Adeste26 domenica 28 giugno 2015c

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In sinergia con Fondazione. Migrantes

S E T T I M A N A L E D I PA S T O R A L E E I N F O R M A Z I O N E P E R L A C O M U N I TA’ I TA L I A N A I N

ROMANIA


ADESTE n°26/ ANNO 4°-28.06.2015

L’assemblea legislativa della chiesa valdese è il Sinodo, composto da tutti i pastori e da altrettanti esponenti laici eletti dalle chiese. L’autorità rappresentativa e amministrativa è la Tavola, eletta dal Sinodo. È composta di un presidente che ha il titolo di moderatore, da vari pastori e da alcuni membri laici. Alla guida di ogni singola parrocchia c’è il pastore assistito dagli La chiesa evangelica valdese è una chiesa anziani e dai diaconi. cristiana riformata, cioè ispirata alle riforme protestan- Negli ultimi anni si è sviluppato un dialogo ecumeniti del cinquecento. Nel 1975 si è unita alla chiesa me- co con la chiesa cattolica, il cui risultato più concreto todista italiana, dando vita all’Unione delle chiese me- è stata l’intesa sui matrimoni misti negli anni novanta. todiste e valdesi. La chiesa valdese prende il nome da un mercante di isita storica e di grande importanza quella di sta‐ Lione, Valdo (1140-1206), che decise di vivere l’esperienza cristiana seguenmattina di Papa Bergoglio al Tempio Valdese a do l’esempio della coTorino. "Da parte della Chiesa Cattolica vi chiedo per‐ munità degli apostoli: dono per gli atteggiamenti e i comportamenti non cri‐ venduti i suoi beni, vistiani, persino non umani che, nella storia, abbiamo veva di elemosina senavuto contro di voi. In nome del Signore Gesù Cristo, za abbandonare la feperdonateci", ha detto il Papa. Una scusa ufficiale e deltà al papa. Il suo sentita quelle del Pontefice, che ha chiesto perdono per movimento, i Poveri di le persecuzioni del passato. Lione, fu scomunicato L'esperienza fondante della vita cristiana ed espulso dalla città "Uno dei principali frutti che il movimento ecumenico ha alla fine del 1184, già permesso di raccogliere in questi anni ‐ ha aggiunto ‐ nell’ambito della lotta è la riscoperta della fraternità che unisce tutti coloro che ai movimenti eretici. credono in Gesù Cristo e sono stati battezzati nel suo no‐ In seguito alle persecume. Questo legame non è basato su criteri semplicemen‐ zioni del 1208 nel sud te umani, ma sulla radicale condivisione dell'esperienza della Francia, sotto Infondante della vita cristiana: l'incontro con l'amore di Dio nocenzo III, i valdesi si che si rivela a noi in Gesù Cristo e l'azione trasformante ritirarono nell’Italia dello Spirito Santo che ci assiste nel cammino della vita. settentrionale, so-prattutto nelle valli occidentali del La riscoperta di tale fraternità ci consente di cogliere il Piemonte come la Val Pellice, la Val Chisone e la profondo legame che già ci unisce, malgrado le nostre Valle Germanasca. differenze". "Un ambito in cui possiamo lavorare sempre Quando in Europa si diffuse la Riforma protestante i di più uniti è quello del servizio all'umanità che soffre, ai valdesi vi aderirono, nel 1532, organizzandosi in comunità alternative a quella di Roma, con predicatori poveri, agli ammalati, ai migranti", ha poi sottolineato locali per il culto e la celebrazione dei sacramenti. Francesco. Nel seicento il ducato di Savoia attuò una progressiva "La scelta dei poveri, degli ultimi, di coloro che la società riduzione delle libertà della comunità valdese, che fu esclude, ci avvicina al cuore stesso di Dio, che si è fatto costretta a ritirarsi sempre più sulle montagne e a subi- povero per arricchirci con la sua povertà e, di conseguen‐ re una cattolicizzazione forzata. Editti successivi riza, ci avvicina di più gli uni agli altri. Le differenze su im‐ dussero via via le libertà dei valdesi, fino all’editto del portanti questioni antropologiche ed etiche, che conti‐ 15 maggio 1650 con cui i valdesi furono minacciati di nuano ad esistere tra cattolici e valdesi, non ci impedisca‐ morte e di confisca dei beni se non fossero tornati alla no di trovare forme di collaborazione in questi ed altri chiesa roma-na. campi", ha aggiunto ancora. Nel 1655, con il pretesto dell’uccisione di un sacerdo- Il moderatore della tavola valdese: non creiamo la te cattolico a Torre Pellice, le truppe di casa Savoia intimarono ai valdesi di lasciare le loro terre. Al rifiu- "fortezza Europa" Lo stesso messaggio di collaborazione è stato lanciato to della popolazione seguì l’intervento militare: il bilancio finale, secondo un documento valdese del 1656, dal pastore Eugenio Bernardini, moderatore della tavola fu di 1.712 morti. Inoltre, almeno 148 bambini furono valdese: "Crediamo anche noi che l'unità cristiana possa e debba essere concepita così: come diversità riconciliata, portati via e affidati a famiglie cattoliche. I valdesi in cui occorre sottolineare sia la parola diversità, sia l'esi‐ riottennero il diritto ad abitare le valli solo grazie genza che sia riconciliata". all’intervento diplomatico di Francia e Svizzera. I valdesi hanno ottenuto i diritti civili nel 1848, con re E anche per Bernardini un'attenzione particolare va data al problema immigrazione: "La 'fortezza Europa' respin‐ Carlo Alberto. La chiesa valdese ha una popolazione complessiva in ge i profughi che bussano alla nostra porta rigettandoli Italia di circa 25mila fedeli, alcune comunità di lingua nell'abisso di sofferenze, persecuzioni e dolore da cui fug‐ italiana nelle maggiori città della Svizzera e circa gono ‐ ha affermato ‐. Ma la legge che il Signore afferma 13mila fedeli tra Argentina e Uruguay. ci impone di accogliere lo straniero, l'orfano e la vedova. Oggi i valdesi sono diffusi soprattutto in Piemonte, E l'Evangelo che predichiamo ci invita ad aprire la porta dove contano 41 chiese (sono 120 in tutta Italia) e della nostra casa, perché solo accogliendo chi soffre si hanno il loro centro a Torre Pellice, in provincia di può accogliere Cristo". (source Panorama) Torino.

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NUOVO MURO È CADUTO". Così dalla parte valdese è stato accolta la richiesta di perdono da parte di Papa Francesco. Francesco Storica la visita del primo Papa in un tempio valdese. Le attese da parte degli evangelici italiani erano tante. E Bergoglio non le ha deluse. La commozione del moderatore della tavola valdese, Eugenio Bernardini era lì a dimostrarlo. Il dialogo tra cattolici e valdesi a partire dal Concilio Vaticano II non si è mai interrotto. Ma negli ultimi anni, non è un mistero, il dialogo ecumenico, cioè le relazioni tra cristiani di diverse confessioni erano entrate in una sorta di lungo inverno. Benedetto XVI, che pure proviene da una nazione come la Germania, dove il dialogo con i luterani è all’ordine del giorno, forse aveva alzato troppo la posta dal punto di vista teologico per poter vedere dei risultati immediati. Francesco ha riportato il confronto ecumenico sui temi concreti, il "dialogo della vita", come si dice, contrapposto al "dialogo dei teologi". C’è anzitutto l’ecumenismo dei martiri, martiri che vede uniti i cristiani di diverse confessioni dal dramma della persecuzione e delle violenze che subiscono in molti paesi del mondo. C’è l’ecumenismo ambientale, ambientale con il mondo ortodosso, per la difesa del creato, come si è visto in occasione della ultima enciclica, "Laudato si’" che contiene un ampio omaggio al patriarca Bartolomeo I. C’è l’ecumenismo dell’amicizia, dell’amicizia con il pastore Giovanni Traettino, di Caserta, pentecostale, che il pontefice ha voluto andare a trovare personalmente nel luglio scorso. C’è l’ecumenismo del "calendario" con la proposta di celebrare la Pasqua in unico giorno, per ortodossi, evangelici e cattolici. E ora c’è ’ecumenismo del perdono. Una pietra miliare nella storia delle relazioni tra protestanti e cattolici. Così, dopo l’inverno ecumenico, sboccia una primavera ricca di speranze che ora andranno però fatte fiorire con l’impegno e la collaborazione di tutti, da entrambe le parti. "UN

Suggerimenti di Papa Francesco per un ecumenismo praticabile «L’unità è superiore ai conflitti. L’unità è una grazia che dobbiamo chiedere al Signore per‐ ché ci liberi dalle tentazioni della divisione, delle lotte tra noi, degli egoismi, delle chiacchie‐ re. Quanto male fanno le chiacchiere, quanto male! Mai chiacchierare degli altri, mai! Quan‐ to danno arrecano alla Chiesa le divisioni tra i cristiani, l’essere di parte, gli interessi meschi‐ ni! Le divisioni tra noi, ma anche le divisioni fra le comunità: cristiani evangelici, cristiani or‐ todossi, cristiani cattolici, ma perché divisi? Dobbiamo cercare di portare l’unità. …..Ma co‐ me avremo l’unità fra i cristiani se non siamo capaci di averla tra noi cattolici? Di averla nella famiglia? Quante famiglie lottano e si dividono! Cercate l’unità, l’unità che fa la Chiesa. L’u‐ nità viene da Gesù Cristo. Lui ci invia lo Spirito Santo per fare l’unità». . (Udienza generale 19 Giugno 2013)

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Gesù, il Signore della vita che porta salvezza Gesù cammina verso la casa dove una bambina è morta. Cammina ed è Giairo, il padre, a dettare il ritmo; Gesù gli cammina vicino, offre un cuore perché possa appoggiarvi il suo dolore: «Non temere, soltanto continua ad aver fede». Ma come è possibile non temere quando la morte è entrata in casa mia, e si è portata via il mio sole? Secondo Gesù il contrario della paura non è il coraggio, da scovare a fatica nel fondo dell'animo, ma la fede: Tu continua ad aver fede. Anche se dubiti, anche se la tua fede non ha nulla di eroico, lascia che la sua Parola riprenda a mormorare in cuore, che il suo Nome salga alle labbra con un'ostinazione da innamorati. Aver fede: che cosa significa? La fede è un atto umanissimo, vitale, che tende alla vita e si oppone all'abbandono e alla morte. È aderire: come un bambino aderisce al petto della madre, così io aderisco al Signore, ho fiducia nella madre mia, un bambino appena svezzato è il mio cuore. Giunsero alla casa e vide trambusto e gente che piangeva. Entrato, disse loro: «Perché piangete? Non è morta questa bambina, ma dorme». Dorme, come tutti i nostri che ci hanno preceduto e che sono in attesa del risveglio. Dormono, come una parentesi tra questo sole e il sole di domani, e per Dio l'ultimo risveglio è sulla vita. Lo deridono, allora, con quella stessa derisione con cui dicono anche a noi: tu credi nella vita dopo la morte? Ti inganni, ti sbagli, sei un illuso, non c'è niente dopo la morte. Ma la fede biblica è che Dio è Dio dei vivi e non dei morti, che le «creature del mondo sono portatrici di salvezza e in esse non c'è veleno di morte. Dio non ha creato la morte» (Sap 1,1314). Gesù cacciati fuori tutti, prende con sé il padre e la madre, ricompone il cerchio vitale degli affetti, il cerchio dell'amore che fa vivere. Poi prende per mano la bambina. Non era lecito per la legge toccare un morto, ma Gesù profuma di libertà. E ci insegna che bisogna toccare la disperazione delle persone per poterle rialzare. La prende per mano. Chi è Gesù? Una mano che ti prende per mano. La sua mano nella mia mano. E le disse: «Talità kum. Bambina alzati». Lui può aiutarla, sostenerla, ma è lei, è solo lei che può risollevarsi: alzati. E lei si alza e si mette a camminare. A ciascuno di noi, qualunque sia la porzione di dolore che portiamo dentro, qualunque sia la porzione di morte, il Signore ripete: Talità kum. In ognuno di noi c'è una vita che è giovane sempre: allora, risorgi, riprendi la fede, la lotta, il sogno. Su ogni creatura, su ogni fiore, su ogni uomo, su ogni donna ripete la benedizione di quelle antiche parole: Talità kum, giovane vita, dico a te, alzati, rivivi, risplendi. Tu porti salvezza .

h t t p s : / / s i t e s . g o o g l e . c o m/ s i t e / a d e s t e r o m a n i a c o m u n i t a i t a l i a n a /

ADESTE COMUNITA’ ITALIANA IN ROMANIA

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ta i passi, Pietro il generoso e che pure sa poco 29 GIUGNO SANTI APOSTOLI PIETRO E PAOLO di diplomazia e il più delle volte interviene grossolanamente e a sproposito... Pietro che viene scelto, proprio lui, non Giovanni il mistico, per essere il capo del gruppo, per garantire ggi è la festa di Pietro e di nella fede i fratelli. E PaoPaolo, del nostro passato, lo, così diverso da Pietro, del dono della custodia e dell'anPaolo lo studioso, l'intelnuncio della fede. Pietro e Paolo: lettuale, il polemico, il così diversi, così straordinariamencredente intransigente e te diversi! Il pescatore di Cafarnao, fanatico che si trova per uomo semplice e rozzo, entusiasta terra davanti alla luce del e irruente, generoso e fragile e l'inNazareno, ci ricorda l'artellettuale raffinato, lo zelante perdore della fede, l'ansia secutore, il convertito divorato daldell'annuncio, il dono del la passione. Nulla avrebbe potuto carisma, il fuoco dello mettere insieme due persone diverSpirito. Senza di lui il crise. Nulla. Solo Cristo. Pietro, anzistianesimo sarebbe rimatutto; Pietro il pescatore di Cafarsto chiuso nell'angusto nao, uomo rude e semplice, di spazio dell'esperienza di grande passione e istinto, Pietro Israele, grazie a Paolo le mura sono state abche segue il Maestro con irruenza, poco abibattute, grazie a lui e alla sua forza il Vangelo tuato alle sottili disquisizioni teologiche, Pietro che ama profondamente Gesù, che ne scru- ha travalicato la storia.

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asce con lo stesso cristianesimo la pratica di sostenere materialmente coloro che hanno la missione di annunciare il Vangelo, perché possano impegnarsi interamente nel loro ministero, prendendosi anche cura dei più bisognosi (cfr Atti degli Apostoli 4,34; 11,29). Alla fine del secolo VIII, gli anglosassoni, dopo la loro conversione, si sentirono tanto legati al Vescovo di Roma, che decisero di inviare in maniera stabile un contributo annuale al Santo Padre. Così nacque il “Denarius Sancti Petri” (Elemosina a San Pietro), che ben presto si diffuse nei Paesi europei. Questa, come altre pratiche analoghe, passò attraverso molte e diverse vicissitudini nel corso dei secoli, fino a quando fu benedetta dal Papa Pio IX, con l’Enciclica Saepe venerabilis del 5 agosto 1871. Attualmente, questa colletta ha luogo in tutto il mondo cattolico, per lo più il 29 giugno o la domenica più vicina alla Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Quanto raccolto viene gestito esclusivamente dal Papa secondo la sua discrezione e nessuna somma entra nel bilancio dello stato del Vaticano Non importa declamare come destina Papa Francesco questi soldi perche’ le opere di carita’ del Papa fanno notizia tutti i giorni sui giornali.

C’è stato un «effetto papa Francesco» anche nella raccolta dell’Obolo di San Pietro, l’offerta che ogni anno tutti i cattolici del mondo sono invitati a fare per aiutare le opere di carità del vescovo di Roma. Nonostante il perdurare della crisi economica la somma raccolta nel 2013 ha superato i 78 milioni di dollari contro i 65,9 ricevuti l’anno prima.

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P.S. PETRU GHERGHEL

Vescovo di Iasi

Il 28 Giugno compie 75 anni-festeggia 50 anni di sacerdozio 25 anni d episcopato Mons. Petru Gherghel è nato il 28 Giugno 1940 in località Gherăeşti, judeţul Neamţ, dai genitori Petru şi Maria, una famiglia con 4 fratelli e due sorelle. Dopo aver terminato le scuole nel paese natale (1954), è entrato nel seminario diAlba-Iulia e poi nel seminario di Iaşi che aveva riaperto le porte nell’anno 1956 dopo che fu chiuso per tto anni dai comunisti. Il 29 Giugno 1965 Mons. Petru Gherghel fu consacrato prete in Alba -Iulia, insieme con altri 14 colleghi (di cui 7 sono in vita), dal vescovo Márton Áron. Il secondo giorno, circondato dai parenti, ha celebrato la Messa su uno degli altari della cattedrale di Alba-Iulia. A causa dei tempi bui che attraversava la nazione rumena, il novello prete Petru Gherghel celebrò di nascosto la prima Messa nel paese natale il 15 agosto 1965, quando c’era la festa patronale nel paese vicino Pildeşti. Primo luogo di apostolato per il prete Petru Gherghel fu la parrocchia di Barticeşti, dove rimase dal 1 gennaio 1966 fino al 1 luglio 1967 quando il parroco era il prete Mihai Rotaru. Da qui fino all’autunno dell’anno 1970 fu vicario parrocchiale a Rădăuţi, parroco era il prete Iosif Krassler. Il 1 novembre 1970 fu trasferito all’Istituto teologico di Iasi dove ha insegnato teologia morale. Nel marzo 1975 fu nominato Rettore dell’Istituto teologico. Il 21 febbraio 1978, papa Paolo VI lo ha nominato amministratore apostolico di Iasi. Il 4 aprile 1978, nella cattedrale di Iasi Mons. Petru Gherghel ha preso possesso della diocesi. Il 14 marzo 1980, Papa Giovanni Paolo II lo ha scelto e nominato vescovo di Iasi. Fu consacrato vescovo il 1 maggio 1990.

Nascono gli Stati Uniti d’America giovedì 4 luglio 1776 (239 anni fa) Nascono gli Stati Uniti d’America: Una data stor ica per i cittadini americani! Con la firma della Dichiarazione d'indipendenza del 1776, da parte del Congresso Continentale riunito a Filadelfia, le tredici colonie della costa atlantica si staccarono dall’Impero Britannico per formare una federazione indipendente. Il documento - la cui versione originale è conservata all’Archivio Nazionale di Washington - venne redatto dalla Commissione dei Cinque, di cui facevano parte Thomas Jefferson (principale ispiratore del testo, divenuto 3° Presidente degli Usa) e il celebre scienziato Benjamin Franklin (ricordato per gli esperimenti sull’elettricità). Per festeggiare la storica firma, quattro giorni dopo venne suonata la Liberty Bell, la "campana della libertà", per richiamare i cittadini di Filadelfia alla lettura ufficiale della Dichiarazione d'indipendenza. L'iniziativa del 4 Luglio rappresentò un gesto di grande significato politico nel quadro della Rivoluzione americana, che si concluse nel 1783 con il trattato di Parigi, con cui il Regno Unito riconobbe l'indipendenza delle tredici colonie. Passato alla storia come l’atto di nascita degli Stati Uniti d’America, il 4 Luglio o Indipendence Day venne dichiarato festa nazionale nel 1870.

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Rosa Maria Segale - Suor Coraggio ed il bandito

In precedenza gia’ avevamo menzionato “Rosa Maria Segale, nata il 23 gennaio 1850 sulle colline genovesi, emigrò nel questa suora italo1854 con i genitori in America. La famiglia si trasferì presso Cincinnati americana. nell’Ohio. Rosa frequentò una scuola confessionale e all’età di sedici anni entrò Ecco alcuni flashes delnell’ordine delle Suore della Carità. Da allora in poi si chiamò Suor Blandina e la sua vita avventurosa nel 1872 fu inviata a Trinidad nel Colorado per fondarvi una scuola…” e straordinaria. “… Poco dopo il suo arrivo, gli Utes dissotterrarono la scure di guerra e, a quel proposito, Suor Blandina scriveva nel suo diario: “ Questa rivolta è la risposta degli indiani alle numerose aggressioni dei bianchi, che hanno distrutto i loro villaggi, senza esimersi dalle impiccagioni, dagli assassinii e dai massacri. Pochi giorni fa quattro uomini sono stati impiccati proprio davanti alla mia scuola. Ieri lo sceriffo ha condotto da me un uomo che ne aveva ferito mortalmente un altro. Ho accompagnato i due dal moribondo: il colpevole si è inginocchiato davanti alla sua vittima, chiedendole perdono. La sera stessa un capo-tribù mi ha portato il suo figlio morente. Prima della rivolta il giovane indiano era stato mio scolaro. Un uomo tranquillo e gentile. “Sei stata tu a battezzarlo. – mi ha detto il capo-tribù – Lui dice che non vuole morire come un cane. Tu sai che i bianchi ci chiamano cani”. Il mio allievo è morto in pace e suo padre ha potuto ugualmente lasciare la città, indisturbato. A questo ho provveduto io”. “Non si è mai saputo come questa piccola suora, in una città piena di uomini che combattevano contro gli Utes in rivolta, sia riuscita a far sì che quel capo-tribù, penetrato miracolosamente in città, potesse nuovamente allontanarsene, rimanendo illeso. Sta di fatto che da quel giorno fu soprannominata “Suor Coraggio”. Un giorno Suor Coraggio si fece prestare un piccone dal fabbro, si arrampicò sul tetto della sua scuola e cominciò ad abbattere il muro. Allo sceriffo che era accorso con i suoi uomini, disse: “In ogni ora, dentro tutti i saloons di questa città, si spende più denaro di quanto non costerebbe una grande scuola, il che vuol dire che questa città non ha bisogno di scuole!”. Due mesi dopo Trinidad possedeva un nuovo edificio scolastico…” “… Nel 1881, un esile cowboy di venti’anni fu tradotto nel carcere di Santa Fè. Era soprannominato Billy The Kid ed era accusato di aver ucciso uno sceriffo in uno scontro a “Lincoln-County”. Quando i cittadini vollero linciare il fuorilegge, Suor Coraggio salì su una cassetta di legno e (per usare l’espressione di un giornale dell’epoca) “alla folla agitata passò i dieci comandamenti, come uno straccio bagnato intorno alle orecchie”. Billy the Kid non venne linciato e Suon Coraggio andò a trovare il giovane pistolero nella sua cella. Nel suo diario annotava: “E’ un uomo ancora molto giovane, piccolo e mingherlino, assai istruito ed estremamente cortese e ben educato. Tutto ciò è raro da queste parti. Era dispiaciuto di non potermi offrire una sedia. Raramente ho incontrato un giovanotto così intelligente ed affabile”… “…Fu inviata in seguito ad Alburquerque… Era diventata una città molto irrequieta e non era facile convincere i cittadini del fatto che c’era bisogno di una scuola superiore femminile. I notabili, in linea di massima, si dimostravano favorevoli ma i loro interessi erano chiaramente del tutto diversi e mancavano ovviamente anche i mezzi necessari. Perciò Suor Coraggio ricorse, come al solito, alle sue forze: se ne andò di casa in casa a raccogliere il denaro; non si lasciò respingere né consolare; col denaro comprò un pezzo di terra e del materiale da costruzione, disegnò di sua mano il progetto e cominciò da sola i lavori, aiutata unicamente da un indiano. Sei mesi più tardi sorgeva la “St. Vincent’s Academy”, costruita da una suora e da un indiano Navaho di nome Jose Apodaca. L’edificio esiste ancora oggi. Nel 1894 Suor Coraggio tornò a Cincinnati nell’Ohio. Qui lavorò per un certo tempo presso il tribunale minorile. Morì nel 1941, all’età di novantun anni…” E’ in corso la causa di beatificazione.(H.J. Stammel, Il Cowboy – Leggenda e realtà – ed. SEI, Torino, 1974, pagg. 74-76

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cognome italiano a New York. Bill De Blasio è il primo cittadino. Italiani d'America. Sono decine e decine i nomi di artisti, politici, scienziati, inventori, letterati, sportivi, giuristi ma anche di criminali che hanno contribuito a fare la storia degli Stati Uniti. Questa è una piccola guida degli italoamericani che con le loro gesta hanno lasciato (o lasciano) un'importante traccia. Fin dall'inizio, fin dalla nascita della nazione. Philipp (nato Filippo) Mazzei a Poggio a Caiano, in Toscana, il 25 dicembre 1730 è l'uomo che ha portato un poco d'Italia nella Rivoluzione Americana. Figlio cadetto di una nobile famiglia toscana, illuminista, prima visse a Londra e poi approdò sull'altra sponda dell'Oceano per partecipare alla Guerra d'Indipendenza, svolgendo il ruolo di mediatore per gli acquisti delle armi che servivano ai coloni che si erano ribellati agli inglesi. Fu molto amico di Thomas Jefferson e di altri Padri della Patria come George Washington, John Adams e James Madison. Non è stato l'unico italo-americano ad avere avuto un importante ruolo politico nella storia americana. I politici Il più famoso è Fiorello La Guardia, sindaco di New Yor k dal 1933 e per tre mandati consecutivi. Eletto alla guida della città negli anni della Grande Depressione, Little Flowers, come veniva chiamato giocando sul suo nome, La Guardia l'amministra con grande efficienza e onestà, com- Fiorello La battendo il crimine e rilanciando l'economia della Grande Mela. A lui, Guardia subito dopo la Seconda Guerra Mondiale e poco prima della sua morte, viene intitolato l'aeroporto della città. Di origine italiane è anche Rudolph Giuliani, sindaco di New Yor k dal 1994 al 2001, l'uomo della Tolleranza Zero contro il crimine. Mario Cuomo è stato invece governatore dello stato per 11 anni, dal 1983 al 1994. Dalla Grande Mela arrivava anche Geraldine Ferraro, la pr ima donna nella storia degli Usa ad essere candidata alla vice presidenza nel 1984 con Walter Mondale. I due furono battuti da Ronald Reagan. Democratica è anche Nancy Pelosi, prima donna Speaker della Camera dei Rappresentanti, attuale leader del partito di Barack Obama a Capitol Hill. Di origine italiane anche Janet Napolitano. segretario alla sicurezza del governo Usa, e Leon Panetta, ex Segretario alla Difesa e Numero Uno della Cia. Anthony J. Celebrezze (nato Antonio Giuseppe Cilibrizzi) fu il primo italoamericano e fu anche il primo politico che non era nato sul suolo americano a diventare membro di un gabinetto Usa. Ex sindaco di Clevelend, venne chiamato da JFK a Washington per diventare ministro della salute e poi fu confermato da Lyndon Johnson dopo la morte del suo predecessore. Inventori e scienziati Il più importante è Antonio Meucci, riconosciuto dal Congresso americano come l'uomo che inventò il telefono. Tra gli scienziati, Robert Gallo, che contribuì a importanti scoperte per la lotta all'Aids, Franco Modigliani, natur alizzato cittadino statunitense e vincitore del Premio Nobel per l'Economia nel 1985, Emilio Segrè, scappato dall'Italia dopo le leggi razziali del fascismo e approdato negli Usa dove ha proseguito le sue ricerche nel campo della fisica tanto da meritare il Nobel nel 1959. Uomini di legge, d'ordine e di malavita Antonin Scalia è membro della Corte Suprema degli Usa ed è considerato il capofila dell'ala conservatrice. John Sirica, invece, è diventato famoso per aver presieduto le audizioni del Caso Watergate: Vincent Bugliosi, all'inizio degli anni'70 fu il giudice che condannò Charles Manson. Ma, ovviamente gli italoamericani hanno fatto la storia d'America anche per la presenza della mafia nel Nuovo Mondo. Chi combattè il crimine organizzato negli Usa all'inizio del'900 fu il super poliziotto Joe Petrosino, mentr e Joseph D. Pistone fu l'agente coperto dell'Fbi che con il nome di Donnie Brasco si infiltrò nella famiglia mafiosa dei Bonanno di New York. Alphonse Gabriel Capone, al secolo Scarface Al fu il simbolo del gansterismo negli Usa degli anni'30 dello

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scorso secolo. Joseph Ardizzone, Ir n Man (uomo d'acciaio, come venne chiamato) fu il pr imo capo della mafia a Los Angeles. Frank Costello (Francesco Castiglia) fu uno degli uomini di Cosa Nostra più conosciuti dal pubblico americano. Uomini d'affari Tra i più conosciuti, Lee Iacocca, l'uomo che r ilanciò la Chr ysler negli anni'80, quando ne divenne il numero uno. Samuel Palmisano, invece, è stato a capo del colosso IBM per una decina di anni, fino al 2011. Italoamericani anche i Jacuzzi, inventori della famosissima vasca da idromassaggio. I sette fratelli sbarcati negli Usa, in California, da Pordenone nel 1900, diedero vita a una industria che,con il corso dei decenni si è sviluppata ed è diventata una multinazionale. Nel 1968, Candido Jacuzzi, uno dei fratelli, portò sul mercato il primo modello di quella vasca che sarebbe stata apprezzata in tutto il mondo. Spettacolo Qui la lista è lunghissima. Dal cinema al teatro alla musica, sono moltissimi gli artisti di origine italiana. Cinema Da Frank Capra - il regista dei più popolari film degli anni'30 e '40 - a Quentin Tarantino, il r egista che ha "rivoluzionato" il modo di fare film a Hollywood; da Martin Scorzese a Francis Ford Coppola, da Brian De Palma a Michael Cimino sono numerosi gli italiamericani che hanno girato pellicole passate alla storia del cinema americano. Altrettanto lunga è la lista degli attori, a partire da quel Rudy Valentino, pr imo sex symbol, che contr ibuì a far nascere l'industria degli studios. Al Pacino (Alfredo James Pacino) e Robert De Niro (figlio del pittore Robert De Niro Senior); Leonardo Di Caprio (sangue italiano di quarta generazione) e Nicolas Cage (in realtà, Coppola, il cognome del padre); Ernest Borgnine (il cui vero cognome era Borgnino, piemontese) e Danny Devito; John Travolta e Lou Ferrigno, il bodybuilder che inter pr etò la par te di Hulk nel pr imo film tr atto dalla serie di fumetti della Marvel, sono solo una parte della lunga schiera i attori con origini italiane. Musica The Voice è italiana: Frank Sinatra. Ma non è (stata) la sola icona dello spettacolo americano Made in Italy. Un lungo filo rosso che attraversa le generazioni di artisti che si sono affermati negi States. Da Dino Paul Crocetti (al secolo Dean Martin, una delle figur e più impor tanti negli anni'50) a Liza Minelli; da Tony Bennet (nato a New York nel 1926 con il cognome Benedetto) fino ad arrivare al genio musicale di Frank Zappa, al mezzo sangue italiano di Br uce Spr ingsteen, alle radici siciliane di Jon Bon Jovi (John Francis Bongiovi). Forse non è quindi un caso che le due cantante pop che hanno dominato lo star system negli ultimi 20 anni del secolo scorso e nella prima decade di questo, Madonna e Lady Gaga siano entrambe di origi e di cognomi italiani: Madonna Louise Veronica Ciccone ha passato il testimone a Stefani Joanne Angelina Germanotta. Sport Ed Abbaticchio fu il primo italoamericano a usare il suo vero cognome e non uno pseudonimo nel baseball. Era il 1897 e lui giocava per i Phillies di Filadelfia. Ma il più grande fu chi arrivò dopo, Joe DiMaggio. J oltin Joe ("Joe che fa sobbalzare", come venne chiamato per la forza con cui colpiva la palla) fu una vera e propria leggenda. Non solo per i titoli sportivi vinta con gli Yankees di New York, ma anche per la sua vita privata molto intensa e il suo matrimonio con Marylin Monroe. Nel pugilato, Jake LaMotta, Rocky Marciano e Primo Carnera sono tutti nomi che accompagno la storia di questa disciplina sportiva. Aldo Donelli, giocator e di football americano e di calcio, fu il primo ad allenare contemporaneamente una squadra della National Football League e una squadra del campionato dei college. Era il 1941. Arte Scrittori come Don De Lillo, figlio di immigrati molisani a New York subito dopo la grande guerra, o Mario Puzo, l'autore del "Padrino"; novellisti come John Fante o poeti come Gregory Corso, uno dei cantori della Beat Generation. Architetti come Pietro Belluschi, r icor dato, tr a l'altr o, per il suo progetto sul grattacielo della PanAm a New York, disegnatori di fumetti come Joseph Barbera, cofondator e insieme a William Hanna del famoso duo Hanna-Barbera, autore di personaggi come i Flinstones e Scooby Doo, sono sono alcuni degli esempi dell'arte italiana a stelle e strisce. 9


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ostacolo alle trasmissioni radio. L'esperimento riesce il 12 dicembre 1901. S'inaugura in quel momento l'era commervenerdĂŹ 2 luglio 1897 (117 anni fa) ciale degli apparecchi radio, che lo stesso Marconi inizia a costruire Marconi brevetta la radio: Il gioin serie con la provane Guglielmo Marconi inizia i pripria societĂ , mi esperimenti sulle onde elettromala Marconi Wiregnetiche nella villa paterna di Ponless Telegraph tecchio (oggi frazione del comune di Company. Il nuovo Sasso Marconi) ispirato agli studi del dispositivo si rivela fisico Hertz. uno strumento preLa prima trasmissione telegrazioso per la sicufica senza fili avviene dal suo laborarezza del trasporto torio alla collina di fronte, dove si è marittimo, al punto posizionato il fratello Alfonso insieche ogni nave ne me con l’aiutante Marchi. Marconi viene dotata e l'adtrasmette il segnale che aziona il detto al suo funziocampanello al di lĂ della collina e un namento viene indicato con il nome colpo di fucile in aria lo avverte che l'esperimen- di marconista, in onore dell'inventore del radioto è riuscito. telegrafo. Il salto di qualitĂ si ha con il suo trasferiIl coronamento di questo successo è l'assemento a Londra, dove il 2 luglio del 1897 gli vie- gnazione del Nobel per la Fisica nel 1909, che ne riconosciuto il brevetto "Perfezionamenti nel- riconosce a Marconi ÂŤil contributo dato allo svila trasmissione degli impulsi e dei segnali elet- luppo della telegrafia senza filiÂť. trici e negli apparecchi relativi". Il traguardo successivo è la prima comunicazione transocenica, creando un collegamento I SANTI DELLA dalla Cornovaglia all'isola canadese di Terranova, SETTIMANA dall'altra parte dell'Atlantico, e dimostrando cosĂŹ che la curvatura terrestre non rappresenta un S. Ireneo DOM.28

Marconi brevetta la radio

LUN. 29

SS. Pietro e Paolo apostoli

MART.30

S. mi Protomartiri Romani

MERC.01

S.Regina

GIOV.02

S. Bernardino Realino

VEN.03

S. Tommaso Apostolo

SAB. 04 S. Elisabetta del Portogallo Trasmessa in diretta su: http://www.ercis.ro/video/iasi.asp

*°*

C9 :: Chiesa romano-cattolica dei Piaristi. Strada Universitatii nr. 5, conosciuta anche come „Biserica Universitatii� din Cluj-Napoca. Don Veres Stelian, tel 0745 386527 Mail: veresstelian@yahoo.com Domenica alle ore 12,00

B : Preasfantul Mantuitor

(Biserica italiana), Domenica ore 11:15; Adresa: b-dul. Nicolae Balcescu, nr. 28, sector 1, BucureĹ&#x;ti tel./ fax: 021-314.18.57, don Roberto Polimeni, Tel:0770953530

*°*

mail: polimeni.roberto@yahoo.com; polimeni.rober A9< I 90 : Domenica ore 11:00 nella Chieto70@gmail.com; Tel 0040 756066967. Trasmessa sa di Sant'Antonio-Piata Maniu Iuliu nr. 15. Don in diretta su www.telestartv.ro Horvath Istvan , tel 0745 020262 Sabato, prefestiva alle ore 18,00 a: Centrul *°* "Don Orione", Sos. Eroilor 123-124 Voluntari. T0>0 ? : Chiesa Sfanta Fecioara Maria Regi*°* na Timisoara II (Fabric). Str Stefan Cel Mare 19. I 0: Cattedrale "vecchia" IaĹ&#x;i - Adormirea Maicii Domenica ore 18:00. Domnului Bd. Stefan cel Mare, 26, Iasi: I-II-III Don Janos Kapor Tel 0788 811266 Domenica del mese ore 11,00-IV Domenica Mail:parohiafabric@googlemail.com ore 9,30, Don Alessandro Lembo *°* Tel 0749469169 Mail: Alelembo73@gmail.com

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I ANTIFONA D'INGRESSO Popoli tutti, battete le mani, acclamate a Dio con voci di gioia. (Sal 46,2) C. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo A. Amen C. Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi. A. E con il tuo spirito. ATTO PENITENZIALE C. Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre. (Breve pausa di silenzio) C. Signore, mandato dal Padre a salvare i contriti di cuore, abbi pietà di noi. A. Signore, pietà. C. Cristo, che sei venuto a chiamare i peccatori, abbi pietà di noi. A. Cristo, pietà. C. Signore, che intercedi per noi presso il Padre, abbi pietà di noi. A. Signore, pietà. C. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. A– Amen GLORIA A DIO NELL’ALTO CIELI e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen. COLLETTA C. O Padre, che nel mistero del tuo Figlio povero e crocifisso hai voluto arricchirci di ogni bene, fa’ che non temiamo la povertà e la croce, per portare ai nostri fratelli

il lieto annunzio della vita nuova. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio... Amen LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura Dal libro della Sapienza Sap 1,13-15; 2,23-24 Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano; le creature del mondo sono portatrici di salvezza, in esse non c’è veleno di morte, né il regno dei morti è sulla terra. La giustizia infatti è immortale. Sì, Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità, lo ha fatto immagine della propria natura. Ma per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo e ne fanno esperienza coloro che le appartengono. Parola di Dio. A. Rendiamo grazie a Dio. Salmo Responsoriale Dal Salmo 29 (30) R. Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato. Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato, non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me. Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi, mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa. R/. Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, della sua santità celebrate il ricordo, perché la sua collera dura un istante, la sua bontà per tutta la vita. Alla sera ospite è il pianto e al mattino la gioia. R/. Ascolta, Signore, abbi pietà di me, Signore, vieni in mio aiuto! Hai mutato il mio lamento in danza, Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre. R/. Seconda Lettura Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi 2 Cor 8,7.9.13-15 Fratelli, come siete ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così siate larghi anche in quest’opera generosa. Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. Non si tratta di mettere in difficoltà voi per sollevare gli altri, ma che vi sia uguaglianza. Per il momento la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, perché anche la loro abbon-

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danza supplisca alla vostra indigenza, e vi sia uguaglianza, come sta scritto: «Colui che raccolse molto non abbondò e colui che raccolse poco non ebbe di meno». Parola di Dio. A. Rendiamo grazie a Dio Canto al Vangelo R. Alleluia, alleluia. Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo. R. Alleluia. † Vangelo Dal vangelo secondo Marco Mc 5,21-43 In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male. E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male». Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte.


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Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare. Parola del Signore. A. Lode a te o Cristo OMELIA (seduti) CREDO in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito santo si è incarnato nel seno della vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. PREGHIERA DEI FEDELI C. Dio, nostro Padre, non ha voluto la morte. Ci ha creati a sua immagine e somiglianza e ci ha donato la vita. Pieni di riconoscenza, preghiamo insieme il Padre, perché in Cristo ci doni la fede che salva. Preghiamo insieme e diciamo: Dio premuroso, ascoltaci. La santa Chiesa, pellegrina verso il Regno, manifesti a tutti il dono della vita e lo difenda dal suo primo esistere al suo compimento, preghiamo. Gli uomini imparino a fare

buon uso della creazione che è stata loro affidata. Siano consapevoli della loro responsabilità, affinché la terra sia sempre abitabile, preghiamo. I nostri fratelli e sorelle malati sappiano sopportare con serenità e forza il dolore, preghiamo. Sappiano vedere negli altri la tua presenza coloro che nelle vacanze doneranno tempo e competenza a chi è solo e sofferente, preghiamo. C. Benedetto sii tu, Dio nostro Padre, che non godi della morte degli uomini ma della loro salvezza. Accogli le nostre preghiere e rendici capaci della stessa generosità di Gesù Cristo, nostro Signore. A. Amen. C. Pregate, fratelli e sorelle, perché portando all’altare la gioia e la fatica di ogni giorno, ci disponiamo a offrire il sacrificio gradito a Dio Padre onnipotente. T. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa. (in piedi) SULLE OFFERTE C. O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali compi l’opera della redenzione, fa’ che il nostro servizio sacerdotale sia degno del sacrificio che celebriamo. Per Cristo nostro Signore. A. Amen. PREGHIERA EUCARISTICA C. Il Signore sia con voi. TE con il tuo spirito. C. In alto i nostri cuori. TSono rivolti al Signore. C.Rendiamo grazie al Signore nostro Dio. TÈ’ cosa buona e giusta. C-. E' veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, ……………….. A. Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli. DOPO LA CONSACRAZIONE CMistero della fede TAnnunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione nell’attesa della tua venuta. DOPOLA PREGHIERA EUCARISTICA

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C. Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te Dio, Padre onnipotente, nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria, per tutti i secoli dei secoli. A. Amen A. P A D R E NO S T R O Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen. C. Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni, e con l'aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell'attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo. A. Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli R ITO DELLA PACE C. Signore Gesu’ che hai detto ai tuoi apostoli: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace” non guardare ai nostri peccati ma alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli A. Amen C. La pace del Signore sia sempre con voi. A. E con il tuo spirito. C. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna. A.- Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.(2 VOLTE) Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace. C. Beati gli invitati alla cena del Signore Ecco l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. A. O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato. DOPO LA COMUNIONE La divina Eucaristia, che abbiamo offerto e ricevuto, Signore, sia per noi principio di vita nuova,perché, uniti a te nell’amore, portiamo frutti che rimangano per sempre. Per Cristo nostro Signore. A. Amen. C. Il Signore sia con voi. A. E con il tuo spirito. C. Vi benedica Dio onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo. A. Amen. C. Nel nome del Signore: andate in pace. A. Rendiamo grazie a Dio


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