Pubblicazione Trimestrale - Registrazione Tribunale di Treviso n.494 del 25/6/92 ANNO XXXIII - n.2 Giugno 2011 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, LO/MI - Iscr. Reg. stampa n°06125 del 17/12/97 - Tiratura e diffusione: 120.000 copie.
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Numero 3 Settembre 2011
Periodico trimestrale di Informazione e Promozione dell’Associazione Volontari Italiani Sangue del Veneto e dell’Associazione Bellunese Volontari Sangue www.avisveneto.it.
Autunno, andiamo, è tempo di donare...
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Sommario
Numero 3 Settembre 2011 Periodico trimestrale di Informazione e Promozione dell’Associazione Volontari Italiani Sangue del Veneto e dell’Associazione Bellunese Volontari Sangue www.avisveneto.it.
Autunno, andiamo, è tempo di donare...
L’Editoriale di Alberto Argentoni
Musica nel Sangue 2011/12 pag.4
Riapre la scuola, torna la musica delle “band” giovanili pag.20
pag.5
Il Bello del Veneto
La pagina del direttore di Beppe Castellano
Le vie dei Romani: Julia Concordia, incrocio di civiltà da pag.21
Attualità trasfusionale Niente tempesta, ma...
pag.6 Un estratto del Bilancio Sociale 2010 di Avis Regionale da pag.23
Cooperazione Internazionale America Latina, i perché del nostro impegno
La nuova “blood generation” fa rete. Cronache da Strassoldo pag.28
Il Fatto La “bottega” per essere liberi pag.10
Le sette sorelle
“Voglio andare a scuola”
Cronache associative dalle nostre province avisine e dell’Abvs
pag.11
Attualità - Eventi in divenire
Venezia
da pag.29
Belluno
da pag.32
Padova
da pag.34
Verona
da pag.36
Treviso
da pag.39
Vicenza
da pag.42
-Treviso, convegno qualità/sicurezza - Scuola formazione Triveneto - Padova: tempo di donarsi - La stampa calcia e placca Avis da pag.12
Riso fa buon sangue: finale Un “kosovaro” che fa buon sangue Tappa a Cittadella con ‘cani e porci’ Un lungo tour estivo da pag.14
Rovigo
pag.14
Pagine Giovani Convegni, incontri, forum, gare, manifestazioni e appuntamenti dei giovani avisini veneti da pag.16
LA REDAZIONE Direttore Responsabile:
Vice Direttore Esecutivo/Segreteria Redazione: Michela Rossato - redazione.dono-vita@avis.it Coordinamento grafico-editoriale: Nereo Marchi Vice Direttore: Roberto Rossini
Pagine Giovani pag.9
Presidente Avis Regionale Veneto Alberto Argentoni Responsabile stampa associativa AVIS Regionale: Nereo Marchi Idea Grafica: Elena Fattorelli-Luca Fantoni - Verona Fotolito: Typongraph D. S. - S. Martino B. A. (Vr) Stampa: Mondadori Printing - Verona Diffusione Editoriale: Prontopack - Zevio (VR)
Beppe Castellano - b.castellano@avis.it
Bilancio Sociale West Nile a Treviso e Venezia pag.8
Editore - Segreteria - Amministrazione AVIS Regionale via Ospedale,1 - 31100 Treviso tel. 0422 405088 - fax 0422 325042 avis.veneto@avis.it REDAZIONE Via Roma, 38 - 31033 Castelfranco Veneto (TV) tel. 0423 420078 - Fax: 0423 3445078 320 4784837 E-mail: redazione.dono-vita@avis.it
SOMMARIO
Quanti siamo, dove siamo, quanto doniamo in Italia e Veneto
Dono & Vita Anno XXXII - n° 3 - settembre 2011 Periodico di informazione e promozione dell’Associazione Volontari Italiani Sangue e dell’Associazione Bellunese Volontari Sangue
Lettere & Opinioni Tre pagine, con le belle lettere dei nostri lettori da pag.45
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Redattori responsabili per le provinciali AVIS - ABVS BELLUNO: Manuel Pierobon; PADOVA: Marco Menin, Dante Gardin; ROVIGO: Andrea Mantoan; TREVISO: Paola Barro, Michela Rossato, Daniela Moro; VENEZIA: Giorgia Chiaro, Ottaviano Cereser, Giorgio Scotto, Dario Piccolo; VERONA: Roberto Rossini; VICENZA: Enrico Iseppi, Gianfranco Sottoriva. Redazione giovani Manuela Fossa (VE), Lucia Del Sole (VE), Giuseppe Morrone (TV), Fulvia Chiaro (VE), Dario Piccolo (VE), Umberto Panarotto (VR), Bruno Gardin (VR), Collaboratori fissi e rubriche Ottaviano Cereser, Bernardino Spaliviero, Francesco Magarotto, Roberto Rondin, Francesco Joppi, Giorgio Gobbo, Vilma Fabris. Hanno collaborato a questo numero: Alessia Forzin, Franco Pozzebon, Alfio Bolzonello, Boris Zuccon e Ufficio Stampa Avis nazionale, Silvia Apollonio, Giorgio Brunello, Tiziano Graziottin, Lauretta Vignaga, Francesco Benozzo, Orietta Guerrasio, Gina Bortot, Roberto Sartori, Gianni Mamprin, Piergiorgio Lorenzini, Gino Foffano. In copertina: foto di Beppe Castellano Chiuso in fotolito il 12 settembre 2011 Il prossimo numero uscirà a dicembre 2011 IL MATERIALE VA INVIATO IN OGNI CASO ENTRO IL 31 OTTOBRE 2011. Foto a stampa, anche se non pubblicate, NON SI RESTITUISCONO. Lettere e interventi vanno inviati, firmati a: REDAZIONE DONO & VITA Via Roma, 38 - 31033 Castelfranco Veneto (TV) redazione.dono-vita@avis.it oppure AVIS ABVS Regionale Veneto Via Ospedale, 1 - 31100 Treviso avis.veneto@avis.it
Gli articoli delle AVIS Comunali DEVONO passare attraverso i redattori di ogni PROVINCIALE. Vi invitiamo a contattarli anche per essere inseriti su
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www.donoevita.it
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soggetti più indifesi e inermi dopo i bambini. Sarebbe anche molto pericoloso perché è chiaro che da questa crisi globale si esce solo stando insieme e perseguendo il bene comune. C’è, però, una buona notizia che dovremmo diffondere. È il risultato di una ricerca scientifica svolta in Germania: il dono è strettamente collegato alla felicità. Lo studio ha dimostrato che chi dona, denaro - impegno - sangue, ha la percezione di essere e di vivere più felice. Non è stato chiarito se si è più felici perché si dona o, viceversa, si dona perché si è più felici. Ma non importa, il risultato è lo stesso. Una conferma indiretta al risultato di questa ricerca potrebbe essere quella larga ’estate appena trascorsa è stata un po’ particolare. maggioranza dei donatori Abvs che - come abbiamo La crisi economica e l’incertezza politica hanno riferito nel numero di giugno - ha dichiarato di non tolto serenità a questo periodo dell’anno, tradizional- volere alcuna benemerenza per la propria attività mente dedicato al riposo e al divertimento. Anche il donazionale: gli basta donare! Personalmente credo mondo del volontariato ha vissuto questo clima. La che chi dona fa un regalo a se stesso anche se magari situazione trasfusionale non l’attività nel volontariato ha visto situazioni di emertoglie un po’ di leggerezza Eppure una ricerca, tedesca, alla nostra vita per l’impegenza ma sicuramente “non siamo andati bene”. Si afferma che chi dona è più felice gno e la responsabilità che potrebbe avere un 2011 richiede. Ecco il messaggio senza crescita della raccolta per tutti: la logica del dono e in Veneto: sarebbe la prima volta dopo molti anni. Si la responsabilità reciproca come strumenti per supepone, allora, una domanda spontanea: questa situa- rare la crisi e sentirci tutti un po’ più felici. Per noi zione è dovuta alla crisi? Quando non si sta bene ci si donatori di sangue l’invito a dare il buon esempio! chiude in se stessi e si è meno attenti ai bisogni degli Quando nell’oscurità si intravvede una luce, ci semaltri. Sarebbe molto triste perché noi donatori ci bra di essere già al sicuro. Alberto Argentoni, presidente Avis regionale Veneto siamo assunti una responsabilità verso gli ammalati, i
Raccolta in Veneto: verso crescita “zero” L
Passi avanti, ma sul filo dell’equilibrista I l periodo estivo si è concluso ed è quindi tempo di qualche bilancio. I primi otto mesi dell’anno hanno visto un equilibrio tra raccolto e trasfuso, senza che ci siano state, per fortuna, criticità particolari. La raccolta associativa ha visto un lieve decremento della raccolta di globuli rossi (tra -0,5 e -1%), un aumento della plasmaferesi (+1%), un lieve aumento dei consumi (+1%). Tutti i dati più precisi li trovate a partire da pagina 6, elaborati dal nostro Bernardino Spaliviero con le solite tabelle. A livello di organizzazione e di sistema si sono fatti dei passi in avanti: si sono trovate delle soluzioni tampone per le carenze di personale nei Dimt di Venezia e Verona, ci si avvia a una soluzione “ponte” sul versante dei rimborsi per le
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attività associative nel Dimt di Venezia, si è in attesa dell’autorizzazione della Segreteria regionale per l’acquisto di un pacchetto concordato di prestazioni aggiuntive (straodinari) per il personale dei Centri trasfusionali, si è giunti ad un accordo sindacale per l’assunzione del personale medico a livello dipartimentale. Si è anche concluso il tavolo tecnico per l’omogeneizzazione del trattamento dei donatori a livello regionale. È stato ribadito il livello essenziale degli esami da effettuare sul donatore (assicurando anche il Colesterolo HDL e il PSA per casi selezionati) e la possibilità di effettuare ulteriori esami di approfondimento ma solo sulla base delle decisioni del medico selettore. Inoltre, si sono stabilite cifre e criteri certi per i rimborsi previsti dalla convenzione. Proseguiamo nel nostro impegno associativo, avendo particolare attenzione all’attività di chiamata dei donatori, al sempre maggior impegno per la qualità e la sicurezza nella raccolta associativa, ad un serrato confronto con le istituzioni per far funzionare meglio i servizi. Insomma, come diciamo in copertina: A.A. “Autunno, andiamo... È tempo di donare!”
Primi mesi in “navigazione” L
a goletta web dell’informazione di Avis regionale, dicevamo lo scorso numero, è salpata. Vale la pena, quindi, fare un piccolo, limitato bilancio di questi quattro mesi di navigazione. Dal 28 aprile ai primi di settembre, al momento di andare in stampa, abbiamo avuto 1.830 visitatori unici assoluti che ci hanno visitato 2.851 volte. Le pagine visualizzate sono state 8.340 per una media di pagine “lette” di 2,93. Mediamente l’internauta trascorre sul sito di donoevita.it 2,45 minuti. In pratica legge un articolo al minuto. Il 27% dei nostri lettori-web è arrivato per traffico diretto (cioé digitando www.donoevita.it), il 35% circa dai siti referenti (avisveneto.it, ecc.) e il 37/38% tramite i motori di ricerca (Google, ecc.). Interessante notare che se, ovviamente, la maggior parte dei contatti arriva dall’Italia - ma non tantissimi dal Veneto - si sono collegati al nostro giornale anche da altri 23 Paesi del mondo: in testa Gran Bretagna, Brasile, Argentina, Germania e perfino Russia e Stati Uniti. Insomma la nave va. E la “benzina” per farla andare sta nei 131 articoli pubblicati fino al 31 agosto, da un numero a stampa all’altro. In media poco più di un nuovo articolo ogni giorno. In parte dobbiamo ringraziare i collaboratori dalle provinciali. Spiccano su tutti, in questo senso, i ragazzi di Venezia che hanno imparato subito a inserire direttamente gli articoli. Molti, invece, gli altri che passano prima attraverso le mail della redazione. Non sappiamo se i numeri del sito su esposti siano esaltanti (siamo neofiti del web), ma sono i primi numeri che abbiamo, quindi sono fatti. iò che ci fa però estremamente piacere sono le oltre 26mila visualizzazioni dei post (e delle immagini) pubblicati sulla pagina Facebook del nostro periodico. Questo da quando l’abbiamo “lanciata”, sempre a fine aprile scorso, insieme al “profilo” di “Redazione Dono&Vita”. Quest’ultimo ha collezionato 373 “amicizie” in tre/quattro mesi mentre i “mi
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piace” sulla pagina donoevita.it di Facebook sono arrivati a 175. Anche questo è, per noi della redazione, un mondo piuttosto nuovo, ma s’è già pian piano imparato come iniziare a pubblicizzare le notizie più interessanti del sito e a pubblicare le immagini (tantissime, quando siamo sul luogo) dei vari avvenimenti. Per quanto riguarda i contatti Fb sulla nostra pagina ecco un dato molto interessante: la stragrande maggioranza (il 75,8%) di chi viene a leggerci e interagire sono “giovani” sotto i 44 anni. E non poteva essere altrimenti, visto che è la vera “piazza globale” in cui si ritrovano oggi tutti. Particolare curioso, l’1% degli iscritti è minorenne. Alcuni, tra l’altro, iniziano ad inviarci le notizie (poi eventualmente da approfondire da parte della redazione per pubblicarle) direttamente tramite Facebook. Quasi ogni giorno, infatti, salvo trasferte esterne dei redattori, il profilo è infatti aperto e “comunicante”. Nei due grafici qua sotto l’età media degli accessi alla pagina-gruppo Facebook di donoevita.it e l’andamento dei contatti durante questi mesi. n ultimo e doveroso appunto riguarda il “prodotto a stampa”. Ringraziamo di cuore i tanti lettori che ci telefonano o ci inviano mail per dire di tener duro col periodico “di carta” e, anche, di “risparmiare” sui costi delle due o più copie che arrivano in famiglia. Qualcuno è pure venuto, di passaggio da queste parti, a trovarci in redazione. A tutti (anche per i cambi di indirizzo, ce ne arrivano a decine in mail) ripetiamo che la gestione dei vostri indirizzi è COMPETENZA ESCLUSIVA delle rispettive Avis comunali e provinciali di appartenenza. Noi della Redazione sappiamo che ci siete e ci leggete (e vi ringraziamo per questo), ma non sappiamo - ovviamente - da DOVE. Buon autunno e buon... dono.
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LA PAGINA DEL DIRETTORE
L’EDITORIALE
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Beppe Castellano
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Niente tempesta, ma forse non c’è tanto da far festa L
’estate 2011 ormai è alle spalle, con qualche patema d’animo e qualche alzata di tono, ma alla fine i temuti momenti di emergenza non ci sono stati. Bravi soprattutto i donatori e i dirigenti locali di Avis, che hanno fatto la loro parte tutta intera. Agli ammalati non è mancato mai il necessario e insostituibile supporto trasfusionale.
Variazioni minime sotto l’1%
riduzione delle donazioni di sangue abbiamo sopperito all’incremento dei consumi e anche aumentato le I dati del Centro Regionale Attività Trasfusionali cessioni extraregionali, ma in buona sostanza ciò può (Crat) Veneto dei primi sette mesi dell’anno (gen- essere avvenuto solo con una riduzione delle scorte in naio-luglio) mostrano però una riduzione delle dona- emoteca e/o con una riduzione dello sfrido, cioè delle zioni di sangue intero (-0,5% pari a -816), e un sacche dissipate per motivi tecnici, sanitari o per scaincremento delle plasmadenza. Rimane il fatto che feresi (+1,1 pari a +352). tutto si svolge nell’ambito Equilibrio precario e fortunoso, di una percentuale di Ancorchè non siano disponibili i dati corrivariazione sotto l’1%; si ma ce l’abbiamo fatta spondenti delle donazioni tratta cioè di scostamenti in multicomponente, le minimi che potranno informazioni indirette ci dicono di una riduzione di essere verificati in dettaglio con la consueta e puntuaparecchie centinaia (circa 500-700). Nello stesso le verifica a conclusione dell’anno solare. periodo (gennaio - luglio) i consumi di unità di ema- Solo i dati Kedrion del conferimento del plasma alla zie concentrate sono aumentati “solo” dello +0,6% lavorazione industriale mostrano un incremento del pari a 834 unità. Infine il contributo all’autosuffi- 6% nei primi otto mesi dell’anno (gennaio-agosto), cienza nazionale è aumentato, avendo dato il Veneto alle regioni carenti 9.163 unità di emazie (+11,9% pari a +971). Ammettiamo di non aver ben capito come con una
ma va considerato che nei primi mesi 2011 è stato ritirato il plasma ottenuto dai donatori alla fine del 2010 e che non è stato poco. Di fatto la situazione complessiva è sostanzialmente stagnante e questo deve far riflettere su altre questioni che riguardano la totalità del Sistema Sanitario del Veneto e i riflessi nella nostra regione della crisi complessiva economica, culturale, sociale e politica. Ma non è questa la sede e non è qui che abbiamo modo e spazio per farlo. Alcune sottolineature, però, sono necessarie.
Verona è carente Novità prevista da tempo: il DIMT veronese ha perduto la propria autosufficienza. Negli ultimi dieci anni avevamo osservato la progressiva erosione del buon margine operativo del sistema trasfusionale veronese, dovuto all’incremento importante e continuo del proprio fabbisogno, nonostante gli elevati livelli delle donazioni (la terza provincia in Veneto).
Anche questo è un segnale indiretto dell’incremento progressivo di quantità (e qualità) del sistema ospedaliero della provincia veronese, che tutto lascia prevedere continuerà nel prossimo futuro. Non mancherà di certo il lavoro ai dirigenti Avis.
Padova è in netto recupero Da un paio d’anni osserviamo con soddisfazione i progressi della provincia padovana. Sembrano lontani i tempi della discesa agli inferi della grave crisi trasfusionale conseguenza di scelte profondamente errate compiute soprattutto nell’ambito del policlinico universitario. Il recupero del rilevante gap richiede anni di difficile lavoro, ma il passo preso sembra ormai deciso e sicuro.
ATTUALITÀ TRASFUSIONALE
ATTUALITÀ TRASFUSIONALE
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Treviso paga la riorganizzazione della raccolta associativa Risultato amaro, ma prevedibile e atteso. La necessaria riorganizzazione della capillare raccolta domenicale Avis, della quale si avvalgono i donatori di 62 Avis Comunali su 90, e che ha portato alla chiusura di ben 16 punti di prelievo, ha determinato la perdi-
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ta di alcune centinaia di donazioni. Era inevitabile. Siamo fiduciosi che dopo il comprensibile momento di perplessità i donatori torneranno a donare come e più di prima, riscontrando il netto miglioramento della qualità degli ambienti dedicati alle donazioni e della sicurezza complessiva delle donazioni. Rimane
comunque il fatto che la provincia di Treviso dona assai più di quanto le necessita, contribuendo in misura significativa all’autosufficienza regionale e nazionale. Tanto che, si evince dalla tabella delle cessioni extraregionali è quella che, insieme a Rovigo, è cresciuta di più percentualmente nell’invio di sacche.
Conclusioni
ATTUALITÀ TRASFUSIONALE
Attenzione alla ripresa autunnale. I dirigenti sono impegnati nei confronti interni all’Avis e con i nostri interlocutori professionali e istituzionali in Regione e nelle Aziende Sanitarie, nella difficile ricerca di un equilibrio che consenta di rendere sostenibile l’insieme dell’attività trasfusionale in uno scenario di carenza sempre più grave di risorse economiche e umane. In questo momento si inserisce anche il processo di verifica e riqualificazione di tutto il sistema nell’obbedienza tassativa alle norme europee su qualità e sicurezza. Dunque un passaggio stretto da non poter evitare né rinviare, ma dall’altra parte c’è finalmente un approdo sicuro; prima e meglio lo percorriamo e prima avremo i risultati. Sappiamo bene che la ripresa dopo le ferie porta con sé un rilevante incremento del fabbisogno trasfusionale. Tutti i dirigenti e i Donatori facciano la loro parte con la consueta disponibilità: è su loro che confidano gli ammalati. Non li abbiamo mai delusi e non li deluderemo Bernardino Spaliviero certo ora.
Ultim’ora: West Nile Virus a Treviso e Venezia A rieccola! Sul finire dell’estate la “culex” ha colpito ancora. Proprio mentre andavamo in stampa, lunedì 12 settembre, scoppiava un putiferio a Treviso e, in misura minore, a Venezia. Complici, soprattutto, titoli mal azzeccati di alcuni quotidiani del tipo: “Febbre Nilo, 2 casi gravi, stop donazioni di sangue”. Si trattava di due anziani, poi i casi sono diventati tre, già ricoverati in gravi condizioni per tutt’altre patologie. Fatto sta che, nonostante i tempestivi interventi dei dirigenti avisini, molti donatori leggendo i titoli non si sono recati a donare come previsto. Vogliamo, qui, ricordare a tutti i donatori, in qualunque provincia possa riapparire
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l’allarme (di solito in estate, quando le zanzare dilagano) in merito alla cosidetta “febbre del Nilo” West Nile Virus - che possono SEMPRE andare a donare. La sospensione cautelativa di 28 giorni dalla donazione, nel caso si verifichi anche un solo caso nella provincia, si applica solo ai donatori che donano in Centri trasfusionali dove non c’è il test NATPcr. In TUTTI i Centri trasfusionali ospedalieri e Centri di raccolta associativi Avis tale test scatta immediatamente ad ogni minimo allarme di WNV. TUTTI i donatori del Veneto, quindi, possono oggi e sempre donare in tutta tranquillità. Sono, anzi, ancora più controllati e monitorati anche in relazione alla propria salute. Nessun allarme e nessun allarmismo, quindi. In caso di dubbi trovate sempre notizie e approfondimenti in tempo reale sul sito www.donoevita.it e su www.epicentro.iss.it/problemi/westNile/westNile.asp.
America Latina e i perché del nostro impegno I
l titolo è:“Sicurezza e qualità trasfusionale attraverso lo sviluppo del volontariato del sangue in America Latina”. Ed è il progetto di cooperazione internazionale sul quale da più di un anno ci si sta cimentando in Avis nazionale e regionale, lavorandoci alacremente per arrivare alla sua formale presentazione. Ormai siamo in dirittura d’arrivo, ma la corposa documentazione che è stata prodotta sta a dimostrare la vastità e la complessità del progetto stesso. Si tratta, in effetti, della prima volta che un’associazione del volontariato del sangue viene coinvolta direttamente in contemporanea su quattro Paesi (Bolivia, Ecuador, El Salvador, Guatemala) e in rete su altri quattro (Argentina, Cile, Honduras, Paraguay), in un progetto che sarà finanziato dal Ministero degli Affari Esteri, Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo e avrà come partner italiani l’Istituo Italo-Latino Americano (IILA), braccio operativo del Ministero degli Affari Esteri, e Avis. L’obiettivo specifico è la diffusione/rafforzamento dell’associazionismo, per aumentare progressivamente la donazione volontaria non remunerata, anonima, periodica. Nell’ambito del progetto si è inserita la possibilità di cessione di plasmaderivati italiani, proprietà delle regioni che attualmente, e anche questo per la prima volta, presentano eccedenze significative di F.VIII, F.IX, e complesso protrombinico, i farmaci procoagulanti necessari per la cura dell’emofilia. Ne parlammo la prima volta nel mese di marzo in una riunione di area a Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia, a tutti i Paesi coinvolti suscitando vivo interesse, rinnovato in maniera esplicita nel convegno di inizio giugno a Trieste (vedi servizio sul numerop di giugno e su www.donoevita.it). Il Segretario generale di Iila, Giorgio Malfatti di Monte Tretto, chiese conferme al Centro nazionale sangue, che rispose a sua volta chiedendo un incontro alla dott.ssa Elisabetta Belloni, Ministro plenipotenziario della Direzione generale della Cooperazione allo sviluppo presso il Ministero degli Affari Esteri. Questo incontro si è svolto con soddisfazione il 15 giugno scorso e il 22 giugno il dott. Giuliano Grazzini, direttore del Centro nazionale sangue, ha confermato in modo ufficiale la disponibilità in Italia di plasmaderivati eccedenti il fabbisogno nazionale e che possono quindi essere messi a disposizione, gratuitamente o a rimborso dei costi di
produzione, ai Paesi Latinoamericani che ritenessero di cogliere questa opportunità. Se così fosse, questi Paesi potrebbero avere un significativo risparmio rispetto all’oneroso acquisto dei prodotti commerciali internazionali, liberando le risorse necessarie per rifondare il loro servizio trasfusionale poggiandolo sullo sviluppo del volontariato non remunerato stile Avis. In pratica, il progetto di cooperazione si avvarrebbe di due linee di finanziamento: quello messo direttamente a disposizione dal Ministero degli Affari Esteri italiano e quello dei Paesi Latinoamericani, ottenuto grazie ai plasmaderivati eccedentari italiani e che potrebbe anche risultare molto più cospicuo. C’è, dunque, molta attesa qui in Italia e in America Latina per vedere partire davvero questo ambizioso progetto. Se riusciremo a farlo decollare, potremo dire di aver contribuito a far crescere il sistema trasfusionale di diversi e numerosi popoli latinoamericani, popoli che attualmente sperimentano nei loro ospedali tragedie trasfusionali da noi ormai solo nella memoria dei grandi vecchi, in particolare nel settore maternoinfantile. Molte donne, infatti, muoiono durante il parto per emorragia, senza poter "acquistare" il sangue per la trasfusione. Da qui l'importanza (come fece il nostro fondatore Vittorio Formentano nel 1927, proprio vedendo morire una partoriente) di promuovere la donazione volontaria e gratuita in quei Paesi. Vale la pena impegnarsi. Il 6 settembre scorso si è riunita per la prima volta la nuova "Consulta tecnica permanente nazionale per i servizi trasfusionali nominata dal Ministro della Salute presso il Cns. In questo senso le notizie sembrano buone, la Consulta infatti doveva dare formalmente il "la" al Ministro per l'avvio del progetto plasma. Sempre a inizio settembre c'è stato un incontro informale fra il presidente nazionale Avis Vincenzo Saturni e il Ministro degli Esteri, Franco Frattini. Quest'ultimo ha assicurato il suo personale interessamento e impegno sul progetto. Se tutto va bene e non saltano fuori intoppi imprevisti, prima della fine dell’anno dovremmo (usiamo il condizionale per scaramanzia) arrivare alla firma formale Bernardino Spaliviero del progetto.
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
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La “bottega” che insegna a essere liberi
“Settembre, voglio andare a scuola” D
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a cultura della solidarietà passa anche attraverso il carcere. I vertici dell’Avis nazionale, regionale e provinciale hanno incontrato a luglio i ragazzi della “Bottega Grafica” dell’Istituto Penale Minorile di Treviso che si sono impegnati nella realizzazione del manifesto “Il dono del sangue per un’Europa solidale”, in occasione della 75ª Assemblea Nazionale Avis, tenutasi a Bergamo lo scorso maggio. Il manifesto era ispirato alle due grandi ricorrenze di quest’anno: il 150° dell’Unità d’Italia e l’Anno Europeo del Volontariato. I ragazzi lo hanno prodotto grazie a Bottega Grafica, il laboratorio interno al carcere minorile nato nel 2003 con l’intento di offrire ai detenuti una valida opportunità di crescita formativa, professionale e umana. Il laboratorio interno all’Istituto Penale Minorile, favorisce il cammino di reinserimento nella società e nel mondo del lavoro dei giovani che stanno scontando una pena. Questo attraverso la realizzazione di progetti grafici, depliant, locandine, brochure e poster per enti pubblici e associazioni del non profit. Un’iniziativa che trova d’accordo anche l’assessore regionale alle politiche
dell'Istruzione, della Formazione e del Lavoro, Elena Donazzan, intervenuta alla cerimonia accanto al Dirigente del Centro Giustizia Minorile del Triveneto, Paolo Attardo, al direttore della struttura, Alfonso Paggiarino, agli educatori e ai ragazzi attualmente coinvolti nel laboratorio. In rappresentanza di Avis nazionale e regionale sono intervenuti il responsabile dell’Area Comunicazione, Sergio Valtolina e il coordinatore del Comitato medico, Bernardino Spaliviero. Per l’Avis provinciale di Treviso c’era il presidente Gino Foffano. Presenti alla cerimonia anche i due assessori del Comune di Treviso, Mauro Michielon e Andrea De Checchi. “La scelta di affidare alla Bottega Grafica la realizzazione del manifesto assembleare - spiega Valtolina - è nata dalla volontà di coinvolgere questi giovani in un grande progetto che potesse renderli protagonisti, stimolando la loro creatività e voglia di comunicare. Il nostro grazie, assieme alla consegna di una fotocamera digitale e di un contributo di 800 euro per borse lavoro, rappresenta un impulso a proseguire il percorso di crescita professionale e personale che i ragazzi intraprendono quotidianamente all'interno dell’Istituto”. “Avis non si interessa solo di sangue. Dare a questi ragazzi la possibilità di realizzare qualcosa per la nostra associazione, significa avvicinarli alla cultura della solidarietà e contribuire alla loro integrazione sociale - sottolinea il presidente dell’Avis provinciale, Gino Foffano - sono ragazzi che hanno sbagliato, ma che hanno la possibilità di reinserirsi a pieno titolo nella società una volta usciti dall’Istituto”. Un Istituto che, nel panorama delle carceri minorili del Paese, spicca in positivo, nonostante tutto. Ne parliamo nel servizio-testimonianza del collega Franco Pozzebon del settimanale “L’Azione” di Vittorio Veneto e nella pagina accanto. Michela Rossato e Boris Zuccon
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iciotto ragazzi. Il colpo d’occhio è quello di un gruppo di amici, proprio come quelli in cui ci si può imbattere ogni giorno al muretto, in qualsiasi periferia. I ragazzi ospiti dell’Ipm di Treviso, anche quelli di nazionalità non italiana che sono la maggioranza, vestono, pensano e si esprimono come gli altri giovani; e hanno tutti una residenza triveneta: da Gorizia a Monselice, da Trieste a Bolzano a Mestre. Anche se sono di varie nazionalità, dall’est Europa al Magreb. L'insolita piccola folla di visitatori per la premiazione dell’Avis li rende protagonisti, anche se tendono a restare in disparte, tranne i diretti interessati. Il clima di cordialità, la presenza amica del cappellano, sciolgono un po’ l’atmosfera. Uno di loro, vedendo gli altri che mostrano alle autorità i lavori realizzati con la Bottega grafica oppure i loro bei disegni a matita raccolti su quadernoni, si fa coraggio e si avvicina: “Io ho una grande passione per la musica. È tutta la mia vita. Mi piace inventare musica che esprime le emozioni che provo. Come? Al computer! Mi piace tantissimo”. Ce n’è un altro, piccoletto e timido, che manda avanti un amico: “Lui vorrebbe farsi intervistare…”. salvo negare subito quella sua volontà, con la faccia cupa. Come di chi vorrebbe parlare per liberarsi di un qualche peso e intravvede in quella visita di persone esterne e giornalisti un’occasione propizia. Perché non interpellarli direttamente? “Cosa ti manca di più a star qui dentro?”. La risposta, dopo un attimo di sorpresa, arriva senza incertezze: “La prima cosa è la famiglia. Sì. I primi giorni ho pianto in continuazione, pensando alla mia famiglia, ai miei fratelli. La seconda cosa è la libertà. Mi manca tantissimo la libertà!”. A guardarlo negli occhi d’adolescente, s’intuisce che lui all’importanza della libertà, fino a solo
qualche settimana prima, non ci aveva mai pensato. Ed ora spera e sogna, come ogni ragazzo: “Non so quando uscirò... ma a settembre vorrei tanto poter andare a scuola. L’ho già visitata: è proprio bella! Potrei imparare tante cose e così poi un giorno fare il lavoro che ho in mente: il barista”. La vita per loro, lì dentro, è scandita e organizzata. Sveglia alle 8, pranzo alle 12, cena alle 18 e durante il giorno attività di vario genere: scuola, laboratori, gioco, musica, sport… e tanta televisione (sono forse tra i ragazzi della loro età quelli che seguono più di tutti i telegiornali, per sapere quel che accade fuori). Ma inevitabilmente, nostalgia e noia. Perché la vera vita è fuori, prima possibile. Però, con gli anticorpi affinché non sia la stessa “sbagliata” di prima, condita di eccessi e violenze, e piuttosto fatta di adulti che ascoltano e incoraggiano, con opportunità concrete, anche piccole: un manifesto da fare, una maglietta da disegnare... Franco Pozzebon
IL FATTO
IL FATTO
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Come funziona l’unico carcere minorile del Triveneto
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ono 19, in Italia, gli Istituti penali per i minorenni (IPM) e quello di Treviso è l’unico nel Triveneto. Destinatari sono i ragazzi e le ragazze che in età compresa fra i 14 e i 18 anni che hanno infranto il codice penale. Di frequente, però, l’esecuzione della pena negli IPM può prolungarsi fino all’età di 21 anni. L’istituto di Treviso è situato in un’ala della Casa circondariale di Santa Bona, quella che un tempo “ospitava” prima i detenuti politici per reato di terrorismo e poi la sezione femminile. Dal 1981 è Istituto per i minori, l’unico in Italia ad essere ancora inserito in una struttura penitenziaria per adulti. I ragazzi detenuti sono in maggioranza stranieri (anche perché in genere i minori italiani non entrano in isti-
tuto, scontando la pena in famiglia o attraverso l’inserimento in comunità). Ci sono corsi di alfabetizzazione, e tramite il Ctp (Centro territoriale permanente per l’istruzione e la formazione in età adulta) la possibilità di “frequentare” sia la scuola media, sia le superiori, con insegnanti interni del Ctp per le materie base e insegnanti che vengono dall’esterno per le materie specifiche. Quasi tutti la frequentano. All’interno del progetto comunitario “Equal”, è stata avviata la Bottega Grafica, che è sostenuta da una serie di enti. Alla fine dei corsi i ragazzi ricevono un attestato di frequenza e capacità acquisite: una sorta di credito formativo con cui potranno accedere agli M.R. stage esterni. 11
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EVENTI IN DIVENIRE
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’Avis Nazionale, in collaborazione con Avis regionale Veneto e Avis provinciale di Treviso, organizza un incontro di formazione per i dirigenti associativi e per il personale sanitario coinvolto nella raccolta associativa. L’incontro dal titolo “Qualità e sicurezza nel sistema trasfusionale. La normativa europea e il ruolo delle associazioni dei donatori” si terrà a Treviso nella mattinata di sabato 22 ottobre prossimo. I temi trattati saranno quelli dell’accreditamento delle nostre Unità di raccolta, della normativa
Plasma Master File, della vigilanza sanitaria sul sangue raccolto, delle responsabilità dei dirigenti associativi. Per l’Avis del Veneto si tratta del primo appuntamento di un percorso di formazione continua per i dirigenti associativi, che si rende obbligatorio alla luce dei criteri autorizzativi e di accreditamento previsti dalle nuove normative trasfusionali. Il programma completo, con ospiti e relatori, era in divenire al momento di andare in stampa. Notizie logistiche e uloteriori informazioni saranno via via pubblicate in tempo reale sul sito www.avisveneto.it e www.donoevita.it.
Riunione medici Fiods da 5 continenti A margine dell’incontro, si terrà a Mogliano Veneto una riunione del Comitato medico della Fiods, composto da medici provenienti da 5 continenti. Si tratteranno i temi dell’organizzazione dei sistemi trasfusionali, dell’autosufficienza del plasma e dell’epidemiologia delle malattie tropicali trasmissibili con il sangue . La Fiods è attualmente guidata dall’italiano Gianfranco Massaro e il dott. Bernardino Spaliviero fa parte del Comitato medico.
Quadri del Triveneto “a scuola” insieme S
ta per concludersi la fase preparatoria della nuova scuola Avis di formazione interregionale che ha l’obiettivo di sviluppare le competenze dei quadri dirigenti dell’associazione a tutti i livelli: locale, provinciale e regionale. Costruire una Scuola permanente di formazione, in grado di promuovere varie iniziative, informative e formative, mettendo in comune problematiche, esperienze, soluzioni e rafforzando la rete delle relazioni è un obiettivo ambizioso ma parte da solide basi di ciò che le Avis hanno fatto in questi anni. Sarà un percorso pluriennale di formazione e aggiornamento, con momenti di incontro e di studio per i dirigenti ed i quadri delle Avis del Veneto, del Friuli, Trentino e Bolzano e dell’Abvs. Si prevede di offrire la soluzione dei temi, degli aspetti e delle problematiche di maggiore interesse per la conduzione e lo sviluppo delle attività dell’Avis,
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costituendo anche occasione di scambio di esperienze diverse e di socializzazione per i partecipanti. Non si tratta solo di una formazione d’aula ma di attivare un percorso permanente e articolato in varie forme su temi di attualità ed interesse con l’obiettivo anche di mettere in comune buone pratiche, esperienze, documenti, di analisi e discussione anche per elaborazione di modelli di formazione che ciascuna Avis potrà utilizzare e sostenere così gli esecutivi comunali, provinciali e regionali nella loro attività. I destinatari della formazione sono tutti i dirigenti associativi e, in primo luogo i presidenti, amministratori e segretari di ciascuna Avis (comunale, provinciale, regionale/equiparata) del Triveneto, oltre che gli altri membri dei direttivi/esecutivi con particolare attenzione ai giovani. È stato distribuito nei mesi scorsi alle Avis di base un questionario per rilevare il fabbisogno formativo e nel prossimo incontro verrà sviluppata la progettazione esecutiva. È questa un’altra importante iniziativa che risponde alla volontà di cooperare tra le Avis delle tre regioni, si inserisce nella più ampia programmazione e aiuta la partecipazione e collaborazione tra i dirigenti delle Giorgio Brunello Avis del Triveneto.
Tempo di donarsi: Padova, 5 novembre S
i intitola “2011: Tempo di donarsi” il nuovo appuntamento delle Associazioni del dono del Veneto (a destra l’edizione 2010 a Verona). Si terrà il 5 novembre all’Aula “Morgagni” del Policlinico universitario (in via Giustiani) a Padova. Il convegno inizia alle ore 9 con l’introduzione e il saluto delle dieci associazioni Acti, Admo, AdoCes, Aido, Ail, Aned, Avis, Avlt, Fidas e Lagev che operano nell’ambito del volontariato socio-sanitario della Regione Veneto, per proseguire alle 9.30 con la relazione su “Il Trapianto di cuore: oggi più che mai è ora di donare” del prof. Gino Gerosa, professore straordinario di Chirurgia cardiaca all’ Università degli Studi di Padova e Direttore dell’Unità operativa di Cardiochirurgia all’Azienda ospedaliera di Padova. A seguire l’intervento del dott. Andrea Olivero (foto a destra), presidente nazionale delle Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani) e portavoce del Terzo settore. Spazio alle testimonianze alle ore 10.30 e alla tavola rotonda di approfondimento fino alle 12. Moderatrice sarà Fabiana Pesci, giornalista de “Il Mattino” di Padova. L’incontro ha il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia e del Comune di
Padova, del Centro Servizi per il volontariato della Provincia di Padova, dell’Università degli Studi e dell’Ufficio scolastico territoriale di Padova. Destinatari, come ogni anno, saranno gli studenti degli Istituti superiori e universitari per sensibilizzarli sulla cultura della solidarietà ed in particoM.R. lare della donazione.
EVENTI IN DIVENIRE
Treviso, convegno su qualità e sicurezza
La Stampa è vicina all’Avis con... calci e placcaggi S tampa sempre più vicina all’Avis per sensibilizzare al dono del sangue. Due gli appuntamenti del mese di ottobre che vedranno “combattere” i giornalisti con e per l’Avis e la Fondazione Tes. Il primo sarà la partita di calcio “TvPressing contro Avis provinciale di Treviso”, sabato 15 ottobre alle ore 17 allo stadio di Pieve di Soligo (Tv). TvPressing, con capitano Tiziano Graziottin de “Il Gazzettino”, è composta da giornalisti e operatori (alcuni già donatori di sangue) della carta stampata, di Agenzie e uffici stampa, di radio e televisioni (nella foto sopra, alcuni elementi in recente gemellaggio con la comunità marocchina di Treviso). Da anni giocano per raccogliere fondi per famiglie ed associazioni che ne hanno bisogno. Il secondo appuntamento sportivo-ludico sarà invece una partita di rugby a favore della Fondazione Tes, di cui l’Avis regionale è partner. La data non è ancora confermata, ma con ogni probabilità sarà domenica 23 ottobre, a Padova. In questo caso in campo, contro una rappresentativa di giornalisti, la squadra di “Rubgyforlife” capitanata da Manuel Dallan, che schiera campioni ed ex di squadre come Petrarca, Conegliano, Pieve e della nazionale. “Rugbyfor life” (foto sotto alla Festa regionale Avis 2010) da anni gioca per beneficenza, in particolare a favore dei bambini malati. Aggiornamenti eventi sul sito www.donoevita.it e la nostra pagina facebook (donoevita.it).
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RISO FA BUON SANGUE: LA FINALE
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stata la comicità volutamente ingenua e semplice A rendere varia la serata ha contribuito la rassegna di a decretare il successo di Ruben Marosha, prete- filmati realizzati da molti artisti per sensibilizzare la so cabarettista kosovaro, ma in realtà italianissimo (si gente a donare sangue e organi. Rassegna vinta da chiama Marco Piazza), vincitore della finale di “Riso Gino Sardella, che ha fatto esperienza diretta di aver fa buon sangue 2011”, a salva la vita grazie a una donaRosolina Mare (Ro). zione di sangue. Gli ospiti inviFinalissima a Rosolina tati: Patrizia Bertaiola, vincitriUna serata memorabile per l’associazione “Amici del cabaret”, i per dodici concorrenti ce del Premio Nebbia Milano rappresentanti dell’Avis regiona2011, festival nazionale di le e provinciale di Rovigo, il Cabaret; gli Emo, amatissimi Consorzio operatori balneari e il direttore artistico dai bambini, che hanno riempito l’attesa del calcolo Enrico Cibotto, che sabato 27 agosto hanno visto dei voti con un dialogo tra svagato e demenziale con radunarsi davanti al palco, in piazzale Europa, circa Daniele Ceva, che li ha interrogati sui problemi dei duemila persone. Dodici i contendenti che si sono alternati al microfono per convincere le due giurie, quella tecnica e quella del pubblico, ad assegnare il voto più alto, inserendoli nella rosa dei finalisti. Ciascun giurato, infatti, poteva assegnare una valutazione compresa tra uno e cinque. La somma finale avrebbe individuato gli artisti più graditi. Una sfida a colpi di battute, scenette, ironia e situazioni tra comico e paradossale che Stefania Petrone, Samuel Brocherio, Fabrizio de Poi, Giulio Nerici, Antonio Mustillo, Comic Soon, Maurizio Linettti, Ruben Marosha, Renato Fogagnolo, Massimo Morselli, Max e Scossa e Raul si sono lanciati senza esclusione di colpi, ciascuno mettendo in campo quel bagaglio di comicità collaudata nel corso della giovani, sulla scuola e il tempo libero. Infine, l’attepropria carriera ed sissima proclamazione dei vincitori. Il premio del esperienza personale. pubblico è andato al duo Max e Scossa; il premio Ma non è tutto qui. Ridens 2011, assegnato dall’agenzia di Modena, è stato vinto da Massimo Morselli. Il premio ‘Peggio di così’, assegnato dall’associazione “Amici del cabaret”, è stato appannaggio di Samuel Brocherio. I premiati Avis sono stati Ruben Marosha 1° posto, il duo Max e Scossa 2° posto, e Maurizio Linetti 3° posto. Mattatori dell’evento lo stesso Enrico Cibotto e il presentatore Paolo Franceschini. In chiusura un sentito ringraziamento al sindaco di Rosolina Franco Vitale, al presidente dell’Avis provinciale Massimo Varliero, a Leonardo e Ferdinando Ferro del Cob, e a tutti coloro che si sono impegnati per la riuscita della Lauretta Vignaga serata.
La tappa di Cittadella con “cani e porci” S
erata calda di fine estate, atmosfera frizzante, musica di sottofondo. Volgendo lo sguardo verso il tramonto, ci si imbatte sulle possenti mura turrite che celano gli ultimi raggi di sole. Tutto è pronto: tra poco inizierà lo spettacolo! Siamo a Cittadella, presso l’anfiteatro all’aperto di Campo della Marta: location ideale per una serata all’insegna del sorriso.
dell’Associazione “Amici del Cabaret”! Saluti al pubblico, ringraziamenti al Comune e alla Proloco per il patrocino della manifestazione, poi mi chiama sul palco per un saluto a Cittadella e per invitare tutti a iscriversi all’Avis! Ma viene il bello e iniziano a esibirsi i “Cani e porci” alias Nicola Trocchia e Max Guidetti: due emiliani dalla battuta pronta e incalzante in una “maratona” di comicità. Segue un veterano del cabaret, Norberto Midani, artista a tutto tondo che accompagnandosi con la chitarra propone uno spettacolo divertente e frizzante lasciando spazio a numerose improvvisazioni! Il pubblico è entusiasta, coinvolto, tanto che non ti accorgi che sono già passate due ore! È ora di spegnere le luci del palco… è stato un successo: al prossimo spettacolo. Francesco Benozzo
L’Avis di Cittadella non si è lasciata scappare l’occasione per proporre la novità dell’anno ai suoi concittadini: il tour “Riso fa Buon Sangue” promosso dall’Avis regionale. Diversi mesi di preparativi con l’impegno di tutto il Direttivo, ma ora siamo pronti: i consiglieri in maglia rossa presso lo stand Avis, il pubblico sugli spalti.. sono le nove e mezza: si inizia! Il palco si illumina, parte un video promo con famosi comici che promuovono la donazione del sangue! Apre la serata Enrico Cibotto, direttore artistico
RISO FA BUON SANGUE IN VENETO
Il “kosovaro” che fa buon sangue
Un gran bel tour con prossima tappa a Lazise U
ltima tappa di un’estate a tutto “riso” sarà il 14 ottobre prossimo nella splendida cornice di Lazise, sul lago di Garda. L’evento è stato voluto da “Donare Avis”, l’associazione di 14 Avis comunali del Baldo-Garda che, esattamente 20 anni fa, si sono messe insieme per iniziative e progetti comuni. Le Avis di Affi, Balconi, Bardolino, Caprino, Cavaion, Costermano, Garda, Lazise, Pescantina, Piovezzano-Pastengo, Settimo, San Zeno di Montagna, Torri del Benàco e Vigasio - tra l’altro - insieme editano il trimestrale “Donare Avis”. Il fortunato tour di “Riso fa buon sangue” è partito, praticamente, da Este il 12 giugno, in occasione della Festa regionale per la Giornata mondiale del Donatore. Il 26 giugno è stata poi la volta di Ceneselli (RO) per la Festa dell’Avis comunale, poi a Villadose (RO) il 2 luglio per il decennale della Protezione civile; a Rovigo il 9 luglio anche qui pienone di piazza per ridere in... Avis per poi passare sull’Isola di Albarella il 14 agosto e a Lusia il 21. Di Cittadella, il 26 agosto scorso, riferiamo qua sopra. Il tutto per arrivare alla finalissima di Rosolina (vedi pagina accanto) e con l’ulteriore spettacolo a Belluno, il 3 settembre scorso, in occasione del 60° di fondazione dell’Abvs e il 4 settembre alla festa dell’Avis comunale di Gaiba (Ro). 15
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Giovane Avisineria ama kart e polizia L
’Avis del Friuli Venezia Giulia si conferma anche obbligatorie da oltre 20 anni; è inutile e soprattutto quest’anno campione di velocità, vincendo il 6° pericoloso percorrere la corsia d’emergenza per evita“Trofeo Kart Avis Giovani Interregionale” e battendo re il tutor; si può guidare con qualsiasi tipo di calzaben 12 squadre venete nell’ormai classico appunta- tura, basta che consenta di mantenere il controllo del mento di fine estate. Oltre 140 i giovani avisini e veicolo (per ulteriori curiosità, visitate il canale simpatizzanti riunitisi a Jesolo Lido, sabato 3 settem- YouTube della Polizia di Stato: bre, per partecipare alla manifestazione, iniziata la http://www.youtube.com/user/poliziadistato). mattina al Palaturismo con un incontro con la Polizia I due poliziotti hanno anche messo in guardia sulle stradale di Venezia sul tema gravi conseguenze di diversi della sicurezza. L’ispettore comportamenti scorretti, in Capo, Lorenzo Lo Conte, e Oltre 140 partecipanti alla kermesse particolare la guida in stato l’agente Andrea Moschini motoristica, con la Polizia Stradale d’ebbrezza e l’eccesso di velohanno colto l’occasione per cità, con immagini e racconti sfatare alcune leggende di episodi realmente accaduti. metropolitane su autovelox, etilometro e safety tutor, Hanno quindi sottolineato che l’obiettivo delle Forze ma non solo. Qualche esempio? Tutti i metodi per dell’ordine non è “fregare” il cittadino, ma proteggeringannare l’etilometro sono completamente ineffica- lo da danni e incidenti tramite azioni di prevenzione. ci; le cinture di sicurezza sui sedili posteriori sono Nel pomeriggio, in Pista Azzurra, si è quindi svolta la sfida tra le 13 squadre, con piloti provenienti dal Friuli e dalle province di Padova, Treviso, Venezia, Vicenza e Verona. Sul podio, alle spalle del Friuli, si sono classificate due squadre di Jesolo (numero 1 e 3); autore del giro più veloce Alex Negretto che ha stabilito anche il record stagionale in Pista Azzurra, mentre tra le donne ha primeggiato Monica Cauzzi, entrambi di Verona. Dopo le premiazioni, la manifestazione è proseguita in Pista Azzurra con aperitivo con intrattenimento musicale del dj Marco Veronese, cena ed esibizione di alcuni dei finalisti di Musica nel Sangue: Eniko, Carra Mc, Under the Pillow e Diamonds. Questi ultimi due gruppi hanno improvvisato una collaborazione live, cimentandosi in alcune cover e strappando gli applausi del pubblico. Giorgia Chiaro e Manuela Fossa
Artisti-cineasti del... Tubo fatevi sotto! C
he cos’è la donazione di sangue? E chi è il donatore? … E tu che donatore sei? Possiedi una “vena artistica” e credi di saper convogliare questi messaggi promozionali attraverso un breve filmato (max 60 secondi) da caricare su youtube? Allora, be tuned! Controlla il sito www.etuchedonatoresei.it e partecipa al contest promosso dai giovani dell’Avis provinciale di Venezia con la collaborazione di Avis regionale Veneto! Partirà da novembre e sarà il primo social contest organizzato da una
onlus in Italia. Al contest, nato da un’idea del project manager Leonardo Pavanello e realizzato in collaborazione con Show Reel, partecipano anche i geniali Nirkiop (cercali su youtube e su facebook!) e le principali web star che promuoveranno tutti il concorso sui loro canali. Ricchi premi, che verranno consegnati in una memorabile serata finale, sono previsti per i vincitori del contest, i cui video verranno trasmessi su tutti i canali di comunicazione avisina e non. Partecipate numerosi!
Brognolino-Costalunga sugli scudi nel volley L ’Avis di Brognoligo Costalunga si è aggiudicata il 16° “Torneo di pallavolo Avis Giovani” che si è svolto nei mesi di giugno e luglio presso il “Centro Noi San Giovanni Bosco” a San Bonifacio, bissando il successo dell’anno scorso a Terrossa. Ha battuto in finale, per 3 a 0, l’Avis Gazzolo; mentre al terzo posto si è classificata l’Avis San Bonifacio, che ha battuto 3 a 1 l’Avis Miega. Undici le squadre partecipanti in rappresentanza delle dieci Avis comunali di Bonaldo (due squadre), Gazzolo, Albaredo d’Adige, Miega, Lobia, Monteforte, San Bonifacio, Brognoligo-Costalunga, Belfiore e Locara. L’Avis comunale di BrognoligoCostalunga, inserita nel girone B, ha vinto tutte le partite di qualificazione. Poi nei quarti di finale ha battuto l’Albaredo e in semifinale il Miega. Inoltre, con la vittoria finale, ha conquistato il 7° trofeo “Memorial Filippo Aldegheri”, che per un altro anno resterà nella bacheca dell’Avis. La ciliegina sulla torta è stata l’assegnazione alla squadra della coppa “spirito Avis” per aver inserito in squadra il numero più alto di aspiranti
e donatori del torneo. Il direttivo Avis ringrazia tutti i giocatori, Angela, Agnese, Ilaria, Stefania, Chiara, Gianluca, Marco e Umberto per essersi impegnati nel torneo, ma soprattutto, per alcuni di loro, di essere Umberto Panarotto diventati donatori!
Torna a Verona il Forum giovani regionale: 12 novembre
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i rinnova anche quest’anno l’appuntamento formativo con il Forum Giovani regionale, giunto alla sesta edizione: Abano Terme (Pd), Garda (in foto), Valdobbiadene (Tv), Marcon (Ve) e Cittadella (Pd). Il Forum ritorna nel veronese, a Dossobuono di Villafranca il 12 e 13 novembre, organizzato dall’efficiente Gruppo Giovani provinciale di Verona. Il tema scelto, “Attacco alla Dirigenza”, ricalca quello di una Consulta Giovani nazionale svoltasi a Roma un paio d’anni fa, a dimostrazione che le buone prassi si rivelano molto utili da seguire. In previsione dei prossimi rinnovi associativi del 2013, infatti, i giova-
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ni avisini si vogliono preparare adeguatamente su statuto e cariche associative. Le tematiche, impegnative, verranno però trattate in maniera accattivante, utilizzando tecniche di simulazione e lavori di gruppo.
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L’Estate Village si tinse di rosso S
erata rossa per l’Avis Mestre Marghera, lunedì 8 luglio al Marghera Estate Village, frequentatissima manifestazione veneziana. E una gran folla di persone, in gran parte giovani, ha partecipato alla serata che vedeva come protagonisti La Mente di Tetsuya, grande band che suona e interpreta in maniera originale le mitiche sigle dei cartoni animati giapponesi. La Comunale e il Gruppo giovani hanno allestito con bandierine e striscioni Avis l’area del Village, marchiando la serata in maniera indelebile e salendo
sul palco per promuovere la donazione e sensibilizzare la cittadinanza sulla necessità di sangue. Molto apprezzato e partecipato il quizzone, gioco a quiz con domande sul dono del sangue con in palio magliette della Mente di Tetsuya, generosamente offerte dai ragazzi della band. Un modo originale e non scontato di avvicinare i giovani al mondo della donazione, mentre al gazebo altri volontari distribuivano gadget e davano informazioni più dettagliate, supportati anche da video promozionali che giravano su uno schermo al bancone.
Giovani in Concordia con acqua e sapone G
iunto alla sua quinta edizione, il torneo provinciale di calcio saponato cresce di livello e diventa interprovinciale, e Concordia si conferma tempio del calcio saponato. Il 26 giugno, circa cento ragazzi si sono sfidati negli scivolosi terreni di gioco preparati dall’Avis nel Parco Arena di Concordia Sagittaria, entusiasmando il pubblico presente con le loro doti funamboliche (ma sarebbe meglio dire per le loro
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abilità di cascatori) e suscitando anche un po’ di invidia per la possibilità di rinfrescarsi dalla calura di fine giugno. L’organizzazione è stata perfetta, nonostante alcuni cali di corrente abbiano costretto i nostri volontari agli straordinari per riallestire ripetutamente i terreni di gioco. La collaborazione col Gruppo Arena ha permesso di arricchire l’offerta con della buona musica ed una mostra fotografica sulle bellezze paesaggistiche del nostro territorio. Graditissimo dai ragazzi anche il chiosco gastronomico. Venendo alle note sportive, il dominio de “I Preparati” quest’anno è stato spezzato da un’altra compagine di Concordia: i “Ca’ Talento”. Al terzo posto si sono classificati gli "Strani Tipi". Ai primi tre classificati sono andate le coppe offerte dall’Avis provinciale di Venezia. Sull’agonismo ha comunque prevalso la voglia di divertirsi, senza dimenticare il contributo che le nuove generazioni possono (e devono) dare al volontariato. I giovani del calcio saponato hanno fatto il primo passo firmando diverse promesse di donazione e manifestando la loro disponibilità a diventare donatori. Ora speriamo nella coerenza di Dario Piccolo dare seguito a queste promesse!
Una “Avis Boat” tutta tricolore C
olori dominanti: il bianco, il rosso, il verde. E l'azzurro Avis, si capisce. Il suggerimento su Facebook e nel passaparola era questo: vestiamoci con un capo di bianco o di rosso o di verde e festeggiamo così, a modo nostro, l'Unità d'Italia. L'intento era quello di stare insieme e di diffondere con un messaggio un po' diverso il "verbo" Avis e il sentirsi un'unica nazione. E così il sabato 25 giugno la nave "Marco Polo" è salpata da Fusina per una serata "giovane" all'insegna della condivisione, dell'allegria, della musica e della solidarietà. Gran parte dei 150 passeggeri (compreso equipaggio, disc jockey e barman) avevano colto l'invito ed era tutto un brulicante "tricolore". Solo un gruppo piuttosto numeroso, quello di Chioggia, aveva "disubbidito" sfoggiando però ugualmente un colore "nazionale": l'azzurro delle maglie con "gocce di forza". Una veloce cena a base di panini e insalata di riso (con immancabile prosecco) appena iniziata la navigazione. Non prima, però, di aver bardato a festa la nave con striscioni e bandiere di Avis regionale Veneto (non mancava quella della redazione) e tricolori a go go. Una nave testimonial, in una calda sera d'estate, nel-
l'affascinante laguna di Venezia. Dopo la tappaattracco alle Zattere, navigazione in laguna aperta con musica a tutto volume per tre ore abbondanti di disco-Avis. Da ogni parte del Veneto, e anche da fuori, la promessa è stata di ritrovarsi in una prossima occasione. La prima "Avis Boat" organizzata dal Gruppo Giovani della provinciale di Venezia, in collaborazione con Associazione Venetiae Alumni, è stata un gran successo. Chissà la prossima. Ampio servizio fotografico sulla pagina facebook di donoevita.it.
Musica e Sport per l’Avis giovani di Postioma U n fine settimana di sport e spettacolo a Postioma (Tv) dove, presso gli impianti sportivi, l’Avis locale, in collaborazione con il Futsal Postioma, ha organizzato la quinta edizione di “Sport & Music Festival”, con gran successo di partecipanti e di pubblico. Fra il 24 e il 26 giugno, si sono alternate 20 squadre di beach-volley e 22 di calcio saponato. Al quinto tentativo, la formazione della “Pmf ” è riuscita a salire sul podio più alto della contesa sulla sabbia, con Lisa Salvadori premiata miglior giocatrice del torneo. Per il calcio saponato la compagine dei “C-Riders” ha scalzato dal trono i “Kendo” con un perentorio 4 a 2 con Nicolò Gasparetto capo cannoniere con 18 reti. Per lo spettacolo venerdì 24 giugno sul palco c’erano gli “A&B” con il loro cabarock, molto apprezzato dal folto pubblico. Il 25 applauditissimo il concer-
to dei “Radiofiera”, che erano stati preceduti dai “The Blues Bus”. La domenica è stato bissato il successo dell’anno precedente del “Festival Cover”, con quasi duemila persone ad applaudire gli artisti locali che si sono esibiti nelle cover di artisti di fama come Fausto Leali con Anna Oxa, Madonna, Back Street Boys, Spiece Girls, Los Massadores e altri.
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Riapre la scuola, e riecco la musica dei nostri giovani
Le vie dei Romani: Julia Concordia
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iparte con il nuovo anno scolastico il concorso “Musica nel sangue School Contest”. La data di scadenza per l’invio, da parte degli istituti, della scheda di adesione alla quarta edizione della “sfida” tra studenti delle scuole superiori venete è fissata al 31 ottobre 2011. Quattro le fasi di svolgimento: la fase scolastica, quella online, la semifinale e la finale. La fase scolastica si svolgerà dall’1 novembre 2011 al 31 gennaio del 2012 e vedrà le scuole organizzare un piccolo concerto che permetta ad una giuria popolare formata dagli studenti di selezionare i brani da far partecipare alla gara, con almeno un brano originale con tema la solidarietà. Le esibizioni dei brani selezionati verranno caricate sul sito. Alla scuola verranno inviate sia le linee guida che materiale (striscioni, locandine, gadget…), mentre al concerto è previsto l’intervento di un volontario Avis, Fidas o Abvs che sensibilizzi al dono del sangue. La fase online prevede che dall’1 febbraio al 31 marzo 2012 i brani vengano caricati nella sezione School Contest di Musica nel sangue e che ogni gruppo o solista inserisca una scheda con una propria breve presentazione e alcune foto. I video saranno votati dagli utenti del sito secondo due modalità: con un voto da 1 a 5 stelle (registrandosi al sito) o con un “Mi piace” senza regi-
IL BELLO DEL VENETO
MUSICA NEL SANGUE 2011
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strarsi. I componenti del gruppo o solista donatori di sangue avranno in regalo dei biglietti per i concerti invernali. I 12 video più votati per la categoria cover, originale e categoria originale a tema “solidarietà” accederanno alla semifinale. La scuola che entro il 31 marzo 2012 avrà più studenti donatori di sangue al suo interno, riceverà in premio delle gift card del valore complessivo di 500 euro. La fase semifinale si svolgerà dall’1 al 31 aprile. Saranno organizzati due concerti live in due scuole del Veneto, che saranno in due punti diversi della regione e che riceveranno in premio delle gift-card del valore complessivo di 300 euro. Ad ogni concerto verranno selezionati quattro finalisti per categoria, alla presenza anche dei volontari delle associazioni organizzatrici. A maggio, in data e luogo ancora da stabilirsi, si svolgerà quindi la finale, con l’esibizione dei 24 finalisti e con una giuria di qualità che deciderà i primi tre classificati per ciascuna categoria. Molti finalisti, quest’anno, sono poi stati invitati a suonare in varie manifestazioni (foto sopra). Le tre associazioni Avis, Abvs e Fidas, con l’Agenzia Heads, stanno mettendo a punto una serie di migliorie di comunicazione con le scuole e con i partecipanti per agevolare la promozione e lo svolgimento dell’iniziativa, anche con supporto video e di materiale, oltre che per favorire la sensibilizzazione al dono del sangue durante le diverse fasi del concorso. Per informazioni consultare il sito www.musicanelsangue.it o contattare la segreteria dell’Avis regionale, Michela Rossato allo 0422 405088. 21
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ulia Concordia è città prettamente romana, fondata nel 42 a.C. in uno dei crocevia più importanti del nordest d’Italia. Già allora la zona era attraversata dalla via Annia, strada che congiungeva Adria ad Aquileia, passando per Padova e Altino e, proprio a Julia Concordia, si innestava la Postumia, proveniente da Oderzo (Opitergium), sede di importanti scambi commerciali con il Nord Italia e, nel contempo, baluardo del confine orientale insieme ad Aquileia. Il nome Sagittaria fu aggiunto molti secoli dopo, in quanto sede di una delle più importanti fabbriche di frecce (sagittae) dell’Impero Romano. Allora Concordia contava migliaia di abitanti, e questo lo si deduce dalle costruzioni venute alla luce negli scavi più recenti, come l’imponente teatro romano, capace di almeno cinquemila spettatori e poi il foro e le terme, punto di incontro della vita pubblica, incrocio tra cardine e decumano e la fabbrica di frecce. La via dei pozzi romani è uno dei ritrovamenti più importanti, così come il grande sepolcreto sulla sinistra del fiume Lemene, costituito da oltre 260 sarcofagi dell’epoca imperiale, il tutto lungo il prosieguo della via Annia, come usavano i Romani. Il materiale ritrovato fu poi collocato al Museo nazionale Concordiese di Portogruaro, vista l’impossibilità di conservarli in loco. Nella nostra visita, quindi, è obbligatorio inserire anche tale museo. Un altro dei più importanti siti da visitare è il ponte romano che si trova adiacente alla strada che porta all’interno del paese, qualche centinaio di metri verso est, poi, è visibile un bel tratto della via Annia, davanti alla cattedrale di Santo Stefano in centro città. Ma fermiamoci a vedere il complesso di monu-
menti portati alla luce recentemente, dal 1950 al 1970. Comprende due sepolcreti pagani a tre nicchie ciascuno e, davanti a loro, uno dei più antichi edifici cristiani, una trichora, costruzione a tre absidi, eretta a metà del IV secolo dopo Cristo, come tomba per onorare le reliquie dei martiri che rinunciavano alla vita per non rinnegare la fede. Fu poi aggiunta una piccola basilica a tre navate con antistante una zona sepolcrale con sarcofagi, il tutto ben visibile dal percorso esterno ottimamente attrezzato. In seguito al periodo romano, ci furono secoli di oscurantismo a causa delle invasioni barbariche e alle alluvioni che coprirono tutto con strati di sabbia, inoltre, negli ultimi scavi sono venuti alla luce, alcuni metri sotto il livello stradale, reperti e costruzioni di epoca romana. Nel 1168 il vescovo Reginpoto fece costruire il battistero che sovrasta gli attuali scavi con la stessa architettura dell’antica trichora e, al suo interno, si possono ammirare degli affreschi ben conservati, rappresentanti i quattro evangelisti e altre allegorie cristiane. Uno degli edifici di maggior pregio aperti al pubblico è la grande basilica, la cattedrale costruita sui resti di una precedente grande chiesa distrutta da un incendio e poi sepolta dalle grandi alluvioni, l’attuale costruzione risale al 1466 ed è tuttora sede parrocchiale. C'è la possibilità di scendere sotto il piano della cattedrale e ammirare gli ultimi reperti archeologici, i magnifici mosaici conservati in modo da poterci fare un'idea esatta di quello che, nei tempi passati, furono le vestigia di questa grande realtà cristiana postromana, sede vescovile e riferimento per i fedeli. Nella piazza, davanti alla chiesa, troviamo la strada che usciva dalla porta “Urbica Orientale”, che univa Concordia con la via Annia, qui si trovano anche gli scavi con i resti dei grandi magazzini romani destinati alla città, Concordia, allora, aveva una cinta di mura fortificate spessa vari metri e lunga oltre 7 chilometri, ciò indica quanto fosse grande e importante dal punto di vista strategi-
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In quell’incrocio d’antiche civiltà
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fosse grande e importante dal punto di vista strategico e commerciale. Con la calata dei Longobardi comincerà il periodo di decadenza di Julia Concordia: i Romani hanno altro a cui pensare che sostenere la città, e comincia il periodo in cui la città si spopola, anche perché le frequenti alluvioni e la mancanza del sostegno di Roma hanno infiacchito la volontà degli abitanti, ora attenti a difendersi dalle invasioni barbariche, che hanno preferito trovare rifugio nelle vicine valli e paludi, dove gli invasori non osavano inoltrarsi. Dopo questo periodo, durato parecchi secoli, subentra una relativa calma dalle invasioni, e i concordiesi ritornano e cominciano a ricostruire la loro città che i barbari avevano ridotto ad un cumulo di macerie. I molti volonterosi sfruttano le rovine e utilizzano pietre e altro per costruire la nuova realtà. Oggi Concordia può raccontare la sua storia millenaria, parlando con i concordiesi si capisce l’orgoglio di questa gente per quello che sono riusciti a ricostruire. L’agricoltura è una delle maggiori risorse e non dimenticano certo il loro illustre passato che condividevano con Aquileia, Oderzo e Adria in uno dei periodi più importanti dell’Impero Romano. Ci sono degli angoli di Concordia, parte storica esclusa, che denotano la sobrietà e il buon gusto della gente; non mancano, poi, le iniziative sociali, culturali e sportive. Ci soffermiamo ad ammirare la piazzetta del municipio, un piccolo gioiello che si specchia sul Lemene. Municipio che, oltre alla sala consiliare, è sede del nuovo museo con oggetti e reperti in bella esposizione. Possiamo accedere anche ad una sorta di museo virtuale narrante la storia di Julia Concordia. Vivace a iniziative, nella cittadina che ormai conta più di diecimila abitanti spicca tra le altre “Concordia Eventi”, che si propone di unire, nell’opera di divulgazione, la laboriosità delle oltre sessanta associazioni di volontariato che spaziano in tutti i campi possibili (dal socio sanitario allo sportivo, dal culturale al folkloristico ricreativo). Un obiettivo calato nell’Anno europeo del Volontariato, e che
trova sia il patrocinio del Comune che il supporto della Proloco. Si darà vita, così, alla festa del volontariato, che avrà il suo culmine il 2 ottobre e che sarà occasione, per tutte le associazioni, di farsi conoscere. Ci sarà un prologo il 30 settembre con una cena di beneficenza sul fiume Lemene, offerta da Ristolemene. L’Avis, con il suo presidente, Dario Piccolo, è una delle promotrici dell’evento e i giovani sono i primi a essere stati coinvolti in questo progetto. Nel gruppo, infatti, c’è Manuela Fossa, delegata per i giovani all’Avis regionale. Sul fronte sportivo, il 1° ottobre si svolgerà il convegno dal titolo “Alleniamo sportivi, educhiamo campioni di solidarietà”, con moderatore il giornalista sportivo Gianni Mura. Abbiamo cercato di sintetizzare in poche righe oltre duemila anni di storia, anche grazie all’archeologa Martina Zanon, prodiga di spiegazioni che qui non sono riportate tutte per motivi di spazio. Comunque, per chi volesse saperne di più, oggi c’è internet: www.rufinoturranio.it, e-mail: rufinoturranio@aruba.it e, meglio ancora, per chi volesse dedicare una mezza giornata a questa magnifica realtà che è Julia Concordia, si possono avere info al cell. Ottaviano Cereser 333.9339231.
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re i gruppi di lavoro, tre i percorsi diversi per capire e concretizzare le dinamiche di gruppo e l’obiettivo finale della “rete”. Quella rete che, a livello giovanile, in Avis sembra venire quasi naturale ed essere molto più attiva, vivace e organizzata. Basta vedere come usano in modo intelligente le nuove tecnologie di comunicazione. Questo non senza confronto di idee, di culture e di modus operandi diverse in base alle realtà locali di provenienza. Molto proficuo è sicuramente stato il meeting estivo di quest’anno della Consulta giovani nazionale. L’incontro, cui hanno par-
tecipato oltre 60 giovani da tutta Italia, è stato organizzato a Strassoldo (Udine), sabato 18 e domenica 19 giugno, con la preziosa collaborazione di Avis Friuli e Veneto e delle rispettive Commissioni giovani. I partecipanti si sono divisi in tre gruppi di lavoro per riflettere, confrontarsi e soprattutto essendo giovani - agire efficacemente nel volontariato nell’ambito dell’interazione, della costruzione di reti efficaci sulla base di buone prassi. Vivacità, senza preconcetti, nelle varie discussioni e simulazioni che si sono snodate nelle duegiorni per giungere - sotto la supervisione di formatori e facilitatori - a conclusioni e obiettivi comuni. Un
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successo formativo e auto-formativo che “lieviterà” sicuramente in Avis, a tutti i livelli, portando aria più fresca e frizzante. Un vento nuovo, ma che non soffia a caso o in direzioni divergenti. Basta stare ad ascoltarli e, soprattutto, lasciarli muovere e agire. E a proposito di agire e interagire, anche in questa occasione sulle onde dell’etere e in streaming web ha funzionato a pieno ritmo “Radio Sivà” condotta da Raffaele Raguso (Taranto) e Monica Fusaro (Cosenza). Intervistati a “microfono battente” i dirigenti “senior” presenti: Antonio Tombolillo per l’Esecutivo nazionale, Claudio Dalpioluogo per il consiglio nazionale, Carmelo Agostini presidente Avis Friuli Venezia Giulia, Francesco Joppi vicepresidente Avis Veneto, ma anche tanti giovani già “navigati” o alla prima esperienza di meeting. Ospite d’eccezione, tra gli altri, Gioia Lovison, padovana presidente delle radio Universitarie on web (ormai oltre 20 in tutta Italia). Assieme a Claudia Firenze, coordinatrice della Consulta giovani nazionale, Gioia è stata intervistata e si è subito “coinvolta” nel progetto di rete delle Radio giovani avisine. Fra la Consulta giovani e la rete di Radio delle Università, insomma, sta per nascere una stretta collaborazione futura. Particolarmente squisita è stata l'ospitalità dei giovani friulani, sempre al lavoro sia nei gruppi con gli altri coetanei, sia nella "logistica" di cena e ballo serale, ispirato agli anni '70. Dal Veneto, invece, è arrivato il nuovo camper-emoteca con il quale i giovani avisini hanno voluto posare. Sul sito www.donoevita.it i risultati dei tre gruppi di lavoro e sulla pagina Facebook di donoevita.it (cliccatissima dopo il convegno) un ampio servizio fotografico, relativo anche alla “serata anni ‘70” organizzata per la cena del sabato. Beppe Castellano
Un’estate tanto “calda” per Venezia L
a barca che faceva acqua pare sia di nuovo in navigazione. Questo dopo le durissime prese di posizione dell’Avis provinciale di Venezia. A fine giugno con due lettere indirizzate a Luca Zaia e all’Assessore alla Sanità Luca Coletto, la Provinciale aveva minacciato perfino un esposto contro le Ulss. Questo per denunciare i ritardi nel rimborso delle quote associative (ferme da 8-12 mesi) e, soprattutto, la difficoltà di personale nei Centri trasfusionali dell’Ulss 13 (Dolo-Mirano) e a Noale, dove i donatori presentatisi a donare una mattina di giugno sono stati rimandati a casa perché non c’era il medico. La stessa Avis regionale - come abbiamo riferito questa estate sul sito www.donoevita.it - a luglio ha chiesto e ottenuto un incontro chiarificatore (non solo sulla situazione veneziana, ma di tutto il Veneto) all’Assessore Luca Coletto e al Segretario regionale alla Sanità, Domenico Mantoan.
Fra luglio e agosto qualcosa infine si è mosso. A Noale, comunque, i giorni di raccolta sono stati 2 sui 4 settimanali previsti, mentre a Dolo sono stati inseriti due medici in più e pare che tutto cominci a rimarciare. Dovrebbe essere sbloccata anche la situazione “rimborsi” associativi ferma da ottobre 2010. In ogni caso si registra un calo complessivo dell’1% circa nella raccolta come si evince dal prospetto mese-mese sotto. B.C.
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La nuova “blood generation” fa rete
Mestre: la Giornata del Donatore al Toniolo S arà nuovamente il teatro Toniolo ad ospitare la Festa del donatore dell’Avis Mestre Marghera, in programma domenica 9 ottobre dalle 9.30. Per il secondo anno consecutivo, Gaetano Ruocco Guadagno, attore, presentatore e clown-dottore, animerà la mattinata affiancato dai volontari della Comunale. Novità di questa edizione sarà la presenza del coro Joyful Gospel Group, che nel corso delle premiazioni (circa 600 le benemerenze assegnate) interpreterà alcuni
brani di musica Gospel e Spiritual, di sicuro da brividi! Continua, quindi, il rinnovamento della manifestazione, che dopo aver mantenuto la stessa formula per molti anni, dal 2010 sta gradualmente evolvendo per andare incontro alle nuove esigenze dei donatori e attirare anche i più giovani. A tal proposito, l’associazione è sempre aperta a commenti e suggerimenti da parte di tutti i soci. Vi aspettiamo domenica 9 ottobre, non G.C. mancate!
Dal Lido al Civetta, tutta una tirata in bicicletta P
artenza alle 5.50 dal Lido di Venezia per affrontare oltre 140 km in bici sotto la pioggia e raggiungere il Rifugio Capanna Trieste (1186 m.s.l.m.), situato nel Gruppo del monte Civetta, nel cuore delle Dolomiti Orientali. È questa l’impresa del Gruppo Sportivo dell'Avis comunale di Venezia, capitanato da Sandro Gavagnin, capogruppo, dal dott. Giancarlo Claudino, presidente dell’U.C.I. Lido e medico del Pronto soccorso e dal dott. Stefano Baracchi, Cardiologo dell’ospedale civile. Dopo aver attraversato Conegliano, Passo S. Boldo, Agordo e Listolade, è arrivato primo al rifugio dopo 5 ore e 48 di pedalata, il donatore Flavio Marinello, seguito dall’ing. Maurizio Pavan, atleta di “Ironman”. Il Gruppo, con divisa Avis, contava ciclisti ultrasettantenni di tutto rispetto, che hanno pedalato con enorme entusiasmo per promuovere la donazione di sangue, come Luciano Lovatini e Vladimiro Negrato.
Come dire che donare... conserva. Eccome! Hanno inoltre partecipato all’iniziativa Danilo Pradel, socio Avis ad honorem, Massimo Schiavon, consigliere, Giuseppe Speranza, donatore con oltre 50 donazioni, e Alberto Costa, collaboratore.
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inalmente anche San Donà di Piave (Ulss 10) ha il suo nuovo Centro trasfusionale. Si è dovuto aspettare tanto tempo, decenni, per poter dire che i donatori hanno un centro degno di questo nome. Il 7 luglio è stata inaugurata la nuova struttura: un’ampia e accogliente sala d’attesa, un salone prelievi di “serie A” con due poltrone tutte nuove per la plasmaferesi e quattro per le donazioni di sangue intero. Noi dell’Avis avremmo voluto un momento solenne per tale evento, ma
non è stato pienamente possibile. Siamo ugualmente felici, perché i donatori sanno che donare è volontariato nel vero senso della parola. Stiamo attrezzando la sala d’attesa con un mega televisore donato dalla ditta Digito Elettrodomestici di San Donà, in seguito il centro sarà dotato anche di filodiffusione. Tre gli studi medici per le visite ai donatori e uno studio riservato al primario, comodo e accogliente. Molto ampia e attrezzata è anche la segreteria, e ci sono molti locali per i servizi ausiliari. Purtroppo, mancano un po' i donatori. San Donà, che da sempre è stata capofila per le donazioni, oggi fa registrare un leggero calo, anche se l’Avis comunale sta facendo l’impossibile per sensibilizzare i giovani e chi ha l’età per donare. Parecchie sono le nuove iniziative in cantiere, oltre a quelle già consolidate. Sarebbe bello che ogni donatore si accollasse “l’onere” di portarne uno nuovo. Il presidente, Ennio Mazzon, con l’Esecutivo, sta concordando, con il supporto del primario dott. Fiorin, dell’equipe medico trasfusionista e degli operatori trasfusionali, una strategia per reclutare nuovi donatori. Vorremmo poter dire che il nuovo Centro trasfusionale accoglie tanti nuovi donatori. Vi aspettiamo tutti a visitarlo per non dimenticare che il sangue non si acquista, ma si dona, Ottaviano Cereser solo così si salvano tante vite.
Venezia: un convegno all’Arsenale con la Marina L ’Arsenale di Venezia ha fatto da scenario al convegno “Il Dono, l’Assistenza, la Cura: tra ieri e oggi”, organizzato l’8 giugno dall’Avis di Venezia, in collaborazione con la Marina Militare. Fondamentale è stata la disponibilità del Contrammiraglio Maurizio Ertreo, donatore molto sensibile a divulgare la cultu-
ra del dono del sangue tra le Forze Armate. Durante l’evento, aperto alla cittadinanza, si sono confrontati diversi relatori: oltre a Sandro Simionato, vice sindaco, ed Erminio Viero, presidente della Municipalità, sono intervenuti il dott. Giorgio Marchiori responsabile del Dimt di Venezia e il dott. Alberto Argentoni presidente dell’Avis regionale Veneto. La dott.ssa Amadi Annalisa, psicologa, ha affrontato il tema “Senso della salute”, mentre la prof.ssa storica di Venezia Nelli Elena Vanzan Marchini, ha illustrato la sanità nella storia, dagli inizi del secolo ad oggi ne “La sanità nelle scelte dei Veneziani”. Il medico della Marina Militare, Capitano di corvetta Gaetano De Bilio, si è invece soffermato sul tema de “Le emazie congelate: prospettive strategiche militari e civili”, seguito dal dott. Carlo Malantrucco, responsabile dell’aferesi produttiva dell’ospedale “San Pietro Fatebenefratelli” di Roma, ha commentato un video molto significativo sulla “Donazione del plasma. Disponibilità e necessità”, in Italia e nel mondo, in particolare in America. Orietta Guerrasio e Giorgia Chiaro
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Tre giorni di sosia, tre giorni per l’Avis I
l festival dei sosia è un’esibizione canora nella quale si cimentano i sosia dei cantanti famosi, provenienti da ogni parte d’Italia. Grazie alla mediazione di Ervino Drigo, patron della manifestazione, nonché presidente dell’Avis di Bibione, le Avis del mandamento di Portogruaro sono riuscite a entrare nella manifestazione, partecipando alle tre serate finali che si sono svolte dal 21 al 23 luglio, a Caorle, Portogruaro e Bibione. Non capita tutti i giorni di sentire i vari Vasco Rossi, Ramazzotti, Mina, Zucchero, Madonna, Bocelli... proclamare che “La vita è un dono. Donala agli altri!”, con l’invito a recarsi al più vicino Centro trasfusionale per diventare donatore di sangue. E poco importa se non si trattava dei veri personaggi famosi ma dei loro sosia. Molto attenti nel promuovere il dono del sangue sono stati anche i due presentatori della kermesse: Stefania Falanga e Moreno Morello (di Striscia la Notizia), affiancati in ogni serata da un responsabile Avis. Infaticabili sono stati i volontari delle Avis del mandamento di Portogruaro, presenti a tutte e tre le
serate, e il presidente dell’Avis provinciale, Maurizio Borsetto che ha condotto la nuova autoemoteca in tutte le tappe toccate dalla manifestazione. Promuovere la donazione è sempre importante, ma d’estate lo è in modo particolare perché, con le ferie dei donatori, le scorte di sangue rischiano di diventare carenti. Manifestazioni come il festival dei sosia, che ha raccolto circa 700 persone a serata, aiutano Dario Piccolo l’Avis a mantenere alta l’attenzione.
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Inaugurato il nuovo Ct di San Donà
Quel battello col gran pavese Avis per il Redentore 2011
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i sicuro è stato notato da migliaia di persone, alla fonda davanti al ponte di barche che porta dalle Zattere alla chiesa del Redentore. Una quarantina di coraggiosi (fra consiglieri regionali Avis, ospiti sloveni e parmigiani, ecc. ecc.) stipati su un tipico peschereccio veneziano, hanno portato il messaggio avisino in occasione della Festa più “veneziana” che ci sia, il 16 luglio scorso. Un’esperienza decisamente unica...
Valle Zignago - Caorle: Mtb Marathon per 450 atleti
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i è svolta domenica 17 luglio la seconda edizione della Mtb Marathon “Valle Zignago - Laguna di Caorle” organizzata dall’Asd Sagitta Bike. Si tratta di una competizione agonistica in mountain bike valida per il circuito fizi:k e per il Trofeo Mtb Nordest 2011, che attira un gran numero di appassionati (più di 450 i partecipanti quest’anno). Il percorso, lungo 60 km con partenza da Sindacale di Concordia Sagittaria, si sviluppava interamente all’interno della Valle Zignago - Laguna di Caorle, immersi nella natura suggestiva e incontaminata che poco ha da invidiare agli ambienti montani in cui, generalmente, si svolge questo genere di competizioni. A detta degli esperti, quest’anno il percorso era molto più tecnico e impegnativo, raccogliendo un successo a pieni voti da parte dei partecipanti; e il violento scroscio di pioggia che si è riversato sulla zona sul finire della gara ha reso ancor più sug-
gestiva la manifestazione. L’Avis di Concordia, ovviamente, non poteva mancare a questo evento e non ha perso occasione per distribuire agli atleti e ai loro accompagnatori gadget e materiale informativo. E ancora una volta il connubio tra sport e dono del D.P. sangue si è dimostrato vincente!
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uando nel 2001 ricordammo il 50° della fondazione, lo facemmo con lo spirito di ripercorrere le tracce dei nostri predecessori, per ricordarne l’impegno e la dedizione e trovare nuove energie e nuovi stimoli per andare avanti. E avanti siamo andati e di buon passo! In dieci anni, sempre con la grande disponibilità dei nostri donatori, abbiamo fatto un eccellente lavoro: sono aumentate le adesioni all’Associazione e sono aumentate le donazioni. In controtendenza, in un periodo in cui le comunicazioni fra le persone diventano sempre più rarefatte, con l’ufficio di chiamata abbiamo aumentato il contatto con i donatori associati Abvs, contatto che comunque rimane ben saldo a livello di sezione grazie al lavoro dei Segretari e dei membri dei Comitati di sezione. A 60 anni dalla fondazione dell’Abvs, il nostro obiettivo è tutto rivolto al futuro. Siamo ben consapevoli del valore di quanto è stato fatto e forti delle esperienze e del sostegno che, in più di un’occa-
Due giorni di festa e scienza per la città S sione, i nostri donatori ci hanno dato, in particolare con la precisa risposta alle chiamate per le donazioni e con la scelta quasi storica della rinuncia alle benemerenze. Con questo sostegno, guardiamo alle nuove leve, i giovani, che con consapevolezza si avvicinano all’impegnativo, ma ricco di soddisfazioni, mondo del volontariato. A loro è rivolto il nostro messaggio, affinché si continui a fare di questa grande associazione il sicuro riferimento di quanti necessitano di sangue, siano essi malati che costantemente fanno uso di farmaci derivanti dalla trasformazione del sangue o persone che ne hanno necessità per traumi, incidenti o interventi chirurgici. Concludo con un “grazie” alle oltre 25mila persone che, diventate donatori di sangue in questi 60 anni, hanno contribuito alla salute di noi tutti e a quanti, in qualsiasi modo, hanno creduto nel nostro lavoro e ci hanno sostenuto. Nella pagina accanto la cronaca delle giornate del 3-4 setGina Bortot, presidente Abvs tembre.
In Georgia “miracoli” del Volontariato, anche bellunese
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’Avis sta portando avanti un bellissimo progetto in Bolivia, dove aiuta i padri Camilliani nella promozione del dono del sangue. Tale progetto è stato sostenuto anche dall’Abvs e dalle sue Sezioni. I padri Camilliani, però, sono molto impegnati anche in uno Stato più vicino, che nel maggio scorso ho avuto l’opportunità di visitare e che mi ha lasciata piacevolmente sorpresa per le similitudini con il territorio Italiano: la Georgia. A Tiblisi, su proposta del dott. Giuseppe Pellegrini, responsabile del nostro gruppo di studio, abbiamo visitato un laboratorio di analisi del sangue, sostenuto da uno dei progetti della Caritas diocesana e gestito dai Padri Camilliani. Il laboratorio è nato
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nel 1997 grazie ad attrezzature usate provenienti dall’Italia, che a dicembre del 2010 sono state sostituite con altre migliori che hanno permesso un salto di qualità, anche grazie a Guido Trento, instancabile istruttore. Al laboratorio, dotato anche di un contaglobuli, di una macchina per elettroforesi e di un microscopio nuovo, vengono eseguito 150 esami all’ora, con destinataria solo la gente più povera, alla quale vengono praticati prezzi di favore. Si tratta di persone (un migliaio a maggio, ma in continuo aumento) che non hanno mezzi economici per accedere agli altri ospedali. Mi ha fatto piacere vedere l’impegno del volontariato italiano a tanti chilometri di distanza, molto simile al nostro impegno avisino. Da poco tempo lo stato Georgiano ha iniziato una campagna di sensibilizzazione per la donazione gratuita di sangue (che in Georgia viene venduto e comprato!) e di questo e tanto altro ho parlato con Padre Pawel Dyl (in servizio da 12 anni), con il biologo italiano Claudio Santon di Viterbo (ex donatore di sangue) e con il nostro concittadino, il dott Guido Trento, che da volontario di laboratorio si sarebbe fermato fino a tutto luglio. Se il mondo è G.B. piccolo, il volontariato è grande!
essant'anni di Abvs, sessant'anni di donazioni, di attenzione per chi ha bisogno, di volontariato. Tra sfilata di labari e associazioni, momenti scientifici, religiosi, musicali e ludici, il 3 e 4 settembre l'Abvs provinciale ha festeggiato un traguardo importante. Sulla torta (virtuale ma non per questo meno importante) c'erano 60 candeline, da spegnere non tanto per una sorta di autocelebrazione, quanto per continuare ad andare avanti nell'opera di sensibilizzazione della popolazione sull'importanza del dono del sangue. “Sono molto soddisfatta di com'è andato il fine settimana - spiega la presidente provinciale Gina Bortot - ci sono stati dei momenti strepitosi e altri molto emozionanti, come la sfilata per le vie della città”. Il ricco programma si è aperto sabato mattina in piazza dei Martiri, dove i ricercatori della fondazione Tes (foto in alto, pagina accanto) hanno presentato ai bellunesi incuriositi gli ultimi risultati delle loro ricerche sulle cellule staminali. Nell'atrio della Banca Unicredit c'è stato un via vai continuo: “La cittadinanza ha risposto in maniera inaspettata, merito anche dei ricercatori che sono stati capaci di trasmettere tutto il loro entusiasmo”, spiega Bortot. La giornata è proseguita con l'emozionante concerto al Bus del Buson, dove l'Abvs era ospite, e con la serata di cabaret al Giovanni XXIII. Un paio d'ore che hanno ribadito il famoso detto popolare “Riso fa buon sangue”. I clou la domenica, con l'assemblea straordinaria per la modifica di una parte dello Statuto, necessario perchè richiesto dall'ufficio regionale per il volontariato, e la Messa presieduta dal Vescovo della diocesi di Belluno - Feltre monsignor Giuseppe Andirch, che ha riservato parole di stima e riconoscenza per l'associazione: “Siete l'esempio della vera carità cristiana con il dono del sangue in gratuità e spirito di autentica solidarietà con il prossimo”, ha detto durante l'omelia. C'erano anche diverse autorità (sindaci, come Roberto Padrin di Longarone, anche lui donatore, il vice prefetto Magi,
l'onorevole Gidoni, il vertice dell'Ulss 1, rappresentanti di Provincia e Comune di Belluno), che si sono accodate all'emozionante sfilata che da Piazza Duomo ha portato il mondo dei donatori bellunesi fino al piazzale loro dedicato, dietro al Palasport De Mas. Un lungo corteo colorato, con i labari delle sezioni, i gonfaloni di Provincia e Comune e una selva di gagliardetti a testimoniare quanto sia sentito, nel territorio, il dono del sangue. Non mancava il presidente regionale Alberto Argentoni, che nel suo intervento ha ricordato le difficoltà nel far crescere le associazioni, e di un ricambio generazionale necessario soprattutto nel mondo della donazione di sangue, dove si va “in pensione” e servono sempre nuove leve. Con questa due-giorni abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, che era quello di far vedere alla gente chi siamo e cosa facciamo”, conclude Gina Bortot. Ma se chi si ferma è perduto, l'Abvs ha già in cantiere altre iniziative: la 24 ore di San Martino, cui partecipa da anni con una squadra per far conoscere l'associazione e promuovere il dono, e un piano di interventi di sensibilizzazione nelle scuole superiori, per trovare Alessia Forzin nuovi soci e nuovi donatori.
LE SETTE SORELLE
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Sessant’anni, ma non li dimostra
E “Vamp” arriva in tutte le case con L’Amico del Popolo
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n occasione del 60° anniversario dell’Abvs, il settimanale diocesano “L’Amico del Popolo” di Belluno ha pubblicato a puntate il fumetto realizzato da Alberto Levis, donatore di sangue, “papà” di Vamp. Il noto vampiretto è ormai la mascotte dell’Abvs che lo asso-
cia a molte proprie iniziative di sensibilizzazione, attirando la simpatia e la curiosità di grandi e piccoli sia con i fumetti, sia con la sagoma in cartone. 33
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re giornate formative, per “coltivare” il volontariato. Le ha organizzate l’Avis provinciale di Padova, in occasione dell’Anno Europeo del Volontariato, nell’ambito di un progetto realizzato con il Centro Servizi per il Volontariato, con destinatari i volontari Avis e titolo “Semi di solidarietà”. L’obiettivo, che vuole approfondire il tema della solidarietà, ha visto la collaborazione delle Avis comunali di Cittadella, Conselve ed Abano Terme. Il primo incontro si è svolto a Cittadella (alla Sala Torre di Malta), con il coinvolgimento anche delle altre associazioni che operano nel territorio, in particolar modo la Croce Rossa. È intervenuto mons. Dino Pistolato, direttore della Caritas di Venezia, il quale ha sottolineato come la solidarietà non deve chiudersi in se stessa, ma chieda un cambiamento, una nuova rotta che deve avere la responsabilità di tutti: sia di chi è in condizione di bisogno, che non può essere ridotto a soggetto passivo di puro assistenzialismo, sia di chi, dedicandosi al volontariato, assume la responsabilità di essere un modello per l’intera società. A Conselve, in collaborazione con l’Avis del conselvano, erano presenti Michele Testolina (direttore delle Politiche sociali del Comune di Venezia) e Alessandro Lion (direttore del CSV di Padova), è stato approfondito l’argomento “Partecipazione, meglio soli o bene
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Un momento dell’incontro di Cittadella con mons. Dino Pistolato della Caritas di Venezia
accompagnati; quali sono i timori e le difficoltà di una partecipazione attiva”. A chiusura delle tre giornate formative, ad Abano Terme si è tenuto l’ultimo l’incontro, dal titolo “Responsabilità, ricomincio da me, in che modo aderisco a pieno ai valori in cui ho deciso di credere?”. Anche in questo caso, c’è stata la preziosa collaborazione dell’Avis comunale. Tutti gli incontri sono stati coordinati da Federica Tognazzo, psicologa psicoterapeuta e da Giovanni Forza, medico psichiatra, che hanno focalizzato la riflessione su quali siano gli stili di vita più adatti rispetto ai valori cui si è deciso di aderire, e quale possa essere il consenso intorno a tali stili di vita e quali le difficoltà del cambiamento. L’obiettivo, pienamente raggiunto, è stato quello di fornire ai partecipanti nuovi strumenti, utili nelle attività di volontariato, che svolgono nel quotidiano. Roberto Sartori
Nuova responsabile sanitaria in via Trasea I
l 2011 è un anno ricco di novità e di cambiamenti all’interno dell’Associazione: la dott.ssa Nicoletta Gallo, che per anni è stata il punto di riferimento della struttura medica di Avis Padova, dal 9 maggio ha assunto un nuovo incarico, presso il prestigioso
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Laboratorio di medicina dell’Azienda ospedaliera di Padova. A lei tutta l’Avis padovana esprime il più sincero ringraziamento per il lavoro svolto e per gli ottimi risultati conseguiti. Ricordiamo che i dati del 2009 e 2010 evidenziano come l’Associazione abbia raggiunto un importante incremento della raccolta associativa, nonché il grande sforzo profuso nel processo di accreditamento delle Unità di raccolta Avis nel territorio. Un nuovo responsabile, dal mese di maggio, è già operativo: la dott.ssa Mariana Romero (nella foto), che con impegno e abnegazione, sta proseguendo nel solco tracciato dalla dott.ssa Gallo e che sta permettendo alla nostra associazione di crescere, con costanza e continuità, anche in questo 2011. L’evoluzione normativa e la sicurezza trasfusionale ci vedranno sempre più impegnati nel migliorare gli standard qualitativi dei nostri punti di raccolta sanRoberto Ferrari gue del territorio provinciale.
ttraverso il sito Internet dell’Avis provinciale, www.avisprovincialepadova.it la prenotazione online è facile e immediata; con un clic, si entra nel menu “Prenota la tua donazione”, per accedere così ai servizi web che consentono al donatore (che intenda recarsi presso il Centro Avis di via Trasea) di prenotare la donazione esclusivamente online. ll socio, dopo aver compilato i campi nell’apposita pagina, riceverà una mail di conferma dalla segreteria medica. La prenotazione online della donazione è un servizio aggiuntivo rivolto a coloro che, come spesso accade, hanno i “minuti contati”, ma non vogliono rinunciare all’appuntamento della donazione. È chiaro che il servizio di raccolta “tradizionale” continua ad essere gestito con modalità collaudate nel tempo e in sintonia con i bisogni e le abitudini dei propri donatori: chi dovesse donare, decidendo sul momento, potrà continuare a farlo. Il Centro di raccolta è generalmente ben attrezzato per ridurre le attese al minimo, salvo momenti particolari. Con la prenotazione via web si ha la possibilità di offrire una piccola comodità, un confort in più ai propri donatori. Per ulterio-
ri informazioni la segreteria di Avis provinciale è a disposizione dei donatori al numero 049-7800858. Dopo aver verificato il successo e viste le migliaia di donatori che hanno richiesto di ricevere i referti medici attraverso il web, inoltre, a settembre la procedura è stata ottimizzata e adeguata, ed è similare a quella in utilizzo alle Aziende Sanitarie. Ora non sarà più richiesta al donatore l’e-mail per potersi accreditare, ma sarà distribuito, all’atto della donazione (ovviamente per coloro che decideranno di aderirvi), un codice alfanumerico complesso, che consentirà di accedere all’area riservata del sito e di potersi scaricare l’esame, in modo assai semplice.
LE SETTE SORELLE
Prenotazioni ed esami corrono sul web
Anno del Volontariato, tre incontri in provincia
Gianni Mamprin
Torna “AviSupporter” per migliaia di studenti È
al via la seconda edizione del concorso, riservato ai ragazzi tra gli 11 ed i 17 anni, frequentanti le scuole medie e superiori della provincia di Padova. Il concorso Avis è rivolto a chi sceglie di diventare promotore attivo del messaggio, il quale, parlando a un amico oppure a un parente, trasmette l’importanza di diventare donatore. Cosa si vince? Buoni di acquisto e non solo. Verrà consegnato un tesserino di riconoscimento e si diventerà “Avis supporter”. Per partecipare c’è tempo fino al 30 aprile 2012. Il regolamento e i luoghi dei punti di raccolta delle cartoline, sono
disponibili sul sito www.avisprovincialepadova.it. Nella prima edizione sono state distribuite circa 3500 cartoline nelle scuole della provincia di Padova, grazie all’impegno dei volontari Avis, che si sono recati nei singoli istituti, per promuovere e veicolare, il messaggio associativo. L’anno scorso sono stati premiati dei ragazzi provenienti da Abano Terme, Boara Pisani e Loreggia. La novità del 2011 consiste in una nuova veste grafica dell’opuscolo e nuove sono le modalità di partecipazione, elaborate dall’area formaMarco Menin zione della provinciale di Padova.
Quel tre luglio, al Tempio
S
i è rinnovato domenica 3 luglio l’appuntamento degli avisini della provincia di Padova al Tempio del donatore, a Pianezze di Valdobbiadene. Oltre 270 i presenti. Ottima l’organizzazione predisposta dai volontari, che ci hanno accolti. Numerosi i donatori di Abano, Caselle, Due Carrare ed Este che hanno utilizzato dei pulman per raggiungere Pianezze. Un ringraziamento ai volontari di Massanzago, prodigatisi nella preparazione e distribuzione dei pasti. Ci hanno permesso, assieme agli altri, di rendere piaceG.M. vole la giornata di amicizia e confronto. 35
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VERONA
VERONA
LE SETTE SORELLE
I
nizierà dal mese di ottobre un fitto calendario di incontri formativi, programmati dal Consiglio direttivo dell’Avis provinciale con il sostegno del Centro Servizi per il Volontariato di Verona, per favorire la preparazione dei nuovi quadri direttivi Avis comunali, anche in vista dei rinnovi dirigenziali del 2013. “Da donazione responsabile a responsabilità associativa”; “Comunicare la solidarietà”; “Fund raising e rendicontazione”; “Gestione dei soci e servizio di chiamata”, sono i temi degli incontri che saranno affrontati con l’intervento di relatori autorevoli e qualificati. Per maggiori informazioni e prenotazioni, contattare l’Avis provinciale di Verona (www.verona.avisveneto.it; mail: info@verona.avisveneto.it). Per quanto riguarda la seconda Festa provinciale dell’Avis veronese, il programma è stato nutrito. Tre i momenti salienti: il convegno del 26 agosto “Il valore della solidarietà nella società contemporanea” che ha avuto come relatore il prof. Francesco Lombardo. Un’opportunità, particolarmente rivolta ai giovani, per orientarsi sull’effettivo valore della solidarietà. Il 27 e 28 agosto è stata, quindi, la volta della “2ª Camminata della solidarietà”, con partenza da Verona piazza Brà il sabato sera e arrivo la domenica mattina al Santuario Madonna della Corona (770 s.l.m.), dopo una marcia notturna di circa 40 chilometri, seguita dalla Santa Messa al Santuario e dal pranzo all’hotel
“Stella Alpina” con la consegna dei riconoscimenti ai gruppi partecipanti. Martedì 6 settembre Avis ha visto la partecipazione a Verona, nella centralissima e storica piazza Brà, alla finale del “Festival Show”. Un evento importante atto a rafforzare la visibilità della nostra associazione. Momenti significativi, sia come occasione per ripercorrere una storia, sia per verificare l’attualità e lanciare nuovi progetti in grado di rafforzare il nostro volontariato, e allargare le amicizie, rafforzando lo spirito di solidarietà. Queste le motivazioni della Festa provinciale dell'Avis, atte a far crescere la cultura della solidarietà e richiamare l’attenzione sulla donazione volontaria del sangue, sempre di estrema attualità. L’intento è anche quello di mantenere vivo il contatto con i 21mila donatori Avis della provincia, rinvigorendo il loro entusiasmo per coinvolgerli attivamente nella promozione del dono per aggregare nuovi soci. L’impegno associativo è pur sempre improntato alla promozione e alla ricerca di eventi in grado di richiamare l’attenzione dei cittadini sulla donazione del sangue, responsabilizzandoli affinché possano a loro volta rendersi utili al prossimo. Un ulteriore progetto di promozione è stato quello, sostenuto con Fidas, dell’esposizione sulle fiancate (70) e sul retro (5) degli autobus extraurbani per il mese di agosto e settembre. L’impegno profuso dall’Avis provinciale e da tutte le 68 comunali in questi nove mesi del 2011, dopo un difficile inizio, ha portato a un significativo miglioramento delle donazioni. Nel mese di giugno e più sensibilmente in luglio, le donazioni sono ritornate a crescere come negli anni precedenti. Non bisogna mai abbassare la guardia e, come dice un saggio popolare “quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare”. E i risultati si vedono. Piergiorgio Lorenzini, presidente Avis provinciale
Il terzo “Palio del Donatore” per nove Avis T
erza edizione del “Palio del Donatore” al campo sportivo di Casette di San Martino Buon Albergo La manifestazione è stata organizzata dall’Avis comunale di San Martino, in collaborazione con il frantoio di Fontanara e con altre otto Avis Comunali dell’Est Veronese: Belfiore, Caldierino, Cazzano di Tramigna, Colognola ai Colli, Illasi, Monteforte d’Alpone, Soave e Vago. Le nove squadre si sono impegnate nello svolgimento dei giochi previsti dal palio, in una allegra “corsa” per la vincita degli ambiti riconoscimenti: il
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labaro, simbolo della manifestazione e un ricco premio offerto dal frantoio Fontanara. Il pomeriggio è trascorso in un clima di serenità e sano divertimento con la vittoria finale della numerosa squadra di Cazzano di Tramigna. L’augurio è che l’iniziativa prosegua coinvolgendo sempre più giovani e, soprattutto, che sia uno “strumento” per perseguire lo scopo che ci unisce: aumentare sempre di più la grande famiglia dei donatori di sangue!
Torniamo a scuola, con ottimi risultati C
on l’avvicinarsi di un altro anno scolastico, è tempo di bilanci per quanto fatto e quanto si potrà fare. Il progetto scuola dell’Avis veronese, organizzato con Fidas, è risultato ancora una volta vincente. L’iniziativa consiste nel far visita agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado dell’intera Provincia, di concerto con le sedi comunali che avvicinano le rispettive direzioni scolastiche. Francesco Joppi, coordinatore della Commissione Scuola provinciale, spiega che sono stati “Oltre 17mila gli studenti avvicinati da ottobre a maggio, a ognuno dei quali è stato consegnato un kit informativo, grazie al sostegno finanziario del Centro Servizi per il Volontariato e la Provincia. La soddisfazione è che non siamo più noi a proporci, ma sono le stesse scuole a sollecitare i nostri interventi dopo aver inserito il ‘progetto di educazione alla salute’ nei piani di orientamento formativo”. Un approccio che è diverso in base all’età dei ragazzi e che si diversifica nelle scuole. “La semina - prosegue Joppi - comincia nella scuola primaria. I presidenti ci segnalano i vari contatti con le scuole fissando un calendario di incontri. Alle medie, maggiore è l’impegno degli addetti per attrarre gli studenti con età in evidente fase di cambiamento. Negli istituti superiori la proposta assume una valenza particolare, in quanto avviciniamo gli studenti del biennio finale, già maggiorenni o alla vigilia della maggior età. Ci troviamo di fronte a potenziali nuovi aspiranti donatrici e donatori per cui la proposta prevede una prima fase di sensibilizzazione con illustrazione in aula, a mezzo di audiovisivi, di come si effettua una donazione e quali sono le condizioni per ottenere l’idoneità. Alla fine dell’incontro, gli studenti che dichiarano la propria disponibilità vengono accompagnati al Servizio trasfusionale per il test attitudinale. In quella sede, gli aspiranti effettuano una visita medica, un elettrocardiogramma e un piccolo prelievo di sangue. A giro di posta, in via riservata, gli aspiranti donatori ricevono a casa una risposta che conferma il buono stato di salute, invitando a effettuare la prima donazione differita presso qualsiasi Centro trasfusionale della Provincia, dopo 30 giorni”. Un’iniziativa positiva, quindi, che getta le premesse per la costituzione di Gruppi scolastici di donatori presso la maggior parte delle Scuole superiori della città di Verona. L’incremento di quest’anno è significativo e la Provinciale ha reso noti i dati che lo dimostrano: all’Istituto professionale Servizi Alberghieri “Angelo Berti” si contano 16 aspiranti donatori, 14 idonei e 2 che hanno già donato; al Liceo classico “Scipione Maffei” 4 aspiranti idonei;
allo scientifico “Niccolò Copernico” 16 aspiranti idonei; al Liceo scientifico “Messedaglia” altri 22 aspiranti risultati idonei (3 hanno già fatto la prima donazione); allo scientifico “Galileo Galilei” 10 aspiranti idonei; al Liceo psicopedagogico Carlo Montanari 27 aspiranti idonei, (12 hanno già donato); al liceo Scientifico “Girolamo Fracastoro” 38 aspiranti, 36 idonei e 7 che hanno già donato; all’Istituto tecnico Geometri “Cangrande della Scala” 3 aspiranti risultati idonei; al Tecnico Commerciale “Lorgna Pindemonte” 12 aspiranti, 9 idonei, 1 ha già donato; all’Istituto “Lavinia Mondin” 3 aspiranti idonei; all’Istituto “Luigi Einaudi” 17 aspiranti, 16 idonei, 2 hanno già donato; all’Istituto professionale “M. Sanmicheli” 13 aspiranti, 12 idonei; all’Istituto “Don Bosco” 28 aspiranti, 27 idonei, 3 hanno già donato; all’Istituto “Aleardo Aleardi” 17 idonei, 7 hanno già donato; all’Istituto professionale “Enrico Fermi” 39 aspiranti, 33 idonei, 8 hanno già donato; all’Istituto tecnico industriale “Galileo Ferraris” si contano 6 aspiranti, tutti idonei. Altrettanto buoni risultati si sono ottenuti all’Istituto “Marco Polo” di Bussolengo, al Liceo “A.M. Roveggio” di Cologna Veneta, all’Istituto “Guarino Veronese e Dal Cero” di San Bonifacio, al Liceo classico “Cotta”, all’Istituto “Silvia Ricci” e all’Istituto “Minghetti” di Legnago, al Liceo “Marie Curie” di Garda e all’Istituto Alberghiero “Carnicina” di Bardolino. Dati che possono solo migliorare, visto che durante l’estate, liberi da impegni scolastici, alcuni saranno passati dall’idoneità alla donazione vera e propria. “Possiamo concludere dicendo che è stato garantito un buon ricambio generazionale di nuove donatrici e nuovi donatori - sottolinea Joppi - che consentiranno di dare ulteriore speranza di vita a tanti, tanti ammalati”.
LE SETTE SORELLE
Da ottobre gli incontri di formazione
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VERONA
TREVISO
LE SETTE SORELLE
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Verona c’è una collaborazione che unisce e continua nel tempo. È l’iniziativa “Insieme per la scuola - Insieme per lo sport” che vede insieme Avis e Fidas. La collaborazione instaurata tra Ufficio scolastico per l’Educazione fisica e sportiva e le due associazioni fin dall’anno scolastico 2001/2002, prosegue infatti in piena sinergia e continuità. L’impegno nell’iniziativa, originariamente promossa dal prof. Tiziano Cordioli con i presidenti provinciali di Fidas, Silvano Salvagno e Avis, Luigi Piva, uniti in questo progetto di educazione e diffusione dei messaggi di solidarietà e donazione attraverso lo sport, non è mai venuto meno. È stata fatta propria e continuata con entusiasmo dal coordinatore provinciale per l’Educazione fisica e sportiva, prof.ssa Monica Magnone, in sinergia con gli attuali presidenti Piergiorgio Lorenzini per Avis e Massimiliano Bonifacio per Fidas Il progetto vede interventi nelle manifestazioni a carattere sportivo promozionale delle scuole medie e superiori (che coinvolgono la quasi totalità delle scuole di Verona e provincia), in particolare le finali di pallacane-
stro 3 contro 3 e la fase regionale dei Giochi sportivi studenteschi di calcio a 5, svoltasi a Verona. Ancora, prevede la partecipazione alla “Festa Scuola Sport”, appuntamento annuale dello sport scolastico veronese nell’Auditorium di Palazzo Gran Guardia in piazza Brà. Quest’anno, alla presenza di autorità civili, religiose, culturali e sportive del territorio, l’assessore allo sport del Comune di Verona, Federico Sboarina e il dirigente dell’Ufficio scolastico di Verona, dott. Giovanni Pontara, hanno rivolto i saluti di apertura per poi procedere alla consegna a oltre 500 studenti (accompagnati da dirigenti, docenti, familiari e simpatizzanti) dei meritati riconoscimenti. L’attività formativa si era aperta il 23 ottobre 2010 con il convegno “Mi voglio donare”, occasione speciale che aveva visto riunite le associazioni regionali che nel territorio veneto promuovono e diffondono la cultura della donazione. L’evento ha richiamato l’attenzione di docenti e studenti degli Istituti di II grado di Verona ad una riflessione collettiva orientata allo sviluppo della cultura del rispetto reciproco, della solidarietà e del dono. Il numero di studenti che fanno sport non sempre coincide con quelli di coloro che dimostrano di comprendere la cultura della donazione. Con l’anno scolastico 2011/12 il progetto compirà dieci anni e l’augurio è che questo speciale compleanno porti con sé rinnovato spirito di condivisione e sinergia nella promozione di M.M. un messaggio di alto spessore educativo.
Oltre mille partecipanti alla Granfondo “Durello” I n una Valdalpone di una bellezza unica, inondata di ciliegi, si e svolta la nona edizione della “Granfondo del Durello” che consolida il sodalizio tra l’Avis di San Giovanni Ilarione-Vestenanova, (che mette in palio il 3° trofeo Avis) e l’ASD Basalti, organizzatrice dell’evento. Alle 7,30 del mattino la maggior parte dei ciclisti già scaldava i muscoli e scalpitava per partire. Gli oltre mille partecipanti hanno riempito via 4 Novembre, con un folto pubblico a confermare il crescente interesse per questa manifestazione. Alle 10 il potente, sordo colpo dei trombini di San Bortolo delle Montagne ha dato il via. Tra gli atleti, nomi celebri come Mirco Celestino, Massimo De Bertoli e i fratelli Medvedev. È proprio Alexei, il maggiore dei due fratelli, a prendere subito il comando per mantenerlo fino alla fine andando a conquistare il 3° trofeo Avis con una gara incredibile. Non meno entusiasmante la gara femminile che ha visto trionfare e aggiudicarsi per la seconda volta il trofeo Avis, Anna Ferrari. Ancora una volta l’Avis è stata parte attiva in questo evento di sport e natura che richiama
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migliaia di persone tra atleti ed appassionati. Immancabile il gazebo, gestito dai donatori che hanno fornito gadget, opuscoli e informazioni alle persone interessate, convincendo molti ad avvicinarsi al dono del sangue. Nel Luigi Pandolfo 2010 i nuovi donatori sono stati 73.
Contro la crisi, continuiamo a donare I
l mese di settembre rappresenta da sempre, per l’Avis, uno dei momenti più importanti per valutare il percorso fatto e indirizzare, dopo il periodo delle ferie, la ripresa delle nostre attività, specie la raccolta sangue che deve essere sempre perfettamente in linea con i consumi ospedalieri. Allo stato attuale registriamo, paragonando i dati dello stesso periodo dell’anno scorso, una diminuzione dei consumi nel Dipartimento di circa il 2%. Così pure le donazioni segnalano un decremento di circa l’1,9%, che ci garantisce, anche se con qualche affanno, l’autosufficienza locale, ma che non ci pone in linea con la programmazione regionale che per l’anno in corso chiede un aumento delle donazioni del 3% rispetto alla raccolta del 2010. Alla fine di luglio, incontrando tutti i presidenti delle Avis comunali, abbiamo cercato insieme di analizzare questo preoccupante fenomeno che sta investendo anche i nostri soci, che dimostrano disaffezione o scarsa attenzione per la donazione. La conclusione che insieme abbiamo tratto assomma a concause di carattere tecnico/organizzative, alla preoccupante crisi economica/sociale che attanaglia l’Italia e l’Europa tutta e che si ripercuote in maniera inquietante sul morale dei nostri soci, minando quella sere-
nità e sicurezza di fondo che sono gli elementi principali per donarsi al volontariato con entusiasmo e abnegazione. Purtroppo per noi, per la tipologia che coinvolge l’espressione del dono del sangue, non possiamo fermarci alle valutazioni sociologiche, perché gli ammalati non possono attendere i tempi delle riflessioni e delle valutazioni, hanno bisogno di azioni immediate che tradotte in linguaggio semplice e comprensibile a tutti si chiamano “sacche di sangue”. L’invito che non mi stanco mai di estendere ai nostri soci è quello di non perdere l’appuntamento con la donazione, perché è di fatto insostituibile e ai nostri dirigenti di continuare a operare al meglio delle loro possibilità, incrementando se possibile la cura e l’attenzione verso i donatori. Un altro impegno che dovremo affrontare prima della fine dell’anno, sarà il rinnovo delle cariche per il Consiglio del Coordinamento provinciale del volontariato. Abbiamo chiesto al nostro ex presidente provinciale Alfio Bolzonello, che ha retto per alcuni anni il Coordinamento della provincia di Treviso, una breve presentazione dell’argomento. Forza ragazzi, siamo tutti chiamati a sostenere la nostra azione. Buona donazione a tutti.
LE SETTE SORELLE
Sport/scuola: mens sana in corpore... Avis
Gino Foffano, presidente Avis provinciale
Impegnarsi nel volontariato, oltre l’Avis A
novembre ci saranno le elezioni per rinnovare il Consiglio del Coordinamento provinciale del Volontariato. Costituito nel 2002, oggi vi aderiscono oltre 300 associazioni impegnate in diversi settori di attività. Ferma restando l’autonomia delle singole realtà associative, rappresenta il volontariato provinciale, ne favorisce la valorizzazione, propone iniziative comuni, lavora per la crescita della solidarietà e della cittadinanza solidale. Il Coordinamento è anche l’ente gestore del Centro di Servizio per il Volontariato, previsto dalla legge 266/91, che con i fondi obbligatoriamente versati dalle Fondazioni bancarie sostiene l’attività delle associazioni, ne finanzia i progetti e fornisce una serie di servizi quali la consulenza, la formazione, l’informazione e la promozione. L’essere e l’operare assieme permette di svolgere meglio le diverse attività in piena sintonia con i principi della Carta dei valori del Volontariato, che sono quelli che anche Avis stessa persegue La nostra Avis, che tanto ha contribuito alla costituzione dei tre organismi provinciali del volontariato: la Consulta, il Centro di servizio ed il Coordinamento,
è ora chiamata a favorirne la crescita e l’attività; perché di Volontariato o meglio, dei valori che ne ispirano e guidano l’attività: giustizia, solidarietà, gratuità, responsabilità c’è oggi più bisogno che mai. Alle Avis comunali rivolgo l’invito a partecipare attivamente, a candidare al Consiglio propri componenti che siano la voce dell’Avis della Marca trevigiana. Alfio Bolzonello 39
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TREVISO
TREVISO
LE SETTE SORELLE
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l manifesto dell’Avis provinciale di Treviso alla Mostra “Best Italian Contemporary Social and Cultural Graphic Design” tenutasi a Mosca a luglio e visitata da migliaia di persone. Alla grande esposizione-evento all’interno di “2011: Anno Internazionale Italia-Russia”, Fabrica è intervenuta con una sezione tutta sua, intitolata “The Social Design of Fabrica”,
occupando uno spazio di 200 mq sui 1000 totali. In mostra 40 poster, spot video e Colors Magazine realizzati dal Centro di ricerca sulla comunicazione del Gruppo Benetton, con sede a Villorba, tra i quali proprio “La parte più dolorosa è togliersi il cerotto”. Il manifesto è stato ideato gratuitamente per Avis provinciale da Fabrica e presentato nel capoluogo della Marca dal direttore creativo, Omar Vulpinari, nel corso del lancio dell’ultima campagna a favore della donazione del sangue, in collaborazione con il Comune di Treviso. La mostra si è tenuta al Red October, spazio culturale dedicata alla creatività emergente, ex fabbrica M.R. di cioccolato nel centro di Mosca.
Cessalto: calcio giovane, ricordando un piccolo grande amico
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er testimoniare che “Le malattie possono portarci via le persone che amiamo, ma non potranno mai derubarci dei ricordi ad esse legati”, si è rinnovato a Cessalto l’appuntamento con il torneo di calcio dedicato al piccolo Marco Gabbana, morto a soli 8 anni per un tumore. Organizzato dall’Avis cessaltina, in collaborazione con l’A.C.D. Bosco Olmè Cessalto e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale,
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si è svolto il 12 giugno, presso lo stadio comunale “L.Trentin”, riscuotendo un grande successo. Nella mattinata, otto squadre della categoria esordienti si sono confrontate sportivamente, rappresentando con onore le Avis comunali di Gorgo al Monticano, Torre di Mosto, Cessalto, Salgareda, S. Stino di Livenza, Noventa di Piave, Chiarano e Motta di Livenza. A seguire, pausa pranzo offerta agli atleti dall’ormai collaudatissimo team cuochi dell’Avis di Cessalto. Nel pomeriggio si sono svolte le finali, che hanno visto trionfare il Team Biancorossi Ponte di PiaveSalgareda. Al secondo posto la FCD Gorghense e al terzo posto l’ USD Torre di Mosto. Premiati, inoltre, Tommaso Moro (Team Biancorossi) capocannoniere e Alessandro Finotto (USD Torre di Mosto), miglior portiere del torneo. Erano presenti alla consegna dei trofei le massime autorità cittadine, il parroco, i presidenti del calcio cessaltino e dell’Avis comunale, il segretario dell’Avis provinciale di Treviso, Walter Tonon. Immancabile ed apprezzata da tutti i presenti è stata la consegna di un mazzo di fiori alla famiglia del piccolo Marco.
Oltre mille km di solidarietà Avis in bicicletta C
on lo slogan “Amo collaborare, non competere” stampato sulle magliette, cinque amici avisini sono partiti in bicicletta da Mansuè (foto piccola), sabato 6 agosto, con meta San Giovanni Rotondo, in Puglia. Salutati da molti donatori e concittadini, riunitisi al momento della partenza, Diego Dalla Nora, Claudio Bonadio, Mauro Businello, Dario Taschetto e Paul Scandolo hanno dato con il loro viaggio un tocco davvero unico ai festeggiamenti per il 50° anniversario di fondazione dell’Avis di Mansuè. A rendere coreografico il via, ci hanno pensato i cicloamatori del gruppo G.S.C. Mansuè e alcuni giovanissimi corridori della società ciclistica Pujese, che per un tratto di strada hanno affiancato i cinque avisini. La corsa, priva di qualsiasi carattere competitivo, aveva il duplice scopo di diffondere i messaggi di amicizia e solidarietà propri dell’Avis e di ribadire, attraverso questo particolare viaggio da nord a sud, l’imprescindibile valore dell’unità nazionale, in piena sintonia con i sentimenti che accompagnano le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Le tappe lungo il percorso sono state Chioggia, Rimini, Osimo, Norcia, Lago di Campotosto-San Gregorio, Campobasso e San Giovanni Rotondo, le cui Avis hanno accolto con simpatia il gruppetto di avisini. All’arrivo ad Osimo (foto grande), dopo aver percorso 135 chilometri, l’accoglienza è stata esaltante. Poco prima dell’entrata in città, infatti, sono stati raggiunti dai ciclisti del gruppo Mbt Avis che li hanno “scortati” fino in centro, dove hanno ricevuto il benvenuto da parte dei presidenti dell’Avis comunale e regionale Marche e dell’assessore alla cultura della città, tra foto, applausi e interviste alla stampa. Com’era prevedibile, particolarmente emozionante si è rivelata la tappa a San Gregorio, una località del comune dell’Aquila duramente colpita dal terremoto di due anni fa. La comunità di San Gregorio è già da tempo idealmente gemellata con Mansuè perché, all’indomani dei tragici eventi sismici, è stata coinvolta in un’iniziativa, denominata “Progetto Aquilone”, attraverso la quale cinque ragazze terremotate sono state ospitate presso alcune famiglie Mansuetane. I cinque corridoriavisini sono arrivati a San Gregorio il 10 agosto e dal quel preciso istante, all’interno della piazza sorta al centro del villaggio formato dai moduli abitativi costruiti nel post-terremoto, è iniziata una grande festa che ha coinvolto l’intera comunità. Un’accoglienza che ha lasciato senza parole, piena di affetto, di calore
umano e amicizia, che ha dimostrato ancora una volta nella popolazione abruzzese la gran voglia di guardare al futuro con speranza ed entusiasmo. È stata poi la volta della tappa più impegnativa, da San Gregorio a Campobasso: un percorso di 214 chilometri lungo strade impervie e sotto un sole cocente. Duro, ma estremamente emozionante, è stato anche l’ultimo giorno di corsa, fino a San
LE SETTE SORELLE
Il “cerotto” Avis-Fabrica arriva a Mosca
Giovanni Rotondo, la citta di San Pio da Pietralcina. Una giornata memorabile per i cinque amici che, dopo tante fatiche, sono riusciti a portare a termine un’impresa ragguardevole dal punto di vista atletico e particolarmente significativa per quel che concerne lo spirito e i valori con i quali è stata concepita e compiuta. A San Giovanni Rotondo l’accoglienza ha assunto connotati trionfali e l’abbraccio della gente del luogo è stato commovente. E’ stata, dunque, una bellissima avventura di 1048 km totali, che, in maniera allegra e simpatica, ha avuto il merito di affermare con grande fermezza e determinazione che i valori dell’amicizia e della solidarietà possono e devono ancora essere un punto di riferimento per la società. La forza e la tenacia con cui l’impresa è stata compiuta hanno, inoltre, reso degno onore al motto che ha accompagnato i cinque “ragazzi” durante tutto il tragitto: “Non importa quanto velocemente si avanza; l’importante è non fermarsi”. Le tappe del viaggio sono documentate nel blog: http://aquilonecolorato.blogspot.com/. 41
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VICENZA
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LE SETTE SORELLE
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erzo numero 2011 e terza mia comunicazione a voi, donatori vicentini, su come proseguono i nostri lavori per lo sviluppo del Dipartimento trasfusionale provinciale e l’andamento delle donazioni nei primi sei mesi dell’anno in corso. Ci eravamo lasciati con la nomina della dott.ssa Carla Giordano, primario del trasfusionale di Bassano, a capo Dipartimento e la tardiva nostra conoscenza di tale nomina. Diciamo “poco male”, anche perché la dottoressa si è messa subito al lavoro con buona lena. Partecipando ai vari comitati di partecipazione locali ha subito voluto capire la situazione e come sviluppare il lavoro, discutendo e proponendo soluzioni alle varie difficoltà che incontrava, disponibile e aperta. Il problema dell’Ulss Schio Thiene, la carenza cronica di medici e personale, per il momento è stato risolto con l’assunzione di due medici che vanno a sostituire coloro che hanno lasciato o si sono trasferiti. Resta in piedi il problema del Centro di raccolta di Malo. L’Avis comunale si è presa l’impegno di fornire un’autoambulanza, presente nei giorni di raccolta, per eventuali emergenze. C’è poi il discorso della sistemazione dei locali, messi a disposizione dal R.S.A., e il fatto che il Dipartimento vorrebbe ridurre dagli attuali quattro a tre al mese, i giorni (il martedì) di raccolta. Cosa non gradita dall’Avis, anche perché ci sono altri centri in provincia che funzionano come Malo, ma che non riducono i giorni di apertura. Non si riesce a capire come una Ulss come la 4, che da sola nei primi sei mesi di quest’anno ha registrato un aumento del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2010, possa venire penalizzata in questo modo. Ha sopperito al calo del 4,1 % dell’Ulss 6 e dello 0,4 % dell’Ulss 3, aiutata dall’Ulss 5 che ha realizzato un più 2,1 %, dati dipartimentali. Per capire meglio: le Ulss 4 e 5 hanno raccolto 540 donazioni in più rispetto al 2010, contro
le -427 delle Ulss 6 e 3, in calo rispetto il 2010. Ora ci chiediamo, c’è bisogno di sangue? Dobbiamo diminuire la raccolta? Se siamo in esubero e non vogliamo che il sangue vada in scadenza e di conseguenza buttato al macero, ditecelo! Se così fosse, noi continueremo a cercare comunque nuovi donatori, perché convinti che più persone sono controllate e più sicurezza abbiamo nel sistema trasfusionale. Una semplice epidemia di influenza oggi, come siamo strutturati, ci metterebbe in ginocchio. Abbiamo anche le regioni carenti che dobbiamo aiutare, pur sapendo che nel tempo hanno migliorato moltissimo. Siamo certi che se i donatori sono informati di come si muove il sistema trasfusionale, sopratutto locale, si impegneranno, tutti, a risolvere i problemi, daranno la loro collaborazione e disponibilità, come hanno sempre fatto. Nella Conferenza del Dipartimento dove i trasfusionisti si confrontano con le associazioni e federazioni dei donatori, tutte queste tematiche sono emerse. Si è visto che c’è la volontà di riuscire a far funzionare al meglio il Dipartimento, cercando di rimuovere e oliare quegli attriti che fanno stridere il carro, che nonostante tutto sta riprendendo il suo cammino. Enrico Iseppi, presidente Avis provinciale
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l 25 luglio 2011 è cominciata l’avventura della nuova Avis comunale di Bassano del Grappa. Alla presenza di 40 aderenti all’associazione Avis, del sottoscritto presidente dell’Avis provinciale e del segretario provinciale Gianfranco Zilio, è nata ufficialmente l’Avis comunale di Santa Croce di Bassano del Grappa. All’ordine del giorno, infatti, ci sono stati la discussione e la delibera di adesione all’Avis, la presentazione dello Statuto e la sua approvazione, nonché la votazione e l’elezione del primo Consiglio direttivo. È stato eletto presidente Giuseppe Zarpellon, che sarà coadiuvato dalle vice Adelina Fantinato e Sabrina Pasinato, dal segretario Giuseppe Siessere e dai consiglieri Anselmo Biaggioni, Enrico Bosio, Gianfranco Cavallin, Fabio Cerantola, Francesco Fietta, Giovanni Fietta, Claudio Ganassin, Orlando Lorenzato, Luigi Piovesan, Paolo Scalco e Giorgio Toso. Revisori dei conti: Franco Masin (presidente), Giovanni Baggetto e Giuseppe Bonamigo. Un brindisi ha salutato la nuova comunale - sedicesima nata in provincia di Vicenza - che farà riferimento al Centro trasfusionale dell’Ulss 3 di Bassano, al quale i donatori possono rivolgersi per diventare soci Avis. Ora sono in corso tutte le prati-
che per l’iscrizione al registro delle associazioni del volontariato del Veneto e al registro della Agenzia delle entrate, dato che l’Avis di Santa Croce di Bassano ora ha una propria posizione giuridica e patrimoniale. A tutti un buon lavoro e un arrivederci alla festa di inaugurazione del nuovo labaro. E.I.
Serata di “Musica nel Sangue” a Castelgomberto A
Un libro di poesie e dipinti sui veri valori na poesia dedicata alle donne sfregiate Campidoglio, il 30 settembre 2011, alla preU dall’acido. L’ha composta l’avisino senza di rappresentanti del Comune della Roberto Rossi, pittore, poeta e Ambasciatore capitale. Il libro al momento non è presente di Pace Onu, autore della silloge “Oscillazioni emozionali”. La sua raccolta di 58 poesie, corredate da 22 disegni, comprende anche versi dedicati al dono del sangue, alla natura, ai veri valori umani e appunto ai diritti della donna. Con la poesia “donne coraggiose” è entrato in finale al concorso “Speciale Donna 2011” organizzato dall’Associazione M.A.R.E.L. di Roma, www.associazionemarel.net che l’ha invitato a presentare il suo libro a Roma, in
Una nuova Avis, fiocco azzurro a Bassano LE SETTE SORELLE
Si riprende il cammino, con fatica
in libreria e si può solo richiedere direttamente all’autore stesso scrivendo alla e-mail roberto.rossi49@gmail.com al prezzo di 12 euro. Il libro ha il patrocinio dell’Avis provinciale vicentina, alla quale viene devoluta una parte del ricavato della vendita. La silloge “Oscillazioni emozionali” è stata presentata a Vicenza il 18 giugno, presso l’House of Blues Café, con lettura a due voci, accompagnamento musicale al pianoforte, esposizione di dipinti e dvd dell’autore.
pprofittando del fatto che quest’anno la manifestazione di “Musica nel Sangue” si è svolta al Teatro Nuovo di Vicenza, l’Avis provinciale (dando spazio a un’idea del presidente di Castelgomberto, Giampietro Vantin) ha chiesto ad alcuni gruppi musicali dell’edizione del 2011 e del 2010 la disponibilità a partecipare ad una serata dedicata ai giovani. E la risposta dei ragazzi del concorso tra scuole superiori del Veneto non si è fatta attendere. Sabato 16 luglio, nella magnifica cornice di palazzo Barbaran in piazza a Castelgomberto, l’Avis ha organizzato una manifestazione musicale. La Pro Loco ha messo a disposizione il palcoscenico, i gazebo, le cucine e tutto quanto serve per una serata di questo tipo, inserita nel programma della sagra paesana che si festeggiava la settimana successiva nel contesto della “Fiera del Pao”. I gruppi che hanno aderito hanno riscosso un notevole successo. Si sono esibiti Franco Carrano del liceo “Pigafetta” con la sua musica “Rap”, (edizione 2011), Nena, Tommy e Marco dell’ Istituto Pertile di Asiago (2010), Eniko e i ballerini (2010 e 2011) e infine gli Error, un gruppo di giovani del Bangladesh che con i loro ritmi musicali, diver-
si dai nostri, hanno conquistato la simpatia di tutti. Una serata all’insegna del divertimento, ma anche della sensibilizzazione al dono del sangue con le Avis comunali della vallata in campo per informare e ricevere nuove adesioni per aspiranti donatori.
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VICENZA
B LE SETTE SORELLE
isogna proprio dire che la solidarietà non ha confini. Si è chiusa con successo la raccolta fondi pro alluvionati dell’Avis provinciale di Vicenza, che è andata oltre le aspettative. Sono stati raccolti, infatti, undicimila euro. Una cifra cospicua che il Consiglio diret-
tivo provinciale ha raccolto a beneficio dei comuni di Torrebelvicino e Valli del Pasubio, quale contributo per la ricostruzione di un ponte che li collega. Il consiglio, valutando il progetto presentato dai due sindaci, Giorgio Calli e Armando Cunegato, ha voluto una volta in più fare proprio il significato di un’opera di questo tipo. Un ponte collega, unisce, fa dialogare, fa comunicare. Un ponte è un mezzo di interscambio fra paesi, popoli. L’Avis ha voluto con questa scelta essere vicino ai cittadini di questa parte della provincia di Vicenza, così duramente colpita in occasione dell’alluvione di novembre scorso. Nella conferenza stampa svoltasi a Torrebelvicino il 15 luglio scorso, è stato presentato il progetto del nuovo ponte, con la consegna dei fondi raccolti ai sindaci, che hanno ringraziato per il loro aiuto sia le Avis comunali della provincia vicentina, sia quelle fuori provincia, come le Avis di Carbonera, di Castelfranco e di Paese. “Questi donatori forse non sanno neanche dove si trovano Valli e Torre, eppure sono stati vicini e solidali facendosi cariEnrico Iseppi co dei nostri bisogni. Grazie".
Il “cuore aperto” di un grande avisino scomparso
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u iniziativa dell’Avis di Valdagno, con il patrocinio del Comune, è stato presentato il 24 giugno, presso la sala Soster di Palazzo Festari, il libro di poesie e prose “A cuore aperto”, opera unica postuma dell’avv. Maurizio Manarolla, fondatore nel 1963 dell’Avis nella Valle dell’Agno. La serata, alla quale ha partecipato un numeroso e attento pubblico, è stata aperta dal saluto del sindaco Alberto Neri, con un commosso ricordo del collega Manarolla di grandi capacità e impegno non solo nella professione forense, ma anche nel vivere quotidiano e nella società civile. La presentazione,
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moderata dal dott. Franco Viero, è proseguita poi con l’intervento di Giancarlo Mingardi, presidente dell’Avis comunale che ha sinteticamente tratteggiato la cronistoria dell’Avis e l’importante contributo fornito a quest’ultima dall’avv. Manarolla, che fino agli ultimi giorni della sua vita è stato un sostegno dell’associazione in seno alla quale ha rivestito numerose cariche (consigliere comunale, provinciale e regionale, presidente comunale e provinciale, delegato nazionale, commissario per la riforma dello Statuto nazionale e del Regolamento, membro del giurì nazionale). L’avv. Alessandra Visonà ha quindi ricordato che è stato anche vice pretore di Valdagno, presidente della Commissione Distrettuale per le imposte dirette, presidente del patronato scolastico di Valdagno, presidente della Pro Valdagno e direttore del coro “Don Leonello Saggiorato” della Chiesa San Clemente Papa di Valdagno. La prof.ssa Alessandra Bertoldi, attraverso una serie di riflessioni, osservazioni e la scelta di alcune poesie particolarmente significative di Manarolla, lette e interpretate dal prof. Moreno Rasia Dani, ha guidato il pubblico presente alla scoperta dei temi conduttori della natura, della fede, dell’amore, parola quest’ultima sulla quale la relatrice ha concluso il proprio intervento indicandola come l’emblema del senso della vita e dell’opera di Maurizio Manarolla.
Lo spirito libero, e critico, dei donatori C’è l’orgoglio di essere donatori volontari. C’è la consapevolezza di essere importanti per TUTTI. C’è la fatica di ogni giorno, per organizzare i colleghi donatori associati e periodici. C’è la consapevolezza di ciò che si fa, con sacrificio, tempo, impegno. C’è la voglia di capire il perché di certe situazioni che ci sembrano assurde. C’è l’impegno a non mollare mai, nonostante tutto, e c’è - soprattutto - il coraggio. Il coraggio di non tacere e di protestare, se serve. Tutto questo e molto altro c’è in queste mail giunte in redazione - alcune della tante - che vogliamo pubblicare integralmente. Alle ultime tre, per i problemi “tecnici” e gli argomenti associativi che sollevano, abbiamo affidato la risposta al presidente regionale Alberto Argentoni. Li trovate, con possibilità di commentarle e intervenire, anche sul sito www.donoevita.it. Grazie a tutti, siete la dimostrazione - per rispondere al lettore Jgor Moretto - che i donatori e i nostri lettori sono veramente “liberi”. Ed è questo che ci fa crescere. Come Avis e come Il direttore Dono&Vita. Cara Avis, lo spirito del donatore deve essere libero, così come libero e disinteressato è il gesto di chi desidera mettersi in gioco per dare a tutti coloro che soffrono uno stile di vita pressoché normale. Grazie alla fattiva collaborazione dei vostri soci e del vostro personale, potete fare grande un qualcosa di apparentemente piccolo. Appartenere alla grande famiglia Avis, in buona sostanza, vuol dire divulgare la straordinaria cultura della Vita. Ho una grande sofferenza dentro di me per non essere diventato donatore a causa di problemi di salute. Però, nonostante tutto, non viene meno in me la voglia di gridare “a piena voce” Grazie Avis. Che bello essere vostro socio (anche se non donatore). Mi sento una parte della grande famiglia Avis. Grazie perché, tramite il vostro periodico “Dono & Vita”, siete entrati nella mia vita dandomi modo di conoscervi e apprezzarvi sempre più. Siete una realtà piena di risorse. Se il nostro amico Bruno Binotto (“pilastro” dell’Avis provinciale di Treviso n.d.r.) fosse ancora qui, vi loderebbe a pieno titolo. Ve lo meritate. Ti voglio bene Avis perché, in questo modo, mi hai fatto conoscere un mondo di straordinaria bellezza e solidarietà che nasce, cresce e fruttifica di volta in volta. Una goccia di sangue caduta in un deserto provoca impressione. Una goccia di sangue caduta in un mare di solidarietà può fare tanto. Questo mare siete voi dell’Avis che operate sinergicamente per divulgare la splendida cultura della gene-
rosità la quale, goccia dopo goccia, fa più grande e bella la vita sia del donatore sia di chi riceve il grande dono del sangue che è fonte di vita. Sostenete sempre con vigore e determinazione l’azione preziosa del donare vita e serenità. Questo modo di agire vi fa grande onore e ciò è motivo di grande rispetto e considerazione. Che il cielo e il Signore vi ricompensino Jgor Moretto Grazie Avis. Grazie ragazzi.
Caro Presidente Carissima redazione. Buone sera mi chiamo Lunardi Cherubino sono presidente di una comunale equiparata in comune di Rovigo la comunale di Buso per l'esattezza, volevo se possibile delle risposte a delle domande che mi sono venute spontanee. Alla riunione dei presidenti indetta dalla mia provinciale dentro la mia cartellina ho trovato l’ultimo numero di Dono&Vita, non ho avuto il tempo di leggerlo subito, ma dato che il lunedi successivo sono andato a fare la donazione ho portato il numero di Dono&Vita e l'ho letto. Vorrei sapere perche il nostro Dipartimento di Rovigo deve rallentare la raccolta del plasma (Rovigo da 4 a 3, Adria da 4 a 3, Trecenta da 4 a 2 e parlo di raccolta gior-
LETTERE & OPINIONI
Alluvione di novembre e solidarietà Avis
naliera) e poi vedo nell'articolo di Bernardino Spaliviero "È bonaccia prima dell'uragano" che la raccolta del plasma è diminuita dello 0,9%. Ora io domando perchè il Dipartimento di Rovigo deve rallentare la raccolta quando ci sono dei dipartimenti compreso Rovigo che sono sotto la media nei 45
primi mesi del 2011? Altra domanda, si parla di uffici unici di chiamata, secondo me non si parla di ufficio unico di chiamata come se ne dovrebbe parlare, come mai non si dice chiaramente dati alla mano che con detto ufficio si risparmia sullo spreco delle donazioni? Mi sembra se non vado errato che chi porta avanti questo sistema abbia uno scarto minimo di sacche a fine anno, vedi Rovigo con l’anno 2010 sono state scartate 13 sacche nei confronti di 500/600 sacche di altre province, con uno scarto, sempre se le notizie non sono errate, di 9.000 sacche di sangue intero scartate nella regione Veneto a 150 euro all'una fate un po' voi i conti. Allora come possiamo andare a domandare ambulatori dottori e personale se prima non vogliamo guardare dentro a casa nostra? Il sangue è un patrimonio nostro e soprattutto un patrimonio per gli ammalati quindi bisogna creare un sistema valido per la raccolta del sangue (uguale per tutti) non un sistema dello spreco, cosi anche noi poveri presidenti avremo più coraggio a spiegare ai nostri donatori il perchè non vanno più a donare con la stessa frequenza. Vi ringrazio per l'attenzione, non pretendo una risposta ma una riflessione seria e serena da chi di dovere. Lunardi Cherubino - Presidente Avis Equiparata Buso
Caro Presidente, Ti ringrazio per lo stimolo che hai dato a una valutazione più attenta della nostra situazione trasfusionale. Ecco le mie considerazioni: l’autosufficienza in sangue ed emoderivati è un risultato dinamico che deve essere riconquistato ogni giorno; l’autosufficienza in sangue ed emoderivati è un risultato globale che necessita della messa in rete di disponibilità e necessità su base nazionale; gli strumenti per raggiungere l’autosufficienza sono: l’incremento dei donatori e delle donazioni, la programmazione sanitaria, la corretta gestione dell’invio dei donatori ai Centri trasfusionali, il buon uso del sangue. La riduzione del plasma raccolto è conseguenza della
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manovra di aumento del prelievo di sangue intero per compensare l’incremento delle richieste di globuli rossi di questi primi 6 mesi dell’anno. Lo scenario raffigurato dal dott. Spaliviero ci spinge a migliorare la programmazione e a sviluppare strategie nuove perché in futuro servirà aumentare sia la raccolta di globuli rossi, sia di plasma. Avis Veneto ha avviato per prima in Italia il confronto su questi temi. L’eccezionale efficienza ed efficacia nell’utilizzo di tutto il sangue disponibile da parte del Dipartimento trasfusionale di Rovigo non ci deve far dimenticare che il risultato complessivo in Veneto è di uno scarto di solo l’1% per scadenza delle sacche di globuli rossi. Questo scarto si può considerare fisiologico perché si devono garantire urgenze improvvise, gruppi sanguigni rari ed emoteche periferiche. L’Avis lavora nei Comitati per il buon uso del sangue perché si migliorino i risultati in ogni ospedale veneto, specie per l’uso dei plasmaderivati. Il tema dell’Ufficio di chiamata è ripreso in ogni occasione di incontro anche da Avis Veneto. Si tratta di uno strumento fondamentale per garantire l’autosufficienza. In realtà come la provincia di Rovigo può e, a mio personale parere, dovrebbe essere un Ufficio unico, in realtà provinciali più vaste sarebbe auspicabile ne sorgesse uno presso ogni Unità di raccolta, raggruppando le Avis afferenti e coordinandosi con gli altri. Noi continuiamo a dare questo suggerimento che deve, però, essere tradotto in concretezza dalle Avis, che agiscono in autonomia e collaborazione. Dobbiamo convincere tutti e trovare accordi equi. Cordiali saluti. Cara Redazione, Sono un donatore da circa 20 anni e tramite il “nostro” giornale volevo trasmettere il mio disappunto su come è cambiato, in peggio, il rapporto tra donatore e “Sanità”, dico Sanità perchè non so quale entità sia direttamente sopra l'Avis a regolarne i rapporti. Una volta a ogni donazione veniva inviato a casa il prospetto con i valori delle analisi, adesso viene fatto una volta all'anno in occasione della visita. Se per qualche motivo di salute si richiedeva un'analisi particolare al medico preposto alla visita ti veniva incontro nell'inserirla. Adesso sappiamo che la crisi e i tagli attanagliano in maniera particolare anche la nostra Sanità, ma i donatori sono una risorsa unica, sono una risorsa strordinaria che permette di salvare e aiutare tante persone e visto che il sangue artificiale non è ancora stato inventato li dobbiamo tenere ancor più in considerazione. La mia lamentela nasce dal fatto che in occasione dell'ultima donazione ho chiesto nel colloquio medico se era possibile inserirmi il controllo del ferro e del colesterolo (ero particolarmente stanco e il colesterolo è un po' alto). La risposta del medico è stata che non può inserirli perchè hanno un costo e li possiamo fare solo in occasione della visita annuale. Morale della favola,
dopo una settimana ho fatto l'impegnativa dal medi- Tornando ai temi dell’importanza del donatore volontaco condotto e pagando 37 euro di ticket ho fatto le rio del sangue e della prevenzione, concordo sul ritenere analisi che mi mancavano, tra l'altro scoprendo che strategico e fondamentale garantire il parco donatori esidei valori non andavano bene; ma sono sicuro che tra stente e sull’opportunità di migliorare l’attività di pre3 mesi mi arriverà a casa l'avviso di andare a donare venzione verso i donatori tenendo conto di ciò. Al tavodicendomi che nell'ultima donazione fatta era tutto lo regionale, questa sarà la nostra posizione. Grazie e OK. Certe volte hai l'impressione di essere conside- saluti. rato un limone da spremere, e con questo non voglio comunque colpevolizzare il medico che sicuramente Cara Redazione, rispetterà le direttive ricevute ma mi lamento di que- c'è qualche magagnetta che non va giù proprio in sta poca flessibilità nel gestire le cose. Il donatore in questa estate. Quando le donazioni di sangue calano, sé è una persona che per altruismo e grande dovere perchè manca il personale o perchè prevale la paura sociale compie questo gesto anche più volte in un di farsi avanti, allora si entra in un indice di emergenanno senza nulla pretendere, ma se per motivi giusti- za assoluta. Anche se non sono un donatore, causa ficati chiede una verifica particolare non può non problemi di salute, leggendo questi dati allarmanti circa il calo delle donazioessere accolta. ni, è ovvio che non rimanConcludo agganciandomi alla lettera di allarme Sistema che cambia, in peggio. go indifferente. Anzi... spedita a tutti i donatori Ma se cediamo, quanto ci costa? alquanto critico. Come si fa, mi domando, abbassare tramite il giornale: le il livello di guardia in un donazioni calano! E se non bastasse il sangue raccolto cosa bisognerebbe periodo come questo: Dov'è andata a finire la genefare... bisognerebbe acquistarlo da altre parti? Ci rosità che contraddistingue il nostro popolo veneto?. sarebbe un costo da sostenere! Allora cerchiamo di L'emergenza sangue non deve esserci nè in estate nè considerare di più le persone che già lo fanno da anni mai, cosi come la generosità, non può nè tanto meno che forse facciamo valere il proverbio “chi più spende deve essere un optional. In quest'estate, davvero, stiameno spende”. Sperando tale mio pensiero possa mo rischiando grosso se si procede ancora in questa direzione. Mandare in vacanza la solidarietà costituiessere condiviso Vi saluto cordialmente. Alberto De Nardi - Avis S. Vito al Mantico (Vr) sce veramente un'azione vergognosa. Spero che, trascorso questo "periodo nero", si ripriCaro Socio, stini quanto prima l'appuntamento fattivo e concreho letto la Tua lettera di lamentela, che si aggiunge alle to con la solidarietà. Solo con questi piccoli ma molte altre che stiamo ricevendo. importanti gesti, si aiuta chi sta peggio di noi. Jgor Moretto - Marghera, Venezia Come hai ben sottolineato il malessere che denuncia è rivolto alla mancanza di attenzione e alla “freddezza” verso il donatore che riscontriamo in atteggiamenti Caro amico, effettivamente siamo preoccupati perché non stiamo magari giuridicamente e formalmente ineccepibili. Avis Veneto sta concordando con la Regione un pannel- rispettando l’incremento di donazioni che la programlo minimo essenziale di esami da effettuare per omoge- mazione regionale ci stava chiedendo. neizzare i comportamenti nei Dipartimenti e abbiamo Per fortuna l’aumento dei consumi è concentrato solo nei già accettato alcune rimodulazioni: non perdiamo nep- Dipartimenti di Padova e, novità degli ultimi 2 anni, pure un esame utile ma lo facciamo con periodicità più in quello di Venezia: ciò ci ha permesso di compensare le congrua. Questo pannello prevede effettivamente che il necessità e di inviare comunque dei globuli rossi anche Colesterolo totale e altri esami vengano effettuati solo in Sardegna e Lazio. La solidarietà dei veneti non è una volta all’anno. Ma se il donatore riferisce di “sentir- venuta a mancare, ogni anno abbiamo oltre 7mila si stanco” nulla vieta al medico di approfondire gli nuovi donatori, quasi tutti giovani, ma la crisi econoesami che riguardano l’idoneità alla donazione (come mica, le inefficienze del sistema sanitario e i nostri difetpotevano essere ferro e ferritina ad esempio) ogni volta lo ti associativi rendono difficile fidelizzare i donatori. ritenga opportuno. Si tratta di una misura di sicurezza L’allarme vuole essere una scossa per continuare a garansanitaria e, quindi, una discrezionalità prevista dalla tire la salute dei nostri ammalati. Grazie per l’attenziolegge e riconosciuta in esenzione ticket da parte dello ne e continua a sostenerci! Cordiali saluti. Alberto Argentoni – Presidente Avis Regionale Veneto Stato. Nessun privilegio e nessun abuso! Ti ringrazio per la segnalazione e ne faremo buon uso!
LETTERE & OPINIONI
LETTERE & OPINIONI
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VERONA
TREVISO
LE SETTE SORELLE
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Verona c’è una collaborazione che unisce e continua nel tempo. È l’iniziativa “Insieme per la scuola - Insieme per lo sport” che vede insieme Avis e Fidas. La collaborazione instaurata tra Ufficio scolastico per l’Educazione fisica e sportiva e le due associazioni fin dall’anno scolastico 2001/2002, prosegue infatti in piena sinergia e continuità. L’impegno nell’iniziativa, originariamente promossa dal prof. Tiziano Cordioli con i presidenti provinciali di Fidas, Silvano Salvagno e Avis, Luigi Piva, uniti in questo progetto di educazione e diffusione dei messaggi di solidarietà e donazione attraverso lo sport, non è mai venuto meno. È stata fatta propria e continuata con entusiasmo dal coordinatore provinciale per l’Educazione fisica e sportiva, prof.ssa Monica Magnone, in sinergia con gli attuali presidenti Piergiorgio Lorenzini per Avis e Massimiliano Bonifacio per Fidas Il progetto vede interventi nelle manifestazioni a carattere sportivo promozionale delle scuole medie e superiori (che coinvolgono la quasi totalità delle scuole di Verona e provincia), in particolare le finali di pallacane-
stro 3 contro 3 e la fase regionale dei Giochi sportivi studenteschi di calcio a 5, svoltasi a Verona. Ancora, prevede la partecipazione alla “Festa Scuola Sport”, appuntamento annuale dello sport scolastico veronese nell’Auditorium di Palazzo Gran Guardia in piazza Brà. Quest’anno, alla presenza di autorità civili, religiose, culturali e sportive del territorio, l’assessore allo sport del Comune di Verona, Federico Sboarina e il dirigente dell’Ufficio scolastico di Verona, dott. Giovanni Pontara, hanno rivolto i saluti di apertura per poi procedere alla consegna a oltre 500 studenti (accompagnati da dirigenti, docenti, familiari e simpatizzanti) dei meritati riconoscimenti. L’attività formativa si era aperta il 23 ottobre 2010 con il convegno “Mi voglio donare”, occasione speciale che aveva visto riunite le associazioni regionali che nel territorio veneto promuovono e diffondono la cultura della donazione. L’evento ha richiamato l’attenzione di docenti e studenti degli Istituti di II grado di Verona ad una riflessione collettiva orientata allo sviluppo della cultura del rispetto reciproco, della solidarietà e del dono. Il numero di studenti che fanno sport non sempre coincide con quelli di coloro che dimostrano di comprendere la cultura della donazione. Con l’anno scolastico 2011/12 il progetto compirà dieci anni e l’augurio è che questo speciale compleanno porti con sé rinnovato spirito di condivisione e sinergia nella promozione di M.M. un messaggio di alto spessore educativo.
Oltre mille partecipanti alla Granfondo “Durello” I n una Valdalpone di una bellezza unica, inondata di ciliegi, si e svolta la nona edizione della “Granfondo del Durello” che consolida il sodalizio tra l’Avis di San Giovanni Ilarione-Vestenanova, (che mette in palio il 3° trofeo Avis) e l’ASD Basalti, organizzatrice dell’evento. Alle 7,30 del mattino la maggior parte dei ciclisti già scaldava i muscoli e scalpitava per partire. Gli oltre mille partecipanti hanno riempito via 4 Novembre, con un folto pubblico a confermare il crescente interesse per questa manifestazione. Alle 10 il potente, sordo colpo dei trombini di San Bortolo delle Montagne ha dato il via. Tra gli atleti, nomi celebri come Mirco Celestino, Massimo De Bertoli e i fratelli Medvedev. È proprio Alexei, il maggiore dei due fratelli, a prendere subito il comando per mantenerlo fino alla fine andando a conquistare il 3° trofeo Avis con una gara incredibile. Non meno entusiasmante la gara femminile che ha visto trionfare e aggiudicarsi per la seconda volta il trofeo Avis, Anna Ferrari. Ancora una volta l’Avis è stata parte attiva in questo evento di sport e natura che richiama
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migliaia di persone tra atleti ed appassionati. Immancabile il gazebo, gestito dai donatori che hanno fornito gadget, opuscoli e informazioni alle persone interessate, convincendo molti ad avvicinarsi al dono del sangue. Nel Luigi Pandolfo 2010 i nuovi donatori sono stati 73.
Contro la crisi, continuiamo a donare I
l mese di settembre rappresenta da sempre, per l’Avis, uno dei momenti più importanti per valutare il percorso fatto e indirizzare, dopo il periodo delle ferie, la ripresa delle nostre attività, specie la raccolta sangue che deve essere sempre perfettamente in linea con i consumi ospedalieri. Allo stato attuale registriamo, paragonando i dati dello stesso periodo dell’anno scorso, una diminuzione dei consumi nel Dipartimento di circa il 2%. Così pure le donazioni segnalano un decremento di circa l’1,9%, che ci garantisce, anche se con qualche affanno, l’autosufficienza locale, ma che non ci pone in linea con la programmazione regionale che per l’anno in corso chiede un aumento delle donazioni del 3% rispetto alla raccolta del 2010. Alla fine di luglio, incontrando tutti i presidenti delle Avis comunali, abbiamo cercato insieme di analizzare questo preoccupante fenomeno che sta investendo anche i nostri soci, che dimostrano disaffezione o scarsa attenzione per la donazione. La conclusione che insieme abbiamo tratto assomma a concause di carattere tecnico/organizzative, alla preoccupante crisi economica/sociale che attanaglia l’Italia e l’Europa tutta e che si ripercuote in maniera inquietante sul morale dei nostri soci, minando quella sere-
nità e sicurezza di fondo che sono gli elementi principali per donarsi al volontariato con entusiasmo e abnegazione. Purtroppo per noi, per la tipologia che coinvolge l’espressione del dono del sangue, non possiamo fermarci alle valutazioni sociologiche, perché gli ammalati non possono attendere i tempi delle riflessioni e delle valutazioni, hanno bisogno di azioni immediate che tradotte in linguaggio semplice e comprensibile a tutti si chiamano “sacche di sangue”. L’invito che non mi stanco mai di estendere ai nostri soci è quello di non perdere l’appuntamento con la donazione, perché è di fatto insostituibile e ai nostri dirigenti di continuare a operare al meglio delle loro possibilità, incrementando se possibile la cura e l’attenzione verso i donatori. Un altro impegno che dovremo affrontare prima della fine dell’anno, sarà il rinnovo delle cariche per il Consiglio del Coordinamento provinciale del volontariato. Abbiamo chiesto al nostro ex presidente provinciale Alfio Bolzonello, che ha retto per alcuni anni il Coordinamento della provincia di Treviso, una breve presentazione dell’argomento. Forza ragazzi, siamo tutti chiamati a sostenere la nostra azione. Buona donazione a tutti.
LE SETTE SORELLE
Sport/scuola: mens sana in corpore... Avis
Gino Foffano, presidente Avis provinciale
Impegnarsi nel volontariato, oltre l’Avis A
novembre ci saranno le elezioni per rinnovare il Consiglio del Coordinamento provinciale del Volontariato. Costituito nel 2002, oggi vi aderiscono oltre 300 associazioni impegnate in diversi settori di attività. Ferma restando l’autonomia delle singole realtà associative, rappresenta il volontariato provinciale, ne favorisce la valorizzazione, propone iniziative comuni, lavora per la crescita della solidarietà e della cittadinanza solidale. Il Coordinamento è anche l’ente gestore del Centro di Servizio per il Volontariato, previsto dalla legge 266/91, che con i fondi obbligatoriamente versati dalle Fondazioni bancarie sostiene l’attività delle associazioni, ne finanzia i progetti e fornisce una serie di servizi quali la consulenza, la formazione, l’informazione e la promozione. L’essere e l’operare assieme permette di svolgere meglio le diverse attività in piena sintonia con i principi della Carta dei valori del Volontariato, che sono quelli che anche Avis stessa persegue La nostra Avis, che tanto ha contribuito alla costituzione dei tre organismi provinciali del volontariato: la Consulta, il Centro di servizio ed il Coordinamento,
è ora chiamata a favorirne la crescita e l’attività; perché di Volontariato o meglio, dei valori che ne ispirano e guidano l’attività: giustizia, solidarietà, gratuità, responsabilità c’è oggi più bisogno che mai. Alle Avis comunali rivolgo l’invito a partecipare attivamente, a candidare al Consiglio propri componenti che siano la voce dell’Avis della Marca trevigiana. Alfio Bolzonello 39
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TREVISO
TREVISO
LE SETTE SORELLE
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l manifesto dell’Avis provinciale di Treviso alla Mostra “Best Italian Contemporary Social and Cultural Graphic Design” tenutasi a Mosca a luglio e visitata da migliaia di persone. Alla grande esposizione-evento all’interno di “2011: Anno Internazionale Italia-Russia”, Fabrica è intervenuta con una sezione tutta sua, intitolata “The Social Design of Fabrica”,
occupando uno spazio di 200 mq sui 1000 totali. In mostra 40 poster, spot video e Colors Magazine realizzati dal Centro di ricerca sulla comunicazione del Gruppo Benetton, con sede a Villorba, tra i quali proprio “La parte più dolorosa è togliersi il cerotto”. Il manifesto è stato ideato gratuitamente per Avis provinciale da Fabrica e presentato nel capoluogo della Marca dal direttore creativo, Omar Vulpinari, nel corso del lancio dell’ultima campagna a favore della donazione del sangue, in collaborazione con il Comune di Treviso. La mostra si è tenuta al Red October, spazio culturale dedicata alla creatività emergente, ex fabbrica M.R. di cioccolato nel centro di Mosca.
Cessalto: calcio giovane, ricordando un piccolo grande amico
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er testimoniare che “Le malattie possono portarci via le persone che amiamo, ma non potranno mai derubarci dei ricordi ad esse legati”, si è rinnovato a Cessalto l’appuntamento con il torneo di calcio dedicato al piccolo Marco Gabbana, morto a soli 8 anni per un tumore. Organizzato dall’Avis cessaltina, in collaborazione con l’A.C.D. Bosco Olmè Cessalto e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale,
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si è svolto il 12 giugno, presso lo stadio comunale “L.Trentin”, riscuotendo un grande successo. Nella mattinata, otto squadre della categoria esordienti si sono confrontate sportivamente, rappresentando con onore le Avis comunali di Gorgo al Monticano, Torre di Mosto, Cessalto, Salgareda, S. Stino di Livenza, Noventa di Piave, Chiarano e Motta di Livenza. A seguire, pausa pranzo offerta agli atleti dall’ormai collaudatissimo team cuochi dell’Avis di Cessalto. Nel pomeriggio si sono svolte le finali, che hanno visto trionfare il Team Biancorossi Ponte di PiaveSalgareda. Al secondo posto la FCD Gorghense e al terzo posto l’ USD Torre di Mosto. Premiati, inoltre, Tommaso Moro (Team Biancorossi) capocannoniere e Alessandro Finotto (USD Torre di Mosto), miglior portiere del torneo. Erano presenti alla consegna dei trofei le massime autorità cittadine, il parroco, i presidenti del calcio cessaltino e dell’Avis comunale, il segretario dell’Avis provinciale di Treviso, Walter Tonon. Immancabile ed apprezzata da tutti i presenti è stata la consegna di un mazzo di fiori alla famiglia del piccolo Marco.
Oltre mille km di solidarietà Avis in bicicletta C
on lo slogan “Amo collaborare, non competere” stampato sulle magliette, cinque amici avisini sono partiti in bicicletta da Mansuè (foto piccola), sabato 6 agosto, con meta San Giovanni Rotondo, in Puglia. Salutati da molti donatori e concittadini, riunitisi al momento della partenza, Diego Dalla Nora, Claudio Bonadio, Mauro Businello, Dario Taschetto e Paul Scandolo hanno dato con il loro viaggio un tocco davvero unico ai festeggiamenti per il 50° anniversario di fondazione dell’Avis di Mansuè. A rendere coreografico il via, ci hanno pensato i cicloamatori del gruppo G.S.C. Mansuè e alcuni giovanissimi corridori della società ciclistica Pujese, che per un tratto di strada hanno affiancato i cinque avisini. La corsa, priva di qualsiasi carattere competitivo, aveva il duplice scopo di diffondere i messaggi di amicizia e solidarietà propri dell’Avis e di ribadire, attraverso questo particolare viaggio da nord a sud, l’imprescindibile valore dell’unità nazionale, in piena sintonia con i sentimenti che accompagnano le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Le tappe lungo il percorso sono state Chioggia, Rimini, Osimo, Norcia, Lago di Campotosto-San Gregorio, Campobasso e San Giovanni Rotondo, le cui Avis hanno accolto con simpatia il gruppetto di avisini. All’arrivo ad Osimo (foto grande), dopo aver percorso 135 chilometri, l’accoglienza è stata esaltante. Poco prima dell’entrata in città, infatti, sono stati raggiunti dai ciclisti del gruppo Mbt Avis che li hanno “scortati” fino in centro, dove hanno ricevuto il benvenuto da parte dei presidenti dell’Avis comunale e regionale Marche e dell’assessore alla cultura della città, tra foto, applausi e interviste alla stampa. Com’era prevedibile, particolarmente emozionante si è rivelata la tappa a San Gregorio, una località del comune dell’Aquila duramente colpita dal terremoto di due anni fa. La comunità di San Gregorio è già da tempo idealmente gemellata con Mansuè perché, all’indomani dei tragici eventi sismici, è stata coinvolta in un’iniziativa, denominata “Progetto Aquilone”, attraverso la quale cinque ragazze terremotate sono state ospitate presso alcune famiglie Mansuetane. I cinque corridoriavisini sono arrivati a San Gregorio il 10 agosto e dal quel preciso istante, all’interno della piazza sorta al centro del villaggio formato dai moduli abitativi costruiti nel post-terremoto, è iniziata una grande festa che ha coinvolto l’intera comunità. Un’accoglienza che ha lasciato senza parole, piena di affetto, di calore
umano e amicizia, che ha dimostrato ancora una volta nella popolazione abruzzese la gran voglia di guardare al futuro con speranza ed entusiasmo. È stata poi la volta della tappa più impegnativa, da San Gregorio a Campobasso: un percorso di 214 chilometri lungo strade impervie e sotto un sole cocente. Duro, ma estremamente emozionante, è stato anche l’ultimo giorno di corsa, fino a San
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Il “cerotto” Avis-Fabrica arriva a Mosca
Giovanni Rotondo, la citta di San Pio da Pietralcina. Una giornata memorabile per i cinque amici che, dopo tante fatiche, sono riusciti a portare a termine un’impresa ragguardevole dal punto di vista atletico e particolarmente significativa per quel che concerne lo spirito e i valori con i quali è stata concepita e compiuta. A San Giovanni Rotondo l’accoglienza ha assunto connotati trionfali e l’abbraccio della gente del luogo è stato commovente. E’ stata, dunque, una bellissima avventura di 1048 km totali, che, in maniera allegra e simpatica, ha avuto il merito di affermare con grande fermezza e determinazione che i valori dell’amicizia e della solidarietà possono e devono ancora essere un punto di riferimento per la società. La forza e la tenacia con cui l’impresa è stata compiuta hanno, inoltre, reso degno onore al motto che ha accompagnato i cinque “ragazzi” durante tutto il tragitto: “Non importa quanto velocemente si avanza; l’importante è non fermarsi”. Le tappe del viaggio sono documentate nel blog: http://aquilonecolorato.blogspot.com/. 41
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erzo numero 2011 e terza mia comunicazione a voi, donatori vicentini, su come proseguono i nostri lavori per lo sviluppo del Dipartimento trasfusionale provinciale e l’andamento delle donazioni nei primi sei mesi dell’anno in corso. Ci eravamo lasciati con la nomina della dott.ssa Carla Giordano, primario del trasfusionale di Bassano, a capo Dipartimento e la tardiva nostra conoscenza di tale nomina. Diciamo “poco male”, anche perché la dottoressa si è messa subito al lavoro con buona lena. Partecipando ai vari comitati di partecipazione locali ha subito voluto capire la situazione e come sviluppare il lavoro, discutendo e proponendo soluzioni alle varie difficoltà che incontrava, disponibile e aperta. Il problema dell’Ulss Schio Thiene, la carenza cronica di medici e personale, per il momento è stato risolto con l’assunzione di due medici che vanno a sostituire coloro che hanno lasciato o si sono trasferiti. Resta in piedi il problema del Centro di raccolta di Malo. L’Avis comunale si è presa l’impegno di fornire un’autoambulanza, presente nei giorni di raccolta, per eventuali emergenze. C’è poi il discorso della sistemazione dei locali, messi a disposizione dal R.S.A., e il fatto che il Dipartimento vorrebbe ridurre dagli attuali quattro a tre al mese, i giorni (il martedì) di raccolta. Cosa non gradita dall’Avis, anche perché ci sono altri centri in provincia che funzionano come Malo, ma che non riducono i giorni di apertura. Non si riesce a capire come una Ulss come la 4, che da sola nei primi sei mesi di quest’anno ha registrato un aumento del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2010, possa venire penalizzata in questo modo. Ha sopperito al calo del 4,1 % dell’Ulss 6 e dello 0,4 % dell’Ulss 3, aiutata dall’Ulss 5 che ha realizzato un più 2,1 %, dati dipartimentali. Per capire meglio: le Ulss 4 e 5 hanno raccolto 540 donazioni in più rispetto al 2010, contro
le -427 delle Ulss 6 e 3, in calo rispetto il 2010. Ora ci chiediamo, c’è bisogno di sangue? Dobbiamo diminuire la raccolta? Se siamo in esubero e non vogliamo che il sangue vada in scadenza e di conseguenza buttato al macero, ditecelo! Se così fosse, noi continueremo a cercare comunque nuovi donatori, perché convinti che più persone sono controllate e più sicurezza abbiamo nel sistema trasfusionale. Una semplice epidemia di influenza oggi, come siamo strutturati, ci metterebbe in ginocchio. Abbiamo anche le regioni carenti che dobbiamo aiutare, pur sapendo che nel tempo hanno migliorato moltissimo. Siamo certi che se i donatori sono informati di come si muove il sistema trasfusionale, sopratutto locale, si impegneranno, tutti, a risolvere i problemi, daranno la loro collaborazione e disponibilità, come hanno sempre fatto. Nella Conferenza del Dipartimento dove i trasfusionisti si confrontano con le associazioni e federazioni dei donatori, tutte queste tematiche sono emerse. Si è visto che c’è la volontà di riuscire a far funzionare al meglio il Dipartimento, cercando di rimuovere e oliare quegli attriti che fanno stridere il carro, che nonostante tutto sta riprendendo il suo cammino. Enrico Iseppi, presidente Avis provinciale
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l 25 luglio 2011 è cominciata l’avventura della nuova Avis comunale di Bassano del Grappa. Alla presenza di 40 aderenti all’associazione Avis, del sottoscritto presidente dell’Avis provinciale e del segretario provinciale Gianfranco Zilio, è nata ufficialmente l’Avis comunale di Santa Croce di Bassano del Grappa. All’ordine del giorno, infatti, ci sono stati la discussione e la delibera di adesione all’Avis, la presentazione dello Statuto e la sua approvazione, nonché la votazione e l’elezione del primo Consiglio direttivo. È stato eletto presidente Giuseppe Zarpellon, che sarà coadiuvato dalle vice Adelina Fantinato e Sabrina Pasinato, dal segretario Giuseppe Siessere e dai consiglieri Anselmo Biaggioni, Enrico Bosio, Gianfranco Cavallin, Fabio Cerantola, Francesco Fietta, Giovanni Fietta, Claudio Ganassin, Orlando Lorenzato, Luigi Piovesan, Paolo Scalco e Giorgio Toso. Revisori dei conti: Franco Masin (presidente), Giovanni Baggetto e Giuseppe Bonamigo. Un brindisi ha salutato la nuova comunale - sedicesima nata in provincia di Vicenza - che farà riferimento al Centro trasfusionale dell’Ulss 3 di Bassano, al quale i donatori possono rivolgersi per diventare soci Avis. Ora sono in corso tutte le prati-
che per l’iscrizione al registro delle associazioni del volontariato del Veneto e al registro della Agenzia delle entrate, dato che l’Avis di Santa Croce di Bassano ora ha una propria posizione giuridica e patrimoniale. A tutti un buon lavoro e un arrivederci alla festa di inaugurazione del nuovo labaro. E.I.
Serata di “Musica nel Sangue” a Castelgomberto A
Un libro di poesie e dipinti sui veri valori na poesia dedicata alle donne sfregiate Campidoglio, il 30 settembre 2011, alla preU dall’acido. L’ha composta l’avisino senza di rappresentanti del Comune della Roberto Rossi, pittore, poeta e Ambasciatore capitale. Il libro al momento non è presente di Pace Onu, autore della silloge “Oscillazioni emozionali”. La sua raccolta di 58 poesie, corredate da 22 disegni, comprende anche versi dedicati al dono del sangue, alla natura, ai veri valori umani e appunto ai diritti della donna. Con la poesia “donne coraggiose” è entrato in finale al concorso “Speciale Donna 2011” organizzato dall’Associazione M.A.R.E.L. di Roma, www.associazionemarel.net che l’ha invitato a presentare il suo libro a Roma, in
Una nuova Avis, fiocco azzurro a Bassano LE SETTE SORELLE
Si riprende il cammino, con fatica
in libreria e si può solo richiedere direttamente all’autore stesso scrivendo alla e-mail roberto.rossi49@gmail.com al prezzo di 12 euro. Il libro ha il patrocinio dell’Avis provinciale vicentina, alla quale viene devoluta una parte del ricavato della vendita. La silloge “Oscillazioni emozionali” è stata presentata a Vicenza il 18 giugno, presso l’House of Blues Café, con lettura a due voci, accompagnamento musicale al pianoforte, esposizione di dipinti e dvd dell’autore.
pprofittando del fatto che quest’anno la manifestazione di “Musica nel Sangue” si è svolta al Teatro Nuovo di Vicenza, l’Avis provinciale (dando spazio a un’idea del presidente di Castelgomberto, Giampietro Vantin) ha chiesto ad alcuni gruppi musicali dell’edizione del 2011 e del 2010 la disponibilità a partecipare ad una serata dedicata ai giovani. E la risposta dei ragazzi del concorso tra scuole superiori del Veneto non si è fatta attendere. Sabato 16 luglio, nella magnifica cornice di palazzo Barbaran in piazza a Castelgomberto, l’Avis ha organizzato una manifestazione musicale. La Pro Loco ha messo a disposizione il palcoscenico, i gazebo, le cucine e tutto quanto serve per una serata di questo tipo, inserita nel programma della sagra paesana che si festeggiava la settimana successiva nel contesto della “Fiera del Pao”. I gruppi che hanno aderito hanno riscosso un notevole successo. Si sono esibiti Franco Carrano del liceo “Pigafetta” con la sua musica “Rap”, (edizione 2011), Nena, Tommy e Marco dell’ Istituto Pertile di Asiago (2010), Eniko e i ballerini (2010 e 2011) e infine gli Error, un gruppo di giovani del Bangladesh che con i loro ritmi musicali, diver-
si dai nostri, hanno conquistato la simpatia di tutti. Una serata all’insegna del divertimento, ma anche della sensibilizzazione al dono del sangue con le Avis comunali della vallata in campo per informare e ricevere nuove adesioni per aspiranti donatori.
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isogna proprio dire che la solidarietà non ha confini. Si è chiusa con successo la raccolta fondi pro alluvionati dell’Avis provinciale di Vicenza, che è andata oltre le aspettative. Sono stati raccolti, infatti, undicimila euro. Una cifra cospicua che il Consiglio diret-
tivo provinciale ha raccolto a beneficio dei comuni di Torrebelvicino e Valli del Pasubio, quale contributo per la ricostruzione di un ponte che li collega. Il consiglio, valutando il progetto presentato dai due sindaci, Giorgio Calli e Armando Cunegato, ha voluto una volta in più fare proprio il significato di un’opera di questo tipo. Un ponte collega, unisce, fa dialogare, fa comunicare. Un ponte è un mezzo di interscambio fra paesi, popoli. L’Avis ha voluto con questa scelta essere vicino ai cittadini di questa parte della provincia di Vicenza, così duramente colpita in occasione dell’alluvione di novembre scorso. Nella conferenza stampa svoltasi a Torrebelvicino il 15 luglio scorso, è stato presentato il progetto del nuovo ponte, con la consegna dei fondi raccolti ai sindaci, che hanno ringraziato per il loro aiuto sia le Avis comunali della provincia vicentina, sia quelle fuori provincia, come le Avis di Carbonera, di Castelfranco e di Paese. “Questi donatori forse non sanno neanche dove si trovano Valli e Torre, eppure sono stati vicini e solidali facendosi cariEnrico Iseppi co dei nostri bisogni. Grazie".
Il “cuore aperto” di un grande avisino scomparso
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u iniziativa dell’Avis di Valdagno, con il patrocinio del Comune, è stato presentato il 24 giugno, presso la sala Soster di Palazzo Festari, il libro di poesie e prose “A cuore aperto”, opera unica postuma dell’avv. Maurizio Manarolla, fondatore nel 1963 dell’Avis nella Valle dell’Agno. La serata, alla quale ha partecipato un numeroso e attento pubblico, è stata aperta dal saluto del sindaco Alberto Neri, con un commosso ricordo del collega Manarolla di grandi capacità e impegno non solo nella professione forense, ma anche nel vivere quotidiano e nella società civile. La presentazione,
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moderata dal dott. Franco Viero, è proseguita poi con l’intervento di Giancarlo Mingardi, presidente dell’Avis comunale che ha sinteticamente tratteggiato la cronistoria dell’Avis e l’importante contributo fornito a quest’ultima dall’avv. Manarolla, che fino agli ultimi giorni della sua vita è stato un sostegno dell’associazione in seno alla quale ha rivestito numerose cariche (consigliere comunale, provinciale e regionale, presidente comunale e provinciale, delegato nazionale, commissario per la riforma dello Statuto nazionale e del Regolamento, membro del giurì nazionale). L’avv. Alessandra Visonà ha quindi ricordato che è stato anche vice pretore di Valdagno, presidente della Commissione Distrettuale per le imposte dirette, presidente del patronato scolastico di Valdagno, presidente della Pro Valdagno e direttore del coro “Don Leonello Saggiorato” della Chiesa San Clemente Papa di Valdagno. La prof.ssa Alessandra Bertoldi, attraverso una serie di riflessioni, osservazioni e la scelta di alcune poesie particolarmente significative di Manarolla, lette e interpretate dal prof. Moreno Rasia Dani, ha guidato il pubblico presente alla scoperta dei temi conduttori della natura, della fede, dell’amore, parola quest’ultima sulla quale la relatrice ha concluso il proprio intervento indicandola come l’emblema del senso della vita e dell’opera di Maurizio Manarolla.
Lo spirito libero, e critico, dei donatori C’è l’orgoglio di essere donatori volontari. C’è la consapevolezza di essere importanti per TUTTI. C’è la fatica di ogni giorno, per organizzare i colleghi donatori associati e periodici. C’è la consapevolezza di ciò che si fa, con sacrificio, tempo, impegno. C’è la voglia di capire il perché di certe situazioni che ci sembrano assurde. C’è l’impegno a non mollare mai, nonostante tutto, e c’è - soprattutto - il coraggio. Il coraggio di non tacere e di protestare, se serve. Tutto questo e molto altro c’è in queste mail giunte in redazione - alcune della tante - che vogliamo pubblicare integralmente. Alle ultime tre, per i problemi “tecnici” e gli argomenti associativi che sollevano, abbiamo affidato la risposta al presidente regionale Alberto Argentoni. Li trovate, con possibilità di commentarle e intervenire, anche sul sito www.donoevita.it. Grazie a tutti, siete la dimostrazione - per rispondere al lettore Jgor Moretto - che i donatori e i nostri lettori sono veramente “liberi”. Ed è questo che ci fa crescere. Come Avis e come Il direttore Dono&Vita. Cara Avis, lo spirito del donatore deve essere libero, così come libero e disinteressato è il gesto di chi desidera mettersi in gioco per dare a tutti coloro che soffrono uno stile di vita pressoché normale. Grazie alla fattiva collaborazione dei vostri soci e del vostro personale, potete fare grande un qualcosa di apparentemente piccolo. Appartenere alla grande famiglia Avis, in buona sostanza, vuol dire divulgare la straordinaria cultura della Vita. Ho una grande sofferenza dentro di me per non essere diventato donatore a causa di problemi di salute. Però, nonostante tutto, non viene meno in me la voglia di gridare “a piena voce” Grazie Avis. Che bello essere vostro socio (anche se non donatore). Mi sento una parte della grande famiglia Avis. Grazie perché, tramite il vostro periodico “Dono & Vita”, siete entrati nella mia vita dandomi modo di conoscervi e apprezzarvi sempre più. Siete una realtà piena di risorse. Se il nostro amico Bruno Binotto (“pilastro” dell’Avis provinciale di Treviso n.d.r.) fosse ancora qui, vi loderebbe a pieno titolo. Ve lo meritate. Ti voglio bene Avis perché, in questo modo, mi hai fatto conoscere un mondo di straordinaria bellezza e solidarietà che nasce, cresce e fruttifica di volta in volta. Una goccia di sangue caduta in un deserto provoca impressione. Una goccia di sangue caduta in un mare di solidarietà può fare tanto. Questo mare siete voi dell’Avis che operate sinergicamente per divulgare la splendida cultura della gene-
rosità la quale, goccia dopo goccia, fa più grande e bella la vita sia del donatore sia di chi riceve il grande dono del sangue che è fonte di vita. Sostenete sempre con vigore e determinazione l’azione preziosa del donare vita e serenità. Questo modo di agire vi fa grande onore e ciò è motivo di grande rispetto e considerazione. Che il cielo e il Signore vi ricompensino Igor Moretto Grazie Avis. Grazie ragazzi.
Caro Presidente Carissima redazione. Buone sera mi chiamo Lunardi Cherubino sono presidente di una comunale equiparata in comune di Rovigo la comunale di Buso per l'esattezza, volevo se possibile delle risposte a delle domande che mi sono venute spontanee. Alla riunione dei presidenti indetta dalla mia provinciale dentro la mia cartellina ho trovato l’ultimo numero di Dono&Vita, non ho avuto il tempo di leggerlo subito, ma dato che il lunedi successivo sono andato a fare la donazione ho portato il numero di Dono&Vita e l'ho letto. Vorrei sapere perche il nostro Dipartimento di Rovigo deve rallentare la raccolta del plasma (Rovigo da 4 a 3, Adria da 4 a 3, Trecenta da 4 a 2 e parlo di raccolta gior-
LETTERE & OPINIONI
Alluvione di novembre e solidarietà Avis
naliera) e poi vedo nell'articolo di Bernardino Spaliviero "È bonaccia prima dell'uragano" che la raccolta del plasma è diminuita dello 0,9%. Ora io domando perchè il Dipartimento di Rovigo deve rallentare la raccolta quando ci sono dei dipartimenti compreso Rovigo che sono sotto la media nei 45
primi mesi del 2011? Altra domanda, si parla di uffici unici di chiamata, secondo me non si parla di ufficio unico di chiamata come se ne dovrebbe parlare, come mai non si dice chiaramente dati alla mano che con detto ufficio si risparmia sullo spreco delle donazioni? Mi sembra se non vado errato che chi porta avanti questo sistema abbia uno scarto minimo di sacche a fine anno, vedi Rovigo con l’anno 2010 sono state scartate 13 sacche nei confronti di 500/600 sacche di altre province, con uno scarto, sempre se le notizie non sono errate, di 9.000 sacche di sangue intero scartate nella regione Veneto a 150 euro all'una fate un po' voi i conti. Allora come possiamo andare a domandare ambulatori dottori e personale se prima non vogliamo guardare dentro a casa nostra? Il sangue è un patrimonio nostro e soprattutto un patrimonio per gli ammalati quindi bisogna creare un sistema valido per la raccolta del sangue (uguale per tutti) non un sistema dello spreco, cosi anche noi poveri presidenti avremo più coraggio a spiegare ai nostri donatori il perchè non vanno più a donare con la stessa frequenza. Vi ringrazio per l'attenzione, non pretendo una risposta ma una riflessione seria e serena da chi di dovere. Lunardi Cherubino - Presidente Avis Equiparata Buso
Caro Presidente, Ti ringrazio per lo stimolo che hai dato a una valutazione più attenta della nostra situazione trasfusionale. Ecco le mie considerazioni: l’autosufficienza in sangue ed emoderivati è un risultato dinamico che deve essere riconquistato ogni giorno; l’autosufficienza in sangue ed emoderivati è un risultato globale che necessita della messa in rete di disponibilità e necessità su base nazionale; gli strumenti per raggiungere l’autosufficienza sono: l’incremento dei donatori e delle donazioni, la programmazione sanitaria, la corretta gestione dell’invio dei donatori ai Centri trasfusionali, il buon uso del sangue. La riduzione del plasma raccolto è conseguenza della
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manovra di aumento del prelievo di sangue intero per compensare l’incremento delle richieste di globuli rossi di questi primi 6 mesi dell’anno. Lo scenario raffigurato dal dott. Spaliviero ci spinge a migliorare la programmazione e a sviluppare strategie nuove perché in futuro servirà aumentare sia la raccolta di globuli rossi, sia di plasma. Avis Veneto ha avviato per prima in Italia il confronto su questi temi. L’eccezionale efficienza ed efficacia nell’utilizzo di tutto il sangue disponibile da parte del Dipartimento trasfusionale di Rovigo non ci deve far dimenticare che il risultato complessivo in Veneto è di uno scarto di solo l’1% per scadenza delle sacche di globuli rossi. Questo scarto si può considerare fisiologico perché si devono garantire urgenze improvvise, gruppi sanguigni rari ed emoteche periferiche. L’Avis lavora nei Comitati per il buon uso del sangue perché si migliorino i risultati in ogni ospedale veneto, specie per l’uso dei plasmaderivati. Il tema dell’Ufficio di chiamata è ripreso in ogni occasione di incontro anche da Avis Veneto. Si tratta di uno strumento fondamentale per garantire l’autosufficienza. In realtà come la provincia di Rovigo può e, a mio personale parere, dovrebbe essere un Ufficio unico, in realtà provinciali più vaste sarebbe auspicabile ne sorgesse uno presso ogni Unità di raccolta, raggruppando le Avis afferenti e coordinandosi con gli altri. Noi continuiamo a dare questo suggerimento che deve, però, essere tradotto in concretezza dalle Avis, che agiscono in autonomia e collaborazione. Dobbiamo convincere tutti e trovare accordi equi. Cordiali saluti. Cara Redazione, Sono un donatore da circa 20 anni e tramite il “nostro” giornale volevo trasmettere il mio disappunto su come è cambiato, in peggio, il rapporto tra donatore e “Sanità”, dico Sanità perchè non so quale entità sia direttamente sopra l'Avis a regolarne i rapporti. Una volta a ogni donazione veniva inviato a casa il prospetto con i valori delle analisi, adesso viene fatto una volta all'anno in occasione della visita. Se per qualche motivo di salute si richiedeva un'analisi particolare al medico preposto alla visita ti veniva incontro nell'inserirla. Adesso sappiamo che la crisi e i tagli attanagliano in maniera particolare anche la nostra Sanità, ma i donatori sono una risorsa unica, sono una risorsa strordinaria che permette di salvare e aiutare tante persone e visto che il sangue artificiale non è ancora stato inventato li dobbiamo tenere ancor più in considerazione. La mia lamentela nasce dal fatto che in occasione dell'ultima donazione ho chiesto nel colloquio medico se era possibile inserirmi il controllo del ferro e del colesterolo (ero particolarmente stanco e il colesterolo è un po' alto). La risposta del medico è stata che non può inserirli perchè hanno un costo e li possiamo fare solo in occasione della visita annuale. Morale della favola,
dopo una settimana ho fatto l'impegnativa dal medi- Tornando ai temi dell’importanza del donatore volontaco condotto e pagando 37 euro di ticket ho fatto le rio del sangue e della prevenzione, concordo sul ritenere analisi che mi mancavano, tra l'altro scoprendo che strategico e fondamentale garantire il parco donatori esidei valori non andavano bene; ma sono sicuro che tra stente e sull’opportunità di migliorare l’attività di pre3 mesi mi arriverà a casa l'avviso di andare a donare venzione verso i donatori tenendo conto di ciò. Al tavodicendomi che nell'ultima donazione fatta era tutto lo regionale, questa sarà la nostra posizione. Grazie e OK. Certe volte hai l'impressione di essere conside- saluti. rato un limone da spremere, e con questo non voglio comunque colpevolizzare il medico che sicuramente Cara Redazione, rispetterà le direttive ricevute ma mi lamento di que- c'è qualche magagnetta che non va giù proprio in sta poca flessibilità nel gestire le cose. Il donatore in questa estate. Quando le donazioni di sangue calano, sé è una persona che per altruismo e grande dovere perchè manca il personale o perchè prevale la paura sociale compie questo gesto anche più volte in un di farsi avanti, allora si entra in un indice di emergenanno senza nulla pretendere, ma se per motivi giusti- za assoluta. Anche se non sono un donatore, causa ficati chiede una verifica particolare non può non problemi di salute, leggendo questi dati allarmanti circa il calo delle donazioessere accolta. ni, è ovvio che non rimanConcludo agganciandomi alla lettera di allarme Sistema che cambia, in peggio. go indifferente. Anzi... spedita a tutti i donatori Ma se cediamo, quanto ci costa? alquanto critico. Come si fa, mi domando, abbassare tramite il giornale: le il livello di guardia in un donazioni calano! E se non bastasse il sangue raccolto cosa bisognerebbe periodo come questo: Dov'è andata a finire la genefare... bisognerebbe acquistarlo da altre parti? Ci rosità che contraddistingue il nostro popolo veneto?. sarebbe un costo da sostenere! Allora cerchiamo di L'emergenza sangue non deve esserci nè in estate nè considerare di più le persone che già lo fanno da anni mai, cosi come la generosità, non può nè tanto meno che forse facciamo valere il proverbio “chi più spende deve essere un optional. In quest'estate, davvero, stiameno spende”. Sperando tale mio pensiero possa mo rischiando grosso se si procede ancora in questa direzione. Mandare in vacanza la solidarietà costituiessere condiviso Vi saluto cordialmente. Alberto De Nardi - Avis S. Vito al Mantico (Vr) sce veramente un'azione vergognosa. Spero che, trascorso questo "periodo nero", si ripriCaro Socio, stini quanto prima l'appuntamento fattivo e concreho letto la Tua lettera di lamentela, che si aggiunge alle to con la solidarietà. Solo con questi piccoli ma molte altre che stiamo ricevendo. importanti gesti, si aiuta chi sta peggio di noi. Jgor Moretto - Marghera, Venezia Come hai ben sottolineato il malessere che denuncia è rivolto alla mancanza di attenzione e alla “freddezza” verso il donatore che riscontriamo in atteggiamenti Caro amico, effettivamente siamo preoccupati perché non stiamo magari giuridicamente e formalmente ineccepibili. Avis Veneto sta concordando con la Regione un pannel- rispettando l’incremento di donazioni che la programlo minimo essenziale di esami da effettuare per omoge- mazione regionale ci stava chiedendo. neizzare i comportamenti nei Dipartimenti e abbiamo Per fortuna l’aumento dei consumi è concentrato solo nei già accettato alcune rimodulazioni: non perdiamo nep- Dipartimenti di Padova e, novità degli ultimi 2 anni, pure un esame utile ma lo facciamo con periodicità più in quello di Venezia: ciò ci ha permesso di compensare le congrua. Questo pannello prevede effettivamente che il necessità e di inviare comunque dei globuli rossi anche Colesterolo totale e altri esami vengano effettuati solo in Sardegna e Lazio. La solidarietà dei veneti non è una volta all’anno. Ma se il donatore riferisce di “sentir- venuta a mancare, ogni anno abbiamo oltre 7mila si stanco” nulla vieta al medico di approfondire gli nuovi donatori, quasi tutti giovani, ma la crisi econoesami che riguardano l’idoneità alla donazione (come mica, le inefficienze del sistema sanitario e i nostri difetpotevano essere ferro e ferritina ad esempio) ogni volta lo ti associativi rendono difficile fidelizzare i donatori. ritenga opportuno. Si tratta di una misura di sicurezza L’allarme vuole essere una scossa per continuare a garansanitaria e, quindi, una discrezionalità prevista dalla tire la salute dei nostri ammalati. Grazie per l’attenziolegge e riconosciuta in esenzione ticket da parte dello ne e continua a sostenerci! Cordiali saluti. Alberto Argentoni – Presidente Avis Regionale Veneto Stato. Nessun privilegio e nessun abuso! Ti ringrazio per la segnalazione e ne faremo buon uso!
LETTERE & OPINIONI
LETTERE & OPINIONI
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