Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

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Alle famiglie di Jesi

Jesi Oggi

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anno XXII n. 1 / Marzo 2015

Periodico del COMUNE DI JESI Direttore responsabile: FRANCESCO CHERUBINI In redazione: Simone Brunori e Francesco Maria Tiberi / Direzione e Redazione: piazza Indipendenza 1 Jesi (tel.0731.538365 - jesioggi@comune.jesi.an.it) Stampa: Rotopress International srl Registrato al Tribunale di Ancona (n.27 del 14/12/93). Fondato nel 1972

POLIZIA MUNICIPALE NEI QUARTIERI PIÙ SENSIBILI p. 9

La nuova auto blu del Comune di Jesi

SARÀ DEMOLITO IL VECCHIO OSPEDALE

ASFALTATURE: SI PARTE

Accordo con l’Asur per l’abbattimento entro giugno 2016

Subito un primo intervento per 280 mila euro p. 4

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AGROALIMENTARE JESI CAPITALE

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Numeri ed azioni Me lo ripete sempre un amico: che Jesi sia stato uno dei pochissimi Comuni d’Italia ad aver approvato il bilancio di previsione 2015 prima che l’anno abbia avuto inizio non è tema che appassiona i cittadini. Ed il fatto che tale situazione si sia verificata appena una volta negli ultimi due decenni non contribuisce ad aumentare l’appeal. Aggiunge inoltre, quasi a smorzare ogni entusiasmo, che nei cittadini non scatta neanche un brivido di emozione nel constatare come questo bilancio riduca ulteriormente l’indebitamento del Comune, destinato a scendere di un terzo in pochi anni (da 31 a 20 milioni). Anche perché non hanno la percezione che si tratta di un debito per tutti noi, una cambiale in bianco lasciataci in eredità dagli amministratori degli anni passati e che noi non vogliamo passare ai nostri figli. Insomma, questo mio amico è perentorio: lascia perdere i numeri, ai cittadini interessa poco, loro vogliono vedere azioni concrete. Allora provo a spiegare quali vantaggi avranno i cittadini di Jesi rispetto a quelli di qualsiasi altro Comune qui intorno per il fatto che abbiamo approvato il bilancio già a dicembre. Perché in quell’atto sono contenute tutte le scelte che andremo a realizzare nei prossimi mesi e che, proprio perché decise per tempo, non sconteranno i proverbiali ritardi della pubblica amministrazione. Parlo dell’asfaltatura di alcune importanti strade, che già a fine mese prenderà il via in diversi quartieri, o del taglio di erba che potrà essere completato prima che i bambini vadano

a giocare nei parchi o degli interventi nelle scuole così da organizzare i lavori nel periodo estivo quando gli alunni non sono in classe. O ancora di tutte quelle manutenzioni grandi e piccole di cui la città ha urgente bisogno e che saranno programmate puntualmente. Ma penso anche ad una maggiore sicurezza, con le nuove telecamere che potranno essere installate in altre zone della città o agli ulteriori strumenti per il controllo (come quello sulle auto sprovviste di assicurazione o senza revisione) in dotazione alla Polizia Municipale che beneficerà tra l’altro dell’immediata assunzione di tre agenti per garantire una maggiore presenza sulle strade ed in particolare nei quartieri più sensibili. Aggiungo anche che un bilancio approvato in anticipo consente di girare subito le risorse all’Azienda Servizi alla Persona per affrontare con tempismo e puntualità le criticità legate alle fasce sociali più deboli della popolazione come gli anziani, i disabili, coloro che vivono in condizioni di marginalità sociale ed economica. Così come permette di avere un quadro certo per programmare azioni a sostegno delle categorie produttive, ora che con i nuovi regolamenti possiamo sostenere le attività che nascono e le imprese che assumono a tempo indeterminato. Ma anche sviluppare iniziative sociali, culturali ed aggregative che contribuiscono a far vivere appieno la nostra città, riscoprendo insieme identità, orgoglio e senso di appartenenza che sembrano essersi risvegliati dal torpore in cui erano caduti.

Certo, avessimo i 5 milioni di euro in più all’anno che poteva vantare chi ci ha preceduti, gli interventi sarebbero stati anche maggiori. Ma dobbiamo fare i conti con i continui e ricorrenti tagli di governo che solo parzialmente riusciamo a mitigare, eliminando - come abbiamo fatto fin dal giorno del nostro insediamento - spese inutili ed improduttive. Perché, e torno alla questione del bilancio iniziale, amministrare una città significa assumersi responsabilità, gestire le risorse con oculatezza, avere bene in mente cosa sia l’interesse pubblico e come provare a dare risposte esaurienti. Dando noi per primi l’esempio, lasciando da parte demagogia e promesse inutili. Con un obiettivo finale che è il mio e di tutti coloro che insieme a me stanno portando avanti l’azione di questa Amministrazione comunale: rendere la città migliore di come l’abbiamo trovata!

Il sindaco Massimo Bacci www.facebook.com/massimobaccisindaco

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Sarà demolito il vecchio ospedale di viale della Vittoria. Lo hanno deciso di comune accordo Amministrazione comunale ed Asur Marche, proprietaria dell’area, in un protocollo d’intesa dove viene disciplinato il percorso che porterà non solo all’abbattimento dell’intera struttura che si affaccia sul Viale (sarà invece mantenuta quella storica che dà su Corso Matteotti), ma anche al conseguente piano di recupero per nuove destinazioni. Fissato anche il termine massimo entro il quale l’operazione va conclusa: giugno del prossimo anno. L’unica condizione posta è che la demolizione risulti - come tutto per altro lascia pensare - sostenibile sia sotto il profilo tecnico che sotto quello economico. Nello stesso accordo tra Comune ed Asur Marche sono anche fissati gli interventi per la messa in piena sicurezza dell’area in questi mesi, al fine di evitare intrusioni di persone non autorizzate e di mantenere quel decoro sempre a rischio in strutture abbandonate. Il crono-programma concordato prevede di procedere entro il 31 marzo prossimo alla gara per affidare il servizio di ingegneria relativo alla progettazione delle opere di demolizione della struttura. L’assegnazione dovrà essere formalizzata entro settembre, così da completare la demolizione entro il mese di giugno 2016. Nel frattempo l’Asur si impegna ad effettuare tutti quegli interventi necessari a mantenere la sicurezza ed il decoro dell’area del vecchio ospedale con lo sbarramento di finestre e porte al piano terra, l’illuminazione esterna, la pulizia del verde e la chiusura dei passaggi nel cortile interno, oltre ad una vigilanza dell’area eseguita con proprio personale. Deciso anche che l’intera area esterna dell’ospedale sarà assegnata al Comune così da poterla adibire a parcheggio pubblico, con il collegamento pedonale direttamente su Corso Matteotti tramite il giardino di fronte all’ex laboratorio analisi. Ma cosa sorgerà dalle ceneri del vecchio ospedale? A questa domanda Comune ed Asur hanno deciso che si risponderà con un concorso di idee, da adottarsi entro ottobre del prossimo anno. Il concorso dovrà individuare l’idea pro-

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Sarà demolito il vecchio ospedale Accordo per l’abbattimento entro giugno 2016. Sarà salvaguardata la parte storica che si affaccia sul Corso. Nel frattempo l’area sarà messa in piena sicurezza ed i piazzali dati al Comune per farne un parcheggio pubblico. Un concorso di idee dovrà suggerire il miglior piano di recupero

gettuale migliore, tra quelle presentate dai professionisti che vi parteciperanno, per valorizzare al massimo le proprietà ricadenti nell’area interessata, ma anche per ipotizzare eventuali trasferimenti di diritti edificatori o permute immobiliari. Su cosa poi ospiterà questa nuova

struttura frutto del concorso di idee è certamente presto per dirlo. Stando alle previsioni del piano regolatore, sono previsti appartamenti e uffici al posto dell’ex ospedale. Ma la situazione del mercato immobiliare potrebbe spingere la proprietà a compiere scelte differenti.

SOSTA AL “CARLO URBANI” Con il completo trasferimento dei servizi ospedalieri “Carlo Urbani”, si è subito evidenziato il problema degli insufficienti spazi per la sosta. Una questione che l’Amministrazione comunale - pur non avendo alcuna titolarità diretta al riguardo - sta responsabilmente affrontando con gli altri due soggetti coinvolti: da una parte l’Asur quale unica proprietaria e titolare esclusiva della gestione interna del parcheggio e dall’altra Conerobus per concordare un

servizio di trasporto pubblico che possa disincentivare l’uso dell’auto. In particolare il Comune ha formalizzato all’Asur la proposta di destinare una parte dei parcheggi a pazienti e parenti, in un numero pari all’utenza media giornaliera. Allo stesso tempo sta condividendo un miglior servizio di trasporto pubblico con Conerobus, così da ottimizzare il numero delle corse ed i relativi collegamenti con le varie parti della città.


PRESTIGIOSA LEADERSHIP PER JESI

“Jesi capitale culturale delle Marche”. È il riconoscimento, molto gradito, che giunge direttamente dal Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche. L’arch. Stefano Gizzi, dal 2012 a capo della sede regionale (che ha lasciato appena qualche giorno fa per assumere analogo incarico a Perugia) non ha dubbi: “La città di Jesi, ancora integralmente racchiusa nelle sue mura, si presenta in ammirevole stato di conservazione. E mi sembra ottimamente amministrata, a differenza di altre città delle Marche”. Dichiarazioni rese al quotidiano Il Resto del Carlino qualche settimana fa, amplificate tra l’altro in una logica mediatica, perché in contrapposizione alla situazione di Ancona. Sullo sfondo una dichiarazione di Vittorio Sgarbi, proprio sulla leadership della nostra città. “Concordo perfettamente con Sgarbi - ha evidenziato il Soprintendente - e credo che Jesi sia la vera capitale culturale delle Marche, non Ancona E questo per una serie di motivi: una ricchezza ed una vivacità culturale che Jesi ha”. Ovviamente soddisfatto il sindaco Massimo Bacci che ha commentato: “Ringrazio il Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche per i lusinghieri apprezzamenti sulla nostra città. Sotto il profilo personale, mi ha

Il Soprintendente per i Beni Architettonici concorda con Vittorio Sgarbi ed assegna alla nostra città il ruolo di protagonista culturale della regione

fatto estremamente piacere che abbia anche aggiunto come Jesi sia “ottimamente amministrata”. Sono riconoscimenti che inorgogliscono e, allo stesso tempo, ci stimolano a continuare con senso di responsabilità ed impegno nell’azione di governo cittadino. Le criticità da affrontare sono tante, vogliamo continuare a dare risposte concrete”. Anche l’assessore alla cultura Luca Butini, coinvolto nel dibattito, ha evidenziato la ricchezza e la vivacità fin dall’insedia-

mento nell’esecutivo cittadino: “Sono rimasto sorpreso io stesso - ha ammesso - perché c’è un fermento e arrivano sempre nuove proposte. Operatori, associazioni e singole persone che vengono a portarci le loro idee, con la voglia di condividerle. È molto importante questa cultura che viene dal basso, essendo difficile oggi proporre grandi eventi. Mi piacerebbe che tutti gli jesini conoscessero meglio la loro città così da raccontarla agli altri”.

Un ingresso sotto l’Arco che dà lustro alla nostra storia Condivisa con la Soprintendenza, la riqualificazione della parte alta di Corso Matteotti è ormai in dirittura d’arrivo. Ed una volta conclusi i lavori - con asfaltatura finale e nuova segnaletica - si potranno apprezzare al meglio le soluzioni progettuali dello Studio Sardellini Marasca a cui l’Amministrazione comunale ha affidato tale incarico, avendo lo stesso Studio già vinto il concorso di idee per la nuova pavimentazione che dovrà essere realizzata nella parte pedonale di Corso Matteotti. Tra queste soluzioni, la più evidente è senz’altro l’ingresso veicolare direttamente sotto l’Arco Clementino, studiata proprio per impreziosire l’entrata nella parte storica della città. Le due cortine di fioriere che seguono stanno ad anticipare l’uniformità tra i due lati, con i parcheggi posti non più a spina di pesce ma paralleli alla sede stradale. Valorizzata poi la pista ciclabile che collega perfettamente parte pedonale del Corso e intero centro storico ai nuovi 5 chilometri di percorsi ciclabili che partono da viale Cavallotti e che raggiungono le parti a nord e a sud-est della città. Importante anche l’area pedonale davanti alla scuola Savoia che mette in piena sicurezza un punto nevralgico dove quotidianamente si riversano centinaia di alunni.

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Asfaltature

SI PARTE

Subito un primo intervento per 280 mila euro Previsti poi altri 900 mila euro nel triennio Via libera alla prima fase dei lavori di manutenzione di strade e marciapiedi finanziati con i 280 mila euro assegnati al Comune di Jesi a parziale copertura dei danni provocati dalle nevicate degli anni passati. Sono stati infatti appaltati due distinti interventi che interessano la sistemazione delle reti veicolari e pedonali ubicate a nord tra i quartieri Colli e Colle Paradiso ed a sud tra i quartieri San Giuseppe e Prato. Per quanto riguarda la zona nord le asfaltature interesseranno innanzitutto viale Aldo Moro (la strada che condu-

ce al nuovo ospedale) e la parallela via Ugo La Malfa, dove verranno sistemati anche i marciapiedi. Si tratta di strade che, dal tempo della loro realizzazione negli anni ‘80, non hanno mai registrato interventi di manutenzione. Soggette ad asfaltature, al quartiere Colli, anche via Ippocrate, via Eustachi e via Galeno, mentre, sul versante di Colle Paradiso, gli interventi sono in programma alle vie Monte Conero, Monte Catria e Monte San Vicino. Per quanto riguarda il quartiere San Giuseppe, l’intervento interesserà le sedi

stradali dell’intera via Garibaldi, via Ancona e via Marche, oltre che tratti dei marciapiedi. La manutenzione di questi ultimi sarà estesa anche ad alcune strade della zona Prato. Le economie derivate dai ribassi d’asta sono destinate ad interventi sempre sul fronte della manutenzione stradale. C’è da aggiungere, inoltre, che nel programma triennale delle opere pubbliche 2015-2017, l’Amministrazione comunale ha previsto per ogni anno almeno 300 mila euro da destinare alla manutenzione stradale.

Riqualificazione per rotatorie e aiuole dei viali principali Nuovo intervento di riqualificazione all’arredo urbano cittadino che vede coinvolte rotatorie, spazi verdi e aiuole spartitraffico in alcuni dei viali principali della città. Lo coordina l’Area Servizi Tecnici dopo che la Giunta ha autorizzato i lavori suddividendone i compiti tra gli operai comunali ed il personale coordinato da JesiServizi nell’ambito del progetto di ricollocamento degli over 45 disoccupati. Si comincia con viale Trieste dove oggetto di riqualificazione sono tanto le aiuole della storica strada che conduce alla stazione, quanto le due rotatorie agli incroci. È prevista la rimozione di tutti gli arbusti e del relativo telo di protezione delle aiuole poste ai lati del viale principale che vengono sostituiti da un più gestibile prato con sistemazione dell’impianto di irrigazione. Oleandri e cespugli, laddove presenti, sono oggetto di adeguata potatura, mentre entrambe le rotatorie, una volta riparate dai danneggiamenti vari anche alle parti di marmo, saranno arredate con rampicanti centrali che garantiranno la piena visibilità ai veicoli che le attraversano. Si rifà il look anche la grande rotatoria di viale Verdi, all’incrocio con viale M.L.King e viale Papa Giovanni XXIII. Allestita 15 anni fa con un roseto e cipressi, di fatto è ultimamente soffocata da erbe infestanti. L’intervento, in questo caso,

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prevede di restituire piena dignità all’area attraverso la potatura dei cipressi centrali ed il rinnovo del roseto, limitando in futuro gli interventi manutentivi attraverso il posizionamento di un telo coperto con ghiaia di giardino. Nella stessa zona saranno sistemate anche le aiuole lungo viale Papa Giovanni XXIIII con taglio delle siepi, posa in opera di un telo ricoperto con ghiaia, così da evitare in futuro che l’erba invada la sede stradale. Altro importante intervento riguarderà le aiuole di viale Cavallotti dove le siepi sono tutte cresciute in maniera eccessiva perdendo forma e diventando un ricettacolo di rifiuti. Qui gli operai del Comune provvederanno ad un efficace taglio di rinnovo sia per le siepi che per i roseti, procedendo poi alla posa in opera di teli che impediscano la crescita di erbe infestanti e ne facilitino in seguito la migliore pulizia. Proprio perché affidato a personale comunale, i lavori, per un investimento complessivo di 16.700 euro, sono già in pieno svolgimento.


BORGHI, incentivi alla riqualificazione

Benefici sia volumetrici che economici per il recupero dell’edilizia storica minore Incentivi volumetrici ed economici a quanti decideranno di recuperare i “retri” degli edifici dei borghi storici, eliminando quelle antiestetiche costruzioni posticce, spesso costituite da bagni sopraelevati. Lo ha deciso la Giunta comunale che ha dato mandato all’Area Servizi Tecnici di modificare le relative norme urbanistiche. Un provvedimento per il recupero dell’edilizia storica minore che interesse oltre un centinaio di abitazioni presenti nei borghi, da via Roma a via Garibaldi, da via Rosselli a via Marconi. Abitazioni, queste, cresciute lungo le diret-

trici storiche costituite da un fabbricato principale su strada, normalmente di due-tre piani, e di una serie di corpi di fabbrica accessori posti in aderenza sul retro dell’edificio. Questi hanno avuto per lo più origine con la realizzazione del piccolo servizio igienico “a sbalzo” in corrispondenza del pianerottolo delle scale. In seguito hanno anche subito trasformazioni in ragione delle accresciute esigenze dei residenti, fino ad assumere maggiori dimensioni e diverse conformazioni. Per lunghi decenni queste parti di abitazione, proprio perché poste sul retro, ri-

manevano nascoste. Poi, i vari interventi di recupero dei grandi complessi edilizi produttivi dismessi, le hanno di fatto “portate alla luce”, rendendole visibili nella loro poco elegante conformazione urbanistica. Di qui l’opportunità di disciplinare ed incentivare il recupero e la ricomposizione di queste parti di abitazione, attraverso norme che consentano la demolizione e una ricostruzione più razionale, più presentabile, più corretta, con un duplice vantaggio: da un lato la possibilità di aumentare leggermente la volumetria rispetto al corpo dell’edificio demolito, dall’altro una riduzione degli oneri di costruzione. La decisione è stata assunta, oltre che per fini estetici, anche perché in questi borghi storici vi è una spiccata sensibilità ad interventi di recupero da parte dei residenti. Benché infatti si tratta di zone limitate, in queste aree si concentrano la maggior parte degli interventi di recupero della città storica, che rappresentano circa il 15% dell’intera attività edilizia del territorio comunale.

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AUTOVELOX? NO GRAZIE Tecnologia a servizio della Polizia Municipale per un migliore controllo dei veicoli a garanzia dei cittadini e per informatizzare il servizio di sanzioni al codice della strada. Un investimento che consente di ottimizzare il lavoro, risparmiare tempo e risorse da liberare per gli altri servizi di competenza degli agenti (ed infatti sono stati già spostate 2 unità in servizio esterno di viabilità). Un investimento per certi versi in controtendenza. Il perché lo ha spiegato direttamente il sindaco Massimo Bacci: “C’è chi sceglie di acquistare autovelox per far cassa con le multe, noi abbiamo scelto di acquistare un’altra apparecchiatura elettronica alla nostra Polizia Municipale. Perché non misura quei 10 chilometri orari in più per “vessare” il cittadino, ma è in grado, leggendo una targa, di rilevare se quel veicolo è sprovvisto di assicurazione o non ha la revisione. E potete immaginare cosa significa essere coinvolti in un incidente dove vi è un’auto non assicurata o quale rischio può arrecare un veicolo non revisionato al conducente e agli altri. Con questa apparecchiatura elettronica non mandiamo la multa a casa, ma l’automobilista viene fermato per verificare se effettivamente i documenti che ha con sé confermano quanto è riportato sulla banca dati. Nel qual caso l’infrazione viene immediatamente contestata”. Gli agenti - avvalendosi della banca dati della Motorizzazione Civile e di quella che raggruppa le agenzie di assicurazioni - potranno insomma verificare in

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E per le sanzioni al Codice della Strada gradualmente vanno in pensione i foglietti verdi Al loro posto ricevute tipo scontrini predisposte tramite smartphone e stampante tempo reale se l’auto è in regola con la revisione, in termini assicurativi, o se è in stato di fermo amministrativo, potendo così subito bloccarne la circolazione.

Il Comune sceglie di non vessare il cittadino preferendo un’apparecchiatura tecnologica che individua i veicoli senza assicurazione o revisione E non è l’unica novità per la Municipale che, come detto, da alcune settimane si avvale anche di smartphone e ministampanti per le sanzioni stradali. Si tratta di cinque cellulari di ultima generazione, e del relativo software, per multare le auto in divieto di sosta e in doppia fila con un semplice clic sul display del telefono. Mandando progressivamente in soffitta inchiostro e foglietto verde, il dispositivo in dotazione stamperà rapidamente la multa da posizionare sotto al tergicristallo e invierà tutte le informazioni ai terminali della Polizia Municipale, riducendo così il lavoro degli uffici (sarà in dotazione anche agli ausiliari del traffico per controllare i parcheggi a pagamento). Il trasgressore, sul parabrezza, non si troverà più dunque il verbale di colore verde, bensì un preavviso bianco, analogo allo scontrino della spesa che se pagato entro cinque giorni darà diritto, come prevede la normativa, a uno sconto del 30% sul totale della sanzione (ad esempio: invece dei 41 euro per il divieto di sosta si pagherà 28,70 euro).

Strumenti di autotutela per gli agenti Gli agenti della Polizia Municipale saranno presto dotati di strumenti di autotutela per poter affrontare in piena sicurezza anche le situazioni più problematiche che dovessero loro presentarsi durante le attività di servizio nel territorio. In particolare avranno manette e uno spray urticante, regolarmente autorizzato dalle autorità competenti per questo tipo di finalità. Sono dunque strumenti di difesa e non di offesa che saranno utilizzati solo in casi estremi. Al riguardo 30 agenti hanno concluso un corso di formazione ad hoc per acquisire conoscenze e modalità di autotutela, svolto dai colleghi di Rimini già in possesso della necessaria specializzazione ed esperienza. Hanno partecipato al corso anche due istruttori di vigilanza di Santa Maria Nuova in forza dell’accordo sulle funzioni sottoscritto di recente con questo Comune.


L’UFFICIO MOBILE

della Polizia Municipale Sta riscuotendo consensi tra i cittadini il nuovo servizio di Ufficio Mobile itinerante della Polizia Municipale che intende garantire una presenza puntuale nei quartieri più sensibili di Jesi con una serie di attività: controllo sul rispetto delle regole, punto di informazione al cittadino, recepimento di segnalazioni su disservizi o problematiche del territorio. Quattro le basi operative dell’Ufficio Mobile: piazzale San Savino, Porta Valle, Largo Grammercato e Parco Mattei (quartiere ex Smia) con presenza alternata il giovedì mattina e il venerdì sera di ogni settimana. Il servizio predisposto prevede, oltre al furgone attrezzato della Polizia Municipale in sosta operativa - vale a dire dotato di tutti gli strumenti tecnologici ed informatici come un vero e proprio Ufficio - anche l’intervento di due agenti che presidiano la zona, attraversando a piedi le strade del quartiere, e di un mediatore sociale e culturale, coordinato con l’Azienda Servizi alla Persona, quale referente per aspetti legati alla migliore integrazione.

// L’Ufficio Mobile a piazzale San Savino Il servizio viene svolto ogni giovedì e venerdì. Nel corso di queste prime settimane di attività si è subito registrata la valenza del servizio e l’utilità per i cittadini. Sono state infatti raccolte segnalazioni su manutenzioni e arredo urbano (dalla classica buca stradale al cartello stradale abbattuto, dal cestino danneggiato ai cani senza guinzaglio) che vengono trasmesse agli uffici competenti.

Dal canto suo, il mediatore sociale e culturale incontra regolarmente persone immigrate per affrontare problematiche specifiche e risolvere controversie. La presenza dei due agenti sulle strade, inoltre, oltre a rappresentare un servizio per il rispetto del Codice della strada e delle norme contenute nel Regolamento di Polizia Municipale, contribuisce a ridurre la percezione di insicurezza.

I carabinieri in congedo controllano parchi e arredo urbano Effettuano periodicamente in divisa un controllo minuzioso sul territorio, con particolare riferimento alle aree verdi, annotando criticità, elementi di degrado o danneggiamenti, ma anche raccogliendo segnalazioni dai cittadini. Loro sono i carabinieri in congedo che, con una squadra composta da due volontari e per un turno giornaliero di 6 ore continuative da svolgersi due volte a settimana per quattro anni, rappresentano una importante presenza sul territorio. L’accordo di collaborazione con l’Amministrazione comunale vede coinvolta a pieno titolo l’Associazione nazionale carabinieri attraverso i volontari di protezione civile “I Leoni Rampanti Jesi”. Adeguatamente formati con conoscenze di primo soccorso, psicologia dell’emergenza, operatività radio e Gps, i volontari dell’Associazione carabinieri assicurano il controllo delle aree verdi pubbliche, compreso

// Un presidio nell’area verde di Porta Valle quello sullo stato della vegetazione presente, ma anche sugli elementi di arredo urbano (giochi, panchine, cestini, transenne, ecc.) sia dei parchi che in strade e quartieri, annotando danni all’ambiente o ai monumenti, presenza di animali in libertà pericolosi per l’incolumità pubblica o abbandono di rifiuti in luoghi impropri.

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Consigli contro truffe e raggiri

Incontri nei quartieri con la Polizia Municipale per dare informazioni utili ad anziani e persone sole

Nei mesi di aprile e maggio i quartieri della città saranno coinvolti in incontri su “Consigli per evitare le truffe ed i raggiri ai danni degli anziani”. L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale, attraverso gli agenti di Polizia Municipale, permetterà ai cittadini di avere informazioni utili per difendersi da truffe e raggiri, un fenomeno che crea preoccupazione ed insicurezza soprattutto negli anziani e nelle persone sole. Gli incontri hanno lo scopo di migliorare la consapevolezza nei cittadini e la percezione di sicurezza perché - oltre al lavoro delle forze dell’ordine e della Polizia Municipale - per sventare le truffe e i raggiri, alle volte basta seguire semplici indicazioni per migliorare la qualità di vita e difendersi da chi vuole approfitta-

re della buona fede delle persone. “L’intento - ha dichiarato l’assessore ai servizi alla persona Marisa Campanelli è anche quello di aumentare il senso di appartenenza alla comunità, promuovere legami tra vicini di casa e nello stesso tempo far sentire la presenza delle Istitu-

zioni e la disponibilità ad ascoltare chi ne ha bisogno”. La Polizia Municipale spiegherà le tecniche comunemente utilizzate dai truffatori che cercano di raggirare soprattutto le persone anziane, forniranno consigli e indicazioni utili per evitare di essere truffati e illustreranno il comportamento da adottare nel caso in cui si venga avvicinati da persone sospette. Gli incontri, che saranno ampiamente pubblicizzati con luoghi ed orari, si terranno sabato 11 aprile a Minonna e nei sabati del mese di maggio a San Giuseppe (teatro Il Piccolo), sala dell’ex II circoscrizione di via San Francesco e palazzo dei Convegni di corso Matteotti.

Pronto il nuovo Commissariato Presto il trasferimento

Jesi potrà avere presto il suo nuovo Commissariato. È stato infatti finalmente concluso l’intervento al piano terra ed al primo piano dell’edificio che sorge dietro alla stazione ferroviaria. Si potrà pertanto procedere al trasferimento dell’attività della polizia di Stato e della polizia stradale nei nuovi e più capienti // La nuova sede del Commissariato di Jesi locali, dotati certamente di una migliore ulteriore finanziamento, pari a circa 500 logistica e distribuzione degli spazi inter- mila euro, per il completamento del secondo piano dell’edificio (da destinare ad ni ed esterni. Il Provveditorato regionale delle opere alloggi e servizi). Tali lavori saranno aspubbliche, titolare della realizzazione del segnati, mediante gara d’appalto, entro il Commissariato, ha inoltre comunicato al prossimo mese di giugno e permetteranno, Comune che il Governo ha assegnato un una volta completati, di rendere pienamen-

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Un ulteriore finanziamento di 500 mila euro per completare anche il secondo piano

te efficiente questa sede operativa. L’Amministrazione comunale, pur non avendo la titolarità dell’intervento, ha sempre seguito con particolare attenzione l’iter della costruzione di questa nuova sede, consapevole dell’importanza di dotare la polizia di Stato di ambienti idonei dove poter svolgere i propri servizi a beneficio della comunità di Jesi e della Vallesina. A tal fine ringrazia quanti, a diverso titolo, hanno contribuito a mantenere alta l’attenzione sul completamento anche di questa opera che può dirsi finalmente portata a termine.


“NO TAX ZONE” boom di richieste Ben 27 domande per le agevolazioni alle nuove attività nate in centro o nei borghi storici Forte apprezzamento e pioggia di richieste per l’iniziativa dell’Amministrazione comunale volta a sostenere le nuove attività del commercio e dell’artigianato che nascono in centro e nei borghi storici, attraverso contributi che abbattono la tassazione locale per tre anni. Ben 27 sono state le domande per accedere alle agevolazioni pervenute a chiusura del primo bando che prendeva in esame le attività nate nel corso del 2014. Ora gli Uffici provvederanno a nominare la commissione che dovrà verificare l’ammissibilità delle domande e stilare la relativa graduatoria, tenuto conto che i punteggi maggiori sono attribuiti alle

nuova attività avviata da donne, giovani fino a 35 anni o soggetti che hanno perso lavoro. Ma, viste le risorse stanziate dal Comune - complessivamente 70 mila euro - c’è la certezza che tutte le domande regolari saranno finanziate. Il contributo, come noto, è pari a 1.500 euro. Tale cifra è pari alla media stimata della tassazione

locale per tre anni su numerose tipologie di negozi e laboratori (ad esclusione di quelli del settore alimentare o merce deperibile), comprendendo Tari, la percentuale Tasi a carico dell’inquilino e tassa pubblicità. Ne potevano beneficiare le attività presenti all’interno della “No tax zone”, come era stata definita l’area compresa tra il centro ed i borghi storici individuato dal Piano regolatore (San Giuseppe, Prato, via Roma, zona via Gramsci).

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CICLOTURISMO IN VALLESINA un progetto in grande stile Il Comune di Jesi sarà il soggetto capofila per un interessante progetto di cicloturismo della Vallesina già candidato a un importante finanziamento regionale. Si tratta di un progetto condiviso fra 18 Comuni - da Sassoferrato a Montemarciano - per un’area compresa tra le Grotte di Frasassi e la foce dell’Esino e che, in nome di ambiente, salute, cultura ed enogastronomia, coinvolge anche strutture ricettive e associazioni a partire da Legambiente, che svolge il ruolo di coordinamento, e Federazione Italiana Amici della Bicicletta. Il progetto punta a mettere a sistema i percorsi già esistenti ed in costruzione, i servizi e le strutture ricettive-ristorative, promuovendo il completamento delle lacune presenti in modo da formare una rete integrata di percorsi ed itinerari ciclo-pedonali segnalati ed attrezzati da offrire alla crescente domanda di turismo sostenibile. L’iniziativa - che prevede anche la realizzazione di un sito web dedicato e di moderne forme di promozione ed informazione - parte dall’esigenza di promuovere una mobilità sostenibile a servizio della popolazione residente, ma anche di favorire lo sviluppo del turismo nelle aree interne come importante azione di sostegno all’economia locale. Nel corso

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dell’incontro avuto tra Comuni, strutture ricettive, Legambiente ed enti coinvolti nel progetto, è emerso che nelle realtà dell’entroterra a forte vocazione turistica (come nel caso del Trentino) il turismo in bici è un quarto del totale ed è in grado di generare un significativo indotto annuale. La rete ciclo-pedonale della Vallesina, che non sarà esclusivamente quella accanto al fiume Esino, ma permetterà di raggiungere tutti i paesini, attività ricettive e punti di attrazione culturale, ambientale, enogastronomica, sarà composta da più percorsi esclusivi e strade a dominante vocazione ciclabile, dove sarà consentito il traffico auto, ma a velocità ridotta (30 km/h). Firmato nei giorni scorsi il protocollo d’intesa tra tutti i soggetti coinvolti, che porterà poi ad affidare l’incarico di progettazione: 800 mila euro la spesa prevista per mettere a sistema i percorsi già esistenti e creare un vero e proprio distretto cicloturismo. “Si tratta - ha spiegato l’assessore all’ambiente Cinzia Napolitano - di un progetto davvero interessante, anche per le prospettive economiche ed occupazionali che potrà generare. È in continuità con un’azione a tutto tondo del Comune di Jesi per promuovere l’uso della bici-

Jesi capofila di un progetto che vede coinvolti 18 Comuni che si affacciano sul fiume, Legambiente e strutture ricettive. Interessanti prospettive economiche ed occupazionali

cletta: in pochi mesi abbiamo approvato il Biciplan che è il piano delle piste ciclabili in città, abbiamo completato 5 chilometri di piste nel territorio urbano, abbiamo dato contributi per l’acquisto di bici ad oltre un centinaio di cittadini, con l’aiuto dell’associazione Bike Team abbiamo ripulito la pista del fiume. Insomma, una precisa scelta politica ed amministrativa nel segno di una mobilità davvero sostenibile in cui questo progetto di cicloturismo entra a pieno titolo”. Pieno e convinto il sostegno di Legambiente, il cui presidente regionale Luigino Quarchioni ha sottolineato: “La Vallesina è una delle aree delle Marche individuate per una progettazione che punta a recuperare il ritardo rispetto alle regioni limitrofe nell’ambito della sviluppo di una dorsale adriatica del cicloturismo. Percorsi litoranei che si intersecano con quelli montani che offrono interessanti opportunità economiche per il territorio in una prospettiva fortemente sostenibile, ambientale e culturale”. Questi i Comuni aderenti, oltre a Jesi: Falconara, Chiaravalle, Monsano, Maiolati Spontini, Castelbellino, Agugliano, Castelplanio, Monte Roberto, Mergo, Serra San Quirico, Genga, Sassoferrato, Cupramontana, Rosora, Montemarciano, Monte San Vito e Camerata Picena.


JESI guiderà la promozione

dell’agroalimentare delle Marche Nasce il Polo enogastronomico regionale: un catalizzatore unico per l’incoming di operatori italiani e stranieri, per il business e per il turismo Jesi guiderà la promozione dei prodotti agroalimentari marchigiani in Italia e nel mondo. Grazie ad un intelligente accordo tra Comune e Istituto Marchigiano Tutela Vini, la nostra città è stata prescelta quale sede del nuovo Polo enogastronomico regionale. Dal tartufo di Acqualagna a nord fino alle olive ascolane a sud, tutte le produzioni certificate delle Marche - trenta le eccellenze presenti - avranno una sede espositiva congiunta nei locali di Palazzo Balleani di via Federico Conti (ex enoteca e scuola di cucina). Un marchio unico - Food Brand Marche caratterizzerà l’attività del Polo che si qualificherà come centro polifunzionale all’avanguardia, ma anche un punto di riferimento per chiunque voglia entrare in contatto con realtà produttive e industriali, consorzi, tour operator, cultura marchigiani. A Palazzo Balleani si realizzeranno percorsi tematici e multimediali, degustazioni, eventi promozionali e aziendali, corsi di cucina professionali e amatoriali con gli chef stellati Mauro Uliassi e Moreno Cedroni (ambasciatori del Polo), corsi di formazione, incoming per operatori nazionali e esteri. Tra le azioni in programma anche la realizzazione, il prossimo anno, nel centro Zipa di Jesi, di un’enoteca didattica dedicata agli studenti, a partire dalle scuole primarie fino alle superiori. Previsto inoltre un Osservatorio Food Terroir and Wine per l’analisi dei trend di consumo, stili di vita e percezione dei territori in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche. Un centro delle eccellenze che richiamerà certamente turisti. I nove protagonisti dell’agroalimentare che partecipano al Polo sono TreValli Cooperlat (fregiata della certificazione Qualità Marche per il latte), Consorzio Casciotta d’Urbino Dop, BovinMarche, Con Marche Bio, Consor-

// La presentazione del Polo presso la Regione Marche zio Vini Piceni, Istituto Marchigiano Tutela Vini, Associazione Maccheroncini di Campofilone Igp, Consorzio Tutela Oliva Ascolana del Piceno Dop, Consorzio del Tartufo di Acqualagna e delle Marche. Con loro aderiscono al Polo altri quattro soggetti: l’Agenzia dei Servizi del Settore Agroalimentare delle Marche (Assam), il Consorzio Frasassi che gestisce le grotte, l’agenzia di viaggi Esitur ed il Centro Agroalimentare San Benedetto del Tronto. Giova ricordare che questi soggetti aderenti all’iniziativa - ora uniti in MarcheFoodBrand - rappresentano il 40,2% del valore dell’intera produzione regionale, pari a circa 439 milioni di euro. La presentazione ufficiale del Polo enogastronomico si è tenuta in Regione, alla presenza del governatore Gian Mario Spacca. Soddisfatto il sindaco Massimo Bacci che, nel salutare il raggiungimento di un altro prestigioso obiettivo per la nostra città, ha detto: “Ringrazio l’Istituto Marchigiano Tutela Vini e la Regione

Marche, con i quali abbiamo presentato ufficialmente il progetto, per la piena condivisione di questa nuova grande opportunità. Jesi diventa sempre più protagonista: nelle Marche, in Italia, all’estero”. “Questa - ha evidenziato il governatore Spacca - è una iniziativa sostenuta da una sofisticata strategia di produzione e di marketing che ha messo in moto un processo assolutamente originale, un modello tecnico organizzativo ancora unico in Italia e che, come altri ideati sempre nelle Marche, sarà di esempio per altre realtà. Siamo i primi su questo sentiero con operatori molto qualificati. Come Regione apprezziamo con convinzione questo sforzo e si proseguirà nell’azione di sostegno al processo di internazionalizzazione. Si continuerà a incentivare la crescita qualitativa dell’agricoltura che è attualmente un settore trainante nell’export. Continuando a valorizzare le differenze, nel loro rapporto col territorio, potremo vincere sfide importanti”.

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Università: boom di iscrizioni PER JESI È L’ANNO DEI RECORD

Il Sindaco Bacci: “Risultato ottenuto aumentando l’offerta formativa, migliorando i servizi e abbattendo gli sprechi con un risparmio per il Comune di 125 mila euro” È boom di iscrizioni all’università di Jesi: 183 sono i nuovi iscritti che nel 2014-2015 hanno scelto i corsi di laurea presenti nella sede distaccata di Giurisprudenza dell’ateneo di Macerata, con un record assoluto rispetto alle statistiche siglate in 18 anni di attività. Il picco più significativo era infatti stato raggiunto nel 2012-13 con 140 matricole, che nel 2013-14, ovvero l’anno scorso, erano scese a 95. “Il nuovo record assoluto di iscrizioni all’Università di Jesi - ha evidenziato il sindaco Massimo Bacci - è uno straordinario risultato, ma non mi sorprende. E provo a sintetizzare il perché. Fin dal primo giorno ho impostato l’attività dell’Amministrazione Comunale su due pilastri: basta sprechi o sacche di privilegi e maggiore efficienza per garantire migliori servizi. Allo stesso modo, quando ci siamo fatti carico di nominare il nuovo presidente della Fondazione Colocci chiamata a gestire l’Università - e non a caso ho scelto il vicesindaco Luca Butini - il messaggio è stato il medesimo. Risultato: forte abbattimento delle spese, che per il Comune scendono da 190 mila a 75 mila euro l’anno, modifica del regolamento per una migliore efficacia, ampliamento dell’offerta formativa con l’introduzione di un biennio di scienze dell’amministrazione pubblica e privata a completare il percorso universitario in un’unica sede. Ottimi presupposti per la naturale conseguenza del significativo aumento di iscrizioni. Ringrazio Luca Butini per aver raggiunto questi obiettivi, tra l’altro rinunciando interamente all’indennità che pure gli sarebbe spettata. Auguro a Gabriele Fava, da poco nominato nuovo presidente, di proseguire su questi risultati”.

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// Valentina Petrellini di Falconara, miglior laureata dell’anno accademico 2012-2013 A sinistra, l’Aula Magna della Fondazione Colocci

“Un risultato formidabile quello raggiunto dal biennio - ha aggiunto lo stesso Fava - che ha rappresentato una opportunità straordinaria per i laureati del nostro triennio di conseguire una laurea quinquennale completa. Tra i due indirizzi specialistici (Public Law e Business Law), quello pubblico conta il numero maggiore di preferenze (28) ed ha visto

un marcato interesse da parte di tanti lavoratori del pubblico impiego che, iscrivendosi a Jesi, hanno potuto rafforzare le loro competenze professionali”. La maggioranza degli studenti proviene dal territorio locale. Ad oggi 119 sono infatti gli iscritti della provincia di Ancona: di questi 24 risiedono a Jesi ed ulteriori 22 comunque nell’area della Vallesina.


JESI e ANCONA

A teatro si gioca di squadra Nasce la Stagione Lirica invernale delle Marche Un solo cartellone, 5 spettacoli di alto livello

// I sindaci Bacci e Mancinelli durante la conferenza stampa Prende forma e sostanza l’accordo tra Jesi ed Ancona in ambito teatrale. Dopo la collaborazione nella Stagione di Prosa, anche per la Lirica si creano importanti sinergie per un cartellone unico che alla fine vedrà ben 5 spettacoli più alcune originali “chicche”. Una vera e proprio Stagione Lirica invernale delle Marche, come hanno tenuto a sottolineare i due sindaci, Massimo Bacci di Jesi e Valeria Mancinelli di Ancona in una presentazione ufficiale avvenuta nella nostra città. “L’annuncio che abbiamo dato la scorsa estate - ha evidenziato il sindaco di Ancona - non è stato solo un spot. Stiamo costruendo fattivamente questa cooperazione, giorno dopo giorno e l’intento delle due Amministrazioni è di applicare questa modalità anche ad altri ambiti. Non ci fermeremo qui”. “È una collaborazione non solo opportuna per offrire spettacoli di alto livello su area vasta senza sovrapposizioni di date - ha aggiunto Massimo Bacci - ma anche necessaria ed imprescindibile per creare

sinergie e far fronte alle sempre minori risorse pubbliche a disposizione. Attraverso il teatro, ma non solo in questo ambito, Jesi e Ancona stanno finalmente dimostrando di saper collaborare superando anacronistici campanili e steccati”. A tradurre in termini concreti la sostanza dell’accordo l’amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini, William Graziosi: “A partire da questo 2015 e nell’arco del prossimo triennio (come prevede il Ministero) procederemo con un cartellone integrato delle stagioni liriche, una biglietteria unica, un’attività di promozione e di marketing coordinate. Adotteremo strategie condivise per la contrattualizzazione delle prestazioni artistiche e tecniche, individueremo congiuntamente partner nazionali e internazionali e ci interfacceremo con gli altri soggetti del settore condividendo proposte e scelte”. Accattivanti e suggestivi i titoli delle opere che andranno in scena a Jesi. Una anteprima - Le Nozze di Figaro, il 2 ottobre

I sindaci Bacci e Mancinelli concordano: “Superati anacronistici campanili, sinergia per offrire eventi di qualità”

riservato agli studenti - ed un epilogo l’omaggio a Mario del Monaco nel centenario della nascita in data da definire. Nel mezzo tre spettacoli di altissimo livello: il Nabucco (16 e 18 ottobre) in coproduzione con i teatri di Modena e Piacenza, il Don Pasquale (13 e 15 novembre) e La Vedova Allegra (11 e 13 dicembre) che torna nella stagione jesina dopo 40 anni. Quest’ultima, diretta produzione della Fondazione Pergolesi Spontini, nasce con la regia di Vittorio Sgarbi. Per Don Pasquale, invece, l’allestimento è a cura delle maestranze jesine per uno spettacolo che circuiterà in ben 12 teatri tra italiani e francesi. Al Teatro delle Muse di Ancona sono invece in programma il 9 e 11 ottobre, La Bohème, il 23 e 25 ottobre sarà la volta di Falstaff.

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A SCUOLA?

ANDIAMOCI INSIEME Buoni sconto alle famiglie degli alunni che scelgono, oltre al già noto Piedibus, anche il Car Pooling, il nuovo servizio per condividere una sola auto tra più famiglie Nell’ambito delle politiche volte a promuovere forme di mobilità sostenibile per diminuire le emissioni inquinanti nell’aria che respiriamo, oltre al Piedibus, l’Amministrazione comunale ha realizzato un progetto per i genitori degli alunni delle scuole primarie e secondarie di 1° grado denominato Car Pooling Scolastico, che significa condividere una sola auto tra famiglie per accompagnare più alunni a scuola. A tal fine è stata creata una sezione sul sito http://jesi.viaggiainsieme.it/ dedicata alle scuole di Jesi, attraverso la quale è possibile registrarsi ed accordarsi con altri genitori che fanno lo stesso percorso per accompagnare e andare a riprendere i figli a scuola, usufruendo di posteggi auto riservati al Car Pooling che saranno previsti nei parcheggi vicini alle diverse scuole negli orari di ingresso e uscita degli alunni. Per incentivare ancora di più l’utilizzo del Car Pooling - ma anche del Piedibus e dello Scuolabus - l’assessorato all’ambiente ha coinvolto alcune strutture della grande distribuzione presenti in città ed altri esercizi commerciali in una proposta che prevede la concessione di buoni spesa e buoni sconto a favore delle famiglie che partecipano a tali iniziative. Tali buoni saranno dati a tutti quelli che registrano il proprio “viaggio” sull’apposito sito internet e a tutti i genitori dei bambini che utilizzano il Piedibus o lo Scuolabus per andare a scuola. “Abbiamo già illustrato ai rappresentanti di classe - ha sottolineato l’assessore all’ambiente Cinzia Napolitano - finalità e modalità di una iniziativa che permette alle famiglie di risparmiare tempo e denaro, rendendo la città meno inquinata, meno rumorosa e più vivibile. Ci auguriamo che le adesioni siano significative, così come già numerose sono quelle del Piedibus. Ringrazio i supermercati e le numerose attività commerciali che hanno aderito all’iniziativa offrendo buoni spesa e sconti. Una adesione, la loro, che dimostra la grande sensibilità attorno ad un tema centrale qual è quella della mobilità sostenibile. Di certo la nostra azione volta a promuovere una città che abbia una mobilità pienamente sostenibile proseguirà con sempre maggiore convinzione. E coinvolgendo costantemente i giovani, affinché prendano coscienza che è possibile immaginare di vivere senza l’assillo dell’auto per ogni minimo spostamento”.

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CARDIO-PROTETTE TUTTE LE SCUOLE DELLA CITTÀ

Tutti i 24 plessi delle scuole dell’infanzia, delle primarie e delle secondarie di 1° grado di Jesi - per complessivi 4700 alunni - sono state dotate di un defibrillatore. “Una scelta precisa - ha sottolineato l’assessore ai servizi alla persona Marisa Campanelli - che l’Amministrazione comunale ha inteso compiere in una logica di prevenzione e piena sicurezza dei luoghi frequentati dai minori e resa possibile dalla squisita disponibilità della Cometech di Stefano Fabbi che ha donato la strumentazione nell’ambito del progetto Trenta Ore per la Vita”. Fondamentale anche il supporto della Croce Rossa che ha formato le 120 persone - tra docenti, personale Ata e collaboratori scolastici - abilitate all’utilizzo dei defibrillatori. Jesi è uno dei primi Comuni d’Italia ad avere tutte le scuole dell’obbligo cardio-protette. E tra l’altro non solo quelle perché, sempre con il medesimo progetto defibrillatori sono stati posizionati anche nelle due farmacie comunali e presso il Comando della Polizia Municipale, mentre, già in precedenza altri defibrillatori erano stati installati in diversi impianti sportivi. Prossimo obiettivo: dotare di un simile servizio anche le scuole superiori della città.



Dalla lotta all’evasione L’attività di controllo ed accertamento delle posizioni tributarie svolta nel corso del 2014 ha portato 610 mila euro nelle casse del Comune di Jesi, con un incremento di 80 mila euro rispetto all’anno precedente. Il recupero delle somme non versate dai contribuenti comprende Ici/ Imu, tassa rifiuti e tributi dati in concessione alla Sorit, vale a dire tassa occupazione suolo pubblico e pubblicità. Per quanto riguarda l’Ici/Imu sono stati quasi 1300 i provvedimenti emessi per circa 300 mila euro di recupero di imposte, sanzioni ed interessi. Per 630 contribuenti invece l’Ufficio ha provveduto al rimborso delle somme versate in eccedenza negli anni pregressi, comprensive degli interessi maturati, per complessivi 110 mila euro. Altri 170 mila euro derivano da 650 accertamenti sulla tassa rifiuti, a seguito di controlli su denunce presentate od omesse per abitazioni ed attività produt-

Recuperati 610mila euro E quest’anno l’azione di contrasto sarà rafforzata grazie ad altre due nuove unità operative tive. Un’attività questa svolta sia convocando direttamente i contribuenti, sia incrociando i dati di anagrafe, camera di commercio, catasto, subentri. Sfiora infine i 140 mila euro - al netto dell’aggio - anche la somma che il Comune ha introitato grazie all’attività di recupero della Sorit, la concessionaria di tassa occupazione (45 mila euro) e pubblicità (95 mila euro).

La lotta all’evasione rappresenta un obiettivo strategico dell’Amministrazione comunale. E sarà ulteriormente rafforzata in questo 2015 quando - completata la fase di formazione - saranno pienamente operativi i due nuovi istruttori direttivi inseriti in organico nei mesi scorsi che permetteranno di attivare non solo maggiori controlli, ma anche nuovi sistemi di riscossione.

TRIBUTI, SPALLATA ALLA BUROCRAZIA Più agevole, immediato e chiaro il rapporto per il cittadino contribuente Il Comune abbatte un primo pezzetto di muro della burocrazia in cui si trova spesso imprigionato il cittadino contribuente con provvedimenti che puntano a rendere più agevole, immediato e chiaro il rapporto con il personale dell’Ufficio Tributi o dei diversi Uffici che si occupano di riscuotere entrate comunali. Il primo riguarda la presa in consegna diretta della riscossione. Sperimentata con successo e risparmio la riscossione ordinaria in capo al Comune in sostituzione di quella svolta dalla concessionaria Equitalia, è nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale pervenire alla gestione interna anche della successiva fase di riscossione coattiva. Tutto ciò tenendo ben presente il quadro legislativo nazionale, in continua e spesso confusa evoluzione, che prevede l’uscita di Equitalia dalla gestione diretta di tale attività e l’attuazione di una complessiva riforma della riscossione delle entrate locali. Ciò significa, in primo luogo, che il Comune potrà risparmiare sull’aggio dovuto alla società concessionaria (così come ha risparmiato, ad esempio, predisponendo internamente i solleciti di pagamento della tassa rifiuti); ma, aspetto tutt’altro che secondario, avrà un

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contatto diretto con il contribuente, rafforzando quel rapporto privilegiato che deve esserci tra Comune e cittadino. Il contribuente che vedrà recapitarsi un atto di riscossione non troverà più di fronte a sé un muro costituito da mattoni e burocrazia, ma un Ufficio con persone pronte ad analizzare insieme a lui gli accertamenti contestati, valutando modalità di rientro tramite rateizzazione. E di questi ultimi aspetti se ne occupa il nuovo “Regolamento per la disciplina delle rateizzazioni per il pagamento di entrate comunali” entrato in vigore a partire dal 1° gennaio di quest’anno. In esso si prevede la facoltà, concessa al contribuente, di rateizzare gli importi dovuti al Comune di Jesi per avvisi di accertamento relativi ad entrate tributarie, per avvisi di pagamento relativi alle altre tipologie di entrate e per le somme derivanti da ingiunzioni fiscali o altri strumenti di riscossione coattiva. La rateizzazione, che viene così introdotta in maniera ufficiale nella regolamentazione dei rapporti con il contribuente, potrà essere concessa per importi superiori ai 100 euro, con restituzione fino a 24 mesi con i soli interessi previsti per legge.


L’auto blu resta in garage

SINDACO E ASSESSORI IN BICICLETTA Dieci mezzi a pedalata assistita forniti gratuitamente dal Ministero dell’Ambiente. Saranno utilizzati anche dal personale comunale per le attività di servizio nel territorio urbano

// Il sindaco Massimo Bacci in sella alla nuova ...auto blu Sono state consegnate al Comune di Jesi le dieci nuove biciclette a pedalata assistita destinate a sostituire le auto blu e le auto di servizio nei tragitti all’interno del territorio urbano. Fornite gratuitamente dal Ministero dell’Ambiente a seguito di un apposito bando a cui il Comune aveva partecipato, saranno utilizzate tanto da sindaco ed assessori quanto dal personale impiegato nelle attività di servizio. Nei locali adiacenti al Comune dove sono parcheggiate è stato predisposto l’impianto elettrico per l’alimentazione, ma anche un impianto di cablaggio per la connessione in rete: trattandosi di un progetto sperimentale a livello nazionale, infatti, è previsto il monitoraggio del loro utilizzo con invio dei dati ad una apposita centralina. Sulla base delle previsioni dell’Amministrazione comunale le 10 biciclette sostituiranno, per i percorsi urbani, 5 autovetture di vecchia immatricolazione, due a diesel e tre a benzina, con un abbattimento di emissioni di anidride carbonica stimato in circa una tonnellata all’anno, oltre ad una riduzione significativa di ossido di carbonio. L’obiettivo del progetto è comunque quello di rappresentare un messaggio positivo per un

cambiamento delle abitudini. Una sfida rispetto alla quale l’Amministrazione comunale è fortemente impegnata perché pienamente convinta che anche a Jesi sia possibile sviluppare una efficace mobilità sostenibile. Il bando a cui ha partecipato la nostra città - beneficiando non solo delle 10 biciclette, ma anche di 11 mila euro per le spese degli impianti di alimentazione

e cablaggio - è frutto di un accordo tra Ministero dell’Ambiente, Associazione dei Comuni e Ducati Energia per sperimentare un prototipo di bicicletta ad alto rendimento e ad emissioni zero prodotto dalla stessa Ducati Energia così da mettere in condizioni gli enti locali che si dimostrano più sensibili di rafforzare le politiche di sostegno per la riduzione dell’inquinamento atmosferico.

I COMPLIMENTI VIA RADIO DI CATERPILLAR La scelta del Comune di Jesi di sostituire le auto blu e le auto di servizio con biciclette elettriche ha avuto vasta eco anche a livello nazionale. Caterpillar, una delle più popolari trasmissioni radiofoniche della Rai - da sempre in prima linea sui temi ambientali (ideatrice della campagna “M’illumino di meno”) - si è complimentata chiamando in diretta il sindaco Massimo Bacci che ha avuto modo di illustrare come sia nata questa idea e le finalità che si prefigge. “Ritengo - ha sottolineato via radio Bacci - che quando un’Amministrazione comunale invita i cittadini a preferire una mobilità sostenibile, poi devono essere sindaco ed assessori a dare per primi l’esempio. Ecco perché farò in modo che queste biciclette, specialmente quando il tempo lo consente, vengano sempre preferite alle auto negli spostamenti in città. Indicazione che darò anche a tutti i dipendenti comunali che per esigenze di servizio devono compiere piccoli spostamenti”.

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Assegnato a Jesi il premio nazionale

“VIVERE A SPRECO ZERO”

Con il progetto “Tavolo della Solidarietà” pasti e generi alimentari ad oltre 200 famiglie. Una splendida rete tra aziende, mense, supermercati e volontariato

Jesi diventa un modello nazionale per il recupero e la redistribuzione dei beni alimentari. Il progetto “Tavolo della solidarietà” del Comune si è infatti aggiudicato il premio nazionale “Vivere a spreco zero” promosso da Last Minute Market. La premiazione si è tenuta a Bologna, alla presenza del Ministro dell’Ambiente, nell’ambito della convention internazionale “Stop food waste, feed the planet”. Jesi è stasta scelta per la sezione enti locali insieme alla Regione Piemonte e alla Provincia Autonoma di Trento, sulla base dei progetti selezionati da una qualificatissima giuria coordinata da Andrea Segrè, presidente del Comi-

tato tecnico scientifico del Programma Nazionale di Prevenzione dei rifiuti del Ministero dell’Ambiente e composta dai giornalisti Antonio Cianciullo di Repubblica, Marco Fratoddi direttore de La Nuova Ecologia e dal conduttore di Radio2 Caterpillar Massimo Cirri. “Il premio - ha avuto modo di sottolineare il consigliere delegato al progetto, Andrea Torri - vale senz’altro ad ulteriore stimolo per portare avanti con sempre maggiore entusiasmo questa iniziativa. È un riconoscimento che va condiviso con Adra, Amicizia a Domicilio, San Vincenzo de Paoli e Caritas diocesana, vale a dire le meritevoli associazioni che si fanno carico della rac-

colta e della redistribuzione di pasti e generi alimentari. A loro va il nostro più sincero ringraziamento che estendiamo ovviamente alle aziende fornitrici delle materie prime: le ditte che forniscono i pasti delle mense pubbliche e private, i supermercati Sì con Te, Coop e Ipersimply che mettono a disposizione i prodotti non più commercializzabili, le aziende Fileni, Baldi Carni, Cooperlat e Martellini che garantiscono cibi di prossima scadenza. L’augurio è che, anche in forza di questo premio, si possa allargare ancor di più la rete di solidarietà”. Ad oggi il Tavolo della solidarietà attivato dal Comune di Jesi permette di assistere a rotazione oltre 200 famiglie.

“Divorzio facile”, Anagrafe già operativa A poco più di due mesi dall’entrata in vigore della legge sul “divorzio facile” - la possibilità cioè di separarsi consensualmente non più in tribunale, ma con la negoziazione assistita dell’avvocato o dinanzi al Sindaco quale ufficiale di Stato Civile - già diverse sono state le richieste di informazioni pervenute agli uffici dei Servizi Demografici. Superando lungaggini burocratiche e tensioni giudiziarie, il “divorzio facile” permette alle coppie che non hanno figli minori, maggiorenni non autosufficienti, maggiorenni incapaci, portatori di handicap grave e che non hanno controversie patrimoniali, di avviare la pratica di separazione o divorzio, con un costo di 16 euro, presentandosi personalmente all’Ufficio

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di Stato Civile. La firma dell’accordo, da confermare dopo non meno di 30 giorni, avvia la pratica di separazione o divorzio. Un passaggio che risulta semplificato anche con la negoziazione assistita presso lo studio di un legale, qualora si scelga questa strada, obbligatoria nel caso di figli non autosufficienti. In questo caso il legale formalizza la comunicazione al Tribunale che, con il successivo nullaosta del pubblico ministero, la trasmette allo Stato Civile per la registrazione entro 10 giorni. Proprio per capire come meglio applicare le nuove procedure di separazione e divorzio e superare le prime difficoltà riscontrate individuando efficaci soluzioni operative, il Comune di Jesi si è fatto cari-

co di organizzare con l’Anusca - Associazione Nazionale Ufficiali di Stato Civile e d’Anagrafe - un incontro aperto ad oltre 50 ufficiali di stato civile della provincia di Ancona. L’incontro, tenuto da Grazia Benini, funzionaria dei servizi demografici di Rimini ed esperta dell’Associazione, ha dato l’opportunità di chiarire i vari aspetti normativi, permettendo così agli Uffici di poter essere pienamente operativi. In considerazione del positivo riscontro registrato attorno a queste nuove procedure semplificate, vi è infatti la netta sensazione che potranno presto diventare il percorso principale che sarà intrapreso dalle coppie che intendono avviare la separazione o il divorzio.


Lavori di utilità sociale a chi chiede aiuti economici Prende sempre più campo, e con risultati estremamente incoraggianti, l’innovativo progetto dell’Amministrazione comunale volto a trasformare i sostegni alle famiglie in condizioni di temporanea difficoltà economica da semplici contributi diretti a compensi dietro prestazioni di piccoli lavori di utilità sociale. Nel 2014 l’Azienda Servizi alla Persona - a cui il Comune ha affidato la gestione del welfare - ha attivato voucher in favore di 107 soggetti in difficoltà economica che hanno effettuato 6613 ore lavorative. Un investimento di 66.130 euro mila euro (pari a 10 euro orarie) che ha permesso ai cittadini che ne avevano i requisiti di beneficiare di contributi dietro lo svolgimento di alcune attività lavorative come facchinaggio, pulizie, giardinaggio e piccole manutenzioni presso il Comune, la società Jesiservizi, le scuole o le parrocchie. L’obiettivo dell’Azienda è destinare sempre più risorse dell’area disagio e povertà a voucher lavoro e pacchi alimentari, con conseguente riduzione di contributi economici diretti come avveniva invece in passato. “Riteniamo - aveva avuto modo di spiegare il sindaco Massimo Bacci nell’annunciare questo nuovo cambio di impostazione nell’assistenza - che chi chiede aiuto al Comune per gravi e documentate difficoltà economiche momentanee, comprovate dall’assistente sociale, possa offrire in cambio prestazioni lavorative se è in condizioni fisiche che lo consentono. Si tratta di piccole ma importanti attività, da svolgere per un numero di ore il cui controvalore economico è pari all’importo previsto per questo tipo di sostegno temporaneo”. In subordine, prevede il regolamento, qualora in famiglia non vi siano componenti con possibilità lavorative il buono alimentare sarà sempre preferito all’as-

Una solidarietà concreta e funzionale: in un anno garantite 6613 ore di attività tra pulizie, facchinaggio e manutenzione

segno economico. “Mi ha fatto estremamente piacere aveva aggiunto il sindaco - riscontrare che queste nuove modalità di sostegno siano state molto apprezzate da chi si trova in condizioni di indigenza economica temporanea, con la piena disponibilità a restituire attraverso il proprio lavoro alla comunità, ciò che la comunità dà alla sua famiglia per aiutarla in un momento particolare”. Questa tipologia di contributi temporanei, ottenibili tramite voucher lavoro,

fanno parte di una serie di interventi predisposti dall’Azienda Servizi alla Persona per contrastare la povertà e che comprendono anche redditi di mantenimento (anziani o invalidi al di sotto del trattamento minimo Inps), contributi per il mantenimento dell’abitazione (per chi è in grave svantaggio economico e a rischio sfratto) e contributi una tantum (per spese di straordinario onere economico). Importante sottolineare anche l’entità delle risorse destinate agli indigenti: erano ben 375 mila euro nel 2014, sono salite a quasi 440 mila nel 2015. I requisiti per l’ammissione al sostegno sono verificati dall’assistente sociale (info Asp: tel. 0731 218961).

SI RIQUALIFICA IL PARCO DEL CANNOCCHIALE Al via i lavori di riqualificazione al Parco del Cannocchiale. Con un primo investimento di circa 39 mila euro, l’Amministrazione comunale dà concretezza all’impegno assunto di risistemare i principali parchi cittadini, dopo gli interventi già effettuati in quelli principali di viale Cavallotti. Proprio il Parco del Cannocchiale - sito tra via Agraria e via Pio La Torre sopra l’ospedale Carlo Urbani - insieme al parco Mattei alla ex Smia erano stati individuati come priorità tra le 13 aree verdi cittadine da sistemare. L’intervento prevede il ripristino di tutti i gazebo in legno, l’installazione di giochi multifunzionali, le pavimentazioni dei percorsi pedonali, la sistemazione dei campi di basket e di calcio. Obiettivo è rendere il parco pienamente funzionale con l’arrivo della bella stagione. Dopo tale intervento, come detto, sarà la volta dei lavori al Parco ex Smia.

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Telesoccorso e Telecontrollo Gli anziani non li lasciamo soli Nuovi servizi gratuiti per un punto di riferimento sicuro L’attenzione alle fasce sociali più deboli della popolazione resta al centro dell’azione dell’Amministrazione comunale che, malgrado i tagli del Governo, ha voluto mantenere inalterate le risorse per il welfare. E grazie all’Azienda Servizi alla Persona, vale a dire il braccio operativo del Comune sul fronte del sociale, si sta riuscendo non solo a confermare tutte le attività già presenti, ma anche ad istituire nuovi importanti servizi. Tra questi meritano di essere segnalati il Telesoccorso e la Teleassistenza, due servizi importanti per dare sicurezza agli anziani soli, e ai loro familiari, e consentire la loro presenza a casa piuttosto che in strutture pubbliche. Il Telesoccorso si svolge attraverso una centrale operativa, attiva 24 ore su 24, alla quale sono collegati apparecchi istallati al domicilio dell’utente tramite la presa telefonica; ciò consente di assicurare tempestivamente i soccorsi in caso di richiesta. Attraverso la Teleassistenza, invece, vengono effettuate da operatori in servizio presso la centrale operativa delle telefonate periodiche di cortesia al fine di stabilire una relazione continua e fiduciaria con la persona, verificarne lo stato di salute psico-fisica e monitorarne le condizioni generali. Il servizio è rivolto agli ultra 65enni o anche disabili di qualsiasi età con ridotta autonomia fisica, soli o con famiglia non in grado di garantire una assistenza completa nell’arco delle 24 ore. La strumentazione necessaria per l’attivazione del servizio consiste in un kit formato dalla Stazione Base che si collega facilmente alla linea telefonica e dotato di un potente sistema di viva voce assistito da un radiocomando facile da indossare (collare a strappo) e dotato di un pulsante rosso ben visibile

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da azionare in caso di necessità. Ogni volta che si premerà il pulsante sul radiocomando, la persona si troverà in contatto e in viva voce con la centrale operativa dove, personale specializzato rileva la situazione di emergenza in tempo reale, 24 ore su 24, utilizzando precisi protocolli di intervento (in caso di bisogno si contatteranno i familiari di riferimento ed eventualmente si potranno attivare anche i mezzi di soccorso).

I servizi saranno gratuiti per i primi cento utenti per tutto il primo anno. Comunque il servizio sarà a prezzi molto contenuti anche in seguito, specialmente in riferimento alla sua importanza (circa 10 euro al mese). Info: ASP AMBITO 9 - Area Anziani Via Gramsci n.95 - 0731/236911 - fax 0731/236955 - www.aspambitonove.it, e-mail: m.novelli@comune.jesi.an.it

MEDIATORI LINGUISTICI PER FAVORIRE L’ACCESSO AI SERVIZI PUBBLICI Presso l’Ufficio dei Servizi Demografici del Comune di Jesi, in via Mura Occidentali 8, sono a disposizione tre mediatori linguistico-culturale nei seguenti giorni: Mediatore linguistico-culturale del Nord Africa

Lunedì

Dalle 9.00 alle 13.00

Mediatore linguistico-culturale Nigeriano

Giovedì

Dalle 9.00 alle 12.00 Dalle 15.00 alle 17.00

Mediatore linguistico-culturale Bengalese

Sabato

Dalle 9.00 alle 13.00

La presenza dei mediatori presso gli Uffici del Comune, resa possibile dalla partecipazione dell’Azienda Servizi alla Persona ad un Progetto Europeo (FEI In.Medias.Res) che ha l’obiettivo di favorire l’integrazione, vuole essere di aiuto ai migranti nell’accesso ai servizi pubblici.


JESI-WAIBLINGEN Più sostanza al gemellaggio Confronto a tutto campo su occupazione, welfare, ambiente, cultura e fiscalità locale La visita di due giorni del sindaco - o meglio borgomastro - di Waiblingen, Andreas Hesky a Jesi è stata l’occasione non solo per rinsaldare rapporti di amicizia, ma per istituire un vero e proprio tavolo politico e tecnico dove confrontare le problematiche comuni tra le due città e capire se le scelte adottate dall’una o dall’altra Amministrazione possano essere replicabili. Dalle start up per nuove imprese ai servizi sociali per le categorie più deboli, dall’ambiente alla fiscalità locale, sono stati numerosi i temi in agenda. Ed è stata comune la convinzione che questo scambio di esperienze stimolerà soluzioni innovative per le due comunità, dando così più forza e più sostanza al gemellaggio. Incontrando il sindaco Massimo Bacci e gli assessori della Giunta, il primo cittadino di Waiblingen ha infatti concordato come si possa arricchire di nuovi contenuti il legame tra le due città cercando in particolare di costruire un nuovo approccio comparativo nello studio e nella ricerca di soluzioni comuni alle diverse questioni che si pongono sul piano della gestione amministrativa. “La Germania è sicuramente più avanti di noi. Ed è più coerente - ha affermato il sindaco Bacci - Ma i problemi che i sindaci affrontano quotidianamente sono analoghi ovunque. Perché non fronteggiarli insieme per prendere il meglio da entrambe le esperienze? Da ciò è partita questa sinergia”. “Il programma concordato con l’amministrazione di Jesi è molto impegnativo e tocca tutti gli argomenti che, ogni giorno, coinvolgono noi sindaci – osserva Hesky – L’obiettivo è individuare soluzioni comuni. Abbiamo il compito di fare del nostro meglio con i soldi che abbiamo a disposizione. Evitando di contrarre altri

// Il sindaco Massimo Bacci con il borgomastro di Waiblingen Andreas Hesky

debiti, che poi ricadranno sulle spalle delle future generazioni. Il nostro è un ruolo molto complicato e delicato. Crediamo pertanto che, come si dice qui in Germania, un peso diviso in due è mezzo peso”. Una particolare attenzione è stata dedicata al tema dell’ambiente e dello sviluppo ecosostenibile, inquadrando le questioni all’interno delle linee guida della programazione europea. Poi, insieme all’assessore ai servizi sociali Marisa Campanelli e al direttore dell’Azienda Servizi alla Persona Franco Pesaresi sono state affrontate le problematiche legate all’organizzazione del welfare, in particolare l’assistenza degli anziani, la marginalità adolescenziale e la gestione delle politiche di integrazione. In una successiva sessione di lavoro, il sindaco Bacci ha discusso con il suo omologo tedesco le questioni legate all’uso della fiscalità locale come leva per la ripresa e lo sviluppo economico e il funzionalmento della macchina comunale attraverso lo scambio di informazio-

ni tra le due realtà amministrative. Hesky, accompagnato dall’assessore alla cultura Luca Butini ha poi visitato la sede del progetto Jes! a Palazzo Santoni, documentandosi riguardo ai contenuti e ai risultati dell’iniziativa dedicata allo sviluppo e alla promozione di nuove professioni e opportunità occupazionali legate alla creatività giovanile e all’uso delle nuove tecnologie e dei social media, di cui Jesi è stato comune capofila e soggetto cofinaziatore. L’ospite tedesco è stato poi accompagnato al Liceo Artistico “E. Mannucci”, dove ha incontrato il prof. Massimo Ippoliti, autore della pietra scolpita donata da Jesi a Waiblingen nel 2013, quando fu inaugurata una strada che porta il nome della nostra città, la Jesi Strasse. Ultima tappa, la nuova sala di lettura multimediale realizzata nei locali della Salara, al piano terra del Palazzo della Signoria. I saluti finali in Comune, con i consiglieri comunali riuniti in seduta plenaria che hanno salutato l’ospite tedesco dandosi appuntamento a Waiblingen per un nuovo incontro nel nome di Federico II e dell’integrazione politica dei paesi dell’Unione Europea.

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CONFERENZE, MOSTRE E FILM PER RICORDARE LA NOSTRA STORIA

Nell’ambito delle celebrazioni per i 100 anni dell’Italia nella Grande Guerra (1915-2015) il Comune di Jesi, in collaborazione con l’Istituto di Storia Marche di Ancona, ha ideato e organizzato una serie di iniziative per ricordare e approfondire, sul piano storiografico, didattico e documentario la Prima Guerra Mondiale e il ruolo dell’Italia nel conflitto a partire dal 1915. La Grande Guerra rappresentò un evento epocale che determinò una trasformazione radicale della storia d’Europa e del mondo, segnando indelebilmente anche il destino del nostro Paese. Dopo la fine delle ostilità nel 1918 tre grandi imperi dalla storia secolare, quello austroungarico, quello tedesco e quello ottomano scomparvero dalla carta geografica e il vuoto territoriale e politico fu colmato dagli stati nazionali e dal principio di nazionalità declinato spesso su base etnica e religiosa, fattori incubatori di successivi laceranti conflitti. Per il nostro paese la Grande Guerra

Un ricco programma di eventi per celebrare i 100 anni dall’inizio del primo conflitto mondiale costituì il compimento del processo di unità nazionale grazie all’annessione di Trento e Trieste e insieme la polverizzazione dei vecchi equilibri costruiti dal ceto politico liberale postrisorgimentale con l’ingresso tumultuoso delle masse nella storia e il successivo avvento del regime fascista. “L’Italia nella Grande Guerra” è il titolo di un denso programma che prevede, dalla metà di marzo alla fine di maggio, un ciclo di conferenze tenute da storici contemporaneisti delle maggiori università italiane, sotto la direzione di un comitato scientifico formato da Fulvio Cammarano dell’Università di Bologna e Riccardo Piccioni dell’Università di Macerata e una rassegna cinematografi-

ca di cinema d’autore, curata da Barbara Montesi dell’Università di Urbino e componente della direzione dell’Istituto Storia Marche. Al programma del Comune di Jesi si aggiungeranno le iniziative oganizzate dal Liceo Classico “V. Emauele II”, previste al Palazzo dei Convegni nella seconda metà di maggio: una videomostra documentaria e due interessanti sessioni di pubbliche letture, tenute dagli studenti, di testi letterari dedicati alla Grande Guerra. L’intero programma delle inizitive gode del patrocinio dell’Assemblea Legislativa delle Marche. Francesco Maria Tiberi

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L’ART BONUS PER LA FONDAZIONE PERGOLESI SPONTINI Deducibili i finanziamenti a sostegno delle attività

L’estensione dell’Art Bonus a sostegno delle attività dei Teatri di tradizione è una buona notizia per Jesi e per la Fondazione Pergolesi Spontini che può beneficiare della misura promossa dal Governo per favorire il mecenatismo culturale attraverso la defiscalizzazione delle erogazioni liberali. La Fondazione è stata tra i promotori dell’iniziativa che ha visto uniti ATIT, AGIS e i sindaci di 25 città d’Italia (tra cui Jesi) e che ha indotto il Ministro Franceschini ad estendere gli sgravi fiscali anche alle donazioni spontanee in denaro destinate ai teatri di tradizione.

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L’Art Bonus è un regime fiscale agevolato di natura temporanea in favore di tutti i soggetti che effettuano erogazioni liberali in denaro per interventi a favore della cultura e dello spettacolo. Chiunque intende sostenere l’attività della Fondazione Pergolesi Spontini, in quanto Teatro di Tradizione, può usufruire di importanti sgravi fiscali per tre anni, attraverso un credito di imposta al 65% per gli anni 2014 e 2015 e al 50% per il 2016. Le erogazioni liberali possono riguardare sia il sostegno alle attività della Fondazione (tra cui la Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi e il Fe-

stival Pergolesi Spontini) sia la realizzazione di nuove strutture, il restauro e potenziamento di quelle esistenti, come ad esempio la riqualificazione del Teatro Pergolesi con l’abbattimento delle barriere architettoniche e la climatizzazione della sala teatrale. Le donazioni possono essere effettuate con un versamento su conto corrente intestato a: Fondazione Pergolesi Spontini Banca d’appoggio: Banca Delle Marche Ag. 305 – Corso Matteotti, 8 – 60035 JESI (AN) IBAN: IT59 L060 5521 2050 0000 0016 795 Info: www.fondazionepergolesispontini.com


Una delle tante peculiarità della città di Jesi è quella di aver dato i natali, o comunque in qualche modo cresciuto nel corso dei secoli, personaggi che hanno segnato la storia. Lasciando da parte per una volta Federico II o Pergolesi, intendiamo mantenere l’orizzonte all’800 e ai primi decenni del ‘900. Periodo durante il quale registriamo: uno jesino tra i primi senatori del Regno d’Italia, sempre di Jesi un celebre studioso della cultura gitana, poi Jesi città ospitante di colui che inventò il sistema di catalogazione dell’Armeria Reale di Torino: personaggi semisconosciuti che finalmente gli istituti culturali della città hanno deciso di andare a cercare per presentarli come si deve. AAA infatti sono le iniziali di Antonio Colocci, Adriano Colocci e Angelo Angelucci personalità poliedriche e ricche di argomenti di discussione su cui si è deciso di portare avanti la programmazione culturale. Facendo rete, infatti, i Musei Civici, la Biblioteca Planettiana, il Museo e l’Archivio Diocesano espongono al pubblico documenti (in alcuni casi per la prima volta!) con lo scopo di restituire alla città tre dei suoi eroi che in qualche modo hanno definito la sua identità. Gli archivi comunali e diocesani sono pieni di materiale riguardante diversi aspetti dei singoli personaggi che, oltre ad essere uniti dallo stesso periodo storico, coltivarono rapporti di amicizia. Pochi sanno che Antonio Colocci, importante politico cittadino, chiese una consulenza all’ingegnere architetto Angelo Angelucci, quando era giunto il momento di decidere dove far passare la ferrovia che collega la costa adriatica con Roma. L’Angelucci, con conti alla mano, dimostrò come fosse più conveniente il passaggio della linea ferroviaria a Jesi e non a Macerata. Non basterebbe un intero numero di questa rivista per raccontare le meravigliose avventure di Adriano Colocci viaggiatore, politico, giornalista e uno dei più noti ricercatori della cultura zigana. Su questo tema Adriano pubblicò un saggio, ancora punto di riferimento per molti studiosi, e il manoscritto di questo testo con una selezione di im-

AAA

Eroi in città

Antonio Colocci, Adriano Colocci, Angelo Angelucci: Jesi riscopre tre suoi personaggi che hanno segnato la storia dell’800

magini fotografiche di gitani di tutta Europa sono fino a maggio visibili alla Biblioteca Planettina. Allora che aspettare? Sono già tre mesi che la città offre la possibilità di effettuare due persorsi AAA: uno dedicato ad Antonio e Adriano Colocci che comprende la Biblioteca Planettiana, la Casa Museo Colocci, lo Studio per le Arti della Stampa (dove si propone una particolare amicizia tra Adriano Colocci e Duilio Diotalevi) e l’altro riferito ad Angelo Angelucci presentato al Museo Diocesano e nell’appartamento ottocentesco di Palazzo Pianetti (fu proprio lui a dare a questi ambienti l’attuale aspetto). Ma molte sono anche le novità in arrivo. A partire dalla metà di aprile, grazie alla collaborazione con la Scuola In-

ternazionale di Comics di Jesi, il polo culturale del Comune di Jesi e il Museo Diocesano rilanceranno il progetto AAA con: Happy Hour col baffo (scoprite che bei baffoni hanno i tre eroi!), trekking urbano, perfomance, percorsi ottocenteschi in città, Street Art alla Stazione Ferroviaria. Tutte operazioni giustificate e nutrite dal fatto che la riscoperta di questi personaggi è necessaria per riappropriarsi del proprio patrimonio culturale e sviluppare un senso civico a partire dalla conoscenza del proprio territorio così ricco, stimolante e pronto a proiettarci in una dimensione nazionale piena di opportunità. Non lasciamocelo sfuggire. Stay tuned! Simona Cardinali

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LA VOCE DEI GRUPPI CONSILIARI

Mentre la città a poco a poco si risveglia dal lungo torpore grazie alle tante iniziative ed opere intraprese dal Comune (anche con le polemiche, segno di un nuovo senso critico che si era assopito), l’Amministrazione continua nel suo percorso virtuoso di risanamento dei conti comunali e di conseguimento di nuovi obiettivi. Fra gli ultimi ci sentiamo di evidenziare l’avvio dell’operazione di restyling del Corso che, oltre a riqualificare la zona dell’Arco, permetterà ai cittadini della parte alta della città di scendere fino in centro con la bicicletta in piena sicurezza nell’ambito del piano di mobilità sostenibile. Un piano, questo, che ha visto di recente anche la firma di un protocollo fra diciotto comuni della Vallesina per la realizzazione di un percorso cicloturistico dal Parco Gola della Rossa - Frasassi fino al mare, collegando loca-

lità, borghi e aree dell’entroterra, favorendo la promozione delle eccellenze storico-culturali e i prodotti tipici di cui il territorio è ricco, con un nuovo impulso allo sviluppo economicoturistico. Risparmio e qualità sono anche i risultati conseguiti con la Fondazione Colocci che con i due anni di presidenza a costo zero dell’Assessore Butini - che nuovamente ringraziamo - ha visto una notevole riduzione del contributo comunale ed ha introdotto il primo corso magistrale di Scienze dell’amministrazione pubblica e privata, oltre al considerevole aumento degli iscritti, con previsione di uno studentato in città, che potrebbe essere altro motivo di sviluppo economico per Jesi. Un tema molto sentito è oggi quello della sicurezza che il Comune sta contribuendo a garantire con una ormai collaudata sinergia con le forze dell’ordine e l’avvio del progetto di videosorveglianza, non tanto e non solo come strumento di controllo, quanto come deterrente che favorisca la prevenzione. Ed è proprio in questa ottica e dando risposta all’invito delle stesse forze dell’ordine di acquistare in città una maggiore consapevolezza ed attenzione

che permettano di rilevare in tempo utile comportamenti o situazioni anomali, che arriva l’Ufficio Mobile itinerante della Polizia Municipale: sarà come una sentinella sul territorio, spostandosi nei giorni di giovedì e venerdì nelle diverse zone della città, con un furgone attrezzato e l’intervento di due agenti e di un mediatore sociale. L’Ufficio Mobile, oltre al compito di controllare il rispetto delle regole, sarà un punto di informazione al cittadino e di recepimento di segnalazioni da parte dello stesso. Vari dunque gli ambiti a cui si sta lavorando, ma ancora molti gli obiettivi in fase di realizzazione o da mettere in cantiere. Intanto continua l’opera dell’Associazione Jesiamo, che nel dicembre scorso ha rinnovato a scadenza il proprio direttivo, a sostegno con gli altri gruppi dell’attività dell’Amministrazione. In particolare con il suo impegno ad approfondire tematiche importanti come quelle economiche per valutare proposte volte ad ottenere risparmio di risorse e nuovi stimoli alla ripresa e quelle sociali nel campo del disagio e dell’integrazione. Paola Lenti Capogruppo Jesiamo

L’attenzione ai problemi della città e dei suoi cittadini e, nel contempo la ricerca e la promozione dello sviluppo economico, sono presupposti di ogni buona Amministrazione. La “nostra” dimostra apertura e partecipazione nei confronti dei cittadini: ne ha dato prova in occasione del “Bici-Plan” pubblicando sul sito il progetto ed organizzando un incontro ai Giardini pubblici, per far conoscere alla città l’elaborato, prima della sua attuazione. Tutti hanno avuto la possibilità di offrire il proprio contributo con suggerimenti ed osservazioni, il tutto nel rispetto della più ampia trasparenza. Un impegno senz’altro positivo: ha contribuito alla creazione del distretto ciclo-turistico che vede coinvolti ben 18 Comuni di cui Jesi è capofila, favorendo un’opportunità per lo sviluppo turi-

stico della fascia tra Frasassi e la costa adriatica. È di poche settimane fa la pregevole iniziativa messa in atto dall’Assessorato ai lavori pubblici che ha posto on-line gli interventi di manutenzione programmati per la città, affinché ogni cittadino conosca ciò che verrà fatto nel proprio quartiere e i relativi tempi di esecuzione. “Miglioriamo la città” è il titolo di tale iniziativa, chiaramente aperta alle eventuali segnalazioni, circa le criticità presenti nel nostro territorio. Nelle nostre strade, molte buche sono state sistemate, ma la situazione generale è preoccupante ed è il risultato evidente di carenze strutturali maturate negli anni precedenti. Sarebbero necessari interventi di tipo straordinario. Nel bilancio attuale, l’Amministrazione ha per le manutenzioni di tutta la città la somma di 1,2 milioni, del tutto insufficiente a far fronte alle varie necessità. Come si fa in famiglia, si è cercato di porre ordine ai conti con un operazione di risparmio e di razionalizzazione delle risorse senza penalizzare il settore sociale ma, anzi, prestando la giusta attenzione nei confronti di coloro che sono meno fortunati. Costituiscono esempi rappresentativi: la costruzione del centro per disabili “Maschiamonte”, la ricerca di una sede per

il centro diurno Alzheimer, dopo che sono stati accreditati venti posti per tali malati, la realizzazione del centro di prima accoglienza presso l’ex Cascamificio. Si sta anche lavorando alla possibilità di costruire la nuova casa di riposo. Risultato non di poco conto e risalente alla fine dello scorso anno è stato il completamento del nuovo ospedale “Carlo Urbani” con il trasferimento di tutti i reparti nella nuova struttura con un grande risparmio economico (non più due strutture) e fornendo un servizio migliore ai pazienti ed ai loro familiari. Anche i contributi messi a disposizione con la “No Tax Area” sono un esempio dell’attenzione di questa Amministrazione allo sviluppo economico ed all’aiuto alle piccole e medie imprese colpite dalla crisi economica che dura da troppo tempo. Meritevole infine il progetto di riqualificazione dei borghi, con ampliamento di volume e riduzione di oneri, che offre ai proprietari di abitazioni in cattivo stato e con certe caratteristiche l’opportunità di poterle migliorare e, allo stesso tempo, alle imprese edili di poter lavorare.

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Gruppo Consiliare Insieme Civico


Cosa dovrebbe fare la Politica? …Dovrebbe cambiare l’atteggiamento delle persone verso la cosa pubblica. E quando parlo di “persone” penso proprio a tutti, amministratori e cittadini, il cui atteggiamento resta la questione irrisolta di questo Paese. Almeno se consideriamo che - pur parlandone da più di trent’anni - con la “questione morale” non abbiamo ancora risolto nulla. Anzi, siamo costantemente peggiorati. Come dimostra la storia dei 66 indagati della Regione Marche, di cui non parla più nessuno. E che non è in nessuna agenda politica, specialmente in questi giorni di frenetici posizionamenti in vista delle prossime elezioni regionali. Un silenzio che - tuttavia, se ne può esser certi - contribuirà ad un ulteriore deterioramento delle cose e che, proprio per questo, produrrà (se va bene..) un altro gradino nella crescita dell’astensione. Una delle motivazioni di Patto x Jesi è la con-

vinzione che ciascun cittadino debba dare il suo contributo a questo cambio di atteggiamento. Una motivazione che ci ha guidato in tutta la nostra azione politica e che abbiamo perseguito nonostante le accuse di “populismo” che ci sono arrivate dall’opposizione PD, anche nel corso dell’ultima seduta di Consiglio Comunale proprio a proposito dei 66 indagati regionali, appunto, quelli di cui “non si parla più”! E ci siamo costantemente impegnati a cambiarle le cose; sostenendo in maniera costante l’azione della Giunta Bacci ma anche mediante iniziative consiliari adeguate. Come la mozione sulla fedeltà fiscale che, prendendo spunto da leggi dello Stato già esistenti, ha proposto la collaborazione dei cittadini con le autorità fiscali tramite la segnalazione anonima di situazioni ed occorrenze degne di controllo. Come avviene già (e senza problemi…) in tanti altri Paesi da molti lustri e come finalmente ci avviamo a fare anche in Italia con una legge varata a fine Febbraio proprio dal governo Renzi! Un’iniziativa quanto mai opportuna specie in un comune come il nostro in cui oltre la metà dei nuclei familiari dichiara un reddito lordo annuo inferiore ai 15.000 €, guarda caso la soglia di esenzione dall’addizionale comunale Irpef che l’Amministrazione ha dovuto abbassare

a 10.000€ per poter evitare, mediante un aumento di gettito in grado di contrastare la riduzione dei trasferimenti dello Stato, il taglio dei servizi che avrebbe colpito specialmente i più deboli! Ed abbiamo continuato a farlo anche mediante l’ultima mozione, presentata nella scorsa seduta di Consiglio sull’affidamento della cura dei marciapiedi ai cittadini proprietari degli immobili; con lo scopo - oltre che di “risparmiare” - soprattutto di stimolare nei nostri concittadini sensibilità civile e responsabilità personale per il decoro e la funzionalità di una parte non secondaria di città. È significativo osservare che questa mozione - esattamente come quella sulla fiscalità di qualche mese fa - non ha raccolto l’appoggio del PD locale, con ogni probabilità per questioni di mera “opposizione” politica. Al PD locale auguro veramente di cuore che anche questa iniziativa non debba essere ripresa altrove, magari proprio dalla loro parte politica. Intanto a Milano qualcuno ci sta pensando, almeno a giudicare da quanto riporta la stampa: sarebbe la seconda volta in pochi mesi!

Una recente iniziativa organizzata dal Consiglio Direttivo Confcommercio di Jesi e dal suo Presidente Tania Luminari - un tavolo tecnico a cui hanno partecipato rappresentanti delle Forze dell’Ordine, dell’Amministrazione e delle varie forze politiche, oltre ad artigiani e commercianti - è stata l’occasione per affrontare il tema scottante della Sicurezza. Le Forze dell’Ordine hanno rilevato come la situazione attuale nella Vallesina non sia caratterizzata da un reale incremento nel numero dei reati, ma da un aumento del grado di efferatezza degli stessi, una maggiore aggressività e gravità degli atti criminosi che ne ha aumentato la percezione da

parte dei cittadini. Cosa fare? Gli operatori sottolineano il fatto che debba essere anche il semplice cittadino ad attivarsi, segnalando prontamente tutte quelle situazioni che ritiene sospette o pericolose. Il quadro legislativo all’interno del quale si devono muovere Carabinieri e Polizia è sconfortante e indecente, una situazione che li vede costretti a lavorare tra continui tagli alle risorse destinate a Prevenzione e Sicurezza e problemi di coordinamento locale. Ma l’aspetto più drammatico è costituto dalle attuali norme in vigore che sono assurde: nel tempo necessario agli operatori della sicurezza per sbrigare le pratiche necessarie all’arresto (circa 7/8 ore), il malvivente torna già incredibilmente libero e dovrà essere arrestato per almeno altre cinque o sei volte prima di poter finire giustamente in prigione! Chi sono i primi e reali responsabili politici di questa situazione? Chi ha creato queste norme che sembrano fatte appositamente

per tenere fuori dalla galera i malviventi? Ovvio! Le forze politiche di destra e sinistra che queste leggi le hanno scritte e votate, le stesse che oggi si lamentano e gridano alla paura della violenza, le stesse che sono rappresentate anche nel nostro Consiglio comunale, chi in modo palese e chi invece “ammantato di civismo”… Come si può pretendere che partiti politici che annoverano nelle loro fila fior fiori di condannati in via definitiva, che siedono dal Parlamento fino ai Consigli Regionali, possano garantire la Sicurezza nel nostro Paese? Legalità è la parola chiave. I cittadini devono pretendere la Legalità ed il rispetto delle leggi anzitutto all’interno delle istituzioni e solo così sarà possibile arrivare a vivere in una società dove queste saranno maggiormente rispettate e dove sarà poi possibile perseguire in maniera reale ed efficace criminali e malfattori.

Alfredo Punzo Capogruppo Patto X Jesi

Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle

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In questi giorni la crisi economica morde ancora. La SICC, una delle aziende storiche del nostro territorio, mette in mobilità i propri dipendenti, con conseguente aggravamento delle prospettive occupazionali per i tanti giovani della nostra città e per chi da tempo è alla ricerca di un lavoro. Nel frattempo, a Roma il Governo guidato da Matteo Renzi ha iniziato la decretazione attuativa del Jobs Act, promuovendo incentivi e sgravi fiscali al fine di favorire nuove assunzioni, introducendo altresì il contratto a tutele crescenti con l’intento di ridurre la precarizzazione nel mondo del lavoro. Fondamentale, inoltre, il dibattito aperto dal Governo nazionale sul tema della riorganizzazione degli ammortizzatori sociali, sulla loro razionalizzazione e sull’introduzione, anche nel nostro Paese, del reddito minimo garantito.

Il tutto con la speranza che i primi segnali di ripresa provenienti dal nord Italia non si arrestino, ma si estendano presto anche alla nostra regione e al resto del paese. Ad ogni modo, anche la Regione Marche dovrà fare la sua parte. Chiuse infatti le primarie che hanno incoronato Luca Ceriscioli quale candidato Presidente per il Centrosinistra, le prime sfide che attendono tutti noi sono proprio quelle economiche e sociali, a partire dalla lotta all’emarginazione sociale, dal sostegno all’occupazione e alla formazione. A Jesi, invece, altre sono le priorità del governo cittadino. È di questi giorni, infatti, la forte insoddisfazione dei cittadini per la principale opera pubblica voluta dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Bacci, ovvero i lavori all’Arco Clementino, i quali, ad oggi, sono costati alla collettività ben 139.058,97 euro, di cui 16.000 euro spesi per incarichi professionali e direzione artistica. Costi destinati ad aumentare, visto che il piede del pilastro sinistro dell’Arco, come disposto dalla Sovraintendenza dei Beni Culturali, dovrà essere liberato dal cemento ivi versato. Risorse pubbliche, dunque, che ben avrebbero potuto essere investite in opere prio-

ritarie e in interventi di manutenzione non più rimandabili per i nostri quartieri sempre più in sofferenza. I lavori di Corso Matteotti, tuttavia, sono l’emblema della confusione che regna a Palazzo: in tre anni si è infatti operato in soli 300 metri di territorio, cambiando più volte idea e posizioni, con risultati che sono oggi sotto gli occhi di tutti. Presto, infine, dovremo dire addio all’Arca Felice, alle farmacie comunali e forse all’Ostello di Villa Borgognoni. Lo stesso sventolato accordo Bacci - Mancinelli sulla gestione dei teatri sembra oggi fermo al palo: Ancona, infatti, si rivolgerà per la lirica a Ravenna e a Palermo, lasciando Jesi ancora una volta isolata, come isolata è su ogni altro tema d’area vasta. Da parte nostra, continueremo a lavorare per segnalare ciò che non va e per costruire una nuova proposta politica che possa presto ridare visione e prospettive a Jesi, in colleganza alle iniziative nazionali e regionali. A quanto pare, ce n’è un grande ed urgente bisogno.

Le primarie per l’elezione del candidato presidente per il centrosinistra alle Regionali di maggio hanno rappresentato un passaggio molto importante per l’Italia dei Valori. La candidatura di Ninel Donini, che a Jesi ha raccolto il 4,7% delle preferenze, è servita soprattutto per far sì che questo importante appuntamento di partecipazione democratica che ha visto andare alle urne oltre 40 mila cittadini nelle Marche non fosse soltanto un affare interno al Pd e, come ha spesso ricordato la stessa Ninel Donini, “una questione tra soli uomini”. Infatti proprio sulla parità di genere l’Italia dei Valori ha giocato le sue carte, coeren-

temente con le battaglie che da mesi sta portando avanti a livello nazionale, se pensiamo ad esempio alla raccolta firme per l’approvazione di leggi a contrasto della violenza sulle donne. E non solo. Sul piano regionale una sanità attenta al problema alle liste di attesa e al rispetto del territorio con un equilibrio nel rapporto aree internecosta e un’attenzione al mondo del lavoro con politiche attive. Queste idee ci hanno caratterizzato e continueremo a proporle in attesa della sfida più importante. Quella di maggio quando si eleggerà il presidente della Regione Marche. Ceriscioli, al quale va il pieno sostegno del partito, ha avuto una legittimazione popolare molto importante, però è bene non dare per scontato nulla e continuarsi ad adoperare per il buon governo della Regione con gran parte della coalizione che l’ha guidata in quest’ultima legislatura. Italia dei Valori ha partecipato alle primarie proprio per far sentire la sua voce e portare un contributo differente su quelle tematiche per le quali riteniamo avere

sensibilità più marcate rispetto al Pd. Insomma un contributo importante in termini di idee perché siamo un partito aperto al confronto. A tal proposito cogliamo l’occasione dello spazio su queste colonne per invitare i concittadini che si riconoscono nelle battaglie di Italia dei Valori a portare il proprio contributo in termini di partecipazione e proposte. L’impegno di ciascuno è determinante. Idv c’è e vuole confrontarsi su progetti di qualità. Non amiamo la politica urlata, meglio quella ragionata. Abbiamo fatto sentire la nostra voce in campagna elettorale quando è stato necessario, mettendo i puntini sulle “i”. Dall’esperienza delle primarie esce un partito più solido e consapevole di ciò che è necessario fare per le Marche. Jesi si conferma punto di forza, noi continuiamo a lavorare con entusiasmo.

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Matteo Marasca Capogruppo Partito Democratico

Gruppo Consiliare Italia dei Valori


Liste Civiche per l’Italia è a ribadire che “la sicurezza è un diritto dei cittadini” ed è per questo sacrosanto diritto che facciamo riferimento agli ultimi fatti di cronaca accaduti nella vicina Ostra Vetere. “Carabiniere spara, ladro in fin di vita. Morte celebrale per il ladro ferito alla testa da un colpo di pistola”. In merito a questo ennesimo fatto di cronaca, emergono nuove iniziative in ambito

regionale finalizzate a sostenere l’attività delle forze dell’Ordine. Ultimamente il capogruppo di Liste Civiche per l’Italia Cesare Santinelli ha fatto sapere che intende portare avanti una iniziativa mirata ad esprimere la solidarietà e la gratitudine dei cittadini jesini alle Forze dell’Ordine che - nonostante le gravi difficoltà per carenza di uomini, mezzi e non solo - si impegnano per garantire la sicurezza della collettività. Lo stesso Santinelli è a sottolineare che la politica deve dimostrare più coraggio, evitando di chiudersi in un senso d’impotenza che alla lunga può portare a risposte individuali che potrebbero sfociare in tragedie. Pertanto sul tema sicurezza auspica un’ampia convergenza di tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale,

con la partecipazione di tutti i Consigli Comunali della Vallesina, al fine di stilare un documento politico condiviso, in grado di rappresentare il nostro territorio, da porre all’attenzione del Ministero degli Interni e al Consiglio dei Ministri. Tale documento politico oltre a contenere i buoni propositi intrapresi dalle Amministrazioni fino ad oggi, dovrà chiedere con forza più risorse a disposizione sul fronte sicurezza e più uomini e mezzi alle Forze dell’Ordine da sempre in prima linea a fronteggiare l’escalation di nuovi casi di criminalità. Nel ricordare che la sicurezza non è né di destra né di sinistra.

Capogruppo Consiliare Liste Civiche per l’Italia

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