FEBBRAIO 2021 · ANNO XXXV · N. 285
60 ANNI DAL DEBUTTO DEL PINOT GRIGIO PIÙ CELEBRE AL MONDO
SOSTENIBILITÀ
ITALIA SEMPRE PIÙ CAPOFILA IN EUROPA
PROCIDA
CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA PER IL 2022
PIZZA IN PALA ALLA ROMANA LEGGERA, CROCCANTE E RICCA DI GUSTO
FOOD SERVICE · RISTORANTI · HOTEL · PIZZERIE · PASTICCERIE · BAR · TURISMO · GDO E RETAILER
L’Italia nel piatto.
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ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
il direttore Alberto Lupini
Digitale, licenze e Recovery Plan Il Turismo aspetta Draghi
P
er i prossimi anni quale crescita eco-
La questione urbanistica è ovviamente la più
nomica vogliamo? E che ruolo potrà
complessa, ma è indispensabile se non si vuole ab-
avere il turismo? Queste le domande
bandonare al degrado e all’impoverimento una
che da mesi si pongono le migliaia di
gran parte dei centri storici. Fra trasporti saturi, in-
imprese del settore che, dai bar agli hotel, dai risto-
quinamento e scelta di molte aziende di delocalizza-
ranti ai grossisti, dai produttori alle agenzie di viag-
re gli uffici o di proseguire con lo smart working, mol-
gio, più di tutti hanno pagato il prezzo di una crisi
ti esercizi pubblici chiuderanno. Ciò pone il duplice
che rischia di diventare una catastrofe. Per mesi i ri-
obiettivo di riqualificare i locali commerciali lasciati
stori o arrivavano tardi o erano insufficienti, e tutto
liberi (che non possono essere occupati da attività
veniva rinviato al Recovery Plan, occasione storica
marginali di extracomunitari) e di accompagnare
per riorganizzare uno Stato che fra sanità, giustizia,
l’insediamento di nuovi bar o ristoranti là dove si
scuola, ricerca ed ambiente è inadeguato. Ma le scel-
creeranno nuove domande di chi ha necessità dei
te fatte dal Governo Conte non erano soddisfacenti,
servizi del “fuori casa”. Il tutto con nuove norme all’in-
al punto che è andato in crisi con la soddisfazione di
gresso e un controllo dei requisiti di professionalità.
non pochi ristoratori o albergatori.
La digitalizzazione e i big data sono l’altro cardi-
Ora ci si aspetta soluzioni che non possono più
ne che non può mancare nel Recovery Plan. Pensia-
essere il frutto di mediazioni con incompetenti o in-
mo al tema delle prenotazioni, dei pagamenti o della
concludenti. Servono scelte per creare ricchezza, eli-
vendita e consegna dei prodotti (per lo più alimenta-
minare i vincoli allo sviluppo e abbandonare l’assi-
ri ed artigianali) che può essere fatta nei ristoranti,
stenzialismo demagogico degli ultimi tempi. Usando
negli alberghi o nei siti turistici. Per non parlare della
il buon senso si capisce che non si può rinunciare ad
gestione della delivery o della possibilità di offrire
uno dei cardini dello stile di vita italiano e dell’im-
ospitalità durante la giornata anche a clienti che vo-
magine dell’Italia nel mondo: i soldi pubblici servo-
gliono magari lavorare lontano dall’ufficio o da
no per creare sviluppo e per rendere competitivo e
casa, invece che studiare o incontrare amici.
più efficiente anche il nostro giacimento di ricchezza.
La banda larga e i relativi servizi di supporto in
Il turismo 4.0 ha bisogno di valorizzare ristoran-
questa prospettiva sono strumenti preziosi per il
ti e hotel e questo obiettivo deve essere ai primi posti
mondo della ristorazione, per l’intrattenimento e per
degli impegni di Mario Draghi. Parliamo di un com-
l’accoglienza, che devono allargare le loro attività per
parto che muove circa un terzo dell’intero Pil nazio-
compensare un prevedibile calo di clienti “tradizio-
nale. Fra gli investimenti necessari ci sono almeno
nali” nel medio periodo.
Le scelte del Governo Conte non erano adeguate a un comparto che muove circa un terzo dell’intero Pil nazionale. Ora si attendono soluzioni mirate ed efficaci, in particolare per quanto riguarda la riqualificazione urbana e il problema delle licenze. Anche la digitalizzazione non può mancare nel Recovery Plan
due macro aree che devono essere previste nei progetti del Recovery Plan: la revisione delle aree urbane e delle licenze e la digitalizzazione di tutte le imprese, dai ristoranti ai musei.
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5
Sommario
In copertina FEBBRAIO 2021 · ANNO XXXV · N. 285
60 ANNI DAL DEBUTTO DEL PINOT GRIGIO PIÙ CELEBRE AL MONDO
18
152 INSERTO GDO E RETIALER NEWS Questo simbolo indica che l’azienda ha uno shop online. Clicca e scoprilo!
SOSTENIBILITÀ
ITALIA SEMPRE PIÙ CAPOFILA IN EUROPA
PROCIDA
CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA PER IL 2022
PIZZA IN PALA ALLA ROMANA
50
LEGGERA, CROCCANTE E RICCA DI GUSTO
FOOD SERVICE · RISTORANTI · HOTEL · PIZZERIE · PASTICCERIE · BAR · TURISMO · GDO E RETAILER
SANTA MARGHERITA 60 ANNI DAL DEBUTTO DEL PINOT GRIGIO PIÙ CELEBRE AL MONDO
58
Fare il cameriere è facile… 90 Se si pensa solo di portare piatti
70
I food trend del momento? 104 Li decidono i millennials
26
Con questa immagine di copertina, ripresa dall’archivio storico dell’azienda (datata 1985), Santa Margherita vuole ricordare il forte legame che l’azienda ha con la ristorazione, mandando un segnale di vicinanza al comparto affinché possa presto riaprire le porte alla socialità e alla convivialità. Del resto, che altro sarebbe il vino senza convivialità?
Carni “sartoriali” per la ristorazione 120 Si punta su qualità, varietà ed etica Formaggio, la storia inizia 130 con i viaggi dei nomadi nel deserto 84
Niente gelata, i prezzi all’ingrosso 134 dell’ortofrutta restano stabili
120
Sempre più cibi vegetali 140 tra qualità e benessere
Pinot Grigio Tra i vini italiani più esportati 18
Extravergine e pizza 148 Un universo ancora da esplorare
Albino Armani Eccellenza del Pinot Grigio del Triveneto 32
L’isolamento si combatte a tavola 164 Ecco i consigli degli esperti
La feta “tarte-tatin” 134 con il Pinot Grigio Castel Firmian 36
Ristorazione collettiva al palo 168 Ristori e contratti gli ostacoli
Sostenibilità e green economy Italia sempre più capofila in Europa 50 Al ristorante come in aeroporto? Il vaccino è come un check-in 58
Procida, capitale italiana 178 della Cultura per il 2022 140
Qualità del cibo sempre certificata grazie ai marchi Dop, Igp, Stg 62 178 Gestione manageriale lungimirante Indispensabile per ripartire 70 Pizza in pala alla romana leggera, croccante e ricca di gusto 84 6
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
168
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Rocco Pozzulo Presidente Nazionale Fic
Il digitale nell’universo Fic Un’opportunità di crescita
S
ebbene nei primi due decenni del nuovo millennio l’uso
da l’informazione e la comunicazione diretta tra i soci, il gruppo
delle tecnologie digitali abbia in generale registrato un
dirigenziale e i vari compartimenti e dipartimenti Fic. App e ser-
enorme aumento in termini di tempo, funzioni e utenti,
vizi di messaggistica dedicate, cartelle Dropbox condivise ed altri
l’apice - tra computer e smartphone, app e internet - è stato regi-
servizi ancora, allo scopo di agevolare e semplificare il grosso del
strato proprio nell’anno appena trascorso, a causa dell’isola-
lavoro che la nostra Federcuochi alimenta con le numerosissime
mento per contrastare la diffusione della pandemia. Quando
attività e i tanti servizi messi in campo per i nostri tesserati (e per
questo Covid-19 ci lascerà, com’è naturale che sia, su ognuno di
l’intera categoria).
noi e sull’intera collettività reste-
Voglio ricordare due impor-
ranno le abitudini dei “nuovi
tanti iniziative. La raccolta di dati
modi di relazionarsi”, che assieme
e firme attraverso la nostra App
a nuove consapevolezze soprag-
Fic per il riconoscimento, richiesto
giunte porteranno tutti a cambia-
al ministero della Salute, di “atti-
re il proprio modo di guardare al
vità usurante” in riferimento al
futuro. Le “nuove tecnologie” si
nostro mestiere, con le potenziali
sono messe a disposizione per far-
gravi patologie che ne possono
ci comunicare con il mondo ester-
derivare. L’avvio di corsi di alta
no e con i nostri cari lontani; ci
formazione Fic in webinar, in pie-
permettono di lavorare da casa o
na emergenza sanitaria, con ap-
di giocare in gruppo e a distanza.
puntamenti quasi quotidiani sui
Insomma, le tecnologie digitali
nostri social. Quest’ultima espe-
stanno dimostrando il loro enor-
rienza è stata molto apprezzata
me potere: aiutare l’essere umano
dai nostri tesserati, tanto che per il
a rimanere entità “sociale”.
futuro abbiamo programmato, in particolar modo per le delega-
Sono sempre stato un patito di queste nuove tecnologie. Il
zioni estere, una serie di video-lezioni. Il merito va a chi si è occu-
mio approccio a questo mondo, da tanti demonizzato, è forte e
pato della loro organizzazione, la segreteria di Roma e i soci Ales-
quotidiano, ma opportunamente gestito nell’arco della giornata.
sandro Laudadio e Riccardo Carnevali.
Insomma: non c’è per me pericolo di “assuefazione”. Ho sempre
Federazione italiana cuochi all’avanguardia, quindi, sem-
preso le dovute distanze e precauzioni. Ritengo - e ne sono sempre
pre pronta e aperta alle novità, anche se il nostro mondo si basa
più convinto - che un uso intelligente della tecnologia aiuti la per-
su manualità e sensibilità per il cibo e il gusto. Qualcosa che nes-
sona ad aprirsi mentalmente (come è accaduto ad esempio nel
suna macchina o tecnologia digitale potrà mai riprodurre.
primo lockdown), purché si mantenga la giusta consapevolezza circa il suo utilizzo. Già dal mio primo insediamento come presidente della Federazione italiana cuochi (oltre 5 anni fa), ho voluto potenziare la digitalizzazione del nostro ente, specialmente per quanto riguar8
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
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Enrico Derflingher Presidente Euro-Toques International e Italia
Il confronto online utile all’educazione alimentare
I
l rovescio della medaglia di questa chiusura che sta logorando il Paese e flagellando molte sue anime produttive è stata la possibilità di attivare nuove formule
di comunicazione. In passato le delegazioni europee di Euro-Toques riuscivano a impostare un calendario di incontri molto ridotto. Ma da circa 6 mesi, ogni lunedì, grazie alle piattaforme digitali, le riunioni a cui partecipano le 20 rappresentanze di Euro-Toques International sono una realtà. Meeting online che permettono un confronto costruttivo e stimolante, dove analizzare tematiche, proposte e spunti di riflessione. Una comunità attiva e dinamica. Tavole rotonde che si rivelano anche base di lancio per nuove iniziative ad ampio respiro. È il caso del Forum europeo dell’alimentazione, un progetto in elaborazione da mesi, di cui alcune linee guida sono state esposte alla Commissione e al Parlamento europei. Chiediamo sia certificata l’opera degli chef Euro-Toques che utilizzano come regola ingredienti di alta qualità, fre-
I nostri figli hanno bisogno di scoprire in autonomia i
schi e stagionali. Una presa di posizione netta che segnali la
sapori delle materie prime e le loro sfumature, nutrendosi in
distanza da quelli industriali, quando frutto di una produ-
modo bilanciato anche al ristorante. La Carta dei Bambini
zione esasperata. Un esempio? Porte aperte alla carne pro-
proposta da Euro-Toques International è un primo passo
veniente dagli allevamenti del bestiame allevato all’aria
importante per una piacevole e costruttiva educazione al
aperta e nutrito con foraggio naturale, rispetto alla tenden-
cibo, al gusto, agli alimenti.
za che vuole l’avanzata di produzioni massive da laboratorio. In seconda istanza ci si deve muovere in prospettiva, sul lungo periodo. Risulta quindi fondamentale l’educazione alimentare, impartita fin dalle giovani generazioni, anche quando sono al ristorante con i genitori. Grazie a menu bilanciati elaborati dagli chef Euro-Toques e dedicati a loro, i bambini hanno l’opportunità di scoprire e apprezzare il gusto degli ingredienti affinando così il loro palato. 10
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
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IMPORT EXPORT INGROSSO ORTOFRUTTICOLO
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
11
Roberto Lestani Presidente Fipgc
Artigianalità e ricerca I motori della pasticceria
I
l 3 marzo si riunirà a Ercolano, seguendo tutti i
il morale di tutti. Il punto di riferimento è rappresenta-
parametri di sicurezza, la giuria che valuterà la
to senza dubbio dai valori del lavoro, da un sapere ar-
Miglior Colomba d’Italia. La manifestazione,
tigiano che deve fare da collante tra le generazioni e da
giunta alla 3ª edizione, è aperta a tutti i professionisti
punto di riferimento per chi ha scelto l’arte dolciaria,
che si devono cimentare nelle categorie Classica e In-
nelle sue diverse declinazioni, come stile di vita. Non è
novativa. Non una competizione fine a se stessa. Con
il momento di abbassare la guardia. Creatività e ricer-
questa iniziativa la Federazione internazionale Pa-
ca possono dare una scossa, linfa vitale in grado di
sticceria Gelateria Cioccolateria vuole promuovere,
contrastare l’immobilismo fisico e di pensiero che sono
valorizzare e identificare l’artigianalità italiana, l’es-
in agguato in questo periodo così denso di difficoltà.
senza del Made in Italy, stimolando la ricerca. Una
Non ci si deve fossilizzare, ma bisogna continuare a
ricerca che si può e si deve affrontare non solo nella ti-
ricercare. Un antidoto che si traduce in innovazione. Il
pologia Innovativa, ma anche in quella Classica, per
mercato, le materie prime e i gusti evolvono e le ricette
esempio nell’ambito della lavorazione del lievito e
interpretano il cambiamento costante dei costumi. I
dell’impasto.
fondamentali della professione rappresentano il blocco di partenza per proseguire il cammino. Per questo
In occasione della competizione per la Miglior Colomba d’Italia, si ribadisce l’importanza di ricerca e creatività anche all’interno della tradizione, per portare linfa vitale in un periodo di crisi e difficoltà
nell’ambito della Miglior Colomba d’Italia si valutano lievitazione, ingredienti, taglio, profumo, gusto, alveolatura, ma anche altri parametri, che possono essere quell’idea in più che può fare la differenza in entrambe le categorie in concorso. Professionalità artigiana e ricerca corrono insieme.
Gli artigiani vanno sostenuti e il loro lavoro va celebrato. Professionalità, creatività e impegno nel percorrere nuove strade sono elementi fondamentali per motivare le nuove leve del nostro settore. Stiamo attraversando un’epoca buia ed è nostro dovere tenere alto 12
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
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AbbiamoCura DELLE NOSTRE C O LT I VA Z I O N I
È nella curata precisione dei gesti che si svela il nostro segreto: abbiamo le mani in pasta da più di quattro generazioni. Mani abili coltivano i nostri cereali; mani qualificate controllano il Molino, selezionano i grani migliori, confezionano le farine più pulite e naturali; mani capaci usano i nostri prodotti come ingredienti fondamentali per le migliori ricette della tradizione italiana. Dal 1934 conosciamo palmo per palmo tutta la filiera del grano, per garantirti farine e semole con risultati sorprendenti.
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13
Alessandro D’Andrea Presidente Associazione Direttori d’Albergo
Superare gli individualismi e fare squadra per il bene comune
S
i è parlato molto nell’ultimo anno di unione, unità, sistema, fare rete... Ma non si riesce mai ad ottenere il giusto risultato rispetto a tanti buoni propositi.
L’Italia che unita dovrebbe sconfiggere la pandemia, la nostra politica che unita dovrebbe far ripartire il Paese; l’Europa che unita dovrebbe sostenere i singoli Stati; le voci delle professioni che unite dovrebbero far valere le proprie ragioni di fronte alle istituzioni; eppure alla fine ognuno pensa sempre al proprio orticello, ai propri interessi e alle proprie ambizioni, senza rendersi conto di quanto possa realmente valere la forza della vera unità. Le associazioni nascono esattamente con questo scopo, tenere insieme, vicini i propri asso-
univoca, non contrastanti. Non c’è spazio per i personalismi;
ciati affinché possano confrontarsi intorno agli scopi comu-
bisogna avere l’umiltà di accettare che tra tutti ci sarà sempre
ni. Come mai, però, quando ci si ritrova insieme, dopo che
qualcuno che la pensa diversamente, qualcuno che ne sa più
per scelta personale si è deciso di aderire ad un gruppo omo-
di noi, qualcuno che per primo ha la giusta intuizione, ma poi
geneo, rimangono tante - troppe - voci “fuori dal coro”?
insieme bisogna trovare la quadra. Non è ammissibile che un
Una domanda che in politica e nelle istituzioni trova ri-
confronto si basi su distorsioni delle verità e attacchi personali,
sposta nella poltrona da acquisire o mantenere; ma nella
per un egocentrismo che spesso vuole celare debolezze e inca-
vita associativa, dove molto spesso le poltrone sono preva-
pacità. Senza dimenticare che in alcuni contesti lo spirito di
lentemente oneri di impegno e sacrificio, proprio non è dato
appartenenza ad un gruppo omogeneo (associazione, movi-
capire. Gli individualismi rischiano di essere deleteri.
mento, partito…) è una scelta volontaria e non un obbligo e pertanto deve essere vissuto con positività e spirito di servizio
Che si tratti di lavoratori, politici o interi Paesi, la cosa importante è fare squadra. Basta attacchi personali ed egocentrismi: la vera forza sta nell’unità, da accettare con umiltà e per il bene di tutti
per il bene di tutti; con disponibilità al dialogo e all’ascolto; con rispetto degli altri e delle regole, con la voglia di donare il proprio apporto costruttivo e non con l’intento di distruggere. La nostra politica? Indipendentemente dai colori e dalle posizioni, di certo non si può considerare un gruppo omogeneo per il bene del Paese!
Il confronto nasce dall’esposizione e dall’ascolto del parere di tutti, sull’obiettivo comune, cui deve seguire una strategia condivisa per il suo raggiungimento. Ovviamente ognuno è libero di pensarla come crede, ma se l’obiettivo è comune ci si aspetta che le riflessioni siano convergenti e non divergenti; che gli sforzi siano orientati tutti verso una direzione 14
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
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Ezio Indiani Presidente European Hotel Managers Association
po che ha a disposizione e, seppur spesso sia saggio e utile aprire la negoziazione con argomenti di genere sociale o familiare, sa anche essere incisivo, mantenendo quando necessario la discussione focalizzata sui punti previsti, così da chiudere l’accordo in tempi ragionevoli. In ogni caso, sa che è sempre meglio mantenere la calma, tenere un buon autocontrollo, non alzare mai la voce e non interrompere l’interlocutore. Il manager deve dimostrare ai suoi interlocutori quanto la discussione in corso sia importante. In ogni caso un buon diret-
Ogni manager ha i suoi “trucchi” per portare a termine un accordo
S
tore, prima di iniziare una negoziazione, deve raccogliere informazioni sulle persone che incontrerà, conoscere i loro obiettivi ed essere preparato a declinare eventuali richieste assurde e dannose per la propria società. Per far questo è necessario avere sempre le idee chiare sugli obiettivi che si vogliono raggiunge-
aper negoziare è una delle doti
parte interessata: il rischio è pagare, e
essenziale di un buon direttore.
con gli interessi.
re (oltre ai compromessi accettabili). Ogni negoziazione è differente e si
Negoziare significa saper chiu-
Un buon negoziatore sa gestire diffe-
deve adattare agli interlocutori. Detto
dere un affare, cercando di accontentare
renti interessi e personalità di coloro con
ciò, rimangono sempre dei punti fermi
con l’accordo raggiunto tutte le parti
cui sta trattando. Sa “ascoltare” e capire
quali: l’integrità del manager; la formu-
coinvolte. Da un tavolo di trattativa de-
cose che non vengono dette e che, in
lazione di proposte possibili, realizzabili
vono alzarsi tutti sicuri di aver ottenuto
molti casi, sono le più importanti. Il ma-
e vantaggiose; un comportamento eti-
il massimo che potevano, per sé stessi e
nager negoziatore deve conoscere molto
camente corretto, nessun pregiudizio; in
per le parti che rappresentano. Stravin-
bene la materia che sta trattando e tro-
casi estremi, “nessun accordo” è meglio
cere non è mai saggio, l’accordo è desti-
vare le soluzioni appropriate per soddi-
di un “pessimo accordo”.
nato ad essere rimesso in discussione
sfare tutti, nell’interesse primario della
quanto prima. Perdere il cliente per in-
società che rappresenta. Sa portare a
gordigia è la peggior trattativa che un
termine la negoziazione senza danneg-
manager possa fare.
giare i rapporti tra le persone.
“Strangolare” un fornitore è altret-
Sa ascoltare attentamente tutti i
tanto negativo e per alcuni servizi, in
punti che vengono presentati e dibattuti
particolare, significa essere esposti a si-
e sa essere diplomatico, intervenendo
tuazioni che possono rivoltarsi contro la
senza pregiudizi. Sa gestire bene il tem-
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15
Valerio Beltrami Presidente Amira
mento di pandemia senza sapere cosa succederà e cosa ci offrirà il domani. Ancora a oggi il Governo non ci ha saputo dare risposte, sembra quasi che il nostro settore, quello dell’Horeca, sia il più pericoloso, l’unico ad avere tutto ciò che è necessario per favorire la diffusione del virus. E sebbene siano mesi che restiamo chiusi, ancora oggi leggiamo sui quotidiani e sentiamo in televisione che ci sono circa 20mila nuovi contagi per giorno... Sarà una nuova sfida che ognuno di noi si appresta ad affrontare, sicuramente non mancheranno gli interrogativi, le incertezze saranno ancora molte... Sarà un anno di cambiamento per molti di noi. Tutto questo però non deve angosciarci o demoralizzarci: dobbiamo essere fiduciosi, sperare che la scienza e la medicina - come già nel passato
In un 2021 ancora non facile vediamo la luce in fondo al tunnel
P
- riescano a sconfiggere, a trovare rimedi a malattie come il Covid-19. Il nostro settore, l’Horeca, è tra i più colpiti e danneggiati dalle misure rese necessarie per contrastare questo virus. Noi, lavoratori di questo settore, siamo anche quelli che mettono in moto una macchina capace di muovere una filiera composta da tanti ambiti e costruita grazie alla forza di milioni di persone. È essenziale farci trovare pronti, affinché il giorno delle riaperture le persone che lo vorranno possano riprendersi quelle gioie sino a oggi impedi-
er raccontare quello che ci lasciamo alle spalle
te. In quel momento, senza dubbio, la nostra
con l’arrivo del nuovo anno, non basterebbe un
professionalità e la nostra bella Italia saranno le carte
libro di 500 pagine. Abbiamo trascorso molti
vincenti da giocare.
mesi chiusi nelle nostre case, non abbiamo lavorato, non
È con questo pensiero che noi di Amira - Associazione
abbiamo potuto abbracciare i nostri cari, abbiamo visto
maitre italiani ristoranti e alberghi aspettiamo che la luce torni a brillare in fondo al tunnel.
La ristorazione è ancora ferma, si interroga su questo 2021 che si prevede pieno di incertezze e cambiamenti, con la voglia però di farsi trovare pronta quando finalmente questa crisi sarà superata immagini di ospedali al collasso, vissuto lutti nelle famiglie di nostri amici, guardato bare trasportate da camion militari e ancora oggi stiamo vivendo questo triste mo16
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
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Ernesto Molteni Presidente Abi Professional
Formazione e lavoro di squadra La nuova strada di Abi Professional
F
inalmente siamo riusciti nell’in-
zione online con l’utilizzo di tecnologie
valutazione, una collaborazione per un
tento di creare all’interno di Abi
avanzate e sulla preparazione e la stesura
libro di Storia del Bartending già comple-
Professional un Centro Forma-
di testi didattici elaborati dai soci del no-
tato da un barman di grande successo
zione. Si tratta di una Commissione Di-
stro Centro Formazione. Allo stesso tempo
(niente anticipazioni fino al completa-
dattica allargata - a livello nazionale - a
stiamo cercando di uniformare il gruppo
mento del progetto!).
tutti quei soci che si occupano di formazio-
per capacità, con un’unica mission: la vo-
ne e didattica. Giovani dinamici e volente-
glia di crescere e collaborare.
Il Centro Formazione ha già ben chiari gli obiettivi che intende raggiungere: la-
rosi insieme ad esperti che lo
vorare insieme sui progetti
fanno da anni, svolgono in-
della commissione didattica;
sieme attività attinenti al set-
promuovere l’attività su tutto
tore, il tutto sotto la guida dei
il territorio nazionale; forma-
Consiglieri responsabili, i
re i futuri docenti “patentati”
quali dettano le regole. Ciò a
Abi Professional; distribuire il
dimostrazione di come, in
materiale didattico già pron-
un’associazione, un gruppo
to e prepararne dell’altro
di menti sia in grado di elabo-
nuovo ed originale; promuo-
rare un percorso, ottenendo
vere l’alta formazione in tutti
migliori risultati proprio per-
i corsi organizzati / condotti
ché si lavora in sinergia e non
dai nostri soci; realizzare co-
individualmente. Senza contare l’impor-
Tra i lavori già realizzati: un testo di-
tante finalità di Abi Professional: rendere
dattico originale riguardo Caffetteria e
Tutto questo per rendere il nuovo per-
attivi e far sentire partecipi tutti i soci nei
Latte Art; un ricettario di cocktail, con al-
corso associativo proficuo, nella speranza
confronti dei programmi associativi.
stantemente nuove idee e nuovi progetti.
legate tecniche spiegate e illustrate per
di raggiungere lo scopo finale, dare il giu-
Se un associazione si definisce profes-
ogni singola preparazione. Un lavoro in-
sto valore alla figura del barman. Un gra-
sionale, è doveroso che tutti i professionisti
novativo soprattutto per il linguaggio me-
zie particolare ai responsabili della com-
che ne fanno parte partecipino alle attivi-
diatico costruito su immagini e testi foto-
missione Fiorenzo Colombo, Carmine
tà di crescita culturale per il miglioramen-
grafici “stile Instagram”, utile a incuriosire i
Mattia Perciballi e Alessandro Bonventi.
to di sé e, allo stesso tempo, di tutti i suoi
moltigiovani che si affacciano al settore;
associati. Senza questo presupposto l’asso-
un testo didattico “Basic” redatto da una
ciazionismo non ha futuro. Ce ne siamo
ventina di professionisti del Centro For-
subito accorti osservando i primi risultati
mazione, che dimostra risultati più ampi e
ottenuti, di grande qualità. In questo mo-
obiettivi grazie ad un modus operandi as-
mento ci stiamo focalizzando sulla forma-
sociativo più che individuale; in fase di
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17
PINOT GRIGIO DALLA VIGNA AL CALICE
TRA I VINI ITALIANI PIÙ ESPORTATI
Con questo numero di Italia a Tavola comincia la nostra rubrica dedicata all’enologia. Un viaggio affascinante tra vigneti, vitigni e metodi di vinificazione condotto dall’enologo Luca D’Attoma, artefice di alcuni tra i vini italiani più famosi e premiati e consulente di importanti aziende vitivinicole. 18
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
VINO
Prodotto da uve di color ramato vinificate in bianco, il Pinot Grigio deve il suo successo all’azienda Santa Margherita, che 60 anni fa diede il via ad un fenomeno che nel tempo ha preso piede e oggi ha raggiunto quote di mercato importanti. È il primo vino italiano bianco fermo per volumi di esportazione
di Luca D'Attoma
Tecniche di vinificazione
Enologo
Nato da una mutazione del Pinot Nero, la varietà Pinot Grigio negli
S
anni si è diffusa moltissimo in Italia e c’è un vino icona del bere
dove ha trovato un habitat ideale. Del
all’italiana nel mondo, que-
resto si tratta di un vitigno molto ver-
sto è il Pinot Grigio. Un vino
satile, che dà risultati migliori nelle
che, negli anni, ha riscosso un suc-
zone tendenzialmente più fresche e
cesso planetario diventando uno dei
ventilate. Solitamente viene vinificato
più “alla moda”, soprattutto all’estero,
in bianco, senza dunque la presenza
dove l’export ha raggiunto numeri im-
di bucce, dando vita al classico Pinot
pressionanti. Basti pensare che negli
Grigio dal colore giallo paglierino con
Stati Uniti il 34,7% del Pinot Grigio
riflessi dorati. Ma se lasciato mace-
che viene venduto è made in Italy
rare a contatto con le bucce, assume
(dati Osservatorio del vino).
quella tonalità intensa, tendente al ra-
Inoltre, per le sue doti di leggerezza, per la facilità di abbinamento con le cucine di tutto il mondo e per la sua grande bevibilità, che lo rende ideale
mato, che lo ha contraddistinto e fatto apprezzare anche nel passato. Come tutte le uve Pinot, è una varietà piuttosto delicata, che dà ori-
anche come aperitivo, pare sia particolarmente apprezzato dal pubblico femminile. Lo dicono i numeri: in Usa e Regno Unito, infatti, quasi il 60% dei consumatori sono donne. All’origine di questo fenomeno mondiale tutto italiano c’è senza dubbio la scoperta rivoluzionaria compiuta dall’azienda Santa Margherita che, nel 1960, ebbe l’intuizione di vinificare in bianco le uve color ramato (con riflessi grigi) di questo vitigno allora poco diffuso nel nostro Paese. Ne venne fuori un vino bianco dagli aromi fruttati che possono risultare più o meno intensi, a seconda del terroir di provenienza e dei metodi di vinificazione, e ricordare la mela gialla, la pera e gli agrumi. FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
19
VINO gine a vini improntati sull’eleganza, la
ticolare nelle zone del Collio, dei Colli
alto il profilo di qualsiasi vino. Per for-
finezza, e non sulla muscolarità come
orientali e del Grave, ma anche nelle
tuna, grazie alla sensibilità e alla vo-
invece accade con lo Chardonnay,
aree collinari del Veneto, del Trentino,
lontà di molti viticoltori, produttori e
giusto per fare un esempio. Eppure
dell’Alto Adige (dove è conosciuto con
di alcune cantine cooperative, c’è stato
è un vino che può essere affinato in
il nome di Ruländer), nell’Oltrepò Pa-
un cambio di passo che ha avviato un
barrique o in botti grandi, e può dare
vese e in piccole estensioni della Valle
percorso virtuoso fondato su una viti-
origine a vini da bere giovani oppure
d’Aosta, in quest’ultimo caso raggiun-
coltura più attenta e scrupolosa, volta
adatti a un lungo invecchiamento.
gendo degli ottimi risultati.
a valorizzare al massimo la nobiltà
Nella rivisitazione della vecchia
Bisogna dire, però, che il successo
di questo vitigno. Come enologo che
tecnica enologica, c’è poi chi opta
di questo vino ha scatenato negli anni
mira a mantenere alto il profilo dei vini
per le lunghe macerazioni in botti o
un consumo tale da spingere i pro-
italiani, sono convinto che bisogna
in contenitori di terracotta, come le
duttori a coltivare Pinot Grigio un po’
fare il massimo per tutelare e valoriz-
anfore: metodi che permettono di ot-
dappertutto, e non sempre con risulta-
zare questo come altri vitigni divenuti
tenere vini più estremi, molto carichi
ti apprezzabili. In Italia, la coltivazione
ormai una nostra eccellenza, senza ce-
di colore, talvolta meno profumati,
troppo intensiva, con rese molto alte,
dere troppo alle logiche di mercato, nei
ma con una spiccata personalità, che
spesso è andata fortemente a discapi-
limiti del possibile, e mettendo in con-
però non tutti i consumatori apprez-
to della qualità,
zano.
generando fenomeni speculativi
Diffusione in Italia
che in generale
In Italia, si coltiva Pinot Grigio di gran-
non sono di aiu-
de qualità sulle colline friulane, in par-
to nel mantenere
Superficie vitata in Italia: 31.360 ettari (+83% dal 2010 al 2018) Dei 67mila ettari mondiali, il 47% si trova in Italia, di cui l’87% nel Triveneto, che corrisponde quindi al 41% a livello mondiale Produzione in Italia:
2,2 milioni di ettolitri l’anno, 298 milioni di bottiglie
Produzione nell’area del Triveneto:
1,7 milioni di ettolitri, 168 milioni di bottiglie
È il primo vino italiano bianco fermo per
volumi di esportazione Dati Osservatorio del vino / Uiv
20
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
to anche qualche sacrificio. Perché il nostro Made in Italy va promosso e difeso, sempre. 👆 cod 73569
VINO
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
21
VINO
Vino corposo con sentori vegetali e floreali e un retrogusto balsamico, il Pinot Grigio sviluppa proprietà organolettiche ancora più spiccate grazie all’invecchiamento. In tavola può accompagnare egregiamente numerose portate dagli antipasti al pesce alla carne 22
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
VINO
STRUTTURATO E VERSATILE
ECCO PERCHÉ PIACE IL PINOT GRIGIO di Piera Genta
I
metà dell’Ottocento ad opera del ge-
il vitigno nei suoi possedimenti in Al-
nerale Emilio Balbo Bertone di Sam-
sazia a Kientzheim (dove ancora oggi
buy, agronomo, fondatore dell’Asso-
si trova il suo castello, di proprietà
ciazione
Agraria
della Confraternita
«Il Pinot Grigio, conosciuto e apprezzato a livello internazionale, negli ultimi anni si sta sempre più affermando sul mercato italiano. La culla dolomitica del Trentino è il terroir perfetto per l’espressività, la personalità e l’identità di questo grande vino».
l Pinot Grigio è un vitigno che ap-
Subalpina, che li
partiene alla antichissima e com-
piantò nella sua
plessa famiglia dei Pinot, già nota
tenuta di Lesegno
ai tempi dei Romani. Gli esperti affer-
di Mondovì, in pro-
mano che si tratta con tutta probabilità
vincia di Cuneo.
di una mutazione gemmaria avvenuta
Molte sono le leg-
in tempi e luoghi diversi in Borgogna
gende che circola-
che ha prodotto una variazione del co-
no sul vitigno, con
lore della bacca del Pinot Nero del qua-
pochi fondamenti
le, ad eccezione del colore, conserva
documentali.
quasi tutte le caratteristiche compresa
racconta che fosse
la forma del grappolo che ricorda una
uno dei vini prefe-
pigna. Attualmente viene considera-
riti da Carlo IV che
to un vitigno internazionale per la sua
ne fece portare al-
diffusione su scala europea e mondia-
cune barbatelle in
le: è presente in Italia, Francia (Borgo-
Ungheria intorno
gna, Alsazia e Champagne), Germania,
al 1375 dove venne
Slovenia, Romania, Svizzera e Unghe-
coltivato dai mona-
ria. Viene coltivato anche in Australia,
ci cistercensi vicino
Nuova Zelanda, Argentina, Cile, Sud
al lago Balaton e il suo nome unghere-
Johann Seger Ruland (ri)scoprì un’u-
Africa, California e Canada. I sinonimi
se di “Szürkebarát”, ovvero monaco
va che cresceva spontaneamente nei
con i quali è conosciuto sono: Borgo-
grigio, è utilizzato per sostenere questa
campi del Palatinato, il vino che pro-
gna Grigio in Italia, Pinot Burton, Pinot
ipotesi.
dusse divenne noto come Rulander
Si
di Saint Etienne, una delle più antiche
confraternite
enogastronomiche della Francia). Questo spiega perché al Pinot Grigio è stato dato il sinonimo
Tokay
d’Alsace, ma anche Grauer Tokayer, Tokay Grigio, Tokay Pinot Grigio e solo nel 2007 gli venne riconosciuto il nome ufficiale Pi-
Stefano Fambri direttore Nosio Spa
Beurot, Fauvet, Auvernat Gris e Petit
E la storia continua con un altro
Gris in Francia, Tokayer o Grauerbur-
militare. Verso la metà del 1500 il ba-
gunder in Germania e Svizzera.
rone Lazarus von Schwendi, generale
not Gris. Nel 1711, un commerciante tedesco di nome
e in seguito si scoprì che il vitigno era Pinot Grigio.
L’origine, tra storia e leggenda
Sacro Romano Impero al servizio di
Clima e tecniche di vinificazione
Carlo V, dopo aver combattuto i Tur-
Come tutti i Pinot, è un’uva difficile
La prima importazione dei “Pinot”
chi in Ungheria nel XVI, fu nominato
e richiede il suo habitat naturale con
in Italia sembra sia avvenuta verso la
governatore di Tokay e fece introdurre
climi abbastanza freddi e terreni adat-
austriaco dell’esercito imperiale del
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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VINO ti, come quelli della Borgogna, per tale motivo i primi impianti e i vini che ne sono derivati al di fuori della terra d’origine hanno dato scarsi risultati. A seconda della zona di coltivazione, a seconda di quando viene vendemmiato e di come viene prodotto, il Pinot Grigio si presenta con
caratteristi-
che molto diverse. Se coltivato in un clima freddo, ma costante,
avremo
un vino di struttura con sentori vegetali e floreali e un retrogusto balsamico. Se il luogo è caratterizzato da particolari escursioni
termi-
che, il vino porterà
«Un’uva molto importante da un punto di vista quantitativo delle superfici vitate in Italia, che può dare la luce ad un vino capace di ambire anche a grandi valori qualitativi. Ma, nonostante ciò, soprattutto nel nostro mercato interno, Il Pinot Grigio è un prodotto che erroneamente viene spesso sottovalutato nelle sue potenzialità». Cristian Specogna, Azienda Agricola Specogna
in dote aromi fruttati e sarà piuttosto corposo e astrin-
24
gente. In entrambi i casi si può ottenere
Eccellenza made in Italy
novativa versione “in bianco”, alla fine
un vino dalle proprietà organolettiche
Per produzione di uve la ripartizione è
degli anni Cinquanta è stato il conte Ga-
ancora più spiccate grazie all’invec-
la seguente: il Trentino-Alto Adige rap-
etano Marzotto, fondatore dell’azienda
chiamento in botti di legno, perché
presenta il 13%, il Friuli Venezia Giulia
Santa Margherita. Il successo di questo
invecchiando si trasforma. Quello che
il 25% e il Veneto il 48%. Per quanto ri-
Pinot Grigio sul mercato italiano venne
una volta era dolcezza diventa consi-
guarda l’imbottigliamento, il dato del
sapientemente esportato da Santa Mar-
stenza e sviluppa una pienezza di aro-
Trentino-Alto Adige è il 15%, il Veneto
gherita negli Usa dagli anni ’70, con ri-
matici dall’arancia e pesca, al tartufo e
10%, il Friuli 7% e territorio delle Venezie
scontri altrettanto favorevoli e acquisen-
ai funghi.
il 55%. Nel 2017 ha preso vita il Consor-
do un posizionamento superpremium.
Il Pinot Grigio può subire invece
zio delle Venezie Doc: una compagine
Da quarant'anni è il vino bianco italiano
delle variazioni di colore sulla base del-
che unisce i produttori di Veneto, Friuli
più importato e venduto negli Stati Uniti.
le tecniche di vinificazione utilizzate:
Venezia Giulia e Provincia Autonoma di
se la fermentazione avviene lontano
Trento per dar forma e geometrie alla
Non solo italiano...
dalle bucce, si ottiene un vino dai toni
produzione di questi territori, facendo
La coltivazione del Pinot Grigio iniziò
più chiari e limpidi, mentre se avviene
leva proprio sul Pinot Grigio.
in Borgogna, che rappresenta la zona
a stretto contatto con le bucce, si ottie-
La varietà è ammessa nella Docg Ol-
che ancora oggi possiede in assoluto le
ne un vino dal colore ramato che oltre
trepò Pavese metodo Classico, in 48 Doc
migliori condizioni climatiche per il suo
al colore caratteristico rivela note agru-
e in 75 Igt. In Italia il primo a puntare sul
sviluppo. L’area che produce la massima
mate ed un’accentuata nota balsamica.
Pinot Grigio, scommettendo su un'in-
espressione di Pinot Grigio al mondo è
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
VINO stera, essenziale, ma di pari eleganza: vi
Vino del futuro
è la forte personalità di Andrè Ostertag,
Per le sue virtù di bianco di tendenza, è
uno dei pionieri della Nou-
stato riconosciuto come uno dei vini del
velle Vague del vino d’Alsazia.
futuro che tutti vogliono produrre: Cro-
«Quest’anno celebreremo il 60° anniversario dalla nascita del Pinot Grigio Santa Margherita, il vino che ha cambiato l’immagine stessa del vino italiano nel mondo. Ha saputo portare la massima qualità al pubblico più vasto, facendo avvicinare al vino nuovi consumatori, come le donne. Un vino che è frutto dell’innovazione insita nel Dna di Santa Margherita». Beniamino Garofalo, amministratore delegato Santa Margherita
Per un Pinot Gris ricco
azia, Repubblica Ceca, Romania e Mol-
di noci e di affumicato oc-
davia e fuori dall’Europa viene coltivato
corre scegliere i vini di Zind-
anche negli States (in particolare in Ore-
Humbrecht, vicino a Colmar,
gon, California, Washington) e in Cana-
mentre la maison Trimbach,
da. In America del Sud spiccano le pro-
Domain Albert Mann (biolo-
duzioni argentine. E ancora, in Australia
gico e biodinamico) e Lucien
e Nuova Zelanda è coltivato sia nel Nord
Albrecht propendono per
(Martinborough, Hawkes Bay, Gisbor-
uno stile di frutta tropicale
ne) che nelle isole del Sud (Central Ota-
che potrebbe sembrare più
go, Nelson, Marlborough, Waipara).
familiare ai bevitori di vino Sulle etichette alsaziane
A seconda dello stile di vinificazione,
possiamo trovare il termine
il Pinot Grigio propone un ampio ven-
“vendange tardive”. Questi
taglio di possibilità di abbinamento, a
vini possono essere dolci, ma
partire dall’aperitivo e per accompa-
non lo sono necessariamen-
gnare antipasti, piatti di pesce, carni
te. Alcuni fermentano fino a
bianche. Le versioni vinificate in mace-
secchezza, dando vini di con-
razione, più complesse e corpose, sono
centrazione e potenza spe-
adatte ad accompagnare risotti o piatti
ciali. Un altro termine, “sélec-
di carni bianche in preparazioni anche
tion de grains nobles”, con
raccolta di acini stramasenza dubbio l’Alsazia, con vini da tavola
turi e colpiti da muffa
e da dessert, la sua buccia sottile lo ren-
nobile, per vini dolci di
de un buon bersaglio per la botrite. Opu-
rara potenza ed elegan-
lente le versioni del Domaine Weinbach,
za.
a pochi chilometri dal suggestivo borgo
Tanti abbinamenti
del Nuovo Mondo.
In Germania, terzo
di Kayserberg, situato ai piedi della col-
produttore
mondiale
lina maestosa di Schlossberg, tra i più ri-
dopo Italia e Usa, il Pi-
nomati e antichi Cru d’Alsazia. Dal 1612
not Grigio (chiamato
proprietà dei monaci Cappuccini, dive-
Grauburgunder, Grauer
nuto bene nazionale, è stato acquistato
Burgunder o Ruländer)
nel 1898 dalla famiglia Faller, un domain
è il quarto vitigno più
al femminile completamente convertito
coltivato.
in regime biodinamico.
nel Baden su terreni di
Soprattutto
complesse
«Nel panorama vinicolo italiano il Pinot Grigio ha un’importanza economica enorme, molto più di quanto venga percepito. È il simbolo nel mondo dell’enologia made in Italy e, ad oggi, in Italia è “vittima” proprio del suo successo all’estero». Albino Armani Azienda Agricola Albino Armani
e
speziate o formaggi giovani. Un
abbina-
mento tradizionale dell’Alsazia è quello del Pinot Gris con gli asparagi. Le versioni
alsa-
ziane del Pinot Grigio sono rotonde, sapide, solitamente di ricca struttura glicerica,
una
Quella nota di funghi si ritrova spes-
origine vulcanica. Par-
so nei vini del Domaine Schoffit e Do-
ticolari sono i vini del
maine Ostertag, situato a nord di Colmar,
Dr. Heger a Ihringen, at-
in prossimità di Epfig, dove si snoda lo
tualmente l’azienda più
spettacolare sentiero viticolo “Fronholz”.
apprezzata dalla critica enologica e dalla
date dalla piena maturazione delle uve.
Qui si percepisce un’impronta più au-
ristorazione tedesca.
👆 cod 73749
bella freschezza, con spesso note mielate e di frutti maturi
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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VINO
SANTA MARGHERITA 60 ANNI DAL DEBUTTO DEL PINOT GRIGIO PIÙ CELEBRE AL MONDO
I
l Pinot Grigio è oggi il vino bianco che identifica l’enologia italiana nel mondo. Un prodotto di suc-
cesso che ha radici nella storia e nella passione di Santa Margherita. Si può affermare che Santa Margherita “è” il Pinot Grigio italiano nella sua più alta espressione, l’apripista, il benchmark per un’intera generazione di vignaioli. Nel 2021 l’azienda, attraverso una serie di attività di comunicazione, marketing e commerciali, andrà a raccontare i va-
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ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
VINO floreali, richiami di agrumi e frutta a polpa bianca. Supportato da una struttura serrata e vibrante e una stimolante quanto fresca sapidità. Frutto del pensiero visionario di chi ha iniziato a vinificare in bianco quest’uva 60 anni fa legandola strettamente a uno specifico ed eletto territorio di coltivazione.
Multiforme e trasversale Un vino, il Pinot Grigio, che sa essere multiforme, che è molti vini insieme, che sa parlare una lingua sì universale ma con accenti, toni e inflessioni locali e che sa proporre ogni anno, anche in annate difficili, se coltivato nei giusti terroir, sfumature sensoriali diverse, uniche, affascinanti e sorprendenti. La trasversalità di questo vino è la sua
lori di innovazio-
Sessant’anni fa faceva il suo debutto il Pinot Grigio così come il mondo lo conosce oggi. L’intuizione e la visione di Santa Margherita hanno aperto le porte ad un intero comparto produttivo. Innovazione, lungimiranza e sostenibilità sono da sempre i valori dell’azienda, che oggi più che mai è solidale alla ristorazione, duramente colpita dagli effetti della pandemia e dei lockdown
“arma” migliore. È un vino che può essere bevuto in mille occasioni diverse e con mille piatti diversi.
Pinot Grigio: sinonimo di Santa Margherita Con il Pinot Grigio, Santa Margherita ha saputo “parlare” di futuro e di innovazione a tutto il mercato del vino. Uno dei contenuti più affascinanti è proprio lo sguardo al futuro che questo prodotto sa gettare. Il Pinot Grigio - risultato appunto di un’intuizione del fondatore, il conte Gaetano Marzotto - per molti winelover nel mondo è sinonimo di Santa Margherita. Vi è una chiara idenco italiano “best
tificazione fra questo vino e la Cantina
seller” in molti
che per prima l’ha proposto. Questo
mercati e il pri-
rappresenta una responsabilità molto
mo tra i preferiti
importante per l’azienda. Questo vino
base del successo di questo prodotto,
dai consumatori e dalle cucine interna-
si conferma, a distanza di 60 anni, uno
valorizzando i contenuti di classicità e
zionali per abbinabilità. Una rivoluzio-
dei capisaldi: un vino che continua ad
heritage del brand in una maniera nuo-
ne del gusto, tra artigianalità e innova-
essere apprezzato e richiesto nel mon-
va e contemporanea.
zione, che da 60 anni detta lo stile del
do.
ne, lungimiranza e
sostenibilità
che stanno alla
Il Pinot Grigio di Santa Margherita
Pinot Grigio italiano.
Il Pinot Grigio è per definizione un
è stato il primo a spalancare le porte
Con la vendemmia 1960 nasceva il
vino italiano, figlio della capacità di
ad un intero comparto produttivo. Non
Pinot Grigio Santa Margherita: un vino
innovare prodotti, e di un profilo sen-
solo. Da diverse decadi è il primo bian-
intenso, elegante, con inaspettate note
soriale molto lineare, diretto, dove FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
27
VINO
La forza del Gruppo Santa Margherita è una storia italiana di
Vinicolo rappresenta un “mosaico enologi-
nord a sud la Penisola.
passione e lavoro, valori e tradizione, nata
co” che oggi raggruppa dieci diverse tenute
Di queste tessere, alcune non avrebbero la
nel 1935 dalla visione del conte Gaetano
in alcune tra le più belle regioni italiane: dal
forza di presentarsi al mondo come singo-
Marzotto, che credeva in un’agricoltura
Veneto Orientale alla Valle dell’Adige, dalle
le realtà, ma possono contare sulla forza
moderna, efficiente, fatta di uomini, natura
colline di Valdobbiadene e Refrontolo alla
del Gruppo; di pari passo il Gruppo non
e tecnologia insieme. Da quell’inizio visio-
Franciacorta, dall’Alto Adige alla Lugana,
avrebbe lo stesso valore se non potesse pre-
nario sono trascorsi 85 anni, ma i valori di
dal Chianti Classico alla Maremma, dalla
sentare, assieme alle etichette più rinomate,
riferimento sono rimasti immutati e hanno
Sicilia alla Sardegna, estendendosi per ben
l’eccellenza produttiva di alcune perle eno-
permesso a questo sogno di crescere fino a
712 ettari - dei quali il 70% di proprietà e
logiche. L’equilibrio, ricercato e raggiunto,
diventare una delle realtà del vino più im-
più della metà condotto secondo i dettami
tra queste due anime è la bellezza e la forza
portanti d’Italia. Santa Margherita Gruppo
dell’agricoltura biologica - abbracciando da
di Santa Margherita Gruppo Vinicolo. Una
Pinot Grigio Alto Adige “Impronta del Fondatore” Una speciale selezione di Pinot Grigio Alto Adige Doc è riservata alla produzione limitata (solo 12mila bottiglie) di questo vino, commercializzato in Italia esclusivamente nel comparto Horeca. Un vino lavorato in acciaio e affinato in bottiglia, fresco, ricco di note floreali alternate a sfumature di frutta bianca, con un finale di particolare finezza e fragranza; ottimo come aperitivo, si abbina in modo sublime con insalate di mare, primi piatti sia di carne che di pesce, elaborati con succosi intingoli, zuppe saporite e persino carni bianche.
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ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
VINO
ricchezza celebrata oggi dal prestigioso riconoscimento di “Cantina dell’Anno” per la Guida vini d’Italia 2021 del Gambero Rosso. Il Gruppo è di proprietà dei quattro fratelli della 3ª generazione della famiglia: Gaetano Marzotto alla presidenza del Gruppo, Stefano Marzotto alla presidenza di Zignago Holding, Luca Marzotto alla vicepresidenza del Gruppo e Nicolò Marzotto, membro del
Fratelli Marzotto e Beniamino Garofalo
consiglio di amministrazione. La guida operativa è affidata all’amministratore delegato Beniamino Garofalo.
la complessità non esclude eleganza e
Alto Adige, unico dal punto di vista
tutti gli altri. Era necessario individua-
bevibilità. Il plus sta proprio nella “ita-
pedoclimatico e socio-produttivo (te-
re innanzitutto un territorio in grado di
lianità” di questo vino: il suo nascere in
stimoniato anche dalla presenza di isti-
produrre uve che contenessero in po-
alcuni territori non riproducibili altro-
tuti di enologia di eccellenza).
tenza il carattere fresco e fruttato con
ve - per Santa Margherita il terroir d’e-
cui si desiderava caratterizzare il pro-
calcarei della parte a nord di Bolzano
La prima vendemmia nel 1960
a quelli ghiaiosi e ricchi di minerali
Il Trentino-Alto Adige è sicuramente
Occorreva poi scegliere il varietale
della zona trentina a sud - unito ad un
una delle aree viticole più vocate d’I-
che esprimesse al meglio le caratteri-
savoir-faire che vede ancora moltissimi
talia, ma questo non era scontato alla
stiche pedoclimatiche del territorio e
agricoltori coltivare per Santa Marghe-
fine degli anni Cinquanta, quando gli
in questo caso la sapienza degli enologi
rita piccoli vigneti curandoli con un’at-
enologi di Santa Margherita si diedero
pose le basi per quella che si è dimo-
tenzione estrema al più piccolo detta-
l’obiettivo di produrre un vino bianco
strata una vera rivoluzione della viti-
glio. È stata fondamentale la capacità
di alta qualità che si distinguesse da
vinicoltura italiana, decidendo di
lezione è la Valle dell’Adige, dai terreni
filo del “nuovo” vino. La scelta ricadde sul Trentino-Alto Adige.
dell’azienda di aver creato una “filiera di fiducia” con i partner, basata su comunicazione, equità nella divisione dei risultati, puntualità e trasparenza. I fattori di successo del Pinot Grigio Santa Margherita sono: • il profilo innovativo del prodotto, capace di conquistare un ampio bacino di consumatori a livello internazionale; • l’innovazione della strategia di comunicazione (sia come stile che come target); • la qualità costante garantita da un’equipe tecnico-scientifica di enologi impegnati nell’introduzione di innovazioni incrementali in vigna così come in cantina; • il legame con il territorio, il TrentinoFEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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VINO
La sostenibilità
30
Adozione di protocolli severi in vigna con il costante obiettivo di ridurre l’apporto di prodotti della chimica di sintesi
Autosufficienza energetica grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili: un impianto fotovoltaico di 2mila metri quadrati posto sul tetto della cantina e un impianto a biomassa a pochi passi dall’azienda
Chilometro zero: le bottiglie vengono realizzate dalla vetreria a pochi passi dal cuore della vinificazione
Carbon Neutrality: azzeramento dell'impronta carbonica e certificazione Carbon Zero
L’attenzione all’ambiente - compreso
vinificazione, ben 2mila metri qua-
con
quello economico e sociale - è sem-
drati, e ad una centrale a biomas-
carbonica di quasi 2 milioni di botti-
pre stato uno dei tratti distintivi dell’a-
se che consentono di produrre “in
glie di Pinot Grigio e la certificazione
zienda. Sin dal suo avvio, Santa Mar-
casa” 360mila kilowatt ogni anno con
“Carbon Zero”.
gherita ha fatto del rispetto dei suoi
un risparmio di 190 tonnellate di CO2
Ciò significa che Santa Margherita si
tanti terroir uno dei punti di forza. Ne
nell’atmosfera e 90 tonnellate di olio
impegna ad annullare per compen-
sono state valido esempio le politiche
combustibile non bruciate.
sazione - attraverso contromisure
di conduzione agricola e i massicci
Un’attenzione vera che Santa Mar-
quali l’autoproduzione e utilizzo di
investimenti nel risparmio energetico
gherita dimostra grazie al chilometro
energia da fonti rinnovabili, specifici
e nelle energie rinnovabili che hanno
zero - che vede oggi la produzione
progetti di riforestazione, l’utilizzo di
rivoluzionato il volto della cantina di
delle bottiglie nella vetreria a pochi
biofuel anziché carburanti fossili nel
produzione a Villanova di Portogrua-
passi dal cuore della vinificazione - e
trasporto, ecc. - l’anidride carbonica
ro (Ve), sede di Santa Margherita.
al programma di “Carbon Neutrali-
prodotta nell’intero processo di pro-
Questo grazie ad un grande impianto
ty”, il più vasto mai compiuto da una
duzione, dal vigneto al consumatore
fotovoltaico sul tetto della cantina di
cantina italiana attivo da sette anni,
finale.
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
l'azzeramento
dell'impronta
VINO vinificare in bianco le uve ramate del
attraverso il contatto con le fecce nobili
grazie a mirate azioni di marketing, un
Pinot Grigio, fino ad allora utilizzate
fino al momento dell’imbottigliamen-
posizionamento super-premium, fino
solamente in uvaggio con altri vitigni.
to, in modo da estrarre completamente
a diventare il vino bianco italiano mag-
quelle componenti in grado di amplifi-
giormente importato e venduto, sino-
carne il ventaglio di profumi e sapori.
nimo del bere italiano di alta qualità e
Nasceva così con la vendemmia 1960 il Pinot Grigio Santa Margherita. Va sottolineato quello spirito pionieri-
icona del Made in Italy per moltissimi winelover.
vino, tutta la qualità che produce il vi-
Il successo e le prime esportazioni
gneto e che ad oggi è ancora un punto
Coniugare artigianalità, tradizione e in-
pace di inventare un nuovo modo di
di forza identificativo del prodotto.
novazione tecno-enologica ha permes-
approcciarsi al vino, che continua a es-
so a Santa Margherita di valorizzare al
sere apprezzato a livello internaziona-
Legame con il territorio
meglio il binomio vitigno-territorio e
le, come dimostrano la leadership del
Il confronto con il territorio è alla base
di proporre un Pinot Grigio che eccel-
prodotto e del marchio Santa Marghe-
del continuo processo di crescita e mi-
le sulle tavole di tutto il mondo con i
rita sia nei confronti della ristorazione
glioramento rendendo possibile l’ado-
più diversi abbinamenti gastronomici.
internazionale sia del consumatore che
zione a livello di un’intera regione di
Il successo tra i consumatori fu sor-
lo sceglie, premiandolo ogni volta. Vero
processi artigianali, altrove limitati a
prendente ed immediato già nel primo
e proprio portabandiera di Santa Mar-
singole tenute, quando non a singoli
anno di commercializzazione del Pinot
gherita, il Pinot Grigio ha contribuito
vigneti. Ecco quindi l’adozione su lar-
Grigio Santa Margherita (1961).
fortemente a costruire la forte repu-
stico che punta a trasferire, intatta nel
È stato indubbiamente un vino ca-
ga scala della lotta integrata fin quasi
Il tripudio ottenuto nel mercato ita-
tazione di cui il marchio gode oggi in
ad azzerare l'impiego della chimica di
liano venne “esportato” all’estero negli
oltre 90 Paesi nel mondo. 👆 cod 73609
sintesi nella gestione del vigneto, l’uti-
anni ‘70, con un gradimento altrettanto
lizzo di uve vendemmiate a mano per
immediato, in particolare nel mercato
poter lavorare solamente grappoli sani
nord-americano, dove il prodotto ha
e integri oppure l’affinamento del vino
acquisito nel corso degli anni, anche
Santa Margherita via Ita Marzotto 8 - 30025 Fossalta di Portogruaro (Ve) - Tel 0421 246111 www.santamargherita.com
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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ALBINO ARMANI
ECCELLENZA DEL PINOT GRIGIO DEL TRIVENETO
P
er Albino Armani, titolare della
te, una cultura viticola ed enologica ma-
tazione del terroir valorizzando ogni vi-
storica azienda familiare origi-
turata in decenni d’esperienza di conta-
gneto attraverso il concetto del cru.
naria della Vallagarina, il Pinot
dini e cantinieri, fattori che concorrono
«Nel panorama vinicolo italiano -
Grigio non solo rappresenta la varietà
ad esaltare al massimo l’espressività del
spiega Albino Armani, titolare dell’a-
che ha maggiormente contribuito al suc-
vitigno.
zienda - il Pinot Grigio ha un’importanza
cesso dei bianchi del Triveneto nel mon-
I Pinot Grigio di Albino Armani - il
economica enorme, molto più di quanto
do, ma è soprattutto un vino capace di
cui 100% della produzione è certificata
venga percepito. Basti pensare che ben il
farsi interprete delle peculiarità territo-
Sqnpi (Sistema di qualità nazionale di
43% della produzione mondiale arriva
riali di questa regione vinicola: una vera e
produzione integrata) - vengono prodot-
dal solo Triveneto, che a sua volta produ-
ti nelle tenute del
ce ben l’85% del totale nazionale. Il Pinot
Trentino, delle Grave
Grigio è il simbolo nel mondo dell’enolo-
friulane (Pn) e della
gia made in Italy e, ad oggi, in Italia è “vit-
Valdadige (Vr) e, nelle
tima” proprio del suo successo all’estero.
loro diverse peculiari-
Il Pinot Grigio di nostra produzione, per
tà
organolettiche,
esempio, ha una vocazione internazio-
sono tutti legati da un
nale: raggiunge il 90% di export, di cui il
unico filo conduttore,
60% solo negli Usa».
propria bandiera della sua terra d’origine. Nella loro complessità ampelografica, Veneto,
Friuli-Venezia
Giulia e Trentino hanno tutto ciò di cui il vitigno ha bisogno per esprimersi al meglio: zone fresche, ventilate e con rilevanti escursioni termiche, terreni compatibili e, non meno importan32
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
Cru e declinazioni del vino che ha rivoluzionato il concetto di bianco italiano nel mondo. I Pinot Grigio di Albino Armani vengono prodotti nelle tenute del Trentino, delle Grave friulane e della Valdadige
ovvero la capacità di
«Il Consorzio delle Venezie Doc, di
restituire nel calice il
cui sono presidente - prosegue Armani -
carattere della loro
sta lavorando proprio in questi mesi ad
zona di provenienza.
un’operazione di branding di grande
Un approccio produt-
portata, che ci aiuterà sia a valorizzare in
tivo che mira all’esal-
primo luogo la territorialità (portando in
VINO ceppi migliori; questo patrimonio genetico autoctono viene riprodotto ad ogni vendemmia e utilizzato nelle fermentazioni dei Pinot Grigio delle tenute aziendali. Da sempre Albino Armani guarda con favore a studi e ricerche legati principalmente al concetto di sviluppo sostenibile, ma anche a un maggior apporto qualitativo del vino, proprio come nel caso del Pinot Grigio: i lieviti indigeni, che si sono naturalmente adattati alle condizioni climatiche dei vigneti, hanno contribuito a produrre vini ancor più legati al territorio, soprattutto in termini di profilo fermentativo e aromatico. Ma Albino Armani non è solo Pinot Grigio. «La nostra azienda - racconta Armani - ha alle spalle quattro secoli di storia, lavoro e dedizione in vigna e in cantina. Oggi il nostro progetto familiare conta 5 tenute di proprietà per un totale di 330 ettari di vigneto distribuiti fra tre grandi regioni vinicole del Veneto, del Trentino e del Friuli-Venezia Giulia. Nonostante seguito prestigio anche alla tipologia) sia
Oltre a godere delle straordinarie e
l’ampia estensione, lavoriamo da sempre
a raggiungere la notorietà di marca an-
differenti caratteristiche ampelografiche,
con un sistema di filiera corta che parte
che a livello nazionale. Io personalmente
da qualche anno i Pinot Grigio di Albino
dalla vigna e arriva fino alla bottiglia. Pro-
ho un fortissimo legame con questa va-
Armani sono inseriti in un progetto di
poniamo l’esperienza della piccola azien-
rietà, oggi considerata alla stregua di un
isolamento e caratterizzazione dei lieviti
da, con garanzia di tracciabilità e qualità,
autoctono del Triveneto, proprio per
indigeni: dopo aver condotto due anni di
in ogni passaggio produttivo, tutelando
come si è saputa adattare alle condizioni
isolamento dei lieviti indigeni del Pinot
un’autonomia gestionale ed espressiva in
pedoclimatiche, perfette per la sua colti-
Grigio, in collaborazione con un ente di
ognuna delle tenute. La nostra gamma di
vazione».
ricerca, sono stati selezionati e testati i
prodotti del Nordest spazia dall’Amarone
Albino Armani con la moglie Egle Capilupi e il figlio Federico
della tenuta di Marano ai vitigni autoctoni della Valdadige, al Pinot Grigio, al Prosecco, alla spumantistica trentina, fino alle più note espressioni friulane come la Ribolla Gialla e il Refosco, per citarne alcuni. Di recente lancio è anche il nostro olio extravergine d’oliva Garda Dop, dalla valorizzazione delle cultivar autoctone Casaliva, Leccino, Favarola e Grignano». 👆 cod 73735 Albino Armani Località Ceradello 401 - 37020 Dolcè (Vr) - Tel 045 7290033 www.albinoarmani.com FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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VINO
Il vitigno è da sempre legato al territorio friulano. L'azienda Specogna ne prosegue la trasformazione com'era in passato: una vinificazione a contatto con le bucce che dona al Pinot quel particolare colore ramato
PINOT GRIGIO RAMATO SPECOGNA OMAGGIA LA TRADIZIONE FRIULANA
L'
Azienda agricola Spe-
solamente in pochi avevano mante-
cogna, in Friuli, precisa-
nuto questa peculiarità. Ed oggi più
mente a Corno di Rosaz-
che mai c'è ancora la convinzione
zo in provincia di Udine, è da sempre
che possa rappresentare il valore ag-
legata al Pinot Grigio, fortemente
giunto del legame tra questo vitigno e
convinta che sulle colline della regio-
il territorio.
ne questo vitigno abbia trovato una casa, grazie a delle peculiarità pedo-
I vigneti
climatiche straordinariamente utili a
L'azienda ha una superficie vitata di
valorizzarne i suoi pregi.
circa 24 ettari di cui 2 a boschivo, si-
In primis la ventilazione che,
tuati interamente in zone di collina
sempre sostenuta durante tutta la
ad altitudini comprese tra i 100 e 300
stagione viticola, previene i proble-
metri. Gran parte di questi vigneti
mi legati alle muffe ed ai marciumi
hanno date di impianto che risalgono
che questo vitigno soffre in zone
a 4-5 decenni fa, e questo rappresen-
umide a causa della compattezza
ta un importante valore aggiunto po-
del grappolo. Poi il terreno co-
tendo, le piante con più anni, contare
stituito dalla cosiddetta Ponka,
su degli apparati radicali molto più
capace, grazie alle sue com-
espansi che garantiscono una miglior
ponenti minerali, di far
perlustrazione del terreno, e di conse-
emergere grandi identità,
guenza una miglior assimilazione di
sapidità e complessità
tutte le componenti idriche e mine-
nei vini che nascono in
rali necessarie ad un’ottimale matu-
questo territorio.
razione. Tutto ciò unito all'equilibrio
Ed infine la voglia di
proseguire
nella
Le produzioni per ceppo sono
contatto con le bucce
basse potendo garantire così una
che dà la luce al suo
maggior concentrazione di tutti gli
caratteristico
colore
elementi che sono fattore di qualità
ramato! Sin dalla prima
nelle uve. L’intera superficie viene
annata in cui la fami-
coltivata in regime biologico, senza
glia Specogna ha vini-
alcun utilizzo di pesticidi chimici e
ficato queste uve, nel
diserbanti. 👆 cod 73399
to utilizzare, portando avanti questa tradizione. Anche in anni in cui ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
una pianta ottiene con gli anni.
storica vinificazione a
1973, si è sempre volu-
34
con l’ambiente pedo-climatico che
Azienda Agricola Specogna loc. Rocca Bernarda 4 - 33040 Corno di Rosazzo (Ud) - Tel 0432 755840 www.specogna.it
VINO
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VINO
La feta greca, formaggio di pecora conosciuto per sapidità e freschezza nei profumi, armonizza le sue note con un vino altrettanto profumato e giocoso: il Pinot Grigio di Castel Firmian, bianco del Trentino
LA FETA “TARTE-TATIN” CON IL PINOT GRIGIO CASTEL FIRMIAN 36
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
VINO
V
ino di carattere e personalità
vigneti delle zone più vocate per questa
50 e i 100 cm, la tipologia di suolo è limo-
con una nota aromatica pri-
varietà, caratteristiche pedoclimatiche
sa. Hanno una sufficiente dotazione idri-
maria molto giocosa ed avvol-
uniche caratterizzate da un terreno allu-
ca anche in periodi di siccità e una buona
gente, il Pinot Grigio di Castel Firmian ha
vionale ben drenato, molto simile a quel-
fertilità. 👆 cod 73529
profumi fruttati di pera e mela matura
lo dell’adiacente zona classica del Terol-
supportati da una nota floreale di camo-
dego.
milla, portando all’assaggio un vino deci-
I terreni hanno un limitato franco di
samente armonico ed opulento. La com-
coltivazione e una falda superficiale fra i
Castel Firmian via Tonale 110 - 38016 Mezzocorona (Tn) - Tel 0461 616399 www.mezzacorona.it
plessa e fresca acidità di montagna rinnova ad ogni sorso la sua fragranza e persistenza. Il Pinot Grigio del Trentino si abbina ad una moltitudine di preparazioni, come aperitivo e in accompagnamento di antipasti vegetali profumati fino a preparazioni di carni bianche e pesce. Tra gli abbinamenti ideali, la Tatin con feta greca aromatizzata al basilico, datterini confit e olive taggiasche: un antipasto semplice e rapido nella preparazione, spicca in sapidità e aromaticità, sensazioni che portano la nostra memoria olfattiva a luoghi temperati, ricordi di sole e momenti conviviali. Le note profumate di basilico e datterini, spinte dalle diverse sapidità prima del formaggio poi delle olive, creano un vortice di sensazioni e sapori che chiamano un vino versatile come il Pinot Grigio Castel Firmian. Profumi vegetali di basilico vengono bilanciati da profumi fruttati di pera e mela mentre l’intensità dei datterini confit viene amplificata dalla mineralità dolomiti-
Tatin con feta greca aromatizzata al basilico, datterini confit e olive taggiasche Ricetta di Stefano Goller, presidente dell’Associazione Cuochi Trentini
ca del Pinot Grigio. Al palato la Tatin viene equilibrata dalla fresca e vivace acidità, l’assaggio viene piacevolmente prolungato dall’intrigante persistenza del vino. La varietà Pinot Grigio è coltivata da lungo tempo nella Valle dell’Adige, dove è conosciuta anche con il nome di Ruländer. La forma dei grappoli e il loro colore “grigio ramato” svelano la sua stretta parentela con il Pinot Nero da cui sembra derivi. Predilige terreni con discreta fertilità sia di fondovalle che di bassa collina. Il Pinot Grigio nasce da uve coltivate nei
Ingredienti (per 4 persone): 300 g di pasta brisé, 180 g di feta greca, 160 g di datterini confit, 60 g di olive taggiasche, 50 g di pesto di basilico, 20 g di basilico fresco, olio del 46° parallelo q.b., sale e pepe di macinino q.b. Procedimento: per prima cosa, stendere la pasta brisè, tagliare dei cerchi, bucarli con la punta della forchetta e foderare gli stampi precedentemente imburrati, cuocerli in forno preriscaldato a 190°C gradi per circa 7-9 minuti, il tempo dipenderà dalla grandezza dello stampo e dallo spessore della pasta. Risciacquare la feta greca sotto l’acqua corrente, asciugarla e posizionarla in una bowl di vetro, aggiungere il pesto di basilico, un filo di olio extravergine d’oliva e rimestare, creando un impasto liscio ed omogeneo; per ultimo aggiustare di sapore. Mettere la crema di feta greca in un sacco da pasticceria, riempire la tartelletta di pasta brisè, decorare con i pomodorini datterini confit, le olive taggiasche e qualche fogliolina di basilico. Servire nel piatto prescelto. FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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VINO
PINOT GRIGIO DELLE VENEZIE
+10,5 MILIONI DI BOTTIGLIE IN UN ANNO
L
a Doc delle Venezie ha chiuso il
va anche al dinamismo dei nostri im-
precedenti) con un +67% rispetto all’u-
2020 con un +4,7% di imbotti-
bottigliatori, nazionali ed esteri, per aver
tilizzo della nuova annata nello stesso
gliamenti (1.715.372 hl, per un
contribuito alla crescita in termini sia di
periodo del 2019. Ottime notizie anche
totale di quasi 214 milioni di contrasse-
imbottigliato sia di valore. Infine, gra-
sul fronte delle giacenze che registrano
gni distribuiti da Triveneta), pari a 10,5
zie alle sue caratteristiche di versatilità
un notevole calo sul 2019: una riduzione
milioni di bottiglie in più sull’anno pre-
e semplicità di beva, ma anche grazie a
del 42%, che si traduce in quasi -121mila
cedente. Dati che confermano la conti-
un consumatore globale in grado di ap-
hl nei serbatoi delle aziende.
nua ascesa per il Pinot Grigio triveneto,
prezzarlo e alla distribuzione nel canale
Molto soddisfacenti anche le perfor-
considerato che la stagione produttiva
della Gdo internazionale, il Pinot Grigio
mance dello sfuso destinato a Doc che
appena chiusa arrivava già da un 2019
delle Venezie è riuscito a chiudere posi-
oltrepassa il confine, con 192.793 hl - di
“da record” con un bilancio a +34% sul
tivamente anche questo anno».
cui il 12% già dell’annata 2020 - imbotti-
2018.
gliati tra Germania (47%), UK (21%), Usa
«La nostra Doc, come altre del terri-
trend di partenza per quanto riguarda i
(12%), Canada (6%) e Austria (5,19%),
torio, non ha mai ceduto a pessimismi e,
nuovi imbottigliamenti della vendem-
dato significativo specie osservando la
anzi, ha tenuto duro e continua a farlo
mia 2020 iniziati già a ottobre (in an-
media mensile di imbottigliamenti di
dimostrando che il Triveneto è la casa
ticipo di un mese rispetto ai due anni
145.948 hl/mese (+4,7%). 👆 cod 73175
del Pinot Grigio», spiega il presidente del Consorzio di Tutela Albino Armani. «In un momento congiunturale difficilissimo, soprattutto durante il primo lockdown, abbiamo sempre osservato nel corso dei mesi un andamento in linea o in lieve crescita con le medie stagionali degli ultimi due anni, con un picco massimo nel mese di luglio, il più alto di sempre, con quasi 163mila ettolitri imbottigliati. Un grande merito 38
La Doc ha inoltre osservato un buon
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
VINO
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VINO
L’Alta Langa è stato il primo metodo Classico a essere prodotto in Italia, fin dalla metà dell’Ottocento. È prodotto con uve Pinot Nero e Chardonnay, in purezza o in percentuale variabile
ALTA LANGA BRUT DELTETTO
METODO CLASSICO FINE E AROMATICO di Andrea Lupini
N
40
viti, come prevede il severo disciplinare:
questa grande passione per le bollicine
almeno 30 mesi. L’Alta Langa è esclusiva-
nascono nel 2016 le prime bottiglie di
mente millesimato, riporta cioè sempre
Alta Langa Docg. I vigneti dell’azienda
in etichetta l’anno della vendemmia.
sono posti ad altitudini comprese tra i
el mondo enologico spesso
Tra i vari produttori troviamo Del-
450 e i 600 metri slm nel comune di Rod-
il Piemonte, una delle più
tetto. La storia di questa famiglia risale
dino, regalano vini di spiccata acidità,
grandi regioni vitivinicole
al 1953 quando Carlo Deltetto, per tutti
grande finezza e complessità aromatica
italiane, con un territorio misto tra pia-
Carlin, insieme alla moglie Catterina, de-
con grandi potenzialità nel lungo affina-
nura, collina e montagna, viene ricorda-
cide di fondare la sua cantina a Canale,
mento.
to per i suoi grandi vini rossi, ma si pro-
nel cuore del Roero, portando avanti la
Dal 2017 l’azienda è certificata biolo-
ducono anche straordinari vini bianchi e
tradizione di famiglia. Nel 1977 il giovane
gica ed è stata premiata per la sua dedi-
spumanti. Tra questi troviamo l’Alta Lan-
Antonio, appena diplomato alla scuola
zione nella salvaguardia dell’ambiente,
ga. L’Alta Langa Docg è lo spumante brut
enologica di Alba, decide di seguire le
per il suo impegno etico e sociale, non-
del Piemonte. Una denominazione dalla
orme del padre coniugando alla tradi-
ché artistico e culturale. Oggi Antonio,
produzione contenuta, con una storia
zione la sua passione per i vini bianchi e
con la moglie Graziella e i figli Carlo,
molto lunga: fu il primo metodo Clas-
spumanti. In quell’anno nascono le pri-
Cristina e Claudia, porta avanti questa
sico a essere prodotto in Italia, fin dalla
me bottiglie di Arneis dal vigneto San Mi-
grande tradizione di famiglia con sguar-
metà dell’Ottocento, nelle “Cattedrali
chele e nel 1981 i primi spumanti a base
do sempre rivolto al futuro e all’innova-
sotterranee” oggi riconosciute Patrimo-
Nebbiolo e Arneis.
zione, nel rispetto della natura e dei suoi
nio dell’umanità Unesco. È fatto di uve
Nel 1997 vengono piantati per la pri-
Pinot Nero e Chardonnay, in purezza o
ma volta in azienda Pinot Nero e Char-
insieme in percentuale variabile. Può es-
donnay e da queste uve nel 2000 vede la
sere bianco o rosé, brut o pas dosé, e ha
luce il primo spumante metodo Classico
lunghissimi tempi di affinamento sui lie-
prodotto con vitigni internazionali. Da
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
frutti.. 👆 cod 73657 Azienda agricola Deltetto Corso Alba 43 - 12043 Canale (Cn) Tel 0173 979383 www.deltetto.com
VINO
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VINO di Eros Teboni Miglior sommelier del mondo Wsa 2018
L
2 3
a Valpolicella è forse una delle
SECONDO MARCO ZYMÈ
DAL FORNO ROMANO
regioni italiane che vengono
1
spesso accompagnate da un
velo dogmatico che riporta il pubblico a collegare la stilistica e il sapore dei
VERONA
vini ad una percezione di potenza e grandezza, molto spesso lasciando da parte l’eleganza e la finezza ma prendendo più che altro in considerazione
dotati di eleganza e dinamismo che
I piatti sono di Matthias Kirchler, cuoco
la dolcezza e il corpo. Come ben sap-
perfettamente vanno ad accompagna-
del ristorante “1964” dell’Amonti & Lu-
piamo, invece, possiamo trovare gran-
re la grande tradizione culinaria e ga-
naris Wellnessresort a Cadipietra, in Alto
dissimi esempi di vini slanciati e fini,
stronomica veneta.👆 cod 73631
Adige.
L'ITALIA DEL VINO
LE VARIAZIONI DELLA VALPOLICELLA
1
VALPOLICELLA SUPERIORE 2014 DAL FORNO ROMANO Vitigno: Corvina, Rondinella, Croatina, Oseleta Terreni: Origine alluvionale, ghiaia, limo, argilla Prezzo medio: 80 euro Abbinamento consigliato: Tartare di cervo della Valle Aurina con tuorlo bio secco, prugna, caviale kaluga amur e pommes soufflèe
La grandezza e l’eleganza di questo vino sono ormai da anni rinomate, come il suo incredibile potenziale d’invecchiamento. La grandezza di Dal Forno parte proprio dal suo Valpolicella, dove anche in un’annata dalle rese molto basse come la 2014, dove solo ed esclusivamente il meglio dell’uva è arrivata in cantina, sono riusciti ad assimilare e inglobare in un connubio perfetto eleganza e potenza. Il vino si presenta di colore rosso rubino intenso, molto compatto, i profumi sono ricchi di speziatura mediterranea in aggiunta ad una parte fruttata intensa che richiama in particolare la piccola frutta rossa e nera. Al palato la parte tannica coinvolge pienamente il corpo e si lascia accompagnare da una freschezza alquanto croccante che riporta le note di frutto in primo piano, riuscendo a mantenere il tutto elegante e di infinita persistenza. 42
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
2
VINO
VALPOLICELLA RIPASSO 2015 SECONDO MARCO Vitigno: Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara Terreni: roccia calcarea, ghiaia, argilla Prezzo medio: 25 euro Abbinamento consigliato: Tagliatelle all’erba cipollina con lievito caramellizzato e prosciutto Mangalitza 12 mesi d’affinamento Uno dei focus principali di Secondo Marco è il minuzioso lavoro in vigna, che contribuisce in gran parte alla qualità espressa dai propri vini. In cantina vige rigore e pulizia, tramandata da generazione in generazione per riuscire a vinificare al meglio le uve e creare vini di struttura classica e imponente. Il Ripasso in questione è un esempio della stilistica regionale per questa tipologia di
prodotto. La ciliegia e la prugna dominano lo spettro olfattivo principale, una nota di tè nero e tè verde aumentano la complessità garantendo freschezza e pulizia. Spesso si ricollega il ripasso ad un’innata dolcezza e cremosità, in questo caso il vino si dimostra tondo e morbido, sostenuto però da una grande acidità che mantiene integra la verticalità del corpo, riuscendo ad incrementare l’eleganza e la finezza.
AMARONE CLASSICO 2015 ZYMÈ
3
Vitigno: Corvina, Corvinone, Rondinella,
Oseleta, Croatina Terreni: Argilla e calcare Prezzo medio: 75 euro Abbinamento: Dry aged Tomahawk, burro all’erba, salsa bbq e sauce hollandaise
Un piatto di tale intensità ha bisogno di un vino altrettanto prestante, proprio per questo la scelta è ricaduta automaticamente su un amarone. L’amarone di Zymè riesce ad attirare la nostra attenzione fin da subito, guardando il suo colore e la sua densità, un rosso rubino fitto contornato da una sfumatura ambrata, dovuta alla lieve ossidazione cercata in fase di vinificazione. I profumi riempiono il bicchiere di frutta matura, cioccolata, caffè, cacao amaro con una punta di vaniglia e un ricordo di cannella. Al palato cremoso e intenso, tannini morbidi e fitti, amarena stile “Mon Cheri”, un finale mentolato con un ricordo sapido e leggermente astringente stile cioccolato fondente. L’abbinamento è eccezionale, consiglio vivamente carni con frollature importanti per questa tipologia di vino. FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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VINO
RIPARTIAMO DAL VINO P lo sguardo rivolto al futuro la
Vin Santo di Carmignano Doc “Occhio di Pernice” 2011 Artimino 1596
er affrontare con positività e situazione attuale, cercando
Un sapiente blend di uve prevalentemente a bacca rossa vendem-
di lasciarci alle spalle il coronavirus,
miate nell'areale di Carmignano, in provincia di Prato. I grappoli di
l’head sommelier del ristorante Terraz-
Sangiovese, Canaiolo e Aleatico, con qualche aggiunta di Trebbiano
za Gallia di Milano, Paolo Porfidio,
Toscano, Malvasia Bianca Lunga e San Colombano, sono messi ad
vincitore del Premio Italia a Tavola-
appassire su graticci per circa 4 mesi. Una volta completato l’appas-
Personaggio dell’anno, nella categoria
simento, l’uva viene pressata e il mosto ottenuto viene posto in ca-
Sala e Hotel, prosegue su www.italiaa-
ratelli da 50 l per almeno 4 anni. Giallo ambrato. All’olfatto intenso e
tavola.net la video-rubrica dedicata
complesso con note di fichi secchi, mallo di noce, albicocca candita
ad alcune eccellenze del panorama
e mandorla. Al palato molto strutturato e avvolgente, con grande mi-
vinicolo italiano. In queste pagine pro-
neralità ed una dolcezza equilibrata da una straordinaria vena acida.
poniamo la sintesi di alcune fra le più
▶👆 cod 73618
recenti video-degustazioni.
Amaro Majora Il Majora della distilleria siciliana Nepèta è un infuso di scorze di Citrus Aurantium, arance amare siciliane. Il liquore accoglie tutti i morbidi sentori della maggiorana creando un delicato aroma e proponendo al degustatore un’essenza piena e attraente. La maggiorana è una pianta aromatica simbolo di fortuna, felicità e serenità. Dal primo sorso si avvertono note rotonde che avvolgono il palato con lievi note balsamiche e morbide. La maggiorana rientra nelle numerose erbe amaricanti siciliane che crescono spontanee su tutto il territorio locale, sulle rocce calcaree e bianche, sui muretti a secco ai fianchi dei torrenti. Queste erbe contribuiscono a creare un perfetto equilibrio fragrante per il palato. ▶👆 cod 73480
Rosso Isola dei Nuraghi Igt “Jù” 2017 Cantine di Dolianova Alla pigiatura segue una macerazione di circa 12-14 giorni a una temperatura di 26-28°C. Alla svinatura il vino è travasato in vasche di cemento dove svolge la fermentazione malolattica e quindi trasferito in barrique nuove dove affina per 24 mesi. Dopo questo periodo, il vino è imbottigliato e fatto riposare per altri 6 mesi. Il colore è rosso rubino intenso, tendente al granato con l’invecchiamento. Al naso il vino è intenso, profondo e strutturato. Si riconoscono fitti sentori di ciliegia matura, spezie e note balsamiche di macchia mediterranea. In bocca corpo generoso ed elegante, aromi di frutta rossa matura e liquirizia, speziature dolci e tannini raffinati. Ideale per accompagnare carni rosse e formaggi stagionati. ▶👆 cod 73389 44
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
VINO
Toscana Igt “Lam’Oro” 2015 Lamole di Lamole Rubino intenso e profondo prelude alla ricchezza della traiettoria aromatica, che decolla con neri profumi di frutti di bosco, quali mora e mirtillo, si libra centralmente su sentori silvani di rovo e sottobosco per poi planare lungamente su voluttuosi effluvi balsamici e speziati, con note fresche di menta e calde di tostato. Al palato tale complessità aromatica trova ancoraggio su tannini dalla trama serrata, abili nel creare una texture fitta e al tempo stesso setosa, avvolgente e notturna nell’impressione cromatico-gustativa, dove salinità e acidità rendono dinamico il sorso e la golosa persistenza aromatica suggella il riassaggio. Le cucine di carni rosse, da cortile, alpeggio o selvaggina, sono il campo da gioco preferito, sia quando proposte in versione “semplice” che in preparazioni barocche per cottura o sugosità. Pure l’ampio territorio dei formaggi stagionati è luogo di esplorazione per questo vino, che gode sommamente delle incursioni nelle preparazioni esotiche dalla corroborante espressione piccante o speziata. ▶👆 cod 73289
Dolcetto di Diano d’Alba Superiore Docg “Sorì Pradurent” 2018 Claudio Alario Diano d’Alba vanta da sempre un territorio vocato alla coltivazione del Dolcetto: per questo motivo qui nascono vini importanti, capaci di durare anche molti anni. Sulla base di questa convenzione, è stato impiantato il vigneto Pradurent, che è posto a 400 metri sopra il livello del mare e gode di un’esposizione molto soleggiata. Dopo la fermentazione, che permette all’uva di trasformarsi in vino, si procede con l’utilizzo della barrique, in cui il vino stesso viene affinato per un periodo di 10 mesi. Al termine di questo processo si giunge alla fase dell’imbottigliamento. Il Dolcetto Pradurent, di colore rosso porpora con sfumature intense, al naso è caratteristico, pieno, intenso e si distingue per i sentori delicati di frutta e fiori con venature mandorlate; al palato si offre ricco e avvolgente con tannini piacevoli. ▶👆 cod 73169
Alto Adige Metodo Classico Extra Brut Riserva “1919” 2014 Kettmeir Alla vista si evidenzia il colore giallo paglierino dai riflessi dorati, screziato da un perlage finissimo e persistente. I profumi dispiegano un bouquet ampio e stratificato che spazia dalle note voluttuose di agrumi canditi e frutta matura a quelle più intriganti di frutta secca e di spezie. Al palato si distende avvolgente e vibrante al tempo stesso, con acidità incisiva e una sotterranea vena sapida, con la carbonica a dettare il ritmo alla danza aromatica fluttuante tra la fragranza della frutta e la sensualità della pasticceria. La raffinatezza dei profumi, l’energia delle bollicine e la complessità gustativa ne fanno uno spumante da tutto pasto, che si esalta in particolare su ricette dai sapori decisi, come quelle a base di pesce dalla carne consistente (tonno, pesce spada) e/o dalle particolari cotture e/o conditi con spezie ed erbe aromatiche. Per quest’ultimo motivo è assolutamente da provare sui piatti corroboranti per piccantezza e calore della cucina orientale o sudamericana. ▶👆 cod 73010 FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
45
VINO
VALORIZZARE IL TERRITORIO
LA STRADA GIUSTA DOPO LA PANDEMIA
A
46
di Enrico Rota
nostri sapori, con allo stesso tempo un
dei tantissimi operatori e amministra-
Presidente della Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca
comprensibile sforzo per difenderli e
tori pubblici che da sempre si prodi-
promuoverli, ha dato vita ai Consorzi
gano per promuovere il territorio e i
di Tutela e alle Strade del vino e dei Sa-
suoi prodotti. Abbiamo persone che,
lcuni anni fa esposi un con-
pori, i quali hanno come obiettivi pri-
a fianco dei propri e più che legittimi
cetto legato alla storia che
mari proprio la tutela e la promozione.
interessi individuali, hanno fatto cre-
ogni territorio ha e che ri-
A
me
scere quelli della
piace
Promuovere i propri prodotti, tutelarli, parlare della propria terra: saremo tutti chiamati a fare questo dopo la pandemia, per scrivere pagine nuove della Storia del nostro Paese
esce ad esprimere grazie ai suoi pro-
pensare che en-
tagonisti. La Storia, quella vera, non
trambi
cambia a seconda di chi la racconta o
sentino un grande
del momento in cui la si racconta; lei
valore aggiunto al
rimane sempre la stessa, che possa
territorio e sono
piacere oppure no. Anche i prodotti
convinto che chi vi
della nostra terra hanno la loro storia,
aderisce lo faccia
unica e immutabile nel tempo, testi-
sia per vanto nel
moniata dai ricordi di chi c’era e dai
poter
testi redatti nelle varie fasi storiche e di
gnare la propria
sviluppo. Ed è questa la Storia che mi
produzione
piace raccontare, evidenziando coloro
un logo comune,
che si prodigano per difenderla e so-
sia per presa di co-
stenerla. Mi piace ricordare che il valo-
scienza della coesione necessaria af-
trimonio da condividere e divulgare.
re di un territorio lo si vede anche dalla
finché la promozionee la tutela siano
È tempo di sfide importanti, molto
sua produzione, dalla sua ospitalità e
davvero efficaci, non solo parole.
importanti, e quando l’emergenza
rappre-
contrassecon
collettività. La storia, quella vera, è fatta di persone straordinarie, capaci di imprese allo stesso tempo semplici ma sorprendenti.
Parlare
di vino, di sapori, di arte o di cultura di un determinato territorio non è “cosa personale”, ma pa-
dalla sua capacità di far rete. Mi piace
Molto è stato fatto e molto si deve
sanitaria sarà risolta, tutti noi saremo
ricordare che questo elemento è pos-
ancora fare. A Bergamo abbiamo mol-
chiamati a scrivere delle nuove pagine
sibile valorizzarlo solo quando la col-
te fortune, partendo dall'avere una
di questa straordinaria storia.
lettività agisce come un corpo unico.
Camera di Commercio attenta e atti-
👆 cod 73741
Proprio il desiderio di far conosce-
va, tanto quanto molte associazioni di
Per informazioni:
re a tutti come sono nati i nostri vini o i
categoria e non, per non parlare poi
www.stradadelvalcalepio.com
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
VINO
BEN...BEVUTI AL SUD
UN VITIGNO AL MESE
LUSIRÀ, MASSIMA ESPRESSIONE DEL SYRAH SICILIANO
ABBUOTO UN VINO FRESCO E TANNICO
di Gianni Paternò
nome Baglio del Cristo di Campobello prende spunto da un vicino grande Crocifisso, molto venerato nella zona.
U
Delle 9 etichette di grande prestigio,
di Piera Genta
V
itigno a bacca nera dalle origini remote, dalle cui uve si produ-
na proprietà accorpata di
espressioni eccelse di Nero
ceva con molta probabilità il Cécubo,
50 ettari a Campobello di
d’Avola, Syrah, Chardon-
citato da Orazio e da altri scrittori. Ori-
Licata (Ag), di cui 30 a vigneti,
nay, Grillo e altro, glorifi-
ginario dell’Ager Caecubum, un’ampia
costituisce il regno della famiglia
cate nelle più importanti
zona compresa tra Terracina e Formia
Bonetta. Famiglia di vignaioli che
guide e nei concorsi degu-
racchiusa dalla corona dei Monti Au-
realizzarono la moderna cantina
stiamo Lusirà 2017 Doc Si-
soni e Aurunci, affacciata sul mare.
nel 2007 iniziando un istantaneo
cilia Syrah. Grappoli scelti,
L’etimologia del nome non ha notizie
percorso di eccelsa qualità che
accurato controllo delle
certe, la tesi più attendibile riguarda la
ha portato l’azienda nel go-
temperature,
tha delle più note e lodate cantine siciliane.
almeno
sua area di origine ed in particolare la
14 mesi in barrique
zona di San Raffaele limitrofa al lago
varie oltre ad un
di San Puoto. Probabilmente il termi-
Merito della passione
anno minimo in
ne “Abbuoto” proviene proprio dalla
e dedizione al lavoro,
bottiglia. Nel cali-
trasformazione del nome “San Puoto”.
dei terreni a quote sui
ce colore granato
Come curiosità, risulta sempre il primo
m 250 caratterizzati da
impenetrabile;
vitigno di qualsiasi classificazione alfa-
un particolare calca-
intenso e com-
betica, non solo italiana ma anche stra-
re ricchissimo di gessi
plesso olfatto ab-
niera. La zona di origine e l’area dove è
anche cristallini e di
bagliante di frutta
maggiormente diffuso oggi coincido-
sostanze minerali che
rossa anche sotto
no: il territorio del comune di Fondi, in
infondono ai vini carat-
spirito, pepe nero,
provincia di Latina, è l’unico a ospitare
teristiche uniche, e del-
liquirizia, impec-
i pochi ettari di Abbuoto ancora pre-
la scelta di Riccardo Co-
cabile,
senti in Italia.
ancor
Importante il lavoro di recupero del vi-
vispo nei tannini
tigno si deve all’azienda Monti Cecubi
e nell’acidità co-
di Itri, gestita dalla famiglia Schettino.
munque già equi-
Ne producono poche bottiglie dalle vi-
librati, si espande
gne di San Raffaele.
con una robusta
Colore rosso rubino intenso, freschi
struttura
impre-
profumi leggermente fruttati e floreali.
gnata dei profumi
Al gusto mostra buon corpo, discreta
al
tarella quale enologo. Il
fascinoso;
palato
già avvertiti, lun-
acidità e una soddisfacente compattez-
ghissimo, armonioso,
za tannica con note di cioccolato e ta-
un Syrah di gran classe che tra qual-
bacco. Di solito è consumato dopo un
che anno addirittura migliorerà. Vino
breve affinamento. Tra gli abbinamenti
che vi consigliamo godere in silenzio,
carni rosse e formaggi stagionati e con
in contemplazione, tanto è buono.
il piatto tipico locale della tradizione
👆 cod 73234
contadina, le pettole. 👆 cod 73092 FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
47
VINO
DÉJÀ BÙ
SORPASSO 2009, IL SUPERTUSCAN FIRMATO FULVIO MARTINI DI FORTULLA di Guido Ricciarelli
lo e Frantoio, come pure una Grappa Barrique che nasce dalle vinacce delle uve di Cabernet Sauvignon e Cabernet
BOLLICINE... CHE PASSIONE
i deve alla più autorevole tra le
Si spazia dalla produzione di una bol-
riviste mondiali di settore, Wine
licina, l’Epatta Brut, un rosato da uve
Spectator, il conio del termine Super-
di Cabernet Franc e Cabernet Sauvi-
tuscan. Un bollino apposto per primo
gnon, a due bianchi. Al Serpentino,
a quella che è diventata l’etichetta sim-
un Vermentino Terratico di Bibbona,
bolo della toscanità nel mondo (mi
si affianca il Pelagico, un Bianco di To-
GIULIO F.56 METODO CLASSICO, 100% VERMENTINO SPUMANTIZZATO
riferisco ovviamente al Sassicaia). Ne
scana a base di uve Pétit Manseng. Un
è passato di tempo e non sarà un caso
Rosato di Toscana e tre Rosso di Tosca-
di Piera Genta
se i vitigni internazionali si sono trovati
na completano il carrello dei prodotti.
così bene nel bolgherese e dintorni.
Tra questi ultimi spicca come top wine
n Vermentino metodo Classico de-
Fulvio Martini ha costruito la sua for-
il Sorpasso. L’annata 2009 deriva da
dicato a Giulio Federici, fondatore
tuna con un’impresa che produce
un 47% di Cabernet Sauvignon, 47%
nel 1985 della cantina La Baia del Sole nel
spugne e accessori ispirati ai principi
di Cabernet Franc e 6% di Merlot. 14-
comune di Ortonovo (Sp), nella valle di
della forza della natura e dell’eco-
16 mesi di barrique di rovere francese
Luni, oggi alla quarta generazione. Il ter-
nomia circolare, ma gli piace anche
(50% nuove, 35% di un passaggio e 15%
ritorio abbraccia l’estrema punta orientale
giocare con il vino biologico. A Ca-
di due passaggi). L’affinamento regala
della Liguria, tra il golfo di La Spezia e le
stiglioncello si respira l’aria di mare e
un vino che la bottiglia in grande for-
Alpi Apuane, una zona particolarmente
la gamma aziendale di Fortulla, che
mato rende risolto alla perfezione. Ve-
vocata per la viticoltura. Cantina Federici
consta di 10 diverse etichette, l’assor-
ste di un rosso rubino intenso e denso
è tra le poche a spumantizzare questo viti-
be efficacemente, come una spugna
per un naso che profuma di macchia
gno. Ottenuto da una selezione di sole uve
appunto.
mediterranea e di cedro, di spezie dol-
Vermentino, il vino base prima dell’im-
Impossibile descrivere in dettaglio
ci e note piraziniche. Bocca intensa e
bottigliamento viene affinato per sei mesi
ogni singola bottiglia. Basti dire che
nervosa, dalla fitta trama tannica e un
in grandi botti di rovere per dargli maggio-
non manca un ottimo olio di oliva
bel finale saporito. Può invecchiare
re complessità; seconda fermentazione
Igp a base di varietà Leccino, Moraio-
ancora a lungo. 👆 cod 73090
U
sui lieviti per 24 mesi. Un bouquet intenso con note agrumate che si spostano su quelle minerali. Cremoso in bocca, molto verticale, si espande fresco e sapido con un finale di mandorla dolce. Poche bottiglie per un vino che ha ottenuto importanti riconoscimenti. Una bollicina preziosa anche nel packaging. L’etichetta in oro riporta il simbolo della cantina, il profilo delle rovine dell’anfiteatro romano di Luni. Ideale come aperitivo, ma anche a tutto pasto. 👆 cod 73081 48
S
Franc.
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
VINO
LA SEDUZIONE DELL'ETICHETTA
UNA COLLEZIONE DI PIETRE MAGICHE PER I VINI LANGHE DOC DI MIRAFIORE
di Piera Genta
U
vano le vigne a Vesime nei secoli passati, con coppie di figure maschili e femminili, rispettivamente simboli di potenza e di
na collezione di sei bottiglie di Langhe Rosso,
fertilità.
un Nebbiolo coltivato, in regime biologico, nella
Pietra Magica è l’interpretazione storica di come veniva
Vigna Magica, sulle colline di Serralunga d’Alba
concepito tantissimi anni fa il vino di Langa. Il Nebbiolo sto-
(Cn), quella che accompagna il visitatore ai poderi di Casa
ricamente, dati i climi più freschi rispetto ad oggi, non veniva
E. Mirafiore. Ogni etichetta, ideata dallo studio di design sve-
vinificato singolarmente, ma veniva ripassato sulle bucce di
dese Motherland, presenta un simbolo magico, la raffigura-
Barbera. Questo permetteva di smorzare il tannino, aumen-
zione di una delle 12 pietre magiche scolpite da Ferdinando
tare il frutto e dare un’acidità più precisa, rendendo il vino
Gallo, l’artista dei volti di pietra di Langa, che riportano in vita
più piacevole e d’impatto, mantenendo però la sua longevità.
la magia del passato.
Con un passaggio in botte grande di un anno, la complessi-
Rappresentano lo Stupore per l’annata perfetta e sbalor-
tà e la struttura del vino trovano la loro perfetta dimensione.
ditiva; la Fertilità Maschile, allusivamente a forma di fallo
Prima vendemmia, 6.666 esemplari, un numero che riman-
rimanda alla forza ed alla potenza riproduttiva; la Sapien-
da al numero tre, radice magica e mistica.👆 cod 73098
za Contadina, l’uomo anziano ne è portatore; la Prosperità Femminile, raffigura la bellezza femminile e protegge la vigna e ne assicura la sopravvivenza; il Nutrimento, il seno della dona per ricordare la terra madre; la Donna Tribale, la stele femminile favorisce l’abbondanza del raccolto grazie ai suoi poteri soprannaturali. Vigna magica è anche protagonista del romanzo antropologico scritto da Piercarlo Grimaldi, antropologo culturale e già Rettore dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ed è frutto di una complessa indagine, nata dal ritrovamento di due stele antropomorfe che ornaFEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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SOSTENIBILITÀ E GREEN ECONOMY TENDENZE E MERCATO
ITALIA SEMPRE PIÙ CAPOFILA IN EUROPA
dei meccanismi che garantiscano a tutti
Italia in prima linea nella green economy
i cittadini europei di vivere in una socie-
Quando venne introdotta la raccolta
tà giusta, inclusiva e prospera. La green
differenziata per il riciclo di plastica,
a complessa architettura ge-
economy e l’economia circolare sono
alluminio, carta e vetro, molte aziende
nerata dalla Commissione eu-
C&C (cuore & cervello) della nostra sfida
protestarono per i costi iniziali. Mancò
ropea con il Green Deal avrà
per un futuro migliore. Crescono le im-
la cosiddetta “vision”. Oggi l’Italia è il Pa-
notevoli ricadute anche sul nostro patri-
prese che scelgono modelli sostenibili e
ese leader nel riciclo, con circa il 77%, a
monio agroalimentare. Si tratta, infatti,
- sarà mica un caso - sono proprio que-
fronte della media Ue che sfiora il 40%.
di un rilancio dell’economia europea
ste aziende che aumentano la loro com-
Anche nella produzione dei rifiuti sia-
in chiave sostenibile. Giammai casual-
petitività con effetti positivi su export,
mo tra i Paesi virtuosi: circa 43 tonnellate
mente il Green Deal si pone l’obiettivo di
fatturato e occupazione. Non sottovalu-
per milione di euro prodotto, contro una
raggiungere la neutralità climatica della
tiamo un fatto: l’Italia è tra le principali
media Ue di 89 tonnellte. Siamo i primi al
Ue entro l’anno 2050.
economie green d’Europa. Il nostro Bel
mondo per la coltivazione di aree a bio-
In linea con lo spirito che ispira gli
Paese su tanti (troppi) fronti gioca una
logico, con circa il 16% della superfice to-
Obiettivi di sviluppo sostenibile delle
partita di mantenimento, dove l’obietti-
tale. Sono numeri che raccontano di una
Nazioni Unite, il Green Deal traccia la via
vo è non arretrare. Sulla green economy,
possibile leadership a cui l’Italia potreb-
da seguire per il conseguimento di un’e-
invece, possiamo aspirare a qualcosa di
be tendere. E magari si scopre che questa
conomia circolare, efficiente e sosteni-
più, anzi a molto di più.
emergenza pandemica va vissuta come
di Vincenzo D’Antonio
L
50
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
bile, senza trascurare il rafforzamento
TENDENZE E MERCATO tere le emissioni di CO2. Tra i prodotti che meglio interpretano questo approccio, vi è Natura induction, una linea innovativa realizzata con materiali riciclati e riciclabili, a basso impatto ambientale. Stiamo inoltre collaborando con Treedom sostenendo la piantumazione di 500 alberi in Kenya, la nostra Forest of inspiration, che assorbiranno 200 tonnellate di CO2 nei primi 10 anni di vita».
Attrezzature professionali che guardano al futuro Cominciamo il nostro racconto partendo da TVS, azienda marchigiana con sede a Fermignano (Pu), attiva da oltre 50 anni, che progetta e produce strumenti di cottura, ben consapevole di quanto la buona cucina sia fondamentale per una buona qualità della vita e di come le esigenze delle persone si evolvasostenibilità, valore
Tappi e packaging sostenibili
aziendale ben con-
Restiamo nell’ambito merceologico di
diviso, ascoltiamo la
strumenti atti alla cucina ma andando
responsabile marke-
in accezione estesa, arrivando perciò
ting Eleonora Cesa-
alla produzione di chiusure in allumi-
roni: «La sostenibili-
nio e “non-refillable”, in vulgata direm-
tà fa da sempre parte
mo “tappi”. Anche qui l’impegno per lo
del nostro Dna, ma
sviluppo sostenibile è palese e orgoglio-
è negli ultimi anni
samente ce ne parla Maurizio Mittino,
che abbiamo deci-
direttore sostenibilità e miglioramento
so di intraprendere
continuo di Guala Closures. «La soste-
un vero e proprio
nibilità - spiega - è un concetto comples-
percorso
virtuoso
so che necessita di processi e metodi ben
mag-
identificabili per affrontare le sfide di tu-
giormente su que-
tela dell’ambiente dove ognuno all’inter-
sto valore. Ne è una
no della filiera produttiva deve fare la sua
prova la stesura del
parte, collaborando insieme nel trovare
nostro Humanifesto,
le migliori soluzioni. È in questo contesto
un calice amaro, una costosa perdita di
una dichiarazione di intenti che si tradu-
che è nata la nuova gamma di chiusure
tempo. Adesso è il loro biglietto da visita
ce in azioni concrete come una grande
sostenibili Blossom per vino, liquori, ac-
per convincere gli investitori a comprare
attenzione alla selezione delle materie
qua e bevande, come testimonianza di
le loro azioni. Di seguito una raccolta di
prime (tutte riciclabili) e ai processi pro-
un impegno di Guala Closures per l’am-
testimonianze, racconti e informazioni
duttivi che privilegiano, soprattutto per
biente che si concretizza con quattro mo-
per conoscere meglio la sostenibilità at-
alluminio, packaging e manigliame, la
delli di progettazione differenti, ognuno
traverso i suoi protagonisti.
scelta di fornitori a km zero onde abbat-
con le proprie specificità».
no, così come i loro gusti. E sul tema della
un’occasione di cambiamento che non possiamo
mancare.
Negli ultimi cinque anni 432mila imprese hanno investito in sostenibilità, creando oltre 3 milioni di green jobs. Le aziende quotate, in passato vivevano il rendiconto
Nel nostro Paese crescono le aziende che hanno fatto della sostenibilità un baluardo e un obiettivo strategico. Dal cibo alle attrezzature, dal beverage ai sistemi di chiusura. La sostenibilità ha efficacia quando è praticata dai molti e non dai pochi: la catena è debole quanto lo è il suo anello più debole
non finanziario come
investendo
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
51
TENDENZE E MERCATO «Lo studio e il lancio di chiusure
spetto agli altri componenti, pensiamo
minerale si parla di un prodotto e non
sostenibili - prosegue Mittino - sono
che ognuno debba fare la sua parte per
di una mera necessità. Pertanto, la so-
partiti proprio per poter offrire ai nostri
il bene dell’ambiente e di conseguenza
stenibilità è dell’azienda che imbottiglia
clienti una varietà di opportunità e an-
delle persone».
e commercializza un prodotto. Quando
ticipare le loro richieste. La sostenibilità
andiamo al ristorante non pensiamo al
è un argomento che sta molto a cuore al
cibo per sfamarci, ma ad un’esperienza,
Gruppo Guala Closures e da molti anni
lo stesso vale per l’acqua minerale. L’uni-
è diventato uno dei motori principa-
co prodotto di Cedea è l’acqua minerale,
li di impulso all’innovazione dei nostri
nello specifico non forziamo in nessun
prodotti e processi. Molti nostri clienti
modo la sua estrazione. È una fenditura
stanno lanciando, proprio in queste set-
nella roccia e fuoriesce in maniera natu-
timane, programmi di riduzione dell’im-
rale senza nessuna meccanizzazione, a
patto ambientale dei loro prodotti per
100 metri di distanza abbiamo il nostro
il 2030 che dovranno coinvolgere tutte
piccolo “stabilimento” che è inserito nel
le componenti del packaging. A questo
contesto urbano del nostro piccolo paese di montagna a 1.500 metri. Abbiamo
ancora di più il nostro impegno sosteni-
Il circuito “virtuoso” dell’acqua minerale
bile perseguendo in primo luogo l’obiet-
Insomma, prende corpo il concetto for-
consumato terreno. La nostra sosteni-
tivo (che ci eravamo prefissati nel 2019)
te che la sostenibilità non è uno spartito
bilità è il non impoverire e sfruttare il
di utilizzare il 35% di materiali riciclati
su pentagramma che può essere esegui-
territorio, ma usare quello che la natura
entro il 2025. Essere partiti in anticipo a
to da un solista, ma è composizione che
ci dà senza forzature. L’acqua che non
testare nuovi materiali e studiare nuove
si esegue coralmente. «L’acqua minerale
utilizziamo rientra in falda. Abbiamo
soluzioni ci permetterà di essere proatti-
non è acqua potabile - puntualizza Mo-
un impianto geotermico per il riscal-
vi nei futuri sviluppi che sicuramente do-
nica Menozzi, chief operating officer
damento che - va da sé - a 1.500 metri
vranno essere realizzati congiuntamente
di Cedea - parliamo di cose diverse e
in alta montagna è più che necessario.
con gli altri fornitori di packaging. Anche
in maniera diversa bisogna riferirsi alla
Produciamo solo vetro di prima quali-
se la chiusura ha un impatto ridotto ri-
sostenibilità. Quando si parla di acqua
tà e siamo completamente plastic free.
proposito abbiamo deciso di accelerare
recuperato un rudere e non abbiamo
LA SVOLTA GREEN DI GRUPPO COLUSSI L
52
a sostenibilità è, ed ancora di più
re al futuro del Paese e del pianeta. Per
sarà negli anni a venire, pilastro del
questo il Gruppo Colussi ha assunto un
Green New Deal. Ci sono realtà aziendali
impegno concreto, abbiamo fatto una
che hanno “varcato la soglia”. E da questo
scelta di campo rivolta a consumatori che
non mancano di arrivare effetti benefici.
sappiamo essere sempre più consapevo-
Può proporci dei casi concreti a testi-
Ne parliamo con Massimo Crippa, diret-
li. Si tratta di un investimento etico im-
monianza di questo impegno?
tore commerciale del Gruppo Colussi.
portante, che coinvolge la nostra filiera
Puntiamo su confezioni Plastic Free, to-
Parlare di sostenibilità è diverso dal
produttiva dall’inizio alla fine, e ci augu-
talmente riciclabili, compostabili con
farla osservare e da metabolizzare
riamo di fare da apripista a un futuro più
carta certificata FSC. Inoltre con alcuni
come prassi quotidiana...
rispettoso per l’ambiente per tutte le
prodotti della linea Misura, la pasta Agne-
Oggi più che mai, con l’emergenza sani-
aziende alimentari italiane. Ripartire
si e la sostituzione con la carta certificata
taria, abbiamo capito che il benessere
dall’ecosostenibilità è l’unica strada da
FSC, la percentuale di incarti sostenibile
delle persone e dell’ambiente non può
percorrere. La svolta green di Colussi si
utilizzato dal Gruppo sale a oltre il 90%.
che essere il terreno comune per guarda-
articola in vari momenti.
Le confezioni di plastica eliminata sono
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
TENDENZE E MERCATO non è verosimile. Bisogna lasciare traccia, ma fare in modo che sia una “bella impronta” e che sia un valore aggiunto, non qualcosa da nascondere. Abbiamo dato valore al nostro progetto e l’abbiamo inserito nel nostro contesto, raccontiamo la storia delle Dolomiti e della loro geologia attraverso l’acqua, e la loro cultura attraverso il nostro packaging».
Per l’Italia abbiamo la bottiglia vuoto a
in alta montagna l’unica via è la gomma
rendere mentre per il resto del mondo
per raggiungere i porti per le spedizioni
parliamo di vuoto a perdere. Nel limite
internazionali. Per il trasporto nazionale
del possibile abbiamo scelto una filiera
abbiamo una buona rete di distributori
corta di fornitori, prevalentemente nel
locali. Il trasporto su gomma è l’unico
Triveneto».
“punto debole”. Ma cerchiamo di esse-
«Il nostro mercato è soprattutto in-
re efficienti e di supplire così a questa
Sughero: sostenibile per natura
ternazionale. Il resto del mondo è abi-
debolezza. Essere efficienti nell’uso del
E se è vero, ed abbiamo scoperto che è
tuato da sempre a riconoscere l’acqua
prodotto, del suo contenitore, del tra-
vero, che il comparto food facilita, po-
come un prodotto e darle valore, in Italia
sporto, della manodopera, della filoso-
sta buona volontà d’intento e abilità
serviamo la ristorazione di alta qualità.
fia che si vuole trasmettere è fondamen-
di attuazione, pratiche di sostenibilità,
Per effettuare la distribuzione, vivendo
tale. Pensare di non lasciare traccia però
scopriamo adesso che parimenti ciò
più di 42 milioni, pari a una riduzione di
Dal 2018 con la pasta Agnesi, precorren-
Come Gruppo Colussi avvertite la sere-
852 tonnellate di plastica. Le confezioni
do quello che oggi è diventato un trend
nità di essere in tanti? Avete dalla vo-
sono sostituite in parte dall’innovativo in-
del mercato, abbiamo scelto di utilizzare
stra parte gli stakeholders?
carto derivato dal Mater-Bi. Dal 2019 il
solo grano duro 100% italiano. E dallo
I consumatori sono sempre più esigenti,
Gruppo Colussi non usa più energia da
scorso anno anche per gli altri prodotti
attenti ai temi ambientali e della salute:
combustibili fossili per i suoi consumi
Misura abbiamo scelto di utilizzare grano
sono loro i nostri primi “alleati”, sono loro
elettrici. Stabilimenti e impianti sono ali-
da filiera italiana 100% sia per la pasta di
i primi a chiedere maggiore tutela per
mentati con energia elettrica certificata al
semola che per la pasta all’uovo. Sceglie-
l’ambiente. Non siamo soli, per fortuna,
100% da fonti rinnovabili.
re il grano da filiera italiana equivale a
in questa avventura, ma siamo stati di
Ci sono anche campagne di sostenibili-
fornire tre garanzie di qualità chiare e
certo i primi a introdurre alcune assolute
tà che possono essere attuate dalle
precise: tracciabilità del grano, dal seme
novità rispetto ad esempio al packaging.
aziende virtuose.
al prodotto finito; provenienza italiana,
Ma esiste anche un’altra faccia della me-
Con la campagna di sostenibilità 2020 di
dalle regioni del Centro e del Sud che tra-
daglia di questo sempre maggiore impe-
Misura sono stati finanziati 10 progetti di
dizionalmente sono votate a questo pro-
gno per essere o diventare ecocompatibi-
riforestazione da nord a sud in 9 regioni
dotto; produzione etica, grazie ai contratti
le, ed è il green washing, sul quale biso-
per rinverdire, risanare, aiutare l’Italia. In
stabiliti con gli agricoltori. Una scelta che
gna vigilare. Ripartire dopo quest’anno di
totale si stanno mettendo a dimora 13.400
premia la produzione nazionale, quindi,
pandemia in chiave sostenibile è una ne-
alberi, per un totale di 9.380 tonnellate di
anche per sostenere la nostra economia e
cessità condivisa. Ci auguriamo che tutti
CO2 assorbita nel corso della loro vita.
l’occupazione in un momento di crisi.
facciano la loro parte. 👆 cod 73751 FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
53
TENDENZE E MERCATO accade nel wine allorquando si parla
rallenta la crescita del tappo a vite. Ed è
di tecnologia in modo da cancellare dalle
di tappi di sughero. Molto interessan-
dal 2010 che il tappo di sughero guada-
nostre macchine di gelato i gas serra e so-
te, sorprendente per numeri e lodevole
gna quote di mercato. Una sostenibilità
stituirli con un tipo di gas assolutamente
per vision, il virtuoso agire di Amorim
che vorremmo definire “congenita” in
non inquinante», ci spiega Walter Pro-
Cork, multinazionale con headquarter
questo caso, stante la presenza in natura
curanti, direttore generale dell’azienda
in Portogallo, che ha a Conegliano (Tv)
del sughero. Sta alla responsabilità dei
nonché responsabile del progetto Ice-
la sede del branch italiano di cui è diret-
big players - ed Amorim è certamente
green, volto proprio allo sviluppo soste-
tore generale Carlos Veloso dos Santos.
tra costoro - rendere tutto ciò elemento
nibile. Nel processo di produzione del
Amorim è leader mondiale nel compar-
propulsivo della sostenibilità.
gelato è proprio il raffreddamento in sè
to del sughero. In attività sin dal remoto
lo step più critico ai fini della sostenibi-
1870, ha mercato in oltre 100 Paesi nel
lità: «L’impianto termodinamico in tutte
mondo.
le macchine funziona con gas che hanno
Il sughero di per sé è sostenibile in
un Gwp (Global warming potential, po-
quanto al 100% naturale, rinnovabile, ri-
tenziale di riscaldamento globale) pa-
ciclabile e riutilizzabile. Coerentemente
recchio elevato, intorno a 4.000. Significa
a ciò, la mission di Amorim consiste nel
un potenziale di riscaldamento globale
dare valore al sughero in modalità inno-
4.000 volte più elevato rispetto a quello
vativa e in perfetta armonia con la natu-
dell’anidride carbonica (CO2)».
ra. Come sottolinea Carlos Veloso dos
Ci sono autorità sovranazionali che
Santos, essendo il sughero biodegrada-
scandiscono i tempi: una scadenza im-
Anche il gelato è sempre più... verde
portante è tra circa 11 mesi, il primo gen-
re. E non è forse questo l’elemento fondante l’economia circolare? E non sono
Passiamo ora al food, e che food! Si par-
golamento europeo che scandisce questi
queste le condizioni atte ad adempiere
la di gelato: questo insieme così goloso
tempi e gestisce per categorie di prodotti.
ai 12 obiettivi di sviluppo sostenibile?
bile, è anche facile da riusare e da ricicla-
naio 2022: «Per il momento esiste un re-
tra consumo edonistico non disgiunto
Entro il 2022 tutte le macchine da gela-
Ed eccoci ad altro dato molto in-
da gradevolissima e valida occasione
to, secondo la nostra interpretazione,
teressante e sintomatico di quanto la
di sano nutrimento. Siamo a Pontevico
dovrebbero impiegare gas con GWP
sostenibilità stia divenendo “comune
(Bs), l’azienda è la Nemox International,
inferiore a 150. Molti stanno manovran-
sentire”. È dal 2017 che i tappi di plastica
che produce macchine ed attrezzature
do per interpretare diversamente que-
perdono quote di mercato. Al contempo
per gelaterie. «Puntiamo ad un cambio
sto dato e bloccarlo intorno a 2.500! noi stiamo impiegando un gas con GWP=3. Sicuramente la scelta da noi fatta ci ha portato a rivedere l’intero progetto, non ci siamo limitati a sostituire il gas con una riduzione del potenziale inquinamento pari al 99,89% ma abbiamo anche ridotto i consumi di energia elettrica del 30% e per il raffreddamento dei condensatori utilizziamo solo aria e non acqua». «La nostra azienda - prosegue Procuranti - esporta in circa 70 Paesi e la sensibilità è parecchio diversa... Il Nord Europa è sicuramente molto sensibile all’argomento; molto meno altri Paesi come Germania e Francia, che guardano più al prezzo. L’utente finale è sicuramente molto più sensibile all’argomento,
54
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
TENDENZE E MERCATO mentre le catene distributive guardano più al mero guadagno: vendono prodotti nel settore domestico e neppure sono in grado di fornire un gelato che rispetti la normativa... ma questo è un discorso lungo. Noi raccogliamo grande entusiasmo e complimenti da chi acquista direttamente sul nostro sito web, mentre i rivenditori ancora badano più al prezzo...». Ci stiamo rendendo conto che parlare di sostenibilità è cosa bella e fa onore, tuttavia vi è un “effetto catena”, ovvero essa diviene debole quanto è debole l’anello più debole e non come media di ogni singolo anello. «Noi purtroppo, o per fortuna - conclude il direttore generale di Nemox - siamo una piccola nicchia e come tale sopravviviamo e veniamo premiati per il nostro lavoro. Purtroppo, la massa è governata dai gruppi internazionali che credo la sostenibilità la facciano a parole, come una sorta di “greenwashing”, contraddicendosi nei fatti».
MICROSOFT RIDUCE L’IMPATTO AMBIENTALE O
gni segmento produttivo che ali-
rimozione di oltre 1,3 milioni di tonnel-
menta l’universo Horeca da tem-
late di anidride carbonica dall’atmosfe-
po si è schierato per la riduzione
ra entro l’estate. Microsoft ha anche an-
Abbiamo tracciato una mappa rap-
dell’impatto ambientale. Oggi il fronte si
nunciato un ulteriore investimento di 1
presentativa, pur senza pretese di esau-
allarga con la discesa in campo anche di
miliardo di dollari nel suo Climate In-
stività, di alcuni dei più attivi centri di
Microsoft, che ha annunciato aggiorna-
novation Fund per l’innovazione e le
elaborazione ed attuazione del concetto
menti in ambito sostenibilità. A un
nuove tecnologie volte a combattere il
di sostenibilità. Gli spunti di riflessione
anno di distanza dalla presentazione
cambiamento climatico.
sono tantissimi. Forse, almeno in prima
della sua strategia per diventare carbon
Di rilievo l’avvio di 20 opere per la rico-
approssimazione, due su tutti li possia-
negative entro il 2030 attraverso l’imple-
stituzione delle riserve idriche e un pro-
mo sintetizzare così:
mentazione di un piano per ridurre
getto con le Organizzazioni non gover-
• La sostenibilità ha efficacia quando
l’impatto ambientale dell’azienda, dei
native per garantire accesso all’acqua
è praticata dai molti e non dai pochi.
propri clienti e dei partner, sono stati
potabile a 1,5 milioni di persone nel
Si canta in coro; lo splendido solista
presentati i primi risultati e nuovi inve-
mondo e la riduzione dei rifiuti solidi
sarà anche piacevole ascoltarlo nel suo
stimenti, volti a sostenere le politiche
provenienti dai data center e campus
canto libero, ma purtroppo non genera
climatiche globali e accelerare l’innova-
Microsoft destinati alle discariche e agli
efficacia ai fini della sostenibilità.
zione.
inceneritori pari a 60.000 tonnellate.
• Nell’insieme delle pratiche atte allo
Il Sustainability Report, il documento
Attraverso il Planetary Computer, piat-
sviluppo sostenibile funziona l’esempio
annuale che mostra i progressi di Mi-
taforma che fa leva sul cloud di Azure e
della catena, che è debole per quanto è
crosoft pubblica un dato significativo:
sull’Intelligenza Artificiale, sono stati
debole il suo anello più debole.
una riduzione delle emissioni pari al
raccolti 10 petabytes di dati sull’am-
Permane quanto si diceva in apertu-
6%. Tra i progetti in atto in tema di tra-
biente, utili per supportare organizza-
ra: è nella green economy che il nostro
sparenza e responsabilità, da segnalare
zioni, aziende, startup e governi nello
Paese può svolgere il ruolo di vettore
nuovi investimenti in tecnologie per la
sviluppo e implementazione di progetti
trainante nell’ambito della Ue.
rimozione e cattura del carbonio, inclu-
concreti in grado di promuovere la tute-
👆 73715.
so il finanziamento di 26 progetti per la
la dell’ambiente. 👆 cod 73701 FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
55
TENDENZE E MERCATO continuare a crescere nel medio-lungo termine. Per questo motivo, le industrie alimentari si muovono verso la produzione di cibi vegetali (o plantbased) come scelta prioritaria, sperimentando
Chi vuole scommettere sul mercato della ristorazione, dovrà seguire passo passo i nuovi food trends. A cominciare dalla sostenibilità e da prodotti come i formaggi non formaggi. Trasparenza, qualità, brand awareness e cooking box sono le altre 4 sfide che il settore dovrà affrontare
ingredienti del
tutto
nuovi come il butter coffee, o caffè spalmabile. Si tratta di una crema in barattolo dal
sapore
concentrato (5 volte più intenso
di
un espresso)
conte-
nente 40
mg
ben di
caffeina, la cui ricetta sembra essere stata brevettata per la prima volta da un’azienda
LE 5 SFIDE DELLA RISTORAZIONE
DALLA SOSTENIBILITÀ ALLA TRASPARENZA
giapponese. Compaiono sul mercato anche le uova vegetali surgelate, fonte proteica naturale che sta conquistando la popolazione statunitense, e la birra ottenuta dalla fermentazione di semi di avocado, con aggiunta di semi di sidro di mele. Ed in Italia? A trainare la classifica
di Mariapia Gandossi
S
56
i sa, i primi mesi dell’anno
gli imprenditori che si chiedono no-
dei food trends secondo l’Osservato-
nostante tutto: “Dove scommettere
rio food sono i “formaggi non formag-
nel 2021”? È arrivato il momento di
gi” che sfruttano la caseificazione ve-
reinventarsi e di ripartire, puntando
getale e la bevanda antiossidante al
su strategie disruptive.
frutto della passione, resa spumosa
sono carichi di buoni propositi, pianificazioni e “to do lists”.
dal gac, un melone originario del Sud-
1. Sostenibilità e “Green”
est asiatico.
Oggi il mondo ci sembra stravolto, la
Con l’emergenza, anche i più scettici
pandemia ci ha portati così lontano
si sono resi conto che adottare un ap-
2. Trasparenza
dagli schemi passati, dalle nostre abi-
proccio responsabile verso l’ambien-
L’Innova Consumer Survey 2020 ha
tudini e prospettive. Eppure, sognare e
te, le persone e le risorse non è gre-
dimostrato che 6 persone su 10 sono
fare previsioni rimane nell’indole de-
enwashing, ma una necessità per
interessate a ricevere informazioni
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
TENDENZE E MERCATO dettagliate sulla provenienza del cibo che portano in tavola. Sarà dunque la trasparenza il filo conduttore della catena di produzione,
1. SOSTENIBILITÀ E “GREEN”
dimostrata dai ristoratori tramite certificazioni d’origine (Dop, Docg), Biologico e km 0.
3. Qualità Che i consumatori siano più consapevoli e informati ce lo ripetiamo da tempo, ma i dati lo confermano. Contano le etichette e la qualità certificata, per cui sono disposti a pagare di
2. TRASPARENZA
più. Insomma, la qualità paga, ed è meglio investire su scelte ponderate di prodotti selezionati e strumenti adeguati.
4. Brand awareness Le ricerche confermano che il consumatore si fida di più delle marche e dei nomi che conosce bene. Investire sulla Brand reputation ed affidarsi a
3. QUALITÀ
prodotti noti per qualità e prestigio diventano step fondamentali per la fidelizzazione del cliente.
5. Cooking box Come conseguenza del Covid-19 vedremo aumentare il numero dei ristoratori che proporranno i loro menu sotto forma di kit con ricette da replicare comodamente a casa, o di piatti da completare seguendo le istruzioni
4. BRAND AWARENESS
degli chef. Così il consumatore finale non sarà più visto solamente come oggetto passivo della catena di produzione, ma diventerà anche soggetto protagonista di una specie di “masterchef fai da te”. Il coinvolgimento emotivo e la soddisfazione dei propri clienti saranno le prossime sfide del mondo Horeca, volti a combattere l’incertezza e la
5. COOKING BOX
frustrazione portate dalla pandemia. 👆 cod 73087 FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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Altri servizi sul passaporto vaccinale • • • •
58
Patentino vaccinale più vicino L'Ue approva linee guida comuni 👆 cod 73606 Passaporto vaccinale: dopo Veneto e Campania, anche il Lazio sostiene l'idea 👆 cod 73501 Ippolito (Spallanzani): Vaccino unica strada Passaporto, rischio discriminazione 👆 cod 73802 Passaporto vaccinale via app La prova anti-Covid è digitale 👆 cod 73075
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
GESTIONE E NORMATIVE
AL RISTORANTE COME IN AEROPORTO?
IL VACCINO È COME UN CHECK-IN di Vincenzo D’Antonio
I
Side e Air Side. Nell’area Land Side stanno tutti in condizioni di affolla-
due volti, sorta di Giano bifronte,
mento. Nell’area Air Side stanno invece
della Natura. Quando matrigna e
coloro che, fatto il check-in ed ottenuta
cattiva al punto da flagellarci da
la boarding pass, vi hanno accesso. Tra
circa un anno con questa pandemia
quelli che stanno nell’Air Side è come se
che nel mondo fa contare i morti a mi-
circolasse una sorta di agreement taci-
lioni e nel nostro Paese a decine di mi-
to, è come se l’un l’altro ci si dicesse “hai
gliaia; e quando benevola nel fornirci le
la boarding pass, lo so come tu sai che
basi affinché l’umanità si vaccini. Affin-
ce l’ho anche io. Tu puoi volare, lo so.
ché l’umanità combatta e poi prevalga
Ed anche io posso volare e lo so che tu
vincitrice sul virus soccombente. Da
lo sai”. Una sorta di trust relationship
poche settimane, e con lasso temporale
che diviene connaturata al luogo. Esse-
prospettico che misureremo in mesi, le
re nell’Air Side abilita pienamente le
persone che abitano il mondo hanno
condizioni di vita sociale che noi rite-
cominciato a vaccinarsi. Opinabili, da
niamo soddisfacenti. Abitare nell’Air
buon senso ispirate e si spera efficaci, le
Side comporta avere diritti. Ma atten-
considerazioni che hanno portato a sti-
zione però! L’essere “titolari di diritti” è
lare calendario: chi prima e chi dopo.
il frutto di un dovere sociale al quale
Ma sia come sia, entro il novembre 2021
abbiamo adempiuto facendo il check-
dovremmo essere quasi tutti vaccinati.
in dimostrando (certificabile) di averlo fatto con la boarding pass. Il vaccino
Come cambierà l'aeroporto?
per vivere serenamente l'accoglienza
In questa prospettiva immaginiamo
abitare serenamente nel nostro mondo
che il nostro teatro di vita quotidiana sia
comporta esserci vaccinati e rendere
un grande aeroporto, con entrambi i
certificata questa avvenuta vaccinazio-
due ricordati volti della natura, auspi-
ne. E la nostra socialità nel vivere quoti-
cando che quello cattivo sia declinante
diano, lo sappiamo bene, si evidenzia
e quello buono sia emergente. L’aero-
sovente e con quella gioiosa conviviali-
porto, si sa, è composto da due grandi
tà che tanto adesso ci manca, nell’anda-
aree gergalmente denominate Land
re al ristorante. Bene, a ben guarda-
Usciamo da metafora e diciamo che
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
59
GESTIONE E NORMATIVE re potrebbe non esserci più alcun pro-
onde poter accedere all’Air Side. Fon-
O happy many (felici in tanti), e quindi
blema a breve. Un ristorante aperto,
damentale avviare un circolo virtuoso
a tendere “happy all” (tutti felici), o
pronto ad accogliere clienti, clienti
Si comprende allora qual è il feno-
pronti a frequentare il ristorante aper-
meno che sta emergendo in questi
to: questo è il saldo vincente di un com-
giorni e che andrà ad espandersi
Noi che viviamo nell’Air Side, noi
portamento sociale virtuoso. Il ristora-
nell’anno 2021. Lo denomineremo
vogliamo, desideriamo e ci prodighia-
tore e tutte le persone che lavorano al
“cerchi nell’acqua”, il passatempo sulla
mo affinché quanti abitano la Land
ristorante hanno fatto check-in e han-
riva del lago. Si getta un sassolino in
Side, doverosamente adempiendo al
no ottenuto la boarding pass. Lo comu-
acqua e si assiste al fenomeno della
check-in, e ottenendo così la boarding
nicano ed all’occorrenza lo dimostra-
propagazione di cerchi concentrici. La
pass, varchino la soglia e vengano
no. Idem per i clienti: si sono vaccinati e
vaccinazione è anche questo. Man
anch’essi in Air Side: c’è spazio per tut-
possono dimostrarlo. Va bene nel sen-
mano che ci si vaccina, man mano che
ti. La soddisfazione dell’umanità a fine
so che non va male, ma ancora non è
con il tempo aumenta la percentuale
anno 2021: Land Side desolatamente
che vada proprio bene bene. Il cliente è
dei vaccinati e complementarmente
vuota.
uno degli stakeholders del ristorante e
diminuisce quella dei non vaccinati, il
mostra all’occorrenza il suo status di
cerchio esterno, che è quello che deli-
“vaccinato”: garanzia per il ristoratore,
mita l’area Air Side, diventa sempre più
Pronti ad una nuova normalità
lasciapassare a ché fruisca dei servizi,
ampio, sempre più accogliente, sem-
La nuova normalità avanza e si porta
quello di sala innanzitutto. E gli altri
pre più inclusivo.
dietro il destino beffardo: rendersi
niente. Torniamo un attimo alla metafora dell’aeroporto.
stakeholders, fornitori innanzitutto?
L’insegnamento derivato della na-
poco riconoscibile proprio perché
Anche costoro, onde permanere forni-
tura sorniona: dall’happy few all’hap-
avanza. Facciamo riflessione. Un anno
tori del ristorante che così responsabil-
py many, ovvero dai pochi felici ai tanti
fa avremmo mai ritenuto possibile che
mente sta creandosi lo status di “Covid
felici. Il Covid, nel suo “costringerci” a
nell’uscire da casa avremmo incontra-
Free” devono aver fatto check-in e de-
collaborare tutti insieme per debellar-
to qualcuno che ci “misurava la feb-
vono pertanto essere dotati di boarding
lo, ci sta portando ad un capovolgi-
bre”? Avremmo mai immaginato di
pass da esibire all’oc-
mento paradigmatico. Non si può es-
indossare la mascherina? Avremmo
sere happy few (felici in pochi).
mai ipotizzato che non si ricorreva al
correnza
bacetto sulla guancia, tra amici? E il gel disinfettante ovunque? E la fila “fuori” dal negozio onde evitare l’assembramento al chiuso? Quanti scettici, anche pensatori illustri, prevedevano la morte precoce della delivery? Sapremmo oggi immaginare un ristorante che non eroghi delivery e take away? Ecco, la nuova normalità in questa fase è cautelarsi al punto tale da ritenere un proprio diritto ed anche un dovere, accedere all’Air Side, avere relazioni solo con quanti abitano l’Air Side, agognando a ché la Land Side si svuoti. Gliela si fa, agendo consapevolmente insieme. Tutti insieme renderemo il mondo “Covid free”. 👆 cod 72747 60
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
61
QUALITÀ DEL CIBO SEMPRE CERTIFICATA GRAZIE AI MARCHI DOP, IGP, STG
Q
62
di Giuseppe Paltani
dire la conoscenza di questo importante
Tecnologo alimentare
patrimonio italiano declinato in ambito
Definizione di qualità alimentare
regionale, utilizzando proprio le regioni
La qualità può essere descritta dai requi-
per sistematizzare le peculiarità enoga-
siti necessari a soddisfare i bisogni e le
uesto è il primo di una serie
stronomiche e avvalendosi della cucina
attese del consumatore. Il professor
di articoli per presentare cosa
territoriale regionale come espressione
Claudio Peri per definire la qualità ali-
sono e quali sono le produ-
di una meravigliosa moltitudine di ali-
mentare individua e distingue diversi re-
zioni agroalimentari soggette a sistemi di
menti che contrassegna la nostra nazio-
quisiti della qualità:
qualità regolamentata, così da approfon-
ne.
• i requisiti di prodotto in senso stretto
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
GESTIONE E NORMATIVE come la salubrità alimentare, la confor-
• Prodotti Igp (Indicazione geografica
torio del quale prendono il nome. Essi
mità merceologica, i principi nutriziona-
protetta)
devono rispondere a tre requisiti:
li, gli aspetti sensoriali;
• Prodotti Stg (Specialità tradizionale
• originari di un luogo, regione o di un
• i requisiti psicologici relativi al conte-
garantita)
Paese determinati;
sto produttivo e all’etica;
• Vini a Denominazione di origine
• qualità e caratteristiche di un prodotto
• i requisiti di garanzia come le certifica-
protetta
derivano essenzialmente o esclusiva-
zioni e la rintracciabilità;
• Prodotti dell’agricoltura biologica
mente da un particolare ambiente geo-
• i requisiti del sistema prodotto-confe-
• Indicazioni facoltative di qualità
grafico e dai suoi fattori naturali o umani;
zione relativi alle caratteristiche funzio-
(Prodotto di montagna)
• le fasi di produzione devono svolgersi
nali ed estetiche dell’imballaggio, alle informazioni riportate in etichetta e alle
B
nella zona geografica delimitata. Regimi di qualità riconosciuti
• i requisiti del sistema prodotto-merca-
conformi a specifici requisiti
Indicazione geografica protetta
to inerenti la disponibilità del prodotto e
• Sistema di qualità nazionale produ-
L’Igp è destinata ai prodotti collegati ad
il relativo prezzo di vendita.
zione integrata (Sqnpi)
un territorio; la relazione con esso è
• Sistema di qualità nazionale zootec-
meno stringente rispetto al prodotto Dop
qualità cogente, ovvero obbligatoria-
nia (Sqnz)
e alla relativa area territoriale. Questi pro-
mente prevista dalla legge e controllata
• Prodotti afferenti ai Sistemi di quali-
dotti devono rispondere a tre condizioni:
da un ente pubblico ispettivo, e la qualità
tà regionali (Sqr)
• originari di un determinato luogo, re-
modalità d’uso;
È utile inoltre la distinzione tra la
dagli Stati membri in quanto
volontaria e garantita, cioè certificata da
gione o Paese;
Denominazione di origine protetta
• alla regione geografica sono essenzial-
tificazione. Quindi talune disposizioni identificanti - aspetti igienico sanitari,
Esiste un legame molto stretto tra le ca-
putazione o le altre caratteristiche;
caratteristiche merceologiche, informa-
ratteristiche del prodotto e la sua origine
• almeno una delle fasi di produzione
zioni in etichetta - trasformano i requisiti
geografica. Sono i prodotti Dop quelli
deve svolgersi nell’area territoriale indi-
di salubrità, rintracciabilità, etichettatura
strettamente associati allo specifico terri-
cata.
un ente terzo quale un organismo di cer-
mente attribuibili una data qualità, la re-
in prerequisiti che, di fatto, devono essere soddisfatti quale condizione necessaria per poter immettere sul mercato il prodotto alimentare.
Sistemi di qualità regolamentati: Dop, Igp, Stg Il Regolamento Ue n.1151/2012 disciplina i regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari. I regimi di qualità alimentare regolamentata riconosciuti e sostenuti sono individuati dal Reg. Ue n.1305/2013 sul sostegno allo sviluppo rurale Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) e sono:
A
Regimi di qualità istituiti a livello comunitario con apposita nor-
mativa • Prodotti Dop (Denominazione di origine protetta) FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
63
GESTIONE E NORMATIVE
Specialità tradizionale garantita
sciplinare di produzione che comprende
mentare italiana. Ogni vino Dop ha un
tutti i seguenti elementi:
disciplinare di produzione, in cui devono
La Stg è il regime di qualità che mira a sal-
• nome, da proteggere, utilizzato nel
essere riportate le seguenti informazioni:
vaguardare metodi di produzione e ricet-
commercio o nel linguaggio comune;
• denominazione di origine;
te tradizionali. Della Stg si può fregiare
• caratteristiche del prodotto, ovvero le
• delimitazione zona di produzione;
un alimento:
materie prime e principali caratteristiche
• caratteristiche chimico-fisiche ed or-
• ottenuto con un metodo di produzio-
fisiche, chimiche, microbiologiche e or-
ganolettiche del vino;
ne, trasformazione o una composizione
ganolettiche;
• resa massima uva e vino per ettaro;
che corrispondono a una pratica tradi-
• zona di produzione;
• vitigno o vitigni da cui è consentito ot-
zionale;
• prova dell’origine;
tenere il vino;
• oppure se ottenuto da materie prime o
• metodo di ottenimento del prodotto e,
• modalità di coltivazione del vigneto;
ingredienti utilizzati tradizionalmente.
se del caso, dei metodi locali, leali e co-
• caratteristiche naturali dell’ambiente
Tale nome deve essere stato utilizzato
stanti nonché le informazioni relative al
di coltivazione;
tradizionalmente con l’uso comprovato
confezionamento;
• evidenza dei legami con il territorio.
sul mercato nazionale per un periodo
• elementi che stabiliscono il legame
che permette di tramandare le cono-
con la zona geografica inteso come lega-
Produzioni biologiche
scenze da una generazione all’altra; tale
me fra la qualità o le caratteristiche del
In base alla definizione del Codex Ali-
periodo deve essere di almeno 30 anni.
prodotto e l’ambiente geografico (Dop) o
mentarius, l’agricoltura biologica è «un
il legame fra una data qualità, la reputa-
sistema integrato di produzione agricola,
Disciplinari Dop, Igp e Stg
zione o un’altra caratteristica del prodot-
vegetale e animale, che evita il ricorso a
Il disciplinare di produzione di una Stg
to e l’origine geografica (Igp);
fattori di produzione esterni all’attività
comprende: il nome; la descrizione del
• controlli, cioè le informazioni su chi
agricola, privilegiando le pratiche di ge-
prodotto e del relativo metodo di produ-
verifica il rispetto del disciplinare;
stione. Impiega metodi colturali biologici
zione; gli elementi che attestano il carat-
• regole relative al confezionamento e
e meccanici al posto di prodotti chimici
tere tradizionale del prodotto. Esso non
all’etichettatura.
di sintesi, tenendo conto dell’adattamen-
riporta riferimenti alla zona geografica e
Il disciplinare di produzione quindi è
to dei sistemi di produzione alle condi-
al legame con il territorio: una Stg può
il documento in cui vengono descritte in
zioni locali. L’agricoltura biologica pro-
essere prodotta in tutto il territorio
modo completo tutte le fasi del processo
muove e migliora la salute dell’ecosiste-
dell’Unione nel rispetto del relativo disci-
produttivo che il prodotto a indicazione
ma e, in particolare, la biodiversità, i cicli
plinare di produzione.
geografica deve rispettare.
biologici e l’attività biologica del suolo».
Per le Dop e Igp, ma meno vincolante
I vini a Denominazione di origine
Per quanto riguarda l’allevamento,
sotto l’aspetto geografico per le Stg, come
protetta possiamo dire che rappresenta-
l’obiettivo è la qualità delle produzioni e
indicato sopra, si deve rispettare un di-
no la più numerosa produzione agroali-
non la massimizzazione della resa. Gli animali devono essere alimentati con prodotti vegetali ottenuti da produzione biologica. Inoltre, agli animali vengono garantite condizioni adeguate alle loro specifiche esigenze e la possibilità di esprimere il loro comportamento (Reg. UE 848/2018).
Prodotto di montagna L’indicazione facoltativa di qualità Prodotto di montagna è utilizzata unicamente per individuare i prodotti destinati al consumo umano per i quali sia le materie prime che gli alimenti per gli 64
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
GESTIONE E NORMATIVE
Evoluzione dei principali regimi
EVOLUZIONE DEI REGIMI DI QUALITÀ ALIMENTARE NELL'UE di qualità alimentare nell'Unione Europea 1992 - Primo regolamento
DOP e IGP
STG
Sistema di qualità nazionale zootecnia Il Sistema di qualità nazionale zootecnia (Sqnz) è un regime di qualità volontario riconosciuto dallo Stato membro, aperto a tutti gli allevatori che permette di valorizzare i prodotti agricoli primari di origi-
2006 - Revisione normativa
2012 - Normativa in vigore
ne zootecnica destinati all’alimentazione umana con specificità di processo e/o di
REGIMI DI QUALITÀ
prodotto, aventi caratteristiche qualitativamente superiori rispetto alle norme di commercializzazione o ai requisiti mini-
DOP e IGP
STG
Indicazioni facoltative di qualità
Agricoltura locale vendita diretta
mi stabiliti dalla normativa comunitaria e nazionale nel settore zootecnico. Le filiere potenzialmente interessate sono quelle per la produzione di carne bovina,
Prodotto di montagna
Prodotto dell’agricoltura delle isole
suina, ovina, caprina, bufalina, equina, avicola, cunicola, latte, uova, miele, prodotti dell’acquacoltura ed elicicoltura.
animali provengono essenzialmente dal-
dell’ambiente e della salute dell’uomo
le zone di montagna. Nel caso di prodotti
per una qualità sostenibile. Il Sistema è
Il ruolo di Stato e Regioni
trasformati, anche le operazioni di tra-
applicabile a tutte le produzioni vegetali
Proprio le produzioni agroalimentari re-
sformazione, comprese stagionatura e
(trasformate e non) e consente di utiliz-
golamentate appena descritte sono un
maturazione, hanno luogo in zona di
zare un marchio per identificare le pro-
perfetto esempio di come si esercita l’atti-
montagna. Non si tratta di un Regime di
duzioni che sono state realizzate secon-
vità del diritto finalizzato alla cura e tute-
qualità in senso stretto, in quanto non
do le regole della produzione integrata.
la di interessi pubblici e privati, come
prevede il rispetto di disciplinari di pro-
La produzione integrata è un sistema re-
pure di amministrazione comune e inte-
duzione e non prevede la presenza e l’at-
alizzato attraverso norme tecniche speci-
grata dell’ordinamento nazionale ed eu-
tività di Organismi di controllo.
fiche per ciascuna coltura (disciplinari di
ropeo. Nel modello italiano di Stato Re-
Gli operatori che intendono utilizza-
produzione), comprendenti pratiche
gionale la materia agricoltura è assegna-
re la menzione facoltativa di qualità Pro-
agronomiche e fitosanitarie. Il Sistema
ta alle regioni per il decentramento delle
dotto di montagna, sono tenuti ad adem-
prevede in particolare la definizione di
competenze legislative e regolamentari.
piere alle prescrizioni previste in tema di
Linee Guida Nazionali (che rappresenta-
Per la materia alimentazione, stretta-
rintracciabilità di cui al Reg. CE 178/2002,
no uno strumento di indirizzo volto ad
mente connessa a quella agricola, la co-
in modo da consentire la piena rintrac-
una progressiva armonizzazione delle
siddetta potestà è concorrente: significa
ciabilità dei prodotti, delle materie prime
“Norme Tecniche” regionali) e l’adozio-
che, al di là di leggi cornice statali, il con-
e dei mangimi utilizzati. Inoltre, devono
ne di disciplinari di produzione integrata
tenuto e il dettaglio deve essere compito
compilare e trasmettere alla Regione (ed
regionali, redatti nel rispetto delle pecu-
delle regioni. Pensiamo però sempre al
eventualmente al Ministero) l’apposito
liarità climatico/ambientali, colturali e
rispetto dell’ordinamento europeo a cui
modello previsto nell’allegato al Decreto
fitosanitarie che contraddistinguono le
conformarsi e relazionarsi, il quale per-
26/07/2017, almeno 30 giorni prima
diverse zone agrarie del territorio italia-
mette per esempio la tutela internazio-
dell’utilizzo della indicazione.
no. Un rigoroso sistema di rintracciabili-
nale. 👆 cod 73083
tà, verificato da Odc (organismi di con-
Produzione integrata
trollo) accreditati, permette di dimostra-
Il Sistema di qualità nazionale produzio-
re che i prodotti certificati provengono
ne integrata (Sqnpi) consente di coltivare
da aziende agricole che applicano i disci-
i prodotti secondo tecniche rispettose
plinari.
CONSIGLIO DELL’ORDINE NAZIONALE DEI TECNOLOGI ALIMENTARI Per informazioni: www.tecnologialimentari.it
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
65
CUOCHI
IGIENE E SICUREZZA OLTRE IL COVID
DAL LIBRETTO SANITARIO ALL’HACCP Nella filiera del food e in particolare nella ristorazione, per tutti coloro che entrano in contatto con il cibo è da sempre importante rispettare norme basilari di sicurezza igienico sanitaria. Fino al 2004 c’era l’obbligo di dotarsi di libretto sanitario, poi sostituito dalla formazione e infine dal protocollo Haccp 66
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
di Matteo Scibilia
L
a ripresa e la riapertura dei pubblici esercizi, ristoranti in testa, porrà il problema di
nuovi valori da comunicare alla clientela, una nuova sicurezza “sanitaria”.
GESTIONE E NORMATIVE Non solo il rispetto delle norme antiCovid, ma nuove strategie commerciali dal web al delivery. Non solo una rivisitazione dell’offerta gastronomica con più tradizione e più semplicità, più Made in Italy, più attenzione ai costi, ma anche e soprattutto più attenzione alla sicurezza igienico sanitaria. Certamente un ristorante, una pizzeria o un bar non devono trasformarsi in sale d’attesa di un medico... Il Covid in teoria, e in molti casi in pratica, ci ha rimesso dinanzi a precise responsabilità di comportamento d’igiene. Ci ricordiamo di quando all’inizio dell’emergenza ci veniva richiesto l’uso dei guanti, l’uso della mascherina anche in cucina e anche un’attenzione più severa nei alimenti? In realtà da più parti, molti
Libretto sanitario, formazione, Haccp
cuochi risposero all’unisono che an-
Chi ha qualche anno in più, come
mi influenzali o meno, dis-
che prima del Covid era (o almeno
il sottoscritto, non potrà non ricor-
senteria, malattie familiari parti-
avrebbe dovuto essere) così, le regole
dare il vecchio e temuto libretto sani-
colari. In sostanza, una piccola anam-
sull’uso dei guanti già c’erano. In mol-
tario, che periodicamente bisognava
nesi. Questo sistema in realtà è stato
te cucine, soprattutto delle grandi
rinnovare ed era obbligatorio per
per molti decenni una pratica di pre-
aziende, alberghi, ristorazione colletti-
chiunque operasse nel settore del
venzione sanitaria, era un monitorag-
va e pasticcerie, l’uso della mascheri-
food, dalla produzione alla sommini-
gio della situazione non molto preciso
na era una norma già condivisa.
strazione. Che si trattasse di caramelle
ma efficace. Quando si usciva dallo
In questi giorni sul web, ripreso da
o di carne fresca, era indispensabile
studio dell’Asl con il timbro negativo ci
alcuni organi del settore food, viene
per essere assunti. Ma onestamente
si rilassava: ok, posso tornare al lavo-
rimbalzata la notizia che l’Istituto fe-
serviva anche ad una prevenzione di
ro. Naturalmente il rinnovo del libret-
derale tedesco per la valutazione del
una fetta della popolazione, perché a
to aveva un costo, spesso a carico del
rischio (BfR) ha pubblicato una guida
cascata anche all’interno delle fami-
lavoratore perché in fondo era un suo
con le regole di igiene per il personale,
glie c’era una maggiore attenzione se
lasciapassare. Ma il costo era anche
per la cucina e gli alimenti da osserva-
uno dei componenti era un cameriere,
un’entrata economica per le Asl o
re nella ristorazione, tra l’altro disponi-
un cuoco o un lavapiatti, cioè c’era
quelle che poi sarebbero diventate
bile in rete in 13 lingue, italiano com-
una maggiore responsabilità.
aziende sanitarie.
momenti lavorativi di contatto con gli
lite, barba rasata, vestiti in ordine, sinto-
preso. Quasi un nuovo vademecum
Quando il libretto stava per scade-
Poi è cambiato tutto, l’obbligo del
sulle norme d’igiene. Siamo stupiti
re ci si recava presso l’Asl di compe-
libretto di idoneità sanitaria per gli
come se la Germania stesse per candi-
tenza e ci si sottoponeva ad un rito
operatori addetti alla produzione, pre-
darsi a diventare l’Asl europea.
preciso: mani pulite, unghie super pu-
parazione, somministrazione e diFEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
67
stribuzione di alimenti è stato sostitui-
prova comportamenti e metodi di pro-
to con l’obbligo di formarsi adeguata-
duzione artigianale vecchi di secoli.
In cucina il rischio di provocare un’in-
mente in materia igienico-sanitaria,
tossicazione o un’infezione alimentare
Lombardia con Legge Regionale n.12
Responsabilità scaricata sulle imprese
del 4 agosto 2003. L’insieme di norme
In ogni caso, prima c’era il libretto sa-
che consiglia il BfR tedesco, in Italia gli
in breve tempo, nel 2004, vennero ri-
nitario, dopo arrivò l’Haccp. Quella
operatori del settore alimentare, deno-
prese e raggruppate con l’introduzione
prevenzione, quel controllo che prima
minati Osa, sono tenuti a garantire un
dei regolamenti CE852/2004, noto
era un compito quasi a carico del ser-
controllo efficace durante tutte le fasi
come Haccp, il sistema di controllo dei
vizio “pubblico” fu una responsabilità
di trasformazione e produzione in os-
rischi applicato al settore alimentare
trasferita in capo alle imprese. L’im-
servanza al Reg. CE 852/04, operando
(per inciso, un sistema nato negli anni
presa ha di fatto, ancora oggi, una re-
attraverso le procedure basate sui
‘60, per garantire la sicurezza alimen-
sponsabilità continua sulla formazio-
principi del sistema Haccp, ovvero un
tare agli astronauti della Nasa nei loro
ne dei propri collaboratori. Nacque di
protocollo nazionale di autocontrollo
viaggi spaziali).
normativa emanata dalla Regione
68
I punti salienti per l’igiene in Italia nel settore food è sempre presente. Nonostante quello
conseguenza una moltitudine di nuovi
che permette di valutare e stimare i ri-
Non possiamo non sottolineare
professionisti che “vendevano” i corsi
schi di contaminazione a cui sono sot-
che nel nostro Paese non sempre tutto
di aggiornamento sull’igiene, fornen-
toposti gli alimenti.
è così semplice. La sanità è di compe-
do in realtà poca chiarezza e molte in-
• Tenere le unghie delle mani pulite,
tenza delle Regioni, e le interpretazioni
terpretazioni... Ancora oggi molti ad-
tagliate corte e senza smalto.
regionali e le applicazioni di norme in
detti, al di là di osservare le norme che
• Netta separazione tra abbigliamento
questo caso internazionali applicate
indicano di effettuare ogni 2-3 anni i
privato e da lavoro, anche negli arma-
alla nostra realtà - costituita da picco-
corsi di aggiornamento, si affidano a
dietti di lavoro.
le/micro aziende, da piccoli artigiani
tanti che vendono corsi Haccp che si
• Abiti e strofinacci puliti, soprattutto
che producono eccellenze alimentari
sovrappongono con la formazione ob-
utilizzo di dispositivi usa e getta e
che il mondo ci invidia - misero a dura
bligatoria per legge.
guanti di colore blu (se si rompono è
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
GESTIONE E NORMATIVE
• Indossare sempre un copricapo e i
sono un mix tra quella comunemente
capelli lunghi vanno raccolti.
definita come “buona prassi operati-
Il Manuale di corretta prassi operativa della Fipe
• Togliere anelli (è tollerata solo la
va” (Gmp, Good manifacturing practi-
Tutto quanto abbiamo appena descrit-
fede matrimoniale), braccialetti e oro-
ces) e tutte le norme indicate nei pro-
to è ampiamente illustrato in un ma-
logio; in cucina anche orecchini e col-
tocolli Haccp. Importante ricordare
nuale redatto nel 2013 dalla Federazio-
lane.
che:
ne italiana pubblici esercizi e disponi-
• Pulire e disinfettare accuratamente
• La principale responsabilità per la
bile in rete. Il “Manuale di corretta
le mani. È assolutamente vietato uti-
sicurezza alimentare ricade sull’opera-
prassi operativa per la ristorazione,
lizzare i lavelli in cui vengono puliti gli
tore addetto;
gastronomia, gelateria e pasticceria” è
alimenti o le stoviglie per lavarsi le
• La sicurezza va garantita in tutta la
stato redatto dagli uffici della Fipe e va-
mani, cioè in cucina dovrebbe esserci
filiera alimentare.
lidato dal ministero della Salute (GU
più facile accorgersene).
In definitiva, i principi descritti
un lavello lavamani apposta; in pre-
Sarebbe il caso - e lo diciamo a chi
13 giugno 2013 n.135). Si tratta di uno
senza di alimenti particolarmente de-
sta in capo all’impresa - di ricordare
strumento utile, se non necessario, per
licati quali pesce, volatili o formaggi
chi è il responsabile ultimo in caso di
aiutare gli operatori del settore ali-
dotarsi sempre di guanti usa e getta ad
qualche incidente sanitario all’interno
mentare (Osa) a rispettare le prescri-
ogni contatto; evitare il rischio di una
delle aziende, approfittando di questi
zioni igienico-sanitarie previste dalla
contaminazione crociata.
momenti di “lockdown” per fare ag-
normativa comunitaria e indispensa-
• Per impedire che batteri e microrga-
giornamenti, anche magari un sempli-
bili per offrire ai consumatori prepara-
nismi finiscano negli alimenti attra-
ce ripasso.
zioni sane e sicure. 👆 cod 73467
verso piccole goccioline respiratorie (droplet) non bisogna tossire o starnutire sul cibo ma nell’incavo del braccio e utilizzare sempre un fazzoletto di carta. Gettare via il fazzoletto dopo l’uso, lavare le mani e disinfettarle, questo è obbligatorio anche dopo l’uso del WC. È proibito il famoso “torcione”, spesso legato alla cinta del cuoco, con cui si puliva di tutto; utilizzare solo carta usa e getta. • Proteggere le ferite aperte e coprirle con un cerotto resistente all’acqua, una fasciatura pulita, un ditale o un guanto di gomma, meglio se colorato così si riconosce più facilmente in caso di smarrimento. La cassetta del pronto soccorso deve periodicamente essere controllata e integrata dei dispositivi utilizzati. • In cucina è vietato fumare. • Avvisare immediatamente la direzione in caso di episodi ripetuti di dissenteria e vomito. FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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GESTIONE MANAGERIALE LUNGIMIRANTE
INDISPENSABILE PER RIPARTIRE di Massimo Artorige Giubilesi Founder & ceo Giubilesi & Associati Chairman FCSI Italian Unit
S
70
e possiamo riassumere con
Ristoro, oltre che tardivi, non si posso-
chiedersi come mai tutti ne parlano e
no in alcun modo considerare come
sono d’accordo che non si potrà andare
quanto basta per tenere in piedi l’inte-
avanti così, ma di fatto si fa poco o
ro comparto della ristorazione pubbli-
niente, se non lamentarsi, per trovare
ca collettiva e commerciale.
una soluzione.
una sola parola i tempi difficili
È assolutamente doveroso ribadire
Tirare le somme e misurare i danni
che sta attraversando l’econo-
che il settore si è visto doppiamente
provocati dal Covid nel settore della ri-
mia - in particolar modo il settore dei
danneggiato dalla crisi, in quanto gli è
storazione - che ricordiamoci è com-
pubblici esercizi e l’Horeca - la parola
stato imposto di spendere e impiegare
posto di una catena lunghissima che
giusta, senza una minima ombra di
significative risorse per mettersi in re-
trascina con sé l’intera filiera agroali-
dubbio, è incertezza. E se all’incertezza
gola con tutte le prescrizioni e regola-
mentare - forse è prematuro o quanto
aggiungiamo il caos generale sommi-
menti di contenimento del virus e, no-
meno ancora impossibile, ma l’impatto
nistrato a bocconi di Dpcm e restrizioni
nostante ciò, è rimasto soggetto a mag-
sicuramente sarà devastante anche in
con codice colore, i provvedimenti di
giori restrizioni e chiusure. Rimane da
termini sociali e occupazionali. Nono-
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
stante il vaccino, la via d’uscita dalla pandemia (a parere degli esperti) rimane ancora lontana, ma visto che ormai è passato quasi un anno dall’inizio di tutto, è doveroso riflettere con sincerità e responsabilità su quanto accaduto, cosa è cambiato e soprattutto cosa abbiamo imparato in questo periodo critico che, ahimè, ci mostra che forse stiamo varcando la soglia del punto di non ritorno verso la “normalità” preCovid. Partendo da questo ultimo ragionamento, a mio avviso, tra le prime cose che si sono “introdotte” nelle nostre vite (personali e professionali) insieme con il virus, c’è una serie di parole inglesi che letteralmente hanno invaso e contagiato la nostra quotidianità e di conseguenza si stanno riflettendo sul nostro modo di pensare e percepire la situazione, spesso facendoci perdere nella traduzione. Tra lockdown, stop and go, recovery fund, v-day, smart
scondere mancanza di idee e approc-
tà e sicurezza, oppure trasformare il ri-
working, conference call, passando tra
cio strategico, non significa purtroppo
storante in una dark kitchen senza una
la miriade di inglesismi introdotti nel
che abbiamo appreso i concetti e il
mirata riqualificazione gestionale dei
mondo del cibo, a partire dal diffusissi-
senso che ci sta dietro. Significa invece
processi - può trasformarsi da oppor-
mo Haccp, e poi food defense, delivery,
che c’è bisogno di un vero cambia-
tunità in minaccia, ovvero diventare
dark kitchen, lunch box, packaging,
mento radicale soprattutto a livello
causa di insuccesso o addirittura pro-
trend, hub, labeling, e-commerce...
strategico e di logiche di business che
vocare la chiusura delle attività, se die-
prima della pandemia faticavano a tro-
tro queste iniziative sta solamente
vare terreno fertile di
un’idea poco chiara o un disperato
crescita in quanto
tentativo di salvare il fatturato.
Insomma, stiamo assorbendo di tutto e, nella speranza di diventare tutti “Covid free”, non ci siamo fatti mancare neppure il “Covid Manager”, forse dimenticandoci
però
della next generation che pagherà a lungo gli errori di oggi e non solo in termini “green”. Usare le parole come se fossero mascherine, dietro le quali tendiamo a na-
La pandemia ci ha portati ad un punto di non ritorno: non si può sperare di tornare alla “normalità pre-Covid”. Occorre pensare in maniera “divergente”, cercando e trovando soluzioni nuove alle problematiche attuali, con strategie “convergenti” rispetto alle criticità della situazione
comodamente mes-
Di certo non mancano fantasia, in-
se a riparo sotto
gegno e creatività come pilastri indi-
l’ombra del Belpaese
spensabili nel mondo della ristorazio-
pieno di turisti e per-
ne, ma i tempi sono duri e la sola pas-
sone affascinate di
sione o l’intraprendenza non bastano.
tutto ciò che è Made
Ci vogliono competenze e abilità per
in Italy.
applicare soluzioni tecnologiche all’a-
Ma adottare le
vanguardia che, unite ad una gestione
novità - per esempio
manageriale agile e lungimirante, per-
lanciarsi nel delivery
metteranno non solo la sopravvivenza
senza la dovuta pre-
delle attività, ma spianeranno la strada
parazione e adegua-
verso un futuro meno incerto.
mento
necessario
che garantisca quali-
Forse è arrivata l’ora di abbandonare definitivamente l’idea che il FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
71
72
mondo tornerà esattamente come era
to.
In primo luogo va ripensato il
Le tecnologie moderne consento-
prima e iniziare a pensare in maniera
menu, inteso come una linea di pro-
no di produrre e conservare gli ali-
divergente, cercando e trovando solu-
dotti stagionali con materie prime del
menti in modo sostenibile, riducendo
zioni nuove alle problematiche attuali,
territorio che conferiscono identità al
gli sprechi, prolungando la shelf-life
con metodi convergenti rispetto alle
locale e generano un rapporto smart e
senza bisogno di additivi e preservan-
criticità della situazione.
flessibile con i produttori locali. Torna
do gusto e salubrità anche ai prodotti
In termini pratici, il più grande
utile quindi conoscere e distinguere
veicolati verso i clienti a domicilio o
problema che deve affrontare in que-
(non solo linguisticamente) i fattori
venduti tramite commercio elettroni-
sto momento il mondo della ristora-
determinanti e le differenze tra il “food
co.
zione è la pianificazione operativa sia a
waste” e il “food loss” per poter arriva-
Non è il futuro, non è fantascienza,
breve che a medio termine. Infatti,
re al concetto e al vero impatto sugli
ma un pensiero divergente che richie-
nessuno può prevedere quando scat-
utili che si determina tramite il calcolo
de l’applicazione di strategie conver-
terà una prossima chiusura o restrizio-
del food cost, visto poi che il maggior
genti per ottenere vantaggi da quello
ne degli orari. È fondamentale quindi
fatturato dei ristoranti, in questo mo-
che già sappiamo fare bene e che unito
riuscire a progettare un sistema sem-
mento, deriva dalle consegne a domi-
alle tecnologie alimentari (cotture sot-
plice ed efficace (modalità di approvvi-
cilio e/o dalle vendite online che non
tovuoto, vasocottura, shock termico,
gionamento, scelta delle materie pri-
possono essere previste in termini
sali bilanciati, atmosfere protettive,
me, metodologie di preparazione-cot-
temporanei e quantitativi.
conservanti e acidificanti naturali bio-
tura-conservazione, shelf-life e sicu-
I prodotti devono durare di più, le
protettori), già ampiamente conosciu-
rezza degli alimenti) trasformando il
etichette devono essere green, la pro-
te ma non ancora applicate in modo
ristorante in un laboratorio, in grado di
duzione deve pianificare e operare a
efficiente, ci può accompagnare con
vendere e servire in modo intelligente,
prescindere dalle crisi e dalle restri-
successo verso la ripresa. 👆 cod 73310
adattandosi alle esigenze del momen-
zioni.
Per info: www.giubilesiassociati.com
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
73
GESTIONE E NORMATIVE
GASTRONOMIA OLTRE CHE RISTORANTE
NUOVI CODICI ATECO PER RIPARTIRE Sempre più ristoratori decidono di trasformare il ristorante in una gastronomia per poter lavorare nonostante le restrizioni. Per facilitare il passaggio servirebbero valutazioni di rischio diverse dalle attuali 74
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
di Federico
dai bilanci, rossi più che mai, che porta-
Biffignandi
no con sé la necessità di reinventarsi. Sì, ma anche chi sta cercando di tracciare
T
strade alternative a quelle della classica antissimo di ciò che era prima
ristorazione (cucina e sala con tavoli) sta
della pandemia è da rivoluzio-
incontrando difficoltà. Il motivo è da ri-
nare, tanto nella vita quotidia-
condurre ai codici Ateco, termine entra-
na quanto in quella della ristorazione.
to insieme a molti altri nel nostro lin-
Che, per giunta, è il settore maggior-
guaggio comune con l’avvento del Co-
mente colpito dalle restrizioni e quindi
vid. Il codice Ateco tecnicamente identi-
fica una “Attività economica”. Le lettere del codice individuano il macro-settore economico mentre i numeri (da due fino a sei cifre) rappresentano, con diversi gradi di dettaglio, le specifiche articolazioni e sottocategorie dei settori stessi. Nell’ambito della sicurezza del lavoro, il codice Ateco è necessario all’individuazione della macrocategoria di rischio dell’attività economica (rischio basso, medio, alto). Nelle linee guida redatte nel 2011, Inail ha infatti associato a ciascun codice Ateco una fascia di rischio specifica per ciascuna attività economica. Una corretta individuazione
L’idea è stata proposta anche dal
«Parlo dell’asporto - dice la ristoratrice
del rischio aziendale attraverso il codi-
cuoco siciliano Seby Sorbello, presi-
- di un’attività che possa rappresentare
ce Ateco è fondamentale poiché da
dente dell'associazione Cuochi Etnei e
un piano B, nel momento in cui fosse
essa dipendono le misure di sicurezza
patron del Sabir Gourmanderie, e indi-
necessaria una chiusura dell’attività ri-
dei locali e le misure di prevenzione e
rettamente anche da Irina Steccanella,
storativa al pubblico. Quindi non esclu-
protezione dei lavoratori, nonché la loro
titolare di Irina Trattoria a Savigno (Bo).
do, più avanti, di aprire una gastrono-
specifica formazione in materia di salu-
La ristoratrice sta pensando, per reagire
mia e per questo sto già cercando un
te e sicurezza sul lavoro.
al momento di crisi del settore, di aprire
posticino in centro. Era il mio sogno da
una gastronomia. «In questo momento
bambina, quello per cui ho deciso di
Governo troppo rigido nell'applicazione del codice Ateco
- spiega - a Bologna si sta alla finestra,
frequentare l’Istituto alberghiero e fare
per vedere cosa succederà da metà
la cuoca. Ho fatto crescere questa deci-
gennaio in avanti, con la sorte dei risto-
sione dopo che ho affrontato un’altra
Perché diventa un problema? Perché il
ranti e dei bar che ormai non stanno
svolta, che rimandavo, ovvero la messa
Governo si basa su questi per decidere
più dietro ai Dpcm, mentre alcuni
sul mercato dei miei prodotti a marchio
quali attività possono restare aperte e
come me – io ho chiuso il 24 dicembre e
Irina che già da mesi spedisco in tutta
quali no all’interno dei decreti anti-Co-
non ho più riaperto - decidono proprio
Italia e per i quali ho creato un e-com-
vid. Il rischio assegnato ai bar e ai risto-
di capire quando ci sarà una continuità
merce indipendente dal sito della trat-
ranti a quanto pare è altissimo, ma fer-
certa. Ma stare alla finestra non vuol
toria, si chiama www.irinacasatua.it.
marsi solo a valutazioni fredde, tecniche
dire stare con le mani in mano, perché
All’inizio i cambiamenti sono difficili,
e in qualche caso pure vetuste e non ve-
quando sei un imprenditore, per forza
ma se vuoi sopravvivere, inevitabil-
ritiere è uno dei maggiori errori compiu-
di cose devi imparare a navigare anche
mente devi cambiare. E io ho imparato
ti da marzo 2020 ad oggi, che come Italia
nelle acque più movimentate. Non è
a pianificare altro, ad aprire i miei oriz-
a Tavola abbiamo più volte sottolineato.
stato facile tutto il lockdown, io come
zonti, a crearmi un’alternativa».
La soluzione? Se proprio non si vogliono
tutti ho subito un grande danno econo-
Un mercato quello della gastrono-
considerare gli sforzi dei ristoratori per
mico, ma ho avuto più tempo per pen-
mia-rosticceria che non ha avuto il con-
attenersi ai protocolli - che di fatto an-
sare e allora ho fatto quello che conti-
traccolpo demoralizzante dei ristoranti,
nullano i codici Ateco - si cambino ad-
nuano a rimandare».
perché era già volto all’asporto. «Se già
dirittura per consentire ai ristoranti
mi piace molto preparare primi, sughi e carni da spedire - conclude Irina - giuro
mie e poter liberamente fare asporto e
Asporto, un piano B sempre più solido
delivery, anche a fronte delle ultime re-
L’idea di un piano B insomma che, nel
diverte tantissimo. Questa Resistenza
strizioni che imporrebbero lo stop all’a-
futuro di un imprenditore della ristora-
mi piace e lo dico ai miei colleghi, non
sporto dalle 18 per i bar.
zione, non potrà forse più mancare.
c’è nulla di svilente, anzi». 👆 cod 73028
“tradizionali” di diventare gastrono-
che solo il pensiero di un locale così mi
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
75
CUOCHI
Da ristorante gourmet a Bentoteca e Katsusanderia: le materie prime sono le stesse, cambia il format, che rimane ancorato alla filosofia gastronomica italo-nipponica ma si adegua al periodo pandemico
FUORIMENU
YOJI TOKUYOSHI 76
SI REINVENTA ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
CUOCHI di Nadia Afragola
Y
oji Tokuyoshi, classe 1977, nato a 150 km da Osaka, per 9 lunghi anni è stato il sous chef
di Massimo Bottura all’Osteria Francescana. Un percorso pieno di soddisfazioni che lo ha portato il 4 febbraio del 2015, all’ombra della Madonnina. Ha scelto di camminare da solo, il ragazzo che nel frattempo si è fatto uomo e il cuoco si è fatto prima chef e poi imprenditore. Nasce su queste solide basi l’omonimo
Ristorante
Tokuyoshi,
all’interno del quale gli ingredienti italiani hanno incontrato l'occhio e la filosofia giapponese in una proposta che non aveva eguali in Italia, per coerenza e qualità. Il Ristorante Tokuyoshi vive di luce propria e, in appena 10 mesi, dall’apertura, riesce ad ammaliare la guida rossa, la Bibbia della ristorazione mondiale, portando in dote allo chef una stella Michelin. Due anni dopo Yoji Tokuyoshi riceve il Premio Identità Golose Creatività in Cucina 2017 ed esattamente quattro anni dopo il suo arrivo nella città meneghina, il 4 febbraio
galare un’esperienza, seppure non vis-
2019, decide di intraprendere un nuovo
suta in presenza.
viaggio aprendo il suo ristorante, Alte-
Che dire, ha vinto. Ha vinto lui. Vince sempre chi si rimbocca le maniche e
Yoji ha avuto il suo determinante
ci prova, ci mette la faccia. Non spegne
test di prova, per capire se l’offerta fosse
i fuochi e continua a incassare. Pacche
Fin qui il suo percorso non fa una
chiara, apprezzata, comprensibile. Quei
sulla spalla e liquidità per poter conti-
piega e a dirla tutta neppure dopo fa al-
test sono stati i 50 pranzi giornalieri per
nuare a tenere alta la bandiera della
cuna fatica a rispondere a tono a ciò
un mese intero per gli operatori medici
sua personale idea di fine dining.
che nel frattempo ha sconvolto l’intero
e sanitari impegnati nei reparti Co-
Chef, che anno è stato il 2020?
pianeta. La pandemia. Si reinventa per-
vid-19 del vicino ospedale San Giusep-
Il 2020 è stato, nella sua complessità
ché a stare con le mani in mano non
pe che a sue spese ha servito quando
e imprevedibilità, un anno che sicura-
riesce e così quello che era un ristoran-
Milano sembrava essere schiacciata da
mente non ci aspettavamo di vivere, e
te gastronomico, in men che non si
un virus invisibile ma letale. Il successo
quindi è stato inevitabile per noi deci-
dica, viene riconvertito in una Bentote-
anche per la nuova veste della sua cuci-
dere di fare dei cambiamenti. L’avvento
ca, che “impacchetta” l’equivalente
na non è tardato ad arrivare e mai domo
della pandemia lo ha reso un anno non
giapponese della schiscetta milanese: i
a settembre ha aperto la sua Katsusan-
facile. Un anno in cui il mondo è total-
bento. Non dimentica da dove arriva lo
deria. Protagonista indiscusso il celebre
mente cambiato e con esso in parte,
chef nipponico, che prova ancora a re-
panino giapponese.
probabilmente, anche un certo no-
rEgo a Tokyo.
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
77
CUOCHI A Torino inizialmente abbiamo portato la novità del katsusando, che in Giappone rappresenta il piatto nazionale della tradizione gastronomica. Abbiamo fatto un evento quando si poteva e poi siamo ritornati per fare delle semplici consegne a domicilio, varie volte, in base alle richieste dei torinesi. Avevamo percepito il loro interesse per la nostra offerta e ci è sembrato giusto assecondarlo. Onestamente, non stiamo pensando ad altre aperture in Italia ma sicuramente all'estero. Cosa vuol dire, oggi, essere uno chef di alta cucina in mezzo ad una pandemia? Sono uno chef e parlo da chef ma non solo, perché sono anche un uomo che si è ritrovato in mezzo ad una pandemia che ha cambiato tantissimo il profilo delle persone ma anche delle professioni. Sia esso uno chef, un cameriere, un sommelier. Ecco perché credo che oggi non ha senso distinguere tra l’alta cucina e lo chef “ad un certo livello” dal resto del mondo gastronomico. Ciò che conta veramente è che lo chef sia in grado di fare una cucina che interessi alla gente e per la quale è disposta a pagare, sia essa una spesa da 10 euro, come da 500 euro. Non trova ingiusto aver perso la
78
stro modo di approcciarci al lavoro.
mente ben diversa da quella che già
Stella Michelin solo perché ha cam-
Come sapranno in molti, per noi risto-
esisteva. Il progetto è nato come una
biato formula? La mano è quella, la
ratori è stato un anno anche pieno di
cucina giapponese che in modo del
mente pure. Ha solo avuto un veloce
sfide. Non ancora del tutto superate.
tutto avveniristico sceglie di utilizzare
spirito di adattamento.
Alla pandemia ha risposto rein-
ingredienti italiani, lontani dalla cucina
No, onestamente se devo dirla tut-
ventandosi. Cosa accade dentro la
giapponese tradizionale, riuscendo
ta, lo trovo giusto. Non stiamo propo-
sua Bentoteca?
però nell’intento dichiarato di offrire gli
nendo la stessa offerta di prima quindi
Al momento abbiamo focalizzato la
stessi sapori. Tutto abbinati a vini natu-
non mi aspettavo altro se non quello.
nostra attenzione sul servizio di delive-
rali. Questo format nasce dalla volontà
Avremo tempo e modo per presentare
ry e di asporto, non potendo fare altro.
di creare qualcosa che non c’era in città
nuovi menu, nuove formule. Aspettia-
Abbiamo cambiato formula a maggio,
e devo dire che su Milano ha funziona-
mo che la tempesta passi.
e anche nome. Siamo passati dall’esse-
to veramente bene.
re il Ristorante Tokuyoshi a rappresen-
Sono previste altre aperture in
tare Bentoteca, con la sua idea di cuci-
Italia? O l’incursione di Torino è sta-
na un po’ più facile da capire e chiara-
ta un’eccezione?
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
Dalla Bentoteca alla Katsusanderia. Di cosa parliamo? Non di un semplice sandwich? No, infatti non è assolutamente un
CUOCHI semplice sandwich. Il katsusando rac-
mo sempre i piatti che facciamo tante
livello gustativo dei quattro angoli del
conta molto bene ed è diventato un
volte, al fine di migliorare sia il piatto
mondo e sono certo di non sbagliare.
simbolo forte e identitario della cucina
ma soprattutto anche la scelta della
Qual è il futuro del fine dining?
giapponese, come lo sono anche il ra-
materia prima stessa. La ricerca è fon-
La cultura del fine dining è facile da
men, l’okonomiyaki, e i gyoza. Del
damentale per chi vuole fare fine di-
capire come concetto, ma non credo
katsusando ci sono tante tipologie e in-
ning e quindi è un lavoro continuo che
proprio debba legarsi a doppia manda-
terpretazioni e dunque è facile trovare
non si arresta mai.
ta all’idea, purtroppo assodata che sia
la proposta esatta perché si possa adattare al palato italiano. Un aspetto non
Come convivono, praticamente, l’Italia e il Giappone nei suoi piatti?
sinonimo necessariamente di una fascia di prezzo alta. Semplicemente, dal
di poco conto è il fatto che questo piatto
Cerchiamo di creare gusti giappo-
mio punto di vista, si parla di una cuci-
sia molto facile da replicare, chiunque
nesi con ingredienti italiani. Per esem-
na buona, ricercata, caratterizzata da
lo può fare, anche se ci sono regole da
pio, il nostro midollo, che è una cosa
tanta attenzione e altrettanta volontà di
rispettare… regole che ovviamente non
che non si può mangiare in Giappone,
interagire con i propri clienti. Un pran-
vi svelerò - sorride.
lo abbiniamo al shiokara, un condi-
zo, a 20 euro, che si compone di piatti
In che modo è riuscito a rileggere
mento tipico della cucina giapponese
buoni, ben spiegati e presentati bene lo
gli ingredienti italiani con le tecniche
che si compone di calamari fermentati.
considero un pasto fine dining.
nipponiche?
Credo fermamente nella convivenza a
👆 cod 73672
Noi facevamo sempre una cucina italiana, e avevamo un ristorante con una stella Michelin a Milano. Facevamo semplicemente tanta ricerca sugli ingredienti e sulla loro combinazione. Le materie prime che usiamo alla Bentoteca ma anche alla Katsusanderia in verità non le abbiamo cambiate rispetto a prima, i fornitori sono quelli, i produttori anche, diciamo che per fare una nuova cucina giapponese con gli stessi ingredienti che usavamo anche prima abbiamo dovuto adattarci in tanti modi, non dimenticando mai che la nostra volontà dichiarata era quella di ricreare dei precisi sapori giapponesi. Com’è vivere Milano, in questo periodo? Milano è una città con molte opportunità ma ad oggi ha ancora troppi limiti. Stiamo facendo quello che possiamo. Fra poco, mi auguro che potremo anche scegliere cosa fare. Speriamo presto. È cambiato l’approvvigionamento delle materie prime? No, per noi no. Abbiamo conservato gli stessi fornitori con cui collaboravamo al Ristorante Tokuyoshi. Usiamo 100% materie prime italiane e proviaFEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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The Whynery Journal insieme a Italia a Tavola va alla ricerca delle Maestrie italiane del food & beverage,
interagendo
con trasformatori, produttori o tecnici del settore, accostandoli e miscelandoli con arte, architettura, cinematografia, teatro, fotografia, pittura e molto altro.
I MAESTRI RACCONTANO...
IL GASTRONOMO GOURMET di Fabio Di Pietro
S
da sempre, infatti, nel nostro Team, nei
cente sarà infatti la possibilità di servire il
momenti di confronto con i professionisti
prodotto ricercato, utilizzando il servizio
e le aziende, quello che emerge è quan-
di fornitura come strumento di affiliazio-
to (in qualsiasi situazione ambientale) lo
ne e di differenziazione con il cliente. In
viluppando l’argomento delle
studio dei nuovi modelli di business sia
questo modo la ricerca della qualità non
Maestrie e dei talenti italiani, in
un elemento fondamentale per differen-
sarà solamente concentrata sulla materia
questa rubrica vogliamo con-
ziarsi sul mercato consolidando una pro-
prima distribuita o erogata, ma anche sul
pria identità.
metodo stesso di distribuzione.
siderare un particolare talento anche
80
quello di sopravvivere al periodo attuale,
Le prospettive per il futuro sono un
Questa attitudine al professionismo
come fossimo su una barca in alto mare
mercato dei servizi al collasso, concen-
va a ripescare in ambito agroalimentare
e in piena tempesta. Il concetto del rio-
trato su un business delle materie prime
figure sempre presenti nella storia “ga-
rientamento dell’impresa non è casuale:
e delle prime necessità: la situazione vin-
strosofica” del nostro Paese, oggi prese
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
CUOCHI come esempio da seguire: i gastronomi.
della gastronomia e di Daniela è stato
mi chiedeva sempre di più. La capacità di
La gastronomia italiana è un (nuovo) mo-
assicurarsi che chiunque entrasse po-
collegare i talenti miei e del team, l’aper-
dello di resilienza della ristorazione.
tesse capire il lavoro e i valori di Demar
tura mentale dei miei soci in Demar e la
Delivery e take-away, ora alla portata
nell’utilizzo della materia prima e la sua
passione folle per quello che faccio han-
culturale di tutti, sono strumenti che age-
capacità di padroneggiare tecniche di
no fatto sì che questo mio sogno fosse un
volano questa tipologia di somministra-
trasformazione e somministrazione, per
valore e una realtà condivisa.
zione che affonda le sue radici nello stes-
ottenere piatti tanto buoni a casa come
so periodo in cui gli spostamenti, i viaggi
fossero consumati in loco.
Quale differenza pensi ci sarà fra il concetto di gastronomia del passato e quella del futuro?
e i pellegrinaggi con le prime “mude” e
Come la gastronomia affrontata
rotte commerciali si fecero largo in Euro-
con un concetto evoluto ha “salvato” la
Senza i ristoranti il mercato per noi
pa e nel mondo conosciuto: alle possibi-
tua impresa in questo momento di stal-
gastronomie è aumentato: nel dopo-pan-
lità di ospitare il viandante nella taverna
lo e come hai affrontato questa nuova
demia la consegna a casa sarà il valore ag-
e di dargli un pasto servito a tavola, si
quotidianità?
giunto che prima non era ben visto o era
aggiungeva anche un servizio che preve-
Io sto vendendo la mia consulenza ai
poco considerato. Nel post-covid anche i
deva un cibo caldo o freddo da poter con-
ristoratori che vogliono lavorare con l’a-
prezzi faranno la differenza: la gastrono-
sumare durante il prosieguo del viaggio.
sporto: molti di loro si stanno cimentan-
mia, come modello, economizza infatti
Come rispolverare quindi un’arte an-
do con questo nuovo modo di sommini-
sia la parte di costi di servizio, sia per i
tica quanto l’uomo sociale, posizionan-
strare, ma non è facile garantire la stessa
clienti la necessita di spesa per usufruire
dola in un mercato competitivo come
qualità ad un piatto consumato a casa
di un’esperienza gastronomica di livello.
quello di oggi? La risposta è fare evolvere
rispetto a uno espresso. Sto lavorando su
La testimonianza di Daniela e la sua
la gastronomia e il suo interprete, il ga-
delle zone non concorrenziali a Demar,
Maestria ci spingono a pensare che il no-
stronomo, alla gastronomia gourmet.
permettendo anche a noi stessi di poter
stro patrimonio di tradizioni e di sapienza
I valori di questa pratica, oltre a quel-
lavorare come distributori. I segreti che
culinarie non si esaurirà, se saremo capa-
li legati ai vantaggi degli attuali Dpcm,
ho imparato in questi 20 anni di mestiere
ci di aprirci al cambiamento e agli eventi
sono nella creazione di nuove figure che
li sto mettendo a disposizione del prossi-
come nuove opportunità di crescita. Per
uniscono l’ospitalità dell’oste, l’abilità del
mo.
questo il Team 5-Hats con Cornucopia ha
cuoco con le tecniche di trasformazione,
Quali sono stati i valori imprendi-
depositato la registrazione del “Gastrono-
la cultura del beverage e la sagacia im-
toriali che ti hanno portato anzitempo
mo Gourmet” come nuova figura profes-
prenditoriale nel valorizzare prodotti del
a pensare ad un modello di business
sionale nel settore ristorativo: l’obiettivo è
territorio e trasformati o confezionati in
come questo?
la creazione e diffusione a livello nazio-
spazi sempre più smart e polivalenti, per
La scelta è stata fatta perché ero mol-
nale di percorsi formativi che hanno lo
un servizio sempre più veloce ma non
to consapevole delle mie capacità e ve-
scopo di preservare e far nascere nuovi
per questo meno curato e customizzato.
devo che il cliente stesso era il primo che
posti di lavoro. 👆cod 73176
Fra le figure e gli esempi di idee imprenditoriali virtuose, c’è Daniela Tonello, una delle socie del Gruppo Demar di Roncoferraro (Mn) e “deus ex machina” della Gastronomia Mare in Tavola. In
Daniela Tonello istruisce su come lavorare il pesce
periodi non sospetti, diversi anni fa, Daniela ha deciso che, per essere più vicina alla sua natura di professionista al contatto con il pubblico e per dare ancora più forza al suo brand di distribuzione ittica nel nord Italia, era l’ora di aprire un punto che non fosse solo di rivendita, ma di trasformazione e somministrazione: dalla tarda mattinata all’aperitivo il compito FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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CUOCHI
Da bambino cosa sognavi di diventare? Un grande marinaio, velista e pescatore Il primo sapore che ti ricordi. Le pizzette fritte di mia nonna e i bignè al cioccolato di mia madre Qual è il senso più importante? La vista Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato. Quello che dovrò ancora inventare Come hai speso il primo stipendio? Una piccola barca a vela I tre piatti da provare almeno una volta nella vita. Gli spaghetti alla Nerano del ristorante
SOTTO LA TOQUE: EPICO, NAVIGANTE, MARINAIO
ORESTE ROMAGNOLO
Maria Grazia, la pizza di Franco Pepe, il di Carla Latini
raviolo del San Domenico di Imola
sospetti. Nel frattempo nasce Alice (pochi sanno che lo Stregatto si
Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
chiamava Oreste) e un allevamento
Il vino
di orate e spigole biologiche.
Qual è il tuo cibo consolatorio? Il cioccolato fondente e il tartufo nero di
Romagnolo
da
La storia continua con Oreste-
bambino sogna di vivere
ria, osteria di pesce, che, insieme al
su uno scoglio. Coltiva la
nuovo lavoro all’Eataly di Roma, lo
sua passione per il mare e apre una
convince a chiudere Orestorante.
Scarso... il necessario per la
società di charter. In Estate fra Ter-
Sono 4 gli anni che lo vedono pro-
sopravvivenza
racina e le isole, in Inverno ai Carai-
tagonista a Roma con la sua arte
Bagnoli Che rapporto hai con le tecnologie?
bi. L’Isola di Ponza lo attrae. Vende
di trattare il pesce. Oreste, come
a mangiare sempre un piatto: quale?
le barche e acquista la gioielleria di
in un romanzo epico, non si fer-
I cavoletti di Bruxelles e la cannella, li
un amico. Quando racconta come è
ma mai e nel 2020 inventa Orerock
detesto entrambi
diventato cuoco scomoda la Maga
sulla spiaggia di Santa Maria. Qui
All’Inferno ti obbligano
Circe e Ulisse, complici insieme a
evolve la sua cucina che definisce
dei tuoi sogni?
chi, già da un po’, mangia i suoi piat-
rimodernata in mezzo al mare di
I miei amici e amiche
ti. Il ristorante Orestorante è su uno
sempre. Mentre Orerock e Oresteria
scoglio a picco sul mare. Poi arriva
navigano in acque sicure preparan-
meglio la tua cucina?
Valentina Romagnolo, sua compa-
do asporti, di questi tempi, per ogni
I quadri di Vincent van Gogh
gna di vita e di lavoro. Orestorante
tasca e necessità di chi ama la vita in
diventa celebre in Italia e nel mon-
barca, Oreste già pensa ad una nuo-
quale sarebbe?
do vip degli yacht. Il suo modo di
va formula di locale che vorrebbe
“Mediterranean Sundance” suonata da
trattare il pesce crudo con gli agru-
chiamare Ore-vuar. Vi aggiornere-
Al Di Meola, John McLaughlin e Paco
mi, i suoi abbinamenti con legumi
mo quando i tempi saranno maturi.
De Lucia
e verdure risalgono a tempi non
👆 cod 73072
Chi inviteresti alla cena
Quale quadro o artista rappresenta
Se la tua cucina fosse una canzone
82
O
reste
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
CUOCHI
GASTROSOFIA
na, nessuno chiede chi sei e da dove
CUCINE INVISIBILI E CUOCHI FANTASMA
QUANDO AIUTARE È UNA MISSIONE
vieni, ma si dà solo accoglienza e un sorriso. Maurizio scrive i suoi menu senza fronzoli o fantasie gastronomiche, basandosi solo sulla concretezza di chi sa che dare cibo buono è già una missione. Le cucine invisibili e i cuochi fantasma sono tanti in Italia e nel mondo. Sarebbe bello che ogni tanto i mass media parlassero anche di loro, ma-
di Guerrino
Il menu varia ogni giorno grazie
gari sostenendo il loro lavoro con la
alle donazioni di tante aziende del
solidarietà di un “grazie”. Certo fanno
settore che sostengono questa realtà
più clamore le code di poveri alla ri-
che aiuta chi ha perso tutto e dà un ri-
cerca di cibo, rispetto a chi lavora per
n questo anno difficile per tutti,
covero ai poveri, che purtroppo sono
aiutarli. Credetemi amici lettori, nelle
in particolare per la ristorazione,
sempre in aumento, in particolare in
cucine invisibili si vive un’esperienza
ho avuto modo di scoprire una
questo anno difficile. Il cibo qui non
unica, fatta di storie e di un’umanità
realtà nuova, una cucina che non co-
è esperienza sensoriale ma necessità
che ci apre ad una diversa concezione
di vita e in un certo
del cibo: non si parla di stelle, forchet-
senso torna ad esse-
te o cappelli, nessuno dei cuochi fan-
re quello che è sem-
tasma anela ad entrare nelle “Guide”.
Di Benedetto
I
nosce sosta, che lavora a ciclo continuo e che non si trova recensita su nessuna rivista di settore. Cuochi
“fantasma”
che preparano più di mille pasti al giorno nell’indifferenza totale di chi scrive di cibo. Nessuna recensione,
nessuna
intervista,
nessun
food blogger. Sono
Ci sono cuochi che preparano più di mille pasti al giorno nell’indifferenza totale di chi scrive di cibo. Sfamano centinaia di poveri e bisognosi nelle mense della Fondazione dei Fratelli di San Francesco a Milano
le cucine “invisibili” che sfamano centinaia di poveri e di
pre stato nella storia
Mi viene in mente una canzone
dell’umanità: soste-
di Ligabue, “Una vita da mediano”
gno per vivere.
quando dice «sempre lì lì nel mezzo...
La visione di Pa-
e vinci casomai i Mondiali». Penso
dre Clemente, vero
che Padre Clemente, Maurizio, Geor-
deus ex machina di
ge, Lamin, Amadou e Adriana il loro
questa realtà, è dare
piccolo Mondiale lo abbiano già vin-
aiuto senza se e sen-
to. Sempre lì lì nel mezzo.
za ma ad ogni perso-
👆 cod 73317 George, Amadou, Adriana, Maurizio
bisognosi che ogni giorno affollano le mense della Fondazione dei Fratelli di San Francesco d’Assisi a Milano. I cuochi fantasma di queste cucine hanno però un nome e una missione: Maurizio, capo chef, è il responsabile, milanese di adozione; il vice George è di Tbilisi (Georgia); Lamin, aiuto cuoco, è del Senegal; Amadou del Gambia; Adriana pugliese. Un vero melting pot di esperienze, storie incredibili e tanto sacrificio. FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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CUOCHI
PIZZA IN PALA ALLA ROMANA
LEGGERA, CROCCANTE E RICCA DI GUSTO di Gabriele Ancona
P
84
alla pala, Pizza alla romana, Pizza in
soddisfare tutti i palati grazie alle infi-
pala, Pizza in pala alla romana, tanto
nite personalizzazioni di gusti.
orta tanti nomi diversi, ma il
per non creare confusione, è una tipo-
«Questa tipologia di pizza si carat-
dominatore comune è il terri-
logia particolare di pizza caratterizza-
terizza per un impasto ad alta idrata-
torio, Roma, dove la tradizio-
ta da forma allungata.
zione, compreso tra il 75 e il 100%, con
ne vuole sia nata negli anni Trenta del
Va da 80 centimetri fino a 120 ed è
maturazioni molto lunghe, a volte su-
secolo scorso in una tipica panetteria.
larga circa una trentina. Ideale per
periori anche alle 100 ore», spiega Cri-
La Pala romana, chiamata anche Pizza
cene in famiglia, offre la possibilità di
stian Zaghini, maestro pizzaiolo e ti-
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
PIZZAIOLI
Cristian Zaghini ta le spalle a calorie eccessive e digeri-
temperature che variano dai 280 ai
bilità da stomaco di ferro per dar vita a
300°C, per un tempo che va dai 7 ai 10
una pizza leggera, ma sempre ricca di
minuti. La pizza sviluppa in modo
gusto. Sottile e croccante, sviluppa
molto accentuato la maglia glutinica e
un'intensa alveolatura.
diventa croccante e friabile.
«Si tratta di una pizza - sottolinea
su attrezzature, tipi di farine e relative
Da non confondere con Pinsa romana e Pizza a metro
reazioni e temperature. Per ottenere
«Bisogna fare attenzione a non con-
tolare di ConsultaPizza, società di
una buona Pala romana sono tutti
fondere la Pala romana con la Pinsa
consulenza, affiancamento e forma-
aspetti importantissimi nella prepara-
romana - puntualizza Corrado Sca-
zione professionale aziendale. «L’im-
zione di un impasto. Viene preparata
glione, titolare dell’Enosteria Lipen di
pasto è stato creato da Angelo Iezzi a
con grandi quantità d’acqua e con po-
Triuggio (Mb) - mentre per la Pala si
chi grassi e lieviti. Per
utilizzano farine 0 o 00, la Pinsa nasce
la preparazione si
da un blend che prevede farina 0, fari-
può scegliere se uti-
na di riso e di soia».
Zaghini - che richiede qualche conoscenza tecnica, sia teorica che pratica,
Roma tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta, facendo esattamente il contrario di quello che si faceva fino a quel momento in panificio». Con Iezzi si avvia infatti il nuovo corso della Pala romana. Un prodotto che vol-
Pizza dalla tipica forma allungata, si caratterizza per un impasto ad alta idratazione e lunga maturazione. Croccate e friabile, può soddisfare tutti i palati grazie alle farciture anche multiple
lizzare il metodo di-
Un distinguo va fatto anche in me-
retto oppure quello
rito alla Pizza a metro, che con la Pala
indiretto con un pre-
romana ha in comune la lunghezza,
fermento solido, la
ma ha alle spalle tutt’altra tradizione
Biga».
essendo nata nel Salernitano. Inoltre
La Pala romana
non prevede l’utilizzo della Biga. Simi-
viene poi cotta diret-
larità di centimetri, ma origini diverse.
tamente sulla pietra
«La Pala romana - annota Scaglio-
refrattaria del forno, a
ne - rispetto alla media ha tempi di FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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PIZZAIOLI per sfornare, in quanto il prodotto viene cotto direttamente sulla pietra.
Una pizza perfetta per le famiglie Non a caso in Puglia, come racconta Michele Digiglio, titolare di Peperon Ristopub a Gravina (Ba), «la Pala romana viene denominata anche “alla Chianca”, la nostra tipica lastra di pietra chiara». Digiglio sforna una Pala romana che si può allungare fino a un metro per una larghezza di 30-40 centimetri. «È perfetta per le famiglie racconta - anche perché si può farcire in modi diversi, offrendo gusti differenti con la stessa pizza. L’impasto è idratato, morbido, alveolato con una lievitazione di 12 ore. Lo stendo sulla pala di legno e farcisco a metà cottura, una cottura di 8 minuti. La Pala romana si presta anche a una declinazione Corrado Scaglione
rie prime di ricerca. Ne risulta una piz-
lievitazione più lunghi, ma anche una
nio anodizzato nelle tipologie liscia e
za “crunchante” che diventa un soffice
digeribilità maggiore. Vanta inoltre
forata. La pala è lo strumento utilizza-
vassoio per un topping da alto palato».
una doppia gestione: si può precuoce-
to per la preparazione, per infornare e
👆 cod 73545
re e rigenerare in seguito in 3-4 minuti. Per la precottura, un vantaggio enorme in fase di organizzazione del lavoro, di solito utilizzo un panetto da 300 grammi che inforno per 6-7 minuti a 280°C. La Pala romana è un prodotto trasversale, punto di partenza per lo sviluppo della “pizza contemporanea”. Richiede manualità, sensibilità ed esperienza per ottenere un prodotto “aperto”, caratterizzato da quella croccantezza che fa la differenza. Con il metodo indiretto scelgo una farina di media forza e realizzo una miscela che prevede per il 70% farina bianca e per il 30% integrale». Essendo una pizza di dimensioni extra, in molti la stendono direttamente sulla pala, in legno secondo la tradizione, ma oggi anche in allumi86
gourmet aggiungendo in uscita mate-
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
Michele Digiglio
CUOCHI
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
87
FORMAZIONE TRA PASSATO E FUTURO
AMPI E LA PASTICCERIA “ONLINE”
S
ebbene ci siano requisiti base e
gresso delle tecnologie e le esigenze
Nella diretta Facebook di Accademia
standard "collaudati" nei corsi
degli studenti di oggi implicano che le
Maestri Pasticceri Italiani del 15 maggio
di alta formazione di pasticce-
scuole di formazione professionale de-
scorso, i Maestri Pasticceri Francesco
ria, relativi alle nozioni nutrizionali e
vono rispondere con nuovi corsi e pro-
Boccia, Maurizio Busi, Davide Malizia e
alle tecniche, oltre all’apprendimento
grammi di studio per rimanere aggior-
Vittorio Santoro - coordinati da Alessan-
delle abilità manuali di lavorazione de-
nati.
dro Servida e Gino Fabbri - si erano già
gli impasti base, delle creme, l’igiene e
I Maestri Pasticceri AMPI sono
confrontati sui nuovi strumenti e moda-
la conservazione dei prodotti, il confe-
all’avanguardia nel settore e offrono
lità di erogazione della formazione pro-
zionamento e la vendita, il campo con-
formazione e consulenza coerente con
fessionale del settore. La pandemia ha
tinua a progredire. Il cambiamento del-
le prospettive future della pasticceria,
dimostrato chiaramente la necessità di
le tendenze dei consumatori, il pro-
per soddisfare queste nuove esigenze.
una maggiore flessibilità. Oltre a ciò che gli studenti imparano frequentando una scuola di pasticceria, ci sono dei cambiamenti nel modo in cui lo imparano per effetto delle possibilità offerte dal mondo digitale e dai corsi online. Nel 2021 vedremo programmi di pasticceria online, e gli studenti riceveranno la stessa istruzione di alta qualità erogata da Maestri Pasticceri AMPI formatori leader del settore, direttamente dalle loro case. Tuttavia la formazione in aula offrirà sempre un rapporto diretto, privilegiato
88
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
PASTICCERI e indispensabile tra allievo e insegnante.
Dopo l’inevitabile choc iniziale nella
«Oltre alle modalità - continua Vitto-
Le modalità di formazione online (webi-
scorsa primavera le scuole di alta forma-
rio Santoro - sono però importanti an-
nar, tutorial e video) affiancata da prati-
zione professionale di cucina e pasticce-
che i contenuti, alcuni temi riflettono
ca in laboratorio risulta essere per ora il
ria hanno affrontato subito il nuovo sce-
infatti le differenti necessità del mercato
connubio migliore per i “mestieri del
nario. «Lo abbiamo considerato alta-
dettate dalla pandemia: riduzione degli
gusto”. Il trasferimento del know how
mente sfidante - dichiara Santoro - ma
sprechi, delivery e prodotti adatti a que-
senza alcun dubbio continuerà a passa-
anche un’opportunità per guardare al
sta tipologia di servizio, ma anche tecni-
re dalla pratica in aula di persona, corre-
futuro, abbinando alla nostra espe-
che di conservazione, adeguamento
data anche da stage per acquisire quella
rienza alcuni progetti innovativi che
normativo e packaging. Non mancano
che si definisce "l'esperienza di bottega".
stavamo già portando avanti». I trend
anche i corsi dedicati ai processi di pro-
Oltre alle modalità di erogazione,
che sta registrando Cast Alimenti nel pri-
duzione e alle nuove tecnologie e il con-
anche i programmi di studio stanno su-
mo semestre 2021 sono positivi soprat-
fronto con i docenti professionisti, trait
bendo delle modifiche. Innanzitutto c’è
tutto per l'Alta Formazione - già esaurite
d'union tra la realtà del mercato e le
attenzione alla sostenibilità e alla con-
diverse edizioni - e anche i corsi di spe-
istanze degli operatori del settore food».
seguente valorizzazione delle materie
cializzazione stanno dando segnali inco-
In ogni caso, la riorganizzazione dei
prime del territorio. Un altro focus è l’e-
raggianti. Già durante il primo lockdown,
corsi vede sia attività in presenza che
quilibrio tra tradizione e innovazione. Se
la didattica di Cast aveva adeguato alcu-
online. «Possiamo così assicurare un'o-
una conoscenza delle tecniche del pas-
ni degli argomenti ai cambiamenti in
peratività in sintonia con la nostra im-
sato è fondamentale, per rendere i pa-
atto. Per tutto il 2021 alcuni dei corsi di
magine di scuola efficiente e che punta
sticceri realmente inventivi occorre uno
specializzazione (soprattutto quelli ge-
sulla qualità; un posizionamento che, in
sguardo moderno. La natura stessa del
stionali) continueranno in modalità we-
un periodo così complesso, è conferma-
percorso professionale di un pasticcere
binar per consentire ai professionisti di
to proprio dal numero delle iscrizioni».
attuale è cambiato, con molti che oltre al
tenersi aggiornati anche a distanza.
👆 cod 73520
lavoro in laboratorio, assumono un ruolo più attivo negli aspetti commerciali e di marketing. La formazione deve incoraggiare gli studenti a provare cose nuove e sperimentare con contaminazioni provenienti anche da altri settori quali la moda, l’arte e il design. Molti Maestri Pasticceri AMPI inoltre, pur mantenendo la produzione artigianale, sono diventati anche imprenditori. La formazione pertanto non può escludere nozioni di imprenditorialità e tecnica aziendale. Nuove tecnologie e nuovi format di attività sono a portata di mano senza grossi capitali iniziali. Sul tema della formazione, Vittorio Santoro, Maestro Pasticcere AMPI e direttore della scuola di pasticceria e cucina Cast Alimenti - che annovera tra i suoi docenti molti Maestri Pasticceri AMPI sottolinea che «il grande lavoro di riorganizzazione operativa svolto a seguito delle necessità imposte dalla pandemia, sta dando i suoi frutti».
UN ACCADEMICO AL MESE
Vittorio Santoro Originario di Orta Nova (Fg), Vittorio Santoro è tra i fondatori di AMPI (Accademia Maestri Pasticceri Italiani). Inizia l’attività di pasticcere giovanissimo a Milano; in quel periodo studia di sera e lavora durante il giorno. A 17
anni lascia l’Italia per lavorare a Londra, in un grande e nuovo albergo 5 stelle extra lusso. La ferrea disciplina sperimentata durante l’anno trascorso in Inghilterra gli apre gli occhi su quella che è la professionalità nel lavoro. Tornato a Milano, si unisce ai fratelli che hanno aperto una pasticceria, poi ne rileva un’altra insieme ad uno di essi: è “La Martesana”. Nei dieci anni lì trascorsi, Vittorio si forma completamente portando il negozio di pasticceria ai vertici della qualità. Nel frattempo, dopo aver vinto il Campionato Italiano di Pasticceria, partecipa a due competizioni mondiali, le prime nel loro genere: la prima Coppa del Mondo di Pasticceria a Lione nel 1989, ed il primo Campionato del Mondo Ufficiale di Pasticceria e Confetteria (Uipcg) a Stoccarda nel 1993. Dopo aver lasciato l’attività operativa di pasticcere, nel 1996 è tra i fondatori della scuola dei mestieri del gusto Cast Alimenti, di cui è tutt’oggi direttore. FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
89
LA CENTRALITÀ DELLA SALA
FARE IL CAMERIERE È FACILE…
SE SI PENSA SOLO DI PORTARE PIATTI Si può essere abili a fare il cameriere, ma diventare operatore di sala è un arte. Nel ristorante convivono l'attività di produzione (cucina) e vendita (sala) e occorrono per ciascuna competenze e formazioni specifiche. La centralità del "servizio" nella ristorazione moderna
90
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
di Enrik Gjoka
qualsiasi altra arte, ci sono pochi principi da seguire e molta pratica da fare». Il ruolo dell’operatore di sala si può ar-
A
ticolare in diversi livelli di professionavevo 10 anni e il mio profes-
lità ma se si vuole arrivare al livello
sore di chitarra mi diceva
massimo occorre acquisire delle com-
sempre: «La chitarra è un
petenze notevoli e sviluppare delle ca-
strumento facile … da suonare male».
pacità non indifferenti.
Una cosa è strimpellare due accordi insuonare il “Concerto di Aranjuez” di
Problemi e soluzioni per un servizio all'altezza
Rodrigo o l’“Europa” di Santana. Oggi,
In questa serie di articoli vorrei condi-
dopo quasi trent’anni di servizio nella
videre la sintesi delle mie riflessioni sul
ristorazione commerciale, volendo tra-
ruolo del personale di sala all’interno
slare lo stesso concetto sul servizio in
della struttura ristorativa. Dopo quasi
sala, potrei affermare che: «Fare il ca-
30 anni di sevizio nel settore della risto-
meriere è facile…se pensi di dovere sol-
razione posso affermare che fare bene
tanto portare i piatti». Fare il cameriere
il lavoro del cameriere richiede prepa-
è solo un’abilità ma diventare operato-
razione, esperienza e serio impegno.
torno al falò in spiaggia e un’altra cosa è
re di sala è un’arte. E, citando Dale Car-
Spesso ho sentito datori di lavoro o
negie, potrei dire che: «“è un’arte come
colleghi esprimersi verso un collega
SALA con
situazione di mercato nota
commenti del tipo: “è un venditore
come convergenza compe-
nato”, “ci sa fare con la gente”, ecc. con-
titiva (la facilità di imitazio-
siderando queste doti come capacità
ne delle strategie di diffe-
innate le quali non si potevano inse-
renziazione porta marchi
gnare o migliorare. La mia curiosità mi
diversi tentare strategie si-
ha spinto ad analizzare queste capaci-
mili), l’unico fattore competiti-
tà e ho cercato di capire se si potevano
vo inimitabile è la qualità
particolarmente
performante
del capitale umano dell’a-
imparare, migliorare ed inserirle in
zienda, il quale dipende
una struttura d’insieme. Quello che
duzione in-
cercavo era la perfezione nello svolge-
dustriale) e il
re il servizio in sala.
settore terziario
dall’insieme di competenze e capacità delle
(quello dei servizi),
risorse umane a dispo-
gnato dalla voglia di dare al ruolo
con tutte le complica-
sizione.
dell’operatore di sala il lustro e l’atten-
zioni che ne derivano (ap-
zione che merita da parte dei colleghi e
profondiremo
dagli addetti del settore. Un operatore
nei capitoli a seguire).
Questo cluster di articoli è impre-
Le
competenze
vanno arricchite tramite
l’argomento
la formazione continua, le
di sala voglioso di imparare e miglio-
Questa caratteristica della
capacità invece vanno am-
rarsi può sviluppare competenze e ac-
ristorazione implica non sol-
plificate tramite la motiva-
quisire capacità importanti per la pro-
tanto l’adattamento delle abi-
zione e la creazione di un cli-
pria “cassetta di attrezzi”, competenze
lità manageriali, amministra-
ma aziendale sano e sereno.
e capacità che non solo lo aiuteranno a
tive e contabili in base al re-
Non bisogna trascurare an-
migliorare la propria vita lavorativa e
parto di riferimento (sala o
che in questo ambito l’im-
privata ma anche ad aumentare il ri-
cucina) ma soprattutto la
portanza dell’equilibrio fra
spetto e la considerazione per la pro-
ricerca dell’equilibrio per-
pria persona.
fetto fra i due reparti. Tra-
Le ragioni per le quali ho scelto di
i reparti cucina e sala. Avere dei professionisti altamente prepa-
scurare anche un solo
trattare questo argomento sono princi-
reparto
impatta
rati in cucina e del per-
palmente due.
negativamente
sonale incompetente
sull’intera perfor-
in sala porte-
L'importanza del "servizio"
mance aziendale.
rebbe ad uno
Considerando l’abbondante visibi-
scompenso delle funzioni operative
La prima riguarda l‘importanza della
lità e attenzione ricevuta dal reparto
con effetti disastrosi per l’economia e
funzione “servizio” all’interno dell’o-
cucina sui mass/social media e non
l’immagine dell’azienda ristorativa. Il
peratività quotidiana di un’azienda ri-
solo, il mio è un tentativo di ricompen-
mio intento non è solo di condividere
storativa. La caratteristica fondamen-
sare la bilancia approfondendo un ar-
ma soprattutto di confrontarmi sui
tale della ristorazione commerciale (e
gomento che finora non ha ricevuto
suddetti ragionamenti, perché perso-
ciò che complica di più la gestione del-
l’adeguato apprezzamento: il ruolo
nalmente sono convinto che dalle di-
le aziende che ne fanno parte) è la con-
della sala nel quadro della ristorazione
scussioni scaturiscano le idee migliori.
testualità tra il sistema di lavorazione/
commerciale.
Perciò vi invito vivamente a scrivermi
preparazione delle pietanze (produ-
per qualsiasi opinione (soprattutto se
La centralità delle risorse umane
divergente dalle mie), correzione o
La concomitanza fra produzione
La seconda ragione è legata alla cen-
Buon lavoro e al prossimo articolo...
(reparto cucina) e vendita (reparto
tralità delle risorse umane nell’anda-
👆 cod 73497
sala), pone la ristorazione in bilico fra
mento delle aziende labour intensive
Per informazioni:
il settore secondario (quello della pro-
come quelle della ristorazione. In una
www.360gradi-ristoconsulenza.it
zione) e il sistema di erogazione del servizio (vendita/servizio/assistenza).
punto di vista attinente all’argomento.
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
91
Dopo tanti sacrifici, arriva l’opportunità di ricoprire il ruolo tanto desiderato, quello di bar manager, all’Hotel Villa Cora a Firenze. Tuttavia, ha ancora un mattone da inserire per completare la sua preparazione, così parte per la Svizzera. Torna in Italia con un bagaglio ricco di esperienze che mette subito a disposizione dell’Hotel Hermitage sull’isola d’Elba. Vince anche un Elba Drink, concorso d’eccellenza. Qui conosce Marco Giovarruscio, grande professionista, e tanti altri
BAR MANAGER IL SOGNO REALIZZATO DI SIMONE BRUNI
soci Abi Professional. Arriva alla fine all’Una Hotel Capotaormina in Sicilia e purtroppo, come tanti colleghi, si ferma a causa della pandemia. «Penso che far parte di un’associazione - afferma Simone - aiuti senza dubbio a crescere come persona e come professionista, grazie alla possibilità di confronto quotidiano con altri professionisti che diventano fonte di ispirazione. Abi Pro-
Dopo una lunga gavetta, in particolare negli hotel di lusso, il giovane barman di origini liguri, socio Abi Professional, diventa finalmente bar manager. Per lui contano l’umiltà e la voglia di mettersi in gioco
S
fessional, anche se è una giovane associa-
un resort 5 stelle come “La Meridiana” a
zione, ha delle grandi potenzialità perché
Garlenda (Sv), sverna in Inghilterra per
formata da professionisti di grande peso
impreziosire i modi e la lingua, va in Valle
ed esperienza nel mondo del bar e
d’Aosta a Pila, a Villa La Massa vicino Fi-
dell’accoglienza in generale. Sicuramente
renze, poi ritorna nella terra d’Albione a
io darò il mio contributo per elevare il li-
Berkshire, al Cliveden House Hotel.
vello dei professionisti, così come recita la
Al suo rientro in Italia a Villa La Mas-
mission di Abi Professional, e in Liguria,
sa, Simone non è più il timido ragazzino
mia terra natale, sarà mio piacere condi-
che sognava di curare i malanni del mon-
videre il mio sapere con le giovani gene-
do, ma un raffinato giovanotto con pro-
razioni. A questo proposito sto seguendo
fonde conoscenze sull’accoglienza e soli-
un interessante progetto del Centro For-
imone Bruni da giovane sogna di
de basi tecniche. Comincia ad interessar-
mazione Abi Professional, che certamen-
seguire le orme di suo padre e
si alle associazioni di categoria.
te darà ottimi risultati». 👆 cod 73324
fare l’infermiere. Sogna di curare
le persone e alla fine facendo il barman oggi, si prende cura dei clienti. La Spezia, sua città natale, gli permette di “farsi le ossa” lavorando nella stagione estiva. È qui che ha un primo approccio con il bar, ma il servizio di sala gli dà più soddisfazioni. Grazie ad un amico, Simone entra nel vorticoso mondo delle stagioni nell’hotellerie di lusso. Comincia a lavorare negli alberghi con determinazione e 92
sa già quali sono i suoi obiettivi. Inizia da
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
metediarioli. it
B5
RED&GO
MEDAGLIA D’ARGENTO CATEGORIA 4.10 LAGER (HELLES) BRUSSELS BEER CHALLENGE 2020
MEDAGLIA D’ORO CATEGORIA 15A IRISH RED ALE (IRISH BEER) BARCELONA BEER CHALLENGE 2020
MEDAGLIA D’ORO CATEGORIA 4A MUNICH HELLES (PALE MALTY EUROPEAN LAGER) BARCELONA BEER CHALLENGE 2020
MEDAGLIA D’ARGENTO CATEGORIA 3.2 RED ALE (IRISH RED ALE) BRUSSELS BEER CHALLENGE 2019
AMBRANERA
PILS2
BIRRA IMPERDIBILE GUIDA ALLE BIRRE D’ITALIA 2021 SLOW FOOD
MEDAGLIA D’ARGENTO CATEGORIA 4.3 LAGER (GERMAN-STYLE PILSNER) BRUSSELS BEER CHALLENGE 2020
MEDAGLIA D’ORO CATEGORIA 5.4 STOUT/PORTER (OATMEAL STOUT)BRUSSELS BEER CHALLENGE 2019 MEDAGLIA DI BRONZO CATEGORIA 41 (STOUT) EUROPEAN BEER STAR 2019 2 CLASSIFICATA CATEGORIA 19 (STOUT) ASSOCIAZIONE UNIONBIRRAI BIRRA DELL’ANNO 2018 A
SIDE B MEDAGLIA D’ARGENTO CATEGORIA 29 (BELGIAN WHEAT BEER) EUROPEAN BEER STAR 2018
MEDAGLIA DI BRONZO CATEGORIA 2 (GERMAN-STYLE PILSNER) EUROPEAN BEER STAR 2020 CERTIFICATO D’ECCELLENZA CATEGORIA 4.3 LAGER (GERMAN-STYLE PILSNER) BRUSSELS BEER CHALLENGE 2019 3A CLASSIFICATA CATEGORIA 1 (GERMAN AND BOHEMIAN PILSNER) ASSOCIAZIONE UNIONBIRRAI BIRRA DELL’ANNO 2019
LE BIRRE DI OTUS VINCONO MEDAGLIE IN ITALIA E NEL MONDO Abbiamo sottoposto le nostre birre alla valutazione di giurie importanti. I successi ci stimolano a proseguire nella creazione di prodotti che uniscano carattere artigianale e capacità di soddisfare il gusto di un pubblico ampio. BIRRIFICIO OTUS
Via Rumi, 7
24068 Seriate (Bergamo) Italia - birrificiootus.com
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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NUOVA DIDATTICA IBRIDA ALLA SCUOLA DEL MOLINO DI PETRA T
orneremo ai corsi di formazione in presenza? Certamente, ma chissà quando.
Ma la vera domanda è: quali saranno le nuove richieste e i nuovi bisogni degli alunni alla riapertura? L’esperienza dei lockdown ci ha insegnato che si può partecipare a molte delle attività didattiche anche a distanza, nella comodità di casa propria e con strumenti che vanno oltre le possibilità delle tradizionali lezioni in presenza. Lezioni che, con molta probabilità, appariranno antiquate alla riapertura delle scuole se tenute
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ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
FORMAZIONE municazione esterna collegata ai temi trattati. La digitalizzazione, però, non si può estendere alle lezioni pratiche su impasti e cotture. Questi momenti così essenziali per l’apprendimento hanno bisogno della presenza. È per questo che le nuove edizioni di Università della Pizza, di Accademia del Pane e di Università della Farina p re v e d e ra n n o
L’esperienza della didattica a distanza condizionerà la formazione del dopopandemia. Alla Scuola del Molino il nuovo metodo didattico ibrido farà vivere il digitale e il reale senza soluzione di continuità
anche
sessioni
pratiche presso la Scuola, secondo un metodo didattico ibrido che farà vivere il digitale e il reale senza soluzione di
continuità,
attraverso
l’u-
so della piatta-
con le stesse modalità di una volta.
aprire dibattiti e inter-
Ma la didattica a distanza ha dimo-
rogazioni con i docen-
strato anche come il luogo di fruizio-
ti e i colleghi parteci-
ne condizioni la durata delle lezioni.
panti. Il collegamento
Non più l’intera giornata lavorativa,
ai social network più
ma incontri brevi, che si possono an-
importanti
Instagram,
nuova era per la formazione degli
che registrare e rivedere a piacimen-
YouTube e Twitch) è senza soluzio-
artigiani contemporanei della buona
to. Come rinunciare in futuro a questi
ne di continuità rispetto all’ambiente
tavola. 👆cod 73521
vantaggi?
didattico e dà la possibilità di speri-
Per informazioni:
mentare dal vivo la potenza della co-
www.universitadellafarina.it
La Scuola del Molino di Petra è
(Facebook,
forma online a prescindere dal luogo nel quale si terranno le lezioni. Inizia una
uscita da quest’anno di emergenza completamente rinnovata, con un vestito digitale al passo con i tempi, dotata di strumenti didattici e di coinvolgimento dei partecipanti di assoluta avanguardia. La nuova piattaforma online farà vivere agli alunni l’esperienza di un’organizzazione tradizionale trasferita in un mondo virtuale, con lezioni in aula magna ed esercitazioni a gruppi in aulette separate, una lounge per i momenti di pausa e più canali attivi di chat distinti per argomenti tematici, dove ciascuno può confrontarsi e FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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CUOCHI
Calendario corsi 2021 CORSI PERMANENTI GRATUITI: Il grano dal campo alla tavola Stoccaggio e Molitura La Farina: caratteristiche fisco chimiche e reologiche FEBBRAIO 18-19 Febbraio: Il pane da vicino, corso base di panificazione MARZO 9 Marzo: Corso avanzato di Lievitati 10 Marzo: Corso avanzato di bignè 11 Marzo: Corso avanzato di sfoglia 12 Marzo: Corso avanzato di frolla e masse montate
Pivetti Junior Chef Academy MARZO 6 Marzo: Il pranzo della domenica 13 Marzo: la colazione è servita; oggi si prepara la Pasta FrollaRina! 20 Marzo: passione… PIZZA! 27 Marzo: oggi cucino io!
Corsi in lingua inglese FEBBRAIO 20-21 February: Bakery basic course MARZO 16-17 March: Fresh pasta basic course
PIVETTI LAB
NUOVA PIATTAFORMA DI FORMAZIONE PER L’ARTE BIANCA
È
96
rivolto a chi ama mettere le
che si occupa di farina dal 1875, ha
re quest’hobby in una nuova attività
mani in pasta - dalla brisée a
scelto di condividere il suo know-
lavorativa.
quella all’uovo, da quella per
how e di metterlo a disposizione di
«Ci siamo chiesti come potevamo
pizza a quella per veneziana - il nuovo
tutti, dai professionisti dell’Horeca
stare vicini ai professionisti del fuori-
Pivetti Lab. Un centro di formazione
ai semplici appassionati, che magari
casa e ai tanti “chef domestici” che in
virtuale con cui l’azienda ferrarese,
coltivano anche il sogno di trasforma-
questi mesi di pandemia si sono trova-
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
CUOCHI
filiera dei cereali insieme a maestri
nel suo ruolo di ambasciatore all’e-
panificatori, pastai e pasticceri. Tan-
stero dell’eccellenza dell’arte bianca
te, esperte voci per raccontare tutto
italiana, è già pronto a proporre corsi
il percorso che compie la farina, dai
anche in altre lingue, come spagnolo
campi di grano alla cucina, per illu-
e francese.
strarne le caratteristiche qualitative
Per garantire la massima flessibi-
e per far scoprire come utilizzarla al
lità e soddisfare ogni esigenza Molini
meglio e valorizzarla.
Pivetti ha deciso di calendarizzare an-
«Con il Pivetti Lab vogliamo af-
che dei corsi completamente gratuiti
fiancare i professionisti del food, o
(come quello dedicato al grano) e di
gli aspiranti tali, nella crescita del
offrire un doppio livello di prezzo per
loro business. Iscriversi ai nostri cor-
i corsi a pagamento, in base alla mo-
si non significa soltanto partecipare
dalità di fruizione prescelta (in diretta
a percorsi di formazione online, ma
oppure on demand). 👆cod 73468
significa entrare in un team che sup-
Il calendario dei corsi è consultabile
ti ad affrontare difficoltà, incertezze e
porta il corsista durante tutte le fasi
su www.pivettihub.it/lab/it.
cambiamenti spesso destabilizzanti»,
dello sviluppo della sua idea impren-
afferma il titolare Gianluca Pivetti. «E
ditoriale», spiega la marketing project
ci si siamo detti che il modo più con-
manager Tonia Sorrentino.
creto e positivo per farlo era mettersi
Nel calendario del Pivetti Lab ci
al loro fianco, ai forni e ai fornelli, per
sono corsi rivolti ad amatori e appas-
aiutarli a crescere professionalmente
sionati di pane, pasta e dolci ma anche
e prepararli, così, ad affrontare meglio
percorsi personalizzati per professio-
le sfide del presente e del futuro».
nisti della pasta fresca, della pasticce-
È nato così il progetto del Pivet-
ria, della pizzeria e della panetteria.
ti Lab, con cui la tradizione dell’arte
E poi corsi in lingua inglese rivolti ai
bianca incontra il digitale costruendo
tanti (e sempre più numerosi) appas-
un percorso innovativo ma sempre
sionati della tradizione italiana della
“caldo” e partecipativo, che coinvolge
pasta e del pane in tutto il mondo. Ed
specialisti di ricerca&sviluppo e della
è solo l’inizio, perché Molini Pivetti,
Gianluca Pivetti
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
97
ATTREZZATURE
SOLUZIONI PER I RISTORANTI DI DOMANI
DALLA PELLICOLA AL TESSUTO ANTI-COVID Wippy, azienda di Polcenigo (Pn) propone una soluzione a base di fotocatalisi per sanificare locali e mezzi di trasporto. Da Virkill arrivano le divise e le vettovaglie con nano-particelle di rame. Queste le idee che stanno nascendo per allestire locali Covid-free 98
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
A
ltro che plexiglass, la lotta al
ciale ingegnerizzato all’interno della pel-
coronavirus nei locali pubblici
licola WiWell applicata a diverse superfi-
passa da una pellicola sottile,
ci. Quando la pellicola viene a contatto
invisibile. A idearla è stata Wippy Idea,
con la luce si attiva l’additivo sviluppato
azienda di Polcenigo, in provincia di Por-
che trasforma, per ossidazione, gli ele-
denone, attiva dal 2016 con l’obiettivo di
menti inquinanti in sali innocui e anidri-
creare prodotti che potessero contribuire
de carbonica eliminando così in modo
alla sanificazione di oggetti e ambienti.
naturale ed ecosostenibile tutti i rischi.
Un’ambizione che, quindi, nasce prima
Il processo ha un’azione antimicrobi-
della pandemia, in anticipo sui tempi. E
ca, anti-muffa e deodorante, «nonché un
che ora, dopo un 2020 segnato da chiu-
effetto anti-Covid che ci è stato ricono-
sure, aperture, limitazioni e sostenibilità
sciuto dopo una fase di doppi test svolti a
finanziaria che vacilla, potrebbe rappre-
Modena e Pordenone, e anche dall’Isti-
sentare l’asso nella manica per ripartire
tuto “Mario Negri” di Milano», spiega Lu-
in sicurezza. Alla base della proposta di
cio Tommasella che guida il team di 5
Wippy, il processo della fotocatalisi artifi-
persone da cui è composta l’azienda.
ATTREZZATURE
Vantaggi e risparmi
«All’indomani dello scoppio della pan-
vo in totale sicurezza. E ci siamo riusciti
Ineludibili i risparmi in termini di tempo,
demia, i nostri clienti hanno dovuto fare i
con un prodotto che resiste a oltre cento
manodopera e i costi relativi ai prodotti
conti con normative poco chiare che suc-
lavaggi, è dermatologicamente testato
per la sanificazione (e quindi impatto
cessivamente, in un contesto di crisi eco-
per pelli sensibili e ipoallergenico», ha
ambientale) della soluzione. «Possiamo
nomica, spesso scoraggiavano l’investi-
spiegato Alessandro Pedretti di Italtex.
dire che, mediamente, la nostra soluzio-
mento in queste soluzioni innovative».
Pensato per tutte quelle attività ricet-
ne non comporta ulteriori dispendi per
Inizialmente WiWell era nata con lo
tive che fanno del contatto con il pubbli-
almeno cinque anni», afferma Tomma-
scopo di eliminare gli odori sgradevoli e
co la propria arma vincente, Virkill è un
sella. Una volta applicata, la pellicola
solo successivamente si è evoluta in una
tessuto professionale che risponde a tut-
WiWell agisce in modo passivo, senza
soluzione sanificante a tutto tondo. Un
te le esigenze del settore. Dalle divise alle
che l’utente se ne accorga. Anzi, allo stu-
percorso che ora rende WiWell adatta a
tovaglie, dai topper letto alle pattine da
dio c’è anche una carta da parati perso-
diversi utilizzi dalle palestre ai banchi fri-
camera, le possibilità sono innumerevo-
nalizzabile che presto verrà introdotta
go delle aree di sosta. Ne sa qualcosa, in
li. Minimo comun denominatore è la tec-
sul mercato e permetterà di integrare an-
questo senso, Areas-MyChef, società
nologia. Elementi invisibili all’occhio
cor di più le proprietà fotocatalitiche con
specializzata nella ristorazione in con-
umano, le nano-particelle di rame hanno
il layout di un locale.
cessione che, per rilanciare i consumi nei
la capacità di uccidere il Covid-19 grazie
Un grande esempio dell’applicazione
propri autogrill, ha installato la pellicola
a caratteristiche naturali che sono state
di WiWell saranno i prossimi Mondiali di
Wippy nelle aree grab&go. Oppure le ca-
testate negli ultimi mesi da laboratori in-
sci di Cortina. «Qui ricopriremo tutti i
tene della Gdo che hanno utilizzato que-
dipendenti italiani e inglesi. 👆 cod 73244
box, gli uffici, la sala stampa e i ristoranti
sta soluzione per ricoprire i maniglioni
dedicati alla manifestazione», specifica
dei carrelli garantendo una spesa sicura
Tommasella che ricorda come la soluzio-
ai propri clienti.
ne ideata da Wippy sia già stata adottata anche dall’Hotel Cristallo, famosa realtà
Protezioni da indossare
ricettiva della località veneta. Ma la bontà
Oltre che dai locali, però, la protezione
e l’efficacia del prodotto è anche testimo-
dal virus passa anche da operatori e col-
niata dall’applicazione sui mezzi del tra-
laboratori. In prima linea in caso di ria-
sporto pubblico locale a Treviso, Porde-
pertura, possono contare sulle proprietà
none e Gorizia oltre che all’interno di al-
di Virkill, tessuto anti-Covid realizzato
cune scuole del comune di Polcenigo.
con nano-particelle di rame fuse nell’or-
Il 2021, quindi, dovrebbe essere l’an-
dito usato per divise e vettovaglie. Svelato
no della consacrazione con una crescita
all’Hyatt Centric di Milano a metà genna-
di fatturato a due cifre (grazie anche
io, Virkill è un prodotto Made in Italy ide-
all’esternalizzazione della produzione).
ato dall’azienda comasca Italtex.
Un condizionale d’obbligo visti i tempi e
«Virkill si pone come obiettivo l’eli-
la miriade di offerte e input che i clienti di
minazione della trasmissione del virus
Wippy ricevono. «Ogni volta che entria-
attraverso le superfici contaminate. Sap-
mo in contatto con un nuovo cliente la
piamo da studi autorevoli che, come tan-
domanda è sempre la stessa: ma funzio-
ti altri virus, anche il Sars-Cov-2 rimane
na davvero? E la risposta è sì. Anzi, se non
attivo per diverso tempo fuori dall’orga-
bastassero le certificazioni ottenute da
nismo, sulle superfici e sui tessuti. Le so-
quattro laboratori diversi siamo disposti
luzioni proposte sono state ideate per
anche a mettere in piedi un test empiri-
garantire una maggiore tranquillità al
co. Basta entrare in un’auto trattata con la
cliente che vuole sentirsi al sicuro mentre
pellicola WiWell, accendersi una sigaret-
cerca di rilassarsi. L’idea è quindi quella
ta e annusare l’effetto che ne scaturisce:
che l’hotel, il ristorante o il centro benes-
nessun odore», commenta Tommasella.
sere possano offrire un servizio aggiuntiFEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
99
ATTREZZATURE
LA GAMMA SHARK SKIN SI AMPLIA
PENTOLE PER TUTTI I PIANI COTTURA P
ersino l’innovazione più bella non avrebbe senso
realizzata per migliorare la capacità performante nella tec-
o futuro se non fosse trasformata in prodotto in-
nica di cottura senza grassi e quindi per rispondere alle
dustriale e Pentole Agnelli, riconosciuta per la sua
esigenze di lavoro degli chef particolarmente attenti a mi-
competenza produttiva per il comparto pentole professio-
gliorare le loro preparazioni. L’ampliamento della gamma
nali, si considera un “fornitore di soluzioni” in cucina. La
Shark Skin rientra nella logica di miglioramento continuo
padella Shark Skin Horeca, presentata ad Host 2019, è stata
aziendale per essere in grado di garantire permanente-
Alluminio sabbiato
Alluminio 3 mm
Rivestimento protettivo 25 μm Topcoat Rinforzo intermedio 20 μm Midcoat
Fondo rinforzato 75 μm Primer
Shark Skin ha un rivestimento antiaderente rinforzato con polimeri di nuova generazione, oltre a ciò lo spessore del rivestimento dell’antiaderente arriva fino a 120 micron, vuol dire avere uno spessore fino a 3 volte quello di un normale rivestimento. Il connubio dell’antiaderente rinforzato, e dello spessore così potenziato rendono i prodotti con rivestimento Shark Skin più performanti ed estremamente longevi. 100
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
ATTREZZATURE mente prodotti performanti, robusti e di livello qualitativamente elevato. In alluminio antiaderente applicato a spruzzo (come su tutte le pentole firmate Agnelli e Fasa), la collezione Pentole Agnelli Shark Skin Horeca si avvale della tecnologia nuovissima e innovativa, di alta qualità, che preserva la sua funzione antiaderente nel tempo, oltre a migliorarla rendendola veramente unica grazie ad un polimero caratterizzato da una particolare resistenza alle alte temperature, ottima resistenza meccanica e chimica, oltre ad eccellenti proprietà antiaderenti. Tutte le pentole della linea Shark Skin Horeca sono prodotte con una speciale struttura a strati, ad alte prestazioni, con uno spessore antiaderente maggiorato del 300% rispetto al normale antiaderente professionale. Le pentole Shark Skin Horeca sono strumenti di cottura poliedrici che si adattano infatti a diverse tecniche grazie alle straordinarie caratteristiche che le rendono uniche e tecnologicamente avanzate. Curate in ogni minimo dettaglio, dalla manicatura allo spessore - fondamentale per una omogenea distribuzione del calore - la collezione Shark Skin è stata studiata per offrire prodotti di eccellenza in grado di esaltare la materia prima cucinata, così come l’estro e la creatività di chi li usa, oltre che per garantire il migliore rendimento nutrizionale e le migliori condizioni di igiene. L’assortimento Shark Skin disponibile oggi sul mercato - nella versione per piani cottura a fiamma - prevede le seguenti forme, oltre alle Padelle svasate a saltare basse e alle Padelle svasate a saltare alte che vanno da 20 a 40 cm di diametro: • Casseruola alta 2 maniglie di cm: 16-20-24-28-32-3640-45; • Casseruola bassa 1 manico di cm: 24-28-32; • Casseruola bassa 2 maniglie di cm: 24-28-32-36-40-45; • Casseruola alta 1 manico di cm: 16-20-24-28; • Rostiera rettangolare angoli tondi pesanti di cm: 33x23, 39x26, 43x28, 48x30, 54x33, 64x40; • Teglia gastronorn 1/1 (32,5 x 53 cm) nelle altezze di cm 2, 4, 6,5.
La mission di Pentole Agnelli è sviluppare prodotti che
Mentre l’assortimento che sarà disponibile per i piani
possano esaltare le preparazioni in cucina e creare espe-
cottura a induzione sarà il seguente, oltre alle Padelle sva-
rienze che migliorano le performance degli chef oltre che
sate a saltare alte da 24 a 36 cm:
contribuire a renderli originali. 👆 cod 70284
• Casseruola alta 2 maniglie di cm: 20-24-28-32; • Casseruola bassa 1 manico di cm: 24-28-32; • Casseruola bassa 2 maniglie di cm: 20-24-28-32; • Casseruola alta 1 manico di cm: 16-20-24-28.
Pentole Agnelli via Madonna 20 - 24040 Lallio (Bg) Tel 035 204711 www.pentoleagnelli.it FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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ATTREZZATURE
Attraverso il concetto di “Acqualità”, Brita reinterpreta il concetto di qualità intesa come sicurezza, cura e sostenibilità dell’acqua filtrata, alla luce delle nuove esigenze degli operatori professionali
BRITA PROFESSIONAL GARANTISCE LA SICUREZZA DELL’ACQUA FILTRATA
I
l periodo complesso che stiamo
quello Marketing, per comprendere me-
parola: “ACQUALITÀ”, un neologismo
attraversando ha modificato equi-
glio le esigenze dei propri interlocutori e
semplice, orecchiabile e che si fa ricor-
libri e priorità di tutti. Brita, azien-
per aiutarli il più possibile ad affrontare
dare.
da specializzata nel trattamento dell’ac-
la “nuova normalità”. Una riflessione che
“Brita: Acqualità garantita!” è il
qua potabile e brand inventore della ca-
ha portato a capire meglio che per Brita
claim della nuova comunicazione della
raffa filtrante, ha ascoltato il cambia-
l’unicità della sua filtrazione sta nella
divisione Professional, che interpreta la
mento in atto nel mercato professionale.
capacità di offrire al settore Professional
qualità come sicurezza, cura e sostenibi-
L’analisi delle attuali sensibilità e del
un’Acqua Certificata di Qualità, Unica
lità dell’acqua filtrata, alla luce delle
bisogno crescente di sicurezza ha porta-
nel suo gusto, Attenta alle attrezzature,
nuove esigenze degli operatori del setto-
to l’azienda a fare un lavoro su più livelli,
Libera da impurità, Igienica, Trattata su
re Horeca.
interrogando sia il comparto Sales che
misura e Amica dell’ambiente. In una
Sul sito istituzionale è presente anche una sezione di approfondimento, dove si possono scoprire tutte le soluzioni proposte da Brita e accedere ai servizi a disposizione, come l’App per il mondo Professional. La rete di consulenza tecnico-commerciale presente su tutto il territorio può essere consultata per qualsiasi necessità di ulteriore informazione e assistenza. Per approfondimenti e schede tecniche visita il sito www.brita.it, sezione Filtri Professionali. 👆 cod 73133 Brita Italia via Zanica 19K - 24050 Grassobbio (Bg) - Tel 035 19964639 www.brita.it
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ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
IMPORT EXPORT INGROSSO ORTOFRUTTICOLO
ALIMENTI
I FOOD TREND DEL MOMENTO? LI DECIDONO I MILLENNIALS L e tendenze nel settore food &
stato previsto nemmeno dai forecaster
nerazione, così arguta e redditizia? So-
wine sono state letteralmente
più acuti, eppure era già considerato
stenibilità, etica e trasparenza sono sicu-
stravolte nell’ultimo anno. Il
un must per i millennials. Cos’è quindi
ramente gli argomenti trigger che stanno
boom del delivery, ad esempio, non era
quello che interessa di più a questa ge-
più a cuore ai millennials. Secondo lo studio Innova Consumer Survey 2020, 6 persone su 10 ricercano informazioni dettagliate sull’origine del cibo che acquistano. Maggiore attenzione è richiesta anche sul packaging: no alla plastica, si a imballi riciclabili. Il grande interesse verso la sostenibilità ambientale ha portato alla crescita di un nuovo fenomeno: la spesa contadina online. Dai grandi player come Cortilia e PlanetEat ai piccoli negozi di quartiere, la spesa con i prodotti del contadino arriva direttamente a casa. Anche la Coldiretti ha potenziato questo servizio. Sul sito Campagna Ami-
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ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
ALIMENTI
ca infatti è possibile vedere tutte le azien-
un piatto d’autore,
de agricole che si sono attrezzate per an-
creandolo tu stesso!
dare incontro a questa esigenza. Il settore
Il glamour, la moda
Un esempio è il boom del delivery, un must per i millennials ancora prima che gli analisti ne avessero compreso le potenzialità. Sono i più giovani infatti a dare una spinta importante a questo mercato
esempio su tutti è dato da Barilla, che ha saputo interpre-
salutistico è un altro ambito molto caro ai
e il food hanno stretto negli anni un lega-
tare un’esigenza attraendo una fascia
millennials, infatti anche il delivery pun-
me sempre più forte, tanto da modificare
di pubblico nuova. Insieme a Spotify,
ta tutto sull’healthy. Secondo l’osserva-
le abitudini di acquisto.
il brand ha creato “Playlist Timer”, otto
torio di Just Eat, nel 2021 sarà in crescita
La crescita della consapevolezza a
playlist che durano dai 9 agli 11 minuti e
la domanda di piatti sempre più saluta-
tavola si riflette anche nella scelta dei
che indicano il tempo di cottura necessa-
ri, vegan, con superfoods, ingredienti
propri capi d’abbigliamento. Le aziende
rio per ciascun formato di pasta. Il futuro
di stagione e a km 0. I piatti più in voga
infatti producono accessori con elemen-
che ci aspetta è incerto ma siamo sicuri
saranno: burger vegetariani e vegani,
ti vegetali, tessuti ottenuti con funghi o
di una cosa: il mondo del food and wine
poké bowl da comporre, zuppe di legu-
con l’orango fiber, ovvero la cellulosa di
sarà sempre più in mano ai millennials,
mi e verdure miste di stagione, insalate
scarto degli agrumi siciliani. La tendenza
creatori di tendenze e sostenitori di nuo-
e hummus di ceci abbinato a vari piatti.
per il mercato etico-vegetale nella moda
vi ideali. 👆 cod 73651
Per i palati più gourmet, la nuova tendenza è la Chef box, solitamente di
è positiva, con un aumento del 14,5% sostenuto soprattutto dai millennials.
un ristorante stellato, da rigenerare o
Come fanno quindi i brand ad at-
completare a casa. Una vera e propria
trarre un consumatore della generazione
food experience, che permette di gustare
Y? Semplice, parlando la loro lingua. Un
Per ulteriori informazioni:
www.jacleroi.com
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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ALIMENTI
RISO ITALIANO SINONIMO DI QUALITÀ di Stefano Calvi
I
106
resa agronomica pari a 6,83 tonnellate
hanno saputo creare le risaie più a
ad ettaro. Questi dati relativi alla pro-
nord rispetto ad ogni altra parte del
duzione hanno evidenziato una situa-
mondo. Qui hanno saputo sfruttare la
zione di incremento di +1,5% rispetto
ricchezza di acqua come necessario
l riso rappresenta per l’Italia un
alla produzione dell’anno precedente.
e naturale metodo di coibentazione,
patrimonio agricolo, ma anche
Questo recentissimo quadro di-
oltre che indispensabile fonte irrigua.
storico e culturale. Una ricchez-
mostra che la coltivazione del riso in
za che, a livello mondiale, oggi fa i
Italia continua ad essere fonte di ric-
conti con una situazione commercia-
chezza ed occupazione per aziende
le complicata causata da una concor-
e famiglie. Anche oggi, nonostante
renza che non avvantaggia il cosid-
siano passati più di 500 anni da quan-
detto Made in Italy - oggi, più che mai,
do si è iniziato a coltivare il cereale
sinonimo di qualità. Nonostante que-
bianco in Pianura Padana. Proprio
sto, stando ai dati comunicati lo scor-
sull’asse padano del Po, preziosa fon-
so dicembre dall’Ente Risi e racchiusi
te d’acqua, si è perfezionata negli anni
in un dossier del Mipaaf - Ministero
la risicoltura che ha segnato la storia
delle Politiche agricole, alimentari e
dell’agricoltura italiana. Questa colti-
forestali, il volume della produzione
vazione si è sviluppata principalmen-
nel 2019 si è attestato su di una super-
te in Piemonte, Lombardia, Veneto
ficie di 220.027 ettari, con 1.502.682
ed Emilia (è presente in piccola parte
tonnellate di risone raccolte ed una
anche in Sardegna). Qui gli uomini
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
ALIMENTI
Il riso in Italia, coltivazioni e varietà
indispensabili; è un piatto tipico che contraddistingue e veicola il riso ita-
Diversificazione interna e concorrenza esterna
La fondamentale distribuzione di
liano nel mondo. La varietà Japonica
Per quanto riguarda le regioni, si è
acqua per la coltivazione del cereale
che solo l’Italia produce è sinonimo di
già detto che il riso è una coltivazione
ha intensificato la nascita di una fitta
qualità e di materia prima d’eccellen-
caratterizzante la Pianura Padana; il
rete di canali, lunghi chilometri, che
za che trova il degno riconoscimento
98% delle aree coltivate si snoda in-
transitano da pianura a pianura, da
nel tipico piatto padano».
fatti lungo l’asse del Po ed interessa 4
una regione all’altra. Basti ricordare
regioni. Le risaie del Piemonte e Lombardia, da sole, coprono oltre il 90%
acqua al secondo, o il Naviglio d’Ivrea.
Tra Dop e Igp, l’Italia è il primo Paese produttore in Ue
Corsi che caratterizzano - e non poco
Le produzioni di qualità in Italia sono
Pavia, a seguire quella di Vercelli con
- il paesaggio della piana, per molti un
tutelate dall’Unione europea con il ri-
il 30%, Novara con il 14%, Milano con
vero e proprio mare a quadretti nel
conoscimento di due Igp, “Riso Nano
il 6% ed in misura minima è la coltiva-
periodo dell’allagamento delle cam-
Vialone veronese” e “Riso del Delta
zione in altre zone come quelle dell’E-
pagne.
del Po”, e una Dop, il “Riso di Baraggia
milia e dell’Oristanese in Sardegna.
il Canale Cavour, costruito nel 1863 in soli 3 anni, con i suoi 110 metri cubi di
delle produzioni nella zona padana. Il 36% delle risaie si trova in provincia di
«Per quanto riguarda il ricchissi-
biellese e vercellese”. Per queste deno-
Entrando nel dettaglio delle ci-
mo e diversificato panorama varietale
minazioni d’origine, l’Ente Nazionale
fre presentate dall’Ente Risi, il bi-
italiano, nel nostro Paese sono colti-
Risi è designato come autorità pubbli-
lancio consuntivo della campagna
vate circa una settantina di diverse va-
ca di controllo.
2019/2020 è caratterizzato da precisi
rietà, nel mondo sono circa 210 - spie-
In termini numerici l’Italia rap-
dati che fanno la fotografia di un set-
ga Andrea Bianchi, titolare di Campo
presenta il primo Paese produttore di
tore, seppur trainante, che deve fare i
dell’Oste, storica azienda pavese con
riso in Europa, con circa il 33% delle
conti con la concorrenza dal Sud-Est
sede a Spessa Po e partner di Euro-To-
risaie dell’Unione europea, la cui su-
Asiatico che morde le caviglie di tanti
ques Italia - tra queste Arborio, Car-
perficie coltivata a riso si estende per
produttori del nord Italia. La produ-
naroli e Vialone Nano sono conside-
650mila ettari.
zione lorda è di 1.502.682 tonnellate «L’Italia - ri-
rate le più pregiate per la preparazione del risotto. È una ricetta tutta italiana per la cui realizzazione le nostre varietà sono assolutamente
Il riso in Italia ha una tradizione secolare, viene coltivato principalmente in Pianura Padana ed esportato soprattutto nel resto d’Europa. Non solo alimento ricercato, ma anche toccasana per la salute
corda
di risone; la produzione netta a lavo-
Andrea
rato è invece di 916.044 tonnellate. Il
Bianchi - è Paese
totale collocato è di 1.119.004 tonnel-
leader anche in
late.
termini di prodo circa la metà
Produzione e mercato in crescita
dell’intera pro-
Per quanto riguarda il mercato, l’im-
duzione europea
port totale si attesta a +149.976 ton-
e disponendo di
nellate, di cui 23.090 tonnellate dall’U-
un ventaglio va-
nione Europea e 126.886 tonnellate
rietale del tutto
da Paesi Terzi. Se raffrontati con la
unico. In Italia,
stagione precedente, la 2018/2019,
infatti, sono col-
si evince che la produzione netta ha
tivate sia varietà
avuto una crescita del 4,2%, sulle ton-
di tipo Japonica
nellate a lavorato. Anche il colloca-
che varietà di tipo Indica e, tra le Ja-
mento ha avuto una crescita dell’8,8%
ponica, alcune varietà quali Arborio,
rispetto alla stagione precedente,
Carnaroli, Vialone Nano, per le quali
stando al report di Ente Risi. Il collo-
l’Italia si distingue a livello qualitativo
camento sul mercato italiano è risul-
in tutto il mondo».
tato in aumento di 40.801 tonnel-
duzioni, copren-
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
107
ALIMENTI late (+10,2%) passando dalle 401.049 tonnellate della campagna 2018/2019 alle 441.850 tonnellate della campagna 2019/2020. Il confronto con la campagna precedente evidenzia un aumento di 24.801 tonnellate (+24,6%) del collocamento del riso Lungo B ed un aumento di 21.058 tonnellate (+8,9%) per il riso Medio e Lungo A, mentre risulta in calo di 5.058 tonnellate (-7,9%) il collocamento del riso Tondo. Il dato del consumo di riso Lungo B (125.573 t) rappresenta il miglior risultato di sempre. Il collocamento sul mercato dell’Unione Europea ha registrato un incremento del 9,6% e verso i Paesi terzi dello 0,4%.
I pregi in cucina e i piatti più tipici (risotti) Al di là dei numeri e delle stagioni agricole, il riso è così tanto desiderato dalla cucina grazie alle sue peculiarità. Sin dall’antichità veniva usato come medicinale e soltanto in epoca più recente, tra il ‘500 ed il ‘600, come alimento. Oggi più che mai l’attenzione alla salute e agli stili di vita rappresenta una priorità della società moderna. Proprio per questo il riso rappresenta una vera e propria risorsa. È un alimento sprovvisto di glutine, quindi le persone affette da celiachia possono nutrirsene senza avere effetti collaterali sulla salute. Ha un elevato apporto energetico, ideale per recuperare dagli sforzi fisici perché i granelli di amido presenti nel chicco sono più piccoli rispetto ad altri cereali e quindi immediatamente assimilabili come fonte energetica. Infine, è un alimento ipoallergenico, caratterizzato da un’elevata digeribilità grazie alla pre108
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
ALIMENTI il riso viene cotto coperto nel forno a 180°C, steso in una teglia, con una cipolla steccata e con l’aggiunta di con chiodi di garofano, burro e brodo bollente. • Rimanendo in Oriente, ricordiamo quello saltato nel wok, secondo la tradizione cinese, oppure al vapore - cotto per 10 minuti coperto, con poca acqua fredda, dopo un ammollo della durata di ore.
I derivati del riso Il riso non è solo gastronomia tout court: i suoi derivati sono molteplici e hanno diversi utilizzi. A partire dalla farina ottenuta dalla macinatura in polvere dei chicchi bianchi di diverse varietà di riso, che risultano amido puro: per questo è più calorica e ideale come addensante (un esempio è la “tempura”). Poi c’è la bevanda di riso, prodotta con le versioni integrali del cereale che senza dell’amido che lo rende alimento
il Roma, il Sant’Andrea (ideale per la
viene macinato, cotto in acqua e lascia-
ideale per la terza età e per la prima in-
cottura al vapore grazie alla sua forma
to fermentare. Si tratta di un prodotto
fanzia. Secondo uno studio americano,
allungata e a pasta dura) e il Vialone
facilmente digeribile, dissetante e ide-
l’utilizzo di riso per più volte la setti-
Nano (di forma medio e tondeggiante,
ale per chi ha un regime dietetico da
mana è considerato un utile aiuto nella
utilizzato per minestroni e risotti e il
seguire.
prevenzione dei tumori e delle malattie
Ribe)».
cardiovascolari grazie alle sue virtù sa-
Da ricordare l’olio di riso che si estrae dal germe e dalle pellicole del
lutari. Ma prima di degustarlo, il riso va
I metodi di cottura
chicco (la lolla), prima essiccati e poi
scelto in base alle necessità.
Una volta coltivato e commercializzato
spremuti. Il ricavato viene rettificato
«Le varietà di riso coltivate - spie-
il riso arriva in tavola. Ma come? Diver-
con la filtrazione e la centrifugazione.
ga Andrea Bianchi - si dividono prin-
si i metodi di cottura, possiamo elen-
Tra i derivati più usati c’è l’amido di
cipalmente in due macrocategorie: le
carne 5 tra quelli più utilizzati.
riso, una polvere finissima, facilissi-
indiche, con chicchi allungati e sottili,
• All’italiana, nel classico piatto di ri-
ma da digerire, ideale per piatti salati
e le japoniche, con chicchi corti, ovali o
sotto in cui, dopo la tostatura, con o
e dolci, consigliata nell’infanzia o per
tondeggianti. In dettaglio, il riso in Ita-
senza grassi e scalogno, va irrorato con
addensare in sostituzione delle uova.
lia viene classificato in base ad un re-
vino bianco.
Chiude la carrellata dei derivati la pasta
cente disposizione ministeriale che ne
• All’evaporazione:si aggiunge brodo
di riso, realizzata con il cereale e acqua:
identifica anche la storicità: può essere
caldo, e, a fine cottura, si manteca con
famosi sono i “noodle” dell’Asia oppure
classificato in Carnaroli (ce ne sono 9
burro freddo e grana.
le versioni “made in Italy” proposte nei
tipi diversi), grosso e lungo, utilizzato
• Ricordiamo la cottura all’inglese, ov-
vari formati.
dagli chef e dalle massaie per risotti e
vero bollito in acqua bollente salata e
timballi. A ruota, per le simili caratte-
poi condito con burro e formaggio.
riso per la bellezza del corpo, utilizzato
ristiche nutritive e gastronomiche, c’è
• Tra le cotture più utilizzate c’è quella
in cosmesi sfruttando le sue doti nutri-
l’Arborio. Ricordiamo successivamente
all’indiana, o cosiddetta “pilaf”. Ovvero,
tive, emollienti e lenitive.👆 cod 73747
Interessante anche l’apporto del
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
109
ALIMENTI fessionali, Le 5 Stagioni. Una gamma d’eccellenza dedicata a tutti gli artigiani della pizza ed esperti maestri pizzaioli, alla continua ricerca di un prodotto performante e di qualità superiore che risponda alle specifiche richieste di lavorazione.
Le 5 Stagioni Attenzione e ricerca che parte proprio dalla selezione del grano scelto, proveniente dalle migliori coltivazioni del mondo e macinato attraverso un processo produttivo che utilizza tecnologie all’avanguardia in grado di preservare il gusto autentico del grano e garantire ogni parametro di qualità. Un percorso lento e sostenibile fatto di passione e dedizione, nel pieno rispetto dell’uomo e dell’ambiente circostante. L’azienda è infatti impegnata nella tutela della biodiversità, nello sviluppo locale e nella riduzione dell’impatto sociale, a partire dall’energia generata da fonti rinnovabili con cui sono alimentati tutti gli stabilimenti. Dal 1985, anno di lancio della linea, sino ad oggi, il know-how de Le 5 Stagioni è sempre in continuo e costante sviluppo sempre più in chiave digital per
LE 5 STAGIONI
STORIE DI PIZZA, PASSIONE E TRADIZIONE
A
110
essere al fianco dei propri clienti con proposte e soluzioni sempre più innovative. Ricerca, eccellenza, sostenibilità, tradizione, ma anche formazione: l’azienda, infatti, dedica particolare attenzione all’affiancamento di giovani pizzaioli, grazie ai corsi di formazione tenuti
dal
personale
tecnico
Agugiaro&Figna Molini e alle numerose partnership con le migliori scuole di
rendere una pizza diversa dal-
di ingredienti perfetta. Poi la passione, la
le altre non sono solo gli in-
pazienza e la tecnica di un Maestro piz-
gredienti ma è soprattutto la
zaiolo che danno vita ad un impasto
• Le Farine, composta dalle 5 referenze
passione che si mette nel realizzarla.
perfetto. La stessa passione, esperienza
storiche (La Azzurra, La Rinforzata, La
Solo farine di qualità superiore, acqua,
ed impegno che Agugiaro&Figna Molini
Superiore, La Oro, La Manitoba), le Na-
olio evo e un pizzico di sale, quel tanto
ha riservato al comparto pizzeria crean-
poletane (Verde e Rossa), le Biologiche
che basta per creare una combinazione
do la prima linea di farine e miscele pro-
(Vivace e Integrale), Le Rustiche (Farina
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
pizzaioli italiane. Le 5 Stagioni si compone di 5 linee:
ALIMENTI di tipo “1” macinata a pietra e l’Integrale); • Le Specialità, con Le Originarie (Semina, Mora, Grano Franto e Nucleo Pizza Rustica), La Senza Glutine (Gluten Free), e Gli Affini (Pasta Fresca e Semola rimacinata); • Le Miscele, che si suddividono in Miscele Multiuso (Pizzasoia, Pizzadelight, Pizza&tradizione, Non solo Grano) e Miscele Specifiche (La Romana, Pizza Teglia e Pizza&Tradizione Roma); • I Lieviti (Naturkraft e Naturkraft Verace, Platinum e Lievito di birra istantaneo); • Gli Spolveri (Spolverina, lo sfarinato di grano duro pensato come spolvero per il banco pizza).
Macinazione Integrata Autentica Novità 2021 dell’azienda è la Macinazione Integrata Autentica, il processo di lavorazione brevettato da Agugiaro&Figna Molini nel 2018 che associa due tipologie di molitura, quella più tradizionale a pietra con quella moderna a cilindri, che regola in maniera innovativa i diagrammi dell’intero processo di lavorazione. Comincia con i cereali che vengono sottoposti ad una efficacissima pulitura e una decorticazione sapiente e calibrata per passare a macinare integralmente i chicchi con le massime garanzie di igienicità e salubrità, non riscontrabili nei processi tradizionali. L’integrazione
Che sia pizza napoletana, romana, in pala o su teglia, Le 5 Stagioni di Agugiaro&Figna Molini sono l’ingrediente perfetto per ogni occasione. La linea di farine e miscele d’eccellenza per i professionisti
della
integrata
ratteristiche native del chicco. Tra i pro-
concilia quanto
dotti ottenuti con Macinazione Integra-
di meglio la tra-
ta: MIA X, MIA M, MIA S (da farine di
dizione e la tec-
grano tenero tipo 1), MIA GRA (da Grani
nologia insieme
Antichi 100% italiani coltivati nelle colli-
possano offrire
ne emiliane) e MIA SEI (semola rimaci-
per
nata da grano duro integrale).
ne
ottenere
macinazione per schiacciamento a pie-
sfarinati integrali o semi-integrali di gra-
tra con quella più gentile e progressiva a
nulometria mirata e precisa, igienica-
cilindri permette di riunire in una stessa
mente più sicuri, con prestazioni sem-
farina le caratteristiche rustiche e veraci
pre costanti, con una shelf life superiore
con quelle fini e delicate. La macinazio-
alla media e nel pieno rispetto delle ca-
👆 cod 73477 Agugiaro&Figna Molini Strada dei Notari 25/27 - 43044 Collecchio (Pr) - Tel 0521301701 www.agugiarofigna.com FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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ALIMENTI
SCROCCHIARELLA FROZEN
“top” (tracciabilità origine prodotto) dell’Azienda Coppini Arte Olearia di Parma e PreSal, sale marino italiano iodato (con iodio protetto che resiste alla cottura). Precotte e surgelate, le basi sono pronte all’uso, basta estrarle dal freezer, farcirle a piacere senza necessità di scongelamento e cuocerle in forno per pochi minuti, per ottenere un prodotto finito dalle eccezionali caratteristiche di fragranza, gusto e croccantezza.
Varietà di formati e sfarinati Per offrire un’ampia varietà di scelta e tanti possibili abbinamenti di gusto, Italmill propone 5 versioni - classica, integrale, riso venere, rustica, grano duro - che l’operatore potrà personalizzare in base al suo locale, al tipo di offerta e alle preferenze dei suoi clienti. Si possono trovare in tutte le varianti nei formati 55x25 cm, 40x30 cm e tonda ø 25 cm; nella variante classica anche nei formati 55x30 cm e tonda ø 48.
PIZZA E FOCACCIA A MISURA DI DELIVERY
L
112
Versatilità d’uso Scrocchiarella Frozen consente all’operatore una grande versatilità d’uso per pizza e focaccia e la possibilità di creare abbinamenti fantastici in base al tipo di sfarinato. Ogni variante nasce per soddisfare varie esigenze di gusto, valorizzando il cereale di base.
e soluzioni spesso vanno cer-
per la preparazione di pizze e focacce di
cate, e chi cerca trova. È un
alta qualità, fragranti, leggere e digeribi-
La novità Delivery
momento di grandi cambia-
li in base alla richiesta del momento.
Amplia la gamma Delivery la nuova
menti che richiede all’operatore flessi-
Scrocchiarella Frozen è la linea di
Tonda 31, già disponibile negli altri for-
bilità e adattamento e, alle aziende, pro-
basi per pizza in pala alla romana a
mati, per consegnare anche a casa una
dotti in grado di agevolarlo. Italmill, che
marchio Italmill nata dal successo delle
Scrocchiarella pizza che manterrà inal-
ha sempre voluto essere a fianco dell’o-
omonime miscele. Le basi Scrocchia-
terate tutte le sue qualità anche dopo il
peratore con soluzioni di qualità, costi-
rella Frozen sono realizzate con lievito
trasporto. 👆 cod 73091
tuisce oggi il partner ideale con prodotti
madre e gli stessi ingredienti di altissi-
che rispecchiano le aspettative dell’o-
ma qualità utilizzati per l’impasto tradi-
peratore. La linea di basi Scrocchiarella
zionale. Alla miscela vengono aggiunti
precotte e surgelate è la giusta formula
olio extravergine di oliva 100% italiano
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
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ALIMENTI
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ALIMENTI
L’IMPORTANZA DELL’ACQUA
FARINE SUPERIORI DA GRANO LAVATO La forza dell’acqua, unita all’arte molitoria antica della lavagrano e alle tecnologie più innovative, consente di realizzare farine superiori. È il tratto distintivo di Molino Dallagiovanna e uno dei suoi punti di forza
zione in Molino Dallagiovanna. L’elemento che caratterizza questa fase è la macchina lavagrano, una vasca chiusa in cui coclee di diverse dimensioni fanno avanzare il grano sotto getti d’acqua. Più semplicemente, la si può immagi-
C
nare come una grande lavatrice che, ome dicevano gli antichi, “il
proprietà organolettiche. È la forza
attraverso getti d’acqua continui, muo-
grano ben bagnato è metà
dell’acqua, unita all’arte molitoria anti-
ve il grano e lo libera da tutte le impuri-
macinato”. E così è stato per
ca della lavagrano e alle tecnologie più
tà, come terra, sassi, polvere, che lo ri-
molto tempo. Poi, per ragioni econo-
innovative, che consente infatti di rea-
coprono. La forza centrifuga fa sì che il
miche e di tempi di produzione, la buo-
lizzare farine superiori, farine da grano
grano, una volta pulito, perda l’acqua in
na pratica di lavare il grano è stata ab-
lavato. È il tratto distintivo di Molino
eccesso. A quel punto viene trasportato
bandonata da tutti i grandi mulini con-
Dallagiovanna e uno dei suoi punti di
in silos per lo stoccaggio.
temporanei. Ma non da Molino Dalla-
forza.
giovanna, che nel lavaggio del grano
114
Poiché Molino Dallagiovanna macina in purezza ogni singola varietà di
crede da sempre e lo considera un ele-
La lavagrano
grano, la lavagrano permette di far as-
mento chiave per ottenere una farina di
Il lavaggio del grano ad acqua è un pas-
sorbire meglio la corretta quantità d’ac-
qualità eccellente, dalle straordinarie
saggio cruciale nel processo di produ-
qua al chicco, così da renderlo più mor-
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
ALIMENTI bido e pronto per la fase di molitura. Ogni tipologia di grano, ha infatti il suo grado di assorbimento. Limitandosi alla sola nebulizzazione del grano con acqua, e non procedendo a un accurato lavaggio, non tutte le varietà riceverebbero la giusta quantità d’acqua e questo non consentirebbe alla cariosside di ammorbidirsi correttamente. Il grano, correttamente bagnato e ammorbidito, libero da impurità, viene successivamente macinato lentamente, a freddo e in modo omogeneo, con una lavorazione meno invasiva e più rispettosa delle sue proprietà specifiche. Il lavaggio del grano facilita infatti la decorticazione del chicco, che si sfoglia più semplicemente, e la corretta divisione di tutte le parti che lo caratterizzano, come crusca, cruschello, tritelLe paste fresche, ad esempio, assorbi-
salata, di distinguerne i diversi profu-
ranno il giallo dell’uovo e anche in fase
mi. Sei pronto a lasciarti travolgere?
Dal grano lavato una farina pura
di conservazione, non tenderanno ad
www.dallagiovanna.it/grano-lavato
ingrigire. La vaniglia nei dolci si vedrà
👆 cod 73512
Altro vantaggio nell’utilizzo della lava-
perfettamente e così anche gli aromi e i
grano sono il colore e il profumo della
profumi degli altri ingredienti, verran-
farina che si ottengono. Le farine Moli-
no assorbiti con più facilità consenten-
no Dallagiovanna, infatti, proprio gra-
do ad ogni creazione, sia essa dolce o
lo, germe, ecc.
Molino Dallagiovanna Località Pilastro 2 - 29010 Gragnano Trebbiense (Pc) - Tel 0523 787155 www.dallagiovanna.it
zie alla combinazione tra lavaggio del grano e macinazione lenta e a freddo, sono bianche e non tendono al grigio. Il
IL CICLO DEL GRANO
loro profumo è proprio di grano. Quando il sacco di farina viene aperto il colore della farina tende al bianco e non al grigio e al naso non si avverte l’odore della carta, ma quello del grano puro.
L’importanza dell’acqua È come lavorare su una tela: il bianco della base fa risaltare tutti i colori che l’artista sceglie di utilizzare. Nello stesso modo i professionisti, così come gli appassionati dell’arte bianca, avranno una base bianca alla quale aggiungere altri ingredienti, che verranno correttamente assorbiti e i loro colori esaltati. FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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ALIMENTI
MOLINO GRASSI, MAESTRI DEL BIO
RICERCA E QUALITÀ I PUNTI DI FORZA
dell’ambiente, socialmente utile ed economicamente sostenibile. «Il mondo bio - sottolinea Silvio Grassi, amministratore delegato di Molino Grassi - ci ha fatto capire che non c’è sempre il grano che serve, ci ha insegnato a trasferire il messaggio culturale del biologico: la ricerca e l’esclusività. Il valore del biologico è dato dalla ricerca delle tecniche di coltivazione, dal controllo qualità rigorosissimo, dal sistema di conservazione del prodotto senza l’utilizzo di agenti chimici. Il bio ci ha introdotto da anni nel mondo del baby food, dove l’alimentazione per l’infanzia non è solo assenza di pesticidi, ma è un’anticipazione di problematiche salutistiche e nutrizionali che si ritrovano negli adulti, legate alla pre-
Massimo, Silvio e Andrea Grassi
M
116
olino Grassi intraprese
Per Molino Grassi
la strada del biologico
la produzione di fari-
Quello di Molino Grassi è un modello aziendale virtuoso fondato su ricerca e qualità. La produzione di farine e semole è caratterizzata da un’altissima qualità applicata al biologico
senza nel cibo di micotossine
(sostanze
tossiche prodotte da funghi, ndr), allergeni e contaminanti di origine sia organica che chimica. Il biologico è in gran parte associa-
nel 1990, e ancora oggi
ne e semole è caratte-
la produzione biologica è il suo punto
rizzata da un’altissima
di forza: l’azienda vanta una posizio-
qualità applicata al
ne di rilievo nel settore, tra le più im-
biologico. Le produ-
portanti in Europa. Quando ha ini-
zioni biologiche, infat-
ziato a lavorare in filiera con gli agri-
ti, assicurano maggiore reddittività
sto che da sempre, per il nostro Moli-
coltori, il problema più grosso era
agli agricoltori e cibo più sano per i
no, il biologico è lo “starter” storico per
trovare imprese disponibili a coltiva-
consumatori, con la produzione sem-
affrontare ogni progetto di sostenibili-
re biologico. Questa iniziativa ha
pre accompagnata da scelte aziendali
tà». Una visione ben chiara, dunque,
cambiato gli equilibri commerciali
importanti. Molino Grassi inoltre si
di quello che è il mondo molitorio oggi
con i produttori perché ha fatto intra-
impegna a ottimizzare le risorse e a li-
e di quello che sarà domani. Un mo-
prendere a Molino Grassi un “proget-
mitare l’impatto della filiera e dei suoi
dello di azienda virtuoso che ha la ri-
to di filiera” dedicato alle materie pri-
prodotti sull’ambiente: per trasforma-
cerca e la qualità come pilastri fonda-
me non disponibili sul mercato ita-
re 120mila tonnellate di cereali, di cui
mentali. 👆 cod 73572
liano dei cereali attraverso un percor-
70mila di grano duro e 50mila di grano
so di “premialità”, una nuova organiz-
tenero, usa energia pulita; i pack da 1
zazione dei raccolti in centri di stoc-
kg sono in carta certificata FSC, il mar-
caggio distribuiti sul territorio e un
chio di certificazione che garantisce
severo controllo delle materie prime.
una gestione forestale rispettosa
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
to alla sicurezza alimentare e alle pratiche agricole rispettose dell’ambiente ed etiche. Ed è per que-
Molino Grassi via Emilia Ovest 347 - 43126 Fraore (Pr) Tel 0521 662511 www.molinograssi.it
ALIMENTI
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
117
ALIMENTI particolare oggi, in questa delicata fase di ripartenza all’insegna della sicurezza alimentare e sanitaria». Tutti i prodotti Nutrifree nascono in Toscana, in stabilimenti certificati per la produzione esclusiva di prodotti senza glutine e sono garantiti dal marchio “Spiga barrata” per il senza glutine e dal marchio “Lfree” per il senza latto-
NUTRIFREE
sio e senza proteine del latte. «Oggi la grande attenzione a liste ingredienti e allergeni porta i consumatori a privilegiare pro-
SENZA GLUTINE E LATTOSIO IN COMPLETA SICUREZZA
dotti che associano all’assenza di
Nutrifree vanta la più ampia offerta di soluzioni monoporzione pensate per il canale Food Service, permettendo così a tutti gli operatori del settore di fornire un servizio senza sprechi e in totale sicurezza
di palma. Ma anche proposte sen-
A
glutine, altri preziosi “senza” - aggiunge Cecchi - la nostra linea dedicata al canale Horeca è una linea totalmente Free From: senza glutine, senza lattosio, senza olio za latte né uova, senza zuccheri aggiunti e vegan». Un’offerta variata, dall’elevato valore organolettico e nutrizionale, e che riconferma il brand to-
ssortimento di qualità,
cena. Inoltre, Nutrifree vanta la
scano, per il terzo anno consecuti-
sicurezza,
servizio.
più ampia offerta di soluzioni
vo, come Premium Partner della
Sono questi i fattori che
monoporzione pensate per il ca-
Federazione italiana cuochi in
caratterizzano l’offerta gluten e
nale Food Service, permettendo
esclusiva per il senza glutine.
lactose free di Nutrifree Food Ser-
così a tutti gli operatori del settore
«Sempre più ristoranti e hotel
vice. La selezione per il canale
di fornire un servizio senza spre-
di alta fascia scelgono, anche per
Horeca è stata studiata per offrire
chi e in totale sicurezza da conta-
le soluzioni delivery, la formula
la massima varietà e la totale co-
minazioni.
Free&Gourmet firmata Nutrifree.
pertura dei diversi momenti di
«Pane a fette, panini, snack
Tra i prodotti più apprezzati il no-
consumo fuori casa: dalla cola-
dolci e salati, brioche, biscotti, ce-
stro Panino Hamburger XL, for-
zione al pranzo, dall’aperitivo alla
reali e fette biscottate per la prima
mato extra large ed extra soffice in
colazione, per citarne alcuni, sono
confezione
tutti disponibili in pratiche mono-
l’American Sandwich, 4 morbide
porzioni - spiega Enrico Cecchi,
fette di pane perfette per prepara-
direttore commerciale e marke-
re gustosi club sandwich», con-
ting Nt Food - questo formato ri-
clude Enrico Cecchi. 👆 cod 73538
monoporzione,
sulta essere molto apprezzato dai consumatori che percepiscono questa componente di servizio come un grande plus rispetto ai competitor del senza glutine, in 118
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
Nt Food via della Galeotta, loc. Tei 6/c 55011 Altopascio (Lu) Tel 0583 216383 foodservice.nutrifree.it
e
ALIMENTI
royale.it
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
119
ALIMENTI
CARNI “SARTORIALI” PER LA RISTORAZIONE
SI PUNTA SU QUALITÀ, VARIETÀ ED ETICA di Gabriele Ancona
A 120
se da quelle nazionali. Un orientamento
ristorazione: solo tagli pregiati, sottovuo-
che nel tempo ha creato un effetto do-
to e piccole quantità, servizio che spesso
mino su molte filiere dell’allevamento di
i nostri piccoli allevatori non sono stati in
manzo sia in Italia sia in molti Paesi euro-
grado di soddisfare. Il mercato si è dovu-
lcune aziende specializzate in
pei, migliorando i metodi di produzione
to quindi dilatare, ma sempre all’insegna
distribuzione di specialità del
di carni di qualità. In Italia vantiamo otti-
della ricerca.
settore Horeca, qualche anno
me razze, ma le quantità non sono suffi-
Un elemento cardine è rappresenta-
fa, cominciarono a importare e distribu-
cienti a soddisfare la richiesta del merca-
to dal fatto che una buona carne nasce
ire carni estere con caratteristiche diver-
to, anche in funzione delle esigenze della
soprattutto dall’attenzione al benessere
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
ALIMENTI
Wagyu Il suo significato è “manzo giapponese”, termine che viene usato per indicare determinate razze di manzo che, grazie a incroci effettuati nei secoli e a metodi di allevamento specifici e molto particolari, vantano una carne ricca di grasso intramuscolare molto aromatico, dolce e salutare. Wagyu non è altro che una categoria di manzo giapponese all’interno della quale possiamo trovare tante tipologie di carne derivanti da animali allevati in zone diverse del Paese. «Da parte del consumatore - spiega Lorenzo Ferraboschi, responsabile Italia di Wagyu Company - la tendenza in atto denota attenzione nel consumare meglio, nel servizio e nella qualità intrinseca di una determinata elaborazione gastronomica. Oltre a voler conoscere gli ingredienti, gli piace sapere che lo spreco è sotto controllo. E i ristoratori si adoperano per soddisfare queste esigenze. Nel medio termine questo orientamento si ripercuoterà in modo significativo sui consumi. Di fatto, si alza l’asticella. È in atto uno scambio con cui l’animale viene allevato e dal cibo
macellazione, finalizzato a renderla più
continuo tra consumatori e operatori.
con cui è nutrito. Una buona carne, inol-
morbida e gradevole al palato. Termine
Diventa quindi fondamentale la narra-
tre, non deve avere paura del grasso. La
improprio del processo wet aging (sot-
zione del prodotto, mettendo in eviden-
marezzatura - l’infiltrazione del grasso
tovuoto), ha una conservazione definita
za il suo valore aggiunto, quell’aspetto in
nella carne - deve essere accentuata nelle
nel tempo, che di solito non supera i 30
più. Oggi, a maggior ragione, anche nel
fibre muscolari e non solo esternamente,
giorni. Questa è la modalità più utilizzata
canale e-commerce, in grande sviluppo.
segno che l’animale ha vissuto (anche)
negli Usa e nel Regno Unito.
L’acquisto, in ogni canale, è consapevole: si è disposti a spendere di più se un pro-
allo stato brado.
Il valore del grasso
Biodiversità
dotto vanta una caratteristica che vale
Grazie a queste tecniche, la ristorazione
l’acquisto. Per quanto riguarda la carne,
Al territorio e all’identità dell’alleva-
può contare su carni “sartoriali”, allevate
bisogna saper fare chiarezza sul concet-
mento per il benessere dell’animale si è
in territori precisi, con biodiversità molto
to di “taglio”. C’è il classico anatomico
aggiunto il metodo dry aged, processo
spiccate. Italia a Tavola ha voluto appro-
che è un evergreen, ma quello giappo-
di essicazione e ammorbidimento che
fondire questo mercato analizzando le
nese è un taglio di servizio, manuale, al
provoca la penetrazione del grasso sot-
tendenze in atto pre-Covid con alcune
fine dell’utilizzo in cucina. Sono mondi
tocutaneo all’interno, rendendo la carne
fonti di approvvigionamento della risto-
e culture diversi. La cultura giapponese
più burrosa e aumentando la concentra-
razione più esigente. Orientamenti che
va approfondita e le descrizioni di pro-
zione di sapore, profumo e colore.
dovrebbero confermare, se non incre-
dotto che fa Wagyu Company aiutano a
mentare, il loro andamento virtuoso an-
goderne in modo completo. Il grasso, per
che nel dopo pandemia.
esempio, non è uno scarto. Un cubet-
La frollatura è invece il procedimento di invecchiamento della carne dopo la
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
121
ALIMENTI to di Wagyu può essere il nucleo di una ricetta semplice, ma dai sapori esaltanti».
Hamburger da razze pregiate Alto profilo anche per Ham High Quality Meat, azienda di Napoli che seleziona le migliori carni Igp italiane ed estere certificate. Nel caso della razza Marchigiana, tutelata da Consorzio del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, la filiera ini-
Focus su un mercato in evoluzione analizzando le tendenze (pre-Covid) con alcuni fornitori della ristorazione più esigente. Orientamenti virtuosi anche nel dopo pandemia
di cui proponiamo
quindi la sicurezza sono un’esigenza.
al mercato 42 tipo-
Anche l’aspetto etico si sta imponendo
logie da 20 razze
all’attenzione di tutti. Le razze pregiate
pregiate da tutto il
stanno scomparendo e i piccoli alleva-
mondo. Il nostro è
tori devono essere tutelati. Cerchiamo
un hamburger di
quindi solo allevamenti al pascolo, dove
racconta il titolare Salvatore Russo.
lusso. Carne fresca che viene abbattuta
gli animali si muovono e si nutrono di
«L’assortimento era in generale ridotto.
e macinata. Priva quindi di coloranti,
erba. Il loro grasso è intramuscolare e
Ci siamo detti: un pub con dieci birre alla
conservanti e glutine. Un hamburger
il colesterolo cattivo sparisce. Il pascolo
spina diverse soddisfa dieci differenti
in purezza. Per quanto riguarda le ten-
rispetta l’ecosistema, in un’economia
palati. Per questo abbiamo dato un sen-
denze, oggi si mangia meno carne, ma
circolare che produce carne sana. Il fo-
so di profondità alla nostra offerta, certi-
si mangia meglio. Operatori e clientela
odservice era e continuerà a essere in
ficata. Siamo specialisti nell’hamburger,
richiedono la filiera; la tracciabilità e
crescita».
zia con l’acquisto degli animali ancora da macellare. «Dieci anni fa siamo stati pionieri nel distribuire una gamma di carni di eccellenza»,
LA GARANZIA DEL MARCHIO IGP TUTELA LA MODALITÀ DI ALLEVAMENTO N
122
el 2020, complice il lockdown, i
sono divaricate favorendo per un verso
premium di importazione in parallelo
consumi alimentari degli italiani
i prodotti a prezzo più conveniente e
alla ricerca tra le nostre numerose raz-
si sono dovuti orientare sul domestico
per l’altro l’alto di gamma, sempre più
ze di pregio. Razze che rappresentano
con l’Horeca sigillato per mesi. Per
correlato al territorio e al benessere
una filiera virtuosa certificata dal mar-
quanto riguarda la carne, hanno inte-
dell’animale.
chio Igp.
ressato le carni avicole, con pollo e tac-
A dicembre 2019 erano censiti 2,4 mi-
«Il marchio Igp - ha dichiarato Andrea
chino che hanno fatto un balzo del
lioni di bovini da carne, in 100mila alle-
Petrini, direttore del Consorzio del Vi-
10,7% in valore, e quelle suine che sono
vamenti in prevalenza tra Piemonte,
tellone bianco dell’Appennino centrale
schizzate al +15%. Crescita invece a
Veneto e Lombardia. Ma la produzione
- tutela la carne di bovini di razza Chia-
una cifra per i bovini, che si sono atte-
nazionale è in grado di coprire solo il
nina, Marchigiana o Romagnola nati e
stati al 6,4%. D’altro canto, una carne di
55% della domanda e le importazioni
allevati nell’area tipica di produzione,
pregio come la scottona ha continuato
sono quindi necessarie. Prima del Co-
in allevamenti aderenti al sistema di
a crescere con un incremento del 24%
vid la ristorazione, anche per diversifi-
certificazione, svezzati a latte materno
in valore. Le tendenze di consumo si
care l’offerta, si rivolgeva ai prodotti
e allevati secondo specifiche condizio-
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
ALIMENTI
Carne più specializzata per valorizzare l’offerta dei ristoranti
Sto pensando all’arrosto, alla spalla di-
vo. La produzione è assolutamente na-
sossata o alla pancia arrotolata. Carne
turale, segue l’andamento delle stagioni
come la nostra, sostenibile, “aperta”, da
e gli animali crescono all’aria aperta per
Jeff Martin è il responsabile di Ahdb
allevamenti allo stato brado».
la quasi totalità del tempo, cibandosi di
Italia, divisione di Agriculture and hor-
Una carne ricca di proteine che
ticulture development board, l’ente bri-
fornisce vitamine e minerali essenziali
tannico non governativo per il sostegno
che aiutano a ridurre la stanchezza e
Anche il benessere dell’animale è
e lo sviluppo dell’industria agroalimen-
l’affaticamento e favoriscono il funzio-
una componente essenziale della qua-
tare. «Per lungo tempo consumatori e
namento del sistema immunitario. Gli
lità dell’allevamento e rimane un crite-
Horeca sono stati attori inconsapevoli
ovini vengono allevati con l’obiettivo di
rio fondamentale dei metodi di ripro-
- spiega - per questo abbiamo voluto
produrre carne di alto livello qualitati-
duzione tradizionali.
ni stabilite dal disciplinare. Si tratta
costoso dell’allevamento intensivo ba-
«Oggi la ristorazione e le mense scola-
prevalentemente di animali allevati
sato su grandi numeri, ma garantisce
stiche assorbono una fetta significativa
per diversi mesi al pascolo, in piccole
una diversa qualità delle carni che di-
della produzione - aggiunge Petrini - si
aziende distribuite in un territorio
pende per il 50% circa dalla razza dell’a-
tratta di una nicchia consolidata: la car-
nimale e per il restante 50% dalle
ne a marchio Vitellone bianco dell’Ap-
condizioni di allevamento
pennino centrale raccoglie quasi il 90%
e lavorazione. Quando
dei bovini delle tre razze tipiche alleva-
erba in pascoli che si estendono per intere vallate.
favorire l’orientamento verso una carne più specializzata per valorizzare l’offerta dei ristoranti. Lo abbiamo fatto presentando i marchi “Quality standard beef and lamb British” che certificano una filiera completamente garantita e ispezionata da controlli indipendenti in ogni fase. Prima del Covid i consumatori stavano concedendo ampio credito a steak house e hamburgerie che privilegiavano carni di alta gamma. Il nostro osservatorio segnalava hamburger di bovino con taglio anteriore e in parallelo un incremento della carne di agnello, non solo nei classici tagli, ma anche in altri innnovativi per il mercato italiano.
marginale come quello dell’Appennino centrale. Il disciplinare norma ogni fase della filiera, dalle ca-
si parla di Chianina,
ratteristiche dei fo-
per esempio, si indi-
Al supermercato, di contro, il ventaglio
raggi, esclusivamen-
ca solo una razza,
di scelta e di prezzo è molto ampio. Al
te di produzione lo-
ma può anche esse-
consumatore vengono date mille infor-
cale, alle modalità di
re importata da qual-
mazioni, ma non tutte quelle necessa-
lavorazione e alla ven-
te nel Centro-Sud Italia».
siasi parte del mondo.
rie a fornire il quadro completo. L’eti-
È solo attraverso il mar-
chetta deve riportare quelle relative al
chio Igp Vitellone bianco
luogo di nascita, all’allevamento e alla
è stato richiesto dai produttori per tute-
dell’Appennino centrale che si certifica
macellazione, ma non sono sempre
lare un prodotto tradizionale del terri-
lo stretto legame tra la razza e il territo-
presenti indicazioni chiare sulle moda-
torio. Questo tipo di allevamento, pre-
rio, la tradizione e le modalità tipiche di
lità di allevamento (estensivo o intensi-
valentemente estensivo, è molto più
allevamento e di alimentazione».
vo). 👆 73754
dita della carne. Il marchio è riconosciuto dal 1998 ed
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
123
ALIMENTI
Gdo: nel 2020 forte crescita per il pollo, recupero a dicembre per le carni suine Secondo i dati pubblicati da Bmti (Borsa merci telematica italiana), nonostante la stabilità registrata a dicembre le carni di pollo hanno chiuso il 2020 registrando un aumento su base annua dei prezzi all’ingrosso superiore al 40%, ben al di sopra dei livelli preCovid e ai massimi degli ultimi anni. Sostenuti dal buon andamento dei consumi domestici e grazie a un buon equilibrio nel circuito del macellato tra domanda e offerta, i prezzi all’ingrosso delle carni di pollo non hanno dunque risentito dell’impatto dell’emergenza sanitaria, a differenza di quanto osservato ad esempio per le carni suine e bovine, su cui hanno inciso pesantemente le restrizioni al canale Horeca. Dopo la flessione osservata ad ot-
no però un sensibile ritardo rispetto
Nel mercato della carne bovina,
tobre e novembre, i prezzi all’ingros-
all’anno precedente, pari a un -17,1%
dicembre ha registrato un leggero ap-
so dei tagli suini freschi da macelle-
a dicembre.
prezzamento delle quotazioni sia del-
ria hanno chiuso in recupero il 2020
Nonostante il recupero della se-
la carne di vitellone (+2,4%) che della
(+11% rispetto a novembre), complice
conda parte dell’anno, la carne di tac-
carne di vitello (+2%). Il mercato rima-
la maggiore domanda che tipicamen-
chino ha invece chiuso il 2020 in leg-
ne però statico, soprattutto per i tagli di
te si osserva in concomitanza con le
gero calo rispetto all’anno precedente:
maggior pregio, penalizzati dalle chiu-
festività natalizie. I prezzi mantengo-
-1,6% rispetto a dicembre 2019.
sure della ristorazione. 👆 73728
Indice dei prezzi ufficiali all’ingrosso
Carni Carne di bovino adulto Carne di vitello Carne suina Carni di pollo Carni di tacchino Carni di coniglio Salumi
Variazione (%) dicembre 2020 rispetto a un mese fa 1% 2% 2% 11% 0% 0% 0% −2%
Variazione (%) dicembre 2020 rispetto a un anno fa 9% 3% −2% −17% 44% −2% −14% 12%
fonte elaborazione Unioncamere-BMTI su dati Camere di Commercio, Borse Merci e Commissioni Uniche Nazionali 124
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
PORTA IN TAVOLA UN CAPOLAVORO
ALIMENTI
100% RISO ITALIANO #WHEREISMYRISOTTO FOLLOW US WWW.RISOPOZZI.COM
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
125
ALIMENTI
RIUTILIZZARE LA CARNE
5 RICETTE PER COMBATTERE LO SPRECO l’associazione no profit per il consumo consapevole e la produzione sostenibile di carni e salumi - raccoglie le 5 ricette irrinunciabili da fare con gli avanzi di carne e di affettati. A rendere indispensabile questa “guida anti-spreco” i consigli della nutrizionista Elisabetta Bernardi.
Zuppa, la seconda vita del pollo arrosto Ci sono pochi piatti che danno più soddisfazione del pollo arrosto: succoso e croccante. Ma, non si sa come, ne avanza sempre un po’ che si trascina in frigo per il resto della settimana, prima di finire tristemente nella pattu-
S
126
i spreca ancora troppo cibo nel
sivi. Non è un caso che
mondo: secondo la Fao, ogni
la carne da sempre sia
anno finisce nella spazzatura
considerata un prodot-
Dalla zuppa alle polpette, dagli involtini alla frittata: i migliori modi di riutilizzare la carne li suggerisce Carni Sostenibili in occasione della Giornata mondiale contro lo spreco alimentare
miera. Un vero peccato, visto che l’avanzo di carne bianca avrebbe tutte le carte in regola per trasformarsi nell’ingrediente gourmet per un’ottima zuppa, ideale nelle serate d’inverno. Preparate il vostro brodo preferito aggiungendo qualche cereale. A 10 minuti dal termine
circa 1/3 di tutto quello prodotto; solo
to nobile da consumare con rispetto e
della cottura inserite i pezzetti di pollo
in Italia ogni anno finisce nella pattu-
il fatto che proprio questo alimento sia
già cotti. Regolate sale e pepe poco prima
miera cibo per 13 miliardi di euro. In un
protagonista indiscusso dei piatti del riu-
di spegnere il fuoco e completare il piatto
contesto dove c’è ancora molto da fare
so non fa che confermarlo. Nella nostra
con un filo d’olio d’oliva.
e migliorare, soprattutto nell’ambito del
tradizione gastronomica, infatti, non si
«Le zuppe sono alimenti che andreb-
consumo domestico, la filiera della car-
contano i piatti che hanno al centro la
bero consumati più spesso - dice la dot-
ne rappresenta una piccola eccezione,
“ciccia del giorno prima” e in occasione
toressa Bernardi - non solo perché sono
impattando, secondo gli ultimi dati Niel-
della Giornata internazionale contro lo
un vero e proprio comfort food, ma an-
sen, solo per il 5% sugli sprechi comples-
spreco alimentare, Carni Sostenibili -
che perché numerosi studi dimostrano
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
ALIMENTI che aumentando nella pietanza la per-
Un piatto sfizioso «al quale aggiun-
toressa Bernardi l’abbinamento miglio-
centuale di acqua o di ingredienti ricchi
gerete una listarella di carota, o di pe-
re «è un’insalata mista fresca, una fetta
d’acqua, si abbassa la densità energetica
perone, gradito soprattutto da bambini
di pane e un frutto, il tutto per aggiun-
di un alimento e si riesce a raggiunge-
e anziani, per l’estrema tenerezza delle
gere una quota di carboidrati a un piat-
re prima il senso di sazietà e quindi a
carni. Il vitello è infatti utilizzato molto
to molto ricco di proteine nobili come
ridurre senza troppi sacrifici le calorie
spesso come alimento per chi ha dif-
questa frittata».
della dieta. Con un piatto poi in questo
ficoltà di masticazione, ma che ha co-
caso completo!».
munque necessità nutrizionali elevate. È una fonte particolarmente buona di
Polpette di bollito, il lato pop della cucina italiana
Ripieni, patrimonio dell’umanità
proteine, niacina, vitamina B6, vitami-
Carne e salumi che avanzano sono l’in-
na B12, fosforo, zinco e ferro, e 100 g di
grediente perfetto di uno dei piatti prin-
La carne che resta dal brodo non vi fa
vitello forniscono oltre il 25% di questi
cipe della cucina del riuso: le verdure
impazzire? Niente paura, potete affidar-
nutrienti», secondo l’esperta.
ripiene. Zucchine, peperoni, ma anche
vi alla tradizione della cucina familiare
pomodori e melanzane, tutto assume un aspetto più invitante se riempito
e economico. Basta tritare la carne già
Frittata di carne, la regina del riuso
lessata, anche con un robot da cucina,
Un classico della cucina toscana che
senza aver paura di aggiungere qualche
aggiungerla in una ciotola con le patate
piace a tutti, la frittata di carne è perfet-
fetta di prosciutto o mortadella, anche lo
lesse e amalgamare anche con la scorza
ta da fare con resti di macinato, bollito,
speck va bene per un sapore più deciso.
di un limone grattugiata, Parmigiano,
ma anche con la carne dello spezzatino
Amalgamate con uova, pane raffermo
ricotta, uova, sale e pepe. A questo pun-
e del ragù. Il procedimento è veloce e
ammollato nel latte e parmigiano, via
to sarà sufficiente formare delle piccole
molto semplice. Se la carne è già stata
libera anche a verdure lessate che ren-
sfere da ripassare nel pangrattato e cuo-
cotta non occorre neppure insaporirla
dono più morbido l’impasto, e riempite
cere in padella.
ulteriormente. Sbattete le uova, salate,
le verdure. Un filo d’olio e 20 minuti in
per ottenere un piatto sfizioso, veloce
con una gustosa farcia. Tritate la carne,
«Usare olio extra vergine di oliva ben
pepate poi unite la carne, il prezzemolo
forno vi restituiranno una portata indi-
caldo per una crosticina croccante e una
tritato e, se il composto fosse asciutto,
menticabile.
frittura sana - dice l’esperta - oppure per
ammorbidire con alcuni cucchiai di
«Gli avanzi nobilitano il piatto per il
un’alternativa light va benissimo anche
latte. In una padella scaldate un cuc-
loro apporto di proteine di ottima quali-
la cottura in forno” Come abbinamen-
chiaio abbondante d’olio, versate il
tà e di vitamina B12, presente esclusiva-
to? “Portate in tavola con un contorno di
composto e fate dorare da entrambi i
mente negli alimenti di origine anima-
verdure grigliate, - prosegue la dottores-
lati. E come contorno? Secondo la dot-
le», conclude l’esperta.i. 👆 73864.
sa - una piccola porzione di pane e una porzione di frutta ed ecco che un pasto nutrizionalmente completo è servito!».
Involtini di carne, mamma che bontà! Uno dei piatti preferiti dai bimbi, anche da quelli già cresciuti, gli involtini in bianco o al sugo, un ottimo trucco salva avanzi, quando rimane qualche fetta di arrosto. Dentro la carne tenera di vitello, infatti, si possono accomodare fette di salumi che renderanno ancora più saporito il nostro bocconcino. Prosciutto cotto, sì ma non solo mortadella e pancetta sono alternative gustose. FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
127
ALIMENTI
È totalmente diverso dal gambero, con il quale viene spesso confuso. Importante cucinarlo fresco, nello stesso giorno dell’acquisto. Per la sua raffinatezza viene spesso preferito all’aragosta
I
128
OSSERVATORIO CORDONS BLEUS
SCAMPO, PRINCIPE DEI CROSTACEI POLPA MORBIDA E GUSTO RAFFINATO
di Toni Sàrcina
stacei. Godono del favore generale sia
presidente Commanderie
per il gusto, dolciastro e gradevole, delle
des Cordons Bleus Italia
loro carni, sia per la completa assenza di lische. In realtà non si tratta di pesci,
l mese scorso abbiamo parlato dei
anche se talvolta vengono indicati come
pesci in vista delle festività natali-
tali. Vivono in genere lungo i litorali, fra i
zie; questa volta ci occupiamo di
sassi, le rocce e la sabbia. La loro princi-
una specie tra le più gradite per i gourmet
pale caratteristica è di essere rivestiti da
ma anche per il grande pubblico, i cro-
una struttura rigida calcarea, il “carapa-
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
ALIMENTI ce”, che protegge la testa o la parte superiore del corpo. La gamma delle varietà è molto ampia e sarebbe necessaria un’intera enciclopedia per descriverli bene tutti. Ne parleremo poco per volta. In questa puntata, il protagonista è lo scampo, principe di tutti i crostacei. È conosciuto anche con il nome francese di “langoustine” (piccola aragosta) per evidenziare la raffinatezza della sua polpa e del suo sapore. Tuttavia, a differenza di altri crostacei, la denominazione più diffusa a livello internazionale è proprio quella italiana di “scampo” o, meglio ancora, al plurale “scampi” a testimonianza dell’alta qualità del prodotto italiano che viene, in genere, preferito all’aragosta stessa. È totalmente diverso dal gambero, con
trasversalmente. Le due chele sono ro-
repentino di temperatura per danneg-
il quale viene spesso confuso, sia per la
buste, lunghe, munite di spine disposte
giarlo. Per questo motivo, in molti casi,
conformazione che per il gusto; il gam-
in file longitudinali e di solchi piliferi.
quando si ha qualche dubbio sullo stato
bero ha polpa soda ed elastica, mentre
La lunghezza massima raggiunge i 24-
di freschezza degli scampi, è consiglia-
quella dello scampo è morbidissima e
25 centimetri, la minima per legge non
bile affidarsi ai prodotti surgelati che of-
leggera.
deve essere inferiore, chele escluse, a 7
frono sufficienti garanzie tenendo conto,
centimetri. La colorazione è rosata, con
inoltre, che i crostacei in genere soppor-
Caratteristiche dello scampo
sfumature giallo-aranciate più o meno
tano, senza variazioni qualitative apprez-
marcate. Contrariamente a quanto av-
zabili il processo di congelazione che, in
Ha il corpo allungato, piuttosto snello,
viene nella maggior parte dei crostacei,
genere, avviene direttamente sugli stessi
con carapace provvisto di una lieve pu-
gli scampi non cambiano colore durante
pescherecci o, comunque, a brevissima
bescenza e munito, nella parte anteriore,
la cottura.
distanza di tempo dalla pesca.
mente, in serie longitudinali e anche sul
Consigli per l’acquisto
margine del solco cervicale, disposto
Lo scampo deve essere di un bel colore
Come preparare gli scampi
rosa chiaro, con la testa ben attaccata
Ed è proprio per quanto appena det-
al corpo, e con la polpa bianca sotto la
to che diventa importante cucinare
membrana trasparente di tale attaccatu-
gli scampi freschi nello stesso giorno
ra. A volte la testa, all’altezza delle bran-
dell’acquisto. Se, per qualsiasi motivo,
chie, presenta delle macchie leggermen-
si fosse costretti a ritardarne l’utilizzo, è
te grigiastre ma si tratta di una leggera
preferibile pulirli, farli scottare e quindi
alterazione che non pregiudica l’insieme
congelarli, ricordando però di utilizzarli
qualitativo del prodotto.
comunque entro un mese dal giorno del-
di spine appuntite disposte, principal-
Scampi con crema di ceci
Diverso il caso in cui lo scampo pre-
la congelazione. La procedura di surgela-
senta delle macchie nerastre, ciò eviden-
zione industriale dispone di attrezzature
zia la sua “anzianità” che ne sconsiglia
che consentono lunghe conservazioni
l’acquisto. Bisogna infatti considerare
assolutamente non confrontabili con la
che lo scampo è altamente deperibile
congelazione casalinga, molto più limi-
per cui è sufficiente uno sbalzo troppo
tata nei risultati. 👆 73242. FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
129
ALIMENTI
FORMAGGIO, LA STORIA INIZIA CON I VIAGGI DEI NOMADI NEL DESERTO La leggenda del formaggio
però, quando volevano sorseggiare
Adesso vi racconto una bella storia,
di latte ne usciva poco, e non capiva-
molto verosimile (all’epoca non esiste-
no. Una volta arrivati a destinazione,
utte le volte che mi siedo da-
vano mezzi di comunicazione, soltan-
aprirono le loro “borracce” scoprendo
vanti ad un formaggio, una
to l’uso della parola che si è tramanda-
voglia irresistibile mi spinge
ta sino ai giorni nostri). Tutto accadde
a guardarlo, accarezzarlo, annusarlo.
circa 5mila anni fa in un deserto del
Penso ai suoi molteplici abbinamenti,
Nord Africa. Un bel giorno una tribù
a come poterlo interpretare in ricet-
di nomadi decise di spostare il pro-
te sublimi. Prima di degustarlo, per
prio accampamento in un’oasi a due
percepire i suoi aromi, i suoi profu-
giorni di cammino in sella dei propri
mi, penso al luogo di provenienza, al
cammelli. Dopo aver caricato la tenda,
casaro che ha trasformato il prezioso
i nomadi pensarono di riempire i loro
latte delle sue vacche, capre, pecore,
otri (le nostre borracce ante litteram)
bufale, accudite con amore, lasciate
con il latte di questi meravigliosi ani-
libere durante la bella stagione a bru-
mali, i cammelli, per potersi dissetare
care erba fresca, fiori, piante aromati-
durante il viaggio. Queste “borracce”
che, l’espressione di una natura gene-
erano ricavate dagli stomaci dei rumi-
rosa, che spesso viene violentata dalla
nanti, e più precisamente l’abomaso,
stupidità umana. Tutto questo mi
il quarto stomaco. Ovviamente non
spinge ad amare sempre di più questo
erano a conoscenza che all’interno di
tesoro lattiero-caseario. Ma come è
questo stomaco era presente un en-
nato il formaggio?
zima miracoloso. Durante il viaggio,
di Alberto Marcomini
T
130
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
un po’ di latte, notarono, sorpresi, che
ALIMENTI così, con grande stupore, che il latte si era coagulato. È proprio così che il calore del sole e il lento scuotimento del latte, grazie all’enzima oggi chiamato caglio, avevano trasformato il latte in un coagulo. Quel fatidico giorno era nato il “formaggio”! Con il passare dei secoli l’uomo da nomade diventò stanziale, allevando gli animali e ricavandone il latte, e fu così che, conoscendo già il potere del magico enzima, diventò “casaro”.
Come si fa il burro nei caseifici del Levante Ligure Oggi, in tutti i nostri caseifici, ogni giorno si lascia riposare il latte appena munto, permettendo al grasso in eccesso, chiamato “crema di latte”, di salire in superficie. Questa ricca crema, dopo
chiamata panna, e poi lei insieme alle
la fame, la guerra, i bombardamenti, i
un’energica scuotitura, diventa burro.
sue amiche sbattevano la bottiglia pas-
sacrifici per mandare avanti la fami-
Ricordo quando anni fa facevo vi-
sandosela una con l’altra, per alleviare
glia, a volte numerosa. E poi ridevano,
sita a Maria, una donna meravigliosa,
la fatica, sino ad ottenere un dolcissimo
serene e felici, mentre creavano il loro
che possedeva, insieme al marito Ma-
burro. Le osservavo in silenzio in quel-
panetto di burro. Un po’ in là sgoccio-
rio, quattro vacche sulle alture di Recco
la piccola cucina con la stufa a legna,
lava la formaggetta appena fatta, indi-
nel Levante Ligure. Maria riempiva una
cercando di capire le storie che si rac-
spensabile per fare la famosa focaccia
bottiglia di vetro con una crema di latte,
contavano, di quando erano giovani:
col formaggio. Facevo fatica a capire il loro dialetto, annuivo, ridevo anch’io, sorseggiando un bicchiere di vino fatto in casa. Un ricordo che rimarrà sempre nella mia memoria e nel mio cuore. Ma torniamo al caseificio. Una volta raccolta la panna, il latte si versa nella caldaia di rame, riscaldata dal fuoco di legna. Lo si porta alla temperatura voluta, si aggiunge il “caglio” e si mescola con delicatezza, con gesti sapienti. E poi si aspetta con pazienza il magico coagulo: la fretta è il peggior nemico del formaggio! Oggi il formaggio può essere classificato in tanti modi, conformemente alla tipologia che si vuole realizzare. Ma di questo parleremo più approfonditamente nel prossimo articolo. 👆 cod 73753 FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
131
ALIMENTI di Claudio Riolo
V
arietà e bontà dei formaggi siciliani dipendono dal
ALLA SCOPERTA DEI FORMAGGI SICILIANI
clima e dall’alimentazione
degli animali che pascolano spesso
formaggi anche inusuali. L’isola può
identitari non sarebbero adatti per ac-
allo stato brado. Sono vacche, peco-
essere una miniera d’oro per l’agricol-
costamenti dolci. Meglio il pane giu-
re, capre, bufale, anche di montagna.
tura, il mercato è ancora vergine. Una
sto da farine locali o la frutta che qui
Con l’ottimo latte, il casaro ottiene
raccomandazione: formaggi delicati e
non manca.
IL TRE LATTI DELLA FAMIGLIA TRIPI, FORMAGGIO CREMOSO DA SPALMARE Nel comune di Castronovo di Sicilia (Pa), il borgo antico di Marcatobianco, nei monti Sicani, protegge una comunità di 35 famiglie impegnate nell’allevamento di pecore, mucche e caprette per la produzione di formaggi. La famiglia Tripi iniziò con i nonni, ora l’azienda è condotta da Filippa, la figlia Caterina, zio Mario, zia Filippuccia e i cugini.
FRESCHI O STAGIONATI, MA SEMPRE BIO I FORMAGGI DELLA TENUTA MANCHI
Oggi si produce la ricotta, sia fresca che salata, online si vendono il primo sale, la caciotta nelle versioni a pasta filata fresca o affumicata, il semi stagionato affinato con
Il territorio è montuoso, siamo nel comune di Caccamo
tre pepi, pepe rosa e pistacchio, il pecorino stagionato che
(Pa), sulla strada per Roccapalumba; prati, boschetti, se-
elimina il lattosio, infine il Tre latti, a pasta morbida di
minativi, fiori... Timide caprette, paciose mucche pezza-
mucca, pecora e una piccola percentuale di latte di capra.
te, cani da pastore inglesi vigili hanno disponibili 90 et-
La fattoria, che si visita previo appuntamento, può contare
tari custoditi dai nonni Muscia fin dal periodo compreso
su 450 pecore, 20 vacche, 10 capre. Tra gli ovini le pecore
fra le due Guerre mondiali. I tre cugini Nicasio, Salvatore
comisane e della valle del Belìce; i bovini di razza modica-
e Maria Laura, hanno beneficiato di fondi comunitari e
na, cinisara, rossa siciliana; i caprini girgentani e maltesi.
nel 2011 hanno costruito caseificio, stalla, caprile, sale di
Spedizioni in tutto il territorio nazionale e all’estero, sen-
mungitura. Tutto è moderno e in regime biologico.
za limiti di distanza. A Palermo sono presenti mercoledì
Nei terreni collinari, interamente cintati, capre e muc-
mattina e domenica mattina alle Pagode in via Notarbar-
che si muovono liberamente accompagnate dai cani.
tolo; sabato all’istituto zootecnico in via Roccazzo (zona
A sera tornano in stalla, si riposano all’abbeveratoio e si
Boccadifalco). 👆 cod 73288
avviano alla stalla per la mungitura meccanica. I formaggi sono biologici: robiola e formaggio fresco spalmabile di capra e di vacca; semistagionato e stagionato di capra; mozzarella; stracchino di capra e di vacca; caciotta di capra e di vacca; ricotta di vacca. Anche delicati yogurt di vacca e di capra. È possibile assaggiare i prodotti in fattoria su appuntamento. Oppure, di sabato, l’azienda ha un banco al mercato contadino di Villa Castelnuovo (Pa). 👆 cod 73286 Tenuta Manchi contrada Manchi - 90012 Caccamo (Pa) Tel 329 7729498 - www.tenutamanchi.it
132
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
Azienda agricola Tripi via Roma 7, loc. Marcatobianco - 90030 Castronovo di Sicilia (Pa) - Tel 091 8214982 - www.aziendaagricolatripi.it
ALIMENTI
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
133
ALIMENTI
NIENTE GELATA, I PREZZI ALL’INGROSSO DELL’ORTOFRUTTA RESTANO STABILI 134
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
ALIMENTI l’anticipo della produzione di molti prodotti invernali a media e breve conservazione. Questo ha portato a un calo dei prezzi rispetto a novembre. Le flessioni più significative si registrano per le zucchine (-28,4%), per i finocchi (-20,4%) e la lattuga (-18,5%). Andamento inverso, invece, per le melanzane che hanno registrato un aumento a doppia cifra dei prezzi rispetto a novembre: +38,2%.
L’andamento della melagrana «Siamo, per superfice integrata, i maggiori produttori di melagrana in Italia e dopo il raccolto iniziato nelle prime settimane di settembre ora siamo arrivati alla conclusione della
di Nicola Grolla
un notevole calo. È il caso degli agrumi
Secondo i dati Bmti, solo la melanzana fa un balzo in avanti nel mese di dicembre registrando un +38,2%. Calo per gli agrumi. Le aziende produttrici puntano su bio e sostenibilità per conquistare il cliente finale
(-12,7% rispetto a no-
stagione con dati molto
interessan-
ti», racconta Dario De Lisi, responsabile commerciale e marketing di Masseria Frutti Rossi. Oltre alla vendita del frutto fresco, che ha raggiunto quota tre milioni di euro, l’anno appena passarto si è contraddistinto per l’attività di trasformazione, in particolar
vembre). Per quanto riguarda la frutta
modo dei succhi composti al 100% di
l mese di dicembre 2020 del mer-
a lunga conservazione, la variazione
melagrana. «Referenza che abbiamo
cato ortofrutticolo ha mostrato
significativa è relativa alle pere che
esteso attraverso una gamma di suc-
prezzi tendenzialmente in calo,
calano del -15% rispetto a dicembre
chi mix, con melagrana a ingredien-
ma attestati su livelli medi. A rivelarlo
2019, anno in cui il prezzo era stato
ti del territorio, soprattutto arance e
sono i dati dell’ultimo Indice dei prez-
impattato dagli ingenti danni provo-
clementine. In questo modo abbiamo
zi all’ingrosso elaborato da Bmti (Bor-
cati alle coltivazioni da parte della ci-
frutta da bere tutto l’anno. Ora l’obiet-
sa merci telematica italiana). Grazie
mice asiatica.
tivo è riprendere la commercializza-
I
a una produzione elevata per buona
Anche il meteo, tutto somma-
zione avviata nel 2020 e rallentatasi a
parte dei prodotti invernali, i prezzi
to mite, ha permesso di sfruttare le
causa della pandemia», racconta De
di alcune referenze hanno registrato
condizioni climatiche favorevoli per
Lisi. FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
135
ALIMENTI
Indice dei prezzi ufficiali all’ingrosso di Frutta e Ortaggi Variazione (%) Variazione (%) dicembre 2020 dicembre 2020 rispetto a un mese fa rispetto a un anno fa
Un modo per andare incontro alle mutate abitudini alimentari degli italiani che, durante la pandemia, hanno riscoperto i beni di prima necessità, senza per questo rinunciare alla qualità. «Abbiamo registrato una sensibilità sempre maggiore da parte del consumatore nei confronti di prodotti naturali e provenienti da processi sostenibili. Inoltre, i superfrutti o superfood come la melagrana sono molto ricercati perché svolgono una doppia funzione: nutriente e salutare», afferma De Lisi. A livello di canali di vendita, lo sbocco principale è la Gdo. Poi c’è l’Horeca per cui, lo scorso anno, Masseria Frutti Rossi ha anche ideato una linea ad hoc.
Frutta e verdura, il patrimonio italiano «C’è grande soddisfazione per la mela rossa Igp di Cuneo, coltivata alle pendici del Monviso. Siamo entrati nel 136
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
Agrumi Arance Limoni Pompelmi Clementine Mandarini Frutti a breve conservazione Fragole Susine Frutti a lunga conservazione Mele Kiwi Pere Uva Tropicali Ananas Banane Bacche Cetrioli Melanzane Peperoni Pomodori da insalata
-12,7% -16,2% -11,1% -4,8% -13,5% 13,2% 0,8% -1,1% 2,2% 3,4% -3,3% 8,9% 1,0% 15,5% 2,8% 7,7% 1,3% -7,3% -12,0% 38,2% 2,5% -12,8%
0,7% 1,3% 1,3% 18,6% -8,1% 45,5% -15,6% -20,9% 11,4% -0,4% 0,8% 0,4% -15,1% 13,3% -1,8% -3,1% -1,4% 2,5% -25,6% 19,8% 2,5% 12,9%
ALIMENTI
Zucchine Insalata Ortaggi a breve conservazione Carciofi Fagiolini Ortaggi a media conservazione Cavolfiori Cavoli broccoli Finocchi Funghi freschi coltivati Sedani Ortaggi a lunga conservazione Agli Carote Cavoli cappucci Cipolle Patate Cavoli verza Zucche Ortaggi a foglia da cottura Bietole Broccoletti Cicoria Spinaci
-24,8% -18,5% 12,8% 17,9% 6,0% -14,5% -13,1% -17,3% -20,4% -0,3% -0,5% -2,8% -1,1%% -1,3%% -1,1% -4,8% -3,0% -6,4% 0,0% -4,0% -3,6% 1,2% -5,4% -7,0%
-14,3% -18,6% -2,8% -2,8% -2.9% -9,2% -9,2% -13,5% -8,9% -5,2% 1,3% -0,4% 4,7% -8,7% 14,5% 8,3% -9,0% 19,7% 16,4% -11,4% 0,4% -4,8% 2,6% -32,5%
vivo della distribuzione di tutta la gamma di radicchi, che in questo periodo può contare sul dolce e tenero radicchio rosa. Infine, il vitaminico kiwi italiano con packaging innovativo e rispettoso dell’ambiente». Sono queste le novità di stagione di La Grande Bellezza Italiana descritte dal presidente Antonio Cipriani che ora può contare sulla maggiore sensibilità del cliente finale per collocare i suoi prodotti premium. «La pandemia ha trasformato le abitudini degli italiani: si preferisce un prodotto confezionato e, soprattutto, fatto in Italia. Il prodotto di “primo prezzo”, cioè quello posizionato in basso nello scaffale e “scontato”, sembra stia perdendo di interesse giorno dopo giorno. Stiamo assistendo a un cambiamento di pensiero e di comportamento nelle persone: il “comprare meno ma compare meglio” sta diventando un modo di agire quotidiano», afferma Cipriani. A sostenere la politica di prezzo dell’azienda, che viaggia con quotazioni superiori alla media di mer-
fonte elaborazione Unioncamere-BMTI su dati Camere di Commercio, Borse Merci e Commissioni Uniche Nazionali
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
137
ALIMENTI sulla scorta di un anno che, per colpa o grazie alla pandemia, ha registrato un aumento del 30% delle performance. I motivi? Essenzialmente due: le persone costrette a casa erano alla ricerca di prodotti di qualità superiore e l’accelerazione di un trend già iniziato anni prima e che vede lo spostamento del consumatore verso prodotti premium. «Inoltre, avendo come canale di vendita preminente la Gdo, punti vendita che non hanno mai chiuso, abbiamo registrato una domanda costante e consistente», aggiunge Gandini. E per alzare ancor di più l’asticella, l’azienda ha inserito anche una linea nichel free dedicata alle persone allergiche o intolleranti a questo metalcato, c’è una profonda attenzione per
aprile, lanceremo una nuova tipologia
lo pesante. Una scelta che si inserisce
il lavoro del produttore e per la qua-
di pomodoro, lo yum, di colore viola,
in un trend di sostenibilità che pre-
lità delle referenze. Non solo, ma «i
che ha diversi vantaggi organolettici e
tende anche una certa attenzione a
nostri packaging sono realizzati tutti
che viene considerato un superfood»,
livello produttivo (dove Azienda agri-
in materiale riciclabile sia per il Pet
racconta Mattia Gandini, responsa-
cola Gandini Antonio è riuscita quasi
che per le soluzioni in carta. Utiliz-
bile commerciale di Azienda agricola
ad azzerare l’utilizzo di sostanze chi-
ziamo “finestre” trasparenti in fibra di
Gandini Antonio. Novità che arrivano
miche). 👆 73840
mais che garantiscono la visibilità del prodotto e hanno un basso impatto sull’ambiente. Per quanto riguarda il biologico: l’Italia è ai primi posti nel mondo nella classifica dei produttori, ma per il consumo è ancora fanalino di coda con una quota di gradimento del 2,5%, seppur in continuo aumento, contro il 25% dei paesi del Nord Europa», conclude Cipriani.
È sempre tempo di pomodori (anche viola) «Nel 2020 abbiamo inserito due nuove referenze: datterino giallo venduto con il rametto in una confezione da 250 g e un pomodoro oblungo rosso di qualità confezionato in 400 g. Oltre a ciò abbiamo cominciato la commercializzazione, via Gdo, della passata di pomodoro. Nel 2021, dal mese di 138
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
ALIMENTI
TUTTO IL SAPORE DEL SOLE NEI NUOVI SUGHI BARILLA FOR PROFESSIONALS
C’
è una gustosa novità per
Ogm e senza glutine. Sono stati studiati
siche, alla base della gastronomia medi-
la ristorazione professio-
e pensati per essere utilizzati in più
terranea: Sugo al pomodoro e basilico e
nale: i nuovi Sughi al po-
modi, per facilitare o valorizzare le crea-
Sugo al pomodoro e cipolla. La grafica
modoro Barilla for Professionals, dispo-
zioni dei professionisti della ristorazio-
della confezione è innovativa e valorizza
nibili nel formato da 2,5 kg in latta 100%
ne nelle loro cucine. La loro versatilità
il contenuto e le sue caratteristiche pre-
riciclabile. Barilla for Professionals è il
consente utilizzi diversi seguendo la tra-
mium, oltre a prestarsi per successivi
nuovo marchio globale del Gruppo Ba-
dizione culinaria italiana: ideali come
utilizzi anche per l’abbigliaggio dei loca-
rilla per tutti i prodotti dedicati al mon-
sughi pronti, come base per scatenare la
li in stile industrial-food, secondo le
do Horeca e pensati per lo sviluppo del
creatività dello chef e come perfetto top-
nuove tendenze architettoniche. Il collo
mercato del fuori casa, con particolare
ping o condimento per bruschette e/o
è termoformato con codice EAN dedi-
attenzione alle esigenze dei professioni-
pizze. Inoltre, permettono di affrontare
cato e contiene 3 latte da 2,5 kg vendibili
sti della ristorazione e dell’ospitalità.
le nuove esigenze degli operatori profes-
singolarmente.
I nuovi sughi rossi Barilla for Professionals hanno tutto il gusto dei pomodori italiani maturati al sole. Sono prodotti con ingredienti selezionati, eccellenti e naturali, 100% di origine italiana: pomodori, basilico e cipolle. Sono senza aggiunta di conservanti,
senza
I nuovi sughi rossi Barilla for Professionals hanno tutto il gusto dei pomodori italiani maturati al sole. Sono prodotti con ingredienti selezionati, eccellenti e naturali: pomodori, basilico e cipolle
sionali causate dall’e-
Anche Barilla for Professionals con i
mergenza Covid-19,
suoi nuovi sughi rossi è perfettamente in
offrendo un aiuto
linea con la missione aziendale “Buono
concreto nei processi
per te, buono per il Pianeta”, poiché que-
di cucina e facilitan-
sta nuova gamma ha un corretto profilo
do la preparazione
nutrizionale, è realizzata con materie
dei piatti per il nuovo
prime provenienti da filiere sostenibili
canale home delive-
ed ha un packaging riciclabile al 100%.
ry.
👆 cod 73808 I nuovi sughi Ba-
rilla for Professionals sono disponibili in due ricettazioni clas-
Barilla via Mantova 166 - 43122 Parma Tel 0521 2621 www.barillafoodservice.it FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
139
ALIMENTI
Si stanno imponendo sul mercato tante proposte alternative alle “proteine animali”. Si studiano le varietà più healthy per permettere una dieta variegata senza tralasciare il gusto
SEMPRE PIÙ CIBI VEGETALI
SI PUNTA SU QUALITÀ E BENESSERE di Benedetta Gandini
sumo di carne, ma anche latte e suoi
pevolezza del benessere, si vuole stare
derivati, è molto più diffusa e quindi
bene e si ha quindi un occhio di riguar-
gni volta che un anno si
nascono nuovi target che, pur non
do un po’ per tutto. Come abbiamo già
conclude si tirano le somme
avendone abolito completamente il
ricordato, anche il gusto vuole la sua
di quelle che sono state le
consumo, affiancano alternative vege-
parte e se pensiamo ad un cibo vege-
tendenze e quelle che poi si andranno
tali per seguire una dieta più bilanciata
tale magari rimaniamo inizialmente
a consolidare. Purtroppo, il 2020 è stato
o perché particolarmente sensibili al
un po’ attoniti. Invece, grazie agli studi
quello che tutti sappiamo e non si sono
tema della sostenibilità ambientale.
sempre più attenti e mirati e le aziende
potute sviluppare, se non in forma vir-
Questo nuovo parco consumatori ha
tuale e telematica, le idee e le novità che
maggiori esigenze in particolare per
magari tutti ci aspettavamo. Per quanto
ciò che riguarda il gusto ed è meno in-
riguarda il food, nel 2020 si era timida-
cline ai compromessi. Quindi i nuovi
mente affacciata la moda del cibo ve-
prodotti che le aziende stanno svilup-
getale e in questo 2021 ci sono tutte le
pando sono alternative vegetali sem-
carte in regola per farne una tendenza
pre più appaganti dal punto di vista or-
all’insegna di qualità e benessere.
ganolettico e in un certo senso sempre
O
Tanti sono i cibi che si andranno a sostituire alle così dette “proteine
140
più simili al sapore del prodotto “convenzionale” a cui si ispirano».
animali” e ci sono team di esperti che
Se qualche anno fa i soli che si avvi-
stanno studiando le varietà più healthy
cinavano a questo universo alimentare
per permettere una dieta più variegata
erano più che altro persone con pro-
possibile senza tralasciare il gusto.
blemi di salute oppure che avevano
«Oggi - spiega Francesca Delli Ro-
fatto una scelta etica (vegani e vegeta-
cioli, direttore canali Out Of Home di
riani), nel mondo odierno tutto questo
Valsoia - la volontà di limitare il con-
è cambiato. C’è una maggiore consa-
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
ALIMENTI del settore che stanno investendo nella ricerca, si può sicuramente dire che crescono sempre più gli alimenti di altissima qualità proposti dal mercato. Sicuramente stiamo andando verso un mondo attento all’ambiente e alla salute a 360 gradi e così la conoscenza del vegetale incuriosisce e attira sempre più persone tanto da creare una nuova categoria. «Sono in continuo aumento le persone che si avvicinano alla cucina vegetale - afferma Michele Tarolli, fondatore di Mondovè - non necessariamente si tratta di vegani o vegetariani (anche se gli ultimi dati sono in crescita), ma soprattutto quelli che vengono chiamati “flexitariani”. Per intenderci, sono coloro che mangiano un po’ di tutto, guardando con maggiore attenzione a questi nuovi prodotti vegetali per molteplici aspetti: in primis la salute, poiché la gente inizia a comprendere che è importante mangiare bene; come secondo aspetto c’è una
In Italia si stima che i flexitariani si-
Si proporranno variazioni quindi, a
maggiore sensibilità verso le tematiche
ano circa 20 milioni e più in generale il
partire dai burger fino alle salsicce ve-
ambientali, e quindi una consapevo-
40% dei consumatori strizza l’occhio al
getali, come quelle di Valsoia, in grado
lezza degli effetti, sul nostro pianeta, di
food vegetale. Ma cosa c’è in un prodotto
di conquistare i palati più esigenti e di
ciò che mangiamo; infine un maggiore
vegetale? Come si possono avere gli stes-
far avvicinare anche i giovani al mon-
rispetto per il mondo animale».
si apporti proteici di carne o pesce, come
do veg. Per poi “viaggiare” anche alla
è possibile che questi prodotti siano so-
scoperta dei sughi tipici italiani, come
stituiti da alternative “green”? Questa
quelli di Mondovè, dove ritroviamo,
forse è una delle domande più in voga
ad esempio, l’amatriciana con il tofu, il
in questo ambito. «Tutto dipende da
pesto in cui il formaggio è sostituito con
come vengono studiati i prodotti - spiega
ceci e spirulina, il ragù di lenticchie e
Francesca Delli Rocioli di Valsoia - cer-
molti altri.
to non basta che siano vegetali, devono
Salute, gusto e benessere: sono
contenere i valori nutrizionali necessari
dunque queste le parole chiave del
ad un’alimentazione equilibrata. Val-
trend vegetale che si presta ad essere
soia per le alternative alla carne utilizza
il leit motiv del 2021. Un “trend non
o proteine di soia o proteine di pisello
trend”, che non vuole imporsi con for-
giallo, che combinate con le proteine dei
za ma piuttosto con consapevolezza,
cereali (riso, grano, ecc.) e le proteine dei
la consapevolezza che il cibo è salute,
piselli possono fornire all’organismo tut-
è ambiente. Una maggiore attenzione
ti gli aminoacidi essenziali, assicurando
e un’altissima qualità dei prodotti può
sia la crescita sia il mantenimento in effi-
giovare sia a noi che al nostro pianeta.
cienza di organi e tessuti».
👆 73649. FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
141
ALIMENTI
BURGER VEGANI GREEN HEROES
NUOVA DEFINIZIONE DEL GUSTO
H
omestyle Burger, Crunchy
innovazioni al 100% vegane, i ristorato-
Chik’n Burger e la cotoletta
ri si differenziano: devono offrire pia-
Knusper
ora
cevoli esperienze che i loro ospiti non
hanno ciascuno un “gemello” al loro
possono provare a casa ed ampliano la
fianco. Si tratta della nuova linea “Gre-
loro offerta in questa gamma.
en Heroes” di Salomon FoodWorld,
• Il Green Heroes Homestyle Burger
prodotti vegani al 100%, composti da
convince tutti, dagli amanti della carne
proteine di frumento. Il sapore autenti-
ai vegani: granuloso, tenero e succoso
co che ricorda la carne rimane invaria-
come un hamburger di manzo, l’eroe
to. In qualità di specialista leader nel
vegano fatto al 100% di proteine di gra-
settore della ristorazione
no con un gusto e un aspetto autentici.
e partner esperto per tutte
• Il Green Heroes Crunchy Chik’n
le occasioni di consumo,
Burger è fatto al 100% di proteine del
Salomon FoodWorld co-
grano stupisce con una chiave Chik’n
nosce i cambiamenti del
indistinguibile dall’originale. Aggiun-
mercato e le sfide che ne
gete a questo i cornflakes particolar-
derivano per i ristoratori.
mente croccanti e una leggera piccan-
La cultura alimentare e le conoscenze sulla corretta dieta stanno andando nella direzione di una maggiore sostenibilità. I best seller Salomon sono ora disponibili in versione vegetale per il Foodservice
Schnitzel
Mangiare è stato a
• Anche il Green Heroes Knusper
solo alimentarsi e gustare
Schnitzel, composto al 100% di protei-
cibi nuovi. Mangiare è
ne del grano, è molto simile all’origina-
parte di un’identificazio-
le: il gusto, la consistenza e l’autentico
ne personale. Inoltre, il
carattere artigianale della tipica impa-
target più importante per
natura croccante ne fanno un vero e
l’alimentazione fuori casa - le genera-
Le novità vegane 2021 sono state
dini e tempi di consumo fissi. Oggi è
sviluppate esclusivamente per il Fo-
importante attrarre sia gli amanti della
odservice. Con la nuova gamma vega-
carne che i flexitariani, i vegetariani, i
na, i clienti Salomon possono ottenere
vegani, ma anche chi vuole sperimen-
da un unico fornitore tutto ciò di cui
tare. Si tratta di una vera e propria sfida
hanno bisogno: hamburger, panini e
per i ristoratori, che devono affrontare
salse per tutti i gusti. 👆 cod 73274
chiesta con le attrezzature di sempre. Salomon FoodWorld ora offre a tutti delle buone soluzioni. Con queste ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
proprio “gemello a base vegetale”.
zioni Y e Z - non aderisce più ad abitu-
questa complessa e diversificata ri-
142
tezza: davvero eroico!
lungo molto più che il
Salomon FoodWorld Daniele Martini: +39 331 8024751 Laura Agosti: +39 338 8110428 www.salomon-foodworld.com
ALIMENTI
LE RADICI DEL CIBO
CORIANDOLO, IDEALE PER INSAPORIRE PIATTI TIPICI ASIATICI E MESSICANI Le proprietà nutritive
I semi di coriandolo
Secondo alcuni studi la percezione del
I semi di colore giallo chiaro e simili a
rba aromatica, il coriandolo è
gusto dipende da una componente ge-
chicchi di pepe hanno un sapore diffe-
chiamato anche prezzemolo
netica che non ne fa apprezzare il suo
rente rispetto alle foglie, con un sentore
cinese, spesso conosciuta con
aroma. Ricco di sali minerali come po-
di scorza di agrumi; vengono utilizzati
il nome spagnolo “cilantro”, è una pianta
tassio, ferro, calcio e fosforo, contiene
per aromatizzare insaccati, sottaceti, dol-
erbacea annuale originaria delle zone
carotenoidi e vitamina A, vitamina C e
ci, liquori e digestivi, birra e nei Balcani
del Mediterraneo, famiglia delle Apia-
vitamina K.
sono aggiunti all’impasto del pane. In-
di Piera Genta
E
sieme ad altre spezie, poi, i semi vanno a
ceae (o Umbelliferae) di cui fanno parte anche il cumino, l’aneto, il finocchio ed il
Le ricette tipiche orientali
prezzemolo.
Si tratta di un insaporitore naturale mol-
formare il curry e il garam masala.
Citato nella Bibbia, alcune tracce ne
to utilizzato nella cucina orientale che
Le proprietà
sono ritrovate in Israele, datate 6000 a.C.;
assomiglia visivamente al prezzemolo a
Le proprietà del coriandolo si prestano a
gli Egizi lo utilizzavano per aromatizza-
foglia piatta, ma da cui si discosta molto
differenti usi non solo di tipo alimentare,
re il vino e nelle tombe viene raffigurato
in quanto a gusto. Dall’Asia al Messico
ad esso la scienza riconosce diverse ca-
come offerta rituale agli dei, apprezzato
compare in tante ricette tipiche, uti-
ratteristiche di depurazione dai metalli
dai Romani per la conservazione dei cibi.
lizzato fresco, da tritare e aggiungere a
pesanti. Combatte l’azione dei radicali e i
Il nome deriva dal greco koris “cimice”
cottura ultimata per insaporire piatti di
danni dell’invecchiamento precoce, pro-
per il particolare odore emanato dalla
verdure, carne, pesce soprattutto cro-
tegge il cuore, contribuisce a mantenere
pianta fresca che ricorda quello delle ci-
stacei, fondamentale nella preparazione
sotto controllo la pressione sanguigna e
mici verdi e ne pregiudica a tratti la gra-
del guacamole, salsa messicana a base
stimola la risposta del sistema immuni-
devolezza.
di avocado.
tario. 👆 cod 73077 FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
143
ALIMENTI
Stefano Collomb
Peter Sidwell
PRUGNE DELLA CALIFORNIA
COLLOMB E SIDWELL AMBASCIATORI
P
er chiudere un anno difficile come il 2020 con una notizia positiva, il California Prune
Board ha annunciato il rinnovo della collaborazione con Stefano Collomb in qualità di brand ambassador per l’Italia. Il maître chocolatier e titolare della storica pasticceria-cioccolateria “Chocolat” di La Thuile, in Valle d’Aosta, realizza squisite creazioni artigianali abbinando il suo cioccolato di alta qualità con le Prugne della California. Collabora con il California Prune Board dal 2019. «Le Prugne della California - afferma Collomb - sono un frutto delizioso che si combina magnificamente con il
Panettone Incanto di Stefano Collomb 144
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
cioccolato. Sono apprezzate dai miei clienti per il loro aroma, gusto e consistenza. Ho alcuni progetti entusia-
ALIMENTI smanti in fase di sviluppo, che combineranno la succulenza delle Prugne della California con i miei cioccolatini di alta qualità». Stefano Collomb è reduce del
successo
della sua ultima creazione, il “Panettone Incanto” con cuore morbido di Prugne della California e cioccolato,
realizzato
in occasione del Natale
2020.
Il California Prune Board rinnova la partnership per il 2021 con Stefano Collomb e Peter Sidwell, i quali svilupperanno nuove creazioni, squisite ricette e cioccolatini abbinati al gusto delle Prugne della California
Una ricetta tradizionale rivisitata con creatività abbinando agli ingredienti classici del panettone scorze fresche di agrumi, vaniglia e Prugne della California. Grazie al gusto distintivo e alla caratteristica consistenza morbida, le Prugne della California rivelano ancora una volta la loro versatilità e dimostrano di essere perfette anche in abbinamento a un dolce classico come il panettone. Una combinazione di sapori sorprendente che conquista già dal primo assaggio! E per il 2021 è stata rinnovata anche la collaborazione con un altro importante ambasciatore delle Prugne della California: Peter Sidwell, chef britannico, autore e presentatore televisivo, impegnato nella divulgazione e valorizzazione dei benefici nutrizionali delle prugne californiane e dei molteplici usi in cucina. I progetti di Sidwell per il California Prune Board includono lo sviluppo di 10 nuovissime creazioni accompagnate da contenuti digitali per mostrare le sue ricette a un pubblico di professionisti e consumatori. 👆 cod 73043 Per informazioni: www.californiaprunes.net/it
Coscia di tacchino ripiena di Prugne della California, noci e pancetta ricetta di Peter Sidwell FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
145
ALIMENTI
OROBICA PESCA CRESCE
NUOVA SEDE A STEZZANO
E
146
ssere ancora più vicini ai clien-
rà nell’hinterland della città di Bergamo,
biente accogliente e confortevole, la
ti del settore Horeca, offrendo-
a Stezzano, affacciata sull’autostrada A4,
clientela storica a cui proporre i tradizio-
gli il miglior supporto possibile
in una posizione strategica, facilmente
nali prodotti ittici, vero settore di punta
per una decisa e rapida ripartenza: con
raggiungibile da ogni parte della Lom-
dell’azienda fondata nel 1965 da Gio-
questi obiettivi Fabrizio Bonifaccio, am-
bardia.
vanni Cacciolo Molica e dalla moglie
ministratore delegato di Orobica Pesca,
Nella nuova sede sarà presente, oltre
Gabriella. La famiglia è ancora oggi sal-
ha annunciato l’apertura - prevista per la
agli uffici amministrativi, alle celle frigo-
damente al comando della società con i
prossima primavera - della nuova, pre-
rifere, ai magazzini per lo stoccaggio
tre figli Cristina, Franca e Matteo oltre al
stigiosa sede della storica società berga-
delle merci e all’area logistica, anche il
genero Ottavio, esponenti della seconda
masca, leader nella distribuzione all’in-
nuovo Cash&Carry dedicato alla ristora-
generazione.
grosso e al dettaglio di prodotti ittici e
zione, concepito come un vero e proprio
Ma il nuovo showroom consentirà
alimentari di alta qualità. La nuova sede,
“showroom” dove poter ricevere, con
anche di valorizzare e ulteriormente svi-
in fase di completa realizzazione, sorge-
soluzioni e spazi innovativi in un am-
luppare la sempre più vasta gamma di
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
ALIMENTI
Nella nuova sede di Stezzano (Bg) sarà presente, oltre agli uffici amministrativi, alle celle frigorifere, ai magazzini per lo stoccaggio e all’area logistica, anche il nuovo Cash&Carry dedicato alla ristorazione
salto di qualità nel servizio di logistica,
deciso, passo nella strategia di crescita
grazie all’introduzione di nuove tecnolo-
dell’azienda, che non si è fermata nono-
gie e in generale al miglioramento di tutti
stante la grave pandemia che ha colpito e
gli standard di qualità e innovazione, cre-
ancora sta fortemente penalizzando il
ando competenze sempre più specializ-
settore in cui opera la società. Orobica
zate per garantire la migliore e più pun-
Pesca vuole ulteriormente sviluppare la
tuale assistenza alla clientela professio-
propria presenza in Lombardia prose-
nale.
guendo nella politica di vicinanza e ottimizzazione del servizio per i clienti, sia
Piccola pescheria al dettaglio
direttamente presso la nuova sede che
Non mancherà lo spazio per una piccola
giornaliera a domicilio ai ristoranti della
pescheria al dettaglio al servizio della
regione, raccogliendo tutte le sfide del
clientela privata, da sempre affezionata
gusto, per soddisfare tutti i palati e valo-
ai prodotti di Orobica Pesca e che si ag-
rizzando le eccellenze di un territorio,
giungerà alle attuali altre sei prestigiose
quello italiano, che in fatto di materie pri-
pescherie situate a Bergamo e provincia,
me di qualità, biodiversità e competenze
oltre che nella città di Monza.
enogastronomiche non è certamente se-
tramite il capillare servizio di consegna
condo a nessuno. 👆 cod 73127
Strategia di crescita Con l’apertura della nuova sede di Stezzano la società si pone di fronte a nuove sfide e nuove orizzonti per un ulteriore,
Orobica Pesca via Bianzana 19 - 24124 Bergamo Tel 035 4172811 www.orobicapesca.it
prodotti alimentari di qualità selezionati per i professionisti del settore.
Aree innovative a supporto dei clienti All’interno della struttura sono state progettate alcune aree speciali a supporto dei clienti: fortemente innovative nelle soluzioni e nel design, sono state concepite come luoghi di incontro e di sperimentazione aperti a clienti e, tramite eventi dedicati, ad ospiti esterni. La nuova sede non sarà solo un Cash&Carry ma consentirà, finalmente in un edificio moderno e funzionale, con ampi spazi dedicati allo stoccaggio e alla movimentazione delle merci, un deciso
Grande attenzione Notevole capacità all’ambiente con l’installazione di stoccaggio grazie dell’impianto fotovoltaico alle nuove scaffalature FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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OLIO
Con la Marinara un Moraiolo umbro, con la Margherita un Casaliva del Garda e con la Pizza alla pescatora una Taggiasca ligure. Ma la cosa più importante da ricordare: mai utilizzare un olio scadente
EXTRAVERGINE E PIZZA UN UNIVERSO ANCORA DA ESPLORARE di Fausto Borella
sionato di uscire la sera a gustarsi una bella pizza, possa avere come ulteriore novità la scoperta dell’abbinamento con l’olio giusto.
C’
148
Quante siano in Italia le cultivar o varietà olivicole che è un sogno che accomuna noi comunicato-
dir si voglia è ancora un mistero; ma tra omonimie e sino-
ri dell’olio extravergine e i produttori che lo
nimie, si superano di gran lunga le 500 varianti, che par-
creano in maniera seria, etica e professiona-
tono dal Trentino Alto Adige per arrivare alle isole della
le: riuscire a far capire al consumatore quanto sia da con-
Sicilia. Molte olive hanno un profilo organolettico simile,
siderarsi un delitto vero e proprio mettere un olio difettoso
sia per persistenza gustativa, sia per le spiccate proprietà
sulla pizza. Eh sì, cari lettori, noi speriamo che questa “ri-
nutraceutiche - come ad esempio un’alta carica di polife-
voluzione pacifica” possa partire da pizzaioli e ristoratori
noli e tocoferoli, che rendono l’olio che ne deriva amaro e
di tutta Italia, in maniera che il gioco gaudente e appas-
piccante.
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
OLIO
È arrivato il momento tanto atteso di smitizzare il fat-
me. E sulla Marinara, con quelle acciughe buonissime ma
to che l’olio debba essere delicatissimo, per non coprire i
salate? Sgrasserei la pizza con la potenza di un Moraiolo
sapori: pensare così sarebbe dar credito ai giochi di quegli
umbro o un Intosso, tipica varietà abruzzese.
imbottigliatori che vendono oli di dubbia provenienza a 4
Se cerchiamo una concordanza di sapori e aromi con
euro al litro, rovinando definitivamente l’impasto di farina,
una Pizza tendenzialmente amarognola, con radicchio e
acqua, mozzarella e pomodoro conosciuto in tutto il mon-
scamorza ad esempio, allora una Coratina pugliese piena
do. Entrando nel dettaglio, allora, cercherò di individuare
di polifenoli renderà il complesso ancora più potente e
quale olio, con le caratteristiche che lo contraddistinguo-
persistente.
no, possa esaltare, abbracciare e sposare l’impasto più svariato.
Non è vero che la Taggiasca ligure è delicata, dipende dal momento in cui viene raccolta - anche perché ha le
Partiamo dal grande classico: la Margherita. I sapori
stesse caratteristiche della sorella Frantoio della Toscana.
sono abbastanza neutri, la salsa di pomodoro è legger-
Quindi su una Pizza alla pescatora con pomodoro, mozza-
mente agre e la mozzarella non troppo saporita, con la giu-
rella e frutti di mare sarà “la morte sua”.
sta dose di condimento e poco origano. Ci abbinerei una
E dove lo vogliamo mettere il sole delle isole che bacia
Casaliva del Garda, una Caninese del viterbese o una Otto-
varietà sarde come la Bosana o la Tonda di Cagliari o quelle
bratica tipica del sud della Calabria.
siciliane - Nocellara, Biancolilla e Tonda Iblea? Senz’altro
Se invece cominciamo a farcire “la tonda” con salsiccia,
con Pizza bianca, fiori di zucca e mozzarella fior di latte.
friarielli e pomodorini della Costiera amalfitana, non avrei
Spero di aver suscitato, con queste poche righe, la cu-
dubbi, metterei un olio dai profumi decisi, amaricante al
riosità necessaria per andare a cercare nel più vicino riven-
gusto, con un retrogusto piccante. Poco sale e pepe per
ditore di oli buoni (o online) il prodotto che si desidera.
sentire tutti i sapori. Andrei in Campania ad assaggiare una
Due o tre oli per sperimentare qualcuno di questi abbina-
Ravece, una Carpellese o una Raccioppella, davvero otti-
menti suggeriti. 👆 cod 73653 FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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OLIO
LAZIO E OLIO LA CULTURA DELL’EXTRAVERGINE DAI TEMPI DELL’IMPERO ROMANO di Fulvio Raimondi
S
150
Medio Oriente ed infine sulla nostra
dal Maturus. C’era poi l’olio chiamato
Penisola. Ma se, prima, l’olio extravergi-
Cibarius, che era ricavato dalle olive ca-
ne serviva come cosmetico per il corpo
dute a terra ed era considerato il meno
o per favorire l’illuminazione dei loca-
pregiato, tanto che venne destinato agli
ì, lo possiamo dire con certez-
li, i romani ne intuirono il potenziale
schiavi.
za. È partito tutto da qui. L’o-
ed iniziarono ad usarlo come un vero
lio extravergine d’oliva, come
e proprio alimento. E grazie alle pos-
L’olio nel Lazio oggi
abbiamo più volte detto, ha una storia
sibilità che forniva come ingrediente, i
Oggi la produzione di olio extravergine
che va molto indietro nei secoli e nei
romani furono anche i primi a ricercare
d’oliva nel Lazio può contare su circa
millenni. Molto prima dell’avvento
una certa qualità.
86mila ettari di coltivazione, disposti
dell’Impero Romano. Arriva dall’antica
Non mancarono infatti le distinzio-
per circa l’80% in collina, per un buon
Mesopotamia per espandersi all’antica
ni: l’olio migliore, detto Albus, quello di
15% su territori montani, mentre la re-
Grecia prima di approdare nel nostro
prima spremitura, seguito dal Viride e
stante parte viene coltivata su terreni
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
OLIO possiamo riscontare nella parte a sud
fondamenta del nostro essere italici. La
di Roma e soprattutto nelle province di
sola Roma contiene una tale patrimo-
Latina e Frosinone.
nio artistico e culturale tra i più vasti al
La regione che è stata centro di un impero per oltre 500 anni è stata anche la patria di uno dei tesori italiani, l’olio extravergine, anche con cultivar autoctone
La Caninese e la
mondo, non considerando quello che
Carboncella danno oli
ancora non è emerso ma che sicura-
fruttati medi con i sen-
mente c’è.
tori di amaro e piccan-
Ma se si volesse accostare il ter-
te presenti ma non così
ritorio laziale, nella sua interezza, a
protagonisti. Si fanno
quello che potrebbe essere una degu-
sentire, ma non amano
stazione degli oli locali non si potrebbe
il centro della scena.
non affermare che spesso, anche solo
Hanno il loro spazio
entrando in una qualsiasi trattoria, si
e a loro va bene così.
può intraprendere un viaggio fatto di
Qualcosa di diverso
ascolti dei profumi, di racconti forniti
invece è l’Itrana; il suo
dagli stessi gestori, fatto insomma di un
fruttato vira anche sul
mondo che non si stanca mai di venire
medio intenso e regala oli più presenti e
narrato.
persistenti. I suoi sono oli extravergine di un certo spessore a livello di persona-
Gli abbinamenti ideali
lità. Si fa sentire in modo più marcato,
Ed in questa atmosfera, la Caninese e la
i suoi “amaro” e “piccante” ricercano
Carboncella sono due cultivar che van-
piatti più strutturati a livello di sapori.
no benissimo ad esempio su primi piat-
Ha spalle ben più larghe delle sue due
ti, come potrebbe essere una originale
colleghe precedenti.
carbonara o gli gnocchi alla romana, mentre la struttura più possente dell’I-
L’olio e il turismo nel Lazio, da Roma alle trattorie tipiche
trana sarebbe meglio confortata su formaggi a lunga stagionatura o carni alla brace.
pianeggianti; vanta circa 300 frantoi ed
Parlare di olio extravergine d’oliva qui
Il Lazio, oltre a rappresentare le ori-
una produzione che si aggira intorno
nel Lazio, è come raccontare le origini
gini della cultura e della civiltà moder-
alle 86mila tonnellate e che, rispetto
del Dna della nostra civiltà per quanto
na, ha dato il via a quello che ancora
all’annata precedente, ha visto un leg-
riguarda il mondo della cucina. È come
oggi è il vero ed unico tesoro italiano
gero incremento, pari al 6%.
cercare di spiegare l’anima della nostra
rappresentato dall’olio extravergine.
alimentazione. Significa dare luce alle
👆 cod 73170
Le cultivar Anche qui, come in altre regioni, le cultivar esistenti non sono poche. Oltre alle famose Leccino, Frantoio e Moraiolo, abbiamo cultivar proprie di questo territorio. Le tre più conosciute sono la Caninese, la Carboncella e l’Itrana. La prima, come suggerisce la parola stessa, è originaria di Canino ed è la cultivar maggiormente coltivata nel viterbese. La Carboncella è diffusa soprattutto nella parte del Lazio che confina con le Marche, mentre l’Itrana la FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
151
Italia a Tavola prosegue nella valorizzazione dei prodotti e delle aziende che si rivolgono al canale della Grande distribuzione organizzata: novità, iniziative e progetti innovativi che rappresentano un motivo d’interesse per il consumatore finale
152
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
All’interno di questa sezione troverete il simbolo riportato qui sopra, che verrà sempre inserito a fianco dei prodotti, per tutte quelle aziende che vorranno avere un rimando diretto ai loro e-commerce e permettere così ai nostri lettori di acquistare in modo veloce e sicuro
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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GDO E RETAILER NEWS
AGUGIARO&FIGNA MOLINI NUOVA LINEA DI FARINE PER IMPASTARE A CASA L a
È la prima gamma di Agugiaro&Figna Molini dedicata al Retail. Cinque linee di farine declinate in 19 referenze per un consumatore attento che ama mettere le mani in pasta e apprezza la cucina d’eccellenza
154
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
tradizione,
l’innovazio-
ne e la professionalità di
Rimacinata, La Manitoba, L’Emiliana e L’Italiana.
Agugiaro&Figna Molini per la
Eccellenza ovunque anche nel
prima volta al servizio di tutti coloro
settore biologico 100% italiano con
che in cucina amano riscoprire i gusti
Le Naturali, le farine biologiche cer-
sani e autentici del buon cibo. Nasce
tificate dalla filiera agricola del gra-
così la prima gamma dedicata al Re-
no che rispettano la natura. Oltre a
tail: 5 linee di farine declinate in 19
La Biologica, la linea comprende La
diverse referenze pensate per un con-
Biologica Integrale, La Biologica di
sumatore attento che ama mettere le
Manitoba, La Biologica di Farro e La
mani in pasta #ComeUnVeroProfes-
Biologica di Farro Integrale.
sionista. Pizza e focaccia, pasta fresca,
L’azienda molitoria dispone poi di
dolci e pane: ogni referenza soddisfa
una particolare linea di farine dedica-
al meglio le esigenze di tutte le singole
ta esclusivamente al mondo del Sen-
preparazioni, anche a casa.
za Glutine. Tre speciali semilavorati
Le Tradizionali è la linea di fa-
per le preparazioni di dolci, pasta fre-
rine dedicata a tutte le ricette della
sca e pizza - La Senza Glutine per Dol-
tradizione italiana. Crostate, biscot-
ci, La Senza Glutine per Pasta Fresca,
ti e morbidi panini, ma anche pasta
La Senza Glutine per Pizza - composti
fresca e pane fatto in casa realizzabili
da materie prime di altissima qualità
con le quattro diverse referenze: La
naturalmente prive di allergeni, rea-
GDO E RETAILER NEWS lizzate esclusivamente con farina di legumi, farina di riso, farina di semi di lino e farina di semi di guar. Dalla selezione e lavorazione dei cereali più pregiati nasce anche Le Speciali, la linea di farine proveniente dalla lavorazione dei grani più antichi che racchiude in sé tutti i sapori e i profumi di un tempo. Tre le sue referenze: L’Integrale, La Miscela di Cereali e La Macinata a Pietra. Infine, Agugiaro&Figna Molini dedica una linea di farine alla realizzazione di pizze e focacce. Fin dai suoi esordi, l’azienda ha riservato particolare attenzione al comparto pizzeria, per questo ha pensato ad una speciale linea di farine dedicata a tutti coloro che cercano un prodotto performante per creare una pizza d’eccellenza a
Qualità ed esperienza a portata di
casa propria. Le Professionali dispo-
mano. Con la nuova linea di farine l’a-
ne di quattro diverse referenze ognu-
zienda molitoria italiana porta il suo
na dedicata a specifiche preparazioni
know how, la sua esperienza e le sue
con diversi tempi di lievitazione: 2H,
tradizioni nelle case italiane, promuo-
4H, 8H e 12H.
vendo i veri valori del cibo realizzato
con materie prime d’eccellenza. 👆 cod 73281 Agugiaro&Figna Molini Strada dei Notari 25/27 - 43044 Collecchio (Pr) - Tel 0521301701 www.agugiarofigna.com
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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GDO E RETAILER NEWS foto Carlo Fico
La linea “leDivine” di Molino Dallagiovanna, disponibile nel nuovo formato da 1 kg, nasce da una selezione di grani pregiati italiani. Disponibile in tre varianti per brevi, medie e lunghe lievitazioni
leDivine
FARINE PROTAGONISTE SULL’E-SHOP DALLAGIOVANNA
L’
156
ampia offerta di farine ac-
Anna, i cui nomi si ispirano alle dive
con Daniele Persegani, chef e volto tv,
quistabili
di
del cinema italiano e alle donne. Sofia è
che durante il suo cooking show presso
Dallagiovanna
ideale per brevi lievitazioni quindi per
la Cooking Academy di Gustincanto a
(www.shopdallagiovanna.it) si è ar-
cracker, pasta frolla, pan di spagna,
Fidenza ha realizzato con la farina
ricchita nell’autunno del 2020 del nuo-
plum cake e bignè. Monica eccelle nel-
Anna dei Cinnamon Sticky Buns e con
vo formato da 1 kg della linea “leDivi-
la media lievitazione per ottenere il
la Monica uno speciale pane lievitato
ne”. Questa linea di farine nasce da una
massimo della fragranza dal pane, dal-
ripieno da utilizzare anche come cen-
selezione di grani pregiati italiani colti-
la pizza, dalla pasta sfoglia e dalle vene-
trotavola.
vati per Molino Dallagiovanna, grazie
ziane. Anna è una farina per prodotti a
Grazie all’alto livello di qualità e alla
ad accordi diretti con gli agricoltori. I
lunga lievitazione, perfetta per biga e
forte identità italiana, leDivine hanno
grani, dopo un’accurata selezione per
lievito madre, pizze e focacce, panetto-
inoltre conquistato la prestigiosa Me-
tipologia, vengono sottoposti al lavag-
ni e colombe, brioche e croissant.
daglia d’Oro 2020 dell’Accademia Mae-
Molino
sull’e-shop
gio con acqua, vero plus di Molino Dal-
La presentazione del formato da 1
stri Pasticceri Italiani (AMPI). Un rico-
lagiovanna, che prepara al meglio il
kg de leDivine, proposto in versione
noscimento al valore attribuito all’agri-
chicco per le successive fasi di lavora-
Capsule Collection in edizione limita-
coltura italiana e alla capacità di “far
zione. Si procede, poi, con la macina-
ta, è avvenuta in anteprima a ottobre
farina” di Molino Dallagiovanna.
zione lenta e a freddo con cui si otten-
scorso in occasione dell’ultimo appun-
👆 cod 73515
gono farine eccellenti, che esaltano il
tamento del Meet Massari Digital Edi-
sentore aromatico degli ingredienti.
tion 2020. La stessa Capsule Collection
Tre le farine di tipo 00 che compon-
è stata anche protagonista a novembre
gono la linea leDivine, Sofia, Monica e
di un evento digitale dedicato al Natale
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
Molino Dallagiovanna Località Pilastro 2 - 29010 Gragnano Trebbiense (Pc) - Tel 0523 787155 www.dallagiovanna.it
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FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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Carciofi e olio extravergine, coppia sarda per la grande distribuzione
Brodo dai sapori d’Oriente con il Dado Bio al Miso di Bauer Bauer ha creato il Dado Bio al Miso, una referenza in grado di arricchire le pietanze con una nota saporita, ideale per preparare ricette innovative senza l’aggiunta di altri aromi. Il Dado Bio al Miso Bauer è costituito da miso di riso integrale e soia, con verdure selezionate (patata, carota, sedano, prezzemolo, pomodoro, cipolla, porro, aglio), tutte da coltivazione biologica, oltre al prezioso estratto di lievito 100% bio. Viene realizzato senza additivi chimici, senza grassi idrogenati e senza glutammato monosodico aggiunto. Inoltre, è senza glutine e senza lattosio. I Dadi Bio Bauer hanno ottenuto la certificazione Qualità Vegan. Confezione da 6 dadi, 60 g, a 2,55 euro. 👆 cod 73006
Una collaborazione tutta sarda porta sul mercato l’accoppiata, pronta all’uso, carciofo spinoso-olio d’oliva. Protagonisti dell’offerta, le realtà San Giuliano e Cooperativa agricola Valle del Coghinas, entrambi produttori di due eccellenze Dop della Sardegna. Il packaging proposto contiene quattro carciofi freschi spinosi Dop e una bottiglia di olio extravergine di oliva Dop da 40 ml. L’abbinata rappresenta, almeno per la San Giuliano, il debutto nel cosiddetto segmento della quarta gamma ovvero frutta, verdura e, in generale, ortaggi freschi, a elevato contenuto di servizio, confezionati e pronti per il consumo. Il prodotto sarà principalmente reperibile presso la grande distribuzione del Nord Italia - su cui si concentra gran parte dei consumi dei due prodotti sardi Dop - e in alcune insegne della Sardegna che hanno scelto di sposare il progetto sin dall’inizio. In prospettiva, la collaborazione fra le due aziende si estenderà anche ai prodotti sott’olio, per i quali sono in già corso i test di laboratorio, e a nuove ed esotiche colture “100% Made in Sardinia”. 👆 cod 73119
Lievito vanigliato gluten free Tornano in tavola i profumi di una volta Ar.pa presenta il Lievito Vanigliato Elefante Senza Glutine. Particolarmente adatto per la realizzazione di ogni tipo di dolce, permette di preparare impasti sempre ben lievitati con semplicità. Il nuovo lievito di Ar.pa è in polvere e vanta un’azione rapida e istantanea che rende ogni impasto morbido e piacevole al palato. Aggiunto come ultimo ingrediente all’impasto consente di ottenere, grazie anche al calore del forno, una pasta dall’eccellente consistenza. È adatto alle diete celiache o a chi semplicemente vorrebbe diminuire l’apporto di glutine. È disponibile in due formati: in astuccio con 5 buste o in confezione da 25-50 buste doppie, ciascuna con 15 grammi di prodotto. 👆 cod 73002
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ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
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Fagottini e Granfiocchi Balocco: la famiglia integrali si allarga Dopo il successo dello scorso anno per la famiglia “integrali” dettato da Cruschelle con una nuova ricetta, Saracene con grano saraceno e cioccolato, Rusticotte con cereali e semi e Gemmole con cereali germogliati, Balocco continua a cavalcare il trend “healthy indulgence”, il benessere gustoso. Fagottini e Granfiocchi sono due novità realizzate con 100% di ingredienti innovativi e con l’originale texture “crunchy” integrale. Prodotti in un sito che usa energia pulita, nascono da un’accurata selezione di materie prime: farine integrali, latte fresco italiano alta qualità, zucchero di canna, uova fresche da galline allevate a terra, senza olio di palma. I Fagottini racchiudono cornflakes, fiocchi d’avena integrale e maxi gocce di cioccolato. Il pain au chocolat, una delle colazioni più amate al mondo, diventa biscotto. I Granfiocchi sono l’unico maxi biscotto con fiocchi integrali di avena, frumento e farro e granella di zucchero di canna. Ideali per un inzuppo fonte di fibra. Disponibili nel doppio formato da 350 e 700 grammi, sono racchiusi in un pack naturale simil “carta da pane”, tipico del mondo integrale. Il retropack, invece, propone la curiosità “Lo Sapevi che…” dedicata alle origini e ai benefici nutrizionali dell’ingrediente che caratterizza il prodotto. Balocco utilizza energia pulita prodotta dall’impianto fotovoltaico e confezioni riciclabili nella carta, rispondendo così alla crescente attenzione dei consumatori verso comportamenti aziendali etici e sostenibili. 👆 cod 73001
Bonduelle, più gusto in tavola Un piatto etnico e verdure miste Bonduelle presenta le novità Coccole Falafel, dal gusto pieno e ricco dei ceci, ingrediente principale di questo piatto della tradizione mediorientale, e per la gamma Natura in Padella, Fagiolini, Carote arancioni e gialle, Piselli e Patate, un saporito un misto unico di ingredienti. Coccole Falafel sono polpette di legumi, croccanti all’esterno ma con un cuore morbido, in cui il sapore dei ceci è esaltato dalla presenza calibrata di spezie. Ideali anche per vegetariani e vegani, sono pratici e veloci da preparare: si possono cuocere in forno (10 minuti circa) o in padella (15 minuti circa). Una novità dal gusto etnico, versatile come contorno, secondo piatto leggero, ma anche come aperitivo home made. Formato da 180 grammi (12 falafel di ceci, 3 porzioni) al prezzo consigliato di 2,79 euro. Fagiolini, Carote arancioni e gialle, Piselli e Patate è invece l’incontro tra alcuni degli ingredienti più amati dagli italiani. Ideale come contorno o come base per un piatto unico completo. È inoltre una soluzione pratica e veloce che si prepara in pochi minuti in padella (10) o microonde (7 minuti). Formato compatto da 450 grammi (3 porzioni), al prezzo consigliato di 2,89 euro. 👆 cod 73239 FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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Leggerezza e gusto con i nuovi Doria Semplicissimi Buoni propositi, diete, workout: l’anno nuovo inizia spesso all’insegna della voglia di rimettersi in forma dopo essersi concessi qualche strappo alla regola durante le festività. Ma questo non significa rinunciare al gusto! I nuovi Doria Semplicissimi Legumi e Riso e Legumi e Spezie sono l’alleato perfetto per un break all’insegna del benessere, uno stuzzicante aperitivo homemade tutto naturale o per accompagnare il pasto con un twist di croccantezza e bontà. Solo pochi ingredienti 100% naturali per i deliziosi Semplicissimi Legumi e Riso, triangolini leggeri e croccanti, ricchi di fibre, proteine e minerali, ideali anche per gli intolleranti al glutine. Il benessere non è mai stato così sfizioso! I Semplicissimi Legumi e Riso, con i loro ingredienti 100% italiani, non sono fritti e hanno meno del 3% di grassi grazie al loro semplice processo di cottura senza utilizzo di oli e grassi. I Semplicissimi Legumi e Riso sono attenti alla salute dell’uomo e dell’ambiente. Le materie prime sono infatti coltivate localmente e prodotte con energia pulita di origine vegetale e la confezione è l’unica della categoria riciclabile con la carta. I Semplicissimi Legumi e Spezie sono delle sorprendenti sfogliette cotte al forno e naturalmente colorate, fatte con farine di legumi e per questo ricche di fibre e fonte di proteine, lo snack perfetto per una pausa ricca di gusto e benessere. Nate da ricette semplici che prevedono l’utilizzo di pochi ingredienti tutti 100% naturali senza aromi e conservanti, le sfoglie Semplicissimi si possono trovare sugli scaffali in due deliziose varianti: Ceci e curcuma e Lenticchie rosse e paprika, due vivacissimi e stuzzicanti mix di legumi e spezie ottimi per chi vuole arricchire in modo unico e inaspettato qualsiasi momento di pausa o aperitivo e dare un tocco in più alla propria giornata. Con solo materie prime ottenute senza processi chimici e grazie all’innovativa confezione riciclabile con la carta, i Semplicissimi Legumi e Spezie sono Nature Friendly dall’inizio alla fine! Come affrontare dunque al meglio la propria remise en forme, se non con gli unici snack ai legumi ricchi di gusto e benessere con ingredienti 100% naturali? 👆 cod 73381
Prosciutto cotto Ferrarini: nel nuovo pack i punti di forza Azienda fondata nel 1956, Ferrarini è tra i leader sul mercato nazionale del prosciutto cotto, sia nel canale della grande distribuzione organizzata, sia in quello del dettaglio tradizionale su tutto il territorio nazionale. Oggi dà il via a un nuovo percorso di comunicazione che mira a consolidare i punti di forza del brand: unicità, passione, impegno e qualità, senza dimenticare la vicinanza al consumatore, il legame forte con il territorio e il patrimonio gastronomico italiano. Una veste grafica impattante che attraverso elementi della tradizione rende contemporanea l’immagine dell’azienda. I punti di forza messi in evidenza sono tre: 1. L’unicità del Prosciutto cotto Ferrarini, prodotto di punta ormai riconosciuto da tutti come “Il Ferrarini”. 2. L’originale ricetta, la stessa dal 1956, che si conferma valore di spicco del brand e del Prosciutto cotto Ferrarini, riconosciuto unico per il profumo e il gusto. Da sempre senza polifosfati aggiunti e senza glutine. 3. Villa Rivaltella, la storica dimora dove Lauro Ferrarini ha dato inizio alla produzione del prosciutto cotto e ancor oggi sede del Gruppo. L’immagine di Villa Rivaltella simboleggia il luogo dove è nato il successo del Prosciutto cotto Ferrarini. 👆 cod 73583 160
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
GDO E RETAILER NEWS
La business school della ristorazione.
Davide, 37 anni
Ristoratore
Sabato ore 12:00
Strano? Oro di Macina Academy è la prima scuola di formazione manageriale per il mondo della ristorazione. Attraverso i corsi online e in presenza potrai migliorare le tue competenze imprenditoriali sul controllo di gestione costi e magazzino, comunicazione, personale, business plan e molto altro. Avrai così più tempo libero da dedicare alle tue passioni.
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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Loacker sceglie la frolla per la linea Gran Pasticceria Biscuits Loacker Gran Pasticceria Biscuits sono la prima linea di biscotti Loacker a base di frolla, disponibili nelle quattro varianti: Chip Choc, Snowflakes e Nut Selection Nocciole o Mandorle. Rappresentano una novità assoluta per l’azienda di Auna di Sotto (Bz) che, per la prima volta, firma una linea di biscotti di frolla. Loacker Gran Pasticceria Chip Choc è l’ interpretazione in chiave Loacker di un grande classico, il cookie con gocce di cioccolato, a cui Loacker ha saputo infondere un gusto distintivo, grazie all’aroma intenso delle gocce di finissimo cioccolato peruviano monorigine. Le nuove referenze, ottenute senza il ricorso ad aromi aggiunti, coloranti, conservanti e grassi idrogenati, sono ideali in accompagnamento a una bevanda calda e per dare un tocco in più a colazioni, merende e per soddisfare quel desiderio di dolcezza dei dopo cena. Prezzo consigliato al pubblico: Loacker Gran Pasticceria Chip Chop e Snowflakes 2,40 euro, Loacker Gran Pasticceria Nut Selection Mandorla e Nocciola 2,50 euro.👆 cod 73158
Cuccuma Napoletana Kimbo Idea regalo per la festa del papà Per i veri intenditori, Kimbo, azienda che da quasi 60 anni è protagonista del mondo del caffè, propone un oggetto storico che rispetta la vera tradizione del caffè napoletano. Si tratta della Cuccuma, caffettiera tipica napoletana che regala un caffè ricco di gusto e che celebra il vero rito del caffè fatto in casa. Un vero e proprio oggetto storico, in Italia già presente nell’Ottocento. Kimbo suggerisce di usare la Cuccuma con la novità Gusto di Napoli: una referenza prodotta con le migliori origini di Arabica e Robusta per accompagnare il consumatore in un viaggio sensoriale tra le strade di Napoli. Il risultato è un caffè corposo, dolce e intenso, con sentori di cioccolato fondente e spezie. Un caffè più rotondo rispetto a quello della moka moderna. Il procedimento di preparazione del caffè è sicuramente più lungo ma dà vita a un rito fatto di lentezza e passione, interamente dedicato al piacere di gustare un buon caffè. La Cuccuma di Kimbo coniuga la tradizione napoletana della cultura del caffè con l’innovazione, proponendo una versione rivisitata e moderna ma allo stesso tempo fedele al passato. 👆 cod 73810
Speck Alto Adige Igp Recla, affettato e servito in vaschetta Già affettato in vaschetta, lo Speck Alto Adige Igp di Recla nel formato da 90g è buono e tenero come appena affettato ed è subito pronto per essere gustato, fetta dopo fetta! Grazie a una attenta e tradizionale lavorazione, lo Speck Alto Adige Igp di Recla stupirà per il suo sapore unico e inconfondibile ma anche per la sua versatilità in cucina. Per diventare Speck Alto Adige IGP, Recla segue scrupolosamente i passaggi fondamentali che ne garantiscono l’autenticità, come da tradizione, iniziando con la selezione delle migliori cosce di suino di prima qualità che vengono speziate utilizzando la ricetta segreta di famiglia. L’affumicatura con il legno di faggio è leggera e delicata, e la tipica stagionatura di almeno 22 settimane avviene all’aperto, dove l’aria fresca della Val Venosta garantisce un risultato eccezionale.👆 cod 73611
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ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
GDO E RETAILER NEWS
01-02 MARZO 2021
SALUTE di Tiziana Colombo
C
ostretti all’isolamento e a rischio sedentarietà, da mesi tutti gli italiani (o quasi) stan-
no sperimentando un drastico cambiamento dell’alimentazione e dello stile di vita. Il lockdown e il sistema dei colori, imposti per contrastare l’epidemia di coronavirus, stanno costringendo ancora decine di milioni di persone a casa. La priorità è salvare vite, fermare il contagio, tuttavia è lecita una riflessione sugli eventuali “danni da quarantena”. Si è parlato, a cominciare dal Dpcm dell’11 marzo, di ripercussioni psicologiche dell’isolamento, con la rinuncia forzata a far visita a familiari, amici, fidanzate e fidanzati (esclusi i conviventi, ovviamente). A questo primo disagio si è aggiunto un ulteriore campanello
L’ISOLAMENTO SI COMBATTE A TAVOLA
ECCO I CONSIGLI DEGLI ESPERTI
d’allarme: la tenuta fisica. Il timore dell’impatto delle misure sulla salute
Consigli preziosi, che però si scontrano
fisica per un certo periodo (sempre nel
con il vizio del comfort food, conside-
L’alimentazione da seguire in caso di isolamento
primo lockdown) si è fatto sentire a
rato da alcuni l’unico appiglio per sop-
Da dove cominciare per una corretta
causa delle disposizioni arrivate a limi-
portare lo stress, la solitudine, la paura
alimentazione? C’è solo l’imbarazzo
tare anche jogging e passeggiate. Due
di ammalarsi, di perdere il lavoro… O
della scelta, dal momento che tanti
le armi rimaste in quel momento agli
tutte e quattro queste ansie assieme.
professionisti si sono espressi a riguar-
Ecco, quindi, i rischi. Il primo, quel-
limitato dagli spazi ristretti, e l’alimen-
lo più evidente, è di prendere peso con
Personalmente ho apprezzato i
tazione.
un’alimentazione irregolare e scorret-
consigli di Deborah Tognozzi, biologa e
E qui sono subentrate le raccoman-
ta. Il secondo è di fare semplicemente
dazioni degli specialisti, che hanno of-
del male al proprio fisico innescando
ferto per tutto il tempo consigli per
un aumento del colesterolo e della gli-
mangiare bene e per ridurre al minimo
cemia (un problema per chi soffre di
l’impatto del lockdown sul fisico. Con-
diabete o patologie simili). Una dieta
sigli che ancora oggi, viste le zone a co-
squilibrata o ricca di grassi, che se
lori e la preoccupazione di una costan-
nell’immediato porta ad una soddisfa-
te crescita della curva epidemiologica,
zione (aleatoria), nel medio periodo
hanno la loro validità.
causa anche squilibri dell’umore, inne-
Si sono espressi a riguardo nutrizionisti, scienziati dell’alimentazione e dietologi. Persino il Ministero della Salute ha pubblicato un vademecum. 164
do, alcuni anche da pulpiti autorevoli.
italiani: l’esercizio in casa, ovviamente
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
scando un circolo vizioso a cui è difficile porre fine. È sempre bene seguire i consigli degli esperti.
SALUTE ne, cioccolate e dolciumi) nella parte
arachidi in guscio e i semi di zucca to-
alta della dispensa, in modo che non
stati (senza esagerare).
siano a portata di mano. Analogamen-
Ovviamente la frutta non può man-
te, ha suggerito di preparare una lista
care. Essa deve essere consumata in
prima di andare al supermercato, in
quantità, e all’occorrenza può essere
modo da ridurre al minimo gli acquisti
trasformata anche in dessert, magari
in eccesso. Per quanto riguarda il regi-
cotta con la cannella e il vino, e valoriz-
me alimentare da seguire,
zata da una spolverata di cioccolato
la dottoressa Tognozzi ha
amaro.
Lockdown, regioni a colori, coprifuoco. Gli italiani continuano a passare molto tempo a casa, ecco perché devono fare tesoro dei consigli alimentari forniti dagli esperti
suggerito di iniziare il pasto de, e proseguire con primi a
I consigli del Ministero della Salute
base di cereali a basso indi-
Più generici i consigli sull’alimentazio-
ce glicemico, da alternare a
ne del Ministero della Salute. I quali
quelli senza glutine come
però spaziano in diversi ambiti, fino ad
la quinoa, il grano sarace-
arrivare allo stile di vita vero e proprio.
no, l’avena, il miglio, valo-
Ad ogni modo, il portale salute.gov.it
rizzando di più i legumi.
consiglia di consumare almeno 5 por-
Non ha escluso i carboidra-
zioni di frutta e verdura al giorno, spe-
ti complessi, ma ha sugge-
cie quelle che contengono la vitamina
con insalata e verdure cru-
rito un consumo sporadico.
A e C. In questo modo si garantisce
Per quanto riguarda le proteine, via li-
un’alimentazione piuttosto sana e re-
bera alle carni bianche, al pesce, alle
golare. Consiglia anche di consumare
uova e ai formaggi leggeri quali la ricot-
pesce 2-3 volte la settimana, di preferi-
ta vaccino.
re le carni bianche a quelle rosse, di ab-
nutrizionista che si occupa di applica-
La dottoressa Tognozzi sconsiglia
zioni biotecnologiche nel Gruppo Sa-
un’alimentazione che preveda il con-
nitario Usi di Roma. In un interessante
sumo di zuccheri complessi, da sostitu-
Per quanto riguarda il metodo di
articolo riportato da Adnkronos Salute
ire meglio con lo zucchero di cocco e il
cottura, il Ministero suggerisce di evita-
non si è limitata a dire cosa si dovrebbe
miele (meglio se di acacia e in modiche
re quelli che comportano un abbon-
o non dovrebbe mangiare, ma ha an-
quantità). Da bandire, invece, i soffritti
dante uso di grassi, preferendo la cottu-
che fornito consigli pratici per non ce-
e - parzialmente - i dolciumi. E se viene
ra al vapore, alla piastra e al cartoccio.
dere alle tentazioni. Per esempio, sug-
fame? Come piccolo spuntino, va bene
Per i consigli “alternativi”, che non ri-
gerisce di posizionare gli snack (patati-
la frutta secca come la soia tostata, le
guardano strettamente l’alimentazio-
bondare con i legumi e di limitare zuccheri e grassi.
ne, ho trovato particolarmente utili quelli riguardanti l’esercizio fisico. Basta mezz’ora di ginnastica a bassa intensità al giorno per mantenersi in piena forma. Tra le attività consigliate figurano il salto con la corda, il sollevamento di pesi. Vanno bene anche gli esercizi a corpo libero e quelli sul tapis roulant. In alternativa, o a integrazione, è bene cambiare un po’ le abitudini. Per esempio, usare le scale al posto dell’ascensore, giocare di più con i bambini e, perché no, ballare.👆 cod 73665 FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
165
SALUTE ne, ne ha analizzato alcune da sfatare per elevare quello che è considerato il “comfort food” italiano per eccellenza a piatto completo, degno di essere inserito regolarmente in una dieta equilibrata. La Food Intelligence è un gruppo di ricerca e di lavoro composto da dietisti, nutrizionisti e tecnologi alimentari che hanno l’obiettivo di studiare, definire e sviluppare le ricette e i menu, per i diversi segmenti seguiti dall’azienda, che siano corretti dal punto di vista biologico e nutrizionale.
Tra piatto cult e luoghi comuni Secondo l’esperienza diretta di Sodexo, la pizza risulta un alimento a cui gli italiani non vogliono rinunciare. Nel triennio 2018-2020 sono state servite dall’a-
PIZZA, I FALSI MITI DA SFATARE
UN TOCCASANA PER CORPO E SPIRITO, BASTA NON ECCEDERE
zienda quasi 3 milioni di pizze, per un peso complessivo di oltre 1.000 tonnellate. Un piatto cult che però è circondato ancora da luoghi comuni. Vediamone alcuni. “Non è un pasto completo”. Falso! Secondo le indicazioni Larn (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana) gli adulti hanno un fabbisogno energetico giornaliero di circa 2000-2500 calorie, di
P
166
cui circa il 50% deve essere assunto duizza sempre in primo piano, so-
segreto è lineare: bontà e semplicità. Un
rante il pranzo. Per una pizza media di
prattutto nel mese di gennaio
piatto veloce, economico, gustoso, ne-
350 grammi, per esempio, l’apporto ca-
scorso, nel quale è ricorsa la sua
gli ultimi mesi consegnato in abbon-
lorico stimato si aggira tra le 900 e le
Giornata Mondiale, domenica 17. Una
danza a casa tramite il servizio delive-
1.000 calorie, risultando quindi un pasto
festa in calendario dal 2017, anno in cui
ry, ritirato direttamente in pizzeria o
ideale come apporto calorico. Al suo in-
l’Arte tradizionale del pizzaiuolo napole-
creato a livello domestico nei duri pe-
terno contiene già carboidrati, proteine
tano è stata riconosciuta dall’Unesco pa-
riodi di lockdown. Gli italiani, in un
e grassi e, per rendere il pasto completo
trimonio immateriale dell’umanità.
modo o nell’altro, non hanno voluto
anche delle fibre, gli esperti di Sodexo
rinunciarvi.
consigliano di condire la pizza con le
Pizza, un amore mondiale
Ma come spesso accade, tutti i prota-
verdure. È bene inoltre seguire la stagio-
gonisti di un successo sono circondati da
nalità dei prodotti. Per i più ortodossi,
Piatto tipico della tradizione gastronomi-
false credenze. Al proposito gli esperti
coloro per cui la pizza è solo Margherita
ca italiana, è amato a livello trasversale,
della Food Intelligence di Sodexo Italia,
o Marinara, si suggerisce di accompa-
in tutto il mondo. Una ricetta interpretata
l’azienda “dei 100 mestieri” che in questo
gnare il piatto con un pinzimonio o con
a piene mani ovunque. D’altronde il suo
settore offre servizi on site di ristorazio-
un passato di verdure. A ogni modo, si
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
SALUTE sconsiglia di arricchirla con salumi o al-
difficoltà di masticazione viene proposta
triptofano nell’impasto della pizza può
tre carni, per non rischiare di avere un
in versione omogenizzata.
svolgere un ruolo chiave nell’incremen-
apporto proteico troppo elevato. Nel
La pizza, quindi, fa bene, e molto,
caso in cui proprio non si volesse rinun-
anche a livello emotivo. Come confer-
ciare a questo genere di condimento, si
ma Top Doctors, azienda specializzata in
suggerisce di contenere la quantità di
servizi tecnologici per la sanità privata,
mozzarella utilizzata.
può contribuire a migliorare notevol-
tare i livelli di serotonina, migliorando quindi il tono dell’umore».
“Fa ingrassare e gonfia”. Falso! L’er-
mente il nostro umore. Non solo per la
Un alimento completo e gratificante, ma non bisogna eccedere
rore più comune è quello di confondere
sua bontà o perché viene generalmente
Insomma, la pizza fa bene alla nostra fe-
il senso di sazietà e pienezza tipico di
associata a momenti di convivialità. Il
licità. A patto di non eccedere. «Nelle
una pizza con un successivo squilibrio di
mix di nutrienti che la compone, come i
abitudini di molti italiani la pizza setti-
peso. All’interno di una dieta bilanciata,
carboidrati complessi e le vitamine del
manale è un appuntamento fisso e quin-
infatti, non è mai il singolo pasto a creare
gruppo B, oltre a regalare energia influen-
di possiamo sostituirla a un pasto senza
questi squilibri e il consumo della pizza
za infatti la produzione dei neurotrasmet-
problemi una volta alla settimana - pun-
una volta a settimana trova benissimo il
titori legati al benessere, dando una sen-
tualizza Silvia Migliaccio - rischiamo di
suo posto. Il gonfiore, inoltre, spesso non
sazione di positività diffusa.
eccedere quando per esempio siamo in
è causato dalla pizza in sé, ma può essere
«La pizza è un alimento che può dirsi
un regime ipocalorico per una situazio-
generato dai condimenti troppo ricchi o
completo dal punto di vista nutrizionale
ne di sovrappeso o di obesità oppure
dagli accostamenti con bevande gassate
– spiega Silvia Migliaccio, endocrinolo-
quando si prende la pizza più frequente-
e zuccherate.
ga di Top Doctors - in quanto contiene
mente durante la settimana. È un ali-
carboidrati, la base della pizza, proteine,
mento buono, completo, gratificante ma
Ideale per la pausa pranzo
fornite per esempio dalla mozzarella, e
può anche essere molto ricco in calorie e
lipidi, olio extravergine. Quindi possia-
quindi se assunto frequentemente e in
“Meglio consumarla fuori dall’orario
mo definirlo un buon alimento per for-
quantità superiori a quelle suggerite
scolastico e lavorativo” Falso! La pizza è
nirci i macro e micronutrienti importan-
può, se non compensato da un’attività
un alimento che suscita emozioni e ri-
ti». Un ruolo cruciale è giocato dai car-
fisica adeguata, aumentare il rischio di
cordi legati alla socialità e alla condivi-
boidrati che, prosegue l’esperta, sono
sviluppare obesità e patologie metaboli-
sione, sentimenti che non sono necessa-
«macronutrienti importanti per fornire
che». La parola d’ordine, quindi, come
riamente legati al solo tempo libero, ma
una quota di sostanze in grado di attiva-
sempre e per tutto, è non esagerare. Re-
che anzi devono essere al centro del mo-
re una serie di meccanismi nel nostro
stando nelle giuste quantità, e in assen-
mento della pausa pranzo per favorire
organismo, inducendo un senso di be-
za di patologie o intolleranze, la pizza è
un ambiente sereno, a supporto della
nessere. In particolare, la presenza di
davvero adatta a tutti. 👆 cod 73136
successiva concentrazione. La pizza è un pasto completo il cui apporto nutrizionale è facilmente trasformato dal corpo umano in energia, facilmente spendibile e di grande aiuto per il nostro cervello. Questa è infatti inserita in diverse forme (grandezze, peso, condimenti) nei menu dedicati a studenti e lavoratori di tutta Italia, amata da tutti i bambini e percepita anche dagli adulti come un piatto speciale. E per i più anziani? Anche per loro è un piatto speciale, essendo a tutti gli effetti un piatto della tradizione sempre molto apprezzato. Per coloro che hanno FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
167
RISTORAZIONE COLLETTIVA
RISTORAZIONE COLLETTIVA AL PALO RISTORI E CONTRATTI GLI OSTACOLI di Nicola Grolla
Il cataclisma del 2020 ha segnato il comparto che ha il suo core business in scuole, aziende e ospedali. Sostanzialmente dimenticati dagli aiuti del Governo, le aziende rischiano di non ripartire. Problemi anche per i Criteri ambientali minimi che comprendono tutti gli strumenti del mestiere
P
rima la pandemia, poi lo smart working e infine le aperture a singhiozzo delle
scuole. Il 2020 della ristorazione collettiva è stato un cataclisma. Modelli di business che saltano, necessità di aumentare protocolli di sicurezza già molto elevati, cassa integrazione e contratti da rinegoziare hanno impegnato le imprese a far fronte a una crisi senza precedenti che ha generato un calo complessivo di ricavi e volume di vendite pari a 1,5 miliardi di euro a causa di un ammanco di 329 milioni di
168
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
RISTORAZIONE COLLETTIVA
pasti non serviti. Di questo passo, en-
tia). La ripresa non è andata meglio.
restano tagliate fuori perché troppo
tro il 2022, il settore rischia di sparire.
Nel bimestre maggio-giugno, nono-
grandi», spiega Carlo Scarsciotti, pre-
stante la parziale riapertura di molte
sidente Angem (Associazione nazio-
Il primo lockdown, le prime difficoltà
attività, i ricavi sono stati meno della
nale delle aziende della ristorazione
metà di quanto incassato nell’analogo
collettiva e servizi vari) e portavoce
A colpire duramente è stato il primo
periodo del 2019 e hanno appesantito i
Orion (Osservatorio ristorazione col-
lockdown che ha di fatto serrato tutti i
conti economici del periodo marzo-
lettiva e nutrizione).
campi di attività della ristorazione col-
giugno per un -66% di giro d’affari.
Inoltre, il criterio della chiusura o
lettiva: scuole, aziende e ospedali. In
meno dell’attività ha condizionato non
Ristori? Solo per chi fattura meno di 5 milioni
poco l’accesso agli aiuti a fondo perdu-
impedire l’accesso degli accompagnatori che hanno fatto venir meno la
Una situazione per cui servirebbero
in effetti. Anzi, ha dimostrato grande
clientela dei bar all’interno degli ospe-
subito dei ristori. «Nel decreto Ristori 4
resilienza sapendosi adattare in modo
dali e riconvertire diversi reparti per
in effetti i nostri codici Ateco sono pre-
propositivo alla situazione per trasfor-
trattare i pazienti Covid (i cui consumi
senti, ma con il limite dei cinque milio-
mare il servizio affinché tutelasse per-
sono ridotti al minimo vista la malat-
ni di euro di fatturato molte aziende
sonale e utenti. Molti dei protocolli
particolare, quest’ultimi hanno dovuto
to: «La collettiva non è mai stata chiusa
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
169
RISTORAZIONE COLLETTIVA
CIRFOOD RIPARTE DA SCUOLA E INNOVAZIONE MA CHIEDE I RISTORI DEI COSTI EXTRA
P
andemia, smart working, chiu-
Salute e del Miur. Inoltre, abbiamo speri-
di nuovi servizi più evoluti che permetto-
sura delle scuole. Una situazio-
mentato concretamente il rientro a scuo-
no di consumare il proprio pasto dove il
ne a cui le aziende del settore
la con il progetto “Nutriamo la scuola”.
cliente desidera, grazie ad esempio ad
hanno cercato di rispondere puntando su continuità di servizio, protocolli più rigidi e rinegoziazione dei contratti
d’appalto.
Pratiche a cui non si è sottratta
Cirfood,
azienda con oltre 50 anni di storia e attiva nella ristorazione collettiva, nella ristorazione commerciale e nei servizi di welfare alle imprese. Oggi presente in 17 regioni e 73
Che impatto ha avuto lo smart working sul vostro business?
«Anche nei mesi più complessi dal punto di vista sanitario, abbiamo continuato a garantire il servizio di ristorazione alle attività produttive ritenute indispensabili» Alessio Bordone
province d’Italia, e
tiro del proprio pranzo.
Anche nei mesi più complessi dal punto di
Guardando al medio-lungo periodo, come si evolverà il settore?
vista sanitario, abbia-
È indubbio che gli impatti della pan-
mo continuato a garan-
demia siano stati più dirompenti nel no-
tire il servizio di ristora-
stro comparto rispetto ad altri. Ci aspet-
zione alle attività pro-
tiamo però un “rimbalzo positivo”, sia
duttive ritenute indi-
nella ristorazione commerciale che in
spensabili. Nonostante
quella aziendale, dato dalla voglia di so-
ristorazione
cialità e di experience da parte dei consu-
aziendale ha registrato
matori finali e da una parziale, ma rile-
nei primi otto mesi
vante, riduzione dello smart working. I
dell’anno un crollo del
servizi innovativi sapranno affiancare al
giro d’affari di oltre il
meglio i classici servizi di ristorazione,
ciò,
la
all’estero in Belgio e in Olanda, Cirfood
40%, anche a causa del ricorso
produce oltre 100 milioni di pasti all’anno
massiccio e incon-
grazie al lavoro di 13mila persone. Una
trollato
macchina complessa, che ha dovuto fare
smart
i conti «con difficoltà legate alla modalità
king. Per ri-
e al luogo di somministrazione, variabili
spondere alle
che a causa dell’emergenza hanno deter-
nuove esigenze di
minato rivisitazioni del nostro servizio»,
sicurezza abbiamo creato
afferma Alessio Bordone, sales executive
ristoranti aziendali Covid-free e, al con-
servizi che diano sicurezza e migliorino il
director di Cirfood.
tempo, abbiamo accelerato la creazione
loro wellbeing. 👆 cod 73819
La scuola è stato uno dei settori più colpiti fin dal primo lockdown. Come avete reagito? La maggior parte delle difficoltà riscontrate sono legate alla modalità e al luogo di somministrazione, variabili che a causa dell’emergenza hanno determinato rivisitazioni del nostro servizio, e un incremento dei costi conseguenti. Per garantire il servizio nella massima sicurezza, abbiamo lavorato con i direttori didattici e gli amministratori comunali per trovare soluzioni ad hoc per ogni scuola, a partire dai protocolli del Ministero della 170
app per la prenotazione e locker per il ri-
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
allo wor-
Alessio Bordone, sales executive director di Cirfood
mettendo sempre più al centro i bisogni e il benessere delle persone. Per Cirfood,
infatti,
l’attenzione alle persone è cruciale e ci spinge a offrire ai clienti
RISTORAZIONE COLLETTIVA da noi messi a punto nelle prime fasi della pandemia sono poi stati estesi ad altri settori», ribadisce Scarsciotti. Tema, quello della sicurezza, che ha impattato sui costi di gestione del servizio e su cui il Governo è intervenuto con un credito di imposta del 60% per le spese relative ai dispositivi di protezione individuale. Poca cosa se si pensa che, mediamente, ogni piatto è costato 50 centesimi in più per far fronte a queste spese.
Scolastica a singhiozzo, male l’aziendale Andando più nello specifico, la ristorazione scolastica è quella che nel 2020
Massimo Piacenti, amministratore delegato di All Food Spa
ALL FOOD INNOVA PROCESSI E DISTRIBUZIONE
il -60% rispetto ai 12 mesi precedenti
A
tiva, presente in 14 regioni italiane, pro-
anno positivo. Quando c’erano contratti
per un ammanco di circa 819 milioni
duce circa 18 milioni di pasti all’anno
in scadenza o scaduti ce li siamo aggiu-
di euro. Perdite dovute anche alla dilu-
con un fatturato medio intorno agli 80
dicati nel bando successivo riuscendo
izione del servizio di refezione scola-
milioni di euro e 2mila dipendenti (di
anche a introdurre appalti nuovi. Certo
stica che deve tenere conto di classi a
cui il 90% donne). A guidarla c’è l’ammi-
prima che si concretizzino e diventino
orari ridotti, alternanze, ecc. Laddove
nistratore delegato Massimo Piacenti.
operativi ci vorrà qualche mese, ma al-
ha sofferto maggiormente. In questo segmento, a causa della chiusura delle scuole, la perdita dei ricavi ha superato
ll Food Spa, azienda con oltre
Tutto negativo, quindi?
30 anni di esperienza nell’am-
Non proprio. Da un punto di vista
bito della ristorazione collet-
commerciale il 2020 è stato anche un
si è preservato il servizio, infatti, il 48%
Come si è chiuso il 2020?
delle scuole ha optato per il doppio
Il 2020 si è chiuso con una diminu-
turno, il 36% ha utilizzato spazi diversi
zione di fatturato del -50% per la ristora-
dal refettorio e solo il 16% ha puntato
zione aziendale e socio-sanitaria e -35%
Abbiamo da poco avviato un grup-
sul pasto al banco (senza sporziona-
per la scolastica. Questo senza conside-
po di lavoro interdisciplinare sull’inno-
mento).
rare la fase del primo lockdown, ossia
vazione di processo e distribuzione.
meno siamo attivi sul mercato. Che innovazioni in campo di ricerca e sviluppo?
Diverso il discorso per la ristorazio-
marzo-aprile 2020 che, altrimenti, peg-
Lato utente, stiamo tentando delle spe-
ne aziendale che al momento presenta
giorerebbe il dato medio per tutti i setto-
rimentazioni tramite il vending e racco-
le maggiori fragilità nel medio-lungo
ri al -67% del fatturato. Il tutto con due-
gliendo delle case history a livello inter-
termine. «Il comparto non ripartirà nel
mila occupati di cui uno su quattro in
nazionale. La sfida più ostica è quella
2021, anno in cui ci aspettiamo un ul-
cassa integrazione. D’altronde, abbiamo
della dieta mediterranea: in Italia la pa-
teriore taglio del 35% del fatturato», af-
una procedura aperta per tutti i dipen-
sta, il primo piatto ricopre un ruolo fon-
ferma Scarsciotti. I motivi? La pande-
denti. Non appena la situazione lo ri-
damentale nella dieta delle persone. Ri-
mia, certo, ma anche lo smart working.
chiede, per esempio quando scoppia un
uscire ad andare oltre questo paradig-
Un fenomeno spinto dall’emergenza
focolaio in una scuola o in una Rsa, sia-
ma per seguire le mutate abitudini di
che punta a diventare strutturale nei
mo pronti a intervenire.
consumo non è facile. 👆 cod 73822
prossimi anni. Magari non per tutta la forza lavoro e neppure per tutta la settimana, ma la flessibilità di orario e luogo saranno sempre più assorbiti dalle aziende (il 68% del campione FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
171
RISTORAZIONE COLLETTIVA
DIVERSIFICAZIONE, DELIVERY E VENDING LA RICETTA DI GRUPPO SERENISSIMA
I
l Gruppo Serenissima Ristorazione, realtà italiana leader nel setto-
La ristorazione scolastica è ripartita. Eravate pronti?
di una suervey Adip, Associazione dei direttori del personale, ha affermato che manterrà lo smart working anche dopo la pandemia), soprattutto di grande dimensione, per andare incontri alle esigenze di un miglior work-life balance da parte dei dipendenti e per abbassare qualche voce di costo; come la mensa. «Eppure, sono sicuro che a lungo andare ai lavoratori mancherà
re della ristorazione commerciale
Sì. Noi riforniamo per lo più le ele-
quel senso di appartenenza, quella so-
e collettiva, con più di 9mila dipendenti,
mentari che sono partire a settembre.
cialità, quel far parte di un team che
14 società correlate, produce 50 milioni
Ci sono state difficoltà organizzative e
solo il lavoro in presenza può trasmet-
di pasti all’anno, arrivando a un fattura-
logistiche. Ma alla fine siamo stati in
tere. Nessuno vuole essere considerato
to consolidato superiore a 412 milioni di
grado di fornire il servizio in piena sicu-
come un numero da remoto», confida
euro. Tratto distintivo, la diversi-
rezza. Per farlo abbiamo adot-
ficazione. Tanto dei
Scarsciotti.
tato protocolli ancor
ampliamento su
trodotto i pasti
Contratti e Cam gli ostacoli
scala
monoporzione
Eppure, le vie di uscita dalla crisi non
per evitare il pro-
mancano. Alcune passano per la revi-
cesso di scodella-
sione e l’aggiornamento dei contratti:
mercati, con un
più stringenti e in-
europea;
quanto dei settori di
riferimento,
«Qualcosa è stato fatto. In particolare,
mento.
come racconta il diret-
Il Covid ha accelerato molti
sulla scolastica. Ma è ancora poco. An-
Come è andato l’ultimo anno?
fenomeni. Che risultati in termini di
che perché, se la rinegoziazione di un
Il bilancio è ancora in fase di chiusu-
innovazione?
servizio a domanda individuale co-
tore finanziario Tommaso Putin.
ra ma stimiamo un calo intorno al -15%
Noi abbiamo cercato di sviluppare
stringe le famiglie a pagare di più a noi
sul fatturato. La nostra fortuna è che il
la ristorazione automatica. Attraverso
non va bene. Noi stiamo chiedendo
Gruppo ha un portafoglio molto diversi-
soluzioni tipo vending abbiamo tentato
qualcosa in più», sottolinea Scarsciotti.
ficato: dall’ospedaliera che pesa oltre il
di rispondere alle nuove esigenze dei
Altre strade percorrono la via della ri-
50% alla scolastica che arriva al 20%,
clienti aziendali. Questo ci ha portati
cerca e dello sviluppo all’interno di
passando per commerciale e aziendale
verso l’adozione di piatti unici, più pra-
tracce che devono tener conto dell’effi-
che coprono il 30% rimanente. Ora le
tici. Oltre al vending, abbiamo puntato
cienza del servizio («Nella collettiva
attività si stanno riprendendo anche se
anche sui locker refrigerati con ritiro di
non ci sono sprechi ma eccedenze, os-
con lentezza.
pasti preordinati. 👆 cod 73825
sia quello che resta sul piatto dell’uten-
Tommaso Putin, direttore finanziario di Gruppo Serenissima Ristorazione
te», ricorda Scarsciotti) e dei Cam (Criteri ambientali minimi). «Nei Cam c’è di tutto: dai forni all’equipaggiamento per il risparmio energetico, dai prodotti monouso agli alimenti. Paletti rigidi che in un momento come questo, dove a volte abbiamo faticato a recuperare le derrate da inserire nei nostri menu, abbiamo chiesto venissero sospesi così da permetterci di riallinearci con la filiera agricola», afferma Scarsciotti. 👆 cod 73787
172
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
RISTORAZIONE COLLETTIVA
ELIOR PUNTA SULLA MENSA TECNOLOGICA Come avete affrontato il tema scuola?
Per garantire la massima sicurezza del servizio, abbiamo previsto l’incremento del distanziamento sociale con il ricorso a più turni di lavoro, il rafforzamento di strumenti di sicurezza e massiccia sanificazione, eventuale uso di piatti, posate e bicchieri monouso e compostabili, ove richiesto, e la formazione del personale. Rosario Ambrosino, amministratore delegato di Elior
E
E le aziende? L’evoluzione dei modelli di organizzazione del lavoro era un trend su cui lavoravamo da tempo e grazie a questo approccio orientato all’innovazione avevamo già disponibili servizi innovativi basati sull’uso della tecnologia. Ad esempio, le nostre ve-
lior, azienda che affonda le sue radici nella gestione
trine intelligenti Food360 sono dei veri e propri smart locker che
della ristorazione all’interno dei cantieri navali di Ge-
permettono un servizio di ristorazione collettiva estremamente
nova iniziata nel 1954, negli anni ha allargato compe-
flessibile in termini di tempi e spazi. Inoltre, grazie a i Colti in
tenze e professionalità per servire piccole, medie e grandi azien-
Tavola, la nuova linea piatti pronti in Atp, siamo in grado di offri-
de, scuole e università, strutture socio-sanitarie, musei e viaggi.
re ai nostri utenti proposte sicure, sane, bilanciate a livello nutri-
Oggi l’azienda è a capo di una realtà solida di cui fanno parte
zionale e versatili dal punto di vista del consumo.
Gemeaz Elior (azienda storica della ristorazione italiana) ed
La sicurezza è diventata una voce di costo strutturale.
Elior Servizi (brand specializzato nella pulizia e igienizzazione
È indubbio che i nuovi protocolli e l’uso dei dispositivi di si-
di ambienti sanitari e industriali, nella logistica interna, nei ser-
curezza, un aspetto che rappresenta per noi una assoluta priori-
vizi alberghieri e di manutenzione). Nel settore della collettiva, Elior conta circa 2mila risto-
tà, rappresentino una voce di costo importante per una realtà come Elior che impiega 12mila
ranti in tutta Italia dove serve circa 106
collaboratori e gestisce numerosi ri-
milioni di clienti all’anno per un fat-
storanti e cucine. In alcuni casi ab-
turato di oltre 600 milioni di euro.
biamo concordato con i clienti una
Numeri che, nonostante la pandemia, permettono di guardare al futuro, come ci spiega Rosario Ambrosino, amministratore delegato. Che bilancio per il 2020?
revisione dei contratti per far fronte al maggiore impegno economico. Dai fornitori alla shelf life, il Covid ha cambiato la composizione dei vostri menu? Da anni stavamo assistendo a un’evoluzione della domanda
La crisi da coronavirus ha sicuramente colpito in maniera
verso pasti più sani, bilanciati e sostenibili. La qualità delle ma-
dura il nostro settore, con la riduzione importante dei volumi di
terie prime e la realizzazione di menu orientati al gusto, all’inno-
affari soprattutto durante il lockdown, con aziende e scuole
vazione e alla riduzione dell’impatto ambientale sono sempre
chiuse. Le attività hanno ripreso progressivamente nella secon-
stati i pilastri della nostra attività. Un’offerta coerente con queste
da metà dell’anno, tuttavia la pandemia ha accelerato alcuni
esigenze rappresenta un elemento di differenziazione che sarà
trend di mercato, che noi ci eravamo già preparati a cogliere.
sempre più importante per la ristorazione. 👆 cod 73821 FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
173
LOCALI E TURISMO
ENOTURISMO
C’È CHI HA VINTO LA CRISI
ECCO GLI ESEMPI NEL MONDO DA SEGUIRE di Emanuele Bottiroli
vino.
Il sondaggio comprendeva 5 doman-
Ulteriori domande sono state po-
de riguardanti due aspetti principali
inetourism.com ha pre-
ste a gruppi più piccoli di aziende vi-
(vedi box). La prima parte intendeva
sentato il “Global Report
nicole per comprendere meglio il tipo
valutare l’impatto del covid-19 sulle
of Covid-19 Impact on
di turismo del vino da cui traggono
attuali attività delle cantine. La secon-
Wine Tourism”. Il rapporto si basa su
reddito, la motivazione per impegnar-
da parte dell’indagine ha riguardato
un’indagine condotta nel periodo dal
si nel turismo del vino e il tipo di visi-
le prospettive future delle cantine.
16 al 23 novembre 2020. L’indagine è
tatore a cui l’azienda si rivolge.
Dalle risposte date si evincono diversi
W
stata svolta scrivendo a 10.080 aziende vinicole in tutto il mondo e le risposte sono state raccolte da 1.203 aziende vinicole. L’obiettivo principale dell’indagine è stato quello di valutare l’impatto della pandemia mondiale Covid-19 sul lato dell’offerta dell’enoturismo (impatto sulle cantine). Un questionario online è stato distribuito alle aziende vinicole per analizzare l’impatto finanziario che la pandemia ha 174
delle aziende vinicole, sul turismo del
Le 5 domande del sondaggio
avuto, nonché la prospettiva futura
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
Le domande del sondaggio
1. Qual è il fatturato della tua azienda vinicola nel settore dell’enoturismo nel 2020 rispetto all’anno precedente? 2. Qual è il livello di visitatori internazionali presso la tua azienda nel 2020 rispetto all’anno precedente? 3. Quando la tua attività di enoturismo tornerà a livelli normali? 4. Quale sarà l’investimento della cantina nel turismo del vino dopo il covid-19? 5. Come vedi lo sviluppo dell’enoturismo nella tua regione nei prossimi 10 anni?
LOCALI E TURISMO punti significativi circa l’enoturismo
riore analisi dei dati mostra che tra i
nia hanno ottenuto risultati legger-
oggi. Il Covid-19 ha avuto un impatto
Paesi con dimensioni di campiona-
mente migliori. La pandemia Co-
estremamente grande sul business
mento robuste (campione dell’inda-
vid-19 ha innegabilmente avuto un
del turismo del vino per le cantine. La
gine nazionale superiore a 50: Italia,
effetto sostanziale e negativo sulle
maggior parte delle cantine si aspetta
Francia, Spagna, Germania, Austra-
entrate del turismo enologico globale.
che il turismo del vino torni ai livelli
lia) ha una variazione della quota di
Sebbene questo sia stato il con-
pre-Covid non prima del 2022. Oltre
cantine che prevede un aumento del
senso generale fornito da prove aned-
l’80% delle aziende vinicole prevede
reddito dell’enoturismo per il 2020:
dotiche, questa affermazione può ora
che l’enoturismo crescerà nella pro-
• Australia: il 22% delle aziende vini-
essere confermata dai dati empirici di
pria regione nei prossimi 10 anni.
cole aumenterà il proprio reddito.
oltre mille aziende vinicole intervista-
• Germania: l’11% delle aziende vini-
te. Allo stesso tempo, vediamo che
tare com’è cambiato il loro fatturato
cole aumenterà il proprio reddito.
una percentuale minore di aziende
dell’enoturismo e il livello di visitatori
• Francia: il 7% delle aziende vinicole
vinicole è risultata vincitrice quest’an-
internazionali ricevuti nel 2020 ri-
aumenterà il proprio reddito.
no, aumentando le entrate dell’enotu-
spetto al 2019. La stragrande maggio-
• Italia: il 2% delle cantine aumenterà
rismo. La raccomandazione è di guar-
ranza delle aziende vinicole ha registra-
il proprio reddito.
dare più da vicino a queste aziende
to una perdita significativa sia del fattu-
• Spagna: l’1% delle aziende vinicole
vinicole e capire quali fattori hanno
rato che del livello di visitatori interna-
aumenterà il proprio reddito.
permesso loro non solo di sostenere
Alle cantine è stato chiesto di valu-
zionali ricevuti.
In Australia, 1 cantina su 5 ha visto
ma anche di intensificare le loro atti-
Rispetto al 2019, le cantine intervi-
un miglioramento del proprio fattura-
state hanno stimato il seguente effetto
to di enoturismo. Al contrario, meno
Tali studi potrebbero essere utiliz-
di fatturato sull’enoturismo 2020:
dell’1% delle aziende vinicole spa-
zati per compilare una serie di buone
• Il 31% delle aziende vinicole ha
gnole segnala un aumento del fattura-
pratiche e linee guida per aiutare altre
perso il 10-50% del proprio reddito.
to nel 2020 rispetto al 2019. L’Italia
aziende vinicole sia a ricostruire il
• Il 53% delle aziende vinicole ha
mostra anche una percentuale molto
loro turismo enologico a breve termi-
perso il 50% o più del proprio reddito.
bassa di aziende vinicole che sono ri-
ne, sia a rendere le aziende meno su-
• Il 10% delle cantine non prevede
uscite a capitalizzare il loro turismo
scettibili agli shock esterni a lungo
una variazione significativa del reddi-
enologico nel 2020. Francia e Germa-
termine.
vità di enoturismo.
to. • Il 6% delle cantine vede un aumento del proprio reddito. Oltre l’83% delle cantine intervistate ha visto il proprio fatturato impattato negativamente e nella maggior parte dei casi questo effetto è stato drastico, tagliando i ricavi di oltre la metà rispetto all’anno precedente. Il 10% delle aziende vinicole non ha subito variazioni nei ricavi dell’enoturismo nel 2020.
Il “caso” dell’aumento di reddito legato all’enoturismo nel 2020 È interessante notare che un ulteriore 6% ha persino registrato un aumento del reddito durante il 2020. Un’ulteFEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
175
LOCALI E TURISMO
Le variazioni di visitatori internazionali rispetto agli effetti della pandemia Rispetto al 2019, le cantine intervistate hanno registrato i seguenti cambiamenti nel livello dei visitatori internazionali: • Il 47% delle aziende vinicole ha registrato un calo di oltre il 90% nei visitatori internazionali. • Il 33% delle aziende vinicole ha registrato un calo di oltre il 50% nei visitatori internazionali. • Il 12% delle cantine ha visto un calo di oltre il 20% nei visitatori internazionali. • Il 7% delle aziende vinicole non ha registrato cambiamenti evidenti nei visitatori internazionali. Ovviamente, le limitazioni ai viaggi sono la principale spiegazione del drastico calo dei visitatori internazionali. Di conseguenza, quelle aziende vinicole che hanno costruito un modello di business del turismo del vino orientato agli enoturisti internazionali sono particolarmente vulnerabili dal punto di vista economico. La raccomandazione è di esaminare più da vicino come le cantine in Paesi e regioni specifici tendono a soddisfare il turismo internazionale rispetto a quello nazionale. Una base preesistente orientata al turismo interno avrà fornito alle cantine robustezza contro la carenza di visitatori internazionali (e il mancato guadagno da essa). In assenza di tale base domestica, le aziende vinicole dovranno intervenire per aumentare il numero di visitatori nazionali che attraggono. Il successo nel farlo dipenderà dal tipo di esperienze che l’azienda intende offrire e da come queste vengono commercializzate, nonché da altri fattori al di fuori del controllo dell’azienda, come la vici176
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
LOCALI E TURISMO nanza geografica, l’accessibilità, le do-
visitatori internazionali si sono rivelate
ternazionali. L’analisi delle prospettive
gane e le tariffe, ecc.
in una situazione di vulnerabilità.
future ha mostrato che la maggior parte
In sintesi, insomma, la pandemia
delle cantine è positiva nei confronti del futuro dell’enoturismo sia nel lungo che
enologico globale. Le pandemie mon-
Robustezza, consapevolezza e investimenti
diali, la chiusura internazionale e na-
Tuttavia, le aziende vinicole in alcuni
vestimenti nel periodo post-pandemia
zionale delle frontiere hanno avuto un
Paesi e regioni tendono a soddisfare il
per sostenere una rapida ripresa.
enorme impatto finanziario sulle can-
turismo nazionale piuttosto che inter-
La ripresa dell’enoturismo dalla
tine che operano nel turismo del vino.
nazionale. Una base preesistente orien-
pandemia Covid-19 è una buona op-
Tuttavia, come ha mostrato il sondag-
tata al turismo interno avrà fornito alle
portunità per le aziende vinicole di con-
gio, c’è stato un piccolo gruppo di
cantine robustezza contro le mancate
centrarsi maggiormente su modalità di
aziende vinicole che quest’anno sono
entrate dai visitatori internazionali.
produzione sostenibili e recuperare
Covid-19 ha innegabilmente avuto un effetto sostanziale negativo sul turismo
nel breve periodo. Inoltre, il 32% degli intervistati prevede di aumentare gli in-
risultate vincenti, aumentando i loro
Le aziende vinicole potrebbero vo-
pratiche agricole tradizionali. Nel piano
ricavi da enoturismo. Se esaminassi-
ler intervenire per aumentare il numero
di ripresa potrebbe anche essere posto
mo più da vicino questo gruppo di
di visitatori nazionali che attraggono o
l’accento sulle comunità locali e il pas-
aziende vinicole, potremmo capire i
almeno essere consapevoli dei rischi
saggio ai mercati interni.
fattori che hanno permesso loro non
associati alla dipendenza dai turisti in-
👆 cod 72804
solo di sostenere ma anche di intensificare le loro attività di enoturismo. Innovazione è la parola chiave per le aziende vinicole per ricostruire la propria operatività, oltre che per far fronte alle future fluttuazioni del mercato. Essere innovativi ha aiutato le aziende vinicole ad adattare il loro lavoro all’enorme declino dei viaggi internazionali e a mantenere i ricavi. A giudicare dai commenti alle loro risposte al sondaggio, concludiamo quanto segue: Progettare esperienze di enoturismo innovative attraverso l’implementazione di strumenti digitali li ha aiutati a mantenere i collegamenti con i propri clienti. Alcune aziende vinicole hanno aumentato il loro reddito attraverso un aumento delle vendite online, degustazioni di vini online e tour digitali alle cantine. Covid-19 ha avuto un impatto senza precedenti sugli arrivi di turisti internazionali. Come afferma l’ONUOMC, è diminuito in media del 70% nel periodo gennaio-agosto. Le aziende vinicole che avevano il loro modello di business dell’enoturismo basato sui FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
177
LOCALI E TURISMO
Procida
CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA PER IL 2022 di Vincenzo D’Antonio
P
oblio la terza isola anch’essa affasci-
magari un venerdì pomeriggio. Dun-
nante e incantevole.
rocida è la Capitale italiana
que, brandello di conversazione cap-
della cultura per l’anno 2022.
tato:
È stata proclamata da una
Stiamo parlando di Procida. Se Capri lambisce la parte meri-
«Ciao, anche tu qui?»
dionale del Golfo e se Ischia, già sul
giuria presieduta da Stefano Baia Cu-
«Sì, sono un po’ in anticipo, andia-
versante settentrionale del Golfo, è
rioni dopo l’esame dei dieci progetti
moci a prendere un caffè. Il mio tra-
comunque ben distante dalla terra-
presentati dalle città che si sono can-
ghetto per Capri parte tra mezzora».
ferma, Procida è punto limite setten-
didate. La designazione si è svolta alla presenza del Ministro per i Beni e le
178
anche napoletani) al porto di Napoli,
«Toh, peccato, allora non viaggiamo insieme».
trionale del Golfo e dista dai Campi Flegrei meno di quattro chilometri.
Attività Culturali e per il Turismo, Da-
«Ah, no? Mi dispiace, non sapevo
Capri è dei (pochi) capresi da no-
rio Franceschini. Si erano proposte:
che quindi tu hai scelto Ischia per tra-
vembre a marzo. Poi è dei turisti,
Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pie-
scorrere questo fine settimana».
quelli facoltosi che arrivano con lo
ve di Soligo (Treviso), Taranto, Trapa-
Insomma, una sorta di tertium
yatch e vivono l’isola come tappa
ni, Verbania Lago Maggiore e Volterra.
non datur, un ricondurre a coppia,
d’obbligo onde “mirare ed essere mi-
Proviamo a intercettare, frutto di
bellissima e fascinosa coppia senz’al-
rati” nel loro essere gente di mondo.
fantasia sì, ma mica poi tanta, seg-
tro, le isole del Golfo di Napoli, le cele-
Ischia è degli ischitani da novembre a
menti di conversazione tra turisti (ma
berrime Capri e Ischia e sospingere in
marzo, Poi è dei turisti che arrivano
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
LOCALI E TURISMO
soprattutto
dall’Europa
del Nord e che vivono l’isola anche come stazione
mo affermato che non vi è turismo;
“primo amore”. Dalla penna di Elsa
abbiamo detto che non ci sono turisti:
Morante, Arturo (L’isola di Arturo)
cosa ben diversa!
ode agli amori “difficili”.
Date a costoro, questi forestieri
Nessuna meraviglia, pertanto, che
che approdano a Procida, il tempo di
Procida sia stata proclamata Capitale
godere di un tramonto, scoprire i sa-
della Cultura 2022. A cederle il testi-
pori procidani a cena, ammirare il
mone sarà Parma. A traguardare fino
cielo flegreo in una notte se possibile
al 2025, scorgiamo Gorizia Capitale
non di novilunio,
Europea della Cultura. Procida, quin-
gioire di un’alba
di con il suo progetto culturale, è la
il mattino suc-
dimostrazione che la cultura alberga
cessivo e della
anche nei piccoli borghi. E se volgia-
prima passeggia-
mo lo sguardo alla cultura materiale,
ta nelle viuzze
quella sedimentatasi nei millenni e
del centro e poi
che nel nostro vivere quotidiano è la
vediamo se an-
cultura del cibo, orbene Procida è luo-
cora parliamo di
go d’elezione della Dieta Mediterra-
turisti. No, parle-
nea.
L’isola campana è la Capitale italiana della cultura per l’anno 2022. È stata proclamata da una giuria presieduta da Stefano Baia Curioni dopo l’esame dei 10 progetti presentati dalle città che si sono candidate. Spesso trascurata per le più conosciute Ischia e Capri, la meta merita quindi di essere riscoperta come luogo dei “temporary islander”
termale. Nei mesi di lu-
remo di temporary
Cucina di mare, con rispetto inna-
islander
to verso la stagionalità dei pesci di cui
(isolani
tempo-
si ha conoscenza profonda. I procida-
ranei). È tale il
ni sono contadini di giorno e pescato-
fascino dell’isola,
ri di notte. Ortaggi saporiti in virtù
è tale la comuni-
della natura del terreno: siamo pur
cativa schietta e
sempre nei Campo Flegrei, sebbene
non affettata dei
da essi separati da una meravigliosa
procidani, è tal-
striscia di mare. E a proposito di Cam-
mente
“facile”
pi Flegrei, i vini qui facilmente reperi-
rela-
bili sono proprio la Falanghina ed il
innescare
zioni che la com-
Piedirosso.
munity è compo-
Procida è laboratorio del post
sta indifferente-
pandemia. Procida Capitale della
mente da proci-
Cultura nell’anno 2022, lancia l’idea
glio e agosto è il luogo di villeggiatura
dani e da temporary islander. I proci-
del vivere per gli anni a venire: atten-
di campani che affittano case. Procida
dani sono ben lieti di vivere nella loro
zione massima alla sostenibilità, con-
è sempre e solo dei procidani. Quindi,
piccola isola di tre kmq, ma sanno
fidenza acquisita con la digitalizza-
stiamo affermando che a Procida non
ben vivere sui mari del mondo. Fino a
zione della società, abitudine allo
ci sono turisti? Sì, stiamo affermando
qualche decennio fa l’80% degli uo-
smart working, contaminazioni vir-
assumendocene la responsabilità,
mini era “imbarcato” ovvero era ma-
tuose con cittadini del mondo erranti
esattamente ciò: a Procida non ci
rittimo a bordo delle navi mercantili.
per scelta.
sono turisti!
E chi va in giro per il mare, porta sto-
Ma come, lockdown a parte, pen-
rie, vive storie e fertilizza cultura.
Circostanze di pandemia permettendo, il consiglio è di andarci a Proci-
sioncine e alberghetti sempre pieni,
Procida ha saputo stregare con il
da in questo anno corrente. E se al
pullulare di case vacanze e B&B; i tra-
suo fascino due artisti così diversi:
porto di Napoli vi chiedono: «Dove
ghetti sia da Napoli che da Pozzuoli,
Alphonse de la Martine ed Elsa Mo-
stai andando, a Capri oppure ad
sempre pieni. Come si fa a dire che
rante. Dalla penna dello scrittore
Ischia?». Ecco, tertium... datur! Si va a
non vi è turismo? E difatti, non abbia-
francese, Graziella, ode all’amore, al
Procida. 👆 cod 73211 FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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LOCALI E TURISMO
DALLO “STREET FOOD” DELL’ANTICA POMPEI ALL’ALTA CUCINA DI OGGI PAOLO GRAMAGLIA CI FA DA GUIDA
di Vincenzo D’Antonio
U
180
mente fatta a Pompei. Pompei è uno
no. Il termopolio sta ad indicare la
dei siti archeologici più visitati al mon-
somministrazione e vendita da asporto
na breve notizia che apre
do in cui si fa ricerca, si continua a sca-
di bevande calde. Ovviamente nel ter-
una finestra su una grande
vare e si fanno scoperte straordinarie.
mopolio si somministravano e si ven-
notizia. E che poi si collega
Dagli scavi di Pompei, infatti, emerge
devano anche bevande fredde e altri
ad una conversazione piacevole e mol-
ancora una volta una meraviglia: intat-
generi. Insomma, il termopolio è l’an-
to interessante con un grande chef.
to con i suoi straordinari affreschi che
tenato del nostro moderno bar.
Procediamo con ordine. La prima noti-
sembrano quasi tridimensionali il Ter-
La pianta del termopolio è quella
zia: domenica 27 dicembre su Rai2, la
mopolio della Regio V. Persino pentole
delle botteghe pompeiane in generale,
trasmissione “Pompei - Ultima Scoper-
e scodelle con i resti del cibo da strada
caratterizzate da un largo vano d’in-
ta” ha catturato l’attenzione di circa 3
e delle bevande da asporto. Era abitu-
gresso e da un banco in muratura di-
milioni di telespettatori con uno share
dine dei pompeiani consumare all’a-
sposto ad angolo retto, che ha un lato
dell’11% circa. Non male per una tra-
perto cibi e bevande calde. Lo street
rivolto alla strada, adiacente alla soglia.
smissione di taglio culturale. La secon-
food, insomma, non è invenzione re-
Nello spessore del banco sono murati
da notizia: ovvero, la scoperta recente-
cente e non è invenzione di oltreocea-
quattro doli di terracotta che servivano
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
LOCALI E TURISMO
Paolo Gramaglia
Un viaggio gastronomico attraverso due millenni, dalle pietanze e bevande servite nell’antico Termopolium pompeiano fino alla cucina di oggi di Paolo Gramaglia, chef patron del ristorante President. La recente scoperta archeologica ci conferma che lo street food è stato inventato proprio in Italia tre, una lucerna fallica sospesa all’ar-
perta”, share dell’11% circa. Come
chitrave al disopra del banco serviva
giudichi questo dato?
per proteggere la bottega dal malocchio.
P: Pompei da sempre costituisce un tuffo unico in quel passato che parla di
Nel termopolio ritrovato è perfetta-
sè ad ogni angolo. Lo straordinario te-
mente conservata l’immagine di una
levisivo di Rai 2 senza dubbio rappre-
ninfa marina a cavallo. Altre immagini
senta e sintetizza quella voglia di sape-
raffigurano animali con colori talmen-
re che ognuno di noi ha dentro di sè e
te accesi da sembrare tridimensionali.
che, dai vicoli, dalle strade, dal thermo-
La natura e la storia non fanno salti:
polium recentemente scoperto, ancora
procedono nel tempo con variazioni di
una volta parla di cultura e di sapere da
velocità ma mai a scatti. Insomma, non
duemila anni.
per contenere cibi e bevande. All’estre-
vi è stop and go. Ed è proprio grazie a
V: all’incirca, e mi correggi se sba-
mità c’è un fornello con sopra una cal-
questo scorrimento lento che non vi è
glio, il President dista 600 metri circa
daia di bronzo, la quale, ermeticamente
soluzione di continuità, dopo due mil-
dalla zona archeologica di Pompei.
chiusa, conteneva ancora del liquido al
lenni, con la Pompei di oggi.
Ecco, ma anche a fronte di questa re-
A rendere ciò deliziosamente vero e
cente scoperta del thermopolium, a
gradevolmente alla portata di clientela
contare in tempo e non in spazio,
Accortamente, con controllo e su-
cosmopolita colta ed esigente è il risto-
quanto dista?
pervisione degli archeologi, sul banco-
rante President di cui è chef e patron
P: Il nostro ristorante in termini spa-
ne sono stati ricollocati gli oggetti tro-
Paolo Gramaglia. Eccoci a colloquio
ziali dista dall’ingresso di piazza Anfite-
vati in parte sul bancone stesso ed in
con Paolo, che è inoltre delegato per la
atro circa 300 metri. La distanza tempo-
parte a terra. Si tratta prevalentemente
Campania dell’associazione Euro-To-
rale, invece, mi piace dire e pensare che
di vasi manufatti in bronzo, terracotta,
ques Italia.
si annulli quando i fuochi delle cucine
momento della scoperta. All’interno sono state ritrovate numerose anfore.
vetro. Di notevole interesse due gutti,
V: ciao, caro Paolo. Quasi tre mi-
del President si accendono e diventano
l’uno a forma rispettivamente di gallo e
lioni di telespettatori domenica scor-
tutt’uno, in uno spazio di tempo senza
l’altro a forma di volpe e di gallo. Inol-
sa su Rai2 per “Pompei – Ultima Sco-
tempo, con quelle del thermopoFEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
181
LOCALI E TURISMO
Il Termopolio della Regio V
lium. Gli ospiti che si siedono al tavolo
no spesso il prantium. La “coena”, inve-
di tagliare il cibo in piccole parti, che,
del nostro locale per assaporare i cibi
ce, vedeva come avventori categorie
poi, il suo dominus avrebbe mangiato,
ed i pani del 79 d.C. inseriti nel menu
sociali più basse, poiché i ricchi patrizi
appoggiato su un fianco. Non erano co-
degustazione “A tavola con gli antichi
dalle 5 del pomeriggio circa iniziavano
nosciuti nè il coltello come strumento
romani pompeiani”, sentono gli stessi
spesso sontuosi banchetti nelle loro
da tavola, nè le forchette, unicamente
profumi e sapori che accattivavano il
maestose dimore.
era in uso un similare del nostro cuc-
V: e nelle loro sontuose dimore,
chiaio, che veniva utilizzato per le zup-
V: con questa recente scoperta del
caro Paolo, poteva capitare che le pie-
pe. Sul finire della coena le matrone si
termopolio si irrobustisce la com-
tanze fossero lì a fronte di delivery o di
ritiravano e lasciavano i loro mariti da
prensione di due fenomeni: a) lo street
take out?
soli a conversare in compagnia delle
palato degli antichi pompeiani.
182
food non è stato inventato altrove
P: Questo difficilmente succedeva. I
bensì qui da noi b) le gabbie “ora di
ricchi patrizi avevano schiavi adibiti
V: quindi erano dark kitchen ad
pranzo” e “ora di cena” sono recenti e
alle cucine. Costoro si occupavano del-
uno interno! Attingo al tuo sapere,
vi era maggiore duttilità ai tempi
la preparazione dei cibi praticamente
caro Paolo, per chiederti cosa che mol-
dell’antica Pompei quando i luoghi di
tutto il tempo. I patrizi più ricchi, anzi,
to incuriosisce: quando parliamo
ristoro erano AAO, Almost Always
durante questi fastosi banchetti, mo-
dell’antichità, come è metodologica-
Open.
stravano il segno della loro potenza,
mente corretto dal punto di vista stori-
ancelle (!).
P: Sicuramente possiamo affermare
portando in tavola i cibi più esotici e
co, diamo priorità di classificazione
che anche lo street food moderno ha
raffinati che erano praticamente sco-
della società al censo ed alla ricchezza
radici antiche. In realtà, le tabernae
nosciuti ai più, come ad esempio, lin-
per non dire alle caste. Ma se invece
sempre aperte a qualsiasi ora del giorno
gue di pappagallo o pavoni.
provassimo per una volta, a sezionar-
avevano come clienti gente di classi so-
Le famiglie più abbienti avevano,
la per generazione? Come e dove man-
ciali ben diverse. Il “prantium”, veloce
come è noto, triclini sui quali stendersi
giavano i Millennials delle classi “up”?
pausa durante la giornata di scambi (ri-
per mangiare. Ve ne erano sia all’inter-
P: Anche i cibi per i giovani seguiva-
cordiamo che Pompei era una città di
no della domus per i pasti invernali, che
no caste e obiettivi. I giovani maschi pa-
commercio), era servito soprattutto ai
all’esterno, nei giardini, per quelli estivi.
trizi venivano alimentati con vigore e,
ricchi commercianti sia patrizi che ple-
Alle spalle di ogni ricco patrizio era po-
con lo stesso impegno erano eruditi allo
bei. I plebei poveri e gli schiavi saltava-
sizionato un servo che aveva il compito
studio, dacché era compito dei loro ma-
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
LOCALI E TURISMO
ni. Le giovani fanciulle ricche erano ali-
Descrizione del termopolio
mentate allo stesso modo per renderle
Due anatre appese per i piedi, un gallo,
più in salute per l’unico scopo che la
un cane al guinzaglio, che sembrano
vita loro concedeva: un ricco matrimo-
dipinti in 3d. Torna alla luce a Pompei
Una bottega di “street food”
nio ed una numerosa prole. I poveri,
l’ambiente quasi integro di un Thermo-
I lavori delle ultime settimane hanno
invece, anche se giovani, mangiavano
polium, una “bottega di street food”,
fatto riemergere l’intero ambiente della
unicamente una colazione misera ed
con piatti di ogni tipo, dalle lumache a
taverna, con il suo bancone a L ricca-
una coena a base di farro ed orzo chia-
una sorta di “paella”. Una scoperta,
mente decorato e i vasi con ancora i
mata satura. Questa satura, e da qui il
spiega il direttore Massimo Osanna
resti dei cibi e delle pietanze cucinate
moderno termine saturare, aveva l’o-
che “restituisce un’incredibile fotogra-
che i pompeiani usavano consumare
biettivo, appunto di saziare con poco ed
fia del giorno dell’eruzione”, e apre a
per strada. In uno dei ‘quadri’ riemersi
era servita per tutta la famiglia in un
nuovi studi su vita, usi e alimentazione
con tutti i suoi sfavillanti colori è ripro-
unico piatto da portata chiamato puli-
dei pompeiani, “Sarà un dono di Pa-
dotto l’ambiente della locanda cosi
tarium.
squa per i visitatori”, annuncia.
come doveva presentarsi agli avvento-
estri formare nuove valorose generazio-
grande portone in legno e un balcone che ornava il piano superiore.
V: caro Paolo, ormai l’annus hor-
Lo scavo non fa parte del Grande
ri, con le sue anatre germane appese, il
ribilis ce lo siamo lasciati, senza ram-
Progetto Pompei, ma si trova comun-
bancone, le pietanze. In un altro un
marico alcuno, alle nostre spalle.
que nella zona della Regio V interessata
cane al guinzaglio: sulla cornice qual-
Qual è il tuo augurio per futuro?
negli ultimi anni dai lavori di consoli-
che buontempone, forse un liberto, ha
P: Faber est suae quisque fortunae
damento e scavi. Il Termopolio è ubica-
graffito un insulto diretto al padrone
(ciascuno è artefice della propria sorte).
to proprio di fronte alla “Locanda dei
del locale.
Questo è l’augurio per questo nuovo
Gladiatori”, quasi all’angolo tra il vicolo
I termopoli, dove si servivano be-
anno; che esso lasci alle spalle per sem-
dei Balconi e la via della Casa delle
vande e cibi caldi, come indica il nome
pre uno dei momenti più difficili per
Nozze d’Argento. Già nel 2019 erano ri-
di origine greca, conservati in grandi
tantissime persone, particolarmente
emersi una prima parte del bancone
dolia (giare) incassati nel bancone in
per gli addetti alla ristorazione. Auguro
con uno splendido dipinto a tema mi-
muratura, erano molto diffusi nel mon-
ad ognuno di avere sempre nuova forza
tologico: una nereide che cavalca un
do romano, dove era abitudine consu-
vitale per essere artefice del proprio
ippocampo e porta con sé una cetra,
mare il prandium (il pasto) fuori casa.
grandioso destino.
l’impronta lasciata nella cenere dal
Nella sola Pompei se ne contano
Dettaglio delle pitture sul bancone
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
183
LOCALI E TURISMO proprio a ridosso di questo edificio. “Ma il particolare del piede, che si trova accanto al bancone, proprio vicino al coperchio posato in terra di una delle pentole in coccio - ragiona Osanna potrebbe anche far pensare ad un fuggiasco entrato nella bottega alla ricerca di riparo e soprattutto di cibo, visto che ormai le piogge di cenere e lapilli in città si susseguivano da oltre 18 ore”.
Visite aperte a Pasqua
Il pane Artalaganus di Paolo Gramaglia
Il restauro è comunque ancora in corso e il lavoro prosegue anche nei laboratori, dove alle analisi già fatte sul posto ne saranno affiancate altre per conoscere
gro, con decorazioni così raffinate, i co-
Il mistero dell’uomo nel vaso
lori splendidi, i disegni intatti. E soprat-
Altrettanto importante è il ritrovamen-
grandi vasi in terracotta e avere mag-
tutto, gli scavi del passato non sono riu-
to dei resti di due uomini. Una delle
giori informazioni sui resti delle vitti-
sciti a recuperare tutti gli elementi sul
vittime, un uomo intorno ai 50 anni,
me. Ma presto, anticipa Osanna, questa
cibo emersi in questo progetto, al quale
era disteso su una branda nel retro del
parte dei nuovi scavi sarà anche visita-
hanno lavorato in equipe esperti ar-
locale e potrebbe essere morto schiac-
bile: “l’idea, pandemia permettendo -
cheobotanici e archeozoologi, geologi,
ciato dal crollo del solaio. I resti dell’al-
dice - è quella di aprire l’accesso al Ter-
antropologi, vulcanologi.
tro sono stati trovati invece in un gran-
mopolio a Pasqua, facendo passare i
una ottantina, nessuno però così inte-
de vaso di terracotta, tranne un piede
visitatori dal cantiere di restauro della
“Paella” e vino
che era vicino al bancone. L’occulta-
grande Casa delle Nozze d’argento,
Ed ecco che nel menu spuntano piatti
mento del secondo scheletro, secondo
chiusa al pubblico ormai da decine di
con “l’impiego congiunto di mammife-
gli archeologi, potrebbe essere opera di
anni”. 👆 cod 72777
ri, uccelli, pesce e lumache nella stessa
scavatori “forse addirittura del XVII se-
Le foto del Termopolio della Regio V
pietanza”, come spiega nella sua rela-
colo” che avevano scavato un cunicolo
sono di Luigi Spina
zione l’archeozoologa Chiara Corbino, di fatto una specie di paella ante litteram. O il particolare trattamento del vino, come racconta a sua volta l’archeobotanica Chiara Comegna, che era corretto con le fave (servivano a sbiancarlo e nello stesso tempo a correggerne il gusto) ma anche conservato in un dolo che aveva sul suo fondo una tegola per separare i legumi dal liquido ed evitare di mescere il vino insieme con il suo poco gradevole fondo. Senza parlare dello scheletro di un cagnolino trovato a un passo dal bancone: adulto ma di dimensioni così modeste da far pensare che già all’epoca si praticasse la selezione delle razze da compagnia. 184
in maniera più precisa il contenuto dei
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
Il bancone del termopolio con la ninfa marina
LOCALI E TURISMO
FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
185
LOCALI E TURISMO
AUTOCTONA
FORNO CON BOTTEGA LA SFIDA DI TOMMASO VATTI Inaugurato in maggio, in pieno lockdown, è a due a passi da La Pergola, il locale di famiglia a Radicondoli (Si). Si produce pane cotto a legna e pizza. Il pomodoro è di Cirio Alta Cucina
di Gabriele Ancona
T
ommaso Vatti è un maestro dell’arte bianca, un professionista appassionato di impasti,
lievitazioni, farina. Ci mette entusiasmo, cuore, studio e determinazione nel suo lavoro. E anche una buona dose di coraggio, tenuto conto che insieme al fratello Federico, in pieno lockdown, lo
186
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
LOCALI E TURISMO
rinvenire nel forno di casa, accompa-
sige. La sua è una ricerca continua, a
gnata dalle farciture, vegetariane o a
volte aiutato anche dal caso. «Nei mesi
base di carni legate al territorio.
scorsi - racconta - ho assaggiato una piz-
Autoctona, per ora, è aperta due
za rossa prodotta da un amico e sono
giorni a settimana per i servizi di aspor-
rimasto colpito dal pomodoro, dalla sua
to e delivery. La parentesi estiva si è rive-
consistenza, dal profumo, dalla cremo-
lata però un test importante, più che
sità. Era Cuor di Pelato di Cirio Alta Cu-
soddisfacente. «Nel periodo di apertura
cina. Ho incominciato a utilizzarlo e con
lunga, che per noi è stato un vero e pro-
ottimi risultati sia in teglia sia per la piz-
scorso maggio ha inaugurato Autocto-
prio esordio - commenta Tommaso Vat-
za tonda. Inoltre è un prodotto ideale in
na. Un forno con bottega a due passi dal
ti - abbiamo avuto un’ottima risposta
precottura e in fase di cottura finale.
celebrato locale di famiglia: La Pergola,
dalla clientela. Autoctona ha incomin-
Sono molto soddisfatto e lo stiamo lavo-
a Radicondoli (Si).
ciato a farsi conoscere anche perché ha
rando anche nella cucina de La Pergola».
«Da Autoctona si produce pane cot-
accolto per l’aperitivo chi ha prenotato a
to a legna e pizza in teglia e tonda, a cui
La Pergola, persone che hanno anche
Cuor di Pelato ha aperto un fronte
viene affiancata la vendita di prodotti a
acquistato le materie prime in vendita
nella rigorosa cernita delle materie pri-
km vero», spiega. Ed ecco la bottega, ap-
nel forno con bottega. Una formula che
me di Tommaso Vatti. La gamma di Ci-
punto. Il km vero per Vatti rappresenta
manterremo anche in futuro, quando
rio Alta Cucina ha la stoffa da km vero.
una linea guida , una filosofia alimenta-
sarà possibile di nuovo lavorare a pieno
👆 cod 73218
re che prevede la selezione di prodotti
regime anche con i turisti di passaggio.
da aziende artigiane con cui si ha un
Con la differenza che quanto sfornato si
contatto diretto, produttori di cui si co-
potrà degustare anche al tavolo».
nosce la filiera. Da sottolineare che la
Tommaso Vatti, lo abbiamo capito, è
pizza è proposta anche in precottura, da
esigente e sulle materie prime non tran-
Autoctona Via Giuseppe Garibaldi 22 - 53030 Radicondoli (Si) Tel 320 9524191 www.cirioaltacucina.it FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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LOCALI E TURISMO futuro. «La crisi è grave - dice - ma ce ne sono sempre state nel mondo. Poi segue la rinascita e noi ce la metteremo tutta». Sa che i suoi clienti aspettano i ritmi normali delle riaperture per tornare a sedersi alla sua tavola, perché col delivery o l’asporto non è la stessa cosa, senza quell’accoglienza che ci si aspetta e che è parte essenziale dell’esperienza gustativa. Tanto più che in questo locale ampio e luminoso di Tor Cervara, dal design che esalta l’essenzialità di forme e colori, non si arriva per
ROMA EAT&DRINK
RISTORANTE FIL DOVE IL CIBO È AMORE
caso, lontano com’è dai percorsi storici della capitale. Qui i protagonisti sono il cibo e l’atmosfera, ed è questo che conta per i clienti. Ad accogliere sono la compagna Tatiana e il maitre e sommelier Stefano, attento e compassato come un maggiordomo di una
L
di Mariella
appieno la sua idea di cucina,
Morosi
consolidata attraverso esperienze
Sono da gustare le Puntarelle
in varie città del mondo, da New
croccanti di catalogna con alici e
York a Mosca. «Volevo viaggiare -
burrata; il Culatello tomino e
e difficoltà del momento
dice - scoprire nuovi luoghi, e
pepe o l’aereo Tempura di bacca-
non hanno tolto la fidu-
nuove culture. Cercavo di imma-
là. Trionfa il pesce e secondo gli
cia e la voglia di ripartire
ginare un lavoro che potesse rea-
arrivi del giorno è la lavagna a gui-
lizzare il mio sogno».
dare la scelta. Ma ci sono anche il
a Filippo Paoloni, titolare e chef
volta.
del Ristorante Fil, abbreviazione
Ora, come tutti i ristoratori,
Salmone con broccoletti e funghi,
del suo nome ma anche acroni-
affronta uno scenario senza pre-
il Polletto speziato o la Guancetta
mo di Food Is Love. È in questo
cedenti che mette a rischio ogni
di manzo brasata. «Ma se mi chie-
approdo romano che esprime
progettualità e compromette il
dono piatti di rigorosa tradizione romana, dato che siamo accanto ad un hotel 4 stelle business, nessun problema - precisa lo chef - li faccio con piacere». La carta dei vini è contenuta, ma con etichette di qualità. Un pasto completo raramente supera i 40 euro.👆 cod 73416 Fil Restaurant via Raffaele Costi 11 - 00155 Roma - Tel 06 2260877 www.filrestaurant.it
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ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
LOCALI E TURISMO
SPLENDID HOTEL & SPA NICE È PRONTO ALLA RIPARTENZA DEL TURISMO POST-COVID di Leonardo Felician
Q
uando questo periodo durissimo vissuto dal turismo in tutta Europa
sarà finalmente alle spalle, Nizza e la Costa Azzurra torneranno ad essere un polo di attrazione irrinunciabile per i clienti italiani. E riaprirà dopo lavori di rimodernamento un albergo nel centro città che si distingue per una terrazza all’ottavo piano, alta sui palazzi circostanti del centralissimo boulevard Victor Hugo, che
GRANBAITA DOLOMITES CAMBIA LOOK UNA VACANZA IN SICUREZZA PER RIGENERARSI di Lucia Siliprandi
A
permette di godere di uno dei migliori panorami della città. Lo Splendid Hotel & Spa Nice ha accolto con passione turisti e viaggiatori di tutto il mondo da oltre
candida neve. Per eliminare le tossine e
un secolo nel rispetto di una tradizione
depurare l’organismo suggerita la sosta
alberghiera che lo contraddistingue da
nella sauna al fieno oppure in quella al
ben quattro generazioni della famiglia
cembro dove i principi attivi contenuti
Tschann.
Selva di Val Gardena, sorge il
nelle lamelle del cirmolo donano un
Un edificio moderno e funzionale con
Granbaita Dolomites. Circonda-
effetto rilassante. A seguire una pausa
128 camere ben arredate, tra cui alcune
ta da un incantevole scenario dolomiti-
fredda, anzi ghiacciata, nell’esclusiva
suite molto confortevoli, un bar panora-
co, la struttura 5 stelle ha riaperto di
grotta di neve. E poi un bagno di vapore
mico chiamato EssenCiel e una piscina
recente i battenti dopo un accurato re-
aromatico e la grotta salina. La carta dei
all’aperto con idromassaggio riscaldato
styling. Il legno è l’elemento principe:
trattamenti s’ispira alla tradizione alpi-
sulla terrazza. Sotto l’albergo si estende il
larice scuro per le facciate, quercia per
na, come nel rituale al fieno, che preve-
vasto parcheggio privato, gratuito per le
gli interni del piano terra e rivestimen-
de prima un bagno nel fieno e poi un
auto elettriche. 👆 cod 73080
to in legno per le particolari colonne
piacevole massaggio. I principi attivi
della sala da pranzo. Le camere, arre-
estratti dai fiori e dalle erbe sono pre-
date con eleganza, sono dotate di am-
senti negli impacchi: all’Arnica e Arti-
pie vetrate che dialogano con il paesag-
glio del diavolo per alleviare i dolori
gio circostante. Pietre naturali dalle di-
muscolari e le contratture, alla Nigritel-
verse tonalità di grigio ricordano le
la per nutrire la pelle e donare un effet-
Dolomiti, mentre i rivestimenti in tes-
to setoso, al Larice per liberare le vie
suto, tipici della zona, aggiungono note
respiratorie. 👆 cod 73282
di colore. La Savinela Spa ha una bella piscina con vasca coperta che conduce a quella esterna dove si nuota attorniati dalla
Splendid Hotel & Spa Nice 50 Boulevard Victor Hugo - 06000 Nizza (Francia) - Tel +33 4 93164100 www.splendid-nice.com
Hotel Granbaita Dolomites strada Nives 11 - 39048 Selva di Val Gardena (Bz) - Tel 0471 795210 www.hotelgranbaita.com FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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LOCALI E TURISMO
PALERMO EAT&DRINK
a Carini (Pa). Giuseppe ha le idee chiare: offrire pietanze e
DISÌU, RISTORAZIONE DA BANCO DA PRENOTARE E CUCINARE A CASA di Gianni Paternò
R
piatti di ottima fattura, di gusto e qualità che non si possono consumare in loco ma da portar via. Il cliente può acquistare i condimenti per primi, antipasti, contorni e secondi da cucinare a casa o portar via già cotti e pronti da gustare. Si punta su qualità e freschezza degli ingredienti e delle preparazioni, definite “piaceri da gustare a casa tua”, senza ec-
istorante da asporto, non gastronomia. Siamo a Palermo
cedere nel numero di proposte. Su prenotazione la scelta si
e parliamo di Disìu, parola siciliana che significa deside-
amplia, tanto pesce e ortaggi di stagione, un’offerta che può
rio, volontà. Il locale è nato da un anno per iniziativa di Giu-
cambiare giornalmente, ma che si basa su alcuni piatti di
seppe Giambanco e la moglie Angela che da anni gestiscono
successo come i condimenti per pasta alla marinara o allo
Villa Dominici, elegante struttura per ricevimenti e cerimonie
scoglio, piatti come insalata di mare, carpaccio di polpo, involtini di spada (o altro pesce), sfiziosità come arancinette e crocchette con pesce e crostacei. Anche lasagne e anelletti al forno, nella cucina, tutta a vista, di Anna Martinez, di lunga e apprezzata esperienza. Oltre alla ristorazione da banco Disìu è una piccola bottega dove completare l’acquisto di altri prodotti di eccellenza: pasta secca, involtini di carne, conserve, aromi, vini, birre artigianali, un assortimento dei migliori oli siciliani. 👆 cod 73177 Disìu Food via G. Leopardi 26 - 90144 Palermo Tel 091 8918901 - www.disiufood.it
TORINO EAT&DRINK
DA GIVEMEVEG, RISTORANTE E DELIVERY SOLO PIATTI VEGETALI E CREATIVI di Piera Genta
G
190
e bottega delle verdure al Mercato Centrale di Torino. Prossimamente anche
iveMeVeg nasce a settembre 2019
un laboratorio di produzione.
da un’idea di Giorgia Chiodi Lati-
Sono i nuovi colori della cucina vegeta-
ni e Sara Bertone come nuova formula
le, ovvero la Green Food Evolution tutta
di delivery seguendo la filosofia di ap-
torinese a cui si aggiunge il ristorante
proccio al cibo salutare, vegetale e cre-
gourmet di alta cucina vegetale inte-
ativo di Antonio Chiodi Latini, il “cuoco
grale, dove si usa tutto l’ortaggio dalle
delle terre”. Un delivery con piatti di cu-
radici alle foglie, dalla buccia ai fiori. In
promuovere un modo di nutrirsi con-
cina vegetale creativa, colorati ed invi-
questo periodo lo chef ha pensato a una
sapevole, nel loro delivery non dimen-
tanti, realizzati solo con materie prime
box di 6 tapas gourmet, sempre 100%
ticano l’ambiente, quindi il packaging:
selezionate e trasformate in modo da
vegetali, capaci di portare la sua filoso-
essenziale, ma curato con spiegazioni
tutelarne la qualità e le sostanze nutriti-
fia di cucina a casa dei clienti.
su come rigenerare i piatti che arrivano
ve, valorizzando anche i loro produttori,
«Bisogna mangiarle come dei pasticci-
sottovuoto. 👆 cod 73164
tutto questo senza rinunciare ai piaceri
ni salati. Dietro a questi piccoli bocconi
del palato. Un anno dopo GiveMeVeg,
c’è tutta la nostra filosofia, fatta di pro-
che rimane un’offerta continuativa, di-
dotto, stagione, terre e territori». Il loro
venta anche bistrot in via San Quintino
pensiero va sempre alla terra, oltre a
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
GiveMeVeg via San Quintino 33/C - 10121 Torino Tel 331 851 4481 www.givemeveg.com
LOCALI E TURISMO
AGRIGUSTA
OSTERIA MONTAGNINA PRODOTTI TOSCANI E GENUINI A KM 0 di Alessandro Maurilli
L’
Osteria Montagnina è un luogo senza tempo che si trova nell’anti-
co borgo di Teverina, immerso nei boschi che sovrastano uno dei borghi più belli
DIEGO VITAGLIANO APRE 10 BAKERY EVOLUZIONE DALLA PIZZA AL PANE
della Toscana, Cortona, in un incrocio di storia, tradizione e cultura gastronomica. È qui che Arianna Bassi ed Elia Moretti hanno realizzato il loro sogno recupe-
D
opo la pizze, il pane. Il 1° febbra-
pala, croissant (dolci e salati), brioche,
io scorso il maestro pizzaiolo
muffin, pizze ripiene (come quella
Qui è possibile gustare la cucina tradi-
Diego Vitagliano ha aperto 10 Bakery.
con la scarola), casatiello, ciambelle
zionale toscana e umbra, esaltata dalla
Il nuovo locale, a Napoli, punta a dif-
e un po’ di rosticceria (dove spiccano
scelta di prodotti locali a km 0 e dalle
fondere la cultura della panificazione
arancine, fritattine, crocchè e zeppo-
sapienti mani d’oro di Arianna in cucina.
e della lievitazione di qualità grazie
le). Non mancano poi le pizze tonde,
Il paesaggio e la quiete della Montagna
all’esperienza maturata nel settore
quelle famose di 10 Pizzeria, presenti
Cortonese creano un’atmosfera inegua-
dell’arte bianca. Situato nel quartie-
nel menu per asporto e delivery in una
gliabile in tutte le stagioni. I piatti cam-
re Bagnoli, adiacente alla pizzeria 10
selezione ristretta (circa 20 pizze, tutte
biano con le stagioni, così come il colore
Diego Vitagliano, il nuovo locale rap-
grandi classici, come margherita, ca-
delle foglie, delle querce e dei castagni.
presenta un’evoluzione del network e
pricciosa, diavola, ecc.).
Qui si mangia quel che c’è, ma sempre,
dell’offerta ideati dal maestro pizzaiolo
Il lavoro sul pane punta sull’eccellen-
rigorosamente pietanze locali, di ottima
(che conta un altro locale a Pozzuoli).
za negli impasti e nella lievitazione.
qualità e genuine: “Fatto con il cuore, da
La scelta è ampia e il pane è il centro
Accortezze che hanno richiesto l’af-
Teverina con amore”. 👆 cod 73647
di tutto, ma non mancano pizza, fritti,
fiancamento di due esperti del setto-
Osteria Montagnina Teverina 29, via Case Sparse - 52044 Cortona (Ar) - Tel 0575 616043
dolci e molto altro. Compresa la pizza
re: Carmine Pellone e Nicola Doria.
“a canotto”, preparazione sdoganata
L’impasto del pane è realizzato solo
da Vitagliano come antesignana della
con lievito madre all’80% di idratazio-
pizza napoletana. «Da tempo senti-
ne, che conferisce al prodotto finale
vo l’esigenza di realizzare un grande
quel pizzico di acidità che è sintomo
progetto sulla panificazione e credo
di qualità, con lunghe lievitazioni e
che questo sia il momento giusto. In
quindi grande digeribilità e massima
un periodo di grandi cambiamenti è
conservazione. Le farine sono quelle
importante guardare sempre avanti,
di Molino Grassi. 👆 cod 73540
rando un antico borgo contadino dove si può soggiornare e assaporare il territorio.
aprirsi alle novità e seguire i propri sogni», ha spiegato Vitagliano. Pane cafone e multicereali, ciabatte, baguette, bun, pizza in teglia e alla
10 Diego Vitagliano Bakery Via Nuova Bagnoli 478 - 80124 Napoli - Tel 081 18022848 www.diegovitagliano.it FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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LOCALI E TURISMO vermouth che testimonia l’appassionata attenzione delle brigate a guardare alle nuove tendenze, sebbene esse (è proprio il caso del vermouth) riaffiorino da glorioso passato. Conto di encomiabile onestà, intorno ai 50 euro. Si diceva di piacevole sensazione: giova ribadirlo. È il locale nuovo, si vede! Ridisegno del layout, ricalibratura dell’offering con conseguente diminuzione delle proposte, a tutto vantaggio della stessa piacevolezza della scelta. L’ubicazione in
NAPOLI EAT&DRINK
centro comporta anche riflessione su of-
MORSI & RIMORSI A CASERTA MODELLO PER IL POST PANDEMIA
fering originale in orario di pausa pranzo, con riconsiderazione degli stessi orari di apertura che andranno già nel breve termine svincolandosi dalle oramai obsolete diciture che vincolavano a slot di pranzo e di cena.
di Vincenzo D’Antonio
piatto di pregevole ideazione e presso-
Sono questi i locali che sapranno ben vi-
ché impeccabile esecuzione: Tortelli di
vere la delicata fase del post pandemia.
sensazione piacevole quella che
pasta verde con farcia di Ricotta di Bu-
👆 cod 73410
si avverte entrando in questo bel
fala Campana Dop, Mozzarella di Bufala
locale al centro di Caserta. Si capta il se-
Campana Dop e tartufo nero del Matese.
gnale di una ristorazione nuova che sa
Petali di questo tartufo cadono poi nel
scientemente prendere distanza da un
piatto al tavolo.
passato, quello ante pandemia, che sap-
Altrettanto saggiamente non sterminata,
piamo non avrà ritorno. Adempimenti
bensì abilmente calibrata su etichette re-
È
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soft quanto rigorosi di quelle prescrizio-
gionali di valore, la carta dei vini, stante
ni che oramai divengono comune agire.
la garbata professionalità del sommelier
Agire simbiotico tra personale e clienti,
che sa suggerire ed elegantemente servi-
all’unisono proiettati verso il modo nuo-
re al calice, un più che decoroso Fiano di
vo di vivere amena convivialità.
Avellino Dpcg 2018 fatto da Guido Mar-
In cucina a vista, a guidare la giovane
sella.
brigata, il giovane campano Andrea
A seguire, ben addicendosi al freddo di
Molinari (24 anni), una valida ed utile
gennaio e febbraio, una saporita Pancia
esperienza alla cucina di Alfonso Caputo
di maiale nero casertano cotto a bassa
(La Taverna del Capitano). Menu saggia-
temperatura con zucca piccante, indivia,
mente non sterminato, ed anche questo
capperi e olive: umori gradevolissimi al
aspetto denota il valevole nuovo approc-
palato e tali da far gradire l’avvicenda-
cio. Una sorta di regola del quattro, con
mento nel calice: Piedirosso dei Campi
quattro primi piatti, quattro secondi e
Flegrei 2019 by Cantine Astroni.
numero identico di antipasti e dessert.
Il compimento di ottimo pranzo si so-
Ottimi i pani fatti in casa.
stanzia con un Babà fatto in casa da
Cedendo volentieri l’onere e la respon-
Andrea: classico con civettuola quanto
sabilità della scelta al prode chef Andrea
gradevole aggiunta di crema alla vaniglia
Molinari, ci siamo imbattuti in un primo
e frutti di bosco. In bicchiere adatto un
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
Morsi & Rimorsi via G.M. Bosco 132/136 - 81100 Caserta - Tel 0823 320118 www.morsierimorsi.it
LOCALI E TURISMO
MILANO EAT&DRINK
A’ RICCIONE TERRAZZA 12 NUOVA INSEGNA PER IL PESCATO di Gabriele Ancona
A
’ Riccione è l’insegna che ha insegnato ai milanesi a mangiare il pesce. Il ristorante di via Taramelli nel 1955 è stato
il primo della città. Dal 2000 guidato da Dante e Giuseppe Di Paolo, il 1 gennaio 2021 ha “aperto-senza aprire” un nuovo lo-
Riccione, comprese le cruditè. Il tutto in chiave più creativa.
cale in pieno centro, agli ultimi due piani del Brian&Barry Buil-
Pesce freschissimo. Contemplata anche una deroga a base di
ding, via Durini con Borgogna: piazza San Babila. Si è insediato
ricette di carne per soddisfare le esigenze di tutti, soprattutto
al nono e decimo piano, dove prima erano operativi il ristorante
in una zona ad alta vocazione business. L’offerta del lounge bar
Asola e il lounge bar Terrazza 12. Guida le due brigate del nuovo
viene ampliata e migliorata in declinazione fish. In menu anche
“A’ Riccione Terrazza 12” Marco Fossati.
6 tipologie di ostriche».
Mentre scriviamo sono in fase avanzata i lavori di ritocco per
Cento i coperti al ristorante e una cinquantina al piano superio-
donare una nuova identità agli spazi. L’operatività è prevista per
re. Per il momento non è previsto servizio delivery. Per la cro-
il 1 febbraio. «Siamo in attesa del via libera per poter accogliere
naca, la casa madre di via Taramelli il 31 dicembre ha effettuato
la clientela», spiega Lara Morrone, eve nt & marketing manager
300 consegne. 👆 cod 73278
del Gruppo A’ Riccione, che conta anche il Bistrot di via Procaccini. «Al ristorante del nono piano, Fossati propone una cucina mediterranea che prevede i classici piatti della tradizione di A’
A’ Riccione Terrazza 12 Via Durini 28 - 20122 Milano Tel 02 92853651 - www.ariccioneterrazza12.it
BOLOGNA EAT&DRINK
SALE GROSSO, BISTROT MEDITERRANEO DA 10 ANNI IN CENTRO A BOLOGNA di Giuseppe De Biasi
Come evidenzia la scelta del nome, è il pesce ad essere protagonista del menu, lavorato in stile decisamente mediterra-
I
neo, con massima attenzione al pescato n un caratteristico vicolo del centro
(in buona parte di provenienza adriatica)
storico che porta il nome del nobiliare
e alla semplicità esecutiva. Per stagiona-
Palazzo Facchini, a due passi del rinasci-
lità e reperibilità della materia prima il
mentale Palazzo Bentivoglio e del Teatro
menu è mutevole, caratteristica che, per
Comunale, un raccolto ed accogliente
un ristorante di pesce, rappresenta un va-
ristorante in stile bistrot, gestito con cura
lore aggiunto.
il Baccalà mantecato con olive taggiasche
da Antonella e Marco Giardini. Antonella
Le ascendenze pugliesi e marchigiane dei
e paprika dolce e Fave e cicoria con pane
ai fornelli e il marito Marco in sala, a set-
proprietari portano in tavola anche tante
croccante al pecorino. Tra i dolci, la tra-
tembre festeggeranno (si fa per dire, visto
verdure, l’immancabile burrata, men-
dizionale Torta di riso e l’originale Panna
il periodo) il decennale dell’apertura, se-
tre sui primi spiccano gli originali piatti
cotta al lime. 👆 cod 73405
gnale che, in una città contraddistinta da
come Passatelli in guazzetto di dentice
un frenetico turnover di gestioni e chiu-
e carciofi al profumo di citronella e Tu-
sure, testimonia l’affidabilità della loro
betti con cavolo romanesco, cannellini,
proposta gastronomica.
cozze e vongole. A seguire degni di nota
Ristorante Sale Grosso vicolo de’ Facchini 4A - 40126 Bologna - Tel 051 231721 info@salegrossobologna.it FEBBRAIO 2021 · ITALIA A TAVOLA
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Direttore responsabile Alberto Lupini · alberto.lupini@italiaatavola.net Redazione Tel 035 460563 · 351 8391052 · Fax 02 700557702 · redazione@italiaatavola.net Matteo Scibilia (responsabile scientifico) · matteoscibilia2013@virgilio.it Gabriele Ancona (vicedirettore) · gabriele.ancona@italiaatavola.net Lucio Tordini (coordinatore di redazione) · lucio.tordini@italiaatavola.net Piera Genta (inviata) · pieragenta@libero.it Federico Biffignandi (redattore) · federico.biffignandi@italiaatavola.net Nicola Grolla (redattore) · nicola.grolla@italiaatavola.net Jenny Maggioni (redattore) · jenny.maggioni@italiaatavola.net Elisabetta Passera (segreteria di redazione) · redazione@italiaatavola.net Brian Vavassori (segreteria di redazione) · brian.vavassori@italiaatavola.net Riccardo Melillo (grafica e impaginazione) · riccardo.melillo@italiaatavola.net Alessandro Venturini (social media manager) · alessandro.venturini@italiaatavola.net Comitato scientifico Giorgio Antonio Donegani, Massimo Artorige Giubilesi, Sergio Mei, Matteo Scibilia Editore Mariuccia Passera · mariuccia.passera@italiaatavola.net Amministrazione segreteria@italiaatavola.net Pubblicità, eventi e marketing Tel 035 615370 · 351 8391052 · Fax 035 5096886 · direzionecommerciale@italiaatavola.net Andrea Lupini (direttore commerciale e iniziative speciali) · andrea.lupini@italiaatavola.net Laura Miedico (responsabile direzione commerciale) · laura.miedico@italiaatavola.net Livia Gerosa · livia.gerosa@italiaatavola.net · Ivana Frosio · ivana.frosio@italiaatavola.net Corrispondenti di zona Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta Lombardia orientale Pavia-Piacenza Veneto Belluno-Bolzano-Trento Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Toscana e Umbria Lazio Marche Abruzzo Campania e Molise Puglia Calabria Sicilia Svizzera (Canton Ticino)
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Horeca, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Grossisti e Gdo. Febbraio 2021· anno XXXV · n. 285 - Italia a Tavola è una rivista di aggiornamento Tutta l’informazione in un click! professionale e cultura enogastronomica per l’Horeca. Si occupa di food service, alberghi, ristoranti, pizzerie, pasticcerie, bar, turismo, travel, wellness e salute, con attenzione particolare ai professionisti, agli enti, alle aziende e alle associazioni del settore in tutta Italia.
Collaboratori di questo numero Nadia Afragola, Valerio Beltrami, Fausto Borella, Emanuele Bottiroli, Tiziana Colombo, Alessandro D’Andrea, Luca D’Attoma, Enrico Derflingher, Guerrino Di Benedetto, Fabio Di Pietro, Leonardo Felician, Mariapia Gandossi, Enrik Gjoka, Ezio Indiani, Roberto Lestani, Alberto Marcomini, Ernesto Molteni, Giuseppe Paltani, Paolo Porfidio, Rocco Pozzulo, Fulvio Raimondi, Guido Ricciarelli, Claudio Riolo, Enrico Rota, Eros Teboni, Toni Sarcina, Lucia Siliprandi Foto gettyimages® 2021 - Italia a Tavola © Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione totale o parziale, di qualsiasi parte della rivista, è assolutamente vietata senza il permesso scritto dell’Editore.
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ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
Associazione Italiana Sommelier
Streetfood Project
IFSE Italina Food Style Education
Saps Agnelli Cooking Lab
Ika Italian Kitchen Academy - Roma
Ottobre 2016 Azienda associata Registrazione del Tribunale di Bergamo n. 39 del 21/11/88 Iscrizione al Roc (Registro degli operatori di comunicazione) n.10548. Chiuso il 5 febbraio 2020 Informativa ex D. Lgs. 196/03: L’amministratore unico è il responsabile del trattamento dei dati che potranno essere trattati da incaricati preposti agli abbonamenti, al marketing, all’amministrazione e potranno essere comunicati a società collegate per le medesime finalità della raccolta e a società esterne per la spedizione della rivista e per l’invio di materiale promozionale. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la segreteria di direzione, via fax 02 700557702, ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D. Lgs. 196/03. La percentuale della pubblicità non supera il 45%
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