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Non inquinare, risparmiare alimenti, riciclare. Sono queste le mosse giuste per contribuire a salvare il pianeta, le possiamo fare durante la nostra vita quotidiana e senza neanche tanto sforzo, a volte anche facendoci del bene, del bene alla nostra salute. Iniziamo oggi che è la Giornata della Terra, che ne dite? 1 - MEZZI PUBBLICI E SCALE Avere una sola auto in famiglia aiuta il pianeta, fa risparmiare tutti, principalmente voi ma anche il riscaldamento globale ne beneficia. Se poi non usate l’ascensore ma fate le scale, ne avrete beneficio anche sulla salute, senza spendere troppo in palestra. 2 - LA SPESA SENZA SPRECHI Ogni anno buttiamo via tonnellate di cibo ancora impacchettato, nei paesi Occidentali sono 670 milioni di tonnellate all’anno. Lo spreco procapite è tra i 95 e i 115 chili all’anno nel Nord Europa e nel nord America. Quindi impariamo a fare la spesa: acquistiamo cibi con scadenza “corta”, così ci costringiamo a consumarli in fretta. Non compriamo cibo solo una volta la settimana, come spesso fanno le famiglie italiane, ma almeno due volte a settimana. L’ideale sarebbe ogni giorno. Tra l’altro il frigo pieno consuma molta più energia. 3 - DIFFERENZIARE, DIFFERENZIARE, DIFFERENZIARE ... LA SPAZZATURA Si rischia di finire seppelliti di rifiuti, le discariche delle grandi città sono al collasso e gli inceneritori non li vuole nessuno. Allora iniziamo dalla pattumiera di casa: umido, carta e plastica. Se tutti, ma proprio tutti facessero la differenziata potremmo avere anche parecchio materiale di recupero, come il compost fatto con l’umido, il pile con la plastica. Secondo stime di Legambiente, chi oggi ricicla la metà dei propri rifiuti riduce la CO2 e i gas climalteranti emessi in atmosfera di una quantità tra i 150 e i 200 chili all’anno. 4 - RICICLARE E USARE OGGETTI DI SECONDA MANO Tutto ha una seconda vita, carta, cartone, stoffa, fondi di caffè. Insomma tutto si può riutilizzare, fa bene al pianeta e alle nostre tasche. Gli abiti di lana per esempio possono diventare dei raccogli polvere perfetti, gli scarti di frutta e verdura e anche i fondi di caffè possono diventare compost per il giardino. E poi alcuni oggetti possono essere acquistati di seconda mano, e se qualche mobile non ci serve più possiamo proporre uno scambio. Il vecchio cellulare? Si può donare ad alcune organizzazioni che lo
rimettono in funzione per le persone dei paesi più poveri. 5 - FORESTE E GIARDINI Impegnarsi contro la deforestazione è facile: è sufficiente non usare legno di prima mano ma quello riciclato. Se abbiamo un camino ci sono prodotti di legno riciclato anche per il fuoco domestico. Se poi ci sentiamo particolarmente partecipi al problema possiamo rivolgerci alle associazioni ambientaliste che hanno programmi dedicati contro la deforestazione. Infine attenzione ai giardini della nostra città: teniamoli da conto, costringiamo gli amministratori a farlo. Ogni parco, ogni albero contribuisce a migliorare il clima. 6 - NON SPRECARE L’ACQUA Non sprecare l’acqua, ridurre il consumo e applicare i vaporizzatori, non utilizzare l’acqua in bottiglia, ma quella “del sindaco” al massimo utilizzare i filtri che tolgono il cloro. 7 - ENERGIA ELETTRICA Ridurre l’utilizzo di elettrodomestici e soprattutto acquistare quelli di classe A, che sono a bassissimi livelli di consumo, utilizzarli sempre a pieno carico, lavatrici e lavastoviglie. Tenere il frigorifero a 5°C o più usare la luce solo se necessaria e sostituire le vecchie lampadine con quelle a risparmio energetico, durano di più e consumano meno. 8 - ABBASSARE ANCHE IL RISCALDAMENTO DI CASA In molte abitazioni, per legge ci sono le valvole ai termosifoni. Ma alcuni le tengono a temperature troppo alte: sono sufficienti 20 gradi per avere la casa calda. Quindi il livello 2 può essere sufficiente con gli inverni che ormai non hanno temperature così rigide. 9 - ENERGIE ALTERNATIVE Le rinnovabili, le energie alternative a gas e petrolio solo la soluzione ideale per contribuire ad abbassare il livello di CO2: installare pannelli solari e fotovoltaici o piccoli generatori eolici, ma anche mettere solo i doppi vetri o rivestirle con materiali isolanti fa la differenza. 10 - PANNOLINI RICICLABILI I pannolini usa e getta sono tra gli oggetti più inquinanti e difficili da smaltire. Utilizzare dei pannolini lavabili può fare un’enorme differenza, tra l’altro irritano molto meno la pelle dei bambini. Nella foto il confronto tra quanti pannolini usa e getta corrispondono a solo 4 di quelli lavabili
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9 Settembre Festa a Tropea per la , icona scelta 7 anni fa per il logo di Adeste Madonna di Romania, venerata da secoli e proclamata patrona di Tropea. ...Ll’appellativo di Romania è connesso al racconto che fa venire il Quadro dall’Oriente al tempo dell’iconoclastia. L'icona, di provenienza bizantina, databile intorno al 1330, venne trafugata da marinai tropeani ad una imbarcazione proveniente dall'Oriente-bizantino; per questo venne denominata Madonna della Romania. Il vescovo del tempo lo spagnolo Mons. Ambrogio Corduba, domenicano, per diverse notti avrebbe sognato la Madonna che gli avrebbe manifestato il desiderio di essere portata processionalmente per le vie della città e avvertendolo di un terremoto che avrebbe devastato la Calabria. Questi il 27 Marzo 1638 istituì una processione di penitenza, che coinvolse tutto il popolo tropeano. Proprio in quel momento si scatenò il terremoto che non procurò alcun danno ai tropeani. Di un altro terremoto, molto piu' forte e più tragico del precedente, furono salvati i tropeani: quello del 1783 che investì la Calabria intera, ridisegnandone il volto geo-fisico visibile ancora oggi. Da questo avvenimento si rafforzò la devozione di Tropea per questa Madonna, a cui i tropeani, la proclamarono protettrice. La festa si celebra il 27 Marzo (in riferimento al terremoto ed il 9 settembre di ogni anno.
LA MADONNA DI ROMANIA, UN EPISODIO MIRACOLOSO DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE della cattedrale normanna di Tropea è conservato un quadro antichissimo, giunto nella cittadina in epoca remota. L’effige rappresenta la patrona della città: la Madonna di Romania (da Romània nome con cui si identificavano le terre conquistate dai Romani, in particolare la parte orientale dell’impero) oggetto di grande venerazione da parte della popolazione. Numerosi sono i miracoli attribuiti alla Madonna nel corso dei secoli: si annoverano protezioni da pestilenze, terremoti, carestie e altre calamità, ma l’episodio più famoso riporta ancora oggi testimonianze tangibili. Siamo nel luglio del 1943, nel cuore della Seconda Guerra Mondiale, a un passo dalla capitolazione del regime fascista. Le truppe alleate sono sbarcate da pochi giorni in Sicilia e anche le coste calabresi sono teatro di battaglia, uno scontro cruento che non risparmia nessuno: i bombardamenti si susseguono per mettere in fuga i tedeschi e le abitazioni civili si
rivelano fragili e insicure sotto la pioggia di bombe lanciate senza sosta. Intorno alle 16 del 24 luglio un gruppo di bambini gioca spensierato in un piccolo giardino nel cuore del paese, mentre una formazione aerea sorvola la città ad alta quota. Repentino, un velivolo si stacca dal gruppo per abbassarsi e fare strage di innocenti. Sgancia sei bombe proprio sui bambini, i quali assistono allo spettacolo pietrificati dal sibilo degli ordigni che toccano terra proprio in quel giardino. Le bombe però non scoppiano. Restano infilzate nella terra arsa dalla calura estiva. Si grida subito al miracolo, viene chiamato a raccolta il clero, il vescovo, tutta la popolazione invocante il nome della Madonna di Romania. Analizzati, gli ordigni evidenziano il perfetto funzionamento, accrescendo così l’aura di devozione per la misteriosa effige. Oggi, due delle sei bombe inesplose sono conservate all’interno del duomo di Tropea, ai lati dell’ingresso della navata centrale, a testimonianza dello straordinario potere spirituale dell’antica patrona e di quel giorno in cui storia e fede si unirono indissolubilmente
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Tramite Questa Omelia, Papa Francesco spiega indirettamente perché tace sulle accuse infamanti di Viganò. -
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n questo racconto Gesù appare innanzitutto come il “passatore” di frontiere: cammina con i suoi attraversando la Galilea, passando alle città fenice di Tiro e Sidone, fino alla Decapoli pagana. Il cammino di Gesù, l’uomo senza confini, è come una sutura che cuce insieme i lembi di una ferita, alla ricerca di quella dimensione dell’umano che ci accomuna tutti e che viene prima di ogni divisione culturale, religiosa, razziale. Gli portarono un sordomuto. Un uomo imprigionato nel silenzio, una vita dimezzata, ma che viene “portato”, da una piccola comunità di persone che gli vogliono bene, fino a quel maestro straniero, ma per il quale ogni terra straniera è patria. E lo pregarono di imporgli la mano. Ma Gesù fa molto di più. Appartiene proprio alla pedagogia dell’attenzione la successione delle parole e dei gesti. Lo prende, per mano probabilmente, e lo porta via con sé, in disparte, lontano dalla folla, e così gli esprime un’attenzione speciale; non è più uno dei tanti emarginati anonimi, ora è il preferito, e il maestro è tutto per lui, e iniziano a comunicare così, con l’attenzione, occhi negli occhi, senza parole. E seguono dei gesti molto corporei e insieme molto delicati. Gesù pose le dita negli orecchi del sordo: il tocco delle dita, le mani che parlano senza parole. Gesù entra in un rapporto corporeo, non etereo o distaccato, ma come un medico capace e umano, si rivolge alle parti deboli, tocca quelle sofferenti. Poi con la saliva toccò la sua lingua. Gesto intimo, coinvolgente: ti dò qualcosa di mio, qualcosa di vitale, che sta nella bocca dell’uomo insieme al respiro e alla parola, simboli dello Spirito. Vangelo di contatti, di odori, di sapori. Il contatto fisico non dispiaceva a Gesù, anzi. E i corpi diventano luogo santo di incontro con il Signore e «i sensi sono divine tastiere» (D.M. Turoldo). La salvezza passa attraverso i corpi, non è ad essi estranea, né li rifugge come luogo del male, anzi sono «scorciatoie divine» (J.P. Sonnet). Guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: Effatà, cioè: Apriti! In aramaico, nel dialetto di casa, nella lingua del cuore; emettendo un sospiro che non è un grido che esprime potenza, non è un singhiozzo di dolore, ma è il respiro della speranza calmo e umile, è il sospiro del prigioniero (Salmo 102,21), è la nostalgia per la libertà (Salmo 55,18). Prigioniero insieme con quell’uomo impedito, Gesù sospira: Apriti, come si apre una porta all’ospite, una finestra al sole, come si apre il cielo dopo la tempesta. Apriti agli altri e a Dio, e che le tue ferite di prima diventino feritoie, attraverso le quali entra ed esce la vita. Prima gli orecchi. Ed è un simbolo eloquente. Sa parlare solo chi sa ascoltare. Gli altri innalzano barriere quando parlano, e non incontrano nessuno. Gesù non guarisce i malati perché diventino credenti o si mettano al suo seguito, ma per creare uomini liberi, guariti, pieni. «Gloria di Dio è l’uomo vivente» (Sant’Ireneo) l’uomo tornato a pienezza di vita
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+Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. A. Amen. C. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. A. E con il tuo spirito. INTRODUZIONE DEL CELEBRANTE ATTO PENITENZIALE Accostiamoci con fiducia alla misericordia di Dio perché gli occhi del nostro cuore acquistino luce e le orecchie della nostra interiorità siano capaci di cogliere gli inviti dello Spirito Santo che è in noi. Chiediamo umilmente perdono dei nostri peccati, affinché la nostra lingua possa proclamare nella gioia la bontà del Signore. Breve pausa di riflessione personale Signore, che nel Battesimo ci chiami a vita nuova, abbi pietà di noi. Signore, pietà. Cristo, che rendi capaci di ascoltare e proclamare la tua Parola di vita, abbi pietà di noi. Cristo, pietà. Signore, che ci chiami ad annunciare nel mondo la tua bontà, abbi pietà di noi. Signore, pietà. C. Dio Onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen. C. Dio Onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. A. Amen.
noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
logoro. Se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: «Tu siediti qui, comodamente», e al povero dite: «Tu mettiti là, in piedi», oppure: «Siediti qui ai piedi del mio sgabello», non fate forse COLLETTA O Padre, che scegli i piccoli e i po- discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi? Ascoltate, fraveri per farli ricchi nella fede ed eredi del tuo regno, aiutaci a dire telli miei carissimi: Dio non ha forla tua parola di coraggio a tutti gli se scelto i poveri agli occhi del mondo, che sono ricchi nella fede smarriti di cuore, perché si sciolgano le loro lingue e tanta umanità ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo amano? malata, incapace perfino di preParola di Dio. garti, canti con noi le tue meraviA. Rendiamo grazie a Dio glie. Per il nostro Signore Gesù Canto al Vangelo Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spi- ALLELUIA. ALLELUIA rito Santo, per tutti i secoli dei se- Gesù annunciava il vangelo del coli. Regno e guariva ogni sorta di infermità nel popolo. A. Amen LITURGIA DELLA PAROLA ALLELUIA. C. Il Signore sia con voi Prima Lettura A. E con il tuo spirito. Dite agli smarriti di cuore: C. Dal Vangelo secondo MARCO «Coraggio, non temete! Ecco il voA. Gloria a te o Signore stro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi». Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso sorgenti d’acqua. Parola di Dio. A. Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
R. Loda il Signore, anima mia. Il Signore rimane fedele per sempre rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri. R/. Il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri. R/. Egli sostiene l’orfano e la vedova, GLORIA Gloria a Dio nell'alto dei cieli e ma sconvolge le vie dei malvagi. Il pace in terra agli uomini di buo- Signore regna per sempre, il tuo na volontà. Noi ti lodiamo, ti be- Dio, o Sion, di generazione in genediciamo, ti adoriamo, ti glori- nerazione. R/. Seconda Lettura fichiamo, ti rendiamo grazie per Dalla lettera di san Giacomo apola tua gloria immensa, Signore stolo Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unige- Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore nito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, della gloria, sia immune da favoritu che togli i peccati dal mondo tismi personali. Supponiamo che, in una delle vostre riunioni, entri abbi pietà di noi; tu che togli i qualcuno con un anello d’oro al peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito destra del Padre, abbi pietà di
VA N G E L O
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Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!». Parola del Signore A. Lode a te, o Cristo. OMELIA ( seduti) CREDO Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
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Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito santo si è incarnato nel seno della vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. PREGHIERA DEI FEDELI C. La gente presentava a Gesù gli ammalati perché li guarisse. Portiamo anche noi a lui le nostre preoccupazioni, confidando nel suo amore, fiduciosi che l'incontro con lui ci libererà da tutte le nostre chiusure interiori e ci aprirà all'ascolto della sua Parola. Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore. 1. Per la Chiesa, che annuncia il Vangelo di Cristo: la sua voce sia ascoltata dalle autorità civili, politiche ed economiche, perché la nostra società smetta di privilegiare i ricchi a discapito dei poveri, preghiamo. 2. Per gli educatori alla fede, genitori, catechisti, perché insegnino ad ascoltare Dio e a parlargli con fiducia, preghiamo. 3. Per i portatori di handicap, in particolare per i sordomuti: possano ricevere un'adeguata formazione che assicuri loro un posto nella società, e i cristiani manifestino loro l'amore che Dio ha nei loro riguardi, preghiamo. 4. Per la nostra comunità cristiana: ognuno riviva il proprio Battesimo, lasciandosi risanare grazie a Gesù dalla sordità verso la parola di Dio, preghiamo. C. O Padre, che ogni giorno operi meraviglie, liberaci da tutte le infermità spirituali che ci impe-
discono di ascoltarti e di pregarti. Per Cristo nostro Signore. A. Amen
LITURGIA EUCARISTICA
C. Pregate, fratelli e sorelle, perché portando all’altare la gioia e la fatica di ogni giorno, ci disponiamo a offrire il sacrificio gradito a Dio Padre onnipotente. A. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa. (in piedi)
SULLE OFFERTE
C. O Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore. . A. Amen.
PREGHIERA EUCARISTICA
C. Il Signore sia con voi. A. E con il tuo spirito. C. In alto i nostri cuori. A. Sono rivolti al Signore. C. RendiamograziealSignorenostroDio. A. E’ cosa buona e giusta C. È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro. Nella sua misericordia per noi peccatori egli si è degnato di nascere dalla Vergine .morendo sulla croce, ci ha liberati dalla morte eterna, e con la sua risurrezione ci ha donato la vita immortale. Per questo mistero di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, proclamiamo con gioia l'inno della tua lode: Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli. C. Mistero della fede
PADRE NOSTRO
Padre Nostro che sei nei Cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. C. Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni, e con l'aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell'attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo. A. Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli
R ITO DELLA PACE
C. Signore Gesu’ che hai detto ai
tuoi apostoli: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace” non guardare ai nostri peccati ma alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. A. Amen C. La pace del Signore sia sempre con voi. A. C.
E con il tuo spirito.
Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.
A. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.(2 VOLTE) Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace. C. Beati gli invitati alla cena del Signore Ecco l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.
A. O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato.
DOPO LA COMUNIONE
C. O Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni A. Annunciamo la tua morte, Si- del tuo Figlio aiutaci a progredire gnore, proclamiamo la tua risurre- costantemente nella fede, per dizione nell’attesa della tua venuta. venire partecipi della sua vita imDOPOLA PREGHIERA EUCARISTICA mortale. Per Cristo nostro Signore. C. Per Cristo, con Cristo e in CriC. Amen sto, a te Dio, Padre onnipotente, C. Il Signore sia con voi. nell’unità dello Spirito Santo, ogni A. E con il tuo spirito. onore e gloria, per tutti i secoli dei C. Vi benedica Dio onnipotente, secoli. Padre, Figlio e Spirito Santo. A. Amen A. Amen. C. Obbedienti alla parola del C. Nel nome del Signore: andate Salvatore e formati al suo divino in pace. insegnamento, osiamo dire: A. Rendiamo grazie a Dio