Alle famiglie di Jesi
Jesi Oggi
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anno XXII n. 2 / Giugno 2015
Periodico del COMUNE DI JESI Direttore responsabile: FRANCESCO CHERUBINI In redazione: Simone Brunori e Francesco Maria Tiberi / Direzione e Redazione: piazza Indipendenza 1 Jesi (tel.0731.538365 - jesioggi@comune.jesi.an.it) Stampa: Rotopress International srl Registrato al Tribunale di Ancona (n.27 del 14/12/93). Fondato nel 1972
I LAVORI SU STRADE E VERDE p. 15
Telecamere attive: quartieri sotto controllo SVILUPPO E OCCUPAZIONE: NUOVE OPPORTUNITÀ
LISCIA E GASSATA A KM. 0 CON LE FONTANE PUBBLICHE
Un Parco Tecnologico all’ex Sadam Una “free trade zone” all’interporto Cnh, investimenti su processi e prodotti
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Verso nuovi modelli di sviluppo Di ripresa ne parlano tutti. Ed io - anche per scaramanzia - non voglio aggiungermi al coro. Mi piace però sottolineare come a Jesi stiano prendendo corpo alcuni progetti importanti legati allo sviluppo economico e, di conseguenza, all’occupazione. Progetti a cui l’Amministrazione comunale sta guardando con grande interesse e massima attenzione, perché fortemente innovativi e con una visione internazionale. Penso alla “Halal free trade zone”, vale a dire la prima zona di scambio in Europa di tutta una serie di prodotti conformi agli standard islamici: dall’arredamento alla moda, dall’agroalimentare al farmaceutico. Qualche numero per capirne la portata: nel nostro continente vi sono 41 milioni di cittadini musulmani (5 milioni circa in Italia) che consumano prodotti e servizi che rispettano i precetti del Corano. Aggiungo: solo in Italia 350 aziende sono in possesso di questa certificazione per esportare i propri prodotti nei paesi islamici. Jesi ed il suo interporto - insieme a porto ed aeroporto - saranno dunque la prima base di transito di questi prodotti, da Oriente ad Occidente. Se ben coordinata, è un business colossale per impatto economico e prospettive occupazionali. Seconda operazione: la costituzione di un parco tecnologico all’ex Sadam, il primo nella regione. Si chiamerà JVillage, aggregherà start-up, aziende ad alto contenuto tecnologico e tessuto industriale, con l’obiettivo di favorire innovazione ed occupazione. In sostanza ospiterà, sotto un unico brand, quelle aziende che trasformano le nuove cono-
scenze della ricerca in prodotti di mercato sotto forma di tecnologie avanzate. Insomma, una forte spinta ad opportunità occupazionali legate all’innovazione, ma anche ancorate alla tradizione. Penso alla Cnh, conosciuta da molti come Fiat Trattori. Ho visitato di recente lo stabilimento alla Zipa. Con piacere ho appreso che si stanno effettuando importanti investimenti sia in processi produttivi che in nuovi prodotti da inserire nei mercati. Pur in una situazione del settore non facile - che potrebbe nel breve periodo rendere ancora necessario il ricorso ad ammortizzatori sociali - la scelta di puntare sullo stabilimento di Jesi la colgo come un segnale importante per il territorio e per i lavoratori. Parlo di lavoro, di opportunità, di sviluppo, perché la chiave del futuro di una città si racchiude nella prospettiva di dare occupazione al più alto numero possibile di persone, consapevole che il lavoro restituisce piena dignità ad ogni cittadino e lo fa sentire parte attiva della comunità. Una comunità - ed è questo l’altro aspetto che vorrei toccare - sempre più orientata verso nuovi orizzonti. Così come per le nuove frontiere del lavoro di cui parlavo, anche per modelli sociali e culturali. Ed in questo contesto entra a pieno titolo quello di città sostenibile. Credo che abbiamo dato una grande spallata al vecchio modo di intendere spazi pubblici, trasporti, mobilità, la stessa vivibilità di Jesi attraverso scelte forti, probabilmente impattanti per qualcuno, ma non più reversibili come ci insegnano le moderne città europee.
Penso alla piena riqualificazione degli spazi verdi, ad un arredo urbano più curato, alla promozione tra i più giovani delle forme alternative alle auto per andare a scuola (dal Piedibus al car pool scolastico), penso alle piste ciclabili ed a tutte le iniziative per favorirne il pieno utilizzo, compresa la scelta del Comune di mandare in soffitta l’auto blu ed utilizzare per lo spostamento di amministratori e dipendenti biciclette elettriche. Penso alle nuove fontane pubbliche con acqua microfiltrata liscia e gassata a Km.0 che associa ad un bene primario (con costi nettamente inferiori rispetto alle casse di minerale dei supermercati) benefici ambientali legati al minor smaltimento di bottiglie di plastica e, a monte, al minore inquinamento da trasporto di mezzi pesanti. Jesi sta cambiando, guarda avanti, punta al futuro. Una città in movimento.
Il sindaco Massimo Bacci www.facebook.com/massimobaccisindaco
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Qui Jesi
In collaborazione con The Victoria Company
Da questo numero, utilizzeremo una pagina di Jesi Oggi per una sintesi del sommario degli argomenti che vengono trattati, traducendoli anche in francese ed in tedesco, a beneficio dei nostri amici delle città gemellate di Mayenne e Waiblingen.
A partir de ce numéro, nous utiliserons une page de Jesi Oggi pour une synthèse du sommaire des thèmes abordés, en les traduisant également en français et en allemand, pour nos amis des villes jumelées de Mayenne et Waiblingen.
Ab diese Nummer werden wir eine Seite von “Jesi Oggi” benutzen, um eine kurze Inhaltszusammenfassung auf Französisch und Deutsch zu geben, für die Freunde aus unseren Partnerstädte Mayenne und Waiblingen.
SOMMARIO
SOMMAIRE
ÜBERBLICK
/ Ecoles et équipements sportifs : Maintenance et pas seulement
/ Schulen und Sportanlagen: nicht nur Instandhaltung
/ Nuovi lavori su strade e verde con l’assunzione temporanea di operai / Scuole e impianti sportivi: manutenzione e non solo / Sviluppo economico e lavoro: nascono importanti opportunità / Sicurezza: videosorveglianza attiva I consigli delle forze dell’ordine / Acqua liscia e gassata a Km.0 Spreco Zero, rete di solidarietà / Il cartellone di Jesi Estate 2015 / Si amplia il cimitero principale In Duomo le spoglie del Vescovo / Welfare, nuovi servizi Ospedale: focus su Chirurgia / Nasce Ancona Jesi Opera La lirica si mette in rete
/ Nouveaux travaux sur les routes et les espaces verts Par le recrutement temporaire d’ouvriers
/ Développement économique et travail : D’importantes opportunités voient le jour / Sécurité : Vidéosurveillance active Les conseils des forces de l’ordre / Eau plate et gazeuse à 0 km Pas de gaspillage, réseau de solidarité / L’affiche de Jesi Estate 2015 / Le cimetière principal s’agrandit A la Cathédrale les dépouilles de l’Évêque / Welfare, nouveaux services Hôpital : Foyer sur la Chirurgie / Ancona Jesi Opera voit le jour La lyrique se met en réseau
/ Neue Straßenbauarbeiten und öffentlichen Grünanlagenpflege durch zeitweilige Mitarbeitereinstellung
/ Wirtschaftliche Entwicklung und Arbeit: wichtige Gelegenheiten entstehen / Sicherheit: aktive Videoüberwachung die Ratschläge der Polizei / AWasser mit und ohne Kohlensäure aus der Region keine Verschwendung und Solidaritätsnetzwerk / Das Sommerprogramm „Jesi Estate 2015“ / Erweiterung des Hauptfriedhofs im Dom die sterblichen Überreste des Bischofs / Wohlfahrt, neue Dienste Krankenhaus: Fokus auf Chirurgie / Jetzt „Ancona Jesi Opera“ die Oper wird im Netz
Jesi pont commercial entre Orient et Occident
Jesi wirtschaftliche Brücke zwischen Ost und West
Un protocole d’accord a été signé en Commun en vue de la réalisation de la première « Halal free trade zone », cela signifie la première zone d’échange en Europe de toute une série de produits conformes aux standards islamiques : De l’ameublement à la mode, de l’agroalimentaire au pharmaceutique. Jesi et les Marches deviendront donc un pont dans les rapports commerciaux entre Orient et Occident. Pratiquement les marchandises « halal » en provenance de l’Europe et à destination des pays islamiques et viceversa trouveront le premier centre logistique de stockage à l’entrepôt de Jesi, ainsi que des opportunités de travail d’une portée extraordinaire pour le territoire tout entier.
Es wurde in der Stadtgemeinde Jesi eine Absichtserklärung unterschrieben für eine “Halal free trade zone”, d.h. die erste Austauschzone in Europa von Produkten, die den islamischen Normen entsprechen: von Möbeln bis Mode, von Lebensmitteln bis zur Pharmakologie. Jesi und Marche werden eine wirtschaftliche Brücke für die Handelsbeziehungen zwischen Ost und West darstellen. Die “halal” Waren geschickt aus Europa nach den islamischen Länder (und umgekehrt) werden in dem Zwischenlager von Jesi gelagert. Das wird wirtschaftliche und Beschäftigungsentwicklung von außerordentlicher Bedeutung für das gesamte Gebiet bringen.
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Una città più pulita Una città più bella
Via alla raccolta dell’organico in centro, cresce la differenziata Sta diventando una città più pulita e più curata anche grazie a JesiServizi, la partecipata del Comune che si occupa dell’igiene urbana e che dà seguito in maniera puntuale ed efficiente alle indicazioni dell’Amministrazione comunale. Risultati di tutta evidenza con raccolta rifiuti e spazzamenti stradali ricorrenti, che si sommano anche ad una migliore gestione comunale del verde, con parchi e giardini ben tenuti, dando la generale sensazione di una città pienamente gradevole. Ma sono risultati anche sotto il profilo numerico con la raccolta differenziata che cresce progressivamente: non raggiungeva il 65% nel 2013, è passata al 67,5% in questo primo quadrimestre. L’obiettivo è avvicinarsi sempre più al 70%, ora che - da metà mese - è partita anche la raccolta dell’organico nel centro storico, finora escluso. Operazione, questa, resa possibile dalle azioni promosse dall’assessorato all’ambiente e dai nuovi investimenti di Jesiservizi, tra cui un mezzo di raccolta capace di muoversi agevolmente tra le viuzze all’interno delle mura. Sottolinea al riguardo il presidente di JesiServizi, Salvatore Pisconti: “Ci siamo dotati di
Spazzamento stradale, verde più curato Altri nuovi mezzi
Raccolta vetro non più all’alba Fino al 15 settembre, approfittando della chiusura delle scuole che permette di evitare il traffico a queste collegato, l’avvio della raccolta del vetro certamente la più rumorosa e dunque più fastidiosa a prima mattina - non prenderà più il via alle 5.30, ma alle 6.30. altre quattro nuove motrici, sei cassoni a tenuta stagna dei quali uno con braccio meccanico e tre mezzi leggeri. Un nuovo mini compattatore, necessario per gli spazi ridotti, verrà impiegato in centro, dove verranno utilizzati anche una spazzatrice per la pulizia dei marciapiedi e un nuovo piccolo aspiratore elettrico non inquinante e non rumoroso. Un defender con lancia idrica servirà alla pulizia delle strade”. Proprio sullo spazzamento stradale è partito un piano di pulitura straordinaria su alcune principali vie con ordinanze che impongono, una volta al mese, di non parcheggiare al fine di consentire una pulizia migliore. Intanto, in questi giorni altre dieci tele-
camere mobili si aggiungono alle due che già vigilano sul fenomeno dell’abbandono abusivo dei rifiuti e che da gennaio di quest’anno hanno permesso di individuare e sanzionare cinque “furbetti dello scarico”, mentre altre 53 sono state le multe inflitte per la non corretta raccolta differenziata dopo i controlli degli ispettori ambientali. Commenta il sindaco Massimo Bacci. “È di tutta evidenza che Jesi sia decisamente più pulita rispetto al passato e questo, insieme ad un verde tenuto meglio con parchi e giardini più curati, dà una bella immagine della nostra città. Ciascuno di noi, però, deve averne cura, anche nei piccoli gesti quotidiani. Jesi è di tutti noi. Vogliamole bene”.
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LEOPARDI, un risanamento completo Prenderanno il via in estate i lavori di riqualificazione architettonica ed energetica della scuola secondaria di 1° grado Leopardi di via Gola della Rossa, edificio realizzato negli anni ‘80, ma già oggi in uno stato manutentivo estremamente precario con facciate deteriorate, infissi pericolosi, infiltrazioni d’acqua dal tetto e presenza di muffa nelle aule. Situazione che si riflette anche a livello energetico, con elevati consumi e basso comfort. E proprio l’intervento di efficientamento energetico è stato alla base di un significativo contributo regionale che, unitamente a risorse del bilancio del Comune, permetterà di mettere in piedi un puntuale intervento manutentivo per 340 mila euro. Le facciate dell’intero edificio saranno isolate con un cappotto termico, le coperture saranno coibentate, gli infissi sostituiti con finestre in alluminio a taglio termico. Sarà anche sostituito il generatore di calore. I radiatori avranno valvole in grado di regolare la temperatura dell’ambiente anche tenendo conto degli apporti termici per l’esposizione alla radiazione solare delle varie aule scolastiche. Una volta terminati, i lavori garantiranno più obiettivi: l’impermeabilizzazione completa dell’edificio, l’eliminazione di ponti termici causa della formazione di condense e muffe, una migliore salubrità degli ambienti scolastici, un risanamento dell’intero involucro così da preservarlo meglio negli anni, un pregio estetico della scuola che deve essere non solo funzionale e sicura, ma anche bella, nonché la diminuzione di circa sei volte del fabbisogno energetico della scuola, diminuendo così consumi e, di conseguenza, inquinamento.
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Facciate, infissi, tetto, impianto di riscaldamento: sarà tutto rinnovato
// Dall’alto ed in senso orario: la secondaria di 1° grado Leopardi, il palazzetto dello sport e la palestra Collodi, oggetto di importanti interventi di manutenzione
Raddoppiano gli spogliatoi alla palestra Collodi C’è anche la sistemazione degli spogliatoi della palestra Collodi tra gli interventi di manutenzione straordinaria previsti per gli edifici dell’Istituto Comprensivo San Francesco. Un intervento che prenderà il via questa estate e che punta ad un rifacimento complessivo dei locali destinati a servizi, oggi limitati ad un unico spogliatoio. Situazione questa che comporta l’impossibilità di separazione tra alunni maschi e femmine in orario scolastico e sovrapposizione degli spazi tra le società sportive nel pomeriggio. I lavori, per un investimento di circa 50 mila euro, sono pertanto finalizzati innanzitutto a ricavare due spogliatoi, con relativi locali docce e servizi, un bagno per disabili, un locale da destinare a spogliatoio per gli insegnanti di educazione fisica o per eventuali arbitri, un ripostiglio per le attrezzature utilizzate per le pulizie. Con l’occasione saranno realizzati ex novo impianto elettrico, termico, infissi, rivestimenti con tinteggiatura finale.
Niente più infiltrazioni al PalaTriccoli Cappannini Ammonta a 150 mila euro la spesa prevista per l’intervento di manutenzione straordinaria alla copertura del palazzetto dello sport “Ezio Triccoli” di via Tabano. Un intervento, questo, ormai non più procrastinabile considerando le numerose infiltrazioni che si registrano, con acqua che scende sulle tribune e sul campo. La causa è certamente da individuare nelle diverse tipologie di materiali utilizzati per le coperture - ferro, cemento armato, lamiere, guaine bituminose - ciascuno con caratteristiche e comportamenti diversi alle escursioni termiche che, su di una superficie complessiva di circa 5 mila metri quadrati, non possono assolutamente garantire una buona tenuta all’acqua piovana. Dopo vari ed inutili tentativi di porre rimedio con interventi sporadici, il continuo e costante peggioramento del-
Con 150 mila euro sarà finalmente impermeabilizzato l’impianto la situazione, ha portato l’Area Servizi Tecnici a compiere una azione radicale. Si procederà pertanto al consolidamento dei pilastri in cemento armato posti a copertura (che al momento presentano distacchi di calcestruzzo e rigonfiamenti dovuti al processo di ossidazione delle armature metalliche) e nel rifacimento di un tratto di impermeabilizzazione sulla copertura piana (mediante l’applicazione di una membrana di caucciù sintetico fissata meccanicamente). Le risorse saranno reperite con un apposito mutuo con il Credito Sportivo che si farà carico, come contributo, di pagare gli interessi, permettendo dunque al Comune di beneficiare di fatto di un tasso pari a zero. Nelle prossime settimane sarà effettuata la gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori che non comporteranno interruzioni né limitazioni all’attività sportiva all’interno del palazzetto.
Un nuovo campo da rugby Sorgerà accanto a quello esistente In affidamento realizzazione e gestione Un nuovo campo da rugby sorgerà accanto a quello attuale di via Mazzangrugno per permettere il migliore svolgimento di questa disciplina che nella nostra città sta riscuotendo molti consensi dai bambini ai più grandi. Lo ha deciso l’Amministrazione comunale, venendo incontro anche alle richieste della società sportiva di rugby, disponendo una gara per l’affidamento in concessione della progettazione e realizzazione del nuovo campo e dei relativi spogliatoi e la gestione per 22 anni. Un intervento che, solo per le opere pubbliche, è stimato in circa
in piena sicurezza
Si completano gli interventi di adeguamento alle norme antincendio e messa in sicurezza della primaria Cappannini di viale M.L.King e con l’occasione verrà ritinteggiato l’intero edificio così da renderlo pienamente gradevole. I lavori costituiscono la seconda parte di un progetto complessivo che ha previsto un investimento di quasi 300 mila euro e saranno realizzati nel periodo estivo così da non intralciare l’attività didattica del prossimo anno scolastico. Si procederà alla demolizione del vecchio teatrino posto al piano terra che non è a norma, per realizzarne uno più idoneo e soprattutto sicuro. Allo stesso tempo si cambierà la controsoffittatura degli stessi locali, perché composta di materiale non ignifugo. Verrà poi demolita la scala in muratura esterna ormai obsoleta e non utilizzabile. Infine, come detto, si procederà alla tinteggiatura delle facciate che ancora non erano state riverniciate, così da rendere la scuola piacevole alla vista.
600 mila euro a cui vanno aggiunti altri 95 mila euro per l’acquisizione dell’area. Il soggetto che si aggiudicherà l’affidamento in concessione riceverà pertanto dal Comune la disponibilità dell’area e concorderà poi con l’Area Servizi Tecnici tutte le procedure e la progettazione per la realizzazione dell’impianto con gli annessi locali di servizio. Il Comune, a fronte dell’investimento che il soggetto attuatore e gestore avrà avviato, garantirà un contributo annuo di 30 mila euro per i successivi 20 anni.
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Jesi ponte commerciale tra Oriente ed Occidente L’interporto sarà la prima piattaforma logistica europea scelta come base per gli scambi dei prodotti conformi agli standard islamici. Grandi opportunità per lo sviluppo e per l’occupazione
È stato firmato in Comune, alla presenza del sindaco Massimo Bacci, un protocollo d’intesa per realizzare, all’interporto di Jesi, la prima “Halal free trade zone”, vale a dire la prima zona di scambio in Europa di tutta una serie di prodotti conformi agli standard islamici: dall’arredamento alla moda, dall’agroalimentare al farmaceutico. Jesi e le Marche diventeranno dunque un ponte nei rapporti commerciali tra Oriente ed Occidente. In pratica le merci provenienti dall’Europa e dirette ai Paesi islamici e viceversa troveranno nell’interporto di Jesi il primo centro logistico di stoccaggio, con opportunità economiche ed occupazionali di straordinaria portata per l’intero territorio. “Grazie a questa operazione, che vedrà anche il coinvolgimento di grandi investitori musulmani - ha sottolineato il sindaco - si è detto che Jesi e le Marche potrebbero diventare una seconda Dubai, vale a dire una area strategica per il commercio globale. In maniera meno suggestiva, ma certamente con legittimo ottimismo, sarei già contento che tale operazione, assolutamente straordinaria per la sua unicità a livello europeo, generasse un significativo numero di posti di lavoro e una crescita per il territorio”. Di certo, per il sistema economico italiano, prima di tutto, e più in generale per l’intera Europa è una vera rivoluzione: perché si tratta della prima zona di scambio per i prodotti conformi alla Shariah Islamica che potranno transitare liberamente attraverso una piattaforma logistica. E quella di Jesi sarà la prima di una lunga serie. Il progetto innovativo, studiato per essere parte di un sistema integrato, di gran-
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// La firma del protocollo d’intesa alla presenza del sindaco Bacci de interesse commerciale per il nostro Paese è il frutto di un accordo tra una primaria società di consulenza e certificazione per le comunità islamiche (la Halal International Authority), la società regionale Svim - Sviluppo Marche Spa e la Piattaforma Logistica delle Marche (contratto di rete d’impresa tra interporto ed aeroporto, con l’adesione dell’Autorità Portuale di Ancona). “Un’opportunità molto prestigiosa - è stato detto dai firmatari del protocollo che l’Italia, in un momento economico particolarmente difficile come questo, può e deve cogliere per inserirsi in una logica di business, in linea con i processi di innovazione e sviluppo europei”. Sharif Lorenzini, presidente di Halal International, ha sintetizzato così la portata dell’operazione: “Nel mondo islamico due miliardi di cittadini in 57 Paesi consumano e muovono merci e passeggeri per 3 mila miliardi di euro l’anno. Più dell’85% del consumo di prodotti e ser-
vizi nel mondo islamico viene da quello Occidentale, in particolare dall’Europa. Parte di queste merci dovranno passare da qui e le Marche diventeranno l’hub che collega Occidente ed Oriente”. Il paragone con Dubai lo spiega lo stesso Sharif Lorenzini: “È la capitale dell’economia islamica, l’unico paese dell’area che ha costruito la propria economia non sul petrolio ma sul fare da nodo per lo scambio ed il passaggio di merci, prodotti, passeggeri. Sono appena un milione e mezzo i cittadini di Dubai ma la popolazione dei residenti è di 16 milioni”. Non un miraggio nel deserto, assicurano Sergio Bozzi e Nicola Paradiso, rispettivamente presidente della Svim e del Polo Logistico delle Marche: “Qui firmiamo il protocollo, presto partiranno progetto preliminare ed esecutivo, quindi il confronto con le istituzioni, il mondo bancario e le imprese” dice Bozzi. E Paradiso detta i tempi: “Nel giro di un anno potremo essere il primo esempio in Europa”.
UN PARCO TECNOLOGICO
all’ex Sadam
Ancora una volta Jesi diventa cabina di regia, motore e modello di sviluppo a livello regionale. Grazie all’impegno e alla volontà del Gruppo Industriale Maccaferri, dell’Università Politecnica delle Marche e del Comune di Jesi, nell’area ex-Sadam nascerà un Parco Tecnologico dove insediare aziende altamente innovative capaci di trasformare in prodotti di mercato le nuove conoscenze frutto di ricerca e sviluppo. “Ho sempre spinto affinché la riconversione dell’ex Sadam non si traducesse solo in un nuovo centro commerciale che ritenevo poco utile e dannoso” ha sottolineato il sindaco Massimo Bacci, che ha aggiunto: “Ora si apre una straordinaria opportunità per l’intero sistema produttivo marchigiano e non solo, perché questo Parco, che si chiamerà JVillage, aggregherà start-up, aziende ad alto contenuto tecnologico e tessuto industriale, favorendo innovazione ed occupazione”. Il Parco Tecnologico sarà progettato da 25 giovani, selezionati attraverso una sorta di gara d’innovazione. Un modo brillante per tentare di riqualificare almeno in parte quell’area industriale dismessa. “L’idea di JVillage ha preso corpo qualche mese fa in associazione - ha spiegato il presidente di Confindustria Ancona, Claudio Schiavoni - consci
Ospiterà aziende innovative capaci di trasformare in prodotti di mercato le nuove conoscenze frutto di ricerca e sviluppo
che la nostra provincia da un lato ha la necessità di ritrovare una propria nuova fisionomia economico-imprenditoriale e dall’altro ha una presenza di eccellenze nel comparto manifatturiero che vanno però integrate con l’alta tecnologia. Tradurre l’idea in progetto non è stato facile, anche perché intorno abbiamo registrato un’iniziale sordità”. La chiusura dello zuccherificio risale al 2007, anno in cui l’Unione Europea varò una radicale riforma del settore dello zucchero. “Da allora - ha raccontato Massimo Maccaferri, presidente dell’omonimo gruppo, oltre che di JCube ed Eridiana Sadam - ci siamo dati due obiettivi: ridare lavoro a chi operava nell’impianto saccarifero e trasformare l’area dell’ex Sadam in un luogo che fosse motore di sviluppo per il territorio. Per questo abbiamo costituito JCube, che ha realizzato un incubatore certificato d’imprese e per questo vogliamo progettare JVillage”. L’idea non nasce da zero. Si è partiti, infatti, da modelli già attuati in altre parti del mondo e anche d’Italia. Diversi profili professionali messi in una comunità a lavorare insieme, si è visto, danno vita a contaminazioni e innovazioni che, entrando in contatto con il tessuto socioeconomico in cui sono inserite, producono grandi benefici per il territorio.
L’intera città presto cablata con fibra ottica
Un altro importante obiettivo sta per essere centrato dalla nostra città che entro pochi mesi sarà interamente cablata con la fibra ottica. Sono in pieno svolgimento da parte della Telecom, infatti, i lavori per predisporre una infrastruttura capillare della banda larga in tutto il territorio urbano. Entro l’estate saranno conclusi anche i cablaggi dei quadri, gli allacci Enel per l’alimentazione elettrica e l’installazione delle apparecchiature elettroniche. Fatto, questo, che permetterà alle aziende e alle famiglie di chiederne l’accesso già nel mese di settembre ed a prezzi molto competitivi. Si tratta di un risultato strategico rispetto al quale vi era un preciso impegno dell’Amministrazione comunale che già nel programma di mandato aveva sottolineato l’importanza di “attivare i servizi a banda larga nella zona industriale e commerciale della città, così da annullare concretamente il divario digitale che ancora penalizza le imprese operanti nel territorio”. A tal fine il sindaco Massimo Bacci aveva seguito personalmente tutti i passaggi amministrativi in Regione affinché i finanziamenti destinati alla diffusione della banda larga nel territorio marchigiano fossero certi per la nostra città e garantiti nell’intero territorio comunale. Un tema, questo, condiviso anche con le associazioni di categoria, ben consapevoli di come la fibra ottica sia indispensabile per favorire la competitività delle imprese, garantendo una trasmissione dati estremamente veloce.
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Un avanzo di 550 mila euro che non potrà essere utilizzato Conti pubblici in ordine grazie a una gestione rigorosa delle risorse Si registrano oltre 550 mila euro di attivo, a dimostrazione che previsioni di entrata e di spesa sono state azzeccate, che i conti sono assolutamente tornati sotto controllo, che le finanze del Comune godono di buona salute. Ma sarà un tesoretto che non potrà essere utilizzato quello frutto dell’avanzo di amministrazione 2014, perché l’ultima legge di stabilità impone di ripulire tutti i residui che nel tempo, anche decenni, venivano riportati tra le voci in entrata ma che non avevano la benché minima possibilità di essere incassati. E così la Giunta comunale, oltre a certificare l’avanzo di amministrazione e a disporre l’accantonamento di circa 150 mila euro per la propria quota parte di ripiano del deficit del Consorzio Zipa, non ha potuto far altro che prendere atto delle nuove norme e di destinare tali risorse a ripianare i mancati incassi previsti nei tempi andati.
“Un vero peccato, perché avremmo potuto utilizzare oltre 400 mila euro per opere pubbliche e servizi a beneficio della comunità” ha sottolineato il sindaco Massimo Bacci che ha aggiunto: “Purtroppo a questa Amministrazione è toccato il compito non solo di ridurre di un terzo l’indebitamento certificato, portandolo a livelli così bassi che non trovano riscontro in altre città di pari dimensioni, ma anche di far fronte a mancati incassi che le precedenti Amministrazioni hanno contabilizzato in entrata pur essendo evidente che sarebbero stati
crediti mai esigibili. Consoliamoci con il fatto che abbiamo operato una profonda pulizia di bilancio che permetterà in futuro alla nostra città di avere quantomeno conti certi e credibili”. Conti destinati a migliorare ulteriormente anche in questo 2015 che ha visto il Comune di Jesi, tra i pochissimi in Italia, ad aver approvato il bilancio di previsione già a dicembre 2014. “Un risultato straordinario - ha evidenziato ancora il sindaco - che sta manifestando i suoi effetti sia sotto il profilo contabile che in quello delle opere pubbliche”.
Dalla rinegoziazione dei mutui risparmi per 120 mila euro l’anno Ammonta a oltre 120 mila euro l’anno il risparmio reso possibile dalla rinegoziazione dei mutui approvata dal Consiglio comunale. Si tratta di una partita di 7,7 milioni, pari a circa un terzo dei mutui complessivi in carico al Comune di Jesi, contratti nel tempo con la Cassa depositi e prestiti e soggetti a diverse scadenze temporali. Saranno ora tutti rinegoziati in virtù dell’opportunità offerta dalla legge e spalmati su più anni senza oneri aggiuntivi, con un tasso di interesse minore e dunque più vantaggioso rispetto a quello attuale. In particolare la minore rata semestrale a carico del Comune di Jesi comporterà una riduzione annuale delle spese cor-
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renti di 121.952 euro l’anno, che per il 2015 sarà addirittura di oltre 167 mila euro. “L’operazione di rinegoziazione - è stato sottolineato in Consiglio comunale - è finalizzata ad una migliore gestione dell’indebitamento dell’Ente, già di per sé sensibilmente ottimizzato con le scelte compiute dall’Amministrazione comunale in questi ultimi tre anni. Anche in questo caso sono stati valutati i benefici economico-finanziari che hanno fatto propendere nella scelta della rinegoziazione, in modo da liberare risorse correnti da utilizzare per l’erogazione di beni e servizi alla collettività a compensazione dei minori trasferimenti statali già previsti proprio per l’anno corrente”.
Conoscere le imprese CNH rilancia Il sindaco visita l’azienda Significativi investimenti
Su iniziativa della presidente Maria Chiara Garofoli, la Commissione consiliare 1 che si occupa anche di finanze e sviluppo economico, ha programmato una serie di incontri con alcune delle principali aziende della città per meglio conoscere il tessuto produttivo, ma anche per ricevere stimoli e suggerimenti da parte degli operatori economici al fine di orientare al meglio l’azione di indirizzo dell’attività amministrativa. Il primo incontro si è tenuto presso l’Apra Spa, software house che fornisce soluzioni informatiche ed in ambito tecnologico. Una importante realtà forte di 250 tra dipendenti e collaboratori, che rappresenta un fiore all’occhiello in ambito nazionale. Altre aziende saranno visitate nei prossimi mesi.
Il sindaco Massimo Bacci ha visitato lo stabilimento Cnh, uno dei più importanti a livello europeo nella produzione di trattori. L’occasione gli ha permesso di incontrare la direzione e visionare le linee produttive. “Ho ascoltato con piacere - ha sottolineato il sindaco - gli impegni che l’azienda sta concretizzando per attuare importanti innovazioni nel processo produttivo e per realizzare nuovi modelli destinati al mercato. Pur in una situazione tutt’altro che facile, causata da una crisi mondiale che si riverbera anche nel settore agroindustriale, ho apprezzato che Cnh guardi al futuro prevedendo per lo stabilimento di Jesi investimenti molto significativi. È un segnale importante, che testimonia l’attenzione che questa azienda ha per la sede della nostra città e per le sue maestranze”.
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PORTA VALLE E TORRIONE: UN OCCHIO IN PIÙ È stato dato il benvenuto con grande fiducia al primo impianto di videosorveglianza in città. Tra il Torrione e Porta Valle sono accese - e lo restano 24 ore al giorno - le telecamere che riprendono altrettanti punti della zona, diffondendo le immagini nei monitor installati presso il Comando di Polizia Locale. In tutta l’area coinvolta dall’impianto di videosorveglianza sono apposti i relativi cartelli che avvertono della presenza di telecamere, nel rispetto della normativa sulla privacy ed anche come elemento deterrente per maleintenzionati. Le immagini restano in memoria nella centrale operativa per 7 giorni, a disposizione per ogni eventualità prevista dalla legge, salvo poi essere cancellate in automatico dalle successive registrazioni. Gli agenti della Polizia Locale hanno partecipato ad un apposito corso di formazione per l’utilizzo di questi dati sensibili.
L’impianto di videosorveglianza in zona Torrione e Porta Valle è come noto la prima parte di un progetto che coinvolgerà in futuro anche la zona di viale Trieste fino al parcheggio scambiatore della stazione. Nel piano opere pubbliche del 2015 sono previsti infatti 150 mila euro per questo secondo intervento che vedrà l’installazione di numerose altre telecamere. Da quando l’Amministrazione comunale ha annunciato l’intenzione di posizionare in determinati quartieri impianti di videosorveglianza così da scoraggiare azioni vandaliche o criminose e al tempo stesso contribuire a ridurre la percezione di insicurezza tra la popolazione, sono pervenute da più parti richieste di installare tali apparecchiature. “L’impianto di videosorveglianza è una nuova azione di prevenzione che raccoglie le aspettative dei cittadini” ha sottolineato il sindaco Massimo Bacci che
Attivo il primo impianto di videosorveglianza, presto telecamere anche nella zona della stazione
ha aggiunto: “Compatibilmente con le risorse di bilancio vogliamo riuscire a coprire le aree più sensibili. Ci fa piacere che su questa scelta vi sia la piena condivisione delle forze dell’ordine, a partire dal nuovo questore di Ancona, perché in tema di sicurezza sono proprio le forze dell’ordine i soggetti coinvolti in prima persona, rispetto ai quali un ente locale è ovviamente interessato a fornire ogni utile forma di sostegno come Jesi sta puntualmente facendo”.
Una piena sinergia con le forze dell’ordine Una collaborazione piena ed efficace, nel rispetto dei reciproci ruoli, che sarà alimentata costantemente e resa ancora più incisiva e puntuale per far sentire ai cittadini la quotidiana presenza delle istituzioni e ridurre la percezione di insicurezza. È la sintesi dell’incontro avuto tra il sindaco Massimo Bacci ed il nuovo questore di Ancona, Oreste Capocasa, giunto in città per una visita al locale Commissariato. Una occasione, questa, che ha permesso di conoscersi e di condividere l’idea di una Comunità dove tra ente locale e forze dell’ordine vi sia sempre la disponibilità a cooperare per dare risposte puntuali alle aspettative dei cittadini. Accompagnato dal dirigente di Jesi, Antonio Massara, presente il comandante
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// Il questore Capocasa (secondo da sinistra) in visita al sindaco della Polizia Locale Liliana Rovaldi, il questore ha anche assicurato il Sindaco che presto sarà pronta la nuova sede operativa dietro la stazione dove troveranno sede sia il Commissariato che la Polizia Stradale.
“Ringrazio il questore per la gradita visita - ha detto il sindaco Massimo Bacci - e soprattutto per i concetti espressi per affrontare in maniera efficiente ed efficace le problematiche che riguardano la sicurezza del territorio”.
Sicurezza partecipata Incontri pubblici con Polizia, Carabinieri e Finanza Sistemi d’allarme privati collegati con le forze dell’ordine e una maggiore consapevolezza in casa dove è bene potenziare le chiusure di porte e finestre e non aprire al primo che capita. È quanto suggeriscono Carabinieri e Polizia di Stato per tentare di prevenire, o arginare, i furti in abitazione o azienda. Senza dimenticare l’arma forse più efficace per la prevenzione: la segnalazione a 112 e 113 di persone o veicoli sospetti. Antonio Massara (commissario Polizia di Stato) e Mauro Epifani (comandante Carabinieri) la definiscono sicurezza partecipata, cioè fatta con il coinvolgimento concreto dei cittadini. Perché debellare tali reati, in aumento da almeno un decennio, è pressoché impossibile. Sono proprio le forze dell’ordine a rimarcarlo in occasione dei tre incontri avuti il primo con imprenditori, artigiani e commercianti, gli altri due con i cittadini. Una iniziativa voluta dal Comune, ed in particolare dal presidente del Consi-
glio comunale Daniele Massaccesi, che ha visto Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza attorno a un tavolo per affrontare, insieme ai cittadini, una // L’incontro con le associazioni di categoria problematica che coinvolge tutti. Sia e amareggiati quando i colpevoli vengoEpifani che Massara hanno sottolinea- no rilasciati il giorno dopo. Innanzitutto to l’importanza della videosorveglianza perché siamo cittadini e poi perché non urbana installata di recente a Porta Valle, è gratificante veder vanificato il lavoro”, puntualizzando che vi sono realtà ana- ammette Epifani. Ad incidere, secondo loghe alla Vallesina molto peggiori in le forze dell’ordine, è anche la crisi. termini di reati. Ma i numeri, pur fon- “Fra aprile e maggio abbiamo arrestato damentali per contestualizzare un feno- dodici persone per furti al supermercameno, interessano spesso ai soli addetti to”, rivela Massara. Senza considerare evasione fiscale e lavoro nero, reati sui ai lavori. L’esasperazione fra i cittadini è ben quali si concentra la Guardia di Finanza percepibile, la certezza della pena per (era presente il capitano Daniele Caril trasgressore non sempre è garantita. rozzo). Al lavoro delle forze dell’ordine “Noi siamo i primi ad essere arrabbiati l’apprezzamento del sindaco Bacci.
Da Polizia Municipale a Polizia Locale Cambia il nome, aumentano le attività a servizio dei cittadini Da Polizia Municipale a Polizia Locale. Non è un semplice cambio di parola perché al nuovo nome, nel rispetto della normativa regionale, si associa anche una evoluzione nel tipo delle attività che diventano sempre più professionali e variegate. A cominciare dagli strumenti di autotutela, spray urticante e manette, di cui gli agenti di Jesi si sono dotati. Agenti che si presentano con un nuovo vestiario, così da essere più visibili in strada, e con nuove attrezzature, in grado di operare in maniera più efficiente ed efficace. Da pochi mesi è infatti in dotazione un nuovo programma informativo con l’utilizzo dei palmari per le sanzioni dei veicoli in sosta irregolare, compresi anche i parcheggi a pagamento. Con tali palmari le sanzioni automaticamente vengono trasmesse ai computer dell’ufficio verbali, senza più alcuna registrazione manuale.
Questo ha consentito di liberare unità operative che si sono tradotte in servizio esterno per due agenti di polizia locale e in una presenza più puntuale nei quartieri periferici. Da alcuni mesi è inoltre istituzionalizzato l’utilizzo dell’Ufficio Mobile, il furgone attrezzato in dotazione alla Polizia Locale che staziona al quartiere ex Smia, a Porta Valle, al Largo Grammercato e al quartiere San Giuseppe nei giorni di giovedì mattina e venerdì pomeriggio. Con il mese di marzo è entrato in funzione anche il “Targa System”, un’apparecchiatura che consente di effettuare controlli mirati sui veicoli per verificare la mancanza di assicurazione e revisione, oltre a quelli oggetto di furto. In circa 20 uscite di due ore ciascuna, sono stati sanzionati per mancanza di assicurazione 14 veicoli e per revisione scaduta altri 64 mezzi.
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Inteventi di riqualificazione ad alto contenuto sociale La sistemazione dei giardini della stazione ferroviaria e quella della maxi rotatoria all’incrocio fra viale Papa Giovanni XXIII e via Martin Luther King. La pulizia del Monumento ai Caduti dei giardini di viale Cavallotti e quella della fonte del Tornabrocco. Sono alcuni dei risultati ottenuti, certamente quelli di più immediato riscontro, nel campo della manutenzione e del decoro urbano cittadino, grazie al ricorso al contributo degli over 45 rimasti senza occupazione e che sono rientrati nel progetto di reinserimento lavorativo promosso dal Comune e cofinanziato dalla Regione. Esiti evidenziati con soddisfazione a chiusura del progetto dal sindaco Massimo Bacci e dal presidente di JesiServizi, Salvatore Pisconti. A Jesi gli over 45 disoccupati, una quindicina, individuati dall’Azienda Servizi alla Persona in contatto con il Centro per l’impiego, sono stati impiegati nella manutenzione di marciapiedi e giardini e nella potatura di alberi. Tre di queste persone sono state inserite, per 5 ore al giorno e per 4 giorni la settimana per una durata di sei mesi, nei ranghi di JesiServizi. “Una squadra - spiega Pisconti - che da ottobre ad oggi ha collaborato in maniera fattiva e con ottimi risultati alla manutenzione di diversi siti cittadini in precedenza trascurati. Si è intervenuti anche sull’area ex Sima, nel parco della Granita adiacente alla palestra Carbonari, a Porta Valle e viale Trieste, riqualificando aree verdi e spazi pubblici”. I senza lavoro over 45 impiegati nel
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progetto hanno percepito 650 euro al mese per sei mesi, ma soprattutto hanno potuto riprendere una occupazione, mostrando professionalità e competenze tali da poterne auspicare ulteriori impieghi. L’iniziativa ha visto il Comune lavorare fianco a fianco con realtà del terzo settore come Tadamon e Pane e Tulipani e la Croce Rossa.
Il progetto sostenuto da Comune e terzo settore ha permesso il reinserimento lavorativo di disoccupati
// La rotatoria di viale Verdi prima e dopo l’intervento di manutenzione
Strade e verde: un nuovo lungo elenco di lavori Interesseranno tutta la città gli interventi di manutenzione ordinaria disposti dall’Area Servizi Tecnici per ripristinare il decoro urbano e le condizioni minime di sicurezza delle infrastrutture stradali che saranno eseguiti dai 7 operai assunti a tempo determinato. L’Amministrazione comunale ha infatti predisposto un articolato piano di interventi per una spesa di poco superiore ai 60 mila euro, autorizzando le tipologie dei lavori su strade, verde e aree scolastiche. Per la manutenzione delle strade urbane ed extraurbane le attività riguarderanno chiusura delle Con l’assunzione a labuche, il ripristino tempo di 7 operai degli avvallamenti, la funzionalità dei il Comune mette manti d’asfalto, il mano ad una serie riallineamento delle cordonate di aidi interventi di uole e marciapiedi, manutenzione il ripristino delle pavimentazioni, le sbanchinature delle strade extraurbane, con pulizia dei fossi e dei canali di scolo delle acque meteoriche. Interessate viale della Vittoria, l’area attorno all’ospedale Carlo Urbani, le aree di via San Francesco e strade limitrofe, via Gramsci, via San Pietro Martire, piazzale San Savino, i quartieri San Giuseppe e Prato, la zona di via Roma, molte strade extraurbane. Relativamente alla manutenzione del verde di pertinenza stradale le attività riguarderanno la potatura delle siepi e delle alberature di alto fusto poste lungo le arterie stradali e la rimozione del verde lungo gli spartitraffico in ambito urbano con sostituzione mediante teli pacciamanti e sovrastante ghiaia. Tra le strade coinvolte viale dell’Industria e via Silone alla zona industriale, viale del Lavoro e via De Gasperi, viale Don Minzoni, via XX Luglio e via Cupramontana. Infine, per le aree di pertinenza degli edifici scolastici, si procederà alla potatura di alberi e siepi, al ripristino delle recinzioni, alla manutenzione di giochi ed arredi. Coinvolte tutte le aree verdi scolastiche. I lavori prenderanno il via non appena espletate le procedure per l’assunzione a tempo determinato dei 7 operai coinvolti nel progetto e si protrarranno per diversi mesi. “Si tratta - sottolinea la Giunta - di interventi configurabili come opere di manutenzione ordinaria, ma che assumono carattere straordinario per la particolare intensità delle attività richieste”. Una
situazione, questa, ha evidenziato l’Area Servizi Tecnici “dovuta alle condizioni meteorologiche particolarmente avverse verificatesi durante l’inverno che hanno provocato danni alle infrastrutture stradali urbane ed extraurbane, alle pertinenze ed alle aree verdi, andando ad inserirsi all’interno di un quadro manutentivo fortemente compromesso sia dalle abbondanti nevicate verificatesi nell’inverno 2012, sia dalla scarsa manutenzione degli ultimi anni dovuta alla pesante riduzione dei fondi pubblici”.
Rivive il monumento ai caduti
Il monumento ai caduti dei giardini pubblici di viale Cavallotti, realizzato dall’architetto Giuseppe Campitelli ed inaugurato nel 1967, è ormai uno dei simboli della città di Jesi. Per questo ripulirlo, dopo lungo tempo di incuria, non rappresentava solo una ulteriore attenzione all’arredo urbano, ma acquisiva anche un importante valore simbolico a 70 anni dalla Liberazione. L’Amministrazione comunale ringrazia la JesiServizi che, aderendo alla sollecitazione, se ne è fatta carico.
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SPRECO ZERO, si allarga la rete della solidarietà Si allarga e si consolida sempre più la rete di solidarietà legata al progetto Spreco Zero, coordinato dal Comune di Jesi ed in grado di fornire quotidianamente pasti e cibo ad oltre 200 famiglie a rotazione. Il progetto, già premiato a livello nazionale come migliore esperienza tra i Comuni, si è infatti arricchito del primo veicolo dedicato, un furgone Jumper donato dal Lions Club di Jesi, con la piena collaborazione della Citroen Pieralisi, che permetterà di migliorare il servizio di trasporto dei pasti e del cibo dai soggetti conferenti (supermercati, mense, primarie aziende agroalimentari) alle associazioni che si fanno carico della raccolta e della redistribuzione, vale a dire Adra, Amicizia a Domicilio, Avulss e Caritas. Il sindaco Massimo Bacci, nel ringraziare il presidente del Lions Carlo Mocche-
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Dal Lions un furgone per migliorare il servizio di trasporto. Un aiuto concreto ad oltre 200 famiglie giani e tutti i soci per la generosa e meritevole iniziativa, ha espresso l’auspicio che questa esperienza, ormai punto di riferimento in città, possa estendersi e crescere ancora, tenuto conto di una domanda crescente da parte di famiglie in difficoltà. “Spreco Zero - ha aggiunto Bacci - è un importante supporto per l’ente pubblico ed in particolare per l’Azienda Servizi alla Persona nel sostegno alla marginalità economica, fenomeno che purtroppo non accenna a diminuire.
Ringrazio il consigliere delegato Andrea Torri che ha coordinato questo progetto fin dai primi passi e tutti i soggetti che concorrono a far sì che ogni giorno famiglie in difficoltà possano avere generi di prima necessità”. Collegata a Spreco Zero si è tenuta, nell’ultima settimana di maggio, #mettincomune, una iniziativa che ha coinvolto oltre 80 classi degli Istituti comprensivi della città consistente nella raccolta di generi alimentari non deperibili e di giocattoli. Un modo utile non solo per aiutare chi ha meno, ma anche per far maturare nelle più giovani generazioni i valori di solidarietà e di corretto e responsabile utilizzo dei beni.
Acqua liscia e gassata a km.0
Fa bene al portafoglio e all’ambiente Sono 4 le fontane pubbliche in città dove, al costo di appena 4 centesimi al litro, ci si può rifornire di acqua microfiltrata. Un risparmio economico a cui si aggiunge una minore produzione di rifiuti e di inquinamento da trasporto Nuova iniziativa del Comune di Jesi nel segno della sostenibilità, in grado di offrire un importante servizio in più ai cittadini coniugandolo con il pieno rispetto dell’ambiente. Stavolta la protagonista è l’acqua, bene primario pubblico e fonte stessa di vita, che viene messa a disposizione microfiltrata, sia liscia che gassata, attraverso apposite fontane presenti in città, permettendo a chiunque di approvvigionarsene comodamente e senza consumare bottiglie di plastica. Quattro le postazioni che sono state attivate: una a Porta Valle, una nell’area verde degli impianti sportivi di via Tabano, una al quartiere ex Smia, una alla fornace, sotto il parco del Ventaglio. Erogano acqua pura, gradevolmente fresca, ad un costo assolutamente limitato - appena 4 centesimi di euro al litro. Attraverso carte ricaricabili in vendita presso edicole, tabaccherie e bar convenzionati. Il cittadino potrà fare rifornimento, portando da casa proprie bottiglie o contenitori che riempirà di volta in volta e dunque senza vuoti a perdere. Basta inserire la carta, selezionare il tipo di acqua prescelto, posizionare il contenitore in prossimità dell’apposito rubinetto e riempire contenitori scegliendo la formula del mezzo o del litro intero. Un display luminoso, posto sopra la fontana, aiuterà il cittadino a compiere questi facili passaggi, oltre a permettere al Comune di Jesi di fornire informazioni su altri ultili servizi. Un’idea insomma che l’Amministrazione comunale ha voluto concretizzare per promuovere la qualità e la sicurezza dell’acqua pubblica e per ridurre il con-
// La fontana pubblica di porta Valle sumo e lo smaltimento delle bottiglie di plastica e che consente anche di abbattere le emissioni inquinanti dovute al trasporto dell’acqua in bottiglia. In base alle stime effettuate da ProAcqua, la società che gestisce le fontane avendo vinto la relativa gara, nelle città in cui ha realizzato simili impianti, ogni
fontana installata eroga una media di 45 mila litri d’acqua l’anno, permettendo un risparmio di smaltimento di 30 mila bottiglie di plastica, l’immissione in atmosfera di 250 chili di anidride carbonica per la produzione delle suddette bottiglie ed altri 1150 chili per la loro movimentazione.
Jesi Via XXIV Maggio, 55 Tel.0731648328
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Servizi sociali Comuni in trincea
// L’incontro tra Sindaci ed Asp per fare il punto sui tagli al sociale I Sindaci di Jesi e della Vallesina uniti per chiedere al nuovo presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, di ripristinare le risorse per i servizi sociali. Più che un appello è un grido disperato perché ad oggi sono a rischio servizi fondamentali per le fasce più fragili della popolazione, a cominciare dai disabili e dagli anziani. Tutto nasce dalla scelta della Giunta regionale uscente che, lo scorso mese di aprile, ha deciso di azzerare il capitolo destinato ai servizi sociali: c’erano 34 milioni di euro, ce ne ha lasciato appena uno. L’Azienda Servizi alla Persona, che riunisce i Comuni del nostro territorio nell’erogazione delle prestazioni ad anziani, disabili, minori e famiglie in marginalità sociale, a fronte di questa scelta si è trovata improvvisamente con oltre 2 milioni di euro in meno, esattamente il 97% delle risorse regionali su cui faceva affidamento. Per questo è stata la prima a muoversi per denunciare questa assurdità, ottenendo già in campagna elettorale l’impegno dai candidati presidenti a rivedere quella scelta. Ceriscioli è stato tra i primi a sottoscrivere l’impegno a rimpinguare il capitolo di bilancio. Un impegno che si confida possa essere mantenuto, almeno inizialmente per una
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cifra di 18 milioni. Nel frattempo l’Asp ha informato i Comuni della situazione, con una indicazione generale di non tagliare alcun servizio, come in effetti si è riusciti a fare ovunque, ma solo di ridurli inevitabilmente in termini orari, avendo particolare attenzione per le situazioni più delicate. “Mantenere viva l’attenzione - ha sottolineato il direttore dell’Asp, Franco Pesaresi - è oggi l’unica strada percorribile in alternativa alla chiusura dei servizi. Si tratta di una situazione improvvisa caduta addosso ai Comuni che pure avevano mantenuto tutti i loro finanziamenti”. Il sindaco Massimo Bacci ha messo in guardia dal far ricadere sui Comuni la responsabilità della Regione: “Siamo ovviamente i più esposti perché gli enti a più diretto contatto con i cittadini. Dunque dobbiamo essere chiari e trasparenti, sopratutto con le famiglie che presentano casi di persone che hanno
Tagliato di netto dalla precedente Giunta regionale il 97% delle risorse. A rischio l’assistenza alle categorie più fragili. Appello al nuovo Governatore
bisogno di assistenza. Proveremo a posticipare di qualche mese le ricadute negative sulla riduzione del servizi, ma non possiamo illudere nessuno. I Comuni non sono oggi nelle condizioni di potersi sostituire alla Regione, perché non hanno materialmente le risorse”. Sulla stessa lunghezza d’onda presidente del Cda dell’Asp, Paola Lenti e dell’Assemblea dei soci, Marco Bini: “A fronte di un taglio regionale radicale e improvviso, i Comuni hanno risposto non tagliando ma solo riducendo i servizi, assumendosi la responsabilità di far conto di un reintegro delle risorse finora solo sulla carta. È stata una gravissima scelta quella della Regione, perché non si tratta di realizzare o meno un’opera pubblica, ma di garantire solidarietà alle persone più in difficoltà. Nostro compito oggi è mantenere alta l’attenzione, perché solo con una forte presa di coscienza si riuscirà ad invertire questo pericoloso meccanismo. Su questo fronte abbiamo coinvolti gli altri Comuni delle Marche e rafforzeremo la campagna di sensibilizzazione verso l’opinione pubblica”. Tutti i sindaci della Vallesina presenti all’incontro convocato dall’Asp per denunciare tale situazione hanno espresso piena condivisione nell’azione promossa dall’Azienda e sottolineato le gravissime ricadute che tali tagli potranno avere per le rispettive comunità.
Jesi - Via Gramsci 95 Centralino 0731 236911 www.comune.jesi.an.it/ambito9
Le nuove frontiere del reparto di
CHIRURGIA GENERALE Il reparto di Chirurgia Generale di Jesi ha un nuovo primario, il dottor. Roberto Campagnacci, che insieme alla sua equipe gestisce le esigenze dei pazienti con sale operatorie più tecnologiche, liste d’attesa più brevi e recupero post chirurgico più veloce. Al “Carlo Urbani” la chirurgia è dotata di 20 posti letto, distribuiti in stanze di degenza con al massimo due posti con bagno e arredi nuovi. Ogni letto ha il suo telecomando con cui il paziente può regolare da solo l’altezza e l’inclinazione dello schienale. Dal prossimo autunno verranno attivati anche altri 16 posti letto di chirurgia a ciclo breve (week surgery), dove chi soffre di patologie meno gravi (ad esempio ernia, colecisti, laparocele, emorroidi) seguirà uno specifico percorso pre, intra e post ospedaliero. Grazie a questa nuova funzione saranno ridotte le liste di attesa per alcune malattie, oggi molto spesso a lunga scadenza. Le sale operatorie sono di ultima generazione e permettono di utilizzare tecniche più avanzate. Si sta riprendendo anche il trattamento di due patologie, che in questi ultimi anni hanno visto un azzeramento di casi trattati. Si tratta della patologia mammaria e di quella tiroidea. In particolare, per la prima il reparto sta lavorando in maniera multidisciplinare e coordinata tra chirurghi, anatomo-patologi, radiologi, oncologi, psicologi e plastici, seguendo le linee guida attuali e per fornire alla paziente la migliore prestazione possibile ad esempio, l’intervento
In collaborazione con l’Area Vasta dell’Asur, prende il via da questo numero un approfondimento sui vari reparti dell’ospedale “Carlo Urbani”, così da far conoscere più da vicino come funziona, come è cambiata e come prova a migliorarsi la sanità del nostro territorio
e la ricostruzione in tempo unico). Le sei sale operatorie poli-specialistiche utilizzano le più recenti tecnologie biomedicali (come i sistemi di video-chirurgia 2D e 3D full HD) con un sistema di illuminazione di ultima generazione. Grazie a queste tecnologie la sala operatoria è anche in grado di interagire con la rete informatica di tutto l’ospedale e di condividere, direttamente su un display touch-
screen, le informazioni relative al paziente ottenute da precedenti indagini come radiografie, Tac o esami di laboratorio. Riguardo la chirurgia di elezione, particolare attenzione ricevono la chirurgia laparoscopica oncologica dell’apparato digerente. In questo ambito vengono eseguiti interventi per tumori gastrici e per quelli del colon. La laparoscopia offre in questi casi molteplici vantaggi legati all’assenza di incisioni maggiori sulla parete addominale con una ripresa molto più rapida. L’aspetto mini-invasivo viene integrato con un protocollo per un rapido ricovero in chirurgia, chiamato fast track surgery program, che prevede la ripresa dell’alimentazione nelle prime ore dopo l’intervento, migliorando non solo la qualità di vita, ma portando anche un effetto positivo sul sistema immunitario con minori complicanze. L’equipe si occupa anche della chirurgia delle vie biliari, delle ernie inguinali e della parete addominale, della tiroide e della paratiroide e la senologia. Vengono inoltre affrontate le più diffuse patologie di interesse proctologico e nell’ambito della chirurgia vascolare ci si occupa delle varici degli arti inferiori e dell’impianto di accesso venosi centrali. Le principali patologie trattate in urgenza sono ernie inguinali complicate, appendici acute, calcolosi colecisti-coledociche, occlusioni intestinali da causa tumorale e/o aderenziale, patologie dello stomaco come ulcere gastro-duodenali sanguinanti e perforazioni da ulcera o corpo estraneo, patologia traumatica della milza, occlusioni e perforazioni intestinali. Angela Maurizi e Andrea Zitelli
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ANCONA JESI OPERA Si chiama “Ancona Jesi Opera”, il nuovo marchio che lega per la prima volta le stagione liriche promosse ed organizzate dalla Fondazione Teatro delle Muse e dalla Fondazione Pergolesi Spontini. Dal prossimo autunno a dicembre, il marchio identificherà la “Stagione Lirica Ancona/Jesi”, per un cartellone integrato della Stagione Lirica 2015 del Teatro delle Muse di Ancona, e della 48ª Stagione Lirica Di Tradizione del Teatro G.B. Pergolesi di Jesi. Sette, complessivamente, i titoli d’opera proposti al pubblico (tre alle Muse e quattro al Pergolesi), e numerosi i concerti e gli eventi che arricchiscono la programmazione di Ancona, con il Festival d’autunno “Albe e Tramonti”, e a Jesi e in Vallesina con il XV Festival Pergolesi Spontini. Una immagine unica, un cartellone integrato, agevolazioni di biglietteria, attività di promozione e di marketing coordinate, strategie condivise in tema di contrattualizzazioni delle maestranze e di facilitazioni per un pubblico preparato e appassionato sono al centro dell’accordo che dà seguito al Protocollo di Intesa siglato il 31 ottobre 2014 per la definizione di azioni condivise in favore del teatro lirico, del teatro di prosa e della danza. Il marchio “Ancona Jesi Opera” ed i contenuti artistici della “Stagione Lirica Ancona/Jesi” sono stati presentati in una conferenza stampa cui hanno preso parte i sindaco di Jesi ed Ancona, Massimo
Un marchio congiunto per le Stagioni Liriche: sette titoli, numerosi concerti ed eventi. I sindaci Bacci e Mancinelli: “Un rapporto di reciproca credibilità ed affidabilità”
Bacci e Valeria Mancinelli, con i rispettivi assessori alla cultura Luca Butini e Paolo Marasca, insieme ai vertici dei due teatr e dei direttori artistici. Ai due sindaci all’unisono la sintesi “politica” della realizzataconvergenza sul piano dell’iniziativa lirica: “Abbiamo costruito un rapporto di reciproca credibilità e affidabilità attivando con determinazione iniziative concrete e di spessore”. La 48ª Stagione Lirica del Teatro Pergolesi inaugura il 2 ottobre con Le nozze di
Figaro di Mozart. Il 16 e 18 ottobre va in scena Nabucco di Verdi. Terzo titolo è Don Pasquale di Donizetti, in scena il 13 e 15 novembre. L’opera vede la Fondazione Pergolesi Spontini capofila di una coproduzione con numerosi teatri italiani e francesi. Tutti gli spettacoli avranno l’anteprima giovani nell’ambito del pluriennale progetto “Ragazzi all’Opera”, Il 21 novembre appuntamento con l’Omaggio a Mario Del Monaco, in occasione dei 100 anni dalla nascita del grande tenore, per una conferenza-concerto curato dal figlio e regista Giancarlo Del Monaco. Chiude il cartellone La Vedova Allegra di Lehár, l’11 e 13 dicembre curata da Vittorio Sgarbi. La Stagione Lirica di Ancona propone tre titoli d’opera (La Bohème il 9 e 11 ottobre, Falstaff il 23 e 25 ottobre) di cui uno in forma di concerto (Zanetto, il 18 ottobre) e altri nove appuntamenti denominati Festival d’Autunno “Albe e Tramonti”, pensati dalla Fondazione Teatro delle Muse in collaborazione con alcune tra le realtà musicali e culturali più significative della città.
E a settembre il XV Festival Pergolesi Spontini Da venerdì 4 settembre prende il via il XV Festival Pergolesi Spontini, che prosegue fino al 20 settembre a Jesi, Maiolati Spontini, Montecarotto, Ostra, San Marcello sul tema “Lacrimosa memoria, sorridente levità”, con 19 eventi e presenze di rilievo nel panorama nazionale e internazionale. Il Festival 2015 - dedicato al musicologo Francesco Degrada e all’attrice Valeria Moriconi a dieci anni dalla scomparsa - si inaugura al Teatro Pergolesi di Jesi con il “Concerto per Francesco Degrada”, affidato a due soliste d’eccezione, Eva Mei e Sara Mingardo che eseguiranno alcune delle più celebri composizioni di Pergolesi come Stabat Mater e i due Salve Regina accompagnate dall’Accademia Barocca dei Virtuosi Italiani, concertatore e violino solista Alberto Martini.
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Lo Sportello Unico per le Associazioni
Niente più giungla burocratica tra uffici per autorizzazioni È nato lo Sportello Unico Associazioni, un nuovo ufficio comunale dedicato alle realtà operanti nel settore culturale, sociale, sportivo della città. Aperto al pubblico il martedì con orario 10-12 ed il giovedì dalle 16 alle 18 (0731 538276 per info nelle altre giornate) vi si potranno rivolgere associazioni e cittadini per avere risposte certe in tempi certi. Una scelta, questa, condivisa con il Coordinamento delle associazioni di volontariato della Vallesina con il quale il Comune aveva firmato un apposito protocollo nel quale era inserita anche l’idea della creazione di uno Sportello Unico. Al centro del nuovo Servizio la concessione di locali e spazi pubblici, il coordinamento del calendario degli eventi e
delle autorizzazioni necessarie presso i servizi interni, le richieste di patrocini, la consulenza e il supporto operativo per organizzazione eventi, oltre alla revisione e la gestione dell’Albo delle associazioni e all’aggiornamento dei relativi regolamenti. Insomma, basta girare per gli uffici per domande, richieste, autorizzazioni. D’ora in poi c’è un unico interlocutore e un punto di riferimento per tutta la macchina comunale, così da semplificare i percorsi di accoglimento e di risposta alle richieste. Con un ulteriore vantaggio indiretto: avendo un solo Ufficio di fronte, le associazioni potranno conoscere per intero ed in tempo reale il calendario degli eventi già programmati, evitando
così fastidiose sovrapposizioni. Il nuovo Sportello Unico Associazioni ha richiesto e richiederà in questo primo periodo di sperimentazione un cambio di abitudini e di modelli operativi da parte degli uffici comunali. Stesso cambiamento è ovviamente atteso dalle associazioni, visto che si rivoluziona un modo di fare legato a certe tempistiche ed all’abitudine a rivolgersi a più uffici, spesso all’ultimo momento. Tanto più pertanto l’ufficio potrà programmare e dare risposte certe in tempi certi, quanto più chi chiede si sarà mosso in maniera puntuale, utilizzando i moduli già predisposti e reperibili sul sito del Comune, così da presentarsi con tutti i dati necessari.
Costituiti i primi Comitati di Quartiere Era un obiettivo preciso dell’Amministrazione comunale quello di favorire sempre e comunque il confronto diretto con i cittadini, sia singolarmente che attraverso tutte le forme di rappresentanza associativa e collettiva. A rafforzare questo orientamento era giunta anche la mozione proposta dal consigliere delegato ai borghi Marco Giampaoletti ed approvata all’unanimità dal Consiglio comunale di promuovere la libera e spontanea formazione di Comitati di cittadini che possano divenire interlocutori, propositivi e consultivi, delle necessità del proprio quartiere. Ed al termine di un ampio ed articolato confronto con le realtà periferiche, sono stati costituiti ufficialmente i primi Comi-
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Interlocutori con il Comune per segnalare e risolvere insieme i problemi tati di Quartiere. Sono gruppi di cittadini che spotaneamente, senza regole imposte, ma con volontà propositiva, decidono di unirsi per dialogare con il Comune sulle tematiche della propria zona, segnalando e proponendo risoluzione di problemi, diventando essi stessi soggetti a cui l’Amministrazione comunale presenterà
progetti o interventi che intende realizzare in quel quartiere, così da condividere in maniera partecipata qualsiasi intervento. I Comitati di Quartiere ad oggi costituiti sono i seguenti: Castelrosino - Torre e Santa Maria del Colle (referente Giulianio Mazzieri), Coppetella (referenti Mario Scarpini, Nicolò Pacenti e Manuel Santoni), Mazzangrugno (referente Claudio Cartuccia), Minonna (referente Luciano Spurio), Ponte Pio - Zona Tre Valli - Pantiere (referente Roberto Piccioni). Prossimo obiettivo dell’Amministrazione comunale è quello di creare Comitati di Quartiere anche nella città. Per informazioni, i cittadini possono contattare l’Ufficio Info: 0731 538473.
UN OCCHIO D’ANGELO
alla Stazione ferroviaria
Originale intervento artistico ispirato ai grifoni di Palazzo Pianetti “Jesi la vostra città ha una ferrovia che, senza peccare di ostentazione, deve riputarla in gran parte alle mie fatiche, e da sei anni di combattimento accanito [...] Jesi fu gentilissima, mi accordò la sua cittadinanza, e mi fece un regalo di 2000 lire. Ma se Jesi considera cosa ha speso Macerata per non vedere neppure da lontano la ferrovia da Ancona a Fabriano, può persuadersi che il regalo che mi fece per avere ottenuto tutto non è neppure la decima parte di quello ha speso Macerata per avere niente... La Ferrovia c’è e non si può più togliere, e chi ha faticato per farla si gratti”. Chiaro e forte è il rancore espresso da Angelo Angelucci, eclettico personaggio vissuto nella metà dell’800, nei confronti degli jesini quando scrive al suo amico Vincenzo Pianetti nel 1870. Ai cittadini jesini rimprovera il fatto di non essere stati sufficientemente grati per aver lui permesso nel 1866 l’inaugurazione della prima stazione ferroviaria della città. A postuma riconoscenza, oggi la città di Jesi intende farsi perdonare con “Occhio di Angelo”, operazione culturale a lui dedicata nell’atrio della stazione di Jesi. L’intervento artistico realizzato da Allegra Corbo è frutto di una fertile collaborazione tra la Pinacoteca Civica, l’artista
e l’azienda Caparol sponsor tecnico per i materiali. Allegra Corbo, ispirandosi ai lavori di ristrutturazione eseguiti nella chiesa di San Marco e al secondo piano di Palazzo Pianetti, ha riutilizzato geometrie, colori, visioni e strutture spaziali reinterpretandole in chiave contemporanea. I grifoni di Palazzo Pianetti si liberano del loro alone ottocentesco per accogliere con nuove forme i viaggiatori in arrivo o in partenza. Come dal progetto di mano dell’Angelucci stesso, conservato presso l’archivio del Museo diocesano, campeggia ora sopra la por-
ta d’ingresso, tra le architetture fredde e taglienti, la scritta Stazione centrale ridonando un’identità ad uno spazio trasformato oramai da anni in un “non luogo”. Al centro il grande occhio di Angelo, con la sua pupilla dorata, sorveglia elegantemente tutte le persone che vengono e vanno, un concentrato di simboli e cromie si traduce in una fresca ma meditata visione da proporre a tutti quelli che si trovano a frequentare questo spazio. Ispirata dai ricchi decori del “boudoir” di Palazzo Pianetti, Allegra Corbo realizza un nuovo salottino cittadino restituendo alla città, con un’innovativa opera di New Public Art antimonumentale, un luogo pubblico riferendolo a quelli storici, relazionali e identitari del nostro territorio. La stazione, grazie ad Occhio di Angelo, ci esorta a partire, non solo su rotaie ma anche verso il centro cittadino, verso i contenitori che hanno fatto la storia, l’immagine e l’identità della città. Si conclude così con Occhio di Angelo, il progetto AAA Eroi in città, con la certezza di aver riscoperto interessanti personalità degne di essere ricordate e valorizzate nel tempo. Il nostro caro Angelo Angelucci potrà finalmente dormire sonni tranquilli. Simona Cardinali
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LA BIBLIOTECA DEI RAGAZZI DI JESI COMPIE 50 ANNI
Si è svolta nel mese di aprile (dall’11 al 19) la prima edizione della Festa del Libro per Ragazzi, un appuntamento che ha coinvolto la città e le scuole grazie ad incontri con autori, illustratori ed esperti per parlare di libri e di letteratura per i più giovani. L’evento, che si è svolto tra il complesso San Floriano e palazzo Santoni, è stato organizzato dall’associazione culturale La Strada di Achille in collaborazione con la Sezione Ragazzi della Biblioteca Comunale Planettiana, con il sostegno del Comune di Jesi, della Fondazione Pergolesi Spontini e della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. Due le mostre allestite: “La biblioteca dei piccoli diventa grande”, che ripercorre i 50 anni della Biblioteca dei Ragazzi con un allestimento firmato La Muuf e i manifesti di Ezio Bartocci e “Ad occhi aperti”, dedicata all’albo illustrato, a cura dell’associazione culturale Hamelin di Bologna. «Vorrei rivolgere un invito a tutti gli adulti che in qualche modo nella nostra città hanno a che fare con i bambini e i ragazzi -spiega la responsabile della Sezione Ragazzi della Biblioteca Comunale Francesca Ciampichetti -. Perchè la festa del libro duri ancora, ogni giorno, servono...i libri, bei libri e per fortuna c’è un esercito di meravigliosi scrittori e illustratori sempre al lavoro in Italia e all’estero. Per fortuna a Jesi c’è anche una grande biblioteca dedicata interamente ai bambini e alle bambine. E per fortuna, in città, ci sono librerie, e anche una speciale libreria, dove chi ci lavora conosce e ama questi strumenti. Se Jesi ha tutto questo il mio invito, rivolto a tutti, è quello di credere innanzitutto al “magico potere” che
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“L’orto botanico dei libri” fu aperto nel 1964 nell’attuale complesso del teatro Moriconi Il suo mezzo secolo di vita ripercorso in una mostra allestita nel corso della Festa dei Libro per Ragazzi
i libri esercitano sulle persone in genere, ma soprattutto sui bambini. Di scoprire con i propri piccoli le tante sorprese che questi testi possono riservarci. E poi con un gesto di generosità e amore accompagnare questi bambini sulla strada che conduce ai libri in un viaggio avventuroso e straordinario che durerà poco...appena un anno...fino alla prossima Festa!». La Festa del Libro
per Ragazzi ha avuto il sostegno di: Banca di Credito Cooperativo di Ostra e Morro d’Alba, Generali, Allianz, Eurojuris Italia Studio Legale Associato Pentericci, Podere Santa Lucia, Studio Commercialista Federico Giuliani, Il Centro FB.
Il fascino della scherma Susanna Batazzi, argento mondiale a Città del Messico nel 1975, e ora Istruttrice Nazionale di scherma di fioretto, spada e sciabola, scrive a quattro mani con Stefano Cinotti, “In guardia! Piccolo manuale per capire la scherma”. Il libro, edizioniGei, che si trova nelle librerie e su Amazon.it, nelle sue 128 pagine, mette a nudo questa disciplina per spiegarla e farla conoscere a curiosi e appassionati. “Un manuale per avvicinare chi non ha mai fatto sport a questa tecnica sofisticata, che appare incomprensibile a chi assiste per la prima volta a una gara. Un valido strumento anche per gli adulti che volessero iniziare a praticarla. Per chi ha sempre voluto provare, ma non ha mai trovato l’occasione giusta”, si legge nell’introduzione. Accanto alle informazioni più tecniche si possono scovare indicazioni sull’alimentazione dell’atleta,
cenni storici e informazioni riguardanti la terminologia (la parola “scherma” deriverebbe dal longobardo “skirmjan” che significa proteggere), notizie sulle scuole italiane di Jesi, Pisa e Mestre e sulla scherma contemporanea. A cui si aggiungono brevi interviste a sette atleti, tra campionesse e campioni, marchigiani e non solo, come: Stefano Cerioni, Giovanna Trillini, Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca, Salvatore Sanzo, Alessandro Puccini, Martina Batini. Le foto del manuale sono di Augusto Bizzi. “In Guardia! Piccolo manuale per capire la scherma”, che è anche su facebook, è stato sostenuto dal Gruppo Azimut, Carmimari, Allstar, Leon Paul Italy, Gagliadini e Sole e Bontà.
CIMITERO, un ampliamento che riqualifica la parte più antica
Circa 750 loculi con una nuova costruzione di fronte al cancello d’ingresso
È ormai prossimo l’ampliamento del cimitero comunale che contribuirà anche ad una riqualificazione della parte vecchia: si tratta di una nuova costruzione di fronte al cancello d’ingresso che ingloberà le due file di loculi esterne al perimetro originario, sviluppandosi in maniera armonica con l’architettura esistente. Vi troveranno posto circa 750 nuovi loculi che permetteranno di superare la transitoria fase critica in cui i servizi cimiteriali operano per assoluta carenza di tombe. Il progetto definitivo, a cura dell’arch. Na-
zareno Petrini, contempla la realizzazione di una struttura a due piani, e dunque con la stessa altezza dell’esistente, con file di loculi, ma anche 35 sarcofaghi. Essendo collegato al Campo VI del vecchio cimitero, l’ascensore che verrà realizzato permetterà l’abbattimento delle barriere architettoniche anche nella preesistente struttura. Una volta acquisiti anche i pareri necessari, a partire da quello della Soprintendenza, l’Amministrazione comunale darà il via ai lavori.
In Cattedrale le spoglie del vescovo Magagnini Le spoglie di Rambaldo Magagnini, uno dei più importanti vescovi della storia della città, saranno presto traslate dal cimitero maggiore all’interno della Cattedrale, quale segno di riconoscenza per le benemerenze acquisite in vita. La Giunta comunale ha infatti espresso parere favorevole alla “tumulazione privilegiata”, così come previsto dal regolamento di polizia mortuaria laddove si acconsente una località diversa dal cimitero nell’ipotesi in cui concorrano “giustificati motivi di speciali onoranze e, comunque, per onorare la memoria di chi abbia acquisito in vita eccezionali benemerenze”. Fattispecie che ben si concretizza nella figura di mons. Rambaldo Magagnini, nato nel 1807 da nobile famiglia, di-
venuto vescovo di Jesi nel 1872 e da quella data promotore e finanziatore di importanti lavori, a partire dalla costruzione delle chiese di Santa Maria Nuova, Borgo Loreto e Pantiere. Curò i restauri delle chiese di Santa Maria del Piano, San Rocco a Scisciano, Santa Maria degli Aroli a Monsano, San Salvatore a Poggio Cupro e la parrocchiale di Castelplanio. Favorì la costruzione dei nuovi conventi per le Carmelitane e le Clarisse di Jesi. Promosse e sostenne studi istituendo premi per gli alunni meritevoli. L’opera da lui finanziata che resta maggiormente impressa è certamente però la nuova facciata del Duomo dove è anche riportato in evidenza il suo nome. Magagnini mori nel 1892 all’età di 85 anni.
A richiederne la tumulazione privilegiata nel sepolcro dei vescovi presente all’interno della Cattedrale era stato il Vicario Generale della Diocesi di Jesi, a cui la delibera di Giunta sarà trasmessa per la prosecuzione dell’iter procedimentale finalizzato al rilascio dell’autorizzazione regionale.
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LA VOCE DEI GRUPPI CONSILIARI
Proprio in questi giorni sono in corso diversi incontri promossi da Amministrazione comunale ed Associazioni sul tema della sicurezza: in programma alcune riunioni nei quartieri di Minonna e San Giuseppe ed un confronto tenuto alcuni giorni fa presso la sede della Cna con le organizzazioni di categoria. Mai come in questo momento si è avuta una percezione “collettiva” di insicurezza così forte, basata sì su casi concreti e reali, ma a volte anche su preconcetti senza fondati presupposti che aumentano la visione pessimistica. È sempre stato così: di fronte ad un pericolo, la tendenza è quella di unirsi per comprendere e affrontare meglio la minaccia, di abbandonare l’individualità a favore di una
collettività che null’altro è che la città in cui viviamo. Giustamente si cercano risposte sull’argomento chiedendo alle Istituzioni, a coloro che della tutela della sicurezza altrui ne fanno un lavoro e un dovere. L’aspettativa è giusta, ma forse il presupposto è sbagliato, perché l’essere sicuri è un diritto, ma anche un dovere di ogni singolo, partendo dal rispetto delle più semplici norme di coesistenza. La sicurezza è sempre associata ad un qualche fatto più o meno grave, di delinquenza o addirittura criminoso. Ma a pensarla bene la sicurezza è nel quotidiano e spesso siamo noi cittadini - onesti - a preservarla nei confronti di altri: fermarsi agli attraversamenti pedonali, rispettare i beni pubblici quali mura e parchi, usare paletta e sacchetto per i bisogni dei nostri amici a quattro zampe e via elencando. Perché, ad esempio, il non fermarsi in prossimità degli attraversamenti pedonali non viene percepito come una non sicurezza nei confronti dei pedoni. Ritroviamo lo spirito della comunità,
dell’essere parte di una collettività che è retta da precise ma elementari regole di educazione civica e di rispetto per e degli altri e siamo noi cittadini i primi sorveglianti delle strade e dei nostri quartieri per mezzo di una semplice attività di denuncia di quanto notiamo essere strano o fuori dalle regole. Avranno allora un senso ed una valenza maggiore anche le iniziative predisposte dall’Amministrazione comunale in tema di sicurezza, settore dove sono state impiegate importanti risorse non solo economiche, perché a quel punto passerà ancora meglio il messaggio che si è sicuri nella collettività e non nell’individualità.
A PICCOLI PASSI Quando alcuni di noi si recano in altre città italiane o europee vediamo cose straordinarie: notevole vivibilità, verde pubblico curato, piste ciclabili, pulizia. Subito si commenta con la solita affermazione “…uhm pare Jèsi, che non c’è gnente, e non se fa’ gnente”. Siamo arrivati quasi al terzo anno di mandato e questa maggioranza, capitanata dal Sindaco Bacci, sta dimostrando che a piccoli passi qualcosa si può fare, malgrado il taglio di fondi messo in atto dal governo centrale. Sappiamo benissimo che la nostra Jesi non è una città comoda per la bicicletta, ma alcuni cittadini stanno apprezzando la decisione
presa di ampliare le zone ciclabili, pur con alcuni collegamenti ancora da completare. E veniamo al verde pubblico della nostra città: esso copre quasi 200 ettari di superficie e, nonostante tutto, i giardini, le rotatorie ed altre zone vengono mantenute pulite, con l’aiuto considerevole di alcuni cittadini che si prestano volontariamente alla pulizia del loro quartiere: vedi Ponte Pio, zona Tre Valli, Mazzangrugno, Castelrosino, Minonna; e non dimentichiamo neanche alcuni genitori che hanno collaborato alla pulizia dei giardini delle scuole frequentate dai loro figli. Un ringraziamento particolare, oltre ai dipendenti comunali che si occupano del settore verde pubblico, va rivolto a “JesiServizi” che con il progetto over 45 ha migliorato significativamente certe zone di Jesi. Parliamo ora della pulizia della città, che, nonostante la maleducazione di alcuni concittadini che continuano a gettare rifiuti senza utilizzare i cestini contenitori o peggio non si degnano di
effettuare la raccolta differenziata, sostanzialmente possiamo dire di vivere in una Jesi pulita. Certo si può fare di meglio, con l’aiuto e la volontà di tutti. Si può ad esempio togliere i rami o siepi che sporgono dai nostri giardini e invadono marciapiedi o strade, ecc. Potrebbe essere importante dare piccoli segnali individuali e non pretendere sempre dagli altri o dalla “cosa pubblica”. Noi di Insieme Civico ci stiamo sforzando di collaborare con i cittadini di tutte le zone di Jesi e non solo, ma sappiamo che ancora non basta. Perciò siamo disponibili ad incontrare la cittadinanza per ascoltare tutte le criticità e continuare ad amministrare nel migliore dei modi, sempre con il vostro consenso. Il cammino è ancora lungo, ma siamo fiduciosi che “Insieme” possiamo farcela. Grazie per la vostra disponibilità.
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Nicola Filonzi Gruppo JesiAmo
Gruppo Consiliare e Direttivo Insieme Civico
Sicurezza e monitoraggio costante del territorio. Siamo consapevoli che i cittadini nutrono un profondo senso di insicurezza e di impotenza dinanzi ad alcuni fatti di cronaca che ogni tanto si verificano in città e nei territori limitrofi. Parliamo di furti, risse, rapine, truffe. Dati alla mano, come confermato anche durante la sua visita a Jesi dal Prefetto di Ancona, la Vallesina non sarà un’oasi felice, ma non è di certo in una situazione che può definirsi critica o pericolosa. Allora cosa serve ad una comunità per avere più tranquillità? L’informazione, la consapevolezza che a volte queste cose succedono anche qui, ma l’essere pronti ed al corrente a volte può salvarci dalla rete dei truffatori, può evitare di essere derubati non solo dei propri averi ma anche della propria dignità. Molto
spesso chi cade vittima di certi tranelli, e non sono solo gli anziani, ha vergogna di denunciare quel che è accaduto perché si sente inadeguato. Oltre a nutrire un aumentato senso di insicurezza. L’Amministrazione comunale ha iniziato a lavorare, assieme a polizia locale e forze dell’ordine, proprio per dare ai cittadini le dovute informazioni: conoscere la realtà che ci circonda ci fa essere cittadini più sicuri di noi. Sono in corso interessanti incontri pubblici di informazione per conoscere le truffe che mettono in atto i malviventi, sempre più complesse e credibili. Ma anche vedere che il territorio è monitorato dalle forze dell’ordine, nonostante la carenza di personale, ci aiuta a stare più tranquilli. È in atto anche la modifica del regolamento sull’operatività della Polizia Locale, che avrà alcune dotazioni in più per operare sulla strada, oltre ad avere spray urticante, manette e nuove e più equipaggiate divise. Oltre alla consapevolezza e all’informazione, serve ora il coraggio di riappropriarsi degli spazi che la città ci offre, cercando di accantonare il timore. Per questo Patto x Jesi, insieme a JesiAmo, ha dato il via ad una nuova
iniziativa: “Jesi Nostra”, che nasce dalla volontà di riscoprire e rivivere la città, in maniera responsabile e consapevole. Sarà anche l’occasione per l’ascolto e il confronto con i cittadini sulle problematiche e sullo stato di alcune zone. Abbiamo condiviso alcuni appuntamenti in queste settimane proprio per acquisire insieme consapevolezza: da “Jesi Cammina” per una passeggiata nelle prime ore della sera per verificare lo stato della città, ascoltare i cittadini, ma anche per vivere e riscoprire il fascino dei vari quartieri a “Jesi Pulita” per contribuire alla pulizia di alcuni parchi cittadini. E martedì 23 giugno si replicherà la passeggiata serale “A sud-est di Jesi”. Torniamo a vivere la nostra città con consapevolezza e maggiore serenità!
Il MoVimento 5 Stelle di Jesi ha recentemente affrontato due temi di estrema importanza legati ai Diritti dei cittadini. Nel Consiglio comunale del 19 maggio è stata condivisa ed approvata la nostra mozione sulle liste d’attesa nella Sanità che prevede di informare i cittadini sui tempi massimi di attesa, sugli obblighi ricadenti su medici, CUP, Servizio Sanitario e su quali sono sono i nostri diritti, oltre ad una ricognizione della situazione ed una verifica del pieno rispetto delle norme di legge vigenti, a partire da quelle regionali, segnalando nelle sedi competenti eventuali responsabilità La mozione è passata a larga maggioranza, purtroppo con astensione del gruppo PD da cui, su questioni oggettive come esigere il
rispetto delle leggi che tutelerebbero Salute e Diritti (leggi della Regione scritte dallo stesso PD), almeno in Aula ci si aspetterebbe una convergenza al di là delle differenti appartenenze politiche. Ringraziamo tutti i Consiglieri di maggioranza e di minoranza che hanno approvato l’Ordine del Giorno condividendone spirito ed obiettivi. Passiamo ora a parlare della discarica di Maiolati Spontini. I Consiglieri Comunali del M5S Leonardo Guerro (Maiolati Spontini), Lorenzo Rossetti (Montecarotto) e Massimo Gianangeli (Jesi) hanno inviato un atto di informativa/esposto alla Provincia di Ancona ed alle Autorità di controllo competenti in merito all’iter seguito per l’autorizzazione dell’ampliamento del 4° stralcio discarica (Comparto rifiuti speciali) proposto dal Comune di Maiolati Spontini, portando all’attenzione delle autorità competenti alcune apparenti criticità riguardanti i passaggi di approvazione del progetto, richiedendo espressamente una verifica istruttoria al fine di confermare la piena correttezza delle procedure adottate e la totale sussistenza
dei requisiti di legittimità imprescindibili per avvio e prosecuzione dei procedimenti amministrativi. Da anni sul tema della gestione dei rifiuti, il M5S ha messo in campo una capillare azione informativa e politica, e oggi ci fa piacere che, finalmente, anche alcuni sindaci o esponenti di altri partiti, finora troppo silenti, convergano sulla inopportunità di continuare con le stesse logiche basate sul consumo lineare dei beni e sull’utilizzo della discarica come strumento di economia “distorta” su cui basare il territorio. I Diritti dei Cittadini vanno sempre tutelati anche nelle sedi procedurali: se ne ricorrono le condizioni, le azioni di segnalazione vanno attuate (non solo annunciate o “minacciate”) con atti concreti e fondati che, nel caso, richiamino direttamente gli amministratori e i burocrati degli enti alle loro prerogative e responsabilità. L’obiettivo deve rimanere solo quello del Bene Comune e della tutela dell’Ambiente, della Salute, dei diritti e del rispetto delle regole. Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle
Gruppo consiliare Patto X Jesi
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ormai evidenti e sotto gli occhi di tutti: nei prossimi mesi, sta al Partito Democratico mettere in campo un’alternativa credibile, capace di dare il cambio di passo necessario, di intercettare nuove possibilità di sviluppo e di programmare quelle priorità vere sulle quali occorre irrimandabilmente intervenire.
Nei mesi scorsi l’Amministrazione Bacci ha annunciato nuove esternalizzazioni dei servizi comunali. Stavolta toccherà al servizio scuolabus comunale, il quale potrebbe finire in gestione alla JesiServizi, senza tuttavia che il Consiglio Comunale abbia potuto approfondire soluzioni diverse o alcun piano di gestione alternativo. Ma questa Amministrazione è così: naviga a vista, sperimenta e nel frattempo destruttura, senza un chiaro quadro di riferimento, quanto con fatica si è cercato fino ad oggi di razionalizzare e gestire, seppur con le poche risorse a disposizione. Così dopo la privatizzazione delle mense scolastiche, oggi anche i pulmini faranno la stessa fine, senza ancora conoscere, tra l’altro, le ricadute sulla qualità del servizio e quelle occupazionali.
Altra novità riguarderà quasi sicuramente l’aumento della sosta a pagamento in città e il ritocco verso l’alto delle tariffe. Non solo tasse locali più alte, dunque, ma a breve muoversi in città potrebbe diventare ben più oneroso di quanto lo è già oggi. Si procede, infine, con le vendite del patrimonio comunale (tra cui le farmacie comunali e la società Arcafelice, senza poter escludere ad oggi anche l’alienazione dell’Ostello di Villa Borgognoni), con le privatizzazioni e con gli aumenti dei costi per i cittadini, il tutto senza alcuna chiarezza sulla politica di riorganizzazione dei servizi, sulla valorizzazione dei beni comuni, sugli investimenti e sulle opere da realizzare in città. Unico risultato, ad oggi visibile, sono le piste all’Arco Clementino e in Via Grecia, di cui francamente non si sentiva una grande urgenza, né tantomeno il bisogno. Centinaia di migliaia di euro che avremmo preferito fossero utilizzati per la manutenzione delle strade. I limiti di un governo cittadino che non è mai concretamente riuscito a progettare e a dare una prospettiva di futuro alla città, oltre a non riuscire a relazionarsi con le altre realtà territoriali, sono
L’ex presidente del Consiglio Mario Monti e l’ex ministro Elsa Fornero, durante il cosiddetto “governo dei tecnici” non eletti ma nominati in quanto esperti della materia, hanno approvato una riforma delle pensioni contro la quale l’Idv votò ‘no’ in Parlamento che ha avuto delle ripercussioni gravissime sia da un punto di vista economico che sotto l’aspetto sociale creando circa 350 mila esodati, minando alla base i rapporti di solidarietà di un’intera comunità, già messa a dura prova da una crisi economica che ha colpito duramente il nostro Paese.
È un fatto incontrovertibile che ad essere state colpite siano state le fasce più deboli della popolazione, incluse nel blocco dell’indicizzazione delle pensioni. Il prof. Monti, nominato in quanto considerato esperto di economia, inserisce, in una crisi, fattori di accelerazione della crisi stessa. Nel periodo della Riforma “Fornero”, mentre in Francia e in Germania si creavano meccanismi di contrasto degli effetti legati all’aumento dell’età pensionabile, in Italia si faceva l’esatto opposto. Il risultato, visibile in quattro anni, è stato uno stop delle assunzioni dei giovani, dovuto al fatto che il Governo Monti ha bloccato circa 800 mila uscite verso le pensioni, in particolare delle donne Noi di Idv, già all’epoca, evidenziammo indubbi profili di incostituzionalità della Legge Fornero che puntualmente la Corte Costituzionale, a distanza di tempo, ha rilevato. Proprio di recente, la Consulta ha infatti dichiarato incostituzionale il blocco del-
la rivalutazione degli assegni decisa nel 2011 dal governo Monti per gli assegni di importo superiore a tre volte il minimo Inps, definendo illegittimo lo stop degli aumenti varato da quell’Esecutivo. Una misura che peserà sui conti dello Stato per la cifra di oltre 12 miliardi, e sulla quale il governo sta intervenendo attraverso una politica graduale e selettiva di rimborsi. Siamo in presenza di un danno enorme, che Monti e Fornero dovrebbero almeno moralmente risarcire visti i costi pubblici altissimi che la legge da loro proposta, ha causato. Per questo motivo l’Italia dei Valori ha deciso di promuovere una petizione per sollecitare la rinuncia del Prof. Mario Monti alla carica di senatore a vita.
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Matteo Marasca Capogruppo Partito Democratico
Rossano Spaccia Capogruppo Italia dei Valori
Liste Civiche per l’Italia valuta positivamente le scelte politiche dell’Amministrazione Bacci sul tema della sicurezza e dell’ordine pubblico che prevedono progetti concreti, come la realizzazione della video sorveglianza nelle aree più sensibili della nostra città e la dotazione alla Polizia Locale di strumenti di difesa personale, spray al peperoncino e manette. Certamente strumenti come le telecamere, non rappresentano la risoluzione di tutti i problemi legati alla sicurezza e all’ordine pubblico, ma di certo saranno un ausilio indispensabile alle forze dell’ordine che
quotidianamente sono chiamate a svolgere il servizio di prevenzione e di sorveglianza del territorio. Siamo altrettanto convinti che lo spray al peperoncino e le manette siano dispositivi di protezione individuale che garantiscono alla Polizia Locale maggiore sicurezza nello svolgere delle proprie funzioni di controllo del nostro territorio oramai martoriato da continui furti di ogni genere con i conseguenti danni a cose e persone. Per contrastare il dilagare dei furti in appartamento e non solo, Liste Civiche per l’Italia nel Consiglio Comunale del mese di Aprile ha presentato una Mozione sul tema della sicurezza da mettere al voto. Nel corso dei lavori dello stesso Consiglio Comunale è emerso che la mozione non sarebbe stata approvata, pertanto si è deciso di ritirarla, avanzando la richiesta formale di discutere in Commissione Consiliare circa i punti in questione, ossia: il ricorso ad un servizio di vigilanza privata
nei quartieri più a rischio, a supporto della Polizia Locale; l’istituzione di comitati per il controllo del vicinato auto-organizzato fra i residenti con tanto di cartelli in strada che avvisino del fatto che quella zona è presidiata; incontri pubblici con le forze dell’ordine per la formazione dei cittadini. In data 21 maggio scorso si è tenuta la riunione congiunta dell’Ufficio di Presidenza e della Conferenza dei Capigruppo, dove al punto n. 2 all’Ordine del Giorno si è discusso di proposte ed indicazioni in materia di “sicurezza”. Anche in questa occasione Liste Civiche per l’Italia ha ribadito la necessità di istituire una “Commissione sicurezza”, al pari della “Commissione sanità” e della “Commissione ambiente”, per garantire una maggiore vicinanza nei riguardi di tale tematica anche da parte dei cittadini. Cesare Santinelli Gruppo Liste Civiche per l’Italia
“A drop in the ocean”: le foto di Sergio Romagnoli Fotografia europea, il festival di fotografia contemporanea che si tiene da maggio a luglio a Reggio Emilia, ospita quest’anno tra le mostre ufficiali A drop in the ocean, un’esposizione sull’indimenticato Sergio Romagnoli nella sua particolare veste di amante della fotografia. La mostra fa parte di un ampio lavoro di ricerca e approfondimento condotto da Milo Montelli e Alessandro Calabrese sulla vita di Romagnoli e propone una parte delle immagini da lui realizzate durante gli anni Settanta e Ottanta. Ucciso in circostanze mai completamente chiarite a soli 37 anni a Sao Tomè nel 1994, dove si trovava con la moglie come volontario in un orfanotrofio, la passione di Romagnoli per la fotografia è immortalata in scatti di vario registro, da alcuni prettamente amatoriali ad altri di natura scientifica, in particolare del mondo floristico, oggi riproposti in questa esposizione. L’interesse dei curatori, oltre a un’umana fascinazione verso l’incredibile storia della sua vita, è derivato dalla possibilità di interagire con un corpus di immagini “grezzo”: libero da qualsivoglia intento artistico, il lavoro di Sergio si manifesta con una purezza tangibile. Da queste fotografie, così semplici e allo stesso tempo impattanti, emerge una sensibilità fotografica dirompente, aggrappata all’emotività del reale e del proprio vissuto.
Nelle giornate inaugurali del festival, i due curatori hanno accompagnato i visitatori in un tour guidato della mostra e hanno presentato il libro collegato (A drop in the ocean, Éditions du Lic 2014) insieme all’editore olandese Erik Kessels. Il Comune di Jesi e l’Associazione jesina Wishot hanno deciso di sostenere questo importante risultato e di portare la mostra a Jesi una volta conclusa l’esperienza di Reggio Emilia, poiché i curatori hanno tentato di dare voce al potenziale autoriale di Sergio che altrimenti, forse, non sarebbe mai emerso e nel farlo, come ha sostenuto Kessels, hanno reso questo tipo di lavoro «molto contemporaneo».
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