ADESTE NR. 30 Domenica 22 Luglo 2018

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*In sinergia con Fondazione Migrantes


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' bello osservare le persone che dedicano tempo alla propria vita con momenti di silenzio e di riposo. Mi piace, osservare quelli che camminano sui sentieri che costeggiano un torrente, quelli che calpestano i ciottoli di una mulattiera e chi si mette in cammino per raggiungere un rifugio ai piedi di un ghiacciaio. C’è chi osserva che non si tratta di riposo, ma di passione. La natura con il suo fascino ritempra il corpo e lo spirito. Non mancano quelli che stanno sotto l'ombrellone con il giornale in mano o un libro per "nutrire" la mente con qualche idea in più. Negli alberghi, per le strade dei luoghi turistici, sulle spiagge, le conversazioni si susseguono e le parole abbondano. Ognuno cerca il modo di non ridursi a qualcosa lì depositato su una sdraio o su un prato erboso. Di qui la smania di parlare di lavoro, del marito che occupa un posto di prestigio in politica o nell'azienda, della figlia che si è da poco fidanzata con un tipo eccezionale, della suocera che non smette mai di ficcare il naso dappertutto, del prete della parrocchia che non sa fare con i giovani. In poche settimane di meritato riposo, le signore e anche i signori, svuotano il sacco e lo riempiono di notizie nuove. Sarà forse l'effetto del sole, della brezza montana, del relax, dei vuoti interiori da riempire, ma certamente si tratta pure di un bisogno di rifare la mappa mentale con volti diversi, paesaggi gradevoli. I momenti di riposo sembra che la persona sia più attenta, sensibile, simpatica.

Tutto serve Le chiacchiere delle vacanze certamente servono per smaltire quella patina di monotonia che durante l'anno si attacca alla mente e determina comportamenti ripetitivi. Sono sempre più convinto che il "mercato" dell'immagine, in questi giorni di relax, non conosce limiti, intoppi, flessioni. Tutti abbelliamo la nostra immagine con tocchi saccenti ed espressioni da bullo. Applichiamo al nostro "prodotto" ogni qualità fisica, psichica e morale. Se ciò è necessario per darsi una spintarella d’ottimismo, avvenga pure. Basta però non trasformare le vacanze in una fiera in cui sono esposte le nostre qualità fisiche rifatte e le virtù solo apparenti. Si fa presto a mettersi in vetrina per trovare qualche acquirente disponibile a rinverdire i nostri vissuti appassiti. C’è chi afferma che le vacanze servono a verificare i propri sentimenti, a capire se una storia affettiva sta ancora in piedi o no. Ben avvenga questa verifica, all'interno della coppia però. Se invece le "corna" sono legittimate, le cose cambiano. Sono molte le persone che si buttano in nuove avventure affettive durante le vacanze. Le occasioni non mancano, ma il buon senso sì…

Riposo e avventure Sarà bene sempre ricordare che le emozioni abbondano in un ambiente nuovo, e proliferano in certe situazioni psichiche e fisiche. L’avventura, negli ambienti di divertimento si presenta come unica, straordinaria, insomma appetibile… Tutto può sembrare affascinante in certe circostanze in cui l’esibizionismo abbonda e le avventure pure. Ma poi la vita d’ogni giorno ritorna e, quel miraggio estivo, svanisce. Ne sanno qualcosa gli psicologi che dopo le vacanze, diventano consulenti degli illusi e poi delusi o di qualche donna o uomo che aveva confuso l'amore con un'avventura erotica… Le apparenze si vendono bene, la propria persona un po’ meno.

Un invito a vivere insieme Durante questo relax, impariamo a coltivare e conoscere dunque i sogni e le speranze nostre e altrui, diventa per tutti un impegno, una specie di sfida per vivere e crescere insieme. Manifestiamo quindi i nostri desideri, senza la paura di trovarci di fronte a persone con ideali e sogni diversi, contrastanti. La diversità dei sogni e la contrapposizione degli stessi assicurano la crescita, la dinamicità del rapporto. E' bello trovarci e confrontarci e, ognuno di noi, sostenere idee e speranze diverse per promuovere valutazioni più complete e ricevere nuovi stimoli. Le motivazioni trovano origine e sviluppo proprio in ambiti in cui le persone mettono insieme i loro propositi e desideri anche contrastanti. Cerchiamo quindi, in questo tempo di riposo, di conoscere e valorizzare il potenziale umano delle attese, di mettere nel nostro immaginario una nuova carica d’ideali possibili, solo in questo modo la convivenza sarà più forte e sicura. 2


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a

medicina

sostiene

che il riposo è essenziale per la salute fisica: un corpo privato

del sonno non è in grado di ricaricarsi in modo adeguato. Gli atleti vi diranno che il riposo è essenziale per un serio e sano

allenamento

fisico, per riparare i muscoli, compensare dagli sforzi sostenuti e prevenire lesioni. Anche i filosofi del passato sostenevano il riposo essenziale per la mente, ne è un esempio Plutarco quando scrive “Il Il riposo è il condimento che rende dolce il lavoro”, lavoro”, tanto che in azienda il riposo è essenziale per la produttività. Eppure, la maggior parte delle persone dicono che

non

hanno

tempo

sufficiente

per

“permettersi” di riposare. Fra poco le vacanze saranno terminate e riprenderemo i ritmi della scuola e del lavoro. Approfittiamo degli ultimi giorni di relax e rigeneriamo mente e corpo, prima di riprendere la solita routine. Ognuno intende il riposo a modo suo. C’è il riposo consapevole, quello che sperimentiamo durante la meditazione dove la mente è quieta ma sveglia, e c’è il riposo di un sonno profondo e rigenerante. In entrambi il cuore rallenta i battiti, la pressione sanguigna si normalizza, consumiamo meno ossigeno, respiriamo più lentamente, calano i livelli di adrenalina, noradrenalina e cortisolo (gli ormoni dello stress) e le funzioni immunitarie migliorano. E c’è anche il riposo generato dal divertimento, dal fare le cose che ti piacciono e che fai quasi unicamente nel periodo di ferie. Il riposo che va bene per tutti è fare una bella dormita. Dopo un sonno profondo ti senti energetico, sveglio e vibrante, mentre se ti svegli stanco e senza entusiasmo significa che il riposo non è stato efficace, forse a causa di una mente carica di pensieri. Un modo per eliminare dalla mente pensieri che generano agitazione è scrivere su un foglio tutto quello che ci disturba, soprattutto prima di andare a dormire. E’ un “portare fuori” che ci alleggerisce e ci fa più facilmente ricaricare le pile, pronti così per iniziare di nuovo scuola o lavoro.

Dott.ssa Antonietta Giuntoli 3


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entidue anni, un pieno di energia e un nuovo traguardo. Sammy Basso, il giovane classe 1995, affet-

to da progeria (una malattia genetica rarissima, nota anche come «sindrome da invecchiamento precoin Scienze Naturali con indirizzo Bio-

ce»), si è laureato logico Molecolare

all’Università di Padova martedì 17 luglio con 110 e Lode, come si legge sul blog della radio dell'ateneo. L'università in questi anni aveva attivato una sinergia tra ufficio disabilità, personale docente e tecnico che ha reso possibile il percorso di Sammy, da sempre attivo nella promozione della ricerca sulla sua malattia grazie all'Associazione Italiana Progeria Sammy Basso (A.I.Pro.Sa.B.). Il suo sogno, sin dall'inzio, era stato quello di diventare ricercatore: «Sono un ragazzo fortunato, posso dedicarmi alle cose che più mi interessano e ho dei genitori che mi hanno insegnato ad andare avanti con fermezza, anche quando tutti farebbero un passo indietro. Io sono grato alla progeria. Non la vivo come una condanna, né tantomeno come una punizione divina, non cambierei una virgola della mia vita e so anche perché: perché ho avuto la forza di prenderla per quella che è e renderla unica», aveva detto La tesi in Erasmus Alla discussione della tesi hanno partecipato anche la prorettrice alla Didattica Daniela Mapelli e la delegata in Materia di Inclusione e Disabilità Laura Nota e anche il co-tutor Carlos Lopez Otin dell'Instituto Universitario de Oncologia di Oviedo, in Spagna, presso il quale Sammy ha fatto la tesi sulla progeria in Erasmus. Bambini che sembrano anziani La progeria o sindrome di Hutchinson-Gilford deve il suo nome al greco e significa «vecchio prima»: indica una malattia rara che causa l'invecchiamento precoce del corpo del paziente, ma non della sua mente, che si sviluppa secondo l'età anagrafica. A causare l' invecchiamento è una mutazione che raramente viene ereditata. Purtroppo ad oggi la malattia non è curabile. 5


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ottocentesco ragazzo operaio, stroncato da una cancrena ad appena 19 anni, nel 1836 sarà santo domenica 14 ottobre, nello stesso giorno in cui verranno canonizzati anche Paolo VI, proprio il pontefice che, durante il Concilio Vaticano II, beatificò Sulpizio nel 1963, monsignor Oscar Romero, .l’arcivescovo salvadoregno ucciso nel 1980 mentre celebrava la messa nella cappella di un ospedale, due sacerdoti, Francesco Spinelli (1853-1913), fondatore dell’Istituto delle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento, e Vincenzo Romano (1751-1831) un prete di frontiera, e una religiosa, suor Maria Caterina Kasper (1820-1898), fondatrice dell’Istituto delle Povere ancelle di Gesù Cristo. L’inatteso anticipo della canonizzazione di Sulpizio è stata comunicata da Bergoglio nel concistoro del 19 luglio scorso. Una decisione, per quanto riguarda Sulpizio, certamente dovuta alla età e alla condizione laicale del nuovo santo: il 14 ottobre è una data in cui sarà nel pieno il Sinodo dei vescovi dedicato proprio ai giovani. Nunzio, considerato il protettore degli invalidi – nel santuario dov’è sepolto nel paese natio c’è una parete intera coperta da stampelle lasciate da persone guarite da gravi patologie agli arti con la sua intercessione - nacque a Pescosansonesco in Provincia di Pescara il 13 aprile 1817 e perse prima il padre, calzolaio, quando aveva appena 3 anni, e poi la madre, filatrice, a 5. Va quindi in casa della nonna materna, Rosaria, donna analfabeta ma di fede grandiosa, che gli insegna a conoscere Gesù e Maria, a pregare e ad affidarsi costantemente a Dio. Ma dopo appena quattro anni, nel 1826, Nunzio perde anche lei e finisce da uno zio paterno dai modi bruschi che lo costringe a lasciare la scuola e a lavorare nella sua officina di fabbro, vessandolo con botte e insulti. Ma Nunzio sopporta tutto con pazienza e amore per il Signore. Anche la malattia, una carie ossea, provocata da un incidente sul lavoro e una ferita mal curata alla caviglia. Nel 1832, un altro zio si impietosì, e lo portò a Napoli, all’Ospedale degli incurabili, dove un fervente cattolico, il colonnello Felice Wochinger, cominciò a prendersi cura di lui come un figlio. Il primo desiderio che espresse fu fare la comunione. Nunzio gira tra letti dei pazienti e insegna loro a offrire ogni dolore a Gesù per la salvezza delle anime. «Se amate Gesù, diceva con semplicità, ve ne verrà certamente qualcosa di buono). E ancora: «Dobbiamo soffrire con allegrezza, perché ci avviciniamo a Gesù». Il futuro Santo, Gaetano Errico (1791-1860), fondatore dei Missionari dei Sacri Cuori, lo voleva nella sua congregazione nascente: «Questo è un giovane santo e vorrei che il primo a entrare sia un santo, non importa se ammalato». Ma Nunzio non ce la farà. Si spegne sopraffatto dal suo male, il 5 maggio 1836, invocando radioso e senza paura, Gesù e Maria, come aveva fatto in ogni istante della sua breve vita terrena. (Famiglia Cristiana)

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FORSE SERVE DAVVERO UN PO' DI FOLLIA. Chitarra

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ra come se avesse cancellato tutte le regole del mondo, a parte quella che per mangiare serviva un minimo di soldi. Per questo accettava gli spiccioli che si trovava ogni tanto davanti ai suoi piedi. Un tozzo di pane e un po’ d’acqua gli bastavano a sopravvivere e superare il morso della fame. Sei anni prima aveva rotto col passato, col presente e, in fin dei conti, anche col futuro. Aveva mandato tutto e tutti a quel paese. Lasciò il lavoro, salutò chi gli era stato vicino fino ad allora e che ritenne non avesse più bisogno di lui e per mesi non fece altro che prendere lezioni di chitarra. La predisposizione naturale lo aiutò nell’apprendere in tempi brevissimi. Quando si sentì pronto iniziò. Ormai si è sparsa la voce. Lungo la ciclabile che gira intorno alla città non c’è giorno che non si incontri. Cammina a passo svelto con la chitarra in mano e suona. Lo fa in maniera straordinaria e ascoltarlo è un dono inaspettato, ma ciò che sorprende è questo fatto che faccia footing suonando pezzi bellissimi senza fermarsi se non per pochi minuti in alcune oasi di sosta. Per poi riprendere all’improvviso il cammino, senza mai smettere di suonare. Lo fa senza parlare, senza salutare o dare altro segno di contatto con la gente. Forse è proprio questa la magia che lo pervade e che lo rende occasione di meraviglia e di inatteso. E se alla sua prima apparizione non furono che pochi i curiosi a sorridere a questa stravaganza, adesso sono a decine a seguirlo e persino alcuni cercano di accompagnarlo con altri strumenti. C’è un’aria nuova, in città: si sente musica ovunque, nei vicoli, nelle strade maestre, nei negozi, nei locali di ritrovo. La gente fischietta, sussurra motivetti, si muove a passo di danza. Mi viene da pensare che solo la pazzia riesce a farci stare bene insieme. Adesso perdonatemi, ma si è fermato sotto il ponte della ferrovia. Ha iniziato uno dei suoi brani, almeno si crede sia suo, non avendolo mai sentito prima, e voglio gustarmelo bene prima di continuare la passeggiata.(M.T.)

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L’arte divina della compassione per restare umani C’era tanta gente che andava e veniva che non avevano neanche il tempo di mangiare. Gesù allora mostra una tenerezza di madre nei confronti dei suoi discepoli: andiamo via, e riposatevi un po’. Lo sguardo di Gesù va a cogliere la stanchezza dei suoi. Non si ferma a misurare i risultati ottenuti nella missione appena conclusa, per lui prima di tutto viene la persona, la salute profonda del cuore. Più di ciò che fai, a lui interessa ciò che sei: non chiede ai dodici di pregare, di preparare nuove missioni o affinarne il metodo, solo li conduce a prendersi un po’ di tempo tutto per loro, del tempo per vivere. È il gesto d’amore di uno che vuole loro bene e li vuole felici. Come suggerisce questo testo molto noto: Prenditi tempo per pensare / perché questa è la vera forza dell’uomo Prenditi tempo per leggere /perché questa è la base della saggezza Prenditi tempo per pregare /perché questo è il maggior potere sulla terra Prenditi tempo per ridere /perché il riso è la musica dell’anima Prenditi tempo per donare /perché il giorno è troppo corto per essere egoista Prenditi tempo per amare ed essere amato/perché questo è il privilegio dato da Dio Prenditi tempo per essere amabile / perché questo è il cammino della felicità. Prenditi tempo per vivere! E quando, sceso dalla barca vide la grande folla, provò compassione per loro. Appare una parola bella come un miracolo, filo conduttore dei gesti di Gesù: l’arte della compassione. Che è detta con un termine che evoca le viscere, un crampo nel ventre, un graffio, un’unghiata sul cuore. Che lo coinvolge. Gesù è preso fra due compassioni in conflitto: la stanchezza degli amici e lo smarrimento della folla. E cambia i suoi programmi: si mise a insegnare loro molte cose. Gesù cambia i suoi programmi, ma non quelli dei suoi amici. Rinuncia al suo riposo, non al loro. «Venite in disparte, con me», aveva detto. «Poi torneremo tra la gente con un santuario rinnovato di bellezza e generosità». E i suoi osservano e imparano ancora più a fondo il cuore di Dio: Dio altro non fa che eternamente considerare ogni suo figlio più importante di se stesso. Stai con Gesù, lo guardi agire e lui ti offre il primo insegnamento: come guardare, prima ancora di come agire. E lo consegna ai dodici apostoli: prima ancora delle parole insegna uno sguardo che abbraccia, che ha compassione e tenerezza. Poi, le parole verranno e sapranno di cielo. Se ancora c’è sulla terra chi ha l’arte divina della compassione, chi si commuove per l’ultimo uomo, allora questa terra avrà un futuro, allora c’è ancora speranza di restare umani, di arrestare questa emorragia di umanità, questo dominio delle passioni tristi (p.Ermes Ronchi)


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o le rughe. Mi sono guardata allo specchio e ho scoperto di avere molte rughe, intorno agli occhi, alla bocca, sulla fron-

te.

Ho le rughe perchĂŠ ho avuto amici, e abbiamo riso, abbiamo riso tanto, fino alle lacrime. E ho conosciuto l'amore, che mi ha fatto strizzare gli occhi di gioia. Ho le rughe perchĂŠ ho avuto dei figli, e mi sono preoccupata per loro fin dal concepimento, e ho sorriso a ogni loro nuova scoperta e ho passato notti a cullarli. E poi ho pianto. Ho pianto per le persone che ho amato e che sono andate via, per poco tempo o per sempre oppure senza sapere il perchĂŠ. Ho vegliato, trascorso ore insonni per progetti andati bene, andati male, mai partiti, per la febbre dei bambini, per leggere un libro o fare l'amore. Dentro a ogni solco sul mio viso, si nasconde la mia storia, le emozioni che ho vissuto, la mia bellezza piĂš intima e se cancellassi questo, cancellerei me stessa. 9


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B : Preasfantul Mantuitor (Biserica italiana), Domenica ore 11:15; Adresa: b-dul. Nicolae Balcescu, nr. 28, sector 1, BucureĹ&#x;ti tel./fax: 021314.18.57, don Valeriano Giacomelli mail:valeriangiac@gmail.com Tel.: 0787 804666 –0039 3341335596 Trasmessa in diretta su www.telestartv.ro Sabato, prefestiva alle ore 18,00 a: Centrul "Don Orione", b-dul. Eroilor 124-126 Voluntari.

*°*

I 3: Cappella dell’Istituto San Luigi Orione, Soș Rediu 22 Iasi: Domenica ore 11,00 Istituto S. Luigi Orione – Iasi, Don Alessandro Lembo Tel 0749469169 Mail: Alelembo73@gmail.com

C9 :: Chiesa romano-cattolica dei Piaristi. Strada Universitatii nr. 5, conosciuta anche come Biserica Universitatiiâ€? din Cluj-Napoca. Don Veres Stelian, tel 0745 386527 Mail: veresstelian@yahoo.com Domenica alle ore 12,00 *°*

A9? I 93 : Domenica ore 11:00 nella Chiesa di Sant'Antonio-Piata Maniu Iuliu nr. 15. Don Horvath Istvan , tel 0745 020262 *°*

T3@3 A : Chiesa Sfanta Fecioara Maria Regina Timisoara II (Fabric). Str Stefan Cel Mare 19. Domenica ore 18:00. Don Janos Kapor Tel 0788 811266 Mail:parohiafabric@googlemail.com


Adeste 2018/7°- 30 C. Ger 23,1-6 Sal 22 Ef 2,13-18 Mc 6,30-34: +Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. C. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. A. E con il tuo spirito. INTRODUZIONE DEL CELEBRANTE ATTO PENITENZIALE C. Il Signore ha detto: chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra. Riconosciamoci tutti peccatori e perdoniamoci a vicenda dal profondo del cuore. Breve pausa di riflessione personale

C.A. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. C. Dio Onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. A. Amen. Signore, pietà. Signore, pietà. Cristo, pietà. Cristo, pietà. Signore, pietà. Signore, pietà.

GLORIA Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Dona ancora, o Padre, alla tua Chiesa, convocata per la Pasqua settimanale, di gustare nella parola e nel pane di vita la presenza del tuo Figlio, perché riconoscia-

agli EfesIni Fratelli, ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva, cioè l’inimiLITURGIA DELLA PAROLA cizia, per mezzo della sua carne. Così egli ha abolito la Legge, fatta Prima Lettura di prescrizioni e di decreti, per Dal libro del profeta Geremia creare in se stesso, dei due, un soDice il Signore: «Guai ai pastori che fanno perire e lo uomo nuovo, facendo la pace, e disperdono il gregge del mio pa- per riconciliare tutti e due con Dio scolo. Oracolo del Signore. Perciò in un solo corpo, per mezzo della dice il Signore, Dio d’Israele, con- croce, eliminando in se stesso l’initro i pastori che devono pascere il micizia. Egli è venuto ad annunciamio popolo: Voi avete disperso le re pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini. Per mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco mezzo di lui infatti possiamo preio vi punirò per la malvagità delle sentarci, gli uni e gli altri, al Padre vostre opere. Oracolo del Signore. in un solo Spirito Parola di Dio. A. Rendiamo grazie a Dio Radunerò io stesso il resto delle Canto al Vangelo mie pecore da tutte le regioni doALLELUIA. ALLELUIA ve le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e Le mie pecore ascoltano la mia vosi moltiplicheranno. Costituirò so- ce, dice il Signore, e io le conosco pra di esse pastori che le faranno ed esse mi seguono. pascolare, così che non dovranno ALLELUIA. più temere né sgomentarsi; non ne C. Il Signore sia con voi A. E con il tuo spirito. mancherà neppure una. Oracolo del Signore. Ecco, verranno giorni C. Dal Vangelo secondo MARCO Gloria a te o Signore – oracolo del Signore – nei quali susciterò a Davide un germoglio VA N G E L O giusto, che regnerà da vero re e sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra. Nei suoi quel tempo, gli apostoli si giorni Giuda sarà salvato e Israele riunirono attorno a Gesù e gli rifevivrà tranquillo, e lo chiameranno rirono tutto quello che avevano con questo nome: Signore-nostra- fatto e quello che avevano insegiustizia». .Parola di Dio. gnato. Ed egli disse loro: «Venite A. Rendiamo grazie a Dio. in disparte, voi soli, in un luogo SALMO RESPONSORIALE deserto, e riposatevi un po’». EraR. Il Signore è il mio pastore: no infatti molti quelli che andavano non manco di nulla. e venivano e non avevano neanche Il Signore è il mio pastore: non il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca manco di nulla. Su pascoli erbosi verso un luogo demi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Rinfranca l’anima mia. serto, in disparte. R/. Molti però li videro partire e capirono, e Mi guida per il giusto cammino a da tutte le città acmotivo del suo nome. Anche se vado per una valle oscura, non tecorsero là a piedi e li precedettero. Sceso mo alcun male, perché tu sei con dalla barca, egli vide me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. R/. una grande folla, ebbe compassioDavanti a me tu prepari una mensa ne di loro, perché erano come pesotto gli occhi dei miei nemici. Un- core che non hanno pastore, e si gi di olio il mio capo; il mio calice mise a insegnare loro molte cose. Parola del Signore trabocca. R/. Sì, bontà e fedeltà mi saranno com- A. Lode a te, o Cristo. OMELIA ( seduti) pagne tutti i giorni della mia vita, CREDO abiterò ancora nella casa del SiCredo in un solo Dio, Padre onnipognore per lunghi giorni. R/. tente, creatore del cielo e della terra, Seconda Lettura Dalla lettera di san Paolo apostolo di tutte le cose visibili e invisibili.

mo in lui il vero profeta e pastore, che ci guida alle sorgenti della gioia eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. A. Amen

In

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Adeste 2018/7°- 30 Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito santo si è incarnato nel seno della vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. PREGHIERA DEI FEDELI C. Il desiderio di incontro con il Signore ci ha spinti nella sua casa. A lui affidiamo tutte le nostre necessità, fiduciosi che l'amore di Dio si muove sempre a compassione dei suoi figli. Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore. 1. Per il Papa e i vescovi, i pastori della Chiesa: sappiano radunare intorno a Gesù e alla sua Parola quanti sono dispersi e lontani, perché si sentano accolti e compresi nella ferialità della loro vita quotidiana, preghiamo. 2. Per i giovani, che sentono maggiormente la dispersione del cuore e il disordine degli impegni: siano mossi dal desiderio di cercare Gesù e mettersi in ascolto della sua parola, preghiamo. 3. Per tutti i credenti: perché nel rispetto delle fedi e dei culti sia sempre presente la preghiera degli uni per gli altri che spinge al dialogo, al confronto e alla condivisione, preghiamo. 4. Per la nostra comunità cristiana, perché si adoperi maggiormente nello sforzo di tradurre in lingue e culture diverse il messaggio custodito nella parola di Dio, preghiamo. C. Signore, che hai avuto pietà dei tanti uomini senza pastore e li hai istruiti a lungo, donaci pastori che sappiano imitare la tua carità, e rendici docili agli insegnamenti che essi ci trasmettono in tuo no-

me. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. A. Amen LITURGIA EUCARISTICA C. Pregate, fratelli e sorelle, perché portando all’altare la gioia e la fatica di ogni giorno, ci disponiamo a offrire il sacrificio gradito a Dio Padre onnipotente. A. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa. (in piedi) SULLE OFFERTE C. O Dio, che nell'unico e perfetto sacrificio del Cristo hai dato valore e compimento alle tante vittime della legge antica, accogli e santifica questa nostra offerta come un giorno benedicesti i doni di Abele, e ciò che ognuno di noi presenta in tuo onore giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore. A. Amen. PREGHIERA EUCARISTICA C. Il Signore sia con voi. A. E con il tuo spirito. C. In alto i nostri cuori. A. Sono rivolti al Signore. C. RendiamograziealSignorenostroDio. A. E’ cosa buona e giusta C. È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Con il sangue del tuo Figlio e la potenza dello Spirito tu hai ricostituito l'unità della famiglia umana disgregata dal peccato perché il tuo popolo, radunato nel vincolo di amore della Trinità a lode e gloria della tua multiforme sapienza, formi la Chiesa, corpo del Cristo e tempio vivo dello Spirito. Per questo mistero di salvezza, uniti ai cori degli angeli, proclamiamo esultanti la tua lode:: Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli. C. Mistero della fede

C. Obbedienti alla parola del Salvatore e formati al suo divino insegnamento, osiamo dire: PADRE NOSTRO Padre Nostro che sei nei Cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. C. Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni, e con l'aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell'attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo. A. Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli R ITO DELLA PACE C. Signore Gesu’ che hai detto ai tuoi apostoli: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace” non guardare ai nostri peccati ma alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. A. Amen C. La pace del Signore sia sempre con voi. A. C.

E con il tuo spirito.

Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.

A. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.(2 VOLTE) Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace. C. Beati gli invitati alla cena del Signore Ecco l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.

A. O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato. DOPO LA COMUNIONE C. Assisti, Signore, il tuo popolo, che hai colmato della grazia di questi santi misteri, e fa' che passiamo dalla decadenza del peccato alla pienezza della vita nuova. Per Cristo nostro Signore. A. Annunciamo la tua morte, Si- A. Amen gnore, proclamiamo la tua risurreC. Il Signore sia con voi. zione nell’attesa della tua venuta. A. E con il tuo spirito. DOPOLA PREGHIERA EUCARISTICA C. Vi benedica Dio onnipotente, C. Per Cristo, con Cristo e in CriPadre, Figlio e Spirito Santo. sto, a te Dio, Padre onnipotente, A. Amen. nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria, per tutti i secoli dei C. Nel nome del Signore: andate in pace. secoli. A. Rendiamo grazie a Dio A. Amen 12


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