troppo com-
E i corridori hanno gradito.
plicato adattare il menu alle sue necessi-
Come si gestisce la cucina negli al-
Spesso si vedono i corridori man-
tĂ perchĂŠ burro e latte difficilmente si
giare e bere (molto) subito al termine
usano e propongo hummus di ceci, insa-
Ricevo la lista degli alberghi in cui fa-
della tappa, appena tagliato il tra-
lata di piselli, di quinoa, tofu grigliato. Le
remo tappa circa un mese prima della
guardo. Ăˆ un momento importante
soluzioni insomma non mancano.
partenza. A quel punto studio le tappe
quello? Determinante. In quel “pasto� inizia
E cosa si beve durante i pasti? Ăˆ vero che la birra è concessa? E il vino?
berghi dove alloggiate?
previste e da lĂŹ penso ai menu giorno per giorno. Fatto questo seleziono gli ingre-
il recupero dallo sforzo e ci si prepara giĂ
Si beve solo acqua. Vino e birra non
dienti di cui avrò necessità e invio la lista
per la tappa successiva. Reintegrare su-
sono desiderati dagli stessi corridori per-
della spesa ad ogni struttura chiedendo
bito quanto si è speso è un bisogno ur-
chĂŠ sanno che sono
gente. Ecco perchĂŠ i corridori mangiano
bevande con qualche
appena salgono sul bus della squadra
controindicazione. Al
dove trovano riso in bianco appena pre-
limite si concedono un
parato, patate dolci, insalata di quinoa,
assaggio durante il
di farro o di legumi. Ognuno ha la sua
giorno di riposo, ma
vaschetta personalizzata che tiene conto
niente di piĂš. Qualcu-
del bisogno di carboidrati, ma anche di
no, prima di andare a
proteine. Anche in questo caso il gusto è
letto, mi chiede la ca-
importante; i corridori hanno mangiato
momilla.
molti alimenti dolci dalla mattina fino a
E sul caffè? Tante
poco prima dell’arrivo e allora necessita-
sono le teorie pro e
no di sapori piĂš forti, salati, devono cam-
contro: nel ciclismo
biare il “gusto� in bocca, lo chiede il cer-
come ci si comporta?
vello.
Non c’è una regola,
Dopo la “merenda�, la doccia e i
dipende molto anche
massaggi in hotel arriva il momento
in questo caso dalle
della cena. Come si svolge?
esigenze di ognuno.
che le materie prime
La corsa ciclistica è scattata da una settimana in un periodo dell’anno diverso rispetto al solito. Le esigenze alimentari dei corridori non cambiano, ma la natura offre altre materie prime. Ne parla Mirko Sut, chef del CCC Team che sta seguendo la squadra “coccolandoâ€? ogni ciclista tra necessitĂ e gusti
siano di derivazione locale, possibilmente che arrivino da produttori locali, e che la consegna avvenga il giorno stesso. Ăˆ una questione di freschezza e qualitĂ che praticamente sempre vengono soddisfatte. A proposito della zucca, è stato lo stesso chef di un albergo in cui ci trovavamo a segnalarmi che nel suo orto ce n’erano pronte da cogliere. đ&#x;‘† cod 69476 SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
121
SALUTE
DOLCE O SALATO, MA GLUTEN FREE
LA CRĂŠPE ESTIVA di Andrea Greco
mio ristorante l’ho pensata in due versioni) e può essere servita sia come primo piatto che come dessert. Quella che
“C
presentiamo qui è in versione dolce, la rêpe� è un termine fran-
CrĂŞpe estiva, rivisitata ovviamente in
cese, che noi traducia-
chiave gluten free. Questa ricetta è un
mo con “crespellaâ€?. Ăˆ
dolce versatile, indicato per bar, gelate-
una cialda morbida e sottile cotta su una
rie, ristoranti, ed è molto apprezzato dai
superfice rovente e rotonda. Il suo pa-
bambini e non solo. Ăˆ un piatto vegeta-
rente prossimo è il pancake. La crêpe
riano e rigorosamente senza glutine.
può essere sia dolce che salata (io nel
đ&#x;‘†â–ś cod 69193
Ingredienti (per 4 persone): 100 g di farina senza glutine Sweet Mix, 200 ml latte intero, 2 uova, 200 g di gelato al pistacchio, 200 g di gelato alla fragola, 500 ml di panna liquida, 50 g di zucchero a velo, 50 g di farina di pistacchio Attrezzature: 1 planetaria, 1 sac a poche, 1 ciotola media, 1 padella, 1 zuppiera, 1 cucchiaio da gelato, 1 piatto, 1 frusta, 1 paletta, 1 ramaiolo piccolo Preparazione: ungere con l’olio la base della padella e posizionarla sul fuoco a riscaldare. Intanto mettere nella zuppiera il latte, la farina le uova e con la frusta e amalgamare gli ingredienti. Con il ramaiolo, prendere una porzione di composto della crepe e adagiarlo nella padella e cuocere fino ad ottenere una bella cialda. Intanto, prendere i 500 ml di panna liquida e metterli nella planetaria, aggiungere lo zucchero a velo, impostare al massimo della velocità per 3 minuti, poi mettere la panna montata nella sac a poche. A questo punto, posizionare la cialda nel piatto, con il cucchiaio da gelato prendere una pallina di gelato al pistacchio, sciacquare accuratamente il cucchiaio e prendere poi una pallina di gelato alla fragola. Prendere la sac a poche e guarnire tutto intorno al gelato con la panna montata. Spolverare con la farina di pistacchio e... buon appetito! 122
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
SALUTE
SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
123
LOCALI E TURISMO
ENOTURISMO CHIUDERE COL PASSATO SI FA BUSINESS VENDENDO ESPERIENZE di Emanuele Bottiroli
L’
enoturismo in Italia ha sempre
meno
bisogno
d’improvvisazione e sem-
pre più bisogno di essere percepito e sviluppato come un modello di business. Non può più essere la scelta estemporanea di qualche weekend all’anno:
servono
consapevolezze,
competenze, risorse, un buon marketing, un palinsesto stagionale/annuale e personale formato per l’accoglienza in cantina. Di enoturismo e digitalizzazione delle imprese vitivinicole e agroalimentari, dal lockdown a oggi, parlano praticamente tutti: dalle associazioni di categoria alle istituzioni, come se fosse finalmente suonata la sveglia, come se finalmente si percepisse che c’è un vantaggio competitivo da recuperare avendo, tra grandi vini e tipicità identitarie, un mosaico unico al mondo e fortemente spendibile per creare economia e indotto; i territori agricoli italiani possono elaborare format irripetibili capaci di dare risultati sia attraverso il turismo di prossimità che tramite la leva di quello internazionale nel breve-medio periodo. A valle della 124
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
LOCALI E TURISMO legge nazionale sull’enoturismo varata
sembrava voler dire essere gli “origina-
Per farlo c’è anche d’avere il corag-
dall’ex ministro alle Politiche agricole,
li” con tanto tempo da perdere, abbia-
gio di dire che l’Italia - non sempre ma
Gian Marco Centinaio, molte regioni
no fatto il loro tempo. Oggi non serve
il più delle volte sì - punta ancora su
non sono ancora intervenute con le
più un modello tra qualche marchio e
modelli di accoglienza e su pacchetti
necessarie norme attuative, il che ren-
una gestione tra volontariato e pro
troppo banali con posizionamento
de ancora in qualche caso problemati-
loco. Oggi bisogna che il settore si con-
economico rasoterra che non aiutano
ca l’attività d’impresa attorno al piane-
vinca di come necessiti andare oltre,
a dare valore al turismo del vino e del
ta accoglienza in cantina o in azienda
completare una metamorfosi, vivere
gusto come ramo d’impresa. Basti
agricola.
un’evoluzione, puntare verso modelli
guardare i prezzi e i programmi di al-
La vera questione resta poi il tema
che ambiscano a una federazione re-
cuni pacchetti che vengono proposti in
della proposta e del posizionamento
gionale di consorzi dell’enoturismo,
Italia all’universo dei winelovers: a 10-
delle esperienze. È evidente a tutti come associazioni nate negli anni ’90 e che allora diedero un segnale forte, quando fare enoturismo
Mentre a Reims il vino è l’ambassador turistico dell’estate 2020, in Italia il settore si dibatte tra auto referenzialità, modelli anni ‘90 e percezione “low cost”. Osare progetti d’insieme valorizzerebbe tante province italiane che magari non avranno mare, laghi o Dolomiti ma che potrebbero dire la loro con la qualità nel calice
capaci di reclu-
15 euro, costo inferiore a
tare professioni-
quello di una pizza, tutto
sti, competenze
si appiattisce e non esi-
e di dare servizi
ste né la possibilità
moderni
al
di fare brand né
mondo dell’im-
quella di elaborare
presa.
proposte che emo-
L’esperienza maturata
da
zionino e lascino il segno.
Servono
soggetti antichi
formazione, stu-
e da aziende che
dio e pianifica-
in questi anni
zione.
hanno elabora-
Non è un
to piattaforme e
caso
modelli di busi-
Champagne è
ness innovativi e
raro
ambiziosi
pacchetti eno-
per
se
in
trovare
proiettare il set-
turistici da meno
tore nel futuro
di 60 euro per per-
andrebbe messa
sona, perché in Fran-
a fattore comu-
cia hanno da sempre ca-
ne. Quello che
pito che non conta “fare” ma
nessuno dice, tuttavia, è che da proget-
conta “far bene”, ovvero non vende-
ti stimolanti e sfidanti negli anni ’90 si
re vino ma esperienze, storia, cultura e
è passati in qualche caso a sodalizi
identità attraverso modelli di acco-
chiusi, auto-referenziali, ogni tanto
glienza capaci d’imprimersi per lungo
politicizzati, in cui le gerarchie fanno
tempo nell’immaginario dell’ospite. In
da barriera allo sviluppo di idee inno-
Italia, troppe volte s’intende ancora l’e-
vative che spesso, non comprese ap-
noturismo come una proposta a basso
pieno o non accettate per ragioni di
costo per qualche weekend pensato
correnti o di scuderia, non attecchi-
last minute per attirare il wine lover in
scono. Per l’Italia dell’enoturismo è
cantina e vendere qual-
troppo poco, oggi, chiudersi nella
che cassa di vino,
“comfort zone” di qualche vecchia
magari “in promo-
idea e basta. Bisogna andare oltre, bi-
zione”. Tutto sba-
sogna crescere.
gliato. L’accoglienSETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
125
LOCALI E TURISMO
126
za in cantina dev’essere funzionale al
ciso di fare del vino una potente leva
partecipano 68 produttori, per un to-
racconto della propria storia, del pro-
di attrazione turistica: dal 15 luglio
tale di 3mila bottiglie in palio. Ăˆ una
prio sacrificio e del proprio territorio
2020 l’Ufficio Turistico del capoluogo
risposta vera, concreta e imprendito-
con le sue unicità ; l’emozione che ne
della Champagne ha scelto di regalare
riale al post lockdown in un anno in
deve derivare, dedicando attenzione
3mila bottiglie ai vacanzieri che sog-
cui bisogna motivare ancor di piĂš il
ai particolari e ai programmi proposti
giornano nella regione. Per usufruire
pubblico interno ed internazionale a
agli enonauti, dev’essere funzionale a
della premialitĂ i turisti devono tra-
scegliere un tipo di vacanza tra am-
vendere il proprio vino a valore per es-
scorrere almeno due notti consecutive
biente, paesaggio, cultura e gusto.
sere nelle condizioni di continuare a
nella cittĂ di Reims o nella zona circo-
Dispiace constatare che una pro-
investire sulla qualità e sull’immagine
stante e soggiornare in un hotel o in
posta del genere in Italia sia quasi fan-
della propria zona di produzione e del
una pensione; durante il viaggio i visi-
tascienza, perchÊ il Paese è troppo an-
proprio marchio.
tatori devono mangiare in un ristoran-
corato a modelli passati. Osare proget-
Ci sono poi strategie in Europa sul-
te locale e ordinare almeno un piatto e
ti d’insieme, al contrario, valorizze-
le quali le amministrazioni locali ita-
da bere; infine i turisti devono dimo-
rebbe tante province italiane che ma-
liane dovrebbero interrogarsi e met-
strare di aver pagato per un’attività di
gari non avranno mare, laghi o Dolo-
tersi in movimento con programma-
svago, come una visita in cantina, un
miti ma che potrebbero dire la loro
zioni dedicate: il vino è un ambascia-
noleggio di biciclette o un biglietto del
con la qualitĂ nel calice e il fascino
tore delle territorialità . Non è un caso
cinema. All’iniziativa, che i vignaioli
delle loro campagne incontaminate
se dal Nord Est della Francia arriva la
hanno finanziato con il vino (per un
con tante storie da raccontare.
notizia che il Comune di Reims ha de-
investimento stimato in 50mila euro),
đ&#x;‘† cod 68936
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
LOCALI E TURISMO
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127
LOCALI E TURISMO
I DEHORS RIDISEGNANO I CENTRI STORICI E AGGIORNANO L’OFFERTA DEI LOCALI di Vincenzo D’Antonio
N
rante. Allo scopo di frenare la
nei centri storici e nelle zone pe-
caduta del business delle sud-
donali, dehors ben fatti, in ar-
el flusso emergente
dette tipologie di esercizi, age-
monia con il territorio circo-
di parole che entrano
volandone al contempo la ripre-
stante, possono anche dare quel
nel
a
sa, è stata data facoltà ai Comu-
tocco in più alle nostre città, tali
causa della pandemia (e già
quotidiano
ni di rendere gratuito a tempo
da renderle somiglianti, fatta
“pandemia” è una di queste pa-
determinato l’utilizzo di suolo
salva la mediterraneità insita, ai
role!), compare spesso il termi-
pubblico antistante bar e risto-
graziosi centri dell’Europa con-
ne “dehors”. Parola francese che
ranti, ad essi consentendo di al-
tinentale. E va proprio bene!
deriva dal latino “de foris”: fuori.
lestire dehors.
Analizziamo quali sono i due
Per dehors ad intendersi, in pri-
Per certi versi, premesso un
mind set principali dei ristora-
ma approssimazione, lo spazio
etico buon gusto nell’allesti-
tori al cospetto di questa novità.
esterno, attrezzato con tavolini,
mento e il rispetto dei vincoli
Come ci si sono posti?
di pertinenza del bar e del risto-
sussistenti nelle aree urbane,
Il primo atteggiamento che si riscontra è quello del tatticismo esasperato, ovvero l’agire secondo patologica miopia. È un’opportunità che mi viene data; in questo momento buio la colgo, investo in tavolini e sedie di poco conto, assolutamente non bado a proporre un’offerta mirata e penso esclusivamente a incrementare a fine giornata la numerica degli scontrini e quindi, a riga di totale, trovarmi qualche euro in più che è sempre, quanto mi cruccia dirlo, qualche euro in meno di prima! Prima a significare cosa? A significare
128
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
prima
del
Covid,
LOCALI E TURISMO quando eravamo nella normalitĂ alla quale anelo di tornare il prima possibile. Ecco, questo atteggiamento tattico, che palesa l’obiettivo melanconico del “tirare a campareâ€?, è naturalmente perdente. Non si coglie appieno l’opportunitĂ e si valuta il dehors come un ampliamento di “recipienteâ€? il cui contenuto non varia. Si anela velleitariamente ad una normalitĂ che non torna piĂš. Essa appartiene al passato, può rivivere nei ricordi ma non torna a connotare il nostro vivere quotidiano. Il secondo atteggiamento che riscontriamo è il frutto di una meditazione accorta del ristoratore. Costui ravvisa nel provvedimento, non solo e non tanto la chance di ampliare gli spazi fruibili dalla clientela, ma coglie soprattutto la possibilitĂ
men che mediocre: volano vi-
servizio, nĂŠ di qualitĂ mediocre
di darsi una visibilitĂ incremen-
zioso. Paleso buona qualitĂ , at-
di cibo e bevande. Il dehors che,
tale ed un rafforzato posiziona-
traggo clientela di elevato stan-
per la proprietĂ e per i collabo-
mento distintivo.
ding: volano virtuoso.
ratori, diviene il benchmark del
La visibilitĂ incrementale
A questa valenza del dehors
locale. Tutto quanto avviene nel
qui è da intendersi anche come
vissuto quale spazio di realtĂ
dehors deve essere il meglio di
ulteriore touchpoint. Il dehors è
adattativa, si correla il secondo
quanto sappiamo fare, posta la
una vetrina vivente, spazio inte-
fattore: il posizionamento di-
tensione al miglioramento con-
rattivo dove il cliente dell’istan-
stintivo. Ciò comporta ideare e
tinuo, altrimenti la pigrizia per-
te è anche testimonial/influen-
realizzare, ponendo a premessa
vade l’ambiente ed il declino si
cer dell’istante. Non siamo let-
le doti del personale, un’offerta
insinua e poi si palesa. Il dehors
teralmente alla “casa di vetro�,
specifica del dehors. Pertanto,
che diviene per la clientela lo
alla trasparenza eccessiva che
ragionando secondo gli slot del-
spazio ambito dove ricevere il
tra l’altro violerebbe anche la
la giornata e dando finalmente
miglior servizio, vedersi propor-
privacy, ma siamo in una realtĂ
per acclarato l’ampliamento de-
re le novitĂ e sentirsi coccolati.
adattativa laddove le scelte di
gli orari di servizio, si tratta di
Il dehors non come amplia-
consumo dei clienti a venire
pensare ad un modo nuovo di
mento di “recipiente� ad inva-
sono anche il portato degli at-
proporre la colazione, e si pensi
rianza di proposte, bensĂŹ come
teggiamenti e dei comporta-
a come impatta su ciò lo smart
la bella vetrina ed il funzionale
menti dei clienti attuali. Insom-
working, cosĂŹ come il brunch, il
laboratorio che insieme fungo-
ma, si innesca o un volano o il
light lunch, l’ora del tè, l’happy
no da propellente per dare vita
suo opposto. Mostro qualitĂ
hour, il dopocena. Nulla che ab-
al nuovo ristorante.
mediocre,
bia sentore nĂŠ di sciatteria di
đ&#x;‘† cod 69224
attraggo
clientela
SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
129
LOCALI E TURISMO
GOLOSERIA GALLI
LOCALE STORICO, MULTIFORMAT E INNOVATIVO di Sabrina Bellini
S
lateria, la parte salata si prende l’intera
mountain bike in estate. Dal panificio di
scena con la merenda salata del mattino
orriso, gentilezza e una buona
famiglia che aprì nel 1882, Luca e Vero-
fino al pranzo e all’aperitivo della sera.
dose di intraprendenza sono le
nica Galli nel 2007 hanno ricavato un
Insomma per chi sale verso la Valtellina
caratteristiche che più esprimo-
locale multiformat che comprende an-
la tappa alla Goloseria è un vero must, da
no le motivazioni del suc-
che il bar e la pa-
cesso della Goloseria Galli,
sticceria artigiana-
Per voi l’aperitivo è solo serale?
le, che ben rispon-
No, la nostra proposta “Aperitivo” è
locale multiformat che abbraccia tutte le categorie della bottega artigianale: pane, pizza, pasticceria, cioccolateria. Sono tutti requisiti ideali per avere successo ma oggi più che mai i locali
che
rimangono
aperti e funzionano sono quelli che hanno un pro-
Ambiente giovane e easy, ampia proposta di dolce e salato, posizione strategica, ottimo rapporto qualità/prezzo, bar con proposta aperitivo: sono questi i punti di forza del locale situato a Livigno (So)
de alle esigenze sia di una clientela affezionata da tem-
replicare ogni fine settimana.
disponibile sia a pranzo che a cena. Cosa proponete all’ora dell’aperitivo?
po con acquisti
Il nostro Aperitivo è una proposta
che
mista di vari tipi di Scrocchiarella, che il
una clientela sta-
cliente può scegliere nelle varie farciture
gionale di passag-
o anche servita a striscioline sul tagliere,
gio.
con formaggi e salumi locali abbinati a
continuativi
secondo
confetture. La nostra clientela ci sceglie
piano del locale,
per la genuinità e con Scrocchiarella riu-
due sale sono de-
sciamo con facilità a proporre farciture
la, varietà di proposta e approccio al
dicate al servizio pizzeria e ristorante,
che privilegiano prodotti del territorio
cliente.
per chi desidera concedersi una pausa
adattate di volta in volta in base alla stagione.
getto chiaro per quanto riguarda tipologia di cliente-
130
Bormio in inverno e le piste ciclabili da
Al
Goloseria Galli si trova a Livigno
un po’ più lunga senza guardare l’orolo-
(So), in una posizione privilegiata che
gio. Se la parte dolce si esprime in un’am-
dalla Valtellina sale verso le piste da sci di
pia proposta da alta pasticceria e ciocco-
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
Quali tipi di Scrocchiarella utilizzate? Perché Scrocchiarella piace?
LOCALI E TURISMO La nostra clientela è molto curiosa di provare i vari impasti, abbiamo una clientela che si fida delle novità che proponiamo, disponibile a provare le nuove proposte. Per questo quando abbiamo introdotto Scrocchiarella è stato facile far conoscere i vari tipi di sfarinati - classica, integrale, riso venere, rustica e grano duro - creando abbinamenti sfiziosi con farciture che esaltano il gusto del particolare tipo di grano. Scrocchiarella è un prodotto trasversale che piace ai giovani e meno giovani, adatta per le feste di compleanno e in tutte quelle occasioni
Luca Galli
in cui ci si riunisce in gruppo per stare in compagnia.
come la pizza classica, sono: mozzarella,
una nuova birra che il Birrificio Livigno
patate, pancetta, scamorza e rosmarino;
produce esclusivamente per noi, grazie
mozzarella, salsa di pomodoro, pomo-
a una nostra idea, con granella di segale
Abbiamo quattro farciture consoli-
dorini, rucola, bufala. La novitĂ molto
monorigine di nostra produzione colti-
date e sempre richieste. In aggiunta pro-
apprezzata che sta andando ora per la
vata nel territorio della Valtellina, che
poniamo sempre almeno altre due farci-
maggiore è: mozzarella, mortadella,
viene lasciata fermentare insieme al lup-
ture in base alla nostra fantasia giorna-
stracciatella di mozzarella, pistacchio.
polo.
Quali tipi di farcitura sono piĂš apprezzati?
liera. Le due piÚ richieste, farcite all’in-
Bollicine o birra?
terno, sono: bresaola, rucola e grana,
Entrambe. La scelta dell’abbinamen-
Quanto incide il take-away nella vostra attivitĂ ?
formaggio spalmabile; crudo, insalata
to con un calice di bollicine o con una
Il nostro locale di fatto si basa molto
gentile, pomodoro e formaggio spalma-
buona birra è sempre molto soggettiva.
sul take-away. Soprattutto Scrocchiarel-
bile. Le altre due piĂš richieste, farcite
Abbiamo introdotto da qualche mese
la a tranci o intera, nella sua forma classica da pizza in pala alla romana, è il prodotto piĂš venduto in assoluto per tutti gli appassionati dello sci che passano davanti al nostro negozio per salire in montagna in inverno e per tutti i gruppi di ciclisti che la mangiano sul posto oppure la portano via per consumarla alla prima sosta che fanno. PerchĂŠ la vostra clientela chiede proprio Scrocchiarella? PerchĂŠ è un prodotto che piace per il gusto, la fragranza e perchĂŠ è digeribile, tutti punti sui quali abbiamo sempre insistito per promuoverla. Il resto lo fa tutto il passaparola. đ&#x;‘† cod 69318 Goloseria Galli via Bondi 487 - 23030 Livigno (So) Tel 0342 970810 www.goloseriagalli.it www.italmill.com SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
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LOCALI E TURISMO
La famiglia Baumgartner
L’HOTEL TANZER PUNTA SULLA CUCINA DI QUALITÀ
U
glie i suoi ospiti in un ambiente familiare e elegante, dove trascorrere giornate all’insegna del benessere e della tranquillità. Christl e Hans Baumgartner, insieme ai loro figli Melanie e Hannes hanno a cuore la grande tradizione di ospitalità del Tanzer, che si impegnano a rinnovare costantemente per ve-
n piccolo albergo incasto-
Rarissime le automobili, più frequenti
nire incontro alle nuove sensibilità
nato tra un vecchio fienile a
(ma sempre rari) i trattori nei campi.
dei loro ospiti. Nel loro albergo la me-
la chiesa gotica in un borgo
In questo contesto
di 300 abitanti placidamente adagiato
(isolato sì, ma a soli 7
su un verdissimo altopiano inondato
km da Brunico, om-
di sole. Basterebbe questa descrizio-
belico della Val Pu-
ne a rendere il Gourmet e Boutique
steria),
Hotel Tanzer di Issengo (Bz) una meta
Gourmet e Boutique
perfetta per le vacanze dell’estate
Hotel Tanzer, con 17
post-covid, dove tutti sono alla ricerca
camere, 3 suite e una
dell’atmosfera sicura di casa in grandi
cucina premiata e ri-
spazi dove si respirano pace e libertà.
conosciuta a livello
Siamo sulla Strada del Sole (già
132
razioni la famiglia Baumgartner acco-
sorge
internazionale.
il
Si-
moria dialoga con
Nella proposta gastronomica dell’hotel la qualità della materia prima è un pilastro fondamentale e gli ingredienti dei piatti sono di primissima scelta. A dirigere le cucine è Hannes Baumgartner, figlio d’arte
l’innovazione, come l’architettura
con-
temporanea
della
facciata esterna (esisto di un grande restyling della struttura avvenuto nel 2015) custodisce due antiche stuben tirolesi, che sono il cuore del-
una garanzia), che attraversa tutto
tuato tra gli edifici
l’altopiano di Falzes collegando Bru-
più antichi di Issen-
nico a Vandoies. Intorno prati e bo-
go, il Tanzer vanta
schi, in lontananza le alpi. I suoni
una storia ricca di
sono quelli della montagna: lo stor-
tradizione che ancora oggi gli conferi-
la carte (aperto anche agli ospiti ester-
mire del vento e il canto degli uccelli.
scono un fascino unico. Da tre gene-
ni).
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
la casa e che accolgono il ristorante gastronomico
dell’al-
bergo con proposta à
LOCALI E TURISMO
A dirigere i lavori in cucina è Han-
del piccolo caseificio Eggemoa, a Selva
tel, ha una buona selezione di vini na-
nes, figlio d’arte ha appreso i trucchi
dei Molini e lo speck della celeberrima
turali come quelli della tenuta Hof
del mestiere dal padre Hans, ai fornelli
macelleria Steiner. CosĂŹ come in menu
Gandberg a Cornaiano.
del Tanzer per piÚ di trent’anni. Nella
creazioni contemporanee si alternano
Vero luogo di delizia è la terrazza
proposta gastronomica dell’hotel, che
a piatti tradizionali della cucina altoa-
che si affaccia sulla piazzetta Kichplatzl
si articola sia nella proposta tradizio-
tesina.
da un lato e su un rigoglioso oro/giar-
nale di mezza pensione sia in quella
Tra i piatti che piĂš incarnano la fi-
dino dall’altro. Ăˆ il luogo perfetto per le
piĂš ricercata del ristorante Ă la carte, la
losofia culinaria di Hannes Baumgart-
ricche colazioni di montagna e per i
qualità della materia prima è un pila-
ner si distinguono la spuma di burro
rilassati brunch domenicali (che qui
stro fondamentale e gli ingredienti dei
alle rose, la zuppa d’orzo con barba-
chiamano Cozy Morning). Anche in
piatti sono di primissima scelta. Nei
bietola e finferli, il risotto alle melanza-
questo caso protagonisti sono i pro-
piatti prodotti a chilometro zero, come
ne e olive, i brasati di capriolo e di cer-
dotti locali come le mele e miele del
le insalate multicolori coltivate dai pa-
vo e la guancia di vitello alla spuma di
contadino di Issengo. Da provare le
droni di casa dialogano con le eccel-
rafano. La cantina, curata da Michael,
uova strapazzate o all’occhio di bue,
lenze del territorio, come i formaggi
marito di Melanie e sommelier dell’ho-
che Hans prepara sulla vecchia cucina economica della nonna installata in terrazza, con erba cipollina dell’orto e uova da galline del maso Auslugerhof di San Lorenzo di Sebato. Un ultimo consiglio, insieme alle uova chiedete a Hans di potare in tavola qualche fetta del prosciutto di sua produzione che custodisce in cantina. SarĂ felice di farvelo assaggiare. Ecco, questo è lo spirito del Tanzer!đ&#x;‘† â–ś cod 69265 Gourmet Boutiquehotel Tanzer via del Paese 1 - 39030 Issengo (Bz) Tel 39 0474 565366 www.tanzer.it SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
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LOCALI E TURISMO
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ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
BINARIO 96 PIZZA E GRIGLIA LA SEMPLICITÀ CHE SEDUCE
LOCALI E TURISMO Al palato la ricerca delle materie pri-
Binario 96 ne utilizza diverse tipolo-
me si fa sentire. La clientela apprezza,
gie. Capofila I Pelati e I Datterini. Pro-
ritorna e il passaparola chiude il cerchio.
dotto immagine di Ciro Alta Cucina, I
Questo da sempre. ÂŤTra gli ingredienti
Pelati sono corposi, di colore rosso vivo,
di base, quelli che non devono tradirti -
caratterizzati da ricca salsatura. Si rive-
sottolinea Cordiano - c’è il pomodoro,
lano adatti per ogni tipo di preparazione
elemento trasversale nella nostra linea
culinaria. Ideali per le cotture brevi, I
inario 96, a Roma, è un locale
di cucina, dai sughi alla farcitura delle
Datterini sono la selezione piĂš dolce tra
da grandi numeri, sulla cresta
pizze. Abbiamo scelto fin dall’inizio Ci-
le varietĂ di pomodorini. Durante la cot-
dell’onda dal 2012. Ristoran-
rio Alta Cucina, che offre ai professioni-
tura, grazie alla buccia sottile, si man-
te, pizzeria e griglieria, è guidato da Se-
sti una gamma dall’elevato valore ag-
tengono intatti. đ&#x;‘† cod 69453
bastiano Cordiano. ÂŤPrima del Covid
giunto e dall’alta resa. Prodotti che de-
- racconta - facevamo una media di 200
terminano gusto finale e conferiscono
coperti a sera. Poi ci siamo adeguati
identitĂ alla ricetta. Una qualitĂ che non
agli eventi. Possiamo gestire una gran-
si discuteÂť.
di Gabriele Ancona
B
Binario 96 via Nocera Umbra 96 - 00181 Roma Tel 06 78359207 - www.binario96.com www.cirioaltacucina.it
de superficie e un ampio dehors e il distanziamento per noi non è stato un problema. Certo, una flessione c’è stata, intorno al 30%. Ma non ci possiamo lamentare. Anche l’offerta è ad ampio raggio. Cucina tradizionale, che vede nell’amatriciana e nella pasta cacio e pepe gli alfieri, ma soprattutto carne alla brace e pizza. L’arte bianca qui è un punto fermo: pizze classiche, di fantasia, bianche, focacce, calzoni. Prodotti leggeri e digeribili - spiega Cordiano - i nostri pizzaioli elaborano impasti che sono un blend di farine. Ne proponiamo tre tipologie: tradizionale, senza glutine e multicereali. Tutti lievitano fino a 72 ore. Molto
apprezzate
dalla clientela - fatte salve le intoccabili Marinara, Margherita e Napoli - la Siciliana (pomodoro, alici, pachino, origano, olive taggiasche), la Calabrese (pomodoro, mozzarella, ‘nduja, cipolla
A Roma un locale che continua a fare grandi numeri. Il segreto? Una cucina tradizionale, con primi del territorio, ma soprattutto carne alla brace e pizza, un vero punto fermo
rossa di Tropea) e, naturalmente, l’Amatriciana (pomodoro, cipolla rossa, guanciale e pecorino). SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
135
LOCALI E TURISMO
A
perto da fine luglio nel cuore cosmopolita di Napoli, il ristorante, lounge bar, terme e relais
“Magnoliaâ€? è una tappa imperdibile per chi visita la cittĂ partenopea. Un nome evocativo per quella che potrebbe rivelarsi la declinazione vincente di un’offerta profondamente innovativa. Un luogo che
fa dell’architettura, del design e della qualità dei piatti gli strumenti per rompere gli schemi e portare la food experience ad un livello superiore. L’idea è affascinante e ambiziosa: dare nuova vita allo storico stabilimento termale Gauthier dei primi dell’800. Un passato che, combinato con elementi di arredo contemporanei, traspare nel design degli interni, sapientemente curato
MAGNOLIA A NAPOLI UN’INEDITA FOOD EXPERIENCE
da Costa Group. Ăˆ chiaramente leggibile la struttura lineare dell’antico complesso termale, dove le celle dedicate ai trattamenti oggi ospitano i diversi concept. Gli ambienti custodiscono un’atmosfera magica ed esclusiva. All’ingresso si è subito accolti da un’esplosione di fiori, profumi e colori a cura di Flover. Il percorso prosegue verso uno spazio fresco e luminoso, con aree destinate a temporary shop e un’attigua zona food con salumi, prodotti bakery, birreria, ecc., tutto avvolto da luce zenitale filtrata dal grande lucernario. Avanzando oltre la maestosa arcata sul fondo della sala si accede al Lounge Bar BAM, dove è possibile godere di un’esperienza unica, che affonda le proprie radici nelle antiche conoscenze alchemiche per trovare applicazione nella moderna mixology. Indietreggiando nella sala precedente, rivolgendosi verso il fianco destro del locale, si arriva all’epicentro: il ristorante e pizzeria con corte esterna, custode dell’albero di magnolia cui si ispira il nome. đ&#x;‘† cod 69325 Magnolia vico Belledonne a Chiaia 11 80121 Napoli - Tel 081 2779597 www.magnolianapoli.com
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ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
LOCALI E TURISMO
SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
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LOCALI E TURISMO
PALERMO EAT&DRINK
diventata una ricercata meta gastrono-
CORAL REEF A TERRASINI, PIATTI RICCHI, CARICHI DI GUSTO
Tra gli antipasti, la migliore zuppa di
di Gianni Paternò
mica. cozze al pomodoro mai assaggiata,
spendere “una cifra�, indubbiamente
l’insalata di mare, la caponata di pe-
Coral Reef è quello che fa per voi. In cu-
sce spada; tra i primi, buonissimi i
cina la proprietaria Anna Maria Cande-
ravioli ripieni di crostacei conditi con
la, una giovanile signora che da 30 anni
gamberi scampi pistacchi pomodori-
è nella ristorazione. Nel 2015 apre Co-
ni, busiate alla marinara con lo stesso
ral Reef sul lungomare nel centro citta-
condimento, tagliatelle primavera con
dino e qualche tempo dopo decide di
ortaggi e gamberi. Per secondo, il pe-
dedicarsi ai fornelli da autodidatta.
scato alla griglia, al forno, fritto, i gam-
La sua ricetta è semplicissima: una
beroni panati e grigliati o marinati, la
cucina tradizionale ma ricca di ingre-
grigliata mista di carne. Anche i dolci
dienti e condimenti, pesce quello an-
sono buonissimi, da provare la torta
cora vivo che arriva al porto, ottima
al limone con la sua granita, il gelo di
carne locale, nessuna crema o cremi-
anguria. Semplice la carta dei vini. Alla
errasini è una turistica cittadina
ne, vegetali di stagione e a km zero,
fine si è ancora piÚ soddisfatti grazie al
balneare nei pressi dell’aeropor-
pasta fresca, porzioni enormi e tanto
conto irrisorio. đ&#x;‘† cod 69623
to palermitano. Tanti locali, ristoranti,
condimento specie a base di crostacei
pizzerie e se cercate una sana trattoria
e molluschi. Dei 50 coperti 20 sono in
con porzioni enormi, gusti decisi, con-
una terrazza che si affaccia sul lungo-
dimenti in abbondanza e non volete
mare. Col passa parola Coral Reef è
T
Coral Reef via Rimembranze 1 - 90049 Terrasini (Pa) - Tel 328 1521054 facebook.com/coral.reef.ristorante
LIDO DI JESOLO, AL VECCHIO VIOLINO SINFONIA DI SAPORI PER TUTTI I PALATI di Federico Biffignandi
S
iamo al Lido di Jesolo e, nonostante il covid ci abbia messo lo zampino, gli stranieri in questa estate non mancano
e il rischio che gran parte dei locali propongano piatti dedicati soprattutto a loro è alto. Per cui, appunto, scegliere non è cosa banale. Ma sulla passeggiata di viale Trentin che corre a due passi dal Lungomare le offerte gastronomiche non mancano. Il ristorante Al Vecchio Violino è una delle soluzioni per chi vuole avere la possibilità di scegliere e di non sbagliare. Il lo-
condi si torna al pesce. La scelta ricade sulla Seppia alla griglia
cale è molto ampio all’interno, impreziosito da un arredo mi-
con polenta e non si sbaglia. servita in due “tocchi� che si ad-
rato, caldo e accogliente. Niente di eccessivo però, l’eleganza si
dicono per un abbinamento ben riuscito.
ferma al punto giusto, opportuna per il contesto e in grado di
Per la carne invece scelta internazionale che ricade su una ta-
offrire anche alcuni tavolini piÚ essenziali all’esterno.
gliata di Patanegra con funghi porcini, crema di funghi porcini
Il menu è ricco e variegato. Un antipasto che merita la segna-
e patate arrosto. Completa la carta dei vini molti dei quali re-
lazione è la Piovra alla Catalana che viene servita su un letto di
gionali tra cui un Glera, consigliato. đ&#x;‘† cod 69369
verdure in agrodolce. Tra i primi invece pasta alla Gricia, all’Amatriciana, Cacio e Pepe e Carbonara attirano senza dubbio l’attenzione. Per i se138
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
Al Vecchio Violino via Trentin 39 - 30016 Jesolo (Ve) Tel 320 220 9049
LOCALI E TURISMO
SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
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LOCALI E TURISMO
AGRIGUSTA
“IL SABATO DEL VILLAGGIO� BUONA CUCINA IN VALDICHIANA di Alessandro Maurilli
N
on lontano dai vigneti del Vino Nobile di Montepulciano, a po-
chi chilometri dal borgo rinascimentale, immerso nella campagna della
TORINO EAT&DRINK
Valdichiana, è nato qualche anno fa il
PACIFIK POKE, INTRIGANTE CUCINA HAWAIANA
rustico degli appartamenti è il filo con-
progetto “Il Sabato del Villaggioâ€?. Lo stile duttore di tutta la struttura. Il ristorante dell’agriturismo è uno dei
di Piera Genta
menu studiato insieme alla nutrizio-
primi in Italia ad avere sfruttato la nor-
nista Martina Donegani per guidare i
mativa prima regionale poi nazionale
oh-kai: il piatto povero hawaia-
clienti nella scelta della poke bowl piĂš
dell’agriristoro. Si parla dunque di una
no continua ad affascinare. La
adatta in base al proprio stile di vita e
cucina praticamente a km 0, a partire
leggenda vuole che sia stato inven-
ai propri gusti.
dalle farine utilizzate per fare la pasta a
tato dai pescatori che, direttamente
Si potranno scegliere anche le Ha-
mano tradizionale, come i pici, conditi
sulla barca, univano il pesce appena
waiian Tapas, gli originali Signature
per esempio con l’aglione della Valdi-
pescato e tagliato a cubetti al riso, alle
Bagel con tantissimi ingredienti di-
chiana coltivato a pochi metri di distan-
verdure crude e ad una salsa speciale
vertenti e gustosi, accompagnati dalle
za. La cacciagione, dopo gli animali da
che serviva a conservare gli alimenti
chips di platano, la tartare di Angus
cortile allevati in azienda e le bistecche
fino all’ora di pranzo.
marinato con olio e sale hawaiano
di Chianina Igp delle stalle limitrofe, è
Stefano Zenga insieme ai soci
oppure quelle di salmone e tonno con
il piatto forte, soprattutto nei mesi piĂš
Pierfranco Masera e Andrea Garavo-
taglio “poke� a cui abbinare gustose
freschi. I dolci della casa sono realizzati
glia ha messo a frutto l’esperienza di
e profumate salse. Non mancano le
con le composte e i frutti di stagione del
tre anni passati alle Hawaii dando vita
zuppe calde: Miso con tofu fritto, la
territorio. đ&#x;‘† cod 69465
a “Pacific Poke�, una rete di locali dal-
vegetariana Sunset con carota, zucca
la formula semplice: pesce freschis-
e ginger e l’esotica Coconut Reef al
simo oppure eccellenti tagli di carne
latte di cocco, funghi, gamberetti, le-
che incontrano una base di riso e una
mongrass e peperoncino fresco. Per
serie di altri ingredienti che vanno
i dolci si fa tappa in Giappone con i
dall’avocado agli anacardi passando
mochi gelato. Colori e sapori dispo-
per mango, peperoni, edamame.
nibili anche con il servizio di home
Primo locale quello di via Verdi a
delivery.đ&#x;‘† cod 69462
P
Torino, che dal 2020 inizia un nuovo corso: la tradizione hawaiana declinata in piatti equilibrati nei sapori e anche nell’apporto nutritivo con un 140
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
Pacifik Poke via Giuseppe Verdi 34 - 10124 Torino - Tel 011 0467813 www.pacifikpoke.com
Agriturismo Il Sabato del Villaggio via SS 326 Est 160/A, loc. Tre Berte 53045 Montepulciano (Si) Tel 338 8634109 www.sabatovillaggio.it
LOCALI E TURISMO
NAPOLI EAT&DRINK
SAPORĂŒ, OTTIMA PIZZA E NON SOLO, CON VISTA SUL GOLFO DI NAPOLI
SĂŹ, qui si viene per le pizze saporite e per qualcos’altro. Quante le pizze! Probabilmente una bella sforbiciata allo sterminato menu non guasterebbe. Memorabile - da affrontare se l’appetito è piĂš che robusto - la sontuosa Montanara Grande Fritta: fritta appunto, con salsa di Pomodoro San Marzano Dop, pecorino e pepe. Altra scelta felice la Ciummarella, con provola delle colline vicane, Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Dop, peperoncini di fiume, Grana Padano Dop, olio extravergine di oliva Dop della Penisola Sorrentina. Per quanto riguarda “Qualcos’altroâ€?, da non perdere un eccellente tagliere di salumi e formaggi. A beneficio dei carnivori, ottimi hamburger. Gradita sorpresa, tra i dolci, un ben fatto Pasticciotto SaporĂŹ. Discrete le proposte dei vini e delle birre. Conto onesto. đ&#x;‘† cod 69497 SaporĂŹ Pizza e Qualcos’altro via Santa Maria Vecchia 2, Seiano 80066 Vico Equense (Na) Tel 081 8028341 www.saporipizzaequalcosaltro.it
di Vincenzo D’Antonio
L
ontani, lontanissimi per nostra fortuna i tempi in cui se il ristoran-
te è in un bel posto, con un bel panorama... pretenderai mica di mangiare bene?! Scelleratezze di altri tempi, oggi non è piĂš cosĂŹ. E “SaporĂŹ Pizza e Qualcos’altroâ€?, ubicato a Seiano, frazioncina di Vico Equense (Na), al limitare della Penisola Sorrentina, costituisce piacevole conferma di tutto ciò. Panorama mozzafiato sul Golfo di Napoli, ambiente accogliente, servizio garbato ed efficiente atto a servire le moltitudini senza che mai il cliente abbia a sentirsi “numeroâ€?: tutt’altro! SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
141
LOCALI E TURISMO
AVERE IL RISTORANTE PIENO NON BASTA LA MANTIA CAMBIA LOCATION
non trovano piÚ posto nell’ordine del giorno di molte aziende. E le consulenze? Si sono ridotte del 50% rispetto al periodo pre-coronavirus. Ecco allora le ragioni per le quali La Mantia vuole un locale diverso. Fosse stato mio, questo ristorante, chiaramente avrei lottato di piÚ per tenerlo aperto. Ma essendo in affitto non vedo perchÊ non guardare in faccia la realtà e scegliere una soluzione diversa, piÚ idonea a questo periodo di cambiamento. Uno spazio nuovo, semplicemente piÚ piccolo, ancora non individuato: Mi stanno arrivando molte proposte, inizierò a decidere da ottobre
di Marco Di Giovanni
P
142
L’affitto. Filippo La Mantia non è proprie-
Non sono nÊ triste, nÊ depresso. Anzi, sono contento. Il ristorante è sempre pieno, ma devo essere lucido, ormai ho 60 anni, devo avere la lungimiranza e il coraggio di cambiare, proprio come stanno facendo altri miei colleghi. Filippo La Mantia
in poi. Non è stata una scelta facile, quella dello chef siciliano, milanese d’adozione:
ÂŤIn
questo ristorante ci ho speso un sacco di soldi. Non è un accontentarsi per sopravvivere, anzi, è una scelta di coraggio. La situazione è
rima era soltanto una voce che
tario della struttura,
circolava sui social, ora invece
ma è in affitto: Pagavo 28mila euro al
zione. Filippo terrĂ aperto il suo Oste e
ha trovato conferma. Il risto-
mese per il mio locale a Milano. I padroni
Cuoco fino al 31 dicembre. ÂŤSarĂ la mia
rante Filippo La Mantia Oste e Cuoco
delle mura mi hanno ridotto il canone in
ultima serata. Sono tanti anni che i miei
chiude, o meglio, cambierĂ sede. E que-
via provvisoria a 14mila euro per due
clienti piĂš affezionati mi chiedono di or-
sto nonostante sia sempre super-richie-
mesi, poi sono tornato all’affitto pieno.
ganizzare una cena di capodanno.
ancora in evolu-
sto, dalla riapertura a oggi. Filippo La
In realtĂ La Mantia non basava il suo
Quest’anno lo farò, e sarà l’ultima prima
Mantia, chef e socio Euro-Toques, ci
guadagno netto mensile esclusivamente
del trasferimentoÂť. Una piccola pausa a
spiega le ragioni.
sui coperti: ÂŤEventi e manifestazioni,
gennaio, per ÂŤsmontare tutte le cose
Chiuderò, perchÊ la situazione at-
cene aziendali, consulenzeÂť. Dopo il co-
mie, tutto ciò che ha contraddistinto il
tuale non permette ad un ristorante cosĂŹ
vid, come sappiamo, questi comparti
locale.
grande di sopravvivere. Cambierò loca-
sono scomparsi (o si sono ridotti note-
ÂŤNon sono nĂŠ triste nĂŠ depresso.
tion. Ăˆ come fare un trasloco, vado ad
volmente). Eventi e manifestazioni sono
Anzi, sono contento. Il ristorante è sem-
abitare in un appartamento piĂš piccoloÂť.
stati tutti rinviati, alcuni a settembre (i
pre pieno, ma devo essere lucido, ormai
ÂŤAbbiamo lavorato tanto, da maggio
piĂš temerari), altri direttamente al 2021:
ho 60 anni, devo avere la lungimiranza e
fino a ieri, abbiamo sempre fatto tanti co-
ÂŤTra moda e architettura qui a Milano fa-
il coraggio di cambiare, proprio come
perti. Ma questo non basta, non è il ri-
cevamo una media di 80 eventi l’anno, li
stanno facendo altri miei colleghiÂť.
storante il problema.
ho persi tuttiÂť; anche le cene aziendali
đ&#x;‘† cod 69291
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
LOCALI E TURISMO
SETTEMBRE 2020 · ITALIA A TAVOLA
143
LOCALI E TURISMO
144
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
LOCALI E TURISMO
DAL RAGĂ™ AL FILETTO ALLA ROSSINI I CARRACCI A BOLOGNA
S
iamo nel cuore di Bologna, all’interno di un palazzo del XVIII seco-
lo. Qui il Grand Hotel Majestic “giĂ Baglioniâ€? si porta sulle spalle sia 100 anni di storia sia la responsabilitĂ di raccontare ai turisti, spesso internazionali, la tradizione italiana. Quella dell’ospitalitĂ , ma anche quella della tavola. Quest’ultima è in mano al veneto Cristian Mometti. ÂŤAvevo un po’ di timore all’inizio - svela lo chef - pensando alla storia della cucina bolognese. Poi però, con il passare degli anni - ormai ne sono passati un po’ da quando sono qui - la sensazione è quella di trovarmi in una regione simile a quella dove sono nato, perchĂŠ le mentalitĂ sono similiÂť. CosĂŹ Mometti ha trovato il giusto equilibrio tra la “suaâ€? cucina, veneta, e quella del territorio dov’è approdato
MILANO EAT&DRINK
IL BISTROT DI 21 WAY OF LIVING
UNISCE CUCINE E STILI DI VITA
I
alle origini israeliane dello chef
abbandonarsi al piacere di un brunch
al territorio naturalmente, ma sempre
e alla sua grande passione per l’Italia;
all’aperto, di qualche ora di cowor-
con uno sguardo internazionale, per-
un connubio che porta in tavola il
king in giardino o di un drink. Oltre ai
chÊ l’hotel chiama a sÊ una clientela
meglio dei due Paesi. Dalla colazione
classici cocktail, il bar self standing
spiccatamente internazionale, alcuni
alla cena, attraverso break pomeri-
open
piatti devono seguire questa filosofiaÂť.
diani e l’ora dell’happy hour, ogni mo-
Cocktail&Wine List ricca di prepara-
đ&#x;‘† cod 68800
mento della giornata esplora due ani-
zioni originali.
me opposte ma complementari della
21 Way Of Living non rappresenta
stessa offerta enogastronomica.
quindi soltanto un luogo dove tra-
A pochi passi dall’ingresso una gran-
scorrere qualche ora in piacevole
de cucina a vista si affaccia sulla sala
compagnia. Lo spazio multi funzione
da pranzo principale, aprendo un
mette al centro dei propri servizi gli
dialogo diretto tra commensali e tutto
ospiti, facendo della convivialitĂ la
il team della ristorazione: grandi ve-
chiave del successo della propria of-
trate consentono agli ospiti di assiste-
ferta.đ&#x;‘† cod 69622
per lavoro. Ovviamente il tutto calibrato intorno alla tipologia di clientela del Majestic. Non manca l’attenzione
Grand Hotel Majestic “giĂ Baglioniâ€? Via dell’Indipendenza 8 - 40121 Bologna - Tel 051 225445 grandhotelmajestic.duetorrihotels.com
l menu è eclettico, alla scoperta
polifunzionale durante le stagioni piĂš
dei sapori mediterranei grazie
miti ma è anche il luogo ideale dove
re a veri showcooking live. Minimalista e di tendenza, la corte esterna della struttura non è solo il cuore pulsante della vita dello spazio
air
ha
inaugurato
una
21 Way Of Living via Enrico NÜe 24 - 20133 Milano Tel 02 56568715 www.21wol.it SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
145
LOCALI E TURISMO con fagioli di soia, tempura di gamberi e salsa teriyaki come nel Boca del Rio. Varie le combinazioni di ceviche e tartare e grande attenzione è data alle esigenze di vegetariani e vegani. La tradizione giapponese viene rispettata ma declinata all’occidentale. Non manca un assortimento di sei tradizionali tipologie di tempura, con gamberoni e verdure miste, o di gyoza, ravioli home made ripieni di funghi shiitake, vitello, pesce e verdure. Gli Yaki udon, noodles di farina integrale di grano, e gli Yaki soba, di grano saraceno, sono serviti saltati in piastra con pesce, pollo e verdure, cosĂŹ come la versione con riso, lo Yaki meshi. Ăˆ un metodo di cottura veloce che armonizza i sapori ma li mantiene riconoscibili. Tra i piatti a base di pesce
ROMA EAT&DRINK
SHISO, QUALITĂ€ ITALIANA
E SUGGESTIONI DEL SOL LEVANTE
sono da provare le tartare, i carpacci, i tataki di tonno e salmone e le capesante scottate, oltre ai filetti di branzino, crudi o scottati, presenti in varie specialità . Niente di meglio che cominciare il viaggio dei sapori e delle culture con l’infinita serie dei rolls, ognuno con ingre-
di Mariella Morosi
Ăˆ
146
perchĂŠ cresce - e non solo tra i giovani -
dienti tipici dei vari luoghi del mondo,
l’interesse per l’etnico.
dal Siviglia (uramaki in tempura, for-
Da Shiso tutto parte dal rispetto della
maggio fresco e sfoglie di mandorle) al
materia prima e dalle tecniche di cottura
Monterrey (salmone, pomodori secchi e
un percorso sensoriale attra-
e di presentazione piĂš adatte per esaltar-
rucola), fino al Boa Vista (salmone, avo-
verso contaminazioni gastro-
la, ma mai i due fratelli hanno voluto
cado, granchio e green caviar) e al Mala-
nomiche e culture geografica-
tracciare recinti geografici nĂŠ confini del
ga (tartare di tonno, mango, sedano e
mente e profondamente diverse quello
gusto. In piĂš, in cucina lavora una squa-
menta fresca).
che offre Shiso. A ispirare i proprietari, i
dra multietnica che contribuisce a crea-
Per concludere è consigliato il deli-
fratelli Giorgia e Fabio Brevetti, nell’in-
re un’offerta non convenzionale parten-
cato sorbetto al sakè, prima del goloso
traprendere l’attività ristorativa è stato
do dai gusti d’Oriente. Ăˆ possibile gusta-
Tortino di cioccolato con cuore fondente
però il Giappone con tutte le sue sugge-
re il sushi nelle versioni piĂš tradizionali,
o dei gelati artigianali. All’interno il loca-
stioni di una complessa essenzialitĂ . Ma
ma è altrettanto interessante esplorarne
le, arredato con stile essenziale e confor-
solo dopo viaggi di studio in tutta l’area
le influenze peruviane, brasiliane e cali-
tevole, ha una capienza di una quaranti-
asiatica e attenzione alle tendenze ga-
forniane, con frutti tropicali tra cui l’on-
na di posti e una ventina nel dehors, af-
stronomiche emergenti e al consolidarsi
nipresente avocado, la maionese o i for-
facciato su una tranquilla piazzetta.
del fusion si sono sentiti pronti ad aprire
maggi spalmabili, con alchimie di sapori
đ&#x;‘† cod 69438
questo ristorante, una piccola oasi di
che non contrastino con salse di soia,
tranquillitĂ nel quartiere Appio Claudio,
wasabi, miso, karashi o tsuyu. Qui si va
a ridosso del Parco degli Acquedotti. La
anche oltre, con una selezione di tacos in
loro scommessa si è rivelata vincente
cui la tortilla messicana di mais è farcita
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
Shiso Restaurant via Fabrizio Luscino 70 - 00174 Roma Tel 06 45437040 www.shiso-sushi.com
HOTEL FORESTA AMBIENTE TRANQUILLO E CUCINA TIPICA di Leonardo Felician
U
na foto in bianco e nero mostra la trattoria che giĂ nel 1939 sorgeva
a margine della strada delle Dolomiti poco prima di arrivare a Moena (Tn) per chi risale la val di Fassa. Passato alla famiglia Schacher nel 1964, completamente ricostruito e trasformato in
ONE LOVE, ADDIO AI PRANZI DI LAVORO UN MENU UNICO PER PRANZO E CENA
albergo-ristorante, portato a 4 stelle nel 2011, questo edificio di tre piani dalla facciata inconfondibile oggi offre 17 camere tranquille e ben insonorizzate ma continua a puntare sulla ristorazione anche per gli ospiti di passaggio. Associato ai Ristoranti del Buon Ricordo da piĂš di 20 anni, offre una cucina salda-
di Roberto Vitali
Ăˆ
costi superflui, ci siamo concentrati sulla estrema qualitĂ nella disposizio-
stata una scommessa ma la
ne del locale, nella scelta delle mate-
stanno vincendo, grazie alla loro
rie prime, impreziosite penso dalla
mente ancorata alle radici trentine, ma
professionalitĂ e correttezza. Dopo
nostra professionalitĂ e fantasiaÂť.
non priva di fantasia e innovazione, cu-
la pausa forzata dovuta alla pande-
Il menu non è lunghissimo ma ben
rata nei minimi dettagli dallo chef Ric-
mia, alla riapertura del loro ristorante
calibrato: una pagina per i piatti
cardo Schacher, uno dei due proprietari
(“One Love� a Colognola, quartiere
classici del locale e una pagina per
insieme al fratello Walter.
di Bergamo), Alan Foglieni e Nafi
le proposte del giorno. Data la fanta-
Chi alloggia all’Hotel Foresta trova ca-
Ditzari hanno preso una decisione
sia e creatività dello chef c’è sempre
mere spaziose, ben insonorizzate, con
drastica: annullare il “pranzo di lavo-
qualcosa che stuzzica‌ Tra i classici
ampi balconi soleggiati, un piccolo loca-
ro� e tenere un solo menu valido sia
di questo locale ricordiamo la degu-
le wellness, ricca prima colazione e una
per il mezzogiorno che la sera. Stesso
stazione a sorpresa di 5 finger food,
tradizione di snack offerta nel pomerig-
menu, stessi prezzi.
il “panino all’astice�, un piatto arabo-
gio al bar del piano terra. đ&#x;‘† cod 69119
Una scelta che si sta rivelando posi-
siciliano a base di quinoa, proposte
tiva. ÂŤCi abbiamo pensato parecchio
fantasiose che però si affiancano a
- afferma Alan - ma i fatti ci stanno
piatti della tradizione come “il manzo
dando ragione. Abbiamo puntato sul-
tra Lombardia e Piemonte�, le busia-
la qualitĂ e non sulla quantitĂ , anche
te alla calamarata, i tipici casoncelli
perchĂŠ con le nuove disposizioni an-
bergamaschi, il sempre richiestissi-
ti-covid abbiamo dovuto diminuire i
mo piccione bergamasco, la pregiata
posti a tavola. Quindi ci proponiamo
terrina di foie gras, la coscia d’anatra
alla nostra fedele clientela come loca-
laccata al miele.đ&#x;‘† cod 68623
Hotel Foresta Strada de la ComunitĂ de Fiem 42 38035 Moena (Tn) - Tel 0462 573260 www.hotelforesta.it
le tranquillo, con proposte classiche e innovative, con un menu del giorno che cambia in base alle materie prime fresche stagionali. Abbattuti alcuni
One Love Restaurant Piazza Emanuele Filiberto 5 - 24126 Bergamo - Tel 035 0445349 www.oneloverestaurant.it SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
147
LOCALI E TURISMO
CASA ARRIGO A LINGUAGLOSSA COUNTRY HOUSE DI CHARME di Lucia Siliprandi
pietra lavica nei pavimenti, travi in legno nei soffitti e coccio pesto dal colore rosso alle pareti. Fascino siciliano
A
anche nei letti in ferro battuto, nei riLinguaglossa, nel parco na-
quadri ovali che incorniciano foto di
turale dell’Etna e a pochi
famiglia o che colgono il “fuoco�
chilometri da Catania, sorge
dell’Etna.
Casa Arrigo. Lo storico casale, che un
La piscina, dalla cui terrazza si
tempo ospitava la casa padronale e gli
gode una vista incantevole sul vulca-
alloggi per i contadini, è stato trasfor-
no, è perfettamente inserita nel pae-
mato in una country house di charme.
saggio.
spente.
L’arredamento degli appartamen-
La Petra Spa, situata all’interno di
ti, delle camere e degli spazi comuni
Villa Neri, il gioiello di famiglia a 5
Per una pelle luminosa suggerito
richiama la tradizione rurale etnea:
stelle, offe un percorso benessere che
il trattamento viso alla spirulina e gin-
si snoda tra sauna, bagno turco, idro-
ger: le proprietĂ antiossidanti della
massaggio al sale, docce emozionali e
spirulina, unite agli effetti dello zen-
fontana di ghiaccio. Le materie prime
zero, efficace alleato per combattere i
del territorio sono tra gli ingredienti
radicali liberi e ossigenare le cellule
principali utilizzati nei trattamenti
dell’epidermide, rendono la pelle ela-
come nel massaggio con olio biologi-
stica. đ&#x;‘† cod 69627
co, ottenuto dagli uliveti della tenuta, che idrata e nutre la pelle in profonditĂ . Lo scrub alle arance di Sicilia ha un potere energizzante e regala turgore e 148
vitalitĂ anche alle carnagioni piĂš
ITALIA A TAVOLA ¡ SETTEMBRE 2020
Casa Arrigo Country House C.da Arrigo Soprano - 95015 Linguaglossa (Ct) - Tel 095 643612 www.nerietna.com
LOCALI E TURISMO di Claudio Riolo
N
ella laguna di Marsala
LO STAGNONE, CUCINA SICILIANA
TRA RISTORANTE E GASTRONOMIA
di fronte alle Egadi, un piÚ di trent’anni ha portato a San Vito
presenza nei secoli di oltre dieci popoli
iniziano
Lo Capo (Tp) questo mondo genuino
dal Mediterraneo e dall’Europa che
con i Fenici, il Marsala nel mondo,
e gustoso. I locali sono due: uno
hanno condizionato cultura, costumi e
archeologia e uccelli rari. Il viaggiatore
ristorante, l’altro gastronomia.
cucina: ebrei, arabi, tunisini, genovesi,
può conoscere anche la cucina locale.
In Italia ogni borgo ha abitudini e
napoletani, albanesi e altri ancora.
Andrea Figuccia con la sua famiglia da
alimenti propri. In Sicilia si aggiunge la
đ&#x;‘† cod 69634
avventure
pugno di isolette racconta marinare
che
STAGNONE 2, MIX DEI SAPORI DELLA GASTRONOMIA SICILIANA Francesco Saladino conobbe Marilena Figuccia a scuola e quando suo padre Andrea aprÏ il ristorante omonimo divenne gestore della gastronomia. Il locale è ampio, ordinato, tutti i piatti in esposizione al banco e disponibili per l’asporto. Dell’infinito menu segnalo il pollo allo spiedo bio. Quin-
IL PESCE DI ANDREA, DALLA BARCA ALLA TAVOLA
di caponata di melanzane; insalata d’aragosta; insalata venere di mare e siciliana. Arancine al ragÚ con riso, zafferano, concentrato di pomodoro, piselli; pane cunzato
Il cuoco Andrea Figuccia aprĂŹ Lo Stagnone a San Vito Lo
con la morbida muffoletta; panelle.
Capo nei primi anni 2000 e il nome ricorda la dolcezza
Gustosi piatti di verdure stagionali. Lasagne e anelletti al
lagunare della sua Marsala e gli usi culinari originari. I
forno, timballo alla Norma con salsa di pomodoro, ba-
baffoni bianchi del cuoco sembrano dire: “fidati di me�.
silico, melanzane fritte, ricotta salata; cuscus di pesce,
Sposò Brigida Rubino che cura cucina e sala; seguirono
tabulĂŠ. Seppioline ripiene, fritto di calamari, filetto di
due figli modello, Marilena, in sala e ai vini, ed Enrico
pesce San Pietro, spatola a beccafico, involtini di pesce
in cucina. Iniziamo con gli antipasti: il polpo è morbido
spada. Pasticceria, cornetti, ciambelle, treccine, bombo-
grazie ai segreti della Casa, si può gustare con sedano fre-
loni al forno.
sco e carote in aceto o in varianti; favette con olio evo e
La gastronomia siciliana è paragonabile a uno scrigno,
menta, alici marinate, pesce crudo dello Stagnone. Tra i
con piatti gustosi, genuini, di campagna e di mare.
primi, le busiate, vessillo trapanese di pasta fatta a mano, con otto condimenti a scelta: dello Stagnone con cozze, vongole, gamberi; con pesto trapanese; aragosta; tonno fresco; pesce spada; sarde; alla Norma; all’italiana di Brigida con gambero rosso; il cuscus di pesce; scelta di spaghetti e linguine. Quando Andrea pesca con la sua barca è una festa di varietà secondo stagione: da maggio a giugno tonnetti, seppie e spigole. Si privilegiano la griglia, la cottura sotto sale, la grigliata e le fritture. Lo Stagnone Ristorante via Piersanti Mattarella 32 - 91010 San Vito Lo Capo (Tp) Tel 0923 941056
Lo Stagnone 2 Gastronomia via Savoia 165 - 91010 San Vito Lo Capo (Tp) Tel 0923 418176 - gastronomialostagnone@gmail.com
SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
149
EVENTI
VINI BIO E BOLLICINE
PROTAGONISTI A BOLOGNA
B
ologna, città rinomata per la sua
Da non perdere la prima edizione di “Bio
tradizione enogastronomica tra-
Wine Festival” (www.biowinefestival.it), il
mandata da secoli all’ombra delle
meglio della produzione italiana di vini
torri, sarà lo scenario di due grandi appun-
biologici, biodinamici, naturali e vegani,
tamenti dedicati a tutti gli appassionati di
che si svolgerà il 10 e 11 ottobre in contem-
vino all’interno del nuovissimo Padiglione
poranea a “Sana - Salone internazionale
Restart all’interno del Volvo Congress Cen-
del biologico e del naturale”, manifestazio-
ter di Bologna Congressi (ingresso in piaz-
ne fieristica leader in Italia nel comparto
za Costituzione).
dei prodotti biologici. Due giornate dedicate a degustazioni per conoscere le tipicità e le eccellenze del territorio italiano per quanto riguarda i vini biologici, biodinamici, naturali e vegani. La manifestazione Bio Wine Festival sarà caratterizzata da un’impronta “didattica”, con gli espositori distribuiti in base al metodo di lavorazione, per offrire al pubblico un’esperienza sensoriale coinvolgente e un supporto culturale di altissimo livello. Durante l’evento si svolgeranno 4 Masterclass, incontri per approfondire la co-
150
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
A Bologna un ottobre ricco di degustazioni e masterclass per tutti i “wine lovers”: il 10 e l’11 si terrà la prima edizione di “Bio Wine Festival”, mentre il 17 e 18 sarà la volta di “Bollicine Wine Festival”
EVENTI noscenza dei vini biologici guidati da pro-
libero accesso a qualsiasi assaggio (vino) in
fessionisti di fama internazionale.
tutte le sale (no Masterclass), libero acces-
Bio Wine Festival ricerca cantine che
so alla degustazione dei tre risotti alle bolli-
praticano un’agricoltura sana e pulita sen-
cine (Valdobbiadene Prosecco Superiore
za chimica in tutte le fasi di lavorazione. Il
Docg, Franciacorta Docg, Champagne
pubblico di “wine lovers� e “addetti ai lavo-
Aoc). Il pubblico avrĂ inoltre la possibilitĂ
ri� potrà acquistare una Wine Card del va-
di acquistare una Wine Card del valore di
lore di 10 euro comprensiva di calice per
10 euro comprensiva di calice per degusta-
degustazione e 3 degustazioni di vini a
zione e 3 degustazioni di vini a scelta dal
scelta dal catalogo espositore.
catalogo espositore. đ&#x;‘† cod 69388
Il tour continua con “Bollicine Wine Festivalâ€? (www.bollicinewinefestival.com), un weekend dedicato a tutti gli amanti delle bollicine che si terrĂ il 17 e 18 ottobre. SarĂ un’occasione per assaggiare il meglio della produzione spumantistica italiana ed europea, accompagnata da una selezione di prodotti gastronomici d’eccellenza provenienti dal nostro territorio. Una due giorni di emozioni, contenuti, scambio di opinioni e nuove idee, all’insegna di quanto di meglio la produzione spumantistica europea possa offrire, partendo dalla produzione italiana. Inoltre si spazierĂ tra grandi e rinomate o piccole e raffinate Maison dello Champagne e non solo. Alle bollicine verranno abbinati tre risotti speciali cucinati con le bollicine piĂš pregiate: risotto al Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, risotto al Franciacorta Docg e per finire risotto allo Champagne Aoc. Durante Bollicine Wine Festival si svolgeranno 3 Masterclass, incontri per approfondire la conoscenza di superbi vini (storia, metodo di lavorazione, terroir, filosofia del produttore, caratteristiche organolettiche) guidati da professionisti di fama internazionale. Le Masterclass verteranno su “Lo straordinario mondo dello Champagneâ€?, “Le grandi bolle d’Italia ottenute con il metodo Classicoâ€?, “Le grandi bolle d’Italia ottenute con il metodo Italianoâ€?. Biglietti a partire da 20 euro (prima acquisti, piĂš risparmi!). La quota d’ingresso include: un calice professionale da degustazione, una tracolla porta calice Vin Strip, SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
151
MEDIA
CANTAR MANGIANDO
LA MUSICA DIVENTA IL PIATTO FORTE
I 152
ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
l cibo e la musica viaggiano su
Spaghetti, pollo, insalatina e una
binari vicini e, qualche volta, si
tazzina di caffè... Fred Bongusto reci-
incontrano. Siamo italiani, è insi-
tava il menu cantando proprio per tra-
to nel nostro Dna il cantare e mangiare
smettere l’emozione che provava ricor-
bene ed è per questo che sì, molte delle
dando Detroit. Rita Pavone inneggiava
canzoni che oggi sono considerate ico-
alla pappa col pomodoro creando tor-
niche raccontano proprio di momenti
mentoni anni ’60. Ornella Vanoni ag-
attorno ad un tavolo. Mettetevi le cuf-
giungeva il rossetto al cioccolato per
fie e leggete a stomaco pieno, perché
creare melodie sensuali e afrodisiache.
dagli anni ‘50 ad oggi il cibo non solo si
E poi c’era un certo Gianni che andava
gusta ma... si ascolta!
a prendere il latte per la mamma, una
MEDIA Mina affamata e curiosa che cinguettava “ma che bontĂ !â€? e De AndrĂŠ che spiegava la gastronomia genovese con “A Cimmaâ€?, un secondo piatto della cucina ligure (la tasca di vitello ripiena). Il cibo aiuta nella narrazione, rende ancora piĂš tangibile quell’atmosfera proprio perchĂŠ è tattile, si vive, si mangia e si assapora. E quando si unisce il cibo alle note, è lĂŹ che accade la magia. Sfidiamo chiunque a non avere l’acquolina in bocca pensando ad un buon piatto di tagliatelle di Nonna Pina, a non pensare all’aroma della moka bollente con ‘na tazzulella ‘e cafè di Pino Daniele, a non sentire le “Bollicineâ€? sulla lingua con la hit di Vasco Rossi. Il cibo rende multisensoriale la canzone, attivando aree del cervello che solitamente utilizziamo solamente a tavola. Cibo e musica fanno esplodere le endorfine nel nostro corpo e ci rendono subito piĂš felici, appagati e piacevolmente sereni. Nel nuovo millennio la moda del cantar mangiando non è cambiata ma
le come la piĂš moderna Myss Keta in
piĂš invogliato a consumare quel tipo di
è mutata assieme a noi, al nostro stile
“Milano Sushi e Cocaâ€? dove il sushi è la
bevanda. I bartender musicali odierni
di vita e al nostro modo di interagire
metafora della Milano da bere e della
sono Elodie con “Margarita� e “Tequila
con il cibo. Esso diventa icona, simbo-
nightlife meneghina.
e guaranĂ â€?, Benji e Fede con “Moscow
lo e aiuta il cantante ad esprimere le
Ăˆ solo nell’ultimo periodo che il
Mule�, Emma Muscat con “Sangria�,
sue emozioni. Se prima era utile alla
mondo food si è fatto da parte per la-
Margherita Vicario con “PiĂąa Coladaâ€?
descrizione di un momento, oggi è un tripudio di sentimenti e allegorie. Indimenticabili i “7.000 caffèâ€? di Alex Britti per arrivare dalla sua amata o la “Marmellata #25â€? che Cesare Cremonini
man-
giava di nascosto ricordando un vecchio flirt. E poi c’è chi fa critica socia-
I piaceri della vita hanno tutti un comun denominatore: l’amore. Si trova dappertutto, sia in un piatto di pasta al pomodoro cucinato alla perfezione che in una serie di note e parole che formano la melodia perfetta
sciare posto alla
e l’elenco sembra non finire mai.
mixology. Tutte le
Di una cosa siamo certi, il food
summer hits piĂš
& wine è sempre piÚ un trend che si
blasonate tra i gio-
espande a macchia d’olio e scappa
vani, infatti, hanno
dalle cucine per nascondersi nei luo-
almeno un cocktail
ghi piĂš inaspettati: tra le note di una
nel testo. Questo
canzone, sulla texture di un vestito,
perchĂŠ il target di
al cinema, sulla tela di un dipinto... Il
riferimento è piÚ
cibo è amore, ed è nascosto ovunque.
avvezzo ad ascol-
đ&#x;‘† cod 69259
tare questo tipo di musica in disco-
Per ulteriori informazioni:
teche o locali alla moda e, per inconscia associazione, è
www.jacleroi.com
SETTEMBRE 2020 ¡ ITALIA A TAVOLA
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Horeca, Pizzerie, Pizzerie, Pasticcerie Horeca, Pasticcer Horeca, Pizzerie, Pasticcer Horeca, Pizzerie, Pastic Tutta l’informazion Tutta l’informazio Tutta l’informazio Tutta l’informa RISTORANTI REGIONALI CUCINA D.O.C.
Horeca, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Grossisti e Gdo. Tutta l’informazione in un click! Settembre 2020 · anno XXXIV · n. 281 - Italia a Tavola è una rivista di aggiornamento
professionale e cultura enogastronomica per l’Horeca. Si occupa di food service, alberghi, ristoranti, pizzerie, pasticerie, bar, turismo, travel, wellness e salute, con attenzione particolare ai professionisti, agli enti, alle aziende e alle associazioni del settore in tutta Italia. Collaboratori di questo numero Nadia Afragola, Sabrina Bellini, Valerio Beltrami, Fausto Borella, Emanuele Bottiroli, Stefano Calvi, Enrico Derflingher, Fabio Di Pietro, Leonardo Felician, Andrea Greco, Ezio Indiani, Roberto Lestani, Ernesto Molteni, Angelo Musolino, Serena Pironi, Rocco Pozzulo, Fulvio Raimondi, Marco Reitano, Guido Ricciarelli, Claudio Riolo, Piero Rotolo, Enrico Rota, Lucia Siliprandi, Eros Teboni, Toni Sàrcina Foto gettyimages® 2020 - Italia a Tavola © Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione totale o parziale, di qualsiasi parte della rivista, è assolutamente vietata senza il permesso scritto dell’Editore.
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ITALIA A TAVOLA · SETTEMBRE 2020
Associazione Italiana Sommelier
Streetfood Project
IFSE Italina Food Style Education
Saps Agnelli Cooking Lab
Ika Italian Kitchen Academy - Roma
Ottobre 2016 Azienda associata Registrazione del Tribunale di Bergamo n. 39 del 21/11/88 Iscrizione al Roc (Registro degli operatori di comunicazione) n.10548. Chiuso il 14 settembre 2020 Informativa ex D. Lgs. 196/03: L’amministratore unico è il responsabile del trattamento dei dati che potranno essere trattati da incaricati preposti agli abbonamenti, al marketing, all’amministrazione e potranno essere comunicati a società collegate per le medesime finalità della raccolta e a società esterne per la spedizione della rivista e per l’invio di materiale promozionale. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la segreteria di direzione, via fax 02 700557702, ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D. Lgs. 196/03. La percentuale della pubblicità non supera il 45%
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