Jesi Oggi n. 1 Marzo 2017 - Il bilancio di mandato 2012/2017

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Alle famiglie di Jesi

Jesi Oggi

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anno XXIV n. 1 / Marzo 2017

Periodico del COMUNE DI JESI Direttore responsabile: FRANCESCO CHERUBINI; In redazione: Simone Brunori e Francesco Maria Tiberi Direzione e Redazione: piazza Indipendenza 1 Jesi (tel.0731.538365) jesioggi@comune.jesi.an.it). Stampa: Tecnostampa Loreto / Registrato al Tribunale di Ancona (n.27 del 14/12/93). Fondato nel 1972

5 ANNI DI CAMBIAMENTO

IL BILANCIO DI MANDATO 2012-2017 foto Ballarini



Il coraggio di cambiare Al termine di 5 anni di governo cittadino rendicontiamo l’attività svolta ed i risultati conseguiti da una Amministrazione Comunale che ha avuto una straordinaria fortuna: quella di essere rappresentata da uomini e donne svincolati da qualsiasi partito e dunque liberi di agire nell’esclusivo interesse della città, senza dover rispondere a disposizioni dall’alto. E d’altra parte solo con indipendenza e autonomia avremmo potuto centrare gli obiettivi che ci eravamo posti, perché imponevano di spezzare logiche di parte e vecchi schemi ormai consolidati che avevano portato Jesi ad avvitarsi su se stessa, presentandosi come una città spenta, senz’anima, con un degrado generalizzato e senza prospettive. Operazione non facile perché, prima di tutto, si trattava di sistemare i conti del Comune, totalmente fuori controllo, con un deficit strutturale consolidato e debiti di volta in volta ripianati con le risorse che erano invece destinate alle manutenzioni di strade, marciapiedi, verde e arredo urbano (ed in effetti si è visto in che condizioni erano stati lasciati). Come se non bastasse, abbiamo dovuto gestire il tutto con un taglio di risorse pari ad oltre 30 milioni di euro in meno rispetto a chi ci ha preceduto (quasi 60 miliardi di vecchie lire). E qui sta la fortuna di non aver partiti a cui dover rendere conto. Perché la nostra decisione di tagliare immediatamente sprechi e sacche di privilegi ha sicuramente fatto storcere il naso a più di uno, senza però impedirci di andare fino in fondo per la nostra strada, rispondendo alla coscienza e ad un forte rigore morale.

Con un bilancio finalmente risistemato, ci siamo messi tutti a lavorare insieme per recuperare il tempo perduto spaziando su fronti ben precisi: massima attenzione ai soggetti più fragili della popolazione, scuole in piena sicurezza, dignità all’arredo urbano, forte sostegno allo sviluppo economico, valorizzazione di attività culturali, sociali, sportive per una città viva e vivace. Ci siamo riusciti sburocratizzando molto l’attività amministrativa, uscendo dal Palazzo per essere sempre più presenti nei quartieri a percepire umori, aspettative e bisogni. Ci siamo riusciti con la piena e determinante collaborazione dei dipendenti comunali che, malgrado un numero ridotto di oltre il 20% rispetto al passato per pensionamenti, si sono fatti carico non solo di portare avanti i servizi già avviati, ma di svilupparne di nuovi. Ci siamo riusciti con la convinzione che giorno dopo giorno la città stava veramente cambiando, il centro era tornato a pulsare, si registrava una rinnovata attenzione verso i quartieri periferici, i cittadini avevano ritrovato orgoglio e senso di appartenenza. Un cambiamento tangibile: in questi cinque anni abbiamo contribuito ad aprire il nuovo ospedale Carlo Urbani per cominciare a migliorare la sanità ed il nuovo Commissariato per garantire una migliore sicurezza; abbiamo aperto il centro diurno Maschiamonte per dare dopo 15 anni una casa dignitosa ai diversamente abili, il centro diurno Alzheimer per aiutare le famiglie con congiunti che hanno questa malattia, la Casa delle genti per offrire un tetto ai senza fissa dimora, la Salara di Palazzo della Signoria e gli imminenti Mu-

seo Stupor Mundi ed Archeologico per arricchire l’offerta culturale, abbiamo in dirittura d’arrivo il Polo Enograstronomico Regionale per ampliare quella turistica. Strutture e servizi che non c’erano, o stavano lì da anni in attesa di essere realizzati. Certamente non abbiamo risolto tutti i problemi, perché di criticità ce ne sono molte e da lavorare c’è ancora tanto. Ma possiamo dire, a testa alta, che oggi Jesi è decisamente meglio di come l’avevamo trovata. Per questi motivi ci proponiamo di continuare. Con la responsabilità di chi ha governato 5 anni, con la consapevolezza che la fiducia che andremo a richiedere non è ora sulla speranza del cambiamento, piuttosto sulla dimostrazione di aver operato per il bene della città. Abbiamo chiari sia gli obiettivi che le strategie: questa nostra Jesi che ha riacquistato vitalità, la vogliamo rendere ancora più attrattiva. Attrattiva per nuovi investimenti e nuove imprese, attrattiva nelle opportunità per i giovani, attrattiva per flussi turistici legati a cultura e sport, attrattiva nei servizi per le fasce sociali più deboli, attrattiva insomma come merita. E come ciascun jesino, sono certo, la vorrebbe. Il sindaco Massimo Bacci www.facebook.com/massimobaccisindaco

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2012-2017: qualcosa Strutture e servizi che non c’erano o stavano lì da anni

Un nuovo Ospedale

Una nuova casa per i più fragili

La prima pietra 20 anni fa Finalmente completato

Promessa da 15 anni ai diversamente abili

Un nuovo impianto di risalita

Un nuovo campo da rugby

In Piazza della Repubblica si arriva in ascensore

Per favorire sempre più la promozione dello sport

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di nuovo... in attesa di essere realizzati

Un nuovo Commissariato

Un nuovo spazio culturale

Per affrontare meglio la sicurezza

Con la Salara una moderna concezione di biblioteca

Una nuova scuola per i più piccoli

Un tetto ai senza fissa dimora

Dopo 10 anni rinasce l’Aquilone per materna e nido

Un sostegno alla marginalità sociale più accentuata 5


2012-2017: qualcosa Piccoli e grandi interventi per restituire un minimo di PRIMA

PRIMA DOPO

DOPO

Il Comune una casa di tutti Rimosso il cancello

Via l’impalcatura d’acciaio dalle mura medievali

PRIMA

PRIMA

DOPO

Più cura per le mura e per il verde intorno 6

DOPO

Parco del Granita finalmente accessibile


di buono... decoro alla nostra città PRIMA

DOPO

PRIMA

DOPO

Asfaltature strade Una nuova primavera

Una maggiore attenzione anche alle vie secondarie

PRIMA

PRIMA

DOPO

Con i marciapiedi sistemati più rispetto per i pedoni

DOPO

Anche le rotatorie possono essere più belle 7


3,6

ilioni euro

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Bilancio

Malgrado meno risorse disponibili risanato il deficit strutturale con tagli netti a sprechi e privilegi

L’Amministrazione comunale, appena insediata, si è trovata un Prerequisito bilancio ingessato, con un deficit strutturale che veniva ripianato indispensabile per di anno in anno con le risorse che per legge avrebbero dovuto gestire un Comune, essere destinate alla realizzazione di opere pubbliche (oneri di come qualsiasi altro urbanizzazione e vendita del patrimonio pubblico). Il risultato Ente o Azienda, è è stato quello di avere una città con una scarsa manutenzione e conti pubblici in rosso. Non solo: in questi 5 anni le risorse a avere conti in ordine disposizione si sono drasticamente ridotte, oltre 30 milioni in meno ed un bilancio sano. rispetto alla precedente legislatura. Solo con una analisi La prima azione è dunque stata quella di tagliare sprechi e sacche puntuale delle entrate di privilegi che si erano consolidati nel tempo: riorganizzazione e delle spese, infatti, si dei servizi generali (meno spese per assicurazioni, per il servizio di pulizie, ecc.), revisione degli affitti che il Comune paga ai privati possono programmare per l’utilizzo di beni immobili, rigoroso controllo delle spese fin i beni e servizi da nei più piccoli dettagli (dalle auto alle fotocopie). Alla fine un erogare alla Comunità risparmio che ha largamente superato i 10 milioni. e gli interventi da realizzare. RISORSE A DISPOSIZIONE DEL COMUNE DI JESI Un’operazione in milioni di euro non facile per50 il PRIMA DOPO deficit strutturale 39,8 40,3 38,7 37,3 36,9 36,0 del Comune e40 per il 33,1 31,9 drastico taglio dei 30,5 30,8 30 trasferimenti statali. L’impegno era dunque quello20 di effettuare una ricognizione 10 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2014 2016 complessiva dei costi 0 a carico del Comune così da agire sulle spese improduttive, 30 milioni di euro in meno in 5 anni salvaguardando i settori 10 milioni i risparmi sulle spese fisse considerati prioritari, su 4,1% la riduzione di spesa media dei tutto il comparto sociale. Comuni italiani, 21,18% quella di Jesi Con questi risultati. (Periodo 2010/2015 - fonte Ministero Interno)

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Mutui e prestiti: una drastica riduzione dell’indebitamento Altro problema affrontato è stato il forte indebitamento del Comune, vale a dire il quantitativo dei mutui contratti dalle precedenti Amministrazioni e ovviamente da restituire a rate nel corso degli anni. Ammontava a 26,3 milioni di euro la somma dovuta nel 2012 al sistema del credito, mettendo a rischio il bilancio per il pesante onere del rimborso prestiti. A questi si sono aggiunti altri 3 milioni non contabilizzati in bilancio per sentenze di condanna relative a cause ultradecennali (come gli espropri) per le quali le precedenti Amministrazioni non avevano effettuato alcun prudenziale accantonamento. Con una rigorosa azione che ha portato da un lato ad accelerare la restituzione del debito e dall’altro a ridurre drasticamente la contrazione di nuovi mutui, il debito quest’anno è sceso a 15 milioni. INDEBITAMENTO DEL COMUNE

2012 26,3 milioni di euro

Dalla lotta all’evasione recuperati 4,5 milioni Controlli senza vessazioni È stata una lotta all’evasione seria e senza sconti quella attuata dall’Amministrazione comunale in questi anni, ponendo sempre il cittadino contribuente al centro dell’attenzione. Perché le tasse locali è giusto che le paghino tutti, in proporzione alle possibilità, ma senza fenomeni di vessazione. E questo principio ha permesso di ottenere due importanti risultati: da un lato un recupero di evasione record che si è attestato sui 4,5 milioni (principalmente tra Ici/Imu, tassa rifiuti e tosap); dall’altro un rapporto più “umano” con il contribuente. Chi presentava situazioni anomale, infatti, non si è visto recapitare una lettera da una qualunque agenzia esterna che chiedeva soldi per conto del Comune di Jesi senza possibilità di verifica. È stato invece convocato dagli Uffici per esaminare insieme la propria posizione fino a giungere ad una condivisione della reale situazione relativa a tasse e tributi locali. LE SOMME RECUPERATE DALLA LOTTA ALL’EVASIONE

Anno Imposta

2017 15,0 milioni di euro

3 milioni le risorse pagate dal Comune per cause ultradecennali ereditate dal passato

Ici, Imu, Tasi

Tarsu, Tares, Tari

Tributi minori

2012

744.479 €

371.474 €

85.118 €

2013

461.495 €

181.947 €

68.735 €

2014

507.262 €

182.874 €

47.859 €

2015

821.253 €

146.793 €

52.527 €

2016

681.379 €

184.794 €

21.986 €

3.215.868 €

1.067.882 €

276.225 €

TOTALE 4.559.975 €

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Scesa la tassazione locale E la tassa rifiuti è la più bassa tra i Comuni della provincia Nel 2012 le entrate tributarie del Comune di Jesi, vale a dire il gettito complessivo derivante da imposte e tasse locali, erano pari a 28,9 milioni. Nel 2017 scendono a 25,8 milioni, con una riduzione di oltre il 10% che, a livello pro capite, è pari a -78,45 euro. L’effetto è determinato ovviamente dal taglio dell’Imu e della successiva Tasi sull’abitazione principale, a cui per altro non è stata assicurata pari compensazione di risorse statali. L’allineamento dell’addizionale Irpef di Jesi agli altri Comuni della regione, effettuata nel lontano 2013, è stata effettuata tutelando i cittadini con un reddito al di sotto di 10 mila euro (a differenza della Regione Marche che ha scelto di tassare indistintamente tutti con la propria addizionale, che ha per altro un valore due volte superiore a quella di Jesi). La tassa rifiuti, che per legge deve coprire il 100% del costo del servizio, resta ad oggi di gran lunga più bassa di tutti i Comuni della provincia di Ancona superiori ai 20 mila abitanti (eccetto Fabriano che si trova in zona montana). Questo è stato possibile grazie ad una ottimale gestione di JesiServizi che è riuscita ad ammortizzare al massimo l’aumento dei costi. ENTRATE TRIBUTARIE

(Le tasse pagate dai cittadini che restano al Comune di Jesi)

2012: 28.946.795,23 euro 2017: 25.808.642,28 euro Riduzione in valori assoluti: - 3.138.152,95 Riduzione in percentuale: - 10,84% Riduzione procapite (su 40.000 ab.): 78,45 euro

Addizionale Irpef: la Regione la applica indistintamente a tutti A Jesi esentati i cittadini con reddito inferiore a 10.000 euro 10

Ridotte da 4 a 1 le società partecipate al 100% dal Comune di Jesi Quando si è insediata, l’Amministrazione comunale si è trovata con 4 società partecipate al 100% dal Comune (JesiServizi, ProgettoJesi, Società di Trasformazione Urbana, Arcafelice) e con altre 7 società dove aveva quote minori. Nella logica di tagliare spese superflue ed improduttive, è stata mantenuta la sola JesiServizi, avendo ProgettoJesi portato positivamente a termine il proprio compito statutario (riportando nella piena proprietà del Comune beni impropriamente trasferiti come Villa Borgognoni) e non essendoci i presupposti minimi per mantenere in vita le altre due società. Conseguentemente si è deciso di cedere anche le quote delle altre società dove il Comune aveva un peso assolutamente marginale.


Una conta dei beni pubblici e il controllo degli affitti

Contratti derivati Vinta la causa milionaria

Ridotte le spese del personale Quasi azzerate le consulenze

Era una situazione caotica quella del patrimonio comunale: non si sapeva quanti fossero effettivamente i beni immobili di proprietà, mentre per quelli dati in affitto non vi era alcuna certezza dei pagamenti, per altro a canoni ormai fuori mercato da anni. Al termine di un impegnativo lavoro è stato rimesso ordine al patrimonio immobiliare anche catastalmente. Ora vi è un monitoraggio costante sugli affitti, adeguati ai valori di mercato, con una verifica mensile di chi ha pagato quanto dovuto o meno. Un quadro che permette anche la dismissione, mediante vendita, dei beni non ritenuti più strategici.

Il contratto derivato, il cosiddetto Swop, incautamente sottoscritto dal Comune di Jesi nel 2005 con Unicredit era già costato alle casse comunali 1,2 milioni con altri 500 mila euro da sborsare. Avrebbe dovuto tutelare il Comune sulla variabilità dei tassi di interesse relativi ad un mutuo di 12,5 milioni. La nuova Amministrazione comunale ha subito compreso che si trattava di qualcosa di poco chiaro ed ha fatto immediatamente causa al colosso bancario, ottenendo giustizia dal Tribunale di Milano che ha obbligato Unicredit a restituire le somme indebitamente ricevute dal Comune.

Tra i tagli più significativi alla spesa vi è stato sicuramente quello legato al personale comunale per effetto della progressiva riduzione del numero dei dipendenti per pensionamenti rispetto ai quali non si è potuto procedere ad assunzioni di pari numero. Si è passati da un costo di 12,1 milioni di euro nel 2012 ad uno di 9,3 milioni nel 2016, pari ad una riduzione di circa 2,8 milioni. Praticamente azzerate le consulenze, vale a dire gli incarichi dati a professionisti esterni: da quasi un milione di euro a cui si era arrivati nella precedente legislatura, sono scese ad appena 30 mila euro in questi ultimi anni.

32 alloggi di emergenza e 11 alloggi locati a basso canone

1,2 milioni restituiti al Comune, 500 mila non più pagati

Ridotte da 1 milione a 30.000 euro le consulenze 11


Organizzazione dell’Ente

Via il cancello dall’atrio del Comune e ampliato l’orario di apertura al pubblico

Il miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi erogati, indicato nel programma di mandato assieme all’imprescindibile contenimento dei costi, è stato perseguito attraverso una ricognizione complessiva delle esigenze dei cittadini, andando a potenziare gli sportelli aperti al pubblico e a velocizzare le pratiche amministrative. Il tutto in un contesto dove il personale si è progressivamente ridotto ed il numero di servizi è aumentato. Tema rilevante anche quello della trasparenza, con il Comune pienamente allineato alle nuove disposizioni di legge per una ampia informazione dei propri dati.

Tra i primi provvedimenti adottati dall’Amministrazione comunale all’atto del suo insediamento vi sono stati la rimozione del cancello in ferro dall’atrio della residenza municipale e l’ampliamento degli orari di apertura al pubblico. In luogo del cancello è stata installata una più consona portineria dove è presente mattina e sera personale pronto a dare assistenza e informazioni. Relativamente all’ingresso del pubblico, niente più fascia oraria (11-13.30), ma accesso libero. Modificato anche l’orario del personale comunale con due rientri settimanali (martedì e giovedì) anziché uno.

Diminuiti i dipendenti comunali Aumentati i servizi al pubblico Erano 320 i dipendenti comunali nel 2012, sono 246 oggi. Una perdita secca di 74 unità, oltre il 23%. A fronte di tale riduzione, sono invece aumentati i servizi al cittadino avendo l’Amministrazione comunale scelto di gestire in proprio alcune attività (gestione impianti di risalita, organizzazione fiere di S.Settimio, gestione delle lampade votive) con un risparmio di 300 mila euro l’anno. Senza contare che da tre anni il giudice di pace non è più gestito con personale del Tribunale, ma del Comune di Jesi. Parallelamente è stata avviata una incisiva formazione del personale, svolta anche insieme ai Comuni limitrofi. Una quarantina in media i corsi organizzati ogni anno con circa 180 dipendenti coinvolti.

Sceso da 320 a 246 (-23%) il numero dei dipendenti Pari a 300.000 euro i risparmi per i servizi internalizzati 12


Molti meno dirigenti e servizi accorpati Avviata subito una piena riorganizzazione dell’Ente in nome di una maggiore efficienza ed efficacia. Istituite 6 Aree (Finanze, Servizi al Cittadino e alle Imprese, Servizi Tecnici, Affari Generali e Legali, Sviluppo Risorse Umane, Polizia Locale) con 3 dirigenti (più il segretario generale), a fronte degli 8 dirigenti (più un direttore e un segretario generale) che vi erano nell’organizzazione dell’Ente nella precedente legislatura. Accorpati diversi servizi: lavori pubblici ed urbanistica; anagrafe, servizi cimiteriali e front office; commercio e sviluppo economico; istituti culturali.

Scesi da 8 a 3 il numero dei dirigenti in Comune

Giro di vite su telefoni, auto, carta e fotocopie Altro provvedimento immediato è stato il giro di vite contro sprechi e dispersione di risorse nella pubblica amministrazione. Il piano di razionalizzazione delle spese riguarda le dotazioni strumentali (come i telefonini di servizio costantemente monitorati per il corretto utilizzo), quelle informatiche, le autovetture di servizio (rigorosi controlli su chilometri, schede carburante e motivo dell’utilizzo). Ha fatto seguito poi la digitalizzazione dei documenti in entrata per ridurre la produzione cartacea e l’adesione primo Comune in Italia - all’accordo nazionale per stampanti, fotocopiatrici e fax: da 1,8 milioni di produzione di fogli l’anno e 180 stampanti si è dimezzato il consumo di carta e ridotte a 38 le macchine multifunzione.

Ridotte da 180 a 38 le stampanti negli uffici

Correttezza Nuove regole di comportamento più stringenti Introdotti strumenti più stringenti sia per prevenire fenomeni di corruzione, sia per garantire una maggiore correttezza nell’operato della pubblica amministrazione. Un percorso a 360 gradi che disciplina anche il codice di comportamento del personale comunale. Individuate le aree di rischio e le relative misure di prevenzione della corruzione. Per il personale vietato ricevere regali, obbligatorio comunicare casi di conflitto di interesse. Regole anche per il comportamento da tenersi in servizio, in particolare sull’obbligo di non abbandonare il proprio posto di lavoro ed avere cura delle dotazioni messe a disposizione.

Servizi digitali Ora basta un “click” Avviata una prima digitalizzazione di alcuni servizi comunali con l’obiettivo di accelerare tempi e risposte alla cittadinanza, ma anche abbattere costi. Tra i primi interventi vi è stata l’informatizzazione dei permessi di transito e di sosta nelle zone a traffico limitato del centro storico (anche per permessi brevi) e il portale online della Polizia Locale, all’interno della Rete Civica, per il pagamento on line delle sanzioni.

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Partecipazione

La fiducia accordata a chi governa la città deve essere costantemente rafforzata attraverso il confronto ed il dialogo a tutti i livelli di rappresentatività. Un potenziamento della partecipazione da attuare attraverso una comunicazione istituzionale costante riguardante tutto il “vissuto” della Città; lo sviluppo di servizi web che facilitino il cittadino nell’utilizzo dei servizi; il confronto diretto e periodico, attraverso incontri ed assemblee con la cittadinanza, sul funzionamento e le scelte della amministrazione, diffondendo una conoscenza che consenta una più consapevole valutazione del suo operato; la promozione sul territorio di una rete di rappresentanze democratiche autogestite che siano portavoce univoche verso l’amministrazione dei problemi specifici delle diverse aree cittadine (rioni e borghi) in ottica di perseguimento dell’interesse collettivo. 14

Consiglio comunale in diretta streaming

Chiunque può seguire comodamente da casa o altrove, tramite un computer, il Consiglio comunale accedendo al servizio streaming della rete civica. Le sedute possono essere visionate ed ascoltate anche successivamente nel canale Youtube del Comune di Jesi. Un Consiglio comunale dunque non solo pubblico, ma accessibile da chiunque a qualsiasi ora.

Social, Whatsapp, Municipium Un Comune 2.0 che sa comunicare Per garantire una informazione più veloce ai cittadini, sono state sviluppate nuove modalità di comunicazione, che si basano su applicazioni presenti su qualsiasi telefonino o tablet. Dalla pagina Facebook del Comune, ai messaggi Whatsapp (quasi 8 mila cittadini iscritti), dalla App Municipium (5 mila iscritti) a Twitter e Telegram, il sistema di comunicazione del Comune è all’avanguardia in ambito nazionale. Una scelta particolarmente efficace, soprattutto per fornire informazioni di protezione civile (particolarmente seguite quelle relative alle ripetute scosse di terremoto), allerte meteo, ma anche servizi, eventi ed appuntamenti in città.


Istituito lo Sportello delle Associazioni

Nati ufficialmente i Comitati dei quartieri

Assemblee pubbliche su bilancio e opere

Niente più giri a vuoto tra uffici per domande, richieste ed autorizzazioni da parte delle associazioni. Con lo Sportello Unico dedicato proprio alle realtà operanti nel settore culturale, sociale, sportivo della città, un unico ufficio sbriga tutte le pratiche per la concessione di locali e spazi pubblici, coordinando il calendario degli eventi, occupandosi delle autorizzazioni necessarie presso i servizi interni, raccogliendo le richieste di patrocini, offrendo la consulenza e il supporto operativo per organizzazione eventi.

In sostituzione delle Circoscrizioni abolite dalla legge, è stata promossa la libera e spontanea formazione di Comitati di cittadini. Sono gruppi di cittadini che spontaneamente, senza regole imposte, ma con volontà propositiva, decidono di unirsi per dialogare con il Comune sulle tematiche della propria zona, segnalando e proponendo risoluzione di problemi, diventando essi stessi soggetti a cui l’Amministrazione comunale presenterà progetti o interventi che intende realizzare in quel quartiere, così da condividere in maniera partecipata qualsiasi intervento. Dieci i Comitati formati, a partire dalle periferie.

In questi 5 anni si sono ripetuti nei vari quartieri incontri promossi per illustrare come venivano annualmente utilizzate le risorse del bilancio comunale e quali opere pubbliche sarebbero state realizzate. Un’occasione per incontrare gli amministratori e sviluppare un confronto nel quale sono stati affrontati anche i problemi di ogni singolo quartiere. L’ampia partecipazione di cittadini ha dimostrato l’efficacia di tali iniziative.

Cena popolare e Capodanno in Piazza Partecipazione è anche condivisione, stare insieme, rafforzare il senso della Comunità in maniera divertente e spensierata. È nata da questa considerazione l’idea del cenone solidale in occasione della notte di San Silvestro al mercato delle erbe. Un appuntamento che è cresciuto nel corso degli anni fino a sfiorare le 500 presenze e che è diventata anche l’occasione per fare beneficenza.

10 i Comitati già operativi Altri 2 in fase di costituzione

Progetto Giovani Con l’obiettivo di favorire la partecipazione dei ragazzi alla vita della comunità, è stato attivato il Progetto Giovani, costituito da un gruppo di studenti in rappresentanza di tutti gli istituti superiori della città. Con regole e strumenti operativi scelti in totale autonomia, i ragazzi hanno elaborato un percorso per l’organizzazione di eventi che rendano sensibile la cittadinanza alle iniziative sociali pensate e realizzate dagli studenti stessi. Dal Comune sono stati forniti il supporto logistico e il materiale necessario per garantire la piena operatività.

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Sostenere il tessuto produttivo locale, al fine di preservare l’occupazione, fungendo da “propulsore” di iniziative e progetti da costruire con le associazioni di categoria. Questo l’obiettivo che si era posta l’Amministrazione Comunale in avvio di mandato, convinta che solo attraverso la collaborazione costante con cittadini e aziende avremmo potuto dar forza a ciascuna nostra azione. Questi i risultati.

IMPRESE

Lavoro e sviluppo economico

Un incubatore per lo sviluppo di nuove idee di impresa

È stato dato impulso alla creazione dell’incubatore di imprese JCube - presente nell’ex area Sadam - una delle realtà più interessanti a livello nazionale per favorire la nascita e lo sviluppo di nuove idee di imprenditorialità. Ad oggi, all’interno di Jcube, sono seguite oltre 40 start up, con più di 100 persone coinvolte a vario titolo e ben 10 brevetti già registrati.

La stampa 3D al servizio di industria e artigianato All’interno del JCube è stato aperto il FabSpace. Si tratta di un laboratorio per la manifattura di nuova generazione dove chiunque può dare “corpo” alle proprie idee utilizzando software e macchinari specifici in stampa tridimensionale, vale a dire quel particolare tipo di stampa che non riproduce fogli, ma oggetti. Uno strumento utile a servizio dell’industria e dell’artigianato, ma anche per la formazione dei giovani (scuola e università) verso questa tecnica ormai sempre più diffusa.

1 start up su 4 della provincia di Ancona ha sede a Jesi Grazie a JCube la nostra provincia è tra le prime in Italia per start up 16


Fidejussioni alle imprese per l’accesso al credito L’adesione, a partire dal 2013, del Comune di Jesi al Fondo di Garanzia di II grado istituito dalla Regione ha permesso in questi anni ad 87 aziende della città (per 388 dipendenti complessivi) di ricevere finanziamenti per 4,2 milioni. Si tratta di aziende che avevano richiesto accesso al credito in banca, in società di leasing o a società di intermediazione finanziaria nel periodo in cui i Confidi avevano già esaurito la dotazione a disposizione per le controgaranzie e che hanno potuto beneficiare, per i propri investimenti, dei fondi messi a garanzia dal Comune di Jesi.

Internet ultraveloce per imprese e famiglie La banda larga è stato uno degli importanti risultati raggiunti nel 2015 quando l’intera città è stata cablata con la fibra ottica. Un risultato strategico, specialmente per le attività industriali e commerciali che ha permesso di annullare concretamente il divario digitale rispetto ad altre realtà. A tal fine il Comune aveva seguito personalmente tutti i passaggi amministrativi in Regione affinché i finanziamenti destinati alla diffusione della banda larga nel territorio marchigiano fossero certi per la nostra città e garantiti nell’intero territorio comunale.

87 aziende di Jesi sostenute con 4,2 milioni di euro garantiti dal Comune Scende ad una media di 43 giorni il pagamento di fatture del Comune

Pagamenti più veloci ai fornitori del Comune Con un tempo medio di pagamento delle fatture di 43 giorni, il Comune di Jesi è stato inserito tra i 500 enti pubblici più virtuosi nella speciale classifica elaborata dal Ministero dell’Economia. Il Comune di Jesi, con pochissimi altri casi analoghi in regione, è stato esaminato sulla base di 4.975 fatture ricevute e pagate, per un importo complessivo di oltre 10 milioni di euro. Un risultato segno di buon governo e rispetto per le aziende fornitrici che vedono versarsi il corrispettivo in tempi ragionevoli.

Contributi alle imprese che ampliano e assumono È stato approvato nel 2014 il Regolamento che premia le aziende che assumono, attraverso un contributo triennale che viene erogato previa verifica del mantenimento dell’unità lavorativa per la quale è stato richiesto il sostegno. Qualora l’impresa proceda contestualmente all’ampliamento della superficie, l’estensione del beneficio sale a 4 anni.

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EDILIZIA

Borghi, incentivi alla riqualificazione

Sono stati introdotti incentivi volumetrici ed economici a quanti decidono di recuperare i “retri” degli edifici dei borghi storici, eliminando quelle antiestetiche costruzioni posticce, spesso costituite da bagni sopraelevati. Un provvedimento per il recupero dell’edilizia storica minore che interessa oltre un centinaio di abitazioni presenti nei borghi, da via Roma a via Garibaldi, da via Rosselli a via Marconi. Le nuove norme consentono la demolizione e una ricostruzione più razionale, più presentabile, più corretta, con un duplice vantaggio: da un lato la possibilità di aumentare leggermente la volumetria rispetto al corpo dell’edificio demolito, dall’altro una riduzione degli oneri di costruzione.

Sbloccato anche il Piano Regolatore Nuove lottizzazioni Dopo quasi un decennio in cui il Piano regolatore era rimasto di fatto paralizzato, non essendosi concretizzata alcuna delle previsioni di sviluppo della città, questa Amministrazione comunale ha effettuato interventi di semplificazione in materia di pianificazione attuativa che hanno consentito i cosiddetti “frazionamenti” dei nuovi ambiti edificabili, dando il via libera ad uno sviluppo della città all’interno di una cornice ben definita. In questo ambito sono state rese possibili le nuove lottizzazioni a Minonna, in via Togliatti, in zona Appennini Alta. Prossime quelle in zona Piccitù e Fontedamo.

Taglio netto agli oneri negli interventi edilizi Taglio netto alla monetizzazione dei cosiddetti standard urbanistici, uno dei contributi richiesti dal Comune ogni qual volta un privato realizza un intervento che comporta l’aumento del carico urbanistico. La riduzione è stata del 15% per tutte le tariffe per interventi edilizi diretti. In aggiunta un ulteriore abbattimento del 50% per il recupero di edifici nella città storica e per gli ampliamenti delle attività produttive. Ed infine uno scontro del 25% per il recupero nelle zone residenziali.

-15% sulle tariffe per gli interventi di recupero (monetizzazione standard urbanistici) 18

Una ulteriore riduzione del 50% se in centro o nei borghi storici, del 25% nelle zone residenziali


Ville storiche Finalmente un chiaro piano di recupero Il piano di recupero delle ville storiche del primo Novecento consente finalmente interventi di manutenzione appropriati, anche con finalità di sicurezza sismica ed efficienza energetica secondo le più recenti normative. Dopo anni di burocrazia spinta che non chiariva quali opere potessero essere realizzate, finalmente il Comune ha avviato un censimento e suddiviso gli interventi ammissibili in tre categorie. Per le ville di maggior pregio è autorizzato il solo restauro o risanamento conservativo. Per quelle che non hanno elementi architettonici di particolare valore, è possibile procedere ad una ristrutturazione edilizia limitata agli spazi interni, garantendo il mantenimento dell’involucro esterno. Infine per quelle ville che, nel corso degli anni, hanno perso l’identità iniziale, si può effettuare una ristrutturazione edilizia, anche mediante completa demolizione e ricostruzione.

Incentivi per chi ristruttura in un’ottica sostenibile Contributo di costruzione ridotto dal 50 al 70% per chi adotta tecniche di edilizia sostenibile nelle ristrutturazioni o nelle nuove costruzioni. È la scelta dell’Amministrazione comunale per incentivare una nuova cultura dell’abitare. Lo sconto è applicato sulla quota del costo di costruzione e gli oneri di urbanizzazione secondaria per nuovi edifici. Non solo, per ciascuna tipologia di intervento, gli incentivi potranno essere incrementati di un ulteriore 20% qualora siano presenti uno dei tre seguenti requisiti: - un tetto giardino, l’impiego di materiali di origine naturale; - un miglioramento dell’isolamento acustico di facciata di almeno il 30% rispetto ai minimi di legge; - l’impiego di sistemi di accumulo di energia derivanti da fonti rinnovabili, un generatore a pompa di calore.

Sono circa 70 le ville storiche del primo Novecento censite per definire il piano di recupero

Agevolazioni per il recupero degli edifici rurali Autorizzato il recupero del patrimonio edilizio esistente in ambito rurale attraverso la sostituzione di capannoni dismessi con fabbricati di ridotta consistenza volumetrica da destinare a residenza e attività ricettive. Si incentivano così anche forme di turismo rurale oltre ad una globale riduzione del costruito in campagna. In sostanza, si consente il recupero dei capannoni fino a mille metri, consentendo il frazionamento in tre edifici distinti l’un l’altro di circa 330 mq ciascuno per farne residenze e strutture ricettive.

Sconto dal 50 al 70% a chi sceglie tecniche di edilizia sostenibile. Incrementati ulteriormente gli incentivi 19


Con i “dehors” migliora l’offerta di bar ed esercizi pubblici

Tra le novità degli ultimi anni introdotte nell’obiettivo di rivitalizzare la città, particolarmente apprezzata è stata la scelta di incentivare l’apertura dei cosiddetti “dehors”, le strutture temporanee all’aperto davanti a bar ed esercizi pubblici della città. Una scelta resa possibile dalla modifica al regolamento che disciplina l’occupazione del suolo pubblico, nella convinzione che i dehors svolgano una positiva funzione in termini di miglioramento dell’offerta di servizi ai cittadini ed ai turisti, di aggregazione sociale, di rivitalizzazione della città. E dunque la loro presenza andava incoraggiata pur nell’ambito di regole codificate che ne garantissero la compatibilità con i luoghi ed il decoro pubblico. Oltre 40 le domande presentate dopo la modifica al regolamento, a conferma di quanto sia stata apprezzata tale decisione dagli esercizi pubblici.

Ben 44 i dehors autorizzati negli ultimi tre anni 20

Spese accessorie ridotte negli interventi di recupero Con la modifica al regolamento dell’incidenza degli oneri, sono state adottate procedure più semplici per il versamento degli oneri di urbanizzazione per chi costruisce da nuovo o per chi ristruttura vecchi fabbricati (con demolizione e successiva ricostruzione). Il provvedimento introduce anche coefficienti correttivi degli importi da versare che agevolano in particolare gli interventi di recupero. Una scelta per favorire e privilegiare il recupero dell’esistente piuttosto che il consumo di ulteriore suolo.

Nuovo portale informatico per le attività produttive Servizi telematici sempre più avanzati alle imprese e ai cittadini per ottimizzare tempi e fornire risposte puntuali su attività produttive, commercio, ambiente ed edilizia privata. È stato infatti realizzato un nuovo portale informatico con l’obiettivo di uniformare e velocizzare i processi sia dello Sportello Unico per le Attività Produttive sia dello Sportello Unico Edilizia ed evitare così file in Comune, oltre a trasmettere pratiche in tempo reale tra i vari uffici interni o agli altri enti competenti per il rilascio di autorizzazioni, permessi, pareri e così via.

Più recupero dell’esistente anziché consumo di ulteriore suolo


CENTRO STORICO E PERIFERIE

Tasse azzerate per 3 anni a chi apre una nuova attività Dal 2014 istituita la “No tax zone”. Per agevolare l’apertura di attività commerciali ed artigianali di vicinato (negozi e botteghe di quartiere), il Comune ha deciso di erogare un contributo pari alle tasse comunali che i nuovi esercenti andranno a pagare nei primi tre anni dal loro insediamento. L’iniziativa, prima riservata solo al centro ed ai borghi storici è stata poi estesa in tutto il territorio comunale. Ad oggi hanno beneficiato del contributo una media di 20 attività produttive l’anno.

Più facile ampliare o aprire un nuovo locale in centro Sono state modificate le norme del piano particolareggiato del centro storico che vietava aumenti di superfici utili rispetto a quelle già destinate ad usi commerciali e terziari. Venendo incontro anche alle sollecitazioni espresse dalle associazioni di categoria e con l’obiettivo di sostenere le attività produttive, l’Amministrazione comunale ha deciso di favorire un ampliamento, fino al 30% della superficie utile lorda di ogni immobile.

Gestione diretta delle fiere di San Settimio La scelta di gestire in proprio l’organizzazione delle fiere di San Settimio, anziché delegarla ad una società esterna come in passato, potrebbe apparire un dettaglio irrilevante. In realtà ha permesso non solo una migliore selezione degli ambulanti presenti, ma anche un incremento delle entrate per il Comune (pari a circa 30.000 euro l’anno) che sono state poi interamente destinate a servizi a favore delle attività produttive del territorio.

Una media annua di 20 tra negozi e botteghe che hanno beneficiato della “no tax zone”

30.000 euro le entrate dalla gestione diretta delle fiere destinate poi alle attività produttive 21



Sicurezza e legalità Alla crescente e legittima richiesta di sicurezza proveniente dalla città è stato risposto rafforzando la collaborazione con le forze dell’ordine e gli operatori di pubblica sicurezza, e incrementando nel contempo le azioni di prevenzione dei reati, a partire dalla videosorveglianza. L’apertura del nuovo Commissariato, attesa da anni, ha permesso al personale della Polizia e a quello della Polstrada di avere una struttura più ampia e funzionale per garantire una migliore attività a servizio dei cittadini.

L’occhio delle telecamere nei quartieri più sensibili

Con l’obiettivo di aumentare la percezione di sicurezza in quartieri sensibili e dissuadere i malintenzionati, sono state posizionate una quarantina di telecamere fisse nell’ampia area compresa tra Porta Valle e il parcheggio scambiatore dietro alla stazione ferroviaria. I monitor sono presso la centrale della Polizia locale con registrazione 24 ore su 24 sempre a disposizione delle forze dell’ordine. Apprezzamento generale per questa decisione, sia da parte di polizia e carabinieri che da parte dei cittadini che hanno chiesto di estendere la videosorveglianza anche in altri quartieri.

Ampliato l’orario degli agenti di Polizia locale Per garantire una presenza di vigili urbani maggiore anche nelle ore serali, in particolare fino a mezzanotte, è stato ampliato l’orario di servizio della Polizia locale nei fine settimana dei mesi estivi e in occasione di particolari manifestazioni, quando vi è una massiccia presenza di cittadini in giro per la città e la presenza dei vigili urbani, oltre ad aumentare la percezione di sicurezza, permette anche di garantire i servizi di competenza del personale coinvolto.

40 le telecamere installate nei quartieri più sensibili della città Arriva fino alle ore 24 il turno degli agenti nei weekend estivi 23


Vigilanza privata, più occhi per ampliare la sicurezza Si chiama “mille occhi sulla città” il protocollo di intesa che il Comune ha sottoscritto con la Prefettura di Ancona per integrare iniziative pubbliche e private nella sicurezza. Coinvolge direttamente gli istituti di vigilanza privata, tramite una convenzione. Le guardie giurate, nello svolgimento dell’attività dei servizi di sicurezza complementare, affidati dall’Istituto di vigilanza da cui dipendono, potranno svolgere anche compiti di osservazione per l’acquisizione di elementi di informazione di particolare utilità per le forze di polizia e per le polizie locali, per la prevenzione e la repressione dei reati.

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Autovelox? No, grazie! A Jesi scelta la telecamera che controlla assicurazioni e revisioni auto È stata una svolta tecnologica quella della Polizia locale in questi anni per un migliore controllo dei veicoli a garanzia dei cittadini. Tecnologica ed anche innovativa, perché non si è scelto di acquistare autovelox per far cassa con le multe, ma si è preferito avvalersi di un’altra apparecchiatura elettronica che non misura quei 10 chilometri orari in più per “vessare” il cittadino, ma è in grado, leggendo una targa, di rilevare se quel veicolo è sprovvisto di assicurazione o non ha la revisione. E si può immaginare cosa significhi essere coinvolti in un incidente dove vi è un’auto non assicurata o quale rischio può arrecare un veicolo non revisionato al conducente e agli altri. La strumentazione permette di individuare immediatamente l’auto sprovvista di tali documenti consentendo così agli agenti di bloccarla ed evitare che resti in circolazione almeno fino a quando il proprietario non regolarizza la propria posizione.

Un nuovo e più funzionale Commissariato

Strumenti di autotutela per gli agenti

Dopo anni di attesa, finalmente è stato aperto il nuovo Commissariato, con locali più adeguati e funzionali all’attività della polizia. Forte l’azione di stimolo del Comune di Jesi sul Provveditorato Opere Pubbliche delle Marche, soggetto deputato alla realizzazione della struttura, affinché non si indugiasse oltre nel mettere a disposizione del territorio un Commissariato di primo livello. Migliorato, in questo contesto, anche il servizio di front office con il cittadino.

Gli agenti della Polizia Locale sono stati dotati di strumenti di autotutela per poter affrontare in piena sicurezza anche le situazioni più problematiche che dovessero loro presentarsi durante le molteplici attività di servizio nel territorio. In particolare si tratta di manette e spray urticante, regolarmente autorizzato, messi loro a disposizione dopo aver concluso un corso di formazione ad hoc per acquisire conoscenze e modalità di autotutela nei casi di necessità.


Un Ufficio Mobile dei vigili urbani per un presidio sul territorio Ha ricevuto consensi tra i cittadini il nuovo servizio di Ufficio Mobile itinerante della Polizia Locale che garantisce una presenza puntuale nei quartieri più sensibili di Jesi con una serie di attività: controllo sul rispetto delle regole, punto di informazione al cittadino, recepimento di segnalazioni su disservizi o problematiche del territorio. Quattro le basi operative dell’Ufficio Mobile: piazzale San Savino, Porta Valle, Largo Grammercato e Parco Mattei (quartiere ex Smia). Il servizio predisposto prevede, oltre al furgone attrezzato della Polizia Municipale in sosta operativa - vale a dire dotato di tutti gli strumenti tecnologici ed informatici come un vero e proprio Ufficio - anche l’intervento di due agenti che presidiano la zona, attraversando a piedi le strade del quartiere.

Incontri pubblici per consigli ad anziani e persone sole contro le truffe e i raggiri Attivati dall’Amministrazione comunale, attraverso i vigili urbani, incontri pubblici con i cittadini per dare informazioni utili a difendersi da truffe e raggiri, un fenomeno che crea preoccupazione ed insicurezza soprattutto negli anziani e nelle persone sole. Gli incontri hanno avuto lo scopo di migliorare la consapevolezza nei cittadini e la percezione di sicurezza perché - oltre al lavoro delle forze dell’ordine e della Polizia locale - per sventare le truffe e i raggiri, alle volte basta seguire semplici indicazioni per migliorare la qualità di vita e difendersi da chi vuole approfittare della buona fede delle persone. L’intento è stato anche quello di aumentare il senso di appartenenza alla comunità, promuovere legami tra vicini di casa e nello stesso tempo far sentire la presenza delle Istituzioni e la disponibilità ad ascoltare chi ne ha bisogno.

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Servizi sociali

Garantire i servizi essenziali è stato l’obiettivo prioritario del mandato. Tanto più che la crisi ha ampliato significativamente la platea delle famiglie in marginalità economica e sociale che sono andate ad incrementare quella fascia più debole della popolazione, costituita anche da anziani, minori, disabili. Il tutto è stato portato avanti gestendo l’avvio e il successivo consolidamento dell’Azienda Pubblica Servizi alla Persona che è diventato così il braccio operativo dei servizi sociali per il Comune di Jesi e per quelli della Vallesina. Nonostante la drastica riduzione delle entrate comunali, la quota della spesa destinata al sociale è rimasta sostanzialmente invariata. Le economie di scala ed una efficace gestione hanno inoltre permesso non solo di rispondere a più bisogni ma anche di aumentare i servizi.

Povertà in costante aumento Oltre 500 assistiti l’anno con una serie di interventi L’aiuto ai più indigenti ha subito dal 2012 ad oggi un radicale cambiamento, fermo restando un aumento crescente delle richieste che supera i 500 l’anno. Innanzitutto le valutazioni sono compiute da assistenti sociali, figure introdotte per avere quelle necessarie professionalità e competenze in grado di meglio esaminare la situazione di ogni richiedente. Secondariamente si è intrapresa la strada di fornire, laddove possibile, voucher lavoro o pacchi alimentari anziché contributi diretti. Nuove modalità di sostegno apprezzate da chi si trova in condizioni di indigenza economica temporanea, con la piena disponibilità a restituire - mediante il proprio lavoro alla comunità ciò che la comunità dà alla sua famiglia per aiutarla in un momento particolare. Laddove sono stati erogati assegni sociali, poi, si è scelta, nei casi dove era possibile praticarla, anche la formula del prestito, con restituzione a rate, ricevendo positivo riscontro.

Più di 300.000 euro le risorse destinate ogni anno al disagio In 300 hanno beneficiato di contributi con vaucher lavoro 26


Casa delle genti, un tetto ai senza fissa dimora

SprecoZero Alimentare Un aiuto concreto alle famiglie più in difficoltà

Dal recupero dell’ex scuola materna Cascamificio è stato ricavato un tetto per i senza fissa dimora. Il suo nome è “Casa delle genti” ed è gestita da una cooperativa tramite l’Azienda Servizi alla Persona. La struttura pone Jesi all’avanguardia nell’attenzione verso la marginalità sociale più accentuata e garantisce anche maggiore sicurezza, visto che ospita quei senzatetto che in passato erano costretti a bivaccare nei luoghi più improbabili, generando, pur nella loro innocuità, preoccupazione e senso di abbandono. Sedici posti, il sostegno di volontari e avvocati di strada, con accoglienza dalle ore 18 alle ore 20, ed uscita alle ore 8 dell’indomani con cena, servizi igienici, un letto e la colazione. Per la funzione che svolge è rivolta esclusivamente ai senza tetto - italiani e stranieri - in possesso di documenti regolari e validi. Gli ospiti possono rimanere nella struttura per massimo 15 giorni, non più di tre volte l’anno.

Coordinata dal Comune è stata creata una straordinaria rete di solidarietà che, unendo associazioni di volontariato, supermercati, aziende agroalimentari, recupera cibi prossimi alla scadenza o non più commerciabili ma ancora integri da destinare alle famiglie in difficoltà. La rete ha il nome di “SprecoZeroAlimentare”, premiata come migliore esperienza nazionale, presentata all’Expo di Milano come eccellenza da imitare, trainata da Adra, Amicizia a Domicilio, Avulss e Caritas, le quattro associazioni che si fanno carico di raccolta e redistribuzione, anche attraverso il furgone donato dal Lions Club Jesi in collaborazione con la Citroen Pieralisi. Oltre 200 le famiglie assistite da questo servizio, equamente suddivise tra italiane e straniere.

16 i posti all’ex Cascamificio con cena, servizi e assistenza

Oltre 200 i nuclei che ricevono pasti e cibo

389 i senza fissa dimora che vi hanno soggiornato nel 2016

1º premio come migliore esperienza nazionale 27


Il baratto amministrativo per aiutare chi è in difficoltà Piccoli lavori di pubblica utilità al posto del pagamento di tasse e tributi comunali per coloro che si trovano in gravi ed evidenti difficoltà economiche. Jesi ha colto le opportunità previste dal decreto Sblocca Italia, rafforzando così gli strumenti del welfare sociale verso le categorie più deboli, in particolare coloro che hanno perso il lavoro e fanno fatica a trovarne uno nuovo. Si tratta del cosiddetto “baratto amministrativo”, con il quale si consente ad una parte di contribuenti che non riescono a versare quanto dovuto di poter assolvere al mancato pagamento delle tasse municipali attraverso una prestazione di pubblica utilità (indirizzata agli interventi individuati nel territorio comunale) come la pulizia e la manutenzione di aree verdi, piazze e strade, interventi di decoro urbano, di recupero e riuso di aree e beni immobili inutilizzati.

Reinserimento nel lavoro ai disoccupati over 45 Tra le iniziative adottate dal Comune per sostenere le famiglie in difficoltà, merita di essere segnalato l’impiego di persone con più di 45 anni rimaste senza lavoro ed utilizzate per progetti sociali. L’iniziativa, cofinanziata dalla Regione, ha visto Jesi tra i pochissimi Comuni delle Marche ad avviare questo progetto, con il sostegno di imprese del terzo settore. Gli over 45, una quindicina selezionati dall’Asp, hanno garantito la manutenzione di aree verdi, la pulizia del monumento ai Caduti e della fonte Tornabrocco, il taglio degli alberi, la sistemazione di marciapiedi. I senza lavoro over 45 impiegati nel progetto hanno percepito 650 euro al mese per sei mesi, ma soprattutto hanno potuto riprendere una occupazione, mostrando professionalità e competenze tali da poterne auspicare ulteriori impieghi.

15 gli over 45 coinvolti dal Comune in attività lavorative 28

Case popolari, assegnazione solo se residente da almeno 2 anni Per poter aspirare ad un alloggio popolare il richiedente deve essere residente a Jesi da almeno due anni. La modifica del Regolamento comunale recepisce una sentenza della Corte Costituzionale ed affronta un problema particolarmente sentito in città. Vale anche a Jesi il principio, riconosciuto dalla suprema Corte, che l’accesso a un bene di primaria importanza e di godimento tendenzialmente duraturo, come l’abitazione, per un verso si colloca a conclusione di un percorso di integrazione della persona presso la comunità locale e, per altro verso, può richiedere garanzie di stabilità che, nell’ambito dell’assegnazione degli alloggi pubblici in locazione, scongiurino avvicendamenti troppo ravvicinati tra conduttori, aggravando l’azione amministrativa e riducendone di conseguenza anche l’efficacia.


Maschiamonte, dopo 15 anni i soggetti più fragili hanno finalmente una vera casa Attendevano da oltre 15 anni un nuovo centro diurno, da quando la struttura che accoglieva i diversamente abili ospitata a Villa Borgognoni venne trasferita a San Giuseppe, in locali con un solo bagno, barriere architettoniche e pioggia che vi filtrava. Oggi i soggetti più fragili hanno un centro diurno tutto nuovo. Si chiama Maschiamonte, ce lo invidiano tantissime città perché è uno dei pochi costruito ex novo e dunque nel pieno rispetto di tutte le normative e le migliori opportunità per gli ospiti anziché recuperato su immobili esistenti. È stato realizzato su un progetto condiviso con le stesse famiglie, con le quali è stata scelta insieme anche la zona, viale Aldo Moro, in un’ampia area verde, con spazi adeguati e funzionali. Oltre 600 mila euro l’investimento necessario, una somma importante proprio perché il centro diurno è stato considerato una priorità assoluta dall’Amministrazione comunale con l’obiettivo di dare una risposta definitiva e finalmente dignitosa agli utenti e alle loro famiglie.

Barriere architettoniche: un cambiamento culturale L’abbattimento delle barriere architettoniche viene sviluppato nel territorio comunale non più con iniziative isolate o estemporanee, ma con puntuali interventi previsti da un vero e proprio Piano operativo che contempla tanto gli edifici quanto gli spazi pubblici. Lo prevedono le linee guida per la redazione del Peba, acronimo che sta appunto per Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, realizzato dal Comune e che è partito da una verifica preventiva e che si sviluppa con la redazione di programmi annuali e triennali individuando tempi e risorse.

In crescita i servizi per la disabilità Oltre 60 inserimenti lavorativi l’anno Assistenza educativa per 120 utenti In 260 ricevono un supporto dall’Asp 29


Mini alloggi comprensivi di pulizie e visite sanitarie Mini appartamenti nella comunità alloggio del Collegio Pergolesi a disposizione di anziani autosufficienti che vogliono mantenere una vita autonoma in un ambiente controllato. È il frutto di un accordo tra Azienda Servizi alla Persona e Congregazione che gestisce il Collegio. L’affitto (500 euro mensili) copre anche la pulizia periodica dei locali, il cambio biancheria, piccole manutenzioni, cura del giardino, partecipazione alla animazione della casa di riposo, utenze e tasse, accessi settimanali dell’infermiere per interventi di routines consistenti nel controllo dei parametri vitali. A pagamento, anche la mensa a domicilio.

Telesoccorso e teleassistenza: vicini anche se lontani Aiutare gli anziani a distanza. Questo l’obiettivo principale di altri due nuovi servizi avviati dall’Azienda servizi alla persona: il telesoccorso e la teleassistenza. Il primo si avvale del collegamento con una centrale operativa, attiva 24 ore su 24, alla quale sono allacciati apparecchi installati nell’abitazione dell’utente tramite la presa telefonica, consentendo di assicurare tempestivamente i soccorsi in caso di richiesta. Con la teleassistenza, invece, vengono effettuate da operatori in servizio presso la centrale operativa delle telefonate periodiche di cortesia al fine di stabilire una relazione continua e fiduciaria con la persona, verificando lo stato di salute psico-fisica e monitorando le condizioni generali. Il servizio è rivolto agli ultra65enni o a persone con ridotta autonomia fisica, soli o con famiglia non in grado di garantire una assistenza completa nell’arco delle 24 ore.

Servizi a domicilio: rete sempre più qualificata Favorire il più possibile la permanenza della persona anziana nella propria abitazione e con i propri affetti. Questo l’obiettivo che porta l’Azienda Servizi alla Persona a destinare importanti risorse verso tutte quelle attività che possono essere prestate in casa dell’utente. E così nel corso di questi anni si sono sempre più qualificati i numerosi servizi erogati: assistenza domiciliare per le prestazioni socio-sanitarie, assegno di cura, consegna pasti o spesa o anche farmaci a domicilio. Una azione sinergica che permette annualmente di aiutare un centinaio di over 65 a mantenere una condizione di vita stabile.

Dalle 200 alle 300 persone anziane assistite ogni anno nelle rispettive abitazioni con servizi sempre più qualificati per assicurare autonomia 30


Centro diurno per l’Alzheimer Finalmente anche a Jesi una struttura per aiutare le famiglie Anche Jesi ha il proprio centro diurno Alzheimer. È ospitato nei locali di via San Giuseppe (ex Maschiamonte) opportunamente ristrutturati dal Comune e messi a disposizione dell’Azienda Servizi alla Persona per questo centro che diventa uno straordinario supporto alle famiglie che hanno congiunti affetti da questa patologia. La struttura è per 16 utenti, aperta dal lunedì al sabato ed offre agli utenti occasioni di socializzazione e programmi di trattamento terapeutico, al fine di mantenere il più a lungo possibile le capacità residue dei malati nonché di offrire alle famiglie sostegno ed aiuto nell’affrontare la malattia ed i cambiamenti che essa comporta. Il centro diurno per malati di Alzheimer resterà in via San Giuseppe fino a quando non sarà pronta la sede definitiva che sarà presso il monastero della SS.Annunziata di via San Marco. Attivo anche l’altro servizio, denominato Caffè Alzheimer che a cadenza settimanale (ogni mercoledì dalle 17 alle 19) intende offrire sollievo e supporto alle famiglie coinvolte.

Casa di riposo Un’istituzione che conferma la sua centralità Nel panorama dei servizi alle persone anziane, la casa di riposo resta sempre centrale. Sono 116 i posti disponibili con costanti richieste di nuovi accessi (una quarantina l’anno) che confermano come le famiglie vedano nella struttura di via Gramsci un punto di riferimento, specialmente quando il congiunto anziano si trova in condizioni di non piena autosufficienza. Proprio per garantire servizi migliori l’Azienda Servizi alla Persona ha garantito l’acquisto di nuovi macchinari, ha disposto la sistemazione dei bagni, è intervenuta con manutenzione straordinaria su diverse stanze dove, specialmente dopo il sisma, vi erano criticità.

16 posti nella struttura che ospiterà gli anziani affetti da questa patologia Il 6% delle famiglie ha un congiunto che soffre del morbo di Alzheimer 31


Un lavoro silenzioso per tutelare i minori

La marginalità sociale ed il disagio assumono nuove forme ed ampliano la platea di minori che vivono in ambienti difficili e complessi. L’Azienda Servizi alla Persona se ne fa carico con un paziente e silenzioso lavoro dove sono coinvolti assistenti sociali, educatori e case protette. Poco meno di 200 l’anno i minori presi in carico, vale a dire seguiti dalle assistenti sociali dopo le segnalazioni pervenute dai vari livelli istituzionali coinvolti come ad esempio la scuola o il tribunale. Nei casi più problematici, i minori sono stati portati in una comunità educativa. Ma all’interno del servizio rivolto a questa fascia d’età vi sono anche interventi educativi a domicilio tramite tutoraggio, il servizio di affido. L’Azienda poi provvede a tutte le pratiche per garantire gli assegni ai nuclei familiari a basso reddito con alto numero di figli o alle donne madri.

Dall’eredità Cesarini una casa protetta per “il dopo di noi” Compiuti tutti gli atti amministrativi, sta per nascere la struttura voluta da Daniela Cesarini, che ha lasciato i suoi beni al Comune per realizzare una casa per “il dopo di noi”, vale a dire per ragazzi ed adulti che restano soli in vita perché hanno perso i genitori che li accudivano. La struttura è quella del convento delle Clarisse di Via San Marco donato al Comune che sarà opportunamente ristrutturato per la nuova destinazione d’uso. Lo stesso immobile ospiterà in altri locali, anche questi attrezzati, il centro diurno per l’Alzheimer.

Quasi 200 i minori presi in carico dagli assistenti sociali Altri 37 vivono in comunità educative Oltre 20 gli affidi di minori a famiglie 32

Pari Opportunità: si amplia la rete di prevenzione e protezione Pari Opportunità centrali nell’azione di governo cittadino, soprattutto per affrontare in maniera compiuta il drammatico fenomeno della violenza di genere che anche nel nostro territorio registra episodi preoccupanti. Per questo, a corredo di un percorso consolidato negli anni con la Casa delle Donne che riunisce numerose associazioni femminili ed un centro di ascolto per donne in difficoltà con psicologhe, avvocatesse ed esperte volontarie, si sono attivate due azioni: una di prevenzione con corsi, incontri, momenti di confronto a partire dalle scuole e coinvolgendo anche gli adolescenti, l’altra di protezione con un protocollo sottoscritto con forze dell’ordine, Azienda Servizi alla Persona ed Asur in grado di mettere a disposizione un alloggio sicuro e protetto alle donne seriamente minacciate.


Dopo 20 lunghi anni di attesa aperto il nuovo ospedale

Dopo un pressing tambureggiante dell’Amministrazione comunale e l’arrivo di un nuovo direttore di Area Vasta che si è mostrato certamente più attento e consapevole, il 2014 ha finalmente segnato il progressivo trasferimento di tutti i reparti dall’ospedale di Viale della Vittoria al Carlo Urbani che è stato ufficialmente inaugurato ad inizio 2015 dal presidente della Regione Marche. E così, a 20 anni dalla posa della “prima pietra” si è riusciti finalmente a concludere un’opera strategica per la sanità di Jesi e della Vallesina. Strategica innanzitutto perché la nostra città, dopo tempo immemorabile, ha smesso di avere due strutture sanitarie, con doppi servizi, doppi costi, evidenti disagi per i cittadini e per il personale sanitario. Secondariamente perché l’inaugurazione del Carlo Urbani deve segnare, secondo gli intendimenti della sanità regionale, la nascita di quello che è stato definito “ospedale modello”, che si distingue dall’ospedale tradizionale per una serie di parametri: l’approccio alle patologie, il dimensionamento della struttura, gli investimenti, la catena delle responsabilità, la formazione, il controllo di gestione. Un ospedale dove al centro dell’attività è collocata la “persona”. È fin troppo evidente che questo secondo risultato non è stato ancora raggiunto. Criticità forti rimangono per il pronto soccorso e per le liste di attesa. Per questo l’Amministrazione comunale continua a pressare Asur ed Area Vasta affinché siano date risposte concrete ad un bacino di utenza che supera le 100 mila unità.

Demolizione del vecchio ospedale Tempi certi Definita la tempistica per la demolizione dell’ex ospedale di Viale della Vittoria. Della vecchia struttura, rimarrà solo quella storica che si affaccia su Corso Matteotti. L’accordo tra Asur e Comune ha previsto un articolato cronoprogramma: messa in sicurezza dell’area dall’intrusione di estranei (sbarramento di finestre e porte al piano terra, illuminazione esterna, pulizia del verde, vigilanza), concessione del parcheggio al Comune, definizione delle azioni per l’abbattimento della vecchia struttura. L’Asur ha affidato la progettazione della demolizione e si confida che entro l’anno possano essere affidati i lavori. Il Comune ha predisposto da parte sua un bando per il concorso di idee che dovrà definire l’ipotesi progettuale migliore che dovrà individuare la futura riqualificazione urbanistica dell’area.

1.000.000 di euro la spesa prevista per abbattere l’intero edificio 33


Cresce la popolazione straniera Si rafforza l’integrazione tra dialogo e rispetto reciproco

La presenza di cittadini stranieri a Jesi è pari all’11,5% sul totale dei residenti: 4.664 rispetto ad una popolazione di 40.464. Una moltitudine di persone che pone l’attenzione su una piena integrazione. Oltre ai servizi di mediazione culturale attivati grazie all’Azienda Servizi alla Persona, nel corso di questi anni sono da segnalare: “Dialogando insieme intorno a un té” con l’apertura della moschea di via Erbarella alla cittadinanza, presenti sindaco e consiglieri comunali; “One world”, la grande tavolata organizzata dal Gruppo Umana Solidarietà in via San Giuseppe con oltre 700 persone di diverse nazionalità; l’incontro in Piazza Federico II organizzato da Gus, Centro islamico e Caritas (anche qui 400/500 persone); su tutti poi il San Savino Linking Festival, tradizionale appuntamento multiculturale e multietnico, con tante iniziative per ogni edizione.

4.664 i cittadini stranieri in città pari all’11,5% della popolazione Oltre 1.200 romeni e 544 bengalesi Più di 300 da Marocco e Nigeria 34

Richiedenti asilo Jesi protagonista nella Rete degli enti locali Dal 2016 il Comune di Jesi aderisce al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), la Rete di enti locali coinvolta nei progetti di accoglienza integrata. E da quest’anno, tramite l’Azienda Servizi alla Persona, ne segue direttamente il progetto. L’accoglienza è rivolta ad una cinquantina di migranti, da vari mesi nella nostra città in attesa di sapere se le loro richieste di status di rifugiati politici possono essere accolte. Se ne fa carico il Gruppo Umana Solidarietà che garantisce loro una serie di servizi. Il tutto non prevede alcun onere a carico del Comune, al quale anzi è stata riconosciuta una misura compensativa di 25 mila euro.


Protezione Civile La tragedia del terremoto, con il suo pesante carico di dolore e lacrime, ha riproposto il tema della sicurezza dei nostri edifici e le modalità con cui un Comune si attrezza per affrontare l’emergenza. Questioni di una drammaticità reale, perché gli enti locali sono tutti stati lasciati senza soldi ed anche quelli più virtuosi - dove Jesi può annoverarsi a pieno titolo - si trovano nell’impossibilità di spendere le risorse che pure hanno risparmiato, schiacciati dal patto di stabilità nazionale. Sul tema della protezione civile sono stati compiuti in questi anni straordinari passi avanti, ottenendo anche l’importante risultato di consapevolizzare i cittadini sui comportamenti da tenere.

Finalmente anche a Jesi il Piano di Emergenza per la gestione delle criticità Al termine di un approfondito studio tecnico, Jesi si è dotata nel 2015 del proprio Piano di Emergenza Comunale che contempla i rischi a cui il nostro territorio è sottoposto, le azioni preventive di controllo e le risposte operative conseguenti ad eventi che possono produrre effetti dannosi nei confronti dell’uomo, dell’ambiente e del patrimonio. In particolare i rischi presi in esame per il territorio comunale di Jesi sono quattro: il rischio idraulico (esondazioni e allagamenti); il rischio idrogeologico (frane e dissesti); il rischio sismico; il rischio incendi boschivi. Il Piano, interamente consultabile al sito internet del Comune di Jesi (www.comune.jesi.an.it), è suddiviso in quattro parti: 1) un’analisi di contesto che fotografa la situazione generale, 2) l’individuazione degli elementi antropici (cioè prodotti dall’uomo) che potrebbero originare criticità in situazioni di emergenza, 3) l’elenco delle azioni preventive che il Comune deve attuare al fine di limitare il rischio, 4) il sistema organizzativo Comunale di Protezione Civile per la gestione delle emergenze. In pratica viene qui stabilito quali sono le cose da fare, chi le deve fare e come.

44 le Aree di Primo Soccorso dove confluire in caso di calamità 4 i rischi che sono presi in esame per il territorio comunale di Jesi 35


Un’ampia comunicazione preventiva e un’informazione tempestiva per avvisare l’intera popolazione

Esercitazioni costanti per essere pronti ad intervenire

Cittadini informati per essere pronti a qualsiasi evenienza. Partendo da questo concetto l’Amministrazione comunale ha spinto in maniera significativa la campagna di comunicazione in materia di protezione civile. Tramite “Jesi Oggi” tutte le famiglie sono venute a conoscenza sia della mappa delle aree di soccorso dove confluire in caso di terremoto o altra grave calamità, sia dei comportamenti da tenere prima, durante e dopo il sisma. Una sezione dedicata alla Protezione Civile è inserita anche nella App del Comune, Municipium, scaricabile gratuitamente e con un utilizzo estremamente semplice. Su questa App, ma anche sulla pagina Facebook del Comune, su Telegram e Twitter, oltre che sulla rete civica, l’Amministrazione comunale fornisce informazioni in tempo reale, 24 ore su 24, in caso di allerte meteo o altre emergenze. E durante le ultime due edizioni delle fiere di San Settimio il Comune ha allestito uno stand in Piazza della Repubblica proprio per pubblicizzare i servizi al cittadino in materia di Protezione Civile, con la distribuzione di materiale informativo.

Un sistema di Protezione Civile va costantemente monitorato per essere pronto ad agire perfettamente in caso di emergenza. Per questo il Comune, che gestisce in prima persona il Servizio (il Sindaco ne è il responsabile) avvalendosi delle associazioni di volontariato messe a disposizione del Dipartimento regionale di Protezione Civile, ha attivato in questi anni importanti esercitazioni nel territorio. Esercitazioni che hanno contemplato le più diverse criticità, coinvolgendo oltre 150 uomini tra forze dell’ordine, vigili del fuoco, guardie forestali, croce rossa, volontari del soccorso, tecnici comunali e che hanno permesso di mettere a punto il sistema organizzativo, verificando criticità ed individuando le opportune correzioni.

9 strumenti di comunicazione per allertare la cittadinanza 5000 depliant informativi distribuiti durante le Fiere

Oltre 150 uomini e donne coinvolti in esercitazioni di pronto intervento

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Istruzione

I servizi educativi sono un bene primario della nostra società, indispensabile a formare i cittadini di domani. Molteplici le esigenze di questa variegata area, sia dal punto di vista infrastrutturale che in termini organizzativi. Ampliarne il raggio d’azione, rafforzando la qualità delle prestazioni erogate, è l’obiettivo che l’Amministrazione comunale si è posta. La sicurezza è stato il primo problema affrontato ed ha visto una lunga serie di interventi che ha interessato numerosi plessi. La riorganizzazione del servizio di refezione scolastica è stata l’altra grande novità.

Sicurezza innanzitutto negli edifici scolastici

L’edilizia scolastica ha avuto piena centralità nell’azione dell’Amministrazione comunale che fin dal suo insediamento ha investito significative risorse per mettere in piena sicurezza gli immobili dove quotidianamente vivono i nostri ragazzi. Gli interventi si sono succeduti sulla base di finanziamenti specifici già pervenuti per singoli plessi e delle priorità segnalate dall’Area Servizi Tecnici. Effettuate le verifiche di vulnerabilità sismica sugli edifici scolastici cittadini: (si è cominciato con la Lorenzini, poi chiusa proprio per l’esito di tali verifiche, con gli alunni spostati all’ex seminario di via Lorenzo Lotto; si è poi proseguito con le verifiche alla Savoia e alla Martiri della Libertà). Individuata infine l’area di via Schweitzer, reperite le risorse e affidata la progettazione per la realizzazione della nuova scuola Lorenzini. Oltre agli interventi più complessi che si illustrano nelle pagine seguenti, è stata effettuata una manutenzione costante di scuole materne, elementari e medie con introduzione di nuovi arredi e miglioramento dell’impiantistica esistente.

4.000.000 di euro gli investimenti per mettere in sicurezza le scuole 4.500.000 di euro il finanziamento per la nuova scuola Lorenzini 39


Adeguamento sismico alla primaria Mazzini La primaria Mazzini al quartiere Prato è stata oggetto di importanti lavori di adeguamento sismico. Grazie ad contributo statale di 900 mila euro, da tempo stanziati ma mai spesi, si è proceduto con sollecitudine ad aprire il cantiere ed effettuare un intervento di ristrutturazione che ha restituito una scuola pienamente sicura e funzionale, dotati di migliori spazi, più luminosa e sede ufficiale dell’Unicef. Già condivisa con la ditta esecutrice dei lavori la manutenzione del tetto dove un fungo ha danneggiato alcuni travi in legno che comunque non creano alcun problema all’edificio.

900.000 euro per il risanamento Ospita anche la sede Unicef 40

In piena sicurezza anche la Cappannini Completati anche alla primaria Cappannini gli interventi di manutenzione straordinaria per un investimento di 325 mila euro. Si è cominciato con la realizzazione della scala esterna in acciaio, di un ascensore e altri interventi per il rispetto della normativa antincendi. Si è proseguiti poi con la messa in sicurezza delle pensiline poste a protezione delle finestre e delle porte, lo smantellamento (e ricostruzione) del controsoffitto della sala mensa e del teatrino, realizzati con materiali non ignifughi, il rifacimento delle pavimentazioni delle zone antibagno. Sistemate anche le parti esterne.

Rinnovata la Garibaldi e la Biblioteca dei Ragazzi Riqualificate la primaria Garibaldi e l’annesso edificio che ospita la Biblioteca Ragazzi. L’intervento, che beneficiava di un contributo statale di 700 mila euro, ha permesso a circa 250 alunni di riappropriarsi di una scuola messa in sicurezza attraverso l’impermeabilizzazione del tetto, nuovi controsoffitti, la sostituzione delle finestre, il rifacimento dei servizi igienici, le tinteggiature interne ed esterne, la realizzazione dei marciapiedi di servizio, la messa a norma di balaustre e parapetti, la sistemazione del piazzale esterno, delle fognature e dei passaggi pedonali.

700.000 euro per la sicurezza interna ed esterna dei 2 edifici


Leopardi Riqualificazione architettonica ed energetica Alla secondaria di 1° grado Leopardi di via Gola della Rossa sono stati completati i lavori riqualificazione architettonica ed energetica per un investimento complessivo di 340 mila euro, sostenuto da fondi regionali. Le facciate dell’intero edificio sono state isolate con un cappotto termico, le coperture coibentate, gli infissi sostituiti con finestre in alluminio a taglio termico. Nuovo il generatore di calore, mentre i radiatori sono stati dotati di valvole in grado di regolare la temperatura dell’ambiente anche tenendo conto degli apporti termici per l’esposizione alla radiazione solare delle varie aule scolastiche. L’intervento ha permesso di ridurre di circa sei volte il fabbisogno energetico della scuola, oltre a restituire un pregio estetico all’edificio.

Materna e asilo nido nel rinnovato Aquilone A distanza di oltre un decennio da quando era stato sgomberato per criticità legate alle normative antisismiche, è tornato a nuova vita l’Aquilone, l’edificio scolastico di Via Suor Maria Mannori (vicino all’Arco Clementino) che ospita oggi una scuola dell’infanzia ed un asilo nido. Prima è stato rimesso a nuovo il piano terra che ospita il nido 44 Gatti con 30 bambini. Poi è stata la volta del primo piano dove sono state portate le due sezioni (oltre 40 bambini) della scuola dell’infanzia Arcobaleno in precedenza ospitate nella casetta di legno. Un recupero in grande stile per una struttura immersa in un parco secolare e dove l’Amministrazione comunale ha investito complessivamente 810 mila euro grazie a contributi statali, regionali, comunali e di Cariverona.

Interventi alla Conti Un doppio intervento per la primaria Conti durante questi cinque anni di Amministrazione comunale. Innanzitutto si è realizzato un ascensore interno - 30 mila euro la spesa - per abbattere le barriere architettoniche. Secondariamente è stato sistemato il giardino con recinzione ed illuminazione ed è stata aperta la strada di fronte alla scuola, consentendo un migliore accesso ai genitori.

Recinzione e spogliatoi palestra alla Collodi È stata sistemata l’area esterna della primaria Collodi di viale Verdi per garantire una maggiore sicurezza agli alunni ed evitare l’ingresso di estranei negli spazi più nascosti e meno illuminati perché lontani dalla pubblica via. I lavori, per una spesa di poco superiore ai 20 mila euro, hanno visto la realizzazione di una adeguata recinzione attraverso un basamento di cemento e una rete metallica zincata plastificata. Realizzata anche la pavimentazione che collega il marciapiede di viale Verdi all’ingresso della scuola. Con altri 50 mila euro sistemati gli spogliatoi della palestra dove sono stati ricavati due locali, con relativi servizi, un bagno per disabili, un locale da destinare a spogliatoio degli insegnanti di educazione fisica o di eventuali arbitri., un ripostiglio. Realizzati ex novo impianto elettrico, termico, infissi, rivestimenti con tinteggiatura finale.

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La riorganizzazione delle mense Da una gestione confusionale al primato italiano per la qualità La notizia è stata data in esclusiva in prima pagina dal quotidiano nazionale “La Repubblica” nel maggio dello scorso anno, poi ripresa da Tv nazionali e da tutti gli organi di informazione: il servizio di refezione scolastica di Jesi è il migliore d’Italia. In assoluto. Un risultato di grande prestigio, perché dà conto dell’elevata qualità degli alimenti con cui nella nostra città si preparano i pasti e del perfetto equilibrio calorico e proteico in essi contenuto. Un risultato frutto di un perfetto gioco di squadra tra il Comune, la Jesiservizi, la Commissione Mensa composta dai genitori (ben 60 componenti, un record), l’Asur e la ditta Dussmann che eroga il servizio. Quando l’Amministrazione comunale si è insediata nel 2012 si era trovata di fronte una situazione confusionaria e fuori da ogni regola: metà scuole avevano una cucina interna, l’altra metà riceveva pasti dall’esterno per l’impossibilità di assumere altre cuoche, l’approvvigionamento di materie prime era senza alcun vincolo, i costi totalmente fuori controllo. Tra gli ultimi Comuni d’Italia e dunque con enorme ritardo, anche Jesi si è indirizzata nel servizio di refezione scolastica centralizzato. Un percorso condiviso che ha permesso di standardizzare i processi di reperimento delle derrate, della preparazione dei pasti e del livello igienico-sanitario delle strutture. Non solo, la precisa volontà del Comune di predisporre un capitolato d’appalto con una fornitura di prodotti certificati e di qualità, permette oggi di avere, a differenza del passato, quasi il 90% di prodotti biologici. Ed in appena 3 anni si è passati dall’ultimo al primo posto in classifica! Punteggio addirittura migliorato nella nuova indagine di quest’anno.

Il nuovo servizio garantisce anche risparmi alle famiglie La riorganizzazione del servizio di refezione scolastica ha prodotto non solo una più efficace gestione, monitorata costantemente da una pluralità di soggetti, ma anche un significativo risparmio per le famiglie. Questo perché si è proceduto contestualmente anche alla modifica del conteggio tariffario: niente più quota fissa e quota variabile, ma nel bollettino solo il prezzo dei pasti realmente consumati in base alle tariffe stabilite sulla base dei redditi di ciascuna famiglia. Il risparmio è anche per il Comune, nell’ordine di 350 mila euro l’anno, somma interamente destinata agli interventi per migliorare l’edilizia scolastica.

60 i componenti della Commissione Mensa per il controllo dei pasti 42


Piedibus, più bello andare a scuola a piedi

Jesi Città Amica dei Bambini Nuovi giochi con il 5 per mille

Pannolini, stop all’usa e getta Sono lavabili negli asili nido

Completato il progetto “Piedibus” per incentivare l’attività motoria dei bambini nei tragitti casa-scuola-casa, favorendo socializzazione e coscienza civica. Grazie alla piena collaborazione di genitori, nonni e volontari Auser, sono stati individuati ben 16 percorsi, completati con segnaletica dedicata, con destinazione le scuole primarie. Oltre 250 gli alunni coinvolti nell’iniziativa, con tanto di gilet catarifrangenti, le cui famiglie sono premiate con buoni sconto e buoni spesa. Stesso premio viene dato anche alle famiglie degli alunni che scelgono il car pooling scolastico (più bambini in una sola auto).

Ammonta già a 12 mila euro la somma devoluta dai cittadini con il 5 per mille al progetto “Jesi Città Amica dei Bambini”. E riguarda solo le prime due annualità (redditi 2013 e 2014) già girate dall’erario al Comune. Il progetto è stato inserito all’interno del protocollo d’intesa sottoscritto con Unicef, Legambiente e Garante per l’infanzia con l’impegno ad acquistare nuovi giochi per i parchi pubblici e per i giardini delle scuole dell’infanzia. In tali giochi è apposta una targa con la dicitura “Jesi Città Amica dei Bambini, gioco acquistato con il contributo del 5x1000 dei cittadini”.

Pannolini lavabili negli asili nido comunali, con l’obiettivo di ridurre i rifiuti, sviluppare una maggiore coscienza ambientale e risparmiare anche soldi pubblici (ogni bambino produce all’incirca 4.500 pannolini, con un consumo di cellulosa pari a circa 10 grandi alberi). La decisione del Comune per il momento è sperimentale sulle due strutture pubbliche dell’infanzia Oasi e Romero e su base volontaria. Oltre ai benefici sull’ambiente e sulla salute dei più piccoli, tale intervento consentirà, a regime, di risparmiare 25 mila euro di spese all’anno per il Comune nella fornitura di pannolini ai propri nidi.

Oltre 250 alunni vanno a scuola a piedi ogni giorno Ben 16 i percorsi

12.000 euro le risorse del 5 per mille in soli 2 anni

2 gli asili nido coinvolti Un risparmio di 25.000 euro 43


Tutte le scuole cardio-protette con i defibrillatori

Redistribuzione degli alunni nelle varie scuole per l’infanzia

Tutti i 24 plessi delle scuole dell’infanzia, delle primarie e delle secondarie di 1° grado di Jesi - per complessivi 4700 alunni - sono state dotate di un defibrillatore. Una scelta precisa che l’Amministrazione comunale ha inteso compiere in una logica di prevenzione e piena sicurezza dei luoghi frequentati dai minori e resa possibile dalla disponibilità della Cometech che ha donato la strumentazione. Fondamentale anche il supporto della Croce Rossa che ha formato le 120 persone - tra docenti, personale Ata e collaboratori scolastici - abilitate all’utilizzo dei defibrillatori. Defibrillatori sono presenti anche nelle palestre che gli alunni utilizzano per le lezioni di educazione motoria.

È stata avviata tre anni fa, ed è ora andata a regime, la redistribuzione di alunni stranieri nelle scuole dell’infanzia. Grazie ad un accordo con le dirigenze scolastiche, nelle prime classi di tutti i plessi cittadini è stata riservata una quota del 5% per accogliere bambini di origine straniera provenienti dai quartieri a più alta concentrazione di famiglie migranti. Sono una cinquantina i bambini coinvolti in questo progetto che rientra nel “Patto per la scuola”. Alle famiglie che hanno accettato di inviare i loro figli in plessi più distanti, è stata garantita la gratuità del trasporto scolastico e del servizio mensa, coprendo dunque spese che non avrebbero sostenuto se avessero mantenuto i figli nella scuola del loro quartiere. Il “Patto per la scuola” prevede un contributo annuo di 75 mila euro per i quattro Istituti Comprensivi da destinare alla gestione diretta di una serie di funzioni precedentemente esercitate dal Comune come l’attività delle segreterie scolastiche, le spese telefoniche o telematiche e, appunto, i progetti finalizzati al sostegno linguistico per i bambini stranieri.

24 defibrillatori presenti nelle scuole. 120 le persone coinvolte nei corsi

5% la quota riservata ai bambini stranieri nelle prime classi delle scuole dell’infanzia, 75.000 euro le risorse del Patto della scuola

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Cultura

Preservare, recuperare e riscoprire il patrimonio storico-artistico della città, valorizzandolo in modo da farlo diventare strumento di sviluppo e innovazione. Questo è il principio che ha guidato ciascuna iniziativa di carattere culturale, anche attraverso il coinvolgimento fattivo della società civile, dell’associazionismo e della realtà imprenditoriale. Cultura intesa non solo come vetrina e testimonianza della nostra identità, ma anche come “capitale culturale” che sia volano di sviluppo e che produca un “valore economico” con ricadute sul territorio stesso in termini di investimenti, lavoro, crescita, ma, soprattutto e prima di tutto, di conoscenza diffusa.

L’apertura della Salara di Palazzo della Signoria Una moderna “piazza del sapere” L’apertura della Salara di Palazzo della Signoria è stata una delle operazioni più qualificanti nel corso della legislatura. Perché ha permesso di fare della Biblioteca Planettiana non più solo luogo di studio e di cultura, ma anche di incontro e di socializzazione. La Salara ha recuperato prestigiosi spazi dove, accanto ai tradizionali libri, sono disponibili nuovi supporti multimediali che ampliano ulteriormente l’offerta: cd, dvd, audiolibri, ebook, postazioni internet.

La Festa del Libro per Ragazzi Il fascino della lettura Da tre anni è una rassegna di successo che aiuta ad avvicinare alla lettura i nostri figli, con percorsi che coinvolgono bambini, genitori, educatori, insegnanti e tutte quelle persone che quotidianamente si prendono cura dei più piccoli, dei ragazzi e degli adolescenti. È la Festa del Libro dei Ragazzi, articolata e colorata manifestazione che si sviluppa su più mesi, con incontri, mostre, letture, laboratori. Un progetto condiviso con una pluralità di soggetti per educare alla lettura, alla creatività, ad impegnarsi sempre al massimo delle proprie conoscenze e risorse.

Oltre 73.000 gli accessi registrati nel 2016 in Biblioteca Planettiana 19.089 sono stati i prestiti librari 2.069 gli utenti attivi 45


Con l’Art Bonus il recupero del patrimonio culturale Jesi è stato il primo Comune d’Italia a cogliere l’opportunità dell’Art Bonus, lo strumento fiscale che incentiva - con un credito d’imposta del 65% - le erogazioni liberali di imprese e privati cittadini rivolte al recupero di beni storici e monumentali. Si è cominciato con il restauro della “Deposizione” di Lorenzo Lotto, grazie al contributo della Caterpillar e si è continuato individuando altre preziose opere. Un catalogo individua i beni di cui chiunque può sostenere il recupero sulla base dell’investimento che desidera e dell’importanza del bene. Proprio per tale dinamismo Jesi è stata presa a modello dal Ministero della Cultura.

1º Comune d’Italia a favorire i benefici fiscali dell’Art Bonus 46

Chromaesis, un progetto di arte urbana a San Giuseppe Il grande murale che campeggia nell’abitazione di Via San Giuseppe è solo la punta di un iceberg denominato Chromaesis. Una parola frutto della crasi tra i due elementi (Chromo = colore ed Aesis = Jesi) per un progetto di arte urbana teso a riscoprire un luogo emblematico della città come il quartiere San Giuseppe, in cui il deposito lasciato dalla storia, ovvero i notevoli resti archeologici di età romana e l’essere poi stato un antico borgo popolare e operaio, si innesta nella nuova realtà multietnica e globalizzata. Numerose le azioni ideate con le associazioni per riscoprire il quartiere.

Dopo 20 anni aperta la casa museo Colocci Vespucci A distanza di quasi 20 anni dall’acquisto da parte del Comune di gran parte del Palazzo Colocci, ubicato nell’omonima piazza di fronte al Palazzo della Signoria, è stata finalmente aperta al pubblico la casa museo Colocci Vespucci che è andata così ad arricchire l’offerta culturale della città. Un museo senz’altro originale il cui fascino è dettato proprio dal fatto che nelle stanze si ammirano non solo gli arredi ed i quadri della nobile famiglia jesina, ma anche strumenti di vita di ogni giorno, dunque utensili da lavoro, soprammobili, gingilli, memorie familiari in disordinato assetto cronologico.

15.430 la media dei visitatori alla Pinacoteca e agli altri musei


Il nuovo Museo Archeologico Un’altra perla culturale L’allestimento del nuovo museo archeologico, ormai pronto al piano terra di Palazzo Pianetti, intende completare all’interno di uno stesso edificio una proposta museale che già contempla la Pinacoteca e la Galleria d’Arte Contemporanea. Restaurati i locali e pronto l’allestimento, il museo ricostruisce il percorso che va dal paleolitico all’età romana con diverse opere, tra cui il ciclo di statue di età giulio-claudia di epoca a cavallo tra il sec. I a.C. e il sec. I d.C. comprensivo dei ritratti degli imperatori Tiberio, Caligola ed Augusto, nonché le pregevoli ceramiche a vernice nera provenienti dagli scavi del foro Boario.

Federico II, un museo nella piazza dove è nato Il Comune ha sostenuto con importanti oneri la realizzazione del nuovo museo virtuale dedicato a Federico II, che la Fondazione Marche e la famiglia Pieralisi hanno inteso realizzare per onorare l’imperatore svevo nella città che gli ha dato i natali. Un museo storico di narrazione, a Palazzo Ghislieri, nella piazza dove Federico II è nato, sviluppato in 16 sale e fondato su collezioni digitali, installazioni multimediali e attrazioni polisensoriali. Linguaggi e tecniche si baseranno su un approccio fondato su nuovi strumenti tecnologici e patrimoni digitali. Il museo multimediale ricostruirà quindi la vita, le opere e i territori di Federico II in un emozionante percorso didattico che accompagnerà i visitatori alla scoperta di quest’affascinante figura storica.

Jesi Jazz Festival, una rassegna in continua crescita Un appuntamento ormai diventato fisso negli ultimi anni è senz’altro la rassegna Jesi Jazz Festival, pensata dall’Amministrazione comunale per rispondere ad un crescente numero di appassionati di questo genere musicale. Teatro degli appuntamenti sono state le principali piazze del centro, ma con incursioni anche in quartieri periferici, con l’obiettivo di un coinvolgimento sempre maggiore dell’intero tessuto urbano. Elevata la qualità dell’offerta artistica tanto da permettere a questa rassegna di inserirsi a pieno titolo nel circuito di eventi di livello legati a questo genere musicale.

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L’Università diventa grande Ampliata l’offerta formativa con il biennio di specializzazione In questi anni si è assistito ad un arricchimento dell’Università di Jesi, gestita dalla Fondazione Colocci. È stata infatti concordato con Macerata - ateneo di riferimento per i corsi - l’adeguamento dell’offerta formativa, introducendo il biennio di specializzazione in scienze dell’amministrazione pubblica e privata. È stato anche istituito un nuovo indirizzo triennale in consulente per i trasporti che si aggiunge ai tre già esistenti (operatore giudiziario e criminologico, consulente per il lavoro, scienze dell’amministrazione) e che ha registrato una larga adesione dal momento che rappresenta una carta universitaria unica a livello nazionale. Tra i 150 ed i 200 le matricole ogni anno, per un totale complessivo di oltre mille iscritti. A seguito del disimpegno del socio di maggioranza, la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, ed il concreto rischio di chiusura dell’esperienza universitaria, l’Amministrazione comunale ha studiato una proposta di fusione per incorporazione della Fondazione Colocci nella Fondazione Pergolesi Spontini così da creare le condizioni per il suo mantenimento anche per il futuro. Su questo percorso vi è già una intesa di massima con l’Università di Macerata.

Oltre 1.000 iscritti all’Università Tra 150 e 200 le matricole ogni anno 4 diversi indirizzi nell’ambito delle scienze giuridiche applicate 48

Palazzo Santoni Un nuovo spazio per cultura e idee creative Inaugurato a settembre 2011, dopo lavori di ristrutturazione per 362 mila euro, Palazzo Santoni ospita 8 alloggi gestiti dall’Erap e diversi spazi pubblici che erano rimasti praticamente inutilizzati e sconosciuti alla città. La scelta dell’Amministrazione comunale di destinare tali locali alle iniziative culturali si è rilevata assolutamente vincente, perché ha permesso a questi spazi di riprendere vita, ospitando non solo numerose mostre di arte contemporanea, ma anche incubazioni di imprese creative che hanno dato lavoro ed opportunità a tanti giovani, come il progetto “Jes!”, peraltro con positive ricadute economiche. Ampia affluenza, e dunque piena fruizione, è stata garantita anche con la Festa del Libro per Ragazzi.


Una rinnova Consulta per la Pace pienamente operativa per favorire conoscenza e dialogo Vi è stato un significativo cambio di passo in questi ultimi anni in seno alla Consulta per la Pace che è tornata ad essere quell’organismo pienamente operativo auspicato fin dalla sua costituzione nel lontano 1999. Era infatti rimasto un manipolo di volontari a portare avanti l’attività, con gli evidenti limiti organizzativi malgrado impegno e passione. Il nuovo impulso dato alla Consulta ha permesso di costruire qualcosa di ben più solido: oggi sono ben 18 le associazioni attivamente coinvolte, 3 delle quali associazioni di stranieri, con una variegata attività che si sviluppa non solo nella pur importante manifestazione del 6 gennaio, tradizionale “Giornata della Pace” con il lancio di palloncini, ma in un fitto calendario di eventi, convegni, manifestazioni che si articola durante tutto il corso dell’anno. Interventi sono programmati anche nelle scuole per una promozione della cultura della pace tra le più giovani generazioni. Proprio verso queste ultime è indirizzato anche il forte impulso dato alla crescita del mercatino dei bambini, occasione straordinaria di socializzazione tra i più piccoli di diverse culture ed etnie.

La memoria va in bici Un cambio generazionale Con l’obiettivo di favorire un pieno coinvolgimento delle giovani generazioni alle celebrazioni che ricordano la Liberazione, l’eccidio di Montecappone, la cacciata dei nazi-fascisti dalla città, l’Amministrazione comunale ha attivato in prima persona e sostenuto diverse iniziative. Tra le più significative merita di essere segnalata “La memoria va in bici”, manifestazione in cui gli alunni delle scuole, in occasione della Festa di Liberazione, visitano in bicicletta i luoghi cittadini della memoria dove sono stati consumati eccidi o sono caduti valorosi partigiani. Coordinato dal prof. Claudio Sbaffi. Valorizzata con la partecipazione dei giovani anche la commemorazione dei Martiri XX Giugno a Montecappone. Importante il coinvolgimento di cittadini stranieri alla festa della Liberazione di Jesi, il 20 luglio di ogni anno, presso il monumento ai bersaglieri ai giardini Orti Pace.

18 associazioni nella Consulta, 3 composte da cittadini stranieri 80 banchi ai mercatini dei bambini per una piena socializzazione 49


Teatro, strategie comuni per una elevata qualità artistica

Visite guidate alla scoperta di Jesi e dei suoi personaggi Un grande successo hanno riscontrato in questi anni le visite guidate in città, in particolare nel centro storico, che hanno visto la partecipazione di tantissimi jesini, oltre che turisti. Percorsi calendarizzati in maniera precisa e puntuale che hanno permesso di scoprire le chiese di San Bernardo, di San Giovanni di Dio, di Sant’Ubaldo, di Santa Caterina alle Valche e degli angoli urbani più suggestivi, ma anche la Jesi romana, il Torrione di Mezzogiorno e le mura, il quartiere di San Pietro, la Jesi settecentesca, il Teatro Pergolesi, oltre ai personaggi che, a loro modo, hanno fatto la storia della nostra città.

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In questi cinque anni è stato sviluppato un percorso teso a fare della Fondazione Pergolesi Spontini una vera azienda culturale di produzione e servizi per il territorio. In questo contesto, mantenendo una elevatissima qualità artistica, è nato il marchio “Opera Ancona Jesi” con l’organizzazione di una Stagione Lirica unica tra il nostro teatro e quello delle Muse di Ancona. Al tempo stesso, si è rafforzata la collaborazione con Marche Teatro per le Stagioni di Prosa e sono stati sottoscritti accordi con importanti istituzioni internazionali per la valorizzazione e la divulgazione dell’opera di Giovanni Battista Pergolesi e Gaspare Spontini. Rafforzata in questi anni la promozione della musica lirica tra le più giovani generazioni attraverso la libera partecipazione di studenti alle prove generali di ogni opera, a conclusione di un percorso di conoscienza e approfondimento. Tra gli altri interventi in ambito culturale meritano di essere segnalati: • Restyling complessivo dello spazio espositivo di Palazzo dei Convegni • Supporto al rilancio del teatro Il Piccolo di San Giuseppe • Valorizzazione dell’imprenditoria territoriale (progetto “Terra di grandi imprese”) e dei personaggi e dei luoghi meno conosciuti (“A.A.A. Eroi in città”) • Ideazione e pianificazione di conferenze, convegni, incontri, anche avvalendosi della collaborazione della Fondazione Federico II di Hoenstaufen, dell’Archeoclub d’Italia, del FAI • Attivazione di nuove collaborazioni con il Museo Diocesano e con la galleria di Palazzo Bisaccioni • Realizzazione di un portale online “Jesi Eventi” per essere sempre informati sugli eventi in programmazione • Potenziamento dei canali web dedicati alla cultura cittadina (Sito istituzionale, Social Networks) • Incentivazione della musica di qualità attraverso la Settimana della Musica ed altre iniziative mirate in sinergia con associazioni locali e scuole di musica


Turismo

Le molteplici e variegate eccellenze cittadine hanno bisogno di una vetrina in cui rendersi visibili al di fuori del territorio di riferimento, anche attraverso collaborazioni con enti e aziende del settore. La politica turistica, in questi cinque anni, è consistita nel costruire collaborazioni e sinergie che hanno portato a positivi frutti e soprattutto alla consapevolezza che vi è una nuova pagina su cui puntare.

Istituita la Consulta del Turismo per una regia condivisa

Costituita ufficialmente la Consulta del Turismo, organismo partecipativo che coinvolge associazioni di categoria, operatori di attività ricettive, agenzie turistiche, Fai, Archeoclub, Touring Club e Italia Nostra, guide turistiche. Suggerisce iniziative ed attività mirate alla crescita del settore, favorisce e promuove incontri volti ad incrementare le attività turistiche in città. È dunque un momento di incontro e confronto tra tutti i soggetti a qualsiasi titolo legati al mondo del turismo, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze del territorio e creare occasioni per favorire l’incoming di visitatori nella nostra città, sulla base di proposte culturali, sportive, paesaggistiche, sociali, enogastronomiche.

Con il Consorzio Esino Frasassi per un’accoglienza integrata L’Amministrazione comunale, al fine di sviluppare le molteplici potenzialità turistiche che derivano dal centro storico ben conservato, ricco di siti d’interesse e per promuovere strategie di sviluppo dell’offerta turistica integrata attraverso collaborazioni con Comuni limitrofi della Vallesina, ha aderito al Consorzio Turistico EsinoFrasassi. Questa realtà - operante da pochi anni e costituita da oltre cento attività ricettive private e alcuni Comuni favorirà la conoscenza e la tutela del territorio e dei suoi beni culturali, artistici, i personaggi illustri, la natura, l’enogastronomia in una logica di area vasta e di piena sinergia.

24.000 gli italiani che in media soggiornano a Jesi ogni anno 5.500 gli stranieri che si fermano a dormire nelle strutture della città 51


Un Palio di San Floriano sempre più apprezzato

Con il Food Brand Marche un polo regionale di enogastronomia

Il Palio di San Floriano, in questi ultimi anni, è cresciuto in qualità e quantità grazie al lavoro di volontariato svolto dell’associazione Ente Palio e alla stretta collaborazione del Comune di Jesi. Proprio la proficua sinergia tra gli organizzatori e l’Amministrazione comunale è stata utile al perfezionamento di svariate dinamiche. Oggi il Palio di San Floriano è un appuntamento di eccellenza che vede coinvolte oltre 40 associazioni e circa 30 Comuni. Una manifestazione che risulta ormai avere un respiro nazionale che registra una partecipazione stimata in 60 mila persone.

Da Enoteca a Polo Enogastronomico Regionale per guidare la promozione dei prodotti agroalimentari marchigiani in Italia e nel mondo. Una evoluzione ormai concretizzata, frutto di un intelligente accordo tra Comune e Istituto Marchigiano Tutela Vini. Dal tartufo di Acqualagna a nord fino alle olive ascolane a sud, tutte le produzioni certificate delle Marche - 30 le eccellenze presenti - avranno una sede espositiva congiunta nei locali di Palazzo Balleani di via Federico Conti (ex enoteca e scuola di cucina). Un marchio unico - Food Brand Marche caratterizzerà l’attività del Polo che si qualificherà come centro polifunzionale all’avanguardia, ma anche un punto di riferimento per chiunque voglia entrare in contatto con realtà produttive e industriali, consorzi, tour operator. Previsti eventi promozionali e aziendali, corsi di cucina professionali, incoming per operatori nazionali e esteri.

Coordinerà la promozione di 30 prodotti di eccellenza 52

Rafforzati i gemellaggi con Mayenne e Waiblingen Il Comune di Jesi è gemellato con Waiblingen, in Germania, dal 1996 e con Mayenne, Francia, dal 2002. In questi ultimi anni si è consolidato un rapporto che è andato al di là dei tradizionali scambi tra associazioni sportive, culturali, scuole e gruppi organizzati. Grazie infatti ad incontri tra gli amministratori, accolti più volte anche nella nostra città, è stato possibile confrontarsi sulle proprie esperienze e avviare dei progetti comuni che hanno coinvolto soprattutto i più giovani. Un esempio il “Murale dei Gemellaggi”, opera realizzata nel 2016 a Waiblingen da alcuni studenti jesini e tedeschi.


Sempre più croceristi nella Città dell’Imperatore Il turismo legato ai croceristi ha preso sempre più corpo in città grazie agli accordi con le principali compagnie di navigazione. Costa Crociere nel primo anno e in maniera permanente MSC hanno creato l’originale tour “La città dell’Imperatore” quale possibile escursione quando la nave attracca al porto di Ancona. Sui programmi promozionali della compagnia di navigazione è dunque pubblicizzata la città di Jesi che, per la tappa marchigiana nel periodo che va da giugno a settembre, se la gioca alla pari con luoghi turisticamente noti come Loreto, le Grotte di Frasassi o Urbino. Sfida dove ha sempre ben figurato con centinaia di turisti che ogni estate hanno scoperto Jesi in crociera. Il pacchetto turistico prevede visite guidate ai principali monumenti e shopping in centro.

300 i croceristi sbarcati ad Ancona nel 2016 che hanno scelto di visitare Jesi

Jesi Comune amico del turismo itinerante La nostra città è ufficialmente amica del turismo itinerante. Un riconoscimento attribuito dall’associazione che raggruppa i Club dei camperisti italiani e che permette a Jesi di entrare a far parte del circuito virtuoso al quale appartengono tutte quelle località che hanno realizzato i servizi per le autocaravan. L’area di sosta attrezzata è quella del parcheggio Zannoni, con impianto di risalita in centro. All’ingresso della città è stata collocata una particolare segnaletica che fa comprendere al turista itinerante di essere qui ben accolto.

Jesi all’interno dei “Press Tour” della Regione Marche Da alcuni anni, l’Ufficio Turismo del Comune di Jesi collabora fattivamente alla realizzazione di Press Tour promossi dalla Regione Marche. Sono stati ospitati giornalisti di testate nazionali, come ad esempio Traveller e il Corriere della Sera, nonché internazionali. In particolare, al fine di rafforzare la promozione verso i mercati europei, sono stati accolti in città giornalisti provenienti da Olanda, Germania, Danimarca, Francia. Per aprire il territorio a nuovi mercati, sono state accolte delegazioni coreane e giornalisti televisivi indiani.

Ufficio Turismo: 2.700 i contatti che ogni anno si registrano 53


Ambiente

Il cambio di mentalità in tema ambientale non presuppone imponenti rivoluzioni culturali, ma prende le mosse da piccoli gesti quotidiani che chiunque può compiere. Muovendo da questi concetti l’attività dell’Amministrazione comunale si è concentrata in questi anni su una serie di azioni che hanno interessato la mobilità dei cittadini, provando a privilegiare quella alternativa ai veicoli, in particolare l’uso della bicicletta o dei mezzi pubblici. Ma ha riguardato anche i rifiuti, la tutela delle risorse idriche, la pulizia delle strade. Interventi organici con un unico filo conduttore: una città sempre più vivibile, sempre più pulita.

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In bici in piena sicurezza Le piste ciclabili finalmente realtà

Una città dotata di piste ciclabili che consentono ai cittadini di pedalare in maniera sicura ed agevole, sia per raggiungere il posto di lavoro o la scuola, sia anche per le loro attività di svago e tempo libero. Un progetto che sembrava impossibile per Jesi e che invece ha trovato piena attuazione con ben 10 chilometri di ciclabile che collegano gran parte della città. Prima si sono uniti i tratti esistenti (dal palasport fino a Corso Matteotti, dai giardini pubblici fino al parco del Ventaglio), quindi si è proseguito con altri 5 chilometri che hanno coinvolto la zona a sud della città collegandola al primo tracciato. A monte di tutto si è creato il Biciplan, vale a dire il piano che individua i tracciati dove prevedere le piste ciclabili cittadine sulla base delle risorse disponibili di anno in anno. Ed anche in questo caso è stata una elaborazione estremamente partecipata con i cittadini ed in particolare con i fruitori delle due ruote. Perché il progetto finale è stato frutto di un confronto a tutto campo raccogliendo proposte e suggerimenti pervenute alla rete civica tramite mail dai diretti interessati. Oggi, andare in bicicletta, è più bello e più sicuro.

150.000 euro la somma ogni anno investita per le piste ciclabili 10 chilometri realizzati unendo tratti esistenti con nuovi percorsi


L’auto blu resta in garage: amministratori e dipendenti in bicicletta

Jesi alla guida del Distretto cicloturistico della Vallesina

Le auto blu e le auto di servizio sostituite con dieci biciclette a pedalata per i tragitti all’interno del territorio urbano. Fornite gratuitamente dal Ministero dell’Ambiente sono regolarmente utilizzate da sindaco, assessori e personale impiegato nelle attività di servizio. Una scelta precisa per testimoniare in maniera diretta e positiva che a Jesi è possibile utilizzare una mobilità diversa dall’auto. Le 10 biciclette di fatto sostituiscono 5 autovetture di vecchia immatricolazione, due a diesel e tre a benzina, con un abbattimento di emissioni di anidride carbonica di circa una tonnellata l’anno, oltre ad una riduzione significativa di ossido di carbonio.

Il Comune di Jesi è soggetto capofila del progetto di cicloturismo della Vallesina candidato a un importante finanziamento regionale. Già approvato il masterplan, il progetto coinvolge 18 Comuni - da Sassoferrato a Falconara - per un’area che comprende anche le Grotte di Frasassi e che, in nome di ambiente, salute, cultura ed enogastronomia, associa anche strutture ricettive e associazioni a partire da Legambiente, che svolge il ruolo di coordinamento, e Federazione Italiana Amici della Bicicletta. Il progetto punta a mettere a sistema i percorsi già esistenti ed in costruzione, i servizi e le strutture ricettive-ristorative, promuovendo il completamento delle lacune presenti in modo da formare una rete integrata di percorsi ed itinerari ciclo-pedonali segnalati ed attrezzati da offrire alla crescente domanda di turismo sostenibile.

10 le biciclette elettriche in uso ad amministratori e dipendenti comunali Sostituiscono 5 auto

18 i Comuni coinvolti nel progetto con Jesi capofila 1.800.000 euro le risorse per realizzarlo con fondi europei 55


Contributi per l’acquisto di biciclette Tra le misure volte a sostenere una mobilità alternativa, da segnalare altre due importanti iniziative. La prima è il contributo a fondo perduto per l’acquisto di biciclette. Finanziate 53 domande sulle 149 presentate, con contributi variabili tra i 50 ed i 100 euro per l’acquisto di biciclette dal valore rispettivamente inferiore o superiore ai 200 euro. La seconda è l’asta delle 51 biciclette da uomo, donna e bambino abbandonate e mai reclamate dai legittimi proprietari. Rimesse a posto, sono state tutte vendute, partendo da una base d’asta di 2 euro. L’incasso è stato destinato a finanziare progetti di educazione stradale.

6.000 euro le risorse stanziate per il bando sulle biciclette 56

Polveri sottili, nuove regole e l’introduzione di incentivi Tra i primi atti del Comune in materia ambientale vi è stato l’approvazione del “Regolamento per il miglioramento della qualità dell’aria” che ha consentito di intensificare la lotta all’inquinamento da polveri sottili mediante la limitazione dei veicoli più datati e la riduzione della temperatura percepita all’interno di abitazioni, negozi ed attività produttive. Concessi anche contributi a fondo perduto per l’installazione di filtri antiparticolato presso pizzerie, ristoranti e panificatori che utilizzano forni a legna. Aquistata anche una nuova centralina per la misurazione delle polveri sottili.

Con il prezzo dimezzato volano gli abbonamenti del bus Impennata del 27% degli abbonamenti del servizio di trasporto pubblico urbano dopo la decisione dell’Amministrazione comunale di dimezzarne il prezzo. A trainare l’acquisto agli abbonamenti sono stati i lavoratori della zona industriale che hanno beneficiato anche delle nuove linee del servizio bus introdotte in orari compatibili con l’entrata ed uscita dai vari stabilimenti. L’operazione porta il prezzo dell’abbonamento a 17,50 euro mensili contro i 35 precedenti. La riduzione riguarda anche gli abbonamenti riservati agli over 65, passati anch’essi a 17,50 euro rispetto ai 21 euro originari.

Sceso a € 17,50 il prezzo dell’abbonamento mensile dei bus


Un grande gioco di squadra per salvaguardare l’Esino

Acqua liscia e gassata a km.0 Ok per portafoglio e ambiente

Raccolta differenziata Una crescita costante

È il primo accordo su base regionale per un “Contratto di Fiume”: lo hanno sottoscritto a Jesi 17 Comuni, due aree protette (Riserva Ripa Bianca, Parco Gola della RossaFrasassi), Legambiente, Wwf e Associazione Arkè. Il fiume è ovviamente l’Esino, il Contratto è invece una straordinaria opportunità per aggregare, fare squadra ed attuare una gestione sostenibile, condivisa e duratura del corso fluviale, puntando ad ottenere finanziamenti per interventi di riqualificazione ambientale, ma anche per attività sociali, turistiche ed economiche. Jesi ancora una volta protagonista nella guida del progetto.

Un’altra originale iniziativa nel segno della sostenibilità, in grado di offrire un importante servizio in più ai cittadini coniugandolo con il pieno rispetto dell’ambiente. Stavolta la protagonista è l’acqua, bene primario pubblico, che viene messa a disposizione microfiltrata e fresca, sia liscia che gassata, attraverso le quattro fontane pubbliche presenti in città (Porta Valle, Palasport, Ex Smia e Fornace). Attraverso carte ricaricabili in vendita presso edicole, tabaccherie e bar, si fa rifornimento con appena 4 centesimi al litro, portando da casa proprie bottiglie o contenitori che riempiranno di volta in volta e dunque senza vuoti a perdere.

In questi cinque anni è stato rimesso ordine al servizio rifiuti “porta a porta”, ampliando la raccolta differenziata tramite isole di prossimità nel centro storico, nelle vie di periferie e regolarizzando decine di contenitori condominiali. Sono stati utilizzati gli ispettori ambientali per i controlli del corretto smaltimento ed installate telecamere contro lo scarico abusivo di rifiuti (diverse le sanzioni emesse). Il risultato finale è stato una crescita costante della raccolta differenziata che ha superato abbondantemente il 65% fissato dalla legge.

17 Comuni, 2 aree protette e 3 enti ambientalisti uniti per l’Esino

700.000 litri di acqua erogata 19.000 kg di plastica risparmiata

68,68% il livello di differenziata 15 milioni di kg avviati al riciclo 57


Più pulizia delle strade e contenimento dei piccioni Avviato ormai da due anni, il programma straordinario di pulizia delle strade con divieto di sosta per consentire anche l’intervento su caditoie e il taglio dell’erba lungo i marciapiedi ha migliorato ulteriormente il servizio. Già prevista la calendarizzazione futura con cartelli informativi sui giorni di pulizia di ciascuna strada. Contestualmente è stato avviato il piano triennale di contenimento dei piccioni, predisposto in collaborazione con l’Asur, al fine di ridurre e controllare la popolazione di piccioni presenti nel territorio comunale.

Gli altri interventi da segnalare: antenne, progetto per punti luce e regole per l’efficienza energetica Tra gli altri interventi in materia ambientale in questi anni da parte dell’Amministrazione comunale, meritano di essere segnalati i seguenti: • Nuovo piano di rete per la regolamentazione dell’installazione delle antenne per le telecomunicazioni che ha visto il Comune limitare il numero di nuovi insediamenti. • Completato il progetto definitivo di riqualificazione della pubblica illuminazione attraverso la sistemazione di migliaia di punti luce (per un investimento previsto di 5 milioni di euro) • Attuazione del Piano per l’energia sostenibile al fine di raggiungere gli obiettivi fissati dal Patto dei Sindaci per il 2020 (meno 20% delle emissioni di gas climalteranti, più 20% di energia da fonti rinnovabili, più 20% di risparmio energetico) • Pubblicazione di una manifestazione di interesse per concedere in affitto (al prezzo simbolico di 2 € al metro quadrato) le coperture degli edifici pubblici e le aree di parcheggio per l’installazione di pannelli fotovoltaici • Approvazione dell’Allegato relativo alla sostenibilità energetica ed ambientale del Regolamento Edilizio Comunale, con individuazione di soluzioni premianti per le edificazioni e ristrutturazioni ad elevata efficienza energetica certificate da un Ente terzo (è il primo regolamento edilizio di questo tipo approvato in Regione)

11 richieste di nuovi siti da parte delle compagnie telefoniche, 4 autorizzate 8.400 i punti luce da riqualificare 4.000.000 di euro l’investimento 58




Sport

Si è partiti da una premessa: le numerose associazioni sportive svolgono un ruolo educativo e di aggregazione fondamentale nella nostra comunità e, in quanto tali, sono interlocutori privilegiati dell’Amministrazione comunale. Rispetto ad esse è dunque apparso subito necessario valorizzarne autonomia e capacità propositiva. Ne è scaturita una azione volta a sostenere la proposta delle società attraverso una riqualificazione degli impianti, la migliore gestione e fruizione. Una impostazione che ha permesso non solo alle società sportive di potersi esprimere al meglio, ma alla città tutta di recuperare appieno la consapevolezza delle straordinarie potenzialità che lo sport è in grado di offrire sotto il profilo della salute, dell’aggregazione, dell’inclusione, dello sviluppo economico, del benessere sociale.

“Città Europea dello Sport” Premiata l’eccellenza di Jesi

Il riconoscimento di “Città Europea dello Sport” è uno dei risultati più prestigiosi ottenuti da Jesi che vede premiata una realtà sportiva composta da circa 100 società per 17 mila tesserati. L’Amministrazione comunale, appena insediata, ha subito presentato la candidatura all’Associazione capitali europee dello sport, l’organizzazione no-profit che, d’intesa con Unione europea e Coni, premia quei Comuni che dimostrano un impegno continuativo in questo settore. Un rapporto completo e dettagliato che ha spianato la strada a Jesi. E l’entusiasmo che ha generato l’attribuzione di questo titolo è stato alla base di tante iniziative sportive ed aggregative che si sono sviluppate nel corso di questi anni e che hanno ulteriormente rafforzato la presa dei giovani verso l’attività motoria.

17.736 atleti tesserati, il 43,6% di praticanti tra tutti i cittadini Sono circa 100 le società sportive Utilizzano 30 impianti pubblici 61


Con la Notte Azzurra dello Sport una grande festa per tutto il centro

L’istituzione del Liceo Sportivo per nuove specifiche professionalità

La Notte Azzurra dello Sport è ormai una festa entrata a pieno titolo nel cuore degli jesini. Ideata dall’Amministrazione comunale per promuovere e valorizzare le attività delle tante società sportive presenti in città, in questi anni ha registrato una straordinaria partecipazione lungo le vie e le piazze del centro storico. Un serpentone di colori, giochi, musica e divertimento, che ha saputo coinvolgere grandi e piccini, confermando la profonda vocazione sportiva della nostra città e diventando occasione per dare piena visibilità anche a quelle discipline meno conosciute eppure fortemente vitali.

Il nuovo indirizzo sportivo del Liceo Scientifico, introdotto nel 2014, ha confermato e rafforzato la vocazione sportiva di Jesi ed inserito il “Leonardo da Vinci” in modo ancora più profondo e coerente nel tessuto sociale della Vallesina, un territorio che vede la presenza di centinaia di società sportive che praticano le più diverse discipline. Un patrimonio di uomini e donne, ma anche di valori, che ora può essere ulteriormente valorizzato anche attraverso un percorso didattico capace di creare future professionalità sempre più importanti in un settore che la stessa Unione Europea ha definito strategico nella programmazione 2014-2020.

70 le società che sono coinvolte 3.000 partecipanti alle varie attività 62


Turismo sportivo Scommessa vinta

Riqualificato lo stadio Carotti e gli attigui giardini pubblici

Appuntamenti sportivi di forte richiamo

Quella del turismo sportivo era una scommessa non facile, perché doveva saper coniugare una duplice offerta - turistica da un lato, sportiva dall’altro di altissimo livello. Scommessa vinta grazie a due straordinarie operazioni: quella del Camp di scherma che vede atleti di tutti i continenti venire d’estate a Jesi ad allenarsi con le nostre olimpioniche ed altri campioni italiani; quella del camp di ginnastica artistica, diretto da Yuri Chechi, con tantissimi atleti da tutta Italia. A questi eventi se ne stanno associando altri, a confermare come il turismo sportivo possa rappresentare una straordinaria opportunità per questo nostro territorio.

Ha dato positivi risultati la nuova convenzione per la gestione dello stadio comunale “Pacifico Carotti” che ricomprende anche la manutenzione ordinaria degli attigui giardini pubblici. Una scelta che ha permesso di effettuare importanti interventi: la pulizia delle travi di copertura della tribuna, una piena ed accurata pulizia delle sedute della tribuna, la sostituzione dei vecchi seggiolini e la sistemazione di nuovi, la pulizia a fondo dei pavimenti degli spogliatoi e dei locali comuni, il ripristino dei servizi igienici, la sistemazione dei locali del bar e il rifacimento del fondo dell’antistadio con sabbia del Po ed infine la ripulitura delle pareti nell’area biglietteria. Restituita piena dignità e fruibilità anche ai giardini pubblici adiacenti allo stadio che sono tornati così un luogo di aggregazione, specialmente per i giovani.

Per rafforzare l’identità sportiva cittadina e veicolarla anche in ambito nazionale, sono stati organizzati eventi di alto livello che hanno richiamato la partecipazione di atleti e grande pubblico. Tra questi meritano di essere segnalati i tornei di beach soccer in piazza della Repubblica, l’arrivo e la partenza della tappa del giro d’Italia femminile, la partita Italia-Galles del 6 Nazioni femminile di rugby. Annualmente poi è stato dato supporto all’organizzazione della Vallesina Marathon, manifestazione podistica ormai entrata nel circuito nazionale.

200 gli atleti che partecipano al camp estivo di scherma

46.000 euro il corrispettivo annuo erogato dal Comune

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Via l’amianto alla palestra Carducci A circa mezzo secolo dalla sua realizzazione, la palestra Carducci è stata oggetto di un importante intervento di manutenzione straordinaria: rimossa la copertura in amianto e migliorata l’efficienza energetica. Intorno ai 150 mila euro l’investimento necessario, che il Comune ha acquisito con un mutuo a tasso agevolato dall’Istituto di Credito Sportivo. Oltre alla nuova copertura rispettosa delle norme, è stato montato un più efficace e funzionale controsoffitto, sono stati sostituiti gli infissi con altrettanti a migliore tenuta, ed è stata effettuata la tinteggiatura esterna per restituire piena dignità all’impianto.

150.000 euro per sistemare la storica palestra 64

Piscina comunale Nuovi spogliatoi e una vasca per i più piccoli Due importanti interventi per la piscina comunale “Grazia Bocchini” di Via del Molino, dove tra l’altro è cambiata anche la gestione. Innanzitutto è stata realizzata la vasca per i bambini. Un intervento sostenuto dal Comune dopo la chiusura della piscina alla Conti che ha permesso di riunire in capo ad un unico impianto anche l’attività per i più piccolini. Inoltre sono stati realizzati i nuovi spogliatoi: due locali, per complessivi 120 mq, che si vanno ad aggiungere agli altri esistenti e che saranno a servizio dei più piccoli. Sistemato anche il perimetro dell’impianto con una importante opera di sfoltimento del verde, riqualificato il prato.

Il rugby raddoppia con il campo in sintetico Bello e funzionale il nuovo campo di rugby in erba sintetica accanto allo storico impianto di via Mazzangrugno. È stato realizzato grazie alla splendida sinergia creata tra Amministrazione comunale e Rugby Jesi. Se da una parte infatti il Comune si è fatto carico dei costi di esproprio dell’area e dell’impegno a versare un canone della durata di 22 anni per la gestione, la Rugby Jesi, che ha vinto la gara per la concessione, ci ha messo del suo per ampliare l’investimento e realizzare una struttura di primissimo piano. L’impianto diventa così una importante valvola di sfogo per gli allenamenti e per l’attività del fiorente settore giovanile.

600.000 euro il contributo finale del Comune per l’impianto


Un grande palazzetto della scherma, servizi e residenze per atleti nell’area dell’ex Zuccherificio Un nuovo grande palazzetto della scherma all’ex Sadam con almeno 20 pedane, spogliatoi, tribune per il pubblico con adeguata capienza, nonché servizi accessori quali residenze temporanee per atleti e maestri, mensa e punto di ristoro. È l’obiettivo che si sono posti Comune di Jesi, Club Scherma, Banca Popolare di Ancona, Eridania Sadam del Gruppo Maccaferri - con la collaborazione dell’Università Politecnica delle Marche - formalizzato in un protocollo di intesa. Si è aperta una nuova pagina per la scherma di Jesi, nel solco di una straordinaria tradizione e con l’obiettivo di consolidare il ruolo di eccellenza conquistato dalla scuola fondata dal maestro Ezio Triccoli. In questo scenario, oltre alla progettazione della struttura vi è anche l’impegno ad elaborare un piano di management sportivo che, partendo dall’esperienza del Club, da una analisi sia nazionale che internazionale e dall’eventuale coinvolgimento di soggetti qualificati come la Federazione Nazionale della Scherma, l’Istituto per il Credito Sportivo, delinei un piano gestionale degli spazi sportivi, valuti l’eventuale utilità di spazi accessori funzionali al centro, verifichi la fattibilità di ulteriori azioni di sviluppo e partnership, completando poi l’analisi con il relativo business plan.

Nuova luce e manutemzione al Palascherma di via Solazzi

Bocciodromo rimesso a nuovo dopo il rogo Rimesso a nuovo il bocciodromo comunale di via La Malfa intitolato alla memoria di Leonello Rocchetti e danneggiato da un incendio. Un impegno che l’Amministrazione comunale si era assunta all’indomani del grave episodio e portato puntualmente a termine con piena soddisfazione degli utenti dell’impianto. L’intervento, per 150 mila euro, in buona parte coperti dall’assicurazione, ha permesso di sistemare le zone danneggiate dalle fiamme, sistemare i vari impianti, risanare gli ambienti e dotare la struttura di un efficace sistema antincendio. Prossimo intervento al tetto, rispetto al quale l’Area Servizi Tecnici ha già elaborato un progetto di massima.

Il palazzetto della scherma, fucina di campioni olimpici, è illuminato con un nuovo e moderno impianto all’altezza del prestigio che tale struttura riveste a livello nazionale. Grazie ad una sponsorizzazione è stato rifattoo ex novo l’impianto elettrico: smantellati 168 tubi al neon e installati 36 proiettori al led. Il nuovo impianto assicura, oltre ad una migliore visibilità, una economia di gestione dell’impianto in termini di usi elettrici (circa 1.700 euro annui). Nello stesso palascherma sono stati effettuati interventi di manutenzione e ritinteggiatura dopo che un incendio doloso aveva danneggiato buona parte dei locali, in particolare quelli adibiti ad uffici.

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Opere pubbliche, viabilità, arredo urbano Restituire “decoro urbano” alla città, eliminando le cause del degrado, per renderla bella, pulita, curata, era considerata una delle principali priorità. A tale scopo sono stati effettuati numerosi interventi di manutenzione e di riqualificazione che hanno coinvolto strade e marciapiedi, parcheggi e verde pubblico, con un occhio di attenzione al centro sia per agevolare l’accesso tramite impianti di risalita efficienti a servizio di ampi parcheggi gratuiti, sia per giungere ad una ripavimentazione delle piazze principali e ad una vera riqualificazione di Corso Matteotti. Nel corso del mandato amministrativo questi sono stati gli interventi.

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L’ingresso sotto l’Arco Clementino Piena dignità alla parte storica

L’introduzione del senso unico in Corso Matteotti è stata l’occasione per ripensare alla viabilità di ingresso al centro. L’accesso dei veicoli sotto l’Arco Clementino è apparsa una scelta non solo tecnicamente opportuna sotto il profilo della viabilità, ma anche in grado di valorizzare al meglio la parte storica della città. Una soluzione che ha restituito orizzontalità all’asse Viale Cavallotti e Corso Matteotti, attraverso la nuova disposizione delle aiuole verdi che sono state arredate con miglior cura. Al tempo stesso è stato creata un’ampia area pedonale sul lato destro del Corso, garantendo così maggiore sicurezza agli studenti del Savoia, specialmente all’ingresso e all’uscita. Sul lato sinistro, viceversa, la pista ciclabile dà continuità al tracciato di viale Cavallotti permettendo di raggiungere la parte pedonale del Corso. I parcheggi tolti lungo la parte di Corso Matteotti per far spazio alla ciclabile sono stati recuperati in numero ampiamente superiore - e tra l’altro con sosta gratuita - nell’area dell’ex ospedale con accesso pedonale direttamente sul Corso stesso.


In piazza della Repubblica direttamente in ascensore Il piazzale delle Conce e piazza della Repubblica sono finalmente interconnessi da un comodo impianto di risalita. Due ascensori collegati fra loro che abbattono un dislivello di circa 30 metri, realizzati all’interno di un edificio di proprietà pubblica, opportunamente riqualificato, così da garantirne una contiguità anche fisica. Una scelta progettuale che valorizza una vecchia galleria, in sostituzione della struttura in acciaio, decisamente impattante ed antiestetica, edificata in precedenza a ridosso delle mura medievali. L’opera, finanziata con risorse derivanti da oneri di urbanizzazione dell’ex Sima e un contributo regionale, ha richiesto un investimento di circa 800 mila euro.

Parcheggio Mercantini gratuito e controllo quotidiano di tutti gli impianti di risalita La decisione di rendere gratuito il parcheggio Mercantini è stata una delle prime scelte dell’Amministrazione comunale che ha permesso ai cittadini di avere a disposizione oltre 300 posti auto a ridosso del centro, comodamente serviti da un ascensore, in precedenza mai utilizzati. Non solo: si è provveduto anche ad estendere l’orario di apertura in occasione di particolari eventi o spettacoli che richiamavano i cittadini fino a notte fonda. Ne è venuto fuori un impianto che risulta ampiamente utilizzato sia da chi lavora in centro sia da chi in centro va per acquisti o tempo libero, qualificandosi come la struttura adibita a sosta certamente più comoda per tutti. Messa in sicurezza, con una manutenzione straordinaria, anche la scala mobile di Palazzo Battaglia. Qui è stata prevista la centrale operativa in cui un dipendente quotidianamente controlla, tramite telecamere, il corretto funzionamento ed utilizzo di tutti gli impianti di risalita pubblici a servizio del centro.

300 i posti auto coperti e gratuiti con accesso diretto al mercato delle erbe 4 gli impianti di risalita controllati quotidianamente con telecamere 67


Strade e marciapiedi rimessi a nuovo. Le tre scelte vincenti per vere ed efficaci manutenzioni L’adozione di innovative soluzioni, messe in campo in questi ultimi anni dall’Amministrazione comunale per le manutenzioni, ha permesso l’asfaltatura di una buona parte delle strade di Jesi e, con esse, di numerosi marciapiedi, con l’obiettivo di provare a restituire una maggiore sicurezza alla viabilità cittadina. Innanzitutto la scelta di assumere operai a tempo determinato ha permesso di ottimizzare le esigue risorse a disposizione ed organizzare numerosi interventi in serie: si è cominciato con la sistemazione dei marciapiedi, si è continuato con asfaltature anche importanti come il rifacimento di buona parte del Viale della Vittoria. Secondariamente sono state sfruttate appieno le risorse girate dalla Regione per i danni provocati dalla neve del 2012. Si è intervenuti su diversi quartieri della città, tanto a nord che a sud, risolvendo criticità che si protraevano da anni. In terza battuta si è raggiunto per la prima volta un importante accordo con l’Enel. A compensazione delle centinaia di piccoli lavori effettuati dalla compagnia dell’elettricità sotto le sedi stradali, causa di alterazioni, si è concordato, come risarcimento, un intervento di asfaltatura sui principali viali cittadini che sono stati così riportati in situazioni di piena sicurezza.

6 gli operai a tempo determinato utilizzati per le asfaltature 280.000 euro i fondi per i danni da neve con cui ripristinare le strade 68

Via Garibaldi Una piena riqualificazione urbanistica Doveva essere una manutenzione straordinaria con la sola asfaltatura della strada, si è trasformato in un vero intervento di riqualificazione urbanistica. Tanto che si può, a ben diritto, parlare di una nuova via Garibaldi. Una nuova via dove tutto è stato rimesso a posto dopo decenni di degrado e abbandono: nuova la rete idrica con la sostituzione delle vetuste tubazioni al cadmio (materiale tra l’altro non più conforme alla legge); nuove le condotte del metano, posizionate al giusto livello previsto dalle norme a differenza di quelle obsolete che vi erano prima; nuova l’aiuola laterale, arredata con nuove piantumazioni e nuovo impianto di illuminazione a supporto di quello precedente che creava zone d’ombra; nuovi i marciapiedi e nuova l’asfaltatura della strada dopo aver interamente rimosso il tappeto d’asfalto precedente.


Si sistemano le piazze del centro aspettando la ripavimentazione di Corso Matteotti Finanziati e pronti a partire i lavori di sistemazione delle piazze del centro, nell’ambito di un generale progetto di riqualificazione generale che punterà poi a togliere l’antiestetica colata d’asfalto lungo il Corso di Jesi per farlo diventare, con una pavimentazione adeguata, un’area pedonale finalmente degna di questo nome, al pari di quelle di gran parte delle città italiane. I primi interventi riguardano la ripavimentazione di Piazza Colocci con l’obiettivo di valorizzare appieno questo spazio che respira cultura da ogni angolo tra Palazzo della Signoria, Palazzo Bisaccioni (sede Carisj), ex chiesa di Sant’Agostino e Palazzo Colocci. Poi sarà la volta di Piazza Pergolesi con il progetto che nel 2005 si era aggiudicato il concorso di idee e dove l’obiettivo sarà quello di creare uno spazio vivibile e fruibile soprattutto ai giovani, dando al contempo maggiore visibilità alla chiesa di San Nicolò, la più antica della città. Quest’ultimo progetto viene finanziato in buona parte con fondi derivanti da un bando regionale, le cui risorse saranno disponibili anche per la ripavimentazione del Corso.

Ex Sant’Agostino Primo passo per una nuova valorizzazione Restituire piena dignità e fruizione a tutti gli edifici che si affacciano su Piazza Colocci, e dunque anche all’ex chiesa di Sant’Agostino. Questo l’obiettivo dell’Amministrazione comunale che ha dato corso, in questi anni, ad un primo importante intervento di manutenzione: è stata infatti sistemata la copertura dell’edificio e dell’attiguo Palazzo Colocci. Intervento, questo che era un prerequisito per poi attivare un progetto di recupero che possa rendere l’ex chiesa, oggi adibita a deposito, nuovamente un luogo funzionale e vivo, inserito armonicamente in una piazza della cultura e del sapere.

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Riqualificazione generale per i giardini pubblici di Viale Cavallotti Dopo anni di incuria è stata posta in essere la riqualificazione straordinaria dei giardini pubblici di viale Cavallotti. Grazie a un significativo investimento sono stati introdotti nuovi arredi e giochi per bambini (comprese attrezzature per diversamente abili), potenziata l’illuminazione, effettuate potature e sfalci, abbattuti alberi pericolanti, sistemati i vialetti di ghiaia, ricostruiti i cordoli, ripuliti completamente il monumento ai caduti e la fontana, ristrutturati i servizi igienici. Oggetto del cantiere sia il parco principale, dove sono stati sistemati anche i marciapiedi, sia l’area verde lato stadio la cui manutenzione è ora affidata alla società che gestisce il Carotti.

Restituita piena dignità al Monumento ai Caduti Il Monumento ai Caduti dei giardini pubblici di viale Cavallotti, realizzato dall’architetto Giuseppe Campitelli ed inaugurato nel 1967, è ormai uno dei simboli della città di Jesi. Per questo ripulirlo, dopo lungo tempo di incuria, non rappresentava solo un’ulteriore attenzione all’arredo urbano, ma acquisiva anche un importante valore simbolico.

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Parco Mattei, un’area verde a servizio del quartiere Il parco Enrico Mattei alla ex Smia è finalmente diventato un’area verde attrezzata ed ordinata a disposizione di bambini, anziani e di chiunque intende fruirlo nella sua pienezza. Con un investimento importante sono stati risistemati il camminamento principale e quelli laterali, piantumati nuovi alberi e introdotte siepi arredanti, potenziando l’arredo urbano, gli accessi e prevedendo un’area attrezzata per i cani. Per i più piccoli è stata realizzata un’area ludica con altalene e giochi multifunzionali ancorati su una pavimentazione antitrauma. Con l’invito del Comune ai residenti di collaborare per la manutenzione.

40.000 euro l’investimento per il verde all’ex Smia

Rimesso a nuovo anche il Parco del Cannocchiale È stata restituita piena dignità all’area verde di via dell’Agraria, favorendone così una migliore frequentazione. In particolare è stata rifatta la pavimentazione del campo da basket, con relativa segnaletica e installazione di nuovi canestri, e sistemato il terreno di gioco del campo di calcetto con nuove porte e sostituzioni delle reti parapalloni perimetrali. È stato poi installato un nuovo gioco multifunzionale per bambini accanto a quello già esistente. Infine sono stati ripristinati i percorsi pedonali, messi in sicurezza i pozzetti e le caditoie e sostituiti i due pergolati in legno che caratterizzano il Parco.

Completati gli interventi al Parco del Vallato La prima area giochi mista del centro Italia, vale a dire in grado di accogliere sia bambini normodotati che diversamente abili, è stata realizzata al Parco del Vallato. Qui è presente un’altalena per disabili nell’area ludica già attrezzata con altri giochi donati da un imprenditore privato, due dei quali già utilizzabili anche dai diversamente abili. La nuova attrezzatura, con caratteristiche tali da abbattere qualsiasi tipo di barriera, è stata messa a disposizione grazie ad una raccolta fondi. Il parco è stato anche oggetto di manutenzione ordinaria e straordinaria che ha riguardato camminamenti e piantumazioni.

1ª area giochi per bambini priva di ogni barriera 71


Manutenzione del verde Nuova efficace metodologia Avviato, in maniera puntuale e coerente, un programma di manutenzione ordinaria del verde pubblico con una formula assolutamente innovativa sia nelle modalità, sia nella suddivisione dei compiti, con l’obiettivo di garantire un miglior arredo urbano. Per la prima volta, infatti, è stato predisposto un piano organico che non si basa più su singoli interventi, ma prende in esame l’intera area verde del tessuto urbano. Operazione che si è concretizzata con due appalti pluriennali affidati a ditte specializzate, mentre restano in capo agli operai del Comune, oltre alla manutenzione dei giardini delle scuole, le aree verdi del centro storico.

250.000 euro le risorse comunali per il taglio del verde 72

Cinta muraria, maggior cura per eliminare le erbacce Le mura cittadine hanno ritrovato piena dignità nella loro valorizzazione. Dopo la messa al bando, a scopo precauzionale, del prodotto chimico che si utilizzava per il diserbo e verificata l’inefficacia della pulizia manuale anche per l’effetto negativo sulle malte murarie, il Comune ha scelto di utilizzare una nuova tecnica, già sperimentata con successo in altre realtà, attraverso diserbanti con principi attivi di origine naturale di assoluta sicurezza. L’intervento, effettuato in diversi momenti dell’anno da una ditta specializzata, riguarda l’intera cinta muraria: da porta Valle salendo per il Montirozzo e poi via Bersaglieri e via N.Sauro.

Orti Pace Un’oasi di verde sotto le mura Gli Orti Pace sono stati oggetto di una riqualificazione che ha restituito al quartiere un’area verde polifunzionale, uno spazio di aggregazione per bambini ed anziani, ma anche di socializzazione ed integrazione. Completato lo spazio giochi in assoluta sicurezza, realizzati i camminamenti pedonali a valle, effettuata la cura manutentiva dell’intero parco, è stato concluso anche il camminamento pedonale a monte che consente l’accesso al Montirozzo. Effettuata inoltre la messa a dimora, sempre a monte, di particolari essenze arboree, finanziata con un importante contributo della Provincia.

126 gli ettari di verde presenti nel territorio urbano


Dopo 30 anni si amplia il cimitero Una nuova costruzione che valorizza la parte monumentale Sarà completato entro gennaio 2018 l’ampliamento del cimitero che metterà a disposizione di quanti li hanno già acquistati 457 loculi, 36 sarcofaghi e 80 loculi ossari. È questa la tempistica prevista nell’assegnazione dei lavori all’impresa che si è aggiudicata la gara d’appalto. Un intervento atteso da oltre 30 anni, per rispondere in maniera esaustiva ad una perdurante situazione di forte criticità dovuta alla mancanza di loculi disponibili. Problema che il Comune aveva affrontato negli anni con interventi tampone (come il recupero dei loculi incustoditi), e che oggi trova finalmente una risposta concreta e definitiva. L’intervento risulta interamente autofinanziato: la struttura che sorgerà - e che è parte prevalente di un progetto complessivo per 750 loculi ed un investimento superiore ai due milioni di euro - sarà funzionale, perfettamente fruibile e completa anche nelle finiture. Questo ampliamento del cimitero monumentale contribuirà anche ad una riqualificazione della parte vecchia del camposanto, attraverso una nuova costruzione che sorgerà di fronte al cancello d’ingresso, inglobando le due file di loculi esterne al perimetro originario e sviluppandosi in maniera armonica con l’architettura esistente. Ne verranno fuori, come detto, circa 750 nuovi loculi.

Nel complesso San Martino abitazioni in autorecupero Partito ufficialmente il progetto residenziale del complesso immobiliare di Corso Matteotti. Dopo anni di discussioni e dibattiti attorno ad uno degli edifici sicuramente più rappresentativi del centro storico, il Comune ha tracciato un percorso assolutamente innovativo, che consente di poter acquistare un appartamento abbattendo il costo finale sia grazie a un contributo regionale, sia per la possibilità dell’acquirente di prestare ore lavorative per la riqualificazione, che andranno a scalare sul prezzo finale dell’alloggio. Dieci gli appartamenti previsti, sul lato di via Pastrengo.

750 nuovi loculi e 36 sarcofaghi nella 10 alloggi, fino struttura all’ingresso del camposanto a 50.000 euro il contributo 2.000.000 di euro la spesa finanziata dalla vendita. Opera pronta tra 9 mesi a fondo perduto 73


I progetti in dirittura d’arrivo Amministrare una Comunità significa non solo dare risposte puntuali e coerenti alle aspettative dei cittadini, in materia di servizi ed opere pubbliche, ma anche programmare il futuro affinché vi sia sempre continuità tra una Amministrazione che termina il suo mandato ed una che si insedia. Per questo è stata definita una serie di azioni che troveranno la loro concreta attuazione nei prossimi mesi o anni e che si ritiene possano dare risposte importanti alla città in termini di crescita economica, sociale, culturale.

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Il Piano di Sviluppo Area Vasta “Jesi in Progress”

È stato elaborato negli ultimi dodici mesi un Piano di Sviluppo di Area Vasta denominato “Jesi in Progress”. È uno strumento che suggerisce su quali sfide Jesi e la Vallesina debbano investire per il futuro. Lo ha elaborato Nomisma, primario centro di studi economici, dopo centinaia di interviste a rappresentanti di istituzioni, imprese e mondo produttivo, ricerca e scuola, associazionismo sociale, culturale e sportivo, mondo giovanile, migranti. Prevede una città che valorizzi il saper fare, declinato su nuove imprese di servizi ad alto valore aggiunto, una città che accanto alle infrastrutture tradizionali (interporto, aeroporto, porto) costruisca una infrastruttura sociale che ripensi la dimensione comunitaria, socio-sanitaria e di servizi al benessere, una città capace di colmare il gap turistico, attrarre creativi e artisti o nuove industrie creative, valorizzare i flussi sportivi e individuare nuove destinazioni culturali-ambientali di area vasta. In sintesi una Jesi che da piccola Milano delle Marche sappia trasformarsi in “piccola Torino” delle Marche. Una Jesi “young”, giovane. Una Jesi che unisca comunità, coesione, cooperazione. Obiettivi ambiziosi, tradotti in azioni concrete da realizzare subito. Sfide difficili ma coinvolgenti e produttive. Di seguito una scheda sintetica dello studio, consultabile per intero sul sito internet del Comune.


EVIDENZE Rischi e criticità

SFIDE

OBIETTIVO

Punti di forza e opportunità

• Disaffezione dei giovani da JESI e dalla Vallesina • Centro storico poco attrattivo per la residenzialità di giovani e di nuove famiglie • Carenza di strutture di formazione avanzata (università)

• JESI attrattiva per studio, lavoro, svago • Capitale umano istruito

1. Incrementare l’attrattività verso i giovani produttori e creativi

Jesicon Valley Jesi territorio di riferimento su scala regionale per i giovani produttori creativi

• Poco sviluppo delle imprese nei settori dei servizi avanzati, tecnologici, professionali • Poca consapevolezza di essere uno dei comuni a maggior tasso di presenza di start-up • Sfida occupazionale • Difficoltà delle piccole imprese e crollo di alcuni settori (immobiliare, commercio autoveicoli)

• Crescita sostenuta delle imprese strutturate in alcuni settori di specializzazione tradizionali: agroalimentare, tessile, macchinari • Alta concentrazione di start-up innovative • Tenuta dei redditi (soprattutto nel comune di Jesi) • Tenuta dei fatturati delle imprese più strutturate sia a JESI che in Vallesina

2. Promuovere un contesto produttivo basato su servizi avanzati: innovazione, cultura e ambiente come driver di un nuovo sviluppo

Jesi Innovation broker Jesi territorio dell’incontro tra innovatori e imprese

• Turismo poco sviluppato: tasso di turisticità e di offerta molto inferiori alla media regionale • Poca consapevolezza che lo sport possa diventare da passione a creatore di opportunità di business e di attrattività

• Forte coscienza ambientale nei cittadini • Forte attenzione verso turismo, ambiente, cultura come driver di sviluppo futuri • Forte diffusione di una cultura dello sport: pratica e professionismo

3. Realizzare il potenziale turistico di area vasta: innovare e accrescere offerta, mobilità, itinerari, promozione

Jesi territorio del benessere Cultura, sport, attività all’aria aperta ed enogastronomia per allineare Jesi al benchmark “Marche” come presenze e offerta turistica

• Mobilità sbilanciata verso utilizzo di auto private

• Presenza o vicinanza di molte infrastrutture chiave (interporto, aeroporto, porto, autostrada) • Buoni indicatori ambientali a JESI e Vallesina

4. Ripensare il sistema dei trasporti e della mobilità

Jesi sustainable territory Jesi territorio di riferimento su scala regionale per l’efficienza e dei trasporti e la sostenibilità ambientale

• Difficoltà dell’integrazione dei cittadini stranieri • Crescita di fasce della popolazione indebolite

• Territorio in crescita demografica • Fermento di associazioni e operatori del settore • Potenziamento dell’azienda di servizi alla persona

5. Riconnettere i pezzi della comunità attraverso il coinvolgimento dei diversi soggetti di comunità (giovani, scuole, associazioni, anziani, famiglie, stranieri, …)

Jesi infrastruttura sociale Jesi città dell’economia sociale avanzata

• Rapporti istituzionali ingessati

• Interesse dei comuni più piccoli della Vallesina a un coordinamento più “fattivo” da parte di Jesi • Interesse della Regione Marche rispetto a un’area baricentrica per la regione

6. Ricomporre le alleanze istituzionali

Jesi pioniera Jesi e i comuni della Vallesina uniti per realizzare un ecosistema sociale ed economico evoluto

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LA VOCE DEI GRUPPI CONSILIARI

Giunti quasi al termine di questo primo mandato, che ha visto al governo il sindaco Bacci sostenuto dalle liste civiche, è tempo di fare il bilancio di questa esperienza, unica nella storia della nostra città, ma anche di guardare avanti per nuove prospettive. Non può sfuggire ai più attenti, quelli che sanno andare oltre la chiusura delle buche - seppure necessaria, ma difficile da attuare in maniera sistematica e completa in tempi brevi a causa delle scarse risorse umane ed economiche da impiegare allo scopo - che la città in questi cinque anni ha cambiato volto. Nonostante la particolare situazione di crisi economica che stiamo vivendo, di cui tutti bene o male siamo consapevoli, spesso anche perché toccati direttamente, è una città più attiva e più dinamica. Una città che ha risvegliato e sta risvegliando la voglia di operatori economici, turistici, culturali, sportivi, socio-sanitari, civili, sia a livello professionale che di volontariato, la voglia di esserci in maniera incisiva, per dare le risposte sempre più appropriate alle tante esigenze che attendono alla vita del cittadino. Il tutto partendo da una sana gestione di bilancio, perché non si può guardare al futuro, non si possono programmare investimenti se non si hanno i conti a posto, soprattutto in un momento come questo quando non c’è più chi sostiene a livello centrale le entrate degli enti locali. L’Amministrazione sta continuando a lavorare guardando avanti e cercando di creare prospettive di sviluppo, non solo per Jesi ma per l’intero territorio di area vasta, restituendo alla nostra città un ruolo di centralità e di motore, nell’ottica di una sinergia che abbia una ricaduta positiva anche sui comuni limitrofi dell’ambito. Questo il lavoro recentemente portato a compimento e presen-

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tato alla città in collaborazione con la società di studi economici Nomisma, con il progetto “Jesi in progress”. Un lavoro che ha interessato e coinvolto rappresentanti del mondo istituzionale, economico, culturale, sportivo, sociale, non solo a livello locale e che traccia delle linee da seguire nei prossimi anni per fare di Jesi: un punto di incontro fra innovazione ed impresa tradizionale, un punto di riferimento regionale per giovani produttori creativi; una città che punta sulla cultura, sullo sport, sulle attività all’aria aperta, sull’enogastronomia, sull’efficienza dei trasporti e la sostenibilità ambientale, sul sociale e sull’integrazione, per migliorare la qualità della vita e aumentare l’offerta turistica. Intanto con questa ottica di sviluppo e di partecipazione, le tre liste civiche hanno dato vita a dei tavoli di lavoro su tematiche fondamentali che saranno oggetto anche del prossimo programma di mandato e delle relative deleghe per la sua attuazione. Tavoli ai quali tutti i cittadini interessati ad un nuovo modo di fare politica, che metta al centro la propria città e le esigenze comuni dei cittadini, possono partecipare. In questo momento di passaggio, l’Amministrazione apre un’ipoteca sul futuro non solo per sé, ma anche per chi dovesse succedergli, lasciando in eredità il buon lavoro fatto e la prospettiva di un buon lavoro ancora da realizzare, cosa che solo una politica capace di andare oltre una visione ristretta legata ad interessi di partito, e spesso personali, è capace di fare. Un senso civico che la politica dovrebbe riacquistare non solo a livello locale, ma anche per il bene del nostro paese. Paola Lenti Capogruppo JesiAmo

Termina la consiliatura Bacci sperando che il lavoro possa continuare per completare i tanti progetti in corso. Una avventura coraggiosa e inaspettata che solo chi vuole veramente bene alla città può riuscire a concepire e a concretizzare: un tentativo per far ripartire la nostra Jesi arrivata ai margini della rilevanza e della visibilità, una città senza più cuore e ambizioni. C’era bisogno di una forte sterzata con un ripristino e una messa a punto del motore per poi ripartire più forte di prima. Ora, dopo un certosino lavoro di rimessa a posto del bilancio con lo smagrimento di spese e orpelli, consulenze inutili e costose e pesanti arretrati (vedi corrispettivo salvo conguaglio per vertenze legali in corso, da programmarsi, fin dagli anni ’80), la Giunta Bacci può mettersi a correre per raggiungere nuovi e ambiziosi traguardi: in primis aiutare l’occupazione in città, soprattutto giovanile, che sarà purtroppo messa a dura prova dal grave problema relativo alle crisi dei settori edile-industriale, alla vicenda di Banca delle Marche, supportando le attività economiche con lo sblocco dell’area ex Sadam, sviluppo delle start up, riduzione oneri, snellimento delle procedure e contemporaneamente cercando tutte le sinergie istituzionali e strategiche del caso, con accordi con strutture economiche di valenza e qualità. Valorizzando i nostri prodotti e le nostre peculiarità dal Verdicchio, ai prodotti tipici, all’artigianato e quindi alla cultura e turismo (inaugurando i Musei Archeologo e Federiciano), al Polo Enogastronomico Regionale, rientrando in sinergia con la Vallesina, le Grotte di Frasassi, puntando alla realizzazione della “Jesi in NUCE“ città metropolitana-comprensoriale indicata


nell’interessante e stimolante studio di Nomisma con “Jesi in Progress”, migliorando infine il sistema sanitario e commerciale integrato. Jesi città al servizio dell’intera comunità provinciale, ma anche regionale per la sua posizione strategica aperta verso l’esterno con l’Interporto che dovrà confermare, insieme al riferimento per una serie importante di servizi logistici regionali, la sua natura interportuale a servizio della intermodalità del connubio porto–aereoporto. L’Amministrazione Bacci lascia a chi verrà dopo (e noi, naturalmente, speriamo in un bis) una Jesi più aperta, più attiva e soprattutto più convinta delle proprie possibilità in un momento critico per la nostra nazione. Gruppo Consiliare Patto X Jesi

Siamo giunti alla fine del mandato. Già! Quanti si sarebbero aspettati che le tre liste civiche fossero state in grado di raggiungere questo obiettivo e soprattutto con il lusinghiero risultato di aver realizzato buona parte di quanto previsto nel programma di mandato! Molte cose sono state realizzate, ma molte ancora si potranno e dovranno concretizzare. Un solo mandato non è sufficiente soprattutto se, come accaduto, si parte dall’eredità di un bilancio disastroso lasciato dalle precedenti amministrazioni. Bisogna dare atto però che in questi anni di Amministrazione sono stati raggiunti dei risultati importanti, ma non tutti soddisfano i cittadini che volevano un cambiamento. Cambiamento, è stata la parola più utilizzata da tutti in questi anni, ma forse troppo spesso ed impropriamente. Speso si è sentito dire: “non si vede niente di nuovo rispetto a prima”, ma in questi ultimi tempi lo si è sentito dire

molto meno, anzi il concetto si è modificato in: “Qualcosa finalmente si comincia a vedere….”. È vero qualcosa si comincia a vedere e non è altro che il frutto di un quinquennio di buona amministrazione che ha portato ad un risanamento dei conti, all’approvazione di bilanci con progressiva riduzione di costi senza alcuna riduzione dei servizi. Non è poco se a ciò si aggiunge che i trasferimenti dal Governo centrale si sono notevolmente ridotti e che nell’ultimo anno il Comune si è visto notificare sentenze di condanna per circa 3 milioni di euro per cause portate avanti dalle precedenti amministrazioni, per non aver dato le giuste risposte ai cittadini che si erano visti espropriare i terreni, loro principale fonte di reddito. Come si può vedere i problemi che gravano su un Comune di 40 mila abitanti vanno affrontati sempre con la massima attenzione ai riflessi che riverberano sui conti pubblici, altrimenti le sorprese come quelle sopra citate possono far saltare i conti. Non è poco, non è facile fare economie e rendere sempre gli stessi servizi! E non dimentichiamo che le precedenti amministrazioni, che hanno avuto il privilegio della continuità negli ultimi venti anni, pur godendo di numerosi finanziamenti statali, avevano ridotto la nostra città ad un livello così basso! Invitiamo tutti i lettori a riflettere! Noi come Insieme Civico intendiamo portare avanti con le altre liste civiche una serie di progetti per il futuro che abbiamo già predisposto e che sono già in cantiere e che abbisognano del consenso alla prossima tornata elettorale. Primo fra tutti “Jesi in progress”, il documento sulla base del quale è possibile capire che le attuali liste civiche che hanno sostenuto il Sindaco Bacci durante l’intero mandato e che lo sosterranno per il prossimo in caso di conferma, hanno già un chiaro programma con progetti effettivamente realizzabili per migliorare e valorizzare la nostra Jesi. Insieme Civico crede nella possibilità di continuare nel cammino intrapreso 5 anni fa per valorizzare la nostra città e già ha dato un notevole contributo con il consigliere delegato Giampaoletti che ha costituito i Comitati per dare voce ai

quartieri e che sta lavorando al recupero dei borghi e mercati ed anche con la consigliera Garofoli che, come presidente della 1ª Commissione consiliare, ha portato il Comune all’interno delle aziende per raccogliere informazioni e dare voce a chi opera nel territorio comunale, cosa mai accaduta prima. Ma tanti progetti sono in cantiere e potranno essere realizzati con quel concetto di amministrazione espresso in questo quinquennio, che prima di progettare verifica bene le proprie disponibilità, poi studia come eliminare gli sprechi e poi redige i bilanci di previsione in coerenza con le opere realizzabili. Tra i nostri obiettivi abbiamo particolare attenzione alla viabilità che sicuramente può e deve essere migliorata; alla sicurezza che va potenziata nei limiti di quelle che sono le competenze del Comune ma anche la cura del verde dei borghi da recuperare, dell’urbanistica da migliorare. Ciò che più interessa in questo momento è che i concittadini prendano coscienza di come si è mossa questa Amministrazione e non si dimentichino che molto di più e meglio potrà fare nei prossimi 5 anni. Il nostro motto è sempre quello: l’ascolto di tutti per decidere insieme. Gruppo consiliare Insieme Civico

Nel prossimo mese di giugno si voterà per le amministrative ed il teatrino della politica non perde tempo ad aprire il sipario mettendo in scena l’ennesima farsa, montata a regola d’arte dal neo Comitato cittadino, costituito da illustri cittadini che hanno ricoperto incarichi istituzionali nelle passate Amministrazioni, con mandati da Sindaci, d’Assessori o da Consiglieri Comunali e segretari cittadini di Partito, che polemizzano sul progetto dello spostamento della statua del nostro illustrissimo concittadino G.Battista Pergolesi, distogliendo l’attenzione degli jesini dai veri problemi

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come la sicurezza, l’ordine pubblico o il lavoro che non c’è, oppure dal nuovo pronto soccorso del Carlo Urbani sempre in condizioni d’emergenza per carenza di personale e soprattutto carente di posti letto per cui, se tutto va per il meglio, gli utenti-pazienti accumulano decine di ore d’attesa, sulle barelle del pronto soccorso, prima di essere dimessi o ricoverati. Non dimentichiamo infatti che sulle barelle del nuovo pronto soccorso del Carlo Urbani, in questi due anni di attività, hanno fatto in tempo a morire due persone anziane in attesa di essere ricoverate. Sulla questione della statua di Pergolesi si può essere favorevoli o contrari e, da cittadino e da Consigliere Comunale, dico che poco importa se la statua viene spostata o rimane al suo posto. Francamente avrei preferito invece vedere un Comitato cittadino politicamente corretto e più coraggioso, pronto a combattere per cause ben più utili e nobili come la salute pubblica, la disoccupazione e la sicurezza. Cesare Santinelli Gruppo Liste Civiche per l’Italia

Lo scorso 15 febbraio l’Unione Comunale del PD ha scelto per acclamazione il nome del candidato del Partito Democratico alle prossime elezioni amministrative: sarà il medico Osvaldo Pirani, stimato primario della U.O. di Radiologia dell’Area Vasta 2. Il nome di Pirani, iscritto al PD sin dalla sua fondazione, ha saputo mettere d’accordo tutte le componenti del partito, anche grazie al tenace lavoro di cucitura della segreteria cittadina, che ha ben operato per giungere ad una candidatura unitaria e apprezzata da tutti. Con lo stesso vigore, la segreteria si è impegnata a costruire una forza allargata ad altri soggetti al di fuori del Pd,

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nel tentativo di riprendere il percorso storico del centrosinistra jesino ed arrivare alle elezioni con un progetto unitario e condiviso. Le porte della Casa del Popolo sono state aperte ad ogni istanza politica e ad ogni proposta, purché proveniente da forze che si rifanno ai valori del centrosinistra. Purtroppo, i nostri alleati “naturali” hanno preferito guardare altrove, in alcuni casi per principi e logiche che poco hanno a che fare con la realtà cittadina, in altri casi per meri calcoli di convenienza. Fossimo riusciti ad andare insieme, avremmo certamente avuto maggiori probabilità di “riconquistare” Jesi al governo di sinistra, ma anche così, con la candidatura unitaria e forte di Osvaldo Pirani, siamo fiduciosi e convinti nel buon esito delle elezioni. Nel frattempo, le commissioni istituite in seno al PD di Jesi hanno elaborato la bozza del programma che sarà sottoposto al voto degli jesini. Tra le priorità evidenziate c’è sicuramente la volontà di aprirsi al territorio, tornare a ragionare in termini di area vasta per affrontare quelle sfide che la città non può vincere da sola. È tempo di superare l’isolamento politico nel quale Jesi si è rinchiusa in questi anni e che ha determinato l’incapacità di attrarre risorse provenienti da fuori. L’Amministrazione Bacci ha governato pensando per lo più a far quadrare i conti e a gestire l’ordinario, ma una città delle dimensioni e delle potenzialità di Jesi deve per forza di cose avere una visione più ampia e strutturata. E per la sua vocazione, Jesi deve tornare a mettere al centro della sua azione di governo parole come solidarietà, lavoro e trasparenza. Nella consiliatura che stiamo per lasciarci alle spalle, il PD ha fatto, come promesso all’indomani delle elezioni che hanno consegnato la vittoria a Bacci, una opposizione responsabile e costruttiva, coerente con il senso di responsabilità che è principio cardine nel Partito Democratico. Ora è tempo di moltiplicare gli sforzi, al fianco di Osvaldo Pirani, per restituire a Jesi la sua vera identità. Gruppo consiliare Pd

Con le prossime elezioni si chiuderà la prima legislatura che ha visto il M5S rappresentato in Consiglio comunale. Cinque anni ricchi di soddisfazioni e di preziosa esperienza. In tutto questo tempo il M5S di Jesi non ha fatto mai mancare la sua presenza sul territorio, con banchetti, incontri pubblici settimanali e raccolte firme, al contrario di tutte quelle forze politiche che vediamo in questi giorni inventarsi le più disparate iniziative di “partecipazione” (tra due grosse virgolette) solo adesso che si avvicinano le elezioni. Ma dove siete stati tutti fino adesso? In Consiglio comunale abbiamo da subito portato avanti una decisa battaglia sulla Trasparenza, che ha visto la maggioranza costretta ad approvare le nostre mozioni quasi senza fiatare, salvo poi attuarle solo parzialmente. Un modo di fare che non ci stupisce affatto da una Amministrazione che si è presentata come “di cambiamento”, ma che poi ha troppe volte seguito in pieno lo stile ed i contenuti dei partiti che hanno governato la città nei decenni precedenti. Molti sono stati i temi trattati e che hanno visto il M5S avere un ruolo fondamentale: dagli indirizzi sulla gestione dei rifiuti verso la strategia del Rifiuti Zero, alla Commissione comunale sulla vergogna di Banca Marche, dall’evitato ampliamento della discarica di Moie allo scandalo regionale del Biogas, fino alla recente ed assurda proposta dell’Amministrazione Bacci di spostamento della statua di Pergolesi. Innumerevoli le battaglie e gli interventi per il sociale e per la difesa dei beni comuni. E adesso siamo pronti per la nuova sfida che ci attende per fare di Jesi una vera città a 5 Stelle! Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle


Sta per volgere al termine un importante periodo della vita politica jesina che ha mi ha visto partecipe insieme al gruppo politico cui appartengo. Era il maggio del 2012 quando sono stato eletto Consigliere Comunale e l’Idv ha varcato per la prima volta la soglia della Residenza Municipale. In questi anni mi sono collocato nelle file dell’opposizione per cui la mia capacità di incidere sulle scelte della vita cittadina è stata ridotta, ma ho sempre partecipato con passione alle Commissioni ed ai Consigli Comunali avvertendo il peso della responsabilità di cui sono stato investito. Vorrei ringraziare di cuore tutte le persone con cui ho avuto il piacere di col-

laborare, in particolare, il Sindaco, per la sua disponibilità, pur non facendo io parte della sua maggioranza, i colleghi Consiglieri, gli Assessori, lo staff della Segreteria Comunale, tutte persone che mi hanno accolto bene da subito e di cui ho apprezzato la professionalità. Insomma davvero un bilancio positivo, un’esperienza che consiglio a tutte le persone, ed in particolare ai giovani, a cui auguro di nutrire il desiderio di partecipare alla vita politica della società in cui vivono senza demandarle ad altri, abbandonando il ruolo di semplici spettatori o contestatori; in questo sono stato sicuramente facilitato dall’aver lavorato in un clima caratterizzato sempre dal rispetto per le persone e per le idee, forse anche dovuto alla “crisi” che ci ha reso tutti più concentrati sul fare e meno sulle divisioni politiche. Ora si deve guardare avanti, lo devo fare io ed il mio partito senza tradire gli ideali che hanno sempre ispirato il nostro operare: quei valori ispirati al Centro-Sinistra che mi hanno portato

alla decisione del 20 febbraio scorso di allontanarmi dal cammino della costituenda lista civica “Uniti per Jesi” di diversa collocazione politica; decisione che vorrei fosse chiara a tutti. In attesa di conoscere il prossimo impegno politico che mi vedrà protagonista e di comunicarlo a tutti quelli che in questo periodo mi hanno sostenuto, rivolgo un enorme in bocca al lupo a tutti i candidati Sindaco e Consiglieri unitamente alla raccomandazione di porre sempre al centro del loro operato la promozione e la difesa delle persone, soprattutto quelle più deboli, valori per i quali vale la pena battersi e non abbassare la testa neanche nei confronti delle istituzioni di rango superiore, come è accaduto nel corso di questa Consiliatura quando abbiamo combattuto contro i tagli alla sanità ed al Fondo Sociale. Concludo dunque ringraziando tutti. Rossano Spaccia Capogruppo Idv

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